Act ■BtAJ^'v^ ^"l'W HARVARD UNIVERSITY LIBRARY OF THE nUSETTM OF COMPARATIVE ZOOLOQY iiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiimiiiiiiiiiiniiiiiiiiin III II III IH iiiiiiiiiiiiiiiiii limi Ululili iiiiiiiiniiiiiiiii Gennaio e Febbraio 1890. Fascicolo XI e XII. 1:1^ ìli BULLETTINO MENSILE DELLA ACCADEMIA GIOENIA DI SCIENZE NATURALI IN CATANIA col RESOCONTO DELLE SEDUTE ORDINARIE E STRAORDINARIE e Sunto delle Memorie in esse presentate ( NUOVA SERIE ). CATANIA TIPOGRAFIA C. GALATOLA liiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiniiin IPICE DELLE MATEBIE CONTENUTE NEL PRESENTE FASCICOLO Rendiconti Accademici Verbale della seduta del 26 Gennaio 1890 Pag. 1 Libri pervenuti in cambio all' Accademia »! Libri pervenuti in dono » 2 Sopra un caso di lussazione divergente del cubito — Memoria del socio effet- tivo Prof. Paolo Berretta » 2 Nuovo meccanismo di occlusione delle vene nei monconi di amputazione — Memoria del Prof. A. Petrone » 3 Verbale della seduta del 23 Febbraio 1890 » 4 Libri pervenuti in cambio all'Accademia » 4 Libri pervenuti in dono » 5 Sugl'integrali delle equazioni della dinamica — Nota del Prof. Giovanili Pcn- nacchiettì ............. 6 Primi risultati sperimentali sul nuovo meccanismo di occlusione delle vene nei monconi di amputazione— Nota del Prof. Dottor Angelo Petrone. -> (> Sopra un importante fatto di litoclasi sotterranea, messo in evidenza dalle acque meteoriche torrenziali nella bassa regione orientale dell' Etna — Nota del Prof. Orazio Silvestri » 11 Sopra il terremoto Etneo del 25 Dicembre 1889— Nota del Prof. Orazio Silvestri » 15 Primo catalogo della biblioteca dell'Accademia Gioenia {contiìiuazione). < 15 Gennaio e Febbraio 1890. Fascicolo XI e XII. ACCADEIIA GIOENIA DI Seduta lei il 26 imm 1890. Presidente Comm. Prof. Giuseppe Zurria Sono presenti i soci effettivi Proff. Silvestri (Segretario) Mol- lame , Grassi , Chizzoni, Berretta, Fichera. Amato, Aradas, Fer- rari e Filetti. Intervengono anche molti soci corrispondenti e numeroso uditorio. Dichiarata aperta la seduta, il Segretario dà lettura del ver- bale della precedente tornata che viene approvato nelle consuete forme. Riferisce poscia la corrispondenza tenuta durante il ])e- riodo dell' ultima seduta sin oggi con gP Istituti scientifici e p.-e- senta i libri pervenuti dagli stessi in cambio e in dono che sono i seguenti : OAMBJ Lucca — R. Accademia Lucchese — Atti — Voi. XXV. Modena— Società dei Naturalisti— Atti— VoL Vili, fas. 2.° Milano— R. Istituto Lombardo— Reudiconti—fas. 19° del voi. XXII. Napoli— Società dei Naturalisti— Bullettino— Voi. Ili fas. 2.» .. —Accademia medico chirurgica— Bullettino— Maggio a settembre 1889. .. —Accademia di scienze fisiche e matematiche— Rendiconti— fas. 12^ Vo- lume III, dicembre 1889. Roma — Società Geografica— Bullettiiio — Dicembre 1889. >. —Accademia dei Lincei— Kendiconti— Voi. V, fas. 12<^ e 13° e voi. VI fas 1.° )) —Accademia dei nuovi Lincei— Atti— Sessioni da dicembre a ginguo 1888. Tosino— R. Accademia delle Scienze— Disp. 1» e 2^ del Voi XXV. Venezia— R. Istituto Veneto— Atti— Voi. VII Disp. 10 ^ Frankfurt- Bericlite iiber die Senckeiibergische naturfurscliende Gesellschaft 1889. Hermannstadt— Verandlungen und Mittbeilungen des Siebenburgischeii Vereins fur Naturwisseuschaften Voi. XXXIX. London— Prnceedings of the roj'al Society N. 284. Mexico— Osservatorio meteorologico magnetico — Pubblicazioni agosto 1889. Tokio— Journal of the College of Science. Imperiai University— Voi. III part. III. WiENN — Verandlungen der K.K. Geologischen Reichsanstalt — N. 13 al 17, 1889. DONI BoNOMi Agostino— Nuove contribuzioni alla Avifauna tridentina — Rovereto 1889. Secondo 1' ordine del giorno ebbe la parola il socio prof. Ber- l'etta per comunicare all' Accademia una sua memoria « Sopra un caso di lussazione divergente del cubito. » Indi il Prof. Petrone trattiene l' adunanza comunicando i suoi studi « Sul meccanismo di chiusura delle vene nei monconi di amputazione » ed invita i Socj ad esaminare al microscopio numerose preparazioni relative al suo lavoro. Finalmente il prof. Ferrari presenta all' Accademia uno stu- dio sul vajolo fatto dal Sig. Dott. Rocco Pisani. Esaurito l'ordine del giorno il Presidente dichiara sciolta la seduta alle ore 1 e 1|2 poni. SUNTI DELLE MEMORIE SOPRA UN CASO DI LUSSAZIONE DIVERGENTE DEL CUBITO — Memoria del sodo effettivo Prof. Paolo Berretta. L' A. anzitutto fa osservare come questa forma di lussazione non sia molto comune fra le diverse forme di lussazione dell' a- vambraccio. Essa consiste nello spostamento posteriore dell'apofìsi olecrano, ed in quella anteriore del capo del radio, in modo, che l'estremità inferiore dell'omero trovasi incuneata fra le due ossa — 3 — dell'avambraccio. A tale uopo 1' A. crede opportuno chiamarlo lussazione ulno omerale in dietro, radio omerale in avanti. Poiché la parola divergente ne comprende alti-e più rare, nelle quali vi è diversione nel senso trasversale e laterale. Riferisce in seguito l'istoria clinica del caso da lui osservato nella persona della se- dicenne Maria Distefano, ne descrive minutamente i segni, e fra questi fa notare quelli più caratteristici per distinguere tale for- ma di lussazione con la frattura dell' estremità inferiore dell'o- mero, la quale possibilmente, a prima vista, può venire confusa. Descrive poscia il metodo da lui adoperato col quale ne otteime la pronta e completa riduzione. Indi r A. riferisce la relativa bibliografìa, dalla quale fa os- servare che, i casi di simile lussazione sparsi negli annali scien- tifici non oltrepassano la cifra di undici , ed espone in breve cro- nologicamente r istoria di essi, tra i quali dietro averli accura- tamente analizzati , mette in rilievo quelli che rispondono al caso da lui osservato. In fine 1' A. deduce delle utili considera- zioni, che riflettono le cause, il meccanismo, la diagnosi, il pro- gnostico ed il trattamento di tale rara lesione di rapporto. NUOVO MECCANISMO DI OCCLUSIONE DELLE VENE NEI MONCONI DI AMPUTAZIONE— lfe/7ior/« del Prof. A. Pe- TRONE. — La memoria è accompagnata da una tavola contenente 10 figure, le quali riproducono i preparati esposti. Egli ha dimostrato da soli 3 casi osservati , e che cercherà illustrare con una serie di esperienze intraprese già sui cani : 1. Che nei monconi di amputazione, oltre della già ammessa organizzazione del trombo, vi è nelle vene un meccanismo spon- taneo di adattamento nelle loro tuniche , il quale contribuisce molto air occlusione di questi vasi , già sottratti al circolo san- guigno. 2. Che ciò è fatto dallo scollamento più o meno esteso del- l' intima , cagionato da diapedesi , o da essudazione dei rasa va- soì'um. — 4 — '^. Che come postumi si trovano trasformazioni nodulari li- brose nel sito dello scollamento , che semprepiù coadiuvano la occlusione delle vene; meno nei casi in cui lo scollamento è fatto da un prodotto infiammatorio specifico , quando 1' effetto utile dello scollamento manca, sopraggl ungendo per lo più necrosi e distruzione. Seduta ilei ili 23 ferraio 1890. Presidenza Rev.""^ P. D. Giovanni Cafici. È presa la presidenza dal socio più anziano tra i presenti con r assistenza del Seg-retario Prof. 0. Silvestri; intervengono i Soci effettivi sigg. Proff. Clementi, Filetti, Grassi, Pennacchietti, Mollame, Ronsisvalle, Basile, Scinto Patti, Chizzoni, Ardini, Cap- parelli ed Aradas. Si approva, dietro lettura, il verbale della precedente seduta pubblica. Il Segretario prof. Silvestri presenta i seguenti libri pervenuti in cambio dagli Istituti scientifici nazionali e stranieri che sono in corrispondenza con la Gioenia: e in dono da particolari cul- tori di scienza. CAMBJ Bologna— Società medi co-chimrgica— Ballettino delle scienze mediche — gennaio 1890. Milano— E. Istituto Lombardo— Rendiconti— fas. 20 del voi. XXII e fas l" del voi XXIII. Napoli — Accademia di scienze tìsiche e matematiche fas. P Voi. IV gennaio 1890. Pisa— Società toscana di Scienze naturali— Atti voi X, Processi verbali Voi. VII. Roma— E. Comitato geologico— Bullettino N. 11 e 12, novembre e dicembre 1889. » — R. Accademia dei Lincei— Rendiconti— fas. 2" e 3" del Voi. VI. Siena— R Accademia dei Fisiocritici— Atti fas. 10° del Voi I. Cambridge- BuUetin of the Museum of Comparative Zoology Voi. XVII N. 6. — BuUetin Annual Report 1888-89. - 5 -- Dkesden— Sitzungsberichte und Abliandhiugen der Natunvissenschaftlichen Ge- sellschaft Isis gennaio a giugno 1889 Haelem— Archives Neerlandaises des sciences exactes et naturelles — fas. 1" del voi. XXIV. Lausanne — BuUetin de la Societé Vaudoise des sciences naturelles N. 100. Mexico — Osservatorio meteorologico magnetico centrai — Pubblicazioni 1883, 188^. » — Memorias de la sociedad cientifica <■ Antonio Alzate » fas. 12» del to- mo II e fas. 1" e 2« del tomo IH. WiENN— Verandlungen der K.K. geologischen Reiclisanstalt — N. 18 del 1889 e N. 1 e 2 1890. DONI La Medicina esatta— gennaio 1890— Anno VIII fas. I— Torino. Le Stazioni sperimentali agrarie italiane— gennaio 1890— Voi. XVIII fas. I— Asti. Rivista di Ostetricia e Ginecologia— gennaio 1890— Anno I fas. I— Torino. Rivista di dritto pubblico— gennaio 1890— Anno I fas. IV— Bologna. Martinetti V.— Sul genere delle curve Q, nelle involuzioni piane di classe qua- lunque. (Estratto dai Rendiconti del Circolo matematico di Palermo). Ministero delle Finanze — Statistica d' importazione ed esportazione al 31 di- cembre 1889.— Roma 1890. Ricco A.— Sopra un modo facile di studiare la rifrazione atmosferica. „ — Osservazioni astrofisiche solari. (Estratto dai rendiconti della E Acc. dei Lincei— Roma 1890). Ricciardi L. — Genesi e composizione chimica dei teiTeni vulcanici italiani. — Fi- renze 1889. L'ordine del giorno porta la lettura delle seguenti memorie : 1. Sugli integrali delle equazioni della dinamica — Prof. Pen- nacchietti. 2. Primi resultati sperimentali sul nuovo meccanismo di occlu- sione delle vene nei monconi di amputazione— Prof. Petrone. 3. Sopra alcuni fatti relativi alla Geodinamica Etnea— Prof. Sil- vestri. Avuta , pel primo , la parola, il prof. Pennacchietti, egli in- trattiene l'adunanza con la lettura della sua memoria. Poscia il Prof. Petrone fa conoscere il suo lavoro intorno agli esperimenti da lui intrapresi sul metodo di occlusione delle vene nei monconi di amputazione negli animali.- S' intrattiene sui resultati ottenuti che dimostra ivi preparati al microscopio. In ultimo il prof. Silvestri dà comunicazione di due note riguardanti alcuni fatti relativi alla geodinamica Etnea e parti- colarmente del terremoto Etneo del 25 Dicembre 1889 e di un caso speciale di litoclasi nel basso versante orientale dell' Etna. Rife- risce le deduzioni scientifiche sui fatti da lui osservati. Terminata la lettura di tali lavori a ore 1 '!, pom. il Presi- dente dichiara sciolta la seduta. SUNTI DELLE MEMORIE e Note originali. SUGE' INTEGRALI DELLE EQUAZIONI DELLA DINA- MICA — Nota del Prof. GIOVANNI Pennacchietti. — L' A. così riassume, il suo lavoro che presenta all' Accademia « Mi pro- pongo estendere al moto di un sistema vincolato materiale qual- siasi, proposizioni da me altrove dimostrate riguardo a un solo punto. Pongo anzitutto le equazioni del moto ; quindi , restando neir ipotesi generalissima che le forze siano funzioni delle coor- dinate e delle derivate di queste rispetto al tempo, e dipendano anche esplicitamente dal tempo, col quale eziandio possano va- riare i vincoli ; determino le condizioni necessarie e sufficienti , affinchè più problemi dinamici ammettano 2/x-2 integrali primi comuni indipendenti dal tempo, essendo y. il numero delle coor- dinate indipendenti. Dopo avere applicate queste condizioni al moto di un corpo solido, esamino, tornando a problemi dinamici qualunque, alcuni sistemi di 2/x-2 integrali primi comuni dipen- denti dal tempo e in ultimo alcuni sistemi di 2/^-3 integrali primi comuni indipendenti dal tempo. » PRIMI RISULTATI SPERIMENTALI SUL NUOVO MEC- CANISMO DI OCCLUSIONE DELLE VENE NEI MONCONI DI AMPUTAZIONE — iVbfa dd Prof. Dotto)' ANGELO Petrone letta air Accademia Gioenia il 28 febbraio 1890. Adempio la promessa fatta nella precedente seduta col rife- rirvi i primi risultati ottenuti nei cani sull'argomento del nuovo meccanismo di occlusione delle vene nei monconi di amputazione : e sono lieto potervi comunicare che questi risultati sono stati po- sitivi , perfettamente simili a quelli osservati nell' uomo , come potrete convincervi dai preparati che mi pregio esporre al vostro esame. Nel corso di queste ricerche sperimentali ho potuto confer- mare non solo i fatti esposti nella precedente memoria, ma la mia attenzione è stata fermata da un fatto negativo , cioè , non ho potuto mai osservare la già ammessa organizzazione del trombo nelle vene dei monconi di amputazione. Ho potuto invece con- fermare sperimentalmente in un solo caso , di cui finora ho po- tuto disporre, il saldamento diretto delle pareti venose nell'allac- ciatura delle arterie omonime: ciò, che formerà oggetto di un'altra serie di sperimenti per studiare nella maggior estensione, che mi sarà possibile, il fatto già ammesso nell' uomo. Esporrò ora i risultati ottenuti sui 4 cani adibiti a quest'og- getto. I 4 cani operati, tutti di piccola statura, sono stati uccisi col cloroformio ; ed 1 pezzi, cioè il fascio nerveo-vascolare della parte operata, preso immediatamente con un poco dei tessuti limitrofi, dopo aver legato in sotto ed in sopra il fascio per evitare lo svuotamento di sangue e così avere nei preparati l'iniezione na- turale, immediatamente sono stati sospesi in alcool ordinario per evitare deformità da pressione : dopo 2 ore messi in altro alcool ordinario fino al giorno seguente: allora sono stati posti in al- cool assoluto per altre 24 ore, e poi dietro il bagno di un'ora in altro alcool assoluto trattati col metodo conosciuto dell'inclusione in paraffina , indi tagliati col microtomo Thoma-Jung , ed infine imbibiti al picrocarminio o all'ematossilina e chiusi nel balsamo del Canada. 1» Cane — Operato di amputazione alla coscia sinistra nella diafisi. — L'animale ha perduto pochissimo sangue, avendo prece- dentemente praticata 1' allacciatura della femorale in alto : anti- sepsi col sublimato al mezzo per mille. Dopo 5 o 6 giorni la parte operata , la quale mostrava soltanto lievi fatti suppurativi nei — 8 — lembi cutanei, si è avviata rapidamente verso la guarigione, la- vando due volte al giorno la località con acqua fenicata al 2 per 100; non abbiamo adoperato il sublimato, perchè il cane si lecca- va spesso la parte. A 12 giorni il moncone era cicatrizzato com- pletamente. Il cane è stato ucciso al 20'' giorno dall' operazione. Nei preparati microscopici esposti potrete osservare, oltre la organizzazione perfetta del trombo arterioso bellamente canaliz- zato , lo scollamento dell' intima delle vene grosse e medie , con contenuto in sangue, ben conservato, nello spazio prodotto dallo scollamento. Il lume delle vene è ristretto , sia assolutamente pel collabimento del vaso , sia relativamente per la protrusione dell'intima scollata nel lume stesso , nel quale si nota anche un poco di sangue. — I rasa vasorum si vedono , ma non così bene come nell'uomo, né si può confermare la lor pienezza in 'san- gue: forse ciò dipende dalla loro picciolezza. Lo scollamento si può osservare in diverse fasi dall' iniziale distacco , sino all'esu- berante con decorso ondulato, serpentino. Sovente per l'artifizio della preparazione si trovano soltanto le parti dell'intima scollata che fa continuazione con le altre tuniche, mentre il resto si è rotto e distaccato ; e ciò principalmente nei preparati molto sot- tili, come si può esser convinti facendo Jl paragone con preparati simili più spessi, in cui tutta Fintima è conservata anche con lo esteso scollamento. Nel resto dei tessuti, meno lievi fatti infiam- matori lenti perivasali, non vi si apprezza altro. Lo scollamento dell'intima si nota a preferenza nelle vene di quel tratto del fascio che sta al di sopra della legatura per circa mezzo centimetro: in tutto il resto del fascio asportato non manca, ma è relativamente raro. 2*^ Cane — Operato anche di amputazione della coscia sinistra come il precedente: è guarito più presto dell'altro senza mostrare fatti suppurativi rilevanti neanche sottocutanei. Dopo 30 giorni , già completamente guarito fin dalla prima settimana , si uccide. Anche qui nel tratto superiore all'allacciatura si notano scol- lamenti estesi dell'intima, e talora cosi imponenti da formare un gomitolo nel lume da quasi occluderlo: ciò si può apprezzare ad occhio nudo. Si trova anche sangue nello spazio dello scolla- mento : nessuna flogosi della localitcà , meno i lievi fatti iperpla- stici riparatori. Il trombo arterioso è perfettamente organizzato e canalizzato. Della grande serie di preparati ottenuti da questo fascio ho osservato appena alcuni, che soltanto ieri ho potuto colorare rapi- damente con Fematossilina : vi riferirò nella seduta prossima altri fatti che potrebbero essermi sfuggiti o non presentati nell'esame dei pochi preparati studiati. In uno di essi però ha fermato la mia attenzione una vena media che cammina con l'arteria compagna; questa si mostra ripiena di sangue senza segni positivi di trom- bosi , mentre la vena , come potrete notare nel preparato , ha il lume notevolmente ristretto non solo per collabiménto, ma prin- cipalmente per una formazione rotondeggiante ben apprezzabile ad occhio nudo, fatta da tessuto connettivo giovane : essa si trova in un divaricamento delle tuniche della vena e propriamente tra l'intima e la media; ed assomiglia perfettamente ai nodi fibrosi notati nel moncone di amputazione antico dell' uomo. Questa neoformazione restringe notevolmente il lume della vena , spor- gendovi fortemente dentro : differisce da quelli dell'uomo soltanto per la fase non fibrosa, ma ancora granulomatosa con incipiente trasformazione fibroplastica. 3° Cane — Operato di sola allacciatura dell' arteria ascellare destra: ha zoppicato con l'arto corrispondènte fino al 4" giorno, quando 1' ho ucciso, perchè veniva marcia attraverso 1' apertura lasciata dai margini della ferita. Tolti i punti di sutura si è trovato scollamento purulento della pelle, il quale si estende nei tessuti che circondano il fascio sino al punto della legatura. Ho dovuto sacrificare 1' animale al 4° giorno per poter confermare sperimentalmente lo scollamento dell' intima delle vene fatto dal prodotto infiammatorio, una volta che era soj^praggiunta la sup- purazione. I preparati mostrano infiltramento purulento esteso , e le grosse vene principalmente con forte scollamento dell' intima^, che con decorso serpentino occupa gran parte del lume della vena ; e ciò, come ognuno può osservare, può apprezzarsi anche adoc- chio nudo nei preparati microscopici. — 10 - Neil' arteria cominciano i fatti progressivi di trasformazione del trombo. 4*^ Cane — Operato di allacciatura della femorale sinistra : guarito di prima intenzione: ucciso dopo 16 giorni. I tessuti circumambienti ai vasi del fascio mostrano soltanto i lievi fatti dell'iperplasia fibrosa riparatrice. L' arteria è perfet- tamente occlusa dal trombo organizzato, già canalizzato e sparso di residui pigmentali ematici di colorito rosso-giallastro, fino al giallo-bruno. La vena femorale poi è nel tratto sopra la legatura, chiusa in parte o in tutto il suo lume per saldamento diretto delle faccie corrispondenti libere dell' intima , in modo che la cavità della vena è ordinariamente scomparsa , ed in sua vece si nota soltanto la linea del saldamento : qui l'intima appare poco, ed è di aspetto omogeneo, giallastro. La linea del saldamento è appe- na apprezzabile, e probabilmente è fatta da un prodotto fìbrino- plastico. In alcuni preparati soltanto si può apprezzare l' intima esuberante ed ondulosa, raccolta e sti\-ata nella linea che segna il saldamento e la scomparsa del lume. In altri preparati, come po- ti'ete osservare, questo saldamento non è completo, restando ad un estremo un piccolo residuo ancora pervio del lume vasale : talora questo residuo occupa circa il terzo del lume originario , mentre negli altri 2 terzi vi è saldamento completo. Occorre anche di ve- dere in alcuni preparati questa stessa vena fortemente ristretta nel suo lume, il quale però è ancora tutto pervio, con apparenza di grosse e corte intaccature laterali, che sono le pieghe delle tuni- che , a preferenza dell'intima , derivanti dal forte collabimento della vena. Non vi ha in questo caso alcuna apparenza di scollamento in nessuna vena. Tengo ora altri cani operati, di cui uno amputato alla coscia perfettamente guarito , e che esaminerò al 50" giorno ; e 2 altri anche amputati alla coscia destra, che studierò uno dopo 5 giorni, r altro dopo 10 : ne opererò un quarto anche di amputazione alla coscia, che sacrificherò dopo un solo giorno, per vedere se anche dopo si breve tempo vi è scollamento dell'intima delle \ vene : e cosi avremo i risultati sperimentali di 1 giorno, di 5, di 10 , di 20 , di 30 e di 50 dal tempo dell' operazione. Potrebbe r esame dopo 50 giorni importare principalmente per la forma- zione dei nodi fibrosi nello spazio lasciato dallo scollamento, dei quali credo aver trovato il principio dopo 30 giorni dall' ampu- tazione. Questi risultati mi farò un pregio esporveli nella seduta ven- tura. Continuerò ancora a studiare 1' altro argomento del salda- mente diretto delle vene nell'allacciatura dell'arteria omonima; e già ho un secondo cane operato da dieci giorni, guarito di pri- ma intenzione , e che sacrificherò dopo 30 giorni. Opererò nello stesso modo 2 altri cani per avere il risultato sperimentale del saldamente , non solo al 16^' giorno , che già vi ho esposto , ma ancora al 30» e poi dopo uno, e dopo 8 giorni. Anche nella riunione ventura spero esporvi i risultati di queste altre ricerche , ed allora possibilmente darò le conclusioni com- plete di questi miei studi , tanto sul primo , che sul secondo ar- gomento. SOPRA UN' IMPORTANTE FATTO DI LITOCLASI vSOT- TERRANEA, MESSO IN EVIDENZA DALLE ACQUE METEO- RICHE TORRENZIALI NELLA BASSA REGIONE EST DEL- L' ETNA — Nota del Prof. Orazio Silvestri — Nella tettonica del Monte Etna, come dei Vulcani in generale, si ammette che il massiccio litoideo costituito su tutti i lati dalle numerose cor- renti di lava sovrapposte le une alle altre dalle più profonde a quelle più esterne sia , in parte effettivamente attraversato , in parte predisposto ad esserlo , da fratture che a guisa di raggi partono dal centro o asse eruttivo del Vulcano e s'inoltrano verso la periferia. L' ammettere ciò non è una ipotesi, ma è una diretta dedu- zione di fatti bene accertati che ci vengono messi in evidenza dai tagli geologici dei Monti Vulcanici e, specialmente per l'Etna, — 12 — dagli effetti dei parossismi geodinamici che costituiscono il pre- parativo delle eruzioni laterali che io chiamo eccentriche e dal modo come queste si presentano. Nei terremoti comuni che iso- latamente accadono con frequenza e sempre d' indole vulcanica, ora qua ora lai in aree generalmente più ristrette sui fianchi del Monte, raro è il caso di vedere comparire fino all'esterno delle fratture prodotte da essi e tanto più delle fratture che non se- guano l'andamento dei suddetti radianti sismico-eruttivi. Dietro ciò io credo utile per la storia, geologica dell' Etna di notare un fatto appunto di questo genere , e con caratteri particolari che vengo a descrivere , osservato recentemente nel basso versante orientale dell'Etna. Gli annali della meteorologia hanno dovuto registrare ai primi del Novembre dell'anno decorso 1889 delle burrasche meteoriche veramente straordinarie, che si sono succedute dal 31 di Ottobre al 10 Novembre le quali hanno molto danneggiato in un' area che gira da N. E. ad E. dell'Etna, i territorj di Castiglione, Lingua- glossa, Taormina, Giardini, Calatabiano, Piedimonte , Giarre e Riposto. Nella notte del 31 Ottobre un turbine impetuoso inoltratosi dal mare verso terra, rovesciò case ed alberi per larga zona presso Giardini. Questa meteora segnò come il principio di condizioni atmosferiche capaci di determinare pìoggie toi renziali continuate per alcuni giorni le quali specialmente nei dì 7 e 8 Novembre, diedero in brevissimo tempo tale abbondanza di acque che que- ste incapaci di essere contenute nel loro regime idrografico or- dinario delle giogaje Etnee , strariparono e si riversarono impe- tuose lungo la china : e trasportando dall'alture grossi macigni, aggiunsero altra forza di devastazione alla propria violenza, sulle campagne inondate. Perciò vi fu rovina di ponti , distruzione di strade e terrapieni ; un lungo tratto di ferrovia tra Giardini e Calatabiano fu portato via ; nel territorio di Giarre le strade campestri fiancheggiate da muri divennero all'improvviso come letti di fiumane. Questa straordinaria circolazione di acque ten- denti a trovare il loro equilibrio, non fu solo alla superficie del suolo — esse penetrarono dove poterono con veemenza anche nei — 13 — meati sotterranei e misero in evidenza il fatto interressante che è l'arg-omento di questa nota. A partire dal paese della Macchia poco discosto dal villagg'io detto Borgata Macchia ( soprastante a Giarre da cui dista poco più di 1 chilometro) e procedendo dal Nord al Sud si stende un suolo ubertoso alquanto pianeg-giante coltivato specialmente a vigna. In questo suolo nella notte dal 7 all'S Novembre comparve all'improvviso una lunga e profonda fenditura che interruppe la continuità di quel suolo coltivato. La fenditura con andamento un poco flessuoso si stende in una direzione media da Nord a Sud. Incomincia a pochi passi di distanza a mezzogiorno del paese della Macchia e si prolunga nella detta direzione fin verso la valle di S. Leonardello ; cioè per poco più di 2 chilometri. Non è però tutta palese all'esterno; presenta delle interruzioni in alcune delle quali non mancano segni di continuità sotterranea o con un avvallamento di suolo o con linee marginali visibili sul terreno coltivato. Il tratto aperto il più lungo è di circa 200 metri e attraversa dei vigneti (appartenenti ai Sigg. Russo e Chiappazzo) ed un can- neto del Sig. Mariano Vico) adiacenti al paese e borgata Macchia. In questo tratto più caratteristico, la larghezza varia dai 3"\ 50 ai 2 metri e la profondità visibile in certi punti è di 20 a 25 me- tri, in altre di circa 60, giudicata dal tempo che impiega una grossa pietra nell'arrivare in basso ad un punto più ristretto di fermata: ma ha certamente una ima continuazione inaccessibile. Le pareti della fessura mostrano nettamente tagliato con ri- pida inclinazione un grosso strato esterno di terreno di trasporto misto a detrito di pietre e massi rotolati, sovrastante" ad un sot- tosuolo roccioso di lave, tutte spaccate in corrispondenza alla fen- ditura di cui è parola. Un altro punto importante della fenditura è a 20 passi di distanza dal tratto descritto , lungo la stessa linea di prolunga- gamento da Nord a Sud , e sempre nel canneto del Sig. Vico. Comparisce con una specie di largo scavo circolare del diametro di 5 metri e profondo circa il doppio, che lascia vedere nel fondo come una galleria scavata dalle acque attraverso al terreno di — 14 — trasporto, in direzione della fessura per quel tratto dove la fes- sura non comparisce all' esterno. Certamente si tratta di una litoclasi preesistente nelle masse laviche rocciose dell'Etna, la quale quando si formò non giunse a mettersi in evidenza all'esterno per il grosso strato sovraincom- bente di terreno coltivabile sciolto. Non è improbabile che la sua origine si connetta col memorabile e disastroso terremoto che distrusse la Borg-ata Macchia e danneggiò il paese della Macchia nella notte dal 18 al 19 Luglio 1865,- al termine della grande eru- zione Etnea di quell'anno. Dietro informazioni esatte che ho preso da tutti gli abitanti vicini a questa fenditura, devesi escludere l'idea che sia avvenuta per un qualche terremoto che abbia agitato quella regione nella notte del 7-8 Novembre. Oltre ai testimoni viventi danno di ciò piena conferma 4 case che si trovano a poca distanza da 50 a 100 passi, due al di là e due al di qua della spaccatura (casa Chiap- pazzo, casa Sciacca, 2 case Russo) che si presentano intatte senza nemmeno una screpolatura, mentre un terremoto capace di pro- durre una fenditura di tale lunghezza ed ampiezza, se fosse av- venuto recentemente, le avrebbe atterrate come atterrò l'intiero caseggiato della Borgata Macchia nel 1865. ' Ciò detto resta a spiegare come questa litoclasi rimasta per tanto tempo occulta , sia stata messa ora in evidenza. Io credo che le acque torrenziali sopra accennate avendo trovato questa fenditura nel sotto suolo vi si devono essere introdotte forman- dovi così un corso impetuoso, in modo da scalzare la base allo strato di terreno sciolto soprastante che ha dovuto precipitare al basso, essere travolto e scomparire con le acque stesse , pro- ducendo una corrispondente frana che ha messo al giorno la spac- catura. In prova di ciò sta il fatto di quella specie di galleria che si vede tutt'ora aperta alla base dello strato di terreno coltivabile esterno, dove questo forse per essere più grosso o più compatto ha potuto resistere al franamento e rimasto al posto impedire di vedere la continuazione sottostante della fenditura. Studiando dunque bene questa fenditura se ne ricava un — 15 — esempio istruttivo di litoclcisi prodotta da causa geodinamica e la sua direzione trasversale alla china del monte ci attesta che al disotto dello strato superficiale di terreno sciolto, non fu il tor- rente che si scavò il letto nel massiccio delle lave, ma fu il letto preesistente che accolse il torrente, come se ne hanno numerosi esempj nelle alpi della Svizzera soggette a terremoti, ove le lito- clasi danno ai torrenti di acqua che scaturiscono dai ghiacciaj una direzione trasversale e talvolta anche in senso opposto alla china dei monti.— x\ maggior chiarimento delle cose esposte l'A. presenta delle fotografìe fatte sui luoghi. SUL TERREMOTO ETNEO DEL 25 DICEMBRE 18S9-Nota del Prof. Orazio Silvestri.— L' A. fa una particolareggiata re- lazione su questo terremoto che fu maggiormente sentito e pro- dusse danni nel territorio di Acireale. —Tale relazione coi resul- tati ricavati dalle indicazioni degli strumenti sismici, formerà parte della memoria già presentata all'accademia dall' A. stesso e che porta per titolo « Etna, Sicilia ed isole vulcaniche adiacenti considerate sotto il punto di vista dei fenomeni eruttivi e geodina- mici avvenuti durante l'anno 1889. Prinio Catalogo Iella MMioteca aparteiieule airAccaleiula tìoenia Libri, opuscoli, memorie (continuazione) Dictioimaire classique d' histoire naturelle— Paris 1822-1830. Dictionnaire raisonné d' histoire naturelle— Sverdon 1768. Dizionario mitologico pittoresco— Venezia 1840-47. Dizionario universale tecnologico dì arti e mestieri. Dizionario francese ed italiano— Alberti— Milano 1840. Dizionario inglese ed italiano— Baretti— Firenze 1816. 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