^ IIDl ATTI DELLA SETTIMA ADUMIVZA DEGLI SCIENZIATI ITALIANI TENUTA IN NAPOLI Dal 20 di settembre a' 5 di ottobre del HDCCCXLY JPJartc 6cconÌJa ( 0 IVAPOLI NELLA STAMPERIA DEL FIBREKO 1846 ATTI VERBALI DELLA SEZIONE DI GEOLOGIA E DI MINERALOGIA »-x>00-«f**0»|^M 0 o-0-e-«- ADUNANZA DEL GIORNO 22 SETTEMBRE 1845 Il Presidente apre l' adunanza con un breve discorso nel quale esterna la sua compiacenza che i cultori della geologia in Italia trovinsi quest' anno riuniti so- pra il suolo di Napoli, e formino parte delia Sezione non pochi illustri oltra- montani , cosi che si possa da questa unione ripromettersi non lievi vantaggi nello studio di si importanti regioni vulcaniche. Accenna ai frutti che in avve- nire sarà per trarre la scienza dalle nuove o più strette relazioni fra i geologi — 1112 — della parte meridionale della penisola e quelli della parte settentrionale. In fine consacra alcune parole alla memoria dell' illustre Orittologo de' Monti Euganei il Conte Da Rio, mancato ai vivi da pochi mesi, e che interveniva frequente- mente ai Congrossi scientifici. Il prof. Carlo Geniniellaro legge una sua memoria sull' Etna, e comincia dal far ossen'are come le relazioni che l' Etna conserva con i terreni nettuniani della Sicilia sieno favorevoli all' idea, che il Vulcano sia surto nel mare presso la costa orientale dell'Isola, che gradatamente siasi accostato alla medesima nel sempre maggiore ingrandimento della sua massa prodotta dall' accumulazione delle lave, e che le formazioni terziarie si sieno quindi deposte di mezzo e l'ab- bian congiunto all' Isola definitivamente. II prof. Gemmellaro distingue poi nel- r Etna due sistemi , uno antico al quale appartiene la massima parte dal lato orientale , ed è formato di rocce feldispaliclie in gran parte disfatte ed accomo- date alla vegetazione, e spesso sconvolte da sprofondamenti e da sollevi>menti : r altro più recente, che occupa il lato occidentale e si distingue per la sua for- ma conica, e per le sue rocce che sono pirosseniche in forma di larghi torrenti di sterili lave. Le contrade più importanti per le geologiche osservazioni sono nel sistema antico , e l' autore scegliendone alcune, si trattiene a considerare gli scogli dei Ciclopi che, al pari delle colline della prossima costa della Trezza, sono forma- ti di masse basaltiche surte dal seno della terra indipendenti dal focolare del- l' Etna e coevi alle rocce pirogeniche della Valle di Noto. Ricorda che quivi son nettamente distinte le lave dalla roccia basaltica , e questa dopo la sua compar- sa è stata nuovamente ritoccata dai vulcanici incendii. Avverte pure che l' iso- letta dei Ciclopi è ricoperta da una particolar roccia proveniente dalla scompo- sizione del basalle, della quale si jìropone tener discorso in altra Memoria , e che appunto attraverso la medesima la roccia da lui detta analcimite si è intro- messa in forma di filoni , tappezzandone i crepacci con cristalli di analcìme. Discorre in secondo luogo della costa di Aci rimarchevole per molte corren- ti di lave le une alle altre addossate, e per la sua separazione dalla parte spro- fondata nel mare. Risalendo poi verso le contrade più ele>ate del Vulcano si trattiene a far parola della valle di Caìanna e della valle del Buve. Per la prima — 1113 — fa menzione di ventidue Ietti di lava che si distinguono nella sezione delle sue pareti e della sua origine che deve attribuirsi all' avvallamento del suolo; giac- ché vi si osservano gli slessi particolari del Piano del Lago ove , essendo tutto più in piccolo , vi sono soltanto undici letti di lava, e lo sprofondamento av- venne durante la formidabile eruzione del 1792. Quanto alla valle del 5oie ri- tiene sia stata parimenti originata per avvallamento ; giacché la convessità del gran cono dell' Etna non é interrotta altrimenti che dalle scoscese e quasi per- pendicolari pareti della valle. Né la forte inclinazione che in alcuni luoghi of- frono i letti di lave gli sembra sufTìcicnte a dimostrare la sua origine per solle- vamento, siccome altri Geologi sostengono, dappoiché nelle vulcaniche catastrofi « una collina può assumere l' aspetto di sollevamento, e può in effetto sollevar- « si da un lato se manca il suolo che sostenevala dall' altro ». Nella medesima valle ricorda i Aloni che a guisa di raggi convergendo verso il centro della gola del Vulcano, mostrano essere stati da questa iniettati, e confermano l'idea che neir Etna il materiale lavico risale sempre per la stessa strada. Il prof. CoUcgno ed il marchese Pareto chieggono al jirof. Gemmellaro alcu- ni schiarimenti intorno alla possibilità di applicare all' Etna la teorica dei cra- teri di sollevamento, secondo l'avviso del sig. Elie de Beaumont, ma il pro- fessore di Catania , conseguente a ciò che ha detto nella sua memoria non cre- de si possa fare questa applicazione. 11 dottor Eugenio Sismonda legge una memoria diretta a dimostrare l' iden- tità di organizzazione di molti fossili lerziarii con le specie ancora viventi , e riguardando il suo lavoro i fossili del Piemonte , dopo aver fatto menzione di alcune specie di vegetabili , che a giudizio del dott. del Ponte di Torino é più che probabile che si riferiscano alle specie viventi dei nostri tempi, espone in Ire quadri 1.' le specie fossili di animali invertebrati in tutto identiche alle vi- venti; 2." quelle che haimo molta analogia con le specie viventi; ed in 3.° luo- go quelle che a torto sono slate riportate alle specie ancora viventi. Le specie trovate identiche alle viventi ed esposte nel primo quadro appar- tengono ai generi Nodosaria sp. 1, Crislellaria sp. 1, Lithodendron sp. 1, Den- drophyllia sp. 2, Aslrea sp. 1 , Oculina sp. 1 , Frondipora sp. 1 , Lichcnopora sp. 1, Myriapora sp. 1, Eschara sp. 2, Ketepora sp. 1, Celleporasp. 3, Mem- — ini — branipora sp. 1 , Tethia sp. 1 , Sciiyzaster sp. 1 , Spalangus sp. 1 , I»ngurus sp. 1 , ^ iiinilia sp. 1 , Gaslrochaena sp. 1 , Solen sp. 3, Solecurlus sp. 2, Corbula sp. -2, Thracia sp. 1, Lulraria sp. I, Spinila sp. 1, Mactra sp. 3, Bornia sp. 2 . Saxicava sp. 1 , rdricola sp. 1 , Yonorupis sp. 2, Tellina sp. !j, Psanimo- l)ia sp. 1 , Lucina sp. ì , Diplodonta sp. 1 , .\xinus sp. 1 , Vcnus sp. 9 , Car- «liuni sp. C, Isocardiasp. 1, .Vrca sp. 1, Pectunculus sp. 1, Nucula sp. 3, Cliania sp. 1 , Mjlilus sp. 1 , Cardila sp. 1 , Lima sp. 2, Peclen sp. 4, Spon- l'vlus sp. 1, Ostrea sp. 3, .\noniia sp. 2, Terebiatula sp. t , Patella sp. 1, Um- brclla sp. 1 , Pileopsis sp. 1 , Calyptiaea sp. 1 , Crepidiila sp. I , Fissurella sp. 1. Dontalium sp. 2, Bulla sp. 3, Nerila sp. 1, Natica sp. 6, Sigarelus sp. 1, Tornatella sp. 1, Scalarla sp. 1, Siliquaria sp. 1, Trochus sp. 2 , Turbo sp. 1 , .\lvania sp. 1 , Phasianella sp. 2, Turrilella sp. 1 , Eulima sp. 2, Rissoa sp. 1 , Melanopsis sp. 1 , Cerilhium sp. 3, Cancellarla sp. 2, Fusus sp. 2, Fascio- laria sp. 1 , Plcuroloma sp. 5 , Ranella sp. 1 , Tipliis sp. 1 , Murex sp. 6, Triton sp. 3 , Clicnopus sp. 1 , Cassidaria sp. 1 , Cassis sp. 1 , Nassa sp. 7 , Terebra sp. 2, Mitra sp. 1 , Marginella sp. 2 , Cypraea sp. 1 , Oliva sp. 1 , Argonauta sp. 1. Egli ù intanto da notare che queste specie al numero di 171 , tranne 20 specie rinvenute nei terreni terziarii medii (mioceni) e 21 nei medii e nei superiori , tutte le altre apparlengono ai soli terziarii superiori (plioceni). Nel secondo quadro ove sono le specie che per approssimazione si possono riferire alle viventi, si contano 14 specie di vegetabili dicotiledoni del gesso mioceno? dell' ^Vstigiano e della melassa della collina di Torino, tre delle quali appartengono al genere Acer, e le altre ai generi Negundo, Juglans, Amjg- dalus, Prunus, Cornus, Ulmus, Salix, Alnus, Carpinus, Caslanea, Pinus. Gli animali invertebrati appartengono ai generi Cl.vpeaster sp. 1, Serpula sp. 1, Balanus sp. 3 , Teredo sp. 1 , Solen sp. 1 , Psammobia sp. 1 , Lucina sp. 1 , Ve- nus sp. 1, Pectunculus sp. 1, Cliania, sp. 1 , Cardila sp. 1 , Pinna sp. 1, Pe- ctensp. 1, Orthissp. 1, Chiton sp. 1, Emarginula sp. 1, Dentalium sp. 2, Hyalaea sp. 1 , Natica sp. 1 , Sigaretus sp. 1 , Ilaliotis sp. 1 , Trochus sp. 2 , Fusus sp. 1 , Strombus sp. I , Columbella sp. 1 , Conus sp. 2. Di queste specie poi 16 sono state rinvenute nei soli terreni terziarii superiori e 12 anche nei medii o nei medii soltanto. — 1115 — Nel terzo quadro dei molluscbi fossili falsamente finora considerati come iden- tici alle specie viventi si enumerano i seguenti : NOME NOMENCLiTDRA CARATTERI STATO DELLE SPECIE VIVENTI DIFFERENZIALI NEGLI e a cui sono stati rif(!riti NUOVA INDIVIDUI POSSILI località' Cardiiim Cardium Meno allungato nel versodol- Plioc. e Mine. pectinatum Lian. undatiira E. Sism. la diagonale , valve meno gon- fie , ilrie meno elevate. di Asti e di Torino Plicatiila PWcatnla Meno rlcnrvaemen protrat- Plioc. ramosa Lani. pliocenica K. Sism. ta dal latodtl cardine, perìme- tro ovale più regolare, coste più numerose e meno rette. di Asti Patella Patella Perimetro più regolarmente Mine. saccharitia Limi. polygona £. Sìsm. ovale, co> te più numerose e qua- si della sti'ss.1 grossezza, vertice più centrale e meno elevato -a cono . di Torino. Turbiiiolla Turbinclla Statura più piccola, anfratti id ;<] inlundibLiIum Lam. crassa E. SLsm. più piatti, coite più larghe, ca- nale più breve. Pyrula Pyrula Ultimo anfratto men carena- Mioc. carica Lam. Jauriuia £. Sism. to, tubercoli brevi rotondati, columclla retta. di Toiiiio Murrx Murex Corna sempre piùbrevi,quel- Plioc. saxatilis Linn. brevicanthos £. Sism. le sul labbro esterno più bievi e una aperta a canale, minor nu- mero di varici. lii Asti Triton Triton Statura assai piccola, anfratti Mioc, variegatum Lam. ranellifbrme E. Sìsm. coronati da due ordioì dì tu- bercoli. di Torino Bucciniim Bnccinum Anfratti più convessi, lab- Piioc. politura Lam. Bonclli E. Sism. bro esterno rimarginato, den- tato internamente , culumel- ta callosa. di Asti Tcrcbra Terebra Taglia più sottile e più stret- ta , varici più regolari e meno Plioc. e mioc. strigliata Lam. varicosissima E. Sism. di Asti e di elevate. Torino Ovula Ovula Apertura più stretta e più Plioc. spelta Lam. brevìrostris Ben. regolare, estremità più acute. di Asti Cypraca Cypraea (V. Desh. in Lam. T. io. Mioc. aiiniilu:) Linn. Brocchii Desh. Asiai più piccolo coll*ombe- di Tonno id ili Nniitilus Nautilus lico proporzionatamente più umbilicatus Lam. cxcavatus E. Sism. glande, e con margini assai in- clinati, di figura cioè imbutliòr- me, sifone basso. Nautilus Nautilus Assai piatto, apertura lunga id id pompilius Linn. Diluvii E. Sism. e stretta, sifone basso. II Presidente propone che si faccia l' indomani una peregrinazione geologica ne' Campi Flogrei , ed invita il Barone de Buch ad indicare i punti da visitarsi in questa prima escursione. Dietro 1" avviso del sig. de Buch si stabilisce di an- — 1116 — li.ire a Monto Nuovo . di visitare in seguito il tempio di Serapide e di passare in fine alla Solfatara ed agli Astroni. Il prof. Geinmellaro presenta un fossile del terreno cretaceo del Capo Pachi- no in Sicilia sul quale domanda 1' avviso della Sezione. Il prof. Scacchi manife- sta la sua opinione che debba aversi per una specie d' Ippurite o Sferulite cur- vala sino a formare poco più di un giro di spira , ed in sostegno di questa ma- niera di vedere esibisce alcune specie degli indicati generi provenienti dal Sion- te Gargano e dal Slatese , e che si conservano nel Museo Mineralogico. Non tut- ti abbracciano questo suo avviso. E a tale proposito il barone de Buch ed il prof. Scacchi espongono il loro modo di considerare la natura degli Ippuriti , il primo riguardandoli come zooflli da paragonarsi.alle Cariofillec, ed il secondo ritenendoli quali molluschi gasteropodi dell'indole dei Vermeti e delle Siliquarie. Le ragioni addotte in sostegno di queste due maniere di considerare gli Ippuri- ti sono slate già dagli autori medesimi pubblicate per le slampe. Il Presidente scioglie l' adunanza. Il Presidente — Lodovico Pasini ( Prof. Scacchi I Segretari < t Con. Spada Laviny ADUi\ANZA DEL GIORNO 23 SETTEMBRE 1843 »«« CORSA AI CAMPI FLEGREl nel giorno 23 settembre i845 RELAZIONE Ulta il 2i settembre dal vice-Presidente marchese Pareto. JjA Sezione di Geologia avendo destinato il giorno di jeri ad una di quelle pro- ficue peregrinazioni che ogni anno con vantaggio della Scienza intraprende ìq quei luoghi, i quali prossimi alla città, ove s' aduna il Congresso, presentano campo ad osservazioni interessanti per la Storia della Terra , non potea prefig- gere migliore scopo alle sue utili disquisizioni che 1' esame di queir importante regione , nominata i Campi Flegrei , ove , in picciolo tratto di paese sono riu- niti tanti e si diversi fenomeni , tante e si svariate forme di crateri e di coni , e dove si può seguire moltissime delle varie fasi vulcaniche e prepararsi collo stu- dio dei piccioli ed or muti vulcani allo studio del grande e fumante Vesuvio . che sorge alla parte opposta della bella Partcnope e deve essere nella corrente 142 — 1118 — sellimana la mola di un' altra peregrinazione. Ora della gila fatta jeri voleva il nostro Presidente che , secondo il solito , si facesse a questa adunanza rclazio- iK- e mi atTulava il non facile incarico , che accettai non senza qualche tituban- za. Accordatomi pertanto la vostra indulgenza se por caso nella moltiplicità doi fatti, nella moltiplicità delle opinioni omesso dai nuniorosi inlovlocutori , alcu- na ne passasse non accennata , protestando che 1" orror mio sarebbe lìglio o del- l' averla ignorata o d' inavvertenza , e non di mala volontà o del favore di parte per una preferita opinione, essendo primo ed unico scopo delle nostre indagi- ni la ricerca della verità. Sono i Campi Flogrci quella regione montuosa che stassi a ponente di Napoli e quasi ha per confine da una parte i bei colli che dominano Napoli stessa e le amene spiagge di Mergellina e Posilippo , dall' altra le or solitarie spiagge di Cu- nia e al Nord i fertili piani della Campania. Nel mezzo ed al mare ha la città di Pozzuoli ; e le isole d' Ischia, di Procida e la picciola Nisita a varie distanze la fronteggiano. Il centro all' incirca di questa regione è occupato dai varii oratori degli Astroni, della Solfatara, del Gauro o di Campiglione, di Cigliano, e di Fossa Lupara e più a ponente dal Monte Nuovo, vari luoghi la intramezzano , ed il punto culminante ne è segnato a Camaldoli che la lega con le colline di S. Elmo e le altre le quali soprastanno a Napoli medesima. Partiva la Sezione di Geologia da questa Città la mattina alle sette, ed avendo scelto per primo punto do' suoi studj il Monte Nuovo, si avviava verso quello ])assando per la grotta di Posiliiìpo e per la strada che conduce a Pozzuoli: du- rante il viaggio osservavano i membri della Società il tufo pumiceo che forma i colli attraversati dalla grotta , quello identico che s'incontra dopo Bagnoli, il qual tufo può dirsi la roccia più estesa dei campi tlegrei. In questo tufo nota- vano corte disposizioni doi piccioli stratarelli , certe contorsioni dei medesimi , le quali sono somigliantissime a (juanto si osserva attualmente nelle disposizioni delle sabbie e delle materie mobili che si depongono nell' acqua più o meno agi- tata , e rendono probabile l'opinione che quel tufo sia stato nella sua forma at- tuale depositato sotto le acque del mare. Prima di giungere a Pozzuoli la comitiva osservava quella polente massa di Is^a 0 roccia feldispatica o trachitica che si diparte dal non lontano cratere del- — mo- la solfatara e giunge al mare , e scorgeva sotto la medesima numerose scorie più o meno incoerenti tra loro. In quella potente massa di roccia feldispatica alcuni volevano ravvisare una semplice corrente di lava, altri una potente Dike che avesse traboccato soltanto lateralmente. Alcuni dopo Pozzuoli facevano no- tare quella specie di terrazzo che sia a destra della strada e in cui i banchi di tufo mostransi quasi orizzontali. Giunti alle falde del Monto nuovo si cominciò a salire la pendice esterna del cono, che di comune accordo trovavasi ricoperta da numerose scorie, in gene- rale molto incoerenti tra loro, e che solo in un punto, a metà circa della sali- ta , si osservavano un poco più raggruppate, perlocchè voleva alcuno vedere in quelle una lava. Giungevasi alla sommità della pendice meridionale, ed allora mostravasi spa- lancata ai piedi la bocca o cratere di queir elTimero Volcano che si sprofonda poco meno di quanto è alla la sua faccia esterna, e quindi col suo fondo attua- le non giunge precisamente al livello del mare. Ognuno ad una prima ispezione generale potè osservare che le pareti interne erano coniposle per la massima parte da una roccia sulTicientemente aggregala, di colore grigiastro chiaro giallognolo, e che soltanto sull'orlo del cratere e più verso la parte esterna vi era una fascia o zona di colore oscuro la (juale per gran tratto, ma non sempre con uguale spessezza, coronava l'orlo del cratere, ed in alcuni punti era anche soltanto visibile al di là dell'orlo medesimo. Si manifestavano intanto diverse opinioni sul modo in cui si può credere av- venuta la formazione di (juel cono , se doveasi cioè ritenerlo formato intiera- mente o quasi intieramente da materie eruttate da quella bocca ignivoma ; od invece riguardarlo come formato da un sollevamento di rocce stratiCcate pree- sistenti e rivestito soltanto all'oslerno dalle materie scoriacee eruttale dal Vul- cano nel breve tempo che fu in azione? Stava per la prima opinione precipua- mente il professor Scacchi ; parteggiavano per l' altra i signori De Buch , Pasi- ni, Collegno, Pentland, Pareto; osservavanoalcuni tra questi ullimi l'analogia grandissima che la roccia biancastra dell'interno del cratere aveva col tufo di tutte le vicine colline,' e spiegavano come quanto appariva di bianco erano, nel loro modo di vedere, le testate dei banchi di tufo sollevati dall'agente in- — 1120 — terno al momento della tumefazione del cono , e dell'aprimento delia comunica- zione in quel punto tra l'esterno e linlerno della terra, e come riguardassero soltanto quali materie eruttate le scorie nere e grigiastre sparse sulla superficie esterna del cono ; objettava il professor Scacchi che se cosi fosse veramente av- venuto, gli strali del tufo sollevato si dovrebbero veder inclinati all'esterno, e come invece , in quella parte dell' interno del cratere che si aveva davanti a noi , cioè nella parte circa di N. E. vi fossero indicazioni di strati che pendeva- no a seconda dell'inclinazione interna del cratere medesimo. Rispondevasi a questo principalmente dal Marchese Tareto che se non si ve- deva nulla dell'inclinazione all'esterno dei banchi sollevati, si era perche tutto al di fuori rimaneva coperto dalle scorie, e che il banco indicato siccome pen- dente all' interno a seconda della parete del cratere non era poi validissimo ar- gomento a favore dell' opinione contraria , perchè nel sollevarsi di un banco era facilissima cosa che la parte del medesimo sollevata più in alto si fosse rot- ta e ripiegata quindi in un senso opposto a quello che portava il sollevamento medesimo: e di questo fatto erano citati più esempj ed osservavasi anco che la forte inclinazione , e la regolarità dello strato fatto vedere dal i)rofessor Scacchi sembravano dover escludere l'idea che fosse stalo prodotto da materie eruttate ed incoerenti adagiatesi sulle pareti interne del cratere. Intanto la Sezione scendeva dall' orlo del cratere , su cui si era trattenuta al- cun poco, verso il fondo del medesimo, e nello scendere il professor Collegno richiamava l'attenzione dei socj sopra un frammento di conchiglia da lui trovato nella roccia bianco grigiastra analoga al tufo; tosto se ne trovavano altri fram- menti e poi ne erano raccolte una o due iutiere, ed altri frammenti ancora che permisero di determinare come reperibili nel tufo il buccinum mulabile, il canlium edule, il peclen opercularis ed uim lunilclla. Il professor Collcgno fa no- tare quanta sia l'importanza di questo fallo per dimostrare la primitiva dispo- sizione e la formazione della roccia in cui giacciono tali resti organici. Objetta nondimeno il professor Scacchi che le conchiglie possono essere state eruttate dalVulcano collo staccarle dalle rocce preesistenti, e che un tal fattonon sarebbe allora di gran peso nella bilancia. Ad un'osservazione poi del Marchese Pareto sulla considerevole differenza ch'ei crede vedere tra le rocce biancaslre e le — 1121 — Dcricce che si vorrebbero tulle due di immediata formazione , e alle quali non sa come si possa assegnare comune orìgine, risponde il sig. Oroaiius d'HalIoy che il Vulcano può aver cominciato ad eruttare le materie più superficiali In- contrate e poscia a mano a mano quelle più profonde, che non vi sarebbe quindi da maravigliarsi di siffatta dilTcrenza. Soggiunge il Marchese Pareto che in tale supposizione vi dovrebbe essere qualche passaggio tra l'una e l'altra parte del deposito, e che invece al contatto non pare che sia dato di scorgere ai- cuna mescolanza o passaggio. Il professor Scacchi però crede vi sia analogia tra alcune pomici grigiastre trachiticlie rinchiuse nella roccia bianca tufacea e le scorie grige superiori. L'esterna apparenza non confermerebbe perù, al dir del Marchese Pareto, totalmente questo fatto, che il j)rof. Scacchi continua a risguardare come costante. Successivamente il Presidente Pasini ritornando sulle precedenti osservazio- ni e sopra le obbiezioni mosse al raddrizzamento e sollevamento degli strati e dedotte da quel banco visto pendere nel senso della parete interna del crate- re, fa notare certe alternative regolarissime di cenere e tufo con conchiglie, che si possono osservare in quello , e ne ricava la conseguenza che queste al- ternative per la loro regolarità si oppongono all' idea che le materie onde sono quei straterelli composti siano li siate eruttate ed immediatamente disposte sot- to quella inclinazione. Vengono in seguilo mosse altre obbiezioni all'idea del sollevamento dedotte particolarmente dal non esser visibile alcuna traccia di quella roccia, da cui sarebbe stato operato, e dal non vedersi in fessure laterali injezione alcuna del- la materia medesima , e queste obbiezioni a varie riprese sou fatte specialmen- te dal prof. Gemmellaro, ma sembra ad altri che per lo slato attuale del crate- re e per altre considerazioni sulla natura e sul modo di comportarsi delle rocce sollevanti , il valore delle delle opposizioni resti alquanto attenualo. La comitiva torna di nuovo sull'orlo meridionale del cratere, dove a mano manca di chi riguarda verso quella ca\ità, il prof. Scacchi fa osservare una più considerevole massa di rocce scoriacee ch'egli considera come una lava ; ma altri e fra questi i signori De Buch , Pentland e Pasini vi ravvisano soltau- to una congerie più considerabile di scorie , con un cumiuciiuuunto di mai;- — 1122 — i^iore aggregazione tra loro. Uua parte della comitiva fa poscia il giro di tutto l'orlo del cratere, e scendendo tiuindi per la stessa \ ia seguita al sa- lire si procede verso Pozzuoli. Si visita per istradali famoso tempio di Sera- pide e cercasi nel probabile abbassamento del suolo seguito da posteriore sol- levamento , la spiegazione del già noto e singoiar fatto delle forature fatte dai vermi litofagi alle colonne di quel tempio ad uua determinata altezza sopra l'at- tuale livello del mare. Dopo un breve riposo in Pozzuoli s' incamminava la Sezione di Geologia al- l'esame del cratere della solfatara, il quale sta a leviinte tramontana di quella città. Vedeva la Sezione la disposizione degli strati intorno alla Irachite di quel- la località che in due punti del cratere medesimo con maggior potenza si mo- stra , cioè nel pendio interno orientale della solfatara ( donde si lega col masso cbe sta al mare presso Pozzuoli ) e sulla faccia N. E. della parete interna del cratere medesimo, rimanendo però ancbe queste due masse dell'interno della solfiitara legate lateralmente insieme. Dalle rillessioni singolari degli strati della roccia originariamente tufacea ora tutta alterata die stanno accanto e sopra la tracliite ne deduceva il professor Scacchi l'opinione che la trachite abbia , ben- ché di poco precedute le altre rocce, e cbe queste, da lui considerate come eruttate, siansi deposte sopra di essa. Altri però ravvisavano qui pure un cratere di sollevamento nel quale sarebbe spuntata fuori la roccia sollevante, cioè la trachite , della quale supponendo asportata una porzione secondo una semplice idea emessa dal signor De Bucli , si renderebbe ragione della cavità od inter- vallo ch'è tra le due pareti tracliiliche. La Comitiva osservava con attenzione le mirabili alterazioni prodotte quivi dalle emanazioni gassose , e a questo pro- posito discorreva dottamente il prof. Scacchi dei minerali ritrovati in quella località e ne accennava alcuni die ha ragione di credere assolutamente nuovi e ad uno de'quali ha imposto il nome di Voltaite. Si lasciava intanto la cavità della Solfatara per montare al ciglio ossia orlo del cratere e quindi sulla faccia esterna del cono. Prima di giungere alla cima il prof. Scacchi faceva osservare certi stratarelli sottilissimi e molto regolari con impronte vegetabili. Da alcuni membri si notava che questa regolarità e quelle impronte tendono ad escludere l'idea che quegli strali siano prodotti di un'im- — 1123 — mediata eruzione. Sul cono esterno poi si osservava per lungo tratto regoiaris- sime stratificazioni di bandii di rocce originariamente arenacee tutte modifl- cate dalle emanazioni gassose della solfatara , che ha esleso i suoi influssi anco molto fuori del cono , e misurando l'inclinazione di quegli strati si trovava giun- {jere a 19 gradi ed inclinar tutti verso l'esterna parie del cono medesimo. Al- cuni nello scendere notarono anclie un filone o banco di Iracliilc che traver- sa i banchi di rocce arenacee. Giiinla alla base del cono della solfatara verso levante la comitiva si volgeva al piano del lago di Agnano e quindi tor- cendo a manca s'incaminava a varcare l'unica porta, per cui si può entrare nel vaslo ed interessante (lirco degli Astroni. Nel salire osservavansi gli strati della roccia tufacea con alcuni massi dentro a lei incastrati di una specie di traciii- te, i quali strati pendevano verso l'esterna parie del cono con circa lo a 17 gl'adi d'inclinazione. Entrali nel gran Circo se ne ammirava l'anijiiezza e la regolarità, e osservato anco quivi che i banchi pendevano generalmente verso il di fuori ( essendove- ne solo alcuni cascanti ossia inclinali al di dentro ) scendeva la società nel fon- do del Circo e poteva vedere come vi fosse nel mezzo una cupola non eleva- tissima di trachitc di colore piuttosto scura che aveva alla superficie delle sco- rie. Il professor Scacchi faceva poi notare come sulla parete interna N. E. al- l'incirca del cratere vi fosse altro grande masso o Dyke di li-achile forse un po- co diversa da qiK'lla della cupola centrale ed indicava quali fossero le sue idee a questo riguardo. Il Barone De Bucli riguardava quel Dijlic come un'appendi- ce della cupola centrale; altrimenti la pensava il sig. Omalius d'IIalloy ; ed il prof. Scacchi in appoggio della opinione , che ogni cono sia composto dalle materie eruttate dal suo centro, adduceva l'osservazione che i materiali della .solfatara, quelli degli Astroni eie, sebbene sorli in punti non lontani l'uno dal- l'altro, dilTerivano però molto fra loro per la natura mineralogica. Ma nella mente di molli era sembralo piuttosto prevalere l'idea che anco gli Astroni dovesse considerarsi come un cratere di sollevamento; e si raffrontavano i falli lutti osservali in questa escursione, nella quale, nel breve giro di poche ore e nello spazio di poche miglia si avea potuto esaminare un cratere forma- tosi in epoca da noi poco lontana , il quale presenta un cono di tufo con una — 1121 — cavità in mezzo ed un mantello di scorie al di fuoii, un cratere in cui sulle pareti interne appare la roccia alla quale si può attribuire il sollevamento ; un altro in cui la roccia sollevante occupa precipuamente la parte centrale ; com- binazioni che sono le principali nella teoria dei vulcani considerati come mas- se circolari sollevate nel cui mezzo siasi aperta una cavità dalla quale le male- rie incandescenti e scoriacee possono essere state o no rigettate. Ritornata in seguito la comitiva all'unico varco, per cui si penetra negli Astroni, ridiscese al piano per l'esterna iMìndice del cono, e costeggiate per poco le sponde occidentali del lago di Agnano , vista la grotta del cane , tra- versata la stretta, eh' è nella collina, la quale sta a mezzogiorno del lago mede- simo, rientrava a sera per la grotta di Posilippo in Napoli, lieta delle importan- ti osservazioni fatte nel giorno, ma più ancora della cordialità e degli urbani modi usati nelle inevitabili discussioni cui danno origine le diverse opinioni, e chiudeva la sua giornata con un brindisi agl'illustri stranieri che ci avevano accompagnati nella escursione , ed ajutati dei lumi della scienza , patrimonio comune di tutta l'umana famiglia, con un brindisi all'unione degli Scienziati italiani, ed all'Italia di cui il paese che ci viene ospitando è cosi importante e benemerita parte. ADUNANZA DEL GIORNO 24 SETTEMBRE 18i.; li. Segretario prof. Scacchi legge l' atto verbale dell'adunanza del dì 22, e re- sta approvato; ed il Vice-Presidente Marchese Pareto legge la relazione della corsa geologica fatta il 23 a Monte Nuovo, a Pozzuoli ed in altri luoghi de'canipi Flegrei. 11 Presidente generale del Congresso Cav. Santangelo , trovandosi presente a questa lettura, ricorda a proposito delle cose osservate nel Tempio di Serapide, che nell'atto di lavorare intorno alle fondamenti del nuovo Museo Zoologico di Napoli, poste sulle antiche mura della Città , si rinvennero in queste i tenitoi dei vascelli ad un'altezza molto superiore all'attuale livello del mare, mentre nell'antico molo di Pozzuoli , volgarmente detto ponte di Caligola, ed in altri luoghi della vicina spiaggia si osserva il contrario. Il sig. Pentland espone di quale importanza sarebbe lo scavare nel Tempio di Serapide sino a trovare il pavimento della primitiva costruzione , la quale secondo le relazioni che si hanno , dovrebbe stare otto palmi e mezzo sotto il pavimento attuale; polendosi forse da ciò argomentare che le colonne del Sera- peo sieno state forate dai litofagi nella prima loro posizione sull'antico pavi- 143 — 1126 — nii'ulo, e che dopo forate, sieno state poste a niajtgiore altezza sopra il nuovo e più elevato pavimento. In questa ipotesi non sarebbe necessario ammettere die il semplice abbassamento del suolo per ispiejjare il fenomeno in quistione. Su tale argomento si fniiim alln» considerazioni dai siiinori Pasini, Pareto e l'orla, e si conchiude clic i fatti Unora osscr\ati ci provano iiulubitatanieutc diverse som- mersioni ed emersioni delle spiagge dai mari contigui, e che fa d'uopo di ulte- liori ricerche su grandi traili di paese per conoscere i particolari
  • ". SPAr ADUNANZA DEL GIORNO Sii SETTEMBRE 1845 -•H*- ÌJi legge r.il(o verbale delladunauza del di precedenle , ed è approvalo. Il si^'. A. de Zìgno legge il sunto di iiua sua Memoria in cui tratta di due specie di Crioceras, rinvenute nella calcarea dei monti Padovani, la prima delle quali è dal medesimo riportata alla Crioceras Emerkidi d'Orhigny, e la se- conda ritenuta per una specie nuova ed intitolata Gioceras Da-Rii. È la jìrima volta che individui di questo genere furono trovali nei Monti Euganei. I carat- teri assegnali dall'Autore alla Crioceras Da-Iiii sono i seguenti. C. testa discoidea, compressa transcersim costata; costis elevatis inerassatis ad dorsum non interruptis bitubeicuìatis ? tttberculis lateraìibm /-2: costis intermediis 8-9 jdurimis bifìdis: an- fractibus compressiuicidis.idtimo BOfiOO Apertura...? Il signor l'rignet d'Autry annuncia alcuni straordinarii fenomeni ofTerli dalle gliiacciaje di Hofcntlial nella valle di Oetz nel Tirolo. La valle di Oelz è divisa in tre valloni delti Tiinbtthal , Gurglhal , e IJofentlial , ciascuno dei quali è chiuso all'imboccatura da una barriera di ciottoli e sabbia aperta nel mezzo per il pas- saggio delle acque. Il loro fondo ha somiglianza di antico letto di un lago, e le tradizioni fanno fede dell'esistenza di molti bacini formatisi dietro particolari — 1129 — cataclismi. Nella valle di Rofen trovasi la maggiore massa di ghiaccio die, secon- do Walche, comparve la prima volta nel decimo terzo secolo, ed i cui progressi tominciarono ad essere bene osservali nel finire del secolo decimosesto, e prin- cipio del decinioseltimo, e (juando, avendo barricate le acque fluenti nella valle, si formò un lago, che, rompendo, cagionò innnensi danni. Ramblcmeyer rac- contando una simile catastrofe avvenuta in giugno del 1677, ricorda l'esalazione di fetide sostanze gassose, e la conii)arsa dei massi di ghiaccio con pezzi di rocce ad essi aderenti, portati a galla dalle acque. Un altro straordinario movimento dei ghiacciai avvenne nell'autunno del 1770, essendosi avanzati di circa qua- rantacinque metri per settimana ; ma il lago formatosi dalle acque barricate in questa occasione, essendosi vuotato con lentezza, non produsse che pochi dan- ni. Nell'autunno poi del 1840 ebbero principio que'movinienti che cagionarono i disastri avvenuti nel giugno del corrente anno. 1 detti movimenti si accreb- bero notevolmente nell'inverno tra il 1843 ed il 1844, giungendo a sei metri per settimana ; nella state seguente furono più lenti , e divennero nuovamente più celeri dall'ottobre in poi. Nella primavera del 1845 il ghiacciajo si avanzò di circa Ire metri per giorno; e nel primo di giugno, restando barricato il ru- scello della valle, si formò subito il lago. D'allora il movimento crebbe sino a circa due metri per ogni ora, e nel di 14 dello slesso mese il lago ruppe la bar- riera e si precipitò ruinoso nella valle esalando insopportabile odore d'idroge- no solforato. Il ghiaccio intanto ha ofl'erlo alcuni particolari degni di esser presi in considerazione, giacché il suo peso specifico, nel tempo dei suoi più rapidi progressi, era alquanto minore dell'ordinario per la maggior copia di sostanze gassose da esso contenute , ed era inoltre pressoché opaco, sporco e di medio- cre compattezza. Dietro r esposizione di tali fatti l'Autore fa osservare che gli accrescimenti della ghiacciaia sono avvenuti durante la stagione d" inverno ; che ne la tem- peratura dell' atmosfera , né il pendio delle sottoposte rocce hanno avuto parte nei suoi movimenti , giacché altri ghiacciai vicini , anche con maggior penden- za, non hanno offerto nulla di straordinario: ma i suoi rapidi progressi debbonsi attribuire alle sorgenti inferiori , siccome pare dimostrato dalle qualità del ghiaccio, la fine il sig. Frignet d'Aulry trova nei fenomeni offerti da questa — 1130 — ghiacciaja una pruova del trasporto dei massi erratici in un modo che concilia la teoria delle correnti con quella dei gliiacciai. Il Presidente rammentando che nel giorno seguente si è delerminlo di sa- lire sopra il Vesuvio , osserva che sarebhe opportuno determinare anticipata- mente le principali questioni da risolvere in questa gita, e prega perciò il baro- ne de Bach di esporre le sue idee intorno a questo vulcano. Il barone de Buch rispondendo all' invito del Presidente, espone in qual mo- do egli creda siasi formata quella montagna vulcanica, e trova che sarebbero particolarmente da studiare e risolvere i seguenti punti: 1." Se il conglomera- to che ricuopre il Monte di Somma sino ad una data altezza sia identico al tu- fo della Campania. 2.° Se l'attuale giacitura di questo conglomerato sia quella stessa che aveva nella sua prima formazione , ovvero se sia stata cambiata dal sollevamento del cratere del Monte Somma. 3." Se la catastrofe che seppellì la Città di Pompei debbasi credere prodotta dal rovescio su di essa dell' indicato aggregalo pel sollevamento del cono vesuviano ueil" eruzione dell' anno 79 del- l' era volgare. 4.° Quale sia la provenienza dei massi erratici di leucitofìro e delle rocce cristalline che s'incontrano nei conglomerati esterni del Monte Som- ma. ò.° Se le lave del Monte Somma abbiano fluito nella posizione inclinata nel- la quale ora si osservano , ovvero in una posizione pressoché orizzontale. G. " Se dalle bocche apertesi lungo il pendio del Vesuvio può stabilirsi il principio che esse sono disposte secondo certe linee che partono dal punto medio del cratere come i raggi dal centro di un cerchio. Poscia il cav. Maravigna legge una memoria per dimostrare che nell'Etna si rinviene la trachite, e ciò in opposizione a quanto ha detto il sig. Elie de Beau- mont; e che questa roccia per insensibili gradazioni passa al basalle. Il cav. Collegno fa osservare che la trachite nello stato attuale della scienza essendo distinta dal basalte perché la prima è a base di riacolite e la seconda a base di labradorite, per ammettere una transizione dell'una all' altra roccia bi- sognerebbe assicurarsi che nei saggi che costituiscono il passaggio siavi la ria- colite non meno che la labradorite. Quindi domanda al prof. Maravigna se egli siasi assicurato con le analisi della simultanea esistenza di queste due specie , giacche nulla ne ha detto nella sua memoria. 11 cav. Maravigna risponde che •- 1131 — non sono necessarie le analisi chimiche per la riconoscenza dei minerali ba- stando soltanto il vederli. Allora il si,. Collegno gli chiede se con qualùnque mezzo ..,!i siasi assicurato dell'esistenza si della riacolite che della labradorite nella medcsi,,,.! renda ; n.a il si,.. Maravigna ris,,onde di non poter ora dare ulteriori inforniazioni sull' argomento. Il sig. l'asini, Pareto ed Omalius d'Hal- loy fanno altre osservazioni sull' argomento in controversia , ed avvertono spe- ciabnenle che dalle cose esposte dal sig. Jfaravigna pare che egli faccia consi- stere la dilTerenza tra la trachite ed il basalte nell'essere la prima una roccia aspra e porosa, ed il sec.mdo una roccia compatta. 3Ia avendo il sig. Maravigna abbandonato l'adunanza, la discussione linis.e ed il Presidente scioglie ladu- nanza stessa. Il Presidente — Lodovico Pasi.m I Segretari r""'^-^"^^"' I Co.N. Spada Lavist ADUNANZA DEL GIORNO 2G SETTEMBRE 1845 CORSA AL VESUVIO nel giorno 26 settembre 48ìo RELAZrONE letta il 27 settembre dal vice-Presidente Marchese Pìreto. 0 NORATO ancor una volta del difTicile ÌDcarico di far davanti a voi relazione della gita che la Sezione di Geologia ha jeri intrapreso , prima di accingermi a parlare di quanto si è veduto e delle osservazioni fatte , non che delle opinioni emesse dai membri che a tale escursione presero parte, io debbo di nuovo ram- mentarvi la somma dilTicollà di non incorrere in sitlatli lavori in qualche ine- sattezza od omissione , e che ben volentieri farò al mio scritto le rettiQcazioni che taluno di voi trovasse opportuno di suggerire. Dopo aver visitato nei giorni passati e quasi a foggia di primo esperimento i Campi Flegrei, egli era naturale che la Sezione di Geologia volgesse la sua at- tenzione allo studio di quel monte in cui i fenomeni ( che in miniatura e come — 1133 — appartenenti alla storia delle cpoclie passate aveva nei Campi Flegrci conside- rato) si presentano invece giganteschi , e son prodotti per cosi dire sullo i no- stri ocelli. l'j'a naturale che la Sezione volgesse i suoi passi allo studio di quel monte, il quale per l' interessamento che presenta al geologo, può dirsi il primo in Italia ; e facesse scopo di sue investigazioni il Vesuvio. .\ questa scientilìca in^ estigazione fu diislinato il giorno di jeri , il quale sorto , malgra- do i concepiti timori , oltremodo sereno permise alla Comitiva di mettersi in cammino la mattina alle ore sei e di giungere alle falde del monte in Resina dopo attravei-sato celeramente la picciola pianura o valle che separa il Monte dalla regione! di Napoli e de' campi Flogrei. Da Resina , posto il piede a terra la Sezione, s'incamminò, dietro la scorta di chi conosce palmo a palmo la Mon- tagna, come e' la chiamano per antonomasia, per la via del fosso grande, sic- come quella lungo la quale era più agevole l' istituire utili osservazioni. Fra le varie fenditure che nella parte più esterna del Monte di Somma si aprono raggiando direi cosi dal centro alla circonferenza e per cui sono trascor- se varie correnti di lava , è appellata Fosso grande quella che partendo all' in- circa dall'estremità occidentale dell'Atrio del cavallo , si dirige verso ponente ed è costeggiata a manca di chi sale dalla cresta su cui è situato l' Osservatorio Meteorologico. Prima di entrare in questa gola s'incontrò presso la cappella di S. Vito la corrente di lava del 1767, la quale ha seguita la strada segnatale dall'indicata gola, ed alla sua apertura largamente si estese. Il prof. Scacchi fece notare in questa lava la frequenza del ferro oligisto sublimato anco lonta- no dal punto in cui la lava è sgorgata dall'interno del monte, e ne deduceva co- me molte lave portino con se, anche lontano, in istalo di dispersione dei mi- nerali che poi si raggruppano e si sublimano anche a molta distanza dalla loro scaturigine. Progredendo entrò la comitiva in più stretta parte della valle e cominciò a vedere a mano manca dei tagli nella roccia di aggregazione che forma la parte più esterna e direi quasi più bassa del M. Somma ed anco del Vesuvio. Il Baro- ne de Buch accennava come fosse sua opinione che questa roccia continuasse ai piedi del Vesuvio anco dalla parte de'Camalduli e formasse cosi una fascia tutto all'intorno del Monte; e fissava il livello superiore di questa roccia ag- 1-14 — 1131 — iiiegala ad un'altezza non maggiore tlcìle cosi delle Piane. Questa roccia poi di aggregazione che vedesi nel lato Nord del fosso grande mostra nel basso degli strati assai regolari e piuttosto sottili composti precipuamente di materie pumi- cce fine , poi una massa costituita di una congerie di franmicnti grossolani di varie forme, la quale presenta un'aspetto più confuso di slratiDcazione, e poi di nuovo altri banchi ad essa sovrapposti, i quali hanno la regolarità e la finez- za nella giana degli inferiori. Indicava quivi il prof. Scacchi quali nature di rocce principalmente si trovassero nell'aggregato grossolano; noverava molte calcaree più o meno magnesifere e dolomitiche , e talvolta poco alterate ; e fa- ceva osservare come non rare \oUe \i si trovino rocce appartenenti ai terreni lerziarj , cioè marne assai spesso indui'ite e sabbie gialle agglutinate con fossili di quell'epoca. Il prof. Collcgno ed il Barone de Buch non dubitavano che que- sti strati di aggregato provenissero da materie depositate sotto l'acqua, e per qualche piccola parte, quasi ne conveniva anche il prof. Scacchi. Tutti però si accordavano nel dire che l'origine loro doveva attribuirsi ad un'eruzione. Per ciò che riguarda la natura di questo tufo il prof. Scacchi non può crederlo iden- tico con quello della Campania; il Barone de Buch al contrario trova fra l'uno e l'altro molta analogia ed anzi quasi identità, ed a questo proposito espone le sue idee circa il sollevamento di questi tufi od aggregati, che orizzontali in origine sarebbero stati alzali ed inclinati all' epoca in cui la montagna si è for- mata. Egli inoltre ritiene che questi tufi puniicei sicno di quelli che hanno se- pollo Pompei, e che all'epoca della catastrofe dell'anno 7'J della nostra Era sa- rebbero stati gettati in aito e rinversali in parte sulla vicina città all'atto che il monte s'innalzava. Espone anche la sua opinione sulle moltiplici varietà di bei minerali che s'incontrano per l'appunto in questi aggregati ed in quelli special- mente del l'osso grande, i quali crede non sicno stati prodotti dal fuoco Vul- canico , ma piuttosto staccati , nella forma in cui si trovano , da rocce preesi- stenti e particolarmente da rocce calcaree, a contallo delle cristalline. Egli è infatti il più sovente in giaciture analoghe a queir indicala che si rinviene altrove la numerosa schiera di minerali, di cui va ricco quest'aggregato che si stende a'picdi del M. Somma e del Vesuvio; come parimenti ne abbondano i tufi ed i peperini delle vicinanze di Albano. Alla discussione circa la prubabililà — 1135 — della formazione scdimcnlaria degli aggregati in questione prendono parte i si- gnori Collcgno, Scacchi, Pentland, Pareto ce. Intanto soprapposta alla lava del 17G7 se ne vede altra dol 1810 , che sebbene mollo scoriacea , in alcuni punti comincia già a vestirsi del solito lichene, cioè detto StereocaulonVesuvia- tiwn, nicnlre la lava del 17tì7 ne è già tutta coperta. Allo diritta poi, del fosso por chi sale, si nota una corrente di lava alquanto anfigeuica. 11 prof. Scacchi espone a riguardo di questa come ei la credesse un tempo appartenente ad un'antica lava del M. Somma, e come ora invece propendesse a crederla identica con una lava del 1C31 colla quale gli sembra avere molta analogia, ed indica quali sieno i caratteri comuni ad ambedue: si nota molla sodalitc nella lava del 1G31 ed anco in quella del 17G7. La Sezione poi osserva un poco più in su come questa lava, la quale è molto compatta riposi sul tufo e sugli aggregati dalla parte destra del fosso e ne abbia riempite certe depressioni : si osserva an- cora come di questa roccia o lava si \edano talvolta lino a tre o quattro banchi sovrapposti, alcuno de* quali è talora soppresso, e torna poco dopo a ricompa- rire. Il sig. Pentland non può ammettere l'idea del prof. Scacchi che sia questa corrente una lava del 1C31 e fondandosi sulla sua compattezza la crede invece, come precedentemente reputavala il prof. Scacchi, una lava antica del M. Som- ma; egli trova che se avesse colato anche sopra una superGcie appena iuclinata di cinque gradi sarebbe molto più scoriacea di quello che infatti non è. E in conferma di questo fa osservare come sia scorLicea una lava più recente che é là vicino nel fondo del Fosso grande , la quale é tutta coperta di queste scorie sopratulto ne' fianchi, dove desse sorgono più alte della lava, e vi furono lon- gitudinalmente accumulate , come i ghiacciai delle Alpi nel loro progressivo movimento accumulano dinanzi a se ed ai proprj fianchi i massi ed i frantumi delle rocce che trasportano sulla lor superficie. E qui insorge una discussione sulla densità delle lave e sul modo di estimarla, e circa la loro celerità, la quale deve essere una funzione di jiiù variabili , dell" inclinazione cioè del piano su cui scorre la lava, della densità della medesima e della massa sopraincumbente. Il Pentland poi in appoggio della sua opinione , che la lava anfigenica , cioè quella alla destra del Fosso grande appartenga ad antica massa di lava del )1. Somma, adduce che non si trova traccia di terra vegetabile sotto la medesima — 113G — a conlatto col tufo od aggregalo inferiore, ma il piof. Scacchi crede di poter assicurare di averne veduto qualclie segno. A questo proposito pure il Presi- dente Pasini fa osservare quale sia la conformazione topografica del Fosso gran- de rap|K)rlo al detto hanco di lava, e prende parte alla discussione circa la po- situra della lava anfigoiiica in questione. Giunti ad un quarto circa del Fosso grande medesimo si incontrò la corren- te di lava del 1839, la quale uscita dall'alto del cono l'ha ricoperto per buon tratto, traversò quindi porzione delle Piane e venne a gettarsi nel Fosso gran- de di cui percorse lungo tratto. Le continue ed ispide scorie di cui è irta la sua superlifie e di cui abbiamo pocanzi dato un cenno, contrastano colla compat- tezza della \iciua lava anlìgenica, la quale sta sull'alto dal lato destro del Fosso grande; mentre la lava del 1839 sta nel fondo del fosso medesimo scavalo nella roccia aggregata o tufacea , e suggerirono al Pentland le obbjezioni da lui fatte contro l'identificazione della massa anfigenica colla lava del 1631. .Arrivati in capo al Fosso grande e salila una i)icciola erta si giunge all'incir- ca al livello delle Piane, ove si presenta una scena di desolazione. Alla bella vegetazione del basso , alle vigne che ancor si vedono in piante nel Fosso gran- de e sulla diramazione che il costeggia , succede una vasta area tutta coperta di nere scorie, in cui non vcdonsi che ristrettissimi tratti di verdura là ove l'in- crocicchiarsi delle più o meno recenti correnti di lava, ha lasciala intatta qual- che picciola porzione di superficie già vestita di piante. Or questo tratto detto le Piane si estende molto verso la parie S. O. e Sud del cono, e come lo indica il nome, si direbbe un ripiano in cui svanisce l'in- clinazione del cono, e quasi anco si crederebbe la continuazione della valle , detta Atrio del cavallo, interposta tra il circo del M. Sonuna ed il cono del Ve- suvio, colla qual valle potrebbesi assolutamente paragonare se anche da questa parte cioè dal S. O. e dal Sud continuasse quella cresta semicircolare che sta verso il N. e l'È. la quale fu forse quivi asportata, la posizione non del tutto centrale del cono essendo probabilmente stata la causa della sua parziale di- struzione. Giunti sull'alto del Fosso grande e sul ripiano indicato piegando a sinistra e superata una non alta cresta ancor composta di aggregali riferibili al tufo, si per- — 1137 — veniva air Osservatorio e quimli progredendo enlravasi nell'Atrio del cavallo. Prima di giungervi il Barone de Bucii, paragonando il Fosso grande ad uno dei Barancos della Caldiera dì Palma, faceva notare certi banchi di tufo che ve- donsi all'origine del contiguo fosso della Vetranu ed indica\a come ne corri- spondesse il livello a quello delle Piane , osservando anco come più sopra nel circo del M. Somma variasse pure la natura delle rocce d'ora in avanti princi- palmente consistenti in leucitofìri : e la Sezione ammirava i curiosi e belli in- tralciamenti de'filoni che intersecano in tutte le direzioni le pareti interne di quel circo, il quale abbraccia buona porzione della base del cono del Vesuvio. Circa questo monte di Somma indicava il prelodato De Buch come pensasse egli fosse sorto al disotto del tufo , ed accennava le sue relazioni col vicino cono Vesuviano. Sul quale, traversalo l'Atrio del cavallo e passata la bocca del Fran- cese si accinse la Società a salire per un sentiero praticato lungo il lembo della corrente di lava del 1839. Durava la non facil salita circa un'ora di tempo e a mezzo giorno si giimgeva sull'alto del cono, dove la Comitiva fu per così dire salutata da una pìcciola esplosione del Vulcano, il quale dal piccolo cono (for- matosi da qualche tempo nel centro del cratere) projetta in alto insieme al con- tinuo fumo, sprazzi di lava incandescente, che ricadendo sui Qanclii vanno ogni giorno aumentando il picciolo cono medesimo. Tratta dalla sulilìniìtà dello spettacolo soQurmossi alcun poco la Società pri- ma di muovere ad esaminar parzialmente gl'importanti fenomeni che colassu all'osservatore preseulansi. Ed in vero quale più imponente spettacolo si può parare d'innanzi'? Se si volge lo sguardo all' esterno, si vede da mezzogiorno- ponente il mare , da mezzogiorno l' isola di Capri , il capo Campanella e la ca- tena de' monti che dividono il golfo di Salerno da quello di Napoli, da levante le ultime pendici dell'Apennino, dalle quali si separano le sottoposte pianure delle valli di Sarno e del Sebeto, in mezzo alle quali sorge isolato il Vesuvio. Se poi si volge lo sguardo a tramontana e a ponente si vede immediatamente sotto Io sguardo le brulle pareti dell'interno circo del M. Somma; più in là l'im- mensa città di Napoli e le piagge di Mergellina, e le isole e i campi Flegrei e le pianure della Campania e all'orizzonte lo spento Vulcano di Rocca JIonDna e lon- tanissime le piccole isole Poqze. Ma se invece richiamata l'attenzione dal rumoreg- — 1138 — giare del Vulcano si rivolge lo sguardo all'interno, sembra vedere un'immensa raldaja , in cui un liquido viscoso nero posto in cbullizionc sia stato rappreso al momento in cui stando per traboccare volgevasi quasi sopra se stesso e pre- sentava nelle sue parti i più strani contorrimenti , lasciando in alcuni punti alla sostanza non ancor rappresa e sottostante di soverchiare la parte già solidi- flcata da cui erompe con spruzzi di materia liquida e incandescente. Questo spettacolo sorprendentissimo avrebbe tenuto lungamente attonita la Società, ma la brevità del tempo ed il viaggio che rimaneva da farsi, spingeva- no gli scrutatori delia natura a più minute osservazioni: si constatava che il cratere, il quale, come c'indicava il prof. Scacchi formava negli anni passati una profonda cavità , è ora quasi del tutto ricolmo , che però la porzione più alta della lava si tiene piuttosto dalla parte del ponente, essendovi invece mag- giore spazio tra l'orlo da soverchiarsi e la lava che sta nella cavità dalla parte di levante e di mezzogiorno levante , senza parlare già s'intende della punta del Palo, ch'c il più allo p\into dell'orlo del cratere medesimo. Si trovava ezian- dio che il piccolo cono da cui esce il fumo e sono projettati spruzzi di lava è situato all'incirca nel mezzo del cratere, e che se non è ancora cosi alto come la punta del Palo , pure ne differisce assai poco. Si ammiravano le strane forme e le contorsioni delle scorie vitrificate che riempiono tutta la cavità e che sin- golarmente contrastano col colore grigio chiaro che hanno preso alla superficie le rocce spesso aiiDgeniche dell'orlo del cratere medesimo, e notavasi la stra- tificazione molto regolare de'varj banchi di lapilli e di ceneri eruttate dal vul- cano , dei quali osservansi le testate anco ben incUnate suU' orlo del cratere medesimo. Facendo il giro di questo notavansi le nioltiplici fumarole che lun- go l'orlo medesimo e nel centro del cratere sviluppansi, e rimarcavasi dall'o- dore come molte non isviluppassero che semplice vapore di acqua, ed altre svol- gessero anco qualche poco di acido muriatico; al qual proposito ammiravansi in mezzo alle tinte scure delle scorie e alle grigie dell'orlo del cratere, le belle macchie di vivissimo giallo sparse indifferentemente qua e là e prodotte da ab- bondante cloruro di ferro. Facendo il giro dell'orlo del cratere e giunti dalla parte di Ottajano, il Barone de Buch notava come le lave tutte fossero uscite o dal cono o dintorno al cono del Vesuvio e come, sebbene molte ne fossero _1139 — uscite dall'atrio del cavallo, niuna invece ne fosse sboccala fuori all' esterno dai piedi del M. Somma: arrivati poi in vista del mare ei notava come varie bocche ignivome di varj tempi, se aperte più d'una alla volta, siansi trovate allineate so|)ra una stessa fenditura , e come ognuna di queste fenditure prolungandosi passi pel centro del cono ; onde può dirsi clie queste linee sieno porzioni di tanti assi del cono medesimo. Terminato il giro e rimasti ad ammirare Io spettacolo delle frequenti eiezio- ni del Vulcano, fatta una conveniente refezione, a cuocer la quale fornirono il necessario calorico le fenditure della lava , la Sezione di Geologia si accinse a ridiscendere il cono , tenendo una strada poco lontana da quella presa salendo, ma tracciata invece nei mobili lapilli che coprono tutto il cono, là dove le lave recenti non l'hanno intonacato di loro scorie. Si giungeva in brevi minuti al fondo ed in mezzo dell' Atrio del cavallo , avendo davanti a se il Nasone rocca la più alta del ripido circo del M. Somma. Mirabile ed importante fatto si è l'intrecciarsi de'molliplici filoni che dall' imo alla vetta tagliano i banchi dei leucilofori ed altre rocce di cui è composto il monte, s'insinuano anco tra loro in maniera da divenire essi stessi filoni strati. Il Barone de Buch faceva notare come fossero divisi in prismi perpendicolari alle facce, il che ìndica essere eglino veri filoni. Il sig. Omalius d'IIalloy e il prof. Scacchi osservavano che il modo più plausibile di spiegare quei mol(ii)lici filoni nelle rocce delle pareli del circo , si era di credere che vi si fossero in- JL'tlall ; liicendo questo parte di un cratere ripieno di lava, e la materia fusa non avendo esito cercava di penetrare nei minimi vani che trovava o che sforzavasi di fare. Il conte Spada poi in appoggio dell'opinione che il M. Somma pur anco sia un cratere d'eruzione, dice di credere che tutta la parte visibile del co- no attuale del Vesuvio sia similissima a quella che rimane del M. Somma e al ter- reno che si osserva lungo il Fosso grande. Detto terreno poi consta a parer suo cominciando dall'alto al basso in tutte le indicate località: 1." di molti strati sottili e ben determinati: 2.° di una congerie di rocce, coi massi di varia forma e specie ove la stratificazione è più incerta: 3." in fine al basso di altri strati di maggiore spessore. Il prof, .'^cacchi in appoggio della Stessa opinione aggiunge ch'ei non sa con- — ll'iO — ccpire come in un luogo si possano accumulare materie vulcaniche per più di 400 metri di altezza, che è incirca quella del Nasone sull'Atrio del cavallo, senza che s'innalzi un monte, e dice che per ritenere invece vera la idea che il M. Somma sia un cratere di sollevamento , bisognerebbe rinvenire la cagione che Ila sollevata la firan congerie di sostanze eruttate. Raccolte (luindi da > arj dei membri della Sezione delle mostre delle rocce in lìloni che tagliano il M. Sonmia, la Società usciva dall'Atrio del cavallo e ritorna- va all'Osservatorio, donde scendendo per la nuova strada , che si sta terminando per andare a quello stabilimento, e osservando i tagli nell'aggregato o vogliam dir tufo che lungo la vi:i s'incontrano, e che il Conte S|)ada faceva notare pre- sentar degli strali i quali vanno ingrossandosi, ossia divengono gradatamente di maggior spessore a mano a mano che si approfondano , si riduceva a fitta notte in Resina e poscia a Napoli, rivolgendo talora lungo la strada gli occhi al monte che aveva salito la mattina e che per gl'intermittenti chiarori delle sue vampe richiamava a se gli sguardi dei viandanti quasi faro che illumini la bella rada di Napoli, ADUNANZA DEL GIORNO 27 SETTEMBRE 1843 Ui Icjige l' alto verbale dell'adunanza del di 25 settembre che è approvato. Il vice-Presidente marchese Pareto legge la relazione della gita al Vesuvio eseguita il di precedente, sulla quale relazione i s!g. Pentland, de Buch, Spada e Scacchi fanno alcune considerazioni specialmente su ciò che riguarda la na- tura del coiiylomerato osservato nella >alle del Fosso grande, che se al barone de Buch sembrava identico al info della Campania, da altri parecchi era trova- to evidentemente diverso. Il canonico Croset-Mouchet discorre della utilità di una carLi topografica del Vesuvio con tutte le sue lave distinte secondo l' epoca in cui hanno fluito; ed il Presidente sig. Pasini crede che sarebbe ancor meglio eseguire la Topografia del Vesuvio in rilievo con una sostanza plastica. Il Presidente legge una lettera colla quale il sig. prof. Catullo di Padova ac- compagna una memoria manoscritta sulla Geognosia paleozoica delle Alpi ve- nete corredata di quattro tavole in litografia in cui sono rappresentati i fossili triassici della medesima località, e dispone che questa memoria sia letta in una delle prossime adunanze. 145 — n/i2 — Il prof. Casoria espone le sue ricerclie intorno alle cagioni che fanno variare le forme cristalline delle sostanze minerali, e comincia dal dichiarare che nella « genesi delle forme cristalline debbono concorrere due grandi condizioni, cioè « il tempo ed il movimento ... e che qualora il tempo si accorcia o si allunga, « il movimento delle parlicoletle cristallizzanti deve subire una solenne modi- « licazione ». (ìuindi versando l'alcool in una soluzione acquosa di un sale , siccome 1" alcool s' impadronisce dell' acqua ed accelera la cristallizzazione, si ha cosi un'altra cagione che può modificare le forme cristalline. In tal modo l'auto- re ha sperimentato il deuto-solfato di rame, il ferro-cianuro di potassio, il ni- tro , il cromato rosso di potassa e 1' allume. Pel primo sale « si ottengono tenui " prismi, ne' quali l'altezza della faccia laterale in proporzione della basedimo- u sti-a che il piccolo prisma è ben diverso da quelli che si ottengono per raffredda - M nienlo... giacché questi, per quanto esser possono tenui, presentano i lati della « base molto ampii » . La soluzione del ferro-cianuro di potassio con l' alcool lascia « depositare de'bei cristalli sotto l'aspetto di larghe scaglie brillanti esilis- i( sime e di bellissimo color giallo di paglia, e che sono somigliantissime per la « forma ai cristalli di acido borico.. ■ Cristallizzando per l'evaporazione dell' ac- « qua presenta sempre belle tavole rettangolari o quadrale ». Il nitro con lo stesso metodo « ha fornito cristalli di una lunghezza e sottigliezza estraordina- « ria, ciò non ostante le faccette loro erano ben nette con gli apici troncati ». Il cromato rosso di potassa «... ha fornito piccoli cristalli quasi laminari. . . » L'allume ha fornito « piccoli tetraedri vuoti, formati da varie zone di cristalli « che vanno successivamente diminuendo dalla base alla sommità ». Il prof. Scacchi domanda al proL Casoria se la variazione dei cristalli consi- ste nella diversità di sistema, ovvero nella diversità di forme del medesimo si- stema , o in fine nella diversità di estensione delle facce della medesima forma , ed il prof. Casoria risponde essere la variazione nella diversità di forme del medesimo sistema. Il dottor Caio Valerio Catullo legge in nome del professore suo padre due brevi note con una delle quali dichiara essere stato il primo a riconoscere l'esi- stenza del lias nelle Alpi Bellunesi che nel Bullettino della società geologica di Trancia (del 17 Jlarzo ISi.'i) si annunzia coinè un fallo al lutto nuovo. Con l'ai- — Il'i3 — tra nota avverte non essersi egli mai arrogata la scoperta delle Rudiste nella creta di Magre presso Schio come per errore fu stampato alla pagina 344 degli Atti del sesto congresso degli scienziati Italiani. Quanto a quest'ultima nota il Presidente trova opportuno che il prof. Catullo corregga una indicazione posteriormente da lui riconosciuta erronea, ed avverte che non si può incolpare d'inesattezza i Segretarii della Sezione, i quali compi- larono l'atto verhale sopra ricordi scritti in adunanza. Di più il prof. Catullo era presente alla lettura dell' atto verbale e non fece in quel giorno alcun reclamo. Il padre Lorenzo di Cliamhcry trattiene la Sezione con la lettura di una me- moria sul trasporto dei massi erratici. Comincia dal richiamare alla memoria degli uditori che i massi cosi detli erratici hanno questo nome, perché essendo di natura diversa dalle rocce circostanti , riconoscono la loro provenienza da luoghi più 0 meno lontani , e fa menzione di un masso di granito a grossi cri- stalli presso Mont la Ville detto pierrc ù miUiel lontano circa 23 leghe dal luogo d'onde proviene. Osserva che dei massi erratici alcuni si distinguono per la co- lossale grandezza , come quello di Neuchàtel detto picrre a boi lungo metri 16,24, largo 6,19 e 12,99 alto; altri sono notevoli per gli spigoli e gli angoli perfetta- mente conservati; altri sono più o meno rotondati, e talvolta con una pulitura pressoché somigliante a specchio. E mirabile vedere alcuni massi appoggiarsi sul terreno col lato più piccolo ; ve ne ha di quelli che sono divisi in due. quasi fossero stati colpiti da violentissimo urto. Un' altra condizione che vuoisi nota- re nei massi erratici sta in ciò , che nei luoghi vicini alla loro provenienza si trovano confusamente mescolati i piccoli con i grandi-, ma a mano a mano che si allontanano , sempre più s' impiccoliscono , e finiscono col ridursi a piccoli ciottoli e ghiaie. Passando il padre Lorenzo a discorrere della ragione operatrice del trasporto dei massi erratici, e limitandosi alle due ipotesi che ora tengono divisi i Geo- logi, quella cioè dei ghiacciai e l' altra delle correnti, egli trova migliori argo- menti in favore di quest' ultima. Fa osservare in primo luogo che per applicare la teoria dei ghiacciai in alcu- ni casi sarebbe necessario supporre tale raffreddamento sulla superficie terrestre da formare ghiacciai della lunghezza di 60 leghe e di 200 leghe quadrate ; sup- — 1144 — posizione puramcnCe ipotetica , anzi contraria .illa teoria del calorico centrale comunemente ricevuta, se anche non fosse contraria alle Icftjji fìsiclic. E soggiun- ge , 1 ." elle anche ammettendo questi sterminati ghiacciai, avrebbero essi dovuto depositare al loro lembo estremo i grandi massi non meno che i piccoli, sicco- me vcdesi nelle morene terminali , e che al contrario, come si è detto di sopra, i massi diminuiscono in volume a misura che si allontanano dalle loro sedi originarie. 2.° Le condizioni in cui ora veggonsi posti i massi erratici, anziché dinotare un tranquillo trasporto col mezzo dei ghiacciai dimostrano che hanno subito urti violenti. 3.° Le strie in zone concentriche di alcuni massi possono bene intendersi formate da un movimento vorticoso nelle correnti , ma sono inconii>atibili con la solidità dei ghiacciai : 4." Con i ghiacciai non si può com- prendere il trasporto dei massi anche nelle caverne. Jj."La inclinazione dei ghiac- ciai non è mai minore di tre gradi , mentre diversi luoghi nei quali trovansi massi erratici hanno più debole pendenza. Neil' ultima parte della sua memoria, il padre Lorenzo si occupa di rispon- dere alle principali obbiezioni che sono state fatte finora alla teoria delle cor- renti. Lt prima obbiezione viene dalla forma di alcuni massi che conservano intatti gli angoli e gli spigoli , e per questa risponde che può conciliarsi con la enorme velocità delle correnti, con la loro altezza che poteva essere di qualche centmaio di metri, e con una densità maggiore dell' ordinaria per cagione delle materie ferrose che erano tenute sospese. Per dare un" idea della velocità delle correnti ricorda che il Rodano ed il Reno velocissimi fiumi non hanno una pendenza maggiore di tre a quattro minuti di grado , mentre il pendio e la piena delle correnti che si suppongono generate dal sollevamento delle monta- gne esser doveva di gran lunga maggiore. Ed osserva ancora come l' atmosfera molto men densa dell' acqua ha spesso negli uragani sollevato e giltato a gran- de distanza i grossi pezzi di artiglieria, gli alberi profondamente radicati e gli edifìcii di solida costruzione ; quindi non deve recar maraviglia se taluni dei massi erratici avessero ricevuto tale impulso da essere quasi volando portati sul- la superficie delle correnti , mentre altri si sarebbero urlati nel loro fondo o nei fianchi delle montagne. Alla seconda obbiezione delle strie , delle scanalature e del pulimento delle rocce sulle quali i massi erratici sono stati trascinati, e che — Ilio — non si crede potersi formare con le correnti , risponde che queste possono be- nissimo produrre tali effetti per la velocità comunicata ai massi di rocce che lianno trasportali , e fa notare come presso i luoghi di partenza sieno i solchi nioglio pronunziati , perchè ivi i massi non ancora rotolati erano più angolari. In fine l' autore discute le due obbiezioni fatte nella Riunione della Società Geologica di Francia alla teorica delle correnti e che non ancora hanno ricevu- to alcuna risposta. La prima è fondata sulla disposizione che lianno i massi er- ratici nella valle del Rodano, ove formano un ricinto semicircolare con la con- vessità diretta verso la parte bassa della valle; disposizione che è in tutto somi- gliante a quella delle morene prodotte dalle ghiacciaie e che non si saprebbe spiegare con 1" ipotesi delle correnti. Ma il padre Lorenzo fa riflettere che un ef- fetto di tal natura non può mancare quando le correnti, uscendo da un angusto sentiero in luogo più spazioso, diminuiscono di velocità, e gli ordinari corsi di acqua tutto di ce ne offrono gli esempi nei depositi di grani di sabbia che pos- sono ritenersi come massi erratici ridotti al loro minor volume. L' altra obbie- zione nasce dalla distribuzione dei massi erratici nella valle dell' Ar\e , ove a partire da Scrvoz presso Chamounix sino all' imboccatura deir.\r^e nel Roda- no , si trovano sulla sinistra sponda soli massi di protogino certamente venuti dal Monte Bianco , e sulla sponda dritta non vi sono che massi calcarei. E se le due specie di massi furono trasportate da correnti liquide o fangose avreb- bero dovuto trovarsi depositate alla rinfusa. Intanto il padre Lorenzo crede che questo fatto può anche conciliarsi con l'andamento delle acque, dappoiché po- nendo attenzione dove confluiscono due fiumi che hanno le acque di diverso colore, per esempio le une limpide e le altre torbide, le si vedranno continuare |)er gran tratto il loro cammino stando ciascuna dal suo lato senza mescolarsi. Kd egli ha aMito occasione di osservare questo fenomeno a Lione nella scorsa primavera, ove le acque del Rodano e della Saona conserva\ano il loro paralle- lismo e la loro divisione sino a Givors , vale a dire per una distanza di cinque leghe. Poscia il sig. Lofaro espone alcuni cenni sulla Geologia e sulla Mineralogia della Calabria Ultra-prima. Il sig. La Cava dubita che alcune delle rocce o dei minerali da lui menzionati sieno stati esattamente detcrminati, o provengano — 1146 — veramente da quelle localitó. Il Presidente invita il sig. Lofaro a far vedere in altra adunanza gli esemplari dogli oggetti di oui tenne discorso. Il sig. Fonseca presenta non pochi fossili delia Provincia di Basilicata, sopri i quali domanda I' avviso della Sezione. Il Presidente scioglie 1' adunanza. Il Presidente — Lodovico Pasini {Prof. Scacchi Co.^. Spada Lavint ADUNANZA DEL GIORNO 29 SKTTEMBRE 18io -»He- s legge l'iiUo verbale dell' adunanza del di 27 settembre ed è approvato. Il cav. Tenore presenta una nota sopra i massi erratici di granilo trovati nel- la Provincia di Basilicata nel luogo detto piano delle rose , e mostra qualche Saggio si dei massi erratici menlovati che della roccia calcarea sulla quale essi si rinvengono. Questa roccia dai componenti la Sezione stimasi appartenere al gruppo cretaceo. Il vice-Presidente marchese Pareto domanda se in quella contrada vi sieno masse di serpentino, all'emersione delle quali si possa attribuire l'origine dei massi erratici, siccome avvenne altrove; ed il sig. Tenore risponde negativa- mente. Il sig. Cangiano legge una memoria sul pozzo artesiano che si scava nel cor- tile del Reale Palazzo di Napoli, e discorre in primo luogo della (jualità delle rocce incontrate a diverse profondità. Il foro si è incominciato all' altezza di 80 palmi sul livello del mare, e dopo 58 palmi di terreno di alluvione si è trovato il tufo vulcanico giallo e bigio verdiccio dell' altezza di palmi 320. .\1 tufo se- guono \ari strati di rocce framnienlarie iiicoereiili ancor esse in gran parie \ul- — 1H8 — canicUc dell' aUczz.i sino al punto ove ora si ò giunto di 238 palmi , e tra que- sti strati in alcuni, abbondanti di argilla marnosa, si son trovati frammenti di conchiglie caratteristiche degli ultimi deposili terziari. Nello scavare il tufo si è incontralo una vena d' acqua eh' è salila di circa 18 palmi sul livello del ma- re , e quando si è penetrato nell' aggregalo incoerente vi è stato l' aumento di altri selle palmi nell'allezza dell'acqua; e da ciò prende ragione il sig. Cangiano di conchiudere che probabilmente s' incontrerà gran copia d' acqua quando il traforo giungerà alle marne blu, o quando a queste succederà la roccia cal- carea. Egli poi si trattiene ad esporre come pensa che sia avvenuta la formazione del bacino di Napoli, comprendendo con questa denominazione lo spazio circo- scritto dai monti calcarei , sia di formazione giurassica o cretacea , che comin- ciano dal promontorio di Gaeta e continuano per Traetto , Mignano , Calvi , Maddaloni , Noccra e Castellammare. Ritiene che queste montagne dopo il loro sollevamento , venute fuori dal mare, fossero ancor bagnate dalle sue acque presso la loro base ; che i loro strati divenuti obbliqui pel sollevamento sieno rimasti in continuazione con quelli che conservavano la primitiva giacitura orizzontale sotto le acque del mare; che in seguito il fondo del mare sia andato sempre più innalzandosi , e per l' accumularsi dei deposili subappennini prove- nienti dal disfacimento delle rocce del periodo secondario, e per i depositi di so- stanze vulcaniche che uscivano dal seno della terra; che in Dne olire questo in- nalzamenlu del fondo del mare per le materie accumulale vi sia stalo un lento progressivo sollevamento degli Appennini per cui ora veggiamo i depositi subap- pennini non meno che i vulcanici molto superiori al livello marino. Conside- rando io fine che non vi è alcuna pruova che dimostri una notevole diminu- zione o aumento nelle acque del mare, conchiude il sig. Cangiano che i cam- l>iamenti successivi nelle posizioni relative tra parte solida e liquida della su- perficie del globo derivano dal solo movimento della terra. 11 Cav. Melloni aggiunge le osservazioni termometriche da lui con molta ac- curatezza falle nel traforo di cui si e discorso nella precedente memoria. Dalle medesime si scorge che alla profondità di trenta melri dalla superficie del suolo la temperatura si è trovala variabile tra 14,G ceullgradi e lo,o; nel fondo poi — 1149 — (Jnl pozzo alla prorunditù di 190 metri , la Icinpcralura è slata di 18,3. Qutadi calcolando col primo e con l' ultimo dato si ha l'aumento di un grado centigra- do per ogni 43 metri; calcolando col secondo e con 1' ultimo dato si ha un gra- do di aumento per ogni u7 metri ; la media sarebbe di un snido per ogni 'M metri. Va poi osservare il cav. Slelloni ciie l'aumento di temperatura trovato con gli sperimenti è di molto inferiore a quello che si sarebbe atteso, aNTito ri- guardo alla natura vulcanica del terreno traforato, ed alle osservazioni fatte in altre contrade, per le quali 1' ordinario aumento è stato di un grado per ogni trenta metri di profondità. Di questo fatto non tn)\a alcuna plausibile spiegazio- ne, ma probabilmente esso deriva dalla poca conducibilità pel calorico del tufo vulcanico o dalla vicinanza del mare. Il vice-Presidente marchese Pareto presenta due spaccati dell'Appennino, l'uno da Livorno a Forlì, e l'altro da Modena a Mas£a di Carrara accompagnandoli con una lunga nota, nella quale dopo aver fatto osservare quanta sia la sempU- citii della c^ilena deir.\ppennino dalla parte dell'Adriatico, ed invece quanta mag- giore complicazione vi sia dalla parte del mediterraneo, intraprende la descri- zione dello spaccato da Livorno a Forlì , e di quello da Modena a Massa di Car- rara , la qual nota la Sezione desidera sia pubblicala per intero come appendi- ce agli alti verbali. Il prof. Gemmellaro legge una memoria sul basalte scomposto degli scogli dei Ciclopi presso Catania; ed avverte in primo luogo che dei quattro gigante- schi scogli che portano questo nome , il maggiore si distingue dai naturali del paese col nome di Isola e gli altri tre son detti Farayìioni. Fa poi conoscere che nella parte superiore dell' boia e del maggiore dei Faraglioni vi è una roccia biancastra a frattura piana, semiuntuosa al tatto in molti punii, poco aderente alla lingua, bibula e non cDervcscente con gli acidi. .Secondo l'analisi fattane dal sig. Gaetano de Gaetani si compone in massima parie di silice , allumina e ferro con minime quantità di cloruro di sodio, di solfato e carbonato di calce e di sostanze organiche. Questa roccia riposa sul basalte , e di pili in molli luo- ghi dell' Isola essa è attraversata in vari sensi da quella roccia dal prof. Gem- mellaro chiamata aualcimile o dallo sles.so baralle , e nei luoghi o>e viene in contatto con 1' analcimile si rinviene sino a cerla distanza [ da uno a dodici e liC — 1150 — più pollici ) compatta a frattura scmiconcoide e mollo somigliante ad una ler- maulidc. Sulla natura di tale roccia l'Autore ritiene, come altre volte ha cnun- ziato, ch'essa sia un basalto scomposto si per irisultamcnti dell'analisi chimi- ra che ha dato gli stessi clementi del basalte, come anche per avere trovato in molti lunghi delle prossime colline della Trezza il basalte che si scompone nella superliele e passa gradatamente ad una roccia quasi tufacea che a mano a mano assume una tinta meno bruna, u diviene affatto simile a quella che s' incontra nella parte superiore dell'Isola dei Ciclopi. Crede intanto che non si debba con- tinuare a chiamarla basalte scomposto , ma che avuto riguardo al luogo nel quale si rinviene sia da intitolarsi OV/opiVc; e seguendo il metodo di Omalius d' llalloy la delìiiisco «Roccia a base di apparenza semplice composta di silicati « di allumina e di ferro principalmente e che sembra un basalte scomposto ». Discorrendo poi il prof. Gemmellaro della origine della Ciclopite , avvisa ch'essa sia stata deposta sulla massa basaltica per sedimento o per trasporlo alluviale, come fanno credere sopra tutto la stratificazione e la struttura a pic- coli grani che in talune parli si osservano. Crede inoltre che le materie di tale sedimento non sieno state raccolte in fondo del mare, non trovandosi in esse alcuna traccia di produzioni marine organiche , ma che sieno provenute dalle colline basaltiche della vicina costa della Trezza quando gli scogli dei Ciclopi erano ad essa congiunti. Osserva poi che l'analcimite ha dovuto posteriormen- te insinuarsi in forma di filoni nella ciclopite, e produrre per sublimazione i cristalli di analcime che tappezzano le piccole fenditure della slessa ciclopite. Uà ultimo il prof. Gemmellaro ricorda come il sig. Lyell pensi che la ciclo- pite sia stala « una crela anteriore alla venuta del basalte, ìl-quale sollevandosi « l'ha seco in alto portata fuori delle acque ed atlribuisce le contorsioni che pre- « senta nella sua massa alla pressione che ha subito per la introduzione della n lava incandescente, e questa nel Icnqìo stesso ha servito ad indurirla ». Ma il prof. Gemmellaro non può essere di questo avviso, dappoiché il basalte in istato di fusione non ha spinto in allo lo strato della supposta creta, come lo prova la mancanza di alterazione della ciclopite ove è in contatto col basalte; e da quaiilo è detto di sopra , la supposta creta non è che un basalte scompo- sto che non fu mai un deposito sottomarino. — usi- li signor Lofaro presenta i saggi di rocce da lui raccolte nella (Calabria Ultra prima per confortare i|unnto aveva esposto alla Sezione ned' adunanza del gior- no 27 settembre. Il Tenente Novi fa vedere due saggi del tufo vulcanico delie Fonlaiulle nei (]ampi l'Iegrei , notevoli per i tronclii di vegetabili bianehissiuiì che sono nei medesimi inviluppati , e ricorda come a breve distanza dal luogo ove i saggi presentati sono stati tolti, si rinvengano nel tufo diverse specie di testacei, delle quali le più frequenti sono un' Osirea , un Pec(uncuìus un Cerithium, e due Tur- rilelle. Il Cav. Pan vini presenta un saggio di calcarea cretacea ed alcuni saggi di tu- fo calcareo di forme somiglianti alle organiche , trovati a Comiso ed al Monte Etna in Sicilia. Il Presidente scioglie l'adunanza. Il Presidente — Lodovico Pasim {Prof. Scacchi Con. Spada Lavi.\v ADUNAjNZA del giorno 30 settkmbke -^«« ISi legge r atlo verbale dell' adunauza del 29 selteinbre ed è approvalo. Il Vice-1'iesidenle Marchese Pareto comunica il conU^nuto di una lettera di- rettagli dal prof. Paolo Savi di Pisa , nella (luale espone le osservazioni geolo- giche fatte in una recente peregrinazione nell'Appennino Pistoiese e lungo tut- to il corso del Reno sino allo sbocco in esso del torrente Siila al di là delia Por- retta nel Valdaruo , in una parte del Val di Chiana e nel Casentino. Il prof. Savi annunzia di aver fatto un taglio dell'Appennino dai bagni di Montecatini sino alla Porretta, passando per Val di Reno, e che lungo tutta questa linea si può dire esservi esclusivamente l'arenaria macigno ed i suoi scisti argillosi. Gli strati di queste rocce hanno la solita direzione, ma quelli che sono al Nord della linea retta che passa per l'Ahetone e la Città di Pistoia, s'immergono ver- so S. 0., mentre (luelli che sono a S. della medesima linea sono inclinati al N. E. La calcarea alberese si trova soltanto in un piccolo spazio della parte centrale, e quivi si rinviene in masse interrotte rotondale ([uasi in forma di arnioni che sembrano a>cre origine da una concentrazione di sostanza calcarea nel mezzo — 1153 — della massa scistosa, come per gli arnioni di selce in mezzo alle masse calcaree, e di raro s'incontra qualche strato della medesima calcarea. Soggiunge il prof. Savi di aver trovato la calcarea alberese abbondante nel Casentino, e costante- mente in forma di strati soprapposti al macigno : di più sulla Consuma, mon- tagna che separa il Mugello dal Casentino , ha chiaramente veduto gli strati tieir alberese alternare con quelli di macigno e contenere arnioni di silice e nummuliti somiglianti a quelli di Mosciano presso Firenze. Nel Casentino co- me nel Mugello e nel Pistojese ha trovato le fuciti negli scisti dell'alberese , ma non ne ha veduta alcuna in quelli del macigno. A l'accona, ove si può dire che termina l'Appennino, termina bruscamente la massa degli strati di macigno. Tutte le sue appendici che guardano il Bolognese, per quanto è stato da lui osservato , son formate dalle testate degli strati di questa roccia i quali sono in- clinati verso la Toscana. Quivi per altro ha osservato due fatti importanti, e pri- mamente una costiera di strati di macigno assai alti, i (piali sorgono vertical- mente dal suolo come una immensa muraglia diretta dal N. E. al S. 0. ; dalla quale sembra che scaturiscano le aaiue termali sulfuree di quei celebri ba- gni, mentre di mezzo alle commettiture dei suoi strati esce il gas idrogeno car- burato.che serve anche ad illuminare qualcuna di quelle terme. L'altro fatto è, elio gli strali di calcarea alberese e dei suoi scisti in quei dintorni, sono pres- soché orizzontali ed in posizione discordante da (juclla degli strati di maci- gno, come vedesi evidentemente a Paccona in un taglio fatto i)er la nuova stra- da Leopolda, ove la calcarea e gli scisti si appoggiano sulle testate del ma- cigno costituenti il limite dell' Appennino. E continuando l'alberese a tramon- tana della sopraindicata barriera di macigno, il prof. Savi, senza avvedersi del |)assaggio si trovò sopra un terreno terziario. Quindi per questo passaggio, per la soprapposizione al macigno e per la mancanza di fuciti , egli mette in dubbio se questa calcarea , che ha chiamata alberese , perché ne ha tutti i caratteri , sia veramente tale, o piuttosto una calcarea terziaria. Da ultimo il prof. Savi riferisce di aver trovato il monte di Montecatini superiormente formato di ma- cigno, ed inferiormente di scisto galestrino alternante con gli strati di calcarei», le quali ultime rocce sono concordanti col macigno; che che ne dica in contra- rio il sig. Coquand. — usi- li sig. Amary presenta alcuni cenni sulla geologia del Teramano negli Abruz- zi, e riconosce tra i diversi terreni di questa contrada il giurassico, il cretaceo, il sopracretaceo medio, il sopracretaceo superiore, il diluviano, ed un partico- lare deposito di travertino. Nel terreno giurassico distingue la calcarea comu- ne e la magnesifera; la prima clie forma l'ossatura degli Appennini che parti- scono il Teramano dall'Aquilano, e la seconda cti'é soprapposta alla prima pres- so il gran sasso da quella parte che guarda Teramo. E fa osservare che la cal- carea magnesifera non sembra che sia stata dolomizzata da vicine rocce pluto- niche, ma che invece sia slata depositata come orasi trova. Nella calcarea co- mune ha trovato diverse specie di Ammoniti presso la Portclla al gran Sasso , ed alcune specie di Grifee, Terebralule e Pettini a S. Colomba; nella calcarea magnesifera ha rinvenuto un Troco, una Nerinea e diverse specie di zoofiti del genere Jladrepora. Gli strati poi si dell'una che dell'altra sono fortemente rad- drizzati sino a formare con l'orizzonte un angolo di circa 80 gradi. Il terreno cretaceo si compone della glauconia compatta trovata sulla calca- rea giuresc presso le fidde del gran sasso senza distinta stratiCcazione e senza al- cun fossile, della creta indurita, e della calcarea marnosa a fucoidi. La creta in- durita si t^o^a alla gola de' quattro monti presso la sorgente di Salino minore , presso il monte di Civitella, ed a Campii. Come varietà della medesima roccia distingue il sig. Amary una scaglia con laminette di spato calcareo, ima scaglia scistosa con nuclei di silice, una calcarea rosea, ed uno scisto marnoso dia- sproide che passa in diaspro. La calcarea marnosa a fucoidi si rinviene alle falde dei Monti di Manganella, di Ioannella e di Forca di valle. Le rocce del terreno sopracretaceo medio sono l'arenaria, il gesso calcarife- ro ed argillifero , la marna calcarea e bituminosa, la marna micacea con nu- clei di arenaria, e la marna argillosa pisolitica. L'arenaria in alcuni luoghi si distingue per la tessitura sferoidale a strali concentrici come presso valle Ca- stellana e valle S. Giovanni, ove contiene alcuni strali di stipite; ed altrove si di- vide in piccoli rombi ligati da limonile. Essa poi forma i monti di Pizzo di sivo e di Moscio e si alterna con la marna calcarea e bituminosa. Il gesso argil- lifero suol contenere pagliuole di mica argentea e si rinviene in associazione del gesso calcarifero presso Villa Ulpa, Villa Gesso, Pautanelo ec. La marna argillosa ■ —1155 — [lisolilica si trova presso l' Acquaratula nel circondario di Valle Castellana , e quella con nuclei di arenaria presso Isola. il sopracrctaceo supcriore è in gran parte formalo dalle marne azzurre su- bappennine , alle quali passano insensibilmente le marne calcaree e l'arenaria del terreno sopracretaceo medio. Le marne blu poi rinserrano gran copia di fossili , la maggior parte di specie identiche a quelle viventi nell' Adriatico , e le più frequenti, che potrebbero ritenersi come caratteristiche, sono le seguen- ti : Turrilella tornala, lercbraed imbricalaria , Cerithium varicosum, Nadca Guil- ìemini, plumbea ed helicina, Clienopus pespeìlecaiti , Buccinum rorninilum e cositi- lalum , Venus mullUamella , Mactra trianytda , Curbula nudeus , DmtuUum fleplmn- linum, sidcalum , ed fxamjidatuin. In queste marne si rinviene la lignite di Co- pracchia. Oltre le marne fa parte di questo gruppo l'arenaria che senza alter- narsi con le marne forma per una linea di 12 miglia quattro serie di strali dal N. al S. , o dal N. O. al S. E. Il terreno diluviano mollo esteso nel Teramano è sempre soprapposto alle marne azzurre , ed il sig. Amary dislingue in esso la gonfolite calcarea , la molassa gialla, l'argilla ferruginea, la marna calcarea, l'arenaria conchiglifcra di Buccio e di Monlignano, i tuli vulcanici e le pozzolane, la breccia cretacea e la sabbia quarzosa. Quanto alle pozzolane ed ai tuG vulcanici riferisce tro- varsi le prime presso Teramo, Mosciano, Colonnella ec. ed i secondi presso Mulìgnano, ove contengono leuciti scomposte simili a quelle di Hoccamonliua, e crede che queste produzioni vulcaniche sieno slate trasportate per elTetto del le medesime correnti che trascinarono i ciottoli della gonfolite e le altre rocce che l'accompagnano prima del sollevamento dei nostri Appennini. Il Iraverllno che si trova in diverse localilà intorno il monte di Civilella é for- mato di strali poco distinti, e contiene foglie di (luerce, diolivaslro.di chenojio- dio, tronchi di piante dicotiledoni, e qualche specie dei generi LimuaeaedUfti.r. Il sig. Amary compie questa memoria manifestando l'opinione che il solleva- mento degli .Appennini napoletani sia avvenuto verso la fine dell'ultimo perio- do terziario , ed indica nel Teramano un altro soUcvanienlo parziale posteriore al travertino che delle origine ai monti di Campii, di Ci>ilella, di Marchia da Sale, e da Borea. — 1156 — Il Si'grotario Conte Spada Laviny, in seguito alla precedente lettura, fa osser- vare l'Ile in tutti i luoghi degli Appennini da lui osservati il loro sollevamento si riconosce essere avvenuto dopo il terziario medio e prima delle marne su- b.ippennine; e che probahilniente le contrade osservate dal sig. Aniary , in cui sembra che la cosa sia proceduta divcrsaniento , il disordine che si rinviene nelle marne subappeunine è dovuto a particolarità locali che non distruggono la regola generale. Il vice-Prcsidenle Marchese Pareto fa anche osservare che sarebbe un mol- tiplicare inutilmente le formazioni dividendo lo sabbie gialle dalle marne su- bappeunine lìn' ora da tutti riguardale come membri della medesima forma- zione. La Sezione manifesta il suo desiderio di vedere le produzioni vulcaniche di cui si ragiona nella memoria del sig. Amary e dal piccol saggio presentato a tale inchiesta alcuni rimangono ancora incerti sulla loro natura. Il sig. Ferdinando Fonscca presenta un lavoro sul Vulture , in cui discor- re delle sue lave , dei conglomerati e dei massi erratici. Le prime sono, secon- do l'Autore contradistinte dall'augile e dall' anfìgeno; i secondi sono variabili per la natura dei componenti e per la diversa loro aggregazione : ed è noteve- le tra i medesimi una qualità di tufo cosperso di cristalli di feldispato vitreo e di melanite. Tra i massi erratici si rinvengono non poche specie oriltognostiche, tra le quali quelle che il sig. Fonseca ha determinate e descritte per i partico- I.iri delle forme cristalline e di altri caratteri fisici, sono l'Augite , l'Aiiyna, l'Olivina, la Leucite, il Feldispato vitreo, la Mica, la Gismondina, il Ferro ossidulato, e la Fosforite. Terminata la lettura della memoria, l'Autore pre- senta i saggi delle rocce e dei minerali di cui ha discorso. il prof. Casoria tratta in una sua memoria di un minerale che si rin\iene nel- r Isola dì Lipari, che è di color verde traslucido, di durezza pressoché eguale a quella del quarzo , ed amorfo. Si compone in cento parti , di silice 44 ; ossi- do di rame 36,3; acqua 19,5. Dietro i risultamenti dell'analisi, l'Autore giudi- cando che questa sostanza debba costituire una nuova specie, la intitola Uparile. Fa osservare la sua diversità dalla crisocolla per la dilTerente proporzione dei componenti , e crede potersi ritenere la Liparite come composta di un equiva- — 1157 — Jcntc di ossido di rame , uno di silice e tre di acqua ; per cui le assegna la for- niola mineralogica ( Cu S" + Aq' ). Il sig. Berlini Console di Lucca espone alcuni saggi di quarzo trasparente bianco e giallo nei quali con un processo, che ritiene come segreto, ha indotto una lal(! traslucidità lattiginosa da renderli somiglianti all'opale. In tale occasio- ne il sig. Pentiand ricorda come di recente il sig. Ilebelman sia pervenuto ad ottenere l'opale artefatto facendolo dciwsitare da una soluzione di silice alla quale sia stata aggiunta piccola quantità di sostanze organiche. Il sig. La Cava mostra alcune rocce cristalline e di sedimi-nto che fanno co- noscere la costituzione geologica della Provincia di Reggio. La Sezione è invitata a vedere la fonderia del sig. Filippo de Grandis presso NajKìli, e le collezioni mineralogiche e geologiche del Commendalor Monticelli. Il Presidente scioglie l'adunanza. Il Presidente — Lodovico Pasim f Pkof. Sc.\ccui I Segretari { ì Coj(. Spada Lavl>y 117 ADUNANZA DEL GIORNO 1" OTTOBRE 1843 «Ho— — ìji legge l'atto verbale dell'adunanza del giorno precedente, ed è approvato, n Presidente legge uno scritto del prof. Catullo in cui sono riportati alcuni brani di un suo lavoro inedito sulla Geognosia paleozoica delle Alpi Venete. Con questo lavoro l'Autore fa conoscere 1' esistenza delle rocce anteriori alla formazione giurcsc nelle Alpi Venete e ne distingue cinque sistemi; 1." Arena- ria rossa con litantrace che sta sul micascisto; 2." Calcarea niagnesifera o It- thslcin e le sue marne; 3." Arenaria variegata con calcarea ooliticu rossa; 4.° Calcarea conchigliare o muschelkaìk ; 5." Arenaria Keuperiana immediatamente sottoposta al terreno giurassico. Prima di trattare de' fossili rinvenuti in questi terreni, avverte il prof. Catullo che la Tenbratuìa anlinonna da lui trovata nella creta bianca superiore e nella calcarea rossa ammonitica, è specie ben diversadalla Terebraliila diphya, e che il porfido rosso quarzifero ù di formazione più recente di quel che si crede da alcuni, giacché a Lavis sta sulla calcarea conchigliare che n' è rimasta alterata, e nella valle della Brigida ha anche alterato la calcarea giu- rese. Passando ai fossili comincia dal menzionare la Voltzia brevifolia tramutata in una sorta di bitume pochissimo terroso e molto lucente, trovata in una mar- na gessifera che rappresenta 1' arenaria variegata nella Valle Imperina. Anno- — 1159 — vera poi sette specie di Terebratule, tre delle quali sono nuove , cioè : la Tere- bralula macrocephala n. sp. che ha i seguenti caratteri « Testa subrotundala , ulrinqite convcxa, valva maiore in mnbonem medio cannala; naie elevata incuna, foraminc magno » nella calcarea conchigliare del Cadorino tra S. Vito e Chia- puzza. — La Tereìiralida aculeala, n. sp. x Testa sublclraedia, subglvbosa iitrin- que costata, 4 cosiis crassis ad apicem subiilis; margine simwso-delìcxo , quadiipitn- ciato; naie in apicem incurva; foramine canaliculalo » comunissima nel niuschel- kalk di Rovegliana. — La Terebralula trigonella Schloth : nel muschclkalk del Vicentino. — La Terebralula clongata Schloth : nel muschelkalk di Ilo> egliana e di Recoaro. — La Terebralula vulgaris Schloth: nel muschelkalk della Comonda e di Rovegliana. — La Terebralula amygdala n. sp. <' Testa ovalo-elongala, sub- compressa, laevi; striis concentricis remotis; lìale producla, non incurva ». La Te- rebralula cassidea Dallman: nel muschelkalk dell'alto Agordino. Ha pure trovato sette specie di molluschi acefali de* seguenti generi : Avicula socialis Rronn , che spesso manca del guscio e presenta solo il modello intemo : nel muschelkalk di Recoaro. — Mijophoria eurvirosira Bronn : nel muschelkalk di Recoaro. — Posidonomya Beelteri Bronn : nel muschelkalk del Bellunese e del Vicentino. — Posidononìya radiata Goldf : nel muschelkalk del Cadorino, di Val- le d'Agordo e del Tretto nel Vicentino. — Cervinia angusta Munsier e Lima gib- bosa Sowerby: nel muschelkalk dell'alto .Agordino — Tellina canadensis u. sp. <( Testa oblonga , vahle compressa , antice siniuilo-angulata , subtilissime transversim striala » : comunissima nella calcarea marnosa conchigliare di Canale presso il ponte del Ghirlo. Passa l'Autore a discorrere degli Encrinoidi, dei quali numera sette specie che sono: l'entacrinites scalaris, Goldruss: nel muschelkalk del Sasso della Limpia — Penlaniuiles basaltiformis Mùller: nel muschelkalk dell'alto Agordino — Penlacrinites? subicrcs Miinster: nel muschelkalk di Recoaro e di S. Cassano — Telracrinites hecoarensis n. sp. « Telraciniles columna acuta, quadrangulari , cin- yulata, articulis sidiaequalibus » nel Sasso della Limpia. — EiKrinites liliiformis Schloth : nel muschelkalk Cadorino e Recoarese — Rhodocrinites verus? Muller: nel muschelkalk del Bellunese. — Cyathomnites rugosus? Mùller: nel muschel- kalk di Vali nell'alto .\gordino. — 1160 — In (ine il prof. Catullo (a menzione dell' /Immonte ?io(/osMsBrug: trovato nel niusclielkalk della montagna Sovelle, e del Cysloseiritcs nutans? Sternb: delniu- schelkalk di Ilovegliana. Il cav. Collegna fa osservare che rimane incerta l'esistenza dello zechslein nel- le Alpi Venete, non essendovi esso caratterizzato da alcun fossile. Il sig. Pasini soggiunge che l'.Vb. Maraschini ritenne sudicienteniente deterniiuala questa formazione per la sua giacitura fra il gres rosso e l'arenaria variegata; egli pei-6 crede che tulli gli strati fra il micascislo ed il muschclkalk debbano nelle .\l[ii Venete essere considerati come un solo deposito. Essendosi detto nella memoria del sig. Catullo che la TerebraUtl(i(lìiìhija dvWix formazione giurassica è ben diversa dalla TervhratuUi aìUinomia della formazione cretacea, lo stesso prof. Collegno avverte che se questa differenza fosse vera do- vrebbe estendersi anche alle medesime specie che si trovano in Francia. Il dottor Eugenio Sismonda imprende poscia a discorrere del terreno num- luulitico della valle del Varo nel contado di Nizza, cui egli per avervi trovato gran copia di fossili identici a quelli del bacino di Parigi , giudica appartenere alla formazione terziaria al jiari del macigno soprapposlo. 1 fossili tro\ati dal prof. Sismonda sono i seguenti. Nodosaria sp. indeterminabile ; Opemtlìna sp. indeterminabile; Cris^fHaria sp. indeterminabile; Flabdium n. sp.;Turbinolia sinuo!^ Brug. e tre sp. indet. ; Ci/clolites affine alla puìimorpha Goldf. ; Aslrea sp. indeterminabile ; Scrpula affine ad una specie del colle di Torino : Spimlca num- mularia Bronn ; Pholadoinya Fuschii e n. sp. ; Sokn frammento indelci-. ; ed un altra specie aflìne a\Solcn vagina Lin.; Solemrtus alfine all' appcndicula(us Lam. ; Lulraria, modulo indeter. ; Panopaea aUìne alla Mya intermedia Sow. ; Coiimìa exarata Lam. ; una nuova specie, ed un' altra affine alla C. rostrata Lam. ; Vc- iius affine alla Cylhcrca nilidula Lam.; Cwdiiim snnitjraimìalum Sow.; un modulo che pare del C. ìiippopmm Desh. ; e due specie nuove; Cardita sp. indetermina- bile; Chama sukala Dcsh.;calcarala Lam., substriala Desh., ed una specie alfine alla Ch. gigas Desh.; Mytihis sp. indeterminabile ; Pectunculus depressus Desìi. , ed una specie affine al /'. dispar Defr. ; Plicatida n. sp. ; Spoìtdylus bifrons Jliin- ster e varie specie indeterminabili ; Arca specie indeterminabile ; Pceien nndti- slrialus Desh. e varie sp. indeter. ; Osirea lalisfima Desh.; Melania costdhtia Lam.; — nei — Natica sùjarctina Lini., ed una specie adìue alla N. cepacealjim. ; Fusus sp. inde- ifitii . ; Tcrebellum , pare un modulo del T. fusiforme Desìi. ; Plmrotomaria n. sp. ; Conus diversiformis ? DcsU. ;Cassidaria coronala Desìi.; CwiV/uum alTine al C com- busium IJrug.; Mitra, Rosldlaria, Cassis, Pijriila, e Voluta sp. indotorniinabii! : l'usus livplaijoìms Desìi., Noae Lain. ed una specie indeterminabile; l'kwotoma, specie della sezione delle coniformi ; Naulilus sp. affine al N. impcrìalis Sow. Il vice-Presidenle marchese Pareto fa osservare esservi nel Contado di Nizza due formazioni nummuliticlie; la prima con p'andi nummulili uniti a beicni- iiiti ed altri fossili cretacei, esovr'essa riposa il macigno clic deve ritenersi co- me anteriore al periodo terziario ; la seconda con i)iccoli numnuiliti ed altri fossili che la caratterizzano per un membro della formazione terziaria. Soggiun- ge anche il sig. Pareto che nel macigno non vi sono ciottoli di serpentino ve- ramente incastonati nella roccia come nel secondo terreno nummulitico, per cui quello sembra depositato prima dell' emersione del serpentino e questo po- sleriornientc. Il Presidente sig. Pasini mette innanzi le sue osservazioni fatte nel Vicentino ed in altre contrade; osservazioni che si conformano a ciò che ha detto il mar- chese Pareto. Nelle Alpi Venete è ormai fuori di dubbio che vi sono almeno due calcaree con nummuliti. Ina delle quali appartiene alla formazione della scaglia Il creta e contiene insieme coi nummuliti anche degli ippuriti (monti trevigiani e bellunesi] ; e 1" altra spettante ai terreni terziari , in cui i nunmiuliti sono as- sociati a fossili riconosciuti altrove per caratteristici delle formazioni terziarie ( asolano-Viccntino ). Queste due calcaree si trovano talvolta a breve distanza l'una dall'altra. Il sig. Omniius d' Ilalloy fa notare come le ultime osservazioni portano a far supporre 1' emersione dei Pirenei e degli Appennini più recente di quel die pri- ma si credesse, e come con questa idea sembri accordarsi ciò che in una delie precedenti adunanze era stato esposto dal sig. Amary. Il cav. Collegno manifesta il suo desiderio che sia ben determinata l'epoca del- l' emersione dei graniti della Calabria, ed il marchese Pareto rammenta le in- certezze che durano tuttora sull'epoca del sollevamento della Corsica. 11 sig. Gaetano Tenore porge una notizia intorno al cinabro che si trova nel- — 11G2 — la quarzite presso S. Donato nel Distretto
  • o la for- — 1171 — inazione dì un cratere senza cbc appaia la roccia emersoria espressione della forza vulcanica interna; alla Solfatara di Pozzuoli filoni tracliitici clic hanno accompagnato l'azione sollevante; agii Aslroni massa tracliitica posta al centro di sollevamento; al Vesuvio nel centro del cratere di sollevamento il monte ignivomo attuale. Il prof. Scacchi, continua l'Autore , quantunque ammetta la produzione ignea di trachiti dei Cami)i Flegrei , crede però che l'apparire di tale roccia abbia preceduto la formazione del tufo che la circonda ; che questo tufo siasi adagiato nella sua posizione attuale come le sabbie del Vesuvio si ada- giano in oggi sulle falde del cono superiore. Il prof. Scacchi distingue nei Cam- pi Flegrei il tufo da lui detto ih massa o in moiui da quello di trasporto, e crede che quei tuD siensi formati in modo diverso l'uno dall'altro. Pare al dire suo il tufo in massa racchiude alle volte gusci di conchìglie; non occorre rammen- tare come la Sezione dì Geologia raccogliesse tali prodotti marini negli strati medesimi che compongono gli orli interni del cratere del Monte Nuovo. Ora come negare che questo tufo siasi originariamente adagiato laddove vivevano gli animali de' quali racchiude gli aAanzi, cioè nel mare? Non pare più logico il dire che i componenti del tufo sono tutti stali trasportati lontani dai crateri dai quali sono usciti ; che la differenza attuale fra la posizione del tufo in massa e quello di trasporlo proviene dai sollevamenti manifestatisi nei varii punti dei Campi Flegrei ». Alla obbiezione che non si vedano oggi gli oriQzii vulcanici, dai quali sareb- bero state eruttate le sostanze componenti il tufo , risponde il cav. Collegno , che per ispìegarc i fenomeni attuali fa d'uopo ammettere l'esistenza di orilizìi vulcanici antichi di cui non vedesi più traccia, nel modo stesso in cui, secondo il prof. Scacchi, i massi erratici del Fusaro e della ])unta di Cliìuppeto sarebbero gli avanzi di un vulcano sprofondato nel vicino mare. Anciie gli orifizii dai quali uscirono una volta i materiali del tufo sono forse, ed anzi probabilmente nascosti nel mare. Nel 3Ionte Somma il cav. Collegno ammette che siavi esternamente un tufo pumiceo alquanto diverso da quello di Posillipo, ma similissìmo a taluni ban- chi di tufo che vedonsì lungo la strada che dal Monte Nuovo conduce a Baia ; per cui lo crede formato allo stesso modo di questi ; e quando anche non gli si — 1172 — volesse concedere « elio i lii(ì dol M. Somma sicno siati dcposilati nel mare, la struUura dei leucilofiri che circondano l'Atrio del cavallo tanto diversa da quel- la delie lavo del Vesuvio, non si puote spiegare, se non supponendo che le masse di quella roccia sionsi rallVeddate in una posiziono vicinissima dell'oriz- zontale ». Ricorda che il prof. Scacchi anmicKo che i llloiii di leucitoliro che si osservano in questo luogo col loro iniettarsi hanno preso qualche parte nel produrre 1' attuale altezza del Monte Somma, e che se egli non ritiene che tale altezza sia dovuta per intero al sollevamento del suolo, si è perchè, per am- mettere questa opinione sarebhe necessario di mostrare che le materie vulcani- che si possono in un luogo accunudaie per più di 100 metri di altezza senza che s'innalzi un monte. « Ma le eruzioni , continua il cav. Collegno, dello Sha- tarsokat in Islaud.i nel 1787, quella di Lancecotlo nelle Canarie nel 1730 vi lianno forse prodotto dolio materie più abbondanti di quelle accumulate nel Monte Sonmia ». « V'ha chi cita l'analogia di struttura fra il cratere del Vesuvio e quello del IMonte Somma per provare che questo sia stato prodotto ancor esso per eruzio- ne. Sembra invece al cav. Collegno doversi conchiudere da quella analogia che anche il Vesuvio sia stato formalo in gran parte per sollevamento ; che 1' eru- zione dell'anno 79 sia stala preceduta dallo squarciarsi dell'antico cratere del Jlonte Somma, e che parte del suolo di quel cratere formi oggi l'ossatura, per cosi dire, del cono ignivomo ». Secondo queste considerazioni pare al prof. Collegno di dover adollarc per intiero le idee del Barone de Euch, quali Irovansi espresse nella Opera classica sulle Canarie, e che qui si riferiscono. « I Campi Flegroi non hanno veri vulcani , altro non si vede se non piccoli crateri di sollevamento ed alcune poche eruzioni isolale. Il Monte Nuovo, gli Astroni ec. sono formati da strati di tufo biancastro , inclinati come lo è la su- perficie di quei coni di sollevamento ; solo la parie esterna del primo di questi monti è ricoperto da materie quasi incoerenti prodotte dall'eruzione del 1538. Gli strati che circondano il Monte Somma sono stati sollevati anteriormente al- l'apparir dot Vosu^io nell'anno 79. Anche il Vesuvio è stato formato per sol- levamento; e di fatti dal 79 in poi egli scema sempre di altezza, mentre se fosse — 1173 — prodollo (ia eruzioni successive, quest'altezza dovrebbe crescere nolnl>iimonte (la un secolo all'altro ». Termiiinta ia precedente esposizione, il prof. Scacchi sofrp;iiinf;e che sull'ap- plicazione al Vesuvio ed ai Campi l'icgrci della teoria dei crateri di sollevamen- to, egli rispettando l'altrui opinione, non trova motivo di cambiare il suo av- viso per le ragioni altrove esposte. Il Presidente signor l'asini discorre alquanto di alcuni strati a coralli ed a nummulili che si reputavano soggiacere alla calcarea rossa animonitica nei sette Comuni del Vicentino, e de'quali egli fece cenno al Congresso di Milano con riserva di ulteriori osservazioni. Tutti i pezzi conservali nella sua raccolta della roccia arenaria e della calcarea a macchie vcrdicce che stanno sotto la calcarea animonitica di Cesuna, contengono bensì encriuiti e frammenti di altri fossili, ma nessuna traccia manifesta ed incontrastabile di numniuliti. Anche nelle sue note di viaggio 1" esistenza de'numiniiliti nelle rocce di Osuna è indicata come inceda. Uoj)o che le rocce uunmiuiiliclie di S. Orso, di Costalla, di Poleo e di S. Giorgio si riconobbero per terziarie, e si provò clic solo eccezionalmente, e per eOetlo di un rovesciamento generale degli strati si trovano sotto la sca- glia ( Atti del Congresso di Torino 29 settembre 1810 ) sembra fuori di dubbio che nelle Alpi Venete vi sieno due soli terreni con numniuliti: una calcarea cioè cretacea, alternata colla scaglia, ed un'arenaria ( monti trevigiani e friu- lani); e la calcarea terziaria dei Colli Berici, di Monlecchio, e di altre molle località del Vicentino e del Veronese. Il prof. Daubeny presenta un apparecchio formato di un imbuto che si pro- lunga in un tubo di gomma elastica , e che mette in una boccia a due aperture per raccogliere le sostanze gassose che esalano dai fumaiuoli vulcanici. Per ese-- guire l'operazione, dojìo avere applicato l'imbuto al fumaiuolo, basta vuotare la boccia ch'era piena di acqua, aprendo l'orifizio inferiore. Presenta eziandio il pirometro di Danieli che può servire per misurare la temperatura delle lave. Il Presidente invila i membri della Sezione a mandare all'I. R. Museo di Fi- sica e Storia naturale di Tirenze gli esemplari delle rocce e de' fossili che devo- no servire per la Raccolta centrale geologica italiana colle noie, disegni ed altre illustrazioni relative secondo il piano adottato nei 18il. 119 — 117'i — Il sig. Perniali J presenta da parte del sIg.Elle de Beauniont una tavola dei co- lori adoperati per la Carla geologica delia Francia, perchè giovi a fissare le tin- to corrispondenti die i Geologi Italiani hanno deciso di adottare per la colora- zione della Carta geologica della Penisola. Li Sezione, sopra proposta del Presidente , fa voto perche il traforo incomin- ciato nel cortile della Reggia di Napoli sotto la direzione degl'Ingegnere Can- giano sia proseguilo, e per una probahilitù che vi è sempre di ottenere acciua potabile, e per l' Importanza scientitìca di una trivellazione fatta a traverso il suolo di Napoli tanto sotto il rapporto geologico, che dell' aumento della tem- peratura. La Sezione fa parimenti voto perché nell'Osservatorio Meteorologico fondalo dalla munificenza del Re sul Vesuvio sia aggiunto un rilievo in legno ed in pla- stica di questo classico vulcano, da eseguirsi sotto la direzione del professore di Mineralogia della R. Università; il qual rilievo con opportuni pezzi mobili, e capaci di sostituzione degli uni agli altri, e con particolari tinto dimostri le va- rie forme del vulcano nelle diverse epoche, e la dilTerente natura de" suoi pro- dotti. 11 Presidente manifesta alcune notizie avute dal sig. Generale Vacani intorno alla gran Carta d" Italia che sopra rilievi originali si sta ora eseguendo in Vien- na: e sulla probabilità che da quell' Istituto topografico ne sia quanto prima in- trapresa una riduzione ad r:h7-o> pcr servire alla Carla geologica generale del- l'Italia. E qui si manifestano ringraziamenti al sig. Generale Vacani per queste sue prestazioni. Il Presidente legge ima lettera del Segretario generale con la quale vien fatto invito di nominare qualche membro della Sezione per far parte di una Com- missione mista che dovrà esaminare il lavoro del cav. Antonio Niccolini sopra i cambiamenti di livello del mare. Il Presidente affida questo incarico al prof. Scacchi. In tale occasione soggiunge alcune sue osservazioni per le quali si de- ve conchiudere, che sia veramente il terreno che fino ad una certa distanza da Pozzuoli vada ora lentamente abbassandosi , non già che il mare s' innalzi , co- me sembra opinare il cav. Niccolini. Annoverate poi tutte le cause che possono far variare il livello rispettivo delle spiagge e del mare , e nell' ipotesi da una — 1175 — parte che la forma dei bacini rimanga invariabile, e ncll' altra che per solleva- mento o depressione del suolo avvenga qualche variazione neiram|>iczzn o nella profondità de' bacini , egli trova che per un dato punto della terra , ove fra le spiagge ed il mare vi sia variazione di livello, non è possibile determinare con certezza da qual causa provenga questa variazione, o ritenere clie provenga du una sola causa. Vi sono, dice il l'asini , cause meteorologiche e geologiche che tendono a far variare in ogni parte del globo il livello rispettivo del mare e della terra ; ma dove il suolo è esso medesimo soggetto ad alzamenti od a profoudaraenti , si può ritenere, che le diverse cause di variazione si elidano le une colle altre, e che il livello del mare dopo piccole oscillazioni si mantenga presso a poco il mede- simo in tutte le parti della terra. Infine il Presidente si accomiata dalla Sezione, ed il vice-Presidente Marchese Pareto con eloquenti parole ricorda i lieti giorni passati con fraterna amorevo- lezza dai componenti la Sezione di Geologia e di Mineralogia del settimo (Jongres- so scienlilico , e cortesemente invita i suoi Colleghi ad intervenire l' anno se- guente al Congresso che si unirà in Genova sua patria. Il Presidente — Lodovico Pasim {PhOF. SCACCUl Co.N. SPAD.V Laviny DESCRIZIOÌNE DELLE CARTE GEOLOGICHE DEI CAMPI FLEGREI del prof. Anc. Scacchi. T A V. I* a, a, a, a Orlo del cratere della Solfatara. b, b, b, b Masse di tracliite clic sì scuoprono neH'interno delia Solfatara e che al di sotto del fondo del cratere probaliilnicnte si riunis(;ono in una sola massa di cui esse non sono che le parti più pruniinenli. Le tre minori pro- minenze che sono nei lati boreale ed orientale di poco si elevano sul fon- do del cratere, e sono in gran parte ricoperte dagli strati di conglomera- to di cui si compone la collina circolare della Solfatara ; e sulla promi- nenza che Aicn fuori noi lato settentrionale gli s(niti distintanu-iilo si veg- gono piegali ad arco, seguendo la curvatura della sui)erlicie convessa del- la sottoposta trachitc. La massa trachìtica che si scuopre nel lato di mez- zogiorno s'innalza in e sino all'orlo del cratere, e si estende verso l'orien- te fuori del recinto del medesimo cratere. — 1177 — e Punta meridionale della Solfatara alta sul livello del mare 1C8, e sul fondo del cratere 80 metri. Essa è formata della estremità della maggior massa di Iraeliite elio in questo luogo si manifesta quasi allo scoverto, ed il te- nue strato di conglomeralo che l'è sopr.ipiwslo è tulio andato in iscompo- sizione per l'attività di antichi fumaiuoli che ora sono divenuti più rari. d l'unta settentrionale della Solfatara alta sul livello del mare 172 metri e sul fondo del cratere Si metri. Essa ù formata di strali di conglomerati dive- nuti terrosi e bianchi per effetto della scomposizione ; e spesso in essi si innnifesla la tessitura pisolilica, ch'è .nncora i)iii frequente negli strali in- feriori di lutto il lato settentrionale del cratere. e Piccola collina ad oriente della punta meridionale della Solfatara nella quale è notevole la gran quantità di fumaiuoli , che per i chimici esperimenti non lian dato indizio di altre sostanze che di vapori acquosi , la cui tem- peratura a pochi pollici solto la superficie del suolo giunge a 92 gradi cen- tigradi. Essi lutto di scompongono il tenue strato superficiale di conglo- merato producendovi forte arrossimenlo, una mollezza quasi pastosa , ed ingenerando nelle sue fenditure molle eleganti incrostazioni di ialite. f 11 più grande dei fumaiuoli che ora trovasi in attività chiamato volgarmente bocca della Solfatara. Tra le produzioni di questo fumaiuolo oltre la gran copia dei vapori ac(iuosi e le brillanti incrostazioni di zolfo cristallizzato, comuni alla maggior parie degli altri fumaiuoli , ù notevole il sale amnio- iiiaco , che suol raccogliersi capovolgendo su di esso un vase di argilla che impedisca la pronta dispersione dei vapori. Verso la fine del passato secolo e principio di questo forniva anche il solfuro di arsenico rosso che ora più non si rinviene. Uno degli strati più superficiali dell'aggregalo a breve distanza da questo fumaiuolo racchiude non poche foglie carboniz- zate dell'. lr)(H(/o fragmilcs, specie di pianta che vegeta copiosamente nella medesima Solfatara. Esso probabilmente ù di recente formazione , quan- tunque si mostri scomposto dall' azione dei fumaiuoli ; ed a torto questi avanzi organici sono stali creduti foglie di piante marine e riferite alla Cauliiiiu oceanica. 'j .\vauzi della torre falla costiuire da UreisIaU >erso la fine del passato secolo — 1178 — ove allora ora In più abbondante emanazione di vapori e dicevasi bocca della Soìfatara o bocca grande per dislingucrla dalla precedente. Essa for- niva anclie il sale animoniaru. Ora non vi è che un gruppo di piccoli fu- maiuoli. h Pozzo con acqua calda impregnata di solfato di allumina. k Ruderi di quattro antichi forni con profondo fosso senz' acqua foderato di fabbrica. Ili Ruderi di antico cdifizio che forse serviva alla fabbricazione dell'allume. Intorno a questo edifizio vi è un'aia di breve eslcnsioue che si distingue per la sua sterilità in mezzo al castagneto che sta nella parte occidentale del fondo della Solfatara. In essa vi è qualche piccolo fumaiuolo con cri- stalli di zolfo , ed incontra osservare le antiche tegole esposte all' azione dei vapori fendersi in varie direzioni per le vene di gesso che vi si sono ingenerate. n EdiGzio presso l'ingresso della Solfatara ove sono i fornelli per l'estrazione dello zolfo. p, p Grotte scavale nel conglomerato in vicinanza della trachite ove , per la maggior copia di vapori che quivi sono emanati, la roccia si scompone più agevolmente. Queste grotte in forma di cunicoli si scavano per estrarne la parte scomposta del conglomerato in cui si é formato gran quantità di sol- fato di allumina che serve alla fabbricazione dell'allume. Quaudo per qual- che tempo si sospende lo scavamento, esse s'incrostano tìi dense fibre di solfato di allumina , in mezzo alle quali si generano alcuni cristalli neri splendenti ( Voltaite ) che offrono le facce del cubo, dell'ottaedro e del rombododecaedro. Probabilmente la loro composizione è analoga a quella dell'allume, standovi il sesquiossido ed il protossido di ferro in luogo del- l'allumina e della potassa. q, q, q Profonde buche anticamente scavate nel fondo della Solfatara forse per ottenere il solfato di allumina come ora si pratica nei cunicoli che sono aperti nella parte opposta. Oggi nelle loro vicinanze vi è lussureggiante \ egelazione di eriche e di corbezzoli, e nel loro fondo, sino all'altezza di uno a due metri, si raccoglie gas acido carbonico. — 1179 — > Valle poco proronda clic divide il Monte Olibano dalla punta meridionale della Solfatara. s Monte Olibano supcrlìcialmcnle formato di tracliite. Dal Iato di mezzogiorno lungo la spiaggia del mare si osserva distintamente la giacitura della tra- cliite; la ((uale nel mezzo, ove dicesi la pelrkra, e più di venti metri alta, e finisce col perdersi nel mare. Quivi riposa sopra un cumulo di scorie tracliitiche mescolate con frammenti e grossi pezzi di tufo vulcanico : co- me poi la trachite ascende sul pendio del monte Olibano gradatamente si assottiglia e si spande si dalla parte occidentale ubc dalla orientale {l,t,t,l) ricuoprcndo gli strati di tufo che nella linea di contatto han cambiato il colore giallastro in rossigno. Dalla parte settentrionale la tracbite non of- fre limite distinto, ed il confine ad essa assegnato nella carta è secondo la linea ove finiscono di mostrarsi i grossi massi distaccati della medesima roccia. w Acqua dc'pisriarelli, ove sono le medesime esalazioni di sostanze gassose cbe si hanno nell'interno della Solfatara; ed il trovarsi molti massi isolati di trachite assai grossi fanno congetturare che immediatamente sotto di essi siavi una delle prominenze della stessa gran massa di trachite che si scuopre in diversi punti del cratere della Solfatara. Quanto alla maniera come siasi formato questo cratere , sembrami che la massa di trachite le cui prominenze si mostrano allo scoverto si nell'in- terno della Solfatara (6, b, b,b) che nell'esterno di essa nel lato S. E. {e) ed all'acqua de' pìsciarclli (u) sia stata spinta in alto dalla violenza de'sot- terranei fuochi sino a mostrarsi fuori la superficie del suolo. Pel solleva- mento poi della massa trachita, vinta la forza che reprimeva l'impeto delle sottoposte sostanze gassose, queste han trovato una facile strada per rom- pere nel lato occidentale della sollevata massa trachitica : e le materie in- coerenti da esse eruttate, cadendo intorno il centro di eruzione, han formato il cratere ed han ricoperto in gran parte le vicine prominenze Ira- chitichc che si trovavano giù sollevate e che presso il ceutro di eruzione formavano un seno con la convessità volta ad oriente. Ter ciò che riguarda la trachite del Monte Olibano probabilmente essa — 1180 — è parte della gran massa della Sul Tatara uscita dal suo Iato meridionale in tale stato di mollezza da poter (luirc in forma di lava, sia nel tempo stesso rlie si formava il cratere della Solfatara, sia in tempi posteriori . Da questa parte poi non essendovi slata abbondante eruzione di sostanze frammen- tarie, non si è formato cratere ; ma in vece la lava è venula a ricoprire le poche scorie rigettate nel primo periodo dell'eruzione. !/ Bosco di castagni che vegetano prosperamente nel lato occidentale del crate- re della Solfatara. Nell'altra parie del fondo del cratere per la frequenza dei fumaiuoli che danno origine a gran copia di solfato di allumina , non ^ i è che rara e stentala vegetazione. TAV. Il" li Luogo nei crateri di Campana nel bosco de' Maranisi ove a fior di terra si scuopre Irachite quasi tutta scoriacea, almeno nella parie superficiale ap- parente. Essendo essa nascosta sotto la terra vegetabile riesce malagevole riconoscere se sia surta dal seno della terra in forma di massa , ovvero con le condizioni necessarie per fluire come le ordinarie lave vulcaniche. In vicinanza della medesima trachile vi sono grandi cumoli di scorie an- cor esse trachitiche che fauno fede di una eruzione avvenuta in quel punto. 6 Cavità crateriforme conosciuta col nome di fossa lupara , incavata nella tra- chite e cospersa di grossi massi della medesima roccia. All'oriente ed al- «juanto verso setlenlrione dell'orlo di questa cavità vi è una profonda fen- ditura nella trachile volgarmente chiamala la senga o senga di Campana lar- ga da uuo atre metri , e quasi egualmente larga in basso che in alto. Le sue pareli sono per tutto screpolate e con mille punte prominenti che ren- dono quasi impossibile misurarne la profondità. Nonpertanto lina pietra alTidata ad una corda è discesa sino a trentanove metri, e Luogo avvallato di forma ovale detto fofsa srhianata in cui non si hanno i caratteri che distinguono i crateri vulcanici. — 1181 — ti, d, il, (l Croste rilevate di piccola alt?z/.a e formale in gran parie di frammenti di IracLite scoriacea. Le condizioni che si osservano in questo luogo portano a credere che le eruzioni avessero avuto principio col sollevamento della massa trachitica centrale, la quale Dell'uscire allo scoverlo si trovava in tale stato di mol- lezza da permettere che nel mezzo di essa si fosse fatto qualche getto di eruzione; e che poi mancando l'elaterio delle interne sostanze gassose , siavi rimasta la cavità crateriforme delta fossa lupaia. Che intorno poi alla massa di trachile di fossa lupara vi sieno stati in diversi punti eruzioni di materie frammentarie che col loro accumularsi hanno formato le circo- stanti colline. Che dal Iato nord-ovest sia probahilniente uscita anche una lava trachitica. E che in fine la sciuja sia una fenditura formatasi per riti- ramenlo nel raffreddarsi della primili^■a massa trachitica. e Cratere di Cigliano chiamalo anche fondo di Capomazza formato di lapilli vulcanici talvolta riuniti in massa tenace e spesso incoerenti. L'eruzione che ha dato origine a questo cratere pare che non avesse fornito altro che materie frammentarie. g Piccola prominenza nel cratere degli Astroni chiamala Ruloiidvila formata di trachile. f Collina bislunga detta l'Imperatrice, formala di trachile. /i. II, Il Laghetti nel fondo del cratere degli Astroni le cui acque si mantengo- no quasi a livello con quelle del mare. k Massa di trachile che si scuopre nel lato orientale della parte interna del cra- tere degli Astroni , e giunge (luasi all'altezza dell'orlo del cratere. In questo cratere pare che la trachile del lato orientale (k ) sia l'estre- mità di una gran massa trachitica che col suo sollevamento ha dato prin- cipio alle eruzioni qui avvenute. Che in seguito nel suo lato occiden- tale vi sieno slate diverse eruzioni non solo di materie incoerenti che han formato la collina circolare del cratere, ma anche di trachile in ista- to di mollezza , che essendo rimasta nel fondo del cratere , ha formato le prominenze della Rotoudella e dell' Imperatrice ed i bacini dei laghetti. 150 NOTA SOPRA DUE SPACCATI DELL'APPENNINO VX LIVORNO A FORLÌ e da MODENA A MASSA DI CARRARA DEL MAUCHESE LORENZO PARETO lini getta gli occhi sopra una carta topografica alcun poco particolareggiata dell'Appennino dell'alta e media Italia resta a prima vista maravigliato come uno de' pendii di quella catena , cioè quello che manda le sue acquo all'Adriatico , sia in generale di una composizione assai semplice, ossia come le diramazioni secondarie delle montagne e le valli frapposte si mostrino in questo pio\ente semplici e dirette quasi perpendicolarmente alla giogaia principale, mentre in- vece nel versante del Mediterraneo si osserva uu singolare incrocicchiarsi di varie direzioni si nelle valli che nelle catene secondarie or parallele , or per|)eii- dicolari alla giogaia principale, le quali questo spazio in tutta la sua estensiont; vanno occupando. E da questa ispezione della carta nascendo quasi in lui l'idea che le azioni produttrici di quel rilievo topografico abbiano diversamente opera- to in quelle regioni, cioè abbiano avuta lor principale sede nel versante del Me- diterraneo, mentre verso il pendio dell'Adriatico ( dovuto probabilmente a for- ze sollevanti applicate più da lontano ) non avrebbero sturbato quella uniformi- tà che da un solo movimento può provenire, gli viene grande desiderio di in- tendere come si siano comportate quelle forze e più ancora di conoscere l' in- terna struttura di que' monti, che tanto colle svariate forme di loro parti solle- citano la sua curiosità. A soddisfare la quale siccome nulla può maggiormente giovare che escursioni dirette in modo da percorrere nell' ordine in cui si suc- cedono, direi quasi dal centro alla circonferenza le diverse catene di monti che — 1183 — si vogliono esplorare, cosi la spiegazione di proOli o spaccati risullanli da tali escursioni riesce giovevole alla cognizione della struKura di que' monti, e quin- di può non essere discara ai coltivatori delle geologiche discipline. Egli ù per- ciò che essendomi slato fatto nel principio degli ozi autunnali di percorrere al- cune parli dell'Appennino Toscano e Modenese, opino che, sehbene tutto quan- to mi vo' dire non sia certamente segnato al conio della novità , possa nondi- meno interessare quelli che desiderano minutamente conoscere la costituzione geologica della spina dorsale della nostra penisola , e mi faccio ardito d' intrat- tenerne questo dotto consesso. Nessuna valle, tra quelle che scendono dall'Appennino verso il mare di Elru- ria, più si addentra ne' monti quanto quella dell'Arno; la quale longitudinale dapprima, cioè parallela alla giogaia principale nel Casentino, diventa momen- taneamente a questa perpendicolare presso Arezzo, riprende poi l'andamento di valle longitudinale ma con direzione opposta, cioè dal S. E. al N. 0.,da Arez- zo a l'onte a Sieve, e prende infine la direzione dall'E. all'O. da questo punto fino al mare. Or questa valle, rimontando dal mare fino a Pontasieve aggiun- tovi tratto della vallata della Sieve medesima, non che il fosso o torrente di S. Gaudenzio, il quale giunge al piede della catena centrale, forma un taglio na- turale traverso che può svelare la struttura dei successivi monti che s'incon- trano seguendo la detta valle, e colla prossima vallata del Montone che dal gio- go presso la Falterona scende a Forlì e all'Adriatico si può avere uno spaccato trasversale intero dalla catena dell' Appennino in un punto importantissimo del- la medesima. Mosso pertanto da questa considerazione volli studiare di questo spaccato piuttosto minutamente le parti ; e quali mi si presentarono gli strali osservati io passo a descrivere. Dapprima e verso il mediterraneo sta a destra per chi si volge a Firenze la catena del Montenero di Livorno, ove comparvero le serpentine e modificaro- no alquanto gli strati delle calcaree e di qualche macigno, ond'è precipuameute composta : ai piedi di questa si estendono i terreni terziari, ma il tratto di paese che corre da Livorno a Pontedera e alla Rotta è occupato dai terreni alluviali o diluviali della pianura. Alla Rotta giungono le colline che accompagnano, ve- nendo da S. E. , le valli dell' Era , dell' Evola e dell' Elsa , le quali sono compo- — usa- ste di marne turchine, di snbbie gialle di cui la parie superiore soltanto è visi- bile lungo la strada e l'Arno, mentre le marne invece con numerosi fossili si vedono addonlrandosi nelle predelle vallate, le quali soltanto verso le loro ori- gini preseutauo masse di terreno secondario. Empoli, che si traversa, è sopra il terreno alluviale, ma poco dopo cioè alla Pesa s'incontrano nuovamente i terreni terziari, i quali qui e a Monte Lupo constino principalmente di ghiaie agglutinate e riunite alle marne turchine terziarie, siccome si osservano anche nella parte media della valle della Pesa. Si è dopo questo paese di Xlonlclupo e precisamente al luogo detto le Forna- ci , che s' incontrano le prime catene composte di terreni secondari : Il monte , traverso cui Arno si è fatto strada , è una continuazione dei Monti Albani di Pistoia e fa parte di quell' altro ramo che con la stessa direzione corre inverso la Castellina del Chianti. Questa catena dalla parte sua esterna, cioè verso Mon- te Lupo , presenta dei banchi di macigno di assai grande durezza inclinati al- l'incirca verso mezzogiorno ponente ; nel mezzo si vedono banchi arcuati e sconvolti di argille o marne argillose grige e di calcaree marnose or più or me- no compatte, che non so bene se debbansi riportare all' alberese , e più in là inclinando verso il N.E.e soprapposti a questi banchi calcarei altri strati del so- lito macigno cosi disposti che non si può muover dubbio che la calcarea non sia in questo luogo sottoposta al macigno. La larghezza di questa catena può essere all' incirca di 8 chilometri misurandola in linea retta dalle fornaci di Monte Liipo alla Listra. 1 macigni dì questa località si legano con quelli di Scan- dicci e di Mosciano, ove furono trovate picciole nummuliti. Uopo la catena della Lastra si percorre il piano su cui è Firenze, il quale composto di terreno di trasporto è limitato da una parte, siccome abbiam ve- duto, dalla catena dei Monti Albani e da quella del Chianti, e dall'altra dei Monti di Fiesole, ossia da quelli che sono alla destra della Sieve; e questo piano può dirsi quasi continuazione delle valli dell' Ombrone e del Bisanzio che corrono parallelamente all'Appennino all' incirca dal N. 0. al S. E. e sboccano in Arno sulla diritta poco sotto Firenze, sulla sinistra viene la Greve, la quale scende colla direzione S. E. N. 0. dai colli del Chianti. 1 primi monti che s' incontrano dopo Firenze sono (pielli di Fiesole, ai quali — 1185 — corrispondono sull' altra sponda di Arno i colli che accompagnano a sinistra il eorso di questo fiume nel Val d'Arno superiore: sono dessi composti dapprima di lianclii di macigno elie inclinano verso Firenze, cioè all' incirca nell' O. o nel mezzogiorno ponente, ma addentrandosi nella gola die li taglia, si vedono to- sto succedere bandii di calcarea geut'raluieiile cuiiipatla, i quali dapprima in- clinati a mezzogiorno ponente, diventano poi verticali passato il fiume, e quin- di piegano o inclinano nel senso opposto, cioè verso l'Appennino, e sono tosto ricoperti nuovamente da hnnchi di macigno assai duro e solido, alternanti con letti di macigno meno compatto e di argille più o meno marnose e contenenti pagliuzze di mica. Questi bandii di macigno inclinati dapprima verso l'Est e il N.E. che hanno cioè l'apparenza d'immergersi sotto la catena centrale dell'Appennino si rial- zano nuovamente su quella, cioè pendon verso rO.;e questa inclinazione si ri- scontra in essi anco dopo aver abbandonato la valle della Sievc a Dicomano ed essere entrati nel fosso o valle di S. Gaudenzio che conduce fino ai piedi de! giugo della catena centrale e atliauco al Monte della Talterona. Quando giunti poi a S. Gaudenzio si comincia a salire il monte, si veggono i banchi del solito iiiacigno alternanti con mollasse e marne argillose e micacee presentare le loro testate e sembrare quasi orizzontali o almeno poco inclinati piegando verso l'Adriatico, cioè all'Est o al N.E. Scendendo poi dalla vetta Aereo la vai del Slontone si continuano a percor- rere banchi uguali di macigno con qualche rarissimo strato di calcarea alter- nante, nei quali però la struttura della roccia diventa più molle, e tra i quali vcdousi di rado quc' macigni di aspetto [liu cristallino, più duro e granoso che formano la pietra serena e la pietra forte di Fireiue : i macigni in que- sti monti di S. Gaudenzio somigliano un poco di più alle mollasse dei terreni terziari. Fino al luogo detto S. Benedetto e poco più giù gli strati iianno un'inclina- zione assai forte , ma scendendo lungo questa valle del Montone vanno dessi perdendo questa forte inclinazione e si accostano più all'orizzontalità. A Por- tico e anche prima le ai'gille marnose micacee, ossia macigni terrosi vanno acquistando maggior potenza, mentre le rocce di arenaria più solida riduconsi — 1186 — a picciolissirui slratarelli; più giù ancora, come alla Rocca S.Casciano, le nion- Ugne si possono dir forniate soltanto di queste marne e mollasse , in cui si svi- luppano poclii hanrhi di calcarea maniosa; ma in generale le rocce poco aggre- gate e terrose predominano, e queste si trovan di seguilo fin quasi a Castro Ca- ro , ove sono tauto marnose che quasi si scambierebbero con certi terreni ter- ziari. Fa meraviglia come allontanandosi dal versante meridionale dell'Appennino e dalla catena centrale, malgrado che si sia sempre sulla stessa formazione geo- logica, pure dessa assuma un aspetto sempre più recente. Tale fatto può essere atU'ihuito con molla probabiliU'i alla sempre maggior lontananza dei centri di azione delle cause raodiQcanti. È poi anche probabile che li ove abbiamo se- gnato quelle stratificazioni arcuate e quell'ordine di sollevamenti, pur si ve- de la calcarea ( alberese? ) spuntare al di sotto del macigno, il quale quasi la fiancheggia da una parte e dall' altra con banchi oppostamente inclinati , vi sia un ravvicinamento maggiore a quel punto in cui hanno operato quelle cause, che hanno modificalo le rocce dalla formazion del macigno operando quei sollevamenti e quei singolari aspetti di stratificazione. Se anche infatti ben poniam mente a quali luoghi questo genere di stratificazione arcuata corrispon- da , vedremo che là appunto si mostra , ove si può credere che sia il centro e l'asse, direi cosi, delle varie catene di ordine secondario che fiancheggiano e stanno parallele all' Appennino : cosi i banchi arcuati di calcarea tra Monte Lu- po e la Lastra corrispondono all' asse della catena del Chianti e dei Monti Al- bani , e le calcaree che si vedono tra Firenze e Ponte a Sieve eorrispondono alla catena tra l'Arno e le crete Sanesi, e quelle dopo Ponte a Sieve corri- spondono ai Monti che dalla Consuma si trovano tra il Casentino e il vai d'Ar- no superiore. Questi spaccati poi dimostrano chiaramente che nel terreno di macigno si trovano senza dubbio inferiormente alle rocce arenacee di detta formazione delle calcaree e delle marne calcaree appartenenti alla medesima; siccome altri spaccati dimostrano al pari evidentemente che nuovi banchi calcarei e talora potentissimi ricorrono altrove anco al disopra del macigno stesso , ma sempre legati con esso; onde è impossibile il separameli e bisogna conchiudere che l'in- — 1187 — (era formazione consta generalmente di un sistema marnoso calcareo inferio- re, (li un sistema arenaceo medio e di un nuovo sistema marna-calcareo supe- riore, ove particolarmente in Liguria si trovano di preferenza grandissime quan- tità di fucoidi. Sia tornando al nostro spaccato inverso Forli, dirò ch'esso é soltanto a Ca- stro Caro e sulla collina , la quale sta al Nord di questo paese , che comincia- no a vedersi tracce di terreno terziario. Io non ho potuto quivi accertarmi del- la presenza delle marne turchine, ma invece ho trovato chiaramente banchi as- sai potenti di un' arenaria siliceo calcarea assai indurita che fa passaggio alla calcarea grossolana e contiene ostriche e pettini caratteristici delle sabbie gial- le terziarie subappennine. Questi banchi terziarii coronano le colline delle vici- nanze di Castro Caro e scendono verso la pianura, e pare che abbiano pochissi- ma estensione verso Forli; mentre invece si prolungano nelle colline che sono alle spalle di Faenza d'Imola, ritrovandosi poi con le marne turchine ben ca- ratterizzate nel Bolognese, ove pur anche si mostrano molto sviluppate le for- mazioni gessose. Oneste ultime ordinariamente ritrovansi non lontane dall'e- stremo lembo delle colline verso la pianura , e sebbene siano generalmente in mezzo ai terreni terziarii anco subappennini , pure non sogliono essere nem- meno distanti da certe parti dalla formazione secondaria assai dislocale, cosic- ché parrebbe non improbabile che la causa della formazione gessosa in tai lufj- glii sia la stessa che ha prodotte quelle dislocazioni e quelle alterazioni che os- scrvansi nelle calcaree secondarie , le quali a foggia di una serie di isole di for- ma ellittica or più or meno estese e tra loro interrotte si mostrano verso le fal- de deH'Apjiennino, separate dalla pianura per mezzo di qualche tratto di terre- no terziario , nel mentre che lo sono dalle parti alte della catena per mezzo di altri terreni terziari che si percorrono ancora dopo a^■er traversato questa spe- cie di rialzi o larghi nodi di calcarea e macigni secondari. E qui mi giova notare che si è appunto in queste isole di terreno seconda- rio , le quali si ponno seguitare e vedere allineate a equidistanza dal cen- tro dell' Appennino a partire dal Tortonese e Vogherasco e venendo nel Pia- centino, nel l'armegiano, nel Modenese, e Bolognese, eh" è la sede degli zolli delle sorgenti salate, e di quelle sorgenti di l'etrolio cosi frequenti in alcune — 1188 — parli di queste calciree, non solo, ma anco nei terreni terziari che immedia- tamente le avvicinano. Si è pure in questa calcarea della formazione del Maci- gno che nel Bolognese, al luogo dotto Padcrno, trovasi la cosi della jìicira di Bologna ossia Barile solfala. È dessa in noccioli in mezzo a maino estremamen- te alterate , nere, verdi, rossicce, con erranti crislallelti di gesso e pezzetti di rocce sopracariche di ossido di forro e di manganese ; le quali marne avviluppa- no strati tutti rotti di una calcarea dura compatta spesso grigia ma lirante an- co sul verdognolo e rilegala da sottilissime vene di un aspetto limpidissimo e contenente tracce di pirite e anco talora (jualche piccolo cristallo di slronziana solfata. Ho trovalo dei pezzi di (juesla calcarea in mezzo alle marne, la quale era, malgrado le alterazioni che vi si ponno supporre, piena di fucoidi e parti- colarmente dcW intricalus e furcalus di Brongniart. Noterò ancora che queste calcaree e queste marne , sebbene per posizione geograOca diverse, presentano pure analogia moltissima con altre calcaree e marne della stessa formazione del macigno, le quali ritrovansi più nell'interno della catena , e ove sono i terreni ardenti di Velloja e analoghi fenomeni , e nelle quali si rinvengono talora tracce non poche di rame e per le quali tutto sembra indicare che hanno sofferte alterazioni e che si trovano in punti , ove sono accadute grandi dislocazioni di terreno e sollevamenti di strali. Anco il notevolissimo fenomeno dello Salse ossia dei picciolissimi Vulcani di fango ha sua sede in queste parti della formazione del macigno. Quella dì Sassuolo o di Monte Zibbio eh' è la salsa più considerabile e più nota è per l'ap- punto situata sopra una non alla collina che si erge sulla destra del fiume Sec- chia a due miglia circa a mezzogiorno della piccola città di Sassuolo , e vicinis- sima cosi alla pianura : questa collina è contornata da tutte le parti, meno ver- so il fiume, da colline più alte di marne terziario subappenuine, coronate da sabbie gialle che volgono i loro scoscendimenti verso di essa. È tutta composta di marne argillose nere, verdi , e rossicce con istrati ridotti in frammenti di cal- carea or più or meno compatta grigia e verdognola, e con istralarelli di maci- gno a grana piuttosto fina e micacea. L'asse maggiore di questa collina è diret- to dall' E. S. E. all'O. N. O. ed è sulla parte più alta a due terzi circa di que- sto medesimo asse a partire dal fiume che trovasi la piccola bocca donde si — JI80 — s\iluppa il gaz e da cui viene erutlata. quando la salsa è in movimento, una con- siderevole quantità di fango o melma e di frantumi non rotondali di calcarea , ma più di macigni a grana fina micacei e talora sopracariclii di parti ferrugi- nose ed anche di ossido di manganese. Questa bocca iu cui l'acqua è in agitazione pel continuo svolgersi del gaz e che formava, quando l'ho visitata, tre picciolo polle, è contornata per quasi tre quarte parli da un orlo o monticello che all'esterno forma un vero cono e nel- r interno ha l'aspetto di un infundibolo, cosicché può dirsi che vi è un vero cratere ; l'altezza media di quest'orlo sul fondo del cratere e all'incirca dai me- tri quattro ai cinque, nel fondo sorge poi un picciolo cono che può avere mez- zo metro di altezza e circa cinque metri di diametro alla base, il qual cono é formato dalla picciolissima quantità di fango che giornalmente viene spinto in su dalle bollicine di gaz. Il fondo del cratere in cui si alza questo cono secon- dario può avere circa quindici a sedici metri di diametro sull'asse da ponente a levante, mentre da mezzogiorno a tramontana ha all'incirca un metro di più. E desso poi interrotto o senza labbro dalla parte di ponente donde hanno Uni- to le correnti di melma, quando vi sono state eruzioni, le quali correnti si ponno seguitare per più di 233 passi in lunghezza sulla larghezza di circa cen- to e cento venti, e anco sulla lunghezza di altri più di duecento passi , se vi si aggiunge il tratto , in cui malgrado la vegetazione che vi si è stabilita, sic- come su melma e frantumi più anticamente eruttati, è ancor permesso di distin- guere ma men chiaramente la natura del suolo. La parte dell'orlo del cratere ancor rimasta intatta può avere circa 62 passi di giro, e se non ne fosse stata asportala la porzione che abbiamo indicata , l'intiero circuito sarebbe di circa 98 passi. Il punto più alto dell'orlo, il qual punto trovasi a levante della polla, si alza circa metri C, (iO sul fondo del cra- tere medesimo. 11 cono poi totale all'esterno sorge circa dai dodici ai sedici metri sul suolo della collina ed è tutto composto dei frammenti delle rocce so- vraccitate legati da fango o melma indurila, le correnti poi di fango che hanno generalmente preso il loro corso verso penente sono fiancheggiate da un rialzo di circa un metro, il quale però sembra composto di franmicnti della stessa natu- ra e potrebbe essere stato cagionato da picciole denudazioni prodotte dagli 151 — 1190 — agenti atmosferici, o meglio forse ù un clTetlo di quella tendenza che hanno le correnti di materia pastosa con frammenti sciolti nella loro pasta di rigettare molte delle loro parti sui fianchi, lasciando più bassa la parte centrale, la quale per cosi dire continua a scorrere, forse per maggior lluidità, più a lungo: fe- nomeno che si osserva anco nelle correnti di lava , che spesso hanno dei rialzi laterali, mentre la parte più centrale rimane depressa. Per quanto minute ricer- che io m'ahbia jioi fatte non sono riuscito a trovare tra i frammenti eruttati se non che rocce dipendenti dalla formazione del macigno, e Ira queste nemme- no ne ho potuto rinvenire appartenenti a quelle più marcale alterazioni delle medesime, come scisti argillo-talcosi, diaspri ec. che sembrano essere confi- nate alla parte più interna dell'Appennino, cosicché si può credere che il pun- to donde vengono staccati quei frammenti non è distantissimo dalla superficie o almeno non è tanto profondo da toccare formazioni a quella del macigno in- feriori, il che può anco dimostrare che sebbene il gaz, cagione di quelle eru- zioni e di quel continuo bollimento, possa generarsi ad una grande profondi- tà, esso non vale però a fiire uscire e spingere in alto frammenti di rocce da lui traversate che siano al disotto della delta formazione del macigno. Nel visitare anche questa salsa di Sassuolo ho ricercato se iiumcdialamenle poteva collegarsi con qualche masso di Oflolite o di rocce congeneri , da cui ordinariamente poco vanno disgiunti terreni e fenomeni della natura di quelli che abbiamo descritti ; come accade Ira gli altri luoghi nel Toilonese a Zebe- gasso presso Pozzuolo del Groppo e rimpcllo Brignano, e nel Piacentino a Vi- goleno ce. , ma sebbene le serpentine non manchino nella valle della Secchia , pure si trovano mollo discoste da questa collina su cui trovasi la salsa di Mon- tezibbio , cosicché non sembrano aver con essa immediata relazione. La poca varietà di rocce e direi quasi la monotonia incontrala nel traversare l'Appennino da Firenze a Forlì, avendomi dissuaso dall' attraversarlo di nuovo per tornare al Mediterraneo seguendo una via poco discosta da quella prima percorsa, mi venne il desiderio, giacché io aveva spinte le mie escursioni fino al Slodanese, di fare una Sezione che da Modena e dalle vicinanze di Sassuolo mi conducesse verso il Massese, ove io era certo di trovar pascolo alla geolo- gica curiosità, poiché io calcolava che seguendo quella direzione sarei venuto — noi — di necessità a cadere sul puato di coDtatto della formazione del macigno, con quella delle calcaree e dei marmi e che quindi avrei anco trovali gli scisti tal- cosi e il verrucano a quelle calcaree ordinariamente sottoposti. Pertanto guida- to all'incirca dalla direzione della strada maestra che da Modena ronduce in Toscana ho impreso a percorrere il contrafforte o catena secondaria che trovasi tra la Secchia e il Dragone suo alTluenle da una parte , e dall'altra il Panaro e la Scoltenna che in esso si va a perdere. Si comincia a salire questo contrafforte al luogo detto Marinella, ove l'estre- mo lembo delle colline è formato da quel terreno rossiccio, ciottoloso, che ve- desi in moltissimi luoghi soprastare alle sabbie terziarie e in cui a Castellarcua- to si sono trovale ossa di pachidermi. Salendo ancora si afTacciano le sabbie gialle e sotto di loro le marne turchine subappennine con i soliti caratteri dai quali ben rade volte si dipartono. Continuano queste fìn dopo il villaggio detto S. Venanzio, oltrepassato il quale si ha davanti a se un monte più alto e più scosceso, che ritrovasi assai diversamente composto. È infiliti formalo da quel- le marne screziale di verde , di nero , di rossiccio, e da quelle calcaree compat- te della formazione del macigno, che certamente appartengono alla sua parte superiore, e delle quali già tanto ci siamo intrattenuti e che presentano anche que' loro strati intieramente rotti e sconvolti. Questo monte è evidentemente analogo a quelli del Bolognese de'ciuali abbiamo già favellalo ove trovasi la cosi della pietra di Bologna e a quello ove trovasi la salsa di Sassuolo, da cui è poco discosto e con cui e allineato all'incirca nell' indicata direzione E. S. E. O. N. O. L'ossatura di questo monte è tratta dalla calcarea summentovata , ma sopra alcuni punti vi sono altre rocce più arenacee in istrali anch' essi sollevali , le quali rocce sono sicuramente terziarie e probabilmente per certi fossili che mi parve di ravvisarvi, si possono più ragionevolmente riportare alla formazione del terziario medio che a quella del terziario superiore : hanno anco infatti molto l'aspetto di mollasse terziarie. Queste mollasse mollo inclinale si segui- tano poi per certo trailo da Monlelagliato Ano a Montardone, e guardando nel fondo dei burroui che fiancheggiano la strada si osserva che scendono assai basso, sebbene però quasi sempre si possa vedere che riposano sulle calcaree secondarie sconvolte di cui abbiamo fallo cenno. Dopo Montardone ove lini- — 1192 — scono queste mollasse si ha davanti a se un alto dirupo o taglio che si deve su- perare per giungere al luogo detto la Serra ; questo taglio lascia vedere che il monte è composto di strali regolari di marna alternanti con calcaree marnose contenenti furnidi. Qufsli strati sono quasi orizzontali o per meglio dire sono poco inclinati od lian sembiante dapprima di pendere alquanto verso l'Appen- nino, ma si rialzano poi su di lui fino al luogo detto la Serra punto culminan- te di questo primo trailo di strada. Facendo ben attenzione si può anche os- servare che questi strali cosi regolarmente disposti sono legati e gradatamente passano a quelli sconvolti del piede della montagna , con cui si debbono dire identici ; ma gli uni hanno soll'erto più immediatamente 1" azione che gli ha sconvolti, e gli altri non l'hanno sentita che in massa e più da lontano. Dopo la Serra si scende alcun tratto e nelle parti più basse si vede nuovamente com- parire qualche banco di quelle marne e calcaree screziate colle quali comin- ciasi a vedere misto qualche macigno che emerge disotto ad essi. Progredendo a Panilo e più in là a Jloule Cuccoli i banchi di macigno cominciano a jìredo- minare e se ne vedono di quelli assai solidi alternare con istrati di mollasse e di marne sabbiose micacee ; ma generalmente quivi il macigno è terroso e poco aggregalo. Su questa cresta gli strati non sono mollo inclinati, soffron bensì qualche piegatura, ma l'inclinazione generale è verso il N. N. E. In vicinanza poi del luogo detto Jloute Cenere un qualche banco calcareo si frappone al macigno, più in là questa calcarea , la quale si vede palesamento emergere dissotto alla roccia arenacea , acquista maggiore importanza e gli strati ne sono dapprima inclinati al N. N. E, e poscia al S. S. O., cosicché al villaggio detto la Lama sembra esservi uno di (|uei punti ne'quali ha avuto luogo un più marcato sol- levamento. È da osservarsi che , tirando per questo una linea diretta O. N. O. E. S. E. essa va a passare ai piedi del non discosto monte chiamato il Ci- mone di Panano uno de' più alti di questa parte dell'Appennino e alla cui base si vedono arenazioni di strati analoghi a quelle osservale sulla strada , e presso il quale si vedono certe masse di rocce nerastre che sebbene le abbia esaminate da lontano opinerei che fossero serpentine. Dopo la Stazione della Lama , la quale è sopra una cresta non mollo alta Ira — 1193 — ^a valle della Scoltenna e quella del Dragone, continuando a salire per acco- starsi alla catena centrale si lia davanti n se un poggio ben alto, nel quale al disopra della calcarea testò descritta rivedonsi i bandii di macigno che dappri- ma inclinano, e pendono ma leggiermente verso l'Appennino medesimo, cioè verso il S. S. O. Molteplici banchi e di molte varietà di struttura costituiscono questo monte: regnano nella parte inferiore delle argille nerastre con qualche banco calcareo ; poi vengono dei macigni terrosi e poi altri macigni in banchi sottilissimi e scistosi. Sono stale trovate tracce di combustibile in questi ma- cigni , nei (juali sovente in mezzo alla parte arenacea esistono arnioni di argil- la e talora di materia carbonosa. Egli è poi tra i banchi di questi macigni che si sviluppa il gaz, che alimenta i cosi detti fuochi o fuoco di Barigazzo, la cui attività è sumcienlc a cuocere in breve tempo una fornaciata di calcina. Questo fuoco di Barigazzo si mostra. in una valletta accanto al paese di detto nome, nei bandii del macigno scistoso ; non mancano però a breve distanza alcune tracce di calcarea. Dopo Barigazzo e Serpiano continuano questi macigni a grana Ona e scisto- si , ma in suH' alto diminuiscono e subentrano banchi di argilla , qualche calca- rea e soprattutto masse di argilla nera con noccioli di calcarea quasi compatta. Gli strati che leggiermente inclinano S.S. 0 , cioè pendevano verso l'Appennino diventano ondulati e quindi dopo il Capannone rialzano di nuovo le loro testate verso la catena centrale, cioè inclinavano nuovamente a N. N. E. Quando poi do- po lo stesso Capannone si comincia a scendere verso Pieve di Pelago s' incon- trano ancora i macigni scistosi e i macigni solidi che inclinando sempre N.N.E. dimostrano di passare sotto a quelle masse di argille nere con noccioli calcarei die abbiamo indicato dopo Barigazzo tra Serpiano e il Capannone. Presso la Pieve di Pelago questi strati del macigno sono indinatissimi. Dopo questo paese situato nel fondo della valle della Scoltenna e al confluen- te dei tre rami principali di essa, la strada, che ho seguitato per valicare la giogaja centrale essendo per alcun poco parallela alla direzione degli strati, non mi ha permesso se non che di percorrere all' incirca strati, su de' quali ero già passato, cioè quelli del macigno , nello scendere alla Pieve. E solo al luogo detto S. Anna ho ripreso la mia direzione perpendicolare alla giogaja — 1194 — centrale e cominciato a trovare strati non prima calcati e sottoposti ai preceden- ti : sono dessi ancora però macigni scistosi ed argille alquanto micacee con loro altornanli, e vi è pure qualche poca calcarea. Al salir 1' erta si vedono questi liauchi cambiare d'inclinazione e sulla vetta della giogaja presso S. Pellegrino vi è il macigno solido in banchi potenti inclinato per poco tempo al S. S. O. , ma riprendendo assai presto nella discesa l'inclinazione N. N. E, cioè mostran- do di adagiarsi sulle masse calcaree che sono al di là , ossia sulla destra del fiu- me Scrchio, il quale divide la catena dei Monti Apuani ossia delle Panie, dal- la giogaja centrale dell'Appennino. Questi macigni cosi inclinati e alternanti soltanto con istratarelli di argille micacee si continuano a percorrere fìno al fondo della vallata, la quale è occu- pata da un terreno clastico o di trasporto antico composto di ciottoli e di mar- ne o argille sabbiose in cui sono state trovate ossa di Mastodonte. Avrebbe il piano di Castelnovo di Garfagnana qualche analogia coi teneri lacustri del vai d'Arno superiore e con certe alternative di ciottoli e marne con paludine e al- tre conchiglie fluviatili da me ritrovate sopra una estensione assai considerabi- le nella valle della Magra presso Santa Lucia a Villafranca? Questo terreno clastico della Valle di Castelnovo è assai potente e forma an- che delle collineltc di una notevole elevazione. È poi cosa indubitata che vi è molta analogia nella posizione di questo terreno della Garfagnana e di quello della Valle d'Arno superiore; l'uno e l'altro è adagiato in fondo ad una valle longitudinale là ove questa si allarga alcun poco formando una specie di baci- no e ambedue costituiscono delle collinette di una media elevazione. Anco quello della Val di Magra, il quale dal terreno dirò lacustre, di Castelnovo di Scrchio è soltanto separato per breve tratto di paese ( cioè dai monti su quali è Minucciano ) e si allinea con lui , si comporta nella stessa maniera ; è desso generalmente disposto in banchi orizzontali o quasi orizzontali consistenti in ciottoli legati tra loro da un cemento più o meno solido , ed in marne con con- chiglie lacustri come sarebbero paludine, i quali banchi riposano sulle testate di strati ìnclinatissimi del macigno o della calcarea del macigno. Anche in vai di Magra questo terreno clastico occupa diversi successivi bacini divisi tra loro da strette ove non s'incontrano che rocce in posto e più antiche. — 1195 — Nel fondo poi della valle del Serchio, oltrepassalo già questo fiume, cioè sulla sua destra e al luogo detto il Poggio sorgono masse di serpentina , le qua- li hanno operato nei vicini strati della formazione del macigno quelle frequen- tissime moJilìcazioni che si vedono ad ogni passo in Toscana , là ove s' incon- trano masse ofiol ilici le; i quali terreni cosi modificati vengono chiamati Gale- strini ; del resto questa massa ofiolitica del Poggio è la sola che mi venne fat- to di toccare nella Sezione descritta a traverso l'Appenino Modanese, sebbene non poche ed ingenti masse ne abbia travedute non lungi dalla linea seguita ; cosi ne esistono a Rocca Varano e a Boccasolo in vai di Secchio, ove pare si tenti di estrarre qualche minerale di Rame , ma è poi di questa ofiolile abbon- danza anche in vai di Serchio cioè a Barga e a Camporgiano non lungi da quel- la da me veduta al Poggio. Notevole olire queste masse ofioliliche , ó pure a poca distanza dalla strada da me seguita il Monte di Corfino, il quale composto in parte , come si sa , da una calcarea rossa ammonilica d(!lla formazione giu- rassica sembra formare sulla sinistra del Serchio un'isola in mezzo al macigno che lo contorna , essendo anco slaccalo topograficamente dalla grande massa delle Alpi Apuane che hanno probabilmente invece comune con lui l' epoca di formazione. Quando si è passalo sulla destra del Serchio si può dire di essere entrati pie- namente nel dominio dello Al|)i Apuane, nondimeno per (jualche (ratto segui- tando la valle percorsa dal liume di Vaglj si hanno aiicura da traversare strati di macigno, i quali su i colli circonvicini, come per esempio presso Caregine, si sollevano ad un'altezza considerevole rilegando le loro testate quasi si ada- giassero sui monti Apuani medesimi: ma nel basso del fiume succedono assai presto ai macigni delle calcaree dure compatto scure, le «piali però presentano ancora qualche poco l'aspetto delle calcaree inferiori della formazione del ma- cigno : queste calcaree anco al luogo già mentovato del Poggio prima di entra- re nella valle di Vaglj si vedono momentaneamente con una inclinazione di- versa da quella che prendono in seguito, e quivi sono state sconvolte dall' ap- parire della serpentina. Egli è rimpetlo a Puglianella che cominciano a presentarsi i banchi di calca- rea; sono questi di poca spessezza, scuri, generalmente mollo compatti e aii- --1196 — che assai inclinati : passando dai più alli ai più bassi cominciano a presentare un aspetto un poco più cristallino. Io sarci quasi d'opinione che non lungi da questo punto dovesse passare il limite del terreno di macigno e delle sue ealca- ree, e cominciare il terreno della calcarea inreriore. Su questa linea infatti e dirò cosi a equidistanza dall'asse dei Monti Apuani sono state trovate al luogo detto di Bruciana presso l'eremo di Calomini delle picciole numniulili in una roccia , la quale sebben tenga alcun poco del macigno , pure si accosta già alla calcarea e segna cosi la parte inferiore di quella formazione. Seguitando poi a rimontar la vallala e passati sulla sinistra del fiume dopo la fabbrica di Caregine dirimpetto quasi a Vaglj di sotto , si continuano a vedere delle calcaree compatte ma anche un poco cristalline , nere , scure , con tracce aCfatto indeterminabili di fossili ; i quali banchi sembrano inclinare al N. E. e quasi con sicurezza posson riportarsi alla calcarea della formazione inferiore: esse poi, inoltrandosi ancora, si vanno vieppiù modificando , e, scomparendo la stratificazione , diventano una massa di calcarea bianca semisaccaroide : di- rei che questi strati s'innalzano dall'imo fondo della valle sino alle creste dei monti vicini. Presso Vaglj disopra vedesi poi spuntare fuori sotto le predette calcaree un enorme banco di roccia scistosa or più or meno cristallina, e com- posta di scisti talcosi or verdastri or rosso violacei con quarzo e parti metalli- che ferruginose. Questo banco non ha forma assolutamente regolare, essendo in alcuni punti più sottile , in altri più gonfiato; non è poi disposto in un solo pia- no ma prende una forma incurvata e anche ripiegata ; sotto di lui si vede altra massa di calcarea saccaroide: si direbbe poi, quando s'incomincia a salir la Tambura dopo le ultime case di Vaglj , che questo banco tanto si assottiglia da scomparire, e allora le due masse calcaree inferiore e superiore sembrano sal- darsi insieme, e tutte e due formano un enorme masso di marmo bianco con poche tracce di stratificazione, il quale si segue fino a circa due terze parli della salita della Tambura : a quell'altezza ricomparisce poi traccia di stratifica- zione e la calcarea è interrotta da due o tre banchi intercalati di rocce scisto talcose analoghe a quelle vedute a Vaglj disopra. La cima del monte al passo della Tambura è poi calcarea e per quanto per- mettono di vedere le confuse tracce di slralLDIcazione si potrebbe credere che i — 1197 — Lancili lassù non sicno molto inclinali , e che se hanno una lai quale pendenza, lahhiano piullosto verso la parte esterna che verso l'interna dei Monti Apua- ni, cioè piuttosto verso il Serchio che verso il Mediterraneo; e seppur qualche testata iiiultosto da quesf ultima parte che da quella inclinasse , non può ri- guardarsi che per cosa accidentale o dipendente da uno strapiombo del banco medesimo. Dal punto culminante del Monte alto più di quattromila piedi fino a Resceto, e al disotto, meno alcune piccole interruzioni, ove spuntano testate di scisto talcoso e cloritico ( forse i banchi stessi veduti sul versante del Serchio ) , la strada è sempre tracciata nella calcarea o meglio nel marmo. Sulla cresta poi che vedcsi a destra dell' osservatore , posto sulla cima della Tamhura cogli oc- chi rivolti verso il .Mediterraneo, vedesi una singolare apparenza che prende lo scisto talcoso. Egli penetra a modo di cuneo nella calcarea e ricorda quelle mirabili apparenze e relazioni dello gneis colle calcaree osservate dallo Studer ueirOhorland Bernese: questo scisto poi è probabilmente legalo alla notevole massa di scislo talcoso di diverse varietà che incontransi un poco più lontano nel centro de'Monti Apuani e che giù dopo Kcsceto vedesi chiaramente uscire disotto alle calcaree della Tambura e formare tutte le montagne che sono so- pra Casotto Forno sulla destra del Frigido e Antona sulla sinistra , il quale sci- sto talcoso ora pende ed ha la sua inclinazione , anche grandissima , verso l'Est, cioè verso la valle del Serchio, ora inclina, quanto più si accosta a Massa, con strati raddrizzali e nel centro quasi verticali, all'O. cioè verso il Mediterraneo; Indicando cosi che all' incirca alla metà dei corso del Frigido trovasi la linea an- liclinale da parte e da altra della quale gli strati hanno presa inclinazione di- versa anzi opposta. Si seguita poi questo scisto per lunga parte del corso del Frigido sin (|uasi presso Massa , ove si vede fiancheggiato e quasi ricoperto da una polente massa calcarea , marmo saccaroide e calcarea dolomitica e porosa, la quale si adagia sopra di lui e a cui succedono tosto al monte di Mirteto ban- chi di macigno che inclinando dolcemente verso il Mediterraneo scendono tino al piano e conOnano col terreno allu>iale della pianura di 3Iassa, ultimo ter- reno che incontrasi andando a fluire al mare (,uesta sezione incominciata dalle pianure di Modena. 152 — 1108 — Uicipilolando un poco le idee che possono essere suggerite dall'esame di que- sti spaccati, la prima ciie si alTaceia si è quella che le forze sollevanti abhiano operato di preferenza verso l'interno della catena cioè dalla parte del Mediter- raneo , che precipuamente si sicno mostrate là ove mostransi rocce di data più antica , nei ([uai punti potrebbe dirsi che sono i centri di sollevamento, cosic- ché uno di ([uosli centri potrebbe considerarsi situato nel Carrarese siccome un altro a jioca distanza ve ne sarebbe allineato con lui e con altri più meridionali ilei monti Pisani , i quali ben considerati possono tenersi per una lunga ellissoi- de di rocce del ^errucano contornata per gran tratto da una massa di calcarea ìurcse e quindi dai macigni. Siccome pure altri di questi punti ove sono com- parse al giorno rocce di sedimento, di maggiore antichità di quelle del macigno, possono segnarsi per vari tratti delle Maremme. Un'altra considerazione che può venir suggerita dall'esame degli spaccati dell'Appennino si è che la forza la quale ha sollevalo porzione della catena lia operato non soltanto col portare ad un'altezza considerabile gli strati del terreno ma talvolta eziandio coli' avvolgerli , formando delle catene, o serie di rialzi, per vero di minore importanza , ma parallele alla principale ; ragione per cui la parte inferiore della formazione del macigno e delle sue calcaree ricompari- sce talora in situazione lontana da quella ove sarebbe circoscritta la sua com- parsa se non vi fosse stata direi cosi che una sola linea anticlinale , mentre in- vece si può dire vi siano varie lince anticlinali parallele tra loro. Ed è pur anco n questa cagione io credo che devesi quella serie di protuberanze della calcarea secondaria ( ma superiore al macigno ) che presso la pianura spuntano in una stessa direzione in mezzo ai terreni terziari e ove abbiamo indicato che princi- palmente incontransi i fenomeni delle salse. Cosicché direi quasi che varie gradazioni possano osservarsi nell' intensità dell'elTelti) prodotto dall' azione del sollevamento. 1.' Verso la pianura siccome la linea era più lontana da quella ove opera- vano le forze principali non sono stati sollevati a quel livello se non che gli strati superiori. 2." Nella parte media della catena sono slati rialzati e resi visibili quelli della calcarea superiore più quelli del macigno. — 1199 — 3.' In una linea ancor più vicina al Mediterraneo sono stale scoperte e l'ìalzate le due suddivisioni precedenti della formazione, più ancora altra cal- carea a loro inferiore ma che fa parte della medesima formazione. 4. Inflnu in un'altra linea ancor più centrale sono sorte disotto alle pre- cedenti divisioni, le calcaree saccaroidi dell' ei»oca proliahilmente giurassica e i verrucani ad esse sottoposti : Kd a questa inti.-iisità dirò cosi di forza meccanica mostratasi diversa iu di- verse parti della catena pare anco che corris|K)nda generalmente ( a parte certe altre alterazioni provenienti dalle masse serpentinose ) la maggiore o minore intensità nel tramutamento o metamorfismo delle rocce, prendendo esse un aspetto sempre più lontano da quello che lor dolihiamo supporre in origine a misura ciiu più si accostano alla linea ove compariscono rocce inferiori: al che forse soltanto potrebbero fare eccezione le masse calcaree e marnose lungo la pianura , le quali in certi punti sembrano più alterate che lc| medie del maci- gno, ma questo probabilmente bisogna attribuire o alla vicinanza di masse di ser- pentina, o alle non rare correnti di gas che le traversano o le hanno un tempo traversate, essendo naturale che molte delle emanazioni dell'interno laborato- rio siano di preferenza uscite lungo quella marcatissima linea di frattura. CATALOGO METODICO DEI PESCI EUROPEI DI CARLO L. PRhCIPE BO>APARTE SPECCHIO GE\ERALE DEL SISTEMA ITTIOLOGICO &ar/o ^. S^rtnc/Ae o6onaAaf'/e -g»«MIOIWll g- Classis V. PISCES. SiLCLAssi^ I. ELAS3I0BRANCHIL Sectio I. PLAGIOSTOMI. OuDo I. Selacha. 1,* Rajid^e. i.* Ceijhalojiterini. 2.* Myliobatìni. 3.* Trygonini. 4. Anacanthinì. 5.* Rajini. 6.* Torpctlinini. 7.*^ Rhiiiobattni. 8.* Pristiini. 2.* Squalidx. 9.* Sqiiatiniuì. 10.* Spinaclni* 1 1 .* ScymnorhinÌQi. 12.* Notidanini. i3.* OtlontaspiJiui. 14 •* Lamnini. 25.* Alopecinì. 16.^ Squalini. 17.* Mustciioi. 18. Ccstradoiiini. 19. Rhiuodontini. 20. Triornodontini. 21.* Scylliinì. Ordo 2. Uolocepbala. 3.* Chimierida!. 22* Chimxhui. ScBCLAssis li. PNi:UMO]{JiAi\CniI. Sectio II. SIRKXOIDEI. Olmo .". Proloptcri. U. LcpidosirCDidx. 23. Lcpidnsirenini. SvBCLASsis IH. EPIURANCIIIl. Sectio UI. GANOIDEI. Orbo 4. Slurioncs. 5. Polyodonlidac. 24. Polyodoiitini. C* Acipcnscrida;. 25.* Acljjeiiserini. aC. Scaphirliynchini. Obdo 5. Sauroidi. 7. Lepidosteidae. 27 . Falxoniscini ( l'oss. ) 28. Lepidostcini. 2g. Ccphalaspidini (FoM.) So. Acanthoidini ( Foss. ) 8. Saurodontidaj (_Foss.) 3i. SauTodontinl. 9. Pycnodontida; {Foss.) 32. Pycnodontini. 10. Cailacanlhida; (FoM. ) }>j. Ciclacantlìini. 1 1 . PolyptcridiB. 54. Sanrotomini (Fow.) 55. Polypterini. 12. Ainiidae. 30. Àiniiiii. — 5* — SvnciAssia IV. POMATOBRAMini. Sectio IV. PIIYSOSTOAII. Ohdo fi. ('}|iriiiì. 15. Ostcoglossidx. Sy. Arapaiiuinì. 38. O^teoglossini. 14. Chararinidx. 59. £r}'tlirichthiliii. 40. Characinini. 41. Mllitiiii. 42. Hydrocynini. 13.* Salmouidx. 43.* Salmoninì. 44.* Argentiiiini. IG. Calaxiido!. ^ 4.5. Galaxiini. 17.* Esocidx. 46.* Esocini. 47.* Umbliiiì. 18.* Paiciliidae. 48.' Facciliini. 49. Anableptini. 19.* Cobilidai'. 5o.* Cobitìni. 20.* Cjprinidaì. Si.* Cyprinini. 52.* LeuMiscini. 21.* Cliipcida;. 53.* Cliipeini. 54.* Alepoceplialinì. 22.* Chauliodontidx". 55.* Cliauliodoiitini. 25.* Scopelidaj. 55.* Paralepidini. 57.* Aulopodini. 58.* Scopelini. 59.* Sternoptygini. 2'J. Mormyrida;. 60. Murmyrini. Okdo 7. 25. Loricariid;c. 61. Loricai'ìiui. 26.* Siluridic. 61. Callichthiiui. 63. Piinclodini, G4.* Sllurinì. 65. ClarJini. 6G. Hrctnophllint. 27. Amblyopsida?. G7. Amblyopsinì. — 6^ Ordo 8. Opliisumala. 2S.* Murjcnid.T. C8.* Anguilliui. 69.* Mursniiiì. 29. Cyinnonotidic. 70. Gymuonotini. 50.* Symbranchidx". 71.* Symbrancl\iiii. Sectio V. PUYSOCLYSTI. Ordo 9. Gadi. 31.* Leptocephalidoe. 72.* Leptoccphaliiii. 52.* Ammodylidae. 73.* Ammodytini. 53.* Opbidiida;. 7^.* Ophidiiai. 331.* Macruridaj. 75.* Macruiiili. 55.* Gadidx. 76.* Lotlni. 77.* Gadini. 78.* Raniccptni. 36.* Batrachida;. 79.* Batrachinì. 37.* Bibroniidx. 80." Bibroniini. 81.* Coccolini. Ordo 10. Uclciosomala. 58.* Pleuronectida;. 82.* Pleuronettini. 83.* Flatessini. 84.'' Fsettini. 39.* Soleidae. 85." Soleiai. 86.* Plagiusini. Ordo ii. PcrC». Ito.* Chxtodonlidae. 87. Firaelepterini. 88.* Cbxtodontini. Ili. AnabaDtidx. 8g. Aiiabantiui. 90. Ophiocephalini. !t'2. Apbrcdodcirìda;. 91. Aplircdodeirini. 43. Teiilhyid;c. 92. Ampliacaiilliiiii. 95. TcuUiyini. !li.* Maenid». 9i.* Ma:nini. 45.* Sparid£e. 95.» Obladicii. 96.* Cantharini. 97.* Dcnticini. 98.' Sparini. 46.* SciaenidaB. 99.* Sclxnlni. 47.* Percidac. 100.* Pcrcìni. 10 1.* Iloloccutrini. 102. Polynemini. 48.* Trachinida;. 100,* Uraiioscopiiiì 104.* Trachinini. 49.* Sphyrajnidae. loj.* S|iliyra;riini. 50.* Alherinìda;. io6.* Allierinini. 51.* Mugilidac. 107. • Mugilini. 52.* MullidjE. io8.' Miillin;. 55.* Triglida». 109.» Triglini. 1 10.* Scorpaenini. m." CctlJnJ. 54.* Gobidae. 112" Gobini. Ii3. Eleotriiii, 55.* CyclopteridoB. 114-* Cyclopteiiiii. 50.* Ecbciicidid*. Ilo.* Ecllclieidiui, Ordo 12. Blennii. 57.* Blenniidx. 116.' Blenniini. 117.* Anarrhichiiii. n8. OpUtugiiathini. 58.* Callionjmida;. iig.* Callionymini. 59.* topbiida;. 120.' Lopkiini. Ordo iù. Scombri. 60.*Fislulariidae. 121.* Caproidini. 122.'' Ccutriscini. 120, Fistulariini. CI.* Castcrosteidx. 124.* Gasterosteiiii. 02.* TetragonuridaB. 125.* Tctijgonuriui. 126." NuLicanthiiii. — 8* — 03.* Scombridai. 65.* Ccpolidac. ia7.» Ccntronotiiii. >5G-' Trichimiin. laS." Scoiubrini. " 'S?* Trachypterini. ijg.» Carangini. '38.* Lopholini. i3o. Vumerini. "'u* Criiolini. i5i.* Zeini. 60.* Alcpisaiiiid;c. i53.«Brnmi..i. ,40." Alepisaarini. O'I.* CoryphfDnidfP. «"•* Xiphcidtc. i55.» SUjmatciili. 'i'* Xlphcini. i54.* Coryphtcnini. j55.* Ccntrolophiiii. Ohi... li PIiarjn«ognallii. 08* Exocetidse. "0.* Pomaccntridic. Ha.» Belonini. .4O.' romacentrini. I45.» F.xocctini. 71.* LabridiE. (il». Chromidid». .47.*L"brini. Hi. ChiorniJini. h8.' Scarini. 145. Cychlini. Sectio vi. plectogxathi. Okuu Ili. Gyinnoduiiles. 72.* Tetraodonlidic. 75.* Orthagoiiscidae. H9.' Tetraodonlini. .5..» Mulini. ,5o. Dindonlini. .5i.' Orthagoriscini. Okdo 46. Silerodernii. 7'4.* Oslracionida;. 75.* Balistida; .5-1. Mona i55.* Balistini. 55.» Ostracionini. '5^- Monacanthini. — 9«-_ SvBCLAssis V. LOPIIOBRANCniI. Sectio vii. SYIVGIVATIII. OiiDo { 7. Oslcodcrmi. 70.' Pegasidre. 77 ♦ e ,, • , " 77.* SjngnathidiB. i56. Solenostomini. e « ,.• , lag.'Siphostomini. 157. Pcsasini. ,. , „ >oo- Syngnathini. i58.* Hippocampini. SvBCLAssis VI. MARSIPOBRANCIIII. Sectio VUI. CYCLOSTOJIf. OitDo 18. Ilyperoarlii. 78.*Petronivzonida;. ,«,»«. 101.' Petromyzonini. 162* Ammocsetini. Ordo 19. Ilyperolrcli. "0* Myxinida;. ,«»« • • . •' Ibi.* Myxiniui. Sectio IX. LEPTOCARDn. Ordo 20. Allipliioxi, 80.* Branchioslomidae. .g^.. Branchiostomim. Familia: europew' CO. Subfamilii.fs- •■ ) /■■(!. it. fig. M. mediterran. — 12* — SrnrAM. 5. TRYGONINI. Genus U. TmsivKk, ìlfuU. et II. 5? Tsniura grabata, M. ci n. (Trjgon s""""'». ''• «.>»//'■) Deicr. Eg. iah. 23. /ìg. i. a. M. mciiterran. or. in. Ccnus 5.* Pteroplatea, JU. et //. C* Pleroplalea altavela, lU. et B. (R.ij« aiiavoia, l. — Dasvaiis .lu.iiu. /lo/.— Tryson .lu.tia, Bp. ) Fn. ìt. fi(j. M. mcditerr. et Ocean. Genus 6.* TiiitGos, Mam. (TryeonoUaius. /»..) 7.* Trygon \iolacca, Bp. Fn. il. fig. M. mettit. /tal. Sicil. 8.* Tngon brucco, Sp. Fn. it. fig. JU. meiUterran. 9.* Trygon pastinaca , Jdans. ( k>j» pj^iimca , t. — ir. iy.i.n» . C«>//>. ^Dssyatis pastioaca, flo/.— Daayatis Ainc Uroxis ojiis. /io/. — Tr. Miis»ri>wTr. aiJrovjinii, Rino.) Fu. fi. /fj. iV. meiìiterr. Ocean. 1 0.* Trygon thalassia, Coiumn. (Tr. geaneri ? t»».) /»fcy(. t. ìV. jV. adriatk . Susr.ui. 5. EAnNI. Genus 7.* Batis , Bp. 1 I.* Batis radula, Bp. (Rai» radula, CWar.-n.virsala. Gro/p. D,- ,. abiiorin. ) Bp. Fn. it. fiij. 31. medit. Ocean, — 13* — 13. Das}4iatis radiala, Bp. (>>. '(UDMri>?£< ^uv. — n. ci>mu, yjii.— R. fulloiiica. Fair. — I\. rudiito , Donoa. \ BT . F, t, 1 l4> n.* Dasybalis astcrias, Sp. (n- schoiuii , 4/«». » // r. aiuriai, BonJet, Rino, DtUroehi ! ) Fl\. ìt. fili. 15? Dasybalis maroccana, Bp. (R.imroccao», ^r/.o. ) Muli. f. H").* Dasyhatis fullonica, Bp. ( n. a>iicrriiin , /i.nja. — n. fuiioni- " . '■ ) ^;i. it. fij. 1 7. Dasybatis pcnnanti , Bp. ( n. fuiiooica, ìaou-, fattr , min >_b, oxyrbyoebua.Xac. i. iv.yff. i. £/ie. i. i.fis.^.M.ftH. ^Bl. t. 8o. 18. Dasybalis balis, Bp. ( k. taii.. j/um. jvi/j». fai. /tn/m. j/. « //.) 11). Dasybalis Unica, Bp. ( n.iimaa. /■>.«, ^/.«//.—r. ]«»is un- duiau «u cinerea, iritlugb. lai. C. 5. — Skale , /'cnn. (. 9. 5Aai« , lai. i36. — n.balE», Enc/elop. t. a./j. 6. — H. oiyrliyiicbuB, Montai. — R, taìlaiiìci , Aliti. Jenjrni. — Sbarp-iioscd Ray, ì'arr.^ SI. t. 7Q. 20. Dasybalis aspera ( ;>»'■■" ascanii? ).fij). (r. funomta, ^ito/.. Bt. Friti , .V. rr/y. — R. as[icra. noitrot . M'j//u^Ai. /ta/. — Chagreen Rjy , P#;in. .JAoif. — Raio cbagriuèe, Ltitip. — R. granulosa'/ Bt, — R. cbagrinca . Moni. Jtiirnt , Pani — R. aapcra, FUm. ) j^SCUIi, t. 43. 21. Dasybalis? vomer, Bp. (H»ja romn.Frif,. m. ttu. — cba- SreeoRay, larr. ) Bt, Fìsli. fg. Ocean. Eur. et Jm. s M. mediterran. Ocean. ^fr. s. M, mediterran. Oc. eur. s. Ocean. s. Ocean. eur. boreal. Ocean. $. Ocean, eur. s. Genus 9.* L.stiraja , Bp. 22.* LaCviraja OXyrbynchuS, Bp. (Rajaoiyrhyncbu», e. «™nn. ttai». I. 1 38.«(» — R. rostrata, Bh R. aaliianl, jW. rt //.) jFft. t (. fig. 23.* Lseviraja macrorhynchus, .Bj). (Raja nucrorvncbus? /!«- fili. — R. saUiaiii , p. .V. el II . — R. intermcilia. Parnell. \ Fn. ìt. Hg. lU.Medil. Oc. eur. M. medil. Ocean. eur. Genus 10.* Raja , L. 21.* Raja marginata , LaCip. («■ rostrata, n..,». — R. ro»tellata ri R. bieoiur,«.ii». ) Fn. il. pg. .U. lìiedil. Oc.etiam s. 25.* Raja maculala, .Vonl. (R.aat«iias..w. «//. — r. ponciau, Ama.— R.fullooiu? Alito Rpigaral Ao/.-R. balis, />j>.) /*», |(, ^f^. Jf, medU. OCCan. Cur. — 14* — •2(ì.* Raja falsavela, Bp. (h- »««..... v. ,.//.) Bp. Fn. it. 27.* Raja undulata, Lacèp. (i.i».«i«./.i.— n.picu.iac i.m/. >. ÌX.itiUi, Uf. t. »»./. I. — n. mosaica, Iliua, BU. — IV. fcncslralii, RaJÌH. ) "28.*? Kaja jociiia. Cocco, Att. Ac. Giocnia u.p. S5. ■2'J.* Haja alra, M. et lì. ( Moro-».<.ro ? v.nci. ) ÓO. Haj;i niicrorollata, Vont. Yarr. Br. Fish. fiij. .TI.* Raja miralctus, L. (n- i>:,.ciibri. . r.,„ffr.)iip. Fn.it. fig. Tt'2.' Raja quadrimaculala, Hisso.'Bp. Fn.it.jig.ìun.et ad. 53? Haja oculata, Risso, nec Flem. lìlv. tab. 5. fig. i. JU. medil. Oc. eur. .ìf. mediterran. M. med. Sicili(e- M. med. Sicilia. Oc. eur. s. ad occid. M. mediterran. jU. mediterran. M. mediterran. Siiir.ui. C. TOUPIÌDININI. Genus II.* TonpEDo, Dum. (Nircob«iis.i , shcw. Rb. ccaiicuiiii,c.o//c.) Descr. Eg. tab. -j-^. fig. 3. Mediterran, or. m. — 15* — Cenus 13.* Rbtnobatcs, Schneid. (sjrrhiin. n.^i ii.) 40.* RbinobalUS COlumnX, Bp. (nliinubau» i. SqiutiaoBajl, Co- lumn. Fh/t, I XXVII.— U. rostrata, .^Atiu;.— LoiobalutpiDdurAtiu, Ha/, ^ Fn. il. fiij. il. medit. ■pr. Sicilia. SuarAM. 8. PRISTIINI. Genus 14.*Pristis, Lath. (rri«ibaiis, a/,.) 41 ? Pristis pcctinatus, Zath. tal), xiit. pg. s. 42? Prislis scmisagiUatus, Show. Ituss. i. lab. i3. 43.* Pristis antiqUOrUm, tath. (serra marina. Bthn. ~Sqa»l rinerrui . fl.ii. Mi.— neiincbui griseus , Buf. ) fn. it. fig. lUedtttrr. GenUS 25.* IlEPTRANCnUS, Haf. ( llcpumcbui . )l. rry/,) .59.* Hcptranchias cinereus, Rafin. (squ.im cinercm. cm — no. lidiinui monge , et vor. griseoi , albraceDl , TabrsccDS. Ritto, Mi. poilh. Teirorss nnsiov. 7 Hnf. ) Bf. Fti. U. fiQ. Medìtevr. SuBFAM. i3. ODONTASPIDINI. Genus 26.* ODONTAsns , Jg. (Trigiocbi. . m. « h. ) 00.* Odoiitaspis taiirus, />/«(;. (carch. uoroi.B»/.) t. i^.fig. I. Mediterr. 61 .* Odontaspis ferox , Ag. (orcbarias fero» . «...o. ) f n. it. fig. Mediterr. SimFAM. 14. LAMNINI. Genus 27. Selache, Cuv. 62. Sclachc maxima, lU.etn. ( Squalus maimm». Gutn>r.A,l. Nidnt. Ut. 1,2. Cuv, Niìii. Blv. in Ann. Mai, xviii. lab. vi. fi^. 1.5. naikinf-Shark . Pfnn. ) BT . Zool. tab. l'i. Oc. fUl'Op. Onl. Genus 28.* Carcuarodon , Smith. 65.* Carcharodon lamia , .Sj). (Carch.itias lamia, «/«». —Carch» lodon rnndclcli./l/.r///.— Isarus spallaDzaaiì?/t(i/.^ /^n. ìt. fig. MtdUem Genus 29.* OxYRnmNA, Jg. O'I.* Oxyrrhina Spallanzani!, Bf. (o«7ibiDi jompbodoo , Muti. >/7/.— Iiorgs o>yrl>>iicbu9l ;ii>/.— Cauic<>la,.$ciJ/.>.) FlX. it. fig. .Vcditefr. 3 ♦ — 18* — Comis 50.* L*MSA, Od'. C5.* Lamna cornubica, Cuv. ( s<,.,.iu« ...n.iiiiicns, <,«. .m«,j. Nitlt.Guiirter , Art, NiJrot. iv. /. i. — Se). tiioiii'll»i*, .S/iau'. — Squalus na>ii> « s\f\i . Sai carcLarios vniprs.o.i.) Fn. ìt. fig, Mcditcrr. Occan. SuBFAM. i6. SQUALINI. Genus 32.* Spiitiina, llaf. ( /.ysam, &.) a. Sphjrna , lip. 67.* Sphyrna zygsena, Ha fin. ( s.imius ijsxna, i. s^iv. i. jo. ijtiu. inaneni.fa/fnc.) /'n. i(. fig. lUediterr. h. Platysqualus , Sw. 68.? Sphyrna tudcs, 31. et U. (zyg»»» ludo, ««.o. — spUyriia liboro ? ilo/. ) Duham. Pech. tab. 21. ^j. 4- Ocean. Mediterr? Genus 33.* Squalus , L. (carciianas , Cuv. — PrioHodon , Muìl et jj. ) 69.* Squalus carcharias,i. p.? (carchati.s tamia. «..«.ji/.«//.) Bclon , Poiss. t. 60. ìUedilerr. 70.* Squalus glaUCUS , t. (Carcharlas e\>a<:<>s , C„.. BlotI, . t. U.) Fn. it. fig. lUediterr. 71 ? Squalus milberti, Bp, (carcbaruniinbetiì. fVf/ic ) Ocean. Genus 54.* Thalassorhinus, balene. 72.* Tbalassorliinus vulpccula, falene. (CiriUan^romieicii. Amo. —TbalauorbimiirondcleU, /II»». ).&();. (ab. 20. fij. I. Mediterr. Oc. — 19* — GcDUS 35. Galeocerdo, IWuU. ci II. 73. Calcoccrdo arcticus, IH. et E. (squoiourcucui, foj.c ) OXa\i. Reise fig. Cenus 36.* Galecs, Cui'. Ocean. bor. 74.* Galeus canis, Bp. (s.i. s«ieai, l.) fn. it. fig. Slcditerr. 75.? Galeus nilssoni, Bp. (s.|u.ius s.icui, a,/<..) Bl. t. ii8. Occan. hor. SuBPAM. 17. MUSTELIINI. GcDus 57.* McsiELus, Cuw. 76.* MUStelUS CqUeStris, Bp. ( Mondai Iitìi.JI/. elU. fuaMhlui! Huilelusstclbtui, Ixvis, ripuoctaUtos. Aujo, ^ ^n. it. fig. SIcdiiCTT. 77.* Mustclus plebejus, Bp. (MmieiojToiEiru. jr. «//. «w/wm; M. tiiiiDuiii5. Bi^. Jan. ) Fn. it. fig. McditcrT . Ocean. SOBFAM. 20. SCYLLIINI. CCDUS 58.* PaiSIIUIlUS, Bp. (PHoooroi, Oh.) 78.* Pristiurus mclanostomus , Bp. ( squiai inedii . iiu». Gili-QS mcUstouius , /lo/n. — Sij. iDaatatas . JVi/jf. — Pristiaros irte* iiii.iii»». ) Fn. it. fig. Mcditcrr. Genus 59.* Sctiucm, Cut'. (oaLm, «./. ) 79? Scyllinm guancri, Cut;. (sia)ciiuiu>, ckii. aclNiì,,,. II. ai. I. j. coiif.ciuii.>p. pr. ) j^scan. Icon. tab. 38. Ocean. eur, bor. 80.* Scylliura stellare, Bp. (sc. citoiiii..w. «», ) Fn.il. fig. Xfediterr. 81.* Scyllium canicula, Cuv. (sqiuimciiuciiu,!.— s^.uitiiu, ti. 1. ••i. ) /?j). Frt. )(. fig. MedUtrr. — 20* — Ordo 11. UOLOCEPUALA. FiuaiA 5. CIlIMiEIUD^. Sl-UFAM. 22. CIIIM.EIUNI. Ccnus 40.* Cura.EnA, L. 82.* Chimsera monstrosa, L. (cii. iiiediicn-.inc. . «;„«.- dì|.i... cliits imsuj? Ilo/in /Ja-ii. — Cbiinxro crisutn? /-"aier , mns.)^n.li.^(/. Mediterr. Ocean. Sv/jcijssis III. EPIBRANCIIII. Sectio ni. GAKOIDEI Ordo IV. STURIONES. Familiì 6. ACIPENSERID^. Stur.^M. 25. ACIPENSERINI. Gcnus 41. laoNisccs, FHz. 85. LionisCUS glaber, Bp. (inuceus ?laber. j1/ar.,s/i.— Actlaber. Jltclfl.-Sc. nuilivcntris, Lovelzt^, — Ac. miirsi§li. Brandi ri Ratzliiirg. Ac.iorriiui, Mij.) Jnti. Mus. /Ficn. I. tal), iiv. fig. 3. tab.iirm.fig. 5.6. Eur. or. Banub. Gcnus 42. .ìntaceus, iVarf. 84. .\ntaCeUS SChypa, JBp. (Aópensorsmrio.Mr.g.fi.r.CoW.-Ac. scbyp» , Guìdenn. — Ac. mcdius, lied.— Ac. tucka . AU'].~ Ac. guIdcQ- ■udi.i. B,.,iR.) jnn. FFUn. Mu$. i. tali. my. fig. i. jEur. or. Danuh. — 21* — 85. Aniaccus guldcnstadlii, /fy>. (ac. suidtn.i.dui,/i/-.— Am.- ctu^ itolljris, 6V111. — Aiit. iltUttat , ff'iUugftli. — limo r«/ Aducsub iteltalu^, •Vari. — Ani. Lungaroruin , 6'rafi. — Ac. kosicra , Fitt — Ac. • lurio , Pati, — Ac. pygilixus , Hetttng, — Ac. roitl-JtUi tt Ac. aculca iiu,F,.e/.. ) Ann. ff-'iea. Mus. 1. tab. xivii. fig. q. jU. nigrum . Caspie, eorum ftum liur.or. JDanub. Cenus '15. Uelops, Filz. 8G. Ilelops stellatus , Jtp. { ac. hci.,i.. , p«h. .- ac. «teii.iui, />««. Iluso ti. Aiilaccui roilratus , .ìlari. — Ac. sturio, MeiJing. — Ac. liun- i;arorain , Craij. — Ac. rostrata! , l/erk. — ■ Ac doneiisii , Loveuk. var- AC. raaliarcli , Br. ti lì. mouslp.) Fi(z. et II. Motl. Acìpetl- ler. tab. un. fig. 6. M. nigrum . Caspie. Arai, eorum flum. Eur. or. Gcnus Ili. Sterletus, .fla^u.(Adpeiiicp. t;i:. ) 87. Stcrlotus ruthcnus, Bp. (ac. ruiixiiui, /.. m. «4. 89.— stu- Fio buD.arorum, Gran. — Ac slurio, .yc/iranX.— .Kc.pygmxas.Pa//. — Ac. kamensii, Loitf.k. ) FHz. Mon. Acip- tab. xsvi. fig. 5. 88. sterletus gmclini , Bp. (Kosicta. <,»■.— ac. smciini. r,i: — .»c. ■tcIUlus p, r.m.— Ac.dublus, //cci. ) FitZ. Motì. tab. II»'. fig. 2. -V. nigrum , Caspie. Flum. Eur. or. .U. nigr. Casp. Azojj. GCIIUS 45*. AcirEXSER, L. (Stuno.fn;.) 89.* .Vcipenser stiirio,£. ( ac. liciiien.ieini, bi. moiutr. )Fn.it.fig. IH). ? Acipenser laliroslris, Parnell, ("■ xr. n. soc etiinb. n.. lab. .). — Id. Fisb. of the Forth in Weni. Mcin. vii. p. 4««-^ SuBCLjssis IV POMATOBRANGHII. Sectio IV. rUYSOSTOMI. Ordo vi. CYPRJNI. Familu 15. SALMONIDjE. ScDFAM. 43. SALMONINI. Genus 47.* Salmo, L. a. Salmones. Migralores. 94. Salmo salar, L. ( S. s>lmulus, ìr,ll. lon-, jon. — S. hammus . Cu». mi) luiumn.) Bl. t. 30. et g8. Dias senior autumn. 95. Salmo erioS , L. (S. clnerens rtl f riscus. IfiUu;!,!,. — S. c»rabri- cas. Dono,. -S.\,a<:\,c t Jngl. —S.ocUÌ Kilii.) Br. Fish. t. 9I. 90. Salmo Imita, i. (tcui» s»iiiioo>u , »^'iH«544 — s. >ibus . fvcm. S. scbiefrermnlleri T Bl. lai. to3. — S. «rgcotcus? Alii.^ Bl, t. 31. 97? Salmo truttula, A'USS. (i. ,. 100. M„d,„fr 1. 45. ) Ag. Poiss. d'eau doace tab. in. un. et un. a. 101 ? Salmo punctalus, Cuv. (s. aipious.A/. mcL.) SI. 1. 101. 102.* Salmo farlo, L. ( '^t- ">&■ 33. 13.— S. mariuoratus a puDclatus, -rf/'f. — S. levcoeniis, Jan-, var. / — S. cxciTer, Parnell^ìn Mtm. Iftm. Sic.ui.io. ttr.'—s.mtu, Coite.) Jard. III. tab. 5-i2. e. Salvelini , j\ihs. 103. Salmo vontricosus , A'ilsSé 104. Salmo farbonarius, Strò'm. Jscan. le. tab. 33. 105. Salmo alpinUS, £.(S. >irreUnu>.2l/. ni. 99. .VeiJme. lab. >>. S. trjltinnu .Pali.) AsCaii. Jc. tob. l8. lOG. Salmo pallidus, IViUs. (s. («cdt»»-! di.) tab. 102. 107. Salmo salvelinus, £.(s. »iui>rìiiui, l. — s.aipinn»? Jhiding. lab. 19.) Donov. Br. Fish. tab. 1 12. 108.* Salmo umbla, L. Bl. lab. 101. 104. 109. Salmo rulilus, iVi/s»-. Lac. It. s. et Hehtt. Lac.Scotiii|>ril. Jemjnu . «ilii. ) PoiSt. d'COU Bil.Ct LOC. Eur. mtd. douce t. xril. et orientai. •24* — CcnilS 'lO. CoBECOXrS, CuV. (TriptcromWJ. latip. dtl.) Ili Corcgonus oxyrhyiifluis, Cut', (s. i...rMoi.B/ -s. th». .iiallii. I.lu..fl/ S. ojyihjiicliu». '■■) Bl. tOÌl . ^5. 26. 1 1'^. Corcgonus marcTnula, CuV. (Salmo «..nrnul.. B/. ctO. «8. /f 3. — S. «Ibui» . Jicmi.) /fOH. /. 2(). 115. Corcgonus medius, Sp. (e. maiTtin mciiii . ««Mm. ) 1 1 1. Corcgonus marirna, Cuv. (s«imom»i,Tn« .ni.) tab. 27. 1 15. Corcgonus lavarctus, Cuv. (soimo «niuu.niii. b:.) t. io5. 1 16. Corcgonus fera, Jurine, {•"• e. tir.i.' ^v-G^yii»"' ■''"'" ■ „■, N,iinii>) in Mtm. Soc. Phys. Genev. ni. i.iab. 7. 1 17. Corcgonus hycmalis, Jurine , id. ibid. tab. 8. 1 IS. Corcgonus pala>a, Cuc. 11'.). Corcgonus sikus, Cuv. (s«iiiioi«v»rcius. -<.t«ii.) /c.t.3o. 120. Corcgonus poUan, Tlwmps. Yarr.Suppl Br.F.fig. 121. Corcgonus willughbyi, l'arr.(c.m«riiiui«,/iirc/.)S.<.6. 122. Corcgonus lacepctlci,/'rtrft.(c.ciopeoidc»?/.oc.-Pow«ii,}'orr.) Suppl. Ut. F. fio. 125. Corcgonus microcephalus, Parnell. 121. Corcgonus winiba, A'ilss. ( ssimo wimb> , /,. ) 12."). Corcgonus albula , Nilss. ( ?««' e. miì\i . Usimgu, , i.«<:. I{clvoIi;f , Harlmaniìi? ì 120. Corcgonus clupcoi(lcs,/>'iiss. (onPoW, z<.o;r. Bo8. /if. i.-S. cperlano-m«rhnis. fl;. (. 18./. I var?)Z>OnOr. BV. Fish. tab. 48. Orcan. eur. »-. 120? Osmerus? hebridicus, l'arr. (con/. ci.m Arftmm. «rcUo y,iu.,,.,r,.)Su]ìpLBr.Fish.II.p.i3Z.fig. Ocean.s. Britann. — 25* — SiBPAM. 4',. ARGENTlNINt. GcnilSr)!.* ArGRNTINA, i. (M«!Ioiu»?C«» Goniuioml, Com. ^ ino. Argenlina ardirà, ÌVilsx. (saimo «tdicui. A«ir. —cioik. vìi. loia. Muti. — .Salino viUoJUf. Z»o/. fìùtt. — Osinerus arclicu». Aitit. Protif. — H*llotu9 KrociiUndicut .' Ciiv. .fu-.- Satino f;rocnlaiit]icua ? Bl. Oc. U^'CLllUetìl, ScUtid , lab. M,./.i.-Dui„w,. I. ,»s.,.>i.) o\(if. M.jicifc i„.) 133. Esox lucius, L. (Luciuitor.i. /i»yin. ) lil. lab. 32. Jq. duk. totiusSur, .SicfAM. .17. UMBLINI. Genus 5'l. ImBLA, Zf^. (Cmbra. fiK. — Cyprinodou/). Urip."^ 13'l. rml)la iviamcri, Fi'/;. (c.vprinoJoD umUr. c«. ) JJ«r. or. .Austria. Familia 18. P^CILIID^. suBFAM. 48. p.i:ciLnNi. Genus 55.* LeBIAS, ChV. (Aph.nius..Y«n;»-\lp;im>rii' «.no.) 135.* Lpbias calaritana, Cuv. (Picnia ci. riunì , />»»»«..— l. nicropuncUU , ff'agn. — Aplianius risciilus. NanJ. mJt. Aptt. ninu». Aarrf. fKO). — Stolrpliorus ri«iio . Riti, Iclilk. — Alberini miriuorau ■ Km. Ithih. — Alplimtril IUJrmor*tul ri Alp. risM , Ht$i9 . II. noi. in>i .. fxiu.— i*bi.)ii.T>.c.i., fcin. ) Fn. nap. t. 17-^9. i 02. .Vfrf. Adriat. 4* — 26* — Famiiiv io. COBITID/E. SiBFAM. 5o. COBITINI. CeUUS 5G.* COBITIS , £. (Mi«surmi>. l..f.dil.) lòfi.* Cnbitis fossilis, L. Bl. tah. Ji.fij. i. £ur. med. 157.* Cobilis barbatula, L. ni. lab. 3i. fig. 3. Eur. med. 138.? Cubitis furslcnboigii, Filz. Mus. f/'ratislavien.tis.' Germania or. Ccnus 57.* AcANTitorsis, Jg. (bmì» . (■■■) 159.* -icanthopsis laonia, ^3. ( coiiiiinani» .i. — boh. r.ini. , '.■) SL tah. 3i. fig. 2. Jlh-, Ear. m. ti med. Famiua 20. CYPR1MD;E. SisrAU. 5:.CVPR1NINI. Genus 58.* Cypmnus, L. a. Cyprinus, Hechcl. 1 10. Cyprinus carpio, L. — Bl. lab. 4. \'i\ .* Cjprinus regina, Bji. Fn. il. fig. \!i2. CjprinushungaricuSj/Teck.^nn./i'^'fcn ;V. l.iiyf.i. H5. Cyprinus angulatus, /7ecfc. IIJI. Cjprinus tbcrmalis, I/eck. (.^iiii.//'ifn.//j).i57. Eur. or. GCDUS 60.* RuODECS, ^j. 153. Rhodcus amarus, ^j. (crprinojimirus.fl/. ) t. 8. /". 3. Eur. med. et or. Genus 61.* Bahecs, Cuv. 15i|. BarbuS QuviatiliS, CUC. (CjprinusU.rbusi.— B. microphlb>l- mu.? //fti. Diimatic. ) Bl. tab. 8. Europo media. 155.* Barbus cqucs, Bp. (D.rbu.c.iiiDua? fai. ) Fn, it. fig. Eur. m. et med. 156.* Barbus plebcjus , Bp. (B.irbu. major; Ff-o;.)/"». it. fig. Hai. .«. Jlehet. 157.* Barbus tjbeiinus , Bp. (b. canai,? y<,i. ) Fn. it. fg. Hai. med. et m. 158.* Barbus CaninUS , Bp. (an Son,;/,?_B. meridionali»? /!.<«. ) Fn- it- fig- rial. ». Gallia m. 159.* Barbus peloponensis , l'alene. Grada m. Gcnus 62. Auloptcs, neeh. 160. Aulopvge bugcii, Ileck. CoDUS 63.* Gobio, Cut". 161. Gobio fluviatilis, CUC. (Cyprìoul (obio.^. — Cobiooblaiiro- nria?»-.;. )Frl. it. fig. 162.* Gobio VenatUS, Bp. (e. iauicen>.D«rif. — Cypnnu bina- «naia?/-.//..,..) fn. «I. fig. 163. Gobio uranoscopus , Jg. (la.a .»i») — Fn. it. fig. Bosnia , Dalmatia. Eur. med. occ. Italia s. German. m. Buss. — 28* — Genus GÌ.* Tinca. Cui: Idi.* Tinca Vulgaris, CuV- (Cyprin.u Iloca. /, -T.cbrysili«.//i,-. T. ii.iic.. «/.. ) Fn. it. pg. Eur. univeri. .Si'BFAu. 52 LEUCISCINI. CcnUS Ci.* ClIONDROSTOU*, y/(J. a. CLondrostomiis, Jg. 165. Chonclrostoina nasiis, Jg (lyprmus nasus . /..)/?(. tab.3. I G6. Chondrostoiiia knorii , Ifeck. ( c>« a cjpr. us.u) . /'«w? ) 167. Cbondrostonia phoxinus, I/ecU. b. Chondrodiylus, IJeck. 1 68. Chondrosloma ryzola , ./y. Val ! ( <■>,. sfv» ? »«/. ) 169.* Chondrosloma soclla, Sp. (ch. n.sku». //^r* — cu. n.. .US. DtF.i.) Fn. it. fig. e. Chondrorhynchiis . J/ech. 170.* Chondrosloma genoi, Bp- (i..unscus sii.oì.B/>. —cu. j.. culmo, Dt FU. ) /'n. ('(. /ÌJ. Cnllia, Cerman. Bahiiatia. Bosnia. Italia s. occ. Hai. s. Hai. s. Coniis OC* l'iioxiMS , ../g. 171.* PhOXinUS lajviS, Jg. (C)|.,n.i.sl.lio»inliJ, l..-n.. lumancal, «»»»;/>. uopi, icmp.) Poiss. d'cau ilouce fig. £ur. tned. It. 172. Phoxinus niarsilii, //fcfc. Eur. or. Genus 67.* Pdoxisellcs, Ileck. 17."). Phoxincllus aloiiidolus,//ccfc.(L«uc:Ka.»irpidi.iiis, //«»,) Bosnia. 17i.* Pboxiiicllus ilalicus, Bp. Italia $. — 29' Ccnus 68.* Leixos, ì/eck. a. Lcucos. 175.* Leucos rubiliOjZJ/i.Ci'utiscmfubMio. np — s,i.nb.)F.U.fìg. 176. Lcucos rubi'Iliriis, Bp. (ic-uc. ruWii«, //,,:. mr «/..) 177. Lcucos bosak, //cc/r. 1 7S. Lcucos adspcrsus , Ileck. 1 70. Lcucos selysii, liech. (LeucUcus .f'jt.M) Fn. Belg. lab.ii. 180'.' Lcucos? rutiloides, Sehjs, Fn. Bdg. lab. -. 181.* Leucos fucini,/?;) (i.fii. ( t.rucisciis , /Mvsqmiiuitnsin».. nicu» B/,. ) Fll. il. fllj. 185.* Leucosrubella,/y/).(i>-ai:isco5. a.w sn-mi.. , b^.) FU. fin. 18!l.* Lcucos aula, //;>. (squiiiosauLi) Fn. it. fig. 185.* Leucos bcnlci, Hp. (l-euclicmliccilci. »/.. /fon. ./•«„. -L.,ir<-5 ciulpious, //«.'i. Bonaci. \ h. Ccnisopbius. ISlì.* Lcucos paiiperum, Bp. (i.i-uci<™s|.«ii|.iiuin.c.f,/) 187.* Lcucos scardinus, Bp. (i.eaci!cu..Mrciii.ii.,tì<.f,^) 188.* Lcucos pagcllus, Bp. (r.i.iicì«cuii)a;cllui,/)<-f./ s.|.rljiu. ) Fn. il. fig. 18!). Lcucos ccnisopbius, Bp. (noi-», c„ii. ) lilO. Lcucos prasinus, .0;). (uoci.cuipr.jiimi, j^-. ) J/^m. A'euch. I. tab. .\fi. f. 2. /lui. meJ. Datmatia. Ualmalia. Dalmaiia. Belgium. Bchjium. Lavila Fucini. lacus Trasimenìcuf. /lai. m. et med. /Ini. f. Lac. /(. s. /lai. .■!. /lai. s. /lai. .«. Sequaiia. //thctia. Cenus CD.* Gardoms, ///>. a. Pigiis. ini?* Gardoniis roscus , Bp. (Lemiscu. ro«u. . ) Fn. il. fig. PeJemont- I!t2.* Gardonus pìgus, Bp. (cyprinoi miii.n. jv«/.. -e. pijoi, (/..f. — L.iic.ido». .<^,. — Uor. pieni. Df FU.— L.rf ttU , y.l.) Ilul. .<. I!)5. Gaidoiiusrulilus,l?;i.(cypriaa.raiiia. /..)5/;./'./a6. 1 j. Far. !. tt incil. — 30* — l'.i'i. 195. 190. 197. I9S, 199. b. Gardonus. Cnrdonus decipiens, JBp. ( ttuciicui «iccipicnj, -/„•. ) Sur. med. Gardonus lividus, Sp ■ (uociscmiiTidai. //«i. ) Eur. or. Gardonus pausinpcii , Bp. (uuc»caip»usmjeii./;iTf.) jtustria. ' Gardonus piguluS, Bp. (Cyptinuj bipuncmua . ^//J. - Leu- ci>co« pijuLu , ;•./.«.) Lac. ffelveliai. e. Ccphalus. Gardonus frisii , Bp. (Lcaciscui frisiì fr«rjm. f». Pom. — cypriniis jri»i»tiM ? Af.iAnf ■ ) Jc. Pisc. Àustr. fig. Eur. or. Gardonus CCpbaluS, Bp. (Cyimnuscrpli.lui.i.— e. J""? Jur(„c.) Sk. Fn. tab. )3. Eur, s. et med. Gcnus 70.* Telestes,!?/). 200. Telcslcs rabcda, ^ji. ( uucìscls c.b.d. , «„.. ) 201.* Tclesles savignji, Bp. (i-- .«vijnvi.fv. — l. muticcnus. Di fu. ) f^. it. fig. 202.* TeleSleS mUlicclIuS, Bp. (Uoclscm maUceilus. «/,.— Squ». liosmalicri OS. //«!.) ^11. {(. fig, 205. Telestes aphya , Bp. (cyprious .phy. ? auh. -.« l. ) Gallia m. rial. s. Hai. m. et med. Germania. Genus 71.* Leuciscbs, Cuv. (sqo.uas/>. ««<. «« Bp.) a. Microlepis, 205. Leuciscus lurskji, ^p. (sq...iii.s lurskyi. //fct. ) Dalmatia, '2Ù'>. Leuciscus microlepis, Bp. ( sqoiiionnicpoiepis , «eet.) Bosnia. 200. Leuciscus tcnellus, i?p. (sqoaiiai teiieiiui.«n-i.) Bosnia. 207. Leuciscus ukliva, .Bp. (squiiias ukiv> .««*. ) Dalmatia. b. Leuciscus. 20.S. Leuciscus saltator, Bp, (vindoise.c««.) Eur. occ. 209. Leuciscus jaculum , /urine. Eur. med' — 31* — QIO. Icuriscus dolubratus, Schj/, Fn. Selg. lab. 5. A'ur. t. oecid. ■J 1 1 . Lcuciscus grislaf-ine , Up. (cjpriooi (ri.i.cmc > /,. ) £f,r. x. 212. Leuciscus argcnteus, j^g. (cjpriim. i«ociica»r i. ) £'ur. ». <•( i)if(/. 21."). Lcuciscus Todons , Jg.lUein. Neufch.ì. t. t. f.i.^. Eur. meil. 2ì'i. Leuciscus majalis, ^/i/. :Vi'm. iì'fi(/(/». ì.l.t.f.3. Eur.med. 21.5. Lcuciscus roslratus, y/g. Mem. IS'eufcU. i. jj. .'Ji. Eur. mcd. 21 C. Leuciscus lancastriensis, larr. Br. /"(s/i. /ij. Ànglia. Genus 72.* Squalics, Bp. 217. Squalius delinuatus, //crfc. jiutlria. 218. Squalius dobula, Bp. (cyphoiis duiiui» . l.) Calila. 219. Squalius souflia, /?;). (uiiciscMioufti. ./(kio.) Caltia m. 220.* Squalius Ijbpriiius,/^/). (lcucìkus «luiioi.) Fn.il. fiij. Hai. m. et med. 221?* Squalius pareli, /?/). //aJ. ore. 222.* Squalius cavcdanus,/iFj). (Lcuciscu>citcd.im..)/'n.t<./Ì3. //al. .s. 223.* Squalius albus, Bp (Lrucicui.iba.) Fu. il. fig. Lacun Tiasim. Cenus 75. Ibis , J/eck. '2'2't. IduS idbarUS, Bp. (Cji.r. idus «idbjruj. i.-C. microlcpido lus , £i.ir. ) Ekslrom, F. v. Marks. lab. iti. 225. Idus jeses, .Sp. (cvpniiu.ieif.,.y^j.) 226. Idus? orfus, Ileck. (cy|.rin.isoifu. ./..) Bl. lab. ()G. 227. Idus miniutus, Jlerk. 228. Idus ncgleclus, Ileck. (i.euci.<:u>octiocius.ifi>..) Cenus 7Ì.* Scakdi.mis, Bp. a. Ilogcrius, Bp. 229. Scardinius hegcri, Bp. (ne{ctiu. lypu», «;..) Fn.ii.fiij. b. Scardinius, Bp. 250. Scardinius? csruleus, J'arr.(L.«riKo.) Br.Fi»A./f}. 2.'>l . Scardinius dergle , Ileck. Eur. f. Eur. med. Eur. cenlr. Eur. or. Belgium. Valmatia. jinqlia. Ualmal. — 32* — 2.T2. Scardinius plalizza, //('<■/•'. Dalmal. ■2.')5.* Srarilinius scartlafa, Ilp. ( i.cucIjcoi «urdur.) F«. il. fig. Hai. Dalmalia 25).* Scardinius besperidiciis , ìterk. ( I.cuciIcll^ irnvcrac? /u/ — St. rryiliro|ilitli>liuus.) Fn, it. fnj. Jldl. .<. 255. Srardiniiis rubilio, Bp. (icucimi.ruiniio; ./,■.) (Mattia s. 250. Scardinius crylliroplillialnius, JJj). (C)i.riim»cryii,ropi.. ih.imu», *..— ^>ii..(c:>|.r. ibroi» . /'.i//r) Sii. Fiì. laìi. 1 5. Euv. s. fi med. Genus 75.* Abramis, Cui-. a. Abramis, I/eck. 237. Abramis brama, I/eeh. (cy|iiinnsbt»in« .wc. f.rcnus. i. ijiujc. r.roiius «.ir. F. 1. }i. (.3!) SU. F. lab. ^i. Eiir. s. et med. 258. Abramis microlppidoliis, //j. Eur. med. 259- Abramis micropteryx, y/;;. Eur.med. 2'l0. Abramis vimba. Chi-. (c>i.r. .Unbi , ;.. ) JJl. t. 4- ^w- '• f' <"'• 2'Jl. Abramis cloiigatus, ^j. TTiir. or. t?i. 2'r2. Abramis velula, Ilech. Jnn. //'icn. I. io. fig.G. Mstria. 2)5. .\bramis Icuckarli , //eck. .i/iin. AA'/pn. (ab.2o./!j.5. Danub. 2)51. Abramis bcikcli, Sehp , Fn. Jielg. lab. '. Belgium. 235. Abramis scUrcibersi,y/ff/>..-/itii.//'(cii. (. 20. fig4- JEur. or. 256. Abramismclanops, //cck.^im. /f'j'cn./Af.S.^j.S. Eur. or. 2)7. Abramis mela;nos, ^9 . ' Eur.med. 2)8? Abramis tencllus, I\'ordm. ( ^»««/Ab..m,si,.rv»u.!; ^'^tac.) JRossia ni. b. Blieca, Ilcck. 2)9. Abramis blieca, /?/). (l'ypiim.» biico, cm. - e. imi», cm. CyfT.biattkia.JrltJ.—C. baUcrus , .VnJiitg. — Cyfr . la»kir, P^H. i^uc. bii«».;'i./»nc.-B!icti bjoerkni. //«!.) 5/[an(/. /". (. 17. £'ur. «. f( mcd. 250. Abramis argyreus,^j,('?»"' Abramis b5kir.A'.,r.(»i.i« />««;) Eur. med. e. lìliocopsis, I/cek. 251. Abramis biiRgPiibiijTÌi,CMf.(cy|.r. buse-.»' ) (ab. qj. Gnm. Gali. Ànglia- 2.52. Abramis crylbroplerus, ^j. .Eur.med. — 33* — . ( a.,..u. .ìLo,c:i.. c. t^Fn.it.fiij. 258*? Albunius gracilis, //ce/;. ( Aib.rn,i.r,.«i,i..' //„:.) 259. Alburnus alburnoidcs, Sehjs , Fn. Belg. 200. Alburnus obtusus, Ueck. 201. Alburnus aculus, Jleck. 202. Alburnus scoranza, Ileck. 2G3. Alburnus bipunclatus, Heck. ( c>|.n„„, b;,,u„ci.,u., /.. Am">..I>Ì|,u„ci.i„. ./j.) JJj/,a(, y A3- 4. 2611. .alburnus mento,//cc/;.(A.piu.i,cckcii.f,,,._A.p.„„„,„.^,.) Mn. frien. lab. ir). /■. 3. 2G5.* Alburnus avola, Bp. 266.* .Alburnus strigio, Bp. Cenus 77.* Asnus, y/'j. 267. AspiuS rapaX, J,J. (Cy|,n„u. .5p,a., i.-Cvpr. „p«. P.«. Cvpr. li„i„„,, £„<„. ,„. ) ^/^ fgf^ ^_ Cenus 78. * Pelecus , ^g. 268. Pelecus cullralus, ^g. (cypr. cui>»,„..i._,.h,i. c>,i>„... t") ri/M. in Afcm. M. Petrop. ir. lab. i5. f. (J. Familia 21. CLUPEID.E. Si'iiKAM. 53. CLUPEINI. Cenus 7<).* Cldpea.Z. 260. Clupea harengus , L. Bl. inb. 9,9. f. i. 270. Clupea Icacbi, Yarr. (ci. „i„roccpb.i.f s^..) Br.F. fig. Eur. s. et or. Fur. or. Eur. med. Gali. Cerman. Italia ». Ben (ir. Gitllia s. Belg. Pannonia. Pannonia. Montenegro. Fur. s. Fur. med. Hai. s. /tal. s. Fur, med. et or. Fur. s. et or. Oeean. Orean. 5* 34* — •271 •27.' '27'4 ■270 •278 CllipiM Jlill'harilUS , Vili. ( ^'"J Clup»noJon pilclunlus , K:,i,. Mc.l.lirrjii?) Bl. tob. 4o6. OcCatl. Clupeaalba, Jacr. (i:i. imuIusi r...' -o iiii»n.i.iii o»»».^. fl' f.(.».o8.) Brit. Fìsh. fig. Ocean- Cliipca sprallus, L. Bl. lab. 39. fiij. ?.. Ovcnn. * Clupea sardina, Cui). ( ci.!icui..'/io/-ci. ./.«iiiu. «.««. y.,./C!. .ii,rn„oidci,fl../.sicii?)/)ii/ia«i./'cch.(a6. i6.^j.4. Muiil. Occan? * C.lupna papalina, /fji. ( V'"./ ci. i.riiiin.diii . s,i,«. >) Jdriatic. ' Chipoa phalcrica, TIiss. (.vrtt"ii"» m'''.vhi.ii»./i.«. 'e/»/. ) Mcdilerran. * Cliipea auro-villata, 5m). (ci.ciir.vsoia.-hi«. twt.. ) MeilH. Sicil. * Cliipea? arfivioclilora , Cocco. ( m-'^ì. ,.s.o,;.) MciVd. Sicil. Ccnus 80.* .Vlosa, Cuv. •279.* Aiosa coiimnini», Xarr. (ciui.cj ji.ui. «/. i.jo./;f.i.-»io>« pi-oiirif .ilei* . Cnv-Alos» YHlpftrts, /l/jj.^ /?H/m»l. /fl/j. t . /". I. 280. .Uosa ponlica, AVf/iK).(c'..iosa. i'aiì.)Fii.casp.t.3i.f.-2. '281.* .ilosa finla , Cut;. (cup« «los», £> n«.-. - .\. ficn, /.«rp. Ci.iiiKiijRn/.— Alo» minor? «IH. ) Penn. Bt. ZooU t. 'io. Geniis SI.* Enckaulis, Cuv. '282.* Engraulis encrasicholus, /?j). ( ciupw oi.ci.sìcIm.iui. l Ki,gr>uli>>ul;.MÌ.,r«,.) ^(. /aft. 3o. f. 2. •2.SÓ.* Kngraulis niellila, Cnw (y- d,.sm»rc!ii? r,..».) Daham. Pech. lab. 3. /■.•?. '28'!.* Kngraulis amara, Biss. Oc. Mcd. FI. adsceni. M. nii]iiini ncc Casp. .ì/cd.Oc.FLlac. adsc. .ì/edit. Ocean. Meditcrran. JUcditerran. .SuBUM. 5^. ALEPOCEPH.\LINI. Ccnus 82.* Alepocepualvs, Biss. 285.* AlepoccpLalus roslraliis, /.'/.<.<. //. i\ul. /ì;;. 25. Medilcrran. Gl-niiS .Sr>.* MltnusrOMV, JtìS^. (M.cr..»loiii> tu., «i-r «.««.) 28G.* Hacroslonia angtislidcns, Aj'«». ( Micrusiom» uifdncrt.- nca t Cuv. tcJ non Srr|ie iiiicroslODi.i , Hiito, /c/if/i. ") ^/cdUCÌ'l'dn- — 3.i* — Famiiia 22. CH.V^L101)0^Tll).li:. Sunr.vM. 55. CHAULIODONTINI. CCDUS 8').* ClUUI.lODlS, Cut: (Uiihc:l.. /!;'•) -87.* Chauliodus sclinotus, Sehn. (cii. .io.dìì.^cA/i. mt. «s. rb. tclineidcri, Hiii./I. i\al. /ig. 37, — Leplodes siculus . Siv. f'iiA, J!g. ii'iOG.)llp.Fn. it. fg. Jledilerran. Crnus 85. * Stomus , Cuv. 288. • Stomias barbatus, Jlisso, Up. Fn. il. fnj. lUediterran. 289.* Stomias nigcr, Rupp. (si. uiiicoior7ti>tci., ii:si jun i.nrcd. ) JUedilerran- 290.* Slomias boa, Itiss. (c«o»bo», «./<. w.(*.— siomij.n.ioi.i..) Ichih. pij. 34. mdilcrran. Famiiii 2.".. SCOPELID.E. SinFAM. 56. PAR.VLEPIDIXI. Ceiiiis SO.* Sldis, Jlaf. ( «r Cuv. ). 291.* Sudis ll3'alina, Haf. (P>r.lo,,i, l.yaliuus. Cceo.— ncalrpii .piiyrino,ci.s./i..io. Cui., jun.) Bp. Ftx . il. ptj. Sledìlefran. Gcntis S7.* P.vinLEPis, Cuv. 292." Paralcpìs coregonoidcs, Riss. (cort.oousouraiMii. .«.,. l'M.) Jlifl. I\'al. fig. i5. Qtiiii (Ciiui Sr^raorrom RUBOf . Coeeo{ tz Rupp. ) Sicilia:.' Mcdilerran. SuDFA.M. 5;. AKLOPODINI. Ceniis 88.* Saluis, Cuv. (l.uii.i. . Jmi. s,-. ) 295.* SniirUii iarCrla, y{l.V.<.(SrJini>»uru>./..-0>iiirrus>aiiru>, Am. fl«/ — Liurid< iiirditrn-aiirJ . S'o.~- Siurul in«ditcrr>nfut , Cfl.r ì Jil. lab. 3S4. fiij- I. .Vediltrran. — 36* — Gcnus 89.* Ailopi s, Ciiv. 2!l'l.* Aiilopus filamentosus , Ciir. ( s.imn hi,„„r„i,„u. • ai. Salmo lìros, Aa/.— Tini» iiiariiiuratiii . N>i/. finn. — lUinrruk fasci«lu». fl.ii« — siurus nitcuius. /!.«. //. «o;. ) Bp. fit. it. ni. 0/ f. .Vtilìtet'i'an. Conus 00.* CiiLonopiiTnALMi s , J}p. 2'X>.' Cblorophtbalmiis agassizì . Ji]>. Fn. il. fìg. Sfediterran. SiBVAM. SS. .SC0P£L1N1. Cenus 91 .* Lami'anvcti's , Sp. 29G.* Lanipanyctiis rrocodiliis, lip. ( s,-.,|..ius crr.conp;atiim, Up. ( sc.prius oio„f auis . r„„„. MjClopliu.D l.ii.i|>oii^lu,. Mi.,;./,. Cocco.) Ffl. A'Op. t. 35. 208.* Myctophum gcmellari, Cocco , Bp. Fn. il. fi(j. 200.* Myrtophuni iiictopoclaitipuin,Cocco,iir/;. /'ii it.fì'j. ."JOO.* Mjctophuni punctalum, Baf. Bp. Fn. il. jUj. ÓOI.* Myctopliuni raliiio.'iquìi, Cocco, Bp. Fn. il. [uj. Genus 03.* M.vihouicus, Cocco. 502.* Maurolicus ametbystino-punctatus, C. Bp. F. fig. 303.* Maurolicus altenuatus, Cocco , Bp. Fn. il. fitj. Gcniis O'I.* ScopELirs, Cut. ,"0'i.* Snopelus borcalis, NiUs. (s<. b..i.,bnidiii . ./,,i/.-.\r;ciiiiii. jpbyrxl» .Pcn/i.) Bt. ZOOÌ. loll. H). 30.'».* Scopelus bcnoiti, Cocco. (»e hu,„\u,<,\u:.n,n)fiitF.fiij. .300.* Scopelus risso, Cocco, Bp. Fn. il. fij. 307.* Scopelus cocco. Cocco, Bp. Fu. il. f'j. .Vedilerran. Mcdilcrran. Mediterran. Ultdilerran. Mcdilcrran. Mcdilcrran. Mcdilcrran. Occan. s. .Vedilerran. Mcdilcrran. Mcdilcrran. — 37* — Cemis 95.* Ichthyococcus , Bp. 308.* Ichlhyococcuspowcriae, i(p.(ii»n»"-i>n" c.)Fn.itfiij. lUedilerran. ÓO;».* Icbthyococcus ovalus,JI>/).(unno.i.<..iiu., <..)/■».»«. /ij. Meditcrran. Genus 9G.* Cunostomì, Raf. 510.* Gonosloma denudata, ^a/'. ( cnnroi^iccu. aomLurui. C«(C0. —UollOftlonius aoiltliuru* . Carro. ^ 2?l). .^rt. it . flj, ^fditCVTUti- Genus 97.* Odontostomiis , Cocco. .")! I.* Odonloslomiis liyalimis, Cocco, Bp, Fn. it. fig. jlMilerran. 512.* Odontoslomus balbo, lip. (scopciusb.ibo, /iim». ) .Veditenan. SiBrAM. SQ.STERNOrrYGINI. Genus 'JS.* Arc.vropelecis, Cocco. 515.* Argyropelecus kcmigyninus, Cocco, (sin r.oi.u» m.j,- tfrrAnet . Cecco. — Srprnuply» torcoi , l'^ntrainr- — St. iiuiulatus r/ mii> Obdo 7. S/Z.17Ì/. Famiha 20. SILl'RID.E. .SuBPAM. 6<.S1LUIUNI. Genus 99. Siuri.s, L. 51 H. Silurus glaiiis, i. W. lab. Sa. iDanut. X«c. fur. or. (I Succia m. e.ii CiLicim. cit.niAcisi (Sii. all.,i. B(. r.97. f.i.)lit„i.pr, Pamicaic' — 38* — Ori)0 8. Ol'IUSOMÀT.i. Famiiu-JS. Ml'n.'ESlD.*. ScnFAM. f.«. AXGUILLINI. r.i'nus 100.* CvNoi'ONTicus, Costa. 515.* Cvnoponlicus forox , Cofta, Fn. i\ap. tah. 2». Mediterran. ^;j(i/ LfPtOf.siTMr» i>xtMn>'- .Sfv. fiiA , /_;•. 4l. Sitili*? C.oiius 101.* Anccill.v, Cav- olii.* .Vnguilla VlllgaiiS. CuV. (Murxn. ailEoillo. i -Ail;iiilla acu- tìrostris. ìarr, .U- . Fiih. fig, M — An;. Trrniiux? Cia-.-Ang. loQg-licc, C.». — Staccliiono? /lo:io'i.) Bl. tah. ^3. 517.* Anguilla latirostris , 1 arr. ( Mu>»n« l'tifomìs. fl'.(.<. Api;, plat-bcc . CuV, .— Crif:-ZK\, ^iigt. — Fiumaro'» / /lomoH. ì 318. Anguilla mcdiorostris, Inrr. (ree//..,/?) ril'.l.* Anguilla septcmbrina , Bp. 520.* Anguilla cloacina, Bp. ( A";- i.ìmpirnt.u», cn-. -g m-Eei. ^n^/.— Cbiaricaro!* , Roman. J GcnUS 102.* CoXr.ER , CuV. (A.,guilla <■< (li.bii.iina 521.* Conger VUlgaris , CttV. (Murxm con^er. L. - Anfuilb cun- grr , Ha/. — Collier %erus , ri yur. niliiis, Uitt.~ lìchflus gruitgus, lìaf, Conjtrcommuiiis , Coj(o,ì Bl. tGb. l55. 522. Conger auratus , Costa ( Erbeiu9»iipaius,Bo/.-0|>bisom> scuu.ir.— i?».,/ opbisoiiiaubiui. ..5...') /"n. jVap. tub. UQ. Sleditcrran. 523.* Conger niger, Riss. ( ecu. ..« m.cro,.icrus> r<.]. ) itffJiJfrran . 32Ì.* Conger myrUS, Riss, ( Munni mvius. i. — AnfuHU mirus. «./. — Ech.ioi paociatu. . Ko/. ) C'osfo /"n. iVflp. tuì). 33. Mediterìun. 325.* Conger balcaricus. Belar. {Jm. .v^i. mi. «4 «o./. s. e. ciMini. n.ii— Ecb. ciucìari , «./.) Coslfl Fti. A'up. t. 3.). lUedittrran. 326.* Conger mystax , Lacèp. (p..i/Ecbcius iubuiosui./i»/Firj7w. c.oeboio.as. >i/(/ Opliifuiiis pirlos, y*^. Sicil.? Ocean. .ìtediterran. .ìlidilerran. Medilerran. Occan. SuBFAM. Cg. MURjEXIN'I. GcnUS IO'l.*NETrASTO«l, Ad/". ( MunuoiiUl), /.ot. ) 329.* >'cUas(onia mclanur.i , /taf. (Muracn. «,.. «m. m.icui.i.. fl.ij. /cii*./;. 59. -Mur«iioi.hiii.e», «,».) Cor. t. iG. f. I. .Vediterrart . Ccnus lO.J.* Ml'H.f.N.4, Z. (ii.v.i.noili(.rj», 5,J„. ) 330.* Muiicna uiiicolor. Velar. ( m. crijUnì, «,«. -m. mon.c» . lo,,,.) ,/nn. .Vìis. XIII. tiib. 25. f. i5. .331.* Mlir.TIia liclciia, A. (Mnrinu,.l,i. l,.l.-iii. toc-ClmooHior». raurxiia . Stlin. — M. Iii'lviiìi, ri var. fuso f< nigrJ . /t.Jj.— M- vfrit.gata ri (lunclal* , /[«/. — M. fnUi 'I M. gull»(a , ff./j. ) />^. tdh. 1 52. Familia 50. SY.nBnA>CIIID^. SiroFAM. 71. .SYMURANCIIINl, Ceniis lOCi.* Culopsis, Rafìn. 552.* Chlopsis bicolor. /fu/, fini. III. Sicil. tal). 2. fuj. 1. Medilerran. „ tn— * .- ni / f-**-"'!'-. i«f-— Apl«TÌcblli>*, /)iMi. \ GonUS IO/. Sl'IlACtBBA.NClUS, «t. ( ^ , ,^ „ . .. I 355.* Spbagcbranchus imbcrbis, Dclar. (,*«». ««1. un. ,««. l5. ^^. 8. Bìft. — Dillnpliit hiint(Ul*ll , l\af. IhJ. lak.'^./ig. t. — t.rf. tocephllus (pallsiittui , lìiii. /rA/A. nee II. Hai. — S^b. imbcrbii rt oru- Ulus, lini. //. Hai. — Spha;;rbri>Dclius roilratuf, Caeea, nec ltl.)(^(j$f(i Fn. Aap, tab, 32. fig, n. mditerran. 5ò'l.* Spbagebranchus caccus, Schn, (Murxn. «t*. i. — Ap. Ivricbihys cxcui , Dumer. Dtlar. in Ann. J/uj. mi, lab. >i, yfr.C. Cjr. cula bnnderiina, ft«/. ex Auct — Ualophis tarpi, Aa/. ImJ.i, •;./if.ì. r% nsl. — S))b. cxcus, &frpi. et bitiiaculat«, Ami. //. noi.~ AplrrtfbtbvB fcrpa ■ Cocco. — Spbasrbran^but ■|>*IUnraDt , Cv$i9, \ Ftì, iVflp. '"''• 32. Pq. I. Xcditirran. — 10* — Sectio V. PIIVSOCLYSTI. Ordo 9. GAni. Famiua 51. LEPTOCEPHALIDjE. SunPAM. -2. LEPTOCKriIALlNI. Genus 108.* HEiMiciiTnYS,7?a/'. 335* nelmichlhys piinctatiis, liaf. {■in- '•"'■ "•'>■ i- H- 3' Helmichthys
  • pbaDti>. Oi»».) Ffl- IVof- tob.Sl. Genus 109 * Oxystomcs, Itaf. 35C.* Oxystomiis hjalimis, Jiaf. (i-epwccpuius nithiurus? toc- to.- L.e «raentosus» /li«». ) App. Ind. tob . 2. fig. 3. MediUrran. Mediterran. Genus 1I0.*Leptocepiulus, Gronov. 337. Leptocephalus morrisii , Cm. ( jv*i. io*. ><>>■ fig. > opijid. pi-iiuciiiuin . coi.M ) PeMì. Bt. zool. lai. 2^. 338.* Leptocephalus pelluridus , Bp. ( upidopus peiiucidui , Bus. Ichllt. fig. ig. — Leptocrpbalus Spallanzani. Rtst.H. naf- nec hhtfi. tppl. selene? Bus. Ms. — Tterurus flexuosus, Ritf? — L. gussoni.Cocco. I.ept. cindhlissimus . Cita. ) Fll. Nup. tob. 20. (.filiti Oxìviivi VKMiiroiiMis, Rafineique, Sicilia; f Famiua 3>. AMMODYTID^. Sbbpam. 7.S. AMMODYTINI. Genus III.* Ammodytes , L. 339.* Ammodytes tobianus, L? Bl. lab. 75. fig. 7.. 310. Ammodytes lancea, Citi'. ( a. lob■.nu^. Dona,. Br. f.i.is.) Sw. Zool. HI. (ab. 63. fig. sup. .">!ll.* Ammodytes Sirulus, Sw. (a. »p;enleo«.>«.J<.-A. clcerellas. Btf.ctf. ni IX. f. 4.) Zool. HI. tab. 63. /!j. inf. Occan. Br. Mediterran. Ocean. Mediterran. Oc. s. Brit. Scandin. Mediterran. Sieil. — 41* — Fàmilu 55. OPniDIID^. SuiiTAM. 74. OPHIDIINI. Conus 1 12. EcDioDox , Thompi. 3^2. EchioJon drummondi, Thomps. (xr. zogi.soc.n. 1. 58.) Yarr. Br. F. pq. Oc. Jlybernix. Olili/ TkicsiLiti&vcBiis, Ctee9 , nov. geo. in Itturti f Cenus 113.* FiEnASFEB, Cito. (Non^picms. r./i. ) 3'l3.* Ficrasfcrdenlatus, Cuw.(F.iinciiiitqi»j»..)/'i»fcY. i3o.6. Mediterran. Ó'I').* Fierasfer imbcrbis, CuV. (OplndmmimbtrUe. t. -F. »co>. /Ili/ — G/mnoto* Ica*. Cm. Schn. ei Bruon.— Cjnpus aciuF Rn/.— Oph. ponclataiD. /la/.— ITotoJitcrtis foiitinfaii , /ti/io. — Fierasfer foiiunetii . (.wi.. fu. jvo^. Mi. IO 4;. ) Sui. Fish. fig. -~. et i3o. a. JHediterran. Gcaus 114.* OrnisioM, L. 3'jl5.* Ophidium vassali,7Ji'M.(o. tiirj»octpUiiuiii;«o/.)/c/i. 12. 34C.* Ophidium barbatum, /,.(o piiy5oc«ph«iuiu'yi ) BJ. 154. 347.* Ophidium rochei , Muli. 518. Ophidium broussonneli, jVuII. JUedilerran. Ocean. Mediterran. Mediterran. Ocean. Fakiiia 31. M.ÌCRDRIDjB. SuBFAM. 75. MACRURIM. Cenus 1 15.* Mìcrohos, Bl. (o.jefphu s... i.« />-/ ) 5(9.* Macrurus caslorhynchus, Bp. (i.»p.jui.pro. ««lorbincbo "•>' ) Fn.il.fig. Mediterran. 6* — 42* — 350. Marrurus rupcstris, Bp. (coppbm. mpi-sirii. F»4f.-M«cru- tu. f.i.ticii. Jii«i/...) Bl. t. 177. Ocean. max. s. ad occ- 331. Macnirus norvcgicus, Bp. (Berei««.ii™»n.-corrpii»noidts rupcilris. CutH#r.— Corjpbxni rupcjtm, .1/u//.— Ltpìdo'cprus norvrgicus, Jfitn- — titKrnras stroamii, Rtin/i. Suini.) OcCail. &• M, P^OtV. GcnUS 1 IG.* LEMDOLEPHnS, RisS. p. (Oj)ctpli»s.«aA-LrpiUo>om«.*i..) 332. Lcpidolcprus Irachyrhjnchus, yjisj.(ox;Mpiu.scibcr. Rafia. i,ij. i,b., . /ig., .) /chth. fig. 21. Mediterran. Quinta fiMjus Fam. sp. »/M. atUnlicus . Lofv, ex Madera -~S«xla M. nustrtlis . Richard! . rx Australia. Famuu 55. GADIDjE. subfam. 76. lotini. GcnUS 1 17.* StRISSU, Ra(. (Pleridium ì Su,, ncc Snfaì,. ) 353.* Strinsia linea, Raf. ( Plcridloi» aler?5io.iiec Oli;opu!»ler. Dm. uhih.fs il.) fn. it. fig. Mediterran. Gcnus 118.* PnYcis, Jrleii. (ruysii , .u. ) 351.* Phycis blcnnoides , Schn. t% Brunn. (o.idusaibidus? e™. BleDnìDS gsdoidcs, Laeèp. — Pbfcis albidus? Raf, — Pbjcis macrone- inus , Raf. — Pb. bleniioides, /ti/f.— Ph. lODgipcuniK. .fw. Puh. fig, 7S.) Duham. Pcch. II. lab. ssr. f. 4- Mediterran. 3.55. Phycis furCalUS, SlV. (lllcniiiuspbycij?i.-Pbycisbloiiiiuidts, ^.'x ) Penn.Br. zool. t. 35. Ocean. 356.* Phycis tinca, Schn, pan. [Tin« marinn.Jiid..— Pbyeislepusl f?a/.— Bienoius muslea? ito/.— Batracboides gnaeliDi, Riii. Ichlh. lab. 0. « /. 1. — Pbycis gmeliai. Risi.-. Pbycis meditcrraneiia , Dtlar. Riii. Hytii tienila. sw. Fi,h. f.gi.) Sulu. Pisc. f. 23o- /Vedi (errali. — 43* — ConUS 1 IO.* MOTELLA, Cui'. (Odoi. /liii.) 5r)7. Motclla mustela, Nilfs. (c.ju. moiid. . l — mu.ki. yu's». ri», /fi//. — GiduB quln inuiioii . Srhii.-yioi. qiiinquccirraia, (Jit.'jYarr.Br.Fish.f. Occan. 558. Motclla cimbrica , A'ilss. (c«diu cìmbriu», l. Knustaf. -e». ciiri)'apijaciiiibncui,.;ri iDtdilerraDCuj, L.— Gtduii mustela , Riii.— Encbclfojioa mediterra. neus . JtA/i.— Gaidropsarus mustelaris. ilo/. Jnd.~ Bk-noias lupus, /la/. /^r.— Oaos mustelt et var. pallida , Bili.— Ooo» mscutata et var. lubrus, JTilja. — Motclla mustela , Bp, Inmd. Fa. il. — Hote'la Tolgirls . Cocco. Hotoiia maculata , Su,. ) Cosla Fii. Nop. tub. 38. fci's. MeditetTan. 361 .* Hotella fuSCa , SW, (Oadu» rmca» . /l.«.- BIcodìus labrus. Ho/. Cac. — Odos mustclas , Baf. — Phycia pancia tas . Buf. — rbycisagram- mui./io/, Pr. o«.-Orio»fujci. Bill.) Cob. Cijcl. Fish. {.-j^. MediUtran. 5G2? Motclla glauca, l'arr. (ciiiatjjiaaca.Coi.c/,.) Br. Fish. /tj. junior? Ocean. 363. Motella argcntcola, Farr. (oajus>r;enicoiui. Moi.ug.)i?r. Fish. fig. junior? Ocean. ^u>dusbroimc,c»i.Pjn>i. /)/■.«<>/. f. H. àlu/l. Ifilii, — Ga'IuaKci'a.O/d/f..— EacUvIyopusbrosme, Schn. Brosmiua scoticoa ,3»- — C ->/. Bri>*iuias lobb , Gadus lub , Eufhni. in *«««•!. .swcH. IT. 1, 8. Encbei. iub,.jcAn.)^scan. /c. <. 17. Ocean. eliain. poìar. GcnuS 121.* LOTA, Cuv. (Moira. JV,/i,. ) 365.* Lota argcntcola, lìp. Fn. it. /ìg. junior? Sfedìlerran. — 44* — 3GC.* Iota rlongata, JiiSS. (« »r. lusmccos. /t.n.- Ix>l> moUa. Roi. /cAM. Ctfj/».— Diycis nitrrophtlialmiikf K*/. — Gatlut «loncatns . ""») Cos(fl Fn. /Vnp. /ab. 33. ."G7. Lola inuhn, Clir. (Ciodui mol», t. — Knclirlyopu) moU». .rll. f/>'n.) /?/. (al), (iq. 3C8.* Loia lopidion, TJi'sS. (O.juslrpijion, n,..». — Ufidloorub». aceni rf riisoi . .Vif.— Loia jodoplrr»? Cocco. ì /c/l//l. J, U, f, /iQ, 560.* Lola VUlgaris, CuV, (OaJuslota . L. KiIh. -EncUclyopualola. .SM, ) Bl. lab. 70. ."0. Lola raptor, Bp. (ar. (/e 'canali. Cocco.^SlV. F. fìQ. tS. 574.* Merlucius inacrophlhalnius,£p. (l'iiyci. ]iii).opi,iL.imoif 1^0/. — Merlucius eaculeiilua rar. incuo stimata , Cacto. — Mcrluciui r u- bcicens. dui. ) Fn. A'op. lai). S'J . Cenus 123.* Vkaleptds, Costa. 575.* Uralpplus maraldi, Costa, (cduimaraidi «....-Meriocioa ■iiaraldi et i-oe. ruBcus, Uni. — Meclucius attonuatus, Tocca.— Merluciua •raleplus.ro.M.) fn. JYap. fij. Gcnus I2'l.* Mora, Biss. {Q""' Trisopiema. Oetan. ifediterran. Mediterran. Medittrran. n.,f„ ) 370.* Mora mediterranea, Biss. (oajua moro, «..<.- Lepijion iiiuro,i«.^ Bp. Fn. it. fig. iìfediterran. — 45* — OonUS 125.* P0LLÀCIIIi;9, fl'UsS. (M.rUntoi.r.,,;,.) 577. Pnllarhiiis r.irbonnriiis, Bp. (GiauipoJi.cbm». t. — iurr- I>n;ill |ioi:>cbiiil. Cu>. ^ Bl. tal). 6(i. OfCfln. t. 37S. PollacbiuS typUS, Bp. (Gaclmpulbchliif , I..-lIerlll>;uIp<>t■ l•cWo^,^ll.. ) Bl. /ah. 68. Orean. s. 379- PollarhiuS Virens, Bp. (Cidalrirtn.. t.-Mci-l.njoiyircm, '■" ) Jsean. le. tab. 7.3. Oc. s. etiam palar. 380.* PolIachiuS pOUtaSSOll, Bp. (e. mfrl.n;oi.n....-Mrrl. po». Uiiou. /tiii.— )Jerl.»IbuiT rarr. — G. c»rbon»riu»? rojtffl.^oi*. I*^. fin. MfditCTYQIX. Octdfi ? Oenus 12G.* Merlancds, !\'Hss. (Mtnmtui.i Motrhu. /..r.r. ) 381. Mcrlangus vulgaris, Cu». ( ciJuimiriansus, i. .v./...) Bl. t. G5. Offan. 382.* Mcrlangus vcrnalis, Iliss. (Mcri.o.us coinmuuii?c„,f.i. MerUn^uj pertasus T rocco. ) McdilcrfUn, 383. Herlangus xglefinus, £p. (cduinicBoos, t. av» — Mor. rb.« icicfiDut . Tu, ) /^(. ((jt. tì2. Otcan s. GenUS 127*. GaDVS, L. (Morrbo.. Ci.». ) oS'i. Cadus niorrhua,£. (Morri.uicjbcii.u.cut.-M.vois.rii. ./•«(. G«du« puactitdi? Furfon. -Morrliua punctlU ? J'orr. ) Bl. t. 64' Ocfaiì. 385. Cadus callarias, L. (Mortimi cn.ti.i.c.v.) Bl. t. G3. C/cran. «. 386. GaduS luSCUS, X. (Aielltutuscai. »'i/(.-». Iuuu.ru.. — Cidm ixrb.iujfi. QoiciB/.«4.66i) ,Sc/in. /?/ . /ab. 2. Oifan.f. 08/ . GaduS minUtUS, £. (O. opc:.nus. ./«e; — M. opcUnoi « »r. uaicolorcf ■ rivelila tua A>it.— G. b^eunoidra? .Sk/.-G. fiireatua? 5.*.. Fui. /. 71— M. barbala C.cc.-M. ivcodes-rof e. ) BJ./.(J-. /!j. I. ìfriiil. OlCOtt. — 46* SiwAM. 78. RANICEPINI. Gcnus 128. Ramcefs, Cuti. 388. AanicepS fuSCUS, Bp. (B^rbul minor. «07. -CAduiranicrps. Brunn. — Blrnoiiii fufcus . Sifoem. — Gatlus raninu». !Hnl/. Zoot. Dan, I. 4S. — Dlonniusraninus. Cm,— Gadus trirurcalua , Penn. lai. 3a — Ba- tnctioìdca bleoDioida». Laeip. — Balrachoides trirurcatus, Penn. Br. Zóot.ltl. m6. 38.— Phycis raaina. Sein. — Ph. fusca , Schn. — Bleniiìu» rjjri , 3chn. — Raoiceps nìger, Ifihi. ~- Raniccps trifurcatus , ì'arr. R. infoiciiuj(iit.')y/«}.) affanti. Fisk. tali. ai. Ocean. s. F.VMILIA 3G. BATRACHIDjE. SoarAM. 79. BATRACHINI. Genus 129. Batracdcs, Schn. .■Ì89. Batrachus borcalis, IS'ilss. Kroyer, Danni. Fiske fin- ">p. 472- Occan. bor. ad ora Scania:, rar. FAMaiA 37. BIBROIN'IIDI. SnjFAJi. 80. BIBRONIINI. Gcnus 130.* BiDRONiA , Cocco. 500.* Bibronia ligulata, Cocc. 3Iaur.Ciorn. xxy.t.7..f.ì. Iffedilerran. Sieil. Genus 131.* Peloria, Cocco. 5'.ll.* Pc\onaìicckeVì,Cocco,Maurol.Ciorn.xxY.t.2.f.3. JVcditcrran. Sicil. 592.* Pcloria ruppeli, Cocco.lUaurol.Ciorn. xir. t.i.f. 4. MediUrran. Sicil. — 47* — SuDP.Uii. 8i. COCCOLINI. Genus 132.* Coccolds, Bp. 393.* Coccolus anncctcns, Bp. ( fw. ««m-/. ). Ordo 10. HETEROSOMATA. Famiiu 38. PLEUROXECTID.E. SUBPAM. 8i. PLEURONBCTINI. Cenus 133. Uipfoclosscs, Cui'. 5931. IlippOgloSSUS gigaSj^lC. (Pliuron^lc! lii|.po;lossu8. t.-Hip. po^fossa» vulglrìs , ./ucf. ^ Bl. (flò. /il. 395. HippOgloSSUS pOntÌCUS,/}p. (Plouronccws liippOElossuj.Po// ) Ocean. HI. nigrum. Genus 131.* PLEnRONEciEs, Bp. ( i. pan. ) 396.* Pleuronectes boscii,Viùs.(uippacr. boitn. a.)Fn.U.fig. Mediterran. 397.* Pleuronec(cscilliarus,£'/>.(ri. nucroicpiaaiiu. s«i«?iucs/. Solea cilhira . /la/. — Hippoglosius cilliirus .fl*ij.ì fn. it. fili. JlfcdìtfVt'an. 598.* Pleuronectes ... Bjj. ((.'■!«/ soie» cyncsiom , n»/. fi fionj. •) Medilerran. 599.* Pleuronectes araoglossus, Bp. (n- leoonii, /iin.-Rhoiu. blu ouiiiu, n,«. -Sole. iruojiojsi.Bo/. ) .f'fi. it. fig. JUcditevran. 400. Pleuronectes casurus, Penn. (w. •ruo;ro>.ut, jv*».- /«-i/n/, Xarr. — Rhombusanioglossus.yan/. ^ Br. COoi. t. 53. OcCUn. 401 .* Pleuronectes grohmanni,/?/). (nou.u, upp. ? naf.)JFn f. ^WcdiUrran. 402. Pleuronectes mcgastoinus , Z>onov. (w- p«api'i.„,./ n. pi.t.sioiJri, f«i^. Cm. Stki, ' - OuiJri. i;l«ci«iil. IW/ ') Platessa lata, Cuv. Itegn. anim. ( ^u.,; n. pingui. . in. «ynojlossus. Fabrie. Grornlaodix ' ) Platessa flesus, Cui'. (i'ieuron«itinMus.i.) Bl. t. 44. Platessa pseudoQesiis, Co»s(he.(i' ■?•««? fai. )jjj.5o. Platessa passar, 2?j). (p-i^soic» pi«iejsn.«./si'')/'«. t(. Platessa pola, Cui'.(ricuroiioctcspol», Urrpì rarr—n. nlETO- BtDQsr Jfitti.—PL saxico'a, F<>i«>r. -Glyptocepli>Iu9 SJxicoU, Co((/cA ' ) Duham. Pi'ch. is. tab. i/. f. 3. 4- Platessa elongata, Yarr. Suppl. Br. Fish. fig. Ocean- Ocean. glac. Oc. CalUie rar. Ocean. Ocean. s. Jdrtal. (lum. adscend. Ocean. Ocean. Brit. rar. Genus 136. Cvi^oglossa, Bf. (■«cinocio)!»!.) 411. Cinoglossa microcephala , Bp. ( l'itoronsen., ryMojioua.. L. ITilii - Pi. Ii.ij.r«/i/i. Br. Zdcl. (. 4;. — PI. Kilt. ScAa.-rì. ini- crocephalai. /)o/i0i.an.— PUtcssamìcroc«phiila. Flem. Jenrni, Yarr. Br. F.Jig.— PÌ. raicroslomus * Fai. IV,tii PI. (luadritleos .Fai. ~ Micro- stoinas litidens . CotrjcA. — Cynogluii luicrottoma ? Bf>. in fili»r>i.\ Don. Br. Fish. tab. /ja. Ocean. t. Cenus 157. Lihasdi, Bf. 412. Limanda oceanica, Bf. ( piruronrctcìiiui oda, <..- piatta» iimaoda . c«v. ) Bl- lab. 46. Octan. 413. Limanda pontira , Bp. (pitotonccKiiimaoda. /•«//. ) M. nigrum. 41 'i. Limanda limandoides, Bp. (n- limindoidcs. bi. - pi. iìu. jttJtulj . MiJt. - Uip[>i>;l«si»iUea IimlndJ . Celitcfia "^ Bl. t. 1136. Octan. i — • 49* — SiiOFAM, 84. PSUTTINI. Gcnus 138.* ScornTnALMrs, Bp. >ù it.f. (z»ujopw«? e,,,,,/.,. ) fllS. SCOpLthalmUS LirtllS,/?^. ([•leuronoclc. hino» . JI/,;«. -PI. puncuiui, Ptnn. Br. Zool. I. 5t.— nhomkus biitui , ìarr. Br. F.f-, /.rrf— z.ajopi.pu. Lìmo,. Come*.. ) Zool. Dan. lab. io3. Ocean. '416? SCOphlhalmUS punctalus, Bp. (Pl.urooeclMponeuiai,/!/. Fl,m. /.n.-RhoinbQSpuncl.lui. Jorr. flr.f . /r-./a^,,,.)/?;. J. ifjg. Oceail. •'Jl7.* Scophthalmus uniniaciilalus , Bp. (Bi.oa,L„, uoim.cu- ..«.., H,„. - pi.„r. uoiociutu., Aw». ) Fn. il. fig. Medilerran. GenUS 139.*PSETT1, ^nx. SW. ("«rscllus.Cmm.-Rhombuj.C».. dm iac-^.) 418.* PsClla rhombus, Bp.( rieuponcclc» rhombm, L. ti. loj. 43. ri. p«s!cr( L.-ni.ombuslxvis, KonM.Bp. -PI. crisUluj , Lichunit. PI. areo>riu5. ^mr/n.- niioiiibus vulj «ris , Cu. .-Rh. birbitui. Bui. !>coptiiba]mus rboiubus, /tu/. Ind. ex aucl f— Dotbiis rumolo , Pa/.Car. tx n«tur.— Quid Se. àwtil alia Paturit fpieiti, Roodel? ila/. Sicilie ? PI. n.co.rii,pi.i„„.i„,,pi. ii„derm...nr«rA.)5p. Fn. it. fig. Wcditerran.Ocean. •Ilio.* PSCtta maxima, Sw. ( Pleotoncclc. mi.imus, i. B/. 1.4. 49. nhoiDbul maximus, Cur. i?^. — Sroplitbalmus liiaxiinus , Jla/. /ai/, ex AucL-Bolbuaimpcpiali../!./. C.r. e. n.lor.) /fj). Fll. it. OcCait. UlediUrraìl. 420. PSCKa VaXoWca., Bp. (l'l.i".Toll<;u.,r,iK,-Rhombu5mxtilitu., Kardm.^Demidojf , /'oy.J'oiss.tab. 28. fig. I.aget 3o, M. nigrum. Genus l'lO.*BoTnrs, 2?p. (iiccflo/.-piai<,pi.rj-,? .$„..) 421.* B0(hus podas, Bp. (pi. arsu>, n,„. l€l„l,.n,c Jm.-TI. poJai. owac— Rhombostc.n.ri./i.ii. //. «.(. ) Fn. it. fig. MedìttrTan. 422.* BothuS rhoraboidcS, Bp. (Rhambai maocus. fluì. -Sol» rbomboid... fl./,. ) Fn. it. fig. Mrdilerran. 7* 50* — F vali u .">!). SOLEIDJi. ScufAM. 8J. SOLEISI. Genus 141.* Solei, Cuv. 42,").* Solca Vlllgaris, Cuv. ( Pleuronwln «nlo. L. BI. 1.15. -Soki Icvis, JC/«iA. — S. bugio»** , fto/. -S. vulgaris */ rcr. rajiita, /tiji. ') Bp. Fn. it. fig. i'2i. Solca pegusa , ( ivipf^ Yarr. (<>.«,/ .soici foh.cim. oiBo. lon i4!.cin..i.a , Ha/. — P:. ocelUtus, .fcA'i BI. l. io. R,is, Cuw, —V\. rondektii, .^Aauf,~ Solea ocolltu , C/afu.— Monoaii. Medilerran. Oc e un. Ocean. Medilerran. Medilrrrun. rm iniriutus. PaenvU — M. lingti;»lulus. Jitrdinf. nec Autt. \ Fn, ti. flO, 429.* Microchirus linpula, Bp. (Solcai.ar.J s. Un-uU, Roud,l. Pleuionrctes lìngula, llaumcr, in Peni, Br. Zoot. t. 48. — Solea linianda ? Raf. — Rbonibus mangili , Rista. — Solca uiaiigili . R/i. — Solea Tartegala, Donar. Br. F.t. 117. — P. microcliipus, i)f/af. Ann. Mas.fig.—\'\. f.i. sciatus, Tfardo. — MonocliiruB lingula ■ Jtnyni, Br. vert. — Monocbirus Tariegatoi, Janline. Br, F. fig. — Mooocbirus linguato'a {Band. 3i)l) Cu». Sv. ««PI. lingaatiila , L.Srhn. ((>uij?) ) Fn. it, f\Q, Medilerran. Ocean. Medilerran. Oeean. Gonus Ilo.* JIoNociimcs, Baf. (C". p ) 450.* MOnOCbirUS hispiduS, Baf. (/•.«../« 0«»a..-Pleor(.neel. pegoaa , Rin. nre Lacip. — PI. tricbodactylus , Nardo, noe Anct Ho- Docbiras pi-^uai, Rtil — Solci nionocliiru», Bp ^ Fn, it. ftQ, McdilCrran. — 51* — SuBFAM. 8(1. PL.VGIUSINI. OllUS li'l.* l'i.VCtUSl, Bp. ( Pl«;u.ii , «-ji.«-Sym|ihuriiir « i/. - Dri.. .t\n.Bp.) Fn. il. fig. Mtditerran. i^uij SYiupburui nifreiccnt, flo/. SicilixF Ordo XI. l'ERCJE. Familia 40. CILETODONTID.iE. SuHFAM. 88.CUÌETODONTINI. Cenus I Ij.* Ca£Touo.^, L. 132?* ChictodoD capistratus, L. liiss. Faxilu 41. SLfiMU^. SoBTAM. 94. MjENINI. Genus I4G.* Su\kis, Cuk. Oc rafi'J. accid. Mti. Medilerran. Stadera /mula. /|33.* SinariS insidiato!', Cui'. (Cinlrscambos cìnus, ««/.— .Smin. To^tn , Bomtitk , ìtaiUit. fl."^ Bp. Fn. il. fig. 4331.* SmariS VUlgaris, CUU. (Si»ruism.rii, t./lii.-Si.Jruiirjen- leiu? B/ii™._sp. poijnyinus? (io/.Ca/-.i. ij./.i. "^ Bp Fn. il. fig. iledUetTan. 435.* Smaris alccdo, Ciir. (spirm aktjo. r.k. /?/,(/,. —sm. luiiciu? Kui. — Sin. orili lui ? /laux. — Sin. smaris.nias /(na vomerina, Cui'. I/isl. Poiis. lab. 164. 440.* Maina osbcckii, Cui'. (s|.irus ridimus? oii>ci. — sunnu oib«ck > Lacr Riti. — Sp. tricujjtidatus. Spinola. — Sinaris |>ori , Rìn. L«bru» ciaTolus . /la/. J 441.* Mxna jiisouluni , Cut). 442.* JUXna VUlgariS, CaV. (Sp»rus mirn» , /..-Iloloceniruj uixnu. la? Sc/in.—Sm.mxaa , Ritto,— Mxn* specios»! Cocco, m»s]jBl> t.2^0. FAJiau 45. SPAIUDjE. Sfediterran. Sleditcrran. Slcditcrran. Meàiterran. SUBFAM. 95. OBLADINI. Genus 148. Scathakus, Cut». 445. Scatliarus grajcus, Cut), et Val. JI.Poiss.t.iGi. bis. Mcditerran. orient. Genus 149.* Oblada, Cuv. 444.* Oblada mclanura , Cuv. (Sp>ru5mcliaurus,£.— Boopsmela. nitriti . Ritto — sparu!opiiih>imicnsi'Ro/.)/f. /Jqiss. (. 162. bìs. JHediterfan. Genus 150.* Box, Cuv. (sp.rus.i». p. ) 445.* Box salpa, Cuv. (Sparus salpa. L.BI. l. a65.-Boops salpa./!,/. ) Jlist. Poiss. tab. 162. lUediterran. 446.* Box boOpS, Sp. (Spams lioops . l Sp. minutus? /Io/. - DoopJ nìftrìi, Riii.-Box taiitrii. Cui,.') ifist. Potss, toò. i6i. MedUerfan. ^uj't/Boops passeroni , Rittol Sctfam. 96. CANTHARINI. Genus 151.* Cahthajips, Cut', (sp.ni!, j».. /,.) 447.* Cantharus vulgaris, Cuv. (sp«ruscaniharus.i.-Cjuiiiaru> "liti', Rut.) liisi. Poiis. tab. ifio. Mediterran. — 53* — ■'H8. Canlharus brama, Cuv. (sp. br.a,..B/.,.,69._cicM.bM. ma' s,/„i.) DuUiim. Pèch. iv. lab. 4. 419.* Cantliarus orbicularis, Cuv. Bp. Fn. it. fig. «150. Canlharus griscus, Cuv. (sp.ro. ii„.i„,.,i/„„Mjr.-sp.».. .ui. , Co,,,.. - p,.r„, i,„c.,„. , Fi,„.) jìtem.Soc.Ed. IL t.iS. 451 .* Cantharus fasciatus, Geni, SuBFAM. 97. DENTICINI. Genus 152.* De.\tb.x, Cuv. 452.*nentex vulgaris, Cuv. (si..ro.demc,£.fl/.«4. ,c8._cicu. tui.ebra? ic/;:i. ii Bruno. ) BeSCr.Eq. t.lS.f.'ì. 457.* Pagcllus brcviccps, Cliy. (Sparu. berd»? B,„. „„/•„,*,,. .\urjiU bilunufaU f I{iit.'\ 458.* Pagellus bogaravco, Cuv. (sp.ro. bog.r»„„,a„„„.i„. fluì. Mi». -P.ttu. .carne. Ci., «rjn. •) Rondel. Pise. 5u. 460.* Pagellus crylbrinus , Cui-, (sp.ro. erytbrinu.,i.ii/.,. ,„. P.tru,er,ll,ri„„.. «,„„.) //. p^ig,, fab. | 5o . 4GI.* Pagellus cenlrodontus, Cuv. (sp. „...ìiì,..i. , /,„„, ,„ Bn.n„. -Sp. p.sro.. fl/. ,. .G;./V,..-Sp. .or.u. OM...-Sp. mop.r ««/.-Sp.Mnirodomuj, o,;«,.) Oonov. Br. Fish. tab. 89. Ocean. lUediterran. Ocean. lUediterran. lUediterran. Ocean. Mcditerran. lUediterran. lUediterran. lUediterran. lUediterran. lUediterran. lUediterr. Ocean, Mediterran. Ocean. .Veda. Oc. etiam bor. 51 i* Ccnus 151.* Paceus, Cuv. iG'2?' Piigriis liiirla, Ciir. ( iiir.i.hari.fKi...-()iii<(sp. iiuna.L') lUtdUtrran. Hv).* l';igrus orphus, Cui', (sinmiorphu». i («.n. »« -/oci. - au riti ori.hui. ii«i. //. »oi. ) Ilist. Poiss. tab. 1/19. Jlfediterran. ÌHi* Pagrus vulgaris. Cui'. (s|i.t»> p.truj. ^n. i.. «„■»». „cc »/.-Sp. .rsnii.ui . it/i/.. ) I/ist. Poiss. tal). lS^H. lUediterran. Occan. Ccnus 155.* SpARUS, Sp. (Cl.rysoi.hry. ,ru..) 4R5.* SparUS aurata, L. (Aunlaiciniluniti, IHn. -Sparus auraloi- Jol R«/.— Chrjfuptrjsiur.u.Cii». II. Polsi. ub.tM.^Bl.t. 266. '16G.* Spnrus crassirostris, Bp. ( airj-ophrjj cpusirosiris . cuv. Quid Q.ÌIT. \n\KToion. Cuv. Règn. anim*^ Jlìst. PoisS. t, Ì^G. llfediterran. Occan. lUediterran. Genus 156.* Cbarax , Cut'. Ì67.* Cbarax puntazze, Cut. {iiìii.poui.m. 144-sp. pum.-io. Cm. — Sp'iculiroslris./)«/ar.— Sp. Auuiarìs, lììii, /c/ir/t— CU. acuti rostris. Ru>.ii,ii.nai.-a<. itKixus.Su.) ì\'ordm. Fn.Pont.t.^.f.u. Medit. ti. ntgr. 468. 469.* 470.' 471. Genus 157.* Sarccs, Cuv. Sargus rondeleli, Cuv. (//.pom<.i.i4i.— sp.variesuus.Boa. nai. — Sp. sargus, Hill. — Sargu» raucus, Geo/fr. ^ DeSCr, £q, tah. 1». fifj. I. lUediterran. Sargus Salviani, Cuv. {ll.Pom. M4J.-Sp. sargus, i.aiunn. Bl. afij. — Sp. varalulu3, So/. — Sparus puiiUiio, Riii. — Sparo» ^ib. boaua. fmon. — s.rcos volgari!. Gnffr.') Eg. (ab. i8. fig. 1. Mediterron, Sargus annularis, Cuv. (/'. poìh. i. ,\,. Kordm. Fn.Pom. f.a./. I.— Sp.aon. I.O/.f.a^r,— Sp. atuari», Bruiin. — Sp. sparulus? tiof. Diplodus annularis ?na/ — Sp. hifTara, ilis/. /rA//i.— Aurata annuUrts, H.,,. II. rat.) Delar. Jnn. IVus. xiii. tab. uir. f. i3, lUediterran. Sargus vetula, Cuv. (scrusr /low?/. ir,iiugi,i,.) lUediterran. — 55^ Familia 3G. SCIAMO J3. Slufam. 09. SCI.ENINl. Gcnus 158.* Sci.gna , L. •'|72.* SciaCna umbra, £. (Uinbr» Roniltleli, Wi//.— Perca Taiilco> /lui. ;t/i(/i.-s.i,..!n> «quii., «iw. //.noi. ) /Jp. Fn. H. fij. ilcdìlcrran. 'l73? SciiBiia aquila, Cuv. et Fai IT. PoUs. tal. 100. Ocean. Genus 159.* Ujibrina , Cui-. ili.' Vmbriua cirrosa , Riss. [sàxut cirros». i. bi. i. 300 — Joimiut iirr. Sehn.- l'cici umbra , n.ii. Uluh.— U. vulsarU.Cur. ATon/m. Fa. MedUttran. OCCOII. l'ilei. m4. a. /. a. ) /"n. it. fi(j. Si. nigr. Gcnus ICO.* CoRvis.i, Cuv. 473.* Corvina nigra , Cuv. (sciina lùin , i. bi. i. .9;. Korjm. f„. l'ani. ut>. > ■ /ìg. I- — Juliiiiu) tii;er , 5rA/i. — Sc;ia.-ni uiubra . Hiii. 1 *p. Fn. it. fig. Mediterran. IH. nigr. Faulu 47. PERCIDiB. SuBFAa. 100. PERCINI. GcDUs 161.* Pekca, Z. .'|7(>.* Perca fluvialilis, Z.(l'>i" in>jor.i'c% s>n<\rt , Ur^Apogon ruber, «!••'■ ) Fn. il. fig. Medilerran. Genus 169.* Antous, Bl. ( Ajiopon . no/. ) 190.* AnlkiaS SaCCr, DI. ((«S. 3i5.— Ubrm.othias, t— Luljmu» antbids. Lac. — Scrraaus aniUias, C'uf. — Ajlopon aiitbiaa , Rofin,^ Fn. it. fi&.— Bo- diana» peloritanuf, Cocco.—- Quid Lcpimpbis ruber, lìaf. Ind.t.io. f.i'f\ Fn. it. fig. Genus 170.* Seiulancs, Cuv. 492.* SerranUS scriba, C««.(Pcrea scriba, j; — P.mariaa,Bniii,._Ho- locentrus scriba, 5(Afi. — nul, tnarious, Sclin. Drtar — Hol. inaroccanDS, Sthn. — Hol. arguì. Spinola. — Laljanns capra? Rajia. — Laljinus scrìp- tura , Ritto, tr/itli. — Scrranus argus? Ititio. ì ffist, PoìSS, tub* lS. 493.* ScrranUS Cabrilla, Cav. (Perca cabrilla,£.—LabraBcbaau, Gm. — Uoloceolrua ebani , Laeip. — Hot. viresccDS , Bt. l, a33.— Gram* miates cabrilla t5e/in. — Loijaaus serranos . ilo/.— Holoc. serraniu.il/if. II. flavus. A/ifo. — Serranus cliauuiis, CoticA, ^ /f, PoisS. t. 2Q. 494.* Scrranus hepatus, Cuv- (ubrusbepatiu, l, - l. aUriaUca» , Amnn. — . Uoloceatrus ilriatas? St. — Luljanui adriatìcut . £ac. — Ho. locentrustrlacanlbus, ^ocè/). — Ool. siagonotus , Z>e/ar,^Bol. bepalnl. A//fo.— Ilol. adrialicui . /I^«rc/v^ Ffi. ti. fig* Mediterran. Medilerran. Medilerran. Medilerr. Ocean. Mediterran. 8* — 58* — Goniis. 171" PLEcrnoposfA, Cuv. 595.* Picciropoma fascialum, Costa, (iiuioccniru. u.ci.m. ? Utif.Rùi.iiiuk s»cr«nu. r»ciaiii> t Kiii.ii.nti.) Fn.Nop- t.d. Jl/editcìran. rar. Genus 172.* Cerna, JBji. (Ciomìicpics, jv. ,.. ) line* Cerna nebulosa, Cocco. ( Strranus tinca. C< ^t". — Perca robusta, CoucJt. cn,i»iki.t«ni5«i..Sif.) Cai). Ilisl. Poiss. tab. 33. JUediterran. Ocean. Gcniis 175.* PoLVPRiON, Cuo. il98.' Polyprion cernium, F'al. (coiiusmassiiicnsis.»c™. _ Am- |thfprìon ainericiniis , Stfin. — Scorpxna inassìlicnsis . Lac — Spartii ad- (lottuit Rafift. — lluloccnlrus {tulo. Rino. —Sciranus coiicliii , l'ari. — l'o- l^prion aiiicricanum , .éli^. — Scorpxna nov. sp. Ciovaur, in .4/1. Sac. II. Poiyprionm.Miiicn.c. Coirà.) JTn. Nuf. tab. I. Medilefran. Ocean. Snir.ui. 101. HOLOCENTRINI. Genus I7S.* TuAcnicniiiYs, 5/iaii'. (iiopiosicn.us. c..^. ) 499.* Trachirhlhvs mcditerraneus, Bp. ( Hopiosieiinn m.iii. Irrraiicus, Cuti. //iti. Pa1j1.ra6.97. bit. — Tr. auslralis, Cuirn, net S/iaiu?J Fn. Nap. tah. io. bis. Hfeditcrran. rar. Quti/Biiiz iaHlipantx occlU. littora captua? Familu 48. TRACIUMU^. SiBFAM. io3. UKANOSCOPINI. Genus 175.* Uranoscopus, L. 500.* l'ranOSCOpUS SCaber, L. (Tri;lalracliiiiulI.Sc/ln.-TrÌ5la iri. (loidn? Ortnl. — Draooicapnicocius, Da/.) £1, tab. l53. lì/tditcrruil. — 59* — SuuPAH. 104. TRÀCIIINIMI. Cenus I7G.* Tbacdinds,£. (coryiiion. n«/ 001.* TrachinUS draCO,Zi. (tr. iin».lu..i?;.Je'.«.l. .u._Tr..ii.jc,r, /'<■'.». Or. Zoo/.i )J Cor} sUou inuau ioli? Kn/.'^Salv. PÌSC. "]%. 502. * Tiacbinus araneus, Ci(«. (Tr. imcim, Kiu.)Salv. P.-ji. 503.* Ti'uchiniis railiatus, Ci(«.(Tr. «inu.mo/. )lI.Poiss.'^2. 50!l.* Trachinus vipera, Cuv. (xr. .1»™, p»™... sr. 2,01. 1. ì,. Tr, laroo-.iiuiu., (ite.) CoSia Ftl. IVup ■ tal. 8. Mediterran. Ocean. JHedilerran. Mediterran. Mediterran. Occar\. Familia ai). Sl'IlYRvEXIDvE. SuBPAM. io5. SPI1VR.S:XINI. Cenus 177.* SpirTB.€NA,Bi. 505.* Spbyrsena spot, Lacip. (Ejo.sphjtma. z,.— S|.. siiiiynnj, Bl, /. 389. — S(ih. vulgifi» , Cuv.—Sj.h. europa:», Jii'.) flV, it*fì(ì. Familia 50. .VTHEUIMDjE. SuBFAM. loG. ATHERIXIXI. Cenus 178.* Atoerixa , L- 50C.* Alliciiiia hrpsctus, JS. (ciif. //. Poi,i.ui,.ì„t.'^Fn. it.fig- 507. Athcrina ponlÌCa,£'l"c/lU!. (A.pr«.bylcr.»«r.Bn*«,.Z«o;.f,i.) Fn. Casp. tab. 33. fig. 3.4- .508.* Athcrina boy cri, H isso. {c,„. n. poì„. i. ì«ì.)Fn. it.fig. 509.* AlLerina morhon, Ciu'. (". /"««i. '««. 3o4.)Fn. i(. ^j. 510.* Alhcrina lacusliis, Ilp. Fn. it. fig. SII.* Athcrina risso. Cui'. 512.* Alhcrina sarda, Cuv. 513. Athcrina prcsbjtcr, Cuv. (a. h«pi«oi, p./m.Br. z../.<.;6.) Itist. Poiss. toh. 3oj. 514?* Athcrina byalosoma, Corco (ututioo ii; rìic. ^.d./tr. ^ Mediterran. Mediterran. M. nigrum, ntc Casp. Mediterran. Mediterran. Lac. lYfiii. Mi. Boli. Mediterran. Mediterran. Ocean. Mediterran. Sicil. — 60* — Famiua 51. MUGILIDjE. SiniFAM. 107. MUGILINI. Genus 179.*Moca, L. 5!5.* Mugil cciihalus, Cxm. an L? Fn. it.fg. 516.* Mugil capito, CUV- (M.rumcla? lìiis. — M. cBpbalos. Ptnn. Br, Zoal. ud. 77. ) Fn. il. fig. 517. Mugil curtus, Yarr. {cuv. u. Pom.ui.ìi,.) Br.F.fig. 518.* Mugil auratus, Cuv. Bp. Fn. il. fig. 519.* Mugil salicns, Riss. Cuv. Bp. Fn. it. fig. 520.* Mugil eliclo, Cuv. {H'^ei^i'brohat. ji.iio.) Bp.Fn.it. fig. 521.* Mugil labeo,C«e.(Mosiipiovensaiis?fl,..«.)|?2). Fn.it. fig. Itlediterran. Ut. nigr. Mediterr. Ocean. Ocean. Jltediterran. Medìtcrran. Mcdilerran. Ocean. Mediterran. Famu-u 52. MULLID.S. SuBFAM. J08. MULLINI. Genus 180.* Mcllus , L. 522.* MuUuS SUrraulctUS,i.(fi'- '"'. 57 — MuIIus major, Cosla, e» Sah. — M. fuscalus? flo/. ) DoHOV. Br. Fisll. tub. 12. 523.* MuUuS barbatUS,i.(S/. tiii.3ii,/!g. 2. —MuIIus minor. Cojm, exfa/.. _.M. fujcU5,/liirialÌM, Cm.fc.) Fn. it. fig. Mediterran. Ocean. — 61* — 525.* Trigla CUCUIUS, L. (fr. pini, BI. J«. FM. fs. iSi.-Tr. bi- ruudo, A/ji.— rr. lineata, J/dfiruf.—Tr, liculs? 5w. ) Fn, t(> ^^, 526. Trigla IiBvis, i/'oiifaj.(Tt. hirundo, m. «s. so. iV.//. ».<■ i.-) Penn. Br. Zool. tal. 56. 527.* Trigla tOraX, Bp. (Xr. iulcrola:cilopleraf Corco, junior. ^ /'/ì. it. fìfj, 528.? Trigla pajciloptcra. Cui: Yarr. Br. Fish. fig. 529.* Trigla asjicra, f^ivian. (Muiiumpor.nonJr/. — Tr.ci»iii..- ne , Laeip Tr. goaotus ì Refiiì. Ind. lai. 6. fig. 3. ) Fn. it- fìG. 550.* Trigla obsCUra, L. (Tr. luccm» , Bruna. Cuv. Aiigl. — T. cu- culut.Aijro — Tr.ùUrit, OltJ — Tr. bracaathus . J'w. ) ^fl. ìt. fÌQ. 531. ' Trigla milvUS, Bp. (Xr. cucniul , a;, laj. 59. C»«.— Tr. ro.li- nogaster, JV'on/o.— Tr. biocbii, ^/if/. ^ Ft%, ìt. ftQ, 532.* Trigla gurnardus, L. (^Tr.uraaio, l. fa. sutc. Muii.) Bl. tab. 58. 533.* Trigla lyra,Z.(fl'. 1. 350,-Tr. fh.sUaat.na/.) Bp.Fn.it. fig. Genus 182.* Peristebios , Lacep. 531.* Pcristcdion calaphractum , Lac. (Triji, cai.ipiiracu.i. P.inaL^rmat, Auct. — Octonus liuioslcon./ta/ — Perislrdion citapbraclu» , tir. chibrontera , «iri. ) Bl. tab. 34o. Genus 183.* Dactvlopteba, Cuv. 535.* Daclyloplcra volilans, Cao. (Trigia .oiiiam, l. — o.jpi. rapeda. Lac. Riti. — Trigla corvus t Raf,— D, blocbii .Sf. — D. trìgloi- de.?j».)^i. tah. 35 1. SiniFAM. 110. SCORP.ESINI. Genus 1831.* Sesastes , Cuv. 530. SebaStCS nOrVegiCUS, Cuv. ( P«rca manna . L.-V. norrcgìca. ,Vu//(r,^.Sparuser]rlbrìnus,.Vii//«r.~-Scorpcna oorTe(ica, yri/«i..— Hu- locrnirus DorT«|lcm> , //«Mt. ) IlìSt. PoÌM, lob. S^. Uediterran. Ocean. Oeean. Medittrran. Ocean. Mediterran. Sfediterran. Ocean. Mediterran. Ocean. Ocean. Mediterran. Mediterran. Oeean. Mediterran. Ocean. Mediterran. Ocean. s. — 62* — 557.* ScbaSlCS impcrialis, CtlV. (Scixriam.l,.l,«rica? fiAn«5r*n. scorfi-oj iLcijfiopiera . Or/,,r. ) y/nìì . lUus. XIII. t. 23. fig.<). Slciìitcìran. Gcuus 183 * ScoRPi^A, Cu». far. tnonnnrii- 538.* ScorpìBna poreus, L. («/.(«». isi.-se. p.«. lus. jiuj— sc.faicuia, (Kiirii.)/'n.yVap. tab. 3. et 4- 539.* Scorpena scrofa , L. (o/. i»*. iSi sc. luioa.flm». — sc. no. I.IH , fìa/. — Se. icr. et var. rubrrriiuus , guiutus et nigcrriiniis, Rrjt. ì Costa , Fn. Nap. lab. i-. Mcditerran. Ocean. Medilcnan. Occan. 330. 5'Jl. SUBFAM. 1 n. COTTINt. Cbnus 186.* AspinopnoRus , Lac. (aju.hu. s.im phaUnsun. l'^ii. ) Aspidophoriis calaphractus , Sp. ( cuus cain.i.r.ciu. I'- — Trai-hiiimiliMcn , .Ifulf. — A;omis cataiihractut , Sc/i't. — A^pido- |>hurus vuropxus . C... — Asp. sclioricvcUli . ^Y^m. ) JBl . tah.3(). 542. 343. .344. 34.3.* 34f.. 347. 548.* fig. 3. 4. Aspidophorus monoplerjgius, Kroyer. Gcnus 187.* Corrcs, L. a. Scorpichlhes. Marini. Coltiis (iuadricornìs,i.(iVr. Hr.FM. i:;.)Bl.tab.io^. CoUus bubalis,£u;)/»ras.(Couus gobio? Muii. .fc*o«<.r. i. e. QutdC. Iricuspis <•/ C. aiicinatus, Rc/n/i ? ^ CuV.II.PoiSS.t.'J^, Coltus scorpius, t. Bl. tab- 4o. mas. ì>. Colli. Ftuviatiles. Collus gobio, L. Bl. tab. 39. Cottus psecilopus, J/cck. in ./nn. fricn. Hfus. 11. tab. H. fi(j. I. -2. CoUus microslomus, Ileck. in Jnn. IFitn JUus. ;;. tab. a. fig. 3. 4. Collus fenugineus, J/eck. in lillerif. Occan. s. Ocean. Croenland. Ocean. Ballhic. Ocean. s. Ocean. s. Flum.et Biv. Eur.med. Bivul. Montium Car- pai. Pannon. Bivul. apud Cracov. Sarmat. Lac. Itat. s. Benac 63* — OiiDo XII. lìLENNlì. Famiua 51. COBIlDvli. SVBFAU. 112. GOBIINI. GlMlllS 188. BEKTIIOPniLCS , Eichw. (^Q'Un'ttcmWwaf NuMm.) M. nigr. Catp. 549. Benthopbilus marroccphalus? £ichw. (cubi.u mie ci-i.haiui? fall.) Fn. Cosf . tob. 3o. fig. a. h. e. 550, 551 55 5.55, 551 556, 557, .5.58, 5,51» 500, 5GI, 5f.2, 5().5, 5(55, 5t>5, 5(U;, 5G7, Gonus 189. GoBius, L. (fiJ' "»io »■) a. Marini. Gobius batrachoccpbalus , Pali. Eichw. M. nigr. Casp. .* Gobius capilo, Cui', (l'^t-neiiu»? nomi,!. ) Hfediterr. .* Gobius guUalus, Cuv. lUedilerr. * Gobius limbalus, Cui'. //(s(./»oiss. lab. 345. lUedilerr. * Gobius mcditcrranuus, Schn. (r.„b,u> nijer jirjii. j«f/. G. Licdor. n//.. ) Rondel. Pise. 200. JUedilerr. Gobius niger, L. (StAoir». rtm.Br.loahs. lab. 38.— G. ni^rr ,1 c. io,» , Ululi.,. ) Bl. lab. 38. Ocean. Gobius bicolor, Gin. nec JRiss. Ocean. * Gobius paganellus, £. Mcditerr. * Gobius ncbulosus, L. nec /{iss. .Ilediterr. * Gobius LTUciilatus, Gin. ex Brunn. iUedilerr. * Gobius punctulatus, Cocco . Mt. IUedilerr. * Gobius spilogonurus. Cocco, iVs. lUedilerr. * Gobius fascialus, Cocco, .»/,<. lUedilerr. * Gobius zchrus, Riu. lUedilerr. Gobius rcticuialus, Eichw. (e syruun . .^v./»!. /.«t. <-• iii.ii«rjc.;'aH. ) Demid. f^oy. Poiss. lab. \i. fnj. i. lU. nigruin. (JviJ G. rrticuralu). Valene. Sicilix ? ' Gobius auratus, TJi'sj. (Eitoiriiturim.ci,.. «rjn. «,i.~ ) Medilerr. * Gobius guiiiporus, falene. lUedilerr. * Gobius Icsucuri, Riss. IUedilerr. — Ci* — 568.* Cobiti; marmoraliis, IiU:i>. .WO.* Cobius jozo, L. (o. n.buicso>(/iivciccns.5f/in. « fojr?) Yarr. Br. Fish. fig. 57G. Cobius rulhensparri, Euphrasen. (e. .,.k.v.f «««.-e. iiimulus . A'«/jj.— G.bipunct\Uis . J'nrr. ^ Urit. J^ÌSÌì, Kq. 577. Cobius minutus, Pcnn. Br. Zool. tab. 4'- 578. Cobius gracilis , Jemjns, Yarr. Br. Fish. fig, 579. Cobius unipunctalus, /'arn.^'crrt.^Soc.F/r/ab.ag. 580. Cobius microps, Kroyer. Danni. Fisk. i. ji. 4 16. b. FluviatiUs. 581.* Cobius Iota, Cut. .582.* Cobius fluviatilis, Bonelli. .585.* Cobius panizza;, J-^erga, in Alti Congr. Milano. 58i. Cobius scmihmaris , Ileck. in Ann. Mus. /f'ien 11. lab. 8. fig. 5. 6. 585. Cobius quagga, /TecA'. Ihitl. tab. 9. fig. 5. C. ificditerr. Meda. Orean. Medilcrr. Mediterr. ìllediterr. Ocean. Mediterr. Ocean. Ocean. Ocean. Ocean. Ocean. Ocean s. liiv.Ital. s. Riv. Ital. s. Riv. Ital. s. Riv. Eiir. or Riv. Eur. , or. Cenus 190.* BRACByocBmos , Nardo. 586. * Brachyochirus aphya , Bp. (cobios ipi.y. ? /i,„. //. „a,. ) Medit. Àdriat. Quid K1.RUTK1& sicvLcs , Sw. Sicilia,' ? Familia 55. CYCLOPTERIDjE. S1BF.U.1. ii5. CVCLOPTERINI. Gcnus 191.* CouANiA, Nardo. 587.* GOUania piger, Bp. (tcpxlos.sler pi;tr . K„rJo. — Cunni.. proioiypnt, jv«/<*,„«.. p,nn. tir. 2oo/. lui. ]5.— Uobiriui liiinaculilus, ju. ) Bt. fìlli, fig. OcfOìl. .lOO.* Lcpadogasler gouani , Lacèp. ( c»t,.n , //.«. pt,c. iii. •. fg. 6. 7. /I.I..) Cosla , Fn. Naj>. tab. 23. fig. i-3. Medilerran, .'iOI.* Lepadogaslor ballii.s, Riss. {_i'kii.,hs. kì<. kj. 4../fs- 9- ) Costa , Fa. Nap. lab. 11. fig. i-5. Medilerran. •WS.* Lepadogaster latirostris, Costa, Fn. Nap. lab. aa. fig- 6- 7- lUedilerran. 59.).* Lcpadngastcr adlixrcns, /;j).(pie>«phaiaia/r'i. JU'. /"(jA. /f^. 4i- — Li'p. iIrc>>idoll( i? f/ var. lutL-o-puiictams tt ^tWa- cido». «IMO. -Lcp.niiiinquii. Cono. )/'(i.iVap.(a!).24-^3- 1-3. Medilerran. 593l.* Lepadogaster urifascialus, Costa, Fn i\ap. .Medilerran. 595.* Lepadogaster olivaceus, Itiss. (u. «n.yi.nii» c«c.. .wan- '"'"■ <:""<■ p. »J3.) Medilerran. 59C.* Lepadogaster reticiilatus, 7?i«s. /'n. Anp. «. 24- /"■ 4- Medilerran. 597.* Lepadogaster dcsfontainii, /fij.s. //. Nal.fig.2ij. Meiilerran. ."iOS?* Lepadogaster mirbeli, liiss. Medilerran. 599?* Lepadogaster Lrowni, Risi. Medilerran. (iOO?* Lepadogaster jiissieiii, Riss. Medilerran. COI.* Lepadogaster biciliatus, Riss. (n «r. unci-suii. ./im.) /Vordm Fn. Poni. Poiss. lab. x'j.fig. f\-6. <)02.* Lepadogaster wildenowii, Riss. (nupìsosi hìccdsìi j».. ) lehlh. lab. 4- /ÌJ. 10. Medilerran. Medilerran. M. nigr. Ccntis 193. Cvci.opTERrs, l. ti03. Cj-clopterus liimpiis, L. («/. mì-o». -/k»». io*. 34. /""i». «r. Zoo/, i.i. li ) Oonoc. Br. Fish. lab. io. OO'I. Cycloptcrus minutus, ìTiIm. ( cxbim miaiii<» . .ir.// Luiupui oiiuuiu*. .viic(-) Zool. Dan, tab. ìb'\. b. Ocean. Rallh. M. /Vorrfj. 9* — 66* — Gpnus l!lì. 1,11'Aiiis, ./lied. ('l05. Lipai'is MllgariS, Cui". (^C\tU,flr,u>l:farh. I.J'tnn. er./ocl. nò. )4. ScAa. in Miid. — Gobio, Kolrtul. tn f^'i/i'. Canm. l'clrop. 4}i)- l.i|>. C7clo|>tler.£ic«i». ) Doììot. Bt . Fish. lab. 4"- 606. Liparis liparoides, .Vifss. ZooJ. Z>((n. lab. i3^. 607. Liparis siobius, ìVilss. (e. f«h.,cut.)Zool.l)an.t.i54.a. 608. Liparis monlagui, Flem. (cycioiiicrusinoiiiogoi. Hmi — i.i. piti, opiiioid»? Yun. ) Donnviiìx , Br. Fish. tub. 6H. tAMiLU ru;. liCUENEIDID/K. SiDFA.M. ii5. KCIIKNEIDINI. Gcnus 1!!.").* Hcoeneis, J^. 609.* Echcneis remora , L.(_bi. mì. i,.. Pum. cu,. r^r,. — Eche. ■icis iiiusi^uani ? CùìIh. — Kcii. arrostlV Cotco"^ CoStU, Ffl . D/uì) , lab. i6. 27. et 27. bis. CIO.* Echeneis naucrates, i. ("'. '"«. 'i>. c„.._ec1i. mtdiiir. rane*? fla/. — Edi. iin|ieialj f /{«/. — Edi. veleruin? Cosla.^Ffl. Nap. inh. 25. Familia 57. BLEKlNIlDyE. StiiiFAM. 1 16. BLENNIINI. ( FUk iiutam ti. ) Genus 196.* Blehnius, L. 61 1.* Bleniiius gatturuginc, L. ( »'• «•i'- 'Ot. 1. i.m.B,. Xmi. ulf. 39? — Bl. patuvanas. Raf. ti\d. taf). 4. Ji^. a- - EI. varus f Putì. RI. cali.» nf. fasciaiui.RiK.) Donof. Bt. Fìsh. tub. Sii. 612 ? Bicnnius riiber, Ciic. 613.* Blennius tentacularis , Biunn. ( tu» /«. - bi. von,,.- tiis, ftist. fc/tlft ^Bl. puactulatus. Aùj. H. naf. — Bl. brea 7 Rits. var? Dl.ttellatus? Aùf.-BI. grapbicus? Riti — Bl.viviUus? JTa/./niG 617 (il 8. 019. <;2o. i;2i. * Blt-nnius palmicornis, Cut). ( bi. .■o,o,„„i,„,a, , #..;/. * Rlcnnius yarrelii, balene, (bi- t.i.ni. . ^.c. /t,,a«. ,,. """■ "''"■ -I" ■»'""■ J"/",.) ìarr. Br. Fi»h. fig. .* Blennius occllaris, L. BI. tab. i(i-]. fitj. i. .* Blennius sphinx, Cuv. /list. Poiss. tab.32ì. * Blennius ornalus, 5i<'. Cali. Cycl. Fish. fig. 125. * Blennius triploides, f^aUnc. Bp. Fn. it. fi,j. " Blennius ina^qualis, falene. /list. PoÌ6S. * Blennius rouxi. Cocco , ( Bi.nnii.ij"i>-.J...'H./ - qu.j BI. nerii. R„i?_^)«,rf«l. ciip.lu. , fl,„ ' ) /fy). /"„. il K,j. Ithditerran. M. nijr. Orean. ìlleititrrran. Occan. jVedilerrnn. Mediterrtin. iVedilerran. .Vedilrrran. Mediterran. 6-22. 623. 62!). 625. 626. 627. 628.' 62;t. 630. 631? Ccnus 197*. Icnruvotiinis , Bp. a. Marini. * Icblhyocoris galcrita, Bp. (bi 5.i.,-/r,._Bi..ridii,./w.) Ichthyocoris inontagui , Bp. ( bi. e.ierii» . mm - bi. ■nnm.sui. IW. ) Cuv. H. PotSS. tob. 322. Icblhyocoris crinitus, Bp. (bl ctiniiui, r^itnc.) ' Ichthyocoris pavo, Bp. (b ■ p..». n,-«. _ bi. {oi,ocr|.i,.- lui. «•/. -BI. cobioidosr « bi. (jbboms? fl»/.-BI. Pcpldui , P,ill. AW«. Fa.PM.ui. 6./ig. i. .0.1. )Cu». ff. Poiss. tab. 3i3. ' Ichthyocoris basilisCUS, Bp. ( BIchhìu. laiil.icus . Cu„. ) ' Ichthyocoris rubriceps, Bp. (b . .py.hroMph.iu. . m,,. BI. rubricept , f'tìt. ) b. Fluviatiles ve! Lacustre». Ichthyocoris varus, Bp. (bi. lujffi.nu,? «,„. m,a. n«. Lai. — Salirl»! Yjruj ? Rui. II. nai. — BI. dsnol», AVric. p. •nlicolui, DtFiV.) f^ioggìo al L. di Carda, tah. ì- fig. i. Benac. denUS 198.* PiIAROPTERTX, JlUpp. (OMlnmemot vrl riiiiino|«slci ? (o.co. ) 63').* Pharoplcryx bcnoili,7li4pj).(o.sironi«iioiiif C(.«o.) Medilcrrau. Sicìl. Gcnus 19D.* Pholis, erteci. 635.* Pholis IWvis, Finn. (Biennio! pholis.i. B/. lai ;i. yfj.i. -Bl. .at.rjit.is? «"/. ) ì'arr.Br.Fish. fig. Ocean. .Vcditcrran- 65G. Pholis sniyrnensis, f 'alene. JJisl. J'uiss. Medii. oricnt. Gcnus 200.* TniPTEUvcioN, Biss. C".* Triplcrvgion nasus , Biss. (Bknnius iripicionoius, ««j. itM,. i4.— Tr. mcianocfpinioin. Cotto.) fai. II. P. tal. 33V. lUiditcrran. SiBFAM. 117. ANAURHICHINI. Genus20l*. Cuscs, Citr. (Bicno-phii.fc.) 658.* Clinus variabilis, Bp. ( ni. v.ri.biiu, «./. inu. i,.i,.ì./ì;.ì. DI. «perdoitus? Raf.— Bl. fascia his? Raf. — Blennius ar}:«ntalu%. Ras. Clinus ar^rntatus , Riti. Cuti. — CI. testudinarìus, Riit. var. — CI. «iri.- (ccni. Riit. *ar. — Blcnnopliis variabilis, ^iv. — Clinus inutabilis. Cocco, j Ciorn. Sic. tah. 1. fig. a. Mediterran. 639?* Clinus audifredi, Biss. (« "o'. iuim.caiai.jj, /i,h.-bicn„.u- aaiihfii. Riii.) Icltlh. A'ic. fig. i5. .Uediterran. Genus 202. Lcmpesus, Beinhardl, CiO. Lumpenus maculalus , Fries (cunus macuiaiu», fr.) Skand. Fisk. tab. 23. fig. 2. Occaii. *. — 09* — C'il. LlimpCnUS nebuloSllS, /"rie* (l)eniiio■ OphidioD fliYUin *t iiiibrrbc, Sclioneu. — Miuxiioidcs gultita , Lacrp- oniroiioiu, suiiriias, Sih,.) Pelili. Bi'. zooL lub. Go. Oc. 8, Ballh. Ciò. Oiinellus islandìius, f^al. (sonniu. . Mj,r. i,hn,i. n,„. BIvDniut Uiiii»clrA-ri)riiii» , If'ut!'. — Cuiilroiiutu» islatitliciis , icfitt' \ /f^alb. toh. 3. fii/. G. Ucean. hlandia. 641. CUDCllUS SlrOUmii, fai. (nknuius ellorLl., Slmm. Pt,m. Atean i^uid 0. fjscÌBlui et G. aflìiiis . Reiiili. Giocrilniidix ( — (^nU Ontronolus brotm« , Sehu- fj jiicaii.le. lai. 19. Noivcgixi') ijc€(in. 5. 645. 646. G'j7. 618. Genus 204. Zoarcevs , Cui-. ZoarCaCUS viviparUS, A'ilSS. (Sleunius yi>Jparus,/..-Uui,- ncllus VÌTÌpirui. /Yrm.) £1, lab. ^2. Genus 205. Anarauicuas , L. Anarrhichas lupus, L. {ni. ut,. 74. ./>»». m. is. si„„- iirupf . ,n congr si6. i6-. f«m.) Perni. Br. zool. tab. Si.mas, tab. 32. fsem. Ocean. — 70* — r>50.* Callionymus mariilatiis, ilaf. (t. iyt../ir,„„. «,„. -e. cilluri ./ «/. — »■,. ilritunrtiliii . A'arjj, Sdtngrttnm, iicc /'.)J7n ^H . «'/. /?<;. mas. <•/ fa!iii. JUediterr. Ocean. (Ì5I.* Callionymus dracuiiculiis, /,. ( i. fi,»iivii../'.«. yvorrfm, f^. PoHt.l.ti.f, I. j.inasidult./. 3.iiiis junior. fi#e A/i.— C.■dlllilvbill^. «il.. — C. laceri» . Cur. — C. pu>illiit . Dfltr. ) Bj). jPn. it. fig. J/ri/l (l IlOH. .>/. Uliyl'. "632.* Callionynius morrissoni, liiss. (e. suf.iu . «.... /./.,*. C.(esli¥u5.fi/>. nf e Pati.— imititi C.*\nttn\mn\ riumli..», !•/ C^H.rrlitu'aliis. >w.«.//,ji. />o„j?) ^11. if./ìj, mas. f f fa;m Medilerrnn. tìSIi. * Callionymus belcnniis, Hhs.{<'. i.>"n. /.r.«™r. fn;™c.) .B/). /"n. if. /ìg. McdiUrran. 051? Callionymus le sueuri, Aa(. (r.rir;.i„.i^,.„.,.) Occan. liledil? Famiua 50. LOPHIIDjC:. .Sl-BF\M. 120. LOPIIIINI. Geniis 207.* Lnpnirs, L. 0,55* LophiUS piSCatOriUS, L. (B/./oò.S^.el-or.moimmoniJ. R.h &? C"». "«o' ,..ii,da. B.„. ) Bp. Fn. it. fig. Alediterran. Oi'rnn. .V. ni'ir. Mediterran. Orbo XIH. SCOMBRI. Familu CiO. FlSTt'LiVRlIDyE. SraFAM. 121. CAPROIDINI. Cenus 208.* Capbos, Lacèp. 657.* Capros aper, Jtaff/). ('•'>■• >ppf . t. - r"ca pu.iiia . «r.™ sf. L.,ip.) Hist. Poifs. lab. 9.81. Mediterran. — 71* — SUBFAM. 122. CKNTRISCINI. Genus20D.* Ckntaiscus, L. ()58.* Contriscus scolopax, L, (e. veiimrii. «,... /,/,i/,.) JB(. \»h. 123. fa]. 1. .Ili'dilcrrun. Ovean. FAHILIA6I. CASTEHOSTEIOJi. .SuBFAM. 124. GASTERO.STEINI. Genus 210. Spimachu, Flem. (l'oiycmLu». s„.) li.V.). SpìnUCbia VulgaiiS, /'/fm. ( Aculealulmannus, H'i//— li.. ileroiteus ipin.ichia, /. — l'oIyonUius spinichia . SuA Bl.t.^Z.f. I . Ocffttl. GonUS 21 I .* GaSTEROSTEUS, L. (0a>l. n Lemm», &■. - GancraiMcillius . /-.«. ) (Ì(i0. GaStCrOStCIIS pungitius, L. (Aculealusiniiior,i..SMa«»M. t;. iTvis.a». n. «n— Lfiuruj|iuii5iiiu5. óv.)fii.(a(».53.^(;.4. /{ifiil. ad ora Oceani. t^lii 1/ Gaslerosleus punf;iliuSi Nartim. Fluiti. Ra»s, m ? CiOI.* Gastcroslcus U-tracantbus, Cui-, (e. ,piiiuio.u> ? j<,/r. ifiiiiu. ipiiiuio.iu ' w. ) flr. /'li/i. fi(j. Kivul. /lai. lirit. (itj'2.* Gastcì'ustcus aculuatus, £. (Aiv«. »•<■/'. - iiui.aiu. mi- iior, I, ScAontv, — G. Irachurui f( gyizinurus. ^uv. Ji. un.— G- poiilicuf r yorj„. ) Bl. t. 53. ^3. .3. £ur. aq. duk. a.* G. Irachurus, Cuv. li. Poisa. tali. i)S. /ii/. 1. lìur. m. med. et occ. b. G. scmiarniatus, 6'i(i'. ì'arr. Jir. Fish. fìy. Eur. med. et occ. e* G. Iciurus, Cu», (teiuru» •^a\..s^.) ff. p. 98. fig. 4. Eur. m. med. et vcc. A. G. semiloricatus, Cuv. Eur. occid. e.* G. argjTopomus, Cui'. Mivul. Italia-. {.* G. bracbjcenlnis, Cut', (uiuru, ir., s,l-.) //. /». gb. ?. Aur. m. tt nifd. ^iiii/ Gaslerosleus biainarms. Kr^nirti, h«e. Pnp9Klid» f n* — Famiiia f.2. TKTnAf.ONlRID.l-. StnirAM. ii5. TETRAGONURINI. (".cnus 212.* TETRAr.o>tint's , Iliss. r.!"..!.* TelMgonurus ciivicri , Riss. (^i.i,i/,.fg.i:.c,'f/.ru,..,„t. •.!./;. 1. *<■. Fiih.fg. 69. Mrlaj. Mrm. Zoo/. /Tj.) CuV. J/iSt, Poiss. tah. 3 18. Xfedilerran. Si'iirAM. i2r,. NOTACANTHINI. r.CnUS 213.* NOTACANXnCS, CuV. (AcantLonoW», 5f;.n.-tJinpy'odoi.iro*r.) Cfi5l.* Kotacanlhus nasus, Cui'. ( a«.,ii,oiiou.< ^„«>./ìi. ,,1.. ^>•. JUcdilerran. Occaiì ? Ni.ucmiii.iisbon.paniL. fliucrslej ductor. c„. ju. cenirorionisdocioi-.7on/»'-) ^. Poìss. tub. sSa. Mcdiitrr. Ocean. ecc.* NaUCratCS ductor, TJa/". (Cenlronotalconducwr. fl«J.— N.u- et.io c7.no|.htyj . .J.O. ) /«(J. (n/;. i//. fif]. I . iVvJiteiran. CcnUS 215.* LlCnlA, CuV. (Ccntronolui. foo^/i.-llypjcji.ll.us. Rn/.) t)t>7.* Lichia amia, CUV. (Scombcr.mi. .L. — C.rJil«Jii.i.i. La,ip. Conlronoluj «adijo. lottf . — CenlronolosW'Jn. /.oc. Hii/. — Llcliia lUediUrran. Ocean. •}..!., fluì.) Rondel. Pise. 254- Jfrican. 608.* liìchia glaUCUS, CllU. (Stombercloucm, i.— C.r.i,«6l.iii:iu. V-oc— Onlvoootus e''*'^''* ■ ^°'* '''*'- /oAlA.— Cenlroaolus biootaliu • B./. -Lichiosi.ycos. Hill, ii.mt.) Hist. Poiss- tob. 234. Mcdit. Oc. Jffican. — 73* — GG9.* I.ichia VadigO, CuV. (CealronoluicU^coi. Lai . — CrnUcanvt vidigo, A/jl. /(A/A.— LicliJB vadico, fìtti. U, jial.— Scombcr aculealal,£. Bl. quoad pitct-in «urop. nie lab. 336. fig. i. — Lichia aiouoia . dir. B*i;i). .nim.) //ist. Poìss. Uib. 235. SfeiiUerran. GcnUS 216.* TemNODON, CaV. (Sypi.rua. £..Au- ) 670.* Temnodon saltator, Cuv. ( "■«■ ''om. hì.jCo — s.itairii, Caltiò. Carni, itttatf. i4. — Gatlcrotlcus siiltatrik . J^. Cm.Bonnat.EnCt fig. ]a4. JAaif. —Pero aaltatris. L.— Poiiiaiuinui >kip. /.ac. l/ni.Poiii. lai. 8, /;. 3. ex Doi«. — Chcilodiplerus boplacaDtJius. Cac. ìliid. i. ji. fig, 3. ex Cornili. — GoneoioD acrra , Raf. liti/, lai. io. fig. 3. junior. .Scombercapetisii, forir.— Scoiiibcr plumbeui. ^/«(cAirt. JV. YarliFitlt^ jMeàittrf. or, HI. nilJT, lai. 4- fig. I. — Scoiltbcr sypierus, Pali . — Syptrruii pallaaii, Eittvv.y Piordm. Fn. Pont. tab. 5. fig, i. Ocean. 31. Indie. GPDUS 217.* MlCROPTERVX, ylg. (seriola, {■«».«« i.) 671 .* Micropterjx dumcrili, ^/j. ( c.nuiduoieriii. «in. /eAi*. fij. jii. — Tracburus oliciulus ? Jiaf. Ind. lai. il. fig. a . — Seriola du- meriii .ci.«.) /^is(. Poiss. i(ib. 25H. lìledileirun. 672. Micropterj'x rivoliana, Bp. (siii..iarivc.iiona,c„ii. ) y/rcipelaij. 673?* Micropterys rafinesquii, Bp. (seriola raiineaquu, fi..j. rriciiuiui xftiiios , «»/. ) Ind. lab. II. fig. 3. Medilerraii. Gpiiiis 218.* CuBicEPs, .toii'. 67i.* Cubieeps bipinniilatiis , lip. (vrioi. bipiimuiju .r„..) .}/. Ind.accid. Ocean. Quoy et Gaym. l'uy. l'ran. fig. L'ur. ilediterran. SuBFA.M. 2^8. SCOMBRINI. CenUS 219.* RuVETTBS, Cocco. ( Acanlhoderma .Canir ") 675.* Ruvettus pretiosus, Cocco (RuveiiiisJi/icAcanibodennaiem- jlled. pr. Sicit. aecid. iniiirkii.Cqo/r RuT. aoDtlioderma.ru.. ^ /'n, jj. fig, etidlH Lìgiir .Oc.^fl'. Genus 220.* Scomber , i,. 676.* Scoinber scombrus, L. ("'• '•*■ M- — stomUee (lauciicua . Pati, «arf ) Pfordm. Fn. Poni. tab. 5. fig. i. Ocean. Mtdiierran. 10 ,♦ — 74* 677.* Scombcr macrophlhalraus, 7fa^n.(s<:. eoiUs.Cuv. »« RonJtl. — Se. niaculitus? Ci}ucfi, in .Vag. Nat. Ili», tot. 8. —Se. gru- ciii» .*.■.) /Tisf. Poiss. tab. 209. 678.* Scombrr pnoiimatophoriis, Lacèp. Dclar. (coiiur Ucnrfc/. — Se. Z<ì\\as . C.m? Sflm? Rtii, — Se. undiil&lns . .Jii-, ì Genus 221.* Acxis, Cuv. 679.* AUXÌS bisUS , Bp. ( Seomlicrbisns./ln/. — se. roehei, n,i.. 7cArA.— AaxÌ9 vulgsris.Ciif. — Thynnus roehcanas, Uist.fìiti.nal. — Aiixi* dtipbinuiiis» niii.sti. ) nht. Poiss. lah. 216. Cpniis2'i2.* TlIV^N^s, Cut'. 6S0.* Thynnus vulgaris. Cui-, (sc.n.beitiijmius. /,. m. ui.. 5;. Ih. ineditcrnneus./lùJ.) Ilist. POÌSS. lab. 7.10. OSI.* Thynnus brachypierus. Cui'. (iM.inys vor» «u Ti.um.in AriHouKs, RonJrl.'^ffiSt. Poiss. tub. 211. 682.* ThjTinus Ihunnìna, Cuv. (sco.ni.er .^llller«lo! . /?«/.- se. eoiiiinrrsonii . lìiii. ntc Lacrp. — Ttijnnus Icacliinnuit , RUs. j J/tSt. Poiss. lab. 117. 685?* Thynnus bre%ipinnis, Cav. Ilist. Poisn. tali. 21 3. 085l.* Thynnus alalonga, Cui-, (scomber ii.ions», cm.-Orcjnu. ablons» , Cu.'. «,«.) ffist. PoiSS. tob. 21 5. 685.* Thynnus pelamys, Cui', (seombcr poi.mjs. l.) //(*■(. Poiss. tab. 214. Cenus 225.* Pelamys, Cuv. 686.* Pelamys sarda, Cuv. (Amia, ont.j. RcJd. — Scombor sardi. SI. iai. 334. — Se. pelamys > Bninn. Ria. |>. — Se. mrdilerrsneus Scfi/i. Se. pooticos. Pali. — Se. pilainìtus , Raf. — Tbytinus pelamys , Rii'. Thf nnu «irdiis , Bu<. ) Uist. PoisS. tab. 21^. Genus 22i.* Cvaiua, Cui'. 687.* Cybium COmmerSOni, yeraWJ? (Seomber eommorioni t Licèp.— Cjh/. Cyb. Iritor..»'»/. llM.Ptiii, HÌ,>lS.)jiCta OCfflCi Congr, Hai. Ctnmm, fig. Alfditcrran. Occan. M. nigr. Vetlilcrran. Meditcrran. Occan. UMilcrran. Ocean. Medilcrran. .Vedilerran. Medilcrran. Medilcrran. Ocean. Iropic. Mcdil. accidentaliter. M. nigr. JUedilerr. Oc. Oc. tropical. accident. Mare Ligusticum. 70' SoCFAM. IJ9. CARANGINI. Genus 225.* CAaA.Nx, Cu». (Trachuros, n./. j«. ccù.^ OS;-!. Caianx semispinosus, ì>V(m. Prodr. Ichth. Scarni. Ocean. s. fiS'.t.* Caranx trachurus, Jy«c. (scoinWr irichuru»?i. -Tr»chu- MeiUtrran. Ocean? russaurui , «•/■.— rmciiuru! '!'iie"i''<^''"<>)lI.Poiss.tab.2^G. ìf. mar. G90.* Caranx melanosauriis , Cocco. (Tiicbiini>f..ci.t„.? ««- Jin. «Uniis «111111? Ihii. Ichth. nec Latip — Tr. ticulus? ^lu. — Tr, mei>no>iiiro<,c«< Scoinber lacrrla , ('™«. M. nijn?) DcSCT. EgUft. t. JliC. fin- '• 2- mdit. or. Ocean. Jfr. Genus 22G.* SeLEKU, lip. (Cimlj. «■//. iiecCm..— Cir«n«.CotelA|;icus . MuU. (Àunn. ./e/, ik'idnt. ir. lai. la. CbrTMitoaa luna. Latrp. — Lampris luna , Riii. — Zcui iiiiprriall*. Maa-, Slromali-u. Iboraiioi», Holl.n. ) CUV. Jlist. PoÌ$S. tob. a8a. Ocean. Uedit. — 76* — SinrAM. i5j. BRAMINI. Geiius 229.* Hhami, Schn. C9C.* Brama rayi, Schn. (niain» m»riri». «./. -sp«ru, r.ji. ni. lui, 3«3 ti 'tr, fasciata . Riti, — Spil'Us cahIjuivoIa , Lacrp . — I.f|iu(lii» uTfus! Re/.) Cuv. Ilisl. Poiss. tab. icfo. Hfedit. Ocean. QHl«/PTtftlCOMBVl IRAMI. f^lV/. 0CC.1D. •IP Jtt ? — ^Jd'f/I.KI I Bhtll. VltTtl t A . Raf.Illd. lab. %. Jig. i. Hill. .Vlctl f Famria O'I. CORYl'IIyENID.E. SinFAM. i38. .STIiOMATKINI. Ccnus 2.'j0.* Stkosiatev.s , Z. 097.* Stromatcus lìatola, L. (c""- //.>/.;'».«. /««. j;>. -ci.,,. sosironn fuioioiju! , ioc;^.) /fp. ^ii . /(. l'uj. lUeditemin. ri9iS.* Stromatcus raierocliirus , J?p.(c.niror..i,bu! microciiitu». /i.").— Fi»toU f.istiut3. ftiif. filli. Hai Srscrimi» riiiidflelii .dir. — Si-. sf-riiius microcliinis . r». . //l'if, Paiii. tal.. 7-I' ) Ftì. it, ftfj. .}/Cil lti'ì'l'(in. Gcmis 'i.ìl.* Ausonia, jRiss. 099.* Ausonia ruvii-ii, Kiss. /lift. imi. ICuv. mei. ìf/editenan. Geinis232. * I.iv»ri'.s, /taf. (i'io,i„si,.;,„, n„rd<,.) 700.* I.iiv:n US imperialis./f»/^. (i-."ao.ic8"> lyi.us. .Vorrfo. ) /nd. III. Sili/. Iiih. ì. fi'j- 1. lìhditerran. Geiius 25.3.* .VsrnuuEH.Mi.s, Jiundli. (ni>i..'. h/j.. ) 701.* Astrodermus clcgans, lip. (cor)|.b*iijeief.ns,/i.i../cW/«/. Ailrodcrinus gullatas. Bonelìì . — Astrod. coryij|j.-cnoitle» , Boti. — Uiaiw (cmioolala , Riti. — Uiaua valenticnncsii. Caco. ) fn . it. fifj. jìfedìlCÌ'rdn, QiiiVLirTurtTs riftsdaiaiui . /fa/. Sfiectlt. Sr. t.p. |6. Sicil? — 77* — SunrAM. i54. CORYFH^NINI. Gcnus 251.* ConYrn.ENA, L. 702 * CorypLaDna hippurus, L. {m. i„i,. 174. c„,. //,«. /■»,.,. l.)66. — Lepiiaphii AincCoryphxna hippuroide». flo/.)/?n.iPn ittfifl. 705?* Coryphajna imperialis, £taf. (cor. «qaisciis? «■,». um,. lice ^ucr. — Cor p»vo? Cycco. ) 701.* CoryphiEna pelagica, Bp. (scui..urpciajuu». t. -um.- xomorut peU)!Ìcus . Laeèp. — Cichti poUf;ica . Schn — LaiDpu^us pcla- gicu«, Cit».— L> tìcalu»! CMf, //. Poiti, t. itti. — L.nrapùIiiMius? ru<.^ Fn. it. fig. lUediUrran. SledUerran. Sicil. .Vediterran. ScBFAM. i55. CENTROLOPHINI. Genus255.* Cextrolophcs, Chi-. 70r». * CtMitrolopbus pumpilus, Cut. (^«nr. /■<>■". wj. 169 —Co- rvpha:ii.i [lOiiipilui . L. — Crntrciloplnis fascialul ? Riipprt , junior ? ì Bp. Fn. it. fiy. 70fi.* Ccnlrolophus niger, Lac ( ?«"■ "'t" ' g™- — tioioccoiro» niger, Pi*/in.— Ccntroloplius moria, Cav. — Oligopus atcr? Riti. Ichih. fig.\i. — 01. nijfor. Riti, tt . nat. — CyinDoceph.ilus meaaanensis? Corre , Cenlroloplius inea9an«naif T Cocca, iqaimia majoribui 1 J ZtdCCp. I/ii't. /'oi.t.1. luì). X. fig. 2. Genus 250.* Mipus, Cocco. 707.* Mtipus imperialis, Cocco, (cemroiopku. i.pansr «■■i<.«.<». naf. — Ccntr. ovalis? Cut. ri fai. ) Genus 257.* Scdedofbilcs, Cocco. 708.* Srhcduphiliis niedusophagus. Cocco. ( ctniroUphu. mciljiaopbaiilis , Corra. ) Bp. Fu. it. fìg. lUedilerran. Ocean. lUediterran. lUedilerran. Mcditerran. Sicil. — -8" Familu G5. GEPOLIOyE. SuBFAM. 136.TRICHIURINI. Ci-mis 258. TRicnium-s , l'andeUi, L. 709. Ti'ichiunis lepliirus, Z. ("'. "■'•■ iss. - ciup» hiuimi. ? fmt.) Cuv.JI. Poiss. tab- 22}. Gcnus 239.* Lepioopcs, Couan. 710.* LCpidopUS CnsifOrmiS, Bp. (TrlcWuru! cnsiformÌ!.*-..»ii i>!).) iB(. (. I70. ^lediUrra». Octan. — 80* — Fàhilià G6. ALEPISAlIRIDi£. SoBFAM. 140. ALEPISAURINl. Genus 245.* Alepisavuiis, low. 718.* Alppisaurus ferox, Loie, in Jlfag. Zool. pg. Oc. lUaàer. Med. Sic. Familia C7. Xll'HElU^. Sl'BFAM. 141. XU'III.IM. Genus21!ì.*XirmAs,i. 719.* XiphiaS gladiuS, l. (S/lo*- 7«. -Xi]il.iJ5Ìmi..— X. rondolniì. Ifot/..) JUcdit. OCCUn. ellftlìl $. Cui), //ist. Poiss. tab. 225. et 226. JU. nigr. Genus 215.* TtruArTims, Jiaf. 7*20.* Tetrapturus belone , linf. Cuv.II. Poisn. tah. 228. Jllcdilerran. Quid SikErnuopODVi Ttrti . Sartia , tn tsit, |833. Adrùli^i ? Ordo XIV. PII.iRVNGOGy.iTlII. Familia GS. EX0CET1D;E. SusFAM. 142. BELONINI. Genus 21G.* Tvlosiris, Cocco. 721.* Tjlosurus ìmperialis, Bp. (eso« .■i)|,.cì.iìs . r./. -tji. onira.nii. Corco.) fn. i(. ^j. lUediterrati. Sicil. — 81* _ Ccnus2ì7.*SAVRis,yff..,..,.r.) Aordm. Fn. P,n,l. u,b. ,j./,j. ,. _|y, „,.j^ SuDr*M. 141. EXOCETINI. Cenus25ia.* Exocetcs,Z. 72'l.'ExocetuscxiIiens, L. (e,. ,„,,„„,, /ì„.«. «„/,.„„ ^,„. K«. holerunn, /!„/. _ Es. ra,ci;,lus? Co«o, .1/,. junior. )/ff, (.3q-. 725. E.xocelus cvolans, L. ( ;>»». a.. z.„,. ,„j. ,8_e,. ,„,:,.„„ r... «« ^„,. ) /fi. . ) 738.' Crenilabrus melops, Itiss. (Librm mciop», i. -l. ronr. yfttnn, Mttlt?— I.. lurdui , Muli. — L. cit^but? Cm. Ptna, — Wrct m»caloi» , fìtti. .— L. DOrvegicus , JrAn. KiUi. — Lutjanus viresccns? Bl. lai. jSt. — Laljanut norTc;;icus • Bl. lai. a56. — Labro) tinca. .Ingl — Labrus cornubius'f Donav. Bi. FfÌ£ 72. — Creoilabrus gibbua? ri Cr. linea. Yarr. Bill? — Cr. njclops? */ var, luj;ubrla et supcrbua, Vili*, il/f,— Cr. rone . gibbua, norvceicua , pconanti , cuticbi ? tlguovaiii , tt • ir.accn»T f o^nc. ) YaTT. Bf. Fìill. fìg. 7,)D. Crenilabrus multidcntatus, Thompson (Turdm minor. Alt/. — Labruf pasillua , Jetirnt, \ 7'l0.* Crenilabrus mcditcrrancus, Val. (rerca mediierraon . /.. — Cr. (Dcdilerrant'Ua, ri Cr. bruuniclili . Ani, — L. cacruleo-viltatus ? Bonitat, rx Arnnit.— L. ooiiiuculatos . Gir, — Lnljanua tnasaìiionais . £iir. nrc BÙI. — Cr. tapina ? et tar. unicolor et Taaciatus. Ritt. — Lu^aaut tapina ? /liir. — Labrus calliopbtbalmas? Raf. — L. cbryaostoiliA ? Aa/.) 7Jl.* Crenilabrus brunnichii, Riss. (Pcr» niediiemiiea.sriiii». L. aorpenlinut, Bonnel. ez Bninn, — Lutjaaus brnoDicbiii Lhc. — Lu^anut bidona. B/.) tob. 2jl. fig. 2. 7S2.* Crenilabrus pavo, Valenc. ('/■>'. ''»"<. «j. 371.-L.brua paro. Aoinn. nrc L.—L. bpina ? forii. — L- tinca £..' nec ..^urr. — L. pò* licbroui , Ptitt. — L, tancoidet. Lacep Crenilabrus tapina , A'onlm. \ Fn. Pont. lab. 19- /ìj. i. mas nupt. lemp. fig. t.. mas bycm. 715.* Crenilabrus pittima, Bp. (LabrasptuiiM.Bo/. -cr. i.i,ri-- )c«na et boryanua. /Ili/. — Cr. boryanus. Val. J ~Xi.* Crenilabrus cbrysophrys , Rm. Val. Uist. PoUs, 7ió. Crenilabrus bailloni, Val, Bist. Poiss. tab. 3-]3. Occan. jVediterran. Ocean. Uleiilerran. Uediterran. Uledit. M. nigrum. Stediterran. Xlediterran. lUedit. M. nigr. — 8'(* — 71f>.* Cicnilabi-us occUalus, fai. (L.ocoii.iui.*vji.i.-ub™. oli««MU<. C«.-l.uii. ri'lìcQlaluj? ilo»».- Lalj. occll«ltt«. /.oc. Hisi.- L. oli>actus. lac.occ /I,„._ t.bruj relicul«lu.. ino.— L.btu. v.iio.o» . Cm. /li«.-l.jl>ru. ui.iiiUtcM.. . Il.i/. - Lubru» ocoU.rii.i.- L.i.criiii- dUalui. l'oli. - Ci»iiil«bru« «•■Unils. K.w.-CrtiiiUbrul julUlui. /li". Cr. morelli . W.ni«. f». Po.iI. >"»• >»• /«• ^ . '"' — l^'- «rsonlcclria- ,„s, A-""<«. f" '-■"'<■ '•»• 'S-Ae- *■ '"' )Nordin.Fn.Ponl. tab. 17. /Jtf. 1-2. 717.* Creiiilabrus rissoi, Fai. (i...ij«.."<»ii"«us. r,«. «.cUc) 748/ Crcnilabiiis liltoralis, y?i'ss. f^al. J/ist. l'oiss. 7a9.*.Crenilabrus tinca, /'a(. ( i-»i'"" ''""■ «"""•■ "« ''— '•'"J ciiicrcusf laf.-Ulj.iiuslioc«,fl;i<.) Ichlll. pQ- 2O. 750.* Crcnilabrus massa, lihs. rat. (l. pì^-.i c». -La.j. ciocreus ? iac. - Lulj. mass» . i!i'<. - L»br- fucii? /)"/• - <.'«"' ^r. suiti-,, .Yor»/™. F». I'»"!. l'i- ■«■ A ■■ - t- si"'"'. ''»"• '"• "*"0 /e/il/i. /ìg. 26. 751.* Crcnilabrus colla;, /'((/. (i.uiì.iii.scout. Kiu.-Quidz,. pusillus, NarJii. fa. ''«l'I- l'i- '*h- '■ '"• '">"■ ) 752.* Crenilabrus roissali, 7Jiss.(L.eim»ius. e™ - l. i.,.i,n=cu- Igms. nr. C«i Cr. v»tius, « Cr. Usrinus , am mr. sciiiiin»culolu. ./ rublginosus. «.«.-Luij.nusroiss.li., /!.■.<.— Cicmlabrusqaiu.iuom.cu. Ijlui, yiM..v.u! — Lulj. «Ilitru. /i....v.r?-Luii. scoffroyins . Bi.<. ;r;i(/..-Creiiilabrii»scotfio)i.«t.n'. varicgatus. /l.ii.-Ubrus otului- pc, Ji». Rcf- - 1- xrosinos"» . P'"- "<>"'''■ ) Nordm. Fn. Pont, tab. 17. fio- 3- 755. Crenilabrus quinquemaculalus,/?j). (nccji,,.. _L.br>.> 751.* Crenilabrus melauoccrcus, Itiss. (l b™» ,>orcosi «,./. Cr. cyanovpilolus? Carco — Cr. xanthomelanus ? forco. ) 75.5.* Crcnilabrus ca;ruleus, Itiss. (L.brus ...ciaauvui. /i«y.-c.. Di«l«no«atilbarus, Cocco.) /?IS(. flOt. fìg. 25. 75C.* Crenilabrus chlorosochrus, liiss. (l..ij.i.u! cuioroioci.ms. Ili,.. i,M. f:. a, ) 7/ist. nat. ^3. 2.^. 757.* Crenilabrus arcualus, Ria. JJist. niit. JUedilenan. M- iKyr- Mediterraii,. JUedilenan. Medilcrrai). Medilerraii. jflcdit. M. ni'jr. Aiedilerran. AI ni'jr Occan. s. Alcdilerran. Alcditerran. JUediterran. Mediterran. — 85* — 758. CrCllilllbniS fuSCIIS, /'di. {l.it>rat faK. ami. ) 759. Creiiilubriis capislralus, fai. (i.>brai njiinraiai. ;■<.«. ) 7(iO. Creiiilabrus frxnatus , f^al. (i.. fnn.iui. /v/. f«. ...... ijitij Cr. frciialiiii, Ittmnel , Trelttioitda ?^ 7GI.* Crenilabriis auranliacus, Cocco. (i-.i".!»**!.!//!»/ Pr.Dic-) Mare ni'jr. .V. niijr. M. mg rum. .Ucditerran. Sicil. Genus 253.* Acantiiolabrus, fa(. 7G2.* Acanlholabrus palloni, fuI.(cienibi.ru>p,iiop[, n,,,. -e ••■olrlu*, fìlli. — Cr. maviilioniii ? et var. tricolor , ttiii,'\ J/ist. l'oiss. tab. 375. 7()5. Acanlholal)rus cxolctu.4, f^al. (ubrosexoieui.. i. a'./... Oi'iiilabrus fr.i>»iiiultra , yilii, — I,. pciit«canlliu9 . I,acèp, — Creuilabnis nloletua. Ynrr. — Cronilabrus mìcrofloin*. Thompi. in Mag, tool. ti. iai.i4.-Acantb.microiioiii.i. A w.) Skaiid. Fìsk. tab.Q. fig.^. 76'à? Acanlholabrus couchi, fai. (L.bruiiu.cui. Co»c/..— cre- nilobrus lusciis . Xa". net- t. ) LoUlloH. iìfafj. fig . 1?. I. 705. Acanlholabrus yarrelli, fai. (uurui ycml , i„r,.— cc. nil.braiy>rrt.lli. ^„j/. ) l'are lir. Fish. flj. Afediterran. Ocean. Oeean. Ocean. Genus 251.* Ctesolabrcs, fai. TtìG. Ctenolabrus rupeslris, ^aJ. (ubrusropBUru. i. 5.»». JV.ttt. — I.. taillus, L. Rfls. — Perei ruiii.itri«. Stntn. Rei:, Mult. Zatl. Dan. tab. IU7. — Luljaiius rupestri», Bl. lati. aSo. Jig. I. .— Crflnilabrua rupo.iri». .!<•//./, ■» jWj".2.^<.;. 1. («4-»i.) 5/;anbicu..B.i..ii.c-<.r(.) J/cditerntn. 71)8. Ctenolabrus cinerous, /a(. (i-abrusciiiercm, p«/^) .V. niV/r. 7G0. Ctenolabrus aculus, /ai. yy. /'ois«. Ocean. 770.* Ctenolabrus iris, /^al. Hist. Poiss. lab. i-\. Mcditerran. — 86* — Conus23j.* CoRicis, Cuv. ( sj inpi.oj..i ? «./. ) 771.* Corii'us rostratus, /'ai. ( iim. rmn.ui. s-c. — luij«.iu. roiirAlui . Bt. tùb, tii, /tg. 1, — Coriciu viresecDi et Umarcki. /lui. Corìcosrab«se«n>? fli'ji. «n. ip. dislF — CoricuBroiocfui? Rìu? — L. loa. croilotnut ? Kaf, — Labru» vcrdolìiius . Kaf. — !.. |iittiiiiuiilft? Ila/. SyiDpbodut fulirscen». Rnf. — Corieas bratnaf Kotdm, Fn. Pont. t. lu. ,if,-. I. ■daii. ) IS'oràm. Fn. Pont. tab. 20. fig. 2. 772.* Coricus fasrìatus, Cocco, (cor. r..sci.ius? cocc» , nov. sen 1 ) Meditcrran. M. nitjr. lUedilerran. Ccnus 256.* Juus, Cuv. (uhiii>c«iius, ..t».) 773.* Julis medilcrrancus , Iliss. («.d/-. viiidui» « imnijui. . /lìi(. — !.. julÌ5. DI. lab. 187. /ig. 1. Sc/in. — Julis vulgnris, Nonim. ) Bp. Fn. it. fig. 774? Julis viilgaris, Fieni. ( ubrusjuiis , l.> Don. Br. f. («j.^e. Jalit mediterranea . Angl. — l. festiva? falene.^ Jl.PoiSS.t.^^^. 775.* Julis giofredi , JliSS. (« '«'■ arsenlma l[ fuscoiiolsce» . R/no. ubruseiorrcedi. /lùj. — L. cctiii t /!a/. ) Bp. Fn. it, fig. 776?* Julis speciosus, Iliss. (« >■■'•'■ onieoior, rìu.) Genus 257.* CnLonicaTov? , Sw. 111.* Chlorichthys pavo , Val. (ubrosp«»o,ffiu«/}.i.nee>uti. Labrus bebraiciis. Riti. Ichlh. net Lac. — Julis tureiea , Aùj. Hist. fior, Labfuj leo? Ho/.— Julispavo. Ci..) Ilist. PoÌSS, tUb. 396. 778?* Chlorichlhys donzella, Bp. (Labrusdo,ueii..fl»/._juiis doiitella , Cocco. ) IWediterran. M- nigr. Ocean. 9/editerran. lUediterran. U. nigr. Mediterran. lUediterran. Genus 258.* XiKicniins, Cuv. ( Novacuia . La,ip. ) 779.* Xirichihys novacula , Bp. (coryphxnanoncuia.t.-c. lineolau , Raf.— Novacula corjphxaa , Riis. Iltu. nat. — Nov. plinìi. flùj. ,wj.— xiricbibjacoitriios.cur. 5«.) ff. Poiss.tab. Sgi. Mediterran. StTEFAM. i^S. SCARINI. Genus 259.* Scakiis, Fonìi. (-/.<., i*.) 780.* Scarus cretensis, 5c/m. (i-.cretcosis.i.-L. sc>ru»?i.-cbei. lioiu Kirui . Bof. uec Uc. - Se. jiculu. I Cocco.) U. PoiSS, t. 4oO. lUedUcrran. OY. SicH. — 87* — Sectio vi. 1»LECT0G.\ATU1. OnDo XV. GY-MNODONTES. Familia 72. TETR.VODO.MID^. Sui!r.4M. lig. TETRAODONTINI. Genus 2C0.* Tetbaodos , L. 781.* Ti'iraodon bispidus, (L.) Ra(. I\'acc. Gcnus 2GI .• Lacocepdalus, Sui. 782.* Lagoccpbalus |)ennaiiti,5tv. (Tnraodonijgocciiijaiui./v»». Er. /uol. lab. 1 J.— T. Ixvigalus, .^«cf.— T. stcllatus, Z^onor. ffr.Fi'jA. lab, 6C. nec DI. — 1 . pennjiiti . l'air, — T. bicolor . Durotte. — DioiloD rcticulalus r (^.) Low. S/nopi, t'ii/i. Maiteirn, \ Fll- l'f. 1ÌQ* SUBFAJM. >5o. DIODONTINI. Genus 262.* Diodo.x, L. 7S5 .* Diudon etbinus, Raf. (d. hyiirui /..) FiMiLU ~~). OUTIUGORISCID.E. SusrAu. i5i. MOLINt. Genus 203. Molacàsthus , S\e. (pjiu.ì.. .T.rrf. ) 784? Holacanlbus bispidus, Bp- (dìoiIoh moi». iw. - oni. hitpidu», ,!»>A5i. OUTlIAC.OniSClNI. Grnus 2C5.* OnTnAconiscrs, Srìin. (p..rt — crpiuUu..»» — K.nMnij jwr/.^ 780. Orlliagorisriis rrlzi, Bp. (nioiion moi.. m.-r.ir»..,ion,i,oia, /'#«« ^ Br. Zocl. r. )j. lUl:.— Orili, mola . filiti, — TrcmoUipil» Mtl- iuBi.b»ì? R.ii..«i.) Bl. tab. 12»? Ocodii. flirt»! .«. ^«•i/Orlha|;orÌBcai fascialus. Bt, ( Porc ile iiicr . Duliam. ì'rc/i. 111. fati' )3.) :• 787.* OrlLagorisciis planci, .Bj).(moIi., (Vonciii.-orii.ragusiuii»? fi.if.-KaiK.ni. ij-|,m. .v..r,;».-c.i>h.iii! iireiia? ■^g. Mediterran. 788.* Orihagoriscus oblongus, 5c/m. (crpiaun obionfus.^fw. OrtliragosoblMigas. fin/. — Cpplialus clonpams. fii'ij.— Tclrnodoti tnin- cJtas ? iV/i/i, flr. /oo/. f«6. ai. Donni' lìr. F. Ititi. 4i. — Rsnitniiin oL- lonfa . Aox/o. ) jBI. i'i/s/. (ai). 97 . McilUerran. Occan. CimaLpa , Ransiini , ci Tmi-AsOMirM . Itnn: . ilck-ncia ob in.^.iill. — Di'lciida OiooonA . Banz. ob ae\ . nirL*5cNtAS. Ran:. est iiionstr.— Tftt»*Toiiis , lìan;. ex icone mala 1 OitDO XVI. SCLERODERMI. Fauilu 7H. OSTRACIOMDjIÌ. SuBFAM. i55. OSTR-iCIONINI. Genus 266.* Ostkìcion , L. 789.* Ostracion liigonus, L. Jiisso, Bl. tal. i35. Jceidenl. MedUerran. 790.' Ostracion nasus,i. Biss. (o. cubit..>,/i. ;c/.r/..) Bl.t. i3'o. Acciient. lUedilnrnn. Familia 75. BALISTIDJì;. SiDFAM. i55. E-VLISpNI. Genus 2G7.* Baustes, Z. (r.piUcui.rn/) 791.* Balistcs capriscus, Z. (n- bonivai /^c;/). n.j». — n. Teiui.r Kifie — B. lonulalos. /lino. — Capriscus porcua, liiif. — Cnptiscus rondeieiiì. J».) Sak. Pìsc. fig. 2otì. ìUediUnan. Occan. 792*? Balislcs annularis , Ba{. Imi. III. Sic ÌUcdilerran. — 89* — SvucLjssis V. LOPIIOBMNCIIII. Sectio vii. SYNGXATIII. Ordo XVII. OSTEODERMI. Familia 7C. PECASID/E. SuBFAB. i5S. HIPPOCAMPINI. Genus 268.* Hn-pocAMPis , Cui-. 795.* Hippocampus brevirostris, C«y. (s,„s„.,i,„, ,,ipp„„,„- v'"'—n-'>'<^m''t.R.„.-H.,o,cv.>iai„.i^a.-n.Uf,;,f„„^,,[i,f,-^ III. tal). lop. fig. 3. 794*? Hippocampus gutlulatus, Cui-. iffediterran. Occan. JU. nigr. Jlfediterran. F.iMii,.A 77. SYKCAAXniDii. (_ysj.„<.„. b.) SiBrAM. iSg. SIPHOSTOMINI. Genus 209.* SipnosxoMA , Haf. (s,ds„.,i,u., v. ) a. Tiphle, liaf. 795,* Siphostoma acus, Sp. isr«i„.,k^,,c„,,c.,„ iriii.-sy«. en.thD.,n.jor.5„._Tipblc hfpi.sonu., fl./. - Sy„s„.,ha. pel.ti- cu. , D,no,. «4. 58. juo. P,^r. Br. rocl. «4. ,6. ror,. Br. F. „. y 3'ifs)Bl. tal). 91. /tj. I. jun. fig. 2. aduli. 796.* Siphosloma tiphle, Bp. {s!„s«.,b«,,jfk,..t.B/.,.o,./.;. 1- -S. rond.letli , D,l,r. ./»„. .V„. „„. ,. ,,. yj^. s.- Tlpble l,,».. sonui, fl./-Aciu Ariiloldii iiV.Typlile •ollquonim. If.H. l.ii.f-. ,. QoiJ 8rn,oill,M,rs,i,l,loi, f,;/. B.ihk, . „l. .,. j[^. 5. j. ;,.„^.. f«. l-.n,. ,. 3.. /. 1. >l. nijri?_^^..,rfSyot». ponlicos. PM. E,,».;) fionoB. Br. Fish. lab. 56. ifedilerr.Oceanellam boreal. Meda. Oc. ctiam. s. 12* — 90* — 7!(7.* Siphostoma viridis, liaf. (synrniibni >ipi.iìi? r;«.) Ciié- rin, Icon. K. An. Poiss. lab. (J3. fìg. i . var. praec? 3/ediliirun. II. Siphostoma, Itaf. 798?* Siphostoma pelagica, /?p. (Synsnmhu. (■.Uclcul.t.ir.' Juo. sipbosiama Km . R«/. ) It/edìUrian, 799.* siphostoma rilhpSrCnS, lip. (Syncn.lhosb.rb.nmt. /■»«». Br. ioot. lab. ìi. inonitr ( — Syncnallius rubrscrlifl . Ilisio.^ iìIcditt'VVatl. 800.* siphostoma pyrois, Bp. (synpn.ibiispytois.fli-.,». ) Medilerran. SOI.* Siphostoma phlogon, lìp. (s}.i;ii»ii.iisi>iiirs<>n, «.■««.) Mcdlterriin. 802.* siphostoma elhon, Sp. (syinn.-iii.iiscihcin. «mj».) Wedilcrran. 803.* Siphostoma abaster, Sp. (synsniii.iij .b.sici-.n.d.-yi. SuDFAM. i5o. SYNGNATHINI. GenUS 270.* SYNCNAinUS, /,. Jtaf. (Aci,s,Ji„.- Assira. /«rJ.-Scypliius.Hmo.) 808.* Syngnathus cuUriroslris , JUirhah- 80'.).* Syngnathiis fasciatus, Kis.io. (^scy|.iiiusr«>i;iaiu.. «i.,».) 810.* Syngnalbus viulaccus, Itiss. (scy|.i.i..(vioiaceu<.«.ii..) 811.* Syngnathus annulatus, Ris$.{ ■cypl.iu»,«i.io.— Acc»in,/arrf. — New«lc.i.>in..£i.Aui. ) 815. Kcrophis Ophìdìon, Bp. (&>OBnatI*ui opbidioD. L. ntc Bl. !»rypt)iu« ophidion ì fiuto — Aiub optiidion , Sw. —■ SyngnatKni liimbri. cirorniìs . ym/m. — Aceiin ophidlun, /ari/. ^ l'OTr. JJr, J^tsh. Suppl. p. 47. pg. 810. Neropbis teres, Bp. ( scjtpiiìiii ««•, n.(«.. — sjn|iiiii.ui ly^l\^ioideiy Bennel, ~ Nculiloloma opliidiumf f l'cAuf. 1 817.* Neropliis vìttata, 7!a/'. (syn-niibusophidioii?^/. i.ji./i^.j? Syn^iiathut littorali». Aù>. — Shiul litlonlis , Aulo. ^ 818. Nerophis lumbriciformis, /?/). (acu. umbriciformii. /f/w. .S]rutil>ttiusoptiidìo(t. Vtnn. — SyngntU.U!) lurobriLiforiQU. Ynrr.Br.Fuh. Jig- — ACPSlra rumltriciforinìs. y«n/. ì Sr , ZoOÌ . tal). 7.6. 819.* Nerophis maculata, ttaf. Imi. lu. Skil. 820.* Nerophis papacìna, Bp. (siyphiusp«piciou«f b.....— Ntto- phii romllÌD* . Coctt. \ Orean. etiam bor. Iti. nigr. Medilerran. Ocean. Brìi. Medilerran. Itledilerran. SuBCLAssis VI. MARSIPOBRANCHII. Sectio vili. CYCLOSrO.MI Ordo XVJII. llYPERO.iRTIl. Familu 78. PETROMYZOMDjE. SuBFAM. 181. PErROMYZONINi. Genus 272.* I'etrojivzok, L. 821.* Pclromjzon niarinus, L. IH. tab. 77. 8"22.* Pelromyzon lluvialilis, L. Bl. lab. 78. fin- i . 823.* Pelronijzon niacrops, Bti-. in Fi>. f'r. fig. 82'!.* Pclromjzon planeri, Cm. Bl. tab. 78. fig. i. Or.Med.ll nigr.Flum. Fl.el Bic.lolius £ur. Bii'ul. £ur. VI. et ucc. Bivul. lotius Europee. — 92* — SiTTAM. iCa.» AMMOCiETINI. Gcnus275.* Aujiocbtes, Dumfr. 825.* Ammorastesbranchialis, Bum. (l'rtroray.oni.rnnciiuii.i. Rivul. et Zac. tolius Amili, ruiifr. Duntr.') BL tal). ^8. fig. 2. Europ(s. Orbo XIX. UYPEIWTRETJ. FAJniu 79. MYXIKID^. St;Br.uii. iG5. Ivn'XININI. GenUS 17Ì. MtXIKE, Z. (Gaslrobr.inchu!, /!/.) 82C. Myxine glutinosa, £.(o«sirobrini:i.iisaccui,B/,)BJ.t.4'3. Ocean. bor. Sectio IX. LEPTOCARDU. Ordo XX. AMPHIOXI. Familia 80. BRANCHIOSTOMIDiE. ScBrAsi. i6i, BRANCHIOSTOMINI. Genus 275.* Brakcbiostoma , Costa (Ampiiioius, rarr.) 827.* Branchiostoma laDceolalum, Ilp. (Liiii.«i.nccouiai, PalL — Branchioftoma lubrictiiD, Cojfa. — Amphioxus iBnceoUtQS. Yarr.j Fn. Nap. tab. 3o. Medit. Ocean. etiam s. ADDENDA Genus 47.* Sauio. 828. {Oì. bis.) Salmo nobilis, Pali, (s.i.i.r, £.•./«.*..><».. «ce L, — S. ipiitloi ) l'eli. Itcntim. — (Juid S. Ubni . Prinidas addc: e»"' rboiìous cbrysapnsiui , Pa/;. aci/iì', Jfantm. Rifai. Propontidx i — Qtùd Leuciacas beckelii. Nordm. Fa. Poni, inb. iì. fig.i. Ro$t. n. — i^uid .^ipius I^iCÀtxat , Tfordm. Fn. Pont, Ini. 2Ì. fig, a. Riv. Rou, m. — Quid Aspius clupeoidei. Nordm, Fn. Poni. lab. i.Jig. I. ( Cypr. cbalcoidcs, Gutd. A'ov. Comot. Prlrop. xti, lai. i6. Cm.-.. C. clupeoiilet. Pati, —Che[i clopcoides , Cui..) Flumiu* Ross, m? — fjuid Cypr, tariclii , Cu/d? Ad genus 79.* Cldpea, L. Quid Ciupca cultriveiitris . Aordm. Fn. Poni ? — (Jiiid Clupca ilctìcatula , Jfordm, Fa. Poni f Genus 127.*Gadus, £. 829. (385. bis.) Gadus cuxinus, Fn./'ont. »a6.26.^3.2. lU.nigrum. 830.* (387. bis.) Gadus capelanus , Risi. (G.biennoidc? Siv. — G. fareatìiil Suf. — il. h^rhiiÈ . Cocco. — M. sycodes > Cocco J dìrcrsu» ab Oceanico Gadus minutus.X. ( Asetlus tnollis ininor, A4/.) lifcdttCìtrttlì» N. li. sp. 584 ci 385 forsan actate tantum diversa: , uti et 377 et 879 ! Genus 135.* PtATEssi, Cuv. 851. (-'lOG. bis.) Platcssa luscus, A'bn/m. (l'iour.Ucsus.ipi. lasco». Pali. — Plat. hiscus CI PI. (libra , Hathit. ) Fl\* PolU. tab, 27. tab. 28. var. raarmorata- St. nigrum. — 94* — Gcnus 187.* Cottbs, L. b. Golii Fluvialiles. 852. (5i5. bis.) Cotlus afiìnis, Heck. ( Coiiui ioti» . cr. Genus 189.* Gobius , L. (i) a. Marini. 833. (550. bis.) Gobius platyrostris, /«a». Aordm. Fn- Pont. tab. i^.fiij. 1. Jlf. nifjrum. 85'). (550. fer.) Gobius mclanostomus, Pali. IVordm. Fn. Pont. tab. ;. m. nigrum. 835. (555. 6ts.) Gobius melanio , Pali. IVurdm. Fu. Pont. tab. II. fu). I. sr. niijritm. 8ó(ì. (557. bis.) Gobius ratan, IVordm. (9...rfG. virc»cfn!.( 0. chilo. Fall.') Fn. Pont. lab. i i . fig. i. M. niijrum. 857. (557. Icr.) Gobius eephalargcs,/'(//(./'H./'oii(./i(/.2. /»/. niyntm. 858. (5G5. b(s. ) Gobius cxaDtbumatosus, PaU.A'ordm. Fn.Pont. tab. io. ^3. i. jf/. nigrum. 8.)9. (5GÌ. Jcr.) Gobius ophiocephalus, Pali. (««0. io... C"'.') i>orrfm. Fn. Pvnt. tali. 10. /Jj. 'j. m. nigrum 840. (571. (j(s.) Gobius slcvenii , lynrdm. Fn- Punì. tab. i3. fig. 1. j/. „,,/,•«», 8'(l. (571. /fr.) Gobius quadricapillus , Pali. A'ordm. Fn. Pont. tab. i3. fig. 3. jf/. nigrnm. (1) N. B. Genus italicum asterisco notandum : 189. Gobius , L. Genera non italica lypographlca menda asterisco notata: Sg.Carassius, Kilss.— 60. Rhodeus, yfg. 71. Leuciscus , Cav. — -S. Abramis, Cut'. — 77. Aspius, ^g. — 78. Pekcus , .^g. — 186. Aspi- dophorus , £/ac. Species italiese asterisco notando : i35. Esoi lucius , L.— 168. Chondrostoma ryzela, Agass. 322. Congcr auratus, Costa.— obi. Lepidoleprus trachyrhynclius, A'm.— 408. Platcssa passcr, Bp. Species non iulicx errore asterisco notata; : 59. Barbus pcloponensis fa/. — .'5o4. Scopelus bo- reali], Kilh. — 9.j* — H'Vl. (575. bis.) Gobius macroplcrus, Tonini. ( Quìj oo. biui cobltìt , Pmtl ? — filiti Cot>iui «orjijut , Btnittt , TrebI fondi ji ? ^ Fn. Pont. tali. i3. fuj. 2. 843. ( 577i. ter. ) Gobius niartnoratiis ,PaU. ( »« "■"• mu- uiij. ) jyordm. Fn. Pont. tab. la. fi(j. 3. Silt. (574. bis. ) Gobius Icopardinus, IVordm.Fn. Pont. tab. i3. fiij. 4- b. Fluv!atili'.i. 845. (585. fcis.) Gobius \ugcns, IVordm .Fn. Pont. l <.)./. 1. 846. (583. ter.) Gobius conslruclor, IfordmìFn. Pont. lab. (). fi/j. 2. 847. (584. bis.) Gobius fluvialilis, Pali. («««««»«.■ jìiiì.i- i;ii(.'ndu« nomine Quh'iu* boficlli. Ilp. j 848. (584. ter.) Gobius lactcus , Nordm. Fn. Pont. lab. 10. pg. 3. A/, nigrum. M. nigrum. M. nigrum. Hiv. .ibasiiB. JRic. Hoss. ni. JliV. IloSS. HI. Dniestcr et alia FI. H. m. Alide M. nigrum ad apecies 9. 13. 47. 89. 382. 3ji. 341. S^C. 3Go, 406. 4C0. 47U. 493. 433. Sul. 5o6. 5i8. Sig. S30. 533. 53i. 538. 554. NOT/E (.Y) Pisccm iti Peloriunis maribus a D.<'*^ Cucco dctectuni , et a ci. Kruhii illi utì noTum genus dicitura , in hoc Catalogo, nomine etìam per inodiim provisionis tantum^ nec forsan duraturo, haud omitlerc putavimus. Parrus mole et Flcuroncctiduin forma mcdius Inter PUuroncctidas et Ri' broniinos hic pùcis vìdetur ! Attamen ciim prima: oculos unilaterales habeant , et secundi bìlatera- les > in hoc novo genere oculi , alter a tatare , alter in vertice vix ad latus uppositum adspiciens , positi sunt. (fi) Cum Catalogum istum completum reddere in animo habuerimus, species plurimas ct»i dubìas et quarum de novitatc ipsi judicare non potuimus haud negligcndas , neqiic ad synonyma absquc re- rum conscirntia dnranandas existimarimus. Cuique vero Auctort de illis rcspondendum relinquimus , quamvisnos eas quas propria in genera primi tran^tulimu^ recognovi&se appareat.llocque prx^ertim de Gobiis, de Lepadogastribus, de Blenminis, de Labuisis, de SYNGNATHIDIS dictum. SUMMARIUM Pisciiiiu curop»oruni genera 27o. Italica * 227. Britannica 130. Sraudiiiavica 120. Italica ncc Britannica . . . 121. Britannica ncc Italica . . . 27. Italica simul et Britannica. 105. Britannica simul et Italica. 105. 227. 130. Pisciuni europa;oruDt spccies ( tlubiw? {jiioad palriain t/el speciem 60. ).... 8^8. Aqua: dulcis ( e.xclusive fluviatiles aut lacnstres ) 208. Marìax {ex ijuibiis flumina adscendunt iO.) 640. 848, Mediterranei ( 300. ) 580. Mediterranei simul et Oceani ( 120. ). . . . 120. Oceani ( 2G0. ) 140. 6i0. Pisces cnropsei gcographice distiucti. Italici * ( aqiiw dulcis 03. ; 300. — Britannici ( aqua; dulcis U. ) 2G0. Scandiiiavici (aauw dìilcis 30.) 220. Italici ncc Britannici . . . 407. Britannici ncc Italici. . . . 138. Italici simul ci Britannici. 102. Britannici simul et Italici. 102. 309. 260. ELEIVCO DE' LIBRI E DELLE ALTRE SCRITTURE OFFERTE 0 INVIATE IN DONO AL CONGRESSO (1) >[SB1< Aris DE RivKRA CAV. Cimo. Discorso ai chiarissimi scienziati italiani radunati nel 7° Congresso scientifico. Napoli 18^5; in 8.° Agli scienziati d'Italia del 7.° Congresso, dono dell'Accademia Pontaniana. Napo- li I8'l5; in U." AiBLLo. Sopra un' ansa intestinale espulsa dall' ano. lu 8.» Amireixi avv. Vincenzo. Illustrazione di una gemma rappresentante Alessandro il grande. In 8.° — Una gita all'Etna. In 8.» Ambrosoli, Arkicom, Pozzo.-fE, lUcnELi, ZoKCADA. Discorsi sulla educazione. Mila- no 1844; in 8.0 Annali della società agraria di Torino. Voi. 3 in 8.° Annuario geografico italiano pubblicato dall' uffizio di corrispondenza geografica. Bologna; in 4." Arcotito Saltatore. Raccolta di vario memorie meteorologiche. Reggio di Cala- bria 1838-1843. Arerà - primo Barone. Storia civile di Messina colle relazioni alla storia generale di Sicilia. Palermo 1841; in 8." (i)Non pochi fra questi libri, ed in ispezieltà quelli dì cui sì ebbero varie copie, furono distribui- ti a' membri del Congresso. In quanto alle memorie manoscritte vedi i Processi verbali delle Sezioni. a — II — Atti dell'Accademia Ciocnia di scienze naturali di Catania. Messina I8'i5 ; voi. 21 in 4.° Atti della R. Società economica del 2.° Abruzzo Ulteriore. In A.» Atti della R. Società economica di Cirgenti. In i." Alti dell'Accademia di scienze e lettere di Palermo. Palermo iftdO. In li.° Atti della Società medico-chirurgica di Torino. Torino 1814. In 4." .itti della Società d'incoraggiamento d'arti e mestieri di Milano. Milano 1845. In 8.° Atti della R. Società economica della prima Calabria Ulteriore. Reggio 1835-3G-37- 58-09-40-41-42; in 8." Atti della R. Società economica di Capitanata. Foggia; in 4.» Atti della R. Società economica di Terra di Lavoro. Caserta 1841-42-43-44; in 4.» Atti dei primi sei Congressi degli scienziati italiani , raccolti ed ordinati dall' Ac- cademia degli aspiranti naturalisti. Napoli 1844-1845; vol.6in 8." AoDoviK. Bigattiera mobile. In 8.» B^ARDrai DOTT. LoDOico. Memoria sulla pellagra. In 8.° — Sull'avvelenamento dei funghi. In 8.° BiLBi. Ragionamenti di geografia e statistica patria. Milano 1845; in 8.' Bakiucamo. Sul colera. In 8.° Barzelletti cav. Giacomo. Istoria patologica necroscopia. Firenze 1844 ; in 8.° Battaglia. Ricerche sul croup. In 8.° — Aggiunte e modificazioni falle allo stetoscopio. In 8.» — Della flogosi degli organi del respiro. In 8." Beltrani. Della genesi della fibrina. In 8.» i: •■ A Bbunardimo. Introduzione allo studio della fisica. In 8.» Berkcti. Theses pbysiologicae. In 8.» Beutini dott. Bernardino. Idrologia minerale degli Stati Sardi. In 8.' — Della statistica medica in Italia. In 8.» — Statistica nosologica dell'ospedale dei SS. Maurizio e Lazzaro. Torino 1845; in 8." — Del Congresso scientifico in Francia. In 8." — Sull'uso delle foglie di tabacco. In 8." Bertozzi L. V. Osservazioni sui calcoli biliari contenenti rame. 18'i3 ; in 8.* BiAscHiin. Scienza del bcnviverc sociale. In S," BiAi^cBXTTi. Elogio di B, Signoroni. In 8.° — Ili — BrrEzzf. Adanto coro^aGco, statistico, idrograCco del Regno delle due Sicilie. Napoli 18'(5; in i." BrFFicHiNoi. Sullo bigaltaic dominicali. In 8.° Biografìa medica piemontese. Torino 182/1 ; voi. 2 in 8.» BoNiPiRTE P. Luigi. Lettera responsiva al professor Gioacchino Taddei. Firen- ze 1843; in 8.» BoNnto. Suir oftalmia purulenta. In 8.° — Sul farcino o sulla morva. In 8.° BoHucci Carlo. La pianta della città di Pompei. Napoli 1827; in 8.° — Pompei descritta. Napoli 1827; in 8." — Varie pubblicazioni periodiche contenenti lo tombe di Guiscardo e di Boe- mondo nella Puglia. In 8.° BniNai VincgNzo. Quadri sinottico-geografici indicanti il globo terrestre nello stato fisico, politico e morale. In fol. Brenta Loici. Scoperta in fisica, parte ottica. Milano 1845. In 8.° Bresciahi. Osservazioni teorico-pratiche sul taglio cesareo. In 8.° Bret. Dizionario tecnologico. In 8.° i — Sul modo di lavorare il ferro. In 8." Briganti prof. Francesco. Piante tintorie del Regno di Napoli. In 4.* — Macerazione del lino a secco. In 4.° Brizi càt. Oreste. Il lanifìcio militare di Arezzo. Firenze 1 845; in 8.° Brunella. Teoria del vainolo. In 8." ^ Bruni dott. Lorenzo. Atlante di ortopedica. In 4.° — Operazioni ortopediche. In 8.° Bruni Achuxe. Cenno sull'agricoltura di Barletta, con un elenco delle piante spon- taneo di quelle campagne. Napoli 1844 ; in 8.° BuDETTi Luigi. L'alcssandriade. Napoli 1837; in 8." — Lanapoleoneidc. Napoli 1840; in 8." Bullettin de la Société nationale de vaccine. Discours de M. le Due de Montmo- rency. Paris 18'J4 ; in 8." BuRci PROF. Carlo. Considerazioni sulle pellicole dell'orina, e particolarmente sulla pellicola Kicsteinica. In 8." BuRsom Federico. Del debito di onorare gl'ingegni che fiorirono in Napoli. 1844. In8.° — Biblioteca di commercio. In 8." Cachìzzi pi Samuele cav. Arcidiacono. Sulla varia indole delle forze agenti nell'uni- verso. Napoli I8'l,5; in 8." Calabkù. Sulla l'irorma dolio banche commerciali. In 8.° Calamai prof. Luigi. Sul modo di riconoscere la presenza do' ioduri noi liquidi. Fi- renze 18'(5; in 8." — Di una nuova acqua minoralo salino-purgativa. Firenze I84'l ; in 8.° — Dell'acqua minoralo acidola dei bagni di Cbiceinella. Firenze 18^5; in 8." — Osservazioni sull'anatomia della torpedine. 1815; in 8.'^ — Risposta alle osservazioni del cav. prof. G. Gazzeri. Firenze IS?!."); in 8.» Calcara Pietro. Monografia dei generi ClausiliaeBulimo. Palermo 18'iO; in 8." — Descrizione dell'isola di Ustica. Palermo 18Ì2. — MonograCe dei generi Spirorbis e Succinea. Palermo IS'll ; in 8.» .— Memoria sopra alcune conchiglie fossili rinvenute nella contrada d'Altavil- la. Palermo ISil; in 8.0 Calcaterra Vincenzo. Storia filosofico-politica della legislazione del Regno delle due Sicilie. Napoli I8W; in 8.° Calì Artonino. Relazione dei lavori dell' Accademia dei Zelanti di Aci Reale in Si- cilia. Palermo 18jG; in 8." Calosi. Rapporti statistici vaccini. In 8." — Sulla virtù antivaiuolosa del vaccino. In 8.° Calvi Gottardo. Kinive e le scoperte di Botta. In 8." Casuu Lorenzo. Istituzioni sulla rappresentativa, fondate nei classici autori antichi e moderni. Aquila 1853; in 8." Gahpacnano. Sulla utilità delle bevande gelate. In 8.° CAimizzARo Stasislao. Corso di agricoltura. Palermo 1845; in 8." — Quesiti fisiologici. In 8.0 Cantù prof. G. L. Sul passaggio del mercurio nelle orine dei sifilitici. Torino 1844; in 4.° — Intorno alla ricerca del iodio e del bromo nelle acque minerali. In 8.° Cappa dott. Raffaele. Il Zaccbìa, giornale di medicina legalo. Napoli 1845; in 4.° — Guida medica pei bagni e per le acque minerali. Napoli 1844.; in 8." — Opuscoli fisico-medici. Napoli 1842; in 8." Capezzi prof. Lcici. Elementi di ostetricia teorico-pratica. In 8.° Cafezzcoli dott. Serafino. Opuscoli sul diabete mellito.Firenze 1843-1845 ; in 8.° Capizzuoli Dorr. Serafiao. Alcune parole sulla teorica di Mialhc relativa al diabete* cstraltc dalla gazzella toscana delle scienze medico-fisiche. ISÌ5; in 8.° CiPULBi Vito. Documenti inediti circa la voluta ribellione di F. Tommaso Campa- nella. Napoli 1845; in 8.0 — 3Icmorie sulle biblioteche e tipografie calabresi , e sulla Chiesa miletese. Napoli 1855; in 8." — Mesma e Mudania furono due o una città dell' antica Italia? In 8.° — Sugli archivi! delle due Calabrie Ulteriori. In S." Carbonara Cav. Sul colera. In 8.° — Sul croup. In 8." — Sull'idrocefalo. In 8.° — Sulla peste orientale. In li." Carbonai prof. Ferdisando. Istituto ortopedico toscano. In 8." Carboneui. Sul modo di far prosperare 1' agricoltura e l' industria. Napoli 1845; 10 8.'' Carlim Fbancesco. Dell'orbita clittica della cometa ultimamente osservata, e di al- cune leggi che appariscono nella distribuzione dei corpi del sistema so- lare. Milano 18'l5;in8."' — Sulla determinazione delle costanti arbiiraric dell' orbita lunare. Mila' no 1845; in 8.» — Algoritmo pel calcolo delle perturbazioni lunari. Milano 1858; in 8." — Sulla legge dello variazioni orarie del barometro. Modena 1828; in 8.° Carcsi. Sjilcpsis opusculorura. In 8.° Casaretto M. D. Novarum stirpium Brasilicnsium Dccades. In 8.° — Del metodo e delle avvertenze che si usano nell' orto botanico di Padova per la coltura, fecondazione e fruttificazione della vainiglia. In 8." — Della vita e degli scritti di Francesco Bonafede. In 8.° — Di un nuovo genere della tribù delle Xeranlemee. In 8." CASsrrro Federico. Itiassunti statistici sul Principato Ultra. Avellino 1845 ; in 8.° Catalogo e notizie compendiose degli uccelli nella Città, Provincia e Diocesi di Como. Como 1S'I5; in 8." Cattaneo dott. Carlo. Notizie naturali e civili sulla Lombardia. In 8." Ceresa. Costituzione stazionaria della peste. In 8.» — Atti della settima riunione della Società Biellese. In 8.» VI GiKm.Lt Eiraico. Sulla risoluzione dello equazioni identiche. Napoli 1837; in 8." CgRTKTTO. Su Giambattista do Monte. In 8." — Fraranicuto storico di alcuni illustri anatomici. In 8.° GaivAixzT DE RiTAz ckv. Stefano. Goup d'oeil sur la Républiquo de l'Amérique centrale par Mcssicurs Dumartray et Rouhaud. In 8." — Descrizione dolio acquo termo-minerali e dello stufo dell' isola d' Ischia ; trad. e ann. dal dott. M. Ziccardi di Campobasso. Napoli 1838; in 8.° — Voyage scientiGque à Naplcs avec M. Magendie cn 18^45 par lo doctcur Co- stantin James. Paris 1843; in 8.» — Memoria sul trattamento depurativo , tradotta da Giovanni Sannicola. Na- poli 18a5;in8.° — Dissertazione intorno ai principali elTctti del freddo sull' economia anima- le, tradotta da Giovanni Sannicola. Napoli 1844; in 8.° CanxTiEN CAv. Linci. Corsi di osservazioni meteorologiche fatto nella zona torrida a bordo del R. Vascello il Vesuvio nell'anno 1843. Napoli 1844; in 8.» Crro MicBBLK ph. della Rocca. Esperimenti sulla forza elettro-motrice delle varie «o- stanzc. Napoli 1843; in 4.» CiiifEMTi DOTT. GipsEPPE. Chimica popolare. In 8.» — Della panillina e dell' olio essenziale della vainìglia. Venezia 1843; in 8.° — Degli eteri. Padova 1838; in 8.0 — Rivista critica della quinta edizione della chimica applicata all' agricoltura di Giusto Liebig. 184.5; in 8." Cocciola Lnici. Prospettiva teorica e pratica applicata alle belle arti del disegno. Napoli 1829; in B.» — Ricerche analitiche sull' indole della trisezione. Napoli 1845 ; in 8.° — Invenzioni di utilità commerciali. Napoli 1844; in 8." — Metodo per poter prevenire l' esplosione del vapore nelle caldaje. In 8." Co PKOF. ANASTASIO. Su di alcuni salmonidi del mare di Messina. Lettera al eh. D. Carlo Luciano Ronaparte Principe di Musignano; estratta dal fase. 9." dei nuovi an. delle se. naturali. Messina 1838; in 8." — Su di un delfino rinvenuto nello stretto di Messina. Estratto dal Jtfaurolico, giornale del gabinetto letterario di Messina. 1841 ; in 8.» Goimzoin dott. Akgelo, Il calcino , ossia mal del segno nei bachi da seta. Verona 1845;in8,"> VII Commcntarii dell' Ateneo di Brescia per gli anni I8'J| -'12-15. Rresria I8!l4; in 8." Congrès scicntinque de Francc : dixit-mn session tenue cn Septembre et Oclobre 18112; procès verbaux. Paris Ì8U5; in 8.» GoRcii Niccoli. Storia dello due Sicilie. Napoli I8'45; in 4." Cordako-Clakenza cav. Vincenzo. Osservazioni sopra la Storia di Catania. Catania 1833; in 8.» — Storia del dritto siculo. Catania IS'Il ; in 8.° — Tesi : se i privilegi producono utile o svantaggio all' industria. 1811 ; iu S.» — Memoria sopra alcuni generi indigeni di Sicilia da sostituirsi al caffè, alla cannella, al garofano, al tè ed allo zucchero. Catania 1833; in 8." — Sul dritto metropolico della Chiesa Catancse. In 8." — SuU' olivo. In 8.» CoKDEao CAV. CioLio DEI CONTI DI S. QUINTINO. Dclla zecca e delle monete di Lucca nei secoli di mezzo. Lucca 18jI''4; in 4.° Cortese. Della influenza della scuola anatomica padovana nei progressi dell' ano- tomia in Europa. Padova 1845; in 8.° — Elogio funebre del prof. Signoroni. In 8." Costa AcniLLE.Cimicum Regni Neapolitaui centuria srcunda.Neapoli I8'l4; in 4.* Costa M. A. Possibiliti!i di sostituire alla forza del vapore quella dell' aria. In 8.* — Saggio suir aerostatica e aeronautica. In 8." — Indovinamento dei mezzi di cui avrà potuto avvalersi Archimede per fare andare per terra con la sola forza della sua mano una grandissima nave carica di un peso enorme. Napoli 1844; in 8.° — Discorso intorno alla scoperta di un manoscritto di Leonardo da Vinci. Na- poli 1842; in 8.° Coni DOTT. A. Studi sopra l'acido valcrianico. In 8.» — Ricerche sopra i tubercoli pulmonari. In 8.» — Nuovo processo per ottenere il creosoto. In 8.» — Ricerche sopra l'albumina e i sali piombici. In 8.° — Sulla riduzione delle sostanze organiche a solidità lapidea. In 8." Ceotti Carlo. Viaggio per la Sicilia: poemetto. Cremona 1832; in 8." D' Atala. Dizionario militare. In 8." D' Ambra Raffaele. Gli odierni campisanti napolitani. Napoli 1843; in 8.* D' Afvuo. Su di alcuni importanti quesiti architettonici. In 8.° — vili Di Cimino dott. Francesco. Intorno alla iiianieraiiiii facile ili ridurre la lussazione lìosti-riore dol cubito avvcgnaciliè inveterala. Venezia 1845; in 8." — Osservazioni di una particolare escrescenza fungosa sorgente nell' interno dell' uretra femminile e sporgente dall' orificio esteriore della stessa. Ve- nezia IS'l5; in 8." — DI un° emiplegia e di una speciale modificazione del senso tattile. Venezia 1841; in 8.» D\LL\ Vecciili Angelo. Saggio geometrico sulla triplicazione e subtriplicazione di un arco di circolo. Vicenza \SÌÌ; in 8." — Appendice al saggio geometrico sulla triplicazione. Vicenza 1845; in 8." De Batres Visconte Colosib. Bibliografia dantesca. Prato 1845; voi. 2 in 8.» De Beaitort Dott. Barone. Quattro discorsi accademici sulla parte teorica delle malattie veneree. In 8." De Brignoli di Brvnnhoff prof. Giovanni. Intorno alla Dea Flora degli antichi. Mo- dena 1845; in 8.° De Cesare Francesco. Le più belle ruine di Pompei descritte, misurate e disegna- te. Napoli 1855; in 8." — Le anticbità di Pesto disegnate ed incise. Kapoli 1854 ; in 8.° — Sulla origine delle lesioni della Chiesa di S. Carlo Borromeo in Napoli, e suo progetto di ricostruzione. Napoli 1857; in 8.» — Degli edifici che potrebbero costruirsi rimpctto la Chiesa di S. Carlo all' a- rcna. Napoli 1840; in 8." — Le più belle fabbriche del 1500 ed altri monumenti di architettura esisten- ti in Napoli. Napoli 1845; in 8.» De Chura Francesco Pàolo. Sul morbillo. Napoli 1844; in 8.° De Foiffi Fuippo. Cenni sui pesci d'acqua dolce della' Lombardia. Milano 1844 ; in 8.° — Intorno ad alcune specie di rettili. Milano 1843; in 8.» — Annotazioni di medicina pratica. In 8." D' IIoMBREs FiRsiAs Baroxe. Notcs de pbjsiologie vegetale. In 8."' — Sur Ics champignons commestiblcs de Cévcnnes. In 8." — Essai sur la croissance des arbrcs. In 8.° — Extrail des souvenirs de voyages. In 8.» — Sur Ics arbres remarquablcs du département du Card. In 8.» — IX — D-Ho^nss F,««.s I,..„o>e. nnppnr. fai, A 1' A,.,.!..,.,,-,, noval.- .lu Cani sur les Con- grès Sfienliliqi.ps <1,. Milun CI, Soplcinhi.. !«'»'(. In «.'< - MOmoire de mùtOorologio sur une qucstioi. proposéo au Congrés de Kimes In 8 " — Souvenirs du Vésuvo. In 8.» — Chate de la foudre sur une mngnancrie. In 8.» - SuitedesMémoiresetobservalionsdePh.vsiquectd'nisloirenaturelle.FnS. D. .X C.S. V.TToa,o. Memoria sulle equazioni di terzo e quarto grado. Padova IS40; in !i." Db L. IUvh Pnor. A. De 1' action ehimique d' un couplo voltaique, et des moyens d en augmenter la puissance. In 8." - Mé,noires sur Ics effets de temperature qui accompagnent la transmission dans ics hquides. Genove; in 8.» - Des mouvemcns vibratoires qui dtUermincnt dans los rorps, et essentielle- ment dans le fer, la transmissiou des couranls OL-ctriques et leur action extt'rieure. Genève; in S." - Diseours prononcé à 1' ouverture de la trcntièrae session de la société hel- vétiquc dos scicnccs naturcUes réunie à Genève le 1 1 Aoùt I8W. Genè- ve I8Ì5; in 8." - Noticc sur la vie et les ouvrages de A. P. De Candolle. In 8.» Dbllv Kovere Mamun. Ciiseppe. Opuscoli scientifici. Firenze I8«; in 8.» D. Makt.>o d«tt. Antonio. Osservazioni su la struttura anatomica e su la funzione della valvola del forame ovale nel cuore del feto. Napoli; in 8." - Esperienze su i movimenti riflessi del sistema muscolare volontario deter- minati dalle irritazioni del gran simpatico. Articolo estrallo dal Rendi- conto della n. Accademia delle Scienze di Napoli. In 4.» - Osservazioni di deposizione spontanea delle uova nella donna vergine. Art. estratto dal Rendiconto della R. Accademia delle S.ienze di Napoli. In H." - Memoria sulla situazione del forame occipitale. Napoli 1842; in U." De Moclox Mathiec. De la peste orientale. Trieste 1845; in 8.» De Nanzio pkof. Fehdina.nuo. Opere mediche. In 8." De Renzi cav. Salvatohe. Topografia medica di Napoli. In 8.» - Storia della medicina in Italia. Napoli 1845; voi. 3 in 8.» De Ris.B CAT. SiiTiTOM. Saggio di letteratura greca. Chieti 1841 ; in 8.» Db RiTis Vincenzo. I moiri arabi. Napoli 1855; in '1.° De Rolandis. Associa/ionc agraria e ricovero di iiieiHliciUt In S." Devisckmi Grsbppe. Giornale per la educazione dei bachi da seta. In 8.» — Discorsi, ^'apoli 1845; in 8." Ds Visu.M PROF. Rodeuto. Osservazioni sopra alcune specie di .Vatricaria, e propo- sta dì un nuovo genere e di una nuova specie fra le medesime. In 8." De Vita. SuU' inliammazione. la 8." Del Giudice Niccola. Crilichc deduzioni sul tetano. In 8.° — Lettere apologetiche agli scienziati di Europa. Napoli 1815; in 8." — A'iaggio medico ad Ischia ed altrove ad oggetto di riconoscere ed analiz- zare le ac(ine minerali e le stufe. Napoli I8'2'2-I825; in 8." Del Grosso Lcici. Manuale delle più usitato preparazioni cbimico-farmaccutichc. Napoli I8'»0;in8." Del Re Leopoldo. Relazione di una gita in Catania e all' Etna durante la eruzione del 1842. Napoli I8'«5;in8.° Del Verme. Fatti relativi all' irroramento dei corpi. Napoli 18'(5; in 8." Desiderio. Giudizio sulle deduzioni del dottor Triberti. In 8." — Intorno all' azione della china. In S." — Suir azione terapeutica del solfato di chinina. In 8.° Di Cesare cat. Gicseppb. Esame della divina commedia di Dante. 1807; in 8.» — Arrigo di Abbate, ovvero la Sicilia dal 1296 al 1313. Napoli 1833; in 8.» — Saggio di traduzioni e di studi storici. In 8." Die offentlichcn Unstalteu. Stuttgart 184'l ; in 8.» Di Fiore Fedele. Memoria sul dcutofosfato di mercurio. Napoli 1839; in 8.° — Monografia dei geloni. Napoli 184 1 ; in 8.» Di Gregorio .Morelli Niccolò. Della vita di Torquato Tasso. Napoli 1832 ; in 8.» Discorsi pronunziati dal Presidente, dal Socio Segretario perpetuo e dal Socio or- dinario della Società economica della Valle di Catania nelle adunanze ge- nerali del 30 Maggio 1837-1838. Catania 1838; in 8.» Dorotea dottor Liokardo. Traduzione dell' opera del Torti sulle perniciose. Ii> 8.° DiRAN Jea.n-Alexìndre. Nouveau syslèmc de pbysiquc generale cn opposition avec Ics principes recus. Paris 1843; in 8." — Code des créations univcrscllcs et de la vie dcs étrcs. Bordeaux 1841; in 8." Einleilung in Die Wissensckaft der statislik. TUbingen 1843; in 8." XI — Elenro dei Membri effe Itivi inlervpniiti ai sei Congressi ilnliani. Napoli IR'J5; inS." Elenco di saggi dei prodotli della iudiislria napolitana presentati nella solenne mostra del di 30 Maggio ìSii. Napoli I8'(5l; in '1.° Faccioli Cìhuelo. Aiccrckc su' Bruzi e su' moderni Calabri. In 8.» Fanelli. Programma dei primi rudimenti dell'umano sapere. In 8.» Faiuni Luigi Carlo. Sulle qiiistioni sanitarie ed economiche agitate in Italia intor- no alle risaje. Firenze 1815; in 8." Fabio Paolo. Di un' emiplegia e di una speciale modificazione del senso lattile. Ve- nezia 18451; in 8.0 Fedehici cav. Vito. Memoria su di un caso di Clossotomia e Mioglossorafia. In S.» Ferrante Capitano KcNzio. Cenno di alcuno teoriche di artiglieria. Napoli 1815; in 8.0 Ferrarese doti. Loici. Delle malattie della mente. Napoli 1841-1845; voi. 5 in 8." Ferrahio. Storia e statuto del pio Istituto dei Medici Lombardi, in 8.° — Statistica delle morti improvvise di Milano. In 8." — Mortalità ncir ospedale maggiore di Milano. In 8." — SuU'utililù e necessità di una statistica patologica. In 8." FiNAii CAT. Manuel pour Ilcrculanum, Pompei et Stabias. In 8." FocAROLi PiEnAMiREA. Scguito dcl giomalc delle osservazioni meteorologiche fatte in Bormio. In S." Fesco GioTAN Vincenzo. Sulle monete dette ctn;ui'n« battute regnanti gli Aragonesi. Napoli 1815; in 8. Fesco CicsEirr. Maria. I capitoli dell' ordine dell' armellino. Napoli IS'l5;in 8." — Intorno all' ordine dell' armellino da Re Ferdinando I.° d'Aragona. Napoli 1811; in 8.» Fusco E A-icelo Giasifietro. Frammento inedito di uno scrittore napolitano del se- colo 10." intorno alle grotto di Posilipo. Napoli 1812; in 8.» — Giunta al detto frammento inedito. Napoli IS12; in 8.° Fesco Salvatore. Dissertazione su di una moneta detta ducalo. Napoli 1812; ini." — Tavole di monete del Reame di Napoli e di Sicilia. Napoli 1839; in 1.° Fusinieiu Aubrocio. Confutazione di pretese esperienze recenti per sostenere la ipo- tesi / f(/s sulla causa della rugiada. Vicenza 1815; in 8.» Callo dott. Vincenzo. Almanacco nautico per l'anno 1 8 'Kì. Trieste 1811-1815; in 8." Ganoolm Ciò. Cristoforo. Della moneta antica di Genova. Genova 1811 ; voi. 2 in 8.° — XII — Gahciitlo. Cenni sulla maniera di rinvenire i vasi fittili italo-greci. Napoli \SUù ; in 8." GinziLLi. Cronira di ÌNapnli di Notar Giacomo. In 8.° Gatti. Storia clinic:! di un torcicollo. In 8.» — >()ta sul morbo detto torcicollo. In 8 " — Sullo cpidiMiiio dolili nauti in Cosenza. In 8." Gemellaho l'ROF. Cmi.o. Alibozzo storico dell' Ateneo Catancse. Catania 1830; in 8." GenEHiÀ Gioacchino. ISeu rapsodia, ovvero nuovo ordinamento dell'epistola di Ora- zio Fiacco ai Pisoni. Napoli 18."; in 8." — Lezioni di eloquenza pìiidizi.irla. In 8." — Metodo pratico per coltivare lo spirito ed il cuore dei giovanotti. In 8." Gbrvasio Acostiko. Osservazioni sopra un' iscrizione sipontina. Napoli 1857: in '»." — Osservazioni intorno a due iscrizioni messinesi. Napoli 1840; in 4 " — Osservazioni sopra alcune anlidie iscrizioni di Napoli. IS'l2; in i." — L'istoria d'Italia ncll' anno I5'l7 e la descrizione del Regno di Napoli di Ca- millo Porzio per la prima volta pubblicale per cura dell' Accademia Pon- taniana . colle inemorie iiilorno la vita del Porzio. Napoli 1839; in k." Ghibello'! Francesco. Compendio di gcograiìa antica e moderna. Brescia 1845: in S.» Gnio. Istoria di una entorile iliaca. In 8." GiANNnn. Progetto per rendere coltivabili i terreni incolti italiani. In 8." Giorgi, Barsoccoini e Pcccetti. Processo di doratura elettro-chimica. In 8." Cuui. Duo memorie .suU' influenza delle correnti elettriche. In 8." GicsTO. Studio palologìco. In 8." Gola. Opuscoli varii. In 8."> — Sulla pneunionitide. In 8." Grvberg da Hemso Jacopo. Carla di Marocco. In 8." — l'Itimi progressi della geografia. Milano I84'l; in S.° — Observalions aulbcntiqiics sur la peste. In 8." GnissiGicsEPPE A.NTonio. Uedicina militare e navale. Napoli l8'Jl;in8.'' Greco Luigi Mvria. Storica narrazione intorno agli assalti ed allo assedio dei Fran- cesi contro Amanloa dal 1801") al 1^07. In 'A." Greco prof. Pasquale. Sulla estrazione dell' indaco dal PoUjgonum tinctoriuin. Ua- ri lijia;in 8." — XIII CKiproLi CiKOLiiin. Prima teoria pratica per illustrare la sapienza rontenuta sul primitivo insegnamento dulie matematicbe di Gian Uomenico lluniagno- si. Napoli 1845; in 8.» GnniAU)! ATT. cAv. Lmci. Sludii statistici sull' industria agricola e manifatturiera della Calabria ultra 2.' >'ap()li I8')5; in H." — Giornale della Società economica della Calabria ulteriore 2.' Catanzaro 1838-1839-1840; in i." Gdasculi Qdintdio. De scptimo italico congressu. Keapoli 1845; in 8.° GoiRiucrao. Scrutinio d'Ippocrate. In S." — Saggio su i progressi della sligmica. Napoli I83G; in 8." ■ — Brevi osservazioni di medicina. In 8.° Gdaiuki Rauomdo. Musarum otia honcsta. Ncapoli; in 8.° — Dei consoli voluti municipali. Napoli 1837 ; in 8.» — .alcuni suggelli anlicbi s|)iegati. Napoli 1834; in 8." — Incippum osro-abcllanuni divinalio. Neapoli ; in 8." — Lithopolemos, seu Ilistoriola abortus commentariorum in monumenta li- tcrata Musei borbonici. Neapoli ; in 8." — Nupera i|unedam osca cum anelar in marni. Anxan. Neapoli ; in 8." — Fasti duumvirali ed annali della Colonia di Pompei. Napoli 1842; in 8.» — Continuazione dei Fasti duumvirali di Pompei. Napoli 1844; in 8." — In tabulas reliquas eugubinas, romanis exaratas characteribus excrcitatio- nes. Neapoli \H'l~>; in 8." — In tab. cugubinurum frag. etrusca exercitationcs. Neapoli 1835; in S.° ^ In osca cpigrammata nonnulla. Comm: XJ. Neapoli 1830; in 8." — In epigrammata quacdam osca exercitatio. Neapoli; in 4.° — Excursus III epigrapbicus liber comment. XV. Neapoli 1835; in 8." — Miscellanea arcbeologica Italo-latina Comm. XIX. Neapoli 1845 ; in 8." — Varii monumenti con crilicbo osservazioni. Napoli 1835; in 8." — Valore della cifra iSc.r.s- in un marmo di Pompei. Napoli I83C; in 8.° — Socict. Borbonicae XXVIR in Cumm. Suum V. Excursus criticus. Neapoli 18'll;in8.» — .alcuni spigolati archeologici. Napoli 1842; in 8." — Memorie Eclancsi. Napoli 1844; in 8." GuA&c(o Luigi Mariaso. CalcudigraGa sacra. Napoli 1844; in 8.° XIV — Crini5o Ludovico. La fìnanza del popolo romano. In 8 ° r.rcNZATi CinsEFPE. Di'llc VITO caiisc por le quali avviene innanzi tempo la morie dei gelsi. Milano I8'l5; in 8.° CossoKE, CAsp.tAiirai , Cv\, Db NA^ZIo, Bruni. Siill'agriroltura e pastorizia del Regno di Napoli ili (|Ui\ del Faro. Napoli 1815 ; in 8." IIamiltoh Mii.i.i\m. l'iainiiionti di Filosofìa tradotti dal signor Lo Gatto. Napoli 1844; in 8." Iannelli Catau)o. De vita ci scriplis Auli Jani Parrhasii Co.scntini. Neapoli ; in 8.' Iacovelii AiREiio. Quadro siiiollico per lo Regno dello due Sicilie. In 4 " Ka.«tz Ltici Federico. Prelezioni sulla meteorologia recate dal tedesco in Italiano da y. Kohicr eL. del Re. Napoli 1814; in 8." La Farisa rnoF. Carmelo. Parole sopra un anello segnatorìo. Messina 1844; in 8.» — Congettura sul sito dell' antico Nauloco. In 8.° — Discorso pronunciato nella R. Accademia Pelorìtana peli' assunzione alla sa- cra porpora dell' arcivescovo Villadicani. Messina 1845; in 8.» Lasceilotti. Sulla regia strada ferrata capuana. Napoli 1843; in 8.» — Pronieuade àMergellina, Pausilype, et aux fouilles de Coroglio. Naples 1842; in 8." L1.1TOSS1 prof. Sulla concordanza botanico-entomologica nella distribuzione geogra- fica in Lombardia. In 8.° Leone. Sulle febbri intermittenti. In 8.» Lettere romane dall'anno 1308 al 1530 della fondazione della città. In 8.» LisoLi. Se la infiammazione ha facoltà di rigenerare i tessuti. In 8." LiGuoKi. Sopra un caso di tumore linfatico. In 8.» — Esperienze sulla gomma gotta. In 8." — Sui tubercoli del fegato. In 8.» LosBAHDo Stefano. Versione italiana del carme di Catullo, intitolato: le nozze di Peleo e Tetide. In 8.° — Versione delle odi di Orazio Fiacco. In 8.» LoNco CAT. Agatiko. OpuscoIì sul cloro. Catania 1845; in 8." — Osservazioni a Lecoq e a Pouillct. Catania 1845 ; in 8." — Elementi di Filosofìa naturale. Napoli 1841 ; in 8.» — Osservazioni a Biot. Catania 1853 ; in 8.° — Dei rapporti dell' incivilimento e dell'industria. Catania 1843 ; in 8.' LoKco civ. Agatiko. Teoremi e quesiti che si propongono. Calanin IS'l."»; in S.» — Discorso sulle cagioni che hanno rilardatu iu Sicilia lo sviluppo dell' ìiidu' Siria agricola , e su i mezzi di accelerarne l' incremento e i progressi, Ca- tania I83l5; in 8.» LoRBNZcm. Quadri statistii'i dell'ospedale di Trieste. In 8.° Li'ciAno. Storia di una rara cntero-litiasi. In 8." — Sulla pretesa trasmissione del moccio. In 8.» — Kabhìa canina osservata in animali domestici. In S.° Maestri Ferdinando. Della legge e della morale. Parma 18^2; in 8.» — Elogio di Michele Colombo. Lucca 18'l'J; in 8." Macistrbtti. Sulle principali diflicoltà dell'arte medica. In 8." MAjoccni PROF. G. A. Cenni storici intorno all' elettro-magnetismo considerato co- me forza motrice. Milano 1845; in 8.° — Considerazioni ed esperienze intorno all' origine della corrente voltaica. Milano 1815 ; in 8." — Delle immagini prodotte da esalazioni vaporose sulle superficie dei corpi. Milano ; in 8." — Risposta al sig. Giuseppe Bianchi astronomo di .Modena. Milano 1845; in 8.° — Suir azione cliimica del calorico. Milano IS'lO ; in 8." — Galvanoraetro universale, o a forza variabile. Milano; in 8." Malàvasi. La metrologia italiana. Modena 1842-1844 ; in 8.° — Tavole di ragguaglio fra i pesi, le misure e monete degli stati estensi. Mo- dena 1844 ; in 8." .Maltc-Brun sempliGcato. Napoli 183G; in 8.» Mamom Capku frof. Domenico. Scatola dei reagenti , ed uso di essi. Napoli 1845 ; in 8.» — Dizionario portatile di chimica organica. Napoli 1844; in 12." — Memoria per preparare lo sciroppo di olio di ricino e di mandorle dolci. Napoli 1845; in 8.» — Elementi di chimica filosofica sperimentale. Napoli I8'l4 ; in 8.° MiNciM CAv. P. Stanislao. L' avvenire dell' associazione intellettuale , industriale o morale nell'umanitù. Napoli 1845; in 8." Manci.1i Lorenzo. Della necessità della morale nella letteratura. Lucca 1844; in8,» Mandblli. Giurisprudenza del codice di commercio Sardo. In 8.° — XVI — MvNrtiÈ PASQnii. Storia della medicina. In 8." Marcvcci dott. GiosiÈ. Riflessioni crilirhe sulla ramila. Pisa 183l5; in 8.» Marchese e Cressijtti. Il |u'lliiie raccoglitore del riso. In 8." Maucuese prof. Salv ìtore. Sul miglioramento di alcuni rami d' istruzione in Sicilia- Catania 181); in 8.» Marone dott. Liborio. Storia di una rara paraplopia. Napoli 1831 ; in 8." Marvlli conte Trojano. Se il hello sia deliniliile. Napoli l;v'l5; in 8." Mastria» R,iFFAELE. Omaggio alle Accad. Cosentina e Tropeana. Napoli 1842; in 8.» — Memorie storiche dei dazii indiretti, e dritti di privativa. Napoli 1835; in 'l.* — Memorie sulla statistica giudiziaria dei dazii indiretti, e dritti di privativa. In 4." — Atlante della storia generale italiana. In 8.° — Dizionario storico-civile delle due Sicilie. Napoli 1839-1845; in 8." — Relazione del colera nella rilt;\ di Napoli. Napoli I83G; in 8.° Majza Alxcenzo. Sul moccio del cavallo detto impropriamente mori'a. Napoli 1841; in 8.0 — Storia di un calcolo salivate. Napoli 1843; in 8.» — Corso completo di chirurgia veterinaria. Napoli 1827-1838; voi. 4; in 8.» Ma7,zirosa Marchese. Il contadino lucchese. Lucca 1843; in 8." Meneghini prof. Giuseppe. Lezioni di botanica popolare. In 8.' — Osservazioni sul!' ordino delle sertularie della classe dei polipi. Venezia 1845; in 4.0 SIerc.u)ante. Su i bagni di acqua di mare. In 8." MiNERTiM. Sull'ipocoudriasi. In 8." Mlnervi.ni Giulio. L'antica lapida napolitana di Tettia Casta a miglior lezione ridot- ta ed illustrala. Napoli 1845; in 8.o MisABELU Ab. Antonio. Istituzioni di belle lettere. Napoli 1844; in 8." — Saggio di conienti ai Classici latini. Napoli 1840; in 8." — Inseptimoltalorum Sa pienti um conventu: Carmen. Neapoli 1845; in 8." Miraclia. Sulle febbri intermittenti. In 8.° — Giornale del Real MorotroCo di Aversa. In 8." — Su di un caso di litotomia. In 8." HoTtELLA NiccoLA. Dcllc arti, del disegno, ed altre cose riguardanti l'esercizio del- l' architettura . In 8." Monti prof. Ornitologia cnmcsc. In M. 3I11KIC1 UuMEMcu. nitlossioni sullo insrgnnmpnto clinico. In 8." JfossoTTi CAV. Ott.v VIANO. Sullc propricli'i degli spcUridi Fraunhofcr formati dai rc- llculi , ed analisi dulia Iure clic somministrano. Pisa 1845 ; in 8." Mozzetti Fkrdi.na.mio. llI•c^c romniontaiin d' un' opigrafo mortuaria. Teramo ISólì; ili 8." — Cenni fìd indicazioni botaniche, geologiche, mineralogiche, agricole per gli Abruzzi. Teramo I85G; in 8.' — Inlluenze meteoriche del clima degli \briizzi. In 8." Mììli.eu G. Sul braiu'hiostuma luhrirum. Milano I8'1.'ì; in 8." Mt'suMEci Mario. Opere archeologiche ed artistiche. Catania 1840; in 8." IVaroo Giovaziki Dome.nico. Kischiarimenti e rettificazione ai generi ed a qualche spiv eie della famiglia dei Zootitarii Sarcinoidi ed Alicinarii. In 8." — Osservazioni anatomiche comparative sull' intima struttura dei Condrotte- rigi. In 8." Natale Vincenzo. Sulla storia antica della Sicilia. Xapoli 1843; in 8." A'icoLiNi. Descrizione della gran terma puteolana. In 8." >icoLucci. Do i|iiibusdam algis aquae dulcis. In 8." A'ovELLis. Sulle polidipsie. In 8." Nunziante DOTT. Ippolito. Memoria sulla legatura dell'arteria vertebrale. Napoli 1845; in 8.» Oliva Anton Maria. Gli elementi della stereometria degli antichi. Napoli 1819 ; in 8." — Pensiero su di un nuovo telegrafo notturno-diurno. Napoli 1842 ; in 8.' Ombom Tito. Viaggi nell'Affrica occidentale. Milano 1844; in 8."' Ormea. Traduzione dell' Istituzione di medicina di Bartel . In 8." Osci-lati Gaetano". Note di un viaggio nell' America meridionale. In 8. • — Coleopterorum enumcratio quae ad Persiani et Indias orienlales itinere collecta. Italia 1844; in 8.° Paci e De Miranda. Esperimenti istituiti sul ginnoto-elcttrico che si conserva nel U. palazzo di Napoli. Napoli 1845; in 8." PiciNOTii Li lei. 11 Cimento : giornale di fisica, chimica e storia naturale. Pisa 1815; in 8.' Padoa. Cenno sui contagi. In 8.» c XVIII Fagaho. Sul torcicollo . In 8." Palìsciano. Antagonismo dell' affezione tubercolare e delle febbri miasmatiche. In8.» Palmieri moFESsoRi Lcici. >'uovo apparecchio d' induzione tellurica. Napoli 1845; in 8.» Pascaldi. Illustrazione novella del gran Musaico pompeiano. In 8." Patelliri Loigi. Abbozzo per un trattato di anatomia e fisiologia veterinaria. Mi- lano ISW; in 8.» PgLLizzAM TROF. Giorgio. Discorso sulle riforme della nomenclatura anatomica.In 8." Pepe Raffaele, lln desiderio pei contadini. In 8.° Perone. Sullo stalo attuale della medicina. In 8.° Pesce Gaetano. Sui neri; saggio ideologico e fisiologico. Napoli 1826; in 8.» PiAHiciANi PROF. GicsEPPE. Descrizione di alcuni nuovi strumenti fisici dell' Univer- sità di Siena. Siena ÌSiì ; in 8.° Picardi Gaetano. Del caffé. Napoli 1845 ; in 8.» Pìcei G. Nuovi studi su Dante. Brescia 18/15; in 8." PicTET. Histoirc naturelle generale et parliculière des insectes névroplères. Genè- ve ; in U." — Notices sur les animaux nouveaux ou peii connusdu Musée de Genève. Ge- nève ÌSliH; in U." — Mémoire sur des ossemcnts trouvés dans les graviers stratifiés des environs de Matlegniu. Genève 1845; in U.° Pula prof. Niccola.II rimedio popolare, ovvero l'acqua vinifera. Napoli 1845; in 4." PiRETTi. Uiforma dell' anatomia elementare. In 8." — Della flogosi degli organi del respiro. In 8.» PiROKTi B Ferrara. Sull' acqua balsamica arteriale di Binelli. Napoli ; in 8." Plartahoor. Rapport annuel sur les progrès de la Chimic, par BÈrzelius. Paris 1841-1845; in 8.0 — Observations astronomiques faites à 1' observatoire de Genève dans 1' an- née 1844. Genève 1845 ; in 8.° Poggio avv. Benvenuto. Sull'utilità di conservare i grani nella spiga. Novara; in 8.» Polli dott. Giovanni. Di un nuovo metodo d' anatisi del sangue ad uso principal- mente dei clinici. Milano 1845; in 8." — Annali di chimica applicata alla medicina. Milano 1845; in 8.° PoN.t FiiAxcEKco. Propar.nzionp del solfai» di inr>rlina. In K.° Porta Leonardo. Il progresso ìlaliaiio nella scienza del dritto. Napoli 18'll ; in S.° Fhbsdtti rnor. Domenico. Elementi di medicina legale. Napoli 1841 ; voi. 2 in 8.° Principi della parte sublime dell' arte della guerra : opera di S. A. I. e U. 1' Arri- duta Carlo di .Vustria, con note illustrative del Capitano del Genio Na- politano Franrosco Sponzilli. Napoli 1841; in k." Phiooli contb Niccolò. Opuscoli. In 8." PuoTi HÀHcnESE BASILIO. Dìscorso proemiale al suo dizionario dei francesismi intro- dotti nella lingua italiana. Napoli I84.'<; in 8 " Quaranta. Conoscenza degli aneurismi interni rivendirataagli antichi. In 8.° Raccdetti. Società di assicurazione contra gì' incendi, in 8.» RAGONÀ-ScinA.' Domenico. Un nuovo corso di rotazione dell'ago magnetico. In 8.° Racazzui dott. Francesco. Analisi chimica dell'acqua acidula-salino-ferrosa della valle Veionel Tirolo. Padova 1845; in 8." — Nuove ricerche Csico-chiuiiche , ed analisi delle acque termali euganee. Pa- dova 1844; in 8.° RANrzzi Annibalk. Annuario geografico italiano per 1' anno 1845. Bologna; in 8.° Rapporto della pubblica esposizione dei prodotti di arti e manifatture toscane. Fi- renze ISÌ'J; in 8." Risoli Timoteo. Alcuni nuovi studii sull' economia animale. In 8.° — Sulle carceri penitenziarie Parma 1844; in 8.° Riccio Gennaro. Le monete delle antiche famiglie di Roma fino ad Augusto. Napo- li ; in 4." Riooi.ri HARcnESE Cosimo. Catalogo delle piante coltivate a Bibbiani. In 8.° RutAUD. Suir insegnamento medico legale. Tn 8.° RiNiERi DEI Rocchi avv. Alberto. Dell' industrialismo in rapporto alla sua influenza sui salarli. Siena 1843; in 8.° Rizza. Alessandro. Descrizione di alcuni crostacei nuovi del golfo di Catania. Cata- nia 1839; in 8.° RoBiATi Ambrogio. Trattato di Geometria descrittiva Milano 1845; in 8.° RociKR Catullo. Trattato completo di ortopedia umana. Roma 1845; in 8." RoNDANi Camillo. Proposta della formazione di un genere nuovo per due specie d'insetti dittcri. Bologna 1844; in 8.° RosNATi. Miscellanea di agricoltura. In 8.° XX Rossi Cicseppe Maria. Uifprclic sul silo delle antiche litlà di Consilinn e Merrellia- na. >apoli I8Ì5; in 8." l'iossi Isc. Salvator Maria. Memoria intorno al Polimetro geodetico. Ilepgìo di Ca- labria 18315; in 8." Knzzi Ignazio. Il gran Sasso d' Italia. A'azianzcno . Napoli I8'l'j;in 8." SicMonoNi. Demolizione sotto-culanoa della niiisecUa inferiore. In 8." SoFU uoTT. Antodio. Sperimenli clinici sulla Uoridina. In 8." Solito Domenico. Descrizione storico-filosofìca delle più rinomate conchiglie, che allignano nel seno tarantino. Roma 18^l.'>; in 8." Sorda Francesco Saverio. Saggio di ricerche intorno il nascere dei semi. In K." Spinelli di Scalea Co.m.m. Antonio. Degli Archivii napolitani. Napoli IcS^.j ; in -i.' Spinelli. Del vaccino e della rivaccinazione. In 8." — Traduzione del rapporto pel premio sulla vaccina. In 8." SpuNziLi.i CIP. Fbancescii. Suntodi alquante lezioni, o sia prospetto di uiuorso di stra- tegia. >apoli 1857; in 8." — Sul vero sito della celebre battaglia di Canne. Napoli 1844; in 8." — Del dizionario militare italiano; qual' è, e quale esser dovrebbe. Napoli l8ìl;inH.' — l'rove storiche intorno il carattere militare dei napolitani moderni. In 8." — Cenno critico sull'opera del Tenente Colonnello l'. Kacchia. Napoli 1837; in 8.» Spoxc.ia. Riforme dimandate nel secolo 19." sul contagio. In 8." Stabile Gu'seppe. Fauna elvetica. Lugano 184.5; in 8." — Delle conchiglie terrestri e fluviatili del Luganese. In 8." , SzEHLECKi. Dizionario compendiato di terapeutica. Napoli 1842; in 4." Taddei prof. CioAccniNo. Ricerche intorno alle reazióni dell' ossido di rame idrato ' sullo zucchero di latte. Firenze 1842; in 8." — Sul color rosso del sangue. Firenze 1844 ; in 4." — Manuale di chimica organica. Firenze 1843; in 8." — Su di alcuni artifìzii immaginati e trattati onde render facile e spedita la ricerca di minima (|uantit:\ di varii composti metallici entro un (|ualche liquido. Firenze 1845; in 8." TiRANTo-Rosso CAv. Ehhanuele. Dìscotso per la inaugurazione del gabinetto di sto- ria naturale . e archeologia della R. Accademia degli studi! di Calatagi- rone. Catania 1844; in 4." Taba.ito e Gerbino. Catalogus planlaruni in nero Calata-hieronensi. Catanae 184.5; in4.'-' — Wll TiRcioNi-TozzETTi DOTT. ANTONIO. Alfunc cspcrìcnze che escludono 1' assorbimento dell'arido arsenioso nelle piante. In 8.° — Osservazioni cliiniiclie sull'acqua salso-iodica di Castrocaro. Forlì 18^15; in 8.» Ajialisi chimica delle acque minerali di Armaiolo. Siena ISSló; in 8.» — Delle acque minerali acidule di Cinciano. Firenze 1843 ; in 8." Tassimm. Uu climat de Vcuise. In 8." Tbnore c.iT. PROF. MicnKLE. — Sul garofalo aereo ( Tillandsia dianthoidea ). In ^t " — Catalogo delle piante del R. Orto Botanico di Napoli. Napoli 1845; in It." — Ricerche sull'arancio fetifero. In U." — Ricerche sulla Caulinia oceanica. In 4.» — Su di alcune specie di Opunzia. In 4." — Memoria su di una nuova specie di Aloe. In 4.° TouACELU DUCA DI MoNASTARACB. Slopia del Rcamc di Napoli dal 1458 a I't64. Napoli 1840; in 8." ToHHi. Statistica del Manicomio di S. Niccolò di Siena. In 8." Torelli Vincerzo. Alcuni esemplari del num. 22.» del Giornale l'Omnibus. In fol. ToscADO. Sul nuovo ritrovato per la scuola di canto. In 8." Trasexster. Recherches théoriques et expériraentales sur les machines dcstinées à l'aérage des mines. Liège 1844; in 8.» Tribbrti. Sulla pellagra. In 8.° — Due balli di S.Vito curati. In 8.° Trihcbeha Frakcesco. Versione del compendio di antichità romane di Salvatore Au- la. Napoli 18'(0; in 8." TaiPALDi Andrea. L'atmosferologia, quarto regno della natura, e sua storia natura- le. Napoli 1845; in 8.0 Trompeo. Storia di un' idrorachia passata in rachialgia. In 8.° — Sulla vita e sulle opere di Pel. Scarpellini. In 8.° Ulloa Capitano Antonio, .\ntologia militare. Napoli 1835-1845; in 8° Vandoni Carlo. Quadro quindecennale delle operazioni d' alta chirurgia. Milano 1845; in 8. Viaggio da Napoli a Castellammare. Napoli 1845; 10 8." Vicwo. Poemetto sul baco da seta. In 8." Vico Gluhattista. Istituzioni oratorie. Napoli 1845. In 8.° XXIIl ViLL4 Antonio e C. B. Catalogo dei rolcoptcri della Lombardia. Milano \M!t ; in 8.° — Catalogo dei molluschi della Lombardia. Milano IS'Il; in 8." — Note su alcuni insetti osservati nel periodo dell'ccclisse dell'otto Luglio I8!l2. Milano 18Jl2; in 8.» — Colcoplera Europac dupleta. Mcdiolani 1833; in 8." — Disposino sistematica concbyliarum terrestrium et Quviatiliuro. Mediolani 1841; in 8.» Villani dott. Bartolomeo. Cenno nosologico del tifo. In 8." — Ragionamento delle diatesi. Napoli IS3."i; in 8." ViTiiioio ATv. Tommaso. La croce e l'iocivilimeiilo: ode. Napoli 1812; in 8." — De Junonc Lacinia disscrtatio. In 8.» — Cenni storici sulla sacra effìgio di nostra Donna della Consolazione. Napoli 1810; in 8.» VoLpicELLA Filippo. Proposta di una compiuta riforma delle prigioni. >apoli I83l5; in 8.» Volti Dottore. Comunicazioni politecniche. In 8.° Vdlfes. Oratiopro solemni studiorum inslauralionc. Io 8.° Zambra Bernardino. Introduzione allo studio della Gsica. l'dinc 1815; in 8.° Zaxtedescdi prof. Francesco. Trattato del magnetismo. Venezia 1815; in 8." — Descrizione di una macchina a disco per la doppia elettricità, in 8.° — Memoria sugli efletti fisici, chimici, e fisiologici prodotti dalle alternative delle correnti d'induzione della macchina elettro-magnetica di Callan. Ve- nezia 1815; in 8." Zardetti dott. Carlo. Monumenti cristiani nuovamente illustrati. In 8.» Zarlenci. Sullo stato della medicina napolitana. In 8.° Zeitschrift fUr die gesammte Staatswìssenschaft. TObingen 1811 ; in 8.o ZoNCADA Antonio. Sullo studio della lingua latina. Milano 1815 ; in 8.° ELENCO MEMORI DELL' ADli\A\Z,V >Hl©(iU< 1 . -ibato Felice di Napoli , socio cor- rispondente del U. Istituto d'In- coraggiamento , dell' accademia Cosentina e di altre. 2. Accame Fabio di Genova , dottor di collegio in quella U. Università. 5. Acton Bar. Carlo di JVapoli, Con- sultore di Stalo e capitano di va- scello. U. Acuto Gabriele di >apoli, primo medico capo di ser\izio nello spe- dale della Trinità, e membro del Consiglio generale di sanità mi- iilare. 5. Adamini Giuseppe di Milano, me- dico primario anziano in quello spedale maggiore. 6. Adamo IViccola di Bitonto, medi- co chirurgo nello spedale di Lo- reto, socio di varie accademie. 7. Adarcarellis Giuseppe di Aapoli, socio onorario dell' Istituto d'In- coraggiamento di Napoli. 8. Afan de Rivera Carlo di Napoli, direttore generale di ponti e stra- de, acque e foreste, e socio di va- rie accademie. 0. Afan de Rivera Ramiro di Napoli, ispcttor generale di ponti e stra- de , acque i; foreste. 10. Agliati cav. Antonio di Como , chirurgo in capo nell'armata ita- liana. 1 1. Agnelli Antonio di Novara, inge- gnere e membro dell' accademia d' agricoltura del Piemonte. \-ì. Agresti Jlichclc di Napoli, proc- ciiratore generale nella Suprema Corte di giustizia del Regno. \ò. Ajello Luigi di Napoli, socio or- dinario dell' accademia medico- cerusica, membro ordinario del supremo magistrato di salute , e Consulente nello spedale di Lo- reto. l'I. Ala l'onzoni Filippo di Milano, Ciamberlano di S. M. I. H. .\u- slriat a , e socio della R. Società Borbonica di Napoli. 15. Alberti Giuseppe di Milano, mem- bro del VI Congresso. IC). Alberti Antonio di Lodi, direttore nello spedale maggiore di Lodi. 17. Alfieri Carlo di Torino, membro XXV 20 21 del VI Congresso degli scienziati Italiani. 18. Alfonso Stefano di Torino, mem- bro di (|iiclla sorintA agraria. 19 A.lfurno Giacinto di Torino, com- missario di .artiglieria presso il Re di Sardegna. .allegri Carlo di Firenze, socio di quell'accademia medico-chi- rurgica. Almansi Giacomo di Firenze, so- cio conservatore di quell' acca- demia medico-fisica. 22. Aloe cav. Stanislao di Tropea , se- gretario del R. Museo Borbonico, socio corrispondente delle reali accademie Ercolauese e delle Bel- le Arti. 23. AItcmps duca Serafino di Roma , accademico Pontaniano, e mem- bro di altre accademie. 24. Altieri Gaetano di Napoli, socio corrispondente dc'Lincei di Roma. 25. .4.Ivino(di Vincenzo) Enrico di Mi- laoo,architetto professore di quel R. collegio militare. 26. Amante Fedele di Napoli, profes- sore di Geodesia nel R. collegio militare, direttore dell'osservato- rio astronomico del Reale odìcio topografico, socio ordinario del- l'accademia Pontaniana. 27. Amarelli Vincenzo di Rossano , professore nel R. Liceo di Napoli, membro dell'accademia dell'in- dustria agricola , manifattrice e commerciale di Parigi , e di va- rie accademie nazionali e stra- niere. 28. Amari Emerico di Palermo, pro- fessore in quella R. Università, e socio ordinario del Reale Istituto d'Incoraggiamento di Sicilia. 29. -Amary .Antonio di Teramo, socio ordinario della R. società econo- mica del primo Abruzzo ultra, o deputato della stessa. 30. Amato Antonio di Napoli, esami- natore del 1 lero regio , socio cor- rispondente della R. .socielìi eco- nomica del primo Abruzzo ultra, e lettore di quel collegio. 31. Andreis Alessandro di Lodi , pro- fessore di zoologia e di chimica. 32. Andreolti Dimienii.o di Napoli, so- cio residente dell'accademia Pon- taniana,e della Tiberina di Roma. 33. -indreucci Ferdinando di Firenze. 3'1. Anelli RalTaele di Napoli , inge- gnere di ponti e strade. 35. Angeli Michele di Fivizzano, me- dico in quello spedale , e mem- bro di altri Congressi. 36. .Angelini Costanzo di Napoli, se- gretario perpetuo della R. acca- demia delle Belle XtI'ì. 37. Angelini Orazio di Napoli, archi- tetto edile, e direttore del R. la- voralorio di pietre dure. 38. Angelini Tito di Napoli, socio or- dinario della R. accademia delle Belle Arti. 39. Anichini Rodolfo di Firenze, me- dico astante nell'I. R. arcispedale di S. Maria nuova , e socio dell'ac- cademia medico-chirurgica. 40. Antonelli Francesco di Napoli, ca- pitano di Artiglieria. 41. Antonini Prospero di Udine, de- putato di quell'accademia,e socio di varie altre. 42. Ansley Bi-niamino di Londra , co- lonnello della guardia R. e mem- bro della società di antichità di Londra. 43. Anzalone Donato di Napoli, socio corrispondente della R. accademia delle Belle Arti. 4'i. Anzclnii Domenico di Napoli, com- pilatore del giornale del Regno d XXVI delle due Sicilie, socio ordinario doli' accademia Poiilaiiiana. 45. Aporti ab. cav. Fcrraiilc di Cre- mona. 4G. Aprca Antonio di ÌNapoli, profos- sore di paleogralia nella K. l'iii- versilà, socio corrispondente del- la R. accademia Ercolanese. '^7. -aprile Francesco di Gaeta , medi- co ordinario nello spedale di S. V.- ligio, ed in quello delle prigioni e del R. albergo de' poveri. 48. .\rcangeli ab. Giovanni di Pistoja, vice-rettore in quel seminario, so- cio residente dell'I. R. accademia di scienze e lettere di quella città e membro del III e IV Congresso. 49. .\rena-Primo barone Placido di Messina, socio di varie accademie. 50. Argenziano Gio. Paolo di Caserta, medico ordinario del magistrato di salute, ed in vari spedali, e so- cio del R. Istituto d'Incoraggia- mento di Kapoli. 51. .\rua Andrea di Palermo, inge- gnere, e socio della R. accademia Peloritana di Messina. 52. .\rnò Felice di Napoli , maggiore di artiglieria di S. M. Sarda , e membro di altri Congressi. 55. Arpesani Paolo di Milano, medico e chirurgo assistente alla cattedra di chimica teorica. 5'4. .irrigone Gracco di Milano, me- dico-chirurgo , membro del VI Congresso. 53. Arrivabcne conte Opprandino di -Mantova , socio onorario della R. accademia delle Beile Arti di Kapoli. 56. Assalini Antonio Maria di Messi- na, medico ordinario nello spe- dale R. Gerosolimitano, socio cor- rispondente dell' accademia Gioe- aia di Catania. 57. .istrominico Pasquale di Napoli, professore aggiunto nell'accade- mia di marina , socio di quella I. e R. de'Tegei. .58. Aurenglii Francesco di Monza , medico chirurgo, e membro di al- tri Congressi. 59. .Vvanzo Martino di Napoli, chi- rurgo nello spedale degl'Incura- bili ed in quello della Pace. GO. .Vvellino cav. Francesco M.» di Na- poli, direttore generale del 11. Mu- seo Borbonico, .segretario perpe- tuo della R. accademia Krcolanese, e professore nella R. Università. 01. .Vvena Carlo, socio di più acca- demie. 02. -ivesani barone Guido di Venezia, consigliere di governo, e socio di vario accademie scientifiche. 05. Avesani Francesco di Verona, me- dico ordinario in quello spedale. Ci. Aubriol Filippo di Parigi, profes- sore di matematica. 05. Azariti .Alessandro di Napoli, in- gegnere nel R. corpo del Genio marittimo. OG. Badariotti di Torino , membro della direzione agraria degli stati Sardi. 07. Balli Michele di Napoli, professo- re nella R. Università degli studi. OS. Bage Roberto Inglese, medico, e merabrodipiù.societàscientiCche. 09. Bajetta Carlo di Verona, chirurgo aggiunto in quello spedale. 70. Bajino Giovanni di Asti, istituto- re di medicina. 71. Balardini Lodovico di Brescia, me- dico di delegazione, e socio dell'A- teneo di detta città, e della società medico-chirurgica di Torino. 72. Balbino .intonio di Torino, mem- bro a vita della socieUìi di arti e mestieri di Biella. XXVII "'1. 75. 7f.. 78. 80. 81. 82. 83. 8'(. S.j. 8G. 87. 88. 80. 90. Baldarchiiii Saverio ili Napoli, so- cio della n. accad(!niìa Lucchese e dell' acc. Ponlaiiiaiia di iVapoli. Baldaroni conte Lui^i di Milano. Balcgno Celso di Torino, sostitu- to avvocato de' poveri. Ball John di Dublino , membro dell'accademia reale d'Irlanda. Balhiriui Giovanni di Torino, far- macista in capo nello spedale di S. Luigi. Balsamo Aincenzo di Lecce, de- putato della K. societOi economica di Terra d'Otranto, e presidente della stessa. Bambagini cav. Pietro di Siena, socio di varie accademie, e retto- re del Duomo. Bandettini Augusto di Lucca, pro- fessore di matematiche. Bandiera Bonaventura di Parma, macchinista della R. Università di Napoli, e della II. Zecca. Bandi can. Rinaldo di S. Miniato, membro di vari Congressi. Barolis Vincenzo di Torino, pa- leografo applicato alla R. deputa- zione sopra gli studi di storia pa- tria. Barbarisi Gennaro di Trani , me- dico nello spedale degl' Incura- bili, e lettore di anatomia dimo- strativa. Barbaro Simone di Napoli, medi- co della deputazione di salute. Barbosa cav. di Rio Janeiro, se- gretario della legazione Imperia- le del Brasile. Barelli Giuseppe di Firenze, me- dico dell' I. R. corte di Toscana. Barozzi Michele di Milano, diret- tore delle pie case d'industria. Barracano Gaetano di Napoli , me- dico nello spedale della Pace. Barsotli Giovanni di Lucca , pro- 01. 1)5. O'J. 90. 97. 98. 99. 100. 101 102. fossore di calcolo sublime , mec- canica e idraulica in quel R. Li- ceo, socio ordinario della R. acca- demia Lucchese , e deputato di quella Università. Bascvi Àbramo di Livorno, dotto- re in medicina, socio corrispon- dente di varie accademie. Basilj ab. cav. Francesco di Firen- ze, deputato dell'accademia Ca- sentinese del Buonarroti e vice- presidente dell'Istituto d'Affrica. Bassi cav. Carlo di Milano, Segre- tario Generale del VI Congresso. Battaglia Dario di Palermo, mem- bro dcllalll Adunanza degli scien- ziati Italiani , e socio di varie ac- cademie. Batlalia Luigi di Turino , medico di S. M. il Re di Sardegna , e mem- bro di quella società medico-chi- rurgica. Batti RafTaelc di Napoli , medico nello spedale delle prigioni ed in nitri pubblici stabilimenti. Batti Vincenzo di Napoli , capo di ullizio in 2." del grande .\rchivio, e segretario della Commissiono destinata da S. M. S. N.pe' prepa- rativi del settimo Congresso. Bazzamini Giuseppe di Oleggio. Beatrice Angelo di Napoli, mem- bro della R. società economica di Principato ultra. Bechi cav. Guglielmo di Firenze, segretario del R. Istituto di Bello Arti in Napoli , socio della Reale accademia Ercolanesc di Archeo- logia. Beck Alfonso di Monthoy nella Svizzera, doli, in medicina e chi- rurgia, socio corrispondente del- l'accademia degli aspiranti natu- ralisti di Napoli. Beffa Negrini conte Francesco di — XTVIII — Mantova, membro degli antocc- denti Congressi, e socio di varie arradomie. 103. Boj»gio Kraneesco di Padova, pre- sidente di quella società d' Inco- raggiamento. IO), «eliardi Granelli Giulio di Pavia, professore in quella VniversilA, consigliere I R. Ispettore provin- ciale, membro del VI Congresso. ÌO'). Bellelli Miehelangelo di Napoli, direttore degli scavi di Pesto. 106. Belli Giovanni di Calusca, inge- gnere, e membro di varii Con- gressi. 107. Belli Giuseppe di Calasca , pro- fessore di fisica nell'I. R. univer- sità di Pavia , membro e deputa- to dell'Istituto Lombardo. 108. Bclloni Giovanni di Toscana, pro- fessore di scienze naturali. 109. Beltrani Cesare di Voghera in Sar- degna, membro della società di incoraggiamento di scienze e let- tere di Milano. 110. Beltrani Vito di Trapani, mem- bro di quella R. società economica e rappresentante la stessa. 111. Bcntivoglio conto Lodovico di Mi- lano, socio dell'accademia Areti- na di scienze, lettere ed arti. 112. Benvenuto Tommaso di Napoli, socio corrispondente della R. acc. delle Belle Arti , e prof, onorario nel R. Istituto delle slesse. 1 15. Benvenuto Piccola di Arezzo, ad- detto all' accademia delle Belle Arti di Firenze, e socio di quella di Siena. IH. Bergamo Domenico di Nocera . professore di medicina e di chi- rurgia. 115. Bcrghof( de' baroni) Gio: Battista di Vienna , membro della società economica di detta città. Ufi. Berinzaghi Pietro di Lodi, inge- gnere e socio di varie accademie. 117. Bernardi Jacopo di Venezia, so- cio di varie accademie e dell' A- teneo di Treviso, deputato al VII Congresso e membro di altre A- dunanze. 1 18. Bernardi Adolfo di Verona, inge- gnere architetto. 110. Bernardini ab. Romualdo di Pi- sloja , accademico Pistoiese, e membro di altri Congressi. 120. Bernati Antonio di Padova , pro- fessore di matematica e socio del- l'accademia delle Belle Arti di Ve- nezia. 121. Berrà Giovanni di Milano, parro- co decano in quello spedale mag- giore. 122. Berrà Francesco di Milano, mem- bro di società scientifiche. I2.>. Berruti Secondo di Asti , profes- sore di fisiologia in Torino, socio fondatore della società medico- chirurgica. I2'l Bersani Pietro di Perugia, inge- gnere civile. I2.'5. Bersani Antonio di Milano, medico nello spedale maggiore , e mem- bro del VI Congresso. I'26. Bertani Antonio di Mantova, chi- rurgo primario militare. 127. Bcriarclli Bernardo di Milano , dottore in medicina, membro del- la società d'incoraggiamento. 128. Berti Jacopo di Padova, decano emerito , membro collegiale in quella I. R- Università , lettore di Geologia e membro della società geologica di Francia. 120. Berlini cav Bernardino di Tori- no, preside della Facoltà medica in quella R. Università, deputato della società medico-chirurgica e di altre società scientifiche. — XXIT 130. Bertniini Giuseppe di Favignana, socio di acradeinin sciciitilirlie. 131. Bcrlolotti Ciò: Ballista di Torino, medico iu capo nello spedale Col- tolenj^o. 132. Bcrlolotti ab. Carlo di Bergamo, professore di letteratura , e socio dell'Ateneo. 133. Bertorclli Giuseppe di Milano , membro di quella società d'inco- raggiamcnlo. 134. Besio 1». Giuseppe di Genova, professore di Fisica iu Turino e dottoro in (|uella R. tniversilA. IS.'j. Betti cav. Kobcrto di Napoli, In- tendente di Reggio in Calabria , socio corrispondente della R. ac- cademia Ercolanese. I3G. Bevilacqua Cesare di Napoli, pro- fes.sorc nel R. collegio militare. 1.37. Beyrcs d'.^rgence Carlo di Marsi- glia, uflìziale nella direzione dei Dazi Indiretti. 138. Bianchi Giuseppe di Pavia, medi- co assistente alla cattedra di me- dicina in quella università. 139. Bianchi can. Michele di Cajazzo, professore nella R. Università de- gli studi di Napoli. I')0. Bianchi Michele di Napoli, biblio- tecario nella R. Università. 141. Bianchi Giuseppe di Aalle in I.o- mellina , ingegnere , e membro della .società agraria di Torino. 142. Bianchini cav. Ludovico di Na- poli, Consigliere della gran Cor- te dei conti , socio corrispondente della R. accademia delle scienze e degl'Istituti d'Incoraggiamento di Napoli e di Palermo. 143. Bianculli Giuseppe di Napoli, giu- dice della gran Corte civile. 144. Biasolelto Bartolomeo di Trieste, direttore di quel giardino botani • co, e socio di varie accademie. I L'i. Bielinski conte Ladislao di Polo- nia, già senatore del regno di Po- lonia , membro corrispondente dell'accademia d' agricoltura di Torino. I4G. Biglionc .Ingclo di Torino, av- vocalo sostituto Gscalu generale presso ilReal Senato di Piemontt, membro dell'associazione agraria di Torino e del VI Congresso in Milano. 147. Bignani Annibale di Lodi, inge- gnere e socio dell' accademia di Milano. 148. Binarelli Vincenzo di Perugia, so- cio dell'accademia d'industria e di agricoltura di Parigi. 149. Bindangoli Bini Stefano di Assisi, socio di varie accademie. L'io. Biondelli Berardino di .Milano, membro di molte accademie na- zionali ed estere. 151. Birri Luigi di Napoli , socio di varie accademie economiche na- zionali e straniere. 152 Biscara Carlo Felice di Torino, membro dell' accademia I. R. di scienze, lettere ed arli della Valle Tiberina. I.'i3. Biscara Gio: Battista di Nizza a mare, professore nella R. Univer- sità di Torino , direttore della H. accademia .Albertina , e membro di molle accademie. 154. Blanch cav. Luigi di Xapoli, socio corrispondente della R. accade- mia delle scienze. 1.55. Bianco cav. Vincenzo di Napoli, consigliere dell'Intendenza di Na- poli. l.M. Bobba Pietro di Torino, chirurgo maggiore in ritiro. 157. Boccalardi can. Gio: Ballista di Genova, membro dell'associazio- ne agraria Ligure. x\x 138. BoceapiacoUt Lorenzo di Napoli, socio rorrispondoiilo del R. Istitu- to d'Incoraiigianionto. I5H. BoccUelti Onorato di Pisloja, so- cio di varie areademie, e deputalo della società medica di Livorno al VII Congresso. UiO. Bonaibus Alfonso di Lione, mem- bro di accademie scientifiche. Itìl. Bonanui Adriani di Annone, pri- mo cliirurgo nello spedale mili- tare della Trinità, e socio di va- rie accademie. 1G2. Bonapane cav. Camillo di Napoli, capitano dello Stato maggiore. 165. Bouaparte Luciano Carlo principe di Canino, di Roma, socio onora- rio delle accademie di Pietrobur- go , di Berlino e dì molte altre , rappresentante della società fi- losoGca americana al VII Con- gresso. \6'4. Bonelli Costantino di Cuneo, luo- gotenente dell' armata Sarda , membro della società agraria in Piemonte. Ifó. Bonino chv. Giacomo di Torino, medico della R. Corte di Sarde- gnu, membro e delegato della R. accademia di agricoltura e della società medico-chirurgica di det- ta città. 166. Bonolis Giuseppe di Teramo, so- cio corrispondente della R. acca- demia delle Belle Arti di Napoli. 167. Bonucci Carlo di Napoli, diretto- re de' R. scavi di Pompei, mem- bro corrispondente dell' Istituto R. di Francia. 168. Borda Alessandro di Saluzzo, vi- ce-console diS.M. Sarda, membro della società agraria di Torino. 169. Borgciti P. Tommaso di Roma, consultore della S. Sede, profes- sore di Filologia. ITO. Borgetli Michele d' Ivrea, medico onorario militare, e membro d' varie accademie. 171. Borrelli Pasquale di Napoli, socio ordinario della R. accademia del- le scienze. 172 Borrelli Domenico di Napoli, se- condo cliirurgo nello spedale mi- litare del Sagramento. 173. Borsarelli bar. Luigi di Rifrcdo . diMondovi, dottor di legge, ed amministratore delle carceri di Torino. I7'l. Bolteri Bernardino di Torino , membro di quel collegio di far- macia chimica e del Congresso di Firenze. I7.j. Botto cav. Giuseppe Domenico di Torino , prof, di tìsica in quella R. Università, membro e deputa- lo di quella Reale accademia del- le scienze, e socio di varie altre. 176. Botto Lorenzo Giovanni di Geno- va , membro del collegio medico- chirurgico e professore in quella R. l'niversità. 177. Bozzi Felice di Pisloja, accademi- co degli Eulelcti di S. Miniato. 178. Bracchi M. Giuseppe di Vercelli, regio attuario dell' ecc. R. Senato di Torino , membro della società agraria di delta citlà. 179. Bracco Achille di Napoli, mem- bro della III Adunanza scientifica italiana. 180. Brancaccio Gherardo di Pisa, so- cio della R. Accademia Ercolanese di Napoli. 181. Bravi ab. Giuseppe di Bergamo, socio di quell'Ateneo e dell' ac- cademia di Padova. 182. Bravi ab. Carlo di Bergamo, pro- fessore in qucll' I. R. Liceo , e so- cio attivo dell'Ateneo. 185. Brey Gaetano di Milano, ingc- XXXI gncre architoKo, membro di va- rie accadumio sticnliriclie e di al- tri Congressi. 107. 18'l. Brient Carlo di AVallcrstcin , de- legato Imperiale di S. M. .aposto- lica nella provincia di Brescia, e 108. membro delle accademie di Bre- scia , Salò e Bovolenta. 180. Briganti Francesco di Napoli, pri- mo bibliotecario nella R. L'niver- 100. sita degli studi, e socio di varie accademie. I8G. Briganti Gaetano di Gallipoli, so- cio corrispondente della R. acca- 200 demia delle Belle Arti. 187. Brioscbi Francesco di Milano, membro di altri Congressi. 201 188. Brioscbi Gio:Giu.seppc di Milano, ingegnere areliitctto. 189.Brizzicav.Orestedi Arez7.o,capita- ] 202 no, consigliere, censore della I. R. accademia della valle Tiberina toscana, membro di vari Congres- si, deputato dell'I. R. accademia aretina , e della Valdarncse. 205 190. Brofferio .ingelo di Torino, mem- bro del Congresso di Milano e so- cio corrispondente dell' accade- mia Pontaniana di iSapoli. 201 191. Brown Edoardo di Londra, pro- fessore iu quel R. collegio. 192. Brown Roberto di Londra , pro- fessore di botanica. 205 195. Bruni Achille di Barletta , com- pilatore di più giornali napoiita ni per la parte botanica ed agro- 20G nomica. 191. Bruni Lorenzo di Firenze, diret- tore della clinica ortopedica di 20/ S. .U.di Loreto, e socio corrispon- dente di varie accademie. 195. Bruno Pietro di .Messina , profes- 208. sere di Gsica, e membro di quella R. società economica. 209 1%. Bruzzo Carlo di Genova, chimico farmacista appartenente a quella. società economica di cbimica. Buccino Mccola di Napoli , ulizia- le storico diplomatico nel gran- de archivio del Regno. Bufaliai cav. .Maurizio di Firenze, medico di S. A. I. R. il gran Du- ca di Toscana, e membro fonda- tore de' Congressi scientilici. Buffardi Giovanni di ÌSapoli, me- dico nell'ospizio di S. Gennaro de' poveri, e nello spedale della R. marina. Buglione Emm. Carlo di Torino, direttore nello spedale della re- clusione militare. Buniva Giuseppe di Torino , bi- bliotecario dell'associazione agra- ria, delegato al VII Congresso. Buonacossa Gio: Stefano di To- rino, socio di quel collegio me- dico-chirurgico, membro di varie società scientifiche, deputato del- la società medico-chirurgica. Buonamicì ab. Antonio di Mugel- lo, socio residente dell'accademia di Pistoja , e membro del III, IV e VI Congresso. Buonannocav. Cesidio di Napoli, vice-presidente della gran Corte civile, socio onorario della R. ac- cademia delle scienze. Buonanoma Francesco di Lucca , professore di geometria in quel R. Liceo. Buonconipagni cav. Carlo di To- rino, senatore e membro della R. accademia delle scienze. Buoncompagno princ. Baldassar- re di Roma, membro del Congres- so di Milano. Buoninsegni Pietro Leopoldo di Siena, accademico Tegeo. Buoncore cav. Gennaro di Widd- raann conte di Moscngo. XXXII 210. Buonsanto sacerd. Vito di Napoli, socio ordinario dell' accademia Pontaniana. 21 1 . Burci Carlo di Firenze, vice-pre- sidente di quella socielà medico- fisica, e presidente della sotto-se- zione di chirurgia nel Congresso di Lucca. 212. Busacca RalTaele di Palermo, so- cio del R. Istituto d'Incoraggia- mento di Sicilia. 215 Caccioppoli Domenico di Napoli, chirurgo nello spedale degl'Incu- rabili. 21 '4. Cafaro duca Michele di Napoli , Eletto di città. 215. Cafaro Furtuiinlo di Nicotera in Calabria, ufliziale di riparliinento nel Ministero di grazia e giustizia, socio ordinario della Pontaniana. 216. Cafassi Andrea di Torino, far- macista collegiato. 217. Caforio Luigi di Otranto, mem- bro del Congresso scientiGco di Pisa. 218. Cagnazzi de Samuele cav. arcid. Luca di Allamura, socio ordina- rio della R accademia delle scien- ze, del R. Istituto d' Incoraggia- mento e dell'accademia Ponta- niana di Napoli , e corrispondente di altre società scientifiche nazio- nali e straniere. 219. Cairo Giuseppe di Milano, pro- fessore in quel collegio Roselli. 220. Cajazza Giuseppe di Napoli, mem- bro del collegio di Teologia nella R. Università degli studi. 221 . Calabrese Antonio di S. Nicandro, membro di società scientiGche. 222. Calamai Luigi di Firenze, profes- sore dell'I. R. accademia delle Belle Arti e scienze di Firenze, e membro del collegio medico fio- leBtiuo. 22.>. Calandrelli Pietro di Arpino. 224. Calcara Pietro di Palermo, pro- fessore di storia naturale in quella R. Università, deputato della stes- sa e di quel R. Istituto d' Incorag- giamento, e socio di varie acca- demie. 22!». Calcina Giuseppe di Torino, mem- bro di quella società agraria. "220. Caldano Francesco di Palermo, medico militare e nel R. Albergo de' poveri. 227. Calderini Carlo Ampelio di Mila- no, vice-presidente della sezione medica di quella società d' inco- raggiamento delle scienze, lettere ed arti, e membro di altri Con- gressi. 228. Calderini Isidoro di Milano, chi- mico farmacista , membro della società delle scienze chimiche e fisiche. 220. Calefati Giuseppe di Napoli , ca- pitano di vascello. 250. Caleprico Francesco di Napoli , chirurgo ordinario nello spedale degl'Incurabili , ed in altri stabili- menti. 231. Cali Sardo Antonino di Palermo, socio corrispondente della Reale accademia delle scienze di Na- poli. 232. Calvi Gottardo di Milano, mem- bro de' Congressi di Firenze, Mi- lano, Padova e Lucca, aggiunto nell'Imperiale e Reale gabinetto numismatico di Milano. 253. ramandoli Giovanni di Pisa, pro- tomedico in quello spedale, me- dico al servizio di S. A I. R. il gran Duca di Toscana, e socio di varie accademie. 231. Cammarano Giuseppe di Napoli . professore ordinario nel R. Isti- tuto di Belle Arti. — XX\III — •?.-iri •.>."•■, 2Ò.S. 23i». 2'l0. 2'll. 2312. 2'13. •in. 2'1.'». 2^6. 2il7. 218. Cnmorani Giovanni di Moilcna, profossore di srienzc lisiche e nia- Irnialiche. Campagna Giuseppe di Napoli , socio residente dell' accadeiuia l'oiilaniana, e de|)iitato delia II. sorietA eeononiica di Cosenza Canipagnano Vincenzo di Cajazzo, primo medico capo di servizio nello spedale cenlrale della Real marina, socio onorario dell'acca- demia medico-chirurgica di Ma- poli. Camperio Giovanni di Milano , medico in quello spedale mafrjjio- re, e memlìro del VI Congresso. Cainpostano Camillo di Genova, membro del IH Congresso. Canella Carlo di Milano, medico in i|uello spedale. Cangiano Luigi di A'apoli, socio corrispondente della U. accademia delle scienze. Cangiano Emmanuele di Napoli , dottoro in medicina, e socio cor- rispondente dell'I. II. accademia medica di A'ienna. Cannizzaro Stanislao di Palermo, rappresentante di quella U. acca- demia, e membro di altre socic- lA scientifiche. Cannizzaro del Giudice Luigi di Catania , socio collaboratore di quell'accademia Gioenia. Cantarelli cav. Francesco di Na- poli, segretario perpetuo del R. Istituto d'Incoraggiamento. Capei Francesco di Firenze, de- putato al VII Congresso di (|uella società per le scuole tecniche, so- cio ordinario dell' I. II. accade- mia di lettere ed arti. Capclla Cesare di Genova, mem- bro di varie accademie. Capello di S. Franco conte Paolo 2r>l 2.->2. 2.5.I. di Torino , membro di quell'asso- ciazione agraria. 2'I9. Capezzuoli .Serafino di S. Gemi- niano, aiutante alla cattedra di < liinnca organica e fisica medica neir arcispedale di Firenze. 2.")0. Capialbi cav. Vito di .Monteleone, deputato dell' accademia Fiori- montana , corrispondente del R. Istilnlo d' Incoraggiamento di.Va- yioli , e dell'accademia de'Georgo- fili di Firenze. Capietti Giovanni di Torino, ufi- ziale in quello stato maggiore ge- nerale. Capobianco RafTaello di Frigen- to, professore di medicina, socio onorario dell'accademia medico- chirurgica di Naiioli. Capocci Ernesto di Picinisco , di- rettore della R. specola astrono- mica, socio ordinario della R. ac- cademia delle scienze, delR. Isti- tuto d'Incoraggiamento, e del- l'accademia Pontaniana di Napo- li, e corrispondente di altre società scientifiche nazionali e straniere. "i.j't. Capone Gaspare di Napoli, Con- sultore di Stato, socio ordinario della R. accademia delle scienze. 2m. Capone Giulio di Napoli, socio corrispondente della R. accademia Ercolanesc di archeologia. 2.")(ì. Caporali doti. Francesco di Cre- mona , medico primario io quel- r I. R. spedale. 2."i7. Cappa Raffaele di Napoli, socio corrispondente del R. Istituto di Incoraggiamento. 2.58. Cappella Francesco di Napoli , Eletto di città. 2.")'.». Cappelli .Vnlonio di Milano, pro- fessore in quel Reale Istituto ve- terinario. 2C0. Cappello Ottavio di .iccuraoli in — XXXIV 261. 262. 2(>3. 264. 265. 266. 267. 268. 260. 270. 271. 272. 273. 274. Abriiz7,o, medico chirurgo di>lla R. marina. Caprili! Ignazio di Pisa, membro di altri Congressi. Capuano C.iii.scppo di Napoli, so- cio corrispondente doli' accade- mia (Ielle scienze Gsiche e chimi- clie di Parigi. Caracciolo Beniamino di Napoli , socio onorario dell' accademia Pontaniana. Carafa (de' duchi di Noja) cav. -inlonio di Napoli, Eletto di città. Carafa (de'duchi di Traello) coni. Luigi di Napoli, segretario gene- rale dell'amministrazione delle monete , e de' Banchi. Caravita ( de' principi di Sirigna- no) Francesco di Napoli, Eletto di città. Carbonai doti Ferdinando di Fi- renze, direttore della Clinica nel- l'I. R. Università di Pisa. Carbonaro cav. Giuseppe di Ra- gusa in Sicilia, segretario della facoltà medica presso la Deputa- zione di salute in Napoli. Carbonclli Salvatore di Napoli , professore di dritto, ed uDziale presso l'agenzia del contenzioso amministrativo. Cardellini Filippo di Torino, so- prantenden te di artiglieria,e mem- bro di altri Congressi. Carfora cav. M. .^niello di Napo- li, socio residente dell'accademia Pontaniana. Carlizzi Francesco di Napoli , chi- rurgo delle R. guardie del Corpo. Carlotti march. Bonaventura di Verona , Consigliere d'appello , membro collegiato dell'Universi- tà di Padova, e degli antecedenti Congressi. Carlotti march. Girolamo di Vene- zia, Ciamberlano di S. M. I. R. Austriaca, Brigadiere delle I. e R. guardie nobili , membro dell' ac- cademia di agricoltura del Tiro- Io e di altre società scientifiche. '275. Camelli dott.Ciovanni di Milano, medico primario nello spedale di Passidori. 276. Carobelli Luigi di Napoli, can- celliere maggiore del Corpo di Città. 277. Carpanini cav. Giuseppe di Livor- no, auditore di quell'I, e R. go- verno. 278. Carpi Carlo di Mantova, maestro di quelle scuole elementari. 279. Garrese Leopoldo di Monte Var- chi, membro ordinario della I. e R. accademia del Poggio. 280. Caruso Giuseppe di Catanzaro , deputato al VII Congresso della R. società economica della secon- da Calabria ulteriore. 281. Casanova Gaetano di Milano, dot- tore in filosofia. 282. Casaretto Giovanni di Genova , deputalo della società economica di Chiavari. 283. Casati dott. Guglielmo di Milano, medico primario in quello speda- le maggiore , e membro del IV Congresso. 284. Caselli Cosmo di Napoli, socio o- norario dell' accademia medico- chirurgica. 285. Caserano di (duca) di Napoli , so- cio onorario della R. accademia delle Belle Arti. 286. Casini Napoleone Domenico di Napoli, chirurgo ordinario nello spedale degl'Incurabili. 287. Casorati Fortunato di Pavia, chi- rurgo primario in quello spedale. 288. Casoria Filippo di Napoli, pro- fessore di chimica filosofica nella — XXXV R. Università di Palermo, e socio corrispondente della R. accade- mia delle scienze di Napoli. 289. Cassitto Dionisio di Bonito, so- cio di varie accademie. 290. Cassino Federico di Bonito, se- gretario della R. società economi- ca di Principato ulteriore e depu- tato della medesima, socio corri- spondente della R. accademia del- le scienze , del R. Istituto d' In- coraggiamento e dell' accademia Pontaniana di Napoli. 291. Cassola Filippo di Napoli, profes- sore di fisica e chimica della scuo- la politecnica e di quella di ap- plicazione di ponti e strade. i292. Cassola Eustachio di Siracusa , deputato di queir accademia di scienze naturali e segretario del- la stessa. 293. Castellacci cav. Giovanni di Fo- rio, professore aggiunto alla cat- tedra di clinica oltalmica, socio ordinario dell'accademia medico- chirurgica di Napoli. 294. Castelli Francesco di Pisa, socio di varie accademie. ■29r). Castels dott. Giuseppe di Barcel- lona, professore di nu?dicina ope- rativa, deputato al VII Congresso dell'accademia di medicina e del- la facoltà medica di quella città. 29G. Castiglioni Camillo di Ossuna , dottore in legge , ispettore e di- rettore di quella R. stamperia. 297. Castrucci are. Giacomo di .Vivilo in Terra di lavoro, lettore della Reale oiTiclMa dei papiri crcola- nesi. 295. Catalani Vincenzo di Napoli, pro- fessore onorario del Rcal Istituto di Belle Arti. 299. Catalani Eurico di Napoli, com- pilatore degli Annali Civili. 300. Catalano Achille di Napoli , pro- fessore onorario del Real Istituto di Belle Arti. 301. Catalano Luigi di Napoli, archi- tetto municipale, socio onorario del Real Istituto d' Incoraggia- mento, e membro di molte acca- demie scientifiche. 302. Cateni ab. Bartolomeo di .Milano, prefetto di quella biblioteca Am- brosiana, e membro dell'I, e R. Istituto Lombardo. 303. Cattaneo .Michele di Milano, pro- fessore di giurisprudenza. 304. Cattaneo Francesco di Pavia, pro- fessore di matematica nell'I. R. Liceo di Como. 30.'>. Catullo Cajo Valerio di Belluno, membro di altri Congressi. 50G. Cavarra Angelo di Lucca , medi- co , e membro del V Congresso. 307. Cavarretticapit.Sli'fano di Paler- mo, bibliotecario nel R. collegio della Nunziatella. 308. Cavalloni ab. Cesare di Verona , membro del Congresso di Milano. 309. Cazzamini Giuseppe dì Oleggio, medico in quello spedale. 310. Cazzanica Fulvio di Cremona , medico delle carceri di quell'I.R. Tribunale. 311. Cercato Bartolomeo di Vicenza, medico e chirurgo di quell'asilo della carità. 312. Ceci Francesco di Taranto, chi- rurgo maggiore nel R. collegio militare. 513. Cempini Leopoldo di Firenze, so- cio dell'accademia .Aretina. 314. Cenedella doti AtlilioGiacumo di Lonato, membro corrispondente del I. R. Istituto Lombardo. 3li>. Centola Giovanni di Salerno, pre- sidente della il. società eiunomi- ca di Principato citeriore. XXXVI — 5I(>. Ccichi Liiipi (li Napoli, professo- re (li lilusotin razionale e morale nel Collegio di Caravafrpio. 317. Cerio GiorPielro di >apoli, Com- missario di guerra. dl8. Cerretani Pietro di Siena, mem- bro di altri Congressi stienlilici. .510. Cerrelelli Antonio di Napoli. 520. Cernili Ettore di Napoli, medico nello spedale degl'Incurabili. 521. Cernili Enrico di Napoli, mem- bro della 11. società economica di Terra di lavoro. 522. Ceruti Giuseppe di iMilano, mem- bro di quella società d'incoragg. delle scienze , Icllcrc ed arti. 525. Cervino Francesco di Slilano, ri- petitore di nosologia pratica in quell'Istituto veterinario. 52i. Cesa Biancbi Domenico di Mila- no, ingegnere di ([uel municipio, membro della società d' incorag- giamento delle scienze, lettere ed arti di detta città. 325. Cesini Ciò: Battista di Milano, mc- dico-cbirurgo di ufizio di ([uella 1. e R. direzione generale di poli- zia, membro della VI Adunanza degli scienziati in Vienna. 526. Ceva Grimaldi PisancUi S.E. Giu- seppe, di Napoli, Marchese diPie- tracatella, Consigliere Ministro di Stato, Presidente del Consiglio dei Ministri , Presidente della llea- le accademia delle scienze. Pre- sidente onorario dell' accademia Pontaniana, e socio ordinario del lleal Istituto d'Incoraggiamento. 527. Cbevalley de Uivaz cav. Stefano di Vevay (Cani. Vaud) , socio cor- rispondente della n. accademia delle scienze di Napoli, e di molle altre società scienlificbe. 328. Chiaja Giovanni di Bari , socio di varie accademie. .520. Chiappelli dottor Francesco di Pi- stoja , deputato di qucU' accade- mia. ."v.O Chiappelli sac. Luigi di Bergamo, professore in quell'I. Beai Gin- nasio. 551. Chiari Leopoldo di Ripacandida, prof, di chirurgia teorica nella II. L'niversità degli studi di Napoli. 5.52. Chiaromonte Gaetano di Na|ioli , accademico Fiori inontanii. .553. Cbigbizzola ab. Luigi di Lucca, maestro di geogratia. 551. Chio Giovanni di Torino, dottore in medicina. 35.5. Gbìodo Bar. .agostino di Savona, maggior generale al servizio di S. M. il He di Sardegna , e mem- bro del II Congresso. .550. Chiotti Luigi di Torino, Inten- dente nella direzione della gran cancelleria di S. M. Sarda. .557. Ciamflone Francesco di Napoli, chirurgo ordinario nello spedale degl'Incurabili. .55S. Ciccarelli BaroncFrancesco di Na- poli , socio onorario del II. Isti- tuto d' Incoraggiamento. 5.50. Ciccone Antonio di Sa\iano, ])ro- fcssore sostituto alla cattedra di medicina pratica nella 11. Uni- versità degli studi di Napoli. 5Ì0. Cignano conte Carlo di Forlì , membro del VI Congresso. 5'l I . Cini P. Lorenzo di Monte Varchi , maestro di Belle Lettere e mem- bro dell' accad. Valdarnese. 3Ì2. Cinquegrani Giuseppe di S. Arpi- no, chirurgo maggiore capo diser- vizio nello spedale militare della Trinità in Napoli. 3'l3. Ciofli Beniamino di Napoli, mae- stro del B. collegio dei Teologi. Z'àÌ. Cioni Girolamo di Firenze, medi- co di quell'I. K. uflìzio di sanità. — XXXVII ."'15. Circi Fprdinnnilo Hi Montevarchi, mciiihro ordiniirio dell' Iinpi'ri;ili' !■ lloali! aciadi'iiiiu ^ aldariiL'»c. 7M. Ciriani doU. Ciò. Ballista di Udi- ne, nicdiro primario in (|ii('lli) spedale, socio ordinario di (|ucl- l'arcadeiiiia e dcpiilato di essa. 7)!t7. Circlli l'ilippo di Canipoli, socio corrispondenle del II. Istillilo di lncorag;;,'ianieiilo, e professore o- norario del II. Istituto di Belle Arti in Napoli. 5Ì8. Cito Michele (principe della Roc- ca) di Napoli, deputalo dell'Isti- tuto di Affrica, e dell'I. 11. acca- demia di scienze, lellere edarli degl' Incamminali di .Modigliana. 5'l9. Cito cav. Luigi di Napoli , Eletto di città. 550. Civita cav. Teodoro di Napoli , professore aggiinilo di ostetricia nella II. l'niversità degli studi. Clarenza Cordaro Vincenzo di Ca- tania , professore sostituto di eco- nomia e di ccnnniercio, socio cor- rispondente di quell' accademia Ciocnia. Clarctla cav. Luigi di Torino , Prefetto di polizia. 5.5.") Clementi Giuseppe di Verona , dottor di chimica ed assistente di botanica in quell'I. II. Università. 55 '1. Clerici Cesare di Pallanza inl'ie- montc, ingegnere, e membro di altri Congressi. .Vm. Cobucci Andrea di Policastro, me- dico nel Regio spedale di Piedi- grolla. 5.10. Cocchi Brizio di Treviglio , chi- rurgo in quello spedale. 5.57. Cocciola Luigi di Ancona, archi- tetto e professore nel R. istituto di Belle Arti in Napoli. 558. Cocco Anastasio di Palermo, pro- fessore nella lì. Università di .Mes- .551. oj: .559 5(;i) .5t;i, 5(;2. 5C3. .5(1 '(. 5r,5. 500. 507. 508. 509. 570. 572 O/.ì. Sina e inviato della medesima al MI Congresso. , Cocoridlo Giuseppe di Posilano, medico nello spedale di Lonlo. Coda Giuseppe di Biella, lungo- teiiente ingegnere capo dei lavo- ri cadastali. Codeino Michelangelo di Treviso, deputalo di quell'Ateneo. - Colini Baldassarre di Napoli, me- dico e chirurgo della gendarmeria Beale. Colle de Vita Vincenzo di Bene- vento, membro del Congresso di Pisa. Collegario Paolo di Venezia, chi- rurgo primario in (|uello spedale militare. Collcgno Provano Giacinto di To- rino, professore di geologia nella facoltà di scienze di Bordeaux. Collenza Pietro di Valenzano, pri- mo medico nello spedale della II. marina ed in quello Gerosolimi- tano. Colletta Cesare di Napoli, Eletto di città. Colletta Gennaro di Napoli , mem- bro della K. società economica di Terra di lavoro. Colongo Clemente di Torino , membro di quella società agraria. Colosimo Vincenzo di Cosenza , professore in quel R. collegio, vi- ce-presidente di quella R. società economica e dell' accademia Co- sentina. Coluzzi Agnello di Napoli, chi- rurgo nello spedale degl'Incura- ! ili ed in quello dei Pellegrini. Comaschi Luigi di Pavia, mem- bro di aivri Congressi. Condary com. Angelo di Corfù già senatore e direllore della pub- blica Istruzione delle isole Jonie, — XXXVIII — e socio onorario dell' accademia Puntaiiiana di Napoli. 37!l. Conte Gaetano di Napoli, medico ordinario nello spedale degl'In- curabili. 375. Conti ab. Giuseppe di Parma, pro- fossore di scienze naturali , e di meccanica ; socio corrispondente dell' accademia degli ardenti di Viterbo. 376. Conticini Pietro di Siena , profes- sore in queir I. R. Università , e membro di più Congressi. 377. Corbo Giulio di Avigliano, depu- talo della U. società economica di Basilicata al VII Congresso. 378. Corcia Piccola di Laviano, socio residente dell' accademia Ponta- niana di Napoli. 379. Corderò (deConti di S. Quintino) cav. Giulio di Mondovì , membro e deputato di quelle Reali società di scienze e di agricoltura. 380. Cordova Filippo di Aidone in Si- cilia, membro della R. società economica di Caltanissetta. 38). Gorghi dottor Carlo di Torino, membro dell'accademia I. e R. di Pistoja. 382. Corigliano Pietro di Villa S. Gio- vanni in Calabria , socio ordina- rio dell'accademia degli aspiranti naturalisti di Napoli. 383. Coringa Gregorio di Alaida , di- rettore generale degli spedali mi- litari della R. mulina. 58'l. Corradini Luigi di Pontremoli , professore di lìlosofia nell' Uni- versità di Pisa. 38r>. Corsini RalTacle di Malta , socio di varie accademie. 386. Cortese Francesco di Napoli, pro- fessore di matematica nel R. col- legio di marina. 387. Corticelli Alessandro dì Firenze, professore di fisiologia e patolo- gia generale in quelL' I. R. Uni- versità. 388. Corvi dott. Pietro di Milano, me- dico assistente al luogo pio degli esposti in detta città , membro del VI Congresso. 389. Corvini dott. Lorenzo di Milano medico di quell'I. R. delegazione, e membro del VI Congresso. 390. Cosenz cav. Luigi di Napoli , bri- gadiere , ed ispettore del mate- riale dell' artiglieria e del Genio . 591 . Cossolo Filiberto di Cuneo, inge- gnere del corpo del Genio. 392. Costa Marcantonio di Catania , Tenente Colonnello , socio di va- rie accademie straniere. 393. Costa Oronzio Gabriele di Lec«e , professore di Zoologia nella R. Università di Napoli , socio resi- dente dell'accademia Pontaniana, e ordinario del R. Istituto d'In- coraggiamento , e della R. acca- demia delle scienze, fondatore e direttore dell' accademia degli a- spiranti naturalisti. 39'(. Costa Achille di Napoli, socio or- dinario dell'accademia degli aspi- ranti naturalisti , e corrisponden- te di altre società scientifiche , già segretario della sezione zoologica del VI Congresso. 395. Costa Ettore di Genova , socio di accademie scientifiche 396. Costantini Eugenio di Catania , socio residente di quell' accade- mia Gioenia. 397. Cotti di Cares conte Federico di Asti , direttore di quel comizio agrario. 398. Covelli Giov: Hatlisla di Napoli, socio di varie accademie , e mem- bro del V Congresso. 399. Cox Cox Giuseppe di Londra, lau- — ixxrx ■ reato in quella Università, e socio di varie .iccailemic. 400. Cozzi Andrea di Firenze , diret- tore di quel laboratorio chiiniro furroaceutico. 401. Graverà dott. Carlo Luigi di In- cisa, rhirurgo militare. 402. Crema Guido di Parma, già mem- bro dei CoMfjrossi di Torino, di Firenze e di Milano. il03. Cresci dott. Iacopo di Firenze, primo medico in condotta di quel- la comunità, e membro della so- cietà medico-chirurgica di Li- vorno. 404. Chrctien cav. Luigi di Napoli, di- rettore del Uealc osservatorio di marina, e Tenente di vascello. 405. Crocco Antonio di Genova , pro- fessore di lìlosolia in quella tni- versità. 406. Grotti conte Carlo di Cremona , socio corrispondente dell' acca- demia Pontaniana di Napoli. 407. Cua Giuseppe di Catanzaro , pro- fessore di agricoltura nella 11 U- niversità degli studi e nella scuo- la di applicazione di ponti e stra- de, socio corrispondente della R. accademia delle scienze, e del R. Istituto d'Incoraggiamento di Na- poli. 408. Cua Antonio di Napoli, professo- re di matematica nella scuola militare. 409. Cuomo Francesco di Napoli, me- dico nello spedale di S. M.' di Lo- reto, e di S. Maria della Fede. 410. Curri Leopoldo di Bari , dottore in medicina, e professore aggiun- to nella R. Università degli studi di Napoli. 411. Curzio Pietrangelo di Roscigno. professore di medicina. 412. Cusani Stefano di Solopaca, so- cio residente dell'accademia Pon- taniana di Napoli. 415. Cusieri Aldohrando di Certaldo, membro di altri Congressi. 4 l'I. Culillo sac. Domenico di Napoli, professore di dritto naturale nel- la R. Università degli studi. '(15. Cutolo Pasquale di Napoli, pro- fessore sanitario dell'Intendenza. 410. Cygnaeus Federico di Dublino. 417. D'Afflitto P. Giacinto di Napoli, Maestro nel collegio de' religiosi Gerolomini. 418. D'Agostino cav. Francesco di Na- poli , Maggiore direttore della R. fonderia, e socio ordinario del R. Istituto d'Incoraggiamento. 419. Dalbono cav. Cesare di Napoli, membro di varie accademie , ufi- ziale di carico nella segreteria particolare di S. M. il Re S. N. 420. D'Alessandro Girolamo di Napoli, ufiziale nell'Archivio generale, e socio corrispondente del R. Isti- tuto d'Incoraggiamento. 421. D'Alessandro Vincenzo di Apri- cena , professore sostituto alla cattedra di patologia nella R. Uni- versità degli studi di Napoli , e medico nello spedale di Loreto. 422. Dal Lago Girolamo di Trento, so- cio di accademie scientiliche. 423. Damiano Mugno Giuseppe di Ton- no , medico e chirurgo nella casa di correzione degli Stati Sardi. 424. D'Amico Salvatore di Palermo, membro onorario dell'accademia Giocnia di Catania. 425. D'Ammora Gennaro di Napoli , socio corrispondente dell'accade- mia Pontaniana. 426. D'.Vndrea march. Fr." Saverio di Napoli , consigliere della g. Cor- te de' conti, socio onorario del R. Istituto d'Incoraggiamento. 427. D'Andrea Carlo ili Aquila, prolos- si>r(> nel U. collodio niililaro, iii- iicfinorc (li ponti e strailc, soiio rcsidcnto doli' atradiMnia Ponla- niana di Napoli. lt'2>^. Danisr Lnipi di Torino, capitano di linra noli' armata Sarda. 4'iO. Dan.-ii dott. Giovanni di Codogno in Lombardia , niombro di altri Congrossi e dolla socielù gcolo- gira di Francia. 450. Dapino Francesco di .Alessandria nel Piemonte, socio di quell'acca- demia agraria. tt7ì\. D' Apuzzo Mccola di Napoli, so- cio corrispondente della II. acca- tiemìa delle Belle .Veli. 43"2. D'.Vnbony Carlo di Londra , pro- fessore di economia rurale. 453. D'Avila losò coni. Antonio di Li- sbona, vice-presidente di quella direzione generale delle casse di risparmio. ilól. Davino Giovanni di Napoli, me- dico nellospcdale dellaìita e ag- giunto in quello degl'Incurabili. 45.'». DaxelhUfcr Francesco di Bienne inlsvizzera, chirurgo maggiore militare, membro corrisponden- te del circolo chirurgico di Jlonl- pellier. 456. D'.Vyala Mariano di Napoli, pro- fessore di matematica, membro del I Congresso italiano, e socio di varie accademie nazionali e stra- niere. 457. D' Ayala Giuseppe di Napoli , Maggiore di Corpo facoltativo. 458. De Andrcis Filippo di Asti, me- dico al servizio di S. M. il Re di Sardegna. 4.59. De Angelis Salvatore di Camero- ta, professore delle scuole militari nella classe di applicazione pres- so la direzione di ponti e strade. 'ClO. ne .\nlonollis Raffaele di Napoli, uli/iale diplomatico nel grande Archivio del Regno. 441 . De Augustinis Matteo di Saleino, socio di varie accademie. 4 'l'i. Do Raer Federico di Werden- berg , capitano in ritiro , e mem- bro di altri Congressi italiani. 445. De Bocber F.dwards di Meclem- burgScluverin, professore di sto- ria naturale. 444. De Rorardini Giobbe di Ortona a mare , socio di varie accademie. 4')5. De Berardis Giuseppe di Casaca- lenda, professore di belle lettere nel seminario di Termoli. 440. De' Bianchi cav. Ralfaele di Na- poli, Tenente Colonnello di arti- glieria. 447. De' Borsa Rresciani Giuseppe di Verona, chirurgo in capo in quel civico spedale, e membro di al- tri Congressi. 4'lS. De Buch Lepoldo di Berlino, ciamberlano di S. M. Prussiana. 4'lO. De Cabasse cav. Prospero di Ai\, socio di varie accademie scienti- liche. 4.W. De Campostrini Gio: .\ntonio di Verona, deputato di quel!' acca- demia. 451. De Cesare P. Guglielmo di Chic- li , lettore di filosoOa. 452. De Cesare Francesco di Napoli, maestro di architettura, e socio corrispondente della R. accade- mia delle Belle Arti. 4.">5. De Chambery Lorenzo di Cham- bery, P. Cappuccino, professore di fisica e di teologia. 45'J. De Conciliis Luigi di Napoli, Eletto di città. 455. De Consoni Taddeo di Brescia, so- cio di varie accademie. 450. De Cusatis Pietro di Napoli , me- — XLi — dico primario dell'armata, e del- la U. famifilia. 4l.'57. De Diost Olhon di Berlino, mem- bro di quella società geologica. 138. De Drecr cav. Francesco di Tric stc, medico primario negli I. R. stabilimenti de'folli didetla città. 'irt9. De Fazio Luigi di Napoli. IflO. De Filippi Filippo di Milano, di- rettore aggiunto di quel museo, e socio di varie accademie. 4CI . De Filippis Francesco di .Milano , ripetitore di fisica e matematica. 4(!2. De Fiore Fedele di Napoli , me- dico nello spedale degl'Incura- bili, e nella Real casa dell'An- nunziata. /JCj. De Fusco Aureliano M. di Napo- li , architetto, e socio del R. Isti- tuto d' Incoraggiamento. U&H. De Gasparis Annibale di Bagna- ra , ufiziale nella R. Specola di Napoli, e socio ord. dell' accade- mia degli aspiranti naturalisti. 165. De Gianfilippi Filippo Alessandro di Verona, membro di tutti gli antecedenti Congressi, socio di varie accademie e dell'I. Istituto agrario Tirolese. ICifi. De Giorgio cav. Pasquale di Na- poli, Eletto di città. '107. De Gozze (Conte) di Vienna, mem- bro della società archeologica sto- rica di Westfalia e di .^ssia. De Gregorio Giuseppe di Trevi- glio , amministratore di quello spedale. 169. Debnbardl Federico di Hanover, direttore dei R. giardini di Capo- dimonte, giardiniere in capo del R.Orto Botanico di Napoli e socio di varie accademie nazionali e straniere. 170. De lloraliis comm. Cosmo M., di Agnone , direttore della clinica 168. 171 Ì72. 175. 171. 175. 176 '(77 178. 179. 180. 181 182. 183 chirurgica , e presidente del Reale Istituto vaccinico. ■ I>c Iorio Filippo di Paterno in provincia di Avellino, socio cor- rispondente della II. acca.lemia delle scienze e del R. Isliiuto di Incoraggiamento di Napoli. I>e Ischidis Giuseppe di Marsi- glia , socio di varie accademie. De Kawalevski Oscar di Pietro- burgo, socio di accademie scien- ti (icb e. I>e la Grannelais Achille di Na- poli, ingegnere del R. corpo del Genio marittimo. De lauziércs Achille di Napoli, socio di varie accademie. Del Braccio cav. Giuseppe di Ge- nova. Del Carretto Giacomo di Napoli , primo Tenente del Genio. D' Elena Giuseppe di Napoli, so- cio residente dell'accademia Pon- taniana. Del Forno Giuseppe di Napoli , professore di medicina legale nel- la R. Università degli studi. Del Giudice Rocco di Diana, vi- ce-protomedico, presidente della Commissione per l'esame di bas- sa chirurgia, e socio dell'accade- mia Giocnia di Catania. Del Giudice Gio: Niccola di Na- poli, medico nello spedale degli Incurabili ed in quello della R. marina, socio onorario dell'ac- cademia medico -chirurgica. Del Giudice Francesco di Napoli, ingegnere direttore della compa-^ gnia de' pompieri, e socio di va- rie accademie nazionali e stra- niere. Del Giudice Giuseppe di Napoli , ulìziale diplomatico nel grande Archi «io del Regno. f XLII — 481. Del Grosso Luigi di Napoli, socio corrìspondi'iilo ilol R. Istillilo ili Iiu'onijiiiianionlo. 485 Del Jiiivns Giuseppe Angelo 480. De Lisio Kraiirosoo di Napoli , chiiiirgo ordinario nello spedile dpi;r Ineiiiahili , o sorio onora- rio dell' accademia medico clii- riirgica. 487. Della Marlora Kranceseo di Fog- gia, segretario perpetuo e depu- talo della R. societ;\ economica di Capitanata. 188. Pella Porla Cesare di Milano, so- cio di varie accademie scienlili- che. 489. De la Rive Augusto di Ginevra , professore di fisica. 490. Della Rocca Agostino di Napoli, ingegnere di ponti e strade. 491. Della Valle Monticelli Cesare, di Napoli, duca di Ventignano,con- sigliere della gran Corte de' con- ti , socio onorario della Reale ac- cademia delle scienze e di varie altre socielA scientiGcbe nazio- nali e straniere. 492. Della Vecchia Pietro Luigi di Vi- cenza , professore di matemati- che. 493. Delle Chiaje Stefano di Napoli, professore di anatomia patologica nella R. Università degli sludi, socio ordinario della R. accade- mia delle scienze e del Reale Isti luto d'Incoraggiamento, socio re- sidente dell'accademia Pontania- na, e corrispondente di altre so- cietà scientiGchc nazionali e stra- niere. 494. Del Re Leopoldo di Napoli , astro nomo della II. specola, socio re- sidente dell'accademia Pontania- na e corrispondente di quella del- le scienze. '195. Del Re Giuseppe di Napoli, socio residente dell' accademia Ponla- niana. VM\. De Luca Paolo Anania di Napoli, socio residente dell' accademia l'ontaniana , e corrispondente di ([uella Reale delle scienze. '197. De Luca cav. Ferdinando di Na- poli, socio ordinario della R. ac- cademia delle scienze, del R. Isti- tuto d' Incoraggiamento , re.siden- lo della l'ontaniana, e corrispon- dente di altre società scientifiche nazionali e straniere. 498. De Luca Niccola di Campobasso, segretario perpetuo e deputato della Real società economica di Molise. 499. De Luca Colonnello HalTaele di Napoli , direttore del R. corpo del Genio marittimo. 500. De Lugnani Giuseppe di Capo d'I- stria, architcllo, socio corrispon- dente dell'L eR. Istituto Veneto. 501. Del A'erme RalTaele di Napoli, maestro delle scuole pie, e pro- fessore di fisica e matematica. .502. De Marco Vito Giuseppe di Cata- nia, socio di accad, scientifiche. M7>. De Martino Antonio di Palma in Terra di lavoro, medico nello spedale degl' Incurabili e socio corrispondente della Real acca- demia delle scienze di Napoli. .50'!. De Meis Camillo di Napoli, socio di varie accademie. 505. De Michelis Ignazio di Torino, uGziale nell' ispezione generale delle finanze di S. M. Sarda. 50(5. De Miranda Domenico di Napoli, incaricato del gabinetto di fisica di S. M. il Re s! N. 507. De Nanzio Ferdinando di Napoli, direttore e professore nella Regia scuola veterinaria, socio ordina- XI.III rio del K. Istituto il'Inforafigia- inento, e corrispoiitlenlc «li allrr società scientificho nazionali r straniere. 508. De >asca Giuseppe di Napoli ,iiii'- dico nellospedale di marina ed in quello degl'Incurahili. 001). De Novelli Perpetuo di Solerlo, professore di dritto nella Univer- sità di Torino. i»l 0. Dentice (Principe) di Napoli, socio di varie accademie scientilichc. .11 1. De Palma Filippo di Napoli. itì'l. De Pamphìiis Giacinto di Palma, professore di medicina, ."ilo. De Petra Luigi di Napoli, Ispet- tore del corpo di ponti e strade. 31 '4- D'Epiro barone Francesco di Na- poli , socio residente dell' acca- demia Pontaniana. 515. De Pompcis Giustino di Chieti. Siti. l)e Prat .Vutonio di Torino, Te- nente Colonnello di artiglieria. 517. De Prat cav. Enrico di Livorno, dottore di giurisprudenza e socio corrispondente della I. R. accade- mia di Siena. 5IS. Derchia Pietro di Ilari, chirurgo ordinario nello spedale degl'In- curabili di Napoli. 519. De Renzi Cav. Salvatore di Pa- terno , segretario perpetuo del II. Istituto vaccinico di Napoli , e membro di altri Congressi. T)%). I)e Renzis Felice di Paterni), chi- rurgo ordinario nello spedale de- gl'Incurabili, sostituto alla cat- tedra di chirurgia nel collegio me- dico-chirurgico , e socio di varie accademie. 5'2I.De Kibas cav. Michele di Odes- sa , membro della società agraria della nuova Russia. 522. Derie Pietro Francesco di Augers, lettore dì tìlosoUa. 52.1. De Riseis bar. Panlilo di Chieti , membro delle Reali società eco- nomiche di Chieti e di Aquila. .Vii. De Ritìs Vincenzo di Chieti, so- cio residente dcH'accadcmia Pon- taniana di Napoli. .')25. De Holandis cav. Giusep|ie di To- rino, deputato di (|uella società medico-chirurgica. 520. De Ruggiero cav. Luigi di .Napoli, socio ordinario della II. accade- mia delle scienze. .")27. De Salvi Gio: Rattista di Venezia, socio di queir accademia olìm- pica e deputalo della medesima. .V2.S. De Sanctis Francesco Saverio di Cosenza , socio corrispondente dell'accademia Cosentina. 52'J. De Sanctis Diodalo di Teramo, professore interino di matemati- ca in quel II. collegio. 550. De Sanctis Tito Livio di S. Marti- no in Abruzzo, chirurgo aggiunto negli s|iedali dcgl' Incurabili e de' Pellegrini , medico degli asili infantili, e socio ordinario del- l'accademia degli aspiranti natu- ralisti. 531. De Santis Francesco di Napoli , professore dì letteratura nel R. collegio militare. 5.T2. De Schaden Emilio .augusto di Erlangen in Raviera, professore in quella Università. 553. Desiderio Gennaro di Napoli, chi- rurgo ordinario nello spedale de- gl' Incurabili e in quello di Santa Maria della Fede, e dell'Istituto centrale di vaccinazione. 53'l. De Simone Carmelo di .\apoli , Capitano del (ìeniu. 555. De Sterlìch Cesare di Napoli, so- cio di varie accademie scientilì- che. 530. De Tommasi Gabriele di Napoli, — XLIV Tononle Colnnncllo, ispellorc del II. oflirio toiKi-fralii-o. 557. De L'rihaiii Ci|niatio di llani-llo- na,jiiofossiiio dolla facolUX di luo- dioina e deputato di quoll'accadc- niìa iiifdii'a. 558 De ^^atll•villc Federico di Roma, professore di bolariira e i;eolon;ia. 559. De Vera Carlo .Maria I'. Cassine- se , secondo archivista di .Monte Cassino. 510. De \ iiicentiis Galiriele di Napoli, medico ordinario nello spedale degli Incvirabili. 511 . De Vincenzi Giuseppe di Teramo, membro del VI Congresso degli scienziati italiani. 512. De Virgiiii Pasquale di Cbieti , socio di accademie scientifiche. 515. De Visiani Roberto di Sebenico , direttore dell'orto botanico di Pa- dova. 51'l. De Vivo cavaliere Tommaso di Napoli, membro della società Ti- berina. 5'l5. De Zigno Vchillc di Padova , so ciò di quella municipalità, e vi- ce-presidente della sezione di geo- logia al V Congresso. 516. D' hombres Firmas bar. Luigi Agostino di.\.lais in Francia, so- cio di quell'Istituto, e dell'Isti- tuto di Bologna, e socio corrispon- dente della Reale accademia delle scienze di Napoli. 517. Di .ivigliano P. Luigi di Aviglia- no , professore di fisica e mate- matica. 518. Di Cesare cav. Giuseppe di Na- poli , socio corrispondente della R. accademia Ercolanese di ar- cheologia , e socio di altre acca- demie. 519. Di Colloredo conte Riccardo di Vdiae, ingegnere archiletlo. 5.j0. Di Fazio Luigi di Pianella in \- bnizzo , professore di medicina , primo medico nello spedale di S. Maria della Vita, ed ordinario in quello di Loreto. r)')\. Di Filippo Francesco di Milano, dottore in fisica e matematica. 5.V2. Di Cironimo Carlo di Catania , socio di varie accademie scienti- fiche. 555. Di Giulio Angelo di Popoli , me- dico nello spedale degli Incura- bili. 551. Di Goethe Volfango Massimilia- no di Dresda, socio di varie ac- cademie. 555. Di Montebello S. E. (duca) di Pa- rigi , Ambasciatore di S. M. il Uc de' Francesi , socio dì varie acca- demie. 556. Di Napoli Angelo di Scisciano in Terra di lavoro , medico ordina- rio nello spedale di S. Eligio. 557. Di Rivas S. E. (duca) di Madrid, invialo straordinario e .Ministro plenipotenziario della Real Corte di Spagna. 558. Di Roner Carlo di Venezia, Im- periale e Real consigliere di Go- verno , e membro di varie socie- tà scientifiche. 539. Domine Jlichelangelo di Rofrano in Principato citeriore, direttore dello spedale de' cavalieri Geroso- limitaui. 560. Doininelli Pasquale di Monteleo- nc, professore di chimica nel R. Liceo di Catanzaro. 561 . Donalo Carlo di Crema, ingegne- re architetto in quello spedale. 562. D'Ondes Reggio Bar. Vito di Pa- lermo, socio di varie accademie. 563. Donnarumma Francesco di Ca- stellammare,primo chirurgo del- la Prefettura di Polizia in Napoli. Olii. Uorotca Lionnidn di Villplta in Aiiniz/o, presidonte annuale dcl- l'accadeniia di';,'li aspiranti natn- ralisli di ÌNapoli, e socio di allie accademie. 5l>3. Dnbini Angelo di Milano, medico di (|iiello spedale , e membro di altri Congressi. .'iOO. Durante Antonio di Pizzo, pro- fessore di medicina e cliirurgia. 507. Durant Giovanni Alessandro di Bordeaux, prulessoru di tisica ge- nerale. .'if'iS. Durant Giuseppe Simone di M- mcs , antico allievo della scuola politecnica. 5()'.). D'I'rso roinm. Pietro di Napoli, membro di varie accademie. 570. D'Urso Michele di Napoli, Capi- tano della 11. marina , socio resi- dente dell'accademia Pontaniana. 071. Eckel Francesco di Vienna, di- rettore di quell'Istituto veterina- rio, e dottore in medicina. 072. Eiclikolzcr Andrea della Svizzera, .socio corrispondente della R. ac- cademia delle scienze di Napoli, e onorario della Pontaniana. 575. Erigona marcb. Giuseppe di No- to , socio onorariu di quella R. so- cietà economica. 57Ì. Erizzo nob. Niccola di Venezia , licenziato in archeologia , numis- matica ed agronomia. 575. Erriiiuez Pietro di Napoli , archi- tetto della Polizia generale. 576. Ewald Giulio di Berlino, membro di varie società scientiliehe. 577. Fabbrini Angelo di Firenze, ac- cademico Tegeo di Siena. 578. Fahroni Sebastiano di Arezzo , medico fiscale, membro del Con- gresso Fiorentino, e deputato di quella I. e R. accademia. 579. Faccioti Carmelo di Verapodi, so- cio dell'accademia Cosentina, de- gli Atl'alicali di Tropea , e della U. società economica di Reggio. 580. Fadini nub. Girolamo di Crema , assistente al Heale osservatorio astronomico in .Milano. 581. Faggiuoli Francesco di Verona, socio corrispondente di quell'ac- cademia agraria. 582. Faido Giuse|ipe di Pa\ia, ineni- bro di (|iiella Inivcrsilà. 58.'). Fallati Giovanni di Tubingen , professore in (|tu,'IIa liiÌNersità, e membro onorario della società statistica di Londra. 58'J. Fanelli Lelio .Maria di Martina , direttore generale del collegio delle scuole nel R. Albergo dei poveri, deputato della R. società economica di Terra di lavoro. 585. Fantoni Gaetano di Pi.sa , pro- fessore di lingue orientali in quel- la università. 580. Favera Francesco di Napoli, chi- rurgo ordinario nello spedale del- la Vita. 587. Favera Andrea di Napoli, chirur- go ordinario nello spedale degli Incurabili. 588. Fazzini Gaetano di Napoli, archi- tetto direttore dell' osservatorio meteorologico. 589. Federici Vito di .Monloro , chi- rurgo , socio di \arie accade- mie. 590. Felix Thiaffait Francesco Saverio di Lione, presidente della socie- tà per l'istruzione elementare del dipartimento del Rodano, mem- bro di (|uella di agricoltura e sto- ria naturale di Lione e deputato della stessa. 591. Fergola Salvatore di Napoli, so- cio corrispondente della R. acca- demia delle Belle .Vrti. XI.VI 592. Ferini Salvatore di Lecce , chi- rurjio niapgiorc delia 11. marina. 593. Feriuariello Gennaro di Napoli, medico nello spedalo degl'Incu- rabili e socio onorario dell'acca- demia medico-chirurgica. 594. Ferrarlo Creolo di Milana , assi- stento alla cattedra di anatomia nella l'nivcrsitik di Pavia. 595. Ferrante Nunzio di Napoli , Capi- tano di artiglieria e professore di matematica in Pietrarsa. .Wt). Ferrara Giovanni di Caslelpetro- so , prof, nel collegio sannitico. 597. Ferrara Francesco di Napoli , pro- fessore interino della storia della medicina nella R. Università de- gli studi. 598. Ferrarese Luigi di Napoli, ispet- tore delle case private dei folli , e medico primario di esse , socio corrispondente della R. accade- mia delle scienze e di molte al- tre. 599. Ferraris professore Carlo di Ton- co. membro del VI Congresso. eoo. Ferrary Angelo di Genova , pro- fessore di matematica sublime. 601. Ferrati Angelo di Torino, com- missario dì artiglieria presso S.M. il Re di Sardegna. 602. Ferrazzi ab. Giuseppe Iacopo di Bassano, socio ordinario dell'ac- cademia olimpica di Vicenza , e deputato dì quella de' concordi di Rovigo- 605. Ferrigni-Pisonc can. .Andrea di Napoli, prof, nella R. Università degli studf, e membro della Giun- ta di pubblica Istruzione. 601. Ferro Alessandro Luigi di Udine, membro di varie accademie. IÌ05 Festeggiano Gennaro di Napoli , medico primario negli spedali degl' Incurabili, della Pace e del- la Pacclla , membro della facoltà medica del supremo Magistrato di salute, v socio ordinario del- l'accademia medico-chirurgica. 606. Fiaschi ab. Luigi di Poppi in To- scana, bibliotecario in quella cit- tà, deputato dell'accademia del Buonarroti e di varie altre. ()07. Fico Pietro di Napoli , chirurgo primario della II. marina, e socio di varie accademie. (iOH. Filangieri S. E. Carlo di Napoli, Principe di Satriano , Tenente generale , e diretlor generale dei Corpi facoltativi , socio ordinario di varie accademie nazionali e straniere. 609. Filangieri cav. Giuseppe di Na- poli (de'Principi di Arianicllo) segretario generale dell' Inten- denza. 610. Filangieri cav. Gaetano di Na- poli. Oli. Filioli Giacomo di Napoli, Se- gretario generale del VII Con- gresso, socio ordinario del Reale Istituto d'Incoraggiamento, del- l' accademia Pontaniana e di al- tre società scientifiche. 612. Pinati cav. Giovan Battista di Na- poli , direttore della stamperia Reale, socio ordinario della Real accademia Ercolanese di archeo- logia. 615. Finella Michele Antonio di Sa- luzzo, protomedico di quella cit- tà , membro corrispondente di varie accademie 6U. Fiiiclli Giuseppe di Napoli, socio corrispondente della R. accade- demia Ercolanese di archeologia. 615. Finizio Aurelio di Napoli , profes- sore di clinica, e socio onorario dell' accademia medico-chirur- gica. — XLVII — 616. Finocchiclti Balicav. Uemclrio di Pisa, socio di vario accadpinio. (il 7. Fiore Luigi di Torino , ulìzialc nella R. Casa di S. M. Sarda. tìl8. Fiorentino Giacomo di Napoli , medico-chirurgo del U. corpo di marina. filo. Fiorini Francesco Saverio di Fro- sinone, deputato dell'accademia omiopalica di Palermo. (i"20. Fiscone Domenico di Napoli. 621. Flandinel Camillo di Torino, ulì- zialc finanziere di S. M. il Ile di Sardegna. •>'22. Flarer Francesco di Pavia , socio corrispondente della Facoltà me- dica di Vienna. 623. Flauti Ciò: Rattista di Napoli, so- cio corrispondente della R. acca- demia Ercolanese di archeologia. 624. Flauti cav. Vincenzo di Napoli , segretario perpetuo della R. ac- cademia delle scienze. 62.'5. Florenzano Candido di Napoli ,so ciò di accademie scientifiche, pre- sidente della Comraessione vacci- nica di Rasilicata. 626. Florteman Alessandro di Vcr- denberg, presidente di quel tri- bunale. 627. Fockcr .achille di Parigi , socio di varie accademie scientifiche. 628. Foderaro Francesco di Cortale in Calabria, professore di patologia nella Regia Università degli sludi di Napoli, socio onorario dell'ac- cademia medico-chirurgica. 621). Foerslcr Ernesto di Monaco di Ba- viera, dottore in filosofia, mem- bro di varie accademie. 630. Fogazzaro Giuseppe di Vicenza , direttore degli asili infantili. 631. Foldi Carlo di Milano, membro di quella società d' incoraggia- mento. (i52. Folinea Raffaele di Napoli , medi- co nello spedale degl'Incurabili. 653. Fonseca Ferdinando di Napoli. 63jI. Fontana Niccolò di Arezzo, mem- bro e deputato dell' accademia del Petrarca. 65.">. Fontana dott. Michele di Torino, membro del ^I Congresso. 656. Fontana Stefano dì ^■ico nel Pie- monte , membro della Giunta di statistica. 6,37. Foralti Bartolomeo di Venezia, professore di legge, e socio corri- spondente di varie accademie. 638. Formosi Giuseppe di Francavilla, professore di medicina. 639. Fornari ab. Vito di Molfclla, in- terpetre della 11. oflicina dei pa- piri crcolanesi. G'M. Forno Gaetano di Napoli , chirur- go della R. marina , membro di varie accademie. 6'J I . Foscarini Giacomo di Padova, so- cio corrispondente di quella I. R. accademia di scienze , lettere ed arti. 642. Fossati Antonio di Pavia, medi- co chirurgo in quella Università, e membro del VI Congresso. 6!l3. Foucher cav. Angelo di Vienna , professore di matematica. 641. Fourcanix ab. .Augusto di Parigi, professore di matematica in quel R. Liceo. 6!l5. Fourcaulx ab. C. di Parigi, pro- fessore di storia civile in quel se- minario Castellanese. 616. Fraccaroli Innocenzio di Firenze, l)rofessore di Hclle Arti. 617. Frcdiani Gaetano di Napoli , so- cio corrispondente dell'Istituto di Bologna. 618. Freschi conte Gherardo di Udine, membro dell' I. R. Istituto delle lettere, scienze ed arti di Vene- — XLVIII — zia , o membro di altii Con- gressi. C'l9. Frigacl Enicslo Aiiguslo ili Pari- gi , dolloiT (li lingue nella llni- veisilà R. (li Francia, o membro di varie aeeademie. (hiO. Prilli Arthur di Berlino, profes- sore di geologia in quella Univer- si U. 651. Frola Pietro di Montanaro, me- dico primario nello spedale di S. Luigi in Torino, e membro di altri Congressi italiani. 652. Fucbs Francesco di Ilain-Fciden nella Sliria , membro corrispon- dente della I.K. società agraria di Gralz. t).)5. Furlancttn C.iuseppc di Padova , membro dell' Istituto Veneto. 03'!. Fusco Salvatore di Napoli, socio corrispondente della Uealo acca- demia Ercolanesc di archeologia e residente dell'accademia Pon- taniana. 605. Fusco Giuseppe Maria di Napoli, socio residente dell' accademia Ponlaniana e corrispond. di quel- la R. Ercolanese di archeologia. 656. Fusco Ciò: Vincenzo di Napoli , socio corrispondente della R. ac- cad. Ercolanese di archeologia. 657. Gabba Alberto di Pavia, membro di varie accademie , professore nella Università di Pisa. G.jS. Gagliano Giuseppe di Napoli, pro- fessore di fisica e matematica. 650. Galano Gennaro Maria di Luce- rà, professore di fisica, di mate- matica e di chimica. OGO. Galano Giulio di Napoli , Capita- no di artiglieria. 601 . Galeota Pasquale di Napoli , me- dico nello spedale degli Incura- bili ed in quello di Santa Maria di Loreto. ('ilì2. Galgani Giuseppe di Siena, mem- bro di quell'accademia de' To- Od.'». Galla Pietro di Torino, ufiziale nell'alta magistratura degli sta- ti Sardi. GG'l. Gallo Gaetano di Napoli, socio di accademie scientifiche. 065. Galwey Pasquale di Londra, con- solo Inglese. eco. Candolfo Ciò: Battista di Chia- vari , socio corrispondente di quella società, e deputato della medesima. 007. Gandolfi Giovanni Cristofaro di Genova , bibliotecario in quel- la l'niversità, e membro del III Congresso. 008. Garafi Giuseppe di Palermo, so- cio della R. accademia Pelorita- na di Messina, e chirurgo in quel- lo spedale. 009. Garavini Carlo di Modena, con- sole generale degli Stati Uniti , e membro della società d' incorag- giamento di Parigi. 070. Garelli Domenico di Cuneo, me- dico municipale. ()7I . Gargiulo Raffaele di Napoli, socio corrispondente della Real accade- mia dello Belle Arti. 072. Garibaldi Antonio M. di Genova, deputato della società economica di Chiavari. 075. Garron Paolo di Alessandria in Piemonte, primo chirurgo mili- tare nello spedale del Sagramen- to di Napoli. 074. Carruba Michele di Bari, socio di diverse accademie scientifi- che. 075. Carzilli ab Paolo di Napoli , pre- fetto della R. biblioteca Brancac- ciana, socio onorario del Reale Istituto d'Incoraggiamenlo. XI.IX 670. Gnsparrini Guglielmo di Napoli, professore a(;i;iunto alla cattedra di liotanirn ni-lla II. Univorsitù di'};li studi, lellurc di matfiia me- dica, di agriioltura e di botanica nt'lla Healu scuoia veterinaria , socio residente dell' accademia Pontaniana, e corrispondente di <]uella R. delle scienze e del R. Istituto d'Incuraf^giamento. 677. Cazzolati Uarlolomeo di A erona, professore di teologia. G78. Gay rav. Giuseppe di Torino, ufì- ziale ncir esercito del Piemonte. 679. Gellusio Leonardo di Trieste, avvocato aulico e dì Tribunale, Capitano di quelle milizie terri- toriali. 680. Gemmellaro Carlo di Catania, professore di storia naturale nel- la Regia Università di Catania, e deputato diquell'arcadeniinGioc- niu. CSI. Gemmellaro Vincenzo di Catania, socio di quell'accademia Giocnia. 682. Gemelli Carlo di Messina, socio di varie accademie, e din-ttore della classe di scienze morali in quella Reale accademia Pelori- tana. GS3. Gene cav. Giuseppe di Torino, direttore di quel museo di storia naturale. 681. Genoino ab Giulio di Napoli, pre- sidente annuale della classe di letteratura nell'accademia Pon- taniana 685. Genovese Gaetano di >'apoli , i- spettore della scuola di applica- zione di ponti e strade, socio cor- rispondente della R. accademia delle Belle Arti. 686. Genovesi cav. Giiisep|)e di Napo- li, funzionante da ispettore nel- r oHìcina de' papiri , segretario nella soprantendenza degli archi- vi del Regno, e socio corrispon- dente della R. accademia Ercola- nese di arcbc^ologia. 687. Genovesi Diego di Napoli, archi- tetto professore nella scuola d'ap- plicazione di ponti e strade, so- cio corrispondente della R. acca- demia delle Belle Arti. 688. Genovesi cav. Felice di Napoli , socio dell'accademia di Noto. 089. Genovesio Callisto di Torino, me- dico di queir Istituto di bene- ficenza nel grande spedale di S. Luigi. 690. Gentile cav. Francesco di Napoli, medico in capo della R. armata , e membro della Commecsiona dell»? controvisite. 691. Geia dolt. Francesco di Coneglia- no , membro di tutti gli anlece- denli Congressi degli scienziati italiani. 69'2. Geremia can. Gioacchino di Cata- nia professore in quella K. Ini- versità, e membro dell'accademia Gioenia. 695. Germanetti Germano Antonio di Ivrea, medico del R. Castello di Stato e delle carceri. 691. Germani Luigi di Arce, professo- re di medicina addetto al Consi- glio (li leva. 69.^. Geroninii Felice Giuseppe di Cre- mona, medico primario, e mem- bro dell' lm|ieriale e Reale Istitu- to Lombardo. 696. Gervasio Agostino di Sansevcro, socio ordinario della Reale acca- demia Krcolanese di archeologia, e residente dell'accademia Pon- taniana di Napoli. 697. Ger\asio cav. Camillo di Tori- no, uGziale Dell'esercito del Pie- monte. g 698. Chcruhard Cavaliere di Boriino, professore in quella Università , e socio di varie accademie. t>9'.). Cbibcllìni Francesco di Hroscia, socio di queirAleneo e della so- cietà geologica di Francia , mem- bro del VI Congresso. 700. Giacometti Vincenzo di Mantova, professore di medicina. 701. Ciacomini Giacomo Andrea di Brescia professore di medicina nella I. R. Università di Padova, deputato di quella Reale accade- mia di scienze, lettere ed arti. 702. Giampietri Angelo di Napoli, so- cio corrispondente della R. acca- demia Ercolancse di archeologia. 703. Giampietro Ferdinando di Napo- li, primo chirurgo negli spedali di S. Francesco e di Santa Maria della Fede. 70'1. Giannattasio Felice di Napoli , professore di matematica sinte- tica sublime nella R. Università degli studi. 703. Giannini Vincenzo di Lucca, pro- fessore di matematica , e diretto- re di quel Collegio Carlo Lodo- vico. 706. Gianotti Carlo Felice di Torino, membro di quell' associazione a- graria. 707. Gianfala Rosario di Palermo, chi- rurgo nello spedale degli Incu- rabili di Napoli. 708. Giardini Mario di Napoli profes- sore di Csica nella R. Università degli studi e nel R. collegio me- dico-cerusico, medico nel gran- de spedalo degli Incurabili , e so- cio di varie accademie. 709. Gìnori march. Benedetto di Fi- renze , avvocato e deputato dei curiosi della Natura della Val d'Elsa in Toscana. 710. Gioja Luigi di Napoli , medico or- dinario nello spedale degli Incu- rabili. 711. Giordano Bartolomeo di Napoli , ingegnere di ponti e strade. 712. Giordano Giuliano diNapoli, pro- fessore di fisica. 713. Giordano Michele diNapoli, so- cio di accademie. 7I'(. Giordano Gabriele di Napoli , so- cio di accademie. 715. Giordano Antonio di Fratta Mag- giore , socio di accademie scien- tifiche. 710. Giordano Giuseppe di Napoli, ispettore generale della sezione provinciale del consiglio di acque e strade. 717. Giordano Luigi di Napoli, inge- gnere di ponti e strade, e socio corrispondente della Reale acca- demia delle Belle Arti. 718. Giordano Alessandro di Napoli, ingegnere di ponti e strade. 719. Giorgini Carlo di Firenze, mem- bro di varie accademie. 720. Giorgio Giuseppe di Napoli, pro- fessore nel Real Liceo del Salva- tore. 721. Giosuè Pietro di Napoli, profes- sore nel R. Istituto di Belle Arti. 722. Giovine Angelo di Ostuni , pro- fessore di fisica e matematica ele- mentare in Teramo. 723. Girelli dott. Francesco di Brescia, medico primario in quella città , socio e deputato di quell'Ateneo. 7251. Giribaldi Lorenzo di Torino , pro- fessore di Belle Lettere, e membro di quella società agraria. 723. Giriodi conte Giulio di Torino, consigliere referendario in quella R. cancelleria. 726. Giron A. diBrusselles, professore di quel R. Ateneo. — Il — 727 728. 729. 730. 731. 7.32. 733 73a 735. 756. 737. 738. 739. 7 '10. 7.11. . Girone Diego di Monlefalcionc, socio dell'accademia medico-chi- rurgica, 0 chirurgo militare. Gislanzoni Brasco Filippo di Vi- cenza, socio di varie accademie. Giulj Carlo di Firenze, avvocalo presso quella gran Corte. Giulj Giuseppe di Siena , pro- fes.sore di storia naturale in quel- la Università , e deputato della stessa. Giura cav. Luigi di Napoli, socio corrispondente della 11. accade- mia delle Belle Arti e di varie al- tre accademie. ■ Ciusiana Francesco di Torino , membro di quella società agraria. . Giusti can. l»aolo Quinto di Luc- ca, professore di dritto civile, e socio di varie accademie. . Giustiniani Giacomo di Padova , dottore in ambo le leggi, e socio di varie accademie. Goldaniga Angelo di Milano, di- rettore proprietario dello stabili- mento de' prodotti chimici appli- cati alle arti. Golia Luigi di Napoli , medico nello spedale della Pace, e socio di varie accad(!mic. Golia Camillo di Napoli , medico nello spedale della Pace, e socio corrispondente della R. accade- mia Peloritana di Messina. Gonsalez Gennaro di Napoli, Ca- pitan comandante del corpo del Genio, addetto allo Stato Maggio- re generale dell'esercito. Gorgone Giovanni di Palermo , direttore del gabinetto anatomi - co in quella R. Università, e socio di varie accademie. Goria cav. Carlo di Asti, socio di quella R. accademia agraria. Graherg de liemso conte Jacopo di Gothland, deputato dell'Ate- neo italiano, e socio di molte ac- cademie. 7^2. Granato Vincenzo di Napoli , uC- ziale nel g. archivio del Regno. 7'l3. Cranctti Lorenzo di Bcinctte, chi- rurgo maggiore militare ed in ca- po nello spedale Cottolengo in Torino. 7 l'I. Granito march. Angelo di Napoli, socio di varie accademie scienti- fiche. 7(3. Grassi cav. Giuseppe Antonio di Napoli , chirurgo nello spedale degli Incurabili ed in quello mi- litare, socio onorario dell'acca- demia medico-chirurgica. 7'(G. Grassi Francesco di Napoli, me- dico nello spedale di S. Maria di Loreto. 717. Grassini Mariano di Pisa, mem- bro di altri Congressi. 75l8. Grasso Bartolomeo di Napoli , ispettore generale del Consiglio di acque e strade. 719. Greco Pietro di Reggio in Cala- bria, segretario perpetuo di quel- la R. società economica, e depu- tato della stessa. 750. Greco Luigi Maria di Cosenza, se- gretario perpetuo di quell'accade- mia, e deputato della medesima. 751. Greco Pasquale di Lecce, socio ordinario e deputato di quella R. società economica. 752. GrifToli Girolamo di Lucignano, socio di varie accademie , e mem- bro del Congresso di Pisa. 753. Grillo Angelo di Napoli , socio * dell' accademia di Religione cat- tolica di Roma e di altre accade- mie. 751. Grillo Antonio di Napoli, profes- sore di anatomia nella R Laiver- sità degli studi, chirurgo prima- MI — rio nello spedale desìi Incurabi- li, sot'iu oidiiiai'io del K. Istitu- to d' Incor.if;f;ianiento e dell' ae- eadeniia modieo-eliinirjjiea 755. Grimaldi cav. Luigi diC.alaiizaro, socio corrispoiidenle della Ueale accademia delle scienze di Na- poli. 750. Grimaldi Francesco di Napoli , so- cio di varie accademie. 757. Grimaldi Raimondo di Napoli , socio residente dell' accademia Pnntaniana e corrispondente del- la Cosentina. 758. Grisolia Giacinto di Cosenza, pri. mo cliirurj;o militare. 7.50. Grilli Ignazio di Venezia, medi- co di S. M. l'imperatore di tutte le Kussie, e socio di varie acca demie. 7()0. Grossi Rocco di Arce, primo me- dico nello spedale militare della Trinila di Napoli. 7(>l. Grossi Gaetano di Firenze, mem- bro di varie accademie. 7()2. Grossi .Vngelo di Codogno. pro- fessore nella Vniversil.-i di Tavia, e membro di varie accademie. 7C.'i. Gruis Ferdinando dì Londra, so- cio corrispondente della società letteraria e scientifica di Fila- dcliia. 70 ì. Gaultier de Cliaubry Enrico di Parigi , professore di cliimica in quella scuola politecnica. 705. Gualtieri Domenico di Napoli, so- cio non residente dell'accademia Pontaniana. 7Cr. Guanciali Quintino di Loreto in .ibruzzo , socio corrispondente dell'Istituto di Francia, della R. società economica di Cbieli e del- la R. accademia di scienze di l'a- Iprino. 07. Guariui Giovanni di Napoli, pro- fessore di cbimica nella R scuola \eleriiKiria, socio ordinario della R. aci aclcinia delle scienze, del R. Istituto d' Incoraggi. iniento e residente dell'accademia l'onta- niana. 768. Guarini Raimondo di Napcdi, so- cio ordinario della R. accademia Ercolancse di archeologia. 7C9 Guarino Luigi Mariano di Napo- li, socio di varie accademie scien- tifiche. 770. Guerra Camillo di Napoli, socio ordinario della R. accademia del- le Bello Arti, professore ordina- rio nella scuola di pittura del R. Istituto delle slesse, e socio di al- ai Ire accademie straniere. 771. Guidi Salvatore di Livorno, ar- chitetto di quelle fortilicazioni. 77'2. Guigoni Maurizio di Nizza, mem- bro di varie accademie. 77.1. Guillaume di Parigi , professore in quella scuola politecnica. 77i. Guzzo Giovanni di Castelvctrano, socio di varie accademie. 775. Ilalloy d'Omaliiis di Liegi, mem- bro dell'accademia Reale di Brus- selles. 770. Hayley Tommaso di Londra, mem- bro di quella società scientifica. 777. llebbel F'ederico di ISaden , dot- tore in filosofia, e membro di va- rie accademie. 778. Huber Giovanni di Vienna , mem- bro di quella Facoltà medica. 779. Ignone Giuseppe di Napoli , pro- fessore di cbimica del Supremo Magistrato di salute pubblica , ispctlitr generale delle polveri e de' nitri, membro della Commes- sionc protomedicale , socio resi- dente dell'accademia Pontaniana ed ordinario del R. Istituto d'In. LUI 780. Iiiipcriulc inarchi'SR ìaìì^ì di >a- prili , (liri'llorc «Iella biblioteca privala di Sua MavstA il Re S. N. 7SI. Incisa march. INiccola di Milano, membro della società agraria di Torino. 782. Ingruo Francesco di Grotte in Si- cilia , deputato dell' accademia omiopatica di Palermo. 785. lozickii .Micbele di Menna, cap- pellano nia^fjiore nel II. spedalo militare di Napoli. 781. Ippolito IVunziaiitc di JVapoli, chi- rurgo ordinario nel grande spe- dale degli Incurabili, e socio ono- rario dcH'actadeniia medico-chi- rurgica. 785. Isè Giovanni di ÌNapoli, ispettore del corpo d' ingegneri di acque e strade. 78G. lz7.o Ciriaco di Napoli , medico primario nello spedale di S. Ma- ria di Loreto, ed iu altri stabili- menti 787. Jncenna Giuseppe di Napoli , me- ilico ordinario nello spedale de- gli Incurabili. 788. Jncini Paolo di Milano , dottore in matematica, e membro di (luci- la società d' incoraggiaiiientii. 7S0. Jacobelli llduaveiitura di Napoli. 71)0. Jannaccaro Gennaro di Napoli , socio corrispondente della Reale accademia delle Belle .irti. 7!(l. Jannelli Benedetto di S. Germa- no , socio dell'accademia omiopa- tica di Palermo, e rappresentan- te della slessa. 792. Jannelli Antonio di Rrienza , so- cio corrispondente dell'accademia Cosentina. 793. Janni Vincenzo di Napoli , pro- lejsorc di matematica nel R. col- legio di uK.rina. T'J'i. J innini Francesco di Trecchina in Basilicata, socio corrisponden- te di varie accademie. 795. Jeanniaire I. I. di Londra, pro- fessore di nialematica io quel K. Liceo. 79G. Jorio Giovanni Battista di Napoli, socio ordinario dell' accademia medico-chirurgica. 797. Judiconi Niecola Luigi di Uri, socio di varie accademie. 798. Karcoinski di Karcoin bar. Carlo ili Vienna, I. K lipellore genera- le de' buschi nel Kegiio Lombar- do Veneto, e membro di varie accademie. 799. Karpe Federico di Ginevra , chi- rurgo nel "i." reggimento Svizzero. 800. Keavalcffsks \. di Pietroburgo, dottore in medicina. 801. Klain Paulo di Dublino, dottore in medicina. S02. Koepl Gaetano di Vienna , medi- co-chirurgo, e membro di quel- la Facoltà medica. 80,'). Koliler Vittorio di Soletta , mem- bro di quell'accademia de' natu- ralisti. 80'l. KralTt AV. di Cologna, professore di archeologia e di geografia. 805. Krown di Augsbourg, professore di anatomia comparala. 80G. La Cava Pasquale di S.- Cristina in Calabria, segretario dell'acca- demia degli aspiranti naturalisti di Napoli, e socio corrispondente della Reale società economica di Reggio in Calabria. 807. 1.3 Farina Carmelo di Messina , professore di geometria e trig()- nometria in quella Regi.i Iniver- sità , segretario generale ilella R. accademia Pelorilana, e rap- presentante della medesima. SOS. La Halle Franiesco di .Napoli, ca- pitano dello Stato Maggiore. I.IV S09. Lainalc Antonio di Milano, mem- bro di sociplA scientifiche. 810. Lainate Saverio di Milano, inge- gnere architetto. 811. La Lumia cav. Gioacchino di Ca- tania, cancelliere di quella Regia L'niversità, o membro di varie ac- cademie. 812. Lamberti Carlo di Bari, socio or- dinario di quella R. società eco- nomica. 813. lancellotti Lorenzo di Napoli, in- gegnere alunno di ponti e strade. 814. Lancellotti mons. Luigi di Napo- li , socio della Reale accademia Ercolanesc di archeologia , e del- la Tiberina. 815. Lancellotti Angelo di Napoli, pro- fessore nel collegio medico-chi- rurgico , ed aiutante nel gabi- netto di chimica applicata alle arti nella R. Università. 816. Lanciano Raffaele di Chicli , chi- rurgo ordinario in quello spe- dale. 817. Landolfi Niccola di Solofra, me- dico ordinario nello spedale mi- litare della Trinità in Napoli. 818. Lanfranchi Carlo di Belgiojoso , membro della società d'incorag- giamento di scienze, lettere ed arti di Milano. 819. Lanteri Antonio di Napoli, Capi- tano di artiglieria, in ritiro. 820. Lanza S. E. Giuseppe di Paler- mo, principe di Trabìa, Consi- gliere di Stato, Ministro Segreta- rio di Stato degli Affari Ecclesia- stici, e socio di varie accademie. 821. Lanza Pompeo di Napoli, medico nello spedale della Pace. 822. Lanza Vincenzo di Napoli , pro- fessore di medicina pratica nella R. Università degli studi, e socio di varie accademie scientifiche. 825. Larini are. Luigi di Lucca, socio ordinario di quell'accademia. 82'l. Laruccia Luigi di Napoli, profes- sore aggiunto alla cattedra di zoologia nella R. Università degli studi, e socio di varie accademie scientifiche. 825. Lalil Giuseppe di Digne , socio delegato della società centrale di agricoltura del dipartimento delle basse Alpi , e membro di altri Congressi. 820. Laurìa Giuseppe Aurelio di Na- poli. 827. Lauria Ercole di Napoli , inge- gnere di ponti e strade. 828. Lauritano Domenico di Napoli, chirurgo nello spedale degli In- curabili. 829. Lauzi Giovanni di Pavia , mem- bro del corpo accademico in quel- la Università. 830. Lavagna Giovanni Maria di Pisa, professore di calcolo differenzia- le e integrale in quella Universi- tà , e deputato dell' accademia Labronica di Livorno. 831. Lavelli Leopoldo di Milano, mem- bro del collegio filosofico e mate- matico nella Università di Pa- dova. 832. La Via Gregorio Barnaba di Ni- cosia, deputato di quella R. so- cietà economica, e professore in- terino di agricoltura in quella Università. 833. Laviano Niccola di Napoli , duca di Satriano , socio corrisponden- te dell' accademia di statistica di Francia. 8331. Leandro Giulio di Napoli , profes- sore onorario del R. Istituto di Belle Arti. 835. Lecazzà Spiridione di Itaca , pro- fessore di lingua greca. — LV — 8!5G. Lfìgaluppi Niccolò di Siena, socio di quell'accademia de'Tcgci. 837. Leiden Francesco di Berlino , membro dell' amministrazione della strada ferrata nella provin- cia Renana. 838. Leliit Francesco di Parigi, mem- bro dell'Istituto di Francia. 839. Lemesurier Eduardo di Londra, luogotenente di marina al servi- zio di S. M. Uritannica. 8Ì0. Lemmi Petronio di Firenze, mem- bro della società Valdarnesc del Poggio. Sii. Leone Amedeo di Vercelli, mem- bro della società medico-cbirur- gica di Torino. 842. Leonessa Giacomo di Mariglìano, chirurgo in capo nello spedale di Caserta. 813. Lconctti Luigi di Cosenza, medi- co primario, e capo di servizio nello spedale di Reggio in Cala- bria. 8'ii. Leonardi avv. Leonardo di Lucca, professore di dritto civile in quel R. Liceo , socio dell' accademia lucchese , e membro del U e V Congresso. 845. Lesbroussart Filippo di Liegi, professore di letteratura in quel- la Università, e membro dell'ac- cademia Reale di Urussclles. 8'l6. Lettieri Maurizio di Gravina , scrittore della R. biblioteca Bor- bonica. 847. Liberati Giuseppe di Napoli, Co- lonnello di Corpo facoltativo. 848. Libri Guglielmo di Firenze, mem- bro di accademie scientifiche. 849. Liguoro cav. Raimondo di Napo- li, socio onorario del R. Istituto d'Incoraggiamento. 850. Lillo Giuseppe di Lecce , socio di accademie scientifiche. 851. LindmcrAnloniodclTirolo, mem- bro di quella società geologica. 85'2. Linck cav. E. Federico di Berli- no, professore di botanica. 8.'}3. Lione Antonino di Rra , socio di accademie scientifiche. 85 'i. Lippi Regolo di Lucca , membro degli antecedenti Congressi. 8.'J5. Loasses Raffaele di Napoli , chi- rurgo nello spedale della Trinità, e membro del consiglio generale sanitario. 8'ìG. Lofaro Basilio di Reggio in Cala- bria, professore di geologia. 8.")7. Loi Niccolò di Grado, istruttore nella I. e R. capo-scuola de'fan- ciulli in Trieste. 858. Lombardi doli. Francesco di Ver- celli , socio di quell' accademia agraria. 8.'j9. Lombardo Stefano di Melito, so- cio corrispondente della R. acca- demia Ercolanese di archeologia di Napoli. 8G0. Longo cav. Agatino di Catania , professore di fisica sperimentale, e socio fondatore di quell'acca- demia Clocnia. SGI. Longobardo Gio: di Napoli, medi- co nello spedale degli Incurabili. SG°2. Longoni Giacinto di Milano, so- cio di accademie scientifiche. 8G5. Lo Piccolo Alessandro di Mandu- ria , membro di società mediche. 8G4. Loprefido Diego di Noci , socio ordinario dell'accademia medico- chirurgica di Napoli. 8G5. Lorenzutti dolt. Antonio di Trie- ste , medico primario in quello spedale. 8GG. Losana Giorgio di Torino, mem- bro di quella società di agricol- tura e d' incoraggiamento. 867. Lott Guglielmo di Oxford, mem- bro di società scientifiche. IVI ■iW». Lurarelli Gaetano di Napoli, pro- fessore di Osiologia nella R l'ni- versili dojjli studi, medico pri- mario nello spedalo degli Incura- bili, e socio ordinario dcll'acca- demia niedieo-rliiriirgiea. 8G9. Lucarelli Filippo di Napoli, ar- chitetto e socio di varie accade- mie. 870. l.iica Michele di Torino, deputa- to di quell'associazione agraria. 871. Lucchesi Palli Conte Ferdinando di Palermo, socio di varie acca- demie. 872. Luciano Francesco Saverio di A- vclla, lueiiibro di società scienti- fiche. 873. Luciano Giuseppe di Lesegnc , deputato dell'accademia di agri- coltura in Torino. 873. Lucignano Niccola di Pozzuoli, professore di eloquenza , poesia , e archeologia latina nella R.l'ni- ver.sità degli studi di Napoli , in- terpetrc dei papiri ercolanesi , e socio ordinario dell' accademia Ercolanese di archeologia. 875. Macartner Maxwcl di Londra , membro di società scientifiche. 876. Macchi Carlo di Milano , profes- sore di geografia. 877. Macedonio cav. Giuseppe di Na- poli , architetto. 878. Maestri cav. Ferdinando di Par- ma, avvocato consultore di quel- le Finanze. 879. Maffei cav Andrea di Milano, so- cio dell'Ateneo di Brescia. 880. .Maganza dutt. Antonio di Milano, membro del VI Congresso. 881. Maggesi doti. Pietro di Milano, membro dì società scientiliche. 882. Maggiore Giuseppe di Lipari, me- dico. 883. Magliari cav. Pietro di Cosenza, segretario perpetuo dell' accade- mia medico-chirurgica in Napoli , medico civile e militare, e socio di varie accademie. 881. Magrini doti. Pietro di Venezia, professore di matematiche nel Li- ceo di Vicenza , membro e depu- tato di quell'.Ateneo. 885. Mainguer Alfredo di Parigi , so- cio di più accademie. 886. Maj Francesco di Montiano in To- scana, socio corrispondente del- l'accademia de' Tcgci di Siena. 887. Majocchi G. Alessandro di Mila- no, membro di varie accademie ed istituti , e professore di fisica e di matematica. 888. Majuri Antonio di Napoli, inge- gnerò di ponti e strade. 889. Maldarelli Gennaro di Napoli, so- cio corrispondente della R. acca- demia delle Belle Arti. 890. Malesci cavaliere Luigi di Napoli, ispettore generale del Consiglio di acque e strade. 891. Malinverni dott. Ottavio di Ver- celli , membro del Congresso di Milano. 892. Malpica Cesare di Napoli , com- pilatore degli Annali civili. 893. Mamone Capria Domenico di Ni- cotera, direttore dell'Istituto me- dico cerusico farmaceutico , pro- fessore di chimica, e socio cor- rispondente del R. Istituto d'In- coraggiamento. 891. Mancini cav. Lorenzo di Firenze, socio residente dell' accademia della Crusca, e membro di altri Congressi. 895. Mancini Felice di Milano, mem- bro di società scieiitiiiche. 896. Mancini cav. Pasquale Stanislao di Napoli . professore di dritto , socio corrispondente della R. ac- — LVII — (•adcniia delle scienze e di altre accademie straniero , o deputato dell'Ateneo di Brescia. 897. Mancino Salvatore di Palermo, professore di GlosoGa in quella K. Università. 898. Handoj Tommaso di Bari, pro- fessore di matematica nella Reale scuola militare. 899. Mandoj Francesco de' Castrioti , di Corato, professore di matema- tica nelle Reali scuole militari, o sostituto alla cattedra di mecca- nica nella scuola di applicazione di ponti e strade. 900. Manfrè Pasquale di Gcrace, pro- fessore aggiunto alla clinica me- dica nella R. Università degli stu- di di Napoli. 901. Manfredi Agostino di Torino, membro di società scientifìcLe. 902. Manfredonia Giuseppe di Napoli, medico nello spedale degli Incu- rabili. 903. Mangolini Arcangelo di Pavia , assistente alla clinica medica in quella Università. 904. Mangoni Rosario di Copcrsito , socio corrispondente della Reale accademia Ercolanese di archeo- logia di Napoli. 905. Manbcs conte Carlo di Parigi, Luogotenente generale nell'eser- cito francese , e socio di varie ac- cademie. 900. Manieri Francesco di Nardo, chi- rurgo maggiore e capo di servizio nello spedale militare del Sagra- mento , e membro del consiglio sanitario in Napoli. 907. Manna Giovanni di Napoli, pro- fessore di dritto pubblico. 908. Hanuzzi ab. Giuseppe di Firen- ze, membro di altri Congrossi, socio corrispondente dell'accade- mia delle scienze di Torino e di altre accademie. 909. Mantelli Antonio di Alessandria nel Piemonte, membro del Con- gresso di Milano. 910. Mantica Leonardo di Udine, in- gegnere , ed I. R. ispettore fore- stale. 911. Mantovani Gio: Battista di Vene- zia, socio dell'accademia olimpi- ca di scienze , lettere ed arti di Vicenza. 912. Manzonc Luigi di Milano, socio di più accademie. 915. Marasco Pietro di Vicenza, pro- fessore in quell'I. R. Liceo. 9 l'I. Marati Donato di Chieti, chirur- go in capo in quello spedale ci- vile, e membro di quella K. so- cietà economica. 915. Maravigna cav. Carmelo di Ca- tania, professore di chimica in quella Regia Università, membro e deputato dell'accademia Gioe- nia. 910. Marcarelli Giuseppe di Napoli , socio onorario del Real Istituto d' Incoraggiamento. 917. Marchese Salvatore di Catania , professore di filosofìa in quella R. Università, socio corrispon- dente del R. Istituto d' Incorag- giamento di Palermo. 918. Marchetti dott. Luigi di Crema, professore aggiunto alla cattedra di oculista nell'I, e R. Università di Pavia. 919. Marcucci Abate diLivorno, diret- tore di quell'Istituto letterario. 920. .Marcucci Giuseppe di Bergamo, farmacista. 921. Marcucci Gio. Battista di Lucca , socio di varie accademie. 9'22. Margaris Costantino di Missolun- gi, professore di filologia greca. h LVIIl — 923. Marengo Michele di Castagnole nel Piemonte, nierabro doU'aeca- deniia di Modena. 924. Marenesi Giuseppe di Bergamo, socio di più acrademie. 925. Mari Luigi di Campiglia , sorio dell'accademia de' Georgofili di Firenze, e membro di altri Con- gressi. 920. Marini Gennaro di Napoli , pro- fessore di medicina, e socio cor- rispondente dell' accademia Co- sentina. 927. Marini Antonio di Venezia , me- dico assistente alla clinica della Università di Pavia. 928. Maritani Sartori Domenico di Pa- dova , membro di quella società d' incoraggiamento . 929. Marone Liborio di Napoli, medico nello spedale di S. Maria di Lore- to ed in quello degli Incurabili e de' Pellegrini. 930. Marotta Giovanni di Napoli, inge- gnere di prima classe del U. Cor- po del Genio marittimo. 931. Marroncclli Giustino di Napoli, socio ordinario del R. Istituto di Incoraggiamento. 932. Martella Giuseppe di Firenze, in- gegnere del Governo Toscano. 933. Martignoni Costantino di Milano, ingegnerò architetto. 931. Martignoni Francesco di Como, medico primario nello spedale maggiore di Milano , e membro del VI Congresso. 935. Martin Giuseppe di Parigi, pro- fessore di geografia e di agrono- mia. 936. Martinengo Tebaldo di Brescia, agronomo. 937. Martini doti. Francesco di Monte Varchi, segretario generale del- l'I. R. accademia Valdarnese, so- cio di quella de'Georgofili di Fi- renze , membro dell'Ateneo ita- liano, e della R. società agraria di Torino. 938. Martini Ciò: Battista di Monte Varchi , socio ordinario dell' I. R. accademia Valdarnese. 9.Ì9. Martone Michele di Napoli, socio di più accademie. 9'l0. Martone Vincenzo di Napoli, pro- fessore di anatomia preparativa. 941. Martone Paolo di Napoli, socio di varie accademie. 942. Martorelli Carlo di Torino , so- prantendento di artiglieria al ser- vizio di S. M. Sarda. 943. Martuscelli Rocco di Napoli , socio di accademie di Belle ,4rti. 944. Marnili conte Trojano di Barlet- ta, socio residente dell' accade- mia Pontaniana. 945. Marulli Trojano di Napoli , prin- cipe di Santangelo Imperiale , E- letto di città. 9'Jtj. Marziale Ciro di Troja , medico nell'ospizio di S. Gennaro de' po- veri, e socio di varie accademie. 947. Marzolla Benedetto di Brindisi , geografo ed ufizialc del R. ufTicio topografico. 948. Marzolla Francesco di Brindisi , professore di agricoltura e di bo- tanica. 949. Marzolo Francesco di Padova, as- sistente alla scuola di chirurgia in quella Università. 9.Ì0. Mascari Salvatore di Siracusa , professore di clinica nella R. Uni- versità di Catania. 951. .Masdca Giuliano di Napoli, in- gegnere del K. Corpo del Genio marittimo. 952. .Masi Gio: Battista di Campiglia. 953. Masi dott. Luigi di Perugia, mem- bro di altri Congressi. — LIX — 95. Mastriani RaUacledi Napoli , so- cio corrispondente della Ileale ac- cademia delle scienze e di varie lleali società economiche del Re- gno. 957. Mastrilli Francesco di Napoli , marchese della Schiava , socio di varie accademie scientifiche. 938. Mastropaolo Salvatore di Napoli, praticante ordinario della clinica ostetrica. 939. Masumeci Mario di Catania, uno de'fondalori dell'accademia Gioe- nia , e socio corrispondente di quella de' Georgolili di Firenze. 900. Matcra Padre Cassinese,di Napo- li, dottore in tisica e in matema- tica. 961. Matteucci doli. Carlodi Forlì, pro- fessore nella IJniversità di Pisa. 9tì'2. MatticUi Iacopo di Asiago , me- dico aggiunto nell'I. R. ospizio di Bassano. 965. Mauro Giuseppe di Palermo, me- dico rappresentante quell' acca- demia omiopalica. 961. Mayor Mattia dì Losanna in Isviz- zera, professore di chirurgia, e membro di ciucila società agraria. 965. Mazza Vincenzo di Bologna, pro- fessore nel R. stabilimento vete- rinario di Napoli , e socio dell'ac- cademia de'GeorgoOli di Firenze. 966. Mazzacapo Carlo di Napoli , pri- mo Tenente del regg. Regina. 967. Mazzarella Giuseppe di Napoli, regio revisore de* libri stranieri. 96S. Mazzarosa marchese comm. An- tonio di Lucca, presidente gene- rale del V Congresso scientifico italiano, e presidente di quell'ae- cadcmiadc'Filomati. 9(J9. Mazziotti bar. Ant. Francesco di Napoli, socio di varie accademie. 970. Mazzoni prof. Domenico di Pi- stoja, direttore di quel Liceo, e deputato dell' accademia Pisto- iese. 971 . Mazzoni Marcello di Milano, mem- bro di varie accademie scienli- ficbe. 972. Mazuv Agostino di Parigi , socio di varie accademie scientifiche. 975. Slcifrcdy Ermenlario di Dragui- gnan , membro dell'accademia a- graria di Torino. 97'l. Melchionna Achille di Napoli , professore interino di etica nella R. Università degli studi, e socio residente dell'accademia Ponta- iiiana. 975. Meley Achille di Parma, membro di società scientifiche. 970. Melisurga Emmanuelc di N'apoli, ingegnere architetto. 977. Melloni cav. .Macedonio di Par- ma , direttore del R. osservato- rio meteorologico, socio ordina- rio della Reale accademia delle scienze di Napoli. 978. Meloneini .Angelo di Padova, in- gegnere architetto. 979. Meloni Baille Giovanni di Caglia- ri, medico collegiato, e profes- sore di storia naturale in quella R. Università. 980. .Melorio cav. Niccola di Napoli , chirurgo consulente dell'eserci- to, socio ordinario del R. Istitu- to d'Incoraggiamento, dell'Isti- tuto vaccinico, e membro dell'ac- cademia medico-chirurgica. 9SI. .Mendia Ambrogio di Napoli, prò- — LX fossore nella scuola ili applica- zione di ponti e strado. 982. Mondin! doti, laiigi di Trovon- ziiolo , membro di altri Con- gressi. 985. Meneghini dott. Giuseppe di Pa- dova, prof, in quella I. U. Univer- sità , deputato di quell'accade- mia, e membro dell' accademia delle scienze di Venezia. 0851. .Mengaldo Angelo di Venezia, membro della società geologica di Francia. 985. Mercorclli IlatTacle di Napoli , Maggiore del lleal corpo di arti- glieria. 986. Merlin! Giovanni d! Monza, !u- gcgnere architetto , e membro del VI Congresso. 987. Merz liUdovico di Monaco di Ba- viera , professore in quella ÀiDÌ~ versila. 988. Mevisscn Gustavo di Berlino, pre- sidente dell'amministrazione del- lo strade ferrate di Prussia. 989. Jlicliel Emmanuclc di Milano , deputato di quella società d'in- coraggiamento. 990. Michela Ignazio di Torino, inge- gnere ispettore delle finanze di di S. M. Sarda. 991. Migliazzi Giovanni di Torino, Luo- gotenente di artiglieria nel Pie- monte. 992. Miglietta Cesare di Napoli , vac- cinatore dell'Istituto vaccinico , e compilatore del giornale di me- dicina forense. 995. Mililotti cav. Michelangelo di Na- poli, primo chirurgo della Beai marina. 991. Milonc nions. Lucantonio di Bo- ma , socio corrispondente dell'ac- cademia de' GeorgoCli di Firenze e di altre accademie. 995. Minrhini cav. Francesco di Na- poli, primo Tenente del Genio. 99G. Mincrvini BafTacle di Napoli , ar- chitetto, e socio ordinario della B. accademia delle Belle Arti. 997. Minervini Giulio di Napoli , .se- gretario aggiunto dell'accademia Pontaniana, e socio corrisponden- te di quella R. Krcolanese di ar- cheologia. 998. Minichini Domenico di Napoli , medico primario nello spedale degli Incurabili. 999. Miniscalchi conte Francesco di Verona , socio di varie accademie scientifiche. 1000. Mirabelli ab. Antonio di Napoli , socio corrispondente della H. ac- cademia Ercolanese di archeolo- gia. 1001. Miraglia Biagio Cioacchinodi Co- senza , dottore in medicina e chi- rurgia. 1002. Mistrorigo Paolo di Vicenza, pro- fessore di filologia , e deputato dell'accademia Olimpica. 1005. Mitlerniaier Carlo di Heidelberg, membro del III Congresso. IOO'jI. Mocenigo cont. Giovanni di Ve- nezia, socio dell'accademia Olim- pica. 1005. Mola Carlo di Torino , membro di quella società agraria. 1006. Molini Giacomo di Firenze, mem- bro di società scientifiche. 1007. Moller Cristiano di Copenaghen, socio di varie accademie. lOOS. Mollica Stefano di Messina, pro- fessore aiutante in quella Univer- sità , e socio onorario dell' acca- demia medico-chirurgica. 1009. Mollo Giuseppe di Messina , me- dico degli asili infantili, e vacci- natore presso il R. Istituto vacci- nico di Napoli. — LXI 1010. Mollo bar. Vincenzo di Cosenza , deputalo dell' accademia Cosen- tina. 1011. MominTen Teodoro di Kicl , socio di varie accademie. 1012. Mompinni Giacinto di Brescia , socio attivo di quell'Ateneo, e dc- pulatu dello stesso. 101."). Mundini Francesco di Milano, in- gegnere. 1011. Mondino Luigi di Torino, mem- bro (li .>iocielà scienliliclie. 1015, Montano Bonaventura di Albano, proressore di botanica e di mine- ralogia. 1010. Montanelli Giuseppe di Pisa, pro- fessore di dritto in quella Uni- versità. 1017. Montanini cav. Filippo di Napoli, medico primario nello spedale militare del Sagramento. 1018. Montese Gio: Battista di Maratea, chirurgo maggiore del reggimen- to Kegina artiglieria. 1010. .Monteforte cav. Camillo di Na- poli , socio di varie accademie scientifiche. 1020. Monti Maurizio di Como, profes- sore di fisica e storia naturale in quel Liceo. 1021. Monticelli conim.cav. Teodoro di Brindisi, segretario generale del- la B. Società Borbonica , segreta- rio perpetuo della K. accademia delle scienze, socio ordinario del R. Istituto d'Incoraggiamento, residente della Pontaniana , e corrispondente delle principali società scienliliclie straniere. 1022. .Montuori cav. Antonio di Napoli, socio corrispondente di varie ac- cademie. 1023. .Monzini Felice di Milano, inge- gnere architetto. 1021. Morardet Michele di Milano , membro di quella società d'inco- raggiamento di scienze , lettere ed arti. I02.J. Moratti Lorenzo Gustavo di Tre- viso, membro di società scienti- fiche. 102G. Morelli Carlo di Roma, socio di varie accademie. 1027. Morelli Niccola di Napoli, socio di varie accademie. 102S. Morena Vincenzo di Napoli, so- cio corrispondente del R. Istituto d'Incoraggiamento. 1029. Moretti Giuseppe di Pavia, pro- fessore di economia rurale e di botanica in quella I. R. Univer- sità. 1030. Morgigni Lorenzo di Gravina, so- cio residente dell'accademia Pon- taniana. 1031. Mori dott. Ranieri di .irezzo, pri- mo medico in quello spedale. 1052. Mori Cesare di Napoli , Tenente Colonnello del Genio. 1055. Morigi Giacomo di Piacenza, pro- fessore in medicina e chirurgia, direttore degli spedali civili e mi- litari, e chirurgo in capo di que- gli stabilimenti. 105 '1. Mortillaro Francesco Paolo di Pa- lermo, membro della Commi.s- sione di statistica , e socio del- l'accademia Gioenia di Catania. 1055. Mosca dott. Luigi di Suntbià, me- dico ordinario nello spedale mag- giore di S. Giovanni in Torino. I05G. Mossotticav.Ottaviano Fabrizio di Novara, professore di meccanica celeste nella Università di Pisa. 1057. Mozzetti Ferdinando di Napoli, socio onorario della R. società iM'diKiniica ili Aquila. lOdiS. .Uouchel Paolo Uernardodi Cbam- bóry, membro della società geo- logica di Francia. l.XII IOj'J. ìlucfi Gio: Domenico ili Aquila, prof, di chimica in quel U.Lìcpo. lOlO. Miillcr Moynard di Maascyk, so- cio di varie accademie. 10)1. Miiscettola Giovanni di Napoli, principe di Leporano, socio del- l' accademia de'Ceorgofili di Fi- renze. 1012. Mussa Luigi di Torino , dottore in cliimica , e membro di altri Congressi. 10i3. Nacci Giuseppe di Faenza, socio corrispondente delVaccademia di Bologna. 10'(). Nacciarone Ippolito di Napoli , socio di varie accademie. 1015. Naldi Michelangelo di Napoli, so- cio di varie accademie. 1046. Nani Pietro di Torino, professore di Belle Lettere. 10Ì7. Nanula cav. Antonio di Barletta, professore nella R. Lniversità de- gli studi di Napoli, e socio di mol- te accademie scienti Oche. 10jI8. Napoli Federico di Palermo, pro- fessore di matematiche in quella R. Università. 1019. Napoli RalTaele di Napoli , socio di varie accademie. 1050. Nardi cav. Luigi di Napoli, pri- mo chirurgo del R. esercito. 1031. Narducci Luigi di Milano, chirur- go primario delle carceri, e mem- bro della Facoltà medica di Pavia. 1052. Nasi Enrico di Torino, membro di quella società agraria. 1053. Natterer Giovanni di Vienna, so- cio di varie accademie. 1051. Negri Luigi di Milano , socio di più accademie. 1055. Negri Edoardo di Torino, mem- bro di quell'associazione agraria. 1056. Negro Giov: Battista di Torino , membro dell'associazione agra- ria del Piemonte. 10.")". Nogrolto Bartolomeo di Genova , chirurgo primario in quello spe- dale. 1058. Neipperg conte Gustavo di Stoc- carda , Capitano del Genio al ser- vizio di S. M. l'Imperatore d'.iu- slria. I0.")9. Neri ab. Santi di San Miniato , profes.sore in quel R. Liceo. loco. Neri Carlo di Napoli , biblioteca- rio nella Regia Università degli studi. lOGI.Nicolini S. E. comm. Niccola , di Vacri , Ministro Segretario di Sta- to, professore di dritto criminale nella Regia Università degli stu- di, socio onorario della R. acca- demia delle scienze e dell'acca- demia Pontaniana di Napoli. I0G2. Niccolini cav. Antonio di Napoli, presidente della Reale accademia delle Belle Arti, socio corrispon- dente della R. accademia Ercola- nese di archeologia e onorario di quella R. delle scienze. 10G5. Niccolini Fausto di Napoli, archi- tetto ,e socio corrispondente del- la R. accademia delle Belle Arti. lOtil. Niccolai dott. Luigi dì Lucca, chi- rurgo ostetrico di quella città, socio ordinario della R. accade- mia de'Filomati, e membro del V Congresso. I0G5. Nicolucci Giustiniano della Isola di Sora, socio corrispondente del- la U. accademia delle scienze di Napoli. lOtiG. Nicita Giuseppe di Casignano, so- cio della I. 11. accademia Valdar- nese. 10G7. Nicosia P. Pier Luigi di Nicosia , membro di società scientifiche. 10G8. Ninfo Pasquale di Catania , mem- bro di quell'accademia Gioenia. 1009. Nisco Niccola di Santagnese in LXllI Provincia di Avellino, socio di varie accademie. 1070. >obilo Antonio di Napoli , astro- nomo in secondo della reale spe- cola , 'professore interino di ma- tematica analitica nella R. Uni- versità degli studi, socio ordina- rio della Kealc accademia delle scienze , residente della Ponta- nìana , e corrispondente del R. Istituto d' Incoraf,'giamento. 1071. Pìocelli Monsignore di Lucerà, socio di varie accademie. 1072. Nocito Gaetano di Cirgcnti, de- putato di quella K. società eco- nomica. 1073. Norchi Sinibaldo di Firenze, membro dell'accademia di Siena. 1074. jXotarianni Federico di Cosenza, uGzìale storico diplomatico nel grande archivio del Regno. 1075. INovellis Carlo di Savigliano, me- dico e chirurgo, direttore dello spedale di Alessandria in Pie- monte. 1076. Novi Giuseppe di Napoli, uGzia- le di artiglieria, direttore del H. laboratorio di scuola de'fuochisti. 1077. Oberti Luigi di Napoli, ispettore di ponti e strade. 1078. Oliva Antonio Maria di Tursi, professore di matematica. 1079. Olivieri Gregorio di Nardo , so- cio ordinario dell'accademia me- dico-chirurgica, chirurgo prima- rio nello spedale de' Pellegrini , ed ordinario in quello degli In- curabili e di Santa Maria della Fede. 1080. Omboni Tito di Palazzolo, socio della R. accademia Pelorilana di Messina , e membro del VI Con- gresso. 1081 . O'Reilly Carlo di Londra, dottore ÌD chirurgia. 1082. Orioli dott. Francesco di Viterbo, professore di lisica e di filosoGa nella UniviTsiti delle isole Jonie. 1083. Orlandini Giacomo di Brescia, so- cio di varie accademie. I08!l. Orsini Antonio di Ascoli, mem- bro della società geologica di Francia e degli antecedenti Con- gressi. 108."). Osculati Gaetano di Milano , membro della società geograGca di Parigi e del VI Congresso. I08G. Ossorio Francesco di Napoli, so- cio di più accademie. 1087. Ottaviano cav. Antonio di Napo- li , socio ordinario della Reale ac- cademia Ercolancsc di archeolo- gia. 1088. Owen Riccardo di Londra , pro- fessore di anatomia comparata e tisiologia, e membro di quell'ac- cademia. 1089. Pacces Francesco di Napoli, Ca- pitano com. di artiglieria. lOltO. Pace Tommaso di Costantino , u Oziale diplomatico nel grande archivio del Regno. lO'.ll. Paci Giacomo Maria di Napoli, professore di fisica nel gabinetto della biblioteca privata di S. M. il Re S.N., socio ordinario deIR. Istituto d'Incoraggiamento e resi- dente dell'accademia Pontaniana. 1092. Pacini cav. Giovanni di Lucca, membro di quell' accademia , e socio di altre accademie scienti- fiche. 1 093. Padula Fortunato di Napoli , pro- fessore nel R. collegio militare. 1094. Pagani dottor Giuseppe di Para- biago , chirurgo primario nello spedale maggiore civile militare di Novara, e membro del VI Con- gresso. 1095. Pagano Giovanni di Napoli, me- — LXIV — diro primario nello spedale della n. marina ed ordinario in quello degli Inetirnliili. 1096. Pagano Filippo Maria di Napoli , Capitano del Gonio, e socio ror- rispondeute dell'accademia Gioo- nia di Catania. 1097. Pagiioneelli Pietro Anloniodi Ber- gamo, ingegnere, e socio di vario aceadeniio. 1098. Palasciano Ferdinando di Kapoli, chirurgo negli spedali dogli Incu- rabili e della Trinità. 1099. Palermo Gaetano di Caniniarola professore di architettura nel R. collegio militare. 1100. Pallavicino march. Francesco di Genova , membro di varie acca- demie, e deputalo della società d'incoraggiamento e d'industria di Savona. 1 101. Pallieri conte Diodato di Torino, sottintendente generale addetto al Ministero dell'Interno di S. M. il Re di Sardegna. 1 102. Palma cav. Giovanni di Napoli, primo chirurgo capo di servizio nel R. spedale di marina , socio ordinario dell' accademia medi- co-chirurgica. 1 103. Palmieri Luigi di Napoli , profes- sore sostituto di fisica nel R. col- legio medico-chirurgico , socio residente dell'accademia Ponta- niana, e corrispondente della R. accademia delle scienze, e del R. Istituto d'Incoraggiamento. 1101. Palmieri Francesco di Napoli, so- cio di varie accademie. 1105. Palombi Gioacchino di Roccasec- ca, professore di scienze mediche. 1106. Panalloni Antonio Giuseppe dì Firenze, socio dell'accademia Val- darnese e di quella dogli Euteleti di San Minialo. 1 107. Pancaldi Carlo di Bologna , so- cio corrispondente della R. acca- demia delle Belle Arti di Napoli. 1108. Pandarese Ezechiele di Lecce, professore di medicina e di chi- rurgia. 1 109. Panizza cav. Bartolommeo di Pa- via , professore di anatomia in quella I. R. Università. Ilio. Pausa Antonio di Cuneo, mem- bro dell'associazione agraria del Piemonte e deputato della stessa. ini. Pansìni ab. Orazio di Molfctta , professore di matematica nel col- legio de' Teatini di Napoli. Il 12. Pantaleo Mariano di Nicosia, so- cio del R. Istituto d' Incoraggia- mento di Palermo o deputato dello slesso. 1115. Panucci Paolo di Reggio , mae- slro di geografia. 1 1 l'I. Panvini cav. Pasquale di S." Ca- lerina in Sicilia , socio residente dell' accademia Ponlaniana. 1115. Panzetla Davide di Napoli, chi- rurgo nello spedale degli Incu- rabili ed in quello della R. ma- rina. 1 1 IO. Paolillo Bartolommeo di Cusano, farmacista 1117. Paradisi Pietro di Napoli, medi- co nello spedale militare della Trinità. 1118. Paravia cav. Pier Alessandro di Torino, membro di allri Congres- si scientifici. 1 1 19. Parente Giovanni di Napoli, me- dico nello spedale di S. Maria di Loreto ed in quello delle prigioni. 11 20. Pareto march. Lorenzo di Geno- va, membro dell'accademia del- le scienze di Torino e di quella geologica di Francia, presidente della sezione di geologia nel II , IV e V Congresso. — I.XV — 1 121. Parisi! W. Cavalioro, di Londra, nu'iiiljro di (pii'lla K. socieli'i di geofiralia e di fjeolof^ia. 1 122. Parlatore Filippo di Palermo , prol'ossore di holanica , e deputa- to dell'I. II. ai-radomia dc'Geor- golili (li Firenze. Il 2.'5. Parodi Pietro di Itarcellona , nieniliro corrispondente dell' ae- eadeiiiia di Washington. 1121. l'arola I.iiifji di Cuneo, niemljro degli antecedenti Congressi. 1 12.7. Parravicini Luigi Alessandro di Milano, vice-presidente delia se- zione di agronomia nel Congres- so di Padova, e socio di varie ac- cademie. 1 1 20. Pasca cav. Luigi di Napoli , socio onorario della 11. accademia del- le Belle Arti. 1 127, Pasini Eleonoro di Schio, socio or- dinario dell'accademia Olimpica di ^ icenza. 1 l2iS. Pasini Loilo\ieo di .Schio, segre- tario dell'I. II. Istituto Veneto, e deputato dell' accademia Olim- pica. 1129. Pasini dott. Valentino di Vicen- za, socio corrispondente dell'I. II. Istituto Veneto, e deputalo dello stesso. ILIO. Pasinctti ab. Luigi
  • 'l. Pateri Ilario di Torino, dottore eollegiato in quella 11. Inivcr- sìtù. il.-..-.. II5G. II. -.7. n.in. I|-.!t. Il '10. ini. 1 1 '12. 1 1 Ì5. ìir-t. 1 1 13. 1 1 iG. Il 17. Paterno cav. Pasquale Maria di Napoli, de'marcbesi di Casanova, socio di accademie scientilidie. Pegna Cesare di Firenze , soci(. attivo di queir accidemia me- dica. Pelaggi Gregorio di Monlcpavo- ni-, primo chirurgo nello speda- le militare del Sagramento iu Napoli. • Pellegrini Luigi di Lucca, lau- reato nella Facolljl lisico-niate- matira, ingegnere di quella città addetto al censimento. Pellegrino Donalo di Lecce, chi- rurgo nello spedale de'Pellegrini ed ordinario in quello degli In- curabili di Napoli. Pellizzari dott. Giorgio di Firen- ze, professore di anatomia, e chi- rurgo in quello arcispedale. Pensa Gcrniaro di Napoli, medi- co aiutante della clinica medica, e socio onorario dell'accademia medico-chirurgica. Pensa Guglielmo di Livorno, pre- sidente e deputato di quella so- cietA medica. l'entland Barclay Giu.seppc di Londra, socio coirispondenle del- la R. accademia delle scienze di Napoli. Pepe RalTaele di Civilacampoma- rano, socio e deputato della R. società economica nella provin- cia di Molise. Pera Fabio di Pordenone, socio di accademie scientiliche. Perici) Francesco di Londra , me- dico-chirurgo, e socio di ([uel R. collegio medico. Pcrifano Tommaiso di Foggia, de- putalo della R. società economi- ca di Capitanata, e socio di varie accademie. — LXVI — 1 US. Porifano Giorgio ili Napoli, socio di varie ai'cademic. 1 1 Jl9. Perronc Benvenuto di Napoli, professore a^jgiunlo alla cattedra di aslroiioinia nella II. l'nivorsltà degli studi. I lòO. Perrone Pietro di Deliccto , me- dico ordinario nello spedale de- gli Incurabili . socio residente dcH'acradcmia Pontaniana ed o- norario dell'accademia medico- chirurgica di Napoli. II 31. Persico Luigi di Napoli, socio cor- rispondente della Reale accade- mia delle Belle Arti. 1 132. Pesce Gaetano di Nola, socio re- sidente dell'accademia Pontania- na di Napoli. 1 155. Pcssetti ab Bartolommco di Na- poli , socio ordinario della Bealo accademia Ercolancse di archeo- logia. I I5'l. Petcrs Chrisliano Enrico Federi- co di Flensborg, socio corrispon- dente dell'accademia Giocniadi Catania. 1 1.55. Pelitli Gioacchino di Torino, membro di quell'associazione a- graria. 1 156. Petroinasi Enimanuclc di Agosta, Tenente Colonnello della B. ma- rina. 1 157. Pcyrani Vincenzo di Torino, chi- rurgo nello spedale civile e mi- litare di San Maurizio , e mem- bro di quella società medico-chi- rurgica. 1 1.58. Philpin Felice di Parigi, profes- sore di archeologia. 1 159. Piazza Mariano di S. Polito, so- cio non residente dell'accademia Pontaniana di Napoli, corrispon- dente della Floriniontana e delle B.' società economiche di Terra di lavoro e di .Holise. UGO. Piazzini Ferdinando di Pisa, in- gegnere, e membro di più Con- gressi. lidi. Picardi Gaetano di Milano , me- dico assistente in quello spedale. Il(i2. Picas >> enceslao di Barcellona , professore di chirurgia, e depu- talo (li quella Facoltà medica. 110.1. Picei Giuseppe di Bormio, pro- fessore dell'I. B. Ginnasio di Bre- scia , e membro del VI Congresso. I Itì'l. Piccinali doli. Francesco di Pa- dova , regio assistente alla clini- ca medica di quella Università , e membro della Facoltà medica. 1 105. Piccinelli Ercole di Bergamo, chi- rurgo primario nello stabilimento Bolognini. UGO. Piccirilli Vitantonio di Puligna- no, Capitano del Genio. 1 107. Pictel Francesco di Ginevra, pro- fessore di zoologia e di anatomia comparata. I IG8. Pictrocola Giuseppe di Vasto, pro- fessore interino di anatomia nella B Università degli sludi di Na- poli. 1 109. Pietropoli doti. Gaetano di Pado- va, astronomo aggiunto di quel- la specola. 1 170. Pignatari Giuseppe Maria di Na- poli, socio dell'accademia I. B. di Arezzo e di quella de'Georgo- Gli di Firenze. 1 171 . Pignalelli Francesco di Napoli, pri nei pe di Slrongoli, Tenente Ge- nerale. 1 172. Pigozziavv. Francesco di Bologna membro di quell' Istituto. 1175. Pini avv. Leopoldo di Firenze, mendìro di società scientifiche. 117'). Pinti) (Gennaro di Napoli, rettore dei B. collegio veterinario. 1175. Pirazzoli Pasquale d'Imola, mem- I bro del Congresso di Firenze. — I-XVIl — uro 1177 1178 1179. 1180. 1181. 1182 118,-) 1181 118.1 Il8ti. 1187. 1188. II8!I. l'ircdi Ciusoppcili Napoli, medi- co piim.nrio iiollo spedale di San- ta Maria di Loreto , ed iti quello dell'Annunziata e delle pripioiii ■ l'iria KalTaele di Scilla , profes- sore di cliiniiea nella I. R. ini- versitA di J'isa. . l'irona Jacopo di Ldine, profes- sore in f|uol Liceo, vice-presiden- te di quell'accademia, e membro di altri Congressi. Pirona Giulio .4ndrea di ldine, dottor fisico, e socio di \arie ac- cademie. Pisani Ascaniodi Monlclcone, so- cio onorario dell'accademia me- dico-chirurgica di Ka|)oli. Pisani sac. Silvestro di Amalfi , professore di niatemalica nel K. Liceo del Salvatore in Aapoli. Pisano Salvatore di Napoli , pro- fessore di anticliitù romane e gre- che nel n. Liceo del Salvatore. Pistoiesi Erasmo di Roma, socio dell'accademia Tiberina e corri- spondente della Reale accademia delle scienze di Napoli. Planlamour Filippo di Ginevra, professore di chimica. Plantamour Emilio di Ginevra, direttore di quell'osservatorio a- stronomico. Poeti Maurizio di Saluzzo, socio corrispondente di quella R. acca- demia. Politi Corrado di Rccanali , pro- fessore di zoologia. Polli Giuseppe di Milano, medico nello spedale maggiore, e mem- bro di (luella società d'incorag- giauieiilo di scienze ed arti. Polli dolt. Giovanni di Milano, professore supplente di chimica in quel Liceo, e socio di varie ac- cademie. 1190 noi 1192, Il 9.-1. II9'(. 119.5. Il 90, 1197. Pollo Secondo di Biella, membro di quel collegio medico-chirur- gico. Pomo Francesco di Gallarale, collaboratore degli Annali di chi- mica in Milano. Ponticelli Pasquale di Napoli, so- cio corrispondente della R. a( ca- deinia Ercolanese di archeologia. • Porla Leonardo di Precida, pro- fessore di drillo. . Porla dolt. Luigi di Pavia, pro- fessore di clinica chirurgica in quella Iniversilà. Porto Giulio di Faicchio , socio della R. società economica di Ter- ra di lavoro. Pozzoli Giuseppe di Milano , me- dico-chirurgo in quello spedale maggiore. 1198. 1199. 1200. 1201. 1202 1205. Prada dolt. Teodoro di Pavia, assistente aquella caltedra di sto- ria naturale. Prandel Carlo di Monaco di Ba- viera, dottore in filosofia, e pro- fessore aggiunto in quella Iniver- sild. Pressenda dolt. Carlo di Morra nel Piemonte , membro del Con- gresso scienlilico in Milano, me- dico primario nello spedale di Morra. Prestandrca Antonio di Messina, professore di botanica. Presti Ferdinando di Napoli, Te- nente Cobmnello di artiglieria, e direllore dell'armeria. Presti Pietro di Napoli , Capita- no di artiglieria. Presutti Domenico di Campobas- so, professore aggiunto alla cal- tedra di chimica filosofica nella R. l'niversilA degli sludi ed a quel- la di medicina legale nel R. colle- gio medico-chirurgico, e socio or- — I.XVIII — (liiiai'io ilol n. Istillilo d'Incorag- gìanioiilo (li Aiipoli. r20'l. Preziosi Carmino di Taveniola, profossoro di p;iiiris|)riidoiua. 1205. Preziosi Tividoro di Ta\oini>la, medico 0 rhii'iuso iirdinario nello spedale degli Ineiirabili di Napoli, in(|iiello di S. Diigio e di Santa Maria di Lordo. 1200. Priccri Niccolò di Venezia. 1207. Prina Giuseppe di Pavia, pro- fessore in (niella I. LniversitA , e socio doH'Ateneo di IJrescia. 1208. Prina Camillo di Milano, medi- co-chirurgo, e membro del M Congresso. 1209. Priora conte .Vndrea di Vigevano, membro di quel comizio agrario. 1210. Prisco cav. Raimondo di ISapoli, segretario generale della Consul- ta del Regno. 121 1. Priuli conte Niccolò di Venezia, deputato dell'Ateneo Veneto. 1212. Propilla Ronavcnturadi Napoli. )2I5. Proto Pallavicino duca Francesco di Napoli , socio di accademie scientifiche. 12H. Piovenda Giuseppe di Milano, iifi- ziale chimico saggiatore in (juella Imperiale e Reale direzione della zecca e degli uffici di garenzia. 1215. Prudente Francesco di Amalfi, direttore della clinica nello spe- dale di S. .Maria di Loreto in Na- poli , e socio corrispondente del l'I. e R. societA Aretina. 1210. Prunotli Luigi di Torino, mem- bro di (jueir accademia agraria. 1217. Puccio Casanuova Raimondo di Pisa, socio di varie accademie, e membro del Congresso di Milano. 12iS. Pngliatti Carmelo di Messina, professore di chimica , membro di quella R. società economica, e deputalo della slessa. 1219. Pitgnelti Gherardo di Apricena, professore di dritto civile romano nella R. Università degli studi di Napoli. 1 2'20. Pulusella Camillo di Napoli , pro- fessore di scienze ecnnoniiche. l'J2l. Puoti march. Giammaria di Na- poli , socio ordinario del R. Isti- tuto d'Incoraggiamento, e di al- tre accademie. 1222. Puoti march. Rasilio di Nap(di, accademico della Crusca. I"225. Putelli dott. Antonio di Venezia, medico, e membro del VI Con- gresso. \'2'2'4. Quadrali Giustino di S. Donato, inlerpetre dei papiri ercolanesi, e socio ordinario della R. accade- mia Frcolanesc di archeologia in Napoli. 1225. Quadri cav.Gio: Battista di Vicen- za , direttore della clinica ottal- mica , capo di servizio nello spe- dale militare di Napoli, e mem- bro di varie accademie. 1220. Quaglia FcliceForlunatodi Adria, jirofessore di filosofia e teologia, membro dell'accademia scientifi- ca letteraria de'Concordi di Bovo- lenta. I'227. Quaranta cav. Bernardo di Na- poli, socio ordinario della II. ac- cademia Ercolanese di archeolo- gia, e professore nella R. Univer- sità degli sludi. 1228. Qualtromani cav. Gabriele di Na- poli , socio onorario della R. ac- cademia delle Belle Arti. r2"29. Racheli Giovanni di Pavia, mem- bro di altri Congressi, e socio di vario accademie. r230. Raffaele dott. Giovanni di Messi- na, socio di varie accademie, e membro del III e VI Congresso. 1231. Ragazzoni dott. Hocco di Novara — LXIX iii'I Piemonte, professore di chi- inicu ili Torino. 1232. nagazzoni Luigi di Novara nel Piemonte, membro di quella so- eietà agraria. 1233. Uagona Scinà Domenico di Paler- mo, professore aggiunto di libica in quella Ueale Università, e socio corrispondente del Reale Istituto d'Incoraggiamento di Napoli. 1254. Ragozzini ICrcolc di Aquila, pro- fessore di lilosolia , e socio della R. accad. Peloritnna di Messina. 123."). Uaiberti dott. Gaetano di Milano, medico direttore di quello spe- dale. I23G. Raiberti dott. Giovanni di .Mila- no, chirurgo primario nello spe- dale di -Monza , e iiienil)ro del \l Congresso. 1237. Raimondi Giuseppe di Torino, di rettore e amministratore di quei pii ricoveri. 1238. Rampinelli Giovanni di Bergamo, socio corrispondente dell'accade- mia Gioenia di Catania e dell'I- stituto I. II. di Arezzo. 1259. Rasini di Mortigliengo conte Car- lo di Pinerolo , direttore di quel comizio agrario. 12Ì0. Rasori Vincenzo di Bologna, pro- fessore di pittura storica, mem- bro corrispondente dell' arcade- mia Aretina. I2'll. Ratti P. Innocenzio di Milano, chirurgo, e membro della società geologica di Francia. 12)2. Ravaglia cav. Luigi di Bologna , accademico corrispondente della società medico fisica Fiorentina e dell'I. R. accademia Aretina. r2'l3. Ravera Carlo Desiderio di Torino, membro del II Congresso. 12'! 'I. Ravizza .Viidrea di .Milano, mem- bro della Facoltà medica di Pavia. I2'lj. I2Ì0. I2'l7. I2'(S. I2'l'.l. \2-)0. 1231. 12.32. I2.M. 125'). 1255. 12.")ti. 1237. 1-258. Rebizzo Lazzaro di Genova, mem- bro di varie accademie italiane. Hecanati Salvatore di Pisa, socio ordinario dell'I, e R. accademia \aldarnesc del Poggio. Kecanati Giacomo di Pisa, socio di varie accademie , membro «li .litri Congressi , deputato della delegazione italiana e della socie- tà di vaccinazione di Francia. Recchi Gaetano di Ferrara, socio dell' accademia de' GeorgoCli di Firenze. Iledondo Emmanuele di Madrid , medico di camera di S. A. R. il Principe U.Sebastiano di Spagna, e socio di varie accademie. Regaldi Giuseppe di Novara in Piemonte , socio corrispondente dell'accademiaPontaniana di Na- ]ioIi. Uegli dott. Francesco di Milano, membro di altri Congressi. Reguleas Giovanni di Catania, professore di anatomia in quella R Università , e socio dell'accade- mia Gioenia. Reina Euplio di Catania, profes- sore ili chirurgia ostetrica in quel- la R. Università, e socio dell'ac- cademia Gioenia. Reitz Costantino di Darmstadt, dottore in lilosoQa, e maestro di matematica nella Università di Gicssen. Ribas (de) march. Carlo di Napo- li, deputato dell'accademia degli Incamminati di 3Iodigliana, e so- cio di altre accademie. Riholi Timoteo di Colorno, socio di molte accademie, e membro di altri Congressi. Riccardi Paolo di Torino, mem- bro di quella R. società agraria. Riccardi Luigi di Fasano, chiriir- txx — go , e socio corrispondoiilo tli~l- l'arcadcniia Giocnia ili Catania 1259. Rirrardi Ciiiso|)pe di San Rufo, dotlorp in iliiriir'tia. e socio cor- lispondonlo dell'accademia Gioc- nia di Catania. 12G0. Ricci GiiisciipiMliRoma,direUorc nella farmacia dello spedale dcjjli Incurabili di Napoli. 12GI. Ricci march. Domenico di Mace- rala nello Stalo Romano, vice- presidente di quell'accademia a- graria, ed istitutore delle sciuile de' fanciulli poveri in detta città. 1202. Ricci Giuseppe Antonio di Cliie- li, socio di varie accademie. 1263. Riccio Gennaro di Lucerà, socio corrispondente della R accade- mia Ercolanese di archeologia in IVapoli. 120 'J. Riccohelli ab. Francesco di Bre- scia, socio attivo di quell'Ateneo. 1205. Ridolli Niccola di Pisa, socio di più accademie r2G6. Ridolfi march. Lnigi di Firenze, membro di altri Congressi , e so- cio dell' accademia de' Ceorgofili. 1267. Riegler Giovanni di «arietta, in- gegnere ili ponti e strade. 1208. Rimediolti Francesco di Firenze, deputato dell'accademia de' cu- riosi della natura della Val d'El- sa in To.scana. 1209. Rinonapoli Michele di IVapoli, professore di matematica ed assi- stente alla R. s|iecola di marina. 1270. Riola Lorenzo di Avellino, socio ordinario di quella R. società eco- nomica. 1271. Rispoli Crescenzo di Posilano, professore di medicina , chirurgia ed anatomia comparala nel Real collegio veterinario di IVapoli. r272. Rivolli Raffaele di IVapoli, uGziale nel grande archivio del Regno. 1275. Rizza Alessandro di Siracusa , me- dico primario in quello spedale, e deputalo della socielA di scien- ze naturali di detta città. r27'(. Rizzi llissedi Napoli, prof, ono- rario del R. Istituto di Belle Arli. 1275. Rdbolotti dott. Francesco di Cre- mona, medico primario in quello spedale maggiore , e membro di altri Congressi. 1270. Bocci cav. Felice di Torino, vice- presidente generale della casa di S.M. il Redi Sardegna. 1277. Bocci bar. Bonaventura di Tori- no , socio di accademie scienti- fiche. 1278. Rocco Giuseppe di Napoli, socio dell'accademiade'LinceidiRoma. 1270. Rocco Ferdinando di Salerno , in- gegnere di ponti e strade. 1280. Rocco Niccola di Palermo, socio corrispondente della R. accade- mia delle scienze di Napoli. 1281. Rocco Gennaro di Napoli, socio di varie accademie. 1282. Rocco Emmanuele di Ferrol nella Spagna, professore di Belle Let- tere. 1285. Rogicr Catullo dcBeaufnrt di Mo- dena, socio di varie accademie scientifiche , e membro di altri Congressi. 1281. Rogondini cav. Michele di Napoli, socio di varie accademie. 1285. Rogondini Paolo di Napoli, socio di accademie scientifiche. 1280. Rolla Felice di Torino, medico in secondo nello spedale Coltolengo. 1287. Romanazzi Giuseppe M.' di Pu- lignano, deputato della R. socie- tà economica di Bari. 1288. Romani Francesco di Vasto, so- cio residente dell'accademia Pon- taniana e corrispondente di quel- la Reale delle scienze di Napoli. — LXXI — 1289. Roman! rav. Polire di Torino, iiKMiibi'o ilfl \ I Coiifjrt'sso, e socio (li inolio itccadoinic. 1290. Romano Lutloviro di Mornianno, professore di fìlosofìa, e socio di più acradcmie. 1291. Roniiialdi Ciro di Notaresco, so- cio onorario della R. snciclA cco- iMMiiica di Teramo, e corrispoii- dcnlc dell' Istituto di lÌDlo^jiia. 1292. Ronchi cav. Francesco di >a|>oli, socio ordinario del Rea! Istituto d'Incoraj;!«ianicnto e dell'accadc- niia niedico-chirurf;ica. 1293. Ronchi Maurizio di Ilreno, inge- gnere distrettuale , e dottore in matematica. I29'l. Rosali Francodi Napoli, medico di camera di S. JI. il Re S. N. , e pre- sidente della Commissione proto- medicale. 1295. Roskillv Giovanni di Londra, chi- rurgo militare nell' esercito di S.M. Britannica. I29G. Rosnati Bartolommeodi Gallara- te, socio di varie accademie. 1297. Rossetti Giuseppe di Milano, in- gegnere architetto civile idrau- lico, nienihro di altro Congresso, e deputato di (juella società di incoraggiamento delle scienze ed arti. 1298. Rossi Vincenzo Antonio di Napo- li, ingegnere di pomi estrado, e socio residente dell' accademia Ponlaniana. 1299. Rossi .\chille Antonio di Napoli, socio corrispondente dell'I. R. ac- cademia di Firenze. 1300. Rossi cav. Girolamo di Torino, chirurgo in caiio del corpo di ar- tiglieria. 1301. Rossi Agostino Giuseppe di Tori- no, direttore di (juellostahilimen- to chimico. 1302. Rossi Filippo di Milano, modico In (piello spedale maggiore. 1303. Rossi Salvatore di Firenze, socio dell' accademia Aaldarucsc del Poggio. I30'l. Rossini Salvatore di Firenze. 1303. Rossini Luigi di LÌM)rno , socio ordinario di cpiell'aicademia. 1300. Rotondi Giacomo di .Milano, me- dico primario in quello spedale. 1307. Rotondo cav. Donn>iiico di Tro- pea, professore aggiunto interino alla cattedra di clinica medica nella R. Inìvorsità degli studi di Napoli, e socio onorario dell'ac- cademia medico-chirurgica. I.30.S. Royer Gaetano di Napoli, profes- sore di geografia e di storia nella R. scuola militare. 1.300. Rozzi Ignazio di Teramo, segre- tario |)crpetuo e deputato della R. società economica del primo Abruzzo ulteriore , e professore di storia naturale in quel collegio. 1310. Rual li Giacinto di Cuneo, membro dell'associazione agraria del Pie- monte, e deputato della stessa. 131 1. Rubini Rocco di Teramo, deputa- to dell' accademia oniiopatica di Palermo. 1312. Rucca ah. Giacomo di Santa Ma- ria in Terra di lavoro, socio ordi- nario della R accademia Ercola- nesc di archeologia in Napoli. 1313. Ruffa Gaetano di Tropea, accade- mico FMorimontauo. 131 't. Ruffa cav. Francesco di Tropea, socio residente dell' accademia Pontaniana di Napoli. 1313. Ruffo Fulco di Calabria S. E. di Scilla, principe di Scilla, duca di Santa Cristina, Consigliere di Stalo, Ministro Segretario di Sta- lo degli Affari Esteri, socio ono- rario e deputato della società — LXXII — italiana (lolle scienze in Modena, ordinario del Reale Istillilo d'iii- rorapgìainenlo di >a|irtli, e di al- tre soeiel;\ seienliliolie. Iólf>. RiilTo niaiTli.('.iiise|ipc di Paler- mo, siieio ordinario della II. ae- cadeniia delle scienze di ^ai>(di. I."il7. Iltinb di Calabria Mneenzo di l'unta del Pezzo nella I.» Cala- bria ult., principe di S. Antimo, socio onorario del H. Istituto di Incorafrgiainenlo di Napoli. l.'ilS. Uupgi UalTaele di Napoli , inge- pnere ispettore di ponti e strade. 1519. Kiiggicro Michele di Napoli, socio corrispondente della U. accade- mia delle nelle Arti. 1520. Ruggiero Francesco Paolo di Na- poli, socio onorario del H. Istitu- to d'Incoraggiamento. 1521. Ruggiero Pietro di Napoli. 1522. Ruggiero Teobaldo di Cuneo , membro e deputalo dell'associa- zione agraria del Piemonte. I.')'25. Ruggiero Enrico di Teramo, pro- fessore nel R. Liceo degli Abruzzi, e socio corrispondente dell'acca- demia Gioenia di Catania. 1521. Rusca Carlo di Jlilauo, architet- to civile. 1523. Ruschi Rinaldo di Pisa, dottore in matematica , \icc-prcsidcnte di quell'accademia di Ilelle Arti. 1526. Russo Gennaro di Napoli, ufizialc nel grande archivio del Regno. 1527. Russotti Francesco di Palermo, medico della casa di S. A. R. il Principe di Salerno. J52R. Sabatino Vitaliano di Ciro , socio residente dell'accademia Ponta- niana di Napoli. 1.529. Sabbaliui Gabriele di Napoli. 15511. Sabato Andrea di Napoli, profes- sore di matematica. 1551. Sabini Vincenzo di. iltamura, so- cio corrispondente del R. Istituto d'Incoraggiamento di Napoli. 1.552. Sacchi doti. Serapione di Salerno, medico-chirurgo nello spedale di S. Francesco in Napoli. I.555. Sacchi Terenzio di Salerno, socio di accademie scientiliche. 1.55 'I. Saccbero Giacinto dì Torino, pro- fessore di medicina. 1555. Sacro Annibale di Torino, inge- gnere di ((nel R. Corpo del Genio. I55C. Sacerdoti Cesare di \enezia, so- cio dell' I. R. accademia Valdar- nese. 1557. Sagarriga cav. Niccola di Rari, membro dell'Istituto di Affrica re- sidente in Parigi. 1558. Sala Luigi di Milano, socio di ac- cademie scientiliche. 1550. Salomone Vincenzo di Napoli, so- cio corrispondente della R. acca- demia delle Belle Arti, professore delle scuole dc'maccbinisti nel R. ospizio di Pictrarsa. I5'l0. Saluzzo Filippo S. E. di Napoli , Tenente Generale, Consigliere di Slato, socio di accademie scienti- fiche nazionali e straniere. 1511. Salvagnoli avv. Vincenzo di Em- poli, socio ordinario dell'accade- mia do'Georgofili di Firenze e de- putato della stessa. 1512. Salvagnoli MachcUi dott. Anto- nio di Empoli , membro di altri Congressi. I5!l5. Salvatori Vincenzo di Napoli, se- gretario nella direzione della re- gia strada ferrata. 15'1'(. Salvatori Andrea di Napoli, socio corrispondente della R. accade- mia delle ISelle Arti. I5'l5. Sambalino Enrico di Firenze, membro di società scientifiche. 1516. Sandri Antonio di Brescia, mem- bro di quell'Ateneo. Lxxin 1347. Snnfclico N'azario di Napoli , duca di Bagnoli, socio onorario della lloale accademia delle Belle .Vili, del K. Istituto d'Incoraggiamen- to, e di altre società straniere. I5'<8. Sanginvaunì Giosuè di Laurino, direttore del K. Museo zoologico, membro ordinario della R. acca- demia delle scienze e del R Isti- tuto d' Incoraggiamonlo di Na- poli. 1319. Sanguinclti Paris Bonajuto di Li- vorno, membro degli antecedenti Congressi. M-TO. Sannicola Giovanni di Venafro, .«ocio ordinario e deputalo della K. società ccouoraica di Terra di lavoro. 1351. Sanscverino conte Faustino di Crema , segretario di una Com- messionc tecnica della società d'incoraggiamento di Milano, e membro di altri Congressi. 1352. Sanscverino cav. Luigi di Napoli, conte di Cbiaromoute, socio ono- rario del R. Istituto d'Incoraggia- mento e dell' accad. Pontaniana. 1353. Sanlangelo S. E. cav. Niccola di Napoli, Ministro Segretario di Sta- lo degli Affari Interni, socio della R. accademia delle scienze , della Ercolanese, di quella delle Belle Arti, de' Reali Istituti d'Incorag- giamento di Napoli e di Sicilia, dell'accademia Pontaniana edi al- tre accademie straniere- 135 'I. Sanlangelo cav. Felice di Napoli, vice-Presidente del Real Istituto d'Incoraggiamento, e membro di altre accademie nazionali e stra- niere. 1355. Sanlangelo cav. Michele di Napo- li , socio della R. accademia Er- colanese di archeologia, e di altre accademie nazionali e straniere. 1351). Santarnetti .Antonio di Pisa, socio dell'accademia de'GeorgoGli di Firenze, e membro di altri Con- gressi. 1357. Santi doti. Giuseppe di Siena , membro della società agraria di Torino. lò.jiS. SanliP. LinaridiFIrcnze, profes- sore nella Università di Siena , e socio corrispondente di varie ac- cademie. 1359. Santoli Giuseppe di Rocca S. Feli- ce ncllaProvinciadi Molise, mem- bro della R. società economica di Principato ulteriore. I3G0. Santorelli Niccola di Caposele, socio corrispondente della R. ac- cademia delle scienze di Napoli. LIGI. Santoro Giuseppe di .Marcianise, direttore dello stabilimento dc'fol- li in Miano a Napoli. I3G2. Santoro cav. Lionardo di Napoli, chirurgo di camera di S. M. il Re S.N. , professore nella Regia Ini- versità degli studi, e membro di varie accademie. I5G5. Sarlo comm- Scipione di Franci- ca , Prefetto di pulizìa, Consiglie- re della Suprema Corte di giu- stizia, e membro di molte acca- demie. |3G'(. Sartori Francesco di Padova, pro- fessore di storia naturale. I3G5. Sassi Giuseppe di Torino, mem- bro di queir associazione agra- ria. I3GG. Sava Salvatore di Napoli. 1367. Savini dott. Savino di Bologna, socio onorario dell'accademia I. R. della Valle Tiberina, dell'.tteneo italiano, e dell'accademia Tegea di Slena . 1568. Savino Giuseppe di Asti, profes- sore di legge. I3G'J. Sa\io Giuseppe Luigi di Torino, — LXXIV — aggregalo di quel!' assoi-ia/.iono, apparli'iii'iilo al i-omiziu d'Asti. 1570. Savorani Tito di Forlì, dottore nella Facoltà degli ingegneri ar- eLiletli. 1571. Saja Natale di Messina, membro di società srienliluhe. 1572. Scaccili Vreangelo di (Iravina, di- rettore del U. museo niineralogi- 10, professore di oriltofiiiosia nel- la R. Università degli studi di iNa- poli,c socio di varie accademie. 1575. Scagani Antonio di Napoli , chi- rurgo nello spedale degli Incu- raliili. 1571. Scala cav. Giuseppe di Napoli , Colonnello di artiglieria. 1575. Scarambone Luigi di Lecce, Capi- tano Comandante del Genio, e so- cio residente dell'accademia Pon- taniana di Napoli. I57G. Scarpa Paolo di Padova, membro del consiglio dei dottori di quella I. R. Università. 1377. Scarpati Francesco Saverio di Na- poli, professore di chimica appli- cata alle arti nella R. Università degli studi, e socio onorario del R. Istituto d'Incoraggiamento. 1578. Schedel di Londra, dottore in me- dicina. 1570. Schembri Antonio di Malta, se- gretario di quella società agraria e socio dell'accademia Gioenia di Catania. I5S0. Schettini Gennaro di Napoli, pro- fessore nel R. collegio di marina. I.5SI. Schiavardi dntt. Antonio di Bre- scia , deputato di queir.\teneo al A'II Congresso, e socio dell'acca- demia medico-chirurgica di Fer- rara. 1.582. Schnars Carlo Guglielmo di Am- burgo in Germania, socio dell'ac- cademia Pontaniana di Napoli. 1585. Schrader Giulio di licrlino, dot- tore in filosolia, e R. biblioteca- rio in quella citta. 1 58'l . Scbroller Antonio di Brunii in Mo- ravia, professore di chimica nel- l'I. Istituto di Vienna. 1585. Schwal Kniiiiaiiuele di Berna , ineinbid (li<|uclla società di scien- ze naturali. 1 .580. Schvargriclicn Federico di Lipsia, profossore di storia naturale. 1.587. Sciales Niccola di Palermo, socio di varie accademie scientifiche. I5:ì8. Scialiija Antonio di Napoli, socio corrispondente dell'Istituto iste- rico di Francia e di altre società scienliUchc. 1 58'J. Scolari cav. Ercole di Maggiorane! Piemonte, socio onorario dell'I. R. accademia Tegea di Siena. 1500. Scotti r.ernardo di Procida, inge- gnere di ponti e strade. 1501. Scovazzo Gaetano di Palermo, socio di varie accademie. 1502. Scrugli Filippo di .Monleleone, socio corrispondente dell'accade- mia Pontaniana in Napoli, e di- rettore del giornale delle Due Si- cilie. 1505. Sebastio Cataldo di Taranto, chi- rurgo e capo di quello spedale ci- vile provinciale. 1591. Secondi Giuseppe di Padova, so- cio delle accademie di Arezzo, di Rovigo, di Padova, e della me- dico-chirurgica di Bologna. 1.505. Segusini Giuseppe di Feltre, in- gegnere arcliilelto, socio dell'ac- cademia di lìiOlc Arti in Venezia, e di quella del Panteon in Roma. I50G. Seilers Antonio di Aiinover, so- cio di accademie scientifiche. 1507. Selciti Giuseppe di lUisseto, mem- bro di quella società economica. 1.508. Seligman Francesco Romeo di — LXXV Vipnna, professore di medicina in quella città. 1399. Selvaggi (Gasparo di >'apoii, Se- gretario generale della pubblica istruzioMU , e socio della Reale accademia Ercolancse di arcbeo- logia. 1100. Selvani Emilio di Siena, socio della Facoltà teologica e deputato dell'accademia de'Tcgei di Siena. l'iOI. Sembeniiii Ciò: Rallista di Vero- na, deputato di (piell' accademia di agricoltura. I'(02. Semeiilini cav. Luigi di Napoli, professore nella Regia Lniversilà degli studi, socio ordinario della R. accademia delle scienze , del R. Istituto d' Incoraggiamento e di altre società scieutilicLe italiane e straniere. liiOÓ. Semmola Vincenzo di Napoli, so- cio corrisponilenle della R. acca- demia delle scienze. ìiQi. Semmola doti. Giovanni di Bru- sciano , professore di medicina, medico nello spedale degli Incu- rabili, socio ordinario della R. accademia delle scienze, del R. Istituto d'Incoraggiamento , del- l' accademia Pontaniana e del- la medìco-cbirurgira di Napoli, e membro del III e VI Congresso italiano. 1 105. Semmola Tommaso di Brusciano, socio corrispondente della R. ac- cademia Ercolanese di archeolo- gia. 1106. Sepp Ncpomuceno Giovanni di Monaco di Baviera , rettore in quella Università. 1107. Scrgardi doti. Fabio di Siena, so- cio ordinario dell'accademia di Arezzo. 1108. Serra cav. Carlo di Candelo in Piemonte, Capitanodi artiglieria, .Maggiore nell'esercito di S M. il Re di Sardegna , e membro de'pre- cedenti Congressi. l 'lOO. Sersale cav. Girolamo di Napoli, socio di accademie scienlifiilie. I Ilo. Scrroy Giuseppe di Gìrgenti , de- putato di quella R. società eco- nomica. l'I 1 1 . Sessa cav. Niccola di Napoli , so- cio corrispondente della R. acca- demia delle Belle Arti. 1112. Seubert Adolfo di Wurtcmberga, professore di matematica in quel- l'Istituto de' cadetti. 1115. Severino Vincenzo di Napoli, me- dico nello spedale degli Incura- bili. I 1 1 'I. Sgucglia Giuseppe di Cajazzo , professore di medicina e chirur- gia. ri 15. Sideri Giovanni di Teramo, vice- arcbivario nella pro\incia di Ter- ra di lavoro, e socio di varie ac- cademie. I IIG. Sigardi Paolo di Savigliano, pro- tomedico in quella città, medico primario nello spedale maggiore del presidio militare. 1117. Silvano doti. Gioacchino di Che- rasco, membro del Congresso di Milano , socio corrispondente del- la Facoltà medico-chirurgica di Torino. 1118. Silvestri Francesco di Napoli, so- cio di varie accademie. 1119. Simnnetti Onofrio di Monlelcone, deputato dell'accademia Fiori- montana. 1120. Simonetli Giovanni di Palermo, maestro di architettura civile e prospettiva, professore onorarlo del R. Istituto di Belle .Arti. 1121. Simoniii Ciò: Battista .Alessan- dro di Allier, medico aggiunto nell'esercito dì Algeri. — LXXVI — 1122. Sisnionda dott. Eugenio di Gor- nir;liano, assistente al musco mi- neralogico di Torino. I 'j25. Skillin Saniut'lc di Londra, mem- bro della sociolAllrilannica. I'»2.'l. Smargiassi Oabriclc di Vasto, professore di paesaggio nel lleal Istituto di Belle Arti , e socio corrispondente della 11. accade- mia delle stesse in Napoli. Ii25. Smith sir John di Londra, Co- struttore della regia strada fer- rata di Napoli. 1 12C. Smith Roberto di Londra , Colon- nello ed ingegnere degli stabili- menti inglesi nelle Indie. 1427. Sobrcro barone, di Torino, Mag- giore Generale di artiglieria , e membro di quell'accademia del- ie scienze. 1428. Sogliano Salvatore di Napoli, chi- rurgo ordinario nello spedale de- gli Incurabili, socioonorario del- l'accademia medico-chirurgica. 1129. Solari .Vngclo di Napoli, socio ordinario della lleale accade- mia delle Bello Arti, o professo- re di scultura nell'istituto delle stesse. IJlóO. Solaroli bar. Paolo di Novara in Piemonte, Colonnello del Genio, e membro della società asiatica di Calcutta. l'iól. Soldocrio Giuseppe di Napoli, professore di dritto canonico nel- la K. Università degli studi. 11.')2. Solerà ab. Giovanni di Crema, socio dell'accademia Pistojese,e membro di altri Congressi. 1453. Solazzi Castriota cav. Domenico di Corigliano, socio e deputato della Reale società economica di Calabria Citeriore. Jló'l. Sommariva canonico Giuseppe di Lodi , direttore dell' Istituto C- losoGco , e deputato di quel Li- ceo. I '155. Senna Giovanni di Torino, mem- bro di quella società agraria. I '(50. Sorda Francesco Saverio di Be- nevento, professore di agricoltu- ra e storia naturale in quel Liceo. I'(57. Sorrentino cav. Tommaso di Na- poli , professore di giurispruden- za nella Regia Università degli studi. 1158. Sorrentino Giuseppe di Napoli, .socio dell'accademia medicochi- rurgica , e chirurgo nello spedale di S.» Maria di Loreto. 1 159. Spada Giuseppe di Napoli , medi- co nello spedale di S." Maria di Loreto. Ilio. Spada Lavini conte Alessandro di Roma , membro della società en- tomologica di Francia. 1111. Speuce Roberto di Londra, segre- tario di quella società entomolo- gica. 1112. Spinelli comm. Antonio di Na- poli, principe di Scalea, Consul- tore di Stato, soprautendcnte ge- nerale degli archivi del Regno, socio onorario della R. accademia delle Belle Arti e di altre società scientifiche. 1115. Spinelli cav.Domeuicodi Frasso, principe di S. Giorgio, socio or- dinario della R. accademia delle scienze di Napoli. 1111. Spinelli Felice di Modena, mem- bro di società scientiGche. 1115. Spinelli cav. Leonardo di Firen- ze, socio di accademie scientifi- che. Ilio. Spongia dott. Ciò: Filippo diRo- vigno, direttore degli studi me- dici , membro della società di medicina in Pavia e di altri Con- gressi scientifici. — Lxxvri -^ I 'I'i7. Spoiuilli Francesco di Kapoli, Capilniin del Genio. I Vis. Staffi Giovanni di Firenze, mem- bro di altri Congressi. Wl'J. StanlTer Fridolino di Lucerna, chirurgo maggioro del l." reggi- mento svizzero. 15150. SteiT doli. Martino di Tyrnau in l'ngberia, professore di patologia ■ e materia medica nella Universi- tà di Padova. I'l5l. Stellati cav. Vincenzo di Napoli, segretario generale del n. Islitu- tod'Incoraggiamenlo e professore nella R. Università degli studt. I'l52. Stellati Luigi di Napoli, socio o- uorario del K. Istituto d'Incorag- giamento. 1450, Stephanitz Fedor di Mosca, me- dico-chirurgo, e socio dell' acca- demia Cioenia di Catania. ìKi. Slilon Saverio di Malta, dottore in medicina e chirurgia. 1 51.55. Stingone Serafino di Napoli , chi- rurgo ordinario nello spedale di S.» Maria della Fede. I'J.5G. Stoccbelti Francesco Saverio di Napoli, direttore e professore di un Istituto scientifico. I'(57. Stragazzi Benedetto di Beneven- to, socio corrispondente di quel- la società agraria. 1458. Straiige Roberto di Edimburgo, medico primario di quella Uni- versità. I!l59. Strauss F. A. di Berlino, profes- sore di archeologia e geografia. UGO. Slrigclli Cesare di Vigevano, de- putalo di quel comizio agrario. l'iGI. Suppa Francesco di Napoli, chi- rurgo ordinario nello spedale de- gli Incurabili. I5IG2. Susani Guido di Milano, rappre- sentante quella società d'incorag- giamento di arti 0 mestieri. I4G5. Susca Giuseppe di Mola di Baii , professore di matematica anali- tica nel K. Liceo del Salvatore in Napoli, e socio residente dell'ac- cademia Pontaniana. l'iG'l. Susi cav. Francesco di Capistrel- lo , socio di accademie scientifi- che. I iGj. Taddei dolt. Gioacchino di S. .Mi- niato , professore di chimica or- ganica nella I. R. Università di Firenze , rappresentante quella scuola medico-chirurgica , quel- l'I. 11. collegio medico, quell'ac- cademia fisica, e l'accademia de- gli Luleleti di S. .Minialo. I '/GG. Tafuri Mariano di Napoli , capo di uUzio nel grande archivio del Regno. l'iC)?. Tamburini dott. Antonio di Schio, membro del VI Congresso, e so- cio dell' accademia Olimpica di scienze , lettere ed arti di Vi- cenza. r)fi8. Tancredi Camillo di Napoli, me- dico nello spedale degli Incura- bili. I '«GII. Tancredi Mariano di Fontana, so- cio dell'accademia degli zelanti di .Vcireale e di quella I. R. Are- tina. l 170. Tanucci Poltri Giovanni di Fi- renze , socio ordinario dell'acca- demia del Buonarroti. • '|7I. Targioni Tozzetti dott. Antonio di Firenze , profes.sore di botani- ca e materia medica nell'I. U. arcispedale di S. Maria Nuova, professore di chimica e tecnolo- gia nell'I. R. accademia delle Bel- le .irli , e membro di altri Con- gressi. Ij|7"2. Tarsitani Domenico di Reggio in Calabria, chirurgo nello spedale di S. Francesco in Napoli, socio LXXVIII — rorrispondcnlc dell'accademia R. di mcdii'in.i in Parigi. 1175. Taitaf;lia Uonirnico di Napoli, prolrssoic susliliilo di drillo pe- nale nella Uegia laiversilà de- gli studi. \Ì7Ì. Tarlini cav. Ferdinando di Fi- renze, segretario generale del III Congresso. 1175. Tasronc Pasquale di Napoli, me- dico nello spedale di Santa Maria della Fede. 1476. Tasistro Giovanni di Torino, chi- rurgo in quell'ospizio celtico. 1477. Tassinari doti. Alessandro di Ve- nezia, membro del Congresso dì Milano. 1478. Tassini cap. Marco di S. Marino, membro della congregazione geor- gica di quella repubblica, e so- cio di altri Congressi. 1479. Taussing Gabriele di Venezia, membro di varie accademie e di quell'Ateneo. 1480. Tavuzzi Carlo di Roma, profes- sore di chimica-farmaceutica. 1481. Tazzoli Enrico di Mantova, prof, di filosofia, e membro de' Con- gressi di Padova e di Lucca. 1482. Tedeschi Eusebio di Pratola in Abruzzo, professore di matema- tica. 1483. Teglie ab. Giuseppe di Como, professore emerito in quell'I. R- Liceo- 1484. Tempie S. E. Guglielmo di Lon- dra , inviato straordinario e Mi- nistro plenipolcnziariodella Gran Brettagna ed Irlanda. 1485. Tenca Pietro di Milano, membro di quella società d' incoraggia- mento. 1486. Tenore cav. Michele di Napoli, professore di botanica nella Re- gia Università degli sludi, diret- tore del R. orlo botanico, e socio di varie accademie nazionali e straniere. I4.S7. Tenore Gaetano di Napoli, ar- chilotto , e socio dell'accademia degli aspiranti naturalisti. I ')S8. Tenore \ incenzo ili Napoli , socio ordinario dell' accademia degli aspiranti naturalisti. 1480. Terrone Giovanni di Spiano iu Provincia di Salerno, medico nel- lo spedale degli Incurabili, aiu- tante nell'orto botanico, e socio di varie accademie. 1 490. Testa Giuseppe di Lecce , medico e chirurgo nello spedale de' Pel- legrini ed in quello degli Incu- rabili in Napoli. 1491. Thaon dolt. Gio: Battista di Li- vorno, medico militare, e mem- bro di altri Congressi. 1 492. Thiersch Federico di Monaco di Baviera, professore in quella l'ni- versità , membro ordinario del- l'accademia delle scienze di detta città. 1495. Thuris Salvatore di Lecce, socio ordinario dell'accademia medico- chirurgica di Napoli. 1494. Tinco cav. Vincenzo di Palermo, direttore di quel R.orto botanico, e membro di varie accademie. I 495. Tocco Cantelmo Stuard France- sco di Napoli, principe di Acaja e Montcmilctto, socio di varie ac- cademie. I 49G. Tognola Paolo di Pavia , profes- sore di matematica nella I.R. Uni- versità di Mantova. 1497. Tomacelli [duca) di Napoli, Eletto di città. 1498. Tornali dott. Cristofaro di Geno- va, professore di anatomia e fi- siologia iu quella Regia Univer- sità. — LXXIX — I VJ'J. Tumulasi inarrli. Ft'lice di Napo- li, Eiftlo di lillà. 1. '■)()(). Tomniasi Salvalorc di Accumoli in Abruzzo, professore di medi- cina pratica nella II. Uiiivcrsilà dogli studi, socio ordinario del- l'accademia degli aspiranti nalu- ralisli e della nu'dico-chinirfjica di Napoli, e corrispondente del- la Reale societù economica di Aquila. L'io). Tommi dolt. Pietro di Siena, pro- fessore di chimica in quella Uni- versità, e rappresentante della medesima. I.")02. Torcila principe Caracciolo, di Napoli, socio onorario dell'acca- demia Ponlaniana 1500. Torelli Vincenzo di Barile, socio dell'accademia della Valle Tibe- rina toscana, dell'I. R. sociclà -Aretina, e delle Reali società eco- nomiche di Principato ulteriore e di Terra di lavoro. I.ÌO'l. Torelli Giuseppe di Barile, socio di accademie. I.JO.'). Torlonia Marino di Roma, duca di Bracciano, membro di società scientifiche. I50G. Tornahene P. Francesco di Cata- nia , professore di botanica in quella R. Università, e socio at- tivo dell'accademia Ciocnia. I.107. Tornielli-Bellini cav. Giuseppe di Bergamo, membro della società agraria di Torino. l."iOS. Torracchi dott.Zanobi di Firenze, socio di quell'accademia luedi- co-Usica, e membro di altri Con- gressi. I-Wl). Torre Raffaele di Napoli, segre- tario della Commessione sanita- ria soli' Intendenza. I5IU. Turrigiani marchese Carlo di Firenze , socio ordinario della I. R. accademia cconoinico-agra- ria de'Gcorgofili, e membro di al- tri Congrosi. I.")ll. Torslei Ernesto di .Monaco di Ba- viera , dottore in filosofia. I.'jri. Tosoni RafTaclc di .Milano, pro- fessore di chimica applicata alle arti. 1515. Tournon Giovanni di Torino, as- sessore del R. Tribunale Sardo, e socio di varie accademie. I.'il'l. Tramazza Luigi di Chicli, Capi- tano del Genio. 1515. Transo Giuseppe di Napoli, ispet- tore di ponti e strade. 1510. Transo cav. Francesco di Napoli. 1517. Traseuster Luigi di Liegi, inge- gnere del R. corpo delle mine. l.'flS. Travaglini Federico di Napoli. 1519. Traversa Pasquale di Napoli , in- gegnere di prima classe del Ueal Corpo del Genio marittimo. I.V20 Trefort A^'ostino di Buda, mem- bro di quell'accademia. 1.V2I. Triedlaciider Giulio di Berlino, dottore iu filosofia , e conservato- re di quel R. medagliere. 1522. Trincherà Stefano diOstuni, pro- fessore di chirurgia, e socio ono- rario dell'accademia niedico-chi- riMgica di Napoli. 1525. Tripaldi .\ndrea di Molfella, pro- fessore di fisica e matematica, e socio corrispondente del R. Isti- tuto d'Incoraggiamento di Napoli. I52'4. Tripi Biagio di Frosinone, depu- talo dell' accademia omiopalica di Palermo. 1.525. Trisolini Giosuè di Coroviguo , bibliotecario nel R. spedale mi- litare. 1520. Trissino cav. Alessandro di Vi- cenza, socio di (|uell' accademia Olimpica. 1527. Trivellini ab. Francesco di Bas- — LXXX — sano, socio di accademie scien- tifiche. 1528. Trompcorav. Bencilclto di Biella, modico di S. M. la Regina Maria Cristina Borbone , socio e depu- talo di molte accademie. 1529. Trousscl cav. Alfredo de Mlra- beau di Parigi, membro di (|iiel- r accademia di Belle Lettere. 1550. Trova Carlo di Napoli , socio di varie accademie. 1531. Trucchi Francesco Niccola di Niz- za, membro deir.Vteneo Imperia- le di Firenze e del III Congresso. 1.552. Trudi Niccola di Campobasso , socio corrispondente della U. ac- cademia delle scienze di Kapoli. 1.555. Tschudy cav. Luigi di Livorno, membro dell' Istituto di Affrica. |.55i. Tucci Francesco Paolo di Tigno- la in Basilicata , sotto-ispettore degli sludi del R. collegio mi- litare , professore di geometria descrittiva nella direzione gene- rale di ponti e strade, socio or- dinario della R. accademia delle .seienze e della Pontaniaoa di Na- poli. 1555. Turchetti dolt. Odoardo di Fiviz- zano , membro de' precedenti Congressi. 1550. Turchi Marino di Gesso Falena , socio corrispondente della Reale accademia delle scienze di Na- poli. 1557. Uberli dott. Giacomo di Brescia, socio e censore in quell'Ateneo, deputato dello slesso e membro di altri Congressi. 1558. liberti Vincenzo di Taurasi, Te- nente Colonnello del R. corpo del Genio , socio corrispondente della R. accademia delle scienze di Napoli, e di altre società scien- tifiche. I55D. l'boldi Antonio di Milano, socio di accademie scientiliclie. 15!l0. Vguccioni cav. Roberto ili Firen- ze , socio di accademie scienlili- che. 1511. l'Iloa Antonio di Napoli, Capita- no dello Slato Maggiore. 1512. Ulloa Cal;\ Antonio di Napoli, socio di accademie scientifiche. 15')5. l'ssing Gio: Luigi di Copenaghen, professore di Belle Arti. I5!li. Vacca RafTaele di Napoli, socio dell'accademia Vibonese di Mon- teleonc. 15'l5. Vacchetta Giuseppe di Torino, membro e consigliere di (iiiclla R. direzione agraria. I51G. Aalentiiii Giuseppe di Canosa . chirurgo negli spedali de' Pelle- grini e delSagramento in Napoli. I5Ì7. Aalcntini Vincenzo di Napoli, so- socio di varie accademie. I5!l8. Vallicelli Antonio di Massa Lom- barda , membro di società scien- tifiche. 1519. Valsecchi dott. Antonio di Lecco, medico direttore del manicomio di Alessandria. 15.")0. Valsecchi Giuseppe di Bergamo, membro di quell'Ateneo. 1551. Vannoni Pietro di Firenze, pro- fessore di medicina e chirurgia. 1552. Vannucci Abate, diPistoja, pro- fessore di storia, e socio dell'Ate- neo italiano. 1555. Vanotti cav. Carlo di Napoli, so- cio onorario del R. Istituto d'In- coraggiamento e corrispondente dell'accademia Gioenia di Cata- nia. 155'(. Vantaggi Gaetano di Napoli, so- cio di accademie scieutilìche. 1555. A'antini Rodolfo di Brescia , pro- fessore emerito di quel Liceo, e membro di altri Congressi. — LXXXI — I.JSC. Vasaliiro marcii. Miilielc di ^a- poli, sorio onorario dcll'acfade- niia (li Livorno. ir).~i7. Vassalli Ilario di Savigliano , iiicniliro dolla sorii-tà agraria del l'it'iiioiik". I;w8. Vccilii Giuseppe di Modi'na,Ca- pilano di arligliorìa , socio di quella II. accademia di scienze, lellcre ed arli, e membro di al- tri Congressi. 1559. Verany Gio: Battista di Mzza , membro della II. accademia di Torino. I.5G0. Verdona Luigi di Genova, medi- co direttore di quel manicomio. 15GI. Verducci Giuseppe di S. Pietro Infine in Terra di lavoro, socio onorario dell'accademia medico- chirurgica di Napoli. 15G2. Verga dolt. Andrea di Pavia, membro di vari altri Congressi. 15GÓ. Vergari .\chille di Nardo, medico nello spedale delle prigioni , so- cio corrispondente della II. ac cademia delle scienze di Napoli , onorario dell'accademia medlco- cbirurgica e del U. Istituto d'In- coraggiamento, e segretario ge- nerale del l'rolomcdicato del Ilc- gno. 15G!l. Verrà Giuseppe di Torino, diret- tore del ricovero di mendicità, e deputalo di (luell'amminislrazio- nc al VII Congresso. 1563. Verrà Giovanni di Torino, socio di quella direzione agraria, e de- putato della direzione generale di mendicità al MI Congresso. 15G "i. Verri doli. Andrea di >ovi in Sar- degna, medico ordinario di quel- lo spedale, e membro del \l Con- gresso. I5G7. terroni Michele di Saluzzo, me- dico di quell'orranolroliu. l.-iGS. Vesaden Augusto di .Monaco di Baviera , professore aggregalo nella l iiiversilà di llrlangen. L'ilio. Mani I*. Simpliciano di (lenova, professore di lisica e malemalica. 1570. \ icari Luigi di Torino, membro di quella società agraria. 1.571 . Mcari Stefano di Torino , ufizialc al servizio di S. M. Sarda. 1572. Viro Salvatore di Palermo, socio di quel R. Istituto d' Incoraggia- mento. 1575. Mgenaud Gio: Ballista di Limo- ges, professore di zoologia in Pa- rigi. 1571. A igliani ab. Giovanni l'erdinando di Pomaro di. Monferrato, |irofes- sore di fisica e matematica. 1575. Vigliaui Paolo di Pomaro di .Mon- ferrato , membro di società scien- lifirhe. I57G. Vignoli Luigi di Vignola in Ba- silicata, professore di medicina. 1577. Vilatta CarloGiovanni diAienna, Tenente del Genio al servizio di S M. I. B. Austriaca. 1578. Mila Carlo di Monza , ingegnere municipale , e membro del \I Congresso. 1579. Villa Francesco di Parma , Capi- tano titolare di artiglieria. I5S0. Visci Lelio di Orlona, direttore della scuola di disegno lineare in Napoli. 1581. Visconti Pietro di Milano, mem- bro di quella società d'incorag- giamento. I,5S'2. Visconti cav. Ferdinando di Na- poli , brigadiere ispettore del R. olliiio topografico, socio ordina- rio della Reale accademia delle scienze e del II. Istituto d'Inco- raggiamento. I5S5 Vismara ab. Giuseppe di Milano, professore di lisica , direttore 1 — I.XWII — . (li'ftli studi filosofici (It'l Mcoo (li Croiiioiia,c membro di alili Con- gressi. I58'(. Vitali dolt. Antonio di Milano, modico rhirurgo, o socio corri- spondente della società medica di Livorno. 1585. Vitelli Giuseppe di Castellamma- re , architcllo, e socio dell'ac- cademia di Tropea. 158G. Vitellini dott. Michele di Luc- ca, delegato vaccinatore di quel- la citili, e membro di altri Con- gressi. 1.587. Vitrioli Piego di Reggio in Cala- bria, ispettore dello antichità di I." Calabria ulteriore, socio del- la Reale accademia Pclorilana di Jlessina, e professore interino di archeologia nel Reale Liceo di Reggio. IÒS8. Vitladini dott. Francesco di Mi- Fano, socio corrispondente della I R. accademia di medicina di Vienna , e membro di altri Con- gressi. 1.589. Vivian Giorgio di Londra, appar- tenente a quella R. Commissione delle Belle Arti. 1.500. Volpicclla Luigi di Napoli, socio dell'accademia Cosentina. 1.591. Volpicella Filippo di Napoli, com- pilatore degli Annali Civili del Regno. 1.592. Volz Luigi di Wurtemberga, pro- fessore in quella Università. 1.59.5. Vulpescav. Benedetto di Pcsco- costanzo, professore e direttore della clinica medica nello spe- dale degli Incurabili in Napoli , socio ordinario della Reale acca- demia delle scienze e del R. Isti- tuto d'Incoraggiamento. 1.59'J. VVanberghcr Giulio di Livorno, socio di varie accademie. 1.595. Weber Ernesto Enrico di Lipsia, direttore di quel teatro anato- mico. I.591Ì. AVindschcid Bernardo di Bonn, dottore di dritto aggregalo in quella Università. 1597. Winspeare Gio: Ballista di Napo- li , socio onorario del R. Istituto d'Incoraggiamento e di allre ac- cademie. 1598. VVreford Enrico di Londra, mem- brodi quella società archeologica. 1 599. Wunderlicb Carlo di Wurtember- ga , direttore della clinica inter- na nella Università di Tubinga , e membro della società medica di Brussclles. 11)00. Zagarese Luigi di Cosenza, pro- fessore di fisica e matematica nel R. collegio di Maddaloni , e socio della Reale società economica di Principato ulteriore. 1(501. Zambclli ab. Pietro di Brescia, censore in quell'Ateneo, e depu- tato dello slesso. IGO'2 Zambelli dolt. Andrea di Pavia, vice-presidente dell'I. U. Istituto di scienze, lettere ed arti di Lom- bardia,e professore in quella I.R. Università. I(')0,5. Zambra Berardino di Como, pro- fessore di fisica e storia naturale nell'I. R. collegio di Udine, e de- putato di quell'accademia. IGO'J. Zanaidini Giovanni di Venezia , medico in Padova , e socio di va- rie accademie. IC05. Zannetli doli. Ferdinando di Fi- renze, direttore di quegli stabili- menti anatomici , e membro di qiicll' accademia medico lisica. IGOG Zannntli Michele di San Severo, professore di fisica e matematica. 1G07. Zarlenga Raffaele di Napoli, so- cio di varie accademie. LXXXIII — 1G08. Zorlnttn Luifji di Verona, medico primario in quello spedale civile, e membro del VI Congresso. IGO'J. Zessncr Carlo di Vienna, medico cliirurgOjC membro di quella Fa- coltà medica 1610. Zirotti Pietro di Milano, ingegne- re, e membro di società seicnti- ficbe. 1GI I ■ Zoppis Antonio di Borgomanero , chirurgo primario nello spedale civile di norganio. 1(112. Zticcaro Michele di Ritritto, chi- rurgo della K. marina. \GÌ'). Zucc-o Marco di Palermo, socio ordinario di quel il. Istituto d' lu- coraggiamento. SERIE UEULI SCIEiVZlATI IVON DEL UEUVO INTERVENUTI AL SETTIMO CONGRESSO NEL 1845 ISOLA DI MALTA Maita Corsini Raflaelp Scheiiibri Antonio Stilon Saverio STATI UMTI DELLE ISOLE JONIE CoBFl' Condary comin. Angelo Itaca Locazzà Spiiidionc REGNO DI GRECIA MlSSOLCKCI Margaris Costantino STATO l'ONTIFICIO Ancofia Cocciola Luigi Ascoli Orsini Antonio Assisi BinJangoli Bini Stefano Benevento Colle de Vita Vincenzo Sorda Francesco Slragazzi Benedetto Bologna Mazza Vincenzo I.XXXV — PanciiUIi C.iirlo Pigozzi Francesco Rasori Vincenzo Ravaglia cav. Luìrì Saviui Savino IVacci Giuseppe Ferraih Recebi Gaetano Forlì Gignano conte Carlo Malteurci Carlo Savorani Tito Frosinone Tripi Biagio Imola Pirazzoli Pasquale Macerata Ricci march. Domenico Massa Louiiardi Vallicelii Antonio I'ericia Bersani Pietro Binarclli Vincenzo Masi Luigi Recatati Politi Corrado ROMI Altenips duca Serafino Bonaparle priiic. Luciano Carlo Borgotli P. Tommaso Buoncompagno prinr. Baldassarre De Walteville Feilciico Milone mons. Lucantonio Morelli Carlo Pistoiesi Erasmo Ricci Giuseppe Spada Lavini conte Alessandro Tavuzii Carlo Torlonia Murino > ITERBO Orioli Francesco HEPUBLICA DI S. MARIX) Tassini cap. Marco GRAN DUCATO DI TOSCANA Arezzo Benvenuto Niccola Brizi cav. Oreste Fabroni Sebastiano Fontana Niccolò Mori Ranieri Campiclia Mari Luigi Masi Giov. Ballista Certaldo Cusieri Aldobrando EUPOLI Salvagnoli doti. Antonio — LXXXVI — SalvagnoU Vincenzo FlKENZB Allegri Carlo Aimniisi Ciacoino Amiroucci Ferdinando Anicbini Rodolfo BaroUi Giuspppo Basilj cav. Francesco Bechi cav. Giipliclmo Belloni Giovanni Bruni Lorenzo Bnfalini cav. Maurizio Burci Carlo Calamai Luigi Capei Francesco Carbonai Ferdinando Cempini Lcoi>oldo Cioni Girolamo Corlicelli Alessandro Cozzi Andrea Cresci Jacopo Fabbrini Angelo Fraccaroli Innocenzio Ginori march. Benedetto Giorgini Carlo Giulj Carlo Grossi Gaetano Lemmi Petronio Libri Guglielmo Mancini cav. Lorenzo Manuzzi ab. Giuseppe Martella Giuseppe Molini Giacomo Norchi Sinibaldo Panattoni Antonio Giuseppe Pegna Cesare Pellizzari Giorgio Pini Leopoldo RidolO march. Luigi Rìmediolti Francesco Rossi Salvatore Rossini Salvatore Sambalino Enrico Santi P. Linari Spinelli cav. Leonardo Stage Giovanni Tanucci Giovanni Targioni Tozzetli Antonio Tartini cav. Ferdinando Torrachi Zanobi Torrigiani march. Carlo l'guccioni cav. Roberto Vannoni Pietro Zannetti Ferdinando Fivuziuo Angeli Michele Turchetti Odoardo Incisa Graverà Carlo Luigi LlVORKO Basevi Abramo Carpanini cav- Giuseppe De Prat cav. Enrico Guidi Salvatore Pensa Guglielmo Rossini Luigi Sanguinetti Paris Bonajulo Tbaon Gio. Battista Tschudj cav. Luigi Wanbergher Giulio LUCIGKANO GritToli Girolamo Monte Vìrobi Carnesc Leopoldo Cini P. Lorenzo Circi Ferdinando Martini Francesco Martini Giov. Battista MOHTURO Maj Francesco Mcciixo Buonainiri Antonio Pisa — LXXXVII — Sah CevLiiAiio Capczzuoli SeraGno Sax Mimato Uundi Rinaldo Neri ab Santi Taddci Gioacchino Brancaccio Gherardo Camandoli Giovanni Caprini Ignazio Castelli Francesco Fantoni Gaetano Finoccbietti Bali cav. Demetrio Grassiiii Mariano Lavagna Giovanni Maria Montanelli Giuseppe l'iazzini Ferdinando l'urei Casanuova Raimondo Reranati Salvatore Reeanati Giacomo Ridolli Mecola Ruschi Rinaldo Sanlarnelti Antonio Pistoia Arcangeli Giovanni Bernardini Romualdo Rocchetti Onorato Bozzi Felice Chiappelli Francesco Mazzoni Domenico >annucci Abate PONTKEHOLI Curradiiii Luigi Poppi Fiaschi Luigi SlE'IA llambngini Pietro Ruoniiisegni Pietro Leopoldo Cerretani Pietro Conlicini Pietro Galgani Giuseppe Giulj Giuseppe Legaluppi Niccolò Passeri Vincenzo Maria Santi Giuseppe Selvaiii Finilio Scrgardi Fabio Tonimi Pietro DUCATO DI LUCCA Lucca Bandcttini Augusto Itarsolti Giovanni Uuonanoma Francesco Cavarra Angelo Chighizzola Luigi Giannini Vincenzo Giusti Paolo Quinto La ri ni Luigi Leonardi Leonardo Lippi Regolo Marcucci ab. Giov. Battista Masseangeli Masseangclu Mazzarosa march. Antnnio Niccolai Luigi Pacini cav. Giovanni Pellegrini Luigi — LXXXVIIT — Vilellini Mirhclo 1)IC\T0 DI MOUt>\ MoDEFIt Camorani f.iovanni ('■ara\ini Carlo Rogioi- Catullo de Bcauforl Spinelli Felice Vecchi Giuseppe nrc.vTO DI r\RM.v k i'ivciìinza. T5fSSET0 Selciti GiuM'ppe Coi.ORSO r.iboH Timoteo I'akma Bandiera Bonaventura Conti Giuseppe Crema Guido Maestri cav. Ferdinando Meley Achille Melloni cav. Macedonio Villa Francesco Piacenza Horigi Giacomo REGKO SARDO Alessakuria Dapino Francesco Carron l'aoln Maulilli Anliiuiiv Asti Kajino Giovanni Itcrruli Secondo Colli di Carcs conte Feileric o De Aiidreis Filippo Goria cav. Carlo Savino Giusejipe REISETTt Granetti Lorenzo Biella Coda Giuseppe Pollo Secondo Trompeo cav. Bencdello BoRGOMANERO Zoppis Antonino Bra Lione Antonino Cacliahi Meloni Baille Giovanni Calascv . Belli Giovanni Belli (;iiisei)pc Cahdelo Serra cav. Carlo Castagnole Morcngo Michele — LXXXIX — CBAUBàRY I)c Cliamitòry P. Lorenzo Moiichel Paolo Uoruardu CnEiiÀsco Silvono Gioacchino CuuvAni Candnlfo Ciò: Battista CORNECLIAKO Sismonda Eugenio COEO Jloiiolli Co*tanlino (bossolo Filiberto Garelli Domenico Pansa Antonio Parola Lniyi Pastore Giuseppe Riiatli Giacinto Ruggiero Teobaldo Genova Accame Fabio Desio P. Giuseppe Boccalardi Gio: Battista Botto Lorenzo Giovanni Bruzzo Carlo Camposlnno Camillo Capella Cesare Gasarclto Giovanni Costa Ettore Crocco Antonio Del Braccio cav. Giuseppe Ferrary Angelo Gandolli Giov. Cristofaro Garibaldi Antonio M. Negrollo Barlolommeo Pallavicino rnarche>o Francesco Pareto marcbesc Lorenzo Ilebizzo Lazzaro Tornati Cristofaro Verdona Luigi Mani P. Simpliciano Ivrea Borgelti Micbele Gernianelti Germano Antonio Leseo'o Luciano Giuseppe LOHELLIN'A Bianchi Giuseppe Macciora Scolari cav. Ercole JIoXDOVi Corderò cav. Giulio Murra Prcsscnda Carlo KlZZA Biscara Ciovan Battista Guigoni )Jaurizio Trucchi Francesco Kiccola Verany Gio: Ballista KOVARA Agnelli Antonio Mossotli cav. Ullaviano Fabrizio Itagazzoni Hocco Uagazzoni Luigi m xc Kcgaldi Ciuspppc Solatoli bar. Paolo Novi Verri Andrea Oleccio Cazzamini Giuseppe PAU.ARZA Clerici Cesare PlSEKOLO Basini di MortiglienROContcCarlo POMIRO Yigliani G. Ferdinando Vigliani Paolo Rtpredo Borsarelli bar. Luigi Saluzzo Borda Alessandro Finella Michele Antonio Poeti Maurizio Verroni Michele Santria Mosca Luigi Savigliano Novellis Carlo Sigardi Paolo Vassalli Ilario Savona Chiodo bar. Agostino SOLEMO De Novelli Perpetuo Tosco Ferraris Carlo Torino Alfieri Carlo Alfonso Stefano Alfurno Giaciuto Badariolli Balbino Antonio Balcgno Celso Ballaiini Giovanni Barolis Vincenzo Batlalia Luigi Bertini cav. Bernardino Bertolottì Gio: Ballista Biglionc Angelo Biscara Carlo Felice Bobba Pietro Bonino cav. Giacomo Botteri Bcrardino Botto cav. Giuseppe Domenico Brofferio Angelo Buglione Emmanuele Carlo liuniva Giuseppe Buonacossa G. Stefano liuoncoinpagni cav. Carlo Cafassi Andrea Calcina Giuseppe Capello di S. Franco conte Paolo Ca|)ielli Giovanni Cardellini Filippo Cini) Giovanni ('.biotti Luigi Claretta cav. Luigi Collegno Provano Giacinto XCI — . Colmilo elemento <:oi(,'lii Ciiilo Damiano Muglio Giuseppe llariisc Luigi De Michelis Ignazio De Piai Antonio De Rolaiidis cav. Giuseppe Ferrati Angelo Kiore Luigi Klandinet Camillo Fontana Michele Frola Pietro Galla Pietro Gay cav. Giuseppe Genf cav. Giuseppe «lenovesio Callisto Gervasio cav. Camillo Gianotti Carlo Felice Giribaldi Lorenzo Giriodi conte Giulio Giusiana Francesco Losana Giorgio Luca iMichele Manfredi Agostino Marlorelli Carlo Masini Giuseppe Michela Ignazio Migliazzi Giovanni Mola Carlo Mondino Luigi Mussa Luigi Nani Pietro Nasi Enrico Negri Edoardo Negro Gio: Battista Pallieri conte Diodalo Paravia cav. Pier Alessandro Pateri Ilario Petilti Gioacchino Peyrani Vincenzo Prunotti Luigi Kaiinondi Giuseppe Bavera Carlo Desiderio Kiccardi Paolo Rocci cav. Felice Iloccì bar. Bonaventura Rolla Felice Romani cav. Felice Rossi cav. Girolamo Rossi Agostino Giuseppe Sacchero Giacinto Sacco Annibale Sassi Giuseppe Savio Giuseppe Luigi Sobrcro Barone Sonna Giovanni Tasistro Giovanni Tournon Giovanni A'acchetta Giuseppe Verrà Giuseppe Verrà Giovanni Vicari Luigi Vicari Stefano Vercelli Bracchi M. Giuseppe Leone Amedeo Lombardi Francesco Malinverni Ottavio Vico Fontana Stefano VlCETiNO Priora conte Andrea Strigelli Cesare Voghera Beltrani Cesare REO'O LOMBARDO-VENET 0 Adiua Quaglia Felice Fortunato XCII — Asiaco Malliclli Jacopo Bissano Fcrrazzi Giuseppe Jacopo TiivcUiiii Francesco Belgio joso Lanfranchi Carlo Bellcno taliillo Cajo Yalorio Bergamo Bcrlolotti Carlo Bravi Giuseppe Bravi Carlo Chiappelli Luigi Marcucci Giusopiic Marencsi Giuseppe PagnoncoUi Pietro Antonio Pasinetti Luigi PiccincUi Ercole Banipinclli Giovanni Tornielli-lìcllini cav. Giuseppe Valseccbi Giuseppe Bormio Picei Giuseppe Brexo Ronchi Maurizio Brescia Ualardini Lodovico Pc Consoni Taddeo Gliihellini Francesco Giacomini Giacomo Andrea Girelli Francesco Marlinengo Teolialdo Moiiipiaiii Giacinto Orlandini Giacomo Riccdbi'lli Francesco Sandri Aiilonio Schiavardi Antonio therli Giacomo Vanlini Rodolfo Zanihclli Pietro CODOCNO Dansi Giovanni Grossi Angelo Como Agliali cav. Antonio Marlignoni Francesco Monti Maurizio Teglio Giuseppe Zambra Berardino CortECLIANO Cera Francesco Crema Donato Carlo Fadini Girolamo Marchetti Luigi Sansevcrino conte Faustino Solerà Giovanni Cremona Aporli ah. cav. Ferrante Caporali Francesco xeni — Cazzanica Fulvio Crolli colile Carlo Ccroiiiiiii Felice Giuseppe Holiololli Francesco Feltre Segusini Giuseppe Gallar ITE 1*0111(1 Francesco Aosiiati itartolommeo Lecco Valsecchi Antonio Lodi Alberli Antonio Andrcis Alessandro Keriiizagbi Pietro liignani Annibale Sommariva Giuseppe LONATO Ceiicdelia Attilio Giacomo Mastova Arrivabcne conte Opprandino llefla Aegrini conte Francesco Iterlani Antonio. Carpi Carlo. Giaconietti Vincenzo Tazzoli Enrico .HlLA.NO Adamini Giuseppe .ila PoDzoni Filippo Alberti Giuseppe Alvino (di Vincenzo ) Enrico Arpesani Paolo Arrigone Gracco Ualdaroni conte Luigi Uaiozzi .Michele Bassi cav. Carlo Bentivoglio conte Lodovico lierra Giovanni Ilerra Francesco Bersani Antonio «ertarelli Bernardo Bertorelli Giuseppe Biondelli Berardino Brev Gaetano Briosclii Francesco Brioschi Gio: Giuseppe Cairo Giuseppe Calderini Carlo Ampelio Calderini Isidoro Calvi Goliardo Caniperio Giovanni Canella Carlo Cappelli Antonio Cariiclli Giovanni Casanova Gaetano Casati Guglielmo Calcili Barloloninieo Cattaneo Michele Ceruti Giuseppe Cervino Francesco Cesa Bianchi Domenico Cesini Gio: Battista Corvi Pietro Corvini Lorenzo De Fili|ipi Filippo De Filippis Francesco Della Porta Cesare D ubi ni Angelo Ferrarlo Ercole Foldi Carlo Goldaniga .ingelo Incisa marchese >iccola Jacini Paulo Laiuatc Antonio — xctv — Laiiialf Savmio Lavelli Leopoldo Loiij^oiii Cini'inlo Marcili Carlo Maffei cav. Andrea Maganza Antonio Majijjosi l'ielro Majoerhi G. Alessandro Mancini Felice Manzonp Luigi Martiguoni Coslanlino Mazzoni .Marcello lliclu'l Eiimuinuele Monili ni Francesco Monzini Felice Jlarardet Michele Pt'ardurci Luigi ?iegri Luigi Osculali Gaetano Parra^icini Luigi Alessandro Picardi Gaetano l'olii Giuseppe i'olli Giovanni Pozzoli Giuseppe Prina Camillo Provenda Giuseppe Raiberti Gaetano Uaibcrti Giovanni Katli P. Innocenzio Uavizza Andrea l'.egli Francesco Rossetti Giuseppe llossi Filippo Rotondi Giacomo Busca Carlo Sala Luigi Susani Guido Tenca Pietro Tosoni RalTaele Uboldi Antonio Visconti Pietro Visinara Giuseppe Vitali Antonio Vittadini Francesco Zirotli Pietro MONZ.1 Aurenglii Francesco Morlini Giovanni Villa Carlo Paoov\ Beruati Antonio Rerti Jacopo De Zigno Achille Foscarini Giacomo Furlanetto Giuseppe Giusliniani Giacomo Slarilani Sartori Domenico Marzolo Francesco Melonrini Angelo Meneghini Giuseppe Piccinali Francesco Pietropoli Gaetano Sartori Francesco Scarpa Paolo Secondi Giuseppe Parabuco Pagani Giuseppe Pavia Bellardi Granelli Giulio Bianrhi Giuseppe Casorati Fortuiuilo Cattaneo Francesco Comaschi Luigi Faido Giuseppe Flarcr Francesco Fossati Antonio Gabha Alberto Lanzi Giovanni Mangolini Arcangelo Moretti Giuseppe Panizza cav. Bartuloinmeo Porla Lui^i — XCV — Prada Teodoro Prina Ciiisoppc llaclicli Giovanni Tognola Paolo Verga Andrea Zamhc-lli Andrea Pordenone Pera Fabio Scino Pasini Eleonoro Pasini Lodovico Tamburini Antonio TnEvicLiu Cocchi Ilrizio De Gregorio Giuseppe Trevisi) Codemo Michelangelo Moratti Lorenzo Gustavo Udine Antonini Prospero Ciriani Giov. nattisla Di Collorcdo conte Riccardo Ferro Alessandro Luigi Freschi conte Gherardo Mantica Leonardo Pirona Giulio Andrea Pirona Jacopo Venezia Avcsani barone Guido Bernardi Jacopo Carlolti marcii. Girolamo Collegario Paolo De Salvi Giov. Battista Di Roncr Carlo Kri/.zo Mccola Foralli nartoloniineo Grilli Ignazio Magrini l'ielro Mantovani Giov. liattisla Marini Antonio Mengaldo Angelo Mocenigo conte Giovanni Priceri Niccolò l'riuli conte Niccolò PuleJli Antonio Sacerdoti Cesare Tassinari Alessandro Tanssing Gabriele Zanardini Giovanni A'eboxa Avesani Francesco Bajetta Carlo Bernardi Adolfo Carlolti march. Bonaventura Cavalloni Cesare Clementi Giuseppe De Borsa Bresciani Giuseppe De Cainpostrini Giov. Antonio De Cianlilippi Filippo Alessandro Faggiuoli Francesco Cazzolati Itartolommeo Mendini Luigi Jliniscalchi conte Francesco Sembeniui Giov. Battista Vicenza Ceccato Bartolommco Della Vcccliia Pietro Luigi Fogazzaro Giuseppe? Gislanzoni Itrasco Filipjio Marasco Pietro Mislrorigo Paolo Pasini Valentino Quadri cav. Giov. Ballista Trissiuo cav. Alessandro — XCVI — PORTOGALLO Lisbona. O'Avila Josò comm. Antonio SPACKA ll.VnCElLONA Castels Giuseppe Do l'i-ibani Cipriano Parodi Pietro Picas Wenceslao Madrid Di Rivas ( duca ) S. E. Iledondo Emmanuclc OssiTiA Castiglioni Camillo COiNFEDEUAZIONE SVIZZERA Berna Schwal Emmanuclc Eiehholzcr Andrea ISl£^i^E Daxelhiifer Francesco Ginevra De la Rive Augusto Karpc Federico Pictet Francesco Plantamour Filippo Plantamour Emilio Losanna Mayor Mattia Lucerna SlaulFer Fridolino MoNrnOT Rock Alfonso Soletta Kohler Vittorio Vevat Chevalley de Rivazcav. Stefana WCRDENEEKG De Baer Federico Flortemaii Alessandro FRANCIA Aix Po Cabasse cav. Prospero Alais D'hombresFirmas bar.L. Agostino Allier Simonin Giov. Battista Alessandro Ancehs Derie Pietro Francesco — XCVII — . RoRDEArx Durant Giov. Alessandro UlCXK Lalil Ciiiscppo l)RlCUir.NA?l Meilrcdy ICrnirnlario LlllOCES Vigenaud Giov. llatlista Lione Bonnfous Alfonsio Felix Thiaffait Francesco Saverio Marsiclia Beyres d'Argencc Carlo Do Iscliidis Giuseppe KlllES Duranl Gius. Simone Parigi Aubriot Filippo l)i MoiiU'Ik'IIo (duca) S. E. l'ocker Ailiillc Fourcaulx ah. Augusto Foiircaulx ab. C. Frignel Kniesto Augusto Gaultier de Chaubry Enrico ('•uillaiinie l.elul Francesco Maiiigucr Alfredo .Maiilies conte Carlo Martin Giuseppe Mazuy Agostino l'iiilpin Felice Troussel cav. Alfredo de Mirabeau BELGIO BaCSSELLES CiruD A. Liegi Halloy d'Omalius Lesbroussart Filippo Trascnsler Luijji Maasetk. Miiller Maynard nn»ERO AUSTRIACO Baoe.x Hebbel Federico Brdhr Schrottcr Antonio Buda Treforl Agostino Capo d'Istria De Lugnani Giuseppe Grado Loi Niccolò Ha IN FELDE» Furlis Francesco ROVICMO Spongia Giov. Filippo n — XCVIII SsBEjnco De Yisiani Roberto Turno Dal Lago Girolamo TltlESTE Biasolcllo Barlolommco De Drecr cav. Francesco Gellusio Leonardo I«renzutli Antonio COVEK^O DEL TIR0I.0 Lindmer Antonio TvRSAO SIf cr Martino Al£MtA Bergof( de' baroni) Ciò: Battista De Cozze Conte Eckel Francesco Foucher cav. Angelo Huber Giovanni lozickn Michele Karcoinski di Karcoin bar. Carlo Koepl Gaetano Jialterer Giovanni Selipman Francesco Romeo Vilatta Carlo Giovanni Zessner Carlo COTEDKRAZIONE GERMANICA AmcRCO Scbnars Carlo Guglielmo A RUOTE» Debnhardt Federico Sciters Antonio ACCSBODRC Krown Dakustadt Roitz Costantino DbESOìI Di Goethe Volfango Massimiliano £blinck!« De Scbaden Emilio Augusto Heidelberg JlittermaiiT Carlo Lipsia Scbvargricben Fedeiico Weber Ernesto Enrico MECLEMBrnc-ScnwERiB De Becher Edwards Monaco Focrster Ernesto Merz Ludovico Prandel Carlo Sepp Ncpomuceno Giovanni Thicrscb Federico 'i'orslci Ernesto Vcsadcn Augusto Ti;b]:«ceii Fallati Giovanni XCII — WilLE&STEIN Bricnt Carlo Wu&TEUBCRCl Seubort Adolfo Volz Luigi Wunderlirh Carlo PRUSSIA. Itiuino De Buch Leopoldo Di> Diesi Otliiio Kwald Giulio Frilh Arthur Gberuhard Cavaliere Leiden Francesco Link cav. E. Federico Mevissen Gustavo Srbrader Giulio Strau?s F. A. Triedlaender Giulio Boim Windscheid Bernardo CotOKIA Kraffl W. WiED Buonocnre cav. Gennaro UEG>0 l'MTO DELLA CRA> BRETAGNA DiDu;l Heyuo Lombardo-Veneto 2Gt Portogallo 1 Spagna 7 Confederazione Svizzera 15 Francia -8 Lickjio fi Impero Anatriaco "-7 Confederazione Germanica -3 Prussia li Keijno Unito della Gran Bretiujna 30 Danimarca 4 Svezia 1 Regno di Polonia 1 Russia ^ Brasile ' 811 INDICE DELLE 3L\TERIE Accademia — lucilo degli Aspiranti naturalisti ad un'adunanza generale, 732 — Programma di questa Accademia , 763. Acido - borico ( Vedi Terapia ). — A>ACAPRico — 332 — Discussione dell'argomento, 393 — Rapporto sui peli che si veggono nella sostanza da cui si ricava, 411. — AsPAHTiCO — ( K«/i asparagina ). Acyi'A — Pila elettrica onde render potabile l'acqua marina, e discussione re- lativa, 379 — Osservazioni analoghe, 391 — Rapporto, ili — Studio delle acque a vantaggio dell'agricoltura, ed osservazioni analoghe, oOl — Proposta di esame delle acque minerali del Regno di Napoli , 407 — Commessione per questo studio, 53o. AccsTiCA — Memoria intorno all' acustica applicata alla costruzione di una sala armonica ed al miglioramento del Teatro moderno, 1047. Afoma — Considerazioni su questo male, 233. Agarico — Descrizione di un nuo^o fungo mangereccio detto mjaricus pi^tilli- formis, 904. Ago magnetico — Apparalo per eseguire una sperienza , nella quale si ottiene la rotazione dell'ago magnetico mediante l'elettricità ordinaria, 1003 — Osservazione della stessa natura senza speciale apparalo, 10C8. Agricoltura — ( Veiìi Associazione agraria 1 — Commessione per una escur- sione agraria ne' contorni di Napoli, 453 — Rapporto, 'óì'-i — e o88 — 'CiA — Descrizione di talune bilance scojierte in Pompei , OOi. Bi-EFABOPLASTiA — Nuovo metodo per praticarla nella palpebra arrovesciata in caso di distruzione della cute, 336. BoxDAX — piframidalis. Sei tavole sulle varie parti del suo frutto, 872. Botanica — Sinonimìa delle piante in tutta Italia, e Commessione per (|ueslo line, ol2 e ii30 — Quadro di piante secclie .'542 — Provvedimenti allo studio di Botanica medica, ed osservazioni, 897 ed 898. Bbanchiopodo — Comunicazione su la sua anatomia, e sul sistema nervoso de'generi Terebratula e Lingula, 740. Bra>t.riostom\ — Sunto delle memorie di Muller su questi animali, sui Dip- noi e suiGanoidi, 687. Bussola — Nuova proposta di una bussola insensibile all'azione perturbatrice del magnetismo, 10o3 — Osservazioni varie per l'oggetto , 10')4. Byzenvs e SrjiETiiis — Osservazioni , 708. Basalte — Memoria sopra il hasalle degli scogli de' Ciclopi presso Cata- nia, 1149. Caffé — Uso della sua decozione nella cura della tisi e della epilessia , 168. Calcolo — Un caso di calcolo biliare, 221 — Strumenti aiutatori la diagnosi de' calcoli in vescica, 316 — Stecche di legno con incrostazioni lapidee cacciate dalla vescica urinaria, 318 — Un calcolo di straordinario vo- lume venuto dalla vescica urinaria, 334 — Rame trovalo nell'analisi di un calcolo nella cistifellea, 362 — Discussione di questo argomento 363 — Modo di disciogliere i calcoli in vescica, 408. Cautamma — Memoria intorno a questo argomento , e su varie nuove specie del genere Callithamnion , 873. Calorico — Se sia necessario alla vita , 233. Cambio — Istituzione di una Società per lo cambio delle piante nazionali italia- ne, con osservazioni e Commessione, 869. Cammello — ( Vedi lettera ). — evi li ^ Canfora — Nota intorno il suo uso, 313. Cascivena — Osservazioni intorno sifliitto morbo, 236. Canne — Memoria por islaliiliro il vero sito della battaglia di Canne, 667. CAn.vNO — Osservazioni , (JX>. Cakiioncello — Sua cura con la pomata mercuriale , 309 — Discussione ed osservazioni relative, 3 li. Carbone — Proposta di una Commcssionc per conoscere in Italia le località del carbon fossile, 396. Carceri — Studio delle cagioni clic producono le malattie de" servi di pena nel Ilegno di Napoli, 227. Carie — Osservazioni intorno la carie degli ulivi, ( Vedi ulivo ). Carro ctcina — Strumento utile per gli eserciti , 442 — Carro del sig. Piaz- za da Caserta e Commessione per esaminarlo, 486 — Rapporto sul car- ro-cucina, 500 e 562 — Rapporto sul carro di Piazza, 576. Carta — litografica della Città di Pekino , 528 — Inesattezza delle carte di Afri- ca ( Vedi coste di Africa ) . — Pianta della città di Caletra nell' Etrurla media, 643 — Carta della circumnavigazione dell'ultima spedizione americana , 659 — Osservazioni su la medesima , ivi. Casa — Giulia imperatoria, e sua illustrazione , 669. Cataratta — Utilità della medicazione farmaceutica nella cura della catarat- ta, 286. Cervello — Sezioni della massa del cervello in un epilettico, e corollari fisio- logici, 112. Cium A amjionia d'antìect — Presentata con nota, 1126 — Osservazioni ana- loghe, ili. CniMiCA — Ragionamento sulle forze chimiche, 374 — Discussione ivi — Valo- re della Chimica nello studio delle scienze investigatrici la natura degli esseri, 403. China — ( Vedi Terapia ) Sostanze alcaline che si trovano in essa , 399 — Os- servazioni a ciò relative, 400. Chiodo — Monumento di bronzo ben conservato, ed inlerpetrazione delle scrit- ture che vi sono, 617 — Osservazioni relative , 618 e 620 — Sicguo- — CIX no altre illustrazioni, G22 — Annunzio di un altro chiodo di bronzo che trovasi in S. Donnino di Toscana, G27. Chirurgia — Proposta di raccogliere in ogni Città italiana i fatti più importanti di Chirurgia , 30i. CnoNDROSTOMA — Lettera su questo argomento , 797. Cicerone — Interpetrazione di un luogo delle opere di questo scritto- re, 671. Cigli — Nota sul movimento de' cigli vibratili, 764. Cinabro — Notizie, intorno al Cinabro che trovasi nella quarzite del Distrot- to di Castrovillari, 1161. CiSTOTOMiA — Strumento chirurgico ritrovato in Pompei , descritto e definito come cistotomo, 29.'} — Osservazioni di confronto fra la cistotoraia e la litotrisia, 299 — Nuovo metodo di operare la cistotomia, .312. Cistotomo — ( Vedi Cistotomia ). Citta' — Tre antiche Città scoperte nel suolo etrusco, 63 i e 6iO. Codice — Un codice del X secolo, che contiene la fine della storia naturale di Plinio 2.', 623. CoMBCSTiBiLE — Combustibili fattizi bituminosi ed oleosi, 525. Comestibili — Possibilità di rendervi i tessuti cornei , 403. Cometa — RisuUanicnti di ricerche intorno all'orbita più probabile della gran- de cometa del 1813, lO.Ji — Osservazioni, lOol. CoNcniMOLOGiA — Catalogo della Conchiliologia geografica, 769 — Ossservazioni su questo argomento, 775. Cogedo — ( Vedi Discorso ). CiPRiMDi — ( Vedi lettera ). Conglomerato — Opinioni dei SS." Pentland, De Huch, Scacchi e Spada in- torno al conglomerato di fosso (irande, 1141 — Conglomerati del Vul- ture, osservali dal sig. Fonseca, 1156. Contagio — Influenza del contagio nella discussione de'morbi popolari , 137 Memoria su questo argomento ; ivi — Osservazioni patologiche delCav. Bufalini, 139 — Varie osservazioni sui contagi e sulle quarantene, 143 e 144. Contrattilità" — Nola su la contratlililà muscolare, e sulla influonza del par- vago nc'niovimenli del cuore . 710 — Osservazioni ed opinioni varie su questo arpiomento, 713 e 717. Coppa — Nuova i-oppa a ^c^to , o ventosa, 337. Corallo — Discorso del l'residente l'asini, intorno agli strati a coralli ed .1 nummulili, che reputavansi so^'giacerc alla calcarea rossa animonitica ne' sette comuni del Vicentino, 1173. Corea — 5Ienioria su la corea elettrica , 95 — Discussione di questo argo- mento. Ilo. Corno — Opinioni intorno la sua natura, allorché sorge su la cute umana, 169, ("oRPO — Vero modo di considerare la natura de'corpi, 2'i'Jt. CosMOLOGLV — Commcssione per esaminarne un'opera , e rapporto 1049. Coste — (di Africa) Osservazioni, G24 — Inesattezza delle carte di Africa, avuto riguardo alla posizione longitudinale delle coste occidentali , 626. Cotenna — Comento su la cotenna pleuritica — lOo. Credito — l tilitù del credilo agrario, -i"? — Quislioni su questo argomento ed osservazioni analoghe , 512 , 519 , 520 e 523 — Accrescimento del- la Commessionc per attendere all'argomento del credito agrario, 524 — Incuiubenze di tal conimessione e num. de' soci che vi appartengono, 546 e 547. C.VLCARE — Saggio di calcarea cretacea e di tufo calcareo di forme somiglianti alle organiche, trovate in Comiso ed Etna , 1151 — Saggio di calcarea con belenili, sottoposta alla scaglia de' monti Euganei, 1162 — Calca- rea con moliti presso Castellammare, 1166 — Identità del marmo-ma- iolica e della calcarea rossa ammonitifera negli Appennini; 1168 — Sul tufo calcareo conchigliare nelle sponde del Dume Oreto, 1165 — Di- scorso intorno alcuni strati a coralli e nummuliti creduti soggiacere alla calcarea rossa nel Vicentino, 1173. Crioceras — Due specie di essa trattate in una memoria, 1128. Crisi — Memoria intorno la dottrina delle crisi, 254. Cristallizzazione — Formazione di cristalli nel vivente, 163 — Altra nota in- torno un'identica osservazione, 206. — Ricerche intorno le cagioni — cxr — die fanno variare le forme cristalline delle sostanze minerali, 1112 — Osservazioni analoghe, ivi. Denti {Vedi Miscroscopia ) — Slemoria intorno la loro intima slrullura, — Os- servazioni su questo argomonto, 17o. Hi:li'iii.\vs delpuis — Pesce del nostro mare mediterraneo , 738. Uesmarestia — Sludi intorno la Desmarestia fUiformis, 899. Diabete — Nuovi fatti di diabete zuccherino, e discussione relativa, 337. Dialetto — Proposta di una distribuzione geografica de'dialelti d'Italia, GG2 — Di/iotiai'io di tutt'i Ui^Iutli italiani , fJG3. Dino — Presentazione di un plastico dell'unica sua testa , 708. Digestione — I^Iodo in cui si digerisce la fecola , 400. Digiuno — Caso di una giovanelta che da tre anni vive digiuna, 80 — Osserva- zioni sullo stesso argomento , 82 — Altro caso di perfetto digiuno di 30 giorni per ispasnio di esofago , 92. Diffeiienziazio.xe — Nota su la eliminazione fra le equazioni algebriclie , ese- guite per mezzo della didercnziazione e della integrazione , 1078 — ( Ki'it/i equazione ed integrazione ). Digitale ( \edi Terapia ) . Diploma — Presentazione di un diploma cufìco-saraceno, ed osservazioni rela- tive , Oli e 042 — Altro Diploma di Sergio V. Duca di Napoli nell'an- no 1931 ,001. Discoiiso — di apertura del VII Congresso, letto dal suo Presidente Generale, 6 — Discorso del Presidente di Medicina, 09 — Parole di congedo, 200 — PanJe di congedo del Vice-Presidente e de' Segretari di questa Sezio- ni; , 202 , 203 , 20 i e 20.') — Discorso del presidente di (Chirurgia , 208 — Parole di (wngedo dello stesso, 339 — Discorso del Presidente della Se- zione di Chimica, 3o3 — Parole di congedo dello stesso, 413 — Discorso del Presidente della Sezione di Tecnologia, 431 — Parole di congedo dello stesso, òo2 — Diseoi'so del Presidente di Archeologia e di Geo- gralia intorno lo stato odierno delle scienze geografiche, 013 — Parole di congedo dello stesso, (>T2 — Discorso del Presidente di Zoolo- gia, 074 — Ptuole di congedo dello slesso, 808 — Discorso del Presi- — CXH — dente di Botanica, 84o — Parole di congedo, 907 — Discorso del Pre- sidente della Fisica, 1008 — Parole di congedo dello stesso, 1092 — Discorso su la inaui;uni7.i()ne del Reale osservalorio nictrorolonieo ve- suviano, 1090 — Discorso del Presidente di Geologia, 1109 — Di com- miato del medesimo e del Vice-Presidente, ll"o. Dito — Nola su alcuni diti soprannumerari nel piede, 103. Dizionario — Compilazione di un Dizionario di Francesismi , annunziato dal suo Autore, Ii08 — Proposta di un Dizionario di tutti dialetti italia- ni, 6G3. Drobieu.vrio — Nota intorno l'Anatomia del suo stomaco, 677 ( fM stomaco, e 683). Economia — Cenno economico-industriale ed economico-morale su le colonie agricole, ed osservazioni a ciò relative, 489 a 493 — Annunzio di un'o- pera metafisica, morale, economica e politica, 'ò'i'ò — Offerta di un la- voro su notizie economiche in Basilicata, 541. Edicole — Osservazioni su la loro destinazione in Egitto, 665. Elefantusi — Osservazioni di siffatto morbo nel Regno di Napoli , e cura im- piegata , 164 — Caso di elefantiasi scrotale, e cura corrispondente, 317. Elettuicita' — Esperimenti per provare la necessità del concorso di due forzo per la produzione della corrente elettrica, ed osservazioni analoghe, 101 o e lOlG — Esperienze su la forza elettro-motrice di varie sostanze, 1040 — Processo elettro-chimico per estrarre il rame dalle sue piriti , 1042 — Apparecchio per determinare la quantità di lavoro meccanico che si può ottenere da una certa quantità di elettricità fatta passare per i plessi lom- bari di una rana, 1049 — 'Macchinetta per osservare il fenomeno del foro praticato nella carta al passaggio dell'elettrico fra due punte metal- liche, 10o2 — Nuovo strumento per produrre correnti d' induzione , in cui la corrente induttrice si rende discontinua dalla calamitazione che produce questa corrente slessa , 1037 — Osservazioni sullo stesso argo- mento, m — Apparecchio per lo quale si ottiene la rotazione dell'ago magnetico per mezzo dell'elettricità ordinaria, 1063 — Saggi di alcuno ricerche tendenti a determinale le varie conducibilità de' corpi per l' e- — CXIII — letliico, od a foniirc i mezzi per conoscere la purezza de' metalli e di alcune altre sostanze, giovandosi delle corrcnli indotte dal nia^'netismo del globo, lOGi— Esperimenti per provare la conducibilità della terra, e decidere se questa conduca la corrente alla maniera ordinaria, od operi come serbatoio universale, lOGo — Esperienze su la forza elettro-mo- trice della terra, 1071— Memoria sull'esperienze intorno la forza elettro-motrice della terra, 1100. EsiATiRiA — Narrazione di quattro casi di questo morbo, e cura corrispon- dente, li'ò. Emderyz.v — Sua descrizione anatomica, 71o. EMumoKor.iA — Lettura della Jlemoria embriologico-bolanica. Sol— Rapporto su la medesima, 894 e 1007 — Memoria originale, 7o7. Emetostato — Descrizione di un nuovo emetostato o ferma vomito, 161. Emporio — Attuazione dell'emporio librario italiano, o08. Enologia — PrcsentMione degli Alti della Società enologica di Vellctri, 438— Proposta di un rendiconto per la Società enologica di Milano, 439 — Rapporto della Società enologica di Jlilano, 49;j— Proposta di aggran- dire la Commessione enologica italiana, e discussione relativa , 310, 311 — Esecuzione della proposta, 538 — Rapporto, oo8. Entomologia — Rapporto intorno a due memorie di entomologia, 791. EypERORAFLV — Nuovo metodo per eseguirla, 33o. Epidemlv — Influenze epidemiche e contagiose per la diffusione de'mali popola- ri, 137. EpiGLorriDE — Memoria intorno la importanza della epiglottide nella degluti- zione, 7n3. Epigraflv — Illustrazione di un'epigrafe greca, G31. Epopea — Osservazioni su l' antica epopea nelle sue relazioni con le condizioni dell'età presente, Go4. Equazione — Memoria sulle ordinarie equazioni generali relative al moto de'li- quidi, 1019 — Osservazioni relative, 1021 —Tavola inventata per tro- vare le radici delle equazioni cubiche numeriche. 1053— Nota su la eliminazione fra le C(iuazioiii algebriche eseguite per mezzo della dilTe- P — ex IV — renziiizione ed inlegrazionc, 1078 — Turiuìnc generale dell' eijuazionc del centro, 1079 — Memoria intorno la integrazione generale di qua- lunque equazione a derivate parziali di prim'ordinc a (|unlsivo;;lln nu- mero di varinbili, 1081 — Memoria sui valori positivi dell'ignota tlolle equazioni compiute di '2." j;rado, 1090. Eot'ii.iDitio — Considerazioni sull'equilibrio de' muri che sostengono la spinta delle terre, ed osservazioni varie, 1051 e 10o2. EitDAiiio — Rapporto intorno l'Erbario centrale italiano ed osservazioni analo- glie , S'ò'ò — Nota su l'erbario medico stabilito in Napoli , 90 1. EiìCOLE — Nota sopra un' antica città di questo nome , ed osservazioni , C3o. Erica — Osservazioni su questo genere e sopra alcune sue specie, 877. Erige ( monte ) — Storia naturale di questo monte, 1167. Ervtr/EA — Utilità di questa pianta nelle febbri intermittenti, 400. Esame — Esame di opere jirescntate e donate alla Sezione, 600. Esostosi — Enorme tumore osseo nell'estremità superiore del femore, 27u. Etna — Memoria intorno l'Elua e la costa di Acci, 1110 — Osservazioni su questo argomento , 1111. Etmocraflv — Necessità del suo studio in Italia, 626 — Commessione, 627 — Memoria sulle omonimie etnograCche e geografiche per la ricerca della origine de' popoli d'Italia e delle antiche sue città, 64o. EiDiOMETRO — Memoria su questo strumento, 373 — Rapporto, 397. Evaporazione — Osservazioni e sperienze su la evaporazione de'lluidi ani- mali, 808. Farmaco — Memoria intorno l'azione de'farmaclii, 188. Faro — Osservazioni sul miglioramento de'Fari, 406. Fauci — Nuova operazione eseguita per chiusura quasi compiuta dell' istmo delle fauci , 272. Febbre — Memoria intorno la sua patologia , 168 — Febbri reumatico-artri- tiche curate con la chinina , 174 — Palogenia del vizio che genera e so- stiene i fenomeni febbrili, 213 — Rapporto intorno l'antagonismo del- le felibri intermittenti con la tisi tubercolare , ed etiologia delle pri- me , 21 i — Recidive nelle febbri periodiche, 220 — Terapia sisleiiia- — cxv — tica delle febbri endemiche di Gioia e S. Eufemia , 23-i — Considera- zioni intorno le febbri, 238 — Memoria intorno la ori;;ine e gli ele- menti patogenici clie alimentano le febbri, e specialmente su l'applica- zione della teoria elettro-dinamica organica, 240 — Osservazioni su l'an- tagonismo tra le interniitlenli e la lisi ; sui criteri per salassare, e su la recidiva delle intermittenti, 2ì'-> — Memoria su la Palognesi delle feb- bri , '201 — Discussione ed osservazioni sullo stesso argomento, '2'.'y2. l'Ennx — Guarigione di una ferita della carotide interna , col solo uso delle compresse, 308 — Hiforma di cura per le ferite del pulmoue, 336. Filosofia — l'cnsieri di lilosotia e di Scienze naturali, 783 — Osservazioni ana- loghe, 787, 788 — L'niversal metafisica delle Scienze, ( Vedi lettera. ) Fisiologia — Saggio di fisiologia omerica, 636 — Osservazioni analoghe, 638. Fistola — Nuovo strumento per la cura delle fistole lagrimali, 301 — Discussio- ne dell'argomento, 311 — Rapporto della Commessione, 3jO. Fumé — Nota intorno la utilità di una slatislica de'fiumi e de'torrenti della pe- nisola italiana, e Commessione relativa, 1020. Fleguei — (Campi) Rapporto su la fattavi peregrinazione, 1117 — Descrizio- ne delle carte geologiche decampi Flegrei , eseguite dal prof. Scacchi, 1176 Follicolo — Osservazioni sullo svolgimento de' follicoli di Graaf e delle uova nelle Raie, 779. Fo.M>Azio>E — Miglior modo di eseguire le fondazioni su cattivi terreni , e di- scussione analoga, 43'J e 440. FoKMAGbio — Nota su l'arte di fabbricare il formaggio, 403 — Discussioni re- lative, 463 e 466. Fosforo — Ossido giallo di fosforo, 370. Fossili — .Notizie su molti denti fossili tro\ali nella collina di Tornio, 70!) — Os- servazioni sullo slesso argomento , 703 — L n fossile agatizzato , S87 — Osservazioni analoghe , 889 — Memoria per dimostrare la identità di organizzazione di molti fossili terziari con le specie ancor viventi ,1111 — Fossile di terreno cretaceo del capo Pachino , 1 1 1 i — Osservazioni all'uopo, ivi. FiuTTEnA — Della tunica interna delle arterie, 230 — .\pnarecchio di estensione — CXYI — pcrnianonte per la cura delle fratture del femore , 304 — Utilità del- l'apparecchio aniidato nelle fratture, 33G — Rapporto di una Corames- sione incaricata di esaminare un aiìparccchio ed uno strumento per la cura delle fratture, 3oO — Un caso di frattura lonfiiludinale, 33f). FuENOi.oGiA — Nuovi studi intorno l'economia animale in relazione con i tem- peramenti e coi morbi strettamente riferibili alla frenologia, 723. FnrrriFiCAZioE — Nota intorno la fruttificazione dell' Araucaria Ridolliaiia, ed osservazioni analoghe, 881 , e 882. Fixing — Nota intorno la origine del lago Fucino, 670. FrLMiNE — Un caso di morte per fulmine con alcune particolarità importanti e loro spiegazioni, 1011 — Osservazioni su questo argomento , 1012 — Osservazioni sul ravvicinamento de' fenomeni del fulmine su accennato, con la proprietà del ginnoto elettrico, 1013 e 1014 — Altro fatto della Cjiduta di un fulmine ed osservazioni relative, 1022. Fungo — Descrizione di un nuovo fungo mangereccio, chiamato agarims pi- sliUifonnia, 904. GABixETro — Catalogo del Gabinetto di Storia naturale e di Archeologia in Cai- tagirone, donato alla Sezione, 791. Gaboon — Viaggio su questo fiume nell'Africa occidentale, 664. Gadidi — Nota intorno un nuovo pesce della famiglia dei Gadidi , 749. <ÌAL.\zArRE — Nuovo posto da dare a questa pianta nella serie de' vegetabili marini, 905, con osservazioni e discussioni. Galvanojietiua — Formula esprimente la intensità della corrente idroelettrica, considerando separatamente gli elementi diversi che entrano nella sua espressione, 1073. Ganoidi — Sunto della Jlemoria di Muller , G87 — Osservazioni e Commes- sione, 707. G.vs — .Memoria intorno il gas-luce, e discussione analoga, 393 — Domandasi la pubblicità di queste osservazioni , 408. Gastrite — Casi di gastrite prodotta dall'uso della stricnina, 234. Gelso — Premio proposto per la miglior memoria intorno le cause della morte del gelso, 445 — Male uso di ripiantare il gelso dove altro gelso moriva, — i:xvii — ed osservazioni su questo subbictto, iiS e 4oO — Colti* azione del gel- so delle fìlìppine e discussione dell'argomento, 483 e 48^i — Aridi terreni condotti a buona coltura de' gelsi , 530 — Osservazioni Osiologirlie in- torno la malattia contagiosa de' gelsi, o3f — Rapporto sugli scritti del concorso al premio Berrà , intorno la malattia del gelso, oìì. Genitali — Vizi di conformazione delle parti genitali in una donna, 313. Genova — Proposta e discussione de' temi da dichiararsi nel Congresso di Geno- va, 198. Geoonosia — Della Piana de' Greci, 11C9. Geoghafia — Memoria intorno lo stato presente della Geografia e mezzi di per- fezionarla, ed osservazioni analoghe al subhietto, (il4 e Olii — Pen- sieri del Presidente generale intorno questo argomento, 616 — Espo- sizione de' più recenti progressi della Geografia , 620 e 627 — Proposta della fondazione in Italia di una società geografica, 64o — Mezzi più acconci per mandare ad esecuzione , una società archeologico-geografi- ca italiana, ed osservazioni corrispondenti, 048 e Giil — Stabilimento della Commessione per darne parere , 6o8 — Modo di trascrivere i no- mi geografici in lingua italiana, 660 — Discorso su la convenienza di stabilire un limite fra la geografia e le scienze atlìni, 665. — Saggio di Geografia botanica della Sicilia 8.')3 — Con osservazioni relati- ve , — Memoria originale, *.H)'.) — Rapporto intorno la medesima , 9o4. Geologia e ."«ixEK.vi.or.iA — Cenni del loro stato nella Calabria ultra 1.', 1143 — Geologia del Teramano in Apruzzo, 1134 — Osservazioni analoghe, 1156 — Osservazioni fatte su questo argomento , 11 61 — Geologia ed orittologia di Aci-reale, 1167 — Tavola di colori adoperati per la carta geologica di Francia, perché si usasse in Italia, 1174 — Osservazioni intorno la Carta geologica di Trancia, ivi — Descrizione delle carte geo- logiche de'campi Flegrei , 1176. Geosietria — Nuovi teoremi geometrici, 1026 — Proposta di un nuovo metodo per lo studio della geometria, ed osservazioni sull'argomento, 1031 e 1032 — Discussione dello stesso soggetto , 1034. Germogliamento — Memoria intorno la iuQuenza dell'aria nel germogliamento — CXVllI — de' semi, e su qual parie del some essa porti la sua azione, e quali rangianicnli v'induca, 8io — Kapporto su questa memoria, 80'(. Ghiacciaie (di Bofentbal] — Alcuni straordinari fenomeni di questi siti, 11:28. Ghianda — Nota sopra una ghianda missile, G32. Gi.vvoTo — Osservazioni e Commessione per fore sperimenti sul ninnolo elettri- co. 1008 , 1009 e 1010 — Rapporto intorno siffiitli sperimenti , 1081 , Glandula — Osservazioni anatomiche sugli organi salivari de' bruti, 707. Glossotomia — Operazione cliirurgica , 221. Granito — Proposta per determinare l'epoca dell'emersione de'Graniti della Calabria, 1161. Gravidanza — Sperienze di ascoltazione per riconoscere la sede del soffio ute- rino, o pulsazione uterina nelle donne incinte, 3Ui) — Lettera inviata alla sezione, sullo stesso argomento, e discussione relativa, 337 e 338. Gi'aiabada — Conserva de' suoi frutti, 80. Iconografia — Nota intorno ad una opera iconograCca, 720. Idraulica — Premio Baglioni per la invenzione di una migliore machina idrau- lica , 494 — Condizioni del concorso a siffatto premio, 543 — Propo- sta di mezzi per l'avanzamento dell'Idraulica, ed osservazioni sull'ar- gomento, 1017, 1018 e 1019. InuoMETRORiLEA — Narrazione di un caso di questa malattia , 125. Igiene — Rapportosullo stato igienicode'fanciulli occupatinelle manifatture, 207. Igrometria — Memoria intorno una scoperta igrometrica, 1091. Lmpondeiluhli — Nuovo sistema per istudiarli , e spiegare i fenomeni dell' uni- verso, 391. Indigente — Si presenta una memoria che tratta il modo con cui >anlaggiare si possono le classi indigenti, 541 . Industria — Sludi statistici su l'industria agricola e manifaltrice della provincia di Calabria ultra 2.' , 476 — Proposta di una esposizione generale dei prodotti della industria italiana , e discussione dell' argomento , 496 , a 500 — Commessione per deciderne , 538 — Rapporto della Commissio- ne stabilita per la industria serica italiana, con osservazioni relative, 528 — Memoria intorno la industria delle nazioni , 533 — Legato Gon- — CXIX — zaicz per incoraggiare la industria popolare , o3i — Coinmessione per la industria serica, 538 — Nota su la necessità delle scienze naturali per II) bene della industria , 'ÓÌ2 — Rapporto della Coniniessione incaricata di esaminare lo stalo della industria e delle arti in Napoli , iiiC. I.NNAi.ZAMOTO — J£d ablìassameulo del Baltico, nota, G3l). iNTEcnAZioNE — Nota su la eliminazione fra le equazioni algebriche eseguila per mezzo della diflerenziazione e della integrazione, 1078 — Memoria su la integrazione generale di qualunque equazione a derivate parziali di primo ordine, a qualsivoglia numero di \ariabili, 108J. iNTiìnMnTEXTE — Cura della febbre intermilleute nel Mantovano, Ilo — (K«/j febbre.) Intestino — Espulsione per l'ano di uu'auza intestinale lunga due piedi e mez- zo, Ili — Metodo di uu taglio più facile nel denudamento profondo dello intestino retto, 321. iNVEKTEunATO — Ouesiti intorno al loro sistema nervoso centrale e periferi- co , 533. Iscnizio.NE — Molte iscrizioni graffite ritrovate in Pompei, 641. Isterismo — Nota su la sede di questo morbo , 105 — Narrazione di un caso d'isteria, Ilo — Osservazioni fìsio-patologiclie intorno l'isteria, 148. l.STiiuzioNE — Connnessione stabilita per raccogliere le notizie relative alla sta- tistica della istruzione popolare di tutta la Italia, 431 — L'tilità dell'or- dine e della istnizione tecnica de' Bottegai , 442 — lmi)ortanza di un' ope- ra elementare intomo ai rudimenti dell'umano sapere , 540 — Discorso intorno la pubblica istruzione, 542. Istituzione — I{a])porto intorno al pio Istituto de'Medici Lombardi, 208 — Ri- covero de' fanciulli ( Vedi Asili , e Stabilimento. ) — Istituzione italiana promotrice delle utili discipline, 4'(0 — Osservazioni su questo argo-^ mento, ii-ie 442. Ittiologia — Indice ittiologico del mare di Messina, 750 con osservazioni, 751 — Qualche pensiero sulla ittiologia, con alcune osservazioni, 77fi e T7'J. Ji.MPEnrs macrocarpa — Brevi notizie intorno questo argomento, 878. Lamina — Monumento con iscrizioni greche, G31. — cxx — Lana — Proposta per migliorare le lane in Italia , con osservazioni varie, 530 — Brevi cenni sul miglioramento della lana in Boemia , Sassonia , e ]Vlo- ravia, 512. T.AMiD.E — ( Vedi lettera ). Laiungite — Un caso di acuta laringite, 173. Lava — Nola sulle lave del Vulture, 1156. LoniiA — Rapporto della Commissione per giudicare il premio proposto alla mi- glior memoria su (ale malattia , 190 — Nuovo programma di premio su la profilassi del morbo della lebbra in Nizza, 208. Lepidosiren — Nota su la Lepidofircn paradoxa, 681. Letame — Nota sui letami , JJOO — Esperienze sui concimi freschi e mace- rati , 533 — Nota intorno alcune specie di concimi, 535. Lettera — Del prof. Savi sui Moschi e Cammeli , 718 — Dell'Ornitologo Gouid di Londra, intorno un viaggio scientifico al Messico, 747 — Del Zan- tedeschi , su talune sperienze nella torpedine , 679 — Del sig. Maghiani sulla universal metafisica delle Scienze, 783, con osservazioni, 787 e 788 — Del Marchese d' Andrea e del prof. Rosso che donano un (Ca- talogo del Gabinetto di Storia Naturale e di Archeologia in Caltagiro- ne, 791 — Lettere varie su la Synonimia avium, su la Strobilofaga ce, sulle Charaiida;, Laniidx, falco gyrofalco , caudicans ec; sul sistema ittiologico e Catalogo di Ciprinidi, sui sclrami bianchi, sui nidi dell' o- riolus e del turdiis saxatilis, sui Myxinoidi di Muller, ce, 794 e seg. — Di Strickland ec. LiAS — Nota sul lias delle Alpi Bellunesi, 1 142. Libri — 3Iemoria su libri sacri, per dimostrare come con lo studio de'libri sacri del Seltentrione può arricchirsi Io studio dell'Archeologia generale e della classica, 602. LiCHENOGUATiA — Opera lichenografica Siciliana presen(a(a alla Sezione di Bo- (anica, 889. LiCATCRA — Sua udlilà nelle vene varicose, 275 — Osservazioni su la ligatura temporanea delle stesse , 284 — Premi-arteria per l' operazione delle aneurisme , 280 — Nota sugli effetti della ligatura delle arterie sopra la CXXI — rirrolazionc e su le tuniche de' vasi, 290 — Discussione dell' argomen- to, 291 , 293 — Nuovo compressore di arterie , 304 — Legatura dtlla carotide primitiva, 312 — Due metodi per la legatura dell'arteria ver- tebrale, 313 — Utilità del metodo di Lavrence per la legatura delle ar- terie, 336. Linfatici — Ricerche sui vasi linfatici dell'utero de'Ruminanti, de'Rosicatori <; de' Carnivori; e su i rapporti della circolazione de' cotiledoni uterini de'Ruminanti con quelli de'penicilli della placenta fetale, 803. Lingua — Studio delle lingue e discussione, ili — Cenni storici su la coltura delle lingue orientali in Italia, G44 — Nota su le vere radici de' voca- boli greci, Go4. Lingula — Sul suo sistema nervoso, 740. Lii'Ani — Memoria intorno ad un minerale di Lipari, llo6. Litiasi — Questo morbo nelle arterie degli arti inferiori , 317. Litotomia — Discussione intorno al suo valore in paragone della lilotri- sia , 310. Litotuisia — Nuove osservazioni intorno a questa operazione, 299 — Discus- sione sul suo merito ec. ( Vedi Litotomia ). LoMunico — Caso di osservazione di un lombrico nelle fosse nasali, 125. Magnetismo — Nuovi mezzi per misurare la intensità del magnetismo terrestre, ed osservazioni relative, 1010 e 1011 — Ai)parcecliio nuovo per otte- nere la rotazione dell' ago magnetico mediante l'elettricità ordinaria, 10G3 — Correnti indotte dal magnetismo del globo per determinare le varie conducibilità de'corpi per l'elettrico, ed a fornire i mezzi per co- noscere la purezza de' metalli e di alcune altre sostanze, 10G4 — Os- servazioni meteorologiche e magnetiche, 1071 — «Discussione dell'ar- gomento, in. Malaiiia — Idee intorno alla medesima, 219 — Nota su la malaria e proposta di di un eudiometro , 35G — Discussione di questo argomento , ici , 357 , 3G0, 373 — Memoria su lo stesso, 384— Opinioni varie, 38tì, e 402. Malattia — Nuova classificazione delle malattie mentali, 13 i — Necessità di un lavoro patologico intorno ai morbi consuntivi, 172 — Memoria in- q — CXXII torno le reali differenze delle malaltie e su la maniera più convenevole di stabilirle , 23G. Max.mte — Modo di prepararla, 9G e 303. ^Urmo MAioi.ic.v — ( Vedi Calcare. ) Mascella — Spiegazione dell'innalzamento della mascella superiore, prodotto dall'abbassamento della inferiore nello aprir della bocca, 93 — Rapporto di una Commissione stabilita per giudicarne , 185. Massi erratici — Memoria , 1143 — Nota sopra i massi erratici di granito trovati in Basilicata, lli7 — Osservazioni analoghe, hi — Massi erra- tici del Vulture, lloG. Medicamento — ( r«/i Terapia ). Medicina — Esposizione dello stato presente della medicina in Napoli, 69 — Os- servazioni generali su la morale medica, 77 — Quistionc medico -lega- le, 123 — Discussione intorno ad un argomento medico forense, H6 — Programma per determinare il miglior metodo d'insegnamento medico- chirurgico iu Italia, 20S — Nota su gli ostacoli nell'esercizio della me- dicina, 2oo. Mexfi — Nota sull'antichità di Mentì rispetto a Tebe, GGo. ^Ieuccrio — Nota sul suo abuso e sul modo di ovviarvi , 222 — Come il mer- curio talvolta si amalgama col ferro, 410. JIetastasi — Un caso di metastasi lattea, 214. JIeteorologia — RiHessioni sul modo da tenere nelle osservazioni meteorologi- che in Italia , 10G9 con discussioni , ivi — Osservazioni di meteorologia elettrica su le vulcaniche esalazioni, con discussione dell'argomento, 10G9 e 1070 — Osservazioni meteorologiche e magnetiche fatte nel gabinetto di S. Maestà Siciliana , 1071 — Discussioni dell'argomento li-i — Discorso per la inaugurazione del Regale osservatorio meteorolo- gico vesuviano , 1096. Metrologia — Misure, ossia uniformità di pesi e di misure in Italia, 439 — Rapporto per la Commissione metrologica italiana, e Discussione del- l'argomento, 565. Microscopia — Memoria su la struttura intima delle membrane mucose ( Vedi — CXXIII — mucosa) — Memoria sull'intima struttura de' denti umani, 123 — ( Vedi Denti ) . Mollusco — Memoria su taluni molluschi viventi e fossili della Sicilia, 719. Moneta — lUcerche sui valori delle monete in Italia, Gi:2 — Mont-ta inedita ca- puana de' secoli di mezzo, GGO — Sommario di una memoria intorno alle monete attribuite alla zecca dell'antica Lucerla, C63 — Memoria intorno alla introduzione della moneta di rame in Napoli, G71. Montagna — Memoria presentata, che tratta del modo con cui rivestir debbansi le monlajjne, oil. MoNCJiE.NTO — Due singolari monumenti di un amuleto e di un chiodo di bronzo ben conservato, con la interpetrazione delle scritte che vi sono, G17 — Cenni generali degli antichi monumenti scoperti in Napoli, 630, con osservazioni a 632 — Due monumenti scoperti a Posilipo, ed osserva- zioni analoghe, GiG — Come l'architettura possa giovarsi delle scoper- te monumentali, ii'i — Compilazione inedita su monumenti che si van- no scoprendo in America , Gii". Morfologia — Nota sul valore morfologico delle spine dello Xanlhium spino- sum, 879, con osservazioni. Moria — Relazione sull'argomento della moria, e su ciò che ne scrisse il Mar- garoli, A'.i2 — Opinioni varie sull'argomento, ivi. Moscaio — Anatomia del suo stomaco, G77 { ((■(/( stomaco e lettera) — Osser- '\azioni intorno al Sloschus Kanchil , 784. Moto — Memoria su le ordinarie equazioni generali relative al moto de'liqui- di , con osservazioni , 1019, e 1021. Motore — Pressione atmosferica adoperata come forza motrice, fi26 — Rap- porto sulle memorie scritte intorno al miglior sistema di motore nelle strade ferrate, 585 e 1012. Mucosa — Stniltura delle membrane mucose, 97 — Discussione ed osservazioni sull'argomento, 126. Mula — Memoria sul concepimento e su la flgliatura di una mula , 755 — Ori- ginalmente trovasi la memoria a pag. 825 con tavole incise — Osserva- zioni su tale subbictto, 757 — Commessione, 758 — Rapporto, 789. — CXXIV — Mino — Considerazioni sull'equilibrio de' muri che sostengono la spinta delle terre , con osservazioni che le riguardano, 1051 e 1052. Myxinoidi — ( Vedi lettera ). Nafta — La sua decozione vicn proposta per la cura della tisi tubercolare e (lolla opilossìa, 1(38. Napoli — Proposta di nuova peregrinazione ai contorni di Napoli, 1113. Natatoria — Nota intorno all'ulllcio della vescica natatoria, con osser^ azioni analoghe , 734 e 735 — Nota su la struttura della vescica natatoria , e delle relazioni di essa con altri visceri , 7G3. N.\TLUA — Idee generali su la Scienza della natura (Titolo di un'opera) , Com- missione domandata , 1017 — Rapporto, 1094. Naitragio — Nuovo apparecchio di salvamento de'naufraghi, 10ti3 — ScafTan- dro per evitare i naufragi , 10C8 — Memoria intorno alle difese maritti- me, 1076. Necrosi — Narrazione di un caso di necrosi svoltasi nella mascella inferio- re, ò-l't. Nemeutidi — Verme marino della famiglia de'Nemertidi, 708. Nervo — Nota sul par-vago e sua influenza su i movimenti del cuore, 710 — Quesiti intorno al sistema nervoso centrale e periferico de' vertebrati ed invertebrati, 733. Nevrosi — Narrazione di un caso singolare di malattia nervosa, 232. Nevrotteri — Due volumi della storia naturale generale e particolare di tali insetU , 687. Nino — Nota sul nido dell' ono?u.'! e del lurdus saxatìUs ( Ved. lettera. ) Noce — Memoria sul noce ed effetti dell'ombra di questo albero , 871 , con os- servazioni, 871, 872. NiBE — Particolarità di una nube comparsa nella parte orientale dell'Etna, 1029. NrMiSMATiCA — Memoria intorno a questo argomento, 621. NiMjiCLiTE — Discorso sopra il terreno nummulitico della Valle del Varo in Nizza, 1160 — Osservazioni analoghe, llGl — Discorso inforno agli strati a corallo ed a numuliti creduti soggiacere alla calcarea rossa am- nionitica del Vicenlino, 1173. — f.\XV — ()PTAi.M0i.0Gi.v — Uso del nitrato di argento e di altri rimedi nelle malattie degli occhi, 308. Omero — Memoria inforno al canale omerale comune a molte specie di mam- miferi, per la sua significazione fisiologica, 7.'J1. Omiopatia — Domanda per lo stabilimento nel congresso di una sottosezione omiopatica, e Commessione perrisponder\i. 111 — Osservazioni su tale domanda, 112 — Rapporto della Commessione , 119. Operazione — Semplicità di vari nuovi metodi o|)eratori chirurgici, 279. 0pr.N7.iA — Nota sopra alcune specie di questo genere , 882. Oruita — ( Vedi Cometa ). Ori.na — Nuove sperienze sulle orine dell'uomo sano paragonate a quelle del cavallo, 411. Oriolcs — Nota intorno alla maniera onde esso si fa il nido, ldO.{Vedi lettera). Orto — Le cose più notabili dell'orto botanico di Napoli, 865 — Orto agrario ( Vedi Agricoltura ). Ortopedia — Dimostrazione di molti modelli in gesso, fatti sopra operazioni di Ortopedia , ed osservazioni che li riguardano , 332 — Rapporto della Commessione scelta per giudicare di un'opera ortopedica , 347. Ospedale — Deputati per visitare gli spedali di Napoli e di Aversa, 80 — Di- scussione di'! tema proposto in Milano intorno agli spettali, 101 a 103 — Rapporto su la Statistica dello sjiedale di S. Eligio, 180 — Di.scussione sulle statistiche degli spedali , 207 — Discussione suU'argonienlo degli spedali, 248 — Progetto di un nuovo spedale, 2ij4. Osteofite — Produzioni ossee nel cranio delle donne incinte, 272 — Discussione mi osservazioni su la verità delle osteofiti , e su la loro insussistenza , 27() e 298. OsTEOSARCo.MA — Uumctodo di cura eseguita con la resecazione orizzontale del margine dentario della mascella inferiore, 300. l'ALEOGRAFiA — Esatta osservazione paleografica per la buona interpelrazione del chiodo di bronzo , 627 — ( Vedi monumento e chiodo ). Paleo.moi.oc.ia — Prefazione di un' opera paleontologica del Regno di Napoli, 780 — Sunto della medesima , 82G. — CXXVI — Paleozoozia — Nola su la Palcozoozia delle Alpi, 1141 — Geografla paleo- zoica delle Alpi Venete, 1158 — Osservazioni sull'argomento 1160. Pandosia — Notizia sul vero suo sito nella Bresia, 601. Parace.ntesi — .ìloditìcaziono del lrocarre(?; per la puntura dell'idrocele, 31 3 — Discussione dell'argomonlo, 314. Par.vfi'lmlne — Moto succussorio di una catena parafulmine , 1022 , con os- servazioni. Paralisi — Differenze degli effetti di paralisi dell'arto inferiore indotti dalla re- cisione del corrispondente cordone della midolla spinale in basso ed iu alto, con osservazioni apposite, 800. P.VRTO — Si domanda sapere se convenga talvolta di procurare il parto prema- turo, 326. Passiflora — Consena de' suoi frutti, 80. Patologl\ — ClassiDcazione delle malattie della mente, 134 — Osservazioni fisio-patologico-frenologiche , 1 o7 . Pellagra — Rapporto della Commessione stabilita per istudiar questo morbo, 83 — Osservazioni varie che riguardano questo subbietto , 85 — Nota sul medesimo , 233. Pelviotomia — Riflessioni dirette a migliorare il metodo di questa operazio- ne, 293 — Discussione dell'argomento, 301. Pesce — Due figure di pesci, 707 — Settanta pesci studiati nel Mediterraneo, 734 — Memoria su due nuovi' pesci del mare di Messina , 750 — Pila di Volta e pesci scoienti , 1055. Peso — Uniformità di pesi e misure in Italia , 439. Pessario — Nuovo pessario ad aria compressa , 337. Peste — Considerazioni intorno alla sua contagiosità , 73 — Commessioni per lo esame delle memorie su la peste bubonica, 111 e 132 — Rapporto della Commessione 188 — Altre osservazioni su lo stesso argomento, 193. l^ETROLio — Nota intorno al suo uso nella cura della tigna, 284. Plaga — Modificazione del metodo di Hclmund per la cura delle piaghe, 335. Punta — Sunto di tre memorie scritte intorno alla conservazione de' principi volatili o Ossi ricavate da alcune piante, 212 — Istituzione di una So- CIXVII — cìelà per allcnJcre al cambio delle piante nazionali italiane, con osser- vazioni e Conimessioiii , 8G9 — Risultamenli di ricerche intorno la di- sposizione de' vasi delle piante acquatiche , 880 — Quadro di piante secche , 893 — Necessità di una raccolta di piante medicinali indigene, e provvedimenti per lo buono studio della Botanica medica , con osser- vazioni,897 e 898 — Memoria intorno ad alcune piante de' dintorni di Corigliano in Calabria , con osservazioni , 898. Pietrificazione — Nuovo metodo per rendere di consistenza lapidea gli orga- ni delle piante, 905. l'ii.A — Esperimenti per dimostrare le condizioni necessarie alla produzione della corrente voltaica , ed osservazioni che li riguardano, 1033, 1034 1037 — Continuazione della esposizione delle idee intorno alla teo- ria della pila di Volta e de' pesci scoienti , per osservazioni comin- ciate in Milano, 10.'5o — Osservazioni su lo stesso argomento, 10o6 — .\|iplicazione della l'ila elettrica per render potabile l'acqua marina, 379. l'i.NO — Osservazioni intorno al pinus rolundala e pumilio, 8o8 — Nota sul ge- nere pmi«, 588. i'io.Muo — La sua solubilitii nell'ammoniaca liquida non n'é carattere di di- stinzione, 376. l'irEiiNo — Nola , 1108. l'iTTiuA — Dissertazione intomo alle pitture delle catacombe , 653. l'xEcvLVTOMETno — Nuovo Strumento con questo nome , 1066. l'oLiPo — Nuovo scrranodo per la legatura de' polipi , 304. Pompei e c\STELi.AM.MAnE — Rapporto intorno alle cose osservate in Pompei e Castellammare, 1163 — Opinione intorno alle pomici ond'é coperta Pompei, 1166 — Discussione sull'epoca cui debba riferirsi la calcarea con ittioliti vicino Castellammare, ivi. PoLTGOMiM — tinctorium ( Vedi agricoltura ). PoBT.EA AiRANTiACA — Memoria sopra questa pianta, 901. Pozzo AnxEsiANO — Memoria intorno al pozzo artesiano die si sca>a nel cor- tile della Roggia di Napoli , 1117 — Osservazioni termometriche dello stesso sito, 11 18. — CXXVIII Pozzuoli — Annunzio di un'opera intorno al famoso tempio di Serapide in Pozzuoli, e considerazioni su le variazioni del livello del mare nel sito di quel tempio, -487. l'ni-ssoio — ln\enzioue di vari pressoi di uli\e , e Commessione per esaminar- li, 530. PiUGioM — Sistema di ventilazione per le prigioni ( Vedi Ventilazione ) . PnoGRAM.UA — Quesiti di chirurgia per l'8." Congresso, 3o2 — dell' Accailc- mia delle Scienze dell'Istituto di Bologna, 1012 — degli aspiranti na- turalisti ( Vedi Accademia ). PuosciiG.VMEMO — Operato ne' terreni paludosi 478, 481. PsiCROMETRO — Invenzione, ed osservazioni che lo riguardano, 1014 e 1015. PtiLEx — Memoria intorno al pulex penetrans, 503. Pustola — Cura della pustola maligna e del carboncello per ai)plicazione di mercurio 309 — Discussione , o risultamenti clinici per la cura della pustola maligna, 318. PvRGiTA — Descrizione della pyrgila-cisaìpina , 714. QcARANTEXE — ( Vedi Contagio ). Quarzo — Saggio di quarzo fatto trasparente bianco e giallo , da un processo inventato dal C. Berlini, 1157. Raccolta — Narrazione di un caso di raccolta di marcia enlro l'utero, 272. Ral\ — Osservazioni anatomiche sul sistema di lacobson nelle Raìe, 72G. Rapporto — Del Segretario generale intorno a quanto si fece nelle generali adunanze; ed a' segni di letizia e di onore co' quali fu celebrato in Na- poli il settimo Congresso, 35. Ricino — Incertezza dell'azione purgativa dell'olio di ricini, ed osservazioni risguardanti questo argomento, 77 e 78. Risaie — Rapporto della Commessione incaricata di studiar le Risaie — 546. RisosA.NZA — Osservazioni di questo fatto nel corpo umano , e suo valore U- sio-patologico , lOo. Roccia — Saggi di rocce raccolte in Calabria ultra, 1151 — Rocce cristalline e di sedimento della Provincia di Reggio in Calabria, 1 157. Roma — Dissertazione intorno alla origine di Roma, 654. — CXllX — KuoiSTE — Nota sul Rudislc della creta di Magre , lli2 — Osservazioni su lo stesso argomento, 1143. Sala — Invenzione di una sala armonica ( Vedi acustica ) — Annunzio di una sala planetaria, 1048. Salasso — Raiìporto sopra parecchie memorie scritte e presentate intorno all' ar- gomento del salasso, 188 — Considerazioni anatomicbe sul salasso lo- cale, 215 — Criterio per salassare giustamente, 229 — Osservazioni fatte intorno al salasso, 241 — Da quali segni può il criterio medico sta- bilire un preciso bisogno di salassare, 242 — Altra Memoria intorno ai salassi, 243. Sali — Osservazioni intorno all'azione di alcune sostanze saline, 360 — Discus- sione dell'argomento, 369 — Applicazione degli equivalenti nell'analisi de' sali, 411. Salicina — Memoria sopra la sua trasformazione con discussione dell'argo- mento, 300 e 381. Sangue — Considerazioni intorno la materia colorante rossa del sangue, in re- lazione alla materia colorante gialla della bile 74 — Rapporto della Commissione incaricata di giudicarne, 2o9 — Cenno su la trasformazio- ne del sangue, 222 — Stato di chimica combinazione in cui il ferro trovasi nel sangue , con discussione dell' argomento , 397 — Osserva- zioni, 398 — Metodo per distinguere il sangue umano da quello de' bru- ti, sia nello stato di fresclicz/a, sia in quello di secchezza, 410. Sankio — Nota sopra le rovine dell'antico Sannio, e su l'analogia de' nomi delle alpi Retiche nell'Etruria e nel Sannio, 052. SCABBLV — Narrazione di un caso della contagiosità della Scabbia dal cadavere, 12i3 — Discussione di questo argomento, liJO — Rimedio per guarire la scabbia, 220. Scandaglio — Istrumenlo marittimo per osservare e misiu-are le profondità delle acque, con osservazioni analoghe , 1071 e 1072. ScLvriLLAzioNE — Nota in tomo alla scintillazione delle stelle, 1091. Scorbuto — Sludi e sperienze intorno allo scorbuto terrestre, 88. Scrofola — Rapporto su questo morbo e su i suoi danni, 187 — Memoria r — cxxx — su la tabe scrofolosa de' bambini , 225 — Memoria inforno alla miglior possibile ctiologia della scrofola e sua profilassi , 237. Seme — VarielA di semi de' melloni delle Bouclierie, 438 — Memoria sopra la influenza dell'aria nel germogliamento de'semi, 8i0 — Rapporto in- torno a questa Memoria, GDI — Involti di vari semi per donarsi ai Bo- tanici, 871. Seminatobe — Nuovo seminatore senza ruote , e nota su quello di Mermel, 534 — Altro seminatore, ()42. Serapide — ( Tempio in Pozzuoli ). Opinioni intorno a questo tempio, ed osservazioni analoghe, 1026 — Commissione per esaminare la memo- ria del Cav. Nicoliui , scritta intorno alle alterazioni del livello del ma- re osservate nel Tempio di Serapide, 1174. Osservazioni su questo ar- gomento , 117o. Setificio — ( Vedi industria) — Commessione per la industria serica italiana, o38 — Rapporto sopra la seta greggia, 344. Sicilia — Saggio della sua Geografìa botanica , con osservazioni , 833. Sicosi — Potere dello stagno nel produrre e curare la sicosi, 2o4. Sifilide — Mezzi per prevenire la blenorragia sifilitica , 173 — Cura della si- filide con lo ioduro di potassio ad alte dosi , con osservazioni che la riguardano, 288. Simbolismo — Nota sopra il simbolismo degli orecchini delle antiche donne italiane, 6G9. SiNAPTASU — Nota intorno alla sua azione sopra diverse sostanze organi- che, 410. Sinonimia — Nota intorno alla sinonimia delle piante utili in Italia ,312 — Commessione per istudiarla, 536 — Prefazione di un dizionario de" Si- nonimi degli uccelli europei , ed annunzio del Dizionario vernacolo degli uccelli italiani , 733 — Syiionimia cmum ( Vedi lettera. ) Società" — Incoraggiamenti dati all'agricoltura dalle società economiche, 446 Istituzione per lo cambio delle piante (Vedi pianta ) — Programma della società olandese di Harlem , 781 . Soccorso — Soccorso, lavoro e ricovero de' mendicanti nel Piemonte con os- — CXXXl — servazioni, 431 e 430 — Rapporto intorno alle società di mutuo soc- corso fra gli artigiani, -iOì — Haj)porto, 5o4. Sole — Osservazioni su lo luaccliie del sole e sopra la costituzione fisica di esso lOi2G, con discussione, ivi e 1028 — Applicazione del lernio-mol- liplicatore per misurar la dilTerenza di calore fra le macchie ed il resto del disco solare, 10:28 — Metodo per osservare le maccliic, ed altre os- servazioni intorno a questo argomento, 1052. Solido — Nota su i solidi di egiial resistenza, e su quelli incastrati in amlie le estremità, con osservazioni die li riguardano, 1038 e 1039. Specchio — Notizie intorno ad uno specchio antico, G70. .SpEniio — Analisi dello spettro solare, e considerazioni intorno la teoria del- l'ottica, 1039. Spina — Nota sopra il valore morfologico delle spine dello Xanlhium spino- sum , con osservazioni , 879. Syi'ADRA — Invenzione d'una squadra per misurare le distanze , con osserva- zioni al suo riguardo , lOiO. Stabili.ue NTO — Rapporto ed osservazioni intorno allo stabilimento di ricovero de' fanciulli abbandonati in Bergamo, 433 — Discussione ed altre os- servazioni a questo riguardo, 431 — RegoLimeuto organico dell'Istitu- to di Milano sul patronato de'liberati dal carcere, 454. Stagno — { )'«/( Terapia, e sicosi. ) Staioìito — Nuova spiegazione di questo fenomeno organico ,114 — Discus- sione dell'argomento ed osservazioni, 127 — Rapporto della Commes- sioDC con altra discussione, 186. Statisticv — Progetto d' una statistica uniforme in tutti gli spedali di Ita- lia, secondo il divisamento del signor Ferrano, 101 — Statistica ana- litica di tull'i vini d'Italia, 405 — Studi statistici su l'industria agricola e manifattricc della Calabria ultra 2.' , 47G — Statistica degli asili in- fantili ( Vedi asili e stabilimento. ) Stella — Memoria intorno all' altezza delle stelle cadenti con osservazioni a suo riguardo, 1046, 1047 — Nota intorno alla scintillazione delle stel- le, 1091. — cxxxn — Stomaco — Anatomia dello stomaco de* moschi e de' dromedari, con osserva- zioni , 677 e 678. Storia — Discorso manoscritto intorno all'eccellenza della storia ecclesiastica, {jl3 — Frammento su la veracità delle storie antiche nella parte ri- sguardantc la scienza e l'arte militare, 61-i — Un codice del X secolo, che contiene la flne della storia naturale di Plinio II.", 62.3 — Ragioni della inesattezza degli storici romani , 647. Straha ferrata — Nuovo sistema di strade ferrate, 1042 — Giudizio sul nuo- vo motore in esse , fji4 — Strada ferrata atmosferica , 1054 — Rap- porto per la decisione del premio Pallavicino , lOGò , 1093 — Brucia- mento della scheda chiusa, 1077. Strobilophaga ( Vedi lettera ). Strozzamento — Mezzo proposto per distinguere lo strozzamento fatto a cor- po vivo, da quello eseguito a corpo morto, 136. Sdono — Esperienze su i fenomeni sonori prodotti tanto dalla calamitazione discontinua de' fili di ferro dolce, quanto dal passaggio di correnti elet- triche non continue, attraverso questi filli medesimi, 1021, 1024,1023 e 1030 — Altro fatto di simil natura, con varie osservazioni , 1031. ScPERFiciE — Investigazioni intorno alle superficie anulari, 1074. SVMETHCS — Osservazioni sopra questo argomento, 708. SvNOPSis — Nota sul 2." volume della Synopsis de' Mammiferi di Sching, della Synopsis avium, e della Lepidosiren paradoxa, 080 — Osservazioni , 682. Tarantola — Anatomia e fisiologia degli organi preparatori il suo veleno, 174 e 728. Teatro — ( Vedi acustica ). Tecnologia — Nota sopra la inesattezza del linguaggio tecnologico, e discus- sione dell'argomento, 467 — Compilazione di un Dizionario tecnologi- co, 468 e 469 — Cenno sullo insegnamento tecnologico in Siena , ed osservazioni che vi han riguardo, 311 — Nuovo canone tecnologico militare, 326. Telegrafo — Speciale modificazione indotta nel telegrafo elettrico , con osser- vazioni che vi han riguardo, 1063 e 1066. — CXXXIII TEiEMETno — Invenzione di questo strumento ed osservazioni, 1066. Tempekatuba — Not;i sopra la induenza della bassa temperie su le azioni cbi- miche in diversi corpi , 380. Tenotomia — Utiliti di questa operazione su' muscoli dorsali o sacro-lombari nelle deviazioni della spina , !270 — Discu.ssione ed osservazioni intorno alla tenolomia spinale, 2S3 — Lettera so|)ra la tenotomia spinale, 286 — Tenotomia del cleido-mastoideo, 328. Teorema — Memoria sul teorema del Taylor, e sopra le sue dimostrazioni a priori, 1091. Teuapia — Nota intorno alla terapia sistematica delle febbri endemiche di Gioia e di S. Eufemia, 23i — Uso, azione ed abuso de' medicamenti, 235 — Virtù medica dell'acido borico, 237 — Confronto terapeutico della chi- na e della digitale, 238 — Poteri dello slagno nella sicosi , 254 — Studi sull'abuso de' medicamenti velenosi, 256 — Utilità della cura farmaceu- tica nella cataratta, 286 — Cura della sifilide con lo ioduro di potassio ad alte dosi, 288 — Uso del nitrato di argento e di altri rimedi nelle malattie degli occhi , 308. Teratologli — Narrazione di un fatto singolare ed incredibile di teratolo- gia, 153 — Osservazioni che la riguardano , 158. Tehebb.vtula — Nota intorno al suo sistema nervoso, 741. Terebrazio.ne — Applicazione di questa operazione nel cranio per un dolor fisso al sincipite, 132. Termo-moltiplicatore — .\pplicazione di questo strumento alla misura della differenza di calore fra le macchie e 'I resto del disco solare, 1028. Termometrografo — Nuovo strumento , 1073. Terreno — Smosso una volta un terreno tenace , mai non riacquista la sua prima solidità: con quislioni ed osservazioni, 455 a 457 — Nota sul prosciugamento de' terreni paludosi ed osservazioni che vi han rappor- to, 478 a 481 — Proposta di studi per la ricerca di una sostanza che im- pedisca la dispersione de' principi fertilizzanti i terreni , 500. Tetraom — bianchi ( Vedi lettera). TiGSA — Nota intorno alle sue diverse forme ed alla cura, 163. — CXXXIV -^ Tisi — Memoria sopra la curabilità della lisi polmonale , 237 — Osservazioni intorno all'antagonismo di essa con le febbri intermittenti, 2453. Tonsille — Pinzette ad anelli per la loro escissione, 30'J. ToPOGRAFLV — Carte lopograliclie di Carditeilo, Pantano di Vico e Regi La- gni, 47t). Tonno — Nota su due specie di tordi , ed osservazioni , 739 e 740 — Nota sul nido del Ttndus saxaliìis, 799 — ( Vali lettera ) TonPEDLVE — Esperienze eseguite sopra la torpedine, con osservazioni, 679 — Anatomia comparata della torpedine, ed opinioni varie su questo argo- mento, 121 e 72o — Osservazioni anatomiche intorno al sistema renale di Jacobson nelle Raie e nelle torpedini, 726 — Lettera con esperienze del Zantedcschi ( Vedi lettera ). TnAcniTE — Osservazioni intorno alla Tracbile dell' Etna , ed opinioni analo- ghe, 1130. Trapano — Preferenza che debbesi a quello a manovella noll'adopcrarlo , 33o. Tkocarue — Modilicazione del trocarre per la paraccntesi vaginale, 313. TiBERCOLOSi — Vantaggi della diagnosi ne' primordi del morbo , 199 — Di- scussione dell'argomento, 201 — Alcune ricerche sopra la tuberco- losi ,238. Tifo viLCANico — Memoria intorno al tufo de' campi Flegrei, 1126 — Due saggi del tufo vulcanico delle Fontanelle, 1131 — Sul tufo calcareo con- chigliare presso le sponde del fiume Greto , 1169. Ti'MORE — Cura de' tumori del sacco iagrimale, 321. TvRLV Dalhi — Descrizione ed osservazioni , 714. Uccello — Nota sopra una lista di uccelli americani, ed una collezione di essi in Calcutta, 798. Udito — Nota sul movimento degli ossetlini dell'udito nell'uomo: con osserva- zioni , 864 — Osservazioni sull' ordine de' forami acustici della coclea e del vestibolo ec, 804. Ulivo — Nota sopra la rogna degli ulivi e su la mosca olearia: con osservazio- ni che le riguardano, 450, 451 e 452 — Nota su la carie degli ulivi e modo di prevenirla: con osservazioni che le riguardano, 473 — Pratica — cxxxv agricola per ringiovinire gli ulivi malandati per vecchiezza, ed osserva- zioni analoglie, 473, 476 e 478. Umbrei.i.a — Un esempio di umlirella mediterranea vien presentala alla Sezio- ne, 781. iTEno — Esperienze di ascoltazione per riconoscere la sede del sodio uterino, o la pulsazione uterina nelle donne incinte, SO'ó — Ricerche sui vasi Hn- fatici dell'utero de'Ruminanti, de' Rosicatori e de'Carnivori, e sui rap- porti della circolazione de'cotiledoni uterini de'Ruminanti con quella dc'pcnicilli delia placenta fetale, 803. Uva — Nola sulle uve clic sono attorno all'Ktna in Sicilia, iiil. Vaccixazioxe — Nota intorno alla riforma delia sua pratica, 213 — Nuove lan- cette per vaccinare , 300. Vagina — Un caso di esteso s(piarcianiento di tessuto vagino-peritonealc con ernia strozzata , 323. Vaicolo — Nola circa la prelesa identità del vaiuolo vaccino e dell'umano, 172. Valvola — Le valvole sigmoidi del cuore mcrilauo il nome di membrane sig- moidee, 318. Vapore — Due trovati in Francia per conservare le caldaie a vapore , iJ09 — Pressione atmosferica ( Vedi pressione e motore ) . Varice — Utilità della legatura temporanea delle varici, 27o (F^di legatura). Vasi ( organici ) — Osservazioni microscopiche sulla slrullura della tonaca in- terna de' vasi , 2~6 — Discussione di questo argomento, 328 — Rap- porto della Commissione, 331 e 349 — Memoria originale, 340 — Ri- cerche sui vasi delle piante acquatiche , 880. Vaso ( manifatlure ) — Nuove dilucidazioni intorno ad un vaso dipinto, appar- tenente alla collezione Jalla, 028 — Osservazioni su l'ordinamento degli antichi vasi dipinti, da fursi nelle collezioni, GGO. Vegetabile — Nola intorno ad un nuovo posto da assegnare alle Galazaurc nella serie de' vegetabili marini: con discussione ed osservazioni , 90o e 906. Veleno — Studio sopra l'abuso de' medicamenti velenosi, 2o6. VENTILAZIONE — Sistema di ventilazione per le prigioni , 534 — Rapporto, 587. VE.vrosA — Nuova modillcazione della stessa, 337. — CXXXVI — Vertebrati — Quesiti intorno al loro sistema nervoso centrale e periferi- co, 733. Vestitura — Memoria sopra la vestitura italiana figurata ne' vasi , 652. Vescmo — Quislioni proposte a risolverò dal sig. de Buch, 1130 — Relazione letta intorno alle cose osservate nel Vesuvio, 1132 — Utilità di una Carta topografica del Vesuvio proposta dal sig. Croset-Mouchct , 11 il. ViAGCio — Sul fiume Gaboon nell'Africa occidentale, G6i — Viaggio su'nionti ed al lago malese, 794 — Viaggio al Missouri superiore, 798 — Proposta di un viaggio scientifico al Messico ( Vedi lettera ). Vir.NA — Sul niiglioranionto della sua coltura , 443. Voce — Metodo nuovo per migliorare la voce, 16B. VoLVixo — Un nuovo rimedio per curarlo, 152. VcLCANO — Nuove osservazioni su la natura de' vulcani, e sull" ordinamento fattosene finora da insigni Geologi , 640 — Memoria su talune osserva- zioni di certi fenomeni di direzione che si manifestano in alcuni vulca- ni a doppio ricinto, lOGO, con osservazioni a 1062 — Meteorologia elettrica sulle vulcaniche esalazioni : con osservazioni, 1069 e 1070 — Carte topografiche inedite , indicanti i limiti e le relazioni di giaci- tura tra le masse trachitiche ed i conglomerati ne' crateri della Solfa- tara, degli Astroni e di Campana, 1126 — Considerazioni intorno alle contrade vulcaniche de' contorni di Napoli , 1170 — Osservazioni su questo argomento , 1173 — Apparecchio per raccogliere le sostanze gassose dai fumaiuoli vulcanici, 1173. Xanthicm sPiNOsmi — Nota sul valore morfologico delle spine dello Xanthium spinosum: ed osservazioni che le riguardano, 879. VCCCA ALOiFOLiA — Nota intomo alla speciale ramificazione di un individuo di questa pianta : con discussione ed osservazioni , 868. Zaffer,v>o — ( Vedi agricoltura ). Zinco — Nota sopra l'applicazione dell'acetato di zinco, 212. ZooLOGU — Nota sopra taluni quesiti zoologici, 799 ( Vedi lettera e labrii- dae ec. ) INDICE DEGLI AUTORI LE CUI OPINIONI SI SONO ESAMINATE NEL SETTIMO CONGHESSO Ai(\TE — Nuovo sistema di strade ferrate, 437 — Memoria sopra l'areonauti- ca, 1078. Agostino ( do ) — Momoria intorno a 'ELU.\o — Discorso inlorno allo stato presente delle scienze geograliclie, 613 — Osservazioni intomo ad un monumento scoperto inPosilipo, 016 — Esposiziono di alcuni ordinamenti della Presidenza generale, e di alcu- ni in>iti Hilti alla Seziono, con la promessa del dono di un lavoro igazione dell' ullinn sjiedizione americana falla al polo an- — rxxxix — tarlico ; e partecipa una preghiera del sig. Visconti per avere il dritto di autore; inOne ragiona di un carro etrusco scavato nella sua terra diCa- nino , 0.'j9 — Discorso di ap(!rtura nella Sezione di Zoologia , C7 i Osservazioni sul secondo volume dell'opera di Scliinz, G82 — Rendi- conto dell'opera iconografica di Gray, 720 — Osservazioni intorno alla memoria del sig. del Pesce, 7:i3 — Discorso per la benigna accoglienza fatta dalla Maestà del Re delle due Sicilie a' Presidenti del Congresso, 732 — Alcune osservazioni su certe specie di lordi, 740 — Osservazio- ni sui denti trovati dal Sismonda, 760 — Lettura di molle lettere avute, 70i — Discorso dicLiusura alla Sezione, 808 — Nota sui contagi e sul- le quarantene, 143 e 144 — Varietà di semi di mellone della Rucherie: ed atti della società Enologica di Velletri , 438 — Catalogo metodico de' pesci europei, 1*. RoMT.ci — Cenno generale degli antichi monumenti scoperti in Napoli, fi3I. RoitELLi — Memoria intorno ad un caso di digiuno che dura da tre anni in una giovane apruzzese, 80 — Risposta al sig. Tomassini, 90. RounELLi — Memoria sopra la importanza dell'epiglottide nella deglutizione, 753. Borsa ( de j — Nuovo metodo di operazione in una chiusura quasi compiuta dell'istmo delle fauci, 272 — Un caso di esteso squarciamento vagino- periloneale con ernia strozzata, 323. Botto — Annunzio del conseguimento di una dimostrazione sperimentale del- la formola da lui adottata, esprimente la intensità galvanometrica della corrente idroelettrica, considerando gli elementi diversi che entrano in tale espressione separatamente, 1073. BnACT — Ricorda la istituzione di una società per lo cambio delle piante na- zionali italiane, 809. Brai'n — Presenta due preparazioni di un fossile agatizzato, 887. Bresciamm — Un nuovo compressore di arterie, ed un apparecchio ad esten- Sion permanente delle fratture del femore, 304. Brey — Sul miglior modo di eseguire le fondazioni ne' cattivi terreni , 439. Briganti — Presenta sei tavole sulle \arie parli del bomlnix pipamidulis 872 — Nota sopra l'erbario medito della Luiversita di Napoli, 904 — Presen- — CXL — ta la figura e ragiona di un nuovo fungo mangereccio, chiamato da lui agarìcus jnslilliformis , 904. Brofferio — Ragionamento intorno all'antica epopea nelle sue relazioni con le condizioni doll'elà presente, 60 i. BiUNi ( Acliille ) — Proposta di studi per la ricerca di una sostanza che impe- disse la dispersione de' principi fertilizzanti i terreni, 500. Buccini — Osservazioni sugli archivi di Calabria, (530. Bicu (de) — Quistioni intorno al Vesuvio, 1130 — Osservazioni intorno alla natura del Conglomerato nella valle del fosso grande, 1141. BuFALiNi — Hagionamento sui morbi popolari, 139. Bi'RSOTTi — Memoria sopra la maniera di vestir le montagne, Ji41 — Nota in- torno alla necessità di rivolgere gli studi archeologici all'analisi degli elementi della civiltà umana, 668. Caccioppom — Paracenlesi frequenti nelle asciti, 323. Cadolixi — Rapporto per la Commessione metrologica italiana , 503. Calamai — Osservazioni sopra l'anatomia della torpedine, e relazione intorno ad un gabinetto di anatomia comparata in Firenze, 724 — Osservazio- ni sull'azione vicendevole di alcune sostanze saline, 366 — Id. su le sostanze alcaline nelle varie chine , 400 — Rapporto intorno a' peli os- servati in una sostanza raccolta nella grotta di Capri, 411. Calcara — Esposizione del Catalogo di Conchiliologia geografica, 709 — Me- moria intorno a molti molluschi viventi e fossili della Sicilia, 719 — Due memorie, una sulla esposizione geognostica della Piana de' Greci, l'al- tra sul tufo calcareo conchigliare presso le sponde del fiume Oreto, 1 1 69. Caldani — Modificazione del trocarre per la paracentesi della vaginale, 313. Caij)eklm — Rapporto sull'esame della pellagra, 83 — Memoria intorno allo stato igienico de'fanciulli occupati nelle manifatture, 207. Calvi — Rapporto intorno alle società di mutuo soccorso fragli artigiani, 494,554. Ca.mpagnano — Alcuni casi di ematuria curati da lui, 125. Cangiano — Memoria intorno al jìozzo artesiano nella Reggia di Napoli, 1147. Caknizzaro — Osservazioni intorno alla teoria di Weber su la contrazione mu- scolare , 715 — Quesiti intorno al sistema nervoso periferico e centrale — ex 1.1 Uegli animali vertebrali ed invertebrali, "33 — Osservazioni intorno ali'assorl)inienlo, 808. Cvi'iAi.ni — (^cnno intorno agli arcliivi ili (Calabria, (Ì2S. Capello — Cenno su la trasfusione del sangue , '■222. Capezzuoli — Nuovi fatti di diabete zuccherino, 377 — Idee su la digestione della fecola, i06. Capocci — Comunicazioni intorno alle macchie del sole e su la costituzione tìsica del medesimo, 102G — Idee por misurare col termo moltiplicatore del Melloni la dill'ercnza del calore Ira le macchie ed il resto del disco sola- re, 1028 — Metodo da tenere io silTatte osservazioni, 1052 — Ricorda una sua invenzione di uno scalTandro per evitare i naufragi , 1008. , Cappello — Modificazione della ventosa, 337 — Osservazioni intorno alla eva- porazione de'fluidi animali, 808. Caprlv (Mamone) — Nuovo apparecchio per la preparazione dell'ammoniaca, 370. CAniiONAiti — Modelli in gesso di operali di ortopedìa, 332. Cauboxaro — Memoria intorno alla contagiosità della peste, 73. Carlizzi — Se il calore sia necessario alla vita, 233 — Nota sull'afonia, in. Casanova — Pratica di ringiovanire gli ulivi malandati per vetustà, 47-). Casillì — Osservazioni sull'ordine de'forami acustici, 80i. Casouia — Nota so|)ra l'ossido giallo del fosforo, 370 — Metodo per render anidro 1' alcool col solfato di rame deaciiuilìcato, 399. — Ricerche in- torno alle cagioni che fanno variare le forme cristalline delle sostanze minerali, 1 1 i2 — .Memoria sopra un minerale di Lipari, lliJG. Castellacci — Uso del nitrato di argento e dì altri rimedi nelle malattie degli orcJii, .308 — Invenzione di una pinzetta ad anelli per rescissione dei tumori, e specialmente delle tonsille, 309 — Presenta alcuni incrosta- menti calcolosi usciti dalla vescica urinaria, 318. Castelli — Nota intorno alle febbri reumatiche artritiche curate con la chini- na, 174. Cas-si'la ( Eustachio ) — Storia di un grossissimo neo, 233. Castromediaxo — Lavoro intorno all'agricoltura e pastorizia di Terra d'Otran- to, oil. — CXMI — Catcllo — AuiuiDzio di una memoria intorno alla paleozoozia delle Alpi, 1141 — Due note sul lias nelle alpi Bellunesi, e sul rudisle della Creta di Ma- gre 11 i2 — Lettura della memoria paleozoica delle alpi Venete, II08. Cava (lai — Rocce cristalline e di sedimento della Provincia di Ressio in Ca- labria, Il 07. Ceneli.1 ( Enrico ) — Memoria sui valori positivi dell'ignota delle equazioni complete di 2° grado, 1090. Cesare (de) — Memoria intorno allacustica per la costruzione di una sala ar- monica e per lo miglioramento del teatro moderno , 10i7. CtiAMBERV ( di ) V. Lorenzo — Memoria sul trasporto de' massi erratici, 11 '(3. Chiari — Memoria su di un premi-arterie per le operazioni d' aneurisma , •280 — Nota intorno ad una pietra di straordinario volume, estratta dalla vescica urinaria, 334. CiCCOXE — Memoria sopra la pressione atmosferica in relazione alla fisiologia ed alla patologia , 8G — Nota su la difTerenza tra lo strozzamento a corpo vivo ed a corpo morto, 13G. Clarenza — Memoria intorno alla necessità delle Scienze naturali pel bene del- l' industria , o42. Clai'bry — Esposizione di alcune particolarità per riconoscere l'arsenico nelle sostanze organiche , 394 — Processo per estrarre il rame dalle sue pi- riti, 1042. Cocco — Osservazioni intomo a due figure di pesci, 707 — Due memorie inti)r- no a due nuovi pesci del mar di Messina, 747 — Indice ittiologico dello stesso mare di Messina, 750 — Pensieri su la Ittiologia , 776. Collegno — Osservazioni intorno all'Etna edalla Costa di Aci,llll — Osserva- zioni intorno alla Cbama ammonia di Annecy, 112(5 — Osservazioni in- torno alla trachite dell'Etna, 1130 — Osservazioni intorno alla paleozoo- zia delle alpi Venete, 1160 — Proposta per determinare l'epoca della emersione de' graniti della Calabria, 1161 — Considerazioni intorno alle contrade vulcaniche de' contorni di Napoli, 1170. CoLOSiMO — Questioni medico-legali, 123, 146 — Nota su le recidive nelle febbri intermittenti , 220. — CXLIII — CoLCZ^i — Riforma nella cura delle ferite del polmone, e nuovo processo di hlefaro-plustia nel caso di palpebra rovesciala, per distruzione di cu- te, ;3:}G. Contini — Nota intorno alle virtù mediche dell' acido borico , 237. Conno — Manoscritto su notizie economiche di Basilicata, 541. Conr.i.v — Memoria su le sinonimie etnologiche geografiche per la ricerca del- le origini de' popoli d'Italia, e dulie antiche Città da essi edificate, 645. Costa ( Giuseppe Pietro ) — Osservazioni fisiologiche su la malattia contagiosa de' gelsi, ■'i.'H. Costa ( Achille ) — Nota intorno ad un nuovo genere d'insetti ditteri stabili- to dalui,C78 — Relazione di un viaggio ne'monli ed allagoMatese,794. Costa (Oronzio) — Opinioni su la contrazione muscolare, 717 — Annunzio di un Dizionario vernacolo degli uccelli per molte parti del regno, 733 — Stu- di anatomici su 70 pesci del mediterraneo , e su la vescica natatoria , 731, 7Go — Osservazioni sul catalogo della conchiliologia geografica si- ciliana , 775 — Nota intorno ad un nuo\ o genere di pesce apode, 779 — Prefazione della sua paleontologia del Regno di Napoli, 780 — Sunto della detta paleontologia , 826. Costa (Colonnello) — Nota sopra la malaria, e proposta di un nuovo eudio- metro, 350. Cozzi — Proposta di una statistica de' vini italiani, 405 — Domanda la pub- blicazione dc'suoi lavori sul gas-luce, 408. Chemonese — Nota sull'argomento di alcuni aridi terreni portati a buona col- tura de' gelsi , 530. Croset moichet — Chama anmionia di Auuecy , nella Savoia , 1 1 20 — Pro- posta ed utilità di una carta topografica del Vesuvio, 1141. CnoTTi — Osservazioni su la destinazione delle edicole che Irovansi iu Egit- to; e nota intorno all'anzianità di Meniì rispetto a Tebe, 665. (il A — Rapporto sugli scritti presentati intorno alla malattia del gelso, 544 — Necessità di un orto agrario, 545. Crnci — Melodi curativi del volvulo, 152. CiHZio — Memoria intorno alla sua iuveozioue di un nuovo eiuetostato, 161. — CXLIV — Dad Memoria sopra una scoperta igrometrica, e intorno all'altimctrja fisi- ca, IODI. lÌACBENY — Apparecchio per raccogliere le sostanze gassose dai fumaiuoli vul- canici, 1173. Demsio — Narrazione ili un latto di litiasi arteriosa degli arti inferiori, 317 — Esposizione di due casi di aneurisma, ivi. Derc.uia — Esposizione di una nccroscopia di donna morta do|)0 il parlo , e nella quale non sonosi ritrovate osteofiti , 298. DOKOTEA — Proposta delle quislioni intorno alla malaria, 90 — Narrazione di nn fatto d'Istoria, 123 — Nota sopra la natura delle corna cutanee uma- ne, 11)9 — Opinioni intorno alia intima struttura de' denti, 17o. DruiM — Un caso di corea elettrica, 95. DrnAN — Indirizzo per ottenere da S. Maestà una Commessione di fisici per esaminare alcune idee generali intorno alla scienza della natura, 1017. Fallati — Memoria intorno all'agricoltura di lloeneliim, 494. Fanelli — Nota su la importanza di ini' opera elementare de' rudimenti del- l'umano sapere , 5i0. Federici ( Vito ) — Esposizione di una operazione di glossotomia, 221. Femzio — Nuove ricerche intomo ad una produzione ossea ritrovata nella in- terna superficie del cranio di donne incinte, 272. Ferim — Opera su le risaie , 31G. Feuuarese — l'resenta le sue opere ed annunzia una memoria, 118. Ferraris — Memoria sul pulex penelrans , 763. Filippi (de) — Sunto di alcune osservazioni anatomiche intomo a'Moschus ed a' Dromedari del Savi, G83 — Notizie su due specie di tordi, 739. Fisati — Compilazione inedita di un lavoro su i monumenti che si vanno sco- prendo in America, ().')7. Finella — Tre casi di amaurosi curata da lui col galvanismo , 76 — Speri- menti per giudicarne , 103. Fiore (di) — Comunicazione di alcune idee su la pellagra, 233. Fiorelli — Scoperta di molte iscrizioni graffile in Pompei , Gii . FiRMAS — Narrazione di un fatto circa la oscillazione della catena , 1031. — CXLV — FoDEKAiio — Memoria sullo slarnuto, Ili — Memoria su l'elefantiasi del Re- gno (li Napoli, Kii. FoMMiV — Nola sojìra un Irovalo del sig. Toscano, IGG — Memoria su lapa- togenia delle febbri, 1(58. Fo.NSECv — Osservazioni intorno alle lave , conglomerati , e massi erratici del Vulture, 11d6. FoRNARO — Discorso intorno allo studio de' libri sacri del Settentrione per van- tafigio dell' arclieol()j;ia (;eneiale e classica, GC2. Frescui — Discorso, 131 — Osservazioni su la moria, i32 — Su la utilità del credito agrario, 477 — Parole di congedo , Jio2. Fi'sai — Cenni sul miglioramento delle lane in Boemia , Sassonia e Mora- via , 542. Fisco — Sunto di una Dissertazione intorno alla introduzione della moneta di rame nel Re;;no di Napoli, G71. Galano — Nota intorno all'Erytraea centaurium, utile nelle febbri intermitten- ti, 400. Gandoi.fi — Proposta di studi per una ricerca generale ed unanime sui lavori delle monete in Italia, G42. Gangadi — Invioalla SezionedellaTj riaDalhi, Pyrgita cisalpinaed Emberyza,714. Gargiclo — Descrizione di talune bilance scoperte in Pompei, GG4. Gaspahki.m — Memoria su la embriologia delle piante, 8o7. Gasperis (de) — Tavola per trovare le radici delle equazioni cubiche numeri- che, 1053. Gatti (Lelio) — Memoria sul vero modo di considerare la natura de'corpi, 232. Gazzeri —Nota sui letami, oOO. Gemuellaro — Memoria intorno all'Ltna ed alla costa di .\ci , 1110 — Presen- tazione di mi fossile del terreno cretaceo del Ca|)o Pachino in Sicilia , 1114 — Memoria intorno al basalte degli scogli de'Ciclopi in Catania 1149. GekÉ — Annunzio del Dizionario vernacolo degli uccelli italiani compilato da lui, 733 — Rapporto su due memorie di entomologia, 791. Geil\ — L'arte di fabbricare il formaggio, 4G3 — Rapporto intorno alla seta greg- gia, 544. t — CXLVI — Geraud ^ Memoria inlorno alla vestitura italiana flcturata ne' vasi, 6o2. fiEiiEMiA — Memoria scritta intorno alle uve dell'Etna, 551. GniDELiiM — Osservazioni sull'abbassamento ed innalzamento del Baltico, 030 — Osservazioni su la carta di circumnaviijazione , fi.'iO — Sunto di una memoria su la convenienza di stabilire un limite tra la Geografia e le altre scienze affini, 660. GiANFLONE — Utilità dell' appareccbio amidato nella cura delle fratture, 336. GiOFFRÉ — Memoria ìntonio all'antagonismo delle febbri intermittenti con la tisi tubercolare, e sul!' etiolojjia delle prime, 21i — Un caso di metastasi lattea, ivi — Discussione del 1." argomento, criterio per salassare, e re- cidive nelle intermittenti , 220. GiroiCE ( del ) Francesco — Studio delle cagioni morbose clic producono le malattie ne' servi di pena del Regno di Napoli, 227. Giudice ( del ) — Osservazioni intorno ad un diploma di Sergio V Duca di Na- poli, G61. GiiLii ( de ) — Progetto di uu' opera agraria, 4i8. Giulio ( di ) — Narrazione di un caso di aneurisma di cuore, 231 — Conside- razioni intorno alla diagnosi delle aneurisme interne, 243. Golia (fratelli) — Nota su la nafta e su la decozione di caffé per curare la tisi tubercolare e la epilessia, 168. Gorgone — Microscopia su la struttura de'denti umani, 123 — Considerazioni intorno alle febbri, 238 — Osservazioni microscopiche su la struttura della tunica interna delle arterie, 276 — Cura di un' ostco-sarcoma con la re- secazione della mascella inferiore, 300 — Memoria originale intorno all' intima struttura della tunica de' vasi , 340. Graderò HE3IS0 ( de) — Memoria su i più recenti progressi della geografla, 620 — Dimostrazione della inesattezza delle carte geografiche dell'Africa in riguardo alla posizione longitudinale delle coste occidentali , 626 — Comunicazione degli ultimi progressi della geografia, 627. Greco — Notizie intorno al vero sito di Pandosia nella Brezia, 661. Grillo (Antonio) — Le valvule sigmoidee del cuore meritano il nome di mem- brane sigmoidee, 318. — cxLvn — Grillo — Dissertazione su le pitture delle catacombe , (j'ò'ò — Proposta di un dizionario di tutt'i dialetti italiani, GG3. Gi'zzo — Esposizione di un caso di malattia e morte per grande raccolta di marcia nella cavità dell'utero , 272. Heckel — Lettere intorno alla Condrostoma ed all'Alborella, 797. HoRATiis ( de ) — Domanda per ottenere dal Coogrcsso una sotto sezio- ne di Omiopatia, 111 — Presenta un enorme pezzo di esostosi, 275 — l'resenla un nuovo serranodo del dott. Mcglia per la legatura de' po- lipi, 304. HosiBRES (d') — Memoria sul noce e sugli effetti della sua ombra, 871. Ja.n.nelli — Illustrazione di un luogo di Cicerone, 671. Ignote — Invenzione di un carro-cucina, 442 — Miglioramento de" Fari , 466. Ingrao — Osservazioni intorno alla cangrena, e su la frattura delle tonache in- terne delle arterie, 230. Iorio — Presenta una memoria intorno alle pratiche agrarie di Melilo, ij3i. Ippouto — Due metodi per la legatura dell'arteria vertebrale , 313 — Risulta- menti clinici nella cura della pustola maligna, 318. Kakpe — Presenta due lancette buone per la vaccinazione , 300. KoiiLEK — Osservazioni sopra l'assimilazione dell'ammoniaca operata dai vege- tabih, 371. Lascia.No — 3Iemoria sulle reali differenze delle malattie e su la maniera di sta- bilirle, 236. Landolfi — Memoria intorno ad una modificazione del metodo di Helmuud per la cura delle piaghe cancerose, 335. L\KZA — Discorso di apertura alla Sezione medica , intorno allo stato presente della Medicina napoletana, G'J. L\Nz.v ( Pompeo ) — Memoria su l'alternazione come legge universale, 13o — Tre cementi , su le risonanze del corpo umano, su la cotenna pleuriti- ca, e su la sede dell'isterismo, lOb. Larcccia — Descrizione di un caso di acuta laringite : e mezzi per prevenire la blenorragia sifilitica , 173 — Sunto di tre memorie del dott. Dazellho- fer , 312. — CXLVIII — Lattari — Proposta di una esposizione generale delle produzioni dell'industria italiana, 4%. LvvAGNA — Presenta una Slomoria su la integrazione generale di qualunque equazione a derivale parziali di primo ordine a qualsivoglia numero di variahili, 1081. Leone (Amedeo ) — Ricerche patologiche sulle tubercolosi, 238. Leonessa — Esposizione di alcuni casi in conforto al metodo di Lavrencc per la legatura delle arterie, 336. Lettieri — Comunicazione di un diploma cufico-saraceno , C41. Link — Osservazioni intorno al Piuus rotuitdala e pmnilio , 8iJ8 — Osservazio- ni sul genere Erica ed alcune specie di esso, 877 — Notizie intorno al Jituipcrus macrocarpa, 878. LoFARO ( Basilio ) — Idee generali su la curabilità della tisi polmonare, 237. Lofaro — Cenni intorno alla geologìa e mineralogia della Calabria Ultra 1% 1143 — Saggi di rocce raccolte nella Calabria Ultra, llol. LoNGO(Cav.] — Jlenioria intorno all'azione de'farmaclii, 188 — Comunicazione di alcune idee sulle forze chimiche, 374 — Opinioni intorno alla cattiva aria, 402 — Memoria sul valore della chimica nella coordinazione delle scien- ze investiga trici la natura degli esseri bruti ed organici, 403 — Descri- zione di alcune singolari apparenze di una nube nella parte orientale dell'Etna, 1029 — Memoria sul teorema del Taylor e sulle dimostra- zioni a priori di questo autore, 1091 — Nola intorno alla scintillazione delle stelle, ivi. — Nota intorno al pipcrno, 1108. Lcca (de) — Osservazioni intorno al taglio degli alberi, 442 — Esperienze sui concimi freschi e macerati , 533 — Memoria intorno allo stato presente della Geografia e mezzi come perfezionarla, C14 — Nuove osservazioni su la natura de' vulcani, G40 — Osservazioni su la carta di circumnavi- gazione , 650 — Proposta di un nuovo sistema di studi geometrici, 1031 . Lccuso — Rimedio per curare la scabbia, 220. SLACCIANO — Lavoro intorno all'agricoltura e pastorizia in terra d'Otranto, 541. Maestri — Statistica degli Asili infantili negli Stati di Parma, 531. Maguiam — Lettera su taluni pensieri filosofici e di scienze naturali, 783. — CXI.IX — Magrini — Sperienze su la forza eleltro-niotricc della terra, 1074, e 1100. Maiocoii — Esperimenti per provare necessario il concoi-so di due forze alla produzione della torrente elettrica, 1015 — Continuazione di sperienze su la produzione della corrente voltaica, 1033 e 1031. Mancini — Memoria stampata sull'avvenire dell'associazione intellettuale, in- dustriale e morale dell' umanitù , 472 — Quislionì sul credito agrario , 512. Manfeé — Caso incredibile di Teratologia, 153 — Rapporto intorno a 4 casi di ascile, 187 — Nola intorno ad una cristallizzazione animale, 200. 31AKATI — Cura della pustola maligna e del carboncello, 309. Maravigna — Osservazioni di Traeliile sull'Etna, 1130. Mauchese — Necessità della riforma dell'aratro per la coltivazione delle pia- nure di Catania , -ìoT. BLvRCO (de) — Nuovo metodo di cistotomia, 312. Marini — Memoria intorno alla necessità di un lavoro patologico sui morbi con- suntivi, 172 — Memoria sopra la etiologia della scrofola, e profilassi di questo morbo , 237. Marone — Idee su la malaria , 402. Martino ( de ) — Osservazioni su l' isteria , 148 — Comunicazione sull' appa- recchio analoniico |)reparatore del veleno nella Tarantola , 174 — Os- servazioni intorno la contrazione muscolare, 717 — Osservazioni ana- tomiclie sul sistema venoso renale di Jacobson nelle raie e nelle torpe- dini, 726 — Memoria su l'apparecchio velenifero della Tarantula delle Puglie , 728 — Osservazioni sullo svolgimento de' follicoli di Graaf, 779 — Ricerche sui vasi linfatici dell' utero de'Ruminanti , Rosicatori e Car- nivori , e sui ra])porti de' cotiledoni uterini de" Ruminanti con i ponicilli della placenta fetale, 803 — Osservazioni intorno allo assorbimento del chilo, 804 — Notizia intorno agli effetti delle paralisi, 80G. Martora (della) — Domanda una Commissione per la scelta di un aratro •acconcio alle terre di Puglia , 443 — Tre memorie presentale, 534 — Con gli Annali della Società economica di Capitanata, 534. Marlxli — Memoria intesa a stabilire il vero sito della battaglia di Caimc, 607. ALvnzuLE — Nola sopra un caso di ernia inguinale strozzata , 327. AIaiuolla — Modo di trascrivere i nomi geografici in lingua italiana , 660. MATTErcci — Apparecchio per determinare la quantità di lavoro che puossi ot- tenere dall' elcllricilà nei plessi lombari di una rana , 10i9 — Jlacliinel- ta per osservare il fenomeno del loro della iart;\ per elettricità tra due punte metalliche, 10{j2 — Rapporto per la Commissione destinata a giu- dicare la memoria del premio Pallavicino , 1063 — Sperimenti su la prova della conducibilità della terra, e decisione, se la corrente sia or- dinaria o la terra un serbatoio universale , 1063 — Modificazioni indot- te nel telegrafo elettrico, 1066. SLvURO — Nota sul potere dello stagno nella sicosi, 254. Mavro (di) — Ragguaglio di due memorie, una intorno la geologia ed oritto- logia di Aci Reale, e l'altra sugli scogli de'Ciclopi in Catania, 1168. ALvroR ( di Losanna ) — Semplificazioni di operazioni chirurgiche, 279 — Nota sui bagni tiepidi permanenti , 209 — Bendaggi contentivi ed unitivi , 319. Mavor (figlio) — Descrizione di un apparato di salvamento pei naufraghi, 1063. SLvzzAROSA — Notizie sul contadino Lucchese, 446. Meis ( de ) — Considerazioni anatomiche sul salasso locale , 215. Meistredv — Modello per sostegno di Bigattiere, 341. Mello.vi — Osservazioni sul ravvicinamento de' fenomeni del fulmine alla pro- prietà del ginnoto, 1013 — Notizie intorno alla strada ferrata atmosferica da Croydon a Darmouth , 1034 — Memoria sui fenomeni di direzione di alcuni vulcani a doppio ricinto, 1060 — Discorso per la inaugurazione del Regale Osservatorio vesuviano, 1096. — Osservazioni termometri- che fatte nel pozzo artesiano che si trafora nella Reggia di Napoli, 1148. Me-NDIM — Cura delle intermittenti nel Mantovano, Ilo. Meneguim — Rapporto sopra una lettera del Zantedeschi, 539 — Osservazioni sull'algologia, 873. Meri.»'! — Proposta di una bussola insensibile all'azione del magnetismo, 1033. Michela — Memoria sopra la utihtà di una statistica de'fiumi e de'torrenti della penisola italiana , 1023. — r.r.i — MiXF.nviNO — Notizie intorno ad uno specchio antico, G70 — Dilucidazioni sopra un vaso dipinto della collezione latta in Napoli , G28. MiMSCALCni — Necessità dej;li studi etnografici in Italia, G-2G — Osservazioni su la fisiologia omerica , G38 — Cenni storici intorno alla coltura delle lingue orientali in Italia , 6ii — Proposta di una società geografica in Italia, Gio. MiRAnEi.Li — Ragioni della inesattezza degli storici Romani, 647. MiRAGLi.v — Annunzio di un giornale, 119 — Classificazione delle malattie mentali, 13i. MiRANUA — Esposizione delle osservazioni meteorologiche e magnetiche fatte nel gabinetto fisico di S. M. nel 1843 e 1844 , 1071. MiTTERMAiER — Notizia intorno ad un' opera su gli aratri europei , del si- gnor Rau, 4i)4. Mollica — Narrazione di un caso di elefantiasi scrotale e sua guarigione , 317. JIoMPiAXi — Nota intorno ad un terreno tenace, che smosso una volta non riacquista la sua solidità , 455 — Rapporto sopra la industria serica ita- liana, 528. Moreno — Annunzio di un suo lavoro intorno ai soccorsi da dare agli artigia- ni, 527. MoscnEiTi — Memoria su l'analisi dello speltro solare, e riflessioni intorno alla teoria dell'ottica , 1059 — Nola sulla espressione del termine generale dell'equazione del centro, 1079. Mozzetti — Offerta di un libro intorno alle influenze meteoriche e del cli- ma, 843 — Comunicazione di molte pratiche agrarie della Provincia di Aquila, e coltura del poliigonum linclonum e del zaflerano, 483. Muller — Annunzio della pubblicazione dell' ultima parte di anatomia compa- rala de'Mixynoidi , 794. Mi'scARi — Cura di tumori nel sacco lagrimale , 321 . MisiMECi — Come l' architettura possa giovarsi delle scoperte monumentali , 646. Nacciaroxe — Nota sul trovato del Maestro Toscano, 203. K.\>zio(de) — Lettura di una memoria intorno al concepimento ed alla figliatura — CI.11 — di una mula, 755 — Memoria originale su questo argomento, 825 — Spiegazione delle tavole, 825. Nasc\ (de) — Memoria sull'abuso del mercurio e sul modo di ovviarvi , 222 — Memoria sopra la labe si-rofolosa de'i)ambiiii, 225. Nastuo — Nola su la terapia sistematica delle l'ebbri endemiche di Gioia e di S. Eufemia, 231. NiCOLiM — Annunzio di un' opera sul tempio di Serapide in Pozzuoli , ed os- servazioni sul livello del mare in quel luogo, 487. Nicoucci — Memoria intorno alla struttura delle mucose, 97 — Osservazioni sopra la struttura iulima de' denti, 175. Nobile — Idee per impiegare il termo-moltii)licatore del Melloni per determi- nare la differenza di calore fra le macchie del Sole ed il resto del di- sco, 1028 — Memoria intorno all'altezza delle stelle cadenti, 1046. NociTO — Scritto sullo stato dell'agricoltura in Girgenti, 541. NoT.VRi.VNM — Dissertazione intorno alla origine di Roma, 654. NovELLis (de) — Spcrienze sullo scorbuto terrestre, 88. Novi — Due saggi del tufo vulcanico delle Fontanelle, 1151. Oke.n — Lettera intorno al secondo volume della Sijnopsis de' Mammiferi di Schinz , e sopra la Lepidosiren paradoxa , 681 e 737. Olivieri — Guarigione in una legatura della carotide primitiva, 312. Omalics — Osservazioni intorno alla Geologia del Teramano in Apruzzo, 1101. Ombo.m — Osservazioni fatte lungo le coste occidentali dell'Africa, 624 — Me- moria intorno ad un viaggio sul fiume Gaboon , 664. Orioli — Presenta alla Sezione un amuleto ed un chiodo di bronzo ben con- servato, e ne interpetra la scrittura che vi si legge, 617 — Nuove illu- strazioni dello stesso argomento , 622 — Discorso intorno a tre antiche città nel suolo etrusco, da lui scoperte, 631 e 6i0 — Discorso di pro- lusione alla Sezione di Fisica , 1008 — Particolarità spiegate in un caso di morte per fulmine, 1011 — Continuazione della esposizione delle idee intorno la teoria della pila di Volta, e de' pesci scoienti, 1055 — Osser- vazioni sopra le esalazioni vulcaniche, 1070 — Parole di congedo, 1092. OwEN — Osservazioni su l'anatomia della torpedine, e ragionamento intorno — CLIII — ad un gal)inctto in Firenze, "2o — Comunicazione di una memoria su l'anatomia dc'Bracliiopodi, e sul slsleiiia nervoso del ftenere Terebra- lula e Lingula , 740 — Esposizione delle sue osservazioni analomitlie su gli organi salivari de'bruli, 707 — Disegno di un verme marino della famiglia de'Ncmerlidi, 7G8 — Un plastico dell'unica testa del Dido, 7G8. I'ac.1 — Illustrazione di un' epigrafe greca , 631 — Osservazioni di meteorolo- gia elettrica sulle esalazioni vulcanicbe, 1069. Padci.a — Jlemoria su le ordinarie equazioni generali relative al molo de'li- quidi, 1019 — Comunieazione di una memoria su' solidi di egual resi- stenza , e su quelli incastrali in ambe le estremità, 1038 — Considera- zioni su l'equilibrio de' muri , lOol. Pagano (di Novara) — Ltilitù della legatura delle vene varicose, 27o — Parole di congedo, 319. Pagano ( di Napoli ) — Utilità dello scolo |ierenne del siero nell'ascitc, mercè un piccolo appareccliio inventato da lui, 279 — Esposizione di un caso di digiuno di tre mesi pcrispasmo di esofago, 92 — Progetto di un nuo- vo spedale, 2o4. Palasclvno — Memoria su gli effetti della legatura delle arterie sopra la circo- lazione e sulle tuniche di esse, 290. PalLjVvicino — Discorso intorno alla istruzione pubblica, ol2. Palma — Narrazione di un caso singolare di necrosi di (|uasi la totalità della mascella inferiore, 324. Palmieri — Osservazioni sul ginnoto elettrico , 1010 — Nuovi mezzi per mi- surare le intensità del magnetismo terrestre, ivi — Osservazioni sul ful- mine, 1022 — Saggio per determinare la varia conducibilità de' corpi per l'elettrico, ed a fornire i mezzi per conoscere la purezza de'metalli e di altre sostanze con correnti indotte dal magnetismo del globo, 1061. Pangaldi — Considerazione sul simbolismo degli oreccbini delle antiche donne italiane, e disegno della casa Giulia imperatoria illustrata, 609. Pantaleo — Osservazioni sulla cura della sifìlide con lo ioduro di potassio ad alte dosi , 288. Pakylm — Nota su la morale medica, 77 — Relazioni intorno allo Stabilimento a — cr.iv — (li Bergamo per lo ricovero de'fancluUi, 433 — Esemplare dell' umbrella weiìUerranea , 781 — Saggio di calcarea cretacea e di tufo calcareo di forma somigliante alle orgauiclie, trovale in Coniiso e Monte Et- na, Ilo 1. l'AOi-iLLO — Quadro di piante secche , lìi'2 e 893. Pareto — Osservazioni sopra l'Etna e la costa di Aci , 1111 — Ila|)porto sopra la gita ai campi Flegrci , 1117 — Rapporto intorno alle coso osservale nella gita al A''esuvio, 1 132 — Osservazioni intorno al massi erratici di granito in Basilicata , lli7 — Due spaccali dell' Appennino, Ili!) — Memoria originale, 1182 — Osservazioni intorno al terreno nuniniuiili- co della valle del Varo, 1 161 — Rapporto intorno alle cose osservale in Pompei e Castellammare , 1 IG3 — Discussione suH' epoca cui deve ri- ferirsi la calcarea con ittioliti delle vicinanze di Castellammare, 1 166 — Parole di congedo , 117o. Pakisii — Pianta litografica della città di Pechino, u28. Parlatore — • Osservazioni su la Geografia botanica di Sicilia, 8i53 e 909 — Re- lazione intorno all'erbario centrale italiano, 8oo — Osservazioni sul valore morfologico delle spine dello Xaulhium spinosum , 879 — (Comunica- zione de' risullamenti di alcune ricerche su' vasi delle piante acquati- che, 880. Parola — Nola su la incertezza dell' azion purgativa dell'olio di ricini, 77. Paurhis — Catalogo di rettili, 799. P\S)>i — Discorso di prolusione all'apertura della Sezione di Geologia, 1109 — Osservazioni intorno al lias ed al Rudisle delle Alpi Bellunesi , 1 1 i3 — Osservazioni intorno al terreno nummulitico della valle del Varo, 1161 — Discorso intorno ad alcuni strati a coralli e nunimuliti che reputavansi soggiacere alla calcarea rossa ammonilica ne' sette comuni del Vicenti- no, 1173 — Osservazioni intorno ai cambiamenti del livello del ma- re , 1 17.J — Parole di congedo, ìli. PAIRA — Memoria intorno ad un nuovo sistema su gl'imponderabili applicalo alla spiegazione de'fenomeni dell'universo, 391. PE^TLA^•D — Osservazioni intorno al Tempio di Serapidc in Pozzuoli , 1126 — — CLV Osservazioni intomo alla natura de' con!;lonìcrati nella valle del fosso grande, 1141 — Pensieri intorno alle pomici ond* è coperta l'oni- pei. 1106. I'epe — Desiderio manifestato per un manuale agrario ad uso delle scuole del regno, 533. l'ERETTi — Idee intorno alle sostanze alcaline che trovansi in varie chine, e ma- niera di estrarne i principi attivi , 399 — Sperienza sulle orine dell'uo- mo sano e su quelle del cavallo ,411. Pesce — Osservazioni intorno afili Americani , 722 e 792. pETEits — Idee sopra le maccliio del sole , e costituzione di questo , 102G — Bisultamenti di alcune ricerche intorno all'orbita della grande cometa dell'anno 1843, 10o4. Piazza — Osservazioni intorno al mitico racconto su Carano ed Ercole, 635. PiCTET — Due volumi della storia naturale degl'insetti nevrotteri, presentati alla Sezione , 087. PiETHocoLA — Guarigione di una ferita dell'arteria carotide interna con la sola compressione, 308. PiGNATAUi — Esperienze ed osservazioni sull'assorbimento, 235 e 806. PiitCTTi — Un caso d' idrometrorrea , 125 — Scabbia contagiatasi dal cadave- re, ivi — Lombrico uscito dalle fosse nasali, ii-i — Nota intorno alla ga- strite prodotta dalla stricnina, 33 i. l'iKiA — Memoria letta intorno alla costituzione dell'asparagina, 375 — Memo- ria originale, 414 — Comunicazione su la trasformazione della sahci- na , 380 — Osservazioni sul ferro nel sangue , 398 — Opinioni sulla cattivarla 402 — Osservazioni su la sinnptasia in diverse sostanze, 410. Pinozzi — Nota su talune modiQcazioni degli aratri, 537. Politi — Memoria intorno al gas-luce, 303 — Proposta per la scelta di una Commessionc che esamini le diverse località d'Italia per istudiarn la natura de'var) carboni fossili , 390. Polli — Osservazioni intorno alla materia colorante rossa del sangue in rela- zione alla materia colorante gialla della bile, 74 — Applicazione della pila elettrica per ridurre potabile l' acqua marina , 379 — Rame Irò- — CLVI vato in un calcolo umano raccolto nella cislifellea dal dottor Bcrtoz- 2i, 362. PoMD.v — Emporio librario italiano, 508. PonTA — Jlcnioria geologica sopra il tufo de'Campi Flcgrei, 11-26. Prest.vndrea — Nota su di una speciale raniiCcazionc di un individuo della Yucca ahi folta, 868 — Nota sul valore morfologico delle spine dello Xauthiuni spinosum , 879 — Memoria su la ncccssit\ di una raccolta centrale di piante medicinali indigene , e provvedimenti allo studio della Botanica medica , 897 — Annunzio per rendere di consistenza lapidea gli organi delle piante, 90o. PcGLiAiTi — Saggio clinico sull' elTicacia della medicazione farmaceutica per la cura della cataratta , 286. PoOTi ( Basilio ) — Offerta della prefazione di un Dizionario de' Francesi- smi, 308. PcoTi { G. Maria ) — Memoria intorno ad una sua opera su la industria delle Nazioni , S33. QiADni — Sistema di ventilazione applicabile alle prigioni, 534 — Proposta di studi sull'abuso de' medicamenti velenosi, 2i)6. Quaranta — Discorso intorno alla fisiologia omerica, 236 — Osservazioni sul chiodo di bronzo presentato da Orioli, 626. Raffaele — Quesito se convenga in taluni casi il parto prematuro periodi- co , 326 — Nuovo pessario ad aria compressa , 337 — Osservazioni in- torno all'argomento della pelviotomia, 301. Rajipinelli — Nota intomo alla mannite preparata dal Ruspini, 96 e 363 — Os- servazioni su lo stabilimento di Bergamo per ricovero de'fanciulli, 433. Raposzoli — Invenzione di un Telemetro che presenta, 1066. Raso — Idee intorno alla cattivarla, 219. Rastelli — Memoria sui segni dai quali si può stabilire un preciso bisogno del salasso, 242. Reina — Osservazioni di litotrisia, e di cistotomia, 299. Renzi ( de ) — Esposizione delle idee intorno al grave argomento degli speda- li, 101 a 103. — CLVII — IliDOM — Caso di terebrazione de! cianio per dolor fisso nel sincipite, 13'2 — Nota su la prcrercnza del trapano a manovella al tra])ano di Kittel , e proposta di una nuova corona in questo istrumcnto, 33-j — Nuovi studi intorno all'economia animale, 723. Ricci — Comunicazione su l'ari^oniento della cattivarla, 373 — Invenzione del- l'acido anacaprico, 332 — Applicazione della dottrina degli equivalenti all'analisi delle sostanze saline, 411 — Invenzione di uno stroniento chiamato pneuniatometro , 1066. Ricci (Gius. .\nt.) — Lettera su la coltivazione del poly^onutn tincloriiim in terra di Otranto, 488 — Lettera intorno ai combustibili lìttizì bitumi- nosi ed oleosi , 525. Ricao — Sommi capi di una memoria intorno alle monete attribuite alla zecca dell'antica Lucerla, 663. RiDOLFi — Invia parecchi involti di semi da distribuirsi ai Botanici, 871 — Nota sn la fnittiticazionc doH'araucaria Ridolliana, 881. Ru)OLFi ( Luigi ) — Rendiconti della scuola agraria di I*isa , diretta dal Mar- chese Ridolfl, 438 — Nuovi teoremi, 1026. RiTis(de) — Osservazioni intf)rno ad un diploma cuOco-saraceno , G42 — Osservazioni per una geografica distribuzione dc'dialetU d'Italia, 662. Rive (de la) — Esperienze sui feuomeni sonori ec, 1021 — Osservazioni su la spiegazione data delle oscillazioni della catena , 1030 — Nuo- vo strumento per produrre correnti d'induzione in cui la corrente induttrice si rende discontinua dalla calamitazione da essa prodot- ta , 10o7. Rizza — Osservazioni sui generi Byzenus e Sj-methus di RaOnesque, 708. Rolandis ( de ) — Memoria su l'associazione agraria e di soccorso, sul ricove- ro e lavoro de'nicndicauti in Piemonte, 434. HoMANAZzi — Nota sul prosciugamento de'terreni paludosi, 478. RoMU.uj)i — Confronto terapeutico della china e della digitale, 238. RosNATi — Nota su l'uso, azione ed abuso de' medicamenti , 235. Rossetti — Proposta di una compilazione di un Dizionario per opporsi alla inesattezza del linguaggio tecnologico, 4G8. — CLVtlI — Rossi — Carle geografiche di Carditello , Pantano di Vico e Regi Lagni, 470 — l'roposla di una Commissioue per lo avanzamento della scienza idrauli- ca, 1017 — Investigazioni intorno alle superficie anuliu-i , 107 S. Rosso — Lettera e dono del catalogo del Gabinetto di Storia naturale e di ar- cheologia in Callagironc , 791. R0T0>D0 — Memoria su la dottrina delle crisi, 2u4. Rozzi — Nota su la carie degli ulivi e sul modo di prevenirla, 473. Ricca — Osservazioni sui monumenti antichi scoperti in Napoli, 632 — Nota intorno alle vere radici de' vocaboli greci, 654. Riffa-Negrim — Relazione su la moria, 432. RiFFO — Narrazione di un caso di singolare malattia nervosa, 232. Ri'GGiERO — Nota su la utilità della istruzione agraria ne' Seminari vescovi- li, 439. RcspiM — Mannite ottenuta con un procedimento economico, 3G3. Sabatixi — Annunzio di un repertorio universale , 'òd'ò. Sabim — Su la necessità di determinare la sinonimia delle piante utili di tutta Italia, 512. Sacchi — Nota su la inesattezza del linguaggio tecnologico, 467. Sacchi { Serapione ) — Memoria intorno agli ostacoli nell'esercizio della medi- cina, 253. Salluzzo — Memoria sopra alcune piante de' contorni di Corigliano , 898. Salv AGNOLI — Memoria intorno alla catlivaria, 38 i — Offre una pianta della città di Calcitra nell'Etruria media, 643. SiVUBtni' — Rapporto per commessione stabilita ad esaminare il carro-cucina del sig. Ignone, 500— Proposta di miglioramento delle lane in Italia, 530 — Disegni e descrizione del seminatore di Mermet, 534. Sanctis ( de T. Livio ) — Osservazioni e notizie storiche per confortare la pra- tica dello scolo perenne delle acque nelle asciti, 190. Sanctis (de Diodato) — Annunzio di un metodo per misurare le distanze con una squadra graduata , 1040 — Disegno di un seminatore senza ruote , 534 — Nota sopra alcune specie di concimi, 535. Sandoli — Nota sopra la cura della tigna nelle sue diverse forme, 163. — CLIX — S. Gioncio — Osservazioni su l'ordinamento degli anticlii vasi dipinti nelle collezioni , GG9. Saxciova.nm — Lista di fossili nel Gabinetto della Lniversità di Napoli , \\C>-2. Sannicola — Domanda di una Commessione per lo esame delle acque minera- li del Regno di Napoli, 407. S. Quintino — Memoria di numismatica, 621 — Notizia di una moneta ine- dita capuana de' secoli di mezzo, CCO. S. Se\eiiino — Rapporto della Commissione enologica di Milano, -K'ò. — l'ro- messa di presentare il rendiconto del deposito enologico, i-JD. Santancelo — Osservazioni sul chiodo di bronzo, G27 — Osservazioni intor- no alle cose dette sopra il Tempio di Serapide in Pozzuoli , Hit». Santoiielli — Memoria su la difl'usione de'morbi jìopolari, 137. Savi — Memoria intorno all'anatomia dello stomaco de' moschi e de' dromedari, G77 — Lettera, 718 — Osservazioni geologiche intorno all' Appenni- no Pistoiese, 11.J2. Sa VINI — Utilità dell'ordine e della morale nella istruzione tecnica de'lwlttgai, 442 — Memoria intorno ad uno scandaglio marittimo per misurare la profondità delle acque, 1071. .Scacchi — Carte topografiche inedite indicanti i limiti e le relazioni di giacitu- ra tra le masse trachitiche ed i conglomerati ne'terreni cretacei della Solfatara, degli Astroni e di Campana, 1120 — Osservazioni intorno alla natura de' conglomerati nella valle del fosso Grande, 1141 — Osser- vazioni intorno alle cagioni che fanno variare le forme cristalline de' mi- nerali, 1142 — Osservazioni intorno alle contrade vulcaniche de' con- tornì di Napoli, 1173 — Descrizione delle carte geologiche de'C^ampi Flegrei , 1 1 70. .ScAn,uiBOM — Memoria intorno alle difese maritlimc, 1076. .Sr.iiEMBRi — Prefazione del suo dizionario de' sinonimi degli uccelli euro- pei, 733. SciALoiA — Cenno economico industriale e morale su le colonie agricole, 189 — Osservazioni sul credito agrario, ol'J. Scina' — Annunzio di tre inciuoric destinate per l'archivio meteorologico ita- CLX — liauo, 1032, 1033 — Apparato per oUcnore la rotazione dell'ago ma- gnetico con reletlricitii ordinaria, 10G3. SciiNARS — Nota su le rovine dell' antico Sannio, ed analogie di nomi che tro- vansi nello alpi retiche, nell'lìlruria enei Sannio stesso, G.'l'i. ScnnoTTER — Nota siili' inllucnza di una bassissima temperatura sulle azioni chimiche in diversi corpi, 389. Scolari — Istituzione Italiana promotrice delle utili pubblicazioni , 4 10. Secondi — Invenzione di nuovi strumenti che aiutano la diagnosi de' calcoli nella vescica urinaria, 3IC. Secondo — Codice del X secolo che racchiude la fine della storia naturale di l'iinio 2.",G23. Selys ( di Longchamp ) — Indicazione di qualche ibrido nella famiglia delle anitre, 801 — Lettera, 802. Semextixi — Modo di disgregare e disciogliere il calcolo umano nella vescica urinaria , 408 — Come il mercurio in talune circostanze si amalgama col ferro, 410. Semmola — Esperienze su la coltivazione del gelso delle filippine, 483. Semmola ( Giovanni ) — Lettera su la corea elettrica, 115 — Nota su la cri- stallizzazione nel vivente, 163. SiMB.VLDi (di Roma) — Riforma della pratica nella vaccinazione, 313. SisMOXDA — Cenni intorno ad alcuni denti fossili trovati in Torino, 7G0 — Me- moria per dimostrare la identità di organizzazione di molti l'ossili ter- ziari con le specie ancora viventi, 1111 — Discorso sul terreno num- mulitico della valle del Varo nel contado di Nizza, 1160. SoGLiANO — RiOessioni sul miglioramento del metodo della pelviotomia , pei- perfezionarlo, 293. SonPA — Comunicazioni sul metodo di render potabile l'acqua marina col tro- vato di Polli, 391 — Riferisce le sperienzc del Polli per rendere pota- bile l'acqua marina, 411 — Memoria su la parte che prende l'aria nel germogliamento de' semi , 846. SonnESTiNo — Nota su la cristallizzazione nel vivente, 163 — Nota su specia- li vizi de' genitali muliebri, 313. — CLXI — Spada lavini — Osservazioni intorno alla Geologia del Teramano, 1156 — Me- moria intorno alla identità del marmo maiolica e della calcarea rossa am- raonitifera frequente ne;;li Appennini, 11G8. Spinei.i.i (Felice) — Nota su la pretesa identità del vainolo vaccino col \ aiuo- lo umano , 172. Sponzili.i — Nuovo canone tecnologico militare , 520 — Frammento su la ve- racità delle storie antiche risguardanti la scienza e l'arte militare, 01 i. Stasi — Memoria intorno all'origine ed agli elementi itatogenici ciie alimenta- no le febbri , e specialmente sopra l'applicazione della teoria elettro-chi- miea-organica , 2i0. Steer — Nota sullo studio delle lingue , 472. Strickla>d — Lettere geologiche, 791. Taddei — Memoria sullo stato di chimica combinazione in che il ferro si tro- va nel sangue, .'{'J? — Opinioni intorno alla cattiva aria, 402 — Possibili- tà di rendere comestibili od alibili le lane, le piume, i peli , i ca|)ulli ed altre sostanze cornee, 403 — Esperienze per distinguere il sangue umano da quello de'bruti, sia nello stato di freschezza sia nelle mac- chie secche, 410 — Parole di congedo, 411. Tausitam — Lettera su la tenotoraia spinale, 286 — Sperienze per riconosce- re la sede del soffio uterino o pulsazione uterina nelle donne incin- te, 305. Tenore (Michele) — Dono del catalogo delle piante dell' orto Botanico di Na- poli, 482 — Discorso di apertura della sezione di Botanica, 8i0 — Os- servazioni intorno all'Erbario centrale italiano in Firenze, 850 — Nola sopra il genere piniix, 858 — Osservazioni sul noce, 872 — Osservazio- ni su l'araucaria Ridollìana, 882 — Nota intorno alle Opunzie, 882 — Descrizione della Portaa auranliaca, 901 — Discorso di commiato, 907. — Nota sopra i massi erratici di granito nella Basilicata , 1147. Texore (Gaetano) — Notizia intorno al cinabro che trovasi nella quarzite presso S. Donato nel distretto di Castrovillari , 1161. Terrone — Memoria intorno al salasso, 243. Testa — Nuovo metodo pur eseguire la euteroraQa, 335. V — CLXII — ToMASSiM — Lettura di uua lettera inviata da lui al Congresso, 79. ToMMAsi — Lettura del sunto di una memoria intorno la Patogenia delle feb- bri, 251 — Osservazioni intorno alla struttura intima delle mucose, 12(i. — Osservazioni intorno alla membrana interna de' vasi, ^M). ToMATi — Narrazione di lesioni cerebrali trovate in un epilettico, 11^. ToBNADEXE — Manoscritto intorno alla eccellenza della storia ecclesiastica, 'òà'.i — Saggiodi GeograDa botanica in Sicilia, 853 — Memoria intorno adalcuni vegetabili, ed alla formazione dell'argilla azzurra in Catania, 837 — Dono della sua opera su la licbenografia sicula, 889 — Proposta di studi bo- tanici ed algologici in Italia , 90o. Trincheiìa — Taglio più facile del denudamento profondo dell' intestino ret- to, 321. TniPAi.Di — Memoria sopra l'atmosferologia, 1071. Tkompeo — Dimostrazione della conserva de'frutti della guaiabada e della pas- siflora, 80 — Programma di premio alia miglior memoria intorno alla profilassi e cura della lebbra in Nizza , e sull' insegnamento medico- cliirurgico in Italia , 208 — Atti della società Biellese , 432 — Associa- zione per lo miglioramento de'campagnuoli in Biella, 447. Trudi — Nota su la eliminazione fra le equazioni algebriche eseguite per mez- zo della differenziazione e della integrazione, 1078. TiBCUETTi — Risposta a Bonapartu intorno all' argomento de' contagi e delle quarantene, 144. l j.i.oA — Quistioni intorno ad un nuovo metodo di studi geometrici proposto dal Cav. de Luca, 1034 — Memoria per vantaggiare le classi indigenti, o41. Vacam — Notizie su la carta geologica d'Italia , 1174. Vecchi — Nota intorno ad un seminatore a doppio aratro, 542. Weber (Enr.) — Nota intorno alla contratlilttà muscolare ed alla influenza del par-vago de'nervi sul cuore, 709 — Esposizione delle sperienze sull' as- sorbimento del chilo e sul movimento de' cigli vibratili e degli osseltini dell'udito, 764. Verant — Osservazioni su la torpedine, 679 — Osservazioni su due generi dì pesci, 707. — CLXIII — VEnc.v — Osservazioni sul canale omerale cuniUDC a molle specie di Mammife- ri, 7ol. Via (la) — Memoria sui miKlioramenti della coltura della vigna , 311. WiED — Lellera intorno al suo viag|,'io; ed osser\ azioni su la lista degli uccelli americani e di Calcutta, e su i nidi deli' on'o/ui e del lurdus saxatiUi, 708 , 799. ViSMAiiA — Nola su la rotazione dell'ago magnetico senza l'apparecchio spe- ciale dello Scilla, 10G8. Vincenzi (de) — Proposta di sludi sulle acque a vantaggio dell'agricoltura . .iOO. ViTEi.u — Notizia intorno ad una sala planetaria inventata da lui, 1018. VtxPES — Memoria sopra l'innalzamento della mascella superiore, 93 — .Sun- to di una memoria intorno alle febbri, 168 — Descrizione di uno stro- mento chirurgico trovato in Pompei, 293— Memoria intorno ad uno stro- mento acustico scavalo in Pompei, <)3.'). Zannardini — Memoria intorno alle calitaruniec, e sopra alcune nuove specie del genere callilhainniim , 873 — Alcune idee sulle alghe, ivi — Memo- ria intorno agli studi fatti da lui su la Desinareslia /ìliformis, 899 — Nota intorno al vero posto da doversi assegnare alle Galaocaure, 903. Zanteuesciii — Lettera intorno a talune esperienze su la torpedine, 679. Zart.enga — Memoria intorno alla elefantiasi nel Regno di Napoli , 161. ZccciiEno — Un giso di lenotoniia del muscolo sterno-cleido-mastoideo , 328. ZiGNO (de) — Memoria inlornoa due specie di Crioceras, 1128 — Saggio di cal- carea con beleniti, sotto la Scaglia de' monti Euganei, 1162. ZiNNo — Annunzio di una memoria intorno alla storia naturale del Monte Eri- ce, 1167. INDICE GENERILE -•^^y>0^^^. — Studi ed esperienze sullo scorbuto terrestre, fatti dal dott, Novellis d'Alessandria, 88. Adunanza del 2i di settembre . • » 90 Il dott. Leonardo Dorotea ricorda l'argomento da discutersi, come si propose in Milano, sulla cattiva aria, 90. — Lettura della lettera di risposta al prof. Tommasini , scritta dall'arr. Pasquale Borrelli, ici. — Avviso di una lettura di memoria sulla Fisiologia — ctxvi — omerics Dcllft Sezione di Archeologia , e scelta di una deputazione per udirla e ri- ferirne , 91. — Destinazione delle molte memorlt: presentate , a rari membri della Sezione , perchè ne facessero rapporto, ivi, — Memoria sopra un caso di digiuno per- fetto di 5o giorni, per ispDsrao di esofago , scritta dal dott. Giovanni P;ij;auo , 92. — Discussione su questo coso , e su quello narrato dall' avv. Borrelli iiell' adunanza del 35 , ivi — Memoria suU' innalzomcuto delLt mascella superiore prodotto dal meccani- amo dell'abbassamento della ìnferiure ncU'aprlrsi la bocca, scritta dal prof. Cav. Vul- pcs , 93. — Nomina della Commestione per la scelta de' temi da trasmettersi al Con- gresso di Genova, 95. — Memoria sulla corèa elettrica, scritta dal prof. Dublni di Mi- lano , ivi. — Nota del dott. RampincUi sulla mannite preptirata dalchimlco Ruspini , f)C}. — Memoria sulla struttura delle membrane mocciose, scritta dal dott. Giustinia- • no Nicolucci, 97. — Discussione sul tema proposto in Milano intorno alla organizza- zione degli spedali , ed esposizione di esso fatta dal Cav, de Renzi, 101 a io5. —Pi- nella annunzia gli sperimenti galvanici da praticare sugli amaurotici, iV/ . <— Diti soprannumerari nel piede , ivi. Adunanza del 2o di scllembre pag. 105 Lettura di tre coment! , uno sulle risonanze del corpo umano, l* altri) sulla cotenna pleuritica, ed il terzo sulla sede dell'isterismo; sci itti dal Presidente prof. Lanza, io5. —Il dott. Luigi Ferrarese, presenta la sua opera sulle malattie mentali, e chiede una Commessione per giudicarla , in. — Nomina di una Commessione per 1' esame del- le quistioni e memorie sulla peste bubonica , ivi. — Domanda del Commendature de lloratiis per lo stabilimento di una sotto-Sezione di Medicioa oralopatica, e Commes- sione per rispondervi^ in. — Proposta del Presidente generale S. E. il Ministro San- tangelo per meglio giudicare sulla domanda del de Horaliis , 1 12, — Memoria sopra alcune lesioni della massa cerebrale trovate nel cervello di un epilettico, con corol- lari fisiologici, scritta dal dott. Tornati di Genova, iui. — Sunto di cua memoria sopra un caso di espulsione per 1' ano di un' ansa intestinale , lunga due piedi e mezzo : os- scrvazione del dott.Aiello, 114.— Memoria sullo starnuto, scritta dal prof. Foderare, ,Vi. — Cura delle intermittenti nel Mantovano, fatta dal dott. Mendini, ii5. — Di- scussione sulla memoria letta nel di 24 dal sig. Dubini intorno alla corea elettrica, e lettera del prof. Semmola sull' argomento, ivi. Adunanza del 26 di settembre » 117 Risposta del Presidente ad una domanda del dott. Ferrarese, i ly. — Ferrarese annun- zia il titolo di una sua memoria, uS. — Doni di opere presentate alld Sezione dai dottori Delisio, Perrone , e Barracano, ivi. — Annunzio di un giornale del sig. Mi- raglla , 119. — Lettura del rapporto intorno alla domanda degli omiopatici , ivi, — 11 Presidente annunzia la benignità del nostro Sovrano nel ricevere nel giorno innan* zi l'omaggio di tutti i Presidenti, 120. — Memoria su dì alcune osservazioni microsco- piche intorno alla struttura intima dei denti umani, scritta dal prof. Gorgone, 120. — Questione relativa allaMcdicina legale, proposta dal prof. Colosirao, i25. — Memoria sopra uu caso d'isteria, scritta dal dott.Lionardo Dorotea,iW. — Quattro casi di ematu- ria, curati e narrati dal sig. Campagnano , i25. — Casod' idrometrorrea descritto dal dott. Pirettt , ivi. — Scabbia comunicata dal cadavere, e lombrico nelle fosse nasali , osservati dallo slesso A. , iui. — Discussione sulla memoria del dott. Nicoluccl intor- no alla struttura della mucosa, letta nell'Adunanza del 24, 126. — Discussione sulla me- moria del prof. Fodererò intorno allo starnuto , letta ncU' Adunanza del 25 , 127. — CLXVII Adunanza del 27 (li scUembre pafj. 132 Commessione per l'esame de' documenti intorno alla peste, i52. — Storia di un caso di terebrazione dt-1 cranio per dolor fisso al sincjpitf, scritta dal dott. Riboli , u't. — Me- moria sopra una nuova classificazione delle niùlattie mentali, scritta dal dott. Miragliu, 1.54.— Idea intorno airalternazionc considerata come legge universale, Ietta dal dott. Fumpeo Lonza , i35. — Mezzo proposto dal dott. Ciccone per distinguere Io strozza- mento fatto in un corpo vivo, da quello eseguito in un cadavere, i3G. — Discussioric sulle influenze epidemiche e sui contagi nellii didusione de' morbi popolari, i37. — Memoria del dutt. Santurelli su tale argomento , ivi. — Allocuzione sul proposito del proi". Cav. lìufalini , iSg. — Parole sui contagi e sulle ipiarantene, del Principr Bonaparte , i^3. — Risposta del sig. Turchetti^ 14^. Adunanza del 29 di setlcmbrc » li5 parole del Principe Ronaparte, in emenda a talune idee significate nell'Adunanza pre- cedente , i.i5. — Discussione sulla qnistione Medico-Forense proposta dal sig. Colo- 5)mo f per una ferita della laringe con taglio delle curde vocali , ì.^G. — Discussione intorno al caso d* isteria narrata dal prof. Dorotea, cil ide del dott, do Martino sul- I' argomento, i.i3. — Discussione sui fatti narrati dal dott. Pjretti nell'Adunanza del 2G , i5o. — Metodi curativi del volvulo , proposti dal dott. Curci, 1*13. — Caso unico di teratologia, narrato dal prof. Manfrc, i53. Adunanza del 30 di setlembre » lo7 Discussione suUe considerazioni (ìsico-patologiche-frenologichc, lette dal prof. Mira- glia nell'Adunariza del d'i 27 , 137. — Discussione sullo strano caso dì teratologia, narrato dal dott. Manl'rè nell' Adunanza del di 29, i.')8. — Discussione della memo- ria del dott. Ciccone intorno ad un nuovo carattere dill"ereiuiale degli appicramenti , narrato nell' Adunanza del dì 27 , iGo. — Memoria sopra un nuovo Emetostato , u tirma -vomito, descritto e presentato dal dott. Curzio, ifii. — Nota del dott. Sando- li sulla cura della tigna nelle sue diverse forme , iG5. — Nota sulla cristallizza- zione nel vivente , letta dai duttori S.-mmola e. Sorrentino , iuì. — Memoria intorno ;ill' elefantiasi nel Regno di Napoli, scrìtta dal professori FoderaroeZarlenga,iGf. — Nota del dott. Folinea, sopra un trovato del Maestro di Cappella sig. Toscano, 166. Adunanza dell ." di ottobre » 1G8 Sulla natta e sulU decozione di calTè, proposte dai fratelli Golia per curare la tisi tu- bercolare, e l'epilessia , 16S. — Sunto di una memoria intorno alle febbri, scritta dal prof. Cav, Vulpes, iV/. — Sulla natura delle corna cutanee umane, nota del dott. Do- rotea , 1G9. — Rapporto della Commessione incaricata di ascoltare il discorso sulla fisiologia omerica del prof. Quaranta , 170. — Necessità di un lavoro patologico sui inurbi consuntivi, proposto dal dott. Marini , 172. — Nota sulla pretesa identità d**l vainolo vaccino col vaiuolo umano, Irttadal dutt. Felice Spinelli, iV/. — U n caso di a- cuta laringite, descritto dal prot. Liruccìa , e mezzi per prevenire la blenorragia sili- lìtica, 173. — Sittrap|)arercliio anatomico preparature del veleno nella tarantola , mmunicazlone del doli, de Martino, 174. — Febbri reumatlche-artritiche curate con lacbinina, dal dott. Castelli di Piia , iW. — Discussione intorno alla memoria del prof. Gorgone, sulla intima struttura de' denti , 175. — Opinioni del dot. Dorotea sulP argomento, ed osservazioni del medesimo e del dott. Nicolucci , ivi. CLXVIII — Aduuiinza del 2 di ottobre pag. 180 Rapporto sulla statistica dello spedale di S. Eligio , dtlla Commcsslone a ciò deputata , iSo. — Rapporto intorno agli sperimenti del dott. Finrlla nella cura dell' amaurosi per Io galvanismo, i8i. — Rapporto sulla memoria del Cav. Vulpcs, sull'abbassa- mento della masccUa inferiore , 18 j. — Rapporto sulla memoria del prof. Foderato , intorno allo starnuto , e discussione relativa, i8(ì. — Rapporto del dott. Manfrò su 4 casi di ascite narrati dal sig. de Stefano , 187. — Rapporto sulla memoria del sig. Cocco, intorno alla costituzione scrofolosa ed a' suol danni, ivi. — Rapporto sopra una memoria del sig. Imbimbo , intorno al salasso, i83. — Cav. Lungo, memoria sul- l'azione de' farmachi, ii'i. — Rapporto della Commessione stabilita per l'esame della peste , iV/. — Discussione relativa, 193. — Rapporto sopra le memorie intorno alla lebbra, per concorso al premio proposto dal Cav. prof. Trompeo, 196. — Pro- posta e discussione de' temi per lo Congresso di Genova, 198. — Lettura di una memoria su i vantaggi della cogniaione della tubercolosi polmonare ne* suoi primor- di, scritta dal dott. Dario Battalia, 199. —Discussione relativa, 201, — Nota del sig. Nacciarone sul trovato del Maestro Toscano, 2o5. — Discussione suU' uso del petrolio nella tigna , 204. — Discussione tra i professori Vulpes e dott. SU vano, ivi. Adunanza del 3 di ottobre » 226 Nota sopra un caso di cristallizzazione animale, letta dal dott. Manfrc,2oG. — Rapporto del prof. Calderini sullo stato igienico dc'fjncliiUì occupati nelle manifatture, 207. — Apertura delle schede delle memorie presentate suU' argomento della lebbra, iV(. — Programmi con premi del Cav, Trompeo , sulla profdassi e cura della lebbra in Niz- za , e sul piti acconcio metodo d'insegnamento medico-chirurgico in Italia, 208.— Rapporto della Commissione nomlnat.1 per lo esame del pio Isituto de* medici lom- bardi, ivi. — Discussione sulle statistiche degli spedali, proposte dal dott. Ferrarlo, 2og. — Nota sul bagni tiepidi permanenti , letta dal prof. Mayor di Losanna, m.— Sunto di tre memorie del dott. Daxelhofer , sulla conservazione de' principi volati- li o fissi ricavati da alcune piante, suU' applicazione dell' acetato di zinco e suU' uso della canfora, letto dal prof. Laruccla, 212. — Riforma della pratica nella vaccinazione proposta dal dott. Sinibaldl dì Roma , 2i5. — Sulla patogenia di quel vizio che genera e sostiene i fenomeni febbrili, nota di un Anonimo, ivi. — Il dott, Dorotea legge i Rap- porti sulle seguenti memorie - SuU' antiignnismo delle febbri intermittenti con la tisi tubercolare, e suU'etiologia delle febbri intermiltenti ; osservazioni del prof, Gioffié, 214. — Un caso dì metastasi lattea dello stesso A., ivi. —Considerazioni anotomlche sul salasso locale, scritte dal dutt.de Meis,2i5. — Idee sulla cattiva aria, del dott. Giu- seppe Rafiàele Raso , 219. — Sulle recidive nelle febbri periodiche, nota del dott. Co- losimo, 220, — Rimedio per la scabbia , proposto ddl dott. Luciano , ivi. — Su di un operato dì glossotomia,caso narrato dal dott. Federici, 221. — Uncasodi calcolo biliare, narrato dal dott. Argcnziano, ivi. — Cenno sulla trasfusione del sangue, fatto dal dott. Capello, 222. — Suir abuso del mercurio , e modo di ovviarvi , nota del dott. de Na- sca , ivi. — Tabe scrololosa de' bambini , conosciuta col nome di peritonilìde infantile ec. del dott. de Nasca , 225. — Studio delle cagioni morbose che producono le malat- tie ne' servi di pena del Regno di Napoli. Memoria del dott. del Giudice, 227. — Criterio pel salasso, di un anonimo, 229. — Un caso di aneurisma di cuore, narrato dal dott. di Giulio, 23i. — Un caso dì singolare malattia nervosa,nota del dott. Ruffa, 232. — Vero modo di considerare la natura de' corpi , pensieri di Lelio Gatti, ivi. — Se il ca- — CLXIX lore sia necessario alla vita « proposta del dott. Carltzzi , 333. — SiiW afunia , drllo stesso Autore , *Vi. — Comunicazione sulla pellagra , fatta dal dott. di Fiore, iVi. — Storia di un grandissimo neo, scritta dal s\g. Eustochlo Cassola, iV/. — Sulta terapia si- stematica delle febbri endcmicJicdi Gioia e di S. KuPcmia, cenni del dutt. Nastro, 23.;. — Sulla gastrite prodotta da stricnina, caso del dott. Pagano, ivi. — Sull'uso, azione ed abuso de' medicamenti, nuta del si^. B.trtolomco Uosnati, 255.— Esperienze ed osser- vazioni sull'assorbimento, fatte dal dutt. l'Igtiatari, ivi. — Osservaziuni sulla cangrena e sulle fratture della tunica interna di-lle arterie, fatte dal dott. Ingrao, 236. — Sul- l'arterite, nota di uu Anonimo, ivi. — Sulle reali dllTt-renze delle malattie, e sulta ma- niera più convenevole di stabilirle , memoria del dott. Lanciano , ivi. ^Intorno alla miglior possibile etlologìa della scrofola, e pro(ilas!res5Ìone dal prof. Pìctiocola, 5j8. — Uso del nitrato di argento e di altri rimedi nelle malattie degli occhi , proposti dal prof. Cvistcllscci, iui» — Lo stesso Autore presenta una pinzetta ad anelli per l*e- tcissione de'tumorl e specialmente delle tonsille , Sog. — Cura della puntola maligna e del carboncello con la pomata mercuriale , adoperata dui dott. Marat! , ivi. — Di- scussione sul valore della litutrisia e della litotomia, argomento del prof. Reina nel- 1' Adunanza del 27 , 5) 0. — Discussione sulla cura della fistola lagrìmale per la can- nula del dott. Bcaufort, 3n. Adunanza del 30 di settembre » 312 Il Barone Beaufort domanda un giudizio sulla sua cannula per la fìstula lagrimale, 3i2. — Legatura della carotide primitiva , operata dui prof. Olivieri , ivi. — Nuovo me- todo di cistotomia, propostu dal dolt. de Marco, /W. — Vizi de' genitali muliebri, narrati dal prof. Sorrentino, 5i5. — Modificazione del trocarre per la paracentesi della vaginale, fatta d^l dott. Caldani , ivi. —Due metodi per la legatura dell'iirte- ria rertebrale , esposti dal proli Ippolito , ivi. — Discussione sulla cura del carbon- cello e della pustola maligna con la pomata di mercurio ; j'ruposta dal prol. Marati nel di 29 , 514. Admianza del 1." di ottobre » 31() 'Strumenti che aiutano la diagnosi de' calcoli nella vescica orinarla, presentati dal prof. Secondi , 5i6. — Caso dì grave elefantiasi scruttile, rsposto dal dott. Mollica, Siy. — Litiasi arteriosa degli arti inferiori « osservazione del dott. Dclisio, ivi. — Due casi di aneurisma riferiti dallo stesso , ivi* — Le valvulc sigmoidee del cuore meritano il no- me di membrane sigmoidee, innovazioni del prof. Grillo, 5i 8. — Stecche di legno con incrostazioni lapidee , estratte dalla vescica orinarla , e presentate dal cav. prof. Castellacci , «w . — ilisultamcnti clinici nella cura della pustola maligna, avuti dìj. — Un caso di tenotomia del muscolo sterno-clei- do-mastoidco, avuto dal dott. Zucchero, 3i8. — Discussione intorno alla struttura del- la membrana interna de' vasi , argomento del prof. Gorgone , ivi. Ailunanza del 3 di ottobre pag. 331 Rapporto della Commessione nominata per le osservazioni della membrana interna dei vasi fatte dal prof. Gorgone, 53 1. — Modelli in gesso di operati di orto[)cdia,del prof. Carbonai, 55i. — Nota su di una pietra di straordinario volume estratta dalla vescica orinarla dal prof. Chiari, 35.;. — Memoria intorno ad una modificazione del meto- do di Hellniund per la cura delle piaghe cancerose, esposto dal dott. Landolfi, 533. — Nuovo metodo per eseguire 1* enterorafia , proposto dal dott. Testa , ivi. — Prefe- renza del trapano a manovella al trapano di Kittcl, e proposta di una nuova corona, inventata dal dott. Hiboli, ivi. — Riforma nella cura delle ferite del polmone, e pro- cesso di blefaro-plastica nel caso di palpebra scìarpallata per distruzione delta cute: pensieri del dott. Coluzzi, 336. — Alcuni casi in conforto al metodo di Lawrence per la legatura dille arterie : osservazioni del dott. Leonessa, n'z. — Utilità dell'apparec- chio amidato nella cura delle fratture, dichiarata dal dott. Giarill. me , ivi. — Nuo- vo metodo per l'estrazione laterale della cateratta, proposto dal dott. Bertolino, iV/. N'uova coppetta presentata dal dolt. Cappello, .ìSy. — Nuovo pessario ad aria com- ]ircssa presentata dal dolt. EallJele, ivi. — Lettera del dott. Battaglia sul soffio ute- rino descritto dal dott. Tarsitani, e discussione dell' argomento, iVi e 358. — Auto- grafo di M. Aurelio Severino presentato dal prof. Briganti , in. Memoria del prof. Gorgone: Sitila ìnlima stntllura della tonaca interna dei vasi » ■iiO Rapporto della Commessione scelta per esaminare l' opera di ortopedia del dott. Beaufort » 347 Rapporto della Commessione nominata per veriQcare le osservazioni mi- croscopiche del prof. Gorgone , su la struttura della membrana in- terna de' vasi » 349 Rapporto della Commessione nominata per giudicare se la cannula per la fistola lagrimale, presentata da Beaufort , fosse eguale a quella di Troia » 350 Rapporto della Commessione scelta per esaminare uno strumento ed un appareccliio per fratture ; inventati dal dolt. Brescianini. . . » ìci Programma de' quisiti per 1" ottavo Congresso di Gcno^'a .... » 352 CLXXIII — Sezione di CniMicA. Adunanza del 22 di settembre pag, 3o3 Discorso del prof. Presidente TadJcI , 355. — Nomina del vicc-PicsIdcnte e de' Segre- tari delta Seziono, 356. — Nota sulla cattiva aria e proposta dì un eudiometro inven- tato dal colonnello Costa , e discnssioue sali' argomento , iVj , e SSy. Adunanza del 23 di seltenibre » 3G0 Nuova discussione sulla cattiva aria , argomento proposto dal colonnello Costa , 36o. — • Rame trovato in un calcolo umano raccuUu nollu cistifellea dal dutt. Bcrtozzi: Nota del dott. Pulii, 5G2.— Mannite ottenuta dal sig. Ruspini con un processo molto eco- nomico, 363. — Discussione sul rame trovato nel calcolo della cìstilellea , ivi. — Commessione per V esame de'lavori che si presenteranno, SG^. Adunanza de! 24 di sellcmbre » 366 Osservazioni sopra l'azione di alcune sostanze saline fra di loro, fótte dal prof. Calamai, 5GG. — Discussione su questo argomento, 3Gg. — Nota sopra l'ossido giallo del fo- sfuro; trovato del prof. C.isoria,57o. — Osservazioni sulT assimilazione dell' am- monìaca operata dai vegetabili, per Kotiler, 371. — Discussione su questo argomento, 372. — Comunicazioni del prof. Cav. Quadri, iW. Adunanza de! 2o di settembre » 373 Discussione suU' eudiometro proposto di»! colonncUoCobta, 573. — Discussione suU'as- similazionc dell' ammoniaca nei vegetabili, argomcnio del ^ig. Kohler , ivi, — Co- municazione del prof. Longo sulte forze chiuiiche,374. — Discussione di tale argomen- to, ivi. — Memoria del prof.Piria sulla costituzione dell' asparagina, 575. Adunanza del 26 di settembre » 376 Nuoto apparecchio per la preparazione dell' ammoniaca liquida, inventato dal sig. Ma- mone Capria, 57G. — Lo stesso Capria , contro Ìl Berzclius, dimostra non essere ca- rattere distintivo del citrato di piombo la solubilità di questo nell' ammoniaca liqui- da , ivi. — Discussione sull' apparecchio del Capria, ivi. — Nuovi fatti di diabete zuc- cherino, narrati dal dott. Capezzuoli , 377. — Discussione su questo argomento , iVx. — Applicazione della pila elettrica per rendere potabile 1' acqua marina : sperìenze del dolt. Polli, e discussione relativa, 379. — Comunicazione del prof. Pitia sulla trasformazione della salicina, 3So. — Discussione su tale argomento, 53 1. — Pro- gramma dell'Accademia degli Aspiranti Naturali^ti , ivi. Adunanza del 27 di settembre » 383 Lettura di una memoria del dutt. Salvagnoli sulla cattiva aria, 333. — Discussione sullo stesso argomento , 084. — Opinioni del prof. Tuddei sull'argomento, 586. — In- fluenza di una bassissima temperatura sull'azioni chimiche in diversi corpi, spiega- ta dal prof. Schiutter, 38g. Adunanza del 29 di settembre )* 391 Comunicazioni del Prof. Ricci sulla cattiva aria , e del prof. Sorda sul modo di render potabile V acqua marina col metodo di Polli, 391. — Memoria intorno ad un nuovo — CLXXIV — sUtema su gì' iraponderabili applicato alla spiegazione de' fenomeni dell'universo , dal 5Ìg. Paura, ivi. — Acido anacaprico, invenzione del prof. Uicci , Sg^. — Discus- sione ad esso relativa, ogo. — Memoria intorno al gas-luce, scritta dal sig. Politi e di- acusslone corrispondente, ipìc3!l- i'il Parole del Presidente C. Gherardo Freschi , 43i Organazione della Presidenza, 432. — Presentazione degli Atti della Società Bielloe stabilita per incoraggiare le arti ed i mestieri, fatta dal dott. Cav. Trompeo, ivi. — Relazione del C. BefTa Ncgrini sulla moria per quel che ne scrisse Margaroli , ivi. — Opinione del Presidente sull' argo- mento , e nomina di una Commessione , iVi. — Hclazìone dcldolt. Rampincll! , fd osservazioni di Paravicini su Io stabilimento di ricovero pe* fanciulli abbandonati, fondalo in Bergamo dal Sacerdote C. Butto , ,55. — Discussione sull' argomento Ir.i il C.Sanseverino e i sig. de Augustinis.Pjrra vicini, Marchese, Perifano,de Vincenzi; e nomina di una Commessione per le notizie relative alia statistica della istruzione popolare di tutta Italia , :|54.— De Rolandis l'ugge uno scritto su la Associazione a- graria e qiu-Ua di soccorso , ricovero e lavoro de' mendicami , stabilite in Piemonte, ivt, — Discussione relativa fra i sig. de Rolandis, de L'ica , 1' Ab. Bernardi , della Martora , Moreno, Josick , Saiiguinetti; e scelta di una Commessione generale per lo studia degl' Istituti caritatevoli , 435 e 43G. — Nuoto sistema di strade ferrate , ideato dall' architetto Abate , 437. Adunanza del 23 di settembre » 438 Rendiconti della scuola agraria di Fisa, del march. RidoIPi, esposti dal sig. Luigi Ridolli, 438.— Varietà di semi di mellone della Bucherie, presentate dal Pr. Bonaparte; insie- me agli atti della Società enologica di Velletri, tV*. — Promessa del C.Sanseverino per presentar il Rendiconto del deposito enologico di Milano, .i3g. — Domanda del Prin- cipe di Canino per un' adunanza da giudicare sulla uniiijrmità di pesi e di mis'ire in Italia, ivi. — Utilità dell' Istruzione agraria nc'Seminarì, dichiarato dal sig. Ruggie- ro, iW.— Miglior modo di eseguire le fondazioni su cattivi terreni, escogitato dall'In- gegnere Brey , /W. —Discussione relativa, 440. — Istituzione italiana promotnce delle utili pubblicazioni , proposta dal Cav. Scolari , ivi. — Osservazioni de'sig. San- guìnctti, d'Ondes Reggio, Cignani.del Presidente, del Cav. Mancini, avv. Scialoja, e de Auguslinis, ivi e 4ti. — Cucina portatile sopra un carro , utile per gli eserciti; costruzione del sig. Ignone, ivi. — Utilità dell'ordine e della morale nella istruzione tecnica dei Bottegai ; memoria di Savini , ivi. — Osservazioni del sig. de Luca sopra una opinione del sig. Boucheric per lo taglio degli alberi, ivi. —Osservazioni intor- no all'argomento ; fatte dal Presidente, dal sig. Paolillo , dal prof. Moretti, 4i3 Miglioramento delta coltura della vigna , proposto dal P. Barnaba La Via , ivt. *• il sig. della Martora domanda una Commessione per la scelta di un aratro acconcio alle terre di Puglia, ivi, ^ Osservazioni intorno a tal subbietto, fatte dai sig. Sanseverinu, della Martora, Ncgrini ,Princ. di Luperano, ivi e 4Ì4. — Premio Berrà alla miglior memoria su le cause della morte del gelso, 4i5. — Commessione per l'esame de' libri presentati alla Sezione, iVi. .\(lunanza del 24 di settembre » i-iC Notizie sul contadino Lucchese, date dal marchese Mazzarosa, 446. ^ Le Società eco- nomiche incoraggiano con premi l' agricoltura , ivi. — .\ssociazione per lo migliora- mento de' campagnuoli in Biella , proposta dal dolt. Trompeo, 4i7. —Discussione analoga, iVi. — Progetto di un' opera agraria , fatto dal Cav.de GiuUi,4i8. — — CLXXVI — Male uso di ripiantare un gelso , dove no moriva un altro : esposto dai sig. Gera , dott. Ragiizzini Corbo, avv, Pcrilano, de Jorio, e diil Picslilcntc, iui e 45t>. — Rogna degli olivi e mosca olearia , argomento drl sìg. Balsamo, ed osservazioni relative de* sig. Corbo, Cagnnzzì , Presidente, march. Mazzarosa , dott. Gera, Principe di Lupcrano , ivi , 4ji e .ì5j. — Conimesòioni per 1' escursione figraria de' dintorni dì Napoli , e per la descrizione dello stato tecnologico delle arti nella Capitalo e nelle sue vicinanze, 460. Adunanza del 25 di settembre pag. ioi Regolamento organico dello istituto di Milano sul patronato de' liberati dal carcere, 454. — Notizia del prof. Mittermaier intorno ad un' opera sugli aratri europei del sig. Rau , iVi. — Nota del sig. Mompiani sulla questione, che smosso una volta un terreno tenace non mai riacquista la sua prima solidità ; e discussione relativa fra i sig.'Ab. Bernardi, Conte Bcfla Negrini, avv. de Augustinis, Casanova, Conte Sanse- verino, prof. Rozzi, Spinelli, Presidente, deSanctìs , B.ilsarao , prof. Cua e Della Martora , ù'i ed a 466 e 467. — Necessità della riforma dell' aratro per le pianure di Catania; dimostrata dal prof. Marchese; discussione , ed osservazioni di Sarabuy sul suo aratro, iVi ed a 468, 4.'Ì9. — Osservazioni del Presidente generale, 460. Adunanza del 26 dì settembre » 462 Commessione per lo studio degli aratri , 4G2. — L'arte di fabbricare il formaggio > del prof. Gera, 465.— Discussioni ed osservazioni relative , 4^*5 e 46G. — Migliora- mento de' Fari , proposto dal sig. Ignone , ivi. — Inesattezza del linguaggio tecno- logico, dimostrata dal sig. Sacchi , ivi, — Osservazioni del Cav. Mancini e discussio- ne relativa, 467. — Compilazione di un Dizionario per quest' oggetto , ideata dal sig. Rossetti, e proposta di compierlo, con discussione relativa, fV/, 468 e 4G9. Adunanza del 27 di settembre » 472 Memoria sul!' avvenire dell* associazione intellettuale , industriale e morale dell' uma- nità , scritta dal Cav. Mancini, 472. < — Studio delle lingue, proposto dal prof. Steer, e discussione relativa , ivi. — Carie degli ulivi e modo di prevenirla ; nota del prof. Rozzi, con discussioni ed osservazioni de' sig. Mazzarosa, de Sanctis , Presidente, Mari, 473 e 474. — Pratica di ringiovanire gli ulivi male andati per vetustà; nota del sig. Casanova , discussione relativa , e metodo tenuto in Terra d' Otranto , 475 e 476. — Studi statistici su 1* industria agricola e raanifattrice della Provincia di Calabria Ultra 2.*, 476. — Carte topogriiGche di Carditello , Pantano dì Vico, e Regi Lagni , eseguite dal sig. Rossi, ivi. — Utilità del credito agrario, dimostrata dal Con- te Freschi , 477. Adunanza del 29 di settembre » 478 Il prof. Rozzi ritorna su la quistione della carie degli ulivi , 478. — Prosciugamento dei terreni paludosi, proposto dal sig. Romanazzi , ed osservazioni de' sig. Salvagnoli , Perifano, Cav. Mancini, Sacchi, Cagnazzi, Rossetti ed Ab. Bernandi , me 479, 480, 481. — Catalogo delle piante del Rcal Orto Botanico , presentato dal Cav. Te- nore, 482. — Libro intorno alle intluenze meteoriche e del clima, offerto dal Giu- dice Mozzetti, 483. — Comunicazione di molte pratiche agrarie corrette e per- fezionate nella provincia di Aquila , e coltura del polygonum tinctorium e del zafièrano j esposte dal Giudice Mozzetti , ivi, — Osservazioni e discussione relativa , — CLXXVII — 484. — Esperienza su la coltivazione del gelso delle Filippine , fatta dal sig. Vincenzo SemmoUt con discussione dell'argomento, /W, e 485. — Commes&ione per l' esame del carro del sig. PÌu2za , 48G. Adunanza del 30 di settembre pag. 487 Annunzio di un' opera intorno al ramoso tempio di Scrapide in Pozzuoli, scritta dal Car. Ant. Nicolini, e considerazioni del medesimo su le variazioni del livello dc'l mare , 487. — Coltivazione del poìygnnuin tinctorium in terra di Otranto , ed osser- vazioni per l'obbietto, 488. — Lettera del sig. Gius. Ant. Ricci sull'oggetto mcdf^i- mo , e comunicazione del sig. Lelio rauclli^ xW e 489. — Cenno economico-indu- striale ed economico-morale su le colonie agricole, letto dell' avv. Scialoja , ed osser- vazioni del Cav. Mancini , del prof. Moreno e Freschi , 490,491, 49^1 495.— Premio Baglioni di Torino per una migliore macchina idraulica, 494* ~~ Lettera del prof. Fallati su l' agricoltura di Hohcnehim , l'W. — Rapporto del sig. Gottardo Calvi intorno alle società di mutuo soccorso fra gli artigiani j /Vi. — Rapporto del C. Sanseverino , per la Commessione enologica di Milano , 495. Adunanza del 1.° di ottobre » 490 Proposta di una esposizione generale delle produzioni dell'industria italiana, fatta dal srg. Lattari, ed osservazioni relative, 4gG, 497, 498, 499, e 5oo. — Nota sui Utami, Ietta dal prof. Gazzeri,5oo. — Proposta del sig. Achille Bruni per la ricerca di una sostanza the impedisse la dispersione de' principi fertilizzanti de' terreni , ivi. — Rapporto del marchese Samhuy , per Commcssionc stabilita ad esaminare il carro-cucina del sig. Ignone , ivi. — Proposta di studi su le acque a vantaggio dell' agricoltura , fatta dal sig. Devincenzi , ed osservazioni al proposito, ivi e 5oi. Adunanza del 1." di ottobre. — Sezioni riunite di Agronomia e di Fisica. » 503 Relazione del sig. Cadolini per la Commcssione metrologica italiana , 5o5. — Osserva- zioni dei sig. Cagnazzi, Afan de Rivera , march, di Sambuy , Sanseverino, d'Ondes Reggio, Orioli, Freschi , Suialuja e de Augustinis , /V/, a 5o;. Adunanza del 3 di ottobre » 0O8 Emporio librario italiano messo in atto dal sig. Pomba , 5oS. — Dizionario de' france- sismi, compilato dal march. Rafilìo Puoti, /W. — Su due trovati in Francia per conservar le caldaie a vapore j riflessioni del Cav. d' Agostino , .S09. — Proposta dì aggrandìmento della Comraessiune enologica j nota del Principe 13onaparte, Gera e Spinelli^ ed osservazioni analoghe^ 5i0j eoii. — Cenno d'insegnamento tecnolo- gico in Siena ; nota dell' Ab. Bernardi , ed osservazioni , ivi. — Bisogno di determi- nare la sinonimia delle piente utili di tutta Italia; osservazione del-sig. Sabatini, 5ia. — Qui:ìiÌoni sul credito agrario, proposte dal Cav. Mancini, ivi, — Osservazio- ni deli' avv. Scialoia su lo stesso argomento, Sig, — Idem dell' avv. Ruggiero, del prof. Marchese, e del march. Gio. Maria Fuoti , 0^0 a 5a3. Adunanza del i di ottobre » ò'ii Il prof. Moreno domanda l' accrescimento della Commessìone stabilita per lo studio del credito agrario , 524. — Lettura di una memoria intorno ai combustibili fattizi bitu- minosi ed oleosi , scritta da Giuseppe Ant. Ricci, bib. — Nuovo canone tecnologi- co militare, escogitalo dal Cap. SponziUi, 5 16. — Memoria intorno ali' uso della (LXXVIII pressione slmosferlca come motore ; scritta dal Cav. d'Agustiiiu, iVj. —Annunzio del prof, Moreno sopra un suo lavoro intorno ai soccorsi da dare agli orttglani , ed osservazioni del sig. Siinguinrtti,527. — Commcsslone per Tcsame dc-IIa memoria del sig. rialti sul nuovo sistema delle strade ferrate,/!'/."- Pianta litogralica della Città di Pcckino presentata dal Cav. Pari.sh , 528. — liapporto dil sig. Mompiani a no- me liplla Commessione su la industria serica italiana , ìt>i. — Osservazioni ana- loghe dell' avv. M. de Augustinis, 629. — Aridi terreni portali a buona coltura de' gelsi djl sig. Cremonese , 53o, — Commcsslone per l' esame de' vati pressori di ulive inventati dal sig. Macri , ivi. — Proposta del marchese Sambuy per migliorar le la- re in Italia, IVI. — Osservazioni de' sig. Pcriliino e Grimaldi, ivi. — Statistica degli asili infantili negli Stati di Parma , esposta dal Cav. avv. Maestri, 53i. — Discussione relativa, iVi. — Memoria del march. G. Maria Puoti intorno ad una sua opera su la industria delie Nazioni , 553. — Ksperienze del sig. Nicola de Luca sni concimi freschi ed i macerati , iVi. — Desiderio manifestato del sig. Pepe per un manuale agrario ad uso delle scuole del Regno , ivi. — Disegno di un seminatore sen- za ruote , di Diud. de Sonctis , 53.j. — Disegni e descrizione del Seminatore Mermet, presentati dal march. Sambuy, iV/. — Sistema di ventilazione applicabile alle pri- gionij escogitato dal Cav. Quadri, /V/. — Legato Gonzalez di 25o m. fr. all'incorag- giamento della industria popolare, ivi. — Presentazione del sig. de Jorio di una me- moria su le pratiche agrarie ili Melilo diretto da Ridolfi , ivi. — Nota del sig. Plrozzi su talune modificazioni agli aratri, /Vi", — Tre memorie del sig. della Blartora, ivi, — Osservazioni lìslologlche su la malattia contagiosa de' freisi; fatte da Giuseppe Pietro Costa , ivi. — Promessa del sig. d'Apuzzo di sciogliere tre quesiti di architet- tura, ivi. — Annunzio di un' opera del sig. Sabatini intitolata , Ilcperlorio univer- sale per quanto riguarda le scienze metafisiche, morali, economiche e politiche, 555. — Opere del sig. de Vincenzi , iVi. — Nota su alcune specie di concimi; scritta dal .Segretario della Sucicià Economica di Chicti , ivi. — Commessione per lo studio delle acque, iVi. — Commessione per la sinonimia delle piante utili in Italia, 536. — Ag- giunta alla Commessione serica italiana , 538. — Aggiunta alla Commessione stabili- la per lo studio delle pratiche agrarie , ivi. — Aggiunta alla Commessione enologica del Regno di Napoli, ivi. — Aggiunta alla Commessione stabilita per la esposizione j^enerale delle industrie italiane, ivi. Adunanza del 5 di ottobre pag. 540 Invito alla Sezione per lo Congresso agrario di Lomellina, 540. — Importanza di un'ope- la elementare sui rudimenti dell'umano sapere; dichiarata dal sig. Lello Fanelli, l'ci. — Jl sig. Nuclto presenta uno scritto su lo stato dell'agricoltura in Girgenti, 541. — Il sig, Castromediaiio e il duca di Marciano presentano un lungo lavoro sulla agricoltura e pa- storizia in Terra d't)tranto, iVi. — 11 sig. Earsoltl invia da Lucca uno scritto sulla ma- niera di Vestir le montagne ec., ivi. — 11 sig.Corbo presenta un manoscritto su notizie economiche di Basilicata, ivi. — Il sig.UUoa presenta una memoria diretta a vantaggiare le classi indigenti , ivi. — Il sig. Geremia presenta uno scritto su le uve intorno l'Et- na, tvt. — 1 sig. Baglionc e Meistredy prescntan due modelli per sostegno di Bigattie- re, iVi. — Nota del sig. Giuseppe Vecchi intimo ad un seminatore e doppio aratro , 'J^'i-. — Brevi cenni sul miglioramento delle lane in Boemia, Sassonia e Moravia, espo- sti dal prof. Fuchs, ivi. — Quadro di piante secche, fatto dal sig. PaoliUo, iW. — Il sig. Clarenza su la necessità delle scienze naturali |ier bene dell' industria , ivi. — Il sig, Pallavicino discorre intorno alla istruziunc pubblica , iVi, — Discorso manoscritto in- — CLXXIV — torno all'eccellenza della Storia ecclesiastica, del P. Toniabenr, S^j. — CondÌ2Ìoni del concorso al premio Buglione perla migliore Diaccliina idraulica, i^i. — Giudizio intor- no alla memoria del sig. Piatti sul miglior sistema di motore applicabile alle strade fer- rate - Premio del sig. Pallavicino, 54 i- — 11 prof.Cua riTerisce sugli scritti intorno alle malattie del gelso, in concorso al premio Berrà, ivi. — Della Martora presenta gli An- nali della società economica di Capitanata, iVf. — Rapporto sulla seta greggia, letto dal dott. Gera, iV/. — Rapporto intorno all'agricoltura de' contorni di Napoli , 545. — IJecessità di un orto agrario manifestata d;jl prof. Cua, ivi, — Rapporto sulla industria ed arti di Napoli, 54G. — Opera del sig. Ferini su le risaie,iVi. — Incarichi dellaCom- mcssione per la quistione del credito agrario, ivi, — Elenco de' soci della Commcssiu- ne, 5^7. — Dullettino Bibliografico italiano, e 12 Comnics:«ioiii sull'oggetto, e regola- menti e condizioni da serbare , 549. — Parole di congedo del Presidente Freschi, 552. Bullonino bibliografico italiano pag. 319 Kapporto del sig. Goliardo Calvi , intorno agli studi su le società di mu- tuo soccorso per gli artegiani » 554 (Iella Commcssione enologica italiana » Ji-iS Sul carro-cucina inventatp dal sig. Ignone » o62 Intorno al miglior sistema metrologico uniforme da estendere in Italia « 56o Sul carro inventato dal sig. Piazza da Caserta » 576 Sulla industria serica italiana » 578 Esame delle memorie che concorrono al premio proposto dal marchese Pallavicino per lo studio del miglior sistema di motore applicabile alle strade ferrate » 583 Intorno al modello di ventilatore delle prigioni presentato dal Cav. Quadri » 587 Su lo stato dell'agricoltura ne' contorni di Napoli ...» 588 Su lo slato delle arti e mestieri in Napoli » 594 Suir esame dell' opere presentate alla Sezione » 600 Sezione di Arcueologia e Geogilvflv Adunanza del 26 di settembre » C13 Discorso del Presidente intorno allo stato odierno delle scienze geografiche , Gi3. — Il sig. SponziUi legge un frammento su la veracità delle storie antiche nella parte rìs- guardante la scienza e l'arte mditare ^614. — Memoria intorno allo stato presente della geografia e mezzi di perfezionarla, letta dal Cav. de Luca, ivi. — Osservazioni, Ci5. —Opinione di S. E. il Presidente generale, CiE. Adunanza del 2.3 di settembre , » 617 Due singolari monumenti presentati dal 6tg. Orioli , cioè un amuleto ed un chiodo di bronzo ben conservato, con la interpetraziune delle scritture che vi tono, 617. — — CLXXX — Osservazioni del sig. Blondelll, del Cot. Avellino, del Cav. Quaranta, 618, 619, (120. — I più recenti progressi della Geografia, esposti dal Conto Grùbcrg de HeDisiJ,C2o. — Memoria numismatica del Cav. S. Quintino , 621 . Atlunanza del 24 di scltenibre pag. 622 Altre illustrazioni del sig. Orioli sul chiodo di bronzo, Gii. — Un codice del X secolo clic racchimlo la fmi- della storia naturale di Plinio Secondo , G25. — Necessità del- lo studio archeologico in Italia , proposta del sig. llaldaccliini , G2 4. — Osservazioni del sig. Omboni l'atte lungo le coste occidentali dell'Africa, ivi. Adunanza del 23 di settembre » 626 Inesattezza delle carte dell' Africa, avuto riguardo alla posizione longitudinale delle co- ste occidentali , dimostrata dal Conte Gràberg da Hemsij , G26. — Necessità degli studi etEiografici in Italia, proposta dal sig. Miniscalchi, ivi. — Coramessione per que- sto oggetto, G27. — Esatta osservazione paleografica per la buona interpetrazione del chiodo presentato dal sig. Orioli , ed osservazioni del Presidente generale e del prol. Quaranta, 627. — Il Cav. liechi annuncia altro chiodo che trovasi a S. Donnino in Toscana , iVi. — Gli ultimi progressi della Geografia , comunicati dal si^. Gràberg da Hemso, ifi. — Cenno del Cav. Capialbi sugli archivi di Calabria, G28. — Nuove dilucidazioni apportate dal sig. Minerviui sopra un vaso dipinto della collezione Jat- ta in Napoli, ivi- Adunanza del 26 di settembre » 630 Osservazioni del sig. Buccini sugli archivi di Calabria, C5o.— Osservazioni del sig. Ghi- bellini sull'abbassamento ed innalzamento del Baltico, ivi. — Illustrazione di una epigrafe greca , fatta dal prof. Paci, 63i . — Cenno generale degli antichi monumenti scoperti in Napoli, esposto dal sig. Bonucci, iVi. — Osservazioni del sig. Rocca, G32. Chiarimentodclsig. Morelli sopra una ghianda missile ed una lamina di piombo quadrata con iscrizioni gredie, G52. Adunanza del 27 di settembre » 634 Discorso del prof. Orioli intorno a tre antiche Città nel suolo etrusco da lui discoper- te , 654, — Osservazione del sig. Piazza sul mitico racconto intorno a Cacano ed Er- cole,G55. — Memoria del Cav.Vulpes intorno ad uno strumento chirurgico scavato in Pompei, 635. — Il prof. Quaranta dà un saggio di una sua opera intitolata Fisiologia omerica, 636. — Osservazioni del Conte Miniscalchi, 038. —Presentazione di un'ope- ra di Balbi, Miscellanea Italiana, fatta dai sig. de Lucae Ghibellini, Gig. Adunanza del 29 di settembre » 640 Continuazione del discorso del prof. Orioli sulle tre Citlà Etrusche , G40. — Nuove osservazioni del Cav. de Luca , su la natura de' vulcani , e su l' ordinamento fattose- ne finora da insigni geologi , ivi Molte iscrizioni graffile scoperte in Pompei dal sig. Fiorellj, 641. — Diploma cufico- saraceno comunicato alla Sezione dal prof. Let- tieri , ivi. — Osservazioni del sig. de Ritis su lo stesso diploma , 642, — Ricerca ge- nerale ed unanime su' valori delle monete in Italia, proposta dal sig. Gandolfi, ivi. — Pianta della Città di Caletra ncU' EUuria media, presentata dal doti. Salvagno- 11,645. — CLXIXI — Adunanza del 30 di settembre pag. 644 Cenni storici del Conte Minlscalchì su la coltura delle lingue orientali in Italia, 0^4. — Troposta dello stcssu per la fondazione in Italia di una società geografica, 646. — Memoria del sig. Corcia su le omonimie etnografiche e geograficho per la ricerca delle origiui de' popoli d* Italia e delle antiche città da essi edificate , ivi. — Breve nota del Cav. Bechi sopra due monumenti scoperti a Posilipo, 6^6. — Osservazione del Cav. Avellino su tale argomento , iuì. — Curae 1' architettura possa di presente giovarsi delle scoperte monumentali , memoria del prof. Musunieci , ivi. — Ragioni della inesattezza degli storici Romani , esposte dall'Abate Alirabelli, 647. Adunanza del 1." di Ottobre » 648 Lettera del sig. Baldacchini, per proporre i mezzi pìiì acconci alla istituzione di una società archeologico-geografica italiana , GiS. — Osservazioni del sig. Biondelli , su tali proposte, 651. — Rovine dell' antico Sannio , ed analogìe di nomi che trovansi nelle Alpi reliche, nuli* Ktruria e nel Sannio stesso, es^wste dal doti. Scliuars,G")2. — Memoria del Cav. Gherardi, intorno alla vestitura italiana figurata ne' vasi, ivi. — Il sig. BroQcrio ragiona dell' antica epopea nelle sue relazioni con le condizioni dell' età presente, G54. — Dissertazione del sig. Notarianni intorno all'origine di Roma, ivi, — Breve scrittura dell' Abate Rucca su le vere radici de' vocaboli greci, ivi. — Dii- settazionc del P. Grillo su le pitture delle catacombe, 655. — 11 Presidente Cav. A- vellino, espone alcuni ordinamenti della Presidenza generale, ed alcuni inviti fatti alla sezione , e promette per la vegnente adunanza un bel dono del Commendatore Npinelli di Scalea, cioè di una scrittura su le origini e le sorti degli archivi , G55 — Compilazione inedita di un lavoro del Cjt. Fiuatì, su' monumenti che si vanno sco- prendo in America Gòj. Adunanza del 3 di ottobre » 608 Nota della Commessione incaricata dì proporre i mezzi più acconci per la istituzione di una Società archeologico-gcografica italiana, a schiarimento della prima proposta, 658. — 11 Principe di Canino presenta la carta di circumnavigazione dell'ultima spedizione americana fatta al polo antartico ; partecipa una preghiera del Cav. Visconti per aver dalla Sezione il dritto di Autore ; ragiona infine di un carro etrusco scavato nella sua ttrrra di Canino , G5y. — Osservazioni sulla carta di circumnavigazione, fatte dal Car. de Luca e professor Ghibellini , ivi. — Il Cav. di S. Quintino dà notizia di una moneta inedita Capuana de' secoli di mezzo, 6Go. — Modo di trascrivere i nomi geo- grafici in lingua Italiana , proposto dal sig. Marzolla, ivi. — Osservazioni del sig. del Giudice, intorno ad un diploma di Sergio V Duca di Napoli' nel ii5i , G6i. — Notizie di Luigi Maria Greco Intorno al vero sito di Pandosia nella Bresia, ivi. — Discorso dell' Abate Fornaro per dimostrare come con lo studio de' libri sacri del Settentrione può arricchirsi l'archeologia generale e la classica , G62. — Osservazioni proposte dal sig. de Ritis per una geografica distribuzione de' dialètti d' Italia, ivi. — ITizionario di tutt' i dialetti italiani , proposto dal sìg. Angelo Grillo, G03. — Sommi capi dì una memoria del sig. Gennaro Riccio intorno alle monete attribuite alla zec- ca dell'antica Lucania, à-i. — Descrizione fatta dal sig. Garglulo di talune bilance scoperte in Pompei , 6G,. — Memoria intorno ad un viaggio sul fiume Gaboou ncU i' Airica occidentale, eseguito dal Sig. Omboni , ivi. — Sunto di una memoria del «ig. Gbibelliai , «u la conreuiciua di stabilire un lìmite tra la geografia e le altre — CLWXIl scienze «filni , 665. — Osservazioni del Conte Cretti su la destinazione delle edicole che trovansì costantemente vicine ai grandi monumonti d; Egitto, e su l'anzianità di Menfi in confiuntu di Tebe , ivi. — Memoria del Conte Marulli, intesa a stabilire il ▼ero sito della battaglia di Canne, C67. — Nota di Federico Bursotti su la nccrssitùdì rivolgere gli studi archeologici »iU' analisi degli elementi di-Ua civiltà umana, GfiS. — Osservazioni del Principe di S. Giorgio su r ordinamento degli antichi vasi dipinti nelle collezioni, 669. — Considcraziuni del sig. Pancaldi sul simbolismo degli orec* climi delle donne antiche italiano , e disegno della casa Giulia imperatoria illustrata dal medesimo A., ift. — Notizie date dal sig. Giulio Minervino, intorno aduno spec- chio antico, 670.^ Orlgiue del Lago Fucino, esposta dal sig, Amarelli, ivi. — Sommi capi di una dissertazione del sig. Fusco, intorno alla introduzione della mo- neta di rame nel lu-gnodi Napoli, C71. — Breve illustrazione intorno ad un luogo di Cicerone , scritta dal sig. A . Jannelli , ivi. — Parole di congedo del Presiden te Cav, Avellino , 673. Sezione di Anatomia, Fisiologia comparata e Zoologia Adunanza del 22 di settembre WJ- 674 Discorso di apertura del Presidente Principe di Canino, ivi. — Memoria del prof. Savi, intorno ali* Anatomia dello stomaco de' Moschi e de' Dromedari , 677. — Osserva- zioni sullo stesso argomento , C78. — Nuovo genere d' insetti Ditt«ri della famiglia de' Pupipari , stabilito dal sig. Achille Costa , ivi. — Lettera del prof. Zantedeschi su talune sperienze intorno alla torpedine, 679.— Osservazioni del sig. Verany, ivi. — Lettera del prof. Okcn di Zurigo intorno al 2** volume della Sj-nopstsóe' Mammi- Icri del prof. Scbinz, della Synopsis aviurn , della Lepldosiren paraduxa , 680. — OiServazionl del sig. Presidente Bonaparte , OSi . — Il dott. de Filippi legge un sun- to delle osservazioni anatomiche intorno al Moschus Kanchil, ed allo stomaco de'Dro- medarS del prof. Savi ^ 683. Adunanza del 23 di settembre » 687 li prof. Pictet presenta due volumi della Storia naturale generale e particolare degl'in- setti nevrottcri , ivi. — Lettera del prof. Antonio Alessandrini intorno a'varl quesiti fattigli da Bonaparte, col sunto di due memorie del Muller, sui Branchiostomi, Dip- noi e Ganoidi ec. , ivi ^ fino a 70G. — Osservazioni e Commessioiie all' oggetto, 707. Due figure di pesci osservati dal Verauy e da Cocco, ivi. — Osservazioni di Alessan- dro Rizza sui generi Byzenus e Symethus di Rafìnesqne^ 708. — Nota del prof. Er- nesto Weber intorno la contrattilità muscolare e la influenza del pari-vago sul cuo- re , 709. Adunanza del 24 di settembre » 714 Tyria Dalhi, Pyrgita cisalpina, ed Embcryza descritti dalCommend. Gaogadi.e presen- tati dal Presidente della Sezione, ivi, — Osservazioni del sig. C3nniz;^ro su la nota di Weber intorno alla contrazione muscolare, 71 5. —Opinioni emesse dal prof. Costa, 717. — Osservazioni del dott. de Martino, /Vi.-*- Lettera del prof. Paolo Savi, 718. — Memoria del sig. Calcara intorno ai Molluschi viventi e fossili nella Sicilia , 719. — CLXXXIII — Adunanza del 25 di settembre piuj. 720 Il Principe Bonaparte dà conto dell' opera iconografica d..! sig. Gray , ivi. — Osserva- zioni critiche dtl prof. Pesce intorno agli Americani nel tempo della sco|>erta , 722. — Osservazioni analoghe del sig. Pcntland e del Presidente Bonaparte, u'i e 735. — Nuovi studi del dott. Ribolì intorno air e&mumla animale in relazione coi tem- peramenti e coi morbi strettamente leg.tti alla Frenologia, ivi. — OsNervazioni del prof. CalamRÌ su L'anatomìa della torpedine, e sopra un gabinetto di anatomia comparata che va formandosi nel musco di Storia naturale di Firenze , 724* — Osservazioni analoghe del prof. Owen , 725. — Osservazioni anatomiche del dott. de Martino sul sistema venoso renale di J^cobson delle raie e delle torpedini , 726. — Memoria del sig. de Martino sull'apparecchio velenifero della Tarantola delle Pu- glie , 728. Adunanza del 2C di settembre » 732 il Presidente discorre della benigna accoglienza fatta ai Presidenti delle Sezioni daS. M. Ferdinando Secondo, ivi. — Annunzio ed invito dell'Accademia degli Aspiranti natu- ralisti ad una adunanza generale, ivi. — Il sig. Schembri legge una prefazione del suo Vocabolario de' sinoninu degli uccelli europei , 753. — Annunzio del dizionario ver- nacolo degli uccelli italiani , compilato dal prof. Gene , ivi. — Altro simile per molte parti del Regno , del sig. Costa , ivi. — Quesiti del sig. Cannizzaro intorno al siste- ma nervoso periferico e centrale de' vertebrati ed invertebrati, iV/. — titudl anatomi- ci del prof. Costa intorno a più di settanta pesci del mediterraneo, e sull'uflicio dei- la vescica natatoria , 754, — Osservazioni del prof. Panizza , del de Filippi e del Costa , 755. Adunanza del 27 dì settembre » 737 Lettera del prof, Oken , ivi. — Commessione stabilita per corrispondere alla volontà del medesimo , 73S. — Il sig. Wrefon discorre sul Delphinus delphis del nostro ma- re, ivi. — Il sig. de Filippi dà notizia di due specie di tordi , -jJcy. — Osservazioni del Prei.idcnte, 7 \o. — Comunicazione di una memoria del prof. Owen sull'anatomìa de* Branchiopodi , e sul sistema nervoso del genere Tcrebratula e della Lìngula, ivi. Adunanza del 29 di settembre » 747 Brano di lettera dell' Ornitologo Guld di Londra , iW. — Due memorie del sig. Cocco intorno a due nuovi pesci del mare di Messina , iW. — InJicc ittiologico del mar di Messina dello stesso Autore, 7J0. — Osservazioni del sig. Rizza ,731. — Sul canale omerale comune a molte specie di mammiléri p9r la sua significazione fisiologica , os- serva/iuni del sig. Verga , ivi. — Memoria del sig. Borrelli su la importanza dell' e- piglottide nella deglutizione, 755, — Memoria del prof, de Nunzio intorno al con- cepimento ed alla figliatura di una mula, 753. — Osservazìonidel vice-Presidente Co- sta , 757. — Commessione per 1' esame della memoria, 753. Adunanza del 30 di settembre » 7o*J Rapporto del prof. Meneghini a nome delld Commessione incaricata di e^mìnare la lettera del Zantedeschi , ivi, — Commessione per csamìn ire l'opera del sig. Durand, 760. — Cenni del dult. lìugenio Sismondu intorno ad alcuni denti fosadi trovali iiella collina di Torino , iV/. — Oidcivazioni del Presideutc Bonapaitc iulorno all'ar- — CLXXXIV — 5omciUo,7G3. — Memoria ilei prof. Carlo Ferraris su\Puh•xp€nctrans,ìt'L~l\\^ToL Ernesto Weber espone le proprie spericiixe sull* assorbimento del chilo , sul movi- mento de' cigli vibratili e sul movimento degli ossettlni dell'udito , 76^. — Osserva- zioni del dott. de Martino su quest' ultimo argomento , ivi. — Il prof. Costa discor- re della struttura della vescica natatoria e de' rapporti di essa con altri visceri , 765. Programma dell' Accademia degli Aspiranti naturalisti , /V/. Adunanza del 1/ di ottobre pag. 1Q1 lì prof. Owen espone le sue osservazioni anatomiche sugli organi salivari de' bruti, ivi. Presenta poi i disegni di un verme marino della famiglia de' Nemertidi , 708. — Mostra infine un phistìco dell'unica testa del Dido , ivi. — Catalogo di Conchiologìa geografica , esporto dal dott. Calcara , 769. — Osservazioni del prof. Costa , 775. — Memoria del prof. Cocco , intitolata — gualche pensiero su la Ittiologia^ 77G. — Os- servazioni del prof. Costa , 779. — Osservazioni del dott. de Martino , sullo svolgi- mento de' follicoli di Graaf, ivi. — Osservazioni de'slg. Calamai e Presidente , ivi* — Nuovo genere di pesce apode , notato dal prof. Costa , ivi. — Lo stesso autore legge la prefazione della sua Paleontologia del Regno dì Napoli, 780. — Il Presidente ne dispone un sunto da stampare negli Atti , m. — Esemplare dell' Umbrella medi- terranea presentala dal Cav. Panvini, 7S1. — Programma della Società Olandese delle scienze in Harlera, ivi. — Lettera del sìg. Ma^hiani su taluni pensieri 61osoficie na- turali, 787. — Osservazioni del Presidente , 788. Adunanza del 3 di ottobre » 789 Bapporto della Commessione destinata per la memoria del prof, de Nanzlo,iV/. — Let- tera del marchese d'Andrea e del sig. Rosso , e Catalogo del gabinetto di storia natu- turale e di archeologia in Caltagirone, 791.— Rapporto del prof. Gene su due memo- rie di entomologìa , de'sig. Longo e Patti , in. .— Osservazioni dell'Abate Pera sugli Americani, 792. — Relazione di un viaggio del sig. Achille Costa, fytto ne' monti ed al lago Matese , 794. — Lettere comunicate dal Presidente, ivi. — e di Strickland su ar- gomento zoologico, ivi. — di lleckcl su la Condrostoraa e su 1' Alborella, 797. — Del Principe de Wied sul suo viaggio al Missouri superiore , su la Usta degli uccelli ame- ricani , sopra una collezione di uccelli di Calcutta , de' nidi dell' oriolus e del Turdus saiatilis ec,,798,e 799. — Catalogo di Rettili inviati dal sig. Parreys,»W. — Annun- zio del sig. Miiller per la pubblicazione dell' ultima parte dell' Anatomia comparata de'Myxinoidì, 799, — Risposte ad alcune domande lattegll dal princ. Bonaparte, ivi. — Memoria del sig. Ldra. de Sclys Longthamps, indicazione di qualche Ibrido osser- vato nella famiglia delle anitre ec. 801. — Lettera dello stesso Autore , 802. — Ri- cerche del dott. de Martino sui vasi linfatici dell' utero de' Ruminanti , de' Roslci- tori e de' Carnivori , e su i rapporti della circolazione de' cotiledoni uterini de' Ru- minanti con quella de' Penicilli della placenta fetale, 8o5. — Osservazioni dello stes- so autore su le idee di Weber intorno all'assorbimento del chilo, 80 i- — Il dott. Ca- silli ha fatte osservazioni sull'ordine de' iurjmi acustici della coclea e del vestibolo ec ivi. — Notizia data dal dott. de Martino , intorno alle differenze degli effetti di paralisi dell'arto inferiore , indotti dalla recisione del corrispondente cordone della midolla spinale in basso ed in alto , 80C. — Osservazioni del sig. Cannizzaro , ivi. — Alcune sperienze del dott. Pignatari , sull' assorbimento interno, ivi. — Osservazioni del doti. Cappello su la evaporazione de' fluidi , 80S — Osservazioni del sig. Canniz- — CLXXXV — laro suir assorbimento , i W. — Discorso del Presidente Principe Bonaparte , di ciiiu- sura delle Adunanze, in". Memoria del prof, do Nanzio: /n/ocnod concepimento ed alla figliatura di una mula paij- 810 Spiesazionu delle tavole inserile in questa memoria » 825 Estratto della Paleontologia del Ue;;no di Naiioii, oi)era del prof. Costa. » 826 Seziose di Botanica e Fisiologia vegetale. Adunanza del 22 di settembre » Sio Discorso del Presidente intorno al Cataloga delie piante che si coltirano nel Real Orto Botanico di Napoli , ivi, — Memoria del sig. Sorda , aflìn di determinare per via di esperienze qual parte prenda V aria nel germogliamento de' semi, su quali sostanze del seme porti essa la sua azione , e quali cangiamenti induca nelle medesime, 846. Adunanza del 23 di settembre » 853 .Saggio di Geografìa botanica nella Sicilia , scritta dal prof. Tornabene , ivi. — Osserva- zioni del prof". Parlatore su tale argomento , ivi. — Relazione scritta dallo stesso Par- latore, intorno all'erbario centrale italiano, 855. .— Osservazioni del Presidente , 80J. Adunanza del 24 di settembre » 857 Memoria embriologica scritta dal prof. Gasparrini , iVi. — Memoria del prof. Tornabe- ne , intorno ad alcuni vegetabili che trovansi nella formazione della argilla azzurra presso Catania, iV/. — Osservazioni del sig. Link intorno a\ ptnus ivtundata e pu/mita, 858. — Nota del Presidente Cav. Tenore intorno al genere pinus , ivi. Adunanza del 25 di settembre » 86o Real Orto l^otanico , e le cose più notabili di esso , ivi. Adunanza del 26 di settembre » SG8 Mota del sig. Frestandrea intorno alla speciale ramificazione di un individuo della Yuc- ra aloifoliaVm,, ivi, — Discussione, ifi. — Il Capitano Bract ricorda la istituzione di una Società per lo cambio delle piante nazionali italiane, 8ù(^. — Osservazioni e Com- messione per la medesima , ivi, - Adunanza del 27 di settembre » 871 Involti di semi inviati dal march. Ridolfi per dispensarsi a'Botanici che ne bramassero, IVI.— Memoria del sig. d'Hombres Firmas sul noce ed effetti della sua ombra, 11/1.— Osservazioni del Presidente su lo stesso argomento, 872. — Il prof. Briganti presenta sei tavole su le varie parti del frutto del Bombai piramiduUs , ivi, — Memoria del sig. Zanardini intorno alle Calitamniee, e S'i di alcune nuove specie del genere Calli- thamnion , 873. — Pensieri del medesimo su le Alghe, iW. Adunanza de! 29 di settembre » 877 O.^sirvazioiii del prof. Link sul genere Etit:a ed alcune specie di esso , ivi, — Breve no- tizia dello «tesso autore sul Juuiperus macrocarpa , 878. — Nota del sig. Frestandrea Z — CI.XXXVI — tiil valore morrdogico delle spine dello Xanthiiim splnoaum Lin, 879. — Osservaiioni de! prof. Parlatore sullo stesso argoinouto , ifi. — Osservazioni del prof. Brown, ivi. Il prof. Parlatore comunica i risultameuti delle sue ricerche su la Jisposizior.e de' va- si delle piante acquatiche, SSo. — Il .•(1^. Niccolò Ridolfi legge una nota su la frutti- ficazione dell' Araucarla Ridnlfìana, S81. — Osservazioni del Presidente Cav. Teno- re su lo stessa argomento , 88j. — Nota del medesimo su le Opunzie , ivi. Atliiiianza del 30 di scttom!)re pag. 887 Il prof. Meneghini presenta a nome di Brown due preparazioni di un fossile agatizza- to, ivi. — Osservazioni sull'argomento, 889.— Il prof. Tornabene presenta la sua opera sulla Lichenografia sicula , ni. —Quadro di pianto secche del sig. Paolillo , tìgj. — Lettura del rapporto su la memoria embriologica del prof, Gasparrini, 8t) j. Rapporto della memoria del sig. Sorda, ivi. Adunanza del 1 ." di ottobre » 897 Memoria del srg. Prestandrea intorno alla necessità di una raccolta centrale di piante me- dicinali indigene , e provvedimenti allo studio della Botanica medica , ivi. — Osser- Taeioni soli' argomento, 3;)8. — Il Cav. Sollazzo legge una memoria sopra alcune piante de' contorni di Corigliano in Calabria , ivi. — Osservazioni all' oggetto, 899. Il dott. Zanardini legge una memoria intorno agli studi da lui rivolti alla Vesma- Kstiaftlijórmis, ivi. — 11 Presidente Cav. Tenore legge la descrizione della Portaea auraìitiaca ,901, Adunanza del 3 di ottobre » ^'^^ Nota del sig. Briganti suU' erbario medico stabilito nella Università di Napoli , ivi. — II medesimo dà la figura ed i caratteri di un nuovo fungo mangereccio , da lui chia- mato agaricux pislillifoi-mis , in. —Proposta del sig. Tornabene svigli studi botani- ci dell' Algologia nella penisola italiana , yo5. — Annunzio del sig. Prestandrea per rendere di consistenza lapidea gli organi delle piante , goS. — Il dott. Zanardiui leg- ge una nota intorno al vero posto da assegnare alle (ialazaure nella serie de' vegeta- bili marini , iVi. — Osservazioni e discussione al proposito , 906. — Discorso di com- miato del Presidente Cav. Tenore, 907. Saggio di Geografia botanica per la Sicilia » 909 Happorto su lo stesso » ^34 Sezio>e di Fisica e Mate.matica. Adunanza del 22 di settembre » 1008 Breve discorso di prolusione pronunciato dal Presidente Oriuli , ivi. — Aiuiunzio di una Commessione per le sperienze sul ginnoto elettrico, e narrazione de' fatti osser- vati dal sig. Paci , ivi e 1 009. — Osservazioni al proposito fatte dal sig. Palmieri e dal Presidente , dal Cav. Botto e dal sig. Cannizzaro , ivi e 1010. — Il sig. Palmieri pro- pone alcuni nuovi mezzi per misurare le intensità del magnetismo terrestre , iVi. — Osservazioni del dott. Feters, 1011. — Caso di morte per lulmiiic con belle panicola- rità , spiegate dal Presidente, iVi. — Osservazioni de' sig. Galano , Longo e Palmie- ri , 1012. — CLXXWII — Adunanza dH 23 di settembre patj. 1013 OsAervazioni del Cav. Melloni sul ravvicinamento dei rcnomenldel fulmine, narrate rial Presidente, alla proprietà del gìnnoto, m. — Altre osservazioni sul caso del fulmi- ne, iWe 1014. — PMcromclro del prof". Belli, ed osservazioni al proposito, ivi e ioi5. — Esperimenti del prof", Maìucthi per provare necessario il toncoriu di due forze alla produzione della corrente elettrica , iV/. — Osservazioni del sig. d' Ayala , lOiG. Adunanza del 21 di settembre » 1017 Indirizzo del sig. Dttrand per ottenere da S. M. una Commissione di Fisici per esamt- jiare alcune idee genenili su la scienza della natura, ivi. — Proposta del sig. Rossi per 1' avanzamento di-Ila scienza idraulica, e domanda di una Commesslune al proposito , /Vi. — Osservazioni dtl Presidente, 1018. — Osservazioni del Presidente generale, lOiQ. ^ Il sig. Fadula legge una memoria su le vrdiuarie equazioni generali nlalive al moto de' liquidi^ ivi. — Osservazioni del Cav. Mo^otti, 1021. — Esperienze del sig. de la Rive sui fenomeni sonori prodotti tanto dalla calamitazione discontinua dei £U di ferro dolce , quanto diil pas^aggio di correnti elettriche discontinue a traverso questi fili medesimi^ iVi. — Moto succussurìo di una catena parafulmine, 10^2. — Osservazione del sig. GalanOj ivi. — Altro fatto di fulmine , ivi. — Osservazione ùA sig. Palmieri , ivi. Adunanza del 25 di settembre » 102 i •Seguito delle osservazioni ed opinioni sulle oscillazioni della catena e de' suoni prodotti ne' fili di ferro , e pensamenti del Presidente Orioli , ivi. — Idem del sig. Vlsmara , 1025. — Memoria letta dall* Ingegnere Michela , su 1' utilllà di raccogliere i dati ne- cessari alla compilazione di una regolare statistica de' fiumi e de' torrenti della peni- sola italiana, ivi. — Commissione all'oggetto , ivi, — Nuovi teoremi geometrici in- Teotati dal dott. Luigi de' marchesi Ridolfl , 1026. — ■ Comunicazione del prof. Ca- pocci su le macchie del sole e su la costituzione fisica del medesimo, ivi. — Idee del dott. Pt-tt-rs su lo stesso argomento, e scelta di una Commessione, ivi e 1028. — Idea del prof. Nobile e del prof. Capocci d' impiegare il termo-moltiplicatore del Cav. Melloni alla misura dulia dllFcrenza di calore fra le macchie ed il resto del disco sola- re, ivi. — 11 prof. Longo descrive alcune singolari apparenze presentate da una nu- be nella parte orientale dell' Etna, 1029. Adunanza del 26 di settembre , » 1030 Il prof, de la Rive seguita le sue osservazioni su la spiegazione data delle oscillazioni della catena j ivi. — Altro fatto consimile comunicato dal barone d'Hombres Firmas, io3i. — Osservazioni dei sig. Malocchi , Mossotti, Botio, Melloni e Palmieri , ivi, — Proposta di un nuovo sistema di studi geometrici , fatta dal Cav. de Luca, ivi, — Osservazioni de' sig. Botto e Malocchi io52. — Annunzio del prof. Ragona Scinà su tre memorie destinate da lui per l'archivio metrologico italiano; una di un meto- do per la correzione della capillarità indispensabile , oltre quella della temperatura , a render comparabili le barometriche Indicazioni ; 1' altra sul metodu di barometrica compensazione dì Bravals e di Martìus ; e 1* ultima su 1' andamento del barometro in Palermo, iV/ e io35. — Osservazioni de' sig. Malocchi e Peters, ivi. — Continua- zione della lettura del prof. Malocchi sugli sperimenti istituiti per dlmostr^ire le con- — CLXXXVIII — (lltioni necessarie alla produEÌone della corrente voltaica, cJ osservazioni all' ogget- to, ivi. Adunanza del 27 di scltcìubre pad- 1034 (Juistionl ed osservazioni fatte dal Cap. Ulioa e dal Can. Amalo intorno alla proposta del Cav. de Lue;» , per un ntwvo ìiietodo di studi geometrici ^ ivi- — Conliiiiiazioiio della lettura liitin djl prof. Maiocchi intorno alle condizioni necessarie alla proJusio- iie della corrente voltaica , ivi. — Osservazioni dui prof. Hutto sull'argomento, 1037. — Comunicazione del prof. Padula per mia sua memoria sui solidi di egual resisten- za , e su quelli incastrati in ambe le estremità, io3i?. — Osservazioni del prof. Rossi, loòg. — Il sjg. de Sanctis annunzia un metodo per misnr.ire le distanze cui mezzo di una squadra graduata , 1040. — Osservazioni del sig. di Cesare e del prof. Capocci , ivi. — Comunicazione di alcuni sperimenti fatti dal Principe della Rocca, intorjio al- la (orla elettro-motrice di varie sostanze , ivi. Adunanza del 29 di settembre » 10^2 Due programmi dell'Accademia delle Scienze dell' Istituto di Bologna; e Coinmcssione stabilita per 1' esame di una memoria sul miglior sistema motore applicabile alle stra- de ii;rrate , iVi. — Processo elettro-chimico del sig. Gaultier de Claubry e Dccliaud per estrarre il rame dalle sue piriti , i.'i. — Commcsslone destinata a ripetere gli sperimenti , 1042. — Risultamentl di alcune ricerche fatte dal dott. Peters , intorno all' orbita più probabile della grande cometa dell'anno 1845 , ivi. — Memoria letta dal sig. Nobile intorno all' altezza delle stelle cadenti, 1 046. — Osservazioni del dott. Peters su lo stesso argomento , 1047. — Memoria del sig.di Cesare, intorno all'acu- stica applicata alla costruzione di una sala armonica ed al miglioramento del teatro moderno, ivi. — Notizia di una sala planetaria inventata dal sig. Vitelli , 1048. Adunanza del 30 di settembre » 1049 Commessionc per lo esame del sistema cosmologico del sig. DuranJ , ivi. — Esposizio- ne di un apparecchio inventato dal prof. Matteucci per determinare la quantità di la- voro meccanico clic puossl ottenere da una certa quantità di elettricità fjtta passare per i plessi lombari di una rana , ivi. — Considerazioni sull' equilibrio de' muri che sostengono la spinta delle terre; memoria del sig. Padula, io5i. — Osservazioni del prof. Jlossottl , ro52. — Seguito della lettura l'atta dal sig. Capocci intorno alle macchie solari, e proposta di un metodo per osservarle, ivi. — Macchinetta inventa- ta dal prof. Matteucci per osservare il fenomeno importante del foro che si forma in una corta , al passaggio dell' elettrico fra due punte metalliche , ivi. — Tavola pro- posta dal sig. de Gasperls per trovare le radici delle equazioni cubiche numeriche , io55. — Iattura di un lavoro del sig. Merliul, die propone una bussola Insensibile all' azione perturbatrice del magnetismo, ivi. — Osservazioni dei sig. Longo e Costa , io5i. — Osservazioni del sig. Capocci intorno alla memoria letta dal dott. Peters su la cometa del 1845, l'i'i. — Notizie date dal Cav. Melloni intorno alla strada ferrata at- mosferica da Croydon a Darmouth, ivi. — Continuazione della esposizione delle Idee intorno alla teoria della pila di Volta e de' Pesci scotenti , cominciate nel Congresso di Milano dal prof. Orioli, io55. — Osservazioni dell' Abate Conti sullo stesso argo- mento, io5C. — CLXXXH — Adunanza del 1." di Ottobre . . ,„..„ pag. 10o7 Nuovo strumento del sig. de la Rive, atto a produrre correnti d' induzione . i„ cui la corrente .nduttrice .i rende discontinua dalla calamitazione d,e produce questa cor reme stessa ,.,.- Osservazioni, ,V,-.-II Cav. Mussotti presenta una memoria sul- anal,s. dello spettro solare , e riflessioni su la teoria dell' ottica , ,o5n. _ r,,.,,, < 1. una memoria del Cav. Melloni , su talune osservazioni intorno a certi fenomeni d. d.rez.une che s. manifestano in alcuni Vulcani a doppio ricinto. .oCo. _ Osser vazioni al proposito fatte dal sig. Capocci, 10G2. Adunanza del 2 di ottobre „ . „ ■■■.)) lOC.J Il s,g.Mayor figlio descrive uuapparatodi salvamento pe'naurrashI,,W._ll sig. Ramona .c,na premuta un apparato per eseguire una sperienza . nella ,ualo si ottiene la rot - .,o„e dell ago magnetico mediante l'elettricità ordinaria. ,W. - I, sig. I..,.,eri comu- n. a , p,.,„. 3, j, ,,,„„^,„^ ^;^^^^^^. ^^_^j^__^. ^ ,,^,^_^^_^. ^^^ j^ conducibiUti < e corp. per l' ele.tr.co, ed a fornire i mezzi per conoscere la purezza de' metalli d al une altre sostanze, giovandosi delle correnti indotte dal magnetismo de. g.oL .00 R,pp , j,, p,„,.. j,^,,^^„; p^^ ,^ Commessione da giudicare della memo^ r.a al prem.o Pallav,ano, .ofió. _ Il medesimo espone taluni suoi sperimenti per provare la conducbilità della terra , e decidere se la terra conduca la corrent a^a .nan.era ord,„aria od operi come serbatoio universale, ,W. - Speciale modificazione .nd tta ne telegrafo elettrico dallo stesso Ma.teueci, ,V/. -ojrvazioni del sig.M - .occlu, .oGC. -Presentazione del T.kn.etro inventato dal sig. Uaponsoli , ed osser- ^az.om ali oggetto, ,./. - Il p.of. Ricci legge una memoria intorni ad un suo stru- mento chiamato /)nt«ma/ome(ro , 10G7. Adunanza del 3 di ottobre II prof. Capocci ricorda una sua invenzione di o„o scafandro per evitare i naufra-i .«.-Il prof. Vsmara , senza alcuno apparecchio dice di avere ottenuto la rotazL' nedell ago magnetico riferito dallo Scinà ,,.. -Letture di alcune considerazioni r , ^-f:-,^""""' ^"' ™°''" -^^^ '"^^"'^"^ -^•«-'- le osservazioni meteo- rolog, he.n tal.a, .oCj. -Osservazioni a proposito fatte dal sig. Capocci. ,W - prof. Pac. legge una memoria , intitolata - 0..rr.a.,o«, di m^tco^logia pleurica 2c ~W » 'r V? "'""'' '' °""'''""' meteorologiche e magnetiche latte « 1 Gabinetto fisico d. S. M.esti nel .«,3 e iSi, . 1071. - Discussione relativa tra i g. Orioli Peters Capocci , Chreticn e Melloni , ,W. - Il sig. Tripaldi legge uno «rit o sull'atmoslerologia , ,W. _ Il sig. Savini legge una memoria intorno ad uno Scandaglio mar.t.mo per misurare la profondità delle acjue, ../.-Osservazioni, .07,. Adunanza del o di ottobre . . . , )> 1073 Si propongono varie sperienze e miglioramenti , su le mofete ammoniacali , sul tesm..- metrografo.suU'anemoscoplo, anemometro e pluviometro, ,W. - Il Cav ISotto annunzia d. aver conseguita una dimostrazione sperimentale della formula da' lui a dottata , esprimente la intensità galvanometrica della corrente idroelettrica , coaside rando separaumente gli elementi diversi che entrano in tale espressione ,W - Es- perienze su la forza elettro-motrice della terra eseguiu- dal prof. Luigi M'agrini, ,074. Investigazio». del prof. Ro»i su le superficie anulari, ,W. - Memoria del sig Luig 1068 — cxc — Scarambone, intorno Me iWksc marittime, 1076. — Bruciamento della sclieda sigillata, contenente il nome dell'Autore della memoria scritta per concorso al premio Pallavi- cino, 1077. — Il sig. Abate legge una meniuria siili' areonautica, 1078. — Il prol. Trudi legge una nota su la eliminazione fra le equazioni algebriche eseguita per nu-zzo della diilèrenziaziune , ivi. — Il Cav. Mossotti comunica una sua espressione del ter- mine generale dell' equazione del centro, 1079. — Rapporto della Commessione in- caricata degli esperimenti sul ginnoto , 1081. — Il prol. Lavagna, presenta una me- moria sulla integrazione generale di qualunque equazioiie a derivate parziali di pri- mo ordine a qualsivoglia numero di variabili , ivi. — Memoria del sig. Errico Cerulli sui valori positivi dell' ignota delle equazioni complete di secondo grado, 1090. — Memoria del Cav, Lungo sul teorema del Taylor e sulle sue dimostrazioni a priori , logt. — Nota del medesimo intorno alla scintillazione delle stelle, /f/.— Memoria del sig. Dau , su di una scoperta igrometrica , e sopra una novella teoria suU' altimetna fisica , ivi. — DUcorso di congedo del Presidente Orioli , 1092. Rapporto della Coniniessionc per giudicare la memoria in ordine al pre- mio proposto dal Marchese Pallavicino pa I-. Principe Boiui- parle ì>"0- 1' Elenco de' libri e delle altre scritture olTerte o inviale in dono :il Congresso » i Elenco do' membri dell'adunanza » xxiv Serie degli scienziati non del Regno intervenuti al settimo Con- gresso » i.xxxiv FINE ERROni CORREZIOM Aiircnghi Francesco Belli Giuseppe di Calasca Camandoli Giovanni Capella Cesare Castiglioni Camillo di Ossuua, dultore in legge, ispettore e direttore di quel- la R. stamperia Cliiappelli Luigi Cervino Francesco Cotti di Cares Danisc Luigi De Gasparis Annibale di liagnarn De Nanzio Ferdinando di Napelli Donalo Carlo Gandolfo Ciov. Battista Gasparrini Guglielmo di Napoli Gaullicr de Chaubry Lavagna Giov. M.' di Pisa Mangolini Arcangelo Manzone Luigi Martignoni Francesco Masi Ciov. Ballista Masini Giuseppe di Torino llassotti cav. Ottaviano Fabrizio di Novara Moucbol Paolo Bernardo Omboni Tito di Palazzolo IMiIusella Camillo di Napoli Scolari cav. Ercole di Maggiora Sigardl Paolo ^ crroui Michele Slaurenghi Francesco Belli Giuseppe di Pavia Comandoli Ciovanni Cabclla Cesare Castiglione Camillo di Milano, ispetto- re di quella I. H. stamperia di guerra Chiappelta Luigi Cervina Francesco Cotti di Ceres Danisi Luigi De Gasperis .Annibale di Jiugnara De Nanzio Ferdinando di Peseucostanto Donati Carlo Candolfi Giov. Battista Gasparrini Guglielmo di Castelgrande. Gaultier de Claubnj Lavagna Giov. M." di Lirorno tUanzolini y/rcangelo Manzoni Luigi De Martignoni Francesco Mari Giov. Battista Masini Giuseppe di Lucca Mossotti cav. Ottaviano Fabrizio di Pisa Croset-Mouchet Paolo Bernardo Omboni Tito di Palazzolo in Lombardia Pulusella Camillo di Brescia Scolari di Maggiata cav. Ercole Luigi di Torino. Sieardi Paolo Verrone Michele AGGIUNZIONI B.illio Bertone Emi li» (iiiarihosi- di Sam- bm) di Torino , Presidente della Se- 7Ìoiie di Agronomia e Tecnologia nel sesto Congresso degli Scienziati Ita- liani. Caimi dot. Giov. Battista di Milano, so- cio di accademie scientifiche. De Focatiis Antonio di Catanzaro . Te- nente Colonnello di Artiglieria. Stevano di Savigliano in Piemonte, so- cio di accademie scicntiCche. Valsocchi Giuseppe di Alessandria in Piemonte, socio di accademie scien- tifiche. Somma totale degli Scienziati I6I8 Scienziati non del Regno 819 Jiiftla A Taf I irfc» / r Tnu'kìte C'Uf/fontfraìc Vutranin' I / j<^/.. .. T^^-r^ ■ ^yfi^/iy/ffe ytì^^ ^-^'A^r/^iiytz ^' ,^^i(at^/a/Pti,^/tf Ji^c4a£t>C'- m:/ AfJj^ . *rv>ir-vfè- ,r,i/ viiHii ,t/ avi, - HOHb Tavtt. 1 ,t >; i -=**rì ' il ■-1 ; ( ''■■ : > '/^ . -*" - 1*'^ ^«rvMa ^>n/^ yr-tmyte:4i i^'t iF/-ti/i-/7' i// c^if/f//M/tif, i/ -iCr^y-/., i'tufUi' ^tuti^ iWi^/-if/f/r t/ty/f -^^/ri'/u ìA'/v/K' iM rrt€-/iit' a .-i/ifti^n/i- \ Vulranùv •.j^itAt rfy mffrt /■mnu- /\: .// IJK^ILVO //A' JL S,a/.r f.ifi/:0/f^-^//.^f//tJì////fìiAf //./ ,/ • //tt/r// /;„«, /;. «.,/,„, /;,„//. tf ... .,^,. /,,„.., Mm,* V.u. V.,f,f. ^/t/ff/f/i' //y/.i/'fr.>///r ai'// • f ///(■///// //r é/a — ///vvv/*' tf . ^v// /:,,'{afm. t-- -'^ I ^ I V,.j/rf Jt fmKìhfn ^ i à