HARVARD UNIVERSITY LIBRARY OF THE MTJSEUM OF COMPARATIVE ZOÒLOQY j|-0^fVS3LA/\C*iL \Z. \\% iniiimiiiiiiimiiiii iiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiniiiiiimiiii Giugno 1889. Fascicolo Vili. BULLETTINO MENSILE DELLA ACCADEMIA GIOENIA DI SCIENZE NATURALI IN CATANIA col RESOCONTO DELLE SEDUTE ORDINARIE E STRAORDINARIE e Sunto delle Memorie in esse presentate ( NUOVA SERIE ). CATANIA TIPOGKAFIA C. GALATOLA 1889. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiimiiiiinmiHiinniiiiiiiiiiiiiminnumniiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiimiinmi 111 INDICE DELLE MATERIE contenute nel presente fascicolo RENDICONTI ACCADEMICI Verbale della seduta del 23 Giugno 1889 Pag. 1 Libri pervenuti in cambio all'Accademia » 1 SUNTI DELLE MEMORIE Intorno alle teemiti. — Nota del Prof. B, Grassi » 3 Intorno allo sviluppo dei cestodi. — Memoria del Prof. B. Grassi e del D.r G. Ravelli . » 7 Sulla attuale eruzione scoppiata il dì 8 agosto 1888 all' isola di vul- cano nell' arcipelago eolio — Memoria del Prof. Orazio Silvestri in col- laborazione degli assistenti Prof. Sebastiano Consiglio Ponte e Alfredo 9>ilrestri . ........... iì o Se per l' evaporazione di alcuni liquidi conduttori e molto volatili 81 ABBIA sviluppo DI ELETTRICITÀ.— Memoria del Prof. Adolfo BartoU. >^ 10 Oiug:no 1889. Fascicolo Vili. ACCADEMIA &IOENIA DI SeJiila Jel il 23 &inpo 1889. Prcsiden:(a del i° Direttore Prof. Comm. Giuseppe Zurria Segretario Generale » » Orazio Silvestri Aperta la seduta alle 11 e '/^ sono presentì oltre al Presidente ed al Segretario, i socj ordinari Signori Proff. Bartoli, Grassi, Aradas, Basile, Ardini, Orsini Faraone e Kev. P. Cafici — Intervengono anche molti Socj corrispondenti e numeroso pubblico. Il Segretario Generale in primo luogo dà lettura del verbale relativo alla precedente seduta ordinaria il quale è approvato — Dà quindi relazione all' Accademia di quanto concerne la corrispondenza tenuta nell' ultimo mese con le accademie ed altri Istituti scientifici nazionali e stranieri, come pure con privati, circa lo scambio delle pubblicazioni e di doni offerti e presenta la seguente serie di volumi libri ed opuscoli. CAMBII. Bologna — Società medico-chirurgica — Bullettino delle scienze mediche — maggio 1889. Firenze— Accademia dei Georgofili— Atti, voi. XII, fas. 1°. Milano— Società Italiana— Atti, voi. XXXII fas. 1", 1889. » — R. Istituto Lombardo -Rendiconti, v. XXII, fas. 10 e 11. _ 2 — Napoli— Società dei Naturalisti— Bullettino, voi. Ili, fas. P. » —Accademia di Scienze fisiche e matematiclie— Rendiconti , voi. Ili, mag- gio 1889. Roma— Accademia dei Lincei— Rendiconti, fas. 9 e 10, voi. V. » —Società geografica— Bullettino, maggio 1889. » — R. Comitato Geologico— Bullettino— marzo ed aprile, Siena— Accademia dei Fisiocritici— voi. I, fas. 3°, serie 4*. ToBiNO— Accademia delle Scienze— Atti, voi. XXIII, fas. 8° e voi. XXIV fas. 11° e 12°. Venezia— Istituto Veneto di Scienze— Atti, voi. VII, serie VP, fas. 5°. Verona— Accademia d' Agricoltura— Memorie, voi. LXIV. Beemen— Naturwisseuschaftlichen Verein— Abhandluugen, voi. X, 1889. Cambridge— Museum of Comparative Zoology— BuUetin, voi. XVII, N. 3 et voi. XVI N. 4 whole series. Danzig— Naturforscliender Gesellscliaft— Scrifteu, 1889, Band siebenteu. London— Royal Society— Proceedings, N. 279. DONI CozzALiNO Prof. Vincenzo— Igiene dell'orecchio— Napoli 1889. Capellini Giovanni -Commemorazione di Giuseppe Meneghini letta alla Società Geologica italiana— Bologna 1889. Di Blasi Prof. Antonio — Teoria matematica del volo degli uccelli— Siracusa 1889. Di Lorenzo Dott. Giacomo— Clinica delle malattie cutanee sifilitiche ed uterine— Napoli 1888. Fichbra Ing. Prof. Filadelfo— Sulla convenienza di adottare le fornaci Hoffmanu in Catania— Conferenza, Catania 1883. Idem— Relazione al progetto N. 49 del secondo concorso nazionale in Roma al grande Re Vittorio Emanuele— Catania 1884. Idem— Lastricamento e fognatura di Bari— Relazione in unione al Comm. Dott. Luigi Pagli ani— Catania 1888. Idem — Risanamento di Scicli —Relazione — Catania 1889. Idem— Risanamento di Vizzini— Relazioni ai progetti— Catania 1889. Idem— Sulla necessità di completare con nozioni di teoria l'insegnamento del di- segno nelle R. Università italiane— Nota—Catania 1889. Idem— Sistemazione sanitaria della Città di Ragusa — Relazioni ai progetti- Catania 1889. Idem — Note architettoniche — Catania 1889. Matarasso Carveni Giuseppe— Ricordi d'A&'ica — Lentini 1888. - à - Silvestri Prof. Orazio— Sulle maggiori profondità del Mediterraneo ed analisi geologica dei relativi sedimenti marini— Catania 1888. Idem— Sopra due nuovi generi di Rizopodi (Foraminifere) Gen. Menighinia e Gen. Seguenza appartenente al plioceno inferiore d' Italia — Estratto dalla Società italiana dei micr. — Acireale 1889. Idem— L' Isola di Vulcano ed il suo risveglio eruttivo — Roma , estr. dalla Nuova Antologia— Giugno 1889. Tornasene Prof. Francesco — Species duse novfe ad Floram Siculam. Catania 1889. Dopo ciò il Presideute incarica il Segretario di leggere l'ordine del giorno circa le comunicazioni odierne da farsi all' Accadenoia e questo è il qui appresso notato: 1. Prof. G. B. Grassi— Sulle termiti. 2. Prof. G. B. Grassi e Dott. G. Rovelli— Intorno allo sviluppo dei Cestodi. 3. Prof. 0. Silvestri in collaborazione cogli assistenti Prof. Sebastiano Consiglio Ponte e Alfredo Silvestri.— Studi sulla eruzione attuale dell'Isola di Vulcano. 4. Prof. A. Bartoli— Se per l'evaporazione di alcuni liquidi conduttori e molto volatili si abbia sviluppo di elettricità. A ciascuno dei suddetti Soci è data via via la parola e tutti espongono oralmente ed in succinto il contenuto dei ioro lavori che formeranno parte degli Atti Accademici, ma di cui viene fino da ora pubblicato un sunto in questo buUettino. Dopo ciò essendo con la seduta molto protratta, esaurito l'ordine del giorno il Presidente dichiara sciolta 1' adunanza. SUNTO DELLE MEMORIE INTORNO ALLE TERMITL — iVo^a del Prof. B. Grassi. — Le termiti sono capaci di trasformare rn re e regine di sostituzione tanto le larve giovanissime che non hanno ancora caratteri sufficienti per giudicarle futuri individui fecondi o sterili (operai o soldati), quanto le larve e le ninfe dei futuri individui fecondi. Il Termes lucifugus produce annualmente migliaia d' individui , che parrebbe!''^ re e regine di sostituzione derivate da ninfe: debbonsi — 4 — giudicare re e regine di complemento: restano nel nido in cui si sono sviluppati, ivi si a9coppiano e proliferano. I re e le regine sia di sostituzione, sia di complemento dimo- strano che le termiti hanno l'abilità di affrettare la maturazione ses- suale degli individui capaci di diventare alati. Questi individui precocemente maturati conservano quasi intera- mente i loro caratteri infantili, o giovanili, non diventano perciò ca- paci di volare etc. Com'è che le termiti producono questa sorta di miracolo? L' intestino cieco delle termiti contiene un enorme numero di pro- tozoi che lo traformano in un corpo a forma di salsiccia, il quale op- prime le ghiandole genitali; gli individui scelti per re e regine di sostituzione o di complemento, non so come, vengono liberati da questi protozoi, e allora i genitali repentinamente maturano. I fatti qui riassunti verranno estesamente svolti in una prossima opera sulle termiti. INTORNO ALLO SVILUPPO DEI CESTODI. — Memoria del Prof. B. Grassi e del D.r G. Rovelli ( con quattro tavole ) . — La nostra memoria è divisa in due parti: una sperimentale, l'altra mor- fologica. Nella parte sperimentale, dopo un rapido cenno storico, per far ve- dere quanto piccolo sia il numero delle Tenie di cui si conosce la storia naturale , gli autori determinano il ciclo evolutivo di cinque specie , due delle quali si trovano anche nell'uomo, l'una accidentalmente, l'al- tra (T. nana) molto spesso in Sicilia. Quest' ultima si sviluppa senza ospite intermedio, contradicendo così la regola universalmente ammessa. II ciclo evolutivo della T. cucumerina dei cani e dell'uomo viene definitivamente rischiarato colla scoperta degli autori che il suo ospite intermedio ordinario è la pulce del cane e dell' uomo. Nella parte morfologica vengono descritti i nuovi cisticerchi da noi trovati e seguiamo punto per punto lo sviluppo del cisticercoide della T. cucumerina. — 5 — Determinano gli autori lo sviluppo degli organi dei Oestodi (campo restato del tutto inesplorato per le grandi difficoltà che pre- senta) e in base ai fatti vengono a dare una semplicissima spiegazione del famoso fenomeno che il cisticerco si sviluppa cavo e rovesciato sopra sé stesso. SULLA ATTUALE ERUZIONE SCOPPIATA IL DÌ 3 AGOSTO 1888 ALL' ISOLA DI VULCANO NELL' ARCIPELAGO EOLIO — Memoria del Prof. Orazio Silvestri in collaborazione degli assistenti Prof. Sebastiano Consiglio Ponte e Alfredo Silvestri — illustrata da un Atlante di fotografie istantanee eseguite sui luoghi. Il prof. Silvestri ricorda prima di tutto all'Accademia che nel presentare nella seduta ordinaria del 23 dicembre 1888 (1) il rias- sunto di tutti i fenomeni Vulcanici e geodinamici manifestati dall'Etna, dall'iutiera regione Siciliana e dalle Isole adiacenti, ebbe occasione di parlare succintamente della eruzione dell' isola di Vulcano : ma non potendo per l'indole sintetica generale di quel lavoro estendersi quanto era necessario sugli importanti fenomeni eruttivi di Vulcano promise che avrebbe trattenuto in altra occasione l'Accademia presentando una memoria dettagliata sul medesimo. Questo è lo scopo della odierna comunicazione con la quale trattiene a lungo l'Accademia esponendo i fatti osservati sui luoghi, i resultati degli studii intrapresi nel labo- ratorio, sul copioso materiale di dejezione raccolto. A ciò dichiara aver contribuito il lavoro assiduo dei suoi assistenti Sebastiano Con- siglio Ponte e Alfredo Silvestri al quale ultimo devesi la estesa rac- colta di fotografie istantanee eseguite a più riprese con scopo scien- tifico sui luoghi, al principio e durante il corso della eruzione, le quali rappresentano fedelmente tutte le manifestazioni più caratteristiche della eruzione. Nella memoria si espone prima di tutto come nell'Agosto 1888 (1) V. Bullettino dell'Accademia Gioenia N". II pag. 4. quando scoppiò 1' eruzioue a Vulcano il Prof. Silvestri vi si recò im- mediatamente ed ebbe 1' opportunità di presentare al R. Governo con la data del 31 Agosto la prima dettagliata relazione sull' interessante fenomeno la quale trovasi inserita nel Voi. IX Parte IV degli an- nali di Meteorologia e Geodinamica italiana che si pubblicano in Ro- ma dal R. Ministero di Agricoltura Industria e Commercio. In seguito a ciò chiamata sul fatto 1' attenzione del R. Governo e perdurando i fenomeni eruttivi col grado d'intensità primitiva, tanto da suscitare seri timori nella popolazione sparsa nell' Arcipelago Eo- lio, il R. Ministero della Pubblica Istruzione ai primi dell'anno cor- rente invitò il Prof. Silvestri a ritornare sui luoghi e in tale occasione furono aggregrati ad esso e sotto la di lui presidenza altri Professori e Ingegneri in modo da costituire una Commissione Scientifico-tecnica nominata in comune da varj RR. Ministeri, per studiare la continua- zione dei fenomeni e raccogliere dati sopra possibili evenienze da scon- giurare. Il Prof. Silvestri tanto nella prima, quanto nella seconda escur- sione, trattenutosi a lungo presso Vulcano raccolse abbondante messe di osservazioni e di materiale eruttato e per mezzo di strumenti alla mano potè eseguire numerose sperienze per acquistare dei dati certi sui caratteri. della eruzione in ordine ai fenomeni geodinamici, fisici e chimici che interessano la vulcanologia. Continuati gli studi sul materiale raccolto e coadiuvato dall' o- pera intelligente ed attiva dei due suoi assistenti soprannominati gli è stato possibile di presentare fino da ora una memoria che dà una idea il più che è possibile completa sulla natura e andamento della singolare eruzione di Vulcano, La memoria piuttosto estesa comprende 7 Capitoli. Cap. I. — Si occupa dell' Isola di Vulcano considerata in gene- rale nella sua estensione, morfologia, costituzione geologica e nella sua origine che si riferisce al pliocene antico (astiano) ; succedono delle considerazioni sulla sua attività vulcanica nei tempi preistorici , poi durante i tempi storici fino agli attuali — È rimarchevole che l'ulti- ma grande eruzione si fa risalire al 1771. Alcuni fenomeni eruttivi di secondaria importanza dovuti a eccitazione di soffioni esistenti den- tro al cratere ebbero luogo nel 1786 , 1810, 1832 e dopo 40 anni di calma si ripeterono nel 1873, 1876, 1877, 1878, 1879 — Termi- narono con la grande conflagrazione etnea del 1879 e dopo altri 9 anni di calma è avvenuto recentemente lo scoppio della eruzione at- tuale — In generale si può dire però che per più di un secolo il cra- tere di Vulcano è rimasto allo stato di Solfatara per cui venne ap- plicato con grande vantaggio fino dal 1813 alla industria chimica per la estrazione dell'allume, sale ammoniaco, solfo, acido borico. Gap. IL — Contiene la narrazione dei fatti avvenuti alla com- parsa del fenomeno eruttivo attuale. Nella notte dal 2 al 3 di ago- sto si presentò la prima esplosione del cratere con la quale e suc- cessive saltò all' aria in forma detritica il fondo del medesimo con qualche franamento delle pareti — Con tale cambiamento ogni indi- zio scomparve della industria da tanti anni esercitata nel suo interno. Gap. III.— Tratta del modo di presentarsi dei fenomeni eruttivi di Vulcano. — Il carattere più spiccato di questi è di essere rappre- sentati da eruzioni intermittenti di grandi masse di vapori che nello sprigionarsi determinano projezioni di immensa quantità di cenere, spesso mescolata a detrito minuto e grossolano con tutte le grada- zioni fino a grandi massi di vecchie lave appartenenti alla costituzione geologica del cratere e avere bombe recenti spesso molto voluminose. — Tali esplosioni , come resulta da molti dati cronologici raccolti per giornate intiere e che vengono esposti, hanno una successione ritmica, ma con intervalli di riposo che variano moltissimo ora di pochi mi- nuti secondi ora di qualche minuto primo, e con tutte le gradazioni fino a un' ora e anche parecchie ore. , Ciò dipende da varie cause interne ed esterne e tra queste ulti- me influiscono evidentemente le variazioni di pressione atmosferica e della bassa ed alta marea. In generale la violenza delle esplosioni è in ragione diretta della maggior durata degli intervalli di calma.— Ad ogni esplosione quando — 8 — i vapori gravidi di cenere sono projettati in aria questa si elettrizza per r attrito e succede un breve temporale aereo con scariche elettriche lampi e tuoni. Gap. IV.— È dedicato allo studio dei fenomeni geodinamici che accompagnano la eruzione. — Numerose esperienze intraprese con apparecchi sismici di vario grado di sensibilità impiantati apposita- mente presso il cratere attivo di Vulcano e con altri portati a varie distanze da questo hanno rigorosamente dimostrato il carattere gene- rale di tranquillità del suolo ad un chilometro dal centro di eruzione mentre a più breve distanza dalla base del cratere si rende sensibile per ogni eruzione un leggiero tremito a due riprese separate da un intervallo di calma in media di 40 secondi: il primo tremito lascia supporre una esplosione in ambiente ermetico interno e profondo , mentre il secondo accompagna l'istante della manifestazione esplosiva esterna. — Il carattere generale di tranquillità del suolo alla sola distanza di 1 chilom. dal cratere è in relazione alla mancanza as- soluta di lava fluente che si faccia strada all' esterno, sicché nessuno ostacolo per causa di questa si oppone allo sprigionamento dei vapori. Gap. V. — Vi è svolto lo studio fisico-chimico delle dejezioni eruttive.— Si nota una grande varietà delle medesime per ciò che ri- guarda il materiale frammentario , specialmente sul principio della eruzione dovuto alle prime esplosioni del cratere. — Tutto questo è formato da antiche lave spesso decomposte e di tipi differenti. Il de- trito sottilissimo costituisce una cenere di colore bigio-chiaro formato da elementi prevalentemente feldispatici e anche silicei (tridimite e quarzo). — Vi sono poi vere bombe subglobose o piriformi per lo più formate da una parte interna di pomice bigia molto rigonfiata la quale ha un intonaco o crosta esterna che costituisce uno strato di apparenza subvitrea o ii)0ssidianica interrotto da varie crepature do- vute alla tumefazione della parte interna. Questo strato di apparenza subvitrea all'esterno e che fa passaggio alla pomice interna quantunque sia di un impasto incompleto perchè contiene delle inclusioni di frammenti e residui di vecchie lave, tut- tavia rappresenta un materiale nuovo, cioè di fresca data e sempre presso a poco di egual aspetto ed il detrito più o meno minuto di questo forma i lapilli e le sabbie nerastre che Vulcano erutta coi suoi vapori fino a grandissima altezza più o meno mescolati a della cenere. Si determinano poi le pioggie di tal materiale tutto all'in- torno del cratere di Vulcano, nelle isole adiacenti dell' Arcipelago e secondo la direzione del vento anche fino a notevoli distanze. Le bombe che sono di dimensioni variabili dalle piccole di 10-15 cent, a quelle di 1 a 2 metri e più di diametro, vengono all'esterno incandescenti per calore iniziale ed esaminate immediatamente dopo la loro caduta al suolo presentano una temperatura di presso i 1000 gradi, ma si mostrano allora già irrigidite per raffreddamento subito durante la percorrenza ascendente e discendente della loro parabola. Sono esposti in questo capitolo i resultati delle analisi chimiche ese- guite in parte sui luoghi ma per lo più nel laboratorio circa il mate- riale gassoso e solido della eruzione e ne stabiliscono la composizione chimica la quale per le roccie è di grande ajuto alla determinazione della natura litologica dei più importanti loro tipi, sia appartenenti al materiale vecchio, sia al nuovo : da questo studio chimico resulta una distinzione generale importante di lave acidissime che contengono dal 70 airSO per 100 di silice; di lave hasicJie. con appena il 54 per cento di silice e di lave intermedie col 61 a 62 per 100 di silice — I massi e la mitraglia di roccie antiche provenienti dalla ossatura del cratere di Vulcano projettati specialmente nei primi giorni ap- partengono per la maggior parte alle acidissime — Alcune però di queste, al pari delle inclusioni che si trovano nelle bombe, appar- tengono alle basiche. Il materiale recente sia rappresentato dalle bombe o dai lapilli 0 dalle sottili sabbie nerastre appartiene alle roccie intermedie. Gap. VI.— Comprende lo studio fatto sotto la scorta della pe- trografia moderna sul materiale dejettato — Questo studio mette in evidenza i componenti mineralogici e i caratteri di struttura che di- stinguono i principali tipi di roccie incontrate che sono specialmente — 10 — trachiti, lipariti, ossidiane, perliti , allumiti, lave caolinizzate , lave sul tipo doleritico, andesitico etc. Gap. VII. — Si svolgono delle considerazioni sul meccanismo erut- tivo di Vulcano. — Viene stabilito indi un paragone tra il modo più comune di fare eruzione di Vulcano e le fasi conosciute di attività degli apparecchi vulcanici, cioè la pliniana, la stromboliana o la solfatariana. Ne emerge un insieme di caratteri speciali all'attuale e alla maggior parte dell' eruzioni registrate nella storia di Vulcano e viene confer- mata la distinzione di una fase di attività detta Vulcaniana che il Prof. Silvestri fu indotto a stabilire fino dal primo studio del feno- meno come vedesi nella sua citata relazione del 31 Agosto 1888 e nella sua memoria che porta per titolo Etìia , Sicilia ed Isole adia- centi sotto il punto di vista dei fenomeni eruttivi e geodinamici del 1888 (Atti Accad, Gioenia, Serie IV, voi. 1.) SE PER L'EVAPORAZIONE DI ALCUNI LIQUIDI CONDUT- TORI E MOLTO VOLATILI SI ABBIA SVILUPPO DI ELETTRI- CITÀ. Memoria del Prof. Adolfo Bartoli. — L'Autore è partito dal concetto che se l'evaporazione fosse una sorgente di elettricità, la quantità di elettricità sviluppata nell' unità di tempo dovrebbe essere in ragione della massa evaporata nel tempo stesso. Egli ha ricorso all' evaporazione dei liquidi seguenti molto vo- latili, e conduttori, cioè aldeide etilica (bollente a + 21°); etere etili- co, reso conduttore con l'addizione di un po' d'acido nitrico, (bol- lente a + 35°); acetone, (bollente a 4-58°); alcol metilico (bollente a-|-66°).(l) L'evaporazione avveniva entro una larga capsula di platino (o di porcellana dove era immersa una larga lamina di platino), avendo cura di sperimentare con l' aria della stanza ben secca, e col liquido (,1) Tutti questi liquidi sono couduttori all' infuori deli' etere etilico che fu perciò reso couduttore acidiiìcaudolo. V. Bartoli — La conducibilità elettrica delle combinazioni del carbonio (Nuovo Cimento 1885, 1886, 1887). — 11 — evaporante più caldo dell' aria ambiente, onde evitare la condensazione del vapore d'acqua dell'atmosfera, sulla superficie della capsula. La capsula era perfettamente isolata col mezzo di sostegni di Mascart, e poteva venir messa in comunicazione o con l'ago di un elettrometro a quadranti, oppure con un condensatore a lamina d'aria, il quale sì scaricava attraverso un galvanometro di straordinaria sensibilità a filo lunghissimo e perfettamente isolato; oppure si poteva mettere la capsula in diretta comunicazione con uno dei serrafili del galvanome- tro, di cui r altro serrafili era messo in perfetta comunicazione col suolo. La sensibilità del galvanometro era grandissima; bastava sempli- cemente toccare con le due mani i due serrafili di ottone, perchè na- scesse una corrente capace di deviare l'ago permanentemente di 90 gradi. La scala era distante dallo specchio tre metri, e si poteva con- tare sulla lettura di un mezzo millimetro. Anche l'elettrometro, (i cui quadranti venivano caricati con una pila secca o con una pilina di Volta di 400 elementi perfettamente isolati ) era di grandissima sensibilità. Fu sperimentato in condizioni le più diverse , cioè in una sala chiusa, in un prato, in un cortile ; fu provato a collocare una lamina di platino in buona comunicazione col suolo , pochi centimetri al di- sopra della superficie evaporante; e in tutte le sue esperienze, l'Autore non ha ottenuto nessun segno oppure segni dubbi di sviluppo elettrico, il quale fu talvolta positivo, talvolta negativo: quantunque con alcuni liquidi impiegati dall' autore , l' evaporazione fosse migliaia di volte più rapida che per 1' acqua. Primo Catalop biella MMioteca apnarteneiite airAccalemia Gioenla Libri, opuscor.i, memorie, (continuazione) Cacciaottehea Matteo— Modificazione sulla legatura dei denti— Catania 1864. Detto — Sulla estirpazione dei denti— Catania 1878. Detto — Sopra dieci casi di trapiantazione— Catania 1879. Detto — Sulla trapiantazione dei denti— Palermo 1882. Cacciatore Nicolò— Osservazioni raeteorologicbe— Palermo 1826. Cafici Ippolito— Da Vizzini a Licodia— Note Geologiche— Siracusa 1878. X)etto — Nuove indagini paleontologiche nella tomba neolitica dì Calaforno— Roma 1884. Petto — Tomba neolitica e manufatti coevi di Scizi in provincia di Catania- Reggio 1884. X)etto — Bronzi della prima età del ferro— Parma 1888. Cahun Harnold— Zur phisiologischen und pathologischen cheraie des auges — Strassburg 1881. Cahen Fritz— Carcinom und Phlhise— Koln 1885. Cali Michele— Giudizi suU' insegnamento e sulle opere di dritto internazionale del Prof. Carnazza— Catania 1868. Detto — Leggi locali in Inghilterra, Scozia ed Irlanda— Acireale 1880. Detto — La Sicilia nei canti di Lionardo Vigo— Acireale 188.5. Campani G.— Azione del permanganato di potassio sull'asparagina— Firenze 1869. Campi Enrico— Dei principali elettromotori— Cagliari 1872. Canestrini Giovanni— Note Ittiologiche— Modena 1864. Detto — Oggetti trovati nelle terremare del Modenese — Modena 1866. Detto — Intorno ai Labroidi del Mediterraneo— Modena 186.3. Detto — Sopra alcuni pesci poco noti o nuovi del Mediterraneo— Modena 1862. Detto — I pleuronettidi del golfo di Genova. Canestrini Giovanni e A. Berlese— La stregghia degli Imenotteri— Padova 1880. Cannizzaro Sebastiano— Blessure de l'estomac guerie au moyen d'une opération d' anaplastie— Catania 1881. Cantarella G.— Alcune ragioni di esistere una architettura moderna — Napoli 1875.