iciE pete va ve tz NS hat I PA Marene dt n pat ci tea piatto Dl dirne na ti WR, SÒ i INR tt na Por CE SS AA rat idr an sint Nera ti e ee IL] NR Sanioo grecaet da, a re vst INDETTA CWERRCRRERERI j EX LIBRIS | William Healey Dall Division of Mollusks Sectional Library o lo CONTRIBUZIONE PELLA FAUNA DEI MOLLUSCHI DALMATI SPIRIDIONE BRUSINA. rane No e ;Wisi Mollusk seCionai Library (Edito per cura dell’Imperiale e Reale Società Zoologico-Botanica di Vienna. Compreso nel XVI volume degli Atti della Società per l’anno 1866). VIENNA, A SPESE DELL'I. R. SOCIETÀ Z0OLOGICO-BOTANICA. 1866. E là : o ITZORUHIATZO y PAIGIAG DIA JIIONE TO AVTILIE AUIGURI EMOTOLAI 2 isti 1 vw 4 li il L'ASTI fa LIDLIC x gna PRETIRTI) p100N n Laren db ‘iob &a RATA SRAT7 ETUSM-O0TDOL0ON AYAIDOZ A .T'TIRA ARMA dare t AL SIG. PROF. D° FRANCESCO DANILO, Rqregio Ni. Dottore e Maestro mio diletissimo Net oprstata dell’anno scorso fregiava dal nome di Lei il genere Danilia e la Kellia Daniliana, di recente a queste vi aggiunsi la bella Tellina Daniliana, ciò perchè omne trinum est perfectum, ciò perchè voglio dire con Fontanelle che: ,Questo onore, che spontanea offre la scienza ai suoi cultori, è il più lusinghiero che possa desi- derare uno studioso. Esso lo fa rivivere alla posterità e cosmopolita diviene il retaggio delle nazioni.* Nè reputando esser questo tutto sufficiente a dimostrarle quanto Le devo, m’azzardo di dedicarle la mia piccola fatica, la quale non è che una pietruzza della Fauna e Flora dalmatica, alle quali mira ogni mio sforzo. Ell’è ben poca cosa questa ch’io Le offro, voglia aggradirla non già pel suo valore, ma bensì qual un tenue segno di quell’affetto e di quella gratitudine, che mai sempre vincoleranno al suo caro Maestro Vienna, 1. Aprile 1866. l’aflezionatissimo discepolo Spiridione Brusina. Nach Wahrheit forschen, Schònheit lieben, Gutes wollen, Das Beste thun, Das ist die Bestimmung des Menschen. J. J. Spalading. + + + quod magis ad nos Pertinet, et nescire malum est, agitamus . . + Horat. Lib. II. Satyr. VI. Contribuzione pella Fauna dei molluschi dalmati per Spiridione Brusina. (Preletto nella sessione del 7. Febbrajo 1866.) Prefazione. Non appena pubblicai il mio lavoro sopra conchiglie dalmate in- edite, che ritenere potevasi una continuazione degli elenchi dei Signori Danilo e Sandri, prima cura mia fu quella di completare la parte che ci mancava, la famiglia cioè delle Rissoidi, alcune specie dovendosi correg- gere e molte di più aggiungere come le: issoa dolium, marginata, in- conspicua, Ehrenbergi, simplea, Guerini; Alvania cimicoides, mutabilis; Setia Cossurae, fulgida; Cingula glabrata; Amnicola paludinoides, pygmaea, scoperte in più località. La Barleeia rubra da Possedaria; la issoa Oenonensis da Nona; le Rissoa parva, Frauenfeldiana e strangulata dalla Punta Mica”); 1° Alvania Schwartziana da San Filippo e Giacomo; le Alvania lineata e Cingula epidaurica da Ragusa; 1° Alvania Beani dalle Punte Bianche e 1° Hydrobia strongylostoma da Melada. Con ciò adempiendo alla promessa d’un apposita memoria ne feci la seconda parte del pre- *) Nelle ,,Conchiglie dalmate inedite scrissi Punt' Amica; il distinto Sig. Prof. Pietro Pagani mi avvertì che devesi scrivere Punta Mica, il nome derivando dallo slavo, significa Michele, è ciò perchè ivi esisteva una cappella intitolata a quel Santo, della quale credo esistano mura diroccate; infatti più tardi in non so qual libro di storia patria trovai‘ usato Ponta Micha, per cui adotterò la lezione sugge- ritami dal sunnominato Professore; quantunque anche la prima adoperata dal Sandri donde la tolsi, a dire di qualche nautico non sarebbe nè improbabile, nè illogica, tanto più che starebbe in opposizione colla vicina Punta Dura. L sente opuscolo. Spedî le nostre Rissoidi all’ egregio Signore Gustavo Schwartz de Mohrenstern di Vienna, il quale unico nello studio particolare di questa famiglia, ebbe tanta bontà non soltanto di rivederle, ma innoltre di favorirmi una copia della sua classica monografia sulla famiglia delle Rissoidi ed in particolare sul genere issoina, con un elenco di sua mano di circa ventiquattro specie non comprese in detta monografia, o perchè scoperte dopo la pubblicazione o perchè a lui ignote Prima ancora m' avea regalato della seconda parte sulla famiglia nomi- nata che riguarda il genere /ssoa. Del primo genere (la cui maggior dilatazione è all’ isole Filippine, poi all’ Indie occidentali, all’ isola Maurizio ed in generale nei mari tropici, nè a Nord si trovano più in su dell’ Adria- tico ed a Sud arrivano a toccare appena la Nuova Olanda, genere ricco di ben 115 specie, le 91 descritte e figurate nella monografia, aggiunte le 24 da poco note), abbiamo in Dalmazia un unico rappresentante la Ris- soina Brugmuierei; Payr.; nel Mediterraneo trovansi ancor due specie. Molto più interessante per noi si è la monografia del secondo genere, il quale dilatasi dalle coste della Norvegia, nel Kattegat, nella Gran Bret- tagna ed alle coste occidentali della Francia, fino le isole Canarie e le Azorre, e la cui maggior dilatazione è nel Mediterraneo e cosi anche nell’ Adriatico. Delle Rissoe vengono descritte e figurate dal Sig. de Schwartz 47 specie, di queste 14 si trovano soltanto fossili; il numero di quelle che da noi si trovano e di 20, molto maggiore della metà del numero di tutte le Rissoe conosciute; a queste si aggiungano le tre nuove da me scoperte, sicchè ben 23 specie rappresentano il genere sulle nostre coste. Del genere Alvania vivono in Dalmazia 414 specie, di queste il Sig.de Schwartz è intento al lavoro d° una monografia la quale riescirà di non minor interesse delle altre; fa sperare che s° occuperà anche del genere Cingula. Il Sig. Cavaliere Frauenfeld s occupa da tempo e pubblicò diversi opuscoli sui generi Hydrobia ed Ammnicola, di maniera che per completare la storia della famiglia rimarebbero i generi: Onoba Barlecia, Ceratia, Setia, Skenea, poveri di specie pei quali poco resterebbe a farsi, ed allora le Rissoidi prima abbastanza confuse in tante altre fa- miglie ed in generi svariatissimi mercè le cure di questi Signori verreb- bero in onore. In scrivendo delle Ztissoina e Rissoa, tenendomi alle nominate monografie, citerò per ognuna delle specie nostrane, tutti gli altri luoghi estranei alla nostra costa, dove furono trovate. Verranno poi stampati in carattere maggiore i nomi delle specie nuove od inedite, non comprese cioè nell’ elenco dei gasteropodi testacei marini, e ciò userò pure per tutte le altre nuove ed inedite nel corso dell’ opuscolo. Mentre aceudiva alle Rissoidi, ajutato dai nostri raccoglitori; an- dava scoprendo altre specie o nuove del tutto o non conosciute come dalmate. L° Auriculina ewilissima e Monoptygma vitrea da Melada; V Emar- ginula Cusmichiana e solidula, la Thracia hiatelloides, le Tellina Dani- 3 liana e Lucinopsis corrugata da Brevilaqua; da Zara la Ditrupa stran- guiata. Da più località: Alewvia bidentata, Anomia haemisphaerica, Culichna leptoencilema, Donaw Cattaniana e semistriata, Fusus echinatus, Galeomma pileum, Modiola imberbis, Nucula nucleus ed altre. Nello stesso tempo ci si aprirono due fonti finora ignote ricche di specie interessanti e nuove; prima cioè quelle dei fondi corralligeni di Punte Bianche, trovate sui massi e sui conglomerati ove stanno attaccati i varî polipi: etepora, Aleyonium, Gorgonia ece., che ci vengono portati dai pescatori degli astaci (Astacus marinus e Palinurus vulgaris) e delle volgarmente dette gran- zevole (Maja squinado) dove io, il Sig. Barbieri ed il Sig. Kleciach scoprimmo le: Alvania Beani, Cerithiopsis lacteus, Neaera Actoni, Raphi- toma Barbierii, Siliquaria anguina, Lamellaria Kieciachi, Argiope decol- lata, Pera, neapolitana ed altre ancora. La seconda sorgente sono i fondi del corallo nobile (Corallium rubrum) che si pesca anche alle Punte Bianche, ma molto più nella Dalmazia meridionale, specialmente a Lesina, Lissa, Lagosta e Ragusa, sui massi ove cresce questo prezioso polipo e nei cavi tronchi del corallo bianco (Oculina). La distinta Sig. Luigia vedova Luxardo, lasciommi accuratamente visitare detti massi raccolti dal suo consorte, ed il Sig. Nicolò Luxardo mi favorì d° alcuni pezzi, sui quali ho scoperto le: Anomia aculeata, Barbatia scabra, Ostrea cochlear, Pecten leptogaster, Fusus pulchellus, Mitra leontocroma, Turritella quadricarinata, Solarium stramineum, Siliquaria anguina, Emarginula reticulata, Terebra- tulina caput serpentis, Argiope decollata, Crania ringens ece. Non tralasciai di fare le mie solite escursioni e mi portai perciò durante le ferie pasquali dal Sig. Dorchich a Pago dove raccolsi bei esemplari di Cardium aculeatum ed erinaceum, Awinea glycimeris, Venus verrucosa ed altre ivi commestibili, poi I° Ammnicola conovula e qualche Musculinum (Pisidium) nella sorgente Mirosié sul monte sopra la città, la Bythinia tentaculata e qualch” altra specie in un lago d° aqua mista presso il mare non lungi dal villaggio di Povjana, alla spiaggia del quale raccolsi la Crenella costulata ed altre molte. Nella sorgente di S. Martino trovai una varietà di ZLeptoris patula e qualche Musculinum, a Sud di questa 1° Mydrobia ventrosa in un pantano d° aqua salsa, finalmente esem- plari di straordinaria grandezza della Zeliw (Xerophila) variabilis nelle campagne di Povjana. Invitato al casino di campagna dal Sig. Giovanni Salghetti-Drioli a Lukoran vi trovai la Pupa (Modicella) Rhodia, frequente in tutto il comune specialmente sul monte Babinjak sopra il casino dei Sig. Salghetti-Drioli, una varietà della Clausilta (Delima) semirugata sullo stesso monte ed il Pomatias maculatum nel comune e sul monte Scak, l eliv (Pomatia) aspersa e la Clausilia (Papillifera) gib- bula nelle parti basse. Da ultimo mi recai dal Sig. Conte Francesco de Borelli, alla villegiatura di S. Filippo e Giacomo sulla cui porporella ho scoperto | Alvania Schwartziana, la Crania ringens, V Emarginula tI BS 4 Huzzardi cd elongata e molte altre specie rare. L° Helix (Xerophila) variabilis, V Helix (Pomatia) cineta e la C. gibbula sullo scoglietto Fermié, 1 ultima specie e la Clausilia (Herilla) albocineta sulle mura dell’ antica Albamaris de’ latini, Biograd degli slavi, Zaravecchia. Resi di pubblica ragione le conchiglie terrestri e fluviali raccolte nelle scorse zoologico-botaniche fatte pel circolo di Zara nei mesi di Settembre ed Ottobre 1864 e 65, cioè le Clausilia (Medora) Brusinae, e Lymnaea Zrmanjae, specie nuove; Lythoglyphus pygmaeus, Zonites croa- ticus, Vertigo Kokeili, Helix (Patula) solaria, Helix (Goniostoma) lenticula ed il Carychium tridentatum specie poco dilatate in Europa; di più le: Valvata piscinalis e cristata, Oleacina subeylindrica, Lonites fulvus, mitidus e vitreus, Pupa (Pupilla) muscorum, Vertigo (Alaea) antivertigo e pyg- maca, Vertigo ( Vertilla) Venetzi, Clausilia (Marpessa) ungulata, Clausilia (Iphigenia) rugosa, Helix ( Fruticola) incarnata, Helix (Xerophila) Am- monis, Helix (Pomatia) pomatia, Carychium minimum ed Acrolorus lacu- stris, interessanti perchè comuni e molto dilatate in Europa non peranco erano state rinvenute in Dalmazia. Vi aggiunsi le distinte specie poco o nulla conosciute Helix (Campylea) crinita e \ Ancylus niger del Sandri, il Planorbis capocestianus del Vidovit e la Olausilia (Marpessa) leuco- pleura ricevuta dal Sig. Prof. Breisak. Se prime d’ ora non pubblicai tutto ciò egli è perchè I’ avea communicato al Sig. de Kutschig il quale fornito della miglior raccolta di dalmate terrestri e fluviali, era intenzio- nato di compilarne un elenco ragionato, ma sgraziatamente morte ce lo volle rapire prima che incomiciasse il suo divisamento. Ne rimase soltanto un elenco della sua collezione, aquistata dal Sig. de Hòbert, ed io con- tinuando nel suo pensiero pubblico provvisoriamente nell’ appendice quest’ e- lenco, che basato in parte sul sistema del Philippi lo ridussi a° più mo- derni sistemi, lasciandolo intatto nella denominazione de’ generi e delle specie; ho corretto la maggior parte dei nomi dei luoghi secondo la ortografia slava moderna e lo corredai di osservazioni. Volea giovarmi di questo e di quello del Sandri unito alla sua raccolta tipica*) per darne un più completo, ma essendo che così nella mia come nelle loro collezioni mancano moltissime specie nostrane descritte da Rossmàssler, Pfeiffer, Kiister, diversi dei lavori sulle Paludinacèe del Sig. Cav. Frauenfeld, molte di quelle denominate da Parreyss, ed altre di altre opere, così per ora cessai dall’ idea. M° ebbi in dono delle conchiglie di Spalato dalla nobile Sig. Contessa Maria de Cattani-Seleban, daRagusa dal M. R. P. Giovanni Evange- lista Cusmich, molte ricevei di diverse provenienze dai Sig. Baldo, Bar- #) Amo chiamar così una elegante raccolta di conchiglie marine, terrestri e fluviali dalmate col relativo elenco, che il defunto Sandri si feci di uno o due esemplari scelti, caratteristici, fissati sopra tavolette, ed e tutto ciò che ci rimase delle sue ricche collezioni. Questa ora la possiedo e la debbo alla gentilezza dell’ Esimio Sig. Giovanni Salghetti-Drioli che volle procurarmela. 5 bieri, Prof. Boglich, Dr. Danilo, Grill, Dr. Heller, de Hébert, Ivanics, Katie, Kleciach, de Kutschig, Nagl, tutti cultori della conchiologia dalmata, diverse ricevetti dai miei compagni ed amici Alba- nesi Salvatore, Botteri Pietro, Colludrovich Pericle, Kovacevie Pietro, Pastrovig Cosimo, Pauri Biagio, nonchè alcune dal giovanetto Torre Ernesto, ai quali signori tutti rendo le più sen- tite grazie. Cosi col materiale fornitomi da tanti signori ed amici e con quello da me raccolto, composi la continuazione delle conchiglie dalmate inedite dell’ anno scorso e 1° elenco delle specie terrestri e fluviali che formano la terza e quarta parte del mio lavoro. Per spiegare il meglio possibile le altre parti dell’ opuscolo (la prima cioè, la quinta e la sesta) conviene fare una rivista della lettera- tura conchiologica dalmata; le opere che abbiamo sono: 1846. Conchiologia. Nel giornale letterario-economico ,,La Dalmazia. Egli è un elenco delle specie terrestri-fluviali dalmate, che però non è stato condotto a termine, non vi si trovano che i generi: Clausilia (p. 45, 46) Pupa, Bulimus, Achatina, Cyclostoma, Truncatella (p. 254, 255), Helix (p. 434, 436) e nulla più. 1854. Pellegrino Strobel. Giornale di malacologia Anno II. Si trova un elenco dei molluschi terrestri e fluviatili raccolti in Dalmazia da Cristoforo Bellotti. Elenco che serve più di confusione che d° altro. 1855. Dr. Danilo e Sandri. Elenco nominale dei molluschi lamelli— branchiati marittimi raccolti nei contorni di Zara. Nel programma dell’ i. r. ginnasio di Zara. 1856. Dr. Danilo e Sandri. Elenco nominale dei molluschi lamelli— branchiati marittimi dei dintorni di Zara ampliato e rettificato. Litografato a spese degli autori. 1856. Dr. Danilo e Sandri. Elenco nominale dei gasteropodi testa- cei marini raccolti nei dintorni di Zara. Nel programma dell’ i. r. ginnasio di Zara. Peccato che essendosi tirate poche copie di questi ultimi due utilis- simi elenchi poco sono conosciuti e difficile si è l° averli. 1858. Giovanni Evangelista Cusmich (M. R. P.) Elenco nomi- nale degli oggetti di Storia naturale, donati al Gabinetto ginnasiale. Contiene 1° elenco di 62 specie terrestri e 27 fluviatili dei circoli di Ragusa, di Cattaro e del territorio della Narenta, 28 specie terrestri e fluviali trasportate dal mare sul lido dell’ isola Lacroma, inoltre 163 specie marine raccolte a Ragusa e nei dintorni. 1864? A. Stossich. Fauna adriatica. Pars. I. Index molluscorum quae usque adhuc reperit. È un elenco puramente nominale di gasteropodi, intitolato fauna 6 adriatica e comprende in quella anche le terrestri e fluviatili senza anno di pubblicazione (credo 1864), senza più vicina indicazione della patria delle specie, desunto per la parte delle marine dal catalogo del 1856 dei Sig. Danilo e Sandri. Vi si trovano fra le altre le specie Murew scorpio, Nassa arcularia e Delphinula calcar, che con ogni probabilità non vivono nell’ Adriatico. 1864. Dr. Camillo Heller. Horae Dalmatinae. Bericht iiber eine Reise nach der Ostkiiste des adriatischen Meeres. Operetta che contiene oltre alla deserizione del viaggio, un elenco di 20 specie di spugne, 15 di echinodermi, 21 polipi, 33 erostacei, 240 mol- luschi, 58 pesci. L° elenco de’ molluschi ha 100 acefali e 237 cefalofori classificatigli dal Sig. Prof. Boglich e da me; è interessante perchè vi è indicata la qualità del forido e la profondità in cui li pescò. 1864. Rudolf Graf Walderdorff. Systematisches Verzeichniss der im Kreise Cattaro (Siid-Dalmatien) mit Ausnahme der Bielagora und in einigen angrenzenden Theilen von Montenegro und tiirkisch Albanien vorkommenden Land- und Siisswasser-Mollusken. Molto interessante, sonvi descritte diverse specie nuove. 1865. Spiridione Brusina. Conchiglie dalmate inedite. Questi ultimi tre sono compresi fra gli atti dell’ i. r. società zoolo- gico-botanica di Vienna. A questi si possono aggiungere gli elenchi seguenti, che quantunque non direttamente pure riguardano, specialmente il secondo, nostri molluschi. 1865. A. Stossich. Enumerazione dei molluschi del golfo di Trieste. Fusus Titii, Leiostraca acuta, Rissoa salinae e Gastrana fragilis sono le specie nuove che vi si trovano. Avvi anche la Delphinula calcar, che credo la giovane Bolma rugosa, e la Modiola adriatica non altro che la Modiola barbata privata del pelo. 1865. Julius Ritter von Schròchinger-Neudenberg. Oester- reichs gehiusetragende Bauchfiisser und Muschelthiere. In questo si ha un elenco sistematico delle nostre marine, terrestri e fluviali, molte vi mancano ed in quella vece altre vi sono non punto dalmate, come I° Helix (Turricula) elegans, Helia (Campylea) planospira, Helix (Aberus) strigata e muralis, Leucochroa candidissima e qualche altra ancora. Come dissi gli unici e buoni lavori che si potevano consultare per le marine erano i due elenchi dei Sig. Danilo e Sandri del 1856, essendo questi divenuti rari così ho creduto indispensabile di compilare un elenco dei nostri molluschi marini dalmati, comprendendo quelli di recente scoperta, con la sinonimia degli elenchi succitati, e ciò per | uso più speciale dei nostri raccoglitori e dei tanti ch? ebbero conchiglie dalla Dalmazia, classificate tutte secondo i detti elenchi; in questo elenco che va a formare la sesta 7 parte dell’ opuscolo si trovano alcune specie corrette, molte restituite alla priorità e l ho corredato di tutte quelle note ed osservazioni che ho ere- duto opportune. Per renderlo il più possibile completo 1 accrebbi dei pochi notissimi cefalopodi del nostro mare, e dei nudibranchiati che rife- risco sulla fede del Sandri, Di più siccome i Sig. Danilo e Sandri descris- sero diverse specie nuove, le quali sono ora poco o nulla conosciute, così pensai di riportare le loro descrizioni con quei cambiamenti e con quelle aggiunte che si rendono necessarie dal progresso continuo della scienza; formai di queste la prima parte del presente lavoro. La quinta parte poi contiene l’ enumerazione di 21 specie riportate da Sandri e 2 da me che debbonsi escludere dal numero delle dalmate. Il mio elenco è basato sui più moderni sistemi di: ,,Henri and Arthur Adams, The Genera of recent mollusca. London 1858“ e del: »Dr. J. C. Chenu, Manuel de Conchyliologie et de Paléontologie conchylio- logique. Paris, Tome I 1859, Tome IL. 1862.“ Ed ecco come dalla semplice memoria sulle Rissoidi dalmate ch° esser dovea, ne venne un enumerazione di 101 specie tra nuove ed inedite oltre alle altre aggiunte delle quali si arricchisce la nostra fauna, e questa per quella sia nuova pietra. Zara, 1865. Spiridione Brusina. Specie descritte negli elenchi dei Sig. Danilo e Sandri del 1856 riedite. Gasteropoda. 1. Murea falcatus, Danilo et Sandri. Murex falcatus, Dan. et San. Gast. test. mar. p. 47, nr. 113. Lar. 480m., alt. 94 mm. Conchiglia ovata allungata, con pieghe longitudinali, e con linee tubercolifere e strie traversali, ha gli anfratti arrotondati carinati, a fascie bianche e brune, con coda retta quasi ombelicata, della lunghezza circa della spira, e su cui ogni nuovo incremento è marcato da un canale distinto. Nell’ ultimo anfratto la carina è munita di sette tubercoli lunghi, piatti, canaliculati, arcuati coll’ apice rivolto al vertice della conchiglia. Alla carina sussegue una fascia bianca limitata da due linee salienti, delle quali la superiore è munita di tubercoli più piccoli. Viene quindi 8 una fascia bruna, che ha nel mezzo una linea saliente, e poi un’ altra fascia bianca dell’ eguale configurazione della prima, se non che la linea saliente inferiore è munita di tubercoli. Le tre linee salienti intermedie in luogo di tubercoli hanno dei nodi poco eminenti. Gli spazi frapposti alle linee salienti sono striati, muricati. La sua posizione naturale è presso al M. trunculus.* Si distingue dal 2. trunculus perchè riesce minore, ed invece di avere i tubercoli corti, retti e quasi chiusi, li ha lunghi scannellati e curvi a modo di falce, rivolti verso 1’ apice. Trovasi assieme al M. trunculus. Da considerarsi forse piuttosto quale varietà. 2. Turbonilla striata, Danilo et Sandri. Littorina striata, Dan. et San. Gast. test. mar. p. 44, nr. 98. T. testa turrito-conica, lactea, transverse sulcata; anfractibus con- veriusculis; apertura semi-ovata, columella superne uniplicata. Lun. 18mm., lar. 7mm. »Conchiglia turrito-conica, imperforata a strie trasversali fitte, bianca concolore, cogli anfratti leggermente arcuati, separati da sutura profonda, con apertura ovale semplice. I pochi esemplari esistenti furono estratti dallo stomaco del Gobius capito, Cuv. Questa conchiglia ha otto aufratti fittamente e finamente striati di traverso, nel penultimo anfratto si contano 12 strie e la base è striata come il resto della conchiglia. L’ apertura ovale angolata superiormente e quasi angolosa inferiormente ha 2'!/ linee *) di lunghezza. Entrambi i labbri sono lisci e semplici.“ Ne ricevemmo dai pescatori degli esemplari in perfetto stato di conservazione, ed un unico coll’ animale che non ho potuto esaminare; cosa curiosa quasi sempre hanno un buco nel terz’ ultimo anfratto, fat- togli da un qualche foraminifero. Scoperta questa conchiglia Sandri non sapeva a qual genere aseri- verla, non trovando specie alcuna a questa affine e perciò la classificò colle Littorine. Ora però che conosciamo la 7. Humboldti, non v° ha dubbio che debbasi collocare presso a questa, dalla quale differisce soltanto per essere maggiore, perchè ha più giri, manca di solchi longitudinali, le strie trasversali sono più sottili ed in maggior numero. Sandri la spedi a Bellotti di Milano perchè la confrontasse cogli esemplari originali del Brocchi de Turbo striatus (Broc. Conch. Fos. subap. p. 169, nr. 34, t. 6, f. 7), col quale ha qualche analogia, al che rispose: ,,Gli esemplari fossili di 7°. striatus che trovansi nella raccolta #) La misura da loro adoperata erano le linee di Vienna. 9 Brocchi, pei loro caratteri non possono appartenere alla stes sa specie a cui riferisce come sinonimo la Littorina striata. 3. Certhiopsis afer Danilo et Sandri. % Cerithium afrum, Dan. et San. Gast. Test. mar. p. 29, nr. 36. C. testa turrita, rare varicosa; anfractibus subplanatis, cingulis gra- nulorum tribus in anfractibus primis, quatuor in medianis, in ultimo 7 totam basin occupantibus; canali nullo; colore ferrugineo. Lun. 12mm., lar. 3 mm. »Conchiglia turrita, acuminata, di color nerigno, cogli anfratti leg- giermente convessi, i superiori forniti di tre cingoli granulati ciascuno, I’ ultimo di sette, i quali occupano tutta la base. Ha l° apertura larga e manca di canale. Frequente fra le sabbie di Puntamica. Differisce dal C. Lima, cui di più si avvicina, per avere gli anfratti lievemente arcuati e sopra ciascuno tre cingoli trasversali, i quali inter- secati da linee longitudinali presentano ad ogni incrociamento un nodulo granuliforme saliente, pel colore uniformemente nericcio per la mancanza costante di varici e per essere sempre un poco più piccolo.“ Il 0. Jadertinus che più gli si avvicina è minore, ha meno giri, che sono più convessi, i cingoli altrimenti distribuiti e di color rossastro. Il C. lacteus ha tre cingoli, manca di varici, è bianco e riesce anche maggiore. Vive in masse nel porto di Zara (alla così detta Cereria ed ai Fortini) sopra l Ulva, le spoglie poi vengono gettate a milioni sulla splaggia. 4. Bivonia jonica, Danilo et Sandri. Vermetus jonicus, Dan. et San. Gast. Test. mar. p. 65, nr. 209. B. testa solitaria, cylindrica, apice contorta, non porrecta, non vari- cosa, adnata, rugosa; costis elevatis acutis longitudinalibus subgranosis aspera. Lun. 90Mm. e più, lar. 5Mm. costante. »Conchiglia solitaria, cilindrica, intorta all’ apice, aderente, con coste spinulose acute, che parallele decorrono longitudinalmente sulla parte libera. Si distingue questa specie dal V. semisurrectus, con cui ha comune la tessitura della conchiglia, per le linee taglienti, che regolarmente de- corrono in tutta la lunghezza, per essere +ompletamente aderente, e per la mancanza delle varici maniciformi e delle rughe trasversali: Non fre- quente sul Pecten varius.* 10 5. Cyclostrema costata, Danilo et San dri. Delphinula costata, Dan. et San. Gast. Test. mar. p. 39, nr. 38. C. testa minima, orbiculata, depressa, supra plana; anfractibus 4 supra cingulis transversis acutis, subtus tenuissime striatis, anfractu ultimo cingulis transversis elevatis 3 cinceto; umbilico patulo, apertura subtetragona, valde obliqua. Lun. 1mm., lar. 27/,} mu. »Conchiglia minuta, orbiculata, superiormente appianata, di quattro anfratti, dei quali 1° ultimo è distinto da tre linee elevate nel suo con- torno e da due sulla superficie inferiore. Le tre linee laterali sono distri- buite in modo, che la prima e la terza formino gli orli superiore ed inferiore della conchiglia, e diano all’ anfratto esterno la forma angolosa. Apertura quasi quadrangolare, ombelico largo. Diferisce dalla D. exilissima. Phil. con cui ha la maggiore analogia per la sua grandezza, per essere affatto piana superiormente e per avere l° anfratto esterno angolare. Molto rara nelle sabbie di Puntamica.“ Si distingue ancora dalla Cyclostrema (Delphinula) erilissima, per avere tre cingoli elevati nella parte laterale dell’ ultimo anfratto, e tre o quattro molto più bassi e ravvicinati sulla superficie superiore (non due come sopra si legge), mentre quella ha 5 cingoli in tutto e sono distri- buiti in modo che scorrono nella parte di sopra, nel mezzo e sotto del- l’ultimo giro; di più questa nostra specie fra gli interstizî dei cingoli late- rali e nella superficie inferiore è finamente striata, l° apertura è quasi quadrangolare ed obliqua molto. 6. AKera fenuis, Adams. Bulla elastica Dan. et San. Gast. Test. mar. p. 26, nr. 20. Lun. 25mm., lar. 15 mm. »Conchiglia cilindrico ovale, tenue, pellucida corneo-flavescente, a strie longitudinali, flessuose, tenuissime. Ha la spira di quattro anfratti un pò arcuata in fuori, il labbro esterno flessibile ed assai elastico. Rara nel mare profondo di Zara. Differisce dalla Bulla Hydatis, con cui ha comune il colore e la tes- situra della conchiglia, per la mancanza totale delle linee trasversali e dell’ ombelico al vertice, per essere anzi questo arcuato all’ infuori e quindi visibili gli anfratti della spira, pel labbro esterno assai più elastico e flessibile benchè meno espanso e non allungato oltre il vertice, e per la forma che trae più alla cilindrica, essendone minore la larghezza in proporzione dell’ altezza.“ Questa è la descrizione dell’ elenco citato; quella della Bulla akera Mill. (Akera tenuis Ad.) del Cantraine (Malacologie méditer. et lit. p. 82), 11 combina colla nostra specie: ., Cette Bulle si fragile offre une conformation fort remarquable dans sa spire qui est comme tronquée; les tours de spire etant enroulés sur le méme plan et la suture qui le sépare étant cana- liculée, il en résulte qu’ une spirale couronne la coquille.“ Conchifera. 7. Azor oblongus, Danilo et Sandri. Solencurtus oblongus, Dan. et San. Mol. lamel. mar. 1855, p. 16, nr. 2. Solen 5 do e "i 5 » 1856, p.14,nr.44l. S. testa ovali-oblonga, recta, convera, transverse tenuissime. striata, utrinque rotundata; cardine medio, in altera valva unidentato, in altera bidentato. Lun. 16Y,Mm., lar. 47m. alt. 11mm. »Esemplare unico. Conchiglia ovale, assai allungata, tumida, sottil- mente striata, arrotondata all’ estremità, col cardine vicino alla metà della lunghezza.“ Prossimo all’ Azor coarctatus, il quale è più basso, più corto e più largo, depresso nel mezzo, i denti sono più grossi del triplo e curvi. 8. Thracia inflata, Danilo et Sandri. Osteodesma inflatum, Dan. et San, Mol. lamel. mar. 1856, p. 14. nr.:99. T. testa oblonga, transversa, tumida, rugosa, inaequivalvi, inaequi- latera, punetis minutissimis asperata; margine ventrali recto, latere antico breviore angustiore, angulato, postico majore, latiore, oblique truncato. Lun. 14mm., lar. 24Mm, alt. 10mm. »Esemplare unico da Brevilaqua. Conchiglia allungata, non striata, tumida, inequivalve, ed inequi- laterale, il lato anteriore è arrotondato; il posteriore più allungato tron- cato. Il margine ventrale è retto e parallelo al margine dorsale del lato posteriore. La lunula lanceolata distinta; gli incrementi della conchiglia irregolari e cospicui. Il cardine senza denti, soltanto sotto i vertici in en- trambe le valve lo stesso margine si allunga a guisa di un dente lami- nare ovale. Colore bianco sudicio uniforme.“ La T. Fabula Phil., riesce minore, più ovata, non tanto tumida, non traversale, il margine ventrale convesso. Non so il perchè Sandri conoscendo ben quattro specie di questo genere, ad una delle quali questa è molto vicina, l’ abbia chiamata Osteo- desma piuttosto che non Thracia, e tanto più in quantochè i caratteri generici l’ avvicinano assai al secondo e poco al primo genere. g* 12 Ho )° esemplare unico della raccolta Sandri, oltre ad un secondo da Brevilaqua. 9. Scrobicularia trigona, Danilo et Sandri. Lutraria trigona, Dan. et San. Mol. lamel. mar. 1855, p. 9, nr. 4. Scrobicularia » 5 nia 5 si » 1856, p. 44, nr. 4134. S. testa ovali-trigona, compressa, mitida, tenuissime transversim striata, aequilatera, antice rotundata, postice angulata; margine ventrali postice emarginato. Lun. 122m., lar. 150m., alt. 75, 0m. »Rara a Brevilaqua. Conchiglia ovale-triangolare, sottilmente striata a traverso, equi- laterale, compressa, coll’ orlo ventrale posteriormente smarginato.“ Perchè è più piccola, equilaterale, pel margine ventrale smarginato distinguesi dalla .S. Cottardi; la S. Fabula è minore, più alta, più sottile, pellucida, quasi equilatera, non ha smarginature. 10. Erycina vitrea, Danilo et Sandri. Erycina vitrea, Dan. et San. Mol. lamel. mar, 1856, p. 7, nr. 60. E. testa oblonga, elongata, depressiuscula, tenuissima, pellucida, vitrea; latere antico rotundato, posticum abbreviatum angulatum, superante; dentibus lateralibus approxwimatis. Lun. 4!/,Mm., lar, gmm., alt, 2, mm. »Rara nelle sabbie di Pont’ Amica. Conchiglia allungata, compressa, bianca, diafana quasi equilaterale; ha il lato anteriore arrotondato, il posteriore angolare; i denti laterali più brevi e più ravvicinati.“ Distinguesi dall’ E. Renieri perchè è minore, più allungata e più stretta, vitrea, più depressa, quasi rostrata, ed i deuti laterali brevi approssimati. 11. Callista Cyrilli, Scacchi. Venus emarginata, Dan. et San. Mol. lamel, mar. 1856, p. 16, nr. 170. Questa specie come scrisse a Sandri anche Bellotti, non è che un accidentalità di C. Cyrilli, coi segni dell’ incremento molto cospicui, ciò che si puo anche vedere dalla descrizione dell’ elenco. »Rara molto nelle aque profonde del canale di Zara. Conchiglia cordato-triangolare, equilaterale, compressa, posterior- mente più ristretta; il margine ventrale è arrotondato e presso il lato posteriore leggermente emarginato, le linee dell’ incremento sono concen- triche e sinuose in corrispondenza alla smarginatura dell’ orlo; molto marcate le strie traversali, spesse e sottili; il colore è bianchiccio con 13 macchie irregolari brune, disposte in modo da lasciar un raggio bianco nel mezzo della conchiglia.“ 12. Tapes saricola, Danilo et Sandri. Venus lithophaga, Dan. et San. Mol. lamel. mar. 1855, p. 20, nr. 4. » sawzicola, 1a algo ; 5 9 CA8O05 Pe T97 DIA TO: Lun. 180m., lar. 24m. alt, 12mm. »Conchiglia allungata, quasi quadrilatera, inequilaterale, posterior- mente più lunga e più stretta, striata regolarmente a traverso con rari solchi longitudinali. Trovata entro le rocce della fossa di Zara, dall’ i. r. Capitano esimio Sig. de Kirchsberg. Rarissima. I pochi esemplari raccolti hanno la grand. 3-5, sono di color bianco a macchie brune irregolari, cogli apici lividi. Il margine dorsale è retti-- lineo e l’ area non vi è approfondita; il margine ventrale è assai poco arcuato e riesce quasi parallelo al dorsale, le estremità appena arcuate. La lunula è lanceolata, piccola, poco distinta. Il cardine ha tre denti paralleli in ogni valva, approssimati, nella valva destra l’ anteriore, nella sinistra il posteriore sono più piccoli, nessuno bifido. Le impressioni e il seno palliare come nella Venus geographica.“ Sandri la spedi la prima volta a Bellotti come V. lithophaga ed egli sugli esemplari spediti osservava: ,,Qualora fosse constatata la non accidentale dimora di questa specie nelle roccie, potrebbe per questo solo fatto considerarsi come specie distinta, quantunque l esemplare spedito si possa dubitare varietà della V. geographica. Il nome di lithophaga però non sarebbe da addottarsi per evitare le confusioni colla V. lithophaga di Retzius. Bisognerebbe poi accertarsi se la dimora nelle roccie è scavata dallo stesso animale, oppure se viene soltanto da lui scelta una cavità già esistente nel quale secondo caso il nome di lithophaga sarebbe ancor più improprio.“ La seconda volta gliela spedi come V. saricola, ed ei scrisse: .,Non sembrami differine dalla V. geographica.“ Ne ho raccolti diversi esemplari assieme al Sig. Kleciach lungo le così dette Kolovare presso Zara, ove abitano in fessure e nelle cavità dei macigni alla spiaggia, ma non sono già meandri che si scavano da se stesse. 13. Zapes virginea, Linné. Venus longone, Olivi (?) Dan. et San. Mol. lamel. mar. 1855, p. 20, nr. 5. Venus innominata, Dan. et San. Mol. lamel. mar. 1856, p. 17, nr. 174. Venus nubilosa, Lam. Sand. in sched. (fide Stos. male), 41 Lun. 36mm., lar. 551m., alt. 25mm. »Frequente a Novegradi, rara a Zara. Conchiglia inequilaterale in modo che il lato anteriore sta al poste- riore come 2—-5; striata profondamente di traverso ma affatto mancante di strie longitudinali, ha il margine intiero ed arcuato al vertice ed al dorso; il cardine come nella V. geographica ed il seno palliare subovato, quasi angoloso il quale non arriva alla metà della lunghezza delle con- chiglia; il colore del fondo è pallido-carneo, con macchie bruniccie disposte per lo più in tre raggi longitudinali larghi.* Avendola Sandri ritenuta prima dubitativamente come V. longone osservava su ciò Bellotti: ,,V. longone. È ritenuta varietà della V. geographica, e infatti la sua forma esterna, i denti del cardine, le impres- sioni muscolari sono affatto simili a quanto osservasi nelle altre varietà della V. geographica, sembrami possa riferirsi alla var. catenifera, Phil.£ Che la V. longone possa ritenersi una varietà della geographica non saprei decidere perchè non la conosco, ma che questa nostra la sia una varietà non lo concedo in nessun modo. Nel secondo elenco Sandri la diede come specie nuova e la descrisse come sopra riportai. Sulla fede poi del Sig. Stossich la ritenne da ultimo per la V. nubilosa Lam., ch’ è tutt’ altra cosa, e così nei cambî e da lui e da noi fu spedita sotto tutti questi diversi nomi. Il Sig. Kleciach riceve dall’ Inghilterra due esemplari col nome di V. virginea, io infatti la ritengo tale ed anche la descrizione che ne fa il Philippi nella sua Fauna delle Sicilie I. volume ben si addice alla V. innominata, quantunque nel secondo a virginea sostituisca il nome di V. laeta adducendo per motivo che il suo amico Jonas lo avverti vivere la V. virginea nel mar Indiano, ed essere differente dalla specie europea. 14. Modiola laevis, Danilo et Sandri. Modiola laevis, Dan. et San. Mol. lamel. mar. 1856. p. 10, nr. 86. M. testa ovato-oblonga, cylindracea, recta, tumida, tenui, laevigata, rubro coeruleoque zonata; latere antico producto, margine ventrali recto. Lun. 12mm., lar. 8mm., alt. 7mm. »Rara entro le spugne nel canale di Zara. Conchiglia allungata, tumida, cilindroide, rossiccia, liscia, mancante di coste e di peli, linee dell’ incremento concentriche; il margine cardinale non sorpassa i vertici,“ Specie distintissima, che s° avvicina più che ad altre alla M. barbata, dalla quale differisce perchè è assai più piccola, più ovata, quasi cilin- drica, più tenue, non barbata, più gonfia, perchè ha il lato anteriore pro- dotto e retto. Molto rara nel canale di Zara, non di rado trovansi valve libere, attaccate specialmente agli involucri che si fanno le: Lima inflata e tenera, 15 15. Lima clausa, Danilo et Sandri. Lima clausa, Dan. et San. Mol. lamel. mar. 1856, p. 8, nr. 65. L. testa oblique ovata, fragili, tumida, omnino clausa, longitudinaliter costato-striata; cardine obliquo, margine subintegro. Lun. 160M., lar, 10Mm., alt. 8 mm »Rara nelle aque di Zara. Conchiglia ovata, fragilissima, assai tumida, non aperta de nessun lato, striato-costata longitudinalmente, orecchie piccolissime, il cardine obliquo misura appena 1!/ di linea in lunghezza, e manca della fossetta anteriore che si riscontra nella Lima inflata, con cui presenta molta ana- logia di forma, benchè ne sia più tumida e più stretta in proporzione della lunghezza.“ La Lima bullata, Turton, distinguesi specialmente da questa perchè | d° ambidue i lati è un poco sbadigliante. Sotto questo nome la ricevetti dal civico museo Ferdinando Massimiliano di Trieste. Bellotti a Sandri per lettere sopra l esemplare spedito: ,Dalla figura e descrizione che trovasi nel Sowerby (Thesaurus Conchyliorum p. 86, t. 22, f. 20—22) della Lima Loscombi, Leach, sembrami che a questa specie debbasi rife- rire Vl esemplare spedito col nome di L. clausa. La L. Loscombi è specie della Gran Brettagna ove trovasi pure la Lima tenera, Turt. e sub- auricula, Mont. ,Non potendo assicurarmi della verità della cosa per la mancanza dell’ opera citata le lascio il nome datole dagli esimî Sig. Danilo e Sandri. Non molto rara a Zara, Sebenico e Capocesto, però assai difficil- mente si possono avere esemplari completi. 16. Anomia elegans, Philippi. Anomia elegans, Phil. Enum. Mol. Sic. II, p. 65, nr. 6, t. 18, f. 2. o plana, Dan. et San. Mol. lamel. mar. 1855, p. 1, nr. 4. » » » » » » n » 1856, p. 4, nr. 4. Lun. 54m. lar, 58mm., alt. 8mm. yRara sulle Pinne nel canale di Zara. Conchiglia tenue, orbicolare, appianata, rossigna; la valva inferiore è modellata giusta la superficie cui aderisce, la valva superiore è munita di linee elevate, che a guisa di raggi si dipartono dal vertice marginale, e che sono proprie all’ anomia e indipedenti dalla conchiglia cui sta attaccata; locchè si osserva non solamente in questa, ma in molte altre anomie.“ Ancora il Sandri nella sua collezione unì la specie sua con l’ A. elegans del Philippi. Vive anche sui legni sommersi e sopra i bagni pubblici nel porto di Zara. 16 17. Anomia Trochi, Danilo et Sandri, Anomia trochi, Dan. et San. Mol. lamel. mar. 1856, p. 2, nr. 11. A. testa tenui, fragili, convena, irregulariter triangularis, imbricifor- mis, longitudinaliter et transverse sulcato-striata, margaritacea. Lun. 9mm., lar. 8Mm, alt. 4mm. »Rara sul Trochus striatus nelle aque di Zara. Conchiglia tenue, irregolarmente triangolare, embriciforme, bian - chiccia. Ambedue le valve offrono ben distinta la scultura del troco, su cui vive il mollusco; 1) apertura della valva inferiore corrisponde ad uno degli angoli della conchiglia.“ i 18. Ostrea rostrata, Danilo et Sandri. Ostrea rostrata, Dan. et San. Mol. lamel. mar. 1855, p. 12, nr. 4. ” pleLametegtt gh 0g 5 5 5 11856, p::44, mri193! O. testa ovata, lamellosa, antice dilatata, rostrata, angulata, postice rotundata, abbreviata; lamellis membranaceis undulatis; valvula superiore convera, inferiore majore conveva; margine cardinali denticulato. Lun. 92mm., lar. 66 mm. Ostrica di forma ovata, lamellosa, la parte anteriore è più stretta e più lunga della posteriore, angolosa e rostrata, la posteriore è molto più breve, arrotondata. Le lamelle membranacee concentriche sono molto distaccate le une dalle altre e longitudinalmente sono piegate, in modo da rassomigliare molto da vicino alla disposizione degli embrici sui tetti delle case, nella valva inferiore le pieghe sono più cospicue, ma le la- melle sono più rare ed ancor più distaccate, gli umboni sono a lamelle piane, sovraposte ed unite. La valva superiore è convessa o tutt’ al più piana nel lato anteriore ed è sempre più piccola dell’ inferiore ch’ è più convessa. L° orlo cardinale è piegato a zig-zag, sicchè sembra dentico- lato. Di solito è bianco-sudicia, qualche volta con macchie longitudinali. Rara a Zara e Brevilaqua. Nel primo elenco del 1855 fu descritta come specie nuova colle pa- role: ,raggiata, orlo cardinale denticolato;* nell’ elenco secondo fu attri- buito il nome di rostrata a Lamarck, il quale secondo Bellotti non denominò con questo aggettivo nessun’ Ostrica. 17 Il. Sulla famiglia delle Rissoidi dalmate. Maximus in minimis eminet ipse Deus. Rissoina, d’Orbigny, 1860. Rissoina Bruguiérei, Payraudeau, Rissoa Bruguièrei, Payr. Catal. Moll. de la Corse, p. 113, t. 5, f.17—18. s 5 Phil. Enum. Moll. Sic. I. p. 153, nr. 17. » » » ” » IL. p. 130, nr. 36. Rissoina da sa Die Gatt. Rissoina, I. p. 42, nr. 4,t.4,f. 4. Frequente ovunque specialmente a Zara, Lesina e Risa Specie esclusiva al Mediterraneo ove LARA sotto due forme, distinte dal Risso coi nomi di Mangelia Poliana e reticulata; da noi ri- scontrasi una forma sola. Rissoa. Fréminville, 1814. 1. Rissoa auriscalpium, Linné. Turbo auriscalpium. L. Syst. nat. Ed. XII. p. 1240. Gm. p. 3641. isa acuta, Phil. Enum. Moll. Sic. I, p. 154, nr. 6. E, auriscalpium Phil. Enum. Moll. Sic, II. p. 125, nr. 8, t. 23, f. 2. È. k; Schw. Die Gatt. Rissoa II. p. 13, nr.4,t.1,f.4. Molto rara a Zara, meno a Ragusa. Vive a Marsiglia, Nizza, Napoli, in Sicilia ed a Rodi. 2. Rissoa oblonga, Desmarest. Rissoa oblonga, Desm. Bull. Phil. p. 7, t. 1, f. 3. 5 3 Phil. Enum. Moll, Sic. I. p. 150, nr. 3. ” » » » » IL. p. 124, nr. 4. » "i Sotw Die Gatt. Riss. II: p. 15, nr. 3, t. 4, f. 3. da elongata, mihi in sched. Comune da per tutto. Nell’ elenco dei gasteropodi marini dei Sig. Danilo e Sandri trovasi citata fra le specie nostrali la Rissoa coronata dello Scacchi, scoperta in ,,due esemplari in istato non affatto perfetto di conservazione“ adoperando le loro parole stesse, però dopo ripetuto esame dei detti due esemplari originali che tengo, ho potuto accertarmi non esser altro che esemplari d'una varietà minore di questa specie. Vive a Marsiglia in Corsica ed in Sicilia. 18 3. Rissoa grossa, Michaud. Rissoa grossa, Mich. Descr. de plus. espèces de coquilles. L, n Schw. Die Gatt. Ris. IL, p. 16, nr. 4, t. 4, f. 4. Mi fu favorito un esemplare dal Sig. Schwartz, il quale fra le altre località di sua provenienza (Tolone, Marsiglia, Cette e Trieste) cita anche Zara; quantunque la maggior parte delle mie Rissoidi provengano dalle vicinauze di Zara, pure mai mi fu dato di trovarne. 4. Rissoa monodonta, Bivona. Lowostoma monodonta. Biv. (fide Phil.) Rissoa A Phil. Enum. Moll. Sic. I., p. 154, nr. 7, t.410, f. 9. 5 PA si è nate Lira Pat 25 rs dt È A P » Schw. Die Gatt. Ris. II., p. 17, nr. 6, t.4, f. 6. pa dentata, Dan. et. San. in sched. et in coll. Non molto frequente a Zara, Sebenico, Lesina e Ragusa. Vedasi per quanto riguarda questa specie ,Conch. Dalm. ined. "pi 24, Mr. do Nel Mediterraneo trovasi a Marsiglia, in Corsica, a Napoli e nella Sicilia. 5. Ztissoa membranacea, Adams. Turbo membranaceus, Ad. Linn. Trans. V. t. 41, f. 14, 15. Rissoa membranacea, Schw. Die Gatt. Riss. II, p. 19, nr. 7, t. 1, fa 1 sa: I rarissimi esemplari che possedeva il Sandri, li classificò col nome di X. elata Phil., la quale abita le aque di Napoli, Taranto, Rodi ed alle coste meridionali della Crimea. Piuttosto rara nel porto di Zara, frequente nel Canale della Mor- lacca a Carin, Novegradi, Possedaria, Castel Venier, Nona. In quest’ ultima località trovasi una forma piu snella, senza coste, liscia affatto. Nell’ elenco de° gasteropodi Sandri dice d’averla trovata colle altre Rissoe nelle sabbie di Punta Mica su di che egli senza fallo s’ingannò, perchè mai l’ho ivi trovata, quantunque da quelle sabbie abbia scelto migliaja e migliaja di Rissoidi. La raccolsi invece nel porto di Zara, alla così detta Cereria, a Nona ed a Carin, sempre in compagnia dell’ Hydro- bia ventrosa Mont., località ove o mettono foce aque dolci come nei due ultimi luoghi, o sonvi sorgenti littorali (e con ogni probabilità anche sotto- marine) come a Zara. Mancando questa circostanza a Punta Mica e non avendola colà trovata io stesso, credo di aver base sicura per asserire che ivi non possa vivere. Fra i tanti esemplari trovai uno determinatomi dal Sig. Schwartz per la var. fragilis di Michaud, 19 Specie molto dilatata, nel Mediterraneo vive a. Martigues, Cette, Agde, Collioure; nell’ Oceano Atlantico: all’ isole Canarie, sulle coste settentrionali della Spagna, in Francia a Cherbourg, nell’ Mmghilterra, Scozia ed Irlanda; nel Kattegat ed alle coste della Norvegia. 6. Rissoa parva, Da Costa. Turbo parvus, Da Cos. Brit. Conch. p. 104. Kissoa parva, Schw. Die Gatt. Ris. p. 24, nr. 412, t. 2, f. 12. È cerasina mihi in sched. Ne ho scoperti due soli esemplari nelle sabbie di Punta Mica. Tro- vasi dal mar del Nord fino nel Mediterraneo, è specialmente frequente alle coste della Francia occidentale, a Granville, Cherbourg e Brest. La è. obseura, Phil., della Sicilia e Corsica varietà di questa non l'abbiamo. 7. Rissoa dolium, Nyster. Rissoa pusilla, Phil. Enum. Moll. Sic. L, p. 154, nr. 19, t. 10, f. 13. dolium, Nyst. Coq. Foss. de Belg. 417. nana, Phil. Enum. Mol. Sic. II. p. 127, nr. 18. 5 dolium, Scehw.. Die Gatt. Ris. IL p. 26, nr. 13, t. 2, f. 13. Scoperta da me nelle sabbie di Melada, Punta Mica e Zara. Trovasi ancora nella Sicilia e nell’ isola di Paro. ” v>) 8. Rissoa marginata, Michaud. Rissoa marginata, Mich. Descrip. de Coq. p. 413, f. 16. © > Schw; DierGatt.:-Ris. II. p.39, nr.16, t. 2, f. 16. 3 elegans, mihi in sched. Non frequente nel porto di Zara ed a San Filippo e Giacomo. Vive anche a Cette e Martigues ov è pure rara. 9. Rissoa pulchella, Philippi. Rissoa pulchella, Phil. Enum. Mol, Sic. I. p. 155, nr. 7, t. 10, f. 10. » » » » » » IL. p. 127, nr. 17. 5 » Schw. Die Gatt. Ris. II. p. 33, nr. 24, t.2,£. 24, 21a Nel catalogo e nella raccolta Sandri figura col nome di A. ra- diata Phil. Piuttosto frequente a Brevilaqua, Punta Mica e Zara. Nel Mediterraneo a Marsiglia, in Sicilia ed a Rodi. 10. Rissoa inconspicua, Alder. Rissoa inconspicua, Ald. Mag. N. H. XIII., p. 323, f. 6, 7. Schw. Die Gat. Ris. IL p. 34, nr. 22, t. 2, f, 22... do n » 20 Finora fu trovata soltanto in Dalmazia ed alle coste del Northum- berland. 11. Rissoa Ehrenbergi, Philippi. Rissoa Ehrenbergi, Phil. Enum. Mol. Sic. II. p. 127, t. 23, f. 9. > 5 Schw. Die Gatt. Ris. II. p. 35, .nr. 23, t. 2, f. 23. > elegans, mihi in sched. Non rara nel porto di Zara, a San Filippo e Giacomo ed a Cattaro. Fuori dell’ Adriatico si rinvenne finora soltanto a Rodi. 12. Rissoa simplex, Philippi. Rissoa simplex, Phil. Enum. Mol. Sic. II. p. 129, nr. 34, t. 23, f. 17. È ». -Schw. Die Gatt. Ris. IL p. 36, nr. 24, t.2, f. 24. Molto rara in Dalmazia. Trovasi in Sicilia, a Rodi e Bairut. La considero specie inedita perchè Sandri e noi ritenemmo per tale specie la var. acuta dell’ Hydrobia ventrosa. 13. Rissoa radiata, Philippi. Rissoa radiata, Phil. Enum. Mol. Sic. I. p.151. nr. 10, t. 410, f. 15. » » » » » IH. p. 128, nr. 19. Da 5 Schw. Die Gatt. Ris. p. 37, nr. 26, t.2, f. 26. Piuttosto rara colle precedenti. Altrove fu rinvenuta soltanto in Sicilia. 14. Rissoa Oenonensis, mihi in sched. tav. III, f. 6. R. testa ovata, tenui, hyalina, acuta, subinflata; anfractibus 6 —7 converis, laevigatis, interdum longitudinaliter costatis, superioribus semper laevibus, ultimo ventricoso, plicis abbreviatis, basi laevi; apertura ovata, an- gulo superiore obtuso, labro acuto, vel paullo incrassato, labio libero, fis- suram umbilicalem formante, columella pars subtruncata; colore albido, lineis longitudinalibus latis, favo-virescentis, in basì flenuosis, labro inferne uni- maculato. Lun. 5Mm., larg. 3 mm. Bella Rissoa di forma ovata, alquanto conica, piuttosto rigonfia, ja- lina ed acuta, tenue assai e diafana. Ha or 6 ora 7 anfratti convessi, lisci e qualche volta costati o meglio piegati per lungo, i giri superiori sempre sono lisci, l’ultimo è panciuto, se ha pieghe sono abbreviate e vanno mancando verso l’apertura, la base è sempre liscia. L'apertura è ovata, ottusamente angolata nella parte superiore; il peristoma è acuto ed il più delle volte ingrossato esternamente; il labbro è libero, formante fessura ombilicale. Di color nel fondo è bianco-sudicia marmorata, con 21 linee longitudinali larghe di color giallo-verdastro, sulla base sono spesso variamente ripiegate; illabbro è bianco e sulla parte inferiore vi si scorge una macchia bruna, la base è per lo più contornata da una fascia bianca. Prossima alla A. lineolata Mich. frequente nella Francia meridionale (Agde, Cette e Marsiglia), la quale distinguesi per l'abito in generale, perchè è più allungata e conica, è sempre piegata longitudinalmente, l'apertura più dilatata, il labbro sporgente, altrimenti colorata. La scoprì nel 1857 a Nona in compagnia dell’ Aclis affinis e del- l Erycina trigona; è abbastanza frequente, in altre località non fu pe- ranco trovata. Il Sig. Schwartz rimase dubbioso sulla classificazione di questa Rissoa, prima mi scrisse ,,fiel eine eigene Art,“ poi la disse una varietà della è. lineolata, indi per . radiata dubitativamente, da ultimo mi scrisse ,steht zwischen den /issoa lineolata, Mich. und R. radiata, Phil., così è infatti, ma non si può assolutamente unire nè con una né coll’ altra delle due specie. 15. Aissoa similis, Scacchi. Rissoa similis, Scac. Catal. p. 14, 2, Not. 28. = 5 Phil. Enum. Mol. Sic. II. p. 124, nr. 5, t. 23, f. d. ss apiculata, Dan. et San. Gast. test. mar. p. 54, nr. 150. 5 similis, Schw. Die Gatt. Ris. II. p. 38, nr. 28, t. 3, f. 28 a. Il tipo della specie trovasi a Zara e Melada. Rara. Si possono benissimo distinguere le: var. major mihi. Schw. Die Gatt. Ris. p. 39, t. 3, f. 28. Che trovasi in tutta la Dalmazia ed è frequente indi la: . var. rubrocincia, Dan. et San. Kissoa rubrocineta, Dan. et. San. in sched et in coll. _ Distinta per una larga fascia rossa, che la circonda alla sutura. Molto rara colla varietà precedente. La K. similis vive alle coste dell’ Asia minore, alle Cicladi, a Rodi, in Sicilia, a Napoli, Martigues e nella Bretagna. 16. Rissoa decorata, Philippi. Rissoa decorata, Phil. Malakozool. Zeitschr. p. 97. » pulchella, Lanza in Dan. et San. Gast. test. mar. p. 58, nr. 169. 3 decorata, Schw. Die Gat. Ris. II. p. 42, nr. 33, t. 3, f. 33. > Lanzai, Dunker in coll. Quest’ elegante Rissoa comunissima da noi vive anche nel Mediter- raneo. Si presenta anche sotto un altra forma, che chiamo: var. lineolata, mihi. A. lineolata mihi in sched. (non Mich.) Schw. Die Gatt. Ris. IL, t. 3, f. 33 a, 22 Le coste nella metà degli anfratti sono più acute, come carenate e sormontate da una fascia bianca, ricoperta da strie sottili flessuose, tanto dense che la fanno sembrare rossa uniforme. Molto più rara che non il tipo. 17. Rissoa Frauenfeldiana, mibi. tav IIg»fo 7! Rissoa nodosa, mihi in sched. R. testa solida, splendida, elongato-turrita, conice acuminata; an- fractibus striis transversis punetulatis, superioribus laevibus, planis, reliquis converis; costis elevatis longitudinalibus; anfractu ultimo subventricoso, costis abbreviatis; apertura ovata; labro produeto, varice incrassato; colore albo- vitreo, peristomate violaceo, varice albo. Long. 5mm., larg. 1!/,MM. Conchiglietta solida, splendida, di forma allungato-toricellata, conica, acuminata, ha 10 giri, convessi, traversalmente striati da sottili strie punteggiate, i primi tre anfratti sono lisci e piani, gli altri sono convessi, divisi da sutura profonda, con coste longitudinali elevate, arrotondate nodiformi; l’ultimo anfratto è rigonfietto, l'apertura è ovata, il labbro è prodotto, acuto, violaceo, ingrossato da un varice bianco esterno, di color bianco-vitreo con segni di linee intercostali come nella /issoa decorata. Distinguesi facilmente dalla decorata per la forma più turrita e più allungata, pel maggior numero di anfratti, i quali sono più convessi, per le coste più elevate e pel colore. Ho scoperto due esemplari nelle sabbie di Punta Mica. Dedico questa specie all’ Esimio Sig. Cavaliere Giorgio Frauen- feld aggiunto custode all’ i. r. museo zoologico, segretario dell’ i. r. società zoologio-botanica, ecc. ecc. 18. Rissoa Guerini, Récluz. Rissoa Guerini, Réc. zool. Cuv. Soc. p. 7. > 5 Schw. Die Gatt. Ris. II p. 43, nr. 34, t. 3, f. 34. ci speciosa, mihi in sched. Molto rara a Brevilaqua e Zara. Altrove non fu trovata questa specie elegante, che sulle coste occi- dentali della Francia a Boulogne, a Cherbourg e S. Malo. 19. Rissoa costata, Desmarest. Rissoa costata, Desm. in Bull. Phil. p. 7, t. 1, f. 4,2 Turbo variabilis, Miihlf. Berl. Verhand. Heft IV. p. 212. Rissoa costata, Phil. Enum. Mol. Sic. I p. 149, nr. 1. a» 3 % 3 (IIS p. 4/23; rd variabilia) Schor. Die Gatt. Ris. II. p. 44, nr, 25, t.3,£.35,3d a, tè) 23 Nelle raccolte in generale è classificata col nome di R. variabilis, dacchè il nome di costata era stato adoperato da Adams pella sua Zissoa (Turbo) costata, ora però quest’ ultima si comprende nel genere Alvania, così credo bene di doverle ritornare il nome primiero. Non rara a Brevilaqua, Zara, Lesina, Ragusa, più rara altrove, gli esemplari del Mediterraneo raggiungono uno sviluppo maggiore. Specie variabile non tanto pella grandezza, quanto pel colore, sonvi esemplari privi di fascie colorate bianchi del tutto, ve n° hanno poi di quelli con uno, due, tre fascie e non di rado con tante linee che ricoprono tutta la conchiglia sicchè appare tutta nera. 20. Rissoa ventricosa, Desmarest. Rissoa ventricosa, Desm. Bul. Soc. Phil. p. 7, t. 1, f. 2. ”» » Phil Enum. Mol. Sic. I. p. 149. ” » » »” » » HU. p. 124. » ” Schw. Die Gat. Ris. II. p. 45, nr. 36, t. 3, f. 36. Frequente in Arbe, a Pago, Melada, Brevilaqua, Lukoran, Zara, S. Filippo e Giacomo, S. Pietro della Brazza, Lesina e Ragusa. Nel Mediterraneo vive a Rodi, in Sicilia, a Napoli, ad Ostia, a Nizza e Marsiglia. Sandri adoperò per questa Rissoa il nome di europaca Risso, per cui sotto tal nome così egli, come noi la spedimmo fuori. 21. ZRissoa splendida, Eichwald. Rissoa splendida, Eich. Nat. Hist. Skizze I. p. 219. s A Schw. Die Gat. Ris. II. p. 46, nur. 37, t. 3, f. 37. Frequentissima in tutta la Dalmazia; più bella è più grande riesce nel canale della Morlacca, in ispecialità a Novegradi. Fuori dell’ Adriatico trovasi soltanto nel Mar Nero. Dal Sandri e così da noi fu ritenuta come £issoa ventricosa, ed a questa debbonsi riferire gli esemplari con tal nome denominati negli elenchi dei Sig. Cus- mich, Heller, Bielz e Stossich. 22. Rissoa strangulata, mihi. tav. IIL3£.08, R. testa tenui, hyalina, elongato-turrita, apice-acuta; anfractibus 8 sensim crescentibus, valde conveais, superioribus lacvibus, mediis longitudina- liter costatis, ultimo tumido, laevi; sutura profunda, apertura subrotundata, labro recto subsinuato, eatus varice incrassa'o; labio angusto, inferne libero; colore albo-vitreo, peristomate violaceo. Lung. 4,mm., larg. 21/ mm. Conchiglia tenue, jalina, lucida, di forma allungato-turrita, acuta, 24 ha 8 anfratti molto sensibilmente crescenti, arrotondati e molto convessi, i tre primi sono lisci, i mezzani quasi carinati, leggermente costati per lungo o dirò meglio pieguzzati, le coste d’un giro non arrivano a toc- care il giro seguente, l’ultimo è rigonfio, liscio affatto, i giri sono divisi da una sutura molto profonda. L’ apertura è quasi arrotondata, il labbro è retto e quasi sinuato, acuto, esternamente fornito, di un varice alquanto ingrossato, l'altro è stretto, libero nella parte inferiore, la fessura ombe- licale è appena marcata. Di color bianco -vitreo uniforme, un esemplare nell’ ultimo giro ha per traverso sei linee di punti giallognoli regolar- menti disposti; il peristoma è violaceo, il varice bianco, Specie non confondibile con nessun’ altra. Due unici esemplari dalle sabbie di Zara, 23. Rissoa violacea, Desmarest. Rissoa violaceo, Desm. Bull. Soc. Phyl. p. 8, t. 1, f. 7. 5 5 Phil. Enum. Mol. Sic. I. p. 150, nr. 3. » » » pall. p. 1424, nr. 6. ” » Schy. Die Gat+Ris, II. p: 54, nr_42,,t. 3, fed Piuttosto rara a San Filippo e Giacomo, Sebenico, Lesina e Ragusa; a Zara e Punta Mica riscontrasi soltanto la: var. minor Phil. ch è più rara. Vive anche a Rodi, Cipro, in Sicilia, Napoli, Nizza e Marsiglia. Alvania, Risso, 1826. 1. Alvania calathisca, Laskey. Turbo calathiscus, Lask, in Mont. supp. p. 132, t. 30, f. 5. Rissoa granulata, Phil. Enum. Mol. Sic. I. p. 153, nr. 18. 2 calathisca, » ” rana Baal Dida Frequente in tutta la Dalmazia, ci si presentano anche le varietà distinte dal Philip pi. var. concolor-rufa vel fusca, tipo della specie, poi la: var. concolore-lactea, e la: ar. fasciata, specialmente bella a Lesina e Ragusa. 2. Alvania cimicoides, Forbes. (fide Schw.) Di questa distinsi pure le tre: var. fulva, ar. lactea, var. fasciata, rarissima la prima, meno lo è la seconda, più frequente la terza varietà. Melada, Brevilaqua, Zara, Ragusa. Ritenuta già per la Rissoa (Turbo) cimen Brocchi. O) t Ù) 3. Alvania Beani, Hanley (fide Schw.) Rissoa Beani, Hanl. Brit. Moll. III p. 84. ps pa Ri n Mar. Conch. p. 41, f. 43. L’ho scoperta nei fondi coralligeni di Punte Bianche, non è molto rara. D'altre parti ancor non la vidi. 4. Alveania crenulata, Michaud. Rissoa crenulata, Mich. Descrip. de plus. coq. p. 13, nr. 10, f. 12. A) fa Phil. Enum. Moll. Sic. II. p. 126, nr. 13. Non comune a Punte Bianche, Melada, Brevilaqua, Punta Mica, Zara, San Pietro della Brazza, Lesina e Ragusa. a var. minor, Phil. Più rara del tipo. Nel catalogo dei gasteropodi figurano le specie: Rissoa canaliculata Philippi. - cancellata Desmarest. 9 dietyophora Philippi, le quali tutte sono da riferirsi al- l’ Alvania crenulata , e ciò posso inferire dopo ripetuto ed attento esame degli esemplari originali con tali nomi distinti nella raccolta Sandri. 5. Alcania Vontagui, Payraudeau, Rissoa Montagui, Payr. Catal. Mol. de la Corse p. 114, t. 5, f.13, 14. si sa Phil. Enum. Mol. Sic. I. p. 153, nr. 16. 5 5 3 è, mio cate Ppa 0, 1%; Specie variabilissima per statura e colorito, della quale distinguo la var. minor mihi, forma costante, più snella, meno yentricosa, di due volte minore del tipo, frequente a Brevilaqua. Il tipo è una delle specie le più dilatate in provincia. 6. Alvania Schwartziana, mihi. tav. LIL, £.. 9. Rissoa ebenea mihi in sched, et in coll. A. testa ovato-conica, acuta, nitida; anfractibus 6 subconvewis, sutura parum profunda disjunctis; costis longitudinalibus planis, in anfractu ultimo 10 — I1, lineolis transversis 8 in anfractu ultimo, in costas non elevatis ; labro acuto, eatus parum incrassato; apertura ovata, intus suleata, violaceo albida; nigro-fusca vel nigro-rufescente concolore. Lung. 5!/,Mm., larg. 24, mm. Conchiglietta di forma ovato-conica, solida, acuta e nitida; con sei giri semi convessi, ed una sutura lineare poco profonda. Longitudinal- mente ha coste depresse, larghe più che non gli interstizî, liscie e non solcate dalle sottili linee trasversali, le quali sono visibili negli interstizî 4 26 e più pronunciate sulla base, nell’ ultimo giro si numerano da 10 ad 41 coste abbreviate, ed 8 lineette traversali. Il labbro è acuto, con un varice esterno appena ingrossato e levigato, entro è leggermente solcato. Nel- l'interno di color violaceo biancastro, nel rimanente è d° un color nero fosco o rosseggiante, che rammenta il color dell’ ebano. L’ animale sotto è bianchiccio, di sopra nero, orlato in giallo, coi tentacoli pur gialli. È minore, meno panciuta ed ha un giro meno della precedente; distinguesi ancora per la sutura poco profonda, per non aver più di 41 coste nell’ ultimo anfratto, le linee poco elevate, più acuto il labbro, meno ingrossato il varice, i solchi interni più leggeri. Differisce di più nel co- lorito tanto esterno che interno. Ho voluto denominar questa specie dal nome del nobile paleontologo e malacologo Sig. Gustavo Schwartz de Morenstern, autore delle classiche monografie sui generi /issoina e Rissoa, il quale onorandomi di sua corrispondenza mi donò dell’ opere sue e mi rivide le Rissoidi dalmate. Egli a proposito della mia is. ebenea mi scrisse: Die Zweite Art jedoch, welche jedenfalls von der Alv. Montagui abzustammen scheint und einen Zweig derselben bilden diirfte, ist neu und nir- gends noch beobachtet worden, wenn nicht Lokaleinfliisse der Alv. Mon- tagui, diese dunkle Farbung in der Schale wie im Kopt und Vorder- fuss des Thieres, zu verleihen im Stande sind, so bildet sie jedenfalls eine eigene Art. Ist im selben Fundort, wo diese dunkle Art gefunden wird, ebenfalls die gewéòhnliche Alu. Montagni zu treffen, so làsst sich annehmen, dass sie keine Lokalvarietàt derselben, sondern eine neben derselben bestehende bestindige Art bildet, auf was auch Anzahl und Gleichheit derselben hinweiset. Molto rara nelle sabbie di Veglia, Pago, Punte Bianche e Zara; quest’ anno l’ ho scoperta poi in buon numero d’esemplari col mollusco vivente sulla porporella di San Fillippo e Giacomo di faccia al casino del Sig. Conte Francesco Borelli. Tanto nei primi, quanto nell’ ultimo luogo si trova come in tutta la rimanente Dalmazia Ì A. Montagui. 7. Alvania lineata, Risso. (fide Schw.) Rissoa corrugata, mihi in sched. Abbastanza frequenta a Ragusa, d’altre parti non n’ ebbi. A Ra- gusa il genere è rappresentato da specie e varietà in copia d° individui, mentre del genere /7ssoa meno sono le specie ed in pochi esemplari. 27 8. Alvania aspera, Philippi. Rissoa aspera, Phil. Enum. Moll. Sic. II. p. 126, t. 33, f. 16. » variegata, Dan. et San. in sched. et in coll. (non Brown, non Adams.) Non assai rara a Ragusa. Un unico esemplare raccolsi ad Ulbo, ed uno lo trovai sopra d'una spugua (Geodia gigas O. Schmit) di Punte Bianche. 9. Alvania mutabilis, Schwartz. L'ho scoperta in una ventina d’ esemplari a Melada e Zara nelle sabbie. Ritenuta prima come Lissoa scabra, Philippi. 10. A/vania lactea, Michaud. Rissoa lactea, Mich. Descrip. de plus. coq. p. 7, f. 11, 12. DI Da Phil.-Enum. Moll. Sic. IL :p..152, nr. 13. » » » » » » IL p. 129, nr. 26. Comunissima. Raggiunge uno sviluppo maggiore nel porto di Zara ed a Ragusa, però ciò che guadagna in grandezza lo perde in numero d’ esemplari. Ciò che Sandri classificò per Zissoa textilis non sono che esemplari giovanili della lZactea. 11. A/vania carinata, Da Costa. (fide Schw.) Piuttosto rara a Zara, Lesina e Ragusa. Nel catalogo dei gasteropodi figura col nome di Aissoa cingulata Philippi; nella collezione del Sandri si trova classificata: issoa la- biata Phil.; fu spedita fuori sotto ambidue i nomi. 12. Alvania Philippiana, Jeffreys. (fide Schw.) Rara assai a Zara e Melada, in quest’ ultimo luogo trovai due esemplari con una fascia rossa alla base ed una alla sutura negli an- fratti, che chiamo. var. bivittata, mihi. Nel catalogo è indicata per la XRissoa areolata Phil. 13. Alvania punctura, Montagu. (fide Schw.) Un unico esemplare fra gli aculei dello Spatangus meridionalis Risso, proveniente da Vergada. La ritenni per £issoa rudis, Philippi. 14. Alvania costata, Adams. Turbo costatus, Ad. Lin. Tran. II. 65, t. 13, f. 13-17. Rissoa ewigua, Mich., Descrip. de plus. cog. p. 16, n. 13. carinata, Phil. Enum. Mol. Sic. LL p. 150, nr. 5, t. 10, f. 10. sella Pi ip ri ” » eargua, » » » Abbastanza frequente. Barleeia. Clark. 1853. Barleeia rubra, Adams. Rissoa auranthiaca, mihi, in sched. Frequenta a Possedaria coll’ Hydrobia ventrosa. Setia. H. et. A. Adams. 1853. 1. Setia Cossurae, Calcara. (fide Schw.) Rissoa vexillata, mihi in sched. Di questa magnifica specie non ho che otto esemplari scoperti a Melada e Zara. 2. Setia fulgida, Adams. (fide Schw.) Rissoa atomus, mihi in sched. La più piccola di tutte le conchiglie nostrane; 1° ho scoperta nelle sabbie di Melada in soli sette pezzi. Cingula. Fleming, 1828. Specie marine. 1. Cingula glabrata, Miih]feld. Helia glabrata, Miùhl. Verh. Berl. Gesell. 1824, I. p. 2418, t. 3, f. 10. Rissoa punctulum, Phil. Enum. Mol, Sic. I, p. 154, nr. 20, t. 10, f. 11. sy IL..ip3:430;3mt:033. glabrata, > O F È nitida, mihi in sched. Quantunque la /issoa glabrata sia gasteropodi, pure la comprendo fra le specie inedite, perchè quella che Sandri riteneva per tale era / Hydrobia ventrosa. Della vera €. glabrata ho scoperto otto esemplari soltanto. Melada, >») contemplata nell’ elenco dei Zara e Ragusa, 2. Cingula epidaurica, mihi. tav. III, f. 10. C. testa minuta , aciculato-subceylindrica, obtusa, laevissima, tenui, hyalina; anfractibus conveniusculis, sutura mediocriter impressa; apertura ovata dilatata, superne acuminata, labro simplici. Lung. 11/,Mmm., larg. 1/,Mm., Piccolissima Cingula aculiforme, quasi cilindrica, ottusa, levigatis- sima, tenue, vitrea. Ha cinque anfratti piuttosto convessi, la sutura che li divide non è molto profonda, presso la sutura osservasi una linea, ciò dipende dalla trasparenza della conchiglia lasciando travedere la parte interna. L'apertura è ovata, dilatata, forma la metà dell’ ultimo giro, è più acuta nella parte superiore; il labbro è semplice acuto, non ingros- sato, molto insensibilmente ripiegato. Differisce dalla precedente per essere minore della metà, ha meno giri e sono più appianati, il labbro non l'ha punto ingrossato, è più stretta e più lunga in proporzione. Ne scoprii due esemplari nella sabbia di Ragusa, favoritami dal M. R-PiCusmich. Specie fluviale. 3. Cingula suturata, Frauenfeld. (fide Kutsch.) Paludina carbonum, Sandri in sched et in coll. » erarata, » » n» Vive nelle aque di Canosa. Malfi, Valdinoce, Canali, Brenno, S. Tri- nità, Ombla. Hydrobia. Hartmann, 1821. Specie marina. 1. Hydrobria stongylostoma, mihi. tav. IMII,;-f. dl. H. testa ovato-conica, acuta, subperforata, laevissima , hyalina; an- fractibus converis; apertura rotundata, simplice, tertiam totius longitudinis partem aequante; labro acuto. Lung. 2!/,Mm., larg. 1!/,mm., Piccola specie di forma ovato-conica, acuta, semiombelicata, leviga- tissima e lucida, leggiera e sottile, trasparente, vitrea. Ha sei giri arro- tondati, convessi, la sutura è profonda piuttosto che no, l’ apertura ro- 30 tonda, semplice, obliqua, forma per la lunghezza la terza parte della con- chiglia, tutto 1’ ultimo anfratto forma la metà; il labbro è semplice acuto. Ne ho trovato quattro esemplari nelle sabbie di Melada. Specie marina, d’aqua mista e fluviale. 2. Hydrobia ventrosa, Montagu. Paludina ventrosa, Mont. in Kiist. Palud. t. 12, f. 31, 32. Questa specie da noi molto divulgata, si ritenne falsamente come Rissoa (Cingula) glabrata, e l Hydrobia acuta di Draparnaud varietà della ventrosa minore, meno panciuta, coi giri più appianati, fu ritenuta per la Zissoa simplex Philippi. Nel porto di Zara (alla Cereria) trovai un altra varietà semi cilindrica, più allungata, con maggior numero di anfratti che avea chiamato issoa subeylindrica, ma ora che da diverse parti ne abbiamo ricevute in milioni d’ esemplari, ed avendo osservato che per la grandezza, pel numero e convessità dei giri, per la fessura ombe- licale più e meno distinta ed in generale pel suo abito è una delle specie le più variabili, ho creduto di non distinguerne alcuna varietà. L'ho raccolta nel porto di Zara e nella sabbia di Melada in piccolo numero d’ esemplari; ne raccolsi a Nona, n° ebbi da Possedaria e da Stagno dove vive in masse. Il Sig. de Hòbert ne ebbe un sacchetto con migliaja di milioni d’ individui, raccolti a Sebenico presso il Forte S. Nicolò; ciò per quanto riguarda le stazioni marine di questa Zydrobia. Presso Pov- Jana-vecchia sull’ isola di Pago in un pantano d’aqua mista presso il mare raccolsi moltissime, che col mollusco fuori della conchiglia galeggiavano sull’ aqua. Il Sig. Conte Walderdorff la trovò anche in una sorgente del Montenero (Veliko Oko.) Specie fluviali. 3. Hydrobia Kutschigi, Kister. Paludina Kutschigi, Kiist. Pal. t. 13, f. 3, 4. La raccolsi nella Zrmanja nella parte inferiore della cascata Luna e sotto lo Skodaj presso Obrovazzo; fra gli altri trovai sei esemplari più grandi del tipo, più stretti, coi giri molto convessi. Nella raccolta imperiale di Vienna si trova da Scardona, Ragusa ed. Ombla. var. cineraria, Kutschig. Paludina cineraria, K ut. in sched. et in col. $ corosa, Sirk (fide Kutsch.) Cattaro. Fin l’anno scorso tanto nelle nostre, quanto nella raccolta dello stesso Kutschig, era determinata coi nomi di Paludina anatina o cristallina. 31 4. Hydrobia gagathinella, Parreyss. Paludina gagathinella, Parr. in Kiist. Palud. t. 10, f. 1, 2. Ljuta di Dobrota, Orahovac, Malfi. Nella raccolta imperiale di Vienna dalla Krka, Ombla e Cattaro. 5. Hydrobia consociella, Frauenfeld. Hydrobia consociella, Frauenf, Die Gat. Hyd. und Amnic. p. 10 20. pa > s Zoo. Miscel. p. 525, t. 8. Il Sig. Conte Walderdorff la raccolse a Mirovac, S. Trinità di Cattaro, a Golubovic e Jurovit nel piano di Buljarica, Dalla Krka, da Salona, dalla Narenta nella raccolta imperiale. 6. fydrobia «eciinata, Frauenfeld.. Hydrobia declinata, Frauenf. Die Gatt. Hyd. und Amn. p. 1020. = a n Zoolog. Mischel. p. 526, t. 8. Neila collezione imperiale da Budua. 7. Hydrobia conoidea, Reynisch. Paludina conoidea, Reyn. in Dup. Hist. nat. Mol. de France p. 559, tb. Qt Ad non Paludina conoidea, Charpentier = Craspedopoma lucidum Lo w e. = 5 n Hisl. Bythinia? conoidea Hisl. n 5 5 Krauss = ? Paludina conoidea Krauss. 8. Hydrobia turrita, Kiister. Paludina turrita, Rist. Palud. p. 40, t. 8, f. 23—25. Descritta da Kiister quale specie della Dalmazia. Il nome di turrita si deve ad ogni modo cangiare, perchè adoperato prima da Grateloup (Conch. foss. de I’ Adour, t. 1, f. 24, 25). Amnicola. Gould et Haldermann, 1839. Specie marine. 1. Amnicola paludinoides, Calcara (fide Schw.) 2. ” pygmaea, Michaud (fide Schw.) Ambidue le ho scoperte nelle sabbie di Ulbo e Melada, a Zara col Cerithiopsis afer. Confuse prima assieme sotto il nome di Rissoa soluta, Phil. Specie fluviali. 3. Amnicola anatina, Poiret. Paludina anatina, Poir. in Kiist. Palud. t. 13, f. 16, 17. % auranthiaca, Sandri in coll. Nella Cetina. 32 I. Ammnicola conovula, Parreyss. Amnicola conovula, Frauenf. Die Gatt. ZHyd. und Amn. p. 1026. L'ho raccolta in diversi rivi sopra Pago, specialmente nella sor- gente detta Mirosic. Secondo Sandri trovasi anche a Melada. 5. Amnicola virescens, Kiister. Paludina virescens, Kiist. Palud, t. 12, f. 8, 9. Trovasi nell’ imperiale collezione di Vienna, come proveniente dalla Krka. 6. Amnicola miliaria, Parreyss. Amnicola miliaria, Parr. in Frauenf. Die Gatt. Hyd. und Amn. p. 1027. Sull isola di Pago. Dal Sig. Walderdorff trovata presso Morigno. 7. Amnicola Germari, Stentz. Amnicola Germari, Sten. in Frauenf, Die Gatt. Hyd. und Amn. p. 1029. Riferita dal Sig. Cavaliere Frauenfeld come dalmata, dice d'averla ricevuta da Zara, della quale località dubita egli stesso. Ciò che con questo nome trovasi nella raccolta del Kutschig ap- partiene al Lythoglyphus pygmaeus. 8. Amnicola subfusca, Cantraine. Paludina subfusca, Cant. in Bull. de Brus, IX. II 349. Pubblicata qual specie dell’ aque dell’ Istria e della Dalmazia. Il Sig. Cav. Frauenfeld non conoscendola in natura la riferisce dubitativamente a questo genere. Continuazione delle ,, Conchiglie dalmate inedite.“ (Vedi nel Vol. XV degli Atti dell’ i. r. Società Zoologico-Botanica di Vienna dell’ anno 1865.) Pteropoda. 1, Cavolinia globulosa. Rang. Hyalea globulosa, Rang. in Chenu Man. de Conch. p. 108, f. 458, 459. Vidi un unico esemplare di questa bella specie mel museo dell i. r. ginnasio di Zara, trovata a Traù dal Sig. Prof, Dr. Francesco Danilo. 33 Gasteropoda. 2. Fusus pulchellus, Philippi. Fusus pulchellus, Phil. Enum. Mol. Sic. II. p. 178, nr. 4, t. 25, f. 28. Lun. 161M., lar. 7mm. Ne ho scoperti una dozzina col corallo nobile, due ebbi da Bre- vilaqua. Giova qui notare che ho annoverato questo Fuso qual specie inedita, perchè quelli che per tali furono spediti fuori o che con tal nome tro- vansi classificati in molte raccolte, come in quella del civico museo Fer- dinando Massimiliano di Trieste donde ne ricevei, appartengono invece alla Pollia leucozona. 3. Fusus echinatus, Sowerby. Murea echinatus, Sow. Minch. Conch. II. p. 226, t. 199, f. 4. Fusus pd Phil. Enum. Mol. Sic. I. p. 206, nr. 8. ”» » » » » » I. p. 178, nr. 7. Lun. 10!/,Mm., lar. 5 mm. Due esemplari li ho scoperti nei massi del corallo nobile, un altro da Punte Bianche, uno ne vidi dal canale di Zara. 4. Fusus lamellosus, De Cristoforis et Jan. Murea lamellosus, De Crist. et Jan. (fide Phil.) Fusus 5 Phil. Enum. Mol. Sic. I. p. 204, nr. 7, t. 9, f. 30. » » » » » » IL p. 179, nr. 9. Uno l° ho scoperto col corallo nobile, ne ho un secondo che lo credo da Ragusa. A questa specie devesi riportare ,,l’ esemplare giovanile unico trovato a Brevilaqua“ dal Sandri ed accennato nel catalogo (a pag. 43, nr. 92) come Fusus squammulosus Phil. 5. Raphitoma Barbierii, mihi. R. testa minuta, fusiformi-turrita; sordide alba; anfractibus 10 con- veris, rotundatis; apice longitudinaliter striato, anfractibus ultimis cingulis elevatis, acutis, 4 în anfractibus penultimis, 14 in ultimo; apertura oblonga, tertiam spirae partem aequante; cauda longiuscula recta. Lun. 6mm., lar. 2mm. Piccola specie, a forma di fuso, torricellata, acuta, solida, di color bianchiccio traente al giallo; ha dieci anfratti convessi ed arrotondati, l’ apice formato dai primi cinque anfratti è striato per lungo da spesse e sottili strie, gli altri cinque giri sono montati per traverso da cingoli ele- vati ed acuti, tre se ne contano nel sesto e settimo anfratto, dei quali la) 34 quello che sta nel mezzo è il più alto; nell ottavo e nono giro sonvi quattro cingoli, tre eguali, il primo alla sutura è sottile; nell’ ultimo anfratto compresa la coda si contano 14 cingoli, il primo è sottile, seguono quattro molto distinti sulla schiena, gli altri che coprono la coda sono meno elevati; nell’ interstizio fra il secondo e terzo cingolo e fra il terzo e quarto avvi una sottil linea saliente, non visibile ad occhio nudo. L’ apertura è oblunga e ragguaglia la terza parte della spira, il labbro l'ha acuto, la coda è abbastanza lunga ed è retta. Unico esemplare scoperto dal Sig. Barbieri fra i massi coralligeni di Punte Bianche. Specie elegante, appartiene al gruppo dei: aphitoma erispata De Crist. et Jan., A. Tarentini, Phil., e R. Renieri, Scac., le quali di- stinguonsi pei cingoli elevati traversali e per la mancanza di coste 0 pieghe longitudinali. Distinguesi dalla prima specie, perchè quella è mag- giore, ha più circonvoluzioni, le quali sono meno convesse, ha strie lon- gitudinali e la coda è più breve. Dalla Raphitoma Tarentini, fossile della valle di Lamato, differisce perchè gli anfratti li ha quasi angolosi, pel numero dei cingoli e per le strie dell’ incremento. Perchè ha meno giri e meno sono convessi, per avere meno cingoli negli anfratti mezzani e molti di più nell’ ultimo anfratto, per la coda più corta distinguesi da questa mia specie la &. Renieri, anche questa fossile di Cutro in Calabria e di Gravina in Puglia, 6. Mitra leontocroma, mihi. M. testa minuta, oblongo-fusiformi, nitida; anfractibus converiusculis, anfractu ultimo crebre striato, reliquis striis longitudinalibus et trans- versis eleganter granulato-reticulata, labro acuto denticulato, columella subtriplicata. Lun. 7m., lar. 3 mm. Piecola Mitra oblunga, fusiforme, alquanto ottusa, nitida; ha 6 an- fratti, i quali sono piuttosto convessi, il primo formante l’ apice è ottuso, liscio e rigonfietto, gli altri quattro sono per lungo e per largo fortemente striati, i primi tre hanno tre strie traversali, 1° ultimo, il quinto, ne ha quattro, nel punto d° incontro le strie vanno a formare dei noduli, sicché la conchiglia riesce granelloso-reticolata e molto elegante, 1° ultimo giro supera la lunghezza di tutta la rimanante spira ed è privo delle strie longitudinali, delle traversali se ne contano circa 14; il labbro è acuto ed è fornito nell’ interno di 10 dertini distinti. Alla colonetta sono bene visibili due pieghe, della terza avvi appena vestigio. D’ un bel colore leonino uniforme. Tre esemplari col corallo nobile. Si avvicina più che ad altre alla M. columbellaria, differisce da questa principalmente pella disposizione delle strie, le quali sono anche 35 più rare e più grosse, per i denti al labbro, pel colore. Distinguesi dalla M. typostigma mihi, perchè è minore, ha un giro di meno, non ha strie longitudinali e manca di punti impressi. 7. Lamellaria Kleciachi, mihi. L. testa minima, elongato-auriformi, depressiuscula, tenuissima, corneo-hyalina, longitudinaliter fleruose lineata, transverse striata, subri- mata; spira prominula, acutiuscula. Lun. 4Mm., lar. 3mm., alt. 11/, Mmm. Specie piccolissima, allungata, auriculiforme, convessa e depressa abbastanza, leggiera e molto sottile, di un color corneo-vitreo, per lungo è solcata da numerose e sottilissime linee, visibili appena con lente; per largo è striata. L° apertura è ovale, dilatata; la spira è abbastanza prominente, formata da due anfratti puntiformi, acuta piuttosto che no, è quasi rimata. Per la statura, per la forma, perchè più depressa, per le strie tra- versali, in proporzione più distinte, per le lineette longitudinali, pel colore e per essere rimata si distingue dalla L. haliotoidea. Ho ricevuto un esemplare dal Sig. Kleciach, il quale ne trovò due uno formato e l’ altro giovanile sui massi dei fondi coralligeni di Punte Bianche. 8. Auriculina exilissima, mihi. Rissoa exilissima, mihi in sched. et in coll. A. testa minuta, pellucida, fragili, nitida, turrita; anfractibus con- veriusculis, sutura obliqua profunda disjunetis, apice obtusiusculo, basi tenuissime striata; apertura ovata, superne acuminata, tertiam totius longi- tudinis partem aequante. Lun. 5Mw., lar. 11/,MM., Piccola specie molto, fragile, sottile, pellucida, bianco-vitrea e ni- tida, di forma torricellata; ha da 5 a 7 giri convessi, più che non nella seguente, divisi da una sutura obliqua e profonda abbastanza, 1° apice è alquanto ottuso, la base è assai finamente striata per traverso. 1° om- belico è chiuso e poco marcato; I’ apertura è ovata, più acuta nella sua parte superiore, ed eguaglia la terza parte di tutta la lunghezza della conchiglia, l° ultimo anfratto supera la rimanente spira. Potrebbe questa esser forse 1° Odostomia (Auriculina) obliqua di Alder (Brit. Mol. o Forb. and Hanley, p. 291) come me ne avvisava il Sig. Schwartz; non potendo esaminare quest’ opera per ora le lascio il nome da me impostole. Molto rara nelle sabbie di Melada. o: » 36 9. Monoptygma vitrea, mibi. Rissoa vitrea, mihi in sched. et in coll. M. testa minuta, pellucida, fragili, nitida, subulato-conica, trans- versim subtilissime striata; anfractibus planiusculis; apice obtusiusculo tumidulo; apertura ovata, superne acuminata, quartam, totius longitudinis partem aequante ; columella superne subplicata. Lun. 4!,Mm., lar. 1!/, Mm, Specie piccola, fragile, sottile, pellucida, bianco-vitrea e nitida, lesiniforme conica, è cinta da strie sottilissime, ha sei o sette anfratti piani piuttosto, la sutura che li divide è poco profonda, 1° ombelico è aperto una piccola cosa, I’ apertura è ovata superiormente acuta, eguaglia per la lunghezza la’ quarta parte di tutta la rimanente spira, l’ ultimo giro intiero ‘ne forma la terza parte; la piega columellare è poco marcata. Differisce dalla precedente per la forma, per le strie, per gli an- fratti più piani, pella differenza della proporzione di lunghezza del- l'apertura e dell’ ultimo giro, la fessura ombelicale più manifesta, le suture non oblique e per la piega alla columella. Colla precedente rarissima. Questa potrebbe forse essere l' Odostomia Warrenii, Thompson, (Brit. Mol. o Forb. and Hanley, p. 292), oppure la Menesto striata, Conthouy (Adams gen. of recent. Moll. p. 235). Le lascio ancora il nome da me datole, finchè non potrò vedere l’ opere citate. 10. Cerithiopsis lacteus, Philippi. Murex scaber, var. B. Ren. Broc. Conch. Fos. subap. p. 246, nr. 76. Cerithium lacteum, Phil. Enum. Mol. Sic. I. p. 195, nr. 6. » » » » » » 1 p. 162, nr. 7. Lun. 11mm., lar. 3 mm. Scoperto dal Sig. Biagio Kleciach in alcuni esemplari sopra i massi dei fondi coralligeni di Punte Bianche. 11. Solarium stramineum, Gmelin. Trochus stramineus, Gm. p. 3575. Solarium stramineum, Phil. Enum. Mol. Sic. IL p. 173, nr. 1. » » » » » » H. p. 148, nr. 4. Lun. 10mm., lar. 4 Mmm. Tre esemplari col corallo nobile. 12. Ovula carnea, Lamarck. Nell’ elenco dei gasteropodi (a pag. 50) si legge su questa specie: nForse soltanto una varietà della precedente (0. adriatica) distinta pel 37 colore. Nella collezione del Sandri poi trovai con questo nome una varietà di color carneo dell’ Ovula adriatica; deduco da tutto ciò ch° egli non conosceva la vera O. carnea e la unisco perciò alle specie inedite. Accettata qual specie buona da tutti i naturalisti; si distingue per essere minore dell’ adriatica, ed in proporzione molto più solida, I’ aper- tura più stretta, il labbro assai ingrossato ed i dentini ben pronunciati. N’ ebbi una dozzina dalle aque di Sebenico e dai fondi del corallo rosso. Ho trovato fra gli altri due esemplari affatto candidi, come del- 1° 0. adriatica bianca di solito, trovasi la variazione di color carnicino, così anche della Volva spelta dansi esemplari di color carneo. 13. Cerithium alucaster, Brocchi. Murex alucaster Broc. Conch. Fos. subap. p. 234. nr. 66, t. 9, f. 4. Cerithium vulgatum, var. è. plicata. Phil. Enum. Mol. Sic. I. p. ‘1933 nr: 1: i Lun. 82mm., lar. 25mm. (esemplare massimo). Lun. 55mm., lar, 23mm. (grandezza solita). Alquanto raro ad Arbe, Zara, Spalato, Lesina, Curzola e Lagosta. Anche questo Cerizio, Sandri non lo conosceva quantunque l’ indi- casse nell’ elenco fra le varietà del C. vulgatum. Tengo 1° esemplare ori- ginale della sua raccolta tipica che classificò per €. vulgatum var. è. plicata, Phil. ma appartiene invece alla var. y. nodulosa, Phil. (t. 11, f. 4) da lui non nominata. Come questa così la precedente non sono contemplate fra le inedite mie dell’anno scorso, perchè non per anco in possesso della raccolta del Sandri non poteva aver contezza dello scambio da lui fatto d’ una varietà per l’ altra, d’ una semplice variazione per una specie. 14. Turritella quadricarinata, Brocchi. Turbo quadricarinatus, Broc. Conch. Fos. subap. p. 160, nr. 18, t.1,£ 6. Turritella quadricarinata, Phil. Enum. Mol. Sic. I. p. 191, nr. 3. D) ” ” » ” » I. p. 160, nr. 3. Lun. 119m., lar. 5mm. (l’ esemplare maggiore). Lun. 6mm., lar. 3MM. (I° esemplare minore). Ho scoperto due esemplari col corallo nobile. Tanto i nostri individui, quanto quelli della Sicilia riescono minori che non la specie fossile descritta dal Brocchi. 15. Coecum rugulosum, Philippi. Odontidium rugulosum, Phil. Enum. Mol. Sic. L p. 102, t. 6, f. 20. Ds 1 » » » » De RI porigi Lun. 3mm., lar. *g mm. CS 38 Elegante conchiglietta, frequente nelle sabbie di Arbe, Pago, Ulbo, Melada, Brevilaqua, Zara e Ragusa. 16. Siliquaria anguina, Linné. Serpula anguina, L. Gm. p. 3743. = > Brocc. Conch. Fos. subap. p. 29, nr. 4. Siliquaria Phil: Enum. Mol...Sic. L,p.udi3agty 9,.fo 26. b)) ” b)) ” » » Il. P- 1454. Lun. 5mm., lar, 4mm. Una la trovai fra i coralli di Punte Bianche, l’ altra col co- rallo rosso. Ambidue gli esemplari hanno raggiunto il loro completo sviluppo. pure sono molto piccoli se si confrontino con quelli che ci vengono dal mar Egeo, dalla Sicilia e d’ altri mari. Il Sig. Prof. Stossich mi mostrò per la S. anguina del golfo di Trieste un esemplare d'una variazione poco notevole e frequente in Dal- mazia della Serpulorbis (Vermetus) gigas, Bivona. 17. Emarginula reticulata, Sowerby. Emarginula reticulata, Sow. Min. Conch. of Great Britania I. p. 73, t. 33, fig. inf. Lun, 9mm., lar. 7mm., alt. 6mm. Scoperta da me in otto esemplari col corallo rosso, uno ebbi da Ragusa. Combina perfettamente colla stessa specie di Napoli e del- l' Inghilterra. 18. Emarginula Cusmichiana, mihi. E. testa ovato-oblonga, depresso-conica; costis longitudinalibus in- aequalibus, lineisque transversis elevatis subaequalibus cancellata; vertice subcentrali. Lun. 14mm., lar. 9!/,Mm., alt. 5mm., Specie di forma ovato-oblunga, quasi depresso-conica. Ha circa 52—56 coste longitudinali, regolarmente disposte una più alta una più bassa alternantisi, e circa 18 linee trasversali elevate quasi eguali, che vanno ingrossando più che si avvicinano all’ apertura. Gli interstizì fra le coste e le linee sono di nuovo divisi da altre strie, leggiere sì che non si scorgono ad occhio nudo. Il vertice è quasi nel centro; di colore è bianca. Distinguesi tosto dalla sua vicina l Emarginula Huzardi per essere più ovale, molto più alta, le coste longitudinali più ravvicinate e meno varianti in altezza, l’ apice più al centro e meno ripiegato. Ebbi due esemplari da Brevilaqua. 39 Ho nominato questo Emarginula in onore del M. R. P. Giovanni Evangelista Cusmich zelantissimo investigatore della conchiologia dalmata, al quale vado debitore di molte specie rare ed alcune nuove dei dintorni di Ragusa, ed il quale anni sono fece dono d° una ricca rac- colta di marine, terrestri e fluviatili dalmate e della Lombardia, al museo dell’ i. r. ginnasio di Zara. 19. Emarginula solidula, Costa. Emarginula solidula, Costa, Oss. Zool. sull’ is. Pantel. p. 10, nr. 18. > 5 P:bosl.Enum. Meli Siepe 415,14 a, Emarginula solidula, Phil. Enum. Mol. Sie. II. p. 89, nr. 4. Lun. 5!/,M., lar. 41/3 mm., alt. 2!/, mm. Esemplare unico da Brevilaqua. 20. Ditrupa strangulata, Deshayes. Dentalium strangulatum, Desh. Anat. et mon. du genre Dent. p. 372, t. 16, f. 28. | Dentalium coarctatuin, Broc. Conch. Fos. sub. p. 28, nr. 9, t. 4, f. 4. n strangulatum, Phil. Enum. Mol. Sie. I. p. 244, nr, 5. » ” » » 5) » IL. p. 206, nr. 5. Lun, 10mm., lar. 1}/, mm. Il Sig. Katic ebbe un esemplare dal canale di Zara. 21. Cylichna leptoeneilema, mihi. C. testa minuta, esacte cylindrica, solidiuscula, lactea; longitudinaliter oblique sulcata ; vertice truncato, saepe spira emerta, columella basi subtrun- cata, subplicata. Lun. 3mm., lar. 41!/,Mm. Simile alla Cylichna truncata, Adams, (Vedi Bulla semisulcata, Phil. Enum. Mol. Sic. I. p. 127, nr. 8, t. 7, f. 19. Bulla truncata idem II. p. 96, nr. 10). Dice Philippi di quella che se non fosse un po dilatata alla base sarebbe perfettamente cilindrica, questa in fatti non punto di- latata è esattamente cilindrica. Innoltre è più corta e più larga, molto più solida, opaca, assai poco lucente all’ esterno molto internamente, ci ha anzi del perlaceo. È solcata per tutta la sua lunghezza da strie sotti- lissime oblique, mentre in quella le strie arrivano fino alla metà circa; il vertice è tronco, non concavo, non semiombelicato, ma piano ed anzi spesso la spira è sporta in fuori ed i tre o quattro suoi giri si possono benissimo distinguere. L’ apertura è lineare nella parte superiore, e più dilatata inferiormente; la columella alla base è quasi troncata, piegata insensibilmente sì, ma con tutto ciò più che non la sia nella €. truncata 40 Molto rara nel porto di Zara fra ì Crithiopsis afer, più frequente a Melada e qui soltanto trovai la variazione colla spira sporta fuori. 22. Alexia bidentata, Montagu. Voluta bidentata, Mont. supp. p. 104, t. 30, f. 2. Molto rara fra i Cerithopsis afer alla così detta Cereria del porto di Zara, qualche rarissimo individuo trovai nelle sabbie di Punta Mica, Melada e Ragusa. Conchifera. 23. Saxicava rhomboides, Blainville. Specie distintissima che fu confusa da noi colla S. aretica. Quantunque ambidue sieno di forma irregolare pure nella Saricava arciica sì osserva costantemente una forma quadrilatera, cilindroide, ed ha il carattere invariabile di due linee salienti od angoli, come si voglia- no dire, decorrenti dall’ apice alla periferia sul lato destro, questi angoli sono forniti, di scagliette embriciformi più o meno elevate in alcuni, man- canti in altri esemplari. La $S. rhomboides riesce maggiore del quadruplo, di forma più irregolare, nè mai quadrilatera, più gonfia, col lato posteriore molto dilatato, la valva di sopra è minore. Questa seconda trovasi a Zara e si hanno esemplari molto grandi dalle spugne di Lesina. La prima fu trovata in compagnia dell’ Arca Noae, che si pesca fra Zaravecchia, S. Filippo e Giacomo e Torrette. Il nome della specie 1° ebbi dal museo imperiale di Vienna, dove si trova anche il sinonimo SpongyophyUWla irregularis, Nardo. 24. Thracia hiatelloides, mihi. T. testa ovato-oblonga, transversa, tumida, subaequilatera, subaequi- valvi, alba, diaphana, laevi; latere antico majore latiore, latere posteriore brevi, angulato, truncato. Lun. 14mm., lar, 20mm., alt. 10mm. Specie molto caratterizzata, di forma ovato-oblunga, trasversale e rigonfia, quasi equilaterale, le valve sono quasi eguali, la destra, cioé l’ inferiore, è un po più dilatata e più bassa della sinistra, la quale è più alta e minore tanto che se lo può appena marcare; bianca, diafana, levi- gata ed un pocolino rugosa. Il lato anteriore è il maggiore, più dilatato, - arrotondato e perfettamente chiuso, il posteriore è alquanto più breve, angoloso, tronco e sbadigliante; dall’ apice alla periferia corre una specie di carena; il callo del legamento è triangolare. Non confondibile con niuna delle Thracie nostrane. Ho un unico esemplare della raccolta Sandri, ove si trovava sotto il nome di 7. ovalis, Phil. Da Brevilaqua. 41 25. Neaera Actoni, Tiberi. Bella specie della quale il. Sig. Kleciach scoprì due valve. Dai fondi coralligeni di Punte Bianche. Il nome lo do sulla sua fede. Lun. 20m., lar. 4Mm., alt. 13 mm. 26. Tellina Daniliana, mibi. Tellina depressa, L. Dan. San. et mihi in sched. et in coll. (male). La Tellina ch’ io avea chiamato rostrata, e che il Sig. E. A. Bielz di Hermannstadt nominò Brusinae, per non confonderla colla 7. rostrata di Linné, come ci avvertì il Sig. Martens di Berlino è la vera 7. de- pressa di L. Quella ch’ io ritenni per la depressa è invece la specie nuova. Distinguesi dalla depressa (rostrata, Brus.) perchè e piu grande, più ob- lunga, meno angolosa, ha la valva destra più bassa della sinistra, mentre nella depressa è il contrario, le strie sono meno marcate; riesce di color rosso-roseo, roseo e giallognolo a zone traversali distinte. (Vedi Conch. Dalm..in.cp. 32); nr.4.) Frequente a Brevilaqua nelle sabbie, non ancora trovata altrove. Pel momento non posso dare descrizione più ampia di questa bella Tellina, perchè essendo la mia raccolta imballata pel suo trasporto @ Vienna non mi fu possibile di trovarla fuori. Ho voluto nominar 1° elegante Tellina dal nome del mio maestro, come gia feci del genere Danilia e della Kellia Daniliana e ciò perchè m’ azzardo di dire con Fontanelle che: .,Questo onore’, che spontanea offre la scienza ai suoi cultori, è il più lusinghiero, che possa desiderare uno studioso. Esso lo fa rivivere alla posterità, e cosmopolita diviene il retaggio delle nazioni.“ 27. Lucinopsis corrugata, mihi. L. testa suborbiculata, subaequilatera, tumida, solida, laeviuscula, irregulariter transversim striata; sordide albida; lunula areaque non distinetis. Lun. 20mm., lar. 22mm., alt. 14mm., Conchiglia di forma quasi circolare, rigonfia e solida, semiequilate- rale, il lato posteriore lo ha più lungo ed insensibilmente angoloso, l’ anteriore breve, arrotondato, l’ area e la lunetta non sono distinte, il legamento abbastanza cospicuo, ma non sporgente. E° pulita e per tra- verso irregolarmente striata, sottili e poco distinte sono le strie, i segni dell’ incremento manifesti. Nella valva destra il cardine è munito di due denti divergenti ad angolo ottuso, la sinistra di tre, il medio è maggiore e bifido. L’ impressione muscolare anteriore oblungo-lineare, la posteriore arrotondato ovata; il seno palliare largo, ottuso. All’ esterno è di color 6 42 bianco sudicio, con gli apici giallognoli, nell’ interno è candida lucida e gialletta. Differisce dalla ZLucinopsis undata, perchè quella è minore, più esile, molto meno rigonfia, più levigata, e non rugosa, le strie più sottili e più regolari. Un esemplare 1° ho nella raccolta del Sandri col nome di Lucina circinnata, ch’ è tutt’ altra specie, nè ricevei poi un secondo, ambidue da Brevilaqua. 28. Donax Cattaniana, mihi. D. testa transversim oblonga, laevissima; latere postico brevissimo sul- cato; margine crenulato. Lun. 9mm., lar./15mm., alt. 6mm. Conchiglia trasversalmente oblunga, tumida, pulitissima, il lato posteriore è molto breve ed è solcato, il margine è crenelato. Ambedue le valve sono fornite di un dente cardinale bifido, e qualche volta nella destra vi si scorgono appena due laterali. Di color fulvo con due o tre raggi bianchicci, a zone più e meno candide, internamente violacea. Specie intermedia fra le D. trunculus e D. venusta. Assomiglia alla prima nella forma, pei denti del cardine, pel colore del fondo esterno e dell’ interno, differisce per essere più piccola assai, ed in proporzione meno larga, più lunga e più ventricosa. Distinguesi dalla seconda perché è minore, per la forma, pei denti, è più stretta e più larga; conviene pei solchi nella parte posteriore e pei raggi. Molto rara a Brevilaqua, più frequente a Spalato ed Almissa. Volli fregiare questa specie dal nome della Signora Contessa Maria de Cattani-Seleban, benemeritissima cultrice della flora adriatica. 29. Donax semistriata, Poli. Donax semistriata Poli Test. ut. Sic. t. 19, f. 7. = 53 Phil. Enum.Mol. Sic. I. p. 36, nr. 2, t. 3, f. 12. » » » » » » HU. p. 28, nr. 2. Lun. 14mm., lar. 220m., alt, 7mum. I primi due esemplari li ho scoperti io, ne vidi ancora otto all’ in- circa nelle altre collezioni. Spalato, Macarsca, Lesina» Ciò che trovavasi nella raccolta Sandri con questo nome era la D. venusta, Poli. 30. Galeomma pileum, mihi. G. testa subovata, transversa, alba, ventre valde hiante; longitudina- liter striata, striîs elevatis, radiantibus. Lun. 5!/,1m., lar,10mm., alt 70m, 43 Conchiglietta di forma quasi ovata, specialmente se la si guard; dagli umboni, trasversale, bianca; ha gli apici piccoli non sporgenti, si- tuati quasi nel mezzo, il margine dorsale è arrotondato, il ventrale è con- vesso e leggermente crenelato. Nel mezzo la conchiglia è depressa, una delle valve, in un esemplare la destra nell’ altro la valva sinistra, lo è tanto da sembrar piegata; è solcata per lungo da strie elevate, raggianti. Il cardine è ingrossato, l’ impressione palliare rugosa, semplice, le im- pressioni muscolari piuttosto profondette, l’ interno è irregolarmente grop- poloso, bianco, sì che rammenta la parte interna bernoccoluta di diverse Unioni. L’ altra specie, rarissima da noi, più comune a Trieste e Rovigno, la Galeomma Turtoni, differisce da questa mia, perchè è più lunga, meno ovata, più depressa assai, il ventre molto meno aperto, più sottile e leggiera, liscia internamente e lucida, la depressione nel mezzo delle valve minore, il margine dorsale retto declive verso l’° estremità, gli apici più acuti e più prominenti, le impressioni muscolari più distinte. Un esemplare l’ ho scoperto sulla valva superiore d’° uno Spondilo, l’altro ebbe il Sig. Katie trovato coi Lithodomus. 31. Modiola imberbis, mihi. M. testa oblonga, tumida, glabra, subaequilatera, tenui; margine ven- trali sinuato; latere postico atro-fulvo radiato, latere antico produeto albido; epidermide luteola, ultra umbones producta. Lun. 38mm., lar. 20mm., alt, 18 mm. Modiola oblunga, gonfia, liscia e senza peli, quasi equilaterale, tenue, ristretta agli apici. Ha il margine ventrale sinuoso, il dorsale arrotondato, il lato posteriore è coperto da raggi longitudinali neri e qualche giallo-sudicio, addossati l’ un sull’ altro, il lato anteriore è sporto in fuori, più breve, di color bianco-rossiccio, l’ interno nero-ceruleo, quasi margaritaceo. La conchiglia è ricoperta da un epiderma giallognola, lucente, che si protende oltre gli umboni. E leggermente striata per traverso, coi segni incrementali distinti. Il cardine è privo di denti, ed in loro vece scorgesi un solco pel legamento, ch’ è interno. Le impressioni muscolari sono appena discernibili. Prossima alla M. Cawvolini, la quale è minore, ha il margine ventrale meno sinuoso, il dorsale retto, la parte posteriore più dilatata, depressa, angolosa. Un esemplare fra le roccie nel porto di Zara ed uno in compagnia dell’ Arca Noae. 6 44 32. Barbatia scabra, Poli. Arca, scabra, Poli. Test. ut. Sic..t. 25, f. 22. - À Phil. Enum. Mol. Sic. IL p. 58, nr. » » » » » » IH. p. 42, nr. Lun. 8Mm., lar. 15mm., alt. 6 mm. Ho scoperto otto valve isolate di questa specie nei massi del co- rallo nobile. uo: 33. Nucula nucleus, Linné. Arca nucleus, L. Gm. p. 3214. Nucula margaritacea, Lam. Ann. d. Mus. 9. t. 18, f. 3. n io Phil. Enum. Mol. Sic. I. p. 64, ur. 2, t. 5, f. 8. ta a a s mi RON p. d5, RIS. Lun. 10Mm., lar. 12mm., alt. 6mm., Venne da Sandri e da noi confusa colla Nucula sulcata, e per tale fu spedita fuori, sotto questo nome trovasi così nell’ elenco del Sig. Dr. Heller e Bielz. La N. sulcata è più grande, ha il lato posteriore più lungo, la lunula è circondata da una fossetta è diversamente striata e colorata; piuttosto rara nel canale di Zara. La N. nucleus è abbastanza frequente a Brevilaqua, Zara, Lesina, Lissa, Curzola, Lagosta, Ragusa. Vive in tutti i mari d° Europa e si estende fino nella Groenlandia. 34. Pecten polymorphus, Bronn. Pecten polymorphus, Bron, Ergb. mein. natur-6konom. Reise II. p.. 627. Pecten polymorphus, Phil. Enum. Mol. Sic. I p. 79, nr. 3, t. 5, f. 18 — 24. Pecten polymorphus, Phil. Enum. Mol. Sie. II. p. 77, nr. 3. Lun. 32mm., Jar. 34mm., alt, 10m. Pettine distinto, intermedio fra i Pecten glaber e Pecten aspersus, il quale veniva unito a questi. Il P. glaber alla sua volta da Sandri e da noi fu con questa specie confuso, per cui nel primo elenco lo annoverò come P. glaber col sinonimo P. polymorphus, nel secondo elenco si trova invece sotto il nome di P. polymorphus senza sinonimi; e così erroneamente il P. glaber si ritenne e si spedì fuori per P. polymorphus. Nel civico museo Ferdinando Massimiliano di Trieste il P. glaber è classificato come P. proteus, discors, fleruosus, bifrons ecc., e ciò senza che fra di questi vi sia la benchè minima differenza o variazione, all’ infuori del diverso colorito. Il P. polymorphus fu rinvenuto soltanto nel fango del canale di Zara. 45 Il P. glaber vive invece nelle aque di Novegradi in grande quan- tità, è commestibile abbastanza ricercato e si conosce col nome di ,,Cape piere piccole. In scarso numero trovasi a Brevilaqua, una varietà più della metà minore, con numero maggiore di coste e colle strie longitudi- nali marcate; una seconda varietà grande come il tipo si pesca coll’ Arca Noae, questa pure ha maggior numero di raggi, e più gracile e più de- pressa, nè mai riesce tinta uniformemente di que’ vivi colori (rosso, vio- laceo, giallo) come il tipo, ma sempre bianco-sudicia nel fondo variamente marmorata. 35. Pecten leptogaster, mihi. P. testa rotundata, subaequivalvi, compressa; radiis irregularibus 30-40 convewis, longitudinaliter striatis, striis longitudinalibus et transversis subreticulata; auricula postica minima. Lun. 19mm. lar. 18mm., alt. 4mm. Specie arrotondata, colle valve quasi eguali, compressa, ha da 30 a 40 raggi irregolari, convessi e striati per lungo. Bene osservando però si potrebbe vedere come nella distribuzione dei raggi avvi un certo ordine, ve ne sono cioè da 15 a 18 appajati, ogni pajo sembra quasi formare un raggio solo, diviso da un solco, gli interstizi compresi fra questi raggi appajati sono larghi quanto i due raggi stessi e vengono attraversati da uno o due raggi minori. Numerose e sottili strie traversali incontrandosi colle longitudinali la fanno apparire quasi reticolata. L° oreechietta ante- riore è più grande, nella parte ov’ è unita alla valva è liscia, più sopra solcata da circa otto linee longitudinali e da strie trasversali, salienti nel punto d’ incontro, sull’ ultima linea longitudinale le strie trasversali si dilatano in forma di squame elevate. Di color bianco-sudicia, interna- mente semi perlacea. S° accosta al Pecten pusio, dal quale differisce per essere più arrotondato, più depresso, pel numero e pella disposizione dei raggi, per le strie traversali e pel colore. Ne ho potuto liberare dai massi del corallo nobile tre valve ed alcuni frammenti. 36. Anomia aspera, Philippi. Anomia aspera, Phil. Enum. Mol. Sie. IL p. 65, nr. 2, t. 18, f. 4. Lun. 26mm., lar. 30mw., Specie già scoperta dal Sandri dopo la pubblicazione dell’ Elenco déè lamellibranchiati e non so come sfuggitami, per cui non la compresi fra le specie inedite l’ anno scorso. Non molto rara nelle aque di Zara ed a Brevilaqua. 46 37. Anomia aculeata, Montagu. Anomia aculeata, Mont. Test. britan. p. 157, t. 4, f. 5. 5a > Phil. Enum. Mol, Sic. II p. 214, nr. 8, t. 28, f. 1. Lun. 6mm., lar. 5mm., alt. 2mm. Ho scoperto quattro valve superiori col corallo nobile. Anomia molto bene caratterizzata e che corrisponde perfettamente alla descrizione e figura che ne fece Philippi. 38. Anomia hemisphaerica, mihi. A. testa suborbiculari, saepe transversa, tenui, hyalina; valvula supe- riore concava, inferiore majore valde convera; longitudinaliter tenvissime plicata, plicis irregularibus fleruosis. Lun. 70, lar. 7Mm., alt. 3 mm. Elegante Anomia quasi circolare, assai di rado l un dei lati è semirostrato, spesso è traversale; sottile e vitrea. La valva superiore e concava ed affatto liscia, l inferiore è più grande, molto convessa, sicché rammenta benissimo un emisfero; piegazzata per lungo, pieghe appena visibili, irregolari e tortuose. L° apice è acuto prominente. Nell’ interno è quasi perlacea. Figura all’ incirea fra le Anomie, come nel genere delle Ostriche, l’ Ostrea cochlear. Molto rara sui coralli e sugli aculei del Cidaris hystrix. Questa, LA. aculeata e VA. aspera sono le specie le meglio caratterizzate e meno varianti di questo genere incostanto ed incerto, non solo delle quì no- minate ma ben anco fra tutte le altre nostre Anomie. 39. Ostrea cochlear, Poli. Ostrea cochlear, Poli Test. ut. Sic. t. 28, f. 28. Phil. Enum. Mol. Sic. I. p. 89, nr. 3. >; LI. p.163,, DE dé 9” ” ” ” ” b)) ” Lun. 54mm., lar, 40mm., alt. 30mm. Trovasi frequentemente solitaria e più spesso in gruppi sul corallo nobile. Distinta assai per la sua forma semisferica, per la mancanza quasi assoluta di lamelle, per la valva superiore molto concava e l’ inferiore, ch’ è più grande, molto convessa. Se in confronto colle altre perde in grossezza, vi guadagna in solidità. 47 Brachiopoda. 40. Terebratulina caput serpentis, Linné. Anomia caput serpentis, L. Gm. p. 3344. Terebratula caput serpentis, Phil. Enum. Mol. Sic. I. p. 94, nr. 1, e Terebratula caput serpentis, Phil. Enum. Mol. Sic. II. p. 66, nr. 2. Lun. 17mm., lar. 13mm., alt, 9mm. Ne ho trovati otto esemplari col corallo nobile e più spesso anzi sul corallo bianco (Oculina). 41. Megerlea truncata, Gmelin. Anomia truncata, Gm. p. 3343. Terebratula truncata, Phil. Enum. Mol. Sic. I. p. 95, nr. 2, t. 4, f. 12. Orthis È È si pitatrlpr09, nr. A Lun. 20mm., lar. 25mm., alt. 10 mm. Pure dal corallo nobile. N° ebbi un centinajo d° esemplari. 42. Argiope decollata, Chemnitz. Terebratula detruncata, Phil. Enum, Mol. Sic. I p. 96, nr. 4, f. 14 Orthis detruncata, Phil. Enum. Mol. Sic. II p. 69, nr. 2. Lun. 7mm., lar. 71m. alt 3!/,mm. Abbastanza frequente col corallo nobile, meno a Punte Bianche ed a San Filippo e Giacomo. Trovasi anche le varietà y del Philippi (t. 6, f. 14). 43. Argiope neapolitana, Scacchi. Terebratula neapolitana, Scac. Oss. Zool. II. 1833, p. 18. » seminulum, Phil. Enum. Mol. Sic. L p. 97, nr. 7, t. 6, f. 15. Orthis neapolitana, Phil. Enum. Mol. Sic. IL, p. 69, nr. 5. Lun. 31/,M., lar. 34/,mm., alt. 14/,Mm. Piuttosto rara a Punte Bianche ed a S. Filippo e Giacomo. 44. Argiope Pera, Mii h]feld. Anomia Pera, Mihlf. Verhandl. d. Berl. Gesellsch., 1829. I. p. 205. Terebratula cuneata, Phil. Enum. Mol. Sic. I. p. 96, nr. 5, t. 6, f. 13. Orthis Pera, Phil. Enum. Mol. Sic. II. p. 96, nr. 3. Lun. 2Mm., lar. 2! 10. alt. 1 mm. Più rara della precedente, nelle stesse località. 48 45. Crania ringens, Honinghaus. Crania ringens, Hén. Beit. zur Monog. der Gatt. Crania p. 3, f. 2. Lun. 10Mm., lar. 10Mm., alt. 4mm., Questa specie rarissima nel Mediterraneo, l° ho scoperta da noi in quattro esemplari col corallo rosso; indi a S. Filippo e Giacomo prima ne trovai una ventina sopra piccoli sassi della porporella, poi sopra un grande, del peso di oltre cento funti, vi erano attaccati circa cento indi- vidui di questa Crania rara. IV. Terrestri e fluviali specie nuove ed inedite. 1. Lithoglyphus pygmaeus, Frauenfeld. Lithoglyphus pygmaeus, Frauenf. Die Art d. Gatt. Lith. Palu- dinel. p. 197. L’ ho scoperto nel torrente Oraovaca confluente della Krupa presso il convento di monaci greci dello stesso nome, qui vive in massa e riesce d’una tinta verdastra d’origine vegetale. Ne trovai poi in minor numero, di color bianchiecio un po più grandicelli nella Krupa stessa e nella Zrmanja. 2. Valvata piscinalis, Miiller. Nerita piscinalis, Mil. Verm. II p. 172. Scoperta in molti esemplari nella Zrmanja presso Bilisane, Obro- vazzo vecchio e nella parte superiore della cascata Luna, colla Pyrgula annulata, Jan., in esemplari molto grandi. Vivente e nel sedimento. 3. Valvata cristata, Miller. Nerita cristata, Mil. Verm. II. p. 198. Ne ho trovati quattro esemplari nella Zrmanja presso Obrovazzo vecchio, sopra un legno fracido. 4. Qleacina subcylindrica, Linné. Helix subeylindrica, L. Syst. Nat. Ed. XII. » lubrica Mill. Verm. Hist. II. p. 104. Bulimus lubricus, Brug. Encyc. méth. Ver. I. p. 341. Achatina lubrica, Menke. Synops. Mol. p. 29. Mentre finora non si conosceva che qualche raro esemplare avven- 49 tizio delle sabbie di Lacroma, l° ho scoperta 1° anno 1863 in buon numero d’esemplari a Bilisane nel prato presso la Zrmanja. 5. Zonites croaticus, Partsch. Helix croatica, Part. in Rossm. Ic. V. I, f. III p. 3, t. 41, f. 451. Quantunque Mortillet nel suo ,,Etude sur les Zonites de 1’ Italie septentrionale“ dica: ,Kutschig me l’a envoyé de Vellebit, district de Zara, pure la comprendo fra le specie inedite, poichè Kutschig nella sua collezione, come il vidi e me lo disse egli stesso, ne avea si dal Ve- lebit ma dal versante croato, dalla parte della Lika. Ho scoperto quattro esemplari sul Crnopac nella Buljeva Lokva, versante dalmato, diedia Kut- schig l esemplare maggiore, d° allora soltanto la considerò specie nostrana» 6. Zonites (Conulus) fulvus, Miiller. Helix fulva, Mil. Verm. IL p. 56, nr. 249. 5 si Rossm. Te. N ILef VILSVIN p:38, 6.390 £. 535. Ne trovai una dozzina nella pianura di BiliSane sotto è’ cespugli colle altre specie. 7. Zonites (Helicellia) nitidus, Miiller. Helix nitida, Mil. Verm. II p. 56. i Vuceda, Dr ap. Hists Mol'p.: 4035 te VITI 194100427 = 2 RIossmus e Vest, fo Da pol 12,604, Re ZO: Scoperta in buon numero d’individui nel piano di Bilisane. Finora non si aveano che esemplari avventizî di Lacroma. 8. Zonites (Helicella) vitreus, E. A. Bielz. Helix hyalina, Y ér. Prodr. nr. 224. > A Rossm. To Vo bots VII, VIN t°39, th dadi » vitrea, E. A. Bielz., Fauna Siebenb. p. 43, nr. 8. Ne ho scoperti tre esemplari colla Vertigo Kokeilii sullo Skocaj presso Obrovazzo. 9. Pupa (Pupilia) muscorum, Linné. Turbo muscorum, L. Syst. Nat. Ed. X. p. 767. Pupa Di Riossm?MeV. LOSIV SIVE? SILE12393: Nel prato di Bilisane. Rarissima. 10. Vertigo (Alaea) antivertigo, Draparnaud. Pupa antivertigo, Drap. Tabl. de Mol. p. 57. Vertigo septemdentata, Fér. Tab. Systèm. p. 68. = » Rossm. Ic. V. II f. IX, X, p. 28,.t..49, f. 647. 50 41. Vertigo (Alaea) pygmaea, Draparnaud. Pupa pygmaca, Drap. Hist. Mol, t. II, f. 30, 34. Vertigo 5 R/oisisim. Ie; Vel. f: DI, Ro pio ot. 49. f. 1048. 12. Vertigo (Vertilla) Venetzii, Charpentier. Vertigo Venetzii, Char p. in Fér. Tabl. Systèm. p. 69. © DI Ros'sm. Te. V. II, f. DX, XxX p.190, ti 49, f 650. Tutte e tre queste Vertigo nuove per noi le trovai sotto a’ cespugli nella pianura di Bilisane coll’ Helix pulchella, Zonites mnitidus, fulvus, Carychium minimum, tridentatum, Pupa muscorum, ete. Le due ultime specie il Sig. Conte Walderdorff, le trovò a Budua, Topla e Traste nei sedimenti del mare. 13. Vertigo (Odontocyclas) Kokeilii, Rossmàssler. Pupa .Kokeilii, Rossm. Ic. V. I, f. V, VI-p. 18, t. 23, f.. 3305. Precisamente di rimpetto Obrovazzo voltandosi colla faccia verso la foce de fiume si scorge un immenso dirupo detto Skoda), che sta perpen- dicolarmente sopra la Zrmanja; io mi portai nel 1863 a quello e m° ar- rampicai sulla parte esterna con molta fatica giovandomi d'ogni fessura, crepaccio, o tronco che sporgesse, finchè giunsi in uno spazio largo tanto che mi poteva contenere appena, li fra terra, foglie secche e fracidi legni ho scoperto questa magnifica specie, propria alla Carinzia e Carniola. Ne raccolsi, compresi quelli che trovai l’anno dopo, un centinajo d’ esemplari. Questa e la sua vicina la Vertigo Rossmissleri, Schmidt vengono da moderni conchiologhi divise nell’ apposito sottogenere Odontocyclas, Schlutter (1838) sinonimo di Scopelophila ed Eryma, Albers (1850), tanta è però la differenza fra queste due e le altre Vertigo o Pupe, che si potrebbe a tutta ragione considerarlo qual genere distinto. Lo stesso Rossmàssler che la univa al genere Pupa, osservava: ,Mehr noch als durch die Zierlichkeit ist P. Kokeil durch ihre Form und die Verhàlt- nisse ihrer Mundpartie merkwiirdig. Sie steht naàmlich, wenigstens so weit uns die Gattung Pupa bekannt ist, ganz isolirt da, und ist mit keiner mir bekannten Art verwandt.* Si noti ch’ egli diceva, non esser la V. Kokeilii prossima a nessuna specie, perchè pur anco non s’ era scoperta |’ altra che dovea portare il suo nome, e la quale trovasi descritta e figu- rata nella sua Iconografia al numero 644. 14. Clausilia (Marpessa) ungulata, Ziegler. Clausilia ungulata, Z. in Ros. Ic. V. II, f. VII, VIII, p. 16, t. 34, f. 464. Trovai due individui nella Buljeva Lokva sul Crnopac. 51 15. Clausilia (Medora) Brusinae, Kutschig in sched. cav. LILVi 2. C. testa rimata, fusiformi, subventricosa, violascenti - lactea; oblique substriata, nitida; spira turrito-acuminata, anfractibus 10 — 11 convexius- culis, sutura subexculpta, cervice plicata; apertura subquadrato-rotundata, ampla, pallide fusculaj peristomate continuo, subsoluto, reflexo; lamellae va- lidae, infera flewnuosa, elata; plicae palatales quatuor, duo superae immersae, longae, acutae, tertia tenui, brevis, quarta brevissima infera; plica columel- laris emersa. Lun. 24mm., lar. 54,,mm. Conchiglia rimata, fusiforme, quasi ventricosa, di color bianco - vio- laceo, striata leggermente per obliquo, nitida, esile; la spira è turrito- acuminata, ha 10 e non più di 411 giri, abbastanza convessi, separati da sutura profondetta; la cervice è piegazzata, e quasi costolata, specialmente - verso la base. L’ apertura è ampia, quasi quadrato - arrotondata, di color fosco pallido, lucente , il peristoma è continuo, qualche rara volta unito, ma per la maggior parte distaccato, ripiegato, non dilatato ed avvi ap- pena indizio di labbratura. La lamella inferiore la ha flessuosa, elevata; delle pieghe palatali se ne contano quattro, le prime due nascoste, lunghe, acute, parallele, la seconda è più elevata della prima, la terza è breve, tenue e poco distinta; la quarta inferiore, che quasi discende dalla colon- netta è breve assai e poco marcata, anche la piega columellare è alquanto sporgente. Sull’ Oblj Kuk nella Zrmanja fra Bilisane e Zegar, dove l’ ho scoperta, ne raccolsi circa 300 esemplari nel 1863, nell’ anno dipoi 150. Altrove non fu trovata. Differisce dalla Clausilia Dalmatina perchè riesce minore, più gra- cile e sottile, altramente colorata, gli anfratti più convessi, l’orlo più esile e poco dilatato, per le lamelle interne. Delle specie del sottogenere Medora esclusivo alla Dalmazia (eccet- tuate due specie che trovansi nella Carniola ed una nell’ Istria) ne ab- biamo di tutte le località dei quattro circoli, quello di Zara n° è il meno ben provveduto per cui questa per trovarsi in detto circolo e perchè la stazione sua è la più settentrionale aquista maggior interesse. 15. Clausilia (Medora) leucopleura, mihi. tav. Ill 1.3; C. testa punctiformi-rimata, fusiformis, cerasino = albida; oblique cos- tata, costis flewuosis, distantibus, albis, spira attenuata; anfractus 9 — 10 conveziusculi; cervia convexa, grosse plicata; apertura rotundato-pyriformis, pallide fuscula; peristoma continuum, solutum, subreflerum, labiatum; la- mellae postice valde convergentes , supera mediocris, infera strieta, elata; vo 52 plicae palatales quatuor, duo superae longae, filiformes, tertia maxima es- pressa, margini approwimata, quarta brevissima infera e plica lunata tenui descendens; lamella spiralis lamellam superam attingens, initio furcata. Lun. 18mm., lar. 44/,MM., Conchiglia con fessura ombelicale puntiforme, a forma di fuso, semi- diafana e lucida, sottile, di color ciregiuolo - bianchiccio; è obliquamente costata, le coste sono filiformi, flessuose, distanti, negli interstizî avvi spazio che potrebbe essere occupato da due coste, sono bianche ed in qualche esemplare sono irregolari, sembrano allora rughe. Ha da 9 a 10 giri piuttosto convessi regolarmente crescenti, arrotondati, divisi da una sutura filiforme poco profonda, bianca; la spira è assotigliata, i primi due o tre anfratti sono bruni, lucenti e privi di coste; la cervice è convessa, fornita di grosse pieghe irregolari. L'apertura è grande, arrotondata a forma di pera, di color fosco pallido, l'orlo è continuo, distaccato, dilatato, ripiegato appena e labbrato. Le lamelle posteriori molto convergenti, la superiore mediocre, l’ inferiore è stretta, elevata, acuta; delle quattro pieghe palatali, le prime due sono più internamente filiformi e parallele, la terza parallela anch” essa più marcata, approssimata al margine, la quarta è breve assai, discende dalla plica lunata, la lamella spirale tocca appena la su- periore; il clausilio è intiero. Comunicatici alcuni esemplari come provenienti da Lagosta dal Sig. Prof. Breisak. Differisce dalla €. aquila, per essere più gracile, per le coste, pel colore, pel peristoma meno ripiegato, più ingrossato. S'avvicina per la costolatura alla nostra C. armata, Kutschig (C. Lanzai Dunker), alla C. macrostroma, Cantraine, (C. Syracusana Phil.) della Sicilia ed alla Balea Haueri, E. A. Bielz della Transilvania. 17. Clausilia (Iphigenia) rugosa, C. Pfeiffer. Clausilia rugosa, C. Pf-in'Rossmi “To. VII, if. VII) VII, Pp. 19, f. 477-487 (pars.) Di questa bella specie ho trovato due soli esemplari sul Crnopac nella Buljeva Lokva. Una delle poche specie dalmate del sottogenere Iphigenia di Gray. 18. Helix (Patula) solaria, Menke. Helix solaria 7 Menk. in Rossm. Ie. V. II, £ VIVI, p..12, t. 32, f. 453. Unico esemplare nel sedimento della Zrmanja, nella parte inferiore della cascata di Bilisane. 19. Helix (Goniostoma) lenticula, Férussac. Helix lenticula, Fér. Prodr. 154. È È Riossm. Fo. ‘VIDI; fi VIDUVIMOT. 32) f0 0452. 53 N'ebbi una ventina da Lesina, trovate sotto le pietre. Finora non si avea che dalle sabbie marine di Lacroma. 20. Helix (Fruticola) incarnata, Miller. Helix incarnata, Mil. Verm. II, p. 63, nr. 259. s sE Rossm. Ic. V. I, f. I; pu63,5t54 £ 108 Due esemplari presso il convento di Krupa. La nostra riesce più piccola che non sia il tipo che trovasi nella ri- manente Europa, è bianca, credo che Stentz 1° abbia trovata anche sul Velebit e la chiamasse perciò varietà Velleditana. 21. Helix (Xerophila) Ammonis, A. Schmidt. Helix Ammonis, A. Sch. in Stabile. Mol. Ter. viv. du Piémont, p. 46, nr. 21. J Scoperta nelle pianure lungo le Zrmanja a Bilisane, Zegar, Ervenik, ed in generale trovasi nella Bukovica. 22. Helix (Campylea) crinita, Sandri. to IK,f. A Helix crinita, San. in Strob. Giorn. di Malac. An. II, p. 108. » Setosa, var. crinita. Bellotti. Mol. ter. rac. in Dal. in Strobel. Giorn. di Malac. An. II, p. 121. H. testa umbilicata, depressa, valde irregulariter rugosa, solidiuseula; villosa, villis raris, longis, recurvis, regulariter dispositis; fusco-cornea, pallide trifasciata; apertura perobliqua, rotundata, peristomate continuo, soluto, lato, reflezo, vix sublabiato, in margine columellari subdentato. Lun. 12mm., lar. 28mm., Bell’ Elice, orbicolare, ombelicata, depressa, ottusamerte colmeg- giante, convessa nella parte inferiore, piana nella superiore; ha 5 giri alquanto convessi, arrotondati, è solida piuttosto e rugosa, le rughe sono oblique, spesso interrotte, prominenti ed irregolari. È ricoperta da peli tubulosi lunghi, radi e ripiegati, disposti regolarmente in linee oblique assecondanti le rughe, vanno mancando verso 1° umbelico e mancano af- fatto nei tre primi giri. Di color fulvo tendente al corneo, con tre fascie castagne pallide; l’ apertura è obliqua assai, arrotondata; il peristoma s0- lido, continuo, distaccato, dilatato, acuto, un po arrovesciato, fornito d’un lucido smalto bianco, quasi labbrato; nel margine columellare avvi appena indizio di dente; l’ombelico è aperto e profondo. Differisce dalla .H. setosa, perchè è più solida, più depressa, per le rughe, pei peli e cosi anche dalla H. setigera, che a torto Rossmassler considera una varietà della setosa; io le credo specie distinte, e le riten- nero, Sandri, Kutschig ed altri, la loro diagnosi doyrebbe suonare: Helix setosa, Ziegler (in Rossm. Ic. p. p. V.I, f.IV, t-IV., f. 222.) 54 H. testa aperte umbilicata, orbiculato-depressa, striata, tenera; villosa, villis densis, brevibus, erectis, irregulariter dispositis; lutescenti cornea, tri- fasciata; apertura perobliqua, rotundata, peristomate continuo, soluto, lato, reflero, viasublabiato, in margine columellari subdentato. Vive sul Velebit, lungo le rive della Zrmanja e della Krka, a Knin, a Sinj, Osojnik e Macarsca. Helix setigera, Ziegler (in Rossm. Ic. p. p. V. I, f. IV, t. IV, f. 221.) H. testa umbilicata, subturbinato-depressa, laevissime striata, tenera ; villosa , villis densis longiusculis, erectis, irregulariter dispositis; lutescens, pallide subtrifasciata, fascia media obscuriore; apertura perobliqua, rotun- dato-ovata, peristomate continuo, non soluto, latiusculo, reflexo, viasublabiato, in margine columellari subdentato. Gravosa, Meleda. Dell’ H. crinita ho i due esemplari originali della raccolta Sandri, un individuo giovanile esiste nella raccolta del defunto Kutschig ora del Sig. de Hòbert, uno o due ve n° erano in quella del Sandri comperata dal Sig. Lomel di Heidelberg. Fu trovata nella località detta Torre Prolog al confine dell’ Er- zegovina. A maggior schiarimento della differenza che passa fra le tre specie citate aggiungo la seguente tabella. Tavola comparativa di differenza fra le specie: Helia crinita Sandri. Melia setosaZiegler. Helio setigera Ziegl. Conchiglia minore, maggiore, minima, » Solida, meno solida, la meno solida, » depressa, | meno depressa, la meno depressa, » TUQosa; striata; meno striata; con peli rari, densi, meno densi, » Tigurvi, eretti, ancor più eretti, » lunghi, brevi, più brevi, » regolarmente dis- | irregolarmente disposti:| pure irregolarmente posti; disposti; di colore fosco-corneo, | giallognolo corneo, giallognolo. ds onaot0n;tre,fascie » con tre fascie » con 1 fascia distinta poco distinte; distinte; e 2 appena visibili; ha l’ apertura obliqua, | la meno obliqua, meno obliqua, n» arrotondata; meno arrotondata; la meno arrotondata; il peristoma è poco di-| distaccato, unito, staccato, » dilatato, meno dilatato, il meno dilatato, » ingrossato, meno ingrossato, il meno ingrossato, » diritto; ripiegato; meno ripiegato; l’ ombelico è aperto, il più aperto, meno aperto, il dente columellare il più marcato, meno marcato. marcato. 55 23. Helix (Pomatia) pomatia Linné. Helix pomatia, L. Syst. Nat. p. 771. È 5 Rossm. Ic.;V..I,f.-I, p. 54,.t..f.4,:2. Questa specie, che vive in quasi tutta l’ Europa, non si conosceva che quale abitante del versante croato del Velebit, l’ho scoperta in grandi esemplari sul Crnopac versante dalmato, nella Buljeva Lokva e dintorni. 24. Carychium minimum Miiller. Carychium minimum, O. F. Mill. Verm. II p. 125, nr. 324. > > Rossm, Ic. f. IX, X, p. 36, t. 49, f. 660. Auricula minima Phil. Enum. Mol. Sic, II. p. 222, nr. 6. Carichium minimum de Betta, Malac. della val. di Non p.134, nr. 61. a A Menegazzi, Malac. Ver. p. 234, nr. 84. 5 ni E. A. Bielz, Fauna Siebenb. 157. » > Stabile, Mol. ter. viv. du Piémont, p. 107, nr. 1. Questo bel Carichio comune assai in Europa è stato scoperto da me a Bilisane nel prato presso la Zrmanja. 25. Carychium tridentatum Risso. Saraphia tridentata, Ris. Hist. nat. Europ, mérid. IV, p. 84. Carichium elongatum Villa, Dispos. system. Conch. p. 59. nr. 22. n tridentatum Stabile, Mol. terr. viv. du Piémont, p. 107, nr. 2. Ho trovato quattro esemplari in compagnia del precedente. 26. Limnaea Zrmanjae mihi. tav. III, f. 4. L. testa minuta, ovato-conica, subrimata, striatula, pellucida; aper= tura acute-ovali; anfractibus 5 converis, superne subangulatis. Lun. 4mm., lar, 21/,Mm. La più piccola Lymnaea nostrana, di forma ovato-conica, solidetta, quasi perforata, acuta; striata assai finamente per lungo, è pellucida e quasi vitrea; l’apertura è acuto - ovale; ha 5 giri alquanto convessi, di- visi da una sutura non molto profonda, nella parte superiore poi sono semi angolosi. S’avvicina in generale alla Lymnaea minuta Drap., la quale è più grande, più allungata , più torricellata, la fessura ombelicale più aperta, ha un anfratto di più ed è sempre d’un color corneo bruno più o meno opaca, nè mai pellucida. La descrizione che da il Philippi della L. minuta delle Sicilie, fa dubitare che quella sia da riferirsi piuttosto a questa mia specie. Nel vo- lume secondo a pag. 121 leggesi: ,,L. testa ovato-conica, acuta ; tenui, pel- lucida, cinereu, umbilicata, anfractibus 3, converis, suturis ewcavatis, aper- 56 tura ovata.* Ora questa frase conviene colla mia più che non con alcun’ al- tra d'altri autori. Egli poi nel suo primo volume (a pag. 147) s’ esprime come la specie siciliana differisca molto dalla germanica. Trovai molte spoglie nei sedimenti della Zrmanja, nella parte su- periore della cascata presso Bilisane, ed in quella detta Luna, ove il fiume si getta nel mare, nella parte superiore in compagnia della Pyrgula annulata. 27. Planorbis capocestianus, Vidovic. tav. IL, f. 5. Planoris acronicus, Sandri in sched. et in coll, b affinis, Kutschig in sched. et in coll. P. testa depressa, supra planiuscula, subtus concava, arcuatim striata, opaca, olivaceo-nigra; anfractibus rotundatis, celeriter accrescentibus; aper- tura oblique angulato-rotundata, peristoma continuum. Lun. 15/,Mm., lar. 5'/,mm. Piccolo Pianorbe orbicolare, depresso, opaco, sottile e nitido, la parte superiore è piana e qualche volta un po elevata, l’inferiore è concava a forma d’imbuto espanso; ha strie arcuate finissime, più sensibili verso l’ apertura, ha quattro anfratti arrotondati più larghi che alti, i primi due stretti e bassi assai, i seguenti crescono rapidamente, le suture sono poco profonde. L° apertura è obliqua, angolosamente arrotondata; il peri- stoma è continuo, semplice, acuto e sottile, la fauce liscia e lucida. Ne ho tre esemplari della raccolta Sandri da Grebeskica di Capocesto. 28. Ancylus niger Sandri. A. testa oblique conoidea, solidiuscula; vertice postico hamoso, acuto; apertura ovali; transverse subtilissime lineata; extus ater, intus mnigro- coeruleus. Lun. 7?/,mm., lar. 5° mm., alto 3mm. Conchiglietta obliquamente conoidea, piuttosto solida, ha l'apice po- steriormente, alquanto lungo ed acuto, ripiegato all’ ingiù; l'apertura è esattamente ovale, dal vertice alla periferia corrono delle lineette sottili sì che sono visibili soltanto con lente, le strie dell’ incremento sono poco distinguibili. All’ esterno ha una tinta in nero fosca tanto che in nessun’ al- tra delle nostre conchiglie fu osservato, la sola che più gli si avvicini pel colorito è la varietà aethiopica, de Betta, della Lymnaea peregra dalla Narenta, la quale però volge molto al verdastro; internamente è lucida di color cilestrino traente al nero. Differisce dall’ Ancylus fluviatilis per l’ apertura ovale, per la sua solidità, per l’ apice ch’ è quasi alla periferia, più lungo ed acuto, per le linee trasversali e pel colorito. D7: Trovasi a Grebeskica di Capocesto. Ho due esemplari originali della raccolta Sandri. 29. Acroloxus lacustris Linné. Patella lacustris, L. Syst. Nat. p. 783. L'ho scoperto in otto esemplari nella Zrmanja presso Obrovazzo vecchio, su d'un legno fracido. i V. Specie che debbonsi escludere dal numero delle dalmate. 1. Buccinum flewuosum Brocchi. Dan. e San. Gast. test. mar. p. 23, nr. 9. sAvendo sott’ occhi l’esemplare che servi per la descrizione e figura di questa specie di Brocchi, posso assicurare ch’ è tutt’ altra cosa dal- l'individuo speditomi sotto questo nome, il quale deve ritenersi per una varietà del Buccinum variabile Phil.“ Quest’ era l'osservazione che Bellotti fece a Sandri sul suo 2. feruosum; nella raccolta tipica sotto tal nome esistono invece due esemplari di Nassa reticulata L., una varietà che presenta poca differenza dal tipo, riferibile alla sua var. elegans, da eselu- dersi perciò dal novero delle specie. Il Buccinum flexuosum del Brocchi credo si trovò soltanto fossile in Italia ed in Transilvania. Il B. fe@uosum di Lamarck è specie recente dell’ isola Maurizio. 2. Columbella marmorea Brusina. Brus. Conch. dalm. ined. p. 9, nr. 1. Il Sig. Koschitz m° avea fornito alcun esemplari di questa Colom- bella, coll’ assicurazione ch° erano provenienti dalla Dalmazia e tanto più lo credei quando vidi più tardi due esemplari senza nome nella raccolta del Sandri; ora però seppi che questa è la Columbella nitida di Lamare k, della Giamaica e di San Tommaso molto diffusa nelle collezioni, per cui facilmente poteva venir confusa con specie nostrane e credo perciò di doverla elidere dal novero delle adriatiche. 3. Columbella mercatoria Lamarck. Dan. e San. Gast. test. mar. p. 36, nr. 53. 4. Cypraea annulus Linné. Dan. e San. test. mar. p. 37, nr..39. 5. Cypraea carnea Poiret. Dan. e. San. Gast. test. mar. p. 37, nr. 60. 6. Cypraea spurca Linné. Dan. e San. Gast. test. mar. p. 39, nr. 66. 58 7. Cypraea asellus Lamarck. Brus. Conch. dalm. ined. p. 15. Tutte le cinque specie sunnominate debbonsi escludere dalle dalmate, e ciò perchè fuori degli esemplari del Sandri (e dell’ ultima specie man- data al museo di Zara dal M. R. P. Cusmich), nessuno dei tanti racco- glitori, che da anni si occupano con zelo della conchiologia dalmata, mai le trovò, e sarà accaduto di queste come a me della Columbella nitida a Sandri della Mya truncata, ecc., che cioè raccomandandosi ad amici per conchiglie dai diversi punti della provincia se hanno a caso qualche conchiglia forestiera ve la mettono senz’ altro colle altre nostrane; ed avvi tanto più probabilità della cosa, sapendo che le citate Cipree e Colum- belle sono molto comuni nelle collezioni e nel commercio quali oggetti d’ ornamento e per g'alanterie. 8. Delphinula laevis Philippi. Dan. et San. Gast. test. mar. p. 39, nr. 67. Gli esemplari da Sandri riferiti alla Delphinula (Cyclostrema) laevis Phil., appartengono assolutamente all’ Helia (Vallonia) pulchella Miiller, e ciò inferisco dopo attento e ripetuto esame degli originali della sua raccolta. Viene enumerata così fra i molluschi del golfo di Trieste dal Sig. Stossich, come fra quelli dell’ impero austriaco del Sig. Schròckinger ritengo per certo che s'ingannarono attenendosi all’ elenco del Sandri. 9. Mactra glabrata Linné. Dan. e San. Mol. lamel. mar. p. 9, nr. 76. 10. Mactra solida Linné. Dan. e San. Mol. lamel. mar. p. 9, nr. 79. La prima di queste due Madie è riferita dubitativamente dallo stesso Sandri, e quegli esemplari ch’ egli classificò con questi due nomi altro non sono che individui varianti della Mactra triangula Renier. (Vedi ancora nelle mie conchiglie dalmate inedite p. 33, nr. 4.) 41. Mya arenaria Linné. Dan. e San. Mol. lamel, mar. p. 10, nr. 90. Nella raccolta Sandri esiste un esemplare di Mya, specie non nostrana la quale non ha che fare colla M. arenaria, che vive nei mari nordici d’Europa, nella Groenlandia e nell’ America Boreale fino a New-York, ma non da noi. 12. Mya truncata Linné. Dan. e San. Mol. lamel. mar. p. 10, nr. 91. L’esemplare unico esistente nella collezione tipica del Sandri appar- tiene bensi a queste specie, la quale però è cosa sicura che non vive in Dalmazia; trovasi nei mari Celtico e del Nord in Europa, nella Groen- landia e nell’ America Boreale verso Sud fino al Capo Cod, 59 13. Pecten maximus Lamarck. Dan. e San. Mol. lamel. mar. p. 12, nr. 4108. Citato fra le specie dalmate come raro a Novegradi. Gli esemplari classificati dal Sandri per tali sono della Vola (Pecten) Jacobaea. Prova n'è che Bellotti scrissegli: , Tutti gli esemplari finora spediti sotto questo nome appartengono al Pecten Jacobaeus. Il Pecten maximus deve essere specie particolare dell’ Atlantico e non credo siasi finora rinvenuto nel Mediterraneo.“ Ho veduto un esemplare di Vola (Pecten) maxima del- l’ Inghilterra dal Sig. Kleciach, ha le coste della valva superiore arroton- date, solcate, quelle della valva inferiore pure arrotondate ma liscie; la Vola Jacobaea invece ha le coste superiori arrotondate sì ma liscie, le inferiori angolose solcate e riesce minore. Nè Philippi lo trovò nelle Sicilie, nè Forbes nel mar Egeo. Vive nel mar Celtico e Scandinavo. Fossile trovasi in Italia ed in Irlanda. 14. Pectunculus fflammulatus Renier. Dan. e San. Mol. lamel. mar. p, 13, nr. 145. Non è che una poco interessante varietà per lo più giovanile del- l’ Awinea pilosa. 15. Pectunculus nummarius Lamarck. Dan. e San. Mol. lamel. mar. p. 13, nr. 118. Non posso parlare della specie di Lamarek, perchè non ho l’opera sua, ma posso assicurare che quegli esemplari i quali furono da noi così denominati, erano giovani dell’ Axinea violacescens di Lamarck. Ambidue queste specie non furono accettate dal Philippi nella fauna delle due Sicilie. Trovansi così a torto citate come specie buone negli elenchi del Sig. Stossich e del Sig. Schròckinger. 16. Rissoa canaliculata Philippi. Dan. e San. Gast. test. mar. p. 55, nr. 154. Vedi pag. 25, nr. 4. 17. KRissoa cancellata Desmarest. Dan. e San. Gast. test. mar. p. 56, nr. 155. Vedi pag. 25, nr. 4. 18. /issoa coronata Scacchi. Dan. e San. Gast. test. mar. p. 56, nr. 157. Vedi pag. 17, nr. 2. 19. Rissoa dictyophora Philip pi. Dan. e San. Gast. test. mar. p. 56, nr. 160. Vedi pag. 25, nr. 4. 20. Rissoa teatilis Philippi. Dan. e San. Gast. test. mar. p. 58, nr. 172. Vedi pag. 27, nr. 10. 60 21. Tellina onix ..... Dan. e San. Mol. lamel. mar. p. 15, Dr. 153. L’esemplare che ho nella raccolta Sandri con questo nome non è nulla più d° una Gustrana (Fragilia) fragilis L., e così scrisse a Sandri, Bellotti sull’ esemplare speditogli: yè giovane individuo della Tellina fragilis L. (Fragilia ochroleuca);£ è prima ancora che glielo mandasse osservava sopra il nome: Nella monografia del genere Tellina nel- l’opera di Sowerby, non trovo accennata questa specie fra le 207 ivi descritte.“ 22. Turbo granulatus Linné. Dan. e San. Gast. test. mar. p. 64, nr. 203. L’ esemplare unico che esiste nella collezione Sandri con questo nome è veramente la Littorina (Turbo) muricata Linné, di Cuba. Specie che assolutamente non è de’ nostri mari, la quale probabilmente egli l’avrà ricevuta con altre conchiglie dalla provincia, il chè non vale per poter dirla nostrana. Anche questa è una delle Littorine le più comuni nelle raccolte. 23. Venerupis crenatula Lamarck. Dan. e San. Mol. lamel. mar. p. 16, nr. 163. Tutti quegli individui che Sandri e noi spedimmo per V. crenulata, appartengono alla Rupellaria (Venerupis) Irus Linné, nè meritano neppure di considerarsi varietà. Per la determinazione di questa specie erronea, Sandri s'era basato semplicemente sulla figura del Chenu nelle »Lecgon Elèmentaires sur 1° Hist. nat. Conch., ed ella non è cosa ragionevole l’attenersi per la determinazione di specie a figure non sempre esatte di un opera che tratta di generi semplicemente. La vera Rupellaria ( Venerupis) crenatula di Lamarck è tut- t altra specie, che vive nella Nuova Olanda. Questa nostra pretesa crenatula è contemplata fra le adriatiche dal Prof. Stossich e dal Sig. Schròckinger, sarà come delle altre che l’hanno citate sulla fede del Sandri. Nell’ elenco de’ molluschi lamellibranchiati dei Sig. Danilo e Sandri del 1855, attrovansi le specie qui sotto indicate, le quali certemente sono sinonime di altre comprese nell’ elenco del 1856, senza però darne riscontro, per cui non ho potuto sapere quali propriamente Sandri ritenne prima sotto questi nomi: Cardium muricatum Gmelin. Cytherea pectunculus La marck. Pinna nobilis Linné. Tellina linguiformis Linné. ”» opalina si radiata » è2) 61 VI. Elenco sistematico sinonimico dei molluschi dalmati marini con note. Cephalophora. Classis |. Cephalopoda. Subordo, Octopoda. Familia Octopidae. Genus Octopus. Lamarck 1799. 1. Octopus vulgaris Lamarck. G. Eledone Leach, 1817. 2. Eledone moschatus Lamarck. Fam. Argonautidae. G. Argonauta Linné 1758. 3. Argonauta Argo Linné. Subordo Decapoda. Fam. Loligidae. G. Loligo Lamarck 1799. 4. Loligo vulgaris Lamarck. G. Sepiola Leach, 1817. 5. Sepiola Rondetetiù Gesner. Fam. Sepiadae. 6. Sepia officinalis Linné. 62 Classis Il. Pteropoda. Fam. Hyalidae. G. Cavolinia Gioeni 1783. (Hyalea Lamarck 1799.) * 7. Cavolinia globulosa Rang.!) Vedi pag. 32. Classis III. Heteropoda. Fam. Janthinae. G. Janthina Bolten 1799. * 8. Janthina bicolor Menke. Brus. 1864 idem. #9. » nitens » ” » » Classis IV. Gasteropoda. Nubelassis: Prosobranchiata. Ordo Pectinibranchiata. Subordo Proboscidifera. Fam. Muricidae. Subfam. Muricinae. G. Murex Linné 41758. 10. Murea Brandaris Linné. D. e S. 1856, II. idem. ?) Ad » trunculus Linné , »»_» RENE! 1) I nomi delle specie che mancano negli elenchi dei Sig. Danilo e Sandri vengono impressi in caratteri differenti. 2) Pella citazione dei sinonimi usero delle seguenti abbreviazioni: D. e S. 1855. = Danilo e Sandri Elenco dei lamellibranchiati marittimi 1855. Di (e (StMASS0 MAR, i; ampliato e rettificato. 1856. D. e'S:14856.15=N% 5; »» gasteropodiì testacei marittimi. 1856. D. eS.insched= ,, in cedole e nella collezione. Brus. 1864. = Brusina. Conchiglie dalmate inedite. 1864. in sched. = 5 in cedole e nelle collezioni ”» ”» te) 63 12. Murea falcatus Danilo e Sandri D. e S. 1856, II idem. #13; de, erinaceus Lamarck. Brus. 1864. idem. EU da decussatus Gmelin * 5 * 15. Fi bracteatus Brocchi. D. e S. 1856, II. idem. 16. si Edwarsi Payraudeai ,» » 3 17. ”» Blainvillei » v n.9 » » » 18. ” cristatus Brocchi aio Da 2 19. » scalaris » 999 no» » #205 5 lamellosus De Cristoforis et Jan. D. e S. 1856, IT. Fusus squamulosus Phil. (male). Vedasi perciò che riguarda questa specie a pag. 33. I moderni conchiologhi dividono i Murici nei sottogeneri: Rhinocantha, Phylonotus, Occinebra, Muricidea, ed altri dei quali non abbiamo rappre- sentanti. G. Typhis Denys de Montfort 1810. 21. Typhis tetrapterus Bronn. D. e S. 1856. II. Murea tetrap- terus Bronn. Subfam. Fusinae, G. Fusus Lamarck 1799. 22. Fusus corneus Linné. D. e S. 1856, II idem, 23. » Syracusanus Lamarck.D. e S. 1856, II. idem. 24. » rostratus Olivi FREE n SD: » pulchellus Philippi. Vedi pag. 33. 26. » craticulatus Philippi D. e S. 1856, II, idem. EDI. » @echinatus Sowerby. Vedi pag. 33. * 28. » Hellerianus Brusina. Brus. 41864. Fusus Zellerì Brusina. 29. Fusus corallinus Scacchi, D. e S. 1856, II. idem. G. Pollia Gray 1839. 30. Pollia d’Orbigny Payraudeau D. e S. 1856, II Buccinum d'Orbigny Payr. 34. P. leucozona Philippi. D. e S. 1856, IL. Buccium leucozonum (?) * 32. P. Scacchiana Philippi. Brus. 1864, idem. 33. P. candidissima Philippi. D.e S. 1856, IL Buccinum candi- dissimum Phil. G. Pisania Bivona 1833. 34. Pisania Pusio Linné. D. e S. 1856, II. Buceinum maculosum Lamarck. 64 Fam. Pleurotomidae. Subfam. Pleurotominae. G. Lachesis Risso 1826. * 35. Lachesis minima Risso. Brus.1864. Nassa minimaMontagu. Subfam. Defrancinae. G. Raphitoma Bellardì 1856. 36. Raphitoma reticulata Renier. D. e S. 1856, II Pleurotoma reticulatum Bronn. 37. Raphitoma purpurea Montagu. Des 1856, II. Pleuro- toma purpureum Bart. 38. Baphitoma Cyrilli Payraudeau. D. e S. 1856, IL Pleurotoma Cyrilli Payr. * 39. Raphitoma rosea Brusina. Brus. in sched. leurotoma roseum Brus. — Brus. 1864 Raphitoma rosea Brus. 40. ftaphitoma Philberti Michaud. D. e S. 1856, II. Pleurotoma variegatum Phil. 4A. Rtaphitoma La Viae Philippi. D. e S. 1856, II. Pleurotoma La Viae Phil. 42. ftaphitoma Leufroyi Michaud. D. e S. 1856, II. Pleurotoma Leufroyi Mich. 43. Raphitoma linearis Philippi. D. e S. 1856, II Pleurotoma lineare Phil. 44. Raphitoma Vulpecula Lamarck. D. e S. 1856, II. Pleuro- toma gracile Phil. * 45. Raphitoma Barbieriil Brusina. Vedi pag. 33. {6. Ztaphitoma costata Pennant. D. e S. 1856, II. Pleurotoma costulatum Risso. * 47. Raphitoma attenuata Philippi. D. e S. 1856, II. Pleuro- toma attenuatum Phil. Nella raccolta tipica Sandri con questo nome esistono due esemplari di X. costata, io però trovai esemplari della vera £. attenuata, che si distinguono per la snellezza della forma, per essere più esili, per avere le coste più distanti e la conchiglia riesce levigatissima. 18. Raphitoma Vauquelini Payraudeau. D. e S. 1856, II. Pleurotoma Vauquelini Pay r. * 49. Raphitoma taeniata Deshayes. D. e S. 1856, II. Pleurotoma taeniatum Desh. 65 Con tal nome trovansi nella raccolta Sandri due esemplari della specie precedente, ch'è simile a questa sì, ma con tutto ciò molto ben distinta. Scoprì la vera a Brevilaqua. 50. Zaphitoma coerulans Philippi. D. e S. 1856, II. Pleurotoma coerulans Phil. * 51. Raphitoma rugulosa Philippi. Brus. 1864. idem. * 52. Raphitoma Sandriana Brusina. Brus. in sched. Pleurotoma Sandrii Brus. — Brus. 1864. /2aphitoma Sandrii Brus. 53. MBaphitoma multilineolata Deshayes. D. e S. 1856, IL Pleurotoma multilineolatum Desh. * 54. Raphitoma quadrillum Dujardin. Brus. 1864, idem. Ho trovato oltre i due da me nominati altri sei esemplari, i quali pero vengono da Ragusa non da Brevilaqua. * 55. Raphitoma elegans Scacchi. Brus. 1864, idem. Oltre i 5 esemplari di Curzola, n° ebbi uno ancora da Ragusa. 56. ftaphitoma Ginnaniana Scacchi. D. e S. 1856, II. Pleuro- tonaGinnanianum Scac. * 7. Raphitoma polita Brusina. Brus. in sched. L/eurotoma politum Brus. — Brus. 1564. ‘eaphitoma polita Brus. * 58. Raphitoma Bertrandi Payraudeau. Brus. 1864 idem. #09; ; brachystoma Philippi = È D, Non so con quanta ragione i moderni dividano le mostre nei due generi Defrancia e Mangelia. Fam. Tritoniidae. G. Triton Lamarck 1822. * 60. Triton variegatum Lamarck. Brus. 1864. Tritonium varie- gatum Lam. Oltre a’ quattro esemplari gia riferiti, uno ebbe il Sig. Nagl a Lissa, ed uno il Sig. Katic da Macarsca. Stando alla relazione d’ un impiegato al cavafango a vapore che quest’ anno sgombrò alcune parti del porto di Zara, nella yVal di bora“ a due piedi di mare scavarono per più di 400 Klafter cubici di conchiglie calcinate, avendolo saputo pochi giorni prima della mia partenza da Zara non ho potuto portarmi sopra luogo ad esaminare questa cosa interessante, mi mostrò soltanto due grandi Murex trunculus ed un Triton varie- gatum, coll’ apice decollato che non la cede in grandezza cogli esemplari che ci vengono dal Messico. G. Ranella Lamarck 41812. 61. Ranella lanceolata Menke. D. e S. 1856, II idem. 66 Fam. Buccinidae. G. Nassa Lamarck 1799. 62. Nassa prismatica Brocchi. D. e S. 1856, II. Buccinum scalariforme V al. Non credo che il B. scalariforme sia l’egual cosa della nostra N. prismatica. 63. Nassa retficulata Linné. D. e S. 1856, II. Buccinum reticu- latum L. 64. Nassa Ascanias Bruguière. D. e S. 1856, II. Buccinum Ascanias Brug. * 65. Nassa semicostata Brocchi. Brus. 1864, idem. €662 5 granulata Philippi + 3 i; GTI variabilis 3 D. e S. 41856, II. Buecinum variabile Phil. 68. Nassa mutabilis Linné D. e S. 1856, IL DBuccinum in- fatum Lam. Fam. Cyclopsidae. G. Neritula Plancus 1739. (Cyclops. Montfort 1810.) 69. Neritula neritea Linné D. e S. 1856, II. Buccinum neriteum L. Fam. F'asciolaridae. G. Fasciolaria Lamarck 1499. 70. £#'asciolaria tarentina Lamarck D. e S. 1856, II. idem. Fam. Volutidae. G. Voluta Lamarck 1802. “ 74. Voluta pumilio Brusina. Brus. 1864, idem. Trovai tre esemplari fra le minuzie da Ragusa favoritemi dal M. R. P. Cusmich, eguali per grandezza all’ esemplare piccolo da me descritto (no. 72m. lara 4). G. Mitra Lamarck 1799. 72. IMitra ebenus Lamarck.D. e S. 1856, II. idem. 13.» lutescens » » n» » » ” 14. rata tricolor Gmelin. , s»%» ziunb Mitra Savignyi 67 * 75. Mitra Sandrii F. A. Bielz. D. e S. in sched. Mitra picta Dan. et San — Brus. 1864 Mitra pieta Dan. e San. Il nome di picta è stato usato gia da Reeve per altra specie, per cui dovendosi cangiare il Sig. E. A. Bielz di Hermannstadt la volle deno- minare in onore del defunto Sandri, quantunque veramente la scoprì il Sig. Dr. Danilo. * 76. Mitra cornea Lamarck. Brus. 18654, idem, #71.» columbulae Brusina. Brus. 1864. idem. ETNEA typostisma T: L SI Mitra striata Brus. L’ aggettivo striata è stato adoperato da Lamarck per altra Mitra. * 79. Mitra columbellaria Sandri. Brus. 1864. idem. #80! » leontocroma Brusina. Vedi pag. 34. Queste nostre specie appartengono al sottogenere Volutomitra. Nel- l'elenco del Sig. Schròckinger la M. Saviynyi è divisa nell’ apposito genere Turricula, il chè non trovo ragionevole, essendo questa affatto simile nella forma alle altre. G. Marginella Lamarck, 1799. SI. Marginella miliacea Lamarck. D. e S. 1856. II. idem, #82. “ minuta Pfeiffer. Brus, 1864. idem. 83. » clandestina Brocchi. D. e S. 1856. II. idem. G. Erato Risso, 1826. 84. Erato laevis Donovan. D. e S. 1856. II Marginella cy- praeola Bronn. G. Volvaria Lamarck, 1801. * 85. Volvaria secalina Philippi. Brus. 1864. Marginella seca- lina Phil. Fam. Columbellinae. G. Columbella Lamarck, 1799. 86. Columbella rustica Linné. D. e S. 1856. II. idem. #81. * decollata Brusina. Brus. in sched. Luccinum decollatum Brus. — Brus. 1864. Columbella decollata Brus. 88. Coltumbella scripta Linné. D. e S. 1856. II Luccinum scriptum L. 89. Columbella nasuta Gmelin. D. e S. 1856. II Luccinum scriptum var. coccinea. Phil. — Brus. 1864. Columbella nasuta, Gm. 90. Columbella minor Scacchi. D. e S. 1856. IL. LBuccinum minus Scac. 68 G. Amycla H. et A. Adams, 1853. 91. Amycla cornicula Olivi. D. et S. 1856. I. Buccinum corni- culum Olivi. Fam. Cassididae. G. Cassis Lamarck, 1799. * 92. Cassis undulata Linné. Brus. 1864. idem. Dopo i quattro esemplari trovati finora, una trovò il Sig. Nagl a Lissa, ed una molto bella da Lesina, come quelle di Napoli, mi fu rega- lata dal Sig. Giacomo Maddalena, che mi fornì di molte specie spe- cialmente terrestri di Macarsca, Vrgorac ed Imoski. G. Cassidaria Lamarck, 41812. 93. Cassidaria echinophora Linné. D. e S. 1856. II. idem. 94. = thyrrhena » ”» » 1h. Na Fam. Doliidae. G. Dolium Lamarck, 41801. 95. Dolium galea Linné. D. e S. 1856. II. idem. Fam. Velutinidae. G. Lamellaria Montagu, 1815. 96. Lamellaria haliotoidea Miller. D. e S. 1856. II. Coriocella perspicua Phil. * 97. Lamellaria Kleciachi Brusina. Vedi pag. 35. Fam. Naticidae. G. Natica Adanson, 1757. 98. Natica canrena Linné. D. e S. 1856. II. Natica adspersa Menke. 99. Vatica millepunctata Lamarck. D. e S. 1856. II idem. # 100. Natica sanguinolenta Brusina. Brus. 1864. idem. Queste tre Natiche sarebbero piùttosto da considerarsi varietà d’ una specie sola. * 101. Natica Guillemini Payraudenu. Brus. 1864. idem. age US si Dillwynii D Ò x Nell’ elenco delle conchiglie di Higua donate al museo di Zara dal M. R. P. Cusmich. 69 103. Watica maecilenta Philippi. D. e S. 1856. II. Natica glau- cina Lam. (male). — Brus. 1864. Natica macilenta Phil. 104. Natica intricata Donovan. D. e S. 1856. II. Natica Va- lenciennesiti Payr. — Brus. 1864. Natica intricata Don. G. Neverita Risso, 1826. 105. Neverita Gila Serres. D. e S. 1856. II. Natica naticoides Kiist. (male). — Brus. 1864. Natica Olla, M. de Ser. Fam. Scalaridae. G. Scalaria Lamarck, 1801. 106. Scalaria clathrus Linné. D. e S. 1856. II, Scalaria com- munis Lam. 107. Scalaria tenuicosta Michaud. D. e S. 1856. II. Scalaria planicosta Biv. Nell’ elenco del Sig. Schròckinger è indicata come adriatica anche la S. Zlamellosa Lam. Segue indi la famiglia delle Terebridae colla specie Acus (Terebra) aciculata Lam., ch’ egli riferisce fra le adriatiche (sulla fede del Sig. Erber di Vienna). Su di ciò dubito moltissimo. Fam. Pyramidellidae. G. Turbonilla Risso, 1826. (Chemnitzia. D° Orbigny 1839.) 108. Zurbonilla striata Danilo e Sandri. D. e S, 1856. IL Littorina striata Dan. et San, * 109. Turbonilia Humboldti Risso. Brus. 1864. idem. £10: 5 elegantissima Montagu. D. e S. 1856. IL Chemnitzia elegantissima Phil. 111. Turbonilla rufa Philippi. D. e S. 1856. II Chemnitzia rufa Phil. * 112. Turbonilla pallida Phil. Brus. 1864. idem. Oltre I’ esemplare unico da Zara, ebbi uno trovato sulla Vola Jaco- baea di Novegradi. 113. Turbonilla densestriata Philippi. D. e S. 1856. IL Chem- nitzia densestriata Phil. 114. Turbonilla gracilis Philippi. D. e S. 1856. II. Chemmitzia gracilis Phil. * 115. Turbonilla emaciata Brusina. Brus. 1864. Turbonilla pyg- macea Brus. Il nome che avea dato a questa Turbonilla lo dovetti cangiare, :70 perchè adoperata da Grateloup per una specie fossile della Francia, la quale trovasi anche nel bacino di Vienna ed in Transilvania. G. Odostomia Fleming, 1848. * 116. Odostomia conoidea Brocchi. Brus. 1864. Odostomia Nagli Brus. Quest’ Odostomia pubblicata fra le inedite era già conosciuta a Brocchi, Férussac, Bivona, Scacchi, Philippi, Forbes ed altri, per cui la restituisco alla priorità. * 117. Odostomia Novegradensis Brusina. Brus. 1864. idem. * 118. > vitrea = 5 5 s 119. » eaecavata Philippi. D. e S. 1856. II. /tissoa ercavata Phil. ’ G. Auriculina Gray, 1847. * 120. Auriculina exilissima Brusina. Vedi pag. 35. Brus. in sched, ARissoa ezilissima Brus. G. Monoptygma Lea, 1833. * 121. Monoptygma vitrea Brusina. Vedi pag. 36. Brus. in sched. /issoa vitrea Brus. G. Eulimella Forbes, 1840. 122. Mulimella acicula Phil. D. e S. 41856. IL Zulima aci- cula Phil. G. Aclis Lowen, 1846. * 123. Aclis affinis Philippi. Brus. 1864. Eulima affinis Phil. Fam. Eulimidae. G. Eulima Risso, 1826. 24. Eulima polita Linné. D. e S. 1856. II idem. 5. È nitida Lamarck. D. e S. 1856. II. idem. 6. SI distorta Deshayes. D. e S. 1856. II. idem. G. Leiostraca H. et A. Adams, 1853. 127. Leiostraca subulata Donovan. D. e S. 1856. IL Ewlima subulata Phil. Il Sig. Stossich nel suo elenco dei molluschi di Trieste, dice d° aver trovato due esemplari della Zeiostraca acuta Sowerby, e cita la figura del manuale di conchiologia del Chenu. 71 Fam. Cerithiopsidae. G. Cerithiopsis Forbes et Hanley, 1849. 128. Cerithiopsis ferrugineus Bruguiére. D. e S. 1856. II, Ceri- thium mammillatum Risso. 129. Cerithiopsis Lima Bruguiére, D. e S. 1856. IL Cerithium Lima Brug. 130. Cerithiopsis afer Danilo et Sandri. D. e S. 1856. IL Cerithium afrum Dan. et San. * 131. Cerithiopsis lacteus Philippi. Vedi pag. 36. *:132. A Jadertinus Brusina. Brus. 1864. Cerithium Jadertinum Bru s. 133. Cerithiopsis pysgmaeus Philippi. D. e S. 1856. II. Cerithium pyugmaeum Phil. * 134. Cerithiopsis subcylindricus Brusina. Brus. 1864. Ceri thium subeylindriecum Brus. i N° ebbi qualcuno da Ragusa. * 135. Cerithiopsis acicula Brusina. Brus. 1864. Cerithium aci- cula Brus. * 136. Cerithiopsis minimum Brusina. Brus. 1864. Cerithium minimum Brus. Oltre quelli trovati a Punta Mica, ricevei alcuni da Ragusa. Fam. Solariidae. G. Solarium Lamarck, 1799. * 137. Solarium stramineum Gmelin. Vedi pag. 36. Subordo Toxifera. Fam. Conidae. G. Conus Linné, 1758. 138. Conus mediterraneus Bruguière. D. e S. 1856. II. idem. Subordo Rostrifera. Fam. Strombidae. G. Aporrhais Da Costa, 1778. (Chenopus Philippi, 1836.) 139. Aporrhais pes pelecani Linné. D. e S. 1856. II. Chenopus pes pelecani Phil. 72 Fam. Cypraeidae. G. Cypraea Linné, 1740. 140. Cypracea lurida Linné. D. e S. 1856. II. idem. 141 Ei 9” pyrum ta) ”» 99) 89) » ” ” G. Trivia Gray, 1832. 152. Trivia Pediculus Linné. D. e S. 1856. II Cypraea Pedi- culus L. 143. Trivia Coccinella Lamarck. D. e S. 1856. II. Cupraea Coccinella Lam. 144. Trivia pulea Solander. D. e S. 1856. II. Cypraea pulex Sol G. Ovula Bruguière, 1759. 145. Qveula adriatica Sowerby. D. e S. 1856. IL Ovula adria- tica Lam. * 1546. Ovula carnea Lamarck. D. e S. 1856. II. idem. Vedi pag. 36. G. Volva Bolten, 1798, (Birostra Swainson, 1845.) 147. Volta spelta Lamarck. D. e S. 1856. II. Ovula spelta Lam. Tam. Ceritiidae. Subfam. Ceritinae. G. Cerithium Bruguiére, 1789. 148. Cerithium vulgatum Bruguiéère. D. e S. 1856. IL idem. * 4149, * alucaster Brocchi. Vedi pag. 37. 150. > minutum Serres. D. e S. 1856. II Cerithium vulgatum, v. B. Cerithium vulgatum, var. €. minuta Phil. Enum. Mol. Sic. I. p. 193, nr. 24/044, fr ‘erithivm minutum Hornes, Foss. moll. des Tertiàr-Beckens v. Wien. t. 41, f. 8-9. Cerithivim minutum Neugeboren, Beitràge zur tertiàren Petref. von Siebenb. in Verh. und Mitt. des sieb. Ver. fiir. Nat. VII. Jahrg. p. 46, nr. 4. Frequente a Lesina, Curzola, Ragusa, Cattaro, Budua, anzi in tutta la Dalmazia meridionale, nella settentrionale non fu peranco trovato. A torto fu considerato questo Cerizio dal Philippi e da qualche altro una varietà del €. vulgatum, dal quale differisce d’ assai; dalla maggior parte dei conchiologhi, specialmente moderni, si ritiene per 73 specie. Molto dilatato come vivente, fossile trovasi in Italia, nella Stiria, nel Banato, in Transilvania, nell’ Ungheria, nella Polonia e nel bacino di Vienna. 151. Cerithium fuscatum Gmelin. D. e. S. 1856. II. Cerithium fuscatum Costa. #* 152. Cerithium laevigatum Philippi. Brus. 1864. idem. Subfam. Potamidinae. G. Triforis Deshayes, 1830. 153. Triforis perversus Linné. D. e S. 1856. II. Cerithium per- versum Lam. Fam. Littorinidae. G. Littorina Férussae, 1821. 154. Littorina mneritoîides Linné. D. e S. 41856. IL Littorina Basterotiù Payr. G. Fossarus Philippi, 1840. 155. Mossarus costatus Brocchi. D. e S. 41856. II. Sfomatia costata Lam. * 156. Fossarus clathratus Philippi. Brus. 1864. Stomatzia cla- thrata Phil. * 157. Fossarus ambiguus Linné. Brus. 1864. Stomatia ambigua L. * 458: * Kutschigianus Brusina. Brus. 1864. Stomatia Kutschigi Brus. Ne ho quattro esemplari da Ragusa. # 159. Fossarus azonus Brusina. Brus. 1864. Stomatia azo- nea Brus. Tre esemplari da Sebenico, uno da Ragusa. Fam. Rissoidae. G. Rissoina d’ Orbigny, 1840. 160. Rissoina Bruguièrei Payraudeau. D. e S. 1866. II. Rissoa Bruguièrei Pay r. G. Rissoa Fréeminville, 1814. 161. Rissoa auriscalpium Linné. D. e S. 1856. II. Rissoa acuta Desm. 162. Zissoa oblonga Desmarest. D. e S. 1856. II. idem. — Brus.in sched. Rissoa elongata Brus. 10 74 163. Rissoa grossa Michaud. Vedi pag. 18. 164. Ri monodonta Bivona. D. e S. 1856. II Aissoa mo- nodonta Biv. 165. Zissoa membranacea Adams. D. e S. 1856. II. issoa elata Phil. (male). * 166. Rissoa parva Da Costa. Vedi pag. 19. Brus. in sched. Xissoa cerassna Brus. * 167. Rissoa dolium Nyster. Vedi pag. 19. * 168; ce marginata Michaud. Vedi pag. 19. Brus. in sched. isso elegans Brus. 169. Zissoa pulchella Pilipppi. D. e S. 1856. II. Rissoa radiata Phil. (male). * 170. Rissoa inconspicua Alder. Vedi pag. 19. ZAZA, n Ehrenbergi Philippi. , 20: Brus. in sched. Rissoa elegans Brus. * 172. Rissoa simplex Philippi. Vedi pag. 20. 173. Rissoa radiata Philippi. D. e S. 1856. IL idem. *ARTA. 5 Oenonensis Brusina. Vedi pag. 20. 175. 5 similis Scacchi. D. e S. 1856. II. Rissoa apiculata Dan. et San. 176. Rissoa decorata Philippi. D. e S. 1856. II. issoa pul- chella Lanza. * 177. Rissoa Frauenfeldiana Brusina. Vedi pag. 22. Brus. in sched. issoa nodosa Brus. “ 178. Rissoa Guerini Récluz. Vedi pag. 22. 179. 3, costata Desmarest. D. e S. 1856. II. idem. * 180. 3 ventricosa » D. e S. in sched. Rissoa euro- paea Risso! (male). 181. Zissoa splendida Eichwald. D. e S. 1856. II. issoa ventricosa Desm. (male.) * 182. Rissoa strangulata Brusina. Vedi pag. 23. 183. 5% violacea Desmarest. D. e S. 1856. II. idem. G. Alvania Risso, 1826. 184. Al/vania calathisca Laskey. D. e S. 1856. II. issoa ca- athisca Lask. * 185. Alvania cimicoides lorbes. Vedi pag. 24. Brus. in sched, Rissoa cime Broc. (male). “ 186. Alvania Beani Hanley. Vedi pag. 25. 187. 4, crenulata Michaud. D. e S. 1856. IL Rissoa cre- nulata Mich. 188. AZvania Montagui Payraudeau. D. e S. 1856. II. Z'issoa Montagui Payr. * 189. Alvania Schwartziana Brusina. Vedi pag. 25. Brus. in sched. Rissoa ebenea Brus. “190. Alvania lineata Risso. Vedi pag. 26. Brus. in sched. /2issoa corrugata Brus. * 191. Alvania aspera Philippi. D. e S. in sched. issoa varie- gata Dan. et San. # 192. Alvania mutabilis Schwartz. Brus. in sched. Rissoa scabra Philippi (male?) 193. Altania lactea Michaud. D. e S. 1856. II. Rissoa lac- tea Mich. 194. Alvania carinata Da Costa. D. e S. 1856. II issoa cingulata Phil. —- D. e S. in sched. Rissoa labiata Phil. 195. Alvania Philippiana Jeffreys. D. e S. 1850. II. issoa areolata Phil. (male?) J * 196. Alvania punctura Montagu. Brus. in sched. Zissoa rudis Phil. (male?) 197. Alvania costata Adams. D. e S. 1856. II. Rissoa erigua Mich, G. Barleeia Clark, 1853. #* 198. Barleeia rubra Adams. Brus. in sched. issoa auran- thiaca Brus. G. Setia H. et A. Adams, 1853. # 199. Setia Cossurae Calcara. Brus. in sched. issoa wveril- lata Brus. * 200. Setia fulgida Adams. Brus. in sched. /tissoa atomus Brus. G. Cingula Fleming, 1828. * 201. Cingula glabrata Mihlfeld. Brus. in sched. Rissoa mni- tida Brus. * 202. Cingula epidaurica Brusina. Vedi pag. 29. G. Hydrobia Hartmann, 1821. * 203. Hydrobia strongylostoma Brusina. Vedi pag. 29. 204. ”» ventrosa Montagu. D. e S. 1856. II issoa glabrata Phil. (male). — D. e S. 1856, II. Rissoa simple Phil. (male.) G. Amnicola Gould et Halderman, 1839. * 205. Amnicola paludinoides Calcara. Brus. in sched. /t;ssoa soluta Phil. (male ?). * 206. Amnicola pygmaea Michaud. Brus. in sched. /issoa so- luta Phil. (male ?). 10 * 76 Avendo io scoperto le tante specie di Rissoidi o nuove del tutto o nuove per la Dalmazia, le calcolo come se fossero inedite, quantunque il Sig. Sechréckinger poche eccettuate le comprenda nel suo elenco. Le considero inedite perchè mia è stata la fatica dello scoprirle, tant’ è vero che le avea per la maggior parte denominate ed io cito anche le località dove 1° ho scoperte, e se il Sig. Schròckinger le pubblicò gliele avrà forse comunicate il Sig. de Schwartz. Sono indotto a supporre ciò in- quantochè mancano in detto elenco specialmente quelle specie delle quali, avendo pochissimi esemplari, non ho potuto fornirne al Sig. de Schwartz. Mancangli le mie due Cingule e vi ha invece la Cingula semistriata e anche Il Alvania europaea Mont., che non conosco. Comprende le: Setia Cossurae, Amnicola paludinoides e pygmaea nel genere Alvania ; la' Rissoa grossa 1 indica così fra le Rissoe come fra le Alvanie! Fam. Turritellidae. G. Turritella Lamarck, 1799. 207. Turritella triplicata Brocchi. D. e S. 1856. II. Turitella duplicata Lam. 208. Turritella Terebra Linné. D. e S. 1856. II. Turritella communis Lam. * 209. Turritella quadricarinata Brocchi, Vedi pag. 37. Nell’ elenco del Sig. Schròckinger la prima specie è divisa nel genere Torkula. Fam. Caecidae. G. Coecum Fleming, 1811. * 210. Coecum rugulosum Philippi. Vedi pag. 37. Fam. Vermetidae. G. Bivonia Gray, 1842. 2141. Bivonia triquetra Bivona. D. e S. 1856. II. Vermetus tri- queter Biv. 212. Bivonia semisurrecta Bivona. D. e S. 1856. II. Vermetus semisurrectus Biv. 213. Bitonia jonica Danilo et Sandri. D. e S. 1856. II. Ver- metus jonicus Dan. et San. 214. Bivonia glomerata Bivona. D. e S. 1856. IL Vermetus glomeratus Biv. 77 215. Bivonia subcancellata Bivona. D. e S. 41856. IL Verme- tus subcancellatus Biv, G. Serpulorbis Sassi, 1827. 216. Serpulorbis gigas Bivona. D. e S. 1856. II Vermetus gigas Biv. Fam. Siliquaridae. G. Siliquaria Bruguiére, 1789. * 217. Siliquaria anguina Linné. Vedi pag. 38. Fam. Calyptraeidae. G. Calyptraea Lamarck, 1799. 218. Calyptraea vulgaris Philippi. D. e S. 1856. II. idem. 219. È muricata Basterot. D. e S. 1856. II. idem. G. Crypta Humphrey, 1797. (Crepidula Lamarck, 1799). 220. Crypta gibbosa Defrance. D. e S. 1856. IL Crepidula gibbosa Defr. 221. Crypta unguiformis Lamarck. D. e S. 1856. IL Crepidula unguiformis Lam. Fam. Pileopsidae. G. Capulus Montfort, 1810. (Pileopsis Lamarck, 1812.) 222. Capulus hungaricus Linné. D. e S. 1856. Pileopsis hun- garica L. Ordo Seutibranchiata. Subordo Podophthalma. Fam. Neritidae. G. Neritina Lamarck, 1809. 293. Neritina viridis Linné, D. e S. 1856. II. Nerita viridis L. 78 Fam. Trochidae. Subfam. Eutropinae. G. Eutropia Humphrey, 1797. (Phasianella Lamarck, 1804). 224. EHutropia pulla Linné. D. e S. 41856. II. Phasianella pulla Payr. * 225. Eutropia crassa Brusina, Brus. 1864. Phasianella crassa Brus. * 226. Eutropia exigua Brusina. Brus. 1864. Phasianella esigua Brus. ; 227. EButropia speciosa Mihlfeld. D. e S. 1856. II. Phasia- nella speciosa Phil. Subfam. Turbininae. G. Collonia Gray, 1852. 228. Collonia sanguinea Linné. D. e S. 1856. II. Turbo san- guineus L. Subfam, Astralinae, \ G. Bolma Risso, 1826. 229. Bolma rugosa Linné. D. e S. 1856. ILL Turbo rugosus L. Subfam. Liotiinae. G. Cyclostrema Marryat, 1817. 230. Cyclostrema costata Danilo et Sandri. D. e S. 1856. II. Delphinula costata Dan. et San. G. Adeorbis Scarles Wood, 1842. 231. Adeorbis subcarinatus Montagu. D. e S. 1856. Il Natica subcarinata W alk. Subfam. Trochinae. G. Clianculus Montfort, 1810. 232. Clanculus corallinus Linné. D. e S. 1856. II. Monodonta Conturii Payr. 233. Clanculus Vieillotti Payraudeau. D. e S. 1856. II. Mo- nodonta Vieillotti Pay r. 79 234. Clanculus Jussieui Payraudeau. D. e S. 1856. II. Mono- donta Jussieui Payr. G. Craspedotus Philippi, 1847. (Danilia Brusina, 1865.) * 235. Craspedotus limbatus Philippi. Brus, 1864. Danilia lim- bata Phil. G. Monodonta Lamarck, 1799. 236. Monodonta articulata Lamarck. D. e S. 1856. IL. Trochus articulatus Phil. 237. Monodonta tesselata Gmelin. D, e S. 1856. II. Trochus ragaroides Phil, G. Zizyphinus Gray, 1840. 238. Zizyphinus granulatus Born. D. e S. 1856. II Trochus granulatus Born. 239. Zizyphinus millegranus Philippi. D. e S. 1856. II. Tro- chus millegranus Phil. 240. Zizyphinus Ziziphinus Linné. D. e S. 1856. II. Trochus Zizyphinus L. 241. Zizyphinus conuloides Lamarcek. D. e S. 1856. IL Tro- chus conuloides Lam. 242. Zizyphinus conulus Lamarck. D. e S. 1856. Trochus co- nulus Lam. 243. Zizyphinus violaceus Risso. D. e S. 1856. IL Trochus violaceus Ris. * 244. Zizyphinus candidus Brusina. Brus. 1864. idem. 245. > Laugieri Payraudeau. D. e S. 1856. IL Tro- chus Laugieri Payr. 246. Zizyphinus dubius Philippi. D. e S. 1856. IL Trochus dubius Phil. 247. Zizyphinus striatus Linné. D. e S. 1856. IL Trochus striatus L. “ 248. Zizyphinus parvulus Philippi, Brus. in sched. yochus littoralis Brus. — Brus. 1864. idem. 249. Zizyphinus crenulatus Brocchi. D. e S. 1856. II. Trochus crenulatus Broc. G. Gibbula Risso, 1826. 250. Gibbula fanula Gmelin. D. e S. 1856. II. Trochus fa- nulus Gm. 251. Gibbula maga Linné. D. e S. 1856. IL Trochus magus L. 80 252. Gibbula Guttaciarri Philippi. D. e S, 1856. II. Trochus Guttadauri Phil. 253. Gibbula Biasoletti Philippi. D. e S. 41856. II. Trochus Biasoletti Phil. 254. Gihbbula canaliculata Lamarck. D. e S. 1856. II. Trochus canaliculatus Phil. — Brus. in sched. Trochus Kleciachi Brus. 255. Gibbula umbilicaris Linné. D. e S. 1856. II. Trochus um- bilicaris Gm. 256. Gibbula varia Gmelin. D. e S. 1856. II. Trochus varius Gm. Ra 5 purpurata Brusina. Brus. 1864. idem. * 258. > gibbosula Danilo et Sandri. D. e S. in sched. Trochus gibbosulus DA: et San. — Brus. 1864. Gibbula gibbosula Dan. et San. * 259. Gibbula Ivanicsiana Brusina. Brus. 1864. Gibbula lvaniesi Brus. # 260. Gibbula Linneana Brusina. Brus. 1854. Gibbula Linnei Brus. “ 261. Gibbula Richardi Payraudeau. Brus. in sched. Trochus patulus Brus. — Brus. 1864. Gibbula elata Brusina. 262. Gibbula divaricata Linné. D. e S. 1856. II. Trochus diva- ricatus L. — Brus. in sched. Trochus Barbieriù Brus. A “ > Danili Brus. (juv.). DI 55 marginatus Brus (juv.). 263. Gibbuta Adunsoni Payraudeau. D. e S. 1856. II Trochus Adansoni Payr. 264. Gihbbula Adriatica Philippi. D. e S. 1856. IL Trochus Adriaticus Phil. Il Sig. Sehròckinger divide il genere Trochus nei sottogeneri: Clanculus, Euchelus, Zizyphinus, Trochocochlea, Omphalius, Gibbula e Forskaelia. Le specie sue: Trochus (Trochocochlea) mutabilis, Phil. e tur- binatus Born., T. (Omphalius) fasciatus Born. e T. (Gibbula) Michaudi Payr. noi non le conosciamo. Subfam. Stomatellinae. G. Anatomus Montfort, 1810. (Scissurella d° Orbigny, 1823.) * 265. Anatomus plicatus Philippi. Brus. 1864. Scissurella pl cata Phil. Fam. Haliotidae. G. Haliotis Linné, 1740. 266. #aliotis tuberculata Linné. D. e S. 1856. II. idem. 267. > striata » ” » » 81 Avvi dubbio se quest’ ultima sia una buona specie, eppure nel- l’eleneo del Sig. Sehròckinger è divisa neli’ apposito genere Padollus (Montfort), che almeno secondo Chenu si distingue principalmente per una profonda incavatura che segue il giro della conchiglia, cosa della quale nell’ Haliotis striata non v° ha neppur indizio. Subordo Edriophtalma. Fam. Fissurellidae. G. Fissurella Bruguiére, 1789. 268. Fissurella costaria Deshayes. D. e S. 1856. II. idem. 269. A graeca Linné. D. e S. 1856. II. idem. 270. ha gibba Philippi, _, ds» a G. Emarginula Lamarck, 1801. 271. Emarginula cancellata Philippi. D. e S. 1856. II. idem. #22, n reticulata Sowerby. Vedi pag. 38. Did: sa elongata Costa. D. e S. 1856. II. idem. 214. si Cusmichiana Brusina. Vedi pag. 38. 275. » Huzardi Payraudeau. D. e S. 1856, II. idem. Ta 04 P solidula Costa. Vedi pag. 39. 277. $ pileolus Michaud. D. e S. 1856. II. idem. Fam. Dentaliidae. G. Dentalium Linné, 1740. 278. Dentalium dentalis Linné. D. e S. 1856. II idem 219. s striatum Lamarck. D. e S. 1856. IL. Denta- lium striatulum Chenu. 280. Bentalium rubescens Deshayes. D. e S. 1856. II. idem. 281. 5 fissura Lamarck. si 282. 3 entalis Linné. Do PES) e) ” t) » » » » G. Ditrupa Berkeley, 1835. * 233. Ditrupa strangulata Deshayes. Vedi pag. 39. Fam. Gadiniidae. G. Gadinia Gray, 1824. 284. Gadinia Garnoti Philippi. D. e S. 1856. IL idem. 14 82 Fam. Patellidae. G. Patella Linné, 1752. 285. Patella scutellaris Lamarck. D. e S. 1856. II. idem. 286. Patella coerulea Linné. D e S. 1856. II Patella scutellaris, var. coerulea. 287. Patella fragilis Philippi. D. e S. 1856. II. Patella scutel- laris, var. fragilis. 288. Patella tarentina Lamarck. D. e S. 1856. II. Patella scu- lellaris, var. tarentina. 289. Patella lusitanica Gmelin. D. e S. 1856. IL idem. 290. » aspera Lamarck. A Pea e Di queste nostre Patelle o bisogna lasciar sussistere tutte le specie, od una sola, poichè esistono dall’ una all’ altra passaggi intermedì, in modo che se ne può stabilire una serie cotinua. G. Acmaea Eschholz, 1833. * 294. Acmaea Gussoni Costa. Brus. 1864. Patella Gussoni Co s. Fam. Chitonidae. G. Chiton Linné, 1758. 292. Chiton siculus Gray. D. e S. 1856. II. idem. 293. 5 Polii Philippi. 5 code age Ra, 294. 5 laevis Pennaut. , dis 295. a cajetanus, Poli. , SO G. Achanthochites Leach., 1826. 296. Ac/kanthochites fascicularis Linné, D. e S. 1856. II Chiton fascicularis L. Subelassis Opisthobranchiata. Ordo Tectibranchiata. Fam. Tornatellidae. G. Actaeon Montfort, 1810. (Tornatella Lamarck, 18412.) 297. Actaeon tornatilis Linné. D. e S. 1856, II. Tornatella fa- sciata Lam. 83 Fam. Cyclinidae. G. Cylichna Lowen, 1846. 298. Cylichna truncata Adams. D. e S. 1856. II. Bulla trun= cata Adams. * 299. Cylichna leptoeneilema Brusina. Vedi. Vedi pag. 39. 300. Cylichna sulcosa, Kiister. D. e S. 1856. II. Bulla sul- cosa Kiist. 301. Cylichna mammillata Philippi. D. e S. 1856. II. Bella mam- millata Phil. G. Volvula A. Adams, 1850. 302. Volvula acuminata Bruguière. D. e S. 1856. Bulla acu- minata Brug. Fam. Bullidae. G. Bulla Klein, 1753. 303. Bulla striata Bruguière. D, e S. 1856. II. idem. 304. 5 utriculus Brocchi. 7 € Sine SAI G. Haminea Leach. 1847. 305. Zfaminea Hydatis Linné. D. e S. 1856. II. Bulla Hyda- tis Lin. 306. ZZaminea ovulata Brocchi. D. e S. 1856. II. Bulla ovu- lata Broc. 307. Maminea truncatula Bruguiéère. D. e S. 1856. II Bulla truncatula Brug. 308. Maminea diaphana Aradas et Maggiore D. e S. 1856. II. Bulla diaphana Ar. et Mag. G. Akera O. Miller, 1776. 309. Akera tenuis Adams. D. e S. 1856. II. Bulla elastica Dan. et. San. G. Scaphander Montfort, 1810. 310. Scaphander lignarius Linné. D. e S. 1856. IL Bulla li- gnaria L. Fam. Bullaeidae. G. Philine Ascanias, 1772. 311. Philine aperta Linné. D. e S. 1856. II. Bullaca plan- ciana Phil. 14* 84 Fam. Aplysiidae. G. Aplysia Linné, 1767. 312. Aplysia depilans Linné. D. e S. 1856. II idem. 343: da punctata Cuvier. (file San.) Fam. Pleurboranchidae. Subfam. Pleurobranchinae. G. Pleurobranchus Cuvier, 1805. 3414. Pleurobranchus ocellatus Deshayes. (fide San.) Subfam. Umbrellinae. G. Umbrella Lamarck, 41812. * 315. Umbrella mediterranea Lamarck, Brus. 1864. idem. G. Tylodina Rafinesque. 1814. 316. Tylodina Rafinesquii Philippi. D. e S. 1856. II. idem. Ordo Nudibranchiata. Fam. Doridae. Subfam. Dorinae. G. Doris Linné. 1758. 317. Doris limbata Cuvier. (fide San.) 348. » stellata Gmelin. 5 3419. ss tuberculata Cuvier. , Fam. Elysiidae. G, Elysia Risso, 1812. 320. Elysia laevigata (fide San.) 85 Vubelassis Pulmonata. Ordo Inoperculata. Subordo Limnophila. Fam. Auriculidae. Subfam. Auriculinae, G. Alezia Leach., 1847. 321. Alexia myosotis Draparnaud. D. e S. 4856. II. Auricula myosotis Dra p. * 322. Alexia denticulata Montagu. Brus. 1864. idem. 323. Alenia Bivonae Philippi. D. e S. 1856. IL Auricula Bi- vonae Phil. * 324. Alexia bidentata Montagu. Vedi pag. 40. Subfam. Melampinae. G. Marinula King, 1831. 325. Marinula Firminii Payraudeau. D. e S. 1856. II. Auri- cula Firminii, Payr. In generale sulle noste Auricole, ed altre forestiere a queste vicine, e più in particolare sull’ Alexia myosotis, molto fu discusso, nè ancora credo sciolta del tutto la questione, se cioè debbansi considerare come marine, fluviali o terrestri. Qui rivedrò tutto ciò che mi fu possibile di trovare in proposito in quelle poche opere che abbiamo a nostra disposi- zione. Per quanto riguarda i generi posi attenzione alle opere del Rang, del Chenu e del Philippi. ll primo nel suo Manuel de 1° Hist. nat. de mol. et de leurs coquil.* parlando del genere Auricula Lamarck, (coi sinonimi Conovula Lam. e Melampus Montf.), dice: , Nous en avons ren- contré au Brésil, e surtout à 1° Ile-de-France et à Madagascar, respirant l air libre sur les rochers au bord de la mer. Jamais nous ne les avons trouvée dans l’eau douce. Il secondo, trattando sullo stesso genere nelle »Lecons élémentaires sur 1° Hist. nat. des animaux. Conchyliologie* scrive »Les Auricules sont essentiellement terrestres, quoiqu’ en général elles se tiennent peu éloignée de la mer.” Philippi sullo stesso genere nel ,Handbuch der Conchyliologie und Malacozoologie: Man kennt ziemlich viele Arten, von denen die meisten 86 in der heissen Zone vorkommen, und fast alle weit vom Meere leben.“ Nella pregiata opera del Johnston tradotta in tedesco da Bronn, in un appendice tratta da Gray, leggesi: ,,Von den Arten werden A. scarabus und A. minima an feuchten Orten an der Oberflàche des Bodens gefun- den; A. Judae lebt an sandigen vom Meere iiberschwemmenden Stellen; A. myosotis, A. coniformis, A.mitens u. a., welche Montfort als Conovulus abgesondert hat, finden sich nur im Meere in Gesellschaft von Chitor, Littorina u. a. echten Seebewohnern.£ Chenu nel ,, Manuel de Conchylio- logie et de Paléontologie“ divide la famiglia delle Auricule nelle sotto- famiglie Ellobine e Melampine, le prime che comprendono il genere Alexia le dice terresti, le seconde col genere Marinula aquatiche. Nell” elenco nominale de’ gasteropodi del 18564 vengono con questi unite le Auricula Fitminii e myosotis colla nota: Queste due univalvi ven- nero comprese fra le specie marine, per completare la storia delle loro stazioni, trovandosi frequentemente vive nelle sabbie della sponda setten- trionale del porto di Zara, bagnate costantemente dal mare.“ Il Dr. Heller nel suo opuscolo ,,Horae dalmatinae“ annovera fra le marine l’ A. Firmini, dicendo: yAn der Kiiste an Steinen.“ Così pure il Prof. Stossich nell’ ,Enumerazione dei molluschi di Trieste“ indica 1° Auricula Firminii, frequente sotto le pietre bagnate co- stantemente dal mare nelle saline di Servola. Pirano; indi 1’ Auricula myosotis e la Truncatella truncatula Drap.*) delle quali osserva: ,Queste due specie anfibie vennero comprese fra le marine, trovandosi di spesso vive nelle località bagnate costantemente dal mare. Nardo nella ,,Sino- nimia moderna delle specie registrate nell’ opera intitolata: Descrizione de’ crostacei, de’ testacei e de’ pesci che abitano le lagune e golfo veneto dell’ Abate Stefano Chiereghini Ven. Clodiense“, dice dell’ A. Firminii e Bivonae che furono trovate in mare e nel sedimento del littorale. Fra i »molluschi terrestri e fluviatili delle Provincie Venete“ dei Sign. de Betta e P. P. Dr. Martinati, trovasi anche l A. myosotis come abi- tante a Venezia, con questa nota: ,Non ignoriamo come molti autori abbiano ritenuta e continuino a collocare questa specie fra le fluviatili, mentre qualche altro la considera affattomarina. Noicrediamo però che dopo le diligentissime osservazioni di Bouchard-Chantereaux e di Moquin- Tandon non possa più mettersi in dubbio essere 1° Aur. myosotis specie perfettamente terrestre, come già 1° aveva indicato Draparnaud nella celebre sua opera, e lo aveva anche ripetuto il suo continuatore Michaud.“ Oltracciò nel ,,Catalogo dei Molluschi della Lombardia“ dei fratelli Villa, *) Anche su questa specie si discusse, perche di solito trovasi nelle sabbie littorali marine, è un polmonaceo come le Auricule, viene però in generale ritenuta come terrestre. Io infatti ne trovai viventi a Nona sulla terra presso la riva del mare, ad un altezza di non più che tre o quattro piedi dal livello, în modo che non viene bagnata dalle più alte meree, e ritengo per certo che amando le località site al mare, non percio vi sì immergano. 87 rovasi annoverata fra le specie di quel paese abitanti il piano (coi sino- nimi Voluta denticulata T urt. ed Quatella bidentata Biv.!!); ma però lo stesso Antonio Villa nel suo opuscolo.* Sulla distribuzione dei molluschi terrestri nella Lombardia, scrisse: ,, Anche l Auricula myosotis, da noi citata nel catalogo in discorso, per opinione dell’ autore *) non può vivere in Lombardia. Non fu certo per innavertenza che noi l abbiamo collocata tra i molluschi lombardi, ma accertati che fu raccolta nel Mantovano dal nostro amico Wolf di Temesvar. Il tro- varsi poi essa in vicinanza delle aque salmastre, come dice Strobel (che la ritiene terrestre), non esclude che possa far dimora anche altrove. Draparnaud, Michaud, Moquin-Tandon, Bouchard- Chantereaux, ed altri naturalisti sostengono essere terrestre, e mio fra- tello la raccolse diffatti nel 1836 fuori d'aqua, nell’ isola di Sardegna, lungi dal mare; e nel centro di quell’ isola trovò anche la Ligula Cot- tardi nell’ aqua dolce, la quale molti pretendono assolutamente marina. In appoggio alla nostra citazione tra le specie lombarde, riferiamo l avviso esposto dal nobile Carlo Porro nell’ articolo ,dei molluschi fluviali e terrestri d' Italia* ove parlando del genere Auricula dice: »yTre delle quattro specie europee sono da taluni ritenute come affatto marittime, tro- vandosi comunemente nelle aque presso il lido, e tra noi nella Sicilia, Sardegna e Venezia, ma oltre all’ aver ricevuti alcuni individui della Sar- degna raccolti più che una giornata lungi dal mare, altri pure me ne vennero trasmessi delle aque del Mantovano, ciò che toglie ogni dubbio sull’ essere assolutamente specie terrestre.“ E qui aggiunge come nota : »Non dobbiamo però tacere, per la pura verità, che avendo scritto in pro- posito in questi giorni all’ ill. Sig. Conte Luigi D’ Arco nostro amico, ci rispose che non rivenne mai nel Mantovano nessuna Auricula, e parimenti ignora che sia stata trovata dal capitano Wolf.* Il Philippi raccolse alle spiaggie delle due Sicilie le A, firmini, myosotis e Bivonae; Forbes I° A. myosotis nel mar Egeo. In tanto caos di cose che cosa rimane a farsi? Rang le dice de. lido e di non averle mai trovate nell’ aque dolci, Chenu le vuole terrestri (0 Alexia) e fluviali (Marinula), Johnston dice lA. myosotis marina. Danilo, Sandri, Heller, Stossich e Nardo le comprendono nei loro elenchi delle conchiglie delle sponde adriatiche. De Betta e Martinati le uniscono ai molluschi terrestri, però la sola località che citano è Venezia e vi ci fanno quella nota dove s° appoggiano soltanto all’ opinione d° altri naturalisti. Singolare fenomeno ci si presenta nel vedere che trovasi indicata da’ Villa come lombarda, ma che poi nel- l’altro loro opuscolo dicono d° averla citata nel catalogo sulla fede di Wolf, #) Strobel, il quale analizzò il loro ,,catalogo dè molluschi della Lombardia.“ 88 ma per amore di verità aggiungono la nota che il loro amico D'Arco non la trovò mai nel Mantovano e che questi ignora della scoperta Wolf; e qui osservasi tale un incertezza, da poter facilmente far poco calcolo su queste loro asserzioni e contraddizioni. Fatto è che Philippi nelle Sicilie, For- bes nel mar Egeo, e tutti quelli che $° occuparono e s° occupano della fauna dei molluschi adriatici, raccolsero le varie specie di Auricole ai lidi di mare, oltre i già citati Pfeiffer, Kiister, Stentz, Bellotti de’ fore- stieri, Kutschig, Cusmich, Vidovié ed altri dei nostri. Finalmente aggiungerò che di nessun Auricola si parla nell’ opera: ,Mollusques ter- restres vivants du Piémont* dello Stabile, non nel Catalogo dei molluschi della provincia Bresciana“ dello Spinelli, non nella ,Malacologia Vero- nese“ del Menegazzi, nè nella ,Malacologia della valle di Non (Tirolo italianio)£ del de Be'tta, nè trovasi nelle ,Land- und Siisswasser-Conchy- lien£ della Carniola di F. G. Schmidt, nè fra le conchiglie dellu Carinzia del Gallenstein, non nell’ elenco delle conchiglie austriache del Zelebor, non nella Fauna der Land- und Siisswasser-Mollusken Siebenbiirgens,“ di E. A. Bielz; anche nell’ Iconografia Rossmàssler non deserive nes- sun’ Auricola. Dal sin qui riferito si può chiaramente vedere che le Auricole no- strane sono vere abitatrici del mare non già terrestri, e lo comprovano, tanto i raccoglitori adriatici, che trovaronle alle sponde del mare, quanto l’osservare che mancano in quasi tutte le faune estramarine, Senz? oltre dilungarmi chiuderò coll’ ammucchiare colle tante altre la mia opinione, indicando le località da me visitate a questo scopo. Che si possano considerare come fluviali non posso nè affermarlo, nè negarlo, perchè nella Zrmanja, nella Krka ed in altre poche aque che visitai, non mi fu fatto di trovarne, pure non sono alieno dal ritenere che possano rimontare per buon tratto le foci dei fiumi. Ho raccolto 1° Alexia myosotis nel porto di Nona, dove mette si foce un torrente, e con tutto ciò non si puo dirla un aqua mista; ma avvi ogni probabilità che vivano nelle aque salse. Che possa ritenersi questa e le altre specie terrestri, ad onta di quanto si disse anche da distinti na- turalisti, sarei quasi tentato a negarlo recisamente. La Marinula Firminii V ho raccolta io stesso ai lidi di Ulbo e Zara ov’ è rara, ne ricevetti in quantità dalle spiaggie di S. Giorgio di Lesina; e da Eso (una varietà piccola e bianca;) le Alexia myosotis e bidentata le raccolsi nel porto di Zara, l° Alexia denticulata ad Ulbo alla riva. Da diversi autori vennero descritte come dalmate le specie seguenti, che moi non conosciamo e che ritengo simonime o tutt’ al più varietà delle da me accennate. Mi riserbo di esaminare accuratamente dettè specie tosto che sarò in occasione, sono: Auricula adriatica Kiister. = Biasolettiana Kiister. Auricula Botteriana Philippi. dubia Cantraine. Kutschigiana K iister. microstoma ” Venetiensis Miuhlfeld. Ordo Operculata. Subordo Prosophthalma. Fam. Assiminidae. G. Assiminia Leach., 1816. * 326. Assiminia littorina Delle Chiaje. Paludina granulum Villa in Frauenfeld. Verz. der Namen Pa- ludina Lam. p. 6411, nr. 381. i Paludina lutea Parreyss, l. c. p. 623, nr. 506. parva 5 lies p. 630; nr. 627 turcica > 1. c. p. 656, nr. 863. Kochi Vidovie, Sandri in coll. Brus. in sched Xissoa ochracea Brus. >» 1864. Truncatella littorina D. Ch. Dopo aver girato questa specie pei generi: Helix, Paludina, Paludi- nella, Rissoa e Truncatella, fu finalmente classificata da Forbes e Han- ley (Brittish Moll. p. 265) nel genere Assiminia, ed accettata da Frauenfeld ed altri naturalisti. Il genere Assiminia è rappresentato in. Europa da questa nostra specie, che trovasi anche nel rimanente Mediterraneo, da questa e dalla Assiminia Grayana nella Gan Brettagna. Le altre specie del genere tro- vansi in tutte le quattro parti del globo, se ne conoscono appena 16 29 79 ” all’ incirca. Acephala. Classis V. Conchifera. Ordo Pholadea. Fam. Pholadidae. Subfam, Pholadinae. G. Dactylina Gray, 1847. 327. Dactylina dactylus Linné. D. e S. 1855 e 1856. I. Pholas dactylus L. 12 90 G. Barnea Leach. teste Risso, 1826. 328. Barnea candida Linné. D. e S. 1855 e 1856. I. Pholas candida L. Subfam. Teredininae. G. Teredo Linné, 1757. 329. Teredo navalis Linné. D. e S. 1855 e 1856. I. idem. Fam. Gastrochaenidae. G. Rocellaria Fleuriau de Bellevue, 41802. (Gastrochaena Blainville, 18418.) 330. Rocellaria .Polii Philippi. D. e S. 1855 e 1856. I. Ga- strochaena -Poliù Phil. G. Clavagella Lamarck, 1807. 331. Clavagella aperta Sowerby. D. e S. 1856 I. idem. Fam. Solenidae. Subfam. Soleninae, G. Solen Linné, 1757. 332. Solen vagina Linné. D. e S. 1855 e 1856. I. idem. G. Ensis Schumacher, 1817. (Ensatella Swainson, 1840.) 333. Ensîs ensis Linné. D. e S. 1855 e 1856. I. Solen ensis L. 334. Ensis siliqua Linné. D. e S. 1856. I Solen siliqua L. Subfam. Pharinae. G. Pharus Leach. teste Gray, 1840. 335. Pharus legumen Linné. D. e S. 1855 e 1856. I. Solen le- gumen L. Ci avea molto dubbio se, questa specie comune a Venezia, abitasse veramente nelle nostre aque, perchè dopo Sandri nessuno l’ avea trovata, ma ultimamente il Sig. Nag] pescò due esemplari giovanili a Sebenico. 91 G. Macha Oken, 1815. (Soleeurtus Blainville, 1824.) 336. Macha strigillata Linné. D. e S. 1855 e 1856. I. Solecurtus strigillatus Blain. 337. Macha candida Renier. D. e S. 1855 e 1856. I. Solecurtus candidus Blain. 338. Macha multistriata Scacchi. D. e S. 1856. I, Solecurtus multistriatus Scac. G. Azor Gray, 1847. 339. Azor coarctatus Gmelin. D. e S. 1856. I. Solen coarc- tatus Gm. 340. Azor oblongus Danilo et Sandri D. e S. 1855. Solecurtus oblongus Dan. et San. — D. e S. 1856. I. Solen oblongus. Fam. Glycimeridae. G. Saxicava Fleuriau de Bellevue, 1802. 341. Saricava arctica Linné. D. e S. 1855. Bussomia crispa Dan. e San. — D. e S. 1856. I. Sazicava artica Phil. * 342. Saxicava rhomboides Blainville. Vedi pag. 40. Fam. Corbulidae. G. Corbula Bruguière, 1792. 343, Corbula gibba Olivi. D. e S. 1855 e 1856 I. Corbula nucleus Lam. Fam. Anatinidae. G. Lyonsia Turton, 1822. (Osteodesma Deshayes, 1835.) 344. Lyonsia corruscans Scacchi. D. e S. 1856. I. Osteodesma corruscans Scac. G. Thracia Leach, 1824. 345. Thracia corbuloides Deshayes. D. e S. 1845. idem. 346. x pubescens Kiener. D. e S. 1855 e 1856. IL, * 347. Thracia phaseolina Kiener. Brus. 1864. na 348. Thracia fabula P©bilippi. D. e S. 1856. I. È, 349. n ovatis bo) » » » 92 350. Thracia inflata Danilo et Sandri D. e S. 1856 I. Osteo- desma inflatum Dan. et San. * 351. Thracia hiatelloides Brusina. Vedi pag. 40. G. Neaera Gray, 1834. (Cuspidaria Nardo, 1840.) (Sphaena d'Orbigny, 1846.) 352. Neaera cuspidata Bronn. D. e S. 1855. Erycina cuspi- data Lam. — D. e S. 1856. I. Corbula cuspidata Bronn. * 353. Neaera Actoni Tiberi. Vedi pag. 4l. G. Pandora Bruguiére, 1792. 354. Pandora obtusa Leach. Dan. e San. 1855. Pandora ros- trata La m. e Pandora squammula Dan. et. San. D. e. S. — 1856. I. Pan- dora obtusa Lea c h. Ordo Veneracea. Fam. Mactridae.. Subfam. Mactrinae. G. Mactra Linné, 1767. * 355. Mactra helvacea Chemnitz. Mactra helvacea Chem. von Chenu VI. t. 23, f. 232—233. = ci Phil. Enum. Mol. Sic. I. p. 10, nr. 4. » » ) » » » IL p. 9, nr. 1. » sericea Brus. Conch. Dalm. in p. 33, nr. 4. Se negai l’ esistenza di questa Madia in Dalmazia il dissi, perchè gli esemplari che Sandri ritenne per appartenenti alla M. helvacea, erano invece esemplari di una varietà poco significante di M. stultorum, come avvertiva nelle mie conchiglie dalmate, per cui non conoscendo il suo vero nome la chiamai sericea, ed ora la ritorno alla priorità. 356. Mactra Stultorum Linné. D. e S. 1855 e 1856. I. idem. 357. 3) lactea Linné. n 1855 e 1856. I. 5 358. ” triangula Renier eà 1855 e 1856. I. 5 Dividono i moderni le nostre madie nei sottogeneri Trigonella ed Haemimactra o Spisula. Subfam. Lutrariinae. G. Lutraria Lamarck, 1799. 359. Zutraria elliptica Lamarck. D. e S. 1855. Lutraria sole- noides Lam. (male). —. D. e S. 1856. I. Lutraria elliptica La m. # 360. Lutraria oblonga Gmelin. Brus. 1864. 93 F'am. Tellinidae. Subfam. Tellininae. G. Psammobia Lamarck, 1818. 361. Psammobia Lerroénsis Lamarck. D. e S. 1855. Psammobia costata Dan. et San. — D. e S. 1856. I. Psammobia Ferroénsis Lam. 362. Psammobia vespertina Lamarck. D. e S. 1856. I. idem. 363. > costulata Turton. D. e S. 1855. Psammobia squammosa Lam.? — D. e S. 1856. I. Psammobia costulata Turt. 364. Psammobia pulchella Lamarck., D. e S. 41856. Tellina pulchella Lam. Questo genere viene diviso nei sottogeneri: Gari, Psammocola ed Amphrichaena. G. Tellina Linné, 1758. 365. Tellina donacina Linné. D. e S. 1855 e 1856. I. idem. * 366. Tellina distorta Poli. Brus, 1864. 367. Tellina balaustina Linné. D. e S. 1855 e 1856. I. idem. 368. Tellina Fabula Gmelin. D. e S. 1856. idem. 369. s eailis Lamarck. n 1855 e 41856. I. Tellina tenuis Mat. et Rack. 370. Tellina incarnata Linné. D. e S. 1855 e 1856 I. Tellina depressa Gm. — Brus. 1864. Tellina rostrata Brus. — Tel. Brusinae, E. A. Biel: in sched. * 371. Tellina Daniliana Brus. Vedi pag. 4l. 372. Tellina planata Linné. D. e S. 1855. Tellina complanata L. D. e S. 1856. I. Tellina planata L. 373. Tellina nitida Poli. D. e S. 1855. Tellina aurora Dan. et San, — D. e S. 1856. I. Zellina nitida Poli. 374. Tellina serrata Renier. D. e S. 1855 e 1856. I. idem. Moera, Arcopagia, Tellinula (0d Angulus) e Peronaea sono i sotto- generi ne° quali dividono le Telline. G. Strigilla Turton, 1822. 375. Strigilla carnaria Linné. D. e S. 1855. Lucina car- naria Lam. — D. e S. 1856. I. Tellina carnaria L. G. Gastrana Schumacher, 1817. (Fragilia Deshayes, 1848.) A 376. Gastrana fragilis Payraudeau. D. e S. 1855. Tellina fragilis L. — D. e S. 1856. I. Fragilia ochroleuca Lam. 94 G. Lucinopsis Forbes et Hanley, 1848. 377. Lucinopsis undata Pennant. D. e S. 1856. Venus un- data Penn. * 378. Lucinopsis corrugata Brusina. Vedi pag. 4l. Subfam. Donacinae. G. Donax. Linné, 1758. 379. Donaxn Trunculus Linné. D. e S. 1855 e 1856. I. idem. * 380. Donax semistriata Poli. Vedi pag. 42. IA. È Cattaniana Brusina. Vedi pag. 42. 382. Zonar venusta Poli. D. e S. 1855. Donaa triradiata Dan. et San. — D. e S. 1856. I Donax semistriata Poli (male). Questa specie fu ritenuta dal Sandri e così anche da noi per la D. semistriata, fu perciò spedita con questo nome, e sotto tal nome tro- vasi indicata nell’ elenco della raccolta del M. R. P. Cusmich, donata al museo dell’ i. r. ginnasio di Zara, in quello del Sig. Dr. Heller; e probabilmente così nell’ enumerazione dei molluschi del golfo di Trieste del Prof. Stossich, e nelle conchiglie austriache dello Sehròckinger. Vive nelle sabbie dei lidi. Abbastanza frequente a Melada, Brevilaqua, Zlarin, Spalato, Lesina, Curzola e Ragusa. i G. Iphigenia Schumacher, 1817. (Capsa Lamarck, 18418.) 383. Zphigenia laevigata Gmelin. D. e. S. 1855. Donax albora- diata Dan. e San. — D. e. S. 1856. I. Donax complanata Mont. Subfam. Serobiculariinae. G. Scrobicularia Schumacher, 1817. 384. Scrobicularia piperata Gmelin. D. e S. 1855. ZLutraria piperata Lam. — D. e S. 1856. I. Scrobicularia piperata Gm. 385. Secrobicularia Cottardi Payraudeau. D. e S. 1855. ZLu- traria Cottardi Payr. — D. e S. 1856. I. Scrobicularia Cottardi Payr. 386. Scrobicularia trigona Danilo et Sandri. D. e. S. 1855. Lutraria trigona Dan. et San. — D. e S, 1856. I. Scrobicularia trigorna Dan. et San. * 387. Scrobicularia Fabula Brusina. Brus. 1864. idem. G. Erycina Lamarck, 1805. (Abra Leach in Lamarck, 18418). (Syndosmya Récluz, 1843.) 388. Erycina alba Woodward. D. e S. 1856. IL Erycina Renieri Bronn, 389. Erycina ovata Philippi. D. e S. 1856. I. idem * 390. Erycina tumida Brusina. Brus. 1864. idem. 391. Erycina vitrea Danilo et Sandri, D. e S. 1856. I. idem. * 392.Erycina Bielziana Brusina. Brus. 1864. Erycina Bielzi Brus. #39, A. trigona à: n n adem: Subfam. Paphiinae, G. Donacilla Lamarck, 1812. (Mesodesma Deshayes, 1830.) o 394. Donacilla cornea Poli. D. e S. 1855. Donax cuneata Lam. D. e S. 1856. I. Mesodesma donacilla Desh. Fam. Veneridae. Subfam. Venerinae. G. Venus Linné, 1758. (Antigona Schumacher, 1817.) 395. Venus verrucosa Linné, D, e S. 1855 e 1856. I. idem. 396. 5 Casina Linné. s 1856. I. idem. G. Chione Miihlfeld, 1811. 397. Chione ovata Pennant. D. e. S. 1855 e 1856. IL Venus ra- diata Broc. 398. 55 fasciata Donovan. , 1855. Cytherea fasciata. D. e S. 1856.I. Venus fasciata Don. 399. » gallina Linné. D. e S. 1855. Cytherea gallina Lam. D. e S. 1856. I. Venus gallina Lin. 400. > senilis Brocchi. ,, 1855 e 1856. I. V. senilis Broce. La seconda specie appartiene al sottogenere Circumphalus, le ultime due alla Chamaelea. 96 G. Callista Poli 1791. 401. Catltista Chione Linne. D. e S. 1855 e 1856. I. Cytherea Chione Lam. 402. > Cyrilli Scacchi , PASZIA » COytherea Cy- rilli Scac. 403. 5 nua Gmelin. » 1855 e 1856 I. Cutherea vene- tiana Lam. Subfam, Bosiniinae. * G. Dosinia Scopoli, 1777. (Artemis Poli, 1791). 404. Dosinia ewoleta Lamarck. D. e S. 1855 e 1856. I. Cy- therea ewoleta L a m. 405. Mosinia lincta Lamarck. D. e S. 1855 e 1856. I. Cytherea lincta Lam. Subfam. Tapesinae. G. Tapes Miihlfeld, 1811. 406. Tapes decussata Linné. D. e S. 1855 e 1856. I. Venus de- cussata L. 407. s geographica Linné. ,, 1855 e 1856. I. Venus geo- graphica L. 408. Tapes saaicola Danilo et Sandri D. e S. 1855. Venus lithophaga Dan. et San. — D. e S. 1856. I. Venus sawicola Dan. et San. 409. Tapes virginea Linné. D. e S. 1855. Venus longone Olivi (?) — D. e S. 1856. I. Venus innominata Dan. et San. — D. e S. in sched. (fide Stos.) Venus nubilosa La m. (male). * 410. Tapes Hòbertiana Brusina. Brus. in sched. Venus Hò- berti Brus, — Brus. 1864. Tapes Hòoberti Brus. MI. Tapes nitens Scacchi. D. e S. 1856. I. Venus nitens Scac. 4412. » «aurea Gmelin. et Rack. 413. Tapes florida Lamarck. D. e S. 1855. Venus virginea L. (male). — D. e S. 1856. I. Venus laeta Poli. 4. 5 petalina Lamarck. D. e S. 1856. Venus Ben- danti Payr. > DI > aurea Mat. Dividono alcune Tapes nel sottogenere Cuneus. G. Rupellaria Fleuriau de Bellevue, 1802. { Venerupis Lamarck, 1818.) 415. Mupellaria Irus Linné. D. e S. 1855 e 1856. I. Venerupis irus Lam. 416. | decussata Philippi. D. e S. 1855. Venus gibba Dan. et Sa n. — D. e S. 1856.I. Venerupis decussata Phil. G. Coralliophaga Blainville, 1824. 417. Coralliophaga coralliophaga Gmelin. D. e S. 1855. Petri cola coralliophaga Broc. — D. e S. 1856. I. Cypricardia Renieri Nardo. Fam. Petricolidae. G. Petricola Lamarck, 1801. 418. Petricola lithophaga Retzius. D. e S. 1855. Petricola la- mellosa Lam. — D. e S. 1856. I. Petricola lithophaga Retz. Fam. Cardiidae. G. Cardium Linné, 1758. 449. Cardium echinatum Linné. D. e S. 1859. Cardium fle- vuosum Gm. — D. e S. 1856. IL echinatum L. 420. È erinaceum Lamarck. D. e S. 1855 e 1856. I. idem. 491. à, aculeatum Linné. % 1855, e 1856;1. , 429. E ciliare Lamarck. Di 1855. er18564.1, 423. D DeshayesiPayraudeau. , 1856. I. idem. 4924. # tuberculatum Lamarck. ,, 1855 e 1856. I.idem. 425. A rusticum Lamarck. - 1855 e 1856.I. ,, 426. ni edule Linné. % 1855 e 1856.I.,, 427. È pectinatum Lamarck. , 1856. idem. 428. di crassum Deshayes. * 5 x 429. LI clodiense Renier. È. 1855 e 14856. I.idem. 430. dI papillosum Poli. n 1855 e 1856. I. ,, 6340 > punctatiam Brocchi. s 1856. I. idem. 432. 5 parvum Philippi. sà 1856. I. idem. * 133. Cardium HellerianumBrusina.Brus. 1864. Cardium Helleri Brusina. 434. Cardium eaiguum Gmelin. D. e S. 1855 e 1856. I. idem. Dividono i moderni conchiologhi i Cardîì nei sottogeneri Acantho- cardia e Cerastoderma. 13 98 G. Laevicardium Swainson, 1840. 435. Zaevicardium oblongum Gmelin. D. e S. 1855 e 1856. I. idem. 436. > laevigatum Linne. y 1856. I. idem. Ne abbiamo di bellissimi esemplari dal canale di Zara e da Brevi- laqua, sebbene arrivino appena ad un terzo di grandezza del precedente pure sono ben distinguibili principalmente per 1 estrema loro levigatezza e per essere molto più larghi, nè si possono ritenere come vorrebbe il Sig. Prof. Stossich, giovani del L. oblongum, il quale per quanto giovane sia è sempre più lungo niente o poco levigato ed ha ben distinte le coste. » Fam. Isocardidae. G. Glossoderma Poli, 1791. (Isocardia Lamarck, 1799.) 437. Glossoderma cor. Linné. Di: e S. 1855 e 1856. I. Isocardia cor. L. Fam. Chamidae. G. Chama Bruguiéère, 1789. 438. Chama gryphina Lamarck. D. e S. 1855. Chama Laz- zarus L. (male). — D. e S. 1856. I. Chama gryphina L a m. 439. Chama gryphoides Linné. D. e S. 1855 e 1856. I. idem. 440. + unicornis Lamarck. 1855 e 1856.L Ordo Lucinacea. Fam. Lucinidae. G. Lucina Bruguiére, 1792. * 441. Lucina Radula Montagu. Brus. 1864. idem. 142. Lucina reticulata Poli. D. e S. 1856. Lucina reticulata Poli. — D.e S. 1856. I. Lucina Pecten Lam. (male.) 443. Lucina commutata Philippi. D. e S. 1856. I. idem. . Lucina digitalis Lamarck. Brus. 1864. idem. . Lucina spinifera Montagu. D. e S. 1856. I. idem. * 446. Lucina tenuilamella Brusina. Brus. 1864. = G. Loripes Poli, 1791. 4/7. Loripes lactea Lamarck. D. e S. 1855. idem. D e S. 1856. I. Lucina lactea Lam. 99 448. Loripes fragilis Philippi. D. e S. 1855. Loripes rotun- data Lam.? -- D. e S. 1856. I. Lucina fragilis Phil. G. Thyasira Leach, 1818. (Cryptodon Turton,1822.) (Ptychina Philippi, 1836.) # 449. Thyasira flexuosa Montagu. Brus. 1864. Ptychina bipli- cata Phil. Questa specie da noi conosciuta per una valva unica, è rarissima nel Mediterraneo, era conosciuta, prima che Philippi ne formasse il genere Ptychina, sotto i nomi: Tellina fleruosa Mont.; Venus sinuosa Don.; Lucina sinuosa Lam.; Cryptodon fleruosum Turt. Vive in quantità nei mari brittanico e del Nord; nella Gronlandia e nell’ America boreale è più rara, trovasi anche fossile. Fam. Ungulinidae. G. Scacchia Philippi, 1844. 450. Scacchia ovata Philippi. D. e. S. 1856. I. idem. G. Dipiodonta Bronn., 1831. 4541. Diplodonta rotundata Turton. D. e S. 1856. I. idem. Fam. Erycinidae. G. Kellia Turton, 1802. (Bornia Philippi, 1836.) 4152. Kellia corbuloides Philippi. D. e S. 1855 e 41856. I Bornia corbuloides Phil. 453. Kellia suborbicularis Montagu. D. e S. 1856. Bornia in- fata Philippi. 454. Kellia rubra Montagu. D. e S. 1856. Bornia seminulum Philippi. * 455. Kellia Daniliana Brusina. Brus. 1864. Kellia Danili Brus, * 456. » Boglichiana , 4 di mes broglichî G. Montacuta Turton, 1819. * 457. Montacuta Spatangi Brusina. Brus. 1864. Wellia Spa tangi Brus. 13 * 100 G. Galeomma Turton, 1825. 458. Galeomma Turtoni Sowerby. D. e S. 1856. I. idem. * 459. Galeomma pileum Brusina. Vedi pag. 42. Fam. Solemyadae. G. Solemya Lamarck, 1818. 460. Solemya mediterranea Lamarck. D. e S. 1855 e 1856. I. idem. Fam. Crassatellidae. G. Astarte Sowerby, 1816. 461. Astarie incrassata Brocchi. D. e 1856. I. idem. G. Actinolobus Klein, 1753. (Cardita Bruguiéère, 1789.) 162. Acfinolobus sulcatus Bruguière. D. e S. 1855 e 1856. I. Cardita suleata Bru g. 463. Acfinolobus aculeatus Poli. D. e S. 1855. Cardita ajar Poli. — De SS. 1856. I. Cardita aculeata Poli. G. Mytilicardia Blainville, 1824. 454. Mytilicardia calyculata Bruguiere. D. e S. 1851 e 1856, I. Cardita calyculata Brug. 465. Mytilicardia trapezia Miller. D. e S. 1855 e 1856. I. Cardita trapezia Bru g. Fam. Mytilidae. G. Mytilus Linné, 1758. 466. Mytilus galloprovincialis Lamarck. D. e S. 1855. Mytilus edulis L. (male). — D.e S. 1856. I. Mytilus galloprovincialis Lam. 467. Mytilus sagittatits Poli. D. e S. 1855. Muytilus succineus Sand. D e S. 1856. I. Mytilus sagittatus Poli. * 468. Mytilus Baldi Brusina. Brus. 1864. 469. Mytilus minimus Poli. D. e S. 1855 e 1856. I. idem. G. Crenella Brown., 1827. 470. Crenella discrepans Lamarck. D. e S. 1855 e 1856. I Modiola diserepans Lam. 101 471. Crenella costulata Risso. D. e S. 1855. Modiola aurata Sand. e Modiola costulata Kchsbhg. — D e S. 1856. I. Modiola costulata Risso. G. Modiola Lamarck, 1799. 472. Modiola barbata Lamarck, D. e S. 1855. Mytilus barbatus L. D e S. 1856. I. Modiola barbata Lam. Nell’ elenco delle conchiglie del golfo di Trieste del Prof. Stos- sich, vi è annoverata la Modiola adriatica Lam. rarissima a Rovigno; ne ricevetti un esemplare, dal museo civico Ferdinando Massimiliano di Trieste, il quale però altro non è se non la var. ,,f detrita glabra* citata dal Philippi nella fauna delle due Sicilie; anche come varietà non si può considerare, perchè sono esemplari che perdono il loro vello gettati che vengono sulle sabbie del lido, o che gli vien tolto ad arte come fanno sul mercato di Trieste per renderli più appariscenti. # 473. Modiola imberbis Brusina. Vedi pag. 43. WT74. Modiola Cavolini Scacchi. D. e S.1855. Modiola radiata San. ” 1856. I. ,» tulipa Lam. Tanto negli elenchi del Sandri, Heller, Stossich, Schròckin- ger, quanto in tutte le collezioni adriatiche figurano col nome di M. tulipa. Il Sig. Martens di Berlino ne avvisò dell’ errore la M. tulipa vive in America e nella Nuova Olanda, riesce molto maggiore, più solida, il lato anteriore e aperto, in fuori, e piuttosto retto, altrimenti colorata, ecc. 475. Modiola laevis Danilo et Sandri. D. e S, 1856. I. idem. 476. O Petagnae Scacchi. Le Filo» G. Lithodomus Cuvier, 1817. 4T7. Lithodomus lithophagus Linné. D. e S. 1855 e 1856. I. Mo- diola lithophaga L a m. Fam. Aviculidae. G. Avicula Lamarck, 1799. 478. Avicula tarentina Lamarck. D. e S. 1855 e 1856. I idem. G. Pinna Linné, 1758. 479. Pinna rudis Linné. D. e S. 1856. I. idem. 480. Pi pectinala Di FA si ; 481. # SQUAMMOSA | 3 1855 e 1856. I. idem. 482. di muricata Poli. 3, » ss Ci ho del dubbio sull’ esatta determinazione di queste specie. 102 Ordo Pectinea. Fam. Arcidae. G. Arca Linné, 1799. 483. Arca Noae Linné. D. e S. 1855 e 1856. I. idem. 484. » mavicularis Bruguière. D. e S. 1855. Arca lactea Lam. — D e S. 1865 I. Acra navicularis Brug. G. Barbatia Gray, 1840. 485. Barbatia barbata Linné, D. e S. 1855 e 1856. I. Arca barbata L. 486. ba nodulosa M ill. » 1855 e 1856. I. Arca no- dulosa M ill. * 487. Barbatia scabra Poli. Vedi pag. 44. G. Axinea Poli, 1791. (Pectuneulus Lamarck, 1801.) 488. Aainea pilosa Linné. D. e S. 1855 e 1856. I. Pectunculus pilosus L. Ciò che negli elenchi e nelle collezioni passò col nome di Pectunculus fiammulatus Ren., non è che una variazione insignificante di questa specie, la quale non fu accettata neppure dal Philippi. 589. Aainea glycimeris Linné. D.e S.1855 e 1856 I. Pectunculus glycimeris L. — Sandri in sch. Pectuneulus ponderosus San. Molti autori riescono dubbî o confondono questa colla specie prece- dente, da che tal cosa provenga non potrei dirlo, sono così ben distinte che si possono discernere a colpo d’occhio. Questa è più arrotondata, più depressa, di color fulvo uniforme zonato, l’epiderma rammenta un velluto di seta. Il precedente è meno arrotondato, spesso trasversale, più tumido di color rossastro, i più giovani bianchicci nel fondo a macchie rosse, l’ epiderma ricorda benissimo un grossolano tessuto di lana. Rari esemplari di Arinea glycimeris si trovano quà a là specialmente a Lesina e Ragusa, comune assai e grande riesce a Pago ov° è comme- stibile ed è conosciuto coi nomi di Konjina e Caska. Mi dissero che, a Kolane (villaggio sull’ isola di Pago) dinanzi le porte di casa, usino un tratto di selciato di valve di questa solida Axinea. Oltre a questa specie si usano a Pago quali commestibili: La Callista Chione, la dicono Klapun o Klapon, spesso 1’ epiderma è d'una tinta decisamente nera, meno che verso l’ orlo, la qual tinta però è di breve durata. 103 La Venus verrucosa, Prnjavica, a Page riesce più grande che altrove, è molto ricercata, si mangia cruda, ed è veramente saporita e delicata. I Cardium rusticum, detti Solinarke, perchè abitano nelle saline. Lo Spondylus, Kopito, nome che si usa anche dagli altri isolani, pella sua rassomiglianza coll’ unghia del cavallo. 490. Aarinea violascens Lamarck, D. e S. 1855 e 1856. I. Pec- tuneulus insubricus Broc, Dopo ripetuti esami ho potuto convincermi che ciò che venne deter- minato, così nelle nostre raccolte come negli elenchi dei Sig. Sandri, Heller, Stossich e Schrickinger, per Pectunculus nummarius Lam. non sono che i giovani esemplari dell’ Awinea violascens, il trovarsi queste due pretese specie nelle medesime località è anche una prova della loro instabilità. Fam. Nuculidae. G. Nucula Lamarck, 1799. 491. Nucula sulcata Bronn. D. e S. 1855. Nucula margaritacea Lam. (male.) — D. e S. 1856. I. Nucula sulcata Bronn. * 492. Nucula nucleus Linné. Vedi pag. 44. G. Leda Schumacher, 1817. 493. Leda emarginata Lamarck. D. e S. 1855. Nucula pella Lam. — D. e S. 1856. I. Nucula emarginata La m. 494. Leda minuta Brocchi. D.e S. 1855. Nucula rostrata Lam. — D. e S. 1856. I. Nucula striata Lam. F'am. Pectinidae. G. Pecten Bruguière, 1789. 495. Pecten glaber Lamarck. D. e S. 1855. idem. — D. e S. 1856. I. Pecten polymorphus Bronn. (male.) * 496. Pecten polymorphus Bronn. Vedi pag. 44. 497. Pecten adspersus Lamarck. D. e S. 1855. Pecten plica Lam. — D. e S. 1856. I. Pecten adspersus La m. 498. Pecten hyalinus Poli. D. e S. 1855 e 1856. L idem. 499. Pecten Testae Bivona. , 1855. Pecten laevis D. et S. — D. e S. 1856. I. Pecten Testae Biv. 500. » opercularis Linné.,, 1855 e 1856.I. idem. 501. » varius Lamarck.- , 1855 e 41856.I. , 502.» pes felis Lamarck., 1855 e 1856.L, 503. » Pusio Lamarck si 1855) e! 1856. I .2 * 504. Pecten leptogaster Brusina. Vedi pag. 45. 104 Il Sig. Sehrockinger divide il P. Pusio nell’ apposito genere Hin- nites, ì caratteri del quale, almeno secondo Chenu, non si adattaro punto col nostro Pettine. G. Vola Klein, 1753. 505. Vola Jacobaca Linné. D. e S. 1855 e 1856. I. Pecten Ja- cobaeus L, G. Lima Bruguiére, 1792. 506. Lima squammosa Lamarck. D. e S. 1855 e 1856.I. idem. 807... énflata 5 pi 188500, 1856.1..., 508. » tenera Turton , 5 /4855.e.1856,1I...5 509. » Celausa Danilo et Sandri D, e S. 1856. I. idem. 510. » subauriculata Mtgu. D. e S. 1855. Lima nivea Ren. — D. e S. 1856.I. Lima subauricula Mont. Vengono suddivise le nostre Lime dai moderni conchiliologhi nei sotto- generi: Radula, Ctenoides, Mantellum e Limatula. G. Spondylus Lamarck, 1809. 511. Spondylus gaederopus Linné. D. e S. 1855 e 1856. I. idem. 512. » aculeatus Chemnitz. ,, 1856 I. idem. Fam. Anomidae. G. Anomia Linné, 1767. 513. Amomia Ephippium Linné. D. e S. 1855 e 1856. I. idem. 5414. 5 Cepa > 5 1855 e 1856.I. ,, 545. 5 electrica ba Lo 1855 e 1856. I. , 516. 5 elegans Philippi. sì 1855 e 1856. I. Anomia plana Dan. et San. DAT. A patetliformis Lamarck. D. e S. 1856. I. idem 518. » pectiniformis Poli. N DER, Bo 519. si radiata Brocchi. si 3001. 7 pa Anomia aspera Philippi. Vedi pag. 45. Anomia sulcata Poli. D. e S. 1855 e 1856. IL idem. TO ca squammula Linné. D. e S. 1855 e 1856.I. idem. 528. > margaritacea Poli. , 1856. I. 524. > Trochi Danilo et Sandri. D. e S, 1856. I. idem. * 525. Anomia aculeata Montagu. Vedi pag. 46. E 526. 3 haemisphaerica Brusina. Vedi pag. 46. Di questo genere variabilissimo credo si potrebbero semplificare al- cune specie. Nell’ elenco del Sig. Schròckinger la patelliformis forma genere apposito col nome Placunanomia. 105 F'am. Ostreidae. G. Ostrea Linné, 1758. * 527. Ostrea cochlear Poli. Vedi pag. 46. 528. Ostrea cristata Bronn. D. e S. 1855 e 1856. I. idem. 529. E depressa Philippi. , 1855. Ostrea foliosa L. ? D. e S. 1856.I. Ostrea depressa Phil. 530. % plicatula Gmelin. , 1855. Ostrea edulisL.(male.) D. e S. 1856.I. Ostrea plicatula Gm. 531. 3; rostrata Danilo et Sandri. D. e S. 1855. idem. D. e S. 1856. I. Ostrea rostrata Lam. ? Tre specie d’ Ostriche nostrane soltanto le credo buone. Classis VI. Brachiopoda. Fam. Terebratulidae. G. Terebratulina d’Orbigny, 1847. * 532. Terebratulina caput serpentis Linné. Vedi pag. 47. G. Megerlea King, 1849. * 533. Megerlea truncata Gmelin. Vedi pag. 47. @. Argiope Eudes Deslongchamps, 1842. * 534. Argiope decollata Chemnitz. Vedi pag. 44. * 535. = neapolitana Scacchi. i dic * 53C. S Pera Mihlfeld. ann e Fam. Craniadae. G. Crania Retzius, 1781. # 537. Crania ringens Hoòninghaus. Vedi pag. 48. 106 Appendice Elenco sistematico della collezione del defunto malacologo Carlo Kutschig de Cjeikovatz. Con note. Classis Gasteropoda. lA \ubelassis Prosobranehiata. Ordo Peetinibranchiata. Subordo Rostrifera. Fam. Melanidae (va ordinata dopo la famiglia Cerithidae). G. Melania Lamarck. 1. Melania crassa Kutschig. S. M. Hollandri Fér. var. A. Cetina. var. fasciata A. Cetina. var. variceata Sandri, Cetina, G. Leptoxis Rafinesque. 2. Leptor'is patula Brumati S. Paludina expansilabris Mi hlf. ts cyclostomoides Neum. A. Salona, Cattaro. var. major A. Zrmanja. » ventricosa A. Cetina, Dragovie. > detrita A. Morigno, Val di Noce (Wald.) !). » scalaris Neum. S. Puludina Neumeyeri Busch. A. Ombla, Malfi, S. Matteo (Cus.). » carinata A. Narenta. G. Pyrgula Jan. 3. Pyrgula annulata Jan. A. Zrmanja presso Obrovazzo. 1) Kutschie colle seguenti abbreviazioni era solito indicare donde si ebbe la specie, varietà 0 gariazione locale. Brus. = Brusina. Fr. = Freyer. Wald. = Walderdorff. Cus. = Cusmich. San. = Sandri. Zit. = Zittel 107 Fam. Littorinidae. G. Littorina Férussae. Littorina Basterotti ?) Payraudeau. S. Littorina ceoerulescens Lam. Turbo saratilis Olivi. Mdlarapha glabrata Mihlf. A. Dalmazia 2). Questa specie abita sulle roccie e sulle pietre alle sponde marine per cui è errore comprenderla colle fluviali. G. Lythoglyphus Miihlfeld. * 4. Lithoglyphus pygmaeus?) Frauenfeld. A. Torrente Oraovaca confluente della Krupa (Brus.). Vedi pag. 48. 5. Lithoglyphus notatus Frauenfeld. A. Sorgente presso Popovo selo. Fam. Rissoidae. G. Cingula Fleming. 6. Cingula suturata Frauenfeld, A. Morigno, S. Trinita, Ombla. G. EHydrobia Hartmann. Hydrohbia ventrosa Montagu. S. Paludina stagnorum Turt. var. subeylindrica Brus. A. Crkvice lago presso Stagno (Cus.). 7. Hydrohbia Kutschigi Kister. A. Scardona, Malfi (Cus.). var. cineraria Kutschig. S. Paludina corrosa Sirk. A. Cattaro. 8. Mydrobia gagathinella Parreyss. A. Ombla, Ljuta di Do- brota, Cattaro (Cus. Wald.). 9. Hydrobia consociella Fraventeld. A. Salona (Lanza). S. Trinità, Buljarica, Jurovié (W ald.). 10. Mydrohia conoidea Reynies. A. Marovie (Wald.). G. Amnicola Gould et Haldermann. II. Amnicola anatina Poiret. S. Paludina vestita Benoit. A. Cetina. 12. Amnicola conovula Parreyss. A. Pago. 13, $ miliaria da A. Morigno, Golubovic (W ald.). 1) Questa e le altre già comprese nel mio elenco delle marine von vengono numerate. 2) Indicava così Kutschig le specie comuni a tutta la provincia, in qualche luogo lo adoperava per quelle d’ incerta località, questa seconda circostanza verrà notata ogni volta. 3) Contraddistinguo così Ie specie descritte o citate nella IV. divisione del lavoro, per la maggior parte comunicategli da me. 108 Fam. Viviparidae. G. Vivipara Lamarck. 14. Vivipara vera Frauenfeld. S. Paludina vivipara L. A. Vrana, Narenta. G. Bythinia Gray. 15. Bythinia tentaculata Linné. S. Paludina impura Lam. A. Dalmazia. var. minor. A. Cetina. 16. Bythinia Majewsky Parreyss. A. Bocagnazzo (San.). Ciò che trovasi nellà sua raccolta con questo nome da Bocagnazzo, sono giovani individui della Leptowis patula, che non si trova in quel lago. La vera B. Majewsky è quella ch° egli ricevette dal Sig. Conte Walderdorff da Veliki Oko nel Montenero. 17. Bythinia Orsini Charpentier. A. Buljarica (Wald.) Fam. Valvatidae. G. Valvata O. F. Miiller. * 18. Valvata cristata Miiller. A. Bilisane (Brus.) Vedi pag. 48. #*40, Lo piscinalis Miller. A. Zrmanja presso Obrovazzo. Vedi pag. 48. Ordo Sentibranchiata. Subordo Podophthalma. Fam. Neritidae (precede la famiglia Trochidae). G. Neritina Lamarck, Neritina viridis Linné. A. Salona, Lesina. È assolutamente marina. 20. Neritina fluviatilis Linné. var. pustulata Porro. A. Jurovié, Ulica, Buljarica (Wald). pustulosa Kutschig.A.Vrana. Vidovici Sandri. A. Krka? (San.) rubraS.NeritinaPetteri,Stentz. A. Krka? » pallida. S. Neritina Petteri var. Krka? ” ” 9” 109 21. Nerétina dalmatina Ziegler. A. Krka, Cetina, Narenta; Marovie (Wald). 22. Neritina diocleziana Kister. S. N. salonitana Lanza. N. dalmatina var. fusca. A. Jadro presso Salona. 23. Neritina trifasciata Menke. S. Neritina trizona Mi hlfeld. A. Zrmanja. var. indecorata A. Zrmanja. 4. Neritina serratilinea Ziegler. A. Narenta. d. s Parreyssi Sandri non Villa S. N. fluviatilis var. A. Krka (Fr.) 2 2 \ubelassis Pulmomfera (segue la classe opisthobranchiata,) Ordo Inopereulata. Subordo Geophila. Fam. Oleacinidae. Subfam. Oleacininae. G. Cionella Jeffreys. * 26. Cionella lubrica Miiller. A. Lacroma. Vedi pag. 48. 2 ” folliculus Lamarck. A. Lacroma. 28. 5 dentiens Rossmissler. A. Zara, Clissa, Lesina, Ragusa, Cattaro presso la fiumera e fra Gerazda fino Risano. G. Acicula Risso. 29. Acicula hyalina E. A. Bielz. S. Achatina acicula M ill. Achatina aciculoides Jan, sec de Betta. A. Ljuta di Dobrota (W ald.) 30. Acicula Hohenwardtii Rossmisler. S. Achatina (Glandina) Janii de Betta. A. Lacroma. G. Glandina Schumacher. 31. Giandina algira Bruguière. S. Achatina Poireti Menke. A. Dalmazia. G. Stenogyra Shuthleworth. 32. Sfenogyra decollata Linné. A. Dalmazia. var. albicans. A. Sinj. 110 Subfam. Helicellinae. 33. Zonites albanicus Ziegler. S. Heliv dinara Stentz. A. Valle della Narenta, monti Dinara e Biokovo, Osojnik, Bergato, Cattaro, Budua, Stolivo. var. albina. A. Biokovo presso Macarsa. 34. Zonites compressus Ziegler. A. Velebit. var. obtusa S. Helix pudiosa Menke sec. Parr. A. Velebit. ” “oetreaA. (Velébit. * 35. Zonites croaticus Partsch. S. Zelix gemonensis Villa olim. A. Velebit (Brus). Vedi pag. 49. 36. Zonites acies Partsch. S. Helia acutimargo Férrussae. A. Ragusa, Lesina. F a. depressa. A. Ronskislap. p. magna obtusa. y. minor, fusca, elatior. A. Sinj. ò. scalarina. A. Ragusa. G. Hyalina Albers. 37. Hyalina circumlineata Kiister. A. Lacroma (Cus.). 38. 5 nitens Michaud. A. Ragusa (Cus.) * 39. » lucida Draparnaud. S. Zelix succinea Hartm. H. nitida Miùll. var. A. Lacroma (Cus.); Bilifane (Brus.) Vedi pag. 49. 50. Myalina cellaria Miller. S. Helia nitida Drap. Heliw nitens var. y. Hartm. Helix lucida Pult. non Drap. A. Zara, Ragusa. 41. Hyalina glabra Studer. S. Helix nitens Mich. var. tenera Faure-Biguet. A. Cattaro (Wald.). 42. Hyalina Kutschigi Parreyss. A. Lacroma (Cus.); Ledenice di Cattaro (Wald.) 13. Hgalina hydatina Rossmissler. S. Helix diaphana M ii hIf. et Mke. non Lam. Helix diaphanella Kryn. A. Lacroma, Ledenice. * 44. Hyalina vitrea F. A. Bielz. S. /elivx hvalina Fér. A. Bi- liane (Brus.) Vedi pag. 49. * 45. Hyalina fulva Miller. S. Zeliw nitidula Alten, non Fér H. trochiformis Mont. H. Mandralisei Biv. A. Biliane (Brus.) Vedi. pag. 49. Fam. Helicidae. Subfam. Succininae. G. Succinea Draparnaud. 46. Succinea putris Linné. S. Succinea amphibia Drap. A. Krka, Narenta. 111 47. Succinea Pfeifferi Rossmissler. S. Suecinea amphibia, v. b. Pfr.; Succinea bulina Z. non Fér., sec. Villa; Succinea levantina Desh. A. Narenta, Ombla. Subfam. Buliminae, G. Bulimus Bruguière. 48. Bulimus acutus Miller. S. Helix bifasciata Turt. A. Nona, Scardona, Almissa, Ombla, Gravosa, Cattaro ecc, var. alba inornata vel concolor. A. Cattaro. ”» ci 5 minor. A. Macarsca. Pa » Hammnulata vel maculata. » fasciata S. Helix bifasciata Turt. A. Gravosa, Ombla, Nona, Brevilaqua. Dai moderni si comprende piuttosto nel genere elia. 49. Bulimus noctivagus Parreyss. A. Dal forte S. Trinità fino Ledenice (Wald.) 50. Bulimus consentanens Ziegler, A. Lacroma (Cus.) 5I. E radiatus Bruguitre. S. Melia detrita Mill.; Helix sepium Gm. B. corneus Mich. var. fusco-radiata. A. Dalmazia. » subradiuta-hyalina. A. Dalmazia. » concolor alba. si 29 Qui segue il 5. montanus ch’ egli cita nel suo elenco come prove- niente dal Mali Halan del Velebit ricevuto da me, certamente prese su ciò abbaglio perchè io non ho ancora visitato quella località. 52. Bulimus pupa Linné. S- Bulimus labiatus Zieg., Pupa pri- mitiva et normalis Mke. A. Lacroma, Budua (Cus. Wald.) 53. Bulimus quinquedentatits M i hl feld non Born. A. Dalmazia. var. major A. Clissa, Sabbioncello. » eylindrica. A. Risano. 54. Bulimus tridens Miller. S. Bulimus variedentatus Hartm. in Sturm. A. Ragusa. 55. Bulimus quadridens Draparnaud. A. Lacroma (Cus.) var. elongata. S. Bulimus Lòwii, Phil. A. Lacroma, (Cus.) » deatrorsa. Lacroma (Cus.) 56. Bulimus seductilis Ziegler. A. Dalmazia; località in- determinata. var. cylindrica S. Pupa lunatica Jan. A. Dalmazia; località indeterminata. L'ho raccolto a Malpaga presso Zara ed a Zegar. 57. Bulimus Kutschigi Kister. A. Lacroma (Cus.) 58. n microtragus Parreyss. , ” 112 Dividono i moderni il genere Bulimus e meglio Buliminus nei sot- togeneri Napaeus, Zebrina e Chondrula. Subfam, Pupinae. G. Pupa Lamarck. 59. Pupa frumentum Draparnaud. A. Dalmazia. var. major. S. Pupa pachygastris Ziegler. A. Ragusa, Gravosa. » minor. A. Dalmazia. » conoidea., x » eylindracea. A. Zegar. » callosa. A. Dalmazia. » Ulirica. A. Uljane. 60. Pupa granum Draparnaud, A_Lacroma, 61.» «avena C S. Pupa avenacea Brug.; P. multidentata Olivi non Strob. 62. Pupa Ilihlfeldi Kister. S. Pupa quinqueplicata Mùhlf. D' ambidue queste specie non è indicata la località precisa di loro dimora. 63. Pupa Rhodia Roth. S. Pupa acutula Parr. Pupa acuta Kutsch, olim. A. Narenta, Pridvorje, Dobrota, C. $S. Giovanni, Presieka, Melada, Lussin, Lesina (Parreyss, Wald., Fr.) 64. Pupa Philippii Cantraine. S. Pupa caprearum Phil; P. Savii Charpentier. A. Castel Nuovo, Morigno (Wald.) * 65. Pupa muscorum Linné. S. Pupa minuta Stud. non Charp. A. Bilisane (Brus.). Vedi pag. 49. # 66. Pupa Kokeili Rossmissler. A. Obrovazzo (Brus.) Vedi pag. 50. 67. Pupa dolium Draparnaud. A. Lacroma (Cus.). 68. » «oliolum Bruguiere. A. Promina, Lacroma. 69. » pagodula Desmarest. A. Lacroma, Ljuta di Do- brota (Wald.). 70. Pupa truncatella Pfeiffer. A. Cattaro. 4, » edentula Draparnaud. A. Lacroma. 72. » minutissima Hartmann. S. Pupa minuta Charp. non Stud.; Pupa costulata Nils.; P. Strobeli Gredler. A. Lacroma. Le prime quattro specie appartengono al sottogenere Torquilla; le Itehodia e Philippii, alla Modicella, la muscorum, Pupilla; la Kokeili, Scopelophila ; la dolium, Orcula; doliolum, pagodula e truncatella, Sphy- radium; le edentula e minutissima al sottogenere Isthmia. 113 G. Clausilia Draparnaud. 73. Clausilia Sandrii Kiister. A. Lacroma, Budua (Cus.) * 74. È ungulata Ziegler. S. Clausilia bidens Drap. var. A. Buljeva Lokva (Brus.) Vedi pag. 50. 75. Clausilia bidens Draparnaud non L. S. C. laminataMont.; C. derugata Fér. A. Lesina (Erber.) 76. Clausilia fimbriata Ziegler non Friv. S. €. phalerata Zie g. A. Lacroma (Wald.) 77. Clausilia stigmatica Ziegler. A.Muc, Metcovie Canali; Le- denice. Stolivo, da S. Trinità fino Ljuta, Lacroma (Cus. Wald.) var. bicolor Parreyss. A. Canali, Fort’ Opus (Cusm.) » albina A. Scoglio Kadie presso C. Lastua (Wald.). » opalescens. A. C. Lastua (Wald.) 78. Clausilia commutata Rossmiassler. S. C. diodon auct. non Stud. var. Slivnizzuna Sandri. A. Slivnica (San.). 79. Clausilia succineata Ziegler. A. Visorcie, Dinara (Zit.). var. corpulenta Zelebor. A. Visorcie, Dinara (Zit.) Di queste Clausilie parte appartengono al sottogenere Marpessa parte alle Zerilla. 80. Clausilia erarata Ziegler. A. Narenta, Valle Struge, Ma- carsca, Curzola. var. minor. A. Melede. 81. Clausilia sulcosa Mibhlfeld non Wagner. S. Clausilia la- mellosa, Wagn. non Villa. A. Ragusa, Stagno, Presieka, C. Lastua. 82. Clausilia strigillata Mihlfeld. S. €. sulcosula Z.; C. compta Miih]f. olim. A. Ragusa, Gravosa, Meleda, Ombla, Mallfi. 83. Clausilia formosa Ziegler. A. Meleda, Kuma, Bunovie. 84. 6a irregularis Ziegler. S. C. sulcosa, Wagn. non Miihlf.; C. ragusaensis, Miihlf. A. Ragusa, Gravosa, Stagno. var. sulcata. S. Clausilia cataphracta Parreyss. A. Lisac di Stagno. var. laevigata. A. Ragusa. 85. Clausilia abrupta Kister. S. C. diminuta Parr. A. Ra- gusa (Fr.). 86. Clausilia Wulderdorffi Kutschig. S. C. regularis Parr. A. Ljuta di Dobrota, C. Lastua. 87. Clausilia G'oldi Kutschig. S. C. Walderdorfi Parr. A. Cattaro. var. semisulcata A. Dobrota (Wald.) 88. Clausitia armata Kutschig sec. Kiist. S. 0. Lanzai Dunker sec, Pfr.; C. clathra Lanza.A. Monte Mariano presso Spalato; M. Biokovo secondo Lanza. 15 114 Le nove specie fin qui citate dal nr. 80, appartengono al sottoge- nere Agatylla, esclusivo alla Dalmazia. 89. Clausilia albescens Ziegler. A. Velebit; Dinara (Zit.). var. agnata Partsch. A. Obrovazzo. Ritengo per certo che la C. agnata non sia più che un sinonimo dell’ a/bescens. 90. Clausilia variegata Kutschig. A. Sinj, Uniste (Wald. Zit.). 91. 3 lesinensis $i A. Risano, Ledenice, Dragal. (Wald.). var. brevior. A. Bunovié (Wald.) Dopo 20 e più anni che si conosceva questa specie se n’ era perduta la traccia, e per quante ricerche furono fatte a Lesina non è stata mai trovata, finchè ultimamente il Sig. Conte Walderdorff la scoprì nei sucitati luoghi; probabilmente, com °1 ritenne lo stesso Kutschig, sarà stato mal informato sulla patria della specie. * 92. Clausilia Brusinae Kutschig. A. Oblj Kuk nella Zrmanja (Brus.) Vedi pag. 51. 93. Clausilia graciliformis Kutschig. A. Lungo la riva sinistra della Krka da S. Arcangelo fino Ronskislap. 94. Clausilia Eris A. Schmit. Dalmazia. Di località incerta. 95. pe Almissana Kister. A. Lungo la riva sinistra della Cetina presso Almissa. var. minor. A. Almissa. » dextrorsa. » fs 96. Clausilia Dacarana Ziegler. S. Clausilia corrugata Menke non Drap. A. Biokovo verso Macarsca. var. minor. A. Biokovo verso Macarsca. » stenostoma. Rossmissler A. Biokovo verso Macarsca. 97. Clausilia Dalmatina Partsch. S. Clausilia corrugata Drap. non Menke. A. Vrgorac, Metcovie, Prolog. var. minor. » sì stenostoma. Vrgorac, Metcovie, Prolog. candidior. A. Slano, Majkovic. DD) b) anfractibus converis, cervice subtilissime striata. A. Sinj. epidavrica. RKutschig. A. Stravéja, Canali, Molonta. » attenuata. S. Clausilia elongata Kiist. A. Spalato. » transitans. Kutschig. A. Mue, Meleda. 98. Clausilia Kutschigi Kister non Parr. S. Cl. éosticollis . Parr, €. corpulenta Kut. non Friv. olim. A. Biokovo verso Drvenik. var. contracta Parreyss. A. Brazza, Sabbioncello, Jurovié, Budua, Presieka (Wald., Cus.) 99. Clausilia prowima Walderdorff. A. Cattaro, Orahovac (Wald.) 115 100. Clausilia turgidula Walderdorff. A. Clissa (Wald.) 1014. » aquila Parreyss. S. C. dalmatina var.; €. La- gostana Kutsch. olim. A. Lagosta, Curzola, Sabbioncello (Cus.) var. minor. A. Canali (Cus.) Le specie inclusive dal nr. 81 al nr. 101 appartengono al sottogenere Medora. 102. Clausilia modesta Ziegler. A. Lacroma (Cus.) 103. Do) senitlis DD) %” br] 104. ” munda ” ” ” 105. RS conspersa , » » Questa come le altre citate da Kutschig di Lacroma sono avven- tizie, le prime due (102, 103) si trovano viventi a Corfù, la terza a Smirne, la quarta (105) nell’ Erzegovina. 106. Clausilia gihbbuta Ziegler. A. Nona, Zara, Brevilaqua, Vodice, Sebenico ecc. var. albina. A. Brevilaqua. » sulcata. A. Ragusa (Cus.) 107. Clausilia ornata Ziegler. A. Lacroma (Cus.). 108. 5 solidula Kutschig non Pfr. S. Clausilia adaucta Porro. A. Muc, Ragusa (Fr.) 3 109. Clausilia callifera Kiister sec. Parr. A. Drnis, Grab, Vrlika, Macarsca. var. tumida. A. Drnis. 110. Clausilia agnella Parreyss. A. Ragusa? (Parr.) IA TA pellucida Pfeiffer. S. C. Kutschigi Parr. non Kiist. olim.; 0. Vilissichi San. olim. A. Spaiato, Budua. 112. Clausilia papillaris Draparnaud. S. €. bidens Lin. non Drap. A. Lissa, Curzola, Ragusa, Cattaro. 113. Clausilia piceata Ziegler. A. Zirona (Kleciach). var. macilenta. A. Budua (Wald.) Kutschig dubitò sull’ esatta classificazione della specie di Zirona. 114. Clausilia Cattaroensis Ziegler. A. Cattaro (Cus., W ald.). var. minor. A. Presieka (Wald.). 115. Clausilia pachygastris Partsch. A. Metcovie, Meleda. var. elongata. S. Clausilia bulla Parr. A. Metcovic, Meleda. » minor. A. Meleda. » inflata, brevis. S. Clausilia contracta Pfeif. non Parr.; C. ovularis Parr. A. Meleda. 116. Clausilia laevissima Ziegler. S. Clausilia glabrata Miiblfeld. A. Ragusa, Stagno, Bergato, Trstenik, Sabbioncello, Lesina. var. minor. A. Meleda, Mezzo, Giuppana, Slano, Metcovic, Ragusavecchia. superstructa. A. Curzola, Orebic. tr) 185 116 » macima. A. Kuna, Osojmik. » dacuata. A. Ragusa. 117. Clausilia decipiens Rossmassler. S. Clausilia suturalis Ziegler. A. Zegar, Krupa, Vrgorac, Macarsca. var. minor. A. Vrpolje, Drnis. » micans. Sandri, A. Majkovic. » crenata. Menke. A, Krusevo. 118. Clausilia latilabris Wagner. A. Dalmazia. Località in- determinata. 119. Clausilia robusta Kister. S. Clausilia glabriuscula Parr. A. Clissa. var. minor. A. Sinj, Lesina. 120. Clausilia pachystoma Kister. A. Drnis, Vrlika. 124. x. archilabris Kutschig. A. Muc (Cattani). 122. 5 Sinjana $ A. Nel distretto di Sinj. 123. 3 albocineta Pfeiffer. S. Clausilia excisilabris Stentz sec. Villa. A. Zaravecchia, Vrana, Oltre. var. major. A. Monte Promina verse Drunis. 124. Clausilia Pfeifferi Kiister. A. Vrlika. 125. 5 crassilabris Kister. S. C. albilabris Parr. A. Topolo (Cus.), Traste (Wald.) 126. Clausilia futcrata Ziegler. A. Clissa. var. minor. M. Kabane a nord di Clissa. 127. Clausilia Sirkii Parreyss. S. €. costulata Sandri. A. Ca- stella di Spalato. 128. Clausilia bilabiata Wagner. S. Clausilia refewa Z. A. Ra- gusa, Bergato (Cus.). Fra Gorozda e Perasto (Wald.). 129. Clausilia planilabris Rossmàssler. S. C. bilabiata Wagn. var. A. Sabbioncello (Cus.) 130. Clausilia satura Ziegler. A. Verlika, Druis, Spalato, Ki- stanje, Crkovice (Wald.) var. albina. A. Kistanje. 131. Clausilia binotata Ziegler. S. €. satura var. Kutsch. A. Uljane, Ragusa, Bergato. var. crassidens. A. Obrovazzo. 132. Clausilia conspurcata Jan. A. Grabovae, Canali, Braic (Ivanics, Wald.). 133. Clausélia blanda Ziegler. A. Macarsca, Knin, Sinj, Bergato, Ragusa, S. Giovanni. 134. Clausilia constricta Kutschig. A. Nell’ orto del convento di S. Arcangelo e sulle sponde della Krka fino Ronskislap. Canali, Cattaro. 135. Clausilia pustulata Kiister. S. C. blanda Z. var. A. Spalato. 136. na gastrolepta Ziegler, A. Cattaro, Macarsca, Canali. 117 137. Clausilia Freyeri Kister. A. Cattaro, Macarsca, Stravéja. 138. n amoena 3 A. Meleda (Cus.) 139. a crenulata Ziegler. A. Lissa, Lesina. 140. n subeylindrica Ziegler. A. Gravosa, Curzola (Cus., Erber.) var. major. Gravosa, Lacroma (Cus.), Lesina. 141. Clausilia geophila Kiister. A. Ragusa. 142. A muratis % A. C; Lastua (Wald.) 143. » Cusmichii Kutschig. S. Clausilia muralis Kiist. sec. Parr. A. Budua, Braic, Pridvorje (Cus., Wald.). 144. Clausilia semilabiata Kutschig. A. Presieka, Pastrovic, Kovac (Wald.). 145. Clausilia Vidovici Sandri. A. Capocesto, Grebeskica, Vo- dice, Knin. i 146. Clausilia leucostoma Kister. S. 0. Sibenicensis Vid. A. Sebenico. 147. Clausilia semirugata Ziegler. A. Dalmazia. var. disjuncta. A. Zara. nitida. A. Meleda. major. A. Macarsca. » pugmaea Ziegler. A. Dalmazia. 148. Clausilia Alschingeri Kister. S. 0. semirugata Z. var. A. Dracevac. var. magniventris Kiister. A. Dracevac. 149. Clausilia albilabris Sandri. A. Bergato, Lesina (Cus. Fr.). 150. > vihbea Rossmassler. A. Zara, Sebenico, Obro- ” bb) vazzo, Knin, Kistanje ecc. 151. Clausilia obesa Pfeiffer sec. Parr. S. C. vibex Ross. var. A. Muc. 152. Clausilia fraudigera Parreyss. S. 0. varnensis Pfeif. var. A. Lacroma. Le specie dal nr. 106 fino all’ ultimo (152) si suddividono nei sotto- generi Delima ed Herilla qualcuna colle Papillifera ed Idyla. Subfam. Helicinae. G. Helix Linné. 153. Melia rupestris Draparnaud. S. H. umbilicaris Mont. A. Zara, Ljuta di Dobrota, Stolivo. 154. Melia rotundata Miiller. S. H. radiata Mont. A. Lacroma. Patula è il sottogenere nel quali si comprende queste due Elici. 155. 4felia cinctella Draparnaud. S. 7. albella Da Costa. A. Zara, Bukorica. 118 156. Z/felia parumcinecta Parreyss. S. H. Rothi Pfeif. A. Zara, Lesina, Gravosa, Ombla, Meleda. 157. Melia carthusianella Draparnaud. S. H. carthusiana M iill.; H. Olivieri Pfeif. non Fér, non Parr. var. a. minor. S. H. gregaria Z. A. Ragusa, Ombla, Pri- » B HI » Ò » E dvorje, Zara. . major. S. H. claustralis Z. A. Ragusa, Narenta. montana, fusca. S. H. incolata Z. A. Knin, Sinj, Drnis. subfusca major. A. Clissa. fuscoradiata. S. H. incolata Z. var. A. Ragusa. 158. Zfelia circinata Studer. S. H. rufescens Flem.; H. Par- reyssi Fitz. sec. Rossm. A. Metcovic, Meleda, Podobuelje. * 159. Helix incarnata Miller. var. A. Krupa (Brus.) Vedi pag. 53. Le ultime cinque specie appartengono al sottogenere Fruticola. 160. Z/eliw pisana Miller. S. H. rhodostoma Drap.; H. albella L. non Drap.; H. conaria Penn.; H. cingenda Mont.; H. petholata Olivi. a. fascis distinctis fuscis. A. Agli scogli di Zara. p. alba inornata, roseo labiata. A. Zara, Budua. y. rufescens fascis distinctis fuscis. A. Dalmazia. Ò. fascis punctatis. ” ” € » Obsoletis. PI Ls s. alba, fascia dorsali integra. 5 ù n. major, albida fascis distinetis. » D ?. albida, minor, roseo labiata, inornata et ornata. A. Zara. - . ” Quest’ Elice Euparypha. major, fascis nig. vel luteolis ornata. > 5 quanto comune tanto bella forma il sottogenere 161. Zfelia variabilis Draparnaud. S. MH. virgata Mont.; H. istriensis Mihlf. o. magna, albida inornata. A. Zara, Nona. p. ” luteata, obsolete zonata. A. Pago, Ragusa. y. superne sonata, infra multifasciata. A. Ragusa, Llssa. d. media albida, fascis interruptis ornata. A, Ragusa. e. ” » multifaria. > » &. parva, alba inornata. A. Dalmazia. n. media, albida inornata. A. Lacroma. d. l. x. A. u. v. " ” 9) superne zonata, infra multifasciata. A. Buljarica, cornea, fascis hyalescentibus. A. Curzola. multimodo ornata. Li, È albida nebulosa li n Lacroma. alba unifasciata. » » " parva sup. zonata, inf. multifasciata. A. Dalmazia. 119 É. parva jadrensis. S. H. Zardensis. A. Zara. o. globulosa. A. OStrovica. x. oi minor. A. Drnis. 162. Z/elia neglecta Draparnaud. A. Zara, Obrovazzo. 163. , cespitum “ S. H. fasciolata Poir. A. Drnis. Dubito dell’ esatta classificazione delle specie. * 164. Helix Ammonis A. Schmidt. A. Obrovazzo, Bilifane. Vedi pag. 53. 165. Melia obvuia Hartmann non Jan. A. Drnis, Knin, Ragusa. o. homoleuca. Parreyss. A. Obronazzo, Pago, Vrgorac. » B. perspectiva Kutschig. A. Dragalj (Wald.) 166. #/elia arenosa Ziegler. A. Pago (Fr.) 167. » Babindubii Parreyss. S. MH. Ammonis S. Schm. var sec. Meneg. A. Vrlika. Ì var. a. fasciata. A. Vrlika. f. lutescens inornata. A. Vrlika. y. castanea, fas. superne lata. A. Vrlika. var. »” ” 168. Z/elia profuga A. Schmidt. S. ZI. striata, auct. ex parte. sec. Rossm. var. a. sordide et brunneo lutea inornata vel obsolete zonata. A Castel Lastua, Obrovazzo. B. lutea, obsolete zonata, major. A. Meljne. y. albida, fascis fuscis integris. A. Narenta, Ombla. Ò » Fascis vir conspicuis vel interruptis ornata. A. Macarsca, Slano, Cetina. 169. Zfelia apicina Lamarck. A. Negli orti di Ragusa (Cus.). 170. » conspurcata Draparnaud, S. 7. radiolata Jan. A. Ragusa, Lesina. Le specie dal nr. 167 al nr. 171 si comprendono nel sottogenere Xerophila. ITA. Helia pyramidata Draparnaud. S. Helix Requiniù Jenis., H. sabulosa et arenaria Ziegler; H. littoralis Z. var. a. alba inornata. A. Ragusa (Cus.). sf si major. A. Buljarica (Wald). ni Ye nofasciata,. A. Ragusa (Cus.): ò. maculata vel tigrata. A. Ragusa (Cus.); Buljarica (WV ald.). e. maculata vel tigrata major. A. Buljarica (Wald.). » 5. alba fasciata, depressa. A. Ragusa Cus.). 172. Melia conica Draparnaud. S, Helix trochoides Poir. var. o. sulculata Jan. S. H. agnata Z.; H. verticillata Parr. A. Lesina. 120 ar. p. remissa Parreyss. S. var. minima. A. Nona, Brevilaqua. Le ultime due appartengono al sottogenere Turricula. 173. Melio Pouzolzi Michely. S. H. gravosensis Mihlf.; H. brenoensis Miihlf.; H. ragusana Fér.; H. dalmatina Parr.; H. monte- negrina Z. A. Vrlika, Metcovic, Osojnik, Grayosa, Breno, Canali, Castel Nuovo, Budua. x. magna, fascis 3 distinetis. S. H. gravosensis Miihlf. A, Osojnik, Gravosa (Cus. Wald.) B. dilute fasciata. A. Osojnik, Gravosa (Cus. Wald.). y. minor fas. 3 distinctis ,, 5 5 n ò. parva fas. 3 distinetis. S. H. montenegrina Z. A. Vrlika Budua. e. lutea fas. 3.fuscis. A. Vrlika, Gravosa. TOT » rufescentibus. A. Osojnik, Gravosa. n. brunneo e viride lutea fasc. 2 distinetis et obliteratis (A. 0. 3.) A. Osojnik. ®. olivacea elatior fasc. 2 interr. A. Osojmik. L, = inornata. A. Osojnik, Canali. x. citrino lutea inornata. » » A. viride lutea et brunnea, fase. A distineta. A. Canali, Budua. u. brunneo lutea elatior, fase. evanescentibus. A. Osojnik, Budua. v. » vel viride lutea, fasc. fuscis confluentibus. A. Osojnik, 9. SI x Budua. . magna, brunneo lutea, fase. 2. (A. 0. 3.) distinetis. A. Osojnik. citrino lutea, fase. 2. (4. 0. 3.) obliteratis. A. Canali. 55 brunneo lutea, fasc. 3 (fase. secunda fusca integra, 1 et3 evanescentibus). A. Osojnik. brunneo lutea, fase. 2. (1. 2. 3.) evanescentibus. A. Osojnik, Budua. citrino lutea, inornata parva. A. Canali. brunnea fase. 2 fuscis (A. 0. 2.) |, 5a b)) . brunneo lutea, fascis 2 fuscis (A. 0. 3.) A. Osojnik. . depressa citrino lutea inornata, fusca et fasciata. A. Vrlika, Budua, viride lutea, fase. A evanescent. A. Budua. * 174. Helix crinita Sandri. A. Monte Prolog (San.) Vedi pag. 53. LOS RN, setosa Ziegler. A. Velebit, Ronskislap, Scardona, Knin, Sinj, Osojnik, Macarsca. var. a. major. A. Macarsca, Sinj. » PB. fusca. A. Knin. y. minor. A. Velebit. ò. albina inornata. A. Gravosa. magna, fasciata, curtissime villosa, A. Macarsca. (c>) . 121 176. ZZelia seligera Ziegler. S. Helix setosa, var. minor Rossm. A. Gravosa (Cus.) var. globulosa Kutschig. A. Meleda (Cus.). 177. Melia lucescens Kutschig. A. Osojnik (Cus.) 178.» Zfafmanni Partsch. S. H. monozona Ziegl. A. Cat- taro, Budua (W ald.) var. decisa. A. Presieka (Wald.) 179. Melia insolida Ziegler. fase. 3. (4. 2. 3. 0. 0.) A. Slano, Topolo, Sabbioncello, Stolivo, Morigno (Cus., Wald.) var. a. fascis 3 distinet., depressa, min. A. Sabbioncello, Budua. » B.. » » gvanescentibus. A. Slano. y. » 2 distinetis (0. 2. 3. 0. 0.) » I.» 3 distinetis, minor globosa. A. Lesina, Majkovie, Curzola. e. fascia A distineta (0. 2. 0. 0. 0.) maj. glob. Lesina, Majkovic. $. fascis 3 distinetis, magna. A. Monte Vipera, Sabbion- cello (Barbieri). n. rugata fascis 3. A. Morigno (W ald.) 180. ZZelia lacticina Ziegler. S. Helix coerulans Miih]feld. A. Velebit, Sabbioncello, Meleda, Ronskislap. var. a. rugosa. A. Velebit, Sabbioncello. B. fasciata, rugosa. A. Velebit, Sabbioncello. ” brunnescens, laevis A. Velebit, Sabbioncello, N. ” ti P»i Bukovica. Le elici dal nr. 173 al nr, 180 vengono comprese nel sottogenere Campylea. 181. Zfelia pulchella Miller. S. H. minuta Say; H. paludosa et crenella Mont. A. Bukovica, Lesina, Ragusa, Ljuta di Dobrota. 182. Zfelia costata Miller. A. Bukovica, Lesina, Ragusa, Ljuta di Dobrota. Queste due belle Elicelle formano il sottogenere Vallonia. 183. ZZelia contorta Ziegler non Fer. S. H. coreyrensis Partsch; H. girva Friv. A. Lacroma. Appartiene al sottogenere Goniostoma. 184. Melia lens Férussac. A. Lacroma. * 185. Helix lenticula Férussac. S. H. striatula Lin. A. Lacroma. Vedi pag. 52. 186. ZZelia personata Lamarck. S. H. isogonomostoma Gm. A. Velebit. Viene compresa nel sottogenere Triodopsis. 187. Melia vermiculata Mill. A. Dalmazia. var. a. albicans, fascis evanescentibus. 16 var. B. albida, fascis 4 (4. 2. 3. 4. 5.) obsoletis. ARTE » ». 5 obsoletis. ERG = » » distincetis integris. Da RE " » 4 (4.2. 3. 4. 5.) vermiculatis. E 5 n 3 (4. 2.3. 4. 5.) integri: » 7. favida fase. 3 (1. 2. 3. 4. 5.) vermiculatis, 4 et 5 an- gulis integr. » ®. favida, fase. 3 obsoletis vel fflammulatis. A n = minor, fasc. 3 evanescentibus. pen = corneo fusca, fasc. è distinctis. » % corneo-fusca, fascis 4 distinetis. (far _» X . » U. albida minor, fase. 4 vermicul. AIR » fasc. 4 vermic, et fammul. ceME, 5) » interrupte vermic. via conspicuis. » 0. corneo subhyalina, fasciata. Macularia è il sottogenere col quale si distingue I° Heliv vermiculata. 188. Z/elia austriaca Mihlfeld. S. H. vindobonensis, C. Pfr.; H. sylvatica Fér. var. I. fascis fuscis 5. var. a. albida et luteola. A. Vrlika, Sinj, Narenta. » B. favida fasc. 2. evanescente. A. Narenta. » 7. pallescens. A. Narenta. » È. alba et favida, fase. 4 et 3 latiss. A. Narenta. » E minor lutescens. A. Sinj. » £ minima albida et luteola. A. Sinj. » N. fusco olivacea et luteola. A. Narenta. 1-9 ae È fase. 4 et 5 latis. A. Narenta. » luteola, fase. 1 et 2 pallidis, 3, 4 et 5 fuscis distinci. A. Vrlika. » %. olivacea fascis brunneis. A. Narenta. soia h so evanescent. yy 5) » . pallida, fase. vin distinet. , 5; » v. elata, fasc. evanescent. 5 © II. fascis fuscis 4. var. È. albida (1. 0. 3. 4. 5.) A. Zagorje. SICA, MEA 30 8.4 O )LA Narenita. Ss Rein di % » 0. Aavida (41. 0. 3. 4. 5.) A. Sinj. » S. albida, (1. 2. 0. 4.5-)e nic» pt (1. 2..3. 4. 5.) fase. 4. et 5. latiss.. A. Narenta, var. v. lutescens (0. 0. 3. 4. 5.) obsoletis. A. » P. citrina (1. 0. 3. 4. 5.) 5 > = o (1. 2. 3. 4. 5.) A. Narenta. » Y.olivacea (1. 2. 3. 4. 5.) , SI do rh Me I = » eu fasci brun. (4. 2.3. de ba) e 5. III. fascis fuscis 2. var. BR. albida (1. 2. 369) A. Narenta. _—— no qreblorito Gad SAID n ” IV. fascis fuscis confluentibus. var. dd. (1. 2. 3. 4. 5.) nigra. A. Narenta. n» V. spoliata. var. ££, inornata. A. Sinj. s n. fascibus via distinctis. A. Sinj. VI. fascis hyalinis 4 (A. 0. 3. 4. 5.) » 99. citrina A. Sinj. IR ERTI,. REDOLVORITA e 3 VII. fascis hyalinis 5 spoliata. A. Sinj. 123 Sinj. b2) latis. A. Narenta. ss. (A. 2. 3. 4. 5.) fase. 1. et 2. subhyal. A. Narenta. NOISE x 5 3° (0.0. 3. 4. 5.) poli Av Sinj. De » Rigerrimis 3. var. ux. (4. 2. 3. 4. 5) et (1. 2. 3. 4. 5.) A. Narenta. Magi DA dd. 2.3. 4. 5.) brunnescent. Ss s x. fascia fuscis: 6° (4.023. #0. 6.) Da bi XI. lurida et olivacea, fasc. 5 evanescent. hi : XII. fava inornata. A. Narenta. 189. Melix nemoralis Linné. A. Bukovica. Kutschig da a questa specie per patria la Bukovica, ma infatti bosco presso Brevilaqua. Peristomate fusco. A. Unicolor vel inornata. var. a. citrino-lutea » B. luteo-rosea. s 7. rubra. » Ò. rufescens. B. Fascis fuscis integris. I. fascia unica (0. 0. 3. 0. 0.). var. s. luteo-viridula. » $ albo-rosea (major). I’ unica località ove trovasi questa specie, comunissima in Europa, è in un 16: 124 var. n. rufescens fascia obsoleta. d. rosea. » L. rufescens (major). x. rosea, fasc. vin distincta. » 4 rufescens (minor). II. fascis duabus. var. u. albida (0. 0. 3. 4. 0.) —_— v. rufescens (0. 0. 3. 4. 5.). o E. albo-lutea (1. 2. 3. 4. 5.). » 0. rosea (0. 0. 3. 0. 5.) fascis obsoletis. III. fascis tribus. var. t. lutea (0. 0. 3. 4. 5.) ——- n» o. lutescens (1. 2. 3. 4. 5.). n» IV. fascibus quatribus. var. s. albo et lutea viridula (A. 0. 3. 4. 5.). » T. albida (A. 2. 0. 4. 5.) major. » v. albo lutea (A. 2. 0. 4.3.) et (1. 0. 3. 4. 5.) fase. viw distin. ang. @. rufescens (1. 2. 3. 0. 5.) fase. 2. via dist., 3. duplicata, » 7 rosea (A. 2.3. 0. 5.) fasc. 1. 2. et 3. angustis, 5» evanescent. » Y. roseo viridula (1. 0. 3. 4. 5.) fase. vie distinet. V. fuscis quinque (1. 2. 3. 4. 5.). var. 0. albida, rubro et citrino lutea (fase. fasciolatis). » 0 > lutescens (major.) BB. rufescens, fase. 2. vin distincta. yy. roseo-viridula, fasc. 2. et 3. evanescentibus. dd. albida, fasc. A. et 3. evanese. Vl fascia, ser(1 12 Da 0a var. se. rosea, fase. 4. et 5. ditissime angust. VII. fascis septem (1. 2. 3. 4. d. 6. 7.). var. $$. rufescens, fasc. A. et 2. angustissimis, 4. et 5. ditis. C. Fascis fuscis interruptis. I. fascia unica. ‘ var. nn. citrius lutea (0. 0. 3. 0. 0.). D. Fascìîs hyalinis. I. fascia unica hyalina. var. dd. viridula, rufescens, fasc. unica hyalina. » ti. alba, fascia unica sublhyalina, via consp. 125 190. Z/elix cincta Miller. S. Helix lemniscata, Brumati. var. x. fusco-grisea, fasc. perspicuis 2 (1. 2. 3. 4. 5.) A. Zara. B. » ” LA) ” 3:(4; 2.3. 4. 5.) v »” VS i ” "i 3 major et minor. Dalmazia. ò. pallide grisea fase. 3 (da, 2. 3 persp. 4. et 5. obliteratis.) A. Zara. e. flavide lutea, fasc. 3 (1. 2.3. persp. 4 et 5 obl.) A. Zara. $. alba inornata. S. H. albina, de Betta; 4. Pollinii, Da Campo. A. Zara. n. fusco-grisea, fasc. 5 confluent. (i. 2. 3. 4. 5.) A. Zara. Data si parvula. A. “De la, Ns » fasc. 5 distinetis. A. Zara. Ri Da o 3 (234, 3.) nigerr. A. Zara. 4. albida, fase. 3 (1. 2. 3. 4. 5.) rubro luteis. 35 u. grisea fasc. 3 (1.-2. 3.- 4. 5.) rubris »3 PI ADI 5 5, sn \fuscis maxima ,, n É. n, rugosa fasc. 3. (1. 2. 3. 4. 5.) 2 et 3. obsol. A. Zara. 191. Melia secernenda Rossmissler. La H. secernenda specie propria alla Dalmazia, fu ritenuta per la H. ligata, Miller dell’ Italia, ch” è molto differente. var. e. fascis 5 LTICRIZE A. Osojnik, Cattaro, Velebit, Brazza. BP ss» (1.4.0. distinet., 2.3, conftuent.) A. Osojnik, Cattaro. . fascis 5 distinetis, radiosula. A. Velebit, Brazza, Cattaro. Y ò 99 4 (1. 2. 2.3.4 4.5.) ” 79 7) 7” E » confluentibus © 3 > 3 & , 4 evanescentibus, alba. A. Cattaro. n. fasc. 6. distinet., 4. interrupta. d. fascis 5 interruptis. . fasc. 4 (A. 0. 3. 4. 5.) distinct. integris. A. Canali, Brazza. % 99 2 (0. 0. 3. 4. 0.) v}) 99 79 2. fascia unica (0. 0. 3. 0. 0.) distinet. integra. sa Canali. u. fase. 4. (A: 2. 3. 2.3. 4. 5.) dilutis mow confluent. A. Velebit. Vila, Sa lande 2. 3. (EST) subscalarina. A. Zara. E.» + (1. 2. 0. 4. 5.) distinetis pallidis. A. Cattaro, Velebit. o. albina fasc. 5 lari A. A. Cattaro, Ljuta di Dobrota. x. alba fase. 4 (A. 2. 3. FATA 5.) obsoletis. A. Ragusa. Qi RSS or A. Cattaro, 126 _— ae_—T— var. S. fasc. 5 fuscis confluent. (1. 2. 3. 4. 5.) A. Cattaro. » €. marima, fase. 5. et 4. (1. 2. 3. 4. 5.) dilutis bruneis. A. Presieka. * 192. Helix pomatia Linné. Vedi pag. 55. var. fiavescens fase. 4. (1. 2. 3. 4. 5.) A. Velebit. (Brus.) 193. Zfelia aspersa Miller. S. H. grisea, Dillw. non L.; H. variegata, Fér. var. a. fascis 5 distinet. integris vel vermicul. A. Dalmazia. » B-. » » obsoletis. A. Dalmazia. — — » Y- »° 4 (1.2.3.4.5.) vermiculatis integris. A. Dalmazia. » Ò. Havida, fase. 4. (1. 2. 3. 4. 5.) evanescentibus > pren favicana;33, 5a S. H. Secunda. Da Costa. A. Dalmazia. &. fasc. 3. (4.2. 3. 4. 5.) vermiculatis. A. Dalmazia. » » 5. integris, fuscis, magna. s; » 9. viride flava. fase. 4 (0. 2. 3.4.5.) interruptis. A. Dalmazia. » tt favida. fase. 2 (0. 0. 3. 4. 0.) interruptis. no » % fusca, fase. 4. (1. 2. 3. 4. 5.) vermiculatis. Ù 5 Al Aavae,, du; 55 via vermiculatis. ,, » avida, fase. 5 interruptis. 53 » v. fava. fase. 3. (A. 0. 3. 0. 5.) interruptis. "» » £. favida, turrita fase. 4. (1. 2. 3. 4. 5.) È NNO: sn fasc. 3 (0. 2. 3. 4. 5.) vermiculatis. $ pi «st A o 4 (1.2.3. 4. 5.) fuscis verm. 4, diluta. A. Dalmazia. » Q. flavida turrita fasc. 3. integris vermiculatis. A. Dalmazia. 194. Zfelia naticoides Draparnaud. S. Helix aperta Born.; H. neritoides Chemn. A. Castelli di Traù, Canali, Cattaro. var. e. castaned » P. viridula. Le ultime cinque Zelia cineta, secernenda, pomatia, aspersa e nati- coides vengono suddivise nel sottogenere Pomatia. Subordo Limnophila, Fam. Ellobiidae. Subfam. Ellobiinae. G. Alexia. Leach. 195. AZenia Biasolettiana K.iister. A. Ragusa, Lesina. Se questa veramente è l° A. Biasolettiana del Kiister, posso allora 127 assicurare che non è più che una varietà della myosotis e precisamente la var. quadridens del Vidovic. Alenia denticulata Montagu. S. Auricula personata, Michaud. A. Ragusa, Lesina. Alezia myosotis Draparnaud. A. Ragusa, Lesina. var. pallida. .; bidens, Vidovie. >) 55 pallida. ;; callosa Kutschig. A. Ragusa, Gravosa. Alexia Bivonae Philippi. A. Zara, Ragusa. Subfam, Melampinae. G. Marinula King. Marinula Firminii Payraudeau. A. Zara, Lesina, Ragusa. Fam, Limnaeidae. Subfam. Limnaeinae. G. Limnaeus Lamarck. 196. Limnaeus auricularius Draparnaud. var. major, spira breviuscula. A. Narenta. 197. Limmaeus intermedius Lmek. Dalmazia. D° incerta località. 198. "i ovatus Draparnaud. var. minor. S. Lymnaeus ampullaceus Meneg. A. Narenta. 199. Limnaeus Sandrii Parreyss. A. Zrmanja. 200. » pereger Draparnaud. A. Arbe, Krka; Canali, Narenta, (C us.). var. marima producta. A. Narenta, (Cus.). » Ffulva. A. Osojnik (lago) (Cus.). » radians Kutschig. A. Vrlika. » elongatula. A. Canali, Osojnik, (Cus.). 201. Lymnaeus nitidus Ziegler. S. L. intermedius, Lam. var. sec. Anton. A. Zegar; Salona, Val di Noce, Canosa, sorgenti fra Ljuta e Dragalj, (Cus.). 202. Lymnaeus fossarius Ziegler. S. L. pereger var. minor, Kutschig. A. Arbe; Osojnik, Ragusa, (Cus.) 203. Lymnaeus minutus Draparnaud. S. Lymnaeus truncatulus Mill; Lymnaeus fossarius Mont. non Ziegl. A. Canali, Pridvorje, Golubovié, Ragusa (Cus.) 204. Lymnaeus st@gnalis Miller. S. Stagnicola vulgaris Leach. var. cornea A. Bo©@gnazzo, 128 205. Zeymnaews subula Martinati. S. L. stagnalis M ill. var.; L. longulus Parr. A. Narenta. 206. Lymmnaeus acicula Sandri. S. L. stagnalis M ill. juv. Kutsch. A. Bocagnazzo (San.). 207. Lymnaeus palustris Miller. S. L. fragilis L.; L. corvus Gm. A. Narenta. var. distorta Kutschig. A. Narenta. » detecta scalarina. d 208. ZLymnaeus fuscus Pfeiffer. S. L. palustris Mill. var. parva; L. obscurus et limbatus Ziegl.; L. elongatus Menegazzi. A. Nona, Krka, Zrmanja, Cetina. G. Physa. Draparnaud. 209. Physa minima Kutschig. A. Krka, (Fr.) La credo una giovane Physa fontinalis. 210. Physa dalmatina Kiister. A. Bocagnazzo. Subfam. Planorbinae. G. Planorbis 0. F. Miiller. 2411. fVanorbis marginatus Muller. S. L. complanatus L.j L. carinatus Stud. non Mill. var. minor A. Krka. 212. Z/anorbis carinatus Miller. S. Limnaeus acutus Poir.; L. umbilicatus, Stud. non Miill.; L. complanatus Turt. non Lin. var. major. A. Narenta. 213. Planorbis discus Parreyss. A. Bocagnazzo. 214. s septemgyratus Ziegler. A. Lacroma, (Cus.). 245. e. spirorbis Miller. A. Lacroma, (Cus.). * 216. Planorbis affinis K utschig. S. /. acronicus San. A. Capo- cesto (San.) Vedi pag. 56. 217. Planorbis tetragyrus Ziegler. A. Bocagnazzo. 248. Ra faevis Alder. S. L. cupaecola Gallst. A. Bu- lJjarica, (Wald.) I nostri Pianorbi vanno divisi nei sottogeneri Anisus, Spirorbis e Nautilina. Subfam. Aneylinae. G. Ancylus. Geoffroy. 219. Ancylus deperditus Ziegler. A. Cetina, Pridvorje. FU fluviatilis Miller. A. Oraovaca confluente della Krupa, Malfi, Breno, Canosa, Ragusa, Ljuta, Topolo, Zrmanja. 129 var. lactea Kutschig. A. Cetina. » dalmatus Walderdorff. A. Sorgenti del circolo di Cattaro. 221. Ancylus tumidus Kutschig. S. Ancylus capuloides Porro? A. Zrmanja presso Zegar. Ordo Operculata. Subordo Ectophthalma. Fam. Cycophoridae. Subfam, Cyelostominae. G. Cyclostoma Lamarck. 222. Cyclostoma elegans Draparnaud. S. Cycelostoma' striatum Da Costa. A. Dalmazia. var. auranthiaca. A. Dalmazia. » violacea. SI » Major. CR » carinata. 3 Ragusa. » fusca. $ Lesina. Subfam. Pomatiasinae. G. Pomatias Studer. 223. Pomatias auritum Ziegler. S. P. escisilabris Mihlf. A. Canali, Cattaro, (Cus.). var. major. A. Da Budua fino Grahovo, (Wald.). 224. Pomatias turritum Walderdorff. S. P. dalmatinus Parr. A. Cattaro, Dobrota, (Wald.). 225. Pomatias maculatum Draparnaud. S. P. turriculatum Mke. a.; P. Studeri, B. Hartm. A. Drnis, Kistanje, Zara. var. minor. A. Slivnica; Bilisane, Velebit, (Brus.). 226. Pomatias scalarinum Villa. A. Mu, Macarsca. 297. È gracile Kiister. S. P. scalarinum Villa, var. min. A. Lesina. 228. Ù» cinerascens Rossmàssler. A. Ragusa, Canali, Metcovic, (Cus, Barbieri). var. fasciata A. Velebit, (Brus.) G. Hydrocena Villa. 229. Mydrocena Sirkiiî Parreyss. A. Cattaro, (Cus.); S. Gio- vanni, S. Trinità, (Wald.). tI 130 Subordo Opistophthalma. Fam. Truncatellidae. G. Truncatella Risso. 230. Truncatella costuluta Risso. S. T. truncatula Drap.; Rissoa truncata Phil.; Choristoma truncatum Jan. A. Nona, Lesina, Ragusa. 231. Truncatella laevigata Risso. S. Rissoa hyalina Desmarest. A. Nona, Lesina, Ragusa. 232. Zruncatella turrita Kiister. S. Melania campanella Ph il.; Rissoa fragilis Michaud. A. Nona, Lesina, Ragusa. 233. Truncatella senricostata Freyer. A. Nona, Lesina, Ra- gusa. (F r.). G. Acme Hartmann. 234. Acme lineata Draparnaud. S. Carychium lineatum Drap.; Cyclostoma lineatum Porro; Pupula linearis K.iister. 235. Acme spectabilis Rossmassler. S. Carychium specta- bile Rossm. Ambidue le specie trovansi a Ljuta di Dobrota, (W ald.) F'am. Assiminidae. G. Paludinella Pfeiffer. 236. Zaludinella cyclolabris Rossmissler. A. Malfi, (Cus.). 237. ss Moulinsi Dupuy? A. Canosa, (Cus.). 238. x Lacheineri Charpent. A. Breno, Canali, (Cus.). G. Assiminea Gray. Assiminea littorina Delle Chiaje. A. Stagno piccolo, (Cus.). Classis Conchifera. Ordo Lucinacea. Fam. Cyrenidae. G. Cyclas Bruguiére. 239. Cyclas calyculata Draparnaud. Dalmazia. Senz' altra indi- cazione, io la raccolsi a Bocagnazzo. 240. Cyclas cornea Linné. A. Narenta. var. nucleus Sandri. A. Bocagnazzo. 131 G. Pisidium P feifrer. 241. Pisidium fontinale Draparnaud. A. Ragusa. 242, sr obliquum 3, S. P. amnicum Miller A. Narenta; Oraovaca, Bilisane, (Brus.). 243. Pisidium obtusale Pfeiffer. A. Buljarica. Fam. Unionidae. G. Unio Retz. 244. Unio Sandrii Villa. A. Krka presso S. Arcangelo. QAS. cs laevigatus Sandri. A. Jezero d’ Imoschi, 246. % Bandinii Kister. Unio elongatulus Mihlfeld. A. Zrmanja. la ia pictorum Linné. A. Narenta. 24800 longirostris Ziegler. var. naronitana. A. Narenta. 24901 pallens Parreyss. A. Narenta. G. Anodonta Cuvier. 250. Arodonta piscinalis Nilsson. A. Narenta, Krka. 251. = rostrata Kokeil. A. Krka presso Knin. var. major. A. Narenta. 252. Amodonta limpida Parreyss. A. Narenta e Jezero d’'Imoschi. 253. s triangulata Kutschig. A. Krka presso Knin. 254. = fruncata Pa Li aVIsoy ac: Secondo il mio el nco de’ molluschi marini dalmati vivono nè nostri mari 537 specie, secondo l° elenco delle terrestri e fluviali del Kutschig (non calcolando le non numerate comprese nel mio elenco) 254, a queste aggiungansi le 11 da me scoperte non contemplate nell’ elenco K ut- schig, e sì ha un numero di 802 specie che vivono in Dalmazia. Si noti che moltissime si trovano citate in diverse opere ed in varî elenchi a noi ignote, che mancano perciò nell’ elenco precedente; vero è che molte non sono che sinonime, ma è ben anche vero che ve n° hanno molte di buone. ice DCISS 17% Indice delle specie nuove ed inedite. Aceroloxus lacustris Linné. . Alexia bidentata Montagu.. . Alvania aspera Philippi Beani Hanley cimicoides Forbes lineata Risso . : mutabilis Schwartz » punetura Montagu.. » Schwartziana Brusina . Amnicola paludinoides Calcara » Ppygmaea Michaud . . , . Ancylus niger Sandri . Anomia aculeata Montagu. . » aspera Philippi . » haemisphaerica Brusina . Argiope decollata Chemnitz » neapolitana Scacchi » Pera Miihlfeld . Auriculina exilissima Brusina. . Barbatia scabra Poli . Barleeia rubra Adams . Carychium minimum M iller . » tridentatum Risso . Cavolinia globulosa Rang . . Cerithiopsis lacteus Philippi . Cerithium alucaster Brocchi . Cingula epidaurica Brusina . » glabrata Mihlfeld . o. (e) (sel le, ‘io. (©) (Li r9 19 19 i = IS) Dì a 133 pagina 29. Clausilia Brusinae Kutschig 51 30. -'3 « leucopleura Brusina‘ . i i 0 SRG rase 61 St. < 3, rugosa: C: Pfeiffer 0a a ws o a ARPA SIT. 52 dd. ig «runpulata Za @pil'eris o 0 Pa 3 900 ERI MINI sn, 50 33, Coecum rugulosum Philippi; + : e : TONI DIIEROSARI a 37 34. Crania -ringens Héninghaws: is. Ego ME eI601 48 38. Cylichna leptoeneilema Brusina .“#.8p14 age boatgoo it, è 39 36. Ditrupa strangulata Deshayes 39 37. Donax Cattaniana Brusina . . PAS 42 38. : 3 - semistriata-Poli. data è. «2 39. Emarginula Cusmichiana Brusina . . e è ‘98 40. » reticulataSowerby. .... 38 41 » «Solidula Costa. . .. +, + 9llira ed, spbsogatodli, 39 42. Fusus echinatus Sowerby : 33 43. » lamellosus De Cristoforis et Tani A SRI. e (+. +93 44. - » - pulchellus Philippi. «... . Soil suugas sitanprie 33 #5, Galeomma pileum. Brusina. . », Si amb, aurarinanta musaaloG 42 46. Helix Ammonis A, Schmidt. . 03 471. - » crinita Sandri 1 53 $8.. , - incarnata Miller. . ... 8: 63 49. + -,- lenticula:-Férussac . + ifono10t stediadirbrip aflodi 52 50. , pomatia Linné . 56 O. «+.» solaria-Menke. do L si de è 52 94. Hydrobia strongylostoma Brusinasp e qatil ogpaszitia oglra 29 53. Lamellaria Kleciachi Brusina . . .. .. 35 54. Limnaea Zrmanjae Brusina. 55 55. Lithoglyphus pygmaeus sdusifeld 48 56. Lucinopsis corrugata Brusina. 41 5. Megerlea; truncata Gmelin. .» . +. + +14 47 58. Mitra leontocroma Brusina. ...... 34 59. Modiola imberbis Brusina 43 60: Monoptyema vitrea Brusima: i. 0a alal ene da 36 64--Nenera Acton FID:eriio uo ie te na 41 62: Nucula nuceleus Lime a soa a a 44 63, Oleacina:;subcylmdrica Linné, i a n 48 Gi-.Ostrea;cochlear Poll “0 ‘eine seo e ae 46 6o-00yula:carnea Lamarck.. sas aa na 36 G6x-Pecten: leptopasterBrusima: + Co 0 aaa a 45 6lega (\polymorphus.Bronn; ica; sane eo ot ue 44 68. Planorbis capocestianus Vidovie. . . . é 56 69. Pupa muscorum Linné ah i ae i e 49 70>-Raphitoma,Barbiegi: Brusinais: nile sala nino 33 134 pagina 74. Rissoa dolium Nyster. . . 19 13- ., Ehrenbergi Philippi-. ... .eatiseri af n 20 73.» grossa Michaud 18 34. ,» » Guerini Récluz. . 22 15: , » , inconspicua Alder o... 0... iepritidt cato 19 16. . » , marginata Michaud . . . -sgradag@iantit ioempit zie 19 771.» Frauenfeldiana Brusina 22 78.» Oenonensis Brusina 20 79.» parva Da Costa 19 809. . , . simplex Philippi., . è 20 81. ., . strangulata Brusina. . abiepeli na 23 82. . - . yventricosa Desmtrest, . .... ## 23 83. Saxicava rhomboides Blainville 40 84. Setia Cossurae Calcara 28 85.» fulgida Adams . È . 28 86. Siliquaria anguina Linné . . ... 38 $#. Solarium, stramineum \Gmelin ‘. << Ainiagti qnaolio poitenesi . 36 88. Tellina Daniliana Brusina a è 44 89. Terebratulina caput serpentis Linné . . 47 90. Thracia hiatelloides Brusina . . . + 40 94. Turritella quadricarinata Brocchi . . . . . 37 92. Valvata piscinalis Miller... ... i 48 99... icristata Mullierzs. < 4a 48 94. Vertigo antivertigo Draparnaud . .. .... 49 95. » pygmaea Draparnaud . . 50 96. >» Kokeilii Rossmàassler. . » 50 97. » . Venetzi Charpentierb]ala sog an1- ruota; 50 98. Zonites croaticus Partsch . + . « etriesi chi sipgrron siagogio 49 D9... , « ifulvus Matller, 4,9. 4 + a 49 400.. .-: -nitidus Miiller , + .. .. .. . .. aftiepafi amosonduosi at2ik 49 101.. ._. .vitreus E. A. Bielz. . .. . + - fisirgefil. cidaa cai slo 49 ——-muman__ Stamperia di Garlo Ueberreuter in Vienna. ETTI Na pifi iti Nr PE vii PI ati Sibo Ng tal AS sii RT) i d & na Se e n Zu Mero. NI CA pre pai no e ua n es Spiegazione della tavola. dona = ce 1. Helia crinita San. 2. Clausilia Brusinae Kutsch. 3 3, leucopleura Brus. 4. Limmaca Zrmanjae A 5. Planorbis capocestianus V id. 6. Rissoa Oenonensis Brus. » Frauenfeldiana , 8. » strangulata 6 9. Alvania Schwartziana ,. 10. Cingula epidaurica ch 11. Hvydrobia strongylostoma ,, Bcigabe zu denVerhandiI. der Brusina K.k.zool. bot. (rel BandiViI 1866 fonchiglie dalmate nuove. piso RO en RI, (a) (RMOTA IT NA A, b i q Li Miei, VIVO SAVA PERI ORIO LI PALO Vr CI PA 0 O ro: MT Mio QNT v UT) VEORINORLIO SALTO Ut È ELI » ti Ù ur Mia Na pl Di > 5 fa \ 4 n PX è STITUTION LIBRARIES ONIAN IN S MITH v