fp, ee AO Eh Oe wv i +3 pi \ si a ì Sg “i + Cie = EP abe? ®» « ¥ ry ae -_ “ye RAG na, CPSI I E TI HARVARD UNIVERSITY. LIBRARY OF THE MUSEUM OF COMPARATIVE ZOOLOGY. YAS Dy camdbor ALE Hi 3 : | x MET I | 7 LIT. ® È A, Le), vi NE i a i Vs DM SANO i O | ee n ; it My oe Di a 1 vi È È i ; i Li) yi x nu DT, PI il i, Mi (1) VR IA ome Ì Ù | 4 Aw È 4 , i Ù Ye i Wire i inh DOT CASI ‘ine 9 a an Li N +4 7 i 1 * eR, sii A a : : | a 4 Di; di ij me?) yi ee hi O ANO vio 1886-87 ANNALI DEL MUSEO CIVICO STORIA NATURALE CR oD EG NOV A ... PUBBLICATI PER CURA DI - G. DORIA E R. GESTRO SERIE 2.7, Vol. III (XX) INDICE T. Satvaport. — Elenco degli uccelli italiani . . ... . Pag. 5-331 GENOVA ‘ TIPOGRAFIA DEL R. ISTITUTO SORDO-MUTI ANNALI DEL MUSEO CIVICO STORIA NATURALE DI GENOVA Serie 2.2, Vou. III (XXIII) af # 7 ae de DI, 7 Midi are vel ia e ey ; ti e : Le POLTI TO no ti n ina He \ È 7 14 IT) \ a 0) TE. Pi CR Noe dae j yi fa si ve me as aa i cin’ hale ee ai dui me Sie i A AO 1 nali ae Aw eee Mi ui a ie up Se ‘i di a as SANA € i DIE Ng ds ai one i e. fa 310). Aaa ies i ie a 3 aaa ee 1 foe fc yay pui ie Pes pri DI TTI È NE eo ee se i a + y di ug FD KA A, Wis LE Ri VITE: aa ite RAT Ù i. x ANNALI DEL MUSEO CIVICO DI STORIANATURARLE DI GENOVA PUBBLICATI PER CURA DI Gi. DORIA « HR. GESTRO SeRI.2 Von. ill (XXIII ) GENOVA TIPOGRAFIA DEL R. ISTITUTO SORDO-MUTI 1886 ELENCO DEGLI UCCELLI ITALIANI COMPILATO DA TOMMASO SALVADORI MEMBRO DEL COMITATO ORNITOLOGICO INTERNAZIONALE La pubblicazione della Lista degli uccelli inglesi, per cura di una commissione della Unione Ornitologica Britannica (1), mi fece nascere l’idea di compilare un lavoro consimile intorno agli uccelli italiani, sembrandomi che esso potesse riuscire di qualche utilità, giacchè col medesimo avrei potuto dare un elenco degli uccelli nostrali compiuto secondo le ultime ricerche, e nel quale la nomenclatura fosse secondo i più recenti progressi della siste matica. Così ha avuto origine questo mio elenco, nel quale sono annoverate 512 specie, delle quali 428 appartengono veramente all’ Avifauna italiana, e 74, chiuse fra parentesi quadre, furono da diversi ornitologi annoverate fra le italiane per errore, 0 senza prove sufficienti. Giova notare come negli Uccelli della Fauna d' Italia, pubbli- cati da me nel 1872, fossero annoverate 414 specie, delle quali 18, per la massima parte fin d'allora indicate come dubbie , non sono più comprese fra le 428 annoverate in questo elenco, nel quale perciò sono registrate 32 specie, mancanti nel mio lavoro del 1872. (!) A List of British Birds compiled by a Committee of the British Ornithologists’ Union. London, in 8. pp. I-XXXI, 1-229 (1883). 6 T. SALVADORI Le specie che ora vengono escluse sono: . Aquila mogilnik » Wablbergi. . Micronisus gabar. . Gennaja saker. . Falco barbarus. . Carine glaux. 7. Dendrocopus leuconotus. . Phylloscopus superciliosus. Potamodus fluviatilis. 10. Anthus obscurus. 11. Ammomanes deserti. 12. Agelaeus phoeniceus. 13. Tringoides macularius. 14. Balearica pavonina. 15. Phoenicopterus erythraeus. 16. Chenalopex aegyptiacus 17. Pelecanus crispus. 18. Adelarus leucophthalmus. Le specie che ora vengono aggiunte sono : fund bo 10. i DOD la 15. —_ pt pe Dì Oe O 0 43 © TU w . Aquila maculata. . Falco punicus. Syrnium uralense. Coceyzus americanus. . Caprimulgus aegyptius. . Cypselus pallidus. . Acredula rosea. . Sitta Whiteheadi. . Cinclus melanogaster. Accentor montanellus. . Dromolaea leucopyga. . Saxicola melanoleuca. Cyanecula Wolf. . Ianthia cyanura. . Sylvia nana. . Hypolais olivetorum. 17. Hypolais opaca. 18. Aedon familiaris. 19. Budytes borealis. 20. » 21. Calandrella minor. paradoxus. 22. Pterocorys sibirica. 25. Ammomanes cinetura. 24. Phasianus colchicus. 25. Houbara Macqueeni. 26. Anser erythropus. 7. Branta leucopsis. 28. Cygnus Bewicki. 29. Querquedula formosa. 30. Sula bassana. 31. Cymochorea leucorrhoa. 32. Lomvia Troile. Un nuovo nome si troverà in questo elenco, quello di Saxi- cola occidentalis, da me dato alla forma occidentale della Mona- chella gola nera; inoltre ho creato il nuovo nome generico Jo- nocicca (invece di Hydrornia, Hartl.) pel Pollo Sultano del- l’Allen. Le 428 specie italiane possono essere divise in 5 categorie: 1. Sedentarte, che si trovano durante tutto l’anno e nidificano in qualche parte d’ Italia. 2. Migratorie estive, le quali si trovano in Italia durante l’estate e vi midificano. UCCELLI ITALIANI “a 3. Migratorie invernali, le quali passano |’inverno in Italia, ma non vi nidificano. 4. Di passaggio regolare durante la primavera e |’ autunno. 5. Avventizie, cioè di comparsa accidentale. Non essendo sempre facile di decidere in quale di queste cinque categorie una data specie debba essere annoverata, potendo ap- partenere a più d'una, essa è stata attribuita a quella categoria, cui più naturalmente spetta quale membro della Fauna Italiana. Nel quadro posto alla fine di questa introduzione è indicato con sufficiente esattezza il numero delle specie delle diverse ca- tegorie appartenenti ai singoli ordini. Tra gli ornitologi italiani quegli che, dopo la pubblicazione del mio lavoro sugli Uccelli della Fauna d' Italia, più si è oc- cupato della Ornitologia nostrana, è senza dubbio il Giglioli, il quale dedicatosi con grande amore allo studio della Fauna Ita- liana, è riuscito a mettere insieme la più bella collezione di a- nimali vertebrati italiani, nella quale meravigliosa e ricchissima è la serie degli uccelli. A lui si deve la scoperta di parecchie specie, prima non note fra le italiane, ed anche la conoscenza della più esatta distribuzione in Italia di parecchie altre. Forse sarebbe da desiderare che il Giglioli fosse più guardingo nell’ ac- cettare come italiani taluni esemplari, la cui cattura entro i nostri confini mi sembra molto dubbia. Anche recentemente, nel suo ultimo lavoro, il Giglioli annovera per la prima volta fra le specie Italiane le undici seguenti: Caprimulgus asiaticus , Chelidon cashmiriensis, Cotile obsoleta, Turdus Pallasi, Oreocinela dauma, Serinus canaria, Oedicnemus senegalensis, Aegialitis Geof- froyi, Actodromas fuscicollis, Bubulcus coromandus e Dendro- cycna javanica, la cui comparsa in Italia viene affermata, secondo me, con troppo deboli o fallaci argomenti. Così pure non saprei accettare fra le italiane, come fa il Gi- glioli, le specie proprie della Dalmazia, la quale regione, secondo ine, neppure zoologicamente può far parte dell’Italia, ed appar- tiene invece insieme colla Grecia e colle terre balcaniche alla regione orientale-meridionale d’ Europa, giacchè in Dalmazia troviamo il confine occidentale di alcune specie orientali-meri- 8 T. SALVADORI dionali, tra le quali la Sita Neumayeri, e più non vi troviamo la sola forma veramente caratteristica dell’ Italia, cioè la Pas- sera italiana, ma in quella vece la Passera domestica del resto d’ Europa. Il Giglioli nel suo recente lavoro, avente per titolo Avifauna Italica, pubblicato quando questo mio Elenco era in procinto di essere stampato, annovera 444 specie, dalle quali, oltre alle 11 specie sopramenzionate, sarebbero, secondo me, da escludere anche le 8 seguenti: Aquila nipalensis, Gennaja saker, Dendro- copus leuconotus, Sitta Neumayeri, Budytes xanthophrys, Anthus obscurus, Agelaeus phoeniceus, Pelecanus crispus. Per cui delle 444 specie annoverate dal Giglioli ne resterebbero 425, che anche io riconosco come italiane; a queste aggiungendo il Cinelvs melanogaster, la Calandrella minor e l’Anser erythropus, specie dal Giglioli non annoverate, si avrebbero appunto 428 specie italiane, quante io ne ammetto in questo mio Elenco. Rispetto alla nomenclatura, quella usata dal Giglioli non è sempre quella stessa adoperata da me; mi duole che i limiti di questo mio lavoro non mi abbiano concesso di dare le ragioni delle differenze. Oltre al Giglioli, hanno contribuito ai recenti progressi della ornitologia italiana principalmente il Ninni coi suoi Materiali per una Fauna Veneta, VI, Aves, pubblicati negli Ald del R. Ist. Veneto, il Ferragni colla sua Avifauna Cremonese, Cremona, 1885, ed il De Romita coll’ Avifauna Pugliese, Bari, 1884. Uno dei fatti più importanti e singolari relativi all’ Ornitologia italiana è stata la recente scoperta di una nuova specie di Picchio Muratore (Sita Whitehead: , Sharpe) sulle montagne della Corsica per opera dell’ inglese Mr. J. Whitehead. L’ indole di questo Elenco non richiedeva una completa sino- nimia, neppure degli Autori italiani, e quindi mi sono limitato a citare per clascuna specie le opere principali che trattano degli Uccelli Italiani in generale, cioé: Savi, P., Ornitologia Toscana (1827-1831). Bonaparte, L., Iconografia della Fauna Italica, Uccelli (1832-1841). UCCELLI ITALIANI 9 Bertoni, E., Storia naturale degli Uccelli che nidificano in Lombardia (1865-1871). SaLvapori, T., Fauna d'Italia, Uccelli (1872). Savi, P., Ornitologia Italiana, vol. I (1878), II (1874), HI (1876). GieLioLi, E., Catalogo degli Uccelli osservati in Italia (nel Fasc. I della Iconografia, 1879). GieLioLi, E., Iconografia dell’ Avifauna Italica (Fasc. I-XXX, 1879-1886, continua). GicLioLi, E., Elenco delle specie di Uccelli che trovansi in Italia stazionarie o di passaggio, colle indicazioni delle epoche della nidificazione e della migrazione (Annali di Agricoltura, 1881, num. 36). GigLioLI, E., Avifauna Italica. Elenco delle specie di Uccelli stazionarie o di passaggio in Italia colla loro sinonimia volgare e con notizie più specialmente intorno alle migrazioni ed alla ni- dificazione, 1886. Tra le opere citate ho voluto comprendere anche quella del Bettoni, perchè, sebbene tratti degli Uccelli di una sola provincia, è notevole per la bellezza delle tavole che l’ adornano, senza dubbio le più belle che siano mai state pubblicate in Italia. Alle citazioni di dette opere, indicate rispettivamente con Savi, Bp., Bett., Salvad., Savi O. I, Gigl. Cat., Gigl. Icon., Gigl. El., Gigl. Avif., ho creduto di dover aggiungere quella della grande e più recente opera intorno agli Uccelli d’ Europa, pubblicata dal Dresser col titolo: A History of the Birds of Europe, in otto volumi (1871-1881). Come nella lista inglese, nelle citazioni del Systema Naturae del Linneo, il nome specifico è stato stampato con la iniziale majuscola tutte le volte che Linneo così ha fatto, avendo egli usato di distinguere in quel modo dagli aggettivi i nomi specifici sostantivi, sovente corrispondenti ai nomi volgari. Nei casi, pur troppo frequenti, nei quali il nome specifico Lin- neano è stato elevato a nome generico, ho citato tanto il Systema Naturae di Linneo, quanto l’opera nella quale per la prima volta s'incontra il nome ora usato. 10 T. SALVADORI Rispetto alla classificazione io non ho potuto adottare quella seguita nella Lista inglese, che è una modificazione di quella dell’ Huxley, fatta e promulgata dallo Sclater nel Momenclator Avium Neotropicalium (1873) e da lui chiarita nel giornale ‘The Ibis , 1880, pp. 340-350, 399-411. La classificazione degli uccelli pur troppo è cosa difficilissima e, ad onta dei recenti la- vori anatomici dell’ Huxley, del Garrod, del Forbes e di altri, essa riposa ancora su basi incerte, per cui gli Ornitologi non sono d'accordo sul numero e sulla disposizione degli ordini, e neppure sulle forme che debbono essere considerate come le più elevate. Per causa di queste incertezze, ed anche per la difficoltà di far comprendere le recenti classificazioni ornitologiche a chi non è andato fino a fondo nello studio delle medesime, ho stimato più conveniente di attenermi, con poche modificazioni, a quella seguita da me negli Uccelli della Fauna d’ Italia, la quale se non altro, ha il merito di essere chiara, per quanto in parte artificiale. In questo lavoro, seguendo |’ esempio della Lista inglese, ho cercato di dare il significato, |’ etimologia e |’ origine dei nomi generici e specifici, la quale cosa non solo ha una certa impor- tanza pel rispetto filologico, ma completa anche la conoscenza della storia delle singole specie. Per questa parte ho trovato grande aiuto nelle note etimologiche che si trovano nell’ opera The Coues check List of North American Birds, Boston, 1882, e specialmente nella Lista inglese per opera di Mr. H. T. Wharton, essendo molte le specie di uccelli comuni all’ Italia ed all’ Inghil- terra; tuttavia ho dovuto fare lunghe e pazienti ricerche negli an- tichi autori(!), sia perchè talora nella lista inglese mancava l’etimo- logia, o quella data dal Wharton non sempre mi sembrava esatta, e sia perchè ho dovuto aggiungere tutte quelle dei nomi delle specie italiane, mancanti in Inghilterra, le quali non sono poche. Lo stesso Wharton mi ha gentilmente aiutato in queste ri- cerche ed a lui io debbo vivissimi ringraziamenti, come pure al (!) Faccio qui notare {che ;discorrendo del Libro * De Avibus, del Gesner, io ho citato 1’ edizione di Francoforte del 1517. UCCELLI ITALIANI ll Prof. Alfred Newton, dell’ Università di Cambridge in Inghil- terra, il quale mi ha grandemente aiutato nel risolvere punti oscuri e difficili della nomenclatura. Infine io debbo grande obli- gazione al mio collega Prof. Vincenzo Papa, il quale ha voluto adoperarsi intorno alla ortografia delle parole greche. QUADRO DEGLI UCCELLI ITALIANI Da cala & a [5 3 a E » 46 » 46 >» 4 > eA » 47 » 48 » 48 » 48 » 48 » 49 » 49 » 49 » 49 » 50 » 50 » 51 > io > Dl » 92 » 52 - 1408 » 54 > 9 SS) » 55 » 55. » 56 » 56 » 56 » 56 SUI >» DI » 57 » 58 UCCELLI ITALIANI 32. Circus cyaneus. — Albanella reale Pag. 33. Circus Swainsoni. — Albanella pallida » Sottordine ACCIPITRES NOCTURNI > Famiglia STRIGIDA - - |... > GeneresSrmmenn: coils: N et gers Ae UE Me > 34. Strix flammea. — Barbagianni . . . . » Famiglia ASIONIDA » Genere SyRNIUM. PRA RE AIR » 35. Syrnium aluco. — Gufo selvatico » 36. Syrnium uralense. — Gufo degli Urali » GENEPEESTENTAME TI I Le es » (13) Surnia ulula. — Ulula . » Genere NycrALa SI Rate » 37. Nyctala Tengmalmi. — Civetta capo grosso » Genere CARINE . E 1: » 38. Carine noctua. — Civetta . 3 » (14) Carine glaux. — Civetta meridionale . » Genere GLAUCIDIUM . . . . ah » 39. Glaucidium passerinum. — Civetta nana. » GeneregBuBof. arena 5 » 40. Bubo ignavus. — Gufo reale . » (15) Bubo ascalaphus. — Gufo egiziano » Genere Asro MD » 41. Asto otus. — Gufo comune . . . » 42. Asio accipitrinus. — Gufo di padule . > GOnGrenscUrs ig at e Fe » 43. Scops giu. — Assiolo » Ordine PICARIAE . : Sottordine Z YGODACTYLA > Famiglia PICIDA > Genere Gecinus . AM SE : > 44, Gecinus viridis. — Piechio verde » 45. Gecinus canus. — Piechio cenerino. » Genere Picus. STIRO ee 3 » 46. Picus martius. — Picchio nero . » Genere Denprocopus . ....... > 47. Dendrocopus major. — Picchio rosso maggiore » 48. Dendrocopus medius. — Picchio rosso mezzano » 49. Dendrocopus Lilfordi. — Piechio del Lilford . . » (16) Dendrocopus leuconotus. — Piechio a dorso bianco. » DI). Dendrocopus minor. — Piechio rosso minore . > > co Sa JI aL A > Ge or: oe 16 T. SALVADORI Genere Picorpes. . . , Sh è oa 51. Picoides tr ‘dice tin _— Picchio tridattilo Genere Iynx. . . SUONA 52. Iyna e Porcicollo;... ie pei cay. stv eyes) s 3s Famiglia CUCULIDA cile 95 2 ere cy cs Generei@ucuncsiy i. et cea ees cc -u saets aeies 53. Cuculus canorus. — Cuculo Genere CoccysTEs ae aes E 54. Coccystes glandarius. — ee a ciuffo ; Genere Coccyzus DD. Coccyzus americanus. — Cuculo americano . 56, Coccyzus CT — Cuculo americano da- gli occhi rossi Sottordine ANISODACT YLE - Famiglia CORACIIDA. Genere CoracIas SOR da ne SAN DT. Coracias garrula. — Guistdars marina . Famiglia MEROPIDA. Genere Merops . . . 58. Merops apiaster. — Gruccione 59. Merops persicus. — Gruccione egiziano (17) Merops viridissimus. — Gruccione verde . . . Famiglia ALCEDINIDA » -.......- Genere Atcepo . . ana bi 60. Alcedo ispida. — Martin reagito SARI Genere CeryLE . . . ART mae oe) (18) CeryleZrudis. — Mai BENI bianco e nero. Hamglia URUPIDAG 62 e Aa Genere. Upupa =. .- RA AA, 61. Upupa epops. — i Sottordine HIANTES. . . . .. Famiglia CAPRIMULGIDA .-....-.... Genere CAaPRIMULGUS . . . 62. Caprimulgus europaeus. — Succiacapre . . : 63. Caprimulgus ruficollis. — Sueciacapre dal collo rosso. ROTA Teo ee 64. Caprimulgus aeg UL — PIRA isabellino. (19) Caprimulgus asiaticus. — Succiacapre asiatico Famiglia CYPSELIDA . . . . , Garens CypsELUs . . “n 65. Cypselus melba. — bidone n ~I ~1 | -] -—] =I Ce ~l nl <1 ~I «I UCCELLI ITALIANI 66. Cypselus apus. — Rondone . . . . 67. Cypselus pallidus. — Rondone pallido Ordine PASSERES . ib Sottordine OSCINES . RL 3 Sezione OSCINES LATIROSTRES . Se Famiglia HIRUNDINIDA . . . ..... Genere CueLIDON 68. Chelidon urbica. — Baletiet sey Ne Pe sory (20) Chelidon cashmiriensis — Balestruccio del Gassents Genere Hrrunpo. . . . ARA GIRA 69. Hirundo rustica. — eee = (21) Hirundo Savignyi. — Rondine egiziana . 10. Hirundo rufula. — Rondine rossiccia . Genere BigLIs SATO GLA, tae 71. Biblis rupestris. — Rowdine montana . (22) Biblis obsoleta. — Rondine montana minore Genere Corie . ae 72. Cotile riparia. — Topino. 5 Famiglia MUSCICAPIDA Genere Muscicapa . 3 ; (3. Muscicapa grisola. — Pigiutocho Genere FicepuLA . cio a 74. Ficedula atricapilla. — Balia nera 75. Ficedula collaris. — Balia dal collare Genere ERYTHROSTERNA . . . . . SIE (6. Erythrosterna parva — Pigliamzionalio pettirosso . Famiglia AMPELIDA - Genere AMPELIS . FREE 77. Ampelis garrulus. -- Beccofrusone. Sezione OSCINES DENTIROSTRES . Famiglia LANIIDA - Genere Lantus . diy vel : 78. Lanius excubitor. — Averla maggiore 79. Lanius meridionalis. — Averla meridionale. 80. Lanius minor. — Averla cenerina . 81. Lanius collurio. — Averla piccola . 82. Lanius auriculatus. — Averla capirossa . Sezione OSCINES ACUTIROSTRES Famiglia PARIDA - Genere ReauLus. . . . . . Polini EAT 83. Regulus cristatus. — des : Ann. del Mus. Civ. di St. Nat. Serie 2.2, Vol. III. (15 Gennaio 1887) 81 82 82 Do go n 0 © SOAK F 90 18 T. SALVADORI 84. Regulus ignicapillus. — Fiorrancino . Genere AEGITHALUS : 85. Aegithalus an — ER A Genere PanuRUS 86. Panurus biarmicus. — RR Genere AcREDULA . 87. Acredula caudata. — Goaltugnels FORI 88. Acredula rosea. — Codibugnolo roseo. 89. Acredula Irbyi. — Codibugnolo grigio Genere Parus 5 TOTI E 90. Parus caeruleus. — Cinciarella È (23) Parus cyanus. — Cinciarella di Siberia . 91. Parus major. — Cinciallegra. 92. Parus ater. — Cincia mora . 93. Parus palustris. — Cincia bigia. 94. Parus borealis. — Cincia boreale . 95. Parus lugubris. — Cincia dalmatina . Genere LoPHOPHANES . TAR a E 96. Lophophanes cristatus. - Cincia col ciuffo . Famiglia SITTIDA . Genere Sirta. AA ae ee tee 97. Sitta caesia. — Picchio muratore . (24) Sitta Neumayeri. — Picchio muratore dalmatino 98. Sitta Whiteheadi. — Piechio muratore corso . Sezione OSCINES CURVIROSTRES Famiglia CERTHIIDA Genere T1cuoproma ye be Lael ig 99. Tichodroma muraria. — Picchio murajolo . Genere CERTHIA . SOR ricavato 100. Certhia familiaris. — aida alpestre 101. Certhia brachydactyla. — Rampichino . Sezione OSCINES SUBULIROSTRES Famiglia TROGLODYTIDA Genere TrocLopyTESs . : 102. Troglodytes IA _ eer : Famiglia CINCLIDA Genere CincLus . : : 103. Cinclus merula. — Micro RIST : 104. Cinelus melanogaster. — Merlo acquajolo pancia nera Famiglia TURDIDA Sottofamiglia ACCENTORINAE. 92 96 96 100 100 100 100 101 101 101 UCCELLI ITALIANI 19 Generel ACORNUORES tyr) aoe I wee ay teh be ge e bag: LOL 105. Accentor collaris. — Sordone . ...... » 101 106. Accentor modularis. — Passera scopajola . . . » 102 107. Accentor montanellus. — Passera scopajola asiatica » 102 Sottofamiglia TURDINAE. . ... . . +. + +. >» 103 Genere Turpus . . . . . LI e SOS 108. Turdus viscivorus. — Tordela. Ws Cu Ge eee RE; 109. Turdus musicus. — Tordo ....... . » 103 110. Turdus Swainsoni. — Tordo di Swainson. . . » 104 (25) Turdus nanus. — Tordo nano. . . . . . . » 104 (26) Turdus olivaceus. — Tordo olivaceo . . . . . » 105 111. Turdus iliacus. — Tordo sassello. . +... +. » 105 112. Turdus obscurus. — Tordo oscuro. . . . . . » 106 113. Turdus pilaris. — Cesena . . . . . . .-. » 107 (27) Turdus migratorius. — Tordo migratore . . . » 107 114. Turdus fuscatus. — Cesena fosca . . . . . . » 107 (28) Turdus Naumanni. — Cesena di Naumann . . » 108 115. Turdus atrigularis. — Tordo di gola nera. . . » 109 (29) Turdus ruficollis. — Tordo di gola rossa . . . » 109 (30) Turdus barbaricus. — Tordo di Barberia . . . » 110 Genere ORROCINCE Anges] to ae se tut, eee ATO 116. Oreocinela varia. — Tordo dorato. . . . . +. » 110 (31) Oreocincla dauma. — Tordo dorato indiano . . » 111 Conere UEuRDUnUS eae oem.) n pin A (32) Turdulus sibiricus. — Tordo di Siberia. . . . » il Genere MERULA . . . Pula Weave ge eee JI 117. Merula nigra. — Sito, An. seta IZ 118. Merula torquata. — Merlo col petto ito SARE eed! 4 Genere MontICOLA . . . . ER ve A N FR e Eble 119. Monticola cyanus. — Pasta solitaria! 72) 3,» LS 120. Monticola saxatilis. — Codirossone . . . . . » 114 Genere ROMODREA CI i RI LE 121. Dromolaea leucura. — Monachella nera. . . . » 114 122. Dromolaea leucopyga. — Monachella testa bianca. » 115 Genere :SAZICOLA I e a na EST en ae ee 5, 123. Saxicola leucomela. — Monachella chi dorso nero » 115 124. Saxicola melanoleuca. — Monachella bianca e nera » 116 125. Saxicola occidentalis. — Monachella gola nera . » 116 126. Sazicola stapazina. — Monachella. . . . . . » 117 127. Saxicola oenanthe. — Culbianco . . . . . . » 118 (33) Saxicola isabellina. — Culbianco isabellino. . . » 118 Cenere, PRATINGOUAPAIS rita) we ede it ae IO T. SALVADORI 128. Pratincola rubetra. — Stiaccino 129. Pratincola rubicola. — Saltinpalo. . Genere RuTICILLA . . Su a 130. Ruticilla phoenicurus. — Gearon 151. Ruticilla titys. — Codirosso spazzacamino. Genere CyanecuLa . 152. Cyanecula Wolfi. — Pett? azzurro idea 133. Cyanecula svecica. — Pett’azzurro orientale . Genere CALLIOPE. Ans : AI (34) Calliope calano _ Calliope Genere IANTHIA . Lear Ser 154. Lanthia cyanura. — Cao e Genere ‘ErirnACU8 . . . + SME 155. Hrithacus rubecula. — Bisio : Genere Luscinia. 136, Luscinia vera. — Rusignolo . 137. Luscinia philomela. — Rusignolo maggiore Sottofamiglia SYLVIINAE. Genere SyLvIA A ATE) 138. Sylvia salicaria. — Beccafico 139, Sylvia atricapilla. — Capinera. 140. Sylvia nisoria. — Bigia padovana. 141. Sylvia orphaca. — Bigia grossa 142. Sylvia curruca. — Bigiarella 143. Sylvia rufa. — Sterpazzola . : SPE 144. Sylvia conspicillata. — Sterpazzola di SI 145. Sylvia nana. — Sterpazzola nana . 146. Sylvia subalpina. — Sterpazzolina. 147. Sylvia melanocephala. — Occhiocotto. Genere MeLIzoPHILUS SEE ; 148. Melizophilus undatus. — Moda ; 149. Melizophilus sardus. — Magnanina sarda . Genere PuyLLoscoPus . at: HR e Ei (35) Phylloscopus serale — Lui forestiero . 150. Phylloscopus sibilator. — Lui verde . 151. Phylloscopus trochilus. — Lui grosso 152. Phylloscopus collybista. — Lui piccolo . 153. Phylloscopus Bonellit. — Lui bianco. Genere Hypotats. LIO 154. Hypolais icterina. — Canepino maggiore 155. Hypolais polyglotta. — Canepino . : 156. Hypolais olivetorum. — Canepino degli oliveti di dp HH i pd da a NS) NS TNT NT NT NITRO OS oo OF Ot ut dp B do i UCCELLI ITALIANI 21 157. Hypolais pallida. — Canepino pallido . . . Pag. 136 158. Hypolais opaca. — Canepino opaco . > 137 Genere AcROCEPHALUS . : ; IRE Ra gear Lo 159. Acrocephalus palustris. — o verdognola » 137 160. Acrocephalus streperus. — Cannajola. . . . » 138 161. Acrocephalus arundinaceus. — Cannareccione. » 138 Genere Poramopus . O a » 139 162. Potamodus luscinioides. — Salciajola. » 139 (36) Potamodus fluviatilis. — Salciajola fluviatile . riod Genere LocusTELLA . È : ; » 140 163. Locustella naevia. — Holacaglio rannclistlnts » 140 (37) Locustella lanceolata. — Forapaglie lanceolato . » 140 Genere CALAMODUS . RAR a SASSARI POI RETTA » 141 164. Calamodus schaenobaenus. — Forapaglie » 141 165. Calamodus aquaticus. — Pagliarolo . » 142 Genere Luscrniona . ... è; è «> is >» 142 166. Lusciniola melanopogon. — For afaglio RIO » 142 Genere CETTIA : » 148 167. Cettia Cettii. — Hugo di fone , » 143 Genere AEDON. È » 143 168. Aedon ua _ 'Rucigadio a Africa, » 143 169. Aedon familiaris, — Rusignolo levantino » 144 Sottofamiglia CISTICOLINAE ...... » 144 Genere CISTICOLA wet » 144 170. Cisticola cursitans. — Beccamoschino » 144 Famiglia MOTACILLIDA » 145 Genere MoraciLLa . . . : >» 145 171. Motacilla alba. — Bui È » 145 172. Motacilla lugubris. — Ballerina nera » 145 173 Motacilla sulphurea. — Ballerina daga » 146 Genere BupyTEs . el >» 146 174. Budytes campestris. — Gi testa on » 146 175. Budytes flavus. — Cutrettola gialla . >» 147 176. Budytes borealis. — Cutrettola boreale. >» 147 177. Budytes cinereocapillus. — Cutrettola capo-cenerino » 148 178. Budytes Feldeggi. — Cutrettola capinera . >» 148 179. Budytes paradoxus. — Cutrettola capinera coi sopraccigli bianchi . aie wre ope 149 (38) Budytes xanthophrys. — eunetola capinera coi sopraccigli gialli . » 149 Genere AnTHUS . . . . Maia » 150 180. Anthus trivialis — ORA : » 150 22 T. SALVADORI 181. Anthus pratensis. — Pispola . 182. Anthus cervinus. — Pispola gola rossa . 183. Anthus spinoletta. — Spioncello. 3 (39) Anthus obscurus. — Spioncello settentrionale. 184. Anthus campestris. — Calandro. 185. Anthus Richardi. — Calandro maggiore Sezione OSCINES SCUTELLIPLANTARES . Famiglia ALAUDIDA Genere ALAUDA . a ai 186. Alauda arvensis. — Lodola . Genere LULLULA . 2 SIR è 187. Lullula arborea. — Tottavilla 3 Genere GALERITA x a 188. Galerita cristata. — ii Genere CALANDRELLA 3 7 189. Calandrella irdchyduehyia _ Gila 190. Calandrella pispoletta. — Pispoletta . 191. Calandrella minor. — Calandrella minore . Genere ParLasia (nelle correzioni, p. 303, PrEROCcoRYS) . 192. Pallasia (nelle correzioni, p. 303, Pterocorys) sibirica. — Lodola siberiana. Genere MELANOcORYPHA : 2 193. Melanocorypha calandra. — Galia 194. Melanocorypha yeltoniensis. — Calandra nera Genere Purrammus (nelle correzioni, p. 303, Orocorys) . 195. Philammus (nelle correzioni, p. 303, Otocorys) alpestris. — Lodola gola gialla . Genere AxmmMomanESs . : . E: (40) Ammomanes deserti. — ‘aaa dal dei 196. Ammomanes cinctura, — Lodola del deserto minore Genere ALAEMON. AT a TAL (41) Alaemon alaudipes. — Lo. ta -CUrvo. Genere CERTHILAUDA SE (42) Certhilauda Duponti. — Lisdols del Dupont! Sezione OSCINES CONIROSTRES . Famiglia FRINGILLIDA ‘ Sottofamiglia EMBERIZINAE. Genere PLECTROPHANES. i 197. Plectrophanes a se Zigolo di Li Genere PLECTROPHENAX i SII OE, ate 198. Plectrophenax nivalis. — Zigolo della neve Genere Euspiza . 199. 200. UCCELLI ITALIANI Euspiza melanocephala. — Zigolo capinero . Euspiza aureola. — Zigolo dal collare . Genere MILIARIA. 201. Miliaria projer. — Strillozzo Genere EmBERIZA . . 202. 203. 204. 205. 206. 207. 208. 209. 210. 211. Emberiza citrinella. — Zigolo giallo È Emberiza cirlus. — Zigolo nero. Emberiza hortulana. — Ortolano . Emberiza caesia. — Ortolano grigio . Emberiza cia. — Zigolo muciatto . Emberiza leucocephala. — Zigolo golarossa Emberiza rustica. — Zigolo boschereccio Emberiza pusilla. -- Zigolo minore Emberiza schoeniclus. — Migliarino di padule Emberiza palustris. — Passera di padule . Sottofamiglia FRINGILLINAE . Genere Passer Passer en — Passera europea . 212, 213. Passer Italiae. — Passera . . . 214. Passer salicicola. — Passera sarda . 215. Passer montanus. — Passera mattugia . Genere PeTRONIA ee ae 7 216. Petronia stulta. — Pasgara lagia . Genere CoccorHRAUSTES . .. . 217. Coccothraustes vulgaris. — Frosone Genere MontirrinGILLA . . + sg saio aa, SE 218. Montifringilla nivalis. — Ree ello alpino Genere FRINGILLA 219. Fringilla coelebs. — Fempuello: 220. Fringilla montifringilla. — Peppola. Genere LicurInus : : 221. Ligurinus chloris, — werden: Genere CHLOROPTILA 222. Chloroptila citrinella. — SENI : Genere CuaRYSOMITRIS 223. Chrysomitris spinus, — Lucarino . Genere CARDUELIS Carduelis elegans. — Wanielliro PORE teh Bas 224, Goenerenorrinus ye Oa UM 225. Serinus hortulanus. — Verzellino . (45) Serinus canaria. — Canario. . .-. Genere CANNABINA . Pag. 161 » 162 » 162 » 163 » 163 » 163 >» 164 » 164 » 164 » 165 » 165 » 166 >» 166 >» 167 » 167 » 167 » 167 » 168 » 168 » 169 » 169 » 170 » 170 >» 170 » 171 > da >, Ik >» ial x 172 » 172 » 172 >» 173 >» 13 >» 174 >» 174 » 174 >» 174 » 175 » 175 » 176 >» 176 24 T. SALVADORI 226. Cannabina linota. — Fanello 227. Cannabina flavirostris. — Fanello nordico . Genere AEGIOTHUS ER a 228. Aegiothus linaria. — Organetto. 229. Aegiothus rufescens. — Organetto minore . Sottofamiglia LOXIINAE . . Genere PyRRHULA a : 230. Pyrrhula europaea. — Giuffolotto . (44) Pyrrhula major. — Ciuffolotto maggiore Genere BucanETES . . ane 231. Bucanetes phage: _ Trombettiers: Genere CARPODACUS. . . . 7 232. Carpodacus saio — ‘Cinffolotto setae - Senato PIntconay. 0° x a 8 233. Pinicola een _ Cinffolotto Foe pinto ‘ Genere Loxta . 234. Loxia A —_ ione delle a 235. Loxia eurvirostra. — Crociere . 236. Loria bifasciata. — Crociere fasciato Sezione OSCINES CULTRIROSTRES. Famiglia ICTERIDA. Genere AGELAEUS 0. i aa Gils ie i (45) Agelaeus phoeniceus. — Ittero ane ali rosse Famiglia STURNID AG Genere STURNUS . 5 : 237. Sturnus vulgaris. — Sti : 238. Sturnus unicolor. — Storno nero . Genere Pasror 239. Pastor roseus. — Storno roseo . Famiglia ORIOLIDA- Genere ORIOLUS . È 240. Oriolus galbula. — Biloido Famiglia CORVIDA . Genere PyRRHocoRAx . . . . Da oS 5 241. Pyrrhocorax graculus. — cree SOI 242. Pyrrhocorax alpinus. — Gracchio. Genere Corvus Le Byuwen cial Ge 243. Corvus corax. — Corvo imperiale. 244. Corvus frugilegus. — Corvo . 245. Corvus corone. — Cornacchia nera . 246. Corvus cornix. — Cornacchia UCCELLI ITALIANI Genere CoLoeus . 3 3 247. Coloeus monedula. — * Tiacsola Genere NucrrraGa acts Ss CIA 248. Nucifraga caryocatactes — Nottialala : Genere Pica 249. Pica rustica. — Gazza. . . . . + Genere GARRULUS. di 250. Garrulus RA _ Ghiandaa Ordine COLUMBAE Famiglia COLUMBID4 Genere CoLumBA . RO : 251. Columba palumbus. — Gao 252. Columba oenas. — Colombella . 253. Columba livia. — Piccione selvatico . Genere TurtUR . . . 254. Turtur communis. — Tortora (46) Turtur risorius. — Tortora col-collare . Ordine GALLINAE Famiglia PTEROCLIDA?. Genere SvRRHAPTES. MY Ste 255. Syrrhaptes paradoxus. — Sirratte . Genere PrEROCLES A 256. Pterocles alchata. — Giindulet (47) Pterocles arenarius. — Ganga . Famiglia PHASIANIDA - Genere PHASIANUS Ira e 257. Phasianus colchicus. — Fagiano Famiglia TETRAONIDA Genere LacoPus . 3 5 258. Lagopus mutus. — Dona bianca. Genere UroGALLUS . IM stata 259. Urogallus vulgaris. — Gallo cedrone. Genere TerRAO È ; ; 260. Tetrao tetrix. — Fagiano di monte Genere Bonasa ca He es Ae 261. Bonasa betulina. — Francolino di monte Famiglia PERDICIDA. Genere FRANCOLINUS ae aes 262. Francolinus vulgaris. — Faaficolino : Genere CaccaBrs. Pag. 188 » 188 » 189 >» 189 » 189 >) 189 » 190 » 190 » 190 » 190 » 190 21 191 a) VISIT oe LOT » 192 alge a 192 » 193 » 193 » 193 >» 195 » 194 » 194 » 194 » 195 ey GS 18s » 196 » 196 » 196 >» 196 » 196 se 97 » 197 > E » 197 » 198 » 198 » 198 » 198 26 T. SALVADORI 263. Caccabis saxatilis. — Coturnice . . . . . Pag. 199 (48) Caccabis chukar. — Ciukar . 264. Caccabis rufa. — Pernice. 3 Pee 265. Caccabis petrosa. — Pernice di Sardegna . Genere PERDIX 266. Perdix cinerea. — Starna. . . . . Genere CoruRrNIX 267. Coturnix communis. — Quaglia . Famiglia TURNICIDA Genere GR WEx. o e Le ake ees ; 268. Turnix sylvatica. — Quaglia tridattila 3 Ordine GRALLATORES Sottordine LIMICOLMA . . + Famiglia OTIDIDH.......-. Genere Otis . . . RO RAT 269. Otis tarda. — Oiatda 3 270. Otis tetrax. — Gallina pratajola Genere HouBARA. . . . . 271. Houbara undulata. — Gane E 272. Houbara Macqueeni. — Oubara asiatica. Famiglia GLAREOLIDA ....--.-....-. (Genere GLAREOLA . . a dl a era 273. Glareola Re ea —_ Beanies di mare Genere Cursortus eons , MINI 274. Cursorius gallicus. — Coni biondo . Famiglia CHARADRIIDA . Genere OEDICNEMUS . ee Ne 2, 275. Oedicnemus scolopax. — Occhione . oe (49) Oedicnemus senegalensis. — Occhione del SAC Genere VANELLUS 276. Vanellus capella. — Phat Genere Hortoprerus : cos ; 277. Hoplopterus spinosus. — PRI armata . Genere CHETTUSIA RE 278. Chettusia gregaria. — Chettusia gregaria . 279. Chettusia leucura. — Chettusia coda bianca . Genere SQUATAROLA. Zi 230. Squatarola helvetica. — Pigi Genere CHARADRIUS . aa Sert 281. Charadrius pluvialis. — Piviere 282. Charadrius fulvus. — Piviere orientale . 199 199 200 200 200 201 201 201 201 202 202 202 202 202 202 203 203 203 204 204 204 204 205 205 205 205 206 206 206 206 207 207 208 208 208 209 209 210 210 200 UCCELLI ITALIANI Genere Eupromtas . . . ee Penis tees Pag: 211 283. Hudromias maith: — Piviere tortolino. > (211 Genere AEGIALITIS . ALE » 211 (50) Aegialitis Geoffroyi. — i del Gita » 211 284. Aegialitis hiaticula. — Corriere grosso . » 212 285. Aegialitis curonica. — Corriere piccolo. . . . » 212 286. Aegialitis cantiana. — Fratino . » 213 Genere STREPSILAS . a » 213 287. Strepsilas ra _ Volfpietre >» 213 Genere HaemaTOPUS ap. ee RE A >» 214 288. Haematopus ostralegus. — Beccaccia di mare. » 214 Famiglia SCOLOPACIDA >» 214 Genere RecuRvIROSTRA. . <.<... >» 214 289. Recurvirostra avocetta. — Avocetta . >» 214 Genere HrmaNnTOPUS. . : : >» 215 290. Himantopus Sabina. —_ Cavalier d Italia. a >» 215 Genere WoBiPEss; tota Sue SI » 215 291. Lobipes hyperboreus. — Pilone a bdo sottile » 216 Genere PHALAROPUS . le alga E ro 26 292. Phalaropus fulicarius. — Falasoia ede largo. » 216 Genere CALIDRIS . ai 217 293. Calidris arenaria. — Calata » 217 Genere Limicora . - a ERI 294. Limicola platyrh adi. —_ VAESei frullino SS PONG Genere ARQUATELLA eres Me E SNO Be » 218 295. Arquatella maritima. — Piovanello violetto >» 218 Genere ANCYLOCHEILUS . Ae MITRA A UA nt » 219 296. Ancylocheilus subarquata. — Piovanello. » 219 Genere PELIDNA . oh Asi a ARR etna DE) 297. Pelidna alpina. — Piovanello pancia nera. . » 219 Genere Acropromas. : ; » 220 298. Actodromas minuta. — a » 220 299. Actodromas Temmincki. — Gambeechio nano . » 220 (51) Actodromas fuscicollis. — Gambecchio americano » 221 Genere Trrnaa 5 ICI » (921 300. Tringa canutus. — Piosintilo maggiore. » 221 Genere MacHETES : +haes sg PL 301. Machetes pugnax. — Vin adi » 222 Genere BARTRAMIA . . ..... EVS RR o » 222 302. Bartramia longicauda. — a -piro coda lunga . » 223 Genere TrInGoIDES . E nave ih’ » 223 303. Tringoides Lai — Piro -piro piccolo. » 223 28 T. SALVADORI (52) Tringoides macularius. — Piro-piro macchiato Pag. 224 Genere SyMPHEMIA . . . . . . a | 319. Limnocryptes nee — eae oh, Ti Pa ee Sottordine SRUGICARIA RA sr We Pacts) cat cc) oo Famiglia RALECIDA:: 5, 0 ees eco et eee Genere Rattus . (ul. SUP) AO Db emaeroe 320. Rallus aquaticus. — Pandglione LAE oi snes DO Genere :Crexi. ge aioe di lle VA SARZAT 321. Crex pratensis. — Re di manele Vath Ba si Ga NZ Genere Porzana i) te aloe fll OOS PS ee OE 322. Porzana fulicula. — Voltolino he PIO eae 323. Porzana Bailloni. — Schiribilla gn Lada 290 324. Porzana parva. — Schiribilla . . . . . . . » 235 Genere GALLINULA . . . . uni rai RIO, 325. Gallinula chloropus. — Gallinella d’acqua . . » ‘236 Genere*JonociccA . . . : n 236 326. Jonocicca Alleni, — Pollo it dell Wen + > 236 Genere sPoREHrBIOH: “Lul Le eg E I ZO UCCELLI ITALIANI 327. Porphyrio caeruleus. — Pollo sultano 328. Porphyrio smaragdonotus. — Pollo sultano dal dorso verde. . . . . Genere FuLicA : 329. Fulica atra. — Fon SE UN 330. Fulica cristata. — Folaga crestata . . . . . Sottordine ALECTORIDES Famiglia GRUIDA . Genere Grus . 331. Grus communis. — Gru Genere ANTHROPOIDES . 332. Anthropoides virgo. — Dei di Numidia. Genere BALEARICA . (54) Balearica pavonina. — Gru pavonina. Sottordine HERODIONES -. Famiglia ARDEIDA . Genere ARDEA 7 333. Ardea cinerea. — Airone cenerino . 334. Ardea purpurea. — Airone rosso . Genere Heropras. vo È 335. Herodias alba. — Viner bianco (55) Herodias intermedia. — Airone bianco mezzano . 336. Herodias garzetta. — Garzetta . Genere BusuLcus: ; 337. Bubulcus lucidus. — FUGA ibi: (56) Bubuleus coromandus. — Guardabuoi indiano Genere ARDEOLA . 338. Ardeola i aa ee ciuffetto. Genere ARDETTA . ; 339. Ardetta minuta. — Dasa Genere Boraurus Sal ; 340. Botaurus stellaris. — Tieabued: Genere Nycricorax. . ee 341. Nycticorax griseus. — randa Famiglia CICONIIDA - . . . . . Genere Ciconia . JE 342. Ciconia alba. — Sia bianca 343. Ciconia nigra. — Cicogna nera. Genere LePTOPTILOS. (57) Leptoptilos sp. . Famiglia IBIDID A 29 Pag. 237 238 238 238 239 239 239 239 239 240 240 241 241 241 241 241 241 242 242 242 243 243 243 243 244 244 244 245 245 245 245 246 246 246 246 247 247 247 247 248 30 T. SALVADORI Genere PLEGADIS . î 344. Plegadis la — ae ato Genere PLATALEA SARA 345. Piatalea leucorodia. — Saloni Sottordine PHOENICOPTERI . . ..... Famiglia PHOENICOPTERID4E-. Genere PHOENICOPTERUS a : 346. Phoenicopterus roseus. — F enicottero. (58) Phoenicopterus erythraeus. — Fenicottero minore Ordine ANSERES. Sottordine LAMELLIROSTRES Famiglia ANATIDA Genere CHENALOPEX. (59) Chenalopex aegyptiacus. — Oca egiziana . Genere ANsER. ; den 347. Anser cinereus. — Oca selvatica 048, Anser segetum. — Oca granajola 349. Anser albifrons. — Oca lombardella . 390. Anser erythropus. — Oca lombardella minore. Genere BRANTA . : oe cane 301. Branta leucopsis, — loc faccia bianca . 392. Branta bernicla. — Oca colombaccio . 393. Branta ruficollis. — Oca collo rosso . Genere Cyanus 35. 354. Cygnus olor. — Cigno reale . 355. Cygnus musicus. — Cigno selvatico 396. Cygnus Bewicki. — Cigno minore . Genere Denprocycna . . . . 7 (60) Dendrocyena javanica. — Dendeosiena di Gila Genere TADORNA. RE IO: 3597. Tadorna cornuta. — Volpoca Genere Casarca . ; 358. Casarca rutila. — ETA Genere Anas . 309. Anas boscas. — Germano. Genere CHAULELASMUS . Te: 360. Chaulelasmus streperus. — Canapiglia Genere Marea... i, 361. Mareca penelope. — Fischione . Genere Darina x 362. Dafila acuta. — GGI » » > » » » » Pag. 248 248 249 249 249 249 249 249 250 250 250 250 . 250 250 251 251 251 mow N NN WwW NN ID IN N N or Ol Ot Ot OF Ot Ot OF Ot Or Or Oo o DS O CL DD DV Ido qe UCCELLI 1TALIANI 51 Genere SPATULA . . . . a foalen emt te, paw) ag. 200 363. Spatula clypeata. — Mets: » 260 Genere QuERQUEDULA . .. . RT O » 260 364. Querquedula formosa. — eave asiatica. . . » 260 365. Querquedula crecca. — Alzavola » 261 366. Querquedula circia. — Marzajola . . . . + » 261 Genere MARMARONETTA. . . 00.000.000. >» 262 367. Marmaronetta angustirostris. — Anitra marmo- Izzie nre » 262 Genere CALLICHEN . 4). ss i} è è : » 262 368. Callichen rufinus. — Fistione turco . . » 262 Genere Nyroca . . . . : » 263 369. Nyroca africana. — ta rasi » 263 Genere FuLIGULA. . . . ou Ne » 263 370. Fuligula cristata. — AGLI sae » 264 371. Fuligula marila. — Moretta grigia » 264 Genere AETHYIA . . . . » 264 372. Aethyia ferina. — Maio eo SO » 265 Genere CLANGULA .-. . + » 265 373. Clangula glaucion. — Quattr oi » 265 Genere HARELDA. . . . : 3 » 266 374. Harelda glacialis. — ' Moretia SR 3 » 266 Genere SOMATERIA o 5 » 266 375. Somateria mollissima. — Fino » 266 Genere.OkpEma te tel + » 267 376. Oedemia fusca. — Orco marino. . . >» 267 377. Oedemia nigra. — Orchetto marino » 267 Genere ERISMATURA. i ames È » 268 378. Erismatura ina: _ cu rugginoso » 268 Genere MERGELLUS . . . . tal gie >» 268 379. Mergellus albellus. — Beale » 269 Genere Mergusn tette o » 269 350. Mergus merganser. — Smergo maggiore. >» 269 381. Mergus serrator. — Smergo minore ; » 269 Sottordine STEGANOPODES ..-..... - > 270 Famiglia PELECANIDA. .. . - > 270 Genere PuALACROCORAX MO 3 » 270 382. Phalacrocorax carbo. — Marangone . : » 270 383. Phalacrocorax graculus. — Marangone col ciuffo » 271 Genere Mricrocarzo . SZ 384. Microcarbo pygmaeus. — Marangone minore . Genere PELECANUS 32 T. SALVADORI 385. Pelecanus onocrotalus. — Pellicano (61) Pelecanus minor. — Pellicano minore. (62) Pelecanus crispus. — Pellicano riccio. Genere ‘Sram 4046, sae 386. Sula bassana. — Sula . MAG Sottordine LONGIPENNES . . ...- Famiglia LARID/A Sottofamiglia STERNINAE Genere THALASSEUS . 387. Thalasseus caspius. — Beccapesci maggiore Genere ACTOCHELIDON . 383. Actochelidon media. — Sterna du Rippell. (63) Actochelidon Bergii. — Sterna veloce 389. Actochelidon sandvicensis. — Beccapesci Genere STERNA VOCE A RT 390. Sterna macrura. — Rondine di mare coda lunga 591. Sterna hirundo. — Rondine di mare . : 392. Sterna Dougalli. — Rondine di mare zampe gialle Genere STERNULA. ONDE ‘ 393. Sternula minuta. — Erativallo ; Genere OnycHopPRION ; 7 Saloni 394, Onychoprion fuliginosum. — peas di mare scura Genere GELOCHELIDON . SIN, : 395. Gelochelidon nilotica. — Rondine ai mare zampe nere Genere HypRocHELIDON, 396. Hydrochelidon DeL — Rane di mare piom- bata . 5 397. Hydrochelidon RI _ Meee ali Caner 398. Hydrochelidon nigra. — Mignattino . Genere Anous. : - (64) Anous stolidus. — RA ‘stoiad : Sottofamiglia LARINAE Genere ADELARUS spa paro ARA hoe (65) Adelarus leucophthalmus. A Ln occhi bianchi (66) Adelarus Hemprichi. — Gabbiano dell’ Hemprich Genere HyprocoLaEUs . ; : A (67) Hydrocolaeus PASTA _ Galbiazo 4 testa nera maggiore È A 3 399. Hydrocolaeus Sela -- ‘Gabbiano co- rallino 3 400. Hydrocolaeus EA -. È Gabbiano comune Re DO po to oO bo pw N UCCELLI ITALIANI oo (68) Hydrocolaeus atricilla. — Gabbiano piombino Pag. 284 401. Hydrocolaeus minutus. — Gabbianello . . . . » 284 Genere GELASTES. . . . E Maira e Oe 402. Gelastes Genei. — Gsthiand TOSCO; “lati ie eM 1299 Genere Larus. . . n SAMI o 200 403. Larus Aa. _ CASA COrsO: G8 è fie ch I LIO 404. Larus canus. — Gavina ..... .. + + » 286 405. Larus cachinnans. — Gabbiano reale . . . . » 286 406. Larus glaucus. — Gabbiano glauco . . . . . » 287 (69) Larus leucopterus. — Gabbiano ali bianche . . » 287 407. Larus marinus. — Mugnajaccio. . . . . . . » 287 408. Larus fuscus. — Zafferano . . ..... . » 288 Genere Rissa. . . - Asia i 288 409. Rissa tr ua _ dito tridattilo. ar 31289 Sottofamigla STERCORARIINAE. . ....... » 289 Genere MeALESTRIS . . Sio Pe EN A o e o) (70) Megalestris dalarzinetoa —_ Ster corario maggiore » 289 GEROFOSTEROORARIUB)O. teoretica Nello LIO 410. Stercorarius pomatorhinus. — Stercorario mezzano » 290 411. Stercorarius crepidatus. — Labbo . . . . . . » 291 412. Stercorarius parasiticus. — Labbo coda lunga . » 291 Sottordme TUBINARES << +. 00 06 sa 2%. >» 292 Pamicha ROCHLLARIIDA = ai e = 3 292 Genere Purrinus. . . ° IO Pa ea Oe 413. Puffinus Kuhli. — Mattar MAP CIOLS ay 292 414, Puffinus yelkouan. — Berta minore . . . . . » 292 (71) Puffinus obscurus. — Berta oscura. . . . . . » 293 Genere PROCELLARIA . . . 5 > 29a 415. Procellaria pelagica. — ooo delle i » 293 Genere CrmocHorEA ...... n A E ZIE 416. Cymochorea leucorrhoa. — ui delle tempeste I CORAMIORCUEANI i I AT LTL ae RE Genere OcEANITES . . 2 » 294 417. Oceanites Wilsoni. _ Teall delle Ct del Von aio Ri ZIE Satterdme PYGOPODES. >< <0. iure e fw» D290 Famiglia NECA RIE Cle eo ta ee RA EN ti 290 Genere sSERATERCUEANS, e e e e cn 299 418. Fratercula arctica. — Polcinella di mare . . . » 295 (72) Fratercula glacialis. — Polcinella di mare mag- CIOL Gay LARE e ee fee cs) n Le LIO Ann. del Mus. Civ. di St. Nat. Serie 2.4, Vol. III, (17 Gennaio 1887) 3 34 T. SALVADORI Genere Arca , . . on: 419. Alca torda. — Gissi marina Genere Lomvia . . . Ste 420. Lomvia Troile. — er “ae (73) Lomvia Bruennichi. — Uria del Briinnich . Famiglia COLYMBIDA - Genere CoLymBus 5 stokes cn 2058 Rome 421. Colymbus glacialis. — Steolaza maggiore . 422. Colymbus arcticus. — Strolaga mezzana. 423. Colymbus septentrionalis. — Strolaga minore . Famiglia PODICIPEDIDA Genere AECHMOPHORUS . MER e cc (74) Aechmophorus major. — Svasso a becco lungo . Genere PopicIpes Sa 3 424. Podicipes cristatus. — SIR maggiore . 425. Podicipes griseigena. — Svasso dal collo rosso . 426. Podicipes auritus. — Svasso cornuto . 427. Podicipes nigricollis. — Svasso dal collo nero Genere TAcHYBAPTES . 428. Tachybaptes fluviatilis, - ‘Tuffetto Pag. 296 » 296 » 296 me 19 > 20K » 298 >» 298 » 298 >» 298 >» 298 » 298 » 299 a 299 PIs) » 300 » 301 » 301 » 302 a 1902 » 302 Ordine ACCIPITRES. Sottordine ACCIPITRES DIURNI. Famiglia VULTURIDA. Genere VULTUR, Linneus, Syst. Nat. I, p. 121 (1766). Tipo: Vultur monachus, Linn. Vultur = avvoltojo, nel latino classico; secondo il Vanicek, dal radicale di vel- lere = svellere, strappare, lacerare, dal quale pure vuZnus = ferita, cosicché Vultur significherebbe il laceratore. 1. Vultur monachus. AvvoLToyo. Vultur Monachus, Linneus, S. N. I, p. 122, n. 4 (1766). Vultur cinereus,» Savi, I, p. 3; II, p. 186. Aegypius cinereus, Bp., p. 5. Vultur monachus, Salvad., p. 1; Savi, O. I. I, p. 98; Gigl., Cat. Weel-nids. icona spree ta. El. op. 40, n° 1255) a. Avit. Hi 2505) Dress Va py ooo, pl. adel. Avvoltojo, Savi, I, p. 3. Monachus = povayòg, monaco. Comune e stazionario nella Sardegna, raro nella Sicilia, acci- dentale nella penisola. Abita le regioni intorno al Mediterraneo, e si estende verso oriente fin nell’ India e nella Cina. [Genere OTOGYPS, G. È. Gray, List of Gen. of B. p. 2 (1841). Tipo: Vultur auricularis, Daud. Otogyps, da od¢ = orecchio, e yop = avvoltojo. Otogyps auricularis. AVVOLTOJO ORECCHIUTO. Vultur auricularis, Daudin, Tr. d'Orn. II, p. 10 (1800). Vultur auricularis, Bp., p. 5. Auricularis, che spetta all'orecchio, ma nel significato del Daudin, che è fornito di orecchio = auricula; non si trova nei classici. 36 T. SALVADORI Il Cara (Orn. Sarda, p. 2.) annoverò questa specie come comune e stazionaria nella Sardegna, ma io ho già fatto notare (Cat. Ucc. di Sard. p.11) che egli attribuiva alla medesima ta- luni esemplari del V. monachus, che malamente preparati pre- sentavano il meato uditivo notevolmente dilatato ! L’O. auricularis è specie esclusivamente africana. | Genere GYPS, Savigny, Descr. de I Egypte, I, pp. 68, 71 (1809). Tipo: Vultur fulvus, Linn. Gyps = YOY, avvoltojo nel greco classico (Arist. VI, 5. 1, ed altrove); forse è parola d’ origine egiziana (Whartoi). 2. Gyps fulvus. GRIFONE. Vultur fulyus,Gekn, Ss. N. 1) p.249, n 1178s) Vultur fulvus, Savi, I, p. 4; IIL, p. 186. Vultur indicus, Savi, III, p. 187. Gyps fulvus, bp. p. 5; ‘Salvad., p. 2; Savi OE I eS) Gigl., Cat. n. 2; Jd., Icon. Sp. 2; Id., Ele p. 41, n. 126; Id., Avif. n. 260; Dress., V, p. 373, pl. 319; 320. Gyps occidentalis, Savi, O. I. 1, p. 101 (I ad.). Grifone, Savi, I, p. 4. Fulvus = fulvo. Comune e stazionario nella Sardegna e nella Sicilia, accidentale nella penisola. Abita l'Europa meridionale, l'Africa settentrionale e l'Asia occidentale e centrale fin nel Turkestan. [Gyps Kolbei. Grironk pet KorBr. Vultur Kolbii, Daud, Tr. d'Orn. II p. 15 (1800) Gyps Kolbyi, Bp., p. 5. Kolbei, in onore di Pietro Kolbe, autore di opere descrittive del Capo di Buona Speranza, che pel primo menzionò questo Grifone. Il Temminck (Man. d'Orn. IV, p. 588) e quindi il Cara (Orn. Sarda, p. 4) asserirono che questa specie fosse molto comune nella Sardegna; ma ora si sa, specialmente dopo le mie osserva- zioni sui diversi abiti del Grifone, che gli esemplari da quegli autori considerati come spettanti al G. Kolbec non erano altro n° ol UCCELLI ITALIANI che adulti del G. fulvus. I G. Kolbei è specie esclusivamente africana, che dal Capo di Buona Speranza si estende fino allo Scioa. | Genere NEOPHRON, Savigny, Descr. de | Egypte, pp. 68, 75 (1809). Tipo: Vultur percnopterus, Linn. Neophron = vedpeoy, colla fronte (nuda) come i neonati; da véog = neonato, e qpiv = mente, fronte. Così detto per avere il Capovaccajo la fronte nuda (Eyton, Rarer British Birds, p. 3). 3. Neophron percnopterus, Uapovaccaso. Vultur Percnopterus, Linneus, S. NL; partes, ne 7 (1766). Neophron percnopterus, Savi, I, p. 6; Bp., p.5; Salvad., p. 3; Sav, O21 pi. 105; (Gigi, Cat-.n,3; Ja., Bl p41, n. 127; Id., Icon. Sp: 3; fd., Avif.n.261; Dress., V, p. 391, pl. 322. Capovaccajo, Savi, I, p. 6. Percnopterus = nepavontepos, colle ali scure; epiteto probabilmente del Gy- paetus barbatus in Aristotile, H. A. IX, 32, 3; da mepxvég = scuro, e TTEpòv —iiala: Stazionario nel Nizzardo, presso il Capo Argentaro, nella Cam- pagna Romana ed in varie località della Sicilia; manca nella Sardegna. Vive nell’ Europa meridionale, nell'Africa e nell’ Asia occidentale. Famiglia GYPATIDA. Genere GYPAETUS, Storr, Alpenreise, p. 69 (1784). Tipo: Vultur barbatus, Linn. Gypaetus = yvrdetog; in Aristotile non s’ incontra questo nome, ma drdetog = hypaetos (H. A. IX, 22, 2), che alcuni vollero leggere gypaetos, come se da yo) = avvoltojo, ed &et6g = aquila. 4. Gypaetus barbatus. AvvoLTOJO DEGLI AGNELLI. Vultur barbatus, Linneus, S. N. I, p.123, n. 6 (1766). Gypaetus barbatus, Savi, 1, p. 10; Bp., p. 5; Salvad., p. 4; Savi, O. I. I, p. 109; Gigl., Cat. n. 4; Zd., El. p. 413° Ia. 38 T. SALVADORI | Ic. Sp. 4; Jd., Avif. n. 258; .Dress., V, p. 401, pl. 323, 324, 325. Avvoltojo barbuto, Savi, I, p. 10. Barbatus = fornito di barba. « Quidam adjiciunt genus aquilae, quam barbatam vocant; Thusci vero ossifragam » (Plin. H. N. X, 3). Comune e stazionario nella Sardegna; trovasi anche nella Sicilia sulle Nebrodi; rarissimo sulle Alpi italiane. Vive in tutta la regione Paleartica e si estende fin nell’ Imalaja. Famiglia FALCONIDA. Genere AQUILA, Brisson, Ornith. I, p. 419 (1760). Tipo: Falco chrysaetos, Linn. Aquila = aquila, nel latino classico; dal radicale di aquilus = scuro, dyAde = caligine, ®ypòg = ocraceo. 5. Aquila chrysaetos. AQUILA REALE. Falco Chrysaetos, Linneus, S. N. I, p. 125, n. 5 (1766). Falco fulvus, Savi, I, p. 20. Aquila fulva, Bp., p. 5; Savi, O. I. I, p. 122. Aquila chrysaetos, Salvad., p. 5; Gigl., Cat. n. 5; ¢d., El p. 40, ni 123% fd. A viti 284 ; Dress. Wap. O30, pl.0345! Aquila reale, Savi, I, p. 20. Chrysaetos = xpvodetog, l’ Aquila dorata (o reale) in Eliano, N. A. II, 39; da ypuods + detòs. Stazionaria sulle Alpi, sugli Appennini e sui monti della Si- cilia e della Sardegna. Vive tanto nella regione paleartica, quanto nella Neartica (+). [Aquila mogilnik. AQUILA IMPERIALE. Aquila mogilnik, S. G. Gmelin, Nov. Comm. Petrop. XV, p. 445 (1771). Falco imperialis, part., Savi, I, p. 17. (1) I Naturalisti Italiani dovranno fare attenzione se fra le aquile nostrali non si trovi anche qualche esemplare dell'Aquila Barthelemyi, Jaubert, distinta da talune piume scapolari bianche, che vive nella Provenza, ma che è stata trovata anche nell’Algeria e nella Germania. UCCELLI ITALIANI 39 Aquila heliaca, Bp., p. 5. Aquila imperialis, Sa/vad., p. 6. Aquila mogilnik, part., Savz, O. II, p.119; Dress., V, p. 521, pl. 342, f. 2, 343. Aquila imperiale, Savi, I, p. 17. Mogilnik, nome russo dell’ aquila imperiale. Confermo quanto già scrissi negli Uccelli della Fauna d'Italia (1. c.), cioè che in nessuna collezione si conservano esemplari italiani di questa specie e che tutti quelli attribuiti alla mede- sima dai diversi autori, cominciando dal Savi, sono esemplari dell’ aquila reale. Giova ripetere che l'aquila imperiale è uccello dell’ Europa orientale-meridionale, dell’ Egitto e di gran parte dell’ Asia, e che finora non è stata presa nell’ Italia.] [Aquila nipalensis. Aquira vex Nepat, Aquila nipalensis, Hedgson, Asiat. Res. XVIII, pt. 2, p. te; pl) sss): Aquila nipalensis, Gigi., El. p. 107, n. 382; Id., Icon., Sp. 5 bis; Id., Avif. n. 235. Nipalensis, del Nepal. Il Museo di Firenze possiede una grande Aquila, trovata dal Giglioli nel Museo dell’ Università di Genova, e che egli attri- buisce all'Aquila nipalensis; ma la sua provenienza è affatto incerta, ed inoltre se veramente quell’ esemplare fu ucciso in Italia, è più probabile che debba essere riferito all'Aquila orien- talis, Cabanis, Journ. f. Orn. 1854, p. 369, forma occidentale dell'A. nipalensis. | 6. Aquila clanga. AQUILA ANATRAJA. Aquila clanga, Pallas , Zoogr. Rosso-As. I, p. 351 (1811). Falco naevius, Savi (nec Gmel.), I, p. 22 (partim). Aquila naevia, Salvad., p. 6; Savi, O. I I, p. 124. Aquila clanga, Dress., V, p. 499, pl. 339; Gigl., Avif. n. 236. Aquila maculata, Gig/., Cat. n. 7; Id., El. p. 84, n. 320 (par- tim); Id., Icon. Sp. 6 (partim). Aquila anatraja, Savi, I, p. 22. 40 T. SALVADORI Clanga = che grida, da *Aayyy = grido, per causa del suo grido rumoroso; «clangunt Aquilae» (Auctor Philomelae), « Melanaetus Aquila sola est sine clan- gore » (Plinius). Clanga è il nome di un’ Aquila (Gesner, De Avibus, p. 174); in Aristotile (H. A. IX, 22, 1) trovasi TÀA@YY06, ed in Plinio (N. H. X, 3) Plangus o Plancus, ed in alcuni codici Clangus. Accidentale, ma più frequente dell'Aquila maculata; è stata presa in tutte le parti d’ Italia, tranne che nella Sardegna. Fu asserito che abbia nidificato nella Sicilia (Benoit, Ornit. Steil. p. 10) e nell'Appennino modenese (Doderlein, Avif. p. 29); il Giglioli menziona un giovane preso sul nido in vicinanza di (©) Grosseto. Abita l’ Europa, dai Pirenei al Volga, il Turkestan, la Mongolia, la Cina e I’ India. 7. Aquila maculata. AQUILA ANATRAJA MINORE. Falco maculatus, Gmelin, S. N. I, p. 258, n. 50 (1788). Falco naevius, Savi (nec Gmel.), I, p. 22 (partim ?). Aquila naevia Bp., p. 5 (partim?); Salvad., p. 6 (partim?); Savi, O. I. I, p. 124 (partim 2). Aquila’ pomarina, Dress., V, p. 491, pl. 338; Gigi. , Avif. n. 237. Aquila maculata, Gig/., Cat. n. 7 (partim?); Id., El. p. 84, n. 320 (partim?); /d., Icon. Sp. 6 (partim). Maculata = macchiata , da macula = macchia. Avventizia, e molto meno frequente dell’A. clanga; nel Museo di Torino si conserva un individuo in muta, ucciso nei boschi di Stupinigi; il Dresser ne menziona un altro di Malta; altri, presi nella Liguria, nelle Puglie ed altrove, sono stati menzionati recentemente dal Giglioli. Abita l’ Europa e specialmente la Ger- ‘mania settentrionale; verso mezzodi si estende fin nell'Asia Mi- nore e nella Nubia. [Aquila Wahlbergi. Aquira per Waunrsero. Aquila Wahlbergii, Sundevall, Oefv. Akad. Stockh. 1850, p. 109. Aquila wahlbergii, Salvad., p. 7; Gigl., Cat. n. 6; Id., El. ps 107, sp. 3815 dd.; Icon. Sp: 7: UCCELLI ITALIANI 4] Aquila Desmursii, Verr.; Savi, O. I. I, p. 129. Wahlbergi, nominata in onore di J. Wahlberg, giovane naturalista svedese, che dall’Africa meridionale, ove più tardi fu ucciso da un elefante, inviò i primi esem- plari di quest’ aquila al Sundevall. Sembra che questa specie sia da escludere dal novero delle italiane, giacchè tanto |’ individuo attribuito alla medesima, uc- ciso il 6 marzo del 1843 nel bosco delle Cascine di Firenze, e che ora si conserva nel Museo di Pisa, quanto l’altro che il Giglioli annunziò di avere trovato nella vecchia Collezione del Museo di Firenze segnato dal Passerini coll’ indicazione Toscana, secondo lo stesso Giglioli (Avif. p. 239 e seg.), appartengono all'Aquila maculata e non all’A. Wahlbergi.| Genere HIERAETUS, Kaup, Mus. Senckenb. III, p. 260 (1845). Tipo: Falco pennatus, Gm. Hieraetus = aquila sacra, da tep6g = sacro, ed &etòg = aquila. 8. Hieraetus pennatus. AQUILA MINORE. Falco pennatus, Gmelin, S. N. I, p. 272, n. 90 (1788). Aquila pennata, Bp., n. 5; Salvad., p. 7; Savi, O. I. I, p. 130; Dress., V, p. 481, pl. 336, 337, 351, f. 2. Nisaetus pennatus, Gigl., Cat. n. 9; Id., El. p. 107, n. 380; Idi, “Avit. n. 239: Pennatus = pennuto, per alludere ai tarsì rivestiti di piume. Si trova raramente nei tempi del passo. Vive nell’ Europa meridionale, nell’ Africa settentrionale-orientale ed anche meri- dionale, e nell'Asia, fino nell’ India ed in Ceylan. Genere NISAETUS , Hodgson, Journ. As. Soc. of Beng. V. p. 227 (1836). Tipo: Aquila fasciata, Viel. Nisaetus, nome composto di Nisus ed detég = aquila. 42 T. SALVADORI 9. Nisaetus fasciatus. AQUILA DEL BONELLI. Aquila fasciata, Viesllot, Mém. Soc. Linn. de Paris, 2.° part. p. 152 (1822). Falco Bonelli, Temm.; Savi, 1, p. 24, II, p. 188. Aquila Bonellii, Bp., p. 5; Savi, O. I. I, p. 126. Aquila fasciata, Salvad., p. 8. Nisaetus fasciatus, Gzg/., Cat. n. 8; Id., El. p. 40, n, 122; Id., Avil. n.293; Dress:, V, p. 575, pl 30l,.f. 1, 352;. 300; Aquila di Bonelli, Savi, UI, p. 188. Fasciata = fasciata, perchè avente la coda fornita di fasce. Stazionaria nella Sardegna e nella Sicilia; accidentale sul continente; non tanto rara nei boschi di S. Rossore presso Pisa. Vive nell’ Europa meridionale, nell'Africa settentrionale e nel- l'Asia fino nell’ India. Genere HALIAETUS, Savigny, Descr. de Egypte, I, pp. 68, 85 (1809). Tipo: Vultur albicilla, Linn. Haliaetus = &A\ketos, aquila marina, nei poeti classici greci; nome usato anche da Aristotile (7. A. VIII, 3. 6 ed altrove), ma pare che sotto il medesimo egli con- fondesse diversi uccelli di rapina che vivono presso il mare; da éAg = mare, ed GEtOS = aquila. 10. Haliaetus albicilla. AQUILA DI MARE. Vultur Albiulla (sic), Linneus, S. N. I, p. 123, n. 8 (1766). Falco albicilla, Savi, I, p. 15. Haliaetus albicilla, Bp., p. 5; Salvad., p.9; Savi, O. I. I, p. 117; Gigi., Cat. n. 11; Id., El p. 40, n. 121; Ja., Avion. 234; Dress., V, p. 551, pl. 347. Aquila di mare, Savi, I, p. 15. Albicilia, da *albicula, diminutivo di = albus bianco; probabilmente si credette, come pure di Motacilla, che avesse una derivazione impossibile da una parola non esistente xlAAog = coda; fu il Gaza che coniò il nome albdicilla per tradurre il UCCELLI ITALIANI 43 mbyapyog di Aristotile (H. A. IX. 32): « Pygargus ab albicante cauda dicitur ac si albicillam nomines ». Rara; più frequente in inverno; si crede dal Giglioli che sia stazionaria e nidificante. Abita la regione paleartica. [Haliaetus leucocephalus. Aquita DI MARE DALLA TESTA BIANCA. Falco leucocephalus, Linneus, S. N. I, p. 124, n. 3 (1766). Leucocephalus = colla testa bianca; da Aevxég = bianco, e xeparAy = testa. Il Contarini (Catal. Uce. p. 5) e sulla sua fede altri ancora hanno annoverato l’H. /eucocephalus fra gli uccelli presi nel Veneto, ma nessuno indica le circostanze della cattura di questa specie propria della regione Neartica. Il Ninni (Mater. Faun. Ven. p. 166) fa notare che la stessa specie era già stata anno- verata dal Von Martens (Reise nach Venedig, Fauna, Il), scambiandola probabilmente coll’H. a/bicilla.] Genere PANDION , Suvigny, Descr. de l'Egypte I, p. 69, 95 (1809). Tipo: Falco haliaetus, Linn. Pandion, nome di un re mitologico di Atene, padre di Procne e di Filomela; da TS = tutto, e dtog = divino. 14. Pandion haliaetus. FALCO PESCATORE. Falco Haliaetus, Linneus, S. N. I, p. 129, n. 26 (1766). Falco haliaetus, Savi, I, p. 12. Pandion haliaetus, Bp., p. 6; Savi, O. I. I, p. 114; Gigl., Cat. n.81; Jd., El. p. 38, n. 107; /a.. ‘Avif. n. 231; Dress., VI, p. 139, pl. 386, 387. Pandion haliaetos, Salvad., p. 9. Falco pescatore, Savi, I, p. 12. Haliaetus = &dvdetos, aquila marina. Uccello quasi cosmopolita, stazionario anche nell'Italia, ma non comune ; ha nidificato in diversi luoghi. 44 T. SALVADORI Genere CIRCAETUS, Viei/lot, Analyse, p. 23 (1816). Tipo: Falco gallicus, Gm. Circaetus, parola composta da xipxog = circus, sorta di falco, e detòg = aquila. 12. Gircaetus gallicus. BrANcONE. Falco gallicus, Gmelin, S. N. I, p. 259, n. 92 (1788)! Falco gallicus, Sav, I, p. 27. Circaetus gallicus, Bp., p. 5; Salvad., p. 10; Savi, O. L 1, p. loess Gigli Cat, n 10; Ids Icon. Sp. 105 ido El p08 n. 120; d., Avif. n. 282; Dress., V, p. 563, pl. 349, 350. Biancone , Savi, I, p. 27. Gallicus = gallico. Comune durante l’estate nel versante mediterraneo dell’ Italia centrale (Toscana e Campagna Romana) e forse anche nell’ Italia meridionale e nella Sicilia; pochi vi svernano ; talora, specialmente nella Liguria, è soltanto di passaggio. Abita |’ Europa meridio- nale, l'Africa settentrionale, l'Asia fino alla Cina ed all’ India, ed anche le isole della Sonda. Genere ARCHIBUTEO, C. L. Brehm, Isis, 1828, p. 1269. Tipo: Falco lagopus, Gin. Archibuteo, da «ext = primo, principale, e buteo = pojana. 13. Archibuteo lagopus. PosaNa CALZATA. Falco lagopus, Gmelin, S. N. I, p. 260, n. 58 (1788). Falco lagopus, Savi, I, p. 33. Buteo lagopus, Bp., p. 5. Archibuteo lagopus, Salvad., p. 10; Savi, O. I. I, p. 144; Gigl., Cat. n. 14; Id., El. p. 84, n. 319; /d., Avif. n. 240; Dress., V, p. 471, pl. 334, 335. Falco calzato, Savi, I, p. 33. Lagopus = haymmovg, con piedi di lepre, per avere i piedi vestiti come quelli di lepre; da Anyw¢ = lepre, e mobs = piede. UCCELLI ITALIANI 45 Giunge irregolarmente nell’ Italia, specialmente nelle provincie settentrionali e nell’ inverno; in questa stagione nel 1879 molte si videro sulla laguna di Venezia, ove davano la caccia alle anitre ferite dai cacciatori (Ninn). Abita le regioni settentrionali dell’ Europa e dell'Asia occidentale. Genere BUTEO, Lacépéde, Mém. de l’Inst. III, p. 506 (1801). Tipo: Falco buteo, Linn. Buteo, sorta di falco presso i Romani, menzionato da Plinio (H. N. X, VIII), il quale lo identificò col Triorches dei greci. Affine a Bag, fida, dudo, bubere = gridare come un bue, muggire, bacea = la gota, ecc. (Vanicek). 14. Buteo vulgaris. Posana. Falco Buteo, Linneus, S. N. I, p. 127, n. 15 (1766). Buteo vulgaris, Leach, Syst. Cat. Mamm. and Birds in Brit. Mus. p. 10 (1816). Falco buteo, Savi, I, p. 29, IM p. 197. Falco mutans, Savi, IMI, p. 193. Falco fasciatus, Savi, III, p. 195. Falco pojana, Savi, III, p. 197. Buteo vulgaris, Bp., p. 5; Salvad., p. 11; (Gigl., Cat. n. 13; Id., El. p. 40, n. 119; Id., Avif. n. 241; Dress., V, p. 449, pl. 331. Buteo cinereus, Bell., tav. 42. Buteo pojana, Savi, O. I. 1, p. 137. Buteo mutans, Savi, O. I. 1, p. 140. Buteo fasciatus, Savi, O. I. 1, p. 142. Pojana, Savi, I, p. 29. Vulgaris = comune, da vulgus = moltitudine, volgo. Comune e stazionaria. Abita |’ Europa e l'Asia occidentale. 15. Buteo ferox. PoJANA DALLA CODA BIANCA. Falco ferox, S. G. Gmelin, Nov. Comm. Petrop. XV, p. 442 (1770). Buteo ferox, Salvad., p. 12; Gigl., Cat. n. 12; Id., El. p. 107, n. 379; Id., Avit. n. 242; Dress., V, p. 463, pl. 333. 46 T. SALVADORI Feroz = teroce. Accidentale; un individuo preso nelle vicinanze di Genova addi 8 aprile 1869 si conserva nel Museo Civico di quella città ; due esemplari delle vicinanze di Girgenti sono nel Museo di Firenze; il Bonomi (Avif. Trident., p. 7) riferisce alla stessa specie un individuo del Trentino che si dice essere stato prepa- rato a Rovereto. Abita l'Africa settentrionale, l’ Asia minore, la Persia, il Turkestan e I’ India. Genere PERNIS, Cuvier, Régne Anim. I, p. 322 (1817). Tipo: Falco apivorus, Linn. Pernis = qmepvis, parola greca degli ultimi tempi, affine a mtépvig, sorta di uccello di rapina, menzionato da Aristotile (H. A. 1X, 24, 1), che il Gaza tradusse con Pernix ed altri con Pernis. ’ 16. Pernis apivorus. FALCO PECCHIAJOLO. Falco apivorus, Linneus, S. N. I, p. 130, n. 28 (1766). Falco apivorus, Savi, I, p. 31. Pernis apivorus, Bp., p. 5; Salvad., p. 12; Savi, O. I. 1, p. 146; Gigl., Cat. n. 17; Id., El. p. 66, n. 248; Id., Avif. n. 243; Dress., VI, p. 3, pl. 364, 365, 366. Falco pecchiajolo, Savi, I, p. 31. Apivorus = che mangia api; da apis + voro. Uccello di passaggio, non abbondante, altro che in alcune annate ed in alcuni luoghi. Recentemente è stato trovato anche nella Sardegna (Leport in Jitt.). Specie paleartica, che si trova anche nell'Africa fino al Capo di Buona Speranza. Genere MILVUS, Cuvier, Lec. d’Anat. Comp. I, tabl. 2 (1800). Tipo: Falco milvus, Linn. Milvus = Nibbio, nel latino classico; s’ incontra una forma somigliante mitlio, quasi da "minlivio, *minulivus, da minurio = io cinguetto (Fick). UCCELLI ITALIANI 47 17. Milvus ictinus. NIBBIO REALE. Falco Milvus, Linnaeus, S. N. I, p. 126, n. 12 (1766). Milvus Ictinus, Savigny, Descr. de Egypte, I, p. 68, 85 (1809). Falco milvus, Savi, I, p. 35. | Milvus regalis, Bp., p. 5; Salvad., p. 13; Savi, O. I. 1, p. 152. Milvus ictinus, Gugl., Cat. n. 18; Id., El. p. 40, n. 117; Za., Avif. n. 244; Dress., V, p. 643, pl. 361. Nibbio reale, Savi, I, p. 35. Ictinus = inttvog, Nibbio, nel greco classico. Forse dal radicale ik, colpire, come in TE, th = verme, try = picchio, icere = colpire, ecc.; ma più probabilmente dal sanscrito gjena = falco, quasi “t-xjetvog. Cf. txttg = faina, ladro (Wharton). Comune e stazionario nel versante mediterraneo dell’ Italia centrale, Toscana e Campagna romana, nell’ Italia meridionale, nella Sardegna e nella Sicilia; raro altrove. Abita la regione Paleartica occidentale e specialmente |’ Europa centrale e meri- dionale e l'Africa settentrionale. 18. Milvus migrans. NIBBIO NERO. Falco migrans, Boddaert, Table des Planches Enl. p. 28, n. 472 (1783). Falco ater, Savi, I, p. 37. Milvus niger, Bp., p. 5; Salvad., p. 13; Savi, O. I. 1, p. 153. Milvus migrans, Gig/., Cat. n. 20; Id., El. p. 40, n. 118; Zd., Avif. n. 245; Dress., V, p. 651, pl. 362. Nibbio nero, Savi, I, p. 37. Migrans = che emigra, da migro = io vado da un luogo in un altro. Uccello estivo, ma raro; in parecchi luoghi ha nidificato. Abita Asia occidentale e l'Africa. [Muvus aegyptius. Niszio EGIZIANO. Falco aegyptius, Gmelin, Syst. Nat. I, p. 261, n. 61 (1788). Milvus aegyptius, Gz9/., Cat. n. 19; Dress., V, p. 657. 48 T. SALVADORI Aegyptius = egiziano. Il Giglioli, che prima, non so per quali ragioni, aveva anno- tato questa specie tra le italiane, poi (4/. p. 94) ha riconosciuto di aver ciò fatto per errore. Abita l'Africa e l'Asia minore; talora trovasi anche in Grecia.| [Genere ELANUS, Savigny, Descr. de l’Egypte, I, pp. 69, 97 (1809). Tipo: Falco caeruleus, Des/. Elanus = &Axvòg = nibbio, in Esichio, Onomatolog. elem. [Hlanus caeruleus. Niszio Bianco, Falco caeruleus, Desfontaines, Mém. Ac. R. Se. Paris, p. 003, pl) lo (1787): Elanus melanopterus (Daud.); Bp., p. 5; Salvad., p. 14, nota. Elanus caeruleus, Dress., V, p. 663, pl. 363. Caeruleus = azzurro, nel latino classico: nome molto improprio per indicare un uccello di colore cenerino superiormente e bianco inferiormente. Il Malherbe (Faun. Orn. de la Stcile, p. 35) afferma che quest’ uccello è di passaggio nella Sicilia, specialmente in au- tunno; ma tale cosa non è stata confermata da altri osservatori. | Genere ASTUR, Lacépéde, Mém. de l’Inst. HI, p. 506 (1801). Tipo: Falco palumbarius, Linn. Astur, specie di falco, nel latino degli ultimi tempi (4.° secolo); probabilmente da aotye = stella, giacchè &otepiag = stellato, macchiato, è il nome adoperato da Aristotile per una specie di uccello di rapina (H. A. IX. 24. 1). 19. Astur palumbarius. AsToRE. Falco palumbarius, Linneus, S. N. I, p. 130, n. 30 (1766). Falco palumbarius, Savi, I, p. 55. Astur palumbarius, Bp., n. 5; Salvad., p. 14; Savi, O. I. I, p. 181; Git) Cat. no; Ja, Icon. Sp. ls; eds WE wp. og: n. 1125 9@., “Avil.m..206;; Dress., V, 7p. S85 spl: aod. Astore, Savi, I, p. 55. UCCELLI ITALIANI 49 Palumbarius, nome, nel latino degli ultimi tempi, di una specie di uccello di rapina che assale i colombi selvatici = palwmbes. Uccello raramente di passaggio, ma è noto che ha nidificato in diversi luoghi. Trovasi in tutta la regione paleartica; d’ in- verno visita anche l’ India. Genere ACCIPITER, Brisson, Ornith. I, p. 310 (1760). Tipo: Falco nisus, Zinn. Accipiter = nome generico degli uccelli di rapina ed anche sorta di falco nel latino classico; dallo stesso radicale di ®@xvrétMg = che vola veloce, nome dell’Arpia in Esiodo, Th. 267. 20. Accipiter nisus. SPARVIERE. Falco nisus, Linneus, S. N. I, p. 130, n. 31 (1766). Falco nisus, Savi, I, p. 98. Accipiter nisus, Bp., p. 5; Bell., tav. 58; Salvad., p. 15; Savi, OUT: TD, p.183; Grgl., Cat. n. 16;: Ia., Icon. Sp. 16; Jd., El. Peo, Oe LI; Ja, Avil. m. 207; Dress., V, p. 599; pla;355, B00; O07, 098. Sparviere, Savi, I. p. 58. Nisus, nome dato allo Sparviere da Alberto Magno e da altri scrittori del suo tempo, mentre il Nisus di Ovidio e di Virgilio era l’ Haliaetus, ossia l’ Aquila ma- rina. Niso, re mitologico di Megara, ebbe tagliati i’capelli porporini dalla figlia Scilla, affinchè questa potesse guadagnarsi l’amore di Minosse; egli perdette il regno e fu cangiato in Aquila marina (Ovid. Lib. Met. 8; Virgilio, Georg. I. 405 seqq.; Ciris, 110 segg.). Uccello principalmente di passaggio; nell’ Italia superiore ni- difica; molti restano durante l'inverno. Abita tutta la regione paleartica; d'inverno visita |’ India, [Genere MICRONISUS, G. &. Gray, List Gen. B. I, p. 5 (1840). Tipo: Falco gabar, Daud. Micronisus, da pixpòs = piccolo, e Nisus = sparviere. Micronisus gabar. Gapar. Falco gabar, Daudin, Traité, II, p. 87 (1800). Micronisus gabar, Salvad., n. 15. Ann. del Mus. Civ. di St. Nat. Serie 2.2, Vol. III. (12 Agosto 1886) 4 50 T. SALVADORI Gabar, nome adoperato dal Le Vaillant (Ois. d’A/r. I, p. 136, pl. 33) per indicare questa specie. Lo Strickland (Bree, I, p. 52; Orn. Syn. p. 112) affermò es- sere stato trovato in Malta un individuo di questa specie, pro- pria dell’ Africa. Il Wright (Ibis, 1864, p. 47) con ragione espresse qualche dubbio intorno all’ esattezza di quella afferma- zione. È stato detto che questa specie sia stata incontrata acci- dentalmente in Grecia ed in Portogallo, ma anche ciò ora sì mette in dubbio]. Genere GENNAIA, Kaup, Isis, 1847, p. 69. Tipo: Falco juggur, J. E. Gray. Gennaia = yevvala = che genera. [Gennaia saker. Sacro. Falco sacer, Gmelin, S. N. Ip. 278, 093.788): Falco saker, Salvad., p. 16. Falco sacer, Savi, O. I. I, p. 162 (partim); Dress., VI, p. 53, pl. 376, 377. Hierofalco saker, Gig/., Cat. n. 24. Hierofalco sacer, Gig/., El. p. 106, sp. 376. Gennaja saker, Gagl., Avif. n. 246. Saker o Sagr, nome arabo ‘dei Falconi in generale, che per errore fu scritto in latino sacer = sacro, credendo che il Sacro fosse il Falco sacro degli Egiziani (Schlegel, Tr. de Fauconn. p. 19). Il Cara col nome di Falco lanarius (Orn. Sarda, p. 6) anno- verò questa specie, fondandosi sopra tre esemplari presi in Sar- degna, uno dei quali si conserva ancora nel museo di Cagliari. Il Giglioli, che ha avuto l’opportunità di ristudiarlo, afferma che è una femmina (se ben ricordo non adulta) del Falco peregrinus, notevole pei baffi stretti, e quindi probabilmente riferibile alla forma designata col nome di F. /eucogenys. Anche il Doderlein (Avif. p. 35, 321) attribuì al F. saker una femmina di Sicilia, che ristudiata recentemente dal Gurney, valentissimo conoscitore dei Rapaci, sarebbe una femmina giovane del Y. punicus, e non del F. peregrinus, come io credetti da prima, e come ripete nell'ultimo suo lavoro il Giglioli. Finalmente questi menziona UCCELLI ITALIANI ol un esemplare che suppone di Liguria, ma la cui provenienza è affatto incerta. Il Sacro abita l'Europa orientale-meridionale, l’ Africa settentrionale-orientale e l’ Asia centrale fino alla Cina]. 21. Gennaia Feldeggi. Lanario. Falco Feldeggi, Schlegel, Abhandl. Geb. Zool. p. 3, Taf. 10, 11 (1841). Falco lanarius, Salvad. (nec Linn.), p. 17. Falco sacer, part., Savi, O. I. I, p. 162. Falco Feldeggi, Dress., VI, p. 51, pl. 375; Gigl., Cat. n. 27; Hd ley. TOG) ny oti. Gennaia Feldeggi, Gigl., Avif. n. 247. Feldeggi, in onore del Generale Barone von Feldegg, che scoprì questo uccello in Dalmazia nel 1829. È stato trovato finora nella Campagna Romana ed in Sicilia; della Campagna Romana si conoscono tre esemplari: una fem- mina adulta bellissima trovata da me sul mercato di Roma nel- l’inverno 1852-53, e due maschi adulti uccisi a Mesa presso Velletri il 28 Novembre 1880, e donati dal Conte E. di Mirafiori alla Collezione italiana di Firenze, ove si conservano pure due esemplari giovani, uno dei quali nidiaceo, delle vicinanze di Modica in Sicilia. Anche il Museo di Palermo possiede un esem- plare di questa specie ucciso in Sicilia. Abita le regioni intorno al Mediterraneo. Genere FALCO, Linneus, S. N. I, p. 124 (1766). Tipo: Falco peregrinus, Tunst. Falco = Falcone, non sì trova negli scrittori classici; pare che sia stato usato per la prima volta da Servius Honoratus (390-480 A. D.), secondo il quale deriverebbe da falz = falce, quod ungues more Falcis habeat introrsum flexos (Serv. ad. 10 Aen. vers. 145); ma secondo altri è probabile che sia la forma latinizzata del teuto- nico Falk (Newton, Enc. Brit. Falcon). [Falco leucogenys. Farcone DALLE Gore BIANCHE. Falco leucogenys, Brehm, Naumannia, 1855, p. 268. Leucogenys = colle"gote bianche, da Aevxòg = bianco, e yévug = gota. 52 T. SALVADORI Il Menzbier, il quale considera il Y. lewcogenys come distinto dal F. peregrinus (Ibis, 1884, p. 287), attribuisce al medesimo un esemplare del Piemonte conservato nel Museo di Torino (Cat. n. 8892). È questo una femmina giovane colla cervice notevol- mente biancheggiante e con una fascia bianchiccia che limita posteriormente il pileo. Il Falco leucogenys non viene ammesso dal Gurney, nè da altri come specie distinta. Secondo il Menzbier esso si estende dalla regione bagnata dal Danubio medio fino ai Monti Altai, ed emigrerebbe fino in Egitto e nell’ India]. 22. Falco peregrinus. FALCONE. Falco peregrinus, Tunstall, Ornith. Brit. p. 1 (1771). Falco peregrinus, Savi, I, p. 40; Bp., p. 5; Savi, O. I. I, p. 161; Gigl.; Avi. p: 248: Dress, V1, p. ol, pl. ole: Falco communis, Salvad., p. 17; Gigl., Cat. n. 25; Id., Icon. Sp. 25; Id Sl p. 30; a Lis: Falcone, Savi, I. p. 40. Peregrinus = straniero, perche, dice il Gesner, si prende sempre lungi dal luogo ove suole nidificare. Stazionario, ma non comune. Secondo alcuni, è uccello quasi cosmopolita. 25. Falco punicus. FALCONE TUNISINO. Falco punicus, Levaillant jun., Expl. Algér. Ois. pl. I, (1850). Falco minor, Dress., VI, p. 48, pl. 373; Gigl., Cat. n. 25 bis. Falco punicus, Gigl., Avif. n. 249. Punicus = cartaginese. Il Gurney (List Diurn. B. of Prey, p. 108) ha riferito a questa specie un esemplare di Gianutri, presso la costa della Toscana, ed un altro della Maddalena, presso la Sardegna; inoltre egli ha determinato siccome appartenente alla stessa specie un esem- plare giovane ucciso nelle vicinanze di Sassari e da me inviatogli in comunicazione; esso si conserva nel Museo di Sassari e ne UCCELLI ITALIANI 5S abbiamo parlato tanto io (Intorno ad una specie di Falco nuova per la Fauna Italiana, Atti R. Ac. Se. Tor. XIX, 1884, p. 343) quanto il Dottore Martorelli (Osservazioni sui Mammiferi ed Uccelli fatte in Sardegna, p. 14, tav. II). Il Gurney (im lit.) afferma, come ho detto precedentemente, che appartiene al F. punicus una femmina giovane di Sicilia, attribuita al FW saker dal Doderlein (Avif. p. 35, 321). Ad essa appartengono pure un esemplare da me ucciso in Sardegna e riferito prima al F. com- munis = peregrinus (Cat. Uce. di Sardegna, pp. 22, 29 e Fauna d’Ital. Ucc. p.25) e poi (Fauna d'Ital. Ucc. p. 310) al F. bar- barus, e forse anche i tipi del Kalco Brooker, Sharpe (Ann. and Mag. N. H. (IV) vol. XI, p. 20, 18783) uccisi in Sardegna, e l'esemplare ucciso nelle vicinanze di Milano nell’ aprile del 1867, e menzionato dal Vian col nome di Falco peregrinodes (Rev. et Mag. de Zool. 1867, p. 174). È probabile che il F. punicus sia abbastanza frequente in Sardegna ed anche in. Sicilia, e che s'in- contri anche in Malta. Abita principalmente |’ Africa settentrio- nale, cioè il Marocco, |’ Algeria e la Tunisia; inoltre è stato trovato in Spagna e nelle Isole Baleari. [alco barbarus. Farcone DI BARBERIA. Falco barbarus, Linneus, S. N. I, p. 125, n. 8 (1766). Falco barbarus, Salvad., p. 18; Dress., VI, p. 47, pl. 374; Gigl., Cat. n. 26; Id., El. p. 106, n. 378. Barbarus = di Barberia. Forse questa specie non è da annoverarsi fra le Italiane, giacchè sembra probabile che tutti gli esemplari italiani attribuiti alla medesima appartengano invece al J. punicus. 1° Il Wright attribuì dubitativamente al F. barbarus (Ibis, 1864, p. 47) un esemplare che sarebbe stato ucciso in Malta dal Colonnello Drummond-Hay, ma il Tristram, che primo parlò di quell’ esemplare (Ibis, 1859, p. 159), lo aveva già indicato col nome di Falco pumicus, al quale probabilmente ap- partiene. 54 T. SALVADORI 2.° Un falcone (maschio in muta) da me ucciso in Sardegna e riferito al F. barbarus (Fauna d’ Ital. Uce. p. 310) appartiene invece, anche a giudizio del Gurney, al Y. punicus. 3.° Il Brooke (Ibis, 1873, p. 151) attribuisce, anche per opi- nione del Gurney, al F. barbarus due esemplari in abito imper- fetto ed in poco buono stato, da lui uccisi nell’ Isolotto della Vacca, ma che potrebbero anch'essi appartenere al PF. punzcus. 4.° Finalmente recentemente il Giglioli (Avif. p. 253) riferisce al F. punicus, e non più al F. barbarus come aveva fatto pre- cedentemente (£/. |. c.). una femmina quasi adulta, uccisa presso Oristano in Sardegna e che ora si conserva nel Museo di Firenze. Il F. barbarus abita l Africa settentrionale, ma verso oriente sì estende in Asia fin nell’ India settentrionale]. Genere AESALON, Kaup, Naturl. Syst. p. 40 (1829). Tipo: Falco regulus, Pall. Aesalon, = aîsdiwy, sorta di falco in Aristotile, H A. IX, 2. 6 et 9. 24. Aesalon regulus. SMERIGLIO. Falco Aesalon, Tunstall, Ornith. Brit. p. 1 (1771). Falco regulus, Pallas, Reis. Russ. Reichs, II, Anhang, p. 707 (1773). Falco lithofalco, Savi, I, p. 43; Bp., p. 5; Salvad., p. 21; Savi, O. Ip 170. Falco aesalon, Gigi., Cat. n. 30; Id., El. p. 72, n. 272; Dress., VII, p: 83, pl.23380, 381. Aesalon regulus, Gig/., Avif. n. 252. Smeriglio, Savi, I, p. 43. Regulus = regolo, diminutivo di rea = re. Uccello invernale, arriva in settembre ed ottobre e riparte in marzo ed aprile; sverna nelle provincie meridionali ed in Sar- degna. Abita la regione paleartica, nidificando nelle parti setten- trionali e svernando nell’ Europa meridionale, nell’ Africa setten- trionale e nell’ India. UCCELLI ITALIANI DO Genere HYPOTRIORCHIS, Bose, Isis, 1826, p. 967. Tipo: Falco subbuteo, Linn. Hypotriorchis = drotptopyns, nome di un uccello di rapina, menzionato da Aristotile (H. A. IX, 24. 1), e che dal Gaza fu tradotto per Subbuteo (1); da dno + tpiòpyns, altra specie di falco, che si credeva avesse tre testicoli, da tet + 6pxy¢ (Arist. H. A, VIII, 5. I: IX, 24). 25. Hypotriorchis subbuteo. LopoLayo. Falco subbuteo, Linneus, S. N. I, p. 127, n. 14 (1766). Falco subbuteo, Savi, I, p. 42; Bp., p. 5; Salvad., p. 20; Savi, O. I. I, p. 164; Gigi., Cat. n. 28; Id., El. p. 72, n.271; Wd lex Sp. 283, Dresss= V1, pi 69) pl 378, 319: Hypotriorchis subbuteo, Gigi, Avif. n. 251. Lodolajo, Savi, I, p. 42. Subbuteo = quasi Buteo, q. v.; con quel nome fu tradotto dal Gaza l’ dToTpLOpyns di Aristotile. Uccello principalmente di passaggio; molti restano durante l'inverno. Vive in tutta la regione paleartica, d’ inverno giunge fin nell'Africa meridionale e nell’ India. 26. Hypotriorchis Eleonora. FALCO DELLA REGINA. Falco Eleonore, Gene, Rev. Zool. 1839, p. 105. Falco Eleonora, Bp., p. 5, 150, tav. 24; Salvad., p. 19; Gigl., Cat. n. 29; 2d., El. p. 39, n. 114; Dress., VI, p. 103, pl. 383. Falco Eleonora, Savi, O. I. I, p. 167. Hypotriorchis Eleonore, Gigl., Avif. n. 250. Eleonorce, in onore di Eleonora di Arborea, Regina di Sardegna, la quale con leggi protesse i falconi usati per la caccia. Stazionario negli isolotti della Vacca e del Toro presso I’ e- stremità S. O. della Sardegna e nell’ Isola Lampione al Sud di Lampedusa (Giglio); più volte è stato preso in Liguria ed una volta in Malta. Abita le isole del Mediterraneo. (!) Pare che Aldrovandi (Orn. I, p. 375, 5) attribuisca a Plinio di aver tradotto con Subbuteo V Hypotriorchis di Aristotile. 90 T. SALVADORI Genere ERYTHROPUS, Brehm, Isis, 1828, p. 1270. Tipo: Falco vespertinus, Linn. Erythropus = &pv9porovg, sorta di uccello coi piedi rossi, da épv0e6¢ = rosso, e mobs = piede, menzionato da Aristofane (V. Gesner, De Avib. III, p. 339). 27. Erythropus vespertinus. FaLco cucuLo. Falco vespertinus, Linneus, S. N. I, p. 129, n. 23 (1766). Falco vespertinus, Savi, I, p. 50; Bp., p.5; Salvad., I, p. 21; Savi, ©: II, p. 176; Dress, VI p::98) pl: 982: Cerchneis vespertina, Gigl., Cat. n. 21. Cerchneis vespertinus, Gi9/., El. p. 66, n. 247; 2d., Avif. n. 255. Falco cuculo, Savi, I, p. 50. Vespertinus = della sera, vesper, perchè il falco cuculo fu descritto da G. de Demidoff a Linneo come un uccello che voli di sera e di notte. Di passaggio in primavera, più scarso in autunno; non si sa ©) se nidifichi in Italia. Nidifica nell’ Europa temperata e calda e nell’ Asia occidentale ; sverna in Africa. Genere TINNUNCULUS, Vieiliot, Ois. Am. Sept. I, p. 39 (1807). Tipo: Falco tinnunculus, Linn. Tinnunculus, sorta di falco in Columella ed in Plinio (H. N. X, 37), probabil- mente da tinnio = io suono il campanello , io ho una forte voce squillante, per causa del suo grido squillante come un campanello (V. Gesner, De Avib. p. 46). 28. Tinnunculus alaudarius, GHEPPIO. Falco Tinnunculus, Linnaeus, Sì Nat, oper, mG (1766). Falco alaudarius, Gmelin, S. N. I, p. 279, n. 16 y (1788). Falco tinnunculus, Savi, I, p. 45; Salvad., p. 23; Savi, O. I. I, Live, Dress Vibe. 15; pl oe4: Cerchneis tinnunculus, Bp., p. 5; Gégl., El. p. 39, n. 115; Id., Avifi n.e2o3: UCCELLI ITALIANI SI7 Tinnunculus alaudarius, Bett., tav. 35. Cerchneis tinnuncula, Gig/., Cat. n. 23; Id., Ic. Sp. 23. Gheppio, Savi, I, p. 45. Alaudarius, nome del Gheppio in Charleton (Exerc, p. 72, n. 7), da alauda, per- chè fa preda di lodole, come Palumbarius da Palumbes, Fringillarius da Fringilla. Stazionario e comunissimo; trovasi in tutta la regione palear- tica, nell’ Africa e nell’ India. 29. Tinnunculus tinnunculoides. FALCO GRILLAJO. Falco tinnunculoides, Natterer, fide Temminck , Man. d’Orn. I, p. 31 (1820). Falco tinnunculoides, Savi, I, p. 47; Id., O. I. I, p. 174. Cerchneis cenchris, Bp., p. 5. Falco cenchris, Salvad., p. 22; Dress., VI, p. 125, pl. 385. Cerchneis Naumanni, Gigi., Cat. n. 22; /d., El. p. 40, n. 116; Tae Avil. n.254 Falco grillajo, Savz, I, p. 47. Tinnunculoides, parola ibrida, da Tinnunculus = gheppio, ed etdog = forma, natura. Uccello di passaggio od anche estivo nell’ Italia continentale; nidifica in Sicilia ed anche in Sardegna (Brooke); in Sicilia qual- cuno sverna. Abita l Europa meridionale e I’ Asia occidentale e d inverno l Africa. Genere CIRCUS, Lacépéde, Mém. de l’Inst. III, p. 506 (1801). Tipo: Falco aeruginosus, Linn. Circus = Kipxog, specie di falco in Aristotile (H. A. IX, I, 2), forse l’ albanella, giacchè da un passo di Eschilo appare che il Circus era bianchiccio (Sundevall, Thierar. Arist. p. 100); non è affine a circus = circolo, ma a circia, xipfo = io rido; cf. Corvus. 30. Circus aeruginosus. FALCO DI PADULE. Falco aeruginosus, Linneus, S. N. I, p. 130, n. 29 (1766). Falco rufus, Savz, I, p. 60. Circus aeruginosus, Bp., p. 5; Bett., tav. 31, 32; Salvad., p. 24; 58 T. SALVADORI Savi, O. I. I, p. 186; Guzgi., Cat. n. 32; Id., El. sp. 38, n. 108; .dd.,0Avit. mazols Dress Vi, p.Al5;ipl' 326, 327: Falco di padule, Savi, I, p. 60. Aeruginosus = rugginoso, color ruggine; da aerugo = ruggine del rame, aes. Stazionario e comune; in Liguria, in Lombardia, nelle Marche ed in Malta è di passaggio. Vive in tutta Europa, nell’ Asia occidentale ed in Africa. 31. Circus cineraceus. ALBANELLA MINORE. Falco cineraceus, Montagu, Orn. Dict. I, F. 2 (1802). Falco cineraceus, Savi, I, p. 65. Circus cineraceus, Bp., p. 5; Salvad., p. 26; Savi, O. I. I, pis 190; Gugt., (Cat. n. 345 Jd. El. yp. 166% 0.1246; foe Avif. n. 230; Dress., V, p. 423, pl. 328. Albanella piccola, Savi, I, p. 65. Cineraceus = cinereo, color delle ceneri = cineres. Uccello di passaggio e forse in qualche luogo nidificante; ab- bastanza frequente in Malta. Trovasi in Europa, in Asia ed in Africa. 32. Circus cyaneus. ALBANELLA REALE. Falco cyaneus, Linneus, S. N. I, p. 126, n. 10 (1766). Falco cyaneus, Saw, I, p. 64. Circus cyaneus, Bp., p. 5; Salvad., p. 24; Savi, O. I. I, p. 189; Gigl., Cat. n. 33; Id., EL p. 38, n. 109; Jd., Avif. n. 228; Dress., V, p. 431, pl. 329. Albanella reale, Savi, I, p. 64. Cyaneus = *v&évEosg = ceruleo cupo. Appellativo molto improprio. Uccello stazionario in Sardegna e forse anche in altri luoghi, migratore e di passaggio in altri; non raro. Vive in tutta l' Eu- ropa ed in Asia; sverna nell’ India settentrionale e nell’ Africa fino all’ Abissinia. UCCELLI ITALIANI 59 33. Circus Swainsoni. ALBANELLA PALLIDA. Circus Swainsoni, Smith, S. Afr. Quart. Journ. I, n. 384 (1830). Circus Swainsonii, Bp., p. 5; Salvad., p. 25; Savi, O. I. I, p. 193; Gigl., Cat. n. 35; Id., El. p. 39, n. 110; Jd, Avif. n. 228; Dress., V, p. 441, pl. 330. Swainsoni, in onore del celebre naturalista inglese William Swainson , autore di molte opere ornitologiche, nato nel 1789 e morto nella nuova Zelanda intorno al 1851. È stata incontrata in tutta Italia, tranne forse il Piemonte; è comune in Sicilia e nell’ Italia meridionale, ove è probabile che nidifichi; trovasi anche in Sardegna. Abita l’ Europa, principal- mente meridionale; verso oriente si estende in Asia fin nella Cina; sverna in Africa e nell’ India. Sottordine ACCIPITRES NOCTURNI. Famiglia STRIGIDAE. Genere STRIX, Linneus, S. N. 1, p. 131 (1766). Tipo: Strix flammea, Linn. Strix = otpifE, civetta, nel latino classico; dal radicale di teffw = io grido aspramente od acutamente. Cf. strideo = io faccio un suono aspro. Est illis Strigibus nomen, sed nominis hujus Causa, quod horrenda stridere nocte solent. Ovid. Fasti, VI, 139 34. Strix flammea. BARBAGIANNI. Strix flammea, Linneus, S. N. I, p. 133, n. 8 (1766). Strix flammea, Savi, I, p. 82; Bp., p.5; Belt., tav. 36; Salvad., Peel; sav, O. 1p: 21957 Gig. Cat n. 45; da. Icon. Spi 207 lds, Bl Spo, mn, NOOVs! ducati 217 0 UD ress. V, p. 282, pl. 302. Barbagianni , Savi, I, p. 82. Flammea = color di fiamma, famma; ma sembra che quell’appellativo sia piut- tosto connesso con flammeata, da flammeum o flameum = velo nuziale, che era di 60 T. SALVADORI color croceo o giallo, giacché il Gesner, latinizzando il nome tedesco Schleyereutl, aveva già, prima di Linneo, chiamato il Barbagianni Ulula flammeata, pel cerchio di piume che a modo di velo ne cinge la faccia. (Salvadori, Ibis, 1886, p. 377). Comune e stazionario. Uccello quasi cosmopolita, ma soggetto a numerose variazioni locali. Famiglia ASIONIDAE. Genere SYRNIUM, Savigny, Descr. de l'Egypte, pp. 69, 111 (1809). Tipo: Strix aluco, Linn. Syrnium = Zbpytov, nome degli uccelli notturni di cattivo augurio presso i Greci (Pomp. Fest. de Ling. Lat. Libr. XVII, Strig.). « Striges dicuntur inauspicatze aves que Syrnia greece nuncupantur » (Gesuer, De Avibus, 669). È do. Syrnium aluco. Guro sELVATICO. Strix Aluco, Linneus, SN. Ip. 132, na 7 (166): Strix aluco Savi, I, p. 80. Syrnium aluco,. Bp.,..p. 6;. Bell. tam. 2703» Saved... ps cue Savi, (O: ip. 217; Geol, Cat. n. 44; Wai WE pear ne LOM; Jay Avil mn. 218% Dress Vip. 2715. pleco: Gufo selvatico, Savi, I. p. 80. Aluco, nome formato, dice il Gesner, dal Gaza (1476) dall’ italiano Alocho, per tradurre il nome aristotelico &Aeég (H. A. VIII, 5, 2). Il Savigny (Descr. de V Egypte, I, p. 112) ha la seguente citazione : « Ulula (vulgo Alweus. Serv.) Virgil. Bucol. eclog. VIII, 55 ». Il nome italiano moderno Alocco, od AZocco è probabilmente affine al te- desco Eule, civetta. x Stazionario in tutta Italia, tranne la Sardegna, ove manca. E proprio della regione paleartica occidentale. 36. Syrnium uralense. Guro DEGLI URALI. Strix uralensis, Pallas, Reis. Russ. Reichs, I, p. 445 liq). Syrnium uralense, Dress., V, p. 277, pl. 307; Gugl., Avif. n. 219. Uralense = degli Urali. Il Museo di Firenze recentemente ha ricevuto dal sig. Vallon di Udine un esemplare di questa specie, ucciso secondo il Vallon UCCELLI ITALIANI 61 (Note sull’Avif. del Friuli, p. 10) presso Latisana nel Friuli, nel gennaio del 1879 o del 1880. Il Giglioli invece dice che ciò sarebbe avvenuto nel dicembre del 1879! Il Costa (Cenni Zool. p. 44, e Faun. del Regno di Napoli, Ucc. p. 16) asseri che questa specie abita nei Monti Alburni del Napoletano, la quale cosa è poco ammissibile, ed aggiunse di averne avuto un giovane nel 1833, dal Monte Sommacco! Abita l’ Europa settentrionale- orientale e gran parte della Siberia occidentale e centrale ; tro- vasi non raramente nella Stiria e nella Carniola. [Genere SURNIA, Duméril, Zool. Anal. p. 34 (1806). Tipo: Strix ulula, Linn. Surnia = Zipytov. Vedi Syrnium. Surnia ulula. UruLa. Strix Ulula, Linneus, S. N. I, p. 133, n. 10 (1766). Surnia funerea, Bp., p. 6. Ulula = sorta di gufo, nel latino classico: « Ast ululant ululee lugubri voce canentes » (Auth. Philom. vers. 41); affine al sanscrito Uluka, teutonico Ula, tedesco Eule, inglese Owl. Cf. 6A40AsCw = io grido fortemente, bAdw = io urlo. Il Bonaparte indica questa specie come una di quelle che capitano raramente durante l’inverno in Italia; ma dubito che l’asserzione non sia esatta, giacchè mancano esemplari presi in Italia e non so di ornitologi che ve | abbiano osservata. Abita l’ Europa settentrionale, d’ onde emigra fin nella parte centrale durante l’ inverno]. Genere NYCTALA, C. L. Brehm, Isis, 1828, p. 1271. Tipo: Strix tengmalmi, Gmel. Nyctala, da vvata)6g = notturno. 37. Nyctala Tengmalmi. CiveTTA CAPO GROSSO. Strix Tengmalmi, J. A. Gmelin, S. N. I, p. 291, n. 44 (1788). Strix Tengmalmi, Savi, I, p. 79. 62 T. SALVADORI Nyctale Tengmalmi, Bp., p. 6; Salvad., p. 28; Savi, O, I. I, p. 215. Nyctala Tengmalmi, Gig/., Cat. p. 43; Id., El. p. 105, n. 375; Id. VA vit, n.220, «Dress. Vop.1819,ypl 1313: Civetta capo grosso, Savi, I, p. 79. Tengmalmi, in onore di Pietro Gustavo Tengmalm di Stockholm, che primo de- scrisse questo uccello (1783). Accidentale durante l'inverno nell’ [talia superiore. Secondo il Bonomi (Avif. Trident. p. 10), nelle montagne del Trentino non è meno comune della civetta e nidifica nelle foreste alpine! Abita l’ Europa settentrionale e la Siberia. Genere CARINE, Kaup, Natùrl. Syst. p. 29 (1829). Tipo: Strix noctua, Scop. Carine = xxpivn, prefica, la donna piagnona. 38. Carine noctua. CIvETTA. Strix noctua, Scopol, Ann. I, Hist. Nat. p. 22 (1769). Strix passerina, Savi, I, p. 76. Strix noctua, Savi, III, p. 201. Athene noctua, Bp., p. 5; Bett., tav. 20; Salvad., p.29; Gigl., Avif. n. :224; Dress., V, p. 303 , pl. 317. Noctua minor, Savi, O. I. I, p. 198. Carine noctua, Gig/., Cat. n. 37; Jd., El. p. 37, n. 102; Ia. Icon. Sp. 37. Civetta, Savi, I. p. 76. Noctua = Civetta, nel latino classico; da now = notte « Nomen ei quia noctu canit » (Varro). Comune in tutta Italia; in inverno è rara, o più non si trova, nelle provincie settentrionali. Vive nell’ Europa centrale e meri- dionale. [Carine glaua. Civerra MERIDIONALE. Noctua glaux, Savigny, Descr. de I Egypte , Ly ps 7105 (1809). Athene persica, Salvad., p. 30. UCCELLI ITALIANI 63 Carine glaux, Gig/., El. n. 38. Athene glaux , Dress., V, p. 367, pl. 318; Gigl., Avif. p. 227. Glauz = YXa6E nome generico degli uccelli di rapina notturni, ed anche nome della civetta in Aristotile (H. A. I. 1, 12 ed altrove). Secondo il Wright (/0;s, 1864, p. 49) dovevano appartenere a questa specie certe civette di Malta inviate dallo Schembri al Bonaparte, che le avrebbe erroneamente determinate col nome di Strix psilodactyla, Nilss. Abita l'Africa settentrionale e l'Asia minore. Ho già detto altrove (Mauna d'Ital. Uce. p. 31), che la Strix meridionalis, Risso, lunga 0,450 e con circa un metro di apertura d’ ali non può essere riferita a questa specie, ma pro- babilmente agli esemplari in abito rossigno del Syrnium aluco]. Genere GLAUCIDIUM, Bore, Isis, 1826, p. 970. Tipo: Strix passerina, Linn. Glaucidium, diminutivo di glauz = civetta. 39. Glaucidium passerinum. CIVETTA NANA. Strix passerina, Linneus, S. N. I, p. 133, n. 12 (1766) Noctua passerina Bp., p. 6; Savi, O. I. I, p. 202. Glaucidium passerinum, Salvad., p. 31; Gigl., Cat. n. 36; Id., El. p. 105, n. 374: Id., Avif. n. 223. Passerinum = che ha relazione colla passera = passer, per significare che è piccola quasi quanto una passera: Magnitudo Passeris (Linneus). Accidentale. I pochi esemplari presi in Italia sono tutti delle Alpi Venete e Lombarde e del Trentino. Vive nelle regioni nordiche e centrali dell’ Europa e si estende fino nella Siberia orientale. Genere BUBO, Duméril, Zool. Anal. p. 34 (1806). Tipo: Strix bubo, Linn. Bubo = uccello di rapina notturno con ciuffi, di cattivo augurio, nei poeti clas- sici latini: Solaque culminibus ferali carmine bubo Saepe queri et longas in fletum ducere voces. (Virg. Aen. IV, 462). Cf. Bbag, BUCA, equivalenti greci, BUSw = io grido come il gufo, ecc , dal radi- cale di Boy) = grido; donde Bysantium « il luogo delle civette » (Wharton). 64 T. SALVADORI 40. Bubo ignavus. Guro REALE. Strix Bubo, Linneus,.S. N. 1, p. 131, n.1 (1760). Bubo ignavus, 7. Forster, Syn. Cat. of Brit. Birds, p. 3 (1817). Strix bubo, Savi, I, p. 68. Bubo maximus, Bp., p. 6: Belt., tav. 107; Salvad., p. 32; Savi, OLE I p.-2085 Groh, Avil. im. 0226. Bubo ignavus, Gigl., Cat. n. 40; Id., El. p. 38, n. 106; Dress., V; 'p: 339, plo 31. Gufo reale, Savi, I, p. 68. Ignavus = ozioso, per causa della sua ordinaria immobilità. Stazionario, ma non abbondante; manca in Sardegna. Si trova in tutta la regione paleartica. [Bubo ascalaphus. Guro EGIZIANO. Bubo ascalaphus, Savigny, Descr. de l’Egypte, I, p. 110 pl. II, f. 2 (1809). Bubo ascalaphus, Bp., p. 6; Salvad., p. 32, nota, p. 310. Otus ascalaphus, Savi, O. I. I, p. 211. Ascalaphus = “Acxaddépog, nome di un uccello menzionato da Aristotile (H. A. II. 17, 22); si é creduto dagli autori del XVI secolo che fosse il nome di un gufo, giacché Ascalafo , figlio di Acheronte, fu da Proserpina convertito in gufo (Ovid. Met. 5. 533). Il Temminck fu il primo ad affermare (Man. d’Orn. III, p. 53) che questa specie visita accidentalmente le parti meridionali della Sicilia e della Sardegna; il Bonaparte pure disse, forse co- piando il Temminck (Fauna Ital. Introd. p. 5), che essa si è mostrata in Sicilia. Rispetto alla Sicilia nè il Benoit (Orn. Ste. p. 19), nè il Doderlein (Avif. Moden. e Sic. p. 45, 324) ve l'hanno trovata, e le affermazioni del Malherbes (Faun. Orn. Sic. p. 45) evidentemente non sono che una ripetizione di quelle del Temminck. Rispetto alla Sardegna credo di poter recisamente negare che il B. ascalaphus vi esista. Finalmente il Saunders (Jdts, 1869, p. 395) affermò di averne visto un UCCELLI ITALIANI 65 esemplare ucciso presso Sorrento nel Napoletano, ma disgrazia- tamente egli non ha potuto darmi alcuna indicazione rispetto alla persona presso la quale l’ avrebbe veduto, e dalle ricerche da me fatte è risultato che due gufi conservati presso due si- gnori Gargiulo di Sorrento, |’ uno fabbricante dei famosi lavori in legno a mosaico, e I’ altro albergatore, appartengono non al B. ascalaphus, ma al B. ignavus). Genere ASIO, Brisson, Ornith. I, p. 28 (1760). Tipo: Strix otus, Linn. Asio = sorta di civetta coi ciuffi, in Plinio « Noctuarum genus maximum, quibus pluma aurium modo micat » (H. N. XXIX, 6. 38), probabilmente il gufo reale; forse affine ad Asinus = asino, per causa delle sue lunghe orecchie, o ciuffi. Dall’ Asio dei latini è derivato l’ Assiolo degli italiani. 41. Asio otus. GUFO COMUNE. Strix Otus, Linnaeus, S. N. I, p. 132, n. 4 (1766). Strix otus, Savi, I, p. 70. Otus vulgaris, Bp., p. 6; Belt., tav. 56; Salvad., p. 32; Savi, Onl p. cil. Asio otus, Gigl., Cat..n. 41; Id., Icon. Sp. 41; Jd., El. p. 37, De lO da, A vien. 22); Dress, Vp. 2ol, pl: 30s. Allocco, Savi, I, p. 70. Otus = @t6¢, una sorta di gufo in Aristotile (H. A. VIII, 14, 6), notevole per le piume presso le orecchie, @ta. Stazionario, ma non abbondante; alcuni forse emigrano. Tro- vasi in tutta la regione paleartica. 42. Asio accipitrinus. GUFO DI PADULE. Strix accipitrina, Pallas, Reise. Russ. Reichs, I, p. 455 (1771). . Strix brachyotus, Sav7, I, p. 72. s3rachyotus palustris, Bp., p. 5. Otus brachyotus, Salvad., p. 33; Savi, O. I. I, p. 213. Otus accipitrinus, Gigl., El. p. 38, n. 105. Ann. del Mus. Civ. di St. Nat. Serie 2.4, Vol. 1II. (14 Agosto 1886) d 66 T. SALVADORI Asio accipitrinus, Dress., V, p. 257, pl. 304; Gigl., Cat. n. 42; Id., Icon, Sp. 42; Jd., Avif. n. 222. Alocco di padule, Savi, I, p. 72. Accipitrinus, che spetta allo sparviere = Accipiter. Uccello estivo; alcuni restano tutto l’anno nei luoghi paludosi delle parti più temperate. Quasi cosmopolita. Genere SCOPS, Savigny, Descr. de Egypte, p. 69, 107 (1809). Tipo: Strix scops, Linn. Scops = ozo, sorta di uccello di rapina notturno, nel greco classico, menzio- nato anche da Aristotile (H. A. VIII, 5, 2); da oxoréo = io guardo attentamente, per causa della sua abitudine di guardare fissamente; o piuttosto da ox®TTO = io burlo; cf. il tedesco Heher = gazza, da Hohn = burla (Wharton). 43. Scops giu. AssroLo. Strix Scops, Zinneus, S. N. I, p. 132, n. b (1766). Strix giu, Scopo#, Ann. I, Hist. Nat. p. 19 (1769). Strix scops, Savi, I, p. 74. Scops ephialtes, Bp., p. 5. Scops zorca, Bett., tav. 17. Ephialtes scops, Salvad., p. 34. Scops Aldrovandi, Savi, O. I. I, p. 205. Scops giu, Gigi; Cat. n. 39; Ja. El. p. 37, n.103: 2a. acon: Sp. 09; dd. Avifi n. 228; Dress., V, p. 829, pl. 314. Assiolo, Savi, I, p. 74. Giù (monosillabo), nome italiano onomatopeico, usato per la prima volta dallo Scopoli; si scrive anche Chiw. Uccello estivo comune; qualcuno sverna in Italia, ma non nelle parti settentrionali. Abita le parti centrali e meridionali d’ Europa, l'Asia occidentale e l'Africa settentrionale, ove sverna. è, UCCELLI ITALIANI 67 Ordine PICARIAK. Sottordine ZYGODACTYLAE. Famiglia PICIDAE. Sottofamiglia PICINAE. Genere GECINUS, Bove, Isis, 1831, p. 542. Tipo: Picus viridis, Linn. Gecinus, da 7) = terra, e *tvéu) = io scuoto. 44, Gecinus viridis. PicCHIO VERDE. Picus viridis, Linneus, S. N. I, p. 175, n. 12 (1766). Picus viridis, Savi, I, p. 140. Gecinus viridis, Bp., p. 12; Belt., tav. 65; Salvad., p. 34; Savi, Onl EG pe 2ris Gal Ul. p..36, n. 96; Ja. Icon. Sp. 03; Id., Avif. n. 205; Dress... V, p. 77, pl.-285: Picchio verde, Savi, I, p. 140. Viridis = verde. Comune e stazionario in tutta l’ Italia continentale, raro in Sicilia, mancante in Sardegna. Abita la regione paleartica occi- dentale, a settentrione del Mediterraneo e dei Pirenei. 45. Gecinus canus. PiccHIO CENERINO. Picus canus, Gmelin, S. N. I, p. 434, n. 45 (1788). Gecinus canus, Salvad., p. 35; Savi, O. I. I, p. 279; (Gigl., El. p. 36, n. 97; Id., Avif. n. 206; Dress., V, p. 95, pl. 288. Canus = canuto. Si trova raramente sulle Alpi e sui monti Liguri. È specie propria della regione paleartica, a settentrione del Mediterraneo, e sì estende verso oriente fino nella Cina. Genere PICUS, Linneus, S. N. I, p. 173 (1766). Tipo: Picus martius, Linn. Picus = picchio, nel Latino classico, uccello famoso nella scienza degli auguri, consacrato a Marte (Cf. H. T. Wharton, Ibis, 1881, p. 254 e seg.). Forse dal radicale di specio = io guardo; cf. il tedesco Specht e Vl inglese Wood-spite, ovvero dallo stesso radicale di tovxiAog = variegato. 68 T. SALVADORI 46. Picus martius. PiccHIO NERO. Picws martius, Lanneus,S, N. I, p. 173, n. 1 (1765): Picus martius, Savi, I, p. 139. Dryocopus martius, Bp., p. 12; Salvad., p. 36; Savi, O. I I, p. 276; Gigl., Icon. Sp. 52; Id., El. p. 35, n. 95; Id., Avif. n.. 198; Dress... Voip. dpiple 214: Picchio nero, Savi, I, p. 139. Martius = sacro a Marte. Vive sulle Alpi, specialmente dell’Ossola e del Tirolo; trovasi pare talora sui monti presso Savona; sugli Appennini la sua presenza è incerta, e così pure in Sicilia; manca di certo in Sar- degna. Si trova in quasi tutta I’ Europa e nell’ Asia settentrio- nale fino al Giappone. Genere DENDROCOPUS, Koch, Syst. baier. Zool. I, Pr CS). Tipo: Picus major, Linn. Dendrocopus, da èEvèpov albero, e xòTTWò = io colpisco. 47. Dendrocopus major. PiccHIo Rosso MAGGIORE. Picus) major, Linneus, SUNT +p. 176,0. 17/0766). Picustmajor-+Sav7,}E, p. 142, cum dis.;, Bp.,. pi 125) Bett, tav. 163 Salvad.. p. 375, Savi, O. 1, 1, p. 281; Gil. Bk py 34s 89: Id. Aiton. 1995 Dress. Vi, pa iplazio Picchio rosso maggiore, Savi, I, p. 142. Major = maggiore, comparativo di magnus = grande. Comune in tutta Italia ed anche nelle isole del Mediterraneo. Abita l Europa, tranne la Russia settentrionale, ove vive una forma affine, il D. cissa (Pallas). 48. Dendrocopus medius. PiccHIo Rosso MEZZANO. Picus medius, Zinneus, S. N. I, p. 176, n. 18 (1766). Picus medius, Savi, I, p. 144; Bp., p. 12; Salvad., p. 37; UCCELLI ITALIANI 69 Savi, Ov I. I, p. 2823; Gigl., El. op. 35, n. 92; Jd. Avif. ney 202.0 Dress.) N ..Piond,: pl.) 25h. Picchio rosso mezzano, Savi, I, p. 144. Medius = mezzano, intermedio. Specie stazionaria, ma rara; manca in Sardegna, e non è certo che si trovi in Sicilia. Abita I’ Europa continentale e verso oriente si estende, a traverso |’ Asia minore, fino nella Persia occidentale. 49. Dendrocopus Lilfordi. Piccnio pr Linrorp. Picus Lilfordi, Sharpe & Dresser, Ann. and Mag. Nat. Hist. VIII, p. 486 (1871). Picus leuconotus, Bp. (nec. Bechst.), p. 12; Salvad., p. 38 (par- tim); Save, OF I. Eps 283. Picus Lilfordi, Sharpe et Dresser, V, p. 45, pl. 280; Salvad., p. 311; Gigl., El. p. 35, n. 90; /d., Avif. n. 201. Lilfordi, in onore di Lord Lilford, Presidente della Unione Ornitologica Britannica. Rarissimo; il primo esemplare italiano conosciuto è quello uc- ciso nell’ estate del 1843 sui monti del Borghigiano in Garfagnana (Toscana) (Atti 5.* Riun. Scienz. in Lucca, p. 394), e non nei boschi di Castelnuovo di Val di Cecina, come mi aveva detto il Savi; esso si conserva nel Museo di Pisa; due esemplari, presi in Liguria nell’ inverno del 1863, furono da me veduti presso il De Negri (Cat. Uce. Sard. p. 26, nota); altri esemplari sono stati trovati posteriormente, uno presso Ancona, due in Liguria ed uno presso Camaldoli nel Casentino. Questa specie è stazio- naria in Dalmazia e si trova anche in Grecia ed in Turchia. [Dendrocopus leuconotus. Piccuio A porso BIANCO. Picus leuconotos, Bechstein, Orn. Taschenb. I, p. 66, cum tab. (1802). Picus leuconotus, Bechstein, Naturg. Deutschl. II, p. 1034 (1805). Picus leuconotus, Sq/vad., p. 38 (partim); Gigl., El. p. 35, n. 91; Press. (Vp. (39; ple 279: 70 T. SALVADORI Leuconotus = a dorso bianco, da X8vx6g = bianco, e v@tov = dorso. È cosa dubbia che questa specie sia stata trovata in Italia, giacché pare che gli individui che le erano stati riferiti appar- tengano tutti al D. Le/fordi, tranne forse due di non sicura pro- venienza, uno dei quali si trova nel Museo di Trento; di questo, come avverte il Bonomi (Avif. Trident. p. 13), non è certa I’ o- rigine, sebbene egli consideri come probabile che sia stato ucciso nel Trentino; l’altro si trova nel Museo di Firenze, al quale fu dato dal De Betta che lo indicò come acquistato dal De Negri e proveniente dalla Liguria. Il Giglioli recentemente menziona un terzo esemplare di Liguria, conservato nel Museo Civico di Ge- nova; 10 non rammento di averlo veduto. Abita |’ Europa centrale e settentrionale, ed in una forma alquanto modificata, D. cirris (Pallas), anche la Siberia ed il Giappone.] 50. Dendrocopus minor. PiccHIO ROSSO MINORE. Picus minor, Linneus, Ss. N. 1, p. 176, n.619 (760): Picus minor, Savi, I, p. 145; Bp., p. 12; Beit., tav. 78; Salvad., p.:99; Savi0. 1. L.p.-285; Gigi. KL p. 85,.n- 93; da. Icon: Sp. 50; Za... Avil. n.. 203; Dress., V, p. 53.,.pl. 282. Picchio rosso minore, Savi, I, p. 145. Minor = minore; comparativo di parvus = piccolo. Stazionario in ogni parte d’Italia, ma in nessun luogo abbon- dante. Abita tutta la regione paleartica occidentale, tranne la Russia settentrionale, ove vive la specie della Siberia, D. pipra (Pall.). Genere PICOIDES, Lacépéde, Mem. de 1’ Inst. II, p. 509 (1801). Tipo: Picus tridactylus, Linn. Picoides = simile ad un Picchio; barbaro composto di picus + etdog. 51. Picoides tridactylus. PiccHIo A TRIDATTILO. Picus tridactylus, Linneus, S. N. I, p. 177, n. 21 (1766). Picoides tridactylus, Salvad., p. 39; Savi, O. I. I, p. 287; UCCELLI ITALIANI 71 Gigl., El. p.35, n. 94; Id., Avif. n. 204; Dress., V, p. 69, pl. 284. Tridactylus = tpriùdxtvA0g, con tre dita; tres = tre, dactylus = ddxmvàog, dito. Trovasi raramente sulle Alpi del Tirolo, del Friuli, e secondo il Risso (Hist. Nat. Eur. Mer. IMI, p. 61) anche nel Nizzardo. Vive in Svizzera, nelle montagne dell’ Europa centrale e nella parte settentrionale del resto della regione paleartica. Sottofamiglia IYNGINAE. Genere IYNX. Linneus, S. N. I, p. 172 (1766). Tipo: Iynx torquilla, Linn. Iyne = WE, il torcicollo, nel greco classico (Arist. H. A. II, 8. 2), pel suo grido che suona come l’esclamazione tj, da cui (0¢w = io grido. Cf. H. T. Wharton, Ibis, 1879, p. 453. 52. Lynx torquilla. TorcicoLLO. Vunx lorquilla, Linneus, S. N. WU, p. 172, n.1 (1766): Munx dorquilla; Sev, E, p. 146; Bp., p..l2; Beit. tav. 48; Sav nO. Joel, pi 288. Iynx torquilla, Salvad., p.40; Gigl., EL p. 36, n. 98; Id., Icon. Sp. 55; Zd., Avif. p. 207. Jynx torquilla, Dress., V, p. 103, pl. 289. Torcicollo, Savi, I, p. 146. Torquilla, secondo il Gaza, è nome velgare italiano del Torcicollo, cioé dell’ uccello che gira intorno, o torce il collo } da torqueo = io torco. Uccello estivo, giunge in aprile e riparte in settembre; pochi restano durante l'inverno nelle provincie centrali e meridionali. Trovasi in tutta la regione paleartica, ove è uccello estivo; sverna nell’ Africa settentrionale, nell'India, nella Cina e nel Giappone. Famiglia CUCULIDAE. Genere CUCULUS, Linneus, S. N. I, p. 168 (1766). Tipo: Cuculus canorus, Linn. Cuculus = Cuculo, nel latino classico; in greco x6xxvE. Probabilmente nome onomatopeico; cf. inglese « Cock, » e x0xxvpfoxg = grido acuto. 72 T. SALVADORI 53. Cuculus canorus. CucuLo. Cuculus canorus, Linneus, S.. N. I, p..168, n. 1, (1766). Cuculus canorus, Savi, I, p. 149; Bp., p. 12; Belt., tav. 92; Salvad:,:tpi4li; Savi DO. Tot; pi 291;0 Giglio; EL np4645, n. 239inid., cont Sp- 56: Td) Avifil, pii2085 Dress, p» 199, pl. 299: Cuculo, Savi, I, p. 149. Canorus = melodioso, da cano = io canto. Uccello estivo; arriva in Aprile e riparte in Ottobre. Durante l’ estate si trova in tutta la regione paleartica; sverna fin nell’ A- frica meridionale e nell’ India. Genere COCCYSTES, G/oger, Handb. I, p. 449 (1834). Tipo: Cuculus glandarius, Linn. Coccystes = *OXRVGTIS, uno che grida « Cucu » (x6xvE). 04. Coccystes glandarius. CucuLo coL CIUFFO. Cuculus glandarius, Lonneus, S. NA, p., 1695 no (1766). Cuculus glandarius, Savi, I, p. 154, con fig. Oxylophus glandarius, Bp., p. 12. Coccystes glandarius, Salvad., p. 42; Gigl., El p. 102; Id., Avif. n. 209); Dress; IV, p. 219, spl. 300. Coccyzus glandarius, Savi, O. I, I, p. 296. Cuculo col ciuffo, Savi, I, p. 154. Glandarius = che ha relazione colle ghiande, glandes; ma probabilmente I’ ap- pellativo glandarius fu dato a questo uccello, per una certa somiglianza, per causa del ciuffo, con una Ghiandaia (Garrulus glandarius). Accidentale; più frequente in Liguria ed in Sicilia che non altrove. Trovasi comunemente nell’ Africa settentrionale e nella Spagna; sverna in Africa. UCCELLI ITALIANI ilo Genere COCCYZUS, Vieillot, Anal. p. 28 (1816). Tipo: Cuculus americanus, Linn. Coccyzus, dicesi che sia un errore tipografico invece di Coccygus (Boie, Isis, 1826, p. 977), come se derivasse da x6xxvyOS, genitivo di x6xxvE. Ma è probabile che sia una parola malamente latinizzata da xoxxdGwyv = che grida « Cucu ». 55. Coccyzus americanus. CUCULO AMERICANO. Cuculus americanus, Linneus, S. N. I, p. 170, n. 10 (1766). Coccyzus americanus, Savi, O. I. I, p. 300; Gigi, Avif. n. 210; Dress, V, p. 3220, pl. 301,12. Americanus = americano. Aceidentale; un individuo di questa specie americana fu ucciso in Piemonte negli ultimi giorni di ottobre del 1883; fu preparato dal Sig. Carlo Bonomi, presso il quale fu veduto da Mr. Ca- vendish Taylor (Jbis, 1884, p. 114), ed ora si conserva nel Museo di Firenze (Ibis, 1884, p. 214). Parecchie volte questa specie è stata presa in Inghilterra. Abita l’ America settentrionale e d'inverno gran parte della meridionale. 56. Coccyzus erythrophthalmus. CUCULO AMERICANO DAGLI OCCHI ROSSI. Cuculus erythrophthalmus, Wéelson, Am. Orn. IV, p. 16;,ph: 28,.f. 2 (1811). Coccygus erythrophthalmus, Sa/vad., p. 42. Coccyzus erythrophthalmus, Savi, O. I. I, p. 299; Dress., V. pe col, pl 30), 4. 1s) Gzo4 al. p.1102,,0: 363; add Avit. n. 211. Erythrophthalmus = digli occhi rossi, da Zpv0e6g + SpOadrpes. Un esemplare di questa specie americana fu ucciso nel 1858 nelle vicinanze di Lucca e si conserva nel Museo di Pisa. Anche in Irlanda è stato ucciso un individuo. Abita la parte orientale dell’ America settentrionale, e la parte settentrionale dell’ America meridionale. 74 T. SALVADORI Sottordine ANISODACTYLAE. Famiglia CORACIIDAE. Genere CORACIAS, Linnwus, S. N. I, p. 159 (1766). Tipo: Coracias garrula, Linn. Coracias = *xopaxiug, simile ad un corvo, x6p%§. Nome dei gracchi in Aristotile, Tour Als) eke 24510: 57. Coracias garrula. GHIANDAJA MARINA. Coracias Garrula, Lmneus; S. N. I, p. 159, n. 1 (1766). Coracias garrula, Savi, I, p. 104; Bp., p. 6; Salvad., p. 43; au, Oz. 15 p. 2415, Gagi., (El p. (60, ne 247, la Avif. n, 213: Dress, Vip. L4l, pl. 293. Ghiandaja marina, Savi, I, p. 104. Garrula, ovvero Garrulus = Ghiandaja, nel latino degli ultimi tempi; da gar- rulus = garrulo. Uccello estivo; piuttosto raro nella parte continentale d’ Italia ed in Sardegna, in Sicilia invece è abbastanza comune. Vive nella regione paleartica, verso oriente si estende fino al Turkestan ed al Cascemir; sverna in Africa. Famiglia MEROPIDAE. Genere MEROPS, Linneus, S. N. I, p. 182 (1766). Tipo: Merops apiaster, Linn. Merops = pépow, il gruccione, in Aristotile (H. A. IX, 14. 1; 27. 6). Forse fu dato a questo uccello il nome Merops per mandare un grido articolato; da uetpo, 0 meglio peipopai, nepito = io divido, ed op = voce. 58. Merops apiaster. GRUCCIONE. Merops Apiaster, Linneus, S. N. I, p. 182, n. 1 (1766). Merops apiaster, Savi, I, p. 174; Bp., p. 6; tav. 25,01. 2; Bello tav. 104; Salvad., p. 44; Savi, O. I. I, p. 325; Gigl., El. p. 65, UCCELLI ITALIANI 75 n, 241: Jelielcon...Sp. 6014, ‘Avit. m 214; Dress., V, p. 155, pl. 295. Gruccione, Suv, I, p. 174. Apiaster, da apis = ape. Servio, commentando Virgilio, Georg. IV. 14, già nel 5° secolo, tradusse merops con apiastra. Estivo ed in alcuni luoghi comune; arriva alla fine di aprile ed in maggio, parte in settembre. Nidifica nell’ Europa meridio- nale, nell’ Africa settentrionale e nell’ Asia occidentale; nell’ in- verno giunge fino nell’ Africa meridionale. 59. Merops persicus. GRUCCIONE EGIZIANO. Merops persicus, Pallas, Reis. Russ. Reichs, II, Anhang, p. 708 (1773). Merops aegyptius, Bp., p. 6, tav. 25, f. 1; Salvad., p. 44; Savi, OLII, p.,928. Merops persicus, Dress., V, p. 165, pl. 296; Gig/., El. p. 102, n-2969; Jd.; Icon. Sp. LXI; Ja... Avif. n. 215. Persicus = persiano. Accidentale; trovato in Liguria, nel Barese, in Malta, e forse anche in Sicilia. Vive nell’ Africa e nell’ Asia, quivi si estende verso oriente fino nel Turkestan e nell’ India. [Merops viridissimus. GruccionE vERDE. Merops viridissimus, Swainson, B. of West Afr. II , p. 82 (1837). Merops viridis, Dress., V, p. 171 (partim), pl. 297. Viridissimus, superlativo di viridis = verde. Il Dubois afferma (Rev. e Mag. Zool. 1873, p. 392) che questa specie sarebbe stata presa in Sicilia, ma suppongo egli abbia preso errore, scambiandola col M. persicus. Abita | Africa, ma non |’ Asia meridionale, ove si trova il JZ viridis, Linn., che a me sembra specificamente diverso]. 76 T. SALVADORI Famiglia ALCEDINIDAE. Genere ALCEDO, Linneus, S. N. I, p. 178 (1766). Tipo: Alcedo ispida, Linn. Alcedo = Martin pescatore, nel latino classico; in greco 4Axv6y ; negli scrittori latini si trova anche Halcedo; secondo alcuni forse da &Xg = mare. 60. Alcedo ispida. MARTIN PESCATORE. Alcedo Ispida, Linneus, S. N. I, p. 179, n. 3 (1766). Alcedo: ispida, Savi, I, p. 178; con’ fig.; Bp., p. 6; Bett. tay. I Te, “Salvad., Cp. 45; Savi, ‘O. 1: 1, p. 33805, Grgie Icon. Sp. 59; Jd., El. p.:36, n. 99; Jd., Avif.n.‘2125 Dress., V; p. 113; pl. 290. Uccel Santa Maria, Savi, I, p. 178. Ispida = Martin pescatore, nel latino dei bassi tempi; dicesi che derivi da hispidus = ispido, setoloso, pungente, per causa delle spine di pesce sparse nel cunicolo, entro cui fa il nido; secondo altri sarebbe nome onomatopeico « a sono vocis factum est » (Gesner, De Avib. p. 513). Trovasi in tutta Italia, come in tutte le parti temperate della regione paleartica occidentale. [Genere CERYLE, Bose, Isis, 1828, p. 316. Tipo: Alcedo rudis, Linn. « Ceryle, = xnpdvdog, uccello marino menzionato da Aristotile (H. A. VII, 5. 7.), forse la Ceryle rudis, ben nota ai greci (cf. Sundevall, Thierarten des Aristot. p. 133). [Ceryle rudis. Martin PEscATORE BIANCO E NERO. Alcedo rudis, Linneus, S. N. I, p. 1781, n. 12 (1766). Ceryle rudis, Bp., p.6; Salvad., p. 46 (nota); Dress., V, p. 125, pl. (291. Alcedo rudis, Savi, O. I. I, p. 382. Rudis = rozzo. Il Malherbe (Fauwne de la Sicile p. 142) afferma di aver visto un individuo preso in Sicilia; tuttavia, mancando notizie più precise intorno alla pretesa cattura di quell’ individuo, l'esattezza di quella UCCELLI ITALIANI 77 asserzione è da mettere in dubbio (Doderlein, Avîf. p. 57). La Ceryle rudis abita la parte meridionale-orientale dell’ Europa, l'Africa e gran parte dell’ Asia; verso oriente si estende fin nella Cina e verso mezzogiorno fin nell’ India]. Famiglia UPUPIDAE. Genere UPUPA, Linneus, S. N. I, p. 183 (1766). Tipo: Upupa epops, Linn. Upupa = Upupa, nel latino classico, in greco Emod, q. v. 61. Upupa epops. Upura. Upupa epops, Linneus, S. N. I, p. 183, n. 1 (1766). Upupa epops,, Save, I, p. 182, con fig.; Bp... p. 6» Bett... tay. 27; Salvad., p. 46; Savi, O. I. I, p. 335; Gigl., Icon. Sp. 63; Id. El. p. 65, n. 2405 Jd., Auf. n°216; Dress., V, pe lisp 298. Upupa, Savi, I, p. 182. Epops = xo, upupa, nel greco classico. Estiva; arriva in marzo ed in aprile e riparte in settembre. Abita la regione paleartica temperata, verso oriente estendendosi fino nella Cina; sverna nell'Africa equatoriale e nell’ India. Sottordine HIANTES. Famiglia CAPRIMULGIDAE. Genere CAPRIMULGUS, Linneus, S. N. I, p. 346 (1766). Tipo: Caprimulgus europaeus, Linn. Caprimulgus , nome del succiacapre, nel latino classico, da capra = capra e mulgo = io mungo, derivato da un pregiudizio, di cui fa menzione Plinio « capra- rumque uberibus advolans lac emulget » (H. N. X. 55). 62. Caprimulgus europaeus. SUccIACAPRE. Caprimulgus europaeus, Linneus, S. N. I, p. 346, n. 1 (1766). Caprimulgus europaeus, Savi, I, p. 158; Bp., p. 5; Belt., tav. 78 T. SALVADORI 15: Salvad.,'p. AT; Savi, O. 1.1, \p..302; Gagl., Ell‘p. "66, Di 245 dd. A vifia 194 Dress 1Vi, p. 6215 pie Nottolone, Savi, I, p. 158. Europaeus = europeo. Uccello estivo ; arriva in aprile e maggio e riparte in settem- bre. Si trova in tutta I’ Europa, e si estende fin nell'Asia centrale; sverna in Africa. 63. Caprimulgus ruficollis. SucciAcAPRE DAL COLLO ROSSO. Caprimulgus ruficollis, Temminek, Man. a Orn. 0 p. 4388 (1820). Caprimulgus ruficollis, Salvad., p. 48; Savi, O. I, I, p. 304; Gigli) lS p. 104, n. 372-7 Id; Avil. mn. 1965" Dress VE p» 630, pliizio: Ruficollis = col collo rosso, da rufus + collum. Accidentale in Malta, ove é stato ucciso due volte, alla fine di maggio del 1860 ed il 12 maggio del 1865; la sua patria è l'Africa occidentale-settentrionale ; non è raro in Spagna. 64. Caprimulgus aegyptius. SUCCIACAPRE ISABELLINO. Caprimulgus aegyptius, Lichtenstein, Verz. Doubl. p. 59 (1823). Caprimulgus aegyptius, Dress., IV, p. 629, pl. 272; Gigl., Icon. Sp. LX VII: Za. El.-p. 103, n. 371; Id, Avila. Aegyptius = egiziano. Il Giglioli afferma di aver trovato nel Museo della Università di La Valetta in Malta tre esemplari di questa specie, due dei quali erano indicati come varietà isabelline del Caprimulgus eu- ropaeus, ed uno come femmina del Caprimulgus ruficollis. Altri due esemplari, che sarebbero stati uccisi in Sicilia, uno presso Girgenti (Doderl., Avif. p. 344), ed un altro presso Modica, si UCCELLI ITALIANI 79 conservano nel Museo di Firenze. Questa specie è propria del- l’Africa settentrionale e dell'Asia, ove verso oriente si estende fin nel Turkestan. [Caprimulgus asiaticus. SvccracapRE ASIATICO. Caprimulgus asiaticus, Latham, Ind. Orn. II, p. 588, n. 16-(1790). Caprimulgus tamaricis, Gig/., El. p. 104, n. 373. Caprimulgus asiaticus, Gig/., Avif. n. 197. Asiaticus = asiatico. La localita di un esemplare che il Giglioli attribuisce a questa specie è al tutto incerta; esso fu dato al Giglioli dal prepara- tore sig. Borgioli di Genova, e si dice che sia stato preso nelle vicinanze di quella città. Questa specie vive nell’ India]. Famiglia CYPSELIDAE. Genere CYPSELUS, Illiger, Prodr. p. 229 (1811). Tipo: Hirundo apus, Linn. Cypselus = xbbeXoc, sinonimo di Apus secondo Aristotile (H. A. IX, 30, 1.), così detto per frequentare luoghi cavi, xvpédat. 65. Cypselus melba. RoxnpoNnE ALPINO. Hirundo Melba, ZLinneus, S. N. I, p. 345, n. 11 (1766). Cypselus melba, Savi, I, p. 172; Bp., p. 6; Bett, tav. 64; Salvad., p. 48; Savi, O. I. I, p. 323; Gigl., El. p. 65, n. 243; Id., Avif. n. 193; Dress., IV, p. 603, pl. 269. Rondone marino, Savi, I, p. 172. Melba, nome barbaro, usato da Alberto Magno; da Mew, Mewe, Mewb, Meb, nomi teutonici dei gabbiani: « Laros est avis marina quam nos melbam (meuuam) vocamus ». (Cf. Gesner, De Avib. p. 525); molto impropriamente quel nome fu dato al Rondone marino da Linneo. Uccello estivo, arriva in aprile e riparte verso la fine di agosto ; frequenta i luoghi montani tanto nell’ interno, quanto prossimi 80 T. SALVADORI al mare. Abita |’ Europa centrale e meridionale, l’Asia verso oriente fino al Turkestan, verso mezzodi fin nell’ India ed in Ceylan. Sverna in Africa. 66. Cypselus apus. Ronpone. Hirundo Apus, Linneus, S. N. I, p. 344, n. 6 (1766). Cypselus apus, Savi, I, p. 170; Bp., p. 6; Bett., tav. 44; Salvad., p. 49; Savi, O. I. I, p. 321; Gigl., El. p. 66, n. 244; Id, leon. Sp. 65; Ud., ‘Avion 192; Dress TV, p. 583, pl. 266. Rondone, Savi, I, p. 170. Apus = ~Atovg, nome del Rondone presso i greci (Arist., H. A. IX, 21, 1); da & -- Movs, senza piedi, per causa della picciolezza dei piedi. Uccello estivo; arriva nella prima metà di aprile e riparte nella seconda metà di agosto. Abita tutta la regione paleartica dall’Atlantico al Pacifico, e le parti settentrionali della regione orientale; sverna in Africa. 67. Cypselus pallidus. RonpoNE PALLIDO. Cypselus pallidus, Shelley, Ibis, 1870, p. 445. Cypselus pallidus, Dress., IV, p. 597, pl. 268, f. 1; Gig., El. p. 103, 0m. 370549. Avil. mn. 192: Pallidus = pallido. È stato trovato in Malta dal Wright e dal capitano Feilden (Ibis, 1874, p. 226); il Wright crede che vi sia comune e che vi nidifichi. Vive nell'Africa Settentrionale ed occidentale, nelle Canarie, in Madera e nella Spagna. UCCELLI ITALIANI 81 Ordine PASSERES. Sottordine OSCINES. Sezione Oseines latirostres. Famiglia HIRUNDINIDAE. Genere CHELIDON , Bore, Isis, 1822, p. 550. Tipo: Hirundo urbica, Linn. Chelidon = yeXtè®yv, Rondine, nel greco classico; connesso con yelp = mano, « prendente mosche » (Wharton). 68. Chelidon urbica. BALESTRUCCIO. Hirundo urbica, Linneus, S. N. I, p. 344, n. 3 (1766). Hirundo urbica, Savi, I, p. 164. Chelidon urbica, Bp., p. 6; Belt., tav. 67; Salvad., p. 51; Save, Omi p. 914: Gil. El .p. 63,/n:-234;, lds. Icon Sp. 69; Jd., Avif. n. 186. Balestruccio, Savi, I, p. 164. Urbica = che si trova nelle città, urdes. Uccello estivo e nidificante comunissimo; arriva in marzo ed in aprile, riparte in settembre ed in ottobre; forse non nidifica in Sicilia, od almeno nella parte meridionale, e neppure vi sverna, come è stato asserito dal Benoit. Abita 1’ Europa e l'Asia occi- dentale, sverna in Africa, al sud dell’Abissinia. [Chelidon cashmiriensis. Barestrvecio pet Cascemir. Chelidon cashmeriensis, Gould, Pr. Zool. Soc. of London, 1858, p. 356. Chelidon cashmiriensis , Gigl., Avif. n. 187. Cashmiriensis, del Cascemir. Il Giglioli attribuisce a questa specie un balestruccio ucciso a Poggio Imperiale presso Firenze il 13 ottobre 1885; esso si distingue dagli ordinari balestrucci per le dimensioni alquanto minori e per la coda un po’ meno forcuta; queste differenze mi sembrano troppo poco caratteristiche perchè non si possa Ann. del Mus. Civ. di St. Nat. Serie 2.2, Vol. III. (23 Settembre 1886) 6 82 T. SALVADORI considerare quell’esemplare siccome una varietà minore acciden- tale del balestruccio ordinario; e così si sarà evitato d’introdurre nella Fauna Europea una specie che sembra confinata nell’ Ima- laja e nelle pianure dell’ India. | Genere HIRUNDO, Linneus, S. N. I, p. 343 (1766). Tipo: Hirundo rustica, Linn. Hirundo = Rondine, nel latino classico; affine a yeArdwy. 69. Hirundo rustica. Ronpine. Hoirunid'o rustica, Zinneus S. N. 1, p: 303, nad((/00) Hirundo:!rustica; “Say, p. 162, con fies Bp. ip. 0000540 tav., 803) Salvads) piro; Saiz, O- Te I, p."308 >, Gio (MEL p. 64, n. 236; Id., Icon. Sp. 77 (syn. emend.); Jd., Avif. n.134 Dress.) Lil ap.t467; pl. 13058601 Rondine, Savi, I, p. 162. Rustica = appartenente alla campagna, rus. Uccello estivo comunissimo; arriva in marzo ed in aprile e riparte in settembre ed in ottobre. Abita tutta I’ Europa e 1’ Asia occidentale fino al Yenisei; sverna in Africa al sud del Sahara, nel Sindh e nell’ India occidentale. [Hirundo Savignyt. Ronpine EGIZIANA. Hirundo savignii, Stephens, in Shaw, Gen. Zool. X, p. 90 (1817). Hirundo boissonneau, Bp., p. 6. Hirundo cahirica, Licht.; Savi, O. I. I, p. 310. Hirundo savignii, Dress., III, p. 473, pl. 180, f. 2. Savignyi, in onore di Marie Jules-César Lelorgne de Savigny, n. addì 5 aprile 1777, m. addì 5 ottobre 1851, il quale pel primo figurò questa specie nella grande opera Description de VEgypte, Oiseaux, pl. 4. Specie stazionaria nell’ Africa settentrionale-orientale e nella Palestina, e che per errore è stata indicata come accidentale in Malta dal Wright (Jb¢s, 1864, p. 57) ed in Sicilia dal Saunders (Ibis, 1869, n. 396). Il Bonaparte (Faun. d’ Ital. Ucc. Introd.) aveva già detto: parrebbe che dovesse trovarsi in Sicilia. ] UCCELLI ITALIANI 83 70. Hirundo rufula. RONDINE ROSSICCIA. Hirundo rufula, Yemminck, Man. d’ Orn. III, p. 298 (1835). Hirundo daurica, Savi (nec Linn.), NI, p. 201; Id., O. LI, p. 310. Hirundo alpestris, Bp. (nec Pal.), p. 6. Hirundo rufula, Salvad., p. 53; Gigl., El. p. 64, n. 237; Id., Avif. n. 185; Dress., III, p. 487, pl. 161. Rondine di Siberia, Savi, III, p. 201. Rufula, fem. di rufulus = rossiccio, diminutivo di rufus = rosso, pel colore caratteristico della cervice, del groppone ed anche delle parti inferiori. Specie rara, di cui tuttavia quasi ogni anno capita qualche individuo nel Barese, in Sicilia ed in Liguria; è stata trovata anche in Malta, in Toscana ed in Piemonte. E da verificare se non sia questa la specie che nidifica sull'antico tempio di Se- geste in Sicilia. Essa si trova nell’ Europa orientale-meridionale, nell'Asia occidentale e nell’ Africa settentrionale-orientale. Genere BIBLIS, Lesson, Compl. de Buff. VIII, p. 495 (1837). Tipo: Hirundo rupestris, Scop. Biblis, meglio Byblis = BbBAtg, nome della figlia di Mileto e della ninfa Ciane; essa, amando il fratello Cauno, da cui fu respinta, venne convertita in fonte (Ovid. 9 Met. 662). 71. Biblis rupestris. RoNDINE MONTANA. Hirundo rupestris, Scopoli, Ann. I. Hist. Nat. p. 107 (1769). Hirundo rupestris, Savz, I, p. 167. Cotyle rupestris, Bp., p. 6; Salvad., p. 53; Savi, O. L I, p. SIS. Gugi.. El p. 33, ni 81; Dress. I, p. 53, pl. 164. Cotile rupestris , Gigl., Avif. n. 189. Rondine montana, Savi, I, p. 167. Rupestris = rupestre, che frequenta le rupi, rupes. Uccello stazionario in molte parti d’Italia e nelle isole del Mediterraneo, estivo in altre meno calde e meno ben riparate, 84 T. SALVADORI ove arriva in aprile e donde riparte in settembre. Abita I’ Eu- ropa meridionale, l’Africa settentrionale e l'Asia, verso oriente fino nella Cina e verso sud fin nell’ India. [Biblis obsoleta. RoxnpinE MONTANA MINORE. Cotyle obsoleta, Cabanis, Mus. Hein. I, p. 50 (1850). Cotyle obsoleta, Dress., III, p. 521, pl. 165. Cotile obsoleta, Gigl., Avif. n. 190. Obsoleta = avente colore smorto, svanito. Anche il Giglioli, che recentemente ha annoverato questa specie fra le italiane, ha fatto ciò con grande dubbiezza e, secondo me, senza sufficiente fondamento. Vive nell’ Africa set- tentrionale-orientale, nella Palestina, nel Sindh e nel Beluci- stan. | Genere COTILE, F. Bove, Isis, 1822, p. 550. Tipo: Hirundo riparia, Linn. Cotile s’ incontra in Anacreonte, fr. 99, come nome Beotico della [Rondine ; da zxWtLALS = colei che cinguetta, speciale femminino poetico di xwtiXog = che ci- caleggia. Per errore molti scrivono Cotyle, Cf. H. T. Wharton, Ibis, 1879, p. 451. 72. Cotile riparia. Topino. Hirundo riparia, Zinneus, S. N. I, p. 344, n. 4 (1766). Hirundo riparia, Savi, I, p. 166. Cotyle riparia, Bp., p. 6; Bett., tav. 53; Salvad., p. 54; Savi, OAL ap. 8197 (Gil, Hl: po 63 n 235 AM CO Sp. n Dress. SII p. 505, pl. UG3: Clivicola riparia, Gigl., Avif. n. 188. Topino, Savi, I, ‘p. 166. Riparia = che frequenta le ripe dei fiumi, ripae. Uccello estivo; giunge in marzo, talora anche prima, e riparte in settembre ed in ottobre. Non sembra esatto quanto afferma il Benoit, cioè che il topino sì trattenga in Sicilia, presso Catania, anche durante l'inverno. Questo uccello, proprio tanto della regione paleartica, quanto della neartica, sverna in Africa, nel- l'India e nell'America meridionale sino nel Brasile. UCCELLI ITALIANI 85 Famiglia MUSCICAPIDAE. Genere MUSCICAPA, Zinneus, S. N. I, p. 324 (1766). Tipo: Muscicapa grisola, Linn. Muscicapa = pigliamosche, da musca = mosca, e capio = io acchiappo ; tro- vasi questo nome in Alberto Magno, usato pel gruccione (Gesner, De Avib. p. 539). 73. Muscicapa grisola. PiGLIAMoscHE. Muscicapa Grisola, Linneus, S. N. I, p. 328, n. 20 (1766). Muscicapa grisola, Save, II, p. 2; Dress., III, p. 447, pl. 156. Butalis grisola, Bp., p. 10; Bett., tav. 69; Salvad., p. 58; Savi, OT prog p.108, 1200; 20: leon: Sp. li; Id., Avif. n. 183 Boccalepre, Savi, II, p. 2. Grisola = piccola grigia, da griseus = grigio; nome usato dai cacciatori bolo- gnesi, secondo afferma Aldrovandi (Orn. II, 2, p. 737), per indicare questo uccello. Uccello estivo e nidificante, comunissimo in tutta Italia dal- l aprile all’ ottobre. Abita 1° Europa e l’Asia occidentale fino al Lago Baikal; sverna in Africa. Genere FICEDULA, Brisson, Ornith. III, p. 369 (1760). Tipo: Muscicapa atricapilla, Linn. Ficedula = beccafico, nel latino classico : « avis quaedam ita dicta quod ficu pin- guescit ». (Varr. L. L. 4. 11); da /icus = fico, ed edo = io mangio. 74. Ficedula atricapilla. BALIA NERA. Muscicapa Atricapilla, ZLinneus, S. N. I, p. 326, n. 9 (1766). Muscicapa luctuosa , Savi, Il, p. 5. Muscicapa atricapilla, Bp., p. 10; Salvad., p. 55; Savi, O. I. II, p-.9; Gigl., El. p. 63,.n. 232; Jd., Icon. Sp. 75; /d., Avif. MelSh; Dress. lip: 400; pl. lov, 158; f. 2. Balia nera, Savi, II, p. 5. Atricapilla = con capelli neri. Cf. Capinera, Sp. 139. Si trova nei tempi del passo in aprile ed in settembre; se- 86 T. SALVADORI condo il Giglioli, resterebbe tra noi durante l'estate e nidifiche- rebbe. Abita d'estate l'Europa; sverna in Africa; verso oriente sì estende fin nella Persia. 75. Ficedula collaris. BALIA DAL COLLARE. Muscicapa collaris, Bechstein, Naturg. Deutschl. IV, p. 495 (1795). Muscicapa albicollis, Temm.; Savi, II, p. 4 (nec figura?); Bp., Palo: Muscicapa collaris, Salvad., p. 55; Savi, O. I. U, p. 8; Gigl., El. p.062, n.281; Ja. Avit. n. 180; Dress, Il) p. 459), pla 5st: Balia, Savi, II, p. 4. Collaris = spettante al collo, collum, per causa del suo collare bianco carat- teristico. Arriva in aprile e parte in settembre, nidifica sui monti; è poco abbondante, certo meno della Balia nera. Abita |’ Europa centrale e meridionale; sverna in Africa; verso oriente si estende fino nella Persia. Genere ERYTHROSTERNA, Bonaparte, Comp. List B. Eur. and N. Amer. p. 25 (1838). Tipo: Muscicapa parva, Bechst. Erythrosterna = che ha il petto rosso, da épv0edg = rosso, e otépvov = petto. 76. Erythrosterna parva. PIGLIAMOSCHE PETTIROSSO. Muscicapa parva, Bechstein, Naturg. Deutschl. IV, p. 505 (1795). Muscicapa parva, Savi, II, p. 7 (nota); Dress., III, p. 465, pl. 159. Erythrosterna parva, Bp., p. 10; Salvad., p. 56; Savi, O. I. II, pls Gegis Hl. p.100;en. 361); Jas Avil. insets. Parva = piccola. Specie affatto accidentale in Italia, ove è stata trovata piu volte in Liguria. Nidifica in alcune parti dell’ Europa centrale UCCELLI ITALIANI 87 e meridionale-orientale ; sverna nell’ Africa settentrionale ; verso oriente si estende fin nel Turkestan. Famiglia AMPELIDAE. Genere AMPELIS, Linneus, S. N. I, p. 297 (1766). Tipo: Ampelis garrulus, Linn. Ampelis = dymedig, l’uccello che frequenta la vite, &predog (Aristofane, Aves, 304). 77. Ampelis garrulus. Beccorrusone. Ampelis Garrulus, Linneus, Ss Nepean en (1766). Bombycilla garrula, Savi, I, p. 108, con figura. Ampelis garrulus, Bp., p. 10; Salvad., p. 57; Savi, O. I. II, Delay G2 ela POs, Nob i; ud. Icon. gaps, 1S eld. “Avif. n. 174; Dress., III, p. 439, pl. 155. Beccofrusone , Sv, I, p. 108. Garrulus bohemicus fu chiamato dal Gesner il Beccofrusone per una certa somiglianza con una Ghiandaia = Garrulus, e non pel suo garrire. (Cf. Newton, Yarrell’s Brit. B. I, 535). Ad intervalli più o meno lunghi giungono in inverno i Bec- cofrusoni nell’ Italia superiore e talora in gran numero; nel febbraio del 1873 il Ninni ne contava 170 in un sol giorno sul mercato di Venezia; rarissimamente si vedono nell’ Italia cen- trale e meridionale. Nidifica nelle foreste di conifere delle regioni presso il cerchio artico in ambedue gli emisferi; va vagando verso il sud in inverno. Sezione Oscines dentirostres. Famiglia LANIIDAE. Genere LANIUS, Linneus, S. N. I, p. 134 (1766). Tipo: Lanius excubitor, Linn. Lanius = macellaio, nel latino classico; nome applicato per la prima volta al- l’Averla dal Gesner, per alludere ai costumi dell’ uccello « quod in alias aves...... laniando saevire soleat » (De Avibus, II, p. 521). 88 T. SALVADORI 78. Lanius excubitor. AVERLA MAGGIORE. Lanivs Excubitorm, Lanneus, SANI, pi 139580000 (1766). Lanius excubitor, Savi, I, p. 94; Bp., p. 10; Bett., tav. 87 (fig. dell’ adulto soltanto); Salvad., p. 58; Savi, O. I. I, p. 229; Gig BEIp. tiene con Sp. 800 n. 175; Dress., III, p. 375, pl. 145. Averla maggiore, Savi, I, p. 94. Excubitor = sentinella; da excubo = sto fuori del letto, come sono obbligate a stare le sentinelle; il nome allude alla vigilanza con cui l’ Averla maggiore cerca la preda. . Uccello poco abbondante , rarissimo nelle parti meridionali e nelle isole; arriva sul finire dell’ autunno e resta soltanto du- rante l'inverno. L’ asserzione che nidifichi in talune provincie settentrionali d’Italia mi pare che debba essere confermata. Nidifica nell’ Europa settentrionale e sverna nella meridionale. 79. Lanius meridionalis. AVERLA MERIDIONALE. Lanius meridionalis, Temminek, Man. d'Orn. ed 2.8, I, p. 143 (1820). Lanius meridionalis, Savi, I, p. 102; Bp., p. 10; Salvad., p. 59; Savin O. dy Le A230 (G79)... 6.09, me OO), dee ms 72. Dress Ul ap. nS, pl lA. Averla forastiera , Savi, I, p. 102. Meridionalis = meridionale, delle regioni meridionali (d’ Europa). Specie avventizia in Italia; è stata trovata in Liguria, in Toscana, nell’Umbria, nel Romano e più frequentemente nel Nizzardo. Lo Schembri ed il Wright affermano che si prenda talora in Malta. È uccello stazionario nel mezzodì della Francia, in Spagna e nel Portogallo. 80. Lanius minor. AVERLA CENERINA. Lanius minor, Gmelin, S. N. I, p. 308, n. 49 (1788). Lanius minor, Savi, I, p. 96, con figura; Bp., p. 10; Salvad., p. 60; Savi, O. I. I, p. 231; Gigi, El. p. 62, n. 228; /a., Avif. n.017; Dress: VI p. 393; pl. 149. UCCELLI ITALIANI 89 Averla cenerina, Savi, I, p. 96. Minor = minore. Specie comune e nidificante , arriva in aprile e parte in set- tembre. Nidifica nell’ Europa centrale e meridionale e nell’ Asia occidentale ; sverna in Africa. 81. Lanius collurio. AVERLA PICCOLA. - Laniuis Collurvo, Zanmeuws; S. N. 1, p. 136, n. 12 (1766). Lanius collurio, Savi, I, p. 100; Bp., p. 10; Salvad., p. 61; Save O. I. bp, 234; Gigi. El. p. 62, n 2295" Jas leon: Spoe; da. Amit, 0/8 Dresss, I sep: 389) pl. 150: Enneoctonus collurio, Bett., II, tav. 59. Averla piccola, Savi, I, p. 100. Collurio, traduzione latina del Gaza (1476) di xoAAvetwy di Aristotile (H. A. IX, 23), dove alcuni leggono xopvAAtwy , che potrebbe significare incappucciato , da x6pvs = elmo, e per metatesi essere diventato xoAAvetwy; nome di un uccello, non identificato. Uccello estivo comunissimo ; arriva in aprile e riparte in set- tembre ed in ottobre; in Sicilia pochi restano a nidificare. Ni- difica nell’ Europa centrale e meridionale, meno la Spagna; sverna in Africa, verso oriente sì estende fin nel Turkestan. 82. Lanius auriculatus. AVERLA CAPIROSSA. Lanius auriculatus, P. LZ. S. Muller, Nitursystem, Supplem. p. 71 (1776). Lanius rufus, Suv, I, p. 98; Bp., p. 10; Savi, O. I. I, p. 233; Gigi., Icon. Sp. 83; Id. El: p. 62, n: 230. Enneoctonus rufus, Bett., I, tav. 40. Lanius auriculatus, Salvad., p. 60; Sharpe et Dress., III, p. 407, Sy Di bols Gigi. Avil, nhl 79: Averla capirossa, Savi, I, p. 98. Auriculatus = fornito di orecchi, auriculae; appellativo che non si trova negli autori, neppure in quelli della bassa latinita. Specie estiva e nidificante; arriva in aprile e riparte in set- tembre; in Sicilia ed in Sardegna è la specie più comune, invece 90 T. SALVADORI nell’ Italia media e superiore è meno abbondante dell’ Averla piccola. Abita l Europa centrale e meridionale; verso oriente si estende fino nella Persia; sverna in Africa. Sezione Oscines acutirostres. Famiglia PARIDAE. Genere REGULUS, Cuvier, Lec. d’Anat. Comp. I, tab. 2 (1800). Tipo: Motacilla regulus, Linn. Regulus diminutivo di rex = re. Usato per lo Scricciolo, Carm. Philomel. 13 (circa A. D. 500) 83. Regulus cristatus. REGOLO. Motacilla Regulus, Zinneus, S. N. I, p. 338, n. 48 (1766). Regulus cristatus, Vieillot, Ois. Amer, Sept. II, p. 50 (1807). Regulus vulgaris, Viel. ; Savi, II, p. 9. Regulus cristatus, Bp., p. 9; Salvad., p. 62; Savi, O. I. II, probe Dress. ll pio, ply il, 72 ton (7); Gigl., El, p. 30, n. 66; Id., Icon. Sp. 84; Id., Avif. n. 153. Regolo, Savi, Il, p. 9. Cristatus = fornito di cresta, o ciuffo, crista. Vive sui monti durante la buona stagione, nell’ autunno scende al piano, ove si trattiene durante l'inverno. Vive anche nel resto dell’ Europa temperata, nell'Africa settentrionale e nell'Asia settentrionale fino al ‘Giappone. 84. Regulus ignicapillus. FrorRANCINO. Sylvia ignicapilla, C. Z. Brehm, in Temminck, Man. d'Orn. I, p. 231 (1820). Regulus ignicapillus, Savi, Il, p. 10; Bp., p. 9; Salvad., p. 63; Savi OL kW. p. 3/3 Dress., Il, p.. 459, pli #24) To, 4.1% Oo)-eGrgl., El. p. 30, ni 67: da.) Aviano Fiorrancino, Savi, II, p. 10. Ignicapillus = avente capelli, o testa color fuoco, da ignis = fuoco, e ca- pillus = capello. UCCELLI ITALIANI 91 Comune d'inverno in pianura; nidifica anehe in Italia; il Bettoni asseri che nidificasse in Lombardia, il Giglioli afferma che nidifica nei boschi d’ abete di Vallombrosa. Abita I’ Europa al sud del Baltico, l'Algeria e l'Asia Minore; verso oriente non si trova al di là della Crimea. Genere AEGITHALUS, Bove, Isis, 1822, p. 556. Tipo: Parus pendulinus, Linn. Aegithalus = atyi9xX0g, nome generico delle Cinciallegre in Aristotile (H. A. VII, 5, 3) che il Gaza tradusse col nome Parus; forse da atyig, gen. atyléog = vento impetuoso, dal verbo atogetv = irrompere, per causa dell’impeto col quale le cinciallegre volano (Cf. Aldrov. Orn. II, p. 111). sò. Aegithalus pendulinus. PeNpoLINO. Parus Pendulinus, Linneus, S. N. I, p. 342, n. 13 (1766). Parus pendulinus, Sav?, II, p. 24. Aegithalus pendulinus, Bp., p. 7; Bett., tav. 79; Salvad., p. 63; Stu VI ip. 383; Dress I pi 159, pl. 116; Gigi; El: p. 31, n. 68: Jd., Icon. Sp. 86; Gigi., Avif. n. 155. Fiaschettone, Savi, II, p. 24. Pendulinus = Pendolino, nome usato dai Bolognesi « quod nidum ex arbore su- spendat ». (Cf. Aldrov. Orn. IT, 715, XV. — Monti, Comm. Bonon. II, p. 1 (1745). — Comm. p 62, 64, Op. P. 2 (1746) p. 57- 63). Uccello estivo nell’ Italia superiore; stazionario in Toscana, nell’ Italia meridionale ed in Sicilia; manca in Sardegna. Abita l'Europa centrale e meridionale e |’ Asia, verso oriente fin nel Turkestan. Genere PANURUS, Koch, Syst. d. baier. Zool. p. 201 (1816). Tipo: Parus biarmicus, Linn. Panurus = tutto coda, da tàg + odpd. 86. Panurus biarmicus. BASsETTINO. Parus biarmicus, Zinneus, S. N. I, p. 342, n. 12 (1766). Parus biarmicus, Savi, II, p. 22. Panurus biarmicus, Bp., p. 7; Salvad., p. 64; Savi, O. 1. II, p. 31; Gigl., Icon. Sp. 87; /d., El. p.31, n. 69; Id., Avif. n. 159. 92 T. SALVADORI Calamophilus biarmicus, Dress., VII, p. 491, pl. 102. Basettino, Savi, II, p. 22. Biarmicus, da Biarmia = la regione di Perm, nella Russia orientale, ma sic- come pare che questo uccello non si trovi colà, é più probabile che Linneo coll’ap- pellativo biarmicus abbia voluto correggere la parola Beardmanica, latinizzata dall’Albin dall’ inglese « Beardman ». significante uomo barbuto, o da altra parola affine al nome moderno olandese « Baardmannetje » = omicciattolo barbuto (Cf. Newton, Yarrell’s Brit. B. I, p. 513). Specie localizzata, stazionaria in alcuni luoghi dell’ Italia media e meridionale e della Sicilia; estiva nel Veneto e nell’ Emilia. Abita I Europa e I’ Asia centrale. Genere ACREDULA, Koch, Syst. d. baier. Zool. p. 199 (1816). Tipo: Parus caudatus, Linn. Acredula, nome di un uccello nel latino classico: Et matutinis Acredula vocibus instat. Cic. De Divin. I. 8. Cicerone con Acredula tradusse l’ dA0AvYOy = la gri- dante alto, di Arato; etimologia incerta, ma forse, analogamente a ‘Ficedula, da acer = acero, ed edo = io mangio, o piuttosto da acris, o da acredo, quasi significasse piccolo (uccello) dal canto aspro od acuto, o forse anche connesso con dupig = acridium = locusta. 87. Acredula caudata. COoDIBUGNOLO TESTA BIANCA. Parus caudatus, Linneus, S. N. I, p. 342, n. 11 (1766). Acredula caudata, Salvad., p. 66; Gigl., El. p. 83, n. 316; /d., Avil n. lob Dress. SII p. (67, pl: 104. Caudata = fornita di coda, cioè con coda cospicua. Questa specie trovasi durante l'inverno nell’ Italia superiore, e specialmente nel Veneto, ove è assai comune nelle vicinanze di Verona nel mese di novembre; io ne ho visti molti esemplari nelle collezioni De Betta, Perini e Bennati di quella città. Abita I’ Europa settentrionale e centrale, tra il cerchio artico e le Alpi, e si estende verso oriente, a traverso la Siberia meri- dionale, fino al Pacifico. 88. Acredula rosea. CoDpIBUGNOLO ROSEO. Mecistura rosea, Blyth, White’s Nat. Hist. Selborne, p. 112, nota (1836). Mecistura caudata, Betl., tav. 12. Acredula rosea, part., Salvad., p. 65; Dress., III, p. 63, pl. 103; UCCELLI ITALIANI 93 Gigi, Blips sl, n.713 Jdg Avify n. 157. Acredula irbyi, part., Salvad., p. 313. Rosea = color di rosa. Questa specie trovasi nell’ Italia superiore, cioè nel Piemonte, nella Lombardia e forse anche nel Veneto. Abita l’ Inghilterra, il Belgio, la Francia, la parte occidentale della Germania e l’Italia settentrionale. 89. Acredula Irbyi. CopipuaNnoLo GRIGIO. Acredula irbii, Sharpe & Dresser, Proc. Zool. Soc. of London, 1871, p. 312. Parus caudatus, Savi, I, p. 20. Mecistura caudata, Bp., p. 7. Acredula rosea, part., Salvad., p. 65. Acredula irbyi, part., Salvad., p. 313; Dress., IIL p. 73, pl. 105, ice G29/5 Icon. op. 60; 10., EL pvolem:, 70% Jd. Avit.on: 158; Orites caudatus, Savi, O. I. II, p. 29. Codibugnolo, Savi, I, p. 20. Irbyi, denominata in onore del Maggiore Irby, che la scoperse presso Gibilterra, e che nel 1875 pubblicò l’ opera intitolata « The Ornithology of the Straits of Gi- braltar ». Questa specie è sedentaria nell’ Italia centrale e meridionale ; si trova anche in Sicilia ed in Corsica (Giglioli). In Piemonte, in Lombardia ed anche in Toscana si trovano talora esemplari in- termedii all’ A. rosea ed all’A. Irbyi, aventi il dorso in gran parte cenerino, ma variegato di nero; probabilmente sono ibridi. Abita, oltre |’ Italia, anche la Spagna. Genere PARUS, Linneus, S. N. I, p. 340 (1766). Tipo: Parus major, Linn. Parus = Cinciallegra, nel Carm. de Philom. (circa A. D. 500). Etimologia incerta, ma, secondo il Coues, da parvus = piccolo, come l’ avverbio parum = poco. 90. Parus caeruleus. CINCIARELLA. Parus caeruleus, Linneus, S. N. I, p. 341, n. 5 (1766). Parus caeruleus, Savi, II, p. 15; Bp., p. 7; Salvad., p. 66; Savi, On LALIT, p. 25 Dress, MIT p. 99, pl. 113, 01772: 94 T. SALVADORI Cyanystes caeruleus, Belt., tav. 51; Gigl, El. p. 31, n. 72; Id., Icon.Sp. 91 Ja. Avif.*n. 162. Cinciarella, Savi, II, p. 15. Caeruleus = ceruleo. Comune e stazionaria; molte arrivano in autunno dal Nord. Abita quasi tutta l’ Europa. [Parus cyanus. CinciarELLA DI SIBERIA, Parus cyanus, Pallas, Nov. Comm. Petrop. XIV, p. 588, tab 19, CIO). Parus cyanus, Dress., III, p. 143, pl. 114. Cyanus = xdavog, sostanza di colore azzurro cupo (Vedi Monticola cyanus). Il Dottore Unterstainer (Comment. FI. Haun. e Gea, I, p. 258) scrive di essere stato assicurato da alcuni cacciatori che questa specie sarebbe stata presa nel distretto di Strigno in Valsugana (Trentino). Abita la Siberia meridionale e la Russia orientale e centrale; accidentalmente è stata trovata in Germania ed in Austria.] 91. Parus major. CINCIALLEGRA. Parus major, Linneus, S. N. I, p. 341, n. 3 (1766). Parus major, Savi, I, p. 14; Bett., tav. 22; Bp., p. 8; Salvad., p.167 39 Sav7 Os i Ml, 20: Dress ep. 79) pk ae. Gigli. El. p. 31,n- 433 /Ia., Icon..Sp/ 92, Ja. Avit.n-. 160: Cinciallegra, Savi, I, p. 14. Major = maggiore. Stazionaria e comune; molte arrivano in autunno da paesi più settentrionali; accidentale in Malta. Abita l Europa centrale e meridionale, l’ Africa settentrionale e |’ Asia fino al Turkestan ed all’ Amur. 92. Parus ater. CINCIA MORA. Parus ater, Linneus, S. N. I, p. 341, n. 7 (1766). Parus ater, Savi, Il, p. 16; Bp., p. 7; Bet., tav. 90; Salvad., UCCELLI ITALIANI 95 Puls Savi Ol. II on. 22). Dress. IU pi 87,, pl. 107, £3: Gigl:, Hl: p. 31, n. 74; Ia. Icon: Sp. 93: ‘Id. Avif. n. 161. Cincia romagnola, Savi, II, p. 16. Ater = nero cupo, opposto a niger = nero lucente. Specie stazionaria; abita sui monti, dai quali scende in pia- nura in autunno; durante l'inverno è frequente nei pubblici giardini di Torino; trovasi anche in Sardegna ed in Sicilia. Abita l'Europa e I’ Asia occidentale. 93. Parus palustris. Cincia BIGIA. Parus palustris, Zinneus, S. N. I, p. 341, n. 8 (1766). Parus palustris, Savi, II, p. 18, con figura; Bp., p. 7; Salvad., p: 63; Sav, O. I-ILp. 25, ‘con figura; Dress. II p. 99; DISUSO REI: Poecile palustris, Gig/. , Icon. Sp. 94; Jd., El. p. 32, n. 75; la Avit. Ns. 1603. Cincia bigia, Savî, II, p. 18. Palustris = palustre, cioè che frequenta le paludi; da palus = palude. Stazionaria; d’ estate vive sui monti, in autunno scende al piano; trovasi anche in Sicilia, ma manca in Sardegna. Abita l' Europa (tranne la Scandinavia e la Russia settentrionale) ed anche la Cina settentrionale! 94. Parus borealis. CINCIA BOREALE. Parus borealis, Selys-Zongchamps, Bull. de l’Acad. Roy. de Brux. p. 2 (1843). Parus borealis, Salvad., p. 69; Savi, O. I. II, p. 26; Dress., III, p. 107, pl. 109, f. 3. Poecile borealis, Gigi., El. p. 32, n. 76; Jd., Avif. n. 164. Borealis = boreale, cioè che vive nelle regioni boreali, 0 settentrionali; da boreas = settentrione. Forse stazionaria; è stata trovata sulle Alpi del Bergamasco in Lombardia, su quelle di Domodossola in Piemonte, ed anche nel Trentino. Abita la Scandinavia e la Russia settentrionale-occi- dentale. 96 T. SALVADORI 95. Parus lugubris. CINCIA DALMATINA. Parus lugubris, Natlerer, in Temminck, Man. d’ Orn. I, p. 293 (1820). Parus lugubris, Savi, III, p. 212; Salvad., p. 69; Savi, O. I. II, pics Dress VIL pales pl val 1: Poecile lugubris, Gig/., El. p. 32, n. 77. Cincia dalmatina, Savi, II, p. 212. Lugubris = lugubre. Questa specie è propria dell’ Europa meridionale-orientale, Il- liria, Dalmazia, Grecia, Ungheria e Russia meridionale, ed anche della Palestina. L’ Eggenhofer (Isis, 1842, p. 297) asseri che essa nidifica e che non è rara nel territorio di Trieste; sulla sua fede probabilmente, lo Schlegel (itev. Crit. p. XLV) ha ripetuto che trovasi nelle vicinanze di Trieste; ma recentemente lo Schiavuzzi (Materiali ecc. p. 23) afferma di non avervela mai trovata; tuttavia egli ricorda come nel Museo Imperiale di Vienna sì conservi, raccolto da H. I. Natterer, un esemplare ucciso presso Matteria il 21 Maggio 1808 (Verh. 2000. bot. Gesellsch. XXI, p. 701). Anche il Contarini annoverò questa specie fra le accidentali nel Veneto, ma il Ninni la mette fra le specie dubbie, od erroneamente in- dicate come venete. Finalmente il Giglioli dice che questa specie sembra accidentale nel Nizzardo, da dove egli ha avuto un individao ucciso il 2 Febbraio 1878. La quale cosa è tanto sin- golare che mi sembra abbisogni di conferma. Genere LOPHOPHANES, Kaup, Natirl. Syst. p. 92 (1829). Tipo: Parus cristatus, Linn. Lophophanes = che mostra il ciuffo, da Adgpog = ciuffo, e patvw = io mostro. 96. Lophophanes cristatus. CinciA COL CIUFFO. Parus cristatus, Linneus, S. N. I, p.-340, n. 2 (1766). Parus cristatus, Save, II, p. 19; Bp., p. 7; Save, O. I. Il, p.2% UCCELLI ITALIANI 97 Lophophanes cristatus, Sa/vad., p. 70; Dress., III, p. 151, pl. 115; Gigl., El. p. 32, n. 78; Id., Icon. Sp. 98; Zd., Avif. n. 166. Cincia col ciuffo, Savi, I, p. 19. Cristatus = fornito di ciuffo, crista. Stazionaria sulle Alpi, ove vive nelle foreste di conifere. Abita quasi tutta l’ Europa fino agli Urali. Famiglia SITTIDAE. Genere SITTA, Zinneus, S. N. I, p. 177 (1766). Tipo: Sitta europaea, Linn. Sitta = citt, nome di un uccello, probabilmente il Picchio muratore, ben noto ai Greci e menzionato da Aristotile (H. A, IX, 2. 6; 16. 4); forse da otCw = io cigolo. 97. Sitta caesia. PiccHIO MURATORE. Sitta caesia, Wolf, Taschenb. deutsch. Vég. I, p. 128 (1810). Sitta europaea, Savi (nec Linn.), I, p. 135 (con figura); Bp., Rauna Ital fave 26031» Bell... tav 7. Sitta caesia, Salvad., p. 70; Savi, O. I. I, p. 271 (con figura); Dress. lip Vis, pl. 1193 Geol. Icon. Sp. 885° Jd.; EL p. 32, n. 79; Id., Avif. n. 167. Muratore, Savi, I, p. 135. Caesia = grigio-azzurrognola. Stazionario e comune in tutta Italia, più frequente nei boschi di monte, che non in quelli di piano; manca in Sardegna. Abita la regione paleartica occidentale, cioè |’ Europa, a mezzodi del Jutland e ad occidente di Mosca. [Setta Neumayeri. Piccuio mvratoRE DALMATINO. Sitta Neumayeri, Michahelles, Isis, 1830, p. 814. Sitta syriaca, Bp., Faun. Ital. tav. 26, f. 2. Sitta Neumayeri, Gig/., El. p. 33, n. 80; Id., Avif. n. 169. Neumayeri, in onore del Neumayer, un diligente raccoglitore di oggetti di Storia Naturale, che dimorava in Ragusa. Ann. del Mus. Civ. di St. Nat. Serie 2.*, Vol. III. (27 Settembre 1886) 7 98 T. SALVADORI Il Bonaparte annoverò questa specie fra le Italiane per non so quale cattura di un individuo a bordo di una nave veleggiante dalla costa della Dalmazia alle nostre spiaggie; il Malherbe af- fermò che si trovasse anche in Sicilia (Haune de la Sicile, p. 139), ove nessuno |’ ha mai trovata, e finalmente il Giglioli 1’ anno- vera fra quelle della sottoregione italiana, nella quale com- prende anche la Dalmazia.] 98. Sitta Whiteheadi. PiccHIo MURATORE CORSO. Sitta whiteheadi, Sharpe, Proc. Zool. Soc. of London, 1884, p. 233. Sitta Whiteheadi, Gzg/., Avif. n. 168. Whiteheadi, nominata in onore di Mr. John Whitehead, che ha scoperto questa specie in Corsica nel 1883. Vive sulle alte montagne della Corsica (Cf. Sharpe, P. Z. S. 1884, pp. 329, 414, pl. XXXVI. — Whitehead, Ibis, 1885, p. 28; pid): Sezione Oseines eurvirostres. Famiglia CERTHITDAE. Genere TICHODROMA, I/lger, Prodr. p. 210 (1811). Tipo: Certhia muraria, Linn. Tichodroma = che corre su pei muri; da tetyog = muro, e èpapety = correre. 99. Tichodroma muraria. Picchio MURAJOLO. Certhia muraria, Linneus, S. N. I, p. 184, n. 2 (1766). Tichodroma muraria, Savi, I, p. 185; Salvad., p. 75; Savi, O. LT, p. 8375 Gigl., SE p-133,;0m: 84; Ja. leontsp. 10l ia: AVE Me bie ss Dress... 20 i, pl lice: Picchio murajolo, Savi, I, p. 185. Muraria = che appartiene ai muri, murus, perchè li frequenta. Uccello stazionario in Italia, ove vive sui monti, frequentan- done le roccie; negli inverni più freddi scende al basso e talora anche in pianura. Si estende a traverso la regione paleartica fra i gradi di lat. 30° e 50°, abitando |’ Europa centrale e me- ridionale, l'Asia minore, l’Asia centrale, |’ Imalaja e la Cina. UCCELLI ITALIANI 99 Genere CERTHIA, Linneus, S. N. I, p. 184 (1766). Tipo: Certhia familiaris, Linn. Certhia, forma latina dei bassi tempi, usata anche dal Gaza, di xép0tog, uccello noto ad Aristotile (H. A. IX, 16. 5) e che forse era il Rampichino (Sundev., Thierart. Arist. p. 121). 100. Certhia familiaris. RAMPICHINO ALPESTRE. Certhia familiaris, Linneus, S. N. I, p. 184, n. 1 (1766). Certhia familiaris, Sal/vad., p. 72; Savi, O. I. I, p. 342; Gigl., pese O25 ld. A ii neal (0); Dress I p. 190 (partim). Familiaris = famigliare, da familia = famiglia. Uccello stazionario sulle Alpi; nelle collezioni Veronesi ho trovato soltanto questa specie. Abita la Scandinavia, la Russia settentrionale e forse anche parte della Siberia. 101. Certhia brachydactyla. Rampicuino. Certhia brachydactyla, Brehm, Handb. Nat. Vég. Deutschl. p. 210 (1831). Certhia familiaris, Savi, I, p. 187 (nec Linn.); Bp., p. 7; Bett., tav. 88 (fig. mala); Dress., III, p. 195 (partim). Certhia brachydactyla, Salvad., p. 73; Savi, O. I. I, p. 340; Gil, Ele poo, n. 83:;#/d.,«Icon. Sp. 100% 143 Avif. n. 171: Rampichino, Savz, I, p. 187. Brachydactyla = con dita brevi, da fpayig = breve, e 6éxtA0G = dito. Uccello stazionario e comune; manca in Sardegna ed in Malta. Abita l Europa temperata, l'Algeria e l'Asia occidentale. Sezione Oscines subulirostres. Famiglia TROGLODYTIDAE. Genere TROGLODYTES, Vie:llot, Ois. Am. Sept. II, p. 52 (1807). Tipo: Troglodytes aedon, Viel. Troglodytes = tpwyAotutyS, colui che penetra entro caverne; applicato ad un uccello per la prima volta da Aétius, circa A. D. 500. Da tewyAyH = caverna, e èbw = io vado dentro. 100 T. SALVADORI 102. Troglodytes parvulus. ScriccIoLo. Motacilla Troglodytes, Linneus, S. N. I, p. 387, n. 46 (1766). Troglodytes parvulus, Koch, Syst. d. baier. Zool. p. 161 (1816). Troglodytes europaeus, Savi, I, p. 296; Bp., p. 6; Bett., tav. 49. Troglodytes parvulus, Salvad., p. 74; Savi, O. I. I, p. 464; Dress Ml, pon pl. 1245.4. 1s “Grol. (E pe 29000 voor Id., Icon. Sp. 102; Jd., Avif. n. 148. Scricciolo, Savi, I, p. 296. Parvulus = molto piccolo, diminutivo di parvus = piccolo. Uccello sedentario ; in estate vive sui monti ed in autunno scende al piano. Abita I’ Europa e l'Africa settentrionale, e verso oriente si estende fino nell'Asia occidentale. Famiglia CINCLIDAE. Genere CINCLUS, Bechstein, Orn. Taschenb. I, p. 205 (1802). Tipo: Sturnus cinclus, Linn. Cinclus = xlyxiog, un uccello menzionato da Aristotile (H. A. VIII, 5. 7), dal cui caratteristico movimento fu formato il verbo xtyxAifetv = muovere la coda. Pro- babilmente affine a x€AAW = io muovo, con una reduplicazione nasale. 103. Cinclus merula. MERLO ACQUAJOLO. Tringa merula, Schaffer, Mus. Orn. p. 52 (1789). Cinclus aquaticus, Savi (nec Bechst.), I, p. 200; Bp., p. 8; Bett., tav. 105, Salvad., p. 75;,Savi, O. I. I, p. 345; Gigl., Icon. ‘Sp. 103; Jd., El p.129, in. (00; Ja Avil. im 149 (partim). Cinclus albicollis, Dress., II, p. 181, pl. 20, fig. 1. Merlo acquajolo, Savi, I, p. 200. Merula = merlo, nel latino classico. Uccello sedentario lungo i torrenti montani; d’inverno scende anche in quelli di pianura. Abita la Spagna meridionale, l’ Italia, la Grecia e l'Algeria. UCCELLI ITALIANI 101 104. Cinclus melanogaster. MERLO ACQUAJOLO PANCIA NERA. Sturnus Cinclus, Linneus, S. N. I, p. 290, n. 5 (1766). Cinclus melanogaster, C. L. Brehm, Lehr. eur. Vég. ‘I, p. 289 (1823). Melanogaster = col ventre nero, da péAug = nero, e Yaotyp = ventre. Accidentale. Ho visto nel Museo di Firenze un esemplare di S. Piero a Sieve in Toscana, coll’ addome quasi nero, simile in tutto ad un esemplare di Nerike nella Scandinavia; il Giglioli nel suo recente lavoro (Avif. p. 144) menziona due esemplari, uno di Mugello e l’altro d’Incisa (Toscana). Abita la Scandinavia e la Russia settentrionale; accidentalmente è stato preso in Inghilterra ed anche altrove. Famiglia TURDIDAE. Sottofamiglia ACCENTORINAE. Genere ACCENTOR,, Bechstein, Orn. Taschenb. I, p. 191 (1802). Tipo: Motacilla alpina, Gm. Accentor = uno che canta con un altro; da ad + cantor, cantore, da cano = io canto ; non trovasi nei classici, ma nel libro; Origenes di Isid. Hispal. (circa 640 A.D.) Ue 012 105. Accentor collaris. SoRDonE. Sturnus collaris, Scopoli, Ann. I. Hist. Nat. p. 131 (1769). Accentor alpinus, Savi, 1,° p. 300; Bp., p. 9; Belt., tav. 72; Salvad., p. 91; Savi, O. I. I, p. 468. Accentor collaris, Dress., NI, p. 29; Gigi, El. p. 26 n. 45; Id., Avif. n. 150. Sordone, Savz, I, p. 300. Collaris = con cospicuo collo, collum. Abita le regioni elevate delle Alpi e degli Appennini, ove ni- difica e d’ onde scende talora fino al piano durante gli inverni 102 T. SALVADORI più rigidi; allora emigra fino in Sardegna ed in Sicilia. Abita le montagne dell’ Europa centrale e meridionale, dell'Asia Minore, del Caucaso e della Persia settentrionale. 106. Accentor modularis. PASSERA SCOPAJOLA. Motacilla modularis, Linneus, S. N. I, p. 329, n. 3 (1766). Accentor modularis, Savi, I, p. 299; Salvad. p. 91; Savi, O.T Tp: 4675 Dress. I p. 39; pl. 101: Gols, Icon, Sp; Io ore pei AVE.) Lol Prunella modularis, Bett., tav. 52. Passera scopaiola , Savi, I, p. 299. Modularis = che canta in modo misurato; da modulus = misura, melodia. Trovasi tutto l’anno in Italia; nidifica sui monti, in autunno scende al piano e recasi nelle regioni più temperate dell’ Italia media ed inferiore. Abita l’ Europa, l'Asia Minore e la Palestina. Pare che non si trovi ad oriente degli Urali e del’ Caucaso. — 107. Accentor montanellus. PASSERA SCOPAJOLA ASIATICA. Motacilla montanella, Pallas, Reis. Russ. Reichs, III, p. 695 (1776). Accentor montanellus, Dress., II, p. 35, pl. 100; Gigl., Avif. n. 1523. dd., leon: Sp. 1272" Montanellus, diminutivo di montanus = montano. Non si sa per quale erronea indicazione il Temminck (Man. d’Orn. I, p. 251) asserisse che questa specie si trovi nel Napo- letano. Anche in alcuni cataloghi veneti (De Betta, Sulla straord. od accid. comparsa, p. 12; Id., Alcune note in Appendice ai ma- teriali ece., p. 5; Ninni, Commentario ece., p. 141) viene anno- verata questa specie sulla fede del Perini, che asseri d’ averne avuto un giovane individuo colto nel Veronese dal sig. Pietro Bennati. Invece l'individuo menzionato non appartiene all’A. mon- tanellus, ma all’ Accentor atrigularis, Brandt, ed il Bennati, cui io lo mostrava, visitando la collezione Perini, mi diceva di averlo UCCELLI ITALIANI 103 avuto da Vienna! Recentemente i! Museo di Firenze ha ricevuto dal sig. Vallon di Udine (Note sull’ Avif. del Friuli, p. 20) un esemplare trovato sul mercato di quella città il giorno 9 no- vembre 1884. Abita |’ Asia centrale ed orientale; trovasi talora nella Russia Europea. Sottofamiglia TURDINAE. Genere TURDUS, Linneus, S. N. I, p. 291 (1766). Tipo: Turdus viscivorus, Linn. Turdus = Tordo, nel latino classico. « Obeso Nil melius turdo » Horat. I Epist. D’ incerta derivazione; forse nome onomatopeico. 108. Turdus viscivorus. TOoRDELA. Dur duse Viscivorus 0 Linneus.S. N; p.2ol,.n-: cl (1766). Sylvia viscivora, Savi, I, p. 208. Turdus viscivorus, Bp., p. 8; Bett., tav. 19; Salvad., p. 78; Savi, O. I. I, p. 363; Gigi, El. p. 26, n. 40; /d., Icon. Sp. Mia we, 10215 Dress I py 3, pl. ol. Tordela, Savi, I, p. 208. Viscivorus = mangiatore di vischio, da viscwm = vischio, e voro = io divoro, traduzione fatta dal Gaza del nome tEoBdpoeg, col quale gAristotile (H. A. IX, 20) chiamò questo uccello. In tutte le parti d’ Italia, comprese la Sicilia e la Sardegna, trovansi le Tordele, stazionarie e nidificanti; d’estate stanno sui monti, donde discendono in autunno, ma anche in estate se ne trovano in pianura; in autunno molte Tordele giungono in Italia da regioni più settentrionali. Questa specie abita la regione paleartica, ma verso oriente non sì estende al di là del lago Baikal; d'inverno emigra nell’ Europa meridionale, nell’ Africa settentrionale e nella Persia meridionale. Abita anche la regione occidentale-settentrionale dell’ Imalaja. 109. Turdus musicus. Torpo. Turdus musicus, Linneus, S. N. I, p. 292, n. 4 (1766). Sylvia musica, Savi, I, p. 211. Turdus musicus, Bp., p.8; Beit., tav. 95; Salvad., p. 79; Savi, 104 T. SALVADORI O. I. I, p. 366; Gig0., El. p. 26, n. 41; /d., Icon. Sp. 114; Id (Avil 99s + Dress., IL prl9 pli 2. ì Tordo bottaccio, Savi, I, p. 211. Musicus = musicale; da Musa, Moda, la dea della musica, della poesia, ecc. Molti Tordi vivono e si riproducono sui nostri più alti monti, calando al piano in autunno; ma il maggior numero, ed in quantità grandissima, arriva d’ oltre Alpi in autunno, e dopo aver attraversata l’ alta Italia va a svernare nei luoghi più caldi, specialmente nelle maremme, in Sicilia ed in Sardegna, donde riparte nel marzo per tornare a nidificare sui nostri monti, 0 per ripassare le Alpi. Abita la regione paleartica, verso oriente fino al lago Baikal; sverna nell’ Europa meridionale, nell’ Africa settentrionale e nella Persia meridionale. 110. Turdus Swainsoni. TorDo DI SWAINSON. Turdus Swainsoni, Cabanis, Tschudi Faun. Per. p. 188 (1846). Turdus swainsoni, Salvad., p. 81; Savi, O. I. 1, p. 373; Gigl., El: p. 97, a. 3035 ids Avit. n. 100. Swainsoni, nominato in onore di William Swainson. Oltre all’ esemplare preso in Liguria nell’ autunno del 1843 e tenuto vivo dal Durazzo per parecchi mesi, il Bonomi recen- temente (Avifauna Tridentina, p. 24) menziona un esemplare conservato nel Museo di Roveredo, preso colle reti nelle vici- nanze di quella città nel 1878; pare che non si conosca la data precisa della cattura di quell’ esemplare. Questa specie , propria dell'America settentrionale, sarebbe accidentale anche in Siberia (Mus. Hein. I, p. 5). È singolare che il Dresser non annoveri questa specie nella sua opera History of the Birds of Europe, sebbene, oltre agli esemplari menzionati, altri sarebbero stati presi in Europa, cioè nel Belgio ed in Heligoland. [Z'urdus nanus. Torpo nano. Turdus nanus, Audubon, Orn. Biogr. V, p. 201, pl. CCCCIX (1839). Turdus Pallasi, Gig/., Avif. n. 101. UCCELLI ITALIANI 105 Nanus = Nano. Un esemplare, apparentemente riferibile a questa specie, avuto dal sig. Borgioli preparatore del Museo della R. Università di Genova, come trovato in una collezione privata di Vado in Liguria, si conserva nel Museo di Firenze. Mi sembra che la sua provenienza abbisogni di essere accertata. Abita la parte orientale dell'America settentrionale. Tre o quattro volte è stato trovato in Europa. ] [Z'urdus olivaceus. Torno orivacro. Purdus: olivaceus, Zinneus, S. NI pi 292; n. 5 (1766). Turdus olivaceus, Salvad., p. 80 (nota); Savi, O. I. I, p. 376. Olivaceus = color di oliva, da oliva = oliva, per indicare la tinta prevalente delle piume. Il De Filippi (Adi Sett. Riun. Se. Ital. p. 739) annunziò che parecchi individui di questa specie erano stati presi nelle vici- nanze di Brescia nell’ ottobre del 1843. Nel mio Studio intorno agli scritti ornitologici del Prof. F. De Filippi (Atti R. Ac. Se. Tor. 1868, p. 263) e negli Uccelli della Fauna d'Italia ho detto per quali ragioni io creda che il De Filippi sia stato tratto in ingan- no, e come perciò il 7. olivaceus non debba essere annoverato fra le specie trovate in Italia. Esso è stazionario nell'Africa meri- dionale e mai è stato preso in Europa. Degland e Gerbe ed altri l'hanno annoverato fra gli uccelli d’ Europa sulla fede del De Filippi. | 141. Turdus iliacus. Torpo sASSELLO. furdus iliacus, Lanneus,’S. N. Lp. 292, n. 3) (1766). Sylvia iliaca, Savi, I, p. 215. Turdus iliacus, Bp., p. 8; Salvad., p. 82; Savi, O. I. I, p. 369; Gigi. ole pi 0/2, n. (29:20 Avia n°093 Dyess. Il, a 3d, pl. 3. Tordo sassello, Savi, I, p. 215. Iliacus : Aristotile, Hist. Anim. IX, 20, menziona tAtég 0 tAAKE (0 MVAKS) come una terza specie, la minore, del genere dei Tordi, che il Gaza, nella sua traduzione 106 T. SALVADORI latina (Venezia 1476), chiama iliacus. Derivazione e quantità ignote; probabilmente è parola straniera, come mostrano le diverse dizioni. È difficile che vi possa essere alcuna relazione con iliacus = che si riferisce all’ileo, giacchè nel latino clas- sico non esiste alcun aggettivo da ilia = fianchi, sebbene sia possibile che Linneo e gli altri che prima di lui usarono quella parola avessero quella idea in mente, essendo il Tordo sassello notevole pel colore rosso dei fianchi. Uccello invernale, che giunge in Italia più tardi e in minor copia degli altri tordi; il suo numero diminuisce andando dall'Italia settentrionale verso la meridione le. Il Catullo e recen- temente il Fulcis (Cat. Race. zool. di A. Doglioni, p. 19) hanno asserito che nidifica sui monti del Veneto, la quale asserzione credo che debba essere confermata. Nidifica nella regione palear- tica presso il cerchio artico, verso oriente fin presso il fiume Yenisei. Sverna nell’ Europa occidentale e meridionale, in piccol numero nell'Africa settentrionale, nella Persia, nel Turkestan e nella parte settentrionale-occidentale dell’ India. 112. Turdus obscurus. Torpo oscuro. Turdus obscurus, Gmelin, S. N. I, p. 816, n. 48 (1788). Turdus pallidus Bp. (nec Gm.), p. 8; Savi, O. I. I, p. 374. Turdus pallens, Salvad., p. 82. Turdus obscurus, Dress., II, p. 71 pl. 9; Gigl., LI. p. 96, n. 349; Id., Avif. n. 95. Obscurus = oscuro, per indicare il colore oscuro, grigio-ardesia del collo degli adulti. Avventizio; so di cinque individui presi in Italia: tre in Pie- monte, due nel novembre del 1827 ed il terzo nel novembre del 1828 (); il quarto, menzionato dal Giglioli, sarebbe stato preso in quel di Siena nel dicembre 1877, ed il quinto, tro- vato sul mercato di Roma nell'inverno del 1878, si conservava nella collezione del sig. Marchisio di Torino, ed ora è in quella del Museo di Firenze. Nidifica nella Siberia orientale, sverna nell’Asia, nella penisola di Malacca e nell’Arcipelago malese. (1) Tanto il Gené (Mem. R. Ac. Sc. Tor. t. 37, p. 296), quanto io stesso abbiamo menzionato due soli esemplari presi in Piemonte, ma nel vecchio catalogo del Museo di Torino, al n. 3745, ho trovato scritto di mano del Bonelli che nel novembre 1827, coll’intervallo di due settimane, furono presi due esemplari, uno dei quali fu do- nato al Museo dal sig. Alason. UCCELLI ITALIANI 107 115. Turdus pilaris. CESENA. Turdus pilaris, Linneus, S. N. I, p. 291, n. 2 (1766). Sylvia pilaris, Savi, I, p. 209. Turdus pilaris, Bp., p. 8; Salvad., p. 84; Savi, O. I. I, p. 365; Gigl.,, Hl. ps 72, n.268; Jd., Icon. Sp. 113; Ia...Avif. n. 97; Wresss Il-p..4L, pls, 4, 0: Cesena, Savi, I, p. 209. Pilaris, traduzione fatta dal Gaza (1476) di tetya%g, specie di Tordo in Aristotile (H. A. XI, 20), come se quel nome derivasse (la quale cosa è molto incerta) da OpiE = pilus = pelo. Quindi il nome pilaris del Gaza non ha alcuna relazione colla parola classica latina pilaris = spettante alla palla (Wharton). Uccello invernale in Italia, ove giunge dopo il passo degli altri tordi; è abbondante nell’ Italia superiore, scarso nella cen- trale, ove si trattiene nei monti, scendendo al piano negli inverni più freddi. È stato asserito che le Cesene nidifichino talora sulle Alpi del Veneto, la quale cosa merita conferma. Nidifica nel- l'Europa settentrionale, al Nord del Baltico, e nella Siberia fino al Yenisei; sverna nell’ Europa meridionale, nell’ Africa setten- trionale, nel Turkestan e nel Cascemir. [Z'urdus migratorius. Torno mieratore. Turdus migratorius, Linneus, S. N. I, p. 292, n. 6 (1766). Turdus migratorius, Salvad., p. 91 (nota). Migratorius = che emigra, così detto dalle sue ben note abitudini. Il Bonaparte già riconobbe che il 7. migratorius che | abate Baldacconi pretese di aver trovato in Toscana (Comunicazione in- torno al Turdus migratorius indigeno dell’ America settentrionale, presentata al Congresso degli Scienziati sedente in Milano I anno 1844 dall'abate Francesco Baldacconi, ecc. Siena, con tavola) do- veva essere riferito all’ Accentor alpinus. | 414, Turdus fuscatus. CESENA FOSCA. Turdus fuscatus, Pallas, Zoogr. Rosso-As. I, p. 451 (1811). Turdus Naumanni, Bp. (nec Temm.), p. 8; Savi, O. I. I, p. 371. 108 T. SALVADORI Turdus fuscatus, Salvad., p. 84; Gigl., Avif. n. 96. Turdus dubius, Gig. (nec Bechst.), El. p. 97, n. 551; Dress., Ip. Ga; ply, Fuscatus = fatto fosco, da fuscare = far fosco, annerire. Accidentale in Italia, come nel resto d'Europa, sempre durante l'inverno. Si sa di cinque esemplari uccisi in Italia: uno preso in Piemonte nell’ autunno del 1829, due presi nel Bresciano, uno dei quali si conserva nella collezione del Conte Camozzi di Bergamo, e |’ altro, preso nel novembre del 1844, fu menzionato dal De Filippi al Congresso degli scienziati Italiani in Napoli, un quarto fu portato sul mercato di Genova nell’ inverno del 1862, e fu menzionato da me per errore col nome di 7. Naw- manni (Cat. Uce. Sard. p. 25, nota), il quinto finalmente, men- zionato dal Giglioli, fa preso il 25 novembre 1879 presso Radda nel Chianti (Toscana). Nidifica nella Siberia orientale, fino al Yenisei ad occidente; sverna nel Giappone e nella Cina meri- dionale. Mi sembra che il nome di 7. dubivs, Bechstein, non appar- tenga al 7. fuscatus, quello essendo stato descritto colle ascel- lari di color aranciato chiaro. Le descrizioni del Savi, tradotte da quelle del Degland e del Gerbe, spettano, in parte almeno, al T. Naumanni. [Turdus Naumanni. Cesena v1 Naumann. Turdus Naumannii, Temminek, Man. d’ Orn. ed. 2, I, p. 170 (1820). Turdus naumanni, Dress., II, p. 59, pl. 6. Nominato in onore di Johann Andreas Naumann, celebre ornitologo tedesco, n. nel 1744, m. nel 1826, autore dell’ opera Naturgeschichte der Vogel Deutschlands. Tutte le citazioni che si trovano negli autori italiani del 7. dubius, o Naumanni, come preso in Italia (De Filippi, Atti del Con- gresso degli scienziati Italiani in Napoli, p. 739; Salvadori, Cut. Uce. Sard. p. 26, nota; Bonomi, Avif. Tridentina, p. 26) debbono essere riferite al 7. fuscatus, Pall. Il Temminck (Man. I, p. 170, 1820) menzionò il 7. Naumanni, come specie che si trova nel- l’Italia meridionale, ma più tardi (op. cè. III, p. 97, 1835) fece UCCELLI ITALIANI 109 notare che l’esistenza della medesima in Italia non si fonda su dati certi, ed in vero pare che il 7. Naumanni, specie dell’ Asia orientale ed affatto accidentale in Europa, non sia mai stato preso in Italia. F. Naumann (Naumannia, I, 4, p. 3, 1851) as- serisce che il 7. Naumanni sia stato trovato in Sardegna, la quale cosa non credo esatta, e non so con qual fondamento sia stata affermata. Il Gigholi (Icon. Avif. Ital. sp. 110) annovera il 7. Naumanni, ma nell’ Elenco e nell’Avifauna più non lo menziona. Nidifica nella Siberia e sverna nella Cina.] 115. Turdus atrigularis. ToRDO DI GOLA NERA. Turdus atrogularis, Temminck, Man. d’ Orn. ed. 2, I, p. 169 (1820). Sylvia atrigularis, Savi, III, p. 203. Merula atrogularis, Bp., p. 8. Turdus atrigularis, Salvad., p. 83; Savi, O. I. I, p.362; Gigl., Bp 9640350: Ja. Avit. n.94; Dress., II, p. 83, pi ll. Tordo di gola nera, Suvz, II, p. 203. Atrigularis = di gola nera, da ater + gula. Accidentale in Italia, durante l'inverno, come in tutto il resto d'Europa. Un individuo adulto fu preso nelle vicinanze di Torino nel gennaio 1826, un altro nella provincia di Pavia nell'inverno del 1849 (Brambilla, £/. nell’Avif. Pav.) ed un terzo il 20 no- vembre 1863 a Belforte nella provincia di Siena; questo è ricordato dal Giglioli. Abita l'Asia centrale; sverna nel Turke- stan, nel Beluchistan e nell’ India. [Turdus ruficollis. Torno pi GOLA Rossa, Turdus ruficollis, Pallas, Reis. Russ. Reichs, III, App. p- 694, n. 9 (1776). Turdus ruficollis, Dress., II, p. 67, pl. 8. Ruficollis = col collo rossigno, da rufus + “collum. Un tordo ucciso negli oliveti del Varone presso Riva sul Garda il 3 gennaio 1868 fu riferito dall’Unterstainer al 7. pallidus (Comm. Faun. Flora e Gea, p. 253, 1868) e dal Bonomi (Avy. 110 T. SALVADORI Trident. p. 25, 1884) al 7. atrigularis giovane. Il Bonomi ha accennato alla mia opinione che si tratti di un giovane del T. ruficollis e non del T. atrigularis, giacchè nelle due figure a me inviate di quell’ esemplare appare che non solo la timo- niera esterna di ciascun lato è di color fulvo-rossigno , come avviene anche nei giovani del 7. atrigularis, ma che anche la gola è tinta alquanto dello stesso colore e così pure 1 lati della testa e le cuopritrici inferiori delle ali; inoltre i fianchi sono grigi, con sottili strie più oscure. Quell’ esemplare dovrà essere ristudiato. In Europa questa specie è affatto accidentale ; essa abita |’ Asia centrale; nidifica nella Siberia meridionale e nell’ Imalaja, sverna nel Turkestan, nell’ India e nella Cina]. [T'urdus (2) barbaricus. Torvo pi BarBERIA, Turdus barbaricus, Gmelin, S. N. I, p. 808, n. 30 (1788) Barbaricus = di Barberia. Questa pretesa specie, che nessuno sa che cosa sia, secondo il Risso (Hist. Nat. Eur. Mer. II, p.36), è di passaggio nel Niz- zardo, ove arriverebbe nel settembre e nell’ottobre e ripartirebbe nel dicembre. Qualcuno ha supposto che si tratti del giovane dell’ Ortolus galéula, ma questo certo non resta nel Nizzardo fino al dicembre. | Genere OREOCINCLA, Gould, Proc. Zool. Soc. of London, 1837, p. 145. Tipo: Turdus varius, Pall. Oreocincla, da 6p0g = monte, e xlyyAog, un uccello menzionato da Aristotile ; forse il Gould voleva scrivere Oreocichla, cioè tordo dei monti, da òpog = monte, e xlyAn = tordo, uccello menzionato pure da Aristotile. 116. Oreocincla varia. TorDo DORATO. Turdus varius, Pallas, Zoogr. Rosso-As. I, p. 449 (1811). Turdus varius, Sa/vad., p. 77; Gigl., El. p. 97, n. 352; Dress., Le pe op nO: Turdus aureus, Holl.; Savi, O. 1. I, p. 370. Oreocincla varia, Gigl., Avif. n. 103. UCCELLI ITALIANI 111 Varius = variegato. Accidentale in Italia, come nel resto d’ Europa. In Italia sono stati trovati almeno cinque esemplari di questa specie: 1.° il 7 ottobre 1854 in Val di Sena (Trentino); 2.° nell'inverno del 1863 in Liguria; 3.° il 17 ottobre 1870 pure in Liguria; 4.° maschio adulto il 14 ottobre 1873 presso Poggio Scali nel- l'Appennino Casentinese; 5.° nell'inverno del 1870 presso Roma. Pare che il primo esemplare sia quello stesso, la cui cattura fu annunziata dall’Althammer (Rev. et Mag. de Zool. 1861, p. 553). Nidifica nella Siberia orientale, sverna nel Giappone, nella Cina meridionale e nelle Isole Filippine. [Oreocincla dauma. Torno poraro INDIANO. Turdus dauma, Latham, Ind. Orn. I, p. 362, n. 134 (1790): Oreocincla dauma, Gig/., Avif. n. 104. Dauma, nome forse indiano. Il Giglioli annovera questa specie per averne ricevuto dal sig. Borgioli di Genova un esemplare, che si suppone essere stato ucciso presso Savona; manca ogni sicurezza di una tal cosa. Vive nell’ India e mai è stato trovato in Europa.] [Genere TURDULUS, Hodgson, Zool. Miscell. 1884, p. 83 (1). Tipo: Oreocincla micropus, Hodgs. Turdulus, diminutivo di Turdus. Turdulus sibiricus. Torno pi SIBERIA. Turdus sibiricus, Pallas, Reis. Russ. Reichs, III, App. p. 694 (1776). Turdus sibiricus, Dress., II, p. 87, pl. 12. Sibiricus = siberiano, poichè Pallas lo incontrò per la prima volta nella Siberia. Il Giglioli (£/. p. 96, n. 348) riferì dubitativamente a questa specie un tordo ucciso il 21 gennaio 1878 presso Grosseto (Ma- remma); quasi contemporaneamente (Jbis, 1881, p.196) egli si (1) Jerdon, Birds of India, I, p. 520 (1862). 012 T. SALVADORI mostrava anche più incerto intorno alla specie, cui quell’esemplare dovesse essere riferito, e finalmente nella Iconografia, discor- rendo del Turdus merula, dice che quell’ esemplare è una va- rietà bigia di questa specie, della quale cosa mi sono convinto anche io dopo averlo esaminato. Il 7. sibiricus rarissimamente è stato trovato in Europa, nidifica nella Siberia e nel Giappone, e sverna nella Cina, nella Birmania e nelle Isole della Sonda.] Genere MERULA, Leach, Syst, Cat. M. & B. Brit. Mus. p. 20 (1816). Tipo: Turdus merula, Linn. Merula = Merlo, nel latino classico ; affine a péXxg = nero (Vanicek). 417. Merula nigra. Mer to. Turdus Merula, Linneus, S. N. I, p. 295, n. 22 (1766). Merula nigra, Leach, Syst. Cat. M. & B. Brit. Mus. p. 20 (1816). Sylvia merula, Savi, I, p. 205. Merula vulgaris, Bp., p. 8; Bett., tav. 14. Turdus merula, Sq/vad., p. 76; Savi, O. I I, p. 359; Gigi, El. p. 20, D. 88; Jd. Icon. Sp. 104; Dress... Il, p, Slip ls: Merula nigra, Gig/., Avif. n. 92. Merlo, Savi, I, p. 205. Nigra = nera. Stazionario e comune; nell’ autunno ne arrivano moltissimi dal settentrione e vanno a svernare nei luoghi più caldi e spe- cialmente nei boschi delle Maremme. Abita la regione paleartica occidentale, verso oriente fin nella Persia; emigra parzialmente, ed i migratori svernano nell’ Europa meridionale e nell’ Africa settentrionale. 118. Merula torquata. MERLO coL PETTO BIANCO. Turdus torquatus, Linneus, S. N. I, p. 296, n. 23 (1766). Sylvia torquata, Savi, I, p. 206. Merula torquata, Bp., p. 8; Gigl., Icon. Sp. 105; Jd., Avif. n.93. UCCELLI ITALIANI 113 Turdus torquatus, Salvad., p.77; Savi, O. I. I, p. 360; Gigi, Bl ps 25;0n39 Dress, II pi 113, pl. 14, 15. Merlo col petto bianco, Savi, I, p. 206. Torquatus = ornato con un collare, torques. Piuttosto comune nell’ Italia superiore durante |’ autunno, meno nell’ Italia centrale, raro nella meridionale e nelle isole. Nidifica sulle Alpi della Lombardia (Bettoni), del Veneto (Ninni) e del Piemonte; nell’agosto del 1877 ne ho visti i giovani del- l’anno presi nella Valle Orsera al disopra di Viù; talora ha nidificato anche sugli Appennini, ed il Savi ricorda una coppia da lui trovata sui monti del Mugello nell’ agosto del 1822. Abita l'Europa, ma non si estende fino al Volga; sverna nell’ Europa meridionale, nell'Africa settentrionale, nell'Asia Minore e nella Persia. Genere MONTICOLA, Y. Boite, Isis, 1822, p. 552. Tipo: Turdus saxatilis, Linn. Monticola = abitante sui monti, da mons + colere. 119. Monticola cyanus. PASSERA SOLITARIA. Turdus Cyanus, Linneus, S. N. I, p. 296, n. 24 (1766). Sylvia solitaria, Savi, I, p. 217. Petrocossyphus cyanus, Bp., p. 10; Bett., tav. 50; Dress., II, p. 133, pl. 18. Monticola cyana, Salvad., p. 85; Gigl., El. p. 26, n. 42; Id., Icon. Sp. 117. Monticola cyanea, Savi, O. I. I, p. 379. Monticola cyanus, Gigl., Avif. n. 91. Passera solitaria, Savi, I, p. 217. Cyanus = xiavog = una sostanza di colore azzurro cupo, probabilmente smalto, o lacca; nome applicato al Picchio murajolo da Aristotile (Hist. A. IV. 21) e da Eliano (V. A. IV. 59). Il Cyanus del Bélon e del Gesner invece è la specie presente. Uccello comune e stazionario nelle regioni centrali e meridio- nali d’Italia e nelle sue Isole; estivo e meno comune nelle parti settentrionali; nidifica sui monti, sovente nelle buche dei muri. Abita Europa meridionale, e si estende verso oriente in Asia, Ann. del Mus. Civ. di St. Nat. Serie 2.2, Vol. II]. (6 Ottobre 1886) 8 114 T. SALVADORI ove si trova nella Persia, nel Turkestan, nell’ Afganistan e nella Cina occidentale-meridionale. Sverna nell’ Africa settentrionale fino all’ Abissinia, nell’ India, nella Birmania e nella Cina meridionale. 120. Monticola saxatilis. Coprrossonr. Turdus saxatilis, Linneus, S. N. I, p. 294, n. 14 (1766). Sylvia saxatilis, Savi, I, p. 218. Petrocincla saxatilis, Bp., p. 10. Monticola saxatilis, Bed., tav. 25 e 25 a.; Salvad., p. 86; Savi, O. I. I, p. 380; Gig, El. p. 58, n. 197; Jd., Avif. n. 90; Dress. ip. A29,spl 016, de Codirossone, Sav, I, p. 218. Saxatilis = che frequenta Je roccie, sara; il Gesner chiamò il Codirossone Rubecula saxatilis (De Avib. p. 664). Uccello estivo, che arriva in primavera e parte in settembre; nidifica sui monti. Abita |’ Europa centrale e meridionale, la Persia, il Turkestan, la Siberia meridionale e la Cina settentrio- nale; sverna nell'Africa, nell’ India settentrionale e nella Bir- mania superiore. Genere DROMOLAEA , Cabanis, Mus. Hein. I, p. 9 (1850). Tipo: Sylvia monticola, Vieill. Dromolaea = che corre sulle pietre, da èpépog = corsa, e A&tYE, o Adag = pietra. 121. Dromolaea leucura. MoNACHELLA NERA. Turdus leucurus, Gmelin, S. N. I, p. 820, n. 66 (1788). Sylvia leucura, Savi, I, p. 226. Vitiflora leucura, Bp., p. 10. Saxicola leucura, Sa/vad., p. 87; Savi, O. I. I, p. 389; Gigl., Bl) p.s26, n.043; Dress JI, p. 247, pl. 36. Dromolaea leucura, Gigl., Avif. n. 88. Culbianco abbrunato, Savz, I, p. 226. Leucura = coda bianca: da Xevxég = bianco e odpd = coda. Specie piuttosto rara in Italia, circoscritta e stazionaria in alcuni luoghi, così nel Nizzardo, in Liguria, in Sicilia, in Sardegna e forse anche al Capo Argentaro in Toscana; dicesi UCCELLI ITALIANI 195 che accidentalmente sia stata trovata nel Veronese, ma questa asserzione merita conferma. Abita l'Europa meridionale-orientale; emigra parzialmente in Algeria. 122. Dromolaea leucopyga. MonacHELLa TESTA BIANCA. Vitiflora leucopygia, Brehm, Vogelfang, p. 225 (1855). Dromolaea leucopyga, Gig/., El. p. 98, n. 354; Id., Avif, n. 89. Leucopyga = col groppone bianco; da Aevxdg = bianco e mvyy = natiche. Specie accidentale in Italia , propria dell’Africa settentrionale e della Palestina. Il Wright (Ibis, 1874, p. 223) annunziò che un individuo di questa specie era stato ucciso in Malta presso La Valetta il 18 aprile 1872; esso ora si conserva nella colle- zione del Museo di Firenze. Genere SAXICOLA, Bechstein, Orn. Taschenb. I, p. 216 (1802). Tipo: Motacilla oenanthe, Linn. Saxicola = che abita fra le roccie; da saxum + colere. 123. Saxicola leucomela MoNACHELLA COL DORSO NERO. Motacilla leucomela, Pallas, Nov. Comm. Petrop. XIV, p. 584, tab. 22, f. 3 (1770). Saxicola leucomela, Salvad., p. 87; Savi, O. I. I, p. 388; Gigl., El. /p..99, 0.355; Id., Avif. n, 87. Saxicola morio, Ehr.; Dress., II, p. 235, pl. 33, f. 1. Leucomela = bianca e nera: da Aevxòg = bianco, e péixg = nero. Specie affatto accidentale in Italia, ove finora sono stati presi due soli individui, ambedue in Liguria presso Cornigliano: un maschio nel dicembre del 1860, che era nella collezione del sig. De Negri (Salvad., Cat. Ucc. Sard., p. 26, nota) ed ora è nel Museo Civico di Genova; |’ altro esemplare, ucciso nel no- vembre del 1850, era nella collezione del sig. E. Lombardi di Cornigliano ed ora è nel Museo di Firenze. Abita |’ Europa orientale-meridionale, la Persia, il Turkestan e la Mongolia; sverna nella Palestina, nell’ Arabia, nell’ Egitto e nell’ Abissinia. 116 T. SALVADORI 124, Saxicola melanoleuca. MonacHELLA BIANCA E NERA. Muscicapa melanoleuca, Gwdenstadt, Nov. Comm. Petrop. XIX, p. 468, tab. 15 (1775). Sylvia stapazina, part., Savi, I, p. 225; III, p. 206. Saxicola stapazina, part., Salvad., p. 88; Savi, O. I. I, p. 387; Gigl., Bl..p..58, n.198: Saxicola melanoleuca, Dress., II, p. 211, pl. 25, f. 1 (fem.), pl... 26; Gigl., Icon. Introd. Cat. Sp. 1206is; Zd., (Avif. N, SOs Melanoleuca = nera e bianca; da péixg = nero, e Aevxdg = bianco. Questa è la forma orientale della Monachella gola nera, ed è distinta pel nero della gola più esteso e pel bianco delle sue piume più puro. È stata trovata in Malta dal Wright (Ibis, 1874, p- 224). Nel settembre del 1885 riuscii a distinguere nel Museo di Firenze esemplari di Toscana ed altri delle Puglie, ove, secondo il Giglioli, sarebbe la forma predominante, se non esclusiva. Essa è propria dell’ Europa orientale, dell’ Africa set- tentrionale-orientale, dell'Asia Minore e della Persia. 125. Saxicola occidentalis. MoNACHELLA GOLA NERA. Saxicola occidentalis, Salvadori, MS. Sylvia stapazina, part., Savi, I, p. 225, III, p. 206. Vitiflora stapazina, part., Bp., p. 10. Saxicola stapazina, part., Salvad., p. 88; Savi, O. I. I, p. 387; Gigl., El. p. 58, n. 198 (partim); Jd., Avif. n: 85 (nec Linn.). Saxicola rufa, Brehm (nec Steph.); Dress., II, p. 207, pl. 24, 25, f. 2 (femm.); Gig/., Icon. Introd. Cat. Sp. 121. Occidentalis = che appartiene all’ occidente, occidens. Questa è la forma occidentale della Monachella gola nera, distinta pel nero della gola meno esteso e confinato alla parte superiore della medesima, e per le piume bianche tinte più o UCCELLI ITALIANI IN, meno di giallo-rossigno. Essa nidifica nell’ Europa meridionale, Spagna, Francia ed Italia, e sverna nell'Africa settentrionale-oc- cidentale. In Italia arriva in aprile e maggio e riparte in set- tembre: è più frequente verso il Mediterraneo, e specialmente in Sicilia ed in Liguria, ove nidifica di certo. Il nome Saxicola rufa, Brehm, adoperato dal Dresser per questa specie, era già stato usato dallo Stephens (Gen. Zool. X, p. 569) per la Monachella (Saxicola aurita, Temm.) e quindi, mancando essa di un nome proprio, le ho dato quello di S. occidentalis. 126. Saxicola stapazina. MonacHELLa. Motacilla Stapazina, Linneus, S. N. I, p. 331, n. 14 (1766). Sylvia rufescens, Savi, I, p. 223. Sylvia stapazina, Savi, III, p. 207 (partim). Vitiflora stapazina, part., Bp., p. 10. Saxicola aurita (Temm.); Salvad., p. 38; Savi, O. I. I, p. 386. Saxicola stapazina, Dress., II, p. 203, pl. 23. Saxicola albicollis (Viez/.); Gigl., Icon. Sp. 122; Jd., El. p. 58, n. 199; Jd., Avif. n. 84. Monachella, Savi, I, p. 223. Stapazina è il nome che Linneo usò, latinizzando il bolognese Stapazino o Stra- pazino, menzionato da Aldrovandi (Orn. II, p. 764) siccome adoperato dagli uccel- latori per indicare un uccello affine alla Oenanthe altera (1. c. p. 763), difficile da identificare, ma che probabilmente è la femmina del Culbianco. Linneo descrisse col nome di Motacilla Stapazina la Oenanthe altera dell’ Aldrovandi, il quale figurò in modo perfettamente riconoscibile la Monachella. Specie estiva che giunge in primavera e riparte in autunno, ma non abbondante e non generalmente diffusa; nidifica nei monti, specialmente della Liguria; qualche individuo resta du- rante |’ inverno (Giglioli). Abita Europa meridionale , l'Africa settentrionale, l'Asia Minore, la Palestina e la Persia meridio- nale; d'inverno si trova fin nell'Africa centrale. 118 T. SALVADORI 127. Saxicola oenanthe. CuLBIANCO. Motacilla Oenanthe, Linneus, S. N. I, p. 332, n. 15 (1766). Sylvia oenanthe, Savi, I, p. 221. Vitiflora oenanthe , Bp., p. 10. Saxicola oenanthe, Bett., tav. 54; Salvad., p. 89; Savi, O. I. 1, .p:.3835,Gigl., leon) Spy 123: ofd.; El. p..58,4in., 200; id: Await. im 83: Dress AN, pe 1S7,epl.a2h: Culbianco , Save, I, p. 221. Oenanthe = oîvav0n, l’ uccello che compare quando spuntano le gemme delle viti (Aristotile, Hist. An. IX, 49 B, 8); da otvy = vite, ed &v0og = gemma, o ger- moglio. Uccello estivo comunissimo; arriva in aprile e maggio e ri- parte in settembre ed ottobre; alcuni svernano in Sardegna; nidifica sui monti. Abita la regione paleartica, sverna in Africa, nella Persia, nell’ India e nella Mongolia. Trovasi accidental- mente nell'America settentrionale. [Sawicola isabellina. Cursianco IsapELLINO. Saxicola isabellina, Riippell, Atlas, p. 52, tab. 34, fig. 6 (1826). Saxicola isabellina, Dress., II, p. 199, pl. 22. Isabellina = di colore Isabella. Isabella Arciduchessa d’ Austria, figlia di Fi- lippo II, ex-Reggente dei Paesi Bassi, mentre assediava Anversa nel 1601, fece voto di non cambiare la sua biancheria finchè la città non si fosse arresa. Ciò non av- venne prima del 1604, per cui naturalmente la sua biancheria era divenuta molto su- dicia; allora le dame della sua corte, affinchè non apparisse troppo penosamente manifesto il contrasto, fecero tingere la loro biancheria in modo da somigliare nel colore a quella dell’Arciduchessa, in onore della quale quel colore fu detto Isabella (Vedi Rowley, Orn. Misc. I, p. 264). Il prof. A. Newton, che mi ha comunicato questa notizia, fa notare che i nomi moderni dei colori Magenta e Solferino hanno invece un’ origine che ricorda due grandi e sanguinose battaglie. Questa specie, col nome di Saxicola saltator , Men., fu anno- verata dal Nardo (Prospetti, pp. 18, 38) fra quelle che arrivano in primavera nel Veneto, ma molto probabilmente, come già ho fatto notare altrove (Faun. d’ It. Ucc. p. 313) il Nardo ri- 2 UCCELLI ITALIANI 119 feri alla S. saltator qualche esemplare della S. oenanthe, che in alcuni abiti somiglia molto a quella specie. Anche il Ninni (Ma- teriali ecc., p. 134) ammette che la S. saltator sia stata anno- verata dal Nardo per errore. La S. isabellina vive nella parte meridionale-orientale d’ Europa, nell'Africa orientale-settentrio- nale ed in molte parti dell'Asia. | Genere PRATINCOLA, Koch, Syst. d. baier. Zool. I, p- 190 (1816). Tipo: Motacilla rubetra, Linn. Pratincola, da pratum = prato, ed incola = abitante. 128. Pratincola rubetra. STIAccINO. Motacilla Rubetra, Linneus, S. N. I, p. 332, n. 16 (1766). Sylvia rubetra, Savi, I, p. 228 (con fig.). Saxicola rubecula (errore), Bp., p. 10. Pratincola rubetra, Bett., tav. 4; Salvad., p. 89; Savi, O. I. Fp: 2923 Gigi. Icon. Sp. 124 Jd., El. p.<58:, n- 201; lds Avr. DO. 114: Dress... II, p. 200, pl. 37, 38: Stiaccino, Savi, I, p. 228. Rubetra = che frequenta i rubeta, roveti; il Gaza coniò quel nome per tradurre il Buti¢ (Batis) che trovasi in Aristotile, come se esso derivasse da B&tog = rubus, rovo. Uccello migratore, che arriva in aprile e riparte nel settembre e nell’ ottobre: durante l’estate si trova sui monti, specialmente dell’ Italia settentrionale, ove nidifica. Abita l’ Europa fino agli Urali; sverna nell’ Europa meridionale e nell’ Africa settentrio- nale. 129. Pratincola rubicola. SALTINPALO. Motacilla Rubicola, Linneus, S. N. I, p. 332, n. 17 (1766). Sylvia rubicola, Savz, I, p. 230. Saxicola rubicola, Bp., p. 10. Pratincola rubicola, Bett, tav. 67; Salvad., p. 90; Savi, O. I. 120 T. SALVADORI I, p. 393; Gigi, Icon. Sp. 125; Jd., El. p. 26, n. 44; Id., Avif. n. 113; Dress., IL p. 263, pl. 39, 40. Saltinpalo, Savi, I, p. 230. Rubicola = che abita i rovi, da rubus + colere. Dall'Italia settentrionale il Sadténpalo emigra in autunno, per ritornarvi in primavera; invece nell'Italia centrale e meridionale, ed. anche nel Veneto, si trova tutto |’ anno, d’ estate sui monti, d'inverno in pianura. Abita l Europa fino al Volga; trovasi inoltre, specialmente d’ inverno, nell’Africa settentrionale, nella Palestina e nell'Asia Minore. Genere RUTICILLA, C. L. Brehm, Isis, 1828, p. 1280. Tipo: Motacilla phoenicurus, Linn. Ruticilla = piccolo (uccello) rosso, da ruticulus, diminutivo di rutilus = rosso. Il Gaza coniò la parola Ruticilia per tradurre il gpotvixovpog = phoenicurus, di Aristotile (H. A. IX, 49 B, 4). 130. Ruticilla phoenicurus. Coprrosso. - Motacilla Phoenicurus, Linneus, S. N. I, p. 335, n. 34 (1766). Sylvia phoenicurus, Sav, I, p. 282. Ruticilla phoenicura, Bp., p. 10; Bett., tav. 26; Salvad., p. 92; Savz,-O; 11, p, 390: Ruticilla phoenicurus, Dress., II, p. 277, pl. 41; Gigi, EL. p. 58, n. 202; /d., Icon. Sp. 128; Jd., Avif..n 111. Codirosso, Savi, I, p. 232. Phoenicurus = 6 gotvixoveos, il codirosso nell' abito estivo in Aristotile (Hist. An. IX, 49 B, 4); da qoivié = rosso-purpureo, e odp% = coda. Uccello estivo, che giunge in aprile e riparte in ottobre; nidi- fica sui monti. Abita la regione paleartica, verso oriente fino al Yenisei ; sverna in Africa ed in Persia. 131. Ruticilla titys. Coprrosso sPAZZACAMINO. Sylvia tithys, Scop., Ann. I. Hist. Nat. p. 157, n. 233 (1769). Sylvia tithys, Savi, I, p. 234. Ruticilla erithaca, Bp., p. 10. UCCELLI ITALIANI 121 Ruticilla tithys, Bett., tav. 46; Salvad., p. 93; Savi, O. I. I, p. 398; Gigl., El. p. 27, n. 47. Ruticilla titys, Dress., II, p. 293, pl. 44; Gigl., Avif. n. 112. Codirosso spazzacamino, Savi, I, p. 234. Titys, nome greco di un piccolo uccello pigolante, usato così dal Gesner, ma i migliori grecisti scrivono titig; cf. tit(Getv = pigolare. Comune sui monti durante la buona stagione , nell’ inverno scende più in basso, e forse non pochi emigrano verso regioni più meridionali; nell’ inverno è comune in Sardegna. Abita l’Eu- ropa centrale e meridionale, ma non più ad oriente del Dneister e della Vistola, inoltre d’ inverno trovasi nell’ Africa setten- trionale. Genere CYANECULA, C. L. Brehm, Isis, 1828, p. 1280. Tipo: Sylvia Wolfi, Brehm. Cyanecula = piccolo (uccello) azzurro ; nome coniato dal Brisson pel Pett’ azzurro 3 da cyanus = xbavog, sostanza di colore azzurro cupo. 132. Cyanecula Wolfi. PETT'AZZURRO OCCIDENTALE. Sylvia Wolfii, Brehm, Beitràge zur Vogelkunde, II, p. 173 (1822). Sylvia suecica, Savi (nec Linn.), I, p. 236. Cyanecula suecica, part., Bp., p. 10; Salvad., p. 93; Savi (nec Linn.), O. I. I, p. 399; Gigl. (nec Linn.), El. p. 58, n. 203. Cyanecula wolfi, Dress., II, p. 311, pl. 47, 48. 50, f. 1, 3; Gigl., Avif. n. 108. Pett’ azzurro, Savi, I, p. 236. Nominata in onore di Johann Wolf, professore in Norimberga, celebre ornitologo tedesco, e collaboratore del D.r B. Meyer nell’ opera: Taschenbuch d. deutsch. Vogelkunde (1809-1810) ed in altre opere. Si distingue dalla specie seguente per la gola di colore azzurro con una macchia bianco-sericea nel mezzo, o senza macchia. Que- sta specie non è rara in certi luoghi bassi ed umidi, durante il passo di primavera ed il ripasso autunnale; finora non è stata trovata nidificante in Italia. Abita l'Europa centrale ed occiden- tale; sverna nell'Africa settentrionale e nella Palestina. 122 T. SALVADORI 133. Cyanecula suecica. PETT’ AZZURRO ORIENTALE. Motacilla suecica, Linneus, S. N. I, p. 336, n. 37 (1766). Cyanecula suecica, part., Salvad., p. 93; Gigl., Ibis, 1881, p. 198 (partim); Dress., II, p. 317, pl. 49, 50, f. 2 (92); Gigl., Avif. n. 109. Suecica = svedese. Questa specie è molto più rara della precedente, e secondo le osservazioni degli uccellatori dei contorni di Torino essa vi giunge in minor numero e più tardi. Il Museo di Torino possiede due soli esemplari adulti di questa specie, presi in Piemonte, mentre ne ha ‘sette della stessa località della specie precedente. Gli adulti si distinguono facilmente per la macchia color cannella nel mezzo dell’azzurro della gola; invece è molto difficile, se pure è possibile, distinguere la femmina ed i giovani. Io aveva creduto che questa forma non fosse specificamente diversa dalla precedente, ma siccome essa predomina nell’ Eu- ropa orientale e forse sola trovasi nell'Asia, mentre la forma colla macchia bianca predomina nell’ Europa centrale ed occi- dentale, dobbiamo considerare le due forme come distinte. Il Gi- glioli, dopo una mia visita al Museo di Firenze, ha dovuto convenire meco intorno alla necessità di ammettere la distin- zione delle due forme. La C. suecica nidifica nelle regioni set- tentrionali d’ Europa ed in Asia dal cerchio artico fino all’ Ima- laja; gli individui europei passano per | Europa orientale e meridionale e per la Palestina, e svernano nell’ Africa fino in Abissinia; gliindividui asiatici passano pel Turkestan, la Mon- golia e la Cina settentrionale, e svernano nella Cina meridionale, nella Birmania e nell’ India. [Genere CALLIOPE, (ould, Birds of Eur. pl. 114 (1836). Tipo: Motacilla calliope, Pall. Calliope = xaAALomy, nome proprio di una delle muse, da nai6g = bello, e ra- dicale gx = cantare o dire. UCCELLI ITALIANI 123 Calliope camtschatkensis. Carriope. Motacilla calliope, Pallas, Reis. Russ. Reichs, III, App. p. 697, n. 17 (1776). Turdus camtschatkensis, Gmelin, S. N. I, p. 817, n. 58 (1788). Calliope camtschatkensis, Savi, O. I. I, p. 409. Calliope, Savi, l. c. Camtschatkensis = camtschatchese. _ Il Savi (/.c.), dopo aver detto che le specie di questo genere finora non sono comparse in Italia, nella pagina seguente afferma che la Calliope è giunta fino in Italia! Nell’ opera Richesses or- nithologiques du Midi de la France del Barthelemy Lapommerai, dalla quale il Savi dice di aver tratto le notizie relative alla Calliope, non si trova la seconda affermazione, del resto contra- detta dallo stesso Savi. La Calliope è uccello dell'Asia, special- — mente orientale; trovasi talora negli Urali ; due individui sareb- bero stati uccisi in Francia. | Genere IANTHTA, Blyth, Journ. As. Soc. of Beng. XVI, p. 132 (1847). Tipo: Nemura rufilata, Hodgs. Ianthia, da toy = viola, ed &vBog = fiore, per causa del colore ceruleo della specie tipica. 134. Ianthia cyanura. Cop’ azzuRRo. Motacilla cyanurus, Pallas, Reis. Russ. Reichs, II, App. p. 709 (1773). Nemura cyanura, Dress., II, p. 355, pl. 55; Gagl., Avif. n. 110; Id., Icon. Sp. 130 dis. Cyanura= coda azzurra, da cyanus = xbavog, sostanza di colore azzurro cupo, e oded = coda. Il Mantovani nel Catalogo illustrato delle Collezioni di Storia Naturale del R. Istituto Tecnico di Livorno (1884), a pag. 15, descrive un «uccello preso qualche anno addietro presso Pisa e da lui acquistato pel Gabinetto dell’ Istituto ». Egli lo riferisce 124 T. SALVADORI dubitativamente al genere Hrithacus, ed anzi opina non essere altro che un ibrido naturale del Pettirosso e del Pett’ azzurro! Dalla descrizione che egli dà di quell’uccello mi fu facile riconoscere che si trattava di una femmina della Janthia cyanura; dalle ri- cerche del Giglioli apparirebbe che esso fu acquistato dal Conte Rosselmini sul mercato di Pisa il 25 novembre 1879; ora si con- serva nel Museo di Firenze. Questa specie non è stata trovata in altra parte d’ Europa; essa è propria dell’ Asia e si estende dalla Cina agli Urali e dalla Siberia all’ India. Genere ERITHACUS, Cuvier, Lec. d' Anat. Comp. I, tab. II (1800). Tipo: Motacilla rubecula, Linn. Erithacus = èpidxxog, nome del codirosso nell’abito invernale in Aristotile (Hist. An. IX, 49 B.); secondo alcuni da épt, particella accrescitiva, e +&x0g = sedile, ma quì deretano, forse alludendo al deretano, od alla coda molto notevole e cospicua pel suo colore rosso (cf. Sundev., Thierart. Arist. p. 111). 135. Erithacus rubecula. Pertirosso. Motacilla Rubecula, Linneus, S. N. I, p. 337, n. 45 (1766). Sylvia rubecula, Savi, I, p. 243. Dandalus rubecula, Bp., p. 9. Erythacus rubecula, Salvad., p. 94; Savi, O. I. I, p. 402; Gigl., Els p.327,N043: 40 Yeon: SSpidl 3? Erithacus rubecula, Dress., II, p.329, pl. 51; Gigl., Avif. n. 107. Pettirosso, Savi, I, p. 243. Rubecula = pettirosso, il piccolo (uccello) rosso, da rwber = rosso; nome col quale il Gaza tradusse 1’ spi9xxog (Erithacus) di Aristotile, e che dal Turner, dal Gesner e dagli autori posteriori fu applicato al Pettirosso. Uccello comunissimo, d’estate sui monti, ove nidifica, e d’in- verno al piano; molti arrivano dal Nord in autunno. Abita la regione paleartica occidentale, migrando parzialmente nell'Europa meridionale, nell'Africa settentrionale, nella Palestina e nel Tur- kestan occidentale. UCCELLI ITALIANI 125 Genere LUSCINIA, C. L. Brehm, Isis, 1828, p. 1280. Tipo: Motacilla luscinia, Linn. Luscinia = Rusignolo nel latino classico; da Zuscum = crepuscolo, e cano = io canto, quindi Luscinia = che canta in sul crepuscolo (Cf. Vanicek, Etym. Vorterb. d. lat. Spr. p. 140). 136. Luscinia vera. RusicnoLo. Motacilla Luscinia, part., Linneus, S. N. I, p. 328, Ti. I. (L766): Luscinia vera, Sundevall, Svenska Foglarna, p. 59 (1859 o 1860). Sylvia luscinia, Savi, I, p. 240. Philomela luscinia, Bp., p. 9; Salvad., p. 96; Savi, O. I. I, p. 406. Daulias luscinia, Dress., II, p. 363, pl. 56, f. 1; Gigi, El. p. 59, n. 204; Id., Icon. Sp. 132. Aédon luscinia, Gig/., Avif. n. 105. Rusignolo, Sav, I, p. 240. Vera = vera. Comunissimo uccello estivo, che arriva in aprile e parte in ottobre. Abita |’ Europa ad occidente della Russia ed a mezzodì della Scandinavia; sverna in Africa. 137. Luscinia philomela. RusiGNoLo MAGGIORE. Motacilla philomela, Bechstein, Gemeinn. Naturg. Deutschl. IV, p. 536 (1795). Sylvia philomela, Savi, I, p. 242. Philomela major, Bp., p. 9; Savi, O. I. I, p. 408. Philomela aédon, Salvad., p. 97. Daulias philomela, Dress., II, p. 369, pl. 56, f. 2; Gz9/., El. p. 59. Aédon philomela, Gigl., Avif. n. 106. Rusignolo forestiero, Savi, I, p. 242. Philomela = 901"), nome proprio; presso i greci era il nome della Rondine, i latini invece lo adoperarono pel rusignolo; secondo la favola Philomela, moglie 126 T. SALVADORI di Tereo, fu convertita in rusignolo; da giàAéw = io amo, e da peri, ion. per, che troviamo in parecchi vocaboli greci (ad es. in petAtyog) col senso di soavità, dolcezza, per cui Philomela = amante della soavità (Cf. G. Curtius, Grundztige der gr. Etym. n. 464). Si è detto che questa specie sia stata trovata nel Veneto, ma il Ninni la esclude, in Sardegna dal Cara, ma il Brooke rico- nobbe che si trattava del comune rusignolo, e finalmente in Liguria dal Durazzo, la quale cosa non appare improbabile , tanto più che nel Museo Civico di Genova, confuso con rusignoli comuni ho trovato un esemplare di questa specie, proveniente dalla collezione De Negri, e che molto probabilmente è stato preso in Liguria. Ho visto presso il Giglioli un esemplare di proprietà del sig. Magni-Griffi, che sarebbe stato preso nelle vi- cinanze di Sarzana nel maggio del 1863. Il Giglioli menziona anche un esemplare di Nizza. Abita la Svezia meridionale, la Russia centrale, la Siberia occidentale-meridionale ed il Tur- kestan. Sottofamiglia SYLVIINAE. Genere SYLVIA, Scopoli, Ann. I. Hist. Nat. p. 154 (1769). Tipo: Motacilla sylvia, Linn. Sylvia = l’ uccello delle selve, da si/va = selva. Il Gaza nella traduzione della Hist. An. di Aristotile, Libr. VIII, 3, usò per la prima volta il nome Silvia (sic), senza che esso corrisponda ad alcun nome del testo Aristotelico. 138. Sylvia salicaria. Beccarico. Motacilla Salicaria, Linneus, S. N. I, p. 330, n. 8 (1866). Sylvia hortensis, Savi, I, p. 248; Salvad., p. 97; Savi, O. I. I, p. 413. Curruca hortensis, Bp., p. 9; Bett., tav. 73. Sylvia salicaria, Dress., II, p. 429, pl. 67. Curruca salicaria, Gig/., El. p. 59, n. 205. Monachus hortensis, Gigl., Avif. n. 123. Bigione, Savi, I, p. 248. Salicaria = che spetta ai salici = salices; nome adoperato dal Gesner (Cf. Aldrov. Orn MI, p. 737): Uccello estivo, che in piccolo numero nidifica in talune località dell’Italia superiore; è comunissimo durante il passo autunnale, UCCELLI ITALIANI 127 molto meno in quello di primavera. Abita 1’ Europa, il Caucaso, la Persia occidentale e l’Asia Minore ; sverna in Africa. 139. Sylvia atricapilla. CAPINERA. Motacilla Atricapilla, Linneus, S. N. I, p. 332, n. 18 (1766). Sylvia atricapilla, Savi, I, p. 247; Salvad., p. 98; Savi, O. II, pe 41h) Dress.; II, p..421; pl. 66. Curruca atricapilla, Bp., p. 9; Bett., tav. 6; Gigl., El. p. 27, n. 49; Id., Icon. Sp. 134. Monachus atricapillus, Gigl., Avif. n. 122. Capinera , Savi, I, p. 247. Atricapilla, nome presso i latini di un uccello col sommo del capo di color nero (forse la Capinera) (Pomp. Festo in Melancoryphi, pag. 95); da ater = nero, e capillus = capello. Uccello comune, stazionario nelle parti centrali e meridionali d'Italia ed anche in alcuni luoghi meno freddi delle settentrionali, donde il maggior numero emigra in inverno. Abita |’ Europa, l'Africa settentrionale, l'Asia Minore, la Palestina, il Caucaso e la Persia; sverna nell’ Europa meridionale ed in Africa. 140. Sylvia nisoria. BIGIA PADOVANA. Motacilla nisoria, Bechstein, Naturg. Deutschl. IV, p. 580, pl. XVII (1795). Sylvia nisoria, Savi, I, p. 255; Salvad., p. 99; Dress., II, p.idso, pli 68; Gigl., El. p. 59, n..206;,Jd., Avif.. n, 115. Sylvia Pajola, Savi, I, p. 256 (juv.). Nisoria undata, Bp., p. 9. Curruca nisoria, Savi, O. I. I, p. 419. Celega padovana, Savi, I, p. 255. Nisoria = che ha relazione collo sparviere, per causa delle piume striate, o fasciate, come quelle dello sparviere = Nisus. Uccello estivo, non raro in alcune località dell’Italia supe- riore, nelle quali nidifica; si trova nei boschi lungo il torrente Stura presso Torino, ed è comune nel Veneto (Ninn) e nel 128 T. SALVADORI Cremonese (Ferragni). Nelle altre parti d’Italia manca, od è ac- cidentale; io ne ho trovati due giovani nelle Marche nel mese di agosto. Abita |’ Europa centrale, meridionale ed orientale ; sverna in Africa. 141. Sylvia orphaea. Bicia GRossa. Sylvia orphaea, Temminck, Man. d'Orn. p. 107 (1815). Sylvia orphaea, Savi, I, p. 250; Salvad., p. 100; Gigl., Icon. Sp. 136 3 7d: Kl. sp. 99: ‘in 207 ; Td. vAvil. n. 1165 “Dress: JI, p. 411, pl. 64. Curruca orphaea, Bp., p. 9; Bett., tav. 33; Savi, O. I. I, p. 415. Bigia grossa, Savi, I, p. 250. Orphaea = con una voce melodiosa come quella di Orfeo, il celebre cantore mi- tologico della Tracia: « Orphaeo lenivit sibila cantu » (Lucan. IX, 645). Uccello estivo, comune specialmente nell’ Italia superiore ed anche in Toscana; frequenta le colline. Abita l'Europa centrale e meridionale, |’ Africa settentrionale e l'Asia Minore; sverna in Africa. 142. Sylvia curruca. BIGIARELLA. Motacilla Curruca, Linneus, S. N. I, p. 329, n. 6 (1766). Sylvia curruca, Savi, I, p. 253; Bp., p. 9; Salvad., p. 100; Gigl., El. p. 59, n. 208; Id., Avif. n. 118; Dress., II, p. 383, pl. 58. Curruca garrula, Savi, O. I. I, p. 418. Bigiarella , Savi, I, p. 253. Curruca era presso i latini il nome di un piccolo uccello che alleva i figli del Cuculo e collo stesso nome venne detto il marito che alleva i figli non suoi. Così troviamo in Giovenale: Tu tibi tune Curruca places, fletumque labellis Exorbés (Sat. 6, 275); non pare esatto che il nome Cur? ca trovisi, come dice Sundevall (Thierar. Arist. p. 111), anche in Plinio; il Gaza poi col nome Curuca (sic) tra- dusse tanto |’ Hypolais, quanto l’ Epilais di Aristotile; forse da curro = io corro, o forse anche nome onomatopeico. Uccello poco abbondante ; arriva in primavera e riparte in autunno ; secondo il Giglioli, nidifica anche in Italia. Abita in tutta l’ Europa; sverna in Africa. UCCELLI ITALIANI 129 143. Sylvia rufa. STERPAZZOLA. Motacilla Sylvia, Linneus, S. N. I, p. 330, n. 9 (1766). Motacilla rufa, Boddaert, Tabl. d. Pl. Enl. p. 35, n. 581, f. 1 (1783). Sylvia cinerea, Savi, I, p. 252; Bp., p. 9; Bett., tav. 45; Salvad., p. 101; Gigi, Icon. Sp. 138 (testo); Zd., Avif. n. 117. Curruca cinerea, Savi, O. I. I, p. 416. Sylvia rufa, Dress., Il, p. 377, pl. 57; Gigl., El. p. 59, n. 209; Id., Icon. Sp. 138 (tavola). Sterpazzola, Savi, I, p. 252. Rufa = rossa, per causa del colore rossigno delle parti superiori, e specialmente delle ali. . Uccello estivo comunissimo ; arriva in aprile e riparte in ot- tobre. Abita la regione paleartica occidentale; trovasi anche in Asia, cioè nella Siberia meridionale-occidentale, nel Turkestan , nella Persia, nella Palestina e nell'Asia Minore; sverna in Africa. 144. Sylvia conspicillata. STERPAZZOLA DI SARDEGNA. Sylvia conspicillata, La Marmora, apud Temminck, Man. d’ Orn. I, p. 210 (1820). Sylvia conspicillata, Savi, I, p. 263; Bp., p. 9; Salvad., p. 101; Gigli; Eli p. 593m. zo; (Va. cAvit n. 120); -Dressi, IL, p. 393, pl. 60. Curruca conspicillata, Savi, O. I. I, p. 426. Sterpazzola di Sardegna, Savi, I, p. 263. Conspicillata = fornita di occhiali, da spicillwm = vetro (occhiale) a traverso il quale sì guarda. Confinata in alcune parti, così in Sardegna e nella Cam- pagna Romana; nelle vicinanze di Civitavecchia, è uccello co- mune e principalmente estivo; lo stesso avviene in Sicilia; in Malta sembra stazionario; qualche individuo trovasi pure in Liguria, ove anche recentemente, 9 marzo 1885 (Doria în &t.), Ann. del Mus. Civ. di St. Nat. Serie 2.4, Vol. III. (7 Ottobre 1886) 9 130 T. SALVADORI è stato ucciso un esemplare sul monte Tegliolo, sopra Sestri Ponente. Abita l’ Europa meridionale, l'Africa settentrionale, la Palestina e si estende fino alle frontiere della Persia. 145. Sylvia nana. STERPAZZOLA NANA. Curruca nana, Hemprich & Ehrenberg, Symb. Phys. Aves. fol. cc. (1833). Sylvia nana, Gigl., Avif. n. 121, p. 121, 628. Nana = nana. Ho visto nel Museo di Firenze un maschio adulto, preso ai primi di novembre 1883, presso Cremona, ed inviato dal signor Odoardo Ferragni (La Provincia, Corriere di Cremona, 1886, N. 78), come varietà della Sylvia subalpina. Abita l'Algeria, la Palestina e la Persia meridionale; nidifica nel Turkestan e sverna nel Beluchistan, nel Sindh e nell’ Africa orientale fino al paese dei Somali. Non era mai stata presa in Europa. 146. Sylvia subalpina. STERPAZZOLINA. Sylvia subalpina, Bonelli, apud Temminck, Man. d’Orn. Ip. 214; (1820). Sylvia leucopogon, Savi, I, p. 257. Sylvia subalpina, Bp., p. 9; Salvad., p. 102; Dress., II, p. 389, pli‘59;. Gagl., Icon. ‘Sp. 140;: Wd:, El. p. 27 n. 503° Td, Avit. n: LIO. Sylvia passerina, Bp., p. 9. Curruca leucopogon, Savi, O. I. I, p. 421. Sterpazzolina, Savi, I, p. 257. Subalpina = della regione subalpina. Stazionaria nelle isole italiane del Mediterraneo, estiva invece in alcune località di terraferma e specialmente nella Maremma Toscana ed in Liguria; in altri luoghi è rara. Abita I’ Europa meridionale e l’Africa settentrionale. UCCELLI ITALIANI 13) 147. Sylvia melanocephala. OccHIocoTTO. Motacilla melanocephala, Gmelin, S. N. I, p. 970, n. 104 (1788). Sylvia melanocephala, Savi, I, p. 267; Dress., II, p. 401, pl. 62. Pyrophthalma melanocephala, Bp., p. 9; Salvad., p. 105; Gigl., El. p. 28, n. 53; Jd., Avif. n. 124. Melizophilus melanocephalus, Savi, O. I. I, p. 431. Occhiocotto, Savi, I, p. 267. Melanocephala = colla testa nera, da péàxg = nero, e xepudy = testa. Comune e stazionario nelle isole del Mediterraneo ed anche lungo la costa mediterranea dell’Italia, dalla Liguria in giù; sulla costa adriatica è poco abbondante e comincia a trovarsi più in basso. Esso non s’ interna molto, tranne che nelle isole. Abita |’ Europa meridionale, |’ Africa settentrionale e l'Asia Minore. Genere MELIZOPHILUS, Leach, Syst. Cat. M. and B. Brit. ' Mus. p. 25 (1816). Tipo: Motacilla undata, Bodd. Melizophilus = amante del canto; parola barbaramente composta da pedAtfw = io canto dolcemente, e ¢tAéw = io amo. 148. Melizophilus undatus. MAGNANINA. Motacilla undata, Boddaert, Tabl. d. Pl. Enl. p. 40, n. 654 (1783). Sylvia provincialis, Savi, I, p. 264. Melizophilus provincialis, Bp., p. 9; Salvad., p. 104; Savi, O. I. I, p. 428. Melizophilus undatus, Dress., II, p. 441, pl. 69; Gag/., El. p. 27, meek; id. Icon. Spalla. Avie ne 125. Magnanina, Savi, I, p. 264. Undatus = segnato con linee a modo di onde, undae. Uccello sedentario nelle isole del Mediterraneo e lungo la costa mediterranea dell’Italia; raro ed accidentale altrove; recen- 132 T. SALVADORI temente ne ho avuto un esemplare ucciso presso Ascoli-Piceno. Abita l’ Europa occidentale e meridionale, |’ Africa settentrionale e la Palestina. 149. Melizophilus sardus. MAGNANINA SARDA. Sylvia sarda, Za Marmora, apud Temminck, Man. d’Orn. I, p. 204 (1820). Sylvia sarda, Savi, I, p. 266. Pyrophthalma sarda, Bp., p. 9. Melizophilus sardus, Salvad., p. 104; Savi, O. I. I, p. 430; Dress., II, p. 447, pl. 70; Gigi, El. p. 28, n. 52; Id., Avif. Di 2o. Occhiocotto sardo, Savi, I, p. 266. Sarda = sarda, cioè di Sardegna. Comune e stazionaria in Sardegna, in Corsica ed in Sicilia; in terraferma trovasi in piccolo numero soltanto in Liguria, la quale cosa fu asserita dal Calvi e dal Durazzo, ed è stata con- fermata da recenti osservazioni, giacchè il dottore Gaetano Orsini di Genova ne ha avuto due esemplari dalle colline presso Sestri Ponente, ed un terzo ne ebbe il marchese Giacomo Doria. Abita l'Europa meridionale, e dicesi anche |’ Algeria, la Grecia e la Palestina. Il Seebohm (Cat. B. Brit. Mus. V. p. 33) ha espresso I opi- nione che questo uccello sia la Motacilla moschita, Gm., S. N. I, p. 970, n. 104, fondata sulla Moschita o Noschita del Cetti (Ucc. di Sard. p. 219), invece io credo fermamente che la Moschita del Cetti « incappellata d’un cappellino rosseggiante » (pzleo rufescente, Gm.) tosse la femmina della Capinera, che appunto presso Sassari viene detta Moschita. Genere PHYLLOSCOPUS, Bove, Isis, 1826, p. 972. Tipo: Motacilla trochilus, Linn. Phylloscopus, che guardao esamina le foglie, da pbAAov = foglia, e cxonéw = io guardo. UCCELLI ITALIANI 133 [Phylloscopus superciliosus. Lui rorestIERO. Motacilla superciliosa, Gmelin, S. N. I, p. 975, nh. 120 (1788). Reguloides superciliosus, Salvad., p. 109. Superciliosus = con larghe, 0 cospicue sopracciglia, supercilia. Credo che questa specie debba essere eliminata dai Cataloghi italiani, giacché fu sulla fede di un preparatore poco scrupoloso nelle sue asserzioni che il Lanfossi (Giorn. I. R. Ist. Lomb. (nova serie) I, p. 268, 1847) annunziò la cattura di un individuo di questa specie nel territorio milanese, durante la prima metà dell’ottobre 1847. Il Perini (Ucc. Ver. p. 79) la dice comune nel Veronese, ma egli riferiva alla medesima gli esemplari minori del Ph. collybista!). 150. Phylloscopus sibilator. Lui VERDE. Motacilla sibilatrix, Bechstein, Naturforsch. XX VII, p. 47 (1793). Sylvia sylvicola, Savi, I, p. 290. Phyllopneuste sibilatrix, Bp., p.9; Savi, O. I. I, p. 458; Gigl., El. p. 60, n. 212; Za., Icon. Sp. 147. Phyllopneuste sylvicola, Salvad., p. 106. Phylloscopus sibilatrix, Dress., II, p. 497, pl. 77, f. 2; (Gi94., Vly Mey Leo. Lui verde, Savi, I, p. 290. Sibilator = che sibila, da sibilare = sibilare. Arriva in primavera in gran numero; alcuni nidificano sui monti dell’Italia superiore e media; in agosto e settembre riparte e ripassa, ma in minor numero. Abita |’ Europa; sverna nell’A- frica settentrionale. 151. Phylloscopus trochilus. Lui crosso. Motacilla Trochilus, Linneus, S. N. I, p. 338, n. 49 (1766). Sylvia trochilus, Sav, I, p. 291. Phyllopneuste trochilus, Bp., p. 9; Salvad., p. 106; Savi, O. I. I, p. 460; Gigi, El. p. 28, n. 54. 134 T. SALVADORI Phylloscopus trochilus, Dress., If, p. 491, pl. 76, f. 2; Gugl., Avil. ms 130: Lui grosso, Savi, I, p. 291. Trochilus = tpoxtAocg, un piccolo uccello menzionato da Aristotile (H. A. IX, 2, 6), probabilmente lo Sericciolo; collo stesso nome fu chiamato anche il Piviere del Nilo, che secondo Erodoto (2. 68) becca mignatte, B6éAAat, nella gola del coc- codrillo. Da teéxw = io corro. Uccello estivo, che arriva in aprile e riparte in settembre ; ni- difica sui monti; pare che in Sicilia ed in Sardegna alcuni restino anche l’ inverno; non è ugualmente distribuito, scarseggia nel versante adriatico. Abita |’ Europa e l'Asia fino al Yenisei, sverna nella Persia ed in Africa. 152. Phylloscopus collybista. Lui PIccoLO. Sylvia collybita (err.), Vieillot, Nouv. Dict. d’ Hist. Nat. XI, p. 235 (1817). Sylvia rufa, Savi, I, p. 292. Phyllopneuste rufa, Bp., p. 9; Belt., tav. 100; Salvad., p. 107; Savi, O. I. I, p. 461; Gigl., Icon. 145; Id., El. p. 28, n. 50. Phylloscopus collybita, Dress., II, p. 485, pl. 75, 76, iene Phylloscopus rufus, Gig/., Avif. n. 132. Lui piccolo, Savi, I, p. 292. Collybita , o piuttosto Collybista = xodAvBiotyHg = cambiamonete, nome col quale il Vieillot volle tradurre quello popolare di Compteur d’argent dato al Luz piccolo in Normandia, per causa del suono squillante od argentino del suo canto (Cf. Vieillot, N. Dict. H. N. XI, p. 235). D’ estate vive sul monti, ove nidifica; in autunno cala in pia- nura ed emigra nelle parti centrali e meridionali d’Italia e nelle isole del Mediterraneo, nei quali luoghi passa I’ inverno. Abita l'Europa; sverna nella parte meridionale di questa, in Africa fino all’ Abissinia, nella Palestina, nell’ Asia Minore e nella Persia. 153. Phylloscopus Bonellii. Luì BIANCO. Sylvia Bonelli, Vieéllot, Nouv. Dict. d’Hist. Nat. XXVIII, p. 91 (1819). Sylvia bonelli, Sav, I, p. 294; Bp., Faun. Ital. Ucc. tav. 27, fig. 4. UCCELLI ITALIANI 135 Phyllopneuste bonellii, Bp., p. 9; Bett., tav. 29; Salvad., p. 108; Save On IS ie, 4625 "Gigh; El p2' 60; no 211 Phylloscopus bonelli, Dress., II, p. 5038, pl. 77, f. 1, pl. 78; Gigl., Avif. p. 181. Lui bianco, Savi, I, p. 294. Bonellii, nominato in onore di Francesco A. Bonelli, da cui fu inviato il primo esemplare di questa specie al Vieillot, che la descrisse. Il Bonelli fu direttore del Museo Zoologico di Torino ed autore del Catalogue des Oiseaux du Piémont e di altri lavori zoologici; egli inviò al Vieillot ed al Temminck molte specie inedite, che essi pubblicarono sovente col nome loro imposto dal Bonelli. Nacque in Cuneo nel 1784, morì in Torino nel 1830. Uccello estivo che giunge in aprile e riparte in settembre ; nidifica sui monti; non è ugualmente distribuito. Abita l’ Europa occidentale-meridionale e la Palestina ; sverna in Africa. Genere HYPOLAIS, C. L. Brehm, Isis, 1828, p. 1283. Tipo: Motacilla hypolais, Linn. Hypolais = )roAutg, uccello che allevava i piccoli del cuculo, menzionato da Aristotile (Hist. An. VI. 7. 5); probabilmente fu cosi chiamato dal penetrare sotto (dò) le pietre (A%ag), Linneo per errore scrisse hippolais (cf. Newton, Yarrell’s Hist. Brit. B. I, p. 360). 154. Hypolais icterina. CANEPINO MAGGIORE. Motacilla Hippolais (err.), Linneus, S. N. I, p. 330, n. 7 (1766). Sylvia icterina, Vieillot, Nouv. Dict. d’Hist. Nat. XI, p. 194 (1817). Sylvia hippolais, Bp., Faun. Ital. Ucc. tav. 28, f. 1. Hippolais salicaria, Bp., p. 9. Hypolais salicaria, Beét., tav. 43 (fig. mala). Hypolais icterina, Salvad., p. 109; Dress., Il, p. 521, tav. 81; Gigl., El. p. 60, n, 213; Id., Avif. n. 133. Icterina, aggettivo da txtepog = uccello di color verde-giallognolo, cui guar- dando una persona malata d'itterizia veniva guarita, e l’ uccello moriva! (Plinio, N. H. 30, 11). Cf. Galbula e Charadrius. Uccello estivo, che arriva in aprile e riparte in settembre. Il Savi deve averlo confuso colla specie seguente, giacchè non ne fa menzione nella Ornitologia Toscana, e neppure nella Ornito- logia Italiana. Abita l’ Europa; sverna in Africa. 136 T. SALVADORI 155. Hypolais polyglotta. CAnEPINO. Sylvia polyglotta, Vieillot, Nouv. Dict. d’ Hist. Nat. XI, p. 200 (1817) (syn. excl.). Sylvia hippolais, Savi (nec Linn.), I, p. 287. Sylvia icterina, Bp., Faun. Ital. Ucc. tav. 28, f, 2, ve: Intr.%p: 9: Hypolais polyglotta, Bett., tav. 79 (fig. mala); Salvad., p. 110; Dress. y.Al; 4p. OV, iplion80,i fad 5.1 Gigli leony (Sp; 149; Id., El. p. 60, n. 214; Id., Avif. n. 134. Beccafico canepino, Savi, 1, p. 287. Polyglotta = dalle molte lingue, da moAt¢g = molto, e yA@tt% = lingua. Questa specie, come la precedente, colla quale viene sovente confusa, arriva in aprile e riparte in settembre; finora non è stata osservata nè in Sardegna, nè in Malta. Abita l’ Europa meridionale e |’ Algeria; sverna in Africa. 156. Hypolais olivetorum. CANEPINO DEGLI OLIVETI. Salicaria olivetorum, Strickland, in Gould, B. Eur. pt. XX (II, pl. 107) (1837). Hypolais olivetorum, Gig/., Avif. n. 135. Olivetorum, degli oliveti = oliveta. Accidentale; nel Museo di Firenze si conserva un esemplare ucciso nelle vicinanze di Bari. Abita la Grecia, |’ Asia Minore, la Palestina e l’ Algeria; sverna probabilmente nell’ Africa cen- trale. 157. Hypolais pallida. CANEPINO PALLIDO. Curruca pallida, Hemprich & Ehrenberg, Symb. Phys. Aves, fol. 66 (1833). Hypolais elaeica, Salvad., p. 111, 314; Savi, O. I. I, p. 456. Hypolais pallida, Dress., II, p. 537, pl. 80, f. 1; Gzg/., El. p. 60, p. 215; Id., Avif. n. 136. Pallida = pallida, di color chiaro. UCCELLI ITALIANI 1137 Specie propria dell’ Asia occidentale e dell’ Africa orientale, accidentale in Italia. Il prof. Magni-Griffi assicura che nell’ aprile del 1863 incontrò uno stuolo d’ individui di questa specie lungo il fiume Magra nella riviera Ligure orientale, e di averne uccisi due, uno dei quali donò al Museo di Pisa. Un altro individuo, preso pure in Liguria, si conservava nella collezione De Negri ed ora è in quella del Museo Civico di Genova. Nel Museo di Firenze sì conserva un esemplare ucciso nelle vicinanze di Pisa nel Maggio 1884; finalmente un individuo sarebbe stato ucciso presso Rovereto (Unterstainer). Abita la Grecia, l Asia Minore e la Palestina; verso oriente si estende nella Persia e nel Turkestan, e verso mezzodi in Egitto e nell’ Abissinia. 158. Hypolais opaca. CANEPINO oPACO. Sylvia opaca, Lichtenstein, apud Cabanis, Mus. Hein. I, p. 36. (1850). Hypolais opaca, Gigl., Avif. n. 137. Opaca = opaca. Nel Museo di Firenze mi fu mostrato dal Giglioli un maschio che egli ha avuto come ucciso nell’ agosto del 1883 nel Niz- zardo. Abita la Spagna, il Marocco, l'Algeria e la Turchia; sverna nell’ Africa occidentale. Genere ACROCEPHALUS, Naumann, Naturg. der Land und Wasser-Vogel des nord]. Deutschl. und angranz. Land. Nachtr. Viert. Heft, p. 199 (1811). Tipo: Turdus arundinaceus, Linn. Acrocephalus = con testa altissima, od acuta, da &xgog = altissima, od anche acuta, e xepadAy = testa. 159. Acrocephalus palustris. CANNAJOLA VERDOGNOLA. Sylvia palustris, Bechstein, Orn. Taschenb. p. 186 (1802). Sylvia palustris, Bp., Faun. Ital. Ucc. tav. 30, f. 1. Calamoherpe palustris, Bp., p. 8. 138 T. SALVADORI Acrocephalus palustris, Sa/vad., p. 111; Dress., II, p. 573, pl. 87, f. 2; Gigl., El. p. 60, n. 216; Jd., Avif. n. 138. Palustris = proprio delle paludi, da palus = palude. Specie estiva, comunissima in Piemonte, ove arriva in aprile e ne riparte in settembre; è stata trovata in tutta l’Italia su- periore ed anche in Liguria; nell’Italia centrale e meridionale manca, od è rarissima. Il Savi non |’ annovera. Nidifica nell’ Eu- ropa temperata e nell’ Asia occidentale fino al Turkestan; sverna in Africa. 160. Acrocephalus streperus. CANNAJOLA. Sylvia strepera, Vieillot, Nouv. Dict. d’ Hist. Nat. XI, p. 182 (1817). Sylvia arundinacea, Auct. (nec Linn.); Savi, I, p. 285; Bp., Faun. Ital? Uee.\tav. 29) 2: Calamoherpe arundinacea, Bp., p. 8; Bell., tav. 10; Savi, O. I. I, p. 452. Acrocephalus arundinaceus, Salvad., p. 112. Acrocephalus streperus, Dress., II, p. 567, pl. 87, f. 1; Gigl., El. p. 60, 1.217; Ja. Avif'in. d39. Beccafico di padule, Savi, I, p. 285. Streperus = rumoroso, aggettivo della bassa latinità, da strepere = fare rumore. Uccello estivo, comunissimo in tutta Italia. Nidifica nell’ Eu- ropa meridionale e nell’ Asia occidentale fino alla Persia; sverna in Africa. 161. Acrocephalus arundinaceus. CANNARECCIONE. Turdus arundinaceus, Linneus, S. N. I, p. 296, n. 25 (1766). Sylvia turdoides, Savi, I, p. 284; Bp., Faun. Ital. Ucc. tav. 29, fale Calamoherpe turdoides, Bp., p. 8; Bett., tav. 2; Savi, O. I. I, p. 451. Acrocephalus turdoides, Salvad., p. 113. UCCELLI ITALIANI 139 Acrocephalus arundinaceus, Dress., II, p. 579, pl. 88; Gigl., Icon. Sp. 153; Id., El. p. 61, n. 218; Jd., Avif. n: 140. Cannareccione, Savi, I. p. 284. Arundinaceus = che frequenta le canne, da arundo = canna. Uccello estivo, che arriva in aprile e riparte in ottobre. Nidi- fica nell’ Europa temperata; sverna in Africa. Genere POTAMODUS, Kaup, Natùrl. Syst. p. 123 (1829). Tipo: Sylvia fluviatilis, Wolf. Potamodus, da tota|lòg = fiume, e 730) = io mi diletto, ovvero, secondo il Kaup, &u) = io canto; ma in questo caso si dovrebbe scrivere Potamoedus. 162. Potamodus luscinioides. SALCIAJOLA. Sylvia luscinioides, Savi, Nuovo Giornale de’ Letterati, VII, p. 341 (1824). Sylvia luscinioides, Savi, I, p. 270; Bp., Fauna Ital. Ucc. tav oO, f. 2. Lusciniopsis Savi, Bp., p. 9. Lusciniopsis luscinioides, Salvad., p. 114; Savi, O. I. I, p. 434; Gigl., Icon. Sp. 154; Id., El. p. 61, n. 219. Locustella luscinioides, Dress., II, p. 627, pl. 93. Potamodus luscinioides, Gi9/., Avif. n. 145. Salciajola, Savi, I, p. 270. Luscinioides = somigliante al Rusignolo, parola ibrida, da /uscinia = Rusignolo, ed elòog = forma, natura. Uccello estivo, poco abbondante e localizzato; più frequente- mente che non altrove trovasi in Toscana nel Padule di Mas- sacciuccoli; non è raro nel Veneto; nelle altre regioni o è acci- dentale, o non è stato ancora incontrato. Abita l'Europa temperata, la Palestina e |’ Africa settentrionale. [Potamodus fluviatilis. SaLciazoLA FLUVIATILE. Sylvia fluviatilis, Wolf, Taschenb. deutsch. Vogelk. I, p. 229 (1810). Lusciniopsis fluviatilis, Sa/vad., p. 114. Fluviatilis = fluviatile, da fuvius = fiume. 140 T. SALVADORI Non si hanno sicure prove che questa specie sia stata trovata in Italia. Il Contarini (Catal. p. 7) l’annoverò come di pas- saggio accidentale nel Veneto; la stessa cosa ha ripetuta il Ninni (Catal. p. 39) sulla fede del Contarini; |’ Althammer la include fra gli Uccelli del Tirolo con segno di dubbio, e lo Schembri (Cat. p. 47) fra quelli di Malta sulla fede del D." Grech Delicata. Abita l’ Europa orientale, ove nidifica; trovasi anche nell’ Asia Minore e nella Palestina; forse sverna nell’ Africa settentrionale. | Genere LOCUSTELLA, Kaup, Natùrl. Syst. p. 115 (1829). Tipo: Motacilla naevia, Bodd. Locustella, diminutivo di locusta = locusta , pel suo grido simile a quello delle locuste ; fu usato per la prima volta dal Willughby. 163. Locustella naevia. FORAPAGLIE MACCHIETTATO. Motacilla naevia, Boddaert, Tabl. d. PI. Enl. p. 35, n. 581 (1783). Sylvia locustella, Savi, I, p. 278. Locustella Rayi, Bp., p. 9; Salvad., p. 115. Locustella lanceolata, Savi (nec Temm.), O. I. I, p. 443. Locustella naevia, Dress., II, p. 611, pl. 91; Guzgl., EL p. 61, n. 220; Jd., Avif. n. 144. Forapaglie macchiettato, Savi, I, p. 278. Naevia = che ha un neo (naevus) sul suo corpo, però macchiettata. Uccello piuttosto raro in Italia, ma meno nella parte superiore, ove si vede specialmente in settembre; non si sa se nidifichi veramente in Italia. Abita l’ Europa occidentale al sud del Baltico; sverna nell’ Africa settentrionale e talora anche nell’ Europa meridionale. [Locustella lanceolata. HoraPAGLIE LANCEOLATA. Sylvia lanceolata, Temminck, Man. d’Orn. IV, p. 614 (1840). Locustella lanceolata, Dress., II, p. 677, pl. 92. f. 2. Lanceolata = lanceolata, da lancea = lancia. UCCELLI ITALIANI 14] Il Durazzo (Uccelli Liguri, p. 35) annovera una Cisticola lan- ceolata, dicendo di possederne un individuo predato sui terrapieni di Genova; ma più tardi, nel catalogo degli Uccelli Liguri (De- scrizione di Genova, I, pt. 2), più non ne fa menzione; anche il Nardo l’annovera fra le specie che comparirono nel Veneto, ma il Ninni la include fra le dubbie, o che erroneamente furono indicate come venete. Nella Collezione Perini di Verona si conser- vaya una Locustella naevia col nome di ZL. lanceolata, mentre questo nome spetta ad una specie asiatica, che si estende fino al Giappone e nell’ India, e che una sola volta, a quel che pare, è stata trovata in Russia.| Genere CALAMODUS, Kaup, Naturl. Syst. p. 117 (1829). Tipo: Motacilla aquatica, Gm. Calamodus, da wdAujlog = canna, ed 78w = io mi diletto, ovvero, sccondo il Kaup, &èw = io canto; ma in tal caso si dovrebbe scrivere Calamoedus. 164. Galamodus schoenobaenus. ForAPAGLIE. Motacilla Schoenobaenus, Linneus, S. N. I, p. 329, n. 4 (1766). Sylvia phragmitis, Savi, I, p. 275. Calamodyta phragmitis, Bp., p. 8; Salvad., p. 115; Savi, O. I. I, p. 440. Acrocephalus schoenobaenus, Dress., II, p. 597, pl. 90, f. 2. Calamodyta schoenobaenus, Gég/., El. p. 61, n. 221. Calamodus schoenobaenus, Gigl., Avif. n. 141. Forapaglie, Savi, I, p. 275. Schoenobaenus = che va fra i giunchi, da cyoîvog = giunco, e Beivw = io vado; con quel nome Giovanni Leche registrò nel suo Catalogo il Forapaglie (Linn., Fawn. Svec. p. 84). Uccello estivo, comunissimo fra le cannelle delle paludi; arriva in aprile e riparte in ottobre. Nidifica in tutta Europa e nella Siberia fino al Yenisei; sverna in Africa. 142 T. SALVADORI 165. Calamodus aquaticus. PagLIAROLO. Motacilla aquatica, Gmeln,\ S. N. I, pt. 2, p. 953, n. 58 (1788). Sylvia aquatica, Savi, I, p. 277. Calamodyta cariceti, Bp., p. 8. Calamodyta aquatica, Bp., p. 9; Salvad., p. 116; Savi, O I. I, p. 44]; Gigl., El. p. 61, n. 222. Acrocephalus aquaticus, Dress., II, p. 591, pl. 89. Calamodus aquaticus, Gig/., Avif. n. 142. Pagliarolo, Savi, I, p. 277. Aquaticus = che si trova, o vive presso l’acqua, aqua. Uccello estivo, che arriva in aprile e riparte in ottobre; forse qualcuno sverna in Sicilia. Nidifica nell’ Europa temperata e nell’ Africa settentrionale; sverna in Africa. Genere LUSCINIOLA, G. R. Gray, List Gen. Birds, p. 28 (1841). Tipo: Sylvia melanopogon, Temm. Lusciniola, diminutivo di Luscinia, trovasi in Plauto: Pol ego metuo, lusci- niolae ne defuerit cantio (In Bacch.). 166. Lusciniola melanopogon. FoRAPAGLIE CASTAGNOLO. Sylvia melanopogon, Temminck, Planch. Color. pl. 245, f. 2 (1823). Sylvia melanopogon, Savi, I, p. 279. Calamodyta melanopogon, Bp., p. 8. Lusciniola melanopogon, Salvad., p. 116; Dress., II, p. 605, pl: 90;.f..1;..Gug?.,, El. p. 28, n..563.da., Avit., n. 138; Amnicola melanopogon, Savi, O. I. I, p. 445. Forapaglie castagnolo, Savi, I, p. 279. Melanopogon = con barba nera, da péXxg = nero, e THWYWY = barba. Uccello stazionario nelle paludi della Toscana e della Cam- pagna romana; non è raro in Sicilia; è stato trovato anche in Sardegna, in Liguria e nel Veneto. Stazionario nelle regioni UCCELLI ITALIANI 143 intorno al Mediterraneo; verso oriente si estende fin nella Persia, e d'inverno nell’ India settentrionale. Genere CETTIA, Bonaparte, Comp. List B. Eur. & N. Am. p. 11 (1838). Tipo: Sylvia Cettii, La Marm. Cettia, in onore del Gesuita Francesco Cetti, nato a Como nel 1726, Professore di filosofia a Sassari, ove moricirca l’anno 1780; pubblicò un’opera intorno ai vertebrati di Sardegna, in tre parti, una delle quali è intitolata: Gli Uccelli di Sardegna. 167. Cettia Cettii. RUSIGNOLO DI FIUME. Sylvia Cetti, La Marmora, Mem. Accad. Torino, XXV, p. 254 tav. 6, f. 1, 2 (1820). Sylvia Cetti, Savi, I, p. 273; Bp., Faun. Ital. Ucc. tav. 29, f. 3. Cettia altisonans, Bp., p. 9; Savi, O. I. I, p. 437. Bradypterus cettii, Salvad., p. 117; Dress., II, p. 639, pl. 95; Gigl., El. p. 28, n. 57. Cettia Cetti, Gig/., Avif. n. 146. Rusignolo di padule, Savi, I, p. 273. Cettii, del Cetti. Uccello stazionario nel versante mediterraneo dell’ Italia cen- trale e meridionale e nelle isole del Mediterraneo; accidentale in Lombardia e nel Veneto. Abita |’ Europa meridionale e l’ Africa settentrionale; verso oriente si estende fin nel Turkestan. Genere AEDON, Boe, Isis, 1826, p. 972. Tipo: Sylvia galactodes, Temm. Aédon = 7 &ndwy, la cantatrice, ed anche il Rusignolo nel Greco classico e nei poeti latini; da a¢{6w = io canto. Secondo la favola Aedon fu moglie di Zeto, re di Tebe, e madre di Itilo, da essa ucciso per isbaglio; Zeo per consolarla la tra- sformò in Rusignolo. 168. Aedon galactodes. RusianoLo p’ AFRICA. Sylvia galactodes, Temminck, Man. d’Orn. I, p. 182 (1820). Agrobates galactodes, Bp., p. 8; Gigl., Avif. n. 12; Id., Icon. Sp. 161. Aedon galactodes, part., Salvad., p. 118; Dress., II, p. 547, pl. 85, f. 2; Gigl., El. p. 98, n. 356. 144 T. SALVADORI Galactodes = YaXaxt6dng, contratto da yaAuxto-etd7j¢ = bianco latteo, da ydia, gen. YAXaxtog = latte, ed eldog = forma. Accidentale; è stato preso in Malta (Schembri, Cat. Orn. p. 50; Wright, Ibis, 1874, p. 236), in Liguria, sui terrapieni di Ge- nova nel 1883 (Mus. Fir.), presso Sarzana (Giglioli), e forse anche in Sicilia, se veramente a questa specie appartiene I’ e- semplare menzionato dal Doderlein (Avifauna, p. 340), che è ancora da identificare. È incerto se appartenesse veramente alla medesima specie l’ esemplare preso in Liguria, menzionato dal Durazzo (Ucc. Lig. p. 35). Abita la Spagna, il Portogallo e l’ Africa settentrionale; sverna in Africa. 169. Aedon familiaris. RUSIGNOLO LEVANTINO. Sylvia familiaris, Ménétries, Cat. Rais. Cauc. p. 32 (1832). Aedon galactodes, part. Salvad., p. 118. Aedon familiaris, Dress., II, p. 553, pl. 85, f. 1; Gigl., El. p. 98, n. 397. Agrobates familiaris, Gg2., Avif. n. 128; Zd., Icon. Sp. 161 bis. Familiaris = familiare, domestico, non timido. Il Giglioli (/. c.) dice che questa specie capita quasi ogni anno nel Nizzardo, da dove provengono cinque esemplari conservati nella Collezione dei vertebrati Italiani del Museo di Firenze; mi sembra che la provenienza di quegli esemplari debba essere meglio inve- stigata. Questa specie è comune in Grecia e nell’ Asia occidentale. Sottofamiglia CISTICOLINAE. Genere CISTICOLA, Kaup, Naturl. Syst. p. 119 (1829). Tipo: Sylvia cisticola, Temm. Cisticola = che abita fra i cisti; da cistus + colere. 170. Cisticola cursitans. BeccAMOoSscHINO. Sylvia cisticola, Temminck, Man. d’Orn. I, p. 228 (1820). Prinia cursitans, Franklin, Proc. Zool. Soc. of London, 1831, p. 118. Sylvia cisticola, Savi, I, p. 280. Cisticola schoenicola, Bp., p. 8; Salvad., p. 119; Savi, O. I. I, p. 446. UCCELLI ITALIANI 145 Cisticola cursitans, Dress., III, p. 3, pl. 96; Gigl., El. p. 29, n.08, Jd.; Avil. n. 147. Beccamoschino, Savi, I. p. 280. Cursitans = che va correndo; da cursitare frequentativo di currere = correre. Comunissimo e stazionario in Sardegna ed in Sicilia, ove pure molti ne giungono per svernarvi; comune nella buona stagione nell’ Italia centrale ed in Lombardia; poco frequente in Piemonte e nel Veneto. Abita |’ Europa meridionale, l’ Africa, l’ Asia me- ridionale, la Cina, il Giappone e |’ Arcipelago Malese. Famiglia MOTACILLIDAE. Genere MOTACILLA, Linneus, S. N. I, p. 328 (1766). Tipo: Motacilla alba, Linn. Motacilla, nome presso i Latini di un uccello che muove continuamente la coda, (Varr. 5. LL. 11. — Plin. 37, 56. 4), equivalente di motacula, da moto = io muovo frequentemente. Quindi non è parola composta di x{AXX0g (dorico) cheivale asino, e non già coda, come è stato asserito. 171. Motacilla alba. BALLERINA. Motacilla alba, Linneus, S. N. I, p. 331, n. 11 (1766). Motacilla alba, Savi, II, p. 28; Bp., p. 8; Belt., tav. 37; Salvad., Poles Savi O. It, po 405. Dress. CUI p.233, pl 129, Pol ee.eply 1200. bs Gigli, SEL ps 29, 0., 61; ald... Icon: Sp. 163; Zd., Avif. n. 80. Ballerina, Savi, II, p. 28. Alba = bianca. Comune e stazionaria; ma molte sono di passaggio e molte svernano nelle parti più calde. Abita |’ Europa, sverna nelle sue parti meridionali e nell’ Africa, verso oriente si estende nell’ Asia occidentale. 172. Motacilla lugubris. BALLERINA NERA. Motacilla lugubris, Temminck, Man. d’ Orn. I, p. 253 (1820). Motacilla lugubris, Savi, II, p. 31; Dress., III, p. 239, pl. 125, i. 3, pl. 126, f. 2; Gagl., El. p. (99, n.368; Id.I:Avif. n. 81. Ann. del Mus. Civ. di St. Nat. Serie 2.4, Vol. III. (8 Ottobre 1886) 19 146 T. SALVADORI Motacilla Yarrellii, Bp., p.8; Salvad., p. 121; Savi, O. I. II, p. 42. Ballerina vedova, Savi, II, p. 31. Lugubris = lugubre, da lugeo = io sono in lutto. Accidentale in Italia; più spesso che non altrove capita in Liguria; è stata trovata anche in Piemonte, nel Veneto ed in Sicilia. Abita l’ Inghilterra e le parti occidentali dell’ Europa con- tinentale; d'inverno emigra fin nella parte occidentale dell’ Africa settentrionale. 173. Motacilla sulphurea. BALLERINA GIALLA. Motacilla sulphurea, Bechstein, Gemeinn. Naturg. Deutschl. ed. 2, III, p. 459 (1807). Motacilla boarula, Savi (nec Scop.), II, p. 31; Bp., p. 8; Salvad., p. 121; Savi, O. I. II, p. 44. Budytes flava, Bett. (nec Linn.), tav. 62. Motacilla melanope, part., Dress., III, p. 251, pl. 128. Pallenura melanope, Gigi. (nec Pall.), El. p. 29, n. 62; Id., Icon. Sp. 165. Calobates melanope, (94, Avif. n. 82. Cutrettola, Savi, II, p. 31. Sulphurea = solfurea, cioè color di zolfo = sulphur. Uccello stazionario; in estate vive sui monti lungo i torrenti, in autunno scende al piano. Abita la regione paleartica occiden- tale; emigra parzialmente nell’ Africa settentrionale e nella Pa- lestina. Genere BUDYTES, Cuvier, Régne Animal, p. 371 (1817). Tipo: Motacilla flava, Linn. Budytes = Bovdstn¢, da Bods = bue, e èbtNg = che va dentro o fra, piccolo uc- cello menzionato in Oppiano (Ixeutic. III, 2). 174. Budytes campestris. CUTRETTOLA TESTA GIALLA. Motacilla campestris, Pallas, Reis. Russ. Reichs, III, Anhang, p. 697 (1776). Budytes Rayi, Bp., p.8; Salvad., p. 121; Savi, O. I. II, p. 54; Gigl., El. p. 99, n. 359. UCCELLI ITALIANI 147 Motacilla raii, Dress., III, p. 277, pl. 131. Budytes campestris, Gigl., Avif. n. 79. Campestris = campestre. Specie avventizia, che capita raramente in Liguria; inoltre è stata trovata nel Trentino, in Malta e forse anche in Sicilia. È comune in Inghilterra e nell'Europa occidentale; trovasi pure in Africa durante l'inverno. Alla stessa specie appartiene una colonia che abita la Russia meridionale-orientale e si estende nel Turkestan. 175. Budytes flavus. CUTRETTOLA GIALLA. Motacilla flava, Linneus, S. N. I, p. 331, n. 12 (1766). Motacilla flava, Savi, III, p. 214 (nec II, p. 34); Bp., Faun. Male Uccs tave ol, ft. ls Dress; il, p. 261, pl. 129, 1.1, 2. Budytes flava, Bp., p. 8; Savi, O. I. II, p. 46. Budytes flavus, Salvad., p. 122; Gigl., El. p. 61, n. 223; Id, Icon. Sp. 167; Id., Avif. n. 77. Cutti, Savi, III, p. 214. Flavus = giallo. Passa in primavera e ripassa in autunno; è probabile che ni- difichi nell’ Italia superiore. Abita l’ Europa in estate e sverna in Africa; una colonia orientale si estende dall’ Alaska e dalla Siberia orientale-settentrionale alla Cina e sverna nell’ Arcipelago inalese. 176. Budytes borealis. CUTRETTOLA BOREALE. Motacilla flava borealis, Sundevall, Oefv. K. Vet.-Akad. Forh. Stockh. 1840, p. 53. Motacilla viridis, Dress. (nec Gm.), III, p. 181, pl. 129, f. 3. Budytes borealis, Gigi., Avif. n. 75. i Borealis = boreale. Comune nei tempi del passo. Abita |’ Europa settentrionale e la Siberia; di passaggio nell’ Europa meridionale; sverna in Africa, nell’ India, nella Birmania e nella penisola di Malacca (cf. Sharpe, Cat. -B: Bri Musi Xs pa oec, ple; fi 13) 1885). 148 T. SALVADORI 177. Budytes cinereocapillus. CUTRETTOLA CAPO CENERINO. Motacilla cinereocapilla, Savi, Nuovo Giornale dei Letterati, n. 57, p. 190 (1881). Motacilla flava, Savi, II, p. 34 (nec NI, p. 214). Motacilla cinereocapilla, Savi, II, p. 216; Bp., Faun. Ital. Ucc. tavolo: Budytes cinereocapilla, Bp., p. 8; Savi, O. I. II, p. 48. Budytes cinereocapillus, Salvad., p. 123; Gigl., Icon. Sp. 168 (testo); Id., Avif. n. 74. Budytes viridis, Gigl. (nec Gm.), El. p. 61, n. 224; Id., Icon. Sp. 168 (tavola). Strisciaiola, Savi, III, p. 216. Cinereocapillus = col capo cenerino, da cinereus = cenerino, e capillus = capello. Uccello estivo, comunissimo; arriva in marzo e riparte in set- tembre ; nidifica. Abita le regioni intorno al Mediterraneo; sverna in Africa. 178. Budytes Feldeggi. CUTRETTOLA CAPINERA. Motacilla Feldeggi, Michahelles, Isis, 1830, p. 812. Motacilla melanocephala, Licht. (nec Gm.); Savi, III, p. 219; Bp., Faun. Ital. Ucc. tav. 31, f. 3; Dress., III, p. 273, pl. 130. Budytes melanocephala, Bp., p. 8; Savi, O. I. II, p. 52. Budytes nigricapillus, Salvad., p. 123. Budytes melanocephalus, Gig/., El. p. 61, n. 225; Id., Icon. Sp. 16933 Td Avit. me 76: Cutti capo-nero, Savi, III, p. 219. Feldeggi, in onore del Barone von Feldegg, dilettante di ornitologia, dal quale il Michahelles ricevette gli esemplari tipici della Motacilla Feldeggi. Specie rara e di comparsa irregolare; piu frequentemente che non altrove vedesi in Sicilia, nell’ Italia meridionale presso Bari, in Liguria ed in Malta; nella primavera di questo anno ne ho avuto un maschio preso nelle Marche. Dicesi che nidifichi nelle Madonie in Sicilia. Dall’ Europa meridionale-orientale si estende fin nell’ Asia centrale; sverna in Africa e nell’ India. UCCELLI ITALIANI 149 179. Budytes paradoxus. CUTRETTOLA CAPINERA A SOPRACCIGLI BIANCHI. Budytes paradoxus, C. L. Brehm, Vogelf. p. 142 (1855). Budytes paradoxus, Gig/., Avif. n. 77. Paradoxus = mapadobos, paradossale. Il Prof. De Romita ha avuto dalle vicinanze di Bari diversi esemplari di questa specie, uno dei quali, maschio in abito im- perfetto, ucciso nell’ aprile del 1875, si conserva nel Museo di Firenze; un altro esemplare in abito perfetto ho avuto per esame dallo stesso De Romita. Secondo lo Sharpe (Cat. B. Brit. Mus. X, p. 531) questa specie abita la Dalmazia, |’ Ungheria, la Russia meridionale e la Crimea. [Budytes canthophrys. CvrrETTOLA CAPINERA A SOPRACCIGLI GIALLI. Motacilla xanthophrys, Sharpe, Cat. Birds in the Brit. Mus. X, p. 532, pl. VIII, f. 6 (1885). Budytes xanthophrys, Gig/., Avif. n. 78. Xanthophrys = con sopracciglio giallo, da Exv@ég = giallo ed épptg = soprac- ciglio. Nella collezione del Prof. De Romita di Bari si conserva un esemplare, catturato presso quella città, che sembra riferibile a questa forma, la quale io dubito che non sia specificamente di- stinta dal B. paradoxus, di cui forse è una varietà accidentale, analoga a certe varietà del B. flavus coi sopraccigli gialli. Anche l’area di diffusione del così detto B. xanthophrys, il quale oltre che in Italia sarebbe stato trovato in Dalmazia e nel Caucaso, cor- risponde con quella del B. paradoxus; questa cosa avvalora il sospetto della loro identità specifica.) 150 T. SALVADORI Genere ANTHUS, Bechstein, Naturg. Deutschl. III, p. 704 (1807). Tipo: Alauda pratensis, Linn. Anthus = &v090g, nome di un uccello menzionato da Aristotile, probabilmente la Motacilla flava, tradotto con Florus dal Gaza; forse ebbe quel nome per somigliare ad un fiore, &vAog. Secondo la mitologia, Anthus, figlio di Autonoo e di Ippodameia, ridotto a brani dai cavalli di suo padre, fu cangiato in uccello, che imitava il nitrito del cavallo, ma sempre al vederlo s’ involava. 180. Anthus trivialis. PRISPOLONE. Alauda trivialis, Linneus, S. N. I, p. 238, n. 5 (1766). Anthus arboreus, Savi, II, p. 40; Bp., p. 8; Salvad., p. 124; Savi; O. I. II, p..58; Gigl., (EL p..29;.n..63; 14. Icon. Sp. 170. Anthus trivialis, Dress., III, p. 309, pl. 132, f. 2; Gigl., Avif. n.70. Prispolone, Savi, p. 40. Trivialis = comune, da trivium = luogo ove s'incontrano tre vie (ter + via). Uccello di passaggio abbondante in primavera ed in autunno; sui monti dell’ Italia superiore nidifica, nell’ Italia meridionale ed in Sicilia resta durante l'inverno. Abita I’ Europa e l'Asia occidentale fino al Yenisei; sverna in Africa. 181. Anthus pratensis. Pispo.a. Alauda pratensis, Linneus, S. N. J, p. 287, n. 2 (1766). Anthus pratensis, Savi, II, p. 43; Bp., p. 8; Salvad., p. 125; Savi, O. I. II, p. 60; Gigi., El. p. 30, n. 64; Jd., Icon. Sp. 171; Id., Avif. n. 68; Dress., III, p. 285, pl. 132, fig. 1. Pispola , Savi, II, p. 43. Pratensis = che si trova nei prati, prata. Comune durante tutto l’anno, d’estate sui monti ove nidifica; d’autunno scende nelle pianure, ove, insieme con molte altre che arrivano in quella stagione dal Nord, si trattiene durante |’ in- UCCELLI ITALIANI 151 verno. Abita l'Europa; sverna nelle regioni intorno al Mediter- raneo e quindi anche nell'Africa settentrionale, nell'Asia Minore e nella Palestina. 182. Anthus cervinus. PisPoLA GOLA ROSSA. Motacilla cervina, Pallas, Zoogr. Rosso-As. I, p. 511 (1811). Anthus cervinus, Bp., p. 7; Salvad., p. 126; Savi, O. I. II, p. 61; Gzl., El. p. 62, n. 226; Id., Avif. n. 69; Dress., III, p. 299, pl. 135, 136. Cervinus = che ha relazione col cervo, cervus, per causa della sua gola di color fulvo. Piuttosto rara, ma nell’ Italia meridionale ed in Sicilia giunge tutti gli anni; presso Bari il prof. De Romita I’ ha trovata di pas- saggio tanto in primavera, quanto in autunno; in questa stagione è frequente anche nel Cremonese (Ferragni, in litt.). Abita la regione paleartica dall Atlantico al Pacifico; rara ad occidente degli Urali, localizzata nella Scandinavia; sverna nell’ Africa orientale-settentrionale e nell'Asia orientale-meridionale. 183. Anthus spinoletta. SpPioncELLo. Alauda Spinoletta, Linneus, S. N. [, p. 288, n. 7 (1766). Anthus aquaticus, Savi, II, p. 39. Anthus spinoletta, Bp., p. 7; Bett., tav. 63; Salvad., p. 127; Savi, O. I. II, p. 56; (Gig/., El. p. 30, n. 65; Dress., III, p. 335, pl. 140. Anthus spipoletta, Gzg/., Avif. n. 71. Spioncello , Savi, II, p. 39. Spinoletta fu scritto dal Linneo per errore, invece di Spipoletta, nome italiano usato in parecchi luoghi per metatesi invece di Pispoletta (Cetti, Ucc. di Sardegna, p. 159) per indicare diverse specie di Pispole. Questo nome, come il verbo pispi- gliare, deriva dal radicale di pipio, pipilo, e così pure il verbo francese piper, l'olandese pieper e l'inglese pipe, peep. ’ Abbondante e nidificante sulle nostre montagne, dalle quali scende al piano in autunno; é raro in Sicilia. Abita la regione paleartica occidentale, cioè l’ Europa e l'Asia occidentale fino al Turkestan ed ai monti Altai; sverna nell’ Africa settentrionale. 152 T. SALVADORI [Anthus obscurus. SPIONCELLO SETTENTRIONALE. Alauda obscura, Latham, Ind. Orn. II, p. 494, n. 7 (1790). Anthus obscurus, Sa/vad., p. 127; Dress., III, p. 343 pl. 141; Gigl., Avif. n. 72. Obscurus = oscuro. Specie comune in Inghilterra. Il Wright (Ibis, 1869, p. 246) menziona un individuo avuto in Malta; anche il Yarrell aveva già detto incontrarsi talora in quell’isola; il Whitehead (Jdis, 1885, p. 36) menziona un esemplare di Corsica , ed il Giglioli recentemente due esemplari, uno di Genova e l’altro di Carma- gnola (Piemonte); io ho esaminato quest’ ultimo nel Museo di Firenze e mi è parso uno Spzoncello comune; credo che la pre- senza dell’Anthus obscurus in Italia debba essere confermata da prove più certe. Abita le coste dell’ Europa settentrionale-occi- dentale. | 184. Anthus campestris. CaLANDRO. Alauda campestris, Linneus, S.N.I, p. 288, n. 4 (1766). Anthus campestris, Savi, II, p. 45; Bp., p. 7; Salvad., p. 128; Dress NN, pa olig pl. lot. Agrodroma campestris, Savi, O. I. II, p. 63; Gigi, El. p. 62; Mee! ad, leon. op. dio: da, vien #60, Calandro, Savi, II, p. 45. Campestris = dei campi, campus. Arriva in aprile ed in maggio, e riparte in ottobre; in agosto comincia a trovarsi nelle pianure; alcuni nidificano. Abita l’ Eu- ropa, l'Asia Minore e la Palestina; sverna in Africa. 185. Anthus Richardi. CALANDRO MAGGIORE. Anthus Richardi, Viedllot, Nouv. Dict. d’ Hist. Nat. XXVI, p. 401 (1818). Anthus Richardi, Savi, II, p. 46; Bp., p. 7; Salvad., p. 128; Dress., III, p. 325, pl. 138. UCCELLI ITALIANI 153 Corydalla Richardi, Savi, O. [. II, p. 65; Gigl., Avif. n. 67. Agrodroma Richardi, Gz9/., El. p. 83, n. 315. Calandro forestiero, Sav, II, p. 46. Richardi, in onore di M. Richard di Lunéville, il quale nel 1815 inviò al Vieillot i primi esemplari di questa specie dalla Lorena. Uccello raro e di passaggio irregolare in Italia, ove tuttavia è stato incontrato pressochè in ogni parte, tranne la Sardegna; pare che non vi abbia mai nidificato. È comune nella Siberia; sverna nella Cina, nell’ India e nell’ Africa orientale-settentrionale. Sezione Oscines seutelliplantares. Famiglia ALAUDIDAE. Genere ALAUDA, Linneus, S. N. I, p. 287 (1766). Tipo: Alauda arvensis, Linn. Alauda = Lodola, in Plinio (IV. H. XI, 44). Nome celtico significante grande can- tatrice, da al = alto o grande, e aud = canto. 186. Alauda arvensis. Lopo.a. Alauda arvensis, Linneus, S. N. I, p. 287, n. 1 (1766). Alauda arvensis, Savi, II, p. 55 (con fig.); Bp., p. 7; Bett., tav. 60; Salvad., p. 129; Savi, O. I. II, p. 78; Gr9/., El. p. 34, n. 85; /d., Avif. n. 64; Dress., IV, p. 307, pl. 231. Alauda cantarella, Bp., p. 7. Alauda nana, Gigl., Avif. p. 68 (nota) (varietà). Panterana, Savi, II, p. 55. Arvensis = che appartiene al campo, arvum. Stazionaria, specialmente nelle parti centrali e meridionali ; nell’ Italia superiore è uccello estivo; moltissime Lodole sono di passaggio Abita la regione paleartica. Genere LULLULA, Kaup, Natùrl. Syst. p. 92 (1829). Tipo: Alauda arborea, Linn. Lullula, da Lulu nome francese della Tottavilla. 154 T. SALVADORI 187. Lullula arborea. ToTTAVILLA. Alauda arborea, Linneus, S. N. I, p. 287, n. 3 (1766). Alauda arborea, Savi, II, p. 65; Bp., p. 7; Bett., tav. 61; Salvad., p. 131; Gigl., El. p. 34, n. 86; Id., Avif. n. 63; Dress., IV, p. 321, pl. 232. Lullula arborea, Savi, O. I. II, p. 88. Tottavilla, Savi, II, p. 65. Arborea = arborea, da arbor = albero, perchè si posa sugli alberi. Stazionaria e di passaggio; comunissima in Sicilia ed in Sar- degna. Abita la regione paleartica occidentale e verso oriente si estende fin nella Persia. Genere GALERITA , Bove, Isis, 1828, p. 321. Tipo: Alauda cristata, Linn. Galerita (Il Boie per errore scrisse Galerida) nome della Cappellaccia, usato da Plinio (H. N. XI, 37) ed al mascolino da Varrone (5. LL. 11); da galerus = ciuffo. 188. Galerita cristata. CAPPELLACCIA. Alauda cristata, Linneus, S. N. I, p. 288, n. 6 (1766). Alauda cristata, Savi, II, p. 53. Galerida cristata, Bp., p. 7; Salvad., p. 132; Savi, O. I. II, pedi. Galerita cristata, Dress., IV, p. 285, pl.:228; Gzgl., El. p. 34, N. 88; Jd., Icon. Sp. 181; Jd., Avif. n. 69: : Cappellaccia , Savi, II, p. 53. Cristata = fornita di ciuffo, crista. Comunissima e stazionaria nell’ Italia centrale e meridionale ; nell’ Italia superiore, tranne forse il Veneto, è uccello estivo; manca in Sardegna. Abita l'Europa; forme affini abitano l'Africa settentrionale e l'Asia. Genere CALANDRELLA, Kaup, Natùrl. Syst. p. 39 (1829). Tipo: Alauda brachydactyla, Levs/. Calandrella, diminutivo di Calandra, trovasi già nel Gesner (De Avid. p. 69) come nome adoperato dagl’Italiani per indicare una specie di Allodola. UCCELLI ITALIANI 155 189. Calandrella brachydactyla. CALANDRELLA. Alauda brachydactyla, Zeisler, Ann. d. Wett. Ges. f. d. ges. Nat. III, p. 357, tab. XIX (1814). Alaudra calandrella, Bonelli; Savi, II, p. 67. Calandrella arenaria, Bp., p. 7. Calandrella brachydactyla, Salvad., p. 134; Savi, O. I. II, p. 76; Gigl., El. p. 64, n. 238; Id.,- Avif. n. 61; Dress., IV, p. 341, pl. 235. Calandrino, Savi, II, p. 67. Brachydactyla = con dita brevi, da fpayig = breve, e SéxtvA0¢g = dito. Uccello migratore, nidificante nell’ Italia centrale e meridionale e talora anche nella settentrionale. Abita l'Europa meridionale, | Africa settentrionale, e verso oriente si estende nella Persia, nella Siberia occidentale e nell’ India. 190. Calandrella pispoletta. PIsPoLETTA. . Alauda pispoletta, Pallas, Zoogr. Rosso-As. I, p. 326 (1811). Calandrella pispoletta, Salvad., p. 315; Gigl., El. p. 101, n. 300614 Avil. n" 60: Pispoletta, diminutivo del nome italiano Pispola (Vedi Spinoletta, Sp. 183). Accidentale; un esemplare fu ucciso presso Grosseto nel marzo 1870; apparteneva al Conte Capponi di Firenze ed ora è nella collezione Italiana di questa città; un secondo esemplare ebbe il prof. De Romita dalle vicinanze di Bari il 27 marzo 1875. Questa specie vive nell’ Europa meridionale-orientale e si estende a traverso |’ Asia fino in Cina. 191. Calandrella minor. CALANDRELLA MINORE. Calandritis minor, Cabanis, Mus. Hein. I, p. 123 (1851). Calandrella minor, Gig/., El. p. 101, n. 366; Dress., IV, p. 349, pl. 236; fl. Calandrella pispoletta, part., Gigl., Avif. n. 60. Minor = minore. 156 T. SALVADORI Accidentale. Nel novembre del 1862 (Dress., op. cit., Wright, Ibis, 1874, p. 225) fu preso in Malta un individuo di questa specie, che vive nell'Africa settentrionale, nell’Egitto, nella Nubia, nella Palestina e nell’Arabia. Il Giglioli recentemente non la distingue dalla C. pispoletta. Genere PALLASIA , Homeyer, Journ. f. Orn. 1873, p. 190. Tipo: Alauda mongolica, Pall. Pallasia, in onore di Pietro Simone Pallas, celebre viaggiatore e naturalista russo, nato nel 1741, morto nel 1811. 192. Pallasia sibirica. LODOLA SIBERIANA. Alauda sibiricay, Genel, S. N. dI, p. 799, mol (1788): Melanocorypha sibirica, Gig/., Icon. Sp. 180 bis; Id., El. p. 100, n. 363; Dress., IV, p. 373, pl. 240. Pallasia sibirica, Gig/., Avif. n. 58. Sibirica = siberiana, propria della Siberia. Accidentale ; si conoscono due esemplari presi in Italia, uno nel novembre 1869 presso Trento, e l’altro addi 8 ottobre 1871 a Santa Lucia presso Verona dal sig. Ingegnere Bottaccini. Vive nell’ Europa orientale e nell'Asia centrale. Genere MELANOCORYPHA,, Sore, Isis, 1828, p. 322. Tipo: Alauda calandra, Linn. Melanocorypha = Meduyxopvpog, nome di un uccello menzionato da Aristo- tile, forse la Capinera; da péixg = nero, e xopvgy = il vertice della testa; nome poco appropriato per là Calandra, che non ha il vertice nero! 193. Melanocorypha calandra. CALANDRA. Alauda Calandra, Linneus, S. N. I, p. 288, n. 9 (1766). Alauda calandra, Savi, II, p. 50. ! Melanocorypha calandra, Bp., p. 7; Salvad., p. 131; Savi, O. I. Ip. 78, Gaol, El. p. 34, n. 87; da Avil ni 06; Dress., IV, p. 365, pl. 238, f. 3, 239. Calandra, Savi, II, p. 50. UCCELLI ITALIANI 157 Calandra = *éAavSpa, una specie di lodola menzionata in Oppiano (Zz. 1II. 15) Etimologia incerta; ma forse da x%Aéw = io chiamo, e &vèpxg = uomini, quasi chia- masse gli uomini col suo canto forte e melodioso. Stazionaria e comunissima nell’ Italia centrale (sul versante Mediterraneo), nell’Italia meridionale, in Sardegna ed in Sicilia; nell’ Italia superiore e nelle Marche è di passaggio irregolare. Abita le regioni intorno al Mediterraneo. 194. Melanocorypha yeltoniensis. CALANDRA NERA. Alauda yeltoniensis, Forster, Phil. Trans. LVII, p. 350 (1767). Melanocorypha yeltoniensis, Salvad., p. 314; Gigl., El. p. 100, mabe ;, Jo.; Avity n. bl; DressglV, Da oral pls 24: Yeltoniensis, perchè scoperta presso il lago Yelton, ad oriente del Volga. Accidentale; un individuo fu preso in Piemonte, probabilmente nel 1808. Questa specie vive nell’ Asia centrale, donde emigra in inverno nella Russia meridionale. Due individui sono stati presi nel Belgio e parecchi nell’ Isola di Heligoland. Genere PHILAMMUS, G. R. Gray, List Gen. of Birds, p. 47 (1840) (4). Tipo: Alauda alpestris, Linn. Philammus = amante delle sabbie, da pitAéw = io amo, ed &ppos = sabbia. 195. Philammus alpestris. LopoLA GOLA GIALLA. Alauda alpestris, Linneus, S. N. I, p. 289, n. 10 (1766). Alauda alpestris, Savi, III, p. 221. Otocoris alpestris, Bp., p. 7; Savi, O. I. II, p. 90. Otocorys alpestris, Salvad., p. 134; Gigl., El. p. 84, n. 318; Td. Avif. n. 59 5 Dress:, TV: p. 387; pl. 243. Lodola gola gialla, Savi, III, p. 221. Alpestris = alpestre, da Alpes = Alpi. Accidentale in autunno ed in inverno; più spesso compare nell'Italia superiore, ma è stata presa anche in Liguria, in To- (1) Otocoris (sic), Bonaparte, Faun. Ital. Ucc. Introd. fol**** (1841), da odg, gen. @t6¢ = orecchio, e x6épvg = elmo. 158 T. SALVADORI scana e nel Napoletano. Vive nelle regioni settentrionali del- l’ Europa, dell'Asia e dell'America. Genere AMMOMANES, Cabanis, Mus. Hein. I, p. 125 (1851). Tipo: Alauda pallida, Hhrenb. Ammomanes = che ama molto la sabbia; da &ppog = sabbia, e pafvopar = vo pazzo per una cosa, amo molto. [Ammomanes deserti. Lopora DEL DESERTO. Alauda deserti, Lichtenstein, Doubl. p. 28, n. 286 (1823). Ammomanes lusitana, Salvad. (nec Gmel.), p. 133. Deserti = del deserto. Il Wright (Ibis, 1864, p. 61) annunziò che un individuo del- l’Alauda lusitanica, preso in Malta, si conservava nella colle- zione del sig. Schembri; ma dopo che in Malta fu trovato un esemplare dell’Ammomanes cinctura, è nato il dubbio che anche quello potesse appartenere a questa specie. L’ Ammomanes deserti vive nell’ Africa settentrionale e verso oriente si estende fino nel Cascemir. | 196. Ammomanes cinctura. LopoLa DEL DESERTO MINORE. Melanocorypha cinctura, Gould, Voy. Beagle, Birds, p. 87 (1841). Ammomanes cinctura, Dress., IV, p. 335, pl. 234; Gigl., El. p. 101, n. 364; Jd., Avif. n. 62. Cinctura = con coda fasciata, nome ibrido, da cinctus = cinto, fasciato, ed oded = coda. Accidentale in Malta, ove un individuo sarebbe stato trovato dal Wright (Dresser, /. c.). Questa specie dall’Arabia si estende, a traverso l'Africa settentrionale, fino alle Isole del Capo Verde. UCCELLI ITALIANI 159 [Genere ALAEMON, Keyserling & Blasius, Wirbelth. Eur. pp. XXXVI, 94 (1841). Tipo: Alauda desertorum, Stanl. Alaemon = &Axipwy, vagabondo. Alaemon alaudipes. Lopora Becco curvo. Upupa alaudipes, Desfontaines, Mém. de l’Acad. 1787, p. 504, Certhilauda desertorum, Bp., p. 7; Dress., IV, p. 275, pl. 226. Alaudipes = piede di lodola, da Alauda + pes. Il Temminck pel primo (Man. a’ Orn. III, p. 200) disse che un individuo, da lui non veduto, era stato ucciso in Sicilia; poi il Bonaparte (Faun. d’ Ital. Ucc. Introd. p. 7) ed il Malherbes (Faun. Orn. de la Sicile, p. 107) hanno detto che questa specie giunge talora in Sicilia, la quale cosa fu negata recisamente dal Benoit e merita conferma, tanto più che il Doderlein non’ ve l’ha mai incontrata. Vive nell’Africa settentrionale e nell’ Asia occidentale. | [Genere CERTHILAUDA, Swainson, Zool. Journ. HI, p. 344 (1827). Tipo: Alauda capensis, Bodd. Certhilauda, nome malamente formato di Certhia + Alauda. Certhilauda Duponti. Lopora peL Dupont. Alauda Duponti, Vieillot, Faun. Franc. p. 173 (1828). Certhilauda duponti, Dress., IV, p. 279, pl. 227. Duponti, nominata in onore di M. Dupont, mercante d’ oggetti di Storia Naturale, che inviò i primi esemplari di questa specie al Vieillot. Il Malherbe (Faun. Orn. de la Stcile, p. 107) dice: assicurasi che questa specie sia stata uccisa in Sicilia; ma aggiunge di non averne visto alcun esemplare preso in quell’ isola. Vive nel Sahara algerino. | 160 T. SALVADORI Sezione Oscines conirostres. Famiglia FRINGILLIDAE. Sottofamiglia EMBERIZINAE. Genere PLECTROPHANES, Meyer, Vòg. Liv. u. Estl. p. XII (1815). Tipo: Fringilla lapponica, Linn. Plectrophanes = che mostra lo sprone; da mA7jxteeV = sperone, e palvo = io mostro. 197. Plectrophanes lapponicus. ZigoLo pi LAPPONIA. Fringilla lapponica, Linneus, S. N. I, p. 317, n. 1 (1766). Plectrophanes lapponica, Savi, II, p. 74; Id., O. I. II, p. 96. Plectrophanes lapponicus, Bp., p. 11; Salvad., p. 145; Gigl., El. p. 82, n. 314; Dress., IV, p. 253, pl. 223. Calcarius lapponicus, Gig/., Avif. n. 54. Zigolo di Lapponia, Savi, II, p. 74. Lapponicus = di Lapponia. Raramente giunge in Italia nell’ autunno; è stato trovato in Piemonte, in Lombardia, nel Veneto, in Liguria ed in Toscana. Nidifica nelle regioni artiche circumpolari, dalle quali emigra in inverno. Genere PLECTROPHENAX, $Stejneger, Proc. U. S. Nat. Mus. V, p. 33 (1882). Tipo: Emberiza nivalis, Linn. Plectrophenax, da TAfxTpPOV = sperone, e pévaé = impostore. 198. Plectrophenax nivalis. ZIGOLO DELLA NEVE. Emberiza nivalis, Linneus, S. N. I, p. 308, n. 1 (1766). Plectrophanes nivalis, Savi, II, p. 75; Bp., p.11; Salvad., p. 145; Savi, O. Tec, p. 97; Gigi. Elsp. T1,\n. (267; wWress;, WV, p. 201, plo 224... 220, tf. 2. UCCELLI ITALIANI 161 Calcarius nivalis, Gigl., Avif. n. 55. Zigolo della neve, Savi, II, p. 75. Nivalis = appartenente alla neve, da nix, gen. nivis = neve. Giunge negli inverni più freddi; è stato trovato quasi in ogni parte d’ Italia ed anche in Sicilia ed in Malta, ma non in Sar- degna. Nidifica nelle regioni circumpolari artiche, dalle quali emigra in autunno. Genere EUSPIZA , Bonaparte, Suppl. Specc. Compar. Orn. Roma e Filadelfia, p. 10 (1832) Tipo: Emberiza melanocephala, Scop. Euspiza, da sò = bene, e otite = fringuello, in Aristotile (Sundev., Thierar. Arist. p. 119). 199. Euspiza melanocephala. ZicoLo cAPINERO. Emberiza melanocephala, Scopoli, Ann. I. Hist. Nat. p. 142 (1769). Emberiza melanocephala, Savi, II, p. 95; Dress., VI, p. 151, pl. 206. Euspiza melanocephala, Bp., p. 11; Gégl., Avif. n. 41. Passerina melanocephala, Salvad., p. 136; Savi, O. I. II, p. 128; Gigl., El. p. 57, n. 196; Id., Icon. Sp. 187. Zigolo capinero, Savi, II, p. 95. Melanocephala = con testa nera, da péXxg = nero, e xegpuin = testa. In diversi luoghi del littorale adriatico, e specialmente sul Monte Conero presso Ancona, giunge quasi tutti gli anni e vi nidifica; egualmente avviene nel Barese; nel resto d’ Italia capita piuttosto raramente; è stato trovato in Piemonte, nel Veneto, in Sicilia e più di sovente nel Nizzardo ed in Li- guria. È comune durante I’ estate nell’ Europa orientale-meri- dionale, nell'Asia Minore e nella Persia; sverna nella parte settentrionale dell’ India. Ann. del Mus. Civ. di St. Nat. Serie 2.8, Vol. III. (15 Ottobre 1886). ll 162 T. SALVADORI 200. Euspiza aureola. ZicOLO DAL COLLARE. Emberiza aureola, Pallas, Reis. Russ. Reichs, Anhang, Deedes (4773). Passerina aureola, Sa/vad., p. 137; Savi, O. I. II, p. 131; Gegl., El. p. 95, n. 347. Emberiza aureola, Dress., IV, p. 223, pl. 218. Euspiza aureola, Gigl., Avif. n. 42. Aureola = dorata, da aurum = oro. Gesner (De Avib. p. 228) chiama Aureola un piccolo uccello detto dagl’ Italiani Uccello d’ oro, forse il Regolo, od il Fior- rancino. Specie avventizia, di cui due esemplari furono presi nel Niz- zardo, uno in Liguria e forse un quarto presso Brescia. Nidifica nella Russia settentrionale, nella Siberia ed emigra fin nell'India. Genere MILIARIA, C. L. Brehm, Isis, 1828, p. 1278. Tipo: Emberiza miliaria, Linn. Miliaria, nome di un uccello, forse l’ortolano, mangiatore di miglio = milium, in Varrone (De Ling. Latin. 5. 11; De Re rust. 3, 5). 201. Miliaria projer. STRILLOZZO. Emberiza Miliaria, Linneus, S. N. I, p. 308, n. 3 (1766). Fringilla projer, P. L. S. Mull., Syst. Nat. Suppl. p. 164 (1776). Emberiza miliaria, Savi, II, p. 79; Jd., O. I. II, p. 101; Dress., IVI, ip. 163;9pl 208: Cynchramus miliarius, Bp., p. 11. Miliaria europaea, Salvad., p. 135. Miliaria proyer, Gi9l., El. p. 24, n. 31; Id., Icon. Sp. 186; Id., Avif. n. 43. Strillozzo, Savi, IL p. 79. Projer, invece di Proyer, nome francese dello Strillozzo. Comune e stazionario; abbondantissimo in Sardegna; emigra parzialmente dall’ Italia settentrionale all’ avvicinarsi dell’inverno. Abita le parti centrali e meridionali della regione paleartica, verso oriente si estende fin nel Turkestan. UCCELLI ITALIANI 163 Genere EMBERIZA , Linneus, S. N. I, p. 308 (1766). Tipo: Emberiza citrinella, Linn. Emberiza, che il Gesner latinizzò dall’ antico germanico Embritz; cf. il nome Ammer (Zigolo giallo) del tedesco moderno. 202. Emberiza citrinella. ZicoLo GIALLO. x Emberiza Citrinella, Linneus, S. N. I, p. 309, n. 5 (1776). Emberiza citrinella, Savi, II, p. 83; Bp., p. 11; Bett., tav. 23; Saluad.,.p. lot Savr, (0.1. Il, p. Lhe; Gol, EL p. 24, Mm oc; dd. Avil. ni 44; Dress. VI, p. 171, -pl. 209: Zigolo giallo, Savi, II, p. 83. Citrinella = piccolo (uccello) di color giallo limone = citrinus = xltetvog, da xltetoy = albero del limone. D’ estate vive sui monti dell’ Italia settentrionale e centrale , ove nidifica; d’inverno si vede nei luoghi bassi; raro nella parte meridionale; pare che non si trovi in Sardegna. Abita l'Europa e l’Asia occidentale fino al Turkestan. 203. Emberiza cirlus. ZicoLo NERO. Emberiza Cirlus, Linneus, S. N. I, p. 311, n. 12 (1766). Emberiza cirlus, Savi, Il, p. 81; Bp., p. 11; Salvad., p. 138; Saves On. Ip. 10; (Gal, \El'p.:24; n. 335 49, Aviat. Mad Dress IV psi Lid, pl. clo. Zigolo nero, Savi, II, p. 81. Cirlus = Cirlo, nome che I’ Aldrovandi (Orn. II, p. 855) dice adoperato dai bolo- gnesi per lo Zigolo nero; probabilmente da zirlare, gridare 22 27. Comune e stazionario, ma molti giungono in Italia dal Nord e svernano nelle parti meridionali, in Sicilia ed in Sardegna. Abita |’ Europa centrale e settentrionale, l'Asia Minore e I’ Africa settentrionale. 164 T. SALVADORI 204. Emberiza hortulana. ORrTOLANO. Emberiza Hortulana, Linneus, S. N. I, p. 309, n. 4 (1766). Emberiza hortulana, Savi, Il, p. 87; Salvad., p. 139; Savi, O. I. Hp. 105; Gaol, El. p. 25, n. 34; Id., Icon Sp. 196 Id., Avif. n. 46; Dress., IV, p. 185, pl. 211. Emberiza hortulanus, Bp., p. 11. Hortulanus chlorocephalus, Belt., tav. 68. Ortolano, Savi, II, p. 87. Hortulana, femminino adoperato dal Gesner, invece di Hortulanus, che trovasi nell’Aldrovandi, per indicare I’ Ortolano; da hortulus diminutivo di hortus = giar- dino. Uccello estivo nell’ Italia superiore e centrale, ove nidifica; in Sicilia si trova anche d'inverno. Abita l'Europa; verso oriente si estende fin nell’ Asia centrale; sverna nell’ Africa settentrio- nale e nell’ India occidentale. 205. Emberiza caesia. OrRTOLANO GRIGIO. Emberiza caesia, Cretzschmar, in Rupp., Atlas, p. 17, tav. 10, f. 6 (1826). Emberiza caesia, Bp., p. 11; Salvad., p. 139; Savi, O. I. II, p. 107; Giot., El. p. 82, n. 311; Id., Avif. n. 47; Dress, IV, p. 213, pl. 216. Caesia = grigio-azzurognola. Uccello accidentale, che capita non tanto raramente nel Niz- zardo; più volte è stato preso in Liguria, due volte nelle Marche, presso Sinigaglia e presso Ancona, e forse anche una volta in Sicilia. L’ area di diffusione di questa specie comprende |’ Europa orientale-meridionale, |’ Asia minore e la Palestina, donde emigra nell’ Africa orientale-settentrionale. 206. Emberiza cia. ZicoLo MUCIATTO. Emberiza Cia, Linneus, S. N. I, p. 310, n. 11 (1766). Emberiza cia, Savi, II, p. 85; Bp., p. 11; Bett., tav. 97; Salvad., p. 140; Savi, O. I. II, p. 104; Gigl., El. p. 25, n. 35; Zd., Avif. n. 48; Dress., IV, p. 205, pl. 214. UCCELLI ITALIANI 165 Zigolo muciatto, Savi, II, p. 85. Cia, nome onomatopeico dato, secondo l’Aldrovandi (0rn. II, p. 857), dai Genovesi (i quali ora dicono Sia) allo Zigolo muciatto. Uccello comune in Italia, specialmente in autunno ed in in- verno, ma nidifica anche sulle Alpi e sugli Appennini. Abita l'Europa centrale e meridionale, |’ Asia occidentale e d’ inverno ) Africa settentrionale. 207. Emberiza leucocephala. ZicoLo GoLAROSSA. Emberiza leucocephalos, #8. G. Gmelin, Nov. Comm. Petrop. XV, p. 480, tab. XXIII, f. 3 (1771). Emberiza leucocephala, Salvad., p. 141; Gigl., El. p. 71, n. 266; id. Avit,. ni; 49€ Dress: IV; pat, plo217. Emberiza pithyornus, Pal. ; Savi, O. I. Il, p. 108. Leucocephula = con testa bianca, da Aevxdg = bianco, e xepady = testa. Capita piuttosto raramente in autunno nell’ Italia superiore ed in Liguria; in Toscana è stato preso anche d'inverno; il 28 ottobre 1874 fu colto un esemplare presso Bari, che è il punto più meridionale in Italia ove questo uccello sia stato trovato. Nidifica nella Siberia, da dove emigra fin nell’ India. In Europa è accidentale. 208. Emberiza rustica. ZIGoLO BOSCHERECCIO. Emberiza rustica, Pallas, Reis. Russ. Reichs, II, p. 698, n. 22 (1776). Emberiza lesbia, Gm.; Savi, II, p. 223. Emberiza rustica, Bp., p. 11; Salvad., p. 141; Savi, O. I. II, palo; Gigk, Hip. 82; ne 312; Jd. Avil, n.00;, Dress, IV, p. 229, pl. 219. Zigolo di Mitilene, Savi, III, p. 223. Rustica = appartenente alla campagna, rus. Giunge raramente in autunno; è stato preso nel Veneto, in Lombardia, nel Barese e più spesso in Liguria. Nidifica nella Siberia e nell’ Europa orientale-settentrionale; sverna nella Cina e fin nell’ India. 166 T. SALVADORI 209. Emberiza pusilla. ZicoLo MINORE. Emberiza pusilla, Pallas, Reis. Russ. Reichs, III, p. 697 (1776). Emberiza Durazzi, Bp., Faun. Ital. Ucc. tav. 35, f. 1 (nec fig. 2); Introds jp. 911: Emberiza pusilla, Salvad., p. 142; Savi, O.1. II, p. 115; Gogl., El. p. 82, n. 313; Jd., Avif. n. 51; Dress., IV, p. 285, pl. 220. Pusilla = piccolina, femminino di pusillus, dim. di pusus = piccolo ragazzo. Giunge accidentalmente in autunno; è stato trovato nel Niz- zardo, in Liguria, nel Veneto, in Lombardia ed anche in Pie- monte, nel Romano e nel Barese. Per errore fu indicato come nidificante sui monti della Liguria dal Durazzo, e come estivo talora nel Modenese dal Doderlein; ho esaminato gli esemplari che questi ha attribuito alla specie presente, ma essi appar- tengono invece all’ £. schoeniclus. L'E. pusilla nidifica nella Siberia e sverna nella Cina e nell’ India. 210. Emberiza schoeniclus. MIGLIARINO DI PADULE. Hmberiza Schoeniclus, Linneus, S. N. I, p. 311, n. 17 (1766). Emberiza schoeniclus, Sav, II, p. 89; Bp., p. 11; Salvad., p. 143; Savi ONT Ip. LS. Gigi, KE p,- 25, 1.305 Wa... Icom Sp. 197; Jd., Avif. n. 52; Dress., IV, p. 241 (partim) pl. 221,222; 1.4: Emberiza Durazzi, Bp., Faun. Ital. Ucc. tav. 36, f. 2 (nec fig. 1). Migliarino di padule, Savi, II, p. 89. Schoeniclus = oyolvixào0g, 0 piuttosto cyolvtAog, un uccello che vive presto i fiumi ed i laghi, menzionato da Aristotile (H. A. VIII, 3, 13); da oyotvog = giunco; probabilmente è la Ballerina (Motacilla alba) (cf. Sundevall, Thierart. Arist. p. 118). Stazionario nell’ Italia centrale e meridionale, dalla settentrio- nale, ove è estivo, emigra in autunno. Abita |’ Europa e la Siberia occidentale. UCCELLI ITALIANI 167 211. Emberiza palustris. PASSERA DI PADULE. Emberiza palustris, Savi, Orn. Tosc. II, p. 91 (1829). Emberiza pyrrhuloides, Bp. (nec Pall.), p. 11; Salvad., p. 144; pau, O. oie op. V2 Gig, El., p. 20; mn. ais id., Avil. n. do. Emberiza schoeniclus (partim), Dress., IV, p. 241. Passera di padule, Sav, II, p. 91. Palustris = palustre; da palus = palude. Stazionaria in Toscana e forse anche nell’ Italia meridionale ed in Sicilia, ove nidifica; nidifica pure nell'Italia superiore, almeno nel Veneto e nel Modenese, ma qui non resta durante l'inverno; non è stata incontrata nè in Sardegna, nè in Malta. Abita l'Italia, la Spagna, e, secondo il Seebohm, anche il Giap- pone! La Passera di padule è diversa dalla E. pyrrhuloides, Pall., che ha i margini delle piume delle parti superiori e delle timoniere mediane quasi bianchi, e quasi bianco anche il groppone; la seconda abita i delta del Volga e del Danubio, il Turkestan e la vallata dell’ Irtisch nella Siberia meridionale. Sottofamiglia FRINGILLINAE. Genere PASSER, Brisson, Ornith. HI, p. 71 (1760). Tipo: Fringilla domestica, Linn. Passer = Passera, nel Latino classico. Etimologia incerta. 212. Passer domesticus. PAssERA EUROPEA. Fringilla domestica, Linneus, S. N. I, p. 323, n. 36 (1766). Fringilla domestica, Savi, II, p. 105, III, p. 226. Pyrgita domestica, Bp., p. 12. Passer domesticus, Salvad., p. 146; Savi, O. I. II, p. 140; Gigl, El. p. 24, n. 29; Id., Avif. n. 22; Dress., III, p. 587, pl. Mit. Passera oltramontana, Savi, II, p. 105. Domesticus = domestico, appartenente alla casa, domus. 168 T. SALVADORI Questa specie, che nel resto d’ Europa tiene il posto della nostra passera, vive stazionaria nell’ Istria e nel Friuli sui con- fini orientali dell’Italia, e nel Nizzardo sui confini occidentali; nel Friuli trovasi insieme colla passera comune; accidentalmente è stata trovata in quasi tutti 1 paesi subalpini. Abita l’ Europa, tranne |’ Italia e le isole italiane del Mediterraneo, e gran parte dell’ Asia. 213. Passer Italiae. PaAssERA. Fringilla Italiae, Véedllot, Nouv. Dict. d’ Hist. Nat. XII, p. 199 (1817). Fringilla cisalpina, Temm.,; Savi, II, p. 98; Bp., Faun. Ital. Ucc. WAV. OG, ez oe Pyrgita italiae, Bp., p. 11. Passer italiae, Bett., tav. 13; Salvad., p. 147; Savi, O. I. II, p. 134; Gigl., El. p. 24, n. 28; Id., Icon. Sp. 203; Id., Avif. n.21; Dress., III, p. 585, pl. 176, f. 2. Passera reale, Savi, II, p. 98. Italiae = d’ Italia. Questa specie è propria dell’ Italia, ove tiene il posto del P. domesticus; essa è comunissima ovunque, tranne il Nizzardo e l’Istria, ove tuttavia s'incontra talora, e tranne le isole di Sar- degna, Sicilia e Malta, ove vive la specie seguente; si trova anche in Corsica. Qualche individuo dalle Calabrie giunge anche in Sicilia, ed è probabile che ivi si formino ibridi col P. salicicola. 214. Passer salicicola. PASssERA SARDA. Fringilla salicicola, Viezd/ot, Faune Franc. p. 417 (1828). Fringilla hispaniolensis, Temm. (*); Savi, II, p. 106. Pyrgita salicaria, Bp., p. 12. (1) Non credo col Bonaparte (Rev. Ois. Eur. p. 33) che si possa adoperare il nome specifico hispaniolensis, sebbene abbia la priorità, giacchè esso è aggettivo deri- vante da Hispaniola, che significa S. Domingo! Si dovrebbe dire hispaniensis. n UCCELLI ITALIANI 169 Passer salicicolus, Salvad., p. 148. Passer hispaniolensis, Savî, O. I. Il, p. 141; Gigl., El. p. 23, n.27; Id. Avit. n. 20;, Dress., Ill, p: 593, pl: 177. Passera sarda, Savi, II, p. 106. Salicicola = abitante dei salici; da saliz = salice, e colo = io abito. Stazionaria in Sardegna, Sicilia, Pantelleria e Malta, nelle quali isole manca la specie propria dell’ Italia. Pare che qualche in- dividuo, passando lo stretto di Messina, si trovi anche nelle Ca- labrie, e che s' incroci col P. ttaliae; io ho visto esempiari di Maida, che sembrano ibridi delle due specie. Accidentalmente sarebbe stata trovata presso Livorno ed in Liguria. Abita le re- gioni intorno al Mediterraneo, cioè oltre la Sardegna, la Sicilia e Malta, anche la Spagna, I’ Algeria, l'Egitto, la Nubia e I’ Asia minore. 215. Passer montanus. PASSERA MATTUGIA. Fringilla montana, Linneus, S. N. I, p. 324, n. 37 (1766). Fringilla montana, Savi, II, p. 107. Pyrgita montana, Bp., p. 12; Bett., tav. 9; Savi, O. I. II, p. 143. Passer montanus, Salvad., p. 146; Gigl., El. p. 24, n. 30; Iad., Icon. Sp. 201; Jd., Avif. n. 19; Dress., III p. 597, pl. 178. Passera mattugia, Savi, II, p. 107. Montanus = montano, od appartenente ai monti, montes. Comune in tutta Italia, tranne la Sardegna e la Corsica, ove sembra che manchi; durante l'inverno non si vede nelle parti settentrionali più fredde. Questa specie si trova in quasi tutta la regione paleartica e nella regione indiana fino a Giava. Genere PETRONIA, Kaup, Naturl. Syst. p. 158 (1829). Tipo: Fringilla petronia, Linn. Petronia = che abita le rupi, da méte% = rupe; prima del Linneo quel nome fu usato dal Willughby, che chiamò la Passera lagia Petronia marina. 170 T. SALVADORI 216. Petronia stulta. PAssERA LAGIA. Fringilla Petronia, Linneus, S. N. I, p. 322, n. 30 (1766). Fringilla stulta, Gmelin, S. N. I, p. 919, n. 13 (1788). Fringilla petronia, Savi, II, p. 138. Petronia stulta, Bp., p. 12; Salvad., p. 148; Gigl., El. p. 28, n. 26; Id., Icon. Sp. 205; Id., Avif. n. 18; Dress., III, p. 607, pl... 180, £. 2. | Petronia rupestris, Savi, O. I. II, p. 147. Passera lagia, Savi, II, p. 138. Stulta = stolta, stupida, appellativo usato dall’Aldrovandi pel Passero matto dei bolognesi. Uccello comune e nidificante nei luoghi montuosi; emigra dalle parti settentrionali in autunno; molte arrivano d' oltr' alpi. Abita l'Europa centrale e meridionale, |’ Africa settentrionale e l’ Asia fino alla Siberia orientale. Genere COCCOTHRAUSTES, Brisson, Orn. III, p. 218 (1760). Tipo: Loxia coccothraustes, Linn. Coccothraustes = è xoxno0pasotng, nome di un uccello rompinoccioli, in Esi- chio ; da xé6xxog = nocciolo, e 9paiw = io rompo; fu applicato dal Gesner (De Avib. p. 242) al Frosone. 217. Coccothraustes vulgaris. FrosoNE. Loxia Coccothraustes, Linneus, S. N. I, p. 299, n. 2 (1766). Coccothraustes vulgaris, Pallas, Zoogr. Rosso-As. II, p. 12 sit). Fringilla coccothraustes, Savi, II, p. 139. Coccothraustes vulgaris, Bp., p. 11; Bett., tav. 71; Salvad., p. 149; Savi 0:ITU]I p! 180; (Gigi, El. tp. 120,11 14: Was icone Sp. 218; Id., Avif. n. 23; Dress., III, p. 575, pl. 175. Frosone, Savi, II, p. 139. Vulgaris = comune, da vulgus = volgo, moltitudine. Uccello principalmente invernale nell’ Italia centrale, in Sar- degna ed in Sicilia, ma nidifica anche abbastanza di frequente UCCELLI ITALIANI al nell’ Italia superiore e talora anche nella centrale. Abita la re- gione paleartica. Genere MONTIFRINGILLA, C. L. Brehm, Isis, 1828, p. 1278. Tipo: Fringilla nivalis, Linn. Montifringilla = fringuello montano ; da mons + fringilla. 218. Montifringilla nivalis. FRINGUELLO ALPINO. Fringilla nivalis, Zinneus, S. N. I, p. 321, n. 21 (1766). Fringilla nivalis, Savi, II, p. 115. Montifringilla nivalis, Bp., p. 11; Bett., tav. 110; Salvad., p. 150; San O. bil p. a3; Gigi. El. p. 23, n. 20/40, Avit. Mel Dress IS pole pl. 181. Fringuello alpino, Savi, II, p. 115. Nivalis = che appartiene alla neve, nix, gen. nivis. Uccello stazionario, che vive e nidifica sulle Alpi e sugli Ap- pennini; scende alle falde, ma non in pianura, nell’ inverno. Non è stato osservato nè in Sardegna, nè in Sicilia. Abita le montagne dell’ Europa centrale e meridionale. Genere FRINGILLA, Linneus, S. N. I, p. 317 (1766). Tipo: Fringilla coelebs, Linn. Fringilla = Fringuelio, nel Latino classico; probabilmente ha relazione con frigo = io grido, /rigutio = io cinguetto, o con gpbytAog, un uccello in Aristofane , Av. 762, 875, etc. 219. Fringilla coelebs. FrIncuELLO. Fringilla coelebs, Zinneus, S. N. I, p. 318, n. 3 (1766). Fringilla coelebs, Savi, II, p. 110; Bp., p. 11; Bett., tav. 11; Salvad., p. 150; Savi, O. I. II, p. 149; Gigl., El. p. 13, mr4; Ud. Icon. Sp. 2075) Jds,.Avil. n. lo; Dress. IV, peo, pl. 182. Fringuello, Savi, II, p. 110. Coelebs = celibe, perchè il Linneo aveva osservato che le femmine emigravano dalla Svezia verso il sud in autunno, lasciando i maschi « celibatari » fino alla primavera. 172 T. SALVADORI Uccello comunissimo, nidificante, in parte stazionario ed in parte invernale, giacchè moltissimi arrivano in autunno, per cui d'inverno è abbondantissimo nelle regioni centrali e meridionali e nelle isole del Mediterraneo. Abita la regione paleartica occi- dentale. 220. Fringilla montifringilla. PePPOLA. Fringilla Montifringilla, Linneus, S. N. I, p. 318 n. 4 (1766). Fringilla montifringilla, Savi, II, p. 113, con figura; Bp., p. 11; Salvad., p..151;. Savi, O. I. Il, p. 151; Gigi. El. p. 23; 1:29; Id.,- Avia 165 Dress. CIV; 4p. 15, ply 184. Peppola, Sav, II, p. 113. Montifringilla = fringuello montano; da mons + fringilla. Questo nome fu ap- plicato alla Peppola dal Gesner, ma era stato usato anche prima, dal Gaza per tra- durre il nome aristotelico 6pgdomtGog, che sembra fosse il Pett’ azzurro. Uccello invernale, ora più, ora meno abbondante; manca in Sardegna. È stato affermato che qualche coppia nidifichi sui nostri monti, la quale cosa mi sembra che debba essere confer- mata, siccome la Peppola raramente nidifica al sud del 60° pa- rallelo Nord. Abita tutta la regione paleartica dall’ Atlantico al Pacifico. Genere LIGURINUS, Koch, Syst. d. baier. Zool. p. 229 (1816). Tipo: Fringilla chloris, Linn. Ligurinus, nome usato dal Gaza per tradurre l’ aristotelico &xav0ig = Acanthis (Arist. H. A. VIII, 3; IX. 17); non da Atyvpòg = fischiante, ma coniato dal Gaza latinizzando il nome italiano Lucarino, che in qualche dialetto viene scritto Ligu- rin, e che si vuol far derivare da lucus = bosco. 221. Ligurinus chloris. VERDONE. Loxia Chloris, Linneus, S. N. 1, p. 304, n. 27 (1766). Fringilla chloris, Savi, II, p. 184. Chlorospiza chloris, Bp., p. 12; Bett., tav. 21. Ligurinus chloris, Salvad., p. 152; Gigl., El. p. 22, n. 22; Id., Icon. Sp. 209; Id.. Avif. n. 24; Dress., III. p. 567, pl. 174. UCCELLI ITALIANI ris Chloris viridis, Savi, O. I. II, p. 178. Verdone, Savi, II, p. 134. Chloris = YAwpig, uccello di color verde-giallognolo menzionato da Aristotile ; da yAwpdég = verde. Uccello comune e stazionario; più abbondante in inverno, moltissimi arrivando in autunno dalle regioni poste al di là delle Alpi. Abita la regione paleartica occidentale. Genere CHLOROPTILA, Salvadori, Atti R. Ac. Se. di Torino, VII, p. 260 (1871). Tipo: Fringilla citrinella, Linn. Chloroptila = (uccello) dalle piume verdi, da yAwpog = verde, e mtlAov = piuma. 222. Chloroptila citrinella. VENTURONE. Fringilla Citrinella, Linneus, S. N. I, p. 320, n. 16 (1766). Fringilla citrinella, Savi, II, p. 122. Citrinella serinus, Bp., pi 12. Chloroptila citrinella, Salvad., p. 153; Gigl., El. p. 22, n. 21; ldz;Avif. D::25 Citrinella alpina, Savi, O. I. II, p. 162. Chrysomitris citrinella, Dress., III, p. 535, pl. 167, 168. Venturone, Savi, II, p. 122. Citrinella, secondo il Gesner (De Avib. p.8227), è il nome dato dai Tridentini al Venturone; diminutivo femminino di citrinus = color limone = xitptvog; da xtptov = cedro. Sebbene questo uccello nidifichi sul Moncenisio (Bailly, Orn. III, p. 218), sulle Alpi del Ticino (Riva, Orn. Ticin. p. 291), nella Val d’ Aosta e probabilmente in molti altri luoghi, dai quali emigra in autunno, tuttavia in pianura è uccello raro ed accidentale. In Corsica, dicesi, è comune, stazionario e nidificante sui monti (Whitehead, Ibis, 1885, p. 39); si trova talora anche in Sardegna (Lepori, Att. Soc. Nat. Mod. ser. III, vol. IV, p. 163). Abita l’ Europa centrale e meridionale; pare che non si trovi ad oriente della Turchia. 174 T. SALVADORI Genere CHRYSOMITRIS, Bote, Isis, 1828, p. 322. Tipo: Fringilla spinus, Linn. Chrysomitris = YpuodjiTpre 0 XpvaddpHtEtG = con una fascia d’ oro sulla testa; da Xpvoòg = oro, e pitpa = fascia. Nome di un uccello in Aristotile (H. A. VIII 3), che il Gaza tradusse con Aurivittis, e che probabilmente è il Cardellino. 223. Chrysomitris spinus. LucarINO. Fringilla Spinus, Linneus, S. N. I, p. 322. n. 25 (1766). Fringilla spinus, Savi, II, p. 120. Chrysomitris spinus, Bp., p. 12; Salvad., p. 154; Savi, O. I. Hp. 159% Gigli. Hlop.22, 0. 20; 10. Avil. n.26, ress III, p. 541, pl. 169. Lucarino, Savi, II, p. 120. Spinus, nome coniato dal Gaza per tradurre l’ &xavOtg = acanthis, di Aristotile (H. A. VIII, 3), sorta di uccello acantofago, o mangiatore di cardi; quindi il nome del Gaza spinus = spin:, non è equivalente di otivog, un piccolo uccello men- zionato da Aristofane, e che veniva mangiato frequentemente in Atene, così detto dal suo pigolìo acuto, ott$6 = io pigolo acutamente. Uccello invernale, che giunge in ottobre, ora più, ora meno abbondante; nidifica in alcuni luoghi delle Alpi lombarde e venete; in queste ultime è stato osservato nidificante dal Ninni nel Bosco di Consiglio; secondo il Giglioli, avrebbe nidificato anche presso Firenze. Abita le parti temperate della regione paleartica. Genere CARDUELIS, Brisson, Orn. III, p. 53 (1760). Tipo: Fringilla carduelis, Linn. Carduelis = Cardellino, in Plinio, H. N. 10. 42; da carduus = cardo, frequen- tando il Cardellino tale pianta. 224. Carduelis elegans. CARDELLINO. Fringilla Carduelis, Linneus, S. N. I, p. 318, n. 7 (1766). Carduelis elegans, Stephens, Gen. Zool. XIV, p. 30 (1826). Fringilla carduelis, Savi, II, p. 117. Carduelis elegans, Bp., p. 12; Belt., tav. 41; Salvad., p. 154; UCCELLI ITALIANI 175 sau, O. Iilepig106;Gagl., Eli p..22;. n. 19; Ia... Icon. Spoel24a 00) viso 827» Dress., TILL p. 527, pl. 166. Cardellino, Savi, II, p. 117. Elegans = elegante. Uccello comunissimo e nidificante; stazionario nell'Italia cen- trale e meridionale, estivo in alcune parti dell’Italia settentrio- nale; moltissimi arrivano in autunno per svernare nelle parti più calde. Abita la regione paleartica occidentale. Genere SERINUS, Koch, Syst. d. baier. Zool. p. 228 (1816). Tipo: Fringilla serinus, Linn. Serinus, latinizzato dal Gesner dal nome italiano (o piuttosto francese?) Serin, corruzione probabilmente di Cedri, che a sua volta potrebbe derivare da citrus = limone, o citrinus, = color limone, xitptvog, da xitprov = cedro: « Italice Sein, unde nos etiam serinum diximus » (Dé avib. p. 228). 225. Serinus hortulanus. VERZELLINO. Fringilla Serinus, Linneus, S. N. I, p. 320, n. 17 (1766). Serinus hortulanus, Koch, Syst. d. baier. Zool. p. 229 (1816). Fringilla serinus, Savi, II, p. 132; Bp., Faun. Ital. Uce. tav. Shy diay CADA Serinus meridionalis, Brehm; Bp., p. 12; Savi, O. I. II, p. 175. Serinus hortulanus, Salvad., p. 158; Gigl., El. p. 21, n. 15; id eon. Sp. 217; Id., Avit)n."28; Dress; II, pi 549) pl. 170. Verzellino, Savi, II, p. 132. Hortulanus = ortolano, perchè frequenta gli orti, o giardini, hortus. Trovasi in tutta Italia; stazionario, ma più comune in inverno nelle parti meridionali che non nelle centrali, ove abbonda nel- estate; meno frequente nelle settentrionali, ove non resta I’ in- verno. Abita |’ Europa centrale e tutta la parte meridionale della regione paleartica occidentale. 176 T. SALVADORI [Serinus canaria. Canario, Fringilla Canaria, Linneus, S. N. I, p. 321, n. 23 (1766). Serinus canarius, Dress., III, p. 557, pl. 172; Gigl., Avif. n. 29. Canaria = canario, l’ uccello delle isole Canarie, nome usato già dal Gesner. Nel Museo di Firenze il Giglioli mi mostrava un canario, che sembrava simile ai selvatici, ucciso in Toscana. Abita le isole Canarie, Madera e le Azzorre.] Genere CANNABINA, Brehm, Isis, 1828, p. 1177. Tipo: Fringilla cannabina, Linn. Cannabina = xavvafvog = della canape, xkvvapte. 226. Cannabina linota. FANELLO. Fringilla cannabina, Linneus, S. N. I, p. 322, n. 28 (1766). Fringilla Linota, Gmelin, S. N. I, p. 916, n. 67 (1788). Fringilla cannabina, Savi, II, p. 128. Linota cannabina, Bp., p. 12; Dress., IV. p. 29. Cannabina linota, Salvad., p. 155; Savi, O. I. II, p. 170; Gigl., El. p. 21, n. 18; dd. Icon. Sp. 213; da., Avit. ‘n.30. Linaria cannabina, Dress., IV, p. 31, pl. 186. Montanello, Sav, II, p. 128. Linota, coniato dal Gesner latinizzando il nome francese Linotte, derivante da linum = lino. Comune e stazionario ; più abbondante d’inverno pel sopraggiun- gere dei migratori provenienti dal Nord in autunno; nidifica sui monti. Abita la regione paleartica occidentale; in Africa si e- stende fin nell’ Abissinia, in Asia fin nel Turkestan. 227. Cannabina flavirostris. FANELLO NORDICO. Fringilla flavirostris, Linneus, S. N. I, p. 322, n. 27 (1766). Fringilla montium, Gm. ; Savi, II, p. 180. Linota fiavirostris, Bp., p. 12; Dress., IV, p. 59. UCCELLI ITALIANI 177 Cannabina flavirostris, Salvad., p. 156; Savi, II, p. 172; Gigl., Bilk/p.182, ue olOe 4... Avite ni 3). Linaria flavirostris, Dress., IV, pl. 191. Montanello Riska, Savz, II, p. 130. Flavirostris = col becco giallo, da flavus + rostrum. Raro ed avventizio; è stato trovato per lo piu d@’ inverno nel Veneto, in Lombardia, in Liguria e forse anche nel Modenese. Nidifica nelle regioni settentrionali d’ Europa; in autunno emigra più o meno regolarmente verso le parti centrali e meridionali d’ Europa. Genere AEGIOTHUS, Cuabanis, Mus. Hein. I, p. 161 (1851). Tipo: Fringilla linaria, Linn. Aegiothus = Atylodes, un’ altra forma di xiytYog (Arist. H. A. IX, 1), uccello ignoto. 228. Aegiothus linaria. ORGANETTO. Fringilla Linaria, Linneus, S. N. I, p. 322, n. 29 (1766). Fringilla linaria, Savi, II, p. 126. Linaria sp., Bp., p. 12. Acanthis linaria, Belt., tav. 70. Aegiothus linarius, Salvad., p. 156; Gigi., El. p. 21, n. 17; Id Avif. n. 32. Linaria borealis, Savi, O. I. II, p. 167. Linota linaria, Dress., IV, p. 37, pl. 187. Sizerino, Savi, II, p. 126. Linaria, nome dato dal Gesner al fanello, perché si nutre dei semi di lino, linum. Di passaggio irregolare, talora giunge in copia nel mese di ottobre, specialmente nell’ Italia settentrionale; in alcuni anni è abbondante anche nell’Italia centrale (Marche). È stato affer- mato che nidifichi sulle Alpi del Comasco, ma forse le coppie trovate nidificanti appartenevano all’ Aegiothus rufescens. È uccello cireumpolare, nidificante presso il limite della vegetazione arborea Ann. del Mus. Civ. di St. Nat. Serie 2.2, Vol. III. (11 Novembre 1886). 12 178 T. SALVADORI e forse anche nelle regioni alpine dell'Europa centrale. D’ in- verno giunge nell’ Europa centrale e meridionale, in Asia nel Turkestan, nella Siberia meridionale, nella Cina e nel Giappone, e finalmente in America nel Canadà meridionale e negli Stati settentrionali. 229. Aegiothus rufescens. ORGANETTO MINORE. Linaria rufescens, Vieillot, Mem. R. Ac. Tor. XXIII, p. 202, Tav. III, f. 3 (1816-1818). Fringilla rufescens, Savi, II, p. 124. Aegiothus cabaret, Salvad., p. 157. Linaria rufescens, Savi, O. I. II, p. 165. Aegiothus rufescens, Gig/., El. p. 21, n. 16; Jd., Avif. n. 33. Linota rufescens, Dress., IV, p. 47, pl. 188. Organetto, Savi, II, p. 124. Rufescens = rossigno, da rufus = rosso. Di passaggio irregolare; giunge in autunno; è stato osservato anche in Toscana; nidifica talora sulle Alpi (Giglio). Comune e stazionario in Inghilterra e nella Scozia; nell’ Europa conti- nentale è uccello di passo irregolare ed invernale. Sottofamiglia LOXIINAE. Genere PYRRHULA, Brisson, Orn. III, p. 308 (1760). Tipo: Loxia pyrrhula, Linn. Pyrrhula = mvppobAaeg, uccello color di fiamma (forse il Pettirosso) menzionato da Aristotile, H. A. VIII. 3,5; da muppog = color di fiamma, Top. 230. Pyrrhula europaea. CIUFFOLOTTO. Loxia Pyrrhula, Linneus, S. N. I, p. 300, n. 4 (1766). Pyrrhula eu ropaea, Vieillot, Nouv. Dict. d'Hist. Nat. IV, p. 286 (1816). Pyrrhula vulgaris, Temm.; Savi, II, p. 142; Bp., p. 12; Save, O: Ty 5: p.(192. Pyrrhula rubicilla, Pall. (?); Salvad., p. 159. UCCELLI ITALIANI 179 Pyrrhula europaea, Gig/., El. p. 20, n. 13; Id., Icon. Sp. 219; Id., Avif. n. 36. Ciuffolotto, Savi, II, 142. Europaea = europea. Non è molto abbondante; vive e nidifica nella regione dei faggi delle montagne dell’ Italia superiore e centrale; d’ inverno scende alle falde od anche in pianura; raramente giunge in Si- cilia ed in Malta; finora non è stato osservato in Sardegna. Abita l Europa; d'inverno emigra fin nell’ Africa settentrionale. [Pyrrhula major. Civrrororro maGGIoRE. Pyrrhula major, Brehm, Vog. Deutschl. p. 252 (1831). Il Giglioli (Archiv fur Naturg. XLV, p. 97, 1879) menzionò questa specie come presa a Domodossola; nel Museo di Firenze, oltre ad una femmina di Domodossola, si conservano tre maschi (uno di Barberino in Toscana, e due di Genova) notevolmente più grandi (ala mm. 98-96) degli esemplari del ciuffolotto comune (ala mm. 84), ma pare che quelli non debbano essere distinti specificamente. | Genere BUCANETES, Cabanis, Mus. Hein. I, p. 164 (1851). Tipo: Fringilla githapinea, Licht. Bucanetes = Buxavyjty¢, trombettiere. 231. Bucanetes githagineus. TROMBETTIERE. Fringilla githaginea, Lichtenstein, Verz. Doubl. p. 24 (1823). Erythrospiza githaginea, Bp., Faun. Ital. Ucc. tav. 35, f. 3; iniroda p. 123) Save On lp. 159 Gighs El. p. Sl, 1909: Dress., IV, pi 85, pl. 196. 3ucanetes githagineus, Salvad., p. 160; Gigl., Avif. n. 35. Githagineus, aggettivo da Githago, nome di una pianta comune nei campi di cereali, Agrostemma Githago, Linn., che sembra essere la Gith di Plinio, in ita- liano gittajone, gitterone ; quell’ appellativo fu dato al Trombettiere per causa del suo colore roseo, somigliante a quello della Githago. Accidentale in Italia, ove è stato trovato in Toscana, nel Ve- neto, in Sicilia ed in Malta; qui è più frequente, e quasi ogni 180 T. SALVADORI anno vi si yede dall'ottobre al marzo. Questa specie è comune nell’ Africa settentrionale e nell’ Asia occidentale; si estende verso oriente fino al Sindh. Genere CARPODACUS, Kaup, Natiirl. Syst. p. 161 (1829). Tipo: Pyrrhula erythrina , Pall. Carpodacus = divoratore di frutta, da xapròs = frutto, e éxvw = io mordo. 252. Carpodacus erythrinus. CIuFFOLOTTO SCARLATTO. Pyrrhula erythrina, Pallas, Nov. Comm. Petrop. XIV, pi987,tab.123, £ NAZIO): Fringilla incerta, Risso; Savi, II, p. 136. Chlorospiza incerta, Bp., foglio 122, tav. 38, f. 1, 2; Introd. Dale: Erythrospiza erythrina, Bp., p. 12. Carpodacus erythrinus, Salvad., p. 161; Savi, O. I. II, p. 184; Gigl., El. p. 81, n. 308; Id., Avif. n. 34; Dress., IV, p. 75, pl. 195. Erythrinus = èpv0pivos, di color rosso, da é¢pv0e6¢g = rosso. Avventizio, per lo più in autunno ed inverno, e rarissimo ; tuttavia è stato trovato nel Nizzardo, in Liguria, nel Veneto, in Lombardia, in Toscana, nel Napoletano, in Sicilia ed in Malta. Mai sono stati presi 1 maschi adulti in abito perfetto (1), ma sempre giovani, i quali tenuti vivi in schiavitù mettono un abito color giallognolo, per cui furono descritti col nome di Fringilla incerta, Risso. Abita la regione paleartica; nidifica nella Russia settentrionale e nella Siberia; sverna nell'India e nella Birmania; accidentale in Europa. Genere PINICOLA , Viev/lot, Ois. Am. Sept. I, p. IV, i ple til (1807): Tipo: Loxia enucleator, Linn. Pinicola = abitatore dei pini, o delle pinete, da pinus = pino, e colo = io abito. (1) Recentemente il Giglioli scrive di aver saputo dal D.r Magni che un esemplare adulto sarebbe stato preso sul Resegone di Lecco, ma che sarebbe andato perduto. UCCELLI ITALIANI 181 233. Pinicola enucleator. CIUFFOLOTTO DELLE PINETE. Loxia Enucleator, Linneus, S. N. I, p. 299, n. 3 (1766). Corythus enucleator, Bp., p. 12. Pinicola enucleator, Salvad., p. 162; Gigl., El. p. 95, n. 346; Id vif n ous Dress RN ped LL, pl 201. Enucleator, da e-nucleo = io traggo fuori il nocciolo, nucleus. Avventizio ; è stato trovato nel Trentino (Althammer), forse anche in Piemonte (Bonelli) e, secondo il Risso, anche nel Niz- zardo! Abita le regioni circumpolari. Genere LOXIA, Linnaeus, S. N. I, p. 299 (1766). Tipo: Loxia curvirostra, Linn. Loxia = crociere, da XoE6g = obliquo, a mo’ di croce; nome coniato dal Gesner (De Avib. p. 532). 234. Loxia pityopsittacus. CROCIERE DELLE PINETE. Loxia Pityopsittacus, Bechstein, Orn. Taschenb. I, p. 106 (1802). Loxia pityopsittacus, Savi, II, p. 150; Bp., p. 12; Salvad., palo? Save O MINI py 19946 G2gl Beeps 8133007; Tai -Ayif. n.' 38 Dress; TV, p. 121} pl. 202. Crociere delle pinete, Sav, II, p. 150. Pityopsittacus = pappagallo delle pinete; da mitvg, gen. titvoc= pino, e wittaxos = pappagallo ; il nome allude al becco grosso, quasi come di pappagallo. Raramente giunge in autunno ed in inverno nell'Italia supe- riore, ove è stato trovato in luoghi alpini; è stato preso anche in Liguria. Nidifica nelle foreste della Scandinavia, delle regioni Baltiche e della Germania settentrionale. 235. Loxia curvirostra. CROCIERE. Loxia Curvirostra, Linneus, S. N. I, p. 299, n.1 (1766). Loxia curvirostra, Savi, II, p. 147; Bp., p. 12; Salvad., p. 163; SquitO.I. Ih; p.l963Gigts El ps 20, n. 12% dd. 90 Avil: n. 39; Dress., IV, p. 127, pl. 208. Crociere, Savi, II, p. 147. 182 T. SALVADORI Curvirostra = con becco curvo, da curvus + rostrum. Nome usato dal Gesner, Di passaggio irregolare, ma più frequentemente in autunno ed in inverno. Pare che abbia nidificato talora in Toscana e, secondo Doderlein, anche nelle montagne del Modenese. Vive nelle regioni rivestite di conifere di tutta la regione paleartica. 236. Loxia bifasciata. CROCIERE FASCIATO. Loxia bifasciata, C. L. Brehm, Ornis, II, p. 85 (1827). Loxia taenioptera, Gloger; Salvad., p. 164. Loxia bifasciata, Dress., IV, p. 142, pl. 204, f. 1, 206; Gugl., El. p. 95, n. 345. Loxia leucoptera, Gig/. (nec Gm.), Avif. n. 40. Bifasciata = con due fasce, da bis + fascia. Raramente, durante l'inverno, capita nel Veneto, nel Tirolo ed in Lombardia; più frequentemente che non altrove è stato preso nel Bergamasco. Nidifica nella Siberia e nella Russia set- tentrionale. Sottordine PASSERES CULTRIROSTRES. [Famiglia ICTERIDAE. Genere AGELAEUS, Vieillot, Analyse, p. 33 (1816). Tipo: Oriolus phoeniceus, Linn. Agelaeus = aysAutog, gregario, che appartiene ad un gregge, &yéA7. Agelaeus phoeniceus. [Trero DALLE ALI ROSSE. Oriolus phoeniceus, Linneus, S. N. I, p. 161, n. 5 (1766). Agelajus phoeniceus, Salvad., p. 165; Gigt., El. p. 95, n. 344; TOSCANI ms 1A. Phoeniceus = potvineos, rosso-porporino, puniceus; da (poLveg, rosso. Un maschio adulto fu ucciso presso Bellinzago in Lombardia nell’ ottobre del 1864. Non si può escludere il dubbio che fosse fuggito di schiavitù, sebbene non ne avesse i segni. È uccello proprio dell'America settentrionale, che è stato trovato parecchie volte in Inghilterra. | UCCELLI ITALIANI 183 Famiglia STURNIDAE. Genere STURNUS, Linneus, S. N. I, p. 290 (1766). Tipo: Sturnus vulgaris, Linn. Sturnus = storno, si trova in Plinio ed in altri autori latini; d’ incerta deri- vazione. 237. Sturnus vulgaris. STORNO. Sturnus vulgaris, Linneus, S. N. I, p. 290, n. 1 (1766). Sturnus vulgaris, Savi, I, p. 193 (con figura); Bp., p. 11; Bett., tav. 28; Salvad., p. 165; Savi, O. I. I, p. 348; Gigi, Bl ps 19,0. 10; Ya, Avio ll; Dress. IV, p. 405; pl. 246, 247. Storno, Savi, I, p. 193. Vulgaris = comune. Nidifica nell’ Italia superiore, ove è uccello estivo ; nell’ Italia meridionale invece è uccello invernale; comunissimo nell’ Italia centrale ai tempi del passo. Abita |’ Europa e l'Asia fino alle sorgenti dell’Amur, e d'inverno l'Africa settentrionale e I’ India settentrionale-occidentale. 238. Sturnus unicolor. SToRNO NERO. Sturnus unicolor, La Marmora, apud Temminck, Man. d’Orn. I, p. 133 (1820). Sturnus unicolor, Savi, I, p. 196; Bp., Faun. d'Ital. Ucc. foglio 113, tav. 23, f. 1; Introd. p. 11; Sa/vad., p. 166; Savi, O. I. I, Pe ools Gigl, Bi p. 20,.u5 Uhy Id. Avi nel; Dress NV, p. 415, pl. 248. Storno nero, Savi, I, p. 196. Unicolor = unicolore, da unus + color. Stazionario e comunissimo in Sardegna; comune anche in Sicilia. Capita accidentalmente in Liguria, ove sono stati presi tre esem- plari, uno presso Sestri Ponente il 16 gennaio 1867, un secondo il 18 gennaio dello stesso anno nel Bisagno (Doria, im Utt.), ed 184 T. SALVADORI il terzo più recentemente il 20 marzo 1882 (Giglio). Pare che accidentalmente capiti anche in Malta. Vive anche nel Porto- gallo, nella Spagna, nell'Africa settentrionale e nella Palestina. Genere PASTOR, Temminck, Man. d’ Orn. p. 82 (1815). Tipo: Turdus roseus, Linn. Pastor = pastore; cf. vasco = io pascolo; quel nome allude all’abitudine dello storno roseo di seguire assiduamente gli armenti. 239. Pastor roseus. STORNO ROSEO. Turdus roseus, Linneus, S. N. I, p. 294, n. 15 (1766). Acridotheres roseus, Savi, I, p. 198; Bp., foglio 83, tav. 32, f, IL 2; 9, ceIntrody poll: Pastor roseus, Salvad., p. 167; Savi, O. I. I, p. 353; Gigl., El. p. 57, n. 195;//d, Icon. Sp. 239; Jd); Avif. n. 13; Dress IV, p. 423, pl. 250. Storno marino, Sav, I, p. 198. Roseus = color di rosa, rosa. Di passaggio irregolare; ma quasi ogni anno ne arriva qual- cuno, e talora in grandissimo numero, come a Villafranca nel Veronese nell’ estate del 1875, ove moltissimi nidificarono; è stato preso anche d’ inverno. Nidifica per solito nell'Asia occi- dentale, e sverna nell’ India. Famiglia ORIOLIDAE. Genere ORIOLUS, Linneus, S. N. I, p. 160 (1766). Tipo: Oriolus galbula, Linn. Oriolus, nome del Rigogolo, che sì trova già nell’ Autore De natura rerum, ed in Alberto Magno (Cf. Gesner, De Avib. p. 645), che lo vogliono onomatopeico, ma forse deriva piuttosto da aureolus = dorato, d' oro, aurum, per causa del co- lore giallo dell’ uccello. 240. Oriolus galbula. RicogoLo. Oriolus Galbula, Linneus, S. N. I, p. 160, n. 1 (1766). Oriolus galbula, Savi, I, p. 190; Bp., p. 8; Bett., tav. 78; Salvad., p. 168; Savi, O. I. I, p. 356; Gigl., El. p. 57, n. 194; UCCELLI ITALIANI 185 Id., Icon. Sp. 230; Id., Avif. n. 173; Dress., III, p. 365, pl. 144. Rigogolo, Savi, I, p. 190. Galbula, nome di un uccello menzionato negli autori latini : Galbula decipitur calamis et retibus ales, Turget adhuc viridi cum rudis uva mero. Mart. lib. 13, 68. Da galbus = giallo ; forse lo stesso che galgulus (o piuttosto galbulus) uccello di color giallo, menzionato da Plinio (N. H. 30, 11), la vista del quale curava I’ it- terizia, ma intanto l’uccello moriva! Uccello estivo e comune; arriva in maggio e riparte in set- tembre; nidifica copiosamente, tanto in pianura, quanto sul monti, nell’ Italia superiore ed in Toscana; nelle Marche, nell’ Italia meridionale, in Sicilia ed in Sardegna soltanto nei boschi montani. Abita | Europa centrale e meridionale; verso oriente si estende nell’Asia occidentale fin nel Turkestan; sverna in Africa. Famiglia CORVIDAE. Genere PYRRHOCORAX, Tunstall, Orn. Brit. p. 2 (1771). Tipo: Corvus graculus , Linn. Pyrrhocoraz, un Corvo luteo rostro (con becco giallo) in Plinio (N. H. X, 48), ma giudicando dalla etimologia del nome, derivante da 7vppòg = il color di fiamma, mdp, e x6pxE, = corvo, parrebbe che con quel nome, d’ origine greca, si dovesse intendere il gracchio corallino, col becco rosso. 241. Pyrrhocorax graculus. GRACCHIO CORALLINO. Corvus Graculus, Linneus, S. N. I, p. 158, n. 17 (1766). Pyrrhocorax graculus, Suvi, I, p. 130; Dress., IV, p. 437, pieizoly fil. Fregilus graculus, Bp., p. 11; Salvad., p. 169; Savi, O. I. Il, p. 265; Gigl., El. p. 19, n.9; Zd., Icon. Sp. 231; Id., Avif. Di 10: Gracchio forestiero, Savi, I, p. 130. Graculus, = Taccola, nel latino classico degli ultimi tempi. Graculus o Grac- culus è diminutivo di Graccus (Gesner, De Avid. p. 466), che forse è nome onoma- topeico; affine a garrio = io garrisco. 186 T. SALVADORI Stazionario sulle Alpi, sugli Appennini, e sulle alte monta- gne di Sicilia e di Sardegna. Vive confinato nei luoghi mon- tani della parte meridionale di tutta la regione paleartica, ed anche nell’ Imalaja. 242. Pyrrhocorax alpinus. GraccHIO. Corvus Pyrrhocorax, “Linneus, SN. 1, p.1158, nF (1766). Pyrrhocorax alpinus, Vieillot, Nouv. Dict. d’ Hist. Nat. VI, p. 568 (1816). Pyrrhocorax alpinus, Savi, I, p. 126; Bp., p. 11; Salvad., p. 170; Savi, 0. 1. Lopr 2615 Ggl., EL p. 19, n. 8; Ja. Icon Sp» 292; Id., Avif. n. 9; Dress., IV, p. 445, pl. 251, f. 2. Gracchio , Savi, I, p. 126. Alpinus = alpino. Vive sulle Alpi e sugli Appennini; pare che in Italia non si estenda più al sud della parte centrale; manca in Sicilia ed in Sardegna. Abita |’ Europa meridionale e si estende verso oriente fino nell’ Imalaja. Genere CORVUS, Linneus, S. N. I, p. 155 (1766). Tipo: Corvus corax, Linn. Corvus = Corvo, nel latino classico. Affine a x6pxE, = corvo, corniz, corone. 243. Corvus corax. Corvo IMPERIALE. Corvus Corax, Linneus, S. N. I, p. 155, n. 2 (1766). Corvus corax, Savi, I, p. 112 (con fig.); Bp., p. 10; Salvad., p17) "Sau, 31. 245; (Grol, Hl p18) nae Icon. Sp. 283; Id., Avif. n. 1; Dress., IV, p. 567, pl. 265, nel. Corvo imperiale, Savi, I, p. 112. Corax = xòpat, corvo, o cornacchia, negli antichi classici. UCCELLI ITALIANI 187 Stazionario ; trovasi in coppie sui monti; in Sardegna, ove è comunissimo, vive in colonie, e sovente scende anche in pia- nura. Occupa gran parte della regione paleartica ed anche della * neartica. 244. Corvus frugilegus. Corvo. Corvus Frugilegus, Linneus, S. N. I, p. 156, n. 4 (1766). Corvus frugilegus, Savi, I, p. 117 (con fig.); Bp., p. 10; Sa- vad, p. 171; Savi, 0. I Tp.2493: Gigli, El. p.. 71, no 265% id:, leon. Sp. 200; Ud “Avit. n> 4; Dress. VIS peopl, pl. 264. Corvo, Save, I, p. 117. Frugilegus = che raccoglie frutta, epiteto poetico della formica in Ovidio (Metam. VII. 624); da fruges + lego. Il Gaza tradusse con frugilega lo omeppoAoyos di Ari- stotile (H. A. VIII, 3), che fu creduto essere una sorta di Cornacchia (Gesner, De Avib. p. 292). E uccello principalmente invernale, che giunge di solito in novembre, e riparte in marzo ed in aprile. E stato detto che qualche coppia nidifichi nell’ Italia superiore, e specialmente nel Veneto (Ninni). Abita 1’ Europa e l'Asia occidentale fino alla vallata dell’ Irtisch. Sverna nell’ Europa meridionale, nell’ Africa settentrionale, nell’Asia Minore, nella Persia e fino nella parte settentrionale-occidentale dell’ India. 245. Corvus corone. CoRNACCHIA NERA. Corvus Corone, Linneus, S. N. I, p. 155, n. 3 (1766). Corvus corone, Savi, I, p. 114; Bp., p. 10 ;Salvad., p. 172; Savi, O. I. I, p. 246; Gigl., El. p. 18, n. 2; Zd., Icon. Sp. god ila... Avil. n. 25, eDress. IV, p. Sal, pl: 202, i. 2; 263,, f. 1. Cornacchia nera, Savi, I, p. 114. Corone = xopòyvn, cornacchia, nel greco e nel latino classico. Probabilmente stazionaria nell’ Italia superiore, ove in alcuni luoghi nidifica; nidifica anche in Corsica, secondo il Bygrave Wharton (Jbis, 1876, p. 24); rarissima nell’ Italia centrale-meri- 188 T. SALVADORI dionale; dubbia è Ja sua presenza in Sicilia ed in Sardegna. Abita gran parte d’ Europa e dell’Asia settentrionale fino al Pacifico; trovasi anche in Cina. 246. Corvus cornix. CORNACCHIA. Corvus Cornix, Linneus, S. N. I, p. 156, n. 5 (1766). Corvus cornix, Savi, I, p. 115; Bp., p. 10; Beit., tav. 55; Salvad., p. 173; Savi, O. I. I, p. 248; Gigl., El. p. 16, n. 3; Ta Icon. «Sp. (235, Td., \Avif.n. 3; Dress:, IV; p. 543, pl. i208,6f02. Cornacchia bigia, Savi, I, p. 115. Cornia = cornacchia, nel latino classico. Affine a Corvus, q. v. Stazionaria e nidificante in quasi tutte le parti d’Italia; nel versante adriatico dell’Italia centrale è rara; manca in Malta. Abita l’ Europa occidentale fino al Yenisei, |’ Asia Minore e I Egitto. Genere COLOEUS, Kaup, Natùrl. Syst. p. 114 (1829). Tipo: Corvus monedula, Linn. Coloeus = xodotég, cf. xX6w, clueo, Taccola nel greco classico; trovasi anche in Aristotile. 247. Coloeus monedula. TaAccoLa. Corvus Monedula, Linneus, S. N. I, p. 156, n. 6 (1766). Corvus monedula, Savi, I, p. 121; Bp., p. 10; Salvad., p. 173; Savi, O. I. I, p. 253; Dress., IV, p. 523, pl. 261. Lycos monedula, Gigi., El. p. 19, n. 4; Id., Icon. Sp. 237; id.,. Avit. nm: 5: Faccola, Savi, 1, pi 121. Monedula = Taccola, nel latino classico. Deriva secondo Ovidio, nella sua nar- razione della ninfa Arne trasformata in una Taccola per aver tradito la patria per denaro (Metam. VII, 466), da moneta = moneta, ed edo = io mangio. Ma in al- cuni MSS. di Plauto si legge monerula, come se derivasse dal radicale di tvupog = che si lamenta a bassa voce, puvvpifo@ = io cinguetto, mintrare = gridare come un topo, ecc. (Vanicek). Stazionaria intorno a Roma, presso Lecce, in Sicilia, in Sar- degna, in Malta, e per lo passato anche in Toscana e nel UCCELLI ITALIANI 189 Bolognese; piuttosto rara e di passo nell’Italia superiore; dicesi che nidifichi anche in Lombardia. Abita I’ Europa, I’ Asia occi- dentale fino ai Yenisei, e |’ Africa settentrionale. Genere NUCIFRAGA, Brisson, Orn. II, p. 58 (1760). Tipo: Corvus caryocatactes, Linn. Nucifraga, nome dato alla Nocciolaja dal Turner (vedi Gesner, De Avid. p. 217), da nua = noce, e frango = io rompo. 248. Nucifraga caryocatactes. NoccIoLAJA. Corvus Caryocatactes, Linneus, S. N. 1, p. 157, n. 10 (1766). Nucifraga caryocatactes, Savi, I, p. 133; Bp., p. 11; Salvad., py ki4.;, Sam, 0. I. lop. 2685 Gigi, EL p. 19, n.0; M., Icon. Sp. 238; Jd., Avif. n. 6; Dress., IV, p. 461, pl. 252. Nocciolaja, Savi, I, p. 133. Caryocatactes = KX4PVOXATAXTHS, un acciaccanoci in Ateneo, 53 B.; da xKpvov = noce, e xxT-dyvot = io rompo in pezzi; per la Nocciolaja fu usato per la prima volta dal Gesner (De Avid. p. 217). Vive stazionaria in alcuni luoghi delle Alpi; talora a lunghi intervalli arriva in Italia dal Nord ed anche in gran numero, giungendo allora fin nell’ Italia centrale, e se le osservazioni sono esatte, anche in Sicilia ed in Sardegna. Abita le montagne del- l'Europa, della Siberia e dell’Asia Centrale. Genere PICA, Brisson, Orn. II, p. 35 (1760). Tipo: Corvus pica, Linn. Pica = Gazza ed anche Ghiandaja, nel latino classico. Non è certo che sia il fem- minino di Picus, giacchè, secondo alcuni autori, i nomi latini Pica e Picus sarebbero etimologicamente diversi (Stejneger, The Auk, 1885, p. 366). 249, Pica rustica. GAZza. Corvus Pica, Linneus, S. N. I, p. 157, n. 13 (1766). Corvus rusticus, Scopoli, Ann. I. Hist. Nat. p. 38 (1769). Corvus pica, Savi, I, p. 124. 190 T. SALVADORI Pica caudata, Bp., p. 10; Bett, tav. 101; Salvad., p. 175; Savi, O, I. I, p. 258. Pica rustica, Gigl., El. p. 19, n: 65 Id., Avif. n. 7; ‘Dress, IV; pi 009, pl2.260; tic. 1: Gazza, Savi, I, p. 124. Rustica = appartenente alla campagna, rus. Comune e stazionaria, tranne in Sardegna, ove manca; acci- dentalmente è stata trovata una volta in Malta. Diffusa nella regione paleartica e nell'America settentrionale. Genere GARRULUS, Brisson, Orn. II, p. 46 (1760). Tipo: Corvus glandarius, Linn. Garrulus = Ghiandaja, nel latino dei bassi tempi, così detta perchè uccello molto garrulo = garrulus, da garrio = io garrisco. 250. Garrulus glandarius. GHIANDAJA. Corvus glandarius, Zinneus, S. N. I, p. 156, n. 7 (1766). Corvus glandarius, Savi, I, p. 122. Garrulus glandarius, Bp., p. 10; Bett., tav. 24; Salvad., p. 176; Savi, O. I. I, p. 255; Gigl., El. p. 19, n. 7; Zd., Icon. Sp. 240; Id., Avif. n. 8; Dress., IV, p. 481, pl. 254. Ghiandaja, Savi, I, p. 122. Glandarius = ghiandaja, latinizzato dal Gesner; così detta perchè sì nutre di ghiande = glandes. Comune e stazionaria in tutta l’Italia, comprese la Sicilia e la Sardegna; manca in Malta. Abita |’ Europa, tranne la parte meridionale-orientale. Ordine COLUMBAE. Famiglia COLUMBIDAE. Genere COLUMBA, Linneus, S. N. I, p. 279 (1766). Tipo: Columba livia, Linn. Columba = Colomba nel latino classico; etimologia incerta, ma forse, quasi si- gnificasse scuro, dal radicale di caliyo = oscurità. Probabilmente non affine a Co- lymbus (Wharton). UCCELLI ITALIANI 191 251. Columba palumbus. CoLomBaccro. Columba Palumbus, Linneuws, S. N. I, p. 282, n. 19 (1766). Columba palumbus, Savi, II, p. 154; Bp., p. 13; Salvad., p. 177; Savi, O. I. II, p. 206; Gigl., El. p. 45, n. 142; Id., Avif. n. 318; Dress., VII, p. 3, pl. 456. Palumbus torquatus, Bett., tav. 18. Colombaccio, Savi, II, p. 154. Palumbus = colombo selvatico, nel latino classico; affine a méXetva, meddc, pullus = scuro. Uccello di passaggio ed estivo, ma nell’ Italia centrale e me- ridionale anche invernale. Abita la regione paleartica occidentale ; d'inverno emigra nell’ Africa settentrionale-occidentale. 252. Columba oenas. COLOMBELLA. Columba Oenas, Linneus, S. N. I, p. 279, n. 1 (partim) (1766). Columba oenas, Savi, II, p. 158; Bp., p. 13; Salvad., p. 178; pave O. 1 ip. 209; Giol.. leon: Sp. 243; Id. El p. 46, n. 144; Id., Avif. n. 319; Dress., VII, p. 23, pl. 458. Palumbaena columbella, Bett., tav. 93. Colombella, Savi, II, p. 158. Oenas = oiva¢, nome di un colombo selvatico del colore dei grappoli d’ uva ma- turanti, in Aristotile ; il Gaza lo traduce col nome Vinago. Uccello di passaggio ed anche invernale, nidificante raramente in Lombardia. Abita la regione paleartica occidentale, estenden- dosi ad oriente fin verso la Persia. 253. Columba livia. PiccIONE SELVATICO. Columba livia, Bonnaterre, Encycl. Méth. I, p. 227 (1790). Columba livia, Savi, II, p. 160, con figura (varietà); III, p. 227; Bp., p. 13; Bett., tav. 80 (var. semidomestica); Salvad., pe 1783: Savi (OLA 211 Gig. Ele pi 40; «00143; Id., Avif. n: 320; Dress., VII, p. 11, pl. 457. 192 T. SALVADORI Piccione torrajolo, Savz, II, p. 160. Livia, pel suo colore plumbeo, livor. Il Gaza tradusse colla parola livia il nome usato da Aristotile teAetdg, poichè meAég = di colore oscuro; cf. il nome francese Biset, dal francese bise = livor (Wharton). Stazionario nelle isole del Mediterraneo, specialmente in Sar- degna ed in Sicilia, e lungo la costa mediterranea dell’ Italia centrale e meridionale. Pare cosa dubbia che sia di passaggio nel Veneto ed in Liguria. Abita la regione paleartica occiden- tale. Genere TURTUR, Selby, Nat. Libr., Ornith. V, p. 169 (1835). Tipo: Columba turtur, Linn. Turtur = tortora, nel latino classico. Dicesi sia nome onomatopeico; ma cf. Tetrax. 254. Turtur communis. TORTORA. Columba Turtur, Linneus, S. N. I, p. 284, n. 32 (1766). Turtur communis, Selby, Nat. Libr., Ornith. V, pp. 153, 171 (1835). Columba turtur, Savi, II, p. 163. Turtur auritus, Bp., p. 13; Bett., tav. 34; Salvad., p. 180. Peristera turtur, Savi, O. I. II, p. 217. Turtur vulgaris, Dress., VII, p. 39, pl. 462; Gigl., El. p. 68, n. 254. Turtur communis, Gg/., Icon. Sp. 244. Turtur tenera, Gig/., Avif. n. 321. Tortora, Savi, II, p. 163. Communis = comune. Uccello estivo; arriva in aprile e parte in settembre; vive nelle parti temperate della regione paleartica occidentale, ma in Africa si trova fino al 10° lat. N., ed in Asia verso Oriente fino nel Yarkand. [ Turtur risorius. T'orrora cor corrare. Columba risoria, Linneus, S. N. I, p. 285, n. 33 (1766). Turtur risorius, Dress., VII, p. 51, pl. 464, f. 2. UCCELLI ITALIANI 193 Risorius = degno di riso, ma qui che spetta al riso, o che ride, da rideo = ridere. Pare che un esemplare di questa specie sia stato preso nel Modenese presso Lesignana (Doderl., Avif. p. 345); ma mi sembra difficile di poter affermare recisamente che fosse selvatico e non fuggito di schiavitù; recentemente il sig. D." Picaglia (Rend. Atti Soc. Nat. Mod. ser. III, vol. II, p. 44) lo riferisce al Turtur douraca, Hodgs., che dal Dresser e da altri non viene consi- derato come distinto dal 7. risortws; quell’esemplare, che fu con- servato vivo per parecchi anni, sarebbe fuggito. Abita l'Asia me- ridionale e verso occidente si estende fin nella Turchia europea, ove è comune in parecchi luoghi.] Ordine GALLINAE. Famiglia PTEROCLIDAE. Genere SYRRHAPTES, Jiliger, Prodr. p. 243 (1811). Tipo: Tetrao paradoxus, Pallas. Syrrhaptes, nome creato dal suo inventore, J. ¢., da ovppartewv = cucire in- sieme, per causa delle falangi delle dita dei piedi che, tranne le ultime, sono unite insieme. 255. Syrrhaptes paradoxus. SIRRATTE. Tetrao paradoxa, Pallas, Reise Russ. Reichs, II, App: pi die (173). Syrrhaptes paradoxus, Salvad., p. 181; Savi, O. I. II, p. 227; Gigl., El. p. 114, n. 395; Jd., Avif. n. 323; Dress., VII, p. 75, pl. 468. Paradoxus = nap4dotog, strano, opposto all’ ordinario; per causa della singo- lare conformazione dei suoi piedi. Si conoscono 11, o 12 esemplari presi in Italia, quasi tutti nell'Italia superiore e centrale, fra il 1863 ed il 1864, al tempo della irruzione di questa specie in Europa, dalle steppe dell’Asia centrale, ove vive; due furono uccisi più tardi nel 1876, uno il 4 maggio sui monti di Pavullo nel Modenese, e l’altro quattro giorni appresso, l’8 maggio presso Castel d’Ario nel Mantovano; questo è un maschio e si conserva nel Museo di Firenze. Ann. del Mus. Civ. di St. Nat. Serie 2.8, Vol. III. (12 Novembre 1886) 13 194 T. SALVADORI Genere PTEROCLES, Temminck, Pig. et Gallin. III, p. 238 (1815). Pterocles, da mtepév = ala, e xAéog = gloria, fama; in allusione alle ali note- voli (famose) per la loro lunghezza. 256. Pterocles alchata. GRANDULE. Tetrao Alchata, Linneus, S. N. I, p. 276, n. 11 (1766). Pterocles alchata, Savi, II, p. 170; Bp., foglio 143, Tav. 40; Introd. p. 13; Salvad., p. 183; Savi, O. I. II, p. 223; Gigl., BI pe lls, n.398 Ud Avion. 322¢ Dress, VIII poor pl. 467. Grandule, Savi, II, p. 170. Alchata, od Alcatha, nome arabo, che si trova in Avicenna (Gesner, De Avib. p- 273). E stata trovata accidentalmente nel Nizzardo ed in Malta; è cosa incerta se gli esemplari che si suppongono di Sicilia siano veramente stati presi in quell’ isola. Vive nella regione palear- tica occidentale. [ Pterocles arenarius. Ganea. Tetrao arenaria, Pallas, Nov. Comm. Petrop. XIX, p. 418, tab. 8 (1774). Pterocles arenarius, Savi, II, p. 172; Bp., p. 13; Salvad., p. 183 (nota); Savi, O. I. II, p. 225; Gigl., El. p. 113, n. 394; Dress., VII, p. 61, pl. 466. Ganga, Savi, II, p. 172. Arenarius, che spetta alla sabbia = arena. Il Temminck (Man. II, p. 478), e sulla sua fede il Savi ed altri naturalisti hanno asserito trovarsi questa specie in Sicilia , ove nè il Benoit, nè il Doderlein sono riusciti a trovarla. Il Giglioli menziona un individuo (Z7 p. 113) della collezione del Museo di Firenze che sarebbe stato preso in Sicilia, ma recen- temente (Avif. p. 332) ci fa sapere che in realtà esso non ha quella provenienza. | UCCELLI ITALIANI 195 Famiglia PHASIANIDAE. Genere PHASIANUS, Linneus, S. N. I, p. 270 (1766). Tipo: Phasianus colchicus , Linn. Phasianus = pasravòg, Vuccello della Faside, in Aristofane; dal fiume Phasis, nella Colchide, donde dicesi che il fagiano fosse portato la prima volta dalla spedi- zione degli Argonauti. 257. Phasianus colchicus. FAGIANO. Phasianus colchicus, Linneus, S. N. I, p. 271, n. 3 (1766). Phasianus colchicus, Savi, II, p. 174; Bp., p. 13; Salvad., p. 187. (nota); Saw, OF leliy ps. 2675 “Gigi? Elo pi 48; 1. oo; Id., Avif. n. 324; Dress., VII, p. 85. pl. 469. Fagiano, Savi, II, p. 174. Colchicus, della Colchide, provincia dell'Asia ad oriente del Mar Nero, ora Mingrelia, a traverso la quale scorre il fiume Phasis, ora Rion. Oltreché nelle bandite, ove è protetto dall'uomo, trovasi il Fagiano allo stato libero in Corsica nelle colline presso Aleria ed il Fiumorbo, e più specialmente a Ghisonaccio, territorio del cantone di Ghisoni (Giglio). La sua patria vera è | Europa meridionale-orientale e l’Asia Minore. Famiglia TETRAONIDAE. Genere LAGOPUS, Brisson, Ornith. I, pp. 181, 216 (1760). Tipo: Tetrao lagopus, Linn. Lagopus = haywrovg, con piedi come una lepre; da Axy©g = lepre, e TOUS = piede. Questo nome, significante la Pernice bianca, trovasi gia in Plinio: « prae- cipuo sapore Lagopus, pedes leporino villo nomen ei hoc dedere ». (N. H. X, 48). 258. Lagopus mutus. PERNICE BIANCA. Tetrao Lagopus, Linneus, S. N. I, p. 274, n. 4 (1766). Tetrao mutus, Moniin, Phys. Silsk. Handl. p. 155 (1770). Tetrao lagopus, Savi, II, p. 184. Lagopus mutus, Bp., p. 13; Bett, tav. 82; Salvad., p. 184; Savi, O. I. II, p. 232; Gigl., El. p. 46, n. 145; Id., Icon. 196 T. SALVADORI Sp. 247; Jd., Avit. n. 3343, Dress.,, VII; p: 157, pl. 477, f. 1, pl. 478, 4840°% 2: Pernice di montagna, Savi, II, p. 184. Mutus = muto. Comune sulle Alpi, presso il limite delle nevi perpetue. È uccello circumpolare, che vive non solo in Europa, ma anche in Asia ed in America, quindi è proprio tanto della regione palear- tica, quanto della neartica. Genere UROGALLUS, Scopoli, Introd. Hist. Nat. p. 478 (LIT). Tipo: Tetrao urogallus, Linn. Urogallus, da urus = uro, sorta di bue selvatico, e gallus = gallo. Il Gesner formò questo nome a somiglianza del tedesco Auerhahn, prendendo Auer come equivalente di Urus,e ciò per causa delle grandi dimensioni dell’uccello, che para- gonava a quelle degli Uri! 259. Urogallus vulgaris. GALLO CEDRONE. TetraoUrogallus,Linneus, S. N. I, p. 273, n. 1 (1766). Urogallus vulgaris Fleming, Phil. of Zool. II, p. 231 (1822). Tetrao urogallus, Savi, II, p. 181; Bp., p. 13; Bett., tav. 108; Salvad., p. 184; Savi, O. I. II, p. 287; Gigl., El. p. 46, n. 146; Dress., VII, p. 223, pl. 490. Urogallo, Savi, II, p. 181. Vulgaris = volgare, comune. Il Gallo cedrone una volta era comune sulle Alpi; ora si trova abbastanza frequentemente su quelle del Friuli e del Tirolo, ra- ramente su quelle del Bergamasco, di Sondrio, di Bormio e della Valle d’Aosta. Vive nella regione paleartica occidentale e più specialmente nell’ Europa settentrionale-centrale. [Il Tetrao medius, Meyer, è l’ibrido del Tetrao tetriv I e dell’ Urogallus vulgaris 2. L’Althammer e più recentemente il Bonomi (Avif. Trident. p. 50) affermano trovarsi tali ibridi nel Tirolo e nel Trentino. Non sono rari nella Svezia, nella Ger- mania e nella Svizzera. | UCCELLI ITALIANI 197 Genere TETRAO, Linneus, S. N. I, p. 273 (1766). Tipo: Tetrao tetrix, Linn. Tetrao = tetpdwy, un uccello menzionato da Ateneo e da Plinio; nome affine a tetpat, tétp.é, Sanscr. tittiris, Norvegese antico thidr, lat. turtur; forse parola d’origine persiana (Wharton). 260. Tetrao tetrix. FAGIANO DI MONTE. Tetrao Tetrix, Linneus, S. N. I, p. 274, n. 2 (1766). Tetrao tetrix, Savi, II, p. 179, con fig.; Bp., p. 13; Savi, O. I. Il, p. 235; Dress., VII, p. 205, pl. 487. Lyrurus tetrix, Bett., tav. 85; Salvad., p. 185; Gigl., El. p. 46, n. 147; Id., Avif. n. 344. Fagiano di monte, Savi, II, p. 179. Tetria = tétpte, un uccello menzionato da Aristotile ; cf. Tetrao. Trovasi abbastanza comune sulle Alpi; accidentalmente sarebbe stato trovato sugli Appennini del Modenese (Doderlein), di To- scana (Savi) e dell’ Umbria (Salvadori). Vive nella regione paleartica. Genere BONASA, Stephens, in Shaw Gen. Zool. XI, pt. 2, p. 298 (1819). Tipo: Tetrao umbellus, Linn. Bonasa, nome del Francolino di monte in Alberto Magno; d’ incerta etimologia, ma, secondo il Gesner, che scrive donosa, sarebbe di origine francese, e signifi- cherebbe avis bona; secondo il Coues invece, da Bévacog = bisonte, perchè il grido dell’uccello è stato paragonato al muggito di un toro. 261. Bonasa betulina. FRANCOLINO DI MONTE. Tetrao Bonasia, Linneus, S. N. I, p. 275, n. 9 (1766). Tetrao betulinus, Scopol’, Ann. I. Hist. Nat. n. 172 (1769). Tetrao bonasia, Savi, II, p. 183. Bonasia betulina, Bp., p. 13; Salvad., p. 186. Bonasia sylvestris, Savi, O. I. II, p. 239. Bonasa betulina, Dress., VII, p. 193, pl. 486; Gig/., El. p. 47, n. 148; Jd., Avif. n. 333. Francolino di monte, Savi, II, p. 183. Betulina, che frequenta le betulle = detulae. 198 T. SALVADORI Viveva su tutta la catena delle Alpi; ora trovasi soltanto sulle Alpi della Lombardia, del Tirolo e del Friuli, ove è di- ventato raro. Abita la regione paleartica. Famiglia PERDICIDAE. Genere FRANCOLINUS, Stephens, in Shaw, Gen. Zool. XI, p. 319 (1819). Tipo: Tetrao francolinus, Linn. Francolinus = francolino, nome italiano dato a questo uccello, perchè protetto da franchigia viveva in alcune bandite granducali di Toscana. (Olina, Uccell. p. 33). 262. Francolinus vulgaris. FRANCcOLINO. Tetrao Francolinus, Linneus, S. Nd p, zio, n. 10 (1766). Francolinus vulgaris, Stephens, in Shaw, Gen. Zool. XI, p. 319 (1819). Perdix francolinus, Savi, II, p. 187; III, p. 229. Francolinus vulgaris, Bp., p. 13; Salvad., p. 187; Savi, O. LL II, p. 243; Gigi., El. p. 47, n. 149; Id., Avif. n. 325; Dress., Vip. 1235 pl. 473. Francolino, Savi, II, p. 187. Vulgaris = volgare, comune. Il Francolino ora più non vive in Italia; trovavasi abbastanza comune nelle parti meridionali della Sicilia, ove è stato distrutto in epoca recente, giacchè l’ultimo esemplare di cui sì ha notizia fu ucciso nell’ autunno del 1869 nel possedimento di Falconara presso Terranova. Anche in Toscana hanno vissuto i francolini, ma introdottivi dai Medici; ora vi sono estinti. A me sembra non improbabile che anche in Sicilia siano stati importati, forse da Cipro al tempo delle Crociate. Genere CACCABIS, Xaup, Natùrl. Syst. p. 183 (1829). Tipo: Tetrao rufus, Linn. Caccabis = xuxxaBlc, forma collaterale di xxxx&fn, pernice, nel greco classico; forse dal suo grido, nome onomatopeico. Cf. xtxxxBad =il grido della civetta; ma il Curtius erroneamente lo fa derivare da xxxx%W% = cacare, e lo confronta con Perdix, q. V. UCCELLI ITALIANI 199 263. Caccabis saxatilis. COTURNICE. Perdix saxatilis, Meyer, Vég. Deutschl. pt. VIII (1805). Perdix graeca, Savi, II, p. 191; Bp., foglio 29, tav. 39; Introd. p. 13; Savi, O. I. II, p. 248. Perdix saxatilis, Bett., tav. 94; Salvad., p. 189; Gigl., El. p. 47, n. 150; Id., Icon. Sp. 252; Id., Avif. n. 327. Caccabis saxatilis, Dress., VII, p. 93, pl. 470. Coturnice , Savi, II, p. 191. Saxatilis = che vive fra i sassi, saza. Trovasi sulle Alpi, sugli Appennini ed in Sicilia. Vive nella regione paleartica occidentale, a settentrione del Mediterraneo. [ Caccabis chukar. Ciuxar. Perdix chukar, G. R. Gray, in Cuv. An. Kingd., Griff. Ed. II, p. 54 (1829). Caccabis chukar, Dress., VII, p. 97. Chukar, 0 chukor nome indiano della specie di coturnice che si trova nell’India. Il conte Arrigoni degli Oddi in un suo recente lavoro intito- lato Nota sopra una specie del genere Perdix nuova per l'Italia, Padova 1885, assicura di aver ricevuto nell’ ottobre del 1883, dal sig. Paolo Cantarella, preparatore di Milano, un esemplare di questa specie, che sarebbe stato preso nel maggio 1882 in un campicello presso Barzanò nella provincia di Como. La C. chukar è il rappresentante orientale della C. savalilis; essa si trova in Asia e nell’ Europa meridionale, soltanto nelle isole dell'Arcipelago greco e forse anche nella Grecia continentale (Seebohm, Brit. B. II, p. 458). La provenienza di quell’ esem- plare dovrà essere di nuovo investigata. Neppure il Giglioli, il quale ha avuto l'opportunità di esaminare quell’ esemplare, osa di annoverare la C. chukar fra le specie italiane. | 264. Caccabis rufa. PERNICE. Tetrao rufus, Linneus:\5iN. I, p. 276, n. 12 (1766). Perdix rubra, Savi, II, p. 193; Bp., p. 13; Salvad., p. 189; sav, ©. 1. UW, p. 200; Gr, EL p: 47, n. lol. 200 T. SALVADORI Caccabis rufa, Dress., VII, p. 103, pl. 471, f. 1. Perdix rufa, Gigl., Avif. n. 326. Pernice, Savz, II, p. 193. Rufa = rossa. Trovasi sugli Appennini dell’ Italia settentrionale e centrale, almeno fino al monte Vetore, ma ignoro se giunga più al sud; trovasi inoltre nelle Isole d’ Elba e di Montecristo ed in Cor- sica. Vive nell’ Europa occidentale. 265. Caccabis petrosa. PERNICE DI SARDEGNA. Tetrao petrosus, Gmelin, Syst. Nat. I, p. 758, n. 35 (1788). Perdix petrosa, Savi, II, p. 190; Bp., p. 13; Salvad., p. 190; Sav, O. I IbAph 247 ;-GrglS VE p. 48, n. lo2; Ja. Avit. n. 328. Caccabis petrosa, Dress., VII, p. 111, pl. 471, f. 2. Pernice turchesca, Savi, II, p. 190. Petrosa = che frequenta le roccie, TETPAL. In Italia trovasi soltanto in Sardegna; un esemplare, senza dubbio trasportato sul continente, sebbene non avesse segni di essere vissuto in ischiavitu, fu ucciso da un mio fratello nel- l'inverno 1882-83, in una boscaglia presso la foce del Tenna nell’ Adriatico. Questa specie, oltrechè in Sardegna, vive nel- l'Africa settentrionale-occidentale e presso Gibilterra. Genere PERDIX, Brisson, Ornith. I, p. 219 (1760). Tipo: Tetrao perdix, Linn. Perdix = TépdtE, pernice, negli autori classici; probabilmente dal radicale di mépdonar = pedere, eum enim sonum edit. Cf. Caccabis, da xaxxdw ( Curtius). 266. Perdix cinerea. STARNA. Tetrao Perdix.. Zwnevs,. 5. Nd p. 2/6, n. 13 (2760): Perdix cinerea, Latham, Gen. Syn. Suppl. pt. I, p. 290 (1787). Perdix cinerea, Savi, II, p. 195; Dress., VII, p. 131, pl. 474, 475. UCCELLI ITALIANI 201 Starna cinerea, Bp., p. 13; Savi, O. I. II, p. 252. Starna perdix, Belt., tav. 8; Salvad., p. 191; Gigl., El. p. 48, n 1533 Jd leanusp:. 250; Ia., Avif. mn. 329. Starna, Savi, II, p. 195. Cinerea = color cenere ; da cineres = ceneri. Trovasi in tutta Italia; manca nelle isole del Mediterraneo ; nell’ Italia meridionale è meno comune che non nella centrale e settentrionale. Vive nella regione paleartica occidentale, verso Oriente fino nella Persia e nel Turkestan. Genere COTURNIX, Bonnaterre, Encycl. Méth. I, Decks (i790). Tipo: Tetrao coturnix , Linn. Coturniz = quaglia, nel latino classico. Etimologia ignota, ma, secondo alcuni, sarebbe nome onomatopeico. 267. Coturnix communis. QUAGLIA. Tetrao Coturnix, Linneus, S. N. I, p. 278, n. 20 (1766). Coturnix communis, Bonnaterre, Encycl. Meth. I, p. 217 (1790). Perdix communis, Savi, II, p. 199. Coturnix communis, Bp., p. 13; Bett., tav. 5; Salvad., p. 191; Seu 0. 1. Ip. 20040290, Hl: p. 148, n. 154; Id, Avit. n. 330; Dress., VII, p. 143, pl. 476. Quaglia, Savi, II, p. 199. Communis = comune. Uccello principalmente estivo, che arriva nella seconda meta di aprile ed in maggio, e riparte in settembre ed in ottobre ; molte svernano in alcuni luoghi dell’ Italia centrale e meridio- nale, in Sardegna ed in Sicilia. Abita l'Europa, l'Asia e l'Africa. Famiglia TURNICIDAE. Genere TURNIX, Bonnaterre, Encycl. Méth. I, p. 5 (1790). Tipo: Tetrao sylvaticus, Desf. Turniz, abbreviazione di Coturnia, q. v., per indicare che era una forma muti- lata, mancante del dito posteriore dei piedi. 202 T. SALVADORI 268. Turnix sylvatica. QUAGLIA TRIDATTILA. Tetrao sylvaticus, Desfontaines, Mém. de l’Acad. Roy. des Sciences, Paris, p. 500, pl. 13 (1787). Turnix gibraltarica, Savi, II, p. 204. Turnix andalusica , Savi, II, p. 205; Bp., p. 13. Turnix sylvatica, Salvad., p. 198; Gigl., El. p. 49, n. 156; Id., Avif. 335; Dress., VII, p. 249, pl. 494. Turnix sylvaticus, Savi, O. I. II, p. 262. Quaglia tridattila di Gibilterra, Savz, II, p. 204. Quaglia tridattila d’Andalusia, Savi, II, p. 205. Sylvatica = che si trova nei boschi, sylvae. Stazionaria nelle parti meridionali della Sicilia. Vive inoltre in Spagna e nell’Africa settentrionale. Ordine GRALLATORES. Sottordine LIMICOLAE. Famiglia OTIDIDAE. Genere OTIS, Linneus, S. N. I, p. 264 (1766). Tipo : Otis tarda, Linn. Otis = ®Ttig, specie di Otarda con lunghe piume auricolari, nota ai Greci; da ods, gen. ®tòg, orecchio. 269. Otis tarda. OTARDA. Otis Tarda, Linneus, S. N. I, p. 264, n. 1 (1766). Otis tarda, Savi, II, p. 218; Bp., p. 14; Salvad., p. 195; Savi, O. 1.1L p.216; Gigi, Bl. p. 87) m. 328; as Avi, m.o40, Dress., VII, p. 369, pl. 508. Starda, Savi, II, p. 218. Tarda, nome spagnuolo, secondo Plinio (Hist. Nat. X. p. 29). Parola celtica o basca, che non ha relazione con tardus = lento. Tarda e Bistarda sono sempre usati come sostantivi, come il nome francese Outarde (da avis Tarda, per via del provenzale Austarde, come Avis struthio divenne Autruche in francese ed Ostrich in inglese) e l’inglese Bus-tard (Wharton\. UCCELLI ITALIANI 203 Uccello invernale, ma raro e quasi accidentale, trovato tuttavia in ogni parte d’ Italia, tranne la Sardegna. Abita le parti tem- perate della regione paleartica. 270. Otis tetrax. GALLINA PRATAJOLA. Otis Tetrax, Linneus, S. N. I, p. 264, n. 3 (1766). Otis tetrax, Savi, II, p. 219; Bp., p. 14; Salvad., p. 195; Savi, O. I. Il, p. 277; Gagi., El. p. 51, n. 164; Za., Avif. n. 350; Dress., VII, p. 383, pl. 509. Gallina pratajola, Sav, II, p. 219. Tetrax = tEtpat, un uccello noto agli antichi greci. Affine a TÉTpLE, TETPAWY, tetp4èòwy, al lituano tetervas, al sanscrito tittiris, all'antico scandinavo thidr, al latino turtur, tutti nomi di uccelli, forse onomatopeici (Curtius, p. 242); cf. tstpatw = io croccio, 0 chioccio. Forse è parola d’ origine persiana. Stazionaria in Sardegna, in Sicilia e nelle Puglie; nel resto d’ Italia compare accidentalmente. Abita |’ Europa meridionale , l'Africa settentrionale e l'Asia, verso oriente fino all’ India. Genere HOUBARA, Bonaparte, Sagg. Distr. Met. An. Vert., Aggiunte, p. 142 (1831). Tipo: Otis houbara, Desf. Houbara, nome arabo dell’ Otarda. 271. Houbara undulata. OuBARA. Psofia undulata, Jacquin, Beitr. zur Gesch. der Vog. ps 24) pl Oo (1784): Otis houbara, Savi, II, p. 221 (nota); Bp., p. 14. Houbara undulata, Salvad., p. 166 (partim); Gigl., El. p. 117, n. 399; Jd., Avif. n. 351; Dress., VII, p. 391, pl. 510. Undulata, segnata da fascie, o strie a modo di piccole onde, undae. Sembra probabile che veramente a questa specie appartenesse un maschio ucciso in Malta nel 1841 (Schembri, Cat. Orn. p. 85); alla medesima spetta un esemplare, dal Saunders e dal 204 T. SALVADORI Doderlein osservato nel Museo di Siracusa, che si crede sia stato preso in Sicilia, ed ora si conserva nel Museo di Firenze. Abita l'Africa settentrionale, la Palestina e l'Armenia. 272. Houbara Macqueeni. OuBARA ASIATICA. Otis Macqueenii, J. & Gray, Illustr. of Ind. Zool. II, pl. 47 (1833-34). Houbara undulata, Salvad., p. 196 (partim); Savi (nec Jacquin), OF VMS p. 279: Houbara Macqueenii, Savi, O. I. II, p. 280; Gigl., Icon. Sp. 20000853 Id., El p, 108, n. 400 fd... Avi in. 392. Otis macqueenii, Dress., VII, p. 395, pl. 511. Macqueeni, in onore di un tal Macqueen, che inviò l'esemplare descritto da J. E. Gray. Cf. List of Spec. of B. Brit. Mus. pt, III, p. 57 (1844). Accidentale. Nell'inverno del 1859, furono uccise due femmine di questa specie, nelle vicinanze d Roma, l'una alla fine di novembre e l’altra il 16 dicembre. Abita l'Asia occidentale fino ai confini orientali dell'Armenia; verso oriente si estende fin nell’ India settentrionale-occidentale. Famiglia GLAREOLIDAE. Genere GLAREOLA, Brisson, Ornith. V, p. 141 (1760). Tipo: Hirundo pratincola, Linn. Glareola, nome, se non erro, usato per la prima volta dallo Schwenckfeld (Av. Siles. p. 281), significante l’ uccello della ghiaja, diminutivo di glarea = ghiaja, frequentando la Pernice di mare i luoghi ghiajosi. 273. Glareola pratincola. PERNICE DI MARE. Hirundo Pratincola, Linnaeus, S. N. I, p. 345, n. 12 (1766). Glareola pratincola, Savi, II, p. 214; Bp., p. 14; Salvad., p. 197; Savi, O. I. II, p. 429; Gagl., Icon. Sp. 273; ld., El. p. 69, n. 258; Jd., Avif. n. 402; Dress., VII, p. 411, pl. SIS eke UCCELLI ITALIANI 205 Pernice di mare, Savi, II, p. 214. Pratincola, da pratum = prato, ed incolta = abitante; dal suo frequentare le praterie dell’Austria (Kramer, Elench. Veg. et Anim. per Austriam obs. p. 381, 1756). Uccello di passaggio, più abbondante in primavera che non in autunno; nella parte meridionale della Sicilia nidifica. Abita l’ Europa centrale e meridionale, d'inverno l'Africa fino al Natal, e l’Asia fin nel Turkestan e nell’ India. Genere CURSORIUS, Latham, Ind. Orn. II, p. 751 (1790). Tipo: Charadrius gallicus, Gm. Cursorius = spettante ad un corridore, cursor; da curro = io corro. 274. Cursorius gallicus. CoRRIONE BIONDO. Charadrius gallicus, Gmelin, Syst. Nat. I, p. 692, n.27 (1788). Cursorius europaeus, Savi, II, p. 223. Cursorius gallicus, Bp., p. 14; Salvad., p. 198; Savi, O. I. II, p. 282; Gigl., El. p. 88, n. 329; Za., Avif. n. 355; Dress., Wile py 420; pl. 6014. Corrione biondo, Savi, II, p. 223. Gallicus = gallico, della Gallia = Gallia, perchè sembra che il Gmelin credesse che si trovasse soltanto in Francia. cy Accidentale; ma è stato trovato ovunque, tranne che in Sar- degna. Abita i deserti sabbiosi dell'Asia occidentale e dell’Africa settentrionale ; in Europa capita accidentalmente. Famiglia CHARADRIIDAE. Genere OEDICNEMUS, Temminck, Man. d’Orn. p. 322 (1815). Tipo: Charadrius oedicnemus, Linn. Oedienemus = gamba gonfia; da olé0g = gonfiezza, e *vyjj1y = gamba; per la grossezza dell’estremità superiore del tarso nei giovani. 206 T. SALVADORI 275. Oedicnemus scolopax. OccHIONE. Charadrius Oed*-nemus, Linneus, S. N. I, p. 255, n. 10 (1766). Charadrius scolopax, S. G. Gmelin, Reise durch Russland, II, p. 87, pl. 16 (1774). Oedicnemus crepitans, Savi, II, p. 225; Bp., p. 14; Bell, tav. 102; Salvad., p. 199; Savz, 0. I. Il, p. 284; Oedicnemus scolopax, Dress., VII, p. 401, pl. 512; Gzgl., El. p. bl, n. 165; Ja. wAvif.. in. 393. Occhione, Savi, II, p. 225. Scolopax, vedi il genere Scolopax. Stazionario e comune. Abita l'Europa temperata e meridionale, l'Africa settentrionale e gran parte dell'Asia. [Oedicnemus senegalensis. OccuionE DEL SENEGAL. Oedicnemus senegalensis, Swainson, Birds W. Afr. II, p. 228 (1837). Oedicnemus senegalensis, Gig/., Avif. n. 354. Senegalensis, del Senegal. Il Giglioli per annoverare questa specie fra le Italiane si fonda sopra un esemplare della vecchia collezione del Museo di Firenze avente l'indicazione Toscana! Questa specie è esclusivamente africana. | Genere VANELLUS, Brisson, Ornith. V, p. 94 (1760). Tipo: Tringa vanellus, Linn. Vanellus invece di Vannellus, come fu scritto originariamente, diminutivo di vannus = ventaglio, e da ciò il nome francese Vanneau. Vedi Charleton, Exerci- tationes, p. 113 (1677). 276. Vanellus capella. PAvONCELLA. Tringa Vanellus, Linneus, S. N. I, p. 248, n. 2 (1766). Vanellus capella, Schaeffer, Mus. Orn. p. 49 (1789). Vanellus cristatus, Savi, II, p. 256; Bp., p. 14; Salvad., p. 199; Savi, O, III, p.i3. UCCELLI ITALIANI 207 Vanellus vulgaris, Gig/., El. p. 51, n. 166; Dress., VII, p. 545, pl. 531, Vanellus capella, Gig/., Avif. n. 367. Fifa, Savi, II, p. 256. Capella, diminutivo di capra = capra, nome col quale il Gaza tradusse |’ até (aiz) di Aristotile; dal Belon fu creduto che quel nome spettasse alla Pavoncella , infatti, dice il Gesner che questa dai greci moderni era detta Aîx = capra, forse pel grido che manda, somigliante alquanto al belato di una capretta. Uccello principalmente invernale e di passaggio; moltissime Pavoncelle svernano nelle maremme e nelle praterie dell’ Italia meridionale, in Sicilia ed in Sardegna; alcune coppie nidificano nell’ Italia superiore, specialmente nel Veneto. Abita la regione paleartica e d'inverno anche nelle parti settentrionali dell’Africa e dell’ India. Genere HOPLOPTERUS, Bonaparte, Ann. Stor. Nat. (Bologna), IV, p. 307 (1830). Tipo: Charadrius spinosus, Linn. Hoplopterus = che ha l’ala armata, da 6mAov = arma, e mtepdv = ala. 277. Hoplopterus spinosus. PAVONCELLA ARMATA. Charadrius spinosus, Linneus, S. N. I, p. 256, n. 12 (1766). Hoplopterus spinosus, Salvad., p. 200; Savi, O. I. II, p. 300; Gel. El. p. 118; n, 401: Id.) Avif. ‘n. 366 “Dress... VII, p. 539, pl. 530. Spinosus = spinoso, da spina = spina, perchè fornito di lunghi sproni, quasi spine, sulle ali. Accidentale in Malta, ove due esemplari, uno dei quali fu ucciso, furono veduti il giorno 11 ottobre 1865 (Wright, Ibis, 1869, p. 246). Il Temminck (Ian. IV, p. 354) asserisce essergli stato detto che un individuo sarebbe stato ucciso in Sicilia, ma questa cosa non è stata confermata da prove. Abita I’ Africa settentrionale e l’Asia occidentale fino alla Persia; trovasi acci- dentalmente nell'Europa meridionale-orientale. 208 T. SALVADORI Genere CHETTUSIA, Bonaparte, Icon. Faun. Ital., Ucc. Introd. p. 14 (1841) Tipo: Charadrius gregarius, Pall. Chettusia, coniato dal Bonaparte forse latinizzando molto liberamente il nome russo « Keptuschka ». 278. Chettusia gregaria. CHETTUSIA GREGARIA. Charadrius gregarius, Pallas, Reise Russ. Reichs, I, p. 456 (1771). Vanellus gregarius, Bp., Icon. Faun. Ital. fasc. XXII, foglio 115, tav. 41 (1838). Chettusia gregaria, Bp., Icon. Faun. Ital., Ucc. Introd. p. 14 ed Ind. Distrib. (1841); Dress., VII, p. 527, pl. 528; Guigl., El. p. 119, pl. 402; Id., Avif. n. 364. Chaetusia gregaria, Salvad., p. 201. Chetusia gregaria, Savi, O. I. II, p. 320. Gregaria = gregaria, da grex = gregge. Accidentale; si conoscono tre esemplari presi in Italia: il primo nel marzo 1838, presso Basilica d’ Ostia nella Campagna Romana (Bonaparte), il secondo nell’aprile del 1856, in Val di Chiana nel Senese, fra Montepulciano e Foiano (Dei, Cat. Uce. Prov. Senese, p. 29), ed il terzo nella Campagna Romana nel novembre del 1872; questo fu trovato sul mercato di Roma dal prof. De Romita, ed ora è nel Museo di Firenze. Lo Schembri as- seri che questa specie era stata trovata anche in Malta (Cat. Orn. p. 92), ma più tardi smenti quell’ asserzione (Wright, Ibzs, 1869, p. 251). Abita l'Europa orientale-meridionale e l'Asia oc- cidentale e centrale fino nel Turkestan; sverna nell’India e nel- l’ Africa settentrionale-orientale. 279. Chettusia leucura. CHETTUSIA CODABIANCA. Charadrius leucurus, Lichtenstein, in Eversm., Reise von Orenb. nach Buck. p. 137 (1823). Chaetusia villotaei, Sa/vad., p. 201. Chetusia leucura, Savi, O. I. II, p. 321. UCCELLI ITALIANI 209 Chettusia leucura, Dress., VII, p. 581, pl. 529. Chettusia Villotaei, Gig/., El. p. 119, n. 403; Id., Avif. n. 365. Leucura = con coda bianca, da Aevxog = bianco, e odp% = coda. Accidentale in Malta, ove sono stati presi due esemplari, il primo il 18 ottobre 1864, e l’altro il 24 ottobre 1869 (Wright, Ibis, 1865, p. 459; 1876, p. 491); il secondo si conserva ora nel Museo di Firenze. Abita l'Asia occidentale e centrale, e nell’ inverno |’ India e l'Africa settentrionale fino nel Senegal. Il nome Charadrius leucurus, Licht. ha la priorità su quello di Vanellus Villotaei, Aud. pubblicato nel 1825 e non nel 1809, come per errore stampai negli Uccelli della Fauna Italica. Genere SQUATAROLA , Leach, Syst. Cat. Mamm. & Birds in Brit. Mus. p. 29 (1816). Tipo: Tringa helvetica, Linn. Squatarola, nome italiano, o meglio Veneziano, secondo il Willughby (Ornith., ed. 1676, p. 229), ma che non è più usato al presente dai veneti ; origine incerta ; sicuramente non deriva da squartare, come sospetta il Coues! 280. Squatarola helvetica. SQuATAROLA. Tringa helvetica, Linneus, S. N. I, p. 250, n. 12 (1766). Tringa Squatarola, Linneus, S. N. I, p. 202, n. 23 (1766). Squatarola helvetica, Savi, II, p. 253; Bp., p. 14; Salvad., p: 202; Savi, O. I. Il, p. 314; Gigl., Icon. Sp. 266; Id., Hiesp. 70, n. 289 > 7405, Avif n.358; Dress., (VII, p..409, pleat te DIEM ad te SF SOY TOT: Pivieressa , Savi, II, p. 253. Helvetica = elvetica; da Helvetia = la Svizzera, donde M. de Réaumur ricevè i primi esemplari (Brisson, Ornith. V, p. 110, 1760). Uccello invernale poco abbondante, piu frequente nei tempi del passo; comincia a vedersi talora in agosto e riparte in aprile ed anche in maggio. Specie cosmopolita, ma per quanto si sa nidifica soltanto nelle regioni artiche. Ann. del Mus. Civ. di St. Nat. Serie 2.*, Vol. III. (16 Novembre 1886) lA 210 T. SALVADORI Genere CHARADRIUS, Linneus, S. N. I, p. 253 (1766). Tipo: Charadrius pluvialis, Linn. Charadrius = Yxpedpt6s, nel greco classico, uccello che abita alla foce o nelle valli dei fiumi = yxp&òpet. Fu creduto che la sua vista valesse a guarire dalla itterizia. 281. Charadrius pluvialis. PIviERE. Charadrius Pluvialis, Linneus, S. N. I, p. 254, me 7 (1766): Charadrius pluvialis, Savi, II, p. 235; Bp., p. 14; Salvad., p. 203: Save, (0.41. IL p. 288; Gigli pid, coor Id., Avif\ n. 356; Dress., VII, 435, pl. 515, f. 1, pl. 518, FP: ph O19, f 2: Piviere , Savi, II, p. 235. Pluvialis, nome del Piviere usato dal Gesner, latinizzando il francese Pluvier ; da pluvia = pioggia: quia loca imbribus madida et paludes frequentat, dice il Charleton, Onomast. Zoic. p. 109, 1668; ma il Belon fa derivare il francese Plu- vier dal fatto che « on le prend mieux en temps pluvieux qu’en nul autre saison ». Uccello invernale; arriva in autunno e riparte in primavera. Abita Europa, l'Asia occidentale, e tutta l'Africa durante l’in- verno. Nidifica nelle regioni settentrionali. 282. Charadrius fulvus. PIVIERE ORIENTALE. Charadrius fulvus, Gmelin, Syst. Nat. I, p. 687, n. 18 (1788). Charadrius fulvus, Salvad., p. 204; Gigl., El. p. 119, n. 404; Id., Avif. n. 357; Dress., VII, p. 443, pl. 516. Fulvus = fulvo. Accidentale in Malta; due individui vi capitarono nel marzo del 1845 ed uno fu ucciso (Strickland, Ann. and Mag. Nat. Hist. 1850, p. 40); un terzo in abito di nozze vi fu ucciso nel maggio del 1861 (Wright, Ibis, 1864, p. 141). Abita l'Asia orien- tale, l’Arcipelago Malese e tatta la regione Australiana. UCCELLI ITALIANI 210 Genere EUDROMIAS, C. L. Brehm (!), Vòg. Deutschl. p. 545 (1831). Tipo: Charadrius morinellus, Linn. Eudromias = sdèpopiag, buon corridore, da ed + dpdpoc. 283. Eudromias morinellus. PiviERE TORTOLINO. Charadrius Morinellus, Linneus, S. N. I, p. 254, n. 5 (1766). Charadrius morinellus, Savi, II, p. 239. Eudromias morinellus, Bp., p. 14; Dress., VII, p. 507, pl. 526; Gigl. El. p. 75, n. 291; Id., Avif. n. 359. Eudromias morinella, Sa/vad., p. 204; Savi, O. I. II, p. 291. Piviere tortolino, Savz, II, p. 239. Morinellus, nome usato dal Caius, medico inglese (1510-1573) per due ragioni: per essere il Tortolino comunissimo nella regione abitata dai Morini, ultimi popoli della Gallia all’ oceano, oggidì per la maggior parte fiamminghi, e per essere uc- cello stupido, quindi diminutivo di morus = pwpéòs, semplicione (De rarior. anim. atque stirp. historia, p. 21-22). Uccello invernale e di passaggio, piuttosto scarso; arriva in agosto e settembre. Abita la regione paleartica occidentale; d’ inverno trovasi anche nell’ Africa settentrionale. Genere AEGIALITIS, Bote, Isis, 1822, p. 558. Tipo: Charadrius hiaticula, Linn. Aegialitis = alyraXtus, della spiaggia, aiywardg. [ Aegialitis Geoffroyi. CorriERE DEL Grorrroy. Charadrius Geoffroyi, Wagler, Syst. Av., gen. Charadrius, sp. 19 (1827). Aegialitis geoffroyi, Dress., VII, p. 475, pl. 520, f. 2, 521 ; Gigl., Avif. n. 360. Geoffroyi, in onore di Et. Geoffroy St. Hilaire grande naturalista francese, n. 1771, m. 1844. (') Il genere £udromias dal Brehm viene attribuito al Boie, cui pure l’attribuisce il Gray (Gen B.) coll’ indicazione Isis, 1822, ove non si trova. 212 T. SALVADORI Il Giglioli annovera questa specie sulla fede di un esemplare trovato nel Museo di Cagliari, indicato come di Sardegna, ma la provenienza del medesimo non è punto certa. Vive in Asia, in Africa, nella Malesia, nell’Australia e nella Polinesia, e non è mai stato trovato in Europa. | 284. Aegialitis hiaticula. CoRRIERE GRosso. Charadrius Hiaticula, Linneus, S. N. I, p. 253, eel (1766); Charadrius hiaticula, Savi, II, p. 241; Bp., p. 14. Aegialites hiaticula, Sq/vad., p. 205; Savi, O. I. II, p. 293. Aegialitis hiaticula, Dress., VII, p. 497, pl. 525; Gigl., Avif. n. 363. Aegialites hiaticula, Gig/., El. p. 75, n. 292; Id., Icon. Sp. 270. Corriere grosso, Savi, II, p. 241. Hiaticula, traduzione del Gaza (nel 1476) del yapudprdg di Aristotile (cf. Chara- drius); così detto per frequentare le foci (hiatus) dei fiumi. Di passaggio abbondante in primavera, scarso in autunno; è stato detto che nidifichi in Liguria (Durazzo) ed anche in Si- cilia, ma ciò non sembra esatto. Abita l’ Europa e l'Asia occi- dentale; sverna in Africa, fino al Capo di B. Speranza. 285. Aegialitis curonica. CORRIERE PICCOLO. Charadrius curonicus, Gmelin, S. N. I. p. 692, n. 29 (1788). Charadrius curonicus, Savi, II, p. 244; Bp., p. 14. Aegialites curonicus, Sa/vad., p. 205; Savi, O. I. II, p. 296. Aegialitis curonica, Dress., VII, p. 491, pl. 524; Gigi, Avif. Ne oO2: Aegialites curonica, Gig/., El. p. 51, n. 167; Id., Icon. Sp. 271. Corriere piccolo, Savi, II, p. 244. Curonica = abitante della Curlandia, Curonia, sulle coste del Baltico. Stazionario, ma più abbondante nei tempi del passo. Abita la regione paleartica, tranne le terre artiche, gran parte della regione orientale e l'Africa fino al Gabon ed al Mozambico. UCCELLI ITALIANI 213 » 286. Aegialitis cantiana. FRATINO. Charadrius cantianus, Latham, Suppl? II to Gen. Synopsis, p. LXVI (1801). Charadrius cantianus, Savi, II, p. 245; Bp., p. 14. Aegialites cantianus , Salvad., p. 206; Savi, O. I. II, p. 297. Aegialitis cantiana, Dress., VII, p. 488, pl. 523; Gigl., Avif. n. 361. Aegialites cantiana, Gzg/., El. p. 51, n. 168. Fratino, Savi, II, p. 245. Cantiana = della contea di Kent, perchè provenivano da quella località i primi esemplari inviati al Latham dal Dr. Boys. Stazionario in molti luoghi, in altri invece dicesi sia di pas- saggio, od anche estivo. Trovasi nelle parti temperate della regione paleartica ; spinge le sue migrazioni fin nell’ Africa, nel- l'India e nella Cina meridionale, e vi sverna. Genere STREPSILAS, Iiger, Prodr. p. 263 (1811). Tipo: Tringa interpres, Linn. Strepsilas = voltapietre, da otpégw = io volto, e A&x6g, contratto nell’Attico in X&g = pietra. 287. Strepsilas interpres. VOLTAPIETRE. Tringa Interpres, Linneus, S. N. I, p. 248, n. 4 (1766). . Strepsilas interpres, Savi, II, p. 260; Bp., p. 14; Salvad., pcos; Sov,.0. 1. lp. 3243. Gigl., EL p..183, n. 330; Id., Avif. n. 368; Dress., VII, p. 555, pl. 532. Voltapietre , Save, II, p. 260. Interpres = interprete ; da inter = fra, ed il radicale del sanscrito prath = spiegato (da cui mAatd¢ = largo); fu così detto forse in allusione al suo grido d’ allarme ( Wharton). Di passaggio irregolare e piuttosto scarso; in Sicilia è più frequente che non altrove. Uccello quasi cosmopolita; nidifica nelle regioni artiche. 214 T. SALVADORI Genere HAEMATOPUS, Linneus, S. N. I, p. 257 (1766). Tipo: Hematopus ostralegus, Linn. Haematopus = coi piedi color sangue; da alyx = sangue e mobs = piede; il Belon, menzionando la beccaccia di mare, la chiamò poco correttamente Haeman- topus, nome che fu usato nella forma corretta Haematopus dal,Gesner, dall’Aldro- vandi e da altri. 288. Haematopus ostralegus. BECCACCIA DI MARE. Haematopus Ostralegus, Linneus, S. N. I, p. 257, | n. 1 (1766). Haematopus ostralegus, Savi, II, p. 229, con fig.; Bp., p. 14; Salvad:, p-1207 0 Savi, 0. J. II, pi 303; Greg. con Sp: 2716; dd, Kl. p. 52; n. 169; Ja, Avil. n0369; Dress vie p. 567, pl. 533. Beccaccia di mare, Savi, II, p. 229. Ostralegus = che raccoglie ostriche; da ostrea = ostrica, e lego = io raccolgo; fu usato per la prima volta, al femminino, Ostralega, dal Klein, Av. p. 23. Uccello principalmente di passo, ma poco abbondante; trovasi anche d’ inverno, e qualche coppia nidifica nel Veneto. Abita quasi tutta la regione paleartica, mancando soltanto nella parte più orientale, ove vive una specie affine; trovasi anche nell'India; in Africa, durante l’inverno, si trova fino al Mozambico. Nidifica nelle regioni settentrionali. Famiglia SCOLOPACIDAE. Genere RECURVIROSTRA, Linnaeus, S. N. I, p. 256 (1766). Tipo: Recurvirostra avocetta, Linn. Recurvirostra, attributo dato all’Avocetta dal Gesner, che la chiamò Avocetta recurvirostra, poscia lo stesso autore usò Recurvirostra sostantivamente (Cf. Al- drovandi, Orn. III, p. 288); da recurvus = rivolto in dietro, e rostrum = becco. 289. Recurvirostra avocetta. AVOCETTA. Recurvirostra Avocetta, Linneus, S. N. I, p. 256, De ds (166), Recurvirostra avocetta, Savi, II, p. 366, II, p. 235; Bp., p. 16; Salvad., p. 209; Savi, O. I. IL, p. 391; Gigl., El., p. 52, UCCELLI ITALIANI 215 Wel: ld avian. 370. Dress VI, p. O77 ,. pl. 534. Avocetta, Savi, II, p. 366. Avocetta, 0 Avosetta, nome italiano, o piuttosto del dialetto ferrarese (Gesner) ; dicesi che sia connesso con avis = uccello. Uccello principalmente di passaggio, ma scarso; nidificava per lo passato abbastanza copiosamente nel Veneto, ora scarsamente ; secondo il Giglioli nidifica anche altrove; sverna in Sardegna. Abita l’ Europa, l'Africa e gran parte dell’ Asia. Genere HIMANTOPUS, Brisson, Ornith. V, p. 33 (1760). Tipo: Himantopus candidus, Bonn. Himantopus, specie di uccello acquatico in Plinio (N. H. X, 47) ed in Oppiano (circ. A. D. 180); da tua&g = striscia di cuoio, correggia, e mob¢g = piede. 290. Himantopus candidus. CAvALIER D'ITALIA. Charadrius Himantopus, Linneus, S. N. I, p. 255, ni. 111/66): Himantopus candidus, Bonnaterre, Encycl. Méth. p. 24 (1790). Himantopus melanopterus, Savz, II, p. 232. Himantopus candidus, Bp., p. 15; Salvad., p. 208; Savi, O. I. II, p. 305; Giol., El. p. 69, n. 259; Id., Icon. Sp. 278; Id., Avif. n. 371; Dress., VII, p. 587, pl. 535, 536. Cavalier d’ Italia, Savi, II, p. 232. Candidus = candido. Uccello principalmente di passaggio, più abbondante in pri- mavera che non in autunno; ha midificato in parecchi luoghi dell’ Italia centrale e meridionale, ed anche nel Veneto. Abita l'Europa meridionale, l'Africa e gran parte dell’ Asia. Genere LOBIPES, Cuvier, Régne An. I, p. 495 (1817). Tipo: Tringa hyperborea, Linn. Lobipes = piede lobato, da lobus = membrana, e pes = piede. 216 T. SALVADORI 291. Lobipes hyperboreus. FaLaRoPo A BECCO SOTTILE. Tringa hyperborea, Linneus, S. N. I, p. 249, n. 9° (1766). Phalaropus hyperboreus, Savi, II, p. 11; Gigl., El. p. 119, n. 405; Id., Avif. (n. 373; Dress., VII, p. 597, pl. 537 Lobipes hyperboreus, Bp., p. 15; Savi, O. I. II, p. 294. Phalaropus lobatus, Sa/vad., p. 210. Falaropo iperboreo, Suv, III, p. 11. Hyperboreus = settentrionale ; SmepBopeog = al di là di Borea, dietro il vento del settentrione; da òdrép = al di là, e Bopéxg = il vento del settentrione, il set- tentrione. Accidentale durante l'inverno; è stato preso in Piemonte, nel Canton Ticino, in Liguria, nelle Marche e presso Bari. Abita le regioni circumpolari; emigra nell’ inverno fin nell’ Africa set- tentrionale, nell'Asia meridionale, nei mari della Papuasia e nell'America centrale. Genere PHALAROPUS, Brisson, Ornith. VI, p. 12 (1760). Tipo: Tringa fulicaria, Linn. Phalaropus = piede di folaga, da padkaptg = folaga, nel greco classico, che deriva da padxpég = avente una pezza bianca (sulla fronte), e da movsg = piede. 292. Phalaropus fulicarius. FALAROPO BECCO LARGO. Tringa fulicaria, Linneus, S. N. I, p. 249, n. 10 (1766). Phalaropus lobatus, Savi, IIL, p. 16. Phalaropus fulicarius, Bp., p. 15; Salvad., p. 210; Savi, O. I. I, p. 397 3)/Grot5 Bl. p. 120, 1740640 Avil. DIRE Dress., VII, p. 605, pl. 538, 539. Falaropo rosso, Savi, II, p. 16. Fulicarius = simile ad una folaga, /ulica, q. Vv. Accidentale durante l'inverno; è stato preso più frequente- mente ed in più luoghi del precedente: nell’ Istria, nel Tirolo, UCCELLI ITALIANI 217 nel Veneto, in Liguria, in Toscana, nel Napoletano ed in Malta. Abita le regioni circumpolari artiche, donde emigra verso il sud in inverno. Genere CALIDRIS, Cuvier, Lec. An. Comp. I, tab. 2 (1800). Tipo: Tringa arenaria, Linn. Calidris = xkAWdpig 0 oxdAtdpte, uccello acquatico macchiettato in Aristotile (H. A. VIII, 5, 7). Derivazione ignota. 293. Calidris arenaria. CALIDRA. Tringa Arenaria, Linneus, S. N. I, p. 251, n. 16 (1766). Charadrius Calidris, Linneus, S. N. I, p. 255, n: 9 (1766). Calidris arenaria, Savi, II, p. 249; Bp., p. 15; Salvad., p. 217; SOLO p2308; Gigli Eli p. (88, n. 301 ; a CAVIE m, oe2; Dress, VIN. p. 101, ‘pl. 559, 560. Calidra , Save, II, p. 249. Arenaria = l’uccello della sabbia, arena, fu usato sostantivamente dal Willughby (Orn. p. 225). Di passaggio piuttosto irregolare, ed anche uccello invernale nell’ Italia meridionale, in Sicilia e forse anche in Sardegna. È stato asserito che midifichi in Sardegna (Cara) e nel Veneto (Nardo), la quale cosa non è probabile e neppure possibile, giacchè la Calidra nidifica nelle regioni circumpolari artiche ; d'inverno emigra al sud e trovasi nelle parti temperate d'Europa, in Africa, in Asia ed anche nell'America meridionale. Genere LIMICOLA, Koch, Syst. baier. Zool. I, p. 316 (1816). Tipo: Tringa platyrhyncha, Temm. Limicola = che vive in luoghi fangosi; da limus e colo. 294. Limicola platyrhyncha. GAMBECCHIO FRULLINO. Tringa platyrincha (sic), Temminck, Man. d’Orn. p. 398 (1815). Tringa pygmaea, Savi, II, p. 291. 218 T. SALVADORI Limicola pygmaea, Bp., p. 14; Salvad., p. 211; Savi, O. I. II, p. 376. Limicola platyrhyncha, Dress., VII, p. 3, pl. 545; Gig/., El. p. 89, n. 332; Id., Avif. n. 374. Gambecchio frullino, Savi, II, p. 291. Platyrhyncha = con becco largo: da mAutdg = largo, e Abyxog = becco. Uccello di passaggio piuttosto irregolare, ma non tanto raro quanto si credeva; passa tutti gli anni nel Veneto, ove una volta, il 23 agosto 1880 il conte Ninni dice di averne uccisi 43! Inoltre è stato trovato in Lombardia, in Piemonte, in Liguria, in Toscana, nel Napoletano presso Bari, e forse anche in Sar- degna, ma non in Sicilia ed in Malta. Nidifica nell’ Europa settentrionale ed anche nell'Asia; d’inverno trovasi nell’ India e nell'Africa settentrionale. Genere ARQUATELLA, Baird, Birds of North Amer. pe (17 (8538): Tipo: Tringa maritima, Gm. Arquatella, diminutivo di Arquata, nome del Chiurilo presso il Gesner. 295. Arquatella maritima. PIOVANELLO VIOLETTO. Tringa maritima, Gmelin, S. N. I, p. 678, n. 36 (1788). Tringa maritima, Savi, II, p. 292; Zd., O. I. II, p. 365. Pelidna maritima, Bp., p. 15; Salvad., p. 212; Gigl., El. p. 120 n. 407; Id., Avif. n. 375. Tringa striata, Dress., VIII, p. 69, pl. 554. Piovanello violetto, Savi, II, p. 292. Maritima = marittima, che frequenta il mare = mare. Accidentale; è stato trovato in Piemonte, nel Veneto, durante il mese di agosto (Minni), nell’ Emilia presso S. Damiano, in Liguria ed in Toscana; secondo il Cara, si troverebbe talora anche in Sardegna. Abita le regioni circumpolari della regione paleartica e della neartica, ove nidifica; raramente si vede nelle latitudini temperate, rarissimamente in Africa. UCCELLI ITALIANI 219 Genere ANCYLOCHEILUS, Kaup, Natùrl. Syst. p. 50 (1829). Tipo: Scolopax subarquata, Giild. Ancylocheilus = che ha il becco curvo; da &Yx5A0g = curvo, e yetàog = labbro, becco. 296. Ancylocheilus subarquata. PiovanEkLLO. Scolopax subarquata, A. J. Gw/denstidt, Nov. Comm. Petrop. XIX, p. 471, tab. XVIII (1774). Tringa subarquata, Savi, II, p. 284; Dress., VIII, p. 59, pl. 553. Pelidna? subarcuata, Bp., p. 15. Pelidna subarquata, Salvad., p. 212; Gigl., El. p. 76, n. 298 ; Td Svit. n, O10: : Ancylocheilus subarquata, Savi, O. I. II, p. 367. Piovanello pancia rossa, Savi, II, p. 284. Subarquata = quasi chiurlo, arguata; (« ob rostrum deorsum arcuatum ad Numenios Brissonii pertinet »). Uccello di passaggio abbondantissimo, ed anche invernale in Sardegna e forse anche in Sicilia e nell'Italia meridionale. Abita la regione paleartica, e si suppone che nidifichi nelle regioni artiche d’ Europa e d'Asia, ma finora non se ne conoscono le uova; sverna nell’ Europa meridionale, nell'Africa, nell’ India, nell’ arcipelago Malese e fino nell’ Australia. Genere PELIDNA, Cuvier, Regne An. I, p. 490 (1817). Tipo: Tringa alpina, Linn. Pelidna, da medt6v6¢g = grigio; cf. méAog = di colore oscuro. 297. Pelidna alpina. PIOVANELLO PANCIA NERA. Tringa alpina, Linneus, S. N. I, p. 249, n. 11 (1766). Tringa alpina, Sv, II, p. 282; Dress., VIII, p. 21, pl. 548. Pehdna cinclus, Bp., p. 15° Gig( Hl. p: 02, n. 17). Pelidna alpina, Salvad., p. 213; Gigl., Avif. n. 377. Ancylocheilus cinclus, Savi, O. I. II, p. 370. Piovanello pancia nera, Savi, II, p. 282. 220 T. SALVADORI Alpina = alpina, delle Alpi, Alpes. Uccello di passaggio comunissimo, abbondante pure d’inverno, specialmente in Sardegna e forse anche in Sicilia e nell’ Italia meridionale. Secondo il Ninni, qualche coppia nidificherebbe nel Veneto, ma pare che egli non ne abbia trovato il nido. Abita la regione paleartica e la neartica, emigrando al sud in inverno, in Africa fino al Zanzibar, in Asia fin nell'India settentrionale, ed in America fin nelle Antille. Genere ACTODROMAS, Kaup, Natùrl. Syst. p. 55 (1829). Tipo: Tringa minuta, Leisl. Actodromas = che corre sulla spiaggia, da at] = costa, sponda alta, e dpop&g = che corre. 298. Actodromas ‘minuta. GAMBECCHIO. Tringa minuta, Leisler, Nachtragé zu Bechst. Naturg. Deutschl. p. 74 (1812). Tringa minuta, Sav, Il, p..289; Dress.; VII p. 29, pl 049; RO POLO SA some: te): Pelidna minuta, Bp., p. 14; Savi, O. I. II, p. 374. Actodromas minuta, Salvad., p. 213; Gigl., El. p. 76, n. 294; Id., Avif. n. 379. | Gambecchio, Savi, II, p. 289. Minuta = piccola. Comunissimo durante i tempi del passo, ed in Sardegna, e forse anche nell'Italia meridionale ed in Sicilia, durante l’inverno. Nidifica nelle parti più settentrionali d’ Europa e d'Asia; in inverno giunge fino al Capo di Buona Speranza e nell’ India. 299. Actodromas Temmincki. GAMBECCHIO NANO. Tringa Temminckii, Zeisler, Nachtrage zu Bechst. Naturg. Deutschl. p. 63 (1812). Tringa Temminckii, Savi, II, p. 287; Dress., VII, p. 45, pl. DAD eis 502 612, Pelidna Temminckii, Bp., p. 15; Savi, O. I. II, p. 373. UCCELLI ITALIANI 221 Actodromas Temminckii, Salvad., p. 214; Gigl., El. p. 76, n. 295; Id., Avif. n. 380. Piovanello nano, Savî, II, p. 287. Temmincki, in onore di Coenraad Jacob Temminck, Direttore del Museo di Leida, e celebre ornitologo olandese, nato nel 1778, morto nel 1858. Abbastanza comune durante 1 tempi del passo, ed in Sardegna e forse anche nell'Italia meridionale ed in Sicilia, durante |’ in- verno. Abita la regione paleartica , nidifica nelle parti più set- tentrionali e sverna nell’ Europa meridionale, nell’Atrica setten- trionale e nell’ India. [Actodromas fuscicollis. GampBrccuio AMERICANO. Tringa fuscicollis, Vieillot, Nouv. Dict. d’Hist. Nat. XXXIV, p. 461 (1819). Tringa fuscicollis, Dress., VII, p. 15, pl. 547. Actodromas fuscicollis, Gigd., Avif. n. 378. Fuscicollis = col collo fosco, da fuscus + collum. Nel Museo di Firenze si conserva un esemplare che sembra riferibile a questa specie; esso fu trovato nella vecchia collezione dello stesso Museo ed era indicato come Tringa minuta, o Tr. Temmincki, di Toscana! | Genere TRINGA, Linneus, S. N. I, p. 247 (1766). Tipo: Tringa canutus, Linn. Tringa, la forma latina recente del nome aristotelico tpvyy%¢; derivazione ignota, ma cf. tpùso, telSw = io pigolo, mormoro. 300. Tringa canutus. PIOVANELLO MAGGIORE. Tringa Canutus, Zinneus, S. N. I, p. 251, n. 15 (1766). Tringa cinerea, Savi, II, p. 294. Tringa canutus, Bp., p. 15; Salvad., p. 214; Savi, O. I. II, p. 363; Gigl., El. p. 89, n. 333; Jd., Avif. n.381; Dress., VII, p. 77, pl. 555, 556. Piovanello maggiore, Savi, II, p. 294. Canutus, in onore del Re Canuto, poiché si supponeva che venisse dalla Dani- marca, o forse anche per le sue abitudini littorali, in allusione alla leggenda della Pe? T. SALVADORI celebre riprensione di Canuto ai suoi cortigiani, allorchè egli si sedette sulla spiag- gia, lasciandosi bagnare dalle onde, per provare ad essi quanto fossero fallaci le loro adulazioni, quando gli dicevano che anche le onde gli avrebbero obbedito. Uccello di passaggio piuttosto irregolare e raro; é stato tro- vato tanto in primavera, quanto in autunno, e nel Veneto anche durante l'inverno (Ninn); non sarebbe raro in Sardegna (Cara). Abita la regione paleartica e la neartica; nidifica nelle parti più settentrionali, e d'inverno s'incontra nell'Africa occi- dentale fin nel Damara, nell’Australia e nella Nuova Zelanda, e nell'America meridionale fino nel Brasile. Genere MACHETES, Cuvier, Régne An. I, p. 490 (1817). Tipo: Tringa pugnax, Linn. Machetes = paynti)s, guerriero, combattente; in allusione alle abitudini bat- tagliere dei maschi in primavera. 301. Machetes pugnax. GAMBRTTA. Tringa Pugnax, Linneus, SiN. Tp. 247, n. \(A766). Totanus pugnax, Suvi, II, p. 263. Machetes pugnax, Bp., p. 15; Savi, O. I. II, p. 338; Gigl., Avit, 1. 389 Dress., “VIL p. 87; pl.td0%, 09858 Machaetes pugnax , Salvad., p. 215; Gigl., El. p. 76, n. 296. Gambetta, Savi, II, p. 263. Pugnax = battagliero; da pugna = pugna; |’ appellativo pugnazx fu dato a questo uccello dall’Aldrovandi (Orn. III, p. 413) per tradurre il nome fiammingo Kemperkens. Comunissimo durante il passo di primavera, scarso in quello d'autunno; rari gli esemplari in abito perfetto. Abita la regione paleartica, nidifica nelle parti più settentrionali, e verso sud fin nella valle del Danubio e nelle steppe dei Kirghisi; sverna in Africa fino al Capo di B. Speranza, ed in Asia fin nell’ India. Genere BARTRAMIA, Lesson, Traité d’Orn. p. 533 (1831). Tipo: Tringa longicauda, Bechst. Bartramia, in onore di William Bartram, celebre naturalista americano, che nel 1791 pubblicò l’opera: Travels through North and South Carolina , contenente molte scoperte ornitologiche. UCCELLI ITALIANI 223 302. Bartramia longicauda. Piro-PIRO CODA LUNGA. Tringa longicauda, Bechstein, Kurze Uebers. aller bek. Vogel, p. 453 (1811). Actiturus longicaudus, Salvad., p. 216; Gigl., El. p. 120, n. 408; Dress., VII, p. 118, pl. 562. Bartramia longicauda, Savi, O. I. II, p. 342, Gigl., Avif. n. 384. Longicauda = lunga coda; da longus + cauda. Accidentale; è stato preso due volte in Italia, nell'ottobre del 1859 in Liguria ed il 17 novembre 1865 in Malta. Si conoscono altre catture in Europa. Abita l'America settentrionale, emigra d'inverno fin nel Brasile. Genere TRINGOIDES, Bonaparte, Sagg. Distr. Metod. An. Vert. p. 58 (1831). Tipo: Tringa hypoleucos, Linn. Tringoides, parola ibrida, composta di tringa ed eTtòog = forma, aspetto 303. Tringoides hypoleucus. Piro-PIRO PICCOLO. Tringa Hypoleucos, Linneus, S. N. I, p. 250, n. 14 (1766). Totanus hypoleucos, Sav, II, p. 275; Dress., VIII, p. 127, pl. 563. Actitis hypoleucus, Bp., p. 15. Actitis hypoleucos, Beit., tav. 89; Savi, O. I. II, p. 343. Actites hypoleucus, Salvad., p. 216; Gigl., El. p. 52, n. 172; _ 1d., Icon. tav. 291. Tringoides hypoleucus, Gig/., Icon. Sp. 291 (testo); Zd., Avif. n. 385. Piro-piro piccolo, Savi, II, p. 275. Hypoleucus = )n6Aevnog generalmente = bianchiccio, pallido (giacchè nel significato ordinario d76 in composizione vuol dire alquanto), qui invece sostanti- vamente = (l’uccello) bianco sotto. Il nome Hypoleucus fu dato a questo uccello dal Gesner. RR4 T. SALVADORI Uccello estivo comunissimo ed anche di passaggio; sverna nel Veneto, nelle parti centrali d’Italia, in Sicilia e forse anche in Sardegna. Trovasi non solo in Europa, ma anche in Africa, in Asia ed in Australia. [Tringoides macularius. Piro-piro maccuiaro, Tringa macularia, Linneus, S. N. I, p. 249, n. 7 (1766). Actites macularius , Salvad., p. 217. Actitis macularia, Savi, O. I. II, p. 345. Macularius = macchiato; da macula = macchia. Le pretese catture di esemplari di questa specie nel Veneto (Con- tarini) e nel Tirolo (Adéthammer) sembrano molto dubbiose. Abita l'America settentrionale, ed emigra d'inverno fin nel Brasile. | [Genere SYMPHEMIA , Rajfinesque, Journ. de Phys. VII, p. 418 (1819). Tipo: Scolopax semipalmatus, Gm. Symphemia, da aduypyjt = io parlo con, ovvero ad un tempo, alludendo al con- certo rumoroso degli uccelli congregati. Symphemia semipalmata. Sinremia. Scolopax semipalmatus, Gmelin, Syst. Nat. I, p. 659 n. 33 (1788). Symphemia semipalmata , Salvad., p. 218 (nota). Semipalmata = palmata per metà, da semi = metà, e palma = membrana in- terdigitale. Il Risso, e probabilmente sulla sua fede il Verany, asserirono che questa specie si trovi di passaggio nel Nizzardo,, ma senza dubbio questa asserzione è erronea, e forse derivò da inesatta determinazione di non sappiamo quale specie. | Genere HELODROMAS, Kaup, Natiirl. Syst. p. 144 (1829). Tipo: Tringa ochropus, Linn. Helodromas, = che corre nelle paludi, da €Aog = palude, e èpopadg = corridore. UCCELLI ITALIANI 25 304. Helodromas ochropus. Piro-PIRO CULBIANCO. Tringa Ocrophus (sic), Linneus, S. N. I, p. 250, n. 13 (1766). Totanus ochropus, Savi, II, p. 273; Bp., p. 15; Salvad., p. 218; pave ©. 1. -1Hp1936: Gigi. Hl. p: 52) nel d. Avit. n. 386; Dress., VIII, p. 135, pl. 564. Piro-piro culbianco, Savi, II, p. 273. Ochropus = piede ocraceo, da ®ypòg = giallo pallido, e todg = piede; nome dato dal Gesner a diverse specie di uccelli di ripa. Trovasi d'inverno, ma in maggior numero nei tempi del passo, che comincia nell’ agosto; esso sta solitario e non è mai molto abbondante. Il Savi dice che un gran numero nidifica in To- scana; ma la descrizione che egli dà del nido e delle uova, tolta, a quel che pare, parola per parola dal Temminck, non si accorda colle osservazioni recenti, secondo le quali questo uccello, nidificherebbe soltanto sugli alberi, o meglio deporrebbe le uova nei nidi abbandonati da altri uccelli sugli alberi, e non sulla sabbia e sull’erba, come afferma il Savi, copiando il Temminck, per cui le sue asserzioni sono certamente erronee. Si noti inoltre che questo uccello nidifica in regioni più settentrionali. Non saprei quindi accordarmi col Giglioli, il quale afferma che esso nidifica certamente in Italia. Abita la regione paleartica ; emigra d'inverno recandosi nell'Africa e fin nell’ India. Genere TOTANUS, Bechstein, Orn. Taschenb. II, p. 284 (1803). Tipo: Scolopax calidris, Linn. Totanus, che il Gesner rese latino dal veneto Totano. Derivazione ignota; forse nome onomatopeico, come Tutu, Chio-chio, ecc. 305. Totanus glareola. Piro-PIRO BOScHERECCIO. Tringla Glareola, Gmelin, Syst. Nat. I, p. 677, n. 21 (1788). Totanus glareola, Savi, II, p. 277; Bp., p. 15; Salvad., p. 219; Ann. del Mus. Civ. di St. Nat. Serie 2.4, Vol. Ilf. (6 Dicembre 1886) 15 226 T. SALVADORI Savi, O. I. IL, p. 335; Gigl.. El. p. 69, n. 2605, Id., Avif. n. 387; Dress., VIII, p. 143, pl. 565. Piro-piro boschereccio , Savi, II, p. 277. Glareola = l'uccello della ghiaja, diminutivo di glarea = ghiaja, per frequen- tare luoghi ghiajosi (cf. Klein, Hist. Av. Prodr. p. 100, 1750). Quel nome ebbe signi- ficato molto esteso, essendo state comprese col medesimo la massima parte delle Limicolae; usato anche dal Linneo (S. N. I, p. 250, n. 13, 8). Di passaggio, abbondantissimo in primavera, meno copioso in autunno; non è probabile che nidifichi nell’ Italia; qualcuno po- trebbe svernare in Sardegna ed in Sicilia. Abita tutta la regione paleartica; nidifica nelle regioni settentrionali; d'inverno emigra fin nell'Africa meridionale e nell’ India. 306. Totanus fuscus. ToTANo MORO. Scolopax fusca, Linneus, S. N. I, p. 243, n. 5 (1766). Totanus fuscus, Savi, II, p. 269; Bp., p. 15; Salvad., p. 219; Save Oo TL 01; p.13295 dGigl El. p: 076, n 2975 1d, At: N80 5 (Dress, VIII, Tp. 165: pl. 667, £ 12056800082; SOOM wk, Chio-chiò, Save, II, p. 269. Fuscus = scuro. Uccello di passaggio, ma anche invernale nel Veneto, ove è talora abbondante, in Sardegna e forse anche in Sicilia ed in tutta l'Italia meridionale; non è probabile che nidifichi nel Ve- neto, come hanno asserito il Contarini ed il Nardo. Abita la regione paleartica; nidifica entro il cerchio artico, dalla Lapponia fino allo stretto di Behring; emigra d'inverno nell'Asia meri- dionale e nell'Africa. 307. Totanus calidris. PETTEGOLA. Scolopax Calidris, Linneus, S. N. I, p. 245, n. 11 (1766). Totanus calidris, Savi, II, p. 271; Bp., p. 15; Salvad., p. 220; Savi; O, I. Il, p. 331; Gigi, El. p. 58, n. (174; Id. Avit. nm: (389 so Wess VOL op. loro pl 961068 569, f. 2. Pettegola, Saw, II, p. 271. UCCELLI ITALIANI 227 Calidris = xd4Xtdprg 0 oxdALoptg, un uccello acquatico, macchiettato, in Aristo- tile. Vedi sp. 293. Uccello di passaggio ed invernale, ma anche nidificante nel Veneto. Abita la regione paleartica; emigra d'inverno fino al Capo di B. Speranza e nell'India. 308. Totanus stagnatilis. Piro-PIRO GAMBE LUNGHE. Totanus stagnatilis, Bechstein, Orn. Taschenb. p. 292, cum tabula (1803). Totanus stagnatilis, Savi, II, p. 278; Bp., p. 15; Salvad., p. 220; Savi, O. I. II, p. 333; Gigl., El. p. 89, n. 334; Id., Avif. 0-388; Dress., VII p. 151,-pl. 556. Piro-piro gambe lunghe, Savi, II, p. 278. Stagnatilis = che appartiene agli stagni = stagna, o che li frequenta. Di passaggio primaverile, piuttosto irregolare e non abbon- dante; anche nel Veneto ora compare soltanto in primavera (Ninni), secondo il Contarini vi s’ incontrava anche in autunno; ciò avviene in Malta; non pare ammissibile che sia comunissimo e molto meno che nidifichi in Sardegna. Abita |’ Europa e l'Asia e d'inverno emigra nell'Africa, nell’ India, nell'arcipelago Malese e fin nell’Australia; nidifica nell’ Europa orientale-meridionale, lungo il Danubio, e nella Siberia meridionale. 309. Totanus glottis. PANTANA. Totanus Glottis, Linneus, S. N. I, p. 245, n. 10 (1766). Totanus glottis, Savi, II, p. 267. Glottis chloropus, Bp., p. 15. Totanus canescens, Salvad., p. 221; Gigl., El. p. 58, n. 175; Dress., VIII, p. 173, pl. 570. Glottis natans, Savi, O. I. II, p. 327. Totanus nebularius , Gig/., Avif. n. 391. Pantana, Savi, II, p. 267. Glottis = yAwttls, nome di un uccello in Aristotile (H. A. VIII, 14. 16), forse il Torcicollo, da yAM®tt% = lingua, per causa della sua lingua protrattile; fu usato dal Gesner per indicare la Pantana, detta dai tedeschi Glutt (De Avib. p. 450); anche gli svedesi usano lo stesso nome (Linn., Faun. Svec. 171). 228 T. SALVADORI Uccello non molto abbondante e principalmente di passaggio ed anche invernale; trovasi talora anche di estate; dicesi che nidifichi qualche volta nel Veneto. Abita la regione paleartica , donde emigra nell'Africa, nell'Asia meridionale , nell'arcipelago Malese e fino nell’Australia; accidentale nell’ America. Genere TEREKIA, Bonaparte, Comp. List, p. 57 (1838). Tipo: Scolopax cinerea, Giild. Terekia, reso latino dal nome del fiume Tevek, che sbocca nel Mar Caspio, ove la Scolopax cinerea fu scoperta. 310. Terekia cinerea. TERECHIA. Scolopax cinerea, Gildenstidt, Nov. Comm. Petrop. XIX, p. 473, tab. XIX (1774). Terekia cinerea, Salvad., p. 221; Savi, O. I. II, p. 353; Gigl., A vif. in, 3925 Dress; VILL, p: 195; spl: O72. Cinerea = cenerina. Accidentale: tre esemplari furono presi il 9 maggio 1869 presso Pisa (Saw); una femmina, uccisa presso Barletta il 20 novembre 1876, è nel Museo di Firenze (Géglioli); un maschio fu ucciso nell'agosto 1878 nel territorio di Bari (De Romita, Avzf. Pugl., p. 80), e finalmente ai primi di maggio 1883 fu presa una femmina nelle vicinanze di Massacciuccoli. Abita la Russia settentrionale e la Siberia; emigra d'inverno nell'Asia meridio- nale, nell’ arcipelago Malese, nell’Australia ed in Africa. Genere LIMOSA, Brisson, Ornith. V, p. 262 (1760). Tipo: Scolopax limosa, Linn. Limosa, secondo il Gesner, sarebbe il nome veneto della Pittima; da limus = fango, perchè frequenta i luoghi fangosi. 341. Limosa belgica. PrrTIMA Scolopax Limosa, Linneus, S. N. I, p. 245, n. 13 (1766). Scolopax belgica, Gmelin, Syst. Nat. I, p. 663, n. 39 (1788). Limosa melanura, Savi, II, p. 301; Gigl., Avif. n. 393. UCCELLI ITALIANI 229 Limosa aegocephala, Bp., p. 15; Salvad., p. 222; Savi, O. I. II, p. 350; Gigl., El. p. 76, n. 298; Dress., VII, p. 211, DIO E]. Pittima reale, Savz, II, p. 301. Belgica = del Belgio. Di passaggio in primavera ed in autunno; si è detto che qualcuna sverni nel Veneto (Giglol), ma il Ninni non fa men- zione di ciò; neppure sembra che sverni nell'Italia meridionale ed in Sicilia. Nidifica nell’ Europa settentrionale e nella Siberia occidentale; emigra d'inverno fin nell’ India e nell'Africa set- tentrionale. 312. Limosa iapponica. PITTIMA MINORE. Limosa lapponica, Linneus, S. N. I, p. 246, n. 15 (1766). Limosa rufa, Savi, II, p. 289; Bp., p. 15; Salvad., p. 223; Sco O. 1. Ul, p.7347 3. (Gigli, (MEL: p.189, n.335; Id. Aviat. n. 394. Limosa lapponica, Dress., VIII, p. 203, pl. 573, f. 1, 2, 574, fig. 2. Pittima piccola, Sav, II, p. 289. Lapponica = della Lapponia. Di passaggio, ma non tutti gli anni, e sempre scarsa; tuttavia è stata presa in ogni parte d’Italia, tranne la Sardegna. Abita la regione paleartica, nidifica nella Lapponia e nella Siberia, ed emigra al Sud fin nell’ India e nell'Africa. Genere NUMENIUS, Brisson, Ornith. V, p. 311 (1760). Tipo: Scolopax arquata, Linn. Numenius = vovp')viog, specie di Chiwrlo in Diogene Laerzio, IX, 114 (circa A. D. 200); da véog = nuovo, e }7vy= luna; fu così denominato per causa del becco fatto a mezza luna. 313. Numenius arquata. CHIURLO MAGGIORE. Scolopax Arquata, Linneus, S. N. I, p. 242, n. 3 (1766). Numenius arquata, Savi, II, p. 320; Salvad., p. 223; Savi, O. Tey pi 306 5 Gil, (El poet n. 299; id. .-Avitsn.1 399. 230 T. SALVADORI Numenius arcuata, Bp., p. 15. Numenius arquatus, Dress., VIII, p. 248, pl. 578. Chiurlo maggiore, Sav, II, p. 320. Arquata, secondo lo Schlegel (Mus. P. B. Scolopaces, p. 86) , sarebbe il nome usato dagli antichi romani pel Chiurlo, ma questa asserzione non sembra esatta giacchè dice il Gesner che esso fu creato da lui volendo render latino il nome ve- neto Arcasa, che allude all’essere il becco del Chiurlo piegato ad arco, arcus; « a rostro instar arcus inflexo ». Uccello di passaggio, ed anche invernale; nel Veneto si trova anche d’ estate, ma non vi nidifica (Ninnz). Abita la regione paleartica ; nidifica nell’ Europa centrale e settentrionale, nella Russia meridionale e nella Siberia centrale. Sverna nell’ Europa meridionale e nell’ Africa. 314. Numenius tenuirostris CHIURLOTTELLO. Numenius tenuirostris, Viezllot, Nouv. Dict. d’ Hist. Nat. Vill, ps 302 (1817). Numenius tenuirostris, Sav, II, p. 324, con fig.; Bp., Faun. Ital., Ucc. tav. 42; Introd. p. 15; Salvad., p. 224; Savi, ©; 1.0, p. 359; Gigi Hl. p. 77, mn. 300; id. Avit. m400, Dress., VIII, p. 287, pl. 577. Chiurlottello , Savi, II, p. 324. Tenuirostris = con becco sottile, da tenue + rostrum. Di passaggio non costante nell’ Italia centrale e meridionale ed anche invernale; è stato detto che nidifichi talora in Sicilia. Abita l’ Europa meridionale e l’Africa settentrionale; pare che nidifichi nella Spagna, nelle isole Baleari, nell’ Egitto, nella Grecia e nelle steppe di Orenburg nella Russia meridionale. 315. Numenius phaeopus. CHIURLO PICCOLO. Scolopax Phaeopus, Linneus, S. N. I, p. 248, n. 4 (1766). Numenius phaeopus, Savi, II, p. 322; Bp., p. 15; Salvad., pii2za Sav, Ole I, p.i958: 09 ELE pieno Id.,. Avif. n. 401; Dress., VIII, p. 227, pl. 576. Chiurlo piccolo, Savi, II, p. 322. UCCELLI ITALIANI 231 Phaeopus, nome creato dal Gesner per questo uccello; da patòg = scuro, nericcio, e toùg = piede. Uccello di passaggio ed anche invernale nell’Italia centrale e meridionale. Nidifica nelle regioni artiche d’ Europa e della Si- beria occidentale ; sverna nell’ Europa meridionale e nell’ Africa. Genere SCOLOPAX, Linneus, S. N. I, p. 242 (1766). Tipo: Scolopax rusticola, Linn. Scolopax = oxoXéraE, la Beccaccia in Aristotile; probabilmente da oxdAop = qualunque cosa puntuta, specialmente: palo aguzzato, piuolo, ed affine a oxaAAwW = io raschio, zappo. Ma forse anche nome straniero, giacché s'incontrano altre forme, cxoA@rat ed doxaAwrag (Wharton). 316. Scolopax rusticula. Beccaccia. Scolopax Rusticola (sic), Linneus, S. N. I, p. 243, n. 6. (1766). Rusticola vulgaris, Savi, Il, p. 304; Zd., O. I. II, p. 380. Scolopax rusticola, Bp., p. 14; Salvad., p. 226; Gigl., Icon. Sp. 304; Jd., El. p. 53, n. 176; Dress., VII, p. 615, pl. 540. Scolopax rusticula, Gigl., Avif. n. 395. Beccaccia , Savi, II, p. 304. Rusticula, nome della Beccaccia in Plinio (H. N. X, 38. 54) ed anche nel Gesner , nell’Aldrovandi, ecc.; rusticulus = contadinello, in Cicerone (Sest. 38, 82); dimi- nutivo di rusticus = spettante alla campagna, rus. Evidentemente il Linneo errò, od intese male la parola, scrivendo Rusticola; cf. H. T. Wharton, Ibis, 1879, p. 453. Uccello principalmente invernale e di passaggio; invernale nell'Italia centrale e meridionale e nelle isole del Mediterraneo; di passaggio nell’ Italia superiore, ove, come pure nell’ Italia centrale, qualche coppia nidifica. Abita ia regione paleartica; d'inverno emigra fino nell’ India. Genere GALLINAGO, Leach, Syst. Cat. Mamm. & Birds in Brit. Mus. p. 31 (1816). Tipo: Scolopax gallinago, Linn. Gallinago, nome col quale il Gaza tradusse doxxAWrag (Ascalopas) di Aristotile; da gallina = gallina, femminino di un non esistente aggettivo *gallinus, da gallus = gallo. La terminazione è aggettivale, quasi da *gallinax, come virago da *viraz. 232 T. SALVADORI 317. Gallinago major. CroccoLoNE Scolopax major, Gmelin, Syst. Nat. I, p. 661, n. 36 (1788). Scolopax major, Savi, II, p. 309; Jd., O. I. II, p. 383. Gallinago major, Bp., p. 14; Salvad., p. 227; Gigl., El. p. 80, n. 306; Id., Icon. Sp. 305; Jd., Avif. n. 396; Dress., VII, p. 631, pl. 541. Croccolone, Savi, II, p. 309. Major = maggiore; comparativo di magnus = grande. Uccello esclusivamente di passaggio, discretamente abbondante in primavera, nell’ aprile e nel maggio, scarso in autunno, nel- l'ottobre e nel novembre. Il Ninni crede che abbia nidificato una volta nel Veneto (Mat. per una Faun. Ven. sp. 222, p. 188). Abita d’ estate la regione paleartica, dalla Scandinavia fino alla valle del Yenisey; sverna nell'Africa fino al Natal. 318. Gallinago ceelestis. Beccaccino. Scolopax Gallinago, Linneus, S. N. I, p. 244, n. 7 (1766). Scolopax caelestis, J. S. T. Frenzel, Beschreib. der Vég. u. ihrer Hier in d. Geg. v. Wittenberg, p. 58 (1801). Scolopax gallinago, Savi, II, p. 312, con fig.; Id., O. I. II, p. 386. Scolopax Brehmn, Savi, II, p. 315. Gallinago scolopacinus, Bp., p. 14; Salvad., p. 227; Gigl., El. Poo, Del 1 ic Gallinago Brehmi, Bp., Faun. Ital. Ucc. tav. 43; Intr. p. 14. Gallinago caelestis, Dress., VII, p. 641, pl. 542, 543; Gigl., Avif. n.397. Beccaccino reale, Savi, II, p. 312. Caelestis = celeste, da caelum, cielo. Il Beccaccino fu chiamato dai vecchi autori Capella caelestis (in tedesco Himmelsziege), per la sua voce che durante la sta- gione della cova imita quella di una capretta (capella), (vedi Klein, Hist. Av. Prodr. p- 100, 1750). Uccello principalmente di passaggio, nell’Italia centrale e me- ridionale anche invernale; qualche coppia nidifica nel Veneto, e forse altrove nell'Italia superiore. Abita la regione paleartica ; emigra d'inverno fin nell’ India e nell'Africa settentrionale. UCCELLI ITALIANI 233 [La Gallinago Sabinei, Vigors, non è altro che un melanismo della specie presente. | Genere LIMNOCRYPTES, Kaup, Natùrl. Syst. p. 118 (1829). Tipo: Scolopax gallinula , Linn. Limnocryptes = che si nasconde nei laghi; da Atinyy = lago, e xpùrto = io nascondo. 319. Limnocryptes gallinula. FruLLINO. Scolopax Gallinula, Linneus, S. N. I, p. 244, n. 8 (1766). Scolopax gallinula, Sav’, II, p. 317; Zd., O. I. II, p. 389. Gallinago gallinula, Bp., p. 14; Salvad., p. 228; Gigl., El. p. 53, n. 178; Id., Icon. Sp. 308; Jd., Avif. n. 398; Dress., VII, p. 653, pl. 544. Frullino, Savi, II, p. 317. Gallinula, diminutivo di gallina = gallina. Cf. Gallinago. Uccello di passaggio ed invernale; arriva in settembre e parte in aprile ed in maggio; è stato detto che abbia nidificato nel Tirolo e nel Veneto, ma tale cosa sembra improbabile e merita conferma, giacchè il Frullino suole nidificare nelle latitudini più settentrionali dell’ Europa e dell'Asia. Emigra nell’ inverno fin nell’India e nell'Africa settentrionale. Sottordine FULICARIAE. Famiglia RALLIDAE. Genere RALLUS, Linneus, S. N. I, p. 261 (1766). Tipo: Rallus aquaticus, Linn. Rallus, nome della Sciabica o Gallinella d’ acqua nel Gesner; forma resa latina dal nome francese Rdle (scritto Rasle in Bélon, 1555), inglese Rail, olandese Ral. 320. Rallus aquaticus. PoRcIGLIONE. Rallus aquaticus, Linneus, S. N. I, p. 262, n. 2 (1766). Rallus aquaticus, Savi, II, p., 371; Bp., p. 15; Salvad., p. 229; Savi, O. I. II, p. 408; Gigi, El. p. 49, n. 157; Jd., Avif. n. 336; Dress., VII, p. 257, pl. 495. Gallinella, Savi, II, p. 371. 234 T. SALVADORI Aquaticus = che vive nell’ acqua, o presso l’acqua, aqua. Stazionario, ma più copioso durante i tempi del passo; nel- l’Italia superiore comune durante l'estate. Abita la regione paleartica. Genere CREX, Bechstein, Ornith. Taschenb. II, p. 336 (1803). Tipo: Rallus crex, Linn. Crex = xpét, forse il Re di quaglie nel greco classico : trovasi anche in Aristo- tile (H. A. IX, 2. 6); cf. xpéx%w = io batto in modo da produrre suono. 321. Crex pratensis. RE DI QUAGLIE. Rallus Crex, Linneus, S. N. I, p. 261, n. 1 (1766). Crex pratensis, Bechstein, Ornith. Taschenb. II, p. 337 (1803). Rallus crex, Savi, II, p. 374. Ortygometra crex, Bp., p. 15; Savi, O. I. II, p. 374. Crex pratensis, Salvad., p. 229; Gigl., El. p. 50, n. 158; Id., Avif. n. 340; Dress., VII, p. 291, pl. 499. Re di quaglie, Savi, II, p. 374. Pratensis = che sì trova nei prati, prata. Uccello principalmente di passaggio, invernale nelle parti meridionali, in Sardegna ed in Sicilia, e qualcuno anche nelle parti centrali e settentrionali, ove non pochi nidificano. Abita la regione paleartica occidentale, l'Asia fino all’ India e tutta l'Africa d’ inverno. Genere PORZANA, Vieillot, Analyse, p. 61 (1816). Tipo: Rallus porzana, Linn. Porzana, nome mantovano del Porciglione, menzionato per la prima volta dal- l’Aldrovandi (Orn. III, p. 465), dal quale fu tolto dal Linneo per indicare il Voltolino, dall’Aldrovandi detto Porzana minor. 322. Porzana fulicula. VoLTtoLINO. Rallus Porzana, Linneus, S. N. I, p. 262, n. 3 (1766). Railus fulicula, Scopoli, Ann. I. Hist. Nat. p. 108 (1769). Rallus porzana, Savi, II, p. 371. UCCELLI ITALIANI 235 Porzana maruetta, Bp., p. 15; Bett., tav. 83; Savi, O. I. II, p. 413; Dress., VII, p. 267, pl. 496. Ortygometra porzana, Salvad., p. 230; Gigl., El. p. 68, n. 255; Id., Avif, n» 337. Voltolino, Savi, Il, p. 371. Fulicula, diminutivo di fulica = folaga. Uccello estivo, ma più abbondante nei tempi del passo. Abita la regione paleartica; verso Oriente si estende fino nel Yarkand; sverna nell’ India e nell'Africa settentrionale. 323. Porzana Bailloni. SCHIRIBILLA GRIGIATA. Rallus Bailloni, Viezllot, Nouv. Dict. d’ Hist. Nat. XXVII, p. 548 (1819). Rallus Baillonii, Savi, II, p. 380. Porzana pygmaea, Bp., p. 15. Ortygometra Bailloni, Salvad., p. 331; Gigl., El. p. 69, n. 256; Id., Avif. n. 338. Porzana Bailloni, Savi, O. I. II, p. 417; Dress., VII, p. 275, pl. 497. Schiribilla grigiata, Savi, II, p. 380. Bailloni, in onore di Louis Antoine Francois Baillon di Abbeville, che mori verso il 1855. Egli primo trovò questa specie nella Piccardia, e comunicò al Vieillot le sue osservazioni intorno alle abitudini della medesima. Arriva in marzo ed in aprile e parte in ottobre; nidifica nel- l’Italia centrale e superiore, ma non è abbondante. Abita I’ Eu- ropa centrale e meridionale, l’Asia e 1’ Africa. 324. Porzana parva. ScHIRIBILLA. Rallus parvus, Scopoli, Ann. I. Hist. Nat. p. 108 (1769). Rallus pusillus, Savi, II, p. 379. Porzana minuta, Bp., p. 15; Savi, O. I. II, p. 416. Ortygometra minuta, Salvad., p. 331. Porzana parva, Dress., VII, p. 283, pl. 498. Ortygometra parva, G49/, El. p. 69, n. 257; Id., Avif. n. 339 Schiribilla, Savi, Il, p. 379. 236 T. SALVADORI Parva = piccola. Uccello estivo; arriva in marzo ed in aprile in gran quantita, pochi individui ripassano in ottobre; nidifica nell’ Italia supe- riore. Abita la regione paleartica, verso oriente fin nell’ India settentrionale; trovasi anche nell’ Africa settentrionale. Genere GALLINULA, Brisson, Ornith. VI, p. 2 (1760). Tipo: Fulica chloropus, Linn. Gallinula, diminutivo di gallina = gallina. Cf. Gallinago. Quel nome fu adope- rato dal Gesner per tradurre l’ italiano Gallinella. 325. Gallinula chloropus. GAULINELLA D’ACQUA. Fulica chloropus, Linneus, S. N. I, p. 258, n. 4 (1766). Rallus chloropus, Say, II, p. 382, con fig. Gallinula chloropus, Bp., p. 15; Bett., tav. 96; Salvad., p. 232; Savi, O. I. Il, p. 419; Gigi., El. p. 50, n. 159; Jd., Avif. n. 341; Dress., VII, p. 313, pl. 503. Sciabica, Savi, II, p. 382. Chloropus = coi piedi verdi, da YAmpòg + og. Chloropus major fu detta dall’Aldrovandi (Or. III, p. 449) la Gallinella d’ acqua. Comune e stazionaria, ma più abbondante nei tempi del passo, e nell’ estate. Abita oltre l’ Europa, anche l'Asia e l'Africa. Genere JONOCICCA, Salvadori, (4) Ms. Tipo: Porphyrio Alleni, Thoms. Jonocicca = gallo violetto, da tov = viola, e x{xxx = gallo. 326. Jonocicca Alleni. PoLLO SULTANO DELL’ALLEN. Porphyrio Alleni, Yhomson, Ann. and Mag. Nat. Hist. X, p. 204 (1842). Hydrornia alleni, Salvad., p.233; Gigl., Icon. Sp. 816; /d., El. p. 115, n. 396; Id., Avif. n. 342. (1) Hydrornia, Hartl. 1857 (nec Hydrornis, Blyth, 1843). UCCELLI ITALIANI 237 Porphyrio-Gallinula Alleni, Savi, O. I. II, p. 422. Porphyrio alleni, Dress., VII, p. 307, pl. 502. Alleni, in onore di W. Allen, viaggiatore inglese, che scoprì questa specie durante la sua esplorazione del fiume Niger nell’Africa occidentale. Accidentale; tre esemplari sono stati presi in Italia: due presso Lucca, uno giovane nell’ autunno del 1857, che si con- serva nel Museo di Pisa, e |’ altro quasi adulto il 20 dicembre 1874; il terzo esemplare, anch’ esso quasi adulto, fu colto presso Pachino in Sicilia il 17 dicembre 1881. Gli ultimi due si con- servano nel Museo di Firenze. Si conosce un quarto esemplare europeo, preso in Spagna. Questa specie abita 1’ Africa. Genere PORPHYRIO, Brisson, Orn. V, p. 522 (1760). Tipo: Fulica porphyrio, Linn. Porphyrio = noppvplwy, un uccello acquatico di color purpureo, noto ai greci e menzionato da Aristotile; da moppipa = porpora. 327. Porphyrio caeruleus. PoLLo suLTANO. Fulica Porphyrio, part., Linneus, S. N. I, p. 258, n.5 (1766). Fulica caerulea, Vandelli, Flor. et Faun. Lusit. Spec. (Mem. de Acad. Real das Sci. Lisboa, I, p. 37, 1797). Porphyrio hyacinthinus, part., Savi, II, p. 369. Porphyrio antiquorum, Bp., Faun. Ital., Ucc. tav. 44; Introd. p. 15; Salvad., p. 234. Porphyrio caesius, part., Savz, O. I. II, p. 425. Porphyrio veterum, Dress., VII, p. 299, pl. 500. Porphyrio caeruleus, Gig/., El. p. 50, n. 160; Zd., Avif. n. 343 Pollo sultano, Savi, II, p. 269. Caeruleus = ceruleo, nel latino classico. Stazionario in Sicilia e forse anche in Sardegna, ove tuttavia in alcuni anni è più comune che non in altri; si trova anche nel lago di Lesina (Gvgliolé); accidentalmente è comparso nel Nizzardo, in Liguria, in Toscana e nelle Marche presso An- cona. Abita le regioni intorno al Mediterraneo, e cioè, oltre la 238 T. SALVADORI Sardegna e la Sicilia, l’Africa settentrionale (Algeria e Marocco), la Spagna ed il Portogallo. 328. Porphyrio smaragdonotus. PoLLo SULTANO DAL DORSO VERDE. Fulica Porphyrio, part., Linneus, S. N. I, p. 258, n. 5 (1766). Porphyrio smaragnotus (sic), Temminek, Man. d'Orn. II, p. 700 (1820). Porphyrio hyacinthinus , Savi (partim), II, p. 369. Porphyrio smaragnotus, Salvad., p. 284; Dress., VII, p. 303 pl. 501. Porphyrio caesius, Savi (partim), O. I. II, p. 425. Porphyrio smaragdonotus, Gig/., El. p. 116, n. 397; Id., Avif. n. 334, Smaragdonotus = col dorso colore smeraldo; da cuapaydog = smeraldo, e vOTOY = dorso. Accidentale; è stato trovato in Sardegna dal Prunner, in Sicilia (Museo Zoologico di Napoli e di Firenze) e forse anche in Toscana, giacchè l’ esemplare preso nell’ inverno del 1827 presso la regia Villa di Coltano viene descritto dal Savi col dorso turchino-verde, per cui sembra che appartenga a questa specie, che è comune nell'Africa, dall’ Egitto fino al Capo di Buona Speranza, ed in Madagascar. Genere FULICA, Linneus, Syst. Nat. I, p. 257 (1766). Tipo: Fulica atra, Linn. Fulica = folaga, nel latino classico. In Cicerone s'incontra un’altra forma, fuliz, genit. fulicis. Affine a pxd-xxpòs = con testa calva, ma forse dal radicale di /w- ligo = fuliggine. 329. Fulica atra. FoLAGA. Fulica atra, Linneus, S. N. 1, p. 257, n. 2 (1766). Fulica atra, Savi, III, p. 5, con figura; Bp., p. 15; Bett., tav. 74; Salvad., p. 236; Savi, O. I. II, p. 400, con figura; UCCELLI ITALIANI 239 Gigl., El. p. 50, n. 161; Zd., Avif. n. 345; Dress., VIT, p. 327, pl. 504, f. 2. Folaga, Savi, III, p. 5. Atra = nera, Trovasi tutto l’anno, ma più abbondantemente in inverno, giacchè molte arrivano nel tardo autunno e ripartono in prima- vera. Abita la regione paleartica e la porzione continentale della regione orientale; in inverno è comune nell’ Egitto, verso mezzodì fino nel Kordofan. 330. Fulica cristata. FOLAGA CRESTATA. Fulica cristata, Gmelin, Syst. Nat. I, p. 304, n. 25 (1788). Fulica cristata, Bp., pp. 3, 15; Salvad., p. 237; Savi, O. I. II, p. 405; Gigl., El. p. 50, n. 162; /d., Avif. n. 346; Dress., MU p.-323, pl..504,-f: 1. Cristata = fornita di cresta, crista. Non rara in taluni anni in Sardegna, ove pare che abbia nidi- ficato, ed in Sicilia; accidentalmente è stata trovata in Liguria, in Toscana ed anche in Malta; trovasi inoltre fuori d’ Italia nella Spagna, nel Portogallo e nelle isole Baleari. Abita l'Africa. Sottordine ALECTORIDES. Famiglia GRUIDAE. Genere GRUS, Pallas, Misc. Zool. p. 66 (1766). Tipo: Ardea grus, Linn. Grus = gru, nel latino classico; affine a yépuvog = gru, a gallus, a garrio = io garrisco, ecc. 331. Grus communis. Gru. Ardea Grus, Linneus, S. N. I, p. 234, n. 4 (1766). Grus communis, Bechstein, Vig. Deutschl. III, p. 60 (1793). Grus cinerea, Savi, II, p. 331; Bp., p. 16; Salvad., p. 238; Savi, O. I. II, p. 434. 240 T. SALVADORI Grus communis, Dress., VII, p. 337, pl. 505; Gigl., El. p. 50, n. 163: Ja. Avil. n°347 Grue, Savi, II, p. 331. Communis = comune. Uccello principalmente di passaggio; nidifica nelle paludi di Caorle nel Veneto; qualcuna sverna nelle Maremme. Abita la regione paleartica, d’inverno si trova nell’ India e nell’ Africa fino nello Scioa (Salvadori). Genere ANTHROPOIDES, Vieillot, Nouv. Dict. H. N. II, p. 163 (1816). Tipo: Ardea virgo, Linn. Anthropoides = &vOpwmnoetdy¢, che ha forma d’uomo; da &vOpwmo0¢g = uomo, ed elèog = forma; trovasi in Ateneo; nome dato dai greci alla Damigella di Numidia per causa della sua propensione ad imitare gli atti umani; dice Senofonte, che i cacciatori per impadronirsene si strofinavano gli occhi in loro presenza con acqua contenuta entro vasì che asportavano, mentre ne lasciavano altri pieni di vischio, col quale questi uccelli, quando cercavano di imitare quello che avevano veduto fare, invischiavano i loro occhi ed i loro piedi (Vedi Mem. Ac. Roy. des Sc. Ill, pt. sec. p. 3). 352. Anthropoides virgo. DamicELLa DI NUMIDIA. Ardea Virgo, Linneus, S. N. I, p. 234, n. 2 (1766). Grus virgo, Savi, II, p. 334; Dress., VII, p. 353, pl. 506. Anthropoides virgo, Bp., p. 16; Saivad., p. 238; Savi, O. I. II, p. 486; Gigl., El. p. 113, n. 398; Id., Avif. n. 348. Damigella di Numidia, Savi, II, p. 384. Virgo = vergine, o fanciulla, nome dato a questo uccello dall’ Edwards pel suo aspetto elegante e per la sua propensione a ballare. Diverse catture di questa specie fatte in Italia sono registrate dai vari autori (Toscana, Veneto, Napoletano, Sicilia e Malta). Il Michahelles (4sîs, 1830, p. 815) scrive che un individuo fu ucciso in Piemonte nel novembre del 1802. Abita l’ Europa me- ridionale e gran parte dell'Asia e dell’Africa. UCCELLI ITALIANI 241 [Genere BALEARICA, Brisson, Ornith. V, p. 511 (1760). Tipo: Ardea pavonina, Linn. Balearica = (l’uccello) delle isole baleariche. Plinio (N. H. XI, 37) menzionò già la Grus Balearica. Balearica pavonina. Gru pavonina. Ardea pavonina, Linneus, S. N. I, p. 233, n. 1 (1766). Balearica pavonina, Bp., p. 16; Salvad., p. 239; Savi, O. I. II, p. 439. Pavonina = somigliante ad un pavone, pavo, tawes. Secondo lo Swainson (Class. of Birds, II, p. 173) questa specie non sarebbe rara nella piccola isola di Lampedusa, donde egli, mentre era in Malta, ne avrebbe avuti alcuni individui. Il Ma- lherbe (Faun. Orn. de la Sicil. p. 168) menziona questa specie come di passaggio accidentale sulle coste meridionali ed occiden- tali della Sicilia, la quale cosa non è stata confermata da altri. Il Savi afferma erroneamente avere il Wright asserito che questo uccello sia capitato nell'isola di Malta, mentre questi (bis, 1864, p. 142) dice che dagli autori è stata citata la sua cattura in Malta, ma che egli non ha potuto confermare tale asserzione. Abita l'Africa al nord dell’ Equatore, ed è cosa dubbia se la Gru pavonina sia mai giunta in Enropa.] Sottordine HERODIONES. Famiglia ARDEIDAE. Genere ARDEA, Linneus, S. N. I, p. 233 (1760). Tipo: Ardea cinerea, Linn. Ardea = airone, in Virgilio (Georg. I, p. 364); connesso col nome classico greco Epwdtòg, la cui supposta forma primitiva, gwètég, incontrasi in Ipponace (circa 546 A. C.) (Wharton). 333. Ardea cinerea. AIRONE CENERINO. Ardea cinerea, Linneus, S. N. I, p. 236, n. 11 (1766). Ardea cinerea, Savi, ll, p. 343; Bp., p. 16; Salvad., p. 239 ; Ann. del Mus. Civ. di St. Nat. Serie 2.4, Vol. III. (6 Dicembre 1886) 16 242 T. SALVADORI Savi, O. I. II, p. 443; Gigl., El. p. 42, n. 130; IJd., Icon. Sp. 323; Jd., Avif. n. 268; Dress., VI, p. 207, pl. 395. Nonna, Savi, II, p. 343. Cinerea = color di cenere, cinis. Comune e stazionario, più abbondante nel tempo del passo. Si trova nelle regioni paleartica, etiopica, orientale ed australiana. 334. Ardea purpurea. AIRONE ROSSO. Ardea purpurea, Linneus, S. N. I, p. 236, n. 10 (1766). Ardea purpurea, Savi, II, p. 345; Bp., p. 16; Bett. tav. 39; Salvad., p. 240; Savi, O. I. II, p. 445; Gigi, El. p. 67, Ne CoO midn Aviles nee ia: Dress INIL parcl dap goo: Ranocchiaja, Savi, II, p. 345. Purpurea = purpurea. Comunissimo nei tempi del passo; molti nidificano. Vive nelle parti temperate e tropicali dell’ emisfero orientale. Genere HERODIAS, Boie, Isis, 1822, p. 559. Tipo: Ardea egretta, Gm. Herodias, nome adoperato anche da Linneo (Ardea Herodias, S. N. I, p. 237, n. 15) invece di Herodius od Erodius, forme latine, usate nella bassa latinità, del greco classico èpwdtég = airone, che trovasi anche in Aristotile (H. A. VIII, 3, 46); forse da Epwg = amore. 385. Herodias alba. AIRONE BIANCO. Ardea alba, Linneus, S. N. I, p. 239, n. 24 (1766). Ardea alba, Savi, II, p. 347; Dress., VI, p. 231, pl. 398. Heretta alba, Bp, p. 153 Salved..p.,.240; Seu, ORE p. 447; Gigi, El. p. 73, n. 273; Id., Icon. Sp. 325; Id., Avif, n. 270. Egretta orientalis, Bp., p. 15. Airone maggiore, Savi, II, p. 347. Alba = bianca. Uccello invernale ed abbastanza comune in Sardegna ed in Sicilia, di passaggio e poco abbondante nelle altre parti dell’ Italia. UCCELLI ITALIANI " 243 Vive nell'Europa meridionale-orientale, nell'Africa settentrionale e nell'Asia occidentale. | [ Herodias intermedia. Arrone Branco mMEzzANo. Ardea intermedia, Wagler, Isis, 1829, p. 659. Intermedia = intermedia, mezzana. Il Temminck (Man. d’Orn. IV, p. 375), menzionando questa specie col nome di Ardea egrettoides, disse di averne ricevuti due esemplari uccisi in Sicilia. Lo Schlegel (Faun. Jap., Aves, p. 115) fece notare come quella asserzione si fondasse sopra erronee indicazioni. | 336. Herodias garzetta. GARZETTA. Ardea Garzetta, Linneus, S. N. I, p. 237, n. 13 (1766). Ardea garzetta, Savi, II, p. 348; Dress., VI, p. 239, pl. 399. Egretta garzetta, Bp., p. 16; Salvad., p. 241; Savi, O. I. II, p. 449; Gigl., El. p. 42, n. 131; Id., Avif. n. 271. Airone minore, Savi, II, p. 348. Garzetta è il nome italiano, gia menzionato dal Gesner, e che si scrive anche Sgarzetta. Diminutivo di Garza, o Sgarza = Airone, in alcuni dialetti italiani. Uccello di passo od anche estivo, giacchè molte si fermano a nidificare; in Sardegna se ne vedono tutto l’anno. Abita |’ Eu- ropa meridionale, l'Africa, l’Asia e l'Australia. Genere BUBULCUS, Pucheran, fide Bonaparte, Consp. Gen. Av. II, p. 124 (1855). Tipo: Ardea bubulcus, Aud. Bubulcus = bifolco ; fu dato questo nome all’ airone guardabuoi per la sua abi- tudine di posarsi sul dorso dei buoi in Egitto, quasi ne facesse la guardia. 337. Bubulcus lucidus. AIRONE GUARDABUOI. Ardea lucida, Rafinesque, Caratteri, p. 3 (1810). Ardea bubulcus, Audouin, Expl. Somm. PI. Ois. de l’Egypte, I, p. 298 (1825). Ardea russata, Savz, II, p. 349. ìuphus russatus, Bp., p. 16. 244 T. SALVADORI Bubulcus ibis, Salvad., p. 242; Savi, O. I. II, p. 450; Gry, EE. p. 109, n. 385. Ardea bubulcus, Dress., VI, p. 245, pl. 400, f. 1. Bubulcus lucidus , Gigl., Avif. n. 272. Airone forestiero, Savi, II, p. 349. Lucida = lucida. Accidentale; è stato preso in Piemonte, nel Nizzardo, in Li- guria, presso Bari, in Sardegna, in Sicilia ed in Malta; abita l'Europa meridionale, l’Asia occidentale e l'Africa. [Bubulcus coromandus. GuarDABUOI INDIANO, Cancroma Coromanda, Boddaert, Tabl. d. Pl. Enl. p. 54 n. 910 (1783). Bubulcus coromandus, Gigl., Avif. n. 273. Coromandus = del Coromandel. Credo che la cattura (in Piemonte) dell’ esemplare menzionato dal Giglioli meriti conferma. Vive nell'Asia meridionale, nella Cina e nell’Arcipelago Malese; non è stato mai preso nell’ Europa.] Genere ARDEOLA , Boie, Isis, 1822, p. 559. Tipo: Ardea ralloides, Scop. Ardeola = piccolo Airone, trovasi in Plinio (N. H. X, 40) invece di Ardea. 338. Ardeola ralloides. ScARZA CIUFFETTO. Ardea ralloides, Scopoli, Ann. I. Hist. Nat. p. 88, n. 121 (1769). Ardea ralloides, Savi, II, p. 351; Dress., VI, p. 251, pl. 400, fie 2. Buphus ralloides, Bp., p. 16; Savi, O. I. II, p. 452. Ardeola ralloides, Salvad., p. 242; Gigl., El. p. 68, n. 251; Id., Avif. n. 274. Sgarza ciuffetto, Savi, II, p. 351. Ralloides = simile al porciglione, da ralius = porciglione, ed e/dog = aspetto, forma. UCCELLI ITALIANI 245 Uccello di passaggio, comune in. primavera, raro in autunno; forse nidifica in Piemonte. Abita l’ Europa meridionale e |’ Africa, ove sverna. Genere ARDETTA, G. R. Gray, List Gen. B., App. p. 13 (1842). Tipo: Ardea minuta, Linn. Ardetta, diminutivo di Ardea = Airone, analogamente all’ italiano Garzetta, ecc.; quel nome fu malamente coniato dal Gray, e non è parola italiana, come è stato asserito. 339. Ardetta minuta. l'ARABUSINO. Ardea minuta, Linneus, S. N. I, p. 240, n. 26 (1766). Ardea minuta, Savi, II, p. 358. Ardeola minuta, Bp., p. 16; Bett., tav. 3; Savi, O. I. II, p. 460. Ardetta minuta, Salvad., p. 243; Gigl., El. p. 68, n. 253; Id., Avif. n. 275; Dress., VI, p. 269, pl. 401. Nonnotto, Savi, II, p. 358. Minuta = piccola, da minuo = io diminuisco. Uccello estivo e comune; arriva in aprile e parte in autunno; sverna in Africa. Genere BOTAURUS, Stephens, in Shaw, Gen. Zool. XI, p. 592 (1819). Tipo: Ardea stellaris, Linn. Botaurus, od anche Butorius, come si trova nel Gesner, parole coniate probabil- mente rendendo latino il nome francese Boutor, o Butor = tarabuso; quindi Bo- taurus non deriverebbe da Bos + taurus, come sì è creduto, forse per la voce forte del Tarabuso, somigliante al muggito di un bue. 340. Botaurus stellaris. TARABUSO. Ardea stellaris, Linneus, S. N. I, p. 239, n. 21 (1766). Ardea stellaris, Savi, II, p. 355. Botaurus stellaris, Bp., p. 16; Salvad., p. 244; Savi, O. I. II, p. 455; Grgl., El. p. 42, n. 132; Id., Icon. Sp. 330; Id., Avif. n. 276; Dress., VI, p. 281, pl. 403. Tarabuso, Savi, II, p. 355. 246 T. SALVADORI Stellaris = stellato, segnato con stelle (stelle); traduzione fatta dal Gaza del nome Aristotelico &oteplag (H. A. IX, 1, 23) = tarabuso. Comune nei tempi del passo, nidificante nell’ Italia superiore, invernale nell'Italia centrale e meridionale ed anche in Sardegna ed in Sicilia. Vive nella regione paleartica, sverna nella regione etiopica e nell’ India. Genere NYCTICORAX, Stephens, in Shaw, Gen. Zool. XI, p. 608 (1819). Tipo: Ardea nycticorax, Linn. Nycticorax = voxtixopat, il Gufo comune in Aristotile, l’Assiolo nell’Antologia (XI, 186); ma letteralmente « Corvo notturno », da vié = notte, e x6paÈ = corvo. Fu applicato quel nome alla Nitticora dal Gesner, perchè presso Strasburgo era detta Nachtrab = corvo notturno. 341. Nycticorax griseus. NITTICORA. Ardea Nycticorax, Linneus, S. N. I, p. 235, n. 9 (1766). Ardea grisea, Linneus, S. N. I, p. 239, n. 22 (1766). Ardea nycticorax, Savi, II, p. 353, con fig. Nycticorax griseus, Bp., p. 16; Gigl., El. p. 42, n. 133; Id., Icon. Sp. 331; Id., Avif. n. 277; Dress., VI, p. 269, pl. 402. Nycticorax grisea, Salvad., p. 245. Nycticorax europaeus, Savi, O. I. II, p. 457. Nitticora , Savi, II, p. 353. Griseus = grigio, nel latino post-classico; forse preso dall’antico germanico gris; cf. grau Tedesco moderno, grey inglese, ravus latino (Wharton). Di passaggio regolare; nidificante in alcuni luoghi dell’Italia superiore; invernale in Sardegna e forse anche in Sicilia. Abita l'Europa meridionale, l'Africa e l’Asia meridionale. Famiglia CICONIIDAE. Genere CICONIA, Brisson, Ornith. V, p. 361 (1760). Tipo:-Ciconia alba, Bechst. Ciconia = cicogna, nel latino classico, connesso con cano = io canto, xbxvog = cigno, xXV&Y% = suono acuto, xévafog = schiamazzo, ecc. (Wharton). UCCELLI ITALIANI 247 342. Ciconia alba. CIcoGNA BIANCA. Ardea Ciconia, Linneus, S. N. I, p. 235, n. 7 (1766). Ciconia alba, Bechstein, Natùrg. Deutschl. III, p. 48 (1793). Ciconia alba, Savi, Il, p. 336; Bp., p. 16; Salvad., p. 245; Savi, O I. II, p. 462; Gigi, El. p. 79, n. 305; Id., Icon. Sp. 332; Id., Avif. n. 278; Dress., VI, p. 297, pl. 405. Cicogna bianca, Savi, II, p. 336. Alba = bianca. Di passo regolare, ma non molto abbondante; sembra che qualcuna sverni in Sicilia. Nidifica nelle parti centrali e meri- dionali della regione paleartica, fin nel Turkestan verso oriente; sverna nell'Asia meridionale e nell’ Africa. 343. Ciconia nigra. CICOGNA NERA. Ardea nigra, Linneus, S. N. I, p. 285, n. 8 (1766). Ciconia nigra, Savi, II, p. 338, con fig.; Bp., p. 16; Salvad., p. 246; Savi, O. I. II, p. 464; Gagi., El. p. 85, n. 322; Id., Avif. n. 279; Dress., VI, p. 309, pl. 406. Cicogna nera, Savi, II, p. 338. Nigra = nera. Di passaggio, ma rara. Trovasi in quasi tutta la regione pa- leartica, nell’ India e nell’ Africa. [Genere LEPTOPTILUS, Lesson, Tr. d’Orn. p. 583 (1831). Tipo: Ciconia capillata, Temm. Leptoptilus = piuma sottile, da Aemt6¢g = sottile, tenue, e mtlAoy = piuma, allu- dendo alle sottili piume del sottocoda. [Leptoptilus sp. Il Costa (Fauna del Regno di Napoli, Ucc. pt. I, p. 63, pt. II, p. 37) annovera la Ciconia marabou, e dice: « In aprile del 1855 ne fu ucciso un individuo sul nostro littorale presso Castel- volturno, il quale pervenne alle mani di un rozzo mercadante. 248 T. SALVADORI Le più belle penne pendenti del petto furono distrutte; e così malconcio fu preparato e poscia tenuto al libero ambiente..... ». Nella Fauna d'Italia, Uce. p. 246, io mi stetti pago a riferire le parole del Costa, senza annoverare il Marabou fra le specie tro- vate nell'Italia, sembrandomi che l’asserzione di un rozzo merca- dante non fosse sufficiente guarentigia, ed anche perchè quel tale esemplare avrebbe potuto essere stato portato nell’ Europa ; inoltre io avvertiva che se mai un individuo del genere Lepto- ptilus fosse potuto giungere nell’ Italia, avrebbe dovuto appartenere all’ africano Z. crumeniferus (Cuv.), anzichè all’ asiatico L. ar- gala (Lath.) (= marabou, Temm.); dalla descrizione del Costa era impossibile arguire a quale specie quell’ individuo apparte- nesse. Egli lo descrive di 7 piedi di altezza (!) e con lunghe piume sul petto, che i Marabou non hanno mai avuto in quella parte, ma soltanto sul sottocoda. ] Famiglia IBIDIDAE. Genere PLEGADIS, Kaup, Natùrl. Syst. p. 82 (1829). Tipo: Tantalus falcinellus, Linn. Plegadis, da TÀANY4E, gen. TANYXd0g = falce, da TANSIW = io colpisco; per causa del becco curvo a modo di falce. 344. Plegadis falcinellus. MIGNATTAJO. Tantalus Falcinellus, Linneus, S. N. I, p. 241, n. 2 (1766). Ibis falcinellus:; «Savi, IL (p.\ 327; «Bp., p:-16- Savi, OL IE p. 469. Plegadis falcinellus, Salvad., p. 247; Gigl., El. p. 68, n. 253; Ids, Avi 0292815 Dress., VI, p.‘335; pl409! Mignattajo, Savz, II, p. 327. Falcinellus = Falcinello, nome italiano, già menzionato dal Gesner; diminutivo di *falcinus, da fala = falce, per causa del becco curvo a modo di falce. Di passaggio regolare, più o meno abbondante ; qualcuno ni- difica in Sicilia. Vive nelle zone temperate e tropicali di ambedue gli emisferi. UCCELLI ITALIANI 249 Genere PLATALEA, Linneus, S. N. I, p. 231 (1766). Tipo: Platalea leucorodia, Linn. Platalea, nome, probabilmente del Pellicano, usato da Cicerone (N. D. II, 49, 124), e che in Plinio (H. N. X, 40) troviamo cambiato in Platea; dal Gesner questi nomi furono usati per la Spatola; probabilmente da mAatb¢ = largo. 345. Platalea leucorodia. SPATOLA. Platalea Leucorodia, Linneus, S. N. I, p. 231, n. 1 (1766). Platalea leucorodia, Savi, II, p. 361; Bp., p. 16; Salvad., p. RAT; Save, OF I. WU, p. 467; Gagl., El. p. 86, n. 323; Id., Avif. n. 280. Platea leucorodia, Dress., VI, p. 319, pl. 407. Spatola, Savi, II, p. 361. Leucorodia, forma latina degli ultimi tempi di Asvxepwdtég = Spatola in Aristotile (H. A. VIII 3, 12); da Aevxég = bianco, e spwètég 0 pwdLég = airone. Di passaggio irregolare e piuttosto rara. Vive nella regione paleartica, nell’ India, nella Cina, nel Giappone e nell’ Africa fino al Sudan. Sottordine PHOENICOPTERI. Famiglia PHOENICOPTERIDAE. Genere PHOENICOPTERUS, Linneus, S. N. I, p. 230 (1766). Tipo: Phoenicopterus ruber, Linn. Phoenicopterus nel latino classico = poivixòniepog, il fenicottero, in Aristofane; letteralmente, con ala rossa, da wotvié = rosso, puniceo, e mtepdoyv = ala. 346. Phoenicopterus roseus. FENICOTTERO. Phoenicopterus ruber, part., Linneus, S. N. I p-i230, ne (1766). Phoenicopterus roseus, Pallas, Zoogr. Rosso-As. II, pi 2071811). Phoenicopterus antiquorum, Savi, II, p. 363; Bp., p. 17. Phoenicopterus roseus, Salvad., p. 248; Gigl., El. p. 43, n. 134; Id., Avif. n. 282; Dress., VI, p. 343, pl. 410. 250 T. SALVADORI Phoenicopterus ruber, Savi, O. I. II, p. 472. Fenicottero, Savi, II, p. 363. Roseus = roseo, color della rosa. Accidentale e raro nella penisola italiana ed anche in Sicilia; invernale e copiosissimo in Sardegna; non è certo che qualcuno nidifichi in Sardegna. Nidifica in Spagna e nell'Africa setten- trionale. [Phoenicopterus erythraeus. FenIicorrERo MINORE, Phoenicopterus erythraeus, J. e E. Verreaux, Rev. et Mag. de Zool. 1855, p. 221. Phoenicopterus erythraeus, Salvad., p. 250. Erythraeus = @pv0p6¢, rosso. È cosa ancora incerta se i piccoli fenscotteri adulti e di bellis- simo colore, che si trovano talora in Sardegna siano diversi specificamente dal Fenicottero comune. | Ordine ANSERES. Sottordine LAMELLIROSTRES. Famiglia ANATIDAE. [Genere CHENALOPEX, Stephens, in Shaw, Gen. Zool. XII, pt. 2, p. 41 (1824), Tipo: Anas aegyptiaca, Linn. Chenalopex = ANVAADTNE, vulp-anser (Gaza), Volpe-oca, nel greco classico; da xv = oca, ed AMTNE = volpe, per causa del vivere la volpoca entro tane, come le volpi. Chenalopex aegyptiacus. Oca EGIZIANA, Anas aegyptiaca, Zinneus, S. N. I, p. 197, n. 10 (1766). Chenalopex aegyptiacus, Salvad., p. 114. Aegyptiacus = AtyumtLax6¢, egiziano. Il Temminck (Man. IV, p. 525) asseri che questa specie sia stata trovata in Sicilia, la quale cosa non è stata confermata da UCCELLI ITALIANI Pall altri. Il Bonaparte (Faun. Ital., Uce. Introd.) l’ annovera fra le specie domestiche! | Genere ANSER, Brisson, Orn. VI, p. 261 (1760). Tipo: Anas anser, Linn. Anser = oca, nel latino classico ; connesso con x, sanscritto hansas, tedesco Gans, scandinavo gaas , anglo sassone gos = oca, gandra = oca maschio, inglese goose = oca; originariamente hanser. Probabilmente dal radicale di yatvw, ydoxw = io mi spalanco (Wharton). 347. Anser cinereus. OcA SELVATICA. Anas Anser, Zinneus, S. N. I, p. 197, n. 9 (1766). Anser cinereus, Meyer, Taschenb. deutsch. Vogelk. II, p. 552 (1810). Anser cinereus, Savi, III, p. 176; Bp., p. 17; Salvad., p. 252; Save sOwd 2b i py 18:69 Blaine 03, ms 279 Jd. Avit. n. 289; Dress., VI, p. 355, pl. 411. Oca paglietana, Sav, II, p. 176. Cinereus = color cenere; da cineres = ceneri. Piuttosto rara; giunge in novembre e riparte in marzo; dice il Giglioli che talora si ferma sullo stagno di Lesina presso il Gargano e nelle paludi di Barletta; il Savi asserisce di averla trovata nidificante nel padule di Castiglione della Pescaja, ma forse si trattava di qualche coppia rinselvatichita. Nidifica nelle parti settentrionali della regione paleartica, sverna nell’ Europa meridionale, nell’ Africa settentrionale e nell’ India. 348. Anser segetam. OcA GRANAJOLA. Anas segetum, Gmelin, Syst. Nat. I, p. 512, n. 68 (1788). Anser segetum, Savi, III, p. 177; Bp., p. 17; Salvad., p. 253; Gigi. El.‘p. 73, n. 276; Ja, Avif. n. 290; Dress., VI, p: 363, pl. 412. Anser sylvestris, Savi, O. I. III, p. 19. Oca granajola, Savi, II, p. 177. Segetum, genitivo plurale di seges = campo di grano. 202 T. SALVADORI Comunissima durante l’ inverno, anche in Sicilia ed in Sar- degna; arriva in novembre e riparte in marzo. Abita la regione paleartica, emigra verso mezzodi fin quasi al 30° lat. N. 349. Anser albifrons. Oca LOMBARDELLA. Branta albifrons, Scopoli, Ann. I. Hist. Nat. p. 69, n. 87 (1769). Anser albifrons, Savi, UL p. 179; Salvad., p. 254; Savi, O. I. Ip. 2055 Gils, Hl. ip. 86, n. 325 Ud, Avit: m2, Dress., VI, p. 375, pl. 414. Anser erythropus, Bp. (nec Linn.), p. 17. Oca lombardella , Savi, II, p. 179. Albifrons = colla fronte bianca; da albus + frons. | Specie rara ed accidentale durante l'inverno. In quel di Pavia sembra più frequente che non altrove; non è stata presa nè in Sicilia, nè in Sardegna. Abita la regione paleartica settentrionale, sverna nell’ India e nell’ Egitto. 350. Anser erythropus. LOMBARDELLA MINORE. Anas erythropus, Zinneus (nec Auct.), S. N. I, p. 197, ns 11 (1766) I Anser erythropus, Dress., VI, p. 383. Erythropus = piede rosso, da épv0eé¢g = rosso, e mobs = piede. Accidentale; un esemplare adulto fu ucciso il 3 febbraio 1886 sul Po presso Cremona e si conserva nella collezione del signor Odoardo Ferragni, che gentilmente me l'ha inviato affinchè lo potessi studiare (La Provincia, Corriere di Cremona, n. 99). Seb- bene sia quello l’unico esemplare che con certezza si sappia essere stato preso nell'Italia, tuttavia non è improbabile che questa specie vi sia già stata trovata, e sia andata confusa col- lA. albifrons, dalla quale differisce per le dimensioni minori e pel becco di color roseo-carnicino. Abita |’ Europa orientale-set- tentrionale, d’ onde in inverno emigra in paesi più meridionali; è stata trovata non solo nell’ Europa centrale, ma anche in Grecia, nell'Asia Minore e nell’ Egitto. UCCELLI ITALIANI 253 Genere BRANTA, Scopoli, Ann. I. Hist. Nat. p. 67 (1769). Tipo: Anas bernicla, Linn. Branta, trovasi nel Gesner e nell’Aldrovandi invece di Brenta, nome medioevale, coniato probabilmente rendendo latino il nome inglese Brent, i. e. burnt Goose = oca bruciata, per causa della sua apparenza bruciacchiata, annerita. 351. Branta leucopsis. OcA FACCIA BIANCA. Anas leucopsis, Bechstein, Orn. Taschenb. II, p. 424 (1808). Bernicla leucopsis, Dress., VI, p. 397, pl. 415, f. 1; Gig/., El. p. 110, ms, 307 + Jd.,, Avil. 2286: | Leucopsis = colla faccia bianca, da X8vx6g = bianco, e dpr = sguardo, aspetto. Accidentale. Il Giglioli menziona un esemplare che sarebbe stato preso nelle vicinanze di Foggia nell’ inverno del 1877, e che ora si conserva nel Museo Zoologico di Napoli. Un secondo esemplare, maschio, fu ucciso sul Po nella provincia di Pavia il 28 febbraio 1886 (Pavesi, in litt.). Vive nell’ Europa settentrio- nale e nella Groenlandia; non si sa esattamente ove nidifichi. 352. Branta bernicla. Oca coLOMBACCIO. Anas Bernicla, Linneus, S. N. I, p. 198, n. 13 (1766). Anser bernicla, Savi, II, p. 180. Bernicla brenta, Bp., p. 17; Salvad., p. 254; Savi, O. I. I, p. 22; Gigl., El. p. 111, n. 388; Id., Avif. n. 287; Dress., Vit p: 389, ple 415; 4. 2: Oca colombaccio , Savi, III, p. 180. Bernicla, o Bernacla, o Bernicula, parole probabilmente coniate rendendo latino il nome inglese o scozzese Barnacle, proprio di certi cirripedi, dai quali sì favoleggiò che queste oche fossero generate. Il Wharton scrive: « Bernicla d’ incerta deriva- zione. Max Miiller (Lectures on the Science of Language, 2. ser. 1864, pp. 233-551) crede che i cirripedi, detti in inglese barnacles (pernaculae), siano stati confusì colle Oche provenienti dall’ Irlanda (hiverniculae), ma egli non adduce alcuna prova di ciò ». Specie rara ed accidentale in inverno; più frequente nel Ve- neto che non altrove. Abita la regione paleartica e la neartica, nidificando nell’ estremo nord. 254 T. SALVADORI 353. Branta ruficollis. Oca coLLo Rosso. Anser ruficollis, Pallas, Spicil. Zool. fasc. VI, p. 21, tav. V (1769). Bernicla ruficollis, Bp., p. 17; Svad., p. 255; Gigl., El. p. 111, n. 389; Id., Avif. n. 288; Dress., VI, p. 403, pl. 416. Ruficollis = col collo rosso; da rufus + collum. Accidentale in inverno. Si conoscono tre esemplari presi finora nell’ Italia; il primo in Lombardia nel 1833 (Balsamo-Crivelli, Not. Civ. e Natur., p. 382, 1844) e si conserva nel Liceo di S. Ales- sandro in Milano; il secondo in Toscana, a Scarperia presso Firenze, il 12 febbraio 1869, e si trova nel Museo di Firenze (Giglioli. Ibis, 1869, p. 242); il terzo, apparentemente una fem- mina, fa parte della collezione del conte D'Arco di Mantova, ma ignorasi la data della sua cattura (Gigliol). Nidifica nella Siberia orientale-settentrionale, donde emigra verso mezzodi in inverno. Genere CYGNUS, Bechstein, Gemeinn. Naturg. Vig. Deutsch]. III, p. 815 (1809). Tipo: Anas olor, Gm. Cygnus = cigno, nel latino classico; in greco xbxvog. Cf. Ciconia. 304, Cygnus olor. Ciano REALE. Anas Olor, Gmelin, Syst. Nat. I, p. 502, n. 47 (1788). Cygnus olor, Savi, III, p. 172; Bp., p. 17; Salvad., p. 251; Gigl., El. p. 86, n. 324; Jd., Avif. n. 283; Dress., ‘VI, p. 419, pl. 418 e 419, f. 5, 6 (teste). Cygnus mansuetus , Savi, O. I. III, p. 14. Cigno reale, Savi, III, p. 172. Olor = cigno, nel latino classico, specialmente in poesia. Giunge raramente in inverno, ma è stato osservato quasi in ogni parte d’ Italia, ove vive anche domestico. Abita la regione paleartica e nidifica nella Svezia e in altre regioni settentrionali. UCCELLI ITALIANI 255 355. Cygnus musicus. CiGNo SELVATICO. Anas Cygnus, Linneus, S. N. I, p. 194, n. 1 (1766). Cygnus musicus, Bechstein, Gemeinn. Naturg. Vog. Deutschl. III, p. 830 (1809). Cygnus musicus, Savi, III, p. 170; Bp., p. 17; Salvad., p. 251; Gigl., El: pi. 78, 204;:.Id., Avit. n. 284; Dress. VI, p: 432, pl. 419, f. 4 (testa). Cygnus ferus, Savi, O. I. III, p. 3. Cigno salvatico, Savi, HI, p. 170. Musicus = musicale; da Musa = Musa. Piuttosto raro, ma quasi ogni anno giunge nell'Italia durante l'inverno. Abita la regione paleartica e nidifica nella Lapponia e nella Russia settentrionale. 356. Cygnus Bewicki. Ciano MINORE. Cygnus Bewickii, Yarrell, Trans. Linn. Soc. XVI, p. 453 (1830). Cygnus minor, Keys. & Blas.; Gigl., El. p. 110, sp. 386; Zd., Icon. Sp. 339. Cygnus bewicki, Dress., VI, p. 441, pl. 419, f. 3; Gigl., Avif. n. 280. Bewicki, nominato in onore di Thomas Bewick (nato nel 1753, morto nel 1828), autore dell’ opera History of British Birds. Il Giglioli (Zbis, 1881, p. 213) annunziò che un esemplare di questa specie fu catturato sul lago di Massacciuccoli nel gen- naio del 1874 e donato al Museo di Firenze dal conte Eugenio Minutoli. Un altro esemplare sarebbe stato ucciso nelle vicinanze di Taranto e si conserverebbe nella bottega di un farmacista di quella città (Giglioli). Questa specie abita nelle regioni setten- trionali dell’ Europa e dell’ Asia e nidifica nel Petchora in Siberia. Essa si distingue dal C. musicus per le dimensioni minori, e pel nero del becco che si estende lungo il culmine fino alla fronte. 256 T. SALVADORI [Genere DENDROCYCNA, Swainson (1), Class. of Birds, II, p. 365 (1837). Tipo: Anas arcuata, Cuv. Dendrocycna, nome composto di 6évdpov = albero, e xÒxvog = cigno. Dendrocycna javanica. Denprociana DI Gava. Anas javanica, Horsfield, Trans. Linn. Soc. XIII, p. 199 (1821). Dendrocygna javanica, Gigl., Avif. n. 292. Javanica = di Giava. Una femmina di questa specie fu trovata sul mercato di To- rino il 3 dicembre 1876 dal signor Luigi Gasca, cui fu detto che era stata uccisa nel Canavese; essa, sebbene perfetta, ha le unghie alquanto smusse, per cui evidentemente era fuggita di schiavitù. Abita Giava e I’ India. | Genere TADORNA, Fleming, Phil. of Zool. II, p. 260 (1822). Tipo: Anas tadorna, Linn. Tadorna, forma latina del nome francese Tadorne, che, a quanto pare, s'incontra per la prima volta nel Bélon, 1585. Derivazione ignota. 357. Tadorna cornuta. VoLpoca. Anas Tadorna, Linneus, S. N. I, p. 195, n. 4 (1766). Anas cornuta, S. G. Gmelin, Reise d. Russl. II, p. 185 pl. 18 (1774). Anas tadorna, Save, III, p. 166. Tadorna vulpanser, Bp., p. 17. Tadorna cornuta, Salvad., p. 256; Gigl., Icon. Sp. 348; Id., El. p. 44, n. 135; Jd, Avif. n. 394; Dress., VI, p. 49], pl. 420. Tadorna Belonii, Savi, O. I. III, p. 30. Volpoca, Sav, III, p. 166. (1) Swainson scrisse Dendrocygna, ma lo Sclater emendo in Dendrocycna (P. Z. 8S. 1880, p. 508). UCCELLI ITALIANI Pai | Cornuta = cornuta; da cornu = corno, per causa della protuberanza alla base del becco. Uccello principalmente invernale, abbastanza frequente nella campagna Romana, nelle saline di Barletta, nelle Valli di Co- macchio, nel Veneto e nella Sardegna, ove è probabile che nidi- fichi talora, e così pure in altri luoghi. Abita le parti temperate e meridionali della regione paleartica. Genere CASARCA, Bonaparte, Comp. List, p. 56 (1838). Tipo: Anas casarca, Linn. Casarca = oca nel russo meridionale; tartarico &Rarakchas = oca nera. 358. Casarca rutila. CASARCA. Anas Casarca, Linneus, S. N. III, App. p. 224 (1768). Anas rutila, Pallas, Nov. Comm. Petrop. XIV, p. 579 (1770). Anas rutila, Savi, III, p. 168. Casarca rutila, Bp., p. 17; Salvad., p. 256; Savi, O. I. III, p. 28; Gagl., El. p. 111, n. 390; /d., Avif. n. 293. Tadorna casarca, Dress., VI, p. 461, pl. 421. Casarca , Savi, III, p. 168. Rutila femminino di rutilus = rosso. LI Accidentale ; è stata presa in Toscana, nel Napoletano, nella Sicilia ed in Malta. Abita la parte orientale e meridionale della regione paleartiva ; d’ inverno è comune nell’ India. - Genere ANAS, Linneus, S. N. I, p. 194 (1766). Tipo: Anas boschas, Linn. Anas = anitra, nel latino classico; affine a v7]TTA, vijcon, vaoow = anitra. 5309. Anas boscas. GERMANO. Anas Boschas, Linneus, S. N. I, p. 205, n. 40 (1766). Anas boschas, Savi, III, p. 161; Bp., p. 17; Salvad., p. 257; Savi, O. I. II, p..33;. Gigl., El. p..44, n. 136; Jd., Icon. Sp. 349; Dress., VI, p. 439, pl. 422. Ann. del Mus. Civ. di St. Nat. Serie 2.*, Vol. III. (14 Dicembre 1886). 17 258 T. SALVADORI Anas boscas, Gig/., Avif. n. 295. Germano reale, Savi, INI, p. 161. Boscas = fooxds, sorta di piccola anitra in Aristotile; sembra che le forme ge- nuine siano faoxds e Daoxdg; per errore il Linneo ed altri scrissero boschas, mentre il Gesner rettamente aveva scritto boscas. Origine ignota (cf. H. T. Wharton, Ibis, 1879, p. 452); forse confusa con Béox%w = io nutro, nella etimologia popolare (Wharton). Comunissima d’ inverno; arriva in novembre e riparte in feb- braio e marzo; ma nidifica anche abbastanza frequentemente. Abita tanto nella regione paleartica, quanto nella neartica. Genere CHAULELASMUS, Bonaparte, Comp. List, p. 56 (1338). Tipo: Anas strepera, Linn. Chaulelasmus, da Yabàtog = sporgente (parola che si trova nel greco classico soltanto in composizione, yavAL6d0vg = con denti sporgenti), ed EAnap6¢, od EAnopH = metallo laminato, lamina di metallo, da ¢Aasvuw) = io spingo, colpisco. Il nome allude alle lamelle sporgenti della mandibola superiore (Wharton). 360. Chaulelasmus streperus. CANAPIGLIA. Anas strepera, Linneus, S. N. I, p. 200, n. 20 (1766). Anas strepera, Savi, II, p. 159. Chaulelasmus streperus, Bp., p. 17; Salvad., p. 260; Gigl., El. p. 74, n. 278; Id., Avif. n. 296; Dress., VI, p. 487, pl. 424. Chaulelasmus strepera , Savi, O. I. III, p. 37. Canapiglia, Savi, III, p. 159. Strepera = rumorosa; appellativo già usato dal Gesner « a vocis strepitu gra- wiore ». Trovasi non molto abbondante durante l'inverno; arriva presto, qualcuna alla fine di agosto; riparte in marzo. Abita nelle regioni paleartica e neartica, nidificando nelle parti settentrionali. Genere MARECA, Stephens, in Shaw, Gen. Zool. XII, pt. 2, p. 130 (1824). Tipo: Anas penelope, Linn. Mareca, secondo il Marcgravio, è il nome brasiliano dell’ Arzavola brasiliana (Querquedula brasiliensis). UCCELLI ITALIANI 259 361. Mareca penelope. FiscHIoNE. Anas Penelope, Linneus, S. N. I, p. 202, n. 27 (1766). Anas penelope, Savi, III, p. 146. Mareca penelope, Bp., p. 17; Salvad., p. 260; Savi, O. I. HI, p. 43; Gigl., El. p. 74, n. 279; Id., Avif. n. 299; Dress., VI, p. 541, pl. 432, 433. Fischione , Save, III, p. 146. Penelope = myveXo, sorta di anitra con strie porporine, nel greco classico. Si narra nella leggenda che Penelope, la moglie di Ulisse, essendo bambina, sia stata gettata in mare dai suoi genitori, e che sia stata salvata dalle Penelopi, dalle quali ebbe il nome; da rv = trama, *nyvéAy + Sbtg = aspetto, « che sembra intes- suto » (Wharton). Comunissimo durante |’ inverno; comincia ad arrivare nella seconda metà di agosto; riparte in marzo; qualche coppia nidi- fica, specialmente nella laguna veneta. Abita nella regione pa- leartica, ma si trova anche nella neartica. Genere DAFILA, Stephens, in Shaw, Gen. Zool. XII, pt. 2, p. 126 (1824). Tipo: Anas acuta, Linn. Dafila, a quanto sembra, è un nome inventato e senza significato. 362. Dafila acuta. CoDoNE Anas acuta, Linneus, S. N. I, p. 202, n. 28 (1766). Anas acuta, Savz, II, p. 156. Dafila acuta, Bp., p. 17; Salvad., p. 261; Savi, O. I. III, p. 40; Gigl., El. p. 74, n. 280; Id., Avif. n. 298; Dress., VI, p. 531, pl. 430, 431. Codone , Save, II, p. 156. Acuta = acuto, puntuto; da acuo = io aguzzo. Comune durante l'inverno. Abita tanto nella regione paleartica, quanto nella neartica; nidifica nelle regioni settentrionali. Genere SPATULA, Boite, Isis, 1822, p. 564. Tipo: Anas clypeata, Linn. Spatula, qualunque cosa dilatata a guisa di cucchiaio, spatha. 260 T. SALVADORI 363. Spatula clypeata. MresroLONE. Anas clypeata, Linneus, S. N. I, p. 200, n. 19 (1766). Anas clypeata, Savi, II, p. 154, con fig. Rhynchaspis clypeata, Bp., p. 17. Spatula clypeata, Salvad., p. 257; Savi, O. 1. III, p. 153; Gigl., Bp. Won. peas, Wie Avil. n 97 Dress VI pe AS pl. 425. Mestolone , Savi, III, p. 154. Clypeata = coperta da uno scudo, clypeus o clipeus, per causa della dilatazione terminale del becco, formante una sorte di scudo convesso (cf. Albin). Frequente durante i tempi del passo, specialmente in prima- vera, ed anche durante |’ inverno. Abita le regioni paleartica e neartica, migrando nell’inverno nell'India e nella regione Etio- pica. Genere QUERQUEDULA, Stephens, in Shaw, Gen. Zool. XII, pt. 2, p. 142 (1824). Tipo: Anas querquedula, Linn. Querquedula, sorta di anitra menzionata da Varrone e da Columella; forse da xÉpxovpos = leggera nave adoperata dai Cipriotti; ovvero da xapxatow = io suono il campanello ( Vanigek). Il prof. Skeat dice che quel nome ha base onomatopeica, quergq 0 kark, significante un rumore forte qualunque ( Wharton). 364. Querquedula formosa. ALZAVOLA ASIATICA. Anas formosa, Georgi, Reise Russ. Reich. p. 168 (1775). Querquedula formosa, Gigl., Icon. Sp. 354 bis. Nettion formosa, Gz9/., Avif. n. 302. Formosa = formosa, bella. Un maschio adulto fu ucciso presso Massa Finalese in quel di Modena il 27 dicembre 1881 (Fiori, Zool. Anzeig. 1882, p. 94; Atti Soc. Nat. Mod. Rendic. ser. HI, vol. I, p. 4) ed ora si conserva nel Museo di Firenze. Questa specie abita l’Asia orientale; nidifica nelle parti settentrionali e nell'inverno giunge talora fin nel- l'India; quanto all’ Europa era stata vista soltanto due volte nella Francia. UCCELLI ITALIANI 261 365. Querquedula crecca. ALZAVOLA. Anas Crecca, Linneus, S. N. I, p. 204, n. 33 (1766). Anas crecca, Savi, II, p. 148. Querquedula crecca, Bp., p. 17; Salvad., p. 262; Savi, O. I. HI, p. 46; Gigl., El. p. 44, n. 137; Dress., VI, p. 507, pl. 426. Nettion crecca, Gigl., Avif. n. 301. Alzavola, Savi, II, p. 148. Crecca, nome derivato probabilmente dal suo grido. Cf. Crew, q. v. Comunissima durante l'inverno; arriva in autunno e riparte in primavera, ma moltissime restano a nidificare. Abita le re- gioni paleartica e neartica; durante l'inverno abbonda nel- l’ India. 366. Querquedula circia. MARZAJOLA. Anas Querquedula, Linneus, S. N. I, p. 203, n. 32 (1766). Anas Circia, Linneus, S. N. I, p. 204, n. 34 (1766). Anas querquedula, Scvî, III, p. 151. Pterocyanea circia, Bp., p. 17. Querquedula circia, Sa/vad., p. 262; Savi, O. I. II, p. 48; Gigd., Hi; pp. 44; n- 1385 Ja. “Avit. 0. +303; Dress., VI, p. 513,, pl. 427. Marzajola, Savi, II, p. 151. Circia, nome antico, sebbene non sia stato usato-da alcun autore classico; proba- bilmente dal radicale di xipxog = sorta di falco. Vedi Circus p. 57 ( Wharton). Secondo il Gesner « @ sono vocis ita appellata ». Passa in gran quantita nel mese di marzo; poche, e non in tutti i luoghi, ripassano in autunno; molte nidificano nei laghi della Lombardia, nel Piemonte, nei paduli della Toscana, nelle paludi del Veneto e di Comacchio e negli stagni della Sardegna e della Sicilia. Abita le parti temperate e meridionali della re- gione paleartica, d'inverno è comune nell’ India. 262 T. SALVADORI Genere MARMARONETTA, Reichenbach, Syst. Av. p. IX (1852). Tipo: Anas angustirostris, Ménetr. Marmaronetta = anitra marmorizzata, da pdppapog = marmo, e vita = anitra. 367. Marmaronetta angustirostris. ANATRA MARMORIZZATA. Anas angustirostris, Ménétries, Cat. Rais. p. 58. n. 205 (1832). Querquedula angustirostris, Bp., Faun. tale Ucestave 4°77 ales: id. Introd. pilu *Sav COTE IE p-a0, Marmaronetta angustirostris, Salvad., p. 263; Gigl., El. p. 87, p. 326; Id., Avif. n. 300. Anas angustirostris, Dress., VI, p. 479, pl. 423. Angustirostris, col becco stretto, da angustus -+- rostrum. Specie rara ed accidentale, trovata nella Sardegna, nella Sicilia, una volta in Malta (Wright, Ibis, 1884, p. 229), ed anche a Vico presso Napoli (Geglioli). Abita la regione paleartica meridionale dalla Spagna fino al Caucaso ; d’ inverno è stata trovata fin nell’ India; nidifica nel Caucaso, nella Palestina e nelle Canarie. Genere CALLICHEN, C. L. Brehm (1), Vòg. Deutschl. p. 922 (1831). Tipo: Anas rufina, Pall. Callichen = bella oca, da xaA6g = bello, e yy = oca, nel greco classico. 368. Callichen rufinus. FIsTIONE TURCO. Anas rufina, Pallas, Reise Russ. Reichs, II, App. p. 713, ni 28 (il): Fuligula rufina, Savi, III, p. 137; Gigi. El. p. 45, n. 139; Id., Avif. n. 304; Dress., VI, p. 559, pl. 435. (1) Netta, Kaup, 1829 (nec Nettion, Kaup, 1829). UCCELLI ITALIANI 263 Branta rufina, Bp., p. 17; Salvad., p. 264; Savi, O. I. III, p. 58. Fistione turco, Savi, HI, p. 137. Rufina, apparentemente una forma aggettivale, da rufus = rosso. Comune e nidificante nella Sardegna e nella Sicilia, e forse anche nell’ Italia meridionale; accidentale, specialmente d’ inverno, nel resto dell’ Italia. Abita le parti temperate e meridionali della regione paleartica ; d'inverno trovasi anche nell’ India. Genere NYROCA, Fleming, Phil. of Zool. II, p. 260 (1822). Tipo: Anas nyroca, Giildenst. Nyroca, parola coniata facendo latino il nome russo Ootna nyrok. 369. Nyroca africana. MORETTA TABACCATA. Anas nyroca, Guldenstidt, Nov. Comm. Petrop. XIV, p. 403 (1769) Anas africana, Gmelin, Syst. Nat. I, p. 522, n. 88 (1788). Fuligula nyroca, Savi, III, p. 138; Savi, O. I. III, p. 65. Nyroca leucophthalma, Bp., p. 17. Fulix nyroca, Salvad., p. 265; Gigl., El. p. 45, n. 140; Id., Icon. Sp. 381; Jd., Avif. n. 308. Nyroca ferruginea, Dress., VI, p. 581, pl. 438. Moretta tabaccata, Savi, II, p. 138. Africana = africana. Arriva in primavera; nidifica nella Sicilia, nella Toscana, nel Mantovano e forse anche altrove; dall'Italia settentrionale e cen- trale parte in autunno; sverna nell'Italia meridionale, nella Sar- degna, nella Sicilia ed in Malta. Abita le parti temperate e meri- dionali della regione paleartica. Genere FULIGULA, Stephens, in Shaw, Gen. Zool. XII, pt. 2, p. 187 (1824). Tipo: Anas fuligula, Linn. Fuligvla, dice il Gesner, è nome usato da Georg. Fabricius per rendere il nome tedesco Rusgen, « a fuligineo totius corporis colore », quindi da fuligo = fulig- gine, e non diminutivo di Fulix o Fulica. 264 T. SALVADORI 370. Fuligula cristata. MoRETTA. Anas Fuligula, Linneus, S. N. I, p. 207, n. 45 (1766). Anas cristata, Leach, Syst. Cat. M. & B. Brit. Mus. p. 39 (1816). Fuligula cristata, Savi, III, p. 131; Bp., p. 17; Salvad., p. 266; SAGOME 2625 Dress V1) pi pI3; ple 437. Fulix cristata, Gig/., El. p. 74, n. 283. Fulix fuligula, Gigl., Avif. n. 307. Moretta turca, Savi, III, p. 131. Cristata = fornita di ciuffo, crista. Comunissima durante l'inverno; arriva in novembre e riparte in aprile; non è improbabile che qualche coppia nidifichi nel- l’Italia. Abita la regione paleartica. 371. Fuligula marila. MORETTA GRIGIA. Anas Marila, Linneus, S. N. I, p. 196, n. 8 (1766). Fuligula marila, Savi, II, p. 129, con fig.; Save, O. I. III, p. 60; Dress., VI, p. 565, pl. 436. Aythya marila, Bp., p. 17. Fulix marila, Salvad., p. 266; Gigl., El. p. 74, n. 282; Id., Avif. n. 306. Moretta grigia, Savi, III, p. 129. Marila, da papiàm = piccolo carbone; per causa del color nero-carbone delle parti anteriori. Specie invernale; non rara nell’Italia superiore, specialmente nel Lario e nel Veneto; rarissima altrove. Abita le regioni paleartica e neartica, nidificando nelle parti settentrionali. Genere AETHYIA, Bose (1), Isis, 1822, p. 564. Tipo: Anas ferina, Linn. Aethyia = at0v.%, che si trova negli autori greci; presso Aristotile era, secondo il Sundevall (Thierart. Arist. p. 158), un grosso gabbiano. (1) Aythya, Boie UCCELLI ITALIANI 265 372. Aethyia ferina. MorIGLIONE. Anas ferina, Linneus, S. N. I, p. 203, n. 31 (1766). Fuligula ferina, Savi, IMI, p. 135; Savi, O. I. III, p. 63; Dress., VI, p. 551, pl. 434. Aythya ferina, Bp., p. 17. Fulix ferina, Salvad., p. 265; Gigl., El. p. 74, n. 281; Id., Avif. n. 305. Moriglione, Savi, III, p. 135. Ferina, forma aggettivale, diminutivo di fera = selvatica; il Gesner chiamò Anates ferae le anitre selvatiche per distinguerle dalle domestiche. Comune in inverno. Abita la regione paleartica temperata. Genere CLANGULA, Fleming, Phil. of Zool. II, p. 260 (1822). Tipo: Anas clangula, Linn. Clangula, diminutivo di Clanga; xAuyyy = clangor, un rumore aspro, spe- cialmente il grido delle Gru, o delle Aquile. Dice il Gesner che Georg. Fabricius chiamò il Quattrocchi Clangula « ab alarum clangore, quae firmissimae sunt, nec sine sono in volatu moventur ». 373. Clangula glaucion. QuaTrR’ occHI. Anas Clangula, Linneus, S. N. I, p. 201, n. 23 (1766). Anas Glaucion, Linneus, S. N. I, p. 201, n. 26 (1766). Fuligula clangula, Savi, II, p. 133. Clangula glaucion, Bp., p. 17; Savi, O. I. II, p. 68; Dress., VI, p. 595, pl. 440. Bucephala clangula, Sa/vad., p. 267; Gigl., Icon. Sp. 362; Id., Blp..74 ns 284; L4- Avit ns 309. Quattr’ occhi, Savi, III, p. 133. Glaucion = yAubxztov, un uccello dagli occhi grigi in Ateneo, 395 C.; da YAxvx6g = grigio-azzurrognolo. Il Belon attribuì quel nome all’uccello detto in francese Mo- rillon (Fuligula cristata). Gli autori prelinneani generalmente scrivevano glau- cium, come sempre (pel Chelidonium glaucium) è stato fatto dai botanici, compreso il Linneo. Uccello invernale; i giovani sono più frequenti degli adulti. Abita la parte settentrionale delle regioni paleartica e neartica. 266 T. SALVADORI Genere HARELDA, Stephens in Shaw, Gen. Zool. XII, pi. 2, p. 74 (1824); Tipo: Anas glacialis, Linn. Harelda, resa latina erroneamente da Haveld o Havelda, il nome islandese. Il Briinnich (Orn. Bor. 1764, p. 17) dice che nelle isole Feroe chiamasi Oedel, ed in Islandese Ha-Ella, ovvero Ha- Old. 374. Harelda glacialis. MoRETTA copona. Anas glacialis, Linneus, S. N. I, p. 203, n. 30 (1766). Fuligula glacialis, Savi, III, p. 140. Harelda glacialis, Bp., p. 17; Salvad., p. 268; Savi, O. I. III, piedi 91 El ap Si, mM. 321 0A ini 10 ress. VI, p. 617, pl. 443, 444. Moretta pezzata, Savi, III, p. 140. Glacialis = glaciale, perchè vive fra i ghiacci, glacies. Uccello invernale molto raro; trovasi talora nell’ Italia setten- trionale ed anche nella centrale; nel Veneto più frequentemente che non altrove; dell’ Italia meridionale si conosce solo una femmina uccisa presso Bari nel dicembre 1875 (De Romita, Avif. Pugl. p. 100); rarissimi sono gli adulti. Abita le regioni cireumpolari, migrando in inverno verso il mezzodi in ambedue gli emisferi. Genere SOMATERIA, Leach, in Ross, Voy. Disc. App. p. XLVII (1819). Tipo: Anas mollissima, Linn. Somateria, da o@wa, genit. cOpatog = corpo, ed Eptov = lana (piumino), che il petto dell’ Edredone fornisce nella stagione della cova. 375. Somateria mollissima. EDREDONE. Anas mollissima, Linneus, S. N. I, p. 198, n. 15 (1766). Somateria mollissima, Sadvad., p. 268; Savi, O. I. HI, p. 76; Gig Hp: ele em... 891; Jas Avit.on. cole 5) eOress ames p. 629, pl. 445. UCCELLI ITALIANI 267 Mollissima, superlativo di mollis = molle, soffice, per causa del prezioso piumino che produce. Rarissimo ed accidentale durante |’ inverno; è stato ucciso nella Liguria, nella Toscana, nel Veneto e nel Tirolo, ma sempre gio- vani individui, ad eccezione di un maschio adulto che sarebbe stato ucciso presso San Pier d’Arena il 24 aprile 1885 dal di- lettante di ornitologia sig. Queirolo, e che ora sì conserva nel Museo di Firenze. Abita le parti settentrionali-occidentali della regione paleartica. Genere OEDEMIA, Fleming, Phil. ot Zool. II, p. 260 (1822). Tipo: Anas nigra, Linn. Oedemia, da otéyj1% = gonfiezza, da oiéé = io divento gonfio; per causa del suo becco tumido alla base. 376. Oedemia fusca. Orco MARINO. Anas fusca, Linneus, S. N. I, p. 196, n. 6 (1766). Fuligula fusca, Savi, III, p. 126. Melanetta fusca, Bp., p. 17. Oidemia fusca, Salvad., p. 269; Savi, O. I. III, p. 81; Gigl., Beep t4 ne 250. Oedemia fusca, Dress., VI, p. 657, pl. 448; Gugl., Avif. n.311. Germano di mare, Savi, II, p. 126. Fusca = fosca, scura. Uccello invernale, abbastanza frequente nel Veneto, ove si uccide ogni anno in discreta quantita; più raro nella Lombardia, nel Piemonte, nella Liguria, nell’ Emilia, nella Toscana e nel Romano; pare che sia stato trovato una volta nella Sardegna, mai nel Napoletano, nella Sicilia ed in Malta. Abita le parti settentrionali della regione paleartica. 377. Oedemia nigra. ORCHETTO MARINO. Anas nigra, Linneus, S. N. I, p. 196, n. 7 (1766). Fuligula nigra, Savi, III, p. 127. Oedemia nigra, Bp., p. 17; Dress., VI, p. 663, pl. 449; Gigl., Avif. n. 312. 268 T. SALVADORI Oidemia nigra, Salvad., p. 269; Savi, O. I. II, p. 79; Gigl., El. p. 112, n: 392. Macrosa, Savi, III, p. 127. Nigra = nera. Invernale e rarissimo ; è stato preso nella Toscana, nella Li- guria, nel Piemonte (Lago d’Avigliana, dicembre 1859), nella Lombardia, sul Po presso Cremona, e nel Veneto. Abita la parte settentrionale della regione paleartica. Genere ERISMATURA, Bonaparte, Saggio Distr. Metod., Agg. e Corr. p. 143 (1832). Tipo: Anas leucocephala, Scop. Erismatura, da Èpetopa = sostegno, ed odp% = coda, per causa della coda rigi- da, che sembra possa servire di sostegno. 378. Erismatura leucocephala. GoBBo RUGGINOSO. Anas leucocephala, Scopoli, Ann. I. Hist. Nat. p. 65 (1769). Fuligula leucocephala, Savi, III, p. 142. Erismatura leucocephala, Bp., p. 17; Salvad., p. 270; Savi, O. Pep. @eseG7¢2.. Kl. p. 45,0, 145) LA VIESTE Dress. Vij ps O11, pl..45)- Gobbo rugginoso , Savi, II, p. 142. Leucocephala, con testa bianca, da Aevxog = bianco, e xepaAy, = testa. Non raro nella Sardegna e nella Sicilia, ove nidifica; qui, e forse anche nell’ Italia meridionale, è stazionario ; nella Sardegna pare che giunga in primavera. Nel resto dell’Italia è accidentale ; non è stato trovato nel Piemonte. Abita le parti meridionali della regione paleartica. Genere MERGELLUS, Selby, Cat. Gen. & Subgen. of Birds, p. 47 (1840). Tipo: Mergus albellus, Linn. Mergellus, diminutivo di Mergus. UCCELLI ITALIANI 269 379. Mergellus albellus. PrkscIAJOLA. Mergus Albellus, Linneus, S. N. I, p. 209, n. 5 (1766). Mergus albellus, Squî, HI, p. 118; Bp., p. 17; Salvad., p. 271; Savi, O. I. II, p. 83; Dress., VI, p. 699, pl. 454, 455. Mergellus albellus, Gig/., Icon. Sp. 368; Id., El. p. 75, n. 286; Id Avif: n.317. Pesciajola, Savi, II, p. 118. Albellus = il picerlo (uccello) bianco, albus; il nome Albvellus si trova per la prima volta nell’Aldrovandi (Orv. II, p. 276), il quale crede sia usato dai Mantovani. Uccello invernale, piuttosto comune nell’ Italia superiore e centrale, meno nella meridionale. Arriva consuetamente in di- cembre e riparte in febbraio. Abita la regione paleartica ; nidi- fica nelle parti settentrionali. Genere MERGUS, Linneus, S. N. I, p. 207 (1766). Tipo: Mergus merganser, Linn. Mergus = uccello che sì tuffa, nel latino classico; da mergo = io mi tuffo. Ae- quor amati: nomenque manet, quia mergitur illi (Ovidio). 380. Mergus merganser. SMERGO MAGGIORE. Mergus Merganser, Linneus, S. N. I, p. 208, n. 2 (1766). Mergus merganser, Suvi, III, p. 122; Salvad., p. 272; Savi, OP TIM) p.. 86; Gh. Icons spy o60;710., Ee pado..0s 20, Id., Avif. n. 315; Dress., VI, p. 685, pl. 452. Merganser castor, Bp., p. 17. Smergo maggiore, Savi, III, p. 122. Merganser = Mergo-oca; da mergus + anser. Nome creato dal Gesner, per causa della somiglianza nelle dimensioni e nell’ aspetto dello Smergo maggiore con un’ oca. Invernale e raro, meno nell’ Italia superiore ; rarissimi i maschi adulti. Abita la regione paleartica e la neartica; nidifica nelle parti settentrionali. 270 T. SALVADORI 581. Mergus serrator. SMERGO MINORE. Mergus Serrator, Lenneus, S. N. I, p. 208, n. 3 (1766). Mergus serrator, Savz, III, p. 120; Salvad., p. 272; Savi, O. I. Ill paso Gigi Ep. 10,0. 288; Id.) Avi. in 221605 Dress., VI, p. 693, pl. 453. Merganser serrator, Bp., p. 17. Smergo minore, Savi, III, p. 120. Serrator = segatore, da serra = sega, per causa dei margini seghettati del becco. Invernale ed abbastanza frequente in abito giovanile. Abita la regione paleartica e la neartica; nidifica nelle parti setten- trionali. Sottordine STEGANOPODES. Famiglia PELECANIDAE. Genere PHALACROCORAX, Brisson, Ornith. VI, p. 511 (1760). Tipo: Pelecanus carbo, Linn. Phalacrocorax = paXauxponòpat, che presso i greci, posteriori ad Aristotile, probabilmente era il Corvus aquaticus di Plinio (N. H. XI, 37); questi (op. cit. X, 48) menziona phalacrocoraces aves; da pardaxpòg = calvo, e x6paÈ = corvo. 382. Phalacrocorax carbo. MARANGONE Pelecanus Carbo, Linneus, S. N. I, p. 216, n..3 (1766). Phalacrocorax carbo, Savi, II, p. 103, con fig.; Bp., p. 18; Salvad., p. 274; Savi, O. I. II, p. 94; Gigl., El. p. 41, n. 128; Id., Avif. n. 264; Dress., VI, p. 151, pl. 388. Marangone, Savi, III, p. 103. Carbo, nome del Marangone, usato da Alberto Magno, forse per causa del colore nero carbone, cardo, dell’uccello. Comune e stazionario in molti luoghi; in altri invernale ad irregolari intervalli. Uccello quasi cosmopolita; manca sulla costa americana del Pacifico. UCCELLI ITALIANI 271 383. Phalacrocorax graculus. MARANGONE COL CIUFFO. Pelecanus Graculus, Linneus, S. N. I, p. 217, n. 4 (1766). Phalacrocorax cristatus, Savi, III, p. 106; Bp., p. 18; Savi, O. Sp. 97: Phalacrocorax graculus, Salvad., p. 275; Gigl., El. p. 42, n. 129; Id., Avif. n. 265; Dress., VI, p. 163, pl. 389. Marangone largup, Savi, II, p. 106. Graculus = taccola, nel latino classico ; ha relazione con garrio = io garrisco, gallus = gallo, ecc. Aristotile (H. A. IX. 24) col nome xoAotd¢, oltre alla taccola, graculus , indicò anche un uccello palmipede, forse il Marangone minore, che dagli antichi scrittori fu detto graculus palmipes. Stazionario e comune sulle coste delia Sardegna e della Corsica; raro ed accidentale altrove. Vive nella regione paleartica occi- dentale. Genere MICROCARBO, Bonaparte, Consp. Gen. Av. II, p. 177 (1855). Tipo: Pelecanus pygmaeus, Pall. Microcarbo, parola ibrida, da pixpòg = piccolo, e carbo = marangone. 384. Microcarbo pygmaeus. MARANGONE MINORE. Pelecanus pygmaeus, Pallas, Reis. Russ. Reichs, II, Anhang, p. 712 (1773). Phalacrocorax graculus, part., Savi, III, p. 108. Phalacrocorax pygmaeus, Savi, II, p. 110; Bp., p. 18; Salvad., D2 277; (Savi, 0) 1. Wy p99; Dress... VI, (pi 173, pl. 391. Microcarbo pygmaeus, Gigl., El. p. 108, n. 383; Id., Avif. n. 266. Pygmaeus = pigmeo. Accidentale. Vive nella regione paleartica, abitando I’ Europa meridionale, e specialmente meridionale-orientale, |’ Africa setten- trionale e |’Asia Minore; trovasi inoltre nell’ India e nelle Isole della Sonda. Ble T. SALVADORI Genere PELECANUS, /inneus, S. N. I, p. 215 (1766). Tipo: Pelecanus onocrotalus, Linn. Pelecanus = medéxxvos, forma bizantina di reXex&y, uccello noto ai greci, una sorta di Picchio in Aristofane (Av. 884, 1155), il Pellicano in Aristotile (H. A. 9. 10. 2). Da méAsxug = scure. 385. Pelecanus onocrotalus. PELLICANO. Pelecanus Onocrotalus, Linneus, S. N. I, p. 2lo7n. 1 (1766). Pelecanus onocrotalus, Savi, II, p. 99; Bp., p. 18; Salvad., paio: sau SORTI 90:95, Wl. p. So; node Id, Avil. 1.208; Dress, VI, p- 193, pls 393. Pellicano, Savi, Il, p. 99. Onocrotalus = dvoxpdtudAgg, il pellicano, in Plinio (N. H. X, 47); da 6yog = asino e xpòtadoy = crotalo, sonaglio, per causa della somiglianza del suo grido col raglio dell’ asino. Avventizio. Abita l’ Europa meridionale-orientale, l'Africa e le regioni indiane. [ Pelecanus minor. PerLicano MINORE. Pelecanus minor, Rippell, Mus. Senckenb. II, p. 185 (1837). Minor = minor. Questa specie, che alcuni considerano soltanto come varietà minore del P. onocrotalus, è indicata dall’ Elliot (Pr. Zool. Soc. of Lond. 1869, p. 581) come abitante la Sicilia; il Dubois (Bud. Mus. E. d@ H. N. du Belg. 1, 1883, Extr. p. 7), modificando l’asserzione dell’Elliot, dice che capita accidentalmente nella Si- cilia e nella Grecia. Ignorasi il fondamento di tali asserzioni, e l’ Elliot da me interrogato mi scrisse di non ricordare donde abbia tratta quella indicazione. | [Pelecanus crispus. Perricano riccro. Pelecanus crispus, Bruch, Isis, 1832, p. 1109. Pelecanus crispus, Bp., p. 18; Salvad., pi 274; Savi, O: Lett UCCELLI ITALIANI 273 p. 90 (nota); Gigl., El. p. 67, n. 249; Id., Avif. n. 262; Dress., VI, p. 199, pl. 394. Crispus = crespo, riccio. Il Bonaparte annoverò questa specie (1. c.) tra le Italiane, senza darne alcuna prova, forse per notizia avutane dal Contarini, che la citò come rara fra gli uccelli veneti (Catal. p. 14); il Ninni (Materiali per una Faun. Ven. p. 163) dimostra come finora il P. crispus non sia mai comparso nel Veneto. Finalmente il Gi- glioli (Zbis, 1881, p. 216) dice di possedere nella Collezione Ita- liana di Firenze un esemplare ucciso a Nonantola presso Modena nel 1865; esso conservavasi nel Museo di Modena e fu menzio- nato dal Doderlein (Avif. Mod. e Sicil. p. 224) siccome apparte- nente al P. onocrotalus. Invece il prof. Carruccio, già direttore del Museo di Modena, mi ha assicurato di aver ceduto al Giglioli un Pelecanus crispus inviato dalla Dalmazia ai tempi del Doderlein e non il Pellicano di Nonantola, che è un vero P. onocrotalus. Il Pellicano riccio trovasi nella Dalmazia, nell’ Europa orientale - meridionale, nell’ Africa settentrionale e nell'Asia fino nell’India.] Genere SULA, Brisson, Ormth. VI, p. 497 (1760). Tipo: Pelecanus bassanus, Linn. Sula, nome coniato facendo latino lo Scandinavo Sule (Brunnich, Orn. Bor. 1764, p- 31), che dicesi significare un individuo stupido. 386. Sula bassana. SULA. Pelecanus Bassanus, Linneus, S. N. I, p. 217, n. 5 (1766). Sula bassana, Gig/., El. p. 109, n. 384; Zd., Avif. n. 267; Dress., VI, p. 181, pl. 392. Bassana = dello scoglio di Bass nel seno di Forth nella Scozia, giacchè fu creduto che non nidificasse altrove. Accidentale ; tre sole volte è stato trovato questo uccello sulle coste dell’ Italia; il Padre Armand David ne vide uno volare tra Genova e Savona nell’inverno del 1870-1871; un maschio gio- vane fu ucciso presso Piombino il 5 novembre 1877 e si conserva Ann. del Mus. Civ. di St. Nat. Serie 2.2, Vol. ITI. (15 Dicembre 1886) 18 274 T. SALVADORI nel Museo di Firenze; un terzo fu ucciso presso Palermo (Do- derlein, Natural. Sicil. II, p. 138). Pare che sia stato trovato una volta anche nell'Adriatico presso Trieste (Eggenhofer, Iszs, 1843, p. 298). Vive sulle coste europee ed Americane dell’Atlan- tico settentrionale; emigra verso il Sud in inverno. Sottordine LONGIPENNES. Famiglia LARIDAE. Sottofamiglia STERNINAE. Genere THALASSEUS, Bore, Isis, 1822, p. 563. Tipo: Sterna caspia, Pallas. Thalasseus = del mare, marino, da 0aéAucoaw = mare. 387. Thalasseus caspius. BeccAPESCI MAGGIORE. Sterna caspia, Pallas, Nova Comm. Petrop. XIV, p. 582 (1769). Sterna caspia, Savi, III, p. 96; Za., O. I. II, p. 155; Dress., VII, p. 289, pl. 584. Sylochelidon caspia, Bp., p. 18; Salvad., p. 278; Gigl., El p. 54, n. 179; Zd., Avif. n. 403. Rondine di mare maggiore, Suv, III, p. 96. Caspius = del mar Caspio. Di passaggio in primavera, ma rarissimamente; nella Sardegna capita quasi tutti gli anni; è stata trovata nidificante nelle Bocche di Bonifacio, presso Santo Stefano (Cantraine), e nell’ isola della Maddalena nel 1837 (Durazzo). Abita la regione paleartica e gran parte della neartica, le coste dell’Africa e dell’ India, e fin l’Australia e la Nuova Zelanda. Genere ACTOCHELIDON , Kaup, Natiirl. Syst. p. 31 (1829). Tipo: Sterna cantiaca, Gm. Actochelidon, da xt) = spiaggia del mare, e xsAt@mv = rondine. UCCELLI ITALIANI 275 388. Actochelidon media. STERNA DEL RUPPELL. Sterna media, Horsfied, Trans. Linn. Soc. XIII, p. 199 (1820). Sterna media, Salvad., p. 279; Dress., VIII, p. 285, pl. 583. Sterna affinis, Savz, O. I. II, p. 166. Thalasseus medius, Gig/., El. p. 121, n. 409; Id., Avif. n. 405. Media = mezzana. Accidentale ; il Malherbe afferma che un individuo fu ucciso presso Siracusa nella Sicilia; ignorasi se sia lo stesso esemplare che lo Schlegel (Ius. P. B., Sternae, p. 6) annovera come della Sicilia; questo si trova ora nel Museo di Firenze ed è indicato come raccolto dal Cantraine. Abita l'Africa, l'Asia meridionale, l’Arcipelago Malese e l'Australia. [Actochelidon Bergit. Sterna vetoce. Sterna Bergii, Lichtenstein, Verzeichn. Doubl. p. 80 (1823). Sterna Bergii, Savi, O. I. II, p. 166. Bergii, in onore di C. He Bergius, un giovane collettore del Museo di Berlino (1816, 1817), che mori di consunzione al Capo di B. Speranza (Dr. Peters). Non si comprende perchè il Savi abbia annoverato questa specie, che non è stata mai trovata in Italia. Abita I’ Africa, Asia meridionale, l’Arcipelago Malese e l’Australia.] 389. Actochelidon sandvicensis. BECCAPESCI. Sterna sandwicensis, Latham, Gen. Syn. Suppl. I, p. 296 (1787). Sterna cantiaca, Savi, III, p. 87; Bp., p. 18; Salvad., p. 87; Savi, O. I. III, p. 160; Dress., VIII, p. 301, pl. 586. Thalasseus cantiacus, (rg/., El. p. 54, n. 180; Jd., Avif. n. 404. Beccapesci, Savi, III, p. 87. Sandvicensis = di Sandwich nella contea di Kent nell’ Inghilterra, da dove fu inviato da Mr. Boys al Latham il primo esemplare descritto. Stazionario nella Sardegna e nella Sicilia; nell’Italia peninsulare si vede irregolarmente ed in scarso numero. Abita le parti tem- 275 T. SALVADORI perate della regione paleartica occidentale (estendendosi verso oriente fin nel Mare Caspio) e le coste dell’Africa e dell’ Asia oc- cidentale e meridionale. Lo stesso uccello, od una specie poco diversa, abita le coste orientali dell’ America. o Genere STERNA, Linneus, S. N. I, p. 227 (1766). Tipo: Sterna hirundo, Linn. Sterna, nome coniato dal Turner, facendo latino quello di Tern o Stern, usato dagli inglesi per le specie di questo genere: cf. Frisio Stirm, germanico Tanner, svedese Fisk-tirna, norvegese Makrel-terne, inglese Tern e Tarney. Derivazione ignota ( Wharton). 390. Sterna macrura. RONDINE DI MARE CODA LUNGA. Sterna macrura, Naumann, Isis, 1819, p. 1847. Sterna arctica, Savi, III, p. 86. : Sterna macrura, Bp., p. 18; Gigl., Avif. n. 409. Sterna hirundo, Dress., VIII, p. 255, pl. 579; Salvad., p. 280; Gigi., El. p. 121, n. 410. Sterna paradisea, Savz, O. I. HI, p. 156. Rondine di mare coda lunga, Savi, II, p. 86. Macrura = con lunga coda; da paxpdg + odpd. Capita accidentalmente durante il passo di primavera; si co- noscono pochi esemplari presi nell’ Italia: uno presso Pisa nel maggio del 1823 (Savî), ed un secondo nel porto di Genova (Durazzo); dicesi pure che questa specie sia stata trovata anche nel Veneto e nella Sicilia. Abita le parti settentrionali della re- gione paleartica e neartica, ove nidifica; d’ inverno giunge in piccol numero nella regione etiopica e nella neotropica. 391. Sterna hirundo. RONDINE DI MARE. Sterna Hirundo, Linneus, S. N. I, p. 227, n. 2 (partim) (1766). Sterna hirundo, Savi, II, p. 85; Bp., p. 18; Savi, O. I. II, p. 156. UCCELLI ITALIANI ATi Sterna fluviatilis, Salvad., p. 280; Gigl., El. p. 70, n. 261; Id., Avif. n. 408; Dress., VIII, p. 263, pl. 580. Rondine di mare, Savi, II, p. 85. Hirundo = rondine. Fu dato il nome di Rondine di mare, Hirondelle de mer, Seeschwalbe, alle specie del genere Sterna per una certa somiglianza colle rondini, avendo lunghe ali, coda forcuta, ecc. Uccello estivo nell'Italia superiore; arriva nell’ aprile e maggio e riparte in settembre; nel resto dell’Italia è soltanto di passaggio. Abita la regione paleartica occidentale, estendendosi verso oriente fino alla Siberia centrale; d'inverno emigra nell'Africa e nelle parti occidentali dell'Asia meridionale; trovasi anche nella parte orientale della regione neartica durante |’ estate, e d’ inverno nell'America meridionale. 392. Sterna Dougalli. RONDINE DI MARE ZAMPE GIALLE. Sterna Dougalli, Montagu, Orn. Dict. Suppl. (1813). Sterna Dougalli, Save, III, p. 93; Id., O. I. III, p. 162; Gig, El. p. 121, n. 411; Jd., Avit. n. 410; Dress., VIII, p. 273, pl. 581. Sterna paradisea, Bp., p. 18. Sterna douglasii , Salvad., p. 281. Rondine di mare zampe gialle, Savi, III, p. 93. Dougalli, in onore del Dr. Mac Dougall di Glasgow, che primo mandò un esemplare e la descrizione al Montagu nel 1812. Accidentale : si conoscono due soli esemplari presi nell’ Italia , uno presso I’ imboccatura del Bisagno in Liguria il 22 giugno 1822 (Calvi), ed un altro che si conserva nel Museo di Firenze, e che sarebbe stato ucciso sul padule di Massaciuccoli nel maggio del 1835. Abita le coste della regione paleartica occidentale e della neartica orientale, le parti settentrionali della regione neo- tropica, la regione Indiana, la Malese, |’ Australiana e la Etiopica. tenere STERNULA, Boe, Isis, 1822, p. 563. Tipo: Sterna minuta, Linn. Sternula, diminutivo di Sterna. 278 T. SALVADORI 393. Sternula minuta. FRATICELLO. Sterna minuta, Linneus, S. N. I, p. 228, n. 4 (1766). Sterna minuta, Savi, III, p. 94; Bp., p. 18; Salvad., p. 281; Sav On plot eres. LLL pi 219, pl. oe. Sternula minuta, Gigl., Icon. Sp. 387; Id., El. p. 70, n. 262; Id., Avif, n. 411. Fraticello, Savi, II, p. 94. Minuta = piccola. Uccello estivo comune; arriva in aprile e maggio, e riparte nella seconda metà di agosto ed in settembre. Pare che non nidifichi nella Toscana, come in quasi tutte le altre. parti del- l’Italia. Abita le parti temperate della regione paleartica, nella quale si estende verso oriente fin nel Turkestan, e nell’India; d'inverno si trova nell'Africa fino al Capo di Buona Speranza. Genere ONYCHOPRION, Wagler, Isis, 1832, p. 277. Tipo: Sterna fuliginosa, Gm. Onychoprion, da dyvi, gen. èvvxog = unghia, e Tpiwy= sega. Nome improprio, giacchè le specie di questo genere non hanno le unghie seghettate. 394. Onychoprion fuliginosum. RONDINE DI MARE SCURA. Sterna fuliginosa, Gmelin, Syst. Nat. I, p. 605, n. 11 (1788). Onychoprion fuliginosus, Salvad., p. 282; Gigl., El. p. 122, Ddl vien 0 Sterna fuliginosa, Savi, O. I. III, p. 165; Dress., VIII, p. 307, pl. 587. Fuliginosa = del color della fuliggine, fuligo. Accidentale; almeno si afferma che un esemplare sia stato preso nel Piemonte presso Fenestrelle, il 28 ottobre 1862. Abita i mari e le coste intertropicali. UCCELLI ITALIANI 279 Genere GELOCHELIDON, Brehm, Vogel Deutschl. p. 774 (1831). Tipo: Sterna anglica, Mont. Gelochelidon, da ‘{eXd%w = io rido, e yeXtèòv = rondine, forse alludendo al grido speciale del tipo di questo genere. 395. Gelochelidon nilotica. RONDINE DI MARE ZAMPE NERE. Sterna nilotica, Gmelin, Syst. Nat. I, p. 606, n. 14 (1788). Sterna aranea, Savi, III, p. 90. Sterna anglica, Bp., p. 18; Savi, O. I. HI, p. 159; Dress., VIII, p. 295, pl. 585. Gelochelidon anglica, Salvad., p. 283; Gigl., El. p. 90, n. 336; Id., Avif. n. 406. Rondine di mare zampe nere, Savi, III, p. 90. Nilotica = del Nilo, perchè frequente lungo il Nilo. Di passaggio in primavera, rarissima in autunno; nell’ Italia meridionale, nella Sicilia e nella Sardegna è molto più frequente che non altrove; nel Veneto si vede talora anche d’ estate e non è improbabile che vi nidifichi. Abita le parti centrali e meridionali della regione paleartica, la regione Indiana ed anche la neartica e la neotropica. Genere HYDROCHELIDON , Bove, Isis, 1822, p. 563. Tipo: Sterna nigra, Linn. Hydrochelidon, da b6we = acqua, e xeAtdmv = rondine. 396. Hydrochelidon hybrida. RONDINE DI MARE PIOMBATA. Sterna hybrida, Pallas, Zoog. Rosso-As. II, p. 338 (1811). Sterna leucopareja, Savi, III, p. 92; Bp., p. 18. Hydrochelidon hybrida, Sa/vad., p. 283; Savi, O. I. III, p. 172; 280 T. SALVADORI Gigli, El. ip. (90; mn. 337s, Ja. Avit: n.412; Dress) VII p. 316, pl. 588, 589. Rondine di mare piombata, Savi, III, p. 92. Hybrida = ibrida, poichè il Pallas credette che somigliasse ad un ibrido della Hydrochetidon nigra e della Sterna hirundo. Di passaggio poco abbondante in primavera; in Malta si tro- verebbe anche in autunno; non credo che sia stata trovata. finora nella Sardegna, ove tuttavia non è probabile che manchi, anzi può darsi che vi nidifichi, come anche in qualche altro luogo. Il De Romita (Avif. Pugliese, p. 104) dice di averne visto nel- l’ estate nelle Puglie. Abita la regione paleartica meridionale , la regione orientale, la Etiopica e |’ Australiana. 397. Hydrochelidon leucoptera. Micnarrino ALI BIANCHE. Sterna leucoptera, Schinz, in Meisn. & Schinz, Vog. d. Schweiz, p. 264 (1815). Sterna leucoptera, Savi, II, p. 83; Bp., p. 18. Hydrochelidon nigra, Salvad., p. 284; Savi, O. I. HI, p. 171. Hydrochelidon leucoptera, Dress., VIII, p. 321, pl. 590, 591; Gigl., El. p. 70, n. 263; Zd., Avif. n. 413. Mignattino zampe rosse, Savi, II, p. 83. Leucoptera = colle ali bianche, da Asvxog = bianco, e mtepdv = ala. Di passaggio, più abbondante in primavera che non in autunno; dicesi che nidifichi talora nel padule di Massaciuccoli nella Toscana; non è improbabile che nidifichi anche altrove. Abita le parti meridionali e centrali della regione paleartica e durante l'inverno la regione etiopica, l'Asia orientale-meridionale e |’ Arcipelago Malese. 398. Hydrochelidon nigra. MicnaTTINO. Sterna nigra, Linneus, S. N. I, p. 227, n. 3 (1776). Sterna nigra, Savi, III, p. 79; Bp., p. 18. Hydrochelidon fissipes, Salvad., p. 284; Savi, O. I. III, p. 168. UCCELLI ITALIANI 281 Hydrochelidon nigra, Dress., III, p. 327, pl. 592; (Gig/., Icon. Sp. 392; Zd., El. p. 70, n. 264; Zd., Avif. n. 414. Mignattino, Savi, II, p. 79. Nigra = nera. Uccello di passaggio molto abbondante; nidifica nell’ Italia superiore, specialmente nel Mantovano e nelle paludi del Po, di Caorle, ecc. Abita la regione paleartica, e d'inverno l'Africa settentrionale. La forma americana è alquanto diversa dalla eu- ropea. [Genere ANOUS, Stephens, in Shaw, Gen. Zool. XIII, Dia pasa (1325); Tipo: Anous niger, Steph. Anous = &voog (trisillabo), senza intendimento (vdog, vodg), stupido. Anous stolidus. StERNA sTOLIDA. Sterna stolida, Leinneus, S. N. I, p. 227, n. 1 (1766). Sterna stolida, Salvad., p. 286, nota. Stolidus = stolido. Nei cataloghi ornitologici del Nizzardo è annoverata la Sterna stolida come abbastanza frequente! Evidentemente si sono presi per appartenenti alla S. stolida individui di altra specie. Abita i mari intertropicali. | Sottofamiglia LARINAE. | Genere ADELARUS, Bonaparte, apud Bruch, Journ. fur Ornith. 1853, p. 106. Tipo: Larus leucophthalmus, Licht. Adelarus, nome barbaramente formato, cercando di render latino il nome composto tedesco Edelinove; adel invece di edel = nobile, e larus invece di move = gabbiano. Adelarus leucophthalmus. Gappiano occHi-BIANCAHT. Larus leucophthalmus, Lichtenstein, apud Temminck, Planches Colorices, n. 386 (1825). Adelarus leucophthalmus, Salvad., p. 286. Larus leucophthalmus, Sa, O. I. IMI, p. 140. Leucophthalnus, cogli. occhi bianchi, da Aevx6g= bianco, e è pbxX16g = occhio. 282 T. SALVADORI Il Temminck asserì che questa specie s incontra talora sulle coste della Sicilia, il Durazzo ha scritto di averne trovato un individuo nella primavera del 1840 nel porto di Genova e final- mente il Vian ha menzionato (Bull. Soc. Zool. France, 1877, p. 325) un giovane che sarebbe stato ucciso nel settembre 1875, presso Nizza. Ma sembra che tutte queste asserzioni siano er- ronee. Abita il Mar Rosso e più in basso la costa orientale dell’Africa fino ai Somali. | [ Adelarus Hemprichi. Gaspiano peLL' Hempricn. Adelarus Hemprichii, Bonaparte, apud Bruch, Journ. f. Orn. 1853, p. 106. Hemprichi, in onore di F. W. Hemprich, che insieme coll’ Ehrenberg collaborò all’ opera « Symbolae physicae »; n. 1795, m. 1825. I] Vian (Bull. Soc. Zool. France, 1877, p. 32) ha menzionato un giovane che sarebbe stato ucciso presso Nizza nel settembre 1875, ma il Saunders (P. Z. S. 1878, p. 194) si mostra giu- stamente scettico intorno alla cattura di quell’ esemplare presso Nizza. | Genere HYDROCOLAEUS, Awup ('), Naturl. Syst. p. 113 (1829). Tipo: Larus minutus, Pall. Hydrocolacus = taccola acquatica, da $8mp = acqua, e xoA0Ld¢g = taccola. | Hydrocolaeus ichthyaetus. Gappiano A TESTA NERA MAGGIORE. Larus Ichthyaetus, Pallas, Reise Russ. Reichs, II, App. Dail (lis): Larus ichthyaetus, Sa/vad., p. 290 (nota); Savi, O. I. III, p. 140. Ichthyaetus = aquila dei pesci; da èyBig = pesce, ed detòg = aquila. Il Wright nella sua Lista di Uccelli Maltesi annoverò questa specie sull’autorità del Tristram, ma la cattura della medesima (1) Genere CHROICOCEPHALUS, Fyton, Brit. Birds, p.53 (1836). Chroicocephalus = con testa colorata, da ypwixòg = colorato, e xepxAy = testa (Cf. Wharton, Zoo- logist, March 1878). UCCELLI ITALIANI 283 in Malta non è stata confermata, tuttavia non è impossibile, e neppure improbabile. Abita la parte orientale del Mediterraneo, il Mar Nero, il Caspio, l'Egitto, il Mar Rosso e |’ India. | 399. Hydrocolaeus melanocephalus. GABBIANO CORALLINO. Larus melanocephalus, Natterer, Isis, 1818, p. 816. Larus melanocephalus, Savi, III, p. 65, con fig.; Z4., O. I. III, p. 142; Dress., VIII, p. 365, pl. 597, f. 2. Xema melanocephalum, Bp., Faun. Ital., Ucc. tav. 45, f. db; Introd. p. 19. Chroocephalus melanocephalus, Sa/vad., p. 288; Gigl., El. p. 54, na Se sd Avi an 4) 6: Gabbiano corallino, Savz, HI, p. 65.° Melanocephalus = con testa nera; da péixg + eqpuin. Comune nel Mediterraneo, d’ inverno intorno a Malta e sulle coste della Sicilia e della Liguria, d'estate sulle piccole isole ad occidente della Sardegna, ove nidifica. Trovasi anche sulla costa Adriatica e talora entro terra; il 4 novembre 1885 tre esem- plari adulti furono trovati presso Sommariva del Bosco in Pie- monte. Abita il Mediterraneo, il Mar Nero e la costa atlantica dell’ Europa. 400. Hydrocolaeus ridibundus. GABBIANO COMUNE. Larus ridibundus, Linneus, S. N. I, p. 225, n. 9 (1766). Larus ridibundus, Save, III, p. 62; Id., O. I. UI, p. 145; Dress., MILG-p-- 39%, pls 596, sO vest I: Larus capistratus, Savi, III, p. 72; Zd., O. I. II, p. 148. Xema ridibundum, Bp., Faun. Ital., Ucc. tav. 45, f. a; Introd. pee19: Xema capistratum, Bp., op. cit., tav. 46, f. 1; Introd. p. 19. Gavia ridibunda, Bett., tav. 98. Chroocephalus ridibundus, Salvad., p. 287; Gigl., El. p. 54, n. 181; Jd, Avifen. AIK Gabbiano comune, Savi, III, p. 62. 284 T. SALVADORI Ridibundus = pieno di riso; da rideo = io rido, per causa del suo grido. Comune; trovasi tutto l’anno in Sardegna, ove nidifica; nidi- fica pure nel Veneto, nella Lombardia e nel Piemonte. Abita la regione paleartica ; d’ inverno trovasi anche nell’ India e nel- l'Africa. [Hudrocolaeus atricilla. Gasiano PronBINO. Larus Atricilla, Linneus, S. N. I, p. 225, n. 8 (1766). Larus atricilla, Savi, Ill, p. 76, appendice al genere Larus; Salvad., p. 289, nota; Savi, O. I. II, p. 147. Atricilla, diminutivo, da ater = nero, analogamente ad Albicilla, Motacilla, ecc. q. V. Erroneamente annoverato dal Temminck e da molti altri fra le specie italiane, per aver attribuito al medesimo esemplari in abito imperfetto dell’H. melanocephalus. | 401. Hydrocolaeus minutus. GABBIANELLO. Larus minutus, Pallas, Reise Russ. Reichs, II, App. pe (02 (1776): Larus minutus, Savi, III, p. 68; Jd., O. I. HI, p. 150; Dress., VEU peso 7to;. pl agg) 599 “bis. Xema minutum, Bp., Faun. Ital., Ucc. tav. 46, f. 2; Introd. pale: Chroocephalus minutus, Sa/vad., p. 289; Gigl., El. p. 90, n. 388; Id., Icon. Sp. 396; Jd., Avif. n. 415. Gabbianello, Savi, III, p. 68. Minutus = piccolo. Invernale nell’ Italia meridionale e nella Sicilia; nell'Italia cen- trale e superiore è di passaggio piuttosto scarso ed irregolare. Abita la regione paleartica; nidifica nella Siberia; sverna nel Caspio, nel Mediterraneo e nell'Africa settentrionale. Genere GELASTES, Bonaparte, Naumannia, 1854, p. ell, 212) 216. Tipo: Larus gelastes, Licht. Gelastes = Yehaotys = chi ride; da YeXdw = io rido. UCCELLI ITALIANI 285 402. Gelastes Genel. GABBIANO ROSEO. Larus gelastes, Lichtenstein, in Thienem., Fortpflanz. Vos. Eur. pt. V, p. 22 (1838). Larus Genei, De Breme, Rev. Zool. II, p. 321 (1839). Xema Lambruschinu, Bp., Faun. Ital. Ucc. p. 135, tav. 45, f. 1 (1840); Introd. p. 19. Larus tenuirostris, Bp., Faun. Ital., Ucc. (nel testo dello Xema capistratum, p. 2) (1840). Gelastes genei , Salvad., p. 290; Gigl., El. p. 54, n. 183; /d., Avif. n. 418. Larus gelastes, Savi, O. I. III, p. 138; Dress., VIII, p. 389, pl. 601, f. 2. i Genei, in onore di G. Gené, direttore del Museo Zoologico di Torino, nato a Tur- bigo (in Lombardia) nel 1800, morto in Torino nel 1847. Vive sulle coste della Sicilia e della Sardegna, ove probabil- mente è stazionario e nidificante; è stato trovato anche in Malta ed una volta sulle coste della Calabria. Abita il Mediterraneo, il Mar Nero, il Mar Rosso, il Mar Caspio, le coste occidentali dell'Asia e le coste dell’Africa Genere LARUS, Linneus, S. N. I, p. 224 (1776). Tipo: Larus canus, Linn. Larus = X&pos, uccello marino ingordissimo, nel greco classico; Aristotile desi- gnò con quel nome i Gabbiani. 403. Larus Audouini. GABBIANO CORSO. Larus Audouinii, Payraudeau, Ann. des Sc. Nat. VII, p. 462 (1826). Larus Audouinii, Sav7, III, p. 74; Bp., p. 19; Salvad., p. 293; Savi, O. I. III, p. 135; Ggl., El. p. 55, n. 185; Id., Avif. n. 4213 Dress. Ville pe 3907 pla 601, f I Gabbiano corso, Savi, II, p. 74. Audouini, in onore di Mr. Audouin, amico del Payraudeau. Stazionario; trovasi presso le coste occidentali della Corsica 286 T. SALVADORI e della Sardegna, più raramente su quelle della Sicilia, dell'Elba e di Malta. È stato trovato una volta nella Liguria presso Albenga (Giglio). Per errore è stato indicato del Veneto. Abita esclusi- vamente il Mediterraneo. 404. Larus canus. GAVINA. Larus canus, Limnaeus, S. N. I, p. 224, n. 3 (1766). Larus canus, Savi, II, p. 59; Bp., p. 19; Salvad., p. 292; Savi, ‘O. I. Ill, p. 132; Ga9/., El. p. 55, n. 184; Id... Avif. n. 420; Dress., VIII, p. 421, pl. 600. Gavina, Savi, III, p. 59. Canus = canuto. Comunissima in tutte le stagioni; ma forse più in inverno; il Naccari disse che nidifica nel Veneto, nelle valli di Calleri , Levante, Maistra, ecc. Il Ninni fa notare che ciò sarebbe d’accordo colle notizie date dallo Schiavuzzi e cita il giornale Zeilschr. f. d. Ges. Ornith. 1884, ove non trovo queste notizie. Secondo il Seebohm non consterebbe che questo gabbiano nidifichi più al Sud del Mare Baltico. Abita la regione paleartica, dall’Atlantico al Pacifico. 405. Larus cachinnans. GABBIANO REALE. Larus cachinnans, Pallas, Zoogr. Rosso-As. II, p. 318 (1811). Larus argentatus, Savi (nec Gm.), II, p. 55; Bp., p. 19; Savi, 0; Lalli p-#180: Larus leucophaeus, Salvad., p. 293; Dress., VIII, p. 411, pl. BOZ Ph 2: Larus cachinnans, Gigl., Icon. Sp. 401; Zd., El. p. 55, n. 186; Id., Avif. n. 423. Marino pescatore, Savi, HI, p. 55. Cachinnans = che ride smoderatamente; per causa del suo grido. Stazionario e comunissimo. Nidifica nel Veneto e nelle isolette del Mediterraneo. Abita il Mediterraneo, l’Adriatico, il Mar Nero, il Caspio, il lago Aral, il lago Baikal, la valle dell’Amur, e d’ in- UCCELLI ITALIANI 287 verno trovasi anche sulle coste dell’Arabia. dell’ India, della ial Cina e del Giappone, e sul Nilo fino a Chartum. E il rappre- sentante del ZL. argentatus, Gm. delle regioni settentrionali. 406. Larus glaucus. GABBIANO GLAUCO. Larus glaucus, Fabricius, Faun. Groenl. p. 100 (1780). Larus glaucus, Savi, I. p. 76 (append. al gen. Larus); Salvad., p. 295; Gigl., El. p. 122, n. 414; Zd., Avif. n. 424; Dress., VIII, p. 433, pl. 605. Glaucus = YAuvx6s, grigio-azzurrognolo. Accidentale nella Liguria; il Durazzo lo indicò come tale; il Giglioli menziona un esemplare che sarebbe stato preso verso il 1853; più recentemente, il 10 aprile 1877, fu uccisa una fem- mina nel porto di Genova (Orsini, Coll. Uce. Lig. p. 25); non pare esatto che sia stato trovato nel Veneto e neppure altrove. Abita la regione circumpolare, raramente nidificando più al sud del cerchio artico. [Larus leucopterus. Gaspiano D'Isranpa. Larus leucopterus, Faber, Prodr. Isl. Orn. p. 91 (1822). Larus leucopterus, Dress., VIII, p. 439, pl. 606. Leucopterus = colle ali bianche ; da Aevxég = bianco, e mtepdév = ala, Nella collezione Contarini, ora nel Museo Civico di Venezia, si conservano due esemplari di questa specie, senza indicazione di località, ma è opinione del Ninni, espressami a voce quando insieme esaminammo quei due esemplari, e confermatami recen- temente (in Jilt.), che essi siano Veneti. Anche nel Museo del- l’ Università di Genova si conservava (Kaun. d'It., Ucc. p. 296, nota), e forse si conserva ancora, un Larus leucopterus indicato come della Liguria. Abita le regioni artiche, dalla Groenlandia allo stretto di Behring.] 407. Larus marinus. MuanaJaccio. Larus marinus, Linneus, S. N. I, p. 225, n. 6 (1766). Larus marinus, Savi, INI, p. 53; Bp., p. 19; Salvad., p. 295; 288 T. SALVADORI Savi ‘0. IU, p.(12%; (Gaol. VEL pi 0122; n. 4133 id), Amii n. 425; Dress., VIII, p. 427, pl. 604. Mugnajaccio, Savi, II, p. 53. Marinus = marino. Invernale, ma rarissimo; si trova annoverato dal Savi e da molti autori italiani, ma il Giglioli afferma che sia molto più raro di quello che non si creda; secondo lui non si avrebbero che due soli esemplari autentici d'Italia, ambedue giovani, uno preso in Liguria che ora si conserva nel Museo di Firenze, ed un altro trovato sul mercato di Torino ed ora conservato nel Museo Zoologico della stessa città; ma questo è un giovane del L. ca- chinnans. Lo Schiavuzzi (Zeitschr. f. d. g. O. I, p. 102) dice di averne veduto uno presso Pirano, il 6 marzo 1882. Abita la regione paleartica ed anche la neartica. 408. Larus fuscus. ZAFFERANO. Larus fuscus, Linneus, S. N. I, p. 225,.n..7 (1766). Larus fuscus, Savi, III, p. 57; Bp., p. 19; Salvad., p. 294; Savi, O. I. HI, p. 1297 Gigl., Icon. Sp. 402; /d., El. p. bo, n. 187; Id. Avif. n. 422; Dress., VIII, p. ‘421, pl. 603. Zafferano mezzo moro, Savi, III, p. 57. Fuscus = fosco, scuro. Sembra stazionario, ma non è comune; più frequentemente si trova nella Liguria e nella Sicilia; è quasi certo che nidifica in qualcuna delle nostre isole, e presso Genova (Durazzo), ma non si hanno precise osservazioni intorno a ciò. Abita le parti tem- perate della regione paleartica occidentale, |’ Egitto, il Mar Rosso e d’inverno le coste occidentali dell’Africa fino al Senegal. È dubbio se verso oriente si estenda fino al Caspio. Genere RISSA, Stephens, in Shaw, Gen. Zool. XIII, pt. 1, p. 180 (1825). Tipo: Larus tridactylus, Linn Rissa, probabilmente latinizzato ed addolcito dallo Islandico Ritsa (Brunnich, Ornith. Boreal. 1764, p. 42). UCCELLI ITALIANI 289 409. Rissa tridactyla. GABBIANO TRIDATTILO. Larus Rissa, Linneus, S. N. I, p. 224, n. 1 (1766). Larus tridactylus, Linneus, S. N. I, p. 224, n. 2 (1766). Larus tridactylus, Save, II, p. 70; Id., O. I. II, p. 136. Rissa tridactyla, Bp., p. 19; Salvad., p. 291; Gigl., El. p. 91, n. 339; Id., Avif. n. 49; Dress., VIII, p. 447, pl. 607, 608. Gabbiano terragnolo, Savi, III, p. 70. Tridactyla = tprddxtvAog, con tre dita; da tpetg + SdutvAog. Uccello invernale, piuttosto raro; tuttavia lo Schiavuzzi ricorda che un branco di oltre 100 individui comparve nella rada di Pirano il 24 febbraio 1879 e vi si trattenne fino ai primi di marzo; nella Liguria in alcuni anni è molto abbondante nel mese di maggio. Pare che si tratti allora di individui i quali, nel tor- nare verso il Nord, sbagliano strada, e che invece di seguire le coste dell'Atlantico, seguono quelle del Mediterraneo e si affollano nel Golfo di Genova. Abita le regioni artiche e subartiche, e parzialmente emigra in inverno fin sulle coste occidentali del- l Africa. Sottofamiglia STERCORARIINAE. [Genere MEGALESTRIS, Bonaparte, Cat. Parzudacki, p. 11 (1356). Tipo: Larus catarrhactes, Linn. Megalestris, da péya = grande, e Ayotels = predatrice. [Megalestris catarrhactes. StercorARIO MAGGIORE. Larus Catarractes, Linneus, S. N. I, p. 226, n. 11 (1766). Lestris catarractes, Sa/vad., p. 296 (nota). Stercorarius catarrhactes, Dress., VIII, p. 457, pl. 609. Catarrhactes = xutappaxtHE, uccello marino tuffatore, noto agli scrittori greci classici e menzionato anche da Aristotile (27. A. IX, 12), forse il Marangone minore (Sundevall); così detto dal precipitarsi sulla preda coll’impeto di una cataratta. Ann. del Mus. Civ. di St. Nat. Serie 2.8, Vol. III. (18 Gennaio 1887) 19 290 T. SALVADORI Il Wright annunziò (Ibis, 1864, p. 150) che il 9 giugno 1860 aveva avuto un individuo di questa specie, ucciso qualche tempo innanzi presso Salini, sulla costa settentrionale di Malta, ma poi corresse |’ errore. | Genere STERCORARIUS, Brisson, Ornith. VI, p. 149 (1760). Tipo: Larus crepidatus, Gm. Stercorarius = che appartiene agli escrementi, stercus; appellativo usato dal Klein per esprimere le supposte abitudini dei Labbi. 410. Stercorarius pomatorhinus. STERCORARIO MEZZANO. Lestris pomarinus, Temminck, Man. d’Orn. p. 514 (1815). Lestris pomarinus , Savi, III, p. 48. Lestris pomarina, Salvad., p. 296. Stercorarius pomarinus, Savi, O. I. II, p. 121. Lestris pomatorhinus, Gigl., El. p. 122, n. 415. Stercorarius pomatorhinus, Dress., VIII, p. 463, pl. 610; Gal. Avif. n. 426. Gabbiano nero, Savi, III, p. 48. Pomatorhinus, da THe, genitivo mdpatog, coperchio, e pls, genitivo pivéc, naso, narice; per causa dell’ opercolo sopra le narici. Originariamente fu scritto pomarinus, analogamente ad altri composti spesso contratti; ma fu corretto dallo Sclater (bis, 1862, p. 297) (1). Sebbene la correzione sia forse giusta, tuttavia è da notare che il Naumann ed altri intesero pomarinus nel significato di Pomerano, della Pomerania; anche il Brehm ha usato quella parola nello stesso significato per l'Aquila pomarina e per la Sternula pomarina. Uccello invernale, o di passaggio in primavera, piuttosto raro; nella Liguria capita in qualche copia in alcuni anni; il Durazzo l'avrebbe trovato nidificante presso Genova, e nel maggio e giu- gno del 1883 il sig. Borgioli di Genova ne ebbe sette esemplari. Il Ninni ricorda una femmina con le uova grossissime e quasi mature presa nel Veneto il 10 giugno 1873. Nidifica nelle regioni artiche del vecchio e del nuovo continente; d'inverno (1) 11 Lesson (Tr. @’ Orn. p. 616) aveva già corretto il nome francese, scrivendo pomatorin. UCCELLI ITALIANI 29) emigra verso regioni più temperate e talora giunge fin nell’ e- misfero australe. 411. Stercorarius crepidatus. Lasso. Larus crepidatus, Banks, in Hawkesworth's Voy. II, pe lon 6/3). Lestris parasiticus, Savi, II, p. 46. Lestris parasita, Bp., p. 19. Lestris parasitica , Salvad., p. 297. Stercorarius parasiticus, Savi, O. I. IMI, p. 119. Lestris crepidatus, Dress., VIII, p. 471, pl. 611, 612, f. 2; Gigl., Bp. 1235, nm. 410. Stercorarius crepidatus, Gigl., Avif. n. 427. Labbo, Savi, Ul, p. 46. Crepidatus = che porta sandali, crepidae, per causa dei suoi piedi di due colori. Invernale, o di passaggio in primavera, ma sempre scarso e raro; è stato preso anche nell’ Italia meridionale ed in Sicilia. Nel maggio e giugno del 1882 il Sig. Borgioli di Genova ebbe quattro esemplari uccisi nella Liguria. Abita le parti settentrionali delle regioni paleartica e neartica; d’ inverno emigra verso le regioni più temperate. 412. Stercorarius parasiticus. LABBO CODA LUNGA. Larus parasiticus, Linneus, S. N. I, p. 226, n. 10 (1766). Lestris buffoni, Salvad., p. 297. Lestris parasiticus, Gzg/., El. p. 123, n. 417. Stercorarius parasiticus, Dress., VIII, p. 481, pl. 612, f. 1; Gigi. Avif. n. 428. Parasiticus = Tapaotttnos, parassitico, da mapadcttog = uno che non invitato mangia alla tavola di un altro; da Tap% = a fianco, e ottog = cibo. Raro, dall'autunno alla primavera; finora è stato trovato soltanto nell'Italia superiore e media, nel Piemonte, nel Mantovano, nel Nizzardo, nella Toscana, e mai adulto. Abita le regioni artiche; in autunno ed in inverno emigra parzialmente verso luoghi più meridionali. 292 T. SALVADORI Sottordine TUBINARES. Famiglia PROCELLARIIDAE. Genere PUFFINUS, Brisson, Ornith. VI, p. 131 (1760). Tipo: Procellaria puffinus, Linn. Puffinus, latinizzato dall'inglese « Puffin » dal verbo inglese « to puff »; soffiare in modo intermittente, in francese bouffer; per causa del becco rigonfio della Fra- tercula arctica, detta « Puffin » dagli inglesi. Sembra che il Brisson abbia applicato il nome alla Berta, per averla il Willughby chiamata « Puffin dell’ Isola di Man » (Wharton). Il nome Pufinus trovasi già nel Gesner, il quale menziona un Puffinus anglicus, diverso affatto dal Puphinus anglicus. Questo è il vero Puffin degli inglesi, il nome del quale, secondo il Newton (Enc. Brit. XX, p. 101, nota) deriverebbe dal fitto piumino di cui sono ricoperti i giovani, ma secondo il Caius (Rar. Anim. fol. 21) « a naturali voce pupin ». 413. Puffinus Kuhli. Berta MAGGIORE. Procellaria Kuhli, Bove, Isis, 1835, p. 257. Puffinus cinereus, Savi, II, p. 38; Bp., p. 19; Savi, O. I. III,. p. 109. Puffinus kuhli, Salvad., p. 298; Gigl., El. p. 55. n. 188; Id., Avif.n. 4305 ° Dressy. Vill, p. 513; pl" 610, 1.2. Berta maggiore, Savi, III, p. 38. Kuhli, in onore del Dott. Enrico Kuhl, n. nel 1797, m. nel 1821; autore di un’ap- prezzata Monografia dei Procellaridi. Comune e stazionaria nel Mediterraneo ; meno frequente lungo le coste italiane dell'Adriatico. Abita inoltre l'Atlantico presso le Canarie e Madera. 414. Puffinus yelkouan. BERTA MINORE. Procellaria Yelkouan, Acerbi, Bibl. Ital. XLVII, agosto 1827, p. 297. Puffinus anglorum, Savi, III, p. 39; Bp., p. 19; Savi, O. I. III, p: 110; Gigi., El. p. 55, n. 189; /d.. Avif. n.429; Dress., VII, p. 517 (partim). Puffinus yelkouan, Salvad., p. 299; Savi, O. I. III, p. 112. Berta minore, Savi, III, p. 39. Yelkouan, nome turco, che vuol dire uccello del vento (Acerdì). UCCELLI ITALIANI 293 Stazionaria nel Mediterraneo ; trovasi nel mare della Liguria, di Napoli, della Sardegna, della Sicilia ed intorno a Malta; rara nel- l'Adriatico. Abita inoltre nel Bosforo e forse anche nel Mar Nero e nell'Atlantico presso Madera e le Canarie. Questa specie nei mari indicati rappresenta il vero P. anglorum, Temm. dell'Oceano Atlantico settentrionale. [ Puffinus obscurus. Berra oscura. Procellaria obscura, Gmelin, Syst. Nat. I, p. 559, n. 1 (1788). Puffinus obscurus, Savi, III, p. 40; Bp., p. 19; Savi, O. I. HI, p. 113. Fringuello di mare, Savi, HI, p. 40. Obscurus = oscuro. Il Savi annoverò questa specie per ia possibilità che essa comparisse sulle coste italiane, ma tuttavia finora non vi è stata mai incontrata. Abita in quasi tutti gli oceani. | Genere PROCELLARIA, Linneus, S. N. I, p. 212 (1766). Tipo: Procellaria pelagica, Linn. Procellaria, usato sostantivamente dal Linneo e dal Brisson; dall’aggettivo pro- cellarius (Plautus minimus procellarius, Klein), formato da procella = tempesta. 415. Procellaria pelagica. UccELLO DELLE TEMPESTE. Procellaria pelagica, Linneus, S. N. I, p. 212, n. 1 (1766). Thalassidroma pelagica, Savi, III p. 43; Bp., p. 19; Savi, O. I. ITE sp: 104; Dress., VI, pa491, pl. 613,71. 1. Procellaria pelagica, Salvad., p. 300; Gigl., El. p. 55, n. 190; Id., Icon. Sp. 379; Id., Avif. n. 431. Uccello delle tempeste, Savi, NI, p. 48. Pelagica = mehaytxég, pelagico, oceanico; da méAunyog = mare. Comune nel Mediterraneo, e nidificante in diverse isolette presso la Sicilia, Malta ed altrove; rarissimo nell'Adriatico. Abita anche l’ Oceano Atlantico settentrionale. 294 T. SALVADORI Genere CYMOCHOREA, Cowes, Pr. Ac. Nat. Sc. Philad. 1854, p. 76. Tipo: Procellaria leucorrhoa, Vieil!. Cymochorea = che balla sulle onde; da xòp.a = onda, e yopeta = ballo. 416. Gymochorea leucorrhoa. UcceLLO DELLE TEMPESTE A CODA FORCUTA. \ Procellaria leucorrhoa, Véeillot, Nouv. Dict. H. N. XXV, p. 422 (1817). Thalassidroma leucorrhoa, Savi, O. I. III, p. 107; Dress., VIII, pa 4906 pl 61392082: Cymochorea leucorrhoa , Gig/., Avif. n. 482. Leucorrhoa, da Xevxòg = bianco, e 66p0¢ = groppone; per causa delle sue parti posteriori bianche. Accidentale; nel Museo di Firenze si conserva un esemplare (7) proveniente dalla collezione del D." Al. Rizza di Siracusa, presso la quale città quell’ esemplare sarebbe stato ucciso nel luglio 1854. Abita l'Oceano Atlantico settentrionale. Genere OCEANITES, Keyserling & Blasius, Wirbelth. Eur. pp. XCIII, 238 (1840). Tipo: Procellaria oceanica, Kuhl. Oceanites = Wxsavitys, figlio dell’ oceano, che vive in alto mare, Wxeuves. 417. Oceanites Wilsoni. UccELLO DELLE TEMPESTE DEL WILSON. Procellaria Wilsoni, Bonaparte, Journ. Acad. Philad. III, pt. 2, p. 281, pl. 9, f. 2 (1824). Oceanites wilsonii, Salvad., p. 361. Thalassidroma oceanica, Savi (nec Kuhl), O. I. III, p. 105. Oceanites oceanicus, Dress., VIII, p. 505, pl. 614, f. 1; Gigi., El-p. 123;°n. 418; fd., Avit. n. 433: Wilsoni, in onore di A. Wilson, celebre ornitologo americano, nato nel 1766, morto nel 1813. UCCELLI ITALIANI 295 Accidentale ; nel 1863, confuso con altri esemplari della Pr. pelagica, io trovai nel Museo di Cagliari uno di questa specie, che il Cara mi assicurava essere stato preso nelle vicinanze di quella città; ora esso è nel Museo di Firenze. Abita l’Oceano Atlantico boreale ed il Pacifico lungo le coste dell'America settentrionale e centrale, e della meridionale fino al Chili. Il vero Oceanites oceanicus (Kuhl) è alquanto diverso ed abita l'Oceano Atlantico . meridionale e |’ Oceano Indiano. Sottordine PYGOPODES. Famiglia ALCIDAE. Genere FRATERCULA, Brisson, Ornith. VI, p. 81 (1760). Tipo: Alca arctica, Linn. Fratercula, femminino di fraterculus = piccolo fratello , frater. Nome coniato scherzosamente dal Caius: « Si animo conceperis totam hane avem albam esse, ac dein superinductam illi vestem nigram cucullatam, tum si aliud nomen desit, Fra- tercula marina recte ex argumento dici posset.... Hanc avem joco Fraterculam vo- cavi » (Cf. Gesner, De Avid. p. 657; Aldrov., Orn. II, p. 215). Quindi Fratercula equivarrebbe a Fraticella, diminutivo femminino di Frate! 418. Fratercula arctica. POLCINELLA DI MARE. Alea arctica, Linneus, S. N. I, p. 211, n. 4 (1766). Mormon arcticus, Savi, II, p. 35; Bp., p. 20. Fratercula arctica, Salvad., p. 302; Savi, O.I. Ill, p. 195; Gigi, El. p. 92, n. 343; Id., Icon. Sp. 409; Id., Avif. n. 435; Dress: Vill, p. 0997. pl 1625. Polcinella di mare, Savi, II, p. 35. Arctica = artica, che abita le regioni nordiche. Di passaggio irregolare, come l’A/ca torda, insieme colla quale fre- quentemente si trova, specialmente nella Liguria, ove talora capita in grande quantità nella primavera, vedendosene fin nel mese di maggio; è stata trovata anche sulle coste della Toscana, del Romano, della Sardegna, della Sicilia e di Malta, e negli ultimi tempi anche nell’Adriatico, due nel mese di maggio 1880, ed uno il 16 luglio 1874 presso Malamocco. Abita le coste settentrionali-occidentali dell’ Europa ed orientali-settentrionali dell’ America. 296 T. SALVADORI 8 [Fratercula glacialis. PorcineLLa DI MARE MAGGIORE. Mormon glacialis, Leach, in Stephens, Gen. Zool. XIII, p. 40 (1826). Glacialis = glaciale, che abita in mezzo al ghiaccio, glacies. Come feci notare nella Fauna d’ Italia, Uce. p. 302, per errore lo aveva prima annoverato questa specie nel mio Catalogo degli Uccelli di Sardegna, avendo attribuito alla medesima un giovane della specie precedente. Probabilmente per lo stesso errore il Durazzo (Uce. Lig. p. 92) annoverò la medesima specie. Abita i mari polari dello Spitzberg e della Groenlandia.) Genere ALCA, Linneus, S. N. I, p. 201 (1766). Tipo: Alca torda, Linn. Alca, reso latino dall’ islandico AZZ, nome della Gazza marina. 419. Alca torda. GAzzA MARINA. Alea Torda, Linneus, S. N. I, p. 210, n.1 (1766). Alea torda, Savi, III, p. 23; Bp., p. 20; Dress., VIII, p. 557, pios6L9: Utamania torda, Salvad., p. 302; Gigl., El. p. 92, n. 342; Id., Avif. n. 434. Gazza marina, Savi, II, p. 32. Torda, nome adoperato nella Gotlandia per questo uccello; cf. Tordmutle, il suo nome in Angermannia, Svezia (Linnzeus, Faun. Svec. 1746, p. 43) e nella lingua sve- dese moderna. Di passaggio irregolare, specialmente nella Liguria, ma talora si trova in gran quantità in primavera, fin nel mese di maggio. Molto probabilmente sono individui fuorviati, che penetrati nel Mediterraneo per lo stretto di Gibilterra e sorpresi dalla prima- vera, si avviano verso il Nord lungo le coste mediterranee della Spagna, della Francia e della Liguria, ove si adunano, quasi chiusi in un cul di sacco. Capita accidentalmente sulle coste della Toscana, del Napoletano, della Sardegna, della Sicilia e di Malta; nel mese di giugno del 1884 ne furono visti quattro individui nel Golfo di Trieste nell’ Adriatico (Schiavuzzi, Zetschr. f. d. UCCELLI ITALIANI 297 gesamm. Ornith. 1884, p. 243). Abita le parti settentrionali della regione paleartica e della neartica. Genere LOMVIA, Brandt, Bull. Acad. St. Pétersb. 1837, II, p. 345. Tipo: Colymbus troile, Linn. Lomvia, reso latino dal nome norvegese, scritto Lomwia dal Willughby (077. 1676, p. 244). 420. Lomvia Troile. URIA. Colymbus Troile, Linneus, S. N. I, p. 220, n. 2 (1766). Uria lomvia, Bp., p. 20. Uria troile, Salvad., p. 303 (nota); Savi, O. I. III, p. 193. Alca troile, Dress., VIII, p. 567, pl. 621. Lomvia troile, Gigl., Avif. n. 435 bis, p. 552. Troile, sì crede in onore di Troil |’ Islandese. Recentissimamente il Giglioli ci fa sapere di aver visto un esemplare in abito invernale, ucciso il 16 gennaio 1883, dal sig. Faustino Manzoni di Bra, presso Pollenzo, là ove confluiscono il Tanaro e la Stura. Il Bonaparte (/. c.) aveva già annoverato questa specie come accidentale in Italia, ma ignorasi il fonda- mento di questa sua asserzione. Anche il Wright (Ibis, 1864, p. 157) sulla fede del D." Grech, professore di Zoologia e di Botanica nella Università di Malta, annunziò che era stato tro- vato in quell’isola un individuo di questa specie, ma poscia (7 litt.) mi faceva sapere che si trattava invece di un giovane del- lA. torda. Forse sulla fede di quelle asserzioni il Newton dice che giunge talora nelle acque italiane (Znc. Brit. XI, p. 263). Abita le parti settentrionali della regione paleartica occidentale e della neartica orientale. [Lomvia Bruennichi. Uria vet Briwnicn. Uria Brunnichii, Sabine, Trans. Linn. Soc. XII, p. 538 (1818). Uria arra, Bp., p. 20. Alea bruennichii, Dress., VII, p. 515. Alca arra, Dress., VIII, pl. 622. 298 T. SALVADORI Bruennichi, in onore di Mart. Thrane Brunnich, autore della Ornithologia Bo- realis (Hafniae, 1764), ecc. Anche questa specie fu annoverata dal Bonaparte (/. c.) come accidentale in Italia, ma non si sa il fondamento di quella sua asserzione. | Famiglia COLYMBIDAE. Genere COLYMBUS, Linneus, S. N. I, p. 220 (1766). Tipo: Colymbus arcticus, Linn. Colymbus = xodvpBl¢, nome di un uccello tuffatore, forse lo Svasso, in Aristotile; nel greco classico abbiamo anche x6Avpfog = palombaro e xoAvELBA&W = io mi tuffo, letteralmente io « mi tuffo a capofitto «; affine a xopypy = sommità del capo. 421. Colymbus glacialis. STROLAGA MAGGIORE. Colymbus glacialis, Linneus, S. N. I, p. 221, n. 5 (1766). Colymbus glacialis, Savz, III, p. 26; Bp., p. 20; Salvad., p. 303; Savi OI MINI op: 186; Gigi, El. p. dl, n.302, 140 Ava n. 436; Dress., VIII, p. 609, pl. 626. Strolaga maggiore, Savi, INI, p. 26. Glacialis = glaciale, perché vive in mezzo al ghiaccio, glacies. Invernale e rarissima; tuttavia nell’ Italia superiore ne sono stati presi parecchi individui. Nel Museo di Firenze si conserva una femmina adulta in abito perfetto uccisa a Monterosso presso la Spezia il 19 giugno 1878; forse era un individuo stato ferito durante l'inverno. Il Giglioli ricorda un individuo di Taranto. Abita le regioni settentrionali della regione paleartica e della neartica. 422. Colymbus arcticus. STROLAGA MEZZANA. Colymbus arcticus, Linneus, S. N. I, p. 221, n. 4 (1766). Colymbus arcticus, Savi, III, p. 28; Bp., p. 20; Salvad., p. 304; Savi, O. 1. WI, p. 188; Gigi. El. p. 77, ni 3085 Jd. Avif. n. 437; Dress., VIII, p. 615, pl. 627. Strolaga mezzana, Savi, III, p. 28. E UCCELLI ITALIANI 299 Arcticus = dpxtww6g, artico, nordico; da "Apxtog la costellazione dell’orsa. x Invernale e meno rara del C. glacialis; è stata trovata anche nell'Italia meridionale, ove è abbastanza frequente presso Taranto (Giglioli), nella Sicilia e nella Sardegna (Lepori). Nell’ Istria, ove non è rara, e nel Veneto comincia a vedersi nella seconda metà di agosto. Sono stati trovati esemplari nel maggio ed anche nel giugno, forse ritardatari per ferite riportate du- rante l'inverno. Abita le regioni settentrionali della regione paleartica e della neartica. 425. Colymbus septentrionalis. STROLAGA MINORE. Colymbus septentrionalis, Linneus, S. N. I, p. 220 n. 3 (1766). Colymbus septentrionalis, Savi, INI, p. 30; Bp., p. 20; Salvad., p. 304; Savi, O. I. TI, p. 190; G94, El. p. 78, n. 304; Id., Avif. n. 438; Dress., VIII, p. 621, pl. 628. Strolaga piccola, Savi, II, p. 30. Septenirionalis = settentrionale; da Septentriones = i sette buoi dell’ aratro , l’Orsa maggiore, e figuratamente il Settentrione. Invernale e discretamente comune; giunge anche nell’ Italia meridionale, nella Sardegna, nella Sicilia ed in Malta. Rarissimi gli adulti ; il solo che si conosca in abito perfetto si conserva nel Museo di Firenze e dicesi che sia stato ucciso sul padule di Massacciucoli nella Toscana, nell’ aprile del 1835. Nidifica nelle parti settentrionali delle regioni paleartica e neartica; d’inverno emigra nelle parti più temperate. Famiglia PODICIPEDIDAE. [Genere AECHMOPHORUS, Coues, Pr. Ac. Nat. Sc. Philad. 1862, p- 229. Tipo: Podiceps occidentalis, Lawr. Aechmophorus = portatore di lancia, da xîyp = la punta della lancia, e popég = che porta, alludendo al lungo ed acuto becco. 300 T. SALVADORI Aechmophorus major. Svasso A BECco LunGO. Colymbus major, Boddaert, Tabl. des PI. Enl. p. 25, n. 404 (1783). Podiceps longirostris, Bp., Fauna Ital., Ucc. Introd. p. 3**, 20 (1841); Salvad., p. 308 (nota); Savi, O. I. TH, p. 179. Major = maggiore. Io credo di aver dimostrato, e meco hanno convenuto gli au- tori più competenti, che il P. longirosiris, Bp. probabilmente è un giovane del Podiceps cayennensis, Gm., 0 Colymbus major, Bodd., specie americana che non è stata mai trovata nell'Italia e neppure nel resto d’ Europa. Recentemente lo Stejneger (Bull. Un. St. Nat. Mus. n. 29, p. 13, 1885), a quanto pare ignorando tutto quanto negli Uccelli della Fauna d Italia è stato detto da me intorno al P. /ongirostris, Bp., e supponendo che sia una specie distinta, propone di chiamarla Colymbus (0 meglio Podi cipes) Salvadori, il nome del Bonaparte essendo stato prima ado- perato dal Bonnaterre (Enc. Méth. Orn. I, p. 54). | Genere PODICIPES, Latham, Gen. Syn. Suppl. I, p. 294 (IST): Tipo: Colymbus cristatus, Linn. Podicipes, nome usato dal Willughby (Orn. p. 25), dal Catesby e da altri; da p0- dex, genitivo podicis = deretano, e pes = piede; quel nome allude allo avere gli Svassi i piedi collocati nella parte posteriore del corpo, e fu coniato traducendo il nome volgare inglese Arse-foot, equivalente di (uccello) coi piedi nel deretano. Il Latham , e prima di lui il Linneo, fin nella prima edizione del Systema Naturae (1735), scrissero erroneamente Podiceps; il Gloger (Journ. f. Orn. 1854, p. 430, nota) fu, se non m’ inganno, il primo a far notare l’ errore. 424. Podicipes cristatus. Svasso MAGGIORE. Colymbus cristatus, Linneus, S. N. I, p. 222 n. 7 (1766). Podiceps cristatus, Savi, III, p. 23; Bp., p. 19; Salvad., p. 305; Savi 0. 1. 1; pa 763" Gigi. El. p. 150, 191; 0. e nm 439: “Dresses allan 629; spl. (629. Svasso maggiore, Sav7, II, p. 23. UCCELLI ITALIANI 301 Cristatus = fornito di ciuffo, crista. Più comune d'inverno che non in altra stagione; alcune coppie restano durante la buona stagione e nidificano. Abita le parti temperate e meridionali della regione paleartica, e sì estende nell’ India, nell’Australia e nella Nuova Zelanda. Nell’ Africa, al- meno nelle regioni equatoriali e meridionali, è rappresentato dal P. infuscatus, Salvad. 425. Podicipes griseigena. Svasso DAL COLLO Rosso. Colymbus grisegena (sic), Boddaert, Tabl. des Pl. Enl. p. 55, n. 931 (1783). Podiceps rubricollis, Savi, II, p. 21; Bp., p. 19; Savi, O. I. IIL:op0178: Podiceps griseigena, Salvad., p. 306; Gigl., El. p. 91, n. 340; Id., Avif. n. 440; Dress., VIII, p. 639, pl. 630. Svasso rosso, Savz, III, p. 21. Griseigena = colle gote grigie; da griseus + gena. Piuttosto raro; trovasi specialmente in inverno, ma comincia a vedersi nell’ agosto, e resta talora fino all’ aprile. Non è stato trovato nella Sardegna; rarissimo nel Napoletano e nella Sicilia. Abita le parti temperate della regione paleartica e della near- tica. 426, Podicipes auritus. Svasso corNUTO. Colymbus auritus, Linneus, S. N. I, p. 222, n. 8 (1766). Podiceps cornutus, Savi, II, p. 20; Bp., p. 19; Savi, O. I. III, p. 180; Gigl., Avif. n. 441. Podiceps auritus, Salvad., p. 306; Gigl., El. p. 91, n. 341; Dress., VII, p. 645, pl. 631. Svasso forastiero, Save, III, p. 20. Auritus = orecchiuto; da auris = orecchio. Invernale, ma raro; rarissimo in abito perfetto. Non è stato trovato nella Sardegna, ed è cosa dubbia se mai sia giunto nella Sicilia, in Malta e nell’ Italia meridionale. Abita le parti setten- trionali, ma non le circumpolari delle region: paleartica e neartica. 302 T. SALVADORI 427. Podicipes nigricollis. Svasso DAL COLLO NERO. Podiceps nigricollis, C. L. Brehm, Vog. Deutschl. p. 963 (18831). Podiceps auritus, Savz, II, p. 18; Bp., p. 19; Savi, O. I. III, p. 182. Podiceps nigricollis, Salvad., p. 307; Gigl., El. p. 56, n. 192; Id., Avif. n. 454; Dress., VIII, p. 651, pl. 632. Svasso piccolo, Savz, III, p. 18. Nigricollis = col collo nero; da niger + collum. Più comune d’ inverno che non d’ estate; tuttavia molti nidi ficano. Il Savi ‘ed il Doderlein affermano rispettivamente che ni- difica nella Toscana e nella Sicilia; per gli altri luoghi mancano osservazioni precise. Abita le parti temperate e meridionali della regione paleartica, l'Africa fino al Capo di Buona Speranza, e nell'Asia si estende verso oriente fino nel Giappone, e verso mezzodi in diverse parti dell’ India. Genere TACHYBAPTES, feichenbach, Syst. Av. p. II (1852). Tipo: Colymbus fluviatilis, T'unst. Tachybaptes = che si tuffa rapidamente, da tayòg = rapido, e Banmty¢g = chi immerge. 428. Tachybaptes fluviatilis. Turrerro. Colymbus fluviatilis, Tunstall, Orn. Brit. p. 3 (1771). Podiceps minor, Savi, III, p. 17; Bp., p. 19; Salvad., p. 307; Savi, O. I. III, p. 184; Gigi, El. p. 56, n. 193. Podiceps fluviatilis, Dress., VIII, p. 659, pl. 633; Gigl., Avif. n. 443. Tuffetto, Savi, III, p. 17. Fluviatilis = che appartiene al fiume, fluvius. Comune e nidifica, ma è più frequente d’ inverno. Abita la regione paleartica , l'Africa settentrionale e l'Asia meridionale. Pag. » » » CORREZIONI ED AGGIUNTE 49 lin. 12 invece di Falco nisus leggasi Falco Nisus 49 » ult. » n. 15 » p. 15 52 » ll » Falco peregrinus » Falco Peregrinus 55 » 8 » Falco subbuteo » Falco Subbuteo yf) Sy Fes) » xleSw » “pico 59 » 5 » Avif. n. 228 » Avif. n. 229 59 » 49 » otptye » otptt 66 » 22 » Avif. n. 228 » Avif. n. 225 69 DENDROCOPUS LILFORDI Una femmina di questa specie, presa nelle vicinanze di Pinerolo, fu trovata il 22 Nov. 1886 sul mercato di Torino dal sig. Marchisio. 69 Zin.27 invece di Picus leuconotos leggasi Picus leucotos 70 » 29 » Picchio a tridattilo » Picchio tridattilo 71 » 19 » Avif. p. 207 » Avif. n. 207 Ws 3 » Avif. p. 208 » Avif. n. 208 wi 10 » Upupa epops > Upupa Epops UO 25 » mulgo » mulgeo 80 » 8 » Avif. n. 192 » Avif. n. 191 123 Calliope camtschatkensis. Il Conte Ettore Arrigoni degli Oddi mi scrive recentemente da Padova di aver avuto nel Dicembre scorso (1886) un maschio adulto colto nelle vicinanze, per cui questa specie sarebbe da aggiungere alle 428 annoverate in questo elenco. 155 lin. 4 » Alaudra » Alauda 156 » 6 al Genere PALLASIA, Homeyer, prima usato in Entomologia, si so- stituisca : Genere PTEROCORYS, Stejneger, The Auk, I, p. 228 (1884). Pterocorys, da mtepév = ala, e xòpvg = elmo. 156 » 10 invece di Pallasia sibirica leggasi Pterocorys sibirica 157 18 al Genere PHILAMMUS, G. R. Gray, si sostituisca : Genere OTocoRYS, Bonaparte, Nuovi Ann. delle Sc. Nat. (Bologna) II, p. 407 (1839). Soltanto recentemente sono riuscito a scoprire il luogo esatto, rimasto finora ignorato, ove il genere Otocoris (sic) fu stabilito. 157 » 22 invece di Philammus alpestris leggasi Otocorys alpestris. 182 » 17 » Sottordine PASSERES » Sezione OSCINES 272 » 20 » minor » minore. INDICE Acanthis linaria . Pag. 177 | Aegiothus cabaret . Pag. 178 Accentor alpinus. . » 101 | Aegiothus linaria. » 177 Accentor collaris . » 101 | Aegiothus rufescens. » 178 Accentor modularis . » 102 | Aegithalus pendulinus . A » 91 Accentor montanellus » 102 | aegocephala, Limosa » 229 NGCIDILCEADISUS ye cen uae iol PERO ACH Y PLUS) CINCLCUSH ch O 35 LECIPICPINUSRPASION (0 ae) 0 65 | aegyptiacus, Chenalopex . . . » 250 Acredula caudata. 6 = fi o 92 | aegyptius, Caprimulgus . . . » 78 Acredula Irbyi. . » 93 |laegyptlus, Meropsi > i ina» 75 Acredula rosea. . . . . . + »92,93 | aegyptius, Milvus ...... » 47 Acridotheres roseus. . +. +. . » 184] aeruginosus, Circus. . +. . . » 57 Acrocephalus aquaticus. . . . » 142 | Aesalon regulus . . . . . . » 54 Acrocephalus arundinaceus . . » 138 | Aethyia ferina. . . . . . . » 265 Acrocephalus palustris. (<=, =.» 137*| affinis, Sterna. + . 2. 5 «=. | » 275 Acrocephalus schoenobaenus. . » 141 | africana, Nyroca. .... . » 263 Acrocephalus streperus. . . . » 138 | Agelaeus phoeniceus. . . . . » 182 Acrocephalus turdoides. . . . » 188 | Agrobates familiaris. . . . . » 144 Actitis hypoleucus . . . . . » 223 | Agrobates galactodes . . . . » 143 Actitis macularius . . . . . » 2241! Agrodroma campestris. . . . » 152 Actiturus longicaudus . . . . » 223 | Agrodroma Richardi. . . . . » 153 Actochelidon Bergii. . . . . » 275 | Airone bianco. . . .... » 242 Actochelidon media. . . . . » 275 | Airone bianco mezzano . . . » 243 Actochelidon sandvicensis. . . » 275 | Airone cenerino. . . ... » 241 Actodromas fuscicollis . . . . » 221 | Airone guardabuoi. . . .. » 243 AGLOAFOM ASINI LA e ARONA ONE SS OASIS II ELA Actodromas Temmincki . . . » 220 | Alaemon alaudipes . . . . . » 159 acta, Dalila M.te 259) PA agudatalpeStris Ae PO Adelarus Hemprichi >, feti 232 FATA UA TALDOLCATT e NOIA Adelarus leucophthalmus. . . » 281] Alauda arvensis . . yaa St GS Aechmophorus major . . . . » 300] Alauda brachydactyla . . . . » 155 Aedon familiàris . . . - » 144 | Alauda Calandra. ..... » 156 Aedon galactodes. . . - . . » 143] Alauda campestris . . . . . » 152 Aedongluscinia gi ee ao) VATaudatcantarella ge le tea 158 Aedonsphilomela) 0 eat 1257 Alauda cristata. . 3). i a 154 aedone Philomelacs «ni eZ] ATA Ud Gesertivg Re say lau RIS Aegialitis cantiana . . .'. +. » 213 | Alauda Duponti . . . . . . » 159 Aegialivistcuronicate reti Deleon FAI Uda Nana = ee e a 153 Aegialitis Geoffroyi . . 00.9» $211 | Alanda-obscura . i e » (152 Aegialitis hiaticula . . . . . » 212 | Alauda pispoletta. . . . . . » 155 Ann. del Mus. Civ. di St. Nat. Serie 2.8, Vol. III. (12 Febbraio 1887) 20 306 Alauda pratensis . Alauda sibìrica . Alauda Spinoletta Alauda trivialis . . Alauda yeltoniensis . alaudarius, Tinnunculus alaudipes, Alaemon . alba, Ciconia . alba, Herodias. . . alba, Motacilla . . Albanella minore . Albanella pallida Albanella reale . . albellus, Mergellus . albicilla, Haliaetus: . albicollis, Cinclus. . albicollis , Muscicapa albicollis, Saxicola . albifrons, Anser . NEWS 6 a 6 Alca arctica, . - Alcattordage se seats INGE EY 4G n A a Aldrovandi, Scops . Alcedo ispida . Alcedo rudis . . . alchata, Pterocles Alleni, Jonocicca. ATLO CCOMSONOI alpestris, Hirundo alpestris, Otocorys . alpestris, Philammus alpina, Citrinella. alpina, Pelidna . . alpinus, Accentor. alpinus, Pyrrhocorax altisonans, Cettia. aluco, Syrnium ALZQGUOLQ reuse) ae Alzavola asiatica . . americanus, Coccyzus . Ammomanes cinctura . Ammomanes deserti. Ammomanes lusitana Amnicola melanopogon. Ampelis garrulus. Anas acuta. . . Anas aegyptiaca . . Anas africana . Anas angustirostris . Anas Anser. . . . . T. SALVADORI + Pag. 150 . 156 151 150 157 56 159 247 242 145 58 Anas Bernicla. . Anas boscas. . . Anas Casarca . . IATIASHCIPCIANs | Re Anas Clangula. . . Anas clypeata . . . Anas cornuta. . . . Anas Crecta- =. i Anas cristata . . Anas Cygnus . . . Anas erythropus . Anas ferina. . Anas formosa. . . Anas fuligula . Anas fusca. . Anas glacialis . Anas javanica . Anas leucocephala Anas leucopsis. Anas mollissima . . Anas nigra . Anas nyroca -. . . Anastolorgi. dat. Anas penelope. . . Anas Querquedula Anas rufina. Anas rutila . Anas segetum. . . Anas strepera . . Anas Tadorna . Anatra marmorizzata Ancylocheilus cinclus Ancylocheilus subarquata » andalusica, Turnix . angustirostris, Marmaronetta Anous stolidus. . . Anser albifrons . Anser bernicla. Anser cinereus. . Anser erythropus. . Anser ruficollis . . Anser segetum. . . Anser sylvestris . . Anser, Anas . è. +» Anthus aquaticus. . Anthus arboreus . . Anthus campestris . Anthus cervinus . Anthus obscurus. . Anthus pratensis. . Anthus Richardi. . + Pag. 253 257 257 261 UCCELLI Anthus spinoletta. . . . . . Pag. 151 Anthus spipoletta. . . . . . » 151 Anthus trivialis: . . . «+ «9s » 4150 antiquorum, Phoenicopterus. . » 249 antiquorum, Porphyrio. . . . » 237 Anthropoides virgo. . . . . » 240 apiaster, Merops. . . . . +. » 74 apivorus, Pernis. . +. . . . »® 46 apus, Cypselus. . +. . +... » 80 aquaticus, Anthus . . +. +. . > 151 aquaticus, Calamodus. . . - » 142 aquaticus, Cinclus . . . . + » 100 aquaticus, Rallus. . +. « - » 233 Aquila ‘Bonelli . . . i. stò 42 Aquila chrysaetos. . . . . . » 38 Aquila clanga. =) 2) = fe =n 39 Aquila Desmursii. . . + + + » 41 Aquila fasciata. n e... . » 42 Nawula*fulvae «0-0. «tfr DUE dala Aquila heliaca. . . . da 39 Aquila imperialis. . . . . . » 39 Aquila maculata. . . . . . »39,40 Aquila mogilnik . . . de dd» 33 Aquilafmaoyla (ai e 39 Aquila nipalensis. . . - . . » 39 Aquila pomarina. . . +--+ ” 40 Aquila Wahlbergi. . - . . + » 40 Aquila anatraja. +. + è è e» 39 Aquila anatraja minore. . . » 40 Aquila del Bonelli . . . . . » 42 Aquila del Nepal. . . + + + > 39 Aquila del Wahlberg. . . + > 40 Aquila di mare . >. t= ei» 42 Aquila di mare dalla testa CRONCG So A 43 Aquila imperiale. . +. +... » 38 Aguila minore: +0 + «tir Al guaio TRAE 0 GO MO Ge 38 araneg Sternas << /-) 2)" tt 8 79 Arborea bullulaj. 9 « =) 0-82) 5 arboreus, Anthus. . . . . - » 150 Archibuteo lagopus. . . . . » 44 arctica, Fratercula . . . . . » 29% arctica. SUernat eat aio 270 arcticus, Colymbus . . . . . » 298 Ardea alba <* .@ 1.0 si dettato CM 242 FARA CA bubulcus® SS AR ZA Ardea Ciconia 0 n e =) ele e ZII Ardea cinerea. . . - è. «! » (241 Ardea) Garzetta.- 0 o ae 245 Ardea'erisear .. Snc ee 246 ITALIANI Ardea Grus . Ardea intermedia. Ardea lucida Ardea minuta . Ardea Nycticorax. Ardea pavonina Ardea purpurea . . Ardea ralloides . . . Ardea russata . . Ardea stellaris. Ardea Virgo. Ardeola minuta . Ardeola ralloides . Ardetta minuta arenaria, Calandrella arenaria, Calidris . . arenarius, Pterocles. argentatus, Larus arquata , Numenius . Arquatella maritima. arra, Uria . 3 arundinacea, Sylvia . arundinaceus, Turdus . arvensis, Alauda . ascalaphus, Bubo. asiaticus, Caprimulgus. Asio accipitrinus . AASTOROUUS N ee Assiolo INSHORE <5 I Astur palumbarius . ater, Falco . ater, Parus. . . . Athene noctua . Athene persica. atra, Fulica atricapilla, Ficedula. atricapilla, Sylvia. atricilla, Hydrocolaeus. atrigularis, Turdus . Audouini, Larus . aureola, Euspiza . aureus, Turdus auricularis, Otogyps. auriculatus, Lanius . aurita, Saxicola . auritus, Podicipes auritus, Turtur . Averla capirossa . Averla cenerina . Averla forestiera. 307 . Pag. 239 243 66 238 127 284 109 285 162 110 35 89 117 301 192 89 88 88 308 Averla maggiore. Averla meridionale. Averla piccola . . . AVOCEUA. « = -« : avocetta, Recurvirostra Avvoltojo . . . 5 Avvoltojo barbuto . . Avvoltojo degli agnelli Avvoltojo orecchiuto Aythya marila. . . Bailloni, Porzana. . . Balearica pavonina . . BalestrucciOMEsee: Ce. Balestruccio del Cascemir ‘BA oe oo a 6 Balia dal collare. . . Balia nera. . . » Ballerina << 0. Ballerina gialla . . . Ballerina nera . . . Ballerina vedova . . Barbagianni . . . . barbaricus, Turdus. . barbarus, Falco . . . barbatus, Gypaetus . . Bartramia longicauda . Basettino . . . bassana, Sula. . . +. ‘Beccaccia= 0. Beccaccia di mare . Beccaccino reale . ‘Reccafico Rae. e. Beccafico canepino . . Beccafico di padule. Beccamoschino . . . PBeccapescit. di 0 Beccapesci maggiore Beccofrusone. . . « belgica, Limosa . . . Belonii, Tadorna . . . Bergii, Actochelidon Bernicla Branta . . . bernicla, Brenta . Bernicla leucopsis. . . Bernicla ruficollis. Berta maggiore . Berta minore . Berta oscura . . . betulina, Bonasa. . . Bewicki, Cygnus. T. SALVADORI - Pag. 88 88 BignCcOne 2) dt. biarmicus ,"Panurus. Biblis obsoleta. Biblis rupestris. . bifasciata, Loxia . Bigia grossa... . Bigia padovana . BUOCLRELUL i ata IES OR § 8 IT. boarula, Motacilla . . IBOCCOULEDV-C =) Ne ne 16 boissonneau, Hirundo . Bombycilla garrula . Bonasa betulina Bonasia sylvestris. bonasia, Tetrao . . . Bonellii, Falco. 3 Bonellii, Phylloscopus . borealis, Budytes. . . borealis, Linaria. . . borealis, Parus . . + boscas, Anas . . . Botaurus stellaris. brachydactyla, Calandrella brachydactyla, Certhia. Brachyotus palustris. brachyotus, Strix. . Bradypterus Cettii . . Branta albifrons . . . Branta bernicla . . . Branta leucopsis . Branta ruficollis . . . Branta rufina,. .. < . Brehmii, Scolopax . . Bruennichi, Lomvia. . Bubo ascalaphus . . . Bubo ignavus. . . . Bubo maximus. . . . bubulcus, Ardea. . . Bubulcus coromandus . Bubulcus ibis] 2% Bubulcus lucidus. . . Bucanetes githagineus . Bucephala clangula . Budytes borealis . Budytes campestris . Budytes cinereocapillus. Budytes Feldeggi. Budytes flava. . . . Budytes flavus. . . Budytes melanocephalus pete e e Budytes nigricapillus Budytes paradoxus . BudytestRayi N: N Budytes viridis . > Budytes xanthophrys . . Buffoni, Lestris . . . Buphus ralloides . Buphus russatus . . Butalis grisola. . . . . Buteo cinereus. . . . . Buteo fasciatus. . Buteo ferox. 9... = Un Buteo lagopus. . . Buteo mutans . Buteo pojana ..... Buteo vulgaris. . . . . cabaret, Aegiothus . . . Caccabis chukar . . . Caccabis petrosa . . . . Gaccabismmufat e. Sl Caccabis saxatilis cachinnans, Larus . . . caelestis, Gallinago . caelestis, Scolopax . caeruleus, Elanus. caeruleus, Parus . cahirica, Hirundo . . caeruleus, Porphyrio . . caesia, Emberiza. . . . CEGNSUS 5G 68 6 caesius, Porphyrio . Calamodus aquaticus . . Calamodus schoenobaenus. Calamodyta aquatica Calamodyta cariceti . Calamodyta melanopogon. Calamodyta phragmitis. Calamodyta schoenobaenus Calamoherpe palustris . Calamoherpe turdoides. Calamophilus biarmicus Calandra . . . Calandra nera . . . calandra, Melanocorypha. Calandrella arenaria. . . Calandrella brachydactyla. Calandrella minor Calandrella pispoletta . Calandrella . . . Calandrella minore UCCELLI . 148 149 146 148 149 291 244 243 85 45 45 45 44 ITALIANI Catandrino ~%. Fs PIE Calandritis minor. . . . CUAIANArOR E EIA Calandro forestiero . . Calandro maggiore. Calcarius lapponicus. Calcarius nivalis. . . . Calidra to, 5) 8. 4 Calidris arenaria . calidris, Charadrius. calidris , Totanus. Callichen rufinus. . . GallioneR ane Calliope camtschatkensis . Calobates melanope . campestris, Anthus . campestris, Budytes. camtschatkensis, Calliope CANADIGIIGC aan een on canaria, Serinus. . . . Canario . Cancroma Coromanda . candidus, Himantopus . (CIRVAVICO dio Sa Be Canepino degli oliveti . Canepino maggiore. Canepino opaco. . Canepino pallido canescens, Totanus. . . cannabina, Fringilla 3 Cannabina flavirostris . . Cannabina linota. . . . Cannajola. . . +. « e Cannajola verdognola. Cannareccione . . . canorus, Cuculus. . . cantarella, Alauda . cantiaca, Sterna . cantiana, Aegialitis . canus, Gecinus ... . (CMR, IIS 3s Gg 4 fF canutus, Tringa . . . . capella, Vanellus. . . . Caninera .. Nt. capistratus, Larus . . . Capovaccajo . . . . . Cappellaccia . . . Caprimulgus aegyptius. . Caprimulgus asiaticus . Caprimulgus europaeus. Caprimulgus ruficollis . 310 T. SALVADORI Caprimulgus tamaricis. . . . Pag. 79 | Charadrius morinellus . . . . Pag. 211 carbo, Phalacrocorax . . . . » 270 | Charadrius Oedicnemus. . . . » 206 Cardellino . ... . . . . » 174) Charadrius pluvialis. . . . . » 210 Carduelis elegans. . . . . . » 174 | Charadrius scolopax. als fice peo e206 carduelis, Fringilla. . . . . » 174] Charadrius spinosus. . . . . » 207 cariceti, Calamodyta . . . . » 142 Chaulelasmus streperus. . . . » 258 Chueh tebe 5 5 & 5 6 6 5 5 62 | Chelidon cashmiriensis. . . . » 81 CarinesnoOcwuaen e oe eee 62a sChelidon urbicat. sayy. eee > 81 Carpodacus erythrinus. . . . » 180 | Chenalopex aegyptiacus . . . » 250 caryocatactes, Nucifraga. . . » 189] Chettusia codabianca. . . . » 208 Gasarca; Anas). ene =) 257 (Chettusia gregaria. . =.) 1. 2) 008 Casarca rutila. . . . + . +. » 257; Chettusia gregaria . . . . . °» 208 Casarca. . . . . . +. . . » 257 | Chettusia leucura. . . ... » 208 cashmiriensis, Chelidon . . . » SIMIMORIO-CRIO some <0) cee) Aen MA996 caspius, Thalasseus. . . . . » 274| Chiurlo maggiore . .. . . » 229 castor, Merganser . . . ... » 269! Chiurlo piccolo... . .. » 230 catarrhactes, Megalestris. . . » 289] Chiurlottello . ..... +. » 230 Caudata FA cre du lA Re eo 924 IChloris&viridis tà 2 Ce 2 caudataz th cafe E 0190) | chlomss Wigurinus) 90. eee 0172 Cavalier d’Italia. . . . . . » 215 | chlorocephalus, Hortulanus . . » 164 Celega padovana . . . . . » 127| chloropus, Glottis . . . . . » 227 cenchris, Cerchneis. .. .. » 57 il (Chlorospiza chloris: n. Tee > a2 Cerchneis cenchris ... .. . » 57 | Chlorospiza incerta . . . . . » 4180 Cerchneis Naumanni. . . . . » 57 | Chloroptila citrinella . . . . » 1793 Cerchneis tinnunculus. . .. » 56 | chloropus, Gallinula. . . . . » 236 Cerchneis vespertinus . . . . » 56] Chroocephalus melanocephalus. » 283 Certhia brachydactyla . . . . » 99] Chroocephalus minutus. . . . » 284 Certhia familiaris. ee 99 | Chroocephalus ridibundus. . . » 283 Certhiasmurariges RE 984 ehrysactosstAquila ti ANA 38 Certhilauda desertorum . . . » 159 Chrysomitris citrinella. . . . » 173 Certhilauda Duponti. . . . . » 159 Chrysomitris spinus. . . . . » 174 Cervinus Anthusss 50.) eee er > 15 Wichukar.(Perdix - 9. e )>seeko9 Cry] CEPU 15M 5 44 6 4. 9 HON elias HMDCLIZayon yeasts re oO’ CFO ao 8 SE S645) 6 oto 1D) BU Gineniie WOOT oo Bowe oe BY Cesena di Naumann . . . . » 108! Cicogna nera. . . . +... » 247 Cesena fosca . . . . . . . » 107| Ciconiaalba. . . . +. +... » 247 Gettiataltisonans fs e 3 CICONIA MILLA AR ZII Cok Ceti e 0113 Cigno NORCROSS Cans Cetara 0430) Cig NONA ERO ENEA Chaetusia gregaria. . : -. . » 208| Cigno selvatico . . ... . » 255 Chaetusia Villotaei . . . . . » 208| Gincia (KO ATR dee She Ae ay) 2) 95 Charadrius calidris . . . . . » 217 | Gincia boreale. . . .... » 95 Charadrius cantianus . . . . » 213] Cincia col ciuffo. . .... » 96 Charadrius curonicus . . . . » 212| Cincia dalmatina . . ... » 96 Charadrius fulyus< tl Si >) 210 | evicia mora 2S 94 Charadrius gallicus. . . . . » 2051 Cincia romagnola ..... » 95 Charadrius Geoffroyi. . . . . » 211] Cinciallegra A » 94 Charadriusierecarius fina 4 208. | Ginciarelia. © sont) be lees 94 Charadrius Hiaticula. . . . . » 2121] Cinciarella di Siberia . PATTO 94 Charadrius Himantopus . . . » 215 | cinctura, Ammomanes. . . . » 158 Charadrius leucurus. . . . . » 208| cineraceus, Circus . . ... » 58 cinerea, Ardea. . . cinerea, Perdix . . . . cinerea, Sylvia . . . . cinerea, Terekia . cinerea, Tringa . . . cinereocapillus, Budytes . cinereus, Anser . . cinereus, Buteo . . . . cinereus, Puffinus . . cinereus, Vultur. . . Cinclus albicollis . Cinclus aquaticus. . . . Cinclus melanogaster . Cinclus merula ... . cinclus, Pelidna . . . Cinclus, Sturnus. . . . Circaetus gallicus. circia, Querquedula. . . Circus aeruginosus . . . Circus cineraceus. Circus cyaneus. Circus Swainsoni. . cirlus, Emberiza . cisalpina, Fringilla . Cisticola cursitans . Cisticola schoenicola. Citrinella alpina. . . . Citrinella serinus. citrinella, Chloroptila . citrinella, Emberiza. . . Giff OlottO mae OOO, Ciuffolotto delle pinete. . Ciuffolotto maggiore Ciuffolotto scarlatto. COAST Yo, 5 “Al et -@ 16 Civetar’. ss Civetta capo grosso. Civetta meridionale. . . Civetta nana . clanga, Aquila. . . Clangula glaucion . . . Clivicola riparia . . . . clypeata, Spatula. Coccothraustes, Loxia . . Coccothraustes vulgaris . Coccystes glandarius. . . Coccyzus americanus Coccyzus erythrophthalmus . Coccyzus glandarius. . . Cod’ azzurro . Codibugnolo grigio. UCCELLI Pag. 241 200 129 228 221 148 251 45 292 35 100 100 101 100 219 101 ITALIANI Codibugnolo roseo . Codibugnolo testa bianca. COGIROSSOM ME coed ele) etka Codirosso spazzacamino. . Codirossone |». . . . =<. « Godones.. Hot coelebs, Fringilla. colchicus, Phasianus collaris, Accentor. . . . collaris, Ficedula. collurio, Lanius . collybista, Phylloscopus Coloeus monedula. . . . . Colombaccio COLOMOCUAr:RE00- ne COLUMIDIRLIVIQR A Golumbatfoenas ae ne Columba palumbus . Columba risoria . . . Columba turtur . . . Colymbus arcticus Colymbus auritus. Colymbus cristatus . . Colymbus fluviatilis . Colymbus glacialis Colymbus griseigena. . . . Colymbus major . ò Colymbus septentrionalis . Colymbus troile communis, Coturnìx. communis, Grus . . communis, Turtur . . conspicillata, Sylvia. Coracias garrula . . . . ones (CONES Go 5 o A EC COLIACCHKIA RIME Cornacchia nera. . . cornix, Corvus. cornuta, Tadorna. . . coromandus, Bubulcus. corone, Corvus . . 5 Corriere del Geoffroy. . + Corriere Grosso. =.) « Corriere piccolo. . . Corrione biondo. .. . CONVOI oO oO ot Corvo imperiale. .. . Corvus caryocatactes . Corvux corax . . COrLVUS!COLDIZI 6 Go Alo Corvus corone. . . . 312 T. SALVADORI Corvus frugilegus. . . . . . Pag. 187 | Curruca cinerea. . . . . Corvus glandarius . . . . » 190 | Curruca conspicillata Corvus graculus . » 185 | Curruca garrula . . . . Corvus monedula . » 188 | Curruca hortensis. COLVUSEEICA Me » 189 | Curruca leucopogon. Corvus Pyrrhocorax. . . . » 186 | Curruca nana. CORVUSSLUStICUS A e » 189 | Curruca nisoria . . . . Corydalla Richardì . » 153 | Curruca orphaea . Corythus enucleator. » 181 | Curruca pallida Cotile obsoleta. » 84 | Curruca salicaria. . . . Cotile riparia . . + » 84 | curruca, Sylvia © Cotile rupestris . . . » 83) cursitans, Cisticola =... Di. (OOM a a 6 B ob » 199 | Cursorius europaeus. Coturnix communis. » 201 | Cursorius gallicus . Coturnix, Tetrao . » 201 | curvirostra, Loxia Cotyle obsoleta. . » 84 | Cutrettola . sed: Cotyle riparia . » 84 | Cutrettola boreale . . . Cotyle rupestris » 83 | Cutrettola capinera. Spee crecca, Querquedula. » 261 | Cutrettola capinera a soprac- crepidatus, Stercorarius . . Deo cigli bianchi. sete. crepitans, Oedicnemus. . . » 206 | Cutrettola capinera a soprac- GrexsPLatensisym a O » 234 cigli gialli . . . È Crex, Rallus » 234 | Cutrettola capo cenerino. crispus, Pelecanus » 272 | Cutrettola testa gialla. . cristata ANAS.) en = » 264 | Cuttì . cristatas Hulicay <9 ss er. » 239 | Cuttì capo-nero . cristata, Fuligula. . . . wa 264. |icyana,,Monticola. 0 cristata , Galerita. » 154 | cyanea, Monticola cristatus, Lophophanes. » 96 | Cyanecula suecica cristatus, Phalacrocorax » 271 | Cyanecula Wolfi . cristatus, Podicipes. . . . » 300 | cyaneus, Circus cristatus, Regulus » 90 | Cyanistes caeruleus . cristatus, Vanellus . » 206 | cyanura, Janthia . Croccolone . . . » 232 | cyanus, Monticola Crociere . Pala » 181 | cyanus, Parus . ; Crociere delle pinete » 181 | Cygnus, Anas... . Crociere fasciato. » 182 | Cygnus Bewicki Cuculo » 72 | Cygnus ferus Cuculo americano . cid se ae 73 | Cygnus mansuetus Cuculo americano dagli occhi CYEIUSFMINONIAN. 0 O TOR! 6 G6 6 = » 73) | CYSMUSHMUSICUS.. se) e Cuculo col ciuffo. . » 72 | Cygnus olor. È Cuculus americanus. . . . . » 73 | Cymochorea leucorrhoa . . . Cuculusicanorusi sg ar ss » 72 | Cynchramus miliarius . Cuculus erythrophthalmus » 73 | Cypselus apus . Cuculus glandarius . » 79) | Cypselus: melbay =.) <3. Culbianco . . è » 118 | Cypselus pallidus. Culbianco abbrunato . » 114 Culbianco isabellino . . 0 + » | 118 | Dafila acuta. < + 7. è 0 curonica, Aegialitis . » 212 | Damigella di Numidia. Curruca atricapilla . » 127 | Dandalus rubecula de Daulias luscinia Daulias philomela . dauma, Oreocincla . . . dauricos Hirundo sg: Dendrocigna di Giava. Dendrocopus Lilfordi Dendrocopus leuconotus . Dendrocopus major. . . Dendrocopus medius. Dendrocopus minor . Dendrocycna javanica . . deserti, Ammomanes desertorum, Certhilauda . . Desmursii, Aquila domesticus, Passer Dougalli, Sterna . Douglasii, Sterna. Dromolaea leucopyga Dromolaea leucura Dryocopus martius . dubius, Turdus Duponti, Certhilauda Durazzi, Emberiza Edredone Egretta alba Egretta garzetta . . Egretta orientalis. Elanus caeruleus . Elanus melanopterus . elegans, Carduelis Eleonorae, Hypotriorchis . Emberiza aureola. Emberiza caesia . cia cirlus citrinella . Durazzi. hortulana. lesbia Emberiza Emberiza Emberiza Emberiza Emberiza Emberiza Emberiza leucocephala. Emberiza melanocephala . Emberiza miliaria . Emberiza nivalis. Emberiza palustris . Emberiza pithyornus Emberiza pusilla . Emberiza pyrrhuloides. Emberiza rustica . Emberiza schoeniclus Enneoctonus collurio UCCELLI Pag. » 166, » 125 125 111 83 256 303 69 165 165 161 162 160 167 165 166 167 165 167 89 ITALIANI Enneoctonus rufus enucleator, Pinicola . Ephialtes scops . . ephialtes, Scops . epops, Upupa . Erismatura leucocephala . erythaca, Ruticilla Erythacus rubecula. . . . erythraeus, Phoenicopterus . erythrinus, Carpodacus. erythrophthalmus, Coccyzus. erythropus, Anser Erythropus vespertinus. Erythrospiza erythrina. Erythrospiza githaginea Erythrosterna parva. Eudromias morinellus . europaea, Miliaria europaea, Pyrrhula . europaea, Sitta. È europaeus, Caprimulgus . europaeus, Cursorius europaeus, Nycticorax . europaeus, Troglodytes. Euspiza aureola Euspiza melanocephala. excubitor, Lanius. Fagiano . Fagiano di monte Falaropo a becco largo . Falaropo a becco sottile . Falaropo iperboreo Falaropo rosso . falcinellus, Plegadis. Falco aegyptius Falco aeruginosus Falco aesalon . Falco albicilla . HalcorapiIvoruss. = i. Falco ater Falco barbarus . . Falco Bonellii . . Falco buteo. Falco caeruleus Falco cenchris. Falco cineraceus . Falco cyaneus . Falco Eleonorae Falco fasciatus. 314 T. SALVADORI KalcoXHeldesgi. © 0. Pag: D1 | ferox, Buteo. + e = Pagan HalCOMeroxs. usm fe) Ra dii ate? 45 | ferruginea, Nyroca . . . . . » 263 Ralcolfulyis.(R 6 Ri ISAMTCLUSSACYSNUS A RZ Malco Waban) ye) vem in senate cee ADT EC ASCILECLOTLG im (tne sma o 91 KalcoXgallicushgt. era 44 | Ficedula atricapilla.. +. + » #85 KalcoKhaliaetus Meet o 43” Hicedula collaris); file 3.» 86 ail COMMPECLIALIS suc nnls tenn BS OCA e Guna alin eee & We HalcoWagopusis) =) en UN | nO OGY mB og Gd 5 6 6 Ss 90 Falco leucocephalus. . . . » AS |) UAW TOO 585 oo ke A 6 UR ORD Falco leucogenys. . .... » 51 | fissipes, Hydrochelidon. . . . » 280 Kalco Lthofalcon ss) ) ts sn DAG HUSLLONENCUNCO me = (SO o Oe Halcosmaculatus 5 56 o A a o A abodes Seb G soos Oo 6 i 59 Halcowmigrans:, = 7s) -| . 15>) |) 4/ || flavirostris, Cannabina e |) >i) 76 LENCO tik 5 6 os 6 oo o © GW fl avus e BUAYLeS [6G 5 6 6 es 7 HalCOmMnor SG 6 5 o a 6.6 52 | fluviatilis, Potamodus . . . . » 189 Kalcomutans mo o a 6 5. D 45) fluviatilis, Sterna. . . « « . ~> 8276 Balcomaevius =) = et et) ee eerog,/40) | fluviatilis, Tachybaptes:. o 30? RalCOMisus tane oa a Alo 6 of D 49° TROIA GO: deo ve. 22 css Ut LR DAO Halcospalumbarius’ <<) eine ene 48" Kolaga cnestata . 7 © ‘es 39 INK YSONEHAS 6 og > 6 6 oo 419 acwenetien 6 6 o 6 6 oo oD. Il Halcosperegrinus =) ree ee 52 | Forapaglie castagnolo. . . . » 142 ISCO WOVE 5 6 6 6 5 5 a 8 45 | Forapaglie lanceolato. . . . » 140 Falco punicus. . ... . . » 52! Forapaglie macchiettato. . . » 140 Falco regulus. . . . . . +. » 54] formosa, Querquedula . . . . » 260 RalcOmufus se. pee eine Dn DM ll Wo-ancolino. CIA » 198 Falco sacer. . . . . è + + »50,51 | Francolino di monte . . . . » 197 Halo Saker at sie a SO) Hrancolinus, Metraol. © cal eo 08 Falco subbuteo . . . . . . » 55 | Francolinus vulgaris ... . » 4198 Falco tinnunculoides . . . . » 57) Fratercula arctica . . ... » 295 Falco vespertinus. . . . . +. » 56 | Fratercula glacialis. . . . . » 296 RA CONCUCU OMEGA 06 | Fraticello BRR nae oe as. US Falco della regina. . . . . » DOM VAP NOTO a oe Ie: TUCUCO TAU OCULTE Wa wre) Wowace) tn eh > 0 | RECCOMUSPETACULUS. 0.01.0 j) moh a> MER OO VIO OFFS 6 6 5b a @ 6 50 \@Bringillatcanariar Vi 076 Halcoroecchiajol0 08 46 | Fringilla cannabina. . . . . » 176 FAUCOVDESCALOV Ce. i Ole wou e io A3\ |, Eringilla carduelis =... 3, > eg IBOHOMOP 6 5 5 8 5 & oO mp a 8 oz) Prin gallaichloris td e cs) ay aen ey uae Falcone dalle gote bianche . . » 51 | Fringilla cisalpina . . . . . » 4168 Falcone di Barberia . . . . » 53 | Fringilla Citrinella . . . . . » 173 Falcone tunisthno tei 52 | Fringilla coccothraustes . . . » 170 familiaris Aedon. e ) 144 sHringilla coelebs. i . 2. 29s cma familiaris, Certhia . . . . . » 99 | Fringilla domestica . GSS 01377 HANELORAR- ETA 17/6) Kringilla favirostris.. + fallen Fanello nordico. . + + . . » 176 | Fringilla githaginea. è». + +» 179 fasciatus, Falco . . . . . =. » 45 | Fringilla hispaniolensis . . . » 168 fasciatus, Nisaetus . . +. +. » 427 Hringillasimcenta: et ee 80 Heldeggi, Budytes. it 000» 148 | Fringilla Italiae, 3 0a Me =) 168 FeldeggiGennaja fe ei | dl Eringilla lapponica = =) = |<)»: e160 IAGO ROS 8 6 8 G8 0 o D PAS CE ringillo narnia G Go 5 olo RL Fenicottero minore. . . =. . » 200 | Fringillalinota . . e ... . » a6 ferina, Aethyia. . . . . . +. » 265 | Fringilla montana . . . . . » 169 UCCELLI Fringilla montifringilla . . . Pag. 172 Hringilla montium. tt: et Na N76 Rringillafnivalis tà Rea ez Eringilla\petroniag tt + ai e 170 Brin cil, pro] eri eee ee hte LO? Fringilla rufescens . . . . . » 178 Mringillasalicicola. (es 0.1)! 2168 ringilla serinus’: <<) + 92 ae U2 eli Hringilla spimus 5 a. 4 > a) 174 Renollaistulta ftt eee ee 5 170 BING UCONN et e VIZI Fringuello alpino ..... » IM! Fringuello di mare. . . . . » 298 ROS ORE MEO Vou Aine bs hale(v irustlesus. Corvus! <= tales.) 2 ee 187 EUM ORIANA 233 Bulbcavatrat se n.0 A sow 0238 Rulicateaerulea to Ati ee 937 ulica;chloropusi. tt SNO SA ese Hulicateristata gs (Str oi 239 fulicarius, Phalaropus . . . . » 216 fulicula: SROrzana ttt SS © a) 234 fuliginosum, Onychoprion. . . » 27 Huleula:SAnas tt RR e nitt964 Bulicula clangula. ter 2) 9) 4265 Rulisulaferistatat «4 4 vel) ) 279 Gufo ai padule III, 65 Genel AGelaStes AMEN ZI EZIO CIIZIONO law ol tallies © eats 64 Gennaja Feldeggi. . ... . » I MEGA e Go ah 6 ee A 64 Gennajassakers <<.) ht ce SOMIMGUiO) SCLUCTICOn aa cael Maks 60 Geotiroyi; Aegialitis<. i. 5.) 2) 2110) Gypaetus barbatus <0 2.2) 2 aa 37 CEOCHOO) 5 6 5 a alts 6 6 °° — Per IMrehaos she 5° Se Ree) 2 1S 36 CK OD) CURE 6 MO 6 De PW eandsiigolois fo A Go 6 gift g 8 36 CHAO o o & So SB oo G 5 56 | Gyps occidentalis. . .... » 36 (CHV 6 6 6 a a of om of fo ally) Ghiandaja Marina. +» .%. « » 74 | Haematopus ostralegus. . . . » 214 gibraltarica, Turnix. . . . . » 202 | Haliaetus albicilla . . . .. » 42 githagineus, Bucanetes. . . . » 179 | Haliaetus leucocephalus . . . » 43 Gills SCODS une Series teas Em > 66 | haliaetus, Pandion . . ... » 43 glacialis, Colymbus. . . . . » 298 | Harelda glacialis. . .... » 266 Re, eee 6 NS 4 De Pel MEK NES BGS 8 5 ao A Sh) glacialis, Harelda. . . . . . » 266 | Helodromas ochropus . . . . » 295 glandarius, Coccystes . ... » 72.| helvetica, Squatarola . <4.) 2 91209 glandarius, Garrulus \. . . .. » 190} Hemprichi, Adelarus. . . . . » 282 Glareola pratincola . |... » 204 | Herodias alba... + e + è . » 949 glareolas LOtanUs we a) eae ee) Sep) || Herodias‘sarzetiace «. en (ee eo 243 Glaucidium passerinum ... » 63 | Herodias intermedia. . . .. » 243 glaucion, Clangula . . +. . . » 265 | hiaticula, Aegialitis. . . +. . » ‘912 glaucus, Larus. . + + + + + » 287 | Hieraetus pennatus. ... . » 4) Slaux Carine: Vom. iene 62 I Hierofalco saker™.) -. ss oa 0 >!) 50 Glottis ‘chloropus\ tt... »\ 227 | Himantopus candidus . . i. i> 7 i2i5 Glottis natans. . . . . . . » 227 | Himantopus melanopterus. . . » 215 glottis, Totanus . . . . . . » 227 | Himantopus, Charadrius . .. » 215 Gobbo rugginoso. . . . . + » 268 | Hirundo alpestris. . ... . » 83 > CEUs 5 6 AO IAT || (eter TARE RESO Gracchio corallino. . . . . » 185 | Hirundo boissonneau .... » 8 graculus, Phalacrocorax . +. . » 271 | Hirundo cahirica. peciicy scr I) 82 graculus, Pyrrhocorax. . . . » 185] Hirundo daurica. ..... » 83 graeca, Perdix, =. ». ol.» 0199 | Hirundo Melba: =. . 4 a » 19 Grandule . . + + + + .. » 194] Hirundo pratincola . . è. . » 204 gregaria, Chettusia . . . . . » 208| Hirundoriparia . ..... » 84 GIO? vio bia oo do 0 SOm |) LORI: rut ae ae telecen aot e 83 Grijone det Koloe. 7 (i. 36 | Hirundo rustica: . 0. 3) ae 8582 griseigena, Podicipes . . . + » 301 | Hirundo rupestris. . . ... » 8 griseus, Nycticorax. .. . + » 246 | Hirundo Savignyi. ..... » 82 grisola, Muscicapa ..... » Si) RETRUNAORULDI CAMEO 81 GIUCCION ESSO Gg Sb 0 6 ae 2 | ‘hirundos Sterna to fan 76 Gruccione egiziano. .. .. » 75 | hispaniolensis, Fringilla . . . » 168 Gruccione verde. . . + . . » | Hoplopterus spinosus . .. . » 207 UES OO G OO 6 5 6 2 PR CLOLtENSISISVIVIA Gest 6 Go 6 6 9. UG GRU DALOnINGa ae ee 24) |) hortulana.. HN DeLizZaatenl tele eo O4: Grus, Ardea. +. +» +» e e + =. » £239 | Hortulanus chlorocephalus . . » 164 GEUSTCOMMUNMIS Hes en tenes >) 239) | hortulanus, Serinus a, =)... «> 75 Grus virgo. . . . . +. +. . » 240| Houbara Macqueeni. . . . . » 204 Guardabuoi indiano . . . . » 244 | Houbara undulata. . . . . . 203, 204 houbara, Otis . . . . è» hyacinthinus, Porphyrio hybrida, Hydrochelidon . . Hydrochelidon leucoptera. Hydrochelidon hybrida. Hydrochelidon nigra. » + + Hydrochelidon fissipes . . . Hydrocolaeus atricilla . Hydrocolaeus ichthyaetus . Hydrocolaeus olacoronnarun Hydrocolaeus minutus. . Hydrocolaeus ridibundus . Hydrornia Alleni. . . . © hyperboreus, Lobipes . . + Hypolais icterina . Hypolais olivetorum. » Hypolais opaca. . . . . Hypolais pallida . . . . . Hypolais polyglotta . . . . Hypolais salicaria . . . hypoleucus, Tringoides. . . Hypotriorchis Eleonorae . . Hypotriorchis subbuteo. . . Hyppolais, Motacilla. . .». . IIS AEBUDULCUSIRN A e (el ae Ibis falcinellus. . .. . icterina, Hypolais. . . . + ictus, Milvus:) 1, « ichthyaetus, Hydrocolaeus. ignavus, Bubo. . . . + .- ignicapillus, Regulus . . . iliacus, Turdus. . . imperialis, Falco . incerta, Fringilla. . Judicuss Vulturi 0 = ll intermedia, Herodias. . interpres, Strepsilas. Irbyi, Acredula . . +. » isabellina, Saxicola. . . ispida, Alcedo . . Italiae, Passer . Ittero dalle ali rosse . +. Iynx torquilla. . +. . «+ - Janthia cyanura . . . javanica, Dendrocycna. + . Jonocicca Alleni. ... + Kolbei, GypS «+ - + +» « = Kuhli,,Puffinus = +. +. UCCELLI . Pag. 203 237, 238 279 ITALIANI IRE 9 6 Oc Labbo coda lunga . . . Labbo mezzano . . è. è Lagopus mutus . . . lagopus, Archibuteo. . Lagopus , Tetrao . Lambruschini, Xema . . GORATLO ny eens lanceolata, Locustella . Lanius auriculatus . . + Lanius excubitor. . . + Lanius collurio . . Lanius meridionalis . Fans smorza Te Lanius rufus lapponica, Limosa . . è» lapponicus, Plectrophanes. Larus argentatus. . . + Larus atricilla. Larus Audouini . . » . Larus cachinnans. LALUSCECANUSAR ee Larus capistratus. . » Larus catarrhactes . . . Larus crepidatus. . Larus fuscus . . Larus gelastes. . . . + Warus* slaucust cement Larus ichthyaetus . + Larus leucophaeus . Larus leucophthalmus . Larus leucopterus . . . Larus marinus. .. + Larus melanocephalus. . Larus minutus. . . . + Larus parasiticus. . Larus ridibundus. . TEATUSHNISS2:40 Uonmncl Reon: Larus tenuirostris . . Larus tridactylus. Leptoptilus. . . + - - lesbia, Emberiza . . . + Lestris Buffoni . . . . Lestris catarrhactes . Lestris crepidatus . . Lestris pomarinus leucocephala, Emberiza. leucocephala, Erismatura . leucocephalus, Haliaetus leucogenys, Falco . . + leucomela, Saxicola . .- 318 T. SALVADORI leuconotus, Dendrocopus . . . Pag. 69 | Lombardella minore . . . . Pag. 252 leucopareja, Sterna. . . +. » 279 | Lomvia Bruennicki . . . . . » 207 leucophaeus; Waruss. 5. asi ea ec) Lomvia Troile = +. =| <8) 297 leucophthalma, Nyroca. . ie.» 263 |\lomvias Uria =. 9.9.9. . Ws)» 9297 leucophthalmus, Adelarus. . . » 281 | longicauda, Bartramia. . . . » 223 leucopogon, Sylvia . . + . . » 1380] longirostris, Podiceps . . . . » 300 leucopsis, Branta . . . +. . + » 258 | Lophophanes cristatus. . . . » 96 leucoptera, Hydrochelidon. . . » 280 | Loxia bifasciata ..... . » 182 leucopteras Oxia 05 eter RSI ELOXIA CHIOLIS A IE leucopterus, Larus . . ‘è è ‘+ » ‘287 | Loxia Coccothraustes ... . » 170 leucopyga, Dromolaea . . . . » 115 | Loxia curvirostra. . . . . . » 181 leucorrhoa, Cymochorea . . . » 294 | Loxia enucleator. . . . .. » 181 leucura, Chettusia ft «(fit i 208] Loxia leucoptera. 0 co 82 leucura, Dromolaea. . . . . » 114 | Loxia pithyopsittacus . . . . » 181 TH) ourinusfeh]oris- Rei 001728 Loxja Pyrrhula, Rete Lilfordi, Dendrocopus . . . . » 69 | Loxia taenioptera. . . . +... » 182 LimicolaKplatyrhyncha atta > eels | ALU canne TA Timicolaspygmaea aes a eels.) Wucidus; Bubulcus- e 243 Limosa aegocephala. . +. . . » 229 | luctuosa, Muscicapa. .... » 85 Ti) MOosagbelsica seni re o 2284 Lugubris, Motacillay e Re 5 TMosaslapponica te 229) | LUPUDrIS Parus)«. IR 96 bmp MEAN UA o HS LEVI DIAN CONE AO O 4 a D> Ie TA OS NE, Go ge 6 2290 VEUL TONESUENO NOE MII 33 IF1MMOSA MSCOLO PAX MI Wen Oxo 5 Goo 5 6 I Limnocryptes gallinula. . °°. » 233 | Zuè piccolo. . ... . . =. =» 134 hire yah, Aen 6 5 6 5 RA OGG Ge oe of oo ol) BR Iuinaria HOrealiSmen ss on eee 0177 ullulafarboreaWt. = ol. 1. NA Linaria cannabina . + + + . » 176 | Luscinia philomela. ... . . » 125 TANALIAMAVILOSLUIS get eee 1770] GUSCINIANVeLAg. Re 25 Irnaria rufescens. . . . «+ +» (78. luscinioides, Potamodus. %. . .. i» 139 linota, Cannabina. . . . + è » 176) Lusciniola melanopogon.. .... » 142 Linota cannabina. . . + + . » 176.) Lusciniopsis fluviatilis UH... i 9139 Linota flavirostris . . +. . + » 176 | Lusciniopsis luscinioides . . . » 139 PMOta giaro Ne RL uScInTOpsis ISAVdi ce i e AO linota rufescensi. è e =. (ele »» 178) lusitana, ‘Ammomanest. 9.) 39 a lithofalcoREalco rg e a 54 | Lycos monedula . . . +. +... » 188 bik Columba 6 6 ZIO Py rUrUusitetrix Ge e IT Lobipes hyperboreus. . . +...» 216 Locustella lanceolata . . . . » 140 | Machetes PU TTAXA I Bib oy 8 Pee Locustella luscinioides. . . . » 139 | Macqueeni, Houbara. . . . . » 204 LCOS Go 6 6 0 oF © WW lemme 5 5 oo a o oF oS), OER Locustella Rayi . . + +. + = 440.) macrura, Sterna... . . « » 4276 locustella, Sylvia. . + . . . » 140] macularius, Tringoides. . . . » 224 Loadola@ de - e « « \. «'. » 153} maculata, Aquila. ... . #0 3940 Lodola becco curvo. . .. . » 159) Magnanina. . ...... » 131 Lodola del deserto. . . . . » 158 | Magnanina sarda ..... » 132 Lodola del deserto minore . . » 158 | major, Aechmophorus . . . . » 300 Lodola del Dupont. . . . . » 159 | major, Dendrocopus. . . . . » 68 Lodola gola gialla . . . . +. » 157 | major, Gallinago. . . . . . » 232 Lodola siberiana. . . . . + » 156 | major, Parus eee AO MRS SANITA LO GOA IRE Do | major, Philomela. (e. Ri 25 major; Eyrrhula = 303 mansuetus, Cygnus. . . . Marangone. Marangone col ciujfo . Marangone minore. . Mareca penelope. . . «+ + marila, Fuligula . Marino pescatore . . . marinus, Larus. (iii maritima, Arquatella Marmaronetta angustirostris. Martin pescatore UCCELLI . Pag. 179 . Martin pescatore bianco e nero martius, Picus. maruetta, Porzana . . 0 WOT ETN GE (so A Maximus, Bubo <- «.°. « « Mecistura caudata . . media, Actochelidon. medius, Dendrocopus . . . Megalestris catarrhactes Melanetta fusca . . melanocephala, Euspiza melanocephala, Sylvia . melanocephalus, Hydrocolaeus . Melanocorypha calandra Melanocorypha cinctura . . Melanocorypha sibirica. Melanocorypha yeltoniensis . melanogaster, Cinclus . melanoleuca, Saxicola. . . melanope, Motacilla. . . . melanopogon, Lusciniola . . melanopterus, Elanus . . melanopterus, Himantopus melanura, Limosa . melba, Cypselus . . . > Melizophilus melanocephalus. Melizophilus provincialis . Melizophilus sardus. . . . Melizophilus undatus Merganser castor. Merganser serrator . merganser, Mergus . . Mergus albellus Mergus merganser . Mergus serrator : Mergellus albellus . . . . meridionalis, Lanius. . . . meridionalis, Serinus . . . MELLO 5 Ceo » » » 254 270 271 271 259 264 286 287 218 262 76 76 68 235 261 64 92, 93 275 68 289 267 161 131 283 156 158 156 157 101 116 146 142 48 215 228 79 131 131 132 131 269 270 269 269 269 270 269 88 175 112 ITALIANI Merlo acquajolo . Merlo acquajolo pancianera Merlo col petto bianco. . . Merops aegyptius. Merops apiaster . . . . Merops persicus . . . MELOPSEVITICIS AR Merops viridissimus. . . Merula atrogularis . . . Merula nigra sig (nei Merula torquata . Merula vulgaris . . . merula;, Cinclus tt Mestolone . . . . Microcarbo pygmaeus . Micronisus gabar. . . . Migliarino di padule. . . NINO a AF MIGnattinoO. = RI Mignattino ali bianche . migrans, Milvus . . . . . migratorius, Turdus. miliaria, Emberiza . . . . Miliaria europaea. . . . . Miliaria projer. Milvus aegyptius. . . . . Milvus ictinus . . . . Milvus migrans Milvus niger ° Milvus regalis. . . . . minor, Calandrella . . . . minors CyENUS AO n minor, Dendrocopus. minor, Falco MINOR Lanlusies =e minor, Noctua. . . . minor, Pelecanus. . . minor, Podiceps . . . minuta, Actodromas. minuta, Ardetta . minuta, Porzana . . . minuta, Sternula . minutus, Hydrocolaeus. modularis, Accentor. . mogilnik, Aquila. . mollissima, Somateria. . Monachetla. . «+. « Monachella bianca e nera . Monachella col dorso nero . Monachella gola nera. . . Monachella nera. . . . 319 . Pag. 100 » 101 320 Monachella testa bianca . Monachus atricapillus . Monachus hortensis . monachus, Vultur . monedula, Coloeus . Montanello. . . - Montanello risha . . montanellus, Accentor . montanus, Passer. Monticola cyanus. . Monticola saxatilis . montifringilla, Fringilla Montifringilla nivalis montium, Fringilla . Moretta . . . + è Moretta codona . . Moretta grigia . . Moretta tabaccata Moriglione . morinellus, Eudromias. morio, Saxicola . . Mormon arcticus . . Mormon glacialis. . Motacilla alba. . + Motacilla aquatica Motacilla Atricapilla. Motacilla boarula. . Motacilla borealis. Motacilla calliope. . Motacilla campestris Motacilla cervina. Motacilla cinereocapilla Motacilla curruca. . Motacilla cyanurus . Motacilla flava. Motacilla Hippolais . Motacilla leucomela . Motacilla lugubris Motacilla Luscinia . Motacilla melanocephala Motacilla melanope . Motacilla modularis . Motacilla montanella Motacilla naevia . Motacilla nisoria . Motacilla Oenanthe . Motacilla philomela . . . Motacilla Phoenicurus . Motacilla Rayi. Motacilla regulus. Motacilla Rubecula . T. SALVADORI . Pag. 115 | Motacilla Rubetra » 127 | Motacilla Rubicola » 126 | Motacilla rufa . » 35 | Motacilla salicaria . . » 188 | Motacilla Schoenobaenus . » 176 | Motacilla sibilatrix . » 177 | Motacilla stapazina . » 102 | Motacilla suecica. . » 169 | Motacilla sulphurea . » 113 | Motacilla superciliosa . » 114 | Motacilla Sylvia » 172 | Motacilla troglodytes » 171 | Motacilla undata . » 176 | Motacilla viridis . » 264 | Motacilla xanthophrys A » 266 | Motacilla Yarrellii » 2641 Mugnajaccio . . . » 263 | muraria, Tichodroma » 269 | Muratore : » 231 | Muscicapa albicollis. » 115 | Muscicapa atricapilla » 295 | Muscicapa collaris » 296 | Muscicapa grisola. . » 145 | Muscicapa luctuosa . » 142 | Muscicapa melanoleuca. » 127 | Muscicapa parva. . » 146 | musicus, Turdus. . » 147 | mutans, Falco. » 123 | mutus, Lagopus . . » 146 » 151 | naevia, Locustella » 148 | naevius, Falco. . Di 23% Minana, Alaudas. e. » 123 | nana, Sylvia . . . 147, 148 | nanus, Turdus. » 135 | natans, Glottis. . » 115 | Naumanni, Cerchneis » 145 | Naumanni, Turdus » 125 | nebularius, Totanus. 131, 148 | Nemura cyanura . » 146 | Neophron percnopterus. » 102 | Nettion crecca. » 102 | Nettion formosa » 140 | Neumayeri, Sitta . » 127 | Nibbio bianco. . » 118 | Nibbio egiziano » 125 | Nibbio nero » 120 | Nibbio reale » 147 | niger, Milvus. . » 90 | nigra, Ciconia . » 124 | nigra, Hydrochelidon . Pag. 119 119 129 126 104 227 57 107, 108 227 123 247 280 nigra, Merula . nigra, Oedemia nigricapillus, Budytes . nigricollis, Podicipes nilotica, Gelochelidon nipalensis, Aquila. . Nisaetus fasciatus. Nisaetus pennatus nisoria, Sylvia. Nisoria undata. nisus, Accipiter . Nitticora. . 2 nivalis, Montifringilla . nivalis, Plectrophenax . Nocciolaja . noctua, Carine. Noctua glaux Noctua minor. . . . Noctua passerina . . . Nonna Nottolone . . . . Nucifraga caryocatactes Numenius arquata . . Numenius phaeopus. Numenius tenuirostris . Nyctala Tengmalmi . Nycticorax, Ardea Nycticorax europaeus Nycticorax griseus Nyroca africana Nyroca ferruginea Nyroca leucophthalma . obscurus, Anthus. . obscurus, Puffinus obscurus, Turdus. obsoleta, Biblis. . . . Oca collo rosso . . . Oca colombaccio. . » Oca egiziana . Oca faccia bianca Oca granajola. . . Oca lombardella. . Oca paglietana Oca selvatica. . . Occhiocotto . 5 Occhiocotto sardo . . OCCIIONEST OO Occhione del Senegal . occidentalis, Gyps. occidentalis, Saxicola Ann. del Mus. Civ UCCELLI . Pag. 112 » 267 » 148 eal 63 SIC ch ey eae ~ Bec 7 EELS 9 2) 229 » 230 » 230 » 6l » 246 » 246 » 246 » 263 » 263 » 263 PRIMO? » 293 e. ™» 106 aD 84 So ag Ww vay “pono. e este SC ee eh ea!) Ee ch) moos » 251 » 252 So ty | eal CARE wel eS ilo ot 131 LIL 132: ANNA 206 A ey eS 206 CN) 36 » 116 ITALIANI oceanica, Thalassidroma Oceanites oceanicus . Oceanites Wilsoni. ochropus, Helodromas . Oedemia fusca. Oedemia nigra. Oedicnemus, Charadrius Oedicnemus crepitans . Oedicnemus scolopax Oedicnemus senegalensis . oenanthe, Saxicola oenas, Columba Oidemia fusca . Oidemia nigra. olivaceus, Turdus. olivetorum, Hypolais olor, Cygnus - onocrotalus , Pelecanus. Onychoprion fuliginosum . opaca, Hypolais Orchetto marino. Orco\marino . . . + Oreocincla dauma . . Oreocincla varia . Organetto e. Organetto minore orientalis, Egretta Oriolus galbula Oriolus phoeniceus Orites caudatus . . . . orphaea, Sylvia Ortolano. Ortolano grigio . Ortygometra Bailloni Ortygometra crex. Ortygometra minuta. . Ortygometra parva . Ortygometra porzana . . . ostralegus, Haematopus Otarda . . Otis houbara . . Otis Macqueenii . . Ovisutardaye cus) ae. OUISEetraxs...— one ron. Otocoris alpestris. . . . . Otocorys alpestris. . . . Otogyps auricularis. . . Otus accipitrinus. . . . Otus ascalaphus Otus vulgaris . otus, Asio . di St. Nat. Serie 2.*, Vol. III. (14 Febbraio 1887) 321 . Pag. 294 294 294 225 267 267 206 206 206 206 118 191 267 268 105 136 254 272 278 137 267 267 111 110 177 178 242 184 182 93 128 164 164 235 234 235 235 235 214 202 203 204 202 203 157 303 35 65 64 65 65 322 Ombara . . . + » « Oubara asiatica . . Oxylophus glandarius . IPAGUAPOLOS “3 = %) Pajola, Sylvia . Pallasi, Turdus. . Pallasia sibirica pallens, Turdus Pallenura melanope. pallida, Hypolais . pallidus, Cypselus. pallidus, Turdus . palumbarius, Astur . palumbus, Columba . Palumbus torquatus. . palustris, Acrocephalus. palustris, Brachyotus palustris, Emberiza . palustris, Parus . Pandion haliaetus Pantana. Panterana . Panurus biarmicus paradisea, Sterna. paradoxus, Budytes . paradoxus, Syrrhaptes . parasiticus, Stercorarius Parus ater . Parus biarmicus Parus borealis . Parus caeruleus Parus caudatus Parus cristatus Parus cyanus . Parus lugubris. Parus major Parus palustris Parus pendulinus. parva, Erythrosterna parva, Porzana. parvulus, Troglodytes . Passer domesticus Passer hispaniolensis Passer Italiae . Passer montanus . Passer salicicola . Passera . ge di Passera di padule . . Passera europea. Passera lagia . T. SALVADORI Pag. 203 | Passera mattugia » 204 | Passera oltramontana » 72 | Passera sarda Passera scopajola » 142 | Passera scopajola asiatica . » 127 | Passera solitaria » 104 | Passerina aureola. » 156 | Passerina melanocephala . » 106 | passerina, Strix » 146 | passerina, Sylvia . » 136 | passerinum, Glaucidium » 80 | Pastor roseus . » 106 | Pavoncella . » 48 | Pavoncella armata. » 191 | pavonina, Balearica . » 191 | pelagica, Procellaria. » 137 | Pelecanus bassanus . » 65 | Pelecanus carbo . » 167 | Pelecanus crispus. » 95 | Pelecanus graculus . » 43 | Pelecanus minor . » 227 | Pelecanus onocrotalus . » 153 | Pelecanus pygmaeus. » 91 | Pelidna alpina. 276, 277 | Pelidna cinclus » 149 | Pelidna maritima. » 193 | Pelidna minuta » 291 | Pelidna subarquata . » 94 | Pelidna Temminckii. » 91 | Pellicano » 95 | Pellicano minore. » 93 | Pellicano riccio . » 92,93 | Pendolino . pe » 96 | pendulinus, Aegithalus. » 94 | penelope, Mareca. » 96 | pennatus, Hieraetus . » 94 | Peppola . SIE » 95 | percnopterus, Neophron » 91 | Perdix cinerea. » 86 | Perdix communis. » 235 | Perdix francolinus » 100 | Perdix graeca. . » 167 | Perdix petrosa. » 169 | Perdix rubra . . » 168 | Perdix saxatilis » 169 | Perdix, Tetrao. » 168 | peregrinus, Falco. » 168 | Peristera turtur » 167 | Pernice . » 167 | Pernice bianca » 170 | Pernice di mare. Pernice di montagna . . Pernice di Sardegna . Pernice turchesca Pernis apivorus persica, Athene . . - persicus, Merops . Pesciajola . È Petrocincla saxatilis. Petrocossyphus cyanus. petronia, Fringilla Petronia rupestris Petronia stulta. petrosa, Caccabis. Pett? azzurro occidentale. Pett azzurro orientale Pettegola. Pettirosso phaeopus, Numenius. Phalacrocorax carbo. Phalacrocorax cristatus Phalacrocorax graculus Phalacrocorax pygmaeus. . Phalaropus fulicarius Phalaropus hyperboreus Phalaropus lobatus . Phasianus colchicus. Philammus alpestris. Philomela aedon . Philomela luscinia philomela, Luscinia . Philomela major . phoeniceus, Agelaeus . Phoenicopterus antiquorum . Phoenicopterus erythraeus Phoenicopterus roseus . Plioenicopterus ruber phoeuicurus, Ruticilla . phragmitis, Sylvia Phyllopneuste Bonellii . Phyllopneuste rufa Phyllopneuste sibilatrix Phyllopneuste sylvicola Phyllopneuste trochilus Phylloscopus Bonellii Phylloscopus collybista. Phylloscopus rufus . Phylloscopus sibilator . Phylloscopus sibilatrix. . Phylloscopus superciliosus Phylloscopus trochilus . Pica caudata UCCELLI . Pag. » 196 200 200 46 ITALIANI Pica rustica. Pica, Corvus Picchio a dorso bianco Picchio cenerino. Picchio di Lilford Picchio murajolo Picchio muratore Picchio muratore corso Picchio muratore dalmatino Picchio nero . Picchio rosso maggiore . Picchio rosso mezzano Picchio rosso minore . Picchio tridattilo. Picchio verde . Piccione selvatico Picoides tridactylus . Picus leuconotus . Picus Lilfordì . Picus major. Picus martius . . . +» Picus medius . Picus minor. Picus tridactylus . Picus viridis Pigliamosche . Pigliamosche pettirosso pilaris, Turdus. Pinicola enucleator . Piovanello . Piovanello maggiore Piovanello nano . Piovanello pancia nera Piovanello pancia rossa . Piovanello violetto Piro-piro boschereccio. Piro-piro coda lunga . Piro-piro culbianco. Piro-piro gambe lunghe . Piro-piro macchiato Piro-piro piccolo Pispola . NEI Pispola gola rossa . Pispoletta <.<. +. pispoletta, Calandrell pithyornus, Emberiza . IERIE): BO RO Pittima minore . . . Pittima reale . pityopsittacus, Loxia Piviere 98 68 191 324 T. SALVADORI Piviere orientale. . . . . . Pag. 210 | Potamodus fluviatilis . . . . Pag. 139 Piviere tortolino .| . . . . . » 211 | Potamodus luscinioides. . . . » 4139 Pivieressat oe) ee n. o 209) | pratensis, ADthUS. e %) 50 Platalea/leucorodiattt, = 2 = i e490) | pratensis;(Crex-\m. e (nr 234 platyrhyncha, Limicola. . . . » 217] pratincola, Glareola. . . . . » 204 Plectrophanes lapponicus. . . » 160 | Pratincolarubetra . . . . . » 119 Plectrophanes nivalis . . . . » 160 | Pratincolarubicola. . . . . » 119 j Plectrophenax nivalis . . . . » 160} Priniacursitans . ..... » 144 3 Plegadis falcinellus. . . . . » 248 | Prispolone. ...... . » 150 pluvialis, Charadrius . . . . » 210 | Procellaria Kubli. . . . .. » 29 Podiceps auritus . . . . . . 301, 302 Procellaria leucorrhoa. . . . » 294 Podiceps cristatus . . . . . » 300] Procellaria obscura. . . . . » 293 Podiceps griseigena. . . . . » 301 | Procellaria pelagica. . . . . » 293 Podiceps longirostris . . . . » 300 Procellaria Wilsoni. . . . . » £294 POdicepsiminorys 5) 302 Procellaria yelkouan . . . . » 292 Podiceps rubricollis. . . . . » 301 | projer, Miliaria . . . . .. » 162 Podicipes auritus. . . . . . » 301 | provincialis, Sylvia. ... . » 131 Podicipes cristatus . . . . . » 300 | Prunella modularis. . . . . » 102 Podicipes griseigena. . . . . » 301} Psophia undulata. . . . . . » 208 Podicipes nigricollis. .. . . . » 802 | Pterocles alchata. . . . . . » 4194 Poecile borealis) N ANO 95 | Pterocles arenarius. . .. . » 194 Poecile lugubris . . . . . . » 96 | Ptérocorys sibirica . . . . . » 303 Poecile palustris. . . * . . » 95 | Pterocyaneacircia . . . . . » 261 POIQGRG Re, BO La oe i A> || Putinus cinereus... . i 092 Pojanacalzatay. (i be. i» 44 Putinus Kuhlie 6°95 3 e292 Pojana dalla coda bianca . . » AS eeurinussObDSCUrUS: 7...) i e o 93 pojana, Falco a i. 9. sm e451 Pudinus yelkouan” . . ii (902 Polcinella di mare. . . . . » 295 | pugnax, Machetes. . . ... » 222 Polcinella di mare maggiore . » 296 | punicus, Falco. . . . . . . » 52 Pollotsultanottt ei rete ee 287) purpurea, Ardea tt. Me. 20 suede Pollo sultano dal dorso verde. » 233 | pusilla, Emberiza. . . . . . » 166 Pollo sultano di Allen. ©. © . » 286 | pusillus; Rallus - . . 2... » 285 polyglotta, Hypolais. . . . . » 136 | pygmaea, Porzana . . . . . » 235 pomarina, Aquila; Gee 4-8 > AO pygmaca,Tringaleaw.) 0. 1 ue, SOUT pomatorhinus, Stercorarius . . » 290 | pygmaeus, Microcarbo. . . . » 271 Porciglione. . . . . . . . » 233 | Pyrgita domestica . . . . . » 167 Porphyrio Alleni. . . . . . » 286] Pyrgitaitaliae. . . . . . . » 4168 Porphyrio antiquorum. . . . » 237 | Pyrgita montana. . . . . . » 169 Porphyrio caeruleus. . . . . » 237 | Pyrgitasalicaria. . . . . . » 168 Porphyrio caesius. . . . . . 237, 238 | Pyrophthalma melanocephala . 131, 148 Porphyrio-gallinula Alleni . . » 237 | Pyrophthalma sarda. . . . . » 182 Porphyrio hyacinthinus . . . 237, 238 | Pyrrhocorax alpinus. . . . . » 186 Porphyrio smaragdonotus. . . » 238 | Pyrrhocorax, Corvus. . . . . » 186 Porphyrio veterum . . . . . » 237 | Pyrrhocorax graculus . . . . » 185 Porzana Bailloni . . . 2 . . » 295) Pyrrhula erythrina. .. . . » 4180 Porzana fulicula. . . . . . » 9284 | Pyrrhula europaea... . . » 178 Porzana maruetta . . . . . » 285] Pyrrhula major . .... . » 179 Porzana minuta . . . . . . » 235| Pyrrhularubicilla . . . .. » 198 Porzana parva. . . . . . . » 235 | Pyrrhula vulgaris . . . .. » 178 BOrzanaFpy ga Ca: 295 | eyrrhula. Oxia). O SI Porzana, Rallus . . . . . . » 234 | pyrrhuloides, Emberiza. . . . » 167 URTO "ss ws IA Quaglia tridattila . . . Guat? Occhi Vs TITTI Querquedula, Anas . . . Querquedula angustirostris Querquedula circia . . . Querquedula crecca . . . Querquedula formosa . . ralloides, Ardeola. . . . Rallus aquaticus. . . . Rallus Bailloni. . . . . Rallus chloropus. . . . Rallus'Crex: ti. (nas 3 “% Rallus parvus. . 3. . Rallus Porzana: 3 5 + Rallus pusillus. . . . + RAMDICHINOTI TE TI Rampichino alpestre . Ranocchiaja . . . . + Tayl, Budytes:. + + = - Rayi, Locustella . . . . Recurvirostra avocetta . Re dt quagues <> s s ¢ regalisy Milyvusi + 33": ECG OLOMMaa ay Ah Cs S| ee) Fe regulus, Aesalon . . Regulus cristatus. Regulus ignicapillus. . . Regulus, Motacilla . . . Regulus vulgaris. . . . Rhynchaspis clypeata . Richardi, Anthus. . . . ridibundus, Hydrocolaeus. RIGOGOLO 6 68 6 Oo Do riparia, Cotile. . . . risorius, Turtur . . . Rissa tridactyla . . . . ‘RONDINE (a oO Rondine di mare . . . UCCELLI + Pag. 201 Rondine di mare coda lunga . Rondine di mare piombata. Rondine di mare scura . Rondine di mare zampe gialle Rondine di mare zampe nere. Rondine di Siberia. . . Rondine egiziana . . Rondine montana. . . Rondine montana minore . Rondine rossiccia . . . RONTONEt (allea 202 265 261 262 261 261 260 244 233 235 236 234 235 234 235 99 99 242 146 140 214 234 ITALIANI Rondone alpino. . Rondone marino. Rondone pallido . rosea, Acredula . . roseus, Pastor. . . roseus, Phoenicopterus. rubecula, Erithacus. ruber, Phoenicopterus rubetra, Pratincola . rubicilla, Pyrrhula . rubicola, Pratincola. rubra, Perdix. . . rubricollis, Podiceps. rudis, Ceryle . . . rufa, Caccabis. . . rufa, Limosa 37-5: rufa, Saxicola. . . rufa, Sylvia. © <= . rufescens, Aegiothus. rufescens, Sylvia. . ruficollis, Branta . ruficollis, Caprimulgus. ruficollis, Turdus. . rufinus, Callichen. . rufula, Hirundo . . MUfUS, (Ha lc MN rufus, Lanius . rupestris, Petronia . rupestris, Biblis Rusignolo . . . Rusignolo d’ Africa. Rusignolo di fiume . Rusignolo dì padule Rusignolo forestiero Rusignolo levantino Rusignolo maggiore russata, Ardea. . . rustica, Emberiza. . rustica, Hirundo . . rustica, Pica Rusticola vulgaris . rusticula, Scolopax Ruticilla erithaca . Ruticilla phoenicurus Raticilla titys. . . rutila, Casarca. . . Sabinei, Gallinago . SACCrvNHalCo n.000 ISCOTONSI Be ch Oe saker, Gennaja. . . 326 MILLCTAIOLO fe. ts, we) tes) Salciajola fluviatile. . . salicaria, Hypolais . . . Salicaria olivetorum. . . salicaria, Pyrgita. . . . salicaria, Sylvia . +. . . salicicola, Passer. . . . Saltinpalo . sardus, Melizophilus. . . sandvicensis, Actochelidon Savignyi, Hirundo . . . Savii, Lusciniopsis . . . saxatilis, Caccabis . . + saxatilis, Monticola . . . Saxicola albicollis . . . Saxicolavaurita, . . +» Saxicola isabellina Re Saxicola leucomela . . Saxicola leucura . .. . Saxicola melanoleuca . . Saxicola Emorio cries \rs Saxicola occidentalis. . Saxicola oenanthe . . Saxicola rubicola. . . Sazicola murano ee Saxicola stapazina . . . ISCRUEDUULO cute) Na) Valens Schiribilla grigiata. . . schoeniclus, Emberiza. . schoenicola, Cisticola schoenobaenus, Calamodus SIM bp 6 60 6 scolopacinus, Gallinago. . Scolopax arquata. . . Scolopax belgica . Scolopax Brehmii. . . + Scolopax caelestis. . . Scolopax Calidris. . . Scolopax cinerea. . . . Scolopax fusca. . . . Scolopax Gallinago . . . Scolopax Gallinula . . Scolopax Limosa . . . . Scolopax major . . . . Scolopax phaeopus . . Scolopax rusticula . . . Scolopax semipalmatus. . Scolopax subarquata. scolopax, Oedicnemus . Scops Aldrovandi. . . . NCODSPSIUMN onl ee SALVADORI +139 | Scopsiephialtes . . + . 139) | SCOPSHWZOLrCaig va as | hii 135%| MSCuzCCLOLON = enya san vie 136 | Segetum, Anser +. . è. 168 | semipalmata, Symphemia. 126 | senegalensis, Oedicnemus . 168 | septentrionalis, Colymbus. 119 | Serinus canaria . . . 132 | Serinus meridionalis. 275 | Serinus hortulanus . . . 82 | serinus, Citrinella . . . 139 | serinus, Fringilla. . . . 199 | serrator, Mergus. . . . 114 | Sgarza ciujffetto. .,. . 117 | sibilator, Phylloscopus. . 117 | sibirica, Pallasia . . . 118 | sibirica, Pterocorys . 115 | sibiricus, Turdulus . . . SU CHIANA oe Sera WN AS: ACRI U5 |aSittarcaestaie 0 fen cn tens 116 | Sitta europaea. . . . . 118 | Sitta Neumayeri . . . . 1198|NSitta*syLriaca tt on 116 | Sitta Whiteheadi. . . . WOW SAO 5 IE 6 6 235 | smaragdonotus, Porphyrio 235 | Smergo maggiore . . . 167 | Smergo minore . . . 14497 rIGUORE RIO 141 | Somateria mollissima IO 0|MSONRTONERE TATE QI2IISDARVICRCA SI 0 ta) ets 2201 ESVACO LANE i ta 228 | Spatula clvpeata . 232 | spinoletta, Anthus . . . 232 | spinosus, Hoplopterus . . 226 | spinus, Chrysomitris. . . 228 | Spionrcello =... « 3 226 | Spioncello settentrionale . 232 | spipoletta, Anthus . . . O33) NSQUALATROLA Rit 928 | Squatarola helvetica. . . 232 | Squatarola, Tringa . . . 230 | stagnatilis, Totanus . 231 | stapazina, Saxicola . . - DAN NTA MEMI O 210 ASUCLI27UCL eres, ev Nar) 206 | Starna cinerea. . . è. 66 || Starna perdix . . +. si. 66 | stellaris, Botaurus . . . Stercorario maggiore . . Stercorarius crepidatus. Stercorarius parasiticus Stercorarius pomatorhinus Sterna affinis . . Sterna anglica. . . . Sterna aranea . . . . . Sternavareticat. tn. e ca 0 Sterna cantiac® . +... Sternia caspia. + + +. . Sterna Dougalli Sterna douglasii . . Sterna fluviatilis. . . . Sterna fuliginosa. . . . Sterna hirundo . . Sterna hybrida. . . . . Sterna leucopareja . Sterna leucoptera. . . Sterna macrura . Sterna media . . Sterna minuta. . . . Sterna nigra . . . . Sterna nilotica. . Sterna paradisea . . . . Sterna sandwicensis. Sterna stolida. . ab cg Sterna del Riippell. . . Sterna stolida. . . . Sterna veloce. . . Sternula minuta . Sterpazzola . . . È Sterpazzola di Sardegna Sterpazzola nana . Sterpazzolina. . . . Stiaccino. stolidus, Anous SLOr720 = a Storno marino . MLOLHO RETO ae es CO Storno roseo . . . streperus, Acrocephalus streperus, Chaulelasmus Strepsilas interpres . striata, Tringa. . . Strillozzo . +. . + sstrisciajola: a 3 + 0 Strix accipitrina . . Sirixlaluco RASO Strix brachyotus. . . . SWIX Dubos ca Mt Strix flammea. . .. . UCCELLI . Pag. 289 291 291 290 275 279 79 276 275 274 277 277 277 278 276 279 279 280 276 275 278 280 279 277 275 281 275 281 275 278 129 129 130 130 119 281 183 184 183 184 138 258 213 218 162 148 65 60 65 64 59 ITALIANI Strix noctua STO DANS 6 5 og 6 co Strix passerina .... Strix scops . Strix Tengmalmi. . . . Strix ulula. . Strix uralensis. . . Strolaga maggiore. . . . Strolaga mezzana . . . Strolaga minore. . . . .« stulta, Pefronia . . . + Sturnus Cinclus . . . Sturnus collaris . .. . Sturnus unicolor . Sturnus vulgaris. . . . subalpina, Sylvia. . . . subarquata, Ancylocheilus. subbuteo, Hypotriorchis Succiacapre ..... Succiacapre asiatico . Succiacapre isabellino. Succiacapre dal collo rosso suecica, Cyanecula . . STA TOA Maret ka eke ain ihe Sula bassana BONS sulphurea, Motacilla. . superciliosus, Phylloscopus Surnia funereas «see 0 Surnia ulula to 5) 2 Svasso a becco lungo . Svasso cornuto . . . Svasso dal collo nero . Svasso dal collo rosso. Svasso maggiore. . . . . Swainsoni, Circus. . . . . Swainsoni, Turdus . . Sylochelidon caspia. . . . sylvatica, Turnix. . . sylvestris, Anser . . . . sylvestris, Bonasia Sylvia aquatica Sylvia arundinacea . Sylvia atricapilla. . . . Sylvia atrigularis. Sylvia Bonelli. . . Sylvia Cetti. . . Sylvia cinerea. . . Sylvia cisticola Sylvia collybita Sylvia conspicillata . Sylvia curruca. 328 T. SALVADORI Sylvia familiaris . . 3 ePag 44 sylvicola, Sylvia. au sos 4. 5 Pag. 133 Sylvia fluviatilis . . . . . . » 139 | Symphemia semipalmata. . . » 224 Sylvia galactodes. . .°. . . » | 143 | syriaca, Sitta . . 2... .. » Of Shylhes INO) 5 o o 6 Oo. 2. ys SyIniumialuco sete ie eel eens 60 Sylvia icterina. «y= |. + + (sr 20256 Sylvia luscinia. . . . . +. . » 125 | Tadorna Belonii . . . . . . » 256 Sylvia luscinioides . . . . . » 139 | Tadornacasarca. . . . . . » 257 Sylvia melanocephala . . . . » 131 | Tadornacornuta. . . . . . » 236 Sylvia melanopogon. . . . . » 142 | Tadorna vulpanser . . . . . » 256 Sylvia 6merula i o 5 o WR Mev PLOXIA N RS Sylvia Motacilla rent eee 01290 | tamaricis; Caprimulgus tate 79 Sylviafmusica re: ee eo 1030 Tantalus: Halcinellus:) pis 2.) 0 248 SVI VI ANANAS em SONI LARA USINO ZA nies GE) 1270) LANA VUSO AO ZI Sylvlagoenanith eis ee alsin tarda Otis e 202 Sylvia opaca, alia eo 1370 Demminekiiy Actodromas?. re 0220 Sylviatorphaea-W 9s, soa o ees tenera, Turturs te esse) Doe Sylvia@Pa]0la ft Re, wee ea. 270 Tengmalmi, Nyctala.. ao 6l Sylviagpalustrist. 0, o 0 137 || tenuirostris, Larus <2. 4 3 |» 4285 Sylvia) passerinad ee 01300] tenuirostris, Numenius; . < 2-3») 9230 Sylviasphilomelay mec ro les) |) Lezerzial. e 6) sas 223 Sylviasphoenicurus) aie) aes e? Lerekia icinereay s.r in 0228 Sylviasphracmitis-. 1. ZIO etraOQnalChatas. 5. i: el ANTA Sylviaypilarisws amen n sentence penn aes] 070 |hetraOvalenaria (i:

. ve i) sole) ep in 203 Sylvia Suecica., e Seo e Ve IRE | LOLTIX, TELLAO +. 3 e Seis SO Sylvia sylvicola . . . . . . » 133 | Thalasseus cantiacus . . . . » 27 Sylvia ti0hy.Sti eels We 120) LThalasseusticaspiusi IA Sylvia torquata (it Sta 112) | Thalasseus medius . (i. deo Sylvia trochilus . . +. +. » . » 133 | Thalassidroma leucorrhoa. . . » 294 Sylvia turdoides . . . . . . » 138 | Thalassidroma oceanica . . . » 29 Sylvia viscivora . . + + + . » 103 | Thalassidroma pelagica . . +. » 293 Sylvia Wolfill 0. 0 e ee 21 | Lichodroma muraria, . =. 9. ii 98 tinnunculoides, Tinnunculus . Tinnunculus alaudarius Tinnunculus tinnunculoides . titys, Ruticilla. Topino Torcicollo . torda, Alca . Tordela . Tordo. Tordo bottaccio Tordo di Barberia . Tordo di gola nera. Tordo di gola rossa Tordo di Siberia. Tordo di Swainson. Tordo dorato . Tordo dorato indiano. Tordo migratore. Tordo nano Tordo olivaceo Tordo oscuro . Tordo sassello. torquata, Merula . torquatus, Palumbus torquilla Iynx . Tortora . ax Tortora cel collare. Totano moro. . . Totanus calidris . Totanus canescens Totanus fuscus. Totanus glareola . Totanus glottis Totanus nebularius . Totanus ochropus. . Totanus pugnax . Totanus stagnatilis . DOMA TANO te eae tridactyla, Rissa . tridactylus, Picoides Tringa alpina . Tringa arenaria Tringa canutus Tringa cinerea. Tringa fulicaria Tringa fuscicollis. . Tringa Glareola Tringa helvetica . Tringa Hypoleucos Tringa hyperborea . Tringa interpres . UCCELLI 57 56 57 120 84 VA 296 103 103 104 110 109 109 lll 104 110 lil 107 104 104 106 105 112 191 71 192 192 226 226 227 226 225 227 227 225 222 227 153 289 70 219 217 221 221 216 221 225 209 223 216 213 ITALIANI Tringa longicauda Tringa macularia. Tringa maritima . Tringa merula. Tringa minuta. Tringa Ochropus. . Tringa platyrhyncha Tringa pugnax. Tringa pygmaea . Tringa squatarola Tringa striata . Tringa Temminckii . Tringa Vanellus . Tringoides hypoleucus . Tringoides macularius . trivialis, Anthus . trochilus, Phylloscopus. Troglodytes europaeus. Troglodytes parvulus troile, Lomvia. Trombettiere . Tujfetto . turdoides, Sylvia . Turdulus sibiricus Turdus arundinaceus Turdus atrigularis Turdus aureus. Turdus barbaricus Turdus camtschatkensis Turdus cyanus. Turdus ;dauma 5.5. Turdus dubius. Turdus fuscatus Turdus iliacus. . . Turdus leucurus . Turdus merula. Turdus migratorius . Turdus musicus Turdus nanus . Turdus Naumanni Turdus obscurus . Turdus olivaceus . Turdus Pallasi. Turdus pallens. Turdus pallidus Turdus pilaris . Turdus roseus . Turdus ruficollis . Turdus saxatilis Turdus sibiricus . Turdus Swainsoni 329 . Pag. 223 224 218 100 220 225 217 222 217 209 218 220 206 223 224 150 133 100 100 297 179 302 138 111 138 109 110 110 123 113 lll 108 107 105 114 112 107 103 104 108 106 105 104 106 106 107 184 109 114 111 104 330 Turdus torquatus. . . . Turdus varius. . Turdus viscivorus . . . Turnix andalusica . . Turnix gibraltarica . Turnsssylvatica tg. Turtur auritus. . turtur, Columba. . Turtur communis. Turtur risorius Turtur tenera. ... è» Turtur vulgaris Uccello delle tempeste . Uccello delle tempeste a coda rorcuta Uccello delle tempeste del Wilson Uccel Santa Maria . TICO LORI 0) oo WI. Sune, 4 5 Bc undata, Nisoria undatus, Melizophilus . undulata, Houbara unicolor, Sturnus. . Upupa 4 6 Upupa alaudipes . . Upupa epops . . . uralense, Syrnium urbica, Chelidon . . . Uria . Uria arra. Uria del Briinnich . Uria lomvia. Uria troile Urogallo. Urogallus , Tetrao. Urogallus vulgaris . Utamania torda . . Vanellus capella. . . . Vanellus cristatus Vanellus gregarius Vanellus vulgaris. Vanellus; Tringa e varia, Oreocincla . VENTURONETAA TIA Vera WUUSCIUTA sm e ils VELAONE MII Verzellino . = 4 vespertinus, Erythropus veterum, Porphyrio. SALVADORI + 112 110 103 202 202 202 192 192 192 192 192 192 293 294 294 76 Villotaei, Chaetusia . virgo, Anthropoides. viridis, Chloris. . <.. viridis, Gecinus viridis, Merops. viridis, Motacilla. . . viridissimus, Merops. viscivorus, Turdus Vitiflora leucopygia . Vitiflora leucura . . . Vitiflora oenanthae . Vitiflora stapazina VOMOCARERA OO. Voltapietre . Voltolino vulgaris, Buteo vulgaris, Coccothraustes vulgaris, Francolinus vulgaris, Merula . vulgaris, Otus . vulgaris, Pyrrhula . vulgaris, Regulus. vulgaris, Rusticola . vulgaris, Sturnus. vulgaris, Turtur . vulgaris, Urogallus . vulgaris, Vanellus vulpanser, Tadorna . Vultur albicilla Vultur auricularis Vultur barbatus.. . . Vultur cinereus . ‘Vultur fulvus . . Vultur indicus. . Vultur Kolbii . Vultur monachus. Vultur percnopterus. xanthophrys, Budytes . Xema capistratum Xema Lambruschinii Xema melanocephalum. Xema minutum Xema ridibundum Yarrellii, Motacilla . yelkouan, Puffinus yeltoniensis, Melanocorypha. Yunx torquilla. . Pag. 208 239 172 67 75 147 15 103 115 114 118 117 256 213 234 45 170 198 112 65 178 90 231 183 192 196 207 256 42 35 37 35 36 36 36 35 37 Zafferano > Zafferano mezzo moro Zigolo boschereccio . Zigolo capinero . Zigolo dal collare Zigolo della neve. . . Zigolo di Lapponia. Zigolo di Mitilene Zigolo giallo Zigolo gola rossa UCCELLI . Pag. 288 » 288 » 165 = DI BI DIETA O 7) » 160 » 160 » 165 » 163 » 165 ITALIANI Zigolo minore. Zigolo muciatto . Zigolo nero. zorca, Scops. . . Wahlbergi, Aquila Whiteheadi, Sitta. Wilsoni, Oceanites Wolfi, Cyanecula . DI ii ERO Va ti Li ; decente RN, sa out Al Wade ea ARAN * pi Mei h “i sa; fu va bali "duet è Ù LANA [RR ae , I SPE a's rely é kite 4 DET si Git, “% SR si + ARI Dai a. GI dt fata Par +) A ae oe a a ; b_7 fal (A " Pai , 4 “Fg ig ime ‘seams vt Da ® , i vi « "I a < Di ‘ i ‘ A im fy ee n DE ; ì ‘ ee) ni ‘ whee Mal = Li + % VS ù a ù i ne x o i | ì ) ‘ ‘ a - 2 . ; ni - Di a: i; Li “6 x fl a Lu a da i . i DÒ aX J = > è y ha *% Li 4 x k - \ 3 4 Du (CS va” b . a 1 È 4 \ - x ad q i a 4 i x a \ = ay ‘ Si Di - . o< - GF * i è by "ed = p q 10 î Vai . om i yen . Da | - ra ì . WHYTE 9044 106 260 003