'^ò^xj^^ V\^,\ HARVARD UNIVERSITY LIBRARY OF THE MUSEUM OF COMPARATIVE ZOOLOOY JJ-^iVjXAACS^ VBv \\*5i ''^w• V /i \J JUN S 1893 /• "" mi iiimiiiii imi i iiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiminiiiiiniiiiinniin Dicembre 1892 e Gennaio 1893. Fascicolo XXX - XXXI. lS.,lif BULLETTINO MENSILE DELLA ACCADEMIA GIOENIA 1 DI SCIENZE NATURALI IN CATANIA RESOCONTO DELLE SEDUTE ORDINARIE E STRAORDINARIE \ e Sunto delle Memorie in esse presentate. j ( NUOVA SERIE ) CATANIA TIPOGRAFIA (J. GALATOLA "^1893. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiminiiiiiiiniiiiiiiiiiniiniinininniniminimiiiiimiiiimimiiiininm 111 = 11111 IiNDICE DELLE MATERIE CONTENUTE NEL PRESENTE FASCICOLO Rendiconti Accademici Verbale deiradunauzii del 18 Dicembre 1892 Pag. 1 Sunto delle Memorie Costituzione e sviluppo della Società dei Termiti — Prof. B. Grassi . „ 2 Fauna della Provincia di Catania e delle regioni limitrofe -^ Prof. B. G^-assi e Dott. S. Calandruccio ,•'■'> Lavori eseguiti nel R. Osservatorio dell'Università di Catania— Prof. A. Ricca „ 3 Semplificazioni delle formule milleriane di Cristallografia— Prof. G. La Valle „ 8 Intorno all' influenza della segrezione urinaria sulla evoluzione dei morbi in- fettivi — Dottori B. Pernice e G. Pollace „ 9 Elenco dei libri presentati nella seduta del 15 Dicembre . . » 1-^ , Rendiconti Accademici Verbale dell' adunanza del 22 Gennaio 1893. „ li> Sunto delle Memorie Intorno all' azione della Fenilidrazina sopra alcuni eteri Cloro-/3-Chetonici — Prof. A. Peratmer 1*> Lavori eseguiti nel R. Osservatorio dell'Università di Catania— Prof. A. Ricco „ 17 Sviluppo delle differenze finite in funzione delle derivate e viceversa — Dot- tor G. Caldarera .......•■•„ 28 Sopra il calorico specifico dell' acqua — Dott. Garin Del Lungo . . „ 28 Contribuzione allo studio dei termometri di precisione a mercurio — Dottor Giovanni Platania « 28 Elenco dei libri presentati nella seduta del 21 Gennaio 1893. . . „ 24 Dicembre 1892 e Gennaio 1893. Fascicolo XXXI. ACGADEIIA GIOENIA DI Adunanza Sei 18 Diceiiitore 1892. Presidente— Frof. Comm. G. ZURRIA Segretario Generale — PROF. Cav. A. Bartoli Sono presenti i socii effettivi: Signori Professori Aradas, Ar- etini, Basile, Berretta, Bucca, P. Caflci, Curci , Capparelli , Fer- rari, Fichera , Orsini-Faraone , Ricco, Ronsisvalle , Sciuto-Patti ; oltre a molti soci con-ispondenti e ad un numeroso uditorio. Alle oi-e 11 a, m. il Presidente apre la seduta. Il segretario generale legge il verbale della seduta preceden- te il quale viene nelle consuete forme approvato; poscia presen- ta i molti libri pervenuti in cambio e in dono da altri istituti scientifici e da scienziati italiani e stranieri. Segnala lo splendi- do dono fatto dall' Accademia di Scienze di Torino, di 14 volumi della P serie dei suoi Atti , e così pure il dono di parecchi vo- lumi degli Atti della R. Accademia dei Lincei. Per tal modo le collezioni possedute dall' Accademia Gioenia vanno completan- dosi. Infine il Segretario generale rende conto delle pi-atiche già fatte e di quelle che sono in corso con gli Istituti scientifici più importanti perchè si possano senza spesa completare le collezio- ni dei loro atti possedute da questa Accademia. Ringrazia publi- camente 1' egregio bibliotecario dell' Accademia Prof. Dr. Ronsi- svalle per le premure che si è dato per il riordinamento della biblioteca dell' Accademia , della quale si sono accresciuti gli - 2 - scaffali , rileg-ati i libri più importanti e classificati in buon or- dine, formandone il catalogo. L'ordine del giorno porta la lettura delle seguenti memorie: 1. Prof. B. Grassi : Costituzione e sviluppo della società dei Termiti. 2. Prof. B. Grassi e Dott. S. Calandrcccio : Fauna della provincia di Catania e delle regioni limitrofe. 3. Prof. L. BUCCA : Sulla riproduzione artificiale della Pirite magnetica. 4. Prof. A. Capparelli : Sul diabete pancreatico sperimen- tale. 5. Prof. A. Ricco : Lavori eseguiti nell' osservatorio di Cata- nia ed all'Osservatorio Etneo. 6. Prof. A. Bartoli : SuU' alterazione del carbone di storta nella elettrolisi. 7. Prof. G. La Valle : Semplificazione delle formule mil- leriane di cristallografia (nota presentata dal socio Prof. L. Buccai. 8. Prof. R. Malagoli: Sulla elettrolisi con correnti alternanti (nota presentata dal Segretario generale Prof. A. Bartoli.) 9. Dott. A. Condorelli Maugeri : Cenuro nel pericardio di un coniglio. 10. Dott. B. Pernice e G. Pollaci : Intorno all' influenza della secrezione urinaria sulla evoluzione dei morbi infettivi. Esaurito 1' ordine del giorno , vien levata la seduta alle ore 1 1/2 p. m. SUNTO DELLE MEMORIE (1) COSTITUZIONE E SVILUPPO DELLA SOCIETÀ DEI TER- MITI—Memoria (lei Prof. B. Grassi— Il Prof. Grassi presenta la sua Memoria in exfenso sulle Termiti , fatta in parte colla col- laborazione del Sig. Sandias. (1) Di aliaine memorie, per se stesse molto brevi non si è dato alcun sunto; saranno pubblicate soltanto negli Atti. Di altre anche brevi si è pregato gli au- tori, che gentilmente si sono prestati a riassumerle in modo da esser comprese completamente nei sunti. „ „ . , n ( Nota della Presidenza. ) Egli rileva che i suoi studi hanno condotto anche a risultati pratici molto interessanti. Precisando : I. non è vero che per di- struggere i nidi delle Termiti basti sopprimere il re e la regi- na; II. per guardarsi dalle Termiti, l'espediente principale si è di non usare per le fabbriche, del legname, che ne alloggi. Egli presenta infine delle fotografìe, dimostranti i gravi dan- ni arrecati dalle Termiti all' edifìcio annesso all' Orto Botanico e fa noto che anche la volta della Chiesa dei Benedettini è in- vasa da questi insetti. FAUNA DELLA PROVINCIA DI CATANIA E DELLE RE- GIONI LIMITROFE —Noia del Prof. B. ORASSI e del Doti. S. Calandruccio ~ Nel comporre questo lavoro gli Autori , hanno avuto cura grandissima di precisare per ogni specie, epoca, abi- tazione e frequenza e con scrupolo registrarono i nomi vulgari , senza dei quali riesce difficilissimo procurarsi molti animali an- che non rari. Il Prof. Orassi riferisce alcuni dei fatti più saglienti , che trovansi registrati nel presente lavoro. L' Amfiosso si trova in enorme quantità nel mare tra Aci-trez- za ed Acicastello, in mezzo alla sabbia, a 50-70 metri di profondità. È forma nuova per Catania il Grampus grìseus. La Casarca rutila, dopo tanti anni, ricomparve a Lentini nel gennajo 1892 e nel novembre 1892. Lungo il littorale di Catania è facile procurarsi Leptocefali in molta abbondanza. Tra le varie forme presentate dal Prof. Orassi all'Accademia, va segnalata in modo speciale quella cor- rispondente all' Anguilla vulgaris ed una forma^ secondo ogni ve- rosimiglianza corrispondente ad una Murena. LAVORI ESEGUITI NEL R. OSSERVATORIO DELL'UNI- VERSITÀ DI CATA.mA— Resoconto del Direttore Prof. A. Ricco. L Opere d'impianto. Grande cannocchiale rtifmttore.-Aììovqiiando, nel novembre 1890 il direttore dell' Osservatorio occupò il suo posto, non esistevano file i lot-ali vuoti e le casse contenenti il caiuioceliia-le equatoriale 0 refrattore della lungiiezza focale di 5.'" 50 e l'apertura o dia- metro dell' obbiettivo di 0.'" 34. Il Meccanico Sig. A. Capra po- se mano subito alla pulitura, si costruirono le due grandi e so- lide armature per V inalzamento dei pezzi dal piano terreno dell'of- ficina al superiore dell' Osservatorio, e per la collocazione in po- sto. La montatura dello strumento richiese molto tempo in causa di alcune modificazioni che vi si dovettei-o ftire per adattarlo al locale. Si costruì quindi la grande scala mobile per le osservazioni, e le altre minori. Pendolo sidereo e croìiografo.—Easendo intanto arrivato il pen- dolo sidereo ed il cronog-rafo elettrico, si procede anche a collo- care e regolare questi strumenti, e così si arrivò al giugno 1891 in cui si cominciarono le osservazioni astronomiche per determi- nare gli errori strumentali e di posizione del detto equatoriale e rettificarlo. Si costruì quindi l'apparato di proiezione per ricevere l'im- magine del sole, e si applicò pure al refrattore uno spettroscopio a diffrazione, e si adattarono gli altri accessorii per le osserva- zioni solari, le quali si cominciarono regolarmente al 1" dicem- bre 1891. Equatoì-iale 7/m«o;v'. — Frattanto era giunto all' Osservatorio an- che un equatoriale minore, il quale in un lunghissimo viaggio di mare aveva subito gravi avarie, fortunatamente però non nei pezzi delicati e di precisione; il Meccanico lo mise completamente in ordine e lo montò provvisoriamente nell' officina, mentre si co- struiva neir attiguo giardino un piccolo padiglione con cupola girante, che riuscì assai bene, quantunque eseguito da operai cui tal genere di lavori era affatto nuovo; 1' equatoriale fu quindi col- locato al suo posto e 1' assistente Sig. Ing. A. Mascari ne ha fatto ora le rettifiche. iStrumento dei passaggi. — Da principio la determinazione del tempo si faceva alla grande meridiana dell' attigua basilica di S. Nicolò; dopo fu collocato nel terrtizzo superiore un prisma dei passaggi con cui potevasi avere il tempo entro alcuni secondi , senza aver bisogno di uscii'e dall' Osservatorio. Ma poi dietro ac- cordi col Direttore dell' Osservatorio del Collegio Romano, Comm. — 5 - prof. P. Tacchini, sempre disposto a favorire il nostro Istituto, e col consentimento del R. Governo , avendo ottenuto in prestito uno strumento dei passaggi, non necessario a quel!' Osservatorio, fu subito ridotto per questo strumento un antico chiosco esisten- te nel giardino, e costruito l' apposito pilastro di muratura e lava, come pure gli sportelli di speciale costruzione: e lo stru- mento messo a nuovo dal Meccanico, fu collocato a posto insieme ad un lìondolo sidereo; quindi fu rettificato, ed ora con esso si de- torniiua regolarmente il tempo coli" osservazione del solco delle stelle. Osseraiforio ^/eteorologko.—FQV la meteorologia fu destinato un piccolo corpo di fabbrica, situato nella parte superiore ed oc- cidentale dell' Osservatorio : i quattro locali di cui si compone furono debitamente ristaurati, vi si costruì un balcone meteoro- logico con relativa garetta a persiane per la collocazione dei termometri a massima e minima, del psicrometro, dell'evaporime- tro, come pure del termometro ed igrometro registratori; si aggiun- se poi un terrazzino superiore per la collocazione del pluviometro, dell' eliofanografo, della banderuola e del mulinello dell' anemo- metro; nelle camere sottostanti vennero situati i barometri, 1' a- nemografo, 1' apparato registratore fotografico dell' elettricità at- mosferica, per il quale si dovè fare un'apposita conduttura d'ac- qua; si collocarono ivi anche due sismoscopii, congiunti elettrica- mente con una soneria d' allarme nella camera dell' assistente che è nel mezzo del corpo di fabbrica. Al V dicembre 1891 tutti gli strumenti meteorologici erano ìli ordine. Osservatorio Geodinamico. —biotto all' Osservatorio trovasi un vasto e bellissimo sotterraneo il quale fu ridotto e ristaurato ad uso di Osservatorio Geodinamico : nel centro di un grande emi- ciclo si costruì un pilastro colossale in muratura di lava, il quale ha le sue fondamenta a 7 m. sotterra, il volume di 35 m.c. e quindi il peso di circa 100 tonnellate; inoltre si costruì una specie di colonna in muratura vuota e fondata direttamente sulla lava in un luogo ove è poco profonda. Consolidate ed asciugate abbastan- za le fabbriche nel maggio 1891 si collocarono sul grande pila- stro otto sismoscopii, 2 sismometrografì registratori , un bagno di - 6 - mercurio, ed un livello a bolla d'aria; il quale ultimo ha dimostrato che dalla detta epoca il pilastro non ha fatto alcun movimento di rassettamento; i detti sismoscopii sono stati congiunti elettri- camente con una soneria d'allarme che trovasi nella casa del custode. Alla detta colonna fu attaccata una serie di tre pendoli tro- mometrici di diversa lunghezza : altri due sono attaccati ai muri per studiare 1' influenza del fabbricato sui loro movimenti : que- sti si osservano per mezzo di appositi microscopii. In un ambiente attiguo al suddetto emiciclo tu collocato un grande sismometrografo del Cecchi, edjn un altro locale fu dispo- sta una serie di pendoli sismografìci che scrivono le loro oscilla- zioni sopra lastre di vetro affumicate per mezzo di aghi, che un apparato elettrico può alzare od abbassare a volontà. In questo sotterraneo trovavasi un pozzo, grande, e profondo una trentina di metri : se ne ridusse la bocca a proporzioni più regolari e vi si applicò un apparecchio che per mezzo di un gal- leggiante indica le variazioni del livello. Nel medesimo sotterraneo si sono collocati anche due cosi- detti ascoltatori endogeni i quali funzionano per mezzo di micro- foni e telefoni elettrici. Fotografia celeste.— K\Qn(\o il prof. Tacchini ottenuto che 1' I- talia prendesse parte colle altre nazioni alla grande impresa della fotografia di tutto il cielo stellato, e che V Osservatorio di Cata- nia fosse una delle 18 stazioni mondiali in cui si eseguirà questo lavoro, il R. Governo assegnò a questo scopo una prima somma nell'esercizio 1889-90. Si ordinò subito 1' obbiettivo fotografico, di O,"" 34 di diametro e 3.'" 40 di lunghezza focale, allo Steinheil di Monaco, e lo strumento equatoriale al Salmoiraghi di Milano ; la cupola gii-ante di ferro fu commessa all'Audisio di Torino: si ot- tenne dal Municipio di Catania la concessione di una area di 4000 mq. neir attiguo giardino; il R. Genio Civile di Catania fu inca- ricato di redigere il progetto di un padiglione per collocarvi lo strumento, e della casetta del custode. Approvato il contratto per 1' aggiudicazione dei lavori solo nel marzo 1891, si cominciarono tosto i lavori. Ma intrapreso lo scavo per le fondamenta , si trovò che la roccia lavica era ad una grande profondità , che giungeva fino a 7 m. Fu necessario sospeìidere i lavori per modificare il progetto, onde introdurvi delle semplificazioni ed economie a compenso del maggior costo della fondazione. Ai primi di giugno si ripresero alacremente i lavori, i quali alla metà di dicembre erano già al punto da potersi collocare lu cupola girante ; mentre si aspettava 1' arrivo di questa e dello strumento, si costruì 1' abitazione del custode. Alla metà di gennaio 1892 arrivò una prima spedizione dei pezzi più gravosi dello stromento. La cupola giunse al 9 febbraio, ma il costruttore non venne a montarla che al 13 marzo, in causa del ritardo all'approvazio- ne del suo contratto; al 22 aprile la cupola era già al suo posto. Si completarono poscia i grandi pilastri di sostegno e vi si collocarono sopra i grandi monoliti su cui direttamente posano i due pi di dello strumento, e si prepararono le impalcature perla montatura dello equatoriale fotografico. Al 18 giugno 1892 arrivò dà Milano il meccanico dello sta- bilimento Salmoiraghi , Sig. E. De Luigi, il quale coli' aiuto del nostro meccanico e dell' impresario dei lavori murarli Sig. F. Messina, eseguì la collocazione dello stromento, la quale era com- piuta al 18 luglio. Dopo si intraprese uno studio rigoroso dello strumento in tutte le sue parti e la determinazione degli inevitabili piccoli errori di costruzione e di collocazione ; la relativa rettifica, alcune modifi- cazioni ed aggiunte che 1' uso dello strumento ci ha consigliate p3r il suo perfetto funzionamanto ; gli accessori , 1' arredamento dell' Osservatorio fotografico, la costruzione della camera oscura per le operazioni fotografiche, ci hanno tenuto occupati finora. Al presente si eseguiscono le prove e rettifiche di indole fotografica, che speriamo presto compiute felicemente. È da notarsi che allo scopo di incoraggiare od aiutare le in- dustrie nazionali, tutto nel nostro Osservatorio fotografico (eccet- tuato il grande obbiettivo ) è stato eseguito da artefici italiani , cui tal sorta di lavori era pressocchè nuovo. Naturalmente ciò richiese per parte nostra maggiori studii, prove e lavoro per ret- tificare, completare e perfezionare l'opera. Osservatorio Bellini.— All'epoca della nomina del direttore, cioè neir agosto 1890, 1' Osservatorio siili' Etna in causa delle intem- perie e per 1' eruzione del 1886 aveva molto sofferto : si fece su- bito un primo ristauro, interrotto dal soprag-giungere della catti- va stagione ; al ritorno del buon tempo, si fece un progetto por completare le riparazioni; ma solo all' agosto 1891 si ebbe 1' au- torizzazione di cominciare i lavori, che furono continuati fino allo esaurimento della somma di L. 3000 accordata, ma non poterono esser compiuti. Nello stesso tempo il meccanico ripulì a nuovo e collocò in posto il grande connocchiale equatoriale, eguale a (juello di Ca- tania, il che richiese 40 giorni di lavoro. Nel presente anno 1892 si eseguirono alcune altre riparazio- ni urgenti ai locali, e sono stati collocati gli strumenti meteoro- logici ad osservazione diretta ed un grande strumento registrator(> della pressione atmosferica e della temperatura, che ha 40 giorni di corsa : come pure si situarono alcuni strumenti sismici. SEMPLIFICAZIONE DELLE FORMULE MILLER! ANE DI CRISTALLOGRAFIA- Pro/". G. La Valle- {nota presentata dal socio Prof. L. Biicca)—ll prof. La Valle ha cercato di rendere le formule della Cristallografìa più facili, di più facile comprensio- ne per gli studiosi e per i cultori di questa branca di Scienza, che non lo siano tuttodì colle tormule del Miller. Egli vi ha in- trodotto r applicazione dei determinanti, riuscendo cosi a rende- re queste formule non solo più appariscenti per le relazioni tra dati ed incognite, ma riuscendo altresì a risolvere tanti singoli problemi che le formule del Miller non riuscivano a risolvei-e. In questa memoria egli tratta la detei'minazione del simbolo di una faccia, dati gli angoli di essa con tre di simbolo dato. Egli prima svolge il problema pel caso generale, del sistema triclino, ed esamina quindi le semplificazioni che vengono, passando agli altri sistemi; semplificazioni che con l'applicazione dei determi- nanti riescono brillantissime. INTORNO ALL'INFLUENZA DELLA SECREZIONE URINA- RIA SULLA EVOLUZIONE DEI MORBI INFETTIVI - Nota pre- ventiva dei Dottori B. Pernice o G. Pollaci ( Istituto Aiiatomo- patolog'ico di Palermo) (1). I risultati delle ricerche sperimentali fatte in questo Laboratorio sulla disposizione alle malattie infetti- ve negli animali privati dell'acqua (B. Pernice e G. Alessi — La Ri- forma Medica, N. 220-221, settembre 1891 ) hanno stabilito un fat- to importante sulle cause che predispongono alle inlezioni, una volta che è stato possibile con la privazione dell' acqua far per- dere ad animali la loro naturale immunità a data malattia tra- smissibile. Uno dei fattori, e forse il principale, della acquistata recettività all'infezione per mezzo della sete sarebbe, secondo gii autori la diminuzione di attività delle secrezioni, specie urinaria, e quindi il possibile litardo o la incompleta eliminazione dei bat- terli 0 delle sostanze tossiche da essi prodotte e accumulate nel sangue. Ulteriori ricerche fatte in questo stesso laboratorio sulla eli- minaj!;ione dei microbi dall' organismo (B. Pernice e G. Scaglio- si—i)^?*^. Medie. Wochenschrift, 1892. n. 34) hanno dimostrato che i batterli patogeni o non patogeni, inoculati negii animali, vengono ad essere eliminati per diverse vie, costantemente con la bile e con l'urina; per cui pare che, oltre che per la distruzione di essi forse dovuta ai leucociti ed agli elementi dei tessuti, e più pos- sibilmente all'azione battericida del plasma sanguigno, l'organi- smo infetto si sbarazza o tende sempre a sbarazzarsi dei micror- ganismi per via dei diversi apparecchi di secrezione. Ora noi abbiamo voluto ancor meglio chiarire questo punto, nel senso di vedere fino a qual grado le vie di eliminazione pos- sono^ epurando 1' organismo dei germi eccitatori di una data ma- lattia^ influire sulla evoluzione di essa. Per far questo credemmo utile scegliere animali resistenti ( cani ) e poco o niente sensibili a dato batterio ( b. del carbon- chio j, e, ad ottenere lo scopo, abbiamo operato inversamente. 1) l'ulihlirliiauio l)cii vuk'iitiei'i la presoiite -ììota preventiva commi ica taci tlal- .'i^io nostro socio coi'i'ispondoiite prof. B. i'cniicc. — La Pkesidenza. - 10 - cioè abbiamo disturbato o del tutto soppresso una delle secreizioiii più importanti , la urinaria , g-ià dimostrata quale via costante di eliminazione dei batteri. Cosi, operando in animali refrattarii o quasi al carbonchio , ci riusciva facile studiare la influenza che potesse esercitare in essi la diminuzione o lo arresto completo della secrezione urinar!;», mettendoci in grado, accertati gli efifettì, di risolvere il quesito propostoci in queste ricei"che. In cani adulti, ben nutriti, sciegliendo come processo di ope- razione per arrivare al rene quello della parete addominale po- steriore, abbiamo operato la legatura dei vasi renali in taluni, in altri la estirpazione del rene o la legatura dell' uretere, facen- do tali operazioni sia in un lato solamente per causare una di- minuzione della urina e quindi una insufficiente eliminazione di batteri per mezzo di essa, sia in entrambi i lati per ottenere l'ar- resto completo della secrezione e della eliminazione. Appena rimessi dalla subita operazione, gli animali veniva- no inoculati con cultui'a in brodo del bacillo del carÌ3onchio (sem.- pre della data da o a 4 giorni, tenuta in termostato a SS*^ ;, e facendo in ciascuno una iidezìone colla siringa di Tursini nella quantità di 1 e. e. nel cellulare sottocutaneo o dentro la vena giugulare. Tralasciando in questa comunicazione di diffonderci in parti- colari , diciamo solamente, che, ad evitare cause di errori negli apprezzamenti, abbiamo tenuto sempre animali di controllo, ; i;i per distinguere i disturbi funzionali e stabilire la durata in vita, effetto del semplice arresto di secrezione, sia per conoscere T in- fluenza che possa esercitare nei risultati il traumatismo necessa- rio per la operazione, causato in grado differente a seconda il mezzo vario da noi pensatamente scelto ad ottenere 1' arresto della funzione renale. Nello stabilire la diagnosi della causa della morte, ci siamo giovati delle conoscenze delle precedenti ricerche sulF uremia sperimentale ( Cohnheim ) e della nostra accurata osservazione durante la vita degli animali operati^ del reperto anatomo-pato- logico e dell'esame batteriologico fatto con preparati secchi e con culture del materiale ricavato dal sangue solamente durante la — 11 — vita, e dal sangue, dalla polpa splenica e dal fegato dopo la morte. Ciò premesso, riassumiamo i seguenti risultati principali. 1. Tre grossi cani (del peso ciascuno di Kg. 16,500—17,700— 20, 300) , operati di legatura dei vasi renali d' ambo i lati , e inoculati due nella giugulare e uno sottocute, morirono tutti e tre dopo 24 ore dalla subita operazione. In uno e' erano bacilli del carlìoncliio in degenerazione nel sangue, ma la morte parve più dovuta ad intossicamento ; negli altri si ebbero i caratteri spiccati dell' infezione carbonchiosa iperacuta. L' animale di controllo con la legatura bilaterale dei vasi renali, ma non infetto, morì dal 3" al 4*^ giorno per uremia. Gli animali di controllo inoculati con b. del carbonchio della stessa cultura e nella medesima quantità, ma senza anuria spe- rimetale, sopravvissero tutti. 2. Tre cani (del peso ciascuno di Kg. 8,600—10,300—12,000), operati della legatura dei vasi del solo rene sinistro, e inoculati, uno nella giugulare, gli altri sotto cute, morirono tutti presso a poco dopo 48 ore , presentando i segni sicuri dell' infezione car- bonchiosa ; avevano il rene destro affetto da grave nefrite. L'animale di controllo, a cui fu fatta la legatura dei vasi dello stesso lato che nei precedenti animali , ma non infetto , al secondo giorno ruppe i punti di sutura della ferita, ebbe fuoriu- scita di visceri e , ciò non ostante , mori poi al terzo giorno , e per peritonite. 3. Due cani (del peso di Kgr. 5,000 1' uno, di Kgr. 7,200 l'al- tro) cui fu praticata la nefrotomia sinistra e successivamente fat- ta la inoculazione dei bacilli, morirono entrambi, 1' uno dopo 43 ore, r altro dopo 46 ore, per infezione carbonchiosa. L'animale di controllo, con asportazione del rene sinistro ma non inoculato, sopr;iv visse. 4. Cinque animali (del peso di Kgr. 3, 800—5, 500—7, 700— 9, 400—14, 100) furono operati di legatura dell' ui'etere sinistro a 3-4 centim. dall' origine, e poscia furono inoculati per iniezio- ne sottocutanea. Due di essi, quelli del peso di Kgr. 7, 700 e 14,100, i quali dopo la legatura orinavano poco o niente , morirono di infezione carboncliiosa , 1' uno dopo 48 ore, l'altro il 4° giorno; gli altri, i quali continuarono ad orinare, sopravvissero alla ino- culazioiie, e, sacrificati dal 4" al 6*^ giorno, il reperto anatomico e batteriologico risultò completamente negativo per la infezione. Due animali di controlio, cui fu fatta la legatura dell' urete- re sinistro solamente, vissero e si tennero in osservazione per 10 giorni ; poi furono sacrificati per altro scopo. 5. Due Ccini (del peso di Kgr. 9 1' uno e Kgr. 7, o(X) l'altro), cui fu fatta la legatura dell' uretere in entrambi i lati, e poi una iniezione sottocutanea della cultura , morirono il primo di inf< - zione carbonchiosa al 2" giorno, l'altro per uremia al 4*^. 6. A tre animali (del peso di Kgr, 9— Kgr. 11, 600- Kgr. 8) fu fatta lo stesso giorno una iniezione sottocutanea di cultura di carbonchio, sempre nella medesima quantità; ad essi si praticò successivamente la legatura dell'uretere, al P dopo 24 ore dalla fatta inoculazione, al 2" dopo 48 ore, al 3*^ dopo 3 giorni. Il pri- mo morì di infezione carbonchiosa dopo 48 ore dalla legatura ; gli altri sopravvissero e si tennero in osservazione sin 10 giorni dopo. 7. Gli animali, cui, per controllo, fu fatto lo stesso traumati- smo che per la legatura dei vasi renali o dell' uretere di un lato, fino a cavar fuori il rene corrispondente, rimettendo poi tutto a posto, lasciando pervii vasi e uretere, inoculati di b. di carbon- chio, sopravvissero sempre. 8. Negli animali , in cui fu soppressa sperimentalmente ìa secrezione urinaria d' un sol lato, e nei quali venne fatta la ino- culazione , fu osservata spesso anuria completa o quasi , sia pijr fatto riflesso [anuria riflessa), sia per grave nefrite nell' altro rene. Tali sono i principali risultati delle presenti ricerche speri- mentali, le quali verranno esposte con dettagli e relative conside- razioni nel lavoro completo di prossima pubblicazione. Da essi è facile ricavare dei corollarii che crediamo importanti intorno al- l' influenza che esercita la secrezione urinaria sull' evoluzione delle malattie infettive, ed è possibile in generale poter stabilire un rapporto tra l'attività dei varii apparecchi di secrezione e la immunità dei soggetti. Elenco [lei iiljri preseutali nella scinta del 15 dlcenilire. ITALIA Asti— Le stazioni agrarie speriiuentali— Voi. XXIII. t"as>'. 2° 3° e 4'' Ag-osto, Set- tembre ed Ottobre 1892. Bologna— Bullettino delle Scienze mediche -Settembre, Ottobre e Novembre 1892. Firenze— Società Entomologica— BuUettino— aprile* a giugno 1892. Ueuova— Accademia medica— Bollettino— anno VII, iST. 2 e 3. Me.ssiua— Accademia Peloritana— anno 7, 1889-91. Milano- R. Istituto Lombardo— Rendiconti— Voi. XXV, fase. 15 16 e 17. 3io(ìena— Società dei naturalisti — atti— Voi. XI fase. 2° Napoli — R. Accademia medico-cliirurga— atti— maggio e giugno 1892. „ ^Sotdetà dei naturalisti -Bollettino— Voi. VI, 1892. Palermo— R. Accademia di S'ienze. lettere ed arti — BiiUettiuo— gennaio a giugno 1892. ., —Archivio storico siciliano— anno XVII, fase. 2" e 3», 1892. Portici— R. Scuola Superiore d'agricoltura— Voi 60 fase. 2^ e S». Pisa— Società toscana di Salienze naturali— Processi verbali— Voi. Vili. Rjma— Accademia medica— Ballettino -Vel. XVIII fas •. 5", 6" e 7». — Società geografica — Bollettino —Voi. V agosto e settembre 1892. „ — R. Accademia dei Lincei— Rendiconti— Voi. I, fase 5°, G», 8», 9" e 10" - 2" semestre 1892. „ —Accademia dei nuovi Lincei— atti Sessione VII 1891 e Sessione I e II 1892. „ —Società Italiana delle Scienze— memorie Voi. VIII. Siena— Accaderuia dei Fisiocritici— atti— Voi. IV, fase. 7° e 8". Torino— R. Accademia di medicina— Giornale— Agosto, Settembre ed Ottobre 1892 . ,. — R. Accademia delle Scicu/.e— Atri— Voi. XXVII fase 12", 13», 11°, 15°. Venezia— R. Istituto Veneto di Scienze— atti— Voi. Ili, fase. 6° e 7". ESTERO Buenos-Aires —Boletin del Istituto geografico Argentino— Voi. XIII fase. 1 a 4. Bonn— Verhandlungen des naturhistorischen Vereins — Voi. 49. Bruxelles— BullèTiu de 1' academie royale de médécine de Belgique — IV» Serie— Voi. VI, N. 4, 6. 7. 8 e 9. ., — -Memoires couronnés et autres memoires, Voi. XI, fase. 2. 3, 5. Cordoba — Actas de la accademia nacional de ciencias — Voi. 2. Bublin— Scientific proceedings of the Royal Dublin Society Voi. VII. parte 3*6 i^ .. — Scientilic transactions— Voi. IV. N. 9, 10. 11 12 e 13. - 14 - Dauzìg— Si'hrifteii der naturforàoheudeii G-esells^liafc— Voi. 8 fds.-. 1°. Frankfurt a. M.— Bericht ulter die Senckenbero-ische naturforschende Gesellschaft 189-2. Harlem — Arcliives Neerlandaiscs des sciences exactes et iiaturelles — Voi. XXV fas. 5.— Voi. XXVI. fas. 2. 3. Kiew — Memoires de la Societé des naturalistes— Voi X fas. 4, Voi. XI fas. 2. London —Proceedings of the royal Society— N. 315 e 310. Lausanne— BuUettiii de la Societé Vaudoise des Sciences naturelles— Voi. XXVIII N. 108. Moscou — BuUetin de la Societé Imperiale des naturalistes— Anno 1892. X. 1. a 4. Nurinberg' — Abhandlung-en der naturhistorischen Clesellscliaft— Voi. IX. Phìladelpbìa— Proceedings of tlie Acaderay of naturai sciences— settembre a di- (•end)n; 1891— gennaio a maggio 1892. S. Peterbourg— Memoires du Coniité geologique— Voi. XIII. N. 1. Bullettins Voi. X. N. 1 a 9 1891 et supplément au voi. X, — Voi. XI " N. 1 a 4. Memoires de 1' Academie Imperiale des .Sciences Voi. XXXIX. Rocbester— Proceedings of the Academy of Sciences— Voi. I fas. 1. 2. Santiago — Actes de la Societé scientifique du Chili Voi. II. fas. 1, 1892. Wiesbaden— Jahrbuches des nassauischen Vereins'fur Naturkunde— Voi. 45—1892. Wien— Annalen des k. k. naturhistorischen Hofmuseums— Voi. VII. N. 1 e 2. Jahrbuch des k. k. Geologischen Reichsanstalt— VIII. fas. 1. DONI Amore A. — ['er le solenni onoranze al filosofo Vincenzo Tedeschi Paterno Castello- Catania 1892. Cozzoliuo V.— Indirizzo terapico-chirurgico nelle complicanze intracraniche da flo- gosi purulente dell'apparato uditivo— Modena 1892. Ficbera F. — Le grandi e piccole sezioni nella fognatura delle città— Roma 1892. trarbìnì A. — Apparecchio della'digestione nel Palaemonetcs varians — Verona 1892. Grassi Cristaldi G.— Sopra alcuni derivati della Santonina— Roma 1891. „ Sulla Santoninfeuilidrazina e sui prodotti di riduzione Iposantonina ed Iso- iposantonina— Estratto della Gazzetta Chimica italiana N. 19. „ Sopra alcuni derivati della Santonina— Roma 1891. „ Su alcuni prodotti di riduzione della Santonina— Palermo 1892. Materazzo Carveni Cr.— Contributo alla chirurgia dello emorroidi — Milano 1892. Platanla G. — Geological notes of Acireale— Napoli 1891. Senirau A.— Die Grabdenkmaler der Marienkirche zu Thorn— Thorn 1892. Terzi V.— La scrittura e sua storia— Terranova 1891. „ Precetti per riuscire nello studio del disegno — Terranova 1891. Toruabene F.— Flora etnea-Vol. IV. 1892. — 15 — Miiiiaiize M 22 rieiiìiaio 1893 • Presideuf e— Frof. Comm. G. Ziiìria Segretario generale —Frof. Cav. A. Bartoli Sono presenti i socii eifettivi: Signori Professori Amato, Basi- le, Bucca, Felettì, Orsini-Faraone, Petrono, Ricco e Sciuto-Patti; oltre a molti socii cori-ispondenti e ad un numeroso uditorio. Alle ore 11 a. m. il Presidente apre la seduta. Letto ed approvato il verbale della precedente adunanza, il Seg-retario generale presenta i libri pervenuti in cambio e in dono dall'ultima adunanza a tutt'og-g-j, non che le lettere di rin- graziamento dei soci corrispondenti recentemente nominati. L'ordine del giorno porta la lettura delle seg-uenti memorie: 1. Prof. A. Peratoner: Inforno all'azione della fenilidrazina sopra alcuni eteri cloro-i2-cJìetonici. 2. Prof. L. Bucca : Sopra una nuora località di ferro oligisfo neW Etna. 3. Prof. A. Ricco : Lacori scientifici eseguiti nel R. Osservatorio. 4. Dott. G. Caldarera : Sviluppo delle differenze finite in funzio- ne delle derivate e viceversa (presentata dal Presidente). JS. Prof. B. Grassi presenta le seg-uenti comunicazioni : Dott. Castronovo : / pretesi Coccidi del cancro. Sig\ De Angelis : / pretesi Coccidi del mollusco contagioso. Signori Ferroni e Massari : Intorno alla pretesa scoperta del Guarneri riguardo alla infezione vaccinica o vajolosa. B. Prof. A. Bartoli : Proprietà termiche delle lave dell' attuale eruzione dell' Etna. 7. Prof. C. Del Lungo : Nota alla memoria « Sopra il calore specifico dell' acqua » dei Professori A. Bartoli ed E. Stracciati (presentata dal Segretario generale Prof. Bartoli. 8. Dott. G. Platania : Contribuzione alla termometria (presentata dal Segretario generale Prof. Bartoli). Il Prof. Grassi si scusa, per lettera, di non potere intervenire alla seduta; quindi si rimanda alla prossima adunanza la lettura delle tre memorie da lui presentate. Esaurito l'ordine del giorno vien levata la seduta alle ore p. m. 16 SUNTO DELLE MEMORIE (1) INTORNO ALL'AZIONE DELLA FENILIDRAZINA SOPRA ALCUNI ETERI CLORO-yS-CHETONICI-Pro/". A. Peratoner- II Prof. Peratoner riferisce sulle sue ricerche intorno all' azione della fenilidi-azina sopra alcuni eteri cloro-/3-chetonici, e segnata- mente sugii eteri cloroacetil - cloroossalil-e clorobenzoil-acetico. Come egli ebbe a dimostrare in altro luogo (Gazzetta chimica 1892 IL P fascicolo) 1' etere ciò roossali I-acetico si differenzia no- tevolmente per il suo comportamento chimico dagli altri eteri cloro-/3-chetonici e probabibnente per la presenza simultanea del carbossile e del cloro nella molecola, i quali gruppi hanno ambidue valore elettronegativo. Le presenti ricerche riconfermano queste ve- dute, poiché l'etere cloroossalilacetico subisce anche per l'azione del- la fenilidrazina la scissione acida e si comporta come se vi fosse dell' acido ossalico libero fornendo la diidrazide ossalica : CO .NH.NH. C,H^ I CO . NE . NH . CgH, Gli eteri cloroacetil — e clorobenzoil-acetico invece, come è no- to dalle esperienze preliminari di Pender (2), nel mentre elimina- no per azione della fenilidrazina il cloro , danno luogo alla for- mazione di prodotti di condensazione, i quali forse sono già dei derivati pirazolonici, ma che facilmente si lasciano trasformare in prodotti di costituzione non dubbia derivanti dal pirazolo. Il Prof. Peratoner facendo però reagire questi eteri con la fenilidrazina in condizioni alquanto diverse da quelle in cui si mise il Pender, e specialmente operando in soluzione alcoolica, ebbe dei prodotti di condensazione del tutto differenti da quelli descritti dal citato autore. Dall' etere cloroacetilacetico ebbe una sostanza di coloi'e rosso-arancio, cristallizzata in bellissimi aghi, (1) Vedasi nota della Presidenza a pag. 2. (2) Berichte XX, 2747. - 17 - fusibile il 150' (Il prodotto con-ispondente di Render fonde a 51°) e la cui analisi condurrebbe alla forinola grezza L' etei'e clorobenzoilacetico gli forni due sostanze , separate per cristallizzazioni frazionate, delle quali una, di color giallo pa- glino, in quantità minima; 1' altra, di colore rosso-vermiglio, si deposita dall' alcool in magnifici mammelloni leggieri, composti da aghi setacei. Fonde a 171». L' autore ha in corso delle esperienze dirette a chiarire la co- stituzione di questi corpi , sulla quale le formule grezze e 1' an- damento delle reazioni nulla lasciano intravedere , rimanendo segnatamente indeciso , quale posto , nella molecola del corpo C24 Hn NeO, debbasi assegnare all'unico atomo di ossigeno: poiché la presenza di 6\n e di No indicherebbe che 3 molecole di fenilidra- zina si siano condensate con due di etere cloro-acetilacetico e reste- rebbe allora difficile lo spiegare come un solo atomo di ossigeno sia rimasto nella molecola. LAVORI ESEGUITI NEL R. OSSERVATORIO DELL' UNI- VERSITÀ DI CATAmA-Eesoconto del Direttore prof. A. RlCCò. II. Lavori scientifici Determinazione del tempo. — Osservazioni alla vicina meridia- na di S. Nicolò : questa magnifica meridiana è così costruita che si possono prendere 1 1 appulsi del passaggio del sole al meridia- no e determinare V istante del mezzodì vero coli' approssimazio- ne del secondo, e quindi avere la correzione del cronometro por- tato sul luogo dall' Osservatorio. In questi due anni furono fatte osservazioni 46 da Ricco, 195 da Arcidiacono, 13 da Del Lungo, 8 del Prof. Saija il quale dal 25 novembre 1892 ha cortesemente assunto di fare le determinazioni del tempo ; inoltre furono fat- te osservazioni al Prisma dii passaggi 12 da Ricco; sono in tutto 274 determinazioni del tempo : ciascuna poi fu seguita dal con- - 18 - fronto degli orologi e cronometri dell' Ossei-va torio, e dai relativi calcoletti per ricavarne le correzioni e T andamento diurno. Col principio del 1893 essendo in azione lo strumento dei pas- saggi, si sono già fatte da Ricco e Saija parecchie osservazioni di stelle e del sole per la determinazione del tempo, e delle costanti e degli errori strumentali. Osservazioni fìsiche solari -- vSi fa il disegno ed il rilievo della posizione delle macchie e delle facole, proiettando V immagine solare formata dall' obbiettivo del grande refrattore sopra uno schermo : il diametro dell' immagine del disco è di 0, 57, per cui vi si distinguono tutte le particolarità delle macchie e delle fa- cole, e possono disegnarsi con molta esattezza. Dei detti oggetti si misura 1' angolo di posizione e la distanza dall' orlo del disco so- lare, con cui poi si calcolano le latitudini, longitudini ecc. Queste osservazioni cominciarono come saggio nel dicembre 1891 ; nal 1892 furono fatte in giorni 23S da Ricco, in 38 da Del Lungo, in 17 da Mascari : complessivamente in 293 giorni so- pra 366. Aggiungo che dal principio del 1893 lo studente Sig. Canniz- zo si esercita in queste osservazioni, ed ha già fatto parecchi iody- voli disegni dalle macchie solari. Protuberanze solari.— Queste si osservano con uno spettrosco- pio a diffrazione, applicato al grande cannochiale refrattore : di ognuna si determinano l' angolo di posizione e 1' altezza e se ne fa il disegno, come pure della disposizione delle hammelle della cromosfera. Queste osservazioni furono fatte in 202 giorni da Ricco, in 19 da Del Lungo, in 2 da Mascari. Oltre questo lavoro astronomico quotidiano, che è quello che più premeva di organizzare, per continuare la serie di 11 anni fatta a Palermo, si sono fatte anche parecchie osservazioni delle principali comete e dei pianeti, e se ne sono anche eseguiti dei disegni fra i quali sono specialmente importanti quelli di Venere in numero di 5 fatti dall' assistente Ing. Mascari. 8i sono anche osservati e studiati, per quanto lo consentirono le circostanze, i fenomeni fisici delle ecclissi di sole e di luna av- venuti in questo periodo. La maggior parte poi delle nostre osservazioni di stelle ebbe — 19 — per iscopo ki determinazione delle costanti e degli eiTori strumen- tali e di posizione, e la rettifica dei nostri sti'umenti maggiori , operazioni queste che per le l'ipetute montature e smontature e le modificazioni necessarie che si fecero in diversi pezzi , an- darono assai per le lunghe: ora tutti cpiattro i grandi strumenti sono esattamente collocati, ed i loro errori strumentali sono ridotti cosi piccoli, come è prescritto dalla loro particolare destinazione. Os.serra2Ìo)ii meteorologiche. — Queste cominciarono regolar- mente ed otfìcialmente il 1° gennaio 1892, facendosi 6 volte al giorno, alle ore 8, 9, 12, o, 6, 9 : gli strumenti osservati ogni vol- ta sono il barometro, il termometro asciutto e bagnato, T eva- porimetro ; inoltre si registra la quantità e direzione delle nubi, lo stato del mai'o, la piogga, l'aspetto dell'Etna, la direziono del suo fumo ecc.; ogni 24 ore si osservano i termometi'i a massima e minima , i geotermometri , e si cambiano le carte del crono- metro registratore, dell' eliofonografo, dell'elettrometro atmosfe- rico, e se ne sviluppa l' immagine delle curve coi reattivi fo- tografici. (1) Ogni settimana (al lunedi) si cambiano le carte del barome- tro, del termometro e dell' igrometro registratore. Ogni giorno si manda all' Ufficio Centrale dì Roma il telegram- ma dello stato atmosferico alle 7 od alle 8 del mattino (secondo la stagione, e si compila il bullettino meteorologico per il Corrie- re di Catania; ogni 10 giorni si fanno le riduzioni e le trascri- zioni delle osservazioni meteorologiche e si invia lo specchio de- cadico all' Ufficio Centrale. Ogni mese si fa il rilievo e la tra- scrizione delle indicazioni dell' eliofonografo. Un riassunto meiisile di alcune osservazioni meteorologiche di speciale interesse per 1' agricoltura viene pubblicato nella Nuo- va Rassegna di Catania. Attesero alle osservazioni meteorologiche specialmente i Sigg. Del Lungo, Arcidiacono e Capra: ultimamente ci aiutarono vali- damente anche il Sig. Prof. Saija ed il Sig. Cannizzo. (1) Per diverse ragioni, che qui non è luogo di esporre, le osservazioni dell'e- lettricità atmosferica furono fatte regolarmente solo nel 1° semestre: si farà l'al- tro ( luglio-dicembre) nel 1893, quando sarà di nuovo couipleto e suflicionte il per- sonale dell' osservatorio. - 20 - Osservazioni Geodinamiche- A\\3. fine del 1890 alcuni degli strumenti sismici trasportati dalla Università furono collocati provvisoriamente in un locale del pian terreno dell'Osservatorio ed in una camera superiore, e così si potè in qualche modo conti- nuare la serie delle osservazioni del compianto prof. A. Silvestri; dal maggio 1891, fatta la collocazione regolare degli strumenti nel sot- terraneo, 5 volte al giorno, cioè alle ore 9 , 12 , o, 6, 9 si osser- vavano i tromometri , gli ascoltatori endogeni, iì puteometro, e si ispezionavano gli altri strumenti; scoppiata la recente eruzione del- l'Etna, si intercalarono altre 4 osservazioni alle ore 7 1[2, 10 ìyl 1 li2, 4 li2, avendosi così dalle oi-e 7 li2 ant. alle 9 poni, nove osservazioni : Di più ogni giorno a mezzodì si osservano la tempe- ratura dell'acqua del pozzo ed il livello a bolla d'ai'ia collocato sul grande pilastro. Inoltre nel periodo dell'eruzione (Juglio a dicembre 1892) es- sendo richieste dall'autorità e dal pubblico continue informazioni, venne fatto un servizio speciale il quale assorbì gran parte de! nostro tempo e delle nostre forze, come può riconoscersi dal se- guente elenco : Visita al teatro eruttivo: Ricco lo. Arcidiacono 3, Capra 2, Galvagno 20. Dise(/ni quotidiani dei crateri e delle lave : Ricco 1(30, Arci- diacono 10. Registrazioìie giornaliera dei fenoiiieni dell' Etna : Arcidiaco- no 184*. Rapporti e telegrammi ricevuti dalle stazioni sismiche . i:-)0 Rapporti del custode dell'Osservatorio etneo, Sig. A. Galvagno 18 Rapporti del Direttore delle guide etnee Sig. C. Montesanto 17 Rapporti al Prefetto (oltre parecchie lettere d' ui-genzaì . 99 Rapporti al Sindaco 5 Bullettino dell'Eruzione per il Corriere di Catania . . 139 Osservatorio Etneo — ì^e\ 1891, quando in quell' Osservatorio non vi e]"ano ancora strumenti speciali in azione, il custode vi face- va osservazioni della temperatura, del vento, dello stato del cielo e del cratere centrale, ed ogni mese mandava un rapporto al- — 21 — r Osservatorio di Catania; (1) nello stesso anno durante i 40 giorni in cui il meccanico fu lassù egli fece continuamente quel- le osservazioni meteorologiche. Nel 1892, dall'epoca del principio della eruzione il Custode dell' Osservatorio etneo, come persona molto pratica del Vulca- no e delle sue eruzioni, fu destinato a fornii-e continue notizie, re- candosi spesso sul teatro dell' eruzione e raccogliendo informa- zioni dalle guide, guardiani della neve ecc. Impiantati ai primi dell' agosto, gli strumenti meteorologici, furono fatti lassù da Ricco , Arcidiacono e Cripra 6S osservazio- ni meteorologiche che servii'anno come termini di confronto per la riduzione del barometro e termometro registratore. Nell'ultima decade di ottobre essendo il fumo dell'eruzione molto diminuito, abbiamo portato all' Osservatorio etneo il gran- de obbiettivo ; divoriti da un bel tempo costante per 5 giorni , quantunque come eia da aspettarsi, in causa dell'eruzione l'aria fosse ancora alquanto torbida, abbiamo fatto una discreta messe di osservazioni e disegni; cioè disegno e rilievo delle macchie solari Ricco 2, Mascari 1 ; osservazione spettroscopiche e dise- gno delle protuberanze Ricco 4; osservazioni di Giove Ricco 5 e disegni 3; osservazioni di Marte Ricco 3, Mascari 3 e disegni 3 : Osservazioni di Venere Ricco 2, Mascari 3 e disegni 1. Abbiamo inoltre fatte parecchie osservazioni della luna al 1" quarto : l' immagine era di una bellezza e di una calma vera- mente straordinaria : abbiamo rivolto la nostra attenzione spe- cialmente alle linee di frattura o crepacci, in cui ora si propen- de a vedere dei corsi d' acqua : noi non abbiamo osservata al- cuna cosa che confermi questa ipotesi. Abbiamo fatto altresì delle osservazioni e disegni della nebu- losa d'Orione, che appariva di una intensità e di una estensione affatto insolite. Come pure ci siamo occupati della scintillazione delle stelle (1) Non si potevano fare osiscrvazioni del barometro, perchè questo strumento, di speciale eostruzione per 1" Etna, era stato rotto da malviventi penetrati a for- za neir osservatorio : questo barometro è stato rimesso e nuovo nel E,. Istituto Fi- sico di ]vom;i , e 'Orfcesementc portato in Catania dal cliiar.mo collega Prof. Gri- maldi: ed in questi ultimi f^iorni è stato di iiudvo lulloi ad» iicll'Osservaturio Etneo che lassù è minima, del colore del cielo che non è più cupo, ma bensì più chiaro e più luminoso che in basso. Abbiamo poi eseguita- una serie di 7 osservazioni delle fasi di quei splendidissimi crepuscoli , come anche dei fenomeni spe- ciali del nascere e tramontare del sole; come la deformazione del disco , le immagini multiple , la produzione del punto verde nel vertice del disco all'orizzonte; abbiamo anche studiato e dise- g-nato il fenomeno interessantissimo dell' ombra dell'Etna. In fine approfittando di una g^iornata di g'ran calma, abbiamo visitato r interno del g'ran cratere, di cui abbiamo potuto vedere e disegnare a bell'agio ogni particolare : a circa 50'" di profondità vi trovammo ghiaccio ed una temperatura relativamente bassa (H-S*^). Lo spettacolo era uno dei più imponenti e grandiosi che si possano immaginare. Si fecero anche delle fotografie di quella immensa bolgia, ma, sia per le esalazioni che ne emanavano, sia per altre ragioni iguote, non riuscirono. Pubblicazioni.— I^'OssevvatOYÌo ha pubblicato i seguenti lavori: N. 6 note di Fisica solare nelle Memorie delle ^Società degli spettroscopisti italiani. N. 2 note pure di Fisica Solare nei Oompfes lìendut^ dell'Ac- cademia di Francia. N. 3 note sulle eruzioni di Vulcano , Stromboli e Pantelleria negli Annali dell' ufficio Gentrale di Meteorologia e Geodinamica in Roma, N. 3 Articoli sulla recente eruzione dell' Etna nella Nuova Antologia. N. 1 Nota sullo stesso argomento nei Comptes Rendus. N. 1 Nota sullo stesso argomento nel periodico Rimmel und Erde di Berlino. N. 1 Descrizione dell'Osservatorio di Catania e dell'Etna nello stesso periodico. 7>>o?i?.— L'Osservatorio ha ricevuto in dono od in ricambio delle sue pubblicazioni 550 volumi dal maggior numero degli Osserva- tore di Europa, Africa, America ed Australia ; come pure circa 200 opuscoli di Scienziati italiani ed esteii. — 23 - SVILUPPO DELLE DIFFERENZE FIXITE IN FUNZIONE DELLE DERIVATE E VICEVERSA— Do^^oy. il Caldarera.— (^Presentata dal Presidente Prof. G. Zurriaì. È noto che si considerano i coefficienti generali A (x , n) B(x,n), il primo relativo allo sviluppo diretto , il secondo allo sviluppo inverso. Per ottenere A (x, n) si conoscono delle formole generali, così quella dovuta a La Place, quella dovuta al chia- rissimo Prof. G. Zurria; lo stesso non può dirsi perii coefficiente B (x, n). Nel lavoro presentato all' Accademia V A. dimostra delle nuove formole che servono a calcolare A{x^ n) e B{x, n) indipenden- temente dai coefficienti precedenti e ciò ottiene applicando 1' ele- vazione a potenza di una serie, il calcolo inverso delle differenze finite e l'integrazione delle equazioni lineari del 1° ordine a dif- ferenze finite ed a coefficienti variabili. SOPRA IL CALORICO SPECIFICO DELL' ACQUA - Dott. Carlo Del-Lungo. (Nota alla Memoria dei proff. A. Bartoli ed E. Stracciati) — L' A. esamina le differenze che si hanno nei re- sultati trov^ati dagli Autori, riferendosi al termometro ad Idro- geno invece che a quello ad Azoto, usato nelle esperienze. Fa ve- dere, adoperando i dati del Guillaume che le differenze sono in- feriori agli errori di osservazione e che quindi i dati e le formole trovate dai proff". Bartoli e Stracciati possono riferirsi egualmente al termometro ad Idrogeno. CONTRIBUZIONE ALLO STUDIO DEI TERMOMETRI DI PRECISIONE A MERCURIO - (Nota del Doti. Giovanni Pla- TANiA)— (Presentata dal Segretario generale prof. A. Bartoli). Allo scopo di studiare l'influenza delle dimensioni del bulbo sul rial- zamento dello zero, 1' A. adopera due termometri, costruiti ap- positamente dal Baudin, appartenenti all'ili. mo prof. A. Bartoli: uno di essi con bulbo piccolissimo e 1' altro con bulbo assai gran- de. Questi termometri, tenuti a una temperatura di 15° e poi im- - 24 - mersi nella neve fondente , presentano ugnali variazioni del lo- ro zero. Si deduce anche da queste esperienze che il fenomeno della variazione dello zero non dipende da residui di elasticità, ma si deve attribuire a residui di dilatazione. 1 Elenco Jel litri prtjsciitaii nella seSiita M 22 eeiiiiaio 1893- ITALIA Asti-— Le stazioni ag-rario siìoriinciitali italiane — novembre 1892. Bologrna— Bnllettino delle s -ienze mediche— dieembre 1892. Genova— Ballettino della U. Accademia medica— amio 7, N. 4. Milano— R. Istituto Lombardo di Scienze- Rendiconti— Voi. XXV fas. 18 e 19 — 1892. Milano— Società Italiana di Scienze naturali— voi. XXXIV fas. 1° 1892. Napoli — Accademia di scienze fisiche e matematiche — Rendiconto — luglio a dicem- bre 1892. Napoli— Accademia Pontaniana—Atti — Voi. XXII. Roma — Società romana per g'ii studi zoologici — anno 1° Bullettino N. 6. - -Società geografica— Bullettino— ottobre e novembre 1892. „ — R. Accademia dei Lincei— Rendiconti — Voi. I» Serie V, fas. 2° ^semestre 2o, 1892. Roma— Società Geologica— Bollettino— voi. X, fas. l^, 2°, 3°, 4° e 5» 1891. Roma— Rassegna delle scienze geologiche— fas. 3°-— o» trimestre 1892. Torino— TI. Accademia di medicina— Cliornale — novembre e dicembre 1892. ESTERO Bòne— Coraptes-rendus des réunions de 1' Academie d' Hippone — annèe 1891 — Bulletin N. 24. Bordeaux — Mémoires de la Socioté dea sciences physiques et uaturellcs— Voi. II. Boston— Proceedings of te American Academy of arts and sciences — Voi. XVIII. Cherboiirg'— Mémoires de la Société nationale des sciences naturelles et mathéma- tiques-Vol. XXVIL Freiburg— Ber ichte der naturforsehenden Gresellschaft— September 1892. - 25 — Liego— Aimalrs de la Sciicr(' eéolog-ique do Belgiqnr Voi. XTX l'a-^. •_'". Madison— TraiisaiTioii ot' rlio Wisconsin Academy of sciciiccs. arrs and letlfvs - Voi. Vili. New York— Transartioiis of the Acadciiiy of Sciences- -Voi. XI N. 1 a 5. Paris -Bullotin do la Sociotó zoologique— Voi. XVI N. i, 7, 9 o 10— Voi. XV^II N. 1. 2 e 8. Santiag-O— Aotos de la Sociotó scientitìqno dii Chili — Voi. II. 1S9-2. S. Louis— Transactions of lio Aradeui.v of Scionco.s— Voi. V. N. o o 4. Toiilouse — Ménioires de l'Acadéniic dos Scioncos — Voi. HI. 1891. DONI Albertoni Pietro- Le loralizzazioni rerel)rali— Ci enova 1881— I processi di piirre. fazione intestinale nel tifo e sulla disinfezione intestinale — Estratto doli' Ar- chivio italiano di clinica medica. Capanni Valerio- La Dafnia—studi di microscopia— K<>ggio Emilia 1892. Meli Romolo -- Elenco bibliografico dello più importanti pnbblicazioni in cui tro- vasi fitta parola dei manufatti e specialmente delle terre cotte rinvenuto nelle deiezioni vulcaniche del Lazio — Roma 1891. Meli Romolo— Notizie bibliografiche sulle rocco magnetiche della Provincia. Ro- mana—Roma 1891. Meli Romolo— Sopra alcuni resti di maminif(MÌ fo.^sili noi torroni quaternari della provincia di Roma— Roma 1892. Meli Romolo — Resoconti della adunanza della Società (ieolooica. Italiana tornita in Sicilia. Pernice e Scagliosi— Sul fegato dei tisici — osservazioni anatomo-patologiche — Milano 1892. Pernice e (i. Pollaci— Suir aziono di alcuni microrL>anismi n(M pesci— Napoli 1892. 3 2044 103 226 080