ii-^o- e "È)QOjyv^ \S,^\ HARVARD UNIVERSITY LIBRARY OF THE MUSEimi OF COMPARATIVE ZOOLOQY ^ •'yOrvA/v\£U2_ ve. w^i^ 8EP iiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiimiiiiiiimiiiiimiiimiiiiiiimiiiiiiiimiiiimiiiiiimimiiiiiiiiiiiiiii Aprile 1901. \^^ \\^ Fascicolo LXVIII. BOLLETTINO DELLE SEDUTE DELLA ACCADEMIA G [GENIA DI SCIENZE NATURALI IN CATANIA col RESOCONTO DELLE SEDUTE ORDINARIE E STRAORDINARIE e sunto delle memorie in esse presentate. ( NUOVA SERIE •^CATANIA TIPOGRAFIA DI C SALATOLA 1901. niiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiimiimiiiimiimmiiiimmii INDICE DELLE MATERIE CONTENUTE NEL PRESENTE FASCICOLO Rendiconti Accademici Verbale dell'adunanza dei 27 aprile 1901 pag. 1 Note presentate Prof. A. Bieco — Sulla caduta di polvere meteorica del 10 marzo 1901 » 3 Frof. A. Ricco — Sulla nuova stella in Perseo » 4 Doti. A. Motta Coco — Sui globuli tingibili col bleu di metilene nel sangue circolante della rana. ........ 6 Sunti di memorie Prof. A. Petrone — Sul destino del nucleo degli eritroblasti . . » 13 Elenco delle pubblicazioni pervenute in cambio e in dono, presentate nella seduta del 27 aprile 1901 » 16 Elenco delle memorie pubblicate nel volume XIV degli atti in corso di stampa ............ 18 Aprile 1901. Fascicolo LXVIII. ACCADEMIA GIOENIA DI Seduta del 27 Aprile 1901. Presidente — Prof. A. RiCCÒ Segretario — Prof. G. P. Grimaldi Sono preseuti i Soci effettivi Eiccò , Oafici , Ardini , Ronsi- svalle , Pemiaccliietti , Petroue, Grassi, Di Mattei , Lauricella , Staderini, Pieri, Grimaldi. Viene letto ed approvato il processo verbale della adunanza precedente. Il Presidente comunica che nell' ultima seduta privata ven- nero nominati socii onorarli : 2. Volterra prof. Vito della E. Univorsità di Roma. 1. Delpino prof. Federico della R. Università di Napoli. Socii effettivi. 2. Staderini prof. Rutilio della R. UniTersità di Catania. 1. Pieri prof. Mario idem idem Socii corrispondenti. Boggio Lera prof. Enrico del R. I. tecnico di Catania. Lopriore prof. Giuseppe della R. Univorsità di Catania. I nuovi eletti hanno inviato all' Accademia cortesi lettere di ringraziamento. In seguito il Presidente comunica avere ricevuto dalla E. Accademia dei Lincei di Eoma, dalla E. Accademia delle Scienze di Torino e dall' Accademia di Medicina di Torino partecipazione della morte del Prof. Senatore Comm. Angelo Messedaglia Presi- dente della E. Accademia dei Lincei, e del Prof. Senatore Coinm. Ginlio Bizzozzero. Socio della E. Accademia dei Lincei. Eicorda brevemente i meriti degli illnstri estinti e partecipa che a nome dell' Accademia gioenia ha inviato le condoglianze alle Accademie suddette. Il Prof. Petrone ricorda i meriti del Senatore Bizzozzero tolto anzitempo alla Scienza e la di cui vita fu tutta impiegata nel fe- condo lavoro scientifico. 11 Presidente fra i libri ricevuti in dono fa speciale menzio- ne delle seguenti memorie del socio onorario prof. Battista Grassi per le quali sono state mandate a nome dell' Accademia i ringra- ziamenti all' illustre collega : Studii di uno zoologo sulla Malaria. Relazioni dell' esperimento di prosorv.iziono della malaria nella piana di Capaccio. Il socio corrispondente prof. G. Loi)riore ta omaggio all'Acca- demia di una sua pubblicazione sulla dora Lacustre della Sicilia. Si passa quindi allo svolgimento dell' ordine del giorno che reca le seguenti comunicazioni : Prof. A. Eiccò — La polvere meteorica del 10 marzo 1901. Prof. A. Eicjcò — La stella nuova in Perseo (seconda comu- nicazione). Prof. A. Petrone — Sul destino del nucleo degli eritroMasti. Dott. S. SCALIA — Le faune post-iìlioceniclie del Poggio di Ci- bali e deir argilla di Catira (presentata a nome del socio prof. L. Bucca. Dott. G. SCALIA — I funghi della Sicilia orientale e princi- palmente della regione etnea — II"" serie (presentata dal segretario prof. G. P. Grimaldi). Dott. Motta Coco — Sui globuli tingibili col bleu di metilene nel .sangue circolante della rana (presentata dal socio prof. A. Pe- trone). In seguito viene tolta la seduta. NOTE Prof. A. Eiccò. — SULLA CADUTA DI POLVERE ME- TEORICA DEL 10 MARZO 1901. Questo fenomeno avendo avuto luogo nel giorno successivo alla seduta precedente non ho potato parlarne in tenipo all'Acca- demia, e feci invece una comunicazione al Corriere di Catania dell' ] 1 marzo scorso. Giudicando dall' aspetto caratteristico della polvere in discor- so, identico a quello di simili polveri cadute abbastanza sovente in altri anni, ed a preferenza in marzo, studiate da me e da al- tri (1) considerando anche le condizioni meteoriche pure speciali che si verificano sempre quando ha luogo questo fenomeno, dissi trattarsi di polvere che le correnti atmosferiche ascendenti sol- levano dai terreni aridi dell' Africa , e vengono portate verso la Sicilia e r Italia dai venti meridionali, e poi cadono insieme colla pioggia, quando il vapor acqueo di cui son ricchi quei venti vie- ne condensato dall' incontro con correnti setteiitriouali fredde. Dicevo pure che quella polvere era ricca di sostanze orga- niche, come diatomee, protococchi, ecc. Ora posso dire che le carte sinottiche dell'ufficio Centrale di Roma indicano colla disposizione delle isobare , (caratteristica di questo fenomeno) le depressioni reguanti in Africa fin dall' 8 marzo, che come è noto danno luogo a correnti ascendenti; inol- tre si nota il predominio dei venti meridionali , e P incontro di questi coi venti di NU che spiravano in Catania, quando comin- ciò la caduta della polvere. Informo poi 1' Accademia che il Prof. Stanislao Meunier, lo illustre geologo del Museo di Parigi, ha pubblicato ultimamen- (1) Annali dell' Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica : Parte III, 1879. Polveri meteoriche di scirocco, P. Taccuini, I. Maccagno, A. Eiccò. — 4 — te, (1) la sua analisi della polvere in discorso, che è la seguente : Materie organiche . . . 3, 17 "j^ Sabbia silicea . . . . 59, 14 » Carbonato di calce . . . 23, 91 » Argilla ed ossido di ferro . . 8, 58 » Acqua 5, 20 » Quanto alle sostanze organiche, il ju-of. Meunierdice: « Les corpuscules organisés, et avant tout les restes des diatomées, abon- dent d'une fa90u prodigieuse » Egli poi conclude : « En somme tous ces caractères coincident avec ceux qu'ont été déjà signalés dans les ^^/«ies de suìu/ anterieurement decrites ; nous devons croire que cette ibis encore, et conformement aux idées générales exposées en 1870 par M. Tarry, il s'agit de la chnte de matériaux arracliés par les remous atmosphériques au sol du Sahara. » Prof. A. Kiccò. — SULLA NUOVA STELLA IX PERJSEO 2* Gomunicazione preliminare. lììtcnsitìi hmiìwsa o grandezza. Abbiamo continuato le misure fotometriche coi seguenti risultati : AprUe 2 3 4 5 6 7 9 10 12 U 17 19 20 21 23 21 27 30 1 2 Graudez. 5.6 6.0 4.7 4.9 5.5 5,0 5.2 5.6 5.5 5.6 5.9 5.1 5.9 5.9 4.7 5.8 5.0 5.7 4.6 4.7 Ove si vede che in aprile è quasi cessata la diminuzione ge- nerale della luce , ma si hanno invece continue alternative di massimi e minimi, le quali però , come si disse , avevano luogo anche in marzo : considerando la data dei massimi piìi sicuri , perchè compresi fra giorni consecutivi di minor luce, si ha : 14 Marzo a 4 Aprile = 21 giorni = 3 X 7 gr. (1) Comptes Bendus N. 14, 9 Avril 1901. e considera Udo siiiiilmente i iiiiiiiini più sicuri, si ha : 22 Marzo a 6 Aprile i= 15 giorni :;== 3 X ^ gr- Dunque tiuo al 0 aprile si ha uu periodo di circa 3 giorni , al quale intatti si raccordano abbastanza anche gli altri massimi e minimi men determinati, compresi uell' intervallo fra la metà di marzo ed il 0 aprile. Dopo il 6 aprile si ha indizio di un periodo di 5 giorni ; intatti procedendo come sopra, si ha per i due minimi sicuri : da 6 aprile a 1 maggio =: 25 giorni =z 5 X 5 giorni. Dalle nostre osservazioni fotometriche in causa dei vuoti non si possono avere in quest' intervallo massimi sicuri , però la co- struzione grafica di esse osservazioni confermerebbe il detto pe- riodo, anche per i massimi. Sarà necessario riemi^ire i vuoti delle nostre serie di misure fotometriche con quelle fatte altrove per poter avere dati sicuri in proposito. Ad ogni modo pare si possa concludere che la nuova stella sia passata nella categoria delle variabili , come è accaduto per altre stelle nuove, per es. quella che nel 1885 comparve presso X' Orionis. Colore. Anche il colore della nuova stella e variabile dal giallo verso il rosso o verso il bianco. Si è notato color rosso nei giorni 0, 14, 20, 21, 24, 29 d' aprile, in generale alle epoche di minimo di luce o presso ad esse; invece si è notato colore giallo quasi bianco al 23, giorno di massimo di luce. Ciò corrisponde a quanto insegna la tìsica sul!' aumentare dei raggi piti refrangibili quando 1" intensità della luce di uu corpo incandescente cresce e sul diminuire di essi raggi, quanto l' intensità diminuisce. ^2)ettro. Presento all' Accademia la riproduzione in positivo dello spettro fotografico quasi lineare, ottenuto la sera del 5 mar- zo: per renderlo più distinto, l'abbiamo allargato, facendo scor- rere con adatto meccanismo la carta sensibile sotto alla negativa, la direzione perpendicolare alla lunghezza dallo spettro medesimo. Così si vedono più distintamente le zone chiare ed oscure che lo costituiscono, e che abbiamo già descritte nella nota precedente. Lo spettro della nuova stella iiou ha più presentato notevoli cambiamenti , oltre quelli dipendenti dalla diminuzione generale della luce dell' astro : ad ogni modo se altri cambiamenti vi fu- rono, non sono stati tali da potersi riconoscere con sicurezza co- gli strumenti di cui disponiamo. latìUdo di Anatomia ratologica della E. Univcrnità di Catania diretto dal prof. A. Pktrone SUI GLOBULI TINGIBILI COL BLEU DI METILENE NEL SANGUE CIRCOLANTE DELLA EANA. — Eicerclie per il Dott. A. Motta Coco. Settore-assistente. Per consiglio del mio Maestro, prof. Petrone, inspirandomi ai suoi lavori, ho intrapreso uno studio sperimentale sulla «jui- stione dei corpuscoli colorabili col bleu di metilene nel sangue vivo. Quest' ordine di ricerche non manca di autorevoli ed interes- santi contribuzioni, tutte improntate alle prime e fondamentali in- dagini dell' Ehrlich, (1) il quale trovò ben adatto il sistema ner- voso per fissare il bleu di metilene iniettato nell' animale vivo, e pensò che tale effetto , potendosi ugualmente ottenere con la tionina e con la dimeltionina, debbasi al solfo che queste sostan- ze contengono , capace d' indurre un' attrazione specifica tra gli elementi cellulari di certe sezioni del sistema nervoso ed i colori sopradetti. Il nuovo metodo fu utilizzato per il sangue. Il Magiui (2) lo sperimentò per il primo, e venne alla conclusione che nella rana vi si possono distinguere quattro specie di globuli rossi, a isecondo che col bleu di metilene si colori il solo nucleo, o questo ed il protoplasma, o il nucleo ed alcune granulazioni protopla- (1) Ehrlich. Ueber die intliylen blaureactiou der lebendon Nervensiibstanz. Deiitschen Medicinischen Waclieusclirift N. 4 1886. Berlin. (2) Magini. Colorazioue artificiale delle emasie circolauti. Boll. li. Acc. me- dica di Roma 18«8-1889. .smaticlie, o die in tutto si mostrino refrattarii al colore. Attribuì il fatto all'ossigeno che le emasie contengono o possono trattenere, e, in secondo ordine, all' età delle stesse, in quanto che sospettò che la colorabilità dipenda dalla senilità dei globuli rossi, o ])er- chè essi sian morti o presso a morire. Dieci anni dopo, il Poggi (1) pubblicò un lavoro, da cui ri- sulta che nelle anemie gravi, il sangue contiene una specie di corpuscolo rosso colorabile col bleu di metilene. L'osservazione la fece ponendo poche goccie di sangue in 5 c.m.c. di soluzione di cloruro di sodio all' 1 O/o e bleu di metilene al 1/2 O/oo per al- meno 6 ore. Spiegò il reperto ammettendo che tali emasie indi- chino la riordinata erasi sanguigna; però avviene il fenomeno in modo tumultuoso, entrano in circolo globuli non perfetti, elementi ancora immaturi , i soli capaci di assumere il colore: la loro scom- parsa signitìcherebbe che l'anemia è guarita o è prossima a guarire. Kicercò con la stessa tecnica nel sangue d' individui sani, e ne ebbe risultati quasi negativi: quando qualche volta ne ritrovò, attribuì il fatto ad una formazione tumultuaria dei globuli san- guigni, così come specialmente avviene nei cani e nei conigli. 11 Bidone (2) notò anche lui corpuscoli cianofili in feti sani provenienti da madri anemiche, Jovine (3) riconfermò il Poggi nei reperti e nell'interpretazione clinica; Belli (1) aggiunse la par- ticolarità che i globuli colorabili non mantengonsi in proporzioni costanti nello stesso ammalato in tutti i giorni e nelle diverse ore del giorno , e perciò intuì da tal fatto il valore relativo da darsi al reperto per la diagnosi delle differenti fasi di uno stato anemico. (1) Poggi. Di una nuova specie di corpuscolo rosso uel saugue dello auc- inic gravi. Il Policlinico. 1898. (2) BiDONK. Dilìerenze fra sangue fetale e sangue materno nelle anemie gravi delle gestanti. Riforma medica 1898. (.3) .ToviNK. La colorazione dei corpuscoli rossi del sangue dei bambini con 1' azzurro di metilene e suo valore clinico, l^a l'ediatria. 1899. (4) Bklli. Sulla comparsa dei globuli rossi colorabili a fresco col bleu di metilene uel sangue delle gravi anemie. Il Policlinico 1900. Il Dott. D. Eiva (1) ha studiato l'argomento, apportando sensibili modificazioni nella tecnica. Lasciò il sangue nella solu- zione colorante da G a 42 ore, adoperò soluzioni fresche, speri- mentò in ambienti sterilizzati, e, assai importante, enumerò i cor- puscoli colorati, servendosi del contaglobuli Thoma-Zeiss. Constatò che le emasie colorabili si riscontrano anche uell' uo- mo sano, quasi costantemente nelle anemie priumrie e secondarie; non credè che tali elementi debbansi ritenere per globuli giovani, immaturi e poco resistenti; negò che un certo rapporto esista tra la loro comparsa e lo stadio della malattia; notò che il numero ò variabile nei diversi reperti; concluse azzardando l' ipotesi che per la produzione o mancanza del fenomeno possa avere speciale interesse « qualche processo chimico sviluppatosi in seno al li- quido colorante e che fino ad ora è sfuggito all' osservazione. » D' Amato e Villari (2) si sono accontentati di desumere dai loro studi unicamente corollarii clinici. Hanno ricavato che i glo- buli tingibili si trovano ugualmente nel sangue dei sani ed in am- malati di anemia o di altri processi morbosi con ipoglobulia, con prevalenza nel secondo caso che non nelle condizioni fisiologiche; stabilirono pertanto che « il nuovo globulo rosso è un elemento normale del sangue umano ». Sotto un altro punto di vista è stata ripresa la quistione dal Dell' Isola (3). Questi si propose d'indagare per quanto fosse possibile e per quale meccanismo che il sangue fresco perda la sua normale acromatofilia. Studiò adoperando la soluzione fisiolo- gica di cloruro di sodio con 0. 50 O/oo t^i Weu metilene e minime quantità di fenolo, come pure ottenne lo stesso scopo con il bleu di toluidina, e, meno perfettamente, con il violetto di genziana. (1) Riva O. Globuli rossi colorcabili col bleu di metilene. La Clluica medica Italiana. 1900. (2) D' Amato e Villari. Sulla presenza dei globuli rossi colorabili a fresco col bleu di metileue nel sangue degli individui sani e malati. Rivista di Clinica Medica. 1900. (3) Dell' Isola. Sulla colorabilità del sangue a fresco. La Clinica medica Italiana 1900. — 9 — Cos'i ricercando si convinse che non sempre 1' alterata crasi san- guigna è favorevole alla produzione del fenomeno, perchè in casi di anemia gravissima esso gli mancò : lasciò indelinito il momeu- to causale che lo determina , come non si pronunziò sul signifi- cato normale e patologico da doversi attribuire. Il prof. Petrone (1), che ha largamente studiato e risoluto i più ragguardevoli problemi di morfologia e flsio-patologia del sangue, ha fermato l' attenzione sull' importante problema dei glo])uli tingibili dal bleu di metilene. ^Nlosse per le nuove in- dagini da quanto avea precedentemente constatato, che, cioè, gli elementi del sangue, come tutte le forme cellulari, finche vivono, sono refrattarii alle colorazioni e non mostrano granulazioni se so- no stati fissati in alcool assoluto. Se non che, continuando lo stu- dio sul sangue estratto dal vivo nella soluzione normale colorata, ha potuto notare che dopo la prima ora, quando gli elementi più o meno muoiono, la colorazione si manifesta nel nucleo , quando esiste, come in una gran quantità di granuli che in certi casi si trovano nei globuli rossi. Si giovò per le osservazioni di ima soluzione normale di cloruro di sodio con 1: 5000 fino 1: 10000 di bleu di metile, che gli si mostrò sul liquido Poggi di azione più rapida e perfetta, con il vantaggio « di apprezzare e limitare la quantità di sangue che esce dal vivo nella goccia, pel suo colorito poco forte. » Im- piegò successivamente altre soluzioni decrescenti di cloruro di sodio, ed in quella al titolo di 0. 30 la colorazione avveniva in pochi minuti, sino a rendersi perfetta dopo mezz' ora , pel fatto che nella soluzione cloro-sodica così debole (ipoisotonica) gli ele- menti cellulari muoiono più rapidamente e quindi si rendono più facilmente e precocemente penetrabili dalla sostanza colorante. Con questi mezzi stabilì che i globuli più giovani sono meno resistenti dei vecchi, che il numero di emasie nucleate o a gra- nuli tingibili, così nel sangue fetale che nelle anemie, è immeu- (1) Petrone. Sui «frauuli e globuli tingibili del sangue. H(»1I. Ace. Gioenia 1900. — 10 — saiueute maggiore da quauto si è ritenuto , che nel sangue em- brionale, fetale o da rigenerazione i corpuscoli con nucleo o a granuli tingibili appaiono colorati diffusamente, se si trattano con una soluzione sodica al 1 O/o o con quella normale. D' altra parte, perchè i globuli tingibili mostransi meno resistenti, dive- nendo globosi quando gli ordinari eritrociti restano discoidi ebbe la 'convinzione che gli stessi rappresentino una fase intermedia in eritrociti definitivi, e perciò non la loro presenza, ma la persi- stenza nel sangue sarebbe di cattivo pronostico. Come si vede, la quistione si è man mano ingrossata, e dopo gli ultimi reperti del prof. Petrone che confermano 1' esistenza di questi globuli tingibili anche nel sangue normale, essa si pre- senta sotto i diversi seguenti aspetti : Per quanto è possibile sorprendere nel sangue circolante delle emasie cianoflle ì è possi- bile fìir perdere in parte ai corpuscoli del sangue circolante la loro normale acromatofllia ì stabilito che il fatto succede, quale può esserne il probabile meccanismo di produzione f Da questi lati ho studiato 1' argomento, percliè a me sembra necessaria la risoluzione di tali problemi, onde avere un indi- rizzo più solido e maggior numero di prove per le deduzioni da trarsi sul significato dei nuovi globuli rossi. Le esperienze le iniziai e continuai nelle rane , alle quali ho sempre fatto iniezioni sottocutanee di soluzione fisiologica di cloruro di sodio colorata con bleu di metilene nella proporzione di 1: 5000. Per accertarmi del risultato, cominciavo a studiare la circolazione del mesentere e della membrana natatoria dopo mez- z' ora, e, successivamente, continuavo dopo una, due, tre, cinque, ventiquattro, quarantotto ore dall' iniezione. Dopo 3 ore, quando generalmente corrisponde il maggior numero di globuli colorati, tante volte ne facevo il conteggio, estraendo il sangue con la pipetta Thoma-Zeiss e usando il contaglobuli corrispondente. Per la seconda parte del lavoro, per accrescere , cioè, il numero dei globuli rossi colorabili, o, in altri termini, per meglio favorire la elezione che essi potessero avere per il bleu di metilene, iniet- tavo da tre a cinque milligrammi di pirogallolo in soluzione, che, — 11 — come è noto, dimiuiiisce la resisteuza degli elementi del sangue (1), e poscia, dopo circa 20-25 mimiti, da mezzo a nu centigrammo di soluzione colorata. Dopo mezz' ora dall' iniezione del bleu di metilene, nei vasi del mesentere e della membrana natatoria circolano pochi globuli a nucleo colorato in bleu e con protoplasma scolorato. Il numero gradatamente aumenta, e, dopo tre ore, circa la ventesima parte degli elementi sanguigni appaiono colorati; di questi, alcuni con il solo nucleo di colore turchino, altri con lo stesso di uu bleu carico, altri ancora con nucleo e protoplasma tinti secondo l'una o 1' altra variazione di bleu. L' osservazione ripetuta dà press' a poco gli stessi risultati sino alle 24 ore; da questo momento il numero di emasie colorate va sempre decrescendo, ed in ultimo, dopo 48 ore, scompaiono definitivamente. È indifferente su i risultati finali la quantità di bleu iniet- tata, perchè, anche spingendone la dose sino a tre centimetri cubici, o aumentando la proporzione di colore siuo al titolo del- l' 1/2 O/o, i valori numerici dei globuli colorabili uou variano tra limiti molto ampli. Gli altri elementi del sangue — i leucociti, le piastrine, le granulazioni, il plasma — restano perfettamente incolori. Durante 1' osservazione ebbi occasione di rilevare due i)arti- colarità che possono interessare per un certo senso 1' asgomento del lavoro. La prima è per quei capillari nei quali la circolazione si è appena appena arrestata, ove, istillandovi una sola goccia di soluzione colorata , si ottiene rapidamente la colorazione del nu- cleo in tutte le emasie, mentre nel sangue circolante il numero rimane immodificato ; P altra riguarda i nuclei dei corpuscoli cia- nofili , perchè si possono presentare o ridotti in un ammasso di granuli, o parte in granuli e per il resto con conformazione nor- male, o, infine, nella loro integrità, come nelle euuisie a nucleo scolorato. (1) A. MoTTA-Coco, Contributo sporimeutale al rapporto tra 1' isotonia e la coagulabilità del sauftuo. Boll, dell' Acc. Gioeuia di Scienze Naturali. 1900. 12 — Il saiijiue del cuore presenta i)er la colorabilitài delle emasie le stesse modalità che quello circolante, come risulta dalla se,i;uente tabella, che comprende anche le cifre dei globuli colorati dopo r iniezione di acido pirogallico. " 2 o 5 GÌ. colorati dal lilcu di meti- lene: per mmc. GÌ. colorati dal bleu di meti- lene dopo un'ora dall' iniezione dell' acido p i r 0 g a 1 1 i e o : GÌ. colorati dal bleu di moti- lene dopo 3 ore dall' iniezione di acido p i r o g a 1 1 i e 0 : Globuli scolorati: per nane. ;zi per mmc. per mmc. 1 78000 — — 1600000 2 75000 -• - 1200000 3 - 80000 96000 368000 4 50400 - - 110000 5 - - 216000 108000 6 - 88000 94000 • 252000 Kiassumendo, parmi che scaturisca dai reperti delle mie os- servazioni un primo fatto importante, cioè, che i globuli tingibili col bleu di metilene debbansi considerare coDie elementi normali del sangue circolante della rana sana. ]^è, credo, si ])OSsano richiamare altri fattori per il fenomeno nelle condizioni normali; da un lato, perchè il liquido solvente del colore, per la percentuale di cloruro di sodio che tien sciolto, è tale da garentire la vita dei globuli rossi del sangue; dall'altro, perchè la minima quantità di sostanza colorante impiegata non può avere una grande importanza sulla resistenza delle emasie circolanti , tanto piìi che aumentandone discretamente le proporzioni non cambia gran die il numero dei globuli colorati. Non può dirsi lo stesso ove si aggiunga al me- struo normale colorato un' altra sostanza, forse alcune volte ben consigliata per aumentare 1' effetto del solvente, se non necessaria per avere la soluzione del colore: in questi casi quanto non può influire tale prodotto a creare un nuovo ambiente nel quale ven- gono a trovarsi i corpuscoli rossi t Se, adumiue, pnò darsi che — 13 — accada in questo senso , allora è ovvio , potendo diminuire la normale resistenza degli elementi alle sostanze coloranti , che i risultati s' impronteranno alle condizioni artificialmente portate nel sangue; in altri termini, il modo di comportarsi dei globuli in queste circostanze , può rispondere alle mie esperienze col piro- gallolo, ove, per eiìetto della diminuita resistenza degli elementi del sangue, i reperti si allontanano di molto da quanto si osserva nello stato normale. Le osservazioni sulla colorabilità di tutte le emasie nel san- gue in riposo in rapporto a quanto succede nel sangue in movi- mento, e le altre sullo stato del nucleo dei globuli colorati, pos- sono avere un certo valore per V indizio della diminuita resistenza di quei corpuscoU sanguigni die nel circolo si tingono col bleu di metilene. Ma, anche ad ammettere che da soli questi fatti non fos- sero del tutto sufficienti per sostenere quell' ipotesi, la quistione meglio si delimita e si schiude per una soluzione definitiva, se si tien calcolo del numero maggiore di globuli colorati dal hleu di me- tilene, dopo r iniezione di acido pirogallico. Perchè, essendo il piro- gallolo una sostanza ad effetto emolitico , come anche si desume per l'ipoglobulia che determina, ed influendo esso grandemente a diminuire il potere isotonico del sangue, non è improbabile che i reperti delle alte quantità di corpuscoli colorabili , debbausi rife- rire a condizioni tutte proprie dei globuli rossi , possibilmente , alla diminuita resistenza di un gran numero di emasie per la sola azione dell' acido pirogallico adoperato. SUNTI DI MEMORIE (1) Prof. A. Petrone — SUL DESTINO DEL NUCLEO DE- GLI ERITEOBLASTI (con esposizione di preparati. L' A. , esposta la storia suU' argomento, fa rilevare, che dopo la quistione delle piastrine , è questa 1' altra grave questione di- (1) Questo moiuorie saranno pul)l)lira i sistemi di congruenze lineari , che gene- ravo semplicemente lo spazio rigato (pag. 7). » IV. — D.r L. Mendola e F. Ereoia — Andamento annuale della diffe- renza di temperatura fra gli Osservatori meteorici della lì. Università di Catania (pag. 17). f, V. — Prof. G. Pennacchietti — Sopra una generalizzazione della for- mala di Binet sulle forze centrali (pag. 10). VI. — D.r G. Messineo — Sul veleno contenuto in alcune Tenie dell' uo- mo (pag. 36). » VII. — Prof. A. Ricco e F. Eredia — Bisultati delle osservazioni meteoro- logiche del 1900 fatte nel E. Osservatorio di Catania (pag. 6). ■0 VIII. — Prof. E. Di Mattei — L'euchinina nella profilassi malarica (pag. 8). G. P. G. n !'!l|fi|inT'T!|'|||';|ìf|i|i^^^^ 3 2044 093 290 138