DTMF poem e' un lavoro interamente realizzato con segnali telefonici multifrequenza (DTMF, appunto) successivamente distorti. Ispiratore di questo lavoro è indubbiamente Giacomo Balla, e la convinzione che la natura sia geometria (anche in ambito sonoro). Le strutture tra le quali si snodano le tre tracce portano l'ascoltatore a dover obbligatoriamente valutare musica e rumore sullo stesso piano, in quanto sono le medesime strutture sia nelle parti piu' "rumorose" che in quelle piu' melodiche. Con "DTMF poem" chiudo la trilogia (anti)minimalista cominciata con "Musica per criceti alienati" e "Primi cenni di una rivoluzione temporale".