TIE RE A Lee Ne a rrento. artrite CI IRONIA I ° Se reo IA rig Lc a atozog nin i | ca = rara rana ue Ra di x - LTT ria DITA in prg = ni Letto La (ol r- iii rante MO al cn fac, o ciato ; 25) ; - = BI a Mie ET, , c rasa rn . ha n 3 re e _ = = | - : en e, usare cu x Ma arto AMET ITA - v ca , ri Ò = een it z crew É a arri sero È rr aa, dd a ie A E A NL Nei rei ein cari eine e a ci di > pt ria era erre n La Bouvuilp /338 HARVARD UNIVERSITY. LIBRARY OF THE MUSEUM OF COMPARATIVE ZOOÒLOGY 7250 EXCHANGE di a RA ENTTASTPLAIZ CNAANERALT "ZU } | ISIS ATDATINTTASAZ= nRISAIZAZZARAIZ, h IE ( TT \punTiuiI TU i. vil "gii, ti = MNASIANMNSNNSNNSSP_ PPSPPAA coco 109 ir it i {UT 'iiiiiiT.i({QIéq{( QQ: WU UWoI*nmuIrurIou6èqocqmnn.<1i.€.{», VOLUME XIX ©» | TRIESTE ' TIPOGRAFIA. DEL. LLOXD 1899. Sca PRINT Pg gp, IIg19{1, "ro gp{gy1l |{] I} $$], 0000 7 $ ° è è 9 è li J Î IAA NPTTMAEAIEINL RITA NI_N_MIININSANNITAN-_<{141f “<<«- NRE = Va z I quggi EI DRAMMI TDI DI n OÙ) È 5 = = AMANI MAINE A__M_ PPSNSISMAIAONM SMS MMI INUANINAA . cito TTT CnitaitdatiiiiTTittrrtoitroaoioàoiiiTiR (1 e spe IS AAIARIIANSLIAPENZIARLESRARIPIRNAFEL ‘<< LIRAIIALIRIANREARLISISRPIRARILAGILA REI “LE ti Y n DI È CE J : ” rd bre i i b ' j ‘ ù Ro” gd ' ai “ dt Ò a ld > nie ai da va 0: L WI si ° cà Ti } Ù | i ti Ma * Di * bo) ‘ i * Ù i " e° Ti Ù ‘ i 4 . ih: TT LIO IA N VIA Sc MN 000 GIONE UL Ei di UA ? {i tx go Foti i à Ù) È ; î ma I 4 \ Lo DI ) ì I ì ’ } : se i) + DR * i n A è. € y LI dat i i s n 4% "i i Tr AMRITO - Ù v ì | Î 3 Vedi ta a È i mu 4 i N ai JUL 21 1927 | dre SOCIETÀ DN mi DI SCENE NATURAL bb REDATTO DAL SEGRETARIO ANTONIO VALLE UNTO AL MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE VOLUME XIX TRIESTE 1899, Editrice SR PORT ate ATA MO TEA Pleo ML; PA ) Vel EIJ00 e: RA FETI la Società Adriatica di Scienze BUFALA FARINI RETE Lrai e e LAS E FINE nt INDICE I. Notizie interne. Direzione della Società per il biennio 1897-98... . . . ear Elenco dei Membri della Società alla fine dell’anno 1898 n DI Elenco delle Accademie, Istituti e Società scientifiche in cambio Processi verbali delle adunanze tenute nell’ anno 1898. Adunanza ordinaria del 10 gennaio . .. .. La. Ea XVI - generale annua tenuta il 6 febbraio . . . . . . di XVII ” ordinaria del 23 aprile DECINE ANT XXI 5; E el b olo brenta ea a » XXII ; # n 400fdicembpreswcg setertry a 5 XXIV II. Memorie. Stossich M. Appunti di elmintologia (Con Tav. I) |. . ..... Pag. — Lo smembramento dei Brachycoelium. — La sezione degli Echinostomi. . ....... ; Stossich A. Prof. Contribuzione alla Fauna Li ecslonica loda e fluviatile del territorio di Trieste ed in parte delle località contermini. (Con 5 fig. nel testo) . . . . Stossich M. Strongylidae . ....... Marchesetti C. Dott. Relazione degli scavi eseguiti nella do Lesetaciaienlianni 897 6018980800 a a e e Le 198 III. Osservazioni meteorologiche dell’i. r. Osservatorio astronomico-meteorologico in Trieste per l’anno 1898. i bor È Ko Ra Paes SRO der TEMI pegno ds si mi L De < TEA se ; di : Sato dei SiR # po * a » È ETNA ra , x dI nai , 4 A e, N x Lei Ep, fi È } n Le) w dg Re LI te , 4 a 70 E GA a cri de ea Also h à x î Ù PA U ’ i T Di ter BICE e E A E a, | UE FAO DE : EAT eta e a senti bi RO ai RIDE die ie Atti i GUW7 Tdi Ue desi SIESIATIN Por Lina Gr Va Sa : CASSANI Date dÎ Eh, ha ; (atei SAIARE n va fi 6t7;) BEAR 2005 IPLY SAIL 2 CE ME. PRE DIL SEL: EEA LIE MIAO EROE & Ù Pros de I RT LOR TIE pi n° ; n pure! pala ae pei Rei ne i > RAPINE te rofirne de IPG FAI 1A CEI mei Mr io I de; NS do. Asa (LAN asit Li i dI l RIE pd IL E IO Pic . i i boia fondi Ct, a nipri rire sù ei a Sar De III Yale 3.at ai 4 i PRA A È ina bat “en A Epoiagiongutant inbita vis ati A iu) ; L : e PA START IE NOTIZIE INTERNE e (SITR ì a lai . È - < : E i . DIREZIONE della Società Adriatica di Scienze Naturali in Trieste per il biennio sociale 1897-98. PRESIDENTE Prof. Augusto Vierthaler. VICEPRESIDENTE ; Prof. Adolfo Stossich. SEGRETARIO Antonio Valle. CASSIERE Prof. Dott. Michele Stenta. DIRETTORI Prof. Dott. Bernardo Benussi Cav. Dott. Adalberto Bohata Dott. Giuseppe Brettauer Prof. Dott. Francesco Fridrich Dott. Edoardo Graeffe Prof. Emanuele de Job Dott. Carlo de Marchesetti Prof. Edoardo Mazelle Dott. Adriano de Merlato Prof. Giovanni Perhauz Raimondo Tominz Prof. Enrico Zavagna. ELENCO dei Membri della Società Fdriatica di Scienze Naturali in Trieste alla fine dell’anno sociale 1898. Membri onorari. Cannizzaro Dott. Stanislao, Senatore comm. — Professore nell’ Università di Roma. Claus Dott. Carlo, cons. aul. — Protessore nell’ Università di Vienna. Graff Dott. Lodovico de — Protessore nell’ Università di Graz. Haeckel Dott. Ernesto, cons. aul. — Professore nell’ Univer- sità di Jena. Heller Dott. Camillo — Professore nell’ Università d’ /Inns- bruck. Schulze Dott. Francesco E., cons. int. — Professore nel- l’Università di Berlino. Virchow Dott. Rodolfo, cons. int. — Professore nell’ Uni- versità di Berlino. Wiesner Dott. Giulio, cons. aul. — Professore nell’ Univer- sità di Vienna. Membri corrispondenti. Brusina Spiridione — Professore nell’ Università di Zagabria. p 9 Ciamician Dott. Giacomo cav. — Professore nell’ Università di Bologna. Dal Sie Giovanni cav. — Professore nell’ Università di Siena. Kornhuber Dott. Andrea — Professore nel Politecnico di Vienna. Lanzi Dott. Matteo comm. — Medico primario in Roma. Lovisato Dott. Domenico cav. — Professore nell’ Università di Caghari. — III — Membri effettivi a) residenti . Accurti Giuseppe, Prof. . Alber-Glanstàtten Dott. Aug. bar. de . Alberti de Poja Emilio conte . Allodi Rodolfo . Artico Dott. Giovanni Baldo Giovanni, Prof. . Baschiera Giulio, Prof. . Bedinello Ugo, cav. . Begna Antonio, Prot. . Benussi Dott. Bernardo, Prof. . Benvenuti Silvestro, Prof. . Besso Giuseppe, cav. . Bohata Dott. Adalberto, cav- . Brettauer Dott. Giuseppe . Brisker Enrico . Brunner Dott. Massimiliano . Burgstaller-Bidischini Gius. cav. de . Cambon Dott. Alfredo . Cambon Ugo . Camus Ernesto . Caracaris Aristide, cav. . Carrara Giacomo . Castiglioni Dott. Arturo . Cofler Dott. Attilio . Costantini Dott. Achille . Covacevich Giovanni . Cristofolini Cesare, Prof. . Daninos Dott. Angelo cav. de . Dase Giulio . Dejak Cristiano . Deputazione di Borsa . De Senibus Vincenzo, Ing. . Devescovi Giuseppe . Dompieri Dott. Carlo in | 35. 36. SÙ. 38. 39. 40. 4l. 42. 45. 44. Trieste. D’Osmo Dott. Davide Kichelter Giovanni, Prof. Escher Dott. Teodoro Fabris Dott. Gioacchino Faidiga Adolfo, Ing. Filippi Augusto Finatzer Giov. Batt. Frauer Emilio Fridrich Dott. Prof. Gairinger Ing. Francesco, Dott. Eugenio, 5. Galatti Giorgio . Gandusio Dott. Zaccaria . Ganzoni Carlo . Gentilomo Oscarre, cav. . Gialussi Pietro . Graeffe Dott. Edoardo 51. Grignaschi Emilio, Prof. . Grisogono Francesco de . Guastalla Dott. Eugenio . Guttmann Enrico . Haenisch Riccardo, Ing. . Haracich Ambrogio, Prof. . Hausenbichler Dott. Augusto . Hochkofler Mary de . Hortis Dott. Attilio, cav. . Huber Enrico . Hiitterott Giorgio cav. de . Janovitz Dott. Edoardo . Jeroniti Norberto . Job Emanuele de, Prof. . Jilg Bernardo . Klodié-Sabladoski Antonio cav. de Kugy Dott. Giulio LORO vd . Kugy Paolo . Laudi Dott. Vitale . Lazzarini Giovanni, Prof. . Levi Dott. Carlo . Liprandi Giuseppe . Lorenzutti Dott. Ettore, Ing. . Lorenzutti Dott. Lorenzo . Loser Dott. Edoardo . Lunardelli Dott. Clemente, cav. Lutschaunig Vittorio, Prof. Luzzatto Dott. Attilio . Luzzatto Dott. Moisè . Luzzatto Raffaele, cav. . Lyro Rodolfo de . Machlig Felice, cav. . Machlig Pietro . Manussi Dott. Alessandro cav. de . Marchesetti Dott. Carlo de . Marin Simeone . Marinitsch Giuseppe . Massopust Ugo, cav. . Mauroner Leopoldo . Mazelle Edoardo, Prof. . Meeraus Dott. Emillo 92. 5. Merli Dott. Antonio 94, 95. . Monti Ovidio . Morpurgo Dott. Eugenio . Morpurgo Giulio . Morpurgo Nina Bar.* de 100. 101. 102. 103. 104. Merlato Dott. Adriano de Miklaucich Giuseppe Minas Giorgio Morteani Luigi, Prof. Miiller Enrico Miiller Federico Nazor Dott. Giuseppe, Prot. Nicolich Dott. Giorgio 105. 106. 107. 108. 109. 110. MIRO 112: 113. 114. 115. 116. INVE 113. 119: 120. TIZI 122. 123. 124. 125. 126. 127. 128. 129. 150. 131. 182. 133. 154. 135. 186. 137. 138. 139. 140. Paska Ervino nob. de Pazze Pietro Aug., cav. Peressini Giovanni, Prof. Perhauz Giovanni, Prof. Perhauz Giacomo, Prof. Pertot Dott. Simone Pettener Giovanni Piecoli Dott. Giorgio Pigatti Andrea Pinter Dott. Adolfo Pollitzer Alfredo Porenta Dott. Ugo cav. de Postl Adolfo, Prof. Pulgher Dott. Francesco Quarantotto Dott. Giuseppe Raguzzi Eugenia de Ralli Paolo bar. de Ravasini Angelo Reinelt Carlo bar. de S. E. Richetti Edmondo, cav. Ricchetti Dott. Ettore Righetti Dott. Giovanni cav. de Rosenzweig Ferdinando Rota Giuseppe Russaz Giovanni Sandrinelli Dott. Pio, Prot. Sanzin Gastone Sartorio Giuseppe bar. de Scalmanini Giovanni Schadeloock Tommaso Schivitz Val. Matt., Ing. Schnabl Federico, Ing. Sencig Giov. Batt. Serravallo Dott. Vittorio, cav. Solla Dott. Ruggero F., Prof. Stenta Mario 141. 142. 143. 144. 145. 146. 147. 148. 149. 150. 151. 152. 153. 154. DI . Bolle Giovanni, cav., Prof. — . Cleva Dott. Giov. — Parenzo. . Giunta provinciale dalmata — . Giunta provinciale istriana — . Ivanics Dott. Gustavo — Zara, . Medovich Demetrio -- Zara. . Museo provinciale (Sez. SCSI Stenta Dott. Michele, Prof. | Stossich Adolfo, Prof. Stossich Michele, Prof. Stransky Francesco Suppan Erminio, Prof. Supancich Dott. Michele, Pros. | Suttina Antonio Suttina Girolamo Suvich Pietro, Ing. Tedeschi Dott. Enrico Tedeschi Dott. Vitale, cav. Tedeschi Dott. Vittorio Timeus Guido Tominz Raimondo b) residenti fuori Gorizia. Zara. Parenzo. di Storia naturale) — (Gorizia. 15. . Tommasini Dott. Antonio cav. de . Turk Dott. Andrea . Ursich Giovanni, Prof. . Valle Antonio . Venezian Dott. Felice . Vettach Gius, cav., Prof. . Vierthaler Augusto, Prot. . Vio Arturo, Prof. «Vital Arturo, Prof. . Welponer Dott. Egidio, Prof. . Zalateo Giovanni . Zampari Dott. Edoardo . Zavagna Enrico, Prof. . Zenker Antonio, Prof. di Trieste. . Pezzoli Enrico — Spalato. . Rizzi Dott. Lod., cav. — Pola. . Salvi Dott. Ercolano — Spa- lato. . Schiavuzzi Dott. Bernardo — Pola. . Smerchinich Dott. Stefano — Curzola. . Vallon Graziano — Udine. . Vram Dott. Ugo G. — Roma. Vukovié Ant.cav. de — Zara. ELENCO delle Accademie, Istituti e Società scientifiche colle quali (O 00 NI DO AT NH Fei _ e > HH DD N Pei St 16. . Praga — Kénigl. Boihm. Gesellschaft der Wissenschaften. . Rovereto — I. R. Accademia degli Agiati. DHT H7_ 5 O Dx si gode lo scambio degli stampati. EUROPA. Austria-Ungheria. . Bistritz — K. Gewerbeschule. . Brinmn — Naturforschender Verein. . Budapest — Magyar Tudomanyos Akadémia. — Kénigl. ungar. naturwissenschaftliche Gesellschaft. — Ungarisches National-Museum. . Fiume — Naturwissenschaftlicher Club. . Gorizia — I. R. Società Agraria. Graz — Naturwissenschaftlicher Verein fiir Steiermark. — Verein der Aerzte in Steiermark. — Zool.-Zoot. Institut. der k: dk. Garl-FranzensS0Une versitàt. . Hermannstadt — Siebenbiirgischer Verein fir Naturwissen- schaften . Innsbruck — Ferdinandeum fir Tirol und Vorarlberg. . Klausenburg — Siebenbiirgischer Museumverein Medicin.- naturwiss. Section. . Lubiana — Musealverein fiir Krain. . Linz — Verein firr Naturkunde in Oberòsterreich. Parenzo — Società istriana di archeologia e storia patria. — Museo Civico. . Serajevo — Bosnisch-herzegovinisches Landesmuseum. Van = 21. Trieste — Archeografo Triestino. 22. —. Biblioteca Civica. 23. —. Civica Scuola Reale superiore. 24. —. Club Touristi Triestini. 25. —. Ginnasio Comunale superiore. 26. — I. R. Accademia di Commercio e di Nautica. 20. — I R. Osservatorio astronomico-meteorologico. 28. — Museo Civico di Antichità. 29. — Museo Civico di Storia Naturale. 30. —. Ospitale Civico. ] 31. — Scuola Superiore di Commercio , Revoltella“. 32. —. Società Agraria. 33. — Società Alpina delle Giulie. 34. —. Società d’Ingegneri ed Architetti. 55. — Società Pedagogico-didattica. 36. Troppavia — Naturwissenschaftlicher Verein. 3. Vienna — Kaiserliche Akademie der Wissenschaften. 38. — K.k. Geographische Gesellschaft. 39. —. K. k. Geologische Reichsanstalt. 40. — K. k. Militàr-geographisches Institut. 41. — K. k. Naturhistorisches Hofmuseum. 42. — K. Kk. òsterr. Gradmessungs-Bureau. 43. — K. k. zoologisch-botanische Gesellschaft. 44. —. Naturwissenschaftlicher Verein an der Universitàit. 45. —. Oesterreichischer Fischerei-Verein. 46. —. Verein zur Verbreitung naturwissenschaftlicher Kenntnisse. 47. —. Wissenschaftlicher Club. 48. Zagabria — Hrvatsko Arheolosko DruZtvo. 49. —. Narodni zemaljski Muzej. 50. — Societas Historico-Naturalis Croatica. Belgio. bl. Bruxelles — Académie Royale des Sciences, des Lettres et des Beaux-Arts de Belgique. 52. —. Société Belge de Microscopie. D3. — Société Entomologique de Belgique. 54. — Société Royale de Botanique de Belgique. — VIII — bb. Bruxelles — Société Royale malacologique de Belgique. 56. Liegi — Société Géeologique de Belgique. Danimarca. 5T. Copenhagen. — Académie Royale des Sciences et des Lettres de Danemark. Francia. 58. Amiens — Société Linnéenne du Nord de la France. 59. Béziers — Société d’Etudes des Sciences Naturelles. 60. Caen — Académie Nationale des Sciences, Arts et Belles- Lettres. 61. Chalon-sur-Saòne — Société des Sciences Naturelles de Saòne-et-Loire. 62. Cherbourg — Société nationale des Sciences Naturelles et Mathématiques. 63. Lione. — Académie des Sciences, Belles-Lettres et Arts. 64. — Société Botanique. 65. — Société Linnéenne. 66. Marsiglia — Faculté des Sciences. 67. — Institut Botanico-Géologique Colonial. 68. Nancy — Academie de ,Stanislas”. 69. Nantes — Société des Sciences Naturelles de l’VQuest de la France. 10. Nîmes — Société d’étude des Sciences Naturelles: (1. Parigi — Feuille des Jeunes Naturalistes. 72. — Société de Geographie. 183. —. Société de Speléologie. 714. —. Societe Zoologique de France. 15. Rochechouart — Société les Amis des Sciences et Arts. 76. Rouen — Société des Amis des Sciences Naturelles, Germania. (©. Amburgo — Naturhistorisches Museum. 8. — Naturwissenschaftlicher Verein. 19. — Verein fir naturwissenschaftliche Unterhaltung. 80. Annover — Deutscher Seefischereiverein. Sal 82. 83. 84. 85. 86. 87. 88. 39. 90. SE 92. 93. 94. 95. 96. 90. 98. 99. 100. 101. 102. 103. 104. 105. 106. 107. 108. 109. 110. ei Annover — Gesellschaft fir Mikroskopie. — Naturhistorische Gesellschaft. Augusta — Naturwissenschaftlicher Verein fiir Schwaben und Neuburg (a. V.). Bamberga — Naturforschende Gesellschaft. Berlino — Berliner Anthropologische Gesellschaft. — Botanischer Verein der Provinz Brandenburg. — Kénigl Preuss. Akademie der Wissenschaften. Bonna — Naturhistorischer Verein der preuss. Rheinlande, Westfalens und des Reg.-Bez. Osnabriick. Braunschweig — Verein fir Naturwissenschaft. Brema — Naturwissenschaftliecher Verein. Breslavia — Schlesische Gesellschaft fir vaterlàndische Cultur. i — Verein deutscher Studenten. — Verein fùr das Museum schlesischer Altertiimer. Cassel — Vereìn fiir Naturkunde. Chemnitz — Naturwissenschattliche Gesellschaft. Colmar — Societe d’Histoire Naturelle. Danzica — Naturforschende Gesellschaft. Darmstadt — Verein fir Erdkunde. Dresda — Naturwissenschaftliche Gesellschaft ,Isis*. Erlangen — Physikalisch-medicinische Societàit. Francoforte s. M. — Senckenbergische Naturforschende Gesellschatt. Francoforte s. O. — Naturwissenschaftlicher Verein fiir den Reg.-Bez. Frankfurt (Oder). Friburgo n. B. — Gesellschaft fiir Beforderung der Natur- wissenschatften. Fulda — Verein fiir Naturkunde. Giessen — OVberhessische Gesellschaft fir Natur- und Heilkunde. Gorlitz — Gesellschaft fiir Anthropologie u. Urgeschichte der Oberlausitz. — Naturforschende Gesellschaft. — Oberlausitzische Gesellschaft der Wissenschaften. Greifswald — Geographische Gesellschaft. — Naturwissenschaftl.. Verein fir Neu-Vorpommern und Riigen. ELL 112. 113. 114. 115. Jil6; Le 1.18. L19. 120. 121. 122. 123. 124. 125. 126. 127. 128: 129. 150. 131. 152. 133. 134. 185. 136. 157. 188. 139. 140. 141. ata Halle s. S. — Kaiserl. Leopoldinisch-Carolinische deutsche Akademie der Naturforscher. 1 — Naturwissenschaftlicher Verein fiir Sachsen und T'hiiringen. — Verein fir Erdkunde. Hanau — Wetterau'sche Gesellschaft fir die gesammte Naturkunde. Heidelberga — Naturhistorisch-medicinischer Verein. Jena — Medicinisch-naturwissenschaftliche Gesellschaft. Karlsruhe — Naturwissenschaftliche Gesellschaft. Kiel — Naturwissenschaftl. Verein fir Schleswig-Holstein. Konigsberga n. Pr. — Physikalisch-Oekonomische Gesellsch. Lipsia — Naturforschende Gesellschaft. Liinmeburg — Naturwissenschaftlicher Verein. Magdeburgo — Naturwissenschaftlicher Verein. Mannheim — Verein fiir Naturkunde. Met: — Société d’Histoire Naturelle. Monaco — Kénigl. Bayer. Akademie der Wissenschaften. Minster — Westphàlischer Provinzial-Verein fir Wissen- schatt und Kunst. Norimberga — Naturhistorische Gesellschaft Offenbach s. M. — Verein fiir Naturkunde. Passavia — Naturhistorischer Verein. Ratisbona — Naturwissenschaftlicher Verein. Sonderhausen (Turingia) — Botanischer Verein ,Irmischia“. Stoccarda — Verein fiir vaterlindische Naturkunde in Wiirttemberg. Wiesbaden — Nassauischer Verein fiir Naturkunde. Wiirzburgo — Physikalisch-medicinische Gesellschaft. Zwickau (Sassonia) — Verein fir Naturkunde. Granbrettagna e Irlanda. Belfast — Natural History and Philosophical Society. Dublino — Royal Dublin Society. — Royal Irish Academy. Edimburgo — Royal Physical Society. — Royal Society. Glasgow — Geological Society. 142. 143. 144. 145. 146. 147. 148. 149. 150. 151. 152. 153. 154. 155. 156. i toy 158. 159. 160. 161. 162. 163. 164. 165. 166. 167. 168. 169. 170. dle NI Glasgow — Natural History Society. Liverpool — Liverpool Biological Society. Londra — Royal Microscopieal Society. — Royal Society. Plymouth -- Marine Biological Association ot the United Kingdom. Italia. Arezzo — kR. Accademia Petrarca di Scienze, Lettere ed Arti. Bologna — R. Accademia delle Scienze dell’ Istituto. Catania — Accademia Gioenia di Scienze Naturali. Firenze — Società Entomologica Italiana. Genova — Musei di Zoologia e Anatomia comparata della R. Università. — Museo Civico di Storia Naturale. — Società di Letture e Conversazioni Scientifiche. — Società Ligustica di Scienze naturali e geografiche. Lucca — R. Accademia lucchese di Scienze, Lettere ed Arti. Milano — Reale Istituto Lombardo di Scienze e Lettere. Modena — R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti. — Società dei Naturalisti. Napoli — Reale Accademia delle Scienze Fisiche e Ma- tematiche. — Reale Istituto d’ Incoraggiamento alle Scienze Na- turali — Società Africana d'Italia. — Società dei Naturalisti. Padova — Società veneto-trentina di Scienze Naturali. Palermo — Collegio degli Ingegneri e degli Architetti. — Società dei Naturalisti Siciliani. — R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti. — Società di Acclimazione e di Agricoltura in Sicilia. Parma — Bullettino di Paletnologia italiana. Pisa — Società malacologica. — Società Toscana di Scienze Naturali. Portici — Rivista vegetale e Zimologica. 172. 173. 174. 175. 176. LT 178. Ii79È 180. 181. 182. 185. 184. 185. 186. 187. 188. 139. 190. 191. 192. 193. — XII — Roma — R. Accademia dei Lincei. — RR. Accademia Medica. — RR. Comitato geologico d’ Italia. — Società Romana di Antropologia. — Società Romana per gli Studi Zoologici. Siena — R. Accademia dei Fisiocritici. — Rivista Italiana di Scienze Naturali e Bollettino del Naturalista. Venezia — Museo Civico e Raccolta Correr. Verona — Accademia d’ Agricoltura, Arti e Commercio. Lussemburgo. Lussemburgo — Institut Royal Grand-Ducal (Section des Sciences Naturelles et Mathématiques). Olanda. Anisterdam — Ké6nigliche Akademie der Wissenschaften. Harlem — Société hollandaise des Sciences. Leida — Société Néerlandaise de Zoologie. Portogallo. Lisbona — Sociedade de Geographia. Oporto — Annaes de Sciencias Naturaes. Russia. Dorpat — Naturforscher-Gesellschaft bei der Universitàt. Ekaterimburg — Societe Ouralienne d’amateurs des Sciences Naturelles. Helsingfors — Societatis Scientiaram Fennicae. Mosca — Societe Impériale Archéologique. — Société Imperiale des Naturalistes. Pietroburgo — Académie Impériale des Sciences. Riga — Naturforscher-Verein. 194. 195. 196. 197. 1195: 199. 200. 201. 202. 203. 204. 205. 206. 207. 208. 209. 210. QUI 212. 215. 214. 215. — XII — Scandinavia. Cristiania — Kongl. Norske Fredericks-Universitet. — Norwegische Commission der ER R RGhen, Grad- messung,. Goteborg — Kongl. Vetenskaps och Vitterhets Samhiilles. Stoccolma — Kongl. Vitterhets Historie och Antiqvitets Akademien. — Société entomologique. Upsala — Istitution géologique de l’Université Royale. Svizzera Basilea — Naturforschende Gesellschatt. Berna — Naturforschende Gesellschaft. — Schweizerische Naturforschende Gesellschaft. IFrauenfeld — Thurgauische Naturforschende Gesellschaft. Chur — Naturforschende Gesellschaft Graubiindens. Losanna — Société helvetique des Sciences Naturelles. — Société Vaudoise des Sciences Naturelles. Neuchatel — Société des Sciences Naturelles. San Gallo — St. Gallische Naturwissenschaftliche Gesell- schaft. Sciaffusa — Schweizerische Entomologische Gesellschaft. Sion — Société Murithienne du Valais. ASIA. Batavia (Giava) — Kon. Natuurkundige Vereeniging in Nederlandsch-Indié. Calcutta — Asiatie Society of Bengal. Shanghai — China Branch of the Royal Asiatic Society. Tokio — Deutsche Gesellschaft fir Natur- und Vélker- kunde Ostasiens. AFRICA. Cairo — Société Khédiviale de Géographie. 216. 217. 218. 219. 220. 221. 222. 223. 224. 225. 226. 227. 228. 229. 230. 231. 232. 233. 234. 235. 236. 237. 238. 239. 240. 241 242. — XIV — AMERICA. a) America del Nord, Baltimore, Md. — Johns Hopkins University. Boston, Mass. — Boston Society of Natural History. Cambridge, Mass. — Museum of Comparative Zoology at Harvard College. Chapel Hill, N. C. — Elisha Mitchell Scientific Society. Charlestown, S. C. — Elliot Society. Cincinnati, O. — Museum Association. Halifax (Nuova Scozia) — Nova Scotian Institute of Science. Meriden, Conn. — Meriden Scientific Association. Montreal (Canadà) — Natural History Society. New Orleans, La. — New Orleans Academy of Sciences. New York, N. Y. — American Museum of Natural History. Ottawa (Canadà) — Geological Survey Departement of Canada. Philadelphia, Pa. — Academy of Natural Sciences. San Francisco, Cal. — California Academy ot Sciences. St. Lowis, Mo. — Academy of Science. — Missouri Botanical Garden. — Missouri Historical Society. Toronto (Canadà) — Canadian Institute. Trenton, N. Y. — Natural History Society. Tufts College, Mass. — Tufts College Library. Washington, D. C. — Smithsonian Institution. — U.S.Department of Agriculture (Bureau of Animal Industry). — U.S. Department of Agriculture (Division of Or- nithology and Mammalogy). — U.S. Department of the Interior (U. S. Geological Survey). — U.S. National Museum. )) America Centrale e del Sud. Buenos-Ayres (Rep. Argentina) — Academia Nacional de Ciencias. Cordoba (Rep. Argentina) — Academia Nacional de Ciencias. 245. 244. 245. 246. 247. 248. 249. 250, 251. 252. 253. | 254. 255. 256. 257. 258. SI A Messico — Sociedad Cientifica , Antonio Alzate*. — Sociedad Mexicana de Historia Natural. Montevideo (Rep. Or. dell’ Uraguay) — Museo Nacional. Itio de Janeiro (Brasile) — Instituto Historico, Geogra- phico e Ethnographico do Brasil. — Museo Nacional. — Observatorio imperial. San José (Rep. di Costa Rica) — Museo Nacional. Santiago (Rep. del Chili) — Deutscher wissenschaftlicher Verein. i — Societe Scientifique du Chilì. Tacubaya (Messico) — Observatorio Astronémico Nacional. Xalapa (Messico) — Observatorio Meteorologico Central del Estado de Veracruz. AUSTRALIA. Melbourne — Public Library, Museums, and National Gal- lery of Victoria. — Royal Society of Victoria. Sydney — Australasian Association for the Advancement of Science. — Australian Museum. — Royal Society of New South Wales. PROCESSI VERBALI delle adunanze tenute nell’anno 1S95. Adunanza ordinaria del 10 gennaio. Presiede il Prof. Augusto Vierthaler Presidente. L’adunanza è aperta alle ore 7 pom. Sono presenti il Segretario Valle, il Cassiere Stfenta ed i Direttori Bohata, Brettauer, Graceffe, de Job, Mazelle, Tominz e Zavagna. Approvato il processo verbale dell'adunanza precedente, si stabilisce di tenere l’adunanza generale annua il 6 febbraio 1898 alle ore 11 ant. Il Cassiere Stenta dà lettura del Consuntivo pro 1897, del Preventivo pro 1898 e del Resoconto della Sezione di Antro- pologia e Preistoria da presentarsi all’adunanza generale, che vengono dalla Direzione approvati. La Direzione nomina a Revisori del Bilancio il Direttore Mazelle ed il Socio signor Ing. A. Faidiga. Il Segretario comunica gli atti pervenuti alla Società, e presenta le seguenti pubblicazioni ricevute in dono : dal membro onorario Prof. Dott. Ernesto Haeckel — Jena — Natirliche Schòpfungsgeschichte, IX. Auflage, 2 Vol, Berlin, 1898. — XVII — dal socio Dott. Ugo G. Vram — Roma — Comunicazioni alla Società romana di Antropologia. Lanciano, 1897. 1. Sopra un caso di Macrocefalia ippocratica. 2. Considerazioni sui premolari inferiori umani. 3. Relazione di compenso nei premolari e molari umani. dal Prof. L. Moschen — Roma — Note di craniologia trentina. Lanciano, 1897. L’adunanza è levata alle ore 8 pom. Adunanza generale annua tenuta il 6 febbraio. Presiede il Prof. Augusto Vierthaler Presidente. L’adunanza è aperta alle ore 11 ant. Il Presidente, constatato il numero legale dei soci inter- venuti, dichiara aperta l’ adunanza generale annua, dopo di che il Segretario dà lettura del Protocollo dell’ adunanza generale precedente, il quale viene approvato. Dietro invito del Presidente, il Segretario legge un rap- porto sull’ operosità sociale durante l’anno 1897. Ricorda con dolore i soci decessi: Prof. Dott. Carlo Liebmann, Dotti Guido Pozzetto, Felice Revelante, Mons. Edoardo Saunig, Cav. Dott. Gia- como Tonicelli e Cav. Luigi Zamara, ed invita l'assemblea ad assorgere in segno di lutto. Dà poscia un dettagliato rapporto sui lavori compiuti dalla Società durante l’anno, sulle conferenze scientifiche, sugli scavi preistorici praticati dal Direttore Dott. Carlo de Marchesetti, sulle pubblicazioni sociali, sulle relazioni di scambio con le altre istituzioni scientifiche, sull’orto botanico-farmaceutico e sul numero dei suoi Soci. Il Cassiere legge quindi il Consuntivo pro 1897, il Pre- ventivo pro 1898 ed il Resoconto della Sezione di Antropologia e Preistoria pro 1897, i quali vengono approvati. — XVII — ‘ITOSTA®Y] ‘QITOZEHI OPIVOPH ‘OTT — eSIPIVH OJTOPV ‘SUI A CICNID) 11I9SIS9I IR QUITIOJUOI 0FBAOIZ d OISTA BU93S [II ‘3JO(I | iS Il | —| 86T1.|—-|86 ° >" * * 66/8878 ‘S :QuoIssiwio ] | “pri Erin | ‘0881. ‘% porg-uopog Quore IT Gh| F99L |" FAMIAETOIO, l'—=iSgort | +, << ‘eteunuion eropedi= a | li" 29/1168 ‘GG/FILE ‘LT/909E ‘67/PECe | — | 008 [ef e fee eee 09IqNODUTIA] | (sa! ‘68/8666 ‘L6/6666 ‘OT/GFEG ‘68/6616 | | 3 5 | | ‘ :0eT ‘cQ/ ‘ ‘QU 1*g8 | -001u830q ourpaers jr 1od ogmquiguog9 || | | 61/6861 28 ILFI OL/BLET "S :*Ssmu | i FUacRO | | 9 I ‘0881/06 HP9AIO-UPOK 1990"T TI | iL0| go || © | ‘9ueISoNnI ‘ommgertog 19p edueig | (Mesa *9[BI90S 0IIOWITIY VT | io apart Tpriouorzeio1dsgy: |\Se:| LOT, L6EST QIQUIBOTP TR Je esso OZUBATO 8 e | . . . ei Ru ao OR *I]rqowa RIIMOIG GP 7T99I | [E hi SIAE O SIAONI OVISH | È ve GG86 | . . . 0° Di oreoatont) UTO | 109] 08 e da a 008 |—| 001 |} commasente; orureto [ep (4 19 | 8 I IS e n ce ie = UO | |— | 001 * > * * ‘001]}M90VUIIV]-001UB90q geolzor ||: <|{::::- <<<: iesod osodg | oumpieid rod aumuto9) ep (M | i | | :quququo dg 103) 33 IQIodseI) ‘aUOIZeuTTIN]]I te 309 \tel sc |: ‘doa vomweg erre nISOdOp rp (q | ‘ouorzesageo “erta[|pouto Ip osadg |=* 9P9 Da SAS PI I ITA TI | co| z3 ne NEAR ir e a OUROSTO POSERO] | lai Wo], suore puoz Ip aTertdeo Top (n | : ISSOI9ZU] SE TOA Ty O e O N (sto a] O CE E E n a) —| 088 || {+ iperoos qeoo] 1 10d suorsig 90] gsor |" | * * | 9681 siquieotp Tg Te esseo ozueaig *s | tur1og || ‘*s | rutrog ‘s ToRON! ‘8 | vurgog ‘OUSH ‘0}1O.TZU] ‘468 OUUE | Jad 8IsalIf UL IEINIEN? aZUAIIG IP EIMELIPM EIAID0OG EJJOp OAI}UNSUOI 07UO9) — XIX — ‘QT0ISStO “VIS ATIIN ‘330 ESS LEST Tp OZUgATO ]00 e319d00 BIIDA AYI | | €8 | Fer . . . . . . . ezuIoga( s | \—| GOL] * OHOIZU] | | 68| EFIG to SSL HUIWIOS — | == essi ogmpeaezdut osodg || —| GOLT St ER UIMIO A — | 00T | "TIRA Ipugg e | Sal cn --| 008 |— | 007 00TMeoRIIB] OIUIAIL) Ep (Q | | -001U890q OuTpaeis Tr ted 0)}mqrmuog _—| 00I SI ‘ eunwiog Tep (1 | — | 000I I * * egeISog] ‘outzza[[og op edurezg : O0IMOOBULIEF | eg | e | ciao ‘ITIqota RIIMOITK -001Ue]Oq OurpIets i 10d 1nqIrIquoA | È | O | a ico 195) si = ye i cei see asa - Ie] | _—| 007 Ieisod asedg -odod eoueg egqe IIsodep 19p (9 — | 07 la CR TANI O) - | 959 dtt + + IUISWUI | ‘0uoIrz@urumji ‘elta]jooueo Ip osedg “to, SUOTZEpuoz Ip opegrdeo Jop (n mai d0G Va e UE * ITeo0] : ISSO109U | | 3bSs I TAONU 19U B09FOI]qrq eglop o310dsea], | — | 00T ‘ IpoozeuI © IquewINIOwIK | | ogg |—]| 01 Ses ‘1008 gip merone | — | 0g A, GE a *I]er0os I]g00] 1 10d QUOISIT -- | 066 "© ' * 1905 787 Ip IUOUBI | 3 | *s | 1ur1og | ‘s | rartog cs | ranrog || :s | rartog *0NISTH ‘0310.1}U] ‘869| OUUE ] sed 3IS91If, UL IEINIE)D GZUSIOG IP EIIPLIPY EJAIDOG EIJOP sUoISIABIÀ IP 0}U09 ‘TIOSTAOY QII9ZEH Opaitopa ‘JOIT — eSIPpred oxJTOpy ‘Sul :1I9SI9OI I8 QUTIOJUOI OJBAOIZ ® OSTIA QI9ISSBO ©}u9)S O1QU9IHI ‘90q PI | C981 | * L6ST 9IquIeoIp Tg [e esso OZUgAIO | i | > 06| S6T SR TIULO Fi 06 | SET va OVISTH x | 'og| 36 * * * ‘ US9I0L) 0 erond #0 | 7908 ||: È EULMOg | -IpoY ‘oumIegtm ueg è mAB0S ITS tod 1990s0QoIeT{ op onued ‘9oq IV it) 96 | - erquisotp Te ge oreumo8 7 | | [ep e1epodod eoueg pop ISSOI9ZU] (OP| 9LI * * * * BION']T BQUeg è TIABOS 1]9 | od 199s0qoIe]{ op onIed ‘990 IV \T6| L003 | 96ST 91quieotp Te Te esseo ozugaIA ‘s | InxrOg | *s | rutioy *S | IUIIOY || *S | TULIOI ‘OVISH ‘03017 U] ‘468 oUUB ] Jed 9IS91I{, UI IEINIENN AZUAIOG IP EOIELIPI{ EIOIDOG EJJGP ROIIO]SIGIA BUOIZIG EJJap CANUNSUOI 0}U09 — XXI — Vengono nominati per acclamazione a Revisori pel pros- simo bilancio i Signori Cons. Prof. Dott. Pio Sandrinelli ed il Prof. Giovanni Lazzarini. Non venendo poi fatta alcuna proposta da parte dei soci, il Presidente dichiara chiusa l'adunanza generale. Adunanza ordinaria del 283 aprile. Presiede il Prof. Augusto Vierthaler Presidente. m L’adunanza è aperta alle ore 7 pom. Sono presenti il Segretario Valle, il Cassiere Stenta ed i Direttori Bohata, de Job, Mazelle, Tomine e Zavagna. È scusata l'assenza dei Direttori Benussi e Gracffe. Letto ed approvato il processo verbale dell’ adunanza precedente, il Segretario presenta il contratto stipulato colla spettabile Deputazione di Borsa per 1 nuovi locali sociali, si- tuati nell'edificio di Borsa, con l’ annuo affitto di f. 280, Viene incaricato il Cassiere della vendita dei mobili ed oggetti superflui alla Società. Col 24 agosto p. v. il Signor Giuseppe Sorrè verrà solle- vato dal servizio di custode dei locali sociali, accordandogli una tacitazione finale di f. 20. Il Segretario dà poscia relazione sulle conferenze tenute dal gennaio all’aprile. Sono eletti Soci i Signori : Prof. Ambrogio Haracich, proposto dal Presidente; Prof. Arturo Vital e Bernardo Jtilg, ispettore nautico del- l'i. r. Governo marittimo, proposti dal Direttore Prof. de Job, e l'Avv. Dott. Stefano Smerchinich di Curzola, proposto dal Socio Demetrio Medovich. L’adunanza è levata alle ore 8 pom, — XXI — Adunanza ordinaria del 15 ottobre. Presiede il Prof. Augusto Vierthaler Presidente. L’adunanza è aperta alle ore 7!/ pom. Sono presenti il Vicepresidente Stossich, il Segretario Valle, il Cassiere Stenta, ed i Direttori, Benussi, Bohata, Bret- tauer, Graeffe, Mazelle, Tominz e Zavagna. Il Presidente, lieto di poter salutare la Direzione nei nuovi locali sociali, augura che questi siano frequentati assi- duamente dai Soci. Letto ed approvato il processo verbale dell’adunanza pre- cedente, il Presidente partecipa, che appena nota la tragica fine di S. M. l’Imperatrice, interpretando i sentimenti dell’intera Società, si portò unitamente al Segretario, da S. E. il Signor Luogotenente per esprimergli le più sentite condoglianze, colla preghiera di volerle portare a conoscenza del nostro Augustis- simo Imperatore. Comunica poscia che il Segretario Valle venne incaricato di rappresentare la Società al II Congresso internazionale di pesca marittima, tenuto in Dieppe ai primi di settembre sotto la presidenza dell’ illustre Edmondo Perrier, membro dell’ Istituto di Francia, e che ebbe l'onore d'essere eletto Vicepresidente. Il Segretario coglie l’ occasione per ringraziare vivamente i Signori colleghi delle prove di simpatia dategli al suo ri- torno a Trieste. Partecipa, che in occasione del IV centenario della sco- perta della via marittima alle Indie per opera di Vasco da Gama, la Presidenza ‘inviò lettera di felicitazione alla Società di Geografia in Lisbona. Riferisce sulle conferenze tenute dall'aprile a tutto giugno. Dopo animata discussione, sopra proposta del Presidente, viene nominato un Comitato, composto dal Presidente, dal — XXIII — Segretario e dal Direttore Mazelle, per studiare il modo di solen- nizzare nel prossimo anno il XXV anniversario della fondazione della Società. Si stabilisce l'orario per i nuovi locali. Saranno aperti giornalmente dalle ore 11 ant. alla 1 pom.; giornali e libri si potranno ritirare il martedì e venerdì dalle ore 6'/, alle 8 pom. Viene incaricato il Segretario di comunicare, mediante una circolare, questa deliberazione ai Soci. Il Segretario presenta infine le seguenti pubblicazioni per- venute in dono alla Società: dal membro corrispondente Cav. Dott. D. Lovisato di Cagliari — Notizie sopra alcune specie minerali nuove per la Sar- degna. Roma, 1898; dal membro Cav. Prof. Giov. Bolle di Gorizia — La Bachicoltura nel Giappone. Gorizia, 1898 ; dal membro Dott. Ugo G. Vram di Roma — Studio sui denti molari umani. Roma, 1893; dal Dott. A. Lanzi di Trieste — La Commissione d’imboschimento del Carso sul territorio della città di Trieste 1892—96. Trieste, 1897; dal Prof. Dott. G. Sergi di Roma — E. Morselli, Antropologia generale. Lezioni sull'uomo se- condo le teorie dell'evoluzione. Torino, 1887—97. Roma, 1898. Sono eletti Soci i Signori : Giulio Morpurgo, chimico, proposto dal Presidente; Prof. Giulio Baschiera, proposto dal Segretario ; Meeraus Dott. E., i. r. Ispettore sanitario, proposto dal Direttore Dott. Bohata ed Ervino nob. de Paska, proposto dal Direttore Dott. (raeffe. L’adunanza è levata alle ore 88/, pom. — XXIV — Adunanza ordinaria del 380 dicembre. Presiede il Prof. Augusto Vierthaler Presidente. L’adunanza è aperta alle ore 7 pom. Sono presenti il Segretario Valle, il Cassiere Stenta, ed i Direttori Fridrich, Mazelle, Perhauz, Tominz e Zavagna. Approvato il processo verbale dell’adunanza precedente, il Presidente comunica di essersi portato unitamente ai membri della Presidenza da S. E. il Signor Luogotenente per presentare gli omaggi in occasione del Giubileo Imperiale. Si stabilisce di tenere l'adunanza generale annua il 5 febbraio 1899 alle ore 11 ant. La Direzione, sentite le proposte della Commissione in- caricata di studiare il modo di solennizzare, nel prossimo ottobre, il XXV anniversario della fondazione della Società, approva: 1. di partecipare, mediante circolare, la fausta ricorrenza a tutti i Soci ed a tutte le Società corrispondenti; 2. di tenere un’adunanza solenne; 8. di pubblicare, a tempo indeterminato, quale ricordo, un lavoro sul ,Golfo di Trieste“. Viene accolta la raccomandazione del Direttore Bohata, di pubblicare un riassunto storico della Società, da distribuirsi nell'adunanza solenne. Il Direttore Perkuuz propone che la Società intraprenda in quest’ occasione, degli studi sulle correnti marine del nostro golfo, essendo queste di grande importanza nello smaltimento delle acque lorde della città. In seguito a desiderio del Direttore Bohata, il progetto di questo importantissimo studio verrà portato a conoscenza della Società d’Igiene, affinchè poi le due Società facciano unitamente i passi opportuni presso il Comune di Trieste onde ottenere il suo concorso. — XXV — Viene nominata una Commissione, composta dai Signori de Marchesetti, Stenta e Valle, per esaminare la domanda del Socio Dott. Ugo G. Vram, assistente all’ Istituto antropologico della R. Università di Roma, tendente ad ottenere l'appoggio morale e materiale della Società per poter intraprendere uno studio antropologico delle popolazioni abitanti la costa orien- tale dell’ Adriatico. Il Segretario presenta poscia la pubblicazione pervenuta in dono alla Società, dal membro onorario Dott. Lodovico de Graff, Professore all’ Università di Graz: Bestimmungsschliissel fiir die Indo-Malayischen Land- planarien. Leide, 1898. L’adunanza è levata alle ore 8! pom. NOEL corni tal e: Ù LP Yi ent 9 I #0 1 IAT pri i Pia ECT dI ‘ k fui ie MITA Der reo #0) AP i dl di gioia Re La Njii 1° TAI O SPNETTT “ i Sie NA} f } } CI Î Ci Td VOR MI STOP ATTO (GUSTI Hi. di RIO CAT MT Pe SIRIO ATI TITO: do eet LA (00, ; ’ : ; PE VPZ VPI TTI è ae a PaLbATE SS «rit + LA {44 A CRI LU ° x DA Ù { 4 tai LU bi, EM UE y ‘ i SOI, "e eee a i vi “W MLT y lia uc RARI EIA EA è tI ; CIME): 1 2 fi i È (La DAB LAT WA z11 ù ’ n LA, Ù n i li È N s ' 4 vi © - Vi pra. i, i ul b Li e sa | \ Va da di + x % sha SE Felft n” hi PS . "ALT . Y o» Ù AT x i è Ù ni mit i a È a Ù Ì A Si gi ?, ” Ù G x VIS, Ù Pi x LI i) bi VL ( * ef Ù tar 9 »° L Ù i iii DO ì t RT I uu è LI . x ha ì n il T K ” Ù Lr du È) y » s do di, ' Loti * APPUNTI DI ELMINTOLOGIA DI MICHELE STOSSICH. Tavola I. Bothriocephalus vallei Stossich. (Fig. 1-5). Questa interessante specie venne riscontrata nell’ intestino di un Mullus barbatus (Umago in Istria, 22 febbraio 1899) pesce nel quale finora non furono mai notate forme di botriocefalidi ; essa mi venne comunicata dal cortese amico A. Valle, che la raccolse e al quale con piacere la dedico. Non avendo a disposizione che dei frantumi, mi riescì impossibile lo stabilire esattamente la lunghezza totale del corpo; in ogni caso deve essere abbastanza rilevante e oscillare fra 120—160"” Il corpo si presenta anteriormente di forma lanceolata allungata e dopo circa 40""- dallo scolice diviene nastriforme e mantiene una quasi costante larghezza di 45—5""- Lo scolice è molto piccolo (lungo 0:75 e largo 02—0'3""), piramidale, all'apice troncato-allargato oppure rialzato a cupo- letta a seconda del grado di contrazione ; i botridi sono dorso- ventrali, allungati e poco profondi. Un collo manca e le proglottidi sono tutte rugheformi. Uova ellittiche a guscio molto sottile. Bothriocephalus crassiceps Rud. Lo trovai un'unica volta nell'intestino di un Gadus euxinus (Trieste, 26 aprile 1899). 9 [2] Anchistrocephalus microcephalus Rud. Fra molti esemplari trovati dal Valle nell’ intestino di un Orthagoriscus mola (Trieste, 10 novembre 1898) riscontrai uno il quale presentava l’identica forma teratologica trovata e de- scritta dal Monticelli (Boll. Soc. d. Naturalisti im Napoli. 1V, 1890, pag. 128, fig.) Taenia globifera Batsch. In alcuni esemplari dall’ intestino di un .Buteo vulgaris (Trieste, febbraio 1899; racc. A. Valle). Le proglottidi erano tutte fortemente marcate e presentavano le prime una forma quasi discoidale e le ultime assomigliavano a semi di melone. Davainea cesticillus Molin. Nelle galline della Dalmazia (19 novembre 1898). Le aperture genitali sono irregolarmente alterne e i cirri lunghi, cilindrici ad apice troncato, sono coperti di minutissime punte. Prosthecocotyle cylindraceum Rud. Nell’ intestino del Larus canus (Trieste, 23 novembre 1898). Echinorhynchus pristis Rud. Molto interessante il fatto, l’ averlo trovato nell'intestino della Clupea sardina (Trieste, 31 marzo 1899; racc. A. Valle). Echinorhynchus moniliformis Bremser. Un’'unica volta ebbi la fortuna di trovare sei femmine nella parte anteriore del tenue di un Mus rattus (Trieste, 12 gennaio 1899). Femm. lungh. mass. 80"; largh. 15" Ha corpo lungo, cilindrico, di colore bianco latteo; allo stato vivente apparisce diviso del tutto o in parte in segmenti eguali fra loro, così d’assomigliare ad una collana di perle; messo l’animale nell'acqua, inturgidisce e la segmentazione svanisce quasi completamente. La proboscide è assolutamente cilindrica e non rigonfia nella parte anteriore come disegnato [3] 3 e descritto dal Magalhaes (Arch. d. Parasit. I, 1898, pag. 361, fig.) I lemnischi sono stretti, lunghi e cilindrici e di questi uno è diritto e l’altro nella sua parte inferiore sviluppa una ricurva- tura a laccio. Uova grandi, ellittiche allungate, con l’ invoglio esterno provveduto di poche granulazioni. Dispharagus hamatus Linst. Un unico maschio nell’ esofago di un Nisus communis (Albona in Istria, 6 marzo 1899). Filaria leptoptera Rud. Nello stomaco del Nisus communis (Albona, 6 marzo 1899). Filaria tricuspis Fedtsch. Rinvenni un solo esemplare nella cavità toracica dello Sturnus vulgaris (Trieste, 25 marzo 1899). Siccome il Rudolphi . nella sua opera, Entoz. Synops. 1819, pag. 9, cita dalla cavità toracica dello storno una Filaria sturni senza darne alcuna de- scrizione, così devo ritenere questa ilaria sturni eguale a quella da me trovata, e perciò per eliminare in parte la grande quantità di specie inquirende, propongo che la ilaria sturni passi quale sinonimo della Faria tricuspis. Ascaris depressa Rud. Nell’intestino del Buteo vulgaris (Trieste, febbraio 1899; racc. A. Valle). Aspidogaster vallei Stossich. (Fig. 6—8). Il Monticelli nel suo splendido lavoro di revisione della famiglia degli Aspidobothridae (Cotylogaster michaelis n. g. n. sp. e revisione degli Aspidobothridae. Festschrift zum siebenzigsten Geburtstage Rudolf Leuckarts. Leipzig, 1892, pag. 198) divide le specie appartenentivi in cinque generi; di questi il primo è costituito dagli Aspidogaster con tre specie (conclicola, limacoides e macdonaldi) viventi nel tubo digerente dei pesci d’acqua * pi. (4) dolce, nei lamellibranchi d’acqua dolce e gasteropodi marini. L'amico A. Valle, sempre fortunato nelle sue ricerche elminto- logiche, ebbe l'occasione di trovare nell’esofago e nello stomaco di una Zhalassochelys caretta (Corfù, 23 maggio 1898) un numero abbastanza rilevante di Aspidobothridae, che all'esame si pale- sarono appartenenti ad una specie nuova del genere Aspido- gaster Baer (Monticelli 1892), specie alla quale imposi il nome di Aspidogaster vallet ad onore del suo scopritore. È questo il secondo Aspidobothridae osservato nei cheloniani; il primo, l’Aspidogaster lenoiri dall’intestino della Tetrathyra vaillanti del Senegal, descritto dal Poirier (Tremat. nouv. ou peu con. — Bull. Soc. Philom. 1885, pag. 1, tav. I, fig. 1-2) e dal Monti- celli utilizzato per la creazione del suo genere Platyaspis, diffe- risce talmente dalla nostra specie, che riesce superfluo qualunque paragone. Lunghezza totale T-5"" Corpo di color rosa-carico, ovale allungato, posterior- mente arrotondato e non sporgente oltre il margine del disco: anteriormente prolungato in un collo conico, lungo 2"" e per lo più arcato. Il disco ventrale, largo 2"", si presenta allungato di forma rettangolare ad angoli arrotondati; con quattro serie longitudinali di logge, le laterali in numero di 20 per ciascuna serie e le centrali in numero di 17 per ciascuna serie, con ciò un totale di 74 logge; le logge hanno la forma di rombo allungato trasversalmente oppure quella di una lente biconvessa, le periferiche più grandi delle centrali. La bocca situata all’ estremità anteriore del collo, si presenta ventosiforme, grande e molto ampia; alla bocca segue immediatamente la faringe, che costituisce un organo potente sferico e molto più grande della bocca; dalla faringe diparte direttamente l’unico intestino. La cloaca genitale si apre alla parte ventrale poco sotto la bocca. Testieolo molto grande, sferico, situato all’estremo posteriore del corpo. Vitellogeni formati da grossi acini sferici, costituiscono un semplice cordoncino nero che circonda tutta la parte del corpo occupata dal disco ventrale passando sotto il testicolo. I giri dell’ utero riempiono tutto il corpo dal testicolo alla faringe; le uova sono molto grandi, gialle, ellittiche allungate, con opercolo grande e guscio molto sottile. [5] 5) Podocotyle planci Stossich. (Fig. 9). Trovato dall’ amico A. Valle nell'intestino della rarissima Ranzania truncata (Trieste, 20 novembre 1898) e gentilmente comunicatomi per l esame. Lunghezza Y""; larghezza 0:3"" Corpo lungo cilindrico sottile, anteriormente biforcato per la presenza del peduncolo della ventosa ventrale, posterior- mente di poco assottigliato e talvolta foggiato a forma di ventosa. ) Le ventose sono molto grandi, profonde, di aspetto di- verso secondo il grado di contrazione e in grandezza quasi eguali; talvolta l’ orale riesce maggiore della ventrale. La ven- tosa'ventrale, provveduta di potenti muscoli retrattori, si trova all’ estremità di un grosso pedicello lungo quanto il collo; la ventosa orale è terminale, ed è per mezzo di una corta prefaringe unita ad una piccola faringe subglobosa, dalla quale diparte un solo intestino, che per la posizione dei testicoli è obbligato ad una curva ad S. I testicoli sono grandi, subsferici e situati uno sopra l’altro alquanto obliquamente nel mezzo del corpo ; il testicolo anteriore aderisce alla parete dorsale del corpo, il testicolo posteriore alla parete ventrale. Ovario più piccolo dei testicoli, situato dietro a questi e di forma sferica. I vitellogeni sono pochissimo sviluppati e formano una serie di 8—10 grossi acini estesi dai testicoli al pedicello della ventosa ventrale. Sviluppatissimo invece l'utero, che riempie quasi tutto il corpo e che passa fra i due testicoli con una grande curvatura ad $; sbocca sotto la ventosa orale e contiene un numero stragrande di uova molto piccole, ellittiche e opercolate. Podocotyle furcatum Bremser. I testicoli sono molto grandi e lobati, mentre l’ovario è molto piccolo. L’utero è debolmente sviluppato e forma sopra l’ovario alcuni giri addensati circondati dalle vescichette vitel- logeni e di poi s' innalza in forma di semplice serpentello fino all'apertura genitale; le uova sono grandi e in numero limitato. 6 16] Distoma tartinii Stossich. (Fig. 13). Raccolsi questo distoma nell’ intestino e nelle appendici piloriche di un Oblata melanura (Trieste, 21 febbraio 1899). Lunghezza 1— 15" Ha corpo ellittico o periforme, con ventosa ventrale più piccola dell’orale, circolare, subcentrale. La ventosa orale è grande, terminale, globosa e unita ad una faringe piccola qua- drangolare, dalla quale con formazione di cortissimo esofago si sviluppano le due braccia intestinali estese fino all’ estremità posteriore del corpo. I testicoli. sono piccoli, sferici e situati simmetricamente nel mezzo della parte post-acetabulare. I vitel - logeni formati da pochi acini grandi, costituiscono due gruppetti arboriformi ai lati della regione acetabulare e sono uniti fra loro da due lunghi vitellodutti trasversi, che a grande arco passano sotto la ventosa ventrale. L’utero sviluppatissimo fra i testicoli e la ventosa ventrale, all’innanzi della quale si apre la cloaca genitale; uova numerosissime, gialle, ellittiche. Dacnitis longicollis Stossich.. (Fig. 10-12). Raccolto dall'amico A. Valle nell'intestino del Mullus barbatus (Istria, 21 febbraio 1899). Lunghezza massima nei due sessi 34" Ha il corpo cilindrico, sottile, nelle femmine alquanto più grosso, finamente striato di trasverso, nella parte anteriore for- temente assottigliato in guisa da formare un collo lungo 1:75"" I potenti fasci muscolari dell’ esofago circondano la bocca, che è molto ampia e coi margini labiali interni finamente crenati ; si osservano due sporgenze dentiformi laterali e quattro piccole papille submediane. L’ esofago, da principio stretto, va gradata- mente allargandosi e termina arrotondato allargato alla base del collo; l'intestino sviluppa al suo principio una forte dilata- zione, la quale manda anteriormente due piccole appendici cieche; l’ apertura esofagea dell'intestino è circondata da quattro vescichette. L'apertura vulvale situata nel terzo posteriore è bilabiata e molto prominente; ucva grandi, ellittiche, a guscio sottile. o n e OUTER > SMI SC LO SMEMBRAMENTO DEI BRACHYGOELIUM. NOTA DI MICHELE STOSSICH. Dei diversi sottogeneri creati dal Dujardin pel genere Distomum, uno dei più interessanti è il Brackycoclium (Dujardin: Histoire naturelle des Helminthes. Paris. 1845), caratterizzato dalla presenza di due cortissime braccia intestinali precedute da un esofago più o meno lungo. Studiando. ora attentamente . le singole specie qui appartenenti, si deve assolutamente con- venire che le differenze anatomiche che in esse si riscontrano sono troppo grandi per poterle riunire in un genere, e meno che meno in un sottogenere; perciò nell'interesse della scienza, e particolarmente nell’interesse dell’esatta e facile determina- zione delle specie, propongo che la sezione (sottogenere secondo Dujardin) dei Brackycoelium venga divisa in generi ben distinti, basandosi questa divisione sulle relazioni dell’ apparato ripro- duttore, che è quello che in questi animali presenta uno sviluppo molto caratteristico. Il distinto elmintologo Looss riconobbe questa necessità di smembramento e vediamo infatti che nella sua splendida opera (Recherches sur la faune para- sitaire de l'Egypte. Première partie. Le Caire. 1896) a spese dei Brachycoelium stabilisce i generi Lecithodendrium e Pleuro- genes, ai quali io vorrei aggiungerne altri due, così che i Bra- chycoelium costituirebbero una sezione del gruppo dei distomi divisa in quattro generi: Lecithodendrium Looss, Levinsenia Stoss., Pleurogenes Looss e Brandesia Stoss. A completamento di questa mia proposta, faccio seguire la diagnosi dei generi e la enumerazione delle specie finora sufficientemente descritte. 8 [2] Gen. Lecithodendrium Looss. Brachycoelium con l'apertura genitale situata fra le due ventose nel piano longitudinale mediano del corpo; i due testicoli stanno lateralmente a livello della ventosa ventrale o poco sotto di questa; i vitellogeni costituiscono due gruppetti arboriformi situati all’innanzi dei testicoli e generalmente nella parte anteriore del corpo; l’utero riempie la parte post-testico- lare del corpo e, il sistema secretore possiede una grande vescica a forma di V. , 1 Lecithodendrium sphaerula Looss (Looss. Faune paras. d. l’ Egypte. 1896, pag. 81, tav. VI, fig. 57T—60); dall’intestino del Rhinolophus hippocrepis Bp. (Egitto). , 2. Lecithodendrium glandulosum Looss (Looss. Faune paras. d. l Egypte. 1896, pag. 64, tav. V, fig. 41-44); dall’intestino del Taphosus nudiventris (Egitto). . 5. Lecithodendrium obtusum Looss (Looss. Faune paras. d. l’Egypte. 1896, pag. 78, tav. VI, fig. 53—56); dall’intestino del camaleonte (Alessandria). 4. Lecithodendrium oviforme Poir. (Poirier. Bull. Soc. Philomat. Paris. Ser. 7., Tom. X, 1885, pag. 7, tav. II, fig. 7-8); dall’in- testino del Nycticebus javanicus. Db. Lecithodendrium chefrenianum Looss (Looss. Faune paras. d. l’Egypte. 1896, pag. 73, tav. V, fig. 50—51); dall’ intestino del Rhinopoma microphyllum Geoff. (Egitto). 6. Lecithodendrium somateriae Lev. (Levinsen. Groenl. Tre- matodfauna. 1881, pag. 22, tav. III, fig. 2); dall’intestino della Somateria mollissima L. (Groenlandia). 7. Lecithodendrium pyramidum Looss (Loss. Faune paras. d. l Egypte. 1896, pag. 16, tav. VI, fig. 52); dall’intestino del Ehinolophus hippocrepis Bp. (Egitto). 8. Lecithodendrium ascidioides Bened. (Beneden. Mem. Acad. d. sc. d. Belgig., XL, 1873, pag. 30); nell'intestino di diversi chirotteri (Belgio, Francia). 9. Lecithodendrium ascidia Bened. (Beneden. Mem. Acad. d. se. d. Belgiq., XL, 1873, pag. 28, tav. VI, fig. 9—17, 20); nell’ intestino dei chirotteri europei. [3] 9 10. Lecithodendrium claviforme Br. (Brandes. Arch. f. Naturg. LIV, 1888, pag. 247, tav. XVII, fig. 1); dall’intestino retto della Tringa alpina (Halle). 11. Lecithodendrium macrolatmus Linst. ( Linstow. Jenaisch. Zeitschr. f. Naturw. XXVIII, 1894, pag. 334, tav. XXIII, fig. 9); dall’intestino del Vesperugo pipistrellus (Germania). 12. Lecithodendrium hirsutum Looss (Looss. Faune paras. d. l’Egypte. 1896, pag. 68, tav. V, fig. 4b—49); dall’intestino del camaleonte (Alessandria). 13. Lecithodendrium heteroporum Duj. (Brandes. Arch. f. Naturg. LIV, 1888, tav. XVII, fig. 4); dall’intestino del Vespe- rugo pipistrellus (Hameln, Rennes). 14. Lecithodendrium crassicolle Rud. (Stossich. I distomi dei rettili. Trieste, 1895, pag. 4; Minot. Mem. of Boston Soc. of Nat. Hist. III, 1878, tav. I = Dist. flavocinetum, Linstow. Arch. f. Naturg. XLV, 1879, pag. 183); dall’intestino dell’ Anguis fra- gilis (Trieste, Hammeln), della Salamandra maculosa, della Sala- _ mandra atra, della Salamandrina perspicillata (Toscana) e dei differenti tritoni; sì rinviene anche incistidato sotto la cute e fra i muscoli. 15. ?? Lecithodendrium rubellum Olsson. (Olsson. Entozoa Skandin. hafsfisk. II, 1868, pag. 40, tav. IV, fig. 89); dall’inte- stino del Labrus muculatus. Gen. Levinsenia Stossich. Brachycoelium con l'apertura genitale situata al fianco della ventosa ventrale, all'indietro della quale sono collocati lateralmente i due testicoli; i vitellogeni formano due piccoli ammassi irregolari o lobati dietro i testicoli e i loro vitello- dutti si dirigono all’innanzi per unirsi nel piccolo ricettacolo vitellogene situato fra i due testicoli; l’ovario si trova all’in- nanzi dei testicoli. 1. Levinsenia opacum Ward. (Ward. Proc. Amer. microsc. Soc. XV, 1894, pag. 173, fig.); dall’intestino della Amia calva L., dell’ Ictalurus punctatus Raf, della Perca flavescens Mitch. e in | cisti nel Cambarus propinquus Ger. (Lake St. Clair, Stati Uniti). 10 [4] 2. Levinsenia brachysomum Crepl. (Villot. Ann. d. sc. nat. Ser. 6., Tom. VIII, 1878, pag. 22. tav. V, fig. 7. = Distomum calidris Rud.); dall’intestino cieco di diversi uccelli acquatici. 3. Levinsenia pygmacum Levins. (Levinsen. Groenl. Tre- matodfauna. 1881, pag. 24, tav. III, fig. 3); dall’intestino della Somateria mollissima L. (Groenlandia). 4. Levinsenia macrophallos Linst. (Linstow. Arch. f. Naturg. 1875, pag. 190, tav. II, fig. 12—13); dall’intestino dell’ Acttes hypoleucos L. e del Totanus fuscus (Germania) Gen. Pleurogenes Looss. Brachycoelium con l’ apertura genitale situata al margine del corpo fra le due ventose; i testicoli sono laterali e fra essi si trova l’ovario, mentre la tasca del pene, che è molto grande, apparisce all’innanzi della ventosa ventrale; 1’ utero sviluppatissimo riempie tutto lo spazio post-testicolare del corpo. 1. Pleurogenes tacapense Sonsino (Looss. Faune paras. d. l'EÉgypte. 1896, pag. 86, tav. VI, fig. 61-62; tav. VII, fig. 63); dall’intestino del camaleonte (Tunisia, Alessandria). 2. Pleurogenes betencourti Montic. (= Distomum luteum Ben. Monticelli. Bull. sc. d. 1. France et d. 1. Relg. XXII, 1890, pag. 424, tav. XXII, fig. 21-27); dall’intestino dello ScyMium canicula e dello Scyllium stellare (Boulogne). 3. Pleurogenes brusinae Stoss. (Stossich. Boll. d. Soc. adriat. d. sc. nat. XI, 1889, pag. 25, tav. XIV, fig. 60); dalla cloaca dell Oblata melanura (Trieste). Gen. Brandesia Stossich. Brachycoelium con l'apertura genitale situata al margine del corpo fra le due ventose; i testicoli sono laterali e ad essi anteposto l’ovario; i vitellogeni formano due piccoli ammassi ai lati della ventosa orale e i loro dotti vitellini discendono per unirsi al disotto dei testicoli; l’utero mancante delle solite rieurvature forma un grande arco al disopra della ventosa orale. Brandesiu turgida Brand. (Brandes. Arch. f. Naturg. 1888, tav. XVII, fig. 2-3); dall’intestino tenue della Kana eseulenta (Halle). LA SEZIONE DEGLI ECHINOSTOMI. NOTA DI MICHELE STOSSICH. Gli Echinostomi rappresentano una sezione molto interes- sante dei distomi, che dagli elmintologi venne fino ad ora molto trascurata; delle molte specie che vi appartengono, ben poche sono quelle delle quali si hanno descrizioni accurate, e perciò tanto più ne riesce difficile la loro determinazione. Rive- dendo le forme più conosciute e le più esattamente descritte, trovai la necessità di smembrare questo genere creato dal Dujardin e perciò propongo di dividere gli Echinostomi in due generi a seconda della presenza o della mancanza di un disco cefalico; mantengo il nome di Ecknostoma per ie specie prov- vedute di un disco cefalico armato, mentre le specie mancanti di questo disco e fornite invece di un’ apertura orale terminale e molto ampia, le riunisco in un nuovo genere, che si potrebbe chiamare Anoiktostoma. Trovai inoltre conveniente di eleminare dalla sezione degli Echinostomi le due specie laticolle Itud. e acanthocephalum Stoss., inquantochè la loro armatura non è costi- tuita da veri aculei chitinosi come sì osserva in tutti 1 veri echinostomi, ma bensì, come lo fece vedere il Monticelli, da espansioni cutanee imitanti la forma di aculei; per queste due forme propongo la creazione del genere Tergestia, il quale nel sistema dovrebbe stare vicino al genere Crossodera, col quale presenta delle grandi affinità. Faccio seguire alla diagnosi di questi tre generi le specie che ad essi dovrebbero appartenere. 19 [2] Gen. Echinostoma Dujardin s. str. Ventosa orale piccola situata nel mezzo di un disco cefa- lico armato di aculei di grandezza generalmente diversa; l’a- pertura genitale si trova all’innanzi della ventosa ventrale e l’ovario anteposto ai testicoli; l’utero di percorso generalmente breve, si sviluppa fra i testicoli e la ventosa ventrale, e contiene uova grandi in numero limitato; vitellogeni sviluppatissimi. 1. Echinostoma echinatum Zeder (Kowalewski Studya hel- mintologiczne. I, Krakowie. 1895, tav. VIII, fig. 1-3); dall’in- testino di uccelli acquatici e delle galline. 2. Echinostoma phoenicopteri Liihe (Liihe. Sitzsber. d. Akad. d. Wiss. zu Berlin. XL, 1898, pag. 625); dall’ intestino tenue del fenicottero (Barbaria). 3. Eclkinostoma euryporum Looss (Looss. Faune paras. d. l Egypte. 1896, pag. 144, tav. IX, fig. 93); dall’intestino del Milvus parasiticus (Cairo). 4. Echinostoma croaticum Stoss. (Stossich. Soc. Hist.-Nat. Croatic. IV, 1889, pag. 183, tav. IV, fig. 5-7); dall’intestino tenue del Carbo graculus (Fiume). | 5. Echinostoma crocodili Poir. (Poirier. Bull. Soc. Philom. Paris. Ser. 7., Tom. X, 1885, pag. 11, tav. I, fig. 4); dall’ in- testino del Crocodilus siamense. 6. Echinostoma liliputanum Looss (Looss. Faune paras. d. Il Egypte. 1896, pag. 141, tav. IX, fig. 91-92); dall’ intestino del Pernis apivorus e del Milvus parasiticus (Egitto). 7. Echinostoma spinulosum Rud. (Linstow. Arch. f. Naturg. XLIII, 1877, pag. 183, tav. XIII, fig. 14); dall’intestino di diversi uccelli acquatici. 8. Echinostoma cinctum Rud. (Miller. Arch. f Naturg. 1897, pag. 19, tav. III, fig 3); dallo stomaco ed intestino dei Vanellus e della Gallinula chloropus. 9. Echinostoma leptosomum Crepl. (Villot. Ann. d. sc. nat. Ser. 6., Tom. VIII, 1878, pag. 24, tav. V, fig. 4-6); dall’ intestino della Tringa variabilis e della Calidris arenaria. 10. Echinostoma recurvatum Linst. (Kowalewski. Studya hel- mintologiezne. I, Krakowie. 1895, tav. VIII, fig. 9—11); dall’in- testino tenue della Fulix maria. [3] 13 11. Echinostoma conoideum Bloch. = Dist. oxycephalum Rud. — Echn. frochlichii Kowal. = Opisthorchis pianace Galli. (Kowa- lewski. Studya helmintologiczne I, Krakowie. 1895, tav. VIII, fig. 4—8) dall’intestino dell’Anas boschas. 12. Echinostoma spathulatum Rud. (Kowalewsky. Bull. d. l’Aecad. d. sc. d. Cracovie. 1898, pag. 69, fig. 1—14, 37); dal- l’intestino del Botaurus minutus. 13. Echinostoma ferox Zeder (Olsson. Skandin. Helminthf. 1876, pag. 22, tav. IV, fig. 50); dall’intestino delle cicogne e del Botaurus stellaris. 14. Ecmmnostoma trigonocephalum Rud. (Molin. Denkschr. d- Wien. Akad. XIX, 1861, pag. 213, tav. III, fig. 2); dall’ intestino del riccio, della volpe, del tasso e delle Mustela. 15. Echnostoma magniovatum Stoss. (Stossich. Fauna. el- mint. d. Trieste. 1898, pag. 53); dall’intestino del Puffinus Kuhhi. 16. Echinostoma flexcum TLint. (Linton. Proc. of Unit. St. Nat. Museum. XV, 1892, pag. 98, tav. VI, fig. 36—44); dall’in- testino dell’ Oedemia americana. 17. Echinostoma asperum Wr. (Wright. Amer. Helm. 1879, pag. 6, tav. I, fig. 3—5);. dai canali biliari del Botaurus minor (N. America). 13. Echinostoma militare Rud. (Beneden. Vers. int. 1861, pag. 84, tav. IX); dall’intestino di alcuni uccelli acquatici. 19. Echnostoma pseudoechinatum Olsson. (Olsson. Skand. Helminthf. 1876, pag. 21, tav. IV, fig. 45—49); dal retto del Larus marinus. 20. Echnostoma anceps Mol. (Stossich. I dist. d. uccelli. 1892, N. 47); dal tenue della Fulica atra. 21. Echinostoma bilobum Rud. (Molin. Denkschr. Wien. Akad. XIX, 1861, pag. 218, tav. III fig. 5 e 8); dal tenue di alcuni trampolieri. 22. Echinostoma spiculator Duj. (Linstow. Arch. £. Naturg. 1886, pag. 128, tav. IX, fig. 28—29); dall’intestino del Mus decumanus. 14 | [4] 23. Echinostoma pungens Linst. (Linstow. Jena. Zeitschr. f. Naturw. XXVIII, 1894, pag. 333, tav. XXIII, fig. 10); dal- l’intestino del Podiceps minor. 24. Echinostoma beleocephalum Linst. (Linstow. Arch. f. Naturg. 1873, pag. 104); dal tenue dell’Ardea cimerea. 25. Echinostoma baculus Dies. (Linstow. Arch. f. Naturg. 1877, pag. 183, tav. XIII, fig. 15); dall’intestino del Mergus albellus. 26. Echinostoma incrassatum Dies. (Diesing. Denkschr. Wien. Akad. X, 1855, pag. 68, tav. III, fig. 22—25); dallo stomaco e intestino della Lutra solitaria (Brasile). 27. Echinostoma annulatum Dies. (Diesing. Denkschr. Wien. Akad. X, 1855, pag. 67, tav. III, fig. 18—21); dall’intestino del Gymmnotus electricus. 28. EcMmnostoma serratum Dies. (Diesing. Denkschr. Wien. Akad. X, 1855, pag. 67, tav. III, fig. 14-17); dall’intestino dell’Aramus scolopaceus (Brasile). 29. Echinostoma apiculatum Rud. (Stossich. I dist. d. uccelli. 1892, N. 56); dall’intestino delle civette. 30. Echinostoma echinocephalum Rud. (Stossich. I dist. d. uccelli. 1892, N. 57); dall'intestino del MwWwvus regalis. 31. Echinostoma nephrocephalum Dies. (Stossich. I dist. d. uccelli. 1892, N. 58); dall’intestino del Turdus saratilis. 32. Echinostoma denticulatum Rud. (Stossich. I dist. d. uccelli. 1892, N. 51); dall’intestino delle Sterna. 39. Echnostoma echiniferum La Val. (Stossich. I dist. d. uccelli. 1892, N. 52); dall’intestino di alcuni uccelli acquatici. 34. Echinostoma coronatum Rud. (Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 425); dall’intestino della Didelphis virginiana (Brasile). 35. Echinostoma acanthoides Rud. (Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 424); dall’intestino della Phoca wvitulina. 36. ? Echinostoma hispidum Abildg. (Beneden. Poiss. d. cot. d. Belg. 1870, pag. 23, tav. IV, fig. 12—13); dall’intestino degli storioni, [5] 15 Gen. Anoiktostoma Stossich. Ventosa orale terminale, grande, profonda e talvolta pro- lungata posteriormen'e in un sacco cieco; apertura orale ampia e circondata da una o due corone di aculei; l apertura genitale situata all’innanzi della ventosa ventrale e l’ ovario anteposto al testicoli. 1. Anoiktostoma coleostomumn Looss (Looss. Faune paras. d. l Egypte. 1896, pag. 101, tav. VII, fig. 66—68); dall’ intestino crasso e cieco del pelicano (Egitto). 2. Anoiktostoma cuspidatum Looss (Looss. Faune paras. d. l’Egypte. 1896, pag. 97, tav. VII, fig. 64—65); dall’ intestino del Milvus parasiticus (Egitto). 3. Anoiktostoma coronatum Wag. = Dist. corvinae Stoss. = Dist. aloysiae Stoss. (Stossich. Boll. Soc. Adriat d. sc. nat. IX, 1855, pag. 157, tav. V, fig. 24); dall’intestino della Corvina nigra. i 4. Anoiktostoma cesticillus Mol. = Dist. bicoronatum Stoss. (Stossich. Boll. Soc. Adriat. d. sc. nat. VIII, 1883, pag. 113, tav. I, fig. 1-3); dall’intestino della Corvina nigra, Umbrina cirrhosa, Lophius piscatorius e Zeus faber. 5. Anoiktostoma pristis Deslong (Stossich. Boll. Soc. Adriat. d. se. nat. IX, 1886, pag. 45, tav. VIII, fig. 33); dall’intestino del Gadus euxinus. 6. Anoiktostoma lydiae Stoss. (Stossich. Boll. Soc. Adriat. d. sc. nat. XVII, 1896, pag. 190, tav VIII, fig. 1); dall’intestino dell’ Orthagoriscus mola. 7. Anoiktostoma sobrnum Lev. (Levinsen. Grònl. Trematodf. 1881, pag. 21); dall’intestino del Cottus scorpius. 8. Anoiktostoma hystrit Duj. (Olsson. Entoz. Skand. hafs- fisk. II, 1868, pag. 52, tav. V, fig. 99); dallo stomaco del Le- pidoleprus trachyrhynchus, Lophius piscatorius, Merlangus carbo- narius e diversi Pleuronettidi. 9. Anoiktostoma spiniceps Looss (Looss. Faune paras. d. l’Egypte. 1896, pag. 114, tav. VIII, fig. 79—80); dall’intestino tenue del Bagrus bayad C. V. (Nilo), 16 [6] 10. Amoiktostoma coronarium Cobbold (Cobbold. Entozoa. London. 1864, pag. 17, fig. 3); dall’intestino dell’Alligator missi- sipiensis. 11. Anoîktostoma imbutiforme Mol. (Stossich. Boll. Soc. Adriat. d. sc. nat. VIII, 1883, pag. 115, tav. III, fig. 15); dall’in- testino del Labrax lupus. 12. Anoiktostoma fallar Rud. (Stossich. Boll. Soc. Adriat. d. sc. nat. XII, 1890, pag. 41, tav. XVI, fig. 72); dall’intestino dell’ Uranoscopus scaber. 13. ? Anoiktostoma scabrum Zeder. (Stossich. I dist. d. pesci. 1886, pag. 34); dall’intestino del Gadus morrhua, Mer- langus pollachius e Lota molva. 14. ? Anoiktostoma inflatum Mol. (Stossich. Boll. Soc. Adriat. d. se. nat. IX, 1885, pag. 157, tav. IV, fig. 16); dall’in- testino dell’ anguilla. ; Gen. Tergestia Stossich. La ventosa orale è terminale e circondata da una corona di espansioni cutanee simiglianti ad aculei; ad essa segue im- mediatamente una faringe lunga cilindrica e molto robusta; la parte anteriore del corpo (collo) è provveduta di appendici cutanee piccole più o meno unciniformi e disposte in serie trasversali; le aperture genitali stanno all’innanzi della ventosa ventrale e l'utero si estende fino all’ estremo posteriore; testi- coli sovrapposti nella parte posteriore del corpo, e ad essi ante- posto l’ovario. 1. Tergestia laticoltis Rud. = Dist. polonit Mol. (Monticelli. Bull. scient. d. l. France et d. l. Belg. XXII, 1890, pag. 422, tav. XXII, fig. 1-8); dallo stomaco ed intestino del Trachurus trachurus. 2. Tergestia acanthocephala Stoss. (Stossich. Boll. Soc. Adriat. d. sc. nat. X, 1887, pag. 94, tav. X, fig. 40); dalla cloaca della Belone acus. CONTRIBUZIONE ALLA FAUNA MALACOLOGICA TERRESTRE E FLUVIATILE DEL TERRITORIO DI TRIESTE ED IN PARTE DELLE LOCALITÀ CONTERMINI DEL Prof. ADOLFO STOSSICH. La posizione topografica del paese, le sue amene valli circondate da verdeggianti colline, il litorale marino composto di arene e di ciottoli, ove le piante sotto un cielo puro e limpido vi trovano le medesime condizioni della regione tepida del Mediterraneo, la regione montana ossia il Carso di natura sommamente rocciosa, chiuso dai contrafforti delle Giulie, disse- minato per ogni dove da depressioni imbutiformi, da fessure, da voragini che accennano appunto alla natura cavernosa di questa regione; le pioggie poco copiose, non freddo l'inverno ma spesso rigido durante l’infuriar di borea, caldo e secco l'estate, sono condizioni adattatissime allo sviluppo ed alla pro- pagazione di molluschi. A queste sono da aggiungersi altresì quelle della natura geologica del suolo. Esso consta di due grandi formazioni, la calcare e l’arenaria che alla loro volta sì compongono di molti membri geologicamente e mineralogi- camente diversi. Mezzi tutti molteplici e svariati che difficil- mente si combinano altrove in una così ristretta superficie, e che essi pure insieme concorrono allo sviluppo di questa serie di animali. Poche notizie sono pubblicate intorno alla fauna dei mol- luschi terrestri del nostro territorio. Le specie medesime già 2 18 [2] ascritte alla nostra fauna non si possono ritenere studiate sufficientemente, nè furono sopratutto circoscritti i confini entro i quali una o l’altra si incontra e maggiormente si sviluppa. Una fauna dei molluschi viventi della nostra provincia sarebbe di sommo interesse, perchè, per la posizione propria di questa, essa dovrebbe presentarci l’ anello di congiunzione tra la fauna settentrionale dell’ Europa e quella del mezzodì della sua parte meridionale. Già da un pezzo tenni nota di quanto si va raccogliendo in fatto di molluschi nella nostra provincia, e nell’intendimento di contribuire da parte mia alla conoscenza di questi organismi, io mi permetto di noverare tutte le forme che furono da me esplorate e quelle eziandio che da altri vennero indicate come viventi nel nostro territorio. La provincia contermine al Goriziano, illustrata, per quanto riguarda la malacologia, dall’ Erjavee *) e dal Brumati,**) è la più nota fra quelle del Litorale. Per la regione del Carso sono da citarsi i conchiliologi T. I. Schmidt, Frauenfeld e Hauffen. Si occuparono eziandio collo studio e la determina- zione di alcune nostre specie, Clessin, Boettger, Bourguignat, Brusina, Freyer, Stussiner, Westerlund. L’Istria è meno conosciuta; poichè al difetto, in piccola parte soltanto provvede il lavoro pubblicato dal Prada, accen- nando ad alcune specie rinvenute nel nostro paese; però le sue indicazioni sono incerte. *) Prof. F. Erjavec. Die malakologischen Verhdltnisse der gefiwsteten Grafschaft Gòrz. 18T%. *#) L. Brumati, Abate. Catalogo sistematico delle conchiglie terr. e fluv. osservate nel territorio di Monfalcone. Gorizia, 1838. I. Classe. GASTEROPODA. Ordine ST YLOMMATOPHORA. Famiglia TESTACELLIDAE. - Genere DAUDEBARDIA Hartmann. Daudebardia brevipes Fèrussac. Helix brevipes Fèerussac. Rarissima sotto le pietre in località umide nel bosco Farneto. Famiglia GLANDINIDAE. Genere GLANDINA H. et A. Adams. Glandina Algira Linné. Achatina algira Ferussac, Achatina Poireti Rossm. Ovunque nel territorio. Famiglia VITRINIDAE. Genere LIMAX Miiller. Limax maximus L. Comune sotto le foglie umide, e sotto le pietre nei boschi e nei giardini. Limax cinereus Lister. Raro nel bosco Farneto. Limax variegatus Draparnaud. Limax flavus L. Sul Carso. Limax agrestis L. Limax reticulatus Miller. Specie comunissima nei giardini e nei luoghi coltivati. 20 [4] Limax marginatus Miller. Limax arborum Bouch., Limax sylvaticus Goldfuss. Comune nei boschi montani. Genere AGRIOLIMAX Simroth. Agriolimax laevis Muller. Limax laevis Clessin. Nelle paludi di Monfalcone. Genere AMALIA Moquin-Tandon. Amalia marginata Draparnaud. Limax marginatus Drap. Comune lungo la costa e sul Carso. Genere VITRINA Draparnaud. Vitrina elliptica Brown. Vitrina major Fèr., Vitrina Draparnaldu Cus., Vitrina pel- lucida Drap. Fra il muschio a Repentabor. Vitrina diaphana Draparnaud. Vitrina pellucida Sturm., Hyalina vitrea Stud. Specie rara nel bosco Farneto nelle località umide sotto le pietre. Vitrina carniolica Boettger. Vitrina pellucida F. I Schmidt, Vitrina elliptica Erjavec. Sul Carso. Genere HYALINA Fèrussac. Sezione Euhyalina Albers. Euhyalina cellaria Miller. Hyalina cellaria Clessin. Sotto il muschio, nelle fessure delle roccie, sotto le pietre. Servola, Roiano, Sant’ Andrea. Euhyalina Draparnaldi Beck. Helix fulgida Parreys, Helix lucida Charp. Carso. Baso- vizza, Prosecco, Ospo, e Muggia. [5] 21 Sezione Polita Clessin. Polita nitens Michaud. Hyalina nitens Cless. Repentabor nei boschi, monte Mag- giore, San Canziano. Polita pura Alder. Hyalina pura Alder, Hyalina lenticularis Held. Fra le roccie di Repentabor. Polita radiatula Gray. Hyalina radiatula Gray. Cibic presso Prosecco. Sezione Vitrea Fitzinger. Vitrea crystallina Muller. Hyalina ecrystallina Miller. Sotto le pietre nel bosco Far- neto, T'erstenieco, Repentabor. Sezione Conulus Fitzinger. Conulus fulva Muller. Hyalina fulva Cless. Rara nel bosco Farneto. Famiglia ZONITIDAE. Genere ZONITES Montfort. Zonites verticillus Fèrussac. Helix verticillus Fèr., Helix algira Brumati, Zonites verticillus Cless. Questa specie è largamente diffusa nei boschi della Car- niola; si estende nelle dolline del Carso, sul monte Slaunig. Zonites carniolicus Ad. Schmidt. Helix croatica Fèr. La rinvenni nella dollina Radovan nel bosco di Rodig, monte Maggiore. Dalla Carniola attraversando il Carso si estende sino nella Croazia lungo i monti del Velebit. Famiglia ARIONIDAE. Genere ARION Fèrussac. Arion empiricorum Fèrussac. Vive nei boschi della regione montana sotto le pietre. 22 [6] Arion subfuscus Draparnaud. Nei boschi montani. Famiglia PATULIDAE. Genere PATULA Held. Patula ruderata Studer. Helix ruderata Studer. Scoperta nel parco della Villa Vi- centina da Erjavec. Patula rotundata Miller. Helix rotundata Miller. Fra le roccie di Duino. Patula Hauffeni F. Schmidt. Helix Hauffeni F. Schmidt. In una grotta presso Opcina fra il muschio. Patula solaria Menke. Helix solaria Menke. Abbonda sotto le pietre nel bosco di quercie della dollina di Percidol sul Carso. Patula pygmaea Draparnaud. Helix pygmaea Drap. Vive fra il muschio dei boschi di Terstenicco, Repentabor, Ferdinandeo. Patula rupestris Draparnaud. Helix rupestris Drap., Helix umbilicata Montagu. Comune sulle roccie calcaree del Carso, sorgenti del Risano, San Gio- vanni al Timavo, Borst. La forma trochoide è piuttosto rara nelle località di Ospo. Fu trovato pure sulle pietre arenarie a Sant Anna. Famiglia HELICIDAE. Genere HELIX Linné. Sezione Acanthinula Beck. Acanthinula aculeata Muller. Helix aculeata Miller. Rarissima. Opcina. ica 23 Acanthinula lamellata Jeffreys. Helix lamellata Jef., Scarburgensis Miller, Seminulum Rossm. Unico esemplare nel Farneto. Sezione Vallonia Risso. Vallonia pulchella Muller. Helix pulchella Miller. Negli orti sotto le foglie morte e sotto le pietre. Servola, nel bosco Farneto, San Canziano. Vallonia costata Miller. Helix costata Miller. Rara fra il muschio nel bosco Farneto. Sezione Trigonostoma Fitzinger. Trigonostoma obvoluta Muller. Helix obvoluta Miiller. Rara nei boschi di castagni a Roiano, Rodig. A San Servolo rinvenni una varietà minor. Sezione Fruticicola Held. Fruticicola edentula Draparnaud. Helix edentula Drap. var. Rossm. Trovata in pochi esem- plari nel versante settentrionale del bosco di Repentabor. Fruticicola leucozona Ziegler. Helix leucozona Zigler, Helix dolopida Jan, Helix rutilans Ziegler. Questa specie montana è indigena delle alpi orientali. Erjavec la indica sul Carso, monte Maggiore, Sbevniza e San Daniele sul Carso. Fruticicola villosa Draparnaud. San Daniele sul Carso. Fruticicola strigella Draparnaud. Helix strigella Drap. Sul Carso a Cosina, San Servolo, Cattinara. 94 [8] Fruticicola fruticum Muller. Helix fruticum Miller. Manca nel territorio di Trieste, e frequente sulle siepi a Monfalcone, Santo Stefano in Istria, Pisino. Fruticicola cantiana Montagu. Helix cantiana Mont., Helix. carthusiana Drap. Muggia, Opcina, Monfalcone. Fruticicola carthusiana Miller. Helix carthusiana Miller, Helix carthusianella Drap. Comune in tutto il territorio, varia molto nelle dimensioni. Una forma molto grande del diametro 19", altezza 11", denominata dal Clessin var. Resmanni vive lungo il litorale di Monfalcone. Fruticicola incarnata Muller. Helix incarnata Miller, Helix sylvestris Hartmann. Specie molto sviluppata nel territorio, sul Carso nelle località Opcina, Cosina, Rodig, Orleg, Ospo, Repentabor, Lippiza. Fruticicola cinctella Draparnaud. Helix cinetella Drap., Helix nemoralis Gmelin. Sotto le foglie morte e sopra gli arbusti a Sant’ Andrea, Muggia, Santa Croce, Cattinara, Roiano, Isola. Fruticicola Olivieri Fèrussac. Helix Olivieri Fèr., Helix parumcineta Parreys. Rara sulle roccie di Duino, più comune nell’ Istria meridionale, Parenzo Albona, Duino. Sezione Campylaea Beck. Campylaea umbilicaris Brumati. Helix umbilicaris Brumati, Helix. planospera Lam., Helix zonata C. Pfeiffer. Comune sui muricciuoli, sulle roccie, negli orti, nelle depressioni imbutiformi del Carso. È specie che si accomoda a diverse condizioni di vita, e quindi la vediamo diffusa ovunque in tutto il territorio. 19] 25 Campylaea planospira Lamarck. Helix planospira Lam., Helix zonata ©. Pfeiffer, Helix um- bilicaris Brumati. Comune fra le pietre, sui muricciuoli, sulle roccie, negli orti e nelle depressioni imbutiformi del Carso. È specie che si accomoda a diverse condizioni di vita e quindi la vediamo diffusa ovunque in tutto il territorio. Non mancano varietà prive di fascia. Stabile, nella sua opera sui molluschi del Piemonte. ci dà una lunga dissertazione su questa specie facendone due varietà: italica, quella dell’ Italia, ed <«Myrica, quella del Friuli, Carniola, Monfalcone e Trieste, che distinguesi dalla prima per la spira più elevata, spesso subglobosa, le fascie meno pronunciate e l’apertura più arrotondata. Nello sviluppo di questa Campylaca vediamo succedere delle modificazioni, avuto riguardo alle località ove vive; così per esempio nella zona arenaria lo spessore della conchiglia si fa minore ed è fragile, il tessuto più fino e delicato, traspa- rente e spesso mancante di fascie. Nella località di Ospo e di Cernical questa specie assume le maggiori proporzioni, e per la forma è simile alla Campylaca Sadleriana. var. istriana Westerlund. Bulletins de la Société malacolo- gique de France Tom. cinquième 1888. Ospo, Cernical. Campylaea istriana Stossich, i sched. Vive nell’Istria meridionale, Albona. È una specie inte- ressante, di forma depressa, largamente ombelicata, setolosa, striata, apertura molto obliqua, arrotondata-lunare con peri- stoma acuto, ingrossato da un labbro bianco. var. spelaea m. Forma più piccola, debolmente striata. Basovizza in una grotta. Campylaea Sadleriana Ziegler. Helix Sadleriana Ziegler. Frequente sulle roccie presso l’ingresso al Castello di Lueg, Cosina. Attraversando il Carso essa sì estende sino a Castua verso Fiume. 26 [10] Campylaea hirta Menke. Helix hirta Menke. Carso. Campylaea setigera Ziegler. Helix setigera Ziegler. Monfalcone. Campylaea setosa Ziegler. Helix setosa Ziegler. Albona, Cherso. Campylaea Lefeburiana Fèrussac. Helix Lefeburiana Fèr., Helix Feburiana Iossm., Helix hirsuta Brumati. Sulle roccie calcari a Santa Croce, Cosina, Nabresina, Monfalcone, Nanos. Campylaea intermedia Fèrussac. Helix intermedia Fèr., Helix catenulata Mtihlf., Helix cornea Brumati. Vive all’ingresso delle grotte del Carso, sulle quali aderisce fortemente durante la siccità. Si estende lungo la ca- tena montuosa dell’ altipiano sino sul Carso liburnico. Questa specie differisce dalle congeneri della Carintia e della Carniola per essere più grande ed i disegni più sbiaditi e spesso del tutto mancanti. Sezione Arionta Leach. Arionta arbustorum Linné. Helix arbustorum L., Helix castanea Miihlf. Sulla Sbevniza, Rodig. I Sezione Tachea Leach. Tachea nemoralis Linné. Helix nemoralis L., Helix. mutabilis. Hartm. Comunissima in tutto il territorio in molte varietà per la distribuzione delle fasce e del colorito. Fra le siepi, i cespugli, gli arbusti. Tachea pisana Miller. Helix pisana Miller, Helix rhodostoma Drap. Trovasi sulle piante che erescono lungo la riva del mare a Monfalcone; è | i [11] 27 una specie perfettamente bianca col labbro roseo. Abita pure nell’ Istria meridionale. Tachea austriaca Muhlf. Helix austriaca Miihlf., Helix vindobonensis C. Pfeiffer, Helix mutabilis Hartm., Rodig, San Daniele, Monfalcone. Tachea vermiculata Miller. Helix vermiculata Miller. Nel parco del castello di Duino, Pirano, Albona, comparisce poi a Fiume e va seguendo tutta la costa dell’ Adriatico e dell’ Arcipelago; si estende sino nel- l’Asia minore e nell’ Egitto. Questa specie sull’isola di Pelagosa prende una particolare forma globosa, con peristoma ampio, apertura piccola e di proporzioni molto minori della forma tipica per cui la denominai Helx pelagosana. Sezione Xerophila Held. Xerophila candicans Ziegler. Helix candicans Ziegler, Helix obvia Ziegler, Helix neglecta Hart, Helix ericetorum Held. Nei prati acquitrinosi di Zaule lungo la Rosandra; Albona, Ospo, Monfalcone. Xerophila candidula Studer. Helix candidula Studer, Helix umifasciata Poiret. Vive sui tratti erbosi del Carso, Opcina, Basovizza, Clanez. Xerophila arenosa Ziegler. Helix arenosa Ziegler. In luoghi sterili a Monfalcone. Xerophila variabilis Draparnaud. Helix variabilis. Drap., Helix. ericetorum Chemn., Helix istriensis Miihlf. Specie comunissima negli orti, lungo le strade e sui tronchi degli alberi in tutto il territorio, manca però sul Carso eccetto Opcina, Nabresina, ma non s'inoltra più in là. Varia moltissimo nella forma e nel colorito. A San Saba questa specie assume proporzioni maggiori ed è di colorito bianco. Ziegler ne fece non meno di otto specie. 3 [12] DO Xerophila profuga A. Schmidt. Helix profuga A. Schmidt, Helix striata Drap., Helix terge- stma Mihlf. Trovasi lango i viali di Sant’ Andrea sugli steli delle erbe; Servola, Muggia. Paul Fagot, nel suo interessante lavoro -Étude sur les Hélicas Xerophiliennes des groupes Cesalpinana et Spadana“,*) fa rimarcare che questa specie, che vive abbondante sulle piante litorali lungo il faro di Trieste, denominata dal Ross- missler Helix profuga, non sia questa specie, ed alla quale Fagot diede il nome di Helx phari (Cisalpinana). Essa rasso- miglia ad una piccola Helix variabilis, fortemente striata, che vive sul Chenopodium maritimum ed altre piante che crescono sul molo del faro di Trieste. Xerophila trochoides Poiret. Helix trochoides Poiret, Helix conica Drap. Vive lungo il litorale di Monfalcone, Grado. Xerophila conspurcata Draparnaud. Helix conspurcata Drap. Carso. Xerophila cespitum Draparnaud. Helix cespitum Drap. Montaleone. Xerophila muggianica m. i. litt. 1884. Helix muggiamea m., cisalpinana Fagot. Questa specie ri- corda per il colorito e l'aspetto la Helix phari, però essa è più piccola, meno convessa, più largamente umbilicata. Muggia. Xerophila duinensis m. i. litt. 1884. Helix duinensis m. Questa conchiglia si avvicina alla Helix muggianica, dalla quale sarà facile il separarla per essere più minuta ed alla sua spira più conica, più striata, all'ultimo suo #) Bull. Malac. de France. Mars 1884, I. [13] 29 giro carenato (quello della sua congenere è arrotondato), il colorito è bianco-celestino. Comune lungo la spiaggia di Se- stiana e di Duino. Xerophila parentina m. i. litt. 1884. Helix parentina m. Bella specie caratterizzata pel colore paglierino, i primi giri con accrescimento regolare, l’ultimo giro sviluppatissimo in altezza ed in larghezza, dilatandosi sensibilmente verso l'apertura subcarenata e quasi circolare, striata irregolarmente. Parenzo. Sezione Helicogena Risso. Helicogena pomatia Linné. Helix pomatia L., Pomatia antiquorum Leach. Sparsa per tutto il territorio e varia nella forma più o meno globosa e nel colorito dal bruno cupo al giallastro con fascie e con co- lorito uniforme; nè mancano varietà albine. Questa specie, che si diffonde in quasi tutto il settentrione europeo, sembra avere nell’Istria il suo limite meridionale. Manca nella Dalmazia, ove cede il posto alla Helix secernenda. Helicogena cincta Miiller. Helix cincta Miller, Helix grisea L., Helix lemniscata Bru- mati. Comune negli orti di Gorizia, ove essa è dannosa alle viti. È specie comune in tutta l’Istria e va lungo il litorale adriatico estendendosi sino in Grecia ed in tutte le sue isole. Manca nel territorio triestino e sul Carso. Helicogena aspersa, Muller. Helix aspersa Miller, Helix grisea Brumati. Ovunque nei tronchi degli alberi, framezzo agli ortaggi. Sul Carso è rara. Le forme sono abbastanza svariate e presentano spesso colori assal spiccati sopra una corteccia sugosa. Helicogena secernenda Rossmàssler. Specie che prende il suo sviluppo nell’ Istria meridionale. Albona. 30 [14] Famiglia PUPINAE. Genere STENOGYRA Shuttleworth. Stenogyra decollata Linné. Helix decollata L., Bulimus decollatus Brug. Specie comu- nissima lungo il passeggio di Sant'Andrea; Monfalcone, Pola. Sezione Zebrina Held. Zebrina detrita Muller. Helia detrita Miller, Bulimus radiatus Brug. È comunissima sul Carso e sul versante calcareo verso il mare. Sono frequenti le sue varietà, bianco-grigie e fosco radiate, come perfetta- mente bianche. Sesana, Opcina, Cattinara. var. radiata Brug. var. Locardi Bourg. var. oblongata m. Sezione Cocehlicella. Risso. Cochlicella acuta Gmelin. Helix acuta Miller, Bulimus acutus Rossm., Bulimus litoralis Brumati. Rara a Sant’ Andrea, comune sulle piante litorali a (rado. Sezione Chondrula Beck. Chondrula quinquedentata Mihlfeldt. Pupa quinquedentata Miihlf., Bulimus quinquedentatus Pfeiffer. Cosina in pochi esemplari. Chondrula tridens Muller. Helix tridens Miller, Turbo tridens Gmelin, Bulimus tridens Brug., Pupa tridens Drap. Servola, Monfalcone. var. crmia Rossm. Cosina, Opcina, Cattinara, Rodig, Trebich, Roiano. var. unidentata Issel. Castelliere degli Elleri presso Muggia; nella grotta Nanon fra Opcina e Prosecco; Ospo e valle del Risano. A Salvore la var. minor lunga 8"" [15] 31 La Chondrula quinquedentata, specie più meridionale è molto affine alla. precedente e facile a confonderla colla mede- sima, non essendo sempre pronunciati i caratteri che la di- stinguono. Chondrula niso Risso. Pupa seductilis Ziegler. Rodig, Basovizza, monte Slaunig. Trovasi comunemente sotto le pietre. La forma typica presso Cosina. Sezione Napaeus Albers. Napaeus montanus Draparnaud. Bulimus montanus Drap. Monte Maggiore. Napaeus obscurus Miiller. Helix obscura Miller, Bulimus obscurus Drap. Nel bosco Farneto, dopo una pioggia, sui frassini, im copia; Roiano, monte Maggiore. Genere COCHLICOPA Risso. Sezione Zua Leach. Zua lubrica Muller. Helix lubrica Miller, Achatina lubrica Pfeiffer, Bulimus lubricus Brug., Cionella lubrica Beck. Rara nel bosco di Roiano sotto le pietre, in mezzo alle siepi, in luoghi umidi sotto i muschi; sotto alle pietre nel bosco Farneto, San Canziano, Zaule. Genere CAECILIANELLA Bourguignat. Caecilianella Hochenwarti Rossmàssler. Achatina Hochenwarti Rossm. Rara nei sedimenti marini di Servola e Salvore sotto le pietre. Caecilianella acicula Miller. Achatina acicula Porro, Bulimus acicula Drap., Cionella aci- cula Kobelt, Achatina cornea Brumati. Rara fra il terriccio a San Saba e nei sedimenti marini di Servola, Santo Stefano nel muschio. 39 [16] Genere PUPA Draparnaud. Sezione Torquilla Studer. Torquilla frumentum Draparnaud. È la specie più abbondante del territorio e varia moltis- simo nella forma e nella grandezza. Dimora nei prati asciutti e nei luoghi aridi e rocciosi. var. pachygastris Z. forma minor. Botach, Zabresez, Cosina, bosco Farneto ed orti di Trieste, Pirano, Muggia. Sulle roccie alle sorgenti di Aurisina trovasi una varietà di colorito bru- niecio lunga 11"" e larga 36" e sarebbe la pachygastris forma major m. var. minor Boettger. Trebich, Basovizza. var. elongata Rossm. Sant’ Andrea, Pisino. var. curta Kiist. Nella valle della Rosandra. var. illyrica Rossm. Servola. Torquilla avenacea Brugière. Bulimus avenaceus Brug., Pupa avena Drap. Comunissima ovunque sulle roccie calcari del Carso; variabilissima in statura e consistenza; caratterizzata per essere presso di noi costante- mente munita di tre pliche palatali. var. hordeum Drap. Sulle roccie lungo la strada che da Dollina conduce a Mascule. var. elongata m. Forma cilindrica allungata, presenta otto giri. Sulle roccie di Ospo. Torquilla granum Draparnaud. Pupa granum Drap. Trovata dal Kiister in pochi esem- plari a Trieste. (Neuntes Bericht der naturforschenden Gesell- schaft zu Bamberg 1870). Torquilla Rhodia Roth. Pupa acutula Drap. Albona, Lupoglava. Sezione Oreula Held. Orcula doliolum Brugiuère. Bulimus doliolum Brug., Pupa doliolum Drap. Bosco di Roiano, Cosina, alle sorgenti del Timavo. [17] 33 Orcula dolium Draparnaud. Pupa dolium Drap. Salvore. Orcula gularis Rossmàssler typ. Pupa gularis Rossm. Salvore. Sezione Odontocylas Schliiter. Odontocylas kokeilii Rossmàssler. Pupa kokeilii Rossm. Fra il muschio sulle roccie di Repen- tabor. Sezione Sphyradium Hartmann. Sphyradium truncatella L. Pfeiffer. Pupa truncatella L. Pfeiffer. Indicata dal Kiister come rara a Trieste. Trovata da me in un unico esemplare a Cosina ed un altro nel bosco del monte Cocusso. Sezione Pagodina Stabile. Pagodina pagodula Desmoulin. Pupa pagodula Desm. Sotto le pietre nel bosco di Roiano, Farneto, Cosina, San Giovanni al Timavo, monte Maggiore. Sezione Odostomia Fleming. Odostomia cylindracea Da Costa. Pupa umbilicata Drap., Pupa cylindracea Mog. Tand. Comune sotto il muschio, le pietre, sul tronco degli alberi nel bosco Farneto. Fra le fessure dei muri di cinta nel giardino pubblico, Santo Stefano, Pinguente, Monfalcone. Odostomia Sempronii Charpentier. Pupa Sempronii Charp. Trovata in pochi esemplari sui muricciuoli a Santa Croce, in Albona. Sezione Pupilla Pfeifferi. Pupilla muscorum Linné. Turbo muscorum L., Helix muscorum L., Pupa muscorum Lans., Vertigo muscorum Brumati. Rarissima a Cosina — da Kiister 3 34 [18] indicata specie comune — luoghi aridi fra l’erba a Muggia. A Santa Croce rara sotto le pietre dei muricciuoli in compagnia della Odostomia Sempronti. var. edentula Menke. Albona. Pupilla triplicata Studer. Pupa triplicata Studer. Helix triplicata Fer. Da Kiister indi- cata quale specie rarissima a Trieste. Sezione Edentulina Clessin. Edentulina edentula Draparnaud. Pupa edentula Drap., Pupa inornata Michaud, Vertigo edentula C. Pfeiffer. Rarissima sotto le pietre a Roiano ed al Farneto. Edentulina Gredleri Clessin. Pupa Gredleri Clessin., Achatina Gredleri Kiister. Indicata da Kiister a Trieste. Sezione Isthmia Gray. Isthmia minutissima Hartmann. Vertigo minutissima Kreglinger, Pupa Strobeli Gredler. Nel bosco Farneto sotto le pietre, a Zaule e lungo la Rosandra nella forma tipica. A Servola la var. laevinscula K. Questa specie si rinviene inoltre fra il muschio del bosco Terstenicco, a San Canziano ed a San Giovanni al Timavo. Isthmia claustralis Gredler. Pupa claustralis. Gredler. Unico esemplare rinvenuto sopra un muricciuolo a Santa Croce. (Determinato dal Dr. 0. Boettger). Isthmia monodon Held. Pupa monodon Held, Pupa striata Gredler. Rinvenuta in due esemplari sotto le pietre coperte dal muschio a Opcina dietro l’ Hòtel Obelisco. (19) 35 Genere VERTIGO Miller. Sezione Alaea Jetfreys. Alaea antivertigo Draparnaud. Vertigo antivertigo Mich., Vertigo sexdentata C. Pfeiffer, Vertigo septemdentata Fèr. Da Kiister trovata nel sedimento marino. Alaea pygmaea Draparnaud. Pupa pygmaea Drap, Vertigo pygmaea Fèr. Nel sedimento del mare e sotto le pietre a Servola, nel bosco Farneto. Sezione Vertilla Moquin-Tandon. Vertilla pusilla Muller. Pupa pusilla Muller, Helix vertigo Gmelin, Pupa vertigo Drap. Trovata dal Kiister in compagnia della Isthmia minutis- sima a Servola. Vertilla angustior deffreys. Vertigo angustior Jeff., Pupa angustior Pfeiffer, Vertigo Ve- netziù Charp. Rara a Repentabor fra il muschio, San Giovanni al Timavo. Genere CLAUSILIA Draparnaud. Sezione Clausiliastra v. Mollendorf. Clausiliastra laminata Montagu. Turbo laminatus Mont., Clausilia bidens Drap. Nel bosco di faggi a Rodig sul Carso, Repentabor, Divaccia, San Daniele. var. triloba Boettger. Rara sul tronco delle quercie nel bosco Farneto, Corgnale, a Clanez, nella dollina Percidol, nel bosco di faggi sul monte Maggiore. Clausiliastra grossa Rossmàssler. Clausilia grossa Rossm., var. melanostoma A. Schmidt, var. inacqualis A. Schmidt. Questa specie colle sue varietà trovasi a Repentabor, nei boschi di faggio a Rodig, sul monte Slaunig, monte Maggiore, nella dollina Radovan presso Divaccia, e dalla Carniola e dal Goriziano si estende sino ai monti Capella e dal Velebit nella Croazia. Nell’ Istria in Albona trovasi la var. major. Boettger. * 36 [20] Clausiliastra commutata Rossmàssler. Clausilia commutata sub spec. ungulata Boettger. Rara sulle quercie nel bosco Farneto in compagnia della Clausilia curta, San Giovanni del Timavo, sulle roccie a Repentabor, sulle mura del castello di Duino, monte Maggiore, San Canziano. Clausiliastra curta Rossmàssler. Clausilia curta Rossm. Comune sul tronco delle quercie in Farneto, Cattinara, San Daniele, bosco di Roiano, monte Slaunig, Clanez, Lipizza. var. fusiformis Kiister. Sul Carso, Trebich, sotto le pietre di Repentabor, Vragna, Lupoglava. Clausiliastra costata Rossmassler. Clausilia costata Rossm., Clausilia costata forma subcostata Boettger. Frequente lungo il litorale istriano: Parenzo, Pirano, Rovigno, Pola, Salvore. La forma tipica nella valle di Novaco, Pisino. Sezione Pirostoma v. Méllendorf. Pirostoma pumila Ziegler. var. tergestina West. Rara sotto le pietre alla base delle quercie nel bosco del Farneto. È una varietà piccola e più snella della tipica che trovasi abbondante sotto le pietre nella dollina di Percidol sul Carso. Pirostoma plicatula Draparnaud. Cluusilia plicatula Drap. Monte Maggiore sul tronco dei faggi. Pirostoma ventricosa Draparnaud. Ulausilia ventricosa Drap. typica. Monte Maggiore sul tronco dei faggi. Sezione Graciliaria Bielz. Graciliaria filograna Ziegler. Clausilia filograna Ziegler. Sotto le pietre e le foglie cadute, ali piedi degli alberi nel bosco Farneto, San Servolo, foveola di Orleg, Repentabor, Santo Stefano. [21] 37 Sezione Delima Hartmann. Delima gibbula Ziegler. Clausilia gibbula Ziegler. Questa specie dalle località marine st estende dal Goriziano lungo tutta la Dalmazia. Abbonda nel nostro territorio, Monfalcone, Muggia, Capodistria, Aquileia. Delima Biasolettiana Charpentier. Clausilia Biasolettiana Charp. Frequente sul Carso, Opeina, Basovizza, Trebich, Borst, Monfalcone, Muggia, Valle del Risano, Villanova, Pirano, Cherso. A Rovigno la forma typica ed a Parenzo una varietà albina molto grande. Delima binodata Rossm., var. gracilior m. Santo Stefano Montona. ) Sezione Papillifera Hartmann. Papillifera papillaris Miiller. Clausilia papillaris Fer, Helix papillaris Miller. Villa Murat, Monfalcone, Grado. Sulle mura del giardino pubblico una forma più allungata. Questa specie avente carattere meridionale non sale il versante montano e quindi non trovasi nella regione delle Alpi e nel settentrione d’ Europa. Sezione Medora v. Vest. Medora istriana F. Schmidt. Pisino, Galignana, Rozzo, Pinguente, Canfanaro. Forma ospoensis m., Ulausilia ospoensis m. Sopra le rocce calcari di Ospo. Differisce sensibilmente dalla Clausilia istriana che abbonda sopra le rupi della foiba di Pisino. var. pachygastris m. Santo Stefano. Medora ospoensis Stossich. 38 [22] Famiglia SUCCINIDAE. Genere SUCCINEA Draparnaud. Sezione Neritostoma Klein. Neritostoma putris Linné. » Helix putris L., Luccinea amphibia Drap. var. angusta Hazay. Questa bella specie si distingue per la consistenza della con - chiglia, e per forma più allungata. Monfalcone, nelle paludi e sopra piante acquatiche, come sopra Zypha, Alisma, Carex, Sparganium, Phragmates ecc. Sezione Amphibina Mòrch. Amphibina Pfeifferi Rossmàssler. Succinea Pfeifferi Kossm. Monfalcone sulle piante palustri. Amphibina elegans Risso. Succinea elegans Risso. Nei fossati di Muggia, Ospo, Noghera. Succinea debilis Pfeif. sono gli esemplari minori, così de- scritti dal Pfeiffer. Ordine BASOMMATOPHORA. A. ANIMALI TERRESTRI. Famiglia AURICULIDAE. Genere MARINULA King. Marinula Firmini Payrandeau. Auricula Firmini Payr., Alexia Firmini Bourg. Lungo la spiaggia di San Saba sotto i sassi. Genere ALEXIA Leach. Alexia Biasolettiana Kuster. Auricula Biasolettiana Kiister, Auricula myosotis de Betta e Mart. Carychium myosote Brumati. Sotto le pietre bagnate dal mare lungo la spiaggia di Servola. [23] 39 Genere CARYCHIUM. Miiller. Carychium minimum Miller. Auricula minima Drap. Rara nel muschio alla base del tronco delle quercie e sotto le pietre in compagnia della Pupa cylindrica nel bosco Farneto ed a Terstenieco. Famiglia ZOSPEIDAE. Genere ZOSPEUM. Bourguignat. Il genere Zospeum comprende molluschi Gasteropodi che vivono nell'interno delle caverne della regione del Carso, attaccati alle stalattiti ed alle pareti umide. Stante la loro di- mensione di pochi millimetri, riesce difficilissimo il rinvenirli. Nell'anno 1854 Frauenfeld comunica negli atti della So- cietà zoologico-botanica di Vienna quattro specie di Zospeum, sotto il nome di Carychium, sino allora conosciute, cioè: Ca- rychium spelaecum di Rossmissler, e tre nuove specie da lui descritte: Carychium lautum, C. Schmdtii e C. obesum. Nell’ anno 1855 Freyer, nel volume XV degli annali del- l'Accademia delle scienze, ci dà la descrizione ‘di altre nuove specie di Carychium, cioè: C. Freyeri Schmidt, C. Frauenfeldri Freyer, C. alpestre Freyer, C. pulchellum Freyer, C. costatum Freyer. Nell’ anno 1856, nel vol. XIX dell’ Accademia delle scienze, Frauenfeld fece una revisione di questo genere, fissandone sette specie, cioè: C. spelacum, Schmidtii, lautum, obesum, Freyeri, Frauenfeldi, alpestre, aggiungendovi. una nuova sua specie, cioè la 0. amoenum; ©. costatum e pulchellum le considerò sinonimi di Schmidtii. Bourguignat, nelle Amenité malacologique nella Revue et Magasin de Zoologie del 1856, sostituì al genere Carychium delle grotte il nome di Zospeum. Rivista delle specie conosciute. *) Zospeum spelaeum Rossmàssler. Carychium spelaeum Rossm., Auricula spelaea A. Schm., Carychium spelaeum Frauenf. Nella grotta di Adelsberg, ove fu scoperto dal Rossméssler nell’ ottobre del 1835. *#) La mia raccolta delle specie dei Zospeum la debbo alla gentilezza dei signori F. Schmidt, Prof. Valle, Dott. Moser, e Stussiner, diligentissimi esploratori delle grotte del Carso. 40 [24] Zospeum Schmidtii Frauenfeld. Carychium Schmidtiù Frauenf., C. carniolicum F. Schmidt, Zospeum Schmidtii Bourg. Grotte Belinga e di Storje. var. striata Bottg. Grotta Matkoveò, Gross Gallenberg. Zospeum pulchellum Freyer. Carychium pulchellum Freyer, Zospeum pulchellum Bourg. Secondo Frauenfeld sinonimo di Schmidtii, e secondo il Dott. Boettger Schmidti var. pulchella Freyer. Nella grotta di Lesko- vica a Nabresina. Zospeum alpestre Freyer. Carychium alpestre Freyer, Zospeum alpestre Bourg. Kaéna Jjama presso Divaccia, raccolta da A. Valle in unione al Zo- speum obesum e Zospeum aglenum. Franzdort. Zospeum Frauenfeldii Freyer. Carychium Frauenfeldii Freyer, Zospeum Frauenfeldit Bourg. Grotte del Carso, Pasiza. Zospeum costatum Freyer. Carychium costatum Freyer, Zospeum costatum Bowurg., se- condo Boettger Schmidtit var. costata Freyer. In una piccola grotta del Goriziano (monte Santo). Zospeum nyctozoilum Bourguignat. Carychium alpestre Freyer. Nelle grotte Dioja-Grica e Ve- ternica in Carniola. Zospeum obesum Schmidt. Carychium obesum Schmidt. Grotta di Krimberg presso Lu- biana ed in quella di Obergurk. Zospeum nycteum Bourguignat. Carychium obesum Freyer. Grotta di Pasiza nella Carniola. Zospeum aglenum Bourguignat. Carychium lautum Freyer. Grotta di Pasiza ed in quella di Cibie presso Prosecco, raccolta dal Prof. Moser. [25] 41 Zospeum lautum Frauenfeld. Carychium lautum Frauenf., Zospeum lautum Bourg. Nella grotta Malanica presso Sesana ed in quelle di Prosecco, di Gabrovizza e di Corniale nel Carso. Zospeum reticulatum Hauffen. Carychium reticulatum Hauffen. Grotta Bidousturm, Franzdorf. Zospeum bidentatum Hauffen. Carychium bidentatum Hauffen. Grotta di Glavenverh. Zospeum amoenum Frauenfeld. Carychium amoenum Frauenfeld. Nella Kaéna jama presso Divaccia. Zospeum auritum m. Conchiglia coniforme' cilindrica a sei giri, l’ultimo più sviluppato, apertura fortemente in avanti con tre dentini, il principale molto sporgente, peristoma auriculare molto ingrossato, nel mezzo inflesso. Lunghezza 1'5—2"", diametro 0-6 —0:Qmm Scoperta dal Dott. Moser nella grotta di Corgnale. Zospeum auritum Stossich. Zospeum trebicianum m. Conchiglia di forma ovato-conica, diafana striata, supe- riormente arrotondata; ha sei spire convesse, divise da una sutura profonda. Apertura semilunare, il peristoma riflesso, 42 [26] oblungo, ingrossato; margine columelare dentato. Lunghezza 1:25"», diametro 08—1"" Scoperta dal Prof. Valle nella grotta di Trebich. Zospeum trebicianum Stossich. Zospeum istrianum m. Conchiglia vetrosa trasparente, ovato-conica, allungata a strie finissime, tridentata, il dente principale rilevato, sei giri, il bordo destro auriculare, apertura ristretta, sutura poco inserta. Grotta di San Servolo; rinvenuta dal Dott. Moser. Lunghezza 2:25—2:5"®, diametro 1‘0--1:25""®- Zospeum istrianum Stossich. Famiglia LIMNAEIDAE. Genere LIMNAEA Lamarck. Sezione Limnus Montfort. Limnus stagnalis Linné. Helix stagnalis L., Limnaeus stagnalis Drap., Limmus sta- gnalis Clessin. Comune nella valle dell’ Isonzo. [27] 43 Sezione Gulnaria Leach. Gulnaria auricularia Linné. Helix auricularia L., Limnaeus auricularius Drap., Gulnaria auricularia Leach, Limnaea ampla Kiist., Limnaeus ovatus Charp. Nei fossi stagnanti e di lento corso, aderente alle foglie morte galleggianti, ai pezzi di legno. Trovasi a Zaule, ma quivi è piuttosto rara, è più comune a Muggia in prossimità al paese. var. lagotis Schrank. Nei fossi d’acqua nella valle di Ospo. Gulnaria ampla Hartmann. Linmaca ampla Kobelt. Nei fossi stagnanti a Muggia. Gulnaria peregra Muller. Buccinum peregrum Miller, Limneus pereger Drap., Limnaea peregra Lam. Nei fossi di Zaule, valle d’Ospo. Sezione Limnophysa Fitzinger. Limnophysa palustris Muller. Buccinum palustre Miller, Limneus palustris Drap. Nei fossi a Zaule, Borst, Monfalcone, lago di Pietra rossa. var. fusca C. Pfeiffer. Muggia, nei fossi d’acqua. Limnophysa truncatula Muller. Buccinum truncatulum Muller, Levineus minutus Drap. Trovasi lungo la Rosandra. Nè manca nei pantani lungo la strada che attraversa la vallata di Zaule verso Borst. Famiglia PHYSINAE. Genere PHYSA Draparnaud. Physa fontinalis Linné. Bulla fontinalis L., Physa fontinalis Drap. Monfalcone, lago di Pietra rossa, Montona. 44 [28] Genere APLEXA Flemming. Aplexa hypnorum Linné. Bulla hypnorum L., Aplex hypnorum Clessin, Pysa hypno- rum Drap. Paludi di Monfalcone. Famiglia PLANORBINAE. Genere PLANORBIS Guettard. Sezione Tropodiscus Stein. Tropodiscus marginatus Draparnaud. Planorbis marginatus Drap., Planorbis umbilicatus Mailler. Monfalcone, lago di Pietra rossa, lago di Doberdò. Tropodiscus carinatus Muller. Planorbis carinatus Miller. Monfalcone, lago di Pietra rossa, lago di Doberdò, Strugnano presso Pirano. Sezione Gyrorbis Agassiz. Gyrorbis septemgyratus Ziegler. Planorbis septemgyratus Ziegler. Monfalcone. Sezione Gyraulus Agassiz. Gyraulus albus Muller. Planorbis albus Miiller. Monfalcone. Sezione Segmentina Flemming. Segmentina nitida Miller. Planorbis nitidus Miller. Rara sulle piante acquatiche nel Monfalconese. Famiglia ANCYLINAE. Genere ANCYLUS Geoffroy. Ancylus fluviatilis Muller. Patella fluviatilis Gmelin. Comunissima sui sassi nella Ro- sandra presso Bolliunz, Ospo. Ancylus lepidus Colbeau. Montona, Santo Stefano. [29] 45 Genere ACROLOXUS Beck. Acroloxus lacustris Linné. Ancylus lacustris Miller, Patella lacustris L. Sulle pietre e sulle piante del lago di Doberdò. Famiglia CYCLOSTOMACEA. Genere CYCLOSTOMUS Montfort. Cyclostomus elegans Miiller. Nerita elegans Miller, Cyclostomus elegans Drap. E specie comunissima ovunque. Cyclostomus lucidum Schuttlewort. Muggia, Salvore. Genere TRUNCATELLA Risso. Truncatella truncatula Draparnaud. Cyclostoma truncatulum Drap., Truncatella costulata et laevi- gata Risso, Rissoa truncata Plul., Paludina truncata Payr. Vive in compagnia dell’ Alexia Brasolettiana sotto i sassi lungo la spiaggia del mare a San Saba. Genere POMATIAS Studer.*) Sezione Eupematias Wagner. Pomatias scalarinus Villa. Cyclostoma scalarinum Villa. Parenzo, Opcina, Monfalcone, Nabresina, monte Slaunig, monte Spaccato. var. Schmidtii Clessin. Abbonda sulle roccie a Opcina, Ter- stenicco, San Daniele sul Carso, Contovello, Basovizza, Santa Croce, Nabresina, Repentabor, Rabaz, Trebich, Borst, Montona, Santo Stefano, Salvore, Albona, Rodig, foveola di Orleg. var. Vallae Stoss., Pomatias Vallae West. Conchiglia più piccola, di colorito bruniccio, tendente al cinereo, 8—9 giri, gli ultimi due quasi privi di strie o finamente striati, l’ apertura #) Monographie der Gattung Pomatias von Dr. A. J. Wagner. 1897. 46 [30] più piccola, il labbro non alato, e la scanalatura appena pro- nunciata. Vive sulle roccie nell’ingresso di una caverna presso Opcina, Trebich, monte Spaccato. Queste specie vivono esclu- sivamente nelle località lungo la costa del mare Adriatico. Sezione Auritus Westerlund. Pomatias tergestinus Westerlund. Contorni di Trieste: Cosina, Opcina, Slaunig, Nanos, Lip- piza, a Rakek la forma tipica, San Canziano, Clanez, monte Maggiore, Parenzo, Canfanaro, monte Cocusso. var. tortiva West., Pomatias tortivus West. Borst, Lupoglava, Slaunig, Parenzo, Pisino. Pomatias machrocheilus Westerlund. Si distingue per il labbro robusto, rilevato, ripiegato all’ indietro e fortemente carinato ed i lobi labiali bene pro- nunciati; la grossezza del labbro è quasi la metà dell’ apertura orale; gli ultimi due giri appena striati, il colorito ne è bru- niecio. Vive sul monte Maggiore, Cosina, Adelsberg. Pomatias gracilis Pfeiffer. var. stussineri A. J. Wagner. Monte Nanos. Genere ACME Hartmann. Acme spectabilis Rossmàassler. Specie rara nel territorio, rinviensi sotto le pietre; d’ or- dinario abita sotto terra. Famiglia VALVATIDAE. Genere VALVATA Miiller. Valvata cristata Muller. Gyrorbis cristata Clessin. Nei fossi d’acqua sopra piante. [31] 47 Valvata piscinalis Miller. Nerita piscinalis Miller, Cincinna piscinalis Clessin, Helix piscinalis Gmelin, Cyclostoma obtusum Drap. Nel lago di Doberdò, Monfalcone. Valvata spelaea Hauffen. Nella grotta di Trebich sui sassi percorsi dalla corrente del fiume sotterraneo. Famiglia PALUDINIDAE. VIVIPARIDAE. Genere VIVIPARA Lamarck. Vivipara vera v. Frauenfeld. Paludina vivipara Rossm., Vivipara vera Clessin, Nerita vivipara Miller. Nelle acque del Monfalconese. Vivipara pyramidalis Bourguignat. Paludina achatina Brumati, Paludina fasciata Charp. Nel lago di Pietra rossa ed in quello di Doberdò. BYTHINIIDAE. Genere BYTHINIA Gray. Bythinia tentaculata Linné. Paludina tentaculata Gredler, Paludina impura Rossm. Mon- falcone, lago di Pietra rossa, Pirano. Genere FRAUENFELDIA Clessin. Frauenfeldia Lacheineri Charpentier. var. alpestris Villa, Paludina Lacheineri Charp, Paludinella Lachemeri Frauenfeld, Paludinella fontinalis Schmidt. Aderente alle pietre delle sorgenti sul monte Cocusso, monte di Grociana. 48 [32] Genere BYTHINELLA Moquin-Tandon. Bythinella albonensis Westerlund. Paludinella albonensis West. Albona. (Westerlund Binnen- conchylien VI). Bythinella austriaca Frauenfeld. Paludinella austriaca v. Frauenf. Istria. Bythinella truncata Clessin. Istria. Bythinella globosa Clessin. Paludinella globosa Clessin. Cherso. Malak. Bliitter. XX V, 1878. Bythinella Stossichi Clessin. Paludinella Stossichi Clessin. Veglia. L. e. pag. 116. Bythinella Schmidtii Charpentier. Nelle sorgenti di Monfalcone. Genere VITRELLA Clessin. Vitrella Hauffeni Brusina. Paludina pellucida Hauffen. Grotta Glavenvrh. Genere HYDROBIA Hartmann. Hydrobia thermalis Linné. Turbo thermalis L., Bythinia thermalis Frauenf. Nelle acque termali di Montalcone. Hydrobia stagnalis Baster. Turbo stagnalis Baster, Helix stagnalis L., Paludina stagna- lis Kiister, Turbo ulvae Pennant, Hydrobia acuta Kiister. Sopra le alghe e le pietre lungo la marina di Grado in compagnia dei Cerithium scabrum. Hydrobia turrita Kuster. Nelle saline di Pirano. [33] 49 Genere LITHOGLYPHUS Miihlfeldt. Lithogiyphus fluminensis Sattl. Paludina fluminensis Schm. Nelle acque di Monfalcone. var. Clessinianus Paul. Nel Monfalconese. Genere EMMERICIA Brusina. Emmericia patula Brumati, Paludina patula Brum., Leptoxis patula Frauenf. Monfalcone. Le seguenti forme vengono ancora indicate nella Mono- grafia del genere Emmericia di Bourguignat (Angers 1880) come viventi nelle acque del Monfalconese: E. praeclara Bourg. E. violacea Bourg. E. soluta Bourg. E. cinerea Bourg. E. monfalconensis Bourg. E. reqgularis Bourg. E. Brumatiana Bourg. E. viridis Bourg. E. obscura Bourg. E. Monterosati Bourg. E. communis Bourg. E. Corneliae Bourg. E. secernenda Bourg. E. erima Bourg. E. callostoma Bourg. 7. enhala Bourg. E. doriana Bowurg. E. pseudenhalia Bowurg. E. crassa Bourg. E. microstoma Bourg. E. Isseliana Bourg. E. Adami Bourg. E. Kiisteri Bourg. E microcheila Bourg. E. labrosa Bourg. Famiglia NERITINIDAE. Genere NERITINA Lemarck. Neritina fluviatilis Linné. Comune in compagnia delle Emmericie a Monfalcone, laghi di Doberdò e di Pietra rossa, Santo Stefano presso Montona. 50 [34] II. Classe. BIVALVAE. Bamiglia D.NJFO-:N.ED.A E Genere ANODONTA Cuvier. Anodonta cygnea Linné. Mytilus cigneus L., Anodonta cygnea Rossm. Nei fossati melmosi nei dintorni di Monfalcone. Genere UNIO Philippson. Unio istrianus m. Conchiglia di forma allungata, solida, levigata e lucente, di color bruno che passa al giallastro-olivaceo, lunula ben distinta, ligamento sporgente lungo. Lunghezza 85", lar- ghezza 37"" Lago di Cepich nell’ Istria. Unio istrianus Stossich. Famiglia CYCLADIDAE. Genere SPHAERIUM Scopoli. Sphaerium rivicola Leach. Cyclas rivicola Leach. Trovate alcune valve giovani nel fango della corrente sotterranea nella grotta di Trebich. [85] 51 Sphaerium corneum Linné. Tellina cornea L., Sphaerium corneum Scop., Cyclas cornea Lam. Monfalcone, lago di Doberdò. var. nucleus Studer, Cyclus nucleus Charpentier. Valle di Strugnano presso Pirano. Genere CALYCULINA Clessin. Calyculina lacustis Muller. Tellina lacustris Miller, Cyclas calyculata Drap. Nell’ abbe- veratoio d’animali sulla via che conduce a Repentabor, nei canali fangosi, sopra le piante acquatiche a Muggia, Albona. Genere PISIDIUM C. Pfeiffer. Pisidium amnicums Muller. Tellina ammica Miller, Cyclas palustris. Drap., Pisidium obliquum C. Pfeiffer. Zaule nel fango della Rosandra, Muggia nei fossi d’ acqua. Pisidium fossarinum Clessin. Pisidium fontinale C. Pfeiffer, P. casertanum Bourg. Nel Monfalconese. È Pisidium pusillum Gmelin. Tellina pusilla Gmelin, Cyclas fontinale Drap. Nei fossi d’acqua della vallata di Ospo. FM I » PREGA "di Res, "hd ALA IM R' i si TA pra FAL io UICTA Ù dA mi 19, AL de x 3 À see" EI; bf LA pri 5 y ed < “ î SNA de - ACNE DE a e | Ch) EEA È #4 RE LA » ” 3 49 SA Male Lo Xi F° atei DI di LI PA Ro EA ‘ x il 7 4 teli i do i . x sei ario” ahe% VARE TALL Lo "È . 4 Ù y ) te . 0 ri hi » N . gn ® Da ri e AG I, + » "Tse x . % dI i | È MR, Ra la ® è A p ,, LOVED A “rt J & 23 he, d. ‘ sa i, X in 79 al ho, TI uu Ù si P. . » 0 Ù bi n i j Li ha x t bol Pari x Ù IWA, o EN Pi I" i Re i È PA i "A Pg Le i) a) s) n" re” ile sia at o) o, tà IINIRRRIArT Alunni [ Y CL£) da Auto balia pet Si Metto la: i abati di, ame ni DA s Ma 247 ». (0 Acanthinula Acme . Acroloxus Agriolimax . Alaea . Alexia Amalia Amphibina . Ancylus . Anodonta Aplexa Arion . Arionta . Bythinella . Bythinia . Caecilianella . Calyculina . Campylaea . Carychium . Chondrula . Clausiliastra Cochlicella . Conulus . Cyclostomus Daudebardia Delima Edentulina . Emmericia . Euhyalina Frauenfeldia Fruticicola . Imdice dei ceneri. Glandina Graciliaria . Gulnaria Gyraulus Gyrorbis Helicogena . Hydrobia Isthmia Limax Limnophysa Limnus . Lithoglyphus . Marinula Medora . Napaeus . Neritina . Neritostoma Odontocylas Odostomia . Orcula Pagodina Papillifera . Patula Physa. Pirostoma . Pisidium Polita . Pomatias Pupilla 3° 54 [38] Pag. Pag. Segmentinai. .'.. .-. ... ./. 44° Valvata . 0. eee Sphaérium . fi e. 0 bO Nertilla. 0 GO Re Sphyrtadium +... 4.088: Vitrea, o. RR Stenogyta:... 0. se © 80.|\Vitrella.. 0. Ne Vitrina 0... +. LA CREA SAI Ro Vivipara. ...0 A Morquilla: yet e AA Trigonostoma SIR RI DEE RI Xerophila ; 0. SME Tnopediscua wie. e a E DT ee runcatella ZONA, 00 00) Unio. i Liu Mi ii 0. |eZonitest i |. FC Ziospetidi. i. + n Vallonia! ic. Gente QI Zina PRO NGNEZETDAER. LAVORO MONOGRAFICO MICHELE STOSSICH. Prospetto delle sottofamiglie e dei generi, Maschi con un solo cirro e borsa genitale mancante di COSI o o e LUSTRONGELINAE Maschi con due cirri, rare volte uno, e borsa genitale so- stenuta da coste Corpo inerme; vulva anteriore . . Eustrongylus. 1. | Corpo armato anteriormente; vulva contigua | MENO RT nie gn AISTICHIS. Bocca mancante di un’armatura chitinosa 2. STRONGYLINAE hacc con armatura chitinosa Borsa genitale di forma speciale; vulva situata sopra lanoree ian Peaudalias: Borsa genitale tipica; vulva situata circa nel mezzo del corpo | Cute con pieghe trasversali a margine posteriore den- so LEM Ato oi e tear erenosoma. Corepliseta tot. dali up ASNTOAgyus: Vulva unita all’ano formando una cloaca femminile CLOACININAE (Cloacina). Vulva ed ano costituiscono due aperture indipen- deniee RSCLEROSTOMINAE 56 [2] 6 | Maschi con un cirro . . . . . . Stephanurus 1: sd | Maschi ‘con due. cirrit. 0.0 0%. LS - iinssoloevanio i Ge so 0 Ola {Oyari dna: Le o i Le e I Regione cervicale con un potente rigonfiamento ve- 8. scicoloso della cute . . . . 0esophagostomum Manca il rigonfiamento cervicale |... eee: Maschi molto piccoli e quasi sempre in permanente 9 accoppiamento . . . . . . $yngamus ‘’ | Maschi di grandezza normale e mai in permanente accoppiamento |.» 0,4%. i et | Corpo anteriormente diritto . . . Sc/erostomum. 10. Corpo anteriormente ricurvo verso la parte dorsale | Uncinaria. SOTTOFAMIGLIA EFEUSTRONGYLINAE. GENERE EUSTRONGYLUS DIESING. Gli eustrongili sono polimiari a corpo cilindrico,, con bocca mancante di labbra e circondata di papille. I maschi sono provveduti di un solo cirro filiforme e la borsa genitale semplice mancante di coste. Le femmine hanno un solo ovario e l'apertura vulvale è situata nella parte anteriore del corpo. N. 1. (1). Eustrongylus gigas Rudolphi. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 326. Leidy. Proc. Acad. Nat. Sc. Philadelphia, VIII, 1856, pag. 54. Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 723. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 188. Cobbold. Entoz. London, 1864, pag. 358, fig. 76. Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 50. Cobbold. Entoz. London, 1869, pag. 53. Davaine. Traité d. Entoz. Paris, 2. edit., 1877, pag. CXX. Kichenmeister et Ziirn. Paras. d. Mensch. Leipzig, 1881, pag. 414, tav. XI. Zirn. Paras. uns. Haussiugeth. Weimar, 2. edit., 1882, pag. 239, tav. IV, fig. 16—19. Blanchard. Anim. par. introd. par l’eau. Paris, 1890, pag. 65, fig. 41. Railliet. Paras. trasm. d. anim. à l’homme. Paris, 1892, pag. 31. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 419, fig. 280—282. Parona. Elmint. italiana. Genova, 1894, pag. 229. Huber. Bibliogr. d. Klin. Helminthol. Miinchen, 1895, pag. 507. Galli Valerio. Moderno Zooiatro. 1897. Sonsino. Proc. verb. d. Soc. toscana d. sc. nat. 4 luglio 1897. Mihling. Arch. f. Naturg. 1898, pag. 46. Ascaris visceralis, Gmelin. Syst. Nat. 1788, pag. 3031. n» renalis, Gmelin. Syst. Nat. 1788, pag. 3032. 4 58 [4] Fusaria visceralis, Zeder. Naturg. d. Eingw. 1808, pag. 114. x renalis, Zeder. Naturg. d. Eingw. 1803, pag. 116. Dioctophyme gigas, Ward. Nebraska State board of Agric. Report of the Zoolog. 1894, pag. 302, fig. 62. Strongylus gigas, Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 31 e 260. Gurlt. Pathol. Anat. I, 1831, pag. 360, tav. VII, fig. 20—28. Schmalz. Tab. Anat. Entoz., 1881, tav. XIX, fig. 1-7. Lamark. Anim. s. vert. 2. edit., III, 1840, pag. 650. Baird W. Catal. of Entoz. London, 1858, pag. 12. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 113. È » De Bonis. Parass. d. corpo umano. Napoli, 1876, pag. 134, tav. II, fig. 6. Maschio 130—400""- Femmina 200—1000""*: larghezza 6—9"" Il corpo è di colore generalmente rosso, cilindrico, un poco assottigliato alle due estremità, attraversato da otto fasci muscolari longitudinali e con la cute striata trasversalmente ; sopra tutto il corpo e specialmente nelle linee laterali si tro- vano distribuite moltissime papille sensitive e tutte piccolissime. L'apertura della bocca è di forma esagonale e attorniata da 6 papille verruciformi. L’estremità caudale del maschio è ottusa e termina in una borsa genitale caliciforme, allargata, ovale e col margine guarnito di piccolissime papille; verso il centro della borsa si osserva un rialzo a forma di Y, il quale porta nel suo mezzo l'apertura genitale sopra una piccola prominenza. Il eirro è semplice, filiforme. L’estremità caudale della femmina è arrotondata e all'apice sì trova l’ apertura anale circondata da tubercoletti; l’ apertura vulvale è situata anteriormente. Le uova sono ellittiche, lunghe 0:064—0:084®® e larghe 0:042—0:047®", con la superficie co- perta di minutissime impressioni circolari o irregolari, di colore bruno ad eccezione dei due poli che sono incolori. Oviparo. Gli embrioni, che si sviluppano nelle uova, sono lunghi 0:24”, hanno il corpo fusiforme con la cute finamente striata di trasverso e il loro esofago presenta nella parte anteriore una piccola armatura formata da 3 denti chitinosi. Homo sapiens, Canis familiaris (Italia, Austria, Germania, Olanda, Inghilterra, Russia, America settentrionale, Giappone), [5] 59 Canis lupus (Prussia orientale), Canis jubatus (Brasile), Canis azarae, Gulo arcticus, Mustela martes (Firenze), Mustela foina, Mustela lutreola (Boston), Putorius foetidus, Putorius vulgaris, Putorius vison (Filadelfia), Lutra solitaria (Brasile), Lutra vul- garis (Alfort), Phoca vitulina, Nasua socialis, Equus caballus (Prussia orientale), Bos taurus (Alfort, Prussia orientale); reni, vescica urinaria, ureteri, rare volte nella cavità addominale, cavità toracica, fegato. GENERE HYSTRICHIS DUJARDIN. Sono vermi acrofalli, a corpo filiforme, armato anterior- mente di aculei. L’ estremità caudale del maschio è provveduta di una borsa genitale intiera, campanulata o patelliforme; un solo cirro, filiforme e molto lungo. Le femmine hanno un solo ovario e l'apertura vulvale è contigua all’ ano. N. 2. (1). Hystrichis elegans Olfers. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 423. Strongylus tubifex. Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 31 e 262. Bremser. Icon. Helm. 1824, tav. III, fig. 16—23. Streckeisen. Ber. d. naturf. Gesell. Basel., IV, 1840, pag. 42. Bellingham. Ann. of Nat. Hist. XIII, 1844, pag. 103. A Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 129. Lia gylus tubifex, Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 325. Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 50, tav. XIII, fig. 10. Hystrichis tubifex, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 182. ta) » ” o ba] ” ”» n » Maschio 26"®- Femmina 26—40""%- Ha corpo biancastro, fusiforme, attenuato alle due estre- mità, con la parte anteriore armata di piccoli aculei. La bocca è circolare, circondata da 6 papille salienti, ognuna delle quali provveduta all’apice di una punta. L’estremità caudale del maschio è attortigliata a spira, con borsa genitale campanulata e troncata obliquamente. La estremità caudale della femmina è diritta, ottusa, con l'apertura * 60 [6] anale all'apice. Le uova di forma ellissoidica, sono lunghe 0:062—0:064®® ed hanno un guscio alveolato alquanto tron- cato alle due estremità. Podiceps minor (Greifswald), Podiceps cristatus (Vienna), Colymbus septentrionalis (Vienna, Greifswald), Colymbus arcticus (Vienna), Mergus serrator, Mergus merganser (Vienna), Mergus albellus, Carbo cormoranus, Microcarbo pygmaeus (Vienna), Anas domestica (Genova), Anas crecca (Vienna, Irlanda), Anas acuta (Irlanda), Anas clypeata (Irlanda), Alca torda; in tubercoli del- l’esofago e dello stomaco. N. 3. (2). Hystrichis tricolor Dujardin. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 290. Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 682. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 185. Stossich. Soc. Hist.-Nat. Croat. Zagreb, VI, 1891, pag. 217, tav. III, fig. 3_5. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 423. Spiroptera tadornae, Bellingham. Ann. of Nat. Hist. XIII, 1844, pag. 102. di n tricolor, Diesing. Syst. Helm. II 1851, pag. 222. Femmina 27" Ha il corpo bianco all’esterno, nero nell’ intestino e rosso negli spazi intermediari, ottuso alle due estremità e coperto anteriormente di spine disposte in 40—42 ranghi. La bocca è rotonda e un poco protrattile. Le uova, lunghe 0‘085 —0:088"- e larghe 0036—0:04””, sono troncate alle due estremità ed hanno il guscio coperto di granulazioni poco salienti. Anas domestica (Venezia, Rennes), Anas boschas (Rennes), Anas tadorna (Irlanda); nei tessuti dello stomaco e dell’ esofago. N. 4. (8). Hystrichis orispinus Molin. Molin. Wien. Sitzsber. XXXIII, 1858, pag. 300. Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 682. Molin. Denkschr. Wien. Akad. XIX, 1861, pag. 306, tav. XII, fig. 7; tav. XIII, fig. 13. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 186. Diesing. Wien. Sitzsber. LXIII, 1861, pag. 279. Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 235. [7] 61 Femmina 25-44" Ha il corpo subcilindrico, attenuato alle due estremità, anteriormente armato di lunghe spine triangolari, posterior- mente densamente anellato con l’apice ingrossato e troncato. Il capo è distinto, cesticilliforme e coperto di lunghe spine triangolari; la bocca orbicolare, protrattile, è circondata da 4 brevissime spine. Ibis falcinellus (Padova); fra le membrane dello stomaoo. N. 5. (4). Hystrichis cygni Molin. Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 682. Diesing. Wien. Sitzsber. XLIII, 1861, pag. 279. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 424. Echinocephalus cygni, Molin. Wien. Sitzsber. XXX, 1858, pag. 154. s; n Molin. Denkschr. Wien. Akad. XIX, 1861, pag. 312, tav. XIII, fig. 9. Hystrichis pachycephalus, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 186. > = Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 235. Femmina 30" Ha corpo irregolarmente rigonfio nel mezzo e all’ indietro, con la parte anteriore armata di spine piccole. Il capo è cesti- cilliforme, con 20 serie di grandi spine a base larga; la bocca è circolare, protrattile, e cireondata da una corona di piccole spine. Cygnus olor (Padova); fra le membrane dello stomaco in cisti contenenti un liquido giallo. N. 6. (5). Hystrichis wedli Linstow. Linstow. Arch. f. Naturg. XLV, 1879, pag. 173. Hystrichis sp. Wedl. Wien. Sitzsber. XIX, pag. 40, tav. I, fig. 12—14. Femmina 100°"; larghezza 3" Il capo è ingrossato e circondato superiormente da un anello corneo e da forti aculei conici in numero di 17 per serie. L’estremità posteriore è arrotondata. Fulica atra; cavità pettorale. La larva, lunga 24" e larga 0:6", ha il corpo di colore rosso bruno con l'intestino nero, l’ estremità arrotondate, e la 62 8] cute anellata coperta di robusti aculei conici; l’ esofago im- porta !/, della lunghezza totale del corpo. Vive nell’esofago della Fulica atra. N. 7. (6). Hystrichis acanthocephalicus Molin. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 184, tav. IX. Lunghezza 35" Ha corpo filiforme, attortigliato a spira, col capo ingros- sato e armato di diverse serie di aculei. La borsa genitale nel maschio è campanulata e il cirro lunghissimo e filiforme. L’ e- stremità caudale della femmina diritta coll’apice ottusissimo ; l’ano ampio e terminale. Ibis nudifrons (Brasile); fra le membrane dello stomaco. N. 8. (7). Hystrichis coronatus Molin. Molin. Wien. Sitzsber. XXXVIII, 1859, pag. 707, fig. 1-4. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 187. Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 285. Femmina 27" Ha il corpo cinto di anelli salienti, anteriormente atte- nuato e col capo in continuazione del corpo. La bocca è terminale, ampia, orbicolare e cinta di una corona di spine. L’estremità posteriore si presenta troncata, con l'apertura anale ampia e terminale. Mergus merganser (Padova); chiuso in cisti alla parte esterna dello stomaco. SOTTOFAMIGLIA STRO NGYLINAE. GENERE PSEUDALIUS DUJARDIN. Sono nematodi olomiari, vivipari, che vivono esclusiva- mente negli organi.respiratori dei cetacei. Hanno il corpo più o meno fusiforme, con la cute attraversata da rialzi longitudi- nali; la bocca è semplice, inerme, e in rari casi in comunica- zione con una capsula orale. All’ estremità caudale del maschio sl osserva sempre una borsa genitale, la quale nel suo sviluppo si allontana dalla forma tipica degli strongilidi; cirri due eguali e l'apertura vulvale situata sopra l’ ano. N. 9. (1). Pseudalius minor Kuhn. Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 174, tav. XII, fig. ©. Linstow. Arch. f. Naturg. XLVI, 1880, pag. 48, tav. III, fig. 13—14. Linstow. Arch. f. Naturg. LIV, 1888, pag. 2835, tav. XVI, fig. 1-8. Stossich. Boll. Soc. Adriat. d. sc. nat. XVIII, 1897, pag. 6. Mihlng. Arch. f. Naturg. 1898, pag. 49. Stossich. Saggio d. una fauna elmint, d. Trieste ecc. 1898, pag. 85. Strongylus minor, Kuhn. Mem. Museum Nat. Hist. XVIII, 1829, pag. 363, tav. XVII bis, fig. 10-13. Beneden. Bull, Acad. Roy. Bruxelles. XXIX, 1870, pag. 364. Stenurus inflexus, Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 266. Prosthecosacter minor, Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 325. Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 719. Molmn. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 176, tav. VIII, fig. 10-12. » ” Maschio 15—25""- Femmina 25—28—40""- Ha corpo molto assottigliato alle due estremità, con la cute attraversata da molti rialzi longitudinali nei campi laterali. 64 [10] Il capo è largo, con un'apertura orale rotonda e posta in comunicazione con una capsula orale; le 10 papille sono di- sposte in due serie e di esse 6 sono più piccole e situate vicino alla bocca e 4 più grandi submediane. La borsa genitale del maschio è terminale, larga e soste- nuta da tre coste, due laterali e una mediana, ed ogni costa termina in tre lobi rotondi forniti di papille. L’estremità cau- dale della femmina è troncata obliquamente, con l’ano quasi terminale ed a questo vicinissima l'apertura vulvale, provve- duta di lobi cutanei. Phocaena communis (Prussia orient.); cavità timpanica e relativi seni. Grampus griseus (Fasana); seni nasali. N. 10. (2). Pseudalius inflexus Rudolphi. Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 173, tav. XII, fig. 10. Linstow. Arch. f. Naturg. XLVI, 1880, pag. 49, tav. III, fig. 15. Braun. Arch. d. Fr. d. Naturg. i. M. 1891, pag. 111. Mihling. Arch. f. Naturg. 1898, pag. 48. Strongylus inflexus, Rudolphi. Entoz. Synops., 1819, pag. 54. PA do Kuhn. Mem. Museum Nat. Hist. XVIII, 1829, pag. 367, tav. XVII bis, fig. 14-19. n S Beneden. Bull. Acad. Roy. Bruxelles, XXIX, 1870, pag. 363. Stenurus inflexus, Baird. Catal. of Entoz. London, 1858, pag. 31. Pseudalius filum, Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 135. Prosthecosacter inflerus, Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 323. D L: Baird. Catal. of Entoz. London, 1858, pag. 111. a; s Beneden. Mem. s. 1. vers. intest. 1858, pag. 275, tav. XXIV, fig. 1-9. ” 5 Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 719. + "i; Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 174. bi tav. VIII, fig. 8-9. Maschio 75—140""®: Femmina 150-175" Ha corpo grigio o brunastro, filiforme, con la cute attra- versata da rialzi longitudinali molto salienti e divisi trasver- salmente; il capo è arrotondato e privo di una capsula orale. L’estremità caudale del maschio è divisa in due grossi lobi circondati dalla borsa genitale e provveduta di due paia di papille; cirri due eguali e brevi. L’ estremità caudale della fem- mina è conica arrotondata, e l'apertura vulvale situata sopra [11] 65 una prominenza vicinissima all’ ano; uova contenenti l’ embrione lunghe 0:092""- Phocaena communis (Baltico, Mare del Nord e coste ame- ricane dell’ Oceano Atlantico); bronchi e arteria polmonale. N. 11. (3). Pseudalius convolutus Kuhn. Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 174, tav. XII, fig. 8. Braun. Arch. d. Fr. d. Naturg. i. M. 1891, pag. 111. Strongylus convolutus, Kuhn. Mem. Museum Nat. Hist. XVIII, 1829, pag. 365, tav. XVII bes, fig. 6-9. Beneden. Bull. Acad. Roy. Bruxelles, XXIX, 1870, pag. 364. Prosthecosacter convolutus, Diesing. Syst. Helm. IL, 1851, pag. 324. Baird. Catal. of Entoz. London, 1858, ” th) » ” pag. 111. È 3 Molin. Il sottord. d. Acrofalli, 1861, pag. 177. ta x Cobbold. Entoz. London, 1864, pag. 92, tav. VI-VII. Maschio 40" Femmina 50" Ha il capo arrotondato, più sottile dell’ apice caudale; la cute del corpo è attraversata da rialzi longitudinali. L’ estremità caudale del maschio è di forma lanceolata, provveduta di una. borsa genitale situata obliquamente ed avente un piccolo lobo terminale, sostenuto da due paia di papille allungate. L’estre- mità caudale della femmina è ottusa e l'apertura vulvale situata vicinissima all’ ano. Phocaena communis (Baltico), Globiocephalus svineval; bronchi. N. 12. (4). Pseudalius alatus Leuckart. Strongylus alatus, Leuckart. Wiegmann’s Arch. 1848,-pag. 26, tav. II, fig. 3-4. Beneden. Bull. Acad. Roy. Bruxelles, XIX, 1870, pag. 366. Prosthecosacter alatus, Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 324. Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 719. pa si Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 178. Lunghezza 11-14" Ha corpo di colore bruno, fusiforme, ingrossato nel terzo anteriore. L’estremità caudale del maschio è attenuata, diritta e provveduta di una borsa genitale terminale triloba; cirri ” ” 7) » 66 [121 due lunghissimi. L’estremità caudale della femmina è diritta, troncata obliquamente, e l’ apertura vulvale situata vicinissima all’ano e prominente. Monodon monoceros; cavità craniali. N. 13. (5). Pseudalius tumidus Schneider. Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 174, tav. XII, fig. 9. Maschio 15" Femmina 55" Il capo è quasi indistinto; la cute molto grossa, attraver- sata da rialzi longitudinali e trasversali. La borsa genitale del, maschio è molto piccola e sostenuta da tre minute papille ; cirri sottili, arcati. Apertura vulvale vicinissima all’ano. Phocaena communis (Kiel); alveoli polmonali. GENERE CRENOSOMA MOLIN. Sono strongili provveduti di pieghe cutanee trasversali a margine posteriore dentellato, che si estendono in tutta la lunghezza del corpo o soltanto nella parte anteriore. La borsa . genitale nei maschi è analoga a quella degli strongili, e l’ aper- tura vulvale è situata anteriormente vicino alla metà del corpo. N. 14. (1). Crenosoma striatum Zeder. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 16, tav. I, fig. 1-2. Linstow. Arch. f. Naturg. XLIX, 1883, pag. 296. Linstow. Viaggi Fedtschenko; vermi. Mosca, 1886, pag. 14, (lavoro russo). Parona. Ann. Museo di Genova. 1887, pag. 494. Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 235. Mihling. Arch. f. Naturg. 1898, pag. 49. Strongylus striatus, Zeder. Naturg. d. Eingw. 1803, pag. 92. 3, n Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 34. E » Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 112. Dà » Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 308. n » Baird W. Catal. of Entoz. London, 18583, pag. 12. po » Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 145, fig. ni erinacei, Diesing. Syst. Helm. II 1851, pag. 519. » Molin. Il sottord. d. Acrofalli. a pag. 102. Widni erinacei, Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 3 d Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 47. [13] 67 Maschio 7"® Femmina 15" La superficie del corpo è attraversata da pieghe cutanee longitudinali e trasversali e queste ultime nella femmina si estendono dal capo all’ estremità caudale, che si presenta breve e subulata. Gli organi orali sono molto piccoli, e le papille cervicali situate molto vicino al capo. La borsa genitale del maschio è rotonda, con le coste posteriori piccolissime, le medie e le anteriori divise. L'apertura vulvale è situata al- l'apice di una prominenza papilliforme. | Erinaceus europaeus (Genova, Berlino, Prussia orient., Tur- kestan); bronchi e polmoni. N. 15. (2). Crenosoma decoratum Creplin. Stossich. Saggio d. una fauna elmint. d. Trieste ecc. 1898, pag. 85. Strongylus decoratus, Creplin. Wiegmann’s Arch. 1847, pag. 289. Urenosoma semiarmatum, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 18. Stossich. Boll. Soc. Adriat. d. sc. nat. Trieste, XVII, 1896, pag. 125, tav. IV, fig. 9—10. dI s ni Miller. Arch. f£. Naturg. 1897, pag: 14, tav. II, fig. 5. ba) ” Maschio 5—T-5"®- Femmina T—1T"" Ha corpo subcilindrico, assottigliato anteriormente, con pieghe cutanee anelliformi a margine posteriore dentellato e sviluppate soltanto nella parte anteriore; la bocca è terminale, rotonda e inerme. L’ estremità caudale del maschio possiede una borsa genitale delicatissima triloba, sostenuta da coste relativamente robuste, particolarmente le anteriori che sono doppie e le posteriori all’apice tripartite. Apertura vulvale prominente, bilabiata e situata quasi nel mezzo del corpo; vi- viparo. Canis vulpes (Trieste, Vienna, Greifswald, Parigi); polmoni, bronchi e trachea. GENERE STRONGYLUS 0. F. MÙLLER. Appartengono tutte le forme con bocca piccola, mancante di un'armatura chitinosa e ornata talvolta di minutissime = 68 [14] papille o di labbra semplici. La borsa genitale nel maschio è sempre sostenuta da coste, e dalla cloaca genitale emergono due cirri eguali, accompagnati talvolta da un pezzo accessorio. L'apertura vulvale è situata quasi sempre nella metà posteriore del corpo. i SEZIONE PRIMA. BOCCA NUDA PRIVA DI LABBRA E DI PAPILLE. N. 16. (1). Strongylus brauni Linstow. Linstow. Arch. f. mikr. Anat. XLIX, 1897, pag, 611, tav. XXVIII, fig. 811. Maschio 1619"®-: esofago 5 della lunghezza totale. Femmina 50" Ha corpo sottilissimo e fragile, con la cute ialina e in- grossata in diversi luoghi; la bocca è circolare e priva di papille. La borsa genitale nel maschio si presenta triloba, col lobo di mezzo piccolo e conico e sostenuto da 5 coste, delle quali l esterne provvedute di 2 papille tattili, le medie di 3; i cirri sono brevi, grossi e di una forma del tutto speciale. Uova lunghe 0:055"” e larghe 0039": è una forma vi- vipara, e gli embrioni misurano 0:23" di lunghezza sopra 0:018"" di larghezza. Viverra zibetha L.; vive nei polmoni, il maschio libero, e la femmina chiusa in cisti bianche di forma cilindrica. N. 17. (2). Strongylus colubriformis Giles. Giles. Scient. Mem. by medic. offic. in the army of India. VII, 1892, pag. 45, tav. I Maschio 6» Femmina 8°" Ha corpo gracile, sottilissimo, con borsa genitale sostenuta da 12 coste; cirri corti; uova lunghe 0:09"" e larghe 0:046""- Ovis aries (India); intestino tenue. N. 18. (3). Strongylus vasorum Baillet. Baillet. Journ. d. vétér. d. Midi. Toulouse, 2. ser., VII tom. 1854, pag. 72. Davaine C. Traité d. Entoz. Paris, 2. edit., 1877, pag. CXVIII. [15] 69 Laulanié. Compt. rend. d. l’Acad. d. sc. 1882, I. semestre, pag. 49. Sonsino. Gli ematozoi del cane. Pisa, 1888, pag. 38. Ralliet et Cadiot. Compt. rend. d. l. Soc. d. Biolog. 28 mai 1892, pag. 482. Raillet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 4537 fio. 296-298, Maschio 14—18"®- Femmina 18—21""- Ha il corpo filiforme, alquanto attenuato alle due estre- mità, di colore biancastro, roseo o rosso intenso e con la cute striata longitudinalmente. La borsa genitale del maschio è bi- loba e ogni lobo sostenuto da 4 coste, delle quali le anteriori e le medie sono raddoppiate; coste posteriori mancano; i cirri sono piccoli e sottilissimi. La vulva si apre in prossimità del- l’ano; le uova sono allungate, ottuse ai due poli, a guscio trasparentissimo, lunghe 007—008®" e larghe 0:04—0-059®- Canis familiaris (Torino, Tolosa); parassita pericoloso che vive nel cuore destro e nell’ arteria polmonale. Con la circolazione del sangue le uova entrano nelle minime arteriuzze del polmone e ne determinano un processo di iperplasia; gli embrioni sì riscontrano nel muco bronchiale e rare volte nel muco tracheale e nell’ esofago. L’embrione misura 03—0:36”® di lunghezza sopra una larghezza - massima di 0013": ha il corpo leggermente attenuato all’innanzi, con l'estremità cefalica ottusa e alquanto troncata, e l’ estremità posteriore terminante in un piccolo processo ondulato ; l’ esofago è circa un terzo del corpo. N. 19. (4). Strongylus filaria Rudolphi. Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 32. Bojanus. Isis. 1821, pag. 177, tav. III, fig. 28-33. Bremser. Vers. intest. d. l’homme. 1824, pag. 127. Gurlt. Pathol. Anat. I, 1881, pag. 861, tav. VII, fig. 1-6. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 122. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 315. Bard W. Catal. of Entoz. London, 1853, pag. 12. Crisp. Ann. of Nat. Hist. 2. ser., XIX, 1857, pag. 168. Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 721. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 79, tav. IV, fig. 3-4. Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 146, fig. Davaine C. Traité d. Entoz. Paris, 2. edit., 1877, pag. CXVI. 70 [16] Linstow. Wirttemb. naturw. Jahresh. 1879, pag. 355. Linstow. Arch. f. Naturg. XLVI, 1880, pag. 48. Ziirn. Paras. uns. Haussiugeth. Weimar, 1882, pag. 266, tav. IV, fig. 24-27. Koch. Die Nemat. d. Schaflunge. Wien, 1883, pag. 22, tav. V. Linstow. Arch. f. Naturg. XLIX, 1883, pag. 294. Linstow. Viaggi Fedtschenko; vermi. Mosca, 1886, pag. 18, (lavoro in russo). Braun. Arch. d. Fr. d. Naturg. i. M. 1891, pag. 111. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 424, fig. 298—285. Setti. Atti d. Soc. ligustica d. sc. nat. IV, 1893, pag. 16. Augstein. Arch. f. Naturg. LX, 1894, pag. 255, tav. XIII-XIV. Ward. Nebraska State Board of Agric. Report of the Zoolog. 1894, pag. 304. Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 233. Strongylus dorcadis, Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 37. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 126. tà) tà) Maschio 25—80"®- Femmina 50—100""- Ha il corpo di colore bianco, roseo o gialliccio, filiforme, attenuato alle due estremità e con l'estremità anteriore ottusa, non alata; la cute presenta striatura longitudinale. Il capo è arrotondato, privo di papille e la bocca ampia, rotonda e nuda. La borsa genitale del maschio è allungata; le coste po- steriori all'apice sono debolmente trilobate, le medie bilobate e le anteriori raddoppiate; i cirri corti, molto grossi e di colore bruno oscuro, sono alati e un poco arcati. L'apertura vulvale è situata al terzo quinto; le uova di forma ellittica hanno una lunghezza di 0:112—0:185"" e una larghezza di 0:052—0:067®® Gli embrioni lunghi 0:54", hanno l'estremità anteriore provveduta di un piccolo bottone protrattile e l’ estremità po- steriore terminante in punta ottusa; l’ esofago è breve. Bos taurus (Hameln), Ovis aries (Italia, Vienna, Turke- stan), Ovis ammon, Ovis argali, Uapra hircus, Antilope dorcas, Cervus capreolus (Mecklenburg), Cervus dama, Cervus elaphus, Oreotragus saltator (Abissinia), Camelus dromedarius, Camelus bactrianus; bronchi. Determina un’infiammazione catarrale, tal- volta pericolosissima, alla quale si dà il nome di bronchite ver- MIMOSA. [17] 71 N. 20. (5). Strongylus micrurus Meblis. Grirlt. Pathol. Anat. I, 1831, pag. 358, tav. VI, fig. 50—54. Baird W. Catal. of Entoz. London, 1853, pag. 15. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 316. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 96. Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 148, fig. Davaine C. Traité d. Entoz. Paris, 2. edit., 1877, pag. CXVII. Zirn. Paras. uns. Haussiugeth. Weimar, 1882, pag. 264. Raillet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1993, pag. 480, fig. 289. Ascaris vituli, Gmelin. Syst. Nat. I, 1788, pag. 3032. Fusaria vituli, Zeder. Naturg. d. Eingw. 1803, pag. 117. Strongylus vitulorum, Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 37. 3 n Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 126. Maschio 35—40""®- Femmina 60—80"- Ha corpo biancastro, filiforme, liscio, attenuato alle due estremità, anteriormente arrotondato, non alato; la bocca è rotonda e nuda. La borsa genitale del maschio è piccola, rotonda, intiera, con le coste posteriori all’ estremità debolmente trilobate, le medie semplici e le anteriori raddoppiate; i due cirri corti, robusti e di colore bruno intenso, sono accompagnati da un pezzo accessorio. L’estremità caudale della femmina è acu- minata, e l'apertura vulvale è situata verso il sesto posteriore. Uova ellissoidi, lunghe 0:085!®- e larghe 0:025""- Viviparo. Bos taurus, Equus caballus (Berlino), Equus asinus, Cervus dama; vive nei bronchi e sviluppa la bronchite verminosa. N. 21. (6). Strongylus arnfieldi Cobbold. Cobbold. The Veterinarian. 1884, pag. 4. Railliett Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 434, fio. 291-293. Maschio 28—36""- Femmina 45—55""- Ha corpo filiforme, biancastro, con l’ estremità anteriore non alata; la bocca nuda e orbicolare. La borsa genitale del maschio è piecola, indistintamente lobata, con le coste poste- riori all'estremità bilobate, le medie divise e le anteriori divise col ramo anteriore alquanto più corto; i cirri sono grossi, alquanto arcati, di colore giallo-bruno e accompagnati da un 72 [18] breve pezzo accessorio più pallido. L'apertura vulvale non è prominente e si trova al terzo quinto. Le uova sono ellissoidi, lunghe 0:08—0:1"" e larghe 0:05—0:06""-: gli embrioni, lunghi 04—0:49"" e larghi 0:014—0:018"”. presentano un piccolo pro- cesso caudale trasparente. Equus caballus, Equus asinus; vive nei bronchi e deter- mina una bronchite verminosa. N. 22. (7). Strongylus attenuatus Molin. Molin. Wien. Sitzsber. XL, 1860, pag. 351. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 87. Maschio Y"®- Femmina 11" Ha corpo filiforme, capillare, attenuato anteriormente. La borsa genitale del maschio è biloba, e i cirri brevi e ingrossati. L’ estremità caudale della femmina è conica acutissima; l'aper- tura vulvale bilabiata, situata posteriormente. Dicotyles albirostris (Brasile), Dicotyles labiatus; stomaco. N. 23. (8). Strongylus filicollis Rudolphi. Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 32 e 263. Gurlt. Pathol. Anat. I, 1831, pag. 259, tav. VII, fig. 40—46. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 318. Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 145, fig. Davaine C. Traité d. Entoz. Paris, 2. edit., 1877, pag. CXVIII. Zivn. Paras. uns. Haussàugeth. Weimar, 1882, pag. 266. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1898, pag. 442, fig. 302. Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 233. Fusaria filicollis, Zeder. Naturg. d. Eingw. 18083, pag. 110. Machio 8b5—13®®- Femmina 17—24""- La parte anteriore del corpo si presenta filiforme, col capo piccolissimo e la bocca nuda, la parte posteriore ingros- sata e la cute attraversata da 18 coste longitudinali; le papille cervicali sono acuminate. La borsa genitale del maschio è divisa in due lobi late- rali allungati, ognuno sostenuto da 5 coste, delle quali le po- steriori piccole e debolmente bilobate all’ estremità, le medie e le anteriori fortemente divise; cirri lunghi e sottili. L'apertura [19] 73 vulvale è situata al terzo quarto; uova ellissoidi, molto grandi, lunghe 0:11—0:113"® e larghe 0:064—0:07""- Ovis aries (Catania, Greifswald), Capra hircus, Cervus ca- preolus, Cervus dama; duodeno. N. 24. (9). Strongylus ventricosus Rudolphi. Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 33. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 124. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 315. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 91, tav. IV, fig. 8. Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 144, tav. VIII, fig. 16. Zirn. Paras. uns. Haussàugeth. Weimar, 1882, pag. 265. Rauliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 441. Maschio 6—8"" Femmina 11-30" Ha corpo filiforme, rossastro, con la cute striata trasver- salmente e attraversata da 14 coste longitudinali; capo piccolo privo di papille. La borsa caudale del maschio è molto larga, biloba e i lobi riuniti da un piccolo lobo mediano; le coste posteriori bipartite, col ramo interno più lungo e all’ estremità intagliato, le medie e le anteriori doppie. Il corpo della femmina è ante- riormente molto ingrossato, quasi ventricoso, e l’ estremità cau- dale conica ottusa; l'apertura vulvale è situata al disotto della metà del corpo e circondata da un ingrossamento delia cute. Bos taurus, Bos indicus, Ovis aries (Stati Uniti), Cervus elaphus (Greifswald); intestino tenue. N. 25. (10). Strongylus contortus Rudolphi. Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 32. Gurlt. Pathol. Anat. I, 1881, pag. 360, tav. VII, fig. 13—19. Bellingham. Ann. of Nat. Hist. XIII, 1844, pag. 103. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 125. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 318. Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 146, fig. Davaine C. Traité d. Entoz. Paris, 2. edit., 1877, pag. CXVII. Ziirn. Paras. uns. Haussiugeth. Weimar, 1882, pag. 275. Linstow. Arch. f. Naturg. XLIX, 1883, pag. 295, tav. 8, fig. 30. Linstow. Viaggi Fedtschenko; vermi. Mosca, 1886, pag. 19, (lavoro russo). 14 [20] Ruilliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 489, fio. 299—800. Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 238. Ward. Nebraska State Board of Agric. Report of the Zoolog., 1894, pag. 306, fig. 64. Mihling. Arch. f. Naturg. 1898, pag. 47. Strongylus ammonis, Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 37. a n, Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 126. Vesophagostomum filicollis, Molin. Il sottord. d. Acrofalli, 1861, pag. 88. tav. IV, fig. 5D—T. Maschio 10—20""- Femmina 18—30"®"® Ha il corpo di colore bianco o rossastro, filiforme, sovente attortigliato anteriormente e attenuato alle due estremità; la cute si presenta striata finamente di trasverso e attraversata da 40 a 50 rialzi longitudinali; papille cervicali a forma di dente. Bocca rotonda, inerme. La borsa genitale del maschio è divisa in due lunghi lobi laterali, uniti da un piccolo lobo mediano situato assim- metricamente e portante le due coste posteriori alquanto in- tagliate all’ estremità; le coste anteriori e medie sono raddop- piate. I cirri sono di colore brunastro ed hanno una forma particolare; alla loro estremità presentano un ingrossamento semisferico ed alquanto distante un aculeo rivolto all’ indietro ; fra i due cirri si osserva un pezzo accessorio a forma di forcola. L’ estremità caudale della femmina è diritta e termina in una lunga punta aghiforme:; l'apertura vulvale è situata al quarto quinto e provveduta di due processi digitiformi di dif- ferente lunghezza; uova ellissoidi, lunghe 0:07 —0:095"" e larghe 0:043—0:0549®- Gli embrioni, lunghi 03—0:44"®, hanno il corpo cilin- drico, leggermente attenuato all’ innanzi, con l’ estremità caudale aghiforme; l’esofago è molto lungo e termina in un bulbo contenente 3 dentini chitinosi. Ovis aries (Torino, Vienna, Germania, Danimarca, Inghil- terra, Irlanda, Algeria, Turkestan), Ovis ammon, Ovis argali, Bos taurus, Cervus capreolus, IRupicapra europaca; stomaco e rare volte nel duodeno. [SI (D] | [21] N. 26. (11). Strongylus invaginatus Schneider. Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 147, tav. VIII, fig. 17. Maschio 10” Femmina 11®® La cute del corpo è attraversata da 12 rialzi longitudi- nali. La borsa genitale del maschio presenta le coste posteriori fortemente bilobate, le medie e le anteriori raddoppiate; al- l'apertura genitale si osserva un lungo processo unciniforme attraversato internamente da un canale. L’estremità caudale della femmina è invaginata, e da ciò che l’apice caudale apparisce più grosso del capo. Coluber sp. (Brasile). N. 27. (12). Strongylus retortaeformis Zeder. Zeder. Erst. Nachtrag. 1800, pag. 75. Zeder. Naturg. d. Eingw. 1803, pag. 91. Rudolph. Entoz. Synops. 1819, pag. 34 e 264. Mehlis. Isis. 1881, pag. 85, tav. II, fig. 10. l'ellingham. Ann. of Nat. Hist. XIII, 1844, pag. 105. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 119, tav. IV, fig. B. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 309. Moln. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 86. Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 144, fig. Raillet Revue d. sc. nat. appliq. N. 8, 20 avril 1890. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 447, fig. 306. Miller A. Arch. f. Naturg. 1897, pag. 14, tav. II, fig. 4. Maschio 3—T"® Femmina b—9""®- Ha il corpo di colore bianco o giallastro, filiforme, ante- riormente molto assottigliato e con l’ estremità cefalica alquanto rigonfia; la cute è attraversata da coste longitudinali. La borsa genitale del maschio è biloba e i due lobi sono riuniti per mezzo di un piccolissimo lobo mediano; coste po- steriori riunite quasi fino all’apice, medie e anteriori raddop- piate; i cirri sono corti, appiattiti, retortiformi e accompagnati da un pezzo accessorio. L’estremità caudale della femmina è conica acuta, la vulva si apre al terzo quarto, e le uova ellis- soidi hanno una lunghezza di 0:075—0:085"" e una larghezza di 0:04—0:045""®- 76 [22] Lepus timidus (Francia, Irlanda), Lepus cuniculus; vive nelì' intestino tenue e nello stomaco e determina l anemia perniciosa. N. 28. (18). Strongylus instabilis Railliet. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 442, fig. 301. Maschio 4—5"" Femmina 45—6 5" Il corpo è di colore biancastro o rossastro, capillare, forte- mente attenuato all’innanzi e con la cute attraversata da coste longitudinali. La borsa genitale del maschio è formata da due lobi molto grandi riuniti da un lobo mediano molto piccolo; coste posteriori unite quasi fino all'apice, medie e anteriori raddoppiate; i cirri sono brevi, grossi, retortiformi e accom- pagnati da un pezzo accessorio. L'apertura vulvale è situata al terzo quarto; le uova ellissoidi hanno una lunghezza di 0:078—0:088"" e una larghezza di 0:042—0:048"®- Ovis aries, Capra hircus, Cervus capreolus; vive nell’inte- stino tenue e nello stomaco e determina l’anemia perniciosa. N. 29. (14). Strongylus minutus Dujardin. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 118. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 313. Linstow. Arch. f. Naturg. XLVIII, 1882, pag. 2, tav. I, fig. 1. Metastrongylus minutus, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 169. Maschio 2:25" Femmina 24" Ha corpo rossastro, filiforme, arcato, allargato lateral- mente per lo sviluppo di due ali membranacee striate trasver- salmente ; la cute è molto grossa attraversata da diverse serie di pieghe longitudinali. La borsa genitale del maschio è biloba; coste posteriori fuse fino quasi all'apice, medie e anteriori raddoppiate; i cirri sono lunghi, fiilliformi e fusi all’ apice. L’estremità caudale della femmina è conica ottusa, la vulva prominente e vicinissima all’ano; uova lunghe 0:075—0:09" Arvicola subterranea (Rennes), Arwvicola arvalis (Rennes), Mus sylvaticus (Rennes), Talpa europaea (Hameln); intestino. [25] 77 N. 30. (15). Strongylus axeîi Cobbold. Cobbold. The Veterinarian. 1884. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1895, pag. 445. Strongylus tenwissimus, Mazzanti. Il moderno Zooiatro. II, 1891, pag. 187. Maschio 3:81 Femmina 5"” Ha corpo filiforme, attenuato alle due estremità. La borsa genitale del maschio è biloba; coste posteriori fuse in quasi tutta la loro lunghezza e all'apice biforcate, medie e anteriori raddoppiate; i cirri sono brevi, retortiformi e accompagnati da un pezzo accessorio. Estremità caudale della femmina conica acuta; apertura vulvale situata al quinto sesto. Uova ellissoidi lunghe 0:1—0112"" e larghe 0:063"" Equus asinus (Londra), Equus caballus (Pisa); nella mucosa dello stomaco. N. 31. (16). Strongylus acutus Lundhal. Lundhal. Fauna et Flora Fennica. I, 1848, pag. 284. Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 720. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 87. Maschio 10—14""®- Femmina 14-17” Ha corpo di colore rosso, alquanto attenuato alla parte anteriore; bocca orbicolare. Borsa genitale del maschio biloba; coste posteriori fuse in un tronco grosso, medie e anteriori raddoppiate. Estremità caudale della femmina subulata; aper- tura vulvale situata posteriormente. Fuligula cristata, Videmia fusca, OVidemia migra, Somateria mollissima, Anas erecca (Helsingsfor); fra le membrane dello stomaco. N. 32. (17). Strongylus commutatus Diesing. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 515. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 98. Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 1453, fig. Railliet. Revue d. sc. nat. appliq. N. 8, 20 avril 1890. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., pag. 455, fig. 294. Stossich. Boll. Soc. Adriat. d. sc. nat. XVII, 1896, pag. 124. 78 [24] Stossich. Boll. Soc. Adriat. d. sc. nat. XVIII, 1897, pag. 5. Mihling. Arch. f. Naturg. 1898, pag. 4°. Stossich. Saggio d. una fauna elmintol. d. Trieste ecc. 1898, pag. 86. Filaria leporis pulmonalis, Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 8 e 216. Maschio 18—30"" Femmina 28—58""- Ha corpo filiforme, con capo arrotondato. La borsa geni- tale del maschio è molto piccola e rotonda; le coste posteriori sono unite a un tronco molto largo, le medie e le anteriori bifide. Estremità caudale della femmina conica acuta; apertura vulvale situata vicinissima all’ano. Lepus timidus (Trieste, Francia, Turingia, Prussia orient.) Lepus cuniculus; vive nei polmoni, nei bronchi e nella trachea e determina sovente la strongilosi polmonale o pneumonia verminosa. N. 33. (18). Strongylus pusillus A. Muller. Railliet. Zool. medic. et agric. Paris, 2. edit., 1898, pag. 436, fig. 295. Maschio 4-9" Femmina 9:6—9:9"mm- Ha corpo filiforme, con l'estremità anteriore non alata. La borsa genitale del maschio è breve, debolmente festonata; coste posteriori bilobate, medie raddoppiate e le anteriori divise. L'apertura anale è situata immediatamente sopra lano; uova ellissoidi o subglobose, lunghe 006. 0:085"" e larghe 0:055—0:08"® Gli embrioni lunghi 037—0:45"" e larghi 0:016—0:018"®", hanno all'apice caudale un piccolo processo ondulato. Felis domestica ; polmoni. N. 34. (19). Strongylus torulosus Molin. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 78, tav. IV, fig. 1-2. Maschio 7 Femmina 9" Ha corpo capillare, attenuato anteriormente, con ampia bocca terminale, orbicolare. Nella borsa genitale del maschio le coste posteriori sono fuse in quasi tutta la loro lunghezza e all’ apice bilobate, medie e anteriori raddoppiate. L’ estremità [25] 79 caudale della femmina è conica acuta e l'apertura vulvale situata nella parte posteriore. Cebus capucinus; intestino. N. 35. (20). Strongylus subtilis Looss. Looss. Centralbl. f. Bacter. u. Paras. XVIII, 1895, N. 6, pag. 161, tav. I. Huber. Bibliogr. d. Klin. Helminthol. Supplemhft. Jena, 1898, pag. 6. Maschio 4—5"": esofago !/ della lunghezza totale. Femmina 5:6—7"" La borsa genitale del maschio è biloba e le coste sono disposte assimmetricamente; coste posteriori due piccole sopra un breve tronco comune, posteriori esterne una sinistra e due destre, tre mediane divise e anteriori, due sinistre e una destra; cirri due eguali, tubulari e accompagnati da un pezzo acces- sorio gondoliforme. L’ estremità caudale della femmina è conica, appuntita; la vulva si apre al principio del quarto quinto in forma di una fessura longitudinale circondata da due pezzi chi- tinosi. Uova di forma ovale, lunghe 0:063"" e larghe 0041" Homo sapiens (Egitto, Giappone); nella regione pilorica dell'intestino tenue e nello stomaco. N. 36. (21). Strongylus rubidus Hassall et Stiles. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 444. Maschio 5"" Femmina 8—8:5"® Ha corpo di colore rosso, con l'estremità cefalica alquanto rigonfia e la cute finamente striata attraversata da olte 40 coste longitudinali; papille cervicali laterali, spinuliformi. Bocca pic- cola, rotonda. La borsa genitale del maschio è divisa ante- riormente e posteriormente in due lobi riuniti da un piccolo lobo mediano; le coste posteriori formano un tronco biforcato all’ estremità e portante due brevi rami laterali, le medie e le anteriori sono raddoppiate; cirri corti e retortiformi. La vulva si apre alla parte posteriore ed è provveduta di una duplica- tura della cute a forma di mezza luna; uova lunghe 0:045""- e larghe 0:036""- Sus scrofu (Washington); stomaco. 80 [26] N. 37. (22). Strongylus patens Dujardin. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 114. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 311. Molin. Il sottord. d. Acrotfalli. 1861, pag. 86. Linstow. Arch. f. Naturg. XLIII, 1887, pag. 6, tav. I, fig. 9-10. Maschio 4:18"" Femmina 8:6—11:8"”: esofago '/,, della lunghezza totale. Ha corpo filiforme, assottigliato all’innanzi, con la cute striata longitudinalmente. La borsa genitale del maschio è divisa in due grandi lobi laterali, coperti di punticini lucenti e uniti da un piccolo lobo mediano; le coste posteriori for- mano un tronco comune, diviso all’ estremità in due rami e di questi gl’interni biforcati, le medie e le anteriori raddoppiate. L’ estremità caudale della femmina è acuminata e provveduta alla sua base di due piccole papille ventrali; vulva situata posteriormente; uova lunghe 0:069"" e larghe 0:039"®- Mustela vulgaris (Rennes), Mustela erminea (Rennes, Ratze- burg); duodeno. N. 38. (23). Strongylus auricularis Zeder. Zeder. Erst. Nachtrag. 1800, pag. 77, tav. V, fig. 7-10. Zeder. Naturg. d. Eingw. 1803, pag. 91. Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 33. Stebold. Arch. f. Naturg. 1845, pag. 213. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 181, tav. IV, fig. A. Creplin. Arch. f. Naturg. 1846, pag. 148. Reichert. Miller's Arch. 1847, pag. 89, tav. VI, fig. 2-17. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 313. Baird W. Catal. of Entoz. London, 1853, pag. 14. Leidy. Proc. Acad. Nat. Sc. Philadelphia, VIII, 1856, pag. 54. Molin. Wien. Sitzsber. XXX, 1858, pag. 158. Molin. Wien. Sitzsber. XXXVIII, 1859, pag. 50. Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 721. Molin. Denkschr. Wien. Akad. XIX, 1861, pag. 351. Diesing. Wien. Sitzsber. XLIII, 1861, pag. 282. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 81. Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 147, tav. IX, fig. 11. Walter H. Ber. Ver. f. Naturk. Offenbach, VII, 1866, pag. 21. Linstow. Arch. f. Naturg. XLV, 1879, pag. 179, tav. XII, fig. 25. Linstow. Arch. f. Naturg. XLVIII, 1882, pag. 6, tav. I, fig. 7—13. IE [27] 81 Braun. Arch. d. Fr. d. Naturg. i. M. 1891, pag. 111. Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 254. Mihling. Arch. f. Naturg. 1898, pag. 46. Ascaris intestinalis, Gmelin. Syst. Nat. I, 1788, pag. 3035. bufonis, Gmelin. Syst. Nat. I, 1788, pag. 3035. filiformis. Goeze. Naturg. d. Eingw. 1782, pag. 983, tav. IV, fig. 1-3. Cucullanus ranae, Goeze. Naturg. d. Eingw. 1782, pag. 98 e 484. Ci 9 Gmelin. Syst. Nat. I, 1788, pag. 3051. Strongylus subauricularis. Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 649. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 133. "i > Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 314. dispar, Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 153. ni n Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 106. bialatus, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 90. tà) » bh) n Maschio 10— 14» Femmina 19— 29" Ha corpo bianco, filiforme, assottigliato anteriormente e con la cute attraversata da circa 80 rialzi longitudinali. La borsa genitale del maschio è larga; coste posteriori fuse in un tronco mediano con l’apice provveduto di tre piccoli rami la- terali, medie e anteriori aderenti; cirri grossi, canalicolati e costituiti posteriormente da tre lamelle parallele, delle quali una attortigliata. L'apertura vulvale è situata all’indietro della metà del corpo; uova lunghe 0:09—0.12!"® Rana musica (Brasile), frana temporaria (Rennes, Vienna, Offenbach), ‘ana esculenta (Padova, Vienna, Mecklenburg), Pelobates fuscus (Mecklenburg, Vienna), Bufo cinereus (Rennes, Vienna, Mecklenburg), Lufo vulgaris (Prussia orientale), Bufo viridis (Vienna, Caen), Bufo americanus, Bufo marinus (Brasile), Bombinator igneus (Vienna), Hyla arborea (Venezia, Vienna), Cystignathus ocellatus (Brasile), Ceratophris varia (Brasile), Otilo- phus cinetus (Brasile), Salamandra atra (Vienna), Sulamandra maculosa (Vienna), Triton punctatus, Triton taeniatus, Triton cri- status (Vienna), Angus fragilis (Vienna, Greifswald, Rennes), Lacerta agilis (Prussia orient.), Lacerta viridis, Lacerta coerulescens (Vienna), Lacerta erythronotus, Lacerta vivipara (Hameln), Podarcis muralis (St. Malò), Cistudo carolina (Filadelfia); intestino. 5 [28] N. 39. (24). Strongylus papillatus Linstow. Linstow. Arch. f. Naturg. XLVIII, 1882, pag. 3, tav. I, fig. 2. Maschio 6-7”: esofago !/ della lunghezza totale. Femmina 8:4®"; esofago !/, della lunghezza totale. La cute è grossa, regolarmente anellata e con due pic- cole papille cervicali. La borsa genitale del maschio è larga, divisa in due lobi uniti da un piecolo lobo mediano; le coste posteriori sono fuse solamente verso l'apice e sono provvedute di un ramo laterale, le medie e le anteriori raddoppiate; al- l’innanzi della borsa si osservano due grandi papille laterali. I cirri sono molto grossi, arcati, provveduti di due aculei chi- tinosi nel loro terzo anteriore e accompagnati da un pezzo. accessorio fusiforme. La vulva è situata del tutto posterior- mente; uova incolori, lunghe 0:08" e larghe 0:06": Otis tarda (Hameln); intestino. N. 40. (25). Strongylus depressus Dujardin. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 112. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 313. Linstow. Arch. f. Naturg. XLV, 1879, pag. 180. Linstow. Arch. f. Naturg. XLVI, 1880, pag. 47, tav. III fig. 12. Metastrongylus depressus, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 169. Maschio 1'b®® Hiemmina, S'b==2:7 Ha corpo bianco, depresso, prismatico, attortigliato a spira, assottigliato anteriormente e provveduto da ogni lato di 4 creste membranacee; il capo è ottuso, alquanto rigonfio. La borsa genitale del maschio è formata da due lobi laterali al- lungati riuniti da un piccolo lobo mediano; coste posteriori fuse in un tronco che all’apice si divide in 4 rami, medie di- vise e anteriori semplici; cirri diritti. L’estremità caudale della femmina è mucronata, con l'apertura vulvale situata vicino all’ano; uova lunghe 0'065 0:07" e larghe 0-04 Sorex tetragonurus (Rennes), Crocidura leucodon (Hameln), Urocidura aranea (Hameln); intestino. [29] 83 N. 41. (26). Strongylus tipula Beneden. Beneden. Mem. Acad. Roy. d. sc. d. Belgique. XL, 1873, pag. 11, tav. IL Blanchard. Soc. Zoolog. d. France. 1891, pag. 485. Maschio 1®®- Femmina L5—2"" La cute del corpo è molto resistente, grossa e finamente striata; l'estremità cefalica presenta un rigonfiamento regolare. La borsa genitale del maschio è provveduta di due forti coste laterali e di 4 più deboli nel mezzo. L’ estremità caudale della femmina termina in tre processi conici. Vespertilio murinus (Maestricht, S. Paterne), Vespertilio dasycnemus (Belgio), Vespertilio daubentonii (Belgio), Vespertilio noctula (Belgio); stomaco e intestino. N. 42. (27). Strongylus myoxi Rudolphi. Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 36. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 118. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 320. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 103. Stossich. Boll. Soc. Adriat. d. sc. nat. Trieste, XVII, 1896, pag. 124. Stossich. Saggio d. una fauna elmintol. di Trieste ecc., 1898, pag. 86. Strongylus gracilis, Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 118. La n Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 312. » Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 234. Biltacirongyiusa gracilis, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 170. Maschio SUPE Femmina 9®® Ha corpo assottigliato anteriormente, con la cute forte- mente striata di trasverso e provveduto nella regione cetalica di due ampie ali laterali; la bocca è semplice e terminale. Borsa genitale del maschio grande e campanuluta; cirri lunghi e filiformi. Nella femmina il corpo s° IDE TOREE posteriormente e termina in punta conica. Myoxus glis (Pisa, Trieste, Friburgo); intestino. 84 [30] SEZIONE SECONDA. BOCCA ORNATA DI PAPILLE. N. 43. (28). Strongylus strigosus Dujardin. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 120. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 310. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 93, tav. V, fig. 3—6. Railliet. Bull. Soc. Zoolog. d. France. XIII, 1888, pag. 210. Railliet. Revue d. sc. nat. appliq. N. 8, 20 avril 1890. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1898, pag. 445, fig. 304—805. Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 284. Strongylus blasii, Linstow. Zool. Jahrb. III, 1887, pag. 110, tav. II, fig. 14. Maschio 8—16"®”: esofago !/,,.; della lunghezza totale. Femmina 11—-20"”: esofago !,, della lunghezza totale. Il corpo è di colore rosso in parte giallastro, filiforme, con la cute striata trasversalmente e attraversata da 50 rialzi longitudinali; papille cervicali acuminate; bocca terminale e circondata da una corona di piccole papille. La borsa genitale del maschio è ampia, campanuliforme e posteriormente leggermente biloba; le coste posteriori sono piccole all’ estremità di un lungo tronco mediano e all’ apice divise in due rami, dei quali l’interno con due e l'esterno con una papilla terminale; coste medie e anteriori raddoppiate. Cirri lunghi e sottili e provveduti all'apice di un ingrossa- mento appuntito. L'apertura vulvale è situata verso il quarto posteriore e coperta da un'appendice espansa; uova lunghe 0:098—0-106"® e larghe 0:058"" Lepus timidus (Alfort), Lepus cumiculus (Torino, Vienna, Braunschweig, Alfort, Parigi, Irlanda); vive nello stomaco e nell’ intestino e determina talvolta delle pericolosissime anemie. N. 44. (29). Strongylus pulmonaris Ercolani. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1898, pag. 451. Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 233. Lunghezza 10—40"® Nel maschio l’ estremità caudale è ingrossata, nella fem- mina mucronata; la bocca è circondata di una corona di piccole [31] 85 papille; la borsa genitale del maschio semicampanulata è soste- nuta da 7 coste, Bos taurus (Bologna, Canavese), Ovis aries (Canavese); bronchi. N. 45. (30). Strongylus cynocephali Molin. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 100. i Strongylus attenuatus Leidy. Proc. Acad. Nat. Sc. Philadelphia, VIII, 1866, pag. 54. Diesing. Wien. Sitzsber. XXXII, 1860, pag. 725. » ” Maschio 10" Femmina 15" Ha corpo subcilindrico, attenuato alle due estremità, curvo nel maschio e diritto nella femmina; il capo è ottuso, con due ali larghe e la bocca ornata di piccole papille. Cynocephalus porcarius (Pensilvania); intestino. N. 46. (31). Strongylus filiformis Stossich. Strongylus inflatus, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 96, tav. V, fig. (8. Maschio 7" Femmina 11m Ha corpo filiforme, provveduto di ali lineari; il capo è rigonfio e la bocca terminale e papillosa. Nella borsa caudale del maschio le coste posteriori dipartono dall’ estremità di un lungo tronco mediano; coste medie raddoppiate e le anteriori mancano (?). L’estremità caudale della femmina è ingrossata con l’apice subulato ; vulva posteriore. Myrmecophaga jubata (Brasile); stomaco. N. 47. (32). Strongylus cesticillus Molin. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 92, tav. V, fig. 1-2. Maschio T®® Femmina 10° Ha corpo capillare, attenuato anteriormente, col capo cerciniforme; la bocca è terminale, orbicolare e circondata di papille. Nella borsa genitale del maschio le coste posteriori sono brevissime all’ estremità di un lungo tronco mediano, le 86 [32] medie e le anteriori raddoppiate; mancano (?) le anteriori esterne e le posteriori esterne. L’ estremità caudale della fem- mina è conica con apice mucronato ; vulva situata posteriormente. Cebus fatuellus (Brasile); alla parte esterna dell’ intestino e penetrante nell'interno dell’ intestino. N. 48. (33). Strongylus uncinatus Lundhal. Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. ‘722. Molin. I sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 97. Maschio 6-—7""- Femmina 8—10""- Ha corpo rosso, attenuato anteriormente, ingrossato poste- riormente e con bocca circolare ornata di 6 papille coniche. L’estremità caudale della femmina è uncinata; vulva situata posteriormente. Anser albifrons, Anas acuta, Mareca penelope, Fuligula nigra (Helsingfors); fra le membrane dello stomaco. N. 49. (34). Strongylus ostertagi Stiles, Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 448, fig. 303. Stiles. Zeitschr. f. Fleisch- u. Milchhygiene. 1894. Strongylus convolutus, Stadelmann. Arch. f. Naturg. LVIII, 1892, pag. 149, tav. X. Do si Stadelmann. Zeitschr. f. Fleisch- u. Milch- hygiene. 1893, pag. 219. Maschio T—9"" Femmina 10—13"" Ha corpo di colore bruno chiaro, filiforme attenuato alle due estremità e con la cute molto trasparente attraversata da 34 rialzi longitudinali. La bocca è rotonda, con la superficie inclinata verso la parte ventrale e circondata da 6 papille piccolissime. La borsa genitale del maschio è formata di due grandi lobi laterali uniti fra loro da un piccolo lobo mediano assimmetrico ; coste posteriori biforcate e situate all’ estremità di un tronco mediano, medie e anteriori raddoppiate; cirri di » colore giallo intenso, complessi e accompagnati da un pezzo accessorio poco distinto. L'apertura vulvale è situata al decimo posteriore e coperta da una duplicatura della cute a forma di campana. ERA [33] 87 Ovis aries (Stati Uniti), Bos taurus (Berlino, Stati Uniti); sotto la mucosa dello stomaco, dove forma dei noduli della grandezza di un grano di miglio a quello di una lente e prov- veduti di un’apertura centrale, dalla quale esce il verme con la sua parte cefalica. N. 50. (35). Strongylus vicarius Stadelmann. Railliet. Zool. médie. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 444. È quasi identico allo Strongylus ostertagi, ne differisce uni- camente che nella femmina l'apertura vulvale è priva della duplicatura cutanea. Ovis aries (Berlino, Stati Uniti); stomaco. N. 51. (36). Strongylus tenuis Menhlis. Eberth. Wirzburg. naturw. Zeitschr. II, 1861, pag. 47, tav. IV. Ruailliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 448, fig. 309. Strongylus serratus, Linstow. Arch. f. Naturg. XLII, 1876, pag. 3, tav. I, fig. 45. Maschio 6-5" Femmina 7:3—9""-: esofago !/ della lunghezza totale. Ha corpo capillare, fortemente attenuato all’innanzi e con la cute a contorno seghettato; all’ estremità orale sono indicate debolmente tre papille. La borsa genitale del maschio è formata da due lobi riuniti da un piccolo lobo mediano; coste posteriori all’ estremità di un tronco mediano e con l’apice biforcato, medie e anteriori raddoppiate e di queste ultime il primo ramo rivolto all’innanzi; cirri brevi, retortiformi e accompagnati da un pezzo accessorio. L’ apertura vulvale è situata molto vicina all’ estremità caudale; uova lunghe 0:066—0-075"" e larghe 0:036—0-042""- Anser domesticus (Francia), Anas domestica (Wiirzburg), Gallus domesticus (Wirzburg), Perdix cinerea (Wirzburg); in- testino cieco. N. 52. (37). Strongylus polygyrus Dujardin. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 116. Diesing. Syst. Helm. II 1851, pag. 312. Linstow. Arch. f. Naturg. XLIV, 1878, pag. 285, tav. VIII, fig. 21. 88 [54] Linstow. Arch. f. Naturg. XLV, 1879, pag. 180, tav. XII, fig. 26. Linstow. Arch. f. Naturg. XLVIII, 1882, pag. 5, tav. I, fig. B—6. Strongylus laevis, Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 117. sa Pi Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 308. i costellatus. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 116. Ba n Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 311. Metastrongylus polygyrus, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 168. laevis, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 168. costellatus, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 168. Mafahia 4—- (gum Femmina 6—16"" Ha corpo rossastro, filiforme, attortigliato a spira, con la cute striata trasversalmente e attraversata da 16 rialzi longi- tudinali a percorso ondulato; l'apertura orale è triangolare, attorniata da 4 papille. La borsa genitale del maschio presenta alla base una duplicatura cutanea sostenuta da due piccole coste e al disotto della cloaca si osservano 14 minutissime coste terminanti in papille; le coste posteriori sono semplici, lunghe e sottili e dipartono da un ingrossamento sferico, le medie e le anteriori sono raddoppiate e il primo ramo delle anteriori si ricurva all’innanzi; cirri aghiformi. L’ apertura vulvale è situata anteriormente; uova lunghe 0:075"" e larghe 0:043”" Gli embrioni sviluppati nella terra umida hanno una lunghezza di 0:31””-, la bocca provveduta di piccole prominenze sferiche ed un esofago corrispondente ad !/, della lunghezza totale. Arvicola arvalis (Rennes), Arvicola subterranea (Rennes), Arvicola campestris (Hameln), Myoxus mitela (Rennes), Mus sylvaticus (Hameln, Rennes); vive nell'intestino e rare volte chiuso in cisti peduncolate alla parte esterna dell'intestino e dello stomaco. ” N. 53. (38). Strongylus bifurcus Creplin. Creplin. Arch. f. Naturg. XV, 1849, pag. 54. Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 722. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 92. Sonsino. Proc. Verb. d. Soc. Toscana d. sc. nat. 4 maggio 1890. Maschio 12—15""- Femmina 15—17®" Ha corpo attenuato anteriormente, con la bocca provveduta di due piccole papille marginali; vulva situata posteriormente. [35] 89 Cercopithecus ruber, Cercopithecus patas, Cercopithecus niger, Innuus ecaudatus, Macacus menestrinus, Macacus sinicus, Macacus rhesus; intestino. N. 54. (39). Strongylus pallasi Beneden. Leneden. Bull. Acad. Roy. Bruxelles, Ser. 2, Tom. XXIX, 1870, pag. 366. Strongylus arcticus, Cobb. Jenaisch. Zeitschr. XXIII, 1888, pag. 64, fig. 1-32. Cobb. Arch. f. Naturg. LV, 1889, pag. 150, tav. VII, fio. 9-10. Maschio 18— 22m Femmina 21-28 Ha corpo assottigliato alle due estremità, con la cute liscia; l’ apertura orale è rotonda e provveduta di due minute papille e alquanto più distante di 4 papille submediane. La borsa genitale del maschio è distinta ed esistono inoltre due paia di papille grandi; cirri fortemente arcati e uniti all'apice. Apertura vulvale vicinissima all’ estremità posteriore. » n Beluga leucas (Spitzbergen); cavità timpanica. SEZIONE TERZA. BOCCA CON LABBRA. N. 55. (40). Strongylus paradoxus Mebhlis. Mehlis. Isis. 1881, pag. 84. Gurlt. Pathol. Anat. I, 1881, pag. 358, tav. VI, fig. 44-49. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 317. Baird W. Catal. of Entoz. London, 1858, pag. 13. Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 722. Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 144, tav. IX, fig. 15. Davaine C. Traité d. Entoz. Paris, 2. edit., 1877, pag. CXVII. Ziirn. Paras. uns. Haussàugeth. Weimar, 1882, pag. 264. Linstow. Arch. f. Naturg. XLIX, 1883, pag. 294. Koch. Die Nemat. d. Schaflunge. Wien, 1883, pag. 19, tav. IV. Linstow. Arch. t. Naturg. L, 1884, pag. 132, tav. VIII, fig. 13. Linstow. Viaggi Fedtschenko; vermi. Mosca, 1886, pag. 19, (lavoro russo). Chatin. Bull. Acad. d. Médic. Paris, 10 avril 1888. Wandolleck. Arch. f. Naturg. LVIII, 1892, pag. 123, tav. IX. Railliet. Paras. trasm. d. anim. à l’homme. Paris, 1892, pag. 31. 90 [36] Railliet. Zool. médic. et agrie. Paris, 2. edit., 1993, pag. 432, fig. 290. Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 233. Mihling. Arch. f. Naturg., 1898, pag. 47. Ascaris apri, Gmelin. Syst. Nat. I, 1788, pag. 3032. Fusaria apri, Zeder. Naturg. d. Eingw. 1803, pag. 118. Tentacularia subcompressa, Zeder. Naturg. d. Eingw. 1803, pag. 45. Strongylus suis, Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 36 e 266. si n» Bellingham. Ann. of Nat. Hist. XIII, 1844, pag. 104. 5 elongatus, Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 127. È, longevaginatus, Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 317. na 7 Diesing. Denkschr. Wien. Akad. XIII, 1854, pag. 22, tav. III, fig. 20-31. È x, Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pa- gina 722. N ; De Bonis. Parass. d. corpo umano. Napoli, 1876, pag. 135. È Sia Davaine C. Traité d. Entoz. Paris, 2. edit., 1877, pag. CXVII. Pa sa Kichenmeister et Ziirn. Paras. d. Menschen. Leipzig, 1881, pag. 442. dio 7 Huber. Bibliogr. d. Klin. Helminth. Miin- chen, 1895, pag. 314. 5 bronchialis, Cobbold. Entoz. London, 1864, pag. 356. DA apri, Galli- Valerio. Bull. Soc. Vaud. d. sc. nat. XXXIV, 1898, pag. 75. Metastrongylus longovaginatus, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 165, tav. VIII, fig. ©. 5 paradoxus, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 167. Filaria bronchialis hominis, De Bonis. Parass. d. corpo umano. Na- poli, 1876, pag. 130, tav. JI, fig. 2. Maschio 12—25""® Femmina 20—50""- Ha corpo di colore bianco o brunastro, filiforme, atte- nuato anteriormente, col capo conico; l'apertura orale è circon-. data da 6 labbra, delle quali le due laterali sono più grandi; l’esofago breve e leggermente claviforme; l'intestino sinuoso di colore bruno. L’estremità caudale del maschio è fortemente curvata verso la parte ventrale, e la borsa genitale si presenta increspata e biloba; ogni lobo è sostenuto da 5 robuste coste, delle quali le medie e le anteriori raddoppiate e le dorsali di ogni lobo terminanti in rigonfiamenti arrotondati con papille all’ estremità; cirri molto lunghi, all’ estremità uncinati. L’ estre- mità caudale della femmina è breve, subulata, con l’ apertura vulvale prominente e vicinissima all’ano; uova ellissoidi, [37] 91 lunghe 0:057—0:1"" e larghe 0:039—0:072"": gli embrioni hanno una lunghezza di 0:22— 0:35!" Homo sapiens (Vienna, Clausenburgo), Sus scrofa (Catania, Bologna, Vienna, Prussia orient., Berlino, Parigi, Tolosa, Irlanda, Turkestan), Ovis aries; bronchi. Determina delle bronchiti verminose mortali e delle pseudo-tubercolosi. N. 56. (41). Strongylus rufescens Leuckart. | Koch. Die Nemat. d. Schaflunge. Wien, 1883, pag. 24, tav. VI. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2 edit., 1898, pag. 427, fig. 286—288. Ward. Nebraska State Board of Agric. Report of the Zool. 1894, pag. 305, fig. 63. Galli-Valerio. Moderno Zooiatro. 1896. Nematoideum ovis pulmonale, Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 335. Pseudalius ovis pulmonalis, Koch. Die Nemat d. Schaflunge, 1883, tav. II. Maschio 18—28""- Femmina 25—35""- Ha corpo di colore bruno-rossastro, cilindrico, filiforme, assottigliato alquanto anteriormente e con la cute striata di trasverso; la bocca è circondata da tre labbra papilliformi e l’esofago termina con un bulbo sferico. Nella borsa genitale del maschio le coste sono poco sviluppate, le medie raddoppiate e le anteriori divise; cirri arcati di colore bruno intenso. L’ aper- tura vulvale è situata sopra lano alla base di una prominenza cutanea campanuliforme; uova ellissoidi, lunghe 0:075—0:12"" e larghe 0:045—0-082"" Gli embrioni, lunghi 03—0:4"*, hanno il corpo posteriormente molto assottigliato e terminante in un processo ondulato. Ovis aries, Cervus capreolus, Capra hircus (Tunisi); vive chiuso in vesciche sopra i polmoni e nelle ultime ramificazioni bronchiali, e determina la pneumonia verminosa, che può essere lobulare, diffusa o nodulosa (pseudo-tubercolosa). N. 57. (42). Strongylus leporum Moniez. Moniez. Revue biolog. d. Nord d. l. France, I, 1888-89. Railliet. Zool. médice. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 449. 92 [38] Maschio 11" Femmina 9°" Il corpo è di colore rosso, assottigliato all’ imnanzi, con la cute striata regolarmente di trasverso e mancante di rialzi longitudinali; la bocca è provveduta di 4 labbra eguali e semplici. La borsa genitale del maschio si presenta trilobata e sostenuta da 10 coste, con la costa posteriore biforcata nel suo terzo inferiore e ogni ramo diviso in due lobi, dei quali l’ esterno più corto; i cirri si allargano sensibilmente e all’ apice sono riuniti per mezzo di una piccola lamina chitinosa. Uova lun- ghe 0:08"” e larghe 0:04"" Lepus timidus et Lepus cunmiculus (Nord della Francia); sotto la mucosa dello stomaco. SOTTOFAMIGLIA CLOACININAE. GENERE CLOACINA LINSTOW. Meromiari provveduti di una cloaca maschile e di una cloaca femminile; l’ovario è diviso da pareti longitudinali in tanti campi paralleli. N. 58. (1). Cloacina dahli Linstow, Linstow. Arch. f. Naturg. 1897, pag. 286, tav. XXII, fig. 13—20. Maschio 9°": esofago !/.., della lunghezza totale. Femmina 15""; esofago //;., della lunghezza totale. Il corpo è anellato con papille cervicali nelle linee laterali. L'’ estremità cefalica presenta una prominenza sferica circondata da 6 labbra, delle quali uno dorsale, uno ventrale e quattro submediane, e ogni labbro submediano provveduto all’ apice di un foro, dal quale emerge un organo speciale (tattile ?); la base delle sei labbra è circondata da un anello chitinoso col margine anteriore ondulato. Dalla bocca diparte un lungo ve- stibolo e da questo l’esofago. La borsa genitale del maschio è quasi circolare e sostenuta da 5 coste per lato; la costa ante- riore è provveduta di un piccolo ramo esterno, la terza e la quinta sono divise; cirri alati, lunghissimi (3:1”"). L’ estremità caudale della femmina è assottigliata e arcata dorsalmente e alla sua base si apre la cloaca genitale in forma di una fessura trasversale; uova a guscio grosso, lunghe 0-:11—0:12®®- e larghe 0:068—0 070" Macropus browni Rams. (Arcipelago Bismarck); esofago, stomaco, intestino. SOTTOFAMIGLIA sSsCLEROSTOMINAE. GENERE OESOPHAGOSTOMUM MOLIN. Appartengono meromiari nei quali le cute della regione cervicale forma un potente rigonfiamento vescicoloso; la loro bocca è piccola, circolare e munita di un anello chitinoso ; cirri due eguali. N. 59. (1). Oesophagostomum dentatum Rudolphi. Raillet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 451, fig. 279. Strongylus dentatus, Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 31. x " Menhlis. Isis. 1881, pag. 79. di > Gurlt. Pathol. Anat. I, 1831, pag. 356, tav. VII, fig. 20—24. ” a Lamark. Anim. s. vert. 2. edit., III, 1840, pag. 650. - 5 Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 127. DI ” Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 141, tav. IX, fig. 2. De Zirn. Paras. uns. Haussiugeth. Weimar, 1882, pag. 263. Sclerostomum dentatum, Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 305. n A Leidy. Proc. Acad. Nat. Sc. Philadelphia, VIII, 1856, pag. 54. Eucyathostomum dentatum, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 35, tav. I, fig. ©. Vesophagostomum subulatum, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 21, tav. I, fig. 3-4. Maschio 8—12"" Femmina 8—15"" Ha il corpo di colore biancastro o grigio brunastro, sub- cilindrico, assottigliato alle due estremità, con la cute striata trasversalmente e mancante di membrane laterali; il collo è provveduto di un rigonfiamento ovale e le due papille cervicali [41] 95 sono situate al livello del quarto posteriore dell’ esofago. L’ a- pertura della bocca è rotonda e munita internamente di una corona di setole; papille 6. La borsa genitale del maschio è indistintamente trilobata ; le coste posteriori biforcate, le medie e le anteriori aderenti. L’ estremità caudale della femmina è subulata, con l’ apertura vulvale vicino all’ ano e circondata da un cercine; uova lunghe 0:06—0:08®® e larghe 0:035—0:045""- Sus scrofa (Vienna, Greifswald, Brasile), Dicotyles labiatus, Dicotyles albirostris, Dicotyles torquatus; intestino, rarissimo nel fegato. N. 60. (2). Oesophagostomum venulosum Rudolphi. Railliet. Bull. d. 1. Soc. Zoolog. d. France. XIII, 1888, pag. 216. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 450, fig. 311. Strongylus venulosus, Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 33. Si b Gurlt. Pathol. Anat. I, 1881, pag. 362, tav. VII, fig. 4751. A sa Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 309. "i DI Molin. Il sottord. d. Acrotalli. 1861, pag. 101. Pa ni Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 141, tav: NEX fto 10: S = Davaine. Traité d. Entoz. Paris, 2. edit., 1877, pag. CXVI. E 3 Ziirn. Paras. uns. Haussiugeth. Weimar, 1882, pag. 264. Oesophagostomum acutum, Molin. Il sottord. d. Acrofalli, 1861, pag. 25. Maschio 15162" Hemmina Ss 24m Ha corpo biancastro, diritto, con un rigonfiamento ovale al collo e con due papille cervicali molto prominenti, dietro alle quali principia la membrana laterale; la bocca è rotonda e cireondata da un cercine provveduto di papille. La borsa genitale del maschio è più larga che lunga e indistintamente triloba; coste posteriori biforcate, medie e anteriori aderenti. Estremità caudale della femmina ottusa, con l'apertura vulvale situata vicino all’ ano; uova ellissoidi, lunghe 0:09" e larghe 0.055 Capra hircus (Greifswald, Alfort), Ovis aries, Ovis ammon, Rupicapra europaea, Cervus capreolus; intestino. 96 [42] N. 61. (3). Oesophagostomum monostichum Diesing. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 24. Sclerostomum monostichum, Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 306. PI o, Diesing. Denkschr. Wien. Akad. XIII, 1857, pag. 22, tav. III fig. 15—24. î Dei Wien. Sitzsber. XLII, 1860, p. 717. Soia monostichus, Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 142, fig. Vesophagostomum longipene, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 22. Maschio 9—19"®- Femmina 16 —38""®- Ha corpo attenuato anteriormente, con la cute del collo fortemente dilatata e provveduta di due papille filiformi; manca una membrana laterale. L'apertura orale è rotonda, terminale, circondata da setole e comunica con una capsula chitinosa; papille quattro acuminate. La borsa genitale del maschio è tri- lobata; le coste posteriori semplici, unite alla base e fornite di un corto ramo laterale, le medie raddoppiate e le anteriori aderenti ed accompagnate al disopra da una costa molto corta; cirri molto lunghi, grossi e alati. Apertura vulvale situata vicino all’ ano. Tapirus americanus (Brasile); intestino. N. 62. (4). Oesophagostomum columbianum Curtice. Ruilliet. Zool. médic. et agrice. Paris, 2. edit., 1893, pag. 451. Ward. Nebraska State Board of Agric. Report of the Zoolog. 1894, pag. 307. Maschio 12— 15" Femmina 14—18"" Ha corpo biancastro, con la parte cefalica sovente ricurva; il collo è mancante del caratteristico rigonfiamento. provveduto però dell’intaglio ventrale, dietro al quale principiano le mem- brane laterali all’origine delle quali si osservano le due papille cervicali; la bocca è circolare e munita di una doppia corona di setole convergenti. La borsa genitale del maschio è iden- tica a quella dell’O. venulosum. Apertura vulvale situata all’in- nanzi dell’ano; uova ellissoidi, lunghe 0:09"" e larghe 0:05" Embrioni lunghi 0:28"" Ovis aries (Stati Uniti, Indie inglesi); intestino. AYL Ea DE [43] 97 N. 63. (5). Oesophagostomum inflatum Schneider. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 449, fig. 310. Strongylus inflatus, Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 141, fig. È P Ziirn. Paras. uns. Haussiugeth. Weimar. 1882, pag. 263. Maschio 14—15""® Femmina 16—20 5" Ha corpo biancastro, con un rigonfiamento ovale al collo seguito da due membrane laterali sostenute dalle papille cervi- cali; l'apertura orale è rotonda e circondata da 6 papille. La borsa genitale del maschio è più larga che lunga e debolmente trilobata; coste posteriori biforcate, medie e anteriori aderenti. Apertura vulvale situata vicino all’ano e circondata da un cercine; uova ellissoidi, lunghe 0*07- 0:076 e larghe 0036—0-040"" Bos taurus; intestino. N. 64. (6). Oesophagostomum pachycephalum Molin. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 26. Maschio 11-21!" Femmina 15—27""- Ha corpo subceilindrico, con la cute fortemente striata di trasverso; il collo presenta un rigonfiamento sferico e la bocca terminale ed orbicolare è circondata da 4 papille e da una co- rona di setole convergenti. La borsa genitale del maschio è terminale e provveduta di una profonda incisione ventrale; i cirri lunghi, uniti all’ apice. L'apertura vulvale è prominente e situata vicino all’ano. Cercopithecus sabaeus, Cercopithecus mictitans (brasiliani); intestino cieco e retto. GENERE SYNGAMUS SIEBOLD. A questo genere appartengono nematodi a capo espanso, con bocca larga, inerme, seguita da una capsula chitinosa al fondo della quale si osservano i denti. I maschi sono piccoli e provveduti di due cirri. Le femmine hanno un doppio ovario e l'apertura vulvale situata anteriormente. Accoppiamento quasi permanente, sotto un angolo acuto. 98 [44] N. 65. (1). Syngamus trachealis Siebold. Stebold. Arch. f. Naturg. II, 1886, pag. 105, tav. III Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 261. Baird W. Catal. of Entoz. London, 1858, pag. 31. Railliet. Zool. médic. et agrie. Paris, 2. edit., 1893, pag. 453, fig. 312. Ward. Nebraska State Board of Agric. Report of the Zoolog. 1896, pag. 270, fig. 10. Sonsino. Proc. Verb. d. Soc. tosc. d. sc. nat. 4 luglio 1897. Ward. The paras. worms of domest. birds. Lincoln, 1898, pag. 12, fig. 3. Mihling. Arch. f. Naturg. 1898, pag. 47. Strongylus trachealis, Nathusius. Arch. f. Naturg. III, 1837, pag. 60. ni .) Bellingham. Ann. of Nat. Hist. XIII, 1844, pag. 104. A E Creplin. Arch. f. Naturg. 1846, pag. 131. ì ;; Creplin. Arch. f. Naturg. 1849, pag. 64. E meleagris gallopavonis, Bellingham. Ann. of Nat. Hist. XIII, 1844, pag. 105. he pictus, Creplin. Arch. f. Naturg. 1849, pag. 64. Sclerostomum syngamus, Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 303. 5 Si Leidy. Proc. Acad. Nat. Sc. Philadelphia, VIII, 1856, pag. 54. A si Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 717. È È Cobbold. Entoz. London, 1864, pag. 85, fig. 22. he 3, Davaine. Traité d. Entoz. Paris, 2. edit., 1877, pag. CXIV. SI tracheale, Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 303. a; Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 71%. o sclerostomum, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 144. È primitivus, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 141. DI È Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 235. Maschio 2—6""° Femmina 5—20""° Ha corpo molle, di colore rosso vivace, col capo allargato e troncato; la bocca è orbicolare, sostenuta da una capsula chitinosa semisferica, col margine allargato e diviso in 6 festoni . membranacei, che attorniano 4 labbra; il fondo della capsula presenta 6--7 prominenze chitinose. L’ estremità caudale del maschio è troncata obliquamente e provveduta di una borsa genitale membranacea unilaterale e sostenuta da 12 (?) coste. L’estremità caudale della femmina è conica allungata e l'apertura vulvale situata al quarto ante- riore; uova ellissoidi, opercolate, lunghe 0:085"” e larghe 0:05""- [45] 99 Gli embrioni, lunghi 0:28", sono muniti di una piccola appendice orale. Gallus domesticus (Torino, Germania, Inghilterra, Irlanda, America), Meleagris gallopavo, Pavo cristatus, Phasianus colchicus (Pisa), Perdix cinerea, Anas boschas, Ciconia nigra (Prussia orient.), Ciconia alba (Prussia orient.), Pica caudata (Rennes), Corvus cornix (Prussia orient.), Cypselus apus (Prussia orient.), Sturnus vulgaris, Picus viridis (Prussia orient.); vive nella trachea e nei bronchi e riesce un parassita molto pericoloso. N. 66. (2). Syngamus bronchialis Muhlig. Ruilliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 455. Railliet. C. R. d. 1. Soc. d. Biologie. 2 avril 1898. Maschio 10°": secondo Railliet: 4—5'8""- Femmina 25°": paesi Ha corpo di colore rosso, cilindrico, maggiormente atte- nuato all’innanzi con la cute debolmente striata di trasverso e con la bocca analoga a quella del S. trachealis. La borsa genitale del maschio è sferica e intiera; coste posteriori tridi- gitate e riunite a un tronco mediano, medie e anteriori divise ; i cirri sono filiformi, col margine interno frangiato e coll’ estre- mità unciniforme. Estremità caudale della femmina conica; vulva poco saliente, circa al terzo antériore; uova ellissoidi, opercolate, lunghe 0:074—0:083"®- e larghe 0:049 —0-062""- Anser domesticus (Alfort, Giappone); vive nella laringe, nella trachea e nei bronchi e determina un’infiammazione polmonale. N. 67. (3). Syngamus tadornae Chatin. Cyathostoma tadornae, Chatin. Ann. d. sc. nat. Ser. VI, Tom. I, 18975, pag. 1, tav. I, fig. 111. Maschio 9-6"; esofago !/; della lunghezza totale. Femmina 23"": esofago !/, della lunghezza totale. Ha corpo rosso, cilindrico a striatura trasversale; la capsula della bocca è cornea, copuliforme e provveduta di due denti faringei. La borsa genitale del maschio è grande e soste- nuta da 10 coste, delle quali 4 semplici e 6 biforcate; cirri brunastri. L'apertura vulvale è situata al terzo anteriore; uova ellittiche, lunghe 0056" Tadorna vulpanser; trachea. 100 [46] N. 68. (4). Syngamus dispar Diesing. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 141. Sclerostomum dispar, Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 303. x A Diesing. Denkschr. Wien. Akad. XIII, 1857, pag. 21, tav. III, fig. 6—14. È 1) Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 717. Maschio 6—T®®- Femmina 22-27 Ha corpo rosso-sanguineo, diritto, col capo subgloboso; la bocca acetabuliforme, grande, orbicolare. L’ estremità caudale della femmina arrotondata ad apice mucronato; apertura vulvale situata anteriormente. Felis concolor (Brasile); trachea. N. 69. (5). Syngamus laryngeus Railliet. Railliet. C. R. d. 1. Soc. d. Biologie. 4 mars 1899. Maschio 3—3:875"®: esofago !/,., della lunghezza totale. Femmina 8'75—98"®: esofago !/, della lunghezza totale. Ha corpo rosso vivo, con la cute striata trasversalmente; l’ estremità anteriore è troncata, con bocca circolare assai larga e circondata da un bordo cutaneo; la capsula orale presenta il margine anteriore diviso in 8 festoni regolari e sul fondo suo s'innalzano 8 denti. Nella borsa genitale del maschio si osser- vano due larghi lobi laterali corti e un lobulo posteriore; le coste anteriori sono divise, le esterne e le mediane formano assieme un fascio tridigitato. Vulva situata al quarto anteriore; uova ellissoidi, lunghe 0:078—0:085®", larghe 0:042—0:045"" Bos taurus (Annam); nella mucosa della laringe. N. 70. (6). Syngamus lari E. Blanch. Railliet. C. R. d. sc. d. 1. Soc. d. Biologie. 2 avril 1898. Cyathostoma lari, E. Blanchard. Ann. d. sc. nat. Ser. 3, Tom. XI, pag. 183, tav. VII, fig. 5. Sclerostomum lari, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 137. Po cyathostomum, Diesing. Syst. Helm II, 1851, pag. 306. ni a Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, i pag. 719. Pe Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 235. È x Miihling. Arch. f. Naturg. 1898, pag. 48. [47] 101 Femmina 10—12 Ha corpo di colore purpureo, subcilindrico, attenuato an- teriormente, con la cute striata di trasverso e con la bocca orbicolare a contorno elevato. L’ estremità caudale della fem- mina è corta e subulata, e l’ apertura vulvale molto prominente e situata posteriormente. Larus ridibundus (Belgio, Prussia orient.); orbite e fosse nasali. GENERE STEPHANURUS DIESING, Sono sclerostomini che hanno l’ estremità anteriore troncata, la bocca suborbicolare circondata da un anello chitinoso for- nito di denti. Nei maschi si osserva un solo cirro e una borsa genitale multilobata. N. 71. (1). Stephanurus dentatus Diesing. Diesing. Ann. Wien. Museums. II, 1840, pag. 232, tav. XV, fig. 9-19; tav. XX, fig. 111. Lamark. Anim. s. vert. 2. edit., ITI, 1840, pag. 651. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 289. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 296. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 163. Diesing. Wien. Sitzsber. XLIII, 1861, pag. 281. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 452. Sclerostomum dentatum, Leidy. Proc. Acad. Nat. Sc. Philadelphia, VIII, 1856, pag. 54. Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 717. Davaine C. Traité d. Entoz. Paris, 2. edit., 1877, pag. CXIV. pinguicola, Ward. Nebraska State Board of Agric. Re- port of the Zoolog., 1894, pag. 308. » Maschio 22—30""®- Femmina 34—40"" Ha corpo subcilindriceo, ingrossato posteriormente, con la cute anellata; la bocca è terminale, ampia, orbicolare, ornata di un anello corneo provveduto di 6 denti, dei quali due op- posti più robusti. Cirro filiforme. L’estremità caudale della femmina è arcata, ottusa, provveduta di un piccolo mucrone terminale e di due papille ingrossate laterali; apertura vulvale situata posteriormente; uova lunghe 0-:084"m- 102 [48] Sus scrofa (America, Australia); vive incistidato sopra il mesenterio, nei tessuti adiposi e talvolta penetra nei reni, nelle capsule subrenali e nel fegato. GENERE SCLEROSTOMUM BLAINVILLE. Hanno il corpo con l'estremità anteriore troncata, diritta o debolmente ricurva verso la faccia ventrale; la bocca comu- nica con una capsula chitinosa ornata al margine di molti dentini disposti in una o più serie. I maschi sono forniti di due cirri e di una borsa genitale, sovente triloba. Apertura vulvale situata posteriormente. N. 72. (1). Sclerostomum ovinum Fabricius. Strongylus ovinus, Gmelin. Syst. Nat. I, 1788, pag. 3044. 3; » Zeder. Naturg. d. Eingw. 1803, pag. 93. ni hypostomus, Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 33 e 263. ni s Bremser. Icon. Helminth.1824, tav. IV, fig. 1-3. È si Creplin. Nov. Observat. d. Entoz. 1829, pag. 10. a " Mehlis. Isis. 1831, pag. 78, tav. II, fig. 5-9. È A Gurlt. Pathol. Anat. I, 1831, pag. 356, tav. VII, fig. T—12. n L Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 134, tav. VIII, fig. 9-10; tav. IX, fig. 12. si sd Zirn. Paras. uns. Haussiugeth. Weimar, 1882, pag. 261. E a Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 233. Sclerostomum hypostomum, Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 255. di > Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 134. DA 3 Raillict. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit. 1893, pag. 463, fig. 321. i Mihling. Arch. f. Naturg. 1898, pag. 48. Duo hypostomus, Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 301. 3 5 Davaine C. Traité d. Entoz. Paris, 2. edit., 1877, pag. CXI. Maschio 10—20"" Femmina 13—23"” Ha corpo bianco, subcilindrieo, alquanto attenuato alle due estremità e con la cute densamente striata di trasverso. L’ apertura orale è rotonda, inclinata ventralmente e ornata di [49] 108 6 papille; essa comunica con una capsula chitinosa, la quale alla sua apertura possiede una corona di cilia triangolari e la superficie interna attraversata da coste longitudinali; l’ esofago presenta posteriormente un piccolo ringonfiamento. La borsa genitale del maschio è breve e rotonda; coste posteriori all’ e- stremità biforcate, medie divise e le anteriori raddoppiate; cirri lunghi, striati trasversalmente e accompagnati da un pezzo chitinoso. L’estremità caudale della femmina è conica ottusa con l’ apice mucronato e con l’ apertura vulvale vicina all’ ano; uova ellittiche, lunghe 0:09—0.11"" e larghe 0045 —0:065""- Ovis aries (Catania, Torino, Vienna, Greifswald), Ovis ammon, Ovis argali, Capra hircus (Prussia orient.), Antelope rupicapra, Antilope dorcas, Antilope leucorye, Cervus capreolus (Vienna), Cervus dama, Cervus elaphusj; intestino tenue e crasso. N. 73. (2). Sclerostomum galeatum Rud. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 260. Strongylus galeatus, Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 648. Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 135, tav. VIII, fig. 11-13; tav. IX, fig. 9. 5 Parona. Boll. d. Musei d. R. Univ. di Genova. N. 64, 1898, pag. 15. Diaphanocephalus strongyloides, Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 291. Diesing. Denkschr. Wien. Akad. IX, 1855, pag. 182, tav. VI, fig. 1-9. Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 715. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 157, tav. VIII, fig. 4—5. » ba) ” Maschio 5"® Femmina 9" Ha corpo subcilindrico, anteriormente ingrossato e alquanto curvato; la superficie orale è inclinata ventralmente, con l'a- pertura orale ellittica allungata e circondata da un cercine rotondo; la bocca comunica con una capsula chitinosa molto robusta, bruna, a sezione ellittica e con l'apertura esofagea coperta da una valvola cuoriforme; papille 6. La borsa genitale del maschio è debole, circonda l'estremità caudale a guisa di collare e alla base della borsa il corpo presenta dorsalmente un rigonfiamento sferico; coste posteriori all’ estremità triforcate, 104 | [50] medie e anteriori raddoppiate. L’ estremità caudale della femmina è attenuata con l’ apice mucronato; apertura vulvale situata vicino all’ ano. Podinema teguixin, Podinema scripta, Ctenodon nigropunctatus, Thorichtis dracaena, Coluber sp. (brasiliani), Dendrophis pictus (Sumatra); intestino. N. 74. (3). Sclerostomum costatum Rudolphi. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 260. Strongylus costatus, Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 647. 5: F Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 137, tav. IX, fig. 4. Diaphanocephalus costatus, Diesing. Syst. Helm. IL 1851, pag. 297. si È Diesing. Denkschr. Wien. Akad. IX, 1855, pag. 182, tav. VI, fig. 10—16. di > Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 715. È È Molin. Il sottord. d. Acrofalli, 1861, pag. 160, tav. VIII, fig. 6. Maschio 12"®- Femmina 15" La bocca è rappresentata da una fessura dorsoventrale a piccola inclinazione; essa comunica con una capsula chitinosa, a sezione ellittica, e sostenuta da 8 coste longitudinali di colore bruno intenso; papille 6. La borsa genitale del maschio è larga a contorno ondulato; coste posteriori triforcate all’ estre- mità, medie e anteriori raddoppiate. Apertura vulvale alquanto prominente e situata nella metà posteriore. Bothrops iararacca, Lachésis rhombeata, Hylophis laevicollis, Herpetodryas bicarinata, Erymnus macrolepidotus (brasiliani); in- testino. N. 75. (4). Sclerostomum viperae Rudolphi. Stossich. Boll. Soc. Adriat. d. sc. nat. XVIII, 1897, pag. 6. Stossich. Saggio d. una fauna elmint. d. Trieste ecc. 1898, pag. 87. Strongylus viperae, Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 37. Diaphanocephalus viperae, Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 298. n A Diesing. Denkschr. Wien. Akad. IX, 1855, pag. 182. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 161. Dodi vallei, Diassioh: Boll. Soc. Adriat. d. sc. nat. Trieste, XVI, 1895, pag. 34, tav. VI, fig. 32—84. (51) 06 Maschio 8— 92" Femmina 10—12""- La bocca è perpendicolare all'asse del corpo e comunica con una capsula chitinosa molto robusta e sostenuta interna- mente da coste longitudinali; l’ esofago è breve, grosso e termina posteriormente in un ingrossamento. La borsa genitale del maschio è molto grande, campaniforme e sostenuta da coste robuste; coste posteriori tridigitate, medie tripartite e anteriori raddoppiate; cirri eguali, brevi, all’ estremità libera molto sottili, filiformi e pieghevoli. Nella femmina il corpo è di colore bruno con l'estremità anteriore bianchiccia; l estremità caudale si presenta conica allungata e l'apertura vulvale situata nella metà posteriore del corpo con labbra prominenti e utero bicorne provveduto dell'apparato di chiusura. Vipera ammodytes (Nabresina), Vipera redii, Callopeltis aesculaptii (Trieste); esofago, stomaco, intestino. N. (6. (5). Sclerostomum dimidiatum Diesing. Strongylus dimidiatus, Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 186, tav. VIII, fig. 14-15. Deletrocephalus dimidiatus, Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 298. DI È Diesing. Denkschr. Wien. Akad. IX, 1859, pag. 183, tav. VI, fig. 17—24. " ni Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, p. 714. L s Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, i pag. 151, tav. VIII, fig. 1-3. Maschio 18" Femmina 22 Ha il capo compresso lateralmente, con l'apertura orale ellittica, dorsoventrale, internamente esagonale e provveduta di 6 espansioni membranacee striate e col margine arrotondato; la bocca comunica con una robusta capsulà chitinosa, la quale internamente presenta delle serie longitudinali di denti e al- l’entrata dell'esofago una sporgenza cuneiforme; 6 papille. La borsa genitale del maschio è larga ed ellittica; coste posteriori tridigitate, col ramo esterno molto piccolo, medie raddoppiate, anteriori aderenti; cirri lunghissimi. L’ apertura vulvale è situata vicino all’ano e coperta da un ingrossamento sferico della cute. ‘ Ehea americana (Brasile); intestino. 106 [52] N. 77. (6). Sclerostomum inerme Molin. Kalicephalus inermis, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 116, tav. VII, fig. 1-3. Strongylus erotali, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 105. Maschio 7—9"" Femmina 85—15""® Ha corpo subcilindrico, alquanto attenuato anteriormente. la bocca è terminale, ampia, bivalve (?),-a margine papilloso e comunicante con una capsula chitinosa. L’ estremità caudale della femmina è conica e l’ apertura vulvale situata posterior- mente all'apice di una papilla molto prominente. Cirri lunghi e filiformi. Bothrops iararaca, Crotalus horridus (brasiliani); stomaco e intestino. N. 78. (7). Sclerostomum Kalicephalum Stossich. Kalicephalus mucronatus, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 123. Maschio 9—11"" Femmina 15—30""®- Ha corpo subcilindrico, alquanto attenuato anteriormente; bocca terminale, ampia, bivalve (?), a margine papilloso. L’ e- stremità caudale della femmina è conica ad apice mucronato e l'apertura vulvale situata posteriormente all’apice di una papilla molto prominente. Cirri lunghi, tubulosi, ad apice acu- tissimo. Crotalus horridus (Brasile); intestino. N. 79. (8). Sclerostomum strumosum Molin. Kalicephalus strumosus, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 118. Maschio 8°" Femmina 11" Ha corpo subcilindrico, alquanto attenuato alle due estre- mità; bocca terminale, ampia, bivalve (?), a margine papilloso. L’ estremità caudale della femmina è conica, e l’ apertura vulvale situata posteriormente all’apice di una papilla molto prominente. Cirri lunghi, tubulosi, ad apice acuto. Coluber Lichtensteini (Brasile); intestino. [53] 107 N. 80. (9). Sclerostomum ersiliae Stossich. Strongylus ersiliae, Stossich. Boll. Soc. Adriat. d. sc. nat. XVII, 1896. pag. 124, tav. IV, fig. 11-13. Femmina 9"”®- Ha corpo sottile, filiforme, diritto, ingrossato anterior- mente; la bocca terminale è provveduta di una robusta capsula orale, dalla quale diparte un esofago molto corto, allargato alla sua estremità posteriore. L’estremità caudale è conica, allungata, con l'apertura anale situata a breve distanza dal- l'apice caudale. L'apertura vulvale sì trova circa a metà lunghez- za del corpo ed è distintamente bilabiata; da essa diparte una vagina molto corta, la quale si divide in due rami, uno ascen- dente e uno discendente, provveduti entrambi dell'apparato di chiusura. Uova piccole, ellittiche, allungate. Python molurus (Indie); intestino. N. 81. (10). Sclerostomum subulatum Molin. Kalicephalus subulatus, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 119. PI bothropis, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 125 Maschio 5—9""- Femmina 6—18""® Ha corpo subcilindrico, curvo a semicerchio e attenuato posteriormente; bocca terminale, ampia, bivalve (?), a margine papilloso. L’ estremità caudale della femmina è subulata e 1’ a- pertura vulvale situata posteriormente all'apice di una papilla conica molto prominente. Cirri lunghi, filiformi, alati. Lachesis rhombeata, Bothrops iararaca, Boa constrictor (bra- siliani); esofago, stomaco, intestino. N. 82. (11). Sclerostomum appendiculatum Molin. Kalicephalus appendiculatus, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 120. Maschio 3—T"" Femmina 5—12""- Ha corpo subcilindrico, curvo a semicerchio, attenuato alla parte posteriore; bocca terminale, ampia, bivalve (?), a margine papilloso. L’ estremità caudale della femmina è conica e provveduta all’ apice di un breve processo aculeato ; l’ apertura 108 [54] vulvale situata posteriormente all'apice di una papilla conica molto prominente. Cirri brevi, tubulosi e attortigliati a spira. Ophis coeruleus, Ophis merremii, Ophis saurocephalus, Lepto- phis ahacetulla, Spilotes pullatus, Coluber lichtensteini, Liophis cinerascens, Liophis bivittatus, Liophis miliaris, Liophis regius, Cloelia plumbea (brasiliani); intestino. N. 83. (12). Sclerostomum mucronatum Fròhlich. Ascaris mucronata, Frohlich. Der Naturforscher. XXV, 1791, pag. 97. Strongylus anseris, Zeder. Erst. Nachtrag. 1800, pag. 81. si pò Zeder. Naturg. d. Eingw. 1803, pag. 92. PI nodularis, Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 35 e 264. È peo Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 130. x n Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 310. Pi È Wedl. Wien. Sitzsber. XVII, 1855, pag. 310. > Di Wedl. Wien. Sitzsber. XIX, 1856, pag. 46, tav. II, fig. 22. 5, si Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 720. È A Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 143, fig. a la Davaine C. Traité d. Entoz. Paris, 2. edit., 1877, pag. CXVIII. ni n Stossich. Boll. Soc. Adriat. d. sc. nat. XIII, 1891, pag. DI s Railliet. Zool. médie. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 447, fig. 307—308. si A Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 284. i 5 Muller A. Arch. f. Naturg. 1897, pag. 12, tav. II, fig. 3. n mucronatus, Baird W. Catal. of Entoz. London, 1853, pag. 13. pi crispinus, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 98. tav. V, fig. 9. 5 nodulosus, Linstow. Arch. t. Naturg. XLVIII, 1882, pag. 4, tav. I, fig. 4. Maschio 10--16"® Femmina 12—22"": esofago '/., della lunghezza totale. Ha corpo bianco o giallastro, attenuato anteriormente, con la cute striata di trasverso e attraversata da rialzi longi- tudinali. L'apertura orale è rotonda e circondata da un cercine; essa comunica con una piccola capsula sostenuta da una costa dorsale, da una ventrale e da quattro submediane più piccole; al fondo della capsula si osservano tre grandi denti conici. [55] 109 La borsa genitale del maschio è larga e triloba; coste posteriori piccole, all’ estremità biforcate e unite ad un tronco mediano, medie e anteriori raddoppiate; cirri brevi, appiattiti, biforcati ed accompagnati da un pezzo accessorio. L’ estremità caudale della femmina è diritta e subulata, e l'apertura vulvale situata al decimo posteriore e coperta da un’ appendice saliente. Uova ellissoidi, lunghe 0:115—0:12"" e larghe 0:062—0:068""- Anser domesticus (Greifswald), Bernicla leucopsis, Mareca penelope, Somateria mollissima (Helsingsfor), Oidemia fusca, Videmia nigra, Fuligula cristata, Fulix marila, Querquedula crecca, Querquedula circia, Bucephala clangula, Anas acuta, Anas leucops, Anas strepera (Vienna), Anas albifrons (Helsingsfor), Anas se- getum (Vienna), Fulica atra (Monaco, Venezia); fra le membrane dello stomaco e rare volte nell’ esofago. N. 84. (13). Sclerostomum equinum Miller. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 259. Baird W. Catal. of Entoz. London, 1853, pag. 50. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 456, fig. 3183—318. Ward. Nebraska State Board of Agric. Report of the Zoolog. 1894, pag. 308, fig. 65. Ward. Nebraska State Board of Agric. Report of the Zoolog. 1896, : pag. 186, fig. 10-12. Ward. Report of the Zoolog. of the Univers. ot Nebraska, 1898, pag. 265, fig. 8—9. Mihling. Arch. f. Naturg. 1898, pag. 48. Strongylus equinus, Gmelin. Syst. Nat. I, 1788, pag. 3043. n) armatus, Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 30 e 259. a 5 Bremser. Icon. Helm. 1824, tav. III, fig. 10-15. hi De Schmalz. Tab. Anat. Entoz. 1831, tav. XVIII, fig. 10-15. 5 fi Lamark. Anim. s. vert. 2. edit., III, 1840, pag. 649. Er i; Gurlt. Arch. f. Naturg. X, 1844, pag. 322, tav. IX, fig. 1-4. n R Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 153, tav. VIII, fig. 1-6; tav. IX, fig. 9. n 5 Ziirn. Paras. uns. Haussiugeth. Weimar, 1882, pag. 256, tav. IV, fig 35—39, 47, 48. n sa Linstow. Arch. f. Naturg. XLIX, 1883, pag. 294, tav. VIII, fig. 29. w x Linstow. Viaggi Fedtschenko; vermi. Mosca, 1886, pag. 19, fig. 29, (lavoro russo). 110 [56] Strongylus armatus Jtigerskiòla. Bihang till k. sv. Vet.-Akad. Hand- lingar. Band 23. Afd., IV, N. 5, 1897, tav. I. Sclerostomum armatum, Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 303. n, È Leidy. Proc. Acad. Nat. Sc. Philadelphia, VIII, 1856, pag. 54. si Li Wedl. Wien. Sitzsber. XIX, 1856, pag. 49, tav. II, fig. 29—30. dr Di Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 717. £ sa Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861. n n, Davaine C. Traité d. Entoz. Paris, 2. edit. 1877, pag. CXIII. . Maschio 18—35"®- Femmina 20-55"®: esofago !/, della lunghezza totale. Ha corpo di colore grigio-rossastro o bruno, cilindrico, con la cute distintamente striata di trasverso e attraversata da 10-12 rialzi longitudinali. Il capo è distinto, sferico, con l'apertura orale rotonda, il margine della quale formato dalla cute del corpo e ornato di una corona di finissime setole; la capsula orale è grande, ovale, con l'apertura circondata ester- namente da un robusto anello interrotto in sei punti e percorsa internamente da uno stretto canaletto; lungo la parete dorsale percorre un altro canaletto a bordi rialzati, provveduto alla sua base di due denti auricoliformi. Papille cervicali molto sviluppate. La borsa genitale del maschio è imbutiforme, più larga che lunga e quasi triloba; coste posteriori all’ estremità tridigitate, medie raddoppiate, anteriori aderenti; cirri lunghi, filiformi e scivolanti alla cloaca sopra una piccola armatura chitinosa. L’estremità caudale della femmina è ottusa e l’aper- tura vulvale situata al quarto posteriore; uova ellittiche lunghe 0:092"" e larghe 0:054""- Equus caballus (Parma, Venezia, Torino, Milano, Vienna, Prussia orient., Tolosa, Rennes, Parigi, Upsala, Turkestan, Nebraska, Filadelfia), Equus asinus (Milano, Parma), Equus mulus (Brasile); allo stato di perfetto sviluppo vive nell’ inte- stino cieco e retto, e allo stato larvale nella vena porta, pran- creas, fegato, testicoli, arterie addominali, epatiche, renali, coronarie, occipitali ecc. N. 85. (14). Sclerostomum tetracanthum Mebhlis. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 305. Wedl. Wien. Sitzsber. XIX, 1856, pag. 51. [57] (Bd Davaine C. Traité d. Entoz. Paris, 2. edit., 1877, pag. CXIV. Ziirn. Paras. uns. Haussdugeth. Weimar, 1882, pag. 261. Railliet Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 461, fig. 319—320. Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 254. Strongylus tetracanthus, Mehlis. Isis. 1831, pag. 79. G & Gurlt. Pathol. Anat. I, 1831, pag. 355, tav. VI, fig. 23—32. 5 D Baird W. Catal. of Entoz. London, 1858, pag. 13. È NI Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 134, tav. VIII, fig. 7-8. Sclerostomum quadridentatum, Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag.258. 9 hexacanthum, Wedl. Wien. Sitzsber. XIX, 1856, pag. 52, tav. III, fig. 31-33. Cyathostomum tetracanthum, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 29, tav. I, fig. B—6. Maschio 8—17"®- Femmina 10—24"® Ha corpo biancastro con sfumature rossastre, assottigliato anteriormente e con la cute striata di trasverso. L'apertura orale è rotonda, circondata da un’alta espansione membranacea, con 6 papille, delle quali le submediane molto sporgenti e di forma conica; la capsula boccale è corta e il suo bordo ante- riore provveduto di setole triangolari appiattite. Papille cervicali molto sviluppate. La borsa genitale del maschio è allungata: coste posteriori sviluppatissime e divise in tre rami ramificati, medie raddoppiate e anteriori aderenti; cirri molto lunghi, sottili, uniti all'apice e scivolanti sopra un pezzo chitinoso. L’ estremità caudale della femmina è arrotondata e provveduta di un lungo mucrone; l'apertura anale situata vicino all’ano. Uova ellissoidi, lunghe 0:09—0-11"® e larghe 0:045—0:05"" Equus caballus (Torino, Cremona, Indie inglesi), Equus asinus (Torino, Berlino), Equus mulus (Brasile); vive nell’'inte- stino cieco e duodeno, e raccolti in grande quantità nel cieco, determinano delle enteriti emorragiche e delle coliche mortali; comunemente cagionano una forma grave di anemia, capace di produrre la morte, malattia che gl’inglesi chiamano ,Surra*. N. 86. (15). Sclerostomum spinulosum Linstow. Strongylus spinulosus, Linstow. Wiirttemb. naturw. Jahresh. 1879, pag. 331, tav. V, fig. 17. 112 [58] Maschio 15" Femmina 21" Ha corpo diritto e capsula boccale grande provveduta al margine di piccole setole. La borsa genitale del maschio si presenta pentalobata e i lobi anteriori sono sostenuti da una costa; coste posteriori molto sviluppate divise all’ estremità in tre rami, medie raddoppiate, anteriori semplici. Capra ibex. N. 87. (16). Sclerostomum struthionis Horst. Maschio 17®® Femmina 28” Ha la cute anellata e le papille cervicali sviluppate; la capsula boccale provveduta al suo margine di una corona di setole. Borsa genitale del maschio triloba. Struthio molybdophanes ; intestino cieco. N. 88. (17). Sclerostomum copulatum Molin. Eucyathostomum copulatum, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 38. Strongylus cohaerens, Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 135. Maschio 3:5—5"" Femmina 5—9""® Ha corpo fortemente attenuato alle due estremità e den- samente striato di trasverso. L'apertura orale è rotonda cir- condata da setole appiattite e comunica con una capsula orale sferica, lungo il dorso della quale percorre un canaletto. Cirri lunghissimi filiformi. Estremità caudale della femmina subulata, con l'apertura vulvale situata sopra l’ ano. Dasyprocta aguti (Brasile); intestino. N. 89. (18). Sclerostomum robustum Giles. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1898, pag. 463. Maschio 13% Femmina 22": + Ha corpo bruno-rossastro, attenuato alle due estremità e col capo distinto. La bocca è munita esternamente di 4 papille, ognuna delle quali termina in una punta molle; all'apertura [59] 113 della bocca si osserva un cerchio di dentini e così pure un secondo cerchio all’interno; la capsula è cupuliforme, con tre denti al principio dell'esofago. La borsa genitale del maschio è leggermente biloba; coste posteriori divise in tre rami, medie raddoppiate col ramo posteriore gibboso, anteriori aderenti. L’estremità caudale è bruscamente attenuata e l’ apertura vul- vale situata vicino all’ano. Uova ellissoidi, lunghe 0:152"® e larghe 0082" Equus caballus, Equus mulus (Indie inglesi); intestino. N. 90. (19). Sclerostomum aculeatum Linstow. Strongylus aculeatus, Linstow. Wurttemb. naturw. Jahresh. 1879, pag. 333, tav. V, fig. 19—20. Maschio 11" Femmina 14": esofago !/,, della lunghezza totale. Ha la cute anellata; la capsula orale è grande e circon- data superiormente da 6 denti piramidali e da due altri denti laterali rivolti esternamente. La borsa genitale del maschio è indivisa; coste posteriori biforcate col ramo esterno molto pic- colo e fuse in un grosso tronco mediano, dal quale dipartono anche le posteriori esterne, medie e anteriori aderenti; cirri molto lunghi e fusi all’ apice. L’ estremità caudale della femmina è conica appuntita. Macacus cynomolgus; intestino. N. 91. (20). Sclerostomum longesubulatum Molin. Eucyathostomum longesubulatum, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 36, tav. II, fig. 1-2. Maschio 10—12"®- Femmina 15—20""-- Ha corpo subeilindrico, diritto, attenuato alle due estre- mità. La bocca è ciatiforme, cilindrica, con ampia apertura rotonda, provveduta internamente di una corona di aculei ed esternamente di 4 aculei maggiori disposti a croce. La borsa genitale del maschio è ampia, troncata obliquamente e soste- nuta da coste robuste. L’estremità caudale della femmina è lunga subulata, e l'apertura vulvale situata posteriormente. Cervus campestris, Cervus rufus (brasiliani); intestino cieco. ES 114 160] N. 92. (21). Sclerostomum coronatum Molin. Histiostrongylus coronatus, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 109, tav. VI, fig. 1-2. Maschio 9°" Femmina 13" Ha corpo subcilindrico, attenuato anteriormente, col capo provveduto di una corona di grandi aculei, uniti fra loro da una membrana ombrelliforme; bocca piccola, terminale, trian- golare. Cirri due lunghissimi, filiformi, all’ apice biforcati e uniti fra loro da una membrana diafana striata trasversalmente. L’estremità caudale della femmina è conica ad apice mucronato e con due piccoli mucroni sotto l'apertura anale; apertura vulvale situata posteriormente vicino alla metà del corpo. Phyltostoma discolor (Brasile); intestino. N. 93. (22). Sclerostomum sipunculiforme Baird. Diesing. Wien. Sitzsber. XLIII, 1861, pag. 281. Maschio 25" Femmina 20" Ha corpo sipuncoliforme, diritto, attenuato alle due estre- mità; il capo è grande, cilindrico, con la bocca armata ester- namente di molti aculei e internamente di dentini. Borsa genitale del maschio triloba. Estremità caudale della femmina troncata obliquamente e subulata; apertura vulvale situata sopra l’ apice caudale. Elephas indicus; intestino crasso. N. 94. (23). Sclerostomum longecirratum Linstow. Strongylus longecirratus, Linstow. Wirttemb. naturw. Jahresh. 1879, pag. 332, tav. V, fig. 18. Maschio 18"" Femmina 23"”; esofago '/,z della lunghezza totale. Ha la cute finamente anellata; la capsula boccale è grande, con denti chitinosi al suo fondo. La borsa genitale del maschio è triloba, con lobi laterali molto grandi e lunghi; esiste un’ u- nica costa posteriore all’ estremità tripartita, la costa anteriore esterna si fonde in parte colle due coste medie in un grosso [61] 115 e lungo tronco e le coste anteriori sono semplici. Cirri lun- ghissimi (45””) e sottili. L’ estremità caudale della femmina lunga e assottigliata. Bos grunniens; intestino. N. 95. (24). Sclerostomum monodon Linstow. Strongylus monodon, Linstow. Arch. f. Naturg. XLVIII, 1882, pag. 4, tav. I, fig. 3. Femmina 165"; esofago 1/3 della lunghezza totale. Ha corpo bianco-gialliccio, con l’ estremità caudale conica arrotondata. La capsula boccale in forma di calice chitinoso priva di coste di sostegno, possiede nel mezzo un dente conico acuminato. La vulva si apre al principio del quinto posteriore; uova lunghe 0:092"" e larghe 0062" Oidenvia nigra (Hameln); fra le pareti dello stomaco. N. 96. (25). Sclerostomum molini Stossich. Diploodon quadridentatum, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 51, tav. III, fig. 2. Femmina 11" Ha corpo subceilindrico, attenuato anteriormente, con la cute densamente striata di trasverso e con le papille cervicali acuminate. L'apertura orale è circolare, molto ampia e fornita al margine interno di due denti per ciascun lato; dal fondo della bocca si solleva un forte dente conico acuminato. L’estre- mità caudale della femmina è conica ad apice mucronato, e l’apertura vulvale situata posteriormente. Mycetes coraya (Brasile); intestino tenue. N. 97. (26). Sclerostomum diploodon Stossich. Diploodon mucronatum, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 50, tav. III, fig. 1. Maschio 8—11"" Femmina 10—14"" Ha il corpo con la cute striata di trasverso e con le pa- pille cervicali acuminate. L’ apertura orale è circolare, ampia, fornita al suo margine interno di tre denti acuminati per ciascun lato; dal fondo della capsula si solleva un forte dente * 116 [62] conico. La borsa genitale del maschio è triloba, coste poste- riori verso l’apice doppiamente biforcate, medie e anteriori raddoppiate. L’ estremità caudale della femmina è conica con breve mucrone terminale. Dasypus gilvipes (Brasile); intestino tenue. GENERE UNCINARIA FRÒOHMLICH. Hanno il corpo cilindrico, assottigliato alquanto anterior- mente, con la cute striata di trasverso e con due papille cer- vicali; l'estremità anteriore si ricurva verso la faccia dorsale e l’apertura della bocca, circondata da un esile lembo traspa- rente, è collocata obliquamente verso l’asse longitudinale del corpo. La faringe è provveduta di una potente capsula chiti- nosa, nel fondo della quale si osservano due forti denti a forma di lamine taglienti, e così pure verso il margine libero della parete ventrale, d’ ambo i lati della linea mediana, esistono di queste lamine, che talvolta sono curve ad uncino; in alcuni casi anche il bordo dorsale è dentato. N. 98. (1). Uncinaria duodenalis Dubini. Blanchard. Anim. paras. introduits par l'eau. Paris, 1890, pag. 67, fig. 42—43. Railliet. Paras. trasm. d. anim. à l'homme. Paris, 1892, pag. 32. Railliet. Zool. médic. et agrie. Paris, 2. edit., 1893, pag. 465, fig.323—326. Ward. The paras. worms of man a. t. domest. anim. 1894, pag. 311, fig. 67—69. Railliet. C. R. d. sc. d. 1 Soc. d. Biologie. 26 decembre 1896. Ankylostomum duodenale, Dubini. Ann. univers. d. medie. CVI. Mi- lano, 1843, pag. 5, tav. I, fig. 1-3; tav. II, fig. 15. Creplin. Wiegmann’s Arch. 1845, pag. 325. Siebold. Wiegmann’s Arch. 1845, pag. 220. Delle Chiaje. Rendic. Accad. borbon. d. se. Napoli, V, 1846, pag. 339. Pruner. Krankh. d. Orients. 1847, pag. 244. Dubini. Entozoograf. umana. Milano, 1850, pag. 102, tav. IV. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 322. Siebold. Zeitschr. f. wiss. Zool. IV, 1852, pag. 55, tav. V, fig. 110. [63] 117 Ankylostomum duodenale, Wedl. Wien. Sitzsber. XIX, 1856, pag. 65. Davaine C. Traité d. Entoz. Paris, 2. edit., 1877, pag. CXIX, 118, 981, tig. 35—36. P: DI De Bonis. Parass. d. corpo umano. Napoli, 1876, pag. 133, tav. II, fig. 5. Perroncito. Giorn. intern. d. scienze med. »” ” III, 1881. di " Sonsino. Giornale l’imparziale. Firenze, 1878, 1880. n È Schulthess. Zeit. f. wiss. Zool. XXXVII, 1882, pag. 168, tav. XI-XII. È ni Linstow. Arch. f. Naturg. LI, 1885, pag. 236. Ò 5 Blanchard. Compt. rend. Soc. Biol. Ser. 8, Tom. I, N. 41, 1885, pag. 713. - sì Fréinkel. Med.-chirurg. Rundschau. Hett 16, Berlin, 1885. 5 ” Volckers G. Berl. Klin. Wochenschr. XXII, 1885, N. 56, pag. 573. do Pe Meyer G. Centralbl. f. klin. Medie. 1885, N.9. Sa È Leichtenstern O. Centralbl. f. klin. Medic. 1886, N. 12. È 19 Sonsino. Bullet. de l’ Instit. Egyptien. 1886. 3 ha Guttmann P. Deutsch. med. Wochenschr. Berlin, XII, 1885, N. 28. È 7 Calandruccio. Anim. parass. dell’uomo in Sicilia. Catania, 1889, pag. 17. A 5 Jaksch v. R. Klin. Diag. innerer Krankh. Wien, 1889, pag. 190, fig. 66. no E Huber. Bibliogr. d. Klin. Helminth. Minchen, 1893, pag. 218. È » Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 229. 3 3 Stossich. Boll. Soc. Adriat. d. sc. nat. Trieste, XVI, 1895, pag. 21. n ae Looss. Centralbl. f. Bakter. u. Paras. XXI, 1897, pag. 913, fig. 1-10. n; S. Looss. Centralbl. f. Bakter. u. Paras. XXIV, 1898, pag. 441. Dochmius ankylostomum, Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pa- % gina 716. 3 3 È Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 61. i A duodenalis, Parona. Ann. Museo civ. di Genova. 1887, u pag. 494. î 5 D Parona. Elmintol. sarda. Genova,'1887, pag. 80. Rdatz. Arch. f. wiss. u. prakt. Tierheilk. XIX, 1898, N. 6. 118 [64] Dochmius duodenalis, Jcigerskiòld. Bihang till k. sv. Vet.-Akad. Hand- lingar. Band 23, Afd. IV, N. 5, 1897, tav. II. Strongylus x Schneider. oa: d. Nazar 1866, pag. 139, tav. IX, fig. 3. pi "I Kiichenmeister et Zirn. Paras. d. Menschen. Leipzig, 1881, pag. 443, tav. IX, fig. 9, 18, 20. Sclerostoma duodenale, Cobbold. Entoz. London, 1864, pag. 361, fig. TT. Maschio 6—11'5°®- Femmina (—18** Ha corpo di colore rosso o giallastro, anteriormente tra- sparente, posteriormente bruno, cilindrico, col capo conico e lievemente incurvato verso la faccia dorsale e con due papille cervicali al sesto anteriore; la capsula orale è provveduta di due paia di denti unciniformi. La borsa genitale del maschio è più larga: che lunga e divisa in quattro lobi disuguali, dei quali i laterali molto sviluppati; coste posteriori tridigitate, situate all’ estremità di un tronco mediano abbastanza lungo, medie raddoppiate e le anteriori aderenti; cirri molto lunghi e sottili. L’estremità caudale della femmina si presenta conica ottusa con un piccolo mucrone terminale, e l’ apertura vulvale situata al terzo posteriore; uova di forma ellittica regolare, con guscio liscio, trasparente e molto resistente, lunghe 0:052—-0:065""- e larghe 0032—0:043"" Gli embrioni lunghi 0:21", hanno l’estremità posteriore prolungata in una coda sottilissima; il loro capo è trilobato e la cavità orale tubulosa comunica con un esofago muscoloso, il quale presenta un rigonfiamento an- teriore e un bulbo posteriore contenente tre dentini chitinosi. Homo sapiens (in tutti i continenti), H ylobates lar, Gorilla gina; vive nella parte anteriore dell’intestino e aste la clorosi egiziana, l’anemia dei minatori, l’anemia intertropi- cale ecc. N. 99. (2). Uncinaria longemucronata Molin. Globocephalus longemucronatus, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 112, tav. VI, fig. 34. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 455. Anki Va longemucronatum, Rana Zool. Anzeig. N. 532, 1897, fig. 14. » » | 65] 119 Maschio 45—T7"”"-; esofago !/,., della lunghezza totale. Femmina T:5—8®®; esofago !/,., della lunghezza totale. Ha corpo subcilindrico, con la cute striata trasversal- mente. La capsula orale è grande e molto larga anteriormente, provveduta sul fondo di due denti conici e percorsa all’esterno da 14 listerelle. L’esofago è diviso in due parti ben distinte, una anteriore più sottile e una posteriore più larga con forti pareti chitinose, e quest’ultima sbocca nell'intestino con 6 pro- cessi semisferici, tre grandi e tre piccoli. Due grandi papille cervicali, coniche, prominenti e situate nelle linee laterali. La borsa genitale del maschio è molto larga e arrotondata poste- riormente; coste posteriori tridigitate e unite per quasi tutta la loro lunghezza in un tronco mediano, le medie raddoppiate e unite alle anteriori esterne in un tronco comune, le anteriori aderenti, e al disopra di queste si osserva ancora una piccola costa sottile; cirri lunghi, sottili, curvi irregolarmente. L’estre- mità caudale dèlla femmina è molto assottigliata e provveduta di un paio di papille; apertura vulvale situata posteriormente; uova lunghe 0:052°® e larghe 0:036®, con guscio grosso e granuloso. Sus scrofa (Vienna, Gòttingen); intestino. N. 100. (3). Uncinaria perniciosa Linstow. Ankylostomum perniciosum, Linstow. Arch. f. Naturg. LI, 1885, pag. 238, tav. XIII, fig. 10. DI A Stossich. Boll. Soc. Adriat. d. sc. nat. Trieste, XVI, 1895, pag. 23. Strongylus tubaeformis, Linstow. Arch. f. Naturg. XLV, 1879, pag. 180, tav. XII, fig. 27—28. Maschio 9-7": esofago !,, della lunghezza totale. Femmina 144"; esofago '/,, della lunghezza totale. La cute si presenta regolarmente anellata a contorni debolmente seghettati. La capsula orale è piccola, chitinosa e molto robusta, con apertura orale rotonda, situata dorsalmente e provveduta alla parte ventrale di due denti e alla dorsale di un dente poco distinto; un altro dente poco distinto sporge dal fondo della capsula; una grande papilla cervicale. Nella borsa genitale del maschio il lobo mediano è pochissimo sviluppato e così pure indistinte sono le partizioni terminali 120 [66] delle coste posteriori; i cirri si assottigliano gradatamente verso l'apice e misurano una lunghezza di 1:92" Felis tigris (giardino zoologico di Amburgo); in tubercoli attaccati alla parete intestinale. N. 101 (4). Uncinaria tubaeformis Zeder. Dochmius tubaeformis, Zeder. Erst. Nachtrag. 1800, pag. 73. È ca Zeder. Naturg. d. Eingw. 1808, pag. 91, tav. II, fig. 45. D8 E Gurlt. Pathol. Anat. I, 1881, pag. 363. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 279. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 299. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 63, tav. III, fig. 8—5. Davaine C. Traité d. Entoz. Paris, 2. edit., 1877, pag. CXI. balsami, Parona e Grassi. Rendic. d. R. Istit. Lombardo d. sc. Ser. 2, Tom. X, 1877, fasc. VI. Zirn. Schmarotz. uns. Haussiugeth. Weimar, 1882, pag. 262. Strongylus tubaeformis, Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 36. Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 140, tav. IX, fig. 5. Ankylostomum tubaeforme, Linstow. Arch. f. Naturg. LI, 1885, pag. 237, tav. XIII, fig. 5—T. Stossich. Boll. Soc. Adriat. d. sc. nat. Trieste, XVI, 1895, pag. 23. 7”) ” » » » ” ” Maschio 6—9"" Femmina 65—13""- Ha corpo grigio, cilindrico, striato trasversalmente e as- sottigliato nella parte anteriore, con papille cervicali coniche e sporgenti. L’ apertura orale è provveduta di sei denti robusti acuminati e due sul fondo della capsula orale alla parte ventrale. La borsa genitale del maschio è larga; coste posteriori breve- mente tripartite e unite per quasi tutta la loro lunghezza in un tronco mediano; cirri lunghissimi, filiformi, attortigliati a elica. L’ estremità caudale della femmina è diritta, conica e terminante in un lungo mucrone; l’ apertura vulvale prominente situata alla parte posteriore; utero bicorne con uova lunghe 0:045—0:047®®- Felis catus (Rovellasca, Offenbach), Felis concolor (Brasile), Felis tigrina (Brasile), Felis mellivora (Brasile), Felis viverrina, Felis leo, Felis onca, Felis leopardus, Felis panthera; intestino [67] 121 N. 102. (5). Uncinaria trigonocephala Rudolphi. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1898, pag. 470, fig. 327330. Stossich. Boll. Soc. Adriat. d. sc. nat. Trieste, XVII, 1896, pag. 124. ‘ Galli- Valerio. Moderno Zooiatro. 1897. Ward. Nebraska State Board of Agric. Report of the Zool. 1897, pag. 185, fig. 9. Stossich. Saggio d. una fauna elmintol. d. Trieste ecc. 1898, pag. 87. Strongylus vulpis, Zeder. Erst. Nachtr. 1800, pag. 73. » Zeder. Naturg. d. Eingw. 1803, pag. 91. trigonocephalus, Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 35 ” » ” » tà) e 265. Gurlt. Pathol. Anat. I, 1831, pag. 363, tav. VII, fig. 29—34. Bellingham. Ann. of Nat. Hist. XIII, 1844, pag. 104. Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, p. 137. Muller. Arch. f. Naturg. 1897, pag. 11, tav. II, fig. 2. tetragonocephalus, Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 35 ” e 265. Bellingham. Ann. ot Nat. Hist. XIII, 1844, pag. 104. Dochmius trigonocephalus, Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 277. » 7” n Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 299. Baird W. Catal. ot Entoz. London, 1858, pag. 32. Molin. Wien. Sitzsber. XX.X,1858, pag. 157. Diesing. Wien. Sitzsber. XL1I,1860, pag. 716. Molin. Denkschr. Wien. Akad. XIX, 1861, pag. 320. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 67. tav. III, fig. 6. Diesing. Wien. Sitzsber. XLIII, 1861, pag. 281. Krabbe. Helminth. Unders. i Danmark 0g paa Island. 1865, pag. 15. Walter H. Ber. Ver. f. Naturk. Oftfenbach, VII, 1866, pag. 21. Cobbold. Entoz. London, 1869, pag. 49. Davaine. Traité d. Entoz. Paris, 2. edit., 1877, pag. CXII. Ziirn. Schmaroz. uns. Haussiugeth. Wei- mar, 1882, pag. 262. Parona. Elmint. sarda. Genova, 1887, pag. 82. 1929 [68] Dochmius trigohocephalus, Sonsino. Proc. Verb. d. Soc. Toscana d. sc. nat. 12 maggio 1889. Ratz. Arch. f. wiss. u. prakt. Tierheilk. XIX, 1893, Heft 6. Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 282. Ankylostomum trigonocephalum. Stossich. Soc. Hist.-Nat. Croat. Za- greb, IV, 1889, pag. 181, tav. V, fig. 12. 5 ") Stossich. Soc. Hist-Nat. Croat. Za- greb, V, 1890, pag. 1530. 5 i, Stossich. Boll. Soc. Adriat. d. sc. nat. Trieste, XVI, 1895, pag. 24. si La Mihling. Arch.f. Naturg.1898, pag. 48. Maschio 6—12"®- Femmina 9—21m® Ha corpo biancastro, subcilindrico, attenuato anteriormente, con papille cervicali molto prominenti; la capsula orale è alquanto rigonfia e d’ambo i lati della faccia ventrale armata di tre denti unciniformi. La borsa genitale del maschio è tre volte più larga che lunga e provveduta di un lobo mediano triangolare molto sviluppato ; coste posteriori piccole, tridigitate e situate all’ estremità di un tronco mediano, coste medie rad- doppiate e le anteriori aderenti; cirri filiformi lunghissimi. L’estremità caudale della femmina è diritta, conica, con l’ apice mucronato; l’ apertura vulvale situata al terzo posteriore; uova ellissoidi, lunghe 0:074—0:084""- e larghe 0:048—0:054"® Felis domestica (Sondrio), Canis famliaris (Cagliari, Mo- dena, Pavia, Croazia, Ungheria, Offenbach, Prussia orient, Irlanda, Brasile, Stati Uniti), Canis lupus (Vilna), Vulpes vulgaris (Padova, Trieste, Vienna, Monaco, Rennes, Semlino, Irlanda), Vulpes azarae (Brasile), Vulpes lagopus, Megalotis cerdo (Egitto), Cynailurus jubatus (Brasile); intestino e parti dello stomaco. ” ” N. 103. (6). Uncinaria stenocephala Railliet. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 473, fig. 331—382. Dochmius stenocephalus, Railliet. Notic. helminth. 1884, avec fig. E si Ratz. Arch. f. wiss. u. prakt. Tierheilk. XIX, 1893, Heft 6. Ankylostomum trigonocephalum, Linstow. Arch. f. Naturg. LI, 1885, pag. 238, tav. XIII, fig. 8-9. [69] 1923 Ankylostomum stenocephalum, Linstow. Nemathelminthen. Hamburg, 1896, pag. 4, fig. 3. A. sa Miihling. Arch. f. Naturg. 1898, pag. 48. Maschio 6—8"":; esofago '/,3 della lunghezza totale. Femmina 8—10:5"": esofago !,, della lunghezza totale. La capsula orale porta d’ambo i lati della faccia ventrale una lamina chitinosa, al di sopra della quale si distingue un dente unciniforme ; il bordo dorsale è privo di denti e presenta una depressione mediana. La borsa genitale del maschio è sul tipo di quella delle altre specie; cirri lunghi filiformi. L’ estre- mità caudale della femmina è diritta, conica, all’ apice con un mucrone aghiforme terminale e l'apertura vulvale situata al terzo posteriore; uova ellissoidi, lunghe 0:063—0:076®®- e larghe 0:032—0:038""®- Canis familiaris (Alfort, Ungheria), Vulpes vulgaris (Ger- mania), Vulpes azarae; intestino. N. 104. (7). Uncinaria boae Blanchard. Ankylostomum boae, Blanchard. Soc. Zoolog. d. France. XI, 1886, pag. 2, tav. X, fig. 1-3. Stossich. Boll. Soc. Adriat. d. sc. nat. Trieste, XVI, 1895, pag. 25. Maschio 6" Femmina 7-5—8"" La cute del corpo presenta una delicata striatura trasversale. La bocca è armata di quattro robusti denti chitinosi e ad essa segue un esofago periforme a forti pareti muscolari. L’ intestino è diritto e presenta in tutta la sua lunghezza una tinta uniforme nera intensa. Estremità caudale della femmina diritta conica, con apice debolmente mucronato; vulva posteriore, situata alquanto sotto la metà del corpo. Boa constrictor; intestino. N. 105. (8). Uncinaria cernua Creplin. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 474, fig. 333. Ward. The paras. worms of man and domest. anim. 1894, pag. 312. Strongylus cernuus, Creplin. Nov. Observ. 1829, pag. 9. Mehlis. Isis. 1881, pag. TT. Gurlt. Pathol. Anat. I, 1831, pag. 357. 7) ” 124 [70] Strongylus cernuus Wedl. Wien. Sitzsber. XIX, 1856, pag. 54, tav. III fig. 34-36. hi È Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 138, tav. IX, fig. 6—T. * Pa Zùrn. Paras. uns. Haussiugeth. Weimar, 1882, pag. 262. Monodontus wedli, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 43. Maschio 15— 18" Femmina 20—28®"® Ha il corpo giallastro o rossastro, attenuato alle due estre- mità e specialmente alla parte anteriore. La bocca è circolare, provveduta di una capsula ovoidale armata di quattro denti unciniformi e disposti due per lato; di questi i due denti ventrali sono grossi e fortemente rifrangenti, i due dorsali invece sottili e poco distinti; al lato dorsale dell’ apertura posteriore si osserva un grande dente di forma conica, mentre ventralmente da ogni lato sporge uno più piccolo. Papille orali 6 non salienti. La borsa genitale del maschio è imbuti- forme, con coste assimmetriche essendo quelle di una parte più lunghe di quelle dell’altra; coste posteriori bilobate, medie raddoppiate, anteriori aderenti. L'apertura vulvale è situata alquanto all’innanzi della metà del corpo e le uova ellissoidi sono lunghe 0:08—0:083"" e larghe 0:043—0:048""- Ovis aries (Merinos), Capra hircus, Antilope rupricapra ; intestino tenue. N. 106. (9). Uncinaria radiata Rudolphi. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 475. Strongylus radiatus, Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 33. E DI Gurlt. Pathol. Anat. I, 1881, pag. 362, tav. VII, fig. 35—39. 3 ° Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 125. Ù D Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 309. i "i Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 101. O } Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 139. È. s Davaine. Traité d. Entoz. Paris, 2. edit., 1877, pag. CXVI. > do Zirn. Paras. uns. Haussiugeth. Weimar, 1882, pag. 263. PIANTI PET °° Va [71] 125 Maschio 10—19"® Femmina 24—28"® Ha corpo giallastro o rossastro, con la capsula orale con- formata come quella dell’ Uncinaria cernua più 6 denti uncini- formi all'apertura posteriore. Gli altri caratteri sono eguali a quelli dell Uncinaria cernua. Bos taurus (Greifswald, America), Sus scrofa (Stati Uniti); duodeno. N. 107. (10). Uncinaria criniformis Goeze, Ascaris criniformis, Goeze. Naturg. d. Eingw. 1782, pag. 106, tav. III, fig. 1-4. Uncinaria melis, Gmelin. Syst. Nat. 1788, pag. 3041. 3; Frohlch. Der Naturforscher. XXIV, 1790, pag. 136. i melis, Miller. Der Naturforscher. XXII, 1788, pag. 55. Ò criniformis, Zeder. Naturg. d. Eingw. 1803, pag. 90. È N Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 35. n Schneider. Monogr. d. Nemat. 1866, pag. 139, fig. Dune criniformis, Dujardin. Hist. nat. d. Helm, 1845, pag. 276. i >» Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 300. 5 Moln. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. “0. ocio criniforme, Mihling. Zool. Anz. Nr. 549, 1898. Mihling. Arch. f. Naturg. 1898, pag. 48 e 108, tav. II, fig. 10. Maschio 6—7*2®*: esofago !/.;, della lunghezza totale. Femmina 7—8""; esofago !/,., della lunghezza totale. Ha corpo snello, subcilindrico, anellato, attenuato anterior- mente, con la capsula orale egualmente conformata a quella dell’ Uncinaria cernua e con l’ esofago allargato posteriormente. Le coste posteriori sono rappresentate da due piccoli rami all’ apice tridigitati e situati all’ estremità di un tronco mediano abbastanza lungo; le coste mediane grosse e raddoppiate e le anteriori aderenti. Cirri lunghi e sottili. Estremità caudale della femmina arrotondata e provveduta all’ apice di un finis- simo processo stiliforme. Apertura vulvale situata alla fine del secondo terzo; uova lunghe 0:065"" e larghe 0:039""- Meles taxus (Vienna, Ké6nigsberg, Greifswald, Francia); intestino. ” ” N. 108. (11). Uncinaria semicircularis Molin. Monodontus semicircularis, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 45, tav. II, fig. 8-4 126 [72] Maschio 65—8-bmm Femmina 9" Ha corpo curvo a semicerchio, attenuato alle due estremità, con papille cervicali acuminate. L’ estremità caudale della fem- mina è conica acuta e l’ apertura vulvale situata sotto la metà del corpo. Dicotyles torquatus (Brasile); intestino tenue. N. 109. (12). Uncinaria bidens Molin. Dochmius bidens, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 69. Maschio 6—7"®- Femmina 7—8®®- Ha corpo subcilindrico, attenuato anteriormente, con papille cervicali prominenti. La borsa genitale del maschio è triloba, i cirri lunghi, filiformi e attortigliati a spira. L’ estremità cau- dale della femmina è conica, con apice mucronato e l’ apertura vulvale prominente situata nella parte posteriore. Procyon cancrivorus, Nasua narica, Nasua socialis (brasiliani); intestino. N. 110. (13). Uncinaria maxillaris Molin. Dochmius maxlaris, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 70. Maschio T®® Femmina 8®® Ha corpo subcilindrico, attenuato anteriormente e prov- veduto di papille cervicali. I cirri sono lunghi, tubulosi e at- tortigliati a spira. L’ estremità caudale della femmina si presenta diritta, conica, con l’apice mucronato e l’ apertura vulvale situata nella parte posteriore. Procyon cancrivorus (Brasile); intestino. N. 111. (14). Uncinaria crassa Dujardin, Dochmius crassus, Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 279. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 301. Moln. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 71. » » » tà] [73] 127 Femmina T'br® Ha corpo assottigliato alle due estremità; l’ estremità cau- dale è conica, con l'apice mucronato e l'apertura vulvale situata al quarto posteriore; uova ellittiche, lunghe 0:0519®- Viverra genetta (Senegal); intestino. N. 112. (15). Uncinaria glycirrhiza Beneden. Strongylacantha glycirrhiza, Beneden. Mem. Acad. d. sc. nat. d. Bel- gique. XL, 18783, pag. 13, tav. LL Maschio 2—3""®- Ha corpo giallo, col liquido perigastrico rosso e l’ intestino bruno intenso; la bocca alquanto allungata è armata di due denti unciniformi molto robusti e sporgenti, mentre il dente interno è più debole. L’ estremità caudale della femmina è conica, con l'apice biforcato e l'apertura vulvale situata al terzo posteriore. Rhinolophus ferrum-equinum (Belgio); intestino. GENERE OLLULANUS LEUCKART. Sclerostomini con un solo ovario e con la capsula orale a forma di urna. Cirri due e corti. N. 113. (1). Ollulanus tricuspis Leuckart. Railliet. Zool. médic. et agric. Paris, 2. edit., 1893, pag. 475. Femmina 1" La borsa genitale del maschio è biloba e ogni lobo so- stenuto da 6 coste; cirri corti, grossi e quasi diritti. L’ estre- mità caudale della femmina termina in tre punte; l'apertura vulvale situata all’innanzi dell’ ano. Viviparo. Felis domestica; nella mucosa dello stomaco. Gli embrioni vivono incistidati nei diversi organi e tessuti della Felis dome- stica e del Mus musculus. FORME INQUIRENDE. N. 114. (1). Strongylus acuticaudatus Cobbold. Bernicla poliocephala ; intestino. 128 [74] N. 115. (2). Strongylus anulatus Molin. Molin. Wien. Sitzsber. XL, 1860, pag. 350. Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 720. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 85. Maschio 8—10""- Femmina 15" Ha corpo densamente striato di trasverso, con l’ estremità anteriore attenuata e circondata da un anello nero. L’ estremità caudale della femmina è diritta, conica, con l’ apice ingrossato e l'apertura grande, unilabiata, situata nella parte posteriore del corpo. Palamedea cornuta (Brasile); stomaco. N. 116. (3). Strongylus linstowi Stossich. Strongylus alatus, Linstow. Wirttemb. naturw. Jahresh. 1879, pag. 332. Maschio 5! Femmina 8" La borsa genitale del maschio è molto grande, biloba e ogni lobo sostenuto da 8 coste, delle quali la quarta è la più grande; cirri lunghi e provveduti di un pezzo accessorio. Manis tetradactyla; intestino. N. 117. (4). Strongylus lupi Molin. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 102. Strongylus annulatus, Baird. Catal. of Entoz. London, 1853, pag. 13. Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 723. » » Canis lupus; trachea. N. 118. (5). Strongylus bispinosus Molin. Molin. Wien. Sitzsber. XL, 1860, pag. 351. Diesing. Wien. Sitzsber. LXII, 1860, pag. 721. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 90. Maschio 10" Femmina 17" Ha corpo filiforme, molto attenuato alla parte anteriore e con le papille cervicali robuste. L’estremità caudale della femmina è subulata e l'apertura vulvale situata posteriormente si presenta bilabiata col labbro inferiore gonfio come una vescica, Cervus nambi (Brasile); stomaco. [75] 129 N. 119. (6). Strongylus buteonis rufi Bellingham. Bellingham. Ann. of Nat. Hist. XIII, 1844, pag. 105. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 320. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 103. Falco rufus (Irlanda); cavità toracica. N. 120. (7). Strongylus capitellatus Rudolphi. Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 35 e 265. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 128. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 320. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 105. Ha corpo attenuato anteriormente, con capo globoso e bocca piccola orbicolare. Caprimulgus europaeus; intestino tenue. N. 121. (8). Strongylus capreoli Rudolphi. Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 36. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 126. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 320. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 103. Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 234. Cervus capreolus; in tubercoli dei reni. N. 122. (9). Strongylus cylindrocephalus Molin. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 105. Femmina 14" Ha corpo filiforme, attenuato anteriormente, con capo distinto, cilindrico e bocca terminale orbicolare. L’ estremità caudale è diritta, conica e l'apertura vulvale situata poste- riormente. Amphisbaena flavescens (Brasile); intestino. N. 123. (10). Strongylus denudatus Rudolphi. Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 34 e 263. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 134. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 308. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 81. Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 234. 130 [76] Maschio 6" Femmina 45—9""® Ha corpo assottigliato alle due estremità con bocca ter- minale, orbicolare e nuda. L’estremità caudale della femmina è subulata e l’ apertura vulvale situata posteriormente. Natrix torquata (Trieste), Tropidonotus tesselatus (Vienna); polmoni. N. 124. (11). Strongylus douglassii Cobbold. Struthio camelus. N. 125. (12). Strongylus hemicolor Cobbold. Pithecia leucocephala. N. 126. (13). Strongylus houbarae Meyer. Meyer. Isis. 1881, pag. 407. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 321. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 104. Otis houbara; polmoni. N. 127. (14). Strongylus lemmi Siebold. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 319. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 103. Parona. Elmintol. italiana. Genova, 1894, pag. 234. Lemmus amphibius; glandole inguinali. N. 128. (15). Strongylus leptosomus Gervais. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 321. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 105. Ha corpo lungo 14”, subfiliforme, nel mezzo ventricoso. Uromastix acanthinura (Algeria); bocca e narici. N. 129. (16). Strongylus simplex Leidy. Leidy. Proc. Acad. Nat. Sc. Philadelphia, VIII, 1856, pag. 54. Diesing. Wien. Sitzsber. XLII, 1860, pag. 721. Molin. Il sottord. d. Acrotalli. 1861, pag. 88. [77] 131 Maschio 6—9"" Femmina 10—12"® Ha corpo subcilindrico, attenuato anteriormente, curvo nel maschio, diritto nella femmina. L’ estremità caudale della femmina è conica compressa e l’ apertura vulvale situata poste- riormente. Hystrix dorsata (Filadelfia); intestino tenue. N. 130. (17). Strongylus spirogyrus Leuckart. Mus sylvaticus; intestino. N. 181. (18). Strongylus subventricosus Schneider. Schneider. Monogr. d. Nemat, 1866, pag. 145. Maschio 9-5!" Femmina 12"" Il capo è rotondo, inerme; la cute del corpo attraversata da 12-14 rialzi longitudinali e la membrana laterale poco sviluppata; vulva posteriore. Rana cornuta (Brasile); intestino. N. 182. (19). Strongylus tardae Rudolphi. Rudolph. Entoz. Synops. 1819, pag. 3°. Dujardin. Hist. nat. d. Helm. 1845, pag. 129. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 320. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 104. Lunghezza 40"" Ha il capo separato dal corpo da una strozzatura, la bocca larga orbicolare, e l'estremità caudale alquanto attenuata e mucronata; apertura vulvale situata posteriormente. Otis tarda (Greifswald). N. 133. (20). Strongylus truncatus Nitzsch. Mihling. Arch. f. Naturg. 1898, pag. 47. Cervus capreolus (Prussia orient.); intestino retto. N. 134. (21). Strongylus vulpis Rudolphi. Diesing. Syst. Helm. II, 1851, pag. 319. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 102. Strongylus vulpis glandularis, Rudolphi. Entoz. Synops. 1819, pag. 36. * 132 [78] Femmina 20""- Ha corpo filiforme, attenuato auteriormente, con bocca terminale, orbicolare, a margine elevato e papilloso; estremità caudale conica, ottusa. Vulpes vulgaris; glandole mesenteriali. N. 135. (1). Sclerostomum amphisbaenae Molin. Deletrocephalus amphisbaenae, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, p. 153. Maschio 4"®- Ha corpo subcilindrico, alquanto attenuato anteriormente, con capsula orale sviluppata; l’ estremità caudale è provveduta di una borsa genitale profondamente incisa alla parte ventrale e sostenuta da coste, delle quali le posteriori biforcate e le anteriori bifide. Amphisbaena Kingii (Brasile); intestino. N. 186. (2). Sclerostomum boularti Megnin. Megnin. Journ. Anat. e Phys. XX, 1884. Casuarius galeatus; trachea. N. 137. (3). Sclerostomum brevipene Molin. Kalicephalus brevipenis, Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 124. Maschio 7-9" Ha corpo diritto, subcilindrico, attenuato posteriormente, con bocca terminale, ampia, bivalve (?), a margine papilloso; cirri brevi, alati, attortigliati a spira. Ophis rhodogaster, Dryophis fulgidus (brasiliani); intestino. N. 188. (4). Sclerostomum clathratum Baird. Elephas africanus; stomaco. N. 139. (5). Sclerostomum isotrichis Molin. Molin. Il sottord. d. Acrofalli. 1861, pag. 136. Maschio 5° Ha corpo subeilindrico, con bocca orbicolare, ampia, a margine fimbriato. Cirri lunghi, filiformi. Isothrix pachyura (Brasile); intestino. [79] 133 N. 140. (6). Sclerostomum bairdi Stossich. Sclerostomum mucronatum, Baird. Phrymaturus palluma; intestino. N. 141. (7). Sclerostomum pelecani Chatin. Chatin. Ann. d. sc. nat. Ser. 6, Tom. I, 1875, pag. 6, tav. I, fig. 12, tav. II, fig. 1-2. Lunghezza 3°"; esofago '!/ della lunghezza totale. Il corpo presenta una superficie striata trasversalmente e delle denticolazioni tanto più pronunciate quanto più si avvi- cinano alla parte cefalica; l’ estremità posteriore è mucronata. Il capo è arrotondato, depresso e provveduto di quattro serie di dentini chitinosi; alla base della bocca si osservano tre paia di glandole salivali di aspetto tubulare. Pelecanus onocrotalus; nel tessuto cellulare sottocutaneo e nei sacchi respiratori sottoscapolari, racchiuso in cisti sferiche brunastre. PAVEII * nat i Ni Ru wi AI ta a pa IA ima La! Bro i ala PATTATIRO] MT SS > o (TIA RES) e" prod Wati O OI MATE $ da RTALZaO OTitr: a e) % n x 54 d08, Rat, Hai DIA PUSTU CIALIS | ; | PRO CINI VIENI E LEN ERI LELE SOT I le È IeL'ALeri RI dre dé kia a) stat Ci: 4A RED UTI VII ESA: A 3 _ S La La e TALI AR 354 . Ù, sO bebe A Et AD { ta) prc Cet ti fe È ky; 4 Ì v va l i * n [av dà n ‘ , Y . E, X tl | 4 Ù tx RO ta ha La i b ; x È Ca » ri è : : DE: n î i di vani, - hi dalle ù Lai 5 ca uo . ? ì " * Ù di : 4 pe PROSERITO degli animali nei quali furono trovati gli Strongilidi. ANFIBI. Fam. Salamandridae. 11. Ceratophrys varia Neuw. Lon cHistatis sar Strongylus auricularis Zed., 38. Strongylus auricularis Zed., 38. | 12. Ceratophrys americana D. B. 2. Triton punetatus Dum. Strongylus auricularis Zed., 38. Strongylus auricularis Zed., 38. È ; Fam. Pelobatidae. 3. Triton taeniatus Schn. 13. Pelobates fuscus Laur. Strongylus auricularis Zed., 38. 4. Salamandra atra Laur. Strongylus auricularis Zed., 38. 5. Salamandra maculosa Laur. Strongylus auricularis Zed., 38. Fam. Ranidae. 6 Rana esculenta L. Strongylus auricularis Zed., 38. 7. Rana temporaria L. Strongylus auricularis Zed., 88. 8. Rana musica Strongylus auricularis Zed., 38. 9. Cystignathus ocellatus L. Strongylus auricularis Zed., 38. 10. Ceratophrys cornuta L. Strongylus subventricosus Schn., 131. 14. 15. 16. La 13. Strongylus auricularis Zed., 38. Bombinator igneus Réòs. Strongylus auricularis Zed., 88. Fam. Bufonidae. Bufo marinus L. Strongylus auricularis Zed., 38. Bufo vulgaris Laur. Strongylus auricularis Zed., 38. Bufo viridis Laur. Strongylus auricularis Zed., 38. Olilophus cinctus Fitz. Strongylus auricularis Zed., 38. Fam. Hylidae. . Hyla arborea L. Strongylus auricularis Zed., 38. 136 20. 21. 22. 23. 24. 26. 27. 28. 29. [82] RETTILE Fam. Pythonidae. Boa constrietor L. Sclerostomum subulatum Mo- lin, 86. Uncinaria boae Blanch., 104. Python molurus L. Sclerostomum ersiliae Stoss., 80. Fam. Colubridae. Liophis bivittatus Fitz. Sclerostomum appendiculatum Molin, 82. Liophis cinerascens Fitz. Sclerostomum appendiculatum Molin, 82. Liophis regius Wiegm. Sclerostomum appendiculatum Molin, 82. . Ophiomorphus miliaris Fitz. Sclerostomum appendiculatum Molin, 82. Ophis coerulescens Fitz. Sclerostomum appendiculatum Molin, 82. Ophis merremii Wagl. Sclerostomum appendiculatum Molin, 82. Ophis rhodogaster Fitz. Sclerostomum brevipene Mo- lin, 137. Ophis saurocephalus Wagl. Sclerostomum appendiculatum Molin, 82. 30. dI 32. 33. d4. 35. 36. 37. 38. 39. 40. Tropidonotus tesselatus Meyr. Strongylus denudatus Rud., 123 . Tropidonotus natrix Wagl. Strongylus denudatus Rud., 123. Coluber lichtensteini Neuw. Sclerostomum strumosum Mo- lin, 79. Sclerostomum appendiculatum Molin, 82. Coluber sp. (Brasile) Strongylus invaginatus Schnei- der, 26. Sclerostomum galeatum Ru- dolphi, 73. Callopeltis aesculapii Gesn. Sclerostomum viperae Rud., 75. Spilotes pullatus Wagl. Sclerostomum appendiculatum Molin, 82. Leptophis ahaetulla Bell. Sclerostomum appendiculatum Molin, 82. Herpetodryas bicarinata Wagl. Sclerostomum costatum Ru- dolphi, 74. Dendrophis piotus Gm. Sclerostomum galeatum Ru- dolphi, 73. Fam. Dryophidae. Dryophis fulgidus Wagl. Sclerostomum brevipene Mo- lin, 137. Hylophis laevicollis Fitz. Oesophagostomum costatum Rud., 74. [83] 4l. 42. 43. 44. 45. 46. 47. 48. Erymnus macrolepidotus Wagl. Oesophagostomum costatum Rud., 74. Fam. Scytalidae. Oxyrhopus plumbeus Wied. Sclerostomum appendiculatum Molin, 82. Fam. Viperidae. Vipera ammodytes Dum. Sclerostomum viperae Rud., 75. Vipera redii Latr. Sclerostomum viperae Rud., 75. Fam. Crotalidae. Lachesis rhombeata Neuw. Sclerostomum costatum Ru- dolphi, 74. Sclerostomum subulatum Mo- lin, 81. Crotalus horridus L. Sclerostomum inerme Molin, 77. Sclerostomum Kalicephalum Stoss., 18. Bothrops iararacca Wagl. Sclerostomum costatum Rud. 74. Sclerostomum inerme Molin, 77. Sclerostomum subulatum Mo- lin, 81. Fam. Amphisbaenidae. Amphisbaena flavescens Neuw. Strongylus cylindrocephalus Molin, 122. 49. 50. DI. D2. 53. D4. DD. 56. DT. 58. 59. 137 Anops Kingii Bell. Sclerostomum amphisbaenae Molin 135. Fam. Humivagae. Uromastix acanthinura Bell. Strongylus cleptosomus Gerv., 128. Fam. Scincoideae. Anguis fragilis L. Strongylus auricularis Zed., 38. Fam. Lacertidae, Lacerta agilis L. Strongylus auricularis Zed., 38. Lacerta viridis L. Strongylus auricularis Zed., 38. Lacerta coerulescens. Strongylus auricularis Zed., 38. Lacerta erythronotus. Strongylus auricularis Zed., 38. Lacerta vivipara Jaquin. Strongylus auricularis Zed., 38. Podarcis muralis Merr. Strongylus auricularis Zed., 38. Fam. Ameividae. Tupinambis nigropunctatus Spix. Sclerostomum galeatum Ru- dolphi, 73. Tupinambis teguixin L. Sclerostomum galeatum Ru- dolphi, 73. 158 60. 61. 63. 64. 65. 69. 10. di, Tupinambis seriptus. Sclerostomum galeatum Ru- dolphi, 73. Thorictis guianensis Daud. Sclerostomum Ru- dolphi, 73. galeatum 62. [84] Fam, Emydae. Cistudo carolina L. Strongylus auricularis Zed., 38. UCGHEISLET Fam. Alcidae. Alca torda L. Hystrichis elegans Olf., 2. Fam. Colymbidae. Podiceps cristatus Latr. Hystrichis elegans Olf., 2. Podiceps minor Gm. Hystrichis elegans Olf., 2. . Colymbus arcticus L. Hystrichis elegans Olf., 2. . Colymbus septentrionalis L. Hystrichis elegans Olf., 2. Fam. Lamellirostres. Cygnus olor L. Hystrichir cygni Molin, 5. Anser albifrons Gm. Strongylusuncinatus Lundh., 48, Sclerostomum mucronatum Frohl., 83. Anser domesticus. Strongylus tenuis Mehlis, 51. Syngamus bronchialis Mihl., 66. Sclerostomum Fròhl., 83. mucronatum Anas acuta L. Hystrichis elegans Olf., 2. (2. 13. 14. 76. 1‘. (9. Strongylusuncinatus Lundh., 48. Sclerostomum mucronatum Fròohl., 83. Anas boschas L. Hystrichis tricolor Duj., 3. Syngamus trachealis Sieb., 65. Anas domestica. Hystrichis elegans Olf., 2. Hystrichis tricolor Duj., 3. Strongylus tenuis Mebhlis, 51. Anas strepera. Sclerostomum mucronatum Frohl., 83. . Anas segetum L. Sclerostomum mucronatum Fròhl., 88. Anas leucops Bechst. Sclerostomum mucronatum Fròhl., 83. Mareca penelope L. Strongylus uncinatus Lundh., 48. Sclerostomum mucronatum Frohl., 83. Tadorna vulpanser Flem. Hystrichis tricolor Duj., 3. Syngamus tadornae Chatin, 6%. Spatula clypeata L. Hystrichis elegans Olf., 2. [85] 80. Somateria mollissima L. Strongylus acutus Lundh., 31. Sclerostomum mucronatum Frobhl., 83. 81. Oidemia fusca L. Strongylus acutus Lundh., 31. Sclerostomum mucronatum Frohl., 83. 82. Oidemia nigra L. Strongylus acutus Lundh., 31. Strongylus uncinatus Lundh., 48. Sclerostomum mucronatum Frohl., 83. Sclerostomum monodon Linst., 95. 83. Fuligula cristata G. R. Strongylus acutus Lundh., 31. Sclerostomum mucronatum Frohl., 83. 84. Fulix marila L. Sclerostomum mucronatum Frohl., 83. 85. Querquedula circia Steph. Sclerostomum mucronatum Frohl., 83. 86. Querquedula crecca L. Hystrichis elegans Olf., 2. Strongylus acutus Lundh., 31. Sclerostomum mucronatum Frohl., 83. 87. Bucephala clangula L. Sclerostomum Fròohl., 83. mucronatum 88. Bernicla poliocephala Schl. Strongylus acuticaudatus Cob- bold, 114. 89. Bernicla leucopsis Bechst. Sclerostomum mucronatum Fròhl., 83. 90. IE 92. 93. 94. 95. Dr 98. 99. 100. 139 Mergus albellus L. Hystrichis elegans Olf., 2. Mergus merganser L. Hystrichis elegans Olf., 2. Hystrichis coronatus Molin, 8. Mergus serrator L. Hystrichis elegans Olf., 2. Fam. Steganopodes. Pelecanus onocrotalus L. Sclerostomum pelecani Chatin, 141. Phalacrocorax carbo L. Hystrichis elegans Olf., 2. Microcarbo pygmaeus Pall. Hystrichis elegans Olf., 2. Fam. Laridae. . Chroocephalusridibundus L. Syngamus lari E. BL, T0. Fam. Scolopacidae. Numenius arquatus L. Eustrongylus papillosus Rud. Fam. Ardeidae. Ibis nudifrons Spix. Hystrichis acanthocephalicus Molin, 7. Plegadis falcinellus L. Hystrichis orispinus Molin, 4. Ardea cocoi L. Eustrongylus papillosus Rud. 140 101. 102. 103. 104. 105. 106. 107. 108. 109. 110. TRE Ardea leuce Neuw. Eustrongylus papillosus Rud. Ciconia nigra L. Syngamus trachealis Sieb., 65. Ciconia alba L. Syngamus trachealis Sieb., 65. Fam. Rallidae. Fulica atra L. Hystrichis wedlii Linst., 6. Sclerostomum mucronatum Frohl., 83. Fam. Alectoridae. Otis houbara L. Strongylus houbarae 126. Otis tarda L. Strongylus papillatus Linst., 39. Strongylus tardae Linst., 132. Meyer, Palamedea cornuta L. Strongylus anulatus Molin, 115. Fam. Penelopidae. Meleagris gallopavo L. Syngamus trachealis Sieb., 65. Fam. Phasianidae. Gallus domesticus. Strongylus tenuis Mebhlis, 51. Syngamus trachealis Sieb., 65. Phasianus colchicus L. Syngamus trachealis Sieb., 65. Pavo cristatus L. Syngamus trachealis Sieb., 65. 112. 113. 114. 115. Flo: LI 118. 119. 120. [86] Fam. Tetraonidae. Perdix cinerea Briss. Strongylus tenuis Mebhlis, 51. Syngamus trachealis Sieb., 65. Fam. Picidae. Picus viridis L. Syngamus trachealis Sieb., 65. Fam. Sturnidae. Sturnus vulgaris L. Syngamus trachealis Sieb., 65. Fam. Cypselidae. Cypselus apus L. Syngamus trachealis Sieb., 65. Fam. Caprimulgidae. Caprimulgus europaeus L. Strongylus capitellatus Rud., 120. Fam. Corvidae. Nucifraga caryocatactes L. Eustrongylus papillosus Rud. Pica caudata L. Syngamus trachealis Sieb., 65. Corvus cornix L. Syngamus trachealis Sieb., 65, Fam. Falconidae Circus rufus L. Strongylus buteonis rufi Bell., 119. [87] 121. 122. 125. I26: 127. 128. 129. 130. 131. Fam. Struthionidae, Struthio camelus L. Strongylus douglassii Cobbold, 124. Struthio molybdophanes. Sclerostomum struthionis Horst, 87. 141 Fam. Rheidae. 125. Rhea americana Lam. Sclerostomum dimidiatum Die- sing, 6. Fam. Casuaridae. 124. Casuarius galeatus Vieill. Sclerostomum boularti Mégnin, 136. MAMMIFERI. Fam. Halmaturidae. Macropus browni Rams. Cloacina dahli Linst., 58. Fam. Vermilinguia. Myrmecophaga jubata L. Strongylus filiformis Stoss., 46. Manis tetradactyla Schreb. Strongylus linstowii Stoss., 116. Fam. Dasypoda. Dasypus gilvipes Ill. Sclerostomum diploodon Stoss., Im. Fam. Delphinidae. Phocaena communis Less. Pseudalius minor Kuhn, 9. Pseudalius inflexus Rud., 10. Pseudalius convolutus Kuhn, 11. Pseudalius tumidus Schn., 13: Beluga leucas Pall. Strongylus pallasii Bened., 54. Globiocephalus svineval. Pseudalius convolutus Kuhn, 11. 132. Grampus griseus, Pseudalius minor Kuhn, 9. Fam. Monodontidae. 133. Monodon monocerus L. Pseudalius alatus Leuck., 12. Fam. Tapiridae. 184. Tapirus americanus L. Oesophagostomum monosti- chum Dies., 61. Fam. Equidae. 185. Equus caballus L. Eustrongylus gigas Rud., 1. Strongylus micrurus Mebhlis, 20. Strongylus arnfieldi Cobbold, 21. Strongylus axei Cobbold, 30. Sclerostomum equinum Miiller, 84. Sclerostomum tetracanthum Mehlis, 85. Sclerostomum robustum Giles, 89. 136. Equus asinus L. Strongylus micrurus Mehl., 20. Strongylus arnfieldi Cobbold, 21. 142 137. Strongylus axei Cobbold, 30. Sclerostomum equinum Miiller, 84. Sclerostomum tetracanthum Mebhlis, 85. Equus mulus. Sclerostomum equinum Mil- ler, 84. Sclerostomum Menhlis, 85. Sclerostomum robustum Giles, 89. tetracanthum Fam. Setigera. 138. Dicotyles albirostris Ill. 139. Strongylus attenuatus Mol., 22. Oesophagostomum dentatum Rud., 59. Dicotyles labiatus. Strongylus attenuatus Mol., 22. Oesophagostomum dentatum Rud., 59. 140. Dicotyles torquatus Cuv. 141. Oesophagostomum dentatum Rudet59! Uncinaria semicircularis Mo- lin, 108. Sus scrofa L. Strongylus rubidus Hass. et Stil., 36. Strongylus paradoxus Mehlis, DD. Oesophagostomum dentatum Rud., 59. Uncinaria longemucronata Mo- lin, 199. Stephanurus dentatus Dies., 71. Uncinaria radiata Rud., 106. 142. 143. 144. 145. 146. 149. 148. 149. [88] Fam. Tylopoda. Camelus bactrianus L. Strongylus filaria Rud., 19. Camelus dromedarius L. Strongylus filaria Rud., 19. Fam. Cervidae. Cervus campestris Cuv. Sclerostomum longesubulatum Molin, 91. Cervus capreolus L. Strongylus filaria Rud., 19. Strongylus filicollis Rud., 23. Strongylus contortus Rud., 25. Strongylus instabilis Rail., 28. Strongylus rufescens Leuck., 56. Strongylus capreoli Rud., 121. Strongylus truncatus Nitzsch., 133. Oesophagostomum venulosum Rud., 60. Sclerostomum ovinum Fabr., 72. Cervus elaphus L. Strongylus filaria Rud., 19. Strongylus ventricosus Rud., 24. Sclerostomum ovinum Fabr., 72. Cervus nambi Natt. Strongylus bispinosus Molin, 118. Cervus rufus Cuv. Sclerostomum longesubulatum Molin, 91. Dama vulgaris Broock. Strongylus filaria Rud., 19. Strongylus micrurus Menl., 20. Strongylus filicollis Rud., 23. Sclerostomum ovinum Fabr., 72. 189] 150. 151. 152. 153. 154. 155. 156. Fam. Cavicornia. Oreotragus saltator. Strongylus filaria Rud., 19. Antilope dorcas Licht. Strongylus filaria Rud., 19. Sclerostomum ovinum Fabr., (2. Antilope leucoryx Pall. Sclerostomum ovinum Fabr., 72. Rupicapra europaea. Strongylus contortus Rud., 25. Oesophagostomum venulosum Rud., 60. Sclerostomum ovinum Fabr., 12. Uncinaria cernua Crepl., 105. Ovis ammon. Strongylus filaria Rud., 19. Strongylus contortus Rud., 25. Oesophagostomum venulosum Rud., 60. Sclerostomum ovinum Fabr., 72. Ovis argali Pall. Strongylus filaria Rud., 19. Strongylus contortus Rud., 25. Sclerostomum ovinum Fabr., 72. Ovis aries L. Strongylus filaria Rud., 19. Strongylus colubriformis Giles, JET: Strongylus filicollis Rud., 25. Strongylus ventricosus Rud., 24. Strongylus contortus Rud., 25. Strongylus instabilis Raill., 28. Strongylus pulmonaris Ercol., 44. Strongylus ostertagi Stiles, 49. Strongylus vicarius Stadelm., 50. Strongylus paradoxus Mebhlis, DD. Strongylusrufescens Leuck., 56. 157. 158. 159. 160. 161. 162. 143 Oesophagostomum venulosum Rud., 60. Oesophagostomum columbia- num Curt., 62. Sclerostomum ovinum Fabr., 72. Uncinaria cernua Crepl., 105. Capra hircus L. Strongylus filaria Rud., 19. Strongylus filicollis Rud., 23. Strongylus instabilis Raill., 28. Strongylusrufescens Leuck., 56. Oesophagostomum venulosum Rud., 60. Sclerostomum ovinum Fabr., 72. Uncinaria cernua Crepl., 105. Capra ibex L. Sclerostomum Linst., 86. spinulosum Bos taurus L. Eustrongylus gigas Rud., 1. Strongylus filaria Rud., 19. Strongylus Meblis, 20. Strongylus ventricosus Rud.,24. Strongylus contortus Rud., 25. Strongylus pulmonaris Ercol., 44. Strongylus ostertagi Stiles, 49. Oesophagostomum inflatum Schn., 63. Syngamus laryngeus Raill., 69. Uncinaria radiata Rud., 106. micrurus Bos grunniens L. Sclerostomum longecirratum Linst., 94. Bos indicus L. Strongylus ventricosus Rud., 24. Fam. Elephantidae. Elephas africanus Blumb. Sclerostomum clathratum Baird, 1538. 144 163. 164. 165. Lod 168. 169. 170. Elephas indicus Cuv. Sclerostomum Baird, 93. sipunculiforme Fam. Leporidae. Lepus cuniculus L. Strongylus retortaeformis Ze- der, 27. Strongylus commutatus Dies. 32. Strongylus strigosus Duj., 43. Strongylus leporum Moniez, 57. Lepus timidus L. Strongylus retortaeformis Ze- der, 27. Strongylus commutatus Dies., 32. Strongylus strigosus Duj., 43. Strongylus leporum Moniez, 57. Fam. Subungulata. . Dasyprocta aguti L. Sclerostomum cohaerens Schn., 88. Fam. Aculeata. Erethizon dorsatus L. Strongylus simplex Leidy, 129. Fam. Muridae. Isothrix pachyura Natt. Sclerostomum isotrichis Molin, 59: Mus musculus L. Ollulanus tricuspis Leuck., 113. Mus sylvaticus L. Strongylus minutus Duj., 29. Strongylus polygyrus Duj., 52: Strongylus spirogyrus Leuck., 130. Ty gi 172. 173. 174. 175. 176. 177. 178. 179. | 180. SL [90] Fam. Arvicolidae. Arvicola arvalis Pall. Strongylus minutus Duj., 29. Strongylus polygyrus Duj., 52. Arvicola campestris. Strongylus polygyrus Duj., 52. Arvicola subterraneus Blas. Strongylus minutus Duj., 29. Strongylus polygyrus Duj., 52. Arvicula amphibius L. Strongylus lemmi Siebold, 127. Fam. Myoxidae. Myoxus glis Schreb. Strongylus myoxi Rud., 42. Myoxus nitela Schreb. Strongylus polygyrus Duj., 52. Fam. Frinaceidae. Erinaceus europaeus L. Crenosoma striatum Zeder, 14. Fam. Soricidae. Sorex tetragonurus Herm. Strongylus depressus Duj., 40. Sorex araneus Schreb. Strongylus depressus Duj., 40. Sorex leucodon Herm. Strongylus depressus Duj., 40. Fam. Talpidae. Talpa europaea L. Strongylus minutus Duj., 29. 183. 184. 185. 186. 187. 188. 189. 190. 191. 192. 193. Fam. Phocidae. . Phoca vitulina L Eustrongylus gigas Rud., 1. Fam. Ursidae. Proeyon cancrivorus Desm. Uncinaria maxillaris Molin, 110, Uncinaria bidens Molin, 109. Nasua narica Storrm. Uncinaria bidens Molin, 109. Nasua socialis. Eustrongylus gigas Rud., 1. Uncinaria bidens Molin, 109. Fam. Mustelidae. Meles taxus Pall. Uncinaria criniformis 107. Goeze, Gulo areticus Desm. Eustrongylus gigas Rud., 1. Mustela foina Bris. Eustrongylus gigas Rud., 1. Mustela martes L. Eustrongylus gigas Rud., 1. Putorius vulgaris L. Eustrongylus gigas Rud., 1. Strongylus patens Duj., 37. Putorius lutreola L. Eustrongylus gigas Rud., 1. Putorius erminea L. Strongylus patens Duj., 37. Putorius foetidus. Eustrongylus gigas Rud., 1. 194. 195. 196. 197. 198. 199. 200. 202. 145 Putorius vison Bris. Eustrongylus gigas Rud., 1. Lutra solitaria Natt. Eustrongylus gigas Rud., 1. Lutra vulgaris Erxl. Eustrongylus gigas Rud., 1. Fam. Viverridae. Viverra genetta L. Uncinaria crassa Duj., 111. Viverra zibetha L. Strongylus brauni Linstow., 16. Fam, Canidae. Canis familiaris L. Eustrongylus gigas Rud., 1. Strongylus vasorum Baill., 18. Uncinaria trigonocephala Rud., 102. Uncinaria stenocephala Ràaill., 103. Canis lupus L. Eustrongylus gigas Rud., 1. Uncinaria trigonocephala Rud., 102. Strongylus lupi Molin, 119. . Vulpes lagopus L. Uncinaria trigonocephala Rud., 102. Uncinaria stenocephala Raill., 103. Vulpes azarae Neuw. Eustrongylus gigas Rud., 1. Uncinaria trigonocephala Rud., 102. Uncinaria stenocephala Raill., 103. 10 204. 205. 206. 207. 208. 209. 210. 211. 212. Vulpes vulgaris. Crenosomadecoratum Crepl., 15, Strongylus vulpis Rud., 134. Uncinaria trigonocephala Rud., 102. Uncinaria stenocephala Raill., 103. Cynailurus jubatus Desm. Eustrongylus gigas Rud., 1. Uncinaria trigonocephala Rud., 102. Megalotis cerdo Skg. Uncinaria trigonocephala Rud., 102. Fam. Felidae. Felis catus L. Uncinaria tubaeformis Zeder, 101. Felis domestica L. Strongylus pusillus Miiller, 33. Uncinaria trigonocephala Rud., 102. Ollulanus tricuspis Leuck., 118. Felis melivora Ill. Uncinaria tubaeformis Zed., 101. Felis tigris L. Uncinaria perniciosa Linst., 100. Felis viverrina Benn. Uncinaria tubaeformis Zeder, 101. Felis tigrina Schr. Uncinaria tubaeformis Zeder, 101. Felis panthera. Uncinaria tubaeformis Zeder, 101. 213. 214. 215. 216. 217. 218. 219. 220. 221. 222. [92] Felis pardus L. Uncinaria tubaeformis Zeder, LOL Felis onca L. Uncinaria tubaeformis Zeder, 101. Felis concolor L. Syngamus dispar Dies., 68. Uncinaria tubaeformis Zeder, 101. Felis leo L. Uncinaria tubaeformis Zeder, 101. Fam. Vespertilionidae. Vesperugo noctula Schr. Strongylus tipula Ben., 41. Vespertilio dasyeneme Boie. Strongylus tipula Ben., 41. Vespertilio murimus Schr. Strongylus tipula Ben., 41. Vespertilio daubentoni. Strongylus tipula Ben., 41. Fam. Rhinolophidae. Rhinolophus ferrum equi- num Schr. Uncinaria glycirrhiza Bened,., 112. Fam. Phyllostomidae. Phyllostoma discolor Natt. Sclerostomum coronatum Mo- lin, 92. [98] 223. 224. 225. 227. 228. 229. 230. 2831. 232. Fam. Pithecidae. Pithecia leucocephala. Strongylus hemicolor Cobbold, 125. Fam. Cebidae. Cebus capucinus L. Strongylus torulosus Molin, 84. Cebus fatuellus Erx. Strongylus cesticillus Molin, 47. . Mycetes niger Geoffr. Sclerostomum molini Stoss., 96. Fam. Cynocephalidae. Cynocephalus porcarius Schr. Strongylus cynocephali Molin, 45. Fam. Cercopithecidae. Inuus ecaudatus Geoffr. Strongylus bifurcus Crepl., 53. Cercopithecus nictitans Erx. Oesophagostomum pachyce- phalum Molin, 64. Cercopithecus niger. Strongylus bifurcus Crepl., 53. Erx. Strongylus bifurcus Crepl.. 53. Cercopithecus patas Cercopithecus ruber. Strongylus bifurcus Crepl., 53. 233. 236. 237. 238. 147 Cercopithecus sabaeus Cuv. Oesophagostomum pachyce- phalum Molin, 64. . Macacus rhesus. Strongylus bifurcus Crepl., 53. . Macacus cynomolgus L. Sclerostomum aculeatum Lin- stow, 90. Macacus sinicus L. Strongylus bifurcus Crepl., 53. Rhesus menestrinus Geoffr. Strongylus bifurcus Crepl., 53. Fam. Hylobatidae. Hylobates lar Ill. Uncinaria duodenalis Dubini, 98. Fam. Anthropomorphae. 239. Gorilla gina Geoffr. Uncinaria duodenalis Dubini, 98. Bimana. 240. Homo sapiens L. Eustrongylus gigas Rud., 1. Strongylus subtilis Looss, 35. Strongylus paradoxus Meblis, 5D. Uncinaria duodenalis Dubini, 98. pur ;t va ORIO Shi TESINE Daan a A ) ITA E n ae n ICE. ST LITE ti eo Ae cesPitaia CORRI ì 2 PRETE PRC LI DISIIARO, | s Di VETRI LAT a ee sig I sedi, < INDICE DELLE SPECIE DESCRITTE. Specie N. Ankylostomum boae . . 104 > erimiforme . SA10% 5 duodenale . 98 5 longemucronatum 99 s perniciosum . 100 i stenocephalum . 103 5a trigonocephalum Linst. . 108 s, trigonocephalum Rud. . . 102 n) tubaeforme . 2 400 Ascaris apri 55 di bufonis 38 ” crimiformis . 407 = filiformis . 38 ” intestinalis. . 38 DI mueronata . 83 n renalis il n viscerabis . Il 5 vituh . 20 Cloacina dahli 58 Crenosoma decoratum 15 Pi semiarmatum . 15 P striatum 14 Cucullanus ramae . 33 Cyathostoma lari . (00) si tadornae 6% co tetracanthum . 1590 Deletrocephalus amphisbaenae . 135 Di dimidiatus 16 Diaphanocephalus costatus 4 È strongyloides . 13 n viperde . 15 Specie N. Dioctophyme gigas 1 Diploodon mucronatum . 97 n quadridentatum 96 Dochmius ankylostomum . +7<98 no balsami 101 " bidens . . 109 x Crassus za hl È. criniformis . 107 "n duodenalis 98 5; hypostomus . 72 a maxillaris . Li40 Da stenocephalus . 103 " trigonocephalus . . 102 3 tubaeformis . . 101 2) vallei 75 Echinocephalus cygni 5 Eucyathostomum copulatum 88 3 dentatum 59 ni longesubulatum 91 Eustrongylus gigas 1 x tubifex . 2 Filaria bronchialis hominis 55 n ermacei s 14 n leporis pulmonalis 32 Fusaria apri 55 i. filicollis 29 DI renalis 1 DI visceralis . dl = vituli . 3 Fata 19 Globocephalus longemucronatus . 99 Histiostrongylus coronatus 92 Hystrichis acanthocephalicus . ti 2 coronatus . 8 150 Specie N. Hystrichis cygni 5) x elegans . 2 « orispinus 4 n pachycephalus . 5 " tricolor . 5) È tubifex 2 n wedlii 6 Kalicephalus appendiculatus . 82 " bothropis . 81 s) brevipenis . 137 ” mucronatus 8 3 strumosus . 19 % subulatus . 81 Metastrongylus costellatus 52 da depressus . 40 A gracilis 42 a laevis 5 52 si longevaginatus . 55 n minutus 29 È paradoxus 55 sE polygyrus . DDR Monodontus semicircularis . 108 T wedhi . 105 Nematoideum ovis pulmonalis . 56 Ollulanus tricuspis 113 Vesophagostomum acutum . 60 Oesophagostomum anta 62 " dentatum . 59 3 filicollis . 25 " inflatum 63 > longipene 61 > monostichum 61 D PEER lum 04 3 dini $ 59 5 venulosum 60 Prosthecosacter alatus 12 % convolutus ll DI inflexcus 10 minor 9 Pseudalius alatus 12 n convolutus 11 ” filum 10 n inflexus 10 n minor . x 9 È ovis pulmonalis . 56 Pseudalius tumidus Sclerostomum aculeatum Specie N. 13 190 amphisbaenae . . 185 appendiculatum 82 armatum . 84 bairdi . . 140 boularti : 136 brevipene . «JA clathratum . 138 copulatum 88 coronatum 92° costatum . 4 e vano 70 dentatum Leidy ra! dentatum Rud. . 59 dimidiatum . 1 diploodon SE dispar . 68 duodenale . 98 equinum . 84 ersiliae 80 galeatum . (6) hexacanthum . 85 hypostomum . 12 inerme . SUNT CA isotrichis . . 139 kalicephalum (e) lari. 0 (0) longecirratum . 94 longesubulatum 91 molini . 96 monodon . 95 monostichum . 61 [96] mucronatum Baird. 140 mucronatum Fréòhl. 83 ovinum pelecani pinguicola . quadridentatum . robustum . sipunculiforme . spinulosum . strumosum . struthionis subulatum syngamus . 13 . I41 IL 85 89 93 86 19 87 81 65 197] Spiroptera tadornae . » Stenurus inflexus . Stephanurus dentatus Strongylacantha glycyrrhiza . Strongylus aculeatus Strongylus acuticaudatus Specie N. Sclerostomum tetracanthum . 85 tracheale 65 viperae 15 o) tricolor . d 9 tal 112 90 TOI acutus . dI alatus Leuck. . 13 alatus Linst. . 116 ammonis 25 ANSeris . } 89 annulatus Bard. 117 anulatus Molin . IO apri . 55 arcticus . 54 armatus . 84 arnfieldi 21 attenuatus Leidy 45 attenuatus Molin . 22 auricularis 38 axel . 30 bialatus . 38 bifurcus RD bispinosus SPES blasti 43 brauni . 16 bronchialis DD buteonis rufi US capitellatus Al20 capreoli 12 CETNUUS . x 305 cesticillus . 47 cohaerens . 88 colubriformis 17 commutatus . 32 contortus . 25 convolutus Kuhn Ila convolutus Stadelm. 49 costatus . 74 costellatus . 11:92 criniformis eL07 crotali TAC) 151 Specie N. Strongylus cylindrocephalus . . 122 >; cynocephali . 45 d decoratus 15 È, dentatus 0069 " denudatus . 128 ” depressus . 40 1. dimidiatus . 16 a dispar 38 $ dorcadis 19 P duodenalis . 98 E douglassii . 124 2) elongatus DO ; equinus . 84 n erinacei . 14 D ersiliae . 80 È filaria 19 no filicollis 23 ; filiformis . 46 D galeatus 13 v gigas 1 5; gracilis . 42 s hemicolor . . 125 î) houbarae . . 126 si hypostomus 12 n inflatus Molin 46 x inflatus Schn. 63 di inflexus . 10 5 instabilis . 28 co invaginatus . 26 È laevis 52 sa lemmi STA2O n leporum DI 3 leptosomus 128 n linstowi REG = longecirratus . 94 Di longevaginatus 55 3 lupi . ai LT 5) meleagris gallopavonis. 65 È melis . 107 Îo micrurus 20 hi minor 9 po minutus 29 — monodon . . 95 3 monostichus 61 È mucronatus . 83 A myoxi . 42 152 Strongylus nodularis nodulosus . orispinus ostertagi . ovinus pallasi . . papillatus . paradoxus patens . pictus polygyrus . pulmonaris pusillus radiatus retortaeformis . rubidus rufescens . serratus simplex spinulosus . spirogyrus striatus . strigosus . subauricularis subventricosus . subtilis SI0IS tardae . tenuis tenuissimus tetracanthus tetragonocephalus tipula torulosus . trachealis . trigonocephalus . truncatus . Specie N. 83 83 83 49 12 b4 . 106 . 129 . 130 14 . 131 . 132 . 102 . 102 . 133 tubaeformis Linst. . . 100 [98] Specie N. Strongylus tubaeformis Zeder . . 101 È tubifeg: 0 VETO A uncinatus:.. *. e Na n VAsorung. i. a > Ventricosusi RE S venulosus . .. + +60 Ù, vicarius! Valiani E VIPerae i +". 20 SOA È vitulorum . 1... 0049 ;; vulpis Rud- Sei LI vulpis Zeder .‘. . . 102 5 vulpis glandularis . . 134 Syngamus bronchialis . . . . 66 È ‘dispar ... MN È lari. SNO pa laryngeus,. MMRIANI6O PA primitvus . . . . %. 65 di sclerostomus . . ... 65 3 tadornae’ LAI È trachealis,'- > a Manezca Tentacularia subcompressa . . 55 Uncinaria bidenso I È boag: RR E 3 cernua:.... 0. SS ai0o n crassa i.e ARS E P Criniformis. x RIALAR Canili a; duodenalis te Reso % glyeirrbiza. Meno 5 longemucronata. . . 99 A maxillaris. Leo Ù; melis: -. ‘0 cd FINALI È perniciosa 3 Sio 3 radiata ‘(eten oo A semicircularis . . . 108 I stenocephala . . . . 103 Ù trigonocephala . . . 102 tubaeformis . . . . 1Ol RELAZIONE DEGLI SCAVI ESEGUITI NELLA NECROPOLI DI S. LUCIA NEGLI ANNI 1897 E 1898 DAL Dott. CARLO MARCHESETTI. Cogli scavi praticati nel 1898 si può considerare come esaurito lo sterro nella parte centrale della necropoli di S. Lucia, comprendente il fondo già Dizorz, acquistato dalla nostra Società Adriatica di scienze naturali, e quello minore . di A. Velicogna. In questi due fondi vennero da me esplorate sistematicamente, dal 1884 fino all’ anno testè decorso, 3314 tombe, aggiungendo alle quali 70, scavate dal dott. Bizzarro nei primi assaggi, ed un centinaio circa andato distrutto anteriormente coi lavori agricoli !), si avrebbe in questa parte centrale un complesso di ben 8500 tombe. Del pari possono riguardarsi completate le ricerche nella falda occidentale della necropoli sull’ esteso fondo Gollia, nel quale io apersi nel 1885, 101 tombe, e negli anni successivi il collega Cav. Szombathy altre 1816. All'incontro resta ancora da sterrare un esteso tratto nella parte orientale sul terreno appartenente ad Antonio Fonn, sul quale lo Szombathy scoperchiò 661 tombe, ed ove io mi pro- pongo continuare le indagini negli anni venturi. Avendo dato relazione degli scavi anteriori °), comuni- cherò qui brevemente i risultati ottenuti nell'ultimo biennio, ) Vennero inoltre aperte tre tombe in un assaggio fattovi dal signor Szombathy. ?) La Necropoli di S. Lucia. (Boll. Soc. Adr., 1886, p. 94 c. 10 tav.) — Scavi nella Necropoli di S. Lucia (ibid. 1898, c. 30 tav.) — Relazione sugli scavi preistorici eseguiti nel 1894 (ibid. 1896, pag. XXII). 10 154 [2] in cui sì esplorò il margine superiore della necropoli sul fondo Velicogna, riservandomi di pubblicare una più estesa relazione colle illustrazioni dei nuovi oggetti rinvenuti, allorchè si saranno ultimate le ricerche in questa vasta ed importante necropoli. Se anche le tombe nel fondo Velicogna non si mostra- rono sì dense come nelle altre parti del cimitero, non avendone trovate che sole 190 su 414 m. q., esse erano molto più ricche di aggiunte, compensandoci largamente del loro numero più esiguo. Già la quantità maggiore di grandi ossuari usati per la deposizione dei resti del rogo, che riscontraronsi in 21 per cento delle tombe, in confronto di soli 10 per cento constatati negli scavi precedenti, ci fa attendere una più grande ric- chezza di aggiunte funerarie. Del pari solo poche tombe (831) appartenenti per lo più a bambini, erano prive di qualsiasi aggiunta, laddove solitamente ciò riscontravasi in un terzo. Così pure le pietre che coprivano le tombe, erano generalmente di dimensioni più grandi e constavano in numero maggiore di lastre trasportatevi dalla propinque Modrea, anzichè di sassi locali. Quale rito funerario sì mantenne costantemente la crema- zione e la deposizione dei resti del rogo negli ossuari od in semplici buche praticate nel terreno. Gli ossuari in numero di 53 1), erano grandi vasi d’ argilla, alti 60—80 cent., in forma di dagli o ziri, parte lisci e parte cordonati od a zone nere e rosse. In due casi le ceneri erano conservate in ossuari di bronzo di forma conica. Uno di questi situloni, il più grande finora estratto a S. Lucia, giunge ad un'altezza di 83 cent. e misura in circonferenza 214 cent., l’altro un po’ minore, ma egual- mente bene conservato, ha 65 cent. d’altezza e 169 alla mas- sima periferia. Abbastanza varia è la serie dei vasi minori aggiunti, che però in nessun caso vennero adoperati per conservare i resti mortali. Delle 56 pentole d’argilla?), ben 38 appartengono ai calici per lo più ornati di zone alternanti rosse e nere o fregiati !) Si ebbero finora in tutto 869 di questi grandi ossuari. *) Il numero totale delle pentole, che trovai finora a S. Lucia, è di 1989, AREE CL [3] 155 di linee incrociantisi dipinte a stralucido. Anche parecchie sco- delle sono pedate e presentano la medesima ornamentazione. Non meno di 24 furono i vasi di bronzo raccolti nell’ ul- timo biennio, ai quali sarebbe forse da aggiungerne ancora uno, di cui però non si conservò che il solo manico. Poche ne- cropoli certamente possono quindi competere con S. Lucia per ricchezza . di vasi enei, avendone tratti finora alla luce 125, oltre a 9 grandi ossuari d’egual metallo. Primeggiano tra questi vasi quelli di forma conica, che recentemente si accreb- bero di altri 21 esemplari, di cui uno fregiato di zone e di serie di punti prominenti e di cerchi concentrici, gli altri lisci. Le tre ciste, di cui due intatte, sono a cordoni e corri- spondono a quelle già anteriormente avute a S. Lucia. Il numero di questi vasi interessanti, esciti finora da questa ne- cropoli, è portato così a 13, numero considerevole, ove si con- sideri la rarità di tali arnesi. Come al solito i nostri vasi di bronzo erano ravvolti in tessuti, parte grossolani e parte finissimi. Di un drappo assai fino, ripiegato in molti doppi, si conservò buona parte, sebbene carbonizzato. Tanto sulle situle che sulle ciste giaceva spesso un coperchio di vimini contesti, che nella nostra necropoli pare sostituisse 1 metallici, di cui non si ebbe che uno solo. Esse spesso contenevano quella resina speciale giallognola, odo- rosa, sulla natura della quale i chimici sono tuttora discordi. In quattro vasi si trovarono ciotolette di legno a manico prominente, che in parte almeno con gran cura ci riescì di conservare. In un quinto infine giaceva un bellissimo vasetto di vetro policromo baccellato, benissimo conservato, somi- gliante a quello figurato alla tav. VIII, fig. 21), salvo che vi predomina il color giallo conservatosi pure sul manico. Questi vasetti sembrano essere una specialità di S. Lucia, perchè mentre quivi ne furono raccolti ben 8, sono del tutto ignoti tanto nelle necropoli italiane che in quelle d’oltr’ alpe e della penisola balcanica. Per la forma vi corrispondono si tre esem- plari di Hallstatt, ma questi sono di vetro verdognolo traspa- rente, a differenza dei nostri, che constano di pasta vitrea policroma opaca. 1) Scavi nella necropoli di S. Lucia. 156 14] Come negli scavi anteriori, anche in quelli praticati nei due ultimi anni, quale oggetto d’ornamento più comune ap- parve la fibula. Ai 2089 esemplari finora raccolti, se ne aggiun- sero altri 319, sicchè anche da questo lato S. Lucia può rivaleggiare colle più ricche ed estese necropoli d’ Europa. La forma più comune è la serpeggiante (148 esemplari), tanto semplice che a doppia curvatura (biserpeggiante), spesso con fregi di bottoncini o di dischetti laterali. Le fibule ad arco semplice (25 esemplari), sono per la maggior parte ornate di riechi pendagli come pallottole, bulle, anelli, pinzette, trian- goli, ecc. Le altre fibule, a sanguisuga (43 esemplari), ad arco laminare e solido (33 esemplari), a navicella, a bottoni, della Certosa (32 esemplari), a doppio ardiglione, presentano pure bellissimi esemplari, talora riccamente decorati. L'arco. di al- cune di esse va fregiato di uccellini, in altre la stoffa termina in testa equina. Per la prima volta raceolsi quest'anno una fibula a sanguisuga, il cui corpo è formato da una pasta vitrea giallognola con limee azzurre a zig-zag, analoga a quella della ciotoletta più sopra ricordata. Questa fibula riesce specialmente interessante perchè riproduce il tipo italico con baccellature longitudinali, come se ne conoscono parecchi esemplari dalle necropoli atestine, bolognesi e dell’ Etruria, anzichè quello a protuberanze o nodi, caratteristico dei cimiteri della Carniola. Un'altra fibula porta invece sull’ arco, formato da un sottile filo di bronzo, parecchie perlette di vetro infilate. Riesce alquanto strana l’ assoluta mancanza di spilloni in questo lembo marginale della necropoli, che pur dopo le fibule erano l’ ornamento più frequente a S. Lucia, ove ne raccolsi finora 481 esemplari. La maggior copia di fibule, che indub- biamente ne facevano le veci, viene a spiegare l’ accennata deficenza, perchè per quanto ebbi occasione di osservare quivi ed altrove, questi due oggetti d’ornamento di regola si esclu- dono a vicenda. All'incontro relativamente frequenti sono gli orecchini (40) e gli anelli (58). Tra le armille è rimarchevole una a due giri di spirale, colle estremità ripiegate e terminanti a testa di serpe, per il suo diametro di 10 cent., siechè è probabile ser- visse ad ornare anzichè il polso, la caviglia del piede, Madia [5] 157 Assai belle sono specialmente le collane, di cui una formata di 32 grandi pallottole d’ambra rossa, ed un’altra constante di cinque file di perlette di vetro, frammezzate da dischi per- forati d’osso, e da molti pendagli a bulla con un grande pen- daglio centrale di forma semilunare, il cui appiccagnolo ci rappresenta una testa umana. Quest'ultimo pendaglio corri- sponde perfettamente ad uno da Watsch nella Carniola, che si conserva al Museo di storia naturale di Vienna. A S. Lucia è assai rara la rappresentazione della figura umana, che finora non si riscontrò che in due fibule a forma di triga col relativo auriga !), ed un’altra il cui arco è sosti- tuito da una sfinge °). Riesce quindi interessante il rinvenimento recente, oltrechè del sopradetto pendaglio, anche di un altro in cul trovasi rozzamente foggiata un’intera figura umana, se anche la testa non vi appare che appena accennata. Ma la collana più preziosa è quella trovata negli scavi di quest’ anno in una tomba oltremodo ricca. Essa consta di 85 perle o piuttosto tubetti d’oro di differenti grandezze, for- mati di una sottile lamina accartocciata, e corrisponde ad alcune scoperte a Corneto Tarquinia, nella tomba Regulini-Galassi, ed a Vetulonia, quest'ultime però di argento dorato. È questa la prima volta che a S. Lucia si rinvengono oggetti d’oro, dimo- strandoci che questo metallo, se anche estremamente raro, non essendosi raccolto finora in alcun’altra necropoli della nostra provincia, non era tuttavia del tutto sconosciuto a quegli an- tichi abitatori. Gli scavi del 1894 ci avevano fornito un magnifico col- tello-pugnale colla relativa guaina di bronzo. Un altro esemplare, conservatissimo, quasi identico, venne raccolto quest’ anno del pari colla lama di ferro ed il manico e la guaina, riccamente lavorata a sbalzo, di bronzo. La sua lunghezza è di 30 cent. Armi di bronzo non si erano finora trovate a S. Lucia, se si eccettuino un paio di coltellini, che vanno ascritti piuttosto tra gli utensili domestici. Le armi raccolte, assai scarse del resto in relazione al grande numero di tombe esplorate, non giungendo che a poco più di una ventina, (non compresi !) Necropoli di S. Lucia, pag. 55, tav. VII, fig. 5; Scavi, pag. 323. ?) Scavi nella necropoli di S. Lucia, pag. 166, 254, tav. XX, fig. 11, 158 16] i coltellini), erano sempre di ferro. Quest'anno nella stessa tomba !) contenente il suaccennato coltello-pugnale ed un altro coltello minore di ferro, si rinvenne un bellissimo paalstab di bronzo ad alette bilaterali, lungo 21 cent. e fregiato di linee a zig-zag. Infine noterò per la loro stranezza due pallottole di ferro, di cui una sferica, l’altra ellissoide e lucidissima, somigliante ad un moderno proiettile, rinvenute in una tomba del pari a ziro, intatta e fornita di numerose aggiunte *). La prima di queste pallottole spezzata in tre pezzi, (di cui però non si raccolsero che due soli del peso complessivo di 557 gr.), pre- senta una superficie tubercolosa quasicchè avesse subito una parziale fusione, ed ha una struttura fibrosa-raggiata, dimo- strandosi all’esame quale una gétite, probabilmente in seguito a pseudomorfosi della pirite. Queste pallottole si trovano non rare nei propinqui monti vochinesi. Ne vidi una pure dal monte Cobillaglava presso Tolmino. L'altra è una pallottola intera di limonite del peso di 97 gr., perfettamente liscia, di color nero metallico, che raschiata dà una polvere rossa. Anche per questa deve ammettersi una importazione dai monti vochi- nesi, tanto ricchi di minerali di ferro. !) Era una tomba di adulto, coperta da una grande lastra di pietra calcare da Modrea, contenente un grande ossuario, fregiato di cordoni a zone alternanti rosse e nere, nel quale giaceva una situla di bronzo, del pari cordonata e con serie di punti a sbalzo. Tra i carboni contenuti nel doglio si rinvennero 2 fibule serpeggianti e 2 della Certosa, 1 anello a globetti, 2 anellini, 1 bottone ed 1 manico rilevato di bronzo, apparte- nente ad una ciotoletta, forse di legno, andata consumata. Esternamente da un lato dell’ossuario giaceva il pugnale-coltello, dall’ altra il paalstab, e tra i carboni ch’erano stati gettati pure intorno al doglio, trovossi un coltellino ricurvo di ferro, 1 fibula ad arco semplice a pendagli, 2 fibule a sanguisuga, 2 orecchini ed 1 laminetta di bronzo. ?) La grande lastra di calcare da Modrea, copriva la tomba tanto bene, che non vi potè penetrare traccia di terra, sicchè levatala, si pre- sentò uno spazio vuoto, nel quale scorgevasi la bocca dell’essuario, in cui giaceva un calice con sovrapposta scodella pedata, totalmente rico- perti ed uniti tra di loro da numerose incrostazioni stalammitiche, pro- dotte dall'acqua, che nel corso de’ lunghi secoli filtrò lentamente attra- verso la lastra calcare. Trai carboni si ebbero 1 fibula ad arco semplice con pendagli, 5 fibule serpeggianti, 1 fibula della Certosa, 2 orecchini e 3 laminette bucate di bronzo. III OSSERVAZIONI METEOROLOGICHE delli. r. Osservatorio astronomico-meteorologico in Trieste per l’anno 1898. “ f (SS : Sa 7% a.|2* p.l9® p.| 7° a. |2* p.|9* p. SÈ DCS (bel 7a. | 2%p. | 9* p. [972/72 282% o 36 [2 (fa | di | | h 89| 94| 8g9|10@ |I0@ |10 oo | 32:5@® | 0:3 Sese eo SE 18:57:61 67]. 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Li 1, @, 5° 36—6Po a., 6° 3o-10% 6 a, 10"24—11” 42 a., 12» 6—8* 30 p. con alcuni intervalli. Li 2, ®, 8'36—10% o a., 10° 12— 12% 18 p, 2° 12—8% 42 p. con intervalli, 10° 12 p.— 12° o n. con intervalli. Li 8, ®, 12" 0 n.—3* o a., con intervalli, alla mattina = leggera. Li 4, durante il giorno e la notte seguente leggera. Li 3, durante il giorno = leggera. Li 6, durante il giorno = leggera, alla mattina un po’ di @. Li 7, durante il giorno e notte seguente =, ®, 2'o—5*o p., 720 p.—12* o n. Li 8, @, 12° o n—3* 18 a. con intervalli, 12% 24— 1242 p., 2212 —2° 24 p.. 10° 18 p.—12*o n.; alla mattina = leggera. Li 9, ®@, 122 o n.—1% 42 a., 3% 42—5*o a. con intervalli, 7° 18—10° 25 a. con intervalli, 1* 3o0—2* o p., 2° 18—2* 24 p., 4 6—8? 30 p. con intervalli, g* 6—0* 12 p., o" 48—10% o p., 11° o—11° 54 p.; durante il giorno e notte seguente =. Li 10, ®, 4° 36—4* 48 a., 4" 545% o _ a, 9" 48—12" 30 a. con inter- valli. Durante il giorno L'11, 6 36-7° 48 a. @® con intervalli; durante il giorno e la notte ‘seguente =, Li 12, finole 11" a. =. Li 13, alla mattina =. Li 15, nella notte seguente =. Li 16, alla mattina = leggera, alla sera =. Li 17, 18 e 19, durante il giorno e notte seguente = forte. Li 20, durante il giorno = forte. Li 28 e 29, alla mattina = leggera. Li 80 e 81, du- rante il giorno ratorio astron.-meteorol., ‘l'rieste, edit. 3 an ua ia E - 9 + ba Ri sl 4 ( #5 da a tie nn Ghini DG sera — ii : " ns al re VA e equo SQ bo rà Cc di l'ira i DO Tue ii 1:08 BRIAN Vo [ora | st) vorra Eept pane: ++? OE i Li ui: Jos ti TOCE d&i | Ro L'ad ei MELE. RM, È mori (9 TE FAT je "og Ma Dpr poss spit: ata "a i fto i ‘60 [on Pe Foppa de ep i pf ia az 1 DU DE Wu È ») DEI 4 t e tntte ceh s hi cimbri menclizni ii e i = Tei dan e È arr codpag iob REI è spotriri pa fa aL HI LI CIt! 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Osservatorio (Elevazione dell’ Osservatorio sopra Pressione | dell’ aria Temperatura Pressione del vapore = in millimetri ridotta in gradi Celsio i "lliniett 6 alla temp. normale © TESE ©) A i n “ È i a LS Insola- | Irradia- i Ù si 7° a. | 2*p. | 9* p. | 7° a. | 2°P. | 9°" P- | sima | Minima] zione | zione | 1° 1A 4|0284p. | 9S6p. mass. min. pr ———— ‘OOO ———————_——_6——__—————yT—PP—»6_ —_— €_dadu_ _vù_0_0ò_0h)0!0]0]_0]Ò]y]y 90ytyo_0totaàaàb0òbdbdòd)]àpumduommm_rr—————_2222121212 I 76364 | 763:4| 765:3 3-6 g'0 TR | RLIa 3a (289 0'7 55 69 47 2 64:8| 615] 550 5:81\uo:4 6:8| 117 uni 302 2‘0 40 6*0 4°3 3 Bosio 5Ie5 40 6°9 48 765 3550 M19:3 vr 5*9 48 5:3 4 48:8| 433 38:3 he) 71 72 pai 2‘0| 211] —o:5 325 DS 56 5 354] 4004 46:3 6‘0 2°7) 3-0 79 2‘0 58 00 6°7 38 2:8 6 557: (61°4)| 628 2:9 5‘6 1‘8 5‘9 I4| 2292] —1°2 26 3-0 4 7 61°4| 598] 582 0'2 59 4°5 6°0| —o'1| 210] —46 29 Eko 34 8 56‘8| 56:8| 581 4°6 6:8 40) 6°9 INA 0*5 38 3-6 373 9 590 ©57:6 58-9 2°2 6:3 42 70 I°gilo 2552) —r:9 26 3°E 3:6 10 6340] 64°5 66:7 302 80 4°2 83 281 23°8| —o:6 3% 249 28 II 67:4| 6774| 668 Tan DAI 1*6 5:5 ro) 220) —18 2°5 37 35 12 67°6| 683] 609°5 ‘0 6-6 1:8 ‘o o:'3| 254| —27 351 3*9 3-0 13 60'8| 68:7| 6700 0'2 62 22 04 o'1| 238| —28 3° ER) 4‘6 14 674| 66'8|] 664 1°5 TRE) 43 80 r:5| 28:30 —1°0 4°3 5°3 553 15 693 | 69'3| 6g'o 20 76 5-2) 8: 18) 248| —1°0 46 512 16 66*2| 6201 59'9 Ai iro2z 5:0]|Wiro:5 40| 200 14 4°5 6°7 60 17 543] 5355 545 5igil (IO gel ao: 5:0| 299 29 6°4 63 3*0 18 55rolni53:0 51:3 5°2 8:7 g:6.0 ron 34 3274 16 29 50 54 19 49'7| 50:3 50°5 8:0 8:6 56 g'1 52 | 12973 387 6*3 Ser 3-1 20 SI Sora 513 3:6| 104 56! 109 31! 2g'0 10 3° 4° 355 21 DIZI zo)" *51c6 Soto Tia IO 2:D* 210 0*5 400 48 59 22 5r:8| 52° 521 6:5)|Miro:2 g0| 106 5‘4| 260 3‘0 5:6 66 72 23 507.) -402|0 $4891 Mora Aes eta8 3 QUI L89 76 79 8-0 8:8 24 343-584 0g: 6°2| 10°4 8-0| 1009 60:21 307 40 6°7.| | ‘688 6:4 25 59*5| 6o*I 62°I 055% 124 9°9| 127 6:5l 129:8 4°I 6*1 6-2 6*0 26 608| 6r'0| 606 9*7| 116 gio Lg 6:51 320 Pal:) 5‘9 De9 47 27 624] 621 01°9 7°0 17 6-8 ‘o 6:34: 47 566 64 67 28 6163] 599| 588 770 84 5:4| 10:8 5‘0| 1400 3-9 6:81 To7ar 49 Media | 758*15 (758:03 | 757:96| 45 83 57]. o 3-5. Ofagro 10 g'60 5% 4°8 Massimo della pressione barometrica . .769 8 "® li 12 e 13 Minimo dell'umidità. . 36%, li 10 Minimo della pressione barometrica . . .735 3 ®® li 5 Massimo di pioggia caduta 21°3 "® li 28 Massimo della temperatura. 13 *40.C. 11023 Minimo della temperatura . . —o'1°C. li 7 Spiegazione dei simboli. Massimo del termometro d’ insolazione 32°0°®G. lr 20 © iopuia Minimo del termometro d’irradiazione. —4 6°C. li 7 NA 5 Mu... a: Massima velocità diurna del vento 1279 chilom. li 26 «» È EE Media velocità diurna del vento 74/0 MO i ne a Massima velocità oraria del vento. Moi? ll 5oesaò sa. i e Media velocità oraria del vento. ; 1o"neil >; e + RRENEO” Somma dei chilom. percorsi dal vento 10569 4» Tip. del Lloyd a., Trieste. — I. R. Os astronomico-meteorologico in Trieste. — Febbraio 1898. il livello del mare = 25‘8 metri). "ii D v = Trana gita Annuvolamento 2£ & è |Bx | Direzione e forza tei moda in pr. 3 intel Ta 9 E E s È ai CCA 6, in chilom. all’ora per del massimo ||!0t2" annuv. = & E o |8= e N gl'intervalli di tempo AT Ts sil 2 F |SF 22 7° a.[2° p.(9* p.l 72 a. |2*p.|9*p.|H 29 È s | Fal 7a |2p. |9* p.[o*_7702ato SE = n Do h 93| 80] 6r| i 2 10 62 ongballol— co SE n 271) 24) (67) 91 58| 64| 59| 7 5 O 7:2 | 1r:6® oi o W r1— ol 16 240) 0:06] 35 97| 65] 82|10@ jro 6 o'o | 11:3@ colliEg 4, NE 2/— ol 13:33) 23°4| 121] 373 6573) 7410 10 10 00 | 409 o:0QV/SE TS. 2/SE 2| 54| 74| 8:6| 186 96 | 69| 48|10@ j|ro 4 o'o | o:5@®X|| 1g | NE 2| NE 6/[NE 6| 5*4| 590] 569] 1007 a7| 43 7301 o o 8-6 IS MENO DE 63 (E c2|1/418) 336 trad "617 620/0153407 10 10 20 ro | SE 1|— o/E 2| 104| 07] 7°6| 136 60| 49| 5510 8 O) 2:5 ro | NEvag E 4|NE 2] 22:6| 32:3| 2074) 651 48| 45| 580 o 2 g'0 3 E 4 |NWi2|E 3 150. 167] 107) :356 53| 36| 46| o o o 89 o VER 5 NE 4 Et «| 278] 299251] .704 5o| 4i| 68| 0 (o) 9 9°4 20 NES 40/2 SE 1212-287109] 490 635097 || 5 2 o QI o'gr SEI, INW2.E 2 77] 79] 117 200 69| 59| 85| o O) O) 9'2 o°5 | SE 1r|NW2|T— ol 6:3| 6:3| 3-1] 104 83| 69| 85) 3= l(io= |ro 42 = o°4 | —- o|NW2|T— 0| oc%4| 53| 19 56 87| 8o| 78|1= |2 o 8:7 = o'6 | o|— o!— 0] ro] 43| 0°%7| 4i 70| 72| 92| 7 10 o 16 oguli—=-= 044So f2;i— Moi. 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Li 3, 1° 18—g® 12 a. ®; alla mattina alcuni fiocchi di X. Li 14, di giorno = leggera. Li 15, alla mattina = leggera. Li 17, alla mattina = leggera, verso le 11° p. fiocchi di X. Li 18, alla mattina fiocchi di %, nel pomeriggio goccie di @. Li 21, alla sera un po’ di @. Li 22, alla mattina = leggera, ®, alle 4° 30 p. e alle 11° 30 p. Li 28, @, dopo 1° a. e prima delle 3° 30 a., 4" 12—5*o a, 6° 12—6° 48 a. 7° 12—7° 48 a., 3° 24—8® 48, 10° 12 p—12° n. Li 24, @, 12° n—2218 a., 3° 12—40 54 a, 7° 24—7° 42 a. Li 25, @, 5° 24—8® 24 a. ed alle 8° 42 a. Li 27, @, 9° 48 a.—2° 42 p., 5h 12—5. 54 p., 7° 12—10% 48 p, Li 28, ®, 1» 30—-2 o a., 6° 36—8% 42 a. con intervalli, 1 18—09% 42 p., 11° 42—12. n. orio astron.-meteorol., Trieste, edit. mn tao Ne VED î aula à a, ì, È ha I Myiiol F Ù da i hs nd i RE pamoltanitiv o Talk arto | AOLFISIATE 1° Mattaeapalito nel STAI TA) ni Mera fauna o gi LI fi t pesi Mivar Win tal 1° lg 0 e AS 'filae Met | A) [ENTO PENNE - "4 mt SR > tt] i | i 9 ATO Pd Wie di inf DIO | [Aaa dà M | m} ii ) CATE CAT TORA rd, PA pago. Le wi (ta pei da | ae Mica io i RSU Ù ht SRI: Vs 50 ae SEI SANI | DEE i Ù | j n | } î Ù ' } ì, pi i I I ti | 120020) SAD LARA Ut << BLERLAZI ioni DI O pagg )0- i Î MARA if 0 vo | vi i seo PIO Fe Tor Pes | e i I Vada MASO, | Mat (e Aol AFTCAT 974 QRS RARI QUE A A È ri t bav OK N SO o Li | MIEI dI Rien Pa | | i n 4 ©) ptt TSO VIRE NOA IVI i PIETRA p* (591 IVuÒ fi 00° STA. ERE SEMO OMAV (IT) AL Wir'ù 00] | KOT Ve" LARA O tizia: | Madia RENE ia e Misa i o Tar! 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C14] (121 il n ALS, F.to i) x li % (A GL NI MLON a vie bi ao radi rad da K ae + 3E_ PRO TR di n Ù Roy: n) de Ù tà ci R È î di deb leso Da "TAG : ; È x Ni Malti AE) TAR “ cE I MIT 4 LE Tae a v'9I TIME L11% È i si La Lei da RA PIRO, CAI i i LE pi CDA î Set | TSE n si i ù IT A darcit eos Bc. 1 ì v î aa aula ;1t6 Dot ADRe AR Osservazioni meteorologiche dell’I. R. Osservatorio (Elevazione dell’ Osservatorio sopra e È 3 si a b; | Temperatura | Pressione 2 in millimetri ridotta | in gradi Celsio del vaggre 5 alla temp. normale 10 TO ARNO O | | Insola- | Irradia- Weta: 2° pi 9° p. TRE | SE P. Chi P. n Minima Moro sn | 7° a gh p. gh p. I 7594 | 760'3| 7604 59 g'0 5'o QUI go 318 1:9 44 4'2 46 2 Seal 559 (4% 49| 108) 102] 116 3s1.l 0328 0*7 54 6*5 6*7 3 Bags 95°2 56:3 48 g'0 50 99 4°6| 300 25 42 368 39 4 DOS: 5044 N55:5 50 99 74 9'9 3'9| 360 2‘0 3°1 566 5.5 5 56,3). css 52:9 S:olleina:4i MEr:8. 157 6°6| 402 46 y pi 84 72 6 4918| 493 484 12.51 13°9 10°6| 143 1040| 2061 hr nel va 6:6 7 48°9| 474 5o:ol| drain S: Senico)| 12% TOSI NAI7:9 719 64 64 64 8 bar. 5450 571 gr9i Mito: 9°2| I1°4 8°9| 297 6*6 5rÒ5 6*5 va) 9 59:2| 59°2 58*9 SONIA) 8'6| 11°9 g:0il 120:2 54 59 Ei 4°8 10 Sg:2/| (5071 59'5 51 6°6 42 8‘0 3*2.|".ig'o 18 37 3*1 Ckig, II 60*1.|-U5of7| o 009 16 77 50 8:3 1:06 130/0015 2'6 19 25 12 Sgr1 |. (58:81) (5342 4:6| 10°4 Sol n 3:20) f39 0°d 30 20, 0 13 58*9.|: (58:01 «5968 gisiiiic1o-6 6:81 T2:7 70330 400 39 6*2 +6 14 60'4| 60'8| 60°9 7S38\ (10:83 81| 11°9 4°DIR3559 2°0 50 6-1 5‘8 15 62°0:| *61:3 | My gl 11°8 8:2| 1252 7°0| 386 40 59 72 g*2 16 62'0 60°5 59 7 7°0 96 7 8 10°7 6:2 32‘0 3‘9 6:5 74 69 17 DS: asi 58 8:38 12°2 Sig (139 70. 350 50 6-5 Sugo O 18 59‘4| 5866 590 Tio) M013:2 gio)l R19:2 (RO el 46 7°0 7°0 79 19 605° ‘608 593 Too 144 9g:6| 149 789 36°1 5‘0 6:8 7:5 7e2 20 58:81) 582 deg 52 ir) 167 gI| 4243 70 8-1 groi ‘9°3 21 5a*g)l- 579, e7ea;8 8:8 76 133 79] 212 5:8 8:8 Sul 46 22 S5:glji CSRsi 564 8:3| 128 9:8| 134 75| 300 4°8 2:8 2:8 3-3 23 5:05 ao 50 9 Pale 99) 3g m'o0N- ‘3072 531 3-8 250; 6a 24 473 SA D:5 455 76| 104 9:6| 13% 69 |*.340 45 3rn 6:5 710 25 46°4| 451 43°3 seBilNI4:2%| (1552) ‘1459 772| 419 RAC, 64 8-2 8-5 26 462]. 460.) 04753 5°0| 101 0732 VO NON EC) 6:0|. 377 3-0 6-3 61 br) 27 478| 477 497 DIDO TOPI g°2| II° 49| 362 2°5 566 67 6:8 28 49/9] | -50;gil #73235 iS rd gig. 1350 8:8| 399 6-2 68 773 6-6 20 51°4| 4906 472204) 014°3:| IN°O| 147 8:3| 274 6°5 Tel 78 8:3 30 472 4040 Gage) ira io) .L67 g8| 17° 75 79 78 74 31 54‘9|.(55:5| (56l0 epini34] 12:30 138 9:6| 360 70 81 8-5 9 Media | 75528 |754‘93 | 755'09 78| 114 89] 1204 6°6| 32°2 4°3 ner 6° 6°1 Massimo della pressione barometrica . .762 6 "® li 15 Minimo dell'umidità. . 24%, li rr e 23 Minimo della pressione barometrica . . .743 7 ®® li 26 Massimo di pioggia caduta 14°8 ®® li 24 Massimo della temperatura. . . . . . . 16:7°C. li 20 Minimo della temperatura . . SI SRO o Spiegazione dei simboli. Massimo del termometro d’ insolazione MA: 3 olnazo e. . pioggia Minimo del termometro d’irradiazione. —1 9°C. li ri Sor mn: Massima velocità diurna del vento . . 1272 chilom. li 22 = ; ee Media velocità diurna del vento . . . 46:15, R. - A | Massima velocità oraria del vento. . 6 li 22 : 3 POFALE ° 7 # SU . lampeggiare Media velocità oraria del vento. . . 192 s Somma dei chilom. percorsi dal vento 14300 Tip. del Lloyd a., Trieste. — I. R. € astronomico-meteorologico in Trieste. — Marzo 1898. il livello del mare = 25*8 metri). FEE i n - === ra alta fio: 2£ £ 5 |F=| Direzionee forza Serale media arie |a 0 88) SE Bilanci vento pi in chimere pe del massimo ||{0t8* annuv. = e E ° = HS rise gl'intervalli di tempo SITL sl 2 E (SE ; CE CRANEAio019® p.| 7° a. | 2 p.|;9R p. 5 = E BE Mas 28 p. | 9h p. |9"_ 727% org g. 2E | S | ss h 63| 49| 7110 I O) 64 ro | NE 5|NE 2|E 1] g43*2| 33-6| 13-0| 641 SSAMIOSII 72|.2 ro lio 42 | 08® Neli SW. 3/E 2 331 ‘og gi) 200 65| 45| 60] 9 I 7 69 SEO NE 3|E 2] 22:61 35-60) 2079] (620 48| 62| 72) 7 10 10 11 | 30990 o7 |E :2|NE 2/E 2| 108| 12‘0| 1o'6| 269 86| 69| 7i|Io |8 7 De5 vali SE 2/E il 753 13:6) 77) 221 67| 60| 7olo I 10 o» | 0:2® 23|— o|E 2|NE 5| 89| 1r1| 3o1| 483 68| 63| 65|ro 10 |ro o‘0 2‘6 | NE 5| NE 7|NE 6] 48:1| 5o-1| 58:7| 1237 62° 710618 10 10 c'o | — ® 22 NE 5| NE 6/NE 5| 45:9| 49:7| 48°0| 1228 71] 58| 5810 10 10 o°0 2°4 | NE 5| NE 5/NE 5| 396] 28:6| 35-9| 873 57 430 4310 10 2 o'0 29 | NE 6| NE 6/NE 6| 48°7| 4901] 49:0| 1179 Solli\24\N 381 O) o 9'6 32 ESS REA 5 CNE 5 4552) 4200) 410 1012 ARMS 3a 5 7) 9 49 24 | NE 4|NE 4/NE 4| 398| 39:3| 29/8] 849 SEMO 63 4 O) (o) 8*0 toi |-EgerieNego i; 0 Mis] ori 17) 579 UGNos:i 72) o= I O) 8-6 = o8|— o/|NWi|— ol 0°6| 29| 10 33 Taeg 80)2= LI (O) 76 = oo oi NWri- 00-37) 17] 41 87| 84) 88| 1= |Io= |o 6‘6 = o:5|— o|W iI1|— o| 0°3| 5°o| r6| 50 77) 80| 93lio= |t 2 DE = o:5|— o|NWi|T— ol ro q43| 361 67 94| 62| 81{to= [Io 2 0'3 = o4 | - 0|— o|— ol 09| o°6| 0°3 16 TAM (82: | O o 93 = dI AMG ia Meo er 9 85| 70] 094l 2 8 10 3:3 | 049 pali ooo (05) og oz 81| 60| Sglio= |Iio 10 oo | —@ 2:8 | SE 2/NE 6|/NE 6) 2°8| 341) 45-6| 722 Saeza 37 7 (o) o 84 47 |NE 7| NE 6/NE 4| 58:8| 691] 424| 1272 49| 24| 75] o (o) o 94 5:o | NE5- NE 4 [NE 4|/28:3) 34029770744 47| 79|] 7910 10@ | 1 Tg 14/0@ << oo E 2 WET 2163) 12:00:33 7290 81| 68)| 75|10@ |io 10 I"1 | 60® pz E 3 SE 2 SE 3r32 cadono 484 go| 66| 74|10@ |8 10 5‘0 | 67©® o: |--La Wa SE. 19°r |'ri°6:| 134) 328 83| 73] 79/09 2 10 80 | — ®© I|E 2|SW 2|— ol 128| 1r°0| 09°6| 294 75| 64 73 10 6 5 44 — o o SE 1|W i|— ol 12:3| 217) 6:7| 280 78) 64| 82|r0 10 8 o'0 | 509 og NE 2 EE 20 53 160) 10:0|00343 84| 7 79 |10 10@® to o'o | 6:79 ONE Ae SE 137 12:09 288 91| 75] 72|10@ |7 [io og | 12:1® o4 |E i1|— o|NE il 73) 54| 43| 148 S. | Somma | S S 69:9 | 60:5| 6g:9|| 770 | 99 | 5-6 |l126-i| 57:5 459| 2°3 2:7 | 22 || 18:6| 211] 18:8|14306 ANNOTAZIONI. Li ], ®, 12° n—1%18 a. Li 2, ©, 5° 24—5° 42 p. Li 3, ®, alle 2418 a, 3° 18—4*o Li 5, ®, 1° 54—4* 24 a., 4°48—4° 54 a. Li 6, ©, 8" c—8° 12, 8t42—gho p., 11° p.—120 un po’ di pioggia. Li 8, 10% a. un po’ di ®. Li 14, 15, 17, ISe 19, = alla mattina. Li 16, durante tutto il giorno. Li 21, 12% 12—12" 48 a., ®, alla mattina =, alla sera ripetutamente un po’ di ®. Li 24, @, 1 36—3* 24 p. 4" 12—6" 24 p. con brevi intervalli, 7"o—7° 48 p., alla sera « W. Li 25, ®, 1° 12—3* 30 a., 62 54—7° 54 a. Li 26, ©, 1"48—2% 42 a., 3° 36—72 422. con brevi intervalli. Li 27, alle 6* 30 p. un po’ di ®; ®@, 1°42—2* 12 a.; 5° 18—62 48 a. Li 28, allefo@fattan po’ di @. Li 29, ®, 5% 18—52 30 p., 6 18—8%6 p. Li 30, ®, 122 6—2° 48 a., gho—g* 18 a., 10824110 a., 1° 18—2t 18 p., 8°6—8% 30 p., 9° 6—09à 36 p. Li 3], ®, 22o—2% 42 a., 51 48—8h 48 a. 101 48+11t0 a. 108 18 p—12ì n, ME e "° astron.-meteorol., Trieste, edit. Di CATO Ago: DT OInd 4 tif siii pre x É i è 1°) #I. up (tt NSA H Voi iaia " darai i } i x K b { i È 6 bo #00 it tal 1a Midi È NI #y % ; SATA, | Rene e Li Vaie. a da RRISIISAO xo xo Ù 1 Sa b ® Rata ss ren i Ret 7 ; i Si È (ELSE e ST I hei © (VIDE VE US P4 Sci . di A aa 0 LS ; IU ARTS (CARAT - Rei ecco so enni A è ' -, se” À, de » ” Pt - fu s E] iù ha e È ode bw) d cat ssi "us 6a" PRI ar ve n » d'a Gi » I n i I i € 2) di: det x | - : x 1°) {TTI } î È se i 1 : pe k i di % LI n " 5: ù wa. 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LE Minima| zione zione 7° AUIONE P 9 p. mass min I 753:7 | 7504 7464] 12°2|] 13°8| 1294] 159| 1 2| 270 86 9*7 9:6 07 2 46:1| 46°5 4609 | (rI°3//ANez:0 106| r4'o|] 10°:3| 388 855 86 82 84 3 481] So Duri 9°9 9'8| 109] 126 g'o.| 1033 74 759 AE b‘0 4 Baal «5272 524] ro: on 1401 89| 383 5*7 453 80 6.5 5 55:6| 568 589 gonne i 0 148 8i21| 4055 54 Da 6°4 6*6 6 64°0| 647 65:31 0:34 o Mio) Mir4:9 SE50 NATI 60 8:3 4°3 48 7 66:38] 07:60 67° 4| ve al IDOLI ME 7:4| 40°0 46 6°4 TT 6-1 8 67:8| 676| 665] iI2z°o| 14°2| 106) 149 8°3| 40°8 se vedi 8-9 Te 9 66:7| 66:00 645) MBRI3:0) MO] OI2 05) IZ [°kt< Ni IP Ni GIO) 6:6 Fei 9°2 82 10 62:3| 616 borgiaaziaza Mgezi O 14°2) 1859) S16 Mo:3:) io. Fis) 80 9°2 II 59:3| 580] 57:6| 147) 180) 136]. 18:61) 128] 444] 11°6 7°9 | 108 97 12 53:74 Sg Smcgiififigz:2 | r2:7] 1200) 700] TI:7) 340 Miro 8:2| 10°0 78 13 54:60 |- 5553 Serao 154) 10°6| .10°2 94 | 496 8:3 59. 84 d*2 14 58:6| 60'5 62-Wisz:o) 154] TI°2 158 8:00 4472 0°2 66 80 +8 15 64:4| 0646 GgroliMazcol 153] ti‘g] 16:22 9°4| 4772 6:$ 553 8:60 gel 16 63:-7| 638 62:giazro | I2:g] 12:6) 150) 10:33) 33° 8-6 65 8-0 9:3 17 60:8| 598 56:9| 12:8| 169| 128| 169| 122] 260 9*5 gi. 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DAD CIS AUDI NI Massimo di pioggia caduta 17° Gm È I Massimo della temperatura. 20 6a o Minimo della temperatura STA Spiegazione dei simboli. Massimo del termometro d°’ insolazione Mbo7"G. Alida e I Minimo del termometro d’irradiazione. .—4'6°C. li 7 % 3 È o Massima velocità diurna del vento 798 chilom. li 6 — j ; space i lucano 57 =. . nebbia Media velocità diurna del vento 18G:0 { Îe Massima velocità oraria del vento. zio, ss. ì Nn Media velocità oraria del vento. 7 To oa HE o e Somma dei chilom. percorsi dal vento DOGANE f'ip. dél Lloyd a., Trieste. — I. R. Os astronomico-meteorologico in Trieste. — Aprile 1898. il livello del mare = 25*8 metri). RETPE L 5) 7 "40 e Umidità |innuvolamento|2£2| 2 = |#-=| Direzione e forza Velocità media dell’aria a i MA s5 del vento MPI TRO DIO = = SÉ del vento in chilom. all’ d PI. /o totalannuv.=10|3 | E .£ | © .E{calmo=0, urag.= 10 > O ROI el massimo e = 5 © ; gl intervalli di tempo su & È |SÉ rompe eo p.\ 7° a. (2 p.|9 pisa = Ss Pel 7a | 2"p. | 9 p. |9"-7>/72_2b2* 9g. SE cada 5 | | | ss b | 93| $2| Qr|10@® 10 10® | c°0 | 176 ® o3 |E 2|SE 3|E 2| go) rr4| 151] 278 87| 76] 90/6 2 6 59 og iSWi | /— lol oil io 3er 36 120 87|:84| 62/ro 10@ \io | co || 5°2® enalic@00r SE C3 NE 5 5:03] 21:3.] 338 4773 bolo I o | 99 ogg W r— ol 2771 84] 56204 orli 53| 641 7: 6 | 99 dog INW n SE 2.24) 44 54 138 3 300 MSI 3 O) QI 257 | NE 6| NE 4|NE 3] 40:3| 36:4| 23:4| 798 64| 66|] 66/1 2 o 9:8 polist We i! a 655 “gill'\agilo 403 Dl |°74 74.|| 0= lo) lo) opio, = Kololi colli ‘o 0°0 Ti 0°3 10 bozza) Fot fo o | go = HA | = ©|NWI|— ol o‘0|) 37| 03 31 62. Reggio \r0 10 || o Ko: #2:SW53— ol -66| 149 57) 211 63| 67| 8510 10 10 0°8 Golgi: Wi Gil 250.) 47,099] 123 68| 93| 7210 10® 10 oo | 8:5@ GO SESSIENSAWC20NE 2 41 rog 8g 201 57| 64| 65] 3 8 I 7°0 Koi NEN2IeWe sito] 0:5) 12-7]| 53] 197 Gwitonl 495 6 0) 6:0 To: oNW2|— ol r6|Irro| 24| 127 46| 66] 68) 3 7 o |ro'o ORE ere, PNVO2E EN DI (85: 3° 16:645249 56073) 878 10@ |10@ | c'o| 78 orta SE ZIE ONESTO REATI MO:4 To:4 81] 0203 88 3| g96|10@ jo 10@® | oc'0 | 10:38 ® Q5l Eee MES IN n 7a gr| 58| 8$82|10@ 9 10 3-1 68 ® 0°5 SE 2|SW 3|— ol 104| 12°99| 107] 265 94| 76) 8210 9 o) 40 | o'19 o6 |NWI|W iI|— o] 64| 49| 39| 114 ueMiGgil “70:15 iO o de 1:89 0374 ol i=Miorl—Mioilr (081/13: 2:6 53 86| 80| 73lio |10@ lo 00 | 12 o:8 | — o|SE 2/NE 4| 34| 44| 1700) 278 88| 84| 69|10@ j|r0 4 3°2 | 139 Kore IT SWCINE 3174) ros (69100 67| 80] 70/10 10@ | 7 o'o | 123 ® ro|NE 3|]E 4|— ol 10:3| 356] 1209] 420 ao| 58| 60/10 6 10 455 | 2:09 ga oi ri. 0 23034 at 81 5696 855 3 I 10°9 2 NEC el ll gg Sol rr 90 ISS 3 3 Q 9'8 r4|- ©|NWI|— ol 22] 26| 3-9 71 79) 70) 82/09 9 |io |46| —®@ o o ev PS o e o 75] 72] 8710 4 le) 40 II | O0|NW2/SE 1 120 5:18 01023) MrS Soza.| 77] 5 6 ro | 65 | 3-5@ FICNSE SINW:|NE 1] 57] 10:91 tia S2.ll/>2) Solo 2 o) g*3 posi Nol MWésk.— ol 9 47|0073 97 S Somma | S S. 72°2|70:5|754| 66 | 04 | 57 |140:2 904 35:7| 10 1°5 09 74| 89| 78] 5604 ANNOTAZIONI. Li ], @, 12° n.—12° 18 a., 1° 42—2. 30 a., 3° 6—52 48 a., 6° 48—7° 12 a., 7748—9°" 18 a., 10° 24—10. 54 a., 3° 36—7° 48 p., 8° 18 p.—12" n. Li 2, 12° n—3* o a. @ con intervalli. Li 3, ®, 12° 12--4° 12 p.Li8e9, alla mattina =. Li 12, @®, 11" 36 a.—4° 12 p.Li 16, ®, 10.0 a.—2% 48 p.; 7° 48—9% 6 p., 11% 42 p.—12" n. Li 17, ®, 4° 12—5" 0 a., 5" 42— 82 48 a. Li 18, ®, 59 48—8° 12a., 3° 12—8"* o p., o* 18—10% 54 p. Li 20, ®, g" 24—11° 24 p. Li 21, @®, 11° 54 a.—5. 48 p. Li 22, @®, 12° 6—8* 54 a. con intervalli. Li 23, @®, i" 36—32 54 p., 4° 36—6°o p., Li 24, ®, 120 n.—12% 17 a., 40 36-40 54 a., 7° 36-81 24 a., 2148-30 p,, 5° o—S2 12 p. Li 27, al pomeriggio un po’ di @®. Li 29, @, 10. 6—10ì 36 a., 46m in of 2. storio astron:-metcotol., Trieste, edit. —= DI È “ è} tel Li AL n Osservazioni meteorologiche dell’I. R. Osservatorio (Elevazione dell’ Osservatorio sopra dell’ aria Temperatura Pressione Pressione del vapore O in millimetri ridotta i in gradi Celsio ; ;lli 2 i) alla temp. normale Mi ©) | Insola- | Irradia- 53 7 a. | 2 p. | 9* p. | 7a. | 2p. | 9 p. | M*5- (Minima| zione | zione! 7° a. | 2®p. | 9 p. È P P P IU mass. | min. | P p 760°9 | 760:3 | 7599] 205] 22:2| 180/| 239 128| 1000 ‘9| 49°6| 140 59‘9|] 59'6 50:3|\Marorol Maga. 18:21] .24°5 i: 99 50'6.| ..13°5 9°9| 14°3| ro 1:6 I 14 2 o ID 3 TR Miky, 6oro)|iMizo:rti MN2:2:3 TO: 2479) 3g) Mi gio) Mrzzo II° Ir°8.; 118 4 5809] 58:3 SrcoiMai io alzo i 154 2152] 1374 | 9354 11°5.], CTIS3) prora 5 59°4| 60'7 Go: iMizi:5i Mio 1554] zoo, 1310 452 oa IO*I 10:3| 10*5 6 597 | 58*2 SgolmMio:i rgrgl 16:81] 19:97.) 134) 42°8.|/ and 9'9 g'50 0% 7 53:5.| (353% Ba:siiffce:2( er4/b.i 19:21 7:00 2:00 42°5 rog 78 70 64 8 57:3.| ©5g Bios Mio zo) NT) 24 26) 930) ro 5'8 5°9 6:3 9 58:61 5g: nd MS Gr0) Mlizso 1 20:80 15:61 «22:00 132) © 51-54) crr:5 7:0 8-6 8°8 ro 56°1 DOSI 54:6|| 174 19°5 I7:4| zo:5 13:60) 48%4| 1175 90 | 104 9'3 II 55:36 Sails: 20:87) T7°6.* 22570 15-21) 50744035 10*3.] og QUI 12 EER Dom Hol “I72| 21°G] 10:00 215." 15:59 243:9) ro IO'*I 89| 10° 13 494|MS2:59 0555. i8:0| 197] t40| 204] ur6/ 14779) Mo8 99 84 847 14 60:4|Mo2:7|0063:7 | 11:95) 15922) 130), 169 g:Dij 52:3 80 I g'0 QUI 15 b4oiliWMo::34MW62:8| 15:8.) 18:20 145218: 1o:o)ji 45° 8-0 93." rog oz n "PN I7o| 1919] -16°2) 2053] 12:2| 470 |(Maon ion ra ‘9 59°? i 17 583 zi 56:31] <21°5| 22:2/ 1756] 248] 1455) 5r5| 125 qb. (Tzgjnro:8 18 56554: 1857 ‘23%0)0 18:60 23731 r6:5)* 53-69063 1T°0.) SDERNARESTI 19 53:S 52 5a 2218.) 22:60) agio) 2754] 18:31) 53:54 1555 109 84 8-6 20 o SER 57:60) (21100) (2:80) 17:01 218 12393 14:5 12:46]. 1T°ge n 21 5g-1| 60° Go: 203) 211), 16/0) 2249) 14:61 Sio 132 12%Ii Ta60 9°5 22 59‘4| 5868 586 21°0) .22:2 168) 24°6| 148) 500 127 11°2| 10*3 94 23 58-32 | 58:3 56:6|| 2101 228 yo EX 14:35 53:3 12:65 10*3 LO:3i| TO 24 55*30|0 5470 53:4| 2053] 234] 160/ 236 154| 570 13°6 100] 108 9:6 25 53:0| 53:3] ‘53:3) 16040] 2r18| 17°] 2200]. 15-51 53o| 132] 14M 26 54: Si MOD: 550 161] 2100] 180) 218| 135] 494| 122 12:3 | 204.) 12:6 27 57:4| 58:3 5a 1g: 220) ASI) 234 165 (530 740 1255 | LIsdiiNNID 28 56 544| 52:6| 158) 161] 164| 198] 147| 370] 122] roo| 106) 89 20 521800525 Bigi 16°g 16:04. 1673 .20:9) 15°0)|.53:5/ Das g:8| 118 78 30 520| 51r6| 528] 164) rg0| 148) 207] 136] 53:5| 10:3 7°9| Tri 95 3I 542 543 55°1 179 21°2 T0:7 N 210 12:8 51:6 10*3 11°4 12:8| 1o'5 Media || 75681 |756:61 sessi 17:8.|. 260°9| 10:5| (zioni Tngio:) 499 edi TO°I°| 1077 99 Massimo della pressione barometrica . .765 1 "® li 15 Minimo dell'umidità... . 32%, li $ Minimo della pressione barometrica . . .746 1 ®® li 13 Massimo di pioggia caduta 275 ®" li 28 Massimo della temperatura. . . . . . . 27°4°C. li 19 Minimo della temperatura . . PARIS OPS (CE li 14 Spiegazione dei simboli. Massimo del termometro d’ insolazione ago li24 e jon Minimo del termometro d’irradiazione. . 8 o°C. li 14 e 15 Sist: SA. Ce ; ; PI Massima velocità diurna del vento . . 1287 chilom. li 7 = RS Ot STRBGRIO Media velocità diurna del vento . . . 2601, RZ. PS Pra — Me —— Massima velocità oraria del vento. . . 3 RENE | 7 Ra ts) n | DOS 9A Media velocità oraria del vento. . . . TODI 3 . lampeggiare Somma dei chilom. percorsi dal vento 8063 , Tip. del Lloyd a., Trieste. — I. R. Os astronomico-meteorologico in Trieste. — Maggio 1898. il livello del mare = 25°*8 metri). +» 3: : v | * A Ta Annuvolamento|22| £ ‘= || Direzionee forza Veloce media IANpr. 19) sereno= 0 © GI © È SE del vento in Sa Le er del ima fotal'annuv. 10 E E 5 = E SiMor-0,.Urag.— do gl’intervalli di co sil P E a E Sa e aldo p.l 7° a. 2% p.| 9A p. 5 È E Sc dela \13% p. | 9° p. |9*—72|7%_9h9%_ 9g. BE 2 fa Cei p h 53| 64| 65] o I O) 12°5 egli Wir — ll 8 6:00). 2 76 SMMMoA O 713 I O) 11'6 pogii=Xo| W r|— ol 0:31 27) Ser 55 66| 59| 870 2 ro@[<|10°4 | 56@[g\| rg9|— o/NWI|W 2| 04| 37| 64| 120 80| 63 79|10 9 do) 26 | 15®< || 1 |SE 2|SE 2|W 2| 10:5 I1°9| 1rr'o| 261 83| 63| 8r[ro 9 7 3-2 [og o|— o|—- ol 76] 34| 30] 86 69| 56| 7210 10 10 o 2:89 rio NW r:NE I 212) 50] 61] i01 74| 56| 5olro® lro 8 2:; | o:5©® 49 | NE 4| NE 7|NE 6] 20:3| 62:6| 64°0| 1287 40| 32) 46|3 7 4 9 3g (NEC. MNE-3(E 3 67:8|) 46:31] 25:00 976 49| 47| 66| 3 8 6 6'8 | 1:79 21 |NE 2/NW3/|NW 1] 128] 1751] 8°9| 290 61 61 63| 5 5 10 8-1 ION —NNoNk-— (olli-— ‘0 45 Lio) 0'7 64 67| 6o| 6110 7 3 5*2 ao NW 2 SE 2.62] 5 229 60 48 77 |10 Io) 10® oo | 609 28 ESEMNZA RSINVIT4 NE ANTI 27°1| 273| 528 64| 50 Fez 2 10 81 | 220 @[4|| 20|S 3|W 2|E 2] 220 17:00) 1450/107433 70| 70| 82/10 5 O) 8:3 | 0:39 1 |NE 4|SE 2/— ol 28:3| 2067] 3-0] 426 69} 6g| 85] 0 I O) Ti0s2 ri1|—- o/W I;— ol o:6| 3-r| 30] 48 79| 70| 83|0 I Co JI DE i9g9|— o|— o|/— o| c0| r16| 0o°6| 16 5o| 63| 72] 3 10 3 66 I:g|SE r|N rl | i 10%) 10 99 bg a55l 837 10 10 61 | 039 25. — @NWirl—T— ©l 14 5°] 1:31 68 SS lait 52: 5 LIO) 10@ | 47 | 129 20 |NE32:|-Si 3. SE: c201 112 | 149; 1373 | (IG 68| 62| 8olro 9 10 64 | 1r0® I8|E 1|W 2|SW 2| ro°‘o| 116] 134] 260 68| 60] 68| 2 7 I 12°1 21 |S 1|W 3|— ol 25] 131] 10-61 188 61| 52] 66| o 5 I I1°0 118 {SE 4|W 2|— 0 3-1] 10:3| 2:6| 118 59| 5o|] 70] 7 7 o 5:6 = 22|— o|/NWIi|— o| o:5f 4o0| 36| 59 Doni 7i| 2 10 6 48 |5:5@£S4 | 5 |— o|SW 1|— ol ri] 10:3| 61] 145 84| 64| 72|10@ {7 |io 28 |1:3@® ASZ| 1 | SE 1|SW3/S 1 6:6| 1000) 13-4| 229 90| 67] 82|10@ |7 10 3:3 | 119 to SE KLISW3:SE Il 79] 12-4| rio) 247 73| 56| 66| 3 9 7; 9'7 | 96® za. | SECTSW3/SE 1 671) 11:60) "Sr |gg 7°| 78| 65|10@ |10@ |$ o'o | 275 @[4| rg |NE 3| NE 3/E gq| 7°0| 261] 230] 473 609| 87| 57/10 10@ |io o'0 | 149 Fg NEST ISE2INE 3197) 1270170390 57| 68| 7610 9 3 :3| —9 4 |NE 4|— o]|E rif 144| 69 79] 192 79, 68) 74|6 5 10 o'i | 189 Ioni WoW E. 1 10:05:00) SO S. | Somma S: Sì 66-2 | 59/8] 707] 5:8 | 67 | 60 |igg:o] 103-6 60:6| 1°4 19 13 94| 131] t°1| 8063 ANNOTAZIONI. Li 8, 7° 18—11° 30 p. ® con brevi intervalli, 8° 30 p. [& SE; alle 8*30 p. in o-1° r'4Pn @. Li 4, ot 24—2° 18 a. @ con intervalli, alla sera <. Li 5, ®, o° 12—1° 18 a., 3° 36— 4° 42 a. Li 7, @, 33 42—4° 24a., 4° 54—8* 12 a. Li 9, ©, 2248—3° o p., 5° o—5* 48 p. Li 12, @, 8° 48—0® 18 p., 9" 42 p.—12*o n. Li 13, @, 12» o—o! 18 a., 0° 42—1" 0 a., 1° 42— 22 42 a., 3ho—3 18 a., 9°6—9° 24 p., 10.30 p.—12° o n.; di notte [<. Li 14, @, 12- o n.— ola ag onde 222400. 4° 12—7° 24; alla 1° a. inf 072% 3-40 ®. Li 18, 6, 8ho-8 18 p, Li 19, ®, 5"o—6% 54 p., 9" 12—10%0 p. Li 20, 8% 6—8h 36 a. acquazzone; dopo le 8° a. in oh 1°; @; alle glo p. un po’ di ®. Li 23, alla mattina =. Li 25, ®, 4* 36—8t 12 a., con [&, 8" 36—9à 6 a., g° 3o—10" o p. con lontano [4 W. Li 26, o% 24-10 a. acquaz- zone con [4 e A, 7° 6— 7° 48 acquazzone con intervalli, verso 1" a. in o*1® 5*7"" @, verso 3° 30 a. un po’ di @®. Li 28, ®@, ih 126" o a., 6 48—09° 18 a. acquazzone con intervalli, IR 12—4. 6 p. acquazzone con [&, 5* 36—62 o p., 7° 12—7° 49 p., alle 4° 30 in 0*2% 121" ®. Li 29, 4h 24—4° 36 a. @, it 36—2t 18 p. acquazzone. Li 30, verso 5° p. un po’ di ®. torio astron.-meteorol., Trieste, edit. 4 dIBSDT Css 6 Pat tp {CERI Cao RITA Ti RAC USLILA RAR: st | An vo < LP t FIG Ue] * Nei! peri Iotti | soa (EI rode tp Phi: H a td) 5A fo ® CA ni” PA SPE pere 4 fiasco di. 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R. Osservatorio (Elevazione dell’ Osservatorio sopra Pressione | dell’ aria Temperatura | Pressione 2 in millimetri ridotta in gradi Celsio del vapore G in millimetri 5 alla temp. normale iI. eee Ò | | | Mi: | Insola- | Irradia- Ta. | 2*p.| 9 p. | 7a. | 22p. | 9 p.| in, |Minimal zione | zione | 7a Q@24e Nonni SUA mass. | min. | I vSS:7 7 Do: ||i7 dA Moth 22:60) 18:8.) 234) 1600930 | ns 12:6;| Qraso.| Wren 2 60:3| 604 I I E Ii7:0)) (24:3)|oro:8 Ms) Mira: 11°g9|'an2)). 1258 3 58°9| 58:7 Go:oliiNizo:o “2010 146 (2257) 14:34 0530 aa 12'9 | nad 71 4 6240] 61°9 brs9|WWr7:2) «218 17°0|] 23%). 140) oz: nz 6°5 74 7:0 5 62:6| 63*2 62:61 200) 228) 179] 240 1484 40/91 025 8‘0 Col I prio bo 00 IS:5] 224] «Igo! 24/9 «15:7 || 530) ao 11*g| Tao Mhae 60°7 | 603 Gori Nie2::g) 252] 208 26051 Oz N20) An 1°2°7|0 $1557) REBuZaI 6 7 È - 8 GSi “0x7 6152) |M24:0||120:2)| N22] 2/71 tozzi: 094: isa 11°4| 13*9|| 00955 9 biGiiioeziM5o:8 22:01) 26/00 (012 27:4) 20:31.) -193°0. 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Massimo del termometro d’ SdlIOnE hs Ses KG 1.79) © ‘eni Minimo del termometro d’irradiazione lo g°Ci iero È “ESSE ; Bo Xx. «neve 5 GE SA - ; na dea . grandine Massima velocità diurna del vento . . ‘518 chilom. li 16 = e Media velocità diurna del vento . . . 2603, mi. . temporale Massima velocità oraria del vento. . . Foe e are < lampeggiare Media velocità oraria del vento. . . . ma, e ; Somma dei chilom. percorsi dal vento 8081 x ‘ip. del Lloyd a., l'rieste. — I. R. Osfm astronomico-meteorologico in Trieste. — Giugno 1898. il livello del mare = 25*8 metri). = ew ®© | : VET Umidità |\nnuvolamento sel © -- |8--| Direzionee forza| Velocità media dell aL sereno= 0 s E | .v È o) | del vento Ì une vento d in pr. o ‘total annuv.=10|® si BE |e.E calmo=0,urag.= 10] "Com. RINONGSPCE el massimo | sel e = ii gl intervalli di tempo DREASEZZEGRI de na. ra ar = “ = A Î MT) pe |BE | | | Sa 7° a.(2° p.(9% p. 7 a.|2*p.|9®p.|5% È e |Re|Ta | DE'po \Vglip. 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Eine! 2: 6—-3% 24 a. Li 2, @* 8* 24—0? p. (in 12" 7.572 0) [< E 8*5e tp. Lis; @ ;° 18—5* 18 p. Li 6, = mattina. Li 7, « SE di sera. Li 9, =° alla mattina, @®° nel pome- riggio. Li ll, ® 3"30—4° a., @°alle 11" a, 2° p., 3* 30 p. Li 12, @? 5*°—5* 45 p., [A N. (in 62 3-8mm @) Li 14, @' 10% p—i a., [4 11°—11° 30 p. SE. Li 13, @? 7% 15 p.-12* n, [& di sera e di notte. Li 16, ©? 122° n.—3* 45a., ©! 7°—gha., 1i8—3° 45 p., 7° p. Li 17, @! 12. 30 a—20 15 a., ®° 3° a.—4. 30 a. Li 19, =° di mattina. Li 21 =° di mattina. Li 22, =° di mattina, « di sera. Li 26, < di sera. Li 27, ®° 60 45-—-7° 15 a., 8°_8* 15 a., 4° 15— 4° 30 p. atorio astron.-meteorol., Trieste, edit. DAI | ati? FIESSO NI a lg L alp inintàn! À qa SpA i pla. La Lt? Re > BiezIionI sto | au ninni ren e nd ii *- o DIES — = " Fic DI pu ea i tie 1 mi î (0) DUET O ORE FO 10 o È of 47 ib Cl DIA { a CAO ì iareia pal x03 c-L 98 “RIA do Po, des 11 Ò t Peak I R*'ETO Mr | è E (al PI | 1 ad dio SION) È Mi Pa I STR © 4A vin RI PIL dI) Gira I i I} il ( i 181 4) pa ped Lo tè VOR: #7 AM RA atai dd hi i do art #0 IT, pic 10h le Ure ; n Lee RI È «IR: Li: 12) > NO 27 > co ‘da è gi AA Pot Wii GP TE pF Pet ramo, Sa VE ee ve, vetri Ob EE po pid bord da gn Pigi #1 Masi è D | Ì {04 toc dee hot Ù mi i dd PAL Po WOsENi bi L, {EE | Lago 4 be Pi Ai te n'è si Ì +R i bO N29 VO A ai RIO Mi e" PH e oi IOZE 5 io 41 (ATI VUE RAT a 3 Fisso la Lia 1 #1 a PA E, i ri | | Fisas dpr 1}, Vik EMO LAV PA i Wi se ROLE Ipse Wp Kat Lo Mette PIT tw: 4 sica” loan SO di REIT Let IE o vi RE | c.A AMP VETTE Tatts pot se DMI 0 Me dd La 0 18 À La igis j MET", % FI a vlad Rieng1 Te” fio Dee ene I Ta 11) [de D ì ; i % «7 i È | prurito did î HiBagni dpi Pi Cot.3 Ì ì hà Rox roper at E) { LI e na by LIMO DA RA Mes 3:33% Ò > à "A Ag rt 4 PSE AZ FETi FL 4 REI) lr 1 Li e È sas erirtà oi 3 ir sile N LI noe in Re LI entuno saltati rd RI bo pat A i po 49° C) d " # RI: fra: enti 1, ni A dA GI ML Li Ang] stime, è ho n CHÉ uv si i A TIE K olii PL TS E er 35, caz ORE 711 104 E MR i ein AI ope be (38 OT Je + PREST topo it BET RL EI] Has Lp ui ee # CR 0) ‘% SE tr as Ub » La | |a Osservazioni meteorologiche dell’ I. R. Osservatorio (Elevazione dell’ Osservatorio sopra dell’ aria Temperatura È e TE i in millimetri Insola- | Irradia- Minima | zione zione | Ta | Pressione in millimetri ridotta in gradi Celsio alla temp. normale Giorno Mas- sima fata; 2p. Apa: 9° p. DA: mass. min. I 763:0)\C763*ni Meo Man rg) 22:18) 283) 19/0071 18‘0 g'6.. az 2 61‘9|] 60*3 Bora Ma4:8)k .27:2)/ 237) 281 20:0)(M23:5 Mus ro*1.| 3314 rg 3 Sg:o| 58-1 SosniiNiaguaii 281 | 22:6] ‘20°%9|- 19°9 | #50: Md: 1r4- ga 1548 4 580. bo: 56°1| 230] 274] 238) 290| rigo 561 183 13*Q sea 3-4 5 909] 74 Bg:8| -igioll 148| 1402) 198] 140 310) 135 13-47 MACOS g'0 6 5913 | 5g'0 58:8| 158] 208] 184] 2201 143) 52:0) MMIOn5 8-3 74 8:7 7 dg:zi| ‘99:8 BarziNMa7:6N i20:7.) I8:9| 240) 16:91 (58:90 8-2 8-6 gu 8 58:8| 569 Se:8ili 20:10! (24:8|| 18'9) 250 150 960) 1255 1o°I 10:9;|adrnaz 9 Dyîbil (5g: 5BrojlmriS:gil 227.) 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RIS: 0 Gaara Spiegazione dei simboli. ') Massimo del termometro d’ insolazione O 7 è ; Minimo del termometro d’irradi “AC Go o PRETE o d’irradiazione. . 10:5°C. li SaR . neve Massima velocità diurna del vento . . ‘195 chilom. li 6 - "n È STARE OE Media velocità diurna del vento . . . 3008, i i I Massima velocità oraria del vento. . . 68 li 6 sa. + SEE È I : ° [SR . lampeggiare Media velocità oraria del vento. . . . N20 MS Somma dei chilom. percorsi dal vento 09599 |, ') Le graduazioni di questi fenomeni si indicano cogli esponenti 0, *! e ?: p. e. X° indica neve leggiera, =' nebbia forte, ®? pioggia molto forte. ‘l'ip. del Lloyd a., Trieste. — Î. R. Oss astronomico-meteorologico in Trieste. — Luglio 1898. il livello del mare = 25°*8 metri). SETA ® . A A Senna zi Eat Sg | Riccione e forza Vesna Ineala 7 sereno= 0 3 o 0 | el vento : ; maNpr. °/ I o E NE x di in chilom. all’ora per DEI assiro total. annuv. = 10 È E E = sE SULLO = (0 urag. 10 gl’intervalli di tetto n Lui 5 opa ai 5 #8) 3 È [E° MES |#g N° a20p:198 p.l 7° a. (2° p.|9° p. 5 IRE CE TA ai | QApi | 9% p. 972/72 _9hiph gh 35 - A es h | | | 43| 46] 65| 2 4 O) 10°5 37|E 4|W 3|E 1|263| 144) o99| 409 44| 40| 55 4 2 ‘o 10*1 | 25 @ 33 {E 1|W ti|T— ol 46| 64| 2°0| 121 O SZ 6 6 10°4 3o |E 2{NWi|— ol 175| 43| rol 106 66| 48| 6i|10 7 8 2°1 |2r0@{4| 23 |NE 3/ NE 2|E 1| 11°2| 189) 8:0| 320 88| 81] 75|10® (10@ (\10@ | c°0 | 175@(4| 25 |E :|NE 6 NE 7| 7°0|42:3| 624| 960 62] 41| 55|r0 sà 9 5:3 | o-1® 46 | NE 7| NE 6|NE 4| 62:6| 58-6| 34:3| 1195 55| 45| 5610 9 3 14 24 NE: | NE 3/E 2 1652] 13-4| 15:61 288 57| 47| 694 9 Fi 42 | o'19 zi|— o|]—- o]|]E 2| 34| co 2:3 97 58| 48| 55/8 9 9 55 2g piSES NW 2/E il 8*rl ol Il 160 49| 56| 59| 4 o 2 13°2 27|— o|W rilT— ol 44| 23| 3-0| 61 51| 5o| 80| 4 10 3 5.3 cole oe dea 223) 07 23 68| 76|] 59| 6 10 4 40 | o'1® Zonin ONE E? T:01||03:31 Mrio:6)|Mn2z3 60| 53| 62| 1 I (05) 105 109 2i5|—- o|W 1|T— 0| 07 36 31 78 80| 5g| 6o|ro 10 I o'o | 21:66 @[<4 | 47 | SE 2| NE 6|NE 8-:9| 32:3| 540| 827 S7ilW3al 560 O) o n955 Ha NESS NE 2,.—- 0422/2777) 74) 528 54| 55| 54] 0 I o) 13°4 2ol|— o|]SW2|— ol 76| 31] 54| rr Sri 55 60 I o o 1355 24|— o|/— o|/— ol o'0| ogl 07 12 58| Gol 72| 2 o O) 134 = 22/— o|NWIr|— ol o: TRA os II 63| 60| 81| o O) 2 124 = 24 — @oINWi|— 0 03 17) 07 24 56| 64| 56] 0 2 9 98 |122@®<|29|— o|— o|E il 07] r4l 3-6, 64 69| 47| 54|9 10 O) 9 SANE tn E 5 NE3 ig 129:3 1393625 451.32] 56/2 O) o 13:5 3:50iSE.3| NE 2/SE | 16% 2190 627 304 CA 7A VAS o 3 13*2 — @® 24 | ©o|W tI|— ol 38| o°g i 37 62| 49| 6glo 9 2 13"0 29|— o|/NWi|— ol 04| 27| 30] 4 48| 49| 63] 0 I 2 12°3 Sengich, I UWI EINE: 4 col ty 240) Bra 56| 38| 56|r o 12°7 Sg E DE | 20:5| 2810) 22:3|] 632 STRA MEZ 2 I I Il: SE 4 N I|— 0|-25:4 |Ciz:I gna 75| 52| 7210 5 10 5'o |8-:8@[% | 28 |SWi|NW2]S 1] 2:3| 203| 47| 213 66| 49| 7210 10 8 3:8 | —-@©[<4 | 38 [NE 4/E 3]/SE 1| 178] 33-1| 87| 480 SER 700 I 6 12'9 44 |NE 4 |WT 3 SE | 2752) 10/3) 1:09) 430 2] 34| 65/4 7) 2 11:3 3:6 | NE 4| NE 3|SE 1] 30:3| 26°0| 10:6| 530 S. | Somma || S. S: 56-6 | 51:11 64°3|| 40 | 42 | 40 |[270:8| 8409 963] 18 Za 14 125| 14:7| 11°8| 9599 ANNOTAZIONI. Li 2, @' 11° p.—12° 18 a. Li 4, @' 11° 30 p—12* n., (4. Li 3, ®° 122 n—5° 18 a., (Kg (in 1212: g.3mm @); @! 6% 6 a.—9* 18, 11° 18—1° 36 p., 2° 12—5* 18, 6° 36—10° 12 p. Li 6, @° 7 30 p. Li 8, @° 4° 12 p—48 42. Li 12, @0 10% 48-11 12 a. Li 13, ®' gh 24—09È 54 p. Li 14, ©! 73 247° 54 a. ©? g—11" 12a., [4 10. a. (in6mi 1. 60m @), ©° 12° 241° 18 p. Li 18, =° di mattina. Li 19, =° di mattina. Li 20 < di sera, W; @° 112 18 p.—12°, Li 21 ©? 122—3% a., [a 1-3. a, 0 5° 6—5* 30 a. Li 23, ®° di notte. Li 28, @' 7° 18—8° 24 a., Sa 8° a. SW, ©? 11° p.—11°* 24 (in 6"! 6-2"" @), « di sera, W. Li 29, @05% 485—6 18 a., < di sera, [4 di notte. Li 30, < di sera, W. torio astron,-meteorol., Trieste, edit. S'TIRESE 4 O dA NOTAI PAN I 1 ISLAS LA pis ia) zio mtaeo”i i Di n ion 100 | IRR bri va ‘ P%4) » My” ph dre sia (et pote e) RU Lo c RL iero PE PA "a Mg di (‘0° de DR Dn: (VA dI, EIA RAV h RO ;1% Ù L'art i i î \ x } \L4 { p add $ Lt. gas lutti: TESI FAC Ri n: EL VI i Se rt ila Mi cala: pon I RISSA 04 1, MOLO ALII RR wi i: FUVRERLI LUPI poter RA O (e 01 4 pi puo 1 esenti BRE E IT La i) N i i di 3 E Tan PANI) vpi A: MON È e e de E) LA SICARIO: wi RR I LI e cio pre Qibse po Il RIME RE O) 7 ARIOT RUE 'NAVIIO NEO 4 fe i î i i k figo TRO FEST. ) ) ì MALA Wie legni LAPEE PEAS VI LU SI } | RO 9° a devi LAND ‘ ù } cu Mir > Bic: nei Ì O SK dr RE d: tt pè ; pi } ) Ae VA Ta (ne LO ‘ae ti 0) Raso lt) sta i ai RA DA | cei A ' bd 1) Î i li PITT 1) i Ò CÀ BO RR RON i f pill FR | gi 74 7 i ) è vo Feoe'i bin ni i : + EA La ti Ao DE L3 | 4 I) II CRU $ = RISI Ì ù i per ) } ui i E dd RR 5 P dito pu ca pra au Ù i ; bevik 1) } Ae UL AVS PEA TOI I toa Bag t i PRAIA ann e orari ti } Da SY 7 1a Ì Ù) e (e) % Bi * | i Nidi ti L'AREA (Ce Mit ela Fai ni Ù 7 p i { 4, 9/1 900 SA $ - ua re to }; x te Av sen i t I è , "el DIA, hi Ea = Phi fp. 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Osservatorio (Elevazione dell’ Osservatorio sopra Pressivune dell’ aria | Temperatura Pressione 2 | in millimetri ridotta in gradi Celsio del V.@ DIRO z alla temp. normale in millimetri O [ao É Insola- | Irradia- la "= | Mis- DE > DIE Ta a: | 28 pi dp Ma; | 22 p. | 9" p.| sim, |Minima sione eno I Pa pu AVA RCS gt | Î | | | | i I | 761.7] 7612) 7608) 245) 270) 2r ‘6| 2800] Igo 52.9| 164 Ira. 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Meo Massima velocità oraria del vento. 60 a li 16 < : s por E Media velocità oraria del vento. DI OM Î è IMPEREIC Somma dei chilom. percorsi dal vento 8635 , ') Le graduazioni di questi fenomeni si indicano cogli esponenti nebbia forte, ®? pioggia molto forte. leggiera, PREME p. e. X0 indica neve Tip. del Lloyd a., Trieste. — I. R. Op Ia ) | astronomico-meteorologico in Trieste. — Agosto 1898. Te il livello del mare = 25:8 metri). = | Umidità | : DI ov so lAnnuvolamento|z£| £ ‘= |#--| Direzionee fo Velocità media dell DI sereno= 0 oa Z © = © del te sr £ del vento Matto tonlanor 10] EÈl $ È |FÉ'camo = orta 10] gdo allora pe = ||| Lo LR ei A e LEM PO I mu Sl a Cala 1 Qj|7® a./2*p.(9* p. 7° a. |2* p.|9* p. = È Ri Ta. | 2% p. | 9% p. |9°—72/7%_obo* gd SE 3 = la | | | | | ss | | | | | | | | Î | | | h Il Il 2 49| 56| 64| o |2 \ 2 13:5 |24|- o|NW2|T— ol 45| 76| 60| 13: - 60) 63) 75 | o | I ioni 1353 esso SSW 2: — ol tri 47 59 82 ) ein 75 io i lo |13:3]| az o/W 1/— ol 03| 3ol r6| 37 ] gorgo {7 (0g 81 | 049 sli WI 1.— ol 0:71 34 arl 37 | 40] 34| 434 4 4° |i2% dal SENN2A NE 3.(NE 3 59] 18:31) 147) (388 , HoiicisziI (79) DA Osa 1253 | 28/— e|/SW2|— o | 10°3| 7°9| 81 166 i Sa 0S 7ilo ‘o o |12:8 | |z4|-— o|— o/j— ol 03| 0531 0:3 7 ) 67) 58| 68/0 |I I ir18 | {26]|-— o |W t|SE Il 04 | 29 54 77 d brliUiS4| zi 9 100, 9 | 25 |154©O(<| 34 | E 2/SW2Î/NE 4i 6-5 |racgi(Ar2=n 2o 49| 30] Salio |5 |5 (39) —® | 42|NE 4|E 2/NE 4| 344) 186| 213] 627 | | It | | | | 48| 54] 48/8 no CA 25|E 3|— o|NE 2] 237| 43| 46| 288 gno: 2 3 lo lr17| 25/— o|NWilE tr 1i2z6| 30) 16| 100 uoiiisz| 5alo |5 o |iro| 35 |E 1|SW :[NE 2| 62| 73| 164] 256 sgiesa 64 15 7 |86 sei o. 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Li 4, alla sera <« N, @° alle 10° p. Li 9, ®? con [4 SW 1% 54—2% 42 p., ©! 23 48—5® o p.; (alle 2% 6 p. in 18" 6-82= @). Li 10, verso le 4° p. un po’ di ®@. Li 21, ®° 6° 18—6. 24 p. Li 25, @° 61 3o p. Li 29, ®! 6° 18—9® 36 a., g® 54—10% 30 a., ot 6—2% 42 p.; 6°—gÈ a. ripetutamente (& E. pato orio astron.-mateorol., Trieste, edit. ni it beg if a IUTiO Ù Muta Lara TE CU MUTAn al LA PATTI RIO Mungzsti (5 perte Zu Pi -el f } ile na = aLe L.}t! ce Peri G 2-4 Di Li g- > È ge be 4; i $ x \ | "ui : Hr f s PIER È i NECA oe - FENDI i PR IA i st è Ch ri î x (a + LEN PA, fr (dh ri ” he: Mi, doti 07] >” [Sal at VS & La f n gn i e d Lp prat gli ka ug dea Ma) dl & L4$ ), LO fo! ea: e ” Y Ag Pi È A, # ac A a uk q U OS O e 0 UR JESI ala : , î PdL tu" Pa a CS HE Et È n he) CI I a È * 3 A LINO fra E Ki ee on tap pe Dita Ò x ' PT a "x “At U 4 (Le 3 Ne Si y U Gate Ten x it 1*S } ct) ve È DI A ig Si Ha I AOL SARE î Di Sa (31 ci Ò pae 3 ir Lt UR Ro CR (0h # Ti PET. 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Li 7, Iho—12 24 p. @? mit [40 SE, 22 6—2° 18 p. @°, 22 42—2* 54 p. ®°, alla mattina =0, Li 12, 122 3o—3° 24 p. ®!, 6° 48—7° o p. ®', alla sera « SE. Li 13, 122 30—1°® o a. @?, 102:—1° 422. ©! 22 243° 0a. @?. Li 14, 3° 54-40 a. ®°, 5h o—5* 12 a. ©®0, 122 36—13 30 p. @, 22° o—4* 54 p. @, 6° 54-72 6 p. ®!, 7° 18—7°* 30 p. ®'. Li ls, 4° 36—7° 12 a, ®!, 7° 30-80 a. @', 11° 24—11° 36 a. ®?, 226—2° 18 p. ®°. Li l6, 4° 42—8h 54 a. ®!, gh 18 a.—12% 36 p. @? (alle 11° 54 a. in o* 1...3-0Mm @), 2° 3o—2h 42 p. 0, 4° 48—5h 42 p.@! 11° 36—12" o n. ®0. Li 17, 12% on.—5h 30 a. @?, 5° 54—6° 18 a. @!, gr o—8ho0 a. @?, 8h 24—8t 54 a. ®° (alle 7° 42 a. in oi 3-4" ®), gho— 10h 18 a. @?, 22.6—- 22 12 p. @0 (gR 6-10 12 a. 22522" @), alla sera « SE. Li 18, 1° 18—8h 36 p. ©, gl 6—9% 24 p. ®9, 108 18—10h 30 p. @?, 10" 54—11" 48 p. @'. Li 19, 12% 12—122 54 a. @!, 3° 3o—6h o a @0, 70 3o—7h 36 a, 0, 8ho—-8% 54 a. ®?, gho—g* 24 a. ®°, gh 54—10" 12 a. ®!, 1° 3o—5° 24 p. @!. Li 30, 11% 36 p—12°o n. @'. Li 81, 12% o n.122 12 a. ®°, 12h 48—22 30 a. @', 6h o—68 30 a. ®!, 204430 6 p. @', 3024-46 p. ©! vtorio astron.-meteorol., Trieste, edit. SIAT TRES RES RT 20h | Ni “pope ‘ m Ì } v ia i ì ii ; Liu la i NNO ha (LL ne * ne n è 4 | use lab ee | : bi i Hb Fap AF! bia rappti (3% n bas (LAAY Week = è IRSA TRE n POE dat al ornpra 35. Ra I mr da iftaytsaoi fa iù : KE -Y î 3 RETE diva DE 1-4 3 | OE a ta 1'S ni ci n PRE ACRI da de (ta È à si La Na) NEIL S2#5 «DI t i pete (RAR I dr i RIT SIRIO | vO Inti Miao SE, i (RO ì D di luo V sh M atta” 1A : > 1) 3A vi Da dre | fi ci a i ISO Ì A ib Lg Le IE siae pi, Lia | * i adi, | i ge ti n LAZ sh ; Pois T=® : È d | Lai VILLE [to puis uo: » na DA] ta te UR 13) dv» ba è Î Ra: a RA PISO LAI ni NEI Ivi ei Le ui dl \ tI î î RE l i ì i | | ZL ii RO Lo oi ue 6 i re Vie 4 gi preti A pe: ; #uoh ti DUI : Li PS: tit POTTPAI dii; A a MTPRS Rie d* l Ien.( 1 47 pei gi (i) È i : Mea ei co (sn (3 SR gu EI RE ve Yan ME) tetra ee ri RM devi EDI @3'; ì) È i LIE io { De) O Î h vw ; da My | bi î % D'i 18) 4 x Ù Ce ) "Tr 17 A ® ì; L Ri 9 s Fa 1 fer ed POI we; VR) ti ie a 4 ) puri à x 1 ì ; 9 À (i 4 | È i Lo N 4 $ è MH î VIA CY 0" Hi É ba. tant EI CON RC UA ZI AI Da È: bi i Bor t pt RR Sk bi «AbeeLEOÌ di Lori DARI N seri vb * LE PIRO 1°€ ram £ fi % se b ri ale 4% Î Leg NI Va” 6 O LMR vs | : 3 nba t DE CO : Ab n 0° dd à - x “ t È É î bi N bdo di n È il ì A ‘ 1 DE SALE: MSM: ff o re PARTE *. hi ù ad cuenta Lu sine MIL PIL TESI = la | — giri — ri Ho talronet: ghi di) pei rl DI ‘pito [Zi Ù | scali NT IWRROITNRNA:COTWu a » osi o d R È È di ERI NT CAP î i Nasgtaito Giià dae Le dt: tp: po Br fo da Un e IT pi ict 0) bee CI (4 di FE | dl dra pig L9 da i d Li Pa È al a » R li n #0 3 ii 4} 1@ CR rip Piras si d@icotimttrt RIA pitire I sd Uan vic MII fi RACE 11) rr giri . 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Osservatorio (Elevazione dell’ Osservatorio sopra Pressione dell’ aria in millimetri ridotta Temperatura in gradi Celsio Pressione del vapore in millimetri o 5 alla temp. normale ol ear Mala: DA P- Chi P. 7° a. 758:3| 756:7| 7567| 160 60:53] 628 64:6| 164 65:21) 63:41 N63: Nisato I 2 3 4 61-53) 60:55 60°7| 146 5 6o:2:| *Bg:9 Sg:9i| 0x8 6 59'6| 594 6r°'o| 14'4 7 63:6:| 62:8]|. 640 134 8 64:7| 6401 65:4| 11°6 9 66:37 657)! V65%1.)|- 1277 o Gor2iM6s:gi ‘04°5:! 14%4 II 653x5004:3] ‘16479. (193 12 647| 6309] 642| 136 13 64°7| 642] 65:50 138 14 66:6| 65:5 65°6 1260 15 66‘:6 65:5 65°9 10*9 16 65*7| 646 042 9°3 17 64‘4| 639| 646| 1000 18 65:9| 65°1 66°9 94 19 69*3 68:9 698 8°I 20 700 67°9 669 78 21 6-5 6x5 61°3 81 22 57‘6 55:3 532 TRS) 23 50°4| 48:3 46:6 Tiso) 24 460) 440) 472] 126 25 5o:9| 508| 404| 124 26 441] 488 50:6| 13°9 27 46:8| 492 5o:g| 14°5 28 o4io. 1592 SE MnicS 20 57:01 9558 5 30 DUAN RDS 58: Media | 760*36 |759:82 | 760‘36| 12:5 Massimo della pressione barometrica . Minimo della pressione barometrica . Massimo della temperatura . Minimo della temperatura . Massimo deltermometro d’ insolazione Minimo del termometro d’irradiazione. Massima velocità diurna del vento Media velocità diurna del vento Massima velocità oraria del vento. Media velocità oraria del vento. Somma dei chilom. percorsi dal vento Mas- 2° P 9° P sima 18.0] 16'8| 182 n8:2: 15:4|Figio r7:4 14:00 AS 16:60) 158) 166 10:30 MLIOE SA GERTORO 193] 168) 194 LDSI 24 MOD RONNIE 2:0)|ML55I 10:21 ANTA:0| MAO55 T7:8.| | rb:o| 1758 1644| 12°6| 166 Losi AMIAR0) ZO 148 ig na 104118 16:60 TOO) MOLO QRPITOrO TAS0t|M12:8) MT5:2 12:34 ANTO: 01 MNLZ:S 10°0 g'o| 10°3 g:5| 86) 99 11°4 Sonim" I1°0 6:8| 12*2 10‘4| I10'6| r10°g I4°I 122 | OIA:O 13:00 12:90 1453 I7/oil 104) ri72 HOcI [2-5] NTILO 145 12:60) 119:2 140 L20199 rog 3" or IZCOV STIA] MNTON7 ero) esso aa “77 0KoR==al,t20 -743 î Ml uezO 19:4° li 6 6:6°C. li 21 e 22 576 2°C. eo ACI CELIO 1901 chilom. 14032 li 18 li 18 Minima TI°D Minimo dell’umidità . . . Insola- | Inradia- zione zione mass. min. 2435] MMn:259: 37762 ZO 36°1 12°0 240 HS52 2350) MIZIA: 33:70 MESSICO 3357 108 29/6 9:8 35 : 3I°I 9:5 30°5 79 346 6-9 26°1 7R7, 26*9 6-5 25°6 5-6 26*3 54 277| 45 148 45 20°0 7°6 15°0 9°5 3ISI 9°9 29'6| Io'o 301 10°0 32:5 8-2 Spe de 260 d'4 28*3 9°3 8:3 12040] 12°8 ISS ONDISO (4 54) Ed [2272 1219 ea 253 1ie7 8*7 61 6°5 61 6:3 74| 82 10*4| 10°5 10'2 |. 10°0 70 6-2 64 60 rica A 49| 46 48 40 4°2 4°3 46 46 42| 49 6°7 6:83 97 gh 9'7| iIo°o 10'8| 10°9 8:3 98 8:6 8°3 g0o| 84 9°5 88 gi] 67 87 84 iaia 1 23 Massimo di pioggia caduta 17:0""® lj 24 Spiegazione dei simboli. *) ARMP*® . pioggia . neve . grandine . nebbia . temporale . lampeggiare ') Le graduazioni di questi fenomeni si indicano cogli esponenti 0, * e *: p. e. XK® indica neve leggiera, =' nebbia forte, ®? pioggia molto forte. astronomico-meteorologico in Trieste. — Novembre 1898. il livello del mare = 25*8 metri). Umidità © | urp: = scri dell’aria piro 2 £ = || Direzionee forza VERIGRS Role È 0 sereno= e) ® = v del vento . del vento del SA total. annuv. = 10 < S S si E calmo = 0, urag.= 101 !R chilom. all'ora per pri (Sa Si 7 5 gl’intervalli di te ss S le= s È I tempo 75 2.9 h e h Sin 5 a \s- EX ER a.|2° p.|9° p.| 7° a.|2° p.|9° p. st si £ ge aL 2 po Opa desi mph daga 3 U il ei h 84| 78| golro 10® |10® | 0'0 2:98 ® nigra iES2) SESSI LE EG 3 6:5 ‘3 .3| 338 87| 84| 0r1|9 10 7 DÒ o3 |SE 1|W 2]|— ol 148 ‘83 o aa 87 78| 9310 10 10® | o:5 3:89 08M = Noillo:6 16 o # 90| 89] gi|ro= |ro= |io= | co | 3-5@=|02|— o|NWi|— o| c0| 31 so SIE 98 94 93 |ro= |:o= |I0= 0°0 o:2@0= | 04|— olT— o|— o 3*3: n4 o: 68 go| 70| 62|6 10 3 I°I 3o|— o|]— o|NE 6| o0°2| 0°6 i DIO sa 48 ; 7 6 4 I°0 422NE 7. 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Li 1, 3h 48—430 a. ®0, 1° 54—2° 18 p. ®°, 4 o—4° 12 p. ®0, 4° 3o—4° 48 p. ®!, 8" 3o— o" 42 p. @!, 11° 3o—11* 36 p. @°. Li 2, 1° So a. e’. 113, E go sE, a 112 18 p. ®0, 11" 54—12" o n. ®°. Li 4, 12° o-12% 6 a. ®°, 12° 3o—12* 36 a. @0, 1° 36— 1° 42 a. ®0, 5° 18—5° 24 a 0, 5° 30—5. 36 a. ®0, 50 54—6% 12 a. ®0, 10° 42—118 6 p. ®° 11° 54 p.12°0 n. ®°. Li 5, 122o—4°4 a. ®!, 4° 42—7° 12 a. ripetutamente ®°; durante il giorno =° e spesso un po’ di @. Li 9, g® 54—10° 42 p. ®! 10° 48—10. 54 p. ®°, 11h 24— ri. 36 p. @°. Li 10, 2° Z3o-2% 36 a. ©@°, 4h 36—4h 48 a. ®0, 6h 42-60 54 a. e° 7° 18— 8! o a. ®, 11:86 p.—12hon. @°.Li ll, 12» on—1iN 0a. ®°, 6" 12—6® 24 a. ®°. Li 13 alla mat- tina =0. Li 22, BhoT—-5h 6 a. ® 5h 48—7° 18 a. 0, 7° 54-81 6 a. 0, 8 42-88 48 a ©‘ 6» 18—7°0 p. ®°, 72 48_ 8h 12 p. @°. Li 23, 2% 36—4h 3o a. @', 5 o— 5" 18 a. ©, 0 87° 54 a ®', 4° 54—7" 24 p. ®!, 7° 42—7° 54 p. ®°, 10° 48p.—12" o ®°. L.i 24, 12% 0-1" 18a.® 120 42- 4. 6 a. ®0, 41 3o—-4" 36 a, ®0, 5% 30—8h 54 a. ®°, 10h 0a.—12% 18 p. @'!, 12° 36—12? 54 p. ®°, 3% 42-42 30 p. @? (alle 4° 30 p. in 08 3...23®m @). Li 25, 22 6—2" 48 a. ©! 3% 42— 4° 18 a. ©!, 4° 54—5448 a. ©, 6Po—8. 18 a. @? (alle 8% 18 a. in 0%2...49 ®" ®), 11°54 p. —12°o n. ®*; alla mattina =°. Li 26, 12° o n.—12212 a. @®?, 122 24—122 54 a. ©‘ 31 54— 5h o a. ®!, 5h 24-82 48 a. ripetutamente @?, 4È 3o—4h 36 p. @°, 5° 18—5° 42 p. o’, 6 36— 6% 24 p. ®°, 6° 42—gh 54 € p. @®, 10. 18—10" 24 p. @®'. Li 27, 5h 42—7°o a. @'. Li 28 giz=3" 24.8. @? con A e [K, SE; 8h 24—8t 42 p. @?, gh 12—gh 18 p. ®0, Li 29, 5» 18— 63 o p. @', 6h 54—72 6 p. ®°, 11° 42— 119 48 p. ®°. Li 30, 11° 30 a.1—12) 36 p. ®* con [4 SW; 1h 24—10 54 p. @?, 22 18—22 24 p. @?, 22 42— 2° 48 p. @®° (alle 11t 36 a. in ol 4...10‘0°"®). tI, cari | ) ù È y ipo” ] \ Pi) 1 Da fi { ia pri sli toni BE Mprrijeo da Lp LAI ine, siii.) ita pie "gi LI Pet, "” rara a o LI ha Ro ‘AAA Den pf: LETO O Qi: Metin) ra Sa va bar n È, da sti (SET Vani ui) dr i ò Mal 9 dp bay ì Ml w pifi alte A SEI 0 i Mark tr Md tatn i ie PES Laga AEG PARC 134 peut ho dè pa N Sia THE begli WEI HT bi Liga ei DAD ER IPLA N O LA Mr) L 7 RI kE NE) i O ca Shea Dda TORE (7451 pi de la A Maw e af di di PABGOSR i CM GEM] HU MAE e ao 77 MU eta Cid ti, Ri Sali HI NMTETOTI hi È AR « he di di > «hd {hip i, à 2] 1 di PI MEI CRAC O #0 bi nf è ha nl 237 ; VA. RENALI. s' ARMI MT ha RA 14 JP N°, sedi sic È dee Si udì Peet: ek i he Mi LA ME MR e de PA TI SACE AIRTOUFIANIA E nq at K; it: dA "ope va io PRIA RI n A for i fi. Mapa: # È) sd VETERE La n Ko È dCI * tiri ae. F La } MO Osservazioni meteorologiche dell’I. R. Osservatorio (Elevazione dell’ Osservatorio sopra Pressione dell’ aria Tem peratura Pressione 9 in millimetri ridotta in gradi Celsio del Si PI 5 alla temp. normale VR RE O a Insola- | Irradia- n TR alp. (19 pia Op Aa Minima zione zione | 7 a. |2°p 9° p —__T—rr_=_=>==+=s<=+=+=«<—=—- -—&Ah—G-&EZEÉF'F;5;F;';F;npFp°pppGGOopoGGGPG_"”-ee= “= == =sz5e-=«-««-=-=« “&/ « «- « — — —<—«eeeee-»- I 7603:1.] ‘7639 760%2ll(Miro:olMira:8 1072] 1209 g'o| 262 6:6 6*2 80 "9 2 65:6| 634 63:3 S:ioi|fNI2:5 9:31 Min2:S 7r0)\MN27=D 5‘4 61 80 i) 3 62:7:| ba-a 63*9 bailfio:g;| 1217) -12°8 CR E) 3:8 57 28 | Meo 4 65°0| 647 05:31 Mrs roMT5:0)] r5:2)| rg 12:0)|MMN2.0: 20 MILO? 76 g'I gal 5 66'5| 659 bosiMer3iol Mr8:2:] | 15540] 18740) 132) STO Mz 6.3 6:3 555 6 66:61 661] 664| 13°6| 1400 g°4.| 1925 8:6| 3000 6.3 5:80 arena 8:6 7 6601 | 647 63:3 i 9°5| 10'8 vpi MEO o) 50 714 84 81 8 60:8| 60*6 6249] 10°6| 13°2 9°9| 13°3 QUI 1714 6-5 8:0 92 6*2 9 65‘4| 64‘6 642 (e o) IMI SE 98 13°3 9r30l +20: 60 6:3 6-2 5:8 10 66‘7| 68:71 709 9Q°4| 14 gQ°o| 141 8'0| 2700 555 568 457 5'o II 7150 Hi70:2 70'8 Tiz:o Figi 1272 6:3| 2601 50 4°9 70 59 12 71°0| 691 6759 TO 14 TON ITS 6°1| 240 47 553 81 6°7 13 65-2| 63:3 628 6-1 10°5 6°9| 10°9 5'9| 20°9 3:8 be5 8-1 64 14 62:8| 622 620 8-1 12:7 8-9 143 i 264 45 5-1 7:8 54 15 57:9| 548 549 go | 1r°0 QEZN DIA 08 | 240 64 6*9 71 5*9 16 562 | 589 63:2 (gio gi NN © 6 6:33 5318250 352 4° 353 24 19 Gp2i (6772 60*7 3:5 8-5 5‘0 8°7 32 io 113 38 46 4°5 18 702 | 687 68:3 54 89 6:6 9°3 47324 1°9 49 6:6 50 19 662 | 63:3 61°9 44 9'9 8-0 99 43| -22°6 1:5 5 TI 6‘4 20 398, ©9070, Ro7:8 g'o| 10°2 g:°0| 10°2 652) az: 3-5 74 8-2 41 21 61°2| 60°7 631 4°3 57 2°4 6:3 22] 196| —o: 29 118 3*2 22 66:8| 67°1 68°4 1°6 40 24 45 i nero E 17 2°1 28 23 70:8| 70:6 728 I*I 474 29 4'9 non Ty 1 255 De 353 24 732°) (72:90) 007358 30 3:8 18 3-8 14| 193] —or4 28 3#1 3g 25 7359 728 D2°2 1°9 64 2:8 6:6 1*2 20°1 | —1°2 vtr 42 357 26 72:0;|, (713 24 0*7 604 18) 66 o°4 | 21°4| —2°2 3-0 4'9 4A, 20) 72:14 70:09 695 155 TEz 64 80 1:3| 210| —17 45 5a 5°I 28 67:8| 658] 643 5:8 82 64| 83 5-94 r43 29 6-1 6:2 64 20 60'8| 58:8 d7"9 6*9 9'3 609| 94 644| 224 4°2 69 va 51 30 544| 5400 SOEI 6-0 75 7:09 7:8 6a. | \er2zi 47 64 6:2 6°4 31 55°9| 548 DOCS 78 8°9 8°7 94 93 g'5 48 6°7 710 65 Media || 765*27 |764‘47 | 765‘02 67) (TO DEA LOD 5:8| 21°9 3-6 5:3 6:3 5e5 Massimo della pressione barometrica . .774 o ®® li 24 e 25 Minimo dell’umidità , .. . 26%, li 21 Minimo della pressione barometrica . . .754 o ®® li 30 Massimo di pioggia caduta 10*4"® li 28 Massimo della temperatura. . . . . . . 18:4° li 5 Minimo della temperatura . . 04 E 11820 Spiegazione dei simboli. ') Massimo del termometro d’ insolazione PIICDIGOMA © pioggia +90 - D) . Minimo del termometro d’irradiazione. .—2*2°C. li 26 sel Mm Massima velocità diurna del vento . . 1386 chilom. li 24 da ; SORA Media velocità diurna del vento . . . 2788, ia : n: na | Massima velocità oraria del vento. . . SANE li 24 «KE 3 e Media velocità oraria del vento. . . . O Si gi Somma dei chilom. percorsi dal vento 8644 4» ') Le graduazioni di questi fenomeni si indicano cogli esponenti °, * e *: p. e. XK° indica neve leggiera, =' nebbia forte, ®? pioggia molto forte. Tip. del Lloyd a., Trieste. — I. R. Os astronomico-meteorologico in Trieste. — Dicembre 1898. 1 livello del mare = 25*8 metri). Wa; î v ) re n) n Annuvolamento 2£ | £ e 3 Direzione e forza NELEOLa: Media IRCDI: le 20 piene 10 n= z E È S È PCR IU) ia Scanipall oratprs del massimo i SI; Si ez | ed gl’intervalli di tempo 05 Sil E E |=É a Meat 2*p.19% p.| 7° a. L p-|® p.|59 Sele) 7a, 2 p. | 9* p.|o'—72|72-22% 9 25 ar Da (ca) Sa h 68| 73| 83/10 8 [Io Segal io:7,@ orlo: —‘o)— 0 61) (8:60 2-10 525 MailNz9 7o] o O) O) me og |E :|NW2|T— ol r6| 87| 5%7| 116 79| 81| 58|0o O) 4 61 9 | — 0|— o|SE 1 16| r6| 34] 85 68] 68| 5504 (o) (o) 68 Ig|E 3/— o|— ol 144| 74| 46| 223 54| 41] 42|0o O) o 69 Sto E 4|NE 5|E 2| 12°4| 394| 186] 538 5o0| 86| 98| 0 o) o= | 69 | og@=| 06 |SE 1|— o0|— ol 113] 253| 053| gi oa 92 3= j|r0 10 o'0 - 04 | — o|— o0|— o0| 00 17|] 06 16 gi| 82| 6809 10 o 0'0 rorlisE | — o|E 2 253) 36] 49127 ga 54 64] o O) 6 71 o'2 ® Tesi NESTOR ISWGxl ME cri NiS:6% 18740 M5:6|00325 661 39] 58|09 O) O) 6-1 Roger ONE 3 E 2). 69 151) 113-0107289 65] 67| 73|1o= |o lo) Seo = 0°6 | — o{NWI|T— ol 44| 37| 16 53 70| 8$1| 89|7 o 0) 56 = o:5 | — o|NWi|T— o 14)| i9| 04 26 78| 87| 86| 7 6 O) xo) = og |— o|NWr|— o| 04| 29| 27| 44 Gozzi] 6300 3 10 58 FoNNSER SW 2— @l S| 46 2740 “02 80| 73] 7710 6 o 07 o'8 |SE 1|SW2/E 2| 44| 1099) 6°6| 166 59| 34| 33||0 I O) 7:0 ZA NiSWo rx N 2\NE 5. 60.) 10:6:| 35911538 65| 56| 6gllo O) o) 6°9 0:00 ER NWOr E ig 40) 0:41 68501 74| 77| 68| 6 o O) 65 olii ‘el ol— col, 30) 3006) 58 84| 79] 81| 4 2 7 3<7 osa] Wi El di 09) 2:08: SO 87| 89 55 |Io= |10= 5 0'0 —@= | :8|SWir|T- o0|E 7| 4° 1:9| 3831 467 46| 26| 57|3 o) O) 5:6 22 |NE 4|NE 4|E B5| 40:3| 26°4| 3000] 777 3239) Salo lo) o) 6:8 23 |NE 3|E 3|NE 6] 35:3| 30:0] 3r°0| 752 Dasiet4o: 502 I 4 9°8 CANE 5 E 4 NE 4373] 3550 2910/1846 DaliSo] 71) 7 o o 47 2‘0 | NE 7| NE 6 {NE 6| 52:9| 60:6| 50*1| 1386 5o| 58| 66|0 o o 6*9 o:8-|E. 3|— oSE 1rl|.29°7| 931 57] 266 63| 68| 78] lo) I 72 ose ee oi; 18] 13/00 cn 87| 69| 71|5 6 10 47 oral io alii 2) Ag II do 880077 go |Io= |to 10 o‘o | 1004@= | or |—- o|— o0|— o 3-8 2°I 0°4 41 93 82 69 |10@® [10 10 0*2 7:0® 0230 Enne (SESTA \EN62 54 31 176| 265 gi| 80| 85/10 IO |I0 o'0 | 06 ® o'2 | SE n = allo ri: 67] 061133 85| 83| 77|10@ |10@ {10 co | 776 |03|SE 1|E 1|SE 2| 60] 1300| 1200] 266 S. | Somma || S. S. 702 | 670] 69:6|| 47 | 3:3 | 3-5 |132:g| 2755 329] (155 1°3 1:6 1200 | 11°2| 11°4| 8644 ANNOTAZIONI Li 1, 12% 6—1° 18 a. @2, 7° 3o—-7? 42 a. ®!, 7° 6—7° 48 p. @' Li 6, alla sera dalle 8—10 =?; nella notte dal 6—7 =?. Li 9, 1r1* 54 p.—12* o n. ®°. Li 10, 12%o n.—12% 18 a. @°. Li 11, alla mattina =°. Li 12, alla mattina ="! Li 13, alla mattina =' Li 15, alla mattina =1 Li 29, 1° 3o—4® 12 a. ®, 5 0-11 6a ®', 20 0—2* 12 p. @°, 4° 04° 54 p. ®". 128 6—1° 18 a. ©, 2° 12—2° 54 a. 0, 6° 42—7° 42 p. 0. Li 81, 7° 12—8% 54 g° 36 a—3°% 42 p. ®!, 72 12—8% o p. ®°. orio astron.-meteorol., Trieste, edit. =' sul mare. Li 20, al pomeriggio un po’ di @; fino alle 4° p. ='. Li 28, alla mattina =0 Li 30, a. ®!, Pi Si; : } Ò: CI i È î ; ; y TALENTO Lu 1 - è o n Meri : ® - ns LE Pes] n Y = PETE \ È | KI Dai i ta | RR TTOR VTRt- O "a ì dici pag | AXAREA Ariano nati : NI, i [he #0 | ) | ‘ 9 agi) , pe | ì lcd | dn 4a [ESSE | Medo } tot AO il Pali ade. no ret } Il g rca opero 1 di \ iI hi pi. 4 | A nel | | 4 ii Ò VA | x | î : S ip an | il (ET | | Ì | I Tel Lat» duo 0) “ ‘ } x (9A urti Ò ò À Ì 6 È È \ L Ì ) { NINA TAL MIR | GRES f R il | i i 174, È si ì Pa ì di Ù Ò Db DATO i pei (DB I È 8] (8) peek iN : FINA E) SUI ao! I i E ( bi ALDI 0] Ri; (i 97 ) ki | ii ) "ai | (CO) «i ti N: È mi - i, | petti ) \ i È d , n° let 10) il peo , |'AENC lo) Ò fo 108 i | È HW = s 4 ; LE dii \ I) i La Ì El AA le ì puis fi i mo (i 1 ; i FIphO@ LEI 1 ii - i ®° i, ab i ti 6 O ht d v ©1918 È I 18 cd È O: Dara si urp rtl Dar ot alga À ni ‘ per x S bau” ot RIE el” + LI 14 s da e sd 4 Mai |» bs ” C+ ‘ y «i bt RUS A pie RI 3 il ’ co pio » : » ti . ; al tal È OSSERVAZIONI METEOROLOGICHE DELL'I. R. OSSERVATORIO ASTRONOMICO-METEOROLOGICO IN TRIESTE. ANNO 1898. = ue n A e n Ibatitudine 1.0 1.1.0 |... 1..04.1445' B8f 4574 ‘“*Nbrd Iongitudine.. > +... «è « 3% 45° 29°0 Est Greenwich Altezza del barometro sopra.il'medio.livello del mare 25:8. metri Altezza del'termometro sopra il'suolo © 0. Altezza del termometro sopra il tetto della casa. . 13, Altezza del pluviometro sopra. if suolo . . . . . 265, Altezza del suolo sopra il medio livello del mare . 3:50, NOTA. ! valori orari della pressione barometrica, della temperatura dell’aria, della direzione e velocità del vento, della pioggia e della durata del soleggiamento rilevati dagli apparati registratori vengono pubblicati nel , Rapporto annuale dell’ Osservatorio,“ srrtoe IERCECICICACIO sie 0 srsrreo erre PICACICICI arrese Dicembre .. .. Anno.. .. Media 76971 758105 75510 757181 756:56 758165 75872 76047 761130 75840 760*18 764192 75999 Riassunto delle osservazioni meteorologiche dell’anno 1898. istituite nell’I. R. Osservatorio astronomico-meteorologico in Trieste. (Altezza dell’ Osservatorio sopra il livello del mare Pressione dell’aria in millimetri ridotta alla temperatura zero Normale 762:37 76212 75859 757118 75858 753890 750902 758:62 76010 759156 759'49 75971 759152 Differenza dalla normale Massima Giorno Minima Giorno Oscillazione baromotrica 258 metri, riduzione al livello = 1898 + 2:3%®. Ore d'osservazione 7a., 2P., Op.) Temperatura dell’aria in centigradi Diffe- renza dalla normale Media*)|Normale 7:34 4107 349 0'63 2:02 0725 0:30 1'85 1‘20 r*16 069 5e21 + ++1++4| 047 16 Gennaio 7569 735:3 7437 745:3 7461 7462 7494 7524 7531 74310 7434 7540 735:3 5 Rebbraio 20°I 345 18'9 2247 19*0 I7%I 147 113 144 245 266 417 Pressione del vapore nell’ aria in millimetri Umidità dell’ aria in percento del massimo Quantità di pioggia caduta in millimetri Media Massima Giorno Minima | Giorno Media | Minima | Giorno Somma normale Somma mensile Massima Giorno Evaporazione in millimetri Massima Giorno || Minima | Giorno Oscilla- Irradia- zione minima Insola- zione massima zione È Giorno metrica Gennaio . Febbraio. Marzo .. Aprile .. Maggio .. Giugno . Luglio... Agosto . Settembre Ottobre . Novembre Dicembre Anno.. + 18 + o:8 +12 + 10 + 0*7 + 0:5 ivi + 113 + 10 + 21 +41 +24 + 113 +) ih (7+2+9+ 9) Annuvolamento Numero dei 1898 Gennaio . Febbraio. Marzo... Aprile .. Maggio .. Giugno . Luglio .. Agosto .. Settembre Ottobre . Novembre Dicembre 5'9 48 60 8-8 10*2 12°3 120 13-2 11*5 8:5 Anno,, 82°1 6710 66:8 SES 65*6 62:3 57:3 55:6 61:5 705 72*2 689 669 I, R. Osservatorio astron.-meteor, in Trieste, Edit. giorni con pioggia Numero dei giorni con neve Numero dei giorni con temporale 27 Luglio Gennaio Velocità del vento in chilometri Direzione del vento in base a tre osser- vazioni giornaliere (7% a. 2° p. o* p.) Media oraria Totale Massima oraria N/NE| E | SE| 8 | SW ‘|| 524 32:5 DICA 14'8 1756 27°5 28 29°9 15 216 14 15*4 9 212 28 39'6 I6 17°0 24 10'4 28 16 1055 Ottobre Gennaio . Febbraio. Marzo .. Aprile... Maggio .. Giugno . Luglio... Agosto .. Settembre Ottobre . Novembre Dicembre Loi O Oto to, 0 (0. (O 0 0 0 (SS) O N» NnuNnadaAsa Do O o O 5113 10569 14306 5694 8063 8081 9599 8635 10263 10108 14032 8644 2 T II9IO V 7 - = UN UA O Da - 00 UN A Dì LL 0A A la Wu »— Us GEIE Aa DADA DO OMAR le O ui 093 Dn (PE) (E) Di (e) tiP. LLOYD AUSTR, TRIESTE. sublco t; Difare ostirti?a! yard» sven ii L' * Di di, i atla RP SOR CoD ii SICILIA RIS CALI i rid rodi a SR e a A rn eresie cate ite SEITE nose é Ù PITRLO4; 0134 ì a) . ' è Ti ti flo ui | Povrail ati) it Ù | r . il . Lio, è pe «È ; per RT. ia, 1 ù Dr] l c) ti He Î ‘ Ì i Da. Ì , î AE i" i estrianddAi a? il | i ‘ È P} | i ‘ È ì | Ù i Ù c 3 li Y R tao ATI [9 et Pal ST i { i i INI I | € | | ' Ls Pat I il i \b ea azilt e” Il dizagità olo | di. n 6 pesa) a ° «UE. 0) ERO "U (Pe } Pi ed ”