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Urospizias U. dampieri ex Nova Britannia, similis, et supra simaliter pallide griseo-margarithaceus, sed subalaribus albis, tibiis rufescente-albis palli- dissimis et subcaudalibus albis diversus; © rostro nigro; ceromate et pedibus flavis : iride brunnea ’ (Woodford). Long. tot. une. angl. 12.5 (=0",317); al. 7.3 (=0",185); caud. 5.4 (=0",137); rostri culm. 1 (=0"”,025); tarsi 2.2 (=0",056). Hab. in Ins. Salomonis, Guadalcanar (Woodford). x La descrizione suddetta è una traduzione di quella inglese data dallo Sharpe di un maschio adulto raccolto dal Woodford, che ha inviato anche una femmina, più grande del maschio (ala poll. ingl. 8.5 = 0%,216), ma non al tutto adulta. Mi sembra probabile che questa specie sia identica coll’U. pulchellus (Ramsay), pure delle isole Salomone. (972) Urospizias dampieri, Gurn. Urospizias dampieri, Gurn., List Diurn. B.of Prey, pp.35, 127 (1884). (26) Urospizias henicogrammus (Gray). Astur griseigularis, part., Sharpe, Mitth. Zool Mus. Dresd.I, p.352 (1878). Urospizias henicogrammus, Gurn., List Diurn. B.of Prey, p.36 (1884). Urospizias approximans var. Halmaherae, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. pabio Ho potuto esaminare, per cortesia del Meyer, l’esemplare da lui considerato, come appartenente ad una varietà dell’U. approzimans dell’Australia, e non vi ha dubbio alcuno che esso sia un giovane dell’U. Renicogrammus; lo Sharpe (7. c.) lo aveva erroneamente riferito all’U. griseigularis. (27) Urospizias albiventris, SaLvaD. Urospizias albiventris, Gurn., List Diurn. B. of Prey, Errata (1884). Sp. 1036 (27 is) Urospizias polionotus, nov. sp. Urospizias albiventris, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884 (Separat-Abdruck, p. 11). — Forbes, P.Z.S.1884, p.426. — Salvad., Ibis, 1884, p. 355. Astur albiventris, Forbes, P.Z.S.1884, pp.426, 431, n.1. Urospizias sp., Salvad., P. Z. S. 1884, p. 577. Nisus albiventris, Buùttik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 58 (1885). 20 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Species non satis cognita, U. albiventri, Salvad. simillima, sed colore griseo corporis superioris paullo saturatiore distinguenda. Hab. in Timor-laut (Riedel). Il D." Meyer ha attribuito, con qualche incertezza, gli esemplari ricevuti da Timor-laut al mio U. albiventris, ed io ho espresso il dubbio che essi potessero appartenere ad una specie distinta. Dopo ciò il D.' Meyer ha avuto la cortesia di inviarmi i tre esemplari ricevuti da Timor-laut, uno perfettamente adulto e due giovani. L’adulto somiglia al tipo delle isole Kei, ma ne differisce nei seguenti punti: Il colore grigio delle parti superiori è un po’ più cupo; il colore rossigno del petto è meno vivo, essendo tinto di grigio; le tibie e le cuopritrici inferiori delle ali sono di un bianco più puro e non tinte di rossigno. Dei due esemplari giovani, uno è simile al giovane delle isole Kei, descritto da me, mentre l’altro ha la parte anteriore del collo più scura, essendo le macchie scure più grandi e quasi confluenti. Dopo aver fatto questi confronti, a me sembra non improbabile che gli esemplari di Timor-laut appartengano ad una specie distinta, la qual cosa potrà essere decisa soltanto col confronto di una grande serie d’individui delle due località. Il Bittikofer (7. c.) menziona un esemplare in abito di transizione di Timor-laut ed egli lo riferisce alla mia U. albiventris, ma anch'egli nota il colore grigio delle parti superiori più cupo nell’esemplare di Timor laut. (28) Urospizias griseigularis (Gray). Urospizias griseigularis, Gurn., List Diurn. B. of Prey, p. 36 (1884). — Pleske, Bull. Acad. Pe- tersb. XXIX, p.522 (Ternate) (1884). (29) Urospizias torquatus (Cuv.). Urospizias torquatus, Meyer, Verh. z.-b. Ges. Wien, 1881, p.760 (Sumba). — Id., Sitz. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. 7, p. 12 (Dammar). — Gurn., List Diurn. B. of Prey,.p. 37 (1884) — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p.31 (Waigiou). — Guillem., P.7.S 1885, p. 617 (Batanta). Astur cruentus, Ramsay, Tab. List, p.4, nota 7, p. 30 (1888) Astur sharpei, Ramsay, op. cit. p. 30 (1888). Hab. in Dammar (Riedel); Batanta (Guillemard). Il Gurney ha espresso l’opinione che l’A. cruentus, Gould, sia sinonimo di Urospizias approrimans (V. et H.), ma non ha escluso la possibilità che sia fondato sopra esemplari dell’U. forquatus, Cuv. vel Temm., come io credo fermissimamente. Recentemente il Ramsay menziona esemplari dell’Astur cruentus ricevuti da Derby nella Nuova Olanda occidentale, donde provengono appunto i tipi del N?sus australis, Less. e dell’A. cruentus, Gould. Il Ramsay esclude assolutamente l'identità di questa specie coll’U. approrimans, supposta dal Gurney, ma egli crede che l'A. cruentus, Gould, non sia identico col suo Astur sharpez, fondato su esemplari di Port Moreshy nella Nuova Guinea meridionale orientale. Io penso invece che VA. sharpeî, Ramsay, sia identico coll’A. cruentus, Gould, col Nisus australis, Len. e col Falco torquatus, Cuv. vel Temm., giacchè avendo confrontato esemplari dell’isola Yule (A. sharpei, T. SALVADORI 21 Ramsay) con esemplari del Capo York (D'Albertis), colle figure dell’A. cruentus, Gould, e coi tipi del Nisus australis, Less. e del Falco torquatus, Cuv. vel Temm., ho dovuto riconoscere la loro identità specifica. (30) Urospizias melanochlamys, SALVAD. Urospizias melanochlamys, Gurn., List Diurn. B.of Prey, p.618 (1884). Astur melanochlamys, Guillem., P.Z.S. 1885, p. 618 (Arfak). — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXII, pl.1 (1886). Un terzo esemplare di questa rara specie fu dato al D." Guillemard dal Bruijn; anch'esso proveniva dai monti Arfak ed è stato figurato dallo Sharpe (l. c.). (31) Urospizias pallidiceps, SALVAD. Urospizias pallidiceps, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 412. — Gurmn., List Diurn. B. of Prey, p. 36 (1884). Il Meyer descrive un giovane di questa specie ancora incompiutamente conosciuta. (32) Tachyspizias soloensis (LATH.). Tachyspizias soloensis, Gurn., List Diurn. B. of Prey, p. 32 (1884). — Pleske, Bull. Acad. Pe- tersb. XXIX, p.522 (Ternate) (1884) — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p.31 (Waigeu). Hab. in Waigiou (Platen). (33) Accipiter cirrhocephalus (VIEILL.). Accipiter cirrhocephalus, Meyer, Verh.z.-b. Ges. Wien, 1881, p. 761 (Sumba) (?) — Id., Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh.I, p.13 (Jobi). — Gurn., List Diurn. B. of Prey, p. 38 (1884) — Ramsay, Tab. List, p.1, nota 9 (1888). Il Meyer esprime l'opinione che l'esemplare da lui raccolto in Jobi possa appar- tenere ad una forma distinta. Il Ramsay ha commesso l’errore di confondere l’Accipiter torquatus, V. et H. (= A. cirrhocephalus, Vieill.) col Falco torquatus, Cuv., che appartiene al genere Urospizias ! (34) Accipiter erytrauchen, G. R. GR. Accipiter erytrauchen, Gurn., List Diurn. B.of Prey, p. 38 (1884). (35) Accipiter rubricollis, WALL. Accipiter rubricollis, Gurn., List Diurn. B. of Prey, p. 38 (partim?) (1884). (973) Accipiter brachyurus (Ramsay). Accipiter rubricollis, part., Gurn., List Diurn. B. of Prey, pp. 38, 39 (1884) È cosa ancora incerta se l’unico esemplare che si conosce della Nuova Britannia appartenga all’A. rubricollis, o ad una specie distinta. (36) Circus spilothorax, SALvAD. et D’ALB. Circus spilothorax, Gurn., List Diurn. B. of Prey, p. 22 (1884). 32, ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (37) Scops magicus (S. MiLL.). Scops magicus, Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Gesellsh. Wien, 1882, p.414 (Amboina). (39) Scops morotensis, SHARPE. Scops morotensis, Salvad., Vov. Chall. Birds, p.59 (1881). Scops leucospilus, Pleske (nec Gray?), Bull. Acad. Petersb. XXIX, p.522 (Ternate) (1884). Le osservazioni del Pleske tenderebbero a dimostrare che lo ,S. morotensis. x Sharpe, non è specificamente diverso dallo S. Zeucospilus (G. R. Gray). (41) Ninox theomacha (Bp.). Ninox theomacha, Gurn., Ibis, 1884, p.174.— Nehrk., Journ. f. Orn. 4885, p. 34 (Waigeu). - Gurn., Jbis, 1885, p. 139. Sp. 1037 (974 vis) Ninox goldiei, Gurn. Ninox goldiei, Gurn., Ibis, 1883, p.169; 1885, pp.138, 139. Ninox theomacha, part., Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVII, p. 407 (1884). Ninox N. terricolori, Rams., similis, sed major. Long. tot. 0%,280-0"®,297; al. 0°,225-0%,227; caud. 0",123-0%,124; rostri culm. a fronte 0°,025-0",029; tarsi 0",030-0",031. Hab. in Papuasia, Nova Guinea meridionali-orientali (Goldie). Supra fusco-fuliginosa, fere unicolor, interscapulio et scapularibus paullum brunneo tinctis, his in pogonio externo maculis paucis, albis, vel albo-rufescentibus notatis; tectricibus alarum dorso concoloribus, mediis et majoribus in pogonio ex- terno albo maculatis, majoribus brunnescente tinctis; remigibus fuscis, esterius brunnescentibus, obsolete griseo-fusco fasciatis; remigibus secundariis ultimis in pogonio externo maculis paucis, albis notatis; cauda fusco-fuliginosa, rectricibus mediis, basim versus pogonii interni, fasciis pallidioribus notatis; capite fusco-ci- nerascente, fronte brunnescente; loris albo-griseis, striîs scapalibus fuscis, supra oculos productis, notatis; genis et auricularibus fusco-cinereis; gula cinerco-fulva, plumis in medio fuscis; pectoris lateribus et collo antico fusco-brunneo, gastraeo reliquo fusco-brunneo, maculis latis albis, et fasciis transversis fuscis motato, maculis in pectore magis rotundis, in lateribus subquadratis et latioribus ; tibiis fulvescentibus, in medio plumarum fusco-brunneis; subcaudalibus pallide fulve- scentibus, maculis rotundis albis et fasciis transversis fuscis notatis; subalaribus fusco-brumneis, internis et azillaribus pallide rufo marginatis, majoribus migri- cantibus, in pogonio interno albo fasciatis; remigibus subtus migricantibus, in pogonio interno obsolete fasciis pallidis notatis; remigis primae pogonio externo basin versus albido, et maculis albidis notato. Long. tot. unc. angl. 12 (=0",304); al. 8.7 (=0",221); caud. 5.0 (=0",127); rostri culm. 0.75 (=0",019); tarsi 1.25 (=0",031). Il Gurney menziona tre esemplari di questa specie raccolti dal Goldie ed ora conservati nel Museo di Norwich. Lo Sharpe crede che la N. goldiei sia identica T. SALVADORI 23 colla N. terricolor, Ramsay ed anche colla N. theomacha, Bp., ma questa ultima identificazione non mi sembra certa, essendo la N. #eomacha tanto più piccola e più uniformemente colorita. Anche lo Sharpe ammette che le differenze nelle dimen- sioni fra la N. goldiei e la N. theomacha, la prima considerata da lui come femmina della seconda, sono maggiori di quello che sogliono essere nelle specie del genere Ninox. Inoltre, come il Gurney fa giustamente notare, la N. theomacha si trova tanto nella Nuova Guinea settentrionale, quanto nella meridionale-orientale, laddove la N. goldiei trovasi soltanto in questa ultima regione. Resta a verificare se la N. goldici sia identica colla N. terricolor, Ramsay, la qual cosa sembra molto probabile. (42) Ninox scutulata (RAFFL.). Ninox scutulata, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p.523 (Ternate) (1884). (45) Ninox dimorpha, SALvaD. Ninox dimorpha, Gurn., Ibis, 1884, p. 172 (Jobi) — Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XXII, pl. 2 (1886). Hab. in Jobi (Mus. Norwich). Lo Sharpe ha figurato un esemplare dei monti dell’Astrolabio nella Nuova Guinea meridionale-orientale. (46) Ninox jacquinoti (HomBr. in Bp.). Ninox taeniata, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, pp. 33, 666, 672 (1882) (Isole Salomone). — Tristr., Ibis, 1882, p. 141. (Sp. 49) Ninox odiosa, SCLATER. Ninox odiosa, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVII, pl. 4 (1884. — Finsch, Vòg. d. Sidsee, p.7 (1884). Sp. 1038 (49 vis) Ninox granti, SHARPE. Ninox punctulata, Ramsay (nec Q. et G.), Pr. Linn. Soc. N. S. W. IV, p. 66 (1879) (Solomon Îs- lands) — Salvad., Ibis, 1880, p.127.— Id., Orn. Pap. e Mol.I, p.550 (1880). — Ramsay, op. cit. VII, p.32 (1882) (Guadalcanar).— Tristr., Ibis, 1882, pp. 141, 145. Ninox granti, Sharpe, P.Z.S.1888, p.183.— Grant, P.Z.S.1888, p. 188. Fusco-brunnea, supracaudalibus obselete fasciis rufo-albis notatis; tectricibus alarum minoribus fusco-brunneis, mediis et majoribus fuscis, in pogonio externo macula rotunda alba notatis; tectricibus remigum primariarum fusco-brunneîs, immaculatis; remigibus fuscis, exterius albo maculatis; cauda fusca, fasciis septem albo-brunneis, vel rufo-brunneis notatis ; capite albo, vel rufo-albo maculato, cervice rufo-albo fasciata; fronte et loris albis, his lineis migris scapalibus notatis ; auricularibus fuscis, albo-rufescente fasciutis; genis et gula albis; gastraco reliquo albo; collo antico et pectore brunneo, rufo-albo fasciatis; lateribus albis, rufescente- fusco fasciatis; subcaudalibus albis, brunneo-rufescente maculatis; subalaribus albis, fusco maculatis prope marginem alae; arillaribus et tectricibus inferioribus remigum primariarum fusco-brunneis; ' rostro pallide olivaceo; pedibus flavis; iride fava * (Woodford). 24 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Foem. Mari similis, sed pectore et abdomine late rufo—fusco fasciatis. Long. tot. une. angl. 10 (=0"%,254); al. 7.1 (=0",180); caud. 3.5 (=0",089); tarsi 1.3 (=0",033). Hab. in Ins. Salomonis, Guadalcanar ( Woodford). Dice lo Sharpe che questa specie somiglia alla N. punetulata di Celebes, ma che ne differisce per avere la parte superiore del dorso senza macchie, le fascie delle parti inferiori molto più distinte, e la parte anteriore delle coscie bruna e non bianca, come nella specie di Celebes. Io credo molto probabile che alla N. granti, Sharpe, si debba riferire la pretesa Ninox punctulata, Ramsay, delle Isole Salomone. Il Ramsay fin dal 1869 menzionava due esemplari di Guadalcanar, raccolti dal Cockerell, facendo notare che essi corrispondevano meglio colla descrizione della N. punctulata data dallo Sharpe (Cat. B. II, p. 182), che non colla figura di detta specie pubblicata nel Voyage de l’Astrolabe, Zool. pl. I, f. 1. Il Ramsay aggiungeva che i due esemplari non differivano nel colore delle piume, e che essi avevano le cuopritrici inferiori delle ali bianche, ma con grandi macchie scure all’apice delle maggiori (1). To feci notare come la N. punctulata fosse un uccello di Celebes, e con ciò voleva significare che l’uccello delle Isole Salomone molto probabilmente apparteneva ad una specie distinta. Ma il Ramsay (l. c.) ha insistito nel riferire gli esemplari delle Isole Salomone alla N. punctulata, dicendo che non sa vedere la ragione per la quale un uccello di Celebes non si possa trovare anche nelle Isole Salomone! Il Ramsay avrebbe potuto facilmente trovare quella ragione, se avesse riflettuto che le specie del genere Nznox sogliono occupare aree molto limitate, laddove grandissima è la distanza fra Celebes e le Isole Salomone, e che nelle numerose isole interposte non si trova la N. punctulata. Il Ramsay non avendo dato una dettagliata deseri- zione degli esemplari delle Isole Salomone, non mi era stato possibile di decidere la questione, che ora sembra risolta dallo Sharpe, appunto secondo la mia previsione. Ma è singolare che lo Sharpe non abbia identificato la sua N. granti colla N. pun- etulata, Ramsay (nec Q. et G.). Il Tristram aveva supposto che la N. punctulata, Ramsay, dovesse essere riferita alla N. variegata (Q. e G.), che dal medesimo non viene annoverata fra le specie delle Isole Salomone. (51) Ninox variegata (Q. et G.). Ninox variegata, Tristr., Ibis, 1882, p. 141. Probabilmente colla denominazione suddetta sono state confuse due specie distinte, giacchè gli esemplari della Nuova Irlanda e della Nuova Britannia, N. variegata (Q. et G.), e gli esemplari delle Isole Salomone, N. salomonis, Sharpe, il tipo della quale fu da me esaminato, mi parvero realmente diversi. (1) Lo Sharpe descrive le cuopritrici inferiori delle ali come interamente bianche nella N. pun ctulata di Celebes. T. SALVADORI 25 (52) Ninox squamipila (BpP.). Ninox squamipila, Blas., P. Z. S. 1882, p. 700 (Ceram). Sp. 1039 (53 is) Ninox forbesi, ScLAT. Ninox forbesi, Sclat., P.Z.S.1883, pp. 51, 52, 200, pl. XI (Timor-laut). — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XV, pl.4 (1883). — Forbes, P.Z.S.1884, p. 434, n.7. Supra rufescenti-brunnea, fere unicolor, in alarum tectricibus et scapularibus fasciolis albis variegata; fronte et superciliis albis; alarum tectricibus terreno- brunneis, nigro transfasciatis, subtus dorso concolor; mento albicante, ventre albo transfasciato; tarsis ommino plumosis, cum subalaribus rufis unicoloribus ; alarum et caudae pagina inferiore pallide corylino-brunnea nigro regulariter transfasciata ; ‘ rostro pallide cinereo; digitis pallide flavis setis obtectis; iride flavo-aurea. ’ Long. tot. une. angl. 11.0 (=0",279); al. 7.4 (=0°,188); caud. 4.5 (=0",114); tarsi 1.3 (=0",033). Hab. in Timor-laut (Forbes). Obs. Sp. quoad colores N. hantu maxime affinis, sed facie alba, fasciis ventris albis et alis subtus nigro vittatis diversa (Selater). Il Forbes ha raccolto un solo esemplare, un maschio, di questa specie presso Loetoe il 9 agosto 1881. (54) Strix arfaki, SCHLEG. Strix tenebricosa, Meyer u. Finsch (nec Gould), Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p.2 (Monti Hufeisen). — Ramsay, Tab. List, p.2 (partim) (1888). Il Meyer ed il Finsch menzionano un esemplare dei Monti Hufeisen nella Nuova Guinea meridionale-orientale, il quale per le sue piccole dimensioni confermerebbe l'opinione di quelli che vogliono distinti specificamente gli esemplari della Nuova Guinea, da me attribuiti alla S. fenebricosa, Gould. (55) Strix delicatula, GouLp. Strix delicatula, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p.425 (East Cape, Hunstein) (41882). Strix flammea, subsp. delicatula, Ramsay, Tab. List, p.2 (1888). Sp. 1040 (55 is) Strix sororcula, ScLATER. Strix sororcula, Sclat,, P.Z.S.1883, p.51, 52, 200.— Forbes, P.Z.S.1884, p.441, n.8. Supra terreno-fusca flavicante variegata, et punctis rotundis albis regulariter aspersis; disco faciali amplo albo, margine nigricanti-brunneo circumdato; macula anteoculari nigricante; remigibus fuscis, nigro transfasciatis, in pogoniis externis «fulvo maculatis et albido vermiculatis; cauda nigricante, taeniis quinque fulvis transfasciata et albido vermiculata; subtus alba, praecipue in ventre maculis ro- tundis nigris fulvo cinctis aspersa; subalaribus ventre concoloribus; tarsis postice fere omnino plumis obtectis, antice digitos versus, setis paucis obsitis; rostro et pedibus carneis. 4 T. Salvadori. 26 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Long. tot unc. angl. 11.5 (=0",292); al. 8.5 (=0",216); caud. 3.5 (=0",089); tarsi 2.2 (=0",056). Hab. in Ins. Temimberensibus, Larat (Forbes). Obs. Specie S. novae hollandiae affinis et ejusdem formae, sed crassitie valde minore, tarsorum plumis brevioribus et dorsi punctis rotundioribus distinguenda (.Sclater). Secondo lo Sharpe, che ha esaminato l'esemplare tipico, questa specie è affine alla S. novae hollandiae, dalla quale si distingue facilmente per le dimensioni minori. L’unico esemplare raccolto fu preso in Larat il 24 settembre 1882 ed è indicato come ‘ femmina; iride scura; becco, piedi e tarsi di color carneo; tarsi, ricoperti di setole, di color carnicino.’ ORD), PS EUR RAASAI (56) Cacatua triton (TEMM.). Plictolophus triton, Rchnw., Vogelbilder, nel testo della tav. IV (1878-83). Plissolophus triton, Rehnw., Journ. f. Orn. 1881, p.30.— ld., Consp. Psitt. p.30 (1881). Cacatua triton, part. (?), Finsch., Vog. d. Siidsee, p. 38 (1884). — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XX, pl 2 (1885). — Nehrk., Journ. f. Orn.1885, p. 31 (Waigeu) — Guillem., P. Z.5.1885, p. 618. (Salvatti, Mysol, Arfak). Cacatua galerita, part., Ramsay, Tab. List, p. 15 (1888). Il Finsch (/. c.), ripetendo una cosa che aveva già affermata nella sua Mono- grafia dei Pappagalli, vorrebbe che non solo gli esemplari della Nuova Guinea meri- dionale, ma anche quelli delle isole dello stretto di Torres e di Somerset, apparte- nessero alla C. triton; ma mi pare che questa affermazione abbisogni di ulteriori osservazioni per essere accettata, tanto più che lo Sharpe (Report Alert, p. 25) attribuisce alla Cacatua galerita un esemplare dell’isola Hammond, nello stretto di Torres, raccolto durante il viaggio dell’Alert. Il Ramsay invece vorrebbe riferire alla C. galerita anche gli esemplari della Nuova Guinea meridionale-orientale ! Parrebbe quindi che tanto il Finsch, quanto il Ramsay, ammettano l’identità specifica degli esemplari della Nuova Guinea meridionale-orientale e dell’estremità settentrionale dell'Australia, la qual cosa è ancora da dimostrare. (57) Cacatua citrinocristata (FRASER). Plictolophus citrinocristatus, Rehnw., Vogelbilder, t.IV, f.2 (1878-83). è Plissolophus citrinocristatus, Rchnw., Journ. f. Orn. 1884, p. 29. — Id., Consp. Psitt. p.29 (1881). Cacatua citrinocristata, Sclat., P. Z. S. 1883, p. 58. Finora la sola località certa abitata da questa specie è l’isola Sumba, e quindi è probabile che non appartenga alla regione da me studiata. T. SALVADORI 27 (58) Gacatua alba (MùLL.). Plictolophus leucolophus, Rchnw., Vogelbilder, t. IV, f.3 (1878-83). Plissolophus albus, Rehnw., Journ. f. Orn. 1881, p.27.— Id., Consp. Psitt, p. 27 (41881). Cacatua alba, Pleske, Bull Acad. Petersb. XXIX, p.523 (Ternate) (1884). — Guillem., P.Z.S. 1885, p 562 (Batchian, Bisa Is., Obi Group). Hab. in Insulis Obi, Bisa (Guillemard). (59) Cacatua moluccensis (Gm.). Plictolophus moluccensis, Rchnw., Vogelbilder, t. IV, {.4 (1878-83). Plissolophos moluccensis, Rchnw., Journ. f. Orn. 1884, p.28.— Id., Consp. Psitt. p. 27 (1881). Cacatua moluccensis, Blas., P. Z. S. 1882, p. 701 (Ceram). (60) Gacatua ophthalmica, ScLATER. Plissolophus ophthalmicus, Rehnw., Journ. f. Orn. 1881, p.27.— ld., Consp. Psitt. p.27 (1881). — Id., Vogelbilder, t. XXXII, f.5 (1878-83). Cacatua ophthalmica, Sharpe, Gould’°s B New Guin. pt. XX, pl.3 (1885). Hab. in Papuasia — Nova Britannia (Brown). Ora pare accertato che questa specie viva soltanto nella Nuova Britannia. (61) Cacatua ducorpsi, JAcQ. et PucHER. Plissolophus ducorpsi, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.26. — Id., Consp. Psitt. p. 26 (1881). — Id. Vogelbilder, nel testo della tav. XXXII (1878-83). Gacatua ducorpsi, Ramsay, Pr.Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 33 (1882) (Savo, Isole Salomone). — Tristr., Ibis, 1882, p.143.— Sharpe, Gould's B.New Guin. pt. XIX, pl. 2 (1885). — Grant, P. Z. S. 1887, p. 329; 1888, p. 188. Il Woodford afferma che il colore dell’iride di alcuni esemplari è bruno, o quasi nero, laddove in altri è rosso e credeva che i secondi fossero specificamente diversi dai primi. Sebbene non credo che l’osservazione abbia grande importanza, giacchè nei pap- pagalli è frequente il fatto della diversa colorazione dell’iride negli individui di una stessa specie, tuttavia credo opportuno di ricordarla ora che, da quanto afferma il Ramsay, pare che nelle isole Salomone esistano due specie di piccoli Cacatua bianchi. Quid Cacatua goffini, Ramsay (nec Finsch), Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p.33 (1882) (Gua- dalcanar)? Afferma il Ramsay che tre esemplari di un piccolo Cacatua bianco di Guadalcanar, differenti da quelli del C. ducorpsi? per avere un ciuffo molto maggiore, sembrano riferibili alla C. goffini; ma ora che il Biittikofer ha dimostrato che la ©. goffini è la specie del gruppo di Timor-laut, resta a determinare a quale specie siano da riferire quegli esemplari di Guadalcanar, se veramente essi differiscono specificamente da quelli di Savo. Sp. 1041 (61°is) Cacatua goffini (FInscH). Lophochroa Goffini, Finsch, Ned. Tijdschr. Dierk. I, Berigt. pt. XXIII (1863). Gacatua Goffini, Schleg., De Dierent. p.82 (1864). — Tristr., Ibis, 1882, p. 143. — Buttik., Not. Leyd. Mus VIII, p.59 (1885). Plictolophus Goffini, Finsch, Die Papag.I, p.308 (1867). 28 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Cacatua sanguinea, Schleg.(nec Gould), Mus. P. B. Psittaci, p.144 (1862). — Id., Revue, p. 67 (1874). — Sclat., P.Z.S.1883, pp. 194, 197, 200 (Larat, Timor-laut). — Forbes, P.Z.S.1884, p. 431. — Meyer, Zeitschr. ges. Orn. 1884, p. 194. — Forbes, P.Z.S.1884, p.434, n.13. Licmetis (!) Goffini, G.R. Gr., Hand-List, II, p. 170, n. 8404 (1870). Plissolophus Goffini, Rchnw., Journ. f. Orn.1881, p.26. — Id., Consp. Psitt. p.26(1881). — Id., Vo- gelbilder, nel testo della tav. XXXII (1878-83). Albus, loris et margine frontali rubris; cristae, capitis et colli plumarum basi dilute rosea; cristae plumis subtus, remigibus rectricibusque in pogonio interno sul- phureo tinetis; annulo orbitali griseo-caerulescente; rostro albido; pedibus griseo- fuscis; iride fusco-brunnea. Long. tot. circa 0",350; al. 0,230; caud. 0",110; rostri culm, 0",037; tarsi 0",022. Obs. Cacatua C. sanguineae, Gould, ex Nova Hollandia simillima, sed minor. Hab. in Papuasia — Ins. Timor-laut dictis (Fordes, Riedel). Io ho esaminato due esemplari di Timor-laut, raccolti dal Riedel ed inviati dal Dr. A. B. Meyer al Museo di Torino; uno è alquanto più piccolo dell'altro ed ha le piume della testa e del collo molto meno tinte di roseo alla base. Dobbiamo al Biittikofer l’esatta determinazione degli esemplari di Timor-laut, avendo egli potuto confrontarli col tipo della specie, d’ignota provenienza, conservato nel Museo di Leida; egli fa notare: 1° come non sia esatto quanto afferma il Finsch nella sua descrizione, cioè che quel tipo manchi del colore roseo sulle redini; 2° che la C. goffini, somigliantissima alla C. sanguinea, ne differisce essenzialmente per le dimensioni notevolmente minori. Anche io, confrontando gli esemplari avuti dal Meyer colle dimensioni della C. sanguinea, indicate dal Gould, dal Finsch e dal Reichenow, e non riuscendo a conciliare le notevoli differenze, aveva sospettato che quelli appartenessero ad una specie distinta. (62) Microglossus aterrimus (Gw.). Microglossus aterrimus, Rchnw., Vogelbilder, t. XII, f.5 (1878-83) — Id., Journ. f. Orn. 1881, p.35.— Id., Consp. Psitt. p 35 (1881). — Salvad., Voy. Chall. Birds, p. 74 (1881) — Rams., Pr. Linn. Soc N.S.W. III, p.27 (1883) (Uovo). — Meyer, Zeitschr. f. ges Orn. 1, p. 273 (1884) (Uovo). — Nehrk., Journ. f, Orn. 1885, p.34 (Waigiou). — Guillem., P.Z. S. 1885, p. 618 (Salvatti, Dorei, Waigiou). — Ramsay, Tab. List, p.16 (1888). (63) Nasiterna bruijni, SALVAD. Nasiterna Bruijnii, Rchnw., Vogelbilder, t.XXX, f.4 (1878-83). — Id., Journ, f. Orn. 1881, p. 143. — Id., Consp. Psitt. p.79 (1881). — Guillem., P.Z S.1885, p.618 (Arfak). (64) Nasiterna pygmaea (0. et G.). Nasiterna pygmaea, Rchnw., Vogelbilder, t. XXV, f.2 (1878-83). — Id., Journ. f. Orn. 1881, p. 143. — Id., Consp. Psitt. p. 79 (1884). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 618 (Mysol) (65) Nasiterna keiensis, SALVAD. Nasiterna keiensis, Rchnw., Vogelbilder, t. XXV, f. 4 (1878-83). — ld., Journ. f. Orn. 1882, p. 141. — Id., Consp. Psitt. p. 77 (1881). T. SALVADORI 29 (66) Nasiterna mysoriensis, SALVAD. Nasiterna mysoriensis, Rchnw., Vogelbilder, t. XXV, f. 6 (1878-83). — Id., Journ. f. Orn. 1881, p.-142. — Id., Consp. Psitt. p. 78 (1881). (67) Nasiterna maforensis, SALVAD. Nasiterna maforensis, Rehnw., Vogelbilder, t. XXV, f. 3 (1878-83). — Id., Journ. f. Orn. 1881; p.142.— Id., Consp. Psitt. p. 78 (1881). (68) Nasiterna beccarii, SALVAD. Nasiterna Beccarii, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.142. — Id., Consp. Psitt. p. 78 (1881). — Id., Vo- gelbilder, Nachtr. 27 (41883). (69) Nasiterna pusio, ScLar. Nasiterna pusio, fchnw., Vogelbilder, t. XXV, f.5 (1878-83). — Id., Journ. f. Orn. 1884, p.44t. — Id., Consp. Psitt. p.77 (1881). — Sclat., P.Z.S.1883, p.347.— Finsch., Vòg.d. Sidsee, p. 17 (Nova Britannia) (1884). Hab. in Nova Britannia (Brown, Finsch). Lo Sclater ha ricevuto una serie di dieci esemplari, e conferma che questa specie non è delle Isole Salomone, ma della Nuova Britannia e delle isole del Duca di York. (70) Nasiterna pusilla, Ramsay. Nasiterna pusilla, Rehnw., Journ. f. Orn. 1884, p.142.— Id., Consp. Psitt. p. 78 (1881), — Id., Vo- gelbilder, Nachtr. 27 (1883). Specie da confrontare colla N. beccarài, Salvad. (976) Nasiterna finschii, Ramsay. Nasiterna finschii, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, pp.35, 665 (1882) — Rchnw., Vogelbilder, Nachtr. 26 (1883). — Sclat., P.Z S.1883, p.347. — Finsch, Vog. d. Sùdsee, p.17 (1884). Sp. 1042 (976 is) Nasiterna mortoni, Ramsar. Nasiterna Finschii, juv., Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S.W.VI, p. 724 (18841). — Tristr., Ibis, 4882, p.138 (nec Ramsay), p.143 (partim). — Salvad., Orn. Pap. e Mol. III, p.513 (partim) (1882). Nasiterna mortoni, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, pp.35, 666 (1882) (Solomon Islands). Nasiterna N. finschi, Ramsay, similis, sed plumis prope basin mandibulae roseo indutis, seu maculis roseis in utroque pogonio notatis, diversa. Hab. in Papuasia — Ins. Salomonis, S. Cristoval, Ugi (Morton). È questa una specie dubbia, fondata sopra gli esemplari che precedentemente il Ramsay aveva considerati come giovani della N. finschi, e denominata pel caso che essa venga riconosciuta come veramente distinta. Il fatto che questa pretesa N. mortoni si trova insieme colla N. finschii tanto nell'Isola S. Cristoval, quanto in Ugi, rende estremamente improbabile che essa sia veramente distinta. 80 ORNITOLOGIA DELLA FAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Sp. 1043 (976 ter) Nasiterna aolae, GRANT. Nasiterna aolae, Grant, P.Z.S.1888, p.189, pl.X, f.1, 2. Nasiterna N. finschi, Ramsay, similis, sed minor, pileo maris focminaeque in medio laete cacruleo tincto; corpore subtus viridi-flavescente, minime rubro- aurantio in medio abdominis maris; genis maris inferius caeruleo, foeminae rufescente marginatis. Long. al. 0”,057-0",059; caud. 0",038-0",030; rostri culm. 0,007; tarsi 0”,008. Hab. in Papuasia — in Ins. Salomonis, Guadalcanar (Ogilvie-Grant). (71) Tanygnatus megalorhynchus (Bopp.). Tanygnathus megalorhynchus, Rchnw., Vogelbilder, t. SI, f.6 (1878-83). — l1d., Journ. f. Orn. 1881, p.246. — Id., Consp. Psitt. p.134 (1881). — Salvad., Voy. Chall. Birds, p.59 (1881). — Pleske, Bull. Acad. Petersh. XXIX, p.523 (Ternate) (1884). — Nehrk., Journ.f. Orn. 1885, p.34 (Waigeu). — Guillem., P. Z.S.1885, p.562 (Weeda Isl.), 619 (Waigiou, Salwatti). (72) Tanygnathus affinis, Walt. Tanygnathus affinis, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.245. — Id., Consp. Psitt. p.133 (4881), — Blas. u. Nehrh., Verh.z.-b. Gesellsch. Wien, 1882, p.114 (Amboina). — Rchnw., Vogelbitder, Nachtr. 63 (1883). Sp. 1044 (72 vis) Tanygnathus subaffinis, ScLaT. Tanygnathus subaîffinis, Sclat.,, P. Z. S. 1883, pp. 51, 53, 194, 200. — Forbes, P. Z. S. 1884, p.131, n.9. Flavicanti-viridis, in pileo et capitis lateribus prasinus, in dorso postico caeruleo lavatus; alis viridibus, scapularium apicibus, campterio alari extus et tectricum majorum marginibus caerulcis; secundariorum tectricibus flavo marginatis: cauda supra viridi, apice flavicante, subtus obscure aurulenta; subalaribus viridibus, caeruleo mixtis, alarum pagina inferiore nigricante ; rostro ruberrimo ; pedibus nigris. Long. tot. une. angl. 13.0 (=0",330); alae 9.5 (—=0",241); caudae 6.0 (=0",152). Hab. in Papuasia — Ins. Tenimberensibus, Larat (Forbes). Obs. Specie 7. affini maxime affinis, sed dorso flavicante-viridi vix caeruleo lavato, diversa (.Sclater). Il Forbes ha raccolto una sola femmina il giorno 8 Agosto 1881: « iride giallo- crema, con un cerchio interno di color giallo pallido. » (73) Tanygnathus gramineus (Gwm.). Tanygnatus gramineus, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.244.— Id., Consp. Psitt. p. 4132 (1882). — Id., Vogelbilder, Nachtr. 64 (1883). — Forbes, P.Z.$.1883, p.589 (Buru). Anche il Forbes ha trovato in Buru questa specie, che dopo più di un secolo da che se n’era perduta la traccia, fu prima di lui ritrovata dai cacciatori del Bruijn. T. SALVADORI 31 Il Reichenow indica il colore del pileo ceruleo nel maschio, e cinerco-viridi eoerulescente nella femmina, la quale inoltre sarebbe distinta dalle gote superiormente verdi-cenerognole. Io dubito che il Reichenow nello indicare quelle differenze si sia attenuto alla figura del Levaillant (Perr. pl. 121) pel maschio, giacchè non credo che in Europa si conoscano altri esemplari oltre quello inviato dal Beccari, con- servato nel Museo di Genova, e quello raccolto dal Forbes, conservato nel Museo Britannico. (74) Aprosmictus callopterus, D'ALB. et SALvap. Platycercus callopterus, Rchnw., Journ. f. Orn. 1884, p.129. — Id., Consp. Psitt. p. 65 (1884). — Jd., Vogelbilder, Nachtr. 16 (1883). Aprosmictus callopterus, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. III, p. 3 (1886). Hab. in Nova Guinea septentrionali (Laglazze). Questa specie è stata trovata dal Laglaize anche sulla costa settentrionale della Nuova Guinea, fra il 136 }4 ed il 137° di L. O. (75) Aprosmictus chloropterus, Ramsay. Platycercus chloropterus, Rchnw., Journ. f. Orn.1884, p. 130. — Id., Consp. Psitt. p.66 (1881) — Id., Vogelbilder, Nachtr. 16 (1883). Aprosmictus chloropterus, Finsch u. Meyer., Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p.3 (Monti Hufeisen). (76) Aprosmictus amboinensis (Linn.). Platycercus amboinensis, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.128.— Id., Consp. Psitt. p. 64 (1881). — [d., Vogelbilder, Nachtr.16 (1883). (77) Aprosmictus buruensis, SALVAD. Platycercus buruensis, Rchnw., Journ. f. Orn. 1884, p. 129. — Id., Consp. Psitt. p.65 (1884). — Id., Vogelbilder, Nachtr. 16 (1883). (78) Aprosmictus dorsalis (Q. et G.). Platycercus dorsalis, Rchnw., Journ. f. Orn.1881, p. 129. — Id., Consp. Psitt. p. 75 (1881). — Id., Vogelbilder, Nachtr.16 (1883). — Nehrk., Journ.f.Orn. 1885, p.31 (Waigeu) — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 619 (Batanta, Andai, Waigiou, Salwatti). (79) Aprosmictus hypophonius (S. Mitt.). Platycercus hypophonius, Rehnw., Journ. f. Orn.1881, p.130.— Id., Consp. Psitt. p. 66 (1881). — ld., Vogelbilder, Nachtr. 16 (1883). (80) Psittacella brehmi (RosEnB.). Psittacella Brehmii, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p. 135 — Id., Consp. Psitt. p. 74 (1881). — Id., Vogelbilder, t. XXXIII, f 2 (1878-83). — Guillem., P.Z.S.1885, p. 619 (Arfak). Sp. 1045 (80%is) Psittacella pallida, MErER. Psittacella pallida, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p.3.— Sharpe, Nature, vol. 34, p. 340 (1886). Foem. Ps. brehmi, Rosenb. foeminae simillima, sed capitis lateribus, gula guttureque pallidioribus et cauda breviore distinguenda. 32 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Long. tot. 0",200; al. 0”,120; caud. 0",078-0",080; rostri 07,019; tarsò 0%,015-0",016. Hab. in Papuasia — Nova Guinea meridionali-orientali, Montibus Hufeisen (Hunstein), Sogeri (Forbes). Il Meyer ha avuto soltanto femmine di questa specie ed egli fa notare come esse differiscano dalle femmine della Ps. brekmi, oltre che pel colore più chiaro della testa, per essere questa tutta di color bruno-olivaceo, mentre nella nuova specie le gote e la gola sarebbero di color olivaceo chiaro, con una tinta grigia. Il Meyer crede probabile che i maschi delle due specie differiscano fra loro più delle femmine. Lo Sharpe dice che questa.specie si può appena distinguere dalla Ps. brelmi dei Monti Arfak. (81) Psittacella modesta (RosEnB.). Psittacella modesta, Rchnw., Journ. f Orn. 1881, p. 435. — ld., Consp. Psitt. p.71 (1884). — Id., Vogelbilder, nel testo della tav. XXXIII (1878-83). Sp. 1046 (81>is) Psittacella madaraszi, MExER. Psittacella Madaraszi, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 4, Taf. 4, f. 4. — Sharpe, Nature, vol.34, p.340 (1886). — Id., Gould’s B. New Guin. pt. XXII, pl.3 (1886). Mas Psittacellae modestae, Ros. marz similis, sed minor et capite toto cor- poreque supra flavescentioribus distinguendus. Long. tot. 0%,140; al. 0",095-0%,085; caud. 0",055-0%,051; rostri 0",015; tarsi 0©,011. ? Foem. Psittacellae modestae, Ros., foeminae similis, sed capite viridi, fronte cyanca ct nucha plus minusve nigro et rubro transfasciolata distinguenda. Long. tot. 0",135; al. 0",087: caud. 0",052; rostri 0",016; tarsi 0°,011. Hab. in Papuasia — Nova Guinea meridionali-orientali, in Montibus Owen Stanley dictis (Hunstein), Sogeri in Montibus Astrolabii (Forbes). Secondo il Meyer il maschio di questa specie differisce da quello della Ps. mo0- desta per le piume bruno-olivacee della testa e del collo gialle nel mezzo, cosicchè quelle parti appaiono più decisamente giallognole ; soltanto Ja fronte è bruno-olivacea ; il groppone ed il sopraccoda volgono spiccatamente al giallo ed hanno fascie trasversali più grandi di quelle della Ps. modesta; il petto è verde e non olivaceo sudicio, come nella Ps. modesta e finalmente un’altra differenza sarebbe nelle dimensioni minori. La femmina poi della Ps. madaraszi differirebbe da quella della Ps. modesta per avere non il petto, ma la parte posteriore del collo con fascie trasversali rosse e nere. Siccome poi la fronte è azzurra e la testa verde, non è improbabile, secondo il Meyer, che l'esemplare descritto come femmina appartenga ad una specie distinta. (82) Cyclopsittacus desmaresti (GARN.). Cyclopsittacus desmaresti, Rehnw., Journ. f Orn. 4881, p 137. — Id., Consp. Psitt. p. 73 (1881). Id., Vogelbilder, Nachtr. 20 (1883). T. SALVADORI dI (83) Cyclopsittacus occidentalis, SALvAD. Cyclopsittacus occidentalis, Rehnw., Journ. f. Orn.1881, p.138 — Id., Consp. Psitt. p. 74 (1881). — Id., Vogelbilder, Nachtr. 20 (1883). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 619 (Salwatti). Cyclopsitta occidentalis, Sharpe, Gould's B New Guin. pt. XIX, pl.3 (1885). (84) Cyclopsittacus blythi, Watt. Gyclopsittacus Blythii, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p. 138.— Id., Consp. Psitt. p. 74 (1881) — Id., Vogelbilder, Nachtr.20 (1883). — Guillem., P.Z S.1885, p. 619 (Mysol). (85) Cyclopsittacus cervicalis, SALvAD. et D’ALB. Cyclopsittacus cervicalis, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.138. — Id., Consp. Psitt. p. 74 (1881). — Id., Vogelbilder, Nachtr. 20 (1883). (977) Gyclopsittacus salvadorii, OusT. Gyclopsittacus salvadorii, Rehnw., Journ. f. Orn. 1881, p. 137. — Id., Consp. Psitt. p. 73 (1881). — Id., Vogelbilder, Nachtr.49 (1883) — Oust., Nouv. Arch. Mus., 2° ser., VIII, p.301, pl.12 (6, 9) (1884). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 32. Sp. 1047 (977 bi) Cyclopsittacus edwardsii, OusT. Cyclopsittacus edwardsii, Oust., Ann. Sc. Nat., Zool. 1885, art. n.3, p.4 (Kafou). — Meyer, Zeit- schr. f. ges. Orn.1886, p. 32 Viridis; gula, pectore et abdomine medio rubris; tuenia pracpectorali trans- versa saturate cyanea; genis flavo-aureis, rubro et caeruleo tinctis; fronte et ab- domine pulchre viridi-aurcis; pileo clare viridi; fascia cervicali transversa nigra ; dorso summo viridi; remigibus ultimis in pogonio interno maculis rubris et flavis ornatis; remigibus primariis migris, exterius caeruleo-virescente marginatis, apicem versus flavo limbatis; remigibus subtus fuscis, basim versus flavo-sulphureis ; tec- tricibus alarum inferioribus caeruleo-virescentibus; lateribus viridibus; pedibus et rostro fuscis. Long. tot. 0",180; al. 0",115; caud. 0",075. Hab. in Papuasia — Nova Guinea septentrionali, prope Kafu (Laglaize). Ho tratto la descrizione suddetta da quella dell’Oustalet, il quale ha avuto un esemplare di questa bellissima specie dal Laglaize; esso sarebbe stato ucciso sulla costa settentrionale della Nuova Guinea, presso Kafu, di faccia alle isole Guibert e Bertrand. (86) Cyclopsittacus diophthalmus (H. et J.). Cyclopsittacus diophthalmus, Rchnw., Vogelbilder, t. XXV, f.8 (1878-83). — Id., Journ. f. Orn. 41881, p.393. — Id., Consp. Psitt. p. 75 (1881) — Guillem., P.Z. S. 1885, p. 620. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 32 (Kafu). Cyclopsittacus aruensis, Nehrk. (nec Schleg.), Journ. f. Orn. 1885, p.34 (Waigiou). — Salvad., Ibis, 1886, p. 451 Hab. in Waigiou (Platen); Nova Guinea septentrionali, prope Kafu (Laglaize). 5 7. Salvadori. 34 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (978) Cyclopsittacus coccineifrons, SHARPE. Cyclopsittacus coccineifrons, Rehnw., Vogelbilder, Nachtr. 23 (1883). Cyclopsitta coccineifrons, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXIII, pl.3 (1887). Io dubito sempre che questa specie non sia diversa dal C. aruensis, che si trova anche nella Nuova Guinea meridionale, lungo il fiume Fly; quando si cono- scerà anche la femmina, il dubbio potrà essere rimosso. (87) Gyclopsittacus aruensis (SCHLEG.). Cyclopsittacus aruensis, Rehnw., Journ. f. Orn. 1881, p. 394. — Id., Consp. Psitt. p. 75a (1881). — Id., Vogelbilder, Nachtr. 22 (1883). — Meyer., Zeitschr. f ges. Orn. 1, p.273 (1884). — Guillem., P.Z.5.1885, p.620 (Aru) (88) Gyclopsittacus Guglielmi III (ScaLEG.). Cyclopsittacus Guglielmi tertii, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.394.— Id., Consp. Psitt. p.75 (1881). — Id., Vogelbilder, Nachtr. 24 (1883). (89) Gyclopsittacus suavissimus, ScLAT. Cyclopsittacus suavissimus, Rchnw., Vogelbilder, t. XXV, f. 9 (1878-83). — Id., Journ. f. Orn. 1881, p. 394. — Id., Consp. Psitt. p.75 a (1881) — Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 426 (1882). (90) Cyclopsittacus melanogenys (RosEnB.). Ciclopsittacus melanogenys, Salvad., Voy. Chall. Birds, p. 74 (1881). — Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p. 395. — Id., Consp. Psitt. p. 756 (1881). — ld., Vogelbilder, Nachtr. 25 (1883) — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p.273 (1884). (91) Loriculus amabilis, Watt. Coryllis amabilis, Rechnw., Journ. f. Orn.1881, p.231. — ld., Consp. Psitt. p.119 (1881). — Id., Vo- gelbilder, Nachtr. 55 (1883). (92) Loriculus aurantiifrons, ScALEG. Goryllis aurantiifrons, Rchnw., Journ. f. Orn. 1884, p. 230. — Id., Consp. Psitt. p. 118 (1881). — Id., Vogelbilder, Nachtr. 53 (1883). (93) Loriculus tener, SCLAT. Coryllis tener, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.229.— Id., Consp. Psitt. p. 117 (1881). — ld., Vogel- bilder, Nachtr. 50 (1883). Gen. GEOFFROYUS, Bp. Typus : Rhodocephalus, Rchnw., Journ. f.Orn. 1881, p.247 . . . . +. Psiltacus personalus, Shaw. (94) Geoffroyus keyensis, SCHLEG. Geoffroyus keyensis, Salvad., Voy. Chall. Birds, p.67 (1881) — Biittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 61 (partim) (1886). Rhodocephalus keyensis, Rehnw., Journ. f. Orn. 1881, p.250. — Id., Consp. Psitt. p. 134 (1884). — Jd., Vogelbilder, Nachtr. 65 (1883). T., SALVADORI 95 Sp. 1048 (94bis) Geoffroyus timorlaoensis, MEYER. Geoffroyus keiensis, Sclat, (nec Salvad.), P.Z.S. 1883, pp. 54, 194, 200 (Timor-laut). — Forbes, P.Z.S.1884, pp.426, 434; n.10. Geoffroyus timorlaoensis, Mever, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, I, p. 15 (1884). — Salvad., Ibis, 41884, p.355. — Id., P.Z.S 1884, p.578.— Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XXIII, pl. 2 (1887) Geoffroyus keyensis, Buttik. (nec Salvad.), Not. Leyd. Mus. VIII, p. 60 (1886). Geoffroyus G. keyensi, Salvad. simillimus, sed valde minor; remige prima in pogonio externo magis virescente, et capite foeminae virescentiore diversus. Long. tot. 0%,260-0",240; al. 0",185-0",170; caud 0°",097-0°,090; rostri 0”,026-0",025; tarsi 0°%,017. Hab. in Papuasia — Timor-laut (Riedel, Forbes). Oltre ai quattro esemplari tipici (due maschi adulti, un maschio giovane ed una femmina giovane) io ho esaminato altri tre esemplari (un maschio ed una femmina adulti ed una femmina giovane) raccolti dal Riedel e dal Meyer inviati al Museo di Torino, e non mi resta alcun dubbio che essi siano specificamente diversi dal G. keyensis. Il maschio si distingue facilmente per le dimensioni molto minori, e la femmina anche pel colore più decisamente verdognolo della testa; la femmina giovane ha la testa dello stesso color verde del dorso. Lo Sharpe non sembra disposto ad ammettere la differenza specifica degli esem- plari di Timor-laut, ma egli non ha fatto attenzione alla notevole differenza nel colore della testa della femmina. Avviene nelle specie del genere Geofroyus, come in quelle del genere Eclectus, che le femmine differiscano fra loro più dei maschi, per la quale cosa esse somministrano migliori caratteri per la determinazione delle specie. (95) Geoffroyus aruensis (G. R. GR.). Rhodocephalus aruensis, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p. 249. — Id., Consp.Psitt. p. 137 (1881). — Id., Vogelbilder, Nachtr. 65 (1883). Geoffroyus aruensis, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 426 (1882). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1884, p.273.— Bittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 61 (1886). (96) Geoffroyus rhodops (G. R. GR.). Geoffroyus rhodops, Salvad., Voy. Chall. Birds, p. 61 (1884). — Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Gesellsch. Wien, 1882, p.414 (Amboina). — Buttik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 64 (1886). Rhodocephalus Geoffroyi, partim, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p. 249. — Id., Consp. Psitt. p. 137 (1884). — Id., Vogelbilder, Nachtr. 65 (1883). Il Reichenow ha confuso insieme la specie di Timor (G. personatus, Shaw) colla specie del gruppo di Amboina. (97) Geoffroyus pucherani, BP. Geoffroyus Pucherani, Rchnw., Vogelbilder, t. XI, f. 4 (1878-83). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p.34 (Waigeu) — Guillem., P.Z. S.1885, p. 620 (Batanta, Waigiou, Mysol). — Biittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p.61 (1886). Rhodocephalus Pucherani, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.250. — Id., Consp. Psitt. p.138 (1881). Geoffroyus personatus, Bernst.(nec Shaw), in Musschenbr., Dagboek, p.154 (Sailolo) (1883). 36 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (98) Geoffroyus jobiensis (MErER). Rhodocephalus jobiensis, Rehnw., Journ. f. Orn. 4881, p.250. — ld., Consp. Psitt. p.138 (1881). — Id., Vogelbilder, Nachtr. 66 (1883). Geoffroyus jobiensis, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 620 (Jobi).. — Bùttik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 61 (1886). (99) Geoffroyus mysorensis (MErER). Rhodocephalus mysorensis, Rehnw., Journ. f. Orn. 1884, p. 251. — Id., Consp. Psitt. p. 139 (1881). — Jd., Vogelbilder, Nachtr.66 (1883). i , Geoifroyus mysorensis, Biittik, Not. Leyd. Mus. VIII, p. 61 (1886). (100) Geoffroyus dorsalis, SALVAD. Rhodocephalus dorsalis, Rebnw., Journ. f. Orn. 1881, p.251. — ld., Consp. Psitt. p.139 (4881). Geoffroyus dorsalis, Bittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p.61 (1886) Specie fondata forse sopra una varietà individuale del G. pucherani. (101) Geoffroyus cyanicollis (S. MiLL.). Geoffroyus cyanicollis, Rchnw., Vogelbilder, t. XXVII, f.7, 8 (1878-83). — Guillem., P. Z.8.1885, p.563 (Batchian, Halmahera). Rhodocephalus cyanicollis, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.248. — Id., Consp. Psitt. p.136 (1881). Il Guillemard fa notare che i maschi di Batchian differiscono da quelli di Halmahera per avere la testa meno vivamente colorita, e le femmine per avere il collare azzurro più cupo; anche le cuopritrici inferiori delle ali sarebbero di azzurro più cupo; egli crede quindi che forse gli esemplari di Batchian potranno essere at- tribuiti ad una specie distinta. I Guillemard fa notare inoltre che due maschi giovani di Batchian avevano le piume del groppone di color rosso bruno come nel G. obiensis! (102) Geoffroyus obiensis (FinscH). Geoffroyus obiensis, Rchnw., Vogelbilder, nel testo della tav. XXVII (1878-83), — Guillem., P. Z.S.1885, p.363. Rhodocephalus obiensis, lichnw., Journ. f. Orn. 1881, p.249.— Id., Consp. Psitt. p. 137 (1881). Il Guillemard fa notare che nel maschio il colore azzurro della testa, il quale appena oltrepassa il vertice, termina nettamente e che l’occipite è verde-azzurrognolo ; nella femmina poi il colore bruno-azzurrognolo è confinato al vertice, e la maschera bruna si estende poco dietro gli occhi. (103) Geoffroyus heteroclitus (H. et J.). Geoffroyus heteroclitus, Rchnw., Vogelbilder, t. XXVII, f 2 (1878-83) — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N.S.W.VII, pp.33, 666 (1882) (Isole Salomone). — Tristr., Ibis, 1882, pp. 138, 143. — Grant, P. Z S.1887, p.329; 1888, p. 189. Rhodocephalus heteroclitus, Rehnw., Journ. f. Orn. 1881, p. 248. — Id., Consp. Psitt. p. 136 (1881) (979) Geoffroyus agrestis, TristR. Geoffroyus agrestis, Ramsay, Pr.Linn. Soc. N.S.W. VII, p. 42 (1882), Rhodocephalus agrestis, Rehnw., Vogelbilder, Nachtr. 64 (1883). Il Ramsay ripete che questo Geoffroyus sembra essere niente altro che il giovane del G. cyaniceps (= heteroclitus). T. SALVADORI 37 (104) Geoffroyus simplex (MErER). Geoffroyus simplex, Rchnw., Vogelbilder, t. XXVII, £.4 (1878-83). Rhodocephalus simplex, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.247.— Id., Consp. Psitt. p.135 (1884). (105) Eclectus pectoralis (P. L. S. MiLt.). Eclectus polychlorus, Rchnw., Vogelbilder, t. IX, f.3, 4 (1878-83). — Salvad., Voy. Chall. Birds, p. 75 (1884). — Meyer, Zeitschr. f. wissentsch. Zool. XXXVII, p. 146 e seg. (1882). — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 33 (1882) (Is. Salomone) — Tristr., Ibis, 1882, p. 143. — Musschenbr., Dag- boek, p. 256 (partim) (1883). — Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 17 (Nova Britannia) (1884). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn.1, p.273 (1884). — Grant, P.Z.5.1887, p.329 (Alu, Is. Salomone); 1888, p. 189. Eclectus pectoralis, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.252.— Id., Consp. Psitt. p. 140 (1881). — Id., Vogelbilder, Nachtr. Bericht. (1883). — Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 16 (uovo). — Nehrk., Journ.f. Orn. 1885, p.34 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 620 (Waigiou, Batanta, Aru). ?Eclectus grandis, Bernst.(nec Gm.) in Musschenbr., Dagboek, p.144 (Sorong) (1883). Eclectus intermedius, part., Musschenbr., Dagboek, p.256 (1883) (specim. ex Ins. Aru et Kei). Hab. in Batanta (Guillemard). Il Musschenbroek ha confuso sotto lo stesso nome (/. c.) la specie della Nuova Guinea e quella di Halmahera, ed inoltre ha erroneamente attribuito gli individui delle Isole Aru e delle Isole Kei alla specie del gruppo di Ceram. (106) Eclectus roratus (P. L. S. MuùLL.). Eclectus roratus, Rchnw., Vogelbilder, t.XXVII, f.6 (9) (1878-83). — Id., Journ. f. Orn. 1884, p.252.— Id., Consp. Psitt. p. 140 (1881). — Salvad., Voy.Chall. Birds, p. 59 (1881). — Meyer, Zeit- schr. f. ges. Orn. I, p. 274, taf. XVI (pullus) (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 563 (Batchian, Ternate). Eclectus grandis, Meyer, Zeitschr. f. wissentsch. Zool. XXXVII, p. 156 e seg.(1882). Eclectus polychlorus, part., Musschenbr., Dagboek, p.256 (1883) (specim. ex Halmaheira) Il Musschenbroek ha erroneamente attribuito gli esemplari di Halmahera allo E. polychlorus. (980) Eclectus riedeli, MevER. Eclectus riedeli, Salvad., Orn. Pap.e Mol. IJI, p.317 (1881) — Meyer, Zeitschr. f. wissentsch. Zool. XXXVII, p. 156 e seg. (1882). — Rchnw., Vogelbilder, Nachtr. 69 (1883). — Sclat., P. Z. S 1883, pp. 51, 53, 58, 194, 196, 200, pl. XXVI.— Musschenbr., Dagboek, pp. 256, 258 (1883). — Sharpe, Gould's B.N.Guin. pt. XVI, pl.1 (1884). — Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I (Sepa- rat-Abdruck, p. 16). — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 434, n. 41. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I pp. 194, 196 (1884) — Biittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p 61 (1886) Laete viridis, capite clariore; subcaudalibus favicante tinetis; subalaribus et hypochondriis coccineis; campterio alari et remigum primariorum marginibus ea- ternis et secundariorum (extus dorso concolorum) apicibus caeruleis; alarum pagina inferiore nigra; cauda supra viridi dorso concolori, subtus nigra, apice plus quam semipollicari abrupte flavo; rectrice una utringue extima in pogonio exteriore cae- ruleo notata; rostro superiore rubro, apice flavicante, inferiore migro (Sclater). Long. tot. circa 0",350; al. 0",225; caud. 02,125; rostri 0%,039; tarsi 02,020. Hab. in Papuasia — Timor-laut (Riedel, Forbes). Quando io pubblicai il terzo volume della mia Ornitologia della Papuasia non si conosceva altro che la femmina di questa specie. Il maschio è stato descritto dallo 38 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Sclater. Io ho esaminato due esemplari di questa specie, raccolti dal Riedel ed in- viati al R. Museo Zoologico di Torino dal Dott. A. B. Meyer. Lo Sharpe ha emesso il dubbio che questa specie sia da riferire all’E. wester- manni, Bp., d’ignota provenienza, e fondato sopra esemplari vissuti in schiavitù e mancanti dell’area rossa sui fianchi. (107) Eclectus cardinalis (Bopp.). Eclectus cardinalis, Rchnw., Journ. f. Orn.1881, p. 253.— Id., Consp. Psitt. p. 141 (1881). — Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Gesellsch. Wien, 1882, p. 4415 (Amboina). — Blas., P. Z. S. 1882, p. 701 (Ceram). — Meyer, Zeitschr. f. wissentsch. Zool. XXXVII, p.156 e seg.(1882). — Rchnw., Vogelbilder, Na- chtr. 67 (1883). Eclectus intermedius, partim, Musschenbr., Dagboek, p. 256 (1883) (Specim. ex Ceram tantum). Il Musschenbroek ha commesso l'errore di attribuire a questa specie gli esem- plari delle Isole Aru e delle Isole Kei che appartengono invece all’. pectoralis. (108) Eclectus westermanni (BP.). Eclectus Corneliae, part., Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.253.— Id., Consp. Psitt. p.141 (1881) — Id. Vogelbilder, Nachtr. 68 (1883). Eclectus westermanni, Meyer, Zeitschr. f. wissentsch. Zool. XXXVII, p. 156 (1882). — Musschenbr., Dagboek, p.256 (1883). Il Reichenow considera lE. westermanni (Bp.) come il maschio dell’E. corneliae, contro la quale opinione sta il fatto delle dimensioni tanto maggiori del secondo. Anche il Musschenbroek è della stessa opinione del Reichenow, ed inoltre egli pre- tende, non so con qual fondamento, e certamente contro ogni probabilità e possibilità, che lE. westermanni si trovi in Ceram, ove sappiamo che vive VE. cardinalis! (109) Eclectus cornelia, BP. Eclectus Corneliae, part., Rechnw., Journ. f. Orn. 1881, p.253. — Id., Consp. Psitt. p.441 (1881). — Id., Vogelbilder, Nachtr. 68 (1883). — Meyer, Zeitschr. f. wissentsch. Zool. XXXVII, p. 156 e seg. (1882). Eclectus westermanni, part., Musschenbr., Dagboek, p. 256 (1883). Il Musschenbroek vorrebbe che lE. cornelia fosse la femmina dell’E. wester- manni, ma ho già fatto notare che contro questa supposizione sta il fatto che la femmina sarebbe molto più grande del maschio. (110) Dasyptilus pesqueti (Less.). Dasyptilus pesqueti, Rchnw., Vogelbilder, t. XVIII, f. 2 (1878-83). — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XIV, pl.4 (1883) — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 621. — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 41886, p.5 (Monti Hufeisen). Nestor Pesqueti, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.22.— Id., Consp. Psitt. p. 22 (1881). (111) Lorius hypoenochrous, G. R. Gr. Domicella hypoenochroa, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.172. — Id., Consp. Psitt. p. 108 (1881). — Id., Vogelbilder, t. XXXI, £.5 (1878-83). Lorius Guglielmi, Rchnw., Journ. f. Orn. 1884, p.397.— Id., Consp. Psitt. p. 229 (1881). Lorius hypoenochrous, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 43 (1882). Dice il Ramsay che questa specie non si trova nelle Isole Salomone, come fu asserito dallo Sclater, sulla fede di un esemplare ricevuto dal Kreftt. T. SALVADORI 39 (112) Lorius lory (Linn.). Domicella lori, Rchnw., Vogelbilder, t. XI, f.2 (1878-83). Domicella tricolor, Rehnw., Journ.f. Orn. 1881, p.172. — Id., Consp. Psitt. p. 108 (1881). Lorius cyanauchen, Bernst. (nec S. Mill.) in Musschenbr., Daghoek, pp. 82, 126, 151 (Sorong, Sailolo) (1883). Lorius lory, Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p.31 (Waigeu). — Guillem., P. Z.$.1885, p.621 (Waigiou, Andai, Mysol, Salwatti). — Salvad., Ibis, 1886, p.154. (113) Lorius erythrothorax, SALVAD. Domicella erythrothorax, Rehnw., Journ. f. Orn. 1884, p.173.— Id., Consp. Psitt. p. 109 (1881). — Id., Vogelbilder, Nachtr. 43 (1883). Lorius erythrothorax, Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p.5. Il Finsch ed il Meyer fanno notare come gli esemplari dei Monti Hufeisen si distinguano per avere il colore azzurro più cupo e volgente al violetto, e la macchia scura interscapolare meno estesa; parrebbe che quegli esemplari si avvicinassero alquanto al L. hypoenochrous, che si trova sulle coste dello Stretto della Cina. Rispetto agli esemplari di Rubi, le differenze nelle dimensioni, mentre per tutto il resto sono simili agli esemplari del fiume Fly e della Nuova Guinea orientale-meridionale, coi quali ne ho confrontati due anche recentemente, per cortesia del Meyer, sono troppo lievi, per meritare valore specifico. (114) Lorius jobiensis (MEYER). Domicella jobiensis, Rehnw., Journ. f. Orn. 1881, p. 173. — Id., Consp. Psitt. p.109 (1881) — Id., Vogelbilder, Nachtr. 43 (1883) (115) Lorius cyanauchen (Mitt.). Domicella cyanauchen, Rchnw., Vogelbilder, t. XI, f. 4 (1878-83) — Id., Journ. f. Orn. 1881, p. 173. — Id., Consp. Psitt p. 109 (1881). Lorius cyanauchen, Salvad., Voy. Chall. Birds, p.60 (1881). (116) Lorius domicella (Linn.). Domicella atricapilla, Rehnw., Vogelbilder, t. III, f.7 (1878-83). — Id., Journ. f. Orn. 1884, p. 174. — Id., Consp. Psitt. p.107 (1881). Lorius domicella, Salvad., Voy. Chall. Birds, p.60 (1881). — Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Gesellsch. Wien, 1882, p.416 (Amboina). — Guillem., P.Z.S.1885, p.564 (Amboina). (117) Lorius chlorocercus, GouLp. Domicella chlorocerca, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.171. — Id., Consp. Psitt. p. 107 (1881), — Id., Vogelbilder, t. XXXI, f.8 (1878-83). Lorius chlorocercus, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N.S. W. VII, p. 33 (1884) (Isole Salomone). — Tristr., Ibis, 1882, pp. 138, 143.— Grant, P.Z.S.1888, p.190. (118) Lorius tibialis, ScLAT. Domicella tibialis, Rehnw., Journ. f. Orn. 1881, p.170.— Id., Consp. Psitt. p. 106 (1881). — Id., Vo- gelbilder, t. XXXI, f.7 (1878-83). Lorius tibialis, Sharpe, Gould’s B. New. Guin. pt. XXV, pl. 3 (1888). La patria di questa specie è sempre sconosciuta. 40 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (119) Lorius garrulus (Linn.). Domicella garrula, Rchnw., Vogelbilder, t. III, f.5 (1878-83). — Id., Journ. f. Orn. 1881, p. 170. — Id., Consp. Psitt. p. 106 (1881). (120) Lorius flavo-palliatus, SALVAD. Domicella flavo-palliata, Rechnw., Journ. f. Orn. 1881, p.170.— Id., Consp. Psitt. p. 106 (1881) — Id., Vogelbilder, Nachtr. 42 (1883) Lorius flavo-palliatus, Guillem., P. Z. S.1885, p.564 (Batchian, Obi). — Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XXIV, pl.5 (1888). Il Guillemard fa notare che l’iride negli esemplari di Batchian è di color giallo od arancio, ed invece bruno-giallognolo negli esemplari di Obi. (121) Eos reticulata (Miitt.). Domicella reticulata, Rchnw., Journ. f. Orn. 4881, p.168. — Id., Consp. Psitt. p.104 (1881). — Id., Vogelbilder, Nachtr. 40 (1883) Eos reticulata, Meyer, Verh. z.-b. Ges. Wien, 1884, p. 7714 (Babbar). — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XV, pl.2 (1883). — Sclat., P.Z.S.1883, pp. 51, 58, 194, 200 (Larat, Loetoe, Maroe, Timor- laut). — Meyer, Sitz. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh.I, p.15 (juv.). — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 431. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn.I, p. 196 (1884) Lorius reticulatus, Bittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 62 (1886). (122) Eos cyanogenys, Bp. Domicella cyanogenys, lRchnw., SJourn. £. Orn. 1881, p. 167.— Id., Consp. Psitt. p. 103 (1881). — Id., Vogelbilder, t. XXXI, f.6 (1878-83). (123) Eos cardinalis (G. R. Gr.). Trichoglossus cardinalis, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.162. — Id., Consp. Psitt. p. 98 (1881). Domicella cardinalis, Rchnw., Vogelbilder, t. XXXIII, f.4 (1878-83). Eos cardinalis, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N.S.W. VII, p.34 (1882) (Isole Salomone) — Grant, P.2.S. 1887, p.330; 1888, p.190. Lorius cardinalis, Tristr., Ibis, 1882, pp. 138, 143. Molto probabilmente questa specie è esclusiva delle Isole Salomone e non si trova nelle Isole del Duca di York, come è stato asserito dallo Sclater, sulla fede di un individuo ricevuto dal Bennet. (124) Eos semilarvata, Bp. Domicella semilarvata, Rchnw., Journ. f. Orn 1884, p. 168. — Id., Consp. Psitt. p.104 (1881). — Id., Vogelbilder, Nachtr. 41 (1883) La patria di questa specie è tuttora ignota. (125) Eos rubra (Gw.). Eos rubra, Salvad., Voy. Chall. Birds, p. 68 (4881). — Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Gesellsch. Wien, 1882, p.416 (Amboina) — Blas., P.Z.S.1882. p.701 (Ceram). Domicella rubra, Rehnw., Journ. f. Orn. 1881, p. 169. — Id., Consp. Psitt. p. 105 (1881), — Id., Vo- gelbilder, t. XXXI, £.4 (1878-83). T. SALVADORI 41 (126) Eos CRI FInscH. Domicella Wallacii, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p. 167.— ld., Consp. Psitt. p.103 (4881) — Id., Vogelbilder, nel testo della tav. XXXI (1878-83). Eos Wallacei, Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p.34 (Waigeu). — Guillem., P. 2. S. 1885, p. 624 (Waigiou), (127) Eos riciniata (BECHST.). Domicella riciniata, Rehnw., Journ. f. Orn. 1881, p.166.— Id., Consp. Psitt. p. 102 (1881). — Id., Vogelbilder, t. XXXI, f.3 (1878-83). Eos riciniata, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p.523 (Ternate) (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p.564 (Ternate, Batchian, Obi Major). Hab. in Obi Majore (Guillemard). Sp. 1049 (127 vis) Eos insularis, GUILLEM. Eos insularis, Guillem., P.Z.5S.1885, p.565, pl. XXXIV.— Salvad., Ibis, 1886, p.154. « Eos E. riciniatae similis, sed major, laetior ac iride rubra; macula vio- lacea occipitis cum fascia cervicali ejusdem coloris haud confluente, sed torque rubro separata, » rostro aurantiaco, apice flavo; pedibus migris. Long. tot. 0",272-0",265; al. 0",152-0%,138. Hab. in Moluccis — Ins. Weeda dictis, prope Halmaheram (GuzMemard). Dice il Dott. Guillemard, che questa specie somiglia all’. riciniata, dalla quale differisce pei seguenti rispetti: la macchia occipitale è molto piccola ed è separata dal collare cervicale violetto da un altro largo collare rosso; tanto il collare cervicale, quanto il prepettorale di color violaceo sono stretti ed il colore violaceo dell’addome non si estende sul petto, ove si nota una larga fascia pettorale rossa; l’iride è rossa, mentre è gialla nell’. riciniata, e finalmente questa specie è notevolmente minore. Il Guillemard fa notare che uno degli esemplari raccolti presenta la macchia occipitale violetta parzialmente congiunta col collare cervicale dello stesso colore. Io dubito grandemente che gli esemplari di Weeda debbano essere riferiti alla E. riciniata, e che essi non siano diversi da taluni esemplari di Obi, di Dammar e di Moor, da me menzionati nella mia Ormitologia della Papuasia, vol. I, p. 163, nei quali si nota una macchia occipitale violacea, separata mediante uno spazio rosso dal collare cervicale violaceo, precisamente come negli esemplari di Weeda. (128) Eos fuscata, BLyTH. Domicella fuscata, Rehnw., Journ. f. Orn. 1881, p. 164. — Id., Consp. Psitt. p. 100 (1884). — Id., Vo- gelbilder, t. XXXI, f.9 (1878-83). Eos fuscata, Guillem., P_Z.S.1885, p.622. — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXI, pl.3 (1886). Sp. 1050 (128 is) Eos incondita, MEyER. Eos fusoata, D’Alb. (nec Blyth), Sydn. Mail, 1877, p. 248 (Fiume Fly) — Id., Ann. Mus. Civ. Gen. X, p.49 (1877) (Fiume Fly) — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. III, p. 253 (1878) (S. E. N Guinea). — D’Alb. et Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. XIV, p. 37 (1879) (Fiume Fly) — Sharpe, Pr. Linn. Soc., Zool. XIV, pp. 628, 686 (1879) (Port Moresby, Walter Bay); XVI, p. 426 (1882). — Salvad,, Orn. Pap.e Mol.1, p.263 (partim) (1880). Eos incondita, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 6, taf.I, f. 2. — Sharpe, Nature, vol. 34, p. 340 (1886). 6 T. Salvadori, 42 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE « Eos E. fuscatae, Blyth, simillima, sed uropygio sulphurescente et fascia pectorali fusca olivascenti marginata, distinguenda » (Meyer). Long. al. 0%,157-0",168; caud. 0",090-0",100; rostri culm. 0%,022-0"”,023; tarsi 0",015-0",016. Hab. in Papuasia — Nova Guinea meridionali- orientali (Goldie, Broadbent, Lawces); ad flumen Fly (D'Albertis); Jobi (Beccari, Meyer). Secondo il Meyer il carattere distintivo di questa specie, e che si trova tanto nella forma rossa, quanto nella forma gialla, consiste nel colore bianco del groppone tinto di giallo solfino; inoltre i margini delle piume della fascia scura pettorale, che nella E. fuscata sono di un grigio-argentino, sarebbero olivastri nella Z. incondita. Il Meyer inoltre afferma ‘che gli esemplari di Jobi sono simili a quelli della Nuova Guinea meridionale-orientale, tuttavia egli non osa affermare la loro identicità specifica. È indubitato che gli esemplari di Jobi sono alquanto più grandi e più viva- mente coloriti di quelli della Nuova Guinea settentrionale-occidentale. L’esemplare del Fiume Fly, raccolto dal D'Albertis, ha i caratteri della 2. in- condita. Tuttavia io non so astenermi dal manifestare il dubbio che le differenze indicate dal Meyer possano dipendere dalla maggior freschezza della muta degli esem- plari da lui attribuiti alla . incondita. In un esemplare di Sorong, sulla costa occidentale della Nuova Guinea, ed in altri ancora le piume del groppone hanno i margini di un bianco decisamente gial- lognolo, e quelle della fascia pettorale scura hanno i margini olivastri. Sp. 1051 (21*#) Chalcopsittacus duyvenbodei, DuBols. Chalcopsittacus duyvenbodei, Dub., Bull. Mus. roy. d’hist. nat. Belg. III, p.143, pl. V (1884). TFusco-olivaceus; sincipite, loris, genis, tibiis, subalaribus, remigumque pogonio interno magna ex parte flavo-aurantiis; remigibus caterius nigro-fuscis; uropygio cyanco-violaceo; rectricibus supra fusco-olivaceis, in medio violaceis et indistinete transfasciatis; cauda infra flavo-olivacea; subcaudalibus obscure caerulco-violaceis ; rostro, ceromate et pedibus migris. Long. tot. 0",310; al. 0",180. Hab. in Papuasia — Nova Guinea? (Duyvenbode fide Dubois). Questa specie, dice il Dubois, la cui descrizione ho sopra riferita, non sì rav- vicina ad alcuna di quelle conosciute; la disposizione delle sue tinte la fa distinguere facilmente dalle congeneri. Il Dubois non ci dice se ha ricevuto dal Duyvenbode uno, o più esemplari di questa specie, e neppure la esatta provenienza del tipo; egli aggiunge una più diffusa descrizione del medesimo: Di color bruno-olivastro: fronte fin sopra gli occhi ed una stretta fascia che parte dalle redini e discende allargandosi per circondare la mandibola inferiore di color giallo d’oro; nuca fornita di piume strette ed allungate, terminate di colore ocraceo ; cuopritrici inferiori delle ali, margine interno delle remiganti primarie per una gran parte e tibie di color giallo d’oro vivo; remiganti secondarie, come anche il vessillo T. SALVADORI 43 esterno e l’apice delle primarie di color bruno-nerastro; groppone di colore turchino— violaceo; timoniere del colore del dorso, ma tinte nel mezzo di color violetto cupo verso l'estremità, ed attraversate da strette strie visibili sotto certe incidenze di luce; parte inferiore della coda di color giallo olivastro; sottocoda di color violetto scuro. Parti nude della testa, becco e piedi neri. Questa singolarissima specie, dal becco nero, senza dubbio appartiene al sotto- genere Chalcopsittacus, tuttavia a me sembra che essa abbia una qualche somiglianza coll’Eos fuscata, e specialmeute colla varietà gialla della medesima, avendo com'’essa colorito bruno scuro; essa è notevolissima pel colorito giallo molto diffuso sulla testa, cominciando dalla fronte, e pel groppone e pel sottocoda di colore azzurro cupo. (129) Chalcopsittacus ater (Scop.). PA Domicella atra, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.165.— Id, Consp Psitt. p. 101 (1884). Chalcopsittacus ater, Rchnw., Vogelbilder, t. XI, f.5 (1878 83) — Guillem., P. Z.S.1885, p. 622 (Salwatti, Mysol).— Salvad., lbis, 1886, p. 155. Il Guillemard richiama l'attenzione sugli esemplari di Mysol, aventi la fronte e le tibie di color rosso, i quali, come ho già fatto notare altrove, dovranno essere nuova- mente confrontati con altri della Nuova Guinea, di Salvatti, di Batanta e di Waigiou, giacchè non è improbabile che essi formino una specie distinta, intermedia al C%. ater ed al C. insignis, Oust. (130) Chalcopsittacus insignis, Ousr. Domicella insignis, Rchnw., Journ. f. Urn. 1881, p.165. — Id., Consp. Psitt. p. 101 (1881) — Td., Vogelbilder, Nachtr. 39 (1883). (131) Chalcopsittacus stavorini (LEess.). Domicella Stavorini, Rchnw., Journ. f. Orn.1881, p.165. — Id., Consp. Psitt. p. 101 (1881). Specie tuttora incerta. (132) Chalcopsittacus scintillatus (TEMwM.). Domicella scintillata, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.166. — Id., Consp. Psitt. p. 102.— Id., Vo- gelbilder, t. XXXI, f.2 (1878-83). Chalcopsittacus scintillatus, Salvad., Voy. Chall. Birds, p. 75 (1881). — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XIV, pl.2 (1883) — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p.274 (4884) — Guillem., P.7.S. 1885, p. 622 (Aru). Sp. 1052 (132 ri) Chalcopsittacus chloropterus, SaLvapn. Chalcopsittacus chloropterus, Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 8. Il Meyer ha cercato di far rivivere il mio C. chloropterus della Nuova Guinea meridionale-orientale, che egli crede sia veramente da considerare come distinto dal C. scintillatus; egli opina che ambedue le specie si trovino nella Nuova Guinea meridionale, e che la regione del Fiume Fly sia il limite delle medesime, cioè del (C. scintillatus della Nuova Guinea occidentale e delle isole Aru, e del C. cRloropterus della Nuova Guinea orientale, le quali ivi darebbero origine a forme intermedie. 44 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Secondo il Meyer il principale carattere distintivo del C. chloropterus sarebbe il color verde cospicuo sulla cervice, laddove il C. scintillatus avrebbe ivi pochissimo verde; inoltre l’occipite invece di essere nero sarebbe bruno e questo color bruno poco esteso; le strie lungo gli steli delle piume nucali e della cervice sarebbero di un verde vivo, giallo-brune nel C. scintillatus; le cuopritrici inferiori delle ali sarebbero rosse e verdi ed il giallo del vessillo interno delle remiganti poco vivo e non netta- mente limitato. Inoltre nei giovani del C. chloropterus il colore verde sarebbe più spiccato, specialmente sulla testa, mentre questa nei giovani del C. scantillatus è bruna. (133) Trichoglossus cyanogrammus, Wact. Trichoglossus cyanogrammus, Rchnw., Vogelbilder, t. VIII, f£.4 (1878-83). — Id.,, Journ. f. Orn. 1881, p.158. — Id., Consp. Psitt. p 94 (1881). — Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Gesellsch. Wien, p. 477 (Amboina) — Nehrk, Journ. f. Orn.1885, p.34 (Waigeu) — Guillem., P. Z. S. 1885, p.622. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p.33 (Kafu) Trichoglossus nigrogularis, Bernst.(nec G.R.Gr.) in Musschenbr, Dagboek, pp. 116, 123, 143, 146, 154, 154 (Sorong, Sailolo) (1883) Hab. in Nova Guinea, Kafu (Laglaize). (134) Trichoglossus massena, Bp. Trichoglossus massenae, Rchnw., Vogelbilder, t. VIII, f.2 (1878-83). — Id., Journ. f. Orn. 1881, p.157. — Id., Consp. Psitt. p. 93 (1881) — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N.S. W. VII, p.34 (1882) (Isole Salomone). — Tristr., Ibis, 1882, p. 143. — Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 426 (East Cape) (1882). — Finsch, Vòg.d. Siidsee, p. 18 (Nova Britannia, Laloki) (1884). — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p.9 (Monti Hufeisen) — Grant, P.Z.S.1887, p.330 (Alu, Is. Salomone); 1888, p.191. (135) Trichoglossus flavicans, Cas. et RcHNw. Trichoglossus cyanogrammus, Sclat. (nec Wagl.), Voy. Chall. Birds, p. 30 (1881). Trichoglossus flavicans, Rchnw., Journ. f. Orn. 1884, p. 158. — Id., Consp. Psitt. p.94 (1881). — Id., Vogelbilder, Nachtr. 35 (1883). (136) Trichoglossus nigrigularis (G. R. GR.). Trichoglossus nigrogularis, Salvad., Voy. Chall. Birds, p. 75, pl. XX (1881) — Rehnw., Journ. f. Orn. 1881, pp.159, 396. — Id., Consp. Psitt. pp.95, 228 (41881). — Id., Vogelbilder, Nachtr. 36.(1883). — Meyer, Zeitschr. £. ges. Orn.I, p 274 (1884). — Guillem., P.Z.S 1885, p. 623 (Aru). (137) Trichoglossus caeruleiceps, D'ALB. et SALVAD. Trichoglossus caeruleiceps. Rehnw., Journ. f. Orn. 1881, p.159. — Id., Consp. Psitt. p.95 (1881). — Id., Vogelbilder, Nachtr.36 (1883). (138) Trichoglossus coccineifrons, G. R. Gr. Trichoglossus coccineifrons, Rchnw., Journ. f. Orn. 41881, p.160.— Id., Consp. Psitt. p.96 (1884). — Id., Vogelbilder, Nachtr. 37 (1883). Specie sempre incerta, e forse fondata sopra una varietà accidentale del 7. ni grigularis. T. SALVADORI 45 (139) Trichoglossus rosenbergii, ScaLEG. Trichoglossus Rosenbergii, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.159.— Id., Consp. Psitt. p.95 (1881). — Id., Vogelbilder, Nachtr.37 (1883) — Guillem., P. Z.S.1885, p. 623. Il Guillemard menziona un individuo molto più piccolo degli ordinari, d’ignota provenienza. Lung. tot. 0",235. (140) Neopsittacus musschenbroeki (RosEnB.). Trichoglossus Musschenbroekii, Rchnw., Journ. t. Orn. 1881, p.154. — Id, Consp. Psitt. p.90 (1881). — Id., Vogelbilder, t. XXIX, f. 8 (1878-83). — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. X, p. 244 (Mount Astrolabe) (1885). — Guillem., P.Z.5.1885, p.623 (Arfak). Sp. 1053 (140bis) Neopsittacus (?) euteles (TeMw.). Psittacus euteles, Temm., PI. Col. 568 (1835). Conurus euteles, Bourjot, Perr. pl.43 (6) (1837-38). Perruche iris, femelle, Bourjot, Perr. pl. 446 (9) (1838-38). Psittacus (Trichoglossus) euteles, Mull. et Schleg., Verhandel. Land.- en Volkenk. p. 209 (4838-1844). Coriphilus euteles, G.R.Gr., Gen. B. III, p.447, n.8 (1845) — Id., List Psitt. Brit. Mus. p.59 (1859). — Schleg., Dierent. p. 78 (1864). Psitteuteles euteles, Bp., Rev. et Mag. de Zool. 1854, p. 157. — Id., Naumannia, 1856, Consp. Psitt. n. 348. Tricoglossus ochrocephalus, Blyth, J.A.S. B.1858, p 279. Psittacus (Belocercus) euteles, Rosenb., Journ. f. Orn. 1862, p. 66. — Id., Nat. Tijdschr Ned. Ind. 1863, p. 146 Trichoglossus euteles, Wall., Ibis, 1861, p. 349. — Id., P. Z. S. 1864, p. 78. — Finsch, Die Papag. Di, p-850 (1868) — Gieb., Thes. Orn. III, p. 657 (1877). — Meyer, Verh. Zool. bot. Gesellsch. Wien, 1881, p.769 (Lettie), p. 772 (Babbar) — Rehnw., Journ. f. Orn. 1881, p. 156. — Id., Consp. Psitt. p-92 (4881). — Id., Vogelbilder, t. XXX. f.5 (1878-83). Nanodes euteles, Schleg., Mus. P. B. Psittaci, p.112 (1864). — Id., Revue, Psittacî, p.56 (1874). Neopsittacus euteles, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1884, pp. 195, 196 (Timor-laut). Viridis, capite flavescente-ochraceo; gastraeo flavo-virescente; remigibus pogonio interno flavis; rectricibus exterioribus pogonio interno, ommibus subtus flavis; rostro flavo, pedibus fuscis. Jun. Magis virescens et capite quoque virescente. Long. tot. 0",240; al. 0%,125; caud. 0"%,105; rostri culm. 0",016. Hab. in subregione austro-malayana occidentali — Timor (S. Muller, Wallace); Flores (Wallace); Wetter (Hoedt); Lettie (Hoedt, Riedel); Babbar (Riedel); in Papuasia — Ins. Timor-laut (£/edel). Questa specie si riconosce facilmente pel colore giallognolo-ocraceo della testa. Alla medesima, secondo il Meyer, appartengono gli esemplari di Timor-laut. To ho veduto soltanto un giovane di questa località, dal Meyer inviato al Museo di Torino e dai suoi caratteri non potrei dire se la determinazione sia esatta. Ho qual- che dubbio intorno al genere, cui questa specie deve essere attribuita. (981) Neopsittacus goldiei (SHARPE). Tricoglossus goldiei, Rchnw., Vogelbilder, Nachtr. 29 (1883). — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XIV, pl.3 (1883). 46 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (141) Coriphilus wilhelminae (MerEr). Tricoglossus Wilhelminae, Rcehnw., Journ. f. Orn. 1884, p.451. — Id., Consp. Psitt. p. 82 (1881). — Id., Vogelbilder, t. XXIX, f.4 (1878 83). Coriphilus wilhelminae, Guillem., P. Z.$.1885, p.623 (Arfak) (142) Coriphilus placens (TEMM.). Trichoglossus placens, Rehnw., Journ. f.Orn.1884, p.150. — Id., Consp. Psitt. p. 86 (1881). — Td., Vogelbilder, t.XXIX, f.9 (1878-83). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn.I, p.275 (1884). Coriphilus placens, Blas., P.Z. S.1882, p. 702 (Ceram). — Plieske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p.524 (Ternate) (1884) — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 34 (Waigeu) — Guillem., P. Z. S. 1885, p.565 (Halmahera), 623 (Waigion). (143) Coriphilus subplacens (ScLaAr.). Trichoglossus subplacens, Rchnw., Journ. f. Orn. 1884, p. 150. — Id., Consp. Psitt. p. 86 (1884). — Id,, Vogelbilder, nel testo della tav. XXIX (1878-83) — Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 427 (1882). — Sclat., P.Z.S 1883, p.347 (Fead Islands, East of New Ireland). — Finsch, Vòog.d. Sildsee, p.18 (Nova Britannia) (1884) — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p.9 (Monti Hufeisen). Hab. in Ins. Fead (Brown). (144) Coriphilus rubronotatus, Wat. Trichoglossus rubronotatus, Rchnw., Journ. f. Orn. 1884, p. 454. — Id., Consp. Psitt. p. 87 (1881) — Id., Vogelbilder, t. XXIX, f.1 (1878-83). (145) Coriphilus kordoanus (MErER). Trichoglossus Kordoanus, Rehnw., Journ. f. Orn. 1881, p.151.— Id., Consp. Psitt. p. 87 (1881). — Id., Vogelbilder, nel testo della tav. XXIX (1878-83). (982) Coriphilus rubrigularis (ScLAT.). Trichoglossus rubrigularis, lìichnw., Journ. f. Orn. 1881, p. 395. — Id., Consp. Psitt. p. 228 (1881). — ld, Vogelbilder, Nachtr.31 (1881). (146) Oreopsittacus arfaki (MerER). Trichoglossus Arfaki, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.154. — Id., Consp Psitt. p 90 (1881) — Id., Vogelbilder, t. XXIX, f. 2 (1878-83). Oreopsittacus arfaki, Guillem., P.Z.5.1885, p.624 (Arfak). (147) Charmosynopsis pulchella (G. R. Gr.). Trichoglossus pulchellus, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p.152. — Id., Consp. Psitt. p. 88 (1881). — Id., Vogelbilder, t. XXIX, f.3 (1878-83) — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S.W. X, p. 244 (Mount Astro- labe) (1885) Gharmosynopis pulchella, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 624 (Arfak) — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn.1886, p.9 (Monti Hufeisen). Il Finsch ed il Meyer fanno notare come un esemplare dei Monti Hufeisen dif- ferisca da altri della Nuova Guinea settentrionale-occidentale per mancare delle macchie nere sulla parte inferiore del vessillo interno delle timoniere, essendovene soltanto una traccia su una timoniera ; inoltre il groppone è meno variegato, essendo il colore scuro del medesimo non interrotto e meno esteso. T. SALVADORI 47 (148) Charmosynopsis margaritae (TRISTR.). Charmosyna Margaritae, Rchnw., Journ. f. Orn 1884, p.152. — Id., Consp. Psitt. p.88 (1881). — Ramsay, Pr. Linn. Soc N. S. W. VII, p. 34 (1882) (Isole Salomone). — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVIII, pl. 2 (1884). Trichoglossus Margaritae, Rchnw., Journ. f. Orn. 1884, p.396. — Id., Consp. Psitt. p.228. — Id., Vogelbilder, t. XXIX, f.7 (1878-83). Charmosine margarethae, Tristr., Ibis, 1882, p. 143. Il Reichenow per errore ha indicato la Nuova Guinea, invece delle Isole Salo- mone, per patria di questa specie. (149) Charmosyna papuensis (Gw.). Tricoglossus papuensis, Rchnw., Journ f. Orn. 1881, p. 152. — Id., Consp. Psitt. p. 88 (1881). — Id., Vogelbilder, t. XXIX, £. 5 (1878-83). Charmosyna papuensis, Guillem., P.Z.$.1885, p 684 (Arfak). Sp. 1054 (149 bis) Charmosyna stellae, MExER. Charmosyna Josephinae, Sharpe (nec Finsch), Pr. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 428 (1882) (Morocco district) — Salvad., Orn. Pap. e Mol. III, p. 520 (partim) (1882). — ? Ramsay, Pr. Linn. Soc.N.S.W. ser. 2, vol. II, p.250 (1887) (Monti dell’Astrolabio, Goldie). Trichoglossus papuana et Trichoglossus Josephinae, Ramsay (nec Auct.), Pr. Linn, Soc. N. S. W. X, p. 244 (1885) Charmosyna stellae, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 9, Taf. II. — Sharpe, Nature, vol. 34, p.340 (1886). — Id., Gould’s B, New Guin. pt XXIV, pl.4 (1888). Capite, collo, pectore, abdomine imo, corporis lateribus, dorso, supra- et sub- caudalibus, subalaribusque rubro-carmosinis, certa luce paulum violascentibus ; oc- cipitis plumis longis intense caeruleis; nucha nigra; uropygio caeruleo; abdomine medio, hypochondriis et tibiis nigris, partim caeruleo tinetis; regione iliaca striis caeruleis et albis ornata; interscapulio et alis exterius saturate viridibus, intus fusco-nigris ; cauda longissima; rectricibus duabus intermediis supra in dimidio basali viridibus, in parte apicali flavis, in parte media rubescentibus; rectricibus lateralibus supra pogoniis extermis maxima in parte basali viridibus, in parte api- cali flavis, pogoniis internis in parte basali majori rubris, in parte apicali minori flavis; rectricibus duabus intermediis subtus in dimidio basali obscure fuscis; rectricibus lateralibus subtus ut supra, sed virescenti tinetis; rostro rubro, pedibus aurantiacis (Meyer). Foem. Sicut mas, sed dorso laete flavo, viridi marginato (Meyer). Juv. Colli et pectoris plumis plus minusve anguste violascenti limbatis; ab- domine et tibiis plus minusve viridibus et caeruleis; dorso flavo plus minusve rubro notato; remigum pogoniis internis maculis flavis plus minusve ornatis (Meyer). Long. tot. 0",375; al. 0%,143; caud. rectr. med. 0",245-0",260; rostri 0E017Es tarsi 003 Hub. in Papuasia — Nova Guinea orientali-meridionali, in Montibus Owen- Stanley (Hunstein), in Montibus Astrolabii (Forbes). 48 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Obs. Charmosyna Ch. papuensi (Gm.) affinis, sed occipite cyaneo striato et lateribus minime flavo maculatis facile distinguenda. Questa specie è la rappresentante meridionale-orientale della C/. papuensis ; essa vive nelle montagne. Il Goldie inviò i primi esemplari della medesima, ma mutilati, e furono erro- neamente riferiti dallo Sharpe alla C%. josephinae; pare che lo stesso errore abbia commesso il Ramsay. Lo Sharpe ha dato bellissime figure del maschio e della femmina. (150) Charmosyna josephinae (FinscH). Trichoglossus Josephinae, Rchnw., Journ. f. Orn. 18841, p 153.— Id., Consp. Psitt. p. 89 (1881). — Id., Vogelbilder, t.XXIX, f. 6 (1878-83). Charmosyna josephinae, Guillem., P. Z.S.1885, p 624 (Arfak). Orpo PICARIAE (151) Cuculus canoroides, S. MiLL. Cuculus canoroides, Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Gesellsch. Wien, 1882, p. 417 (Amboina). — Finsch, Vog. d. Siidsee, p. 16 (Nova Britannia, Cape York) (1884). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p.524 (Ternate) (1884) — Guillem., P.Z.5.1885, p.565 (Weeda Isl.), 624 (Waigiou, Aru} - Hab. in Nova Britannia (Fnsch); Ins. Aru (GwMlemard); Waigiou (Guillemard) : Ins. Weeda (Guillemard). (155) Cacomantis castaneiventris, GouLp. Cacomantis castaneiventris, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 428 (Morocco) (1882) — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. III, p.11 (partim) (1886). — Ramsay, Tab. List, p.15 (1888). Il Meyer accenna a certe differenze che presenta un esemplare dei Monti Arfak (col becco giallo alla base, più piccolo e col color castagno delle parti inferiori meno intenso) confrontato con un altro dei Monti Hufeisen nella Nuova Guinea orientale meridionale; questo avendo il becco interamente nero, le parti inferiori di color castagno più intenso e le dimensioni maggiori (ala 0,117). Il Meyer mi ha inviato, affinchè lo esaminassi, l'esemplare dei Monti Hufeisen, e realmente esso differisce pei caratteri indicati ed anche per avere il becco più breve (0",014). Non è quindi im- probabile che gli esemplari della parte settentrionale-occidentale della Nuova Guinea appartengano ad una specie distinta, per la quale propongo il nome di Cacomantis arfakianus, Salvad. T. SALVADORI 49 Sp. 1055 (155 dis) Cacomantis arfakianus, SALVAD. nov. sp. Cacomantis assimilis?, Salvad. (nec Gray), Ann. Mus. Civ. Gen. VII, p. 772 (1875) (Monti Arfak). Cacomantis castaneiventris, Salvad (nec Gould), Anu. Mus. Civ, Gen. VII, p.915 (4875) (Monti Arfak); XII, p.457, n.5 (partim) (1878) — Id., Orn. Pap.e Mol.I, p.334 (partim) (1880). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. III, p.11 (partim) (1886). Cacomantis €. castaneiventri, Gould, simillimus, sed minor, rostro longiore, colore castaneo gastraci pallidiore et rostri basi flavida distinguendus. Long. tot. 0%,210-0%,225; al. 0”,106-0",113; caud. 0",100-0",117; rostro 02,015-0",016; tarsi 0",011. Hab. in Papuasia — Nova Guinea occidentali, Montibus Arfak (Beccari, Bruijn), prope Ramoi (Beccari); Salavatti (Bernstein, Mus. Lugad); Mysol (Mus. Lugd.); Ins. Aru (von Rosenberg). (157) Cacomantis assimilis (G. R. GR.). Gacomantis assimilis, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 428 (1882) — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p.524 (Ternate) (1884). (158) Cacomantis tymbonomus ($S. MiùLL.). Cuculus (’tymbonomus, S. Mull.), Ramsay, Pr, Linn Soc. N. S. W. VII, p.21 (1881). Cacomantis tymbonomus, Finsch, Vog. d. Siidsee, p. 15 (Nova Britannia) (1884). — Grant, P. Z. S. 1888, p. 191. Cuculus (Cacomantis) tymbonomus, Ramsay, Tab. List, p. 15 ‘1888). Hab. in Ins. Salomonis, Ugi (Stephens, Morton); Nova Britannia (Finsch). Il Ramsay riferisce dubitativamente a questa specie esemplari delle Isole Salo- x mone; alla medesima è stato riferito un giovane di Aola anche dal Grant. (161) Lamprococcyx meyeri (SALVAD.). Chrysocotcyx meyeri, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 625 (Arfak). (162) Lamprococcyx plagosus (LaTH.)? Chalcites? plagosus, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VH, p. 21 (1882). — Tristr., Ibis, 1882, pp. 138, 143. Lamprococcyx plagosus, Finsch, Vòg. d. Siidsee, p.16 (Nova Britannia) (1884). Hab. in Nova Britannia (Finsch). (163) Lamprococcyx basalis (Horsr.). Lamprococcyx basalis, Grant, P.Z.S.1887, p.194 (?) (Aola, Guadalcanar). Hab. in Ins. Salomonis (Woodford). Sarebbe importante che gli esemplari di Aola fossero nuovamente studiati per stabilire con certezza che appartengono alla specie indicata e non piuttosto al L. plagosus (Lath.). Sp. 1056 (163 »is) Lamprococcyx poliurus, SALVAD. nov. sp. Lamprococcyx poeciluroides, Meyer (nec Salvad.), Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 33 (Tarawai). 7 T. Salvadori, 50 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Supra nitidi aureo-viridis, fronte albo-varia; lateribus capitis et gula albis, fuscescente variis; collo antico albo, fasciis irregularibus fuscis viridi-mitentibus ornato; gastraeo reliquo albo, fasciis latiusculis transversis nitide viridibus ornato; alis dorso concoloribus; remigibus fusco-griscis; subalaribus albis, fusco transfa= sciatis, majoribus migricantibus ; alis subtus, ad basin remigum, area alba notatis; cauda supra viridi nitente, fascia subapicali fusca notata, subtus grisea; rectrice ectima in parte basali pogonii externi maculis quatuor albis notata, in pogonio interno maculis albis quinque et fasciis alternis quatuor migricantibus notata ; rectrice secunda subtus grisea ad basin et prope apicem migricante, in pogonio interno maculis quatuor parum conspicuis albis notata; tertia et quarta secundae concoloribus, sed macula alba una tantum ad apicem pogomii interni notatis ; rostro latiusculo nigro ; pedibus plumbeis. Long. tot. circa 0",155; al. 0°,100; caud. 0",065; rostri culm. 0",014; tarsi 0",016, Hab. in Ins. Taraway (?) (Laglaize). Ho esaminato l'esemplare di Taraway, se pure questa località è esatta, menzio- nato dal Meyer (7. c.) e da lui dubitativamente riferito al L. poeciluroides, sospet- tando egli che possa appartenere ad una specie distinta. Io non sono riuscito a rife- rirlo ad alcuna delle specie a me note, e quindi ho creduto di descriverlo come spettante ad una specie nuova, che ho denominata L. poliurus, per accennare al colore grigio, senza tinta rossigna, specialmente della 2°, 3* e 4* timoniera. Per le parti superiori di color verde dorato splendente, senza colore porporino, il L. poliurus diffe- risce dal L. plagosus e dal L. basalis e si avvicina al L. poecilurus, al L. poecilu- roides ed al L. ruficollis, ma si distingue da queste tre specie per avere la coda senza traccie di colore rossigno; pel modo di colorazione della coda e per l’area bianca, senza tinta rossigna, sulla faccia inferiore delle ali, questa specie somiglia al L. pla- gosus; pel becco piuttosto grosso e largo somiglia invece al L. poeciluroides. Volendo intercalarla nella chiave dicotoma delle specie del genere Lamprococcye, da me data a pag. 345 del vol. I della Ornitologia, essa dovrebbe essere attribuita alla sezione d'', modificata e suddivisa nel modo seguente: b'' superne omnino viridi-aeneae: (a) rectricibus 2°, 3° et 4° in pogonio interno iuinime runs 0° sN e Pola: (5) rectricibus 2°, 3° et 4% in pogonio interno, parte apicali fusca excepta, rufis: (164) Lamprococcyx poecilurus (G. R. Gr.). Lamprococcyx poecilurus? Meyer, Sitzb. u. Abh. Gessellsch. Isis, 1884, Abh. I, p.17 (Waweji, New Guinea). Chalcites poecilurus, Ramsay, Tab. List, p.15 (1888). Chalcites russatus, Ramsay, ibid. Per cortesia del Meyer io ho potuto esaminare l'esemplare di Waweyi nella Nuova Guinea, che egli sospetta possa appartenere ad una specie distinta dal L. poe- T. SALVADORI 51 cilurus, ma non ho trovato che esso differisca in modo apprezzabile da un esemplare di Najabui di detta specie. Così pure alla stessa specie credo che sia da riferire un esemplare della collezione Turati, avuto dal Laglaize, come proveniente da Salvatti, sebbene esso si distingua dagli esemplari ordinari per avere la timoniera esterna sol- tanto con fascie alterne bianche e nere e quindi senza traccia di fascie rossigne. (170) Galiechthrus leucolophus (Mit). Caliechthrus leucolophus, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXIII, pl. 4 (1887). (171) Eudynamis orientalis (Linn.). Eudynamis orientalis, Meyer, Verh.7z.-b. Gesellsch. Wien, 1881, p. 767 (Timor). — Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Gesellsch. Wien, 1882, p. 418 (Amboina) — Pieske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 525 (Ternate) (1884) (172) Eudynamis cyanocephala (LATH.). Eudynamis cyanocephalus, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. $. W. VII, p.21 (1882) (Isole Salomone). — Finsch, Vòg.d. Sidsee, p.16 (Nova Britannia) (1884). — ? Meyer, Sitz. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh.I, p.47 (Aru) — Id., Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 275 (Aru) (1884). — Grant, P. Z. S. 1888, p.191 (Aola, Guadalcanar) — Ramsay, Tab. List, p.15 (1888). Hab. in Nova Britannia (Finsc/); Ins. Salomonis (Woodford); Ins. Aru (Riedel, Ribbe). (173) Eudynamis rufiventer (Less.). Eudynamis rufiventer, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 428 (Morocco) (1882). — Guillem., P.Z.S.1885, p.625 (Traitors Isl. al N. di Jobi, Waigiou). Hab. in Nova Guinea meridionali-orientali Morocco (Gol/die); Ins. Traitors dicta (Bruijn); Waigiou (Guillemard). (174) Urodynamis taitiensis (SPARRM.). Eudynamis taitiensis, Tristr., Ibis, 1882, p.145. Urodynamis taitiensis, Grant, P. Z.S.1888, p.191 (Aola, Guadalcanar). (175) Microdynamis parva (SALVAD.). Rhamphomantis Rollesi, Ramsay, Pr. Linn. Soc. NS. W. VIII, p.23 (1883). — Salvad., Ibis, 1884, p. 354. Microdynamis parva, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p.12, taf. V, f.2 (ad.) (Monti Hufeisen). — Sharpe, Nature, vol. 34, p. 340 (1886). — Id., Gould's B. New Guin. pt. XXIV, pl. 6 (jun.) (1888). Hab. in Papuasia — Nova Guinea, Montibus Oven-Stanley (Hunstein); Mon- tibus Astrolabii (Goldie, Forbes). Il Meyer ha dato una buona figura del maschio adulto di questa specie, e lo Sharpe ha descritto e figurato la femmina ed il giovane; questi hanno il colorito generale del maschio, ma con fascie trasversali più cospicue ed anche sulle parti superiori; la femmina adulta ha la fascia nera lungo la mandibola, come il maschio, ed una fascia nera intorno alla nuca, laddove il maschio adulto ha tutto il pileo nero. Il giovane manca del nero sulla testa, che presenta anch’essa fascie, come il resto del corpo. 52 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (176) Scythrops novae hollandiae, LATH. Scythrops novae hollandiae, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 428 (1882). — Finsch, Vòog. d. Siidsee, p.16 (Nova Britannia) (1884). — Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh.I, p. 18 (Aru) — Ramsay, Tab. List, p.15 (1888). Hab. in Ins. Aru (Guillemard); Nova Britannia (Finsch). (177) Centrococcyx medius (MùLL.). Centrococcyx medius, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p.525 (Ternate) (1884). (178) Nesocentor menebiki (GARN). Nesocentor menebiki, Guillem., P.Z.S.1885, p.625 (Mysol, Salwatti, Dorei). (182) Nesocentor goliath (ForsTEN). Nesocentor goliath, Guillem., P.Z.S.1885, p.566 (Batchian). (183) Nesocentor ateralbus (Less.). Centropus ateralbus, Tristr., Ibis, 1882, p.143. — Finsch, Vog. d.Sildsee, p.16 (Nova Britannia) (1884). Nesocentor ateralbus, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXV (nel testo della tav. 4) (1888). Ora pare certo che questa specie sia esclusiva della Nuova Irlanda e della Nuova Britannia e che non si trovi nelle Isole Salomone, come fu asserito dallo Sclater (P. Z. S. 1869, p. 122) sulla fede di un esemplare, facente parte, con altri uc- celli della Nuova Irlanda, di una collezione inviata dal Krefft. (184) Nesocentor milo (GouLp). Centropus milo, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N.S. W. VII, p.21 (1882). — Tristr., Ibis, 1882, p.143. Nesocentor milo, Grant, P.Z.S.1888, p. 191. — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXV, pl. 4 (1888). Il giovane di questa specie è tutto a fascie alterne rossigne e nere; sulla testa e sulla parte anteriore del collo le fascie nere hanno piuttosto forma di macchie sopra un fondo rossigno. (188) Rhytidoceros plicatus (PENN.). Rhytidoceros plicatus, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N.S. W. VII, p.21 (1882). — Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p.428 (East Cape) (1882). — Blas., P. Z. $.1882, p. 702 (Ceram) — Nehrk., Journ. f.Orn.1885, p.341 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p.566 (Batchian), 625 (Waigiou) — Grant, P.Z.S.1887, p.330 (Is. Salomone); 1888, p. 192 Buceros ruficollis, Tristr., Ibis, 1882, p. 143. Buceros plicatus, part., Dubois, Bull Mus. roy. d'hist. nat. Belg. III, p. 205 (1884). Il Dubois ha riunito a questa specie il B. Narcondami, Hume, dell'Isola Nar- condam nella Baia del Bengala ! (189) Merops ornatus, LATH. Merops ornatus, Meyer, Verh. z.-b. Gesellsch. Wien, 1881, p. 763 (Sumba), p. 769 (Wetter) — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p.26 (1882). — Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 429 (East Cape) (1882). — Finsch, Vog. d. Siìdsee, p. 10 (Nova Britannia), p. 25 (Port Moresby) (1884) — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p.523 (Ternate) (1884) — Dresser, Mon. Merop. p. 54, pl. XIV (1884-86). — Guillem., P.Z.S.1885, p.586 (Ternate). — Ramsay, Tab. List, p.3 (1888). T. SALVADORI 53 (191) Alcedo ispidoides, Less. Alcedo ispidoides, Meyer, Verh.z.-b. Gesellsch. Wien, 1881, p.774 (Watubella) — Sharpe, Journ. Linn Soc., Zool. XVI, p.428 (East Cape) (1882). — Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Gesellsch. Wien, 1882, p.418 (Amboina) — Blas., P.Z.s.1882, p. 703 (Ceram) — Finsch, Vòg.d. Siùdsee, p.8 (Nova Britannia) (1884) — Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 19 (Ceram).— Grant, P. Z.S.1888, p.192 (Aola, Guadalcanar). Alcedo moluccensis, Guillem., P.Z.5.1885, p.566 (Batchian, Obi Major). Hab. in Nova Guinea, East Cape (Hunstein); Nova Britannia (Finsch); Ins. Salomonis (Woodford); Watubella vel Matabella (Riedel). (192) Alcyone lessoni, Cass. Alcyone lessoni, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 428 (1882). — Nehrk., Journ. f. Orn, 1885, p.31 (Waigeu) — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 626 (Batanta). — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p.12 (Milne Bai). (194) Alcyone pusilla (TEMM.). Alcyone pusilla, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 275 (1884) (Aru, Ribbe). — Pleske, Bull. Acad, Petersb. XXIX, p. 525 (Ternate) (1884). — Guillem., P.Z.S.4885, p. 566 (Weeda Isl.), 626 (Waigiou, Batanta) — Ramsay, Tab. List, p.3 (1888). Hab. in Batanta (Guillemard). (983) Alcyone richardsi, TRISTR. Alcyone richardsi, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p.42 (1882). (196) Ceyx lepida, Temm. Ceyx lepida, Salvad., Voy. Chall. Birds, p.62 (1884). — Blas. u. Nehrk.,Verh. z.-b. Gesellsch. Wien, 1882, p.418 (Amboina).— Blas., P. Z.S.1882, p.704 (Ceram) — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p.525 (Ternate) (1884) — Guillem., P.Z.S.1885, p.567 (Ternate). (197) Ceyx solitaria, Temm. Ceyx solitària, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 429 (Taburi, Milne Bay) (1882). — Meyer Zeitschr. f. ges. Orn. I, p.275 (1884) — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p.31 (Waizeu) — Guillem., P. Z.S.1885, p. 626 (Salwatti, Waigiou).— Grant, P.Z.S.1888, p.193 (Aola, Guadalcanar). Hab. in Waigiou (Platen, Guillemard); Ins. Salomonis (Woodford). (198) Ceyx gentiana, TRISTR. Ceyx gentiana, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p.20 (1882) — Tristr., Ibis, 1882, p. 143. — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXII, pl. 4 (1886). (203) Tanysiptera margaritae, HEINE. Tanysiptera margarethae, Guillem., P.Z.S.4885, p.567 (Batchian). (204) Tanysiptera obiensis, SALVAD. Tanysiptera obiensis, Guillem., P.Z.$.4885, p.567 (Obi). 54 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (206) Tanysiptera dea (Linn.). Tanysiptera dea, Blas. u. Nehrk., Verb. z.-b. Gesellsch. Wien, 1882, p.419 (Amboina). — Guillem., P.Z.S.1888, p.568 (Amboina). (207) Tanysiptera galatea, G. R. GR. ? Tanysiptera dea, Bernst. (nec Linn.) in Musschenbr., Dagboek, pp. 64, 162 (Sorong, Batanta) (1883). Tanysiptera galatea, Nehrk., Journ. f. Orn.1885, p.31 (Waigeu) — Guillem., P.Z.$.1885, p. 626 (Batanta, Andai, Waigiou). Sp. 1057 (207 vis) Tanysiptera mycrorhyncha, SHARPE. Tanysiptera galatea var. minor, Salvad. et D’Alb., Ann. Mus. Civ. Gen. VII, p. 815 (1875), — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. IX, p.24 (1876). — Id., P.Z.5.1876, p.752. — D’Alb.et Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. XIV, p.49 (1879) — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N.S.W. IV, p.90 (1879). . Tanysiptera mycrorhyncha, Sharpe, Journ. Pr. Linn. Soc., Zoology, XII, p. 344, n.46; p. 493 (1878); XIV, pp. 629, 686 (1879) — Finsch u.Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 13 — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXIV, pl 3 (1888). Tanysiptera galatea part., Salvad., Orn. Pap.e Mol.I, p 438 (1880); III, p. 523 (1882). — Finsch, Vig.d. Siidsee, p. 24 (1884). Tanto il Meyer, quanto lo Sharpe insistono nel voler riconoscere come specifi- camente distinti gli esemplari della Nuova Guinea meridionale-orientale, facendo notare come essi siano più piccoli ed abbiano il dorso nero meno tinto di azzurro. Io non ho nulla da aggiungere alle mie osservazioni precedenti, dalle quali appariva come anch’ io ammettessi una certa tendenza alla specializzazione negli esemplari della Nuova Guinea meridionale-orientale. Sp. 1058 (207 ter) Tanysiptera meyeri, SALVAD. nov. sp. Tanysiptera galatea, Meyer (nec G. R.Gr.), Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p.33 (Kafu). Tanysiptera T. galateae, G. R. Gr. simillima, sed colore cacruleo pilei toti et partis strictae rectricum duarum mediarum valde pallidiore et genis antice laetius caeruleo tinetis, distinguenda. Pileo clare caeruleo; genis, auricularibus, cervice, dorso summo, scapularibus et alis nigro-cacruleis, genis antice laetioribus; tectricibus alarum superioribus minoribus pallide, sed laete caeruleis, inferioribus albo nigroque variis; margine carpali caeruleo; dorso imo et uropygio albis; supracaudalibus albis, caeruleo marginatis; gastraeo albo, lateribus migricantibus; rectricibus lateralibus albis, exterius cacruleo marginatis, duabus mediis elongatis, spatulatis, pallide caeruleis, spatula alba; rostro rubro (in exuvie flavido); pedibus fuscis. Long. tot. ad ap. rectr. med. 0”,290, ad ap. rectr. later. 0",240; al. 0,110; caud. ad ap. rectr. med. 0",155, ad ap. rectr. later. 0",105; rostri 0",033; tarsi 0",017. Hab. in Nova Guinea, prope Kafu (Laglaize). Il Meyer ha fatto notare che gli esemplari di Kafu si distinguono da quelli ordinari della 7. galatea pel colore ceruleo chiaro del pileo e delle timoniere me- T. SALVADORI 55 diane, somigliando per quel rispetto alla 7°. riedelî, Verr. di Mysori; egli mi ha inviato uno degli esemplari di Kafu affinchè lo esaminassi, e mi è sembrato che esso appartenga ad una specie veramente distinta dalla 7. galatea. È probabile che l'esemplare da me esaminato non abbia le due timoniere mediane completamente svi- luppate, e che in altri esemplari esse siano molto più lunghe. Per le dimensioni del becco, delle ali e delle timoniere laterali questa specie non differisce sensibilmente dalla 7. galatea. Il Meyer fa giustamente notare che gli esemplari di Kafu non hanno nulla da fare colla 7. microrhyncha, forma meridionale minore della 7. galatea. (209) Tanysiptera hydrocharis, Gray. Tanysiptera hydrocharis, Meyer, Zeitschr. f. ges Orn.I, p.276 (1884). (210) Tanysiptera nympha, G. R. GR. Tanysiptera nympha, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p.33 (juv., Sorong). (985) Tanysiptera danae, SHARPE. Tanysiptera danae, Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 14 (Monti Hufeisen). (211) Tanysiptera salvadoriana, Ramsay. Tanysiptera sylvia, part., Finsch, Vòg.d. Siidsee, p.31 (1884). Sembra che il Finsch non ammetta che la 7. salvadoriana sia distinta dalla T. sylvia, giacchè egli afferma che questa si trova anche sulla costa meridionale della Nuova Guinea, ove pare che egli creda che non sia stazionaria. (212) Tanysiptera nigriceps, SCLAT. Tanysiptera nigriceps, Finsch, Vòg. d. Sidsee, p.9 (Nova Britannia) (1884). Hab. in Nova Britannia (Zinsch). (213) Cyanalcyon leucopygia (VERR.). Halcyon leucopygia, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p.20 (1882) — Tristr., Ibis, 1882, p. 143. — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVIII, pl. 12 (1884). — Grant, P.Z $.1888, p.193. Sp. 1059 (213bis) Cyanalcyon albonotata, Ramsay. Halcyon (Cyanalcyon) albonotata, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. IX, p.863 (New Britain) (1884). Capite pulchre et saturate cacruleo, superciliis et lateribus capitis laetioribus ; fascia stricta a loris supra aures et circa cervicem ducta saturate caerulea; maculis frontalibus et macula occipitali semilunari albis; gula et corpore toto subtus, collare cervicali lato, regione interscapulari, dorso toto, uropygio et supracauda- libus albis; alis et cauda saturate cacruleis, remigibus intus nmigris, basim versus albo marginatis; subalaribus albis, remigum primariorum tectricibus inferioribus macula apicali nigra notatis; rostro nigro; pedibus fuscis. Long. tot. 0,172; al. 02,083; caud. 0,053; rostro culm. 02,035; tarsi 0%,011. 56 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Hab. in Papuasia — Nova Britannia (fide Ramsay). Specie piuttosto piccola, notevolissima pel colore bianco che dalla regione inter- scapolare si estende fino al sopraccoda, laddove nell’affine C. leucopygia il bianco è limitato alla parte inferiore del dorso ed al groppone ed è fiancheggiato di violaceo. Il Ramsay non menziona il nome del collettore di questa specie. (214) Cyanalcyon nigrocyanea, (WALL). Halcyon (diopsoides), Bernst. in Musschenbr., Dagboek, pp.444, 145, 148 (Sorong) (1883) Halcyon nigrocyanea, (uillem., P.Z S.1885, p.626 (Jobi) (syn. emendata). Hab. in Jobi (Guillemard). Jobi è una nuova località per questa specie. Il Guillemard, per l’esame dei tre individui della sua serie, crede di poter affermare che la C. quadricolor, Oust. sia uno stadio, od una varietà di questa specie; anch'io aveva creduto la stessa cosa, ma poi, dopo la pubblicazione della figura della C. quadricolor (B. New Guin. pt. XIII, pl. 7), dovetti ricredermi, e penso che le osservazioni del Guillemard non siano suffi- cienti per provare la identità della C. quadrieolor e della C. nigrocyanea. Secondo me, la C. quadricolor è una di quelle specie, che, come tante altre, conservano per- manentemente i caratteri, che in altre sono transitori e somiglia perciò ai giovani della C. nigrocyaneca. (216) Cyanalcyon lazuli (TeMmm.). Cyanalcyon lazuli, Blas. u. Nehrk., Verh. 7.-b. Gesellsch. 1882, p.420 (Amboina).— Blas., P_Z.S. 1882, p. 704 (Ceram). Il Blasius, per l'esame degli esemplari inviati dal Dr. Platen da Amboina e da Ceram, vorrebbe che le femmine avessero l’azzurro delle parti inferiori esteso fino sul petto, e quindi fossero più belle dei maschi, nei quali l'azzurro sarebbe confinato all’addome ed il petto sarebbe bianco come la gola; tanto lo Sharpe, quanto io abbiamo affermato il contrario. Può essere che il Blasius abbia ragione, ma io stento a cre- derlo, anche per analogia di ciò che avviene nella ©. migrocyanea, nella quale è il maschio che ha il petto e l’addome di colore azzurro, laddove la femmina, molto meno bella, ha le parti inferiori bianche, tranne una fascia azzurra sul petto. (217) Gyanalcyon diops (TEM.). Cyanalcyon diops, Salvad., Voy. Chall. Birds, p. 60 (1881). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 526 (Ternate) (1884) Halcyon diops, Guillem., P. Z.S.4885, p. 568 (Ternate, Batchian) Hab. in Batchian (Guillemard). Sp. 1060 (217 Vis) Cyanalcyon elisabeth, HrinE. Cyanalcyon Elisabeth, Heine, Journ. f. Orn. 1883, p.222. « Supra caerulca, pilei nigricantis plumis caeruleo apicatis; scapularibus, uropygio tectricibusque caudae superioribus laete ultramarinis, utrinque macula T. SALVADORI 57 inter nares et oculos sordide albida, regione parotica et postoculari nigra, tectri- cibus alarum fuscis late caeruleo limbatis, remigibus primartis fuscis caeruleo limbatis, parte basali plus minusve albis; remigibus secundartis fuscis late caeruleo limbatis apice pallescentibus ; rectricibus caeruleis, intus fusco limbatis; subtus unicolor albida, tectricibus alarum inferioribus basalibus albidis, apicalibus fuscis; rostro fusco, mandibulae dimidio inferiore albido; pedibus fuscis. » Long. tot. 0",190; al. 0",093; caud. 0",062; rostri culm. 0",032; tarsi 0",012. Hab. in Papuasia — Nova Guinea meridionali-occidentali (Fels, fide Heine). Secondo l’Heine questa specie sarebbe intermedia alla C. macleayi ed alla C. diops e si distinguerebbe dalla prima pel colore ceruleo oltremare delle scapolari e del groppone, laddove quelle parti sono di colore verde-azzurro nella C. macleayi. Inoltre nella C. elisabeth la macchia bianchiccia sulle redini sarebbe più piccola, il pileo più nereggiante, l'azzurro delle parti superiori più cupo, più nereggiante che non nella C. macleayi, nella quale finalmente i lati dell'addome sono rossigni ed il becco più lungo e più robusto. La C. elisabeth differisce dalla C. diops per la base bianca della mandibola inferiore, mentre nella C. diops l’intero becco è nero. Il tipo di questa specie si conserva nel Museo Heineano, che lo ricevette dal Dr. Rey di Lipsia; questi lo indicò come raccolto dal viaggiatore (?) Fels nella Nuova Guinea meridionale-occidentale; si crede che quell’esemplare sia una femmina. (218) Cyanalcyon macleayi (J. et S.). Halcyon macleayii, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p.429 (Taburi) (1882) — Ramsay, Tab. List, p.3 (1888). Cyanalcyon macleajana, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N.S.W.IX, p.864 (1884). (219) Sauropatis saurophaga (GouLp). Halcyon saurophaga, Sclat., Voy. Chall. Birds, p. 30 (1881) (Admiralty Islands and D’Entreca- steau Island) — Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 429 (Heat Isl.) (1882). — Grant, P. Z. S_ 1887, p.330 (Fauro, Is. Salomone); 1888, p. 193. Halcyon albicilla, Ramsay (nec Cuv.), Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, pp. 20, 673 (41882). — Tristr., Ibis, 1882, pp. 134, 143. Sauropatis saurophaga, Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 32 (Waigeu).— Guillem., P. Z. S. 1885, p.568 (Weeda Isl.), 627 (Mysol, Waigiou, Dorei). Hab. in Ins. D’Entrecastean (Challenger); Ins. Heath (Hunstein); Ins. Weeda (Guillemard). Il Ramsay continua a riferire gli esemplari delle Isole Salomone alla S. albicilla (Cuv.), sebbene io abbia dimostrato che questa è una specie diversa, propria delle Isole Marianne, delle Isole Pelew e degli Anacoreti. (220) Sauropatis chloris (Bopp.). Sauropatis chloris, Salvad., Voy. Chall. Birds, pp. 65, 76 (1881). — Sclat., P.Z.S.1881, pp.51, 194 (Larat, Moloe, Timor-laut). — Meyer, Verh. z.-b. Gesellsch. Wien, 1881, p. 763 (Sumba); 770 (Luang); 772 (Daweloor). — Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Gesellsch. Wien, 1883, p. 421 (Amboina). — 8 T. Salvadori. -58 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Blas., P. Z. S. 1882, p. 705 (Ceram). — Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1384, Abh. I, p. 419 (Babbar, Letti, Riede) — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 432. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 276 (1884) (ovum). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 526 (Ternate) (1884) — Guillem., P. Z. S.1885, p. 568 (Batchian, Bisa Isl., Obi Group). — Halcyon chloris, Finsch, Vog. d. Siidsee, p.8 (Nova Britannia) (1884). Dacelo chloris, Biittik., Not Leyd. Mus. VIII, p.62 (1886) (Tenimber Isl.). Halcyon sordidus, part., Ramsay, Tab. List, p.3 (1888). Hab. in Timor-laut (Forbes, Riedel); Babbar (Riedel); Letti (Riedel); Ternate (Platen); Nova Britannia (Finsch). Il Meyer sospetta che nelle isole Aru si trovi anche la S. sordida (Gould), la quale cosa è stata negata da me. (221) Sauropatis juliae, HEINE. Halcyon salomonis, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S.W. VII, p.21 (1881). Halcyon juliae, Tristr., Ibis, 1882, p.143. (987) Sauropatis tristrami (LavaRp). Halcyon tristrami, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p.24 (1881) — Sharpe, Gould?s B. New Guin. pt. XIX, pl.9 (1885). - Grant, P.Z.S.1887, p.330 (Fauro); 1888, p.193. Halcyon Pistrami (errore), Finsch, Vòg.d.Siidsee, p. 8 (Nova Britannia) (1884). Hab. in Papuasia — Nova Britannia (Layard, Richards, Finsch). Lo Sharpe fa notare che veramente questa specie è affine alla S. vagans, dalla quale differisce per le dimensioni notevolmente maggiori, pel colorito più vivo e pel colore fulvo-cannellino delle parti inferiori più intenso. Essa si trova non solo, come fu affermato dal Ramsay, nelle Isole Salomone, ove è stata ritrovata dall'Ogilvie- Grant, ma anche nella Nuova Britannia e forse anche nelle Isole del Duca di York; nella Nuova Britannia vive nei boschi, nutrendosi di coleotteri, di locuste e di piccole lucertole, laddove la S. sancta, che pure trovasi nella stessa località, vive presso la spiaggia del mare e si nutre di pesci e di vermi marini. (222) Sauropatis sancta (V. et H.). Sauropatis sancta, Salvad., Voy. Chall. Birds, p.76 (1881) — Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abb.I, p.19 (Timor-laut, Riede)). — Forbes, P.Z.$.1884, pp. 426, 432. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 276 (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 568 (Ternate, Batchian, Weeda Isl.), 627 (Waigiou, Batanta). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p.34 (Kafu). Halcyon sanctus, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 20 (1882). — Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 429 (East Cape) (1882) — Finsch, Voòg. d. Siidsee, p.8 (Nova Britannia), 24 (1884) — Ramsay, Tab. List, p.3 (1884). Halcyon sancta, Tristr., Ibis, 1882, pp.134, 143.— Grant, P. Z.S.1887, p. 330 (Alu, Fauro); 1888, p. 193. Hab. in Timor-laut (Ziedel); Nova Guinea, Kafu (Laglaize); Nova Britannia (Finsch); Ins. Weeda (Gwillemard). Il Finsch ricorda un esemplare volato a bordo della sua nave nell'Oceano Pa- cifico, in un luogo che distava dalla terra più vicina 300 miglia marine. Sp. 1061 (222bis) Sauropatis minor, MEerER. Sauropatis australasiae, var. minor, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1884, pp. 194, 196. T. SALVADORI 59 Vertice obscure viridi; fronte rufo varia; fascia coronali, collare ‘cervicali et corpore subtus rufo-cinnamomeis; gula pallidiore, fere alba; fascia ab oculis circa nucham pure nigra; dorso et scapularibus virescentibus; dorso imo, uropygio et supracaudalibus laete caeruleis; tectricibus alarum lactissime caerulcis; remigibus nigris, exterius caeruleis, intus basim versus fulvis; cauda supra cacrulca, subtus grisco-nigra; rostro nigro; mandibulae basi pallida; pedibus (in exuvie) fuscis. Long. tot. 0",170; al. 0%,076-0%,072; caud. 0%,052-0",050; rostri culm. 02,036-0",035; tarsi 02,011. Hab. in Papuasia — Ins. Timor-laut (zedel). Obs. Sauropatis S. coronatae (S. Mill.) simillima, sed minor, verticeque viridi obscuriore et fascia ab oculis circa nucham nigerrima, antice, in regione auricolari, minime caceruleo-viridi tincta, distinguenda. Il Meyer, facendo notare che gli esemplari di Timor-laut sono più piccoli di quelli di Sumba, dà di questi le seguenti dimensioni: lungh. tot. circa 0",195; al. 0®,087-0”,083; coda 0",061-0%,056; culm. del becco 0”,042-0",040; tarso 0”,013-0",012. Io ho confrontato due esemplari di Timor-laut con uno della S. coronata (S. Mill.) di Wetter, ed ho verificato che, oltre alle dimensioni minori, quelli hanno il pileo di un verde più scuro, il colore rossigno-cannella della fascia coronale più pallido, e la fascia scura che circonda la cervice interamente nera, senza tinta verde- azzurrognola nella regione auricolare. La costanza dei caratteri sopraindicati e la diversa località m’inducono a con- siderare gli esemplari di Timor-laut come costituenti una specie distinta. La S. minor somiglia alla S. sancta (V. et H.), ma è più piccola, ha il colore rossigno-cannella delle parti inferiori più vivo ed una fascia dello stesso colore, ma più vivo, intorno al pileo. (224) Syma tortoro, Less. Syma torotoro, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 429 (Taburi, Milne Bay) (1882). — Finsch, Vog. d. Siidsee, p. 25 (Laloki), 32 (1884). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn.I, p. 276 (1884) (ovum). — Nehrk., Journ. f. Orn.1885, p.32 (Waigeu) — Guillem., P.Z.S.1885, p.627 (Salwatti, Waigiou). Syma flavirostris, Ramsay, Tab. List, p.3 (1888). (225) Sauromarptis gaudichaudi (0. et G.). Sauromarptis gaudichaudi, Salvad. Voy. Chall. Birds, p. 77 (1884). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 32 (Waigeu) — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 628. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 34 (Kafu). Dacelo Gaudichaudi, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p.429 (Morocco, East Cape) (1882). Sauromarptis gaudichaudi var., Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p.276 (1884). Il Meyer menziona un esemplare delle Isole Aru, raccolto dal Ribbe, colla coda bruna e distinto dall’avere: 1° una stria azzurro-verdognola che parte dietro l’occhio e sull’occipite si congiunge con quella del lato opposto; 2° la parte superiore del dorso bianchiccia, e 3° il becco molto breve, senza che esso appaia di età giovanile. Il Meyer opina che esso possa appartenere ad una specie distinta, ma è più probabile che si tratti di una semplice varietà individuale. 60 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Il Guillemard cerca di combattere alcune conclusioni alle quali io sono arrivato rispetto a questa specie, ma non mi pare che egli faccia ciò con successo, conside- rando che le mie conclusioni si fondano sopra un materiale molto più ricco del suo, e composto d’individui, molti dei quali furono sezionati dal Beccari e dal D'Albertis per constatarne il sesso. (226) Sauromarptis tyro (G. R. GR.). Sauromarptis tyro, Salvad , Voy. Chall. Birds, p. 77 (1881). (988) Sauromarptis cyanophrys, SALVAD. Sauromarptis cyanophrys, Meyer, Zeitschr. f ges. Orn.I, p.277 (1884). Hab. in Nova Guinea meridionali-orientali, Monte Egon (Goldie). ‘Tl Meyer menziona un esemplare raccolto dal Goldie sul Monte Egon nella Nuova Guinea orientale-meridionale e conservato nel Museo di Dresda; esso ha i caratteri distintivi della specie; quindi il Meyer non crede fondato il mio sospetto che il S. cyanophrys corrisponda ad uno stadio del S. tyro. (989) Clytoceyx rex, SHARPE. Clytoceyx rex, Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p.14 (Milne Bai). Il giovane ha il collare cervicale e le parti inferiori più chiare ed ondulate di nero. (227) Dacelo intermedius, SALVAD. Dacelo intermedius, Sharpe, Report Alert, pp.22, 24 (1884). Dacelo leachii, part., Ramsay, Tab. List, p.3 (1888). (228) Melidora macrorhina (LEss.). Melidora macrorhina, Nehrk., Journ. f. Orn. 1884, p.32 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 268 (Waigiou, Dorei). (230) Eurystomus pacificus (LATH.). Eurystomus pacificus, Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. 1, p.19 (Timor-laut, Riedel). — Forbes, P.Z.S.1884, pp. 426, 433. — Biùttik., Not. Leyd. Mus. VII, p. 62 (1886). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p.34 (Kafu). — Ramsay, Tab. List, p.3 (1888). Eurystomus orientalis, part., Guillem., P. Z. S.18885, p.568 (Ternate) — Guillem. (nec Linn.), ibid. p. 629 (Jobi, Batanta, Andai). Hab. in Timor-laut (Aiedel); Jobi (Guillemard). (231) Eurystomus orientalis (Linn.). Eurystomus orientalis, Meyer, Verh.z.-b. Gesellsch. Wien, 1884, p.763 (Sumba); 769 (Wetter). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p.527 (Ternate) (1884) — Guillem., P. Z.$.1885, p.568 (partim) (Ternate, Batchian). Hab. in Ternate (Finscher, Guillemard); Batanta (Guillemard). T, SALVADORI 61 (232) Eurystomus crassirostris, SCLAT. Eurystomus crassirostris, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 20 (1882). — Tristr., Ibis, 1882, p.143.— Finsch, Vog.d. Siidsee, p. 25 (Port Moresby, Nova Britannia) (1884) — Nehrk., Journ. f. Orn. 1884, p.32 (Waigeu) — Guillem., P.Z.$.1885, p. 629 (Mysol) — Grant, P. Z. S. 1887, p. 330 (Alu); 1888, p.194 (Guadalcanar). Hab. in Nova Britannia (Finsch). (233) Eurystomus azureus, G. R. Gr. Eurystomus azureus, Guillem., P. Z.$.1888, p.569 (Batchian). (234) Podargus papuensis, (. et G. Podargus papuensis, Finsch, Vòg. d. Sùdsee, p. 24 (Port Moresby, Somerset) (1884). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn.I, p. 278 (1884) — Nehrk., Journ. f. Orn.1885, p.32 (Waigeu) — Guillem., P. Z.S.1885, p.629 (Waigiou, Arfak) — Ramsay, Tab. List, p.2 (1888). (235) Podargus ocellatus, Q. et G. Podargus ocellatus, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 429 (Morocco) (1882). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 278 (1884). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p.32 (Waigeu). — Guillem., P. Z.5.1885, p.629 (Waigiou, Mysol, Jobi, Arfak, Anda1) — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXIV, pl. 2 (1888). Podargus marmoratus, Ramsay, Tab. List, p.2 (1888). Hab. in Mysol (Gwillemard); Jobi (Guillemard). (238) Aegotheles albertisii, ScLAT. Aegotheles albertisi, Guillem., P.Z.S.1885, p.630 (Arfak). Sp. 1062 (240 bis) Aegotheles plumifera, RAMsAY. cen plumifera, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII, p.21 (1883). — Salvad., Ibis, 1884, p. 354. Aegotheles Ae. bennetti similis, sed facie, gula, pectore et lateribus rufo- brunneo tinctis, distinete nigro transfasciolatis; prope angulum oris macula ci- nerea; capite rufo tincto, collare cervicali albo-cinereo, nmigro vario et transfa- sciolato; cauda fasciis transversis duodecim vel quatuordecim notata. Long. tot. 0"%,178; al. 0%,114; caud. 0%,106; rostri hiat. 0"%,025; tarsi 0",020. Hab. in Papuasia — Nova Guinea meridionali-orientali, in Montibus Astrolabii (fide Ramsay). Io ho già manifestato l'opinione che questa sia forse una buona specie, ma che occorrono ulteriori confronti ed un maggior numero di esemplari per stabilire defi- nitivamente la sua distinzione specifica dall’Ae. bennetti, Salvad. et D'Alb. (241) Aegotheles wallacei, G. R. Gr. Aegotheles wallacei, Salvad., Voy. Chall. Birds, p. 77 (1884). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p.- 278, taf. XVII, f.4 (uovo) (1884) — Guillem., P.Z.S.1885, p. 630 (Arfak). — Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XXI, pl. 4 (1886). 62 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Io ho espresso il dubbio che gli esemplari delle Isole Aru potessero appartenere ad una specie distinta, giacchè un esemplare raccolto in quelle isole durante il viaggio del Challenger, conservato nel Museo Britannico, ha le vermicolazioni, o strie più sottili: lo Sharpe ha confermato la mia osservazione ed il mio dubbio, ma questo non è convalidato dall’esame dell’esemplare delle Isole Aru menzionato dal Meyer, giacchè esso nè per le vermicolazioni, nè per le dimensioni differisce da uno di Dorei, raccolto dai cacciatori del Bruijn; esso è notevole soltanto perle parti inferiori molto biancheggianti. (243) Caprimulgus macrurus, Horsr. Caprimulgus macrurus, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p.28 (1883) (uovo). — Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 7 (Nova Britannia) (1884). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, pp. 194, 197 (1884). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 627 (Ternate) (1884) — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 32 (Waigeu). — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p.14 (Monti Hufeisen). — Ramsay, Tab. List, p.2 (4888). Hab. in Timor-laut (£éedel). Sp. 1063 (247is) Lyncornis (?) astrolabii (Ramsay). Eurostopodus astrolabae (sic), Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII, p. 20 (1883). — Salvad., Ibis, 1884, p. 354. Capite et collo fuscis, plumis cinereo variis, in medio macula lanceolata no- tatis; plumis colli postici rufo marginatis et maculatis; loris, auricularibus et gula nigris ad apicem rufis; linea suboculari nigra; scapularibus et plumis regionis interscapularis pulchre rufis, nigro vartis et exterius maculis latis migris notatis ; scapularibus majoribus nigricantibus, obsolete rufo transfasciatis, remigibus ter- tiariis fusco-nigris, în pogonio interno rufo transfasciatis, secundariis rufo macu- latis; primariis fusco-nigris, intermediis tantum in pogonio externo maculis una vel duobus prope marginem notatis ; tectricibus alarum superioribus fuscis ad apicem rufo et albo maculatis; dorso, uropygio et supracaudulibus saturate fuscis, cincreo et rufo vartis, obsolete nigro transfasciatis ; cauda fusca, rectricibus in pogonio interno rufo transfasciatis, in pogonio externo rufo maculatis, et rufo vartis ; reetri- cibus duabus intermediis nigro transfasciolatis et rufescenti variis; cauda subtus nigra, rufo fasciata; subcaudalibus nigro et rufo transfasciolatis; lateribus, ab- domine et pectore (fuscis?) (pluma quadam ad apicem rufo maculata et rufo fasciata), veluti squamatis; pectore (imo?) migricante, fasciolis alternis undulatis rufis et nigris notato; area gulari alba; subalaribus fuscis, rufo maculatis et fasciolatis; pedibus fuscis. Long. tot. 0%,241; al. 0",193; caud. 0,139; rostri culm. 0",017; tarsi 0",013. Hab. in Papuasia — Nuova Guinea meridionali-orientali, in Montibus Astrolabii (Hunstein et Rolls). Il Ramsay menziona due esemplari di questa specie; egli fa notare che essa è notevole per le macchie rossigne della gola e della parte superiore del petto, per il disegno a squame dell'addome e dei fianchi, e per l’assenza delle grandi macchie T. SALVADORI 63 bianche, o rossigne sulle remiganti primarie e del collare rossigno ; appunto per questi caratteri io ho espresso il dubbio (2. c.) che non si tratti di una specie del genere Eurostopus, ma del genere Lyncornis, e probabilmente della L. papuensis (Schleg.). » (990) Eurostopus nigripennis, Ramsay. Eurostopodus nigripennis, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S.W. VII, p.19 (1882). Gaprimulgus nobilis, Ramsay, ibid. p. 42 (1882). (250) Hirundinapus caudacutus (LATH.). Chaetura caudacuta, Ramsay, Tab. List, p.2 (1888). (251) Macropteryx mystacea (Less.). Macropteryx mystacea, Salvad., Voy. Chall. Birds, pp. 62, 77 (1884). — Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p.430 (1882). — Finsch, Vòg.d.Siidsee, p. 7 (Nova Britannia) (1884). — Meyer, Zeitschr. f.ges. Orn.I, p.278 (1884). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p 32 (Waigeu) — Guillem., P.Z.S.1885, p. 569 (Batchian), 630 (Batanta, Waigiou) — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 14 (Monti Hufeisen). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p.34 (Kafu). — Grant, P. Z. S. 1887, p. 330 (Alu); 1888, p. 194. Dendrochelidon mystacea, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p.20 (1881). — Tristr., Ibis, 1882, pp. 134, 143. Hab. in Nova Britannia (Z?nsch). (252) Gollocalia esculenta (Linn.). Gollocalia hypoleuca, Tristr., Ibis, 1882, p. 143. CGollocalia esculenta, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 430 (Choqueri) (1882). — Blas. u. Nehrk., Verh.z.-b. Gesellsch. Wien, 1882, p. 421 (Amboina). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p.527 (Ternate) (1884). — Guillem., P.Z. S. 1885, p. 630 (Mysol) — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 4886, p.144 (Monti Hufeisen?) Hab. in Nova Guinea meridionali-orientali, Choqueri (Goldie); Montibus Hu- feisen dictis (Hunstein). (253) Gollocalia fuciphaga (THunB.). Collocalia fuciphaga, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N.S.W. VII, pp.20, 669 (1882).— Tristr., Ibis, 1882, p. 443. — Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 430 (1882) — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn.1884, p.278 (Aru) — Finsch u. Mever, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 14 (Andai). Collocalia vanicorensis, Finsch (nec Q.et G.), Vòg.d. Siidsee, p.8 (Nova Britannia) (1884). Hab. in Nova Guinea, Andai (Meyer), Choqueri (Goldie); Nova Britannia (?) {(Finsch). Il Meyer fa notare che questa specie si trova anche nella Nuova. Guinea, ove egli ne raccolse un esemplare presso Andai; anche lo Sharpe l’ha ricevuta dalla Nuova Guinea meridionale-orientale. (254) Collocalia spodiopygia (PEALE). Gollocalia spodiopygia, Grant, P.Z.$.1885, p.194 (Aola, Guadalcanar). «Collocalia terrae reginae, Ramsay, Tab. List, p. 2 (1888). Hab. in Ins. Salomonis ( Woodford). 64 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (255) Collocalia infuscata, SALVAD. Gollocalia fuciphaga, Pleske (nec Thunb.), Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 527 (1884). Non credo esatta l’unione fatta dal Pleske della mia C. infuscata colla C. fu- ciphaga (Thunb.); egli afferma che di due esemplari di Ternate uno ha la fascia uropigiale cineracea, e l’altro ne manca; ma potrebbe essere che il secondo avesse perdute le piume del groppone, come avviene non raramente; si aggiunga che la C. infuscata, della quale, oltre al tipo, ho esaminato altri tre esemplari (Atti R. Ace. Sc. Tor. XVII, p. 450; Orn. Pap. e Mol. III, p. 528), e tutti simili fra loro, differisce dalla C. fuciphaga per le dimensioni minori, per le parti superiori più nereggianti ed alquanto lucenti, e per le piume maggiori del sottocoda anch'esse nereggianti, come quelle delle parti superiori. NOTA. — A pagina 43 io ho ommesso di dare la sinonimia completa, che spet- terebbe al Chalcopsittacus chloropterus, Salvad., qualora venisse confermato che gli esemplari della Nuova Guinea meridionale-orientale, sui quali esso si fonda, sono veramente diversi. da quelli della Nuova Guinea occidentale e delle Isole Aru, C%. scintillatus (Temm.); credo opportuno di darla qui: Sp. 1052 (132 bis) Chalcopsittacus chloropterus, SALVAD. Chalcopsittacus chloropterus, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. IX, p.45 (1876) (Baia Hall); X, p.34, n. 76 (1877). — D’Alb., Sydn. Mail, 1877, p. 248. — Id., Ann Mus. Civ. Gen. X, p.8 (1877). — Salvad., ibid. (nota) (1877) — D’Alb., Ibis, 1877, p.366.— Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. III, p.106 (1878); IV, p.96 (Port Moresby) (1879). — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 8. — Salvad., antea, p.43 (1889). Eos scintillata, D’Alb. (nec Temm.), Sydn. Mail, 1877, p. 278.— Id., Ann. Mus. Civ. Gen. X, p.8 (1877). Chalcopsittacus scintillatus, D’Alb. (nec Temm.), Ann. Mus. Civ. Gen. X, p. 19 (1877) — Sharpe, Journ. Pr. Linn. Soc., Zool. XIV, p. 686 (1879). — Salvad., Orn. Pap.e Mol.I, p.274 (partim) (1880); III, p. 519 (1882). Chalcopsittacus scintillans, Ramsay, Pr Linn. Soc. N. S. W. III, p. 106 (1878) (Hall Sound, Katau). Chalcopsitta chloropterus, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S.W. III, p.254 (1878-79). AGGIUNTE ORNITOLOGIA della PAPLASIA e dele NOLUCCI TOMMASO SALVADORI PARTE SEGONDA PASSERES TORINO e AI Ci Libraio della R. Accademia dell 1890 Estr. dalle Memorie della Reale Accademia delle Scienze di Torino, Serie li, Tom. XL. Torino, Stamperia Reale-Paravia. 3187 (100) 26-III 90 e 67 AGGIUNTE ALLA Ornitologia della Papuasia e delle PER TOMMASO SALVADORI Molucche PARTE SECONDA PASSERES Appr. nell’udunanza del 17 Novembre 1889 PREFAZIONE In questa seconda parte delle Aggiunte alla Ornitologia della Papuasia delle Molucche vengono passate in rassegna le specie dell'Ordine dei Passeres. Alle specie di quest'Ordine, annoverate nel vol. Il della Ornito- logia, sono da aggiungerne 89, delle quali do qui l’elenco: 1. Monarcha erythrostietus (Sharpe). 21. Graucalus unimodus, Sclat. 2. » rufocastaneus, Ramsay. 22. » timorlaoensis, Meyer. 3. » buruensis, Meyer. 23. » holopolius, Sharpe. 4. » castus, Sclat. 24. Edoliisoma nehrkorni, Salvad. nov. sp. 5. » browni, Ramsay. 25. » erythropygium, Sharpe. 6. Heteranax mundus (Sclat.). 26. Lalage moesta, Sclat. 7. Arses henkei, Meyer. 27. Artamus musschenbroecki, Meyer. 8. Rhipidura lenzi, Blas. (2) 28. Dicruropsis guillemardi, Salvad, n. s. Oi » fusco-rufa, Sclat. 29. » propinqua (Tristr.). 10. » hamadryas, Sclat. 30. Cracticus lowisiadensis, Tristr. IO » opisterythra, Sclat. 31. Rhectes meridionalis, Sharpe (?) 2 » fallar, Ramsay. 32. » rubiensis, Meyer. 13. Myiagra fulviventris, Sclat. 33. Pachycephala fusco-flava, Sclat. 14. Poecilodryas minor, Meyer (?) 34. » sharpei, Meyer. 15. Erythromyias (?) riedeli, Biittik. 35. » meyeri, Salvad. nov. sp. 16. Microeca hemizantha. Sclat. 56. » arctitorquis, Sclat. 17. Gerygone dorsalis, Sclat. 37. » kebirensis, Meyer. 18. » fulvescens, Meyer. 38. Pachycephalopsis fortis (Gadow). 19. » cinerciceps (Sharpe). 39. Stttella albifrons, Ramsay. 20. » bimaculata, Meyer. 40. Hermotimia cristianae, Tristr. [193] Ut Ur Gr Ur UU UU Ur Ur. € Da O Pi (er) (50) 64. (6): Ut 0 Da o 90 I (©) ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E . Dicacum nitidum, Tristr. » pulchrius, Sharpe. » salvadorti, Meyer. » fulgidum, Sclat. » tristrami, Sharpe. 6. Myzomela ramsayi, Finsch. » rubro-cucullata, Tristr. » wakoloensis, Forbes. » kleinschmidti, Sharpe. » annabellae, Sclat. » (?) sharpei, Grant (?) Melipotes fumigatus, Meyer. Melidectes emilii, Meyer. Melirrhophetes batesi, Sharpe (?) Stigmatops salvadorii, Meyer. kebirensis, Meyer. Ptilotis fulvo-cinerea, Meyer. Philemon timorlaoensis, Meyer. Zosterops crissalis, Sharpe. » griseiventris, Sclat. . Pitta finschi, Ramsay. 62. Turdulus machiki (Forbes). » schistaceus (Meyer). Corydalla richardi (Vieill.). Mirafra javanica, Horsf. 65. 66. 67. 68. 69. 70. val 72. 73. 74. 75. 76. 0 78. 19° 80. 81. 82. 89. 84. 85. 86. Bue 88. 89. DELLE MOLUCCHE Donacicola hunsteini, Finsch. Erythrura tricolor (Vieill.). Calornis circumscripta, Meyer. » crassa, Sclat. Mimeta decipiens, Sclat. Corvus latirostris, Meyer (2) Macrocorax woodfordi, Grant. Manucodia rubiensis, Meyer. Phonygama purpureo-violacea Meyer. » thomsoni, Tristr. Parotia lawesi, Ramsay. Lophorhina minor, Ramsay. Astrarchia stephaniae, Fiusch. Epimachus macleayae, Ramsay. » meyeri, Finsch. Drepanornis cervinicauda, Sclat. Paradisea finschi, Meyer. » guilielmi II, Cab. » augustae victoriar, Cab. » decora, Salv. et Godm. Diphyllodes jobiensis, Meyer. » hunsteini, Meyer. Paradisornis rudolphi, Finsch. Amblyornis subalaris, Sharpe. Aeluroedus melanocephalus, Ramsay. Di queste 89 specie, una, la Corydalla richardi (Vieill.), fu da me ommessa per inavvertenza nella Ornito/ogia, un’altra, la Erythrura tri- color (Vieill.), è stata trovata recentemente nelle isole del gruppo di Timor-laut, 84 sono state denominate e descritte negli ultimi tempi e tre finalmente, la Edo/tisoma nehrkorni, la Dicruropsis quillemardi e )a Pa- chycephala meyeri, vengono denominate e descritte ora da me. Parecchie specie, segnate con punto interrogativo, mi sembrano non sufficientemente stabilite. Io debbo vivissime grazie al Dr. A. B. Meyer, Direttore del Museo di Dresda, il quale mi ha inviato molti esemplari tipici, preziosissimi, affinchè potessi farne uno studio comparativo. Torino, Museo Zoologico, 17 Novembre 1889. [194] T. SALVADORI 69 Orpo PASSERES (256) Hirundo gutturalis, Scop. Hirundo gutturalis, Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, p. 24 (Ceram, Riede)). — Pleske, Bull. Acad. Petersh. XXIX, p. 528 (Ternate) (1884) — Sharpe, Cat. B. X, p. 134 (1885). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 569 (Batchian). (257) Hirundo javanica, SPARRM. Hirundo javanica, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 78 (1884) — Sharpe, Journ. FIL Soc., Zool. XVI, p. 430 (Morocco) (1882). — Meyer, Sitrb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 22 (Sangi, Meyer, Timorlaut, Riede!). — Forbes, P. Z. S. 1884, pp. 426, 433. — Pleske, Bull. i Petersb. XXIX, p. 528 (Ternate) (1884) — Nehrk., tonni f. Orn. 1885, p. 32 (Waigeu). — Sharpe, Cat. B. X, p. 142 (1885). — Ramsay, Tab. List, p. 2 (1888). (258) Hirundo tahitica, Gm. p. 22 (1882). — Tristr., Ibis, 1882, p. 142. — Layard, Ibis, 1882, pp. 502, 543. — Finsch, Vog. a. Siidsee, p. 5 (Nova Britannia) (1884) — Sharpe, Cat. B. X, p. 141 (1885). — Grant, P. Z. S. 1887, p. 330 (Alu); 1888, p. 194 (Guadalcanar). Hirundo tahitica, Finsch, Ibis, 1881, p. 536 (New Britain). — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S.W. VII, 12. n, Vò S. Hab. in Nova Britannia (Fnsch, Kleinsechmidt); Nova Caledonia (Layard). GEN. PETROCHELIDON, Cas. Typus: Petrochelidon, Cab., Mus. Hein. I, p. 47 (1850) . . . . + + + + Hirundo melanogaster, Sw. Hylochelidon, Gould., Handb. B. pie: I ali (1865) . +... + + Hirundo nigricans, Vieill. (259) Petrochelidon nigricans (VIEILL.). Hylochelidon nigricans, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 78 (1881). — Meyer, Zeitsch. f. ges. Orn. I, p. 279 (1884). Hirundo nigricans, Finsch, Ibis, 1881, p. 536 (New Britain). — Id., Vòg. d. Siidsee, p. 5 (Nova Britannia) (1884). Petrochelidon nigricans, Sharpe, Report Alert, p. 21 (1884). — Id., Cat. B. X, p. 190 (1885). — Id., Mon. Hirund. pt. V, VI, pl. 2 (1887) — Ramsay, Tab. List, p. 3 (1888). — Buller, B. of New Zeal. I, p. 74 (1888). Le isole di Timor e Flores debbono essere tolte dall’Rabitat di questa specie, giacchè gli esemplari delle medesime sono considerati dallo Sharpe (Cat. B. X, p. 192) come specificamente distinti (P. timoriensis, Sharpe). (260) Peltops blainvillei (Less. et GARN.). Peltops blainvillei, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 430 (Choqueri) (1882). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 32 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 630 (Waigiou, Mysol, Andai). [195] 70 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (991) Monarcha richardsii (Ramsay). Piezorhynchus richardsii, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 24 (1882) (Is. Salomone) — Sharpe, Gould’s, B. New Guin. pt. XVII, pl. 7 (1884). Monarcha richardsii, Sclat., P. Z. S. 1883, p. 347 (Rubiana, Is. Salomone). (261) Monarcha castaneiventris, VERR. Pomarea? castaneiventris, Salvad., Orn. Pap. e Mol. II, p. 14 (partim) (1881). — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 24 (partim) (1883) (Isole Salomone). — Tristr., Ibis, 1882, pp. 135, 142. — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVIII, pl. 8 (1884). Monarcha castaneiventris, Salvad., op. cit. III, p. 529 (1882) — Grant, P. Z. S. 1887, p. 331 (partim); 1888, pp. 194, 195. Hab. in Papuasia — Ins. Salomonis, Guadalcanar (Cockerell). Sulla fede del Ramsay, io riferii (Ibis, 1880, p. 129) a questa specie la sua Monarcha rufo-castanea, facendo tuttavia notare come la descrizione di questa presen- tasse notevoli differenze e tali da far dubitare che essa potesse costituire una specie diversa, la quale cosa è ora dimostrata. Sp. 1064 (261 »is) Monarcha erythrostictus (SHARPE). Monarcha castaneiventris, pirt., Grant, P. Z. S. 1887, p. 331 (specimen ?). Pomarea erythrosticta, Sharpe, P. Z. S. 1888, p. 185. Monarcha erythrosticta, Grant, P. Z. S. 1888, p. 195 (lauro). Foem. ad. Corpore supra, capite et collo nigris, purpureo nitentibus; macula anteoculari laete cinnamomea; pectore, abdomine, lateribus et subcaudalibus saturate castaneis; tibiis castaneis, basi nigra; subalaribus et axillaribus castaneis, allis in basi nigris; margine alarum mnigro; tectricibus inferioribus remigum prima- riorum cinercis; remigibus subtus fuscis; rostro griseo ; pedibus nigris ; iride brunnea. Long. tot. 0,142; al. 0”,080; caud. 0",056 ; rostri culm. 0,017; tarsi 0,019. Hab. in Papuasia — Ins. Salomonis, Fauro (Woodford). Obs. Monarcha M. castaneiventri, Verr. similis, sed macula anteoculari cinnamomea facile distinguendus. Sp. 1065 (261) Monarcha rufo-castaneus, Ramsay. Monarcha rufo-castanea, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. IV, pp. 79, 319 (1879). — Id., Nature, XX, p. 125 (1879). — Salvad., Ibis, 1880, p. 129. — Grant, P. Z. S. 1888, p. 195. Monarcha rufo-castaneus, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. XIV, p. 508, n. 108 (1879). Pomarea? castaneiventris, partim, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 24 (1882) (Isole Salomone). — Salvad., Orn. Pap. e Mol. Il, p. 41 (1881). Pomarea rufo-castanea, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVIII, pl. 7 (1884). Supra nigro-schistuceus, purpureo mitens, cervice et interscapulio paullum ci- nerco tinctis, tectricibus majoribus et remigum primariorum, remigibusque fusco- migricantibus ; cauda migro-cacrulescente; lateribus colli et gula obscure cinereis; corpore subtus, tibiis, subcaudalibus et axillaribus castancis; subalaribus castaneis, sed prope marginem alarum cinereis, castaneo marginatis. Foem. Supra griseo-schistacca, vertice via pallidiore; tectricibus majoribus, alula spuria, tectricibus remigum primariarum remigibusque fuscis, subtiliter rufe- scente marginatis; cauda sordide fusco-nigricante; lateribus capitis pallide griseis; [196] T. SALVADORI TR lateribus colli griseis, rufescente tinctis; gula griseo-schistacea, inferius et collo antico rufescentibus; corpore subtus rufo-castaneo; tibiis griscis, rufo tinetis; axil- laribus rufo-castaneis; subalaribus griseis, rufo marginatis. Long. tot. 0",139-0",134; al. 0",076-0",072: caud. 0°,068-0",063; rostri culm. 0",016; tarsi 0”,017. Hab. in Papuasia — Ins. Salomonis, San Cristoval (£tichards). Obs. Monarcha M. castaneiventri, Verr. sîmilis, sed minor, sordidior, supra magis schistaceus, subtus pallidior et azxillaribus ommnino castaneis distinguendus. La femmina di questa specie differisce da quella del M. castaneiventris, più che non differiscano i maschi, avendo colorito più chiaro e la gola non nera, ma grigia. Mi sembra che questa specie appartenga al gruppo del M. inornatus, di cui sarebbe una forma molto più scura. (262) Monarcha rubiensis (MExER). Monarcha rubiensis, Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. I, p..22 (ovo e nido). (263) Monarcha inornatus (GARN.). Monarcha inornatus, Sclat., Voy. Chall. Birds, p. 27 (1881). — Salvad., ibid., p. 65 (1881). — Blas. u. Nehrk., Verb. z.-b. Gesellsch. Wien, 1882, p. 422 (Amboina). — Blas., P. Z. S. 1882, p. 706 (Ceram). — Sclat., P. Z. S. 1883, p. 347 (Fead Island, North of the Solomon Group). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 528 (Ternate) (1884) — Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. I, p. 24. — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 569 (Ternate). Monarcha geelwinkianus, Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 23 (Misori, Jobi) (tipo esaminato). Monarcha fuscescens, Meyer, ]. c. (Ins. Jamna); ]d., Zeitsch. f. ges. Orn. 1886, p. 34 (tipo esa- minato). « Monarcha commutatus, Meyer, l. c. p. 24. I Hab. in Ins. Mysori, Jobi, Jamna (Laglaize). Senza volere negare la dovuta importanza alle differenze distintive degli esem- plari di Mysori, di Jobi e di Jamna, io non posso fare a meno di riferire quegli esemplari al M. inornatus (Garn.), giacchè le differenze che essi presentano sono analoghe a quelle che sogliono presentare gli esemplari delle diverse località di questa specie, latamente diffusa, ed alle quali io ho già accennato nella Ormnztologia (I, pp. 14, 16). Aggiungerò qui che, avendo ricevuto in comunicazione dal Meyer un esemplare tipico del suo M. geelwinkianus di Ansus (Jobi) e tre del suo M. fu- scescens di Jamna, ho potuto constatare le seguenti differenze : Il tipo del M. geelwinkianus si distingue pel colorito generale grigio più sudicio (o meno puro), pel colore bruno-cannella dell'addome più chiaro e pel colorito grigio della coda con lievissima tinta bruna, ma non pel colorito grigio del petto esteso più in basso, dipendendo quell’apparenza dal modo di preparazione della pelle. Rispetto al M. fuscescens, la descrizione del Meyer sembra. fatta sul giovane anzichè sull’adulto, giacchè’ il carattere gula cinerea inferius sensim cinnamomeo tincta è proprio del giovane e non dell’adulto; i due caratteri più importanti, di- stintivi di questa forma sarebbero il colorito grigio-bruniccio delle ali e della coda, e le piume delie tibie grigio-cannella, e non di color cannella puro, come dice il Meyer. [197] 10 T. Salvadori. di ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (264) Monarcha melanopsis (VIEILL.). Monarcha melanopsis, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 430 (Choqueri) (1882). (265) Monarcha frater, ScLAT. Monarcha frater, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 634 (Arfak) (992) Monarcha periophthalmicus, SHARPE. Monarcha periophthalmicus, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XIV, pl. 6 (1883) — Meyer Zeitschr. f. ges. Orn. III, p. 14 (1886). (270) Monarcha nigrimentum, G. R. Gr. Monarcha nigrimentum, Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Gesellsch. Wien, 1882, p. 422 (Amboina, (nido ed uova). (272) Monarcha guttulatus (GARN.). Piezorhynchus guttulatus, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 481 (Choqueri) (1882). Monarcha guttulatus, Meyer, Zeitschr. ges. Orn. I, p. 279 (1884) (nido e uova); III, p. 15 (1886), — Guillem., P. Z. S. 4885, p. 631 (Waigiou). Il Meyer richiama l’attenzione sulla presenza di una, o di due serie di macchie bianche sulle cuopritrici delle ali degli esemplari della Nuova Guinea settentrionale e della Nuova Guinea meridionale rispettivamente. Io credo piuttosto che quella differenza dipenda dall’età, giacchè quelle macchie mancano nei giovani. (273) Monarcha vidua (TRISTR.). Piezorhynchus melanocephalus, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. IV, p. 468 (1879); VII, p. 24 (1882) (Isole Salomone). Piezorhynchus vidua, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 23 (1882) (Isole Salomone). — Tristr., Ibis, 1882, p. 142. — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVI, pl. 8 (1884). (993) Monarcha squamulatus (TRISTR.). Piezorhynchus squamulatus, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, pp. 42, 668 (1882), — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVI, pl. 9 (1884). Il Ramsay (f. c.) confonde questa specie col suo P. melanocephalus, che è identico col P. vidua, Tristr. (994) Monarcha ugiensis (Ramsay). Pomarea ugiensis, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 25 (1882, Is. Salomone). — Sharpe Gould’s B. New Guin. pt. XVII, pl. 6 (1884). Monarcha ugiensis, Sclat., P. Z. S. 1883. p. 347. Lo Sclater menziona cinque esemplari, tutti ugualmente colorati; egli conviene meco nel dovere riferire questa specie al genere Monarcha. Sp. 1066 (275 is) Monarcha buruensis, MErER. Monarcha buruensis, Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. I, p. 24 (1884) (Buru) (tipo esaminato). Monarcha pileatus, Meyer (nec Salvad.), ibid. [198] T. SALVADORI 73 Fronte, vertice, occipite, scapularibus et interscapularibus, dorso, alis caudaque nigris; gula media alba, nigro circumdata; capite in utraque parte, macula an- teoculari, auricularibus, torque nuchali, pectore, abdomine, supracaudalibus et sub- caudalibus albis; pectore summo nigro lavato; tectricibus alarum minoribus nigris, apicibus albis, mediis albis, majoribus anterioribus albis, pogonio interno mnigro notatis, posterioribus albis, primariarum tectricibus nigris: remigibus secundartis et tertiariis migris, nonnullis pogonio externo et basi albis; axillaribus ct subalaribus albis, nigrescenti variegatis; tibiis albis, nigro variegatis; rectricum extima dimidia ex parte, proxima apice, tertia pogomio interno macula apicali albis; rostro nigro- margaritaceo (Meyer). Long. tot. 0%,145; al. 0",071; caud. 0",064; rostri 0%,013; tarsi 0%,017 (ex Meyer). Hab. in Moluccis — Buru (vedel). Dice il Meyer di aver ricevuto dal Riedel un esemplare, che egli crede diffe- rente specificamente dal M. pileatus, Salvad. di Halmahera, giacchè dalla deseri- zione da me data di questa specie quell’esemplare differisce per avere le piccole cuopritrici delle ali non bianche, ma nere, pel bianco delle tre timoniere esterne, delle quali la prima ha bianco non solo l’apice, ma tutta la metà apicale, e per le dimensioni maggiori. Inoltre il Meyer fa notare che il suo esemplare differisce dalla descrizione che lo Sharpe (Cat. B. IV, p. 424) dà del M. peleatus, Salvad. per avere le scapolari nere e non bianche, per la fascia occipitale bianca non trasver- sale, per le piume tibiali bianche e nere, e non soltanto nere, e per le ascellari e cuopritrici inferiori delle ali bianche variegate di nero. Ho esaminato il tipo di questa bella specie, che senza dubbio è diversa dal mio M. pileatus. (276) Monarcha verticalis, ScLAT. Monarcha verticalis, Sclat., P. Z. S. 1883, p. 347 (New Ireland and Duke of York Islands). I due sessi sarebbero egualmente coloriti. Sp. 1067 (276 bis) Monarcha castus, ScLAT. Monarcha castus, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 51, 53, p. XII, f. 1, p. 200. — Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. I, p. 25. Piezorhynchus castus, Forbes, P. 7. S. 1884, p. 432. — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVI, pI. 7 (1884). Supra niger; pileo et regione auriculari albis; fronte et tacnia nucham cin- gente migris; dorso summo taeniac nuchali proximo, uropygio et tectricibus alarum minoribus cum scapularium marginibus externis albis; subtus albus, gutture migro, maculis albis ornato; cauda nigra, rectricibus tribus eaternis albo late terminatis ; subalaribus et remigum pogoniis internis albis; rostri plumbei tomiis albicantibus ; pedibus plumbeis (Sclater). Long. tot. 0",146; al. 0”,068; caud. 0,068; rostri culm. 0",014; tarsi 02,019. Hab. in Papuasia — Ins. Tenimberensibus, Loetoe (Forbes, Riedel). [199] 74 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Il Forbes ha raccolto un solo esemplare di questa specie, che egli trovò rara nella regione da lui esplorata; il Riedel ha inviato ur secondo esemplare meno adulto, avente meno bianco sulla testa e sulle ali, e più sulla gola. Questa specie, secondo lo Sclater, sarebbe affine al M. /eucotis, Gould., dal quale differirebbe per avere la gola nera, e, secondo me, anche pel pileo bianco. Secondo lo Sharpe poi la specie più affine sarebbe il M. verticalis, Sclat., avendo anche il M. castus il pileo, la macchia auricolare edi lati del collo bianchi, ma si distinguerebbe facilmente per le macchie bianche sulla gola e per le ultime remiganti nere marginate di nero e non interamente bianche. (277) Monarcha infelix, SCLAT. Monarcha infelix, Sclat., Voy. Chall. Birds, p. 27, pl. VIII, f. 4 (4881). (278) Monarcha brodiei, RAMSsAY. Piezorhynchus brodiei, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII, p. 24 (1882) (Isole Salomone). — Tristr., Ibis, 1882, p. 142. — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVIII, pl. 10 (1884). — Grant, P. Z. S. 4888, p. 195. Sp. 1068 (278 vis) Monarcha browni, Ramsay. Monarcha (Piezorhynchus) browni, Ramsay, P. Z. S. 1882, p. 711. — Salvad., Orn. Pap. e Mol. III, p. 531 (1882). Piezorhynchus browni, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVIII, pl. 14 (1884). Corpore supra, alis et cauda, gula et pectore summo mitide nigro-caeruleis; pectore imo, abdomine, azillaribus et subcaudalibus albis: rectricum extimarum quatuor tertia parte apicali alba; macula triangulari fere ab amgulo oris in colli latere excurrente alba; plaga alba alari supra tectrices medias et apicem minorum ; tectricibus minoribus albis uti dorsum; remigibus primartis et pogonio interno secundariarum fusco-nigricantibus; alis subtus et parte basali plumarum cervicis et regionis interscapularis saturate fuscis; rostro nigro-caerulescente; pedibus cae- ruleo-plumbeis. Long. tot. 0",177; al. 0%,087; caud. 0©,083; rostri 0%,017; tarsi 0°,021. Hab. in Papuasia — Ins. Salomonis, Marrabo (Broww). Dice il Ramsay che questa bella specie è notevole per la grande area bianca che comincia sotto l’occhio, occupa alcune delle piume auricolari inferiori e si espande triangolarmente sui lati del collo, ma non giunge fino al petto; essa sarebbe affine Piezorhynchus brodiei (Ramsay), ma sarebbe più grande ed avrebbe il nero del petto più esteso. Nell’Appendice al volume III della mia Ornitologia della Papuasia e delle Molucche, pag. 531, io menzionai questa specie senza poterne dare la descrizione, che ancora non era stata pubblicata. (282) Monarcha axillaris, SALVAD. Monarcha azxillaris, Meyer u. Finsch, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 15. Piezorhynchus axillaris, Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XXV, pl. 9 (1888). [200] T. SALVADORI 75 Il Meyer fa notare che lo Sharpe descrive queste specie colle cuopritrici infe- riori delle ali di un bianco puro, e tali egli le ha figurate anche recentemente, laddove io le descrissi soltanto cogli apici bianchi, come sono anche nell’esemplare esaminato dal Meyer. Le piume interamente candide sono le ascellari. (283) Monarcha chalybeocephalus (GARn.). Monarcha chalybeocephalus, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 434 (East Cape) (1882). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 528 (Ternate) (1884). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 32 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 569 (Ternate, Batehian), 634 (Waigiou, Mysol). Monarcha alecto, Finsch, Vég. d. Siidsee, pp. 11, 25 (Nova Britannia, Port Moresby, Mabiak, Morilug, Cape York) (1884;. — Tristr., Ibis, 1889, p. 556 (Joannet Island). Hab. in insula Joannet dicta (7Romson). (284) Monarcha nitidus (GouLD). Monarcha nitidus, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 54, 58, 194, 200 (Larat, Timor laut). — Forbes, P.. Z. S. 1884, p. 432. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 280 (1884) (nido ed uova). Piezorhynchus nitidus, Ramsay, Tab. List, p. 6 (1888). (288) Monarcha melanonotus, ScLAT. Monarcha melanonotus, Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 32 (Waigeu). - Guillem., P. Z. S. 1885, p. 631 (Mysol, N. coast of Papua, Long. 139°). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 34 (Kafu). Dice il Meyer che gli esemplari di Kafu, tanto maschi quanto femmine, hanno le parti inferiori molto. più vivacemente colorite degli esemplari della Nuova Guinea occidentale. La femmina ha inoltre la gola più vivamente colorita e la testa tinta di color arancio scuro. (289) Monarcha aruensis, SALVAD. Monarcha aruensis, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 280 (1884). GEN. HETERANAX, SHARPE. Typus: Heteranax, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVI (nel testo dell’7. mundus) JV. mundus, Sclat. Sp. 1069 (289tie) Heteranax mundus (ScLar.). Monarcha mundus, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 51, 54, pl. XII, f. 2, pp. 4194, 200. Heteranax mundus, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVI, pl. 10 (1884). — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 432. Supra obscure cinereus; fronte lato, capitis lateribus et tectricibus alarum totis nigris; subtus albus; mento et plaga gulae media migris; cauda nigra; rec- tricum quatuor lateralium apicibus latis albis; subalaribus albis; remigum pagina inferiore cinerea; rostro compresso, colore plumbeo, gonyde ascendente; pedibus migris (Sclater). Long. tot. 0”,162; al. 0%,082; caud. 0°,011; rostri culm. 0%,017; tarsi 0”,021. Hab. in Papuasia — Ins. Tenimberensibus, Larat (Forbes). Questa specie, che per la colorazione sembra affine al M. nigrimentum, Gray, delle Molucche, viene considerata dallo Sharpe come tipo di un genere distinto, pel [201] 76 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE becco piuttosto lungo e compresso e col gonide ascendente. Non si conosce che un solo esemplare di questa specie ed esso fu raccolto dal Forbes nell'isola di Larat, non molto lungi dalla costa. (290) Arses batantae, SHARPE. Arses batantae, Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 32 (Waigeu) — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 634 (Batanta, Waigiou). Sp. 1070 (291*is) Arses henkei, MeEyER. Arses telescophthalmus, Salvad. et D’Alb. (nec Garn.), Ann. Mus. Civ. Gen. VII, p. 8419 (1875) (Monte Epa) — Salvad., ibid. IX, p. 24 (1876) (Isola Yule, Naiabui) — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. II, p. 375 (1878) (Cape York?); III, p. 114 (1878) (Baia Hall). — Sharpe, Journ. Pr. Linn. Soc. XIII, pp. 316, 497 (41878) (Nicura, Laroki). Arses (Ophryzone) telescophthalmus, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. I, p. 391 (1876) (Port Moresby). Arses enado, Ramsay (nec Less.), Pr. Linn. Soc. N. S. W. III, p. 269 (1879); IV, p. 98 (1879). Arses aruensis, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XIV, p. 631 (1879) (Port Moresby) — Salvad.. Ann. Mus. Civ. Gen. XIV, p. 496, n. 30 (partim) (1879). — Id., Orn. Pap. e Mol. II, p. 47 (1887) (partim). — Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 26 (Laloki) (1884). Arses henkei, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. III, p. 46, Taf. III, f. 1, 2 (1886). Mas. Mari A. aruensis, Sharpe, sim270limus, sed mento tantum mnigro distin- quendus. Foem. Foeminace A. telescophthalmae (Garn.) similis, sed mento albo et tota a llidior. Long. tot. 0",150; al. 0",082-0",079; caud. 0",078-0",080; rostri culm. 0012-020135 tarsi OE Oli6-0 re 017. Hab. in Papuasia — in Nova Guinea meridionali-orientali, Hall Bay (D'Al- bertis), ad flumen Laroki (Goldze), in montibus Astrolabii dictis (Hunstein). Lo Sharpe fece già notare come forse gli esemplari della Nuova Guinea meri- dionale-orientale fossero specificamente diversi dall’A. aruensis, ed io nella mia Or- mitologia feci osservare che quegli esemplari erano intermedii all'A. aruensis ed all’A. telescophthalmus. Recentemente il Meyer ha creduto di doverli considerare come specificamente diversi facendo notare come i maschi abbiano soltanto il mento nero, laddove nei maschi dell'A, aruensis e dell’A. telescophthalmus il nero si estende fino alla gola. La femmina poi si allontana da quella dell’A. aruensis più che non da quella dell'A. felescophthalmus e si avvicina alquanto all’A. insularis (Meyer); essa differisce da quelle delle altre tre specie per avere il mento bianco e da quelle del- VA. aruensis e dell'A. telescophthalmus anche pel colorito bruno più chiaro. Il Meyer afferma che l'A. henkei differisce dall'A. aruensis più che non ne differisca l'A. felescophthalmus. la quale cosa non mi sembra al tutto esatta. (292) Arses aruensis, SHARPE. Arses aruensis, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1, p. 280 (1884) (nido ed uova). (293) Arses insularis (MEYER). Arses insularis, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 632 (Jobi). [202] T, SALVADORI mr (294) Sauloprocta melaleuca (Q. et G.). Sauloprocta tricolor, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 23 (1882) (Isole Salomone). — Finsch, Vòg. d. Sidsee, p. 12 (Nova Britannia) (1884). Rbhipidura tricolor, Tristr., Ibis, 1882, p. 142. — Grant, P. Z. S. 1887, p. 331 (Isole Salomone). Sauloprocta melanoleuca, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 25 (nido ed uovo). Sauloprocta melaleuca, Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Gesellsch. Wien, 1882, p. 423 (Amboina, nido ed nova), — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 528 (Ternate, nido ed uova) (1884). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 32 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 570 (Ternate, Bat- chian), 632. Sauloprocta motacilloides, Ramsay, Tab. List, p. 6 (1888). (295) Rhipidura cockerelli (Ramsay). Sauloprocta cockerellii, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 23 (1882) (Isole Salomone). Rhipidura cockerelli, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVII, pl. 5 (1884) — Grant, P. Z. S. 1888, p. 195. Lo Sharpe conferma che questa specie non è una Sauloprocta e che appartiene al genere RWipidura. (296, 297) Rhipidura threnothorax, $S. MùLL. Rhipidura ambusta, Ramsay. — Salvad., Orn. Pap. e Mol. Il, p. 55 (1884); III, p. 534 (1882). (301) Rhipidura leucothorax, SALVAD. Rhipidura leucothorax, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVIII, pl. 9 (1884). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 34 (Kafw). (302) Rhipidura obiensis, SALVAD. Rhipidura obiensis, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 570 (Obi). (305) Rhipidura setosa (Q. et G.). Rhipidura setosa, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 434 (Choqueri) (1882) — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 32 (Waigeu) — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 632 (Waigiou), — Ramsay, Tab. List, p. 6 (1888). (306) Rhipidura assimilis, G. R. GR. Rhipidura assimilis, Salvad., Voy. Chall. Birds, p. 68 (1881). Sp. 1071 (307>is) Rhipidura lenzi, BLAS. (?). Rhipidura sp., Lenz, Journ. f. Orn. 1877, p. 373 (Celebes!). Rhipidura Lenzi, Blas., Journ. f. Orn. 4883, p. 145 (Celebes!) — Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, I, p. 26 (1884). — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 434 (Amboina). Rhipidura cinereo-nigra, capite obscuriore; gula, striga supraoculari con- spicua lata, abdomine et subcaudalibus albis; pectore cinereo-plumbeo, maculis plumarum ovalibus albis mediis notato; alis fuscis, secundariis ad pogonium in- ternum vix conspicue pallide marginatis; subalaribus cinereis, albo marginatis; cauda elongata, parum gradata, fusca, non albo terminata; rectricis extimae po- gonio externo albo; rostro robusto, migro; pedibus fuscis (Blasius). Long. tot. 0,185; al. 0",093; caud. 0%,090; rostri 0",015; tarsi 0",016. Hab. in Moluccis — Amboina (Forbes). [203] 78 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Questa specie, che da prima venne detta di Celebes, e poi dal Forbes fu indicata come propria di Amboina, ove egli ne aveva raccolto un esemplare, che ora trovasi nel Museo Britannico, mi sembra non ancora ben definita. Il Blasius dice che essa è intermedia alla I. cinerea, Wall. di Ceram ed alla R. buruensis, Wall., ma pel colore bianco dell'addome e del sottocoda mi sembra più somigliante alla prima, che non alla seconda, che ha quelle parti rossigne; secondo il Blasius essa si distinguerebbe per avere la timoniera esterna marginata di bianco sul vessillo esterno, laddove la X. cinerea avrebbe la timoniera esterna unicolore. Non sono in grado di giudicare dell’importanza di quella differenza, che potrebbe dipendere dallo stato più, o meno fresco di quella timoniera. La vicinanza di Amboina a Ceram e la comunanza delle specie nelle due isole mi fanno sospettare della identità della I. Zenzi colla KR. cinerea. Sp. 1072 (308vis) Rhipidura fusco-rufa, SCLAT. Rhipidura fusco-rufa, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 194, 197, 200, pl. XXVII. — Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XV, pl. 12 (1883). — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 432. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 194 (1884). — Biittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 62 (1886). Supra obscure terreno-fusca, in dorso rufescenti tineta; alis migricantibus, tectricum minorum apicibus et secundariorum marginibus erternis late rufis; subtus rufa, mento et gutture toto ad medium pectus albis; subalaribus rufis; remigum marginibus internis fulvis; caudae nigricantis rectricibus tribus esternis totis et paris prorimi apicibus rufis; rostro et pedibus nigris (Sclater).. Long. tot. 0,177; al. 0”,089; caud. 0%,089; rostri 0,019; tarsi 0",019. Hab. in Papuasia — Ins. Tenimberensibus, Larat, Moloe, Loetoe (Forbes). Questa specie ha il becco largo e robusto, la coda poco graduata e senza dubbio, come fa notare lo Sclater, va annoverata nel gruppo che comprende la £. cinerea e la R. buruensis; essa si distingue facilmente da queste per le parti inferiori rossigne e per la coda colle timoniere esterne rossigne e le mediane nericcie. Non so vedere la necessità d’includerla in una speciale divisione, come vorrebbe lo Sharpe. Questa specie sembra comune nelle isole Tenimber, ove il Forbes ne ha raccolti molti esemplari; io ne ho esaminato uno raccolto dal Riedel ed inviato dal Dr. Meyer al Museo di Torino. (309) Rhipidura hyperythra, G. R. Rhipidura hyperythra, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXII. pl. 6 (1886. (311) Rhipidura semirubra, ScLAT. Rhipidura semirubra, Sclat., Voy. Chall. Birds, p. 27, pl. VII, f. 2 (1881). (312) Rhipidura russata, TRISTR. Rhipidura russata, Tristr., Ibis, 1882, p. 142. — Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XXI, nel testo della R. rubrofrontata (41886). —. Grant, P. Z. S. 1887, p. 331. [204] T. SALVADORI 79 Nell’Appendice al vol. III della mia Orn:tologia, a pag. 532, seguendo l’opinione del Ramsay, io riunii questa specie alla &. rubrofrontata, Ramsay, ma lo Sharpe (2. c.) afferma che la È. russata è affatto distinta; sarebbe stato utile che egli avesse indicato quali sono le differenze. Sp. 1073 (312 bis) Rhipidura hamadryas, ScLar. Rhipidura hamadryas, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 54, 54, 194, 200. — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XV, pl. 11 (1883). — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 432. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 194 (1884). Supra castanea, in capite postico et cervice magis fuscescens; fronte dorso concolore; subtus pallide cervina; torque gutturali nigro; gula alba; alis caudaque migricantibus; illis rufo anguste marginatis; hujus rectricibus coternis cinerascente- albo late terminatis; rostro et pedibus migris (Sclater). Long. tot. 0",144; al. 0",058; caud. 0081; rostri 0“,012; tarsi 07,020, Hab. in Papuasia — Ins. Tenimberensibus, Larat (Forbes). Obs. Proxima £. dryadi, Gould, sed cervice postica rufescente nec fusca et alarum tectricibus rufo marginatis dignoscenda. Lo Sharpe aggiunge che questa specie appartiene al gruppo delle specie del genere Rhipidura aventi il groppone ed il sopraccoda di color cannella, e che è affine alla KR. semicollaris, S. Mull. di Timor, ed alla £. dryas, Gould, di Australia, dalle quali si distingue per avere la regione interscapolare rossigna come il dorso e per gli apici delle timoniere cinerei. (314) Rhipidura rubrofrontata, Ramsar. Rhipidura rubrofrontata, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 23 (1881). — Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XXI, pI. 9 (1886). — Grant, P. Z. S. 1888. p. 195. Dice lo Sharpe che questa specie, rappresentante nelle Isole Salomone la R. ru- fifrons (Lath.) dell'Australia, differisce da questa per essere più piccola, per avere gli apici delle timoniere di un bianco puro, e non bianco-cinereo, pel sottocoda di colore rossigno più cupo, per la fascia gutturale nera più stretta, per le piume auricolori più nere e pel colore rossigno alla base delle timoniere più ristretto e ricoperto dalle cuopritrici superiori della coda. (316) Rhipidura squamata, $S. MiLL. Rhipidura squamata, Salvad., Voy. Chall. Birds, p. 65, pl. XVIII, f. 2 (1881). Sp. 1074 (318%) Rhipidura opistherythra, ScLat. Rhipidura opistherythra, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 194, 197, 200. — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVI, pl. 4 (1884) — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 432. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I p. 194 (1884). Supra cineraceo-fusca; dorso postico castaneo-rufo ; loris albidis; alarum ni- gricantium marginibus externis rufuscentibus; subtus pallide fulva; gutture albo, crisso castaneo, hypochondriis rufuscenti lavatis; caudae elongatae et valde gra- [205] 41 T. Salvadori. 80 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE duatae rectricibus rufescentibus, supra castaneo extus marginatis; rostro superiore nigro, inferiore ad basin et pedibus pallidis (Sclater). Long. tot. 0,170; al. 0",086(4); caud. rectr. med. 0®,096(®); rostri 0%,015; tarsi 0",025. Hab. in Papuasia — Ins. Tenimberensibus, Larat, Maroe (Forbes). Questa specie va compresa in uno stesso gruppo colla R. rufidorsa, Meyer, della Nuova Guinea e di Jobi e colla R. rufa, Salvad., pure della Nuova Guinea, man- cando anch’essa dello scudo pettorale nero: ma si distingue dalle altre per essere più grande, per non avere macchie distinte all'apice delle timoniere e per altre differenze. Sp. 1075 (319>is) Rhipidura fallax, RAMSsAY. Rhipidura fallax, Ramsay, P. Z. S. 1884, p. 580. Rhipidura cinnamomea, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 17, Taf. III, f. 3 (9). Mas. Ater, vexillo interno remigum rectricumque fusco; apicibus axillarum tectricumque inferiorum alarum albis; rostro et pedibus migris. Long. tot. 0%,139; al. 0",076; caud. 0",976; rostri culm. 0",015®); tarsi 02,017. Foem. Cinnamomea, subtus vix pallidior; rectricibus mediis migricantibus ; primartis et secundariis supra fuscis, pogoniis externis cinnamomeis: remigibus subtus fuscis, laete cinnamomeo limbatis: mazxilla obscura, mandibula albida (Meyer). Long. tot. 0",135; al. 0",073; caud, 0%,080; rostri 0",010; tarsi 01,019. Hub. in Papuasia — Nova Guinea meridionali-orientali, in Montibus Astrolabii dictis (file Ramsay), in Montibus Hufeisen (Hunstein). Io non ho guari alcun dubbio che i due uccelli descritti dal Ramsay e dal Meyer siano maschio e femmina di una medesima specie, affine molto alla &. brachyrhyncha, Schleg, giacchè la femmina (RR. cinnamomea, Meyer) ha col maschio (R. fallax, Ramsay) precisamente la stessa relazione che passa fra il maschio e la femmina della . bra- chyrhyncha. Il Ramsay fa notare che il maschio della . fallax differisce da quello della R. brachyrhyncha per non avere traccia della macchia bianca sopraoculare, tanto cospicua nel maschio della &. brachyrhyncha; anche il Meyer fa notare che l'esemplare da lui descritto (senza dubbio una femmina, sebbene sia indicato come maschio) somigli alla femmina della £. drachyrkyncha, ma abbia colorito cannella più vivo e dimen- sioni minori. (996) Rhipidura tenebrosa, Ramsay. Rhipidura tenebrosa, Ramsay, Pr. Linn. S. N. W. VII, p. 33 (41881). (320) Myiagra plumbea, V. et H. Myiagra rubecula, Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 35 (1884). — Ramsay, Tab. List, p. 6 (1888). (1) Secondo lo Sharpe 00,071. (2) Secondo lo Sharpe 0m,101. (3) Forse la lunghezza del becco non è esatta. [206] T. SALVADORI 81 (321) Myiagra galeata, G. R. Gr. Myiagra galeata, Pleske, Bull. Acad. Petersh. XXIX, p. 529 (Ternate) (1884,. (323) Myiagra ruficollis (VIEILL.). Myiagra ruficollis, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 284, Taf. XVII, f. 6 (ovum) (1884). Il Meyer descrive parecchi nidi e le uova trovati dal Ribbe nelle isole Aru; alcuni nidi contenevano uova di Cuculi. Sp. 1076 (324tis) Myiagra fulviventris, SCLAT. Myiagra fulviventris, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 54, 52, 54, 195, 200. — Forbes, P. Z. S. 1882, p. 432. — Meyer, Zeitschr, f. ges. Orn. I, p. 194 (1884). — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XIX, pl. 13 (1885), — Biittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 62 (1886). Supra plumbea, capite et dorso mitore caeruleo tinctis; alis et cauda fusco- nigricantibus, subtus saturate castaneo-rufa; abdomine et subalaribus fulvis; re- migum marginibus interioribus albicantibus; rostro et pedibus migris (Sclater). Foem. Paullo minor et pallidior. Long. tot. 0,139; al. 0";068; caud. 0,068; rostri culm. 0",014; tarsi 0",019. Hab. in Papuasia — Ins. Tenimberensibus, Larat (Forbes). Dice lo Sharpe che questa specie somiglia alla femmina della M. galeata, Gray, ma che ne differisce per avere le parti superiori di un grigio-plumbeo più scuro e per la gola di color rossigno-castagno molto vivo. (326-327) Myiagra ferrocyanea, RAMSAy. Myiagra pallida, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 24 (1882) (Isole Salomone). — Salvad., Orn. Pap. e Mol. JI, p. 29 (1881). Myiagra ferrocyanea, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 24 (1882) (Isole Salomone). — Tristr., Ibis, 1882, p. 142. — Sharpe, Gould’s B. New. Guin. pt. XVII, pì. 8 (4884). — Grant, P. Z. S. 1888, p. 142. L’Ogilvie-Grant afferma che la M. pallida, Ramsay, non è altro che la femmina di questa specie, come era già stato sospettato. (328) Myiagra cervinicauda, TRIsTR. Myiagra cervinicauda, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 24 (1882). — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVIII, pl. 6 (1884). Lo Sharpe fa notare che il maschio di questa specie, somigliante a quello della M. ferrocyanea, ne differisce per avere il nero delle parti superiori con riflessi yerde- bottiglia, laddove in quello il nero ha riflessi porporini. (329) Muscicapa griseosticta (SwINH.). Muscicapa griseosticta, Blas., P. Z. S. 1882, p. 706 (Ceram.). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 529 (Ternate) (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 632 (Waigiou, Mysol). (332) Monachella saxicolina, SaLvaD. -Monachella mulleriana, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 632 (Arfak). [207] 82 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (343) Poecilodryas bimaculata (SALVAD.). Poecilodryas melanoleuca, Ramsay, Abstr. of Pr. Linn. Soc. N. S. W., 34 Jan. 1883, p. 3. Poecilodryas sylvia, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII, p. 19 (1883). — Salvad., Ibis, 1884, p. 353. — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVI, pl. 6 (1884). Hab. in Nova Guinea meridionali orientali, in Montibus Astrolabii (Goldze). Lo Sharpe ha figurato il tipo della P. sylvia, Ramsay. (335) Poecilodryas hypoleuca (G. R. Gr.). Poecilodryas hypoleuca, Meyer, Sitzh. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 27 (Salwatti, La- glaize) — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 632 (Salwatti, Waigiou). Sp. 1077 (335.is) Poecilodryas minor (MEYER) (?). ? Myiolostes minor, Bernst., in Musschenbr., Dagboek, pp. 113, 114 (Sorong) (1883). Poecilodryas minor, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 27 (Nova Guinea occ. et Salwatti). Poecilodryas P. hypolaucae similis, sed minor, superne obscure fusca et macula pectorali genisque nigrescentibus (Meyer). Long. tot. 0",115-0",110; al. 0",070-0",060; caud. 0",051-0",049; rostri 0©,014-0%,013; tarsi 0",015-0",014. Hab. in Papuasia — Nova Guinea occidentali (Dorey, Samsom, Karons) et ins. Salwatti (Laglaize). Secondo il Meyer, oltre che per le dimensioni minori e per la minore robustezza del becco, questa specie si distingue pel colorito delle parti superiori volgenti al bru- niccio e più uniforme, mentre nella P. lypoleuca la testa è più oscura del dorso. Io ho esaminato uno dei suoi tipi dei Karons; esso corrisponde, tranne che nelle dimensioni un poco minori, con una femmina di Dorei-Hum, raccolta dal Beccari, da me attribuita, insieme con due maschi notevolmente più grandi (Orn. 1, p. 86), alla P. hypoleuca. La bontà specifica della P. minor, Meyer, non mi sembra fuori di ogni dubbio. (337) Poecilodryas pulverulenta (Mitt.). Eopsaltria pulverulenta, Gadow, Cat. B. VIII, p. 180 (1883). Poecilodryas pulverulenta, Finsch. vu. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 17 (Aroani). Eopsaltria leucura, Ramsay, Tab. List, p. 7 (1888). (338) Poecilodryas cyana (SALVAD.). Poecilodryas cyana, Gadow, Cat. B. VIII, p. 182 (nota 2) (1883). — Finsch u. Meyer, Zeitschr. £. ges. Orn. 1886, p. 17 (Monti Hufeisen). (997) Poecilodryas albifacies (SHARPE). Poecilodryas albifacies, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII, p. 25 (1883) (nido ed uova) — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 12 (Monti Hufeisen). Il Meyer così descrive un esemplare in abito di transizione: Parti superiori brune, variegate di olivaceo sul dorso; il ‘bianco della faccia e del mento in parte tinto bruno; parti inferiori brune, variegate di giallo. [208] T. SALVADORI 83 GeNUS ERYTHROMYIAS, SHARPE. Typus: Erythromyias, Sharpe, Cat. 8. Brit. Mus. IV, p. 199 (1879) ; B Saricola dumetoria, Wall. Sp. 1078 (34]>is) Erythromyias (?) riedeli, BùrTIK. Erythromyas Riedeli, Bittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 62, pl. 3, f. 1 (1886). Supra olivaceo-fusca, pileo, nucha et capitis lateribus olivascente-nigris; stria superciliari lata a naribus ad nucham ducta et nucham cingente isabellina ; dorso olivaceo, interscapultis pallide fulvo stratis, cauda supracaudalibusque ferruginets, rectricibus sub certa luce fusco transfasciolatis; remigibus nigricantibus, primartis extus acute, secundartis latius, tertiariis late fulvo marginatis, scapularibus et tectricibus alarum minoribus dorso concoloribus, mediis late fulvo terminatis ; subala- ribus pallide fulvis; subtus fulvide (!) rufa, gula pallidiore, mento, abdomine et subcaudalibus albis, plus minusve fulvido tinctis; tibiis nigro-fuscis ; rostro nigro; pedibus pallidis (Biittikofer). Long. tot. 0",105; al. 0",061; caud. 0",040; tarsi 0",020 (Biittikofer). Hab. in Papuasia — Insulis Tenimberensibus (£/edel). Ho riferito la descrizione data dal Bittikofer. Giudicando dalla figura, pare che questa specie somigli alla E. pyrrhonota (S. Mill.), di Timor, dalla quale differisce per molti rispetti, per essere più grande, per la fascia sopraccigliare e per le parti inferiori fulve, per mancare della larga fascia nera sul petto e per altre differenze; ma io sospetto che, piuttosto che al genere Erythromyias, essa possa appartenere al genere Poecilodryas, sembrandomi di scorgere notevoli somiglianze fra la specie del Biittikofer e la P. brachyura (Sclat.). x Dice il Bittikofer di aver ricevuto dal Riedel un solo esemplare, senza indicazione del sesso e piuttosto in cattivo stato. (342) Microeca flavovirescens, G. R. GR. Microeca flavovirescens, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 432 (Morocco) (1882). — Finsch, Vog. d. Sildsee, p. 26 (Laloki), 35 (1884). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p.32 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 632 (Jobi). Microura (errore?) flavovirescens, Bernst., in Musschenbr., Dagboek, p. 149 (Sorong) (41883). Microeca flavovirens (errore), Bernst., op. cit. p. 159 (Kalwal) (1883). (343) Microeca flaviventris, SALVAD. Microeca flavigaster, Ramsay, Tab. List, p. 6 (1888). Sp. 1079 (344bis) Microeca hemixantha, ScLar. Microeca hemixanta, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 54, 55, 195, 200. — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 432. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 194 (1884) — Biittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 62 (4886). Supra flavicanti-olivacea ; alis caudaque fuscis, dorsi colore marginatis, loris et linea superciliari obsoleta flavidis; macula auriculari fusca; subtus flava, re- migum marginibus internis albidis: subalaribus flavis; rostri fusci mandibula inferiore pallida; pedibus nigris (Sclater). [209] 84 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Long. tot. 0",122; al. 0",073; caud. 0,053. Hab. in Papuasia — Ins. Tenimberensibus, Larat, Loetoe (Forbes). Lo Sclater non indica a quale specie congenere questa più somigli; egli si contenta far notare che essa ha il colorito della Poecilodryas papuana, la quale cosa si può dire anche della Microeca laeta, Salvad. Io ho esuminato un esemplare raccolto dal Riedel ed inviato dal Meyer al Museo di Torino; esso ha dimensioni alquanto minori di quelle indicate dallo Sclater: al. 0",070; coda 0",050; becco 0,010; tarso 0",015. Mi sembra che questa specie sia affine alla M. laeta, Salvad., dalla quale si distingue facilmente per non avere le piume più lunghe del sopraccoda rossigne, per mancare delle macchie bianchiccie all’apice delle grandi cuopritrici delle ali e pel becco meno largo. Genus GERYGONE, Goutp. Typus: Leptotodus, Meyer, Zeitschr. f. ges. Om. I, p. 192 (1884) È . n L. tenwis, Meyer. Microlestes, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1, p. 197 (1884) . . —». —M. arfakianus, Meyer. Sp. 1080 (345bis) Gerygone dorsalis, SCLAT. Gerygone dorsalis, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 185, 199, 200. — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVI, pl. 2 (1884). — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 432. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 194 (1884). Supra brunnescenti-castanca, alis caudaque nigris, dorsi colore limbatis, pileo et nucha murino-fuscis; subtus alba; hypochondriis rufescenti lavatis; subalaribus albis; caudae rectricibus subtus in pogoniis interioribus migricantibus, macula versus apicem alba praeditis; rostri et pedibus migris; iride migra (Sclater). Foem. Mari similis. Long. tot. 0,101; al. 0%,053: caud. 0",040; rostri culm. 0",014; tarsi 0",020. Hab. in Papuasia — Ins. Tenimberensibus, Larat, Loetoe, Meloe (Forbes). To ho esaminato il tipo di questa specie, che mi fu inviato dallo Sclater; essa differisce da tutte le altre pel colore rossigno-castagno delle parti superiori, che con- trasta col colore grigio del pileo. Sp. 1081 (345%) Gerygone fulvescens, MEyER. Gerygone fulvescens, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. I, p. 27 (1884). Gerygone G. dorsali similis, sed supra fulvescens, remigum rectricumque po- goniis extermis pallide olivascenti anguste limbatis (Meyer). Long. tot. 0,096; al. 0",054; caud. 0",041; rostri 0",010; tarsi 0,022. Hab. in Papuasia — Ins. Babbar ad occasum ins. Timor-laut (Riedel). Ho esaminato il tipo di questa specie, che, come fa notare il Meyer, differisce dalla G. dorsalis, Sclat. pel colorito meno vivace, il colore bruno essendo tinto di grigiastro, volgente all’olivaceo; le dimensioni sono quasi eguali, forse un po’ maggiori nella G. fulvescens. [210] T. SALVADORI 85 (346) Gerygone palpebrosa, WALL. Pseudo-gerygone palpebrosa, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 282 (1884). (347) Gerygone personata, GouLp. Gerygone (Pseudo-gerygone) personata, Ramsay, Tab. List, p. 7 (1888). (348) Gerygone chrysogaster, Gray. Gerygone chrysogaster, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 282 (1884) Pseudo-gerygone chrysogaster, Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XXII, pl. 12 (1886). Sp. 1082 (348.is) Gerygone cinereiceps (SHARPE). Pseudo-gerygone cinereiceps, Sharpe, Nature, vol. 34, p.340 (Aug. 12, 1886). — Id., in Gould’s B. New Guin. pt. XXII, pl. 13 (1886). Supra viridi-flavescens, supracaudalibus magis olivaceis; tectricibus alarum majoribus, remigibus rectricibusque fuscis, dorsi colore marginatis, rectricibus fascia subapicali nigra, macula apicali fusco-grisea, altera parva in pogonio interno alba notatis; pileo cinereo via viridi tineto; loris albis; genis et plumis auricularibus fusco-griseis ; gula et corpore subtus in medio albis, lateribus pectoris fusco-cinereis, lateribus abdominis flavo-sulphurcis; subcaudalibus albis vix flavo tinctis; suba= laribus et azxillaribus albis, flavo marginatis; remigibus subtus fuscis, intus albo marginatis: rostro nigro; pedibus griseo-lilacinis; iride rubra. Long. tot. 0",090; al. 0",048; caud. 0",031; rostri 0,010; tarsi 0,016. Obs. Similis P. flavilaterali, Gray, ex Nova Caledonia, sed minor et rectricibus haud subterminaliter albofasciatis distinguenda (Sharpe). i Hab. in Papuasia — Nova Guinea meridionali-orientali, in Montibus Astrolabii (Forbes). (351) Gerygone notata, SALVAD. Leptotodus tenuis, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 197 pl. IX, f. 2 (1884) (Amberbaki). Pseudo-gerygone notata, Sharpe, Gould's, B. New Guin. pt. XXI, pl. 13 (1886). Ho esaminato il tipo del Leptotodus tenwis, Meyer, che senza dubbio è identico colla G. notata, Salvad. (355) Gerygone brunneipectus, SHARPE. Gerygone magnirostris, part., Ramsay, Tab. List, p. 6 (1888). (358) Gerygone arfakiana, SALVAD. Microlestes arfakianus, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 198 (1884) (Arfak). Ho esaminato il tipo del Microlestes arfukianus, che ha il becco guasto e deformato per schiacciamento ed apparentemente più lungo della realtà per mancanza di piume alla base; esso somiglia moltissimo ai tipi della Gerygone arfakiana, cui eredo che debba essere riferito, sebbene abbia l’ala 3 millimetri e la coda 4 millimetri più lunghe. [211] 86 ORNITOLOGIA DELLA FAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Sp. 1083 (361>i) Gerygone bimaculata, MeyER. Gerygone bimaculata, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 198 (Arfak) (1884). Supra pallide grisco-brunnea, frontem versus rufescens; subtus alba, pectore rufescenti, corporis lateribus brunnescenti tinctis; alis fuscis, remigibus anguste albescenti marginatis, subalaribus et subcaudalibus albis; cauda fusca cum fascia lata subapicali nigra notata; rectricibus, duabus mediis exceptis, macula subapicali alba, valde conspicua in pogonio interno notatis; rectricum ultima in pogonio ex- terno quoque; rostro pedibusque migris (Meyer). Long. tot. 0",084; al. 0",048-0",051; caud. 0",034-0",035; rostri culm. 0" 07: tarsi 0",015. Hab. in Papuasia — in Nova Guinea, Montibus Arfak (Laglazze). Il Meyer menziona due femmine, e dice che questa specie è affine alla G. ruficollis, Salvad., ma che ne differisce per avere la timoniera esterna con una macchia bianca anche nel vessillo esterno, per la quale cosa il Meyer l’ha chiamata bdimaculata; inoltre manca della linea sopraccigliare bianca; la gola e la parte anteriore del collo sono bianche e non rossigne e soltanto sul petto appare una tinta bruniccia, laddove il resto delle parti inferiori sono bianche. Ho esaminato il tipo di questa specie affine, che sembra distinta dalla G. rufi- collis, Salvad. (364) Machaerorhynchus xanthogenys, G. R. Gr. Machaerorhynchus, xanthogenys, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 78 (1881). Machaerorbynchus flaviventer, Ramsay (nec Gould), Tah. List, nota 174 (1888). (365) Machaerorhynchus albifrons, (G. R. Gr.). Machaerorhynchus albifrons, Nebrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 32 (Waigeu) — Guillem., P. 7. S. 1885, p. 633 (Arfak). (366) Machaerorhynchus nigripectus, SCHLEG. Machaerorhynchus flaviventer, Ramsay (nec Gould), Pr. Linn. Soc. N. S. W. IV, p. 90, 97 (1879) (Goldie River). Machaerorhynchus nigripectus, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 633 (Arfak), — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 18 (Monti Hufeisen). Il Meyer menziona una femmina della Nuova Guinea meridionale-orientale che egli mi ha gentilmente inviato affinchè l’esaminassi; essa corrisponde colle femmine dei Monti Arfak, tranne che ha il giallo delle parti inferiori più intenso, pel quale rispetto somiglia ai maschi, dai quali pure differisce per la macchia nera sul petto più piccola. Converrà attendere un maggior numero di esemplari per decidere se quelli della Nuova ‘Guinea meridionale-orientale appartengano ad una specie distinta dal M. migripeetus, Schleg. (370) Todopsis bonapartei, G. R. Gr. Todopsis bonapartei, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 282 (1884). [212] T. SALVADORI 87 (373) Todopsis coronata, GouLp. Todopsis coronata, Meyer, Zeitschr, f. ges. Orn. I, p. 282 (1884). Il Meyer menziona due esemplari delle isole Aru (R0be), differenti da uno della T. wallacei, Gr. di Ramo, per avere le macchie azzurre del pileo più scure e più vivaci (?), e pel becco e per le ali più lunghe. (374) Malurus alboscapulatus, MeyER. Malurus alboscapulatus, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 433 (Choqueri) (1882). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 633 (Arfak). (375) Graucalus caeruleogriseus (G. R. GR.). Artamides caeruleogriseus, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 433 (1882). Graucalus caeruleogriseus, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 633. Il Guillemard fa notare che i tre esemplari della sua collezione, di Mansinam, di Dorei e del Monte Arfak, tutte tre femmine, hanno le parti inferiori più scure degli esemplari delle isole Aru nel Museo Britannico. Sp. 1084 (3750is) Graucalus unimodus, SCLAT. Graucalus unimodus, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 54, 55, 195, 198, 200. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 194 (1884). —- Biittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 63 (1886). Artamides unimodus, Sharpe, Gould’s B. New. Guin. pt. XVI, pl. 17 (1884). — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 432. Cinereo-ardesiacus; fronte, loris et capitis lateribus cum gutture toto ad medium pectus aeneo-nigris ; alis et cauda nigris, illis cinereo exterius marginatis; suba- laribus pallide isabellinis in medio griseo-violaceis; remigum pagina inferiore al- bicanti-cinerea; rostro et pedibus nigris; iride fusco-brunnea. Foem. Muri similis, sed paullo pallidior et colore nigro nisi in loris carens ; subalaribus latius isabellinis (Sclater). Long. tot. 0”,345 ; al. 0”,194; caud. 0",166; rostri culm. 0,031; tarsi 0",029. Hab. in Papuasia — Ins. Tenimberensibus (Forbes, Riedel). Questa specie somiglia al Gr. caeruleogriseus, Gr. delle isole Aru e della Nuova Guinea, avendo le cuopritrici inferiori delle ali isabelline, ma ne differisce pel colorito grigio-schistaceo e non azzurrognolo, pel nero esteso su tutta la parte anteriore del collo nel maschio; anche la femmina si distingue per avere il margine frontale e le redini nere e non di color grigio-chiaro azzurrognolo. Forse questa specie è più affine al Gr. pollens, Salvad., delle isole Kei, dal quale differisce pel colore isabellino delle cuopritrici inferiori delle ali. Io ho esaminato due esemplari di questa specie, raccolti dal Riedel ed inviati dal Meyer al Museo di Torino; la femmina ha le piume del sottocoda marginate di rossigno all’apice e le cuopritrici delle remiganti primarie cogli apici bianchicci isa- bellini. [213] 12 7. Salvadori. 88 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (376) Graucalus boyeri (G. R. Gr.). Graucalus boyeri, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 633 (Mysol). (378) Graucalus pollens, SALVAD. Graucalus pollens, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 68, pl. XIX (4881). (379) Graucalus parvulus, SALVAD. Graucalus parvulus (?), Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 27. Il Meyer menziona un esemplare d’incerta località, conservato nel Museo di Dresda, e che egli considera come femmina di' questa specie; dal maschio differisce per la mancanza di nero sulla testa e sulla gola; esso è di un bel color grigio- azzurro. Il Meyer dice che se non è la femmina del G. parvulus, appartiene ad una specie non ancor descritta. Quell’esemplare è stato confrontato dal Dott. Jentink coi tipi del G. parvulus, nel Museo di Leida, ed egli afferma che corrisponde con quelli, tranne che manca del nero della testa; il colorito sarebbe quasi lo stesso. Siccome i tipi della mia specie non avevano punto colorito azzurrognolo, io penso che l’esem- plare del Museo di Dresda appartenga ad altra specie. (381) Graucalus magnirostris, FoRsTEN. Graucalus magnirostris, Guillem., P. Z. S. 1886, p. 570 (Batchian), 633 (Waigieu!). — Salvad., Ibis, 1886, p. 154. L’esemplare indicato di Waigiou senza dubbio deve essere di Batchian. (382) Graucalus melanops (LATH.). Graucalus melanops, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 78 (1881). — Meyer, Verh. z.-b. Ges. Wien, 1881, p. 774 (Luang). — Sclat., P. Z.S. 1883, pp. 51, 195, 200(Timor-laut, Forbes) — Forbes, P. 2. $. 1882, p. 432. — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 634 (Mysolì. —Biittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 63 (1886). — Ramsay, Tab. List, p. 4 (1888). (384) Graucalus papuensis (Gm.) ? Ceblepyris melanolora, Bernst., in Musschenbr., Dagboek, p. 153 (Sailolo) (1883). Graucalus papuensis, Pleske, Bull. Acad. Petersh. XXIX, p. 529 (Ternate)(1884).-- Guillem., P. Z. S. 1885, p. 634 (Mysol, Salwatti, Jobi). (385) Graucalus sclateri, FInscH. Graucalus Sclateri, Finsch., Vòg. d. Sidsee, p. 12 (Nova Britannia) (1884). (386) Graucalus hypoleucus, GouLp. Graucalus elegans, Ramsay, Pr.jLinn. Soc. N. S. W VII, p.22 (1882). — (irant, P. Z. S. 1887, p. 331. Graucalus hypoleucus, Tristr., Ibis, 1882, p. 142. — Sharpe, Journ, Linn. Soc., Zool. XVI,p. 433 (Tabur:) (1882) — Finsch, Vog. d. Sildsee, p. 35 (1884). ? Graucalus sclateri, Grant (nec Finsch), l. Z. S. 1888, p. 196 (Aola, Guadalcanar). Graucalus hyperleucus (sic), Ramsay, Tab. List, p. 4 (1888). Dice l’Ogilvie-Grant che un maschio adulto di Fauro corrisponde bene colla de- scrizione del Gr. elegans del Ramsay; io lo espresso l'opinione (Orn. III, p. 534) che [214] T. SALVADORI 89 questo sia identico col Gr. hypoleucus. Il Gr. sclateri, Finsch, è della Nuova Bri- tannia, e mi pare difficile che questa specie si trovi anche nelle isole Salomone, e quindi, a meno che gli esemplari di queste isole non siano riferibili al Gr. hypoleucus, Gould, probabilmente appartengono ad una specie innominata. Sp. 1085 (386°is) Graucalus timorlaoensis, MEYER. Graucalus timorlaoensis, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 199, Taf. IX, f. 1 (1884) (Timorlaut) (Tipo esaminato. Graucalus G. hypoleuco, Gould, sim2/4mus, sed minor et pectore albo distin- gquendus. Supra cinereus; fronte alba, loris et regione suboculari nigrescentibus ; subtus albus; remigibus fusco-cinereis, albo limbatis; rectricibus duabus mediis fusco-cinereis, reliquis nigrescentibus, plus minusve albo limbatis; rostro pedibusque migris (Meyer). Long. tot. 0",235; al. 0",140-0",145; caud. 0",108-0",1183; rostri culm. 0",023-0",024; tarsi 0",011-0",012. Hab. in Papuasia — Ins. Timor-laut (7edel). Il Meyer mi ha cortesemente inviato, affinchè li esaminassi, i due esemplari tipici, che sono probabilmente ambedue femmine. Come fa notare il Meyer, questa specie è affine al Gr. Rypoleucus, dal quale differisce per avere le parti inferiori di un bianco puro, ed anche per le dimensioni notevolmente minori. Le remiganti secondarie hanno esternamente larghi margini bianchi, i quali formano sull’ala chiusa una fascia longitudinale; le timoniere mediane sono di color grigio scuro, ed alquanto più brevi delle altre; le esterne grigie sul vessillo esterno con margine bianco nettamente distinto e l’apice grigio-bianco; la timoniera seguente, o seconda ha soltanto l’apice bianco; le remiganti hanno inferiormente nel vessillo interno larghi margini bianchi, nettamente distinti. (387) Graucalus monotonus, TRISTR. Graucalus monotonus, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 22 (1882. — Tristr., Ibis, 1882. p. 142. — Sclat., P. Z. S. 1883, p. 347. Lo Sclater fa notare che nella descrizione data dal Tristram manca l’indicazione del margine cospicuamente bianco del vessillo interno delle remiganti primarie. (388) Graucalus axillaris, SALVAD. Graucalus axillaris, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XIV. pl. 4 (1883), — Nehrk., Journ. f. Orn. 1886, p. 32 (Waigeu). Hab. in Waigiou (Nelrkorn). Ho esaminato gli esemplari di Waigiou menzionati dal Nehrkorn. (389) Graucalus pusillus, RAMSAY. Graucalus salomonensis, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 22 (1882). Graucalus dussumieri, Tristr., Ibis, 1882, p. 142. Graucalus pusillus, Tristr., Ibis, 1882, p. 142. — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVII, pl. 4 (1884). — Grant, P. Z. S. 1887, p. 334; 1888, p. 196. Iride gialla (Woodford). [215] 90 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Sp. 1086 (389?is) Graucalus bolopolius, SHARPE. Graucalus holopolius, Sharpe, P. Z. S. 1888, p. 184. — Grant, ibid., p. 196. Foem. Supra griseo-caerulescens; tectricibus alarum praesertim majoribus pal- lidioribus quam dorso; alula spuria, tectricibus remigum primariarum remigi- busque nigris exterius grisco-cinereis, secundariis ultimis pallidius intus marginatis ; rectricibus nigris, mediis basin versus grisco-cinereis; loris obscure cinereis, su- perius albo maculatis; auricularibus cinereis obscurioribus, striis scapalibus albis notatis; genis et corpore subtus laete grisco-caeruleis, pectoris abdominisque plumis obsolete albido marginatis; tibiis et subcaudalibus griseo-caeruleis, subalaribus pal- lidioribus, obsolete fusciis trunsversis albido-cinereis notatis; remigibus subtus fusco- nigricantibus, basin versus cincraceis, in pogonio interno albo marginatis; rostro, pedibus et iride nigris. Long. tot. 0",228; al. 0”,109; caud. 0",091; rostri 0®019.; tarsi 0021. Hab. in Papuasia — Ins. Salomonis, Guadalcanar ( Woodford). Il tipo di questa specie è una femmina, che lo Sbarpe inclinava ad attribuire al Gr. pusillus, Ramsay, ma il colore nero dell’iride, che in questo è gialla, lo ha deciso a considerarlo come distinto. Aggiunge lo Sharpe che esso differisce dal Gr. pusillus per non avere la fronte e le redini nere, e per le piume auricolari sottilmente striate di bianco. A me sembra una specie dubbia e da ristudiare con maggior numero di esemplari. (390) Graucalus sublineatus, ScLAT. Graucalus sublineatus, Ramsay, Pr. Linn. Soc, N. S. W. VII, p. 22 (1882). — Tristr., Ibis, 1882, p. 142 (392) Edoliisoma melas (S. MiLL.). Campephaga atra, Bernst (nec Vieill.:, in Musschenbr., Dagboek, p. 145 (Sorong) (1883). Ceblepyris atra, Bernst., op. cit., p. 147 (Sorong) (1883). Edoliisoma melas, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 434 (Morocco, Taburi) (1882). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1884, p. 282. — Finsch n. Meyer, op. cit. 1886, p. 18 (Monti Hufeisen). Edoliisoma melan, Guillem., P. Z. S. 1883, p. 634 (Waigiou (?), Jobi). Sarebbe desiderabile che si potesse confrontare l’esemplare (femmina) di Waigiou, menzionato dal Guillemard, potendo forse appartenere ad una specie distinta. Il Guil- lemard lo dice più scuro di un’altra femmina di Jobi. (394) Edoliisoma montanum (MErER). Edoliisoma montanum, Runleta, P. Z. S. 1885, p. 634 (Arfak), — Meyer, Zeitschr.-f ges. Orn. 1886, p. 18. Hab. in Montibus Hufeisen dictis (Murstein). Il Meyer dice che un esemplare dei Monti Hufeisen corrisponde abbastanza con quelli degli Arfak, ma che ha le ali 10 millimetri più corte (128). Non ho potuto esaminare questo esemplare, che non è stato acquistato dal Museo di Dresda. (395) Edoliisoma schisticeps (G. R. Gr.). Edoliisoma schisticeps, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 634 (Mysol). [216] T. SALVADORI 91 (999) Edoliisoma poliopse, SHARPF. Edoliisoma poliopse, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXII, pl. 5 (1886). Mas mari E. schisticipitis (Gr.) simillimus. Long. tot. 0",203; al. 0",111; caud. 0",082; rostri culm. 0”,019; tarsi 0",022. Foem. Cinnamomea, similis foeminae E. schisticipitis, sed mento, genis an- ticis et regione parotica tota schistaccis distinguenda. Long. tot. 0",206; al. 0”,106; caud. 0°”,086; rostri 0”,020; tarsi 0°,021. Sp. 1087 (396Pis) Edoliisoma nehrkorni, SALVAD. nov. sp. Edoliisoma remotum, Nehrkorn (nec Sharpe), Journ. f. Orn. 1885, p. 32 (Waigeu). — Salvad. Ibis, 1886, p. 152. Mas. Obscure caeruleo-plumbeus, loris nigerrimis, genis et gula nigris niten- tibus : alis caudaque nigris, tectricibus alarum superioribus remigibusque esterne dorsi colore marginatis, remigibus intus late ct abrupte canis; tectricibus alarum inferioribus fusco-plumbeis, majoribus pallidioribus; rectricibus extimis ad apicem caerulescente-plumbeis, mediis duabus caerulescente-plumbeis, rachide et macula lata subapicali migris exceptis; rostro pedibusque migris. Long. tot. circa 02,240; al. 0®,123; caud. 0",095 ; rostri 0,020; tarsi 0”,022. Hab. in Waigiou (Platen). Obs. Edoliisoma E. meyeri, Salvad. simillimum, sed paullo pallidius. Ho esaminato l'esemplare menzionato dal Nehrkorn, che generosamente lo ha donato al Museo zoologico di Torino; esso somiglia all’E. meyeri avendo com’esso le gote e la gola nere lucenti, ma ne differisce per essere di colore plumbeo un poco più chiaro, specialmente sulle timoniere mediane. Sebbene la differenza sia lievissima, tuttavia non dubito che esso appartenga ad una specie distinta, e che differenze più cospicue appariranno quando si troverà la femmina, giacchè, come è noto, nelle specie affini del genere Edolzisoma le femmine differiscono molto più dei maschi. Sp. 1088 (398)is) Edoliisoma erythropygium, SHARPE. Edoliisoma erythropygium, Sharpe, P. Z. S. 1888, p. 184. Edoliisoma erythropygon, Grant, P. Z. S. 1888, p. 196. Mas similis mari E. remoti, sed colore griseo obscuriore; rostro pedibusque migris; iride saturate brunnea. Long. tot. 0",228; al. 0",115; caud. 0",059; rostri 0,024; tarsi 0",022. Foem. Similis foeminae E. remoti, sed cauda omnino cinnamomea (an castanea?) et dorso imo, uropygio et supracaudalibus pallide rufis distinguenda; rostro pe- dibus et iride migris. Long. tot. 0",203; al. 0”,111; caud. 0",076; rostri 0"021; tarsi 0,"020. Hab. in Papuasia — Ins. Salomonis (Woodford). Non è indicato in quale delle isole Salomone questa specie sia stata trovata. [217] 92 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (399) Edoliisoma obiense (SALVAD.). Campephaga obiensis, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 570 (Risa Isl., Obi Group). (401) Edoliisoma incertum (MErER). Edoliisoma incertum, Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 29. — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 635 (Jobi). Il Meyer menziona un esemplare di Andai, avuto dal Laglaize, il quale differisce dall’esemplare tipico di Jobi pei seguenti rispetti ; 1. Il colorito generale è di un azzurro (ceruleo-plumbeo?) alquanto più vivo. 2. Il becco è più lungo e più sottile. 3. Le ali e la coda sono alquanto più brevi. 4. Le cuopritrici inferiori delle ali e le ascellari sono di color nericcio e fa- sciate di bianco, più distintamente (lebhafter) che non nell’esemplare di Jobi. 5. Le piume del sottocoda sono dotate di strie bianco-rossicce lungo lo stelo, ed in parte di margini apicali bianchi; questi mancano nell’esemplare di Jobi. 6. La macchia apicale della timoniera esterna è più grande e di forma diversa. 7. Le timoniere mediane hanno una piccola macchia apicale, che manca nel- l'esemplare di Jobi. Il Meyer conclude che forse l'esemplare di Andai appartiene ad una specie non ancora descritta. (402) Edoliisoma muelleri, SALVAD. Edoliosoma muelleri, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 78 (1881) — Meyer, Verh. z.-b. Gesellsch. Wien, 1881, p. 773 (Aru). (405) Edoliisoma ceramense (Bp.). Edoliisoma ceramensiIs, Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. I, p. 28. Il Meyer afferma di aver ricevuto un esemplare raccolto in Ceram dal Riedel, e che perciò il nome sopra usato deve avere la priorità. (406) Edoliisoma salomonis, TRISTR. Edoliisoma marescottii, Ramsay (nec G. R. Gr.), Pr. Linn. Soc. N. S. W. IV, p. 71 (1879). Edoliisoma tristrami, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 22 (1882). Edoliisoma salomonis, Ramsay, ibid. p. 662 (1882). — Tristr., Ibis, 1882, pp. 137, 142. Edoliosoma marescoti, Tristr., Ibis, 1882, p. 142. Il Ramsay ha creduto di dover cambiare il nome di E. salomonis, Tristr. in quello di E. tristrami, per evitare la confusione possibile col Graucalus salomonensis, Ramsay, ma non credo che il cambiamento sia giustificato, trattandosi di due specie appartenenti a due generi distinti. i Il Tristram (7. c.), sulla fede del Ramsay, ha anuoverato l’E. marescotti fra gli uccelli delle isole Salomone; ma il Ramsay da ultimo ha identificato il suo E. ma- rescotti colla specie presente, la quale è incompiutamente conosciuta, avendo il Tristram descritto soltanto la femmina. Si noti che il Ramsay disse di aver ricevuto il maschio e la femmina adulti ed anche i giovani. [218] T. SALVADORI 93 (408) Lalage atrovirens (G. R. GR... ? Geblepyris fera, Bernst. in Musschenbr., Dagboek, p. 111 (Sorong) (1883 . Lalage atrovirens, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 635 (Arfak!). La località Arfak indicata dal Guillemard è forse erronea. Questa specie fu trovata presso Sorong dal Bernstein, e forse ad essa si riferisce la Lalage fera , Bernst. (409) Lalage tricolor (Sw.). Lalage tricolor, Ramsay, Tab. List, p. 5 (1888). Sp. 1089 (409»is) Lalage moesta, SCLAT. Lalage moesta, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 51, 55, 194, 200 (Ins. Tenimber) — Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XV, pl. 5. — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 432, — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I. p. 194 (1884). — Biittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 63 (1886). Supra nigra, nitore pallido virescente ; fascia supra lora et uropygio albis ; supracaudalibus nigris, albo terminatis; loris nmigris; corpore subtus omnino albo; tectricibus alarum mediis et majoribus, remigibus secundariis exterius, apicem versus late albo marginatis; subalaribus et remigibus intus basin versus albis; cauda nigra, rectricibus duabus externis late albo-terminatis; rostro et pedibus mnigris. Foem. Supra nigra, sed minus mitida, et fascia uropygiali albo-cineracea diversa. Long. tot. 0",177; al. 0",097; caud. 0",076; rostri culm. 0",012; tarsi 0",022. Hab. in Ins. Tenimberensibus (Lorbes, Riedel). Ho descritto un esemplare raccolto dal Riedel ed inviato dal Meyer al Museo di Torino. Questa specie somiglia moltissimo alla L. atrovirens (Gr.), dalla quale si distingue facilmente per avere la fascia bianca sopra le redini, che dalle narici si estende fino all'occhio, senza formare un vero sopracciglio. (410) Lalage karu (Less.). Lalage karu, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 69 (1881). — Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 12 (Nova Britannia) (1884. Lalage leucomelaena, liamsay, Tab. List, p. 5 (1888). (411) Lalage aurea (TEeMM.). Lalage aurea, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 529 (Ternate) (1884). — Guillem., P. Z. S. 1886 p. 570 (Ternate), (412) Symmorphus affinis, TRISTR. Symmorphus aîffinis, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 23 (41881). — Tristr., Ibis, 1882, pp. 137, 142. (414) Artamus leucogaster (VALENC.). Artamus leucogaster, Meyer, Verh. z.-b. Ges. Wien, 1881, pp. 766 (Sumba), 769 (Wetter). —Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 434 (1882). — Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 27 (1884). — Pleske, [219] 94 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 530 (Ternate) (1884) — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 32 (Waigeu). Guillem., P. Z. S. 1885, p. 635 (Waigiou). — Ramsay, Tab. List, p. 3 (4888). Artamus leucopygialis, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, 1886, pp. 18, 35. Il Meyer vorrebbe che gli esemplari della Nuova Guinea meridionale-orientale, come quelli dell'Australia, alquanto più piccoli di quelli delle altre località, dovessero essere. considerati come specificamente distinti sotto il nome di A. leucopygialis, Gould. Egli dà le seguenti dimensioni per gli esemplari della Nuova Guinea meridionale- orientale: ala 0",128-0®%,130; coda 0"%,058-0",061:; becco 0",0155-0",017; queste dimensioni egli le confronta con quelle degli esemplari di Sumatra, Borneo, Isole Filippine, Celebes, Halmahera, T'ernate, Batanta, Wetter e Sumba, i quali sono costantemente alquanto più grandi; inoltre egli trova un’ altra differenza nella minore estensione del nero della gola; con tutto ciò a me non sembra possibile di separare specificamente quegli esemplari. Sp. 1090 (414.is) Artamus musschenbroeki, MEYER. Artamus leucogaster, Sclat. (nec Val.), P. Z. S. 1883, pp. 54, 195, 200 (Larat, Kirimoen). — Forbes, P. Z. S. 1884, pp. 427, 432, n. 27. — Id., Natural. Wander. p. 361 (1885). — Biittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 63 (1886). Artamus Musschenbroeki, Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. I, p. 30 (1884) (Te- nimber et Timor-laut). — Salvad., Ibis, 1884, p. 355. — Id., P. Z. S. 1884, pp. 577, 578. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. III, p. 20 (1886). Artamus A. leucogastri (Valenc.) simillimus, sed obscurior, nigricans, cauda fasciola terminali alba ornata et rostro longiore diversus. Long. tot. 0",180; al. 0",130-0",140; caud. 0%,065-0",073; rostri 0",020- 0",021; tarsi 0",017-0",018. Hab. in Papuasia — Ins. Tenimberensibus (L’ordes, Riedel). Io ho esaminato sei degli esemplari tipici del Meyer. due dei quali si trovano ora nel Museo di Torino; essi mi sembrano suffcientemente distinti dall’A. leuco- gaster (Valenc.) pei caratteri sopraindicati. (415) Artamus maximus, MEyER. Artamus maximus, Guillem., P, Z. S. 1886, p. 635 (Arfak). Sp. 1091 (417*is) Dicruropsis guillemardi, SALvAD. nova sp. Dicruropsis sp., Guillem., P. Z. S. 1885, p. 574 (Bisa ISl., Obi Group. Iride bruna, becco e piedi neri (Guillemard). 2 Lung. tot. 0",318; al. 0°,160; coda 0"”,145; becco dall'angolo della bocca 07,035. Il Guillemard menziona un esemplare di Bisa, nel gruppo di Obi, che egli non riesce ad identificare. Egli afferma che è diverso dalla D. atrocaerulea per le macchie pettorali più grandi, per le dimensioni minori e per le piume allungate metalliche sui lati del collo, ed aggiunge che la sola specie di Obi finora conosciuta è la D. pec- toralis Wall., e che in questa le macchie pettorali sono più grandi, più cospicue e volgenti più al verde, e le lunghe piume dei lati del collo più grandi e più lunghe. [220] T. SALVADORI 95 Sembrandomi difficile che nel gruppo di Obi vivano due specie affini, io penso che gli esemplari di quelle isole appartengano ad un’unica specie, alla quale provvisoria- mente ho dato il nome di D. guillemardi. Il Guillemard non ha potuto inviarmi l'esemplare di Bisa, avendo ceduto la sua collezione ad uno dei Rotschild. (418) Dicruropsis laemosticta (ScLAT.) Dicrurus laemostictus, Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 13 (Nova Britannia) (1884). Sp. 1092 (418%is) Dicruropsis propinqua (TRISTR.). Chibia propinqua, Tristr., Ibis, 1889, p. 556. Dicruropsis D. laemostictae (Sclat.) propinqua, sed differt maculis nitentibus colli antici imi et pectoris summi valde angustioribus et elongatis, neque, sicut in D. carbonaria, rotundatis. Statura sicut in D. laemosticta. Hab. in Ins. d’Entrecasteaux (Thomson). Il Tristram avverte che i caratteri distintivi di questa specie si apprezzano me- glio col confronto di quello che si possano valutare dalla descrizione. (419) Dicruropsis bracteata (GouLp). Dicruropsis bracteatus, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 51, 200. — Salvad., Ibis, 1884, p. 355. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 194 (1884). — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 432, n. 28. Dicrurus bracteatus, Finsch, Vòg. d. Sildsee, p. 35 (1884). Chibia bracteata, Ramsay, Tab. List, p. 5 (1888). Dicruropsis bracteata, Salvad., Ibis, 1884, p. 355. — Id., P. Z. S. 1884, p. 377. Hab. in Ins. Tenimberensibus, Larat (Forbes). Credo che gli esemplari delle Isole Tenimber dovranno essere nuovamente con- frontati con quelli della Nuova Olanda e della Nuova Guinea meridionale-orientale. (420) Dicruropsis megalornis (G. R. GR.). Dicruropsis megalornis, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 69 (1881). — Meyer, Verb, z.-b. Ges. 1831 p. 734 (Watubella, o Matabella). (421) Dicruropsis atrocaerulea (G. R. GR.). Dicruropsis atrocaerulea, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 570 (Batchian). (422) Dicruropsis carbonaria (S. MiiLL.). Dicruropsis assimilis, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 79 (4881). Ghibia carbonaria, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 434 (Taburi) (1882). Dicruropsis carbonaria, Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 32 (Waigeu). Dicruropsis carbonarius, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, 1886, p. 35 (Kafu). (1000) Dicruropsis? longirostris (RAMSAY). Dicrurus longirostris, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 668 (1882). (425) Dicranostreptus megarhynchus (Q. et G.). Dicrurus megarhynchus, Tristr., Ibis, 1882, p. 142. — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 43 (1882), — Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 13 (New-Irland) (1884). [221] 13 7. Salvadori. 96 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Pare che questa specie non si trovi nelle isole Salomone, ma soltanto nella Nuova Irlanda. (426) Chaetorhynchus papuensis, MErER. Chaetorhynchus papuana (sic), Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. X, p. 244 (Mount Astrolabe) (1885). Chaetorhynchus papuensis, Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 4886, p. 20 (Monti Hufeisen). (427) Cracticus cassicus (Bopp.). Cracticus cassicus, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 80 (1881. — Gad., Cat. B. VIII, p. 97 (1883). — Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 27 (1884). — Meyer, Zeitschr, f. ges. Orn. I, p. 283, Taf. XVIII f. 1 (uovo) (1884). — Nehrk.. Journ. f. Orn. 1885, p. 32 (Waigeu) — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 635. Il Meyer descrive anche il nido. (428) Cracticus mentalis, SaLvaD. et D’ALB. Cracticus mentalis, Gad., Cat. B. VIII, p. 102 (1883). — Finsch, Vog. d. Siidsee, p. 27 (Port Mo- resby) (1884). Sp. 1093 (428bis) Cracticus louisiadensis, TRISTR. Cracticus louisiadensis, Tristr., Ibis, 1889, p. 555. Cracticus nigerrimus; abdomine imo et subcaudalibus albis; supracaudalibus albo terminatis; subalaribus albis; humeralibus apice albis, remigibus secundartis quinto et sexto albis, nigro terminatis; septimo in pogonio externo albo, migro terminato ; rectricibus tribus externis macula alba in pogonio interno prope apicem praeditis; rostro margaritaceo, pedibus nigris. Long. tot. 12.1 poll. angl. (=0",307); alae 6.25 (=0",158); caudae 6. (=0",154); tarsi 1.1(=0",028); rostri 1.7 (0',043). Hab. in insula Sud Est dicta (Thomson). Questa specie, come fa notare il Tristram, differisce pel suo modo di colorazione da tutte quelle conosciute, tuttavia pel colorito generale nero sembra che si avvicini al Cr. quoyi (Less.). (429) Gracticus quoyi (LEss.). Cracticus quoyi, Gadow, Cat. B. VIII, p. 94 (1883) — Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 36 (1884). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 283, Taf. XVII, f. 2-4 (uova) (1884). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 32 (Waigeu) — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 636. — Ramsay, Tab. List, p. 4 (1888). Il Meyer oltre alle uova descrive anche i nidi. (430) Grallina bruijni, SALVAD. Grallina bruijni, Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XIV, pl. 5 (1883). —— Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1II, p. 20 (1886). Mas. Foeminae similis, sed gula et pectore toto nigris; capite nigro, capitis et colli lateribus maculis duabus albis, alia ad occipitis latera, altera jurta colli latera excurrente, notatis. Io descrissi soltanto la femmina di questa specie, lo Sharpe ha descritto il ma- schio e figurato ambedue i sessi. [222] T. SALVADORI 97 (431) Rhectes uropygialis, G. R. GR. Rectes uropygialis, Guillem.,P.Z.S. 1885, p. 636 (Mysol, Salwatti) — Sharpe, Ibis, 1888, pp.435, 437. Rectes.tibialis, Sharpe, l. c. Il Guillemard fa notare che le femmine hanno la testa di un nero meno puro dei maschi, la fronte e le redini di color bruno, il color cannella del dorso e delle parti inferiori più pallido. Sarebbe desiderabile che gli esemplari menzionati dal Guil- lemard fossero nuovamente esaminati (432) Rhectes aruensis, SHARPE. Rectes aruensis, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 79 (1881). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 636 (Aru). Sharpe, Ibis, 1888, pp. 435, 437. — Id., Gould’s B. New Guin. pt. XXV, pl. 5 (1888). Rhectes analogus, Meyer, Zeitschr. £. ges. Orn. I, p. 284, Taf. XIV, f. 2, XV, f. 2 (1884) (Aru). Rectes analogus, Sharpe, ]bis, 1888, p. 427. Credo che abbia ragione lo Sharpe il quale afterma che il R. analogus, Meyer è fondato sopra esemplari giovani del R. aruensis. Il Meyer nel separare il suo R. analogus è stato influenzato dai rapporti fra il . analogus ed il R. aruensis analoghi a quelli che passano fra il . cirrhocephalus ed il FR. dichrous, rispetto al colorito, ma non ha considerato che l’analogia cessa quando si consideri la loro distribuzione geografica, giacchè mentre il R. cirrhocephalus ed il E. dichrous, sì trovano insieme nella parte settentrionale-occidentale della Nuova Guinea, più non si trovano insieme lungo il fiume Fly e nella parte meridionale-orientale, laddove gli esemplari riferibili al R. analogus ed al E. aruensis, si trovano insieme nelle isole Aru, ove il Beccari ha ucciso contemporaneamente una femmina, che sarebbe riferibile al primo, e due maschi riferibili al secondo. Lo Sharpe ha ommesso di citare le figure date dal Meyer del suo È. analogus. Sp. 1094 (432bis) Rhectes meridionalis, SHARPE (?). ? Rectes dichroa, Salvad. (nec Bp.), Ann. Mus. Civ. Gen. IX, p. 30 (1876) (Naiabui). Rhectes dichrous, partim (?), Salvad., Orn. Pap. e Mol. iI, pp. 195, 196 (1881) (Specimìina {, w, », ex Naiabui?). — ? Sharpe, Jovrn. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 435 (Morocco, China, Straits) (1882). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. III, p. 20 (1886). Rectes meridionalis, Sharpe, Ibis, 1888, p. 497. Rhectes similis R. uropygiali, sed scapularibus dorso concoloribus, nec nigris, et uropygio (!) tantum nigro distinguendus (Sharpe). Long. tot. 0,254; al. 0",132; caud. 0",109. Hab. in Papuasia — Nova Guinea meridionali-orientali, Montibus Astrolabii (Hunstein). Lo Sharpe crede che a questa specie siano da riferire tre esemplari di Naiabui, raccolti dal D'Albertis, dei quali io già avvertii come due differissero dai tipici esem- plari del R. dichrous per avere qualcuna delle piume più profonde del sopraccoda nere, 0 variegate di nero, per cui (aggiungeva) pare quasi che negli esemplari della Nuova Guinea meridionale-orientale cominci un principio di differenziazione, per la quale si avvicinano al R. uropygialis ed al KR. aruensis. Ad onta di tutto ciò io debbo confermare che i tre esemplari di Naiabui non si possono separare dal PR. di- [223] 98 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE chrous, e credo che il R. meridionalis abbisogni di altri esemplari per essere am- messo come distinto. Lo Sharpe manifesta inoltre il dubbio che questa sua specie sia fondata sopra i maschi della R. brunneiceps, Salvad., la quale cosa è assolutamente inammissibile, giacchè i tipi della R. brunneiceps erano maschi adulti, non avevano punto la testa nera e sono ben distinti pel colore della coda (rufo-brunnea) e per altri caratteri. (433) Rhectes dichrous, Bp. Rhectes dichrous, Salvad., Orn. Pap. e Mol. II, p. 497 (partim) (1881). — ? Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 435 (Morocco, China Straits) (1886). — Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, pp. 32, 33, 34. — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 636 (N. Coast of Papua, long. 139° E, Bruijn). Rhectes dichrous, Sharpe, Ibiz, 1888, pp. 435, 436, 437. È singolare che lo Sharpe a malincuore ammetta che il R. dichrous colla testa nera non è l’adulto del R. cirrhocephalus, colla testa grigia chiara, ma una specie affatto distinta, come io credo di aver provato, dopo aver mostrato che i giovani da nido del R. dichrous hanno la testa assolutamente nera come gli adulti. Anche lo Sharpe menziona un giovane nidiaceo del Museo Britannico che ha la testa e la gola nere come gli adulti, ed io non saprei quale altra prova maggiore si possa dare per convincere lo Sharpe! Tuttavia gliene darò ancora una: egli ammette che il R. dichrous si trovi anche nella Nuova Guinea meridionale-orientale, ove, per quanto io sappia, nessuno ha mai trovato esemplari riferibili al . cerrRocephalus. (434) Rhectes decipiens, SALVAD. Rectes decipiens, part., Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. p. 473 (1878) (excl. specim. ex Rubi), — Sharpe, Ibis, 1888, pp. 436, 437. Rhectes decipiens, part., Salvad., op. cit. XV, p. 42, n. 8 (1879). — Id., Orn. Pap. e Mol. II, p. 197 (partim) (1881). — Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, pp. 33, 34. — Id., Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 285, Taf, XV, f. 3 (1884). Rufo-cinnamomeus, subtus valde pallidior; capite cristato toto et gutture fusco- cinereis, fere nigricantibus; alis et cauda fusco-nigricantibus, remigibus intus pal- lidioribus, minime rufescentibus; rostro, pedibus et iride fuscis. Long. tot. 0”,280-0",248; al. 0",130-0",120; caud. 0",122-0",110; rostri 0",028-0",026; tarsi 0",033-0",032. Hab. in Papuasia — Nova Guinea, prope Nappan, Waweji, Inviorage (Meyer) ; Mambriok, ins. Amberpon, Rhoon (Laglaize). Il Meyer vorrebbe che questa specie fosse confinata al Nord di Rubi (ove si trova il suo R. rubiensis), sulla costa occidentale della Baia del Geelwink, nella regione ove esistono le località Nappan, Waweji, Inviorage, Mambriok, e nelle vicine isole di Amberpon e Rhoon. Egli (dopo l'esclusione degli esemplari di Rubi) ha dovuto cor- reggere la mia descrizione del . decipiens, Salvad., dicendo capite cristato toto, gutture, alis et cauda nigris, mentre invece più esattamente doveva dire griseo-ni- gricantibus. [224] T. SALVADORI 99 Sp. 1095 (434iss Rhectes rubiensis, MEyER. Rhectes cirrhocephalus, part., Meyer, Sitzb. Akad. Wien, XLIX, p. 207 (1874) (Specimina ex Rubi). Rhectes decipiens, part., Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen, XII, p. 473 (1878)Specim. ex Rubi et Warbusi); XV, p. 42, n. 8 (1879). — Id., Orn. Pap. e Mol. II, p. 197 (partim) (1881). Rhectes rubiensis, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, pp. 32, 34 (Rubi). — Id, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 285, Taf. XIV, f. 1, XV, f. 1 (1884 Rectes rubiensis, Sharpe, Ibis, 1888, pp. 436, 437. Pallide rufo-cinnamomeus, subtus brunnescenti-ochraceus; capite cristato toto et gutture fusco-cinereis, paullum brunneo tictis ; alis et cauda fusco-nigricantibus ; remigibus exterius brunnescenti=griseo, intus basin versus isabellino marginatis ; subalaribus unicoloribus pallide rufis; rostro fusco (Meyer). Foem. In toto paullo pallidior. Long. tot. 0",260-0",255; al. 0" 125-0",120; caud. 0"%,120-0",113; rostri culm. 0",028-0",027; tarsi 0",032-0",031. Hab. in Papuasia — Nova Guinea prope Rubi (Meyer), Warbusi (Beccari). Il Meyer ha creduto di dover separare specificatamente gli esemplari di Rubi, nella parte più meridionale della Baia del Geelwink, dal mio . decipiens, che sa- rebbe confinato più al Nord sulla costa occidentale della Baia del Geelwink, in alcune isole vicine ed anche sulla costa occidentale della Nuova Guinea al sud del golfo del Mac Cluer. Lo Sharpe, il quale non sembra disposto ad ammettere nè il R. decipiens, nè il R. rubiensis, perchè forme intermedie al . dichrous ed al R. cirrhocephalus, è caduto in errore, perchè non ha considerato la diversa distribuzione geografica. Il Meyer ha affermato che il suo . rubiensis è affine specialmente al R. brunneiceps, D’Alb. et Salvad. del fiume Fly, ma questa cosa non è esatta, giacchè il R. brunneiceps è specie affatto distinta anche pel colore bruno-rossigno della coda. Il R. rubiensis è una forma del A. decipiens, dal quale si distingue principalmente pel colorito della testa grigio più chiaro e tinto leggermente di bruno e pel colore castagno del dorso più chiaro. (435) Rhectes cirrhocephalus (LEss.). Rhectes cirrhocephalus, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, pp. 32, 33, 34. Rectes cirrhocephalus, Sharpe, Ibis, 1888, pp. 435, 436, 437. Non potrà mai ripetersi abbastanza che questa specie non è fondata sui giovani del E. dichrous, come vorrebbe ancora lo Sharpe, e che invece essa n’è affatto di- stinta per caratteri e per diversa distribuzione geografica. Gli esemplari intermedii al R. dichrous ed al R. cirrhocephalus (R. decipiens e E. rubiensis) non si trovano nella regione abitata da quelle due specie (Dorei, Andai, Mansinam e Monti Arfak), ma più al sud sulla costa occidentale della Baia del Geelwink e presso Rubi. (436) Rhectes brunneiceps, SALVAD. ? Rectes brunneiceps, Sharpe, Ibis, 1888, pp. 436, 437 (Astrolabe Mountains). Lo Sharpe riferisce a questa specie un esemplare dei Monti dell’Astrolabio, ma [225] Ù 100 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE io credo che egli s'inganni, giacchè mi pare difficile che il R. brumneiceps si estenda dalla regione del fiume Fly fino ai Monti dell’Astrolabio. Non bisogna dimenticare che il R. brunneiceps, i tipi del quale sono tutti indicati come maschi, è caratterizzato dal colore grigio-bruno-rossigno della testa e del collo, e dalla coda di color rossigno- bruno cogli steli delle timoniere inferiormente chiari, come nel KR. ferrugineus. (437) Rhectes cerviniventris, Gray. Rectes cerviniventris, Sharpe, Gould's B. New. Guin. pt. XX, pl. 14 (1885) — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p.33 (Waigeu) — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 636. (438) Rhectes jobiensis, MEYER. Rhectes jobiensis, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 637. (439) Rhectes cristatus, SALVAD. Pseudorectes cristatus, Sharpe, Ibis, 1888, p. 436. (440) Rhectes ferrugineus (S. MiLL.). Pseudorectes ferrugineus, Sharpe, Journ. Linn, Soc., Zool. XVI, p. 435 (Morocco, China Straits) (1882). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. III, p. 20 (1886) (Monti dell’Astrolabio). Rhectes ferrugineus, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII p. 26 (uovo) (1883) — Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884. Abh. I, p. 34 (partim). — ld., Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 285 (1884) (Aru). — Guillem., P. 2. S. 1885, p. 637. Rbhectes sp., Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 285, Taf. XVII, f. 5 (uovo) (1884). _ Pare che il Meyer riferisca a questa specie il mio RR. holerythrus, del quale menziona esemplari di Jobi e tre indicati dubitativamente di Misori, o di Jobi. Egli mi ha inviato uno di questi esemplari d’incerta località; esso somiglia agli esemplari ordinari del R. ferrugineus, ma ha dimensioni alquanto maggiori (lunghezza dell’ala 0,147), e non ha nulla che fare col KR. Rolerythrus. Il Meyer, ricordando quanto io aveva già fatto notare relativamente agli esem- plari delle Isole Aru, cioè che essi sono più piccoli di quelli della Nuova Guinea, accenna alla convenienza di separare quelli specificamente, tanto più che differiscono anche pel colore più vivo delle parti inferiori. (441) Rhectes holerythrus, SALVAD. Rectes ferrugineus, part., Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. I, p. 84 (?) (specimina ex Jobi et ex Mysori?) — Id., Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 285 (1884). (442) Rhectes leucorhynchus, Gray. Rectes leucorhynchus, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XX, pl. 10 (1885). — Nehbrk., Journ. t. Orn. 1885, p. 33 (uovo, Waigeu). Rhectes leucorhynchus, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 637 (Waigiou). (443) Rhectes nigrescens (SCHLEG.). Melanorectes nigrescens, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. III, p. 24 (1886). Il Meyer menziona un esemplarre dei Monti Hufeisen nella Nuova Guinea meri- dionale-orientale e lo dice alquanto differente da quelli dei Monti Arfak per una tinta [226] T. SALVADORI 101 nera alquanto più azzurrognola, per le parti inferiori meno bruniccie, e per la coda inferiormente non bruniccia, inoltre le piume del pileo sarebbero più lunghe. Il Meyer non ha potuto inviarmi detto esemplare, che è già montato nel Museo di Dresda. (444) Colluricincla brunnea, GouLp. Colluriocincla brunnea, Ramsay, Tab. List, p. 5 (1888). (447) Colluricincla megarhyncha (Q. et G.). Colluricincla megarhyncha, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 79 (1881) — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 637 (Batanta). ? Myiolestes grandis, Bernst., in Musschenbr., Dagboek, p. 113 (Soròng) (1883). Golluricincla rufigaster, Mever (nec Gould), Zeitschr. f. ges. Orn. 1884, p. 286 (Aru). Il Meyer vorrebbe che gli esemplari delle Isole Aru non appartenessero alla C. megarkyncha, cui io li ho riferiti, ma alla C. rufigaster, Gould; io non posso persuadermi della esattezza di quella opinione, giacchè avendo anche io confrontato numerosi esemplari di quelle isole con altri della specie australiana, ho trovato che sono diversi e che piuttosto sono da riferire al C. megarkyncha. (1101) Colluricincla rufigaster, GouLp. Colluricincla rufigaster, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII, p. 28 (1883) (uova), — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 24 (Monti Hufeisen). Pinarolestes parvulus (Gould) — Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 34 (1884). ? Colluriocincla parvissima, Ramsay, Tab. List, p. 5 (1888). Il Finsch attribuisce gli esemplari di Port Moresby alla C. parvula, Gould, cui riferisce il Pinarolestes rufigaster, Sharpe, Cat. B. III, p. 296. (448) Golluricincla affinis, G. R. GR. Colluricincla affinis, Nebrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 33 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 637 (Waigiou). Colluricincla megarhyncha, Guillem. (nec Q. et G.?), P. Z. S. 1885, p. 571 (Batchian!). — Salvad. Ibis, 1886, p. 154. Come ho già fatto notare (7. c.), è molto probabile che il supposto esemplare della C. megarhyncha creduto di Batchian sia invece un esemplare della’ C. affinis di Waigiou. (449) Pachycephala astrolabii BP. Pachycephala orioloides, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 25 (1882) (Isole Salomone). Pachycephala astrolabi, Tristr., Ibis, 1882, pp. 137, 142. — Gadow, Cat. B. VIII, p. 200 (partim) (1883). — Grant, P. Z. S. 1888, p. 196 (Aola). Sp. 1096 (449is) Pachycephala fusco-fiava, SCLAT. Pachycephala, Sp. inc. 9, Sclat., P. Z. S. 1883, p. dI. Pachycephala fusco-flava, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 195, 198, 200, pl. XXVIII (ò juv.). — Forbes, P. Z. S. 1883, p. 589, pl. LIII (6); 1884, p. 432. — Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. I, p. 35 (ò). — ld., Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 194 (1884). — Forbes, Natural. Wander. p. 589, pl. 53 (1885) — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XIX, pl. 10 (1885). — Biittik., Not. Leyd. Mus. VII, p. 64 (1886). [227] 102 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Mas. Supra viridi-olivaceus, uropygio flavicante, capite, cervice et torque pec- torali, cum capite conjuneto, nigris; supracaudalibus migris, viridi-olivaceo late marginatis; torque cervicali obsolete flavicante; gula et corpore subtus laete flavis ; mento albescenti; alis fuscis, viridi-olivaceo marginatis, remigibus majoribus exte- rius griseo limbatis; cauda fusco-grisea, olivaceo limbata; rostro nigro; pedibus plumbeis. Foem. Supra olivacea; subtus flavido-rufescens; auricularibus fusco-brunne- scentibus; genis flavo tinetis; alis fuscis, olivaceo tinctis; cauda supra olivacea, subtus fusco-grisca. Juv. Foeminae similis, sed alis exterius rufo-brunneo tinctis ; rostro pallido. Long. tot. 0,185; al. 0©,105; caud. 0,078; rostri 0",021; tarsi 0,029. Hab. In Papuasia — Ins. Tenimberensibus (Forbes, Riedel). Questa specie appartiene al gruppo di quelle colla gola gialla, e sembra so- migliante alla P. astrolabii, dalla quale differisce pel collare cervicale giallo appena indicato. Lo Sharpe dice che essa somiglia molto alla P. torquata, Layard, di Taviuni (Isole Fiji), dalla quale differirebbe per essere più grande e di colorito più chiaro superiormente ed inferiormente. Il nome specifico fusco-flava è poco adatto a questa specie; esso fu dato al maschio giovane, che servi di tipo della specie. Io ho esaminato un esemplare giovane, raccolto dal Riedel, ed inviato al Museo di Torino dal Meyer. (450) Pachycephala christophori, TRISTR. Pachycephala astrolabi, part., Gadow, Cat. B. Brit. Mus. VIII, p. 200 (1883). Pachycephala chrystophori, Ramsay, Pr. Linn. S. N. W. VII, p. 25 (1882) (Isole Salomone) — Tristr., Ibis, 1882, pp. 137, 142. — Salvad., Ibis, 1884, p. 323. — Tristr., Ibis, 1884, p. 398. — Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XXIII, pl. 11 (1887). (451) Pachycephala mentalis, WaLL. Pachycephala mentalis, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 60 (4881) — Gad., Cat. B. VIII, p. 189 (1883) — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 530 (Ternate) (1884. — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 374 (Ternate, Batchian). Il Gadow annovera Timor tra le località abitate da questa specie, la qual cosa certamente non è esatta, e probabilmente il giovane esemplare di Timor, che egli attri- buisce alla P. mentalis, spetta invece alla P. calliope, che è appunto di Timor. (452) Pachycephala macrorhyncha, STRICKL. Pachycephala macrorhyncha, Blas. u. Nerk., Verh. z.-b. Gesellsch. Wien,1882, p. 423 (Amboina). —- Sharpe, Rep. Alert, p. 15 (1884) — Salvad., Ibis, 1884, p. 323. Pachycephala melanura, part., Gad., Cat. B. VIII, p. 185 (1883). È probabile che gli esemplari delle Isole Sulla debbano essere riferiti ad una specie distinta (P. clio, Wall.). [228] T. SALVADORI 103 (453) Pachycephala obiensis, SALVAD. Pachycephala melanura, part., Gad., Cat. B. VII, p. 185 (1883). Pachycephala obiensis, Sharpe, Report Alert, p. 15 (1884). — Salvad., Ibis, 1884, p. 323. — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 571. (454) Pachycephala melanura, Goutp. Pachycephala melanura, part., Gad., Cat. B. VIII, p. 185 (1883). — Sharpe, Report Alert, p. 15 (1884). — Salvad., Ibis, 1884, p. 323. — Ramsay, Tab. List, p. 5 (1888). (455) Pachycephala collaris, Ramsay. Pachycephala collaris, Gad., Cat. B. VIII, p. 197 (1883). — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXI, pl. 10 (1886). Sp. 1097 (455.is) Pachycephala sharpei, MEYER. Pachycephala Sharpei, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 36 (Ins. Babbar) (Tipo esaminato). Capite nigro; torque pectorali nigro, plumarum scapis albis, torque nuchali flavo; notaco reliquo viridi-olivaceo; gula alba; gastraco et subcaudalibus lacte flavis; remigibus obscure fuscis, exterius viridi-olivaceo, primariis paullum grise- scenti marginatis, intus basin versus et subalaribus albis, flavo tinctis, tectricibus alarum superioribus viridi-olivaceo late marginatis; cauda olivacea, apicem versus migricanti; rostro nigro; pedibus plumbeis. Long. tot. 0",160; al. 0"”,090; caud. 0%,070; rostri culm. 0”%,020; tarsi 0",025. Hab. in Papuasia — Ins. Tenimberensibus, Babbar (Aiedel). Io ho modificato alquanto la descrizione data dal Meyer di questa specie, giacchè avendo potuto per sua cortesia esaminarne l'esemplare tipico, non ho trovato che le remiganti e le cuopritrici superiori delle ali siano di color fulvo scuro. Il Meyer dice che questa specie è affine alla P. collaris, Ramsay, dalla quale si distingue per diversi caratteri e specialmente per le strie bianche lungo gli steli delle piume nere della fascia pettorale, e per la coda non unicolore, ma olivacea alla base e nereggiante verso l’apice. (456) Pachycephala innominata, SALVAD. Pachycephala innominata, Gad., Cat. B. VIII, p. 197 (1883). (457) Pachycephala soror, ScLAT. Pachycephala affinis, Meyer, Sitzb. k. Akad. Wien, LXIX, pp. 69, 392 (1874). — Sclat., Ibis, 1874, p. 417. — Meyer, 1. c. LXX, pp. 70, 128 (nota) (1874) — ? Oust., Bull. Soc. Philom. Paris, 1877, p. 57. — Salvad.. Ann. Mus. Civ. Gen. X, p. 142 (1877) — Id., Orn. Pap. e Mol. II, p. 224 (1881). Pachycephala soror, Gad., Cat. B. VIII, p. 195 (1883). — Guillem.,P. Z. S. 1885, p. 637 (Arfak).— Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. III, p. 21 (1886) (Monti Hufeisen). Pachycephala sp., Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1884, p. 200, sp. 14 (= P. soror, Sclat. juv.). Il Meyer (Zeîtschr. f. ges. Orn. I, p. 200, 1884) sostiene che la sua P. affinis (Stiteb. lk. Akad. Wien, LXIX, p. 392, 1874) sia la femmina della P. soror, Sclat. [229] 414 7, Salvadori. 104 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE e non della P. sch/egeli, Rosenh., come a me era sembrato facendo il confronto del tipo con le femmine della P. scWZegeli. Inoltre il Meyer afferma che gli esemplari dei Monti Arfak sembrano più vivamente coloriti di quelli dei Monti Hufeisen, la quale cosa non mi è apparsa esatta, laddove è notevole la differenza nel becco molto più breve (0",012, invece di 0",014) nei due esemplari dei Monti Hufeisen, che ho potuto esaminare per cortesia del Meyer. Sp. 1098 (457?is) Pachycephala meyeri, SaLvapn. Pachycephala affinis, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 200, sp. 44 (Arfak) (1884, nec Sitzb. k Akad. Wien, LXIX, p. 392, 1874). Supra brunnescenti-olivacea, pileo obscure griseo, fronte clariore, lateribus ca- pitis fusco-brunneis; mento, gula et pectore summo sordide albis, torque pectorali obsoleto brunescenti-griseo; gastraco, abdomine, corporis lateribus et subcaudalibus sulphureis; awxillaribus et subalaribus clarioribus; alis et cauda fuscis, remigum et rectricum pogoniis externis olivaceo limbatis; alis subtus fusco-griseis; remigum pogomiis internis albescenti marginatis; rostro migro; pedibusque in exuvie plumbeis. Long. tot. circa 0%,140(4); al. 0",077; caud. 0",036; tarsi 0°,020; rostri 02.013. Hab. in Papuasia — Nova Guinea, Montibus Arfak (Laglaîze, Meyer). Il tipo di questa specie è una femmina raccolta dal Laglaize, ma il Meyer rife- risce alla medesima un’altra femmina della sua collezione, sebbene per talune differenze che essa presenta, egli non possa’ escludere il dubbio che debba essere riferita ad un’altra specie. Le differenze sarebbero le seguenti: il suo esemplare ha le parti superiori di colore un poco più pallido, il colore bianchiccio della gola non s’arresta netta- mente al petto, ove non appare una fascia trasversale, ma passa gradatamente nel color grigio-bruniccio del petto; inoltre i margini interni delle remiganti hanno una leggera tinta giallognola; anche nelle dimensioni havvi una piccola differenza: lung. tot. 0",140; al. 0",077; coda 0%,058; tarsi 0",0195; becco 0",0125. Ho esaminato ambedue gli esemplari menzionati dal Meyer e credo anche io che appartengano ad una stessa specie, ad onta delle lievi differenze indicate dal Meyer. La P. meyeri, Salvad. (=affinis, fem. Meyer, 1884) differisce dalla P. schle- geli fem. pei seguenti rispetti: in questa il bianco sporco della gola non scende tanto in basso, i margini scuri delle piume presentano un aspetto ondulato, il colore grigio del petto è più cupo e meno bruniccio , si estende meno in basso e passa in un giallo olivaceo-verdognolo, laddove nella P. meyeri il giallo è un puro giallo-zolfino ; inoltre nella P. sehlegeli fem. le parti superiori sono più olivacee, la testa è più azzurognola (plumbea ?), le piume auricolari meno diverse dal colore del capo, laddove nella nuova specie le auricolori sono più distintamente brune; finalmente essa differisce per le dimensioni: nella P. schelegeli le ali, la coda ed i tarsi sono più lunghi, il becco invece è più corto: al, 0%,079-0",082; coda 0°,060-0",062; tarso 0",022-0",0225; becco 0",011. (4) IL Meyer dà mill. 130 per la lunghezza totale, ma la pelle è evidentemente accorciata colla preparazione, [230] T. SALVADORI 105 La P. meyeri differisce poi dalla P. soror fem. pei seguenti rispetti: questa ha il becco più grande; il colore giallo olivaceo comincia subito sotto il bianco della gola e finalmente le dimensioni sono maggiori: al. 0",087; cod. 0",0685:; tarso 0”,021; becco 0",014. Il Meyer crede probabile che il maschio sconosciuto dalla sua nuova P. affinis (=meyeri, Salvad,) abbia la gola bianca, circondata inferiormente da una fascia pet- torale nera. Tuttavia non è improbabile che la P. meyeri appartenga al sottogenere Hyloterpe, le cui specie non presentano differenze cospicue nei due sessi. Non so comprendere come il Meyer abbia proposto di usare per questa sua specie il nome P. affinis, già da lui adoperato nel 1874 per la femmina di un’altra specie ! (458) Pachycephala schlegeli, RosENB. Pachycephala schlegelii, Salvad., Orn. Pap. e Mol. II. p. 228 (syn. emend.) (1881). — Gad., Cat. B. VIII, p. 195 (1883. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 202, sp. 12 e 13 (1884)! — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 638 (Arfak) Il Meyer descrive due femmine giovani, che anche io ho esaminato, aventi più o meno di colore rosso-rugginoso sulla testa, sulla cervice, sul groppone e sulle ali. Inoltre io credo che spetti alla stessa specie un esemplare che egli descrive come giovane di specie ignota ; le sue dimensioni corrispondono con quelle della P. sehle- geli e credo che esso sia in stato di transizione dall’abito giovanile all’abito adulto. (459) Pachycephala (?) rufinucha, ScLAT. Pachycephala rufinucha, Gad., Cat. B. VIII, p. 214 (1883). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 638 (Arfak). (460) Pachycephala griseiceps, G. R. GR. Pachycephala griseiceps, part., Gad., (Cat. B. VIII, p. 215 (1883). — Salvad., Ibis, 1884, p. 324. — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 33 (Waigeu). — Pachycephala jobiensis, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1884, p. 203 (Waigeu!) (nec Sitzb. k. Ak. Wiss. Wien, LXIX, p. 394). L’esemplare di Omka in Waigiou (Laglaize), menzionato dal Meyer col nome di P. jobiensis, se pure la località indicata è esatta, mi sembra riferibile alla 2. griseiceps, specie nota di Waigiou e che somiglia molto alla P. jobiensis. (461) Pachycephala jobiensis, MEYER. Pachycephala griseiceps, part., Gad., Cat. B. VIII, p. 215 (1883). Pachycephala jobiensis, Salvad., Ibis, 1884, p. 324. (462) Pachycephala miosnomensis, SALVAD. Pachycephala griseiceps, part., Gadow, Cat. B. VIII, p. 215 (1883). Pachycephala miosnomensis, Salvad., Ibis, 1884, p. 324. (463) Pachycephala rufipennis, G. R. Gr. Pachycephala rufipennis, Gad., Cat. B. VIII, p. 218 (1883). [231] 106 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (464) Pachycephala dubia, RAMSAY. Pachycephala brunnea, Ramsay (nec Wall.) — Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XIV, pI. 14 (1883). — Gad., Cat. B. VIII, p. 219 (1883). (465) Pachycephala griseonota, G. R. Gr. Pachycephala griseonota, Gad., Cat. B. VIII, p. 217 (1883). (466) Pachycephala cinerascens, SALvap. Pachycephala cinerascens, Gad., Cat. B. VIII, p. 246 (1883). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 530 (Ternate) (1884). (467) Pachycephala phaeonota ($S. MiiLL.). Pachycephala phaeonota, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 65, pl. XVII, f. 4 (1884), — Gad., Cat. B. VIII, p. 214 (1883). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 530 (Ternate) (1884). (468) Pachycephala hyperythra, SALVAD. Pachycephala hyperythra, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XIV, pl. 12 (1883). — Gad., Cat. B. VIII, p. 213 (1883), Lo Sharpe esprime il dubbio che gli esemplari raccolti nei Monti dell’Astrolabio, nella Nuova Guinea meridionale-orientale, possano appartenere ad una specie distinta. (469) Pachycephala leucogastra, Sarv. et D’ALB. Pachycephala leucogastra, Gad., Cat. B. VIII, p. 222 (1883). Sp. 1099 (469ris) Pachycephala arctitorquis, ScLAT. Pachycephala arctitorquis, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 54, 55, 195, 200, pl. XIII. — Gad., Cat. B. VIII, p. 368 (1883). — Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XV, pl. 13 (1883). — Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 34. — Forbes, P. Z. S. 1884, pp. 428, 432. — Salvad.. P. Z. S. 1884, p. 578. Pachycephala Riedelii, Meyer, l. c. p. 35 (Timor-laut). Supra cinerea, interscapulio obsolete fusco striolato; capite nigro cum torque jugulari concolore conjuneto; gula el corpore subtus albis ; alis caudaque migris cinereo limbutis; subalaribus et remigum. marginibus interioribus albis; rostro et pedibus migris. Foem. Supra fusco-cinerea, sincipite brunnescenti; secundariarum pogontis externis eodem colore, sed vividiore, primariarum fulvescenti marginatis; pectore, abdo- mine et subcaudalibus fulvo-brunnescenti-albis, gula et pectore nigrescenti striolatis, subalaribus et remigum marginibus interioribus albescentibus ; rostro pedibusque nigris. Juv. Supra rufescens, subtus albida, fusco striolata; rostro pallido. Long. tot. 0",155-0",140; al. 0",080-0"%,078; caud. 0”,069-0",063; rostri culm. 0%,015; tarsi 0",022-0%,021. Hab. in Papuasia — Ins. Tenimberensibus, Timor-laut (Forbes, Riedel). Questa specie somiglia alla P. Zeucogastra, Salvad. et d’Alb.; il maschio diffe- risce da quello della specie della Nuova Guinea per la fascia giugulare nera più stretta [232] T. SALVADORI 107 e per avere un indistinto collare grigio, che separa il nero della testa dal grigio del dorso. Il Meyer vorrebbe che gli esemplari descritti dallo Sclater come femmine di questa specie appartenessero ad una specie distinta (P. riedelii, Meyer), la quale cosa è stata contraddetta dal Forbes ed anche a me non sembra esatta; io credo che la P. riedelii, Meyer, sia fondata sopra i giovani della P. arctitorquis, la femmina della quale è stata esattamente descritta dal Meyer. La P. arctitorquis, secondo il Forbes, è specie molto comune nelle Isole Te- nimber, ove frequenta gli alberi, e talora discende anche sul terreno. Sp. 1100 (4691) Pachycephala kebirensis, MEYER (?). Pachycephala kebirensis, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. I, p. 35 (1884) (Babbar) (Tipo esaminato). Pachycephala arctitorquis, part., Forbes, P. Z. S. 1884, pp. 428, 432. Foem. Foeminae P. aretitorquis similis, sed supra olivaceo lavata, subtus al- bidior, cauda longiore; rostro pallide fusco. Long. tot. 0,150; al. 0",080; caud. 0",071; rostri 0”,015; tarsi 0",023. Hab. in Papuasia — Ins. Tenimberensibus, Babbar seu Kebir (Rzedel). Il Meyer ha descritto una femmina che egli non crede di poter riferire alla P. arctitorquis, cui invece la riferisce il Forbes, ma senza avere esaminato il tipo del Meyer. Questi ha avuto la cortesia d’inviarmelo, ma per causa della insufficienza dei materiali di confronto io non sono in grado di decidere la questione. (470) Pachycephala monacha, G. R. Gr. Pachycephala monacha, Gad., Cat. B. VIII, p. 222 (1883). (471) Pachycephala leucostigma, SALvAD. Pachycephala leucostigma, Gad., Cat. B. VII, p. 223 (1883). (472) Pachycephala spinicauda (J. et P.). Pachycephala spinicauda, Gad., Cat. B. VIII, p. 182 (nota 4) (1883). (473) Pachycephalopsis hattamensis (MEYER). Pachycephala hattamensis, Gad., Cat. B. VIII, pp. 225, 368 (1883). Pachycephalopsis hattamensis, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 638 (Arfak). Sp. 1101 (473%is) Pachycephalopsis fortis (GApow). Pachycephala fortis, Gad., Cat. B. Brit. Mus. VIII, p. 369 (41883). Pachycephalopsis fortis, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVI, pl. 5 (1884). Supra virescenti-olivacea ; capite, cervice, lateribus colli, auricularibusque griseo- schistaceis ; loris griseo-albidis ; genis, gula et pectore summo pallide griseis, scapis plumarum colli antici fuscis; abdomine medio albido, lateribus corporis brunne- scente-olivaceo tinctis; tibiis griscis, olivacco tinctis; subcaudalibus flavis ; alis fuscis, olivaceo marginatis, remigibus subtus fuscis, intus cinereo marginatis; cauda fusco - [238] 108 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE olivacea, rectricibus in pogonio externo virescentioribus, obsolete fusco transfascio- latis; rostro fusco; pedibus plumbeis (2). Long. tot. 0",167; al. 0”,092; caud. 0”,069; rostri 0",021; tarsi 0”,026. Hab. in Papuasia — Nova Guinea meridionali-orientali, in Montibus Astrolabii (Goldie). Dice lo Sharpe che questa specie è affine alla P. hattamensis (Meyer), cui so- miglia pel dorso verde-olivaceo e per la testa grigia, ma ne differisce per la gola e per la parte superiore del petto di colore grigio uniforme, pel sottocoda di color giallo-chiaro e perla mancanza di colore rossigno sulle ali. Devo confessare che, giudicando dalla figura, non mi sembra che questa specie sia una vera Pachycephalopsis, giacchè non scorgo i tarsi lunghetti e la coda piut- tosto breve, pei quali caratteri le specie di quel genere differiscono dalle vere Pa- chycephalae. (474) Pachycephalopsis albispecularis (SALvap.). Pachycephala albispecularis, Gad., Cat. B. VIII, p. 212 (1883). (1002) Pachycephalopsis poliosoma, SHARPE. Pachycephala poliosoma, Gad., Cat. B. VIII, p. 226, pl. 9 (1883). — Salvad., Ibis, 1884, p. 324. (475) Pachycare flavogrisea (MEyER). Pachycare flavogrisea, Gad., Cat. B. VIII, p. 227 (1883). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 638 (Arfak). (476) Orthonyx novae guineae, MEYER. Orthonyx novae guineae, Sharpe, Cat. B. VII, p. 672 (1883). (477) Climacteris placens, ScLAT. Climacteris placens, Gad., Cat. B. VIII, p. 335 (1889). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 638 (Arfak). (478) Sittella papuensis (SCHLEG.). Sittella papuensis, Gad., Cat. B. VIII, p. 365 (1883). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 638 (Arfak). Il Guillemard descrive un esemplare senza le macchie (obsolete) bianche sul petto, sull’addome e sulle parti superiori, e senza traccia di bianco sul vessillo interno della 3°, 4° e 5° remigante primaria. Sp. 1102 (478Lis) Sittella albifrons, RAMSAY (?). Sittella albifrons, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII, p. 24 (1883). — Salvad., Ibis, 1884, p. 354. Capite et pectore summo albo-sericeis ; supracaudalibus albis, maculis fuscis in medio notatis; cauda fusca; subcaudalibus nigricantibus, maculis apicalibus latis notatis ; parte inferiore uropygii alba; rectricibus tribus extimis maculis apicalibus latis notatis, 4% et 5° apice vix maculatis; alis fuscis; remigibus quinque pri- mariis in pogonio interno macula alba parva notatis, unde ala subtus macula alba plus minusve conspicua notata; tectricibus inferioribus remigum primariarum [234] T. SALVADOBI 109 albo maculatis; pectore imo et gastraco reliquo albis, plumis singulis stria lata fusca in medio notatis; dorso et uropygio fuscis, plumis in medio nigro striatis; rostri flavi apice nigro; subalaribus fuscis; pedibus flavis. Juv. Magis fuscescens, et colore albo cinereo tincta. Long. tot. 0®,106; al. 0",086; caud. 0",042; rostri 0%,012; tarsi 0%,015. Hab. in Papuasia — in Nova Guinea meridionali-orientalis in Montibus Astro- labii (Rolles). Il Kolles ha trovato questa specie sugli altipiani dei Monti dell’Astrolabio a 3000 piedi circa di altezza; essa frequentava in branchetti gli Eucalipti. To non riesco ad afferrare le differenze fra questa specie e la SS. papuensis (Schleg.), colla quale il Ramsay non la confronta; non è improbabile che sia la stessa specie. (479) Hermotimia theresia, SALVAD. Cinnyris theresae, Gad., Cat. B. IX, p. 74 (1884). (480) Hermotimia maforensis (MEYER). Cinnyris aspasiae, part., Gad., Cat. B. IX, p. 68 (1884). Hermotimia maforensis, Salvad., Ibis, 1884, p. 325. (481) Hermotimia mysorensis (MEYER). Cinnyris aspasiae, part., Gad., Cat. B. IX, p. 68 (1884). Hermotimia mysorensis, Salvad., Ibis, 1884, p. 325. (482) Herrnotimia jobiensis (MEYER). Cinnyris aspasiae, part., Gad., Cat. B. IX, p. 68 (1884. Hermotimia jobiensis, Salvad., Ibis, 1884, p. 325. Cinnyris jobiensis, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 638 (Jobi). (483) Hermotimia aspasia (LEss.). Hermotimia aspasia, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 436 (Morocco, East Cape) (1882). — Salvad., Ibis, 1884, pp. 325, 326. — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 33 (Waigeu). YNectarinia zenobia, Bernst.(nec Less.),in Musschenbr.,Dagboek, pp. 148,154(Sorong, Seleh)(1883). Ginnyris aspasiae, part., Gad., Cat. B. IX, p. 68 (1884. — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 639 (Waigiou, Mysol). Fra le località abitate da questa specie, o razza secondo’ il Gadow, questi an- novera Amboina, dove essa non è stata mai trovata e vive invece la H. aspasioides. (484) Hermotimia cornelia, SALVAD. Cinnyris aspasiae, part., Gad., Cat. B. IX, p. 68 (1884). Hermotimia cornelia, Salvad., Ibis, 1884, p. 325. (485) Hermotimia chlorocephala (SALvap.). Cinnyris aspasia, part., Gad., Cat. B. IX, p. 68 (1884). — Guillem., P. Z. S. 1886, p. 639 (Q Aru). Hermotimia chlorocephala, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 286 (1884). [235] 110 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE ll Meyer da le dimensioni di due femmine delle isole Aru, notevoli per la loro piccolezza: al. 0",050-0",052; coda 0",028; becco 0",015. Queste dimensioni sono state da me verificate in una delle due femmine menzionate. (486) Hermotimia corinna, SALVAD. Cinnyris aspasiae, Gad., Cat. B. IX, p. 68 (1884). Hermotimia corinna, Salvad., Ibis, 1884, p. 325. Nectarinia corinna, Finsch, Vòg. d. Sildsee, p. 10 (1884) (Nova Britannia). (487) Hermotimia aspasioides (G. R. GR.). dAermotimia aspasioides, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 63 (1881. — Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Ges. Wien, 1882, p. 424 (Amboina, nido ed uova) — Salvad., Ibis, 1884, pp. 325, 326. Cinnyris aspasiae, part., Gad., Cat. B. IX, p. 68 (1884. Il Gadow ha indicato questa specie, o razza secondo lui, come vivente nella Nuova-Guinea orientale-meridionale e nella Nuova Britannia, invece essa è propria del gruppo di Ceram, ove rappresenta la H. aspasia della Nuova-Guinea. Sp. 1103 (487bis) Hermotimia cristianae (TRISTR.). Cinnyris cristianae, Tristr., Ibis, 1889, p. 555. C. (Hermotimia) H. corinnae similis, sed paullo major ; pileo plus aurato ; gutture chalybaco-caeruleo, minime purpurescente ; rostro longissimo; rostro pedi busque migris. Hab. in ins. St. Aignan dicta (Thomson). Il Tristram ha ricevuto due maschi di questa specie, e dice che essa somiglia molto alla H. aspasioides, dalla quale si può distinguerla immediatamente pel becco molto più lungo che non nelle altre specie e per la colorazione metallica del pileo, che è intermedia fra il verde metallico scuro della H. corinna ed il dorato della H. auriceps. La gola è di un azzurro metallico splendente, senza alcuna traccia del violetto che si trova in molte altre specie. (489) Hermotimia proserpina (WALL.). Cinnyris aspasiae, part., Gad., Cat. B. IX, p. 68 (1884). Hermotimia proserpina, Salvad., Ibis, 1884, p. 325. (489) Hermotimia nigriscapularis, SALVAD. Cinnyris aspasiae, part., Gad., Cat. B. IX, p. 68 (1884. Hermotimia nigriscapularis, Salvad., Ibis, 1884, p. 325. (490) Hermotimia salvadorii (SHELLEY). Cinnyris aspasiae, part., Gad., Cat. B. IX, p. 68 (41884). Hermotimia salvadorii, Salvad., Ibis, 1884, p. 325. (491) Hermotimia auriceps (G. R. Gr.). Hermotimia auriceps, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 64 (1881). — Id., Ibis, 1884, p. 325. — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 530 (Ternate) (1884). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 33. — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 572 (Ternate, Batchian, Bisa). — Salvad., Ibis, 1886, p. 152. [236] T. SALVADORI 111 Hermotimia aspasiae, part., Gad., Cat. B. IX, p. 68 (1884. Io ho già fatto notare che l’esemplare indicato di Waigiou dal Nehrkorn era invece di Galela in Halmahera. Dice il Guillemard che un esemplare dell’Isola Bisa, nel gruppo di Obi, è notevole pei riflessi bronzati della testa. (492) Hermotimia morotensis (SHELLEY). Ginnyris aspasiae, part., Gad. Cat. B. IX, p. 68 (1884). Hermotimia morotensis, Salvad., Ibis, 1884, p. 325. (493) Cyrtostomus zenobia (LEss.). Cyrtostomus zenobia, Salvad., Voy. Chall. Birds, p. 62 (1881. — Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Gesellsch. Wien, 1882, p. 425 (Amboina) — Blas., P. Z. S. 1882, p. 708 (Ceram.. Ginnyris zenobia, Gad., Cat. B. IX, p. 90 (1884). (494) Gyrtostomus frenatus (S. MiLL.). Nectarinia frenata, Sclat., Voy. Chall., Birds, p. 28 (1881) — Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 9 (Nova Britannia), pp. 25, 32 (1884). Cyrtostomus frenatus, Salvad., Voy. Chall., Birds, pp. 61, 80 (1881). — Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. I, p. 37 (nido ed uova), — Id., Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 287 (1884). — Pleske, Bull. Acad, Petersb. XXIX, p. 531 (uovo) (Ternate) (1884). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 33 (Waigeu). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 35 (Tarawai). Cinnyris frenata, Ramsay, Pr. Linn. S. N. W. VII, p. 28 (1882) (Isole Salomone). — Tristr., Ibis, 1882, pp. 135, 142. — Ramsay, Tab. List, p. 14 (1888). Cinnyris jugularis, part., Gad., Cat. B. IX, p. 84 (1884) — Salvad., Ibis, 1884, p. 325. Ginnyris frenatus, Guillem., P. Z. S. 1885, pp. 572 (Ternate, Batchian), 639. — Grant, P. Z. S. 1888, p. 197 (Aola). (496) Dicaeum vulneratum, WALL. Dicaeum vulneratum, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 63 (1881). — Blas. u. Nerk., Verh. z.-b. Gesellsch. Wien, 1882, p. 425. — Sharpe, Cat. B. X, p. 29 (1885). (497) Dicaeum layardorum, SALVAD. Dicaeum layardorum, Sharpe, Cat., B. X, p. 32 (1885). (498) Dicaeum schistaceiceps, G. R. Gr. Dicaeum schistaceiceps, Sharpe, Cat. B. X, p. 28 (1885). (499) Dicaeum erythrothorax, Less. Dicaeum erythrothorax, Sharpe, Cat. B. X, p. 31 (1885). (500) Dicaeum pectorale, MiLL. et SCHLEG. ? Dicaeum personatum, Bernst., in Musschenbr., Daghoek, p. 149 (Sorong) 1883). ? Dicaeum papuense, Bernst. (nec Gm.), op. cit. p. 156 (Kalwal) (1883). Dicaeum pectorale, Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p.33 (Waigeu) — Sharpe, Cat. B. Brit. Mus. X, p. 29 (1885). — Guillem., P. Z. S. 1885, p.639. — Sharpe, Gould’s B. New. Guin. pt. XXI, pl. 12 (1886). (501) Dicaeum maforense, SALVAD. Dicaeum maforense, Sharpe, Cat. B. X, p. 33 (1885). [237] 15 7. Salvadrri, 112 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (502) Dicaeum mysoriense, SALVAD. Dicaeum mysoriense, Sharpe, Cat. B. X. p. 34 (1885). (503) Dicaeum jobiense, SaLvap. Dicaeum geelvinkianum, Sharpe, Cat. B. X, p. 34 (1885). Sp. 1104 (503?is) Dicaeum nitidum, TRISTR. Dicaeum nitidum, Tristr., Ibis, 1889, p. 555. Dicaeum D. rubro-coronato statura et coloribus simillimum, sed dorso, scapu- laribus et remigibus viridi-olivaceis, nec purpureo-caeruleis, diversum. Hab. in insula Sudest dicta (Thomson). Il Tristram ha ricevuto un esemplare di questa specie. (504) Dicaeum rubro-coronatum, SHARPE. Dicaeum rubro-coronatum, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 436 (Morocco) (1882). — Id., Cat, B. X, p. 26, pl. I, f. 1 (1886. Sp. 1105 (504bis) Dicaeum pulchrius, SHARPE. Dicaeum rubro-coronatum, Sharpe, Jovrn. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 436 (1882) (nec Sharpe 1876) Dicaeum pulchrius, Sharpe, P. Z. S. 1883, p. 579. — Id., Cat. B. X, p. 27, pl. I, f. 2 (1885). Dicaeum simile D. rubro-coronato, sed pilei colore scarlatino magis extenso et usque ad nucham producto et praecipue corporis lateribus flavicanti-olivaceis, nec cinereis, distinguendum (Sharpe). Long. tot. 0",081; al. 0",064; caud. 0",025; rostri 0”,010; tarsi 0",010. Hab. in Papuasia — Nova Guinea meridionali-orientali, in montibus Astrolabii (Goldie). (505) Dicaeum rubrigulare, D’ALB. et SALvAD. Dicaeum rubrigulare, Sharpe, Cat. B. X, p. 28 (1885). (506) Dicaeum albo-punctatum, D’ALs. et SALVAD. Dicaeum albo-punctatum, Sharpe, Cat. B. X, p. 28 (1885). Sp. 1106 (506) Dicaeum salvadorii, MeyER. Dicaeum salvadorii, Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. I, p. 38 (41884) (Ins. Babbar) (Tipo esaminato). — Sharpe, Cat. B. X, p. 26 (1885. Supra migro-cacruleum, nitens; supracaudalibus, gula pectoreque pulchre ru- bris; subtus albidum, stria media gastraci lata migra; subalaribus albis; rostro pedibusque ‘nigris. Long. tot. 0",085; al. 0”,058; caud. 0”,033; rostri 0”,010; tarsi 0°,015. Hab. in Papuasia — Ins. Babbar (Riedel). Dice il Meyer che questa specie somiglia al D. mackloti, Mill. di Timor, ma [238] T. SALVADORI 113 che ne differisce per le ali più lunghe, pel colore rosso della gola discendente più in basso sul petto e più ocraceo, essendo le piume bianche alla base, poi gialle ed all'estremità rosse; nelle piume del D. mack/oti, manca il giallo. Ho esaminato il tipo di queste specie, ma non ho potuto confrontarlo con esem- plari della specie di Timor. (507) Dicaeum ignicolle, G. R. Gr. Dicaeum ignicolle, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 282 (1884). — Sharpe, Cat. B. X, p. 24 (1885). (508) Dicaeum keiense, SALvAD. Dicaeum keiense, Sharpe, Cat. B. X, p. 22 (1885). Sp. 1107 (508 .i) Dicaeum fulgidum, ScLar. Dicaeum fulgidum, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 54, 56, 200. — Sharpe, Gould's B. New. Guin. pt. XV, pl. 6 (1883). — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 432. -—- Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 194 (1884) — Sharpe, Cat. B. X, p. 22 (1885). — Biittik., Not. Leyd. Mus. VII, p. 64 (1886). Supra nitide purpurescenti-nigrum; subtus album, coccineo perfusum; hypo- chondriis olivaceo mixtis; subalaribus et remigum pogoniis internis albis, rostro et pedibus migris. Foem. Supra fusco-olivacea, capite grisescente; alis nigris, fusco olivaceo mar- ginatis; rectricibus nigris, olivaceo marginatis; loris obsolete albis; auricularibus olivaceo-cinereis; genis et gula albidis, pectore et abdomine ochraceo tinetis ; sub- caudalibus pallide rubro tinctis; subalaribus albis, arvillaribus ochraceo tinctis; remigibus subtus fuscis, margine pogonùi interni albo; rostro, pedibus et iride nigris. Long. tot. 0",089; al. 0",054; caud. 0",029; rostri 0",010; tarsi 0%,013. Hab. in Papuasia — Ins. Tenimberensibus, Larat, Loetoe (Forbes, Riedel). Lo Sclater ha descritto il maschio e lo Sharpe anche la femmina; il primo dice che questa specie somiglia al D. ignicolle ed al D. Keiense, ma che ne differisce per avere tutto il ventre tinto di rosso. Secondo lo Sharpe il carattere distintivo del D. fulgidum dal D. keiense sa- rebbe nel colore dei fianchi, olivaceo in questo ed ocraceo in quello. Il Biittikofer, il quale sembra ignorare la pubblicazione del vol. X del Cata- logue of Birds, pretende che una femmina di questa specie non sia punto differente dal maschio del D. keiense. È a desiderarsi che ulteriori confronti facciano conoscere meglio le differenze fra le due specie. (509) Dicaeum eximium, ScLar. Dicaeum eximium, Sharpe, Cat. B. X, p. 33 (1885). (510) Dicaeum aeneum, Jaco. et PucHER. Dicaeum aeneum, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 28 (1882) (Isole Salomone). — Tristr., Ibis, 1882, p. 142. — Sharpe, P. Z. S. 1883, p. 579. — Id., Gould’s B. New Guin. pt. XXII, pl. 411 (1884). — Id., Cat. B. X, p. 30 (1885). — Grant, P. Z. S. 1888, p. 197. [239] 114 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Sp. 1108 (510ri) Dicaeum tristrami, SHARPE. Dicaeum tristrami, Sharpe, P. Z. S. 1883, p. 579. — Id., Gould’s B. New Guin. pt. XVII, pl. 5 (1884). — Id., Cat. B. X, p. 34 (1885). Supra fusco-brunneum; plumarum dorsi marginibus albidis: alis fusco-nigris, remigibus secundariis ultimis dorso concoloribus ; supracaudalibus et cauda nigri- cantibus; plumis frontis, superciliorum et auricularibus conspicue albido marginatis ; loris, genis anticis et mento nigricantibus ; genis posticis, gula et collo antico albidis, plumarum basi fusca ; lateribus pectoris summi brunneis, plumarum marginibus al- bidis; pectore medio, abdomine et subcaudalibus albis; lateribus cinereis ; axillaribus et subalaribus albis; remigibus subtus fuscis, intus albidis; rostro et pedibus migris; îride grisea. Long. tot. 0",090; al. 0",058; caud. 0”,039; rostri 0"”,011; tarsi 0",014. Hab. in Papuasia — Ins. Salomonis, San Cristoval (Richards). Come fa notare lo Sharpe, questa specie si allontana da tutte le altre del genere Dicaeum pel suo modo di colorazione; essa è notevole pel colorito bruno delle parti superiori, e per la faccia bianchiccia. (511) Melanocharis unicolor, SALVAD. Melanocharis unicolor, Sharpe, Cat. B. X, p. 82 (1885). (994) Melanocharis bicolor, Ramsay. Melanocharis bicolor, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII p. 24 (1883). — Sharpe, Cat, B. X, p. 81 (1885). (513) Melanocharis nigra (LEss.). Melanocharis nigra, Nehrk., Journ. tf. Orn. 1885, p.33 (Waigeu) — Sharpe, Cat. B. X. p. 80 (1885). (514) Melanocharis chloroptera, SALVAD. Melanocharis chloroptera, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 287 (1884. — Sharpe, Cat. B. X,, p. 80 (1885). (515) Urocharis longicauda, SALVAD. Urocharis longicauda, Sharpe, Uat. B. Brit. Mus. X, p. 79 (1885) — Id., Gould's B. New Guin. pt. XIX, pl. 5 (1885). (516) Pristorhamphus wersteri, FinscA. Pristorhamphus wersteri, Sharpe, Cat. B. Brit. Mus. X, p. 82 (1885). — Id., Gould's B. New Guin. pt. XIX, pl. 4 (1885). — Gnillem., P. Z. S. 1885, p. 639 (Arfak). Il Guillemard afferma che una femmina della sua collezione non ha traccia delle macchie bianche sulla coda; essa merita di essere ulteriormente studiata. (517) Rhamphocharis crassirostris, SALVAD. Rhamphocaris crassirostris, Sharpe, Cat. B. Brit. Mus. X, p. 84 (1885). — Id., Gould's B. New Guin. pt. XX, pl. 6 (1885). [240] T. SALVADORI 115 (518) Oreocharis arfaki (MEyER). Oreocharis arfaki, Sharpe, Cat. B. X, p. 53 (1885). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 639 (Arfaky. (519) Myzomela nigrita, Gray. Myzomela megyeri, Salvad., Ann. Mus, Civ. Gen. VII, p. 947 (1875). Myzomela nigrita, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 80 (1881). — Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 437 (Choqueri) (1883). — Gad., Cat. B. Brit. Mus. ]X, p. 139 (1884). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 287 (1884) — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 640. — Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XXIII, pl. 7 (1887). Sp. 1109 (519bis) Myzomela ramsayi, FinscH. Myzomela Ramsayi, Finsch, Zeitschr. f. ges. Orn. III, p. 24 (1886. — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXIII (nel testo della 2. niîgrila) (1887). Myzomela M. nigritae, Gr. simillima, sed obscure fumigata. Long. tot. 0",110; al. 0%,064; caud. 0%,044-0",048; rostri 0",014; tarsi 0©,015-0",016. Hab. in Papuasia — Nova Hibernia, ins. Kapaterong et Nusa (Finsch). Questa specie differisce dalla M. nigrita della Nuova Guinea pel colore nero- bruniccio, o fuligginoso, cospicuo specialmente sul dorso e sulle ali. Inoltre, secondo il Finsch, la femmina è simile al maschio e manca del rosso che si trova sulla fronte e sulla gola della femmina della M. nigrita. (520) Myzomela pammelaena, ScLar. Myzomela pammelaena, Sclat., Voy. Chall., Birds, p. 28, pl. VII. f. 3 (1881), — ?Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, pp. 27, 268 (1882) (Isole Salomone). — Gad., Cat. B. IX, p. 140 (partim) (1884). Gli esemplari di Ugi e di St. Cristoval nelle Isole Salomone attribuiti a questa specie, giudicando dalla descrizione del Ramsay, sono più piccoli di quelli delle isole dell’Ammiragliato: Lungh. tot. 0",106; al. 0”,067: coda 0",048; becco 0",020 ; tarso 0",019. (1003) Myzomela tristrami, RAMSsAY. Myzomela tristrami, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 26 (1882) (Isole Salomone). Myzomela pammelaena, Ramsay (nec Sclat.), I. e. p. 27 (Ugi and St. Cristoval) (1882). — Gad., Cat. B. IX, p. 440 (partim) (1884). Alla M. tristrami vengono attribuiti gli esemplari delle Isole Salomone colla base del becco gialla, ed alla M. pammelaena, Sclat. quelli, pure delle Isole Salo- mone, col becco tutto nero; credo che sarebbe utile di confrontare gli ultimi coi tipi della M. pammelaena, Sclat. delle Isole dell’Ammiragliato. (521) Myzomela forbesi, RAMSAY. Myzomela forbesi, Gadow, Cat. B. IX, p. 135 (1884). — Tristr., Ibis, 1885, p. 556 (Fergusson Island). Hab. in ins. Fergusson (7Romson). [241] 116 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (522) Myzomela rosenbergi, SCHLEG. Myzomela rosenbergi, Gad., Cat. B. IX, p. 137 (1884) — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. X, p. 244 (1885), — Guillem., P. Z. S. 41885, p. 640 (Arfak). (1004) Myzomela erythromelas, SALvAD. Myzomela guentheri, Gad., Cat. B. Brit. Mus. IX, p. 429, pl.3 (1884). — Salvad., Ibis, 1884, p. 326, Io ho mostrato che la M. guentheri, Gadow, è identica colla mia specie. Sp. 1110 (1004bis) Myzomela rubro-cucullata, TRISTR. Myzomela rubro-cucullata, Tristr., Ibis, 1889, p. 228. Mas capite, dorso et uropygio coccineis; alis, cauda et corpore subtus toto cum macula anteoculari intense, nec fuliginose, nigris; remigum margine interna arcte albida; rostro pedibusque migris. Long. tot, 0”,130; al. 0",072; caud. 0",057; rostri 0",019; tarsi 0',017. Hab. in ins. Ludovicianis, St.-Aignans (Richards). Dice il Tristram che questa specie somiglia alla M. lifuensis, Layard, ma che ne differisce per essere un terzo più grande, raggiungendo le dimensioni delle specie maggiori; inoltre il colore rosso della testa non è separato, come nella IM. lifuensis, da un collare nero, ma si continua senza interruzione col rosso del mezzo del dorso, sulla gola non discende tanto in basso ed è molto nettamente definito. L’esemplare tipo di questa specie fu raccolto nelle Isole Luisiadi (St.-Aignans) dal Richards ed inviato al Tristram. (1005) Myzomela pulcherrima, Ramsay. Myzomela pulcherrima, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, pp. 27, 673 (1882). — Sclat., P. Z. S. 1883, p. 347 (Ugi). — Gad., Cat, B. IX, p. 131 (1884). Il Ramsay fa notare che in alcuni esemplari il colore rosso dell'addome e dei fianchi si estende anche sul sottocoda. Inoltre egli descrive un giovane, che suppone di questa specie: Tutte le piume del corpo e della testa di color scuro tinte di rosso- bruniccio; sulla fronte, sui lati della testa, sulla gola, sul petto, sul dorso e sul so- praccoda le piume hanno gli apici di color rosso più vivo; coda ed ali bruno-nericcie, marginate esteriormente, come anche le scapolari, di olivaceo; cuopritrici superiori delle ali marginate di rosso-bruniccio ; sottocoda bruno-rossigno: cuopritrici inferiori delle ali e margine interno delle remiganti verso la base bianchi; becco bruno-nericcio ; angolo della bocca giallo; piedi plumbei. Lungh. tot. 0";116; al. 0",061; coda 0",038; becco 0”,017; tarso 0,017. (523) Myzomela cruentata, MEvER. Myzomela cruentata , part., Gad., Cat. B. IX. p. 140 (1884) — Salvad., Ibis, 1884, p. 32o_ Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. III, p. 22 (Monti Hufeisen) (1886). Sp. 1111 (523 bis) Myzomela wakoloensis, ForBESs. Myzomela wakoloensis, Forbes, P. Z. S. 1883, pp. 115, 583. — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVIII, pl. 4 (1884). — Gad., Cat. B. IX, p. 441 (1884). — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 429. [242] T. SALVADORI 117 Coccinea; dorsi plumarum, scapularibusque basi nigra, apice late coccineo ; loris nigris; alis et cauda nigris, tectricibus minoribus et mediis alarum nigris, mediis interioribus apice rubris, majoribus et remigibus migris, olivaceo exterius limbatis; regione anali et subcaudalibus pallide olivaceo-flavidis, in medio fuscis, interdum paullum rubro tinctis; tectricibus alarum inferioribus et axillaribus albis ; margine interno remigum albidis ; rostro nigro, mandibulae basi flavida ; pedibus fusco-griseis; iride brumnea. Foem. Griseo-fusca, fronte, genis, gula et uropygio rubro tinctis; subtus rufo- flavescens. Long. tot. 0”,091; al. 0";052; caud. 0",033; rostri 0",012; tarsi 0”,015. Hab. in Moluccis — Buru (Forbes). Secondo lo Sharpe, questa specie somiglia alla M. cruentata, Meyer, più che non ad altra specie, ma ne differisce pel color rosso di tinta diversa, per le ali nere colle remiganti marginate di olivaceo e per la coda nera, senza tinta rossa. (524) Myzomela coccinea, RAMSsAY. Myzomela cruentata, part., Gad., Cat. B. IX. p. 140 (1884). — Salvad., Ibis, 1884, p. 327. Myzomeia erythrina, part., Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVII, pl. 9, fig. maior (1884). (525) Myzomela erythrina, ‘RAMSsAY. Myzomela cruentata, part., Gad., Cat., B. IX, p. 140 (1884). — Salvad., Ibis, 1884, p. 826. Myzomela erythrina, part., Sharpe, Gould°s B. New Guin. pt. XVII, pl. 9, fig. minor (1884). Io inclino a considerare la IM. coccinea delle Isole del Duca di York e la M. erythrina della Nuova Irlanda come specificamente distinte. Sp. 1112 (525is) Myzomela kleinschmidti, SHARPE. Myzomela cruentata, part., Gad., Cat. B. IX, p. 140 (1884). Myzomela kleinschmidti, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVII (nel testo della M. erythrina)(1884). Myzomela similis M. erythrinae (an potius M.coccineae, Ramsay ?), sed capite et gula obscurioribus et axillaribus subalaribusque infuscatis et rubro tinctis di- stinguenda. Hab. in Papuasia — Nova Britannia (K/einsehmidt). Lo Sharpe fa notare che questa specie è affine alla M. erythrina, part., Sharpe, (=coccinea, Ramsay), dalla quale differisce pei caratteri sopra indicati; nella specie del Ramsay le cuopritrici inferiori delle ali e le ascellari sono di color grigio-terreo, appena tinte di rosso. Gli esemplari della Nuova Britannia, menzionati dal Gadow, come spettanti alla M. cruentata, Meyer, molto probabilmente appartengono alla M. Wleinschmidti. (526) Myzomela sclateri, ForBESs. Myzomela sclateri, Gad., Cat. B. IX, p. 1441 (1884). (527) Myzomela lafargei, P. et J. Myzomela lafargei, Tristr., Ibis, 1882, p. 142. — Gad., Cat. B. IX, p. 135 (nota) (1884). La patria di questa specie è sempre incerta. [243] 118 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (528) Myzomela boiei, S. MiLL. Myzomela boiei, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 66 (1881). — Gad., Cat. B. IX, p. 133 (1884). (529) Myzomela adolphinae, SALVAD. Myzomela adolphinae, Gad., Cat. B. IX, p. 134 (1884) — Salvad., Ibis, 1882, p. 326. — Guillem., P. 2. S. 1885, p. 640. Questa specie non è, come vorrebbe il Gadow, una rappresentante della M. ery- throcephala sui Monti Arfak, appartenendo ad un gruppo differente, che comprende la M. boiei, la M. chloroptera e la M. annabellae. Sp. 1113 (529 %is Myzomela annabellae, ScLAT. Myzomela annabellae, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 54, 56, 200. — Sharpe, Gould’s B. New Guin pt. XV. pl. 7 (1883) — Gad., Cat. B. IX, p. 134 (1884). — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 432. — Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1882, Abh. I, p. 40 (Babbar), — ld., Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 194 (1884). Capite, collo, uropygio et supracaudalibus coccineis ; loris nigris; dorso, alis et cauda nigris, remigibus primartis exterius olivaceo limbatis; remigibus intus albido limbatis; pectore summo nigro, gastraco reliquo pallide olivaceo flavido, lateribus cinereo mixtis ; subcaudalibus albo flavidis, in medio obsolete fuscis ; subalaribus et axillaribus albis; rostro nigro; pedibus fusco-virescentibus; iride brunnea. Long. tot. 0®,091; al. 07,050; caud. 0",033; rostri 0",014; tarsi 02,015. Hab. in Papuasia — in Ins. Tenimberensibus, Loetoe (F'ordes), Babbar (Rzedel). Questa specie somiglia alla M. adolphinae, Salvad. della Nuova Guinea, ma ne differisce per avere il dorso ed il petto nero e non grigio scuri un po’ olivacei; inoltre le sue dimensioni sembrano alquanto minori. (530) Myzomela erythrocephala, GouLp. Myxomela erythrocephala, part., Gad., Cat. B. IX, p. 133 (1884). — Ramsay, Tab. List, p. 14. (531) Myzomela infuscata, SALVAD. Myzomela erythrocephala, part., Gad., Cat. B. IX, p. 133 (1884) — Guillem. (nec Gould), P. 2. S. 1885, p. 640 (Aru). Myzomela infuscata, Salvad., Ibis, 1884, p. 326. Questa specie è stata ommessa dal Gadow. (532) Myzomela eques (LESS.). Myzomela eques var., Ramsny, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 19 (1883). — Salvad., Ibis, 1884, p. 324. Myzomela eques, Gad., Cat. B. ]X, p. 441 (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885. p. 640 (Mysol). Il Ramsay fa notare che la femmina degli esemplari della Nuova Guinea orien- tale-meridionale differisce dal maschio per non avere il colore rosso sulla gola; ma io dubito che la supposta femmina appartenga alla M. obscura. (533) Myzomela obscura, GouLp. Myzomela obscura, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 487 (Fast Uape) (1882). — Gad., Cat. B. IX, p. 143 (1884), — Finsch, Vog. d. Sidsee, p. 33 (1884). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I. p. 287 (4884. — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 640 (Aru), — Ramsay, Tab. List, p. 14 (1888). [244] T. SALVADORI 119 (534) Myzomela cineracea, SCLAT. Myzomela cineracea, Gad., Cat. B. IX, p. 143 (1884). — Finsch, Vog. d. Siidsee, p. 10 (Nova Bri- tannia, Ins, Ducis York) (1884). (535) Myzomela simplex, G. R. Gr. Myzomela simplex, Gad., Cat. B. IX, p, 143 (1884). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 534 (Ternate) (1884). (536) Myzomela rubrotincta, SALVAD. Myzomela rubrotincta, Gad., Cat. B. IX, p. 142 (1884). — Salvad.,, Ibis, 1884, p. 327. Tanto questa, quanto la specie seguente vengono considerate dal Gaiow come sottospecie della M. simplex, dalla quale ambedue sono perfettamente distinte. (537) Myzomela rubrobrunnea, MEyrER. Myzomela rubrobrunnea, Gad., Cat. B. IX, p. 142 (1884) — Salvad., Ibis, 1884, p. 327. (495) Myzomela melanocephala (Ramsay). Ginnyris melanocephalus, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 28 (1882) (Isole Salomone). Gyrtostomus melanocephala, Salvad., Ibis, 1884, p. 326. Myzomela melanocephala, Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XVII, pl. 10 (1884). Mi unisco ora allo Sharpe nel riferire questa specie al genere Myzomela. Sp. 1114 (495.is) Myzomela sharpei, GRANT (?). Myzomela sharpii, Grant, P. Z. S. 1888, p. 197, pl. X, f. 3. — Ibis, 1889, p. 582. Fronte, genis et gula fusco-nigris; occipite, cervice et dorso olivaceo-flavis, uropygio et supracaudalibus olivaceo-rufis; collo et pectore summo olivaceo-flavis, dorso concoloribus, gastraco reliquo flavicanti-rufo; tectricibus alarum, remigibus rectricibusque nigricantibus, olivaceo-flavo marginatis, primariis intus basin versus albo marginatis; rostro nigro; pedibus olivaceis; iride nigra. Long. tot. 0",129; al. 0",064; caud. 0",045; rostri 0",021; tarsi 0",022. Hab. in Papuasia — Ins. Salomonis, Guadalcanar ( Woodford). x Il tipo di questa specie è stato raccolto presso Aola, nell’isola Guadalcanar. Mi sorprende che l’Ogilvie-Grant dica essere questa specie affatto diversa da tutte le altre conosciute, laddove essa ha la più grande somiglianza colla M. mela- nocephala (Ramsay) figurata dallo Sharpe (/. c.); anzi mi viene il dubbio che non ne sia specificamente diversa; confrontando la figura data dall’Ogilvie-Grant con quella della M. melanocephala data dallo Sharpe, quella appare diversa per la minore estensione del nero sulla testa, arrestandosi essa alla metà del vertice, laddove nella seconda il nero ricopre tutta la testa; inoltre il colore olivaceo nella M. sharpei ha una tinta bruna, che manca nell’altra, ma potrebbe essere che quelle differenze dipendano dall’età; discorrendo della specie precedente, io feci notare di avere esaminato un esemplare che aveva le piume del groppone e del sopraccoda tinte di rossigno. 245 16 7. Sulcadori. | 120 ORNITOLOGIA DELLA FAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (538) Glycyphila modesta, G. R. Gr. Glycyphila modesta, Gad., Cat. B. IX, p. 215 (1884). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 288, Taf. XVIII, f. 7-8 (uova) (1884) — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 641 (Aru). — Ramsay, Tab. List, p. 12 (1888). Il Meyer descrive anche il nido. (539) Glycyphila nisoria (Miitt.). Glycyphila nisoria, Gad., Cat. B. IX, p. 218 (1884). (540) Conopophila albigularis (GouLD). Entomophila albigularis. Gad., Cat. B. IX, p. 219 (1884), Entomophila (Conopophila) albigularis, Ramsay, Tab. List, p. 13 (1888). (541) Glycychaera fallax, SALVAD. Glycychaera fallax, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 288 (1884) — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XIX, pl. 6 (1885). Glycyphila fallax, Gad., Cat. B. Brit. Mus. IX, p. 213 (1884). (542) Glycychaera poliocephala, SALvAD. Glycyphila poliocephala, Gad., Cat. B. IX, p. 213 (1884). (543) Oedistoma pygmaeum, SALvaD. Oedistoma pygmaeum, Gad., Cat. B. Brit. Mus. IX, p. 293 (1884) — Salvad., Ibis, 1884, p. 328, — Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XX, pl. 4 (1885). (544) Melilestes megarhynchus (G. R. GR.). Melilestes megarhynchus, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 437 (1882) (Morocco). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 288 (1884). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 33 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 641 (Waigiou). Ptilotis megalorhynchus, Gad., Cat. B. IX, p. 248, pl. V (1884) Hab. in Nova Guinea meridionali-orientali (Goldie). (545) Melilestes novae guineae (Less.). Arachnothera novae guineae, Gad., Cat. R. IX, p. 110 (1884. Melilestes novae guineae, Salvad., Ibis, 1884, p. 328. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 289 (1884) (nido ed uova). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 33 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 6441 (Waigiou). (546) Melilestes iliolophus, SALVAD. Arachnothera iliolophus, part., Gad., Cat. B. Brit. Mus. IX, p. 114, pl. I, f. 2 (1884). Melilestes iliolophus, Salvad., Ibis, 1884, p.328.— Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XXIII, pl. 8 (1887) (547) Melilestes affinis, SALVAD. Arachnothera iliolophus, part., Gad., Cat. B. IX, p. 111 (1884). Melilestes affinis, Salvad., Ibis, 1882, p. 328. (1006) Melilestes poliopterus, SHARPE. Melilestes poliopterus, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XIV, pl. 8 (1883). — Salvad., Ibis, . 1884, p. 328. Arachnothera polioptera, Gad., Cat, B. IX, p. 4411, pl. I, f. 4 (1884). [246] T, SALVADORI 121 (548) Melipotes gymnops, ScLar. Euthyrhynchus gymnops, Gad., Cat. B. IX, p. 288 (1884). Melipotes gymnops, Salvad., Ibis, 1884, p. 328. — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 644 (Arfak). Sp. 1115 (548 bis) Melipotes fumigatus, MEYER (?). Melipotes fumigatus, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. III p. 22, Taf. IV, f. 1 (1886). Melipotes M. gymnopi, Sclat. similis, sed pectore grisescente, abdomine rufe- scente et maculis cordiformibus nullis, subalaribus pallidioribus, griseo-cinnamomeis, distinguendus. Long. tot. 0",200; al. 0",105-0",113; caud. 0%,100-0" 104; rostri 0%,018- 0,019; tarsi 0",028-0",030. Hab. in Papuasia — Nova Guinea meridionali-orientali, Montibus Hufeisen (Hunstein). Il Meyer alle differenze sopraindicate aggiunge che la testa è più nera e che il colore castagno-grigio del groppone del M. gymmops è appena indicato nella nuova specie; ma lo stesso Meyer fa notare che un esemplare della medesima provenienza ha le parti inferiori di color grigio-bruno, la gola bianco-grigia, la testa non nera ed il groppone di color castagno-grigio! (549) Melidectes torquatus, ScLar. Melidectes torquatus, Gad., Cat. B. IX, p. 285 (partim) (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 644 (Arfak). Sp. 1116 (5490is) Melidectes emilii, MeyER. Melidectes torquatus, Sharpe (nec Scl.), Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 438 (Morocco) (1883). — Gad., Cat. B. IX, p. 285 (partim) (1884). Melidectes Emilii, Meyer, Zeitschr, f. ges. Orn. II, p. 22, Taf. IV, f. 2 (1886). — Sharpe, Nature, vol. 34, p. 340 (1886). — Id., Gould’s B. New Guin. pt. XXIV, pl. 10 (1888). Melidectes M. torquato, Sclat. similis, sed corpore subtus pallide cinnamomeo et gulae macula alba minori distinguendus. Long. tot. 0",195-0",210; al. 0",105-0"”,115; caud. 0",095-0%,105; rostri 0”,022-0",025; tarsi 0",024-0",027. Hab. in Papuasia — in Nova Guinea meridionali-orientali, Montibus Astrolabii (Goldie), Sogeri (Forbes), Montibus Hufeisen (Hunstein). Il Meyer fa notare che le piume chiare delle parti inferiori, dei lati del collo e del petto sono di color cannella chiaro, e non bianche, come nel M. torquatus, nel quale si nota soltanto una tinta cinnamomea sotto la fascia nera del petto; inoltre la fascia bianca della gola è stretta e trasversale, non larga e longitudinale; il nero della testa si estende più in addietro e passa gradatamente nel bruno-scuro della cervice; le cuopritrici inferiori delle ali sono di color cinnamomeo-chiaro e non isabella ; l’area nuda alla base delle mandibole è più estesa; le dimensioni non sono molto diverse. Questa è la forma meridionale del genere Melidectes. [247] 122 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (550) Melirrhophetes leucostephes, MeEyER. Melirrhophetes leucostephes, Gad., Cat. B. IX, p. 289 (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 641 (Arfak). (551) Melirrhophetes ochromelas, Meyer. Melirrhophetes ochromelas, Gad., Cat. B. IX, p. 289 (1884). Sp. 1117 (551>is) Melirrhophetes batesi, SHARPE (?). Melirrhophetes batesi, Sharpe, Nature, vol. 34, p. 340 (Aug. 12, 1886). — Id., Gould’s B. New Guin. pt. XXII, pl. 10 (1886). — Ibis, 1889, p. 583. M. similis M. ochromelani, Meyer, sed fascia supraoculari cervina distin- guendus. Long. tot. 0",228; al. 0",122; caud. 0",104; rostri 0",033; tarsi (0",026. Hab. in Papuasia — Nova Guinea meridionali-occidentali, regione Sogeri dicta (Forbes) (Sharpe). Io dubito che questa specie non sia veramente distinta dal IM. ochromelas, giacchè lo Sharpe non ha potuto confrontare gli esemplari della Nuova Guinea me- ridionale-orientale con altri del M. ochromelas, ma soltanto colla figura di questa specie data dal Gould (B. of New Guin. pt. IV, pl. 6), la quale è molto inesatta, non avendo ben disegnate le due macchie rossigne, una sopra lo spazio nudo posto- culare, e l’altra dietro l'estremità delle piume auriculari superiori, le quali io ho esattamente descritte nella mia Ornitologia, vol. II, p. 321; inoltre in quella figura le piume auriculari sono circondate posteriormente da una fascia bruna, che in realtà non esiste e che dovrebbe essere limitata all’estremità delle piume auricolari superiori, e siccome appunto per la presenza di quelle due macchie rossigne e per la mancanza della fascia bruna postauricolare lo Sharpe ha creduto di distinguere gli esemplari della Nuova Guinea meridionale-orientale, si può conchiudere che questi non differi- scono da quelli della Nuova Guinea settentrionale-occidentale, almeno per quei caratteri. (552) Meliarchus sclateri, Gray. Philemon sclateri, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 26 (1882) (Isole Salomone). — Gad., Cat, B. Brit. Mus. IX, p. 279 (1884). — Salvad., Ibis, 1884, p. 328, Meliarchus sclateri, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXI, pl. 5 (1886). Comunissimo nelle Isole Salomone; frequenta i fiori della Palma del Coco. (553) Stigmatops ocularis (GouLp). Glycyphila ocularis, part., Gad., Cat. B. Brit. Mus. IX, p. 213 (1884). (554) Stigmatops albo-auricularis, RAMSAY. Glycyphila albo-auricularis, Gad., Cat. B. Brit. Mus. IX, p. 217 (1884) Stigmatops albo-auricularis, Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XVII, pl. 13 (1884). — Ramsay, Tab. List, p. 12 (1888). (555) Stigmatops argentauris (FinscH). Glycyphila argentauris, Gad., Cat. B. IX, p. 215 (1884). [248] T. SALVADORI 123 (556) Stigmatops chloris, SALVAD. Stigmatops chloris, Salvad., Ibis, 1884, p. 327. — Sharpe, Rep. Voy. H. M. S. Alert, Birds, p. 19 (1884). — Id., Gould’s B. New Guin. pt. XX, pl. 23 (1885). Glycyphila ocularis, part., Gad., Cat. B. Brit. Mus. IX, p. 213 (1884). (557) Stigmatops squamata, SALVAD. Glycyphila squamata, part., Gad., Cat. B. Brit. Mus. |X, p. 213 (1884). — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXI, pl. 7 (1886). — Biittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 64 (partim) (1886). Sp. 1118 (557bis) Stigmatops salvadorii, MeyER. Nectarinia, sp. inc., Sclat., P. Z. S. 1883, p. 51 (Loetoe and Larat). Stigmatops squamata, Sclat. (nec Salvad.), P. Z. S. 1883, pp. 195, 198. — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 432. — Salvad., Ibìs, 1884, p. 355. — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXI, pl. 7 (partim) (1886). — Biittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 64 (partim) (1886). Glycyphila squamata, Gad., Cat. B. Brit. Mus. IX, p. 217 (partim) (1884). Stigmatops Salvadorii, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1884, p. 247 (Timorlaut) (Tipo esaminato). Stigmatops St. squamatae, Salvad. simillima, sed supra minus olivascens et magis grisescens et subtus minus flavicans, et magis albicans. Long. tot. circa 0",140; al. 0",070-0",062; caud, 0",056-0",050; rostri 0% ,018-0”.015; tarsi 0",021-0" 017. Hab. in Timor-laut (Forbes, Riedel). Nè lo Sharpe, nè il Biittikofer ammettono che gli esemplari di Timor-laut siano specificamente distinti da quelli di Khoor, alla quale opinione non saprei acconciarmi dopo l’esame da me fatto di sei esemplari tipici della Sf. salvadoriî, tra i quali due considerati dal Meyer come costituenti una varietà per avere le parti superiori più grigie e meno olivastre, e le inferiori più bianchiccie e meno giallognole degli altri quattro esemplari. Se io non m’inganno, questi due esemplari sono adulti e gli altri sono esemplari più o meno giovani; e quindi sarebbero i giovani, più olivacei superiormente e più giallognoli inferiormente, che somigliano alla S. squamata, di Khoor, laddove gli adulti ne sono ben distinti. Sp. 1119 (557) Stigmatops kebirensis, MEYER. Stigmatops kebirensis, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 218 (41884) (Babbar) (Tipi esaminati). — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXI, pl. 6 (1886). Griseo-olivacca, uropygio vividiori; subtus flavescens, pectore summo squamato, sed pectoris plumis griseo-olivaceis, late flavo-albescenti limbatis; subalaribus al- bescentibus ; regione oculari genisque nigro et albo squamatis ; auricularibus griseo- argenteis; fascia mandibulari griseo-cinerea; alis rectricibusque fusco-griseis, oli- vaceo marginatis; rostro nigro; pedibus plumbeis. Long. tot. 0",136-0",137; al. 0©,073-0%,074; caud. 0°,061-0%,062; rostri 0",017-0%,018; tarsi 0",019-0",021, Hab. in Papuasia — Ins. Babbar seu Kebir (Riedel). Ho esaminato due esemplari tipici di questa specie, la quale si distingue dalla S. salvadorii non pel colorito più grigio delle parti superiori, ma pel disegno a squame [249] 124 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE delle parti inferiori meno esteso, essendo esso confinato alla parte inferiore del collo e superiore del petto; inoltre le macchie scure sul mezzo delle piume del petto sono più acute e la macchia grigia alla base della mandibola inferiore più cospicua. (1007) Stigmatops blasii, SALVAD. Myzomela n. sp., Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884. Abb. I, p. 40 (4884) (Ceram). — Id,, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 208 (1884). Stigmatops blasii, Salvad., Ibis. 1884, p. 208. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 208 (1884). Supra grisea, viridi tineta; pilei plumis linea fusca scapali notatis; supra- caudalibus griseis; alis caudaque obscure grisco-fuscis; secundariis in pogonio ex- terno olivaceo, primariis albido limbatis; subtus grisea; pectore via virescenti la- vato; gula squamata, plumis in medio infuscatis et pallide grisco marginatis; subalaribus albidis. Long. tot. circa 0",110; al. 0",055; caud. 0",045; rostri 0",015; tarsi 0”,016. Hab. in Moluccis — Ceram (Riedel). Io aveva espresso il dubbio che l’uccello descritto dal Meyer fosse identico colla Stigmatops blasii, Salvad., e sebbene il Meyer, dopo aver confrontato i suoi esemplari col tipo della mia specie, dichiari che essi non sono identici, tuttavia per l’esame fatto dei due esemplari di Ceram menzionati dal Meyer, a me non riesce di trovare sufficienti caratteri per doverli separare specificamente. Il Meyer ha creduto di dover considerare i suoi esemplari come spettanti ad una specie di Myzomela anzichè ad una Stigmatops, ma il disegno a squame che si scorge sulla gola mi fa inclinare a credere che si tratti invece di una vera Stigma- tops. La St. blasii è stata ommessa dal Gadow nel Catalogue of the Birds in the British Museum, vol. IX. (558) Ptilotis analoga, RonB. Ptilotis analoga, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 438 (Morocco) (1882). — Gad., Cat. B. IX, p. 227 (partim) (1884). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 289 (1884. — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 33 (Waigeu) (uovo). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 641 (Waigiou). Ptilotis similis?, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. 1, p. 41 (Nido). Ptilotis gracilis, Ramsay, Tab. List, p. 12 (1888). Ptilotis crhysotis, Forbes (nec. Auct.), P. Z. S. 1888, p. 124 (Cape York). — Id., Voy. Chall. Birds., p. 88 (1881) (=. notata, Gould, fide Sharpe, Report Alert, p. 20). Ptilotis aruensis, Sharpe, Report Alert, p. 19 (1884). ? Ptilotis simplex, Bernst. in Musschenbr., Dagboek, p. 144 (Sorong) (1883). Nella Ornitologia, dopo aver annoverato quasi 70 esemplari che tutti riferii alla P. analoga, io feci notare come essi potessero essere attribuiti a tre forme diverse; ma intorno al valore delle imedesime io non osai pronunciarmi, non trovando quelle tre forme circoscritte in differenti aree, tranne una, quella delle Isole Aru e della Nuova Guinea meridionale, che lo Sharpe ha creduto di dover distinguere specifica- mente col nome di P. aruensis. Credo opportuno di esporre qui le idee dello Sharpe intorno alla Ptilotis ana- loga, Rchb., quale io l'ho ammessa: Lo Sharpe vorrebbe riconoscere nella medesima due principali forme: 1. Una con lungo ciuffo auricolare giallo, e colle piume del groppone copiose [250] T. SALVADORI 125 e molli e con sfumature bruno-nericcie subapicali, e quelle più esterne o laterali con macchie bianche all’apice. A questa forma (Pf. analoga) apparterrebbero gli esem- plari di Dorei, Mysol e Waigiou. 2. Gli esemplari di tutte le altre località avrebbero le piume auricolari for- manti un ciuffo arrotondato (e più breve) e questi apparterrebbero a due forme: a) P. aruensis, Sharpe, delle Isole Aru, col groppone variegato, come negli esemplari della Nuova Guinea settentrionale-occidentale. b) Pt. notata, colle piume del groppone non variegate; e queste alla sua volta si suddividerebbero in due forme; una più grande (P. notata, Gould) ed una più piccola (P. gracilis, Gould) della Nuova Guinea orientale-meridionale e del capo York. In conclusione lo Sharpe riconoscerebbe quattro forme, le quali si potrebbero distinguere ai seguenti caratteri : a. plumis auricularibus flavis elongatis; plumis uropygii mollibus copiosis, nigro-fusco variegatis, exterioribus albo terminatis 4. P. analoga, Rchb. (ex Dorei, Mysol, Waigiou). b. plumis auricularibus flavis breviusculis: a'. plumis uropygii uti in P. analoga . . . . +. +. + + + 2. P. aruensis,Sharpe(ex Ins. Aru). Y. plumis uropygii haud variegatis: AMA LOR SR e cc notata Gonid GUANFOTMOTI VANI TNA RAI SEO ICOTAR, SETTA PROP graczlts, (Gonldi(exNovasHol- landia septentrionali et Nova Guinea meridionali-orientali), Lo Sharpe non indica i limiti dell’area nella quale si troverebbe la P. notata. A queste conclusioni dello Sharpe non saprei ancora acconciarmi, giacchè le quattro forme non hanno realmente una distribuzione geografica quale egli afferma. (559) Ptilotis flavirictus, SALVAD. Ptilotis analoga, part., Gad., Cat. B. IX, p. 227 (1884). Ptilotis flavirictus, Salvad., Ibis, 1884, p. 327. (560) Ptilotis albonotata, SALVAD. Ptilotis albonotata, part., Gad., Cat. B. Brit. Mus. IX, p. 229 (1884), — Salvad., Ibis, 1884, p. 327. — Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XX, pl. 5 (1885). (561) Ptilotis montana, SALVAD. Ptilotis albonotata, part., Gad. Cat. B. IX, p. 229. Ptilotis montana, Salvad., Ibis, 1884, p. 327. Il Gadow, senza aver veduto un esemplare di questa specie, ha creduto di do- verla riferire alla P. albonotata, dalla quale io sostengo essere diversa. (562) Ptilotis versicolor, GouLp. Ptilotis versicolor, Gad., Cat. B. IX, p. 234 (1884). — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 23 (Aroani, presso Milne Bay), — Ramsay, Tab. List, p. 12 (1888). (563) Ptilotis sonoroides, G. R. GR. Ptilotis sonoroides, Gad., Cat. B. IX, p. 235 (1884). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p.33 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 641 (Mysol). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 35 (Jamma). [251] 126 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (564) Ptilotis germana, Ramsay. Ptilotis germana, Gad., Cat. B. IX, p. 246 (1884). — Ramsay, Tab. List, p. 13 (1888). Ptilotis flavescens, part., Ramsay; ]. e. p. 378 (1888). Hab. in ins. freti Torresii (Ramsay); in Nova Hollandia, ad caput York (Ramsay). Suppongo che il Ramsay abbia per errore indicata la Nuova Guinea meridionale fra i luoghi abitati dalla P. /lavescens, poichè questa è rappresentata in quella regione dalla P. germana. (565) Ptilotis subfrenata, SALVAD. Ptilotis subfrenata, Gad., Cat. B. IX, p. 231 (1884. (566) Ptilotis erythropleura, SALVAD. Ptilotis erythropleura, Gad., Cat. B. IX, p. 249 (1884). (567) Ptilotis cinerea, ScLAT. Ptilotis cinerea, Gad., Cat. B. IX, p. 247 (1887). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 642 (Arfak). Sp. 1120 (567Pis) Ptilotis fulvo-cinerea, MEYER. ? Stomiopera unicclor, Ramsay (nec Gould), Pr. Linn. Soc. N. S. W. II p. 483, n. 363 (1878) (S. Coast N. Guinea) — Salvad., Orn. II, p. 326 (1880). — Ramsay, Tab. List, p. 13 (1888). Ptilotis fulvo-cinerea, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. III, p. 24, Taf. V, f. 4 (1886). Ptilotis Pt. unicolori, Gould, similis, sed major, sine colore olivaceo ca- pitis et cervicis plumis fuscis, cinereo marginatis et remigum marginibus intermis subtus albo-griseis. Long. tot. 0",215; al. 0%,115; caud. 0",100; rostri 0",028; tarsi 0”,023- 02,024. Hab. in Nova Guinea meridionali-orientali, in Montibus Hufeisen (Hunsteim). Secondo il Meyer, sarebbe questa una grande specie facile da distinguere, di color grigio leggermente rossigno (che: nella figura non appare punto), le piume della testa e del collo hanno strie longitudinali-nericcie, il dorso è meno striato; le parti inferiori e le cuopritrici inferiori delle ali sono di color grigio-cinereo uniforme un poco più chiaro, le ali e la coda di color cinereo-bruno, i margini esterni delle remiganti alquanto più grigi e gli interni inferiormente grigio-bianchicci. Inoltre questa specie, sempre secondo il Meyer, differisce dalla Pt. cinerca, Sclat. per la testa grigio-rossigna e per le dimensioni maggiori del becco, e dalla P. marmorata per essere questa tutta variegata. È probabile che questa specie sia stata confusa dal Ramsay colla Stomiopera unicolor. (1008) Ptilotis marmorata, SHARPE. Ptilotis marmorata, :Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XIV, pl. 9 (1883). — Gad., Cat. B. IX, p.247, pl. IV (1884). — Salvad., Ibis, 1884, p. 329. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. III, p. 24 (1886). (568) Ptilotis ixoides, SALVAD. Ptilotis ixoides, Gad, Cat. B. ]X, p. 222 (nota) (1884) [252] . T. SALVADORI DI (569) Pycnopygius stictocephalus (SALVAD.). Pycnopygius stictocephalus, Gad., Cat. B. IX, p. 290 (1884). (570) Euthyrhynchus griseigula, ScHLEG. . Euthyrhynchus griseigularis, Gad., Cat. B. Brit. Mus. IX, p. 287 (1884). Euthyrhynchus griseigula, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XX, pl. 9 (1885). (571) Euthyrhynchus flavigula, ScHLEG. Euthyrhynchus flavigularis, Gad., Cat, B. Brit. Mus. ]X, p. 287 (1884). Euthyrhynchus griseigularis, Guillem. (nec Schleg.), P. Z. S. 1885, p. 642. Euthyrhynchus flavigula, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XX, pl. 7 (1885). (572) Euthyrhynchus fulvigula, ScHLEG. Euthyrhynchus fulvigularis, Gad., (at. B. Brit. Mus. IX, p. 287 (1884). Euthyrhynchus fulvigula, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XX, pl. 8 (1885). — ? Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. II, p. 25 (1886). ? Euthyrhyncha fulvigula, Meyer, l. c. p. 181 (1886). Hab. in Nova Guinea meridionali-orientali, Montibus Hufeisen (Hunstein). Il Meyer accenna ad alcune lievi differenze fra gli esemplari della Nuova Guinea orientale-meridionale e quelli dei Monti Arfak. (1009) Euthyrhynchus fulviventris (Ramsay). Euthyrhynchus fulviventris, Gad., Cat. B. Brit. Mus. IX, p. 288 (1884) — Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XX (nel testo dell’E. griseigula). Questa specie è stata riconosciuta come distinta per le parti superiori di color bruno-olivaceo e per le inferiori di color bruno-vinaceo con leggera tinta giallo—oli- vacea sulla gola. (573) Xanthotis polygramma (G. R. Gr.). Ptilotis polygramma, Gad., Cat. B. IX, p. 233, pl. VI (1884). Xanthotis polygramma, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. III, p. 24 (1886) (Monti Hufeisen). Ho esaminato uno degli esemplari dei Monti Hufeisen nella Nuova Guinea meri- dionale-orientale, che secondo il Meyer sembrano differenti da quelli della Nuova Guinea settentrionale-occidentale pel nero delle macchie del petto più cupo e per le timoniere con margini più vivi, e non ho potuto scorgere differenze apprezzabili, con- frontandolo con altri del Wa-Samson e del Fiume Fly. (574) Xanthotis filigera (GouLp). Xanthotis filigera, Salvad., Voy. Chall., Birds, p.80(1881). — Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 440 (Morocco) (1882). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 289 (1884). Ptilotis filigera, Gad., Cat. B. IX, p. 237 (1884). — Finsch, Vòg. d. Sildsee, p. 33 (1884). (575) Xanthotis chrysotis (LESS.). , Ptilotis chrysotis, part., Gad., Cat. B. Brit. Mus. I, p. 238 (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 642. Xanthotis chrysotis, Salvad., Ibis, 1884, p.327.— Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXI, pl.8 (1886). Xanthotis rubiensis, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 289 (1884). Ho esaminato due esemplari tipici della X. rubiensis, Meyer, e non sono riuscito [253] 47 T. Salvadori. 128 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE a trovarvi traccie di quelle macchie nucali grigie, che il Meyer descrive e per le quali dovrebbe somigliare alla X. filigera, Gould, quindi credo che abbia ragione lo Sharpe, il quale ha riunito la X. rubiensis alla X. ehrysotis (Less.). (576) Xanthotis fusciventris, SALVAD. Ptilotis chrysotis, part., Gad., Cat. B. IX, p. 238, specim. d (1884). Ptilotis fusciventris, Gad., Cat. B. IX, p. 239 (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 642 (Waigiou), Xanthotis fusciventris, Salvad., Ibis, 1884, p. 327. (577) Xanthotis meyeri, SALVAD. Ptilotis meyeri, Gad., Cat. B. IX, p. 239 (1884). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 35 (Kafu). (578) Melitograis gilolensis (TEMM.). Melitograis gilolensis, Gad., Cat. B. IX, p. 282 (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 572 (Batchian). (579) Philemonopsis meyeri, SALVAD. Philemon meyeri, Gad., Cat. B. IX, p. 281 (1884). (580) Philemon moluccensis (Gwm.). Philemon moluccensis, part., Gad., Cat. B. IX, p. 275 (1884. — Salvad., Ibis, 1884, p. 328. Il Gadow ha erroneamente riferito a questa specie gli esemplari delle isole Kei. (581) Philemon plumigenis (G. R. GR.). Philemon plumigenis, Salvad., Voy. Chall.. Birds, p. 70 (1884). — Meyer, Verh. z.-b. Gesellsch. Wien, 1881, p. 773 (Kei). — Gad., Cat. B. IX, p. 279 (partim) (1884). Sp. 1121 (581bis) Philemon timorlaoensis, MEYER. Philemon plumigenis, Sclat. (nec Gray), P. Z. S. 1883, pp. 51, 195, 200.— Gad., Cat. B. IX, p. 279 (partim) (1884) — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVI, pl. 13 (1884). Philemon timorlaoensis, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 41 (Timor-laut). Salvad., Ibis, 1884, pp. 328, 355. — Id., P. Z. S. 1884, p. 579. Philemon timorlautensis, Forbes, P. Z. S. 1884, pp. 429, 432. Supra obscure griseus, subtus pallidior, gula et collo antico clarioribus, sca- pis plumarum colli antici fuscis; collari cervicali celare cinereo; alis et cauda dorso concoloribus, caudae apice vix pallidiore; cute nuda circumoculari, rostro tubere destituto et pedibus migris. Long. tot. 0",320-0”,300; al. 0",160-0",144; caud, 0",138-0",125; rostri 0",045-0",038; tarsi 0",040-0",039. Hab. in Papuasia — Timor-laut (Forbes, Riedel). Obs. Philemon Ph. plumigeni, Gr. simillimus, sed capite paullo pallidiore et rostro subtiliore distinguendus. Ho esaminato tre esemplari di questa specie, la quale differisce pochissimo dal Ph. plumigenis. Io non sono riuscito a mettere d'accordo la descrizione data dal Meyer cogli esemplari esaminati, giacchè in quella le parti superiori sono descritte fulvescenti (supra fulvescens), l’apice della coda, il .sottocoda, le cuopritrici inferiori [254] T. SALVADORI 129 delle ali ed il vessillo interno delle remiganti di color fulvo (!) e gli steli delle re- miganti e delle timoniere più o meno rossigni ! Lo Sharpe ha riferito gli esemplari di Timorlaut al P%. plumigenis, tuttavia fa notare come essi differiscano alquanto da quelli delle isole Kei. (582) Philemon fuscicapillus (WALL.). Philemon fuscicapillus, Gad., Cat. B. IX, p. 279 11884) (583) Philemon albitorques, ScLar. Philemon albitorques, Sclat., Voy. Chall., Birds, p. 28, pl. VIII (1881). — (Gad., Cat. B. IX, p. 278 (1884). Il Gadow ha ommesso di citare il viaggio del Challenger. (584) Philemon subcorniculatus (H. et J.). Philemon subcorniculatus, Blas., P. Z. S. 1882, p. 708 (Ceram). — Gad., Cat. B. IX, p. 280 (1884). (585) Philemon cockerelli, ScLAT. Philemon cokerelli, Gad., Cat. B. IX, p. 278, pl. II (1884). — Finsch, Vòog. a. Sildsee, p. 10 (Nova Britannia) (1884). (586) Philemon jobiensis, MEYER. Philemon jobiensis, Gad., Cat. B. IX, p. 273 (1884) — Salvad., Ibis, 1884, p. 328. — Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. I, p. 12 (nido) (1884). — Id., Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 290 (1884), III, p. 35 (1886). Rhectes (errore) jobiensis, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 34 (uovo). Tropidorhynchus jobiensis, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 216 (1884). Hab. in Nova Guinea, Kafu (Laglaize). Gli esemplari di Kafu, secondo il Meyer, differiscono per l’ala un centimetro più breve, pel colore chiaro della gola più esteso in basso e per tutto il colorito più grigio. Non so intendere perchè il Meyer vorrebbe riferire questa specie, che è priva di tuberosità alla base del culmine del becco, al genere Tropidorhynehus, anzichè al genere Philemon, che comprende le specie senza tuberosità. (587) Tropidorhynchus novae guineae, S. MùLL. Tropidorhynchus cornutus, Bernst., in Musschenbr., Dagboek, pp. 154, 154 (Sailolo) (1883). Philemon novae guineae, Gad., Cat. B. IX, p. 274 (1884). Tropidorhynchus novae guineae, Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 26 (Port Moresby) (1884). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 33 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 643 (Aru, Waigiou, Batanta). Tropidorhynchus aruensis, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, pp. 246, 290 (Aru) (1884). Il Meyer ha creduto di poter separare specificamente gli esemplari delle isole Aru, per certe piccole differenze che anche io aveva notate, cioè per le piume della testa che si avanzano più verso la fronte, pel colorito più chiaro e pel tubercolo frontale più grande. Ad onta di tutto ciò io non credo che gli esemplari delle Isole Aru si possano separare specificamente da quelli della Nuova Guinea, sebbene il Meyer, ad avvalorare la differenza, affermi che i primi somiglino più al Tr. timoriensis, Mill. che non al Tr. novae guineae. [255] 130 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (588) Melithreptus albigularis, GouLp. Melithreptus albigularis, Gad., Cat. B. IX, p. 265 (1884). — Ramsay, Tab. List, p. 14 (1888). (589) Zosterops fusca, BERNST. Zosterops fusca, Sharpe, Cat. B. IX, p. 146 (nota) (1884). (590) Zosterops atriceps, G. R. Gr. Zosterops atriceps, Sharpe, Cat. B. IX, p. 200 (1884). (591) Zosterops fuscifrons, SALVAD. Zosterops fuscifrons, Sharpe, Cat. B. Brit. Mus. IX, p. 204 (1884) — Id., Gould’s B. New Guin. pt. XVIII, pl. 13 (1884). (592) Zosterops mysoriensis, MEYER. Zosterops mysoriensis, Sharpe, Cat. B. IX, p. 201 (1884). (593) Zosterops hypoleuca, SALVAD. Zosterops hypoleuca, Sharpe, Cat. B. IX, p. 202 (1884). (594) Zosterops grayi, \VALL. Zosterops grayi, Sharpe, Cat. B. IX, p. 162 (1884). (595) Zosterops albiventris, RcHB. Zosterops flavogularis, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. II, p. 477 (1877). Zosterops albiventer, Sharpe, Cat. B. IX, p. 164 (1884). — Id., Report Alert, p. 17 (1884). Sp. 1122 (595)is) Zosterops crissalis, SHARPE. Zosterops crissalis, Sharpe, Cat. B. Brit. Mus. VHI-p. 165 (1884). Zosterops Z. albiventri similis, scd minor, supra viridi-favescens, gula laete flava, subcaudalibusque flavo-aureis distinguenda. Long: tot. 0,104; al. 0%,56; caud. 0",040; rostri 0,012; tarsi 0,015. Hab. in Papuasia — in Nova Guinea meridionali-orientali, Montibus Astrolabii (Goldie). (596) Zosterops novae guineae, SALVAD. Zosterops novae guineae, Sharpe, Cat. B. IX, p. 175 (1884. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 291 1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 643 (Arfak). Lo Sharpe menziona Amboina e Ceram fra le località abitate da questa specie, ma io feci già notare che quelle località, asserite per esemplari raccolti ed inviati dallo Hoedt, e dal. Moens, sono molto probabilmente erronee. Sp. 1123 (596is) Zosterops griseiventris, ScLAT. Zosterops griseiventris, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 195, 199. — Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 4884, Abh. I, p. 42 (Babbar) — Id., Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 194 (1884). — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 432. Zosterops, griseiventer, Sharpe, Cat. B. IX, p. 174 (1884). Supra laete viridis, annulo periophthalmico distineto albo; alis caudaque migri- [256] T. SALVADORI 131 cantibus, viridi limbatis; subtus pallide grisea, in ventre medio albicantior; gula et crisso flavis; subalaribus et remigum marginibus interius albis, campterio fla- vido: rostro pallide corneo; pedibus pallide fuscis (Sclater); iride brunnea. Long. tot. 0",115; al. 0,058; caud. 0®%,044; rostri 0",016; tarsi 0,019. Hab. in Papuasia — Ins. Tenimberensibus (Forbes); Babbar (?) (Riedel). Questa specie sembra affine alla Z. novae guineae, Salvad. Lo Sharpe fa notare che alla medesima sono stati riferiti esemplari di Moloe e Loetoe, ed una femmina di Larat, la quale differisce dai maschi per essere più grande (lung. tot. 0,119; al. 0,063; tarso 0,020) e per avere i fianchi più decisa- mente grigi e senza la tinta isabellina che distingue i maschi; non è quindi impro- babile che la detta femmina appartenga ad una forma distinta. Il Meyer scrive che anche un esemplare di Babbar differisce alquanto da un altro di Timorlaut. (597) Zosterops aureigula, SALVAD. Zosterops aureigula, Sharpe, Cat. B. IX, p. 176 (1884). (598) Zosterops chrysolaema, SALVAD. Zosterops chrysolaema, Sharpe, Cat. B. IX, p. 177 (1884). (599) Zosterops sp. (?) Zosterops frontalis, Salvad. (nec Rchb), Ann. Mus. Civ. Gen. XII, p. 342 (1878). ? Zosterops delicatula, Sharpe (partim) — Id., Cat. B. IX, p. 177 (1884). Lo Sharpe ha fatto notare come il nome Z. frontalis fosse già stato adoperato dal Reichenbach; io mi astengo dal sostituire a quello un altro nome, essendo pro- babile, come crede lo Sharpe, che la mia Z. frontalis sia identica colla sua Z. de- licatula, col quale nome in quel caso la specie dovrà essere distinta. (1010) Zosterops delicatula, SHARPE. Zosterops delicatula, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XIV, pl. 13 (1883). È cosa probabile, ma non ancora certa, che questa specie sia identica colla mia Z. frontalis, colla quale dovrà essere confrontata; lo Sharpe da prima per distinguerla si fondò sulla tinta grigia dei lati del petto, che sarebbe caratteristica della sua specie. (600) Zosterops intermedia, WALL. Zosterops intermedia, Sharpe, Cat. B. IX, p. 185 (1884). (601) Zosterops chloris, S. MùLL. Zosterops chloris, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 66 (18841). — Sharpe, Cat. B. IX, p. 184 (1884). (602) Zosterops buruensis, SALVAD. Zosterops buruensis, Sharpe, Cat. B. IX, p. 184 (1884). (603) Zosterops griseotincta, G. R. Gr. Zosterops griseotincta, Sharpe, Cat. B. IX, p. 189 (1884). [257] 132 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (604) Zosterops longirostris, RAMSAY. Zosterops longirostris, Sharpe, Cat. B. Brit. Mus. IX, p. 189 (1884). — ld., Gould’s B. New Guin. pt. XVII, pl. 12 (1884). (605) Zosterops fuscicapilla, SALVAD. Zosterops fuscicapilla, Sharpe, Cat. B. IX, p. 178 (1884). (1011) Zosterops hypoxantha, SALVAD. Zosterops hypoxantha, Sharpe, Cat. B. IX, p. 178 (1884). (606) Zosterops brunneicauda, SaLvap. Zosterops brunneicauda, Sharpe, Cat. B. Brit. Mus. IX, pp. 190, 293 (1884). — Id., Gould's B. New Guin. pt. XIX, pl. 14 (1885), — ?Guillem., P. Z. S. 1885, p. 508 (Sumbawa). Tanto lo Sharpe, quanto il Guillemard asseriscono che un esemplare di Sum- bawa, raccolto dal Guillemard, non differisce da un esemplare tipico della Z. brun- neicauda! (607) Zosterops uropygialis, SALVAD. Zosterops uropygialis, Sharpe, Cat. B. Brit. Mus. IX, pp. 190, 293 (1884). — Id., Gould’s B. New Guin. pt. XIX, pl. 42 (1885). Lo Sharpe fa notare che un esemplare avuto dal Museo di Leida manca anche esso delle piume palpebrali bianche, e tuttavia nella figura che egli dà del medesimo il cerchio palpebrale bianco è stato rappresentato! (1012, 1013) Zosterops rendovae, TRISTR. Tephras (Zostereps) ugiensi, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 28 (25 Jan. 1882) (Isole Salomone). Zosterops rendovae, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 42 (1882). -— Sharpe, Cat. B. Brit. Mus. IX, p. 188 (1884), — Id., Gould’s B. New Guin. pt. XXIII, pl. 9 (41887). Questa specie appartiene al gruppo di quelle senza cerchio palpebrale bianco, come la Z. uropygialis. (608) Criniger affinis, H. et J. Criniger affinis, Sharpe, Cat. B. VI, p. 86 (1881). — Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Ges. Wien, 1882, p. 427 (Amboina). (609) Griniger mystacalis, WALL. Criniger mystacalis, Sharpe, Cat. B. VI, p. 85 (1881). (610) Criniger chloris, FinscH. Criniger chloris, Sharpe, Cat. B. VI, p. 85 (1884). — Guillem., P. Z. S. 4885, p. 572 (Batchian). — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXIII, pl. 5 (1887). SUBGEN. CVYANOPITTA Typus: Cyanopitta, Gould, Mon. Pitta, pl. 8 (1880) . . ........ Brachyurus steerei, Sharpe. Calopitta, Sclat., Cat. B. XIV, pp. 414, 419 (1888) . . . . . ... Pitta marima, M. et S (611) Pitta maxima, MiiLL. et SCHLEG. Leucopitta maxima, Gould, Mon. Pitr. pl. 7 (1880) [258] T. SALVADORI 133 Pitta maxima, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 43 (uovo). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 532 (Ternate!) (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 572 (Halmahera). — Sclat., Cat. B. XIV, p. 419 (1888). Io trovo tanta somiglianza fra questa specie e la P. steerei (Sharpe) delle Fi- lippine, da doverle considerare come appartenenti ad un medesimo gruppo. (612) Pitta novae guineae, MiùLL. et ScHLEG. Pitta novae guineae, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1884, p. 291. — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 643. — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 26(Monti Hufeisen). — Sclat., Cat.B. XIV, p.440(1888). (613) Pitta mafoorana, ScHLEG. Pitta mafoorana, Sclat., Cat. B. XIV, p. 444 (1888). (614) Pitta rosenbergi, SCHLEG. Pitta rosenbergi, Sclat., Cat. B. XIV, p. 441 1888), (615) Pitta simillima, GouLp. Pitta strepitans, part., Sclat, Cat. B. XIV, p. 428 (1888). Pitta strepitans subsp. simillima, Ramsay, Tab. List, p. 11 (1888). (616) Pitta irena, TEMM. Pitta irena, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1884, p. 210. — Sclat., Cat. B. XIV, p. 427 (1888). Pitta crassirostris, Sclat., ibid. Lo Sclater menziona soltanto la località Timor per la P. îrena e le isole Sulla per la P. crassirostris, che io non credo specificamente diversa, ed ha ommesso le altre località Boano, Ceram e Ternate. (617) Pitta vigorsii, GouLp. Pitta brachyura, Meyer (nec Linn.), Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, p. 43 (Dammar). Pitta vigorsii, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1884, p. 210 (Timorlaut). — Salvad., P. Z. S. 1884, p. 579 — Sclat., Cat. B. XIV, p. 426 (1888). Hab. Dammar (Eiedel), Timorlaut (Riedel). Il Meyer fa notare come questa specie e la P. irena abbiano una somigliante area di distribuzione, la prima una più orientale, costituita dalle isole Banda, Dammar e Timor-laut e la seconda una più occidentale formata da Timor, Boano, Ceram, Sulla e Ternate. (618) Pitta rubrinucha, WALL Pitta rubrinucha, Sclat., Cat. B. XIV, p. 495 (1888). (619) Pitta mackloti, Temm. Pitta strenua, Gould, MS. — Elliot, Ibis, 1876, pp. 4410, 411, fig. 2. Pitta mackloti, Élliot, Ibis, 1870, pp. 440, 411, f. 4. — Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 14 (Nova Britan- nia) (1884) — Meyer, Zeitschr. f. ses. Orn. 1884, p. 294. — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 33 (uovo). Guillem., P. Z. S. 1885, p. 643 (N. New Guin, long. 139° E. Bruijn). — ?Finsch u. Meyer, Zeitschr, f. ges. Orn. 1886, p. 26 (Monti Hufeisen). — Sclat., Cat. B. XIV, p. 436 (1888). — Ramsay, Tab, List, p. 14 (1888). Lo Sclater fa notare giustamente come la macchia cerulea, più o meno apparente [259] 134 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE ‘lungo il mezzo del pileo, sia più cospicua negli esemplari degli estremi dell’area occu- pata da questa specie, cioè in quelli di Mysol e della Nuova Britannia; in questi, secondo il Finsch, quella macchia si trova sempre; tuttavia il Finsch non ammette che essi debbano essere separati specificamente; egli vuole invece considerare come specie distinta gli esemplari della Nuova Irlanda {P. novae hiberniae, Ramsay)! Io aveva dimenticato di citare fra i sinonimi di questa specie la P. strenua, Gould, fondata sopra un esemplare d’incerta provenienza, avente il becco alquanto più . robusto dell’ordinario. Sp. 1124 (6]9?is) Pitta finschi, RAMSsAY. Pitta (Erythropitta) finschi, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. IX, p. 864 (1884) (Astrolabe Range). Capite toto, cervice, collo et mento obscure fusco-rubescentibus; gula nigra; fascia pectorali lata caerulea, inferius fascia nigra stricta marginata; gastraeo reliquo pulchre rubro; subcaudalibus exterioribus migricanti-caeruleo marginatis; dorso toto, cervice ima, alis et cauda saturate caeruleis, fascia pectorali concolo- ribus ; pogomio interno remigum migro, alis subtus migris; macula alba caelata prope angulum alae; remigibus primartis 3°, 4° et interdum 5° macula alba in medio notatis; rostro nigro; pedibus fusco-nigricantibus. Long. tot. circa 0",152-0”,177, al. 0%,101; caud. 0,050; rostri 0",029:; tarsi 0",040. Hab. in Papuasia — Nova Guinea meridionali-orientali, in Montibus Astrolabii (Ramsay). À Questa specie, secondo il Ramsay, si distinguerebbe per avere il dorso tutto di color ceruleo, laddove nella P. mackloti il dorso è olivaceo. Nella stessa regione si troverebbero esemplari, che hanno la regione interscapo- lare olivacea e questi, secondo il Ramsay, sarebbero femmine, o individui non al tutto adulti, invece, secondo il Finsch, dovrebbero essere riferiti alla P. macklot:. Lo Sclater ha ommesso di menzionare la Pitta finschi, Ramsay, nel vol. XIV del Catalogue of the Birds in the British Museum. (620) Pitta rufiventris (HEINE). Pitta rufiventris, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 572 (Batchian) — Sclat., Cat. B. XIV, p. 434 (1888). (621) Pitta cyanonota, G. R. GR. Pitta cyanonota, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 532 (Ternate)(1884). — Sclat., Cat. B. XIV, p. 435 (41888). GEN. MELLOPITTA, STEIN. Typus: Mellopitta, Stejn., Stand. Nat. Hist. IV, Birds, p. 466 (1885). . . .. .. P. lugubris, Rosenb. Goracopitta, Sclat., Cat. B. Brit. Mus. XIV, p. 449 (1888). ././..... P. lugubris, Rosenb. (622) Mellopitta lugubris (RosEnB.). * Melampitta lugubris, Gould, Mon. Pitta, pl. 10 (1880) Mellopitta lugubris, Stejneg., Stand. Nat. Hist. IV, Birds, p. 466 (1885). ‘ Coracopitta lugubris, Sclat., Cat. B. Brit. Mus. XIV, p. 449 (1888). [260] T. SALVADORI 135 GEN. CRATEROSCELIS, SHARPE. Typus: Crateroscelis, Sharpe, Cat. B. Brit. Mus. VII, pp. 507, 590 (1883) . . Myiothera murina, Temm. (623, 627) Crateroscelis murina (TEMM.). Crateroscelis murina, Sharpe, Cat. B. VII, p. 590 (1883). Come io aveva sospettato, a questa specie deve essere riferita, secondo lo Sharpe, la Sericornis fulvipectus, Ramsay; tuttavia lo Sharpe (Journ. Linn. Soc. Zool. XVI (1882), p. 440) fa notare come un esemplare dei Monti dell’Astrolabio raccolto dal Goldie abbia le parti inferiori di colore bruno-vinaceo molto più vivo che non gli esemplari della Nuova Guinea settentrionale e di Waigiou. Quid Turdirostris major, Bernst., in Musschenbr., Dagboek, pp. 123, 131, 132, 136, 144, 154,155, 158, 161, 162, 163 (Sorong, Kalwal, Batanta) (1883)? Quid Turdirostris minor, Bernst., op. cit., pp. 123, 133, 134, 143, 144, 162 (Sorong, Batanta) (1883)? (624) Crateroscelis monacha (G. R. GR.). Crateroscelis monacha, Sharpe, Cat. B. VII, p. 594 (1883). Brachypteryx monacha, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 291 (1884). (625) Sericornis beccarii, SALVAD. Sericornis beccarii, Sharpe, Cat. B. VII, p. 30) (1883). — Id., in Gould’s B. New Guin. pt. XV, pl. 3 (1883). (626) Sericornis arfakiana, SaLvap. Sericornis arfakiana, Sharpe, Cat. B. VII, p. 306 (1883). — Id., Gould’s B. New Guin. pt. XV, pl. 4 (1883). (628) Pomatorhinus isidori, LEss. Pomatorhinus isidorii, Sharpe, Cat. B. VII, p. 432 (1883). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 643 (Andai, Mysol). Pomatorbinus Jacolori (errore), Bernst., in Musschenbr., Dagboek, p. 73 (Sorong) (1883). Pomatorhinus Forsteri (errore ?), Bernst., in Musschenbr., Dagboek, p. 118 (Sorong) (1883). (629, 1014) Eupetes castanonotus, SALVAD. Eupetes pulcher, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, pp. 319, 440 (1882). — Salvad., Orn. Pap. e Mol. III, p. 548 (1882). Eupetes castanonotus, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XIV, pl. 10 (1883). — Id., Cat. B. VII, p. 340 (1883). Io aveva già sospettato della identità dell’E. pulcher, Sharpe, col mio E. ca- stanonotus, la quale cosa è stata riconosciuta per vera anche dallo Sharpe. (630) Eupetes caerulescens, TEMM. Eupetes caerulescens, Sharpe, Cat. B. VII, p. 339 (1883). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 644. (631) Eupetes nigricrissus, SALVAD. Eupetes nigricrissus, Sharpe, Cat. B. VII, p. 339 (1883). (632) Eupetes leucostictus, SCLAT. Eupetes leucostictus, Sharpe, Uat. B. VII, p. 342 (1883). [261] 148 7. Salvadori. 136 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (633) Eupetes incertus, SALVAD. Eupetes incertus, Sharpe, Cat. B. VII, p. 344 (1883). (634) Cinclosoma ajax (TEMM.). Eupetes (Circeloroma sic) ajax, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII, p. 26 (1883) (uovo). Ginclosoma ajax, Sharpe, Cat, B. VII, p. 336 (1883). (635) Drymoedus beccarii, SALVAD. Drymoedus beccarii, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 80 (1881. — Sharpe, Cat. B. Brit. Mus. VII, p. 345 (4883). — Id., Gould’s B. New Guin. pt. XV, pl. 8 (1883). (636) Ortygocichla rubiginosa, ScLAT. Ortygocichla rubiginosa, Sharpe, Cat. B. VII, p. #60 (1883). Lo Sharpe ha ommesso la citazione di questa specie che si trova nella mia Or- nitologia, vol. II, p. 679 (1881). (1015) Oreocincla papuensis (SEEBOHM). Geocichla heinii (part.?), Ramsay, Tab. List, p. 11 (1888). Pare che il Ramsay abbia identificato questa specie colla 0. heznei, Cab. del l'Australia settentrionale. Gen. TURDULUS, Hopss. Typus: Turdulus, Hodgs., in Gray's Zool. Miscell. p. 83 (1844). . ......... Turdus wardi, Jerd. Sp. 1125 (1015>is) Turdulus machiki (FoRBES). Geocichla, sp. inc., Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 51, 56, 200. Geocichla machiki, Forbes, P. Z. S. 1883, p. 589, pl. LIT; 1884, pp. 426, 493. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 494 (1884). Supra brunneo-olivaceus, capite paullum in schistaceum vergente, uropygio et supracaudalibus castaneo tinetis; loris albis, auricularibus albo et fusco vartis; alis brunneîs, tectricibus alarum minoribus fusco-olivaceis, late albo terminatis , majoribus brunneis, albo terminatis; remigibus ultimis brunneis albido terminatis ; rectricibus brunneis, exterioribus late albido terminatis; mento, gula et pectore albido- fulvis, gastraco reliquo albo, lateribus maculis semilunaribus nigris notatis; axil- laribus dimidio basali albis, apicali nigris; tectricibus alarum inferioribus in dimidio basali brumneis, apicali albis; pogonio interno remigum ad basin albo ; macxilla fusca, mandibula flava; iride brunnea; pedibus pallide carneis. Long. tot. 0",200-0",210; al. 0%,111-0",117; caud. 0",080-0",085:; rostri 0",020-0",026; tarsi 0",031-0",035. Hab. in Papuasia — Timor-laut (L'ordes). Dice il Forbes che questa specie è intermedia al T°. rubiginosus di Timor ed al 7. erythronotus di Celebes. L'esemplare menzionato dallo Sclater (/. c.) era un giovane di questa specie. Sp. 1126 (1015te) Turdulus schistaceus (MEYER). Geocichla schistacea, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 244, Taf. VINI (Timor-laut) (1884) (Tipo esaminato). — Forbes, Naturalist's Wand. p. 355 (4885). — Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XXIV, pl. 11 (1888). [262] T. SALVADORI 137 Supra schistaceus, capite longitudinaliter nigro maculato; fronte, loris, gula pectoreque summo migris; superciliis auricularibusque albis; subtus albus, pectore imo maculis nigris transversis notato; corporis lateribus griseis, tectricibus alarum nigris, minoribus schistaceo, mediis et majoribus albo marginatis: remigibus rectri- cibusque migricantibus, griseo limbatis, rectricibus duabus ertimis maculis apica- libus albis ornatis; rostro nigro; pedibus flavescentibus. Long. tot. 0",170: al. 0",093-0",100; caud. 0",068-0",073; rostri 0",020- 0" 022; tarsi 0",025-0",027. Hab. in Papuasia — Timor-laut (iedel). Questa specie somiglia molto al 7urdulus wardi (Jerd.) dell’India, ma questo ha le parti superiori nere e le piume auricolari non bianche, ma nere. Lo Sharpe fa notare come le differenze fra il 7. machiki ed il T. schistaceus siano analoghe a quelle che si osservano fra la femmina ed il maschio del 7. wardi, e tuttavia non sia possibile considerare il 7. machiki ed il 7. schistaceus come femmina e maschio di una medesima specie, essèndo il primo tanto più grande del secondo. {636) Monticola solitarius (P. L. S. MiLt.). Monticola solitaria, Seebh., Cat. B. V, p. 319 (1881). Il Seebohm non cita il Zurdus erythropterus, Gray, fra i sinonimi di questa specie. (637) Megalurus macrurus (SALVAD.). Megalurus macrurus, Sharpe, Cat. B. VII, p. 426 (1883). — l'insch, Vog. d. Siidsee, p. 11 (Nuova » Britannia e Nuova Guinea) (1884). (638) Megalurus amboinensis (SaLvap.). Megalurus amboinensis, Sharpe, Cat. B. VII, pp. 127, 674 (1883. — Forbes, P. Z. S. 1883, p. 589 (Amboina). Lo Sharpe crede che gli esemplari di Amboina non differiscano specificamente dal M. galactodes (Temm.) dell'Australia. (639) Poodytes albolimbatus, D'ALs. et SALvAD. Megalurus albolimbatus, Sharpe, Cat. B. Brit. Mus. VII, p. 129 (1885), — Id., Gould’s B. New Guin. pt. XVI, pl. 2 (1884). (640, 641, 642) Cisticola exilis (V. et H.). Maluùrus ezilis, Vig. et Horsf., Trans. Linn. Soc. XV, p. 223 (1826 ex Lath. Mss.). Gisticola ruficeps, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 442 (Morocco) (1882) — Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 14 (Nova Britannia), p. 33 (Torres Str.) (1884). — Ramsay, Tab. List, p. 9 (1888). Gisticola exilis, Sharpe, Cat. B. VII, pp. 269, 671 (1883). Lo Sharpe riferisce a questa specie non solo la C. ruficeps, Gould, la C. rustica, Wall. e la Cisticola sp. delle Isole del Duca di York (Orn. Pap. e Mol. II, p. 424), ma molte altre supposte specie, quali la C. lineocapilla, Gould, d’Australia, fondata sulle femmine e sui maschi in abito invernale, la C. isura, Gould, pure d’Australia, che sarebbe la femmina colla coda quadrata nell’abito estivo, la C. erythrocephala, Blyth di Coorg nell’India, la C. volitans, Swinh. della Formosa, la C. tytleri, Jerd. del- [268] 138 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE l'Assam, la C. semirufa, Cab. di Luzon, la €. delicatula, Blyth, di Giava, la C. me- lanocephala, Anders. del Yunan, la €. ruficollis, Wald. di Celebes, e la C. grayi, Wald., e perciò l’area di questa specie si estenderebbe dall'Australia, per le isole della Papuasia e delle Molucche (della Sonda?) e delle Filippine fino nella Formosa, nella penisola di Malacca, nel Burmah, nell’Assam e nel Bengala orientale ! (643) Calomodyta orientalis (T. et S.). Acrocephalus orientalis, Seebh., Cat. B. V, p. 97 (1881). (644) Calamodyta australis (GouLD). Aerocephalus australis, Seebh., Cat. B. V, p. 100 (1881). Il Seebohm non menziona Buru, fra le località abitate da questa specie, che vi fu trovata dal Wallace (P. Z. S. 1863, p. 25), ed annovera invece un esemplare di Lombock, che dice raccolto dal Wallace; ma mentre la prima ommissione è evi- dente, io sospetto che la seconda asserzione sia erronea. (645) Locustella fasciolata (G. R. GR.). Locustella fasciolata, Seebb., Cat. B. V, p. 108, pl. V (1881). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 532 (Ternate) (1884). (646) Phylloscopus borealis (BLAS.). Phylloscopus borealis, Seebb., Cat. B. V, p. 102 (Morty Wa/ace) (1884). — Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellech. Isis, 1884, Abh. I, p. 47 (Sangi Meyer, Ceram Riedel). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 532 (Ternate) (1884). (647) Budytes flavus (Linn.). Budytes viridis, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 63 (1881). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 532 (Ternate) (1884). Motacilla flava, Sharpe, Cat. B. X, p. 315 (1885) (Ceram). Budytes flavescens (Shaw). — Homeyer, Journ. f. Orn. 1878, p. 131. Hab. Ceram (Wallace). Lo Sharpe (2. c.) afferma che della Motacilla flava esiste una colonia orientale, che si estende dall’Alaska e dalla Siberia settentrionale alla Cina, e che emigra in inverno fino nelle Molucche; io seguo ora lo Sharpe, non avendo potuto esaminare esemplari delle Molucche in abito perfetto. (648) Calobates melanope (PALL.). Calobates melanope, Pleske, Bull. Acad. Petersh. XXIX, p. 532 (Ternate). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 644 (Waigiou.) Motacilla melanope, part., Sharpe, Cat. B. X, p. 467 (1885) (Morty Isl., Amboina Wallace). (649) Corydalla gustavi (SwInH.). Corydalla gustavi, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 533 (Ternate) (1884). Anthus gustavi, Sharpe, Cat. B. X, p. 613 (1885) (Timor Wallace). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 272 (Batchiam), Sp. 1127 (649>is) Corydalla richardi (VIEILL.). Anthus richardi, Vieill., N. D. XXVI, p. 491 (1818), — Blytb, Cat. B. Mus. As, Soc. Beng. p. 135, n. 755 (1849) — Horsf. et Moore, Cat. B. Mus. E. I. Comp. I, p. 355, n. 563 (1854) — G. R. Gr. [264] T. SALVADORI 139 Hand-List, I, p. 252, n. 3649 (1869) — Dress., B. of Eur. III, p. 325, pl. 438 (1875) — Seebh., Ibis, 1878, p. 343. — Sharpe, Cat. B. Brit. Mus. X, p. 564 (Mysol) (1885). Corydalla richardi, Vig., Zool. Journ. II, p. 397 (1826). — Jerd., B. of Ind. II, p. 231 (1863). — Swinh., P. Z. S. 1871, p. 366.— Blyth et Wald., B. Burm. p. 95 (1875) — Prjew., in Rowl. Omm. Misc. II, p. 195 (1877). — David et Qust., Ois. Chin. p. 309 (1877). — Legge, B. Ceyl. p. 621 (1879). — Hume, Str. Feath. 1879, p. 103. — Oates, B. Brit. Burm. 1, p. 166 (1883). Corydalla sinensis, Bp., Consp. I, p. 247 (1850). — David et Oust., Ois. Chin. p. 344 (1877). Anthus richardi var., G. R. Gr., P. Z. S. 1861, p. 634 (Mysol). Corydalla chinensis, Swinh., P. Z. S. 1871, p. 366. Rufescens, plumis corporis superioris in medio fuscis; superciliis, pectore et lateribus rufescentibus; gula, abdomine et subcaudalibus albidis; macula subocu- lari et linea mystacali fuscis; gutture nigro maculato ; remigibus fuscis, rufescente marginatis; rectricibus fuscis, mediis duabus rufescente marginatis, extimis duabus magna ex parte albis; maxilla fusca, mandibula pallida; pedibus rufescente-carneis. Foem. Minor. Long. tot. 0",195; al. 0%,100:; caud. 0",085; rostri 0",014; tarsi 0°,031; ung. dig. post. 0",021. Hab. in Asia centrali et orientali (Prjewalski, Dybowski); Sibiria (Seebohm): Sina (Swinhoe, David); India (Jerdon, Hume); Ceylon (Legge); Burma (Oates) in Papuasia — Mysol (Wallace); Europa et Africa septentrionali. Questa specie si riconosce facilmente alle sue grandi dimensioni, al tarso molto lungo ed all’unghia del dito posteriore pure molto lunga e talora superante la lun- ghezza del dito. Essa nidifica nell’Asia centrale ed orientale ed anche nella Siberia, donde in au- tunno emigra nell'India, nella Birmania e nella Cina; una sola volta è stata trovata nella sottoregione papuana, cioè in Mysol dal Wallace; verso occidente si estende fino in Europa; raramente è stata trovata nell'Africa settentrionale. Questa specie è stata ommessa da me nella seconda parte della Ornitologia, es- sendomi sfuggita la citazione del Gray, relativa all’esemplare di Mysol: quella impor- tante citazione è sfuggita anche allo Sharpe (l. c.). Miraîfra javanica, Horse. Il Meyer, Sitzb. u. Abh. Ges. Isis, 1884, Abb. I, p. 47 (Reichen., Bericht, Naturg. Vòg. 1884, p. 213), menziona un esemplare della Mirafra javanica, Horsf., inviato al Museo di Dresda dal von Schierbrand come proveniente da Ceram; seb- bene questa cosa non sia al tutto impossibile, tuttavia sicconie nessuno ha mai trovato alcuna specie della famiglia delle Alaudidae nelle Molucche, e le indicazioni date dal von Schierbrand, rispetto alla provenienza degli esemplari da lui inviati, non sempre sono esatte, credo che convenga di attendere prove ulteriori prima di ammettere la M. javanica, Horsf. fra le specie delle Molucche. (650) Munia molucca (Linn.). Munia molucca, Meyer, Verh. z.-b. Ges. Wien, 1834, p. 768 (Timor). — Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Ges. Wien, 1882, p. 427 (Amboina), — Sclat. P. Z. S. 1883, pp. 51. 195, 200 (Larat Forbes). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 533 (Ternate) (1884). — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 433. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 194 (1884). [265] 140 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE ?Munia sp., Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 292 (Aru) (1884). Il Meyer fa notare che dalle Isole Aru, delle quali non si conosce alcuna specie di Munia, egli avrebbe ricevuto un nido con tre uova di una specie indeterminata. Non è improbabile che si tratti della specie presente. (654) Munia forbesi, SCLAT. Munia forbesi, Bartl., Mon. Ploc. ete. pt. V, pl. VIII, f. 2 (1889), (655) Munia melaena SCLAT. Munia melaena, Bartl., Mon. Ploc. ete. pt. V, pl. VIII, f. 4 (1889). (1016) Munia grandis, SHARPE. Munia grandis, Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XIV, pl. 7 (1883). Questa specie, notevole per la sua grandezza, ha tutta la testa e le parti infe- riori, tranne i fianchi, nere, i fianchi, il dorso e le ali castagne, il groppone, il so- praccoda ed i margini delle timoniere di color giallo paglia, alquanto dorato. Sp. 1128 (656 is) Donacicola hunsteini, FinscA. Donacicola hunsteini, Finsch, Ibis, 1886, p. 4, pl. I — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn 1886, p. 26. — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXIV, pl. 9 (1888). Nigerrima; pileo, cervice et lateribus colli griseo-cinereis, plumarum basi fu- scis; loris et genis anticis nigris, plumarum apicibus griseis; uropygio, supracau- dalibus et rectricibus mediis castaneis, flavo-aureo tinctis; rectricibus lateralibus fuscis; subalaribus pallide rufis; rostro et pedibus migris; iride fusca. Long. tot. 0",088; al. 0",050; caud. 0",029; rostri 0”,010; tarsi 0",015. Hab. in Papuasia — Nova Hibernia (Finsch). Questa specie è ben distinta pei margini grigi chiari delle piume del capo, le quali presentano quasi un disegno a squame. Dice il Finsch che gli esemplari perfettamente adulti hanno le piume della gola con sottili margini grigi, i quali formano talora una sorte di semicollare interrotto. Il giovane è bruno scuro, variegato di nero e di fulvo sulle parti inferiori ; sulla cervice ha talora piume marginate di grigio ; il sopraccoda e la coda sono di color bruno uniforme. \ Secondo il Finsch, questa specie vive in mezzo alle alte erbe. (657) Donacicola spectabilis, ScLar. Donacicola spectabilis, Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 14 (Nova Britannia) (1884). Munia spectabilis, Bartl., Mon. Ploc. ete. pt. V, pl. VIII, f. 3 (1889). (659) Erythrura trichroa (KIrtL.). Erythrura trichroa var., Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S.W. VII p. 20 (1883). — Salvad., Ibis, 1884, p. 354. Erythrura trichroa, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 533 (Ternate) (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 573 (Ternate), — Grant, P. Z. S. 1888, p. 197. Hab. in ins. Salomonis, Guadalcanar (Woodford). [266] T. SALVADORI 141 Sp. 1129 (659>is) Erythrura tricolor (VirIL.). Azuvert, Vieill., Ois. Chant. pl. 20 (1805). — Less., Compl. de Buff. II, p. 346 (1837). Fringilla tricolor, Vieill., N. D. XII, p. 233 (1817). — Id., Enc. Méth. II, p. 974 (1823), Amadina prasina, part., G. R. Gr., Gen. B. II, p. 370 (1849). Fringilla sylvestris, Temm., fide Bp., Consp. I, p. 457 (1850). Erythrura tricolor, Bp., Consp. I, p. 457 (1850). — Hartl., P. Z. S. 1858, p. 462. — Wall, P. Z. S. 1863, p. 486, n. 135. — G. R. Gr., Hand-List, II, p. 58, n. 6807 (1870). — Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 54, 57, 290 (Loetoe). — Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. I, p. 48 (Babbar). — Id., Zeitschr. f. ges. Orn. I. p. 194 (1884) Diachmura tricolor, Rchb., Singv. p. 48, Taf. XVII, fig. 156 (rect. 157) (1863) (ex Vieillot). Erythrura trichroa, l'orbes (nec. Kittl.), P. Z. S. 1884, p. 483. Laete viridis, fronte, genis et gastraco toto laete cyaneis ; supracaudalibus et cauda supra rubris. Long. al. 0",053; rostri 0",010. Hab. in Timor (Vieillot, Wallace); Babbar (Zredel); Loetoe (Forbes). Il Vieillot ha figurato e descritto questa specie colla coda verde, ma tanto nel Nouveau Dictionnaire, quanto nella Eneyelopedie, egli non menziona il colore della coda; il Bonaparte e l’Hartlaub descrivono la coda di color rosso, e quindi il Rei- chenbach, il quale ha copiato il Vieillot, ha creduto che essi fossero in errore, laddove l’errore fu commesso dal Vieillot, ed è tale che io non so spiegarmelo. Disgraziata- mente il Pucheran non menziona questa specie fra i tipi del Museo di Parigi. (660) Chlorura hyperythra, RcHEB. Io annoverai questa specie in modo dubbio fra quelle della Nuova Guinea, e sulla fede del Reichenbach, il quale asseriva di averne ricevuto un esemplare dal von Schierbrand, insieme con molti altri uccelli della Nuova Guinea. Ora questa specie è da escludere dal novero degli uccelli di questa regione, avendo il Vorderman dimo- strato che essa è propria di Giava (Natuurk. Tjdschr. Nederl. Ind. XLII, p. 248). (661) Neochmia phaeton (H. et J.). Estrilda (Neochmia) phaeton, Ramsay, Tab. List, p. 10 (partim?) (1888). (663) Galornis metallica (Temm.). Galornis metallica, Salvad., Voy. Chall., Birds, pp. 70, 81 (1881) — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 25 (1882) (Isole Salomone). — Tristr., Ibis, 1882. pp. 137, 143. — Blas. uv. Nerk., Verh. z.-b. Gesellsch. Wien, 1882, p. 427 (Amboina). — Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 13 (Nova Britannia), 36 (1884) — Meyer, Sitzb. u. Abh. Geseilsch. Isis, 1884, Abb. 1, p. 48 (Jobi). — Id., Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 292 (1884). — Pleske, Bull. Acad. Petersh. XXIX p. 533 (Ternate) (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 573 (Ternate), 644 (Mysol, Salwatti, Aro). — Grant, P. Z. S. 1887, p. 331 (Alu, Fauro) — Ramsay, Tab. List, p. 12 (1888). Il Guillemard ha raccolto diversi esemplari in Mysol, che converrebbe esaminare per risolvere la questione se la C. gularis, Gr. di Mysol sia o no specificamente diversa. Sp. 1130 (663) Calornis circumscripta, MEYER. Calornis metallica, Sclat. (nec Temm.), P. Z. S. 1883, p. 51 (Maroe), 195 (Larat, Kirimoen), 200. Galornis circumscripta, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884. Abh. I, p. 49 (Timorlaut). — Salvad., Ibis, 1884, p. 355. — Id., P. Z. S. 1884, p. 579. Calornis gularis, Forbes (nec Gray), P. Z. S. 1884, pp. 429, 430, 433. — Id., Nat. Wand. E. Arch. p. 365 (1885). — Sharpe (nec Gray), Gould’s B. New Guin. pt. XX, pl. 12 (1885). [267] 142 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Nitidissime viridis, alis et cauda obscurioribus; capite, interscapulio, fascia utrinque gulari cum capite post aures conjuncta et fascia antepectorali cum inter- scapulio conjuncta pulchre purpureis; fascia malari et torque cervicali nitidissime viridibus; rostro pedibusque nigris; iride rubra. Foem. (an pot. juv. ?). Supra mari similis, sed minus mnitens; subtus alba, plumis in medio nitide viridibus. Long. tot. ()",210-0",240; al. 0”,098-0",110; caud. 0%,095-0”,120; rostri 0",017-0,"020; tarsi 0",020-0",022. Hab. in Papuasia — Timor-laut (Forbes, Kiedel). Questa specie è affine alla O. metallica, dalla quale differisce principalmente per le due linee di color porporino che scorrono ai lati della gola sotto le branche della mandibola, incontrandosi sul mento per modo da formare un / ; inoltre essa ha il collare verde cervicale più stretto, e la grande area porporina sulla regione intersca- polare senza la macchia triangolare verde nel mezzo, o appena percettibile in alcuni esemplari, laddove quella macchia è generalmente molto cospicua nella C. metallica. Gli esemplari di Timor-laut furono da prima riferiti alla C. metallica dallo Sclater, poscia essi furono distinti specificamente dal Meyer e finalmente il Forbes e lo Sharpe hanno creduto di doverli riferire alla C. gularis, G. R. Gr. di Mysol, nota per un solo esemplare conservato nel Museo Britannico, ma io ho fatto già notare di non poter convenire con quella identificazione, e di considerare gli esemplari di Timor- laut specificamente distinti, come ha fatto il Meyer. Io ho già espresso l’opinione che il tipo della C. gularis, da me attentamente esaminato, non sia altro che una varietà individuale della C. metallica, avente più di porporino sulla gola, come altri esemplari di Halmahera e del Capo York, da me esaminati; ma potrebbe essere che l'esame di un maggior numero di esemplari di Mysol dimostrasse che essi differiscono costantemente dagli esemplari tipici della C. metallica, ed infatti il Guillemard fa notare che quelli da lui raccolti in Mysol erano più brillanti di quelli delle isole Aru; non è quindi improbabile che la C. gularis di Mysol si debba ammettere come specie distinta. ° Rispetto alla C. circumscripta io credo che essa sia una forma insulare della largamente diffusa C. metallica, come la C. purpureiceps delle Isole dell’Ammira- gliato e come la C. 2nornata di Mysori, e non riferibile alla C. gularis, e chiunque rifletta a questo fatto che le forme insulari sono limitate ad una isola od a quelle di un medesimo gruppo, converrà meco nel non poter credere possibile che la stessa specie si trovi in Mysol ed in Timor-laut, tanto lontane l’una dall'altra, mentre la vera C. metallica vive in tante isole poste fra esse. (664) Calornis purpureiceps, SALVAD. Galornis purpureiceps, part., Sclat., Voy. Chall., Birds; p. 29 (1881). — Forbes ,P. Z. S. 1884, p. 430. (667) Calornis obscura (ForstEn). Galornis obscura, part. (?), Nehrk., Journ. f. Orn. 4885, p. 33 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 573 (Batchian). È possibile che alcuni degli esemplari menzionati dal Nehrkorn non appartengano veramente a questa specie. [268] T. SALVADORI 143 (668) Calornis cantoroides, G. R. Gr. Calornis purpureiceps, part., Sclat., Voy. Chall., Birds, p. 29 (specim. 467) (1881). Calornis cantoroides, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 26 (1882) (Isole Salomone). — Tristr., Ibis, 1882, pp. 137, 143. — Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 14 (Nova Britannia) (1884). — Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. I, p. 48 (Aru Ried:2. — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 644 (Mysol, Salwatti). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 35 (Jamma). — Grant, P. Z. S. 1887, p: 331 (Alu). Calornis obscura, part., Nehrk. (nec G. R. Gr.), Journ. f. Orn. 1885, p. 33. — Salvad., Ibis, 1886, p. 152. Uno dei tre esemplari menzionati dal Nehrkorn è stato da me esaminato ed esso appartiene alla C. cantoroides. Sp. 1131 (668%is) Calornis crassa, SCLAT. Galornis crassa, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 51, 56, 195, pl. XIV. — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt XV, pl. 10 (4883). — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 433. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 194 (1884). — Biittik., Not. Leyd. Mus. VIII p. 65 (1886). Obscure cineraceo-viridis nitore chalybeo; subtus, praecipue in ventre, paulo magis cineracea; alis caudaque migris exterius dorsi colore lavatis; remigum mar- ginibus interioribus fuliginosis; rostro et pedibus nigris; cauda fere aequali aut paulum rotundata; iride brunnea (Sclater). Foem. Supra cineracea, vix viridi nitens, striîs scaporum migris variegata ; alis caudaque fusco-nigris; subtus alba, fusco-cinereo flammulata. Long. tot. 0”,188; al. 0©,101; caud. 0%,073; rostri 0",020; tarsi 0",024. Hab. in Papuasia — Ins. Tenimberensibus, Larat (Forbes, Riedel). Questa specie, dalla coda mediocre e rotondata, si distingue pel colorito verde- cineraceo splendente. Potrebbe essere che gli esemplari descritti come femmine fossero i giovani; io ho visto uno di tali esemplari raccolti dal Riedel ed inviato al Museo di Torino dal Dr. Meyer. (1017) Galornis feadensis, Ramsay. Calornis feadensis, Sclat., P. Z. S. 1883, p. 347. — Sharpe, Gould’s B. New Guin pt. XXI, pl. 11 (1886). Questa specie ha la coda breve e non graduata. (670) Lamprocorax grandis, SALVAD. Sturnoides fulvipennis, Ramsay, Pr. Linn. N. S. W. VII, p. 26 (1882) (Isole Salomone). Calornis fulvipennis, Tristr., Ibis, 1882, pp. 137, 143. Lamprotornis fulvipennis, Ramsay, l. c. p. 668 (1882). Lamprocorax grandis, Grant, P. Z. S. 1887, p. 334; 1888, p. 198. (1018) Lamprocorax minor (RAMSAY). Calornis fulvipennis, Tristr. (nec Jacq. et Pucher.), lbis, 1882, p. 437. Sturnoides minor, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 26 (1882, (St. Cristoval). Sturnoides (Lamprotornis) minor, Ramsay, op. cit. p. 668 (1882). Lamprocorax grandis, Sharpe (nec Salvad.), Gould’s B. New Guin. pt. XXIII, pl. 6 (1887). Lamprocorax minor, Sharpe, ibid. text. pl. 6 (1887). [269] 49 7. Salvadori. 144 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (672) Melanopyrrhus anais (Lrss.). Melanopyrrhus anais, Guillem., P. 7. S. 1885, p. 644 (Salwatti). — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXII, pl. 7 (1886). (673) Melanopyrrhus orientalis (SCHLEG.). Melanopyrrhus orientalis, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 644 (Arfak). — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXII, pl. 8 (1886). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 35 (Kafu). È poco probabile che l'esemplare avuto dal Guillemard provenisse dai Monti Arfak, essendo questa specie propria di una regione più orientale. (674) Mino dumonti, Less. Mino dumonti, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 84 (1881). — Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 442 (East Cape) (1882). — Fiusch, Vég. d. Sidsee, p. 27 (1884). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 33 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 645 (Waigiou, Batanta, Dorei, Aru). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 35 (Kafu). — Tristr., Ibis, 1884, p. 555. Prima del Guillemard, questa specie non era stata indicata di Batanta. Gli esemplari di Kafu, secondo il Meyer, sono più azzurri, specialmente sulla gola e sul petto, e sono simili per quel rispetto a quelli di Jobi e delle isole Aru, mentre quelli di Passim nella Nuova Guinea sarebbero verdi. (675) Mino kreffti (ScLar.). Gracula krefti, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 25 (1882) (Isole Salomone). — Tristr., Ibis, 1882, p. 142. Mino kreffti, Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 14 (Nova Britannia) — Grant, P. Z. S. 1887, p. 332 (Alu. Fauro); 4888, p. 198 (Guadalcanar). (676) Mimeta flavocinctus, Ke. Mimeta flavocincta, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 292, Taf. XVII, f. 1 (uovo) (1884). Il Meyer descrive anche il nido. (677) Mimeta striatus (Q. et G.). Oriolus striatus, Finsch, Vòg. d. Sidsee, p. 26 (Port Moresby) (1884). Mimeta striata, Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 34 (Waigeu). Mimeta striatus, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 645 (Batanta). Sp. 1132 (679%is) Mimeta decipiens, ScLAr. Mimeta decipiens, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 195, 199. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 194 (1884). Oriolus decipiens, Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XVI, pl. 12 (1884) — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 432. — Biittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 65 (1886). Fusco-griseus, fere umicolor, pileo nigricanti striolato, subtus paullo dilutior ; gula et cervice pallide cinercis, lateribus colli nigro guttulatis; pectoris summi plumis quibusdam migricanti striolatis ; regione auriculari migricante; remigibus intus basin versus rufescente tinetis; rostro fusco-brunneo ; pedibus fuscîs (cinereo- plumbeis 2); iride fusco-brunnea. Long. tot. 0",300; al. 0%,154; caud. 0",127; rostri 0",036; tarsi 0",031. Hab. in Papuasia — Ins. Tenimberensibus (Forbes, Riedel). [270] T. SALVADORI 145 Secondo lo Sclater e lo Sharpe questa specie sarebbe affine al M. bouroensis, ma ne differisce per la gola bianchiccia con macchie nere e per le piume superiori del petto striate di nero. Io ho esaminato tre esemplari di questa specie, raccolti dal Riedel e nessuno ha la testa, il collo ed il petto così distintamente macchiati come nella descrizione e nella figura date dallo Sclater e dallo Sharpe. Anche il Bùttikofer fa notare che un esemplare maschio del Museo di Leida differisce dalla descrizione dello Sclater per i medesimi rispetti. Aggiungo che un esemplare del Museo di Torino ha la testa di un grigio bruno, nettamente distinto dal grigio delle pinme della cervice, che sono al- quanto ricurve come nel Philemon plumigenis; inoltre esso non presenta traccia di strie scure sulle piume del petto. (683) Corvus orru, S. MiLL. Corvus orru, Finsch, Vòg.d. Sùdsee, p. 14 (Nova Britannia, (1884). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 534 (Ternate) (1884). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 34 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 645 (Waigiou, Neosmapi Isl. (Dorei Bay), Mysol, Salwatti). Sp. 1133 (683>is) Corvus latirostris, MEYER. Corvus validissimus, Sclat. (nec Schleg.), P. Z. S. 1883, pp. 51, 195, 200. — Salvad., Ibis, 1884, p. 355. — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 433. Corvus latirostris, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, pp. 4194, 199 (Timorlaut) (1884) — Salvad., P. Z. S. 1884, p. 580. Corvus macrorhynchus, Bittik., Not. Leyd. Mus. VII, p. 65 (1886). Corvus C. orru similis, sed rostri basi latiore. Supra nigro-coerulescens, subtus, alis, tectricibus alarum, primariis caudaque plus minusve virescenti tinctis; plumarum parte basali alba; plumis gutturis elon- gatis, lanceolatis; rostro pedibusque nigris. Long. tot. 0",440; al. 0%,300; caud. 0",180 ; rostri culm. 0",060; tarsi 0",057. Hab. in Papuasia — Timor-laut (Forbes, Riedel). Lo Sclater riferì questa specie al Corvus validissimus, Schleg., ma io feci no- tare la poca probabilità che la determinazione fosse esatta ed il Meyer la distinse poscia col nome di C. latirostris; secondo il Biittikofer, questa specie non sarebbe diversa dal C. macrorhynchus, Wagl., del quale il Museo di Leida possiede esemplari di Borneo, di Giava, di Sumbava, di Timor e di Wetter, e che, secondo lo Sharpe (Cat. B. III, p. 88) si trova anche in Malacca, in Sumatra, in: Flores ed in Balì. È molto probabile che la identificazione del Biittikofer sia esatta, ma per mancanza di suffi- cienti materiali di confronto, avendo esaminato soltanto il tipo del C. latirostris, e non avendo alcun esemplare riferibile al C. macrorhynehus, non sono in grado di decidere la questione. Ciò che distingue il C. latirostris dal C. orru (Miill.), cui pure quello è molto affine, è la larghezza notevolmente maggiore del becco, che è più largo (mm. 26) che non alto (mm. 22); inoltre ne differisce anche pei riflessi verdi della testa, del collo, delle parti inferiori, delle ali e della coda. [271] 146 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (684) Corvus salvadorii, FinscH. Corvus sp., Salvad., Orn. Pap. e Mol. II, p. 486 (1881). Corvus salvadorii, Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 28 (1884). Il Finsch ha voluto distinguere col mio nome la specie, che io descrissi, ma che per insufficienza di materiali lasciai innominata (l. €.). (685) Corvus violaceus, ForsTEN. Corvus violaceus, Blas., P. Z. S. 1882, p. 708 (Ceram). (686) Corvus validissimus, SCHLEG. Corvus validissimus, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 573 (Batchian). (687) Macrocorax fuscicapillus (G. R. Gr.). Macrocorax fuscicapillus, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 292 (1884). Corvus validissimus, Nehrk. (nec Schleg.), Journ. f. Orn. 1885, p. 34 (Waigeu). — Salvad., Ibis, 1886, p. 152. Sp. 1134 (687 bis) Macrocorax woodfordi, GRANT. Macrocorax woodfordi, Grant, P. 7. S. 1887, p. 332, pl. XXVII (Solomon Islands); 1888, p. 198. — Woodford, P. Z. S. 1888, p. 249. Nigerrimus, capite, collo et gastraeo reliquo viridi nitentibus; corpore reliquo purpureo-caeruleo mitente; rostro albido (interdum carneo), apice migro; pedibus nigris; iride obscure grisea. Long. tot. 0",395; al. 0",261; caud. 0",127; rostri culm. 0”",058; tarsi 0”,050. Hab. in ins. Salomonis, Guadalcanar (Woodford). Il Woodford ha inviato una numerosa serie d’individui, tutti simili fra loro; la femmina non differisce dal maschio. Non mi sembra che questa specie appartenga veramente al genere Muacrocorax, non avendo il becco col culmine così arcuato; inoltre il colore chiaro del becco ne lo allontana e lo avvicina al Gymmnocorax senex; forse esso è intermedio a questa specie ed al Mucrocorax fuscicapillus. (688) Gymnocorax senex (LESs.). Gymnocorax senex, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 645 (Jobi). (689) Lycocorax pyrrhopterus (ForstEN). Lycocorax pyrrhopterus, Eudes-Deslongch., Ann. Mus. d’Hist. Nat. Caen, I, p. 46 (1880) — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 5410. Manucodia pyrrhopterus, Musschenbr., Dagboek, pp. 197, 230 (1883... — Rosenb., Mitt. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 40. (690) Lycocorax obiensis, BERNST. Lycocorax obiensis, Eudes-Deslongch., Ann. Mus. d’Hist. Nat. Caen, I, p. 47 (1880). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 573 (Obi) — D'Hamonv., Bull. Soc. Zool. de France, I, p. 510 (1886) — Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XXIV, pl. 7-(1888). Manucodia obiensis, Musschenbr., Dagboek, pp. 193, 230 (1883). — Rosenb., Mittb. Orn, Ver. Wien 1885, p. 40. [272] T. SALVADORI 147 Tanto il Guillemard, quanto lo Sharpe fanno notare che anche in questa specie, almeno nei maschi, si osserva che la base del vessillo interno delle remiganti è bianca ; questo carattere mancava in una femmina. (691) Lycocorax morotensis, BERNST. Lycocorax morotensis, Eudes-Deslongch., Ann. Mus. d’Hist. Nat. Caen, I, p. 47 (1880). — D'Hamonv., Bull. Soc. Zool. de France, 1886, p. 540. Manucodia morotensis, Musschenbr., Dagboek, pp. 197, 230 (1883). Manucodia morotensa (sic), Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 40. (692) Manucodia comriei, SCLAT. Manucodia Comrii, Eudes-Deslongeh., Ann. Mus. d’Ilist. Nat. Caen, I, p. 44 (1880). — Musschenbr., Dagboek, pp. 196, 230 (1883). — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien. 1885, p. 40. — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 510. — Tristr., Ibis, 1889, p. 554. (693) Manucodia chalybeata (Penn.). Manucodia chalybata (sic), Eudes-Deslongch., Ann. Mus. d’Hist. Nat. Caen, I, p. 43 (1880). Manucodia viridis, Musschenbr., Dagboek, pp. 195, 228 (1883). — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 40. Manucodia chalybeata, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 646 (Mysol). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1885, p. 374. — Salvad., Ibis, 1886, p. 155. — Finsch et Meyer, Ibis, 1886, pp. 244, 242. Manucodia chalybea, D’Hamonv., Bul!. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 510. La opinione emessa dal Guillemard che la M. chalybeata e la M. atra siano l'una l'adulto e l’altra il giovane di una medesima specie non è sostenibile nè per l'esame dei caratteri che esse presentano, nè per la loro diversa distribuzione geo- grafica, mancando la M. chalybeata nelle isole Aru. Sp. 1135 (693.is) Manucodia rubiensis, MEYER. Munucodia rubiensis, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1885, p. 374; 1886, p. 36 (Kafu). — ld., Ibis, 1886, p. 242. — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 510. Manucodia M. chalybeatae (Penn.) simillima, sed minor. Long. al. 0",155-0",160; caud. 0",126-0",128; rostri 0",032-0",033. Hab. in Papuasia — Nova Guinea, Rubi (Meyer): Kafu (Laglaize). Secondo il Meyer, le Manucodie delle vicinanze di Rubi, luogo posto al fondo della Baja del Geelwink, si distinguerebbero per la loro piccolezza da quelle degli altri luoghi. Inoltre in esse la parte inferiore del collo non appare verde, ma azzurra, e l’in- crespatura delle piume è pochissimo sviluppata. Nelle dimensioni, ciò che più colpisce sarebbe la piccolezza del becco, che è poco più grande di quello della Phornygama keraudreni. Non ho potuto esaminare alcun esemplare di questa specie. (694) Manucodia jobiensis, SALVAD. Manucodia jobiensis, Eudes-Deslongch., Ann. Mus. d’Hist. Nat. Caen. I, p. 45 (1880). — Musschenbr,., Dagboek, pp. 196, 229 (1883). — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 40. — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 646 (Jobi).— Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1885, p. 374. — Id., Ibis, 1886, p. 242. — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 510. Le dimensioni attribuite dal Guillemard ad un esemplare di questa specie sono minori di quelle degli esemplari misurati da me e dal Meyer. [273] 148 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (695) Manucodia atra (Less.). Manucodia atra, Eudes-Deslongch., Ann. Mus. d’Hist. Nat. Caen, I, p. 45 (1880). — Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 82 (1881), — Musschenbr., Dagboek, pp. 196, 229 (1883) — ?Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII, p. 25 (ova) (1883) — Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 28 (Port Moresby) (1884). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 293 (1884) — Nehrk., Journ, f. Orn. 1885, p. 34 (Waigeu). — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 40. — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 646 (Mysol, Waigiou, Dorei). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1885, p. 374. — Id., Ibis, 1886, p. 342. — D’Hamonv,, Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 540. GEN. PHONYGAMA, Less. Forse è miglior partito quello di separare il genere Phonygama dal genere Manucodia. (696) Phonygama keraudreni (Less. et GARN.). Phonygama keraudreni, Eudes-Deslongch., Ann. Mus. d’Hist. Nat. Caen, 1, p. 41 (1880) — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 540. Manucodia keraudreni, Musschenbr., Daghoek, pp. 195, 228 (1883). — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 40. Sp. 1136 (696is) Phonygama purpureo-violacea, MeyER. ? Phonygama jamesi, Sharpe, Cat. B. II, p. 184 (4877) — Id., Journ. Pr. Linn. Soc. XIII, p. 500 (1877). — Elliot, Ibis, 1878, p. 56. — Eudes-Deslongch., Ann. Mus. d’Hist. Nat. Caen, I, p. 42 (1880). — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 510. Manucodia Jamesii, Musschenbr., Dagboek, pp. 195, 229 (1883). — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 40. Phonygama purpureo-violacea, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. II, p. 375, Taf. XV (1885). — Id., Ibis, 1886, p. 242. — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 510. — Sharpe, Gould”s B. New Guin. pt. XXIII, pl. 10 (1887). Phonygamae keraudreni (Less. et Garn.) similis, sed dorso, alis caudaque pur- pureo-violaceis concoloribus et occipitis collique plumis valde elongatis distinguenda. Long. tot. 0",300; al. 0",167: caud. 0",130; rostri 0”,030-0",031 ; tarsi 0% 034. Hab. in Papuasia — Nova Guinea meridionali-orientali, in montibus Astrolabii (Hunstein). Tutte le parti superiori, tranne il collo e la testa, di un bel violetto-porporino, parti inferiori verdi con riflessi azzurri, specialmente sui fianchi; faccia inferiore delle ali e della coda nero-grigiastro; piume laterali della testa più lunghe di quelle della Ph. keraudreni, le piume del collo più larghe e notevolmente più lunghe e di color verde azzurrognolo, come tutta la testa, e cogli apici azzurri soltanto sulla cervice; x la mandibola superiore è solcata longitudinalmente, della quale cosa vi è soltanto traccia nella Ph. keraudreni; la base del becco è alquanto più stretta. Questa specie differisce dalla PA. Xeraudreni per la uniformità della colorazione delle ali e del dorso, ed anche per lo splendore e pei riflessi del colorito, oltre che per le piume della testa e del collo molto più lunghe. Dalla Ph. hunsteini, Sharpe, essa differisce per le dimensioni minori, simili a quelle della Ph. keraudreni, e per l'azzurro che manca affatto nella PR. Runsteini, la quale ha la testa di color verde-oliva, mentre è verde-azzurrognola nella P%. purpureo-violacea. [274] T. SALVADORI 149 Lo Sharpe ammette la distinzione fra la P%. purpureo-violacea e la Ph. ke- raudreni, ma dubita che la prima sia da riferire alla sua Ph. jamesi; egli fa notare che le serie d’individui da lui esaminati condurrebbero a quella conclusione. La prin- cipale differenza fra esse consisterebbe in ciò che la P%. purpureo-violacea sarebbe più porporina superiormente e più azzurrognola inferiormente, laddove il tipo della Ph. jamesi è di colore verde-metallico superiormente ed azzurro-acciaio inferiormente; ma fra quegli estremi si trovano tutti i passaggi nella serie di esemplari esaminati; aggiunge anche lo Sharpe che il tipo della P%. jamesi è in muta e che mentre ha le vecchie piume delle ali di color porporino poco splendente, le recenti sono di un bell’azzurro-porporino. Finalmente io non so nascondere la mia impressione che la PR. purpureo-vio- lacea non sia veramente diversa dalla P). Xeraudreni, giacchè gli esemplari della Baja Hall da me esaminati, erano simili in tutto ad altri della Nuova Guinea me- ridionale-settentrionale. Si noti che la P%. jamesi, alla quale ora lo Sharpe crede che si debba riferire la PR. purpureo-violacea, fu già da lui riconosciuta come identica colla Ph. keraudreni (Journ. Linn. Soc., Zoology, XVI, pp. 442, 443). (1019) Phonygama hunsteini, SHARPE Phonygama Hunsteini, D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 510. Sp. 1137 (1019%is) Phonygama thomsoni (TRISTR.). Manucodia thomsoni, Tristr., Ibis, 1889, p. 554. Manucodia corpore prorsus toto purpureo-nitente; plumis dorsi, pectoris et abdominis longis et filamentosis; capite, mento et jugulo chalybaeo-viridibus; ca- pite villoso, duabus cristis decorato; colli plumis mucronatis; rostro et pedibus nigris (Tristram). Long. tot. 12.3 poll. Angl. (=0",261); alae 7 (=0",177); caud. 6 (=0%,152); tarsi 1.6 (=0",040); rostri a rictu 1.45 (=0",036). Hab. in Ins. D'Entrecasteaux (Z7%omson). Dice il Tristram che questa specie si può distinguere facilmente per la sua testa di color verde-oleoso splendente che contrasta notevolmente col violetto cupo del resto del corpo. Le cuopritrici delle ali sono di un violetto splendente, meno bello sul corpo per causa della densa massa di piume filamentose che lo ricoprono superiormente ed inferiormente. La trachea presenta straordinarie circonvoluzioni sottocutanee. Il Tristram ha ricevuto un solo esemplare di questa singolarissima specie. (697) Parotia sexpennis (Bopp.). Parotia sefilata, Eudes- Deslongch., Ann. Mus. d’Hist. Nat. Caen, I, p. 35 (1880). Paradisea sexpennis, Musschenbr., Dagboek, pp. 192, 225 (1883). —— Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien. 1885, p. 40. Parotia sexpennis, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 647 (Arfak) — D’'Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 510. Sp. 1138 (667 vis) Parotia lawesii, RAMSAY. .Parotia lawesii, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. X, p. 243 (1885) — Id., Nature, 1885 (July), p. 288. — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. II, p. 375, pl. 16 (1885). — Id., Ibis, 1886, p. 243. — D’'Hamonville, Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, pp. 507, 510. — Sharpe, Nature, vol. 34, p. 340 (1886). — Id., Gould's B. New Guin. pt. XXIII pl. 4 (1887). [275] 150 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Mas. Mari Parotiae sexpennis (Bodd.) simillimus, sed scuto pectorali magis aurato et minus viridi nitenti, occipitis crista unicolori caeruleo-chalybaea, violaceo- nitenti, minime vel vix viridi in medio nitenti, scuto frontali argenteo diverse for- mato et cauda breviori distinguendus. Foem. Foeminae P. sexpennis similis, sed colore brunneo corporis supra magis castanco, gastraco magis rufescente, subalaribus obscure castaneis et cauda breviori versa. Mas. Long. tot. 0%,330; al. 0",156; caud. 0,127; rostri 0",029 ; tarsi 0”,054. Foem. Long. tot. 0”,251; alae 0",154:; caud. 0",104; rostri 0",027; tarsi 0".051. Hab. in Papuasia — in Nova Guinea meridionali-orientali, Montibus Astrolabii (Hunstein, Forbes). Questa specie rappresenta nella Nuova Guinea meridionale-orientale la P. sex- pennis della Nuova Guinea settentrionale-occidentale, e ne differisce pei caratteri sopra indicati. Tra le differenze del maschio vi è anche quella dello scudo frontale argentino, quale non è largo, ma stretto, formato da piume gli apici delle quali convergono verso il mezzo in una linea diretta dall’avanti all’indietro; inoltre quello scudo si restringe e si prolunga posteriormente, ove passa nel colore bruno-olivaceo scuro; finalmente le parti superiori mancano della tinta rosso-vinacea vellutata, ed hanno una tinta più pallida. A quanto pare le femmine delle due specie differiscono fra loro più dei rispet- tivi maschi. Le dimensioni sopraindicate sono quelle date dallo Sharpe. Il Meyer invece dà dimensioni molto minori per questa specie: $ | 9 AAT E Bei II nl get i e a et Gaudi grigi roger. 0 ji 1 Ar TOO Ron ear re Mo bin) deri: nuti Ade TAI O SL e CA det sr 0",045 (698) Lophorhina superba (PENN.). Lophorina superba, Eudes-Deslongch., Ann. Mus. d’Hist. Nat. Caen, I, p. 37 (1880). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 647 (Arfak). Lophorhina atra, Cory, Beaut. and Gur. Birds, pt. VI (1883). — D'Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. BIO. Paradisea atra, Musschenbr., Dacboek, pp. 193, 226 (1883). — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 40. Sp. 1139 (698 is) Lophorina minor, Ramsay. Lophorhina superba minor, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. X, p. 242 (1885). Lophorhina minor, Finsch et Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1I, p. 376, pl. 17 (1885). — lid., Ibis, 1886, p. 244. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. II, p. 150, cum fig. (1886). -—- D'Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, pp. 508, 540. — Sharpe, Nature, vol. 34, p. 340 (1886). — Id., Gould’s B. New Guin. pt. XXIV, pl. 1 (1888). Mas. Mari L. superbae (Penn.) similis, sed minor, et plumis mediis seuti pec- [276] T. SALVADORI 151 toralis in medio macula mnigro-velutina notatis, plumis nasalibus ercetis (nec bi- partitis?), plumis gulae longioribus (?), seuto nitidissimo pilei postice violaceo nitente et praesertim pallio nuchali postice in medio profunde diviso, distinguendus. Foem. Foeminae L. superbae similis, sed supra pallidior, olivacco-brumnea et tuenia superciliari variegata, in occipite confluente, distinguenda. Mas. Long. tot. 0",217; al. 0",138; caud. 0%,100; rostri 0,027; tarsi 0”,033 (Ramsay). Foem. Long. tot. 0,220: al. 0",120; caud. 0",080: rostri 0",021; tarsi 0”,028 (Meyer). Hab. in Papuasia — Nova Guinea meridionali-orientali, in Montibus Astrolabii (Hunstein). Questa specie è la rappresentante meridionale-orientale della L. superba, e si distingue pei caratteri sopraindicati. Essa fu scoperta, a quanto pare, dall’Hunstein: il Ramsay ne descrisse il maschio, i caratteri del quale furono indicati anche meglio dal Meyer; la femmina fu descritta dal Finsch e dal Meyer. (699) Paradigalla carunculata, Less. Paradigalla carunculata, Eudes-Deslongch., Avh. Mus. d’Hist. Nat. Caen, I, p. 20 (1880). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 154. - D'Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 509. Astrapia carunculata, Musschenbr., Dagboek, pp. 194, 227 (1883). — Rosenb., Mittb. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 40. Il Guillemard, sulle indicazioni del Laglaize, dà il colore delle caruncole diver- samente da quello indicato dal Beccari, Je cui osservazioni furono fatte su esemplari da lui uccisi, e sono perciò più attendibili. (700) Astrapia nigra (Gm.). Astrapia nigra, Fudes-Deslongch., Ann. Mus. d’Hist. Nat. Caen, I, p. 18 (1880). — Cory, Beaut. and Cur. Birds, pt. IV (1882). — Musschenbr., Dagboek, pp. 194, 227 (1883). — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 40. — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 648 (Arfak). — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. (09. GEN. ASTRARCHIA, MEER. > Typus: Astrarchia, Meyer, Zeitschr. f. ses. Orn. 1885, p. 378... . .. . + 4. stephaniae, Finsch. Sp. 1140 (700.is) Astrarchia stephaniae, FinscH. Astrarchia stephaniae, Finsch et Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1885, p. 378, Taf. XVII. — Iid., Ibis, 1886, p. 245. — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, pp. 505, 509. — Meyer, Journ. f. Orn. 1889, p. 321 (9). Pileo nitide caeruleo et viridi-violaceo, fronte, loris et genis nitide viridibus, frontis plumis velutinis, erectis; capitis lateribus plumis longis, velutinis, viridibus, purpureo et cupreo-violaceo (nitentibus?) ornatis; scapularibus, interscapulio, dorso, uropygio, arillaribus et hypochondriis migro-velutinis, sub quandam lucem olivaceo nitentibus; supracaudalibus nigro-velutinis ; gula, gutture et collo antico aeneo viri- dibus, sub quandam lucem caerulescentibus, colli lateribus plumis longis ornatis ; fascia pectorali lata nigra, sub quandam lucem olivaceo et lilaceo nitente, fascia nitidissime [277] 20 7. Salvadori. 152 ORNITLOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE cuprea cincta; corpore subtus obscure cupreo-velutino, sub quandam lucem viridi ; crisso et subcaudalibus migro-violaceis; tibiis violaceo-nigris; alis ct alarum tectricibus nigris, plus minusve purpureo nitentibus ; subalaribus violaceo marginatis ; rectri- cibus duabus intermediis longissimis, naviculiformibus, superne concavis, nitide roseo-violaceis, subtus migris; rectricibus luteralibus brevibus, superne concavis, supra et subtus migris; rectricum duarum intermediarum scapis supra ad basin albis ; rostro nigro; pedibus nigris; iride nigra (Finsch et Meyer). Long. tot. 0",840; al. 0",156; caud. 0",640; rostri 0%,025; tarsi 0”,041. Foem. Minor; capite et collo migro-coracinis; nucha et corpore supra nitente migris, plumarum marginibus obscure brunneis; alis caudaque gradata nitente vio- lascenti nigris, sub quandam lucem transfasciolatis, subtus fuscis; corpore subtus, subalaribus et subcaudalibus nigris, brunnescenti transfasciolatis ; rostro pedibusque nigris (Meyer). Long. tot. 0%,520; al. 0,149; caud. 0",340; rostri 0",025; tarsi 0®,041. Hab. in Papuasia — Nova Guinea meridionali-orientali, in Montibus Hufeisen (Hunstein), in Montibus Owen-Stanley (Goodwin). Questa specie evidentemente è affine alla Astrapia nigra, dalla quale è stata separata genericamente per le timoniere mediane verso l’apice concave, per le timo- niere laterali molto più brevi, per la mancanza delle lunghe piume del mento, per la minore lunghezza delle piume laterali della testa e per altre differenze. Nella femmina le due timoniere mediane non sono verso l’apice concave e ri- volte all’insù, ma al tutto piane; esse superano le penultime di 15 centimetri, e queste le seguenti di 6 centimetri; la parte visibile dello stelo delle due timoniere mediane non è bianca, come nel maschio, ma nera; soltanto la parte nascosta è bianca; le timoniere e le remiganti hanno fascie trasversali rilevate. Il maschio e la femmina di questa bellissima specie si conservano nel Museo di Dresda. Questa splendida specie fu dedicata all’arciduchessa Stefania, vedova dell’infelice arciduca Rodolfo, Principe ereditario d'Austria. (701) Epimachus speciosus (Bopp.). Epimachus speciosus, Cory, Beaut. and Cur. Birds, pt. V (testo) (1883). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 648 (Arfak) — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 509. Epimachus magnus, Cory, Beaut. and Cur. Birds, pt. V (1883). Epimachus maximus, Musschenbr., Dagboek, pp. 201, 234 (1883). — Rosenb., Mitth. On. Ver. Wien, 1885, p. 53. Sp. 1141 (701bis) Epimachus macleayae, Ramsay. Epimachus macleayanae (!), Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W.:ser. 2, vol. II, p. 239 (1887) (è). — Meyer, Journ. f. Orn. 1889, p. 322 (9). Mas. Capite, gula et corpore toto supra migro-velutinis et, collo, alis et uro- pygio erceptis, plumis metallicis, squamatis, caeruleo, viridi et violaceo nitentibus btectis; uropygio et supracaudalibus nigro-velutinis, plumarum apicibus caeruleo- chalybaeis; cauda nigra, rectricibus duabus intermediis longis, strietis, migris, cae- ruleo et violaceo mitentibus ; pectore et gastraco reliquo fusco-olivaceis, roseo in- 278] . SALVADORI 158 dutis; plumis laterum pectoris fere triangularibus, ad apicem latissimis late viridi caeruleo-chalybaeo et violaceo marginatis, plumis inferioribus laterum brevioribus roseo-violaceo marginatis, castaneo et violaceo mitentibus; plumis clongatis laterum decompositis et ultra subcaudales attingentibus, pallide brunneis; tibiis. nigris ; supracaudalibus et cauda subtus migris; corpore subtus pulchre roseo-violaceo ni- tente, lateribus in quadam luce roseo-lilacinis; pedibus et rostro nigris (ex Ramsay). Long. tot. 1,066; al. 0,183; caud. 0",696 ; rostri culm. 0",081; tarsi 0",056. Foem. Vix minor; supra olivascenti-brunnea; pileo et nucha castaneo-rufis ; loris, lateribus capitis et gula migrescentibus; collo antico, corpore subtus et suba- laribus fasctis alternis migris et brunnescenti-albis, abdomine et subcaudabus ru- fescenti tinctis; alis dorso concoloribus, sub quandam lucem transfasciolatis, subtus fuscis, primariarum mediarum marginibus exterioribus paullum rufescentibus ; tibiis fuscis; cauda gradata, olivacea, supra brummescenti tincta, sub quandam lucem transfasciolata, subtus pallidiore; rostro migro, pedibus nigrescentibus (Meyer). Long. tot. 0",660; al. 0",173-0",175; caud. 0",360 ; rostri 0",088; tarsi 0",049. Hab. in Papuasia —- Nova Guinea meridionali-orientali, in Montibus Astrolabii (fide Ramsay, Goodwin). Il Ramsay ebbe un maschio di questa specie proveniente dai piedi dei Monti dell’Astrolabio; recentemente il Meyer ha avuto dal Goodwin un maschio adulto ed un esemplare ch’egli ha descritto come femmina e che probabilmente provengono dalla stessa regione ove fu raccolto il maschio descritto dal Ramsay. Il Meyer afferma che la descrizione del maschio data dal Ramsay è insufficiente ed in parte erronea, e quindi dà la seguente descrizione del maschio che riferisco tradotta: Supra niger, subtus brunneus ; plumis capitis squamatis nitide caeruleo-viri- dibus; plumis menti pilosis, obscure violaceis; gula:laete violacea, squamata ; plumis cervicis collique lateribus nigris arcte sed nitide caeruleo-viridi, sub quan- dam lucem violaceo marginatis; dorsi et uropygii plumis nigris, maculis longis squamiformibus, mitentibus, caeruleo-viridibus apice ornatis; alis nigris, caeruleo- viridi, sub quandam lucem violaceo mnitentibus, alis subtus nitide griseo-nigris; scapularibus violaceo nitentibus ; collo antico et pectore olivaceo-brunneis ; pectoris lateribus flabellis latissimis ornatis, plunvis posticis longissimis flabelli securi- formibus, apice triangularibus, migris violaceo mitentibus, inferius. sensim viri- dibus, brevioribus sensim brunneis; plunvis mediis flabelli superioribus nmigris, vio- laceo ct viridi nitentibus, fascia late nitide caeruleo-viridi marginatis, inferioribus olivaceo-brumneis, duabus marginibus nitidis ornatis, uno pallide violaceo in viri- dem vergente, altero roseo-violacco; plumis anterioribus flabelli brumneis , late roseo-violaceo marginatis et viridi mitentibus; abdomine medio brunneo, obscure viridi nitente, latera versus violaceo mitente; plumis laterum elongatis brumneis , apice pulchre violaceis, longioribus decompositis fulvo-brunneis; cauda supra nigra, rectricibus exterioribus vix mitentibus, mediis duabus velutinis, caeruleo-viridi ni- tentibus, sub quandam lucem crebre transfusciolatis; supracaudalibus migris, sub- caudalibus fulvo-brunneis ; rostro et pedibus migris. [279] 154 ORNITOLOGIA .DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Long. tot. 1",000; al. 0" 184-0",186; caud. 0",710; rostri culm. 0",091; tarsi 0",052. 1l Meyer fa notare che nella descrizione del Ramsay è detto che le piume del sopraccoda sono nere vellutate con gli apici di color azzurro metallico, la quale cosa non è esatta, avendo il Ramsay scambiato le piume del sopraccoda con quelle del groppone; inoltre il Ramsay indica le timoniere mediane larghe 3 pollici e mezzo, invece di 3 centimetri e mezzo; il Ramsay non indica il colore bruno del sottocoda, e finalmente egli dice che VE. macleayanue è molto diverso dall’E. magnus per la lunghezza della coda, laddove ciò non è. Sp. 1142 (701te) Epimachus meyeri, FinscH. Epimachus Meyeri, Finsch, Zeitschr, f. ges. Orn. 1885, p. 380 (Q). — Id., Ibis, 1886; p. 247. — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 509. — Meyer, Journ. f. Orn. 1889, p. 323. Foem. Supra brumnescenti-olivaceca; capitis plumis obscure fuscis: rufo mar- ginatis; nucha rufescente; loris et capitis lateribus migrescentibus, clarius varie- gatis; gutture iisdem coloribus, sed subtiliter transfasciato; corpore subtus et sub- alaribus fasciis alternis migrescentibus et brunnescenti-albidis ornatis; alis dorso concoloribus, subtus fuscis; cauda olivacea, supra vix brummnescente tincta, subtus pallidiore; rostro et pedibus migris; iride caerulea (Finsch et Meyer). Long. tot. circa 0",540-0",550: al. 0",158-0",160:; caud. 0",320 ; rostri 02.073: tarsi 0"042. Hab. in Papuasia — Nova Guinea meridionali-orientali, Montibus Hufeisen dictis (Hunstein). Secondo il Finsch ed il Meyer la femmina descritta differisce da quella dell’. speciosus pel colore delle parti superiori più olivaceo, per la mancanza del colore rugginoso sulle ali, pel colore bruno-rossigno della testa più vivo ed esteso anche sulla cervice, pel disegno a squame della testa, per le fascie ondulate delle parti inferiori più sottili e per la coda senza tinta rossigna:; inoltre il becco è un poco più lungo, ma più compresso e meno arcuato. Io aveva dubitato che il tipo di questa specie fosse la femmina dell’E. macleayae, Ramsay, ma il Meyer afferma che ciò non è; tuttavia non pare che egli sia al tutto sicuro nella sua affermazione, giacchè anch'egli fa notare come non sia impossibile che l'esemplare da lui descritto come femmina dell’E. macleayanae sia invece un maschio giovane e che VE. meyeri sia fondato sulla femmina di detta specie. Di questa cosa io grandemente sospetto, e se venisse confermata, il nome . meyeri avrebbe la priorità su quello di E. macleayae. (702) Epimachus ellioti, WARD. Epimachus Ellioti, Eudes-Deslongeh., Ann. Mus. d’Hist. Nat. Caen, I, p. 8 (1880) — Cory, Beaut. and Cur. Birds, pt. V (1883). — Musschenbr., Dagboek, pp. 202, 234 (1883). — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 53. — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 509, Il Meyer mi scrive di aver ricevuto recentemente un maschio di questa specie (della quale si conosceva soltanto un esemplare), insieme con un maschio di una nuova Craspedophora non ancor descritta (!) e col maschio della Drepanornis bruijni. [oso] T. SALVADORI 15 (dai (703) Drepanornis albertisii, ScLar. Drepanornis albertisii, Budes-Deslongch., Ann. Mus. d’Hist. Nat. Caen, I, p. 15 (1880), — Cory, Beant. and Cur. Birds, pt. VI (1883). — Musschenbr., Dagboek, pp. 204, 235 (1883). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 649 (Arfak) — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, pp. 505, 509. Epimachus albertisii, Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 54. Sp. 1143 (703bis) Drepanornis cervinicauda, ScLAT. Drepanornis D’Albertisii, Ramsay (nec Sclat), Pr. Linn. Soc. N. S. W. !V, p. 469 (1879); VII, pp. 16, 28 (1883) (nido ed uovo). Drepanornis bruijni, part., Salvad., Orn. Pap. e Mol. II, p. 553 (1881). Drepanornis albertisii, Sharpe (nec Sclat.), Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 445 (Taburi) (1882). — Salvad., Orn. Pap. e Mol. II, p. 552 (1882). Drepanornis albertisii cervinicauda, Sclat., P. Z. S. 1883, p. 578. Drepanornis cervinicauda, Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XVII, pl. 4 (1884). — Meyer et Finsch, Zeitschr. f. ges. Orn. 1885, p. 381, Taf. XIX. — Iid., Ibis, 1886, p. 248. — D’Hamonv. Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, pp. 505, 509, Drepanornis D. albertisii, Sclat. similis, sed minor ct uropygio caudaque pallidioribus, distinguenda. Long. tot. 0",320-0".350:; al. 0",150-0",152; caud. 0",128-0",180; rostri 0",071-0".077; tarsi 0",031-0",032. Hab. in Papuasia — Nova Guinea meridionali-orientali ad flumen Goldie (Gol- die), Taburi (Goldie), in Montibus Hufeisen (Hunste;n). ll Meyer oltre alle differenze sopramenzionate ne indica molte altre minori, e fa notare come le femmine delle due specie differiscano più dei maschi, avendo quella della D. cervinicauda il dorso olivaceo, anzichè bruno-rugginoso. Questa specie fu da prima riferita alla D. a/dertisi; dal Ramsay, dallo Sharpe e da me, sulla fede di quegli autori, non avendone io veduto alcun esemplare; lo Sharpe, il quale da prima ebbe soltanto la femmina, fece notare com’essa avesse la coda più chiara della D. albertisii: poscia essa fu distinta dallo Sclater. Il Ramsay ha avuto il nido e le uova di questa specie, e descrive il primo come costruito nella biforcatura di un ramo, ove è tesa una sorta di rete intessuta di sottili radici, e sopra la medesima sta il vero nido formato di sottili erbe e poco profondo ; le uova grandi 34 X 25 mm. sono di color giallognolo macchiettate di bruno-ros- signo e di grigio-violaceo chiaro, più fittamente verso la estremità più grossa. (704) Drepanornis bruijni, Oust. Drepanornis bruijnii, Musschenbr., Dagboek, pp. 206, 236 (1883). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 649. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1885, p. 382. — Id., Ibis, 1886, p. 249. — Sharpe, Gonld’s B. New Guin. pt. XXI, pl. 2 (1886), — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, pp. 505, 509. — Oust., Le Naturaliste, 1887, p. 180 (5). — Ibis, 1889, p. 583. Epimachus Bruijnii, Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 54. Il maschio di questa specie è stato descritto dall’Oustalet nel 1887 e, cosa sin- golare, sebbene siano corsi quasi tre anni da quella data nessuno dei giornali orni- tologici ne hanno parlato e neppure se ne trova fatta menzione nel Zoologica! Record pel 1887! Trascrivo qui la descrizione dell’Oustalet, essendo molto difficile di riassumerla in poche parole: [281] 156 ORNITOLOGIA DELLA FAPUASIA E DELLE MOLUCCHE « Chez cet oiseau, deux bandes de plumes veloutées et légèrement érectiles par- tent du bec et remontent au-dessus des yeux, comme chez le D. Albertisti; mais ces bandes ne sont pas séparées en arrière; elles deviennent confluentes sur le vertex et tendent è se fondre avec une plaque formée de plumes analogues et occupant le sommet de la téète. En outre, ces bandes super-oculaires sont d’un brun pourpré sans reflets métalliques bleues ou verts, comme chez le D. Albertisti, tandis qu’en revanche les plumes veloutées qui couvrent le menton et les còtés de la téte, en errière de la mandibule inférieure, sont d’un vert bronzé moins uniforme que dans cette dernière espèce, puisqu’au milieu d’elles on voit' apparaître latéralement deux petites taches, d’un blea verdatre métallique et que, sur le còté, on distingue des reflets pourprés. La plaque mentonnière descend d’ailleurs un peu plus bas que chez le D. Alber- tistù et rencontre, sur le haut de la poitrine, une sorte de fraise formée de plumes décomposées de couleur brune sur la majeure partie de leur longueur et teintées de vert métallique dans leur portion terminale qui est tronquée aussi nettement que si elle avait été coupée avec des ciseaux. Cette fraise s’allonge un peu de chaque còté en deux touffes d’un brun légèrement glacé de vert olive qui représente les deux grandes touffes pectorales du D. Albertisii et qui recouvrent les ornements des flanes. Ceux-ci offrent un tout autre aspect que chez les Drepanornis précédemment connus. Ils consistent en un double croissant de plumes métalliques et veloutées de diverses couleurs. Vers le plis de l’aile ce sont d’abord deux ou trois plumes noires, veloutées, ornées d’une magnifique bordure de couleur cuivre rouge ou plutòt bronze florentin, et rappellant, avec des dimensions plus faibles et des dimensions plus réduites les plu- mes qui ornent les còtes et la gorge de l’Astrapia nigra: de petites plumes noires, veloutées et glacées de violet à l’extrémité leur succèdent et sont suivies à leur tour d’une double raingée de plumes arrondies dont les unes, celles qui confinent au bord de l’aile, sont d’un noir de velours à liséré vert brillant, tandis que les autres, in- sérées plus en dedans, sont d'un gris cendré, avec bordure d’un vert olive très lui- sant. Dans la région postérieure de l’abdomen on n’apergoit aucune trace des touffes qui s'épanouissent de chaque còté du ventre du D. Albertisti et qui sont ornées d’une légère bordure violette. Ici toute cette région, de mème que la poitrine, est d’un beau gris cendré, et vers le milieu du ventre présente une teinte fauve, avec quelques raies transversales brunes, vestiges de la livrée du jeune dge. Le manteau est d’un brun notablement plus foncé que chez le D. Albertistà, et, sous un certain jour, paraît légèrement glacé de gris dans la région scapulaire ; les ailes elles-mèmes sont plutòt brunes que rousses, la quene est d’une couleur fauve beaucoup moins claire que chez le D. Albertisi? et chez le D. cervinienuda et les rectrices, de mème que les pennes secondaires des ailes présentent, sous une certaine incidence de lumière, de petites raies transversales foncées. Les pattes sont brunes, avec les ongles noirs et les mandibules, sur la dépouille que j'ai sous les yeux, offrent la méme teinte cornée que chez le jeune oisean que j'ai incidemment décrit. Enfin, l'espace dénudé qui occupe le còté de la tète est plus vaste, moins irrégulièrement dessiné que chez les D. cervinicauda et Albertisii et montre une peau d’un noir livide qui était sans doute perdu d’une teinte bleuàtre plus ou moins accusée chez l’oiseau vivant. [282] T. SALVADORI 157 Les dimensions principales du Drepanornis Bruijni adulte sont les suivantes: Longueur totale 0",350; longueur de l’aile 0",160; de la queue 0,130; du tarse 0",030; du doigt medium sans l’ongle 0",030 (?), du bec (culmen) 0",080 (2) ». Il giovane e la femmina della D. bruijni si riconoscono facilmente per diversi ca- ratteri: 1° al becco rossigno-pallido (e non nero) e molto più grosso alla base; 2° al- l’area perioculare nuda molto più grande e di forma diversa; 3° al colore nericcio della testa che tinge alquanto tutte le parti superiori; 4° alla fascia nera a modo di mustacchio lungo la regione malare; 5° finalmente alle fascie scure delle parti in- feriori più regolari ed estese fino al sottocoda. Lungh. tot. circa 0",304; al. 0!",142; coda 0",109; becco 0",068; tarso 0",031. Questa specie è propria della Nova Guinea settentrionale ad oriente della baia del Geelwink; il maschio adulto descritto dall’Oustalet proveniva da un punto della costa di rimpetto all'isola Podena, o Padiema. Nel giornale « The Ibis », 1889, p. 581, è menzionata la Drepanornis bruzjni come specie dei Monti Arfak, la quale cosa certamente non è esatta. (705) Craspedophora magnifica (VIEILL.). Craspedophora magnifica, Eudes-Deslongeh., Ann. Mus. d'Hist. Nat. Caen, I, p. 10 (1880). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 650 (Andai). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 36 (Kafu). Ptilornis magnifica, Musschenbr., Dagboek, pp. 199, 231 (1883). — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 40. Ptilorhis magnifica, D'Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 508. (1020) Craspedophora intercedens (SHARPE). Ptilornis Alberti, part., Musschenbr., Dagboek, pp. 200, 232 (1883). — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 40. Craspedophora intercedens, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1885, p. 382. — Id., Ibis, 1886, p. 250. Ptilorhis intercedens, D'Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, pp. 504, 508. Craspedophora magnifica, Tristr. (nec Vieill.), Ibis, 1889, p. 554 (Milne Bay). Il Meyer dice che la distinzione di questa specie dalla OC. magnifica (Vieill.) è difficile, tuttavia egli l’ammette. (706) Seleucides nigricans (SHAW). Sele ucides alba, Eudes-Deslongch., Ann. Mus. d’Hist. Nat. Caen, I, p. 43 (1880) — D’Hamonv,, Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 509. Epimachus albus, Musschenbr., Dagboek, pp. 202, 234 (1883). — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 53. Seleucides nigricans, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 650 (Salwatti). Il Guillemard descrive i costumi di un esemplare avuto. vivo in Salavatti. (707) Semioptera wallacei (G. R. GR.). Epimachus Wallacei, Musschenbr., Dagboek, pp. 203, 235 (1883). — Rosenb., Mitth, Orn. Ver. Wien, 1885, p. 53. Semioptera Wallacei, Eudes-Deslongch., Ann. Mus. d’Hist. Nat. Caen, I, p. 38 (1880). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 574 (Batchian), — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 510. a. Semioptera wallacei, var. halmaherae, SALVAD. Epimachus Wallacei, var. Halmaheirae, Musschenbr., Dagboek, pp. 204, 235 (1883). [283] 158 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (708) Paradisea minor, SHAw. Paradisea minor, Eudes-Deslongch., Ann. Mus. d'Hist. Nat. Caen, I, p. 22 (1880). — Musschenbr., Dagboek, pp. 185, 220 (1883). — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 30. — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 651 (Jobi, Dorei, Mysol). — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, pp. 506, 509. Il Guillemard parla dei costumi di quattro esemplari avuti vivi, tre dei quali furono deposti nel Giardino Zoologico di Londra. Il Musschenbroek (Dagboek, pp. 186, 221) menziona una Paradisea minor var. albescens, fondata sopra un uccello tutto bianco, menzionato dal Valentyn, III, p. 310, per averne inteso parlare, ma che probabilmente non è mai esistito, e sul quale si fondano la Paradisea candida, Forster, e la P. alba, Gm. Sp. 1144 (708bis) Paradisea finschi, MEyER. Paradisea Finschi, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1885, p. 383; 1886, p. 36. — Id., Ibis, 1886, p. 250. — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, pp. 507, 509. Mas. Paradisea P. minori similis, sed minor et dorso, uropygio et corpore subtus brunnescentibus (Meyer). Long. rostri 0",081: tarsi 0",040. Hab. in Papuasia — Nova Guinea septentrionali-orientali, Karan (Finsch). Dice il Finsch: « io potei avere soltanto pelli imperfette di questa specie dagli indigeni della costa settentrionale-orientale (‘Terra dell'Imperatore Guglielmo) nella long. or. 142° 30', circa 60 miglia ad occidente (?) dell'Isola D'Urville..... Tutte le pelli di questa località hanno piccole dimensioni. » L'unica pelle preparata dagli indigeni, che è il tipo di questa specie, differisce secondo il Meyer, dalla P. minor per avere le parti superiori non di color castagno puro, ma di un bruno più pallido, e le parti inferiori non di color bruno-castagno vinaceo, ma di un bruno rossigno; inoltre la P. /inschi avrebbe il becco più assottigliato ed allungato. Sp. 1145 (708t*) Paradisea guilielmi II, Cab. Paradisea Guilielmi, Cab., Journ. f. Orn. 1888, p. 119, n. 4. Paradisea Guilielmi II, Cab., Journ. f. Urn. 1889, Tab. I (3 et 9). Paradisca pileo toto, capitis collique lateribus et gutture a mento ad pectus nitide viridibus: nucha, dorso ct alarum tectricibus minoribus pallide flavis; pa- racerco albo, intus parte basali flavo, singulis plumis laxis, radiis longissimis ; alis, uropygio caudaque obscure castaneis: pectore ventrisque lateribus chocolatinis ; ventre imo, crisso et tibiis in nigrum vergentibus (Cabanis). Foem. Pileo, capitis, collique lateribus et gutture a mento ad pectus castaneo- vinaceis, alae, dorso medio, uropygio et caudae concoloribus ; occipite, collo postico, interscapulio et tectricibus alarum minoribus flavo-stramineis; abdomine castaneo- vinaceo (ex Tcone foeminae). Hab. in Papuasia — Nova Guinea orientali-septentrionali, Kaiser Wilhelm's Land (Cabanis). Il Cabanis non dà i caratteri differenziali di questa specie; egli aveva promesso [284] T. SALVADORI 159 di pubblicare ulteriori osservazioni intorno a questa specie, ma finora non l’ha fatto. Giudicando dalla descrizione, parrebbe che questa specie sia distinta dalla P. minor principalmente per avere tutto il pileo, i lati della testa e del collo, e la gola dal mento al petto di color verde splendente, e pel petto e pei fianchi di color castagno, laddove l’addome, il sottocoda e le tibie sono nereggianti. Sp. 1146 (7084) Paradisea augustae victoriae, Cas. Paradisea Augustae Victoriae, Cab., Journ. f. Orn. 1888, p. 119, n. 2. — Ibis, 1889, p. 583. — Cab., Journ. f. Orn. 1889, Tab. II (6, 9). Paradisea fronte guttureque nitide viridibus, mento migro ; pectore plumis ve- lutinis atropurpureis; gastraco toto reliquo vinaceo; paracerco laete rufo-aurantio ; capite supra nuchaque flavis; notaco reliquo cum caudae tectricibus medialiter flavis, lateraliter cum alarum tectricibus flavo-olivaceo lavatis; alis caudaque ob- solete castaneis (Cabanis). Hab. in Papuasia — Nova Guinea orientali-septentrionali, Kaiser Willhelm's Land (Cabanis). Questa specie, che è stata inviata al Museo di Berlino, come proveniente dalla stessa regione della precedente (!), si distingue dalla P. minor per le lunghe piume dei fianchi di color rossigno-arancio, pel color giallo delle parti superiori mediane esteso fino al sopraccoda e pel petto di color atro-purpureo. (709) Paradisea apoda, Linn. Paradisea apoda, Eudes-Deslongech, Ann. Mus. d'Hist. Nat. Caen, I, p. 20 (1880). — Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 84 (1881). — Cory, Beaut. and Cur. Birds, pt. VII (1883). — Musschenbr., Dagboek, pp. 176, 219 (1883). — Meyer, Zeitschr. f, ges. Orn. I, p. 293, Taf. XVII, f. 2 (ovum) (1884). — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien. 1885, p. 47 (partim) — Guillem., P. Z. S. 4885, p. 652 (Aru) — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 509. — Bartl., P. Z. S. 1887, p. 392. Il Bartlett (/. c.) discorre della muta di un maschio vivo affidato alle sue cure. (710) Paradisea novae guineae, D’Ars. et SALVAD. Paradisea apoda var. Novae Guineae, Musschenbr., Dagboek, pp. 182, 220 (1883). Paradisea apoda, part., Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 17 (partim). (711) Paradisea raggiana, ScLar. Paradisea raggiana, Eudes-Deslongch., Ann. Mus. d’Hist. Nat. Caen, I, p. 24 (1880). — Musschenbr., Dagboek, pp. 184, 220 (1883). — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 26 (1883) (nido ed uova). — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 30. — Chalm. and Wyatt, Work and Adent. in New Guin. (Ibis, 1885, p. 463). — Finsch et Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1885, p. 384. — [id., Ibis, 1886, p. 254. — Sharpe, Nature, vol. 34, p. 340 (1886). — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, pp. 507, 509. Tristr., Ibis, 1889, p. 553 (East Uape). Secondo l'Hunstein, questa specie comincia ad incontrarsi nell’interno a 15 miglia da Port Moresby, ma non si trova nei Monti Ferro di Cavallo; essa si estende al- l’Isola Basilisk e verso occidente alla Baja Bentley. Il Finsch ed il Meyer fanno notare alcune differenze che presentano gli esem- plari della Baja Milne, i quali avrebbero lo scudo pettorale bruno-violaceo più oscuro e le parti sottostanti pure più oscure degli esemplari dei Monti dell’Astrolabio; inoltre in questi le piume verdi della gola avrebbero riflessi gialli, mentre i primi avrebbero quei riflessi azzurrognoli. [285] 21 T. Salvadori. 160 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Sp. 1147 (71]»is) Paradisea decora, SaLy. et Gopm. Paradisea decora, Salv. et Godm., Ibis, 1883, p. 131 (January); p. 202, pl. VINI - Sharpe, Gould’s B. New Guin. pt. XX, pl. 1 (1885). — D'Hamonv,, Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, pp. 507, 509. — Tristr., Ibis, 1889, p. 553. Paradisea Susannae, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII, p. 24 (31st Jan. 1883, published 19th June 1883). — Salvad., Ibis, 1884, p. 354. Supra sericeo-straminea, alis et cauda fuscis, illarum tectricibus stramineo lavatis; rectricibus mediis elongatis filiformibus, ramis ad medium evanescentibus, sicut in P. apoda; fronte angusta et gula velutino-viridescenti mitentibus, mento sub certa luce obscuriore; subtus lilacino-vinacea , pectore saturatiore, abdomine medio albicantiore ; plumis hypochondriacis posticis ruberrimis, apicibus canescen- tibus, ramis valde distantibus sicut in P. sanguinea, anticis brevibus, apicibus sa- turatissime rubro vinaceis; rostro plumbeo ad apicem albicante; pedibus pallide plumbeis ; iride flava. Long. tot. 0",355; al. 0",177; caud. rectr. lateral. 0",152 : rectr. med. elong. 0” 457; rostri a rictu 0",040; tarsi 0",045. Foem. Inornata, supra olivaceo-fusca, stramineo tincta; gulae saturate brun- nea; subtus rufescenti-fusca, pectore et hypochondriis anticis fusco irroratis ; caudae rectricibus duabus mediis angustis et acutis, reliquis paullo brevioribus. Hab. in Papuasia — Ins. Fergusson (D’Entrecasteaux archipelago) (Goldie, Thomson). Questa specie somiglia più che ad altra alla P. raggiana, avendo come questa le piume dei fianchi rosse, ma ne differisce principalmente per avere il dorso giallo ed il petto grigio-vinaceo e per mancare del collare giallo separante il verde della gola dal grigio-vinaceo del petto. La femmina si distingue facilmente pel colore bruno- olivaceo e non castagno delle parti superiori. La P. decora fu scoperta dal Goldie nell’Isola Fergusson (una delle Isole d'En- trecasteaux), ove, come scrive il Goldie, si trovano anche la Manucodia comriei e l’Otidiphaps insularis. Essa vive sui monti ad una considerevole elevazione ; il suo grido somiglia a quello della P. raggiana; anche i suoi movimenti sono simili; le femmine vivono appartate dai maschi. (712) Uranornis rubra (Lackp.). Paradisea sanguinea, Eudes-Deslongch., Ann. Mus. d’Hist. Nat. Caen, I, p. 25 (1880). — Cory, Beaut. and Cur. Birds, pt. VI (1883). — Musschenbr., Dagboek, pp. 188, 2241 (1883) — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 31. Paradisea rubra, Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 34 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 653 (Waigiou, Batanta). D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. I, pp. 506, 509. (713) Diphyllodes magnifica (PENN.). Diphyllodes magnifica, Eudes-Deslongch., Ann. Mus. d’Hist. Nat. Caen, I, p. 32 (1880). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 654 Salwatti). Paradisea speciosa, Musschenbr., Dagboek, pp. 190, 222 (1883). -- D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 540. Diphyllodes speciosa, Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 34. [286] T. SALVADORI 161 Sp. 1148 (713%is) Diphyllodes jobiensis, MEYER. Paradisea speciosa, part., Schleg., Ned. Tijdschr. Dierk. IV, pp. 17, 50 (1871). — Rosenb. (nec Bodd.), Reist. naar de Geelvinkb. p. 56 (1875). — Td., Malay. Archip. p. 557 (1879. — Id,, Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 31. Diphyllodes chrysoptera, Meyer (nec Gould), Mitth. Zool. Mus. Dresd, I, p. 6 (nota) (1875) — Becc., Ann. Mus. Civ. Gen. VII, p. 740 (1875). — Salvad., Ibid. p. 971 (1875); IX, p. 492, n. 21 (1876). — Sharpe, Cat. B. III, p. 475 (partim) (1877. — Eudes-Deslongch., Ann. Mus. d’Hist. Nat. Caen, I, p. 33 (1880). — Salvad., Orn. Pap. e Mol. II, p. 644 (partim) (1884). — Guillem., P. 7. S. 1885, p. 654 (Jobi). Paradisea chrysoptera, Musschenbr., Dagboek, pp. 190, 222 (1883). Diphyllodes jobiensis, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1885, p. 388. — Id., Ibis, 1886, p. 256. — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 510. Dice il Meyer che il maschio di questa specie differisce da quello della D. ma- gnifica, oltrechè pel colore giallo-aranciato delle ali, anche pei lievi riflessi bronzati e bruni dell'addome, ma nella pagina seguente lo stesso Meyer indica l’addome di color braunlichviolett (!). La lunghezza dell’ala varia da 113 a 114 m. e quella della coda da 48 a 50 mm. La femmina è notevolmente diversa da quella della D. magnifica, avendo le parti superiori di color grigio-bruniccio, invece di bruno-olivaceo, tranne i margini di alcune remiganti secondarie, che sono più distintamente bruni; le parti inferiori sono più biancheggianti. Ala 113 mm., coda 65 mm. Dopochè lo Sharpe ha mostrato che il nome D. chrysoptera spetta agli esem- plari della Nuova Guinea meridionale-orientale, il Meyer ha confrontato con questi quelli di Jobi e li ha trovato differenti specificamente. (714) Diphyllodes chrysoptera, GouLD. Diphyllodes chrysoptera, Gould, MS. — Elliot, Mon. Parad. text pl. 12 (1873). Diphyllodes speciosus var. chrysopterus, Elliot, Mon. Parad. text pl. 13 (1873). Diphyllodes chrysoptera, Elliot, Mon. Parad. pl. 13 11873). — Gould, B. New Guin. pt. II, pl. 4 (1876) — Sharpe, Cat. B. III, p. 175 (partim) (1877). — Id., Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 443 (Choqueri) (1882). — Salvad., Orn. Pap. e Mol. III. p. 553 (1882). — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 15 (1883). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. II, p. 387 (1885). — Id., Ibis, 1886, p. 255. — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 540. Mas. Mari D. magnificae similis, sed alis supra pulchre aurantiacis et inter- scapulio brunnescenti-sanguineo diversus. Long. al. 0%,105-0",108; caud. 0",038-0",040. Fem. long. al. 0",103-0",112; caud. 0",056-0",060. Hab. in Papuasia — Nova Guinea meridionali-orientali, Choqueri (Goldze). Dice il Meyer: Questa specie differisce dalla D. magnifica non solo pel bel colore giallo-arancio delle ali, ma anche pel colore rossigno-sangue delle piume in- terscapolari, le quali nella D. magnifica sono di color bruno-castagno, o rosso-bruno seuro; inoltre essa differisce pel colore bruno-arancio, e non bruniccio soltanto, della testa, pel bel colore (tinta?) porporino dell'addome e finalmente per lo scudo pettorale verde-azzurrognolo, anzichè verde erba. Anche le femmine della D. chrysoptera sono differenti avendo la testa, il grop- pone ed il sottocoda di color più bruno; notevoli sono le piume del sincipite, le quali [287] 162 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE hanno una tinta bruno-arancio, che ricorda la tinta del maschio. Rispetto alle dimen- sioni la D. chrysoptera è alquanto più piccola. Questa specie fu descritta dal Gould sopra esemplari d’ignota provenienza; il Meyer ed il Beccari credettero che alla medesima dovessero essere riferiti gli esem- plari di Jobi; io seguii la loro opinione, ma feci notare come questi differissero dalle figure dell'Elliot e del Gould per avere il sopraccoda bruno-nerastro ed il groppone bruno-aranciato, laddove in quelle figure il groppone ed il sopraccoda sono di colore nerastro uniforme. Lo Sharpe, confrontando esemplari di Coqueri coi tipi del Gould, dimostrò la loro identità, e che perciò alla specie della Nuova Guinea meridionale orientale doveva essere serbato il nome di D. chrysoptera, e che non era impro- babile che gli esemplari di Jobi appartenessero ad una specie distinta. Intorno ai costumi di questo uccello scrive il Goldie che esso si trova nelle re- gioni fittamente boscose, alla imboccatura dei burroni, o sulle ripe, ove esso prepara uno spazio di terreno lungo circa sette piedi e largo 4, strappando tutte le foglie ed i sottili rami dei cespugli. lasciando soltanto i rami più grossi; quel luogo diventa il campo del sollazzo, ov'esso balla e saltella. Fuori del tempo della cova sta sugli alberi più alti. Si nutre di semi. Sp. 1149 (714bis) Diphyllodes hunsteini, MeyER. Diphyllodes Hunsteini, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1885, p. 389. — Id., Ibis, 1886, p. 256. — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 540. Diphyllodes chrysoptera, Rosenb. (nec Gould), Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 298. Mas. Mari D. chrysopterae, Gould, simzlis, sed alis supra aurantiaco-mimiatis diversus. Long. tot. circa 0",185; al. 0,111-0",112; caud. 0",053; rostri culm. a plumis frontalibus 0",0185; tarsi 0",029. Hab. in Papuasia — Nova Guinea meridionali-orientali, Montibus Owen Stanley (Hunstein). Dice il Meyer che il tipo di questa specie è un maschio non adulto, ma siffattamente diverso dalla D. chrysoptera da non poterne attribuire le differenze allo stadio in cui esso si trova Il colore delle ali è molto più splendido che non nella D. chrysoptera, le piume nasali sono più lunghe ed il groppone maggiormente tinto di color bruno rossigno, l'addome non è violaceo, ma, come quello della D. magnifica, è tinto di verdognolo sui fianchi, lo scudo pettorale è di un verde-erba, anzichè verde azzurrognolo ed il vessillo interno delle remiganti inferiormente più rossigno che non nella D. chrysoptera. (715) Schlegelia respublica (Bp.). Schlegelia Wilsoni, Eudes-Deslongeh., Ann. Mus, d'Hist. Nat. Caen, I, p. 34 (1880). Diphyllodes respublica, Cory, Beaut. and Cur. Birds, pt. III (1881). Paradisea Wilsoni, Musschenbr., Dagboek, pp. 189, 221 (1883). Diphyllodes wilsoni, Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 34 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 654 (Batanta, Waigiou) — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 510. Paradisea calva, Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 31. (716) Rhipidornis guglielmi III (Mussca.). Rhipidornis respublica, Eudes-Deslongch. (nec Bp.), Ann. Mus. d'Hist. Nat. Caen, I, p. 30 (1880). Rhipidornis guglielmi tertii, Sclat., P. Z. S. 1883, p. 292(Waigeu). — Meyer, P. Z. S. 1886, p. 297. [288] T. SALVADORI 163 Paradisea Guglielmi III, Musschenbr., Dagboek, pp. 190, 223 (1883). — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 31. Diphyllodes Gulielmi III, D Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 510. Ai tre esemplari conosciuti di questa specie se ne sono aggiunti altri due. Nel 1883 lo Sclater mostrò alla Società Zoologica di Londra, da parte di Mr. Whitely, un esemplare di questo uccello; esso faceva parte di una collezione fatta in Waigiu, ed ora si conserva nel Museo Britannico. Poscia il Meyer (7. c.) ha fatto menzione di un altro esemplare maschio (il quarto conosciuto) acquistato da un negoziante di Amsterdam; gli altri uccelli che con esso si trovavano erano specie proprie della Nuova Guinea, e non di Waigiu, e però il Meyer crede fosse esatta la supposizione del Beccari (Ann. Mus. Civ. Gen. VII, p. 710) che la Rhipidornis guglielmi IN si trovi nella Nuova Guinea settentrionale-occidentale ed in Salavatty. (717) Gicinnurus regius (Linn.). Cicinnurus regius, Eudes-Deslongch., Ann. Mus. d’Hist. Nat. Caen, I, p. 28 (1880). — Salvad,, Voy. Chall., Birds, p. 81 (1881) — Cory, Beaut. and Cur. Birds, pt. II (1884). -— Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 444 (Tahuri, East Cape) (1882). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 293 (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 555. — Meyer, Zeitschr. f. ses. Orn. 1886, p. 34 (Kafu). — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 509. — Tristr., Ibis, 1889, p. 554. Paradisea (Cicinnurus) regius, Musschenbr., Dagboek, pp. 192, 224 (1883). Paradisea regia, Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 39. Il Guillemard assicura di aver visto un esemplare di questa specie in Batanta, ove finora non era stata trovata. Il Meyer nota alcune differenze in un esemplare di Kafu, somigliante a quelli di Jobi, ma di un giallo-rosso vivo. GEN. PARADISORNIS, MEexER. Typus: Paradisornis, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1885, p. 385. P. rudolphi, Meyer. Sp. 1150 (717%) Paradisornis rudolphi, FinscH. Paradisornis Rudolphi, Finsch, Zeitschr. f. ges. Orn. 1885, p. 385, Taf. XX. — Finsch u. Meyer, op. cit. 1886, p. 29.— Finsch, Ibis, 1886, p. 252, pl. VII — Sharpe, Nature, vol. 34, p. 340 (1886). — D'Hamony., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 509. — Ramsay, Pr. Linn. Soe. N. S. W. ser. 2, vol. Il, p. 25 (1887) Sincipite, loris, genis, mento, gula et gutture plumis velutinis, nigris, nitide obscure flavo-virescentibus; regione postoculari nuda; oculis supra et subtus plumis nitide albis, longis, sericeis ornatis; occipite obscure purpureo-castaneo mnitente ; nucha et interscapulio mitide migrescentibus, plumis basin versus cinerascentibus, medio cyancis, apicibus nitide nigrescentibus ; dorso et uropygio caerulescenti-nigro variegatis; cauda supra caerulescente; alis supra caerulescenti-cyaneis, remigum pogomis internis nigris, alarum tectricibus cyaneis, tertiariis interne clarius cyaneo marginatis : pectoris plumis longis nigrescentibus, abdomen versus virescenti-caeruleo nitentibus; abdomine et tibiis migris, nitentibus; cauda subtus cyanescente, subcauda- libus virescenti-nigricantibus ; alis subtus fuscis, remigum primariorum marginibus internis cinereis, secundariorum cyanescentibus ; subalaribus brunnescentibus, fusco variegatis; axillaribus subtus virescenti-cyancis, supra brunnescentibus (!); para- cercorum plumis longis, rectis, subrigidis, exterius brunncis, intus ad basin ultra- [289] 164 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE marinis, apicem versus violaceo-lilacinis, brevibus, plus minusve curvatis, ad basin cyaneis, medio ultramarinis, apicem versus cyaneis, paulum virescentibus; harum tectricibus brevioribus nigerrimis, longioribus curvatis, pulchre castaneis; rectricibus duabus intermediis longissimis, angustis, spatuliformibus, supra violascentibus, subtus nigris, spatulis macula Lyanea ornatis; rostro flavido-albo ; pedibus brunnescen- tibus (?); iride brunnea (Finsch et- Meyer). Long. tot. circa 0",270; al. 0",160; caud. 0",080:; rectr. interm. 0",440; rostri 0",038: tarsi 0",037; parac. plum. 0",270. Foem. Capite, collo et summo dorso nitide obscure purpureo-nigris ; colli plu- mis lateralibus et posticis longis; palpebris sicut in mari; summi dorsi plumis longis, velutinis, parte media obtecta et subtus virescenti-cyaneis; supracaudalibus et cauda cyanescenti-caeruleis; alis sicut în mari; gula virescenti nigra; gutture et pectore summo obscure castaneis, obsolete migro transfasciolatis, plumis subtus plus minusve virescenti tinctis: abdomine summo virescenti-brunneo, medio et imo brunnescentibus, nigro transfasciolatis, medio plumarum apicibus cyaneis, omnibus subtus cyaneo-virescentibus; hypochondrii plumis longis, obscure brunneis, nigro transfasciolatis, subtus virescenti-cyaneis; tibiis migris; crisso et subcaudalibus ru- fescentibus ; cauda subtus virescenti-cyanca, transfasciolata; rostro flavido-albo ; pedibus brunnescentibus (2); iride brunnea (Finsch et Meyer). Long. tot. circa 0",270:; al. 0",153; caud. 0",094; rostri culm. 0”,032; tarsi 0".048. Hab. in Papuasia — Nova Guinea orientali-meridionali (Hunstein, Forbes). È questa una specie bellissima, il maschio della quale si distingue da tutte le Para- disee finora conosciute per la forma e pel colore ceruleo delle lunghe piume dei fianchi ; anche le ali e la coda, tanto del maschio, quanto della femmina, sono di colore ceruleo. La Paradisornis rudolphi, così denominata in onore dell’infelice Arciduca Ro- dolfo d'Austria, cultore anch’esso della Ornitologia, fu scoperta dall’Hunstein nella Nuova Guinea orientale, ma la precisa località non è indicata: soltanto sappiamo che egli la trovò in una regione ostile, nella quale egli poteva penetrare soltanto inos- servato dai nativi, e non senza pericolo della sua vita. Nulla sappiamo ancora dei suoi costumi. Il Finsch ed il Meyer fanno notare come, sotto certe incidenze di luce, le piume di questo uccello perdano completamente il loro splendore ed appaiano senza lucentezza, bruniccie e nericcie. (718) Xanthomelus aureus (LInn.). Xanthomelus aureus, Eudes-Deslongch., Ann. Mus. d'Hist. Nat. Caen, I, p. 39 (1880), — Ramsay (nec Linn.?), Pr. Linn. Soc. N. S. W. X, p. 244 (1885). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 657. — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, pp. 508, 5iI. Oriolus aureus, Musschenbr., Dagboek, pp. 209, 236 (1883). — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 54. Oriolus xanthogaster, Rosenb., ibid. Il Ramsay attribuisce ad esemplari di questa specie le piume che si trovano su ornamenti del capo usati dagli indigeni della Nuova Guinea orientale-meridionale, ma non è improbabile invece che esse appartengano ad esemplari dell’affine Xantho- melus ardens, D'Alb. et Salvad. [290] T. SALVADORI 165 (719) Xanthomelus ardens, D’ALB. et SALvAD. Oriolus ardens, Musschenbr., Dagboek, pp. 210, 237 (1883). — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 54. (720) Chlamydodera cerviniventris, Goutp. Chlamydodera cerviniventris, Sharpe, Cat. B. VI, p. 393 (1881), — Musschenbr., Dagboek, p. 244 (1883). — Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 27 (Port Moresby) (1884). — Ramsay, Tab. List, p. 11 (1888). Ptilonorhynchus cerviniventris, Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 54. (721) Amblyornis inornata (SCALEG.). Amblyornis inornata, Sharpe, Cat. B. VI, p. 394 (1881). Ptilonorhynchus inornatus, Musschenbr., Dagboek, pp. 242, 242 (1883). — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 54. Sp. 1151 (721is) Amblyornis subalaris, SHARPE. Amblyornis subalaris, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVII, p. 408 (1884). — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. II, p. 390, tah.22 (1885). — Id., Ibis, 1886, p. 257. — Sharpe, Nature, vol. 34, p. 340 (1886) — Id., Gould’s B. New Guin. pt. XXII, pl. 9 (1886). — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 514. — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. ser. 2%, vo). II, p. 250 (1887). Mas. Supra olivaceo-brunneus, capitis crista copiosa, longissima, aurantioco- rubra, antice fusco maculata; fronte nigricante; subtus brunneus, plumis in medio fulvo-olivaceis; lateribus obscurioribus; remigibus subtus fuscis, in pogonio interno olivaceo marginatis; subalaribus et axillaribus fulvo-aurantiacis; rostro nigricante ; pedibus plumbeis. Long. tot. 0",235; al. 0%,127; caud. 0,097; rostri 0,019; tarsi 0,031. Foem. Mari similis, sed crista aurantiaca destituta. Long. tot. 0",215; al. 0",116-0",122; caud. 0",089-0",090; rostri 0",019; tarsi 0",030-0",031. Hab. in Papuasia — Nova Guinea meridionali-orientali, in Montibus Astrolabii (Goldie), Montibus Owen Stanley (Munstein). Questa specie si riconosce facilmente allo splendido ciuffo colore arancio del ma- schio ed alle piume delle parti inferiori ocracee nel mezzo, tanto nel maschio, quanto nella femmina; il becco è notevolmente più piccolo di quello dell’A. éinornata. Lo Sharpe descrisse da prima la femmina di questa specie; il maschio, scoperto dallo Hunstein, fu descritto dal Finsch e dal Meyer. Lo Sharpe dice che il maschio nella stagione piovosa manca del ciuffo arancio e si può distinguere dalla femmina soltanto per avere le parti inferiori più ocracee. Egli suppone che anche il maschio dell’A. ‘nornata possa avere un bel ciuffo, ma questa cosa è contraddetta dalla numerosa serie d’individui tutti simili fra loro, raccolti sui monti Arfak. Una cosa che non è stata finora notata è che il colore arancio del ciuffo del maschio dell’A. subalaris indica stretti rapporti delle specie del genere Amblyornis con quelle del genere Xanthomelus, e quindi viene confermata la opinione già da me emessa (Orn. Pap. e Mol. II, p. 663) che il Xanthomelus aureus sia affine alle specie [291] 166 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE del genere OMlamydodera, e che debba perciò essere annoverato nel gruppo dei Ptilonorinchini, anzichè delle Paradiseinae, e infine che molto probabilmente co- struisca anch'esso un pergolato. (722) Aeluroedus melanotis (G. R. Gr.). Aeluroedus melanotis, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 82 (1884). — Sharpe, Cat. B. VI, p. 383 (1881). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 293 (1884). Ptilonorhynchus melanotis, Musschenbr., Dagboek, pp. 212, 240 (1883), — Rosenb., Mitthb. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 54. (723) Aeluroedus arfakianus, MEYER. Aeluroedus arfakianus, Sharpe, Cat. B. VI, p. 384 (1881). — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. BAI, Ptilonorhynchus arfakianus, Musschenbr., Dagboek, pp. 242, 244 (1883). — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 54. Sp. 1152 (723is) Aeluroedus melanocephalus, Ramsay. Aeluroedus melanocephalus, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII, p. 25 (1882). — Salvad., Ibis, 1884, p. 354. — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. II, p. 394 (4885). — Id., Ibis, 1886, p. 258. — D'Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 544. — Sharpe, Gould's B. New Guin. pt. XXIV, pl. 13 (1888). Aceluroedus Ae. arfakiano, Meyer, similis, sed fascia nuchali nigra et ma- culis tectricum alarum nullis, jugulo et gutture variegatis, pectore et abdomine brun- nescentibus diversus (Meyer). Long. tot. 0",290; al. 0%,152; caud. 0",120; rostri 0”,033; tarsi 0",044. Hab in Papuasia — Nova Guinea meridionali-orientali, Montibus Astrolabii (Hunstein, Rolles). Le contraddittorie ed insufficienti descrizioni di questa specie non mi lasciano afferrare i caratteri differenziali della medesima e quindi ho riferito la diagnosi data dal Meyer, sebbene la medesima sia in contraddizione colla figura publicata dallo Sharpe, nella quale appaiono evidenti le macchie chiare sulle cuopritrici delle ali, che il Meyer dice mancanti. Il Meyer aggiunge che questa specie è intermedia allo Ae. arfakianus ed allo Ae. melanotis delle isole Aru, ma che somiglia più al primo: per la gola non nera si _ avvicina allo Ae. melamotis, quantunque anche nell’ Ae. melanocephalus la gola sia alquanto scura; per la testa scura somiglia allo Ae. arfakianus, ma non ha la fascia cervicale nera nettamente definita; le cuopritrici verdi uniformi delle ali (che lo Sharpe rappresenta macchiate !) ricordano l’Ae. Buccoides e l’Ae. stonci. L'Ae. melanocephalus sembra più scuro dell’Ae. arfakianus nella parte inferiore della coda, che avrebbe una fascia terminale più stretta. Le piume della gola nello Ar. melanocephalus sono nere alla base ed all’apice ed hanno una larga fascia intermedia bianca, cosicchè vi predo- mina il bianco, laddove nello Ae. arfatianus predomina il nero; le parti inferiori sono tinte di olivaceo-bruno e sono più oscure di quelle dello Ae. arfakianus e dello Ae. melanotis. Inoltre lo Sharpe dice che l’Ae. melanocephalus differisce dallo Ae. arfakianus per le redini e pel mento neri e pel colorito uniforme del petto e dell’addome, i quali caratteri non appaiono nella figura. [292] UL. SALVADORI 167 (724) Aeluroedus buccoides (TEMM.). Aeluroedus buccoides, Sharpe, Cat. B. VI, p. 386 (1881) — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 34 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 657 (Dorei, N. New Guin. long. 139° E. (Brujn), Jobi, Batanta, Salwatti). Ptilonorhynchus buccoides, Musschenbr., Dagboek, pp. 214, 240 (1883). — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 54. Jobi è una nuova località per questa specie. (725) Aeluroedus stonei, SHARPE. Aeluroedes stonii, Sharpe, Cat. B. VI, p. 387 (1881). — Finsch et Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. II, p. 394 (1885). — Iid., Ibis, 1886, p. 258. — D’Hamonv., Bull. Soc. Zool. de Fr. 1886, p. 511. Ptilonorhynchus Stonei, Musschenbr., Dagboek, pp. 212, 241 (1883) — Rosenb., Mitth. Orn. Ver. Wien, 1885, p. 54. Il Finsch ed il Meyer menzionano un esemplare, raccolto dallo Hunstein, avente la testa verdognola con strie giallognole sul mezzo e la fronte giallognola; secondo essi questi caratteri sarebbero i resti dell’abito imperfetto. [293] 22 T. Salvadori. MMMBPISAI e da AGR ANI \ È e Ù #7 A adi PR bio ile "4 1 TRURO antuoiat artorarti bed bp T2IT* o (unitia Pl) ; d del ALM RATTI - sod cn) | date AAA "#4 e1 int VE 1 hi iVaoae Aya! MA Agia è UFIARET Rn PPT 1 PO Atan tal Agna nddeii VI 4; TR ì } ( IT , ui Ladi Lola i CL Je MAT + RUN, | MVie Litreti na gii deine delay LA dira! 41M; AIPÀ; l o i nai o pic po MOANA + SALITA IATA X&d ti aber vy «ddadl ia /706 N RIAVVIA i va IT ['TMITITE ET Pitti +4 È l'apiadi a dirt + rr) i det into: i pal pt det wr © uu Pata Rea Ma al RIO i U Mao Ca TR al ; Tee 04 LI n" D) # RL i AGGIUNTE DRNITOLOGIA dela PEMCASTA e. dele: MOLCCCHE TOMMASO SALVADORI PARTE TERZA COLUMBAE — GALLINAE — GRALLATORES ANSERES — STRUTHIONES TORINO CYA"UR.L'0,. VCL ASUESSESN Libraio della R. Accademia delle Scienze 1891 Estratto dalle Memorie della R. Accademia delle Scienze di Torino SERIE II, Tom. XLII Torino, Stamperia Reale-Paravia, 672 (C) 30-VII-91 AGGIUNTE ALLA Ornitologia della Papuasia e delle Molucche PER TOMMASO SALVADORI PARTE TERZA COLUMBAE — GALLINAE — GRALLATORES ANSERES — STRUTHIONES APPENDICE Appr. nell'adunanza del 10 Maggio 1891 PREFAZIONE In questa terza ed ultima parte delle Aggiunte alla Ornitologia della Papuasia e delle Molucche 10 mi propongo di condurre a termine il mio lavoro, passando in rassegna tutte quelle aggiunte che si sono fatte agli ordini Co/umbae, Gallinae, Grallatores, Anseres e Struthiones, dopo la pubblicazione del terzo volume della Ornitologia, avvenuta nel 1882 ; inoltre, siccome, durante il tempo corso dalla pubblicazione della prima parte delle Aggiunte fino ad ora, si sono scoperte molte cose nuove relative anche agli Ordini Accipitres, Psittaci, Picariae e Passeres, dei quali ho discorso nelle prime due parti , perciò stimo opportuno di aggiungere un ‘Appendice, nella quale siano annoverate tutte quelle novità, e per tal modo il mio lavoro possa dirsi compiuto alla data della sua pubblicazione. Alle specie degli ordini Co/umbae, Gallinae, Grallatores, Anseres e Struthiones, annoverate nel volume II della Orritoiogia, sono ora da ag- giungerne 18; altre 28 specie spettano agli ordini precedenti, cosicchè avrò da aggiungere e descrivere 46 specie, delle quali dò qui l’elenco : 1. Ptilopus flavovirescens, Meyer. 6. Myristicivora subflavescens (Finsch). 2. » quadrigeminus, Meyer. 7. Macropygia timorlaoensis, Meyer. 3. » plumbeicollis, Meyer. 8. » cinereiceps, Tristr. 4 » lettiensis, Schleg. 9. Eutrygon leucopareia, Meyer. 5. Carpophaga rubiensis, Meyer. 10. Otidiphaps insularis, S. et G. [45] 172 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE 11. Megapodius tenimberensis, Sclat. 28. Monarcha florenciae (Sharpe). 12. Rallina woodfordi, Grant. 29. » leucophthalmus (Ramsay). 13. Rallicula forbesi, Sharpe. 30. Arses orientalis, Salvad. 14. Oedicnemus grallarius (Lath.). 31. Rhipidura auricularis, De Vis. — Heteractitis brevipes (Vieill.). 32. Poecilodryas sigillata, De Vis. 15. Numenius lineatus, Cuv. 33. Todopsis kowaldi, De Vis. 16. Ardeiralla woodfordi, Grant. 34. Graucalus longicauda, De Vis. 17. Nycticorax mandibularis, Grant. 35. Colluricinela discolor, De Vis. 18. Platalea intermedia, Grant. 36. Myzomela pulchella, Salvad. nov. sp. 37. Melirrhophetes belfordi, De Vis. APPENDICE. 38. Ptilotis aruensis, Sharpe. 19. Ninox goodenoviensis, De Vis. 39. » gracilis, Gould. 20. » rosseliana, Tristr. 40. Zosterops pallidipes, De Vis. 21. Geoffroyus sudestiensis, De Vis. 41. Pitta loriae, Salvad. 22. Cyclopsittacus migrifons, Rehnw. 42. Merula papuensis, De Vis. 25. Merops salvadorii, Meyer. 43. Munia nisoria (Temm.). 24. Tanysiptera rosseliana, Tristr. — Erythrura forbesi, Sharpe. 25. Sauromarptis kubaryi, Meyer. 44. Paryphephorus duivenbodei (Meyer). 26. Eurystomus salomonensis, Sharpe. 45. Onemophilus macgregorii, De Vis. 27. Aegotheles loriae, Salvad. 46. Amblyornis musgraviana, Goodw. Di queste 46 specie, una, il Numenius lineatus, Cuv., fu da me om- messa per inavvertenza nella Ornitologia; tre, il Plilopus lettiensis, Schleg., l’Oedicnemus grallarius (Lath.) e la Munia nisoria (Temm.), sono state trovate recentemente nelle isole del gruppo di Timor-laut; una quinta, la Ptilotis gracitis, Gould, viene ora considerata da me come distinta dalla P. analoga, colla quale l’aveva prima unita; una sesta, la Myzomela pulchella, viene ora descritta per la prima volta sopra un esemplare del Museo Britannico, e finalmente le altre 40 sono state denominate e descritte negli ultimi tempi, e tra queste meritano speciale menzione due della fami- glia dei Paradiseidi, ciascuna tipo di un muovo genere, e queste sono il Paryphephorus duivenbodei (Meyer) ed il Cnemophilus macgregorii, De Vis, scoperto sui Monti Owen-Stanley ad 11,000 piedi di altezza, durante la recente spedizione del MacGregor. Nell'elenco delle specie aggiunte ho lasciato senza numero la Mete- ractitis brevipes e la Erythrura forbesi, le quali prendono rispettivamente il posto del Totanus incanus e della Erythrura tricolor, da me prece- dentemente annoverate. Colle aggiunte sopra indicate il numero delle specie di uccelli della Papuasia e delle Molucche, ossia della regione da me studiata, è di 1198, quasi un decimo del numero delle specie conosciute. Torino, Musco Zoologico, maggio 1891. [46] T. SALVADORI 16/5 BIBLIOGRAFIA AGGIUNTE AL LAVORI RELATIVI ALLA AVIFAUNA DELLA SOTTO-REGIONE PAPUANA pubblicati dal 1881 al 1891. (1881) FINSCH, O., Ornithological letters from the Pacific. VIII, New Britain (/bis, 1884, p. 532 5AO.. (1884) OUSTALET, M. E., Notices sur quelques espèces nouvelles ou peu connues de la Collection Ornithologique du Muséum, II Description de trois espèces d’oiseaux originaires de la Nouvelle Guinée, etc. (Nouv. Arch. du Mus. d’ Hist. Nat., deuxième série, Tome VIII, p. 300-303, pl. XII). (1884) SHARPE, R. B., Report on the Zoological Collections made in the Indo-Pacific Ocean during the Voyage of H. M. S. « Alert » 1881-82, London, 1884, È (In questo lavoro è descritta la Ptilotis aruensis, Sharpe). (1886) D’HAMONVILLE, Baron, Nouveautés Ornithologiques - Puradisiers. Revue de quelques espèces récemment découvertes, description d’un état de plumage anormal et tableau des espèces (Bull. de la Soc. Zool, de France, 1886, pp. 503-511). (1887) BARTLETT, A. D., Remarks upon the Moulting of the Great Bird of Paradise (2. Z. S. 1887, p. 392). (1887) NORTH, A. J., Contribution to the Vology of the Austro-malayan and Pacific Regions (Pr. Linn. Soc. N. S. W, (2) IL p. 444-446, 1887). (Sono descritte le uova di molte specie). (1887) OUSTALET, E., Description du màle adulte du Drepanornis Bruijnii , Oust. (Le Naturaliste, 1887, pp. 180-182). (Questo importante articolo è sfuggito agli editori delle Riviste scientifiche e non si trova menzionato nell’ Ibis, nel Journal fiùr Ornithologie e neppure nel Zoological Record pel 1887). (1888) FINSCH, D° O., Samoafahrten, Reisen in Kaiser Wilbelms-Land und English Neu-Guinea in den Jahren 1884 u. 1885 an Bord des deutschen Dampfers « Samoa ». Leipzig, 1888. (Vi è denominata e brevemente descritta una Cacatua trobriandi, che lo stesso Finsch (in litt.) dice non diversa dalla €. triton). [47] 174 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (4888) WOODFORD, C. M., General Remarks on the Zoology of the Solomon Islands, and Notes on Brenchley's Megapode (P. Z. S. 1888, pp. 248-250). (1889) CABANIS, J., Paradisea Augustae Victoriae (Journ. /. Orn. 1889, Tav. II) (4889) OGILVIE-GRANT, W. R., On the Genus Turnix (/bis, 1889, pp. 446-475). 1889) OGILVIE-GRANT, W. R., Third Contribution to the List of Birds collected by Mr. C. M. Woodford in the Solomon Archipelago (Ann. and Mag. N. H. (6) IV, p. 320, 1889). (È descritta la Rallina woodfordi). (1889) TRISTRANM, H. B., Catalogue of a Collection of Birds. Durham, 1889. (14889) TRISTRAM, H. B., On a small Collection of Birds from the Louisiade and d’Entrecasteaux Islands (/bis, 1889, pp. 553-558). (Sono descritte le seguenti specie nuove : Manucodia thomsoni, — Cracticus louisia- densis, — Dicaeum nitidum, — Cinnyris christianae, — Chibia propinqua, — Tanysiplera rosseliamo, — Ninox rosseliana, — Macropygia cinereiceps). (1889) Parliamentary Report on the British Museum (/%is, 1889, pp. 581-583). (1889) GOODWIN, A. P., Exhibition of, and remarks upon, some Paradise-birds, procured during Sir William Macgregor’s recent expedition to Mount Owen-Stanley, New Guinea (2. Z. S. 1889, p. 451). (È descritta l’Amblyornis musgravii). (1889) MEYER, A. B., Beschreibung der bisher unbekannten Weibchen von Astrarchia Stephaniae und Epimachus macleayanae (Journ. f. Orn. 1889, p. 321-326). (1890) GOODWIN, A. P., Notes on the Paradise-birds of British New Guinea (/bis, 1890, pp. 150-156). (È descritto incompiutamente il Xanthomelus macgregori). (1890) SHARPE, R. B., Descriptions of three new species of Flycatchers (/bis, 1890, p. 205). (1890) RAMSAY, E. P., Report on a zoological Collection from the Solomon Islands. Part I (Records of the Australian Museum, I, pp. 3-5, March 1890). (È descritta la Pomarea leucophihalmus). (1890) SHARPE, R. B., Notes on Specimens in the Hume Collection. N. 6. On the Coraciidae of the Indian Region, with Descriptions of some new Species (2. Z. S. 1890, pp. 546-552). (È descritto l’Eurystomus solomonensis). (1890) SHARPE, R. B., Catalogue of the Birds in the British Museum, XIII, 1890. (La Erythrura forbesi viene separata dall’E. tricolor e descritta come nuova). (1890) WARDLAW RAMSAY, R. G., On the Columbine genus Macropygia and its Allies (/bis, 1890, pp. 214-246). (1890) WARDLAW RAMSAY, R. G., On a new Genus of the Order Columbae (Ibis, 1890, pp. 246-247) (4890) DE VIS, C. W., Report on Birds from British New Guinea (Annual Report on British New Guinea from 4th September 1888 to 30th June 1889. Appendix G. pp. 57-62, Brisbane 1890. — Colonial Papers, no. 103, British New Guinea, Appendix G. pp. 105-116, London 1890. — Ibis, 1891, pp. 25-41). (In questo lavoro, la cui pubblicazione originale è sfuggita all’Editore dell’/his, che lo ha riprodotto dalle Colonia Papers, sono descritte tredici nuove specie: Ninor g0ode- noviensis, — Geoffroyus sudestiensis, — Rhipidura auricularis, — Poecilodryas (?) sigillula, — Todopsis howaldi, — Graucalus longicauda, — Strepera rosa-alba (= Cracticus louisin- densis, Tristr.), — Colluricincela discolor (=? Pachycephala fortis, Gadow). — Melirrhophetes belfordi, — Zosterops pallidipes, — Merula papuensis, — Amblyornis macgregoriae (= Am- blyornis musgravii, Goodw.) — Onemophilus macgregorii). [48] T. SALVADORI 175 (1890) SALVADORI, T., Viaggio di Lamberto Loria nella Papuasia orientale, II Collezioni Ornito- logiche. Nota seconda. Uccelli della Nuova Guinea meridionale-orientale (Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, pp. 554-592). ‘(Vengono descritte tre nuove specie: Aegotheles Loriae, Arses orientalis, Pitta Loriae). (1890) HEINE, F. et REICHENOW, A., Nomenclator Musei Heineani Ornithologici, Berlin, 1882-1890. (1890) MEYER, A. B., Notes on Birds from the Papuan Region with Descriptions of some new Species (Ibis, 1890, p. 412-424). (Sono descritte le seguenti specie: Sauromarptis kubaryi, Craspedophora duyvenbodei, Plilopus quadrigeminus e Ptilopus plumbeicollis). , (1891) MEYER, A. B., Letter on a new Species of Bee-eater from New Britain (bis, 1891, p. 293). (È descritto il Merops Salvadorir). (1891) SALVADORI T., Viaggio di Lamberto Loria nella Papuasia orientale. III, Collezioni Ornito- logiche. Nota terza. Uccelli della Nuova Guinea meridionale-orientale e delle isole di Entrecasteaux (Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, pp. 797-834). (4894) REICHENOW, Dr. A., Cyclopsittacus nigrifrons, n. sp. (Allg. Deutsche Ornith. Geseli. zu Berlin. Bericht III, p. 6, 20 Màrz 1891. — Journ. f. Orn. 1891, p. 2417). [49] 2 T. Salvadori. 176 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Orpo COLUMBAE Gen. PTILOPUS, Sw. Terenotreron, Heine, Nomencl. Mus. Hein. Orn. p. 280 (1890) (= Thouarsitreron, Bp.). i (728) Ptilopus xanthogaster (Wact.). Terenotreron xanthogaster, Heine et Rchnw., Nomencl. Mus. Hein. Orn. p. 280 (1890)(Aru !). Sp. 1158 (728%) Ptilopus flavovirescens, MeyER. Ptilopus xanthogaster, Meyer (nec Wagl.?), Verh. z.-b. Ges. Wien, 1881, p. 769 (Lettie) (?). — Sclat. (nec Wagl.), P. Z. S. 1883, pp. 54, 195, 200. — Forbes, P. Z. S. 1884, pp.430, 433, n. 47. — Biittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 66 (1886). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 45 (1884) (Tenimber Island). Ptilopus diadematus, part., Schleg., Mus. P. B. Columbae, p. 42 (individus de l’ île de Lettie) (1873). Ptilopus flavovirescens, Meyer, Sitzb. u. Abb. der Gesellsch, Isis, Abh. I, p. 50 (1884) (Timor- laut, Tenimber) — Salvad., Ibis, 1884, p. 355. — Id., P. Z. S. 1884, p. 580. Ptilopus Pt. xanthogastri similis, sed capite et collo flavovirescente tinctis. Hab. in Papuasia — Ins. Timorlaut et Tenimber (Forbes, Riedel); Letti ( Hoedt, Riedel). Io ho esaminato quattro esemplari di questa forma; essi differiscono indubita- tamente da quelli delle Isole Kei, di Banda e di Khoor per avere la testa ed il collo di colore più decisamente verdognolo, lo scudo pettorale alquanto più cupo e per altri rispetti; tuttavia non oso pronunciarmi nel dare a quelle differenze valore specifico , tanto più anche gli esemplari di Lettie, di Khoor e di Banda differiscono alquanto fra loro. (1021) Ptilopus richardsi, Ramsay. Ptilopus richardsi, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 39 (41882) (Isole Salomone). — Sclat., P. Z. S. 4883, p. 348. — Sharpe in Gonld's B. of New Guin. pt. XVIII, pl. 3 (1884). Ptilopus rhodosticus, Ramsay, ]. c. p. 43 (1882). — Tristr., Cat, Coll. B. p. 45 (1889). (729) Ptilopus superbus (Trmwm.). Ptilopus superbus, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p 38 (1882) (Isole Salomone). Tristr., Ibis, 1882, p. 444. — Sharpe, Journ. Linn. Soc. Zool. XVI, p. 445 (China Straits) (1882). — Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Ges. Wien, 1882, p. 428 (Amboina), — Ramsay, l.c. VIII, p. 28 (uova) (1883). — Finsch, Vog. d. Siùdsee, pp. 18, 28 (Nova Britannia, Laloki, Somerset) (1884) — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 534 (Ternate) (1884) — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 34 (Waigeu) — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 574 (Ternate), 657 (Mysol), — Grant, P. Z. S. 1888, n. 199. — Tristr., Cat. Coll. B. p. 45 (1889). — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 586 (1890). — De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 62 (1890). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 116 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 40. — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. 2) X, pp. 823, 833 (1891) (Isola Goodenough). Ptilonopus superbus, Ramsay, Tab. List, pp. 17, 30 (1888). Hab. Insula Sudest dicta. [50] T. SALVADORI 177 (780) Ptilopus pulchellus (Temwm.). Ptilopus pulchellus, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 445 (Taburi) (1882) — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII, p. 28 (1883) (uovo). — Nehrk, Journ. f. Orn. 1885, p. 34 (Waigeu). — Guillem., P. 7. S. 1885, p. 657. — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 26 (Monti Hufeisen) — Tristr., Cat. Coll. B. p. 44 (1889). — Heine et Rehnw., Nomenel. Mus. Hein. Orn. p. 280 (1890) (Ceram !). — Salvad. Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 823 (1891). (781) Ptilopus coronulatus, G. R. Gr. Ptilopus coronulatus, Tristr., Cat. Coll. B. p. 44 (1889). — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 586 (1890) (Rigo, Nuova Guinea meridionale orientale); X, p. 823 (1891) (Igibirei). (732) Ptilopus trigeminus, SaLvap. ? Ptilopus pulchelloides, Bernst., Dagboek, pp. 124, 140 (Sorong) (1883) (descriptio nulla). ? Ptilopus flavigaster, Bernst. (nec Sw.) op. cit. p. 154 (Sailolo) (1883). (733) Ptilopus geminus, SaLvap. Ptilopus geminus, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 50 (uova) — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 658 (Jobi). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Oro. 1886, p. 36 (Kafu). Sp. 1154 (733%s) Ptilopus quadrigeminus, MeyrR. Ptilopus quadrigeminus, Meyer, Ibis, 1890, p. 421 (Constantine Harbour). « Pt. gemino, Salvad. similis, sed capitis lateribus et gula cinereis vix vi- rescentibus ; pileo lilacino paullo laetiore , postice linea purpurea nulla ; area abdominis crocea paullo pallidiore diversus. » « Long. al. 0%,115 ; caud. 0",066 ; rostri 0",012 ; tarsi 0",015 » (Meyer). Hab. Sinu Constantini, Nova Guinea septentrionali (Xubary). (734) Ptilopus monachus (REINW.). Ptilopus monachus, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 5341 (Ternate) (1884) — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 575 (Halmahera). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 44 (1889). (735) Ptilopus humeralis, Watt. Ptilopus humeralis, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 658 (Waigiou) — Tristr., Cat. Coll. B. p. 44 (1889) DI Waigioa è una località nuova per questa specie. (737) Ptilopus iozonus, G. R. Gr. Ptilopus iozonus, Tristr., Cat. Coll. B. p. 44 (1889). — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 587 (1890) (Rigo); X, p. 823 (189) (Igibirei). (738) Ptilopus insolitus, ScuLee. Aedirhinus (sic) insolitus, Haswell, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 115 (1882) (anatomia). Oedirhinus insolitus, Finsch, Vog. d. Siidsee, p. 18 (Nova Britannia) (1884). Ptilopus insolitus, Tristr., Cat. Coll. B. p. 44 (41889). (739) Ptilopus aurantiifrons, G. R. Gr. Ptilopus aurantiifrons, Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 26 (Aroani, presso: Milne Bai). — Tristr., Cat. Coll. Birds, p. 43 (1889). [51] 178 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Suscen. SYLPHITRERON, VeRR. Poecilotreron, Heine, Nomencl. Mus. Hein. Orn. p. 281 (1890). (= Sylphidoenas, Bp.). (740) Ptilopus wallacei, G. R. Gr. Ptilopus wallacei, Sharpe in Gould’s B. New Guin. pt. XV, pl. 9 (1883). — Sclater, P. Z. S. 1883, p. 51, 195, 200. — Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. I, p. 50. — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 433. — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 658 (Aru). — Bittik., Not. Leyd. Mus. VII, p. 66 (1886). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 45 (1889) (Larat). Poecilotreron wallacei, Heine et Rehnw., Nomencl. Mus. Hein. Orn. p. 284 (1890). Questa specie è stata trovata anche in Timorlaut (Forbes) ed in Babbar (Riedel). (741) Ptilopus ornatus, RosenB. Ptilopus ornatus, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 658. (742) Ptilopus gestroi, SALvap. Q D’ALB. Ptilopus gestroi, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 823 (1891) (Bujakori). (748) Ptilopus perlatus (Tem.). Ptilopus perlatus, Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 34 (Waigeu). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 44 (partim) (1889). (744) Ptilopus zonurus, SALvAD. Ptilopus perlatus, Tristr., Cat. Coll. B. p. 44 (part.) (1889) (Austrolabe Mountains). Ptilopus zonurus, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 587 (1890) (Rigo); X, p. 824 (1891) (Bara- Bara, Igibirei, Bujakori). Sp. 1155 (744°is) Ptilopus plumbeicollis, MeyeR. Ptilopus plumbeicollis, Meyer, Ibis, 1890, p. 422 (Constantine Harbour). « Similis Pt. perlato ef Pt. zonuro, sed capite cinereo et collo postico plum- beo diversus. «Long. al 0,155 ; caud. 0",076 ; rostri 0",021 ; tarsi 0",021.» (Meyer). (745) Ptilopus strophium, Goutp. Ptilopus rivolii, part., Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. III, p. 290 (1878); IV, p. 100, no. 156 (1879). — Salvad., Ibis, 1880, p. 325. Ptilopus strophium, Meyer, Sitzb. u. Abh. der Gesellsch. Isis, 1884, p. 54. — Tristr., Ibis, 1889, . 558, nici rivolii, De Vis (nec Prev.), Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 62 (1890) — Id., Colon. Papers, no. 108, p. 116 (1890) — Id. Ibis, 1894, p. 40. Hab. in ins. East et Rossel dictis (Thomson); ins. St. Aignan (fide De Vis). Il Meyer fece notare che un esemplare di Port Moresby presentava la fascia pettorale bianca tinta di giallo, e perciò espresse il dubbio che esso non potesse essere riferito al P. strophium delle Isole Luisiadi, che venne descritto senza quella tinta gialla. Io ho potuto constatare su esemplari del Museo Britannico che mentre la tinta gialla è scomparsa nell’esemplare tipico, scolorato dalla lunga esposizione, essa si trova negli esemplari freschi delle Luisiadi, i quali sono simili in tutto a quelli di Port Moresby. [52] T. SALVADORI 179 (748) Ptilopus prasinorrhous, G. R. Gr. Ptilopus prasinorrhous, Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Ges. Wien. 1882, p. 428 (Amboina). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 575 (Weeda Isl.), 658 (Traitors Islands, N. of Jobi, Brwiji). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 44 (1889). (749) Ptilopus bellus, ScLar. Ptilopus bellus, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII, p. 27 (1883) (nido ed uova). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 658 (Andai, Arfak), — Tristr., Cat. Coll. B. p. 43 (1889. — De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 62 (1890) (S. S. New Guinea passim to 4000 feet. — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 116 (1890). — Td., Ibis, 1891, p. 40. — Salvad., Ann. Mus. (iv. Gen. 2) X, p.824 (1891) (Bujakori). Ptilopus patruelis, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 27, taf. VI (Nuova Guinea meridionale- orientale) Ho esaminato due esemplari maschi della Nuova Guinea meridionale-orientale , uno raccolto sui monti dell’Astrolabio dal Goldie e l’altro sui Monti Owen-Stanley e non sono riuscito a trovare le differenze menzionate dal Meyer, siccome caratteristiche degli esemplari meridionali-orientali ; anche una femmina di Bujakori non differisce dalle femmine di Hatam. (750) Ptilopus speciosus, RosenB. Ptilopus speciosus, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 658 (Traitors Islands, N. of Jobi, Bruijn). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 45 (1889). (751) Ptilopus johannis, ScLar. Ptilopus johannis, Sclat., P. Z. S. 1883, p. 348. (752) Ptilopus salomonensis, G. R. Gr. Ptilopus johannis, Ramsay (nec Sclat.), Pr. Linn. Soc. N. S. W. VI, p. 724 (1884); VII, p. 39 (1882) (Isole Salomone). Ptilopus salomonensis, Sclat., P. Z. S. 1883, p. 348. — Sharpe in Gould’s B. New Guin. pt. XIX, pì. 8 (1885). — Grant, P. Z. S. 1888, p. 199. Ptilopus ceraseipectus, Tristr., Cat. Coll. B. p. 43 (1889). (754) Ptilopus nanus (Temm.). Ptilopus nanus, Nehrk., Journ. f, Orn. 1885, p. 34 (Waigeu). (755) Ptilopus ionogaster (RrInw.). Ptilopus ionogaster, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 534 (Ternate) (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 575 (Halmahera). Ptilopus iogaster, Tristr., Cat. Coll. B. p. 44 (1889). (756) Ptilopus eugeniae (GouLp). Ptilopus Eugeniae, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S' W. VII, p. 38 (1882) (Isole Salomone). — Sclat., P. Z. S. 1883, p. 348. — Tristr., Cat. Coll. B. p. 44 (1889). Ptilopus sp. Ptilopus eugeniae, De Vis (nec Gould.), Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 62 (1890) (Ferguson Island). — Id., Colon. Papers, n. 103, p. 116 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 40. Hab. Insula Ferguson (De Vis). [53] 180 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Io credo che il Pt. eugeniae sia confinato nelle Isole Salomone, e che gli esem- plari dell’Isola Ferguson dal De Vis attribuiti a detta specie debbano invece spettare ad una diversa. (757) Ptilopus viridis (Linn.). Ptilopus viridis, Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Ges. Wien, 1882, p. 428 (Amboina) — Tristr., Cat. Coll. B. p. 45 (1889). (1022) Ptilopus lewisi, Ramsay. Ptilopus lewisi, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 38 (1882) (Isole Salomone). — Sharpe in Gould’s B. of New Guin. pt. XVII, pl. 3 (1884) — Grant, P. Z. S. 1887, p. 332; 1888, p. 199. — Tristr., Cat. Coll. B. p. 269 (1889). È questa una specie perfettamente distinta ; essa, più che a qualunque altra specie, somiglia al P. musschenbroecki, avendo come questo la parte anteriore della testa di color grigio verdognolo e la grande area porporina sulla parte anteriore del collo e del petto, ma si distingue facilmente per avere quell’area circondata di por- porino-violetto più cupo. (759) Ptilopus pectoralis (Wact.). Ptilopus pectoralis, Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p.34(Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 659 (Mysol, Waigiou). Suscenus LEUCOTRERON, Bp. Typus: Leucotreron, Bp., Compt. Rend. XXXIX, p. 876 (1854) . L . : Columba cincta, Temm. Sp. 1156 (759%) Ptilopus lettiensis, ScuLEG. Ptilopus cinctus lettiensis, Schleg., Ned. Tijdschr. Dierk. IV, p. 20 (1873). — Id., Mus, P. B. Columbae, p. 35 (1873) (Lettie). Ptilopus lettiensis, Elliot, P. Z. S. 1878, p. 572. — Meyer Vebr. z.- b. Gesellsch. Wien, 1881, p. 770 (Luang). — Id., Zeitschr. f. ges. Orn. 1884, p. 213 (Timorlaut). Capite, collo et gutture albis ; dorso migro-ardesiaco, uropygio griseo-vire- scente; fascia pectorali transversa cocruleo-nigra; abdomine flavo-olivaceo ; sub- caudalibus albis, flavo marginatis, in medio fusco-viridibus ; alis et cauda nigro- ardesiacis, subtus griseis; caudae parte apicali albo-citrina. Juv. Dorso et uropygio magis virescentibus ; tectricibus alarum, praesertim majoribus et mediis aeneo-virescentibus ct flavido marginatis ; remigibus secunda- riis aenco-virescentibus et pallide limbatis. A Long. tot. circa 0",298 ; alt. 0",158; caud. 0",116; rostri culm. 0,015. Hab. in Papuasia — Ins. Timorlaut” (Riedel), Luang (Riedel), Lettie (Hoedt). Questa specie somiglia molto al Pf. cinetus (Temm.) di Timor ed al Pt. albo- cinctus, Wall. di Flores; si distingue facilmente da ambedue pel colore bianco-citrino della parte apicale (quasi la metà) della coda; dal P. albocinetus differisce anche pel colore del collo che in questa specie è grigio-azzurrognolo. Io avrei dovuto forse annoverare questa specie nel terzo volume della mia Or- [54] T. SALVADORI 181 mitologia, giacchè, secondo lo Schlegel, l’isola di Lettie, nella quale questa specie era già stata trovata, appartiene al gruppo di Timor-laut, la quale cosa verrebbe confer- mata dal fatto che in Lettie non si trova il P. cinctus proprio di Timor, ma sibbene la specie che lo rappresenta in Timor-laut (1). (760) Megaloprepia formosa G. R. Gr. Megaloprepia formosa, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 534 (Ternate) (1884). (761) Megaloprepia puella (Lrss.). ?CGarpophaga magnifica, Bernst. (nec Temm.), Dagboek, p. 161 (Batanta) (‘883). Megaloprepia puella, Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 34 (Waigeu, uovo) — Guillem., P. Z. S, 1885, p. 659 (Waigiou), Batanta, Mysol, Salwatti). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 43 (1889) (Mysol). — Heine et Rchnw., Nomenel. Mus. Hein. Orn. p. 282 (1890) (Ceram 1). (762) Megaloprepia poliura, SALvap. Carpophaga poliura, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII, p. 28 (1883) (uovo). Megaloprepia assimilis, Finsch (nec Gould), Vòg. d. Sildsee, p. 28 (Fiumi Goldie e Laloki) (1884). Megaloprepia poliura, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 37 (Kafu) — Ramsay, Tab. List, nota 530a (1888). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 43 (1889). — Meyer, Ibis, 1890, p. 422 (Gumbu, N. E. New Guinea). — Salvad., Ann. Mus, Civ. Gen. (2) X, p 824 (1891) (Kunirira, Igibirei, Bujakori). Ptilinopus (Megaloprepia) assimilis, Ramsay, Tab. List, p. 18 (partim) (1888). (764) Carpophaga myristicivora (Scop.). Carpophaga myristicivora, Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 34 (Waigeu) — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 575 (Weeda Isl.), 659 (Waigiou, Batanta). ? Garpophaga temmincki, Tristr. (nec Wall.), Cat. Coll. B. p. 43 (1889) (Waigiou, New Guinea). La Carpophaga temminchi, Wall. è identica colla C. perspicillata (Temm.) del gruppo di Halmahera e di Bouru e quindi non so a quale specie si possano riferire gli esemplari di Waigiou e della Nuova Guinea dal Tristram attribuiti alla C. temmincki ! (765) Carpophaga rubricera, Bp. Carpophaga rubricera, Finsch, Vog. der Siidsee, p. 18 (Nova Britannia) (1884) — Sharpe in Gould's B. New Guin. pt. XIX, pl. 7 (1885) — Tristr., Cat. Coll. B. p. 43 (1889) (New Hanover). (766) Carpophaga rufigula, SaLvap. Carpophaga (Globicera) rufigula, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 36, 668 (1882) (Isole Salomone). Carpophaga rufigula, Tristr., Ibis, 1882, p. 144. — Id., Cat. Coll. B. p. 43 (4889). Globicera rufigula, Grant, P. Z. S. 1887, p. 332 (Malayta); 1888, p. 190 (Guadalcanar). (767) Carpophaga concinna, Watt. Carpophaga concinna, Meyer, Verh. z.-b. Ges. Wien, 1881, p. 772 (Babbar, Cera, Tenimber). — Sclat., P. Z. S. 1883, p. 54, 195, 200 (Larat, Maroe, Timorlaut). — Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 51 (Dammar, Riedel) — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 433. — Biittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 66 (1886). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 42 (1889) (Maur, Tenimber Islands). (4) Ptilopus swainsoni, GouLp. Ptilinopus swainsoni, Ramsay, Tab. List, p. 17 (1888). Il Ramsay, ma questa volta dubitativamente, torna ad annoverare la Nuova Guinea meridionale tra i luoghi abitati da questa specie Australiana. PIF [55] 182 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (770) Carpophaga pistrinaria, BP. Carpophaga pristinaria (sic), Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 35 (1883) (Isole Salomone). Carpophaga pistrinaria, Tristr., Ibis, 1882, p. 144. — Id., Cat. Coll. B. p. 42 (1889). (771) Carpophaga van-wyckii, Cass. Carpophaga van-wyckii, Finsch, Vog. d. Siidsee, p. 19 (Credner Island) (1884. — Sharpe in Gould’s B. New Guin. pt. XXV, pl. 8 (1888). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 43 (1889). Lo Sharpe afferma recisamente che questa specie è distinta dalla C. pistrinaria, Bp. delle Isole Salomone, la quale cosa anche io aveva riconosciuto (Orn. Pap. III, p. 558); egli dice che nella C. pistrinaria le parti superiori sono più decisamente grigie e quasi non hanno lo splendore verde metallico che si osserva nella prima ; inoltre nella C. pistrinaria il colore grigio della cervice e della regione interscapo- lare è appena diverso dal colore del dorso, laddove nella C. van-wyekéi il colore grigio di quelle parti contrasta col colore del dorso, che è decisamente verde bronzato. (772) Carpophaga rosacea (Temx.). Carpophaga rosacea, Sclat., P. 2. S., 1883, p. 51, 195, 200 (Loetoe, Maroe, Timorlaut). — Forb P. Z. S. 1884, p. 433. — Tristr., Cat. Coll. B. p. 42 (1889) (Timor). : (778) Carpophaga brenchleyi, G. R. Gr. Carpophaga brechleyi, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 35 (1882) (Isole Salomone). — Tristr., Ibis, 1882, p. 144. — Grant, P. Z. S. 1888, p. 186, 199 (Guadalcanar). In certi tempi è comune; si nutre dei frutti di un fico. Iride rossa, quasi rosso-sanguigna ; piedi rossi. (T74) Carpophaga perspicillata (Trm.). Carpophaga perspicillata, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 535 (Ternate) (1884). — Tristr., Cat, Coll. B. p. 42 (1889). — Heine et Richnw., Nomencl. Mus. Hein. Orn. p. 281 (1890 (Neu- Guinea!). (775) Carpophaga neglecta, ScaLra. Carpophaga negletta, Blas., P. Z. S. 1882, p. 709 (Ceram). — Meyer, Sitzb. uv. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. I, p. 51. La lunghezza dell'ala di questa specie è di 285 millim. invece di 185 come per errore fu stampato a pag. 94 del Vol. III della Ornitologia. (776) Carpophaga zoeae (Less.). Carpophaga zoeae, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 446 (Choqueri) (1882) — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 659 (Aru). — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 27 (Monti Hufei= sen). — Meyer, ibid, p. 37 (Kafu) — Tristr., Cat. Coll. B. p. 43 (1889). — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen, (2) X, p. 825 (4891) (Kunirira, Bujakori). (777) Carpophaga basilica, Sunp. Carpophaga basilica, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 535 (Ternate) (1884. — Guillem., P. 7. S. 1885, p. 575 (Batchian). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 42 (1889). Ducula basilica, Heine et Rchnw., Nomenel. Mus. Hein. Orn. p. 282 (1890) (Neu-Guinea !). [56] T. SALVADORI 183 (778) Carpophaga rufiventris, SaLvap. Carpophaga rufigula (errore ?), Bernst. (nec Salvad.) Daghoek, p. 139 (Sorong) (1883). Carpophaga rufiventris, Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 34 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 660 (Waigiou, Salwatti, Mysol, Andai, Batanta.. Carpophaga rufigastra, Tristr., Cat. Coll. B. p. 43 (1889). Zonoenas rufiventris, Heine et Rchnw., Nomencl. Mus. Hein, Orn. p. 282 (1890). (1028) Carpophaga finschi, Ramsay. Carpophaga finschi, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 43 (1882), — Id., Journ. Linn, Soc., Zool. XVII, p. 25 (1883). — Sharpe in Gould's B. New Guin. pt. XVII, pl. 2 (1884). Questa specie, affine alla C. rufiventris, Salvad., si distingue facilmente per avere sulla coda una fascia cinerea che non è apicale, ma subapicale. (779) Garpophaga chalconota, SaLvap. Carpophaga chalconota, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 660 (Arfak). (780) Carpophaga muelleri (Tem.). Carpophaga muelleri, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 446 (Taburi (1882) — Guillem. P. Z. S. 1885, p. 660 (Aru). (781) Carpophaga pinon, Q. et G. Carpophaga pinon, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 294 (uova) (1884) — Nehrk., Journ. f. Orn. 1881, p. 34 (Waigeu). — - Guillem. P. Z. S. 1885, p. 660 (Waigiou, Batanta, Mysol, Aru). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 42 (1889). Sp. 1157 (781>is) Carpophaga rubiensis, MeyER. Carpophaga pinon, Sharpe (nec Q. et G.), Journ. Linn. Soc., Zool. XVII, p. 446 (Taburi) (1882). Carpophaga pinon var. rubiensis, Meyer, Sitzb. u. Abb. d. Ges. Isis, 1884, Abh, I, p. 54 (Rubi). Garpophaga rubiensis, Salvad., Ann. Mus, Civ. Gen. (2) IX, p. 588 (1890) (Rigo); X, p. 825 (1891) (Bujakori). Carpophaga C. pinon similis, sed tectricibus alarum et subalaribus griseo marginatis et supracaudalibus obscurioribus, distinguenda. Hab. in Nova Guinea — prope Rubi (Meyer) et in parte meridionali-orientali (Loria). Ho esaminato due esemplari di questa specie raccolti dal Loria presso Rigo e presso Bujakori e ne ho confrontato uno con uno degli esemplari tipici, inviatomi cortesemente dal Meyer. Questa specie si distingue facilmente dalla C. pinon pei margini grigio-chiari , non bianchi, come dice il Meyer, delle cuopritrici superiori ed inferiori delle ali, per la quale cosa quelle cuopritrici presentano un disegno a squame molto distinto; per quel carattere la C. rubiensis somiglia alla C. westermanni, Schleg. di Jobi; inoltre è da notare che le piume più lunghe del sopraccoda sono di color nero e sottilmente marginate di grigio come nella C. westermanni, e non, come nella C'. pinon, di color grigio uniforme. La C. rubiensis è intermedia alle due specie menzionate, avendo il corpo, tranne il sopraccoda , colorito come la C. pinon, e le ali ed il sopraccoda come la C. westermamni. [57] 3 7. Salvadori. 184 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (782) Carpophaga westermanni, RosenB. Carpophaga wesiermanni, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 514 (uovo). — Id., Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 37 (Kafu). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 43 (1889). (1024) Carpophaga salvadorii, TrisrR. Carpophaga salvadorii, Tristr., Cat. Coll. B. p. 43 (1889). (788) Carpophaga melanochroa, ScLar. Garpophaga melanochroa, Sclat., P. 7. S. 1883, p. 348. — Tristr., Cat. Coll. B. p. 42 (4889). Lo Sclater menziona altri due esemplari di questa rara specie. (784) Myristicivora bicolor (Scop.). Myristicivora melanura, part., Blas., P. Z. S. 1882, p. 709 (Ceram). — Bernst., Dagboek, pp. 127, 160 (Ramoi, Kalwal) (1883). — Nehrk. (nec Gray), Journ. f. Orn. 1885, p. 34 (Waigeu). — Salvad,, Ibis, 1886, p. 153. Myristicivora bicolor, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 51, 195, 200 (Kirimoen, Timorlaut). — Forb., P. Z. S. 1884, p. 433. — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 575 (partim, Weeda Isl. ?). Carpophaga bicolor, Biittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 66 (1886). — Tristr., Cat. Coll. B. pp. 42, 269 (1889). (785) Myristicivora spilorrhoa (G. R. Gr.). Carpophaga spilorrhoa, Meyer, Verh. z.-b. Ges. Wien, 1881, p. 773 (Aru). — Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 28, 39 (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 661 (Aru). — Ramsay, Tab. List, p. 18 (1888). — Tristr., Ibis, 1889, p. 558. — Id., Cat. Coll. B. p. 43 (1889). — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 588 (1890) (Rigo). Hab. in Ins. St. Aignan dicta (ZRomson). Sp. 1158 (785%) Myristicivora subflavescens (Finsca). ?Carpophaga luctuosa, Ramsay (nec Reinw.), Pr. Linn. Soc. N. S. W. I, p. 373 (1876) (New Ireland and Duke of York Island); II, p. 376 (1878). Carpophaga subflavescens, Finsch, Ibis, 1886, p. 2 (Nova Hibernia) — Sharpe in Gould’s B. New Guin. pt. XXV, pl. 7 (1884). Albo-flavescens, capite et gastraco flavicantioribus ; remigibus nigris; subcau- dalibus late nigro terminatis ; dimidio apicali caudae nigro, migredine sensim rectricem extimam versus, minus extensa, rachyde rectricum conspicue flava ; iride brunnea ; rostro virescente, apice flavo ; pedibus plumbeis. Long. tot. 0",355; al. 0%,228 ; caud. 0",127. Hab. in Papuasia — Nova Hibernia (Finsch). Dice il Finsch che questa specie si distingue immediatamente dalla IM. spilorrhoa pel colorito distintamente giallognolo, per la timoniera esterna, che nella M. spilorrkoa è bianca quasi fino all’apice, e per le macchie nere all’apice delle piume del sottocoda marginate di bianco all'estremità. Questa specie si troverebbe, ma non vi sarebbe abbondante, all'estremità setten- trionale della Nuova Irlanda. Anche il Ramsay (Pr. Linn. Soc. N. S. W. III, p. 293) affermò che la Myri sticivora della Nuova Irlanda ed anche delle isole del Duca di York certamente non è la stessa della specie australiana, cioè della M. spilorrkoa. [58] T. SALVADORI 185 Io ho esaminato esemplari come quelli descritti dal Finsch, anche della Nuova Guinea e dubito che quelli della Nuova Irlanda non siano specificamente distinti. Secondo me, la IM. subflavescens è fondata sopra esemplari della M. spilorrhoa, la cui muta è molto recente, e che perciò hanno le piume freschissime. (786) Myristicivora melanura, G. R. Gr. Myristicivora melanura, Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Ges. Wien, 1882, p. 429 (Amboina) — Blas. P. Z. S. 1882, p. 740 (partim) (Ceram). Myristicivora bicolor, Guillem. (nec Scop.) P. Z. S. 1885, p. 525 (Halmaheira) — Salvad., Ibis, 1886, p. 153. Carpophaga melanura, Tristr., Cat. Coll. B. p. 42 (1889) (Bouru). (787) Gymnophaps albertisi, SALvAD. Gymnophaps albertisi, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 661 (Arfak, Jobi) — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 28 (Monti Hufeisen). — Meyer, Ibis, 1890, p. 423 (Constantine Har- bour) — De Vis, Ann, Rep. Brit. New Guin. p. 62 (1890) (Caesar Spur). — Id., Colon: Papers, no. 103, p. 116 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 44. — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 825. (1891) (Bujakori). Jobi è una nuova località per questa specie ; il Guillemard dice che l’esemplare raccolto in quella isola differisce da quelli del Monte Arfak per avere il mento e la gola grigi anzichè castagno, questo colore essendo confinato alla regione auriculare ; il suo petto è leggermente macchiettato di grigio, la quale cosa non si verifica negli altri. [Columba intermedia, STRIcKL. Columba intermedia, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX p. 535 (1884). Il Pleske menziona un esemplare, ucciso in Ternate ed inviato dal Fisker, della Colomba domestica, ma ?nselvatico, e perciò la C. intermedia, Strickl. non merita di essere annoverata fra le specie proprie di Ternate.] (788) Ianthoenas albigularis, Bp. Ianthoenas albigularis, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 535 (Ternate) (1884). — Sharpe in Gould’s B. New Guin. pt. XXV, pl. 6 (1888). — De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 62 (1890); (Mount Gleeson at 1600 feet). — Id., Colon. Papers, n0.103, p. 116 (1890). — Id,, Ibis, 1894, p. 41. Carpophaga halmaheira, Tristr., Cat. Coll. B. p. 42 (1889). Carpophaga albigularis, Tristr., ibid. p. 269 (1889). Lo Sharpe, trattando di questa specie, non menziona l’esemplare delle Luisiadi, raccolto dal Mac Gilliwray; avendolo io esaminato recentemente nel Museo Britannico, mi sono assicurato che esso non differisce in alcun modo dagli esemplari delle altre località. (1025) Ianthoenas philippanae, Ramsay. Ianthoenas philippanae, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, pp. 38, 669 (1882) (Ugi, S. Gri- stoval). Il collettore Stephens fa notare al Ramsay che alcuni degli esemplari raccolti hanno soltanto la gola bianca ed i piedi di color rosso cupo invece di giallo ; il Ramsay ha considerato tali esemplari come giovani (!), e poscia come forse diversi specificamente. [59] 186 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Gen. REINVARDTOENAS, BP. Coccyzoenas, Heine, Nomencl. Mus. Hein. Orn. p. 278 (1890) (= Reinvardtoenas, Bp.). (790) Reinwardtoenas reinwardti (Temm.). Reinwardtoenas reinwavrdti, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 446 (Taburi, Milne Bay) (1882). — Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Ges. Wien, 1882, p. 429 (Amboina), — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 34 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 376 (Batchian, Obi Latu), p. 661 (Waigiou, Batanta) — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 28 (Monti Hufeisen). — Ward], Rams., Ibis, 1890, p. 241. — Meyer; Ibis, 1890, p. 423 (Constantine Harbour), Macropygia reinwardti, Tristr., Cat. Coll. B. p. 39 (1889). Coccyzoenas reinwardti, Heine et Rchnw., Nomenel. Mus. Hein. Orn. p. 278 (1890). (791) Reinwardtoenas minor (Scautes.). Reinwardtoenas minor, Ward]. Rams., Ibis, 1890, p. 242. (792) Reinwardtoenas browni (ScLar.). Reinwardtoenas browni, Sclat., P. Z. S. 1883, p. 348. — Wardl. Rams., Ibis, 1890, p. 242. Macropygia browni, Tristr., Cat. Coll. B. p. 39 (1889). lo aveva già riconosciuto (Orn. Pap. e Mol. II, p. 561) che la 7uracoena crassirostris, Gould, delle Isole Salomone non è il giovane di questa specie. Gen. CORYPHOENAS, WarpL. Rams. Typus: 1 Coryphoenas, Wardl. Rams., ibis, 1890, p. 246 . . . 3 Turacoena crassirostris, Gould. (798) Coryphoenas crassirostris (GouLp). Turacoena crassirostris, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 36 (1882) (Isole Salomone). — Haswell, ibid. p. 116 (1882) (anatomia). — Grant, P. Z. S. 1888, p. 199 (Aola, Guadalcanar). Macropygia crassirostris, Tristr., Ibis, 1882, p. 144. — ld., Cat. Coll. B. p. 269 (1889). Coryphoenas crassirostris, Ward]. Rams., Ibis, 1890, p. 246. (794) Macropygia amboinensis (Linn.). Macropygia amboinensis, Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Ges. Wien, 1882, p. 429 (Amboina). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 39 (partim) (1889) (Amboina) — Wardl. Rams., 1890, p. 231. — ? Heine et Rchnw., Nomencl. Mus. Hein. Orn. p. 278 (1890) (Gilolo!, Celebes!. Il Wardlaw Ramsay è d’opinione che la mia M. duruensis di Buru non sia diversa specificamente dalla IM. amboinensis, giacchè egli afferma che il numero delle fascie scure delle piume del petto varia tanto negli esemplari di Amboina, quanto in quelli di Buru. (796) Macropygia batchianensis, Watt. Macropygia batchianensis, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 535 (Ternate) (1884) — Guil- lem., P. Z. S. 1885, p. 576 (l'ernate), — Wardl. Rams., Ibis, 1890, p. 237. — ? Ileine et Rchnw., Nomencl. Mus. Hein. Orn. p. 278 (1889) (Mysol !). Macropygia amboinensis (part.), Tristr., Cat. Coll. B. p. 39 (1889) (Batchian). (797) Macropygia carteretia, Bp. Macropygia carteretia . Tristr., Ibis, 1889, p. 558. — Id., Cat. Coll. B. p. 39 (1889) — Wardl. Rams., Ibis, 1890, p. 238. [60] T., SALVADORI 187 Macropygia nigrirostris, De Vis (nec Salvad.), Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 62 (1890) (St. Aignan, Rossel Island), — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 116 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 41. Hab. in Ins. St. Aignan dicta (Z%komson); insula Rossel (fide De Vis). x Il tipo della Macropygia carteretia è della Nuova Irlanda, e non so se gli esemplari delle Isole Luisiadi si possano riferire alla medesima specie. (798) Macropygia griseinucha, SaALvap, Macropygia griseinucha, WardI. Rams., Ibis, 1890, p. 238. (799) Macropygia doreya, Bp. Macropygia doreya, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII, p. 27 (1883) (uova). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 34 (Waigeu). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 39 (1889). — Ward]. Ramsay, Ibis, 1890, p. 234. Macropygia, sp. Macropygia sp., Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1884, p. 215 (Aru). Il Meyer fa notare che una Macropygia raccolta in Dobbo nelle Isole Aru dal Riedel differisce dalla M. doreya, Bp., da me (Orn. III, p. 141) annoverata fra le specie delle isole Aru, per essere più grande (ala 180 mm. invece di 155-165 mm., coda 215 mm. invece di 180-190 mm.); inoltre le parti superiori sono più oscure, i margini delle cuopritrici delle ali meno rossigni e più sottili, la testa sottilmente fasciolata, non unicolore e le parti inferiori di color rossigno-cannella uniforme ; essa sarebbe quindi da confrontare colla M. phasianella, T. e colla M. amboinensis, L. Aggiunge il Meyer che l’esemplare delle isole Aru somiglia, tranne che nelle dimensioni, ad un altro di Rubi nella Nuova Guinea. (800) Macropygia keyensis, SALvaAD. Macropygia keyensis, Wardl. Rams., Ibis, 1890, p. 236. Sp. 1159 (800) Macropygia timorlaoénsis, MeyER. Macropygia sp inc., Sclat., P. Z. S. 1883, p. 54, 195, 200. Macropygia keiensis, Meyer (nec Salvad.), Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, p. 52. — Forb., P. Z. S. 1884, p. 433. Macropygia timorlaoénsis, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn, 1884, p. 244 (Timor-laut). — Biittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 46 (1886). — Wardl. Rams., Ibis, 1890, p. 240. Macropygia sp., Tristr., Cat. Coll. B. p. 39 (1889) (Timor-laut). Capite brunnescenti rufo et migro, collo postico albescenti et nigro, paullum viridi et violaceo mitente transfasciolatis ; dorso, uropygio, supracaudalibus brun- nescenti-fulvis, punetulis albescentibus obsoletis adspersis ; gula alba ; collo antico et pectore plus minusve albo, nigro et rufescenti transfasciatis, plumarum basi cinerea, abdomine pallidiori vel rufescentiori ; subcaudalibus pallide cinnamomeis, fusco transfasciolatis vel vermiculatis ; subalaribus cinnamomeis, fusco-nigro no- tatis ; awillaribus unicoloribus cinnamomeis, remigibus fuscis, exterius anguste albescenti et brumnescenti limbatis; alarum tectricibus cinnamomeo transfasciatis ; remigum pogonio interno subtus cinnamomeo marginato ; cauda superne brunne- [61] 188 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE scenti-fulva, inferne pallidiore et magis grisescente ; rectricibus extimis pogonio interno in medio cinnamomeo et macula subapicali nigra notatis; rostro brunneo. Long. tot. 0",370 - 0,380 ; alt. 02,195 -0”,200; caud. 0",190 - 0%,200; rostri culm. 0”,024 - 0%,026 ; tarsi 07,020 - 0",021. Hab. in Papuasia — Ins. Timor-laut (Riedel). Il Meyer aveva da prima riferito gli esemplari di Timor-laut alla Macropygia keiensis, Salvad., ma egli ha fatto notare come, dopo l’arrivo di una più numerosa serie di esemplari, abbia dovuto riconoscere che i primi non erano sufficienti per la deter- minazione della specie, e che gli esemplari di T'imor-laut non possono essere attribuiti alla M. keiensis, dalla quale differiscono per le dimensioni delle ali ; (nella M. Keiensis lunghe 180 mm. e nella M. timorlaoensis lunghe da 195-200 mm.), per la coda più lunga ed inoltre pel diverso colorito. Le grandi cuopritrici della coda non sono uni- colori, e principalmente diverso è il disegno delle macchie nelle timoniere esterne, pel quale rispetto la M. timorlaoensis differisce da tutte le altre specie, le quali hanno le 3 o 4 timoniere esterne più o meno variegate, mentre nella M. Himorlaoensis sol- tanto la prima, od anche la seconda hanno una lieve traccia di macchia nera sul vessillo interno ; finalmente le parti inferiori non sono bianchiccie, e la testa non unicolore. Aggiunge il Meyer che nella M. timorlaoensis tanto le parti superiori, quanto le inferiori sono tutte dotate di fascie trasversali, mentre nelle altre specie lo sono soltanto in parte; finalmente la M. timorlavensis è in generale più scura e meno variegata. Il Biittikofer, che ha ricevuto un solo maschio adulto di questa specie, fa notare che essa è affine al M. magna, Wall. di Timor, Wetter e Lettie per le sue dimen- sioni e pel modo di fasciatura su tutte le parti, eccetto la coda; si può tuttavia distinguerla immediatamente pel colore della coda, che è bruno-grigiastra, e non fulva superiormente e rossigna inferiormente. (801) Macropygia maforensis, SALvaD. Macropygia maforensis, Wardl. Rams., Ibis, 1890, p. 236. Sp. 1160 (801°) Macropygia cinereiceps, TRrISTR. Macropygia cinereiceps, Tristr., Ibis, 1889, p. 558. — Ward!. Rams., Ibis, 1890, p. 237. « M. corpore superne cinnamomeo ; capite cinereo; nucha viridi resplendente ; mento albicante; pectore rufo-cinnamomeo; abdomine albidiore ; subcaudalibus lacete castaneis; remigibus brunneis, castaneo marginatis: cauda castanea ; rectricidus tribus externis fascia lata nigricante in medio cinctis » (Tristram). Hab. in Ins. Fergusson dicta (ZRomson); in Nova Guinea meridionali-orientali (Forbes). Dice il Tristram che il colore cenerino della testa caratterizza abbastanza questa specie, il tipo della quale evidentemente è un esemplare al tutto adulto; egli aggiunge che un secondo esemplare di questa specie, raccolto dal Forbes nella Nuova Guinea meridionale-orientale, si conserva nel Museo Britannico. [62] T. SALVADORI 189 (802) Macropygia rufocastanea, Ramsay. Macropygia rufocastanea, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, pp. 37, 673 (1882) (Isole Salo- mone). — Grant, P. Z. $. 1887, p. 332 (Alu); 1888, p. 200 (Aola) — Ward]. Rams., Ibis, 1890, p. 229. Macropygia arossiana, Tristr., Cat. Coll. B. p. 39 (1889). (803) Macropygia nigrirostris, SALvaDn. Macropygia nigrirostris, Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 19 (Nova Britannia) (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 662. — Wardl. Rams., Ibis, 1890, p. 230. — Meyer, Ibis, 1890, p. 423 (New Britain). — Heine et Rchnw., Nomencl. Mus. Hein. Orn. p. 278 (1890. — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 825 (1891) (Igibirei, Kunirira). (804) Spilopelia tigrina (Temm.). Spilopelia tigrina, Meyer, Verh. z.-b. Ges. Wien, 1881, p. 766 (Sumba); 769 (Wetter); 772 (Da- weloor). — [d., Zeitschr. f. ges. Orn. I, pp. 195, 215 (1884) (Timorlaut, Riedel). (805) Geopelia tranquilla, GouLp. Geopelia tranquilla, Finsch, Vog. d. Siildsee, p. 29 (Port Moresby), 39 (1884. — Ramsay, Tab. List, p.18 (1888). — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 589 (1890); X, p. 826 (1891). Geopelia placida, Ramsay, l. c. — Tristr., Cat. Coll. B. p. 44 (1889). (806) Geopelia striata (Linn.). Geopelia striata, Meyer, Vehr. z.-b. Ges. Wien, 1881, p. 772 (Babbar, Daweloor). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 44 (1889). (807) Goepelia maugei (Tem.). Geopelia maugei, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 51, 195, 200 (Larat, Loetoe, Timorlaut). — Forb., P. Z. S. 1884, p. 433. — Biittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 67 (1886). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 41 (1889) (Flores. (808) Erythrauchoena humeralis (Temwm.). Geopelia humeralis, Ramsay, Tab. List, p. 18 (1888). Erythrauchoena humeralis, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 589 (1890). (809) Phlogoenas rufigula (Puca. et Jace.). Phlogoenas rufigula, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 662 (Salwatti, Arfak). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 44 (partim) (1889). (810) Phlogoenas helviventris (RosenB.). Phlogoenas rufigula, Ramsay (nec P. et J.), Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII, p. 15 (1883). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 41 (partim) (1889). Phlogoenas helviventris, Finsch u. Mey., Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 28 (Monti Hufeisen). (811) Phlogoenas jobiensis, MEyER. Phlogoenas jobiensis, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 446 (Choqueri) (1882). — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 28 (Monti Hufeisen). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 269 (1889). — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 589 (1890) (Rigo). Chalcophaps Margaritae, Finsch, Vòg. d. Sildsee, p. 19 (Nova Britannia) (1884). Plegoenas margarethae, Tristr., Cat. Coll. B. p. 441 (1889) (Duke of York Islands). Phlogoenas sp. Phlogoenas spec. inc., Grant, P. Z. S. 1888, p. 201. [63] 190 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE L’Ogilvie-Grant annovera tre giovani esemplari, tutti maschi, di Aola, Guadal- canar, appartenenti ad una specie non ancora descritta, ma affine alla P%. jobiensis, Meyer (= P%. margaritae, D’Alb. et Salvad.), dal giovane della quale, egli dice che quelli differiscono per mancare della stria sopraccigliare bianca, la quale cosa non è esatta, giacchè in un individuo conservato nel Museo Britannico, sulle redini appare un principio della fascia sopraccigliare. Il Grant afferma che evidentemente essi ap- partengono alla stessa specie che il Ramsay (Pr. Linn. Soc. N. S. W. I, p. 374, 1876) identificò dubitativamente colla P%. margaritae (D’Alb. et Salvad.). A me pare che in questa ultima asserzione dell’Ogilvie-Grant vi sia un errore, giacchè gli esemplari menzionati dal Ramsay erano delle Isole del Duca di York e non delle Isole Salomone. L’ esemplare del Museo Britannico è certamente diverso dalla P%. jobiensis, avendo i piedi notevolmente più grandi. (1026) Phlogoenas salomonis, Ramsay. ?Phlogoenas johannae, Ramsay (nec Sclat.), Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 38 (41882). — Tristr., Gat. Coll. B. p. 41 (1889) (San Christoval). Phlogoenas salomonensis, Grant, P. Z. S. 1888, pp. 186, 200 (Aola, Guadalcanar). Phlegoenas sp., Tristr., Cat. Coll. B. p. 269 (1889, (Guadalcanar). L’Ogilvie-Grant recentemente è tornato a descrivere questa specie, ma non so perchè, come nuova! Egli fa notare come la medesima sia aftine alla P%. johannae, Sclat., ma ne differisca pel colorito più cupo, mentre la P%. johannae, che ora si sa essere propria della Nuova Britannia, ha il petto grigio bianchiccio, e l’occipite, il dorso, ecc., tinti di olivaceo, anzichè di violaceo. Ho esaminato il tipo descritto dall’Ogilvie-Grant e ad onta di certe differenze fra esso e la descrizione del Ramsay non dubito che si tratti della medesima specie (814) Ghalcophaps chrysochlora (Wact.). Chalcophaps chrysochlora, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 54, 195, 200 (Larat, Moloe, Timorlaut). — Forb., P. Z. S. 1884, p.433. — Finsch, u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 28 (Monti Hufeisen). — Tristr., Ibis, 1889, p. 558. — Id., Cat. Coll. B. p. 41 (1889). — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) 1X, p. 589 (1890) (Rigo). Chalcophaps indica, Biittik. (nec Linn. ?), Not. Leyd. Mus. VIII, p. 67 (1886). Hab. in Ins. East dicta (7homson). (815) Chalcophaps indica (Linn.). Chalcophaps indica, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 535 (Ternate) (1884). — Tristr., Cat. Coll. B. pp. 41, 269 (1889). (816) Chalcophaps stephani (Pucn. et Jacq.). Chalcophaps stephani, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 37 (1882) (Isole Salomone ?). — Finsch, Vog. d. Sidsee, p. 19 (Nova Britannia) (1884). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 535 (Ternate) (1884). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 34 (Waigeu). — Meyer, Zeitschr, f. ges. Orn. 1886, p. 37 (Kafu). — Grant, P. Z. S. 1888, p. 201 (Aola, Guadalcanar). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 44 (1889). (1027) Chalcophaps mortoni, Ramsay. Calcophaps mortoni, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII, p. 37, 667 (1882) (Isole Salomone). [64] T. SALVADORI 191 Il Ramsay, il quale affermò che questa specie è più grande della C%. chryso- chlora e che ne differisce per non avere la fascia bianca sulle cuopritrici delle ali, da ultimo ha riconosciuto che essa è molto affine alla C. stephani, come io aveva supposto, se pure ne è diversa; egli dice di averne visti, oltre il tipo, cinque esemplari adulti. Questa specie dovrà essere ulteriormente studiata. (817) Henicophaps albifrons, G. R. Gr. Henicophaps albifrons, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 446 (Taburi, China Straits) (1882). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 34 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 662 (Wai- giou). — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 28 (Monti Hufeisen). — Tristr., Cat. Goll. B. p. 40 (1889). — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 826 (1891) (Igibirei). (818) Eutrygon terrestris (G. R. Gr.). Eutrygon terrestris, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 662 (Andai). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 40 (1889). Sp. 1161 (818>is) Eutrygon leucopareia, MreyER. Eutrygon terrestris, partim, Sharpe in Gould's B. New Guin. pt. XIII (1882). — Salvad., Orn. Pap. e Mol. III, p. 563 (partim) (1882). Eutrygon leucopareia, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 29. Eutrygon Eu. terrestri (Gr.) similis, sed tectricibus alarum mediis et parvis rufescentibus vel rufescenti limbatis et genis, gutture sincipiteque albidioribus. Long. tot. 0,300 ; al. 0°,170; caud. 0,130; rostri culm. 0,017, tarsi 0%,041. Hab. in Papuasia — Nova Guinea meridionali-orientali in Montibus Astrolabii (Goldie, Hunstein). Il Meyer, fondandosi sul confronto di un esemplare dei Monti dell’Astrolabio con una serie d’individui della Nuova Guinea settentrionale, afferma che, oltre alle differenze sopraindicate, quello ha il becco più corto e più debole. Ho esaminato nel Museo Britannico tre esemplari della Nuova Guinea meridio- nale, uno di Port Moreshy, uno dei Monti dell’Astrolabio ed il terzo del Fiume Fly, e tutti tre presentano la tinta rossigna o porporina sulle cuopritrici minori e medie delle ali; non ho trovato differenza sensibile nella lunghezza del becco. (819) Otidiphaps nobilis, GouLp. Otidiphaps nobilis, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 52 (uovo e nido). — Guillem., P. Z. $S. 1885, p. 662 (Arfak, Dorei?). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 40 (1889). (820) Otidiphaps cervicalis, Ramsay. Otidiphaps cervicalis, Rams., Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII, pp. 16, 27 (1883) (nido ed uovo). — Finsch u. Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 29 (Monti Hufeisen). — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 826 (1894) (Bujakori). Otidiphaps regalis, Tristr., Cat. Coll. B. p. 40 (1889). Sp. 1162 (820%) Otidiphaps insularis, S. et G. Otidiphaps insularis, Salvin et Godman, P. Z. S. 1883, p. 33. « Capite toto, cervice et corpore subtus nigris purpurescente tinetis ; intersca- [65] 4 Salvadori. 192 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE pulio, remigibus secundariis et tectricibus alarum omnibus pure cinnamomeis ; remigibus fuscis ; cauda migra ; dorso postico viridescenti-nigro , dorso imo et uropygio purpurascente tinctis ; rostro corallino-rubro; pedibus vinaceo-rubris, flavo squamulatis ». Long. tot. 0",381; al. 0,188; caud. rectr. med. 0",167; rostri a rictu 0,029 ; tarsi 0",066. Hab. in Papuasia — Ins. Fergusson dicta ad ‘oras Novae Guineae orientalis (Goldie). « Obs. Ab O. nobili crista occipitali et macula nuchali absentibus, colore dorsi purius cinnamomeo nec purpureo tinceto, colore dorsi postici viridescente nec omnino purpureo et cauda breviore diversus. Ab O. cervicali macula nuchali absente, colore dorsi pu- rius cinnamomeo nec purpureo tincto et colore dorsi imi et uropygii purpureo distin- guendus » (Salvin et Godman). Il Goldie raccolse due esemplari di questa specie nei monti dell’Isola Fergusson, una del gruppo delle D'Entrecasteaux, ad un’altezza superiore ai 2000 piedi ; egli nota che il suo grido è una sorta di ki-o, coll’o prolungato, che uno degli individui fu ucciso posato sopra un ramo basso di un grosso albero, e che l’iride era di color rosso e le gambe rosso-vinacee colle squame di color giallo-verdognolo chiaro. Ho esaminato il tipo di questa specie nel Museo Britannico. (821) Goura coronata (Linn.). Goura coronata, Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 34 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 662 (Waigiou, Mysol, Dorei). Megapelia coronata, Heine et Rchnw., Nomenel. Mus. Hein. Orn. p. 287 (1890). (822) Goura sclateri, SALvaD. Goura sclateri, Salvad., Ibis, 1885, p. 356. ? Goura albertsii (sic), Tristr. (nec Salvad.), Cat. Coll. B. p. 37 (1889) (Fly River). Se l’esemplare menzionato dal Tristram è veramente del Fiume Fly, esso deve essere riferito alla G. sclateri. (823) Goura albertisii, SALvap. Goura albertisii, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII, p. 26 (1883) (uova). — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. X, p. 826 (1891) (Igibirei). Goura scheepmakeri, Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 29 (Port Moresby) (1884) (nec 1875). — Salvad., Ibis, 1884, p. 355. Goura albertisii, Salvad., ibid. p. 356, — Id., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 590 (1890) (Calo). (824) Goura scheepmakeri, Finsca. Goura scheepmakeri, Salvad., Ibis, 1884, p. 356. (825) Goura victoria (FrasER). Goura victoria, Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 52 (uovo). — Guillem., P. 2. S. 1885, p. 663 (Jobi). [66] T. SALVADORI 193 (826) Goura beccarii, SALvaD. Goura victoriae var. comata, Oust., Ann. Sc. Nat., Zool. 1885, Art. 3, p. 3 (Kafou) Goura beccarii, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 47 (Kafu). Goura G. vietoriae (Fras.) similis, sed magis robusta, pedibus robustioribus, digitis longioribus, crista magis copiosa e plumis ad apicem spatulatum latioribus, colore griseo-caerulescente plumarum pallidiore, et plumis dorsi vix marginatis. Long. digit. medii sine ungue ultra 50 millim.; lat. spatulae plumarum cristae interdum 40 millim. Hab. in Papuasia — Nova Guinea septentrionali, prope Kafu. Il Meyer fa notare come sia molto probabile che la Goura di Kafu sia la stessa di quella della Baia Humboldt, essendo i due luoghi molto vicini fra loro, e che la tinta rossigna sul margine apicale della spatola delle piume del ciuffo dell’esemplare tipico della mia Goura beccarti sia artificiale, la quale cosa io aveva già sospettata, e quindi il Meyer non esita a riferire a questa specie la G. victoriae var. comata, Oust. Questa opinione del Meyer viene avvalorata dall’ esame fatto nuovamente di quel ciuffo, che è realmente copioso e costituito di piume più lunghe e più larga- mente spatolate di quelle della Goura victoria. (827) Galoenas nicobarica (Linn.). Gallaenas nicobarica, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 38 (1882) (Ugi, Isole Salomone). Caloenas nicobarica, Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 446 (Milne Bay) (1882). — Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 52 (Siao, Sangi, Meyer). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 576 (Bisa Isl., Obi), 663 (Waigiou, Salwatti). — Grant, P. Z. S. 1887, p. 332 (Alu). — Woodford, P. Z. S. 1888, p. 248. — Tristr., Ibis, 1889, p. 558. — Id., Cat. Coll. B. p, 44 (1889). Hab. in ins. Normanby (ZRomson). [67] 194 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Orpo GALLINAE (828) Megapodius duperreyi, Less. et. GARN. Megapodius duperreyi, Meyer, Vehr. z.-b. Ges. Wien, 1881, p. 767 (Sumba). — Sharpe, Journ. Linn. Soc., Zool. XVI, p. 447 (Choqueri) (1882). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 294 (1884). — Sharpe, Report Alert, Birds, p. 26 (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 663 (Dorei). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 30 (1889). — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 590 (1890) (Rigo). Sp. 1168 (880%i:) Megapodius tenimberensis, ScLar. Megapodius tenimberensis, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 54, 57, 200, — Forbes, P. Z. S. 1884, p. 433. Supra brunnescenti-olivaceus, in cervice magis cinereus, in dorso postice magis brunnescens ; pileo subcristato interscapulio concolore ; subtus cineraceus olivaceo tinctus ; capitis lateralis et gulae pelle rubra plumis paucis obsita ; subalaribus ventre concoloribus ; rostro flavo; tarsis antice nigris postice rubris; digitis nigris. Long. tot. 0",292 ; al. 0,243; caud. 0",089; tarsi 0",071. Hab. in Papuasia — Ins. Tenimber dictis Kirimoen et Loetoe (Forbes). Obs. Species pedum colore ad M. geelvinkianum, corporis pictura magis ad M. tumulum appropinquans (Sclater). (829) Megapodius macgillivrayi, G. R. Gr. Megapodius macgillivrayi, Tristr., Cat. Coll. B. p. 30 (1889). (881) Megapodius freycineti, Q. et G. Megapodius freycineti, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, pp. 536, 540 (Ternate) (1884). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 34 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, pp. 576 (Batchian), 663 (Waigiou). — Tristr., Cat. Coll. B_ p. 30 (1889) (Kaysa, Mysol). (882) Megapodius forsteni, Temm. Megapodius forsteni, Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Ges. Wien, 1882, p. 22 (Amboina, uova). — Blas., P. Z. S. 1882, p. 710 (Ceram), — Tristr., Cat. Coll. B. p. 30 (1889) (Bouru). (884) Megapodius eremita, HartL. Megapodius eremita, Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 20 (Nova Britannia) (1884). — Meyer, Ibis, 1890, p. 423 (eggs). Megapodius hueskeri, Tristr., Cat. Coll. B. p. 30 (1889). (885) Megapodius brenchleyi, G. R. Gr. Megapodius brenchleyi, Brazier, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VI, p. 150 (1881). — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 39 (1882) (Isole Salomone). — Sharpe in Gould’s B. New Guin. pt. XXII pI. 14 (1886). — Grant, P. Z. S. 1887, p. 332; 1888, p. 201. — Woodford, P. Z. S. 1888, p. 249. — Meyer, Ibis, 1890, p. 423 (egg). [68] T. SALVADORI 195 (836) Megapodius wallacei, G. R. Gr. Megapodius wallacei, Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Ges. Wien, 1882, p. 430 (Amboina, uova). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 540 (Ternate) (1884). (837) Talegallus jobiensis, MEerER. Talegallus jobiensis, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 663 (Jobi). — Meyer, Ibis, 1890, p. 424 (eggs). (888) Talegallus cuvieri, Less. Talegallus cuvieri, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 664 (Salwatti, Dorei. Tallegalla cuvieri, Tristr., Cat. Coll. B. p. 30 (1889). (839) Talegallus fuscirostris, SALvap. Talegallus fuscirostris, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 52 (uovo). — Sal- vad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 590 (1890) (Rigo). -- Meyer, Ibis, 1890, p. 424 (egg). (840) Aepipodius arfakianus, SALvap. Talegallus pyrrhopygius, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII, p. 26 (1883) (uovo). ? Talegallus (sive Aepipodius) sp. inc., Meyer, lbis, 1890, p. 423 (eggs, Constantine Harbour). (842) Synoecus cervinus, GouLp. Synoecus cervinus, Ramsay, Tab. List, p. 19 (1888). (848) Excalfactoria minima, Gounp. Excalfactoria minima, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 536 (Ternate) (1884). (844) Excalfactoria lepida, HartL. Excalfactoria lepida, Finsch, Vòg. d. Sidsee, p. 20 (Nova Britannia) (1884). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 34 (1889) (1). (846) Turnix melanonota (GouLp). Hemipodius maculosus, Temm., Pig. et Gall. III, pp. 634, 757 (1815). Turnix maculosus, Steph., Gen. Zool. XI, p. 394 (1819). Turnix maculatus, Vieill., N. D. XXXV, p. 47 (1819). — Id., Enc. Méth. I, p. 530 (1823). — Id., Gal. des Ois. IL p. 51, pl. 217 (1825). Turnix melanonotus, Ramsay, Tab. List, p. 18 (1888). Turnix maculosa, Grant, Ibis, 1889, p. 468. L’Ogilvie-Grant crede che la specie conosciuta generalmente col nome di 7. me- lanonota (Gould) sia quella che il Temminck chiamò col nome di Hemipodius ma- culosus. (1028) Turnix saturata, ForBEs. Turnix saturata, Grant, Ibis, 1889, p. 469. — Tristr., Cat. Coll. B. p. 30 (1889). Turnix melanonotus, Finsch (nec Gould), Vòg. d. Siidsee, p. 20 (Nova Britannia) (1884). Secondo il Finsch, la Turnix saturata, Forbes, sarebbe la femmina della 7. melanonota, Gould, la quale cosa non sembra esatta, giacchè quella viene ammessa come distinta dall’Ogilvie-Grant. (4) Il Ramsay, 7ad. List, p. 19, annovera dubitativamente la Ezca/factoria australis, Gould, fra le specie della Nuova Guinea meridionale-orientale. [69] 196 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Orpo GRALLATORES Sp. 1164 (851>is) Rallina woodfordi, Granm. Rallina woodfordi, Grant, Ann. and Mag. Nat. Hist. (6) IV, p. 320 (1889). Supra nigro-brunnea, alis et cauda brunnescentioribus ; subtus migro-arde- siaca, mento et gula albicantibus ; remigibus primariis intus basin versus et sub- alaribus maculis transversis albis notatis ; rostro (olivaceo) migro; pedibus griseis ; tride rubra. Long. tot. 0",355; al. 0",165 ; caud. 0",071; rostri 0",038; tarsi 0",060. Hab. Ins. Guadalcanar, Ins. Salomonis. Ho esaminato il tipo di questa specie, molto diversa da ogni altra a me nota, e che non mi sembra neppure affine alla FR. poeczloptera, Hartl., colla quale l’Ogilvie- Grant la paragona, avendo le remiganti esternamente unicolori. (849) Hypotaenidia philippensis (Linn.). Hypotaenidia australis, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. III, p. 39 (1882) (Isole Salomone). — Finsch, Vog. d. Sildsee, p. 24 (Nova Britannia) (1884). * (850) Rallina fasciata (Rarrr.). Rallina fasciaia, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 53 (Batchian). (851) Rallina tricolor (G. R. Gr.). Rallina tricolor, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1, p. 294 (1884) (uovo). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 35 (Waigeu). — Ramsay, Tab. List, p. 21 (1888). — Tristr., Cat. Coll. B. p. 27 (1889). (852) Eulabeornis castaneiventris, GouLp. Eulabeornis castaneiventris, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p.294, Taf. XVII, f. 3 (uovo) (1884). (858) Gymnocrex plumbeiventris (G. R. Gr.). Rallus intactus, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 43 (1882). Gymnocrex plumbeiventris, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 295 (1884). — Sharpe, in Gould’s B. New Guin. pt. XXIV, pl. 12 (1888). Rallina plumbeiventris, Tristr., Cat. Coll. B. p. 27 (1889). Il Ramsay manifesta il dubbio che il tipo del A. «ntactus non sia delle Isole Salomone. (854) Rallicula rubra, Scars. Rallicula rubra, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 664, pl. XXXIX (Arfak). (855) Rallicula leucospila (SaLvap.). Rallicula leucospila, Heine et Rchnw., Nomencl. Mus. Hein. Orn. p. 3419 (1890). [79] T. SALVADORI 197 Sp. 1165 (855%) Rallicula forbesi, SHARPE. Rallicula rubra, Sharpe (nec Schleg.), Nature, vol. 34, p. 340 (1886). Rallicula forbesi, Sharpe in Gould’s Birds of New Guin. pt. XXIII, pl. 12 (1887). — Ibis, 1889, p. 583. Mas. Rufo-castaneus, dorso et alis nigris; uropygio migricante, rufescente transfasciolato; supracaudalibus rufo-castaneis, nigro transfasciolatis; cauda ca- stanea, fasctis fuscis obsoletis notata ; lateribus abdomineque imo fuscis, obsolete rufescente fasciatis ; subcaudalibus longis, castancis, late nigro transfasciatis ; sub- alaribus et axillaribus nigris, albo transfasciatis; remigibus subtus nigris, maculis, vel fasciis albis, vel fulvescentibus in pogonio interno; rostro et pedibus nigris. Foem. Paullo minor, et dorso alisque nigris maculis rufescente-ochraceis no- tatis, diversa. Long. tot. 0",216; al. 0%,108; caud. 0%,062 ; rostri culm. 0",029 ; tarsi 0",034. Hab.in Papuasia — Nova Guinea meridionali-orientali, in Montibus Owen Stanley dictis (Forbes). Lo Sharpe ha descritto due esemplari, che egli crede maschio e femmina di una medesima specie, la quale si distingue dalla £. rubra, Schleg. pel dorso e per le ali decisamente nere nel maschio e macchiettate di ocraceo nella femmina ; dalla R. leucospila, Salvad. differisce la R. forbesi per avere il maschio quelle macchie lon- gitudinali bianche su ambedue i vessilli delle piume del dorso, delle scapolari e delle cuopritrici superiori delle ali, e la femmina per le macchie tondeggianti delle parti superiori e specialmente del dorso di color rossigno ocraceo. Ho esaminato i tipi di questa specie, la cui femmina sembra molto simile a quella della . leucospila. (858) Ortygometra cinerea (ViriILL.). Ortygometra cinerea, Meyer, Ibis, 1890, p. 424 (New Britain). (859) Amaurornis moluccana (Wart.). Amaurornis moluccana, Blas. u. Nehrk., Verb. z.-b. Ges. Wien, 1882, p. 431 (Amboina). — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S, W. VII, p. 665 (St. Anna, Isole Salomone, Macdonald) (1882). — Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. I, p. 55 (Siao). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 536 (Ternate) (1884). — North, Pr. Linn. Soc. N. S. W. (2) II, p.446 (eggs, New Britain) (1887). Amaurornis olivacea, Finsch (nec Meyer), Vòg. d. Sildsee, p, 21 (Nova Britannia) (1884). Gallinula ruficrissa, North, Pr. Linn. Soc. N. S. W. (2) II, p. 446 (1887). — Ramsay, Tab. List, p. 21, e nota 647 (1888). (861) Gallinula frontata, Wart. Gallinula tenebrosa, part., Ramsay, Tab. List, p. 21 (1888). (862) Porphyrio melanopterus, Trmm. Porphyrio melanotus, Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 29 (Port Moresby) (1884). Porphyrio melanopterus, Forbes, P. Z. S. 1884, pp. 426, 434. — Grant, P. Z. S. 1887, p. 333 (Fauro). Hab. in Ins. Salomonis, Fauro ( Woodford). [71] 198 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (864) Glareola orientalis, LracH. Glareola orientalis, Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 258 (1887). (865) Stiltia isabella (Vieitt.). Glareola isabella, Meyer, Verb. z.-b. Ges. 1881, Wien, p. 769 (Timor). Glareola grallaria, Seebh., Geogr. Distr. Charadr p. 263 (1887). (866) Haematopus longirostris, VirILL. Haematopus longirostris, Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 304 (1887 — Ramsay, Tab. List, p. 19 (41888). (867) Strepsilas interpres, Linn. Strepsilas interpres, Meyer, Vehr. z.-b. Ges. Wien, 1881, p. 767 (Sumba). — Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 441 (1887), — Ramsay, Tab. List, p. 20 (1888). (868) Orthorhamphus magnirostris (GrorrR.). Aesacus (sic) magnirostris, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 40 (1882) (Isole Salomone). Orthorhamphus magnirostris, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 52, 195, 200 (Kirimoen, Larat, Timorlaut). — Forb., P. Z. S. 1884, p. 433. — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 35 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 664 (Mysol.). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 38 (Jobi). Oedicnemus magnirostris, Seebb., Geogr. Distr. Charadr. p. 89 (1887). Esacus magnirostris, Grant, P. Z. S. 1888, p. 201 (Aola, Guadalcanar) — Ramsay, Tab. List, p. 19 (1888). — De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 62 (1890). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 116 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 41. Hab. in Jobi (Meyer); insula Ferguson (fide De Vis). Gen. OEDICNEMUS, Teum. Typus: Corrira, Briss., Ornith. VI, p. 542 (1760). Burhinus, Ill., Prodr. Mamm. et Av. p. 250 (4844) . . . Charadrius magnirostris, Lath. Oedicnemus, Temm., Man. d'Orn. p. 322 (1815) . . Sa” Ch. oedienemus, Linn. Fedoa, Leach, Syst. Cat. p. 28 (1816) {. . . . .. Ch. oedicnemus, Linn. Sp. 1166 (868%). Oedicnemus grallarius (Lara.). Charadrius grallarius, Latb., Ind. Orn., Suppl. p. LXVI (1802). ?Charadrius fraenatus, Latb., Ind. Orn. Suppl. p. LXVII (1801). — Id., Gen. Syn., Suppl. p. 320, n. 42 (1802). — Vieill., N. D. XXVII, p. 135 (1848). — Id. Enc. Méth. I p. 334 (1823). ?Charadrius magnirostris, Lath., Ind. Orn. Suppl. p. LXVI, n. 2 (ex Icon. ined. Lamb. II, t. 15, fide G. R. Gray), — Wagl., Syst. Av. gen. Charadrius, Observ. n. 1 (1827). Burhinus magnirostris, Illig., Pr. Mamm. et Av. p. 250 (4811) (1). Oedicnemus longipes, Geoffr. in Mus. Paris. — Vieill., N. D. XXIII p. 232 (1818). — Id., Enc. Méth. I, p. 339, pl. 234, f. 2 (1823). — Id., Gal. Ois. II, p. 84, pl. 228 (1825). — Steph., Gen. Zool. XIV, p. 344 (1826). — Temm., PI. Col. 386 (Livr. 65, 1826). — Less., Tr. d’Orn. p. 546 (1834). — Id., Compl. de Buff. II, p. 617 (1837). — Rchb., Grallatores, tab. CIV, f. 665 (1848). — Schleg., Handl. Dierk. I, p. 439 (1857). (4) Il Gray (Gen. B. III, p. 535, nota *) afferma che il tipo del genere Burhinus, Illig. è il Charadrius magnirostris, Latham, fondato sulla cattiva figura della tavola 19 delle Icon. ined. del Lambert. [72] . SALVADORI 199 Oedicnemus magnirostris, Steph., Gen. Zool. XI, 2, p. 462 (1819). Himantopus grallarius, Steph., Gen. Zool. XII, 1, p. 184 (1824). Burhinus Novae Hollandiae, Steph., Gen. Zool. XIV, p. 342 (1826). Charadrius longipes, Wagl., Syst. Av. gen. Charadrius, n. 4 (1827). Charadrius giganteus (Licht.), Wagl., Isis, 1829, p. 647. Oedicnemus giganteus, Licht., in Mus. Berol. fide Wagl., Isis, 1829, p. 248. — G. R. Gr., Gen. B. III, p. 535, n. 6 (1844). Oedicnemus grallarius, G. R. Gr., List B. Brit. Mus. III p. 535 (1844). — Id., Gen. B. III, p. 535, n. 5 (1844). — Strickl., Ann. and Mag. N. H. XI, p. 337 (18—?). — Gould, B. Austr. VI, pl. 5 (Part XXI, 1845). — Licht., Nomencl. Av. p. 93 (1854). — Schleg., Handl. Dierk. p. 440 (1857). — Sclat., P. Z. S. 1862, p. 322. — Gould, Handb. B. Austr. II, p. 210 (1865). — Schleg., Mus. P. B. Cursores, p. 18 (1865). — Ramsay, Ibis, 1866, p. 334. — G. R. Gr., Hand-List, III, p. 10, n. 9947 (1871). — Schleg., Dierent. p. 256 (1872). — Garrod, P. Z. S. 1873, p. 469; 1874, p. 112. — Harting, P. Z. S. 1874, p. 459 (Western Australia). — Gieb., Thes. Orn. II, p. 744 (1875). — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. I, p. 59 (1875) (Percy Isl... — Dress., B. ot Eur. VII, p. 407 (1876). — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. II, p. 196, n. 561 (1877). — Masters, Pr. Linn. Soc. N. S. W. II, p. 275 (1877). — Ramsay, P. Z. S. 1877, p. 335. — Nehrk., Journ. f. Orn. 4879, p. 408. — Salv., Cat. B. Strickl. Coll. p. 590, n. 2883 (1882). — Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, p. 215 (Timorlaut). — North, Pr. Linn. Soc. N. S. W. ser. 2%, vol. I, p. 1170 (1886). — Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 83 (1887). — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. (2) IL p. 471, (4887). Oedicnemus personatus, Thien., Nidi Av. et ova (Catalogus (184-?). Burhinus grallarius, Bp., Compt. Rend. XLIII, p. 416, n. 23 (1856). Oedicnemus australis, Sclat., P. Z. S. 1859, p. 212. — Id., Ibis, 1859, p. 336. Capistro, superciliis, gula, ventre et subcaudalibus albis ; capite supra, occi- pite, nucha et collo postico griseo-cinereis, lineolis fuscis variegatis; regione pa- rotica, colli lateribus et dorso fuscis ; plumis dorsi et scapularibus in medio nigris ; uropygio et supracaudalibus griseo-cinereis, in medio macula nigra notatis ; collo antico, pectore, epigastrio et tectricibus mediis alarum albido-fulvescentibus, pluma quavis juxta scapum migra ; tectricibus alarum minoribus et majoribus fuscis ; remigibus primariis migris in medio pure albis ; rectricibus intermediis griseis irregulariter fusco fasciolatis, lateralibus ad apicem late migris, in medio albis, basim versus griseis nigro fasciatis et variegatis, extima basim versus albida, nigro fasciata ; rostro nigro ; pedibus olivaceis, digitis fuscis, iride flava. Long. tot. circa 0",580; al. 0",330; caud. 0",215 ; rostri 0",047 ; tarsi 0,125. Hab. in Nova Hollandia (Latham, Gould, Ramsay); Ins. Percy (Ramsay); in Papuasia — Ins. Timorlant (Rzedel). Questa specie di Occhione si riconosce facilmente alle sue grandi dimensioni , essendo la maggiore di tutte; pare che essa presenti due varietà, ed anzi il Gould dubitò che gli esemplari delle coste settentrionali della Nuova Olanda potessero co- stituire una specie distinta ; anche lo Schlegel distingue gl’individui de forte taille da quelli de taille faible ; il Seebohm non ammette varietà costanti e forse si tratta di variazioni individuali. L’Oe. grallarius, secondo il Seebohm, sarebbe proprio della parte orientale della Nuova Olanda, ma egli ignorava che questo uccello fosse stato trovato in Timorlaut, la quale cosa ci può far supporre che esso si trovi anche nella parte occidentale della Nuova Olanda; l’Harting (7. c.) lo dice anzi dell'Australia occidentale, ma senza dubbio quello fu un lapsus calami. [78] 5 7. Salvadori. 200 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE L’Oe. grallarius depone due sole uova per covata, sul nudo terreno; esse sono generalmente di color isabellino, macchiate di bruno. (869) Squatarola helvetica (Linn.). Charadrius helveticus, Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 102 (1887. — Ramsay, Tab. List, p. 19 (1888). (870) Charadrius fulvus, Gm. Charadrius fulvus, Meyer, Verh. z.-b. Ges. Wien, 1884, p. 767 (Sumba). — Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 52, 200 (Maroe, Timorlaut). — Forb., P. Z. S. 1884, p. 433. — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 536 (Ternate) (1884). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 53 (Waigeu). — Guillem. P. Z. S. 1885, p. 664 (Waigiou). — Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 99 (1887), — Ramsay, Tab. List, p. 19 (1888). — Tristr., Ibis, 1889, p. 559 — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 827 (1891) (Isola Killerton). Hab. in Ins. Rossel dicta (Thomson). (871) Aegialitis vereda (GouLp). Charadrius veredus, Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 115 (1887). (872) Aegialitis geoffroyi (Wact.). Aegialitis geoffroyi, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 52, 200 (Maror, Timorlaut). — Meyer, Sitzb. u. Abh. Geselìsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 55 (Buru, Ried:/). — Forb., P. Z. S. 1884, p. 453. — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 35 (Waigeu) — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 664 (Waigiou). Charadrius geoffroyi, Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 146. (873) Aegialitis mongolica (PALL.). Aegialitis mongolica, Nehrk., Journ. f. Orn. 1885; p. 35 (Waigeu). — Guillem.. P. Z. S. 1885, p. 664 (Batanta). — Ramsay, Tab. List, p. 19 (1888). Charadrius mongolicus, Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 147 (1887). Aegialitis mastersi, Ramsay, Tab. List, p. 19 (1888). (874) Aegialitis ruficapilla (Temwm.). Gharadrius ruficapillus, Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 164 (1887). Aegialitis ruficapilla, Ramsay, Tab. List, p. 19 (1888). Il Seebohm non indica la Nuova Guinea meridionale-orientale fra i luoghi abitati da questa specie e forse l’asserzione del Ramsay rispetto a quella località non è esatta, nel quale caso questa specie dovrà essere esclusa dal novero delle papuane. (875) Aegialitis jerdoni, Lecce. Aegialites minor, lFinsch, Vòg. d. Sidsee, p. 5 (Nova Britannia) (1884). Charadrius fluviatilis, Finsch, ibid. p. 22 (Nova Britannia) (1884). Gharadrius minor, part., Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 130 (1887). Charadrius minor jerdoni, Seebh., op. cit. p. 132 (1887). Haegialitis hiaticula, Ramsay (nec Linn. ?), Tab. List, p. 19 (41888). Aegialitis jerdoni, Ramsay, op. cit. nota 591. Il Seebohm riferisce, secondo me, erroneamente all’Ae. minor gli esemplari che si trovano nella Nuova Guinea e nelle isole vicine (1). (1) Il Ramsay (7ab. List, p. 19) torna ad indicare la Nuova Guinea meridionale-orientale fra i luoghi abitati dalla Aegialitis bicineta (J. et S.), ma senza darci le prove di quest’asserzione ; tuttavia è possibile che la cosa sia esatta. [74] T. SALVADORI 201 (876) Lobivanellus miles (Bopp.). Lobivanellus miles, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 52, 200 (Larat, Timorlaut). — Forb., P. Z. S. 1884, p. 438. Lobivanellus personatus, Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 189 (1887). (877) Hydralector gallinaceus (Tremm.). Hydralector gallinaceus, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. 1886, p. 38 (Baia Walkenaer, sulla costa settentrionale della Nuova Guinea circa al 140° 1. o.). Parra gallinacea (part ?), Ramsay, Tab. List, p. 24 (1888). (878) Himantopus leucocephalus, Gounp. Himantopus leucocephalus, Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 283 (1887), — Ramsay, Tab. List, p. 20 (1888). — Tristr., Ibis, 1889, p. 558. Hab. in Ins. Fergusson dicta (ZRomson). (879) Lobipes hyperboreus (Linn.). Phalaropus hyperboreus, Finsch, Vog. d. Sùdsee, pp. 5, 22 (Nova Britannia) (1884). — Seebh. Geogr. Distr. Charadr. p. 340 (1887). (880) Tringa crassirostris, T. et S. Tringa crassirostris, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. I, p. 55 (Buru, Riedel). — Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 421 (1887). — Ramsay, Tab. List, p. 20 (1888). (881) Tringa acuminata (Horsr.). Tringa acuminata, Finsch, Vòg. d. Sidsee, pp. 5, 22 (Nova Britannia), 39(Somerset, Torres Str.) (1884), — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 664 (Waigiou) — Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 441 (1887). Tringa (Limnocinclus) acuminata, Ramsay, Tab. List, p. 20 (1888). (882) Tringa albescens, Trm. Tringa minuta, Finsch (nec Auct.), Vog. d. Siidsee, pp. 5, 23 (Nova Britannia (1884). Tringa albescens, Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 55 (Sangi) — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 576 (Weeda Isl.). Tringa minuta ruficollis, Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 437, pl. XV (1887). Tringa (Schoeniclus) albescens, Ramsay, Tab. List, p. 20 (1888) (4). (888) Tringoides hypoleucos (Linn.). Actitis hypoleucos, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 41 (1882) (Isole Salomone). — Id., Tab. List, p. 20 (1888). Tringoides hypoleucos, Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Ges. Wien, 1882, p. 430 (Amboina). — Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 55 (Siao, Sangi, Meyer, Buru, Riedel). — Id., Zeitschr. f. ges. Orn.I, p. 295 (1884). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, pi 536(Ternate) (1884). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 35 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 664 (Waigiou, Mysol).. — De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 62 (1890). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 116 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 44. — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 827 (1891) (Isola Killerton), Actitis hypoleucus, Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 22 (Nova Britannia) (1884). Totanus hypoleucus, Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 371 (1887). Hab. Insula Sud-est dicta (file De Vis). (4) Il Ramsay (Tab. List, p. 20) torna ad indicare la Nuova Guinea meridionale-orientale fra i luoghi ‘abitati dalla Tringa subarquata (Gùld.), ma finora non ci ha dato la prova di questa sua asserzione. (75) 202 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Gen. HETERACTITIS, STEIN. Typus: Heteroscelus, Baird, B. North Am. p. 734 (1858) (nec ZMeteroscelis, Lath. 1825) (0. Si o Deo Cod AC > Scolopax incranus, Gm. Heteractitis, Stejn., Auk, 1 July 1884, p. 236. 5 2 E - x Scolopax incanus, Gx. (884) Heteractitis brevipes (Viritt.). Totanus incanus, part., Salvad., Orn. Pap. e Mol. IIT, p. 320 (1882). — Sclat., P. Z. S 1883, pp. 52, 200 (Meloe, Timorlaut). — Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh, I, p. 55 (Siao, Sangi) — Forb., P. Z. S. 1884, p. 433. — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 665 (Waigiou). — Ramsay, Tab. List, p. 20 (1888). Totanus brevipes, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 41 (4882) (St. Cristoval). Heteractitis brevipes, Stejn., Res. Ornith. Expl. Kamsch. p. 137 (1883). — Gigl. et Salvad., P. Z. S. 1887, p. 586. — Salvad. e Gigl., Mem. R. Ac. Se. Tor. ser. II, t. XXXIX, p. 115 (1888) — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 827 (1891) (Isola Killerton). Actitis incanus, Finsch (nec Gm.), Vog. d. Siidsee, p. 22 (Nova Britannia) (1884) Totanus incanus brevipes, Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 361 (1887). Il Ramsay annovera fra le specie delle Isole Salomone il Zotanus brevipes, ed è probabile che gli esemplari che egli attribuisce al medesimo appartengano alla forma occidentale e non alla forma orientale, le quali sono state distinte recentemente dallo Stejneger: questi ba mostrato che la forma dell’Asia Orientale e delle isole vicine, delle isole della Sonda, delle Molucche, della Papuasia e dell’Australia è diversa da quella della costa occidentale dell'America settentrionale e delle isole orientali della Polinesia, alla quale deve essere serbato il nome H. incanus (Gm.); in questa il solco nasale sui lati del becco è lungo circa due terzi del culmine, le dimensioni sono un po’ maggiori e nell’abito di nozze le parti inferiori, compresi il mezzo del- l’addome ed il sottocoda, hanno tutte fascie ondulate grigie scure, ed il dorso di color grigio più puro. Invece nella H. drevipes il solco nasale è lungo soltanto la metà del culmine del becco, le dimensioni sono minori e nell’abito di nozze le fascie ondulate grigie scure delle parti inferiori non si estendono sul mezzo dell'addome e sul sottocoda, che sono bianchi, le fascie sono più sottili e più chiare ed il dorso è di color grigio più terreo. Inoltre il Seebohm aggiunge un’altra differenza: nella H. brevipes il tarso sarebbe posteriormente scudettato, laddove nella H. incanus sarebbe reticolato. (885) Totanus glareola (Linn.). Totanus glareola, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 61 (1881). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 665 (Waigiou). — Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 365 (1887). Hab. in Waigiou (Guillemard). (886) Totanus stagnatilis, Becusr. Totanus stagnatilis, Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 357 (1887) — Ramsay, Tab. List, p. 20 (1888). (887) Totanus glottis (Lrnn.). Totanus glottis, Seebb., Geogr. Distr. Charadr. p. 355 (1887). Il nome Linneano deve essere restituito a questa specie. [76] T. SALVADORI 205 (888) Terekia cinerea (GiuLDENST.). ‘Terekia cinerea, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 55 (Ceram Riedel). Totanus terekius, Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 369 (1887). (889) Limosa brevipes, G. R. Gr. Limosa melanuroides, Finsch, Vòg. d. Sidsee, pp. 5, 22 (Nova Britannia) (1884). Limosa melanura melanuroides, Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 391 (1887). Il Seebohm afferma che il nome L. brevipes non fu dato a questa specie dal Gray, come si è generalmente ammesso, ma alla L. uropygialis. (890) Limosa baueri, NAuw. Limosa baueri, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 41 (1882). Limosa uropygialis, Finsch, Vòg. d. Siidser, pp. 5, 22 (Nova Britannia) (1884). Limosa rufa uropygialis, Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 387 (1887). Sp. 1167 (890>.is) Numenius lineatus, Cuv. Numenius arquata, part., Pall., Zoogr. Rosso-As. II, p. 168 (18411). Courlis à taches étroites de l’Inde, Cuv., Règn. An. I, p. 524 (1829), Numenius lineatus, Cuv., Règn. An. ], p. 521 (1829) (Inde). — Less., Tr. d’Orn. J, p. 565 (1831). — Bp., Compt. Rend. XLIII, p. 597, n. 274 (1856). — Blyth, Ibis, 1867, p. 167. — Swinb., P. Z. S. 1874, p. 410. — Dyb., Journ. f. Orn. 1873, p. 103. — Hume, Str. Feath. I, p. 237 (1873). — Adam, Str. Feath. I, p. 396 (1873). — Hume, Str. Feath. II, p. 296 (1874). — Tacz., Journ. f. Orn. 1874, p. 336. — Blytb, B. of Burma, p. 155 (1875). — Butler, Str. Feath. IV, p. 16 (1876). — Arm- strong, Str. Feath. 1V, p. 344 (1876). — Hume, Str. Feath. IV, p. 464 (1876). — Tacz., Bull. Soc. Zool. de France, Î, p. 255 (1876). — David et Oust., Ois. Chine, p. 57 (1877). — Hume et Davis. Str. Feath. VI, p. 460 (1878. — David et Wander, Str. Feath. VII, p. 89 (1878) — Hume Str. Feath. VIII, p. 142, n. 877 (1879). — Scully, Str. Feath. VIII, p. 356 (1879). — Legge, B. of Ceyl. p. 306 (1880). — Oat., Str. Feath. X, p. 239 (1882). — Seebh., Ibis, 1884, pp. 34, 268. — Blak., Amend, List B. of Jap. p. 39 (1884) — Swinb. and Barnes, Ibis, 1885, p. 134. — Sharpe, Ibis, 1888, p. 202. — Rlas., Ibis, 1888, p. 373. Numenius arquata, Sundev., (nec Linn.), Phys. Sàllsk. Tidskr. 1838, p. 203. — Blyth, Cat. B. Mus. A. S. B. p. 268, n. 1590 (1849). — Kelaart, Prodr. Cat. p. 134 (1852). — Layard, Ann. and Mag. N. H. XIV, p. 264 (1854). — Schleg., Mus. P. B. Scolopaces, p. 85 (partim) (1864). — Layard, B. of S. Afr. p. 322 (1867). — G. R. Gr., Hand-T.ist, III, p. 42, n. 10239 (partim)(1871). — Holdsw., P. Z. S. 1872, p. 474. — Legge, Ibis, 1874, p. 29. — Salvad., Cat. Ucc. Born. p. 332 (1874). — Legge, Ibi, 1875, p. 402. Numenius nasicus, Temm., Man. d'Orn. IV, p. 393 (1840) (Grand Archipel Asiatique). — Tacz., Journ. f. Orn. 1871, p. 58. Numenius arquatula, Hodgs., Gray's Zool. Miscell. 1, p. 86 (1844). — Gray, Cat. Hodgs. Coll. p. 137 (1846). Numenius major, part., Temm. et Schleg. (nec Steph.), Faun. Jap. Aves, p. 110 (?) (nec Tab. LXVI) (1847). — Swinh., Ibis, 1860, p. 66; 1863, p. 410. — Id., P. Z. S. 1863, p. 318. — Schleg., Mus. P. B. Scolvpaces, p. 89 (1865). — Whitely, Ibis, 1867, p. 205. — Swinh., Ibis, 1867, p.394; 1870, p. 303. — Salvad., Cat. Ucc. Born. p. 333 (1874). — Swinh., Ibis, 1876, p. 334. — Blakist. and Pryer, Ibis, 1878, p. 222. — Id., Tr. As. Soc. of Jap. X, p. 115 (1882). — Vorderm., Nat. Tijdshr. Ned. Ind. XLIII, p. 117 (1883). — ? Sharpe, Ibis, 1886, p. 168 (Muscat). Numenius arquatus, Irby, Ibis, 1861, p. 240. — Swinh., Ibis, 1863, p. 410 ; 1867, p. 391. — Id., P. Z. S. 1863, p. 318. — Dyb., Journ. f. Orn. 1868, p. 337 (Dauria. — Layard and Sharpe, B. of S. Afr. p. 692 (41884). Numenius arcuatus, Cass. (nec Linn.), Pr. Ac. Philad, 1862, p. 321. — Gray, Cat. Hodgs. Coll. B. M. 2? ed. p. 73 (1863). — Layard, B. of S. Afr. p. 322 (1867). — Dresser, B. of Eur. VIII, p. 243 (partim) (1873). — Hume, Str. Featb. III, p. 182 (1875). — Oat., B. of Brit. Burm. Il, p. 412 (1883). — Seebh., Ibis, 1887, p. 182. Numenius cassini, Swinh., Ibis, 1867, p. 398 (Amoy). — G. R. Gr., Hand-List, III, p. 42, n. 10245 (4871). [77] 204 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Numenius subarquata, Hume, Str. Feath. II, p. 297 (1874) (Port Blair). Numenius arquatus lineatus, Seebb., Geogr. Distr. ©haradr. p. 324 (1887). Numenius arquata lineata, Seebh., Ibis, 1888, p. 236. Numenius N. arquatae (Linn.) simillimus, sed major, et rostro longiore, uro- pygio albo fere immaculato, subalaribus albis immaculatis vel lineis scapalibus fuscis notatis, et praesertim plumis laterum eodem modo motatis, diversus. Hab. in India (Cuvier, Hume) ; Ceylon (Kelaart Layard, Legge); ins. Anda- man (Hume); ins. Nicobar (Hwme); ins. Lacadivis (Hume); Burma (Blyth, Armstrong, Davison) ; Sina (Swinhoe David); Formosa (Swinhoe): Hainan (Swinhoe); Sibiria (Dybowschi); Japonia (Stebold, Birger); ins. Loo-choo (Kern, fide Cassin) ; ins. Philippinis, Palawan ( Whitehead); Borneo (Croockewit); Sumatra (Henrici, S. Miller): Java (Kuhl et v. Hasselt, Vorderman); in Moluccis- Halmahera (Mus. Lugd. fide Schlegel); in Africa meridionali (Mus. Lugd., Layard). Questa specie è il rappresentante Orientale del N. arquata (Linn.), dal quale differisce pei caratteri sopraindicati. Il Legge fa notare che il carattere più cospicuo che distingue questa specie è la forma lineare delle macchie scure delle piume dei fianchi, laddove quelle macchie si allargano trasversalmente nel N. arquata. La femmina differisce dal maschio per le dimensioni maggiori e quindi anche pel becco più lungo. L’Harting, secondo quanto afferma l’Oates, vorrebbe che il N. lineatus fosse fondato sugli esemplari in abito estivo del N. arquata, la quale cosa viene negata dal Seebohm ed anche a me non sembra esatta. Questa specie dall'Asia orientale-settentrionale, ove nidifica, emigra, e nell’inverno si trova abbondante nell'India e nell'arcipelago della Sonda e si estende fino nell’Africa meridionale. Nelle Molucche trovasi anche, ma forse vi è rara, giacchè non si conosce altro esemplare che quello di Kao, in Halmahera, conservato nel Museo di Leida. Questa specie è la seconda che sia stata per inavvertenza ommessa nella mia Ornitologia, che ne comprende oltre a mille. (891) Numenius cyanopus, VieiLL. Numenius australis, Meyer, Verh. z.-b. Ges. Wien, 1881, p. 767 (Sumba). Numenius cyanopus, Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 326 (1887) — Ramsay, Tab. List, p. 20 (1888). (892) Numenius variegatus (Scop.). Numenius uropygialis, Meyer, Verh. z.-b. Ges. Wien, 1881, p. 767 (Sumba) — Finsch, Vòg. «! Siidsee, p. 22 (Nova Britannia), 39 (1884). — Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch, Isis, 1884, Abh.I, p. 56 (Siao). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 537 (Ternate) (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 576 (Obi Major), — Ramsay, Tab. List, p. 20 (1888). Numenius variegatus, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 52, 200 (Larat, Timorlaut). — Forb., P. Z. S. 1884, p.433. — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 35 (Waigeu). — Grant, P. Z. S. 1888, p. 201 (Aola, Guadalcanar). Numenius phaeopus variegatus, Seebb., Geogr. Distr. Charadr. p. 330 (1887). Hab. in Ins. Salomonis (Woodford); Nova Britannia (Finsch); Timorlaut (For- bes); Obi majore (Guillemard). [78] T. SALVADORI 20 UT (898) Numenius minutus, GouLp. Numenius minutus, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 295 (Aru, Awbbe) (1884). — Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 335 (1887). (894) Scolopax rosenbergi, ScHLEG. Scolopax rosenbergi, Guillem., P. Z. S. 1885, p. 665 (Arfak) — Seebh., Ibis, 1886, p. 128. — Salvad., Ibis, 1889, pp. 108-112, Scolopax saturata, part., Seebb., lbis, 1887, p. 283. — Id., Geogr. Distr. Charadr. p. 506 (partim) (1882). Contro l’opinione del Seebohm, il quale vorrebbe che questa specie fosse identica colla S. saturata, Horsf. di Giava, io ho dimostrato che essa è affatto distinta pel colorito più oscuro, avendo gli spazi neri fra le fascie castagne molto più larghi ; inoltre essa differisce per avere le fascie scure sulla parte inferiore del collo molto più arcuate, per la quale cosa appare un disegno a squame, laddove nella specie di Giava le fascie sono più diritte, e più regolarmente trasversali. Si può aggiungere che nella specie della Nuova Guinea la linea nera dall’occhio alla base del becco è più larga, le fascie chiare delle parti inferiori sono più bian- cheggianti, il petto lungo il mezzo è più biancheggiante, le remiganti primarie sono più scure ed hanno poche macchie rossigne verso l'apice del vessillo esterno, mentre nella specie di Giava tutte le remiganti sono più macchiettate di rossigno sul vessillo esterno , le cuopritrici delle remiganti primarie sono meno macchiettate di rossigno, le cuopritrici inferiori delle ali sono più nereggianti e meno fasciate, e la coda più oscura. (895) Scolopax rochusseni, ScHLEG. Scolopax rochusseni, Seebh., Geogr. Distr. Charadr. p. 505, pl. XX (1887). (896) Gallinago megala, Swing. Gallinago megala, Swinh., Geogr. Distr. Charadr. p. 479 (1887). (897) Ardea sumatrana, Rarr1. Ardea sumatrana, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 52, 200 (Larat, Timorlaut). — Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 56 (Siao Meyer, Buru Riede!). — Forb., P. Z. S. 1884, p. 434. — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 35 (Waigeu). (898) Ardea novae hollandiae, Lara. Demiegretta Novae Hollandiae, Meyer, Verh. z.-b. Ges. Wien, 1881, p. 767 (Sumba). Ardea Novae Hollandiae, Meyer, Zeitschr. f. ges, Orn. I, pp. 492, 216 (1884) (Timorlaut Riedel). (899, 900) Ardea picata, GouLp. Ardea picata, Bittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 67 (Is. Tenimber) (1886). Nuova per le isole Tenimber. Anche il Biittikofer crede, come io aveva sospettato, che l'A. aruensis, G. R. Gr. sia fondata sopra un giovane dell’A. picata. (901) Demiegretta sacra (Gu.). Ardea sacra, Sclat., Voy. Chall. II, pt. VIII, p. 34 (1881). — Meyer, Verh. z.-b. Ges. Wien, 1881, 79] 206 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE p. 767 (Sumba). — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 42 1882) (St. Cristoval). — Finsch, Vog. d. Siidsee, p. 39 (Somerset, Ins. Torres Str.) (1884). Demiegretta sacra, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 52, 195, 200 (Larat, Kirimoen, Timorlaut). — Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 56 (Siao Meyer, Ceram Riedel).) — Forb., P. Z. S. 1884, p. 434. — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 537 (Ternate) (1884). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 35 (Waigeu) — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 665 (Salwatti). — Grant, P. Z. S. 1887 p. 333 (Fauro); 1888, p. 202 (Rubiana, Is. Salomone). — Ramsay, Tab. List, p. 24 (1888). , (902) Herodias torra (Buca. Ham.). Herodias torra, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 56 (Timorlaut, Ceram Riedel). — Pleske, Bull. Acad. Petersh, XXIX, p. 537 (Ternate) (1884). Herodias alba, Forb. (nec Linn.), P. Z. S. 1884, p. 434. (903) Herodias intermedia (Hass.). Herodias intermedia, Meyer, Verh. z.-b. Ges. Wien, 1881, p. 767 (Sumba). — Id., Sitzb. u. Abh Gesellsch. Isis, 1884, p. 56 (Celebes). — Ramsay, Tab. List, p. 21 (1888), ? Herodias melanopus, Ramsay, |. c. (904) Herodias garzetta (Linn.). Herodias nigripes, Meyer, Verh. z.-b. Ges. Wien, 1881, p. 767 (Sumba). Herodias garzetta, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 537 (Ternate) (1884). — Ramsay, Tab. List, p. 21 (1888). (905) Herodias immaculata, GouLp. Herodias immaculata, Meyer, Sitzb. uv. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 56 (Ceram, Aru Riedel). (906) Bubulcus coromandus (Bopp.). Bubulcus coromandus, Meyer, Sitzb. uv. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abb. I, p. 57(Sangi). — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 537 (Ternate) (1884). (907) Butorides javanica (Horsr.). Butorides javanica, Salvad., Voy. Chall., Birds, p. 64 (1881). — Meyer, Verh. z.-b. Ges. Wien, 1884, p. 767 (Sumba). — Blas., P. Z. S. 1882, p. 710 (Ceram). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 295 (uova) (1884) — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 538 (Ternate) (1884) — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 35 (Waigeu). — Grant, P. Z. S. 1887, p. 333 (Fauro); 1888, p. 202 (Aola, Guadalcanar). — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 827 (1891) (Kapa-Kapa). Butoroides javanica, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 40 (1882) (Isole Salomone). — Id., Tab. List, p. 21 (1888). Butoroides stagnatilis, Ramsay, ibid. (Isole Salomone). Il Ramsay, fra gli uccelli delle Isole Salomone, annovera come specie distinte la B. javanica e la B. stagnatilis, che vengono generalmente considerate come identiche. (908) Ardetta sinensis (Gwx.). Ardetta sinensis, Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 21 (Nova Britannia, (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 665 (Andai). Gen. ARDEIRALLA, VeRR. Dupetor, Heine, Nomencl. Mus. Hein. Orn. p. 308 (1890) (= Ardeiralla, Verr.). [80] T. SALVADORI : 207 (909) Ardeiralla fiavicollis (Lara.). Ardetta flavicollis, Finsch, Vòg. d. Sidsee, p. 21 (Nova Britannia) (1884). Ardeiralla flavicollis, Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Ges. Wien, 1882, p. 434 (Amboina). — Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 57 (Siao). Butoroides flavicollis, Ramsay, Tab. List, p. 21 (1888). Sp. 1168 (909>i). Ardeiralla woodfordi, GRANT (?). Ardeiralla woodfordi, Grant, P. Z. S. 1888, p. 202. Foemina. Capite nigro-cinereo, sensim in colli, dorsi tectricumque alarum colorem saturate rufo-castaneum transeunte; uropygio et supracaudalibus fuscis, plumarum marginibus rufo-cinnamomeis ; remigibus et rectricibus migro cinereis, capite concoloribus; gula et collo (antico?) fusco maculatis; gastraeo reliquo rufo- cinnamomeo, abdomine magis cinnamomeo et minus rufescente ; axillaribus fulve- scente-albidis, tectricibus alarum inferioribus cinnamomeis et castaneîs; remigibus subtus nigro-cinereis; scapularibus diffractis alis longioribus. Long. tot. 0",467; al. 0",193; caud. 0",066 ; rostri culm. 0",078 ; tarsì 0" 068. Hab. in Papuasia — Ins. Salomonis, Guadaleanar (Woodford). Secondo l’Ogilvie-Grant questo airone si allontana da tutte le specie conosciute, tuttavia egli crede che si avvicini alquanto alla Ardeiralla flavicollis. Il suddetto dice che una femmina quasi adulta differisce dal tipo nei seguenti rispetti: alcune piume del capo hanno margini trasversali chiari, le cuopritrici supe- riori delle ali sono di color cannella chiaro con macchie subterminali in forma di V scure ; le remiganti sono marginate di fulvo e le remiganti secondarie esterne sono rossigne chiare con una macchia subapicale senza margine di fulvo. Un maschio giovane ha la testa nera cinerea, le parti superiori di color rossigno scuro e nericcio, colle piume marginate di fulvo pallido, la metà basale delle cuo- pritrici delle ali nero-cineree, ciascuna penna terminando con tre fascie parallele trasverse, una di color rossigno-cannella, un’altra scura ed una terza fulva chiara ; inoltre il groppone ed il sopraccoda sono di color cenerino scuro coi margini delle piume fulvi; le gote e le parti inferiori cinnamomee, volgenti al bianchiccio sudicio posteriormente ; sulla gola e sul collo sono macchie scure; le ascellari sono bianchiccie; le cuopritrici inferiori delle ali di color grigio scuro variegato di fulvo e le remiganti here cineree inferiormente. Ho veduto i tipi di questa specie, che a me sembra molto somigliante alla fem- mina dell’A. flavirostris, se pure ne è diversa. (910) Ardeiralla melaena (SaLvap.). Ardeiralla melaena, Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, p. 57. (911) Zonerodius heliosylus (Lrss.). Zonerodius heliosilus, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 594 (1890) (Rigo). — Heine u. Rehnw., Nomencl. Mus. Hein. Orn. p. 309 (1882-1890). [81] 6 7. Salvadori. 208 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (913) Nycticorax caledonicus (Gw.). Nycticorax caledonicus, Meyer, Verh. z.-b. ges. Wien, 1884, p. 771 (Luang.). — Blas. u. Nehrk., Verh. z.-b. Ges. Wien, 1882, p. 434 (Amboina). — Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 57 (Timorlaut Riede!). — Forb., P. Z. S. 1884, p. 434. — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 538 (Ternate) (1884). — Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 35 (Waigeu). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 665 (Salwatti) — Ramsay, Tab. List, p. 24 (1888). — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2), X, p. 827 (1891) (Isola Killerton). Sp. 1169 (918.i:) Nycticorax mandibularis, GRANT. Nycticorax manillensis, part., Bp., Consp. II, p. 140 (juv. ex ins. Salomonis) (1885). — G. R. Gr., List B. Trop. Isl. p. 49 (1859). — Sclat., P. Z. S. 1869, p. 119. — G. R. Gr., Hand-List, IIIL p. 33, n. 10173 (partim) (1871). — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 39 (1882). Nycticorax caledonicus, part., Salvad., Orn. Pap. e Mol. III, p. 372 (1882). — ? Ogilvie-Grant, P. Z. S. 1887, p. 333 (Fauro, Is.-Salomone). Nycticorax mandibularis, Grant, P. Z. S. 1888, p. 203. Pileo et crista migris, plumis elongatis occipitis albis, in apice migris et jurta apicem rufescentibus; corpore supra, cauda et alis sordide castaneis, uropygio et supracaudalibus laetioribus ; fascia superciliari obsoleta alba; genis, collo, pectore et lateribus laete castaneis; gula, abdomine et subcaudalibus albis; axillaribus castaneis, marginibus pallidioribus; remigibus rectricibusque subtus pallide griseo- rufis ; rostro nigro, mandibulae basi et cute nuda cireumoculari, pedibus et iride flavis. Long. tot. 0",470; al. 0,251 ; caud. 0©,094 ; rostri culm. 0",074 ; tarsi 0,84. Hab. in Papuasia — Ins. Salomonis (Hombron et Jacquinot), Ugi (Morton), St. Cristoval (Stephen), Guadalcanar (Woodford). Secondo l’Ogilvie-Grant questa specie occupa un posto intermedio fra il N. manillensis, Vig. ed il N. caledonicus (Gm.), cui è forse più affine che non al primo. Fssa si distingue facilmente da ambedue per le dimensioni minori e pel becco più piccolo ; somiglia al primo pel colore castagno del petto e del collo, ma ne dif- ferisce per la gola bianca ; si distingue poi immediatamente dal secondo per la mancanza della fascia sopraccigliare bianca, tanto cospicua nel N. caledonicus. Anche i giovani delle due specie si possono facilmente distinguere, giacchè quello del N. mandidularis è generalmente più oscuro ed ba le strie lungo lo stelo, e le macchie sulle piume delle parti superiori fulvo-rossigne, anzichè bianco-giallognole. L’uovo, inviato al Ramsay e raccolto da Mr. Stephen nell'Isola Ugi, somiglia a quello del N. caledonicus, avendo lo stesso colore verde-azzurrognolo pallido. Il Ramsay afferma di avrer ricevuto questa specie anche dalla Nuova Britannia e dalle Isole del Duca di York. La storia di questa specie è alquanto imbrogliata. Il Bonaparte menzionò un esemplare delle Isole Salomone esistente nel Museo di Parigi e che sarebbe stato por- tato dal Dussumier. Io, per notizia avuta dall’Oustalet, feci notare (7. c.) che quell’esem- plare non era stato raccolto dal Dussumier, che non è mai andato nelle Isole Salomone, ma da Hombron e Jacquinot, durante il Voyage au Pole Sud. L’Oustalet, scriven- domi di quell’esemplare, che è un giovane, mi avvertiva come esso differisse dai gio- vani della Nuova Caledonia per le macchie e pei tarsi più lunghi (?), e perciò non era punto sicuro che appartenesse al N. caledonicus (Gm.). Poscia il Ramsay, sebbene riconoscesse che gli esemplari delle Isole Salomone non corrispondevano alla descrizione [82] » . SALVADORI 209 del N. manillensis, Vig., tuttavia li riferiva a questa specie! Finalmente l’Ogilvie- Grant li ha separati specificamente. Ho esaminato un esemplare nel Museo Britannico ; non è esatto che esso manchi del sopracciglio bianco; questo è presente, ma più stretto e meno cospicuo, che non nel N. caledonicus; il becco è realmente più breve. (914) Xenorhynchus asiaticus (LarH.). Xenorhynchus asiaticus, Ramsay, Tab, List, p. 20 (1888). Genus PLATALEA, Linn. Typus: Platea, Briss., Orn. V, p. 354 (1760). Platalea, Linn,, S- UN 01231760) ee: DNS - PI. leucorodia, Linn. Spatherodia, Rehb., Av. Syst. Nat. p. XVI (185). O a o PI. melanorhynchos, Rchb. Leucerodia, Rchb., ibid. (1852) 5 . di 6 è c PI. tenurostris, Temm. Sp. 1170 (914>i) Platalea intermedia, Grant. Platalea intermedia, Grant, Ibis, 1889, p. 52, pl. I, f. 2, 2A. — Ibis, 1889, p. 583. Platalea PI. melanorhynchae, Rchb. affinis, sed cute nuda frontis et gulae et rostri culmine nigerrimis, macula frontali postica, et altera suboculari, flavis; regione supraoculari macula flava destituta; spatula rostri rotundata, mec obtuse truncata; plumis, remigum primariarum apicibus migris exceptis, omnino albis ; occipite cristato. Long. al. 0",330 ; rostri culm. 0",178 - 0%,162 ; tarsi 0",134-0",110. Hab. in Papuasia — Nova Guinea, prope Portum Moresby (£0m:0/y) — in Borneo (Hoedt). L’Ogilvie- Grant ha fondato questa specie sopra una testa ed un piede di un esemplare (maschio) avuto da Mr. Romilly presso Port Moresby nella Nuova Guinea; alla stessa specie l’Ogilvie-Grant riferisce due esemplari conservati nel Museo di Leida ed inviati dall’Hoedt come raccolti in Borneo, ma di questi signora la precisa lo- calità; essi sono indicati come femmine ; forse nessuno dei tre è al tutto adulto. L’Ogilvie-Grant, fa notare, oltre ai caratteri sopra indicati, che le piume della fronte non si avanzano fino alla linea che si supponga congiungere i margini poste- riori degli occhi ; esse distano 0",025 dalla base del culmine; il margine della pelle nuda della gola dista 0”,036 dall’angolo della bocca; il detto margine ha legger- mente le forme di VV posteriormente. Il principale carattere pel quale questa specie si distingue sarebbe la forma della spatola rotondata all’apice, mentre quella spatola è ottusamente troncata nella PI. melanorhyncha. (915) Ibis molucca, Cuv. Ibis molucca, Nehrk., Journ. f. Orn. 1885, p. 35 (Waigeu). Threskiornis strictipennis, Ramsay, Tab. List, p. 20 (1888). Suppongo che per errore tipografico nella Zabular List del Ramsay il segno relativo al luogo Nuova Guinea meridionale-orientale sia stato trasportato da questa specie al Geronticus spinicollis, Jameson, che è specie esclusivamente australiana. [83] 210 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Orpo ANSERES (918) Nettopus pulchellus, GouLp. Nettapus pulchellus, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 52, 200 (Larat, Timorlaut.. — Finsch, Vog. d. Sildsee, p. 29 (Port Moresby) (1884). — Forb., P. Z. S. 1884, p. 494. — Ramsay, Tab. List, p. 22 (1888). (919) Dendrocycna arcuata (Cuv.). Dendrocygna vagans, Ramsay, Tab. List, p. 22 (1888). (920) Dendrocycna guttata (Forsren). Dendrocygna guttata, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 52, 200 (Larat, Timorlaut). — Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 29 (1884). — Forb., P. Z. S. 1884, p. 434. (921) Tadorna radjah (Garn.). Tadorna radjah, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 52, 195, 200 (Larat, Timorlaut). — Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 29 (1884). — Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 57 (Ceram Rtedel). — Forb., P. Z. S. 1884, p. 434. — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 295 (1884), — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 538 (Ternate) (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 665 (Waigiou, Jobi) — Ramsay, Tab. List, p. 22 (1888). — Tristr., Ibis, 1889, p. 558. —Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 828 (1891). Anas radjah, Biittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 68 (1886). Hab. in Jobi (Guillemard); ins. Fergusson (Thomson). (922) Anas superciliosa (Gw.). Anas superciliosa, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 441 (1882) (Isole Salomone). — Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 57 (Celebes). — Grant, P. Z. S. 1888, p. 187 (Isole Salomone) — Ramsay, Tab. List, p. 22 (1888). Il Ramsay fa notare che gli esemplari delle Isole Salomone sono molto più pic- coli degli Australiani e ne dà le seguenti dimensioni : Long. tot. 0,457 ; al. 02,210; caud. 0”,098 ; becco 0”,048 ; tarso 0%,035. Essi dovranno essere ulteriormente con- frontati (1). (9238) Fregata aquila (Lnn.). Fregata aquila, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 538 (Ternate) (1884). Atagen aquila, Ramsay, Tab. List, p. 25 (1888). (4) Il Ramsay (Tab. List, p. 22) indica sempre dubitativamente la Nuova Guinea meridionale- orientale fra i luoghi abitati dall’Anas gibberifrons, S. Mull. [84] T., SALVADORI 211 (924) Fregata minor, Briss. Fregata minor, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 539 (Ternate) (1884). — Bilittik., Not. Leyd. Mus. VIII, p. 68 (Is. Tenimber) (1886). Atagen minor, Ramsay, Tab. List, p. 25 (1888). Nuova per le isole Tenimber. (925) Plotus novae hollandiae, GouLp. Plotus novae hollandiae, Ramsay, Tab. List, p. 24 (1888). (927) Microcarbo melanoleucus (ViriLL.). ? Garbo melanurus, Bernst., Dagboek, p. 119 (Sorong) (1883). Graculus (Melanocarbo) melanoleucus, Bernst., l. c. Microcarbo melanoleucus, Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 295 (1884). — Pleske, Bull]. Acad. Petersb. XXIX, p. 539 (Ternate) (1884). — Guillem., P. Z. S. 1885, p. 665 (Mysol, Waigiou). — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 591 (1890) (Rigo). Graculus melanoleucus, Ramsay, Tab. List, p. 25 (1888). (929) Pelecanus conspicillatus, Term. Pelecanus conspicillatus, Ramsay, Tab. List, p. 25 (1888). (930) Sula cyanops (Sunp.). Sula personata, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 42 (1882) (Isole Salomone). (981) Sula piscator (Linn.). Sula fiber, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 42 (1882) (Isole Salomone). Sula piscator, Ramsay, Tab. List, p. 24 (1888). (932) Sula leucogastra (Bopp.). Sula fusca, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 42 (1882) (Isole Salomone). Sula fiber, Blas. u. Nehrk. (nec Linn.), Verh. z.-b. Ges. Wien, 1882, p. 432 (Amboina). Sula leucogaster, Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 22 (Nova Britannia) (1884). — Meyer, Sitzb. u. Abh. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 57 (Siao, Sangi Meyer, Timor Riedel). — Ramsay, Tab. List, p. 24 (1888). — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 594 (1890) (Rigo). (933) Phaeton candidus (BrIss.). Phaeton flavirostris, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 42 (1882) (isole Salomone). — Ramsay, Tab. List, p. 23 (1888) (4). (936) Sterna bergii, Lucar. Sterna burgeri (sic), Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 441 (1882) (Isole Salomone). Sterna bergii, Finsch, Vòg. d. Sidsee, p. 22 (Nova Britannia), p. 54 (Ins. Marshall) (1884). — Meyer, Sitzb. u. Abb. Gesellsch. Isis, 1884, Abh. I, p. 57 (Ceram, Buru Riede!) — Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 539 (Ternate) (1884) — Nehrk., Journ, f. Orn. 1885, p.35(Waigeu), — Ramsay, Tab. List, p. 23 (1888) — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 594 (1890) (Rigo); X, p. 833 (1891) (Isola Goodenough). (9388) Sterna media, Horsr. Sterna media, Ramsay, Tab. List, p. 23 (1888). (4) L’asserzione ripetuta dal Ramsay(7ab. List, p: 23) che nella Nuova Guinea meridionale-orien- tale si trovi anche il Phoeton rubricauda, Bodd. abbisogna di prove. [85] 212 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (939) Sterna longipennis, Norpw. Sterna frontalis, Finsch (nec Gray), Vòg. der Suùdsee, p. 24 (1884) (Nova Britannia, Nova Guinea). — ? Ramsay, Tab. List, p. 23, no. 695 (1888). ? Sterna nigrirons, Masters, Pr. Linn. Soc. N. S. W. I, p. 63 (1875). — Ramsay, Tab. List, p. 23, no. 699 (1888). Sterna longipennis, Grant, P. Z. S. 1888, p. 204 (Rubiana, Isole Salomone). Hab. in Ins. Salomonis ( Woodford). Io ho potuto esaminare due esemplari raccolti dal Finsch, l’uno nella Nuova Britannia (no. 688) e l’altro presso Port Moresby nella Nuova Guinea (no. 1252), ora conservati nella Collezione Turati; essi non sono in abito perfetto, ma sono similissimi ad un esemplare di Halmahera della Collezione Bruijo (Orn. III, p. 440, a), che è stato determinato dal Saunders, come appartenente alla ,S. Zongipennis, Nordm. (940) Sterna dougalli (Monr.). Sterna gracilis, Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VII, p. 41 (1882) (Robinson Island, Isole Salo- mone, Morton). (941) Sterna melanauchen, Trmm. Sterna melanauchen, Finsch, Vòg. d. Siùdsee, p. 21 (Nova Britannia) (1884). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, pp. 197, 216 (Timorlaut, Riede/) (1884). — Ramsay, Tab. List, p. 23 (1888). (942) Sternula sinensis (Gu.). Sterna sinensis, Finsch, Vòg. d. Siidsee, p. 22 (Nova Britannia) (1884). Sternula sinensis, Ramsay, Tab. List, p. 25 (1882,. (948) Onychoprion fulginosum (Gwm.). Sterna fulginosa, Ramsay, Tab. List, p. 23 (1888). (944) Onychoprion anaesthetus (ScoP.). Onychoprion anaesthetus, Sclat., P. Z. S. 1883, pp. 52, 200 (Moloe, Timorlaut). — Forb., P. Z. S. 1884, p. 434. Sterna anaestheta, Ramsay, Tab. List, p. 23 (1888). (946) Anous stolidus (Linn.). Anous stolidus, Finsch, Vég. d. Sidsee, p. 22 (Nova Britannia) (1884) — Ramsay, Tab. List, p. 23 (1888). (947) Anous melanogenys, G. R. Gr. Anous melanogenys, Ramsay, Tab. List, p. 23 (1888). (948) Anous leucocapillus, Gourp. Anous leucocapillus, Grant, P. Z. S. 1887, p. 333, — Ramsay, Tab. List, p. 23 (1888). — Salvad,, Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 834 1891) (Isola Goodenough). Hab. in mare prope Ins. Salomonis (Woodford) (1). (1) Il Ramsay (7ab. List, p. 23) annovera ancora la Nuova (Guinea meridionale-orientale fra luoghi abitati dallo Anous tenuirostris (Temm.), senza convalidare l’asserzione con prove di fatto. [86]. T. SALVADORI 213 (950) Puffinus leucomelas (Tewm.). Puffinus leucomelas, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 539 (Ternate) (1884). (952) Puffinus sphenurus, GouLp. Puffinus sphenurus, Pleske, Bull. Acad. Petersh. XXIX, p. 539 (Ternate) (1884) — Ramsay, Tab. List, p. 24 (1888). Questa specie non si conosceva di Ternate. (956) Podicipes gularis, GouLp. Podiceps novae-hollandiae, Ramsay, Tab. List, p. 22 (1888. (957) Podicipes tricolor, G. R. Gr. Podiceps tricolor, Pleske, Bull. Acad. Petersb. XXIX, p. 540 (Ternate) (1884). Orpo STRUTHIONES (960) Gasuarius galeatus, Lara. Casuarius galeatus, Sclat., Voy. Chall., Birds, p. 64 (1881). (962) Casuarius uniappendiculatus, BLrra? Casuarius uniappendiculatus, Meyer, Zeitschr. f. ges Orn. I, p. 296 (uovo) (1884). Il Meyer attribuisce dubitativamente a questa specie un uovo di Casuario raccolto presso Sekaar nella Nuova Guinea meridionale-occidentale. Casuarius sp. Casuarius sp., Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p. 296 (uova ex Aru, Ribbe). Il Meyer deserive uova di Casuario, raccolte nelle isole Aru dal Ribbe, ma ignora se appartengano al C. bicarunculatus, Sclat. od al C. bdeccarii, Sclat. Casuarius, sp. Casuarius (beccari ?), Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. VIII p. 27 (1883) (uovo). Non sappiamo finora che il C. beccarzi si estenda nella Nuova Guinea orientale- meridionale, d’onde proviene l’uovo descritto dal Ramsay; è più probabile che esso appartenga al C. picticollis, Sclat. [87] 214 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE APPENDICE (8) Cuncuma leucogaster (Gw.). Haliaetus leucogater, Tristr., Ibis, 1889, p. 558. (1038) Urospizias woodfordi (SHARPE). Astur woodfordi, Ibis, 1889, p. 582. Ho visto queste specie nel Museo Britannico. (1085) Urospizias shebae (SHARPE). Astur shebae, Ibis, 1889, p. 582. Ho veduto anche questa specie nel Museo Britannico. (48) Ninox assimilis, SALvaDp. et D’ALB. Ninox assimilis, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 556 (1890) (Rigo). Sp. 1071 (41) Nînox goodenoviensis, De Vis. Ninox goodenoviensis, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 58 (1890). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 107 (1809). — Id., Ibis, 1891, p. 27. Notaeo, auricularibus et cauda brunneis, immaculatis ; dorso, scapularibus tectricibusque alarum minoribus paullum rufescentibus ; capite fusco-cinerascente ; scapularibus maculis obtectis parvis albis praeditis ; alis fuscis, remigibus pri- martis in pogomio ‘interno superne, fasciis pallidis, inferne basin versus fasciis albis notatis; secundariis et tertiariis in pogonio interno albo fasciatis; cauda fusca unicolore, inferne pallidiore; plumis frontis lorique griseis, scapis migris ; gula brunnea; pectore summo rufo, albo vario; pectore imo et abdomine rufis, plumis singulis maculis albis in utroque pogonio, majoribus in medio, minoribus ad apicem, notatis ; tibiis albo aeruginosis; subcaudalibus aeruginosis, in medio late fuscis; margine alarum albo; subalaribus rufis, majoribus fuscis, late albo transfasciatis ; rostro fusco, culmine et apice albo-flavidis ; pedibus (an potius digitis ?) fusco-roseis (1); tarsis rufis, plumis in medio fuscis, tarsis omnino plumosis. Long. tot. 0,285; al: 0", 222; tarsi 0",031. Hab. Insula Goodenough (file De Vis). Secondo il De Vis questa specie avrebbe la coda unicolore come la N. theomacha. Io ho tradotto la descrizione del De Vis. [88]; T. SALVADORI 215 Sp. 1172 (48%) Ninox rosseliana, TRISTR. Ninox rosseliana, Tristr., Ibis, 1889, p. 557. N. superne fusco-brunnea, umicolor ; tectricibus alarum in externo pogonio albo maculatis; remigibus fuscis sine maculis ; cauda obscure brunneo fasciata ; pectore et abdomine albidis, striîs castaneis longitudinaliter variegatis ; tibiis et tarsis castaneis; rostro albido ; pedibus pallidis (Tristram). Long. tot. 11 poll. Angl. (= 0",279); alae 8.1 (= 0",205); caudae 5 (= 0",127); rostri 0.9 (0,022); tarsi 1.3 (= 0",0383). Hab. in Ins. Rossel dieta (ZRomson). Dice il Tristram che questa specie è affine alla N. doobook, ma molto più piccola. (56) Cacatua triton (Temm.). Cacatua Trobriandi, Finsch, Samoafahrten, p. 208 (1888). Cacatua triton, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 552 (1890) (Rigo). Nel luogo citato dimostrai che la Cacatua della Nuova Guinea meridionale- orientale non è la specie australiana, come aveva affermato il Ramsay, ma la C. triton, distinta per aver la pelle nuda intorno agli occhi celeste. Il Finsch (@ tt.) mi assicura che la C. trobriandi, descritta delle Isole Tro- briand, non è diversa dalla C. #riton. (61) GCacatua ducorpsi, JAcQ. et PucHER. Cacatua ducorpsi, Woodf., P. Z. S. 1888, p. 249. (63) Nasiterna bruijni, SALvaD. Nasiterna bruijni, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 58 (1890). —Id., Colon. Papers, no. 103, p. 107 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 28. Hab. Montibus Musgrave (MacGregor). La presenza di questa specie, che si credeva confinata nei monti Arfak, nella Catena Musgrave ad 8000 piedi di altezza, è cosa notevole; sarebbe importante di poter confrontare gli esemplari dei due luoghi. (69) Nasiterna pusio, ScLar. Nasiterna pusio, Tristr., Ibis, 1889, p. 557. Hab. in Ins. St. Aignan dieta (7homson). (1048) Nasiterna aolae, GranT. Nasiterna aolae, Ibis, 1889, p. 582. (86) Cyclopsittacus diophthalmus (H. et J.). Cyclopsittacus diophthalmus, Meyer, Ibis, 1890, p. 412 (Constantine Harbour, N. E. New Guinea). [89] 7 T. Salvadori. 216 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (1047) Gyclopsittacus edwardsi, Ousr. Cyclopsittacus edwardsi, Ibis, 1889, p. 583. — Meyer, Ibis, 1890, p. 412. 11 Meyer descrive una femmina di Constantine Harbour nel modo seguente : La femmina differisce dal maschio principalmente per l’assenza del rosso sul petto e sull’addome; inoltre le piume sul mezzo del pileo hanno gli apici azzurri, ed avanti alla fascia nera della cervice ve n’è una di colore oliva della stessa lar- ghezza. L’Oustalet non descrive la fascia oliva nel maschio, nel quale il verde della testa è separato dal verde della cervice soltanto dalla fascia nera. Lunghezza dell’ala 0",105; della coda 0",056; culmine del becco 0",020 ; tarso 0”,011. Sp. 1178 (90°) Cyclopsittacus nigrifrons. Rcunw. CGyclopsittacus nigrifrons, lRehnw., Allg. Deutsche Orn. Gesell. zu Berlin, Bericht III, p. 6 (20 Màirz, 1891). — Id., Journ. f. Orn. 1891, p. 217. Mas. « Superne viridis, fronte nigra; genarum parte anteriore albida, parte posteriore, loris, temporibusque migris; gula et colli lateribus pallide ochraceis ; pectore sordide aurantiaco; gastraeo reliquo et subalaribus flavescente-viridibus ; remigibus migris, primartis pogonio externo, carum tectricibus et margine alarum superiore et inferiore cyaneis, remigibus secundariis anterioribus pogonio eaterno virescente-caeruleis, posterioribus pogonio externo viridibus, ultimis pogonio interno maculu celata flava ornatis; rostro nigro » (Reichenou). Long. tot. c. 140, alae 90, caudae 40, rostri a fronte 15, tarsi 12, altitudo rostri 17 mm. Foemina. « Superne viridis; fronte, loris et temporibus migris; genis, gula et colli lateribus albido flavidis; hoc colore ad pectus in colorem pallide ochra- ceum transcunte » (Reichenow). Hab. Nova Guinea septentrionalis, ad flumen Augusta (Hunstein). Il Reichenow fa notare che l’esemplare descritto come maschio, e che fu indi- cato dal collettore come femmina, non sembra in abito perfetto; inoltre egli dice che questa specie differisce dall’affine C. melanogenys per le dimensioni notevolmente mag- giori, pel nero cupo della fronte e pel vessillo interno delle remiganti di un nero puro, senza il margine giallo che si trova in quella specie. Sp. 1174 (95>i:) Geoffroyus sudestiensis, Dr Vis. Geoffroyus sudestiensis, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 58 (1890). — [d., Colon. Papers, no. 103, p. 107 (1890). — Id., Ibis, 1894, p. 28. Mas. Supra laete viridis, subtus pallidior : fronte, genis, mento, gula et au- ricularibus rubris; his lilacino tinetis; capite et collo antico pallide caeruleo- lilacino tinctis ; vertice sub quamdam lucem flavicante ; remigibus fuscis, prima caeruleo marginata , reliquis in toto pogonio externo cet parte pogomii interni viridibus ; macula cubitali nulla ; subalaribus et amwillaribus laete caeruleis : remigibus subtus fuscis ; supracaudalibus et rectricibus mediis superne flavicante- viridibus, pogonio interno rectricum et latere inferiore caudae virescente-flavis ; [90] T. SALVADORI ZAMT, uropygio viridi; maxilla rubra, apice pallido, mandibula caerulescente fusca ; pedibus fuscis. Long. tot. 0%,240 ; al. 0",175; caud. 0",100; rostri 0%,024; tarsi 0%,015. Hab. Insula Sudest dicta (fide De Vis). Secondo il De Vis questa specie si distingue dalle altre affini per la forte tinta gialla sulla testa, visibile soltanto sotto certe incidenze di luce, e per la mancanza della macchia cubitale (bruna). (105) Eclectus pectoralis (P. L. S. MitL.). Eclectus polychlorus, North, Pr. Linn. Soc. N. S. W. (2) II, p. 445 (uovo, N. Guinea) (1887). Eclectus polychloros, Woodf., P. Z. S. 1888, p. 249. Eclectus cardinalis, De Vis (nec Bodd.), Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 58 (1890) (Normanby Island). — ld., Colon. Papers, no. 103, p. 108 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 29. Eclectus pectoralis, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 558 (1890) (Rigo). È impossibile che gli esemplari dell'Isola Normanby appartengano all’E. cardi nalis, che è confinato nelle isole del gruppo di Amboina, e senza dubbio essi deb- bono essere riferiti all’E. pectoralis, che è la specie che dalla Nuova Guinea si estende fino alle Isole Salomone. Prioniturus platurus (VieILt.). Eclectus platurus, Schleg., Mus. P. B. Psittaci, Revue, p. 22 (1874. Lo Schlegel annovera una femmina giovane di questa specie, uccisa addì 8 no- vembre 1864 nella Baia di Bara, sulla costa Nord-owest di Bouro, ed inviata al Museo di Leida dall’Hoedt. Tale cosa mi sembra poco probabile e credo che occor- rano ulteriori prove per ammetterla. (111) Lorius hypoenochrous, G. R. Gr. Lorius hypoinochrous, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 58 (1890) (St. Aignan; Rossel Island). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 108 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 29. (128) Eos cardinalis (G. R. GR.). Lorius cardinalis, Woodf., P. Z. S. 1888, p. 249. (146) Oreopsittacus arfaki (MrxrER). Oreopsittacus arfaki, [bìs, 1889, p. 583. (150) GCharmosyna josephinae (Finsca). Charmosyna josephinae, Tristr., Cat. Coll. B. p. 74 (1889). Il Tristram annovera nel suo Catalogo esemplari di questa specie raccolti dal D'Albertis, ma questa cosa non è esatta, giacchè nelle collezioni del D'’Albertis questa specie non si trovò mai; il Tristram, da me interpellato, mi scrive che quegli esemplari non hanno il cartellino del D'Albertis, e sono di fattura probabilmente dei collettori del Bruijn. (151) Cuculus canoroides, S. MiLt. Guculus intermedius, Vahl. — Shelley, Cat. B. XIX, p. 252 (1891. [91] 218 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (152) Cuculus micropterus, Gourp. Guculus micropterus, Shell., Cat. B. XIX, p. 244 (1891). (153) Cacomantis pallidus (LarH.). Cuculus pallidus, Shell., Cat. B. XIX, p. 261 (1891). (154) Cacomantis flabelliformis (Larzn.). Cacomantis flabelliformis, Shell., Cat. B. XIX, p. 266 (4891). Lo Shelley ha ommesso di menzionare che questa specie si trova anche nelle Isole Aru. (155) Cacomantis castaneiventris, GouLp. Cacomantis castaneiventris, part., Shell., Cat. B. XIX, p. 274 (1891). (1055) Cacomantis arfakianus, SaLvap. Cacomantis castaneiventris, part., Shell., Cat. B. XIX, p. 274 (1891). (156) Cacomantis aeruginosus, SALVAD. Cacomantis virescens, part., Shell., Cat. B. XIX, p. 274 (1891). Lo Shelley unisce il mio C. aeruginosus di Buru, Ceram ed Amboina col 0. virescens (Briigg.) di Celebes. Per quanto lievi, le differenze fra le due forme mi sembrano anche ora meritevoli di valore specifico. (157) Cacomantis assimilis (G. R. Gr.). Cacomantis insperatus, Gould, P. Z. S. 1845, p. 19. — Shell., Cat. B. XIX, p. 273 (1891). È singolare che lo Shelley, mentre identifica il C. assimilis (Gray) delle Isole Papuane e delle Molucche col Cuculus ?nsperatus, Gould, d'Australia, non menzioni questa fra i luoghi abitati dal medesimo e non annoveri nessun esemplare australiano ! Io credo che quella identificazione richieda ulteriori confronti prima di essere accettata. Lo stesso Shelley (1. c., pp. 268, 272) riferisce al Cacomantis merulinus (Scop.) un esemplare indicato di Ternate, ma senza nome del collettore. Se la loca- lità è esatta, io sospetto che quell’esemplare appartenga al C. tymbonomus, od al C. assimilis, che si trovano ambedue in Ternate. (158) Cacomantis tymbonomus (S. MiitL.). Cacomantis variolosus (Horsf.). — Shelley, Cat. B. XIX, p. 272 (1891). La preferenza data dallo Shelley al nome dell’Horsfield, fondato sopra un gio- vane esemplare, non mi pare giustificata. (159) Rnamphomantis megarhynchus (G. R. Gr.). Ramphomantis megarhynchus, Shell., Cat. B. XIX, p. 329 (1891). La collocazione di questa specie fra i generi Microdynamis e Scythrops, la quale cosa è stata fatta dallo Shelley, mi sembra poco naturale. [92] (N50) ri Ke) T. SALVADORI (160) Misocalius palliolatus (LatH.). Misocalius palliolatus, Shell., Cat. B. XIX, p. 279 (1891). (161) Lamprococcyx meyeri, SaLvapn. Chalcococcyx meyeri, Shell., Cat. B. XIX, p. 293 (1891). Lo Shelley annovera esemplari della Nuova Guinea orientale-meridionale. (162) Lamprococcyx plagosus (LarHz.). Chalcococcyx plagosus Sheli., Cat. B. XIX, p. 297 (1891). (168) Lamprococcyx basalis (Horsr.) Chalcococcyx basalis, Shell., Cat. B. XIX, p. 294 (1891). (1056) Lamprococcyx poliurus, SALvap. Chalcococcyx poliurus, Shell., Cat. B. XIX, p. 296 (1891). (164) Lamprococcyx poecilurus (G. R. Gr.). Chalcococcyx poecilurus, Shell., Cat. B. XIX, p. 299 (1891). Secondo lo Shelley, fra gli uccelli della Nuova Guinea e delle Isole Salomone si dovrebbe annoverare anche il Lamprococceye malayanus (Raffl.) della penisola di Malacca, delle Isole della Sonda e delle Filippine (Cat. B. XIX, pp. 298, 299), col quale egli identifica il Chrysococeya minutillus, Gould, P. Z. S. 1859, p. 128, di Port Essington nell’Australia. Ignoro se questa identificazione sia esatta, ed ignoro pure su cosa si fondi lo Shelley per asserire che il L. malayanus si trovi nella Nuova Guinea, del qual luogo non esiste alcun esemplare nel Museo Britannico; per asse- rire che esso si trovi nelle Isole Salomone, lo Shelley si fonda sugli esemplari di quelle Isole dal Grant (P. Z. S. 1888, p. 191) attribuiti al Lamprococeye basalis. Non oso pronunciarmi in modo reciso intorno alla identificazione dello Shelley, e mi pare che converrà attendere nuove indagini intorno a tale argomento. (165) Lamprococcyx poeciluroides, SALvAD. Chalcococcyx poeciluroides, Shell., Cat. B. XIX, p. 301 (1891). (166) Lamprococcyx ruficollis, SALvAD. Chalcococcyx ruficollis, Shell., Cat. B. XIX, p. 300 (1891). (167) Lamprococcyx mysoriensis, SALVAD. Chalcococcyx mysoriensis, Shell. Cat. B. XIX, p. 301 (1891). (168) Lamprococcyx crassirostris, SaLvap. Chalcococcyx crassirostris, Shell., Cat. B. XIX, p. 301 (1891). (169) Surniculus muschenbroeki, MerER. Surniculus muschenbroeki, Shell., Cat. B. XIX, p. 230 11891). Do ID (=) ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (170) Caliechthrus leucolophus (Mitt.). Caliechthrus leucolophus, Meyer, Ibis, 1890, p. 413 (Constantine Harbour). — Shell., Cat. B XIX, p. 225 (1891). (174) Eudynamis orientalis (Linn.). Eudynamis orientalis, Shell., Cat. B. XIX, p. 322 (1891). Io ho già espresso il dubbio che gli esemplari del gruppo di Halmahera non appartengano all’E. orientalis, alla quale specie mi pare difficile che possano appar- tenere anche quelli di Lombock, come ha creduto lo Shelley. (172) Eudynamis cyanocephala (Larrn.). Eudynamis cyanocephala, Shell., Cat. B. XIX, p. 324 (1891). Io penso che questa specie sia confinata nell’Australia, nella Nuova Guinea me- ridionale e nelle Isole Aru e credo che gli esemplari di Dorei e di Goram, attri- buiti alla medesima dallo Shelley, spettino rispettivamente all’E. rufiventer ed all’E. orientalis ; anche l’esemplare di Timor, menzionato dallo Shelley, probabilmente appartiene ad una specie distinta. (173) Eudynamis rufìventer (Less.). Eudynamis rufiventer, Shell., Cat. B. XIX, p. 325 (1891). A questa specie lo Shelley ha attribuito gli esemplari della Nuova Britannia, dell'Isola del Duca di York e delle Isole Salomone, i quali da me, dal Finsch e dal Grant sono stati riferiti invece all’E. cyanocephala. (174) Urodynamis taitiensis (SPARM.). Urodynamis taitiensis, Shell., Cat. B. XIX, p. 3414 (1891). (175) Microdynamis parva (SALvapn.). Microdynamis parva, Shell., Cat. B. XIX, p. 328 (1891). (176) Scythrops novae-hollandiae, LarH. Scythrops novae hollandiae, Shell., Cat. B. XIX, p. 330 (1891). (177) Centrococcyx medius (Mit). Centropus javanicus, Shell., Cat. B. XIX, p. 354 (1891). Io espressi già l'opinione che forse il C. medius delle Molucche non sia di- verso dal C. javanensis, Dumont, delle Isole della Sonda, di Malacca e di Celebes. Lo Shelley ha concluso decisamente per la identità specifica. Egli avrebbe dovuto scrivere O. javunensis, e non C. javanicus, giacchè la prima maniera è quella ado- perata dal Dumont, Dict. Sc. Nat. XI, p. 144. (178) Nesocentor menebiki (Garn.). Centropus menebiki, Shell., Cat. B. XIX, p. 336 (1891). (179) Nesocentor aruensis, SALvaD. Centropus aruensis, Shell., Cat. B. XIX, p. 337 (1891. [94] T. SALVADORI 221 È affatto impossibile che l'esemplare giovane, indicato di Batchian dallo Shelley, appartenga a questa specie, se veramente di Batchian; se la località è esatta, esso dovrebbe appartenere al N. goliatà. (180) Nesocentor violaceus (Q. et G.). Gentropus violaceus, Layard, Ibis, 1880, p. 300 (New Britain). — Shelìi., Cat. R. XIX, n. 337 (4891). (181) Nesocentor chalybeus, SaLvap. Gentropus chalybeus, Shell., Cat. B. XIX, p. 337 (1891). (182) Nesocentor goliath (Forstren). Centropus goliath, Shell., Cat. B. XIX, p. 335 (1891). (188) Nesocentor ateralbus (Less.). Centropus ateralbus, North, Pr. Linn. Soc. N. S. W. (2) II, p. 444 (eegs, New Britain) (1887). — Shell., Cat. B. XIX, p. 334 (1891). (184) Nesocentor milo (Goutrp). Centropus milo, Shell., Cat. B. XIX, p. 335 (1891). (185) Folophilus spilopterus (G. R. Gr.). Centropus spilopterus, Shell., Cat. B. XIX, p. 338 (1891). (186) Polophilus bernsteini (ScaLEG.). Centropus bernsteini, Shell., Cat. B. XIX, p. 338 (1891). (187) Polophilus nigricans, SaLvap. Polophilus nigricans, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) I, p. 559 (1890) (Rigo); X, p. 803 (1891). Centropus nigricans, Shell., Cat. B. XIX, p. 339 (1891). (188) Rhytidoceros plicatus (Penx.). Rhytidoceros plicatus, Tristr., Ibis, 1889, p. 557. — De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 58 (1890) (Owen Stanley Range). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 108 (1890). — Id., Ibis, 1891, ZISA Sp. 1175 (189%) Merops salvadorii, MerER. ? Merops ornatus, Layard, Ibis, 1880, p. 300 (New Britain.). — North (nec Lath.), Pr. Linn. Soc. N. S. W. (2) II, p. 441 (New Britain) (1882). Merops philippinus, Meyer (nec L.), Ibis, 1890, p. 413 (New Britain). Merops Salvadorii, Meyer, Ibis, 1891, p. 294. Il Meyer dice di possedere un giovane esemplare di questa nuova specie proveniente dalla Nuova Britannia, e di averlo confrontato con un giovane del M. philippinus di Macassar (Celebes), dal quale differisce per diversi rispetti. « Il colorito generale dell'esemplare della Nuova Britannia è meno azzurro- verde, di un verde-giallognolo e più chiaro; la fronte è giallognola ed il colore verde delle parti inferiori appare tinto del bruno della gola; le cuopritrici della coda sono di color azzurro più chiaro e le timoniere hanno una tinta verde-olivacea ; la base delle [95] 222 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE remiganti è bruna, ed il colore cannella sulla faccia inferiore della prima remigante è più esteso. Ma forse il migliore carattere differenziale è la mancanza del colore verde sulla piegatura dell'ala, che è fulviccio cannella dalla piegatura alla remigante spuria e dello stesso colore delle cuopritrici inferiori delle ali, laddove nel M. phi- lippinus il margine verde ha una larghezza di 2 a 3 millimetri inferiormente. Nel M. ornatus, che ha il becco più corto, quel margine è molto stretto: per altri rispetti il M. ornatus non ha niente da fare colla specie della Nuova Britannia. Nel caso che la mancanza del verde sul margine dell’ala nell’esemplare della Nuova Britannia fosse dovuto ad immaturità del medesimo, è probabile che l’uccello-adulto abbia quel margine come il IM. ornatus ». Dimensioni: Lunghezza totale 220 millim.; ala 120; coda 90; timoniere me- diane 94; culmine del becco 32. Senza vedere l’esemplare descritto dal Meyer, non riesco a farmi un’idea chiara di questa specie, che egli ha avuto la cortesia di dedicare a me. Pare probabile che a questa specie si debbano riferire gli esemplari della Nuova Britannia e le uova che il North riferisce al M. ornatus, ma che egli nota essere simili a quelle della forma Australiana, ma più piccole! (197) Ceyx solitaria, Temm. Geyx solitaria, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 58 (1890) (Normanby Island). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 108 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 29. Sp. 1176 (207%) Tanysiptera rosseliana, TrisrR. Tanysiptera rosseliana, Tristr., Ibis, 1889, p. 557. Tanysiptera galatea, De Vis (nec Gray), Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 58 (1890) (Rossel Island). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 108 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 29. T. supra saturate caerulea; pileo toto usque ad occipitem, et tectricibus ala- rum superioribus laete caeruleis; lateribus capitis caeruleis dorso concoloribus ; remigibus nigris, in pogonio externo dorsi colore caeruleo marginatis; tergo in- feriore, cauda et toto corpore subtus purissime albis; cauda spatulata; spatula alba, parte rachidis angustiore duarum mediarum rectricum ultra caudam cae- rulea; rostro rubro; pedibus nigris. Long. tot. 15 poll. Angl. (= 0",381); alae 435 (= 0",110); caudae 5.5 (= 0",139); caud. cum rectr. med. 10.6 (= 0",269); rostri 1.6 (= 0",040). Hab. in Ins. Rossel (Ins. Ludovicianis) (Thomson). Il Tristram dice che nella disposizione dei colori delle due timoniere mediane questa specie diff-risce da tutte le altre; egli spiega quella disposizione dicendo che la coda è bianca, e che gli steli delle due timoniere mediane hanno un sottilissimo margine azzurro terminante ove comincia la dilatazione della spatola. Ho esaminato un esemplare tipico di questa specie, la quale si distingue facil- mente dalle affini pel sopraccoda e per le timoniere laterali interamente bianche, senza margini azzurri. Le due timoniere mediane sono azzurre soltanto nella parte ristretta, e non marginate di azzurro, come dice il Tristram. Questa specie è stata scambiata dal De Vis per la 7. galatea. [96] T. SALVADORI 223 (213) Cyanalcyon leucopygia (VERR.). Cyanalcyon leucopygialis, Ramsay, Records Austr. Mus. I, Part I, p. 3 (1890). Hab. Ins. Howla, Ins. Salomonis, (219) Sauropatis saurophaga (Goutp). Sauropatis saurophaga, Tristr., Ibis, 1889, p. 507. Halcyon albicilla, Ramsay (nec Cuv.), Rec. Austr. Mus. I, pt. 4, p. 4 (1890) (Howla Isl.). Halcyon saurophaga, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 58 (East Island) — Id., Colon. Pa- pers, no. 103, p. 108 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 29. Hab. in Ins. East dicta (Thomson). (224) Syma torotoro, Less. Syma torotoro, Tristr., Ibis, 1889, p. 557. — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 561 (1890) (Rigo); X, p. 805 (1891). Hab. in Ins. Fergusson (Thomson). (225) Sauromarptis gaudichaudi (Q. et G.). Dacelo gaudichaudi, Tristr., Ibis, 1889, p. 557. Sauromarptis gaudichaudi aruensis, Meyer, Ibis, 1890, p. 415. Il Meyer afferma che gli esemplari delle isole Aru si distinguono per un’area bianca sul dorso, la quale in vero si trova anche in quelli della Nuova Guinea. Sp. 1177 (225%). Sauromarptis kubaryi, MEyER. Sauromarptis kubaryi, Meyer, Ibis, 1890, p. 414. « Fem. S. gaudichaudi similis, sed alarum tectricibus omnino cyanescenti- caeruleis, uropygio clariore et intense cyanescente, dorso albo et corpore subtus caudaque cinnamomeis, diversa. Long. al. 0",130; caud. 0",091; rostri (culm.) 0”,059; tarsi 0",016 ». Hab. Sinu Constantini, Nova Guinea Septentrionali (Kubary). Non conosco questa specie altro che per la descrizione del Meyer. (227) Dacelo intermedius, SALvap. Dacelo intermedius, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 562 (1890) (Rigo). (228) Melidora macrorhina (Less.). Melidora macrorhina, Meyer, Ibis, 1890, p. 413. — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 805 (4891). Il Meyer (1. c.) ha cercato di far rivivere la M. goldiei, Ramsay, che egli considera come distinta dalla forma settentrionale occidentale, dicendo che la prima sì distingue per avere le remiganti, le timoniere e le macchie delle parti superiori più verdognole; io ho confrontato recentemente due femmine della Nuova Guinea meridionale-orientale, raccolte dal Loria, con altre di Audai, e non sono riuscito a trovare le differenze menzionate dal Meyer; la sola differenza sensibile l’ho trovata nelle dimensioni del becco, alquanto minori negli esemplari della Nuova Guinea meri- dionale-orientale. [97] 87. Salvadori. 224 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (230) Eurystomus pacificus (LarH.). Eurystomus pacificus, Tristr., Ibis, 1889, p. 556. Sp. 1178 (232%) Eurystomus salomonensis, SHARPE. Eurystomus salomonensis, Sharpe, P. Z. S. 1890, p. 552. Eurystomus salomonensis, Dress., Ibis, 1891, p. 102. « E. similis E. crassirostri, sed rostro omnino rubro, culmine minime nigro terminato distinguendus. Long. tot. 12.0 unc. angl. (= 0”,304); culm. 1.45 (= 0%,036); al. 7.7 (= 02,195); caud. 5.2 (= 0%,132); tarsi 0.7 (= 0%,17) » (Sharpe). Hab. in Insulis Salomonis. (284) Podargus papuensis, Q. et G. Podargus papuensis, Tristr., Ibis, 1889, p. 556. (285) Podargus ocellatus, Q. et G. Podargus ocellatus, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p.58 (1890) (Fergusson Island, Normanby Island). — ld., Colon. Papers, no. 103, p. 108 (1890). — Id., Ibis, 1890, p. 29. Le Isole Fergusson e Normanby sono luoghi affatto nuovi per questa specie. Sp. 1179 (241°) Aegotheles loriae, SALvap. ? Aegotheles wallacei, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 58 (1890) (Mt. Kolwald at 2600 feet, Musgrave Range, 4000 feet). — Id., Colon. Papers, p. 108 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 29. Aegotheles loriae, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 564 (1890). Acegotheles Ae. wallacei simillimus, sed valde major, subalaribus obscurioribus, vix albicantibus, majoribus omnino grisco-nigris, maculis albis apicalibus de- stitutis. Long. tot. 0",260; al. 0%,130; caud. 0",120; rostri culm. 0%,012; tarsi 0,022. . Hab. Rigo, Nova Guinea meridionali-orientali (Loria). Molto probabilmente a questa specie, e non al vero A. wallace: della Nuova Guinea settentrionale-occidentale, si debbono riferire gli esemplari raccolti, durante la spedizione del MacGregor, sul monte Kolwald a 2600 piedi e sui Monti Musgrave a 4000 piedi di altezza. (251) Macropteryx mystacea (Less.). Macropteryx mystacea, North, Pr. Linn. Soc. N. S. W. (2) II, p. 441 (egg) (1887). — Meyer, Ibis, 1890, p. 416 (New Britain) — De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 58 (1890) — Id. 'Colon. Papers, no, 103, p. 108 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 29. Dendrochelidon mystacea, Rams., Rec. Austr. Mus. I, p. 5 (1890) (Howla Isl.). (258) Collocalia fuciphaga (Tun8.). Gollocalia fuciphaga, Tristr., Ibis, 1889, p 556. — De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 58 (1890) (St. Aignan). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 108 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 29. Hab. in Ins. St. Aignan dicta (7Romson). [98] T. SALVADORI 220 Gen. PETROCHELIDON, Cas. Typus: Anthrochelidon, Baldam., Journ. f. Orn. 1869, p. 406... 5 3 E H. migricons, Vieill. Il nome generico Anthrochelidon non è menzionato dallo Sharpe e neppure è annoverato dal Waterhouse. (259) Petrochelidon nigricans (ViriLL.). Anthrochelidon nigricans, Baldam., Journ. f. Orn. 1869, p. 406. (260) Peltops blainvillei (L. et G.). Peltops blainvillei, Meyer, Ibis, 1890, p. 416 Constantine Harbour). Sp. 1180 (991%is) Monarcha florenciae (SHARPE). Piezorhynchus florenciae, Sharpe, Ibis, 1890, p. 207. Supra griseo-caerulescens, tectricibus alarum minoribus concoloribus; tectri- cibus reliquis remigibusque fuscis, griseo marginatis; rectricibus migricantibus, griseo marginatis ; capite obscuriore, genis et gula nigricantibus ; fascia superci- liari postica latissima, macula suboculari albis ; auricularibus griseo schistaceis; collo imo antico et pectore summo griseo-caerulescentibus ; pectore imo, abdomine et subcaudalibus laete rufo-cinnamomeis; tibiis griscis ; subalaribus griseo-caeru- leis, cinnamoneo tinctis; « rostro et pedibus caeruleo-ardesiacis ; iride nigra » (Woodford). Foem. Mari similis, sed genis et gula haud nigricantibus et fascia superci- liari alba nulla. Long. tot. 0",160 — 0",152; al. 0",078-0%,076 ; caud. 0",062 ; rostri culm. ORO: Ras MOR 01t7a Hab. Ins. Salomonis, Ins. Rubiana /Woodford). Dice lo Sharpe che questa specie a primo aspetto somiglia al M. inornatus pel colore grigio delle parti superiori e rossigno delle inferiori, ma che il sopracciglio bianco la distingue facilmente ; inoltre le fitte e brevi pinme frontali la fanno an- noverare nel sottogenere Piezorhynchus; fra le specie di questo la più affine è il P. richardsi, ma ne differisce per avere di color grigio le parti che nel P. richardsi sono nere, e per avere soltanto il sopracciglio e non tutto l’occipite bianco. Nel maschio la larga fascia sopraccigliare bianca si allarga sotto l’occipite e si estende sui lati del collo. Sp. 1181 (261*) Monarcha leucophthalmus (Ramsay). Pomarea leucophthalmus, Rams., Rec. Austr. Mus. I, p. 4 (1890). Capite, collo, gula, pectore et notaeo toto nitide migris; plumis gulae foc- minae elongatis (21); ala et cauda subtus fuscis; pogonio interno remigum pri- mariarum sordide cinereo-albidis ; abdomine, subalaribus et subcaudalibus saturate castaneis, macula semilunari ante oculos alba in foemina (2), rufa in mare; rostro migro, tomiis albo-corneis; pedibus nigris. [99] 226 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Long. tot. unc. angl. 6.6— 6.8 (=0%,162—0",172); alae 5.25 — 5.5 (=0",133 —0",139); caud. 3 (= 0".026); tarsi 0.7 — 0.81 (= 0",017 — 0",020); rostri 7.0 — 0.75 (= 0",017 — 0”,019). Hab. Ins. Howla, Ins. Salomonis. Dice il Ramsay che questa specie somiglia alla P. castaneiventris (Verr.), dalla quale differisce per la macchia semilunare bianca avanti agli occhi. Secondo lo Sharpe essa sarebbe identica colla sua P. erythrostieta, ed il colore bianco della macchia semilunare avanti gli occhi sarebbe dovuto a scoloramento prodotto dalla conserva- zione nell’alcool dell'esemplare tipico femmina. (271) Monarcha melanopterus, G. R. Gr. Monarcha melanopterus, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 58 (1890) (Sud-est Island; Rossel Island). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 108 (1890). — Id., Ibis, 1894, p. 30. (288) Monarcha chalybeocephalus (Garn.). Piezerhynchus chalybeocephalus, North, Pr. Linn. Soc. N. S. W. (2) II, p. 442 (eggs, New Britain) (1883). Sp. 1182 (291'*) Arses orientalis, SaLvap. Arses orientalis, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 566 (1890); X, p. 808 (1891). Mas mari H. henkei simillimus, foemina foeminae A. telescophthalmae si- milis, sed abdomine et subcaudalibus albidis, rufescente tinetis diversa. Statura A. telescophthalmae. Hab. Rigo et Kemp Weltch, Nova Guinea meridionali-orientali (Loria). (294) Sauloprocta melaleuca (Q. et G.). Sauloprocta tricolor, Ramsay, Rec. Austr. Mus. I, p. 4 (1890). Hab. Howla, Ins. Salomonis. (805) Rhipidura setosa (Q. et G.) (?). Rhipidura setosa, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 59 (1890) (St. Aignan) — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 108 (4890). — Id., Ibis, 1891, p. 30. — Salvad., Ann. Mus, Civ. Gen. (2) X, p. 829 (Isola Goodenough (1891). Il De Vis menziona certi caratteri distintivi degli esemplari dell'Isola di St. Ai- gnan, i quali perciò dovranno essere confrontati con esemplari tipici; non è improbabile che essi siano da riferire alla R. finschi, Salvad. (995) Rhipidura finschi, SaLvap. Rhipidura finschi, Meyer, Ibis, 1890, p. 416 (Duke of York group, Brown). (307) Rhipidura cinerea, Watt. Rbhipidura lenzi, Forb. (nec Blas. ?), P. Z. S. 1884, p. 431 (Amboina). Ho esaminato nel Museo Britannico l'esemplare di Amboina attribuito dal Forbes alla R. Zenzi; esso è un giovane e, secondo me, non v'ha dubbio che esso appar- [100] T. SALVADORI 237 tenga alla È. cinerea. Dopo ciò la presenza della . /enzi, Blas. in Amboina non ha più fondamento, a meno che essa, come io dubito, non sia identica colla R. ei nerea, e per errore sia stata indicata di Celebes. Sp. 1183 Rhipidura auricularis, De Vis. Rbhipidura auricularis, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 59 (1890). — Id., Colon. Papers, no. 103 p. 108 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 30. Supra fumoso-grisea; capite fusco-brunneo ; loris, facie, auricularibusque an- terioribus nigris ;: auricularibus posterioribus elongatis albis ; fascia superciliari lata alba; gula alba, plumarum basi nigra, mento fere nigro; fascia pectorali transversa lata nigra, a gula alba abrupte distineta; pectore inferiore in medio et abdomine fulvescentibus, illo nigro vario; pectoris, abdominisque lateribus ob- scure griscis; subcaudalibus albis, basi nigra; tectricibus alarum migris; minoribus albo punctulatis, medtis albo terminatis, fasciam alarem trunsversam formantibus, majoribus maculis latis albis, fasciam latam transalarem formantibus; remigibus obscure brunneis ; cauda fusco-nigra, rectricum trium extimarum apice stricto albo: axillaribus interioribus albis, basi migra; subalaribus albis, nigro vartis ; remigibus subtus cinereo fuscis; primartis griseo marginatis, secundartis et tertiuriis fulvescente-griseo marginatis ; rostro obscure fusco, mandibula alba, apice fusco ; pedibus nigris. Long. tot. 0%,145; al. 0%,082; caud. 0",090; rostri culm. 0%,006; tarsi 0",016. Hab. in Montibus Musgrave. Il De Vis crede che le specie più affini alla presente siano la £. javanica e la ’. migritorquis delle Filippine; essa fu trovata all’altezza fra i 7000 ed i 9000 piedi. Sp. 1184 (384) Poecilodryas? sigillata, De Vis. Poecilodryas? sigillata, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 59 (1890). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 109 (1890). — Id., Ibis, 189, p. 34. Ad. Omnino nigra, plaga alari alba, in medio migra, basim remigum ter- tiarum interiorum occupante, excepta ; rostro et pedibus migris. Long. tot. 0",150; al. 0%,102; caud. 0%,072; rostri culm. 0%,009; tarsi 0”,028. Juv. Supra brunneo-rufa, striis scapalibus pallidis, et areis migris notata; re- migibus tertiariis ultimis stria scapali lata albida notatis ; uropygio laete rufo ; cauda fusco-brunnea, tectricibus extimis laeviter rufo marginatis ; plumis laterum abdominisque in nigrum colorem transeuntibus ; gula et pectore striis pallidis, apicem versus lutioribus, ornatis; ala caudaque subtus cinereo-brunncis ; tectri- cibus alarum castaneo-brunneis, maculis apicalibus fulvescente-albis, notatis ; fa- scias duas alares formantibus; subalaribus fuscis; rostro pedibusque fusco-brunneis. Hab. in Monte Victoria, Nova Guinea meridionali-orientali. [101] 228 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Questa specie fu trovata sul monte Vittoria della Catena degli Owen-Stanley a 13 mila piedi di altezza. Sembra che essa sia affine alla P. aethiops, Sclat. della Nuova Britannia. (844) Microeca laeta, SaLvapn. Microeca laeta, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 59 (1890) (Musgrave Range). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 109 (1890). — Id., Ibis, 1890, p. 341. Gli esemplari, che dal De Vis vengono attribuiti a questa specie, furono raccolti sui Monti Musgrave fra i 7000 ed i 9000 piedi di altezza ; essi dovranno essere confrontati col tipo di Wandammen. (364) Machaerorhynchus xanthogenys, G. R. Gr. Machaerorhynchus xanthogenys, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 809 (1891. L'esame fatto di un esemplare conservato nel Museo Britannico, raccolto dal Forbes presso Sogeri, e di altri esemplari della Nuova Guinea orientale-meridionale, raccolti dal Loria, non mi lascia più alcun dubbio intorno agli esemplari del genere Machaerorhynchus di detta regione, che dal Ramsay furono attribuiti al M. flaviventris, Gould, d'Australia, laddove essi spettano invece, come io avevo sospettato, al M. canthogenys. Sp. 1185 (872) Todopsis kowaldi, De Vis. Todopsis kowaldi, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 59 (1890). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 109 (1890). — Id., lbis, 1891, p. 341. Mas. juv. (2). Capite nigro, plumis caeruleo terminatis, fasciam coronalem formantibus, circundato ; auricularibus inferioribus obseure brunneis, superioribus elongatis, albis, ad apicem caeruleo tinctis ; corpore supra olivaceo-brunneo; alis brumneis, tectricibus obscurioribus, mediis et majoribus nonnullis fulvo terminatis ; remigibus exterius flavescenti-brunneo marginatis ; cauda brunnea, inferius palli- diore; gastraco genisque fulvis ; gula fere alba ; subcaudalibus rufis, abdominis lateribus et tibiis olivaceo-brunneis; margine alarum, axillaribus et subalaribus isabellinis ; remigibus subtus cinereis, margine interno rufescente ; rostro obscure brunneo, mandibulae basi pallide flava ; pedibus brunneis. Long. tot. 0",155; al. 0%,085; caud. 0”,060 ; rostri culm. 0",014; tarsi 02,029. Hab. (?). La località di questa specie non è menzionata dal De Vis, il quale fa. notare» com’essa sia affine alla 7. wallacei, ma ne differisca per essere molto più grande e per avere le piume auricolari superiori bianche e tutto il corpo bruno e fulvo. Sp. 1186 (378%) Graucalus longicauda, De Vis. Graucalus longicauda, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 59 (1890) — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 1410 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 32. Mas. Capite, collo, mento gulaque, hac cireumscripte, mitide migris; alis et cauda mnigris; dorso, uropygio, supracaudalibus, pectore, abdomine et subcauda- [102] T. SALVADORI 229 libus griseis ; pogonio externo remigum tertiarium ultimarum, tectricibusque alarum superioribus cinereo-griseis ; subalaribus cinereo-griseis, obscurius marginatis ; rostro et pedibus migris. Long. tot. 0",330; al. 0",180; caud. 0%,180; rostri 0",022; tarsi 0",028. Hab. in Montibus Musgrave. Questa specie fu trovata all’altezza fra i 7000 ed i 9000 piedi. Non mi pare ammessibile che essa possa essere identica col Gr. lettiensis, Meyer, o col Gr. timor- laoensis, Meyer, essendo queste specie forme rappresentanti e confinate rispettivamente nell’Isola Lettie e nel gruppo di Timorlaut. (889) Graucalus pusillus, Ramsay. Edoliisoma salomonensis, Ramsay, Rec. Austr. Mus. I, p. 4 (1890). Hab. Howla, Ins. Salomonis. (414) Artamus leucogaster (VaLenc.). Artamus leucogaster, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 3 (1890). (1090) Artamus muschenbroeki, MeyER. Artamus leucogaster, part., Sharpe Cat. B. XIII, p. 5 (1890). (415) Artamus maximus, MexER. Artamus maximus, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 8 (1890). (416) Artamus insignis, ScLar. Artamus insignis, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 11 (1890). (1092) Dicruropsis propinqua (TrisrR.). Dicruropsis propinqua, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 829 (Isola Fergusson) (1891). (1098) Cracticus louisiadensis, TrIsTR. ‘ Strepera rosa-alba, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 59(1890) (Sud-est Island). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 110 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 33. Non credo che vi possa essere dubbio intorno alla identificazione della Strepera rosa-alba, De Vis, colla specie del Tristram, il tipo della quale proviene dallo stesso luogo. (436) Rhectes brunneiceps, SALvap. Rhectes brunneiceps, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2), X, p.813 (Bara- Bara) (1891). Sp. 1186 (448%is) Colluricincla (?) discolor, De Vis. Golluricincla discolor, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 60 (1890). — Id., Colon. Pa pers no. 56, p. 141 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 33. Mas. Dorso, scapularibus, uropygio, supracaudalibus, margine remigum secun- dariarum, pogomio externo remigum tertiarum et margine rectricum viridi-oliva ceis, uropygio flavo tincto; capite, collo et cervice brumneis; alis et cauda brunneis ; [103] 230 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE gastraco albo-fuscescente; mento, gula et abdlomine imo medio albis ; lateribus brunmescente-flavicantibus ; subcaudalibus pallide citrino-flavis; plumis gulae imae striis fuscis in medio notatis; subalaribus fusco-griseis ; pallide griseo marginatis ; margine alarum griseo; remigibus subtus fusco-cinereis, margine (interno ?) pallide griseo ; rostro migro ; pedibus fuscis. Long. tot. 0”,180; al. 0%,103; caud. 0°,088; rostri 0",020; tarsi 0",025. Hab. in Insula Sud-est dicta. Il De Vis menziona due maschi ed una femmina di questa specie, che a me sembra essere una Packhycephala molto affine, se non identica, colla Pachycephala fortis, Gadow. (458) Pachycephala schlegeli, MerER (?). Pachycephala schlegelii, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 60 (1890) (Musgrave Range). — Id., Colon. Papers, p. 141 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 34. Il De Vis riferisce a questa specie esemplari dei Monti Musgrave, raccolti fra i 7000 ed i 9000 piedi di altezza; credo che essi dovranno essere confrontati con altri dei Monti Arfak. (1101) Pachycephala fortis (GApow). Pachycephala fortis, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. 2) X, p. 830 (Isole Goodenough e Fergus- son) (1891). (186) Hermotimia corinna, SaLvap. Ginnyris corinna, North, Pr. Linn. Soc. N. S. W. (2) II, p. 444 (nest and eggs, New Britain) mal ia corinna, Meyer, Ibis, 1890, p. 417 (New Britain, Kubary). (1103) Hermotimia christianae, TrIstR. Hermotimia christianae, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 380 (Isola Fergusson) (1891). Per cortesia del Tristram ho potuto esaminare il tipo di questa specie dell’Isola Saint-Aignan ; essa somiglia alla ZH. chlorocephala, ma ha la parte anteriore del collo di un bel colore azzurro-acciaio, senza riflessi violetti, ma leggermente verdi ; come nota il Tristram, questa specie somiglia molto alla mia H. corinna delle Isole del Duca di York, ma ha lo scudo pettorale azzurro con riflessi più decisamente verdi, il becco più lungo, e tutte le dimensioni un poco maggiori; forse anche la femmina è diversa. Sono stato sorpreso di trovare nel Museo Britannico un esemplare indicato di Port Moresby e raccolto dal Goldie, simile in tutto al tipo di Saint-Aignan; io so- spetto che la provenienza indicata non sia esatta. (510) Dicaeum aeneum, P. et J. Dicaeum aeneum, Ramsay, Rec. Austr. Mus. I, p. 5 (1890) (Howla Isl.). (516) Pristorhamphus versteri, Finscn. Pristorhamphus versteri, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 60 (1890) (Mount Musgrave). — Id., Colon. Papers, p. 114 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 34. [104] T. SALVADORI 231 La presenza di questa specie sul Monte Musgrave, ad 8000 piedi di altezza, come fa rilevare l’editore dell’/bis (1. c. p. 25) è cosa notevole. Sarebbe importante di confrontare gli esemplari di quella località con-altri tipici della Nuova Guinea settentrionale- occidentale. (521) Myzomela forbesi, Rams. Myzomela forbesi, Salvad., Aon. Mus. Civ. Gen. (2) X, p 830 (È, |, Isola Fergusson) (4891). La femmina di questa specie somiglia tanto a quella della IM. nigrita da essere* quasi impossibile il distinguerla; tuttavia è un poco più grande ed ha il rosso sbia- dito del pileo, dei lati della testa e della gola un po’ più vivo. Sp. 1188 (529°) Myzomela pulchella, SALvAD. nov. sp. Mas. Capite et gula coccineis; corpore reliquo supra fusco-olivaceo ; pectore , abdomine et subcaudalibus flavescentibus; pectoris plumis medio fuscis; arillaribus albo-flavidis; remigum pogonio interno, basim versus, albo; cauda fusca; rectricum pogonio esterno olivaceo limbatis; rostro fusco; pedibus plumbeis. Long. tot. 0. 110% tal. 0.070 : caud. 0045 ; rostri 0017 = tarsi 0015. Hab. in Nova Hibernia (New Ireland) (A7einsehmidt). Il tipo è nel Museo Britannico. Questa specie appartiene al gruppo che comprende la M. boiei, la M. adol- phinae e la M. annabellae, avendo come queste la testa rossa, ma si distingue fa- cilmente per non avere il groppone ed il sopraccoda di color rosso. (584) Myzomela cineracea, ScLar. (?). Myzomela cineracea, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 60 (1890) (Rossel Island). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 1411 (1890). — Id., Ibis, 1894, p. 34. Io dubito grandemente che la Myzomela dell’Isola Rossel, la più orientale delle Luisiadi, sia diversa dalla M. cineracea, Sclat., propria della Nuova Britannia, la quale appartiene ad un altro gruppo d'’isole. Sp. 1189 (550%) Melirrhophetes belfordi, De Vis. Melirrhophetes belfordi, De Vis, Ann. Rep. Brit. New (Guin. p. 60 (1890) (Mount Knutsford). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 111 (1890). — ld. Ibis, 1891, p. 34. Fem. juv. Fronte, sincipite, loris, regione suboculari et auricularibus sordide nigris; fascia superciliari lata supra oculos incipiente, postice juata occipitis la- tera excurrente, alba; regione nuda periophtalmica et temporali, ut videtur, satu- rate caerulea; palpebra inferiore, ut videtur, rubra; mento et gula grisescente-nigris, fascia alba. a regione mandibulari oriente, circumdata; cervice brunnescenti- grisea, regione interscapulari et tectricibus alarum fuscis, margine lato plumarum griseo; supracaudalibus fuscis, vix olivaceo marginatis; corpore subtus collique late- ribus griseo-brunneis, abdominis plumis vix grisco-marginatis; tibiis fusco-brunneis ; [105] 9 7. Salvadori. 232 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE subcaudalibus et plumis imis laterum ferrugineis; tectricibus alarum fuscis, majo- ribus olivaceo-viridi tenuwiter marginatis; remigibus fuscis, duabus primis exceptis, viridi-aurco marginatis; subalaribus griseo-cinercis; remigibus subtus fusco-cinereis ; cauda fusca, rectricibus aurco-viridi tenuiter marginatis et grisescenti-albo termi- natis; rostro nigro; pedibus brunneo-rufescentibus; carunculis roseis. Long. tot. 0'",280; al. 0%,160; caud. 0",145; rostri culm. 0",033; tarsi 0",035. Hab. in Monte Knutsford, Nova Guinea orientali-meridionali. Il De Vis ha descritto una femmina giovane; pare che essa si distingua dal M. leucostephes per non avere la fronte bianca. (551) Melirrhophetes ochromelas, MerrR. 9 Melirrhophetes batesi, Sharpe, Nature, vol. 34, p. 340 (1886). Melirrhophetes ochromelas, De Vis, Ann. Rep. Brit. New «» in. p. 60 (1890)(Mount Knutsford). — Id., Colon. Paperz, no. 103, p. 111 (1890. — Id., Ibis, 1891, p. 34. Come ho già detto in altra occasione, è molto probabile che gli esemplari della Nuova Guinea meridionale-orientale (M. Vatesi, Sharpe) non siano diversi specifica- mente da quelli della Nuova Guinea settentrionale-occidentale. (558) Ptilotis analoga, Rca. Ptilotis analoga, Salvad., Ann. Mus. &iv. Gen. (2) IX, p. 574 (1890) (Rigo). Io ho fatto notare (7. c.) come un esemplare di Rigo, nella Nuova Guinea meridio- nale-orientale, appartenga indubbiamente alla forma colle piume gialle della regione auricolare lunghe e colle piume del groppone molli, copiose, variegate di nero e ter- minate di bianco all'apice, la quale forma è predominante nella Nuova Guinea settentrionale-occidentale. Sp. 1190 (558%) Ptilotis aruensis, SHARPE. Ptilotis analoga, part., Salvad., Orn. Pap. e Mol. II, p. 327 (1880). — Id., Mem. R. Ac. Sc. Tor. (2) XL, p. 250 (1890). Ptilotis aruensis, Sharpe, Rep. Alert, p. 19 (1884). —, Salvad., Mem. R. Ac. Sc. Tor. (2) XL, p. 254 (1890). Ptilotis P. analogae, similis, ct codem modo plumis uropygii mollibus, co- piosis, nigro-fusco variegatis;*erterioribus albo terminatis, praedita, sed auricula- ribus flavis breviusculis distinguenda. Hab. in Insulis Aru et in Nova Guinea meridionali ad flumen Fly. To accennai già (Orm., II, p. 331) agli esemplari delle località sopra indicate, siccome appartenenti ad una forma distinta. Sp. 1191 (558!) Ptilotis gracilis, GouLp. Ptilotis gracilis, Gould, P. Z. S. 1866, p. 227. — Ramsay, Pr. Linn. Soc. N. S. W. II, p. 189, no. 315; p. 207 (1877). — Sharpe, Rep. Alert, p. 19 (1884). — Ramsay, Tab. List, p. 12 (1888). — Salvad., Mem. R. Ac. Sc. Tor, (2) XL, p. 251 (1890). — Id., Ann, Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 574 (1890). Meliphaga gracilis, Gieb., Thes. Orn. II, p. 557 (1875). [106] T. SALVADORI 233 Ptilotis analoga, part., Salvad., Orn. Pap. e Mol. Il, p. 327 (1881). — Id., Mem. R. Ac. Sc. Tor. (2) XL, p. 250 (1890). Ptilotis Pt. analogae similis, sed plumis uropygii unicoloribus, haud nigro variegatis, neque albo terminatis, et plumis auricularibus breviusculis distinguenda. Hab. in Nova Guinea, praesertim in parte meridionali-orientali, et in Nova Hollandia settentrionali ad Caput York. Questa forma predomina nella Nuova Guinea meridionale-orientale, ma s'incontra anche nella Nuova Guinea settentrionale-occidentale ed è la sola che si trovi nell’Isola di Miosnom nella Baia del Geelvink. (568) Ftilotis sonoroides, G. R. Gr. Ptilotis sonoroides, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 817 (Isola Killerton) (1891). (564) Ptilotis germana, Ramsay. Ptilotis germana, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 576 (1890) (Port Moresby, Loria) (565) Ptilotis subfrenata, SaLvip. Ptilotis subfrenata, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin., p. 60 (1890) (Musgrave Range) — Id. Colon. Papers, no. 103, p. 112 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 35. (566) Ptilotis erythropleura, Sarvap. Ptilotis erythropleura, De Vis, Il. cc. (1890-91) (Musgrave Range). Questa e la precedente specie non erano state trovate finora nella Nuova Guinea orientale-meridionale. (569) Pycnopygius stictocephalus, SaLvap. Pycnopygius stictocephalus, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 577 (1890) (Rigo). (585) Philemon cockerelli, ScLar. Philemon cockerelli, North, Pr. Linn. Soc. N. S. W. (@) II, p. 444 (eggs, New Britain) (1887). D (587) Tropidorhynchus novae-guineae, $S. Miit. Tropidorhynchus novae-guineae, De Vis, ll. cc. (1890, 1891) (Normanby Island). Sp. 1192 (606°i) Zosterops pallidipes, De Vis. Zosterops pallidipes, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 60 (1890). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 112 (1890). — Id, Ibis, 1891, p. 35. Mas. Similis Z. brunneicaudae, Salvad., sed corpore subtus minus flavo et magis flavo-virescente; pedibus pallide carneis; mandibulae et maxillae tomiis apicem versus flavicanti-albis. Hab. in Insula Rossel. (619) Pitta mackloti, Trmm. Pitta novae-hiberniae, North, Pr. Linn. Soc. N. S. W. (2. II, p. 448 (eggs, Duke of York group) (1887). [107] 234 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Pitta rubrinucha, De Vis (nec Wall.), Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 60 (1890) (Exton Junctio: 1200 feet). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 112 (1890). — Id., Ibis, 1894, p. 35. Pitta mackloti, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 818 (Bujakori) (1891). , La P. rubrinucha, Wall. è confinata nell’Isola di Buru, e quindi è impossibile che alla medesima si possano riferire gli esemplari di Exton Junction, i quali con ogni probabilità appartengono alla P. mac/loti, Temm., od alla P. finschi, Ramsay, ammesso che questa sia una specie distinta. Sp. 1193 (619%) Pitta loriae, SALvap. Pitta loriae, Salvad., Ann. Mus. Uiv. Gen. (2) IX, p. 579 (1890). Pitta P. mackloti simillima, sed cervice fusco-rubra capite concolore, haud laetiore vel clariore quam capite, distinguenda. Hab. in Insula Su-a-u, ad Caput meridionale (South Cape) Novae Guineae. (632) Eupetes leucostictus, ScLar. Eupetes leucostictus, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 60 (1890). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 112 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 35. Questa specie non si conosceva finora della Nuova Guinea meridionale-orientale ; il De Vis non menziona il luogo preciso ove essa è stata trovata. Gen. MERULA, LeACA. Typus: Merula, Leach, Cat. Brit. Mus. p. 20 (1846). n 2 È è È Turdus merulo. L. Gychloides, Kaup, Natirl. Syst, p. 153 (1829) . . : È | Turdus atrigularis, Temm. Copsychus, Kaup, Natiîrl. Syst. p. 157 (1829) . ALe A Va Turdus torquatus, L. Thoracocincla, Rchb., Nat. Syst. t. XLIII (1850). e ar RE Turdus torquotus, L. Gichloselys, Bp., Compt. Rend. XXXVIII, p. 5 (1854). È 7 2 Turdus cardis, Temm. Sp. 1194 (1015!) Merula papuensis, De Vis. Merula papuensis, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 60 (1890). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 112 (4890). — Id., Ibis, 1891, p. 35. Supra fusco-brunnea, capite pallidiore; mento et gula pallide grisescente- brunneis, pectore et abdomine brunneis obscurioribus, sed notaeo pallidioribus ; plumis ante regionem analem albo terminatis; subcaudalium scapis pallidis, api- cibus obsolete pallide rufo-brunneis; tibiis pallide brunneis; pedibus flavis ; rostro flavo. Long. tot. 0",350; al. 0",135; caud. 0%,110 ; rostri 0%,020; tarsi 0%,035; remigis primae 0",025. Hab. in Monte Victoria, Nova Guinea meridionali-orientali. Il De Vis descrive un secondo esemplare, apparentemente non al tutto adulto, col colore grigio scuro della gola, che gradatamente si unisce con quello bruno del petto, con tutte le piume di color più chiaro e meno vivace, e colle macchie sul sottocoda e sulle piume preanali più distinte. Becco arancio; piedi gialli; prima remigante lunga 15 millimetri. [108] T. SALVADORI 235 (650) Munia molucca (Linn.). Uroloncha molucca, Sharpe, Cat. PB. XIII, p. 367 (1890). Lo Sharpe ha separato specificamente gli esemplari di Flores e di Celebes (Uro- loncha propinqua, Sharpe). Sp. 1195 (650%) Munia nisoria (Tem.). ? Gros-bec tacheté de Java, briss., Orn. III, p. 239, pl. XIII, f. 2 (1760). ? Loxia puntulata, part., Linn., S. N. ], p. 302, no. 18 (1766). ? Loxia undulata, Lath. (nec Miill.), Ind. Orn. I, p. 387 (1790). Fringilla punctularia, Iorsf. (nec Gm.), Tr. Linn. Soc. XII, p. 161 (1820) (Java). Fringilla nisoria, Temm., PI. Col. III, pl. 500, f. 2 (1830) (Java. — Wald., Ibis, 1869, p. 211. Oxycerca nisoria, G. R. Gr., App. to a List of Gen. B. p. 10 (1842). Amadina punctularia, Hay (nec Gm.), J. A. S. B. XIV, p. 554 (nota) (1845) — G. R. Gr., Gen. B. II, p. 370, no. 35 (part.) (1849). Munia punctularia, Blyth (nec Gm. Cat. B. Mus. A. S. B. p. 117, no. 625 (1849). — Bp., Consp. I, p. 452 (part.) (1850). — Horsf. and Moore, Cat. B. Mus. E. I. Comp. II, p. 505 (syn. emend. (1856). — Cantor, P.Z.S. 1859, p. 443 (Penang) — Wall., P. Z. S. 1863, p. 486 (Lombuck, Flores, Timor). — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. XIV, p. 237 (1879) (Sumatra). — Nichols., Ibis, 1883, p. 254 (Sumatra). — ? Biittik., Not. Leyd. Mus. IX, p. 74 (1886) (Padang, Sumatra). — Vorderm., Nat. Tijdsehr. Ned. Ind. XLIX, p. 410, no. 383 (1889) (Sumatra). Uroloncha punctularia, lRcehb. (nec Gm, Singvòg. p. 45, t. XVI. f. 441, 142 (1863). Lonchura undulata, 6. R. Gr., Hand List, II, p. 56, no. 6778 (1870) (Java). — Vorderm., Nat. Tijdschr. Ned. Ind. XLIV, p. 224 (1885) (Java). Munia niscoria, Blyth, Ibis, 1870, p. 172 (Malayan race). — ? Wald., Tr. Zool. Soc. VII, p. 73 (1872) (Celebes). — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IV, p. 552 (1887) (Nias). — Sharpe, Cat. B. XIII, p. 352 (1390). Amadina nisoria, Hume, Str. Feath. VIII, p. 66 (1879) (Penang, Malacca, Singapore). — 0Oat., Cat., B. of Brit. Burm. I, p. 368 (1883). Munia molucca , Sclat. (nec Linn.), P. Z. S. 1883, pp. 51, 195 (Timorlaut). — Forb., P. Z. S. 1884, p. 433 (Tenimber Islands). — Meyer, Zeitschr. f. ges. Orn. I, p.194(Timorlaut). — Salvad., Mem. R. Ac. Sc. Tor. (2) XXXIX, p. 265 (part.) (1890). Supra castanea, lineis scapalibus tenwissimis albis notata; genis et gula saturate castaneîs; uropygio, supracaudalibus et cauda cinereis, plumarum margi- nibus albido-mellinis ; uropygii plumis lunulis albidis notatis; corpore subtus albido; pectore brunneo-lunulato; lateribus nigro-lunulatis et transfasciatis ; abdomine imo et subcaudalibus albidis; his lunulis fuscis obtectis notatis; alis castaneis, dorso concoloribus ; remiyibus intus fuscis, rufescente marginatis; subalaribus rufescen- tibus; « iride rubra, rostro supra migro, subtus cinereo ; pedibus cinereis » (Mo- digliani). Long. tot. 0®,110; al. 0",052 ; caud. 0",043 ; rostri 0",012; tarsi 0",015. Foemina. Mari similis. Juv. Supra brunnea, fere unicolor; subtus albido-rufescens. 4 Hab. Penang (Cantor); Malacca (Wallace, Davison); Singapore (Davison): Sumatra (Beccari, Bock, Modigliani); Nias (Modigliani); Java (Horsfield, Forbes); Lombock (Wallace); Flores (Wallace); Timor (Wallace); Celebes (Wallace); Ti- morlaut (Forbes). Questa specie somiglia molto alla 2. punetulata (L.) dell’India, dalla quale si [109] 236 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE distingue pel colore grigio del groppone, del sopraccoda e della coda, le quali parti in quella specie sono di color bruno fulvo dorato. Secondo lo Sharpe, gli esemplari di Flores hanno la coda più giallognola, e, secondo Lord Walden, quelli di Celebes, od almeno l’unico da lui esaminato, aveva le piume del sopraccoda ed i margini delle timoniere di color verde-oliva. La M. mnisoria occupa un’area molto estesa; essa è stata trovata nelle Isole Tenimber, o Timorlaut dal Forbes, ma per errore gli esemplari di queste isole fu- rono attribuite alla IM. molucca dallo Sclater, laddove, secondo lo Sharpe, essi spet- tano alla specie presente. È cosa singolare che lo Sharpe, nella sinonimia della medesima, abbia ommesso tutte le citazioni che si riferiscono a Sumatra, Lombock, Flores, Timor, Celebes e Timorlaut! Inoltre la citazione relativa al nome Oxycerca mnisoria è sbagliata e deve essere rettificata nel modo sopra indicato. (651) Munia tristissima, Walt. Uroloncha tristissima, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 365 (1890). Munia tristissima, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2), X, p. 818 (Nuova Guinea orientale-meridio- nale) (1891). (652) Munia leucosticta, SaLvap. Uroloncha leucosticta, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 365 (1890). (658) Munia jagori, Cas. Munia jagori, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 337 (1890). Lo Sharpe non menziona Halmahera fra i luoghi abitati da questa specie, che egli vuole confinata nelle Isole Filippine. (654) Munia forbesi, ScLar. Munia forbesi, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 343 (1890). (655) Munia melaena, ScLar. Munia melaena, North, Pr. Linn. Soc. N. S. W. (2) II, p. 443 (eggs, New Britain) (1887). — Sharpe, Cat. B. XIII, p. 343 (1890. (1016) Munia grandis, SHARPE. Munia grandis, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 344 (1890). — Salvad., Ann. Mus, Civ. Gen. (2), X, p. 818 (Kunirira) (1891). (656) Donacicola caniceps (SaLvap.). Munia caniceps, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 345 (1890). (1128) Donacicola hunsteini, FinscH. Munia hunsteini, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 344 (1890). (657) Donacicola spectabilis, ScLar. Munia spectabilis, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 342 (1890). Donacicola spectabilis, Meyer, Ibis, 1890, p. 417. [110] T. SALVADORI 23 (658) Donacicola nigriceps, Ramsay. Munia nigriceps, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 3441 (1890). Donacicola nigriceps, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p' 819 (Isola Killerton) (1891). (659) Erythrura trichroa (KirtL.) Erythrura trichroa, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 385 (1890). (1129) Erythrura forbesi, SHARPE. Erythrura tricolor, Sclat. (nec Vieill.), P. Z. S. 1883, pp. 51, 20. Salvad., Mem. R. Ac. Sc. Tor. (2) XL, p. 267 (1890). Erythrura trichroa, Forbes (nec Kittl.), P. Z. S. 1884, p. 443. — Il., Nat. Wand. Malay. Archip. p. 365 (1885). Erythrura forbesi, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 387 (1890). Stmilis E. tricolori, sed occipite, cervice, dorso et alis omnino viridibus, minime caeruleo tinctis. Hab. Ins. Tenimberensibus. Ho tratto la frase diagnostica dalla breve descrizione dello Sharpe, il quale ha distinto la forma delle Isole Tenimber da quella di Timor. Questa specie tiene il posto della E. tricolor, da me annoverata nelle Ag- giunte (2. c.). (661) Neochmia phaeton (H. et J.). Neochmia phaeton, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 389 (1890). Lo Sharpe ha ommesso di annoverare la Nuova Guinea tra i luoghi abitati da questa specie, e quindi anche le citazioni che a quella località si riferiscono. (662) Sturnia violacea (Bopp.). Sturnia violacea, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 70 (1890). (663) Calornis metallica (Temx.). Galornis metallica, var. nitida, North, Pr. Linn. Soc. N. S. W. II, p. 443 (eggs, Duke of York Island) (1887). Calornis metallica, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 138 (1890). — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 580 (1890) (Rigo). Calornis nitida, Meyer, Ibis, 1890, p. 417 (New Britain). Il Meyer sostiene che gli esemplari dell'Arcipelago di Bismarck (Calornis nitida, G. R. Gr.) mancano sempre della macchia verde metallica nel mezzo dell’area inter- scapolare violetta, e che perciò essi debbono essere considerati come specificamente distinti. (664) GCalornis purpureiceps, SaLvap. Calornis purpureiceps, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 142 (1890). (665) Calornis inornata, SALvap. Calornis inornata, Sharpe, Uat. B. XIII, p. 141 (1890). [111] 238 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (666) Galornis fuscovirescens, SALVAD. Calornis fuscovirescens, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 441 (1890. (1180) Galornis circumscripta, MerER. Calornis gularis, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 141 (1890). Io ho sostenuto (Ibis, 1884, p. 455: P. Z. S. 1884, p. 579; Mem. R. Ac. Se. Tor. (2) XL, p. 267): 1° che gli esemplari di Timorlaut appartengono ad una specie distinta da tutte le altre; 2° che essi non potevano essere riferiti alla C. gu- laris, Gr., descritta sopra un individuo di Mysol. Io fondava queste mie considerazioni sulla memoria dell’esame fatto nel 1877 del tipo della C. gularis, Gr. conservato nel Museo Britannico; quell’ esemplare, « colla gola cospicuamente porporina », mi era parso « simile in tutto ad altri esemplari di Halmahera e del Capo York della C. metallica ». Dopo aver riesaminato recentemente nel Museo Britannico il tipo della C. gularis, io mi trovo imbarazzato nell’esprimere la mia opinione intorno al medesimo; quel- l'esemplare non corrisponde più all'idea che io me ne ero fatto, e confesso di non essere capace di darne una soddisfacente spiegazione. Dobbiamo credere che quell’esem- plare spetti in realtà alla C. metallica e che, nella variabilità di questa specie, ci presenti un caso di variazione individuale, simile ad una forma che è diventata co- stante nelle Isole di Timor-laut? Comunque sia, io non posso indurmi a credere che esso sia un esemplare della forma propria di queste isole tanto lontane da Mysol. (667) Calornis obscura (Forsten). Calornis obscura, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 149 (1890). (668) Calornis cantoroides, G. R. Gr. Aplonis cantoroides, Sharpe, Cat. B. XIII p 428 (1890). Calornis cantoroides, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 581 (1890); X, p. 819 (1891). (1131) Calornis crassa, ScLar. Aplonis crassa, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 134 (1890). (1017) Galornis feadensis, ScLar. Aplonis feadensis, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 129 (1890). (669) Macruropsar magnus (RosenB.). Macruropsar magnus, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 152 (1890). (670) Lamprocorax grandis, SALVAD. Galornis grandis, Sharpe, Mat. B. XIII, p. 150 (1890). (1018) Lamprocorax minor (Ramsar). Calornis minor, Sharpe (nec S. Miill.), Cat. B. XIII, p 454 (nec p. 142) (1890). CA nad Lo Sharpe, il quale, secondo me, a torto ha voluto riunire questa e la prece- [112] T. SALVADORI 239 dente specie nel genere Calornis, ha commesso l’inavvertenza di chiamare la prima C. minor, mentre usa lo stesso nome per un’altra specie dello stesso genere, propria di Timor. (671) Basileornis corythaix, Watt. Basileornis corythaix, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 96 (1890). (672) Melanopyrrhus anais (Lrss.). Melanopyrrhus anais, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 113 (1890). (673) Melanopyrrhus orientalis (ScaLEG.). Melanopyrrhus orientalis, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 114 (1890). (674) Mino dumonti, Less. Mino dumonti, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 111 (1890). — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 581 (4890) — Meyer, Ibis, 1890, p. 418. — Salvad., op. cit X, p. 819 (1891). (675) Mino kreffti, ScLar. Mino kreffti, Sharpe, Cat. B. XIII, p. 112 (1890). (683) Corvus orru, $. Mit. Corvus orru, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. @) X, p. 831 (Isola Fergusson) (1891). (684) Corvus salvadorii, FinscH. Corvus salvadorii, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 583 (1890) (Rigo). (692) Manucodia comriei, ScLar. Manucodia comriei, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 834 (Isola Goddenough ed Isola Fer- gusson) (1891). (693) Manucodia chalybeata (Penn.). Manucodia chalybeata, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 820 (Nuova Guinea or.) (1891). (1136) Phonygama purpureoviolacea, MeyrER. Phonygama purpureoviolaceus, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 60 (1890) (Goodwin Spur, 5000 feet). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 112 (1890). — Id, Ibis, 1891, p. 36. (1019) Phonygama hunsteini, SHARPE. Phonygama hunsteini, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 60 (1890). — Id, Colon. Papers, no, 103, p. 112. — Td., Ibis, 1891, p. 36. Il De Vis, menzionando questa specie, non indica il luogo in cui fu raccolta, la quale cosa sarebbe stata importante, giacchè se nell'Isola Normanby, come sospetto, sarebbe avvalorato il mio dubbio della sua identità colla M. thomsoni. (1137) Phonygama thomsoni, TrIsrR. Phonygama thomsoni, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 832 (Isola Goddenough) (1891). Forse non diversa dalla PhRonygama hunsteini, Sharpe. [113] 10 7. Salvadori. 240 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (1138) Parotia lawesi, Ramsay. Parotia sexpennis, De Vis (nec Bodd.., Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 60 (1890). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 113 (1890). — Id., Ibie, 1891, p. 36. Parotia lawesi, Goodw., Ibis, 1890, p. 151. Gli esemplari che il De Vis attribuisce alla P. sexpennis furono raccolti sul Monte Belford fra i 3600 ed i 7000 piedi; mi sembra molto probabile che i me- desimi siano da riferirsi alla P. Zawesi, che è la forma propria della Nuova Guinea meridionale-orientale. (1189) Lophorhina minor, Ramsay. Lophorhina superba, De Vis (nec Penn.), Ann. Rep. Brit. New Guin. p.60 (1890) (Goodwin Spur, 5000 to 7000 feet). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 113 (1890). — Id., Ibis, 189. Lophorhina minor, Goodw., Ibis, 1890, p. 152. (1140) Astrarchia stephaniae (Finscn). Astrarchia stephaniae, Goodw., P. Z. S. 1889, p. 451. — ld., Ibis, 1390, p. 153. — De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 61 (1890) (Mount Knutsford, 8000 feet). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 113. — Id., Ibis, 1891, p. 36. (1141, 1142) Epimachus meyeri, FinscH. Epimachus macleayanae, Goodw., P. Z. S. 1889, p. 454. — Id., Ibis, 1890, p. 152. Epimachus meyeri, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 60 (1890) (Musgrave Range, 6000 to 7000 feet). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 113 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 36. Non credo possibile di conservare più alcun dubbio intorno alla identità speci- fica dell'E. macleayae (3) coll’E. meyeri. (702) Epimachus ellioti, Warp. Epimachus ellioti, Meyer, Ibis, 1890, p. 418. Il Meyer menziona e descrive un esemplare maschio completo di questa specie. della quale se ne conosceva finora soltanto uno incompleto. « Becco 0%”,041; ala 0",202; coda 0,403; tarso 0%,050 » (Meyer). (1148) Drepanornis cervinicauda, ScLar. Drepanornis cervinicauda, Goodw., Ibis, 1890, p. 152. — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) Di p. 585 (1890). (704) Drepanornis bruijni, Ousr. Drepanornis bruijni, Meyer, Ibis, 1890, p. 419 (Walckenaers Bay, West of Humboldt Bay). Il Meyer fa notare come il maschio descritto dall’ Oustalet non sia al tutto adulto, e menziona alcune differenze fra la descrizione del medesimo ed un altro esem- plare in abito perfetto posseduto dal Museo di Dresda. (1020) Craspedophora intercedens (SHaARPE). Ptilorhis magnifica, Goodw. (nec Vieill.), Ibis, 1890, p. 154. — De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 61 (1890) (Mount Kowald, 2500 feet). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 113 (1890), — Id., Ibis, 1891, p. 37. Craspedophora intercedens, Meyer, Ibis, 1890, p. 419 (Constantine Harbour). — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 821 (1891). [114] T, SALVADORI 241 Gen. PARYPHEPHORUS, MerER. Type: Paryphephorus, Meyer, lbis, 1890, p. 420. : È : Craspedophora duivenbodei, Meyer. Sp. 1196 (705*") Paryphephorus duivenbodei (MerER). Craspedophora duivenbodei, Meyer, Ibis, 1890, p. 419, pl. XII. Nigro-velutinus, purpureo nitens ; pileo, scuto gutturali, rectricibusque duabus mediis nitidissime viridibus, scuto gutturuli inferius margine cyanescente motato; pectore summo nitide oleagineo ; lateribus capitis purpureo nitentibus ; cervice pallio nigro velutino, purpureo nitente, ornata; rostro nigro; pedibus fuscis. « Long. tot. 0",280; al. 0%,160; caud. 0%,109 ; rostri culm. 0",040 ; tarsi 0,033 » (Meyer). Hab. in Nova Guinea (?). Ho visto in Londra il tipo di questa specie, che giustamente il Meyer ha pro- posto di separare genericamente dalle Craspedophorae; a me sembra che il nuovo genere sia intermedio al genere Ptilorhis ed al genere Lophorina, cui somiglia pel pallio cervicale, sebbene questo sia di forma. circolare, e molto più piccolo. Le piume mediane del pallio sono più brevi delle laterali, la quale cosa non appare nella figura. S'ignora la esatta provenienza dell’esemplare tipico. (706) Seleucides nigricans (SHaw). Seleucides niger, Goodw., Ibis, 1890, p. 150 (S. E. New Guinea). Il Goodwin menziona questa specie, di cui dice di aver udito il grido, ma di non averne ottenuto alcun esemplare. (1144) Paradisea finschi, MerER, Paradisea finschi, Meyer, Ibis, 1890, p. 420. Il Meyer ci fa sapere di aver ricevuto altri sei esemplari di questa specie dalla Baia di Costantino e dalle sue vicinanze (Weisser e Kubary), e secondo le sue ultime asserzioni, le differenze prima affermate rispetto al colorito, in confronto colla P. minor, non sono reali; le differenze si ridurrebbero quindi alle dimensioni un poco minori, le lunghe piume dei fianchi essendo un poco più corte ed il becco più sot- tile; il giallo sulle piccole cuopritici delle ali sarebbe meno esteso e la regione inter- scapolare un poco più scura. (1146) Paradisea augustae-victoriae, Cas. Paradisea augustae victoriae, Meyer, Ibis, 1890, p. 421. Il Meyer menziona un maschio ricevuto dalla Kaiserwilhelmsland, ma senza pre- cisa indicazione di luogo, quindi la esatta patria di questa specie non si conosce ancora. [115] 242 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE (711) Paradisea raggiana, ScLar. Paradisea raggiana, Goodw., Ibis, 1890, p. 151. — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) IX, p. 558 (1890).. — De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 61 (1890) (3000 feet). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 113 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 37. — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 821 (1891). (1147) Paradisea decora, Sarv. et Gopx. Paradisea decora, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 61 (1890) (Fergusson Island only). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 113 (1890). — Id, Ibis, 1891, p. 37. — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 833 (Isola Fergusson) (1891). (1149) Diphyllodes hunsteini, MeyER. Diphyllodes chrysoptera, Goodw. (nec Gould ?), Ibis, 1890, p. 153 (Knutsford Range). Diphyllodes magnifica, De Vis (nec Penn.), Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 61 (1890) (Mount Knutsford, 3000 to 4000 feet). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 113 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 37. Non vi può essere dubbio che il De Vis ha errato nel riferire gli esemplari del genere DiphyWodes del Monte Knutsford alla D. magnifica, che è la forma setten- trionale-occidentale, la quale nella Nuova Guinea meridionale-orientale è rappresentata dalla D. Rhunsteini sui Monti Owen - Stanley e dalla D. chrysoptera più al basso presso Choqueri (Goldze), se pure sono queste due specie veramente distinte. Gen. GNEMOPHILUS, De Vis. Typus: Cnemophilus, De Vis, Ann. Rep. Brit. New. Guin. p. 61 (1890) . Cnemophitus macgreyorii, De Vis. Sp. 1197 (716%) Gnemophilus macgregorii, De Vis. Xanthomelus macgregori, Goodw., Ibis, 1890, p. 153 (deser. incompleta). Gnemophilus macgregorii, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 61 (4890). — Id., Colon. Pa- pers, no. 103, p. 115 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 40 (1). Plumis frontalibus et nasalibus elongatis, cristam fronto-nasalem formantibus; crista frontali compressa retrorsum versa, e quatuor plumis arcuatis occipitem attingentibus, aureo-brunnea; pilei plumis in medio bipartitis, sulcum formantibus, în quo crista recepta est; parte ima cristae fronto-nasalis castaneo-nigra, parte su- periore ejusdem, fronte et regione supraorbitali laete rubro aurantiacis; capite (supra), collo (postico) et dorso summo aureo-flavis, sericeis ; dorso imo, uropygio ct supracaudalibus flavo-brunnescentibus; alis et cauda cinnamomeo-brunneis, re- migum marginibus pallidioribus; subalaribus pallide brunneis, migro vartis; cor- pore subtus, genis, fascia stricta supraoculari, auricularibus et tibiis migris; pe- dibus et rostro saturate brunneis, hoc in apice pallidiore. Long. al. 0%,100 ; rostri 0",018 ; tarsi 0",037. Hab. in Monte Knutsford, Nova Guinea Orientali (MacGregor). Un solo esemplare maschio, colla coda imperfetta, perchè rovinata dal colpo, fu (4) Durante la.stampa del presente lavoro, lo Sclater ha pubblicato una breve nota intorno a questo uccello, accompagnandola con una figura del medesimo: « Remarks on Macgregor’s Paradise- bird », Cnemophilus macgregorii (Ibis, 1894, pp. 444, 415, pl. X). [116] T. SALVADORI 243 raccolto durante la spedizione del MacGregor all’altezza di 11,000 piedi. Io ho visto detto esemplare in Londra, presso lo Sclater. Questa specie è notevolissima, oltrechè pel colo- rito, per la conformazione del ciuffo frontale, il quale nel riposo si alloga nel solco mediano del pileo; essa merita veramente di formare il tipo di un genere distinto, che, secondo me, è più affine al genere Diphyllodes, che non ai generi Amblyornis e Xanthomelus, come vorrebbero il Goodwin ed il De Vis. (717) Cicinnurus regius (Linn.). GCicinnurus regius, Godw., — Ibis, 1890, p. 151. — Meyer, Ibis, 1890, p. 424. — De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 64 (1890) (Passim, to 2000 feet). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 113 (1890.. — Id., Ibis, 1891, p. 37. — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 822 (4891). (1151) Amblyornis subalaris, SHARPE. £mblyornis subalaris, Goodw., P. Z. S. 1889, p. 454. — Id., Ibis, 1890, p. 155. — De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 61 (1890) (Musgrave Range, 6000 to 9000 feet). — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 113 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 37. Il Goodwin descrive e figura il luogo di sollazzo di questo uccello, formato di una costruzione a volta, fatta di ramoscelli curvati, dalla quale sporgono i rami di un arboscello ; essa è aperta anteriormente e lascia vedere una costruzione circolare in- terna fatta di muschi ed ornata con fiori e semi, nel mezzo della quale sorge il fusto dell’alberetto, cui sono addossati numerosi ramoscelli. Sp. 1198 (721'") Amblyornis musgraviana, Goopw. Amblyornis musgravii, Goodw., P. Z. S. 1889, p. 451. Amblyornis musgravianus, Goodw., Ibis, 1890, p. 153. Amblyornis macgregoriae, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 61 (1890). — Id., Colon. Pa- pers, n0.103, p. 113 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 37. — Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 822 (1891). Mas. Amblyornis A. subalari paullo major, alis et dorso sordide et obscure viridibus; gula, pectore abdomineque brunneis ; subalaribus flavescente-brummeis ; crista aurantiaco-aurea, obsolete fusco striolata, plumis fusco terminatis; iride brunnea ; rostri basi cornea; pedibus nigris (ex Goodwin). « Long. tot. 0,245 - 0%,255; al. 0%,142 - 0%,148 ; rostri culm. 0",020; tarsi 0",037 (De Vis). Foem. Supra olivaceo-brunnea, dorso, tectricibus alarum, capite et cervice laeviter fulvescentibus, plumis capitis elongatis, cristam copiosam, cervicem attin- gentem, formantibus; alis et cauda ut în mare: loris, lateribus capitis et auricu- laribus brunneis, striis scapalibus pallidioribus; corpore subtus pallide rufo-brunneo, olivaceo tincto; arillaribus et subalaribus pallide isabellinis, uti in mare A. sub- alaris; remigibus subtus cinereo-fuscis in pogonio interno, basin versus sordide flavicante marginatis; gula striîs scapalibus pallidis notata; tibiis fuscis; cauda supra brunnea, subtus sordide flavo tincta; pedibus nigris; mazilla fusca, man- dibula pallida (ex De Vis). Hub. in Montibus Musgrave, Nova Guinea orientali. [117] 244 ORNITOLOGIA DELLA PAPUASIA E DELLE MOLUCCHE Cinque esemplari di questa specie, due maschi e tre femmine, furono raccolti durante la spedizione del MacGregor, fra i 7000 ed i 9000 piedi di altezza. Io non riesco ad afferrare i caratteri che distinguono questa specie dall’A. sub- alaris, Sharpe. Il pergolato, o luogo di sollazzo di questo uccello è stato descritto dal Goodwin e dal De Vis, dal quale traduco le seguenti notizie : « Il pergolato dell'A. macgregoriae si allontana notevolmente da quelli a gal- leria con volta fatti da altre specie. Intorno ad un arboscello, crescente sul fianco di una ripa, viene fatta una costruzione circolare con un ammasso di ramoscelli e di muschi, ed avente il diametro di 45 pollici, e pareti perpendicolari che si ele- vano da nove pollici a due piedi; i muschi sono così copiosi da nascondere gli altri materiali. Sulla parte superiore un canale circolare, profondo nove pollici, separa l’arboscello dall’orlo della costruzione ; il muro esterno ha nove pollici di spes- sore ed altrettanti il muro interno, ossia la parte elevata centrale sulla quale sorge l’arboscello. Intorno all’arboscello, fino ad una notevole altezza dalla piattaforma, sono infissi ramoscelli che formano un riparo contro l’avvicinarsi dei nemici dall’ alto. La piattaforma superiore è il luogo destinato ai sollazzi degli uccelli; ed ivi si possono vedere parecchi individui dei due sessi inseguirsi girando intorno all’arboscello. Pare che i materiali per le costruzioni siano scelti e trasportati dai maschi alle femmine, le quali soltanto farebbero da architetti ». (725) Aeluroedus stonei, SHARPE. Aeluroedus stonei, De Vis, Ann. Rep. Brit. New Guin. p. 62 (1890) (Mount Belford at 4000 feet) — Id., Colon. Papers, no. 103, p. 116 (1890). — Id., Ibis, 1891, p. 40. Non avendo potuto inserire nelle pagine precedenti tutte le citazioni di un mio recente lavoro intorno alla terza Collezione Ornitologica fatta nella Nuova Guinea Orientale dal Loria, credo opportuno di aggiungerne qui due, che si riferiscono a specie di maggior interesse : (10) Machaerorhampus alcinus, WesTERM. Machaerorhamphus alcinus, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 799 (Kalo) (1891). « © ad. Iride giallo-arancio ; becco nero; piedi giallo paglia, verdognolo. Si nutre di pesci, Nome volgare Kino » (Loria). (86) Gircus spilothorax, SaLvap. Circus spilothorax, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. (2) X, p. 800 (1891). Il Loria ha inviato un esemplare, il secondo che si conosca, di questa rara specie; disgraziatamente esso manca (ed è il solo in tutta la collezione) del cartellino, e perciò ignoro la precisa località, nella quale è stato raccolto ; esso è similissimo al tipo, ma ha la tinta nera delle parti superiori e delle macchie longitudinali sulla gola e sul petto meno cupa. [118] SEA) î r ” dd 9° ù, PRU È PA I PAS LAN RARO AIA De Ù Vi I Lu % Ù à e dA È VR f tà) “ei IA) Di iL OT ni | ra crsdagote ciatsesipvnbate mjerotetsasiri iabeiol Mitac agra Ditelo ui crtmsentesbiei spettrale mariosemzi eater al OIALOCORa intel dI STO tIREI prepelti aintorar acanto eriaatite at arntatoeistota” dinio gra cinierare pisimiere. eri bordi 4 Mida dè inpersi aloratal sroso. TEC CONO [pttetetoiefefefedringoinioo Docntett SRO DOGO Rtartrera’ol'eseresatetor regna to@dr e sarat DULOCROI egener piperita trctepmsctere retata Siino etottr ea egeta DO Di Misti argini teit di conv ve nori sseforol essre jurefaroi ese a asaverne POET oper dirigo emelo/orre viole eierer entri aatimeccrisosota prode a tireeralto narrate esere 168 DONDOLCIOI Tha COCCOCCHROSE AGNA COCOCOnnESI DoS sata aarete aiala telato pimia dia! COCORAERCURSEN nile 'aram siero re etero Dalton Doo ROGO prep mi pasiniaepapri x ine parbivral ettari aree Materne. 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CRONO CIIIOE vini RODCCORO DOGCOCE meicemnie ei Mae rete nOi etelpie st Met serere Ò COCCOCCONONDEnOO piripielaliraretbisteiore: ; siate ala nie nino » ì ” RACRCOCO pel ahal'eselo le sat siete a SR Pe ati st0 tn, ore Do Dona COCCOCODA DOO DOCCCCOSIOROONI her niet i apeie ehe eee OCOCDOCOONONI al bieio afelate ciel UO0O DODDOS DOCOnO Enicinioo[ tb] erviesaloLpipcosiate eri IND COOOCOOIO0I CCC CORSO cea irdb DONOUOCONTO MEN ARSA DORSO BROCONDOCO DO ULCDOCO KOOI e GROC RIESCO CS SONO. 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DUOCOCCcONSA DOODCOO UUGOCDOGOSO DSDCON NOAA CONCDOOCONNONT AREA DODCRCSONO DODnI COOOCOCOSSSA DOCCOCOS UDOOODCRCREne CREDOCOCSOCO PUBSROOASA DOGCOSORAA DOCOCOCSO CCCOUONDODACRASSRA no apial fot oio DOCO nata OSOCODOCHO EDORORE volato BECOCCONCOCO MI LLRI pe'8164i diece.o SR SNCACISSORO CRCDODISCOCO dare SOCCI OOCOC0O INBSOCODO e setareliio!e Qual Ge! pi sei albe CODDDDOGCO sd ESSSOGOCCO DDCOCODCOCONT DOCONOCODGONOnE DODCOO DOC MOCCOCOOCOGSSSAA COCCOLCORORCE CCCOLOGOCNOE NOOO Cee 00 DOCOCOCOnI TRA A der 0 Gipre.dio) ALBI PIG cbio! sd sieve a S!via. pi sò, UOCONDCCOChEe COCOCONOOOGEN SEBCO werner rt DODGOSOCOGOA UR SLOCOCOOCON ON NANA RARA ” OCCRCOCOONDE DOCOCOOGAA CRUODODOSSO DOCOSSOORA sleth nio a UDCOOCOOOCOBSAnRSBARA DUSOCSDO COCOCOLOGOnAA* ROCODONAO ces UDDODONONANTn”e VOCDOODOCO CENONE LU LCOO ner nnenent PM OLt Osterie e dA CODCOODEO UNECOSCHE Sreteto vi @, sloi esoso le. 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