u —@w@i.uat + è «09 PO x tI = era RE do A “ i Ù e t x vo! Rao ea di [UTO BOTANICO DI FIRENZE x pre e DEI Flora dell'Isola di Pantelleria % è L’ ISTITUTO BOTANICO FIORENTINO PUBBLICA x na QUEST’OPERA POSTUMA DI STEFANO SOMMIER - va IN MEMORIA DI LUI ED IN SEGNO DI GRATITUDINE A VERSO LA DONATRICE DEL SUO ERBARIO. | - i / 4 +2 sa ari FIRENZE TEROGIRA FIA DIM. RICCI Via San Gallo, N. 8L 1922 <-Le ; LIBRARY. 4 NEW YORB © i sn î ““BOTANICANZ | | | °° Uan Ca el i SMR) STEFANO SOMMIER 20 maggio 1848 — 3 gennaio 1922). R. ISTITUTO BOTANICO DI FIRENZE S. SOMMIER Flora dell'Isola di Pantelleria L’ ISTITUTO BOTANICO FIORENTINO PUBBLICA QUEST’OPERA POSTUMA DI STEFANO SOMMIER IN MEMORIA DI LUI ED IN SEGNO DI GRATITUDINE VERSO LA DONATRICE DEL SUO ERBARIO. FIRENZE TIPOGRAFICA DIM. RICO1 Via San Gallo, N. 81 1922 LIBRARY NEW YORKE Bi; ANICAL «,. «RDEN Va ° it, P dt LA? io Lido AVVERTENZA Ù - Questa « Flora dell’ isola di Pantelleria » è incompleta. I Il pianodellavoro era quello stesso delle « Flore » del medesimo Autore: ni quelle di Malta e delle isole Pelagie; ma della 1.° parte (Bibliografia, Storia, «Vegetazione) Egli lasciò soltanto appunti frammentarì. Ù ‘Anche in questa 2.° parte (Flora) è rimasta qualche lacuna; ma si è È i giudicato opportuno pubblicarla quale Egli l’ aveva lasciata piuttostochè Si introdurvi delle modificazioni, sia pure di dettaglio, le quali avrebbero Ne sol potuto, forse, non rispondere alle sue intenzioni. È nà R si “Pa ‘o sE o i de. ” ABBREVIAZIONI Barsali = BarsaLi E. — Epatiche di Sicilia, isole Eolie e Pelagie. (e Bo Nat. di Siena », Anno XXVIII [1908], pp. 14 e 29). Bert. — BeRTOLONI A. — Flora italica. Bononiae, 1833-1854. Bott. = BortINI A. — Sulla Briologia delle isole italiane. (« Webbia », II n p. 353). PI. An. = Fiori A. e PaoLeTTI G. — Flora analitica d'Italia. Padova, 1896 19 i i Guss. — Gussone I. — Florae Siculae Synopsis. Neapoli, 1842-1844. Jatta II = JaTTA A. — Lichenes. (« Flora italica eryptogama », Pars III Ri Ù: S. Casciano, 1909-1911). (EAT 9 Lojac. — Loysacono-Poysero M. — Flora Sicula. Palermo, 1888-1904. Mass. = MassaLonco C. — Le Ricciaceae della Flora italiana. (« Atti R. Ist. ì fr Se. Lett. Arti », Tom. LXXI [1912], p. 823-892). o Parl. = ParLaTORE P. — Flora italiana. Vol. 1-10. Firenze, 1848-1893. ta % Ross = Ross H. — Contribuzioni alla conoscenza della Flora sicula. IL Isola a Pantelleria. (« Bull. Soc. bot. it. », 1906, p. 38). E: di Somm. I = Somwmrer S. — Materiali per una Plorula di Pantelleria. (« Bull. bot. it. », 1907, p. 48). Somm. II — Sommier S. — Le isole Pelagie. Firenze, 1908. l I, ; Somm. IN = Sommier S. e CarUanA-GatTO A. — Flora Melitensis nova. da renze, 1915. SH f Somm, IV = Sommer S. — Osservazioni sulla Flora Maltese. (« Nuovo Gioru. b } it. », n. s., vol. XXIII [1916], p. 295). sr SIA ELIA SIA) x i = FLORA DELL'ISOLA DI PANTELLERIA DICOTYLEDONEAE. I. — RANUNCULACEAE. 1. CLEMATIS. 1. Clematis cirrhosa L.; Bert. V, p. 472 (f Aumilior); Lojac. I, Pars I, p. 28 (var. polymorpha); Somm. II, p. 277 et II, p. HI. O. cirrhosa et C. polymorpha Guss. II, p. 36. 0. Balearica Lojac. Mal- pighia XX, p. 88 et FI. Sic. III, Add. p. 412. Frequente nella macchia e sui muri a secco. Gli esemplari che ho raccolti a Pantelleria appartengono alla var. Balearica (Rich.) ben caratterizzata, con foglie ternatosette, a segmenti picciolettati e alla loro volta più o meno profondamente incisi. È pro- babile però che esistano anche qui, come nelle Pelagie e nelle Isole Maltesi, forme che si avvicinano al tipo. 2. ANEMONE. Ne) 2. Anemone hortensis L.; Guss. II, p. 83; Lojac. I, Pars I, p. 2 Somm. II, p. 277 et III, p. 441. Indicato solo da Gussone. 3. RanuNCULUS. 3. Ranunculus bullatus L.:Guss. II, p. 41; Lojac. I, Pars I, p. 38; Somm. II, p. 277 et III, p. 441. Indicato soltanto da Gussone. 4. Ranunculus Sardous Crantz; Somm. II, p. 302 et III, p. 44l. R. Philonotis Guss, II, p. 48. Indicato solo da Gussone. 001 LIVINUZA R08s USANVK7 | SEB 5. Ranunculus parviflorus L.; Guss. Suppl. p. 187; Bert. V, p. 568; Ross, Contrib. p. 42 e sui R. parviflorus L. e R. Chius DC., in Na- turalista Sic. 1896, p. 107; Somm. I, p. 50 et II, p. 302; FI. An. IV, App. p. 107. R. incrassatus Guss. II, p. 50. R. parviflorus f Chius FI. An. I, p. 515. R. Chius Lojac. I, Pars I, p. 47; Somm. III p. 441. Alle Favare superiori, sulla Montagna grande! Raro, solo nel fondo del cratere Mira (Ross). Abbiamo trovato soltanto una volta delle rosette di foglie di que- sta specie sensu lato, troppo giovani per potere decidere se apparten- gano al tipo o alla varietà incrassatus (Guss. pro sp.) = A. Ohius DO. Il dott. Ross nel Naturalista Siciliano, 1896, p. 107, suppone che Vin- dicazione di incrassatus per Pantelleria nella Synopsis di Gussone debba riferirsi al A. parviflorus. Per questo indichiamo la citazione di Gus- sone solo dubitativamente, così pure quella di Fiori che l’ha presa da (Gussone. 6. Ranunculus muricatus L.; Guss. II, p. 50; Lojac. I, p. 48; Somm. II, p. 277 et III, 441. Verso la cima della Montagna Grande ! Abbiamo trovato di questa specie soltanto una forma precoce ancora acaule, con fiori sessili in mezzo alle rosette di foglie radicali. Ne abbiamo raccolto numerosi esemplari tutti conformi fra loro. Tale forma precoce acaule ho raccolta anche in Sicilia. 4. NIGELLA. 7. Nigella Damascena L.; Guss. II, p. 30; Somm. II, p. 277 e III, p. 441. Indicata solo da Gussone. II. — PAPAVERACEAFE. 5. PAPAVER. 8. Papaver hybridum L.; Guss. II, p. 6; Somm. II, p. 277 et III, p. 442. sO, In varî luoghi, nel coltivato! ; 9. Papaver dubium L.; Guss. II, p. 7; Somm. II, pi (247. lets LUIS p. 442. var. obtusifolium (Desf.). P. dubium var. x Bert. V, p. 828. P. obtu- sifolium Guss. II, p. 7; Lojac. I, Pars I, p. 58; Somm. II, p. 302. Qua e là nel coltivato. Qui come nella Flora Maltese mi conformo all'opinione espressa da Moris (FI. Sard. I, p. 77) e condivisa dal monografo Fedde (in Engler, Das Pflanzenreich, Heft 40 (IV. 104) p. 814), che cioè il P. obtusifo- lium Desf. sia da considerarsi come varietà del P. dubium L., caratte- rizzata specialmente dalla capsula ellittico-ovata meno allungata e non insensibilmente attenuata alla base. var. angustifolium Tineo in Lojac. Malpighia, XX, p. 108 (pro va- rietate P. obtusifolii). A typo differt: Planta humiliore (5-25 em.), caule simplici unifloro, foliis parvis, inferiorum pinnatiloborum lobis ovato-obtusis, superiorum pinnatifidorum laciniis angustis acutis, margine subrevolutis, undique , ut caulis pars inferior dense striguloso-albo-pilosis. Pedunculus caule longior inferne patenter superne adpresse pilosus. Capsula parva elli- ptico-obovata, basi parum attenuata. Flos mediocris. (Ad specimina mea descriptum). Qua e là, non comune! Varietà elegante e ben distinta per le dimensioni minori di tutte le sue parti, per il caule unifloro e per la fitta peluria rigida della base del caule e delle foglie caulinari. Il peduncolo nudo è più lungo della parte fogliata del caule. Non vi è alcun dubbio che sia questa la entità di cui Tineo lasciò la descrizione manoscritta, perchè questa descrizione combina coi miei esemplari, e perchè Lojacono che ha veduto gli esemplari antoptici di Tineo indica questa varietà auche di Pantelleria. Nella monografia di Fedde in Engler, Pflanzenreich, Heft 40 (IV, 104), non trovo alcuna entità descritta da altri che combini con essa. 10. Papaver Rhoeas L.; Guss. II, p.8; Somm. II, p. 277 et III, p. 442. Qua e là, più frequente dei precedenti. Il Papaver Rhoeas anche qui è molto variabile tanto per la statura quanto per la peluria talvolta fittissima nei peduncoli, la divisione delle foglie e la grandezza dei fiori. Ben caratterizzata si trova qua e là la forma caudatifolium (Timb. pro sp.); col lobo terminale delle foglie lanceolato o lanceolato lineare, grossamente dentato, molto allungato, e formante la maggior parte della foglia e con lobi laterali brevi, o nulli nelle foglie superiori. Nelle altre forme da me raccolte le foglie sono pennatosette con lobi corti triangolari dentati ed ora quasi bipennatosetti, a lacinie allun- pai 2 gate e strette. Non ho raccolto la varietà strigosum Bònn. con pedun- coli a peluria appressata. 11. Papaver setigerum DC.; Guss. II, p. 8; Somm. II, p. 277 et III, pi. 442. Indicato solo da Gussone. 6. (TLAUCIUM. 12. Glaucium flavum Crantz; Somm. II, p. 277 et III, p. 442; G. lu- teum (Guss, II, p. 5. | Abbastanza frequente, anche lontano dal mare fino ad una certa altezza, come, ad esempio, sul monte (Gelkhamar. 18. Glaucium corniculatum (L.) Curt.; FI. Anal. I, p. 484; Somm. I, p. 50 et II, p. 277. G. phoeniceum Lojac. I, Pars I, p. DT. Lojacono lo indica come trovato da Gussone il quale però non lo cita nella Synopsis. Nell’erbario di Palermo m’informano che ve ne è un esemplare con etichetta sulla quale Tineo ha scritto « Pantelle- ria » senza il nome del raccoglitore. Noi non l’abbiamo trovato. III. — FUMARIACEAE. T. FUMARIA. 14. Fumaria parviflora Lam.; Bert. VII, p. 311; Somm. II, p. 278 et III, p. 442; Nicotra, Le Fumar. ital. p. 71. /. leucantha Guss. II, p. 241. i Trovasi qua e là, ma non è comune. Varia molto di statura, tro- vandosi talora grande e diffusa, e talora piccola ed eretta. 15. Fumaria bicolor Somm.; Somm. I, p. 50, II, p. 278 et III, p. 442. È la più comune delle Fumarie in ’antelleria, e, a differenza delle altre specie, trovasi più specialmente nelle parti non coltivate dell’isola, sulle rupi e nella macchia. 16. Fumaria flabellata Gasparr.; Guss. II, p. 238; Nicotra, Le Fumar. it., p. 60; Somm. II p. 278 et III, p. 442. Assai frequente, specialmente nel coltivato. 17. Fumaria capreolata L. var. speciosa Jord. 7. capreolata Guss. II, p. 258. Piuttosto rara: Cuddie rosse, Monte (efisir, Monte Gelkhamar ! La /. capreolata di Pantelleria appartiene alla var. speciosa Jord. ben caratterizzata, con racemo denso, pedicelli interamenti ritlessi a Idi maturità e fiori embriciati, sepali molto grandi appena dentati alla base, fiori che coll’età diventano rossicci sul dorso. 18. Fumaria media Lois.; Somm. II, p. 278 et III, p. 442. F. Pet teri b. palmata et c. Cossyrensis Guss. p. 239. /. officinalis è Bert. VII, p. 303. /. Gussonii Nicotra Le Fumar. it., p. 53. Questa è, dopo la Y. bdicolor, la Fumaria più frequente in Pantel- leria ! . Gussone- ha distinto in questa specie (da lui chiamata etteri) due varietà a divisioni foliari strette, la prima subscandeute, Ja seconda eretta e di dimensioni minori. Nicotra in « Le Fumariacee italiane », ha riferito la prima di queste varietà alla /. muralis Sond. e la se- conda alla /. Gussonei Boiss. Per parte mia trovo che gli esemplari che ho raccolti a Pantelleria vergenti verso la var. Gussonei, differi- scono da quelli di altra provenienza per i sepali un poco più grandi e più dentati. Del resto, come altrove variano di statura e sono ora subscandenti alati, ed ora bassi, eretti e poco ramosi. Nicotra, in « Altri ragguagli », p. 6, cita incidentalmente la v. Cos- syrensis, ma non la dice di Pantelleria. 19. Fumaria agraria Lag.; Guss. II, p. 238; Somm. II, p. 278 et III, p. 442. Indicata solo da Gussone. IV. — CRUCIFERAE. 8. MATTHIOLA, 20. Matthiola incana (L.) R. Br. var. pulchella (Tineo, pro specie in Guss. vol. II, Add. et emend. 847); Conti, Les espèces du genre Matthiola, Mém. Herb. Boissier, 20 agosto 1900; Ross p. 41. M. incana v. glan- dulifera Lojac. I, Pars I, p. 100; FI. Anal. IV, App. p. 88. M. incana Guss. II, p. 175; Caruel in Parl. IX, p. 796; Somm. II, p. 278 et III, p. 442; Lojac. Malpigbia, XX, p. 119. Sulle rupi, piuttosto rara: nel fondo del cratere di Gelkhamar e sopra Piscina dell'Aquila! — Fessure delle alte rupi in luoghi spesso inaccessibili (Ross). Gussone, il quale nella Synopsis, vol. II, a pag. 175 aveva già no- tato che la pianta di Pantelleria si distingueva per la glandolosità della rachide e dei pedicelli, nelle Addenda et emendanda, vol. Il, p. 847, scrive che Tineo la riteneva specie nuova proponendo per essa TOGA LIS8 cd (i li RESA il nome di M. pulchella, distinto, come scrive Gussone, per le foglie ‘ coperte di un tomento più denso e più bianco, per i fiori un poco minori, per le silique più lunghe e per le glandule più abbondanti. Venendo così questa entità ad essere descritta fin dal 1845, bisogna accettare il nome di Tineo o passare in sinonimia quello di Lojacono. Gli esemplari da me raccolti, come pure uno ricevuto da Ross, cor- rispondono perfettamente alla descrizione di Gussone, ed hanno i pe- duncoli coperti di numerose glandule stipitate, che si estendono fino sui calici, sulla parte superiore del caule ed anche sui rami superiori. Gli esemplari da me visti essendo in fiore, non posso dire nulla delle silique. 21. Matthiola sinuata (L.) R. Br. ; Guss. II, p. 176; Car. in Parl., IX, p. 799; Lojac., I, Pars I, p. 100; Somm. II, p. 302 et III, p. 442. Indicata solo da Gussono. 22. Matthiola tricuspidata (L.) R. Br.; Guss. II, p. 178 (var. 5); Car. in Parl., IX, p. 803; Somm. II, p. 302 et III, p. 442. Indicata solo da Gussone. 9. CARDAMINE. 28. Cardamine hirsuta L., Guss. II, p. 167; Somm. II, p. 278 et III, p. 442. Molto frequente nella macchia. 10. SisyMBRIUM. 24. Sisymbrium officinale (L.) Scop.; Guss. II, p. 188; Car. in Parl. IX, p. 980; Somm. II, p. 278 et III, p. 443. Frequente in tutte le contrade dell’isola. 25. Sisymbrium Thalianum (L.) Gay; Guss. II, p. 190; Somm. II, p. 302. Qua e là, ma non comune! 11. BrassIca, 26. Brassica adpressa (Moench.) Boiss.; Somm. II, p. 278 et III, p. 448. Sinapis incana Guss. II, p. 208. Qua e là, in varî luoghi! 5 12. RAPHANUS. 27. Raphanus Raphanistrum L.; Guss. II, p. 140; Somm. II, p. 502 et III p. 443. _ Qua e là. Abbondante verso le Favare! Ho visto soltanto la forma tipica con articoli numerosi, piccoli, for- temente striati e separati da profonda strozzatura. 13. BunIas. 28. Bunias Erucago L.; Guss. II, p. 141; Lojac. I, Pars I, p. 75; Ross p. 43; Somm. II, p. 302 et III, p. 448. Comunissima dovunque e tanto abbondante in alcuni luoghi, special- mente nelle parti coltivate, da tingere il terreno di giallo! -— Una fra le malerbe più diffuse in Pantelleria (Ross). 14. SuccowIA. 29. Succowia Balearica (L.) Medic.; Ross p. 41; Somm. I, p. 50 et II, p. 278. In luoghi freschi, nella macchia qua e là, talora abbastanza abbon- dante: Monte Gelkhamar, regione dei Sesi! — Sopra la Piscina del- l'Aquila (Ross). 15. LEPIDIUM. 30. Lepidium graminifolium L.; Guss. II, p. 153; Somm. II, p. 302. . L. Iberis Somm. III, p. 443. Indicata solo da Gussone. 16. ALyssum, 31. Alyssum maritimum (L.) Lam. ; Guss. II, p. 165; Ross p. 45: Somm. II, p. 278 et III, p. 442. Koniga maritima Car. in Parl. IX, p. 755. Comunissimo dovunque, specialmente una forma prostrata! Una fra le malerbe più diffuse (Ross). Si 17. CAPSELLA. 32. Capsella Bursa-Pastoris (L.) Moench ; Guss. II, p. 155 ; Somm. II. p. 278 et III, p. 443. Molto comune! Ross, in uno studio sulle Capsella della Sicilia (Malpighia, V, p. 242) dice di avere trovato a Pantelleria la C'apsella rubella Rent. Fra gli esemplari polimorfi da noi raccolti non ne vedo che possano riferirsi a questa entità ed ho notato sul posto che non potei distin- guere due forme diverse caratterizzate. La C. rubella, del resto mi sembra meritare appena di essere distinta come varietà. Ho raccolto alcuni esemplari con le capsule quasi tutte atrofiche (C. gracilis Grenier) ed altri appartenenti alla microtlora, alti pochi centimetri quantunque fossero in prima fruttificazione. 18. BiSscUTELLA. 38. Biscutella Iyrata L.; Guss. II, p. 146 (a et 8); Somm. IT, p. 278. B. Apula var. lyrata Car. in Parl. IX, p. 650. B. didyma var. lyrata Ross p. 48; Somm. III, p. 442 et 474. Comunissima in tutta l’isola! — Una delle malerbe più diffuse (Ross). Tutti gli esemplari di Biscutella da noi raccolti a Pantelleria ap- partengono alla B. lyrata con le foglie inferiori pennatosette-lirate, e quelle caulinari ridotte e lineari intere. Però sono variabilissimi per la grandezza dei fiori e delle siliquette (B. raphanifolia Poir.) come per essere queste ora interamente glabre tanto sulle facce quanto sui margini (queste variando da 2'/, a 6'/, mm. di diametro) ora pelose DI 2 soltanto sulle facce o anche densamente ciliate ai margini. Questi ca- ratteri associandosi fra loro in modo diverso si prestano alla istitu- zione di molte varietà tutte confluenti fra loro. Tutte queste forme sono ben diverse dalla BiscutelZa che ho raccolto abbondante in Malta e che appartiene tutta alla 8. didyma L. tipica con le foglie radicali semplicemente dentate e il fusto foliato. V. — CAPPARIDEAE. 19. CAPPARIS. 34. Capparis rupestris Smith; Guss. II, p. 3; Somm. II, p. 278. C. spinosa Somm. III, p. 444 et 476. pre Il Cappero è coltivato su larga scala a Pantelleria dove costituisce un articolo d’esportazione non indifferente. L’hu trovato qua e là sel- vatico sulle roccie! Non ho visto altro che la forma inerme, quantun- que dalla gente del paese mi venisse detto che vi era selvatica anche la forma spinosa, meno buona questa, mi dicevano, per l’uso economico. VI. — RESEDACEAE. 20. RESEDA. 35. Reseda alba L.; Terrac. in Parl. X, p. 184; Somm. II, p. 279 et III, p. 444. R. suffruticulosa Bert. V, p. 80. /. fruticulosa Guss. 1 p. 580 (var. c.). Frequente. Gli esemplari che ho raccolti corrispondono alla forma è) descritta da (Gussone con le divisioni delle foglie strettamente lineari e poco ondulate. 36. Reseda luteola L.: Guss. I, p. 528; Terrac. in Parl. X, p. 163; Somm. II, p. 279. Abbiamo trovato di questa specie soltanto una volta poche piante nella regione di Rakhali. Esse appartengono alla var. crispata Link. VII. —. CISTACEAE. 21. Cisrus. ST. Cistus incanus L.; Parl. V, p. D76 (typus et var. Creticus): Somm. III, p. 444; FI. An. I, p. 400 (var. Creticus); C. villosus et C. Creti- cus Guss. II, p. 10 et 11; Ross p. 41; Somm. II, p. 302. C. polymor- phus Lojac. I, p. 124. Fra le piante caratteristiche della macchia (Ross). I Cistus a fiori rosei abbondano nella macchia, specialmente sulle alture. Vi si trova tanto il tipo incanus L. quanto la var. Creticus L. ma con tante forme intermedie che si rimane per lo più perplessi non sapendo a quale dei due riferirle. Per questo, contrariamente a quanto avevo fatto nella flora delle Pelagie, non considero il (. Creticus come specificamente distinto dall’incanus. 38. Cistus salvifolius L.; Guss. II, p. 12; Parl. V, p. 585; Ross p. 41; Somm. II, p. 302; Lojac. I, Pars I, p. 126 (var. crispus). Li ea Montagna (rande, dove abbonda, e monti sopra il Bagno: dell'Aquila. Altrove è raro, o manca del tutto! — Pianta caratteristica della mac- chia (Ross). 39. Cistus Monspeliensis L.; Parl. V, p. 589; Ross p. 41; Somm. II, p. 279 et III, p. 444; C. Monspeliensis et C. affinis Guss. II, p. 13. E questo il Cistus più comune in Pantelleria, trovandosi abbondante nella macchia in molte parti dell’isola. Sulla Montagna Grande, però, è meno comune delle altre due specie! — Pianta caratteristica della macchia (Ross). î Varia a foglie larghette (fino a 10-12 mm.), piane, (a vulgaris Willk.) e più stretto (3-5 mm.) alquanto revolute ai margini (f minor Willk.). Varia anche per la maggiore o minore vischiosità. 292. HELIANTHEMUM. 40. Helianthemum glutinosum (L.) Pers.; Somm. I, p. 50, II, p. 279 et III, p. 444. Raro; l’ho veduto soltanto sulle pendici marine della costa sud, fra Sataria e Scauri, e al Salto della Vecchia, sulla roccia vulcanica! _ Le piante di Pantelleria sono di un verde chiaro, le infiorescenze sono pubescenti glandolose e le foglie inferiori sono quasi glabrescenti. 41. Helianthemum guttatum (L.) Mill; Guss. II, p. 22 (var. a); Parl. V, p. 600; Ross p. 42 (var. plantagineum); Somm. II, p. 279. Comunissimo fra le microfite sotto la macchia! — Fra i cespugli (Ross). Nou ho veduto la var. a glabrescente indicata da Gussone per Pan- telleria. Cominciava appena qualche pianta a fiorire all’epoca della nostra visita. VIII. — FRANKENIACEAE. 25. FRANKENIA. 42. Frankenia intermedia DO.; Bert. IV, p. 229; Guss. I, p. 428; Lojac. I, Pars I, p. 145; Somm. II, p. 279 et III, p. 444. F. lewis 6 cinerascens Car. in Purl. IX, p. 237. F. hirsuta Ross, p. 48. Spiaggia e scogliere marine frequente ; anche sulle sponde del Lago < Bagno dell’Aquila »! — Spiaggia marina (Ross). (Questa specie a Pantelleria varia alquanto per la pubescenza mag- giore o minore, come nelle Pelagie e nell’ Arcipelago Maltese, perciò ‘ TIT Spe non potrei fare altro che ripetere quanto ho detto in proposito nella Flora di queste isole. 43. Frankenia pulverulenta L.; Bert. IV, p. 280; Guss. I, p. 429; Car. in Parl. p. 285; Somm. II, p. 279 et III, p. 444. Sulle spiaggie marine, nel paese stesso ed in altri punti della costa, ma più rara della precedente. IX. — CARYOPHYLLACEAE. 24. DIANTHUS. 44. Dianthus prolifer L.; Somm. I, p. 50 et p. 302. Abbastanza frequente: Gelkhamar, Rakhàle, Gibele, regione dei Sesi ecc. ! 45. Dianthus velutinus Guss.; Guss. I, p. 477; Lojac. I, Pars I, p. 162; Somm. II, p. 302. Tunica velutina Tanf. in Parl. IX, p. 298. Col precedente, ma più raro di esso! 25. SILENE. 46. Silene gallica L.; Guss. I, p. 481; Tanf. in Parl. IX, p. 357; Somm. II, p. 279 et III p. 444. Qua e là, ma non frequente, Gelfiser, Balatx, Scauri ecc. ! L'ho veduta con fiori rosa carico e rosa chiaro. 47. Silene nocturna L.; Guss. I, p. 482; Tanf. in Parl. IX, p. 364; Somm. II, p. 279 et III, p. 444. Indicata solo da Gussone. 48. Silene neglecta Ten.; Guss. I, p. 482.; Ross p. 42 et sulla .S. ne- glecta in Naturalista Sicil. anno XI, n. 6, 7, 8 et tab. (var. diffusa); Somm. II, p. 279. S. reflera Tanf. in Parl. IX, p. 862. S. nocturna è reflera Fl. An. I, p. 367. È una delle piante le più comuni nell’isola. — Diffusa fra i cespu- gli (Ross). To non vi ho veduto ben caratterizzata la var. diffusa Ross, come l'ho raccolta a Linosa, ed è figurata da quell’autore. Come a Linosa ho trovato abbondanti degli esemplari nani, alti pochi centimetri e uniflori. A _Makhàle ho trovato abbondante una varietà a fiori bian- chi. Tutte le piante da me vedute erano fiorite in pieno giorno. 49. Silene sericea Guss. an All.?; Guss. I, p. 484 (var. d et c); — 16 — Tanf. in Parl. IX, p. 371; Somm. Il, p. 279 et III, p. 444. $£. colo- rata Lojac. I, Pars I, p. 153; Ross p. 48. Indicata solo da Gussone e da Ross, sulle spiaggie marine (Ross). 50. Silene sedoides Poir.; Bert. IV, p. 623; Guss. I, p. 486; Tanf. in Parl. IX, p. 401; Lojac. I, Pars I, p. 156; FI. Au. I, p. 364; Ross p. 42 et 43; Somm. II, p. 279 et III, p. 444. Non rara in vicinanza del mare! — Qua e là in vicinanza del mare (Ross). 5I. Silene inflata Smith; Guss. I, p. 486 (0. angustifolia) ; Somm. II, p. 279 et III, p. 444. S. Cucubalus Tanf. in l’arl. IX, p. 344. Frequente nelle parti coltivate ed incolte dell’isola! 26. CERASTIUM. 52. Cerastium glomeratum Thuill.; Guss. I, p. 506; Somm. II, p. 279 et III, p. 445. 1 Comunissimo in tutta l’isola. Trovasi tanto la forma con petali ugua- glianti o oltrepassanti un poco il calice, quanto la forma apetala. Tro- vasi pure con infiorescenze compatte (f. confertum Rouy FI. de Fr. III, p. 218) quanto con infiorescenza lassa ed allungata (f. elongatum Rouy ibd.). Abbonda nano, alto pochi millimetri ed uni-paucifloro formando un elemento della microflora. 58. Cerastium semidecandrum L.; Somm. I, p. b1 et II, p. 279. Trovato soltanto sul Monte (elfiser con Isoetes Duriaei, ivi in di- screta quantità per lo più nano! 54. Cerastium brachypetalum Desp.; Guss. I, p. 509; Tanf. in Parl. IX, p. 479; Somm. II, p. 302 et III, p. 445. Indicato solo da (ussone. 27. STELLARIA. 55. Stellaria media (L.) Cyr.; Guss. I, p. 494 (var. « et 3); Tanf. in Parl. IX, p. 525: Somm. II, p. 279 et III, p. 445; Béguinot, Ricer- che intorno al polimortismo della .Stellaria media in N. Giorn. bot. It. 1910, p. 368, 370, 374 et 877. i Comune nella macchia e lungo le vie e presso l’abitato. Il prot. Béguinot, al quale ho sottoposto tutte le Stellaria da me raccolte a Pantelleria, vi ha distinte le varietà grandiflora (Ten.), pal- lida (Dum.), apetala (Ucria), e dice di avere visto di Pantelleria nel- l’erbario Palermitano la var. Cupaniana (Jord. et Fourr.). — 17 — 28. ALSINE. 56. Alsine tenuifolia (L.) Crantz; Guss. 1, p. 500; Tanf. in Parl. IX, 585; Somm. II, p. 802 et III, p. 446. Indicata solo da (ussone. 57. Alsine procumbens (Vahl) Fenzl; Guss. I, p. 497 ; Tanf. in Parl. IX, 608; Ross p. 43; Somm. II, p. 280 et III, p. 445. Arenaria pro- cumbens Bert. IV, 665. Comune sulle scogliere e terre vicino al mare, ma anche a certa distanza da questo! — Spiaggia marina (Ross). 29. SAGINA. 5S. Sagina apetala L.; Tanf. in Parl. IX, p. 570; Somm. I, p. 51, II, p. 280 et III, p. 445. S. Reuterì var. depressa Lojac. I, Pars I, p. 169. Frequente fra le microfite ! Gli esemplari che ho raccolti in molti luoghi diversi hanno in ge- nerale le foglie poco o punto ciliate alla base, ed hanno tutti i sepali patenti a croce a maturità. Variano assai per la statura, trovandosi frequente fra le microfite, e per la lunghezza dei peduncoli. Ritengo che la S. Reuteri Lojac. (non Boiss). var. depressa che Lojacono dice raccolta in Pantelleria da Tineo (il quale non fu mai a Pantelleria) sia da riferirsi a questa specie, non trovandosi nella descrizione di Lojacono caratteri specifici sufficienti per distinguerla. ‘ Tanfani l. c. cita Sagina apetala di Pantelleria sulla fede di Gus- sone il quale però non la indica di quest'isola nè nella Synopsis nè nel Supplemento al Prodromo. 59. Sagina maritima Donn; Somm. I, p. 51, II, p. 280 et III, p. 445. L’ho trovata una volta solo lungo il mare alle Balate, ma lì era ab- bondante ! 30. SPERGULA. 60. Spergula arvensis L.; Tanf. in Parl. IX, p. 612 ; Somm. II, p. 302. S. vulgaris Guss. I, p. 512; Lojac. I, Pars I, 182; Malpighia, XX, p. 198 et FI. Sic. III, Addenda et emend., p. 481. Qua e là: Rakhàle, Bagno dell'Aquila, Cuddie bruciate! cat eli È aC ARE a e, d geo Sun be x Pi 31. SPERGULARIA. 1. Spergularia rubra (L.) Pers.; Tanf. in Parl. IX, p. 617; Somm. cp p. 280 et III, p. 445. Arenaria rubra Guss. I, p. 5OL. Comunissima, in specie in riva al mare! Per la infiorescenza subafilla talvolta si avvicina alquanto alla S. diandra (Guss.) Boiss. X. — PORTULACACERAE. 32. PoRTULACA. . Portulaca oleracea L.; Guss. I, p. 523. CA solo da (*ussone. XI. — PARONYCHIACEAE. 33. CORRIGIOLA. 63. Corrigiola litoralis L.; Bert. III, p. 501; Guss. I, p. 365; ; Liogaas II, Pars II, p. 256; Sami II, p. 302. In riva al mare, rara: alle Balate! Marina di Scauri (in Gussone). 34. HERNIARIA. 64. Herniaria cinerea DC. ; Guss. I, p. 292 ; Lojac. II, Pars II, p. 268 (var. stipulacea); Somm. II, p. 280 et III, p. 445. In luoghi scoperti, qua e là! 35. PARONYCHIA. 65. Paronychia echinata Lam.; Fl. An. I, p. 384; Somm. II, p. 302. Illecebrum echinatum Bert. II, p. 780; Guss. I, p. 280; Lojac, II, Pars II, p. 260. Frequente nell’isola, tanto in alto quanto in basso ! 66. Paronychia argentea Lam.; Somm. I, p. 51, II, p. 302 et III, p. 445. 19 — Veduta soltanto sul versante est del Monte Gelkhamar ; ivi in di- screta quantità ! 36. PoLyCARPON. 67. Polycarpon tetraphyllum L.; Guss. I, p. 166; Tanf. in Parl. IX, p. 625; Somm. II, p. 280 et III, p. 445. Molto comune in tutta l’isola. Non vi ho visto ben caratterizzata la var. alsinefolium (DC.). XII. — HYPERICACEAE. 37. HyPERICUM. 68. Hypericum perforatum L.; Guss. IL, p. 380 (var. 5); Parl. V, p. 515; Somm. II, p. 302 et III, p. 446. Trovato solo foglie e steli secchi dell’anno passato, in pochi luoghi: Gelkhamar; verso le Balate! 69. Hypericum perfoliatum L ; Somm. II, p. 302. H. ciliatum Guss. II, p. 382; Parl. V, p. 537. Trovato, come il precedente, soltanto secco ed in pochi luoghi : vi- gne presso il paese; verso Rakhale! XIII. — MALVACEAE. 38. MaLva. 70. Malva sylvestris L.; Parl. V, p. 50; Somm. II, p. 280 et III, p. 446. M. sylvestris et M. polymorpha b, Guss. II, p. 226. Piuttosto rara. Ne ho raccolto due forme tanto diverse che, se non si conoscesse il polimorfismo della M. sylrestris L. si crederebbero ap- partenenti a due specie diverse. La prima, sulla Montagna Grande poco irsuta per peli semplici e con peduncoli più corti dei piccioli, la seconda in vicinanza del paese mollemente vellutata con foglie cane- scenti alla pagina inferiore per un feltro di peli stellati, coi pedun- coli assai più lunghi delle foglie, con stipole, calici e fiori più grandi. Questa seconda forma corrisponde più o meno alla var. canescens Strobl. Non ho visto nè l’una nè l’altra in frutto. — 20 — 71. Malva Nicaeensis All.; Somm. I, p. 51, II, p. 302 et III, p. 446. Rara; vista soltanto due volte presso il paese in luoghi ruderali! 72. Malva microcarpa Desf.: Somm. II, p. 280 et III, p. 446. M. par- viflora Bert. VII, p. 256. M. fleruosa Lojac. I, Pars I, p. 195 (var. in- termedia). M. parviflora et M. fleruosa b. intermedia Guss. II, p. 222 et 223. Comunissima nelle parti coltivate, e variabile come nelle Pelagie, nelle isole Maltesi, a fusti ora tlessuosi ed ora no, a calice più o meno accrescente e carpidi ora glabri ed ora pubescenti ! 39. LAVATERA. 73. Lavatera Cretica L.; Guss. II, p. 288; Parl. V, p. 70; Somm..II, p. 280 et III, p. 445. 3 In vari luoghi, ma non comune: Cuddie rosse; Setaria; Scauri! 74. Lavatera arborea L.; Somm. I, p. 51, II, p. 280 et III, p. 445, Rara, in vicinanza dell’abitato, ma spontanea, presso il paese e a Rahàb. — Abbondante in un orto abbandonato, insieme a Datura Stra- monium ! XIV. — GERANIACEAE. 40. GERANIUM. 75. Geranium molle L.; Guss. II, p. 216; Parl. V, p. 183; Lojac I, Pars I, p. 204; Somm. II, p. 281 et III, p. 446. Molto comune in tutta l'isola, lungo le vie, ecc.! 76. Geranium rotundifolium L.; Somm. I, p. 51, II, p. 2S1 et III, p. 446. Comune, ma meno del precedente ! 77. Geranium Robertianum L.: Guss. II, p. 218; Parl. V, p. 201; Somm. II, p. 281 et III, p. 446. Frequente nella macchia. Varia per la pubescenza, trovandosi anche con calici quasi interamente glabri. Per i petali non lunghi il doppio del calice si avvicina alla var. b. eriocarpum Guss., ma da questa differisce per i carpelli perfettamente glabri. 78. Geranium lucidum L.; Guss. II, p. 215; Parl. V, p. 198; Lojac. I, Pars I, p. 208; Somm. II, p. 802 et III, p. 446. Indicato solo da Gussone. SE NS 79. Geranium columbinum L.; Guss. II, p. 217; Parl. V, p. 191; Lojac. I, Pars I, p. 203; Somm. II, p. 302. Trovato soltanto una volta sul Monte Gelfiser, e sole foglie che po- trebbero anche essere di G. dissectum ! 41. ERropIum. 80. Erodium cicutarium (L.) L’ Herit.; Guss, II, p. 206; Somm. II. p. 281 et III, p. 446. Molto comune. Frequente una forma nana acaule, a fiori chiari e grandetti, corrispondente alla var. praecor (Willd.). 81. Erodium Romanum (Willd.) L’ Hérit.; Guss. II, p. 205; Parl. V, p. 215; Somm. II, p. 302 et III, p. 446. £. cicutorium f Fl. An. II, p. 245. Indicato soltanto da Gussone. 82. Erodium moschatum (Burm.) L’ Hérit.; Guss. II, p. 207 ; Parl. V, p. 218; Somm. II, p. 281 et III, p. 446. Dovunque, molto comune anche più dell’ £. cicutarium! 85. Erodium Botrys (Cav.) Bert.; Guss. II, p. 208; Parl. V, p. 229; Somm. II, p. 302 et III, p. 446. In molti luoghi; specialmente abbondante sul M. Attalora! 84. Erodium laciniatum (Cav.) Willd.; Somm. I, p. 51, II, p_ 281 et III, p. 446. Alla base dei monti Attalora e Gibelè. Non visto altrove. Forma notevole per la grandezza delle sue stipole argentee o fosche. Romanum Il rostro, compresi i carpelli, misura fino a 60 mm. 85. Erodium Chium (Burm.) Willd.; Bert. III, p. 200; (Guss. II, p. 209; Parl. V, p. 240; Lojac. I, Pars I, p. 209; Somm. II, p. 281 et III, p. 446. In vari luoghi e abbastanza abbondante! Molto variabile per la forma e grandezza delle foglie, come per la statura di tutta la pianta. Ho misurato delle foglie larghe 7 cm. e lunghe 5 ', cm. Tutte mancano quasi interamente di peli glan- dolosi. 86. Erodium malacoides (L.) \.; Guss. II, p. 210; Parl. V, p. 243; Somm. II, p. 282 et III, p. 446. Molto più raro del precedente ! Re XV. — LINACEAE. 42. Linum. 87. Linum Gallicum L.; Guss. I, p. 377 ; Parl. V, p. 289; Somm. II, p. 281 et III, p. 447. Piuttosto raro : fra Sataria e Scàuri; sulla Montagna Grande! 88. Linum strictum L.; Guss. I, p. 378; Parl. V, p. 293; Somm. II, p. 281 et III, p. 447. L. spicatum Guss. II, Add. et emend. p. 809. Indicato soltanto da Gussone. 89. Linum angustifolium Huds.; Somm. I, p. 51; II, p. 281 et III p. 447. Piuttosto raro: Gelkhamar; monti Sciuvechi, ecc.! 43. RADIOLA. 90. Radiola linoides Rost; Guss. I, p. 210 ; Parl. V, p. 321; Somm. II, p. 302. R. Millegrana Bert. II, p. 250. Alle fumarole del Monte Rosso, ivi abbondante, ma non vista al- trove! Nel cratere di Mira (Guss.). XVI. — OXALIDACEAE. 44, OxALIS. 91. Oxalis corniculata L.; Guss. I, p. 522 ; Parl. V, p. 271; Somm. II, p. 302 et III, p. 447. Indicata solo da Gussone. XVII. — ZYGOPHYLLACEAE. 45. TRIBULUS. 92. Tribulus terrestris L.; Guss. I, p. 462; Parl. V, p. 384; Somm. II, p. 281 et III, p. 447. Indicato solo da (ussone. Db PP ETA — 23 — XVIII. — RUTACEAE. 46. Ruta. 93. Ruta bracteosa DC.; Guss. I, p. 463; Parl. V, p. 856; Lojac. I, Pars I, p 222; Somm. II, p. 281 et III, p. 447. £. Chalepensis Bert. IV, p. 415. | Comune nella macchia, empiendo l’aria dei suoi effluvî ! XIX. — ANACARDIACEAE. 47. PISTACIA. 94. Pistacia Lentiscus L.; Guss. IL, p. 627; Parl. V, p. 879; Ross p 41; Somm. II, p. 281 et III, p. 447. È uno dei componenti principali della macchia nella maggior parte dell’ isola. È meno frequente verso il centro sulla Montagna Grande ! — Una delle piante più caratteristiche della macchia (Ross). 48. Rus. 95. Rhus Coriaria L.; Somm. I, p. DI. Come ho detto nei « Materiali per una Florula di Pantelleria », non considero questa pianta come indigena, potendo essere che gli esem- .plari che ne ho raccolto provenissero da antiche colture. XX. — PAPILIONACEAE. 49, LuPINUS. 96. Lupinus angustifolius L.; Guss. II, p. 269; Tanf. in Parl. X, p. 109; Somm. II, p. 282. È nel mese di marzo una pianta caratteristica del paesaggio botanico di Pantelleria, tingendo coi suoi racemi di fiori celesti delle intere pendici. Alcuni campi in riposo ne sono interamente invasi! Mi dis- sero che le vacche non li mangiavano, ma le capre sì. BERTONE 97. Lupinus hirsutus L.: Lojac. I, Pars II, p. 33 (var. minor) ; Somm. II, p. 302. L. micranthus Bert. VII, p. 415; Guss. II, p. 268. Non comune. — Raccolto soltanto fra Setaria e Scauri, e nella re- gione dei Sesi ! I miei esemplari appartengono tutti alla var. micranthus (Guss.), che è anche la sola indicata da Gussone. 98. Lupinus pilosus Murr.: Somm. I, p. 51 et II, p. 282. L. varius Tanf. in Parl. X, p. 118. L. digitatus Lojac. I, Pars II, p. 34. L. Da losus f digitatus Fl. An. II, p. 11. Ho trovato questa bella e vistosa pianta in varî luoghi (Monte Gel. khamar, regione dei Sesi, Brignone, ecc., ma molto meno comune del L. angustifolium ! Lojacono, FI. Sic. I, Pars II, pp. 33-34, aveva già citato per Pan- telleria il /upinus digitatus Forsk. = L. Cosentini Guss. che io con- sidero come varietà del L. pilosus Murr., senza dire da chi fu rac- colto (1). Non avendo veduto i legumi maturi della pianta di Pantelleria non so se appartenga al tipo o alla varietà. Nello stato nel quale l’ ho rac- colta mi è sembrata identica a quella di Linosa. Tanfani in Parlatore, FI. It. X, p. 118, cita questa pianta di Pantelleria sotto il nome di L. varius, al quale dà per puri sinonimi L. pilosus Murr., L. digitatus Forsk. e L. Cosentini Guss. 99. Lupinus Jluteus L ; Tanf. in Parl. X, p. 117; FI. An. II, p. 11; Somm. II, p. 302. L’ indicazione di l’antelleria per questa specie, si basa unicamente sulle piante distribuite da Todaro nella Flora Sicula Exsiccata, che portano sull’etichetta « In collibus arenosis — Pantelleria — aprili, legit Citarda ». Citarda era Capo-Giardiniere dell'Orto botanico di Palermo al tempo di Todaro, e questi non era molto scrupoloso nelle sue indicazioni, avendo, come ho potuto accertarmene, distribuito delle piante colti- vate nell’Orto attribuendo loro una origine errata (2). Non mi consta che Citarda sia mai stato a Pantelleria. (1) Le piante citate da Lojacono senza nome di raccoglitore devono provenire da Errera. (2) Vedasi in proposito quello che ho scritto della Castellia tuderculosa nella Flora di Lampedusa, in < Le Isole Pelagie ». i CRE n 50, CALYCOTOME. 100. Calycotome villosa Link; Guss. II, p. 247; Lojac. I, Pars Il, p. 24; Ross p. 41; Somm. II, p. 302. ‘ Nella macchia di montagna, in varî luoghi, ma non in quantità tale da dar noia! — Caratteristica delle macchie (Ross). DI. GENISTA. 101. Genista candicans L.; Lojac. I, Pars II, p. 80: Ross p. 41; Somm. II, p. 302. Cytisus candicans Bert. VII, p. 546: Guss. Il,» p. 248. Sulle falde della Montagna Grande, ivi abbastanza abbondante, ma altrove rara o mancante del tutto! — Caratteristica delle macchie (Ross). 102. Genista aspalathoides Lam.; Guss. II, pp. 251 et 252; Lojac., I, Pars II, p. 28 et Malpighia XX, p. 198; Ross p. 41; Somm. II, p. 302. G. aspalathoides f Lobelii FI. An. II, p. 22. G. aspalathoides typica Briquet Ann. Conserv. et jard. bot. (Genève 1905 et Prodr. Fl. Corse T. II, Pars I, p. 240; FI. An. IV App, p. 214. Spartium erinaceoides Bert. VII, p. 337. Sulle falde della Montagna Grande e sul Monte Attalora. Ivi tre- quente! — Caratteristica delle macchie di cui in qualche punto è l’ unico costituente (Ross). Genista aspalathoides var. Gussoneiì mihi. — A tipo differt, tloribus in quoque fasciculo numeriosioribus, calyce wajore (5-6 mm. longo), co- rolla breviore (non ultra 10 mm.), ramis sterilibus crebre foliosis non spinescentibus, minus divaricatis, foliis linearibus, conduplicatis lon- gioribus (usque ad 10 mm.): tota planta superne cinerascente, minus erinaceo-pungens. Fructus non vidi. Questa varietà, che sta al tipo come sta alla Calycotome villosa Link la var. inermis Somm. (Nuovo Giornale bot. it., n. s., vol. IX, 1902, p. 348) si distingue a prima vista dal tipo per i suoi rami sterili, co- perti di foglie e non spinescenti all’ apice, per la colorazione grigio- bruna e per l’ aspetto meno erinaceo di tutta la pianta. | Secondo Gussone, raggiunge due o tre piedi di aitezza. Dai rami che io ho colti non si può giudicare quanto fossero alte le piante da cui provengono. Avevo scritto la diagnosi di questa nuova varietà, daudogli il nome di Cosyrensis quando lessi le osservazioni di Gussone a pag. 252, dalle dg. gd quali risulta che egli pure era stato colpito dalle differenze che pre- sentava la pianta di Pantelleria con quelle di altra provenienza, ma non trovo null’ altro da cambiare alla mia diagnosi salvo il nome che deve ricordare il botanico che richiamò l’ attenzione su questa forma, senza darle nome. (ussone ritiene che le particolarità presentate dalla pianta di Pan- telleria siano dovute al fatto che essa cresce in mezzo ad altri frutici, e che quindi si tratti soltanto di una variazione stazionale. lo non ricordo se le piante da me raccolte crescessero nella macchia o isolate, ma mi sembra assai improbabile che tanto le piante raccolte da Gussone quanto quelle raccolte da me in due giorni e località diverse crescessero tutte in condizioni differenti da quelle dove sono cresciute tutte le altre Genista aspalathoides che si trovano negli erbarî. Del resto ho rilevato anche alcune differenze non segnalate da Gussone. Lojacono, 1. c., parlando della pianta di Pantelleria riconosce egli pure in essa dei caratteri che la distinguono dalla G. aspalathoides ti- pica, ma la ascrive alla G. Lobelîî DC. della quale dice « ramis apice spinescentibus », e « foliis minutis », caratteri che non convengono af- fatto alla pianta di Pantelleria. Nell’ Erbario Centrale di Firenze vi è un esemplare di Pantelleria proveniente dall’ Erbario di Huet du Pavillon che porta scritto: « Genista aspalathoides Lam. in aridissimis insulae Pantellaria Febr. 1855». La etichetta porta stampato: « leg. E. et A. Huet du Pavillon ». Si potrebbe credere che i fratelli du Pavillon fossero stati a Pantelleria nel 1855 durante il loro viaggio in Sicilia. Siccome però ciò non resulta da nessun altro documento, ritengo che quell’ esemplare sia stato dato loro nell’ Orto Palermitano dal Direttore d’ allora Tineo, e provenga dalla raccolta di Calcara o di Gussone. Questo esemplare appartiene esso pure alla var. Gussonei. 52, CyrISUS. 108. Cytisus triflorus L’ Hérit.; Guss. II, p. 249; Tanf. in Parl. X, p. 182; Lojac. I, Pars II, p. 80; Somm. II, p. 302. Indicato solo da Gussone. 55. MepICcAGO. 104. Medicago orbicularis (L.) All. ; Somm. I, p. 52, II, p. 282 et III, p. 448. Nelle parti coltivate, rara: terre del Sindaco Valenza ! MST 17 RIS 105. Medicago Helix Willd.; Guss. II, p. 364 (a et £ spinulosa); Somm. II, p. 282. M. obseura Somm. III, p. 448. Questa è la Medicago la più comune specialmente nelle parti coltivate di Pantelleria, dove in alcuni luoghi forma dei veri prati gialli ri- gogliosi. Le condizioni ecologiche sembrano qui esserle particolarmente favo- revoli, poichè i suoi fusti giungono ad avere quasi un metro di lun- ghezza, le sue foglioline fino a due cent. di lunghezza e oltre uno di larghezza. I capolini hanno fin 10-12 fiori, i quali spesso portano tutti frutto. Gussone indica per Pantelleria il tipo a legumi inermi e la sua var. spinulosa olim spinosa. Io non: vi ho visto e raccolto ‘altro che questa varietà, ma con spine assai brevi (non oltrepassanti un milli- metro). 106. Medicago elegans .Jacq.; Somm. I, p. 52 et II, p. 302. M. rugosa Somm. III, p. 448. Qua e là: regione dei Sesi, Balat, verso il semaforo, ecc. ! 107. Medicago sphaerocarpa Bert.; Guss, II, p. 374 (a et 8); Lojac. I, Pars II, p. 63, III et Em., p. 484 et Malpighia XX, p. 202 (var. longea- culeata); Somm. II, p. 302 et III, p. 448. Nel coltivato, in varî luoghi: Gelkhamar, regione dei Sesi, ecc.! Gussone indica la var. a frutti inermi e il tipo. Io non ho trovato altro che il tipo con aculei ora molto brevi ed ora lunghi più di un millimetro, tutti piuttosto piccoli 4-5 mm, e sferici. 108. Medicago tribuloides Desr. ; Somm. TI, p. 282. M. Murer Guss. II, p. 375. M. truncatula Somm. III, p. 448. Molto frequenti sono in Pantelleria le forme più o meno longeacu- leate. Non ho veduto la var. truncatula (Gaertn.) a grossi aculei reflessi o applicati contro le spire; ma ho trovato una varietà nuova che chiamo: ‘ Var. Cosyrensis mihi. Differt a typo leguminibus cylindraco-conicis vel subovatis non aculeatis, vix tuberculatis, spiris 4-6. Fra le Balate e il Monte Gelkhamar! Di questa varietà ho raccolti varì esemplari, tutti perfettamente . conformi fra di loro, e nettamente distinti dalla M. tribuloides tipica che è comune nell’ isola. Ho veduto in varie parti del bacino mediterraneo migliaia di esem- plari di questa specie con tutte le transizioni fra le forme breviaculeate e longeaculeate (tribuloides tipica e truncatula Gaertn.), ma non ho mai incontrato nelle mie erborazioni, nè ho veduto in erbario la forma so. pra descritta. La sua caratteristica speciale è di essere totalmente man- cante di spine, le quali sono sostituite da tubercoli appena marcati. SE) 9 SS Differisce inoltre per il numero maggiore di spire (talvolta fino a 7) e per la forma del legume che ha una tendenza a diventare ovoide, per essere talvolta stretto il giro inferiore come il superiore. I miei esemplari sono tutti sinistrorsi. 109. Medicago litoralis Rhode; Guss. II, p. 372 (a et d longiseta); Lojac. I, Pars II, p. 59; Somm. II; p. 282 et III, p. 448. Comunissima tanto vicino al mare, quanto lontano da esso! Specie variabilissima anche qui, della quale non potrei fare altro che ripetere quanto ne ho detto nella Flora di Linosa e delle isole Maltesi, trovandosi qui tutte le stesse forme. 110. Medicago denticulata Willd.; Somm. I, p. 52, II, p. 282 et III, p. 448. Molto comune specialmente nelle parti coltivate dell’ isola! Non ho veduto altro che forme oscillanti fra le var. lappacea (Desr.) e macrocarpa Mor. et De Not. 111. Medicago minima Gruf. in L.: Somm. I, p. 52, II, p. 282 et III, p. 448. i Rara, vista soltanto alle Balate! 112. Medicago marina L.; Somm. I, p. 52, II, p. 302 et III, p. 448. Rara alle Balate sulla spiaggia marina! 54. HyMENOCARPUS. 115. Hymenocarpus circinatus (L.) Savi; Somm. I, p. 52, II, p. 302 et ITI, p. 448. Abbastanza rara: Cuddie rosse, Cuddie bruciate, Balate! 55. MELILOTUS. 114. Melilotus parviflorus Desf.; Guss. II, p. 321. Indicato solo da Gussone. 115. Melilotus elegans Salzm.; Guss. II, p. 323; Lojae. I, Pars II, p. 74: Somm. I, p. 52 et II, p. 282. Fra Balate e Sataria, e al piede del Monte Gelkhamar, presso il coltivato ! 116. Melilotus sulcatus Dest.; Guss. II, p. 821. Indicato solo da Gussone. fia eno | + Sa 56. TRIFOLIUM. 117. Trifolium suffocatum L.; Guss. II, p 8325; Somm. II, p. III, p. 449. Comunissimo in molte parti dell’ isola ! 118. Trifolium glomeratum L.; Guss. II, p. 326; Somm. II, p. 282 Regione dei Sesi ! 119. Trifolium arvense L.; Guss. II, p. 886; Somm. II, p. 282 et II, p. 449. Qua e là: M. Attalora, regione dei Sesi, Scauri, ecc. ! 120. Trifolium Bocconei Savi; Guss. II, p. 328; Lojac. I, Pars II, p. 94; Somm. II, p. 302. Indicato solo da (ussone. 121. Trifolium scabrum L.; Guss. II, p. 327 : Lojac. I, Pars Il, p. 983; Somm. II, p. 282 et III p. 449. Molto comune! 122. Trifolium Ligusticum Balb.; Guss. II, p. 829; Somm. II, p. 282. Indicato solo da Gussone. 123. Trifolium Cherleri L.; Guss. II, p. 882; Somm. II, p. III, p. 449. | Indicato solo da Gussone 124. Trifolium lappaceum L.; Guss. II, p. 832; Somm. II, p. 302 et III, p. 449. Indicato solo da (Gussone. 125. Trifolium angustifolium L.; Guss. II, p. 886; Lojac. I, Pars II, p. 100; Somm. II, p. 302 et III, p. 449. Trovato una sola volta in foglie! 126. Trifolium stellatum L.; Guss. IT, p. 334; Somm. II, p. 282 et III, p. 449. Il più comune dei Trifolium, tanto da essere un tratto caratteristico del paesaggio botanico dell’ isola nella seconda metà di marzo. 127. Trifolium resupinatum L.; Lojac. I, Pars II, p. 86; Somm. II, p. 282 et III, p. 449. C. suaveolens Guss. II, p. 344 Indicato solo da Gussone. 128. Trifolium subterraneum L.; Guss. II, p. 387; Lojac. I, Pars II, p. 106; Somm. II, p. 302 et III, p. 449. . Una delle piante più comuni nell’ isola! 129. Trifolium repens L.; Guss. II, p. 338; Somm. II, p. 302 et III, p. 449. Indicato solo da Gussone. 282 et — 30 — 180. Trifolium nigrescens Viv.; Guss. II, p. 339; Lojac. I, Pars II, p. 81; Somm. I, p: 52; II, p 282 et III, p. 449. Molto comune in forme ora robuste ed ora gracili! Var. dolichodon Somm., Bull. Soc. bot. it. 1907, p. 52. Dentes calycini e basi anguste lanceolata longe subulati tubo multo longiores, corolla parum breviores (calycis tubus 2 ‘/, mm. longus, den- tes superiores 4 mm. vexillum 8-9 mm.), legumen quadrispermum, fo- liola sat longe spinulosa-dentata. Corolla rosea, stipulae atropurpureae. Caespites multicaules, caules 30 cm. usque longi non fistulosi graciles sed firmi, capitula majuscula multiflora. È Regione dei Sesi, nel coltivato; visto una so!a volta, ma in discreta quantità ! Questa elegante varietà, caratterizzata specialmente dalla colorazione della corolla e dalla lunghezza dei denti del calice, non corrisponde ad alcuna di quelle descritte. Dalla var. polyanthemum (Ten.) differisce per i fusti non fistolosi, le corolle rosee e i denti del calice quasi setaceo-subulati più lunghi del tubo, e dalla var. Meneghinianum (Olem.), per gli stessi caratteri ed inoltre per il legume quadrispermo. Le co- rolle rosee l’ avvicinerebbero alle var. Petrisavii (Clem.) e gracile Lojac. (= var. roseum gracile Tin.). Ma da esse la allontanano la grandezza dei capolini e di tutta la pianta, il legume quadrispermo, la lunghezza e sottigliezza dei denti calicini. 131. Trifolium agrarium Pall.; Somm. II, p. 282 et III, p. 449. T. campestre Guss, II, p. 346. Frequente, e spesso microflorato ! DT. ANTHYLLIS, 152. Anthyllis tetraphylla L.; Somm. I, p. 52, II, p. 282 et III, p. 447. Rara: Monte Gelkhamar, ed in un altro luogo non notato! 58. DoRrYyoNIUM. 133. Dorycnium hirsutum (L.) Ser. in DO.; Somm. II, p. 302. Bon- Jeanea hirsuta Bert. VIII, p. 257. Lotus hirsutus Guss. II, p. 354; Lojac. I, Pars II, p. 108. Raro: Monte Attalora! Casi 59. Lorus. 184. Lotus angustissimus L.; Guss, II, p. 351; Lojac. I Pars II, p. 109; Somm. II, p. 283. Raro: sopra Bagno dell'Aquila ! 135. Lotus hispidus Desf.; Guss. IL p. 352 (5 intermedius); Somm. II, p. 308. Indicato solo da Gussone. 186. Lotus parviflorus Desf.; Bert. VIII, p. 232; Guss. II p. 352; Lojac. I, Pars II, p. 110; FI. An. II, p. 72; Somm. II, p. 302. Indicato solo da Gussone. 187. Lotus cytisoides L.; Guss. II, p. 356 ; Somm. II, p. 288. L. Cre- ticus Somm. III, p. 448. i Comunissimo ! Gussone indica per Pantelleria L. Cytisoîdes e non L. Creticus. Difatti gli esemplari da me raccolti mi sembrano doversi riferire piuttosto a quella che a questa forma. i 188. Lotus edulis L.; Guss. II, p. 350 ; Somm. II, p. 288 et III, p. 448. Comunissimo ! 189. Lotus ornithopodioides L.; Guss. II, p. 355; Somm. II, p. 288 et III, p. 448. Comune! 60. ASTRAGALUS. 140. Astragalus Baeticus L.; Bert. VILI,. p. 67; Somm. I, p. di II, p. 283 et III, p. 449. i In varì luoghi! Viene anche seminato per foraggio ! I Panteschi, che lo seminano anche per foraggio, lo chiamano Catt'è selvatico. Gussone non ‘lo cita per Pantelleria, quantunque Bertoloni seriva di averlo ricevuto da lui di quest’ isola. 141. Astragalus hamosus L.; Somm. I, p. 53, II, p. 288 et III, p. 449. In varî luoghi ! DI 61. BISERRULA. 142. Biserrula Pelecinus L.; Bert. VIII, p. 76; Guss. II, p. 817: Lojac. I, Pars II, p. 121; Somm. I, p. 53 et II, p. 2883. Molto comune! 62. ScoRPIURUS. 143, Scorpiurus subvillosus L.; Guss. II, p. 307; Somm. I, p. 58, II, p. 2883 et III, p. 449. Comune ! 65. ORNITHOPUS. 144. Ornithopus compressus L.; Guss. II, p. 304: Somm. IL, p. 308. Comune! 145. Ornithopus ebracteans Brot.; Guss. II, p. 304: Lojac. I, Pars II, p. 156; Somm. II, p. 303. In pochi luoghi: Balate, Monte (Gibelè, ecc. ! 64. CORONILLA. 146. Coronilla scorpioides (L.) Koch; Guss. II, p. 303; Somm. II, p. 283 et III, p. 449. Indicata solo da (ussone. 65. LarHYRUS. 147. Lathyrus Aphaca L.; Guss. II, p. 272; Lojac. I, Pars II, p. 145; . Somm. II, p. 308 et III, p. 450. Comune ! ; 148. Lathyrus Clymenum L.; Somm. II, p. 283. L. tenwifolius Guss, IL, p. 278. L. articulatus Somm. III, p. 450. Comune! Come ho detto nella Flora Maltese, non posso tenere distinti L. articulatus L. da L. Clymenum L. nu 149. Lathyrus sphaericus Retz.; Guss. II, p. 272; Lojac. I, Pars II, p. 151; Somm. II, p. 283 et III, p. 450. Indicato solo da Gussone. Lathyrus sativus S. Trovasi talvolta subspontaneo. 66. Pisum. 150. Pisum elatius M. B.; Somm. I, p. 53 et II, p. 505. Abbondante ed un ornamento della flora in Marzo! pae” 67. Viora. 151. Vicia sativa L.; Guss. II, p. 284; Lojac. I, Pars II, p. 128; Somm. II, p. 288 et III, p. 450. Molto comune nelle parti coltivate e anche nella macchia, ed assai variabile. Viene anche coltivata. 152. Vicia lathyroides L.; Somm. I, p. 58 et II, p. 283, Trovata una sola volta, e rara, sulla cima della Montagna (rande a 800 m. nelle radure della macchia ! 1583. Vicia atropurpurea Desf.; Lojac. I, Pars II, p. 186; Somm. I, p. 58 et II, p. 283. Qua e là: Montagna Grande; regione dei Sesi; regione di Rakhàle. In quest’ ultimo luogo abbastanza abbondante! — Lojacono la cita di Pantelleria senza dire da chi fu raccolta. 154. Vicia pseudocracca Bert.; Guss. II, p. 295; Somm. II, p. 288 et III p. 450. Indicata soltanto da Gussone. 68. Ervum. 155. Ervum leucanthum (Biv. sub Vicia); Somm. III, p. 450. Vicia leucantha Lojac. I, Pars II, p. 140; Somm. I, p. 53 et II, p. 288. Raro: sul Monte Gelfiser! — Indicata pure da Lojacono, il quale non dice da chi vi era stata raccolta. Questa pianta deve portare il nome specifico di leucanthum, perchè descritta col nome di Vicia lexcantha da Bivona nel 1813, mentre Gus- sone la descrisse soltanto nel 1826 col nome di Ervum Agrigentinum. 156. Ervum parviflorum Bert.; Somm. II, p. 308. Vicia disperma Bert. VII, p. 502; Guss. II, P. 296; Somm. I, p. 58. Frequente nella macchia è la forma tipica a foglioline lanceolate o lanceolato-lineari più o meno strette, e a peduncoli generalmente 3-5 flori. Trovasi anche una forma lussureggiante corrispondente presso a poco alla var. major di Lojacono, a fusto più alto, più robusto e più rigido, a foglioline più larghe (fino a 7 mm) ed a fiori più numerosi (7-8). Trovasi all’ estremo opposto una forma che chiamo var. minor, a fusti diffusi non oltrepassanti un decimo di lunghezza, a foglioline meno numerose e più piccole, ed a peduncoli uniflori. Questa varietà sì avvicina, senza però corrisponderle interamente, alla var. Corsica — 34 — (Gren. Godr.) Nyman. Confrontando questa varietà con le var. major (Lojac.) e minor isolate dalle forme intermedie si stenta a credere che debbano ascriversi ad una stessa specie, tanto ne è diverso l’ abito. 157. Ervum nigricans Marsch. Bieb.; Guss. II, p. 300; Somm. II p. 308. Vicia Lens : Marschalli FL. Asl II, p. 122. Indicato solo da (Gussone. lrvum Lens L. Coltivato, rinasce talvolta subspontaneo. 158. Ervum pubescens DO.; Somm. II, p. 308. Vicia Biebersteini Guss. II, p. 298. Vicia pubescens Lojac. I, Pars II, p. 142. Indicato solo da Gussone. 69. CERATONIA. 159. Ceratonia Siliqua L.: Guss. II, p. 646; Car. in Parl. X, p. 102; Lojac. I, Pars II, p. 161; Somm. II, p. 283 e III, p. 450. Il Carubbo che è raro a Pantelleria allo stato spontaneo, vi è fre- quentemente coltivato. XXI. — ROSACEAE. 70. RuBus. 160. Rubus ulmifolius Schott.; Ross p. 41 et 42; Somm. II, p. 284 et III, p. 450. R. Dalmaticus (uss. I, p. 568. Molto comune fra i sassi accumulati a riparo dei campi, e nella macchia, dove inceppa spesso il cammino! — Macchie e muri a secco (Ross): T1. AMYGDALUS. 161. Amygdalus communis L.; Guss. I, p. 552; Somm. II, p. 303. Indicato solo da Gussone. LS 72. Rosa. 162. Rosa sempervirens L.; Guss. I, p. 562 (a et 5 floribunda) ; Car. in Parl. X, p. 16; Somm. II, p. 303 et III, p. 450. Indicata solo da Gussone, ape 73. PorERIUM. 163. Poterium muricatum Spach; Somm. II, p. 284. P. polygamum Guss. II, p. 601, P. Sanguisorba Somm. II, p. 450. Indicato solo da Gussone. XXII. — LYTHRACEAE. 74. LvyrARuUm. 164. Lytrum Hyssopifolia L.; Bert. V, p. 15; Guss. I, p. 525; Lojac. I, Pars II, p. 280; Somm. II, p. 284 et III, p. 451. Qua e là :. alle Balate; alle Favare; nella regione di Rakhale con Isoètes ! XXIII. — CRASSULACEAE."” (5. TILLAEA. 165. Tillaea muscosa L.; Somm. I, p. 58, II, p. 284 et III, p. 451. Abbondante in molti luoghi, coprendo talvolta il terreno di un tap- peto rosso! 76. UMBILICUS. 166. Umbilicus pendulinus DC.; Ross p. 42; Somm. II, p. 284 et ITI, p. 451. Cotyledon Umbilicus Guss. I, p. 518 ; Car. in Parl. IX, p. 15. Comune! — Muri a secco (Ross). 167. Umbilicus horizontalis DC.; Ross, p. 42; Somm. II, p. 284 et III, p. 451. Cotyledon horizontalis Guss. I, p. 514; Car. in Parl. IX, p. 16. Comune quanto il precedente! — Muri a secco (Ross). TC. SEDUM. 168. Sedum stellatum L ; Guss. I, p. 515; Car. in Parl. IX, p. 79; Somm. II, p. 284 et III, p. 451. Qua e là! — 30 — n 169. Sedum dasyphyllum L.; Car. in Parl. IX, p. 67 ; Lojac. I, Pars II, p. 218 et 219 (glanduliferum et Neapolitanum); Somm. II p. 284 et III, p. 451. S. glanduliferum et S. Neapolitanum Guss. I, p. bIT. Comune sulle rupi ! Gussone indica di Pantelleria tanto il S. Neapolitanum Ten. che il S. glanduliferum Guss.; ma lo stesso Gussone non indica, nella sua diagnosi, altre differenze fra le due specie che la pubescenza maggiore nel secondo, e ì petali che sarebbero ottusi nel primo, acuti (più oltre però dice «acuta vel obtusiuscula ») nel secondo, e dice che «in speci. minibus siccis characteres distinctionis evanescunt ». Nel mese di Marzo non ho potuto ve.lere le piante fiorite, per cui non posso dire nulla delle due forme indicate da Gussone, forme che del resto, come quasi tutti gli autori, io considero come semplici varietà del S. dasypAyMum. Ma alcuni esemplari che ho portati vivi a Firenze vi hanno fiorito nei primi giorni di Luglio, e ne ho allora redatta la seguente descri- _ zione : « Foliis viridi-glaucis obovato- vel elliptico-spatulatis, basi angustatis supra planiusculis subtus convexis, glabris, glandulis pellucidis magnis impressis; caulibus ramosis gracilibus decumbentibus, foriferis erectis cum pedicellis parce glanduloso-pubescentibus, panicula pauciflora ter- minali; petalis ellipticis obtusiusculis intus albis, extus linea rosea diffusa percursis, antheris rubrofuscis; stylis, maturitati vel quartam vel tertiam partem carpellorum aequantibus ». Questa descrizione si attaglia forse meglio al S. Neapolitanum che al S. glanduliferum a causa delle foglie perfettamente glabre. In quanto ai petali, i quali sono ellittici, essi all’ apice si restringono un poco in una breve punta larga ed appena marcata, per cui si possono dire tanto acutiuscoli quanto obtusiuscoli. Vi è un carattere comune al S. Nea- politanum e al S, glanduliferum che distingue queste due entità dal S. dasyphyllum. Questo carattere che è stato messo in evidenza tanto da Tenore quanto da Gussone, ma che non vedo riportato da altri au- tori, è la presenza di grandi glandole pellucide immerse nel parenchima della foglia e sporgenti appena da questo come delle gibbosità, carat- tere che ho riscontrato in tutti gli esemplari di Pantelleria come in quelli delle Pelagie e delle Isole Maltesi. 170. Sedum rubens L.; Car. in Parl. IX, p. 87; Lojac. I, Pars II, p. 215; Somm. II, p. 284 et III, p. 461. Crassula rudens Guss. I, p. 379. Frequente specialmente nei luoghi rocciosi ! Tutte le piante che ho raccolte in quantità ed in varî luoghi differi- scono dal tipo, tanto che credo di doverle distinguere col nome di : i — 37 — var. Cosyrensis: dentibus calycinis ovatis obtusis quam in typo bre- vioribus, petalis ubovato lanceolatis, brevioribus apice plicati breviter acutatis (non longe acuminatis), inflorescentia vix glandulosa, carpellis | minus divaricatis. È XXIV. — MESEMBRYANTHEMACEAE, 78. MESEMBRYANTHEMUM. 171. Mesembryanthemum nodiflorum L.; Guss. I, p. bb4: Ross p. 48; . Somm. II, p. 284 et III, p. 452. Comunissimo sulle rupi marine, da dove risale fino sui monti, tro- ‘vandosi ivi pure frequente! — Spiaggie marine (Ross). Mesembryanthemum acinaciforme L. Ho veduto questa pianta coltivata in varì orti, dove forse talvolta rinasce subspontanea, ma mi sembra, e ciò mi fu confermato sul posto, che non mostrava tendenza a diffondersi. XXV. — CACTACEAE. 79. OPUNTIA. 172. Opuntia Ficus-Indica Mill.; Guss. I, p. 549; Somm. II, p. 284 et III, p. 452. Il Fico d’ India è piantato dovunque irregolarmente nell’ isola, e sì vede nascere spesso spontaneo sulle rupi e nei petrai. Ve ne sono va- rietà a pale grandi ed a pale piccole e quasi senza spine! XXVI. — MYRTACEAE. 80. MyrrUSs. 173. Myrtus communis L.; Guss. I, p. 550; Lojac. I, Pars II, p. 225; Ross p. 41; Somm. II, p. 284 et III, p. 451. Frequente nella macchia in alcuni luoghi, ad esempio sulla Monta- gna Grande, sui monti intorno al Bagno dell’Aquila, sul Monte Atta- lora, ma non dovunque! — Costituente della macchia (Ross). Ùi. XXVII. — UMBELLIFERAE. 81. ERYNGIUM. 174. Eryngium maritimum L ; Guss. I, p. 303; Car. in Parl. XII, p. 203; Lojac. I, Pars II, p. 258; Somm. II, p. 303 et III, p. 452. Indicato solo da (ussone. 175. Eryngium triquetrum Vahl; Bonnet et Barratte, Catal. pl. vasc. de la Tunisie, p. 168; FL An. II, p. 149; Somm, I, p. 53. Nei miei « Materiali ecc. » mettevo in dubbio la presenza in Pan- telleria di questa specie indicata nella Flora Analitica. Dopo d'allora, avendola vista citata per quest’ isola da Bonnet et Barratte, scrissi al primo di questi botanici, il quale gentilmente mi informò che esisteva un esemplare di Eryngium triquetrum nell’ Erbario Cosson a Parigi, raccolto a Pantelleria dal Conte di Franqueville. Per questo ammetto adesso l’Eryngium triquetrum fra le specie inquiline di Pantelleria, pur notando come sia strano che un botanico, del quale non si cono- scono altre piante raccolte in Pantelleria, vi abbia per l’ appunto tro- vato una specie da nessun altro osservata. 82. EcHINOPHORA. 176. Echinophora spinosa L.; Guss. I, p. 805; Somm. II, p. 303 ‘et III, p. 453. Indicata solo da Gussone. 85. SMYRNIUM. 177. Smyrnium Olusatrum L.; Somm. I, p. 58, II, p. 285 et III, p. 458. Comune nelle parti coltivate, dove in qualche punto è una caratte- ristica del paesaggio ! 84, AMMI. 178. Ammi majus L.; Guss, I, p. 317; Somm. II, p. 285 et III, p. 452. Apium Ammi-majus Car. in Parl. VIII, p. 441. Qua e là! — 39 — 85. Prycnoris. 179. Ptychotis ammoides Koch; Somm. I, p. 53, II, p. 285 et II, p. 452. Apium Ammios Car. in Parl. VIII, p. 486. Questa specie è citata di Pantelleria solo da Caruel in Parlatore « Flora Italiana », come raccolta da Calcara. Però negli erbarî di Fi- renze, che hanno servito di base al lavoro di Caruel, non ne ho trovato esemplari di questa provenienza; neppure se ne trovano negli Erbarî Palermitani, secondo quanto di là mi viene scritto. 86. PIMPINELLA. 180. Pimpinella lutea Desf.; Bert. III, p. 261; Guss. I, p.,314; Lojac. I, Pars II, p. 268; FI. An. II, p. 164; Ross p. 45; Somm. II, p. 303. Apium luteum Car. in Parl. VIII, p. 459. Non rara nelle parti centrali dell’isola: Buccurami; Cave di Gel. fiser; Cuddie Sciurecchi, ecc. ! (Gussone; Ross; Lojacono, il quale l'ha distribuita nel suo Herbar. Siculum col N. 635). 87. SCANDIX. 181. Scandix Pecten-Veneris L.; Somm. I, p. 53: II, p. 285 et III, p. 453. Nel coltivato in varî luoghi molto abbondante, mentre in altri manca ! 88. FOENICULUM. 182. Foeniculum vulgare Mill. ; Guss. I, p. 323; Somm. II, p. 285 et III, p. 452. Qua e là non comuna! 89. MAaGyDARIS. 188. Magydaris pastinacea (Lam.) Paoletti; Somm. I, p. 583 et II, p. 285. Rara ; al piede della Montagna Grande; Cuddie bruciate! Non in- dicata da altri per Pantelleria. —.40 — 90. CRITHMUM. 184. Crithmum maritimum L.; Guss. I, p. 326; Car. in Parl. VIII, p. 241; Lojac. I, Pars II, p. 280; Ross p. 48; Somm. II, p. 285 et III, p. 452. Sulle scogliere marine in molti luoghi. Abbondante a Scauri! — Spiaggie marine (Ross). 91. FERULA. 185. Ferula nodiflora L.; Guss. I, p. 353; Lojac. I, Pars II, p. 289; Somm. II, p. 285. F. communis Car. in Parl. VIII, p. 299; Somm. III, p. 452. In varî luoghi: Khamma; Gelkhamar; Cuddia Ferle; Rakhale, ecc. Talora abbondante e vistosa, oltrepassando un uomo in altezza, come a Cuddia Ferle che da essa trae il suo nome! 92. ToRDYLIUM. 186. Tordylium Apulum L.; Guss. I, p. 549; Car. in Parl. VIII, p. 246; Somm. II, p. 285 et III, p. 452. Indicato solo da Gussone. 95. BiIFORA. 187. Bifora testiculata (L.) DC.; Somm. II, p. 285 et III, p. 455. B. flosculosa Guss. I, p. 342; Car. in Parl. VIII, p. 490. Indicata solo da (tussone. — Caruel in Parl. la dice raccolta a Pan- telleria da Gussone e da Calcara, ma non vi mette un ! a dimostrare che ne ha veduto gli esemplari. 94. Davcus. 188. Daucus Gingidium L.; Guss. I, p. 332 (var. 6); Car. in Parl. VIII, p. 549; Lojac. I, Pars II, p. 298 (var. a Cossyrensis); Somm. II, p. 285 et III, p. 453. Assai frequente ! Riferisco al polimorfo Daucus Gingidium, sensu latissimo, una parte dei Daucus che non ho visti in frutto e per i quali quindi mi manca un elemento di determinazione. Acea? 1 lp 189. Daucus gummifer Lam.; Guss. I, p. 882; Lojac. I, Pars II, p. 299 (typ. et var. glabriusculus); Somm. II, p. 308. Indicata da Gussone. Lojacono indica una var. glabriusculus a Lindi. 190. Daucus Carota L.; Somm. I, p. 54; II, p. 285 et III, p. 452. D. foliosus Lojac. I, Pars II, p. 801? Frequente ! Riferisco a questa specie, intesa sensu latissimo, il Daucus più co- mune di Pantelleria, che presenta le medesime forme di quello di Li- nosa da me pure riferito al D. Carota. Ha quasi tutte le ombrelle prolifere, e per questo carattere, nonchè per qualche altro particolare, rammenta la descrizione che (iussone fa del suo D. foliosus, e somiglia ad un esemplare di Stromboli che trovasi con quel nome nell’ Erbario Centrale. Lojacono (FI. Sie. I, Pars II, p. 301) indica appunto questa specie per Pantelleria, ma dubitativa- mente. Questo Davcus di Linosa e di Pantelleria è una forma assai strana e che ha un aspetto del tutto teratologico, mostrando, oltre alla proliferazione delle ombrelle, anche un grande dimorfismo foliare. È strano che una forma anomala si trovi abbondante e costante in due isole diverse e sia forse la stessa osservata da (ussone nelle Eolie. Non ne ho visto frutti maturi. Caruel in Parl. FI. It. VIII, p. 548, riferisce il D. foliosus di Gussone, anzi che al D. Carota, al D. Gingidium L. 95. ToRILIS. 191. Torilis nodosa (L.) Gaertn.; Guss. I, p. 8338; Somm. II, p. 285 et ILL, p. 453. Caucalis nodosa Car. in Parl. VIII, p. 563. Indicata solo da Gussone. 192. Torilis purpurea (Ten.) Guss. ; Guss. I, p. 337 ; Lojac. I, Pars II, p. 306; Somm. I, p. 54, II, p. 303 et III, p. 453. 7. arvensis f pur- . purea Fl. An. II, p. 194. Caucalis purpurea % heterophyWla Car. in Parl. VIII, p. 561. Molto frequente ! Ho trovato in Pantelleria tanto il tipo della specie già indicata da Gussone, quanto la var. heterophylla (Guss. pro specie) ben caratteriz- zata. Sembrerebbe che Caruel, da quanto scrive l. c., avesse veduto la varietà raccolta da Calcara in Pantelleria ; ma nell’ Erbario Centrale non ne esiste alcun esemplare di quella provenienza. ri : "RL PE CS SA E XXVIII. — RUBIACEAE. 96. SHERARDIA. 193. Sherardia arvensis L.; Guss. I, p. 182; Tanf. in Parl. VII, p. 72; Somm. II, p. 285 et III, p. 453. Assai comune. 97. ASPERULA. 194. Asperula arvensis L. ; Guss. I, p. 178; Tanf. in Parl, VIII, p. 7b; Somm. II, p. 303. i Indicata solo da (ussone! 98. RuBIAa. 195. Rubia peregrina L.; Tanf. in Parl. VIII, p. 17; FI. An. HI, p. 103 (4 et B lucida); Somm. II, p. 285 et III, p. 458. &. peregrina et R. Bocconei Guss. I, p. 193; Lojac. II, Pars I, p. 12. Comune nella macchia! — Tanfani in Parl. la dice raccolta in Pan- telleria anche da Calcara. Gli esemplari che ho raccolti si avvicinano ora al tipo, ora alla var. lucida (L.) = Bocconei Pet. ed ora anche alla var. angustifolia (L.). 99. GALIUM. 196. Galium saccharatum All. ; Guss. I, p. 189; Somm. II, p. 285 et III, p. 458. G. Vaillantia Tanf. in Parl. VII, p. 61. Frequente nelle parti coltivate dell’ Isola! — Tanfani in Parl. lo indica come raccolto in Pantelleria anche da Gussone. 197. Galium Aparine L.; Guss. I, p. 188; Tanf. in Parl. VII, p. 58; Somm. II, p. 285 et III, p. 458. Indicato solo da (Gussone. 198. Galium spurium L. Gli esemplari di questa specie che ho raccolti hanno i «frutti ispidi ed appartengono quindi alla var. Vaillantii (DC.) Gr. Godr. 159. Galium divaricatum Lam.; Guss. I, p. 186; Somm. IT, p. 3083. (i. Parisienne Tanf. in Parl. VII, p. 56. Indicato solo da (*ussone, secondo Tanfani in Parlatore. case i 100. CALLIPELTIS. 200. Callipeltis muralis (L.) Moris; Tanf. in Parl. VII, p. 71; Somm. II, p. 286 et III, p. 453. Galium murale Bert. II, p. 136; Guss, I, p. 190 (var. 5); Ross p. 42. Molto comune fra le microfite! — Alle Saline (Guss.). Diffusa nelle radure della macchia (Ross). Non ho visto la varietà 6 caule foliisque subcanescenti-hispidis indicata da (Gussone. 101. VAILLANTIA. 201. Vaillantia muralis L.; Guss. II, p. 639 (Valantia); Lojac. II, Pars I, p. 10; Ross p. 42; “A II, p. 286 et III, p. 453. Galium si verans Tanf. in Parl. VII, p. 66. Molto comune fra le microfite! —- Diffusa nelle radure della macchia (Ross). Tanfani in Parlatore indica anche Gussone come raccoglitore. XXIX.— CAPRIFOLIACEAE. 102. LoNnICERA. 202. Lonicera implexa Ait.; Bert. II, p. 560; Tanf. in Parl. VII, p. 122; Lojac. II, Pars I, p. 6 (var. longifolia); Somm. I, p. 54, II, p. 286 et III, p. 453. _ Qua e là nella macchia, abbastanza frequente! — Lojacono cita un esemplare di Tineo,- quindi raccolto da Calcara. Gussone non cita questa specie di Pantelleria nè nella Synopsis nè nel Supplemento al Pro- dromo, quantunque Bertoloni dica di averne ricevuto esemplari da lui. Tanfani in Parlatore la cita sull’autorità di Bertoloni. Lojacono dice che ne esiste un esemplare (var. longifolia) di Pantelleria nell’ Erbario Pa- lermitano, raccolto da Tineo. Questi però non fu mai a Pantelleria ! XXX. — VALERIANACEAE. 103. VALERIANELLA. 208. Valerianella microcarpa Lois.; Tanf. in Parl. VII, p. 181; Somm.II, p. 286. V. mixta Guss. I, p. 29. . Molto frequente, spesso nana, fra le microfite! Tanfani in Parlatore . l’indica come raccolta in Pantelleria da Gussone. ro SE IU 204. Valerianella puberula (Bert. in Guss.) DC. Somm. I, p. 54, II, p. 288 et III, p. 454. Molto meno frequente della precedente ! 104, FEDIA. 205. Fedia Cornucopiae (L.) Gaertn.; Guss. I, p. 27; Tanf. in Parl. VII, p. 161; Somm. II, p. 286 et III, p. 454. Indicata solo da (u»sone. 105. CENTRANTHUS. 206. Centranthus Calcitrapa (L.) Dufr.; Bert. I, p. 166; Tanf. in Parl. VII, p. 159; Lojac. II, Pars I, p. 131; Somm. II, p. 286 et III, p. 454. Valeriana Calcitrapa Guss. I, p. 26. Trovato in yarî luoghi: Bagno dell'Aquila; Gelfiser ; Attalora ecc.! Tanfani in Parlatore cita Todaro. XXXI. — COMPOSITAE. 106. Convza. 207. Conyza ambigua DC.; Guss. II, p. 499; Somm. II, p. 286 et ITI, p. 454. . Indicata solo da Gussone. 107. BELLIS. 208. Bellis annua L.; Guss. IT, p. 508; Somm. II, p. 286 et III, p. 454. Comunissima! È forse, dopo il Chrysanthemum hybridum e il Senecio leucanthemifolius la pianta la cui fioritura è più vistosa nella seconda metà di Marzo! Si trova nana ed a fusticini semplici con un solo cu- polino, e se ne trovano esemplari ampiamente ramificati fin dalla base, con oltre cento capolini, i quali raggiungono 15 mm. di diametro, e rami prostrato-ascendenti lunghi 15-16 cm. e più, molto foliosi, che da soli coprono un foglio d’ erbario. Forme ugualmente ubertose ho raccolte a Malta. — 45 — 108. SENRCIO, 209. Senecio vulgaris L.; Guss. II, p. 471; Somm. II, p. 286 et III, p. 455. Indicato solo da (ussone. 210. Senecio leucanthemifolius Poir. ; Lojac. II, Pars. I, p. 65 (var. 0o- syrensîs), FI. An. III, p. 211 (var. vernus) ; Ross p. 42 et 48 (var. ver- nus etc.); Somm. I, p. 54, II, p. 286 et III, p. 455. S. vernus Guss. II, p. 478. S. crassifolius Lojac. II, Pars I, p. 66. S. Nebrodensis forma maritima Lojac. II, Pars I, p. 60; Somm. I, p. 55. | Comunissimo e rigoglioso in tutta l’ isola, dove s’ incontra dovunque, dalla costa fino sulle montagne, e dove non ha per rivale, come ele- mento floristico del paesaggio in Marzo, che il C'Arysanthemum hybridum var. discolor! — Spiaggie marine, pietrài, terreni coltivati dove è una delle malerbe più comuni (Ross). Seguo l’ esempio di Bertoloni e di Moris tenendo uniti i Senecio crassifolius Willd. e vernus Biv. e leucanthemifolius Poir. La specie così intesa presenta forme assai diverse a Pantelleria, come lo ha osservato anche Ross, dipendenti credo unicamente dalle condizioni dei luoghi svariati dove crescono (rupi marine, campi e terreni fertili, macchia in montagna, ecc.) e collegate fra loro da insensibili passaggi. Tutte queste forme hanno in comune la poca carnosità delle foglie e 1’ odore feniculaceo. non mancante, ma molto poco marcato, mentre a Lampe- dusa le foglie di questa specie hanno un odore fortissimo e sono ge- ‘meralmente assai grasse. E per lo più molto sviluppato in tutte le sue parti, alto fin più di ‘/, metro, riccamente ramificato, con gran numero di capolini e ligule molto vistose. Spesso ha le foglie inferiori obovate o quasi rotonde, leggermente crenate, bruscamente assottigliate in un lungo picciolo, e le superiori sessili, abbraccianti il caule con larghe orecchiette e più o meno profondamente incise. Queste forme potreb- | bero riferirsi alla var. vernus Biv. e alla var. Cosyrensis Lojac. Somi- gliano assai alle var. Sardous Fiori e Siculus Fiori (Flora Analitica) del S. Nebrodensis L. Incontrasi però anche di piccole dimensioni e con forme diverse che difficilmente si possono tener distinte. Non dubito che a una di queste forme debba riferirsi il S. Nebrodensis forma mu- ritima Lojacono di cui quest’ autore dice di aver veduto esemplari pro- venienti dai tetti di Pantelleria. — 46 — 211. Senecio Cineraria DO.; Fl. An. III, p. 215 (f bicolor); Somm. IL, p. 286 et III, p. 455. Cineraria maritima Bert. IX, p. 295. C. bicolor Guss. II, p. 480; Lojac. II, Pars I, p. 70. Qua e là sulle scogliere marine! Non l’ ho veduto in fiore, ma ho notato che non presentava due forme diverse. (li esemplari che ho raccolto appartengono al tipo e non alla var. bicolor (Wild.) indicata da Gussone. Del resto Bertoloni che rice- vette la sua pianta di Pantelleria da Gussone la riferisce al Senecio Cineraria tipo, truvandosi così in disaccordo con Gussone. 109. CHRYSANTHEMUM. 212. Chrysanthemum segetum L.: Guss. II, p. 484; Ross p. 43; Somm. II, p. 303 et 455. Qua e là nelle parti coltivate, ma non molto comune! — Fra le ma- lerbe più comuni (Ross, il quale nelle « Contribuzioni » ron cita C. Ry- bridum). 215. Chrysantemum Myconis L.: Somm. II, p. 303; FI. An. III, p. 287. Pyretrum Myconis Guss. II, p. 484: Lojac. II, Pars I, p. 75. Indicato solo da Gussone. 214. Chrysanthemum hybridum Guss.; Somm. II, p. 303. €. Myconiîs è hybridum Fi. An. III, p. 287. Pyrethrum hybridum Guss. II, p. 488 (6 discolor). C. Myconis var. hybridum forma discolor Ross (Osservazioni alle centurie dell’ Herb. Siculum) Bull. Herb. Boiss. I, p. 1221. Comunissimo! Era, nella seconda metà di Marzo, la pianta la più vistosa nelle parti coltivate. Molti campi in maggese ne erano inte- ramente coperti in modo che non si vedeva altro che i suoi capolini. [l tipo colle ligule interamente gialle è raro, mentre è comune la elegante var. discolor Guss. con la base sola sulle linguette gialle ed il resto bianco. Ho già detto a proposito della pianta di Gorgona (Bol- lettino Soc. Bot. ital. 1899 pag. 122) che le differenze fra CArysanthe- mum Myconis e C. segetum erano ben lievi, e che forse non aveva torto Moris, Flora Sard., di considerare il C. hybridum come puro sinonimo del C. Myconis e di riportare a questa specie la var. discolor. Tuttavia il giallo del (. hybridum è più chiaro di quello del C. Myconis, e le sue calatidi sono più grandi. Ne ho raccolte alcune che spianate mi- suravano più di 45 mm. di diametro. Io non ho visto in Pantelleria il C. Myconis tipico che vi è indicato da (Gussone. Il (. Aybridum var. discolor in Pantelleria si trova anche nano, ri- dotto in tutte le sue parti, a fusto semplice alto 2-3 cm. con una sola ade calatide ugualmente rimpiccolita, e si trovano tutti i passaggi fra que- ste forme microflorate e quelle grandi a fusto ramoso e policefalo. Gli isolani chiamano questo crisantemo Lillucia. 110. PINARDIA. 215. Pinardia coronaria (L.) Less.; Somm. II, p. 286 et III, p. 455. Chrysantemum coronarium Guss. II, p. 484. Molto comune nelle parti coltivate ! Questa specie cominciava a fiorire quando stava per terminare la fioritura del Chrysantrhemum hybridum che pareva voler sostituire. Gli isolani la chiamano Erba di Maio, o semplicemente Maio. 111. ANTHEMIS. 216. Anthemis Urvilleana (DC.); Somm. et Car.-Gatto III, p. 178, 179 et 455. A. secundiramea Bert. IX, p. 366; Lojac. II, Pars I, p. 86 (var. Cosyrensis); Fl. An. III, p. 2655 (forma Cosyrensis et var. interme- dia); Somm. II, p. 286. A. secundiramea var. C'osyrensis et A. intermedia Guss. II, p. 490 et 491. A. Cosyrensìis Guss. II Addenda, p. 870. Molto comune lungo mare! Ho spiegato nella « Flora Melitensis nova» le ragioni per le quali credevo di dover dare alla specie di Malta (che sembra eguale a quella di Pantelleria) il nome di Anthemis Urvilleana, per questo non sto a ripeterle qui. 217. Anthemis arvensis L.: Somm. II, p. 286 et III, p. 454. A. incras- sata Guss. II, p. 491. Indicata solo da Gussone. 112. DioTIs. 218. Diotis candidissima Desf.: Guss. II, p. 453: Somm. II, p. 308. D. maritima Lojac. II, Pars I, p. 95. Indicata solo da Gussone. 113. ARTEMISIA. 219. Artemisia arborescens L.: Guss. II, p. 456: Somm. IL p. 286. Qua e là nella regione marittima, piuttosto rara: alle Balate; re- gione dei Sesi: falde del monte Gelkhamar, ecc.! SEC 114. INULA. 220. Inula graveolens (L.) Desf.; Guss. II, p. 504: Somm. II, p. 287 et III, p. 454. i Qua e là nelle parti coltivate ! 115. CALENDULA. 221. Calendula arvensis L.; Guss. II, p. 522: Somm. II, p. 287 et III, p. 455. Forma carpica eralata rostrata (Lanza, Monografia del genere Calendula, p. 115). Qua e là nelle parti coltivate, ma non comune! 222. Calendula parviflora Raf.; Somm. I, p. 55, II, p. 287 et III, p. 455. Forma carpica alata rostrata (Lanza, Monografia, p. 118). Frequente nell’ isola, assai più della 0. arvensis! Insieme al tipo ho trovato — ma rara — la var. discolor (Calendula macroptera var. discolor Rouy) coi fiori del centro rossi. 116. PHAGNALON. 223. Phagnalon saxatile (L.) Cass. ; Lojac. II, Pars I, p. 54; Somm. II, p. 287. Conyza saratilis Bert. IX, p. 180: Guss. II, p. 500. Sulle rupi frequente ! Le piante di Pantelleria, come quelle di Lampedusa, hanno le squame involucrali esterne un poco dilatate in alto, meno acute e meno riflesse che nel tipo, e per questo carattere si avvicina alla var. intermedium (Lag.). 117. HELICHRYSUM. 224. Helichrysum saxatile Moris: Lojac. II, Pars I, p. 103; FI. An. III, p. 282 (var. Errerae); Somm. I, p. 55 et II, p. 803. 7. Errerae Tineo, Plant. rar. Sic., fasc. II, p. 27; Nyman, Comp. FI. Eur., p. 881; Ross p. 44. Gnaphalium saratile Bert. IX, p. 186. Di questa specie ho trovato piante con sole foglie sulle pendici me- ridionali del Monte Attalora! Huet du Pavillon (Nyman). Tineo che credette questa specie nuova, la dedicò a Errera, il quale l’ aveva tro- vata nel posto chiamato Zinedì sulle rupi presso il mare. Bertoloni l’aveva ricevuta da Tineo. Ross l’ ha distribuita nel suo Herbar. Sicul., col N. 244. — 49 — Gussone non ne fa menzione. Lojacono nomina il H. Errerae di Tineo come semplice sinonimo del MH. saratile Moris di Sardegna: Ross, come conferma Fiori, come varietà, e Nyman, Consp. Fl. Eur., come sottospecie di questa specie. 118. FiLaco. 225. Filago Germanica L.; Guss. II, p. 461 (var. 5); Lojac. II, Pars I, p. 106; FI. An. III, p. 274; Somm. II, p. 287. F. prostrata Somm. III. p. 455. Indicata solo da Gussone. 226. Filago Gallica L.; Ross p. 42; Somm. II, p. 287. /. Gallica et F. tenuifolia Guss. p. 462 et p. 463. F. Cosyrensis Lojac. II, Pars I,, p. 110: Somm. I, p. bb. Assai frequente! — Molto diffusa fra i cespugli (Ross). Lojacono cita come raccoglitore Errera. Trovasi tanto il tipo eretto e a foglie lungamente oltrepassanti i capolini, quanto la var. tenuifolia (Presl) più densamente lanata, ra- mificata fin dalla base, prostrato-ascendente e con foglie superiori ugua- glianti o sorpassanti di poco i capolini, e trovansi tutti i passaggi dall’ una ali’ altra. Non ho trovato alcuna forma corrispondente alla var. Cosyrensis Lojac. figurata in Lojacono FI. Sic. II, Pars I, ta- vola XX. 119. Evax. 227. Evax pygmaea (L.) Pers.; Guss. II, p. 459; Somm. II, p. 287 et ITI, p. 455. Comune lungo il mare, d’ onde risale anche sulle pendici dei monti! 120. CARLINA. 228. Carlina Sicula Ten.: Guss. II, p. 433: FI. An. III, p. 812; Somm. II, p. 287 et III, p. 455. Riferisco a questa specie, che è la sola Carlina indicata per Pantel- leria, le piante di cui in varî luoghi ho trovato soltanto foglie giovani e steli secchi con calatidi dell’ anno precedente. — 50 — 121. ATRACTYLIS. 229. Atractylis cancellata L. Di questa specie ho trovato soltanto delle piantine giovani con sole foglie, andando al Monte Gelkhamar e altrove: ma le foglie sono ab- bastanza caratteristiche per esser sicuri della determinazione. 122. CARTHAMUS. 230. Carthamus lanatus L.; Somm. II, p. 287 et III, p. 456. Aentro- phylum lanatum Guss. II, p. 480. Qua e là, non rara, sole foglie ! 125. CarpuuSs. 251. Carduus pycnocephalus L.: Guss. II, p. 440: FI. An. IV, Ap. penlice, p. 189 (var. intermedius); Somm. II, p. 287 et III, p. 455. C. pycnocephalus et C. intermedius Lojac. II, Pars I, p. 167 et 168. C. intermedius Somm. I, p. 56. Ho trovato due volte sole, nella regione dei Sesi e in un campo presso al porto, delle piante giovani che ritengo appartenere a questa specie ! Lojacono l. c. descrive sotto il nome di C. intermedius un Carduus della Sicilia e di Pantelleria che ritiene essere una specie nuova, e che Tineo sulle etichette aveva chiamato C. pycnocephalus intermedius. Fiori I. c. lo considera come varietà del C. pycnocephalus, e difatti dalla descrizione di Lojacono non risultano differenze specifiche. A me sem- bra che sia la forma del C. pycnocephalus della quale ho parlato nella Fiorula di Lampedusa a p. 112 che il Lojacono in « Una escurs. bot. in Lampedusa » aveva chiamato Cl. pycnocephalus var. Gussoneanus. 232. Carduus brevisquamus (Fiori) Somm.; Somm. I, p. 56 et II, p. 287. Anche di questa specie ho veduto una volta sola, non lungi dal paese, delle piante giovani in principio di fioritura! Devo ripetere qui quello che ho detto del C'. brevisquamus nella Florula di Lampedusa e nella Flora Melitensis Nova, a p. 188, cioè che esso sembra formare un passaggio fra il C. pycnocephalus e C. mar- moratus, avvicinandosi più a quest’ ultimo. 215 124. ONOPORDON. 233. Onopordon horridum Viv.; Somm. I, p. 56 et IT, p. 808. 0. Tau- ricum Guss. II, p. 437; Lojac. II, Pars I, p. 162; FI. An. ITI, p. 882 (var. horridum). Secondo Fiori, Fl. An. l. c., è questa la specie citata da (ussone per Pantelleria sotto il nome di O. Tauricum. Io ho trovato un Onopordon in Pantelleria, ma soltanto in foglie, per cui non posso accertare quale specie sia. Quelle piante giovani potrebbero anche appartenere all’ 0..Sib- thorpianum B. et H. che trovasi in Malta e a Linosa e di cui ho rac- colto in Linosa esemplari allo stesso stadio di sviluppo ad esse per- fettamente somiglianti. 125. SiuyBum. 234. Silybum Marianum (L.) Gaertn.: Guss. II, p. 488; Lojac. II, Pars I, p. 131; Somm. II, p. 288 et HI, p. 456. Qua e là nelle parti coltivate, in qualche luogo abbondante ! 126. GALAOTITES. 235. Galactites tomentosa Moench ; Guss. II, p. 521; Somm. II, p. 308 et III, p. 456. Molto comune! L'ho veduto sempre con fiori bianchi come nelle Isole Maltesi (var. albiflora Terracc.). Gli isolani la chiamano Vocca. 127. ScoLymus. 256. Scolymus grandiflorus Desf.; Guss. IT, p. 428: Lojac. II, Pars I, p. 224; FI. An. III, p. 384; Somm. II, p. 303 et III, p. 456. Ne ho trovato soltanto foglie e steli secchi nella regione dei Sesi ! 237. Scolymus Hispanicus L.; Guss. II, p. 429; Lojac. II, Pars I, p.- 224; Somm. II, p. 303 et III, p. 456. Indicato solo da Gussone. 128. RHAGADIOLUS. 238. Rhagadiolus stellatus (L.) Gaertn.; Guss. II, p. 425; Lojae. II, Pars I, p. 185; Somm. II, p. 288 et III, p. 456. Ne ho trovato una volta sola le foglie! Lojacono cita Gussone. 129. HvosERIs. 239. Hyoseris radiata L.: Guss. II, p. 416: Somm. II, p. 288 et III, p. 456. Era una delle più comuni fra le piante fiorite nella seconda metà di Marzo! 240. Hyoseris lucida L.; Guss. II, p. 417 (var. a et 8): Lojac. II, Pars I, p. 188 (a et 8); Somm. III, p. 456. H. radiata f Baetica Fl. An. III, p. 888. H. radiata (pro parte) Somm. II, p. 288. Nella florula di Lampedusa avevo riunito la H. lucida L. alla H. ra- diata L. Ma nella Flora di Malta, avendo trovato le due entità ben caratterizzate le ho tenute distinte. A Pantelleria però non ho trovato la forma che ho ritenuto per H. lucida, nelle Isole Maltesi, e neppure la forma che ho riferito a H. lucida b. imbricata Guss. (= f Baetica Fiori, Fl. An.), per cui cito la H. lucida soltanto sulla fede di Gussone. 241. Hyoseris scabra L.; Guss. II, p. 417; FI. An. III, p. 389; Somm. II, p. 288 et III, p. 456. In varî luoghi! 150. HeDyPNOIS. 242. Hedypnois polymorpha DC.; Ross p. 42; Somm. II, p. 288 et III, p. 456. H. Mauritanica et H. tubaeformis Guss. II, p. 418 et 419. Comunissima, dal littorale fino nell’ interno dell’ isola tanto nelle parti coltivate quanto nelle incolte! — Diffusa sotto e in mezzo ai ce- spugli (Ross). Trovasi tanto la var. tubaeformis Ten. ben caratterizzata, quanto il tipo e forme intermedie (H. Mauritanica W. e H. Cretica W.). Varia moltissimo anche per la statura. 151. SERIOLA. 243. Seriola Aetnensis L.: Bert. VIII, p. 561; Guss. II, p. 421; Somm. II, p. 288 et III, p. 456. L’ ho veduta solamente in principio di fioritura, ma pareva che do- vesse diventare, in Aprile, una delle piante più appariscenti ! (Gussone dice di aver trovato in Pantelleria una varietà nana con peduncoli e antodi glabri.. Ne ho visto frequenti gli esemplari nani, ma non ho osservato che avessero le parti superiori glabre. Ho rac- — 53 — colto invece degli esemplari molto ubertosi, con foglie ampie, profon- damente dentate, e col caule folioso (foglie caulinari inferiori larghe fin 30 cm.) che avevano un aspetto diverso dalle forme solite. 132. CioHORIUM. 244. Cichorium Intybus L.; Guss. II, p. 427 ; Lojac. II, Pars I, p. 182: Somm. II, p. 288 et III, p. 456. Qua e là! 133. ToLprs. 245. Tolpis umbellata Bert.; Bert. VIII, p. 542; Lojac. II, Pars I, p. 188; Somm. II, p. 308. 7. barbata Guss. II, p. 415. Regione dei Sesi ! 246. Tolpis quadriaristata Biv.: Guss. II, p. 415; Lojac. II, Pars I, p. 188; Somm. II, p. 303. 7. virgata f grandiflora, b quadriaristata FI. An. III, p. 391. Indicata solo da (ussone. 154. HyPocHARFRIS. 247. Hypochaeris glabra L.; Guss. II, p. 423; Somm. II, p. 308. Qua e là : Scauri; regione dei Sesi; Monte Attalora, ecc.! Trovasi tanto robusta e bene sviluppata, con caule ramificato alto 30 cm., foglie lunghe più di 12 cm., radice grossa benchè annua, quanto fra le microfite, ridotta alle minime proporzioni, con fusticino semplice lungo 2-3 cm., radicina esile e capolini stretti con pochissimi fiori. 135. UROSPERMUM. 248. Urospermum picroides (L.) F. W. Schmidt: Guss. II, p. 386: Somm. II, p. 288 et III, p. 456. Piuttosto frequente ! 249. Urospermum Dalechampii (L.) F. W. Schmidt; Guss. II, p. 385; Lojac. II, Pars I, p. 196; Somm. II, p. 303 et III, p. 456. Frequente come il precedente! — b4 — 136. CHONDRILLA. 250. Chondrilla juncea L.: Guss. II, p. 396 ; Lojac. II, Pars I, p. 200; Somm. IT, p. 303 et III, p. 457. Indicata solo da Gussone. 1537. SoncHus. 251. Sonchus tenerrimus L.; Guss. II, p. 392: Somm. II, p. 288 et III, p. 457. Comunissimo, anche nella macchia ! Qui come nelle Pelagie varia molto per la larghezza e forma delle lacinie foliari. Anche qui viene mangiato col nomea di Cardedda. 252. Sonchus levis Bartal.; Somm. I, p. 56, II, p. 288 et III, p. 4b7., Qua e là, assai meno comune del Sonchus tenerrimus ! 2583. Sonchus asper Bartal.; Guss. II, p. 391; Somm. II, p. 288 et III, p. 457. Indicato solo da (tussone. 138. PICRIDIUM. 254. Picridium vulgare Desf.; Somm. II, p. 288 et III, p. 457. Son- chus picroides Guss. II, p. 3953. Comunissimo dovunque ! Sulle scogliere marine ho ritrovato la var. halophilum da me rin- venuta sugli isolotti adiacenti al Monte Argentaro in Toscana, e de- scritta e figurata in Bull. Soc. bot. it. 1903, p. 234 e N. Giorn. bot. it. 1912, p. 122. Questa varietà è caratterizzata specialmente da : caule più legnoso in basso e più ramificato, capolini più grandi, e special- mente dalle foglie intere o appena crenulate-dentate e molto carnose. Le piante di Pantelleria inoltre hanno le squame involucrali esterne come quelle sui peduncoli più largamente bianco-scariose, avvicinan- dosi per questo carattere al Picridium Tingitanum (L.) Desf. 159. CrePIS. 255. Crepis foetida L.: Somm. II, p. 288. 0. glandulosa Guss. II, p. 413. Indicata solo da Gussone. — DD — 256. Crepis vesicaria L.; Guss. II, p. 412; Lojac. II, Pars I, p. 210; Somm. II, p. 303. Indicata solo da Gussone. 257. Crepis bulbosa (L.) Froel.; Somm. II, p. 288 et III, p. 407. Hieracium bulbosum Guss. II, p. 403. Frequente nelle parti coltivate ed anche nelle incolte! 140. ANDRYALA. 258. Andryala sinuata L.; Somm. II, p. 288. A. undulata Guss. Il, p. 406. A. integrifolia Lojac. II, Pars I, p. 223; FI. An. III, p. 426 (var. undulata). Ho raccolto una sola rosetta di foglie di Andryala, leggermente sinuato-dentata che suppongo appartenere a questa specie; ma ho notato la frequenza di foglie di Andryala senza precisarne i ca- ratteri. 259. Andryala Cosyrensis Guss.; Bert. VIII, p. 550; Guss. II, p. 407; Lojac. II, Pars I, p. 224; Somm. II, p. 303. A. integrifolia var. Co- syrensis Fl. An. IIS, p. 427. Di questa specie ho trovato un solo esemplare in principio di fio- ritura, ma già ben caratterizzato per le sue foglie lirato-pennatofesse, il fusto ramoso fin dalla base, i peduncoli elongati, i capolini grandi e le ligule giallo-dorate. Ho notato la frequenza di foglie di Andryala; ma non saprei dire se appartenessero a questa specie o alla precedente. XXXII. — CAMPANULACEAE. 141. CAMPANULA. 260. Campanula Erinus L.; Guss. I, p. 250; Lojac. II, Pars I, p. 281; Somm. IT, p. 288 et III, p. 457. Indicata solo da Gussone. 261. Campanula dichotoma L.; Bert. II, p. 509; Guss. I, 249; Tanf. in Parl. VIII, p. 72; Lojac. II, Pars I, p. 280; FI. An. III, p. 174; Somm. II, p. 303. Raccolta solo da Gussone e Calcara. — 56 — XXXIII. — CUCURBITACEAE. 142. ECBALLION. 262. Ecballion Elaterium (L.) Rich.; Somm. I, p. 56, II, p. 288 et III, p. 452. Lungo le vie e presso l’abitato qua e là! 143. CucumIs. 263. Cucumis Colocynthis L.; Bert. X, p. 286 ; Guss. II, Add. et em., p. 880; Lojac. I, Pars II, p. 239; FI. An. III, p. 160; Somm. II, p. 303. Raccolta da Tineo (sec. Bertoloni), e da Errera al lago (sec. Lojacono). XXXIV. — ERICACEAE. 144. ARBUTUS. 264. Arbutus Unedo L.; Guss. I, p. 464; Car. in Parl. VIII, p. 725; Lojac. II, Pars II, p. 10; Ross p. 81; Somm. II, p. 289. Abbondante nella macchia del Monte Attalora, della Montagna Grande, del Monte Gelkhamar, sul m. Gelfiser ed in qualche altro punto del- l’isola, ma altrove scarso o mancante del tutto! — Pianta caratteri- stica della macchia (Ross). 145. ERica. 265. Erica multiflora L.; Car. in Parl, VIII, p. 702; Lojac. II, Pars II, p. 11; Ross p. 41; Somm. II, p. 289 et III, p. 457. E. peduncu- laris Guss. I, p. 447. Comune tanto nella zona littoranea quanto sui monti! — Pianta caratteristica della macchia (Ross). 266. Erica arborea L.; Guss. I, p. 446; Car. in Parl. VIII, p. 706; Lojac. II, Pars II, p. 11; Ross p. 41; Somm. II, p. 303. Comune nella macchia in molti luoghi come: Montagna Grande, Monte Attalora, M. Gelkhamar, ecc.! — Caratteristica della macchia | (Ross). pool fee XXXV. — OLEACEAE. 146. OLEA. 267. Olea Europaea L.; Guss. I, p. 11; Tanf. in Parl. VIII, p. 156; Ross p. 41; Somm. II, p. 289 et III, p. 457. L’Oleastro trovasi qua e là, ma in nessun posto si può dire un ele- mento costitutivo della macchia di Pantelleria! — Una delle piante caratteristiche della macchia (Ross). 147. PHILLYREA. 268. Phillyrea variabilis Timb.; Tanf. in Parl. VIII, p. 161; Ross p. 41; Somm. II, p. 289. P. media et P. stricta Bert. I, p. 40 et 44; Guss, I, p. 10. P. stricta Nyman Conspectus Fl. Eur. p. 494; Lojac. IM Pars: II, p.. dD2. Frequente nella macchia più della specie precedente, ma mai pre- ponderante! — Una delle piante più caratteristiche della macchia (Ross). Huet du Pavillon, secondo Nyman. Non ho visto la var. angustifolia (L). Gli esemplari che ho raccolti sono da riferirsi alla var. media (L.) con passaggi alla latifolia. Le foglie sono intere o leggermente dentate. Gussone sulla P. media cita per Pantelleria le forme ligustrifolia e burifolia; Caruel in Parl. cita Calcara ecc. Lojacono cita Errera. Nyman 1. c. dice della /. stricta che fu raccolta in Pantelleria da Huet du Pavillon. XXXVI. — ASCLEPIADACEAE. 148. PERIPLOCA. 264: Periploca levigata Ait.; Car. in Parl. VI, p. 717; Lojac. II, Pars II, p. 55; FI. An. II, p. 345; Ross p. 4l et 44 (var. angustifolia) : Somm. II, p. 289 et III, p. 457. P. angustifolia Guss. I, p. 286. Frequente nella macchia anche più della specie precedente! Carnel in Parl. dice; Citarda ecc.; Lojacono dice: Gussone. — Pianta ca- ratteristica della macchia; particolarmente abbondante sui pendii al Nord del Bagno dell'Aquila. Distribuita da Ross nel suo Herbarium SI Siculum col n. 45, raccolta da qualche suo corrispondente. Ross dà per la Periploca il nome indigeno di Kalebba. A me fu detto chiamarsi Scornabecco (nome che in Toscana si dà alla Calycotome). Nella zona littoranea si presenta talvolta, come la PhylMirea, in forma di pulvinuli erinacei. Nel Bulletin de l’Herbier Boissier (Osserv. crit. alle sue Centurie) Ross dice che la pianta della regione Mediter- ranea è abbastanza diversa da quella delle Canarie per meritare di es- sere distinta col nome di var. angustifolia. XXXVII. -- GENTIANACEAE. 149. ERYTHRAFA. 270. Erythraea Centaurium (L.) Pers. ; Guss. I, p. 281; Somm. II, p. 289 et III, p. 458. Ne ho visto soltanto i resti secchi dell’anno precedente, ma sem- brava piuttosto comune ! 271. Erythraea pulchella (Sw.) Horn.; Somm. II, p. 289 et III, p. 458. E. Centaurium ‘ corymbo laxifloro etc. Bert. II, p. 645. E. ramosissima Guss. I, p. 282, Car. in Parl. VI, p. 786. Ho trovato delle piante giovani da riferirsi forse a questa specie, ma della sua frequenza non posso dir nulla! 272. Erythraea maritima (L.) Pers.; Guss. I, p. 288; Car. in Parl. VI, p. 741; Lojac. II, Pars II, p. 60; Somm. II, -p. 803. Monte Attalora, m. Gelkhamar; ma essendo appena in principio di fioritura non ho potuto giudicare del suo grado di frequenza! XXXVIII. — CONVOLVULACEAE. 150. ConvoLvuLUS. 278. Convolvulus althaeoides L.; Car. in Parl. VI, p. 817; Somm. II, p. 289 et III, p. 458. C. italicus Guss. I, p. 242. Qua e là nei luoghi aprici ! Ho raccolto soltanto la forma a peluria patente ed a foglie poco divise, corrispondente al (' Italicus Roem. et Sch., che è di fatti la sola forma indicata da Gussone. Sia RS 274. Convolvulus arvensis L.; Somm. I, p. 56, II, p. 289 et III, p. 458. Molto comune nelle parti coltivate ! 275. Convolvulus Siculus L.; Somm. I, p. 56, II, p. 289 et III, p. 458. Nella macchia e nei luoghi aprici, non raro! 276. Convolvulus lineatus L.; Guss. I, p. 246; Car. in Parl. VI, p. 804; Lojac. II, Pars II, p. 95 (var. intermedius) ; FI. An. II, p. 885; Somm. II, p. 289 et III, p. 458. Indicato da Gussone, e raccolto anche da Tineo, secondo Lojacono. 151. Cuscura. 277. Cuscuta Epithymum (L.) Murr.; Car. in Parl. VI, p. 823; Lojac. II, Pars II, p. 100; Somm. II, p. 289 et III, p. 458. C. alba Guss. I, p. 290. Ho veduto frequenti i filamenti di Cuscuta sopra molte piante, ma quasi sempre senza fiori! Caruel in Parl. e Lojacono citano Calcara. XXXIX. — BORAGINACEAE. 152. ANCHUSA. 278. Anchusa Italica Retz.; Car. in Parl. VI, p. 893; Somm. I, p. 56, II, p. 290 et III, p. 459. Caruel, 1. c., la cita di Pantelleria come raccolta da Calcara. Tro- vasi effettivamente nell’Erbario Centrale di Firenze un esemplare di Anchusa Italica salla cui etichetta è scritto Pantelleria, avuta da Cal- cara, Luglio 1848. 153. EcHIuUM. 279. Echium arenarium Guss. I, p. 233; Car. in Parl. VI, p. 935; Lojac. II, Pars II, p. 79; FI. An. II, p. 366 (2 typicum); Somm. II, p. 289 et III, p. 459. Ne ho raccolto soltanto delle piante nane in principio di fioritura! 280. Echium spurium Lojac. II, Pars II, p. 80; Somm. I, p. 5T. £. Cosyrense Lojac. in Sched. Lojacono, l. c., istituisce su di un esemplare che dice raccolto da — 60 — Citarda in Aprile 1878 questa nuova specie di cui dice che partecipa ai caratteri degli £. calycinum Viv. (- parviflorum Moench) e del- lE. arenarium Guss.. avvicinandosi di più a quest’ultimo. A Pantel- leria non è stato indicato |’ £. calycinum; ma nelle isole maltesi dove sono molto comuni £. calycinum e E. arenarium ho trovato anch’ io degli esemplari dei quali ero incerto se dovessi attribuirli all’una o ‘all’altra di queste specie. 281. Echium confusum De Coincy; Fl. An. II, p. 866; Somm. I, p. 56, II, p_ 289 et III, p. 459. E. maritimum Car. in Parl. VI, p. 986. Indicato da Caruel l. c. come raccolto da Todaro. Questi di fatti lo pubblicò nelle sue Centurie, e l’ etichetta n. 489 porta stampato Echium maritimum W. — In arenosis maritimis Pantelleria legit Todaro ». Conviene però ricordare che Todaro non fu mai a Pantel- leria. Ho raccolto un frammento di Echium con corolle piccole (1 cm.) e stami inclusi che avevo da principio riferito all’. confusum (Somm. I, p. 56), ma che mi persuado adesso non appartenere nè a questa nè ad altra delle specie indicate di Pantelleria. Ma l'esemplare è troppo in- completo per giungere ad una conclusione. 282. Echium plantagineum L.; Guss. I, p. 281; Car. in Parl. VI, p. 988; Somm. II, p. 303 et III, p. 459. Era, nella seconda metà di Marzo, una delle piante più abbondanti e più vistose ! Per le foglie radicali bislungo-lanceolate e_le superiori cordato-am- plessicauli, apparterrebbe alla var. megalanthos (Lap.); ma la peluria è alquanto rigida. La corolla, non vellutata, raggiunge i 30 mm. di lunghezza. Trovasi anche nana con fusticino semplice, alto 3-4 cm., unifloro. Ma anche in questi esemplari ridotti, le corolle rimangono grandi 20 mm. 154. Boraco. 288. Borago officinalis L.; Guss. I, p. 229 ; Car. in Parl. VI, p. 888; Somm. II, p. 290 et III, p. 459. Qua e là; frequente nella regione dei Sesi! 155. MvyosorIs. 284. Myosotis collina Hoffm.; Guss. I, p. 214; Somm. II, p. 303. M. hispida Somm. ITI, p. 459. L’ho trovata soltanto nana, alta 1-2 cm., sulla Montagna Grande! Mn ‘ a = (61 — 156. HELIOTROPIUM. 285. Heliotropium Europaeum L.; Guss. I, p. 212; Car. in Parl. VI, p. 832 ; Somm. II, p. 290 et III, p. 459. Ne ho visto soltanto piantine giovani spontanee negli orti! XL. — SOLANACEAE. 157. DaTURA. 286. Datura Metel L.; Guss, I, p. 266; Lojac. II, Pars II, p. 109; FI. An. II, p. 394; Somm. II, p. 303. Stramonium Metel Car. in Parl. VI, p. 681. Trovata abbondante in alcuni orti dove mi fu detto che era stata coltivata in antico, ma dove ora rinasce da sè. Ne ho visto tanto le piantine germoglianti in quantità, quanto vecchie radici perenni nelle fessure dei muri! 158. Hyoscramus. 287. Hyosciamus albus L.; Guss. I, p. 268 (var. 8); Car. in Parl. VI, p. 670; Somm. II, p. 290 et III, p. 459. Muri e luoghi ruderali, qua e là! Le piante da me osservate e raccolte avevano la fauce della corolla atro-violacea. 159. Lvclum. 288. Lycium Europaeum L.; Guss. I, 273; Car. in Parl. VI, p. 702; Ross p. 48; Somm. II, p. 290 et III, p. 459. Lycium Europaeum et L. intricatum? Lojac. II, Pars II, p. 103; Somm. I, p. 57 et II, p. 290 (icon. p. 184). Molto comune; vicino al mare forma talvolta dei cespuglietti isolati dall'aspetto erinaceo come la Periploca levigata! — Frequente sulle spiaggie marine (Ross). L’indicazione di Lojacono del L. intricatum Boiss. per Pantelleria è dubbia per lo stesso Lojacono. Io vi ho veduto una specie sola. Gli isolani lo chiamano Spina santa. SANgo o 160. SoLANUM. 289. Solanum nigrum L.; Somm. II, p. 290 et III, p. 459. S. mo- schatum et S. miniatum Guss. I, p. 272. S. miniatum Lojac. II, Pars TI, p. 104. Frequente nelle parti coltivate ed anche nella macchia! Gli esemplari che ho raccolti hanno bacche nere. XLI. — PLANTAGINACEAE. 161. PLANTAGO. 290. Plantago Psyllium L.; Guss. I, p. 201; Somm. II, p. 290 et II, p. 458. Comunissima nei terreni arenosi. Trovasi nana ed eretta, e trovasi pure la forma con i rami distesi al suolo, che ho trovato a Linosa e corrisponde alla var. divaricata (Zuccagni) che è forse = var. Zwier- leinii Nicotra. 291. Plantago pumila Willd.; Lojac. II, Pars II, p. 39; Somm. I, p. DT. Lojacono, l. c., cita questa specie di Pantelleria e di Marettimo senza dire da chi fu raccolta. Io, l. c., non avevo creduto di dovere ammet- tere senza altra testimonianza questa specie africana come inquilina della Flora europea. Ora però mi ricredo dopo avere veduto di Malta la affinissima Plantago stricta, essa pure non ancora segnalata per l'Europa. 292. Plantago Coronopus L.; Bert. II, p. 176; Guss. I, p. 200 ; Ross p. 43; Somm. II, p. 290 et III, p. 457. P. commutata Lojac. II, Pars II, p. 84. Comunissima, specialmente in vicinanza del mare! — Frequente sulla spiaggia (Ross). T molti esemplari che ho raccolti appartengono alla var. commutata (Guss.). Variano grandemente per la statura, trovandosi anche ridotta al minimi termini, alta pochi mm., uni-pauciflora e con foglie lineari intere (forma microcephala Somm. Flora del Giglio). 298. Plantago Bellardi All.; Guss. I, p. 197; Ross p. 42 ; Somm. II, p. 303 et III, p. 457. Comune! — Frequente nelle radure della macchia (Ross). — 63 — Trovasi abbondante fra le microfite ridotte ad esigue dimensioni quasi come la P. Coronopus. 294. Plantago Lagopus L.; Bert. II, p. 165; Guss, I, p. 196 (var. © crinita); Somm. II, p. 308 et III, p. 407. In varî luoghi specialmente nella zona marittima ! Trovasi tanto di grandi dimensioni (alta 80 cm. con foglie larghe fino a 6‘/, cm.), quanto nana (alta 1-2 cm. con spighe piccole in pro- porzione). . XLII. — SCROFULARIACEAE. 162. VERBASCUM. 295. Verbascum sinuatum L.; Guss. I, p. 263; Car. in Parl. VI, p. 586; Somm. II, p. 290 et III, p. 461. Comune ! 163. SoROFULARIA. 296. Scrofularia peregrina L.; Guss. IT, p. 127; Car. in Parl. VI, p. 554; Somm. II, p. 290 et III, p. 461. Nella macchia in varî luoghi! — Detta dagli isolani Burgubeo. 297. Scrofularia Gussonei Nyman, Consp. Flor. Eur. p. 534; Lojac. II, Pars II, p. 127; Ross p. 44. S. pinnatifida Guss. II, p. 129; Somm. II, p. 303. S. canina var. pinnatifida Car. in Parl. VI, p. 567: Ross in Sched. Herb. Sic. n. 52. Ne ho raccolto numerosi esemplari alla Punta Gadir e a Scauri, non lungi dal mare! — Al Bagno e alla marina di Scauri (Gussone). — Calcara (sec. Caruel in Parl.). In collibus aridis maritimis (Ross.in schedis). Per il suo aspetto più robusto e frutescente, per le sue foglie molto meno divise, più strettamente lanceolate nel loro contorno, e di con- sistenza quasi coriacea, questa entità sì distingue a prima vista dalla S. canina. Gussone ritenne che fosse la S. pinnatifida Brotero della Spagna e del Portogallo. Nyman invece, l. c., crede che la pianta di Pantelleria sia speciale a quest'isola, e la riferisce come sottospecie alla S. frutescens L., dandogli il nome di S. Gussonei. Ross dal canto suo ritiene, l. c., che la pianta di Pantelleria non sia diversa dalla S. pinnatifida Brot. e che questa non sia altro che una forma della 5 — 64 — S: canina L., forma che, egli dice di avere trovata anche nell’Isola di Marettimo ed a Balestrate in Sicilia. Ross, Herbarium Siculum, n. 52, ne ha distribuito degli esemplari di Pantelleria che sono perfettamente conformi ai miei, il che prova la costanza della entità che non presenta forme di transizione al tipo canina. 164. ANTIRRHINUM. 298. Antirrhinum majus L.:; Guss. II, p. 124: Car. in Parl. VI, p. 659; Lojac. II, Pars II, p. 127; Somm. II, p. 303 et III, p. 461. Indicato solo da Gussone. Lojacono dice soltanto: Herb. Panormi- tanum. 299. Antirrhinum tortuosum Bosc. in Lam.; Bert. VI, p. 374; Car. in Parl. VI, p. 658; Somm. I, p. 57 et II, p. 303. A. majus f tortuosum El. An. II, p. 426. ‘ Ne ho veduto soltanto foglie in varî luoghi! — Nell’ Erbario Cen- trale di Firenze ne esiste un esemplare in fiore raccolto a Pantelleria da Calcara. 300. Antirrhinum Orontium L.; Guss. II, p. 126 (var. 8); Car. in Parl. VI, p. 655; Somm. II, p. 290 et III, p. 461. Molto frequente ! Oltre al tipo ho trovato, ma piuttosto rara, anche la var. grandiflo- rum Chav. = A. calycinum Brot., indicata per Pantelleria da Gussone. 165. LINARIA. 301. Linaria cirrhosa (L.) Dum.-Coursj Guss. II, p. 118; Car. in Parl: (VII, p:‘613; Iojac. II) Pars WI, p.MS 7 BI An RE 20 Somm. II, p. 290. Antirrhinum cirrhosum Bert. VI, p. 346. Indicata solo da (ussone. 302. Linaria commutata Bernh.; Car. in Parl. VI, p. 611; Somm. II, p. 303 et III, p. 461. L. Graeca Guss. II, p. 118. Ne ho veduto soltanto le foglie, e non saprei dire se è rara o comune ! 166. VERONICA. 308. Veronica arvensis L.; Somm. I, p. 57, II, p. 290 et III, p. 461. Frequente fra le microfite ! — 65 — 304. Veronica Cymbalaria Bod.; Car. in Parl. VI, p. 529; Lojac. II, Pars II, p. 148; Ross p. 42; Somm. III, p. 461. V. Cymbalaria et V. Panormitana: Guss. T, p. 18 et II, Addenda, p. 775; Somm. II, p. 303. Molto comune sui muri e nei pietrai! — Sui muri a secco (Ross). Ho trovato anche la var. Panormitana (Tin. in Guss.), glabra e più piccola in tutte le sue parti ma molto meno frequente del tipo. XLIII. — OROBANCHACEAE (1). 167. ORrOBANCHE. 305. Orobanche versicolor Schultz; Somm. III, p. 462. Regione di Rakhàle! 306. Orobanche minor Sutt.; Somm. I, p. 57, IT, p. 291 et III, p. 462. Sulle radici di Galactites tomentosa, sul Monte Gibelè ! 307. Orobanche crenata Forsk.; Fl. An. II, p. 480; Somm. IT, p. 308 et III, p. 462. O. pruinosa Guss. II, p. 154. O. speciosa Car. in Parl. VI, p. 371. - Indicata solo da Gussone. 168. Kopsta. 308. Kopsia Muteli (F. Schultz) Bég. Fl. An. II, p. 472; Somm. I, p. 57, II, p. 291 et III, p. 462. Phelipaea Muteli Lojac. II, Pars II, p. 152. In vari luoghi sulle radici di Trifolium ed altre piante! Fra gli esemplari da me raccolti trovansi le forme angustifora G. Beck e spissa G. Beck. Fu raccolta da Calcara (Erbario Centrale di Firenze) e da Errera, secondo Lojacono. (1) Le Orobancacee sono state determinate dal monograto della tamiglia prof. (ix- tRER Beck di Praga — 66 — XLIV. — LABIATAE. 169. LAVANDULA. 309. Lavandula Stoechas L.: Bert. VI, p. 80; Guss. II, p. 65; Car. in Parl. VI, p. 55; Lojac: II, Pars II, p. 181; Ross p. 41; Somm. II, p. 303. Comunissimo nella macchia bassa specialmente dei luoghi rupestri dove è talvolta l’elemento predominante! — Pianta caratteristica della macchia dove trovasi talvolta sola (Ross). Calcara, secondo Caruel in Parl. e secondo Lojacono. 170. Taymus. 310. Thymus capitatus (L.) Hoffm. et Link; Car. in Parl. VI, p. 100; FI. An. III, p. 65; Somm. I, p. 57, II, p. 291 et III, p. 460. Abbondante sui dirupi della costa S.E. fra Sciuvachi e la cala di Sataria. — Calcara, secondo Caruel in Parl. Ve ne è un esemplare nel- l’Erbario Centrale di Firenze mandato da Calcara da Pantelleria, ma senza indicazione precisa di località. 171. SATUREJA. 511. Satureja Graeca L.; Bert. VI, p. 47; Guss. II, p. 90; Car. in Parl. VI, p. 117; Somm. II, p. 303 et III, p. 460: Micromeria graeca Lojac. II, Pars II, p. 208 (var. latifolia). Molto comune nei luoghi aridi, rocciosi! — Caruel dice; Calcara ; Lojacono dice; Herb. Panormit. 312. Satureja fasciculata Raf.; Guss. II, p. 98 (6 hirsuta); Car. in Parl. VI, p. 121; Somm. II, p. 291. S. Graeca & fasciculata Fl. An. III, p. 58. Indicata solo da Gussone. 318. Satureja Nepeta (L.) Scheele; Somm. II, p. 303 et III, p. 460. Thymus Nepeta Guss. II, p. 99. Qua e là lungo le vie ecc., frequente! 314. Satureja Clinopodium (Benth.) Car.; Car. in Parl. VI, p. 185; Somm. I, p. 57 et II, p. 303. Nell’ Erbario Centrale di Firenze ce n’ è un esemplare raccolto da Calcara. 4 i ] À. Pa» ta” n Mer PESA { agg 172. MENTHA. 315. Mentha Pulegium L.; Guss. II, p. 71; Somm. II, p. 303 et III, p. 460. Indicata solo da Gussone. 173. SALVIA. 316. Salvia clandestina L ; Guss. I, p. 28; Somm. II, p. 291 et III, p. 460. S. verbenaca 2 vulgaris Car. in Parl. VI, p. 257. Comunissima ! Caruel, l. c., cita per Pantelleria la S. verdenaca 4 vulgaris, mentre avrebbe dovuto citare la var. f australis, poichè si fonda unicamente sulla autorità di Gussone il quale di Pantelleria cita soltanto la S. clandestina = var. australis Caruel. 174. RosMARINUS. 347. Rosmarinus officinalis L.; Guss. I, p. 20 (var. c angustifolius) ; Car. in Parl. VI, p. 281; Ross p. 41; Somm. II, p. 291 et III, p. 460. Frequente nella macchia bassa! — Una delle piante caratteristiche della macchia (Ross). Calcara, sec. Caruel in Parl. Oltre alla forma normale eretta, se ne trova una prostrata. 175. SIDERITIS. 818. Sideritis romana L.; Somm. I, p. 58, II, p. 291 et III, p. 460. Frequente ! Trovasi spesso nana nei terreni i più sterili. 176. MARRUBIUM. 819. Marrubium vulgare L.; Somm. I, p. 58, II, p. 291 et III, p. 460. Piuttosto frequente ! 177. SracHys. 320. Stachys arvensis L.; Bert. VI, p. 158; Guss. II, p. 79; Car. in Parl. VI, p. 183; Somm. II, p. 291. Nel coltivato in varî luoghi, ma non comune! — 68 — 178. LAMIUM. 321. Lamium amplexicaule L.; Car. in Parl. VI, p. 213; Somm. I, p. 58, II, p. 291 et III, p. 460. Qua e là nelle parti coltivate, ma non comune! — Frequenti i fiori casmogami con le corolle lungamente exserte, insieme ai fiori cleisto- gami. Ve ne è, nell’ Erbario Centrale di Firenze, un esemplare di Calcara. 179. BALLOTA. 322. Ballota nigra L.; Car. in Parl. VI, p. 198; Somm. II, p. 308 et III, p. 460. 5. foetida Guss. II, p. 81. Indicata solo da Gussone. 180. PRASIUM. 323. Prasium majus L.; Bert. VI, p. 259; Guss. II, p. 107 ; Car. in Parl. VI, p. 229; Ross p. 41; Somm. II, p. 291 et III, p. 460. Comune nella macchia e nei pietrai! — Una delle piante caratte- ristiche della macchia (Ross). Gli esemplari da me raccolti hanno le foglie superiori leggermente pubescenti ma non presentano mai, come a Linosa, la forma Liparita- num Mandr. 181. Asuca. 324. Ajuga Iva (L.) Schreb.; Guss. II, p. 54; Car. in Parl. VI, p. 313; Somm. II, p. 291 et III, p. 460. Qua e la! 182. TrucRIUM. 325. Teucrium fruticans L.: Guss. II, p. 57 (var. c latifolium) ; Car. in Parl. VI, p. 299; Ross p. 41; Somm. II, p. 291 et III, p. 460. Qua e là nella macchia bassa: Montagna Grande; Regione dei Sesi ; Monte Gelkhamar, ecc.! — Una delle piante caratteristiche della mac- chia (Ross). — 69 — XLV.— VERBENACEAE. 183. VERBENA. 326. Verbena officinalis L.; Guss. II, p. 108; Car. in Parl. VI, p. 333; Somm. II, p. 308 et III, p. 460. In varî luoghi, ma non comune! XLVI. — ACANTHACEAE. 184. ACANTHUS. 327. Acanthus mollis L.; Guss. II, p. 181; Car. in Parl. VI, p. 841; Lojac. II, Pars II, p. 173; Somm. II, p. 303 et III, p. 461. Indicato solo da Gussone. XLVII. — PRIMULACEAE. 185. ASTEROLINUM. 328. Asterolinum Linum-stellatum (L.) Duby; Lojac. II, Pars II, p. 44; Somm. I, p. 58 et II, p. 291. Frequente fra le microfite! — Lojacono, l. c., dice di averne veduto esemplari nell’ Erbario Todaro. 186. ANAGALLIS. 329. Anagallis arvensis L.; Guss. I, p. 239; Somm. II, p. 291 et III, p. 458. È fra le piante più comuni! Mentre è comunissima la varietà a fiori azzurri (a. coerulea Schreib.), quella a fiori rossi (a. phoenicea Scop.) è molto rara e sporadica. L’ ho veduta anche con fiori rossi. — 70 — 187. SamoLus. 330. Samolus Valerandi L.; Guss. I, p. 238; Lojac. II, Pars II, p. 47; Somm. II, p. 303 et III, p. 458. Indicato solo da Gussone. XLVIII. — PLUMBAGINACEAE. 188. PLUMBAGO. 351. Plumbago Europaea L.; Somm. I, p. 58, IT, p. 308 et III, p. 458. In vicinanza del paese, in pochi luoghi ! 189. STATICE. 332. Statice densiflora Guss.; Guss. I, p. 8368; Mori in Parl. VIII, p. 576; Ross p. 41; Somm. II, p. 303. S. densiflora et S. secundiramea Lojac. II, Pars Il, p. 21 et p. 22. S. oleaefolia è densiflora Fl. An. IT, p. 329. S. secundiflora (err. typ. pro secundiramea) Somm. I, p. 58. Abbondante intorno al lago di acqua minerale detto Bagno del- l’Aquila. Non vista altrove! — Gussone l’indica «al Bagno» cioè nella stessa località, così pure Ross. La pianta che ho raccolto a Pantelleria aveva soltanto foglie e fiori secchi dell’anno precedente, abbastanza però per riconoscerne l’ iden- tità con la Statice densiflora di Trapani. Lojacono indica della stessa località « al Bagno» in Pantelleria la S. densiflora Guss., di cui dice di aver veduto esemplari di Gussone, e della stessa località una specie nuova, che egli chiama S. secundira- mea, di cui dice di aver visto esemplari di Tineo (cioè probabilmente di Calcara). è Le figure che Lojacono (Flora Sic. vol. II, parte II, tav. VI e XII) dà della S. densiflora Guss. e della sua S. secundiramea rappresentano in vero due piante di aspetto assai diverso. Ma gli esemplari di S. densi- flora della località classica di Trapani, Isola di Ronciglio, che. io ho veduto in Erbario, somigliano più alla figura della S. secundiramea che a quella della .S. densiflora onde io concludo che le due figure rappre- sentano gli estremi di variazione che la specie presenta, e che aveva ragione Tineo il quale, come ci informa lo stesso Lojacono, l. c., aveva || i E chiamato S. densiflora var. elata quella pianta che Lojacono chiama S. secundiramea. 333. Statice virgata Willd.; Mori in Parl. VIII, p. 582 (typ. et var. di- ctyoclada) (pro parte); Somm. I, p. 58, IT, p. 292 et III, p. 458. S. Smithii Lojac. II, Pars II, p. 23 (var. minor). S. minuta var. virgata et var. arti- culata! (saltem pro parte) Martelli, Rivista crit. Stat. It., p. 15. Riferisco a questa specie degli esemplari con sole foglie e steli secchi di una specie che sembrava comune sulle scogliere marine, ma che non si può determinare con certezza in quello stato! Mori, l. c., cita esem- plari di Pantelleria raccolti da Tineo, Calcara ed Errera conservati nell’ Erbario Centrale di Firenze. Lojacono, l. c., riferisce a questa specie un esemplare che Gussone avrebbe chiamato S. minuta. Tuttavia nella Synopsis Gussone non cita la S. minuta di Pantelleria. 334. Statice Cosyrensis Guss.; Guss. I, p. 372; Ross p. 42: Somm. II, p. 303 et III, p. 458. S. oleaefolia f pumila Bert. III, p. DIT. S. (/osy- rensis, S. gracilis, S. parvifolia et S. pygmaea Guss. I, p. 372 et II Ad- denda, p. 806 et p. 807. .S. minuta Martelli, Riv. Crit. Stat. It., p. 15 (var. virgata pro parte); Mori in Parl. VIII, p. 585. .S. Cosyrensis (typ., var. parvifolia et var. pygmaea) et S. gracilis Lojac. II, Pars II, p. 28. S. minuta f Cosyrensis et v dyctioclada FI. An. II, p. 380 et p. 332. Frequente sulle scogliere marine e in vicinanza del mare: Cala Sa- | taria, Scauri, regione dei Sesi, ecc.! — Al Cono Gelfizer (Lojacono). In vicinanza del mare (Ross). In saxosis vuleanicis maritimis (Guss.). Ho raccolto di questa specie delle forme nane corrispondenti alle var. pygmaea (Tin. in Guss.) e parvifolia (Tin. in Guss.), quanto delle forme più elate avvicinantisi alla S. virgata. La località « Cono del Gelfizer, nell'interno dell’isola, lontano dal mare », indicata da Lojacono, mi sembra assai dubbia, essendo il Cono vulcanico del Gelfizer alto 394 m., e non avendo io visto alcuna Sta- tice allontanarsi dal mare. Nel riunire in una sola quattro sp. di Gussone, il che potrà sembrare eccessivo, mi sono lasciato guidare dalla opinione di altri autori e dalla figura nella Flora Sicula di Lojacono: la stagione in cui ero a Pantel- leria non prestandosi allo studio di questo genere. 335. Statice dubia Andrews ex Guss.; Guss. II, Addenda, p. 806 (b. elata); Lojac. II, Pars II, p. 24; Somm. II, p. 292 et III, p. 458. S. virgata £ dictyoclada (pro parte) Mori in Parl. VIII, p. 582. S. mi- nuta var. virgata (pro parte) Martelli, Riv. crit. Stat. It., p. 15. Indicata solo da Gussone. Te TS XLIX. — POLYGONACEAE. 190. PoLyGoNUM. 3836. Polygonum aviculare L.: Guss. I, p. 453; Somm. II, p. 292 et III, p. 462. P. dissitiflorum var. tortuosum Lojac. II, Pars II, p. 311. Indicato solo da Gussone. — Lojacono cita Tineo, il quale, come ab- biamo più volte detto, non fu mai a Pantelleria. 387. Polygonum equisetifeorme S. et S.; Somm. I, p. 58 et II, p. 303. P. controversum Lojac. II, Pars II, p. 506. Indicato col nome di P. controversum Guss. soltanto da Lojacono, il quale non dice da chi fu raccolto. 338. Polygonum Bellardi All.; Guss. I, p. 453; Somm. II, p. 303 et III, p. 462. P. aviculare f Bert. IV, p. 380. Indicato solo da Gussone. 359. Polygonum maritimum L.; Guss. I, p. 452; Somm. II, p. 292 et III, p. 462. Indicato solo da (ussone. 340. Polygonum Convolvulus L.: Guss. I, p. 4597; Somm. II, p. 508 et III, 462. Indicato solo da (ussone. 191. Emex. 341. Emex spinosa (L.) Campd.; Guss. I, p. 486; Somm. II, p. 292 et III, p. 462. Qua e la! 192. RuMmEx. 342. Rumex pulcher L.: Guss. I, p. 482; Somm. II, p. 292 et III, p. 462; Lojac. II, Pars II, p. 297 (var. divaricatum). Qua e là: Rakhàle; Bagno dell'Aquila, ecc.! 345. Rumex bucephalophorus L.; Guss. I, p. 432; Somm. II, p. 292 et III, p. 462. Comune, ed in aleuni luoghi molto abbondante, tanto da tingere il terreno in rosso! L. — CHENOPODIACEAE. 193. Beta. 344. Beta maritima L.; Guss. I, p. 298: Somm. II, p. 292 et III, p. 463. Comune ! 194. CHENOPODIUM. 345. Chenopodium olidum Curt. ; Somm. II, p. 292 et III, p. 463. C. vulvaria Guss. I, p. 295. Indicato solo da Gussone. 346. Chenopodium murale L.: Guss. I, p. 294; Somm. II, p. 292 et III, p. 463. Comunissimo ! 347. Chenopodium album L.: Somm. IL, p. 308 et III, p. 468. C. viride Guss. I, p. 294. Indicato solo da Gussone. 195. SALSOLA. 348. Salsola Tragus L.; Guss. I, p. 299; Somm. II, p. 292 et III, p. 463. S. controversa var. hirta Lojac. II, Pars II, p. 272. Qua e là, in riva al mare! Salsola Soda L.; Lojac. II, Pars II, p. 272; Somm. I, p. 58. Lojacono, l. c., fa menzione di questa specie per Pantelleria, ma sol tanto come pianta coltivata. 196. SUAEDA. 349. Suaeda fruticosa Forsk.; Somm, I, p. 58, II, p. 292 et III, p. 463. Scogliere marine presso il porto, rara. Non vista altrove! LI. — URTICACEAE. 197. THELIGONUM. 350. Theligonum Cynocrambe L.; Guss. II, p. 600; Somm. Il, p. 295 et III, p. 464. Muri, rupi e luoghi erbosi. Comunissimo ! n Sg pe AE 198. URTICA. 351. Urtica urens L.; Somm. I, p. 58, II, p. 293 et III, p. 464. Frequente ! 352. Urtica membranacea Poir.; Parl. IV, p. 319 (f neglecta); Somm. II, p. 2983 et III, p. 464. U. membranacea et U. neglecta Guss, II, p. 579. Molto comune! 858. Urtica pilulifera L.; Somm. II, p. 293 et III p. 464. U. Ba- learica Guss. II, p. 581. Lungo le vie ecc., ancora più comune delle precedenti ! 199. PARIETARIA. 354. Parietaria officinalis L.; Somm. I, p. 58, II, p. 293 et III, p. 464. P. diffusa Ross p. 42. Comune! — Sui muri a secco (Ross). Sono ugualmente comuni le forme erecta e Judaica (= diffusa) e le forme di passaggio dall’ una all’ altra. 355. Parietaria Cretica L. ; Bert. VII, 622 ; Guss. II, p. 642; Parl. IV, p. 388; Lojac. II, Pars II, p. 353; FI. An. I, p. 280; Ross p. 42; Somm. II, p. 293. Comunissima dovunque. È forse la pianta più comune sulle scogliere vicino al mare, da dove risale fino sulla cima dei monti. Prostrata ed appressata alla roccia, vi forma dei tappeti di un verde chiaro! — Qua e là in vicinanza del mare (Ross). Parietaria Lusitanica L. era stata indicata per Pantelleria da Berto- loni (II, p. 215); ma nel vol. VII Bertoloni stesso dice che ciò era per errore. Ficus carica L. Il fico viene coltivato su larga scala, ma non l’ ho visto nè sponta- neo nè subspontaneo. BALANOPHORACEAE. CyNOMORIUM. Cynomorium coccineum L.; Bert. X, p. 4. Non dò numero a questa specie ritenendo che la indicazione di Bartoloni sia erronea, e ciò perchè Bertoloni scrive di averne ricevuto ni esemplari da Gussone, il quale non la cita di Pantelleria, perchè da nessun altro vi fu osservata, e perchè mancano in Pantelleria le piante sulle quali suole crescere. È probabile che Gussone abbia mandato a Bertoloni il C'ynomorium da Lampedusa e che l’ autore della Flora Italica abbia invece scritto Cosyra per lapsus calami. LITI. — THYMELEACEAE. 200. PASSERINA. 356. Passerina hirsuta L.; Guss. I, p. 450; Somm. II, p. 298. Comune nella zona marina, e anche lontano dal mare! 201. DAPHNE. 357. Daphne Gnidium L.; Ross p. 41; Somm. I, p. 59 et II, p. 298. Comune nella zona marina e anche nella macchia lontano dal mare ! — Una delle piante caratteristiche della macchia (Ross). LIII. — CYTINACEAE. 202. CyrINUSs, 358. Cytinus Hypocistis L.; Bert. X, p. 282 ; Guss. II, p. 615 (typ. e: var. kermesinus) ; Lojac. II, Pars II, p. 323 (typ. et var. kermesinus) ; Somm. II, p. 303. Monte Attalora; Gibelè; Montagna Grande; Salto della Vecchia! Ho trovato il tipo a fiori gialli sui Cistus a fiori bianchi (0. mon- speliensis e C. salvifolius), e la var. kermesinus Guss. sui ('istus a fiorì rosei (C. villosus e C. incanus). LIV. — CALLITRICHACEAE. 203. CALLITRICHE, 359. Callitriche pedunculata DO.; Guss. I, p. 9; Parl. IV, p. 420; Somm. II, p. 293 et III, p. 463. C. palustris = pedunculata FI. An. Il, p. 294. Indicata solo da Gussone. Lee LV. — CUPULIFERAE. 204. QUERCUS. 360. Quercus Ilex L.; Guss. II, p. 608; Parl. IV, p. 197; Lojac, II, Pars II, p. 385 (var. avellanaeformis): Ross p. 41; Somm. II, p. 308 et III, p. 465. (Qua e là, più che altro sui monti. Sulle pendici del Monte Gelfiser ed altrove se ne trovano alberetti di discrete dimensioni! che formano piccoli boschi radi. — Sui monti più alti e principalmente sulla Mon- tagna Grande ove forma boschi con Pinus Pinaster (Ross). LVI. — EUPHORBIACEAE. 205. EUPHORBIA. 361. Euphorbia Chamaesyce L.; Guss. I, p. 532 (8 pilosa); Somm. II, p. 308 et IIl, p. 464. Indicata solo da Gussone. 362. Euphorbia Peplis L.; Guss. I, p. 532; Somm. II, p. 298 et III, p. 464. Indicata solo da (*ussone. 363. Euphorbia helioscopia L.: Guss. 1, p. 540 (a et 8); Somm. II, p. 298 et III, p. 464. Comunissima nelle parti coltivate, ma anche nelle parti incolte del- l’ isola! 364. Euphorbia Peplus L.; Guss. I, p. 588 (a et è minor); Somm. II, p. 298 et IIl, p. 464. Z. Peplus et peploides Parl. IV, p. 498 et p. 500, Molto comune nelle parti coltivate è il tipo. La var. peploides Guss. è molto comune nei luoghi aridi e fra le microfite! 365. Euphorbia pinea L.; Guss. I, p. 588 (var. e); Parl. IV, p. 521; Somm. II, p. 293 et III, p. 464. Comunissima dovunque! In riva al mare si trova, come a Linosa e a Lampedusa, una forma più bassa, più ramificata, a foglie più conferte, spesso rosseggianti, molto diversa dalla forma alta, bassa e verde che incontrasi più lon- tano dal mare; ma fra le due vi sono tutti i passaggi. 366. Euphorbia Terracina L.; Guss, I, p. 585; Park. IV, p. 557 Somm. II, p. 294 et III, p. 464, . STRA I sa Trovata in varî luoghi, e talvolta, come a Grottafredda, in abbon- danza ! Gli esemplari da me raccolti sono alti e robusti. Le foglie involu- cranti sono ellittico-lanceolate lunghe fino a 35 mm., larghe 8-10 mm. 367. Euphorbia serrata L.; Parl. IV, p. 589; Lojac. II, Pars II, p. 338; FI. An. II, p. 288; Somm. I, p. 59 et II, p. 303. Ve ne sono, nell’ Erbario Centrale di Firenze, tre esemplari di Pan- telleria, mandati rispettivamente da Calceara, Tineo ed Errera. 368. Euphorbia dendroides L.:; Ross p. 41; Somm. I, p. 59; II, p. 294 et III, p. 464. Comunissima in tutta l'isola! — Una fra le piante più caratteri- stiche della macchia (Ross). Cresce rigogliosa, alta fin più di un uomo e colle sue foglie di un verde chiaro forma in Marzo un bel contrasto con le roccie nere fra le quali cresce. È strano che questa specie, che è una delle caratteri stiche dell’ isola, non fosse stata indicata da alcuno avanti Ross. 206. MEROURIALIS. 369. Mercurialis annua L.; Somm. I, p. 59; II, p. 294 et III, p. 464. Molto comune, specialmente nelle parti coltivate . Insieme al tipo trovasi pure frequente la var. ambigua (L.). 207. Ricinus. 370. Ricinus communis L. ; Guss. II, p. 617; Parl. IV, p. 590; Lojac. II, Pars IV, p. 826. Indicato solo da Gussone, il quale lo dice subspontaneo. MONOCOTILEDONEAE. LVII. — ORCHIDACEAE. 208. SERAPIAS. 371. Serapias cordigera L.; Guss. Il, p. 552; Parl. HI, p. 428; Lojac. III, p. 30; Somm. II, p. 303 et III, p. 467. Nelle radure della macchia: sul Monte Gelkhamar: abbondante sul Monte Attalora! — Parlatore e Lojacono citano Tineo. Re TIE 372. Serapias longipetala (Ten.) Poll.: Guss. II, p. 553; Parl. III, p. 426; Somm. II, 303 et III, p. 467. Specie indicata da (ussone, alla quale, suppongo, appartengono le piante di cui vidi spesso le foglie nelle macchie in collina! 209. TINEA. 373. Tinea intacta (Link) Boiss.; Somm. I, p. 59; II, p. 803 et III, p. 466. Frequente sulla Montagna Grande e sul Monte Gibelè dove ne ab- biamo raccolto le piante con sole foglie, che hanno poi fiorito a Pa- lermo e a Firenze! 210. OpPARYS. 374. Ophrys Scolopax Cav.; Somm. I, p. 59 et II, p. 308; Lojac. III, p. 48. Nella macchia, specialmente in collina, in varî luoghi: Monte Gel- fiser; sopra il Bagno dell'Aquila; Monte Gelkhamar; Cuddie rosse; regione dei Sesi ! Riferisco a questa specie, anche per giudizio del sig. Lojacono, che ne vide le piante vive da noi mandate a Palermo ove fioriscono, una bellissima OpArys che abbiamo trovata in diversi punti fra i frutici sui colli di Pantelleria. Le macchie del labello però non sono quali le rappresenta la figura di Barla (Iconographie des Orchidées), e somi- gliano invece a quelle della O. arachnites Lam. La 0. Scolopar, che è frequente sulle vicine coste della Tunisia, sarebbe nuova per l’ Italia. LVII. -- IRIDACEAE. 211. RoMuLKA. 375. Romulea Columnae Seb. et Maur, ; Guss. I, p. 835; Parl. III, p. 254; Somm. II, p. 294 et III, p. 467 ; Bèg., Rev. monogr. gen. Romulea, p. 281 (Malpighia 1908, p. 467) (var. occidentalis). Nella regione delle Balate! 376. Romulea ramiflora Tin.; Guss. 1, p.84: Parl. III, p. 252; Lojae. II, p. 62 (var. foliis contortis); Somm. II, p. 308 et III, p. 467. Bèg., Rev. ece., p. 261 (Malpighia 1908. p. 447) (var. contorta). Abbondante nella regione delle Balate ! LIX. — AMARYLLIDACEAE. 212. NARCISSUS. 377. Narcissus serotinus L.; Guss. II, Addenda, p. 810; Somm. Il, p. 303 et HI, p. 467. Ne ho veduto le foglie in varî luoghi ! 213. PANORATIUM. 378. Pancratium maritimum L.; Guss. I, p. 883; Parl. III, p. 101; Lojac. III, p. 82; Somm. II, p. 294 et III, p. 467. Indicato solo da Gussone. 214. AGAVE: 379. Agave americana L.; Guss. I, p. 415; Parl. III, p. 163; Somm. II, p. 294. Qua e là subspontanea. Ne vidi anche qualche pianta che aveva fiorito! LX. — DIOSCOREACEAE. 215. Tamus. 880. Tamus communis L.; Guss. II, p. 628; Somm. II, p. 303 et III, p. 468. — Scandente fra gli arbusti della macchia, piuttosto raro: Monte Gi. belè; Cuddie rosse; regione dei Sesi, ecc. ! LXI. — ASPARAGACEAE. 216. ASPARAGUS. 381. Asparagus acutifolius L.; Guss. I, p. 418; Parl. III, p. 22; Lojac. III, p. 148; Somm. II, p. 294. Molto frequente nella macchia e nei luoghi rocciosi ! Lie Le piante di Pantelleria che riferisco ad A. acutifolius sono molto af- fini a delle forme che ho raccolto nelle Pelagie e che là avevo ritenute intermediarie fra A. acutifolius e A. aphyUlus L. e 217. SMILAX. 382. Smilax aspera L.; Ross p. 42; Somm. II, p. 295 et III, p. 468. S. Mauritanica Lojac. III, p. 146. S. aspera et S. Mauritanica Guss. II, p. 629. Molto comune! — Muri a secco (Ross). Le forme a foglie strette sono più comuni; ma ho trovato pure nella macchia più alta e più fitta, piante con foglie larghe e meno aculeate che si avvicinano alla var. Mauritanica che Gussone indica per Pantelleria al pari del tipo. LXII. — LILIACEAE. 218. CARUELIA. 383. Caruelia arabica (L.) Parl.; Somm. I, p. 59; II, p. 303 et III, p. 468. Monte Ferle, fra i fichi d’ India, non lontano dall’abitato ! Potrebbe darsi che questa specie sia soltanto subspontanea in Pan- telleria. 219. ORNITHOGALUM. 384. Ornithogalum tenuifolium Guss.; Guss. 1, p. 403 ; Parl. II, p. 442; Somm. IT, p. 3083. Ho trovato dei bulbi con sole foglie che credo appartenenti a questa specie! 220. URGINEA. 385. Urginea maritima (L.) Baker; Somm. I, p. 59, II, p. 295 et III, p. 468. Sparsa qua e là per l'isola! — È strano che non sia stata indicata da Gussone per Pantelleria. 221. ScILLa. 386. Scilla autumnalis L.; Guss. I, p. 408; Somm. II, p. 295 et III, p. 468. Ne ho trovati molto comuni i bulbi con sole foglie ! 2292. Muscart. 387. Muscari comosum (L.) Mill. ; Guss. I, p. 410; Somm. II, p. 295 et III, p. 467. Leopoldia comosa Parl. IT, p. 496. In pochi luoghi : Ghirlanda; regione di Rakhàle, dove non era rara! 223. ALLIUM. 388. Allium subhirsutum L.; Bert. IV, p. 48: Guss. I, p. 389; Parl. II, p. 527; Lojac. III, p. 112; Somm. II, p. 295 et III, p. 468. Molto comune in tutta l’ isola ! 389. Allium vernale Tin.; Guss. I, p. 390; Parl. II, p. 529; Somm. II, p. 295 et III, p. 468. A. subhirsutum » subvillosum Fl. An. I, p. 201. Indicato solo da Gussone. 390. Allium Chamaemoly L.; Guss. I, p. 391; Parl. II, p. 531; Somm. II, p. 295 et ITI, p. 468. Indicato solo da Gussone. 391. Allium Ampeloprosum L.: Guss. II App., p. 812; Somm. IT, p. 295 et III, p. 468. Gussone lo cita per Pantelleria soltanto come pianta coltivata. Io però l’ ho trovato frequente in varie parti dell’isola! Le piante di Pantelleria hanno la seghettatura di tutte le foglie dalla base alla punta molto ma- nifesta. 224. ASPHODELUS. - 392. Asphodelus fistulosus L.; Guss. I, p. 414; Parl. II, p. 594; Lojac. III, p. 90; Somm. II, p. 308 et III, p. 468. Luoghi rocciosi e aridi, e nella macchia qua e là; abbondante sul Monte Gelkhamar! 393. Asphodelus ramosus L.; Guss. I, p. 413; Somm. II, p. 295 et III, p. 468. A. microcarpus Parl. II, p. 599; Ross p. dI. Comunissima e invadente! — Fra le piante più comuni sparse per la macchia (Ross). fia es LXIII. — JONCACEAE. 225. JUNOUS. 394. Juncus capitatus Weig.; Somm. I, p. 59; II, p. 303 et III, p. 469. Rakhàle, lungo il torrente, insieme ad Isoètes Duriaei ! 395. Juncus bufonius L.; Parl. II, p. 354 (var. c Aybridus); Somm. II, p. 295 et III, p. 469. 7. bufonius et J. hybridus Guss. I, p. 424 et p. 425. Qua e là, per es., al Bagno dell'Aquila e alle Favare di Monte Gibelé ! Nel primo di questi luoghi oltre al tipo la var. kybridus (Brot.) ! LXIV. — NAJADACEAE. 226. PosIDONIA. 396. Posidonia oceanica (L.) Del. ; Somm. I, p.59 ; II, p. 295 et HI, p. 465. Rigettata in abbondanza sulle spiaggie ! LXV. — ARACEAE. 227. ARISARUM. 397. Arisarum vulgare Targ. Tozz.; Guss. II, p. 595; Somm. II, p. 296 et III, p. 465. Comunissimo dovunque nell’ isola ! 228. ARUM. 398. Arum Italicum Mill.; Guss. p. 597; Lojac. III, p. 177; Somm. II, p. 296 et III, p. 465. Qua e là! — Sul Monte Gelfiser ne ho trovato delle piante con foglie grandissime interamente verdi senza alcuna macchia. Egg LXVI. — CYPERACEAE. 229. CyPERUS. 899. Cyperus levigatus L.; Fl. An. I, p. 114 (x typicus); Ross p. 41 et p. 45; Somm. I, p. 59 et II, p. 803. C. mucronatus Parl. II, p. 22; Lojac. III, p. 199 (var. Cosyrensis). C. mucronatus Bert. I, p. 25b; Guss. Suppl. al Prodr. p. 9 et C. Cosyrensis Guss. IL, Addenda, p. 779. Al Bagno dell'Aquila nel terreno bagnato di acqua minerale! — In riva al lago; sponde del Lago del Bagno: Tineo secondo (Gussone, Calcara secondo Parlatore (Ross). — Distribuito da Ross nelle sne Cen- turie dell’ Herbar. Siculum, col numero 292. Gussone, il quale nel Supplem. ad FI. Siculae Prodr. aveva indicato il C. mwucronatus per Pantelleria, riconoscendo poi nella pianta di Pantelleria una specie diversa da quella di Sicilia, si corregge nell’Addenda et emendanda della Synopsis e la descrive col nome di ©. Cosyrensis Tin. Questa nuova specie però è stata identificata col C. levigatus L. di cui Pan- telleria sarebbe la sola stazione europea. 400. Cyperus rotundus L.; Parl. II, p. 37; Somm. Il, p. 303. C'. olè varis Guss. I, p. 45. Nella regione dei Sesi ! 401. Cyperus esculentus L.; Somm. TI, p. 303. C. aureus Guss. I, p. 45. C. melanorhizus Parl. II, p. 84: Lojac. INI, p. 202. Indicato solo da Gussone. 230. ELEFOCHARIS. 402. Eleocharis palustris R. Br.; Lojac. III, p. 209. Indicato soltanto da Lojacono, il quale non dice da chi fu raccolto. 231. CAREX. 403. Carex vulpina L.; Parl. IL, p. 152; Lojac. III, p. 219; Somm. II, p. 303 et III, p. 469. Indicata solo da Parlatore, il quale però non cita la sua fonte, ed io non ne ho trovato esemplari nell’ Erbario Centrale fiorentino. Lojacono e Sommier non fanno altro che riportare le indicazioni di Parlatore. operi 404. Carex divulsa Good. ; Guss. II, p. 568; Parl. SI, p. 155 ; Lojac. III, p. 120. C. muricata Somm. II, p. 304. Indicata solo da (Gussone. 405. Carex distachya Desf.: Somm. II, p. 304. C. Linkii Guss. II, p. 571.; Parl. II, p. 150; Lojac. III, p. 223. Molto frequente! Trovasi spesso rigogliosa e vegeta, con foglie lunghe oltre 45 em. 406. Carex Halleriana Asso; Somm. I, p. 60; II, p. 296 et III, p. 469. 0. gynobasis Bert. X, p. 90. Non meno frequente della precedente! Anche questa specie trovasi spesso assai rigogliosa, con fusti lunghi fino a 40 cm. 407. Carex serrulata Biv.: Lojac. III, p. 226. Indicata per Pantelleria soltanto da Lojacono, il quale non cita la sua fonte. LXVII. — GRAMINACEAE. 2532. PHALARIS. 408. Phalaris minor Retz.: Guss. I, p. 119; Somm. II, p. 296 et III, p. 470. Indicata solo da (G@ussone. 233. SETARIA. 409. Setaria verticillata (L.) P. B.; Guss. I, p. 114; Parl. I, p. 111 (typ. et var. ambigua); Somm. II, p. 504 et III, p. 470. Parlatore cita la var. ambigua (Guss.) di Pantelleria sulla fede di Gussone il quale nella Synopsis dice soltanto « dovunque col tipo » senza precisare. 410. Setaria viridis (L.) P. B.: Guss. I, p. 114; Somm. II, p. 304 et III, p. 470. Indicata solo da Gussone. 234. DACTYLOOTENIUM. 411. Dactyloctenium Aegyptiacum (L.) Willd.; Guss. I, p. 109; Parl. I, p. 226; Lojac. III, p. 271; FI. An. I, p. 76; Somm. II, p. 304. Indicato solo da (ussone. L'. Al di ZIONE) pe 235, CyxNopon. 412. Cynodon Dactylon (L.) Pers.; Bert. I, p. 418; Guss. I, p. 110; Somm. II, p. 296 et III, p. 471. In varî luoghi ! 236. DIGITARIA. 418. Digitaria sanguinalis (L.) Scop.: Somm. I, p. 304 et IL, p. 470. Panicum Sanguinale Guss. I, p. 111. Indicata solo da Gussone. 2537. ANDROPOGON. 414. Andropogon distachyus L.: Guss. I, p. 162; Somm, II, p. 5304 et III, p. 470. Pollinia distachya Parl. I, p. 145. Non comune: Monte Attalora: Scauri; regione di Rakhàle; Monte Gelkhamar, dove era in discreta quantità ! 415. Andropogon hirtus L.: Guss. I, p. 163; Parl. I, p. 142; Somm. I, p. 60, II, p. 296 et III, p. 470. In varî luoghi: Gelkhamar: Bagno dell'Aquila ecc.! — Calcara, Herb. Centrale ! 416. Andropogon pubescens Vis.: Parl. I, p. 142: Somm. I, p. 60, II, p. 296 et III, p. 470. In varî luoghi: Gelkhamar; regione dei Sesi ecc.! — Calcara, Herb. Centrale ! 238. ARUNDO. 417. Arundo Donax L.: Guss. I, p. 139: Somm. II, p. 296 et III, p. 471. Subspontanea qua e là nei luoghi dove è stata coltivata ! 239. AMPELODESMOS. 418. Ampelodesmos tenax (Vahl) Link; Parl. I, p. 465; Lojae. III, p. 282 (typ. et var. concolor); Ross p. 41: Somm. II, p. 296 et III, p. 471. Arundo Ampelodesmos Guss. I, p. 188. Comunissima e caratteristica del paesaggio fra le rupi! — Fra i cespugli (Ross). — Errera, secondo Lojacono. 240. TRIPLACHNE. 419. Triplachne nitens (Guss.) Link; Parl. I, p. 178; Lojac. III, p. 284; FI. An. I, p. 62; Somm. II, p. 296 et III, p. 471. Agrostis nitens Guss. I, p. 135. Ne ho veduto qualche resto secco dell’anno precedente! 241. GASTRIDIUM. 420. Gastridium lendigerum (L.) Gaud.; Guss. I, p. 132; Parl. I, p. 176; Somm. II, p. 296 et III, p. 471. G. scabrum Lojac. III, p. 284. Fra Sciuvachi e Scauri! Lojacono dice che nell’ Erbario Palermitano esiste un esemplare della var. scabrum (Presl) ma non dice da chi fu raccolto. Tengo il G. scabrum unito al G. lendigerum come varietà, avendolo considerato come tale nella Flora Maltese. 242. PoLyPoGOoN. 421. Polypogon Monspeliensis (L.) Desf.; Parl. I, p. 199; Somm. I, p. 60, II, p. 296 et III, p. 471. Indicato da Parlatore, e difatti nell’ Erbario Centrale di Firenze se ne trova un esemplare di Calcara! 422. Polypogon maritimus Willd.; Guss. I, p. 126 (var. d acutiflorum); Somm. II, p. 296 et III, p. 471. Indicato solo da G@ussone. 243. Lacurus. 423. Lagurus ovatus L.; Guss. I, p. 127; Parl. I, p. 205; Ross p. 42; Somm. II, p. 296 et III, p. 471. Piuttosto frequente nei luoghi aprici! — Sotto i cespugli della macchia (Ross). 244. STIPA. 424. Stipa tortilis Desf.; Guss. I, p. 129; Ross p. 42; Somm. II, p. 296 et III, p. 470, Molto comune, spesso mista a Vulpia Ligustica, V. Myurus, V. ciliata e Avena barbata! — Sotto la macchia (Ross). dr RI Prati 245. MiLium. 425. Milium multiflorum Cav.; Guss. I, p. 180; Parl. I, 160; Somm. II, p.1296 et III, p. 470. ‘Regione dei Sesi e verso la Grotta fredda nella macchia fra le rupi ! 246. ATRA. 426. Aira Cupaniana Guss.; Guss. I, p. 149; Lojac. III, p. 298; Ross p. 42 (var. incerta); Somm. II, p. 296 et III, p. 471. Molto frequente e gregaria! — Sotto la macchia (Ross). Non ho visto di questa specie altro che forme piccole, alte da 2 a 10 cm. con pannocchia a rami molto appressati e sempre con tutte le spighette biaristate (var. d, Parl. Fl. It. = var. incerta Cesati, che è indicata pur da Ross). 427. Aira capillaris Host; Guss. I, p.-148 (saltem pro parte); Somm. II, p. 304. Molto più rara della precedente! Ho trovato anche la Aira capillaris sempre nana come la A. Cupa- niana, alta 2 a 8 cm. crescente gregaria in fitte colonie. Tutte le spi- ghette hanno due fiori aristati. Tutte le piante da me viste apparten- gono dunque alla var. ambigua De Not. 428. Aira Tenorei Guss.; Guss. I, p. 148; Lojac. III, p. 300; Somm. II, p. 296. Fiorinia pulchella Parl. I, p. 254. Nell’Erbario Centrale di Firenze ve ne è un esemplare di Pantel- leria mandato da Tineo nel 1843. 429. Aira intermedia Guss. Suppl. ad Flor. Sie. Prodr., p. 16; Parl. I, p. 256; Somm. I, p. 60 et II, p. 304. Gussone nel Suppl. al Prodromo istituì la specie nuova Aîra inter- media e la citò di Pantelleria. Più tardi però, nella Synopsis si ri- credette e riportò la sua A. intermedia come semplice sinonimo di A. capillaris Host. Più tardi Parlatore riconobbe invece l'autonomia della A. intermedia di Gussone e quindi sulla autorità di questo autore la citò di Pantelleria, Non ostante le citazioni di Gussone e di Par- latore la presenza di A. intermedia in Pantelleria rimane dubbia per- chè è evidente che Gussone ha confuso A. intermedia e A. capillaris, e Parlatore dicendo che la A. capillaris Host non cresce in alcune delle isole italiane mostra di confonderla con A. intermedia o A. Cu- paniana. Io ho trovato in molti luoghi ed in abbondanza tanto la CS A. capillaris quanto la A. Cupaniana, mentre non ho visto la A. inter- media, per cui bisogna ritenere che se vi esiste è assai rara. 947. AVENA. 430. Avena fatua L.; Guss. I, p. 155; Lojac. II, p. 301; Somm. II, p. 296. Comune! 431. Avena barbata Brot.: Ross p. 42: Somm. II, p. 296 et III, p. 471. A. hirsuta Guss. I, p. 155. Molto comune! — Fra i cespugli (Ross). Nei luoghi pingui se ne trovano esemplari ubertosissimi, con foglie lunghe 60 cm. (senza le guaine), larghe fino a 20 mm., pannocchie ampie, con gran numero di spighette con glume lunghe 30 mm. e fiori, comprese le reste, lunghi 55 mm. Nei luoghi rocciosi sterili invece, se ne trovano esemplari stentati, con pannocchie di poche spi- ghette, e foglie lunghe pochi centimetri e larghe pochi millimetri. Non ho veduto però in Pantelleria la forma a spighette più piccole di cui ho parlato nella Flora di Linosa a pag. 248, forma che corrisponde alla var. minor Batt. et Trabut, Fl. Alg., II, p. 180. 248. TRISETUM. 432. Trisetum aureum Ten.: Parl. I, p. 267; Somm. II, p. 296 et III, p 471. Avena condensata Guss. I, p. 152; Nyman Consp. FI. Eur. p. 815. Indicata solo da Gussone. 249. MeLICA. 438. Melica ciliata L.: Guss. I, p. 140; Somm. II, p. 304 et III, p. 472. Indicata solo da Gussone. 434. Melica minuta L.; Guss. I, p. 142: Parl. I, p. 305; Lojac. III, p. 816; Somm. II, p. 296 et III, p. 472. Frequente fra le roccie ! 250. SCLEROCHOA. 435. Sclerochoa rigida (L.) Griseb.: Parl. I, p. 474; Somm. II, p. 296 et III, p. 472. Scelerochloa rigida Guss. I, p. 94 (var. @ et c). Trovato poche volte e in poca quantità ! — 89 — 2b1. Poa. 436. Poa annua L.; Guss. I, p. 96: Somm. II, p. 296 et ITT, p. 472 Comunissima ! 437. Poa bulbosa L.;: Guss. I, p. 98; Parl. I, p. 844; Somm. II, p. 804 et III, p. 472. Alle Favare del Monte Gibelè ; regione di Rakhàle ; Monte Gelfiser ! Questa specie presenta una forma stolonifera per la quale il prof. Haekel, al quale la sottoposi, propone il nome di var. pseudorepens che egli paragona a delle forme pseudorepenti di Festuche, di cui egli ha trattato nella sua Monogr. delle Festuche, p. 4. LS) 52. ERAGROSTIS. 438. Eragrostis poaeoides Host: Guss. I, p. 102; Parl. I p. 379: Somm. II, p. 804. Ne ho trovato dei resti secchi sul tetto di un tugurio alle Balate ! Era una forma stentata, alta pochi centimetri, che il prof. Haekel ha chiamato f. depauperata ! 439. Eragrostis megastachya Link: Guss. I, p. 103: Somm. II, p. 304 et III, p. 472. Indicata solo da Gussone. 253. BRIZA. 440. Briza maxima L.; Guss. I, p. 104; Parl. I, p. 386: Ross p. 42; Somm. II, p. 304 et III, p. 472. Piuttosto rara: regione dei Sesi: Monte Gelfiser : M. Gelkhamar! — Fra i cespugli (Ross). 254. DACTYLIS. 441. Dactylis glomerata L.: Guss. I, p. 90 (6 Hispanica et db gla- brata); Somm. II, p. 297 et III, p. 472. Ne ho trovato una volta sola alcune piante secche dell’anno prece- dente che appartenevano alla var. Hispanica (Roth). 255. LAMARCKIA. 442. Lamarckia aurea (L.) Moench; Parl. I, p. 884; Lojac. II, p. 885; Ross p. 42; Somm. II, p. 297 et III, p. 471. Chrysurus cyno- suroîdes Guss. I, p. 107. — 90 — In molti luoghi, ma non molto abbondante! — Radure della mac- chia (Ross). 256. CAHRYSURUS. 448. Chrysurus echinatus P. B.; Somm. II, p. 297 et III, p. 471. Cynosurus echinatus Guss. I, p. 108; Parl. I, p. 337. Indicata solo da Gussone. 444. Chrysurus elegans Roem. et Sch.; Somm. II, p. 304. Cynosurus elegans Guss. I, p. 108; Parl. I, p. 388. Indicato solo da Gussone. 257. KOELERIA. 445. Koeleria phleoides (Vill.) Pers.; Guss. I, p. 144 (a et 5); Parl. I, p. 881; Somm. II, p. 297 et III, p. 472. © Rara: Regione dei Sesi ! 258. AVELLINIA. 446. Avellinia Michelii Parl.; Parl. I, p. 417: Somm. II, p. 297 et IIl, p. 472. Avena Micheli Guss. I, p. 151. Rara: alle falde del Monte Gelkhamar! 259. VULPIA. 447. Vulpia uniglumis (Sol.) Reichb.; Lojac. III, p. 348 (var. Par- latorti); Somm. I, p. 60, II, p. 297 et III, p. 472. Abbondante in molti luoghi aridi, e spesso mista ad altre Vulpia! Trovasi anche nana fra le microfite, alta 3-4 cm. La gluma infe- riore è affatto rudimentare, o talvolta lunga un millimetro. Lojacono l. c. distingue una varietà che trovasi a Pantelleria alla quale dà il nome di var. Parlatori che avrebbe una gluma inferiore lunga fino a 14 millimetri (!). 448. Vulpia Ligustica (All.) Link; Somm. I, p. 60 et II, p. 297. Qua e là in luoghi aridi, spesso mista a Vulpia ciliata, V. Myurus e Stipa tortilis! Trovasi tanto vegeta e rigogliosa quanto stentata, con culmi esilis- simi, portanti una o poche spighette (forma depauperata)! CART) e 449. Vulpia Myurus (L.) Gmel.; Parl. I, p. 419; Somm. IL, p. 297 et III, p. 472. Vulpia Myurus et V. dertonensis Lojac. III, p. 341. Pestuca Myurus Bert. I. p. 638 (var. f). Festuca Myurus et F. bromoides Guss. dip: 80. Qua e là nei luoghi sterili, spesso mista a Vulpia ciliata, V. Ligu- stica e Stipa tortilis ! Ho trovato tanto il tipo quanto la var. bBromoides (L.) V. sciu roides Gmel. 450. Vulpia ciliata (Pers.) Link; Parl. I, p. 422; Ross p. 42; Somm. II, p. 297 et III, p. 472. Festuca ciliata Guss. I, p. 84. Gregaria e più comune delle precedenti, con le quali cresce spesso mista! — Radure della macchia (Ross). Trovasi spesso nana, alta 1-2 cm. 260. Bromus. 451. Bromus Madritensis L.; Guss. I, p. 78; Lojac. III p. 353 (typ. et var. ciliatus); Somm. II, p. 297 et III, p. 471. Trovato una volta sola a Rakhàle, ma in principio di fioritura, per cui può darsi che diventi comune. 452. Bromus maximus Desf; Somm. II, p. 297 et III, p. 471. 5. Gussonei Guss. I, p. 79; Lojac. III, p. 352. Trovato una volta sola, ma abbondante, vicino al paese! Gli esemplari da me veduti appartengono al tipo e non alla var. Gussonei indicata da Gussone. l 453. Bromus fasciculatus Presl.; Bert. I, p. 683; Guss. I, p. 81 (var. 6); Parl. I, p. 411 (typ. et var. d spiculis pubescentibus) ; Somm. II, p. 297 et III, p. 471. Indicato solo da Gussone. 261. SERRAFALOUS. 454. Serrafalcus mollis (L.) Parl.; Somm. II, p. 297 et III, p. 471. Bromus mollis Guss. I, p. 74. Indicato solo da Gussone. 262. LoLIuM. 455. Lolium perenne L.; Guss. I, p. 58 (a vulgare); Parl. I, p. 580; Somm. II, p. 297 et III, p. 472. Indicato solo da Gussone. Leggete. 00) 456. Lolium Siculum Parl.: Lojac. III, p. 881. Raccolto da Tineo, secondo Lojacono. 263. CATAPODIUM. 457. Catapodium loliaceum (Huds.) Link; Guss. I, p. 69; Parl. I, p. 479; Somm. Il, p. 297 et III, p. 472. Comunissimo! Trovasi spesso ridotto nano. 264. GAUDINIA. 458. Gaudinia fragilis (L.) P. B.; Guss. I, p. 61; Parl. I, p. 528; Somm. II, p. 304. Indicata solo da Gussone. 265. BRACHYPODIUM. 459. Brachypodium distachyum (L.) P. B.; Guss. I, p. 72; Parl. I, p. 492; Lojac. III, p. 876 (var. subdtilis); Ross p. 42; Somm. II, p. 297 et III, p. 471. Festuca distachya Bert. I, p. 652. Comunissimo! — Fra i cespugli (Ross). Tineo secondo Lojacono. Trovasi tanto la forma normale quanto la var. monostachyum Guss. quasi acaule, alto 1-2 cm. con una solo spighetta, di pochi fiori; que- sta sui terreni più aridi. Trovasi poi perfettamente caratterizzata la var. asperum Roem. et Schultes (= /estuca rigida Roth) col culmo scabro, le spighette e le guaine pubescenti e le foglie ondulate al mar- gine. Gli esemplari di questa varietà che ho raccolti sono alti più di 50 cm. portano 3 fin 6 spighette, ed hanno foglie larghe più di 6 mm. Questa varietà come lo nota giustamente Gussone è assai vicina alla var. undulatum Guss., differendone per poco più che per la scabrosità del culmo. 460. Brachypodium pinnatum (L.) P. B.; Guss. I, p. 71; Parl. I, p. 489; Somm. II, p. 304 et III, p. 471. Festuca phoenicoides Bert. I, p. 650. Indicato solo da (*ussone. 266. AEGILOPS. 461. Aegilops ovata L.; Guss. I, p. b4; Parl. I, p. 510; Somm. II, p. 297 et III, p. 472. Indicata solo da Gussone. — 93 — 267. HorpEUM. 462. Hordeum murinum L.; Guss. 1, p. 63; Parl. I, p. 520; Somm. II, p. 297 et III, p. 472. H. De-Degeni Lojac. III, p. 368. Molto comune! Tutti gli esemplari che ho esaminati appartengono alla var. lepori- num (Link). 268. LEPTUROS. 463. Lepturus incurvatus (L.) Trin.; Somm. II, p. 297 et III, p. 472. Rottboellia incurvata Guss. I, p. DT. Sn varî luoghi nella zona marina. GYMNOSPERMAE. LXVIII. — CONIFERAE. 269. Pinus. 464. Pinus Pinaster Soland.; Bert. X, p. 261; Guss. II, p. 615; Parl. IV, p. 38; Lojac. II, Pars II, p. 401; Fl An. I, p. 28; Ross p. 41; Somm. II, p. 304. Sulla Montagna Grande e sul Monte Gibelè e sul Monte Attalora, dove forma dei boschi! — Nel Vallone sotto il cratere di (Gelfizer (Gussone). — Sulle montagne più alte, segnatamente sulla Montagna Grande, elemento principale dei boschi insieme a Quercus Ilex! Gus- sone dice che gli isolani lo chiamano zappiîno; a me fu detto che sì chiamava pigno. 465. Pinus Halepensis Mill.; Guss. II, p. 614; Parl. IV, p. 40; Lojac. II, Pars II, p. 400; Somm. II, p. 298 et III, p. 473. Molto meno abbondante del precedente: Monte Attalora sopra la Balata dei Furchi! — Alla costa di Ghirlanda (Gussone). Gussone dice che è chiamato in paese dèda ed a me pure tu indi- cato con questo nome. — 94 — 270. JUNIPERUS. 466. Juniperus Phoenicea L.; Guss. II, p. 634; Parl. IV, p. 91; Lojac. II, Pars II, p. 402; Ross p. 91; Somm. II, p. 298. Piuttosto raro: Monte Gelfiser ; alle falde del Monte Gibelè! — Pianta caratteristica della macchia (Ross). 467. Juniperus Sabina L.; Lojac. II, Pars II, p. 403 (var. prostrata) ; Somm. I, p. 60. Lojacono, l. c., descrive una var. prostrata di Juniperus Sabina che troverebbesi a Pantelleria, e di cui ha veduto esemplari nell’erbario di Todaro. Lojacono stesso però non è certo che debba riferirsi al Juniperus Sabina, e di fatti non sembra ammissibile che questa specie di montagna si trovi in Pantelleria. Forse si tratta di una forma del J. Phoenicea. PTERIDOPHYTAE. LXIX. — ISOEÉTACEAE. 271. IsokTES. 468. Isoètes Duriaei Bory ; Ross p. 40; Somm. TI, p. 60, II, p. 304 et IV, p. 319. In molti luoghi ed in stazioni diverse! — All’orifizio delle fuma- role dette Favare Grandì (Ross). Nel letto del torrente di Rakhàle in luogo umido, come nei terreni bagnati dal vapore caldo delle fumarole dette Favare cresce rigogliosa, alta fino a 15 cm., con bulbi di 2 cm. di diametro, insieme a qualche pianta isoetofila come Juncus capitatus. Ma l’ho trovata spesso in sta- zioni asciutte, come sulla cima della Montagna Grande sopra a 800 metri di altezza nei piccoli ripiani di terra fra le roccie, verso la cima del monte Gelfiser, fra le roccie di ossidiana e sul monte Gibelè. In questi luoghi asciutti rimane piccola ed associata a piante tutt’al- tro che isoetofile, come: Selaginella, Allium subhirsutum, Trifolium agra- rium, Cerastium ecc. — 959, — LXX. — LYCOPODIACEAE. 272. SELAGINELLA, 469. Selaginella denticulata (L.) Spring; Todaro, Synops. plant. aco- tyledon. vase. p. 48 (1); Lojac. III, p. 411; Somm. II, p. 298, III, p. 478 et IV, p. 319. Lycopodium denticulatum Guss. II, p. 661. Comune, tappezzando in parte le rupi in certe parti dell’ isola! LXXI. — FILICES. 2753. OPHIOGLOSSUM. 470. Ophioglossum Lusitanicum L.; Somm. I, p. 60, II, p. 298 et IV, p. 819. Qua e là fra le microfite, in qualche luogo abbondante! 274. CETERACH. 471. Ceterach officinarum Willd.; Todaro, l. c., p. 16; Ross p. 42: Somm. II, p. 804, III, p. 473 et IV, p. 319. Gymnogramme Ceterach Guss. II, p. 653. Piuttosto raro. Regione di Rakhàle; base del Monte Gibelè! — Muri a secco (Ross). 275. NOTHOLAENA. 472. Notholaena vellea (Ait.) R. Br.; FI. An. I, p. 5; Ross p. 42; Somm. II, p. 298 et IV, p. 319. Acrostichum velleum Bert. FI. It. Crypt.. p. 35. Notholaena lanuginosa Guss. II, p. 654; Lojac. ILL, p. 398. Cosen- tinia vellea Todaro 1. c., p. 15. (1) Toparo A., Synopsis plantarum acotyledonearum vascularium sponte provenientium in Sicilia insulisque adjacentibus. Panormi 1866, p. 1-52: - —. 96 — Nelle fessure delle rupi, specialmente dei monti in vari luoghi : lungo il torrente Rakhàle; Monte Gelfiser; Monte Gelkhamar ecc.! — Rupi esposte a mezzogiorno (Ross). 276. PoLyYPODIUM. 478. Polypodium vulgare L.; Guss. IL, p. 655; Todaro l. c., p. 28; Lojac. III, p. 394 (var. Cambricum); Ross p. 42; Somm. II, p. 298 et IV, p. 319. Molto comune! — Muri a secco (Ross). Alcuni degli esemplari da me raccolti hanno fronde grandi coi lobi superficialmente seghettati in tutta la loro estensione (var. serratum Willd). Altri sono nani. 277. GRAMMITIS. 474. Grammitis leptophylla (L.) Swartz: Guss. II, p. 654; Somm. II, p. 298. Anagramme leptophyUa Todaro l. c., p. 17. Gymnogramme lepto- phylla Ross p. 40; Somm. III, p. 478 et IV, p. 819. Molto comune! — Orifizio delle fumarole dette Favare Grandi, dove raggiunge dimensioni insolite (Ross). 278. NEPHRODIUM. 475. Nephrodium pallidum Bory; Todaro 1. c., p. 36. Todaro è il solo che citi questa specie per Pantelleria, e non dice da chi vi fu raccolta. 279. ASPLENIUM. 476. Asplenium Adiantum-nigrum L.:; Somm. II, p. 298 et IV, p. 319; Todaro 1. c., p. 24 et 25 (var. 5 nigrum et ; onopteris). A. Adiantum-nigrum b. vulgare et A. Virgiliù Guss. II, p. 662 et 663. A. Adiantum-nigrum var. cuneifolium et A. Virgilii Lojac. III, p. 401 et 402. 477. Asplenium obovatum Viv.; Bert. Fl. It. Crypt., p.77; Guss. II, p. 662; Lojac. III p. 399; Somm. II, p. 298 et. IV, p. 819. Athyrium obovatum Todaro 1. c., p. 18. Molto frequente sulle rupi specialmente dei monti ! nt 0) a 478. Asplenium marinum L.; Bert. Fl. It. Crypt., 67: Guss. Il Ad- denda, p. 885 (typ. et var. trapeziforme); Todaro |. c., p. 22 (var. trape- ziforme); Lojac. III, p. 398 (typ. et var.) ; FI. An. I, p. 12; Somm. II, p. 804, III, p. 473 et IV, p. 819. Gelkhamar! — Errera, secondo Gussone ; Citarda, secondo Todaro. 479. Asplenium Trichomanes L.; Guss. II, p. 661; Todaro 1. c., p. 19: Somm. II, p. 304; III, p. 478 et IV, p. 319. Indicato solo da Gussone. 280. ScoLoPENDRIUM. 480. Scolopendrium vulgare Symons; Somm. III, p. 473 et IV, p. 319. S. officinarum Guss. II, p. 656; Somm. IT, p. 304. Indicato solo da Gussone. 281. ADIANTUM. ° 481. Adiantum Capillus-Veneris L.; Guss. II, p. 660; Todaro |. c., p. 6; Lojac. III, p. 395; Somm. II, p. 298, III, p. 478 et IV, p. 819. Presso l’ orifizio dei soffioni di vapore acqueo caldo detti Favare, sul Monte Gibelè ! 282. PTERIS. 482. Pteris aquilina L.; Guss. II, p. 658; Todaro 1. c., p. 10; Somm. II, p. 804, III, p. 473 et IV, p. 319. Ghirlanda; Monte Gibelè e Montagna Grande! — Mi fu detto che in alcuni luoghi era molto abbondante ed invadente. 283. CHEILANTHES. 483. Cheilanthes fragrans (L.) W. et B. C. odora Bert. FI. It. Crypt., p. 101; Guss. II, p. 660; Lojac. III, p. 394; Ross p. 42; Somm. II, p.- 304 et IV, p. 819. C. acrosticha Todaro 1]. c., p. 10. Fessure delle rupi, specialmente in montagna, piuttosto frequente : Monts Gelkhamar, regione di Rakhàle ece.! — Muri a secco esposti a mezzogiorno (Ross). gia BRYOPHYTAEL. Musci. I ACROCARPI. 1. AROHIDIUM. 1. Archidium phascoides Brid. 2; Bott. p. 353; Somm. IV, p. 320. Regione di Rakhàle, mescolato con Tremalodon longicollis ! Var. compactum Bott.; Bott. p. 355. Alle Favare di Montagna Grande! 2. PLEURIDIUM. 2. Pleuridium subulatum (Huds.) Rabenh.; Bott. p. 354; Somm. IV, p. 320. Alle Favare della Montagna Grande! mescolato al T'remalodon lton- gicollis ed al Campylopus polytrichoides var. Daldinianus! 5. WEISIA. 5. Weisia viridula (L.) Hedw. a; Bott. p. 354; Somm. IV, p. 320. Montagna Grande! Var. subglobosa Schimp.: Bott. p. 354. Fra Balate e Scauri! 4. DICRANELLA. 4. Dicranella varia (Hedw.) Schimp.; Bott. p. 354; Somm. IV, p. 320. Alle Favare di Montagna Grande! b. CAMPYLOPUS. 5. Campylopus polytrichoides De Not. 7 Var. vaporarius De Not.; Bott. p. 354; Somm. IV, p. 320. Alle Favare Grandi e al piede del Monte Gibelè nella regione di, Rakhàle, alla bocca di fumarole calde umide! — 99 — Var. Daldinianus De Not ; Bott. p. 854. Alle Favare Grandi! 6. TREMATODON. 6. Trematodon longicollis Michx.; Bott. p. 354; Somm. IV, p. 820. Alle Favare Grandi e nella regione di Rakhale! 7. FISSIDENS. 7. Fissidens incurvus Starke; Bott. p. 354; Somm. IV, p. 820. Balate, Brignone, e andando alla Madonna delle Grazie! 8. Fissidens tamarindifolius (Don, Turn) Brid. Dove il precedente e fra Cuddie bruciate e Monte Ferle! 9. Fissidens pusillus Wils. 2: Bott. p. 354; Somm. IV, p. 820. Montagna Grande e fra il paese e le Balate! 8. PoTTIA. 10. Pottia venusta Jur.; Bott. p. 354; Somm. IV, p. 320. Cuddie rosse; Bagno dell'Aquila ! 11. Pottia Starkeana (Hedw.) C. Miill.; Bott. p. 354; Somm. IV, p. 320. Fra il paese e le Balate; Cuddie rosse; Monte Gibelé ; verso Scauri! 9. TRICHOSTOMUM. 12. Trichostomum mutabile Bruch; Bott. p. 354; Somm. IV, p. 321. Fra il paese e le Balate ; fra il Semaforo e Gelkhamar ; Monte Gibelé ! Var. densum Br. Eur.; Bott. p. 355. Fra il paese e le Balate! 18. Trichostomum nitidum (Lindl.); Schimp. Var. obtusum Boulay: Bott. p. 355. Fra il Semaforo e Gelkhamar! 14. Trichostomum litorale Mitt.; Bott. p. 355; Somm. IV, p. 321. Montagna Grande con Gongylanthus ! 15. Trichostomum flavovirens Bruch ; Bott. p. 355; Somm. IV, p. 321. Montagna Grande all’ orlo del Soffione alto; Piscina dell'Aquila; Cuddie rosse; fra il paese e le Balate! 10. TIMMIELLA. 16. Timmiella Barbula (Schwaegr.) Limpr. ; Bott. p. 355; Somm. IV, p. 521. Monte Gibelè; da Montagna bruciata a Monte Ferle! — 100 — 11. TORTELLA. 17. Tortella inclinata (Hedw. fil.) Limpr. 2; Bott. p. 355; Somm. IV, p. 321. Al Bagno Romano alla bocca della grotta dalla quale escono i va- pori caldi di una fumarola misto a Calymperes Sommieri ! 18. Tortella squarrosa (Brid.) Limpr.; Bott. p. 355; Somm. IV, p. 821. Alle Favare Grandi! 12. BARBULA. 19. Barbula vinealis Brid.: Bott. p. 355; Somm. IV, p. 821. Fra il Semaforo e Gelkhamar; Vigna del Sindaco Valenza! 15. ALOINA. 20. Aloina ambigua (Br. Eur.) Limpr.; Bott. p. 355: Somm. IV, p. 321. Vigna del Sindaco Valenza mista con Barbula vinealis ! 14. TORTULA. 21. Tortula atrovirens (Smith) Lindl.; Bott. p. 855; Somm. IV, p. 821. Monte Gelfiser; Cuddie rosse; fra le Balate e Scauri! 22. Tortula muralis (L.) Hedw.; Bott. p. 355; Somm. IV, p. 821. Molto comune; raccolta in molti luoghi ! 23. Tortula marginata (Br. Eur.) Spruce; Bott. p. 855; Somm. IV, p. 821. Fra le Balate e Scauri; fra il Semaforo e Gelkhamar; Vigne del Sindaco Valenza ! 24. Tortula Solmsii (Schimp.) Vent. et Bott.; Bott. p. 355; Somm. IV, p. 321. Cuddie rosse: fra Balate, Brignone e Madonna delle Grazie ! 25. Tortula Miilleri (Bruch) Wils.; Bott. p. 355; Somm. IV, p. 321. Soffione sull’ alto della Montagna Grande! 15. CALYMPERES. 26. Calymperes Sommieri Bott. pp. 855-359; Bottini, Sulla impor- tanza di nuove esplorazioni briologiche in Italia, in Nuov. Giorp. — 101 — bot. it., 1908, pp. 182-184 cum tabula; .J. Roth, Ubersicht iiber die Gattung Calymperes, in Hedwigia, vol. LI, p 122; Somm. IV, p. 821. All’ ingresso del Bagno Romano, dove tappezza una parte della pa- rete bagnata dai vapori umidi che si sprigionano dal Bagno! 16. GRIMMIA. 27. Grimmia leucophaea Grev.; Bott. p. 359; Somm. IV, p. 821. Rupi sulle sponde del Jago detto Piscina dell'Aquila. 28. Grimmia pulvinata (S.) Smith; Bott. p. 359; Somm. IV, p. 27. Dove la precedente ! 29. Grimmia Lisae De Not.; Bott. p. 359; Somm. IV, p. 821. Comune in tutta l’ isola, dove 1’ ho raccolta in molti luoghi diversi. Nei luoghi bagnati dai vapori umidi v caldi delle Favare, delle forme robuste ! 30. Grimmia Sardoa D. Not.; Bott. p. 359; Somm. IV, p. 821. Sulla Montagna (Grande ! 17. EnrosTHODON. 31. Entosthodon oricetorum (Bals. et De Nut.) Br. Eur. ; Bott. p. 359; Somm. IV, p. 322. Sulla Montagna Grande, e presso Rakhàle! 82. Entosthodon Tempeltoni (Sm.) Schwaegr.: Bott. p. 359; Somm. IV, p. 822. Fra Montagna bruciata e Monte Ferle e fra il Semaforo e Gelkhamar! 18. FUNARIA. 33. Funaria Mediterranea Lindl.; Bott. p. 359: Somm. IV, p 822. Sponde del lago detto Piscina dell'Aquila! 34. Funaria convexa Spruce; Bott. p. 359: Somm. IV, p. 322. Alle Favare Grandi, e all’ orifizio delle fumarole sulla cima di Mon- tagna Grande ! 35. Funaria hygrometrica (L.) Sibth.; Bott. p. 359: Summ. IV, p. 322. Sponde della Piscina dell'Aquila, Montagna Grande e Terre del Sin- daco Valenza ! Var. calvescens (Schwaegr.) Br. Eur.; Bott. p. 359. Regione di Rakhàle! — 102 — 19. Brvrum. 36. Bryum torquescens Br. Eur.; Bott. p. 359; Somm. IV, p. 322. Sponde del lago Piscina dell'Aquila ! 37. Bryum capillare L.; Bott. p. 359; Somm. IV, p. 322. Fumarole verso la cima della Montagna Grande ! Var. meridionale Schimp.; Bott. p. 359. Sul Monte Gelfiser. Var. platyloma Schimp. Syn. forma planifolium Bott.; Bott. p. 359. Fra le Balate e Scauri ! 38. Bryum Canariense Brid.; Bott. p. 359; Somm. IV, p. 322. Fra le Balate e Madonna delle Grazie; sponde del lago Piscina dell'Aquila ! 39. Bryum Donianum Grev.: Bott. p. 359; Somm. IV, p. 822. Fra le Balate e Madonna delle Grazie; alle Favare Grandi; sul Monte Gibelè ; regione di Rakhàle ! 40. Bryum caespiticium L.; Bott. p. 360; Somm. IV, p. 322. Sponde del lago e alle Favare Grandi ! 41. Bryum atropurpureum Br. Eur. (non Wabhl.); Bott. p. 360; Somm. p. 322. Sponde del lago e regione di Rakhale! 20. BARTRAMIA. 42. Bartramia stricta Brid.; Bott. p. 360; Somm. IV, p. 322. Fra le Balate e Brignone; Monte Ferle; Cuddie bruciate; Monte Gelfiser ! 21. PoLyrRICHUM. 43. Polytrichum gracile Dicks; Bott. p. 322. Favare Grandi! II. — PLEUROCARPI. 22. LEPTODON. 44. Leptodon Smithii (Deks.) Mohr.; Bott. p. 460; Somm. IV, p. 322. Sulla Montagna Grande! — 103 — 25. PTEROGONIUM. 45. Pterogonium gracile (Dill.) Swartz; Bott. p. 360; Somm. IV, p. 322. Montagna Grande e Monte Gibelè! 24. HoMALOTHECIUM. 46. Homalothecium sericeum (L.) Br. Fur.; Bott. p. 360; Somm. IV, p. 822. Comune nell’isola, e raccolto in molti posti ! 25. BRACHYTHECIUM. 47. Brachythecium rutabulum (L.) Br. Eur.; Bott. p. 360; Somm. IV, p. 322. Alle Favare Grandi ! 26. SCLEROPODIUM. 48. Scleropodium Illecebrum (Vaill. Schwiàgr.) Br. Eur. 4; Bott. p. 360; Somm. IV, p. 322. Sponde del lago e Monte Gibelè ! Var. decipiens Bott.; Bott. p. 360. Regione di Rakhàle e fra il Semaforo e Gelkhamar, ecec.! 9 27. EURHYNOHIUM. 49. Eurhynchium circinatum (Brid.); Bott. p. 360; Somm. IV, p. 322. Frequente, e raccolto in vari luoghi! 28. RAEYNOHOSTEGIUM. 50. Rhynchostegium confertum (Dicks.) Br. Eur.; Bott. p. 360; Somm. IV, p. 228. Andando dalle Balate alla Madonna delle Grazie! 51. Rhynchostegium tenellum (Dicks.) Br. Eur.; Bott. p. 361; Somm. IV, p. 323. Comune, e raccolto in molti luoghi ! Var. meridionalis Boulay; Bott. p. 361. Fra il paese e le Balate! — 104 — 52. Rhynchostegium curvisetum (Brid.) Lindb. Var fastigiatum Bott.; Bott. p. 361: Somm. IV, p. 323. Fra il Semaforo e Gelkhamar! 29. THAMNIUM. 53. Thamnium Cosyrense Bott. pp. 361-362. Bottini, Sulla importanza di nuove esplor. briol. in It. in N. Giorn. bot. It. 1908, pp. 186-187; Somm. IV, p. 323. Fra il Semaforo e Gelkhamar! 30. HyPxnum. 54. Hypnum cupressiforme L.; Bott. p. 862; Somm. IV, p. 323. Monte Gibelè e Monte Gelfiser! Hepaticae. 51. CEPHALOZIA. bb. Cephalozia Turneri Lindbg.; Barsali p. 831; Somm. IV, p. 323. Montagna (Grande misto a Gongylanthus ericetorum e Anthoceros dichotomus ! 32. (XONGYLANTHUS. 56. Gongylanthus ericetorum Raddi; Barsali p. 830: Somm. IV, p. 323. Montagna Grande e Monte Gibelé misto a Cephalozia, Anthoceros, Fossombronia angulosa e Riccia nigrella ! 53. FRULLANIA. bT. Frullania Tamarisci Du Mort.: Barsali p. 32; Somm. IV, p. 323. Montagna Grande, Monte (+elfiser e verso la Madonna delle Grazie ! 54. FossoMmBRONIA. 58. Fossombronia angulosa Raddi; Barsali p. 29; Somm. IV, p. 823. Comune: Monte Gibelè, Monte Gelkhamar, sponde del lago e re- gione di Rakhàle, con Corsinia e Gongylanthus, ecc. ! n° Vea TU POE E I PE — 105 — 59. Fossombronia caespitiformis De Not.; Barsali p. 29 et Le Codoniee della FI. It. in Bull. Soc. bot. it. 1914 p. 78; Somm. IV, p. 823. Montagna Grande, Monte Ferle, Monte Gibelè, alle Favare (Grandi, nella regione di Rakhàle ecc., con Riccia sorocarpa e R. commutata ! 60. Fossombronia pusilla Du Mort.; Barsali, Le Codoniee ecc., p. 71; Somm. IV, p. 323. Sponde del lago detto Piscina dell'Aquila e regione di Rakhàle e Gelkhamar con Riccia nigrella, Tessellina e Sphaerocarpum ! 61. Fossombronia cristata Lindb.; Barsali p. 29; Somm. IV, p. 825. Verso la Madonna delle Grazie, regione di Brignone e Montagna Grande, con Tesselina pyramidata ! 35. SPHAEROCARPUS. 62. Sphaerocarpus Michelii Bell.;: Somm IV, p. 325. S. terrestris Bar- sali p. 17. Comune in molte parti dell’ isola mista con varie altre epatiche : Montagna Grande, regione dei Sesi, Monte Ferle, ecc. ecc. ! 36. LUNULARIA. 63. Lunularia cruciata Du Mort.; Somm. IV, p. 825. Comune in molte parti dell’ isola; regione dei Sesi, fumarole in cima alla Montagna Grande, Madonna delle (razie, Gelkhamar ecc.! 37. TARGIONIA. 64. Targionia hypophylla L ; Barsali p. 16; Somm. IV, p. 123. Monte Ferle, verso Scauri, Madonna delle Grazie, Monte (elkha- mar ecc.! 38. CORSINIA. 65. Corsinia marchantioides Raddi : Barsalî p. 16; Somm. IV, p. 328. Regione di Rakhàle, alle Favare Grandi, sponde del lago, Madonna delle Grazie, verso Scauri, con Fossombronia angulosa, Sphaerocarpus, Anthoceros e Riccia Gougetiana. 39. TESSELINA. 66. Tesselina pyramidata Du Mort.: Barsali p. 16: Mass. p. 830; Somm. IV, p. 323. Sponde del lago, Madonna delle Grazie, Montagna Grande, terra del Sindaco Valenza, con Fossombronia sp, Anthoceros e Riccia sp. ! — 106 — 40. RIccIA. 67. Riccia erystallina L.; Barsali p. 16; Mass. p. 846; Somm. IV, p. 323. Regione dei Sesi, Cuddie bruciate, con R. glauca e Sphaerocarpus! 68. Riccia insularis Levier; Barsali p. 15; Somm. IV, p. 323. Montagna Grande, alle Favare e in varî altri punti; Monte Gelkha- mar, con Sphaerocarpus ed altre Riccia! 69. Riccia glauca L.; Barsali p. 15; Mass. p. 861; Somm. IV, p. 324. Fra Moute Ferle e Cuddie bruciate, con È. crystallina e Sphaero- carpus ! O. Riccia nigrella DC.; Barsali p. 15; Mass. p. 88; Somm. IV, p. 324. Montagna Grande, sponde del lago, con . insularis, Gongylanthus, Tesselina e Fossombronia sp. ! 71. Riccia sorocarpa Bischoff; Somm. IV, p. 824. Fra Cuddie bruciate e Cuddia Ferle, con Fossombronia caespitiformis ! 72. Riccia Gougetiana Montagne; Barsali p. 16; Somm. IV, p. 324. Alle Favare Grandi con A. commutata e Corsinia ! 75. Riccia commutata Jack.: Somm. IV, p. 824. Monte Gibelè e alle Favare Grandi, con R. Gougetiana, R. insularis e Fossombronia cespitiformis ! 41. ANTHOCEROS. 74. Anthoceros dichotomus Raddi; Barsali p. 15: Somm. IV, p. 324. Comune nell’isola, e raccolta in molti luoghi: regione di Rakhàle; Montagna Grande, Monte Gelkhamar, Balate, al lago ecc. con Tessel- lina, Cephalozia ecc. ! 75. Anthoceros levis L.; Somm. IV, p. 324. Montagna Grande ! LICHENES!(!. 1. LEPTOGIUM. 1. Leptogium lacerum (Ach.) Nyl.; Jatta I, p. 355. (1) Furono raccolti dal dott. H. Ross, tranne i seguenti: Ramalina digitellata; R. Re- . quieni; Ochrolechia pallescens var. Parella; O. pallescens var. variolosa; Rinodina atroci- nerea var. caesiella; R.contragrosa; Cladonia rangiferina; Cl. cervicornis; CI. fimbriata ; Cl. alcicornis; Catopyrenium circinatum. oral 2. RAMALINA. 2. Ramalina Arabum (Ach.) Nyl.; Jatta I, p. 354 et II, p. 162. 8. Ramalina subfarinacea Nyl.; Jatta I, p. 354. 4. Ramalina scopulorum (Retz) Arch.; Jatta I, p. 354. Montagna Grande sulla roccia vulcanica ! 5. Ramalina fastigiata Ach. var. pumila Moris et De Nat.: Jatta |, p. 854. 6. Ramalina digitellata Nyl.: Jatta II, p. 167. Monte Gelkhamar sulla roccia vulcanica ! 7. Ramalina Requieni (De Not.) Jatta. Monte Gelkhamar e Montagna Grande; sulla roccia vulcanica! 8. Ramalina fraxinea Ach.; Jatta I, p. 354. 9. Ramalina maciformis (Del) Jatta: Jatta I, p. 354. 3. STICTA. 10. Sticta pulmonacea Schaer.; Jatta I, p. 354. 4. IMBRICARIA. 11. Imbricaria caperata L.; Jatta I, p. 854. 12. Imbricaria perlata L.; Jatta I, p. 354 5. PARMELIA. 13. Parmelia intricata Schaer.; Jatta I, p. 354. 14. Parmelia leucomela (L.) Mich.; Jatta I, p. 354. 6. PHYSCIA. 15. Physcia parietina L. var. ectanea Schaer.; Jatta I, p. 354. Fra le Balate e Scauri; colline sopra la Piscina dell'Aquila, sulle roccie vulcaniche ! 7. THELOSCHISTES. 16. Theloschistes flavicans (Sw.) Mill.; Jatta [I, p. 224. Physcia fla- vicans Jatta I, p. 354. Pesi (0° pec* 8. LECANORA. 17. Lecanora crassa (Hds.) Ach.; Jatta I, p. 355. Fra le Balate e Scauri, in varî luoghi sulla terra! 18. Lecanora gypycea (Sm.) Ach.: Jatta I, p. 355. 19. Lecanora radiosa Mass. : Jatta I, p. 355. 20. Lecanora subfusca Ach.; Jatta I, p. 355. 21. Lecanora sordida (Pers.) Th.; Jatta I, p. 355. 22. Lecanora atra (Hds.) Ach.; Jatta I, p. 355. Monte Gibelè sulle rupi ! 25. Lecanora sulphurea (Hoffm.) Ach.; Jatta I, p. 355. 9. ASPICILIA. 24 Aspicilia calcarea Krb. var. viridescens Mass.; Jatta I, p. 355. 25. Aspicilia cinerea L.: Jatta I, p. 355 var. trachitica Mass. 10. OcHROLECHIA. 26. Ochrolechia Tartarea (L.) Krb. Lecanora Tartarea Jatta I, p. 355. 27. Ochrolechia pallescens (Schaer.) Krb. Lecanora pallescens; Jatta I, . BDO. Var. Parella Ach. Monte (Gibelè e Monte Ferle, sulle roccie ! Var. variolosa Anzi. Sulla roccia nella regione dei Sesi ! 11. ACAROSPORA. 28. Acarospora vulcanica Jatta; Jatta I, p. 355. 12. AMPHILOMA. 29. Amphiloma bracteatum Hoffm.; Jatta I, p. 855. 15. CALLOPISMA, 30. Callopisma luteo-album Turn. ; Jatta I, p. 355. — “109 — 14. RinoDINA. 81. Rinodina atrocinerea (Dicks.) Krb.; Jatta I, p. 855. Var. caesiella (Flk.) Jatta. Monte Gelkhamar sulla roccia vulcanica ! 32. Rinodina confragrosa (Fries) Krb. A 91 e dt a » \ 7 Regione dei Sesi, nella roccia vulcanica ! È 15. PERTUSARIA. 33. Pertusaria amarescens Nyl.: Jatta I, p. 35D. ; 34. Pertusaria sulphurea Schaer.: Jatta I, p. 355. 16. URCEOLARIA. 85. Urceolaria scruposa Ach.; Jatta I, p. 865. 17. CLADONIA. 86. Cladonia rangiferina (L.) Hoffm. Monte Gelfiser e Montagna Grande, sulla terra nella macchia ! 37. Cladonia pungens Flk.; Jatta I, p. 354. Cuddie rosse e Monte Gelkhamar sulla terra! 38. Cladonia cervicornis (Ach.) Fw. Semaforo e (Grelkhamar, sulla terra ! 39. Cladonia fimbriata (L.) Fr. ; Jatta I, p. 354. Cuddie rosse e Montagna bruciata. Sulla terra ! Var. scyphosa prolifera Schaer.: Jatta I, p. 354. 40. Cladonia alcicornis (Lgtf.) Fr.; Jatta I, p. 354. Cuddie rosse e Gelkhamar, sulla terra ! 18. LeECIDEA. 41. Lecidea goniophila Schaer. ; Jatta I, p. 355. 42. Lecidea poroides Bagl. et Crst.; Jatta I, p. 355. 19. BuUELLIA. 43. Buellia spuria Krb.; Jatta I, p. 355. x — 110 — 20. DIPLOTOMMA. 44. Diplotomma atro-album L.: Jatta I, p. 355. 21. RoccELLA. 45. Roccella tinctoria DC.; Jatta I, p. 354. Alle Balate, sulla roccia vulcanica ! 292. ABROTHALLUS. 46. Abrothallus thalcophilus (Ach.) Mass.; Jatta I, p. 355. 23. CATOPYRENIUM. 47. Catopyrenium circinatum (Placidiopsis circinata Bagl.) Jatta. Montagna Grande, sulla terra ! FUNGI. 1. LycoPERDON. 1. Lycoperdon hyemale Bull. Sulla Montagna Grande. 2. PUOCINIA. 2. Puccinia Pimpinellae (Str.) Mrt. Sulle foglie di Pimpinella lutea Desf. «€ MARIANO RICCI » | IL V AGOSTO MOMXXII. » % 4 i - MR AE - o L'E A DI < = 19% pat pà: