16 Maggio 2011 - Il CoRUm incontra l'Associazione "Palestinian Development Women Studies Associations" PDWSA.
âSono arrivati gli abbiamo dato da bere e lâhanno rovesciato, ma li abbiamo perdonati. Sono arrivati, gli abbiamo dato da mangiare e lâhanno buttato, ma li abbiamo perdonati. Siamo andati a a cercare il cibo, siamo tornati e abbiamo trovato le strade sbarrateâ.
Così Israele ha occupato la Palestina uccidendo e torturando madri, padri e figli, distruggendo le case, ostruendo le strade, rubando lâacqua.
Le donne palestinesi hanno resistito e continuano a resistere a tutto questo. Così racconta Mariam dellâUnione delle Donne Arabe, che dal 1982 rivendica sostiene e promuove lâemancipazione femminile in ogni ambito del quotidiano.
Le donne sono parte attiva nella rsistenza palestinese, nonostante i molteplici tentativi da parte dellâoccupazione sionista di zittire la voce femminile. Fin dallâinizio dellâoccupazione la donna in Palestina, si è adoperata in molteplici ruoli che la situazione dâassedio imponeva. Sono state madri, costruttrici di campi profughi, combattenti, infermiere. Fondamentali sono state soprattutto nel trasmettere il valore della resistenza ai propri figli e alle proprie figlie, insegnando loro il significato della rivoluzione, spiegando lâimportanza della dfesa della terra palestinese e della lotta verso la libertà . Hanno cresciuto nel loro grembo la popolazione palestinese.
Negli anni hanno accresciuto ancora di più il valore della resistenza ereditando le armi della rivolta, con determinazione sono diventate ancora più protagoniste nel processo rivoluzionario cercando in esso anche il cambiamento sociale: sono scese nelle strade, hanno rivendicato i loro diritti, hanno lanciato pietre, hanno combattutto lâesercito israeliano, costruendo resistenza.
LâUnione delle Donne Arabe è attiva in diversi progetti che sostengono lâeducazione e la cultura, ritenuti fondamentali per lâemancipazione femminile. Privilegiano qualsiasi attività che sappia accrescere la soggettività della donna a livello sociale, politico, economico, sanitario.
âGli uomini ci impongono di metere il velo e gli rispondiamo che se vogliono se lo possono mettere loro!". In questo modo viene sottolineata la loro volontà ad autodeterminare le scelte sul proprio corpo. Il problema non è se indossare o meno lâhijab ma la strumentalizzazione maschile della religione a scopi che mirano al libero arbitrio di una donna. A tal proposito le donne dellâUnione si sono sempre battute affinchè in nessun contesto sociale fossero costrette ad indossare indumenti contro la loro volontà .