:^' «- W''\'m^M(y''^'- ^pmYORKBOTANICALGABPJ. FLORA ITyìLIANA, OSSIA DESCRIZIONE DELLE PIANTE CHE NASCONO SALVATICHE O SI SONO INSALVATICHITE m ITALIA E NELLE ISOLE AD ESSA ADIACENTI; dislribuila secondo il metodo nalurale D I FlIilPPO PARI.ATORE VOL. III. Ftoraru haac per partes cdilurus, oecessiialem Tere absol'ilani perspexi inelhodi naliiralis adbiltendi , quia hac via solum hallucinaliones graviores «ìtì- tandas , pncìque in noTÌs georriLus cooslìtuendis, qilibus pniìDet Nora Hotlandia , sperare posscni ' R. Brown, Prudr. Ilor. Mur. Holland. FIRENZE • TIPOGRAFIA LE MONNIER 4 858. • < FAMIGLIA NOrVA<^ i**^v, Sarmentacearum genera Linn ord. IX. Asparagi Jiiss. geii. p. 40. excl. nonn. generib. AsPHODELE^. ex parte et Smilace.e R. Brown prodr. p. 274 et 292. AsPARAGE.E Dee. fi. frane. 3. p. 112. AsPHODELE.'E tribus IIl^ AsPARAGE^ et Smilace^ Endl. gen. pi. p. 150 et 152. LlLlAGE.-E tribus 11^ AsPARAGE.E Brongiì. ennm. des genres. p. 64. AsPARAGiNE^E, Smilace.e, Lapagerie.« et UVULAR1E.E ex parte Kunth ennm. pi. 5. p. 1. p. 114 et 283, et 4. p. 199. LiLiACE/E tribus IX Asparage.e, Melanthace.e ex parte, Smilace,e, Philesiace.e et TiulliacE/E Lindi, veg. kingd. p. 199, 205, 215, 217 et $18. Herbse perenncs , interdum acaules , vel suffrutieosae aut fruticosa^, raro arborescentes , quandoque scandentes aut volubiles, rarissime stolonifera? (in Cordyline), aculeatse, spinosae vel inermes, rhizo- mate elongato vel abbreviato et fibris radicalibus quandoque tuberoso- fasciculatis instructge. * Caulis vel truncus simplex aut ramosus, erectus vel scandens aut volubilis, ramis vel ramulis abbreviato-spinosis (in Smilace), aut foliaceo-dilatatis (cladodia), nunc inermibus, nunc apice mucronato- pungentibus (in Rusco), foliatus aut aphyllus. Folia sparsa, subdisticha, aut in apice caulis et ramorum conferta, interdum opposita aut verticillata, oblonga, elliptica, lanceolata, linearla, raro bastata vel cordata, striato-nervosa, simplicinervia aut nervis paucis longitudinalibus curvis, sa^pe subtiliter réticulato-anastomosantibus, instructa, sessilia, semiample-xicaulia aut amplexicauHa , vel petiolata, petiolis raro'supra basim bicirrhosis (in Smilaceis), interdum squami- ibrmia (in Asparago, Myrsiphyllo et in Rusceis), squamis inermibus vel basi calcarato-spinosis. Prsefloratio imbricata. Flores hermaphroditi vel dioici autpolygami, plerumque spicati, racemosi aut paniculati , vel axillares aut termina- les, solitari! fasciculative (in Asparageis), aut in cladodiis supra aut subtus vel ad marginem sniitarii aut fasciculato-congesti (in Rusceis), G ASPARAGINEE. pedunculali, pedunciilis saepissime articulatis, raro nonnullis foliifor- mibiis (cladodia), inertnibus aut mucronato-pungentibus (in Aspara- go), bracteolati. . Perigonium plerumqiie corolliniim, rarissime (in Parideis et in Philesia) exterius calycinum aut subcalycinum, et interius coroUinum, decidiium vel persistens, hexaphyllum, raro 4-8-10 phyllum, phyllis distinctis vel basi aut ad medium connatis, subaequalibus vel inaequali- bus , exterioribus ssepe majoribus aut raro minoribus, phyllis interiori- bus rarissime nuUis (in Demidovia), aut supra basin gianduia nectari- fera (in Philesia) instructis: rarius perigonium campanulatum vel tubuloso-infundibuliforme, limbo sexfìdo. Stamina ut plurimum Boarissime o(inRusco),4(inMajanthemo)vel 8-10 (in plerisque Parideis), ima basi vel quandoque in medio phyllo- rum aut tubi inserta, aequalia vel snbaequalia. Filamenta distincta aut basin versus monadelpha (in Philesia), vel in tubum iirceolatum connata (in Rusceis). Anthera; biloculares, vel (in Srrvilaceis) uni- loculares, muticae, vel apice mucronulatse aut in acumen brevem ve! elongatum productae, basi vel dorso supra basin affixse, plerumque introrsge. Pollen ovalef laeve, aut sphaericum, echinulatum. Ovarium liberum, triloculare, raro 1-2-4-5-loculare. Ovula in loculis gemina collateralia, vel plura biseriata, angulo loculorum af- fixa, anatropa vel heminatropa; rarissime solitaria, pendala, orthotropa (in Smilaceis), aut plura, biseriata, placentis tribus parietalibus affixa et orthotropa (in Philesieis). Styli plerumque connati, rarissime (in Parideis) distincti, cum ovario continui vel cum ilio articulati (in Streptopo) et decidui: quandoque sulmulli. Stigmata magis mi- niisve connata vel distincta. Bacca 1-trilocularis vel rarissime 2-4-5- locularis, 1-5 raro polysperma. Semina plerumque subglobosa vel pressione mutua angu- lata. Testa crustacea, coriacea, membranacea vel tenuissime membra- nacea, plerumque albumini carnoso-cartilagineo vel corneo magis mi- nusvc arcte adnata. Embryo rectus vel incurvus, parvus, minutissimus, vel albumine tantum brevior, in basi albuminis axilis ànt in extre- mitate albuminis chalazaj opposita inclusus. Osservazioni, — La famiglia delle Asparaginee, quale è descritta in questa llora, corrisponde a ([uella degli Asparagi di Jussieii (esclusi soltanto pochi generi appartenenti ora ad altre famiglie) e meglio an- cora a quella delle Asparagem di De Candollc. Essa comprende per- ciò le Asparagee, che alcuni hanno considerato come tribù delle Ciglia- ASPARAGINEE. 7 cee e altri come famiglia distinta, e le Smilacee di R. Brown, )3Ìantc tutte che mi pare meritino di stare insieme in ima medesima famiglia per 1' atfmità della loro struttura e per un portamento quasi simile. Ed in vero non vale a distinguere quelle due pretese famiglie la natura della testa del seme crostacea o coriacea nelle Asparagee e sottile e membranacea nelle Smilacee, perchè noi abbiam veduto questa natura della testa essere variabile anche nelle Gigliacee e la vedremo variare pure nelle Amarillidee, e perchè troviamo anche Asparagee con la testa membranacea come nel genere Asjjaragtis. Né meno fondato mi pare lo staccare da questa famiglia le Paridee per il numero spesso diverso delle parti del fiore , quando si considera che quel numero è variabile anche nelle Convallariee, e che la strut- tura delle Paridee non è diversa da quella delle altre Asparaginee. Considero come tribù di questa famiglia le Philesìece o Lapage- riecB che Lindley e Kunth hanno considerato come famigUa distinta , fondandosi principalmente sull'avere quelle piante tre placente parie- tali in un ovario uniloculare. Però è da notare che nelle piante mono- cotiledoni le tre placente parietali si formano ogni qualvolta i setti che portano molti ovuli non si prolungano sino all'asse, e che perciò l'ova- rio, per soUto triloculare, diventa uniloculare. Nelle Philesìece sieguc precisamente ciò che si vede nel mio genere Hennodactyliis , il quale per avere un ovario uniloculare otTre tre placente parietali alquanto sporgenti che portano due fila di ovuli. Non per questo si dirà che V Hermodadylus debba formare una famiglia distinta dalle Iridee. Le Philesìece hanno, come ha ben notato il Dottor Hooker {Flora antar- tica, 2. p. 355), la struttura delle Smilacee, alle quali si congiungono per il genere CalUxine. Gli ovuli sono ortotropi, ma anche ortotropi son quelli della Smilax e degli altri generi della tribù delle Smilacee. Credo infine di dovere mettere lo Slreptopns in questa famiglia e nella tribù delle Convallariee, non ostantechè Kunth e Lindley lo riferi- scano alle Uvulariee o alle Melantacee , perchè mi pare che lo Slrepto- pns sia assai vicino al Pohjgouatum , quantunque da esso e da tutti i generi della famiglia si distingua poi per lo stilo articolato con 1' ova- rio. Noterò qui che io non ho avuto occasione di studiare il frutto maturo dello Slreptopns. Abito. — Le Asparaginee italiane sono piante perenni , erbacee, suffruticose 0 fruticose, con un rizoma ora delicato, ora grossetto, per lo più orizzontale, ora lungo, ora corto in modo che le piante for- nite allora di fibre radicali grosse e tuberose par che abbiano solo una 8 ASPAJ^AGINEE. radice l'orinata da un lascio di tuberi; con un fusto semplice o ramoso, 0 ramosissimo, diritto, curvato ad arco o scandente o voluliile che si attacca ai corpi vicini; con i rami talvolta corti e spinosi o allargati a guisa di foglie, essendo queste allora piccolissime e come piccole scaglie ; con foglie sparse quasi distiche , o in giro , per Io più larghette con nervi longitudinali spesso uniti tra loro da venette a guisa di rete; con fiori spesso piccoli, bianchi o verdognoli, solitarii, in fascette, in spiga o racemo all' ascella delle foglie , inseriti sui rami fogliacei o in peduncoli semplici o ramosi, ascellari o terminali, e con bacche per lo più tonde e rosse, talvolta turchine, quasi nere o bianchicce. Studiate nei loro diversi organi ci presentano le seguenti particolarità. Il rizoma è per lo più orizzontale, ramoso, bianco, grossetto, come articolato , con piccole squame , che sono i resti di guaine sot- terranee; da esso partono le fibre radicaU e di sopra i fusti o ra- mi, i quali in alcune specie vi lascian morendo le cicatrici loro, il che è notabile nei Poìygonalum nei quali le cicatrici tonde e larghe presentano tanti punti più scuri per il passaggio delle fibre che anda- vano al fusto, ciò che dà alle cicatrici l'apparenza delle impronte di un sigillo, donde il nome dato a quelle piante di Sigilli di Salomone. Ora il rizoma è sottile e lunghetto come per esempio nella Paris , ora tal- mente raccorciato che par che le piante ne sieno prive ed abbiano solo una radice composta da un fascio di tuberi lunghi, dappoiché allora le fibre radicali, generalmente delicate, s'ingrossano e diventano tuberose, come si osserva in alcuni Asjìaragus e nel Myrsìphyìinm. 11 fusto è semplice o ramoso o ramosissimo, diritto, curvato ad arco in giù, o scandente (nella Sinilax), o \o\nhik [nd Myrsipìujìlum) , cilindrico, o raramente schiacciato, inerme o di raro fornito di aculei, alto ora pochi pollici o circa mezzo piede, nella Convallaria e nel Majan- ihemum, ora da uno a due o tre piedi, nei Pohjgonaliim , nei Rusctis e in alcuni Asparagi, ora anche tanto da superare una o più volte l'al- tezza dell'uomo come si vede neWaSmilax e particolarmente nella varietà maiiritanica. I rami sono sparsi o alterni, talvolta ridotti a una semplice spina, tal' altra allargati a guisa di foglie ovate, ellittiche, allungate, inermi o fornite all'apice di un mucrone pungente (nei Ruscus). Le foglie sono il più delle volte larghette, con pochi nervi longi- tudinali curvi che si uniscono tra loro per mezzo di venette formanti una vera rete: hanno una forma ovata, ellitfica, lanceolata, a guisa di asta 0 di cuore, e sono inermi o fornite di aculei nei margini e tal- volta anche nel nervo mediano di sotto; di color verde, spesso giau- ASPARAGlNElL. 9 cescenti di sotto, tli raro con macchie bianche. Sono alterne, quasi distiche 0 raramente in giro , sessiU e allora abbracciano in parte il fu- sto e i rami, o con un corto picciolo, il quale nella Smilax ha nel mar- gine due lunghi viticci che mi pajono dipendenti da una divisione dei suoi fasci fibrosi. Rare volte le foglie sono ridotte ad nna sola scagUa, inerme o prolungata in basso in una spina, come si vede nei Riiscus, negli Asparagus e nel Myrsiphyllum. \ fiori sono per lo più piccoli, bianchi, bianchicci o verdognoli, a guisa di campanine 0 di stelline, portati da peduncoli spesso articolati, con uno dei pezzi, il superiore, talvolta dipoi ingrossato; sono solitarii o in fascio e distribuiti per lo più in racemo o spiga, accompagnati ciascuno da una brattea : rare volte vi é un solo fiore che sta all' apice del fusto come nella Paris , e questo è il fiore maggiore di tutti quelli delle no- stre Asparaginee. Nei fiori solitarii o in fascette i peduncoli sono ascel- lari, semplici, bifidi o ramosi, di raro girando attorno al fusto o ai rami si portano sotto della foglia come è nello Streptopiis. I racemi o le spi- ghe sono ascellari o terminali e i peduncoli dei fiori sono semplici o ra- mosi. Nei Rnsciis i peduncoli vengono da sopra o da sotto dei rami allargati a guisa di foglie, e nel Èlyrsìplujìlum e negli Aspa7'agus sono accompagnati da peduncoli sterili, aventi l'apparenza di foglie, larghe o fine e lineari, caduche o persistenti, inermi o pungenti all'apice. II perigonio è per lo più composto di sei pezzi, in uno o due ver- ticilli distinti , di raro consta di quattro pezzi come nel Majanthemum , 0 di otto come nella Paris , nella quale il verticillo esterno è verde come un calice, e l'interno è petaloideo: negli altri generi è petaloidco 0 a guisa di corolla, per lo più di color bianco o gialHccio, con sfu- mature verdognole o rossicce. 1 pezzi raramente sono distinti, spesso sono saldati tra loro alla base o per un certo tratto, e nella Convallaria e nei Polygonaium formano una campanina o un tubo con un lembo diviso in sei lacinie. Il perigonio è il più delle volte persistente, onde si vede secco nel frutto alla base della bacca. I fiori sono ermafroditi o dioici. Gli stami sono per lo più sei, di raro quattro nel Majanthemum , o otto nella Paris, o tre nei Rtiscus, inse- riti all' infima base del perigonio onde sembran talora ipogini, ovvero poco più in alto, o saldati con le lacinie fin quasi alla metà di esse: nella Convallaria sono inseriti nella base del tubo, e nei Polygona- ium sopra la metà di questo. I filamenti sono distinti tra loro eccetto nei Ruscus, nei quali sono saldati insieme iu un tubo a guisa di otri- cello che nasconde l'ovario nei fiori feminei. Le antere hanno due 1' IO ASPAIIAGINEL. logge, tranne nella Svnlax, che baie antere con una loggia; sono introrse e inserite per lo più alla base o versola base, mntiche al- l'apice 0 l'ornile ivi di una punta sporgente o prolungate in un acume lungo e lesinifortne come si vede nella Paris. L'ovario è libero , con tre logge, eccetto nel Majanthemum cbe ne ha due e nella Paris che ne ha quattro. Gli ovuli sono solitarii nella Smiìax, per lo più due in ciascuna loggia nelle altre piante, di raro molti come è in alcuni Pùlygonatutn e nello Streptopus. Lo stilo è con- tinuo con l'ovario, ma nello ■S/re/)/opus è articolato con esso e caduco : ri- sulta dalla saldatura dei tre stili, i quali soltanto nella Paris sono distinti. Il frutto è una bacca , spesso tonda , di colore per lo più rosso che stacca bene sul verde delle piante, o turchino o quasi nero, di raro bianchiccio per la sostanza cerea che la ricopre. La bacca il più delle volte contiene da uno a tre e raramente sino a molti semi quasi tondi, con un albume duro e quasi cartilagineo e con una testa de- licata e di colore per lo più pallido. Considerazioni geografiche. — Tutte le tribù delle Asparaginee, eccetto quella delle Dracenece, la sola che manchi in Europa, sono rap- presentate nella nostra flora, come vi si trovano tutti i generi e quasi tutte le specie europee di questa famiglia, il che è nuova prova della somma ricchezza della flora italiana. A distinguere poi le Asparaginee italiane concorrono segnatamente le molte specie di Asparagns e tutte le specie finora note del genere Ruscus, le une e le altre amiche delle parti temperate e calde della terra anzi di quelle dell'antico mondo, e le ultime solo del nostro emisfero. V Asparagns stipnlaris, il Ruscus Hypophyllum e la Sinilax aspera possono essere considerate come le spe- cie più meridionah di questa famiglia nella flora italiana, mentre il Poly- gonatum officinale, la Convallaria mnjnlis e il Majanthemum bifolium ne sono certamente le più settentrionali. Queste si spingono in Europa sino alle parti settentrionali della Svezia o alla Lapponia , avendo io raccolto il Polygonatum officinale e la Convallaria majalis nel Monte Schulaberga [Sknlaberg] in Isvezia a più di 63 gradi di latitudine set- tentrionale, e il Majanthemum bifolium presso Kengis nella Lapponia tornense a 67 gradi e 12 minuti della stessa latitudine. Quelle si avan- zano fino a Tunisi, in Algeria, in Egitto e alle Isole Canarie. Tra esse la Smilax aapera e la sua varietà mauritanica sono da considerarsi come vere liane europee, emule di quelle che tanto concorrono alla bellezza e alla varietà delle foreste nei paesi della zona torrida. Chi non ha ve- duto i boschi 0 le macchie di alcune parti della nostra penisola o delle ASPAi'.AGIiNKb:. 1 1 nostre isole, e niassimaraente quelli della Marciiinia Coscanu, dove può dirsi che la ilora mediterranea ci si mostra ancora quasi vergine, diffi- cilmente potrà farsi una idea dello avviticchiarsi che la Smilax fa alle piante o agli alberi vicini, dello intrecciarsi in modi inestricabili dei suoi numerosissimi rami con quelli delle altre piante , del suo passare da albero ad albero , del vago aspetto che essa otfre sia per le macchie bianchicce che staccan bene sul verde scuro delle sue variabili foglie, siu per i molti e piccoli fiori che spandono d'intorno una soave fragranza, sia per i grappoletti di frutti rossi che pajon di corallo. Il Mìjrsiphyllmn asparagoides è pianta del Capo di Buona Speranza resa ora salvatica in alcuni punti vicino a Palermo. Le Asparaginee italiane nascono comunemente nei luoghi om- brosi e talvolta umidi delle selve e dei boschi tanto delle parti basse quanto delle regioni alte del faggio e dell' abeto. Talora s'incontrano nelle siepi che esse rendono con le loro spine più impenetrabili. Ilare volte nascono nelle arene marittime, come V Asparagns scaber, o tra le pietre, come si vede i\e\V Asparagns albus e della Smilax, quantunque questa sia più comune nelle macchie. La fioritura delle nostre Asparaginee è assai diversa, I fìuscus fioriscono prestissimo, in Febbrajo e Marzo e alcuni anche sin da Gen- najo 0 da Dicembre. Le specie che vengono nei monti, e sono la mag- gior parte, fioriscono da Maggio a Luglio. La Smilax poi e gli Aspa- ragns albus, acuii foUus e aphyllus fioriscono in Autunno. Piante coltivate e loro usi. — In ItaUa come in altre parti di Eu- ropa si coltiva comunemente V Asparagns officinalis , perchè se ne mangiano i giovani getti conosciuti con il nome di asparagi o spa- ragi. Vedi ciò che ne ho scritto nel suo luogo. TRIBÌJ PRIlflA. ASPARAGEE. AsPARAGE^ Pari. LiLiACEiE tribus lll^ AsPARAGE^ Endl. gen. pi. p. 150. Asparaginee tribus II» Asparagee Kuvth enum. pi. 5. p. 57. Flores hermaphroditi vel saepe dioici. Perigonii corollini phylla 6, basi connata, suba^qualia, persistentia. Stamina G, basi vel medio phyllorum inserta. Filamenta superne libera. Antheree bilocularcs^ dorso 12 ASPAIUGINEE affixto/Ovariiim trilocularc, ovula in lociilis2, superposita, raro 5-plLi- ra, biseriata, hemianatropa. Styli connati. Bacca 1-5 locularis. Te- sta seminis tenuis, albumini corneo-cartilagineo arde adnata. Ernbryo transversus, albumine vix brevior. Osservazioni. — Questa tribù corrisponde a quella delle Aspara- gece di Kunth : solo io la considero come tribù di una famiglia più estesa insieme alla Smilacece dello stesso autore, mentre egli ne la una famiglia a parte insieme alle Dracenew , che io pure considero come tribù delle mie Asparaginee. Considerazioni geograGche. — Il genere Aspavagus, il solo euro- peo dei due che compongono finora la tribù delle Asparagee, ha sette specie nella nostra flora, numero notabilissimo per le specie di questo genere nel nòstro emisfero, stando la massima parte di esse nell'altro e segnatamente nel Capo di Buona Speranza. Queste sette specie abi- tano per la maggior parte nelle parti temperate e calde di Europa : Y Asparagns stìpularis è tra esse la più meridionale. Ho notato di sopra che il Myrsìphyllum asparagoides è oriundo del Capo di Buona Speranza e si è insalvatichito ora vicino a Palermo. CIjIL. ASPARAGUS Linn. Lìnn. gen. pi. p. 168. Juss. gen. p. 41. Endl.gen.pl. p. iSI.Kunlhin ad. Acad. berol. ann. 1842. p. 34. et enum. pi. Ò. p 57. Asparagopsis Kunlh in acl. Acad. berol. ann. 1842. p. 35 et enum. pi. 5. p. 76. Flores raro hermaphroditi vel abortu saepe dioici. Perigonium co- roUinum, campanulato-connivens , apice patens, persistens, sexparti- tum, laciniis aequalibus vel tribus interioribus brevioribus. Stamina 6, basi vel sub medio laciniarum inserta, gequalia vel raro insequalia, in flo- ribus foemineis abortientia. Filamenta Hneari-vel fìliformi-subulata, Antherae subrotundge vel oblongai aut ovatse, muticaevel mucronulatse, basi bifidse, dorso afiìxoe, erectse, biloculares, loculis latere longitudi- naliter dehiscentibus. Pollen ellipticum, utrinque acutum, laeve. Ova- rium subglobosum, obtuse subtrigonum, trisulcatum, triloculare, in floribus masculis abortiens. Ovula in loculis 2, superposita, raro 3- plura, biseriata , angulo interno affixa , hemianatropa. Stylus brevis, terminalis, filiformis, deciduus. Stigma trifidum, laciniis angustissirais, acutis, reflexis. Bacca globosa, trilocularis, loculis dispermis, vel ASPAFIAGUS. 15 abortii 1-^ locularis , 1-4 sperma. Semina dorso convexa, ventre an gulata, vel subglobosa, hilo punctiformi. Testa tennis, atra, nitida vel opaca, albumini duro corneo-cartilagineo arcte adnata. Embryo cylin- draceus , utrinque obtusus , leviter curvatus , transversus , albumine vixbrevior, extremitate radiculari ab hilo remota. Abito. ^ — Piante perenni, con rizomi spesso raccorciati in modo che sembrano avere una radice formata da un fascio di fibre tuberose per l'ingrossamento in esse delle fibre radicali, con fusti diritti, cilindrici 0 angolati , spesso ramosissimi, con i rami alterni , diritti o flessuosi e talvolta curvati in giù quasi in forma di arco , con le foglie ridotte ad una piccola squama, la quale ora è inerme ed ora ha in basso uno sprone spinescente o terminato in una spina grossetta e lunghetta , con i peduncoli fioriferi , solitarii o nati a due a due o in fascetli di tre a molti, diritti o curvati in giù, spesso kmghetti, delicati, arti- colati ora nel mezzo ora verso l'apice o la base, e aventi talvolta l'ar- ticolo superiore più grosso dell' inferiore,. e con altri peduncoli sterili, raccolti in fascetti, raramente solitari, aventi spesso l'aspetto di fo- glie, ora fini ora grossetti, inermi o con una punta pungente, cilin- drici 0 angolati, uguali o disuguali tra loro, persistenti o di raro cadu- chi. 1 fiori sono piccoH, spesso odorosi o odorosissimi, bianchicci 0 giallicci con qualche sfumatura o riga verdognola, ermafroditi o per aborto dioici. I frutti son bacche ora piccole e grosse appena quanto un pisello, ora grosse quasi quanto una ciliegia, tonde, per lo più ros- se, talvolta nere o celestognole. Vi sono dentro da 4 a 6 semi e talora per maggiore aborto degli ovoli anche due semi o un solo seme. Osservazioni. — Non ho croduto di ammettere il genere Aspara- gopsìs di Kunth fondato principalmente per distinguere le specie erma- frodite con più di due ovoli in ciascuna loggia e con uno o due semi tondi nella bacca, perchè si vedono fiori ermafroditi anche nelle spe- cie dioiche del genere Asparagiis di Kunth e il numero degli ovoli nel- r ovario e dei semi nelle bacche è variabilissimo, in modo che anche neW Aspara giis di Kunth vi sono specie con più di due ovuli come nel- V Asparagus slipiilaris e con uno o due semi nella bacca, come nel- V Asparagus stesso, neW Asparagus aphyllus ed in altri. S'intende facil- mente che i semi devono avere angolato il 'ventre per ove s'inseriscono air angolo interno della loggia quando la bacca porta 4 o 6 semi, e che essi devono essere tondi quando questa ha uno o due semi, perchè nel primo caso si esercita verso quel punto una pressione reciproca la (juale manca nel secondo. 1 i ASPAUAGINEE. 935. Asparagiis temiifoliiis Lamk. A. floribus dioicis, plerumque solitariis, raro geminis, perigo- nii laciniis oblongo-lanceolatis , obtusis , staminibus tribus longioribus sub medio laciniarum insertis, tribus alternis brevioribus, prope basin laciniarum insertis, antheris subrotundis, muticis, baccis globosis, ni- tidis (coccineis), cerasi magnitudine, pendulis , 4-G spermis, peduncu- lis tìliformibus , curvatis, flore plus quam duplo longioribus, sub apice articulatis, cladodiis capillaceis, inermibus, pluribus, (sub-20), fasci- culatis, patentibus, foliis squamiformibus, basi brevissime calcaratis, caule terete, erecto, paniculato ramosissimo , ramis teretibus, Ice- vibus. Asparagus tenuifolius Lamk. encycl. 1. p. 204. Dee jl. frane. 3. p. 173. et 5. p. 309. Seh. et Maur. fi. rom. prodr. p. 130. Poìlìn. fi. veron. 1 . p. 456. Ten. fi. nap. 3. p- 374. Reìch. fi. germ. excurs. 1 . p. 118. Ten. syll. p. 177. Comoll fi. comens. 2. p. 241. Beri. fi. Hai. 4. p. 147. Puccini syn. fi. Inc. p. 195. Giiss. fi. sic. syn. 2. in add. et emend. p. 815. Kochf.yn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 813. De Not. rep. fi. lig p. 401 . Knnlh enum. pi. 5. p. 58. Cren, et Godr. fi. de France 3. part. i . p. 230. Ambros. fi. Tir. auslr. 1 . p. 584. Asparagus officinalis /S Linn. sp. pi. p. 448. Asparagus sylvaticus Waldst. et Kit. pi. rar. Hung. 3. p. 223. tah. 201. Asparagus coUinus Jan! pi. exsicc. Asparagi tertium genus, sativo simile, tenuius, et brevius Cce- salp. de plani, lib. 5. cap. 26. p. 217. Palatium leporis Caisalp. herb. fol. 139. n. 378. Asparagus sylvestris, tenuissimo folio Cup. h. rnìh. y. "Ji. Seg. pi. veron. 3. p. 90. Nome italiano. — Sparagio salvatico. Figure. — Red. IH. 8. lab. 434. Stazione, Abitazione e Fioritura» — Nei luoglli Salvatici cd om- brosi , nelle siepi e talvolta ancbe nei margini dei fossi , segnatamente dei colh e dei monti delle parti settentrionali e centrali della penisola dalla regione del castagno a quella del faggio, e talora ancbe sino alia regione subalpina. E rara nelle parti meridionali della penisola, e si trova solo nei monti come nel Monte Artemisio dello stato romano o nei boscbi del Sannio presso Trivento nel regno napoletano. Nasce ASPAUAC.US. 15 pure nel Tirolo italiano, in Istria e in Sicilia dove l'amico Mina l'ha raccolto presso Castelbuono e dove è stata trovata da Tineo a Vacche- rizzo e a'Maccliioni dell' Agnone presso Catania, ma che io non ho veduto. Fiorisce in Maggio e Giugno, ed è perenne. Distribuzione geografica. — Pianta delle parti meridionali e in parte delle centrali dell' Europa. Si trova nel Banato, in Ungheria, in Croazia, in Podolia, nelle parti meridionali della Francia, in Savoja e in Italia. Descrizione.^ — Il rizoma è alquanto lungo, orizzontale e striscian- te, e manda molte libre radicali, carnosette, lunghette e ramose. Il fusto è alto da un piede a due piedi , e talvolta anche più , diritto , ci- lindrico, liscio , verde, semplice e nudo inferiormente , ramoso nel resto, con i rami alterni, vicini, che si slaccano ad angolo assai aperto e sono anche essi ramosi : tanto i rami quanto i rametti sono cilindri- ci, lisci e verdi. Le Toglie sono a guisa di piccole scaglie bianche, lanceolato-acurainate, senza sprone di sotto o con uno sprone cortis- simo. I cladodii sono finissimi, capillari, molli, lunghetti, cilindrici, inermi, di un bel verde, nascono in fascetti di circa 20, e sono quasi uguali in ogni fascelto e aperti. I peduncoli sono solitarii e talvolta a due a due, filiformi, curvati ad arco,. più lunghi dei cladodii e più di due volte o quasi tre volte dei fiori : hanno la loro articolazione verso l'apice, l fiori maschi hanno il perigonio quasi cilindrico, diviso pro- fondamente in sei lacinie allungato-lanceolate e quasi lineari, ottuse o come smarginate all' apice , di colore bianco-gialliccio , con una sfuma- tura longitudinale verdognola di fuori: tali lacinie sono quasi uguali tra loro, e hanno 1' apice alquanto rivolto in fuori. Gli stami sono al- quanto disuguali: gli esterni sono un poco più corti, inseriti presso la base delle lacinie esterne, gì' interni sono inseriti poco più in alto del terzo inferiore delle lacinie interne : i filamenti sono Imeari-lesinit'or- mi, bianchicci. Le antere sono assai piccole, quasi tonde, gialle, in- serite nel dorso. 11 polline è giallo. L'ovario è piccolo, triloculare con le logge vuote. Lo stilo e lo stimma mancano. Nei fiori feminei il pe- rigonio è come nei fiori maschi: le antere sono in istato di rudimento e prive di polline. L' ovario è ovato-tondo, triangolare, con gli angoli ottusi, e con tre solchi longitudinali, di color verde chiaro e lucente: ha tre logge, in ciascuna delle quali sono due ovoli, soprapposti, quasi tondi. Lo stilo è diritto, assottigliato alquanto verso alto, verdo- gnolo in basso, bianchiccio o rossiccio in alto. Lo stimma è trifido, bianchiccio, papilloso. La bacca è (|uasi tonda, grossa (pia.si quanto IO ASPARAGINEE . una ciliegia, rossa, nitida e con tre logge, e contiene ora sci ora quattro semi per aborto di due ovoli. Osservaziani. — È ben distinta dall' i4sparagMs o^ci/io/i.".- principal- mente per i cladodii assai più tini, più lunghi, in maggior numero in ciascun fascetto e aperti , per i peduncoli più sottili e aventi 1' artico- lazione presso l'apice, per gli stami disuguali, i più limghi dei quali sono un terzo più corti del perigonio e con i filamenti saldati con questo fin quasi alla metà, mentre i più corti sono quasi due volte più corte del perigonio e hanno i filamenti saldati con questo soltanto presso la base delle lacinie, per le antere quasi tonde, e per le bac- che assai più grosse. 936. Apparagli» officinali^ Linn. A. floribus dioicis, solitariis vel geminis, perigoni! laciniis ob- longis, obtusis, staminibus subasqualibus, omnibus tertio laci- niarum inferiore insertis, antheris oblongis, submuticis, baccis glo- bosis, nitidis, (coccineis), pisi magnitudine, 4-6 spermis, pedunculis tenuibus, nutantibus, flore subduplo longioribus, supra medium arti- culatis, articulo superiore demum crassiore , cladodiis setiformibus, paucis (3-9), fasciculatis, ramo adpressis, angulatis, la?vibus, foliis squamiformibus, basi brevitér calcaratis, caule subtereti, herbaceo, erecto, laevi, paniculato-ramosissimo, ramis teretibus, laevibus. Asparagus officinalis Linn. sp. pi. p. 448. excl. var. /5. AH. fi. ped. 2. p. 166. Urna h. ?'. pan. p. 151. Suffr. pi. du Frioul. p. 134. Balb. p. laurìn. p. 38. Dee. fi. fran^. 3. p. 173. var. a. Noce. elBalb. (l. tiein. 1. p. 162. Morìe, fi. venet. 1. p. 168. Pollin. fi. veron. 1. p. 456. var. fi. Ten. fi. nap. 3. p. 374. Noce. fi. venel. 2. p. 117. var. B. Guss. fi. sic. prodr. 1. p. 120. Gaud. fi. helv. 2. p. 225. Reich. fi. germ. excurs. 1. p. 118. Ten. syll. p. 173. Comoll. fi. com. 2. p.240. Beri. fi. Uni. 4. p. 146. Puccini sijn. fi. lue. p. 194. Boiss. voij. en Espagn. p. 620. Yìs. fi. dalin. 1. p. 160. Guss. syn. fi. sic. 1. p. 417. Koch syn. fi. germ. et helv. edtt. 2. p. 813. De Noi. rep. fi. inj. p. 401. Kunlh enum. pi. 5. p. 60. Cren, el Godr. fi., de Frane. 3. pari. 1 . p. 231. Amhros. fi. Tu: auslr. 1. p. 582. Asparagus sativa et Idem sylvestris, penes baccani curtipondidam diversus Gup. h. calli, p. 24. ASPAHAGUS. il Asparagus foliis sativo aemulus , Lrevioribus , crassioribusque , aduncis aculeis, exsertis Clip. h. calh. suppl. alt. p. 11. iffoine italiano. — Asparagio , Sparagio. Figure. — Engl. hot. 5. tab. 339. FI. dan. tab. 803. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luOghi Salvatici e boschi- vi, presso il corso dei fiumi o in vicinanza delle spiagge dei mari dal Piemonte, dalla Lombardia, dal Tirolo Italiano sino al Regno di Na- poli. È meno comune della specie precedente. Nasce pure in Istria presso Basovizza, e in Sicilia vicino a Palermo (Todaro!) a Catania, a Torre di Allegra (Bivona!) e tra Catania e il Fondaco dell' Agnone nelle siepi di Vaccarizzo (Gussone) e a Catania ed Aci presso l'Ognina (lineo). Fiorisce in Maggio e Giugno, ed è perenne. Distribuzione geografica. — Estcsa in Europa dall' Inghilterra per la Francia , la Svizzera e l' Italia sino in Sicilia : però introdotta con la coltivazione in molte parti della terra dove si è insalvatichita. Descrizione. — Il rizoma è corto , grossetto e manda fibre radi- cali grossette e carnose. Il fusto è alto da più di un piede a due o tre piedi, quasi cilindrico, liscio, verde, diritto, nudo inferiormente, ra- mosissimo, con i rami alterni, patenti e ramosi, essi e i rametti sono quasi cilindrici, verdi e fisci. Le foghe sono a guisa di piccole squame lanceolate, acuminate, fornite alla base di un piccolo sprone, e di co- lore bianchiccio sudicio. I cladodi! sono da 3 a 9, uniti in fascétti, sono poco disuguali, a guisa di setole, angolati, inermi, verdi, lisci, diritti e avvicinati ai rami ed ai rametti. I peduncoli sono solitarii o a due a due, delicati, curvati in giù, articolati verso la metà, con 1' ar- ticolo superiore alquanto più grosso dell' inferiore , il più delle volte sono più lunghi dei cladodii e quasi il doppio dei fiori. 1 fiori maschi sono quasi cihndrici, divisi in sei lacinie saldate inferiormente fin quasi alla metà, di forma allungata, ottuse all'apice, le tre esterne sono di- ritte e più strette delle interne, le quali sono quasi ellittiche e con r apice rivolto in fuori , tutte sono di colore gialliccio sfumato di ros- siccio e di verde. Gli stami sono quasi uguali, inseriti poco al di sopra del terzo inferiore verso la metà del perigonio; i filamenti sono filifor- mi-Iesiniformi , bianchi. Le antere sono allungate, ottuse, mutiche o forniti di una cortissima punta ; di colore quasi ranciato onde staccan bene sulle lacinie. L'ovario è piccolo, quasi ovato-triangolare, verde con tre leggieri solchi , triloculare con le logge ovate o con gli ovoli abortiti. Lo stilo è corto e Io stimma è trifido e papilloso. Non ho avuto occasione di descrivere i fiori feminei. Flora Italiana. Vol. III. 2 18 ASPAUAGINEK. Osservazioni. — Questa specie varia per la lunghezza dei cladodii secondo che nasce in luoghi fertili o sterili. Usi. — È coltivata comunemente in molte parti di Europa e di fuori , perchè ne sono mangiati i giovani getti e portati nelle mense con il nome di sparagi o asparagi. 939. Asparagiis scaber Brign. A. floribus dioicis, geminis solitariisve , perigonii laciniis oblon- gis, obtusis, staminibus suba^qualibus, omnibus fere medio laci- niarum insertis, antheris oblongis, mucronulatis, baccis globosis, nitidis, (coccineis), pisi majoris magnitudine, 2-3 spermis, pedunculis tenuibus, arcuatis, flore longioribus, supra medium articulatis, articulo superiore demum crassiore, cladodiis setiformibus, paucis (5-8), fasci- culatis, patentibus, angulalis, prsesertim angulis scabris , foUis squami- formibus, basi calcaratis, calcare crassiusculo, spinescente, caule her- baceo , terete , striato , erecto , scabriusculo , paniculato-ramosissimo , ramis teretibus, striatis, scabris vel scabriusculis. Asparagus scaber Brign. fase. pi. foroj. p. 22. Moretl. noliz. in- torno alla fior, venet. di Morie, p. 10. Ten. syU. p. 177. Beri. fi. ìlal. 4. p. 150. Vis. fi. dalììi. 1. p. 161. Kocìi syn. fi. genn. et lielv. edit. 2. p. 813. Kunlhenum. pi. 5.p. 62. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 231. Asparagus amarus Dee. eat. monsp p. 81. et fi. frang. 5. p. 309. Ten. fi. nap. 3. p. 375. Asparagus marinus Gius. rar. pi. hisl. 2. p. 179. eum ie. Beich. fi. germ. excurs. 1. p. 118. Asparagus maritimus crassiore foUo Zannich. istor. delle p'iant. venet. p. 24. lab. 74. Figure.— Bed. in. 8. tab. 446. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi arenosi umidi e talvolta salsi delle spiagge della penisola bagnati dal Mare Adriatico. Nasce in Istria presso Fiume, Trieste, nelle saline abbandonate di Zaule, presso Monfalcone, nei lidi veneti al Lido, a Malghera, al Cavallino e altrove, nella Spiaggia di S. Benedetto presso Ascoli, nei luoghi marittimi e paludosi della Puglia al Lago Salso, presso Manfre- donia, a Matinata, al Lago di Varano, nei quali ultimi luoghi del Regno di Napoli è stata trovata da Tenore. L'ho pure avuta di Barletta favoritami dal sig. Bruni. Fiorisce in Maggio e Giugno, ed è perenne. ASPAHAGUS. 17 colore verde, spesso con qualche macchia più pallida nella pagina superiore, un poco lucenti e assai variabili per la forma cordate- astata 0 astato-lanceolata, o raramente cordato-deltoidea, ora più lar- ghe ora più strette, ora più corte, ora più lunghe ; esse hanno 7 o 9 nervi fini e delicati, che partendo dal picciolo si dirigono verso l'apice; il nervo mediano è diritto, i nervi laterali sono curvi in basso per seguire le orecchiette o lobi della base della foglia , e poscia si portano verso l'apice, dove giungono solo i più interni : questi nervi si congiun- gono tra loro per mezzo di vene assai delicate. 11 nervo mediano è più manifesto di sotto ed ivi ha per lo più piccoli aculei quasi in forma di denti : questi si vedono anche nel margine della foglia , però va- riano assai per il numero loro e per la lunghezza e qualche volta mancano al tutto. L' apice della foglia ha una piccola punta spor- gente, quasi come un mucrone, e rivolta un poco in giù. Il picciolo è assai più corto della foglia , spesso curvato in giù , cilindrico di sotto, scanalato superiormente, e spesso fornito di qualche aculeo: esso è più largo alla base dove abbraccia in gran parte una spina corta che ha 1' apice rossiccio e rivolto un poco in alto , e che è un rudimento di ramo non svolto , come si può vedere nelle foglie superiori, alla ascella delle quali i rami si svolgon bene e la spina perciò manca. Dal punto di unione della parte più larga con la parte più stretta del picciolo partono di sopra due lunghi viticci, duri, cilin- drici, di color verde pallido o verde gialliccio, che si curvano e si attorcigliano sia alle parti della stessa pianta , sia alle piante vicine. I fiori sono portati all' apice dei rami e formano tanti piccoli ombrelli sessili, alquanto vicini tra loro , distribuiti quasi in ispiga in rametti ascellari e terminah , privi di foglie e flessuosi : ciascun' ombrello ha quattro, sei 0 molti fiori, i quali mandano un odore quasi come di miele , sono piccoh e bianchi ; ciascun fiore ha un peduncolo , più lungo del fiore stesso, cihndrico, delicato e inserito sui rami per mezzo di un rigonfiamento di questi in forma quasi di una piccola cupola concava : i diversi rigonfiamenti formano un glomerulo eh' è il ricetta- colo comune, quasi alveolato e che persiste dopo la caduta dei fiori ; il peduncolo di questi è quasi articolato con il ricettacolo comune che ne abbraccia la base. Il perigonio ha dapprima una forma quasi di cam- panina, poi le foglioline divengono patenti : sono tutte libere, le esterne di forma allungato-lanceolate sono un poco più larghe e appena più lunghe delle interne che sono lanceolate ; sono tutte ottusette al- l'apice e hanno un nervo longitudinale, più manifesto nelle interne. 58 ASPARAGINEE. Nei fiori maschi vi sono sei stami ; i filamenti sono inseriti alla base del perigonio, piani e uguali; le antere sono allungate, uniloculari e due, tre ed anche talvolta quattro volte più corte dei filamenti; sono ottuse 0 ottusette all'apice e di colore bianchiccio. Non vi è alcun ru- dimento del pistjllo. Nei fiori feminei vi è un ovario sessile, ellittico, verde, lucente, il quale ha tre logge e tre semi ortotropi, inseriti al- l'apice dell'angolo interno e pendenti. Gli stimmi sono tre, sessili, grossetti , di un bianco-roseo , curvati in fuori e in basso , coperti in dentro di papille. La bacca matura è rossiccia, nitida, tonda, della grossezza di un pisello, contiene per lo più tre o due semi, di raro uno. l semi sono quasi tondi, convessi di fuori, alquanto piani dalla parte interna, lisci, nitidi, scuretti. La testa è aderente all'albume cartila- gineo. L'embrione è piccolissimo, ovale, situato alla parte opposta all'ilo. Osservazioni. — La varietà b. sembra a prima vista distinta dalla specie per la sua statura più alta, per i fusti con meno aculei e per le foglie più larghe , quasi tonde ma incavate in cuore alla base e poco 0 punto aculeate ; pure si trovano tali e tante forme inter- medie che dimostrano il passaggio dell' una all' altra varietà. Io ho vedute le bacche sempre rossicce e nitide nella nostra pianta, e non mai nere ed opache come nella Smìlax nigra Willd., che è forse una specie distinta quantunque alcuni botanici l' abbiano considerata come sinonimo della Smìlaxmaiirìtamca. Usi. — La radice di questa specie è adoperata in medicina come quella della Salsaparilla : se ne fa un decotto. Specie dubbia. Smilax nigra WUld. 8. calde aculeato, angulato, foliis inermibus coriaceis cordati» oblongis, sempervirentibus (baccis nigris). Smilax nigra Wdld. sp. pi. 4. p. 773. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 630. Smilax aspera, minus spinosa, fructu xngroCiip. h.calh. p. 202. Smilax aspera, fructu nigro Cast. h. me&s. p. 45. Figure. — Smilax aspera fructu nigro Chis. rar. pi. hist. 1 . p. 113. fig. Nasce in Sicilia secondo Cupani e Castelli. Però io credo che quei botanici abbiano inteso con quel nome la nostra Smilax aspera. 59 FAMIGLIA DECIMA. nEOScouEAcmm. DioscOREiE K. Brown prodr. p. ^94. Baili, ord. nat. p. So. Endl. gen. pi. p. 151. Brongn. énum. des genres p. 68. Sarmentacearum genera Lìmi. ord. nat. XI. AsPARAGORUM genera Juss. gen. pi. p. 42, 43. AsPARAGEARUM genus Dee. fi. frane. 3. p. 18 f. DioscoRiNE^ Kimlìi enum. pi. 5. p. 322. DioscoREACEiE Lindi, veg. kingd. p. 214. Herbae perennes , vel suffrutices , pleriimqiie sinistrorsum volu- biles, rarissime procumbentes, radice saepius tuberosa, carnosa, non- numquam Tignosa, maxima prseditse. Caulis volubilis aut procumbens, simplex vel ramosus, ramis te- retibus. Folia petiolata , alterna vel interdum opposita , palmatinervìa , reticulato-venosa , integra, nonnnnqiiam digitato-lobata aut dissecta , plerumque cordata. Petioli saepe supra basim geniculato-nodosi , in- terdum basi biglandulosi , glandulis spinescentibus aut spinosis. Flores dioici, rarissime monoici, regulares, parvi, in spicas vel racemum axillarem, simplicem aut ramosum dispositi, solitarii , glo- merati vel fasciculati. Perigonium subcorollinum, subinfundibuliformi- rotatum , tubo in floribus masculis brevi aut brevissimo , conico- subgloboso aut subcampanulato; in foemineis superum, limbo sexfido, laciuiis nunc sequalibus nunc insequalibus, modo exterioribus , modo interioribus majoribus, biseriatis, persistentibus. Praifloratio imbri- caliva. Stamina 6, tubo perigoni! vel basi laciniarum inserta, sequalia vel insequalia, perigonio semper breviora , interdum tria sterilia castrata , vel nulla (in nonnullis Dioscorea3 et Helmise speciebus), in floribus foemineis stamina tot quot in floribus masculis sed eff"oeta vel rarissime nulla. Filamenta filiformia aut subulata, libera. Antherae biloculares, loculis contiguis, longitudinaliter dehiscentibus, dorso paulo supra ba- sim affìxae, introrsse vel raro recurvato-extrorsae. 60 DIOSCOHEAGEE. Ovarium inlerum, triangulare vel subcylindricuni, triloculare. Ovula in loculis 2, angulo centrali diversa altitudine suspensa, ana- tropa. Styli 3, magis minusve connati. Stigmata 5, indivisa vel ple- rumque bifida. Pistillum in floribus masculisrudinientarium aut nuUum. Fructus perigonio persistente coronatus, rarissime baccatus , (in Tamo) subglobosus, trilocularis vel dissepimentis obsoletis unilocu- laris, 5-6 spermus; plernmque capsularis, triqueter, pergamenus vel coriaceus, loculicido-trivalvis, angulis marginantibus secedentibus , loculis disperraìs; interdum samaroideus sive abortu redactus ad lo- culum unicum compresso-membranaceum, indehiscentem, monosper- mura (in Rajania). Semina inl)accis et samaris aptera, in illis subglobosa, in bis lenticulari-compressa ; in capsulis piano-compressa , ala mem- branacea undique cincia vel basi aut apice tantum alata. Testa tennis, albumini arcte adnata vel solubilis, hilo nudo cum chalaza apicali epe rapheos filiformis conjuncto. Albumen carnoso-cartilagineum, fissura centrali amplissima in laminas duas partibile vel rarissime (in Tamo) solidura. Embryo minutus, cavitate propria prope hilum locatus, spa- thulatus, cotyledone plana, antice, prò receptione phimulge minutis- simae excavato-vaginante, vel (in Tamo) oblongo-obconicus, cotyledone conica, extremitate radiculari hilum spoetante. Osservazioni. — Questa famiglia è vicina alle Asparaginee, segnata- mente per il genere Tamus, pure ne è ben distinta per l'ovario infero, per gli ovoli al numero di due in ciascuna loggia , sospesi a qualche distanza Ira loro , per il frutto per lo più cassulare o samaroideo , per l'albume spesso divisibile in due lamine per una fessura centrale, e per r embrione spesso con il cotiledone piano. Essa merita di essere distinta in due tribù o sotto -famiglie, 1' una per le piante con frutto cassulare o samaroideo, con i semi schiacciati, con l' albume divisibile in due lamine, e l'embrione con il cotiledone piano, e l'altra per quelle con frutto carnoso ossia baccato, con i semi quasi tondi, con l'albume solido, non divisibile, e l'embrione con il cotiledone conico. Chiamerò l' una la tribù delle Dioscorece, è l'altra delle Tamece. Il lettore troverà qui appresso i caratteri di questa ultima tribù , la sola che si trova in ItaUa : darò qui perciò quelli delle Dioscoree. DioscoRE.E. Fructus capsulares vel samaroidei. Semina compres- sa. Albumen fissura centrali amplissima in laminas duas partibile. Embryo spathulatus ; cotyledone plana, et prò receptione plumulae minutissimae antice excavato-vaginante. SuBTKiBus l''. EuDioscoRE.f;. Fructus capsulares , pergameni vel DIOSCOHEAGEE. 61 coriacei ., triquetri , triloculares , loculicido-trivalves , angulis margi- nantibus secedentilnis, loculis dispermis. Semina compressa, ala mem- branacea iindique cincia vel basi aut apice tantum alata. Dioscorea Lìnn. ex parte. Helmia Knuth. Testudinaria Saìisb. SuBTRiBUS ll^ Rajane.e. Fructus samaroidei, abortu ad loculum unicum compresso-membranaceum, indehiscentem , monospermum redacti, loculis duobus abortivis nerviformibus. Semen lenticulari- compressnm, apterum. Rajania Linn. Non avendo avuto occasione di studiare il genere Oncus ignoro se esso debba formare una tribù distinta di questa famiglia, ovvero appartenere a quella delle Tamece. Noterò che non ho creduto di considerare il Tamus come una famiglia distinta dalle Dioscoreacee non ostante le particolarità de! suo frutto e dei suoi semi , perchè mi pare che il piano di struttura sia il medesimo tanto nelle Dio scoree quanto nelle Tamee , e che il frutto carnoso di queste dipenda solo da uno straordinario svolgimento di parenchima tra l'ovario e il tubo del perigonio saldato con esso come è facile di osservare facendo una sezione trasversale dell'ova- rio del Tamiis, il quale mostra allora, come ha già notato Endlicher , la sua forma triangolare come nelle Dioscoree. Abito. — Essendovi in Italia 'una sola specie di questa famiglia, rimando ad essa il lettore per 1' abito della medesima. Consideirazioni geografiche. — Il Tamus communìs è la sola spe- cie di questo genere e della famiglia che nasce in Europa e tra le po- chissime della stessa che sortono dai confini dei tropici, se si eccet- tui una vera Dioscorea, scoperta dal sig. Bubani nei Pirenei, pianta che io ho veduto senza frutto e che I' autore ha solo annunziata ma non ancora descritta. 11 Tamus può essere considerato come una delle poche liane europee, che concorrono alla bellezza delle macchie e dei boschi nelle parti centrali e segnatamente nella regione meridionale della nostra Europa. Piante coltivate e loro usi. — Da pochi anni si principia a colti- vare in Italia la Dioscorea Batatas Decaisne, pianta da me introdotta in Italia e in Firenze nell'anno 1855 e che ho principiato a dare a di- versi orticoltori toscani e di altre parti d'Italia. Essa è nota comune- mente con il nome d' Igname della China. Ha due o tre radici grosse, 62 UlOSCUREAllEE. luiiglie, tuberose, che contengono una buona fecola, di grato sapore e di facile cottura. È utile perchè passa bene 1' inverno presso di noi e non ha perciò gl'inconvenienti della Batalas edulis Clioisy. Vedi la par- tecipazione da me fatta di quella Dioscorea alla Accademia dei Georgo- lili il di 15 Aprile 1856, negli Alti dei Georgo/iU, nuova serie, voi. 3. p. XLVIIl. TRIBÌi IJIVICA. TAMEE. Tame^ Pari. Fructus baccati , subglobosi. Semina subglobosa, aptera. Albu- nien haud partibile. Embryo oblongo-obconicus , cotyledone conica. Osservazione. — Questa tribìi comprende il genere famus. Ignoro se debba riterirvisi il genere Onciis, la di cui struttura è poco nota. CliXIX. TAMUS Linn. Lini), geli. pi. ji. o24. Endl. gen. pl.p. 158. Kunth enum. pi. p. 453. Tamnus Tourn. inst. 1 . p. 102. tab. 28. Jnss. gen. pi. p. 43. Flores dioici. MascuH. Perigonrum subcorolHnum , tubo subcam- panulato , limbo sexfido , laciniis suba^qualibus , patentissimo-subre- tlexis. Stamina 6, fundo tubi inserta, distincta, subinsequaha, exteriori- bus paulo brevioribus, apice recurvata. Filaraenta filiformia. Antherae didymse, biloculares , dorso afiìxaj , recurvato-extrorsae. Pollen breve, ellipticum. Rudimentum stylinum subtrifidum. Foeminei. Perigonium fere ut in tloribus masculis, superum. Stamina 6, abortientia. Ova- rium inferum, ovatum vel subpyriforme , obtuse subtriquetrum , Iriloculare. Ovula in loculis 2, subcompressa, anatropa, diversa altitudine suspensa. Bacca subglobosa, perigonio persistente coro- nata, tri, demum dissepimentis obsoletis , unilocularis. Semina 5-6, subglobosa, pendula, aptera. Testa membranacea, solubilis. Albumen solidum, carnoso-cartilagineum. Embryo minimus, oblongoconicus, rectus , extremitate radiculari hilo proxima , cotyledone conica. Abito. — Pianta perenne fornita di una grossa radice tuberosa, carnosa, lunga, di colore scuro e come areolata di fuori, bianca di TAMUS. (35 dentro e acre , dalla quale partono alcune fibre radicali sparse ; di un fusto volubile da sinistra a destra che sale talvolta assai alto ; di foglie alterne, a guisa di cuore e talvolta come trilobe con i lobi laterali tondi e il lobo medio lanceolato e acuminato, di un verde lucente quando sono giovani, con nervi palmati e vene delicate unite tra loro a guisa di rete; di piccioli ingrossati e contorti alla base dove sono lateral- mente due glandole spinose curvate ad uncino ; di fiori piccoli verdo- gnoli, distribuiti, i maschi molti in racemi semplici o ramosi e più lunghi delle foglie , e i femminei pochi in racemi più corti di queste ; di poche bacche quasi tonde, rosse e contenenti da o a 0 semi tondi. 955. Tamus eoniitiunis Linn. T.racemis masculis, basi simpliciter ramosis, elongatis, multifloris, floribus breviter pedicellatis, perigonii laciniis linearibus, obtusiuculis, staminibus perigonio subduplo brevioribus, racemis foemineis brevibus, paucifloris, floribus brevissime pedicellatis, baccis subglobosis (rubris), 3 6 spermis, foliis cordatis, acuminatis, longe petiolatis, petiolis basi biglandulosis, glandulis uncinatis , caule volubili, radice tuberosa, carnosa, extus nigricante, subareolata , intus alba. Tamus communis Linn. sp. pl.p. 1458. AH. fi. ped. 2. p. SS4. Ucria h. r. panorm. p. 417. Savi fi. pis. §. p. 372. Desf. fi. atl. 2. p. 366. Suffr. pi. du Frìoxil p. 192. Balb. fi. tour. p. 166. Dee. fi., frane. 3 p. 181. Noce, et Balb. fi. t\e. 2. p. 203. Seb. et Maiir. fi. rom. prodr. p. 337. Beri, amoen. ila!, p. 424. Pollin. fi. veron. 3. p. 184. Gaud. fi. helv. 6. p. 285. Moris atirp. sard elench. fase. 3. p. 11. Beieh. fi. germ. exeurs. 1. p. 101 . Ten. fi. nap. 5. p. 277. Piiecìn. syn. fi. lue.p. 523. Boiss. voy. en Espagn. p. 610. Vh. fi. dalm. 1 . p. 464. Koch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 815. Morìs et de Not. fi. Caprar. p. 127. Giiss. syn. fi. sic. 2. p. 628. Gries. spie, fi. rum. et bith. 2. p. 403. Kunth enum. pi. 5. p. 453. Cren, et Gcdr. fi. de frano,, 3. part. 1. p. 235. Ambros. fi. Tir. atn^ir. 1. p. 625. Guss. enum. pi. inarìm. p. 330. Bert. fi. Hai. 10. p 355. Tamaruni Ccesalp. de plant. lib. 5. cap. 9. p. 206. Bryonia laevis sive nigra racemosa Cup. h. ealh. p. 33. Tamnus racemosa, flore minore luteo pallescente Tourn. inst. 1. p. 103. Seg. pi. veron. 1. p. 173. Nome italiano. — Viticella, Vite nera. Tamaro. Cerasiola. Figure. — Rnql. bot. lab. 91- 04 DIOSCOREACEE. b. eretica, l'oliis cordato-subtrilobis. Tamus eretica Linn. sp. pi. p. 1458. Siblh. et Smilh. fi. grvec. prodr. 2. p. 258, et fi. grcee. 10. p. 48. Gries. spie. fi. rum. et hilh. S. p. 403. Kiinth emim. pi. 5. p. 455. Tamus communis var. b. subtriloba Guss. syn. fi. sic. S. p. 880. in add. et emend. Brionia Isevis, folio lucidiori, e lato statim in angustum desinente. Cup. h. calh. p. 33? Tamnus eretica, trifido folio Town, coroll. p, 3. Figure. — Sihth. et Smith fi. grcec. lab. 958. Stazione, Abitazione e Tiorìtura. — Nei luOghl salvatici , cd om- brosi, nelle macchie e nelle siepi delle regioni della querce, del castagno e dell'olivo tanto della penisola quanto delle isole di Sicilia, di Corsica e di Sardegna e di molte delle piccole isole. La varietà b. è più co- mune nella regione dell' olivo , nella costa occidentale della penisola, in Sicilia e nelle piccole isole. Fiorisce in Aprile e Maggio, ed è perenne. Distribuzione geograGca. — Nelle parti centrali e meridionali di Europa dalla Inghilterra e dalla Germania per la Francia, la Spagna e l' Italia sino all' isola di Pantellaria e in Grecia. Si trova pure in Ibe- ria, in Persia e nell'Affrica australe. Descrizione. — 1 fusti sono cilindrici, striati, di colore rossiccio, volubili da sinistra a destra attoreigliandosi ai frutici e agli alberi vicini a guisa di liane. Le foglie della specie sono a guisa di cuore e acuminate, intere nel margine, ottusette all'apice dove hanno una piccola punta sporgente; hanno un nervo longitudinale mediano e tre o quattro altri nervi da ciascun lato, successivamente più curvi e più corti , i quali man- dano alcune piccole venette trasversali e ramose, che unite a quelle dei nervi vicini formano una rete molto sottile : nella varietà b. le foglie sono quasi trilobe, con i lobi lateraU tondi a guisa di orecchiette e con il lobo medio lungo, lanceolato e acuminato: tanto nella specie quanto nella varietà sono verdi, lucenti quando son giovani, alterne e for- nite di picciolo. Questo è lungo quasi quanto le foghe, quasi cilindrico ma con un solco longitudinale di sopra, più grosso e un poco contorto alla base , dove nel punto d* inserzione ha da ciascun lato due glan- dole bianchicce o rossicce, curvate in giù quasi ad uncino e poste come due stipole. I fiori maschi sono a due o a tre distribuiti in un racemo ascellare, che ha per lo più uno, due, tre o quattro rami inferiormente, e che è quasi il doppio più lungo delle foglie. Ciascun ramo del race- mo, come ciascun fascettino di fiori è accompagnato da una piccola TAMUS. ^5 brattea lineare acuminata. I fiori si compongono di un perigonio che è di sei lacinie lineari quasi uguali , tre esterne un poco acute e e tre interne ottuse, tutte e sei di colore giallognolo, e saldate in- sieme alla base in un tubo corto che è di colore verdognolo o scuro. Gli stami sono sei , tre sono più esterni degli altri tre , quelli sono un poco più corti degli interni, i quaH sono quasi la metà più corti delle lacinie. 1 filamenti sono liberi, inseriti nel tubo del perigonio, cilin- drici, verdognoli e curvati verso l'apice in fuori. Le antere sono di- dime, hanno due logge che si aprono longitudinalmente e sono in- serite con il dorso sull' apice del filamento che é grosso quanto il resto del filamento medesimo. 11 polline è liscio, ellittico, giallo. I fiori feminei sono per lo più a due a due, e distribuiti pochi in un racemo corto e molto più corto del picciolo della foglia. Il pe- rigonio è quasi come nei fiori maschi , ma il tubo è meno manifesto ; si vedono i sei stami abortiti e ridotti a sei corti filamenti. L' ovario è infero, ovato, verde, triloculare, con le pareti assai grosse, e le ca- vità ristrette. In ciascuna loggia sono due ovoli, ovati e un poco schiac- ciati, anatropi e pendenti 1' uno al di sopra e a qualche distanza del- l' altro. Gli stili sono saldati insieme in un solo che apparisce come una colonnetta con tre coste longitudinali. Gli stimmi sono tre, di- stinti, rovesciati in fuori ed in giù, scanalati di sopra e quasi bifidi al- l'apice, di colore giallognolo come lo stilo e le lacinie del perigonio. Le bacche sono quasi tonde o ovali-tonde, per lo più poche, talvolta due 0 anche una sola, verdi da principio, poi giallognole e finalmente di un bel rosso : hanno all'apice una piccola punta nera che sta a indicare i resti dello stilo. Tali bacche hanno dapprincipio tre logge con i setti molto larghi , ma ([uesti a poco a poco si restringono in modo che per lo più sono piccoli e si obliterano nel frutto maturo il quale ha al- lora una sola loggia , scompartita però in tre camerette comunicanti tra loro nel centro. 1 semi sono due in ciascuna cameretta, soprap- posti r un r altro e pendenti con un corto funicolo dalla parte di sotto più vicina alle pareti dell'ovario: sono di un rosso scuro, quasi tondi. La testa è membranacea e si può staccare dall'albume. L' ombelico è puntiforme e unito alla chalaza per mezzo di un rafe sottile. L' al- bume è carnoso-duro e come cartilagineo, non divisibile in due parti. L' embrione è in una piccola cavità di questo presso all'ilo: è piccolo, allungato, con la estremità radicolare vicina all'ilo, e il cotiledone conico. FionA Italiana. Vol. HI. (ili FAMIGLIA UNDECIMA. AiuARiijijMnmim, Amaryllide^ R. Brown prodr. p. 296. Barll. ord. nat. p. 45. Endl. gen. p. 174. Lindi, veg. kingd. p. 155. Kunlh emitn. pi. 5. p. 467. Narcissi sect. Il'' et sect. 1" et ni=> ex parte Juss. gen. p. 55 et 54. LiLiACEiE ord. IW Narcisses Dee. fi. frane. 3. p. 229. AmaryllidacEìE Subordo II HypoxydeyE § 3. Alstrcemeriaìibrmes , III Agave^g § 2. Ixiaeformes, et g 5. Agaviformes, IV Amarylli- DE/E, V NarcissE/E, et VI Galanthe.e Herh. amar. p. 56, 57, 62, 63. Herbae perennes, nunc scapigerae, nunc caulescentes , interdum fruticosae et gigantese, sa^pe bulbosge, bulbo foliorum basibiis persisten- tibus (squamis) tunicato, radicibus fasciculatis, fibrosis, vel rarissime rhi- zomate radicibusque fasciculatis , tuberosis (in Alstroemeria) instruclge. Caulis simplex, ssepe aphyllus (scapus), vel foliatus, erectus vel ascendens, aut rarissime scandens et volubilis (in Bomaria), solidus vel fistulosus, interdum fruticosus, foliis delapsis cicatrisatus (in Agaveis). Folla simplicia, integra vel integerrima, nervoso-striata, anguste vel late linearla, lorata aut lanceolata , saepe canaliculata, oblique vel spiraliter torta, quandoque margine reflexa aut undulata, glabra vel pilosa aut cibata, basi, amplexicauli-vaginantia, rarissime lamina dilatata, multinervi, nervis per venas transversas anastomosantibus , et petiolo (in Griffmia) prsedita; in caulescentibus sparsa, semiamplexi- raulia, ssepe basi torsione resupinata (in Alstroemeria), aut raro crassa, carnosa, apice spinescentia , margine dentato-spinosa vel filamentosa ( in Agaveis ). Flores bermaphroditi, regiilares aut irregulares , 1-plures in apice scapi aut caulis umbellati , aut raro cymosi , pedunculati vel sessiles, spatha mono-polyphylla involucrati, vel spicati , aut corymboso-pani- culati, basi bracteati (in Agaveis). Prtedoratio imbricativa. Perigonium superum, coroUinum, marcescendo-persistens vel de- ciduum, hexapbyllum, phyllis biseriatis sequalibus vel inaequalibus , distinctis vel ima basi tantum vel ad medium et ultra in tubum eonnatis. AMAHÌLLIDEE. 67 limbo sexlìilo, lauce nudum, fimbriatum, squamulatuiii velcoronatum, corona e conjunctione basium dilatatarum filamentorum efformata vel staminibus distincta eaque cingente, limbi laciiiiis breviore aut raro il- las sequante, integra vel Granulata, dentata, lobata aut partita. Stamina 6, rarissime 12-18 (in nonnullis Gethyllis speciebus), pe- rigonii pbyllis opposita, ima basi pbyllorum aut tubo vel fauce perigo- nii, raro disco epigyno, integro aut lobato, (in Galantbeis) inserta, «qualia vel alterna longiora, erecta vel ascendentia, interdum irre- gularia et declinata. Filamenta libera vel basi connata , aut perigonii tubo vel coronai adnata. Antherae biloculares, loculis secundum totam longitudinem vel apice deliiscentibus, introrsa?, dorso supra basini vel medio affixaì , saìpe versatiles, raro erectae et basi prò receptione filamenti (in Alstroemeriis ) perforatse. Ovarium inferum, triloculare vel rarissime (in Calostemmate) septis incompletis uniloculare. Ovula in loculis plura, raro pauca, in loculo- rum angulo centrali plerumque biseriata, rarissime uniseriata, horizon- talia vel ascendentia , in ovario uniloculari parietalia, interdum duo , coUateralia, vel solitaria, ascendentia, rarissime pendula, anatropa aut rarissime liemianatropa (in Olivia). Stylus terminalis, simplex, plerum- que trigonus, filiformis vel subclavatus, erectus vel declinatus. Stig- ma obtusum, trilobum vel trifidura. Fructus plerumque capsularis, rarius intus pulposus vel baccatus et indebiscens. Capsula membranacea vel carnosula, 5-interdum 2-1 locularis, loculicido-trivalvis vel semitrivalvis, valvis medio septi- feris, loculis polyspermis aut mono-oligospermis. Semina borizontalia aut pendula vel rarissime ascendentia , ple- rumque compressa aut complanata, rarius globosa, oblonga vel angu- lata, nigra vel pallida, interdum abortiva et nonnulla tantum bulbifor- . mia, tumescentia, carnosa, loco testae epidermide arcte adhgerente vi- ridi vestita. Testa plerumque tennis, membranacea, sajpius in margi- ginem aut in alani producla , aut crustacea vel crassa , carnosa , albu- mini adnata vel solubilis aut laxa, umbilico basilari ope raphis iramer- S3e vel saepius carnosse cum chalaza apicali conjuncto. Albumen car- nosum vel cartilagineum autcorneum. Embryo axilis, rectiuscuhis, al- bumine plerumque multo brevior, extremilate radiculari hilum attin- gente vel ilio contigua. Osservazioni. — Questa famiglia è grandemente affine per la struttura a quella delle Gigliacee, dalla quale pur si distingue facil- mente per l'ovario infero e non supero. Questo carattere è però di 08 AMAlilLLlDEE. poca importanza né varrebbe da se solo a farla considerare come una famiglia distinta, tanto più che noi sappiamo esservi diverse Gigliacee, le Conantherece, W Nedaroscordum , V Hemerocallis, neWe quali l'ova- rio è semisupero, e alcune Amarillidee nelle qugili esso non è interamente infero, se non fosse il vedere le piante di questa famiglia formare quasi una serie parallela a quella delle Gigliacee ed essere quasi tutte notabili per la natura velenosa dei loro succhi. A me pare che le Ga- lantee, le Amarillee, le Alstroemeriee e le Agavee ripetano in certo modo la forma e la struttura delle Giacintee, delle Tulipee e delle Asfo- (lelee, trovandosi in ambedue le famiglie piante bulbose con scapo e caulescenti, volubili e arboree, con foglie venenti solo dal bulbo 0 sparse per tutto il fusto , con fiori solitarii o pochi grandi , o con fiori più piccoli distribuiti in spiga o racemo,, involucrati da spata o accompagnati da brattee, con le foglioline del perigonio distinte o saldate in un tubo, con le antere inserite sul dorso .0 perforate alla base per ricevervi l'apice del filamento e via dicendo. Oltre a ciò le Amarillidee hanno nn non so che proprio che forse dipende perchè i fiori, per lo più poco numerosi, sono spessissimo distribuiti in ombrello, e non in corimbo 0 racemo, dalla presenza di squame, di frange 0 di una corona nel perigonio, dalla frequenza di un rafe carnoso, dalla presenza talvolta di cassule indeiscenti 0 di semi a guisa di bulbilli. Abito. — Le Amarillidee italiane sono, eccetto V Agave Americana oriunda di America, piante bulbose , fornite di uno scapo cilindrico 0 schiacciato , generalmente poco alto , spesso fistoloso ; di foglie per lo più sinantie, di raro svolgentisi dopo la fioritura, spesso lineari, lar- ghette, raramente strette 0 filiformi, non di raro contorte obliquamente 0 in spirale, sovente scanalate di sopra, con una carena di sotto e per lo più glaucescenti ; di una spata composta di due pezzi distinti 0 sal- dati in parte 0 interamente per uno dei loro margini; di uno, pochi 0 molti fiori, per lo più piccoli, con le foglioline quasi uguali 0 raramente disuguali, bianchi, giallicci, gialli 0 quasi dorati, spesso con una corona che unisce la base dei filamenti ovvero distinta da questi e che invece li circonda : questa corona talvolta è dello stesso colore, talvolta 'è di colore diverso, il che concorre alla maggior bellezza dei fiori, A questi succedono per lo più delle cassule membranacee 0 carnosette , dei- scenti in tre pezzi 0 raramente indeiscenti e quasi in forma di bacche. Le nostre Amarilhdee , studiate nelle particolarità loro, danno argomento a notare le cose seguenti. AMARILLIDEE. 69 La radice si compone di molte fibre in fascio , per lo più delicate ecarnosette, bianche e lisce. La cipolla è per lo più grossetta , talvolta però piuttosto piccola e della grossezza quasi di una nocciòla; è composta del fusto raccor- ciato a guisa di un piano carnoso dal quale partono squame carnose, bìanchicce o giallicce , concave che si cuoprono le une le altre e alle quali si soprappongono esternamente altre squame o tuniche meno carnose, generalmente di colore scuro o di castagna. La pianta si pro- paga per la formazione di una gemma o bulbo laterale. La cipolla manca solo neW Agave Americana. Lo scapo è cilindrico o schiacciato e a due tagli, talvolta assai acuti e anche scabri, per lo più striato e di raro liscio , spesso di un verde glauco, e alto da pochi polhci a un piede o un piede e mezzo o due piedi. ^e\V Agave americana lo scapo è assai grosso , alto ([uattro o cinque volte più dell' altezza umana , duro , co- perto di brattee scagliose, dure, nericce e acuminate, e diramato in alto per la infiorescenza. Le foglie vengono dalla cipolla e sono da una a molte, abbracciate per lo più alla base con il fusto da poche guaine prive di lamina : sono spesso largamente lineari, di raro un poco allungate come nel- V Halmyra stellaris, talvolta più strette o strettissime e quasi fiHformi, come in alcuni Narcissus e segnatamente nell'^cis ; spesso sono ottuse, scanalate di sopra, con una carena di sotto, la quale non di raro ha un leggiero solco longitudinale compreso tra due hnee sporgenti ; glauce- scenti, contorte un poco obliquamente oin ispirale: pure talvolta sono verdi e senza alcuna contorsione, scanalatura o carena: di raro hanno il margine piegato in fuori, come è in alcune specie di Narcissus e neir Erinosìna. Nella sola Agave americana le foglie sono crasse, molto grosse e lunghe, spinose nei margini e con una punta assai pungente. I fiori sono da uno a molti, distribuiti in ombrello all' apice del fusto , sostenuti da peduncoli disuguali ; raramente sessili o quasi ses- sili, come nel Pancratium maritimum, spesso odorosi o odorosissimi, perle più belli, di colore bianco, gialliccio, giallo, dorato, tutti di un colore 0 di due colori, come si vede in molte specie dì Narcissus, nelle quali la corona di color giallo o dorato stacca bene sul color bianco delle lacinie del perigonio ; talvolta con macchie o sfumature verdi come è nel Galanthus, nei Leucojum, i quali hanno i fiori bianchi, o con il tubo verde come è in molti Narcissi , o con qualche parte di un rosso di cocciniglia come si vede nel margine della corona del Narcis- sus poeticns e radiiflorus. Tali fiori sono pendenti, un poco inclinati o 70 AMAIAILLIDEE. quasi diritti, spesso rivolti da una sola parte, il che accresce bellezza alla loro infiorescenza, ora in forma di campanine, ora a guisa d'imbuto o di sottocoppa con un tubo per lo più corto e triangolare, di raro lunghetto 0 lungo, cilindrico o quasi schiacciato, e con le tbglioline quasi uguali e di raro con le interne assai più piccole delle esterne (nel Galantlms), senza o più spesso con una corona , la quale ora unisce la base dei tilamenti a guisa di una membrana bianca con il margine diviso in sei lacinie bifide o in dodici denti, nella Halmyra e nel Pancralhun , ora è indipendente dagli stami e orna la gola del perigonio , circon- dando tutti 0 i soli tre stami più lunghi come nelle Narcissee. Allora la corona è in forma di un tubo, di una chicchera, di una campanina, o di un piattino di una chicchera, raramente grande quanto le lacinie del perigonio , il più delle volte assai più piccola di queste , intera nel margine ossia nella sua apertura, ovvero ivi con denti o crenature o divisioni, 0 increspata quasi a onde. Nelle Galantee, nelle quali manca la corona, vi è un disco epigino , spesso bianco come il perigonio e poco manifesto, di raro più apparente e con sei lobi di color verde come si vede nella Ruminìa. Gli stami sono inseriti sul disco nelle Galantee medesime, ma nelle altre piante sono inseriti sul perigonio sia verso la base del tubo, sia alla gola di questo, ovvero sulla corona. Raramente sono uguali tra loro come nelle Galantee, nelle Pancraziee e nell' Ajax, più spesso tre sono più alti degli altri tre. I filamenti sono liberi o saldati in parte o quasi interamente con il tubo del perigonio o con la corona, nella parte libera sono fiUformi o lesiniformi. Le antere sono per lo più gialle e lineari, si aprono longitudinalmente, ma nelle Galantee l'aper- tura loro è più larga o si fa solo verso l'apice onde pare che ivi sia un foro per ciascuna loggia : nelle stesse le antere sono inserite per la base eh' è biloba, mentre nelle altre Amarilhdee italiane sono inserite per il dorso o poco più sopra della base o verso la metà , onde in questo ultimo caso sono versatili. L'ovario è infero, per lo più di color verde, spesso allungato 0 lineare e triangolare, raramente quasi tondo, ovale, in forma di pera o schiacciato : ha costantemente tre logge, in ciascuna delle quali sono per lo più due fila di ovoli orizzontah, ascendènti o in parte pen- denti, talvolta con una appendice all' apice a guisa di mucrone o di uncino, e anatropi. 1 setti dell'ovario formano spesso del nettare che cola alla base del fiore per tre fori che si vedono all'apice dell'ovario presso la base dello stilo. Questo è spesso più lungo degli stami, di raro più AMARILLIDEE. 7 1 corto 0 quasi uguale ad essi , il più delle volte triangolare , di raro filiforme o ingrossato in alto a guisa di clava e di nuovo assottigliato presso lo stimma, neW Erinosma , nei Leucojum; è solido, o cavo xìdV Erinosma , neìV Halmyra , nel Pancratìuvi , nel Naràssus. Lo stimma è tritìdo.più spesso però trilobo o semplice, ottuso e papilloso. Neil' Agave americana ì fiori sono numerosissimi , distribuiti in tanti corimbi all' estremità dei rami quasi orizzontali di una gran pan- nocchia a guisa di piramide in alto dello scapo ; sono peduncolati e puzzolenti: hanno un corto tubo verde e sei lacinie quasi uguali, quasi lineari e giallicce ; gli stami sono quasi uguali, inseriti nella gola del tubo, i filamenti sono larghi in basso e assottigliati in alto, le antere lunghe, lineari, giallicce, inserite sul dorso e versatili, e 1' ovario forma anche in questa specie un nettare eh' è simile all' acqua e disgustoso e cola da tre fori all' apice dell'ovario medesimo. Il frutto é il più delle volte una cassula carnosetta o membrana- cea, ovale, allungata, obovata o in forma di pera, triangolare con gli angoli ottusi o un poco schiacciata con tre logge che si aprono o fin quasi alla base o fin verso la metà e contengono pochi o molti semi, tondi, schiacciati, schiacciati-conici o angolati, pallidi, scuri, neri o nericci, nitidi o opachi, con una testa delicata, membranacea, o cro- stacea , ovvero assai ingrossata e come spugnosa e con un rafe rara- mente poco manifesto, più spesso carnoso, cilindrico e bianchiccio che unisce l'ilo alla chalaza ovvero con una caruncola chalazina a guisa di rostro 0 di cresta di colore bianchiccia L'albume è carnoso o carnoso duro e quasi cartilagineo; l'embrione più corto e quasi uguale ad esso. Non ho veduto i semi bulbiformi nelle piante italiane , come si ve- dono spesso nelle specie d Hijmenocallìs, di Crinum e di altri generi. Nella sola Sternbergiah cassula è indeiscente e quasi come una bacca. Considerazioni geografiche, — Nessun paese di Euro[)a ha per quanto io sappia tante Amarillidee quante ne ha l'Italia , quantunque a questa manchino i generi Lapiedra, Tapeinanthus e Corbiilaria che si trovano in Ispagna , e alcuni di essi nei paesi vicini. La nostra Italia ha in compenso i generi Ruminia e Halmyra, dei quali manca la Spa- gna, e un maggior numero di specie dei generi comuni ad ambedue le penisole, segnatamente nelle Galantee e nelle Narcissee. Queste due tribù distinguono sopra ogni altra le Amarillidee italiane, poiché nes- sun genere di Galantee manca alla nostra flora, dove anzi sono quasi tutte le specie finora note di quella tribù e alcune particolari solo alla nostra Italia, e poiché i Narcissi si trovano abbondare da noi più che in 12 AMAlilLLIDKK, (jualunque altra parie della terra, se pure in Ispagna , in Grecia e in' Oriente non si scopriranno molte specie di Narcissi , finora confuse o trascurate , come era stato fino ai nostri giorni delle specie italiane. Il lettore troverà in ciascuna tribù descritta in questo libro le conside- razioni geografiche sulla medesima, dalle quali rileverà facilmente le specie che distinguono le nostre Amarillidee. Considerando queste in modo generale, dirò soltanto qui che il Galanthus nivalis e VErinosma vernum sono le specie più settentrionale della nostra flora, quantun- que ambedue non si estendano più in là delle parti centrali di Europa, essendo la zona ghiacciata di questa interamente priva di Amarillidee , e che debbono come le specie più meridionali essere considerate VAcis antumnalis , la Sternhergia lutea, il Pancratium marìlimum, il Narcìs- siis serotinus e elegans, che si estendono sino alle coste boreali dell'Af- frica 0 sino in Soria. Più meridionale di esse è da riputarsi l' Agave americana , pianta venuta dalle parti calde dell' America , insalvatichita ora nella nostra Italia e talmente sparsa nella costa occidentale e nelle parti centrali e meridionali non che presso i laghi delle parti settentrio- nali della penisola e segnatamente nelle isole italiane , che più che qua- lunque altra pianta di questa famiglia concorre a dare anciie per la sua grandezza e per la bellezza delle forme un aspetto proprio ai paesi dove essa abbonda. E veramente pare di essere portati in paesi di- versi dai nostri e di trovarsi negli alti piani del Messico vedendo nei punti qui notati della nostra Italia innuraerabili piante di Agave avieri- cana formare per miglia e miglia siepi impenetrabili e alcune di esse sporgere qua e là dalle rupi, di tratto in tratto innalzando grossi fusti, alti quattro o cinque volte più dell'uomo, e che si diramano in alto a guisa di grandi candelabri, carichi_]alle estremità di una gran quantità di fiori giallicci. Le AmariHidee italiane s' incontrano principalmente nei colli , nei luoghi coltivati e nei margini dei campi , lungo il corso dei tor- renti e nei luoghi erbosi marittimi , segnatamente della regione del- l'olivo : poche preferiscono i luoghi umidi e paludosi come il Lencojum (BSlivum, 0 le arene marittime, come il Pancralìum maritimum, o sal- gono in regioni alte dei monti come il Galanlhus nivalis e 1' Erinosma vernum. Nascono per lo più in cespugli, trovandosi vicine molte ci- polle della stessa specie. La maggior parte fioriscono di primavera nei mesi di Marzo, di Aprile e di Maggio ; alcune però principiano a fiorire sin da Gennajo o da Dicembre; altre fioriscono di estate avanzata e di autunno, comeA' Agave americana, il Pancratium maritimum, VAcis AMARILLIDEE. 75 autumnalìs, la Sternbergia lutea e sìmla, il Narcissus serotinus ed ele- gans, ed altre. Noterò che queste specie che fioriscono tardi sono lo più meridionah di quelle di questa famiglia. Piante coltivate e loro usi. — Nessuna Specie di questa famiglia è coltivata in Italia e nelle isole itahane per servire alla agricoltura e alle arti : molte specie però sono coltivate nei giardini per la bellezza o per l'odore dei loro fiori, massimamente la Sprekelia formosissima Herb., VAmaryUis Belladonna Unr\.,\'Hippeaslmm Regina; Herb., diverse spe- cie ibridi dell' Hippeaslrmn medesimo e alcune specie di Alstroemeria. Noterò qui che di una famigha affine , quella delle Bromeliacee , si coltivano comunemente in Italia e in Sicilia diverse varietà àelV Ananasso saliva Lindi, in piccole stufe particolari, chiamate da alcuni ananassie- re, perchè i frutti odorosi e squisiti di quella pianta sono portati nelle mense dei signori e dei ricchi e sono anche adoperati jper fare dei gelati. TRIBÙ PRIMA. GALAIVTEE. Galanthe^ Pari. Amaryllide^ Genera A bulbosa, perianthio simplici ex parte Baril. ord. nat. p. 46. Amaryllidace^ Subordo VI, Galanthe^ Herb. amaryll. p. 63, 80, 329. Amarylle^ ex parte Endl. gen. pi. p. i74. Lindi, veg. kingd. p. 158. Amaryllide^ leghile a Galanthe^ Kunth enum. pi. 5. p. 469. Herbse bu'bosae, scapigerge. Flores 1-pauci, umbellati, penduli , spatha 1-2 phylla involucrati. Perigonium hexaphyllum , pbyllis di- stinctis vel ima basi connatis, a^qualibus vel ingequalibus. Corona nulla. Stamina disco epigyno inserta. Antherse basi biloba insertae, erectae, loculis nonnisi apicem versus rima vel poro duplici hiantibus. Considerazioni geografiche. — Tutti i generi 6 quasi tutte le spe- cie di questa tribù si trovano essere nella nostra flora, il che fa che essa distingua più che ogni altra le Amarillidee italiane. Il genere Ru- minia e VAcis rosea appartengono esclusivamente alla nostra flora, la quale divide solo con pochi altri paesi vicini il Leiicojim Hernandezii e YAcis autiimnalis. 5" 71 AiMAHILLlDEE. CXXX. CAIiAWTHlJS Limi. Linn. yen. p. 160. Juss. gen. p. 55. Herb. amaryll. p. RO. Endl. geli. pi. p. i7i. Knnth ennm. pi. 5. p. 469. Narcissoleucojum Tonrn. inst. 1 . p. 387. lab. 208. ex parte. Perigonium corollinum, hexaphyllum, phyllis inaeqiialibus, exte- rioribus concavis, ovalo-oblongis, basi angiistatis, patentibus, interio- ribus] brevioribus, obovato-cuneiformibus, emarginato-bilobis, erectis. Stamina 6, aequalia, disco epigyno inserta. Filamenta brevia, filifor- mia. Antherse lineari-subulatse , subtetragonse , basi bìlobse , ibique affisse, apice in setam productae, convergentes, erectse, introrsse, lon- gitudinaliler debiscentes, rima apice hiante. Pollen minutissimiim , ovato-ellipticum, utrinque acutiusculum, laeve. Ovarium inlerum, ova- tum, obtuse trigonum, triloculare. Ovula plurima, oblonga, apice sub- incurvo obtuse mucronata, in loculorum angulo centrali biseriata, ascendentia, anatropa. Stylus elongatus, rectus, rdiformis. Stigma simplex, obtusiusculum. Capsula carnosula, olivseformis, obtuse tri- gona, trilocularis , loculicido-semitrivalvis. Semina in loculis 2-3, ascendentia, ovoidea, laevia, stramineo-pallida , vertice in carunculam chalazinam rostriformem, albam, incurvam producta. Testa tennis, solubilis. Albumen comeum-. Embryo parvus, subcylindricus , albu- mine 5-4plo brevior, extremitate radiculari hilo contigua. Abito. — Pianta tornita di cipolla, di due o tre foglie lineari, ottuse, un poco scanalate, glaucescenti e più corte dello scapo ; di uno scapo quasi cilindrico , delicato , alto da pocbi pollici sin quasi un piede , il quale porta all' apice un fiore un poco pen- dente, sostenuto da un peduncolo delicato, accompagnato da una spata con due carene verdi e due punte ; questo fiore è a guisa di una campanina, composto di tre foglioline esterne allungate o ovato-allungate , ottusette , concave e candide, e quasi due volte più lunghe di altre tre interne, le quali sono quasi in forma di cimeo e di cuore a rovescio, perchè hanno l'apice più largo della base e smarginato-bilobo , candide anch' esse ma di fuori con una macchia verde a guisa di ferro di cavallo , e di dentro con otto o dieci righe verdi longitudinali. La cassula è tonda-ovale; lo scapo fruttifero non la può sostenere, onde la cassula cade a terra e poi si stacca per la distruzione dello scapo. GALANTHUS. 75 956. <«alaiitlius nivalìs Linn. G. scapo subcylindrico, unifloro, flore subpendulo, perigonii phyllis exterioribus oblongis vel ovato-oblongis , basi angustatis , obtusiuscu- lis, interiora obovato-cimeiformia, subobcordata subduplo superan- tibus, staminibus phyllis interioribus styloque brevioribus, capsulis globoso-ovalibus, foliis linearibus, obtusis, subcanaliculatis , glauce- scentibus, erecto-patentibus , bulbo globoso-ovato. Galanthus nivalis Linn. sp. pi. p. 4J3. Ali. fi. ped. S. p. 155. Ucria h. r. pan. p\ 149. Beri. pi. gen. p. 49. Ten. fi. nap. 1 . p. 140. var. A. Dee. fi. frang. 3. p. 234. Savi! hot. etrusc. 2. p. 219. Seb. et Maur. fi. rnm. prodr. p. 123. Bert. amoen. Hai. p. 141 . Pollin. fi. veron. 1. p. 426. Guss. fi. sic. prodr. 1. p. 392. tiaud. fi. helv. 2. p. 471 . Reich. fi. gemi, excurs. 1. p. 87. Comoll. fi. comens. 2. p. 197. Herb. amanjll. p. 330. Beri. fi. ital. 4. p. 4. Puccin. syn. fi. -lue. p. 176. Vis. fi. dalm. 1. p. 126. Guss. syn. fi. sic. 1. p. 381. Kock syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 812. De Noi. rep. fi. lig p. 400. Gries. spie. fi. rum. et bith. 2. p. 375. Kunlk enum. pi. 5. p. 470. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 250. Ambros. fi. Tir. auslr. 1. p. 658. Narcisso-Leucojum trifolium niinus Seg. pi. veron. 2. p. 73. Nome italiano. — Bucaneve. Figure. — Red. iti. 4. lab. 200. Leucojum bulbosum prsecox minus Gius. rar. pi. hist. I. p. 169. fig. h. majns , foliis latioribus, flore majore. Galanthus nivalis B majus Ten! fi. nap. 1. p. 140. Galanthus plicatus Guss. pi. rar. p. 140. Ten. syll. p. 162. Galanthus Imperati Bert. fi. ital. 4. p. 5. lùinth enum. pi. 5. p. 470. Figure. — Leucojum bulbosum, praìcox, byzanthinum Gius, rar. pi. hist. 1. p. 169. fig. Stazione , Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi boschivi, nelle siepi, nei prati e nei pascoli delle regioni del faggio e della querce della penisola , dalla Svizzera e dal Tirolo italiano , dal Piemonte e dalla Lombardia sino al regno di Napoli. Si trova pure in Istria nel Monte Spaccato, a Lippizza, e in Sicilia nei Monti delle Madonie e nei boschi (li Montesoro, di Cannata, di P'rancavilla , di Capizzi , di Mi- 7(3 AMARILLIDEE. stretta e di Caronia. Ucria scrive che questa pianta nasce a San Mar- tino presso Palermo ; però nessun botanico moderno ve l' ha raccolta. La varietà b. nasce nei monti dello Stato Romano e del Regno Napo- letano. Si trova a settentrione di Monte Mario nei colli della campa- gna romana passato Sant' Onofrio e a San Polo presso Monte Gennaro dove l'ha raccolta il sig. Rolli, nel Monte Majella degli Abruzzi, presso Frasso e Fondi nella Terra di Lavoro , nel Monte Vergine nel Principato Ultra, donde Imperato la mandò aClusio, nel Monte Stella e presso Castelgrande in Basilicata e presso Reggio in Cala- bria. Fiorisce da Febbrajo ad Aprile. Distribuzione geografica. — Estesa in Europa dalle Isole Brittanne e dalle parli meridionali della Svezia e della Norvegia, per la Francia, la Germania, la Svizzera, il Tirolo, l'Italia e la Dalmazia fino in Sici- lia e in Bitinia. Descrizione. — La spata è formata di due foglioline^ le quali sono saldate insieme per una gran parte del margine loro interno in modo che pare che la spata sia di un sol pezzo, con due carene verdi , con il dorso e i margini membranacei e quasi trasparenti e con due punte all' apice : è lunga quasi quanto il peduncolo , ma talvolta è un poco pili corta e tal altra un poco più lunga. 11 peduncolo è cilindrico, de- licato, verde, liscio e curvato un poco in alto per il peso del fiore, il quale è quasi pendente. Le tre foglioline esterne del perigonio sono allungate o ovato-allungate , un poco ristrette alla base , ottusette all' apice , concave e candide con poche vene longitudinali dello stesso colore , assai delicate e visibili solo di dentro : le tre interne sono poco più di un terzo o quasi anche la metà o anche la metà più corte delle esterne, obovato-cuneiformi e quasi cordate a rovescio perchè smarginate all' apice in modo da avere quasi due lobi, di color candido, ma di fuori con una macchia verde in forma quasi di ferro di cavallo in vicinanza della smarginatura del- l' apice, e di dentro con otto o dieci righe longitudinali , verdi , estese da poco più sotto dell' apice sin verso la base dove sono più leggere. Gli stami sono più corti delle foglioline interne del perigonio e dello stilo, il quale è poco più corto delle foglioline medesime o talvolta quasi uguale ad esse : le antere sono gialle , i filamenti bianchi, quasi un quarto più corti delle antere. L'ovario è ovato, triangolare, con gli angoli ottusi , e contiene in ciascuna loggia molti ovoli inseriti in due fila all' angolo interno , ascendenti e non orizzontali come li de- scrive Endlicher, anatropi e con un mucrone alquanto . curvato al- GÀLANTHUS. 77 l'apice (base anatomica dell'ovolo), il quale è rivolto in dentro. Lo stilo è bianco , un poco verdognolo ; lo stimma è ottusetto. La cassula è tonda-ovale o quasi tonda, liscia, diviene poi giallognola, è carnosetta e si apre dalla metà in su in tre valve. In ciascuna delle tre logge sono per lo più due o tre semi, ascendenti, ovoidei, di co- lor pallido quasi di paglia, lisci, con un appendice o caruncola bian- chiccia e curvata a guisa di un rostro nella chalaza. La testa è deli- cata e si separa dall'albume: questo è corneo. L'embrione è piccolo, quasi cilindrico, e due o tre volle più corto dell'albume ed ha l'estre- mità radicolare vicina all'ilo. Lo scapo è diritto, quasi cilindrico e come un poco schiacciato inferiormente, striato, alto da tre pollici a circa un piede. Le foglie sono per lo più due e talvolta tre, lineari, ottuse, un poco scanalate di sopra, quasi glauche, diritte-patenti, più corte dello scapo e inguainate con questo alla base da una o due guaine troncate e intere. La cipolla è tondo-ovata e coperta di tuniche scure. Osservazioni'. — Questa specie varia per la statura e per altre particolarità. Le foglie ora sono più strette, ora più larghe, più corte 0 più lunghe : la spata ora è lunga quanto il peduncolo, ora più corta 0 più lunga di esso : le foglioline esterne ora sono più larghe ora più strette; le interne ora circa un terzo , ora la metà o quasi la metà più corte delle esterne, più larghe o più strette; lo stilo ora è un poco più lungo delle antere e ora tanto lungo da uguagliar quasi le foglio - Une interne. Credo che il GalantJms Imperati sia una semplice varietà del G. ni- valis con le foglie più larghe e i fiori maggiori: essa si congiunge alla specie per forme intermedie : i caratteri assegnati da Bertoloni sono variabili anche nella specie. Non è vero che le foglie sieno piegate nei margini. CliXXI. liEUeOJlJlVI Herb. Herb. amaryll. p. 80. Kunth enum. pi. 5. p. 47L Leucojum ex parte Limi. gen. p. 160. Jnss. gen. p. 55. Endl. gen. p. 175. Nivariae species Medie, act. palai. 6. p. 422. et meth. siippl. p. 93. Perigonium coroUinum, hexaphyllum, phyllis distinctis , suba3- qualibus, marcescendo-persistentibus. Stamina 6, subaequalia, disco epigyno phyllorumque basi adnato inserta, erecto-patula. Filamenta 78 AMAHILLIDEE. brevia , erecta , filitbrniia , libera. Antherae lineares , subtetragonae , apice obtusse, basi biloba afFixae, introrsas, superne rima duplici hian- ^es. PoUen ellipticum, laeve. Ovarium subpyriformi-oblongura , vel oblongum, triloculare. Ovaia in loculis sub-10, angulo centrali affixa, biseriata, obovata, obtusissima, horizontalia, anatropa. Stylus erectus, superne sensini incrassatus, apice attenuatus. Stigma simplex, obtu- sum, subpapillosum. Capsula carnosula, pyriforrais vel oblonga, obtuse trigona, trilocularis, loculicido-semi-trivalvis. Semina in lo- culis 1-2, globosa, atra, nitida, carunculachalazinanulla.Testac.ru- stacea, intlata, ab albumine distans. Albumen subcartilagineum. Em- bryo subclavatus, axilis, albumine parvum brevior , extremitate radi- culari hilo proxima. Osservazioni. — Ho desunto i caratteri generici dallo studio del Leucojiim cestìvum. Abito. — Piante bulbose con scapi a due tagli ,. alti circa un piede e anche più , con fiori da 1 a 6 portati sopra peduncoh disu- guali all'apice dello scapo, pendenti a guisa di campanine bianche con macchie verdi, e composti di sei fogholine quasi uguali, ovate o eUit- tiche e concave , con sei stami quasi la metà più corti del perigonio , con le antere gialle che si aprono verso V apice e con i filamenti diritti e filiformi, con lo stilo poco più lungo degli stami, ingrossato quasi in forma di clava e poi ristretto all' apice e con cassule carno- sette e pendenti, contenenti pochi e grossi semi tondi. 959. Kieiicojuin sestivuiii Lìnn. L. scapo ancipiti, angulis scabro, 4-6 fioro, floribus inasqualiter |)edunculatis, penduhs, perigonii phylhs ovatis, concavis, apice obtuso subemarginatis, ovario subclavato, capsulis subpyriformibus , magnis, foliis late linearibus, obtusis, canaliculatis, obtusiuscule carinatis, glaucescentibus, erectis, scapo subaequalibus , bulbo ovato. Leucojum sestivum Linn. sp. pi. p. ii4. Savi! II. pis. 1. p. 333. Suffr. pi. du Frìoul p. 132. Dee. fi. frane. 3. p. S33. Savi! hot. etrusc. 2. p. 219. Noce, et Balb. (l. licin. 1 . p. 154. Pollin. ft. veron. /. p. 425. Nace. fi. venet. 2. p. 106. Reich. fi. gemi, excurs. 1. p. 87. Comoll! (l. eomens. 2. p. 204. Herb. amaryìl. p. 332. Beri, fi. ìlaL 4. p. 9. Puccin! sìjn. fi. lue. p. 117. Vis. fi. dalm. 1. p. 126. Koch syn. fi. germ. el helv. edit. 2. p. 812. De Noi. rep. fi. ìig. LEUCUJUM. 79 p 400. Qrìes. spie. fi. rum. et bith. 2. p. 376. Kunlh eniim. pi. Ò. p. 472 Greti, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 251. Nivaria monadelpha Medie, net. palai. 6. p. 422. Nivaria gestivalis Medie, melh. suppl. p. 93. Narcissus aquaticus in humectis Cmsalp. deplant. Uh. iO.eap. 24. p. 414. Narcissus aquatica Ccesalp. herh. fol. 218. n. 606. Narcissso-Leucojum pratense , multiflorum Zannich. islor. delle piani, vernai, p. 151 . lab. 301 . Figure. — Red. HI. 3. lab. 135. Leiieojum piilehelliim Salisi, parad. lond. n. 74. Leiicojum bulbosum, serotinum, majus I Gius. rar. pi. hist. 1. p. 170. fig. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei prati Umidi 8 nei luo- ghi paludosi delle parti settentrionali e centrali della penisola sino in Toscana. Si trova presso Como, Cernobbio, Porlezza, Varese, Milano, Pavia, Mantova, Verona, Treviso, Venezia, San Daniele, Monfalcone, Trieste, Parma, Sarzana, Lucca, Pisa e Poggio a Cajano. Fiorisce in Aprile e Maggio, ed è perenne. Distribuzione geografica. — Pianta delle parti centrali e in parte meridionali di E^iropa, estesa dalle Isole Brittanne, per la Germania, la Francia, la Dalmazia sino in Toscana, in Grecia, in Rumelia. Nasce pure in Asia minore. Descrizione. — Questa Specie porta da 4 a 6 fiori , un poco pen- denti , bianchi , con una piccola macchia verde presso 1' apice tanto di dentro che di fuori. Le foglioline del perigonio sono quasi uguali, ovate, un poco concave , con leggieri solchi di dentro , ottuse all'apice dove sono anche spesso smarginate. Gli stami sono uguali, inseriti sopra un disco epigino, bianco, delicato e con il margine quasi intero : i fdamenti sono filiformi , bianchi ; le antere lineari , quasi quadrila- tere, un pochino più larghe in basso dove sono bilobe, meno del dop- pio più lunghe dei filamenti , gialle e si aprono longitudinalmente nei due lati, però più verso l'apice dove si forma quasi una specie di foro che verso la base. L'ovario è quasi in forma di clava, triangolare, cou gh angoli ottusetti, di un color verde giallognolo. GU ovoh sono circa dieci 0 dodici in ciascuna loggia, orizzontah! in due fda, di forma obovata, ottusissimi. Lo stilo è più corto delle foglioline del perigonio, cilindrico , più ingrossato verso l' apice in modo che ha la forma quasi di una clava, poi si restringe quasi a un tratto nel punto dove cor- 80 AMARILLIDEE. risponde lo stimma eli' é semplice ed oUusetto ; è bianco e talvolta con una macchiolina verde verso 1' apice sotto lo stimma. La cassida è grande, carnosetta, della forma quasi di una pera, triangolare con gli angoli ottusi , di color verde glauco e pendente : essa si apre dalla metà circa sino all' apice in tre valve. In ciascuna loggia sono uno o due grossi semi, tondi, dapprincipio bianchi, dipoi scuri- e nitidi, privi di caruncola, con la testa come gonlìa distante per la massima parte dell'albume e solo aderente a questa in un punto. L'albume è quasi car- tilagineo. L'embrione è quasi in forma di clava, poco più corto del- l'albume e con r estremità radicolare vicina all'ilo. I peduncoli sono disuguali, triangolari, lisci, curvati e più lunghi o quasi uguali alla spata la quale è di un sol pezzo , allungata e acuta. Lo scapo è fisto- loso , alto un piede o un piede e mezzo , a due tagli , scabro in essi , un poco convesso nelle facce che sono lisce e glaucescenti. Le foglie sono lineari, larghe circa 4 linee, ottuse assai all'apice, scanalate di sopra, fornite di sotto di una carena otlusetta, glaucescenti, diritte e più lunghe o quasi uguali allo scapo. Osservazione- — Kuntli enumerala Sardegna tra i paesi dove nasce questa specie, tratto probabilmente m errore dal sinonimo di Moris , il quale appartiene alla specie seguente. 95S. lieucojuiu Hei'iianrtezii Cambess. L. scapo ancipiti, angulis laeviusculo, 1-5 fioro, lloribus insequa- liter pedunculatis , pendulis, perigonii phyllis ellipticis, obtusis, ova- rio oblongo , capsulis oblongis , parvis , foliis late linearibus , obtusis , scapo subaequalibus. Leucojum Hernandezii Cambess. enum. pi. baìear. in mém. du Museiim de Paris tom. 14. p. 315. Leucojum gestivum Mons .' slir'p. sard. elench. fase. 1. p. 45. non Linn. Leucojum Hernandezianum Schult. syst. veg. 7. p. 784. Herb. amaryll. p. 333. Kunth enum. pi. 5. p. 473. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Lungo i ruscelli dei monti di Sardegna donde mi è stata favorita dall'amico Moris. Fiorisce in Marzo ed Aprile, ed è perenne. Distribuzione geografica. -Pianta dei monti di Sardegna, di Minorca e Majorca nella regione mediterranea occidentale. LEUCOJUM. 81 Osiervazioni. — Questa specie si distingue dalia precedente princi- palmente per i fiori la metà circa più piccoli, per l'ovario allungato e non ristretto alla base , per le Cassole assai più piccole e di forma al- lungata, per lo scapo con gli angoli quasi lisci, almeno per quanto se ne può giudicare sul secco, e che porta solo da uno a tre fiori. Mi dispiace di non avere potuto studiare fresca questa specie, ma al vuoto che qui si trova supplirà 1' amico Moris con la solita sua di- ligenza. CliXXII. ERUfOSMA Herb. Herb. amaryll. p. 80. Kunth enum. pi. 5. p. 474. Narcissoleucojum Town. imi. 1. p. 387. tab.208. ex parte. Leucoji species Limi. sp. pi. p. 414. et auctor. Nivariifi species Moench melh. p. 279. Perigonium corollinum, campanulatum , hexaphylliim , phyllis distinctis , subaequalibus , marcescendo-persistentibus. Stamina 6 , aequalia, disco epigyno phyllorumque basi adnato, subintegro inserta, erecto-patuia. Filamenta brevia, erecta, filiformia, libera. Antherce li- neares, subtetragonse , apice subapiculatae , basi biloba affìxae, intror- sae , superne rima duplici hiantes. Pollen ellipticum, laeve. Ovarium oblongo-subpyriforme, triloculare. Ovula in loculis sub 10, angulo centrali affixa , biseriata, oblonga, apice subiuncurvo obtuse mucro- nata, ascendentia, anatropa. Stylus erectus, superne sensim incras- satus, apice attenuatus. Stigma simplex, obtusum, papillosum. Capsula carnosula, pyriforrais, obsolete trigona , trilocularis , loculi- cido-semitrivalvis. Semina in loculis sub-10, oblonga, stramineo-pal- lida, vertice in carunculam chalazinam rostriformem, crassam , fungo- sam, albam, apice curvatam producta. Testa tenuissima, solubilis. Albumen carnosum. Embryo cylindraceus, axilis, albumine plnsquam dimidio brevior, extremitate radiculari hilo proxima. Osservazione. — Genere vicinissimo al Leucojum per la struttura del fiore ma certamente distinto per la forma e direzione degli ovuli, per i semi e 1' embrione. Abito. -— Pianta bulbosa , fornita di foglie lineari, ottuse, scana- late di sopra, con una carena di sotto, verdi e più corte dello scapo; di uno scapo cilindrico-schiacciato , liscio , alto da pochi pollici fin Flora Italiana. Vol. IU. C 82 AMAR1LL1L)I^:K. quasi a un piede, il quale porta all' apice una spala bianchissima con due carene verdi, e per lo più un fiore, sostenuto da un peduncolo, a guisa di una campanellina bianca e alquanto pendente, con sei foglio- line quasi uguali e aventi a poca distanza dall' apice una macchia verdognola visibile tanto di dentro quanto di fuori , con gli starai quasi la metà più corti, diritti e non avvicinati allo stilo, con i fda- menti fdiformi , bianchi e le antere gialle , che si aprono più verso l'apice, con lo stilo a guisa di clava, bianco ma con una macchia verde circolare vicino allo stimma dove esso si assottiglia. La cassala è carnosetta, quasi in forma di pera, triangolare con gli angoli ottusi e contiene molti semi allungati , di color pallido quasi di paglia e aventi nella chalaza una caruncola bianchiccia, prolungata a guisa di un rostro e curvata all'apice. 959» Erinosnia Ternuni Herb: Heih. amaryll. p. 331. Kunth enum. pi. 5. p. 474. Leucojum vernum Limi. sp. pi. p. 414. Savi! fi. pis. 1. p. 333 Suffr. pi. du Frioul p. 132. Balb. fi. taurin. p. 55. Ten. fi. nap. 1 p. 141. Dee. fi. frane. 3. p. 233. Savi! hot. druse. 2. p. 220. Noce et Balb. fi. tkin. 1. p. 154. Pollin. fi. veron. 1. p. 425. Nacc. fi venet. 2. p. 106. Gatid. fi. helv. 2. p. 472. Heich. fi. germ. exeurs. 1 p. 87. Comoll! fi. comens. 2. p. 203. Beri. fi. Hai. 4. p. 8. Puccin syn. fi. lue. p. 176. Kochsyn. fi. germ. ethelv. edit. 2. p. 812. De Not rep. fi. lig.p.400. Gries. spie. fi. rum. et bith. 2. p. 373. Cren, et Grodr fi. de Frane. 3. pari. 1 . p. 251. Ambros. fi. Tir. aiislr. 1 . p. 656. Galanthus vernus Ali. fi. ped. 2. p. 155. Nivaria verna Moench meth. p. 280. Erinosma carpathicum Herb. amaryll. p. 331 . Narcissus aquaticus alter in montibus Ccesalp. Uh. 10. cap. 24. p. 414. Narcisso-Leucojum vulgare Seg. pi. veron. 2. p. 73. Nome italiano. — Campanellino. Figure. — Jaeq. fi. auslr. 4. tab. 312. Bot. mag. lab. 46. Leucojum bulbosum Gius. rar. pi. hist. 1. p. 168. fig. Stazione, Abitazione e Fioritnra. — Nei luoghi umidi 6 boSchivi, nelle siepi e talvolta anche nei prati umidi e nei pascoli dei monti e dei coUi delle parti settentrionali e centraU della penisola. Tenore 1' ha ERINOS.MA. 85 pure trovata negli alti monti del Regno di Napoli. Bertoloni scrive di averla ricevuta di Sardegna dal Prof. Moris, però certamente per errore , perchè questa pianta non nasce in Sardegna come mi ha as- sicurato per lettera lo stesso Prof. Moris. Secondo Ucria {h. r. pan. p. i49.) si trova in Sicilia nei Monti di Madonia a Montaspro; però nessun botanico moderno ve l'ha raccolta. Fiorisce in Marzo ed Aprile, ed è perenne. Distribuzione geografica. — Pianta delle parti centrali e in parte delle meridionali di Europa dove si trova solo nei monti alti: estesa dalle parti centrali della Svezia, per la Germania e la Svizzera, sino ai monti del Regno di Napoli. Descrizione. — Lo scapo è fistoloso, cilindrico-schiacciato, liscio, senza strie , di color verde pallido, e alto da pochi pollici sin quasi a un piede. Le foglie sono da 4 a 6, lineari, larghe circa tre hnee, ot- tuse, scanalate di sopra, fornite di sotto di una carena un poco acuta, piegate poi un poco nei margini in fuori e in dietro, lisce nei margini, verdi, un poco flaccide, diritte-patenti e più corte dello scapo. La spata è formata di due foglioUne saldate da una parte per tutta la lun- ghezza del margine interno in modo da esser libere solo le punte, e dall' altra per un certo tratto in modo da formare quasi un tubo alla base; le carene sono verdi e il resto è di color bianco e quasi traspa- rente. Il peduncolo è cihndrico, hscio, verde, un poco o quasi la metà ed anche due terzi più corto della spata, è curvato in alto perchè il fiore è pendente: raramente vi sono due fiori, ciascuno portato da un peduncolo proprio. Il fiore è odoroso; le foglioline del perigonio sono ovate 0 ovato-allungate, le tre esterne sono un poco più larghe delle in- terne e più ristrette verso 1' apice eh' è ottuso e ingrossato in forma di callo ; tutte sono di color bianco, con righe longitudinali di dentro dello stesso colore e con una macchia verdognola, allungata, poco distante dall'apice e visibile di dentro e di fuori; talvolta sono di dentro quasi dorate, massime le interne. Gh stami sono quasi la metà più corti del perigonio; i filamenti filiformi, bianchi, quasi un terzo della lunghezza delle antere , e inseriti sopra un disco bianco come un cercine ottuso, con sei fossarelle dove stanno inseriti i fila- menti: le antere sono gialle, quasi quadrangolari, lineari, un poco più grosse in basso, che si aprono dall'apice alla base longitudinal- mente e dalle parti ; l' apertura è più manifesta verso l' apice , in modo che pare che ivi sieno due fori; sono diritte e un poco patenti, e non avvicinale allo stilo , fissate con la base quasi biloba ed hanno 84 AMARILLIDEE. l'apice ottuso e senza seta. L' ovario è ovato-allungato, con tre an- goli ottusi, e con tre logge. Gli ovuli sono lineari-allungati, in due fila, ascendenti! Lo stilo è appena più lungo degli stami, della forma di una clava, assai sottile in basso dove è bianco, grosso in alto dove vicino allo stimma ha una macchia verde circolare , poi si assottiglia per terminarsi nello stimma che è ottusetto e con poche papille all'apice ; lo stilo è cavo di dentro, e la sua cavità nella parte grossa è trian- golare. Ho descritto superiormente la cassula e i semi. CliXXIII. Rinfilivi A Pari. Pari, due nuov. gener. di piani, monoc. p. 3. Galanthi species Ali. auct. p. 33. Leucoji species Dee. fi. frane. 5. p. 321 . Perigonium corollinum . hexaphyllum , phyllis subaequalibus , ima basi connatis, marcescendo-persistentibus. Stamina 6, sequalia , disco epigyno, sexlobato inserta, erecto-conniventia. Filamenta bre- via, ascendentia, filiformia, libera. Antherae subsagittatae , basi bi- loba affixse , muticse, introrsse!, superne rima duplici hiantes. PoUen oblongum, utrinque obtusiusculum. Ovarium oblongum , triloculare. Ovula in loculis sub-10, angulo centrali affìxa, biseriata, oblonga, obtusa, horizontalia, anatropa. Stylus erectus, filiformis. Stigma sim- plex, obtusum, papillosum. Capsula carnosula, subgloboso-trigona, trilocularis, loculicido-semitrivalvis. Semina in loculis panca, subglo- bosa, atra, opaca, caruncula chalazina fungosa, albida, per raphem producta, prsedita; testa carnosula, albumini adhaerens. Albumen carnosum. Embryo subcylindraceus, leviter curvatus, axilis , albumine subdimidio brevior, extremitate radiculari hilo contigua. Osservazioni. — Questo genere si distingue subito dal Leticojum e dai generi affini per il disco assai manifesto , con sei lobi liberi e di colore verdognolo, per i filamenti ascendenti e non diritti e per i semi forniti di una caruncola protratta nel rate. Dal genere Acis, al quale si avvicina per i filamenti cortissimi e per lo stilo filiforme, si distingue facilmente, oltre agli indicati caratteri del disco e dei filamenti, per la forma dell' ovario e della cassula , per la forma e direzione degli ovoli e per la struttura del seme e dell'embrione. Mi piace di notare che avendo , prima della pubblicazione di RUM INI A. 85 questo genere, scritto amichevolmente al signor G. Gay in Parigi che io aveva sul Leucojiim hyemaìe fondato un nuovo genere diversissimo dal Leucojiim , dall' ^cis e dagli altri generi affini, egli mi rispose di avere da gran tempo osservata una corona (il disco epigino) in quella pianta e di avere anch' egli due giorni dopo la data della mia lettera e prima che questa fosse giunta a Parigi ripetuta la stessa osservazione e riconosciuto di dovere su quella pianta fondare un nuovo genere. Sono contento che le mie osservazioni abbiano incontrata l'approvazione di un botanico valente e diligentissimo. Ho voluto che questo genere ricordasse nella scienza il nome della mia ottima amica la Contessa Caterina De Rumine , nata Principessa Schahovskoy, donna rara per ingegno, per dottrina e per virtù, e pro- tettrice esimia delle scienze naturali. 960. Ritmiiiia liyenialis Pari. Ruminia hyemahs Pari, due nuov. gen. di piant. monoc. p. 4. Galanthus autumnalis Ali. nnct. p. 33. Leucojum hyemale Dee. fi. frang. 5. p. 327. var. a. Schiilt. syst. veg. 7. pars 2. p. 785. DeNot. rep. fi. Ug. p. 400. Beri. fi. Hai. 4. p. 6. Leucojum autumnale Balb. mise. alt. p. 14. Acis hyemalis Roem. amaryll. p, 24. ex Kunth enum. pi. 5. p. 476. Figure. — Nessuna. Stazione, Abitazione e Fioritura. — In luoghi aridi dei Colli e dei monti della regione dell'olivo in Italia presso Nizza, Villafranca e nel principato di Monaco. Fiorisce in Marzo ed Aprile. Distribuzione geografica, — Specie nizzarda. Descrizione. — La cipolla è Ovata, coperta di tuniche scure. Le fibre radicali sono dehcate e bianchicce. Vi è una guaina lunga circa un pollice, bianchiccia, ottusa che abbraccia la base delle foglie e dello scapo. Le foglie sono per lo più cinque, fornite alla base di una guaina bianchiccia, nel resto sonò lineari, strette, quasi semicilindri- che essendo convesse di sotto e leggermente scanalate di sopra, sono striate , glaucescenti , un po' flosce e cadono da una parte e dall' altra dello scapo, solo la più vicina a questo conservandosi quasi diritta, sono circa una volta e mezzo più lunghe dello scapo. Questo è alto circa sei pollici , cilindrico , gradatamente un poco assottigliato verso alto, liscio, glaucescente. La spaia è di due pezzi ben distinti, quasi so AMARILLIDEE. uguali, ottusi all'apice, con una carena ottusa verdognola e coni margini larghi bianchi e quasi traspar^jnti ; è poco più lunga dei pedun- coli. I fiori sono da 1 a 3 all'apice dello scapo, pendenti; i peduncoli sono cilindrici, glaucescenti. 11 perigonio si compone di sei fogliolin e saldate alla infima base, quasi uguali, di forma ovata -ellittica, però le tre esterne sono un poco più strette e fornite all' apice di un mucrone che sporge anche di dentro , e le tre interne sono ottusissime e quasi ro- tonde all' apice : tutte e sei sono di color bianco , con un nervo longitudinale dello stesso colore e con una sfumaturina verdognola di fuori nel punto più vicino all' ovario. Gli stami sono quasi la metà più corti delle fogliohne. l filamenti nascono da un disco assai manifesto e di color verdognolo che stacca bene sul fondo bianco delle fogliohne del perigonio : questo disco ha sei lobi , che sono alterni con gli stami e con le lacinie del perigonio, e ciascuno dei quali è come crenulato e smarginato o quasi trilobo . i filamenti nascono dalla parte superiore di ciascuna parte incavata del disco assai m vicinanza del margine di questo , si curvano in fuori ed in alto, poi verso dentro, e sono assai più corti delle antere. Le antere sono lunghe, ma non giungono al- l' altezza dello stilo, sono di forma quasi sagittata, con i lobi un poco diretti in dentro, in mezzo ai quali di fuori sono inserite sul filamento ; sono di colore giallo e si aprono con fenditure longitudinali interne. I granelli del polline sono allungati, ottusetti alle estremità e di color giallo. L'ovario è allungato, cihndrico, glaucescente , triloculare, con molti ovuli anatropi in due fila all'angolo interno di ciascuna loggia. Lo stilo è filiforme, bianco, viene dall' apice dell' ovario in mezzo alla concavità del disco , è di color bianco, un poco più lungo degli stami. Lo stimma è semplice, ottuso, dello stesso color bianco o sfumato di verdognolo. La cassula è quasi tondo-triangolare, carnosetta, con tre logge e si apre in tre valve per più della metà superiore. I semi sono da cinque a otto in ciascuna loggia, quasi tondi, nericci, opachi e sono forniti di una caruncola fungosa bianchiccia la quale è quasi lineare e si prolunga dalla chalaza per tutto il rafe. La testa è carno- setta, aderente all'albume eh' è carnoso. L'embrione è quasi cilin- drico , leggermente curvato , assile , supera di poco la metà dell' albume ed ha l' estremità radicolare contigua all' ilo. ,87 CliXXlV. ACIS Salisb. Salisb. parad. land. n. 74. in adii, ad Leucojnm pulchellum. Herb. amaryll. p. 80. Kunlh. emim. pi. 5. p. 475. Leucojum ex parte Linn. gen. p. 160. Juss gen. p. 55. Endl. gen. p. 175. Perigonium corollinuni, hexaphyllum , phyllissubsequalibus , rnar- scendo-persistentibus. Stamina 6, aequalia , disco epigyno, vix pro- minente, integro, phyllorum basi adnato inserta, erecto-conniventia. Filamenta brevissima, erecta, filiformia, libera. Antheraelineares, basi biloba affisse, rauticse, introrsa9, superne rinja duplici hiantes. Pollon oblongum, utrinque acutiusciilum. Ovarium subglobosura, triloculare. Ovula in loculis plura, subpyriformia, obtiisa, ascendentia, anatropa. Sty- lus erectus, tìliformis. Stigma simplex, obtusum, papillosum. Capsula membranacea, subglobosa, trilocularis, loculicido-semitrivalvis. Semi- na in loculis panca, subtriquetra, dorso convexa, lateraliter plana, ni- gra, nitida, caruncula chalazina nulla. Testa tennis, albumini carnoso adhserens. Embryo cylindraceus , rectus, albumine dimidio brevior, extremitate radiculari hilo contigua. Abito. — Piante bulbose, piccole, delicate, fornite di foglie strettissime lineari o filiformi, di fusti gracili, alti pochi pollici, che portano all'apice una spata composta di due pezzi liberi o saldati in- sieme, e uno 0 due o tre fiori, a guisa di campanine bianche o rosee, pendenti , con le foglioline quasi uguali, con gii stami aventi i filamenti cortissimi e le antere gialle, con lo stilo più lungo di queste e filiforme, e dipoi le cassule quasi tonde e membranacee che si aprono in tre valve per metà e contengono pochi semi neri, lucenti, quasi triangolari e privi di caruncola. 961. Acis autumnaliti Herb. A. scapo cylindrico, 1-3 fioro, floribus penduhs (albis), peduncu- lis flore longioribus , perigonii phyllis ovato-oblongis , apice subtri- dentatis, staminibus perigonio subduplo brevioribus, stylo staminibus 88, AMARILLIDEE. palilo longiore, capsulis subglobosis, spatha gamophylla, t'oliis subtlli- iormibus, vix canaliculatis , viridibus, subsynanthiis, bulbo globoso. Acis aiitumnalis Herb. amaryll. pag. 332. Kunth enum. fi. 5. p. 475. Leucojum autumnaleLùm. sp. pi. p. 4i4. Desf. fi. atl. 1 . p. 281. Guss. fi. sic.prodr. 1 . p. 391. Moris! stirp. sarà, elench. fase. 1. p. 46. Beri. fi. ital. 4. p. 7. Boiss. voy. en Espag. p. 605. Giiss. syn. fi. sk. p. 381. Leucojum bulbosum, autiimnale Cup. h. cath. p. 110. Figure^ — Leucojum autumnale Salisi), parad. land. lab. 21. Bed. HI. 3. lab. 150. fig. 2. -Leucojum bulbosum minus autumnale Gius. rar. stnp. hisp. p. 271. fìg. Leucojum bulbosum, autumnale, tenuifolium Gius. rar. pi. lùsl. 1 . p. 170. fìg. Stazione^ Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi afidi , segnata- mente marittimi, e nei colli di Sicilia e di Sardegna. In Sicilia nasce presso Palermo, Alcamo, Trapani, Marsala, Mazzara, San Giuseppe, Piana dei Greci, Ficuzza, Corleone e altrove. In Sardegna si trova nelle parti meridionali donde mi è stata favorita dall'amico Moris. Fio- risce in Settembre ed Ottobre. E perenne. Distribuzione geografica. — Pianta della regione mediterranea. Si trova in Portogallo, in Spagna, in Sardegna, in Sicilia, in Gefalo- nia, in Algeria e a Tangeri. Bescrizione. — Questa pianta porta da uuo a tre fiori, i quali sono bianchi, odorosi e pendenti. Le foglioline del perigonio sono ovato-al- lungate, hanno di dentro alcune righe longitudinali rilevate dello stesso color bianco e di fuori alla base verso I' ovario una leggiera sfumatura rossiccia: all'apice portano una punta come un mucrone ottuso e due denti laterali più corti, in modo che l'apice loro è tridentato. Gli stami sono circa una metà più corti delle foglioline del perigonio. I filamenti son cortissimi in modo che le antere sembrano quasi sessili, sono inse- riti in un disco epigino , poco sporgente ed intero , saldato in parte in fuori con la base delle foglioline del perigonio. Le antere sono diritte, introse, gialle, come cordate alla base dove s'inserisce il filamento, si aprono longitudinalmente dall'apice sino alla base: il polline è mi- nuto, eUittico, acuto ad ambe le estremità e liscio. L'ovario è tondo- triangolare, di color verdognolo sfumato di rossiccio ed ha tre logge. Gli ovuli sono per lo più in due fila, di forma quasi di una pera, ascen- ACIS. • S9 denti e anatropi. La cassula é membranacea, di color verde e perfetta- mente matura di color quasi di paglia, quasi tonda, si apre in alto fin quasi alla metà in tre valve, le quali formano una specie di tazza con tre logge. In ciascuna loggia sono 2 o tre semi angolosi, convessi in fuori e piani lateralmente, neri e lucenti. La testa è nera, delicata; il rafe poco sporgente; l'albume è carnoso; l'embrione è nell'asse dell'al- bume, quasi la metà più corto di questo, diritto: la sua estremità radi- colare non arriva sino all'ombelico. Lo stilo è poco più lungo degli stami , filiforme, tanto grosso in basso che in alto e di color bianco ; lo stimma è semplice, ottuso, quasi globoso e giallognolo, con piccole papille. 1 peduncoli sono delicati, cilindrici, carnosi, di colore rossiccio e più lunghi dei fiori. La spata è stretta lineare-lanceolata, di lunghezza quasi uguale ai peduncoli, di color vinato. Lo scapo è poco alto, per lo più da 3 0 4 a 6 0 8 pollici, cilindrico, verde, un poco rossiccio in alto. Le foglie sono lineari strettissime e quasi filiformi, di color verde, appena scanalate di sopra e lisce ; nascono per lo più dopo i fiori , ma talvolta nel tempo stesso. La cipolla è grossa quasi quanto una noc- ciòla, tonda, coperta di tuniche scure. 96^. Acis rosea Sweet. A. scapo unifloro, flore pendulo (roseo), pedunculis flore sub- triplo brevioribus, perigonii phyUis oblongis, obtusis, staminibus pe- rigonio plus quam duplo brevioribus , stylo staminibus subduplo lon- giore, capsulis subglobosis, spatha diphylla, foliis fìliformibus, synan- thiis, bulbo globoso. Acis rosea Sweet brìt. flotv. gard. (ab. W7 . Herh. amaryll. p. 334. Kimth enum. pi. 5. p. 475. Leucojum roseum Lois. fi. gali. edit. 1. p. Ì90. elfi. gali. edit. 2. tom. 1. p. 239. Beri. fi. ital. 4. p. 7. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 251. Leucojum byemale ^ flore roseo Dee. fi. frang. 5. p. 317. Figure. — Lois. l. e. lab. 8. Leucojum trichophyllum B. Red. lil. 3. lab. 150. fìg. 1. Stazione, Abitazione e Fioritura. — In Corsica presso Bonifacio e nelle Isole Sanguinarie, donde mi è stata favorita in quantità dal fu Requien. Si trova pure in Ajaccio (Boullu) e a Calvi (Soleirol). Fiorisce in Settembre ed Ottobre secondo trovo notato nei cartellini delle piante 6" 90 • AMARILLIDEK. avute (la Hequien , e in Febbrajo secondo Loiselleur. E perenne. Distribuzione geografica. — Specie particolare all'isola di Cor- sica. Osservazioni. — È ben distinta dair.4cis autnmnalis per essere più piccola e più delicata in tutte le sue parti , per la spata composta di due pezzi distinti e fdiformi, per il fiore solitario e di color di rosa, sostenuto da un peduncolo da due a tre volte più corto di esso , per le foglioline del perigonio allungate , ottuse e non con tre denti al- l'apice, per gli stami più corti, e per lo stilo quasi il doppio più lungo degli stami. E una piccola pianta, alta solo da 2 a 4 o 5 pollici. Specie dubbia. Aeìs longifolia Roem. A. foliis scapo longioribus, subanthesilongissimis, angustissimis, spathse bifissilis 2-rarius l-ò-florae segmentis linearibus, pedicellis brevioribus ; perigonii foliolis integerrimis , acutis, stamina' duplo su- perantibus, columna stylina staminibus breviore [Roem. ex Ktinlh). Acis longifolia Roem. amaryll. p. 25 ex Kunth enum. pi. 6. p. 477. Leucojum longifolium Gay ined. Cren, et Godr. fi. de Frane. S. part. 1. p. 252. Stazione, Abitazione e Fioritura. — In CorsicE nella valle d'AscO (Ph. Thomas), presso il Monte d' Oro (Soleirol), presso Vico a 1500-2000 metri sul livello del mare (Salis-Marschl). Fiorisce in Maggio e Giugno (Gren. et Godr. 1. e.) Distribuzione geograGca. ~ Pianta particolare all'isola di Corsica. Osservazioni. — Non ho questa specie, che nemmeno hanno ve- duta i signori Grenier e Godron. 91 TRIBÙ §E:€0]VUA. AMARILLEE. Amarylle^ Pari. Amaryllide/e Genera A bulbosa, perianthio simplici, ex parte Baiti. ord. nat. p. 46. AmaryllidacEìE Subordo IV, Amaryllide.e excl. § 4. Herb. amaryll. p. 57, 70, 128 e seg. Amarylle.e ex parte End!, gen. p. 174. Lindi, veg. kingd. p. 158. Amaryllide/e legitim.e B Amarylune^e excl. g 4. Kunth enum. pi. p. 478. Herbae bulbosae, scapigerae. Flores 1-plures , umbellati, erecti vel nutantes, spatha 1-2 phylla involucrati. Perigonium fauce nudum, fimbriatum vel squamulatum, magis minusve sexpartitum, ssepius in- fundibuliforme , rarissime hexaphyllum , laciniis vel phyllis sequalibus vel inaequalibus. Corona nulla. Stamina perigonio inserta. Antherae lineares , dorso affixse , ssepius versatiles, longitudinaliter dehiscentes. Considerazioni geografiche. — Di questa vasta tribù, composta di piante in gran parte affricane e americane , appena due soli generi sono in Europa, la Slernhergia, rappresentata da tre specie nella nostra flora, e la Lapiedra, particolare alle parti meridionali della Spagna. Nessuna delle specie di Slernhergia è esclusivamente italiana, trovan- dosi tutte in altre parti delle regioni meridionali di Europa e in Oriente. CliXXV. ^TERSfBEReiA Waldst. et Kit. Waldst. et Kit. pi. hung. 2. p. 172. lab. 159. Endl. gen. pi. p. 175. Herb. amaryll. p. 73 et 186. Kunth enum. pi. 5. p. 698. Amaryllidis species Linn. sp. pi. p. 420. Ker review of the gen . Ama- ryll. p. 3. Oporanthus Herb. amaryll. p. 73 et 188. Perigonium corollinum, deciduum, infundibuli forme, tubo recto, longiusculo et tereti, vel breviusculo et sensim ampliato , limbi sex- 92 AMAKILLIDEE. partiti laciniis subaequalibus , patentibus. Stamina 0, inaequalia, tria exteriora breviora, summo tubo inserta. Filamenta fìliformia, recta. Anthera3 oblonga) , apice acute bifidae, basi subcordatse , medio dorsi affixai, versatiles, introrsse, biloculares , loculis strictis, distin- ctis, latere dehiscentibus. Pollen lanceolatum, utrinque acutum , laeve. Ovarium inferum, sessile, oblongum, subcompressura, apice foveola- tum , ibique foris tribus mellifluis , styli basim circunidantibus no- tatum, triloculare. Ovnla plurima, subobovata, in loculorum angulo centrali biseriata , horizontalia , anatropa. Stylus filiformis, teres, intus cavus, longus, rectus. Stigma subtrigonum, papillosum. Capsula ova- lis, subturbinata, obtuse trigona, trilocularis , indheiscens. Semina plurima, subglobosa; testa atra, raphe in appendicem carnosam , cristaeformem prope seminis apicem incrassata, hilo basilari. Embryo albumine carnoso dimidio brevior, rectus, subexcentricus , extremi- tate radiculari hilum subattingente. Osservazioni. — Ho descritto il genere secondo le osservazioni fatte sui lìori della Slernbergìa ìnlea e skuìa e sui frutti di questa ulti- ma, notando inoltre le differenze del tubo della Slernbergìa colchici- flora e di altre specie affini. Dubito assai che le piante delle due se- zioni, che ho con Kunth fatto di questo genere, appartengano a uno stesso genere , anzi credo probabile che tali sezioni debbano costituire due generi distinti, e ciò non solo per la differenza del tubo ma proba- bilmente per quella dei semi, i quali non sono ancora ben noti tanto nelle piante della prima quanto in quelle della seconda sezione. Qua- lora ciò fosse, il genere Slernbergìa, fondato sulla pianta che porta il nome di colchici(lora , rimarrebbe per le piante con il tubo lungo e cilindrico, e dovrebbero considerarsi come specie di Oporanlhus quelle con il tubo corto e gradatamente allargato verso alto. Abito. — Piante fornite di cipolla coperta di tuniche scure, con foglie hneari ora strette ora più larghe, verdi o quasi glauche, leg- germente 0 profondamente scanalate nella pagina loro superiore, ora nascenti e crescenti nel tempo stesso dello scapo generalmente in au- tunno, ora tardive e dopo che la pianta ha fiorito cioè in tempo di prima- vera; con scapi per lo più corti e schiacciati, dapprima diritti, ma che si curvano, passati i fiori, in giù sino a che la cassula tocchi il terreno; con fiori di color giallo o giallo chiaro , aventi le lacinie allungate o lanceolate , saldate in basso tra loro in modo da formare un tubo per Io più corto e quasi diritto , con gli stami interni più lunghi degli esterni e con lo stilo più lungo degU stami. STERNBliHGlA. Ilo * Perigonii tulms cylindraceus. Folla hyoterantliia. Stebnberciia WaUsl. el Kit. 9I»3. iì»ternl»ergia setneiisis Guss. S. scapo liumili, unifloro , perigonii tubo laciniis subaequali, la- ciniis sublinearibus, exterioribus obtusiusculis cura mucronulo, interio- ribus acutiusculis, staminibus longioribus limbo subduplo brevioribus, stylo staminibus superioribus longiore, spatha tubo sublongiore, apice saepe bifida, Ibliis linearibus , obtusis , Incidis, obliquis, bulbo sub- rotundo. Sternbergia aetnensis Guss. fi. sic. prodr. 1 . p. 395 et syn. fi. sic. 1 . p. 385. et 2. p. 811. in add. et einend. Herb. amaryll. p. 187. Kunlh enum. pi. 5. p. 700. Amaryllis aetnensis fìaf. carati, p. 84. lab. 18. f. 2. mala. Sternbergia colcbicillora Marsch. aBieb. fi. taur. cauc. 1. p. 261 . Guss. pi. rar. p. 141 . Ten. fi. nap. 3. p. 364. et syll. p. 164. Guss. fi. sic. prodr. 1. in add. p. 8. Beri. fi. Hai. 4. p. 25. excl. syn. Sibth. et Smith. Vis. fi. daini, 1. p. 125. Guss. syn. fi. sic. 1. p. 384. non Waldst. et Kit. Amaryllis lutea var. B minor Ten. fi. nap. 1. p. 150. ex ipso dar. and. fi. nap. 3. p. 36i. Sternbergia colchieiflora var. b. dalmatica Reich. fi. germ. excurs. 1 . p. 87. Herb. amaryìì. p. f87. Sternbergia dalmatica Hei-b. amaryll. p. 413. lab. 47. f. 2. mala. Kunth enum. pi. 5. p. 699. Figure. — Narcissus autumnalis, minor Gius. rar. pi. hist. 1. p. 164. firj. Narcissus autumnalis luteus miniraus Barrel. ic. 984. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi aridi pietrosi 0 salvatici dei monti delle parti meridionali della penisola e di Sicilia. E slata trovata finora nei prati altissimi di Monte Priore nel Piceno (Orsini ! Marzialetti) , nel Piano dei Cinque Miglia negli Abruzzi (Gussone), nei monti delle Madonie al Pizzo delle Case (Gasparrini), e nel Monte Etna presso Nicolosi (Rafinesqae). Fiorisce in Settembre ed Ottobre, ed è perenne. Distribuzione geografica. — Si trova pure in Dalmazia e in Cri- mea, dei quali luoghi possiedo le piante simili alla nostra specie. Osservazioni. - Questa specle si distingue bene dalla Sternbergia '.)1 AMAHILLIDEK. rolchiciflora Waldst. et Kit., con la quale è stata confusa da molti bo- tanici, principalmente per il fiore più piccolo, per le lacinie piiì strette e alquanto acute all'apice, quasi uguali al tubo, per gli stami quasi due volte più corti delle lacinie e per lo stilo più lungo di essi. La Sternbergìa colchici flora ha le lacinie più lunghe del tubo , le esterne ottuse con un piccolo mucrone e le interne ottuse e mutiche , gli stami circa tre volte più corti" delle lacinie , e lo stilo appena più lungo di essi. Son certo che altre differenze saranno trovate tra queste piante potendole studiare fresche, il che non mi è toccato di fare finora. ** Perigonii tubus, hrevis, infundibularis. Foliasynanthia. Oporan- THUS Herb. 964. (ììternbergia lutea Gawl. S. scapo suhcompresso , ùnifloro , perigonii limbi laciniis ovali- oblongis, obtusis , stamina interna longiora superantibus, antheris longiusculis , stylo perigonium sequante vel paulo superante, capsu- lis.; , spatha gamophylla, apice obtuso integra vel subbi- fida, foliis synanthiis, late linearibus, obtusis, supra in medio leviter canaliculatis, margine scabriusculis , viridibus, scapo subsequalibus, bulbo subrotundo. Sternbergia lutea Gawl. in Schult. sysl. veg. 7. p. 795. Giiss. fi. sic. prodr. 1 . p. 394-. Morìs slirp. sari, elench. fase. 1 . p. 45. Reìch. fi. gertn. excurs. 1 . p. 87. Ten. sijll. p. 164. Beri. fi. ital. 4. p. 26. Vis. fi. dalin. 1. p. iS5. Guss. syn. fi. sic. I. p. 384. et 2. part. 2. p. 810. in add. et emeni. Koch syn. fi. lielv. et germ. edit. 2. p. 811 . De Not. rep. fi. lig. p. 399. Gries. spie. fi. rum. et bith. 2. p. 377. Kunlh enum. pi. 5. p. 701 . Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1 . p. 252. Amaryllis lutea Linn. sp. pi. p. 420. Aìl. fi. ped. 2. p. 153. Savi fi. pìs. 1. p. 339. Balb. fi. laur. p. 55. Ten. fi. nap. 1. p. 150. var. A Dee. fi. frang. 3. p. 229. Sibth. et Smith fi. grcec. prodr. 1. p. 221. et fi. grcec. 4. p. 9. Ker review of the genus Amaryll. p. 4. Seb. et Maur. fi. rom. prodr. p. 125. Oporanthus luteus Herb. amaryll. p. 188. Narcissus auturanalis Ccesalp. deplant. lib. 10. cap. 25. p. 414. Colchico-narcissus autumnalis , luteus, major Ctip. h. eath. p. 54. Golchicum luteum Cast. h. mess. p. 7. STERNBERGIA. 95 Figure. — fied. HI. .>. tab. 148. Sìblh. el Sìnilh fi. grcec. 4. lab. 310. Narcissus autumnalis quorumdam Gius. rar. stirp. hisp. p. 253 fig. Narcissus autumnalis major Gius. rar. pi. hist. 2. p. 164. cum fig. Narcissus persicus luteus vernus Corvinj Barrel. te. 983. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi boschivi , nelle siepi , nei prati e nei colli aridi delle parti centrali e meridionali e tal- volta anche delle parti settentrionali della penisola , e delle isole di Si- cilia e di Sardegna. Nasce presso Torino a Superga e presso Sinsano secondo AUioni, vicino a Verona nelle rupi del giardino del Conte Giusti (Manganotti I), nei prati dentro il castello di Marostica vicino a Bassano (Montini!), nelle parti meridionali d'Istria presso Altura (Tommasini !, Kellner!.) nei colli di Gaibolla presso Bologna (Bertol.), nella Riviera di Ponente da Nizza a Savona (Berti, PanizziI, Gentili!, Savignone!, Sassi!), presso Genova al Zerbino (De Notaris), presso Sarzana ( Bertol. ), nel Lucchese a Mastiano (Biechi! j, nelle vigne di Careglio (Giannini!), presso Volterra (Amidei!), presso Certaldo a Albagnano e a Catignano, presso Prato e l'Impruneta vicino a Fi- renze , nei quali luoghi l' ho trovata o raccolta io stesso , presso Mace- rata e nel Piceno, nella selva di San Niccolò a Sant'Angelo in Pon- tano (Marzialetti!), in luoghi boschivi presso Roma (Sanguinetti! Bar- bieri!), a Frascati nelle siepi, dove l'ho raccolta io medesimo, nel re- gno di NapoU presso Castelgrande (Gasparrini ! ) Fondi, Lecce, Martina, Ginosa, Avellino ed altrove (Tenore). In Sicilia nei monti di Madonia, a Caramarata, Busambra, Caronia, Catania, Riolo , Polizzi , Nicolosi, San Filippo, Aidone, Piazza (Gussone), ed altrove. In Sardegna si trova nei prati di San Sperato, donde me I' ha favorita l'amico Moris. Fiorisce dalla fine di Settembre ai primi di Novembre, ed è perenne. Distribuzione geografica. — Pianta delle parti meridionali di Europa, dove è estesa dalle parti meridionali della Spagna, per la Francia, l'Italia, la Sardegna, la Sicilia e la Dalmazia sino in Grecia; si trova pure in Asia minore, in Soria e in Algeria. Descrizione. — Il fiore è giallo con un tubo corto che va insensi- bilmente allargandosi nel lembo , composto di sei lacinie, di forma ovale -allungata , ottuse, un poco concave, quasi della stessa lunghez- za, però le tre interne sono un poco più strette: all'apice, massime le esterne, hanno una piccola punta in dentro quasi come un piccolo callo con alcune papille , nel resto presentano molte vene longitudi- 96 AMARALLIDEK. nali delicate, più visibili di dentro che di fuori. Gli stami sono disu- guali in lunghezza , i tre esterni sono più corti e opposti alle tre lacinie esterne, i tre interni sono più lunghi e corrispondono alle tre lacinie interne, delle quali sono poco più corti ; i filamenti sono un poco più delicati in alto , gialli anch' essi ; le antere sono di un color giallo più cupo. L' ovario è di color verde chiaro e coperto dalla spata, ha in alto una fossetta, nel mezzo della quale è inserita la base dello stilo ed intorno a quella sono tre fori , che corrispondono a canali interni situati verso l'asse dei setti dell'ovario: da questi fori cola un nettare un poco dolce e trasparente , che si raccoglie nel tubo del pe- rigonio sotto una piccola volta formata dalla base dei filamenti , i quali nascendo dall' alto del tubo del perigonio si avvicinano ivi allo stilo. Questo stilo è lungo quanto le lacinie del perigonio e spesso ancora più lungo di esse, è più delicato in basso e di color giallo : ta- gliato trasversalmente lascia vedere un piccolo canale longitudinale ; lo stimma è giallo e coperto di piccole papille. La spatii é apparente- mente di un sol pezzo, ma spesso mostra due nervi verdi, che si prolungano all'apice in due piccole punte, in modo che l'apice della spata pare con due denti; del resto è di forma allungata, chiusa in basso in modo che ricuopre l'ovario e parte del tubo, di color bianco, quasi trasparente e con vene longitudinali delicate di color verdognolo. Lo scapo è un poco schiacciato, liscio e di color verde pallido ; ora supera di poco, ora è uguale alle foglie. Queste sono largamente lineari, quasi ottuse all' apice, con una leggiera scanalatura longitudi- nale di sopra nel mezzo , verdi, glabre e con i margini scabrosetti : tanto le foghe che lo scapo sono racchiuse in basso dentro a una guaina lunga e bianca, la di cui apertura è obliqua perchè da una parte si vede una specie di lingua per l'aborto della lamina della foglia. Osservazioni. — Inclino a credere che in molte parti della peni- sola questa specie non sia veramente salvatica ma si sia insalvatichita dopo essere stata coltivata t)ei giardini , e ciò perchè la pianta è quasi sempre poco lontana dai giardini o dalle città e perchè non mi è riuscito di trovarla in frutto. 965. Sternbergia Sicilia Tin. S. scapo subtriquetro, unifloro, perigonii limbi laciniis oblongis, obtusiusculis , stamina interna longiora superantibus, antheris lon- STEKNBKRGIA. 97 'i^iiisculis , stylo perigonium subsequante , capsulis ovali-subturbinatis, pedunciilis flore longioribus, fructiferis recurvis, spatha garaophylla apice obtuso integra vel subbifìda , foliis synanthiis, linearibus, sub- triquetro-canaliculatis, obtusiusculis, glaucescentibus , margine sca- briusculis, scapum superantibus , bulbo subrotundo. Sternbergiasicula Tin. in Guss. syn. fi. sic. add. et emend. voi. 2. pari. 2. p. 811. Bianc. fi. dei dinlorni di Avola in Atti dell' Accademia Giaenia di Catania, ser. 2" voi. 3. p. 4L Oporanthus siculus Pari. mss. Figure. — Nessuna. Stazione , Abitazione e Fioritura. — NbÌ CoUÌ aridi 6 Scoperti della Calabria presso Goregliano (Gasparrini !) e della Sicilia presso Militello di Val di Noto (lineo! ) e Avola (Bianca!). Fiorisce in Set- tembre e Ottobre, ed è perenne. Distribuzione geografica. — Ho pure questa specie di Grecia fa- voritami dal signor Heldreich e da lui confusa con la Sternbergia lutea . Descrizione. — Il fiore è giallo, grande quasi quanto quello della Sternberg'ìa lutea: le lacinie sono allungate, poco ottuse all'apice, ristrette alla base , con vene longitudinali di dentro: le tre interne sono più strette e quasi lanceolate. I tre starai interni sono poco più alti degli esterni , e circa un terzo più corti delle lacinie corrispon- denti : i filamenti sono di color giallo pallido, un poco curvati in dentro , più sottili in alto : le antere sono di color giallo scuro come il polline. Lo stilo è diritto e poco più corto delle lacinie e di color giallo: r ovario è verde, schiacciato e coperto dalla spata eh' è quasi la stessa che nella Slernbergia lutea. La cassula è ovata, quasi turbinata e trian- golare con gli angoli molto ottusi, membranacea, verde, indeiscente e triloculare. In ciascuna loggia vi sono circa sette semi, distribuiti in due (ila irregolari; ciascun seme è tondo, scuro, fornito di un rafe carnoso che sporge all' apice del seme in forma di una cresta bianca, carnosa , lunga poco meno del seme e che unisce l' ombelico basilare con la calaza che corrisponde verso l'apice dalla parte opposta: tutte le appendici dei semi corrispondono tra loro verso il centro di cia- scuna loggia. L' albume è carnoso; 1' embrione é più corto della metà di esso ed è quasi fuori dell' asse del seme , diritto , con la radichetta che giunge sino all' ombelico. Lo scapo è un poco schiacciato, quasi triangolare , perchè è un poco scanalato nel margine ottuso ed ha un margine acuto e scabrosetto ; è di color verde paUido quasi glauco ; è FioHA Italiana. Voj.. HI. ' 98 AMAKILLIDEE. lungo circa cinque pollici , diritto da principio, poi si curva in giù. Le foglie sono lineari, larghe da 2 a 3 linee, lunghe cinque o sei pol- lici e un poco più lunghe dello scapo , scanalate di sopra e con una carena acuta di sotto, ottusette all'apice, rigidette, quasi glauche, e scabrosette nei margini verso l' apice. La cipolla è grossa quanto una noce, quasi tonda e coperta di tuniche scure. Osservazioni. — Qucsta specie è vicina alla Slernheryìa lutea , e quasi intermedia tra essa e la colchici flora. Si distingue però dalla prima per le lacinie del perigonio più allungate, più strette alla base e meno ottuse, anzi quasi acute all' apice , per lo stilo un poco più corto e quasi uguale alle lacinie , per i tre stami lunghi che sono quasi un terzo e non appena più corti delle lacinie corrispondenti , per le foglie quasi glauche , più strette e scanalate , con la carena acuta in modo che pajono quasi triangolari, e poco più lunghe dello scapo. Specie dubbia. §teriibersia exeapa Tin. S. excapa, foliis anguste linearibus planis obtusis , spatha radi- cah, corollae laciniis (Guss.) Sternbergia excapa Tin. in Guss. syn. fi. sic. 1 . p. 384. In apricis montosis. Etna, Madonie (lineo) Septembri Octobri. Folla erecta, enervia, laete virentia, 2-lin. lata, ad apicem mar- gine tenui membranaceo cincta ; spathae radicales , scariosae , obtu- siusculae ; flores non vidi, capsula elliptica, 3-sulcata, glaberrima, 3-lin. longa, obtusa cum brevissimo acumino, sufTulta spatha scariosa brevissima, Hn. longa, lacera. Hgec ex specimine sicco a ci. Tineo misso (Guss.) Osservazioni. — Ignoro se questa specie appartenga alla prima o alla seconda sezione di questo genere. Neil' erbario del prof Tineo si trova una sola pianta di essa che io non]ho veduto. TKIJBIJ Tft:it%%. PAi\CllAZIEE. l'ANCHATiE^ Pari. Amaryllide^ Genera B bulbosa, perianthio coronato, ex parte Baili. ord. nat. p. 40. Amaryllidace^ Subordo IV, Amaryllide^e § 4. Pancratilormes Herb. amaryll. p. 59. 73. 190. Narcisse^ ex parte Endl. geii. p. 178. Lindi, veg. kingd. p. J58. Amaryllide/E LEGiTiM/E B, Amarylline^ 4. Panckatie^ et 5. Sternbergie/E ex parte Kunlh enum. pi. 5. p. 635 et 694. Herbae biilbosse, scapigerse. Flores 1-plures, umbellati, erecti vel nutantes, spatha 1-2-phylla iuvolucrati. Perigonium magis minusve sexpartitum, infundibulifornie aut hypocraterimorphum, laciniis aequa- libus vel subaequalibus. Corona e conjunctione basium dilatatarurn fila- mentorum efforraata. Stamina coronae ore inserta , «qualia vel tria longiora. Antberae dorso affixae, ssepius versatiles. Considerazioni geografiche. — 11 solo genere Tupeinanlhus Herb. {Carregnoa Boiss.), fondato sul Paiicralium humile Cav., e particolare alla Spagna e al Marocco, manca tra quelli europei di questa tribù alla nostra Italia, la quale oltre al Pancratiuin , comune a diversi paesi della regione mediteriranea, possiede in compenso esclusivamente il genere Halmyra, die per ora parmi comprenda la sola specie slellaris, conosciuta soltanto con certezza dei domimi della nostra flora. CJLXXVl. PAWCKATIUM Pari. Pari. nuov. gener. e nuov. spec. di piant. monoc. p. 32. Pancratii species Linn. gen. p. 161 . Jiiss. geu. p. 55. Ker ori the gen. Pancralium p. 1. Herb. amargli, p. 60, 75, 202. Endl. gen. p. 179. Kunth enum. pi. 5. p. 657. Perigonium coroUinum, infundibulil'orme, tubo longo, subcylin- draceo, rectiusculo, limbo sexpartito, laciniis sequalibus, patentibus vel reflexis. Corona tubolosa , exserta, laciniis perigonii tertio inferiore ad- lUU AMAHILLIUEE. naia, duodecimdentata. Stamina 6, aequalia, coronai ore inserta, pe- rigonii laciniis opposita. Filamenta ooronse adnata, apice libera, subu- lala. Antherae lineares, longse, apice eniarginatae, basi bifida^, medio dorsi atHixae, latere longitudinaliter dehiscenles, incumbentes. Pollen oblon- go-ellipticLim, utrinque acutuni, Iseve. Ovarium inferum, pedicellatum, oblongum, subtriquetrum, triloculare. Ovula plurima, subcuneala, in loculorum angulo centrali biseriata, horizontalia, anatropa. Stylus iìli- formis, teres, intus cavus, longus, rectus. Stigma obtusum , trilobum, papillosum. Capsula ovalis vel obovata, membranacea, trilocularis , lo- culicido-trivalvis. Semina panca, insequalia, compressa, ve) compres- so-conica, testa fungosa, atra, hilo basilari. Albumencarnosum. Embryo excentricus , subcurvatus , albumine parum brevior , extremitate radicu- lari hilo proxima. Abito. — Pianta fornita di cipolla, di foglie largamente lineari, ottu- se, scanalate, glauche, contorte in ispira e quasi uguali allo scapo, di uno scapo schiacciato, avente all'apice da 3 a 10 fiori bianchi, grandi, odo- rosissimi, quasi sessili i con un lungo tubo, con sei lacinie lineari-lan- ceolate acute, quasi uguali, diritte-patenti, saldate inferiormente con la corona, che è grande a guisa di un largo tubo con dodici denti ottusi. Gli stami sono più lunghi dei denti della corona, hanno i fdamenti sal- dati per la massima parte con questa e nella parte Ubera sono ascendenti ; le antere sono gialle, lineari e inseritene! dorso. L'ovario è allungato, quasi triangolare e verdognolo. Lo stilo è bianco, filiforme e più lungo degli starai. La cassula è quasi obovata, triangolare, con gli angoli ottusi, glauca e si apre in tre valve. 96(». Paiici*a(iuin iiiai'itiitiiiin Limi. P. scapo compresso, 5-10 fioro, floribus subsessilibus, perigonji laciniis lineari-lanceolatis , acutis, tubo subaequalibus, staminibus coro- nse dentes superantibus, capsulis subobovatis, obtuse triquetris,glaucis, spatha3 valvis obtusis, floribus multo brevioribus, foliis late lineari- bus, obtusis, canaliculatis , glaucis, spirahter tortis, scapo subaequa- libus, bulbo subgloboso. Pancratium maritimum Linn. sp.pl. p. 418. Ali. fl.ped. /. p. 154. Ucria h. r. pan. p. 149. Desf. fi. atl. 1. p. 283. Savi fi. pis. 1. p. 331. Ten. fi. 7iap. 1. p. 148. Dee. fi. fran^. 3. p. S30. Siblh et Smith, fi. graie, prodr. 1. p. 200. et fi. yra;c. 4. p. 8. Ker on Ihe gemis Pancra- tium p. 3. Fioriti, ingiorn. arcad. di Roma ann. 1823. lom. 18. p. 185. PANCHATIUM. 101 Guss. II. sic. prodr. I. p. 394. et suppl. I. p. 94-. Morìs! stirp. sard. elench. fase. 1 . p. 45. Reich. fi. germ. excurs. i. p. 90. Tea. syll. p. 164. Herb. amaryll. p. 202. Beri. fi. ital. 4. p. 22. Pticcin. syn. fi. lue. p. m. Boiss. voyag.enEspagn.p. 608. Yis. fi. dalm. 1. p. 129. Guss. syn. fi. sw. /. p. 383. Uè Not. rep. fi. lig. p. 401. Kunth enum. pi. 5. p. 658. Greti, el Godr. fi. de Frane. 3. pari. /. p. 262. Bianc. fior, dei dinlorni di Avola, in atti dell' Accad. Gioenia ser. 2"". voi. 3. p. 38.^Guss. enum. pi. inarim. p. 328. Narcissus marinus Coesalp. de plani, lib. 10. cap. 23. p. 413. Hemerocallis Coesalp. herb. fol. 217. n. 602. Cast. hort. mass, p. 11. JNarcissus maritiraus Cup. h. calli, p. 150. Nome italiano. — Giglio maiillO. Figure. — fìeJ. III. 1. lab. 8. Sibili, d Sinitli fi. gnec. 4. lab. 309. Hemerocallis valentìna Ckis. rar. pi. liist. 1. p. 167. Cav. ie. 1. p. 41. lab. 56. Stazione, Abitazione e Fioritura. — È COmune llellc arene ma- riltime della costa occidentale della penisola da Nizza in poi e della co- sta orientale dagli Abbruzzi in poi, come pure delle isole di Sicilia, Corsica, Sardegna, Malta e di alcune delle piccole isole, di quelle d'Ischia, di Saline, Lipari, Pantellaria e Lampedusa. Fiorisce da Lu- glio a Settembre, ed é perenne. Distribuzione geografica. — Pianta delle parti meridionali di Eu- ropa e segnatamente della regione mediterranea. Si trova presso Lisbo- na, nelle parti meridionali della Spagna, nelle parli occidentali e me- ridionali della Francia presso alle spiagge bagnate dall' Oceano e dal Mare Mediterraneo, nelle parti già notate d'Italia e delle Isole italiane, in Dalmazia, in Grecia, nell'Isola di Cipro e nelle coste boreali del- l' Affrica in Algeria, in Tripoli ed altrove. Descrizione. — l fiori sono bianchi, odorosissimi, distribuiti in ombrello da tre a nove o dieci all' apice dello scapo , sostenuti da pe- duncoli cortissimi, e accompagnati da brattee Hneari, assai strette e lesi- niformi , bianche e lunghe da poco meno di un pollice a un pollice e mezzo. Ciascun fiore, compreso l'ovario, è lungo circa quattro pollici e mezzo. Il tubo è stretto, come schiacciato lateralmente o quasi cilin- drico , diritto 0 un poco curvato , verde e con strie longitudinali , talora assai manifeste. Il lembo è diviso in sei lacinie uguali, lineari-Ianceo- late, acute e con un piccolo mucrone, diritte-patenti, bianche, con un nervo longitudinale di fuori verdognolo, massime verso basso. La 10-2 AMAHILLIUEE. corona è bianca, più corta delle lacinie del perigonio con le quali è sal- data nel suo terzo inferiore , è in forma di tubo con dodici grandi denti ottusi all'apice. Gli stami sono sei, poco più corti delle lacinie del pe- rigonio e più lunghi dei denti della corona; i fdamenti sono opposti alle lacinie del perigonio e corrispondono in mezzo a due dei denti della corona; sono saldati con questa e se ne staccano tra i denti, da questo punto in poi sono fìliformi-lesiniformi. Le antere sono assai lun- ghe, lineari, di color giallo pallido e inserite per il dorso all'apice del filamento onde sono oscillanti. L'ovario è verdognolo, allungato, quasi triangolare. Lo stilo è lungo, lìhforme, bianco e par come avesse un canale nel centro. Lo stimma è bianchiccio, Irilobo , papilloso. Lacas- sula è quasi obovata, triangolare, con gli angoli ottusi, di un verde glauco, triloculare, trivalve. I semi sono pochi, neri, disuguah, schiac- ciati e alcuni come troncati superiormente e prolungati in cono inferior- mente. La testa è grossa, come spugnosa, e separabile dall' albume. Questo è carnoso. L'embrione è cilindrico, un poco curvato, poco più corto dell' albume e con 1' estremità radicolare vicina all' ilo. La spata è di due pezzi, molto più corti dei fiori, quasi uguali tra loro, ottusi, bianchi, con molte righe longitudinali anche bianche. Lo scapo è lungo quasi un piede, schiacciato, verde e quasi glauco. Le foglie sono lar- gamente lineari, ottuse, più lunghe dello scapo, scanalate di sopra, dure , contorte a spirale e di un color verde glauco : le guaine sono bianchicce. La cipolla è grossa, quasi tonda, coperta di una pellicola scura e bianca di dentro. CliXXVII. HAIilflYBA Pari. Pari. nuov. yen. e nuov. spec. di piani, monoc. p. 28. Pancratii species Linn. gen. p. 161 . Juss. gen. p. 55. Ker on lliegenus Pancratium p. I . Herb. amargli, p. 60, 75, 202. Endl. gen. pi. p. 179. Kunlh enum. pi. 5. p. 657. Almyra Salisb. in trans, oflhe hortic. soc. I . p. 336. ubi nomen tantum. Pancratium sect. 1. Schizostephanium fieich. fi. germ. excurs. I. p. 89. Perigonium eorollinum, subhypocraterimorphum, tubo breviu- sculo, subtri({uetro, recto, hmbo sexpartito , laciniis suba^qualibus , patentibus. Corona brevis, patens, Ubera, sexfìda, laciniis profonde bifidis, partitionibus acumi natis. Stamina 6 , isqualia , inter corona? laci- iiias inserta. Filamenta crassiuscula, subulata, basi coronai adnata , re- HALMYRA. 103 liqua parte libera, ascendentia. Anthera^ litieares, longae, utrinque eraargiiiatse, metliq dorsi atfixae , incurabentes, secundiim longitudinein dehiscentes. Pollen oblongo-ellipticum , utrinque acutum, Igeve. Ova- riuni inferum, oblongum, siibtriquetrum , apice foris tribus nectarifluis instructum, triloculare. Ovula plurima, ovata, in loculorum angulo cen- trali biseriata, divergentia, media liorizontalia , superiora ascendentia, inferiora omnino pendula, anatropa, rapile crassiuscula. Stylus tìliformis, trigonus, longus, rectiusculus, intus cavus! Stigma obtusum, capita- tum, vix papillosum. Capsula membranacea, oblonga, acutiuscula, basi subcordata, triquetra , trilocularis , loculicido-trivalvis. Semina panca, globosa; testi crustacea, atra, hilo basilari, minuto; rapbe crassa , cylindracea, alba, a basi ad verticem excurrente. Albumen carnosum. Embryo rectiusculus, subexcentricus, albumine vix brevior, extremitate radiculari hilum attingente. Osservazioni. — Questo genere si distingue bene dal Pancratkim per la forma del perigonio non infundibuliforme, per le lacinie quasi uguali e non saldate in basso con la corona, per la corona assai corta, larga e libera, divisa in sei lacinie, ciascuna delle quali è divisa pure in due lacinie acuminate, per i fdamenti saldati solo in basso con la corona e per la massima parte liberi e ascendenti, per le antere non bi- fide alla base, per gli ovuli distribuiti in due fila divergenti e forniti di un rafe assai grosso, e massime per la cassula e per i semi, come sarà fa- cile di rilevare paragonando le diagnosi dei due generi in questo lavoro. Abito. — Pianta fornita di cipolla, di foglie largamente lineari- allungate, ottuse, scanalate, con una carena ottusa di sotto, glauce- scenti, aperte e quasi uguali allo scapo; di uno scapo a due tagli, glau- cescente , che ha all' apice con una spata di due pezzi da 6 a 12 o 1 4 fiori bianchi ma verdognoli nel tubo e nelle lacinie di fuori, odorosi, e so- stenuti da peduncoli corti. Le lacinie sono il doppio più lunghe del tubo, quasi uguali tra loro, le esterne allungato-hneari, mucronulate, le interne allimgate , ottuse e come smarginate. La corona è corta, li- bera, delicata, divisa in sei lacinie, ciascuna delle quali è divisa in altre due lacinie acuminate e divergenti. Gli stami sono molto più lun- ghi della corona e poco più corti delle lacinie del perigonio, i filamenti saldati in basso alla corona, liberi nel resto e ascendenti: le antere sono di color verde pallido. Lo stilo è quasi tanto lungo quanto le lacinie del perigonio. La cassula è allungata come cordata alla base, acuta al- quanto all'apice, triangolare, trivalve e contiene in ciascuna loggia po- chi semi quasi tondi, neri e con il rafe grosso e bianco. lOi AMARILLIDEK. 969. Halniyra stellarit^ Pari. Pari, nuovi generi e miove specie di piante monoc. p. 30. Pancratium illyricum Linn. sp. pi. p. 418 excl. syn. Threw. Dee. fi. fraiiQ. 5. p. 319. Viv. fi. cors. diagn. p. 5. Moris ! slirp. sard. elench. fase. 1 . p. 45. fìeich. fi. germ. exeurs. 1 . p. 89. Beri. fi. ilal. 4. p. 23. Moris et de Not. ftorul. Caprar. p. 126. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 263. Pancratium stellare Salish. in trans, of the linn. soc. 2. p. 74. Almyra stellaris Salisb. in trans, of the hortic. soc. 1. p. 336. Figure. — Red. IH. 3. tab. 153. Salisb. in trans, ofthe linn. soc. 1. tab. 14. Lilio-narcissus Hemerocallidis facie Gius. hist. rar. pi. 1. p. 168. fig- Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei ColH e luoghi marittimi delle isole di Corsica presso Ajaccio, Bonifacio, Vico, Corte ed al- trove, di Sardegna, di Gorgona e di Malta (Grech Delicata). Bertoloni scrive di averla ricevuta da Barbieri che l'ha trovata nella spiaggia di Cervia e di Civitavecchia. Non nasce in Sicilia come erroneamente ha scritto Kunth. Fiorisce in Maggio, ed è perenne. Distribuzione geografica. — Non SO che sia stata raccolta né io r ho di altri luoghi oltre a quelli qui sopra indicati delle isole italiane ; si è scritto, ma dubitativamente , ch'essa si trovi in Spagna, in Francia, in lUiria e in Dalmazia: ma le osservazioni dei botanici moderni non hanno finora confermate quelle vaghe indicazioni. E bene perciò di chiamare questa pianta Halmyra slellaris e non illyrica, perchè questo secondo nome indurrebbe in errore. Descrizione. — 1 fiori sono da 6 a 12 0 14, bianchi, odorosi, formanti un ombrello all'apice dello scapo e sostenuti da peduncoli corti , lunghi appena 2 o 3 linee , e verdi , i quah si curvano dopo la fioritura. Il tubo del perigonio è lungo poco meno di un pollice e una volta e mezzo' più lungo dell' ovario, è quasi triangolare e di color verde chiaro. Le lacinie sono quasi il doppio più lunghe del tubo , bianche , con una riga verdognola di fuori verso basso, più manifesta e più lunga nelle lacinie esterne: sono patenti e quasi uguali in lunghezza: le tre esterne sono allungate-hneari ; hanno all' apice una piccola punta ed i margini rivolti sempre in alto; le tre interne sono allungate, ottuse e quasi smarginate all'apice, con ima piccola punta in mezzo HALMYRA. 105 della smarginatura, hanno i margini verso la base rivolti in giù, il che fa parere le lacinie come ristrette alla base. La corona, comprese le sue lacinie, è più corta della metà delle lacinie del perigonio , è bianca, quasi trasparente, larga molto superiormente, perchè è patente sin dalla base, è libera interamente di fuori perchè non è punto saldata con le lacinie del perigonio ; verso la sua metà è divisa in sei lacinie, le quali corrispondono in mezzo alle lacinie del perigonio e ciascuna di esse lacinie è divisa quasi fin dalla base in due altre lacinie acumi- nate e con gli apici un poco divergenti. Gli stami sono poco più corti delle lacinie del perigonio. I filamenti sono saldati con il tubo del pe- rigonio e salilati anche in basso con la corona, divenendo liberi dal margine di questa nel punto intermedio alle sei lacinie principali di essa; cosi sono saldati con la corona per poco più di un quarto della parte loro che si vede di fuori e che è di là dalla gola del fiore: in questa parte saldata con la corona sono grossetti; sporgenti, cilindrici e di color gialliccio, continuano poi nella parte libera grossetti, masi assottigliano verso l'apice e sono bianchi e ascendenti. Le antere sono di color verde pallido , lunghe, lineari , si raccorciano dopo l' emissione del polline, e sono allora di color cinerino come è il polline. Lo stilo è più lungo degli stami e uguaglia le lacinie del perigonio ; lo stimma è ottuso, quasi tondo, con poche papille e bianco. L'ovario è allun- gato, quasi triangolare, di color verde scuro. Gli ovoli sono bianchi, in due fda assai divergenti e hanno il rafe grosso e quasi cilindrico. La cassula è allungata, un poco cordata alla base, alquanto acuta all'api- ce, triangolare, con gli angoli ottusi, verde e con nervi longitudinali. 1 semi sono pochi in ciascuna loggia, tondo-ovati, di colore di casta- gno scuro e lisci, con il rafe grosso , cilindrico, bianco ed esteso dalla base sino all'apice. L'albume è carnoso. L'embrione è appena più corto dell'albume, quasi diritto, cilindrico, con la estremità radicolare che giunge sino all'ombelico. La spata è di due pezzi ovali, acuti, quasi scagliosi, e circa tre volte più corti dei fiori. Lo scapo è alto circa un piede o poco più, largo circa mezzo pollice, quasi schiacciato, a due tagli, con gli angoli acutissimi e quasi alati : è liscio, glauco e fistoloso. Le foglie sono largamente lineari-allungate , ottuse, larghe circa un pollice e mezzo, scanalate un poco di sopra, con una carena ottusa di sotto, striate longitudinalmente, glabre, glauche, patenti e poco più corte o quasi uguali allo scapo. I^a cipolla è assai grossa, quasi tonda e coperta di tuniche scure. lOG AMARILLIDEE. TKIBIJ QUARTA. NARCISSEE. Narcisse^ Pari. * Amaryllide.e Genera B bulbosa, perianthio coronato , ex parte Barll. ord. nat. p. 46. Amaryllidace^ subordo V Narcisse^ Herb. amaryìl. p. 62, 73, 29S, 305. 4}2. Amaryllide^e leghimi C.Narcisse.e Kunth eiium. pi. 5. p. 70-i. Herbse bulbosae, scapigerge. Flores l-plnres, rtmbellati, nutantes, spatha 1-2 phylla involucrati. Perieonium subinfundifulitbrrae vel sae- pius hypocrateriraorphum , limbo sexpartito, laciniis subsequalibiis. Co- rona plerumqiie a staminibus distincta eaquc cingens. Stamina perigonii tubo vel raro coronas basi inserta, gequalia vel ssepius tria longiora. An- therae dorso affixae, band versatiles. Considerazioni geografiche, — Questa tribù è notabile nella no- stra flora per il gran numero delle specie di Narcissus , superiore a quanto si conosce di altre parti di Europa. Molte specie di esse sono esclusivamente italiane, se pure non saranno trovate in altri luogbi dopo lo studio più diligente delle medesime cbe non si è fatto perl'ad- dietro. lo non istarò perciò a notarle , essendo facile al lettore il rile- varle, osservando la distribuzione geografica di ciascuna di esse, CI^HLXVIII. AJAJL Salisi). Salisb.in trans, of thehorf. soc. 1. p. 343. Haw. monoqr. p. 1. Herb. amaryll. p. 62, 79, 299. Kunth emun. pi. 5. p. 707. Narcissi species Tourn. inst. 1 . p. 353. lab. 185. ex parte. Linn. gen. p. 161 . Juss. gen. p. 55. Endl. gen. pi. p. 179. Perigonium corollinuui, infundibulilorme, tubo breviusculo, tur- binato, subbexagono, limbo sexpartito, laciniis gequalibus, patenti- bus. Corona ampia, poculilbrmis, crenato-lobata, lacinias perigonii subaequans. Stamina 6, aequalia, prope basin tubi inserta, et tubum superantia. Filamenta basi brevi tractu tubo adnata , reliqua parte libera, AJAX. 107 subulata, basim versus incrassafft, erecta. Antherse lineares, longae, in- trorsae, erecta?, apice obtusse et vix emarginatse , basi profunde bifìdae, ibiqiie affix*, lateraliter rima longitudinali debiscentes. Pollen ellipti- cum, utrinque acutiusculum, laeve. Ovariura ovato-oblongum, subcom- pressum, apice foris tribus mellifluis pra^ditum, triloculare. Ovula plu- riraa, ovali-oblonga, obtusa, 5-4 seriata, borizontalia, anatropa. Stylus crassus, superne attenuatus, subtrigonus, faciebus sulco le\i longitudi- naliter notatis. Stigma trilobum, lobis cucullatis, rotimdatis, margine pa- pillosis. Capsula membranacea, ovalis, basi angustata, obtuse triquetra, trilocularis, loculicido-seinitrivalvis. Semina in loculis plura, subglo- bosa, nigra, apice obtuse umbonata, umbone ope rapbis prominulse bilo conjuncto. Albumencarnosum. Erabryo rectus, cylindraceus, albu- mine paulo breviof , extremitate radiculari bilo contigua. Osservazioni'. *- Questó genere , quantunque sia vicino per il por- tamento al Naróssiis , if è ce*-tamente distinto per molti e molti carat- teri essenziali che non possono fa1^ considerare nemmeno come una sezione di quello. 11 lettore può facilmente vederne le differenze para- gonando la diagnosi da me fatta di ciascuno di essi. Abito.— Pianta bulbosa, con foglie largamente lineari, ottuse, leg- germente scanalate, dirette obliquamente e alquanto glauche, lunghe quasi quanto lo scapo; con scapo fistoloso, a due tagli, convesso e striato nelle facce ealto circa un piede, conun fiore solitario portato all'apicedello scapo, con im peduncolo corto e inguainato da una spata più lunga di esso: questo fiore é diretto quasi orizzontalmente, ha un tubo corto, che gradatamente si continua nelle lacinie e in una gran corona, lunga quanto queste, a guisa di tubo con una apertura rovesciata in fuori e fornita di crenature o lobi increspati quasi a onde. Le lacinie sono ovali-allungate e un poco acute. Gii stami sono uguali con i filamenti liberi inseriti in basso del tubo. Tutte le parti sono gialle, però le la- cinie sono di un giallo meno carico della corona, e talvolta assai pal- lido e quasi bianchiccio. 11 frutto è una cassula membranacea che ha tre logge e si apre in tre valve nella metà superiore : i semi sono quasi tondi e neri con una appendice ottusa nella chalaza del medesimo colore. 96S. Ajax iiseiMlo-iiarcissiis Haw. A. scapo ancipiti, striato, glaucescente, unifloro, perigonii laci- iiiis patulis, ovali-oblongis, acutiusculis, corona (subconcolore) am- pia, lacinias «quante, pocuUformi, ore patulo, lobato-crenato, crispo, 108 AMARILLIDEE. stylo corona breviore, staminibiis coroiia subduplo brevioribus, foliis late linearibus, obtusis , canaliculatis, oblique tortis, rigidiusculis, erecto-patulis, glaucescentibus, scapo subaequalibus, bulbo subgloboso. Ajax pseudo-narcissns Haw. monogr. p. 2. Herb. amaryll. p. 300. Kunth enum. pi. 5. p. 708. Narcissus pseudo-narcissus Linn. sp. pi. p. 414. AH. fi. ped. 2. p. 154. Savi! fi. pis. 1. p. 335. Snffr. pi. du Frioul. p. 133. Beri, pi. rar. ital. dee. 3. p. 16 var. a. Lois. narciss. p. 28. Ten. fi. nap. 1. p. 142. Dee. fi., frane. 3. p. 23). Seb. et Maur. fi. rom. prodr. 1. p. 124. var. a. Beri, amoen. ìtal. p. 22. var. a. Pollin. fi. veron. 1 . p. 427. var. a. Gaiid. fi. helv. 2. p. 427. Reich. fi. germ. excurs. 1. p. 88. ComoU! fi. comens. 2. p. 201. Beri. fi. Hai. 4. p. 17. Puccin. syn. fi. lue. p. 180. Vis. fi. dalm. 1. p. 128. Koch syn. fi. germ. et helv. edil. 2. p. 812. De Noi. rep. fi. lig. p. 400. Ambros. fi. Tir. aiistr. 1. p 655. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1 . p. 254. Narcissus bicolor Linn. sp. pi. p. 415. Curi. bot. mng. tab. 1187. Lois narciss. p. 29. Ajax bicolor Salisb. in trans, soe. liort. 1. p. 346. Herb. amaryll. p. 302. Kunth enum. pi. 5. p. 713. Narcissus major Ten. syll. p. 164. var. A. Nome italiano. — Trombone. Narcisso. Figure. — Red. IH. 3. lab. 158. Narcissus sylvestris, pallidus, tuba aurea major Barrel ic. 930. b. flore pieno. Narcissus pseudo-narcissus Liw«. sp. p/. p. 415. var. ^. Ten. fi. nap. 1. p. 142. var. B. Seb. et Maur fi. rom. prodr. 1. p. 124. var. y. Bert. amoen. ital. p. 22. var. 5. Pollin fi. veron. 1. p. 428. var. y. Bert. fi. ital. 4. p. 18. var. 5. Puccìn. syn. fi. lue. p. Narcissus major Ten. syll. p. 164. var. B. Figure. — Narcissus pallidus, calyce aureo, flore pieno maximus Barrel. te. 977. Narcissus maximus Tradescantii , flore pieno, calyce luteo, fol. sulph. Barrel. ic. 978. Stazione] Abitazione e Fioritura. — È comune nei colli , nei mar- gini dei campi e lungo il corso dei torrenti di tutta la penisola. La va- rietà b. è ancbe più comune della specie. Fiorisce in Marzo ed Aprile, ed è perenne. Distribuzione geografica. ~ Pianta delle parti centrali e meri- dionali di Europa. AJAX. 109 Descrizione. — La pianta ha un solo fiore assai grande, che ha un odore spiacevole ed è rivolto quasi orizzontalmente perchè il pe- duncolo corto che lo sostiene è curvato. Il perigonio è di color giallo pallido : il suo tubo è in forma di cono a rovescio , con sei leggieri angoH, e si continua quasi insensibilmente nelle lacinie e nella coro- na ; è sfumato leggermente di verde verso la base. Le lacinie sono di forma ovale-allungata, un poco acute all'apice; le tre esterne sono un poco più larghe ; tutte hanno una riga larga longitudinale di color più carico, e spesso anche una o due righe dello stesso colore da ambe le parti; talvolta sono pallidissime e quasi bianchicce. La corona è grande e lunga quanto o poco più delle lacinie, ha quasi la forma di un bicchiere, è un poco più stretta alla base, allargata in alto e diretta in fuori; ivi ha lobi o crenature increspate a guisa di una gala; è di di color giallo e perciò più carica delle lacinie. Gli stami sono uguaH , circa la metà più corti della corona , comprendendo in questa anche il tubo ; sono di color giallo pallido, tutti inseriti con la base verso la base del tubo, con il quale sono saldati per circa una linea; appena liberi ascendono un poco leggermente verso il pistillo , e poi sono di- ritti: sono grossetti in basso, si assottigliano in alto per sostenere le antere: queste sono lineari, lunghe circa un terzo della lunghezza dei filamenti, ai quali sono fissate per la base che è profondamente bifida in modo che l'apice del filamento è nascosto da essa. L'ovario è di color verde scuro , un poco schiacciato dalle parti , di forma allungata e quasi di un cono a rovescio: in alto ha tre fori mellitlui che corri- spondono intorno alla base dello stilo. Gli ovoli sono distribuiti in tre 0 quattro fila. Lo stilo è lungo e giunge tra gli stami e la corona: è di color giallo pallido , quasi triangolare , con un solco longitudinale poco profondo in ciascuna delle tre facce ; più grosso verso basso e alquanto assottigliato in alto. Lo stimma é dello stesso colore dello stilo , e ha tre lobi tondi , piegati in modo che ciascuno fa quasi come un imbuto e ha nel margine alcune papille. La cassala è membranacea, ovale, un poco ristretta alla base, triangolare, con gli angoli ottusi, si apre in tre valve nelle logge per più della metà superiore: ciascuna loggia contiene molti semi piccoli, quasi tondi, neri, con una prominenza ottusa nella chalaza, unita all' ilo per un rate lineare rilevato dello stesso colore. L'albume è carnoso. L'embrione è diritto, cilindrico, poco più corto dell' albume e con la radichetta vicina all'ilo. La spala è membranacea, trasparente, allungata, con una punta ottusa, a guisa di mucrone all'apice e con righe longitudinali. Lo scapo è lungo quasi 110 AMARILLIDEE. quanto le foglie, alto circa un piede, ha due angoli acuti ma è con- vesso nelle facce e ivi è striato, è quasi glauco, vuoto di dentro. Le foglie sono per lo più tre o quattro, lineari, larghe circa due linee, ottuse, leggermente scanalate di sopra, dirette obliquamente o poco contorte, quasi glauche, e inguainate in basso da guaine ottuse. La cipolla è grossa quanto una noce, quasi tonda e coperta di tuniche scure. Osservazioni, — Questa specie varia assai per la grandezza ed il colore del fiore. Questo ora è più piccolo, ora più grande; ha il tubo ora più stretto e più lungo in modo da essere un poco più corto delle lacinie e della corona ed ora più largo e più corto da essere circa la metà delle lacinie e della carena. Le lacinie sono ora più larglie ed ora più strette, di un colore giallo pallido o pallidissimo o quasi bianchic- cio, la quale ultima forma corrisponde al Narcissus bic.olor di Linneo. La corona è ora uguale, ora poco più lunga delle lacinie, con l'aper- tura più 0 meno aperta , e con i lobi e crenature di essa più o meno profondamente divise e più o meno increspate. La variabilità di questi caratteri nei diversi individui di questa specie ci palesa il poco conto in cui essi devono essere tenuti. CliXXlX. QUEIiTIA Pari. Narcissi species Linn. gen. p. 161 . Endì. gen. pi. p. 179. Queltia et Philogine Salish. in trans, of the hort. soc. 1 . p. 351 et 355. Queltia, Tros, Schisanthus, Philogine Hatu. motiogr. p. 5, 6. Queltia? species inacrantherae Herb. amanjll. p. 62, 79. 310, 413. Kuiith enum. pi. 5. p. 721 . Perigoiiium corollinum, sulihypocraterimorfum, tubolongiusculo, subcylindraceo, apice latiusculo, limbo sexpartito,laciniissub8Bqualibus, patentibus. Corona ampliuscula, laciniis perigonii breviore, calyci- formis vel subcampanulata, ore subreflexo , lobato-crenato. Sta- mina 6, subin^qualia , tria vix breviora prope medium tubi, tria vi.v longiorapaulo altius inserta, tubum siiperantia. Filamenta filiformia, a basi usque ad supra medium tubo adnata , reliqua parte libera, erecta. AnthersB lineares, longae, introrsae, apice acutiusculo, basi bifidae, dorso supra basim affisse, longitudinaliter dehiscentcs. PoUen oblon- ^um vel ellipticum, utrinque obtusiusculum, laeve. Ovarium inferum, QUELTIA. Ili ottlongum , subcompressiim, triloculare, apice foris tribiis mellifluis praèditum. Ovula plurima, subobovata, snbtriseriata, horizontalia, anatropa. Stylus crassiusculus, trigonns, faciebiis sulco levi longi- tudinaliter notatis. Stigma trilobum, lobis ciicullalis, rotundatis, mar- gine papillosis. Capsula Osservazioni. — Questo genere è vicino alYAjax, dal quale si distingue per il tubo del perigonio più lungo e meno largo, perla corona in forma di calice con l' apertura larga, più corta delle lacinie e non grande e lunga quanto questa , e massimamente per gli stami un poco disuguali ed inseriti tre verso la metà del tubo e tre un poco più in alto , tutti e sei liberi solo in alto per circa un terzo o poco meno della metà della loro lunghezza, per i filamenti fdiformi e non ingrossati in basso, e per le antere inserite per il dorso sopra della base e non in mezzo alle lacinie della base. Si distingue poi dal A^«?ciss«s principalmente per gli stami poco disuguali tra loro e lunghi tutti e sei quanto il tubo del perigonio, per la inserzione diversa di essi in questo tubo e per quella delle antere, per avere i filamenti liberi per una maggior parte della loro lunghezza e non solo per r apice, diritti e non curvati in dentro e per la forma dello stilo. Non ho avuto occasione di vedere la cassula delle due specie di Quelita che nascono in Italia, pare che esse non la maturino mai. Abito. — Piante bulbose, con foglie strette lineari, piane o semi- cilindriche, scanalate, un poco più corte o quasi uguali allo scapo, con lo scapo a due tagli o quasi a due tagli, alto da un piede a un piede e mezzo circa , con uno o due o tre fiori odorosi, di color giallo ca- rico 0 con le lacinie di color giallo pallido e la corona di un giallo dorato, con la corona molto più corta delle lacinie, in forma di calice 0 di campana, con \ apertura larga e divisa in sei lobi tondi uguali ovvero con crenature o lobi increspati o tondi e con sei stami im poco di- suguali, tre appena più corti inseriti verso la metà del tubo e gli altri tre un poco più in alto. 969. Queltìa iiiconsparabilis Haw. Q. scapo ancipiti, leviter striato, glaucescente, unifloro, perigonii laciniis patentibus, ovatis, obtusis, brevissime mucronulatis, tubo lon- gioribus, corona laciniis duplo breviore, calyciformi, (subdiscolore) ore aperto, undulato-lobato , ovario ovato-oblongo, stylo stamina superante, corona subduplo breviore, spalha obtusa , flore breviore, 112 AMARILLIDEE. foliis late linearibus , obtiisis, canaliculatis , obliqnis, rigiiliusculis, erectis, glaucescentibus, scapo brevioribus. Qiieltia incomparabilis Haw. monogr. p. 5. Narcissus incomparabilis Curi, m boi. mng. iab. i2l . Dee. fi frane. 5. p. 321. Reich. fi. germ. exciirs. I . p. 88. Lois. fi. gali edit. 2. lom. 1. p. 234. Sang. cent, tres prodr. fi. rom. add. p. 4-7. Beri fi. Hai. 4. p. 19. Puccin syn. fi. lue. p. 180 ! De Noi. rep. fi. lig p. 400. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 255. Ambros. fi Tir. austr. 1 . p. 655. Narcissus odórus Gouan illnslr. p. 23. non Linn. Narcissus Gouani Roth. cai. 1 . p. 32. Lois. narciss. p. 30, et fi. gali. p. 3'23. et nolic. p. 51 et 158. Narcissus pseudo-narcissus var. /5 Beri. rar. Hai. pi. dee. 3. p. 17. Seb. et Maur. fi. rom. prodr. p. 124. Polliti fi. veron. 1 . p. 427. Queltia ampia Salisb. in trans, of. the hort. soc. l..p. 352. Queltia foetida var. I , incomparabilis Herb. amargli, p. 311 ■ Kiinth. eniim. pi. 5. p. 723. Nome Italiano. — Giuncbiglia. Figure. — Curt. l. c. Narcissus Gouani Red. HI. 4. lab. 220. Narcissus albic. cai. aureo pressiori crocei oris minor et major Barrel. ic. 927, 928. Narcissus albic. cai. aureo minor et major Barrel. ie. 931, 932. b. flore pieno. Narcissus incomparabilis var. y Sehult. synl. veg. 7. p. 947. var. /3. Beri. fi. Hai. 4. p. 20. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei Colli e talvolta nei luOghi boschivi delle parti settentrionali e centrali delia penisola. Si trova vi- cino a Bolzano secondo Facchini, presso Bassano a Marsano, Man- tova, Parma, Bologna, Nizza, Genova, Sarzana , Lucca a Pezzuole, Firenze, Siena, Volterra, San Ginesio nel Piceno , nei colli del Tu- scolo e forse in molte altre parti della penisola. La varietà b. nasce insieme alla specie. Fiorisce in Marzo ed Aprile. Distribuzione geografica. — Si trova pure nelle parti occidentali e meridionali della Francia ed in Carinzia. Descrizione. — La pianta porta un sol fiore che ha un odore piacevole. 11 tubo è di colore verdognolo, le lacinie sono larghe, ovate, le tre esterne un poco più larghe delle tre interne, tutte ottuse con una piccolissima punta sporgente all'apice, di colore giallo pai- QUELTIA. H5 lido. La corona é quasi la metà più corta di esse, di colore giallo-do- rato , si allarga in alto ed ha il margine rivolto in fuori con molti lobi piegati a onde. Gli stami si vedono nel fondo della corona e sembrano quasi uguali di altezza , però tre sono un pochino più bassi , questi sono inseriti un poco sopra la metà del tubo e i tre più alti un poco più in alto ; i filamenti sono filiformi e di un color giallo pallido ; le antere un poco più cariche. Lo stilo è gialliccio , lungo più degli stami e giunge fin quasi alla metà della corona. 9 90. t}\teltia oAnv» Heib. Q. scapo subancipiti, leviter striato, e viridi-glauccscente, uni-tri- floro, perigonii laciniis patentibus, ovali-oblongis , obtusis, exteriori- bus brevissime mucronulatis, omnibus tubo longioribus , corona laciniis duplo breviore, subcampanulata, (concolore) ore aperto, grosse sexlobata, lobis rotundatis, integerrimis , ovario oblongo, basi attenuato, stylo staminibus valde longiore, corona paulo breviore, spatha acuminata, flore sublongiore, foliis linearibus , semiteretibus , obtusis, supra canaliculatis, rectis, rigidiusculis , e viridi-glaucescen- tibus , scapum snbaequantibus. Queltia odora Herb. aìuanjll. p. 813. ex parte. Kunth enum. pi. 5. p. 725. ex parte. Narcissus odorus Lìnn. sp. pi. p. 415. Lois. narcìss. p. 39. Dee. fi. frang. 3. p. 326. Reich. fi. germ. excurs. 1 . p. 88. Beri fi. Hai. 4. p. 20. Puccin. syn. f. lue. p. 178. Vis. fi. dalm. 1. p. 128. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 259. var. a. Narcissus lobatus Lamk. eìicijcl. hot. 4. p. 427. Nome italiano. — Giunchigliene. Figure. — Narcissus odorus Curi. hot. mag. lab. 78. Red. HI. 3. lab. 157. excl. syn. Gouan. Narcissus calathinus Curi. boi. mag. lab. 934. non Linn. Narcissus juncifolius I, ampio calyce Gius. rar. pi. imi. 1. p. 158. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei Colli e negli oliveti delle parti centraU della penisola , dove si trova presso Firenze a Arcetri nel podere Nespoli e presso Lucca a Pozzuolo e a Monte San Quirico. Fiorisce in Marzo ed Aprile. Distribuzione geografica. — Si trova pure nelle parti meridionali di Francia e in Dalmazia nell' isola di Lesina (Stai secondo Visiani.) Flora Italiana. Vol. III. 8 Ili AMARILUDEE. Osservazioni. — Questa specie porta danno a tre fiori odorosi, di colore giallo carico tanto nelle lacinie quanto nella corona, anche il tubo è in gran parte dello stesso colore e solo verdognolo verso basso. È una specie assai nota perchè io la descriva minutamente , bastando la diagnosi addotta a farla distinguere dalla Quellia ìncomparabilis e dalle specie affini. CliXlLX. :MAR€ISSUS Pari. Narcissi species Tourn. inst. 1. p. 353. lab. 185. ex parte. Lìnn. gen. p. 161. Jtiss. gen. p. 55. End!, gen. pi. p. 179. Narcissus , Helena , Hermione et Chloraster Haiv. monog. iì. 41, 13, et 7. Narcissus et Hermione Herb. amaryll. p. 65, 63, 80, 319, 385, 386, ■Wi, 409, 416. Kunlh emim. pi. 5. p. 731. 738. ■ Queltise species brachyantherge Herb. amaryll. p. 314. Kunlh emm. pi. 6. p. 728. Perigonium corollinum, hypocraterimorphum , tubo longiusculo, strictiusculo , triquetro vel subcompresso, limbo sexpartito, laciniis subsequalibus , patentibus vel subreflexis reflexisve. Corona sulipatella- ris, cyathiformis , subcampanulata vel urceolata, integra, crenulata, lobata vel partita, laciniis perigoni! magis minusve brevior. Stamina 6, ingequalia, tria longiora, laciniis limbi exterioribus respondentia, faucc prope coronam vel raro coronae basi inserta et tubo longiora , tria bre- viora et laciniis interioribus respondentia, supra medium tubi inserta et tubo breviora. Filamenta filiformia, tubo adnata, tantum summo apice libera et incurva. Antherae lineares vel oblongse, apice acutae, basi bilobae, introrsae, medio dorsi affixae. PoUen ellipticum vel oblon- gum, laeve. Ovarium inferum, oblongum, trigonum vel subcompres- sum , triloculare, apice foris tribusmellifluis praeditum. Ovula plurima, oblonga, 2-3 seriata, horizontalia , anatropa. Stylus filiformis, cylin- draceus, fistulosus, elongatus, erectus. Stigma truncato-concavum , subtrilobum. Capsula membranacea, oblonga vel ovalis, saepe basi an- gustata, obtusa, obtuse trigona, trilocularis, loculicìdo-lrivalvis. Se- mina in loculis plura, plerumque biseriata, subglobosa-vel cnnealo- angulata. Testa crustacea, nigra, opaca vel nitida, hilo minuto, raphe vix prominula. Albumeti carnosum. Embryo recttis, cylindraceus, NARCISSUS. 115 albumine i2-5 pio brevior, extremitate radiculari hilo contigua. Abito. — Piante bulbose, fornite di foglie per lo più largamente Imeari, ottuse, scanalate, con una leggiera carena di sotto , glaucescenti e contorte alquanto obliquamente o in ispirale, più corte o quasi uguali allo scapo, di raro con foglie strettissime lineari o semicilindricbe, che rarissimamente si svolgono dopo la fioritura, essendo quasi sempre compagne dei fiori; e di uno scapo cilindrico o schiacciato a due tagli, per lo più striato o glaucescente , alto da un piede a un piede e mezzo 0 due piedi, raramente più piccolo e gracile, alto solo pochi pollici. Lo scapo ha in alto una spata membranacea , da cui sortono per lo più po- chi fiori , di raro 1 o 2 o molti , i quali sono forniti di peduncoli disu- guali, sono alquanto pendenti, diretti da una parte a guisa dei fiori di una rama di altare, per lo più odorosi o odorosissimi, ora tutti bianchi 0 candidi quasi neve, ora tutti gialli o giallicci, ed ora di due colori, avendo per lo più le lacinie bianche o giallicce e la corona gialla, giallo- dorata 0 quasi di color di zafferano, onde questa stacca assai bene su quelle: rarissimamente si vede l'apertura della corona di colore coc- cineo. 11 tubo è per lo più triangolare e stretto, di raro schiacciato, verde o bianco o gialliccio, più lungo o quasi uguale alle lacinie, le quali sono aperte , apertissime o alquanto rivolte verso dietro. La corona è a guisa di piattino di chicchera , di scodella , di campana o di orcio , con V apertura intera o fornita di crenature o con lobi o divisioni, per lo più da una metà a molte volte più corta delle lacinie. Gli stami sono per lo più di color giallo ; le antere dei superiori si ve- dono nel fondo della corona. Lo stilo è diritto, spesso quasi uguale agli stami superiori , di raro più lungo di questi o più corto degh in- inferiori e del tubo. Le cassule sono allungate o ovali, triangolari con gli angoli ottusi e si aprono in tre valve: i semi sono angolosi, neri, per lo più opachi.' Osservazioni. — Le Specie di (juesto genere sono difficilissime a essere studiate per la mancanza di buone descrizioni dei diversi bota- nici i quali vi hanno rivolti i loro studii. La sinonimia è anche assai difficile per questo , onde io sono stato costretto a trascurarla. Spero che i botanici vorranno da ora innanzi studiare e descrivere bene i Narcissi, come gli altri generi di questa bella famiglia, lungamente esaminandone le piante fresche e non secche , e che sarà soddisfatto il desiderio già da me espresso nei miei Nuovi generi e nuove specie di piante monocolìledoni a pag. 30 che alcun botanico valente si ac- cinga a illustrare monograficamente le Amarillidee . 116 AMARILLIDEE. * Poetici Dee. fi. frane. 3. p. 3S1. Scapo 1-2, raro 3-floro, tubo latiuscLilo, subcompresso, corona subpatellari , brevissima, margine discolore vel scarioso munita, foliis latiuscule vel latelinearibus. Nar- cissus et Helena Haw. Narcisscs Herb. et Kunlh. l. e. '9 'SI. IVarcissus poetìciis Linn. N. scapo ancipiti, leviter striato, glaucescente, unitloro, perigonii laciniis patentissimi-subreflexis, tubo subisqualibus, interioril)us ovato- oblongis, obtusis, submucronulatis,exterioribuslatioribus, late elliptico- obovatis, obtusis, mucronulatis, corona brevissima in patellam planiu- sculam expansa, margine crenulato , (coccineo), staminibus superiori- bus corona pbjs quam duplo brevioribus, ovario oblongo, subcom- presso, stylo tubostaminibusque inferioribuslongiore, stamina superiora acquante, foliis latiuscule linearibus, obtusis, profunde canaliculatis, obtuse carinatis, erectis, oblique tortis, glaucescentibus , scapo bre- vioribus , bulbo ovato. Narcissus poeticus Unn. sp. pi. p. Hi. AH. fi. pei. 2. p. 154. Savi! fi. pis. 1. p. 335. Loìs. narciss. p. 31. Ten. fi. nap. /. p. 1-i2. Noce, et Balb. fi. tiein. 1. p. 155. Seb. et Maur. fi. rom. prodr. p. i2i. Poll'm. fi. veron. 1. p. 421. Comoll! fi. comens. 2. p. 199. Bert. fi. ital.4.p. //.ex parte. Puccin! syn.fl.liic.p.179. Vis.fl.dalm.l.p. 127. Koch syn. fi. germ. et heìv. edit. 2. p. 811. De Noi. rep. fi. ìig. p. 399. Kunlh emim. pi. 5. p. 734. var. a. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 256. Ambros. fi. Tir. aiistr. p. 653 Narcissus majalis Curi. bot. mag. 193. fol. avers. Narcissus poetarum Haw. monogr. p. 14. Narcissus ferens unicum florem in singulis cauliculis ampliorem , candidiorem et magis odoratum, cujus acetabulum in rubrum circulum desinit Ccesalp. de plant. lib. 10. cap. 22. p. 413. Narcissus Ccesalp. herb. fol. 218. n. 607. Nome italiano. — Narciso. Narciso dei poeti. Figure. — Red. Ul. 3. lab. 160. stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei prati, nei pascoli e nei luoghi boschivi dei monti, dalla regione della querce alla regione sub- alpina, delle parti settentrionali e centrali della penisola sino ai monti di Basihcata nel regno di Napoh. Fiorisce in Aprile e Maggio, ed èpe- renne. Distribuzione geografica. — Pianta delle parti centrali e in parte NARC1SSUS-. in delle meridionali di Europa dalle Isole Brittanne per la Germania , la Francia, la Svizzera e il Tirolo sino ai monti del regno di Napoli. Descrizione. — 11 fiore è assai odoroso. Il tubo del perigonio è cilindrico-schiacciato , con qualche solco longitudinale, quasi tanto grosso in basso che in alto , di color verde-chiaro , più carico in alto e lungo circa un polHce. Le lacinie del perigonio sono aperte a guisa di stella e un poco rivolte indietro , sono candide con una sfumatura gialla 0 verdognola verso la base, e più manifesta di fuori, sono quasi uguali in lunghezza tra loro, e poco più lunghe o più corte del tubo : le interne sono ovato-allungate , un poco ristrette alia base , ottuse al- l'apice con una piccolissima punta: le esterne sono più larghe, eUit- tiche e quasi obovate, ottusa, con una piccola punta. La corona ò lunga poco più di una linea, perciò molte volte più corta delle laci- nie, è allargata e quasi piana a guisa di un piattino di chicchera, in- crespata, di colore giallognolo sfumato di verde alla base, con il mar- gine crenulato di un color rosso vivo: essa stacca cosi assai bene sul bianco delle lacinie. Le antere degli stami inferiori si vedono all'apice del tubo guardando in fondo della corona : le antere superiori sono più del doppio più corte di questa : tutte sono di colore giallognolo come il poUine. L'ovario è allungato , quasi schiacciato, di color verde più scuro del tubo del perigonio. Lo stilo è triangolare, verdognolo, è più lungo del tubo e degli stami inferiori e uguaglia le antere degli stami superiori. Lo scapo è schiacciato, a due tagU, leggermente striato, glaucescente , alto da un piede a un piede e mezzo a due piedi. Le fo- glie sono lineari, larghe da 2 a 4 linee, ottuse, profondamente sca- nalate con i margini talvolta un poco rovesciati , fornite di una carena ottusa, diritte , contorte un poco obUquamente, glaucescenti , più corte 0 quasi uguali allo scapo. La cipolla è ovata, grossa quasi quanto o poco meno di una noce, coperta di tuniche castagne. Osservazioni. — Questa specie varia assai per la statura , per la larghezza delle foglie e la grandezza del fiore secondo che nasce in luoghi aridi o in luoghi boschivi e più bassi. Però le foglie essendo an- che strette sono sempre più corte dello scapo , le foglioline del peri- gonio sono sempre assai vicine tra loro, e la scodellina è sempre allar- gata quasi orizzontalmente. Qualche rara volta ho veduto questa specie con due fiori invece di uno. 118 AMAKIl.I.lDKK. 9 99. UTarcissus radiiflorus Salisb. N. scapo ancipiti, Isevi, glaucescente , unifloro, perigonii laciniis patentissimis , tubo subsequalibus, ovato-oblongis, obtusis, niucronu- latis, corona brevissima, subcupulari, erecta, margine crenulato (coc- cineo), staminibus superioribus corona vix brevioribus, ovario oblongo- lineari, subtereti, stylo tubo staminibusque inferioribns longiore, sta- mina superiora subaequante, foliis anguste linearibus, obtusis, canali- culatis, acutiuscule carinatis, carina inter duas lineas elevatas depres- sa, erecto-patulis, apice oblique tortis, glaucescentibus, scapum aequan- tibus superantibusque, bulbo ovato-oblongo. Narcissus radiiflorus Salisb. prodr. p. S25. et in trans, of the hor- tic. soc. 1 . p. 365. Koc.h sijn. fi. genn. et helv. edit. 2. p. 811 . Narcissus angustifolius Curi, boi. mag. tah. 193. Lois. narciss. p. 32. et nolìc. p. 160. Narcissus poeticus var. 2. angustifolius Herb. amargli, p. 317. Kunth emim. pi. 5. p. 735. Narcissus poeticus ex parte Bert. fi. ital. 4. p. 11 . «pioad pi. ex Monte Spaccato. Nome italiano. — NarcisO. Figure. — Curt. l. C. Stazionei Abitazione e Fioritura. — Koch SCrive che questa Specic nasce nel Monte Spaccato. Io 1' ho avuta dall' amico Pietro Savi che r ha raccolta nel terreno sabbioso delle dune di Palazzetto presso le Cascine vecchie di Pisa. É probabile che si trovi in altre parti della penisola. Fiorisce in Aprile. Distribuzione geografica. — Oltre ai luoghi qui indicati si trova in Provenza, nel Vallese e nella Stiria. Descrizione. — 11 flòre è quasi la metà più piccolo di quello del Narcissus poeticus. 11 tubo del perigonio è cilindrico-schiacciato, al- quanto più largo verso alto, lungo da 6 a 7 linee, di color verde. Le lacinie sono aperte a guisa di stella, ben distinte tra loro, lunghe quasi quanto il tubo , bianche ma non tanto candide quanto quelle del N. poe- ticus, sfumate di giallo e di verde verso la base di fuori; tutte e sei ovato-allungate , ottuse, con i margini alquanto ondeggianti e con una piccolissima punta all' apice ; le tre esterne sono però un poco più larghe delle interne. La corona è cortissima, lunga appena una linea, a guisa di cupola 0 di scodellina, diritta, di colore giallognolo con il margine NARCISSUS. 119 crenulato di color rosso vivo. Gli stami inferiori sono racchiusi nella parte superiore del tubo onde appena si vedono gli apici delle loro an- tere guardando nel fondo della corona: gli stami superiori sono lunghi quasi quanto la corona : tutte le antere sono giallognole. L' ovario è al- lungato-lineare , quasi cilindrico , di color verde scuro , più scuro del colore del tubo e di quello dello scapo. Lo stilo é più lungo degli stami inferiori e del tubo e giunge sino in mezzo alle antere degli stami su- periori ma non le supera né le uguaglia. Lo scapo è alto da pochi pol- Hci a mezzo piede o anche più, è schiacciato , a due tagli, liscio, glau- cescente. Le foghe sono strettamente hneari, larghe 2 o 3 linee, ottuse, scanalate, con i margini talvolta un poco rovesciati, con una carena acuta di sotto nella quale si vedono due strie longitudinali, divise da una leg- giera depressione : sono diritte-patule, appena un poco obliquamente contorte verso l'apice, glaucescenti, più lunghe o quasi uguali allo scapo. La cipolla è piccola, ovato-allungata , coperta di tuniche ca- stagne. OMervaciooi. — È specie vicina al Narcissus poeticiis, ma si distin- gue facilmente per essere più piccola in tutte le sue parti , per il tubo del perigonio più stretto , per le lacinie meno candide, distanti alquanto tra loro, più strette e quasi di ugual forma, per la corona a guisa di cupola, diritta e più corta, per gli stami superiori lunghi quasi quanto questa, per l' ovario più allungato e quasi cilindrico, di color verde più scuro del colore dello scapo, per le foglie più strette, meno obliquamente contorte, il più delle volte più lunghe dello scapo, e con una carena acuta dove sono due depressioni longitudinali formate da due strie e per la cipolla più piccola e allungata. 9 93. IVarcisisti» bifloriis Ciirt. N. scapo subancipiti, leviter striato, glaucescente , plerumque bifloro, perigonii laclniis patentissimis, tubo subsequalibus, exterio- ribus late obovato-rotundatis , subemarginatis , apiculatis , interioribus late ovato-rotundatis, subemarginatis, mucronulatis, corona laciniis subsextuplo breviore, patelliformi, crispo-undulata, margine scarioso, crenulato, (decolore), staminibus superioribus corona subduplo brevio- ribus, ovario ovato, subcompresso, stylo staminibus inferioribus lon- giore, stamina superiora subsequante, foliis late linearibus, obtusis, canaliculatis , subtus obtusiuscule carinatis, margine saepe inflexis , erectis, oblique tortis, glaucescentibus, scapo subaequalibus, bulbo ovato. 120 AMARILLIDEE. Narcissus biflorus Curt. boi. mag. 197. Lois. narciss. p. 32 et notic. p. 52. Dee. fi. frane. 5. p. 321. Seb. et Maur. fi. rom. prodr. p. 124. Morie, fi. venet. 1. p. 163. Pollin. fi. veron. 1. p. 429. Naec. fi. venet. 2. p. 107. Reieh. fi. germ. excurs. 1. p. 88. Comoll. fi. comens 2. p. 200. Herb. amaryll. p. 317. Bert. fi. ital. 4. p. 12. Puccin! syn. fi. lue. p. 179. Koch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 811. Kunth enum. pi. 5. p. 733. Gren. et Godr fi., de Frane. 3. part. 1. p. 256. Narcissus cothurnalis Salisb. prodr. p. 225, et in trans, of the hortìc. soc 1. p. 364. Nome italiano. — Narciso. Figure. — Curt. bot. mag. tab. 197. Red. IH. 7. tab. 405. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei Colli, nei luoghi boschivi ed umidi , nei luoghi coltivati e lungo i torrenti delle parti settentrio- nali e centrali della penisola, però non è comune. Si trova a Venezia al Lido , presso Parma, Mantova al Bosco Fontana, Bologna, Faenza, Rimini , Firenze a Santa Margherita a Montici e lungo il torrente del- l'Ema, Poggio a Cajano, Lucca a Pozzuolo, a Santa Maria del Giudice, a Montebonelli , alla Mautina e a Valle Buja e nel Monte Pisano (Ca- landrini!) Roma a Castel Gandolfo, sul Tuscolo.^ Fiorisce in Aprile, ed è perenne. ^iS-^o^t^K ÒJ^ -/u^t^u- K^^;i'^^'^-.>-./i^'%0 Distribuzione geografica. — Si trova pure in Francia, nel Vallese e presso il lago di Ginevra. Descrizione. — La pianta porta per lo più due fiori, talvolta un solo e rarissimamente tre, meno odorosi del fiore del Narcissus poe- tkiis. Il tubo è grosso, quasi triangolare, alquanto schiacciato, appena più largo verso alto , poco più lungo o quasi uguale alle lacinie , e di color verde. Le lacinie del perigonio sono aperte a guisa di stella, bianche con una sfumatura verdognola di fuori verso la base , quasi uguali in lunghezza, le esterne quasi ovate a rovescio e tonde, le interne ovato-tonde, tutte leggermente smarginate, con una piccola punta pii'i manifesta nelle esterne. La corona ha la forma quasi del piattino di una chicchera , è cinque o sei volte più corta delle lacinie , incre- spata, di color giallo, con il margine crenulato, colorito, bianchiccio e poi come scaglioso. Gli stami inferiori sono racchiusi nella parte superiore del tubo , appena si vedono gli apici delle loro antere guar- dando in fondo della corona , gli stami superiori sono più del doppio più corti della corona : le antere sono gialle. L' ovario è quasi ovato, alquanto schiacciato , larghetto , di color verde scuro , più scuro del NARCISSUS. 121 tubo ed anche dello scapo. Lo stilo è quasi schiacciato, verdognolo, più lungo degli stami inferiori, uguale o quasi uguale al tubo e più corto degli stami superiori. Lo scapo è alto da un piede e mezzo a due piedi, alquanto schiacciato, a due tagli, leggermente striato, di color verde glaucoscente. Le foglie sono largamente lineari , larghe da 4 a 5 0 6 linee, scanalate, con i margini alquanto piegati, con la carena ottusetta , striate e di color verde glaucescente , diritte, con- torte obliquamente e più corte o quasi ugnali allo scapo. La cipolla è ovata , grossa quanto una noce e coperta di fuori di tuniche castagne. ** JoNQUiLL^ Dee. fi. frane. 3. p. 325. Scapo 1-plurifloro, tubo stricto, longiusculo, triquetro, corona scutellata vel subcampanulata, laciniis multo usqne ad dimidium breviore, foliis semiteretibus, junci- formibus vel angustissime linearibus. Queltle species Herb. Kunlh. 9 94. ]¥arcìssiis «fonquilla Lmn. N. scapo subtereti, laevi, e viridi-glaucescente , paucifloro, pe- rigonii laciniis stellatim patentibus, tubo plus-quam duplo hrevioribus, ovato-subrotundis, brevissime mucronulatis, corona laciniis subqua- druplo breviore, scutellata, (concolore), ore dilatatissimo, subcrenato, staminibus superioribus corona multo hrevioribus , ovario ovato- oblongo, triquetro, stylo tubo staminibusque inferioribus longiore, sta- mina superiora subgequante, foliis angustis, suhjunceis, semiteretibus, obtusiusculis , supra leviter canaliculatis, rectis, rigidiusculis, e viridi- glaucescentibus , scapo sublongiorihus, bulbo ovato. Narcissus Jonquilla Lìnn. sp.pl. p. 447. ex parte etexclus. noim. syn. Dee. fi. frang. 3. p. 232. var. a. Luis, mrciss. p. 40- et fi. gali, edit. 2. voi. 1. p. 237. Ten. fi. nap. 1. p. 148. et syll. p. 165. Beri, fi. Hai. 4. p. 21. Puccini syn. fi. lue. p. 178. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 258. Hermione Jonquilla Eaw. revis. p. 137. Narcissus juncifolius Salish. prodr. p. 223. Hermione jnncifolia Salisb. in trans, of the horl. soe. 1. p. 357. Queltia Jonquilla Eerh. amaryll. p. 315. Kunlh enum. pi. 5. p. 728. Narcissus fohis subulatis, florum nectario brevissimo Linn. horl. clìff. p. 134. excl. nonn. syn. 8* h22 AMARILLIDEE. Nome italiano. — Giunchiglia. Figure. — Cuti. hot. mag. lab. 15. Red. IH. 3. tali. 159. Narcissus juncifolius, minor Cliis. rar. pi. ìiisl. 1. p. 159. fiq. Stazione, Abitazione e Fioritura» — Nei Colli e nei luoghi colti- vati della regione dell'olivo. Si trova presso Lucca a Pozzuolo. Tenore scrive di averla raccolta presso Napoli al Granatello, in Puglia a Mar- tina e in Calabria. Fiorisce in Marzo ed Aprile , ed è perenne. Distribuzione geograGca. — Pianta delle parti meridionali di Eu- ropa; in Ispagna, dove è stata trovata da Clusio, in Francia e in Ita- lia. Kunth scrive che questa specie si trova pure in Portogallo , in Oriente e in Algeria, ma io non oso asserirlo, anzi inclino a credere che le piante di alcuni di quei paesi appartenghino ad altre specie. Descrizione. — È specie assai distinta da tutte quelle della nostra flora e assai nota perchè è generalmente coltivata nei giardini per l'odore dei suoi fiori, il quale è per altro molto acuto. Porta da uno a cinque fiori gialli e piccoli ; il tubo è triangolare , stretto , alquanto allargato verso alto , anche giallo nella maggior parte , ed è più del doppio più lungo delle lacinie : queste sono ovate, quasi ro- tondate, aperte come raggi di stella, hanno all'apice una piccolis- sima punta, più manifesta nelle lacinie esterne La scodellina è di un colore appena appena più carico, e slargata nell'apertura, il di cui margine ha alcune crenature molto larghe e poco profonde ; è quasi quattro volte più corta delle, lacinie. Gli stami inferiori son racchiusi nella parte superiore del tubo; i superiori lascian vedere le loro an- tere nel fondo della corona presso alla gola : tutte le antere sono gialle. L'ovario è ovato-allungato, triangolare, di color verde scuro. Lo stilo si vede in mezzo alle antere degli stami superiori, che esso uguagha spesso e che talvolta supera un poco. Lo scapo è quasi cilin- drico, liscio, di un verde glaucescente. Le foglie sono quasi semici- lindriche, convesse di sotto, leggermente scanalate di sopra, ottuse, di un verde glaucescente , diritte , lunghe quanto o poco più dello scapo. La cipolla è quasi tonda. Osservazioni. — Linneo nelle Specìes plantarum ha confuso nel suo Narcìssus Jonqiiilla due specie ben distinte come è facile rilevare dai sinonimi e dalle figure di Clusio riferite alla sua pianta. A questa certamente appartiene il Narcissus juncifolius minor, ben rappresen- tato nella figura di Clusio tanto per le foglie lesiniforrai, diritte e lun- ghe più dello scapo, quanto per il numero dei fiori di circa cinque, per la grandezza di questi , per la forma delle lacinie e per la scodel- NARCISSUS. 125 lina assai più corta delle lacinie medesime. L' altra pianta di Clusio, Narcissus i linci folius 2. è specie diversa dal vero Jonqniìla , per avere le foglie più flosce e diritte-patenti, per i fiori un poco più grandi, per le lacinie meno tonde, per la scodella più lunga essendo quasi la metà più corta delle lacinie. Webb credette di scorgere in questa il Narcusus Jonquilla di Linneo e nell' altra pianta di Clusio il Narcissus juncifoUus di Lagasca ; in c!ie è stato seguito da Boissier : però io credo che ambedue quei botanici andarono errati, poiché non so in- tendere da una parte come si possa alla descrizione e alla figura del Narcissus j linci folius mi/jor di Clusio adattare il Narcissus juncifoUus di Lagasca, eh' è pianta assai più piccola e delicata, con le foglie lineari strettissime e più corte dello scapo, con lo scapo delicato , per lo più con un sol fiore o raramente con due e con la corona grande e solo la metà più corta delle lacinie , e dall'altra come non debba ammet- tersi per Narcissus Jonquilla la pianta da me descritta , eh' è quella stessa che corre nei giardini con il nome di Giunchiglia e che Linneo intese certamente d' indicare nel suo Horlus cUffortianus con il carat- tere di ner.larìo florum brevissimo, il quale si compete solo alla nostra specie. Per tali considerazioni io credo che la pianta figurata da Clusio con il nome di Narcissus juncifoUus 2, creduta da Webb il vero Nar- cissus Jonquilla di Linneo, sia una specie nuova che chiamerò Nar- cissus Webbii , se pure ad essa non debba riferirsi il sinonimo di Narcissus flavus Lag. gen. el spec. pi. p. io, secondochè ha creduto di fare 1' amico Boissier , al che non acconsentirei per avere La- gasca descritto le foglie della sua specie lineari e ottuse. 9 9 5. llVarciiSisiis intei*inediii!i$ Lois. N. scapo subtereti, 2-3 floro, perigonii laciniis patentibus, tubo subtriplo longioribus , ovali-subrotundis , «brevissime mucronulatis , corona subcyathiformi , ore vix dilatato , crenato , laciniis subtriplo breviore, stylo tubo staminibusque inferioribus longiore , stamina superiora subaìquante, foliis angustis, subsemiteretibus? canaliculatis? rectis, rigidiusculis, scapo longioribus, bulbo ovato. Narcissus intermedius Lois. fi. gali. edil. I . p. 191 . el fi. gali, edit. 2. voi. i. p. 237. De Noi. rep. fi. lig. p. 399. Gren. et Godr. II. de Frane. 3. pari. 1. p. 258. Figure. — Lois. fi. gali. edil. 2. lab. 7. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei colli preSSO Pegli nella 124 AMAHILLIDEE. Riviera di Ponente donde mi è stata favorita dal Marchese Andrea Car- rega. Fiorisce in Marzo. iKstribuzione geografica» — Si trova pure in Francia. Osservazioni. — Ho veduta questa pianta soltanto secca onde non ho potuto descriverla minutamente e sono stato costretto a no- tare con dubbio i caratteri del fusto e delle foglie. È specie affine assai al Narcissus Joiiqiiilla, dal quale però si distingue bene per i fiori più piccoli , per la corona non allargata a guisa di scodella , ma diritta e quasi tanto larga in alto che in basso, solo circa tre volte più corta delle lacinie e più manifestamente crenata nell'apertura : pure merita di essere meglio studiata. 9 9G. ]Vai*cì8su8 juncifolius Lag. N. scapo gracili, tereti, l-rarius bifloro, flore vel floribus longiu- scule pedunculatis, perigonii laciniis patentibus, tubo brevioribus, ova- li-oblongis, mucronulatis, corona laciniis subduplo breviore, subcyathi- formi, ore aperto, crenato-lobato, staminibus superioribus corona sub- duplo brevioribus, ovario oblongo, triquetro, stylo staminibus infe- rioribus longiore, tubum vix aequante et stamina superiora subaequante, foliis subtìliformibus, semiteretibus, obtusiusculis, vix canaliculatis, erectis, rigidis, scapo brevioribus subsequalibusve , bulbo ovato. Narcissus juncifolius Lag! gen. et spec. p. 13. fìeq! in Lois. noiiv. tìolic. p. 14. elfi. gali. edit. S. voi. 1. p. S37. Webb! iter- hisp. p. 7. excl. syn. Clusii. Boiss. voy. en Espagn. p. 607. in obs. adNarc. Jon- quilla excl. syn. Clusii, Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 257. Narcissus Jonquilla var. 5. Dee. fi. frane. 3. p. 232 Narcissus Requienii Roem. amaryll.^p. 236. Queltia juncifolia Hetb. amaryll. p. 314. 413. Kunthennm. pi. 5. p. 729. Queltia pusilla Herb. amaryll. p. 815. Figure. — Nessuna. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Ho avuta questa pianta da Requien che la raccolse nel Monte Renoso in Corsica nel mese di Lu- glio 1847. Distribuzione geografica. — Nelle parti meridionali della Spagna e della Francia e nell'isola di Corsica. Osservazioni. — Le piante francesi del Narcissus juncifolius di NAKCISSUS. 125 Reqiiien corrispondono perfettamente a quelle che furono con il me- desimo nome date al defunto Webb da Lagasca , il quale le aveva rac- colte nel iVlonte de Begas presso Barcellona. Ho notato superiormente nelle osservazioni al Narcissus Jonquilla che Webb andò errato, a mio parere, riferendo al Narcissus juncifo- lius il sinonimo del Narcissus juncifolius minor di Clusio che non gli appartiene. *** Tazzett/e Dee. fi. frane. 3. p. 322. Scapo 1-2 saepius multi- lloro, tubo strictiusculo, laciniis subaequali vel paulo breviore aut lon- giore, triquetro, corona plerumque subcyathiformi vel subcampanulala, laciniis multo usque ad dimidium breviore, foliis planis, late vel latius- cule linearibus. Hermione Herb. Kunlh. A. floribus albis, concoloribus. '3"9'9. NTarcissus papyraceus Gawl. N. scapo ancipiti, striato, giaucescente, multilloro, perigonii la- ciniis patentibus, ovato-oblongis , obtusis, mucronulatis, exterioribus latioribus, omnibus tubo brevioribus, corona laciniis subquadruplo bre- viore, cyathiformi, subtriquetra, (concolore), ore subconstricto, crenu- lato-crispulo,stanìinibus superioribus corona multo brevioribus, ovario oblongo, triquetro, stylo tubum acquante, staminibusinferioribus lon- giore, stamina superiora subaequante, foliis late linearibus, obtusis, canaliculatis , obhquis, rigidiusculis, erectis, glaucescentibus , scapo brevioribus. Narcissus papyraceus Giaivl. in hot. mag. lab. 947. (ann. 1806.) var. a. Sehuìl. syst. veg. 7. p. 974. • Narcissus Tazzetta Linn. sp. pi. p. 4W. ex parte. Narcissus niveus Lois. nnrciss. p. 57. (ann. 1810.) e< notic. p. 54. et fi. gali. edit. 2. voi. 1. p. 236. Beri. //. ital. 4. p. 17. Puccin. syn. fi. lue. p. 179. Boiss. voy. en Espagn. p. 607. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 260. Narcissus stellatus var. a Dee fi. frane. 5. p. 323. excl. syn. Ten. Hermione papyracea nivea Herb. amaryll. p. 408. Kunth enum. pi. 5. p. 746. Figure. ~ Boi. mag. lab. 947. h26 • AMARILLIDEE. Narcissus latilblius, flore prorsus albo li Cltis? rar. pi. ìiisl. I. p. 155. Narcissus totus albus minor stellalus Banel? ic. 916. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei Colli aprici e liei luoglli coltivati della costa occidentale della penisola, e nei luoghi boschivi di Sicilia. Io l'ho dei dintorni di S. Remo nella Riviera di Ponente dove l'ha raccolta il Panizzi, presso Lucca a Pozzuolo, e di Sicilia presso Castelbuono a San Guglielmo donde me 1' ha favorita 1' amico Mina. Bertoloni scrive di averla raccolta vicino a Sarzana.- Fiorisce in Marzo ed Aprile. Distribuzione geografica. — Si trova pure in Portogallo e nelle parti meridionali della Spagna e della Francia. Descrizione. — Questa specie porta molti fiori, da 8 a 17, al- quanto odorosi, di color candido quasi di neve, e sostenuti da pedun- coli disuguali e un poco flaccidi. Il tubo è verde in basso, si allarga un poco verso alto, dove è di color bianco. Le lacinie sono ovato-allun- gate e quasi ellittiche , ottuse all' apice , dove hanno una piccola punta e sono lunghe circa sei linee, le tre esterne sono un poco più larghe ed hanno di sotto una piccola carena o linea longitudinale dello stesso colore, come si vede in molte specie di A^amss?is ; tutte e sei sono pa- tenti e rivolte un poco in alto. La corona è dello stesso colore e quasi in forma di tazza, ma alquanto triangolare, è piuttosto larghetta, e con l'apertura appena appena ristretta, appena increspata, e un poco smer- lata irregolarmente, come se avesse delle piccole crenature; è lunga circa una linea e mezzo, ed è circa quattro volte più corta delle laci- nie. Le antere sono gialle, onde staccano bene sul bianco del fondo della corona e della parte superiore del tubo , le superiori di esse sono assai più corte della corona stessa. L' ovario è verde , ovato, triango- lare; lo stilo è bianco, un poco più grosso ^versabasso e poco più corto degU stami superiori; lo stinma è trilobo , con i lobi ottusi e papillosi di sopra ; per i granelli del polline pare poi di color giallo. Lo scapo è schiacciato con due angoH acuti, e con poche strie longitudinali verso il mezzo delle facce , è di color glauco come le foglie. Queste sono più corte dello scapo , una metà o un terzo , larghe da quattro a sei hnee, scanalate di sopra, con una carena di sotto, ottuse, un poco obhque e quasi contorte. Le guaine sono quasi troncate , bianche in basso, con alcune righe longitudinaH verdi in alto. 11 bulbo è grosso, coperto di tuniche scure di color di castagna. Osservazioni. — Ho citato con dubbio i sinonimi di Clusio e di NARCISSUS. _ 127 Barrelieri, attesoché non son corto ch'essi abbiano inteso figurare la nostra pianta o alcuna delle specie affini, confuse con essa. 9 99. IVarcissiis iinicolor. Ten. N. scapo ancipiti , striato , e viridi-glauccscenti, multifloro, pe- rigonii laciniis patentibus, oblongis, acutiusculis, tubo brevioribus, co- rona laciniis subsextuplo breviore, cyathiformi (concolore), ore sub- constricto, crispulo, sublacero, stylo tubo staminibusque inferioribus longiore, stamina superiora subgequantc, foliis late linearibus , obtu- sis, canaliculatis, obliquis, tlaccidis , patentibus, e viridi-glaucescen- tibus, scapo subsequalibus. Narcissus unicolor Ten! (l. nap. 1. p. 144 et syll. p. 103. Beri, fi. Hai. 4. p. il. A Hermione unicolor Baw. monog. n. 49. Hermione papyracea unicolor Herh. amaryll. p.407. Kunlh enum. pi. 5. p. 747. Figure» ^- Ten. fi. nay. lab. SG. Stazione, Abitazione e Pioritura. — Nei margini dei campi alle falde del Monte Vesuvio presso Napoli e all'isola di Capri. Fiorisce in Dicembre e Gennajo e talvolta anche sin da Novembre. Distribuzione geografica. -- Pianta nota solo dei luoglii qui sopra indicati del l\egno di Napoli. Osservazioni. — Questa pianta porta da 8 a 15 fiori, le lacinie del perigonio e la scodeUina sono di color bianco. È affine al Narcissus papyraceus, ma se ne distingue facilmente per il colore alquanto verde delle foglie e dello scapo, per i fiori un poco meno odorosi e non tanto candidi quanto in quello , per il tubo del perigonio più stretto , non tanto allargato in alto quanto nel A^. papyrticeo e verde tanto in basso quanto in alto, per le lacinie del perigonio più strette , più lunghe , quasi acute e più aperte , per la corona più piccola, più stretta e 5 o 6 volte più corta delle lacinie, avendo appena una linea di lunghezza, con il mar- gine meno lacero. Fiorisce' assai più presto dell'altro, essendo il primo Narcissus a fiorire sin dal mese di Gennajo e di Dicembre. La scodeUina è dipinta un poco più grande del vero nella figura, superiormente citata, della flora napoletana. 128 AMARILLIDEE 9 99. IVarcisfSiiis Paiiizzianiis Par/. N. scapo ancipiti, striato, e viridi-glaucescente, multitloro, peri- gnnii lariniis patentihus. ovatis. jicutiusculis . mucronulatis , tubo brg- vioribus , corona laciniis subquadruplo breviore, cyathi formi, jubro- tuncja, (concolore), oresubconstricto, subcrenato, staminibus superiori- bus coronam spbsequantibus. ovario sub^bb^so, obtuse triquetro, stylo tubum segnante, staminibus inferioribus longiore, staminibus superioribus breviore, foliis late linearibus, obtusis, subcanaliculatis, obliquis, subflaccidis, erecto-patulis , e viridi-glaucescentibus, scapo subsequalibus. Narcissus niveus Panizzi pi. exsicc. Figure. — Nessuna. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Ho aVUta questa Specie dal signor Panizzi che l'ha raccolta nei luoghi coltivati del Berigo,ai Pozzi vicino ai rigagnoli,presso S. Remo nella Riviera di Ponente. Fiorisce in Gennajo e Febbrajo. Distribuzione geografica. — Specie finora nota dei dintorni di San Remo. Osservazioni. — Specie affine al Narcissus paptjraceus dal quale facil- mente si distingue per lo scapo e le foglie di color verde glaucescente e queste lunghe quanto quello, più flaccide e meno scanalate, per i fiori in minor numero , più piccoli e meno odorosi , per il tubo più corto e tutto bianco, per le lacinie ovate e alquanto acute , per la corona tonda, più ristretta nell' apertura dove sono poche crenature larghette e per gli stami superiori lunghi quasi quanto questa. È ben distinta pure dal N. nnicolor, per la forma delle lacinie, per la corona più grande, per il tubo bianco, e per altre particolarità , e dal N. poiyanthos per lo scapo schiacciato e non quasi cilindrico, perle lacinie non ovah, per la corona non intera e per altri caratteri. Descrizione. — I fiori sono da 4 a 9 0 10, poco odorosi , di color candido , poco meno della metà più piccoli del Narcissus papìjraceus, e portati da peduncoli disuguali alquanto rigidi, onde sono raccolti più che nella specie qui ricordata. Il tubo è triangolare ma allargato gradata- mente verso r apice, di color bianco e leggermente sfumato di verde alla base. Le lacinie sono aperte, più corte del tubo, un poco con- cave di sopra, ovate , alquanto acute con un piccolo mucrone all' api- ce; le esterne sono appena appena più larghe delle interne. La corona NARCISSUS. 1^29 è a guisa di chicchera , quasi tonda, con 1' apertura alquanto ristretta e con crenature alquanto larghe : è circa 4 volte più corta delle lacinie , candida al pari di queste. L'ovario è quasi globoso, triangolare, di color verde, lucido. Lo stilo è bianco, triangolare, un poco ingrossato verso basso ,è piij lungo degli stami inferiori che sono inseriti verso il terzo superiore del tubo, uguaglia il tubo ma è più corto degli stami superiori, i quaU sporgono nella corona e sono appena o poco più corti di questa. Le antere paiono gialle peri granelli del polline. Lo scapo è alto circa un piede e mezzo, schiacciato, con due angoli acuti, ed ha alcune strie longitudinali nelle facce : è di color verde alquanto glauco come sono le foglie : queste sono lineari , larghe da 5 a 5 linee , leg- germente scanalate, ottuse, oblique o poco contorte in alto, diritte- patenti, alquanto flaccide e lunghe quasi quanto lo scapo. 98©. .'Varcìssus Ban'lae Pari. N. scapo ancipiti, striato, suhglaucescente, multitloro, perigonii laciniis patentihus, late ovatis vel late ellipticis. obtusissimis, mucro- nulatis, tjjbutjg a3quantib\is , corona laciniis ^subtrip|,o hreviore , cyathi- formi, strictiuscula , (concolore), ore constricto, crenulato-crispulo , staminibus superioribus corona jjrevioribus, ovario ovato, triquetrp, stylo tubo staminibusque inferioribus longiore , stamina superiora «quante, foliis late Hnearibus , obtusis, canahculatis , obliquis, rigi- diusculis , erectis, subglaucescentibus, scapo subsequalibus. Figure. — Nessuna. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Questa specie mi é Stata mandata dall'amico Bada che l'ha raccolta presso Nizza. Fiorisce in Febbrajo. Distribuzione geografica. — Specie nizzarda. Descrizione. — 1 fiori sono bianchi tanto nelle lacinie quanto nella corona, più piccoli di quelli deliV. papyraceiis, odorosi, da 6 a 9, soste- nuti da peduncoli piuttosto corti e disuguali, e rivolti quasi da una parte. 11 tubo è corto, grossetto, più largo in alto dove é bianco , di color verde pallido quasi gialliccio nel resto. Le lacinie sono larga- mente ovate 0 largamente ellittiche, ottusissime, con una punta o mucrone cortissimo , aperte e lunghe quanto il tubo. La corona è al- quanto stretta, in forma di tazza, con il margine alquanto increspato e come crenato e ristretto ; essa è circa il terzo della lunghezza delle la- cinie. GU stami più corti sono inseriti nel terzo superiore del tubo , i Flora Italiana. Vor.. 111. ^ 150 AMARALLIDEE. superiori sporgono nella cavità della corona, della qnaie sono poco meno della metà più corti: le antere sono gialle. L' ovario è ovato , triangolare e verde. Lo stilo è più lungo del tubo e degli stami inferiori e giunge ad uguagliare gli stami superiori mostrandosi in mezzo alle antere di questi: è bianco in alto come lo stimma. Lo scapo è a due tagli, striato longitudinalmente , di color quasi glauco come son quasi glauche le foglie. Queste sono largamente lineari, ottuse , leggermente scanalate di sopra, con una carena poco manifesta di sotto, oblique, diritte, un poco rigide e lunghe quasi quanto lo scapo. Osservazioni. — Questa specie si distingue bene dal Narcisstis papyracens per i fiori più piccoli , per il tubo più corto e più grosso, per le lacinie largamente ovate, più corte ed ottusissime, per la corona più lunga, più stretta, e tonda e più ristretta nell'apertura, per le antere sporgenti più in alto nella cavità di questa, per lo stilo più lungo e per le foglie meno glauche e lunghe quasi quanto lo scapo. Tali caratteri servono ancora a distinguerla dal Narcissus Panizzìanus, il qualelia il tubo tutto bianco, le lacinie alquanto acute e più corte del tubo, la scodellinapiù corta e più larga , lo stilo più corto degli stami superiori e questi quasi tanto lunghi quanto la scodellina, per le foglia e lo scapa dLun verde tendente al glauco. 9 Ai. IVareissiis Geiiiiarii Pari. N. scapo ancipiti, striato, multifloro, perigonii laciniis patenti- bus, tubum subaequantibus, ovato-oLlongis, obtusis, exterioribus latio- ribus, mucronulatis , corona laciniis triplo breviore, cyathiformi , ve- noso-picta, ore band constricto, crenulato, staminibus superioribus corona subduplo brevioribus, ovario ovato, triqnetro, stylo stamina superiora superante , corona paulo breviore , foliis late linearibus , obtusis,... scapo brevioribus. Narcissus... Gennari pi. exsicc. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Questa specie mi è Stata fa- vorita dal Sig. Gennari che l'ha raccolta nei colli intorno Genova a Santa Tecla. Fiorisce in Maggio. Distribuzione geografica. ~ Specie finora uota del luogo qui so- praindicato. Osservazioni. — Non ho veduto viva questa specie , ma ne ho fatta la diagnosi sopra una pianta secca benissimo seccata. La pianta ha sei fiori della grandezza qiiasi del A-', papyracens e si distingue bene NARCISSUS. 131 dalle specie di questa sezione descritte in questa flora per la corona solo tre volte più corta delle lacinie, con vene scurette nella corona estese dalla base fui verso l'apertura e per lo stilo più lungo degli stami superiori. Per la lunghezza della corona sarebbe affine al Narcissus pohjanlhos Lois., ma se ne distingue per la forma delle lacinie, per le vene della corona che è inoltre crenulata, per la lunghezza dello stilo e per avere pochi fiori. Ciò nonostante questa specie merita di essere studiata e descritta fresca. I fiori secchi sono di un bianco-gialliccio come sogliono essere quelli delle specie con i fiori bianchi, ciò mi ha indotto a mettere (luesta pianta in questa divisione dei Narcissi. B. floribus luteis vel luteolis, subconcoloribus. 9^9. ]Vareissii.«$ auretis Loìs. N. scapo snbtereti , striato, e viridi-glaucescente , multifloro , perigonii laciniis patentibus, late ellipticis subobovatisve, obtusis, mu- cronulatis, tubo brevioribus, corona laciniis triplo breviore, cyathifor- mi, (subconcolore), ore subconstricto , subintegro, staminibus supe- rioribus corona brevioribus, ovario ovato-oblongo, triquetro, stylo tubo dimidio breviore et staminibus omnibus multo breviore , foliis late linearibus, obtusis, subcanaliculatis, obliquis, erectis, e viridi- glaucescentibus, scapum asquantibus vel superantibus. Narcissus aureus Lois. tiouv. noi. p. 13 elfi. gali. edit. 2. voi. 1 . p. 233. Cren, el Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 260. Hermione multiflora Haw. ìuonogr. n. 10. Kunlh enum. pi. 5. p. 752. Narcissus cupularis /3 aureus Schult. sysl. veg. 7. p. 570. Figure. — - Narcissus orienlalis 5 Boi. mag. lab. 1026. Stazione, Abitazione e Fioritura. — PreSSO Nizza dove 1' ha rac- colta l'amico Barla che me ne ha favorite le piante fresche. Fiorisce in Febbrajo e Marzo. Dsitribuzione geografica. — Si trova pure nella Provenza a Gras- se, secondo Grenier e Godron. Descrizione. — È una delle più belle specie di questo genere e la sola che in Italia porta i fiori gialli con la corona dorata e le foglie larghe e scanalate. 1 suoi fiori sono circa 10 o 12, alquanto odorosi, sostenuti da peduncoli disuguali e rivolti quasi da una sola parte. 11 132 AMAUILLIDEE. tubo è triangolare, un poco allargato verso alto, di color ven'e pallido. Le lacinie sono aperte, poco più corte del tubo, gialle, largamente ellitticbe e quasi ovate a rovescio, ottuse, con una picòola punta o mucrone più manifesto nelle tre esterne e fornito di peli quasi come di lana. La corona è di un color giallo-dorato, che stacca bene sul giallo delle lacinie , è in forma di chicchera, larga, tonda, con il margine un poco ristretto e quasi intero: è circa tre volte più corta disile lacinie. Le antere degli stami più corti si vedono nella gola del tubo, e quelle dei più lunghi sporgono nella corona, della quale sono più corte. L'ovario è ovato-allungato, triangolare , di un verde opaco. Lo stilo è assai^ corto, giungendo appena alla metà del tubo, è leggermente triangolare di un verde gialliccio ; lo stimma ètri- lobo e bianchiccio. 9^3. ]%arcissiis Bertolonii Pari. N. scapo ancipiti, leviter striato, glaucescente , 2-6 ìloro , peri- goni! laciniis patenti-subreflexis, ovato-oblongis, obtusiusculis , suba?- qualibus, interioribus mucronulatis, exterioribus apiculatis , omni- bus tubo brevioribus, corona laciniis triplo breviore, cyathiformi, (sub- concolore), ore subconstricto , subintegro, staminibus superioribus corona paulo brevioribus, ovario oblongo, triquetro, stylo stamini- ])us inferioribus longiore, stamina superiora subaequante, foliis anguste linearibus, canaliculatis, obtusis, glaucescentibus , erectis, superne spiraliter tortis , scapura suba^quantibus. Narcissus cupularisBe/V. in Schnlt. sijst. veg. 7.p. 970.e\c\. syn. Hermionis cupularis Salisb. Piiccin. sì/n. ft. lue. p. 170. Beri. fi. Hai. 5. p. 635. Figure. — l'ucci lì. l. C. Stazione, Abitazione e Tiontura. — Nei luoghi argillosi , negli oliveti, tra le vigne e lungo il corso dei torrenti del ^'assetano e del Lucchese. Si trova presso Massa Ducale nella valle orientale del Monte Sacro (Celi!), e presso Lucca nel Monte SanQuirico. alla Pieve San Stefano, lungo il torrente Guapparo a San Lorenzo a Vaccoli, a Sant" Alessio , Montebonelli e altrove (Galandrini ! Giannini!) , e nel Monte Pisano alle Capanne ( Pietro Savi! ). Fiorisce in Gennajo e Feb- brajo, talora anche sin dalla fme di Dicembre. / ^ ,/ e .» . r .— />' Distribuzione geografica. — Specie finora nota dei luoghi qui indicati della penisola. NARCISSUS. ' '•. 155 Descrizione. — Lo scapo è iin poco schiacciato, a ilue tagli, con leggiere strie longitudinali , quasi glauco come le foglie , alto da un piede a un piede e mezzo. I fiori sono per lo più tre o quattro, raramente da due a sei, piuttosto piccoli , poco odorosi: il tubo è lungo poco più di mezzo pollice, un poco ingrossato in aito, di color gialliccio-verdo- gnolo. Le lacinie del perigonio sono ovato-allungate, quasi ellittiche, leggermente ondeggianti nei margini, ottusette all'apice , dove le tre interne hanno un piccolo mucrone, e le tre esterne una punta lun- ghetta e sottile . tutte sono di un color giallo-pallido, aperte a guisa di stella e un poco rivolte in dietro. La corona ha la forma di una chic- chera più larga in alto che in basso, con il margine appena più ri- stretto e quasi intero o leggermente crenulato, è di color giallo assai più carico del colore delle lacinie, delle quali è quasi un terzo di lun- ghezza: Gli stami inferiori sono poco più corti del tubo del perigonio, i superiori sono tjuasi tanto lunghi quanto la scodellina. Lo stilo è appena appena più lungo del tubo e giunge fino quasi ad uguagliare gli stami superiori, ma rimane sempre un poco più corto delle loro antere; è gialliccio, e lo stimma è leggermente trilobo. L' ovario è allungato, stretto e triangolare, di color verde. Le foglie sono strette lineari, scanalate, ottuse, contorte superiormente in spirale, rigidette, diritte e lunghe quasi quanto lo scapo. Osservazioni. — L' HerniìOìie cupiilarìs di Salisbury che io chiamo NarcìssHs cupulaiu è specie ben distinta dalla nostra per i fiori assai più grandi, con le lacinie più larghe, ellittiche e ottuse, per la corona di color d' arancia, più larga, per gli stami superiori la metà più corti della corona e per altre particolarità : se ne può vedere la figura nel Bot. mag. lab. 9S5. 9i^4. ^'afeiitiisiis Paaccinelliì Pari. N. scapo ancipiti, bifloro, perigonii laciniis patentibus, late ellipti- co-subrotundis, subaequalibus , mucronulatis , tubo brevioribus, corona laciniis 5-4 pio breviore, subcyathiformi , (subdiscolore?), ore crenu- lato, staminibus superioribiis corona duplo brevioribus, ovario lineari- oblongo, stylo staminiltus inferioribus longiore, tubum subaitiuante, staminibus superioribus breviore, foliis anguste linearibus, obtusis, erectis, , scapo brevioribus vel sub3equalibus. .\arcissus cupularis Puain. pi. exsicc. non. syn. fi. lue. ri|ure. — Nessuna. 131 AMAUILLIDEE. Stazione, Abitazione e Tioritura. — Nei luOglli coltivati dell'agro Lucchese a Vallebuja, a via Piana, a Monte San Quirico e a Montebo- nelli donde mi fu data dal fu Prof. Puccinelli. Fiorisce in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica. — bpCCie italiana. Osservazioni. — Il Prof. Puccinelli confusc questa specie con il Narcissus r.ujmlarls di Bertoloni, del quale dette una figura nella sua sìjnopsìs che corrisponde al nostro Narcissus Berloìoim , quantunque egli mi avesse cen il nome di Narcissus cupnlaris data la specie in esame che ne è distintissima. 11 Narcissus Puccinelìii ha le foglie più strette del N. Dertolonii , avendo esse appena una linea o al più una linea e mezza di larghezza : porta costantemente due fiori, i quali sono soste- nuti da peduncoli disuguali, 1' uno poco più lungo o quasi uguale alla spala, l'altro un poco più corto di questa. Ciascun fiore ha un tubo delicato, lungo poco meno di un pollice, un poco più largo in alto. Le lacinie del perigonio sono da un terzo a circa la metà più corte del tubo, quasi uguali tra loro, largamente ellittiche e f[uasi tonde, avendo l'apice nttusissimi) e con una piccola punta sporgente. La corona è da 3 a 4 volte più corta delle lacinie, in forma di chicchera, non pare ristretta nell'apertura che è crenulata : è di un colore più carico delle lacinie le quali dallo stato secco parrebbe dovessero essere di un giallo assai pal- lido. Gli slami inferiori sono racchiusi nel tubo, i superiori sono la metà più corti della corona. L' ovario è lineare-allungato ; lo stilo é quasi uguale al tubo e giunge sino alla base delle antere degli stami superiori. Non ho veduta questa pianta viva : non posso perciò dire con cer- tezza che essa appartenga a questa divisione dei Narcissi a fior giallo o gialliccio con la corona quasi dello stesso colore. È probabile che il Prof. Puccinelli confondendo il N. Dertolonii con questa specie abbia indicato nei cartellini delle piante favoritemi anche alcuni dei luoghi dove nasce l'altra, e che perciò la nostra pianta non si trovi in tutti i luoghi indicati di sopra. 9^5. ]¥arci8Siis ìtaliciis Sims. N. scapo ancipiti , strialo, viridi, mullifloro, perigoni! laciniis pa- tentibus , suba^qualibus, oblongo-lanceolatis , acutiusculis vel obtusiu- sculis, mucronulatis, tubo sublongioribus , corona laciniis quadruplo breviore, campaniformi, (subconcolore), ore aperto, inyequaliter sesfi- NARCISSUS. 155 (le, laciniis subcrenulatis , margine crispulo , staminibus superiorihns corona paiilo brevioribus , ovario oblongo, triqiietro, stylo tubo sta- nninibusque omnibus longiore, coronam fere aequante, foliis late linea- ribus, obtusis, canaliculatis, obliquis, erecto-patulis , flaccidis, viridi- Inis, scapum subaequantibus. Narcissus italicus Sims. hot. mag. n. 1188. Narcissus praecox Ten. fi. nap. 1 . p. 146. et syll. p. 163. Beri. fi. ital. 4. p. 16. Hermione praecox Haw. monofjr. n. 43. Hermione italica Herb. amaryll. p. 325 et 407. var. h. Knnth. enuin. pi. 5. p. 744. var. b. Figure. — Bot. mag. tob. 1188. Ten. l. e. lab. 57. mala. Stazione Abitazione e Fioritura. — Nei Colli dei dintorni di Nizza e presso Pegli nella Riviera di Ponente, nei campi e in luogbi colli- vati vicino al mare presso Ascoli (Orsini) e nei contorni di Napoli, se- gnatamente nelle falde del Monte Vesuvio , come pure nell' Isola di Capri. Fiorisce in Febbrajo e Marzo. Certoloni scrive di averla avnia dei dintorni di Siena a S. Abbundio dal Professor Giuli. E perenno. Distribuzione geografica. — Specie delle parti qui notate della nostra penisola. Descrizione. — Questa specie porta da 5 a 12 fiori, alquanto odo- rosi, sostenuti da peduncoli disuguali e diretti da una parte. 11 tubo è poco più corlo delle lacinie, triangolare, allargato verso alto e di co- lor verde pallido. Le lacinie del perigonio sono allungato-lanceolate, poco acute o ottusettc, 7 o 8 linee lungbe ed banno all'apice una pic- cola punta la quale è più sporgente nelle tre esterne, cbe sono un poco più largbe e più lunghe delle interne : tutte sono di un color bianco-gialliccio quasi citrino e aperte in forma di stella. La corona è lunga quasi due linee , cioè circa un terzo o un quarto delle lacinie, di color giallo pallido, in forma di campana con l'apertura non stret- ta, divisa in sei larghe crenature, ora più leggiere ora più profonde, e con il margine leggermente increspato e crenulato. Gli stami inferiori sono racchiusi nella parte superiore del tubo, i superiori sono poco più corti della corona, sulla quale staccan bene per il colore giallo scuro e quasi rossiccio delle loro antere. L'ovario è allungato, trian- golare, di color verde scuro. Lo stilo è bianchiccio , triangolare, più lungo anche degli stami superiori tanto che giunge a uguagliare la co- rona 0 a superarla. Lo scapo è a due tagli, di color verde , striato, alto circa un piede; le foglie sono pur verdi, largamente lineari, larghe 136 A^IARILLIDEE. (la 4 a 0 linee, ottuse, scanalate, con una leggiera carena di sotto, diritte-patenti , flaccide , ohliquaniente contorte e lunghe quanto o poco più dello scapo. Osservazioni — Specie bcn distinta da tutte le altre di questa sezione. La descrizione e la figura del Xarcissvs italìcus Sims corrispon- dono perfettamente alla pianta che Tenore ha descritto e figurato con il nome di Narcìssus yicecox. 11 Narcisstis ìlalicus Ten. è il nostro N . Tenoni. La figura data da Tenore è cattiva per il colore non vero delle lacinie del perigonio, la lunghezza dello stilo e lo allargamento dei fiori. 9 se. H'arcìssiis oblicfutas Gu&s. N. scapo ancipiti, striato, viridi, subquadrifloro, perigoniilaciniis patentibus, oblique flexis, ovatis, obtusis, apice mucronulatis, corona laciniis subquadruplo breviore, cyathiformi, (discolore), ore aperto, inse- ((ualiter crenulato, subundulato, staminibus superioribus corona paulo brevioribus, ovario ovato- oblongo , triquetro, stylo staminibus supe- rioribus longiore, coronam subsequante vel subsuperante, foliis lineari- bus, obtusis, obliquis, rigidiusculis, erectis , viridibus, scapum sub- nequantibus. Narcissus obliqiius Guss! in Beri. fi. Hai. 7. p. 627. Figura. — Nessuna. Stazione, Abitazione e Fioritura. - Nei luoghi erbosi aprici di Por- tici vicino a Napoli, dove l'ha trovato l'amico Gussone. Fiorisce in Gennajo e Febbrajo. Distribuzione geografica, — Specie uota finora del luogo qui indi- cato dei dintorni di Napoli. Osservazioni. - Questa specie è assai vicina al Narcìssus ilalicus Sims, però se ne distingue per le foglie e lo scapo di un bel verde, per avei-e tre o quattro fiori e non da 7 a 12 , per le lacinie del perigo- nio di color bianco, ovate e non allungatn-lanceolate, per la corona in forma di chicchera meno increspata e più larga nell' apertura eh' è for- nita di piccole crenature, mentre la corona è in forma di campana nel Narcìssus italicus, più lunga e più increspata e divisa inegual- mente in sei lobi ; essa inoltre nel Narcissus ohìiquus è di un colore giallo tanto pallido che par quasi bianca ma "non è veramente bianca come 1' ha descritta Bertoloni. Lo stilo è ora quasi uguale agli stami superiori , ora un poco più lungo di essi o tanto lungo da ugua- gliare 0 superare talvolta di poco la corona. NARCISSUS. l."7 G. Pcrigonii laciniis albis vel albidis, corona lutea. a. Stylo stamina superiora subseqnante vel superante. 9S9. IVarcii^sus elatits Guss. N. scapo subancipiti, striato, glaucescente, 2 rarissime 3-4 fioro, perigonii laciniis tubo subaequalibus, ovato-obiongis, interioribus mu- cronulatis, exterioribus apiculatis, corona laciniis subtriplo breviore, scutellata, (cliscolore), ore integro, patulo, staminibus superioribus co- rona vix brevioribus, ovario ovato-oblongo , triquetro, stylo tubo pe- rigonii staminibusque inferioribus longiore, stamina superiora sub- sequante, loliis late linearibus, planis, obtusis, patulis, glaucescen- tibus, scapo brevioribus vel suba3qualibus. Narcissus elatus Gnss! in Beri. fi. Hai. 7. /). 627. Figura, — Nessuna. Stazione, Abitazione e Fioritura. — GuSSOne ha SCGpCrta questa bella specie in luoghi aprici vicino a Napoli ai Camaldolì nella Valle della Contessa e al Yesnvìo, donde me ne ha favorite alcune piante fre* 7 y' sche e secche. Fiorisce in Febbrajo e Marzo. ^;^J:àìi!^:nI^ ^^^X^Ì<^^ Distribuzione geografica. — Specie napoletana. ^ "^^ • Descrizione. — Le lacinie del perigonio sono bianche e lunghe quasi quanto il tubo , tutte e sei munite di una piccola punta all'apice più manifesta nell'esterne. La scodella è di color giallo-carico, con il margine intero ed è circa 3 volte più corta delle lacinie. Lo stilo è lungo quanto gli stami più alti. Lo scapo è alto da un piede e mezzo a due piedi e più lungo delle foglie; queste come quello sono glauce- scenti. Osservazioni. — Specie ben distinta in questa sezione per i fiori grandi e la scodella con 1' apertura larga ed aperta. 'J8S. l%rarcisisus Tenori! Pari. N. scapo ancipiti, leviter striato, glaucescente, 2-6 fioro, peri- gonii laciniis tubo paulo brevioribus, patentissimis , interioribus late ovatis, subemarginatis, mucronulatis , exterioribus latioribus , ellip- tico-rotundatis , subemarginatis , apiculatis , corona laciniis subtriplo breviore, subcampanulata, (discolore), ore aperto, inaequaliter ere- 158 AMARILUDEE. nato, undulato-cnspa, staminibus superioribiis corona multo breviori- bus, ovario oblongo, stylo tubo staminibusque inferioribus longiore , stamina superiora acquante vel superante, foliis late linearibus, obtn- sis, canaliculatis , subcarinatis, carina inter duas lineas elevatas de- pressa, oblique tortis, rigidiusculis , erecto-patulis, glaucescentibus , scapura subgequantibus. Narcissus orientalis Ten. fi. nap. 1. p. 143. var. C. Narcissus italicus Ten. sijll. p. 16S. non Sims. Narcissus Tazzetta var. B. Beri. fi. ital. 4. p. 14. Hermione Tazzetta. var. a. cupularis Kunlh enum. fi. 5. p. 740. excl. synon. Figure» — Narcissus niveus, medio croceus, stellat. major, ca- lyce crispo et diviso serot. Barrel. ic. 974. Nome italiano. — Tazzetta. Stazione Abitazione e Fioritura. — Nei colli e nei luoghi special- mente marittimi, talvolta però a distanza del mare, delle parti cen- trali e meridionali della penisola. Nasce presso Firenze a S. Felice a Eraa lungo il torrente dell' Ema, e presso Napoli a Miseno, Bagnoli e alle falde del Vesuvio , come pure nell'isola di Capri. Non dubito che questa specie sarà trovata in altre parti della nostra penisola, essendo stata confusa conilWa/Tissus Tazzella. Fiorisce in Marzo ed Aprile, e nelle parti meridionali in Febbrajo e Marzo. ' ' Distribuzione geografica. — Specie italiana. Descrizione. — Questa specie porta da 5 a 5 e talvolta anche duo 0 sei fiori, odorosi. 11 tubo è lungo 5 o 6 linee, triangolare, poco in- grossato verso alto, di color verde. Le lacinie interne sono larga- mente ovate, le esterne sono più larghe, largamente ellittiche, e tonde all' apice , tutte alquanto smarginate all' apice e con ima pic- cola punta la quale è più lunga nelle lacinie esterne : sono tutte aperte a guisa di stella, poco più corte del tubo e di colore candido di neve con qualche leggiera sfumatura verdognola verso la base. La corona è a guisa di campana, con l'apertura larga e avente qualche rara e larga crenatura, è increspata e piegata a onde, di color giallo pallido , e tre volte più corta delle lacinie. Le antere sono dello stesso colore della corona; le inferiori stanno alla parte su- periore del tubo, ma si vedono in parte guardando nel fondo della co- rona; le superiori sono molte volte più corte di questa. L'ovario è al- lungato, triangolare, verde. Lo stilo è più lungo del tubo e degli stami inferiori, uguagliagli stami superiori e talvolta ne è un poco più lungo. NARCISSUS. 139 Lo scapo è alto circa un piede, a due tagli, con leggierissime strie e glaucescente. Le foglie sono largamente lineari, larghe da 3 a5 linee, ottuse, leggermente scanalate di sopra, con una carena poco manife- sta di sotto , nella quale si vede una depressione longitndinale formata da due linee rilevate; sono lisce nel resto, diritte-patenti, obli- quamente contorte, glaucescenti e poco più lunghe o quasi uguali allo scapo. Osservazioni. — Il Professor Tenore credette erroneamente che questa specie fosse il N. italicus di Sims, ma io ho già dimostrato come alla pianta di Sims corrisponda il Narcissus prcecox di Tenore, pianta vicina alla nostra specie ma interamente distinta. Non mi par che valga la pena di notare le differenze di questa spe- cie dal Narcissus Tazzelta con il quale l'hanno confusa alcuni botanici. Dirò solo che il Narcissus Tenoriì si distingue facilmente da tutte le spe- cie di questa sezione per avere il fiore maggiore che nelle altre, eccetto il Narcissus elatus, le lacinie del perigonio più larghe e smarginate, per la corona più aperta e più increspata. 9S9. IVareissuii Tazzetta Lois. N. scapo subtereti , striato, glaucescente, multifloro, perigoni! luciniis tubo brevioribus, patentibus , subsequalibus , ovato-ellipticis vel elliptico-subrotundis, exterioribus apiculatis, interioribus mucronu- latis, corona laciniis duplo breviore, subcyathiformi,^(discolore), ore vix constricto, subcrenulata, staminibus superioribus corona sub- duplo brevioribus, ovario oblongo, triquetro, stylo tubo staminibusque inferioribus longiore , stamina superiora subgequante, foliis late linea- ribus, obtusis, explanato-canaliculatis, subtus carinatis, carina inter duas lineas elevatas depressa, erecto-patulis, obliquis, llaccidiusculis, glaucescenlibus, scapum suba^quantihus. Narcissus Tazzetta Lois. narciss. p. 34. et fi. gali edil. 2. voi. 1 . p. 235. an ex parte? Beri. fi. ital. 4. p. 14. ex parte. Guss. syn. fi. sic. 1. p. 382 ex parte, et enuin. pi. inarìm. p. 328. Narci.ssus albus, circulo luteo , tloribus pluribus Cup. h. cath. p. 149. et, sappi, alt. p. 65. Figure. — Guss. euuin. pi. tnarini. lab. 15. fig. 2. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi erbosi, nei prati, nei colli e talvolta ancora nelle fessure delle rupi nella regione del- l' olivo , poco lontano o presso le spiagge dei mari, della costa occi- 140 AMAHILLIDEE. dentale e delle parti meridionali della penisola come pure delle isole di Sicilia, di Sardegna, di Malta, d' Ischia e forse ancora di molte al- tre piccole isole italiane e di Corsica. Nasce pure in Istria. Fiorisce in Dicembre ed Aprile. Distribuzione geografica, — Pianta delle parti meridionali di Europa e delle coste boreali dell' Affrica. Descrizione. — I fiori sono per lo più da 5 a 11 portati sopra pe- duncoH lunghetti, e hanno un odore assai acuto. 11 tubo è triangolare, appena più largo in alto, di color verde assai chiaro e quasi gialliccio. Le lacinie del perigonio sono quasi uguali tra loro, più corte del tubo, sono aperte a guisa di stella, di color bianco, ovate o quasi ellittiche, ottuse 0 quasi tonde all' apice; le tre esterne di esse hanno una pic- cola punta, alla base della quale di dentro sono alcuni peli, le tre interne hanno una piccola punta appena manifesta. La scodella è quasi in forma di una campana con l'orifizio appena più stretto, e for- nito di pìccole crenature ; è di color giallo dorato e due volte più corta delle lacinie. Le antere sono dello stesso colore della corona, le inferiori sono racchiuse interamente nel tubo , e le superiori si ve- dono nella corona, della quale sono il doppio più corte. L' ovario è allungato, triangolare e verde; lo stilo è bianchiccio, più lungo degli stami inferiori e anche un poco più del tubo, e giunge fino quasi ad uguagliare gli stami superiori. Lo scapo è alto da un piede e mezzo a due piedi, diritto, quasi cilindrico o con uno o due angoli leggermente rilevati, con forti strie longitudinali, e glaucescente. Le foglie sono lunghe quanto lo scapo e talvolta un poco più, sono largamente li- neari, avendo da 4 a 6 linee di larghezza, sono ottuse all' apice, leg- germente e largamente scanalate di sopra, con una carena di sotto la quale offre una leggiera depressione longitudinale formata da due linee o strie, il resto della pagina inferiore è quasi liscio : le foglie inoltre sono diritte-patule, contorte un poco obliquamente, e glauce- cescenti. La cipolla è grossa , coperta di tuniche castagne. Osservazioni. — Il Naicìssiis Tazzetla Lìun. sp. pi. 1 . p. 416. comprende certamente molte specie di Narcissus, anzi tutte le specie allora note di questo genere che appartengono alla sezione dei Taz- zetla, tanto quelle con i fiori tutti bianchi, quanto quelle con le laci- nie bianche e con la scodellina gialla, come facilmente si rileva dai sinonimi addotti da Linneo alla sua specie e dalla descrizione di essa nel suo Horius CAiffortìanus. Per tale considerazione non potendo ad alcuna specie di questa sezione particolarmente riferire il Narcissus NAHCISSUS. 141 Tazzelta di Linneo e volendo conservare questo nome ad una di esse, ho creduto di far ciò per la specie cosi chiamata da Loiselleur che meglio dei suoi predecessori ha fatto conoscere le diverse specie di iVa7'ciss?«s appartenenti a questa sezione, tanto più che il Narcissiis Tazzetla Lois. é la specie più comune nella regione mediterranea e che è volgarmente chiamata Tazzella , nome però dato in Italia a tutte le specie che hanno le lacinie del perigonio bianco e la corona a guisa di chicchera di color giallo. Non ho citato particolarmente i sinonimi di questa specie dei di- versi botanici della llora meridionale di Europa, e segnatamente della nostra Italia, perchè quasi tutti con il nome di Tazzetla hanno confuse le specie con la corona gialla e con le lacinie bianche. 990. nrarcissiis varians Gvss. N. scapo subanciplti , striato, e viridi-glaucescente, 5-7 fioro , pe- rigoni! laciniis patentibus, tubo paulo brcvioribus, ovato-ellipticis, obtu- siusculis , interioribus mucronulatis , exterioribus apiculatis, corona laciniis duplo breviore, subcyathiformi, (discolore), ore vix constricto? integra vel crenato-lobata , starninibus corona subduplo brevioribus, ovario ovato-oblongo , triquetro , stylo staminibus inferioribus lon- giore , stamina superiora acquante vel superante, foliis late lineari- bus, obtusis , canaliculatis, erectis , , e viridi-glaucescen- tibus, scapum a^quantiluis superantibusve. Narcissus varians Guss. in litt. ^ Figure. — Nessuna. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Ho ricevute le piante secche di (juesta specie dall' amico Gussone che l' ha raccolta in luoghi salva- tici presso Napoli nelle selve dei Camaldoli, presso Sorrento e Massa nel Regno di Napoli. Fiorisce alla fine di Marzo. Distribuzione geografica. ■ — Specie finora nota del Regno di Napoli. Osservazioni. — Non ho veduta questa pianta viva e solo ne ho fatta la diagnosi sulle piante ben seccate e sulle note favoritemi dal- l' amico Gussone. Mi pare una specie più vicina al Narcissus Tazzelta, dal quale si distingue per le foglie meno larghe, più scanalate, diritte e lunghe poco più dello scapo, per i iiori meno numerosi, un poca più piccoli , per le lacinie meno larghe e per la corona spesso crenata. Dal Narcissus patulus è ben distinta ancora per la direzione e lun- 142 AMARILLIDEE. gliezza delle foglie , per la statura più alta della pianta e per la l'orma diversa delle lacinie e della corona. La corona è giallo-dorata e non presenta sul secco delle vene scurette come si vedono nelle corone secche del Narcìssus Tazzetla epatulus. 991. Warcissus caiialiculatus Guss. N. scapo subtereti, striato, glaucescente, multifloro, (5-12 flore) perigonii laciniis patentibus, ovalibus lanceolatisve , acutiusculis, mu- cronulatis, suba^qualibus , tubo brevioribus, corona laciniis subtriplo breviore , cyathiformi , (discolore) , ore subconstricto , integra vel sub- crenulala, staminibus superioribus corona subduplo brevioribus, ova- rio oblongo, triquetro, stylo tubo staminibusque inferioribuslongiore, stamina superiora «quante vel superante, fotiis late linearibus , obtusis, profunde canaliculatis, subtus «qualiter striatis, erectis, oblique tortis, rigidiusculis, glaucescentibus , scapo brevioribus. Narcissus canaliculatus Cussi eimm. pi. inarim. p. 329. Narcissus Tazzetta pi. auct. ex parte. Figura. — Guss. l. c. lab. Io. fìg. 1 . Stazione, Abitazione e rioritura. — Nei canneti, nelle siepi, nei luoghi salvatici , nei colli e noi prati marittimi della costa occidentale della penisola e in alcune delle isole, lo l' ho avuta fresca dei canneti di S. Remo da Panizzi, dei colli lucchesi a Pozzuolo dal Professor Savi, dell'isola d'Ischia dal Cavalier Gussone. Non dubito ch'essa si trovi in molti punti della costa occidentale e delle parti meridionali della pe- nisola come pure nelle isole, essendo stata confusa con il Narcissus Tazzetla. Fiorisce in Febbrajo e Marzo e nei luoghi più meridionali da Gennajo e da Dicembre. Distribuzione geograBca. — E probabile che questa specie sia assai sparsa nella regione mediterranea. Descrizione. — 1 fiori sono per lo più da 5 a 1 1 come nel Nar- cìssus Tazzetla, e come questi hanno un odore assai acuto. 11 tubo è di color verde chiaro , triangolare, alquanto ingrossato verso alto. Le lacinie sono quasi uguali tra loro, poco più corte del tubo, di color bianco, quasi ellittiche o lanceolate, alquanto acute, fornite di una punta più manifesta nelle esterne, nelle*quali questa è un poco pube- scente. La scodella è quasi intera o leggermente «renata con l'orificio alquanto ristretto, gialla e quasi tre volte più corta delle lacinie. Le an- tere sono gialle, le inferiori racchiuse interamente nel tubo, le supe- •1 Estratto dal Giornale Botanico Italiano part. I. tom. 2.° p. 5." DESCRIZIONE DI mi NUOVA SPECIE DEL GENERE NARCISSllS DI MAR€i!ifiii^ re:iiopol.i:msi<ì i\'. hulbi ovati tunicis esteriorihus rScariosis, fu- scis ; scapo fistidoso, siibancipti, tenui, obiter striato, laeviuscolove , [olia linearia, obtuse cannata, sub- contorta acquante , bi-octofloro ; spatha univalvi , oblonga, retiisa, pedicellos longitudine varios acquante; perigonii albi v et pallide sulphurei segmentis elliptico -lanceolatis , stellatim patentibus, exterioribus mu- cronatis tubum aequantibus ; nectarotheca lutea sub- caìnpanulata , ore crispalula , perigonii segmentis tri- plo breviore; staminibus inclusis, longioribus necta- orthecae marginem attingentibus . Negli Uliveti e nei Vigneti di Sanremo , nella Liguria occidentale ; fiorisce in Marzo ed Aprile- I campi intristiti dal frequente soffiare dei venti e dall' aspersione dei flutti, gli uliveti, le vigne 2 poco discoste dal mare sono le località per le quali questa specie simpatizza. Io ne raccoglieva esemplari fino dal 1840, e V ebbi da principio per una varietà del Narcissiis Tazzetta, cui differenziava nella mia collezione colla frase: — iV. T. varietas laciniis pe- rigonialibiis elliptico-lanceolatis . Se non che, venti- lando ulteriormente le cause tutte locali che io suppo- neva avere indotto nella pianta in discorso le suespres- se modificazioni, e persuadendomi che le modificazioni stesse non potevano dipendere da influenze locah, e in- fine sul riflesso che costanti si sono conservate le sue forme e la sua fisonomia caratteristica, che è la divisa di ogni buona specie, non avendo potuto riferirla ad alcuna delle congeneri descritte dagli autori, mi sono determinato a proporla come nuova. Dal Narcissus Tazzelta si allontana grandemente e per il portamento e per la forma delle sue parti. Il suo colore è piìi verde, lo scapo gracile e spesso della metà più piccolo, appena appena striato o liscio affatto, le foghe più anguste e debolmente striate; la spala angusta, uguale in lunghezza ai pedicelli più lunghi; i segmenti del perigonio ellittico-lance- olati, orizzontalmente spianati; la corona tubolosa, allungata, intera, leggermente ondeggiata; laddove nel N. Tazzetta i segmenti del perigonio presentano figura ovato-arrotondata, sono reclinati, e la co- rona è a un di presso emisferica. Il N. Tazzetta si trova promiscuamente a questa specie , colla diffe- renza che il primo precede sempre 1' altro nello svi- luppo e nella fioritura, e mentre il Narcissus Remo- polensis si mantiene costantemente nelle indicate lo- cahtà , il Tazzetta all' incontro si estende oltre i con- 3 fini della spiaggia e ricovra all' ombra de' gigante- schi ulivi, di cui vanno superbamente coronate le amenissime nostre colline. In quanto alle specie della stessa sezione colle quali il Narcissiis Remopolensis può essere posto a confronto, avvertirò concisamente, differire la mia nuova specie dal Narcissus dubius diGouan, pe' fiori molto più ampii, la corona tre volte più breve dei segmenti del perigonio, intatta e di un giallo sfoggiato; dal Narcissus niveus dì Loiseleur ( N . stellatiis Botan. gallic.) per il co- lore della corona , e la forma dei segmenti del pe- rigonio i quali nel niveus sono molto più larghi; dal Narcissus paliilus di Loiseleur, dal polyanthos dello stesso autore, dal calaihinus di Linneo ed affini : dif- ferisce del pari o per il colore del perigonio e della corona, 0 per le loro forme e dimensioni. Ripeto che il Narcissus Remopolensis non può essere una varietà del N. Tazzetta, poiché nella lo- calità ove le due specie crescono promiscuamente, io non ho mai veduto gradazione di forme che ac- cennassero un passaggio dall' una air altra ; nondi- meno mi propongo di coltivarlo in siti e condizioni diverse, all' uopo di conoscere l' influenza che il ter- reno, l'esposizione, la temperatura, le condizioni atmosferiche possono spiegare sulle sue forme, e farò conoscere a suo tempo il resultato delle mie osser- vazioni. (Sanremo Tipografia di Carlo Puppo 1872) I NARCISSUS. 145 riori il doppio più corte dfilla corona. L'ovario è allungato, triangolare, di color verde. Lo stilo è bianchiccio, più lungo degli stami inferiori e del tubo e uguale alle antere degli stami superiori che anche talvolta supera di poco. Lo scapo è alto circa un piede o un piede e mezzo , quasi cilindrico o con due angoli sporgenti in modo da parere a due tagli, fortemente striato e glaucescente. Le foglie sono lineari, larghe da 2 a i linee, ottuse, profondamente scanalate, convesse di sotto e ivi con molte strie assai manifeste, due delle quali più vicine alla linea mediana si distinguono appena dalle altre per lasciare una depressione longitudinale appena appena distinta da quelle lasciate dalle altre strie: tali foglie sono rigidette, diritte, obliquamente contorte, glauoe- scenti e più corte dello scapo. La cipolla è grossa poco più di una noce e coperta di tuniche castagne. Osservazioni. — Questa specie lungamente, confusa con il Nar- cìssus Tazzelta è più piccola di questa, di statura più bassa e se ne di- stingue principalmente per la forma, direzione e natura delle foglie, per la forma della scodellina eh' è anche più corta, e per la diversa lun- ghezza dello stilo. 99». Marcósstis peniopoleiisis Panizzi. N. scapo subancipiti, leviter striato vel Iseviusculo, glaucescente, 5-8 fioro, perigonii laciniis patentihus, oblongo-lanceolatis , interiori- bus acutis, submucronatis, exterioribus paulo longioribus, apiculatis, omnibus tubum ajquantibus, corona laciniis plus quam duplo breviore, tubuloso-campanulata , (discolore), oresubconstricto, crenulato-denti- culata, ovario oblongo-lineari, triquetro, stylo tuljo staminibusque in- ferioribus longiore, stamina superiora subaequante , staminibus superio- ribus corona subduplo brevioribus, foliis late linearibus, obtusis, cana- liculatis, oblique tortis, rigidiusculis , erectis, glaucescentibus , scapum subsequantibus. Narcissus remopolensis Patissi in giorn. hot. ìtal. pari. 1. lom. 2, p. 3. Kunth. enum. pi. 5. p. 737. Bert. fi. ìtal. 8. p. 6i3. Figure. — Nessuna. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Negli oli veti e tra le vigne dei dintorni di S. Remo nella Riviera di Ponente dove fu scoperta dal signore Panizzi. Bertoloni scrive di avere ricevuta questa specie da Salvatori che la raccolse presso Senigallia. Fiorisce in Marzo ed Aprile. .Distribuzione geografica. — Specie finora nota dei dintorni di S'. Remo. 144 AMARI LLiriKE. Descrmone. — Questa specie porta da tre a otto fiori, odorosi. 11 tubo del perigonio è triangolare, verde, un poco più chiaro in alto. Le lacinie sono patenti e disposte a guisa di raggi di una stella, di color bianco con qualche sfumatura verdognola leggerissima verso la base ; sono di. forma allungata, quasi lanceolata perchè si assottigliano al- l'apice; le tre esterne sono appena più lunghe ed hanno all'apice una punta lunghetta, quasi una linea; le tre interne hanno un piccolo mu- crone. La corona é di color giallo un poco più chiaro che nel A^ Taz- zetla, della forma quasi di un tubo perché non è più larga nel mezzo, è da circa la metà a quasi un terzo più corta delle lacinie , ed ha nell'apertura diverse piccole crenature e qualche piccolo dente. Gli stami superiori sono la metà più corti della corona. L' ovario è allun- gato, triangolare e verde; lo stilo è bianchiccio e lungo quasi quanto gli stami superiori, in modo che lo stimma corrisponde in mezzo alle loro antere. Lo scapo è poco striato e" quasi liscio, schiacciato, quasi a due tagli, glaucescente, alto da un piede a un piede e mezzo. Le fo- glie sono lineari, larghe circa 5 linee, ottuse, scanalate, poco striate, rigidette, diritte, contorte obliquamente e quasi in spirale, hmghe quasi quanto lo scapo. La cipolla è grossa quanto una grossa noce, coperta di tuniche scure. Osservazioni. — Questa specie è ben distinta da tutte le affini di questa sezione per la forma della sua scodellina quasi tubulosa e tanto larga nel mezzo che verso alto. 993. IVarcissus patiiliis Luis. N. scapo subancipiti, leviter striato, glaucescente, 2-4 fioro raro 5-6 (loro, perigonii laciniis tubo brevioribus, subreflexis, interioribus ovatis, acutiusculis, exterioribus latioribus, eUipticis, oblusis, apicu- latis, corona laciniis duplo breviore, subcampanulata , (discolore), ore vix constricto, subintegra vel subcrenulata, staminibus corona paulo brevioribus, ovario oblongo-lineari, triquetro, stylo tubo staminihusque inferioribus longiore stamina superiora subaequante, foliis late lineari- bus, canaliculatis , obtusis, subcarinatis, carina inter duas lineas ele- vatas depressa, patulis, obhque tortis, scapo brevioribus subisqua- libusve. ^ Narcissus patulus Lois. nrircis!!. p. 34. et (l. gali edil. 9. Ioni. I . p. S35. Gren. el Godr. ft de Frane. 3. pari. 1. p. 261 . Figure. — Nessuna. NARCISSUS. 145 Stazione, Abitazione e Fioritura. — Noi colli, nei luoghi aprici, sul margine dei campi e lungo i fossi e i torrenti delle parti centrali della penisola. Si trova presso Firenze a San Felice a Ema, presso Pog- gio a Cajano ed altrove in Toscana , a Sant'Angelo in Fontano nel Piceno, nei colli di Roma a Monte Mario (Webb!), ad Albano dietro ai Cappuccini (Rolli!). Non dubito che questa specie si trovi in altri punti d' Italia, essendo stata come le altre affmi confusa con il Narcissus Tazzetla. Bertoloni scrive di averla avuta di Sardegna dai Professori Moris e de Notaris, ma io ignoro se il suo Narcissus patiiliis sia quello di Loiselleur. Fiorisce in Marzo ed Aprile. Distribuzione geografica. — Nasce pure nelle isole di Hières. Descrizione. — I fiori souo per lo più da 2 a 4, (alvolta anche cin- que o sei e hanno im odore assai acuto. Il tubo è triangolare, appena più largo verso alto, di colore verde chiaro. Le lacinie del perigonio sono aperte assai e rivolte un poco in dietro , più corte del tubo , di color bianco, più candido delle specie aflìni; ovate o quasi ellittiche; le esterne sono un poco più larghe delle interne, ottuse, con una punta lunghetta e pubescente alla base, le interne sono alquanto acute o ottu- sette. La corona è in forma quasi di campana con l'orifizio appena ap- pena più stretto, è quasi intera o leggermente crenulata, talvolta si divide irregolarmente in più lobi : è di colore giallo dorato più carico che nel N. Tazzetla e canaliculatus ed è il doppio più corta delle laci- nie. Le antere sono dello stesso colore della corona, le inferiori rac- chiuse nel tubo, le superiori poco più corte ossia quasi un terzo più corte della corona stessa. L'ovario è allungato-lineare, triangolare, di color verde. Lo stilo superando le antere inferiori ed il tubo giunge in mezzo alle antere degli stami superiori dei quali però non ugua- glia l'altezza. Lo scapo è quasi a due tagli, con leggiere strie, glau- cescente, alto da un piede a un piede e mezzo. Le foglie sono lineari, larghe circa 3 o 4 linee, ottuse, alquanto scanalate, con una leggiera carena di sotto nella quale si vede una leggiera depressione formata da due linee rilevate : il resto della pagina inferiore è senza strie. Tali fo- glie sono glaucescenti , patule sin dalla base, contorte obbliquamente, più corte 0 quasi uguali allo scapo. La cipolla è grossa quanto una grossa noce, coperta di timiche di color castagno scuro. Osservazioni. — Questa Specie si distingue facilmente dal Narcissus Tazzetla per essere più piccola, per avere meno fiori, per le lacinie più candide, delle quali le esterne sono un poco più larghe, per la corona più larga e più aperta, di un giallo dorato più carico, per lo scapo FronA fTAtlANA. VOL. HI. 'IO U6 AMAHILLIDEE. a due tagli e leggermente striato, per le foglie pattile sin dalla base. Mi pare di dovere scorgere nella mia specie il Narcissus patuliis di Loiselleur, corrispondendovi bene la descrizione fattane da quel bota- nico : però non posso dirlo con certezza, perchè manco della pianta stessa delle isole di Hières e perchè la descrizione di Loiselleur è assai succinta. È cosa assai difficile d'indicare se a questa o ad altra specie affine appartengano molte piante secche di Narcissi affini al Tazzetta, ricevute dai diversi botanici italiani : io spero che- i tentativi da me fatti per di- stinguere i narcissi italiani gioveranno a ricliiamare su di essi 1' atten- zione dei nostri botanici per togliere il caos in rpiesto numeroso e diffi- cilissimo genere di piante. Il Narcissus palulus Guss. syn. fi. sia. 2. p. 810. in add. et emetid . è pianta, a quanto pare diversa, dalla nostra e sulla quale non oso dir nulla non avendola mai veduta. Todaro la crede una specie nuova elio chiama Nnrcissus Ti nei. 994. IVarcissus etruseus Pari. N. scapo subancipiti, leviter striato, glaucescente, 1-2 fioro, raro 5-5 fioro, perigoni! laciniistubo brevioribus, subreflexis, ovato-oblongis, interioribus acutiusculis, exterioribus elliptico-oblongis, obtusis, apicu- latis, corona laciniis duplo breviore, subcampanulata, (discolore), ore vix constricto , subcrenulata vel subcrenata, subundulata, staminibus superioribus corona duplo brevioribus, ovario oblongo-lineari, trique- tro , stylo staminibus inlerioribus et tubo longiore, stamina superiora sequante, foliis latiuscule linearibus, obtusis, subcanaliculatis , vix carinatis, carina inter duas lineas elevatas depressa, erecto-patulis, oblique tortis, glaucescentibus, scapo brevioribus vel suhgequalibus. Stazione^ Abitazione e Fioritura. — Nei colli , nei margini dei campi e presso i torrenti delle parti centrali della penisola. Nasce comu- nemente presso Firenze a San Felice a Ema, a Settignano ed altrove, presso Lucca a Moriano e a Monte San Quirico (Calandrini!). Fiorisce in Marzo ed Aprile. Distribuzione geografìoa, — Specie finora nota di Toscana. Descrizione. — I iiori sono da 1 a 2 , raramente sino a 6 , odo- rosi, ma non di un odore acuto come quello deliV. Tazzetta, patiilus e canaliciiìatns, più piccoli di tutti quelli delle specie affini e con la co- rona di un giallo più chiaro. Il tubo è triangolare , gradatamente in- NARCISSUS. 147 sjrossato verso alto , di color verde chiaro, i^e lacinie sono bianche ma meno candide di quelle del N. palulus, dirette in dietro, quasi uguali tra loro e poco più corte del tubo; le esterne sono un poco più liinglie delie interne, ovali-allungate, ottuse con una punta sporgente all'apice, le interne sono di forma ovato-allungata, ahpianto acute o ottusette all' apice. La corona è quasi in forma di campana , stretta verso la base , con 1' apertura appena appena più stretta, leggermente crenulata e piegata alquanto a onde ; è di color giallo chiaro e il (loppio più corta delle lacinie. Le antere sono di un giallo un poco più carico, le inferiori racchiuse nel tubo, le superiori il doppio più - corte della corona. L'ovario è allungato-lineare , triangolare, di color verde chiaro ma più scuro del tubo. Lo stilo giunge ad ugua- gliare gli stami superiori mostrandosi tra gli apici delle loro antere. Lo scapo è delicato, rigidetto, quasi a due tagli, con leggiere strie, è glaucescente e alto circa un piede. Le foglie sono lineari , larghe circa tre linee, ottuse, leggermente scanalate e quasi piane di sopra , con una leggerissima carena di sotto, nella quale si vede una leggiera de- pressione longitudinale formata da due linee alquanto rilevate : il resto (Iella pagina inferiore è quasi liscio: tali foglie sono diritte-patule , obliquamente contorte, glaucescenti e poco più corte dello scapo o (piasi uguali a questo. La cipolla è grossa quasi quanto una noce , co- perta di tuniche di color castagno scuro. Osservazione. — È ben distinta da tutte le specie di questa sezione per essere dehcata in tutte le sue parti, per i suoi fiori più piccoli e per la forma della corona, e dalla maggior parte di esse per aver solo pochi fiori. 995. IVai'cissus Ricaj^olìaBius Pari. N. scapo sulitereti, laevi, glaucescente, 4-8 fioro, perigonii laci- niis tubo brevioritius, subreflexis, subsequalibus, interioribus ovato- ellipticis, exterioribus ellipticis , apiculatis , omnibus obtusis, co- rona laciniis subtriplo breviore , cyathiformi, (discolore), ore sub- constricto, subcrenata, staminibus superioribus corona duplo bre- viorilnis, ovario sublineari, triquetro, stylo staminibus inferioribus et tubo longiore, staminibus superiorib|^subbreviore, foliis late linea- ribus, (#fiSi», subcanaliculatis, ecJBitis, patulis, apice oblique tor- tis, flaccidiusculis , glaucescentibus, scapo sublongioribus. Stazione, Abitazione e lioritura. — Nella Maremma loscana 148 AMARILLIDEE. presso Orbetello , donde mi sono state favorite le piante fresche dal- l' amico Hicasoli. Fiorisce in Aprile. Distribuzione geografica. — Specie finora nota della Maremma toscana. Descrizione. — 1 fiori sono da 4 a 8, odorosi ma non hanno un odore acuto come il N. Tazzella, sono quasi tanto grandi quanto quelli del N. elruscus e perciò tra i più piccoli di quelli di questa se- zione. Il tubo è lungo da 4 o 5 linee, triangolare, gradatamente un poco più largo verso alto, di color verde chiaro. Le lacinie sono apertissime e rivolte un poco in dietro, bianche con sfumature verdo- gnole e con la carena delle lacinie esterne di color verde chiaro : sono poco più corte del tubo, quasi uguali tra loro; le interne sono ovate- ellittiche , le esterne ellittiche, im poco più larghe e fornite all'apice di una piccola punta sporgente: tutte sono ottuse. La corona è a guisa di chicchera, lunga una linea e mezza, con l'apertura alquanto ristretta e con qualche crenatura larghetta : è di color giallo chiaro , sfumata nel fondo di un po' di verdognolo, ed è poco meno di tre volte più corta delle lacinie. Le antere sono gialle, più cariche della corona: le inferiori sono racchiuse nel tubo , le superiori poco meno della metà più corte della corona. L'ovario è quasi lineare, triangolare, verde.^ Lo stilo supera non solo le antere inferiori ma anche di poco il tubo e giunge sino alla base delle antere degli stami superiori. Lo scapo è quasi cilindrico, senza punte strie, alto circa 8 o 10 pollici. Le foglie sono largamente lineari, larghe da 4 a 7 o 8 lince, ottuse, appena ap- pena scanalate di sopra , senza carena e senza strie di sorta ; sono tlaccidette, patenti sin quasi dalla base, contorte un poco obliquamente verso l'apice, glaucescenti e alte poco più e quasi quanto lo scapo ed i fiori. Osservazioni. — Si distingue facilmente da tutte le specie affmi per il fusto e le foglie senza alcuna stria, per i fiori piccoli e con sfu- mature verdognole nelle lacinie , per la corona quasi tre volte più corta di queste e per le altre particolarità notate di sopra. 596. IVarcis^sus ver^ellensis Pari. N. scapo ancipiti, Isevi^^ucescente, 2-5 fioro, perigonii laci- niis reflexis , tubo subajquali^p oblongo-ellipticis, oWC^ exterio- ribus mucronulatis, corona laciniis triplo breviore , subcyathiformi, (discolore), ore subconstricto, crenata, staminibus superioribus corona NARCISSUS. 149 palilo brevioribus , ovario oblongo-lincari , triqiietro , stylo stami- nibiis omnibus et corona longiore, l'oHis late linearibus, obtusis, vix canaliculatis, vix carinatis, Isevibns, glaucescentibus , erecto-patnlis , oblique tortis, scapum subsequantibus. Figure. — Nessuna. Stazione, Abitazione e Fioritura. --Nei colli di Vercelli , poSSeSSO dei signori Mori di Siena, presso San Quirico donde ne ho ricevutele piante fresche dal Prof. Campani di Siena, e presso Lucca donde mi è stata mandata dal Sig. Biechi. Fiorisce in Marzo ed Aprile. Descrizione. — 1 lìori sono da 2 a 5, piccoli, odorosi, portati sopra peduncoli disuguali. 11 tubo è lungo circa 4 o 5 linee, triango- lare, poco allargato verso alto, di color verde pallido. Le lacinie sono candide, quasi eguali o poco più corte del tubo, dirette in dietro, allungato-ellittiche e talvolta quasi lineari, ottuse, quasi uguali tra loro, latra esterne con una piccola punta sporgente. La corona è circa il terzo delle lacinie, di color giallo, quasi in l'orma di chicchera con l'apertura appena più stretta e con larghe crenatura poco pro- fonde. Le antere sono dello stesso colore della corona, le superiori poco più corte di questa, le inferiori racchiuse nella parte superiore del tubo. L'ovario è allungato-Hneare, triangolare, con gli angoli quasi acuti , e di color verde ; lo stilo è bianchiccio , più lungo non solo del tubo e degli stami ma ancora della corona in modo che si vede sporgere assai fuori di questa. Lo scapo è alto circa un piede , schiacciato, a due tagH , liscio e glaucescente. Le foghe sono larghe 4o 5 linee, lineari, ottuse, quasi piane o leggermente scanalate di sopra, quasi senza carena e senza punte strie di sotto, diritte , patule, contorte obliquamente , glaucescenti e lunghe quasi quanto lo scapo 0 poco più di questo. Osservazioni. — Questa specie si distingue facilmente dalle af- fini per le foglie prive affatto di strie e quasi senza carena e per lo stilo lungo e sporgente fuori della corona. 'S9'8. IVafcissusi !^ic■■l■»s$ Pari. N. scapo subancipiti, striato, glaucescente, niultiiloro (6-8 floro), perigonii laciniis patentibus , tubo subsequalibus , ovato-oblongis , obtusis, subaìquahbus, interioribus mucronulatis, cxterioribus apicu- latis, corona laciniis plusquam duplo breviore , subcampanulata, ore subcrenata , staminibus superioribus corona duplo brevioribus, ovario 150 AMAKILLIDEE oMongo-liiicari, trinuetro, stylo tubo staniiniijusque siiperioribiis loii- "iore, coronam subaequante , foliis late linearibus, obtiisis, . . . . , glaucescentibus , oblique tortis, scapo brevioribus. Narcissus italicus Diane. ìh Guss. syn. (l. sic. S. p. 80'J. et II. dei dintorni di Avola negli Alli della Accad. Gioenia di Catania 2" se- rie, voi. 3. p. 36. excl. syn. Figure. — Nessuna. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoglli aprici presso Avola, donde ne bo avute le piante seccbe dall' amico Bianca. Fio- risce da Novembre a Gennajo. Osservazioni. — QuBsta Specie è talmente distirjta dal Narcissus italicus Sims, già descritto nella nostra flora, tanto per le foglie quanto per i fiori cbe non vai la pena di notarne le differenze, ba- stando le relative diagnosi per farle subito considerare come due specie diverse. Le lacinie del Narcissus siculus sono di un bianco giallognolo e la corona di color giallo carico secondo Bianca, colori che non si competono nemmeno al Narcissus italicus. Sul Narcissus italicus di Bianca vedi pure le osservazioni al Narcissus Biancce. b. Stylo staminibus inferioribus et tubo breviore. 99!^. IVa.i*eÌ!>»suì^ Biaiiciv ToJ. N. scapo tereti, striato, glaucescente, niultitloro, (2-7floro). perigonii laciniis patenti*subreflexis, tubo subtequalibus , ovatis, obtu- sis, interioribus vix mucronulatis , exterioribus apiculatis, corona la- ciniis plus quam duplo breviore, cupulari, ore haud constricto(Todar ), obsolete crenata , staminibus superioribus corona subduplo breviori- bus , ovario oblongo-lineari, triquetro , stylo staminibus inferioribus et tubo breviore, foliis late linearibus , obtusis , canaliculatis , obli- quis (Todar.), glaucescentibus, scapo brevioribus. Narcissus Biancae Todar. in index sem. h. panorm. ann. 1857. p. 43. excl. syn. Narcissi italici Siane, in Guss. syn. fi. sic. p. 809. Narcissus italicus Bianca in Hit. ad Todar. Hermione Biancae Todar. l. e. Figure. — Nessuna. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei prati alquanto umidi , nei margini dei ••ampi e noi canneti presso Siracusa dove è stata sco- NAUCISSUS. 151 perta dal signor Bianca e donde l'ho avuta senza nome dal signor Cas- sia, Fiorisce da Novembre a Gennajo. Distribuzione geografica. — Specie finora nota dei dintorni di di Siracusa. Osservazioni. — Per la Storia di questa specie è bene che si sap- pia che il signor Bianca avendo nell'anno 1856 ricevuto di Siracusa i bulbi di questa pianta con i fiori quasi tutti appassiti , e credutala a prima vista il Narcissus da lui supposto essere Vilalicus di Ker e da lui già descritto con questo nome nella Synopsis flore siculos di Gus- sone , mandò quei bulli con alcuni semi maturi all' amico Todaro , il quale vedutine l'anno dipoi i fiori conobbe che quella pianta era una specie distinta dal A'', ilalicus di Ker e la descrisse con il nome di N- Bìancce, riportandone come sinonimo il N. ilalicus di Bianca in Guss. syn. , il quale non le appartiene e che è una nuova specie da me chiamata N- siculus. Da questa confusione del N. ilalicus di Bianca nella lettera a Todaro e di Bianca della Synopsìs di Gusson(; sono nati alcuni errori del luogo e del tempo della fioritura nella descrizione di Todaro, il quale scrisse che questa specie nasce nei rampi aprici presso Avola e vi fiorisce in Febbrajo e Marzo, mentre al contrario nasce nei prati umidì, nei margini dei campi e nei can- neti presso Siracusa, e vi fiorisce da Novembre a Gennajo. Tali cor- rezioni e schiarimenti derivano in parte da lettere scrittemi in propo- sito dagli amici Todaro e Bianca , il quale ultimo mi ha pure scritto che la descrizione della cassula fatta da Todaro deve essere variata cosi: cassula bislunga, Gllusumente trigona, lunga mezzo pollice e più, larga quasi Ire linee ; e che le foglie sono assai più larghe che non sono state descritte essendo alla base loro più larghe di un pollice. Le lacinie del perigonio sono, secondo Todaro, di un color bianco sudicio, e la corona è di color giallo dorato. Noterò inoltre che il tubo è stretto inferiormente ma si allarga molto in alto, che è lungo circa 4 in 5 linee e tanto quanto le foglioline del perigonio. Ti 99. i^ìareisstij^ negleetiis Ten. N. scapo subtereti?, 3-5 fioro, (multifloro Ten.), perigonii la- ciniis tubo subsequalibus , refle.xis, ovato- ellipticis, obtusis, mucronu- latis, corona laciniis vix duplo breviore, campanulata, ore haud constricto?, subintegra vel crenulata, staminibus superioribus co- rona duplo brevioribus, ovario oblongo-lineari, triquetro, stylo sta- 152 AMARILLIDEE. minibus inierioribiis et tubo breviorc , foliis late rmeai'il)iis, olitusis, canaliciilatis/carinatis, carina inter eluas lineas elevatas depressa, flac- cidis, patulis, , scapo subaequalibus. Narcissus negleetus Ten. iiid. sem. h. r.. neap..(inn. JS37. p. 5. et cai. deìVOrlo Botanico di Napoli , anno J845 p. 88. Hermione italica var. 5. Kiinth enum. pi. 5. p. 745. Narcìssiis pattilus Bert. fi. Unì. 10 p. 640. Figure. — Nessuna. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luogbi Coltivati della Terra ili Lavoro, anche vicino a Napoli nei campi di Carditello dove fu sco- perta dall' amico Gussone che me ne ha favorite le piante secche. Fiorisce nel mese di Febbrajo. Distribuzione geografica. — Specie tìnora nota dei luoghi qui indicati. Osservazioni. — Tra tutte le specie con lo stilo corto è notabile per la corona assai grande e appena la metà o poco meno di essa più corta delle lacinie. Il fiore è vicino assai per la grandezza e la forma al Narcissns Biancce, ma le lacinie sono interamente dirette in dietro, di color bianco e la corona è maggiore. Ciò nonostante queste due specie meritano di essere studiate meglio sulle piante vive, ciò che non ho potuto fare. 11 Professor Tenore mi mandò con il nome di Narcìssus netjhclus i bulbi di una pianta interamente distinta e di cui do qui la diagnosi: essa mi pare una specie nnova che chiamerò Narcissns commulatus. Suppongo che essa nasca nei dintorni di Napoli. N. scapo subancipiti, striato, glaucescente , multifloro, perigonii laciniis reflexis, ovato-oblongis , interioribus acutis, exterioribns paulo longioribus, appendiculatis, corona laciniis subtriplo breviore, subcam- panulata, (discolore), ore aperto, integra, stylo tubum staminaque in!'e- riora superante et staminibus superioribns breviore, foliis linearibus , obtusis, leviter canaliculatis , oblifjuis, laxiusculis, a basi patulis, glau- cescentibus, scapo brevioribus. Questa specie appartiene alla sezione dei Narcisi con lo stilo quasi ugnale ae;li stami superiori. SOO IVarcissiis spirali^ Pari. N. scapo subancipiti, striato, glaucescente, 2-8 fioro, perigonii laciniis tubum gequantibus, subreflexis, ovali-oblongis, obtusis, exte- NARCISSUS. 155 rioribus apiculatis, interioribns mucronulatis , corona laciniis plus t[uam duplo breviore, cyalliitbrmi , (discolore), ore siibconstricto, sub- integra vel integerrima, staminibtis superioribus corona paulo brevio- ribus, ovario oblongo-lineari , triquetro, stylo tubo staminibusnue in- l'erioribus breviore, foliis late jinearibus, obtusis , canaHculatis, spira- liter tortis, rigidiusculis, erectis, glauccsccntibus, scapo paulo bre- vioribns. Figure. — Nessuna. Stazione, Abitazione e rioritura- — Nei luogbi aprici presso Paler- mo. Non dubito cb' essa sia in altri paesi della regione mediterranea, essendo stata confusa con il Nnrckstis Tazzetta. Fiorisce in Febbrajo e Marzo. Distribuzione geografica. — Specie finora nota dei dintorni di Palermo. Descrizione. — I fiori sono da 2 a 6 0 8, rivolti quasi da una parte e molto odorosi tanto che non si può soffrire a lungo 1' odore acuto di essi quando sono molti in una stanza. 11 tubo è verde, trian- golare, gradatamente allargato verso alto, lungo circa sei o sette linee. Le lacinie sono ovali-allungate o quasi ellittiche, ottuse, con una punta sporgente all'apice, più manifesta nelle tre esterne, di color bianco , dirette un poco in dietro e talvolta con leggieri lobi nei margini. La corona è in forma di scodella, di color giallo dorato, con 1' apertura, appena più ristretta, intera o leggerissimamente crenulata, più della metà più corta delle lacinie. Gli stami inferiori sono inseriti nella parte superiore del tubo in modo che gli apici delle loro antere si vedono guardando nel fondo della scodella ; i superiori sono meno della metà più corti di questa. L'ovario è allungato e quasi lineare, triangolare e di color verde-scuro. Lo stilo è grossetto, triangolare, gialliccio, assai più corto del tubo non giungendo che poco più in sopra della metà o ai due terzi superiori di questo: lo stimma è trilobo con i lobi tondi all'apice e coperti di sopra di papille. Lo scapo è alto circa un piede o un piede e mezzo, quasi cilindrico, diritto, leggermente contorto in alto, leggermente striato e glaucesrente. Le foglie sono larghe lineari, ottuse, striate, con due strie più manifeste nella carena che è perciò come solcata, un poco scanalate, glaucescenti, rigidette , contorte in spirale e lunghe poco meno dello scapo. Osservazioni. — Questa specie è assai vicina al iVrt/-<'Js.s?02 I1\1DEE. ^43. Cilailiolii» ^liatliaceiis Pari. G. spica multinora, (12-lG), disticha, secunda, perigonii laciniis tribus superioribus ina^qualibus , obtusis , lateralibus ovato-oblongis , basi angustatis, lacinia suprema longiore et latiore, oblonga, basi angu- stata, alaterabbus tecta, tribus inferioribus longitudine inter se insequa- libus, macula lineari-lanceolata , alba, purpureo-marginata notatis, obtusis, lateralibus ovato-oblongis, inferne longe angustatis, interme- dia latiore et longiore, ovato-oblonga, obtusa et inferne brevius angu- stata, antheris filamento brevioribus, auriculis baseos antherarum acu- tis, divergentibus, stigmatibus fere a basi sensim in laminara oblongo- obovatam dilatalis, margine papilloso-striatis , capsulis , spathae foliolo inferiore floreni longe superante, foliis 5-7, ensiformi- bus, acuminatis, exquisìte nervosis, libris tunicarurn radicalium te- nuibus, parallèlis , dense stipatis. Gladiolus dubius Pad. (l. pauorm. 1 . p. 44 ex parte et excl. syn. Guss. Gladiolus segetum Kralikl pi. exsìcc ex agro tunelano. Figure. — Nessuna. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei colli 6 nei Seminati preSSO le spiagge del mare in Sicilia: presso Palermo a Mondello, sotto Monte Pellegrino, e nel Monte Catalfano presso la Bagheria. Fiorisce in Aprile e Maggio, ed è perenne. Distribuzione geografica. — Specie siciliana. Ad essa deve forse riferirsi la pianta raccolta da Kralik presso Gabés. Descrizione. — La Spiga è lunga circa un piede e anche più, e si compone di 12 a IG fiori, più piccoli di quelli del Gladiolus segelum e più avvicinati tra loro. I fiori sono distichi e diretti quasi da una parte , di color roseo-violetto. Il tubo è corto, un poco curvato. Le tre lacinie superiori sono disuguali, ottuse all'apice, le due laterali sono ovato-allungate, obovate, ristrette più lungamente verso basso, e hanno spesso nella faccia interna una macchietta lineare longitudinale di color porporino, mentre la superiore o intermedia, eh' è più lunga e più larga, è di forma allungata: essa è coperta in parte dalle lacinie laterali. Le tre lacinie inferiori sono tra loro disuguali in lunghezza , tutte ottuse e con ima macchia lineare-lanceolata bianchiccia con un contorno porporino; le due lateraU sono obovato-allungate, più strette e più corte della inferiore eh' è simile alle due lacinie late- GLADIOLUS. -265 i-ali superiori. Gli stami sono un terzo circa più corti delle lacinie su- periori, le antere di colore scuro ceruleo con le orecchiette della loro base acute e divergenti , sono poco più corte dei filamenti i quali sono bianchicci. Il pistillo è appena più lungo o quasi uguale agli stami. Gli stimmi sono insensibilmente allargati fin quasi dalla base in una lamina allungato-obovata e con i margini papilloso-cigliati. Non ho veduto le cassule mature. Le spate sono notabili per la brattea loro inferiore ch'è assai lunga, nei fiori inferiori essa supera da 2 a 4 o 5 volte la lun- ghezza del fiore, prolungandosi in una lamina fogliacea, nei fiori su- periori è ([uasi uguale o appena più corta dei fiori medesimi ma è sem- pre prolungata in una punta fogliacea. Il fusto è alto da circa 2 a 5 piedi, e porta da 5 a 7 foglie, piuttosto larghe, ensiformi, acumina- te, con pochi nervi assai manifesti. Le tuniche del bulbo sono formate di fibre delicate e parallele. Osservazioni. — Io aveva confuso dapprincipio questa specie con il Gladioìns diibius di Gussone, il quale è specie ben distinta, più pic- cola in tutte le sue parti , con le foglioline della spala circa la metà più corte del fiore, con le lacinie del perigonio di forma diversa. Mi dispiace di non possedere la mia pianta in frutto. A questa specie spetta probabilmente la pianta trovata da Kralik nei palmeti e luoghi incolti presso Gabés nell' agro di Tunisi per quanto se ne può giudicare dal numero delle foglie e per la lunghezza della valva inferiore della spata : le piante che me ne ha favorite il signor Kralik sono in frutto. Le cassule sono allungato-obovate , triangolari, con gli angoli ottusi , schiacciate un poco all'apice, i semi sono di color bajo , grossetti e quasi tondi uniti da un margine membranaceo a guisa di ala però stretto. $44. Crladiolus segetiiiu Gawl. G. spica 5-1 o-flora, disticha, secunda , perigonii laciniis tribus superioribus ina^qualibus, oblongis, obtusis, basi angustatis, suprema longiore et subduplo latiore, a lateralibus recessa, tribus inferioribus subaequalibus, lacinias laterales superiores paolo superantibus, oblongis, obtusis, basi valde angustatis, macula bneari-lanceolata,alba, purpureo- marginata notatis, antheris filamento sublongioribus, auriculis baseos antherarurn acutis , subdivergentibus , stigmatibus a basi ad medium angustis, glabris, sursum sensim in laminam oblongam dilatatis et mar- gine papillosis, capsulis globosis vel globoso-obovatis, rotundato-tri- 2Gi IKIDEE quetris, apice impressis, trisulcatis, seminibus tinijinalo-lriquetris , deorsum proJuctis, spathae foliolo inferiore floroni subaeqiiante , foliis 3-5, ensiformibus, acuminatis, exquisite nervosis, fibris tunicarum radicalium tenuibus, parallelis, superne anostomosantibus , areolis oblongis vel sublinearibiis. Gladiohis segetiim Gawl in hot. mag. tab. 710. Tèn. sijU. p. 2o. Guss. fi. sic. prodi'. 1 . p. 33. Reìch. (l. germ. excurs. I . p. 83- Die- trich liber enrop. Gìndiol. p. 10. Pari. fi. panorm. 1 . p. 42. Boiss. voy. en Espagn. p. 601 . Vis. fi. dalm. 1 . p. 122. Guss. syn. fi. sic. 1 . p. 36. Koch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 807. De Not. rep. fi. lig. p. 397. Gries. spie. fi. rum. et bylh. 2. p. 371. Godr. et Gran, fi. de Frane. 3. part. 1. p. 248. Guss. enum. pi. inarim. p. 326. Gladiolus coramunis Lìnn? sp. pi. 52 ex parte. Ali. fi. ped. 1. p 85. Savi fi. pis. 1. p. 31. et boi. etrusc. 2. p. 8. Desf. fi. ali. 1. p 35. Ten. fi. nap. 1. p. 10^ Sibili, et Smith fi. grctc. 1. p. 27. cxcl var. /3. Noce, et Balb. fi. ticìn. p. 20. Seb. et Maur. fi rom. prodr p. 19. Morie, fi. venet. 1. p. 24. PolUn. fi. veron. 1. p. 47. Beri, fi ital. 4. p.227 exclus. nonn. syn. Pucciri! syu. fi. lue. p. 28. Gladiolus Ludovicae Jan. elench. p. 1. Re ad fior, pedem. append. p. 8. Gladiolus ìtdiWcus Gaud. fi. helv. 1. p. 96. Ambrosi fi. Tir. auslr. 1. p. 638. Gladiolus infestus Z?ia/ic. in Atti dell' Accad. Gioenia di Catania, voi. 19. p. 94 et in Guss. syn. fi. sic. 2. p. 778. in add. et emend. Gladiolus Ccesalp. de plant. iib. 10. cap. 35. p. 420. et herb.fol. 221. n. 615. Gladiolus floribus uno versu dispositis Cup. h. calli, p. 85. Gladiolus floribus uno versu dispositis major et procerior , flore purpureo-rubente Seg. pi. veron. 2. p. 52. Nome italiano. — Pancacciólo. Fil di Spada. Figure. — Boi. mag. tab. 716. Reich. icon. rar. pi. 6. fig. 819. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei seminati fra il grano e qualche volta nei campi di tutta la penisola e delle isole di Cor- sica, di Sicilia, di Ischia, e forse di altre piccole isole sino a quella di Malta. In Corsica nasce a Bastia, Ajaccio e Bonifacio, in Sicilia è comune nell' agro palermitano , e segnatamente nella costa meri- dionale dell'isola presso Sciacca, Girgenti, Alleata, Terranova, Spac- caforno come pure in Avola; si trova pure a Castelbuono ed in altri (ILAUIOLUS. -2t)5 luoghi. Non ho questa specie di Sardegna. Fiorisce in Aprile e Mag- gio, e nei paesi settentrionali in Maggio. Distribuzione geografica. — Specie delle parti meridionali del- l' Europa estesa dalle parti meridionali della Spagna e della Francia per la Italia e le isole italiane, la Dalmazia e la Grecia fino in Cri- mea, in Algeria, in Tunisi e nelle Isole Canarie. Descrizione. — La Spiga si compone di G a 10 o lo fiori, quasi distichi, alquanto diretti da una parte e un poco lontani gli uni da- gli altri. I fiori sono di color roseo-violetto , ossia grideUino, assai chiaro e quasi bianchiccio di dentro verso la base delle lacinie. Il tubo è corto, un poco curvato, quasi triangolare, un poco ingros- sato verso alto. Le lacinie superiori sono disuguali, allungate, ot- tuse, ristrette gradatamente verso la base; la intermedia è più lunga, quasi il doppio più larga, un poco concava e lontana alquanto dalle lacinie laterali. Le lacinie inferiori sono poco più lunghe delle due superiori laterali, quasi uguah tra loro, di forma allungata, ottuse, ristrette alla base ed ivi saldate tra loro un poco più in alto che con le lacinie superiori in modo che il perigonio ha quasi due lab- bri: ciascuna ha di sopra una macchia liileare-lanceolata, bianca con un contorno stretto di color roseo-violetto più carico di quello delle lacinie, estesa nella linea mediana fino a un terzo o a un quarto circa dall'apice: talvolta questa macchia è soltanto roseo-violetta, mancando della parte bianca. Gli stami sono poco meno della metà più corti della lacinia superiore intermedia, saldati inferiormente, i due laterali con la base delle lacinie laterali superiori e l' interme- dio con la lacinia inferiore intermedia. I filamenti sono un poco più corti delle antere , ingrossati alquanto e verdognoli in basso, assot- tigliati in alto e ivi sfumati di violetto. Le antere sono lineari , di- ritte, convesse di dietro e di colore verdognolo sfumato di violetto o violetto-scuro, bifide alla base con le due lacinie o orecchiette (|uasi acute e un poco divergenti tra loro. Il polline è giallo. L'ova- rio è quasi ellittico, triangolare, verde, con tre logge, ciascuna delle (juali contiene due file di ovoli obo"vati, orizzontali. Lo stilo è poco più lungo degli stami, filiforme, bianchiccio in basso, di color vio- letto chiaro in alto, è un poco curvo e sta dietro degli stami. Gli stimmi sono filiformi-clavati, di color quasi violetto, sottili e glabri nella metà inferiore , gradatamente allargati superiormente m modo da avere ivi una forma allungata, scanalati ivi e forniti di papille nei margini i quali sono bianchicci. La cassula è tonda o tondo- 2GB IRIDEE obovata , appena schiacciata nell'apice, quasi triangolare, con i mar- gini tondeggianti e con un solco longitudinale in ciascuna faccia. I semi sono molti, piuttosto piccoli, triangolari, più larghi in alto, assottigliati in hasso, di colore bajo e prolungati in basso in una appendice quasi piana. Le foglioline della spata sono alquanto dis- uguali, lanceolato-acuminate, verdi-glaucescenti , con il margine stretto , membranaceo e bianchiccio ; la inferiore giunge ad ugua- gliare la metà o tutto il perigonio, e talvolta a superarlo un poco. 11 fusto è alto circa due piedi e mezzo o tre piedi compresa la spi- ga, cilindrico, liscio, verde, nudo superiormente, con circa cinque foglie in forma di spada, di un verde glaucescente, con pochi nervi longitudinali manifesti : le foglie sono gradatamente più piccole verso alto e le due superiori assai piccole. La cipolla é ovata, grossa quanto una grossa ciliegia, coperta di tuniche castagne con fibre piuttosto delicate, parallele e fitte in basso ma che formano in alto una rete con maglie strette allungate o quasi lineari; dentro vi sono due cipolle bianche, solide, soprapposte, di cui l'interiore è più piccola. Osservazioni. — I fiori variano per la grandezza e per il colore loro ora più chiaro, ora più carico e quasi porporino. Ho veduto la macchia delle tre lacinie inferiori talvolta assai larga e quasi ovale- lanceolata, il che rende i fiori assai belli. La cassula varia per la forma essendo ora quasi perfettamente tonda e ora tondo-obovata, come pure variano i semi, l'appendice dei quali è ora poco, ora assai manifesta. 11 Gladioìus infeslus di Bianca per quanto ne possa giudicare per le piante secche favoritemi dall' autore medesimo mi pare debba riferirsi al Gladioìus segetum. 945. Gladioìus byzantiniis MìU. G. spica multifiora (6-16 flora), disticha, laxa, perigonii laciniis tribus superioribus subaequalibus, lateralibus late ovato-rhombeis, ob- tusis, inferne angustatis, suprema late elliptica, inferne angustata, late- rahbus contigua, tribus inferioribus insequalibus,. linea macula lineari- lanceolata, alba, purpureo-marginata notatis, lateralibus oblongo-linea- ribus, inferne longe angustatis, intermedia longiore, late ovafo-rhom- bea, antheris filamento subaequalibus, auriculis baseos antherarum aculis, divergentibus, sfigmatibus inferne angustis, glabris, pauln suprn GLADIOLUS. i>G7 basin seiisiin in lamiiiam oblongam dilatalis et margine papilloso- ciliatis, capsulis oblongo-obovatis, obtuse triquetris, apice impressis, trisulcatis, seminibus marginato-alatis, spathae foliolo inferiore florem subasquante vel superante, foliis 3-5, ensitbrmibiis, acuminatis, exqui- site nervosis, fibris ttinicarum radicalium tenuibus, parallelis. Glailiolus byzantinus Mill. dict. 3. edit. 8. Gmvl. in boi. mag. n. 874. Giiss. fi. sic. prodr. 1. p. 32. Dietrich uber europ. Gladiol. p. 9. Bert. fi. ital. 1. p. S29. Pari. fi. panorin. 1. p. 43. Gitss. fi. sic. syn. 1 . p. 35. Gries. spie. fi. rum. et bìth. 2. p. 371. Gladiolus communis Ucria h. r, pan. p. 47 non Linn. Gladiolus utrinque floridus Ctip. h. cath. p. 85. Gladiokis vulgaris flore purpureo Cast. h. mess. p. 10. Figure. — Gawì. l. e. Reich. cent. 7. fig. 866. sed flores in utraqiie icone nimis ampli. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Abbonda nei seminati di Si- cilia Si trova pure in Corsica presso Bastia ed Ajaccio (Requien!), in Sar- degna (Moris). Fiorisce nei mesi di Aprile e di Maggio. Distribuzione geograGca. — Nasce pure in Romelia, e nell' agro bizantino. Descrizione. — La Spiga si Compone di 10 a 16 fiori, talvolta anche meno sino a sei, più belli, maggiori, e di colore più carico di quelli del Gladiolus segetum , distici, e alquanto distanti tra loro. Le foglioline della spala sono disuguali , l' inferiore è maggiore e con una carena, però ambedue sono più corte dei fiori e fomite di uno strotto margine membranaceo. Il tubo del perigonio è corto, curvato. Le tre lacinie superiori sono quasi uguali in lunghezza e larghezza, però di forma alquanto diversa; le due laterali sono ova- to-romboidali , ristrette nel terzo loro inferiore, ottuse all' apice, la superiore o intermedia è largamente elliltica. assai ottusa, ristretta anch'essa inferiormente, e vicina e quasi coperta in parte dalle la- cinie laterali. Le lacinie inferiori sono un poco più lunghe delle su- periori, disuguali tra loro, tutte però con una macchia longitudi- nale nel mezzo di forma lineare-lanceolata, bianca (non gialla Bert. e Gawl) con un contorno por[)orino. Le due lacinie laterali sono al- lungato-Iineari , ottuse, ristrette inferiormente per lungo tratto, la intermedia o inferiore è più lunga delle laterali, assai più larga, di forma ovato-romboidale e simile alle due lacinie laterali superiori, Gli stami sono circa un terzo più corte delle lacinie superiori. Le antere sono lineari, sagittale, con le orecchiette della base diver- -268 IH IDEE. yen ti, di color verde e quasi uguali ai filamenti i quali sono un poco ingrossati alla base. Il pistillo è poco più lungo degli stami. Gli stimmi sono di color quasi roseo, stretti e glabri alla base, poi gradatamente allargati in una lamina allungata, larghetta, con i mar- gini ivi forniti di papille a guisa di ciglia. Le cassule sono allun- gato-obovate , triangolari, con gli angoli ottusi, un poco schiacciate all'apice e con un solco longitudinale in ciascuna faccia. I semi sono schiacciati, di color bajo, cinti da un largo margine membranaceo a guisa di ala. Specie dubbia. Oladiolus iiiariiueiisisii Guss. G. fibris tunicarum bulhoium tenuibus, parallelis , dense stipalis, areolis copiosis angustissimis, corollae laciniis superioribus approxima- tis, inferioribus macula lanceolata sanguinea immarginata notatis, dua- bus lateralibus lanceolatis, infima (duplo latiori) obovato-cuneata, antberis filamento brevioribus, stigmatis laciniis a basi ad medium li- nearibus supra medium subito in laminam spathulatam obtusam dila- tatis, capsula obovalo-oblonga, angulis obtusis , seminibus deorsum productis. (Guss.). Gladiolus inarimensis-(^Mss. enum.pl. ìnaùm. p. 3^6. Figure. — Guss. l. e. iah. li. Stazione, Abitazione e Fioritura. ■ — Nei luoghi coltivali argillosi umidetti dell'Isola d'Ischia nelle vigne della Cava di Buceto, di Ge- rambi, di Brusonante sopra Casamicciola (Guss.). Fiorisce in Maggio e Giugno. Descrizione. — Bulborum tunica; castaiiea3 ac facla3 a (ibris tenui- bus itaapproximatis ut fere membranamcontinuam constituunt: (loresG. communi similes, ex icon. Rekh. cent. 19. f. 777 : corollarum laciniae superiores omnes approximalae ut in G. communi et in G. (ìubio, non vero intermedia a lateralibus remota ut in precedente (G. segetum): trcs inferiores macula lanceolata notatse non albo-marginata ut in G. dnhìo sed linea alba elevata per medium percursa? : diias laterales late lanceolatae, acutse, infima duplo latior, obovato-^cuneala, obtusa, an- therae filamentis sanguineis breviores , stigma gequialtfe, auriculis acu- minatis, semper parallelis, non divaricatis ut in G. ìììyrico; stigmatis lacinige a basi ad medium glabra3,su[)ra medium ad tnargiucs papilloso- GLADIOLUS. m\) ciliatae una cimi stjlo sanguinea^; capsula trisulcate-lobata , apice in pressa, angulis obtusis non acute carinatis ut in G. iìlynco ; semina deorsum producta ut in G. segelum, non marginata ut in G. dubio et communi (Guss.). Pianta intermedia inter G. communem, diihhim et xUyrìmm sed characteribus notatis ab illis distincta ac pr«sertim seminibus a primo omnino diversa. Gonfer icones Rekh. 1. e. (Guss.). XIFIÉE. XiPHIE/E Pari. Herbse bulbo vel rbizomate tuberoso aut raro radice tuberoso- ' fasciculata pr^ditae, caulescentes aut raro scapigerae. Folla plenimquc ensiformia, raro linearla, teretia, tetragona, lanceolata, rarissime canaliculata , radicalia et caulina vel omnia radicalia. Flores irregula- res, saepe speciosi et magni, raro solitarii, saepiiis racemosi, vel pani- culati. Perigonii tubus brevis, brevissimus vel elongatus, rectus vel subincurvus, laciniae magis minusve inaequales, exteriores ssepius majores. Stamina basi laciniarum perigonii exteriorum prope vel ad faucem inserta, libera vel stylo et stigmatibus totidem agglutinata. Antberaì sagittata3 , dorso paulo supra basin bifidam affixaj. Ovarium triloculare vel rarissime uniloculare. Stylus ssepius brevis, perigonio magis minusve adnatus vel liberus. Capsula membranacea vel coria- cea, trilocularis vel rarissime unilocularis. Semina subglobosa vel compresso-piana, aptera. Considerazioni geografiche. — È la più importante delle tribù italiane di questa famiglia , segnatamente per il numero delle specie del genere /ns e per i generi Gijnandrirìs, Thelysia e Hermodadyìns cbc le parti meridionali della nostra penisola e la Sicilia hanno in comune con l'Affrica boreale o con l'Oriente. Lo Xiphion sibiricim da una parte e la Thelysia alata e la Gynandrìris Sysirinchiim dall' altra indicano i due estremi settentrionale e meridionale delle piante di questa tribù come della famiglia nei dominii della nostra llora. 270 IHIDEE. CliXXXIX. IRIS Pari. Pari. nuov. gen. e specie di piani, monoc. p. 34. Iridis species Toiirn. inst. 1 . p. 358. lab. 186, 187, 188. Linn. gen. pi. p. 27. Juss. gen. pi. 57 et auctorum. Iris, subgenus XII Pogoniris Spach in annal. des scienc. naturell. 3'"' sèrie, lom. 5, p. 103. Perigonium corollinum, superum, irregiilare, tubo longiusculo, recto, limbo sexpartito, laciniis subsequalibus , exterioribus reflexis et barbatis, interioribus erecto-conniventibus, basin versus subito angu- statis. Stamina 5 , basi laciniarum perigonii exteriorum ad faucem in- serta. Filamenta lineari-subulata, plana, superne libera. Antherae li- neares, longse, apice subemarginatae vel integrai, dorso paulo supra basin bifidam affixae, extrorsae, longitudinaliter deliiscentes. Ovarium inferum, oblongo-lineare, obtuse tritjuetrum, leviter trisulcatum, tri- loculare. Ovula plurima, obovala, in loculorum angiilo centrali affixa, subtriseriata, subhorizontaliii, anatropa. Stylus triqueter, maxima ex parte perigonii tubo adnatus. Sligmata tria , petaloideo-dilatata, supra cannata, subtiis canaliculata, apice bilabiata, labio superiore majore, bifido, inferiore breviore, rotundato. Capsula membranacea, oblonga vel ovato-oblonga, obtuse triquetra, apice obtiisa, loculicido-trivalvis, trilocularis. Semina plurima, ovata vel suhglobosa, angulata aut com- pressiuscula, testa undique crassiuscula, hilo minuto, basdari. Embryo rectus, cylindraceus, albumine subcartilagineo paulo brevior, extre- mitate radiculari hilum attingente. Osservazioni. — Vedi le mie osservazioni a questo genere nei miei Nuovi generi e nuove specie di piante monocotiledoni a pag. 55. .Abito. — Piante aventi tutte un portamento particolare e fiori assai vaghi. Esse hanno un rizoma orizzontale o quasi orizzontale, poco 0 assai ramoso, carnoso e grosselto, cilindrico, un poco schiac- ciato da sopra in sotto , ingrossato qua e là come tanti nodi , con cica- trici lineari e circolari per la caduta delle vecchie foglie, e con una serie di punti che indicano il passaggio dei fasci vascolari. II caule é cilindrico, alto da pochi pollici sino a 2, 5 e talvolta anche 4 piedi, diritto, coperto ed abbracciato inferiormente dalla base inguainante delle foglie, semplice o con pochi rami in alto, i quali portano i fiori. Le foglie sono ensiformi , per lo più larghe o larghette, acute o assot- IRIS. 27i tigliate in una lunga punta acuta all'apice , distiche , abbraccianti il fusto con le loro guaine, glauche o glaucescenti, striate, il piìi delle volte più corte del fusto. I fiori sono accompagnati da brattee e da bratteole sca- gliose nei margini o all'apice o interamente, e sono o solitarii all'apice del fusto 0 da 2 a molli portati sopra pedicelli per lo più assai corti all'apice di rami che sono nella parte superiore del fusto. Tali fiori sono per lo più assai vaghi e odorosi, piuttosto grandi, di colore spesso violetto 0 pavonazzo, talvolta bianchi o gialli o giallicci, e si compon- gono di un tubo che è poco lungo e di sei lacinie, quasi uguali in lun- ghezza, tre delle quali esterne sono rivolte in fuori e in giù e hanno dalla base alla metà una barba longitudinale formata di peli lunghetti bianchi e spesso all'apice giallicci, e tre esterne sono dirette in alto e avvicinate tra loro con gli apici in modo che questi spessissimo si toc- cano: queste sono ristrette nella parte loro inferiore. Le antere sono per lo più celestognole o bianchicce, sostenute da filamenti piani e assottigliati verso alto, i quali s'inseriscono alla base delle lacinie esterne del perigonio. L' ovario è per lo più allungato e quasi lineare, lo stilo triangolare, piuttosto corto perché saldato in gran parte con il tubo del perigonio: gli stimmi sono petaloidei, avvicinati alle lacinie esterne del perigonio, con una carena di sopra e con l'apice diviso in due labbri, il labbro superiore diviso profondamente in due lobi ot- tusi 0 acuti 0 acuminati, e il bulbo inferiore cortissimo, intero ©smar- ginato. La cassula è membranacea, per lo più grande, allungata o quasi allungata, si apre in tre valve con tre logge, in ciascuna delle quali si contengono dei semi quasi tondi o schiacciati, di colore scuro. Eia tee. 946. Iris fiorentina IJnn. 1. caule subtereti, glauco, foliis longiore, subtrifloro, floribus breviter pedicellatis, perigonii tubo ovario longiore, laciniis plusquam duplo breviore, bracteolas superante, laciniis longitudine et latitudine subsequalibus , exterioribus oblongo-spathulatis, apice rotundatis, sub- emarginalis, subcrenulatis, inlerioribus oblongo-ellipticis, basi angusta- tis, apice rotundatis, subemarginatis, laciniis labii superioris stigmatum acutis , margine exteriore dentato-fimbriatis , capsulis oblongis, obtuse triquetris, obtusis, faciebus unisulcatis , seminibus paucis, subglobosis, 2n IIUDElv bracteolis apicem versus scariosis, obtusis, inllatis, l'oliis late ensifor- mibus, aciilis, glaucis, erecto-patulis, rhizomate horizontali. Iris fiorentina Linn. sp. pi. 55. Desf. fi. ali. 1 . p. 36. Dee. fi. frang. 5. p. 328. Seb. et Maur. II. rom. prodr. p. 19. Ten. jl. nap. 3. p. 35. Guss. fi. sic. prodr. 1 . p. 34. Reìch. fi. germ. excurs. 1 . p. 82. Ten. syll. p. 27. Beri. fi. Hai. 1. p. 231. Pari. fi. panorm. 1. p. 46. Giiss. syn. fi. sic. 1 . p. 37. et 2. p. 778 in add. et emend. De Not. rep. (l. ìig. p. 397. Gries. spie. fi. rum. et bith. 2. p. 370. Gren. et Godr. fi. (le Frane. 3. part. J. p. 241 . Guss. enum. pi. inarim. p. 326. Iris pallida Ten. fi. nap. 3. p. 36. excl. syn. ex ipso auctore syìl. p. 27 . Iris oujiis flos ex toto candidus C(esalp. de plani, lib. 10. cap. 36. p. 421. Iris horlensis, alba, germanica Cup. h. calli, p. 103. Iris alba, vulgaris Cast. h. ntess. p. 12. Iris fiorentina, latiiblia, flore albo, petalis angustis Mieli, h. cr.es. florenl. p. 52. Nome italiano. — Giaggiolo, Giglio fiorentino. Figure. — Bot. magaz. lab. 671. Sibili. ctSmilhfl. grcec. 1. lab. 39. Red. III. 1. lab. 23. Stazione f Abitazione e Fioritura. — Sui muri vecclli delle città, nei colli e nei luoghi boschivi della costa occidentale e nelle parli cen- trali e meridionali della penisola, come pure in Sicilia, in Corsica, in Ischia, e forse in altre isole italiane. Nasce presso Genova (De Not.), tra Genova e Pegli (Bert.), presso Pisa, Firenze, anche sui muri della città ; Roma a Castel Gandolfo , a Monte Gennaro ed altrove (Sebast. e !\Iaur.), Terracina (Fiorini!), negli Abbruzzi e presso Napoli ai Ponti rossi (Ten.), Palermo a Santa Maria di Gesù, Castelbuono nella serra del Gurgo Cacacidebbi (Mina), Avola (Bianca!), Bonifacio (Requien!). Fiorisce in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica. — Pianta dell' Europa meridionale e deir AflVica boreale. Si trova in Ispagna nell' isola di Leon , nelle parti meridionali della Francia, in Italia, in Corsica, in Sicilia, in Ischia, in Grecia , in Macedonia , in Bitinia , in Algeria e nelle Isole Canarie. Descrizione. — Le foglie sono ensiformi , acute , lunghe circa nn piede, larghe da un pollice a un pollice e me^zo, (hritte-patiili, glauche. Il fusto è cilindrico ma un poco schiacciato, liscio, glauco, alto da un piede e mezzo a 2 piedi e anche talvolta 2 piedi e mezzo , è coperto inferiormente da poche foglie, gradatamente più piccole, e IRIS. 273 nudo nel resto : esso porta per lo più tre fiori, uno inferiore per mezzo di un peduncolo, piuttosto corto e accompagnato in basso da una brattea e da due bratteole all' apice : questi fiori sono grandi, bianchi , belli e poco odorosi. Le due bratteole sono quasi uguali, gonfie, concave, ot- tuse, verdi, nel terzo superiore sono scagliose, sono poco più corte del tubo. Questo è lungo circa un pollice, poco più lungo dell'ovario e più di due volte o quasi tre volte più corto delle lacinie, è triangolare con gli angoli ottusi, alquanto gradatamente allargato verso alto, ed è di color verde chiaro. Le lacinie sono quasi uguali in lunghezza e larghezza. Le esterne si diriggono dapprima in alto e in fuori per circa un terzo, poi si volgono in fuori e in giù : sono allungate e a guisa di spatola, tonde all'apice ed ivi talvolta smarginate e con piccolissime crenature: la loro barba è formata di peli lunghetti e bianchi con 1' apice di color giallo, il quale colore si estende più e diviene ranciato nei peli infe- riori : nella pagina superiore si vedono delle vene di un giallo-verdo- gnolo che lateralmente alla barba si estendono dalla base fin quasi verso l'apice gradatamente sfumandosi in modo che nella parte della lacinia rivolta in fuori e in giù sono poco o punto manifeste : tali lacinie hanno di sotlo una larga striscia verdognola estesa dalla base a poco più della metà. Le lacinie interne sono allungato-ellittiche, ri- strette nel quarto inferiore, tonde all'apice e ivi leggermente smar- ginate, con i margini inferiormente alquanto rivolti infuori: hanno gli apici loro avvicinati in modo che quasi si toccano , sono di color bianco con poche vene nel punto dove si restringono verso la base, le quali sono simili a quelle delle lacinie esterne. I filamenti e le an- tere sono bianchicci, il polline è quasi gialliccio. L'ovario è allungato, triangolare con gli angoli ottusi, verdi, con sei righe corrispondenti a sei leggieri solchi, di colore verde più scuro. Gh stimmi sono la metà circa più corti delle lacinie, bianchi nelle loro parti. Le lacinie del labbro superiore sono acute con il margine esterno dentato-fran- giato: il labbro inferiore è corto, con il margine tondo e dentellato. Le cassule sono allungate, ottuse, lunghe circa un pollice e mezzo, triangolari, con gli angoli ottusi, e aventi un leggiero solco longitu- dinale e con le facce aventi un solco profondo e largo. I semi sono pochi 0 pochissimi , quasi tondi perchè in gran parte abortiscono, come spesso la pianta non ha cassule. Usi. — E il vero Giglio fiorentino che è servito e serve di stem- ma alla nostra città La polvere del suo rizoma ha un grato odore, ed è adoperata comunemente per dare un buon odore alle biancherie con FifiR.t It.m.i.\na. Voi-, HI. 18 274 IRIDEE le quali è conservata. Si vende per questo comunemente, massime dai Padri della famosa farmacia di Santa Maria Novella, con il nome di polvere d' Ireos o di Giaggiolo, né vi è quasi forestiero che venendo a Firenze non compri alcuni pacchi di quella polvere. SéV. Iris germanica Limi. I. caule subtereti, foliis longiore, subquadrifloro, floribus sub- sessilibus, perigonii tubo ovario longiore, laciniis subtriplo breviore, bracteolas subsequante, laciniis longitudine subsoquantibus, exterioribus paulo angustioribus, obovato-spathulatis , rotundalis, subemarginatis, subcrenulatis, interioribus late obovato-ellipticis, rotundatis, subemar- ginatis, subcrenulatis, tertio inferiore angustatis , bracteolis a medio ad apicem scariosis, obtusis, subinllatis, laciniis labii superioris stig- matum acuminatis, margine exteriore dentato-iìmbriatis, capsulis ob- longis, obtusis, obtuse triquetris, faciebus unisulcatis, seminibus paucis, siibglobosis, foliis late ensiformibus, acuminatis, glaucescen- tibns, erecto-patulis, rhizoinate horizontali. h'is germanica Limi. sp. pi. 55- Ali. fi. ped. ) . p. 36 an ex parte? Desf. fi. ali. 1. p. 36. Suffren pi. da Frioul. p. 110. Dee. (l. frang. 3. p. 236. SHHh. et Smith fi. gmc. 1. p. 29. Seb. et Maiir. fi. rom. prodi'. 1 . p. 19. Morie, fi. venet. 1 . p. 16. Pollin. fi. veron. 1. p. 48. Ten. fi. nap. 3. /». 36. Nncc. fi. venet. 1. p. 25. Giiss. fi. sic. prodr. 1. p. 34. et sappi. /■. ;). 9. Gand. fi. heìv. 1. p. 90. Reich. fi. germ. excurs 1. p. 81. Ten. syll. p. 27. Bert. fi. Hai. 1. p. 232. Comoll. fi. comens. 1 . p. 46. Piiccin. syn. fi. lue. p. 29. Vis. fi. dalm. 1. p. 116. Guss. syn. fi. sic. /. p. 37. et 2. in add. et emend. p. 778. Koch. syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 807 . De Not. rep. fi. lig. p. 397. Grie^. spie. fi. rum. et bilh. 2. p. 369. Gren. et Godr. fi. de Frane 3. pari. 1 . p. 2'il. Ambros. fi. Tir. «;/«//•. /. /). 6W. Guss. enwn. pi. inarim. p. 326. Iris violacea Srtfi.' bot. etrusc. 2. p. 9. Bianca fi. dei dint. di Avola negli Alti dell' Accad. Gioenia di Catania 19. Iris vulgo Lilium purpureum Ccesalp. de planf. lib. 10. cap. 36. p. 421. Iride volgatissima Fona Moni. Dahl. p. 17. Iris vulgaris Germanica , sive sylvestris Cvp. h. eath. p. 103. Seg. pi. veron. 2. p. 57. * Iris ccerulea vulgaris Gasi. h. mess. p. /?. IRIS. 215 Iris fiorentina latifolia , flore majore, purpuro-violaceo. Mich. cai. h. cces. florenl. p. 52. Nome italiano. — Giaggiolo. Figure. — Boi. mag. tab. 670. Sibth. et SmUh ft. grcec. I . lab. 40. Red. III. tab. 309. Reìch. ic. 338. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Sui muri vecchi, nei mar- gini dei campi, nei colli e nei luoghi aridi o nelle rupi dei monti della penisola dal Piemonte, dalla Lombardia, dal Tirolo italiano, dal Friuli e dall'Istria fino al Regno di Napoli, però qua e là e non comune. Nasce pure in Sicilia presso Polizzi, Castrogiovanni (Guss.) e Avola (Bianca), in Sardegna presso Cagliari in luoghi aprici del Monte Ur- pino (Moris!), nell'isola di Capraja (Moris e De Not.), d'Ischia, di Salina e di Stromboli dove piuttosto coltivata (Guss.). Fiorisce in Aprile e Maggio , ed è perenne. Distribuzione geografica. — Specie delle parti centrali e segna- tamente delle meridionali di Europa e dell' AfTrica Boreale. Nasce nelle parti meridionali della Spagna, della Francia, della Svizzera, del Ti- rolo, in Germania, in Dalmazia, in Grecia, in Italia e nelle isole ita- liane qui sopra indicate, e in Algeria. Descrizione. — Le foglie sono ensiformi, assottigliate in alto in una punta acuta, larghe da un pollice a un pollice e mezzo, lunghe un piede o più, glaucescenti, con vene longitudinali. Il fusto è quasi cilindrico o un poco schiacciato, liscio, glaucescenle, alto da due a tre piedi con poche foglie gradatamente più piccole verso alto , supe- riormente nudo per corto tratto, porta per lo più 4 fiori o talvolta an- che sei, avendo uno o due peduncoli in alto ciascuno dei quali è ac- compagnato da una brattea scagliosa nella metà superiore, verde infe- riormente e fornita di una carena acuta. Ciascun fiore ha poi due brattee proprie, più piccole di quelle che accompagnano i peduncoli, e con la carena poco o punto manifesta , scagliose anch' esse dalla metà al- l'apice eh' è ottuso, verdi e sfumate di violetto nel resto, l fiori sono quasi scssili , di color pavonazzo, poco odorosi. Il tubo è poco più lungo dell' ovario, da due volte e mezzo a tre volte più corto delle laci- nie esterne, quasi ugualmente lungo o poco più lungo delle bratteole : è triangolare con gli angoli ottusi, alquanto allargato verso alto, di color verde con tre righe violette cariche che si continuano nelle lacinie in- terne. Le lacinie sono quasi uguali in lunghezza ; le esterne sono un poco più strette , di forma obovato-spatolata , tonde all' apice , quasi smarginate e fornite nel margine di piccole crenature : sono dapprima 276 miDEE. dirette in alto e in fuori, poi quasi verticalmente in giù: in questa parte sono di sopra di un colore più carico delle lacinie interne, ed hanno molte vene ramose più cariche che si estendono sino all' apice e nel margine: nella parte diretta in alto e in fuori offrono di sopra nel mezzo la barba composta di peli lunghi, bianchi con la parte su- periore gialliccia e lateralmente molte vene pavonazze e ramose sopra un fondo violetto , più cbiaro e quasi bianchiccio in dentro e verso la base: di sotto hanno dalla base alla metà nel mezzo una larga striscia verdognola con righe violette e lateralmente vene pavonazze sopra un fondo pallido, nel resto sono pavonazze. Le lacinie interne sono lar- ghe, quasi obovato-ellittiche, tonde, leggermente smarginate con il margine fornito di piccole crenature: per più del terzo inferiore son ristrette in una specie di unghia ed ivi di fuori e di dentro hanno le stesse vene e lo stesso fondo della base delie lacinie esterne: sono av- vicinate con gli apici in modo che si toccano. Gli stimmi sono bian- chicci, il polline è gialliccio: le antere sono strette e poco più corte dei fdamenti. L' ovario è allungato, triangolare, con gli angoli ottusi, di color verde chiaro con sei leggieri solchi di color poco più carico. Gli stimmi sono quasi la metà più corti delle lacinie , dello stesso co- lore delle lacinie interne , solo più chiare dalle parti verso la base. Le lacinie del labbro superiore sono acuminate, frangiato-dentate nei margini: il labbro inferiore è assai corto, tondo superiormente, leg- germente smarginato, papilloso-pubescente di sopra. Le cassule sono allungate, lunghe circa due pollici, ottuse, triangolari, con gli an- goli ottusi con un solco in ciascuna faccia : i semi sono pochi e quasi tondi. S4S. Iris pallida Lamk. 1. caule subtereti, foliis longiore, subquadrifloro , floribus subses- silibus, perigonii tubo ovario subaequali, laciniis plus quam quadruplo breviore et bracteolas subaequante, laciniis longitudine et latitudine sub- sequalibus, exterioribus obovato-spathulatis, rotundatis, subcrenulatis, interioribus late elliptico-obovatis, rotundatis, subemarginatis , sub- crenulatis, quarto inferiore angustatis, bracteohs scariosis, obtusis, subinflatis , laciniis labii superioris stigmatum ohtusis, margine exte- riore dentatis , capsulis oblongis, obtusiusculis, obtuse triquetris, fa- ciebus unisulcatis, seminibus pluribus, angulatis, foliis late ensil'ormi- bus, acuminatis , glaucis , erccto-patulis , rhizomatc horizontali. IRIS. 277 Iris pallida Laiiik. encyd. meth. 3. p- 294. Savi fi. pis. I. p. 33. et bot. elrusc. 2. p. IO. Noce, et Balb. fi. tic. 1. p. 20. Poìlìn. fi. veron. 1. p. 50. Reich. fi. genn. excurs. 1. p. 82. Beri. fi. ital. J.p. S34. Conioll. fi. com. 1 . p. 46. lioch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 807. Iris odoratissima Jacq. li. schonbriinn. 1 . p. 5. tab. 9. Iris fiorentina , flore minore, tribus petalis inferioribus violaceis latis ac brevibus, coeteris dilute coeruleis Mich. h. ccbs. florent. p. 52. Nome italiano. — Giaggiolo. Figure. — Boi. mag. tab. 685. Red. hi. 7. tab. 366. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei margini dei campi e nei colli delle parti settentrionali e centrali della penisola , però non è comune. Nasce in Piemonte presso Torino, in Lombardia presso Co- mo, e in diversi luogbi della Brianza (Comolii), e presso Pavia nei muri di Porta Solara ed altrove (Nocca, Balbis, Cesati!), in Istria, in Toscana dove abbonda segnatamente nell'agro pisano e fiorentino. Fio- risce in Maggio e Giugno . Distribuzione geografica. — Nasce pure in Oriente, secondo Vabl. Descrizione. — Le foglie sono ensiformi , larghe da un pollice a un pollice e mezzo , lunghe da un piede a un piede e mezzo, assotti- gliale in alto in una punta acuta, con molte vene longitudinali e di color glauco. Il fusto è alto circa tre piedi, quasi cilindrico, liscio," glauco, con tre o quattro foglie inferiormente simili alle foglie infe- riori ma gradatamente più piccole : porta in alto circa quattro fiori , di un odore poco piacevole, di un color violetto pallido, quasi sessili, l'infe- riore 0 gli inferiori dei quali sono portati da un corto peduncolo: sono tutti accompagnati da brattee e bratleole quasi gonfie, scagliose e bianche sin dalla base, ottuse e poco più corte o quasi uguali al tubo. Questo è quasi uguale all' ovario, più che quattro volte più corto delle lacinie, triangolare con gli angoli ottusi , gradatamente più largo verso alto, di colore verde chiaro con sfumature o linee violette pallide. Le laci- nie sono quasi uguali tra loro in lunghezza e larghezza. Le tre esterne sono obovate-spatolate, tonde all'apice e con il margine appena ap- pena crenulato o quasi intero ; hanno di sopra un colore poco più carico delle lacinie interne con vene ramose più cariche estese sino all'apice: queste vene sono più manifeste verso la base della lacinia dove il fondo è più chiaro : la barba è composta di peli lunghetti e gialli , bianchi solo inferiormente : di sotto hanno una larga riga ver- dognola nella parte che è diretta in alto e in fuori e sono di color 278 IRIDEE. violetto chiaro nel resto. Le lacinie interne sono largamente ellittiche e quasi obovate, tonde in alto, smarginate leggermente e con piccole crenature nel margine: sono ristrette a un tratto nel quarto inferiore: in questa parte hanno vene simili a quelle della base della pagina su- periore delle lacinie esterne; nel resto sono di color violetto pallido con vene delicate piij cariche. 1 filamenti sono bianchi , le antere bian- che, strette e poco più corte di quelli, il polline è gialliccio. L'ovario è allungato, triangolare, con gli angoli ottusi di color verde chiaro con sei leggieri solchi longitudinali di colore più carico. Gli stimmi sono quasi la metà più corti delle lacinie interne e dello stesso colore di queste eccetto dalle parti dove sono di un colore più chiaro. Le la- cinie del labbro superiore sono ottuse, dentate nei margini: il labbro inferiore è cortissimo, tondo e con piccoli denti nel margine e con piccolissime papille di sopra. Le cassule sono allungate, circa la metà ed anche più piccole di quelle delle Iris florenlìiìa e germanica, ottu- sette all'apice, triangolari, con gli angoli ottusi e con le facce aventi un solco leggiero. 1 semi sono molti, di color bajo, schiacciati e an- golosi. Il Prof. Tenore mi ha favorito con il nome di Iris pallida, var. lilacina Spach in aun. des scienc. natiuelìes 3"" sèrie, tom. 5, p. 109 , una specie d' Iris da lui creduta da principio una varietà à' Iiis ger- manica, e descritta con questo nome var. australis nella sua Append. quarta ad sijlìogem, p. 2. Nulla oso dire di una pianta secca per la diffi- coltà di vedere le parti diverse del perigonio; pure non mi pare eh' essa possa riferirsi alla Iris pallida per le brattee non interamente scagliose, né alla Iris germanica per avere il tubo più corto dell'ova- rio. È probabile ch'essa sia una specie nuova, alla quale, qualora fosse, proporrei il nome d'Iris Tenorii : è comune nei margini dei campi e sui muri, vicino a Napoli. Il Prof. Tenore ne nota le dif- ferenze dalla Iris germanica nel modo seguente : foliis anguslioribus scapiim subcequantibiis rare glauco plerumqiie desìi tiitis, floribusque violaceis pruecociorilms minoribus laciniis Iribus exterioribus magis an- guslatis a speciei lypo recedi!. S49. Iris sicula Todar.- \. caule tereti, glauco, fohis multo longiore, subquadrifloro, floribus snbsessilibus , perigonii tubo ovario subbreviore, laciniis subquadruplo breviore, bracteolas «quante, laciniis longitudine et la- IRIS. '279 titudine subaequalibns, exterioribus spathulatis, rotundatis, subemar- ginatis, crenulatis, interioribus late obovato-ellipticis, rotundatis, tertio inferiore angnslatis, siibemarginatis, crenulatis, bracteolis api- cem versus scariosis , acutiusculis, subinflatis, laciniis labii superio- ris stigmatnm obtusiusculis , margine exteriore dentato-fimbriatis , capsulis , foliis late ensiformibus, acutis, glaucis, ere- cto-patulis, rhizomate horizontali. Iris sicula Todar! nuovi generi e nuove spec. di piatile ann. 1858. Figure. — Nessuna. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi boscbivi dei monti aiti di Sicilia nel Monte Busambra al Cozzo di Marabito (Todaro) e nel bosco di Nicolosi presso Lercara (Cilarda). Ne ho ricevuto le piante vive dall'amico Todaro. Fiorisce in Maggio e Giugno, ed é perenne. Distribuzione geografica. — Specie siciliana. Descrizione. — Il rizoma è grosso, orizzontale. Le foglie sono ensiformi, larghe da uno a due pollici, acute all'apice ma non as- sottigliate in una punta acuta, lunghe da un piede a un piede e mezzo, diritte-patenti e glauche. Il fusto ò alto più di quattro pie- di, cilindrico, liscio, glauco; ha in basso fin sopra alla metà tre o quattro foglie gradatamente più piccole e in forma di brattee : verso alto manda un peduncolo corto, accompagnato in basso da una brattea larga, concava, un po' scagliosa all'apice e verde pallida nel resto: tale peduncolo porta due fiori : altri due fiori sono all' apice del fusto , che hanno in basso una brattea simile a quella del peduncolo , oltre alle bratteole. I fiori sono odorosi, poco più grandi di quelli del- l' Iris pallida e di colore violetto più carico. 11 tubo è lungo circa cinque linee, triangolare con gli angoli ottusi, alquanto più largo verso alto, di color verde pallido sfumato o macchiettato legger- mente di violetto : è appena più corto o quasi uguale all' ovario , e quasi quattro volte più corto delle lacinie esterne. Le lacinie sono quasi uguali in lunghezza e larghezza, solo le esterne sono un poco più strette. Q^Jeste lacinie esterne hanno la forma di una spatola, tonda nella parte superiore ossia verso l'apice, appena smarginata e con il margine manifestamente crenulato: sono dapprima rivolte in alto e in fuori, e poi in giù: le parti rivolte in giù sono tanto di sopra che di sotto di un color violetto carico con vene più ca- riche ben manifeste, le quali si diramano verso fuori: nella parte diretta in alto e in fuori hanno di sopra longitudinalmente nel mezzo ■M) miDEE. la barl)a l'ormala di peli hinglietti, bianchi f^ in parte giallicci verso l'apice, e lateralmente delle vene ramose, grossette, di color quasi di tabacco, sopra un fondo bianchiccio; di sotto poi hanno nel mezzo una larga striscia sfumata di verdognolo e macchiettata di violetto e lateralmente lascian trasparire le vene di sopra, qui de- scritte. Le lacinie interne sono di color violetto, più chiaro delle esterne, larghe, di forma quasi obovato-ellittica, tonde in alto, ivi nel mezzo leggermente smarginate e con il margine crenulato : si re- stringono verso il terzo inferiore iil una specie di unghia, e ivi tanto di fuori quanto di dentro hanno vene simili a quelle della base delle lacinie esterne sullo stesso fondo bianchiccio : gli apici di queste lacinie interne sono avvicinati tra loro in modo che si toc- cano. Gli stimmi sono bianchicci, il polline è gialliccio: le antere sono poco più lunghe dei filamenti. L'ovario è allungato, triango- lare, con gli angoli ottusi, verdi, con sei solchi di un verde poco più carico. Gli stimmi sono quasi la metà più corti delle lacinie , dello stesso colore delle lacinie interne nel labbro superiore e nella carena; assai più chiari nel resto. Le lacinie del labbro superiore sono ottusette, frangiato-dentate nel margine. 11 labbro inferiore è corto, tondo, con piccoli denti e piccole righe nel margine. Ossetvazioni. — Questa specie si distingue bene dalla Iris ger- manica, alla quale è affine, per il fusto molto più alto, per le fo- glie non assottigliate in una lunga punta acuta , per i fiori di color violetto e non pavonazzo,. per il tubo poco più corto dell'ovario e quasi quattro volte più corto delle lacinie, per le lacinie a guisa di una spatola, per le bratteole soltanto scagliose all'apice. Ilo descritto le piante coltivate e ricevute dall' amico Todaro. S50. Iris si|ualenis Lìnn. 1. caijle subtereti, foliis longiore , multitloro, floribus subsessili- bus, perigonii tubo ovario longiore , laciniis plus quani duplo breviore, bracteolas superante, laciniis longitudine et latitudine subaequalibus, exterioribus obovato-spathulatis, rotundatis, subcrenulatis, subemar- ginatis, interioribus eUipticis, rotundatis, subcrenulatis, emarginatis, tertio inferiore angustatis, bracteolis margine et apicem versus scario- sis, obtusiusculis , subinflatis , capsulis -, foliis ensiformi- bus, acutis, glaucescentibus, erecto-patulis , rhizomate horizontali. Iris squalens Linn. sp. pi. 56. Reich. fi. germ. exnirs. i. p. ec. di pìant. monocot. p. 45. in obs. ad Xiphion. Iris Pseudo-Acours Livn. sp. pi. p. 56. Ali. fi. pedem. I . p. 85. Desf. fi. atl. 1. p. 37. Savi //. pis. 1. p. 36. Siiffr. pi. da Frioul p. 110. Bert. pi. gen. p. 6. Dee. fi. fraiiQ. 3. p. 237. Balb. fi. taur. p. 7. Savi hot. etnisc. 2. p. 11 . Noce, et Balb. fi. tìcin. 1. p. 21. el 315. Seb. et Matir. fi. rem. prodr. p. 19. Bert. amoen. ilal. p. 106. Morie, fi. venet. p. 16. Pollin. fi. veron. 1. p. 49. Ten. fi. nnp. 3. p. 36 Nace. fi. venet. 1. p. 26. Giiss. prodr. fi. sic. 1. p. 35. Gaud. fi. helv. 1. p. 42. Reich. fi. germ. excurs. 1. p. 82. Ten. syìl. p. 26. Bertol. fi. ital. 1. p. 236. Comoll. fi. comens. 1. p. 47. Pari. fi., panorm. 1. p. 48. Piiecìn. syn. fi. iticens. p. 29. Botss. voy. en Espngn. p. 602. Vis. fi. dalm. 1. p. 117. Guss. syn. fi. sic. 1. p. 38. Kochsyn. fi. geriti. et helv. edit. 2. p. 810. De Noi. rep. fi. Vuj. p. 398. Gries. spie. fi. rum. et bith. 2. p. 370. Gren. el Godr. fi. de Frane. 3 pari. 1 . p, 242. Ambros. fi. Tir. austr. 1. p. 644. Acorus Ccesalp. de plani, lib. 10. cap. 39. p. 422. Xiris CcBsalp. herb. fot. 220. ». 611. Iris palustris, lutea , sive Acorus adulterinus Cup. h. eath. p. 103. Zannìch. istor. delle piani, venet. p. 149. Seg. pi. veron. 2. p. 58. 2% IRIDEE. Figure. — FI. dan. lab. 494. Red. HI. 4. lab. S35. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi paludosi C lungO i fiumi ed i fossi di tutta la penisola e nelle isole di Sicilia, di Corsica e di Sardegna. Secondo Grech Delicata nasce pure nell' isola di Malta. Fiorisce in Aprile e Maggio, e nei paesi settentrionali in Maggio e Giugno. Distribuzione geografica. — Estesa in Europa dalle parti setten- trionali della Svezia e dalla Scozia sino in Sicilia e in Turchia. Nasce pure in Algeria. Descrizione. — Le foglie souo larghe, ensiformi e lunghe quasi quanto il fusto, compresi i fiori, di color verde un poco glauco, il fu- sto porta due o tre foglie piià corte di quelle che vengono dalla base , è eretto, un poco flessuoso, cilindrico-schiacciato, di color verde glauco come le foglie, in alto è ramoso e porta molti fiori. Questi sono in parte racchiusi dentro le cavità formate dalle foglie superiori che a poco a poco prendono la forma di brattee , le quali son larghe, fornite di una carena assai acula, acute all'apice e verdi-glauche con un margine bianco strettissimo. I fiori sono pedicellati , l'inferiore ha il pedi- cello pili lungo degli altri due che seguono, poiché nascono a due o tre nell'ascella di ciascuna foglia superiore, avviluppati da brattee pro- prie. L'ovario è allungato, un poco ristretto verso l'apice, verde, quasi triangolare, con gli angoli grossi, ottusi e quasi divisi longitudi- nalmente in due costole. 11 tubo è conico, lungo appena due o tre li- nee e circa la metà più corto dell'ovario, è verdognolo. Le lacinie esterne, lunghe circa sei volte più del tubo, sono dapprima un poco ascendenti, polsi dirigono quasi orizzontalmente in fuori e l'apice loro è diretto un poco verso giù , sono scanalate verso la base , ma poi son piane, in questa parte che forma più della metà della loro lun- ghezza sono di forma ovate, quasi acute, sono gialle come le lacinie interne e gli stimmi, ma offrono verso la base delle vene rossicce-scu- re, che si diramano in fuori, in alto sono in parte interrotte e poscia si vedono di nuovo quasi da formare un semicerchio ma per piccolo tratto: di fuori queste lacinie esterne hanno una riga larghetta longi- tudinale verdognola che si estende dalla base verso la metà. Le lacinie interne sono diritte-patenti, assai piccole e più piccole degli stimmi, allungato-ovate in alto, ottuse, poi si restringono e verso basso si al- largan di nuovo in modo da presentare quasi due orecchiette. Gli stimmi sono la metà più corti delle lacinie esterne; il labbro superiore è bifido ed ha le lacinie nel margine esterno dentato-frangiate , il lab- XIPHION. 2U7 bro inferiore è in forma eli una linguetta ovata o quasi lineare, lunga quasi una linea, ottusa o con qualche dente. Le antere giungono fin quasi alle divisioni dei labbri degli stimmi, sono di colore violetto; il polline è gialliccio, ellittico, ottuso, liscio come i filamenti. Lo stilo é libero, delicato, triangolare. Gli ovoli sono in due file. La cassula è allungata, ristretta un poco alle due estremità , di color verde scuro, triangolare, con gli angoli grossi e ottusi, e leggermente scanalati, con le facce leggermente scanalate-concave. I semi sono ovati, schiac- ciali da sopra in sotto, di colore di paglia, distribuiti in una fila lon- gitudinale in ciascuna loggia per l'aborto dell'altra fila degli ovuli. 959. Xipliioii foetidi^siiiuiiii Pari. X. caule compresso , foliis subaequali, multifloro, floribus pe- dicellatis, perigonii tubo ovato-oblongo vel ovato, laciniis e.xterio- ribus multo breviore, laciniis exterioribus superne oblongis, obtusis, subemarginatis, inferne angustioribus, oblongis, canaliculatis, laciniis interioribus patentibus, brevioribus, superne oblongis, a medio ad ba- sin sensim angustatis, apice obtusis, emarginatis, antheris filamento longioribus, labiorum stigmatum divisionem superantibus, stigmatibus laciniis exterioribus subduplo brevioribus, labii superioris laciniis apice subdivergentibus , margine subdenticulalis, labio inferiore bifido, laci- niis acutis vel subtruncatis, ovario lineari-oblongo, subtriquetro, an- gulis crassis, faciebus sulcatis, capsulis ovali-oblongis, obtuse triquetris, apice umbonatis , seminibus plurimis, globosis, bracteis lanceolatis, acuminatis, margine angustissime scariosis, foliis ensiformibus , latis, acuminatis, viridibus, slriatis, rhizomate horizontali. Xiphion foetidissimurn Pari, nuovi gener. e spec. di piani, monoc. p. 45. in obs. ad Xyphion. Iris foetidissima Linn. sp. pi. p. 57. Ucria h. r. panorm. p. 49. Savi /Z. pis. I. p. 36. Desf. (l. ali. 1. p. 38. Dee fi. fra>,Q. 3. p. 238. Savi hot. druse. 2. p. //. Seb. et Maur. fi. rom. prodr. p. 19. Pollin. fi. veron. 1 . p. 49. Ten. fi. nap. 3. p. 36. Naccar. fi. venet. 1 . p. 27. Guss. fi. sic. prodr. 1 . p. 35. Reich. fi. germ. excurs. 1. p. 82. Ten. syll. p. 26. Beri. fi. ital. 1. p. 238. Pari. fi. panorm. I. p. 57. Puccin. syn. fi. lue. p. 29. Guss. syn. fi. sic. 1 . p. 38. Gries. spie. fi. rum. et bith. 2. p. 370. De Noi. rep. fi. lig. p. 398. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 242. Guss. enum. pi. inarìm. p. 325. Iris spuria Berli fi. ital. 2. p. 776. descriptio erronea. 19* ^298 IRIDEE. Spatula l'oetida Ccesaìp. de plani, lib. 10. cap. 38. p. 422. elherb. fol. 220. n. 612. Iris agria, l'oetida Cup. h. calli, p. 103. Iris foeticfissinia seu Xyris Seg. pi. veron. 2. p. óS. BJome italiano. — Ricottaria. Figure. — Red. Hi 6. lab. 351 . Stazione, Abitazione e Fioritura. — - Lungoifossi, nei luOghi boschivi e nelle siepi della regione dell' olivo e del castagno delle parti centrali e meridionali della penisola e delle isole di Sicilia, di Corsica, di Sardegna e d' Ischia e forse anche di'alcune altre: raramente nasce in paesi più settentrionali come presso Verona lungo le mura della città e nei colli vicini (Pollini), presso Chioggia alla Ca Bianca (Nac- cari), presso Parma a Tabbiano (Passerini!), e presso Bologna a Ron- zano (Bert.). Si trova presso Genova, Sarzana, Lucca, Pisa, Volterra, Firenze, Figline, Roma, Frascati, Napoli alla VallediS.Roccoe aiCamal- doli, in Sicilia presso Palermo, Ficuzza, Santa Maria del Bosco, Castel- buono, Castrogiovanni, Bisacquino, Mistretta , nelle selve del Monte Etna ed altrove, in Corsica a Cervione (Soleirol . sec. Bert.), in Sardegna nei monti lungo i torrenti (Moris!). Fiorisce in Maggio e Giugno. Distribuzione geograGea, — Pianta delle parti meridionali di Eu- ropa e dell' Allrica boreale. Si trova nelle parti meridionali e occiden- tali della Francia, in Italia e nelle isole italiane indicate di sopra, e sulle coste boreali dell' Affrica. Descrizione. — 11 rizoma è grossetto, orizzontale, coperto di squa- me scure. Le foglie sono larghe, ensiformi, verdi, comunemente corte 0 quasi uguali al fusto; lacerate danno un puzzo particolare. Il fusto porta molte foglie a poco a poco più corte, le quali sono simili a quelle che nascono dal rizoma: è schiacciato, di color verdognolo, diritto e di dentro pieno. Le brattee sono fornite di una carena, acu- minate, verdi e con un margine strettissimo bianchiccio e come sca- glioso. I fiori sono forniti di pedicelli lunghi circa due pollici, quasi cilindrici e piuttosto delicati. L'ovario è allungato, verde, quasi trian- golare, con le facce e con gli angoli assai grossi e scanalati in modo che ne risultano quasi sei costole. Il tubo è ovato-allungato , un poco ristretto alla base, come gonfio nel mezzo, è di colore verdognolo e poco meno della metà più corto dell' ovario e più di tre volte più corto delle lacinie esterne del perigonio : è pieno di un nettare gialliccio che uscendo dai fori superiori dell' ovario vi si raccoglie in quantità e goc- ciola di fuori del tubo e della base delle lacinie. Le lacinie esterne sono XIPHION. 299 un poco più larghe verso l'apice e ivi allungate e come spatolate, ottuse e appena smarginate all' apice , più strette verso la base : dalla metà all' apice sono quasi allungate e ivi di colore violaceo sudicio con vene più cariche che si diramano ; dalla metà alla base sono di color gialliccio assai pallido sfumato di lilla, in questa parte inferiore la lacinia è scanalata. Quasi dello stesso colore di questa parte in- feriore sono le lacinie interne e gli stimmi. Le prime, dirette "un poco in su ed in fuori, sono più corte delle esterne, allungate in alto, ottuse e smarginate all'apice, ri.strette assai dalla metà alla base e ivi scanalate. Talvolta queste lacinie interne sono giallicce nella parte superiore più larga. Le antere sono lunghe, di color giallo sudicio, alquanto acute all'apice, il quale giunge sino alla divisione dei labbri degli stimmi: il polline è giallo. Gli stimmi sono assai curvati e vicini alle lacinie esterne senza però toccarle, sono la metà più corti di queste, hanno le lacinie del labbro- su- periore divergenti tra loro all' apice e con il margine esterno poco dentato: il labbro inferiore é bifido e le lacinie sono corte e acute 0 come troncate all'apice. Lo stilo è lunghetto, più stretto in basso e libero fin quasi alla infima base dove è saldalo con il tubo. Gli ovoH son distribuiti in due file non distanti tra loro. Le cassule sono ovali-allungate, triangolari e con gli angoli ottusi, con una punta ottusa all' apice. 1 semi sono molti, grossi, tondi e rossi-scarlatti. OHervaxJoni. — Varia per il tubo del perigonio ora ovato, ora ovato-allungato , per le lacinie interne ora più strette ora più larghe, ora più ora meno smarginate. Alla nostra specie appartiene certamente come sinonimo l' Iris spuria Beri, non Linn. eh' egli scrive di avere ricevuta dalle valli vol- terrane dal sig. Amidei, non solo perchè col nome à' Iris spuria il Prof. Savi ed io abbiamo ricevute dal sig. Amidei le piante secche e vive della Iris fxlidissima di Linneo , ma ancora perchè ho potuto per speciale cortesia del Prof. Bertoloni vedere e studiare le piante mede- sime che egli ebbe dallo stesso sig. Amidei e che sono descritte nella Flora italica con il nome d'/ris spuria. La Iris spuria ossia Xiphion spurium Pari, è specie ben distinta, più p ccola in tutte le sue parti, con le foghe strette lineari, con il tubo del perigonio assottigliato assai in basso, con le lacinie esterne aventi un tubo quasi tondo, con la cassula esagona e non triangolare. 500 IRIDEE. S5$. Xipliioii sibiricuiii Pari X. caule tereti, fistiiloso, foliis altiere, subtritloro, floribus pedicellatis, perigonii tubo subconico, laciniis exterioribus subquintu- plo breviore , lacmiis exterioribus obovato-spathulatis , obtusis, sub- emarginatis, a medio ad basin canaliculatis, laciniis interioribus erectis, paulo brevioribus, superne latiuscule ellipticis, obtusis, integris, basin versus angustatis, antheris filamento snbbrevioribus, labiorum stigma- tum divisionem attingentibus, stigmatibus laciniis exterioribus sub- dimidio brevioribus, labii superioris laciniis margine dentato-tìm- briatis, labio inferiore conico, apice dentato-subbifido, stylo libero, ovario oblongo , trigono, capsulis oblongis, obtuse triquetris, apice obtusis, seminibus plurimis, compressis, bracteis lanceolatis, acutis vel acuminatis, superne scariosis, foliis ensiformibus, angustis, acumina- tis, e viridi-glaucescentibus, rbizomate horizontali. Iris sibirica Linn. sp. pi. p. 37. Ali. aucl. ad fi. ped. p. 6. Balb. fi. taurin. p. 8. Noce, et Balb. fi. ticìn. p. 21. Pollin. fi. veron. 1. p. 60. Gaud. fi. helv. 1. p. 9i. Reich. fi. germ. excurs. 1. p. 82. Beri, fi. ital 1. p. 239. Koch sijn. fi. germ. el helv. edit. 2. p. 810. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 244. Amhros. fi. Tir. austr. 1. p. 645. Iris pratensis Lamk. encijcl. metli. 3. p. 300. Dee. fi. frang. 3. p. 239. Iris angustifolia li Gius. rar. pi. hisl. p. 229. cum. ic. Figure, — Iris pratensis Red. HI. 4. lab. 237. Stazione, Abitazione e Fioritura. — In luogbi boschivi e nei prati umidi delle parti settentrionali della penisola. Io V ho dei boschi della Mandria presso Torino, dei boschi di Chiriè della provincia di Lomellinae dei boschi del fiume del Ticino presso Pavia (Cesati!), del- l'Istria dei prati di Monfalcone ed altrove (Tommasini! Kellner!). Ambrosi scrive che Hausmann V ha trovata nel Monte Ritten presso Bolzano. Fiorisce in Maggio e Giugno, ed è perenne. Distribuzione geografica. — Pianta estesa dal Camciatca per la Siberia, la Russia, la Germania sino in Svizzera, alle parli orientali della Francia e all' Italia settentrionale. Descrizione Il caule è alto circa 2 piedi, cilindrico, glauce- scente, fistoloso, porla delle foglie strette, ensiformi, acuminate, si- mili ma più corte di quelle che nascono dal rizoma, ed ha ora 2 ora 3, XlPHION. 301 ora 4 e talvolta anche sino a 7 fiori. Le brattee sono lanceolate-acute, concave, verdognole verso basso, scagliose dalla metà in su e di color rossiccio-pallido. 1 pedicelli sono disuguali in larghezza, diritti, quasi triangolari, lisci, e i più lunghi di t-ssi sono più lunghi quasi del dop- pio delle brattee. L' ovario è corto, triangolare, verde, con un legge- rissimo solco longitudinale in ciascuna faccia. Il tubo è poco meno della metà più corto dell' ovario e quasi cinque volte più corto delle lacinie esterne, è quasi di forma conica e verdognolo. Le lacinie esterne sono obovate, quasi in forma di spatola, ottuse, appena appena smargi- nate, scanalate verso la base ed ivi di color ruginoso , con vene ramose, violette, il resto dalla metà all' apice è in parte bianco, in parte vio- letto con vene violette più cariche, ramose e unite tra loro in forma di rete. Le lacinie interne sono poco più corte, larghette ed ellittiche in alto, ottuse, di color violetto con vene delicate e ramose poco più ca- riche, e sono ristrette verso la base. Gli stirami sono dello stesso co- lore delle lacinie interne , poco meno della metà più corte delle lacinie esterne; il labbro supcriore ha le lacinie ottuse con il margine fornito di denti profondi e quasi frangiati, il labbro inferiore è in forma di lina linguetta conica, lunga quasi una linea o poco più, ora quasi tron- cata e dentata o come bifida, ora acuta o acuminata. Lo stilo é libero, gracile. Le antere sono violette, ottuse, il polline è bianchiccio , i fila- menti sono violetto-pallidi, appena più lunghi delle antere. Le cassule sono membranacee, allungate, triangolari, con gli angoli ottusi, ottuse all' apice e senza punta o mucrone, con un solco longitudinale in cia- scuna faccia. I semi sono molti, schiacciato-piani, quasi circolari o tagUati da una parte, di colore scuro. $59. Xìplnon g:raiiiitteum Puri. X. scapo ancipiti, foliis breviore, bifloro, floribus pedicellatis, perigonii tubo subgloboso, brevissimo, laciniis exterioribus oblongo- linearibus, sub apice conslrictis, apice paulum dilatatis, interioribus brevioribus et angustioribus,ovato-oblongis, apice emarginatis, antheris filamento subbrevioribus, labiorum stigmatum divisionem attingentibus, stigmatibus laciniis exterioribus brevioribus, labio superiore marginibus exterioribus subdenticulato, inferiore brevissimo, sublunulato, ova- rio oblongo, triquetro , capsulis ovoideis. hexagonis, apice breviter attenuato-umbonatis , seminibus paucis , subglobosis , bracteis lineari- lanceolatis, acuminatis, concavis, superioribus margine hyalino-mem- 502 IRIDEE. branaceis, foliis ensiforniibus, angustis, acuminatis, viridibus,rhizomate l)orizontali. . Xiphion graminum Pari. nuov. gen. e spec. di piante monocolil. p. 45. in obs. ad Xipbion. Iris graminea Lina. sp. pi. 58. Ali. fi. ped. 1 . p. 86. Suffren pi. du Frìoul p. Ili. Dee. fi. frang. 3. p. S39. Balb. fi. taur. p. 8 Poll'ììì. fi. veron. 1. p. 49. Ten. fi nap. 3. p. 37. Gaud. fi. helv. 1 p. 93. Rei eh. fi. germ. excurs. 1. p'. 82. Ten. sijll. p. 27. Beri, fi Hai. 1. p. 240. Comoll. fi. comens. 1. p. 48. Puccini syn. fi. lue. p 30. Vis. fi. daini. 1 . p. 117. Koch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p 810. De Not. rep. fi. lig. p. 398. Gries. spie. fi. rum. et bilh. 2. p 370. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 243. Ambrosi fi. Tir atistr. 1. p. 646. Iris sylvatica Balb! cut. stirp. hort. boi. laurìn. ann. 1813. p. 44. Re fi. torin. 1. p. 43. Iris illirica Gwsalp. lib. 10. cap. 37. p. 422. et herb. fol. 220. n. 613. Iris bayonnensis Darroch ex Gren. et Godr. et pi. exsicc. Iris angustifolia VI Gius. hisl. pi. p. 230. Iris angustifolia prunum redolens major Seg. pi. veron. suppl. p. 230. Iris angustifolia prunum redolens minor Zannich. op. posth. p. 34. Figure. — Bot. mag. lab. 681. Red. IH. 4. lab. 299. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luOghi boSchivi 6 nei pascoli e prati dei colli e dei monti della penisola dal Piemonte, dalla Lombardia, dal Tirolo italiano e dall'Istria per gli Appennini di Genova, di Parma, di Lucca e di Bologna sino in Basilicata e alla Terra di Otranto. Si trova presso Torino, Asti, Como nei monti di Ganzo (Co- moll. Cesati! Raineri) Erba, Barro, sopra Lecco, Brunate, Blevio, Viaggiò ed altrove (Comolli), nella provincia di Bergamo (Rota!), presso Verona nel Monte Baldo, presso il Lago di Garda (Clemente!) e nei colli vicini alla città, presso Rovereto, Bassano, ai Collalti e alle selve della Campana (Montini!) nel Tirolo meridionale alle Giudicane e nei pascoli di Monte Tomatico nelle province venete (Facchini! Ambrosi!), nel Friuli (Suffren), in Istria nel Monte Maggiore (Zannichelli), e presso Lippizza (Tommasini!), presso Parma nel Monte Prinzéra (Passerini!), Bologna nei Monti Mariano e Paderno (Bert.), nei monti genovesi (De Notaris), nelle selve di Mastriano e a Gugliano nell'agro lucchese XIPHION. ^^^ (Giannini! Puccinelli!), a Panna nel Mugello (Ant. Targioni), nei monti della provincia di Capitanata, di Basilicata, della Terra di Otranto presso Salerno, Piana di Eboli, Potenza, Lago salso. Lecce (Tenore, Gussone! Gasparrini!). Fiorisce in Maggio e Giugno. Distribuzione geografica. — Pianta delle parti centrali e meridio- nali dell' Europa. Descrizione. — 11 rizoma è schiacciato, non molto grosso e manda giù delle fibre lunghe, ramose e bianche. Le foglie sono ensiformi e quasi lineari, strette, larghe da una linea e mezzo a due linee, acu- minate, verdi, con uno o pochi nervi longitudinali più manifesti degli altri, lunghe circa un piede e quasi il doppio del fusto compresi i fiori. Questo è alto 3 o 4 pollici, schiacciato e a due tagli, liscio , bianchic- cio, diritto 0 poco flessuoso, privo di foglie o con una fogha verso basso, che è lunga quasi quanto le altre; porta due fiori. Le brattee e bratteole sono molto disuguali : il fiore inferiore è accompagnato da una brattea lunga e talvolta in forma di foglia; il superiore ha due brattee, che sono più corte, concave, lineari-lanceolate, acuminate; di esse una inferiore più grande ha una carena acuta ed è verde, e l'al- tra superiore più stretta e in gran parte bianchiccia e trasparente ha due carene e sta in mezzo ai due fiori. I fiori sono ambedue pedicellati, ma il pedicello dell'inferiore è più lungo dell'altro. 11 tubo del perigonio è cortissimo, quasi in forma di globo e verdognolo di fiiori. Le tre lacinie esterne sono più grandi delle interne, dirette quasi orizzontalmente in fuori, di forma allungato-lineare, scanalate di sopra, un poco ristrette alla base, più larghe nel mezzo, ristrette un poco verso 1" apice, dove si allargano nuovamente: l'apice è ottuso, con qualche leggiera e larga crenatura, ed è rivolto un poco verso giù; queste lacinie sono di color violetto pallido dalla base a più della metà e celestognolo chiaro verso r apice con righe obblique e bifide dirette verso fuori e verso l'apice e con una riga longitudinale gialla nel mezzo, la quale non arriva sino all'apice. Le tre interne sono erette, ovato-allungate, ri- strette alla base, ottuse e smarginate all'apice, di color violetto, più strette e più corte delle esterne. Gli stimmi sono petaloidei, di color violetto pallido , lunghi quasi quanto le lacinie interne , e più corti delle esterne, forniti di sopra di una carena acuta, concavi ossia sca- nalati di sotto, assai vicini alle lacinie esterne, divisi in due labbri, con il labbro superiore bifido , e le lacinie quasi acute e con pochi piccoli denti , e il labbro inferiore cortissimo , quasi nullo e in forma di mezza luna con due denti laterali ed una smarginatura profonda nel 50 i IHIDEK. mezzo. Lo stilo è cortissimo, triangolare , grossetto, ristretto alla base con la quale s' inserisce all' apice dell' ovario senza essere saldato con il tubo del perigonio. Gli stami sono lunghi quanto la parte degli stimmi non divisa, i filamenti di color violetto un poco più pallido delle altre parti del fiore, sono saldati per circa un quarto della loro lunghezza con la base delle lacinie esterne, piani, lineari e tanfo larghi in basso quanto in alto. Le antere sono lineari, lunghe, di color violetto rossiccio, hanno in alto una punta ottusa come apicata, sono smarginate alla base. Il polline è giallo, quasi sferic, liscio. L'ovario è allungato, triangola- re, con sei angoli avvicinati a paja, perchè vi sono tre solchi. Gli ovuli sono in due file lóngitudinah, inseriti all'angolo centrale, sono quasi orizzontali, obovati, anatropi. La cassula è membranacea, ovoi- dea, assottigliata all'apice in una corta punta ottusa, con sei costole acute. Gli ovuli abortiscono in gran parte, onde i semi s.on pochi, quasi tondi o ovali, schiacciati un poco da sopra in sotto, lisci, bian- chi; la testa è grossetta, l' albume quasi cartilagineo, l' embrione di- ritto, cilindrico, quasi la metà più corto e con l'estremità radicolare che giunge all'ombelico. ' " Eiixiphion. Bulbo tunicato, foliis linearibus subteretibus vel canaliculatis , perigonii laciniis exterioribus patentibus vel subhorizon- talibus, apice reflexis. Xiphion Tourn. S60. Xìpliioii jtiiiceuiii Pail. X. caule tereti, foliis brcviore, subbifloro, floribus pedicel- latis, perigonii tubo lineari, ovarium aequante, bracteis breviore, laciniis exterioribus superne ovatis , obtusis, integris emarginalisve, inferne angustatis, late linearibus, canaliculatis, laciniis interioribus brevioribus angustioribusque, oblongis, obtusis vel emarginatis, erecto- patentibus, antheris filamento multo longioribus, labiorum stigmatum divisionem non attingentibus, stigmatibus laciniis exterioribus breviori- bus, labio superiore marginibus exterioribus denticulato, inferiore bre- vissimo, bifido, denticulato, ovario lineari, triquetro, stylo tubo adriato, apice summohbero, capsulis lineari-oblongis, elongatis, obtusis, semi- nibus angulatis, bracteis acutis, subinfiatis, margine et apice scariosis, caule tereti, subflexuoso, folioso, foliis lineari-subulatis, subteretibus, cauahculatis, fortiter striatis, e viridi-glaucescentibus, superne sensim brevioribus, bulbo ovato, tunicis castaneis tecto. XIPHION. 305 Iris jimcea Poir. voy. 2. p. 85. Desf. fi. ali. 1. p. 39. Beri. fi. Hai. 1. p. 2U. Guss. syn. fi. sic. 1. p. 40. De Not. rep. fi. lig. p. 398. Iris mauritanica Gius. cur. poster, p. 46. Spreng. syst. veg. 1. p. 159. Figure. — Desf. fi. ali. 1. lab. 4. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei colli della Riviera dì Po- nente presso Porto Maurizio (Gentili!), e presso Genova fuori di Porta deo-Ii Angeli (De Notaris!), come pure nei colli della costa meridio- nale di Sicilia tra Palmi e Abicata presso la strada (Splitgerber e Tineo!). Fiorisce in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica. — Oltre ai luoghi indicati della penisola italiana e di Sicilia si trova in Algeria. Descrizione. — La pianta ha un bulbo ovato, coperto di tuniche castagne scure, le esterne delle quali sono in parte macerate: questo bulbo è accompagnato da 1 o 2 piccoli bulbilli ovati. Il fusto è alto da uno a due piedi, cilindrico, rigidetto, alquanto flessuoso, di color verde pallido e coperto fino all' apice dalle guaine delle foglie, eccetto superiormente negli spazii lasciati da queste guaine: le guaine hanno gradatamente una lamina più corta e le superiori sono quasi a guisa di brattee. Le foglie sono lineari, quasi cilindriche ma assottigliale gra- datamente verso l'apice, sono scanalate di sopra con i margini avvi- cinati tra loro , fortemente striate di sotto , di color verde glauco : tutte inguainano il fusto alla base che è alquanto gonfia, 1 fiori sono per lo più due all' apice del fusto, accompagnati da brattee e bratteole larghe, alquanto gonfie, verdognole nel dorso e verso la carena, giallicce verso i margini e l'apice, eh' è alquanto scaglioso; sono più lunghi del tubo del perigonio. Ciascun fiore è di color giallo, in alcuni punti più carico e quasi dorato , portato da un pedicello lunghetto, rigidetto e quasi triangolare. 11 tubo del perigonio è corto, avendo appena 4 o 5 linee di lunghezza, quasi lineare, appena appena più largo verso alto, trian- golare con gli angoli ottusi, di colore verdognolo, lungo quanto l'ova- rio e più di due volte più corto delle lacinie esterne. Queste sono dapprima dirette in fuori e in su , ivi sono largamente lineari , di so- pra scanalate, con tanti piccoli punti rossicci verso la linea mediana e con leggere vene} più cariche e diramate verso fuori, e di sotto con una larga riga longitudinale e verdognola , assai leggiera : si dirigono poi direttamente in fuori e un poco in giù, e in questa parte sono più lar- ghe, di forma ovata, ottuse, intere o smarginate, di color giallo, Flora Italiana. Vol. HI. 20 %m IHIDEE. con vene leggiere die sono una coutinuazione di quelle superiormente descritte. Le tre lacinie interne sono più corte e più strette, diritte- patenti, allungate, ottuse o smarginate, di color giallo con vene leg- gerissime , verdognole , estese dalla base verso V apice. I filamenti sono giallicci, piani, molto più corti delle antere: queste sono di un giallo pallido, lineari, ottuse, con una leggera punta all'apice : il pol- line è di un giallo assai pallido. L' ovario è quasi lineare, triangolare, di color verde pallido, triloculare. Gli ovuli sono obovato-allungati, ascendenti, distribuiti quasi in due file, anatropi. Lo stilo è saldato fino air apice del tubo, poi è libero, corto, triangolare, verde. Gli stimmi sono poco più lunghi delle lacinie interne, avvicinati alle laci- nie esterne, di color giallo più carico del resto del fiore e quasi dorato nella carena, con una riga longitudinale verdognola dalla parte di sotto. Le lacinie del labbro superiore sono ottusette , con i margini forniti di piccoli denti. 11 labbro inferiore è di un giallo pallido, cortissimo, bifido, con i margini forniti di piccoli denti. Le cassj^ile sono lincari- allungate, lunghe circa un pollice, triangolari, ottuse, si aprono verso alto in tre valve. Ciascuna loggia contiene molti semi, soprapposti r uno all'altro, di forma varia secondo la diversa pressione reciproca, angolati, spesso piani da sopra in sotto, di colore scuro e come car- nosi. Osservazioni. — Ho descritto la pianta viva dei dintorni di Ge- nova donde mi è stata favorita dai signori Uè Notaris e Bucco. S6i. Xipliion vulvare Pari. X. caule tereti, subilexuoso, solido, folioso, foliis subaequa- li, subnnifloro, flore pedicellato, perigonii tubo brevissimo, subglo- boso, laciniis exterioribus superne ovato-rotundatis, margine integris, apice obtusis, emarginatis, inl'erne angustatis, oblongis, canaliculatis, laciniis interioribus subaequalibus, erecto-patentibus, oblongo-lanceo- latis, apice obtusis et emarginatis, basin versus sensim angustatis, an- theris filamento subaequalibus, labiorum stigmatum divisionem non at- tingentibus, stigmatibus laciniis exterioribus paulo lirevioribus, labio su- periore marginibus e.xterioribus subrotundato, dentato, inferiore brevis- simo, obtusissimo, denticulato, subbifido, libero, ovario lineari-oblongo, obtuse tri(p]etro, faciebus canaliculatis, capsulis , brac- teis lanceolatis, acutis, margine scariosis, tubo perigonii brevioribus, foliis lineari-subulatis, canaliculatis, e viridi-glaucesccntibus, stria- XIPHION. 507 tis, superioribus sensini brcvioribus, bulbo ovato, tunicis castaneis tecto. Xypbion vulgare Pari, nuovi generi e nuov. spec. di pant. mono- col, p. 45. in obs. ad Xypbion. Iris Xypbiunì Ehrh. beilr. 7. p. 130. Desf. fi. ali. I. p. 36. Roeni. et Schull. sijst. veg. I.p. 471. Doiss. voyag. enEspagn. p. 602. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. pari. J. p. 24ù. Iris variabilis Jacq. collect. 2. p. 321. Xypliion vulgare Mill. dict. n. 2. Figure. — Red. III. 6. tab. 337. Dot. mag. lab. 686. Iris bulbosa angiistifolia llore vario Gius. hisp. ic. p. 275. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Hcquicn mi lavori lin Cat- tivo saggio di questa pianta da lui raccolta in Corsica nel mese di Maggio. Distribuzione geografica. — Pianta dclla regione mediterranea. Nasce in Portogallo secondo Brotero , in Ispagna , in Corsica e nella Algeria. Descrizione. — La pianta ha una cipolla ovata, coperta di tuniche di color castagno, dentro alle quali si trovano due o tre bulbilli ovati: di sotto dalla cipolla partono molte libre carnosette e bianchicce. II fusto è alto circa un piede e mezzo a due piedi, diritto ma legger- mente flessuoso, cilindrico, liscio, verde, coperto lìn all'apice dalle guaine alquanto gonfie delle foglie e solo nudo per breve tratto tra una guaina e r altra. Le foglie sono lineari-lesiniformi, scanalate di sopra, convesse e striate fortemente di sotto, di un verde glaucescen- te, diritte, le inferiori lunghe quanto il fusto, le superiori a poco a poco più corte onde le guaine supreme sono quasi prive di lamina. Le brattee sono alquanto gonfie, acute, membranacee e verdi eccettocbè nel margine e all'apice dove sono bianche e scagliose: la superiore è uguale al tubo o lo supera. 11 tubo è cortissimo , quasi nullo , e come globoso, di colore verdognolo gialliccio. Le lacinie esterne sono per la massima parte dirette in fuori ed in su, e in questa parte sono di forma allungata , scanalate di sopra e di color gialliccio , sfumato di sotto longitudinalmente di verdognolo e di sopra con una riga longitudinale più carica e con leggiere vene di un color vio- letto chiaro; verso l'apice si rivolgono verso giù ed in questa parte sono quasi ovato-tonde, ottuse e smarginate, quasi intere nel resto, di color giallo con una riga o macchia allungata assai più viva che va longitudinalmente sino in vicinanza dell'apice. Le la- cinie interne sono diritte-patenti, quasi uguali o più corte delle esler- 508 IRIDEE. ne, più strette, di forma allungalo-lanceolata , ottuse e smarginate all'apice, assottigliate vorso la base, con una riga longitudinale giallic- cia visibile tanto di fuori che di dentro, e nel resto di color violetto pallidissimo. Gli stami non giungono sino alla divisione degli stimmi: i filamenti sono giallicci , e lunghi quasi quanto le antere, le quali sono lineari; il polline è giallo. L' ovario è lineare-allungato, triango- lare, con gli angoli ottusi, e con una scanalatura longitudinale in cia- scuna faccia: è triloculare, ciascuna loggia contiene molti ovuli, di- stribuiti in due o tre fde. Lo stilo è saldato con il tubo all'infima base, nel resto è hbero, triangolare, più grosso in alto e giallo. Gli stimmi sono appena più corti delle lacinie esterne alle quali sono avvicinati in modo da toccarsi, eccetto in alto; sono giallicci eccetto nel labbro superiore dove sono gialli. Le lacinie del labbro superiore banno il margine esterno tondeggiante e fornito di piccoli denti. Il labbro infe- riore é di color giallo pallido, cortissimo , ottusissimo e quasi bifido e fornito di piccolissimi denti. Osservazioni. — Ho descritto la pianta coltivata nei giardini e non quella di Corsica che ho veduto soltanto secca e in cattivo stato. Questa specie varia assai per il colore del fiore. CXCI. CiYKAWDRIRIS Pari. Pari, nuovi gener. e spec. di piante monoc. p. 49. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 2iG. Sisyrinchium Tourn. inst. 1 . p. 365. Iridis species Linn. sp. pi. 59. et pi. auct. Morese species Ten. fi. nap. 4. p. 10. Ker in hot. mag. lab. 1407. Diaphane Salisb. in trans, of the hort. soc. 1. p. 304. ubi nomen tan- tum, excl. Diaphane stylosa. Perigoniura corollinum , superum , irregulare, tubolongo, fili- formi, ovarium continuante, limbo sexpartito, laciniis inaequalibus , exterioribus majoribus, in medio geniculato-refle.xis, a basi ad medium canaliculatis et pilis brevibus, crassis barbatis, interioribus minoribus, erectis, basin versus sensim angustatis et canaliculatis. Stamina 3, stylo et stigmatibus tolidem agglutinata at facile separabilia. Filamenta basi cum parte styli suprema columnam teretem inter lacinias perigonii sitam efformantia. Anthera? extrorsse, biloculares, longitudinaliter dehiscentes. Pollen ovato-ellipticum , utrinque aculum, lasvc. Ova- GYNANDRIIU8. 309 riunì infcriim, triquetrum, lineare, trilocnlare. Ovula in loculis pau- ca, ovata, obtusa, biseriata, subhorizontalia, anatropa. Stylus peri- gonii tubo adnatus, superne tantum liberus et inter lacinias situs, teres. Stigmata 3, petaloideo-dilatata, bilabiata, labio superiore maxi- mo, bifido, inferiore brevissimo, etiam bifido. Capsula bracteis persi- stentibus obtecta, hyalina, lineari-oblonga , obtusc triquetra, apice tubo perigoni! persistente longe rostrata, trilocularis, trivalvis. Semina plurima, ovoidea, subhorizontalia, biseriata. Albumen carnosum. Em- bryo oblongo-cylindraceus, albumine plus quam dimidio brevior, extremitate radiculari liilo contigua. Osservazioni. — Vedi quanto ho scritto sulla fondazione di questo genere nei miei Nuovi generi e nuove specie di jjianle monocotiledoni p. 50. Abito. — Pianta più piccola tra le nostre Xifiée, fornita di una cipolla coperta di tuniche scure e con maglie a guisa di rete; di due foglie strette, lineari, profondamente, scanalate, flessuose e piegate ad arco, più lunghe dello scapo,; .di uno scapo corto, che porta da uno a cimine fiori, che si aprono 1' uno dopo l'altro in giorni di- versi e per brevissimo tempo verso il mezzogiorno o nelle ore pomeri- diane, e che sono di colore violetto chiaro e con una macchia bianca e dorata alla base verso la metà delle lacinie esterne; di un perigonio che ha un tubo lungo e filiforme e un lembo diviso in sci lacinie, le tre esterne quasi inginocchiate nel mezzo, dappoiché diritte in princi- pio si piegano poi a un tratto in fuori e in giù, le tre interne diritte- patenti e assai più strette e poco più corte delle esterne ; di stami col- lati con la parte superiore dello stilo e con gli stimmi che sono peto- loidei, larghi e divisi in due labbri come nelle Iris; di una cassula con pareti trasparenti, nascosta dalle brattee persistenti e che ha all'apice un lungo e delicato rostro, formato dal tubo persistente del peri- gonio. S69. Cwynandriris Sisyrincliitiiii Pari. Pari. 1. e. p. 52. Gren. et Godr. l. e. p. 246. Iris Sisyrinchium Linn. sp. pi. 59. Desf. fi. ali. 1 . p. 38. Biv. sic. pi. cent. 2. p. 33. Sibth. et Smith fi. grcnc. prodr. i. p. 28. et fi. grcec. 1 . p. 30. Guss. fi. sic. prodr. 1. p. 36. Dert. fi. ital. i. p. 2Ì4-. Pari. fi. panorm. 1. p. 52. Doiss.voy. en Espagn. p. 602. Guss. syn. fi. sic. 1. p. 39. De Noi. rep fi. lig. p. 398. 310 IRIDEE. Diaphane edulis Salisi), in trans, of the hort. sor., f. p. 304. Iris fugax Ten. fi. nap. 1 . p. 15. Diane, fi. dei dintorni di Avola in Ani dell' Accad. Gioen. di Catania toni. 19. p. 91. Moraìa Sisyrincliium Ker in hot. niag. tab. 1407. Morìs stìrp. sard. elench. fase. 1 . p. 45. Iris involuta Garzia in Effem. scient. e letler. per la Sicilia fase, 34. ann. 1834, p. SS6. Iris zelantca Leti, di Leonardo Vigo a Frane. Arrosto nello Speli, zancleo. Sisyrincliiiim medium Cup. h. calli, sappi, alt. p. 83. Sisyrincliium majus Cast. h. mess. p. 45. h. llorihus albis. Sisyrinchium flore candido Cup. /. e. Figure. — Cav. ie. 2. tab. 193. Red. Iti. 1. tab. 29. Sibili, et Smilh fi. graie. I. lab. 42. Sisyrinchium minus Gius. rar. plani, hìsl. p. 216. fig. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei CoUi 6 nei luoglli aridi maritlinii della costa occidentale e delle parti meridionali della penisola, e nelle isole di Sicilia, di Corsica, di Sardegna e di Malta. Si trova presso Genova fuori di Porta degli Angeli, nel Regno di Napoli presso Manfredonia, Tursi, Conversano, Ginosa, Reggio ed altrove. È co- mune in Sicilia segnatamente nei luoglii marittimi, e in Sardegna nelle parti meridionali. In Corsica nasce presso Bonifacio. Ho raccolta la va- rietà b. vicino a Palermo. Fiorisce in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica. — Pianta della regione mediterranea. Si trova in Portogallo , in Spagna, nelle coste e nelle parti meridionali d'Italia, in Sicilia, in Corsica, in Sardegna, in Malta, in Grecia, in Asia Minore, in Sona, in Egitto , e nell' Affrica boreale. Descrizione. — Questa pianta ha due bulbi collaterali, nati sopra il vecchio bulbo , e coperti insieme dalle squame marcide e reticolate di questo : vi è poi spesso un bulbillo all' ascella della foglia inferiore il quale fende la base di questa e sporge fuori come si vede in alcune Gagea. Le foglie sono due, strette, lineari, profondamente scanalate, convesse di sotto, flessuose e quasi piegate ad arco e più lunghe dello scapo. Questo è corto, cilindrico e porta molti fiori, accompagnali da molte brattee lanceolato-acuminate , verdi in basso, bianche e quasi argentee in alto e con nervi longitudinali un poco gonfi e acuti , ver- dognoli, con il margine e l'apice membranaceo e bianco; sono lunghe quanto il tubo del perigonio. I fiori sono da uno a cinque, si succedono ^àYNANDKiaiS. Trli r uno air altro nella fioritura e si aprono circa due ore prima di mez- zogiorno sino a un' ora dopo: però li lio veduti aprirsi un' ora dopo mezzogiorno e durare fin verso la sera. 11 loro colore è violetto chiaro con una macchia bianca e in parte dorata verso la metà delle lacinie esterne. 11 tubo del perigonio è stretto, (ililbrme, quasi cilindrico, poco più lungo dell' ovario, bianchiccio in basso, rossiccio in alto. Lo lacinie esterne sono diritte sino alla metà, poi ad un tratto curvate in giù onde sembrano quasi come inginocchiate nel mezzo , sono lunghe poco meno di un pollice, obovato-allungate, intere nel margine, ot- tuse air apice , di colore violetto chiaro come tutte le altre parti del fiore eccetto nel mezzo dove hanno una macchia ovata, bianca, sfu- mata di giallo e quasi dorata verso la base ; nella parte interna dalla base alla metà hanno alcuni corti e grossi peli , alquanto curvi e distribuiti in una riga longitudinale di color giallo carico e delle macchioline o punti violetti da ambe le parti. Le lacinie interne sono un poco più corte e assai più strette, diritte-patenti, allungato-lineari , più strette alla base, ottusette all' apice , dove hanno una piccola punta. 1 fila- menti e le antere sono collate alla parte superiore dello stilo ed agli stimmi per tutta la loro lunghezza, ma se ne staccano facilmente per via di uno spillo o mettendo il fiore nello spirito di vino. Le antere sono lineari, strette, si aprono longitudinalmente con due logge dalla parte esterna che guarda le lacinie esterne. Il polline è ovato-ellittico, acuto ad ambedue le estremità e liscio. L' ovario è lineare, triangola- re, bianchiccio, con tre solchi poco profondi, si continua insensibil- mente con il tubo del perigonio, tantoché è difficile di vedere di fuori dove l'uno finisce e l'altro comincia: però si vede di dentro che esso è lungo circa quattro linee: è triloculare, con le pareti delicatissime : gli ovuli sono piuttosto pochi, ovati, ottusi, in due file, quasi oriz- zontali ed anatropi. Lo stilo è grossetto, in forma di colonna quasi cilindrica , lunga una linea e mezzo , visibile in mezzo alle lacinie : è nel resto saldato interamente a tutto il tubo del perigonio. Gli stimmi sono lunghi quasi quanto le lacinie esterne , divisi poco più in so- pra della metà in due labbri, l'uno superiore assai grande, bifido, con le lacinie acuminate ed intere, l'altro assai corto, anche bi- fido, con le lacinie ovate ed ottusette di color più pallido del resto del fiore. La cassula è nascosta dentro alle brattee persistenti , è lineare-allungata, lunga circa un pollice, triangolare, con gli angoli ottusi, e prolungata all'apice in un rostro lungo e delicato, formato dal tubo persistente del perigonio : la membrana della cassula è de- 512 miDEE. licatissima in modo die lascia trasparire i semi scuri che essa con- tiene. Questi sono molti, in due fde, quasi orizzontali, piccoli, ovoi- dei, rugosi, prolungati in basso in una piccola punta un poco curva. L'embrione è allungato, più della metà più corto dell' albume, eh e carnoso. L' estremità della radichetta è vicina all' ilo. Osservazioni. — Molto è stato scritto SU questa specie che i botanici hanno descritto con tanti nomi. È stato supposto che la nostra specie sia diversa dalla bis Sisyrinchium di Linneo perchè nella diagnosi delle Species plantarum è detto corollis imberbibus, mentre nella pianta italiana come in quella d' Egitto le lacinie esterne hanno una piccola barba composta di corti e grossi peli , distribuiti in una linea longitudinale: però è da notare che guardate queste lacinie con poca attenzione pajono prive di barba, non essendo la loro da paragonarsi alla barba delle specie del mio genere Iris, in rapporto alle (juali Linneo scrisse della sua Iris Sisyrinchium oh' era priva di l)arba. Non ho veduto la varietà con il fiore maggiore di color più carico , alla quale spetta il sinonimo e la figura di Clusio Sisyrin- chium majus var. pi. hist. p. 2J6. CXCII. IIERMODACXiriiUS Tourn. Town, coroll. p. 50. Salisb. in trans, of the hortic. soc. 1. p. 304. ubi nomen tantum. Pari, nuovi yen. e nuove spec. di piante monoc. p. 45. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. part. I. p. 245. Iridis species Limi. sp. pi. 1. p. 58. et piar, auclorum. Iris, subgenus 1. Hermodactylus Spac/i i/i ann. des scienc. nalurell. 3"" sèrie, toni. 5. p. 90. Perigonium corollinum, superum, irregulare, tubo brevi, rec- to, limbo sexpartito, laciniis valde inaequalibus , tribus exterioribus majoribus, apice reflexis, nudis, tribus interioribus minimis, erecto- patentibus. Stamina 5, basi laciniarum perigonii exteriorum inserta. Filamenta lineari-subulata , plana. Antherre lineares, long», apice integraB, mucronulatse, dorso paulo supra basin bifulam alTixaì, extrorsae, longitudinaliter dehiscentes. Pollen ellipticum, oblusum , laeve. Ovarium inferum, oblongum , subinflatum, uniloculare, valvis medio breviter septiferis. Ovula plurima, obovata, biseriata, serie- bus divcrgentibus , horizontalia, analropa. Stylus brevis , triqueter. HERMODACTVLUS. ól.i orassus, maxima ex parte perigonii tubo adnatus. Stigmata 3, peta- loideo-dilatata , siipra carinata, siibtus canaliciilata, bilabata, labio su- periore majore, bifido, inferiore brevissimo, etiam bifido. Capsula membranacea, oblonga, siibinflata, apice loculicido-trivalvis, unilo- ciilaris. Semina plurima, subglobosa, testa laxiuscula , apice valde gelatinoso-incrassata, liilo minuto, basilari. Embryo minutus, ovatus, rectus, albumine corneo prope hilum inclusiis, extremitate radiculari hilum attingente. Osservazioni. — Tournefort distinse questo genere per la sola differenza della radice. I botanici posteriori lo considerarono come una specie d' Iris eccetto Salisbury , il quale ricbiamò in vita il genere Hermodaclylus senza indicarne le ditferonze dal genere Iris né darne alcuna diagnosi, lo, il primo, ne notai le differenze importantissime del fiore e massime dell' ovario e della cassula uniloculare, la qua! cosa è singolare nella famiglia àiWe Iridee, avendo queste general- mente un ovario e una cassula con tre logge. Vedi i miei Nuovi generi e nuove specie di pianle monocotiledoni p. 45 e 46. Non so per- chè gli autori della flora francese ammettendo quel genere secondo il lavoro da me fatto non 1' abbian nemmeno citato come fecero per il mio genere Gynandriris. Abito. — Pianta' fornita di un rizoma piuttosto delicato e avente all' apice da uno a tre tuberi allungati e quasi cilindrici , di guaine bianche e senza lamina e di foglie inguainanti il fusto alla base, poi lineari, quadre, con gli angoli acuti, verdi un poco glauche e più lunghe del fusto. Questo è diritto, cilindrico, alto circa un piede, ed ha in alto qualche brattea larga e simile alla parte larga e inguainante delle foglie. 11 fiore è solitario all' apice di un pedicello lungo quasi un pollice, è di color verdognolo, ha il tubo corto, le lacinie assai disuguali, le esterne rivolte verso l'apice in fuori ed in giù, ed ivi di color violetto scuro e quasi vellutato, e le interne piccohssime e di- ritte-patenti. La cassula è come gonfia e ha una sola loggia. S63. Hennodactyliis tiilteroisus Salisb. Hermodactylus tuberosus Salisb. l. e. Pari. l. e. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. I. p. 245. Iris tuberosa Linn. sp. pi. 58. Ucria h. r. pan. p. 49. Dee. fi. fraììQ. 5. p. 328. Sibili, el Smith fi. green. 1 . p. 29. Seb. et Maur. fi. rom. prodr. p. 20. Ten. fi. nap. 3. p. Sì'. Guss. fi. sic. prodr. 1 . p. 20* 014 ll'.lliKK ,17. Reich. //. (jernt. cxcurs. 1 . p. 83. Ten. syH. p. 2G. Beri. fi. Hai. 1. p. Si2. Pari. (l. panaria. 1 . p. 51. Puccìn. sijn. fi. Ine. p. 30. Vis. (l. dalm. 1 . p. 117. Guss. fi. sic. syu. 1. p. 40 et 2. p. 779. in add. et eniend. De Noi. rep. fi. lig. p. 398. Satyrinm Ceesalp. de plani, lib. 10. cap. 45. p. 417. Satyriuni Erithronium Coisalp. herh. fai. 219. n. 608. Iris tuberosa, folio angoloso Cup. h. calli, p. 103. Iris tuberosa rubro-atropurpurea, anguloso folio, luberibus binis oblongis terminate minutis Cup. sappi, alt. p. 43. Iris tuberosa Castell. h. mess. p. 12. Figure. — Sìbth. et Sniìlli fi. grxc. 1 . lab. 41. Red. Iti. 1 . lab. 48. Reich. ic. 9. voi. 9. lab. 348. fìg. 776. Stazione, Abitazione e Fioritura. — ^ Nei luOghi Salvatici, Sui muri e nei prati e luogbi incolti della penisola e delle isole di Sicilia e di Corsica. E rara nelle parti settentrionali, dove si trova presso Verona, Vicenza, nei colli Euganei, e presso Bologna. È più comune nelle parti centrali e meridionali dove nasce presso Genova, Sarzana, Luc- ca, nel Monte Pisano, Firenze, Siena, Ascoli, Monte Fortino, Roma, Napoli, nella Puglia, nel Principato citeriore sino in Calabria e pro- babilmente in molte altre parti. In Sicilia si trova presso Monreale, Castellobuono, Alleata, Terranova, Messina, Caronia, Caltanissetta , Piazza, Buccheri, Noto, Siracusa, Avola, fra Palagonia e Militello, Caltagirone ed altrove. In Corsica si trova presso Ajaccio. Fiorisce in Febbrajo e Marzo. Distribuzione geograGca. — Pianta delle parti meridionali di Eu- ropa e dell' Orienle. Nasce in Ispagna presso il Trocadero, nelle parti meridionali della Francia, in Italia, in Sicilia, in Corsica, in Dalma- zia e in Grecia. Si trova pure in Arabia. Descrizione. — Il rizoma è poco grosso, orizzontale o quasi oriz- zontale, e porta all'apice uno e più spesso due o tre tuberi allungati e quasi cilindrici e ottusi all'apice che sono da considerarsi come i ri- zomi nascenti da svolgersi negli anni seguenti , dalla base di ciascuno dei quali parte di sopra una foglia, coperta in basso da guaine proprie e da altre guaine comuni anche al fusto che sia nel mezzo e che porta il fiore : dalla base medesima ma di sotto partono delle fibre radicali bianche e lisce. Il fusto eh' è certamente un ramo-, è diritto, cilindri- co, liscio, alto un piede o poco pu'i, e coperto dalla base inguainante delle foglie e delle brattee. In basso di esso sono delle guaine bianche, prive di lamina, ottusette o acute, le quali abbracciano anche le foglie HERMODAGTYLUS. • 515 che partono dalla base del tubero, e oltre a queste guaine comuni tanto il fusto quanto le foglie qui dette hanno guaine proprie , le quali sono bianche, acute e lacere all'apice e più lunghe delle guaine co- muni. Le foglie che accompagnano il fusto sono larghe alla base ed inguainanti , poi diventano lineari ma quadre , con gli angoli acuti e con le facce aventi un solco longitudinale; esse sono verdi, un poco glauche e più lunghe del fusto compreso anche il fiore. Quasi nel mezzo del fusto si vede una brattea che arriva sino al fiore , la quale somiglia alla base inguainante delle foglie ma è priva di lamina; simili ad essa ma più corte sono due brattee che stanno alla base del pedun- colo e che inguainano tanto il peduncolo quanto 1' ovaiio. 11 pedicello è lungo quasi un pollice ed è cilindrico, liscio e diritto. L'ovario è lungo più di mezzo pollice di forma allungata, un poco più grosso in alto, ed è di color verde pallido; è uniloculare e formato di tre pezzi che portano nel mezzo i setti, i quali sono corti e non giungono sino all' asse della cavità dell' ovario: gli ovuli son molti, della forma di un uovo a rovescio, ottusi, anatropi, e distribuiti in due file; sono oriz- zontali e si dirigono in fuori iu modo che cun il loro apice (la base anatomica dell'ovolo) quelli di un setto toccano l'apice degli ovoli della fila corrispondente del setto vicino. 11 tubo del perigonio è assai stretto, quasi la metà più corto dell'ovario e di colore verdognolo. Le lacinie e gli stimmi sono pure di colore verdognolo, sfumato in alcune parti di gialliccio e di violetto ; le lacinie esterne hanno la parie ri- volta in fuori ed in giù di color violetto carico quasi nericcio e come vellutato con due macchie bianchicce laterali alla base di questa parte scura e con una riga larga gialliccia longitudinale nella parte diritta . tali lacinie sono di forma allungata, ottuse all'apice ed ivi un poco smarginate. Le lacinie interne sono piccolissime , diritte , strette , quasi lineari, ma più larghe in alto dove hanno nel margine alcuni piccoli denti e all' apice una lunga punta assai acuta; compresa questa sono una metà più corte delle prime. 1 filamenti sono circa tre volte più corti delle lacinie esterne, ed ivi di colore violetto ; nel resto sono di colore verdognolo pallido. Le antere sono un poco più lunghe dei filamenti e di color giallo pallido. Gli stimmi sono un*poco più corti delle lacinie esterne, con una carena di dentro, concavi di fuori, con il labbro inferiore cortissimo e bifido e le lacinie di esso ottuse e dentellate, e con le lacinie del labbro superiore molto acute e den- tellate nel margine esterno. Lo stilo è corto, triangolare, grosso, saldato nella parte inferiore con il tubo del perigonio. La cassula é 51G IRIDEb:. membranacea, quasi gonfia, ovale-allungata, acuta, si apre solo verso r apice in tre valve , eil ha una sola loggia con tre setti poco sporgenti nel mezzo di ciascuna valva. 1 semi sono molti, quasi tondi, con la testa alquanto rilasciata e ingrossata all'apice in una sostanza come gelatinosa: l'ilo è piccolo e alla base. L' embrione è piccolo, ovato, diritto, racchiuso dentro un albume corneo in vici- nanza dell'ilo: la sua radichetta giunge sino all'ilo. Osservazioni. — Ignoro cosa Sia 1' Hermodactylus longìfolms Sweet brit. flow. gard. ser. 2. tab. 146. Iris longìfolia Spach in ami. des scienc. nalurell. S"" sèrie iom. 5. p. 91 , al quale è assegnata per patria l' Italia meridionale , dappoiché non ho potuto avere per mani 1' opera di Sweet qui sopra menzionata. Suppongo che la sua pianta sia una qualche forma cìeW Hermodaclylus tuberosus. CXeiII. THEIilTSlA Salisb. Thelysia SaUib. in Irans. of the bori. sue. I. p. 303. (1812) \ibi no- men tantum. Iridis species Poir. voij. en Barb. 2 p. 86. Desf. II. atl. I . p. 40. et pi. andor. Juno Trallr. aìisiu. tom. 1. p. 135 (18'2l) ex Beri. fi. Hai. 1. p. 241. Iris subgenus III. Scorpiris S'pach in ann. des scienc. nalurell. 3'"' sè- ne lom. 5. p. 91. Perigonium corollinum , superum, irregulare, tubo longissimo, recto, limbo sexpartito, laciniis valide insequalibus, exterioribus ma- ioribus patenti-reflexis, a basi usque paolo ab apice linea promi- nente puberula notatis, interioribus minimis, horizontaliter patenti- bus. Stamina 5, basi laciniarum perigoni! exteriorum inserta. Fila- menta lineari-subulata, planiuscula. Anthera^ oblongo-lineares, long*, dorso paulo supra basin bifidam atfixae, extrorsae, longitudinaliter dehi- scentes. Pollen globosum, echinatum. Ovariurn lineari-oblongum, tri- quetrum, triloculare. Ovula plurima, subovata, in loculorum angulo cen- trali biseriata, anatrojpa, subhorizontalia. Stylus brevis, triqueter, ma- xima ex parte perigoni! tubo adnatus. Stigmata tria, petaloideo-dilatata, supra cannata, subtus canaliculata, paulo supra medium bilabiata, labio superiore maximo, bifido, inferiore brevissimo, obtusissimo. Capsulam non vidi. Osservazioni. — A questo genere appartengono Y Iris persica THELYSIA. 317 Linn., Tliely sia persica Noi)., e V Iris caiicasìca Bieh. Thehjsia canea- sica Nob. Abito. — Pianta con raJice composta di molti tuberi grossi e fusiformi uniti in fascio come in un Asfodelo, con foglie larghe lanceolato-acuminate, abbracciantesi con la base, scanalate e sotto fornite di una carena, di color verde glauco , con le guaine di esse e con le guaine prive di lamine, carnose e formanti un bulbo sopra la radice, con scapo cortissimo onde i fiori che sono o due o soli- tarii sembran venire dalla radice; tali fiori sono grandi, odorosi, di un bel colore lilla, aventi il tubo assai delicato, lungo e alibrac- ciato in parte dalle bratteole e il lembo diviso in sei lacinie, tre delle quali esterne assai maggiori delle interne, quelle sono di- rette in alto e in fuori e poi verso l'apice un poco in giù, queste sono dirette quasi orizzontalmente in fuori. S64. Tlielysia alata Pari. T. scapo subbitloro, perigonii tubo limbo scsquilongiore, laci- niis exterioribus patenti-reflexis , oblongis, basin versus paulo angu- statis, apice rotuiulatis, undique crenulatis, interioribus minimis, horizontalibus, oblongo-obcordatis , crenulatis, stigmatibus lacinias exteriores subsequantibus vel illis paulo brevioribus, laciniis labii supe- rioris acutis, crenulato-denticulatis, foliis flore longioribus , late lan- ceolato-acuminatis, canaliculatis, carinatis, vaginis incrassatis, bul- bum efformantibus , radice tuberoso-fasciculata. Iris alata Poir. voy. in Barb. 2. p. 86. (ann. 1789) Lamli. eiicijcl. hot. 3. p. 302. Biv. sic. pi. cent. 1. p. 44. Moris stirp. sarà, elencìi. fase. 1 . p. 45. Pari. fi. panorm. I. p. 50. Iris scorpiodes Desf. fi. ali. I. p. 40. (ann. 1800) Guss. fi. sic. prodr. I . p. 36. etsitppl. 1. p. 9. Beri. fi. Hai. 1. p. 241. Boiss. voy. en Espagn. p. 602. Iris transtagana Brot. fi. lusit. 1 . p. 52. (ann. 1804). Iris microptera Vahlenum. 2. p. 142. (ann. 1806). Thelysia grandiflora Salisb. in trans, of the ìiort. soc. I . p. 303. Jinio scorpioides Tratt. answ. Ioni. I . p. 135 ex Beri. fi. ital. /. p. 241. Iris trialata Brot. phyt. lusit. 2. p. 44. Iris bulbosa latifolia Gius. rar. stirp. hìsp. hist. p. 293. 518 IRIDEE. Iris litimilis, oporina, Narcisi Jacobaei t'olio, coerulea, odora, Asphodeli radice Cnp. h. cath. p. 36. Iris hnmilis, oporina, cteriilea, odora, Asphodeli radice ciim variet. Cnp. snppl. alt. p. 4S. Figure. — Desf. l. e non bona qiioad tlores, Brol. phyt. litaìt. 2. tal). 95. Red. Vii. tab. SU. Boi. rrg. lab. 1876. Iris bidbosa, latifolia Chis. l. e. p. 274. Iris auliimnalis, purpurea, Asphodeli radice Cup. panpìi. sic. 2. tab. 130. Bonann. tab. 13. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi erbosi, nei prati e colli sterili di Sicilia dove è assai comune tanto nelle parti marittime quanto interne, come pure in Sardegna presso Cagliari e nelle piccole isole di Levanzo, Favignana e Marettimo. Fiorisce da Novembre a Marzo, ed è perenne. Distribuzione geografica. — Pianta della regione mediterranea. Nasce in Portogallo, in Ispagna, in Sardegna, in Sicilia e nelle piccole isole adiacenti qui sopra ricordate, e nelle parti boreali dell' AtTrica. Descrizione. — La pianta è fornita di un l'ascio di radici grosse quasi quanto il dito piccolo della mano e fusiformi, carnose, scure di fuori, quasi come si vede nell'Asfodelo ramoso. Le guaine inferiori o esterne che sono larghe, membranacee, bianche, ottuse ed afdle e le guaine superiori o interne che appartengono alle foglie, sono più car- nose in basso ed ivi più larghe e concave in modo che si forma una specie di bulbo ovato, coperto di tuniche scure e racchiudente nel centro lo scapo che non è punto ingrossato alla base. Le foglie si ab- bracciano inferiormente con le loro guaine; sono larghe, lanceolato- acuminate, scanalate, finamente striate, assai più lunghe dello scapo, compreso il fiore, di color verde glauco e con un margine bianco strettissimo, il quale guardato con la lente offre tanti piccoli denti o seghe. Lo scapo è alto da 5 a 4 pollici, cilindrico, liscio e bianco, e porta in alto due fiori odorosi. Ciascun fiore ò quasi sessile, lungo da 6 a 7 pollici, accompagnato da due bratteole o spate, assai larghe e im poco gonfie, delicate, bianche e talvolta anche. verdognole verso alto, ottusette e lunghe quasi quanto il tubo del perigonio. Fra 1' un fiore e l'altro si trova una bratteola stretta e lunga circa un pollice e mezzo , assai delicata e diafana. Il tubo del perigonio é gracile, lungo circa 5 pollici , e perciò assai più lungo del lembo , triangolare ad an- goli ottusi, con un solco longitudinale in ciascuna delle tre facce di esso, e di colore bianco. Le lacinie del Ieml)o sono assai disuguali, TfJELYSIA. 519 ma tutte di color lilla. Le tre esterne sono patenti-refiesse , allungate, un poco ristrette verso la base, rotondate all'apice e crenulatein tutto il margine: nel mezzo dalla base fino a poca distanza dall' apice hanno nella pagina inferiore una linea sporgente quasi come una costola di color giallo, dove sono alcuni peli corti, visibili con una lente e diversi punti 0 macchioline scure: da questa linea partono diverse macchie o righe di color lilla più carico che si dirigono verso il margine e l'apice. Le tre lacinie interne sono dirette orizzontalmente in fuori , di colore un poco pili chiaro delle esterne e assai più piccole di queste, perchè sono lunghe appena un terzo di esse: sono ristrette alla base e scana- late , poi si allargano e sono scavate all' apice a guisa di cuore in modo che si possono dire allungate e cordate a rovescio : il loro margine è fornito di piccolissime crenature. Gli stami sono la metà più corti delle lacinie esterne: i filamenti sono inseriti alla base delle lacinie esterne, sono lineari-lesiniformi, quasi piani, di color celestognolo chiaro, con pochi peli lunghetti e bianchi nella parte esterna che guarda le lacinie del perigonio. Le antere sono di color celestognolo, allungato-lineari, lunghe quanto i filamenti, diritte, smarginale all'apice, bifide alla base, poco al di sopra della quale s' inserisce il filamento, sono biloculari, estrorse: il polline è gialliccio. Gli stimmi sono poco più corti delle lacinie esterne , scanalati inferiormente fino al di sopra della metà e sul dorso forniti di una carena, divisi in due labbri, con il labbro superiore profondamente bifido, e le lacinie assai larghe, acute e crenulate eco- me dentellate, e il labbro inferiore cortissimo, ottusissirno e denticolato. Lo stilo è corto quasi triangolare e saldato alla base con 1' apice del tubo del perigonio. L' ovario è lineare-allungato, triangolare, di colore giallognolo , triloculare. Gli ovuli sono molli distribuiti in due file in ciascuna loggia, all'angolo interno della quale sono inseriti: sono orizzontali e anatropi. Non ho veduto la cassula. 7d() SClTA]fIlI«EE. SciT .^.Ml^EM Baili, ord. nal. p. 59. Endì. gen. pi. p. 221. Brongn. enitm. des genres des plaiites p. 7i. SciTAMiNE.-E Linn. prceled. in ord. nat. p. 188. ord. Vili. Amomales Lindi, veg. kingd. p. 162. Herbae ssepe magnae, interdum arboriformes, rhizomate vel ra- dice fìbroso-fasciculata, fibris qiiandoque tuberoso-incrassatis, peren- nantes. Caules saepiiis simplices et teretes, follati vel scapi breves vel subnulli. Folla alterna, basi vaginantla, lamina ssepe lata aut latlssima, integerrima, uninervia, nervis slve venis plurimis slmpllcisslrais, pa- rallelis, apice incurvis, utrinque e nervo prodeuntibiis, praefollatione convoluta. Flores hermaphrodltl , sajpe speciosi, bracleati et bracteolali aut nudi, interdum spatha suffultl. Perigonium superum, irregulare, hexapliyllum, pbyllis sa^pisslme iuaequallbus, biseriatis, omnibus corol- linis voi trlbus exterioribus subcalyeinis, nunc dlstlnctis nunc varie In- ter se connatis, Stamina sex, plerumqne petaloideo-dilatata et tantum unum fertile, anthera biloculari aut uniloculari, rarissime stamina omnia velo, sexto abortierìte, fertilia. Pollen pulverulentum. Ovarium inferum, unl-triloculare. Ovula in loculls solitaria, basilaria, vel plu- rima, angulo centrali affìxa, anatropa vel campylotropa. Stylus 1, stigmate simplicl vel trilobo, interdum petaloideus, apice vel lateraliter stigmatosus. Fructus capsulares vel exsncci aut siibbaccatl vel baccatl. Semina plura vel tria aut abortu solitaria, subglobosa vel mutua pres- sione angulata, nuda vel arillo brevi carnoso praidita, in baccis in pulpa nidiilaiitia. Alljumen farlnaceo-carnosum vel coriieum. Embryo inclusus , cylindraceus, exlreraitate radiculari infera vel centripeta. Considerazioni geografiche. — La Canna indica, che ora nasce salvatlca presso le acque limpide e lentamente correnti di San Cosi- mano tra Siracusa e Agosta nell' isola di Sicilia, è il solo, rappresen- tante di questa bella classe di piante raccbluse dentro ai confini della zona torrida, e sta a indicare 11 pmito più settentrionale delle piante di quella classe nel nostro emisfero. 1 Siciliani coltivano da poclii anni in ahbondanza e all'aria aper- SCITAMINKE. 321 ta, segnatamente nelle vicinanze di Catania, la banana, Musa paradi- siaca Linn. i di cui frutti sono ora mangiati comuneraente in quelle parti e donde si mandano talvolta anche fuori dell' isola. Molte specie dì Hedycìdum , di Canna, di Marantha, la Thalia dealbata ed altre sono coltivate comunemente nei giardini botanici e nei giardini di diporto, ma nessuna di esse è coltivata nei campi con lo scopo di ricavarne fecola o altra utile cosa. FAMIGLIA DECIMAQUARTA, Cannage^ Bartl. ord. nal. p. 61. Endl. gen. pi. p. 2^3. SciTAMiNEAiiUM genera Lìnn. prcelect. in ord. nal. p. 188. ord. Vili, Gannarum genera Jiiss. gen. p. 6S. CA^■NE/E R. Broion prodr. p. 307. Bronyn. enmn, des genr. des plani, p. 71. Maranthace.'E Lindi, veg. kingd. p. 168. Herbae perennes, rbizomate ramoso, nunc elongato, nunc ab^ breviato, horizontali vel subverticali, quandoque stolonifero (in Can^ na glauca), et fibris radicalibus, nonnuUis aliquando apicem versus tuberoso-incrassatis (in Marantha) prseditaj, caulescentes. Caules (rami), simplices vel parce ramosi, basi ssepe bulboso-^ incrassati nodisque tumidi, vaginis foliorum maxima ex parte tecti (in Canna), aut scapi simplices, inferne a vaginis foliorum amplexati (in Marantheis). Folla alterna, disticha, simplicia, petiolata, petiolis basi vaginan^ tibus, lamina plana, lata, oblonga, elliptica, ovata vel lanceolata, in- tegerrima, nervo medio valido, venisque simplicissimis , obliquis vel transversis, incurvis et margines attingentibus munita, vernatione convoluta. Flores hermaphroditi , irregulares, in bractearum ssepe dilatata^ rum axillis plerumque gemini, bracteolati, sessiles vel brevissime pe-> dicellati, spicati aut paniculati. Perigonium superum, duplex, exterius subcalycinum, triphyllum, Fi.oKA Italiana. Voi.. IU. '^I 7y1i> CANNACKE. phyllis subsequalibiis., interiiis subcoroUinum , multo majus, triiidum, laciniis subaequalibus. Stamina 6, petaloidea, tria vel diiO' exteriora petaloitlea, subae- qualia vel ingequalia, altero quandoque labellitbrmi, tertio ssepius abor- tiente; tria vel duo interiora inaequalia, altero lateraliiim quandoque rellaxo-labelliformi (in Canna) aut subfornicato et stylum araplexante (in Marantbeis), altero tantum lateraliter antherifero. Anthera linea- ris, unilocularis , longitudinaliter debiscens. Pollen globosum, echi- nulatum, (an semper?). Ovarium inferum, papillis crassis tectum aut nudum, pilosum vel glabrum, trdoculare, ovulis plurimis , angulo centrali affisis, anatro- pis (in Canna), aut 4-vel 3-loculare, ovulis 3 , basilaribus, campylo- tropis, (in Marantbeis), septis glanduloso-nectariferis, incrassatis. Stylus staminibus interioribus plus minusve basi adnatus, raro peta- loideus, rectus et superne stigmatosus, stigmate lineari, obtuso, sae- pius carnosus, curvatus et elasticus, apice geniculato-inflexus, latera- liter stigmatosus, stigmate laterali, concavo-subbifido. Fructus capsulares, oblongi vel subglobosi, obtuse triquelri, pa- pilloso-muricati, dehiscentes, triloculares, loculicido-trivalves, poly- spermi, seminibus angulo centrali affixis, vel exsucci aut subbaccati, subglobosi, subinflati, indehiscentes, uniloculares, 1-3 spermi, semi- nibus basilaribus. Semina subglobosa, testa crustacea, ssepius atra, tegmine sub micropylo incupulam, extremitatem radicularem embryo- nistegentem, producto. Albumen corneum, raro farinaceum, sub- stantia radiata, basi perforatum, ssepe una alteravo cavitate, embryo- nis cavitate sajpius conformi et substantia, forsan vitelli, partim repleta, exculptum. Embryo in seminibus anatropis axilis, cylindra- ceus, albumine parum brevior, cotyledone subindexa, cavitate altera albuminis nulla : in seminibus campylotropis nunc homotropus , unci- natus, nunc rectus, .excentricus, albumine brevior, semper cavitate una alterava albuminis, vitelli substantiam continente, consociatus: in omnibus extremitate embryonis radiculari bilum attingente et cu- pula intra albuminis ostiolum producta vaginata. Osservazioni. — Gli studii fatti sopra molte piante di questa fa- miglia e delle famiglie vicine delle Zingiberacee e delle Musacee mi inducono a far qui alcune osservazioni tendenti a illustrare la mor- fologia e la fìtografia delle Cannacee. È noto che i botanici hanno spiegato diversamente le parti del fiore delle piante di questa famiglia, curiosi d'indagare la ragione CANNACEE. u2o di aver questo un solo stame mentre generalmente il numero ter- nario e le sue moltiplicazioni regolano la simmetria del fiore delle piante monocotiledoni. I loro studii sono stati fatti principalmente sul fiore del genere Canna. Antonio Lorenzo Jussieu considerò quel fiore come avente un doppio calice, uno esterno composto di tre lacinie persistenti, e uno interno di sei, cinque delle quali diritte ed una rivolta in giù; vi descrisse un solo stame con un filamento bilobo, che porta solo l'antera in uno dei lobi. R. Brown che primo distinse le Cannacee dalla famiglia delle Scitaminee o Zingiberacee, con la quale Jussieu le aveva unite, considerò il fiore di queste ultime ;)iante come composto di un doppio perigonio , 1' esterno più corto diviso quasi in tre lobi , l' interno trifido con una delle lacinie grandi e a guisa di labello: vi ammise un solo stame, bilobo, con i lobi distinti, biloculari, e due corpiccioli (stami sterili) alla base dello stilo filiforme, e descrisse nel seme un vitellus che circonda una parte dell' embrione. Egli credette di dovere distinguere le Cannacee dalle Scitaminee per avere una antera semplice, per la mancanza del vitellus e dell' aroma che si trovano nelle Scitaminee. Tale era lo stato delle nostre cognizioni sul fiore delle Canna- cee quando il signor Lestiboudois cercò nella sua Mémoire sur le Canna indica et sur les familles des Balisiers et des Bananiers dì ri- condurre la struttura di quel fiore a quella delle Musacee, ammet- tendo nella Canna un doppio perigonio, composto di tre lacinie esterne più piccole e di tre lacinie interne, quattro divisioni interne petaloidee, tre diritte e una rivolta in giù, e uno stame, del quale r antera biloculare é fissata per la metà inferiore della sua faccia in- terna a un filamento petaloideo bifido, avente una lacinia prolun- gata sul dorso dell'antera e l'altra libera e petaloidea. Egli considerò le quattro divisioni interne come stami convertiti in petali e l'an- tera e il suo filamento petaloideo come due altri stami metamorfo- sati solo in parte, in guisa che trovò nelle Cannacee sei stami come nelle Musacee, nelle quali però uno stame è generalmente man- cante, essendovi solo tutti e sei nel genere Ravenala. Per tale uni- formità di struttura e di simmetria del fiore Lestiboudois credette di. dover fare delle Cannacee e. delle Musacee una sola famiglia, cre- dendo di poca importanza la presenza di un vitellus nelle Scitami- nee e la sua mancanza nelle Cannacee, e trovando una conferma alla sua opinione nel vedere tanto variabili le forme e le saldature dei pezzi del fiore nei diversi generi delle Cannacee, la qual cosa 521 CANNACEE. si spiega facilmente per 1' aborto o la metamorfosi degli stami in organi petaloidei. Tale ingegnosa spiegazione fn abbracciata da molti botanici, quantunque Endlicher, Lindley ed altri uomini illustri abbiano se- guito su questo le idee di R. Brown. Ora per i miei studii sul fiore delle Canna e di quasi tutti i generi delle Cannacee, mi son dovuto convincere che erronea è la spiegazione del fiore data da R. Brown e che non è nemmeno interamente esatta quella di Lestiboudois. Tanto le Musacee quanto le Scitaminee e le Cannacee offrono uno stesso piano di struttura nelle parti loro che fa che esse apparten- gano a una medesima classe e abbiano un portamento proprio, lo ammetto in esse un perigonio doppio, composto di sei pezzi, tre esterni il più delle volte più piccoli, e tre interni maggiori; i pezzi di eia- scun verticillo sono quasi uguali nelle Cannacee e nelle Zingibera- cee, sono spesso disuguali nelle Musacee. Vi ammetto sei stami, che sono tutti (nella Ravenala) o quasi tutti (cinque nella Musa, Heli- conia e Slrelìlzia per l'aborto del sesto) fertili nelle Musacee, e che nelle Cannacee e nelle Zingiberacee sono quasi tutti convertiti in fo- glioline petaloidee, rimanendo un solo stame interamente fertile nelle Zingiberacee e fertile per metà nelle Cannacee. Per conoscere la simmetria del fiore delle Cannacee a me pareniuna cosa giovi tanto quanto lo studio di quello della Canna glauca, perchè questo non manca di alcuna delle sue parti, ciò che nessun botanico ha finora osservato. Quel fiore si compone di un perigonio doppio, con tre foglioline esterne corte, quasi uguali e persistenti e con tre foglioline interne assai maggiori, quasi uguali tra loro, diritte, cadu- che e alterne con le tre foglioline esterne; di sei foglioline petaloidee, tre esterne quasi uguali tra loro, diritte, saldate in parte e alterne con le lacinie interne del perigonio, e tre interne, opposte a queste, e delle quali una laterale perfettamente uguale alle tre foglioline petaloidee esterne, un'altra anche laterale, smarginata all' apice e con macchie rosse, rivolta in giù a guisa di labello, e la terza superiore ma al- quanto avvicinata alla prima , in parte petaloidea , e che porta una an- tera uniloculare nella parte superiore del suo margine diritto. Vi è finalmente lo stilo petaloideo saldato in basso con la fogliohna an- terifcra. Lo stesso numero e distribuzione delle parti del fiore si osserva pure nei verticilli di quello della Canna flaccida, ma nella maggior parte delle specie del genere Canna la prima delle foglioline petaloi- CANNACEE. 5-25 dee del verticillo interno manca e talvolta anche ima di quelle del ver- ticillo esterno degli stami : i pezzi del perigonio tanto esterno quanto interno sono però sempre costanti. Noterò che una delle foglioline del verticillo esterno degli stami non manca sempre interamente perchè talvolta essa si vede in uno stato rudimentario e a guisa di appendice lineare o lanceolata di una delie altre due foglioline dello stesso verti- cillo : ciò si osserva frequentemente nel fiore della Canna coccinea , indica e di altre specie. A me par certo che le sei foglioline petaloidee della Canna glauca e flaccida rappresentino sei stami metamorfosati in gran parte, tanto per la simmetria loro quanto e segnatamente per la loro natura e per la struttura della antera. Tutte le foglioline sono perfett;imente simme- triche per la loro posizione, poiché alternano tra loro e con le foglio- line del perigonio: sono simili alla parte petaloidea dello stame in parte fertile, la quale somiglianza è manifestissima sopra ogni altra nelhi ibgliolina interna rivolta in giù a guisa di lahello, poiché la natura e il colore di questa sono quasi sempre gli stessi di quelli della parte pe- taloidea dello stame anterifero. Ora è certo che questa parte petaloi- dea dello stame fertile è la metà dello stame convertita in petalo, es- sendo l' altra metà rappresentata dall'antera eh' è perciò uniloculare, la qual cosa si vede spesso negli stami delle piante metamorfosati in petali che hanno una antera uniloculare nella parte superiore del mar- gine di questi, mentre una tale parziale metamorfosi non si osserva nelle Zingiberacee che hanno perciò uno stame normale che porta una antera biloculare. Per le quali cose mi pare si possa essere certi che lo stame delle Cannacee sia per metà petaloideo e per metà fertile, e che il signor Lestiboudois andò errato supponendo che lo stame di esse fosse composto di due stami saldati insieine, e ciò tanto per la strut- tura unilocidare dell' antera delle Cannacee mentre essa è biloculare nelle Zingiberacee, quanto per la posizione dell' antera* nel margine della fogliolina petaloidea, il che fa parere laterale lo stame fertile delle Cannacee, mentre esso è costantemente superiore nelle Zin- giberacee per essere le due logge dell' antera ugualmente fertili , quanto ancora per il numero delle foglioline che sarebbero sette in- vece di sei se si ammettesse che lo stame delle Canna fosse com- posto di due stami saldati insieme. Il signor Lestiboudois studiò il fiore delle Canna nella Canna indica nella quale manca una delle foglioline petaloidee interne che è nella Canna (jtanca, per cui cre- dette di trovare la sesta fogliolina nella parte petaloidea dello stame 526 CANiNACEE. ili parte fertile, e considerò questo come formato dalla saldatura di due starni. Nella Canna è una gran tendenza delle parli del fiore a convertirsi in foglioline petaloidee dappoiché è petaloideo anche lo stilo, cosa rarissima ad osservarsi nelle piante, la qual cosa dimo- stra che gli stami si sono tutti o quasi tutti convcrtiti in foglioline petaloidee. Notabili sono nelle Cannacee lo particolarità dello stilo assai diverso nella Canna e negli altri generi di questa famiglia. Ho già delto che nella Canna lo stilo è quasi petaloideo, diritto e stimma- toso all' apice con lo stimma lineare. Nella Maranlka, nella Calalhea, nella Thulia esso è carnoso, quasi cilindrico, un poco schiacciato, curvato, finisce con apice ottuso e quasi inginocchiato in modo che lo stimma è laterale, diretto in giù e concavo: tale stilo è adattato contro a uno degli stami convertito in una fogliolina carnosa e tal- volta a guisa di un piccolo scudo, ma è elastico in modo che toc- cato si stacca da questa fogliolina, dalla quale è trattenuto per al- cune pieghe 0 appendici a guisa di uncino, e si- curva assai ad arco. Altre particolarità si osservano pure nei semi delle Cannacee che meritano di essere notate. La membrana interna del seme si prolunga nell' apertura dell' albume eh' è sotto al micropilo e vi forma una guaina troncata a guisa di cupola, già notata nella Canna indica da Gaertner il quale però credette che vi fosse un solo integumento del seme, mentre ve ne sono due, essendo la testa di natura cro- stacea interamente estranea alla formazione di quella guainetta. Ora tale guaina si osserva non solo nei semi della Gamia ma ancora di tutti i generi delle Cannacee da me finora osservati. Però in questi vi è una differenza notabile in ciò che nella Canna vi è una sola cavità destinata a racchiudere l'embrione, mentre negh altri generi oltre alla cavità embrionale vi sono una o due cavità per lo più cur- vate nella medesima direzione di quella e contenenti spesso sostanza crialliccia che parrebbe stesse a rappresentare in quelle piante il vi- tellus delle Zingiberacee, il quale per essere racchiuso così dentro a tali cavità non si trova tra l'albume e l'embrione. Per tah cavità il seme delle Cannacee, eccetto la Canna, in un taglio trasversale presenta due o più fori da ambedue le parti, uno dei quali corri- sponde alla cavità dell' embrione e 1' altro o gli altri alle cavità che chiameremo vitelline. Per tali particolarità dello stilo e del seme e per altre degli CANNACElv .v27 ovuli e del frutto io ho creduto di dover dividere la famiglia delle Cannacee in due tribù, l' una delle Cannee, delle quali il lettore troverà la diagnosi nel testo della nostra flora e l'altra delle Ma rantee della quale do qui i caratteri non essendovi alcuna pianta italiana die ad essa appartenga. Maranthe.e. Stamina 6, petaloidea, uno tantum antherife- ro, uno alterove abortiente, exteriorura altero labelliformi, interio- rum altero infleKo-fornicato , stylum primo amplexante. Ovarium 3-1-loculare. Ovula in loculis solitaria, basilaria, erecta, campy- lotropa. Stylus carnosus, curvatus, elasticus, apice geniculato-in- flexus. Stigma laterale, concavo-subbitidnm. Fructus indehiscen- tes, exsucci vel subbaccati, glabri, mono-trispermi. Semina basi- laria, erecta, Embryo nunc homotropus, uncinatus, nunc rectus, excentricus, albumine brevior, semper cavitate una alterave albii- minis, vitelli substantiam continente, consociatus. Marantha Plum. Calathea Mey. Thalia Linn. Abito. — Essendovi una sola specie italiana di questa famiglia rimando ad essa i lettori per l'abito della medesima. Coosiderazioni geografiche. — Vedi ciò che ne ho scritto di so- pra parlando della classe. TRIBÌJ u^ica. CANNEE. Canne.^ì: Pari. Stamina 6, petaloidea, uno tantum antherifero, uno alterove saepe abortiente, interiorum altero reflexo-labelliformi. Ovarium 5-lo- culare. Ovula in loculis plura , angulo centrali affixa, subascendentia, anatropa. Stylus petaloideus, rectus. Stigma apicale, lineare. Capsula membranacea, papilloso-muricata, trilocularis, loculicido-trivalvis, valvis medio septiferis, polysperma. Semina subascendentia. Embryo axilis, cylindraceus, subclavatus, cotyledone apice subinflexo ; cavi- tate vitellina in albumine nulla. Considerazioni geografiche. — he stesse di quelle della classe. r.'j.S CANNACEE. CXCIII. CA^WA Linn. IJiiìì. gen. n. 1 . Jiiss. gen. pi. p. 63. Endl. gen. pi. p. 237. Perigonium superum, duplex, exterius suhcalycinum, triphyllum, pliyllis siibaequalibus, persistentihus, interius subcorollimim, multo rnajus, tripartitum, laciniis subgequalibus , strictis, concavo-convolu- tis, erectis. Stamina 6, petaloidea, difformia, corollam subbilabiatam mentientia, perigonio interiore basi adnata, exteriorum altero quan- doque abortiente, interiorum supero semper lateraliter antherifera, eorum lateralium uno reflexo-labelliformi, altero ssepe abortiente. An- thera longa, linearis, apice integra, submucronulata, basi subemargi- nata, margine alterius staminis petaloidei partim adnata, unilocularis, longitudinaliter debiscens. PoUen spliaericum, ecbinulatum. Ovarium inferum, ovatum, papillis crassis, oblongo-cuneiforrnibus undique tectum, triloculare , septis glanduloso-nectariferis, incrassatis. Ovula in loculorum angulo centrali plurima, subglobosa, subascendentia, anatropa. Stylus petaloideus, rectus, a stamine fertili amplexatus illo- que basi adnatus. Stigma terminale, lineare, obtusum. Capsula ob- longa vel subrotunda, obtuse triquetra, membranacea, papilloso-mu- ricata, perigonio exteriore coronata, loculicido-trivalvis, valvis medio septiferis. Semina plurima, subglobosa. Testa coriacea, atra. Albumen corneum, basi perforatum. Embryo cylindraceo-subclavatus, axilis, albumine brevior; extremi'tate radiculari obtusa, hilum attingente, ibi- que sub micropylo cupula, e membrana interiori efformata et intra ostiolum albuminis producta, vaginata; cotyledone apice subinflexo. Abito. — La Canna indica, unica specie di questo genere e della famiglia delle Cannac.ee che sia nel dominio della nostra flora, è una pianta, fornita di un rizoma carnoso, ramoso, che manda in basso delle fibre carnosette e lunghe, e in alto dall'apice dei rami dei fusti cilindrici, un poco schiacciati, alquanto ingrossati alla base, alti da un piede e mezzo a due piedi , coperti in gran parte dalle guaine afille 0 delle foglie che sono larghe, lanceolate, acuminate, di color verde con un grosso nervo longitudinale da cui partono lateralmente tante vene parallele che curvandosi si dirigono verso il margine e l'apice; e portanti all' apice una spiga di fiori acQompagnati da una brattea e da due bratteole, e aventi il perigonio doypio di colore bian- chiccio 0 gialliccio e gli stami convertiti in foglioline petaloidee di co- lor rosso un po' ranciato, divise quasi in due labbri, e con una di tali CANNA. 329 foglioline petaloidee rivolta in giù a guisa di labello e di colore gial- liccio quasi screziato di rosso: lo stilo è anch'esso petaloidco ma più stretto e diritto : le cassule sono quasi tonde, triangolari con angoli ottusi, coperte di papille e si aprono in tre logge in ciascuna delle quali sono pochi semi tondi, scuri e quasi nericci. S05. Canna indica Rose. C. spica terrainah, laxa, rachide acute trigona, floribus geminis, perigoni! calycini phyllis ovario longioribus, staminibus exterioribus tribiis petaloideis, erectis, insequalibus, lanceolato-linearibus, apice integris, aculis, basi connatis, perigonio corollino longioribus, stami- nibus interioribus 2, petaloideis, inaequalibus, supero margine su- perne antheriiero, altero labelliformi reflexo, integro, capsulis subglo- bosis, obtuse triquetris, pajiilloso-muricatis, bracteis late rotundatis, albo-membranaceis , ovaria amplexantibus , caulibus basi bulboso- incrassalis, erectis, foliis patentibus, late ovali-oblongis, utrinque acu- tis, Isete virentibus, glabris, nervo longitudinali, crassiusculo vcnisque obliquis, incurvis, marginem attingentibus praeditis, rhizomate crasso, abbreviato, subverticali. Canna indica Rose, in linn. transact. 8. p. 338. Guss. fi. sic. prodi'. 1 . p. 1 . et syii. fi. sic. 1 . p. 3. Canna indica L'inn. sp. pi. 1. ex parte. Roxb. fi. indie. 1. p. 1. ex parte. Nome italiano. — Granadiglia. Figure. — Red. hi. tab. SOL Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nelle acque limpide e cor- renti lentamente in Sicilia Ira Siracusa e Agosta a San Cosimano presso Mililli, dove fiorisce in Agosto e Settembre. E perenne. Forse vi si è msalvatichita essendo stata coltivata in qualche giardino vicino come pianta di ornamento: però non posso accertarlo; ad ogni modo è una specie divenuta colà certamente salvatica: io ve l'ho veduta in gran quantità e propagarsi da sé. Distribuzione geografica. — Pianta delle Indie orientali, insalva- tichita ora in Sicilia e lorse in altre parti della terra. Descrizione. — La spiga dei liori è semplice o poco ramosa nelle piante salvatiche , con la rachide triangolare con gli angoli assai acuti. I bori sono a due a due, quasi sessili, della grandezza di quelli della Canna coccinea, con la quale questa specie fu dapprima confusa; non hanno 21* 530 CANNACEE. alcuno odore. La tre foglioline del perigonio esterno sono quasi uguali tra loro, più lunghe del sottostante ovario, circa quattro volte più corte del perigonio interno, diritte e avvicinate al tubo di questo, al- lungate, ottusette, con una carena poco prominente e con poche vene longitudinali; sono di colore bianchiccio o gialliccio sfumate di vio- letto chiaro verso l'apice e verdognole nella carena. Il perigonio in- terno è gialliccio, sfumato di violetto chiaro, tubuloso inferiormente, diviso nel resto in tre lacinie lineari-lanceolate, acute, concave e con i margini poco ripiegati in dentro , con molte vene delicatissime longi- tudinali: una delle lacinie, la anteriore o inferiore, è un poco più piccola delle altre due e più sfumata di violetto. I tre stami esterni sono ste- rili, interamente convertiti in petali e formanti quasi un labbro supe- riore di una corolla bilabiata il di cui labbro inferiore sarebbe formato dagli stami interni anch' essi petaloidei. Tali stami esterni sono saldati alla base con la base delle lacinie del perigonio interno, e due di esse anche tra loro : le foglioline petaloidee che ne risultano sono alquanto disuguali, una maggiore corrisponde in alto del fiore in mezzo a due delle lacinie del perigonio interno, una è un poco più piccola, e la terza, intermedia, è ancora più piccola e talvolta a guisa di una sem- plice punta alla base del margine superiore della seconda fogliolina: tutte sono diritte, di forma lanceolato-lineare, concave un poco in avanti, acute all' apice eh' è intero e non smarginato come nella Catini coccìnea e di color rosso un po' ranciato : talvolta si vede qualche dente nel margine. Dei tre stami interni uno, l'anteriore, petaloideo, è grande quasi quanto la fogliolina maggiore degli starai esterni, della quale ha presso a poco la forma ed il colore, se non che é poi rove- sciato in fuori a guisa di un labello ed è di colore più gialliccio nella parte rovesciata e ha delle righe rossicce più manifeste dalla metà alla base cbe lo rendono talora quasi screziato : è intero all' apice e solo di quando in quando ha qualche dente o lobo irregolare lateralmente. Un altro degli stami interni, anch' esso trasformato in fogliolina peta- loidea, è più piccolo del precedente e rivolto verso alto ; è saldato nel margine con il fdamento e in parte con l'antera dell'unico stame fertile ed è ivi solo libero in alto ; è del colore stesso delle altre foglioline petaloidee e un po' gialliccio nella parte libera del margine dalla parte dove corrisponde all'antera. Questa è gialliccia,, lunga, lineare, intera all'apice dove è una piccolissnna punta, uniloculare, aprentesi per una fessura longitudinale. 11 polline è bianco, come tante piccolissime perline, ma i granelli sferici veduti con il microscopio sono coperti di CANNA. . 531 tante piccole punte. L'ovario è ovato, appena appena triangolare con gli angoli ottusi : è di colore verde chiaro e coperto da una gran quan- tità di papille grosse e lunghe, di forma allungata e quasi di cuneo, come troncate e ombehcate all' apice : è triloculare e contiene molti ovoh, quasi ascendenti, tondi, bianchi e inseriti per un funicolo lun- ghetto air angolo interno di ciascuna loggia. Lo stilo è petaloideo, più stretto delle foglioline che rappresentano gli stami, diritto, saldato in parte inferiormente con la fogliolina dello stame fertile, di colore rosso pallido ma giallo nel margine verso alto nel punto che guarda l' ante- ra. Lo stimma è lineare e sta nell' apice. Le cassule sono quasi tonde triangolari, con gli angoli ottusi e coperte di papille, somigliano gio- vani, essendo verdi, ai giovani ricci delle castagne, mature diventano nere ma cadendo le papille sono bianchicce con righe longitudinali scurette unite tra loro in una rete da altre righe trasversali dello stesso colore: sono coronate dalle tre foglioline secche e persistenti del peri- gonio esterno e si aprono in tre valve nel mezzo delle logge. Ciascuna loggia contiene pochi semi, talvolta due o un solo: non è raro che una delle logge sia vuota per l'aborto dei suoi ovoli. Ciascun seme è quasi tondo, scuro o nericcio. Le altre parti della pianta sono slate da me descritte superiormente nell'abito di questa specie. Osservazioni. — Ho descritto le piante coltivate, ho però veduto sul posto le piante vive e fiorite. CÌIIVAK»RE. Gynandi'./E Endl. yen. pi. p. 185. Orchide/E Baili, ord. nat. p. 54. OrchioidEìE Brongn. enum. des genr. p. 72. Parte delle Okchidales, Tue Orchidal alliance Lindi, veg. kìngd. p. 170. HerhiB vel suffrutices, rhizomate vel radice fibroso-fasciculata, fibris nonnullis saepe tuberiformibus, perennantes. Caules vel scapi ssepissi- me simplices aut rarissime ramosi vel scandentes, aut subnulli, t'oliati 532 GINANDRE. vcl aphylli et tantum vaginati. Folla plertimqde ad basini caulis con- forta, caulina sa3pissime alterna aut subopposita, basi vaginantia, in- tegra, parallele venosa aut nervosa. Flores bermapliroditi , saepissime irregiilares, rarissime regulares vel subregulares, racemosi vel spicati aut rariiis paniculati, pedicellati vel sessiles, bractea solitaria fulti. Perigoninm corollinura vel herba- ceum, hexaphyllum, phyllis biseriatis, nunc distinctis, nunc varie inter se connatis, interionim postico ut plurimura dissimili, labellifor- mi. Stamina sex, quorum tria saepissime abortientia, ut tantum exstent tria cum stylo connata, (gynandra), et quorum 2-1 saepissime rudi- mentaria et tantum Ì-2 fertilia ; rarissime exstant stamina quatuor, quo- rum unum ruilimentarium et tria fertilia. Antherse hiloculares, liberae vel plus minusve pistillo adnatae. Pollinis granula distincta vel in massas 2-4 vel 8, figurae determinatae, conglobata. Ovarium inferum, uni-vel raro triloculare. Ovula plurima. Fructiis plerumque capsidaris, fenestra- tim vel locnlicido-trivalvis, uni-vel raro trilocularis. Semina plurima, minutissima, placentis parictalibus vel raro angulo loculorum centrali affixa, testa plerumque utrinque relaxata, scobiformia vel testa nucleo conformi: ernbryone bomogeneo. Osservazioni. — Non lio compreso in questa classe la famiglia delle Burmanniacee come ha fatto Lindley, non ostante la affinità della struttura dei semi di alcune di esse con le Orchidee e con le Aposta- siacee, per avere le Burmanniacee gli stami non saldati con il pistillo, nella quale saldatura e rielle cose che da essa derivano agli stami ed al pistillo mi pare stia il carattere principale di questa classe. Le Burman- niacee mostrano certamente il passaggio dalle Iridee e dalle Ipossidee alle Apostasiacee ed alle Orchidee. Considerazioni geografiche. — Le Apostasiacee come piante per la massima parte della zona torrida mancano nella nostra flora. Ab- bondano però tra noi le Orchidee terrestri e massime quelle della tribù delle Ofridee che par distinguano principalmente le parti' tem- perate di ambedue gli emisferi. Sulla distribuzione geografica loro vedi le mie considerazioni alla famiglia delle Orchidee. ORCHIDEE. 555 FAMIGLIA DECIMAQUINTA. ORCMIOJEE. Orchidea Lìnn. ord. nat. VII. in prcelect. p. 179. Jiiss. gen. pi. p. 64. R. Brown. prodr. p. 300. Bartl. ord. nat. p. 56. Lindi. orchid. p. XIII. Endl. gen. pi. p. 185. Brongn. enum. des plani. p. 72. Reìch. fil. orchid. p. VI. Orchidace^ Lindi, veg. kingd. p. 173. Herbse perennes, mine caulescentes , nmic scapigera3, rarius suf- frutescentes, rarissime scandentes, radice fasciculato-fibrosa, filjris nonnullisquandoqne tuberiformibus vel rhizomate simplici vel ramoso, raro coralliformi, praedite, terrestres vel e[iiphyta3 aut parasitse. Caules vel scapi saepissime simplices, teretes vel angulati, foliati aut aphylli et tantum vaginali, basi raro bulboso-incrassati. Eolia plerumque ad basin caulis conferta, caulina alterna, raro subopposita aut disticha , basi vaginantia et interdum bulboso-incras- sata, carnosnla, membranacea vel dura, integerrima, vel margine tantum serrata aut denticulata, linearla, lanceolata, ovata, oblonga vel cordata, plana, plicata aut canaliculata, rarissime subteretia, parallele nervosa, vel rarius reticulato-venosa. Flores hermaphroditi, irregulares vel rarissime (in Tbelymitreis et in Uropedio) regulares aut subregulares, nunc solitari! aut pauci in apice caulis vel scapi, nunc plures racemosi, spicati aut corymbosi, rarius paniculati, pedicellati velsessiles, bractea solitaria fulti, plernm- que speciosi. Perigonium superum, corollinum vel rarius berbaceum, mem- branaceura vel carnosum, persistens vel deciduum, hexapbylliim, phyllis biseriatis, distinctis vel plus minusve coalitis, tribus exte- rioribus S3?pe sub«qualibus vel intermedio, sive antico (supremo), ovarii vel pedicelli torsione saepissime postico , a lateralibus paulo dif- formi, interiorum binis lateralibus Inter exteriora lateralia et anticum sitis, eisdem contbrmibus vel paulo dissimilibus, saepe rainoribus, ra- rius majoribus, tertio postico {labello), ovarii vel pedicelli torsione sae- pissime antico, inter exteriora lateralia sito, a reliqnis substantia, ma- 554 ORCHIDEE. gniUidinc, forma, diroctione et colore saepissime diverso, basi gyno- stemio adiiato vel libero , continuo vel cum basi ejusdem articulato, unguiculato vel sessili, basi saepe saccato vel in calcar producto, calcare raro nectarifero; limbo plano vel convexo aut cuculiato, integro vel saì- pius trilobo aut trifido, continuo vel semel bisve constricto et tura in hy- pochiìio, mesochììio et epìchilio distincto, disco nudo velcallis, plicisla- mellisve ornato ; labello rarissime perigonii phyllis conformi vel sub- conformi, (in Telymitreis et Uropedio). Golumna genitalium e stylo staminibusque in corpus solidum [gìjnoslemium) conferruminatis Gonfiata, ita ut ille ejusdem faciem anticam labello obversam, bcec dorsalem constituant, ovario continua et recta vel incurabens et basi plus minusve producta. Slamina sex, tria saepissime omnino abortientia, ut tantum exstent tria, quorum unum exteriorum sive anticum perigonii phyllo exteriori antico oppositum, saepissime tantum antheriferum, et duo in- teriorum lateralia perigonii pbyllis interioribus lateralibus opposita ru- dimentaria [staminodia), unde herbse sunt monandra?; Tarissime, in Cypripedeis, stamina lateralia fertilia et anticum sterile subpetaloideum unde berbae sunt diandrae, vel rarissime exstant stamina 4, (in Urope- dio), quorum unum exteriorum etiam sterile et tria interiora fertilia, unde herbae triandrae. Anthera bilocularis vel septo incompleto unilo- cularis, aut loculis septis secundariis plus minusve corapletis quadri- locularis, loculis rima longitudinali debiscens, nunc libera aut ima basi gynostemio adnata, erecta et gynostemium terminans aut oper- cularis, in foveola, in quam gynostemii apex excavatur [dinandrìo) , prona, nunc dorso gynostemio adnata. Pollinis granula in massas 2-4 vel 8 (po/linia) conglobata, massae nunc e globulis (massuUs) pluri- mis angulosis, materia glutinosa coliaerentibus format*, pulvereae vel subpulvereae, e granulis facile solubilibus et saepe quaternatim aggre- gatis compositae, nunc ceraceae et laeves, stigmati immediate applicitae vel^ope prolungationis axeos {caiidicuìce) glandulae stigmatis communi vel proprias affixae. Ovarium inferum, uniloculare vel rarissime (in Uropedio) trilocu- lare, saepissime tortum , longitudinaliter sexcostatum, costis tribus al- ternis crassioribus, perigonii pbyllis exterioribus oppositis, tribus alter- nis latioribus , intus placentas parietales nerviformes multiovulatas ge- rentibus. Ovula in funiculis brevibus anatropa. Stylus staminibus in gynostemio adnatus ejusque faciem labello obversam occupans, apice infra antberas in processum carnosum, rarissime plus minusve bori- ORCHIDEE. 555 zontalem {rostellum) productus. Stigma {gynixus) ssBpius in iliscura cavum, miicilaginosiim, in gynostemii facie excavatum, cum ovarii ca- vitate comunicans , apice lateribusve ssepe gianduia simplici vel du- plici, nuda vel stigmatis plicatura (bursicula) inclusa et pollinis massas affigente, instructum. Capsula plerumque membranacea aut coriacea, unilocularis, vel rarissime (in Uropedio) trilocularis , fenestratim trivalvis , valvis medio placentiferis, a costis tribus crassioribus persistentibus et basi apiceque cobaerentibus , solutis, rarius costis et valvis apice divergentibus aut valvis cum costis connatis fenestratim dehiscentibus; rarissime fructus carnosus, siliquceformis, unilocularis, ab apice ad basim in valvas duas dehiscens (in Vanilla). Semina plurima, parietalia aut rarissime angulo loculorum centrali afflxa, minutissima, integumento laxo, e cellulis simplicibus vel fìbrosis composito, utrinque attenuato scobi- formia, rarissime sublenticularia, integumento crustaceo (in Vanilla). Albumem nullum. Enibryo carnosus, solidus. Osservazioni. — Ho ammesso sei stami tanto nella classe delle Ginandre quanto nella famiglia delle Orchidee seguendo in ciò I' opi- nione del Prof. Bronguiart nella sua importante Note siw le genre Uro- medium inserita noi tomo 15° della terza serie degli Annnìes des Scien- ces naturelles, iotanique, anno 1850, pag. 115, il che mi pare conforme alla struttura della classe affine delle Scitaminee, per diverse ragioni, cioè primo perchè dei primi tre stami che quasi generalmente si osser- vano nelle Orchidee 1' anteriore fertile è opposto alla l'ogliolina supe- riore 0 anteriore delle foglioHne esterne del perigonio, e i due stami laterali rudimentarii o staminodii sono opposti alle foglioline laterali interne di questo, secondo perchè si osserva la medesima cosa por i due stami fertili laterali e lo stame sterile anteriore delle Cipripedee e sopra ogni altra cosa perchè nel genere Uropedium vi sono quattro sta- mi uno anteriore sterile che corrisponde allo sterile delle Cipripedee e tre fertili interni che corrispondono alle tre foglioline interne del peri- gonio. È da avvertire inoltre che la organogenia del (iore delle Orchi- dee dimostra sei stami, dei quali tre abortono costantemente. 11 genere Uropedium per la poca differenza della forma del labello. dalle foglioline laterali interne e per la poca saldatura dei filamenti dei suoi stami serve di punto di congiunzione della famiglia delle Orchidee con quella delle Apostasiacee. Lindley ha considerato 1' ovario delle Orchidee come composto di sei carpelli, il che non è conforme alla struttura del fiore di tali 336 ORCHIDEE. piante né é dimostrato vero dalla organogenia, essendo invece l'ovario formato di tre carpelli. Le costole, che poi nella cassida si separano in gran parte per fessure longitiulinali dalle valve, sono i nervi di queste che si staccano: esse son prive di ovuli e poi di semi che si vedono solo nella faccia interna delle valve. Non ho avuto occasione di ripetere le osservazioni fatte dal signor Prillieux sulla deiscenza del frutto delle Orchidee. (V. Bullelin de la So- ciété botanique de France, année 1857, p. 803.) Sulla sua fede perciò ho descritta quella deiscenza nella descrizione generale della famiglia, lo ho veduta sempre la deiscenza come generalmente è descritta dagli autori tanto nelle Orchidee terrestri quanto nelle poche specie fore- stiere che hanno maturato i frutti nelle nostre stufe ; solo ho veduto il frutto della Yainiglia aprirsi in due valve dall' apice alla base, una valva più piccola e 1' altra maggiore formata dalla saldatura di due valve. Abito. — Le nostre Orchidee sono piante quasi tutte terrestri e piccole, fornite per lo più nella radice di due iìhre ingrossate a guisa di tuberi tondi, ovali o alluni^ati, interi o divisi spesso a guisa di una manina, ovvero di un rizoma corto e per lo più delicato con un fascio di fibre radicali; di poche foglie che nascono dalla base del fusto e sono per lo più allungate o lanceolate, di color verde pallido, glaucescenti, con vene longitudinali, talvolta con macchie rossicce o nericce ; di un fusto poco alto, il più delle volte cilin- drico, con poche foglie che gradatamente divengono [liù piccole verso alto , o raramente con due foglie quasi opposte o distanti, o con una sola foglia verso la sua metà ; di molti fiori il più delle volte pic- coli, distribuiti in un racemo o in una spiga ora fitta ora rada che si allunga per lo più dopo la fioritura e aventi una forma bizzarra per- chè il labello ha forma, direzione e colore diverso dei tre pezzi esterni del perigonio e dei due interni laterali, e rappresenta spesso un animale come una mosca, una ape e simili; esso ha spesso punti, macchie, righe di diverso colore ovvero macchiette scure e lucide di varia for- ma, talvolta a guisa di specchietti; di cassule che si aprono per sei fenditure longitudinali , le quali le dividono così in sei parti, unite tra loro soltanto per l'apice e per la base, e di moltissimi e minutissimi semi simili a finissima segatura. Poche specie sono parasite sulle radici degli alberi, hanno un rizoma particolare, diramato in forma di corallo ovvero un rizoma corto con molte fibre radicali, un fusto per lo più delicato e privo di foglie, fornito solo di guaine, pochi o molti fiori spesso di color pallido , raramente scuro. ORCHIDEE. 357 Considerate particolarmente nei diversi organi le Orchidee italiane piesentano le seguenti cose più notabili. Nella maggior parte di esse la radice si compone di un fascio di fibre carnose o carnosette , per lo più di un bianco sudicio , lisce o pelose 0 pelosette: in molte di esse, segnatamente nelle Ophnjdee si vedono due fibre radicali ingrossate in forma di tuberi, uno dei quali ingrossamenti è in continuazione con il fusto che si avvizzisce secondoché questo cresce, e un altro laterale, portato talvolta a qualche distanza che servirà a favorire lo svolgimento del nuovo fusto nell'anno seguente. Tali ingrossamenti tuberosi delle fibre radicah contengono molta fecola, conosciuta particolarmente con il nome di Saìep, sono per lo più tondi o ovali e perciò ottusissimi nell'estremità inferiore, rare volte sono allungati o a guisa quasi di fuso come è nella Spìmnthes aulumnalis e nella oushvidis nella quale se ne trovano fino a quattro , rare volte si assottigliano inferiormente per terminare in una punta o fibra come è nella Plalanlhera bifolia, ovvero si dividono in più punte acute a guisa di una manina come si vede nelle specie di Orchis con ingrossamenti tuberosi palmati, nelle Gymnadenia , nel Coeloglossum e nella Nignlella, allora tali ingros- samenti sono schiacciati lateralmente. Altre Orchidee hanno un rizoma quasi orizzontale per lo più corto e delicato , come è nella Mkroslyìh e nella Liparis, ovvero più lungo e talvolta grossetto come è nella Li- sterà, nel Cypnpediim ec. Poche specie sono parasite, e di queste la Neotlia e il Umoionim hanno un rizoma grossetto da cui partono molte 0 poche fibre radicali che spesso si biforcano all' estremità o si di- vidono in modo dicotomo, e la Co/a//o/7tiia e V Epìpngon hanno un rizoma singolare, diramato a guisa di corallo, come articolato, con i rami carnosi, schiacciati da sopra in sotto e ottusissimi alle estremità. 11 fusto è per lo più cilindrico e liscio, rare volte pubescente tutto 0 superiormente, come nel Cypripedium, in alcune specie di Epipac- tis e nella Goodyera, generalmente poco alto avendo da pochi pollici come neir Epìpogon, r\c\h Corallorìiiza , e massime nello Herminium e nella Chamceorchis, le più piccole delle nostre Orchidee, sino a un piede e a un piede e mezzo e talvolta due e tre piedi quanta è talora l'altezza del fusto del Limodorum e àeW HimaiitogJossum, le maggiori Orchidee della nostra flora. In alcune specie il fusto è ingrossalo al- quanto in basso come nel Lmodorum, nell' Epipogon, nella Microsty- lis e nella Liparis : spesso porla molte foglie in basso , le quali per r avvicinamento dei nodi inferiori par che vengano dalla radice : tali Flora Italiana. Vol. III. ^- 358 ORCHIDEE. foglie sono per lo più allungate o quasi ellittiche o lanceolate, ottuse 0 poco acute, spesso di color verde pallido o come glaucescenti, gla- bre 0 raramente pubescenti, come nel Cypnpedìuìii, con poche vene 0 nervi longitudinali un poco curvati ; rare volte con altre vene tra- sversali 0 oblique che fanno cosi una rete nella foglia come è nella Goodyera, hanno talvolta poche o molte macchie rossicce o scure, di varia forma e grandezza come^nell' Orc/iis macuiaia, provincialis, nella Tiuaea cylindracea ec. Più raramente le foglie sono strette, lineari o lanceolato-lineari, acute, scanalate di sopra come è nella Chnmceoichis e nelle Serapias. Tali foglie vanno gradatamente diventando più pic- cole nel fusto, che generalmente ne porta poche, tantoché in alto pajono quasi brattee; in alcune specie vi sono solo nel fusto due foglie quasi opposte o distanti tra loro o una sola foglia verso la sua metà o il terzo inferiore, il che si osserva nelle Listerà, nella Gennana e nella MicroshjUs. Poche specie hanno la base delle foglie ossia le guaine in- grossate a guisa di bulbi, come è nella Microstylis medesima e nella Liparts; più raramente il fusto è uno scapo perchè manca di foglie e allora nasce talvolta lateralmente alla gemma delle foglie come è nella Spiranlhes aulutnnalis , nel modo medesimo che si" vede nelTa Conval- laria majnlis nella famiglia delle Asparaginee. Nelle specie parasite il fusto è privo di foglie ma ha soltanto alcune guaine giallicce o scure. La intìorescenza è rarissimamente composta di un solo fiore, co- me è nel Cypripedmm, il maggiore di tutti i fiori delle Orchidee no- strali ed europee, talvolta' però il Cypripedium porta due fiori: nel resto i fiori pochi , come in alcune Oplirys, nella Corallorhiza e in al- tre specie, 0 molti, come nella maggior parte, sono distribuiti in una spiga 0 in un racemo, ora stretto ora larghetto o largo, cilindrico o ovale 0 conico, rado o fitto, che si allunga spesso dopo la fioritura: in alcune specie come nelle Spiranthes e nella Goodyera i liori sono distribuiti in ispira nella spiga: nessuna delle nostre Orchidee hai fiori in pannocchia. Ciascun fiore è accompagnato da una brattea, per lo più piccola, 0 quasi tanto lunga quanto l'ovario, raramente grande e più lunga assai di questo. I fiori sono poco, molto o punto odorosi, talora anche tramandano un odore spiacevole come V Himanloglossum; sono per la maggior parte di color lilla o gridellino, però ve ne sono di quasi tutti i colori, bianchi, giallicci, gialU-, verdognoli, rossi, rosso-scuri, nericci, screziati e variegati in mille modi, con righe, punti, macchie, parti lucide a guisa di specchietti; la qual varietà di colore è principalmente nel labello ossia in una delle foglioline interne ORCHIDEE. ' 550 del perigonio come or ora meglio dirò. Tali fiori si compongono di un perigonio formato di sei foglioline, tre esterne e tre interne, delle quali una ha consistenza, forma, grandezza e colore diverso dalle altre: i fiori sono per lo più rovesciati per la contorsione dell' Ovario o del pedicello in modo che le parti anteriori di essi divengono posteriori e viceversa: il labello così che dovrebbe essere posteriore o se si vuole superiore è invece anteriore o inferiore ; esso si mostra in questa ultima posizione nelle nostre Orchidee eccettoché weW Epipogon, nella Traunsleinera e nella Nifiritella nelle quali si vede nel suo posto naturale. Le tre foglio- line esterne del perigonio sono per lo più quasi di uguale grandezza e forma, ovvero la intermedia di esse o superiore ha una forma al- quanto diversa dalle due laterali ; nel Cypripedìmn essa è molto mag- giore di (jueste : tutte e tre hanno pochi o di raro molti nervi longitu- dinali, hanno i margini spesso rovesciati in dietro e sono ora aperte o apertissime e anche poi rivolte in dietro, ora avvicinate o saldate in parte o quasi totalmente tra loro in modo da formare una volta agli organi della fecondazione; nel Cyprìpedinm le due foglioline laterali sono dirette in giù , quasi opposte al labello e saldate insieme tra loro in modo da parere a prima vista che sia ivi una sola fogliolina del peri- gonio. Le due foglioline interne sono il più delle volte più strette e più corte delle esterne , pure talvolta sono quasi uguali a queste ed anche di raro un poco più lunghe come si vede ne\l Hermìnium e nel Cypri- pedìnm: in alcune specie si saldano in parte con il dorso o con l'apice alle foglioline esterne alle quali sono talvolta soltanto avvicinate: esse formano con queste quella volta che protegge e nasconde il ginostemio : tali foglioline sono cortissime in alcune specie di Ophrys , in modo che par quasi che manchino. 11 labello è variabilissimo, come ho già ac- cennato, per la consistenza, per la forma, per la grandezza e per il colore, e più delle altre parti del fiore concorre alla varietà e bizzarria delle forme delle nostre Orchidee come è in generale delle piante di questa vaga famiglia. Esso é il più delle volte più largo e più lungo delle foglioline esterne, di raro più corto di queste, talvolta anche lun- ghissimo come neW Himatìtogìossum nel quale si svolge in ispira; è ora piano, ora un poco convesso, ora convesso, spessissimo diviso in tre lobi o lacinie con i lobi o lacinie laterali piccole o piccolissime e con il lobo 0 lacinia inlermedia maggiore, spesso divisa anch'essa in due lobi 0 lacinie, ovvero semplicemente incavata, avendo ivi o no un piccolo dente o appendice di varia forma e direzione: il lobo o lacinia intermedia è pur qualche volta più piccolo dei lobi o lacinie laterali del 340 ORCHIDEE. labello. Questo inoltre è ora liscio, ora con parti vellutate o lucenti a guisa eli specchietti, i quali hanno diversa forma, quasi quadra nel- r Ophnjs Bertolonii , di mezza luna nell' Ophrys lunulala e via dicendo: ha poi macchie di varia forma e colore, punti o laminette o calli rile- vati, che fanno si che questo labello è variatissimo e spesso presenta qualche somiglianza a cose ed anche a taluni animali. Cosi quello del Cy- pripedium ha la forma quasi di una ciabatta, quello di alcune 0/)/irys so- miglia ad un' ape, ad una mosca, a un tafano, quello delle Orchis longi- cnirìs e lephrosaiilhos e dell' Aceras anlropophom è stato creduto ram- mentare le parti della persona umana. Il labello è formato di una lamina continua in tutte le nostre Orchidee tranne nel Limodorum, neW Epi- paclis e nelle Cephalanthera, nelle quali è interrotto o come articolato nel mezzo e si compone di due pezzi, 1' uno inferiore ipochilio e l' altro superiore epìchiUo: esso é pure fornito spesso alla base di un pro- lungamento a guisa di sacco o di sprone, ora larghetto, ora sottile, corto 0 lungo tanto da uguagliare talvolta e superare anche 1' ovario, discendente, orizzontale o ascendente, acuto, ottuso e talora anche bilobo air apice, spessissimo vuoto, di raro con una glandola come nella Badia lougibrncteata o pieno in parte di un nettare come nelle Gym- nadenia e nelle Plaianlhera. Gli stimmi e lo stilo si saldano tra loro in modo da formare una colonnetta ora corta, ora lunghetta , diritta o curvata in avanti, che si vede in mezzo alle foglioline del perigonio, dalle quali è talvolta na- scosta: tale colonnetta sostiene un'antera che sta all' apice o in avanti di essa , libera o saldata alla colonnetta medesima e ha spesso un' ap- pendice all' apice quasi un piccolo becco di uccello, il quale è molto prolungato nelle Serapias. Cosi la massima parte delle nostre Orchidee si compone di specie monandre, avendo una sola antera e vedendosi poco i rudimenti, staminodii, degli altri due stami abortiti: nel solo Cypri- pedìum vi sono due antere fertili, che si vedono lateralmente, l'antera intermedia è rappresentata da un lobo petaloideo. Il polline è formato di 2 0 4 masse , racchiuse dentro alle due logge dell' antera, di color giallo 0 gialliccio 0 quasi bianco, di forma allungata o quasi di mazza, gra- nellose 0 come di cera , con o senza una rete cellulosa che unisca il polline, poste immediatamente sullo stimma o al([uauto distanti da questo, con il quale vanno poi in contatto per mezzo di un filo, cau- dicolo , che le lega ad una glandola semplice o doppia, nuda o rac- chiusa in una borsettina che è formata da una piegatura dello stimma. Questo è vischioso, ora piccolo, ora grande, ora posto in avanti in ORCHIDEE. 541 alto 0 verso la base, ora all' apice della colonna ; si apre in un canale interno che va sino all' ovario. L' ovario è per lo più stretto e allunga- to, di color verde pallido, spesso contorto e con sei costole, tre delle quali corrispondono nel mezzo dei tre carpelli e tre ai nervi che poi si staccano dai carpelli medesimi: nella faccia interna dei carpelli si vedono le placente parietali divise in due in modo che ciascuna pla- centa porta due file di ovoli. I frutti sono vere cassule in tutte le no- stre Orchidee, sono di natura membranacea, di raro di una consi- stenza maggiore, come nella Neotlìa; divengono per lo più scure e si aprono per sei fenditure longitudinali , eslese dalla base fin quasi al- l'apice e che dividono cosi la cassula in sei pezzi, tre più larghi che portano di dentro i semi, e tre più stretti che sono privi di semi. Tali fenditure danno un aspetto singolare alle cassule, che pajono talvolta come tanti lampioncini. I semi sono piccolissimi, numerosissimi, e rassomigliano a una tinissima segatura: sono formati di una parte cen- trale a guisa di un globetto e di un tessuto celluioso talora con cellule fibrose il quale si prolunga assottigliandosi alle due estremità. Considerazioni geografiche. — Anche per questa famiglia la Flora italiana ha il primato su tutte le altre flore europee, trovandosi nella nostra penisola e nelle isole ad essa adiacenti la maggior quantità delle specie delle Orchidee di Europa. Ed invero, se si eccettuino i generi Calypso e Malaxis le di cui specie uniche in ciascun genere distinguono paesi freddi o della zona ghiacciata, noi abbiamo nella nostra flora non solo tutti gli altri generi europei di questa famiglia, ma quasi tutte le s()ecie che vivono dalla Lapponia e dalla Finmarchia sino in Sicilia ed in Grecia. Così se da una parte possiamo vantare nelle Orchidee no- stre il Coeloglossum , la Corallorhiza, la Bicchia e l' Orchis maculala, che si spingono in Europa sino in Finmarchia ed in Lapponia e ven- gono pure nelle parti settentrionali ed artiche dell'Asia e le tre prime anche in America, e se possiamo vantare di possedere i generi Cha- maeorchis, Hermìnium, Gymnademia, Nigrilella, Epipognn, Liparis, Mi- croslylis, Goodyera e segnatamente il Cypnpedmm , i quali sono o distin- tivi della flora alpina centrale ovvero estesi a paesi o luoghi per lo più freddi di altre parti della terra , possiamo da un' altra parte andar su- perbi di avere nella flora italiana tutti i generi delle Ofridee europee, alcuni di essi come Y Orchh, Ophrys e Serapias rappresentati con molte specie particolari alla nostra Italia oltre alla Tincea ed alla Barila che stanno a indicare generi quasi esclusivamente proprii della penisola e delle isole italiane. Tra le specie più meridionali della nostra flora mi 5i2 ♦ ORCHIDEE. parsi delibano considerare VOrchis saccata, longìconiis, pauci flora, acu- minala, e lougicniris , V Ophrijs SpeLiilum , lulen, Peclus e tenlhredi- nìfera e la Serapìas parviftora che uscendo dai confini delia flora ita- liana si estendono sino in Oriente e in Barberia Due di queste specie meridionali, la Darlìa longibiacleala che nasce in Italia, in Sicilia, in Corsica e in Sardegna, e la Gennarìn diplujUa che nasce solo in Sar- degna, arrivano sino all'Isola di Teneriffa. Molte specie sono particolari alla nostra flora: io le noterò nelle considerazioni geografiche a cia- scuna tribù. Le nostre Orchidee sono quasi tutte terrestri e la maggior parte di esse nasce nei luoghi erbosi e scoperti delle pianure, dei colli e dei poggi, come è principalmente di molte specie di Orchis, di Ophnjs, di Serapìas e di altre, alcune spingendosi fino alla regione subalpina ed anche alpina dei monti come si vede del Coelogìofisum, delle Gijmna- deniu conopsea e odoralissima, della Bicchia, della Traunsleinera e so- pra ogni altra della Nigriteìla angnshfoìia e della Cliamceorchìs alpina che giungono talvolta sino a 2700 a 5000 piedi sul livello del mare: ciò non ostante diverse specie preferiscono i luoghi ombrosi e boschivi, cosi diverse specie di Cephalanlhera e di Epipaclis, la Listerà ovata e cordata, la Microstijlis mouopbylla, il Cypripediuin Caìceolus, e tal- volta pure alcune specie di Orchis, V Anncamptis, la Tincen, le Plalan- thera, VHimantogìossum, la Goodyera ed altre. Alcune specie poi nascono nei luoghi paludosi o umidi, tali V Ordii s maculala, paluslris e laxiflo- ra, la Epipaclis paluslris, la Liparis Loeselii e la Spiranthes xslivdlis. Pochissime specie sono parasite, V Epipogoii Gnielini, h Coral- lorhiza innata, la Neottia Nidus avis e il Limodorum abortivum; le pri- me tre vivono nei boschi di faggio o di abeto, spesso in luoghi molto ombrosi, e dove si raccolgono moltissime foglie cadute dagli alberi; il Limodorum si trova principalmente tra i virgulti dei boschi cedui di castagni e di querci e talvolta ancora dei faggi e dei pini. Nessuna Orchidea italiana è epifita e non ha quello sfoggio e quella bellezza che le Orchidee della zona torrida offrono nelle loro parti e massime nei loro fiori. Le nostre Orchidee fioriscono per la massima parte di primavera nei mesi di Marzo, di Aprile e di Maggio, allora son fiorite segnata- mente molte specie mediterranee di Orchis e di Ophrys, Y Aceras antro- pophora, la Tincea cylindracea , le Sernpias ed altre che crescendo tal- volta in gran quantità nei luoghi erbosi fanno un bellissimo vedere sul verde di questi. Altre specie fioriscono più tardi in Giugno, Luglio ed ORCHIDEE. 5i5 Agosto ; sono principalmente le specie che vengono nelle parti alte dei monti 0 nei bosclii, le Ceplmlanlhera, V Epìpactis , il Coeloglossiim , la Nigntella, la Chaìiuteorclùs, il Cypripediuin, alcune specie di Orchis, le Gijiìinadenia, le Listerà, la Microshjlis, la Covai lorhiza, la Neollìa, VEpipogon, la Gooihjeraec, e infine la Spirauthes xsiivdUs. La sola Spi- ranlhes niitumnalis fiorisce di autunno nei mesi di Settembre e di Otto- bre,e hDaiiia longibracleaia in tempo d'inverno sin dal mesediGennajo. TRinC PRIlflA. ARETUSEE Pad. Aretuse.e Div. 2. EuARETHUSK^ Lindi, orclìid. p. 385. Parte delle Arethuse^ Eiidl. gen. pi. p. 2W. Parte delle Neottiace^ Reìch. pi. onhid. p. 133. Herbae monandrae. Anthera terminalis, libera, opercularis. Pol- linis massse pulvereaevel granulosa^. Glandulte nullae. Capsula unilocu- laris, fenestratim trivalvis. Serainum integumentum laxum , utrinque attenuatum. Osservazion!. — Questa tribù, ristretta nel modo da me indicato, esclude le Gaslrodiece e le Vandece compresevi da Lindley e questa ultima anche da Endiicher, essendo le Gaslrodiece piante di struttura diversa, e le VanillecB avendo un frutto carnoso a guisa di siliqua aprentesi in modo diverso in due valve, e i semi con la testa quasi crostacea e non tenue né rilasciata ad ambe le estremità. Considerazioni geografiche. — Souo nella noslra flora ambedue i generi europei di questa tribù, e quasi tutte le specie di essi. Nessuna di queste è esclusivamente propria della penisola o delle isole ita- liane. CXCV. lilIIIODORUlTH Tourn. Tourn. mslit. 1 . p. 437. lab. 250. Swartz innov. ad. Holm. 6.p. 78. lab. 5. f. 4. C. L. Rvh. in mèm. du Museum 4. p. 50. Lindi. orchid. p. 398. Endl. gen. pi. p. 2J9. Reich. fil. orchid. p. 138. Orchidis species Linn. sp. pi. p. 1336. 544 OUCHIDEE. Epipactidis species Hall. ic. pi. Hdv. lab. 38. Ali. fi. ped. 2. p. 151. Serapiadis species Scop. fi. carn. edit. 2. lom. 2. p. 205. Perigonii phylla distincta, erecta, subpatentia, exteriora aequalia, supremum snbfornicaturn, bina interiora lateraiia paulo breviora et multo angustiora. Labellum anticum, sessile, calcaratum, geniculatum, lamina indivisa, erecta, gynostemio subapproximatum. Gynostemium elongatum, semiteres, apice stigma latum, ovatum ferens. Anthera terminalis, subsessdis, mobilis, persistens. Pollinia2, integra. Pollen pulvereum, granula subglobosa vel ovoidea. Ovarium oblongum, basi in pedicellum contortuni attennatum. Capsula oblonga, magna, pedicellata, sexcostata. Semina acuta, oblongo-linearia, subtilissime reticolata, integumento e cellulis simplicibus, angulatis composito, embryone elliptico. Abito. — Pianta parasita , fornita di un corto rizoma e di un fa- scio di grosse fibre carnose semplici o biforcate o divise all' estremità in modo dicotomo; di uno scapo alto da un piede e mezzo a più di tre piedi, grossetto, piij grosso in basso, privo di foglie ma vestito di sem- plici guaine; di una lunga spiga di fiori di color violetto-gialliccio con il labello inginocchiato, con la lamina avente il margine rilevato e un poco increspato, e con uno sprone lunghetto discendente e curvato neir apice in avanti; di grosse e grandi cassule, di colore scuro, di- rette in alto e in fuori e piene di una gran quantità di piccolissimi semi bianchicci. 9GG. liimodorum abortivuiii Swartz. Swarlz in nov. ad. Hoìm. 6. p. 80. Dee. fi. fiaiìQ. 3. p. 263. Noce, et Balb. fi. tic. 2. p. 159. Seb. et Maur. fi. rom. prodr. p. 316. Pollin. fi. veron. 3. p. 22. Tea. fi. nap. 2. p. 323. Reich. fi. genn. exciirs. 1. p. 131. Ten. syìl. p. 132 et 461. Lindi, orchid. p. 398. Boiss. voy. en Espayn. p. 558. Vis. fi. dahn. 1. p. 181. Tod. orchid. sic. p. 116. Koch Hyn. fi. fjerm. et helv. edit. 2. p. 800. Giiss. syn. fi. sic. 2. p. 554. De Not. rep. fi. lig. p. 395. Gries. spie. fi. rum. etbilh. 2, p. 368. Pncrin! syn. fi. lue. p. 480. Revh. fìl. orchid. p. 138. Beri. fi. ilal. 9. p. 631. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 273. Ambros. fi. Tir. austr. 1. p. 721. Guss. emun. pi. inarim. p. 324. LIMODORUM. 545 Orchis abortiva Liiin. sp. pi. p. ISSO, et mani. alt. p. 477. iJciia h. r. lìcinovm p. 383. Hall. ic. pi. Helu . p. 42. Suffren. pi. tìii Fi ioni p. 184. Dalb. II. laurm. p. 148. Serapias abortiva Scop. fi. cani. edit. 2. tnm. 2. p. 205. Epipactis abortiva Ali. jl. ped. 2. p. Idi. Limodorum spbffirolabium Viv. app. ad fi. cors. prodr. p. 6. Orcbis cognata , ferrugineo flore, Muscam simnlante, tbyrso e fu- sco-coerulescente , Asparagi radicibus Cup. h. calli p. 157. Limodornm austriacum Seg. pi. veroii. 2. p. 137. Figure. — Reich. fil. orcltid. lab. 481. Orchis abortiva ,Uicq. nu- str. tah. 193. Orchidi flore similis pianta, thyrsoides, Asparagi radice Cup. panph. 2. lab. 39. Epipactis apliylla, calcare longo ovato-lanceolato Hall. kon. plani. Helv. lab. 38. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi scoperti ed aridi dei boschi cedui di castagno e di querce , e più raramente dei faggi e dei pini, nei colli, poggi e monti della penisola e delle isole di Sicilia, di Corsica, di Sardegna, di Capraja (Mo- ris e De Not.) di Gorgona e dell'Elba (P. Savi!) d'Ischia, di Sahne , di Vulcano e forse di altre, nascendo tra i cespugli delle piante delle quali é parasita. Fiorisce in Maggio e Giugno e nelle parti più meridio- nali 0 più vicine al mare anche in Aprile e Maggio. Distpbuzione geografica. — Pianta delle parti centrali e segnata- mente delle meridionali di Europa. Nasce pure in Asia minore e in Algeria. Descrizione, — La Spiga si Compone di circa 10 a 15 fiori di colore violetto-gialliccio, poco distanti tra loro, eretti e avvicinati allo scapo. Le tre foglioline esterne del perigonio sono uguali in lunghezza, le due laterali sono allungato-lanceolate, ottusette, la media è un poco più larga, ovato-allungata, ottusa, molto concava dalla metà verso l'apice e abbraccia il ginostemio. Le due interne laterali sono poco più corte e assai più strette delle esterne, lineari, acute, lunghe quanto il gino- stemio, e di colore più palHdo delle esterne. 11 labello è gialliccio sfu- mato di violetto con vene violette ramose e dirette verso il margine; è scanalato alla base, dove poco più in sopra del terzo offre una ingi- nocchiatura; la lamina è ovato-allungata, con il margine un poco rile- vato e increspato e con l' apice quasi acuto : esso è avvicinato al ginoste- mio, ed è poco più corto delle foglioline esterne. Lo sprone è di color 540 ORCHIDEE. violetto, si assottiglia verso l'apice, discendo in basso o è poco curva- to, ed è poco pili lungo dell' ovario. Il ginostemio è molto lungo, di color violetto, sfumato di gialliccio, piano in avanti, convesso in dietro, più largo in alto , dove in avanti presenta un largo stimma di forma quasi ovata. L'antera è quasi sessile, grossa, rivolta in gii^i e in avanti verso lo stimma; le logge sono contigue e parallele; le masse pollini- che intere e gialle. Le cassule sono pedicellate, grandi, lunghe poco più di un pollice, allungate, con sei costole e di colore scuro. Isemi sono pic- coli, allungato-lineari, bianchicci. Le brattee sono di color violetto sfu- mato di verdognolo, lanceolato-ovate , acute e lunghe quanto l'ovario. Lo scapo è forte, alto da uno a tre piedi e talvolta anche più, più grosso in basso, di un color verde sfumato di violetto, coperto in gran parie di guaine, delle quali le inferiori sono più larghe, ottuse e bian- chicce, e le superiori simili alle brattee. Il rizoma è corto, grossetto, quasi orizzontale, e da esso partono molte fibre radicali, unite in fa- scio, grosse, carnose, di color giallo-scuro, lunghe, spesso biforcate 0 divise due o tre volte all' estremità in modo dicotomo. Osservazioni. — Questa specie varia per la forma del labello , ora ovato-allungata , ora quasi ellittica o tonda, la quale ultima forma è stata considerata da Viviani come specie distinta : però si trovano tutti i passaggi di essa alla specie. CXCVI. €EPHil.IiAIVTHERA C L. fìicL C. L. Ridi, in méin. du Museiim 4. p. 5ì . Lindi, orchid. p. Ai 1 . Endl. gen. pi. p. 2J9. Reich. fìl. orchid. p. 133. Serapiadis species Linn. Pers. et pi auctor. Epipactidis species Ali. Swartz Willd. Perigonii phylla distincta, erecta, semipatentia, exterioraaequalia, bina interiora lateralia paulo breviora. Labellum anticum, sessile, ecal- caratum, articulatum, articulo inferiore (ipochilio) saccato-concavo, articulo superiore (epichilio) apice recurvo. Gynostemium elongatum, semiteres, apice stigma subrotundum vel strictum ferens. Anthera terminalis, stipitata, mobilis, persistens. Pollinia biloba, basi prò funde bifida. Pollen pulvereum; granula ejus ovata, punclulata. Ovarium lineare, sessile , basi valde contortum. Capsula lineari-oblonga vel oblonga, subtriquetra, sexcostata. Semina minutissima, linearla, inte- GEPHALANTHEIU. MI gumento e cellulis simplicibus composito, ulrinque attenuato; ciii- bryone elliptico. Abito. — Piante terrestri, fornite di un rizoma, quasi orizzontale e di un fascio di fibre radicali; di un fusto alto da mezzo piede a un piede 0 un piede e mezzo, cilindrico , glabro o pubescente in alto, ve- stito inferiormente di alcune guaine e poi di foglie patenti, verdi , lan- ceolate 0 ovate 0 ovato-lanceolate , acuminate, con nervi grossetti lon- gitudinali ; di pochi 0 molti fiori bianchi, di un bianco-gialliccio o lila- cini-rossicci, distribuiti in una spiga per lo più rada, e accompagnati da brattee che sono ora piccole e assai più corte dell' ovario ed ora grandi e molto più lunghe di questo, segnatamente le inferiori ; di un perigonio avente le tre l'oglioline. esterne e le due interne semiaperte 0 il labello articolato, con 1' epichilio curvato all' apice; di un ovario li- neare, pubescente 0 glabro; di cassule allungate o allungato-lineari , contenenti moltissimi e piccolissimi semi bianchicci. SG9. Ceplialantliera ensifolia C L. lìich. C. perigonii phyllis exterioribus ovato-lanceolatis , acutis, binis interioribus brevioribus, ellijìticis, obtusis, labelli lamina (epichilio) phyllis exterioribus duplo breviore, obtusissima, transversc latiore, su- pra canaliculata, lateribus sursum versis, intus coslis 5, linearibus, longitudinalibus notata, apice acutiusculo, recurvo, gynostemio obtuso, labellum suboequante, bracteis ovario glabro multoties brevioribus, in- fìmis subsequalibus, foliis lanceolatis, superioribus lineari-lanceolatis, acuminatis, rhizomate subhorizontali. Cephalanthera ensifolia C. L. Rich. in mém. du Museuìn4 p. 60. Reich. fi. germ. excurs. 1 . p. i32. Lindi, orchid.p. 412. Todar! orchid. sic. p, 121. ComoU! fi. comens. 6. p. 384. Vis. fi. daini. 1. p. 181. Koch syn. fi. gemi, et helv. edit. 2. p. 800. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 556. De Not. rep. fi. lig. 394. Puccini syn. fi. lue. p. 483. Beri, fi. ilal. 9. p. 628. Gren. et Godr. fi., de Frane. 3. pari. 1. p. 268. Guss. emim. pi. inarim. p. 324. Amhros ! fi. Tir. auslr. 1 . p. 724. Epipactis grandiflora Ali. fi. ped. 2. p. 152. Serapias Xiphophyllum Linn. fìl. suppl. p. 404. 'anno 1781). Serapias ensifolia Mnrr. syst. veg. edit. 14. p. 813. (ann. 1784) excl. nonn. syn. Ucria h. r. pan. p. 385. Ten. fi. nap. 2. p. 320. Seb. et Maur. fi,, rom. pradr. p. 315. Serapias uivoa Dcsf. II. ali. 2. p. 32 f. 548 ORCHIDEE. Serapias grandiflora ^ Hall. k. pi. Helv. p. 51 . Epipactis ensifolia SM'a//^ ìnad. Holin. ann. 1800. p. ^32. Wìllà. sp. pi. 4. p. 85. Dee. fi. frane. 3. p. 259. Noce, et Balb. fi. ticin. 2. p. 158. Savi hot. elrusc 3. p. 162. Morìe, fi. veneL 1. p. 375. Poltin. fi. veron. 3. p. 35. Naec. fi. venet. 4. p. 147. Ten. syll. p. 461. Helleborine flore albo vel Damasonium latifolium Cup. h. calh. siippl. p. 2H. rigure. — Fior. dan. tab. 506. Reìch. fil. orehid. lab. 470. Helleborine montana, angustit'olia, alba, foliis Palmse Cup. panplì. sìe. 1. tab. 18. Rnf. lab. 18. Stazione ) Abitazione e Fioritur^i — Nei luoglii Salvatici ed Om- brosi dei colli e dei monti della penisola e delle isole di Sicilia, di Cor- sica, di Sardegna, dell'Elba, d' Iscbia e forse di altre piccole isole, nelle regioni della querce, del castagno e dell'olivo. In Sicilia è piut- tosto rara. Si trova vicino a Palermo a San Martino, nel Monte Occhio presso la Portella di Sant'Anna, a Santa Maria di Gesù, a Sagana, nei Monti della Piana dei Greci, Castellobuono, nei Monti delle Madonio, a Buccheri (Guss.), a Marineo (Gerv. mss. secondo Totlaro), nel Monte Etna al Milo e alla Cerrita (lineo). Di Corsica 1' ho di Corte e Bonifacio. Fiorisce in Aprile e Maggio, ed è perenne. Distribuzione geografica — Nelle parti centrali dell' Europa dal- l' isola di (iotlandia in Isvezia e dalla Danimarca e dalle Isole brittanne sino in Sardegna, in Sicilia e in Grecia. Nasce pure nelle parli Ijoreali dell' Atfrica. Descrizione. — I fiori variano assai per il numero, trovandosi da 5 0 5 a lo e talvolta a 18 o 20 ed anche tino a 50 in una spiga alquanto rada; sono bianchi in tutte le loro parti: il solo labello è di color giallo dorato verso l' apice della lamina, dove sono alcuni peli papillosi, e nel fondo del sacco dell' ipochilio. L'epichilio é concavo con le parti late- rali rivolte in alto ed ha cinque solchi profondi ma stretti nella parte di mezzo. L'ovario è cilindrico, stretto, contorto, glaberrimo, con sei costole e quasi sessile o sessile. Le brattee sono piccole, molte volte più corte dell'ovario, ovato-lanceolate o lanceolato-Iineari, uninervi; spesso una o due delle infime si svolgono a guisa di foglia e sono molto più lunghe del fiore. Le foglie sono lanceolate, acuminate, e le superiori lineari-lanceolate , di un bel verde , con pochi nervi grossetti e altri delicati, longitudinali; avvicinate tra loro e patenti. Il fusto è cilindrico, striato , alto da un mezzo piede a un piede e mezzo. Il rizoma è quasi CEPHALANTHERA. 519 orizzontale e manda molte fibre radicali scure, le quali talvolta si bifor- cano verso r apice. Tutte le parli della pianta sono glabre. S6^. Ceplialanthera palleus 6'. L. flìcli. G. perigonii phyllis exterioribus oblongis , obtusis, binis interio- ribus paolo brevioribns, obtusioribus, labelli lamina (epichilio) phyllis perigonii breviore, cordato-ovata, obtusa, longitudine sua latiore, lateribus sursum versis, intus costis 3, flexuosis, longitudinalibus notata, gynostemio obtuso, labellum suba^quante, bracteis ovario gla- bro longioribus , foliis ovatis vel ovato-lanceolatis, acuminalis. rbizo- mate subnorizontali. Cephalanlhera pallens C L. Rich. in meni, du Mnsenm4. p. 60. fìe'ìch. fi. gemi, excnrs. 1. p, i32. Lindi, orchid. p. ili . Comoll! fi. comens. 6. p. 382. Vis. fi. dalm. 1 . p. 180. Koch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 800. Guss. sijn. fi. sic. 2. p. 555. De Noi. rep. fi. lig. p. 394. Beri. fi. Hai. 0. p. 626. Ambrosi fi. Tir. anstr. I. p. 722. Serapias grandiflora Linn. syst. nal. edit. 12. toni. 2. p. 594. et mani. alt. p. 491. Ten. fi. nap. 2. p. 320. Seb. et Manr. fi. rem. prodr. p. oli. sed ovarium erronee dicitur subglabrum. Serapias Lonchophyllum Linn. fil. suppl. p. 405. Serapias lancifolia Miirr. syst. veg. edit. 14. p. 815. Balb. fi. tau- rin. p. 150. \ Epipactis lancifolia Ali. auct. p. 32. Dee. fi. frane. 3. p. 260. Serapias grandiflora a Hall. ic. pi. Helv. p. 51 . Epipactis pallida Swartz in ad. Holm. ann. 1800. p. 232. Epipactis pallens Willd. sp. pi. 4. p.85. Pollili, fi. veron. 3. p. 35. Nacc. fi. ven. 4. p. 147. Ten. syll. p. 461. Ccphalanthera grandiflora Bab. man. of. bril. boi. p. 296. Reich. fil. orchid. p. 136. Gien. et Godr. fi. de Frane. 3. pari. I. p. 269. Cephalanthera lancifolia Tod. orchid. sic. p. 123. Helleborine latifolia, montana, foliis oblongis acutis seu Polygo- nati vidgaris folio, flore albo Gap. h. catti, siippl. ali. p. 35. Helleborine flore albo vel Damasonium montanum , latifolium Set], pi: veron. 2. p. 136. Zannich. istor. delle piant. venet. p. 137. Figure. —FI. dan. lab. 1400. Reich. fil. orehil. lab. 472. 550 ORCHIDEE. Helleborine Polygonati vulgaris l'olio, flore, albo Cup. panph. sic. S. lab. 313. Epipactis caule paucitloro, lineis obtusi labelli levibus Hall. ic. pi. Helv. tah. 45. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi salvatici 0 boschivi della regione del castagno, della querce e del faggio dei poggi e dei monti della penisola e delle isole di Sicilia e di Sardegna, però non è comune. Nasce presso Torino (AH. Molineri), nella Valle d'Anzasca nella provincia novarese (Biroli), nella provincia di Como (ComoHi!), presso Verona, Gargnano, Lazise, Roveredo, Ospedaletto, Chiesa Nuova, Guastalla e Lonigo (Pollini), presso Bassano nelle selve di Pri- molano (Montini!), nel Tirolo italiano nella Val di Bregezzo alle Giudi- carie ed altrove (Facchini], in Istria alla Grotta d'Ospo (Tommasini sec. Bert.), presso Parma (Passerini), Mantova al Bosco Fontana (Barbieri), Bologna al Monte Paderno e altrove (Bert.), Nizza al Monl-Gros, a Ci- miez (Barla!) , nella Riviera di Ponente nei boschi di Rezzo (Berti sec. De Not.), presso Genova (Savictnone!), Firenze al bosco della Certosa (Carnei!), e a Monte Asinario (Antonio Targioni), Macerata (Utili, Gen- nari!), Montetbrtino (Marzialetti), Roma nel Boschetto della Villa Cava lungo il tìume del Tevere (Seb. e Mauri), nell'Appennino di Folettino e nei Monti Lepini (Rolli!) e nei boschi degli Abbruzzi (Ten.). In Si- cilia si trova nei Monti delle Madonie dove l'ho raccolta, e presso Isnello all' Acqua del faggio, Castelbuono sotto la vallata della fossa della neve (Tineo), presso Buccheri nelle selve delle Nocelle e nei bo- schi di Mistretta (Guss.) e di Santa Maria del Bosco (Todaro!). In Sardegna è stata raccolta da Bonjean (nelF Erbario Webb.) Fiorisce in Maggio e Giugno e nei luoghi alti in Luglio. Distribuzione geografica. — Estesa in Europa dalla Danimarca e dall' Inghilterra tino in Sicilia, in Grecia ed in Crimea. Osservazioni. — Ho fatta la diagnosi di questa specie sulle piante secche, non avendo avuto in questi ultimi anni occasione di raccogliere questa pianta in fiore ma solo in frutto. I fiori sono bianchi con una macchia gialla nella lamina del labello. 869. C;e|»lialaii4I»era rubra C L. Rirli. C. perigonii phyllis exterioribus lanceolato-acuniinatis, binis inte- rioribus paulo brevioribus et latioribus, ovato-lanceolatis, acuminalis, omnibus aiT,ice rcdcxis, labelli lamina (epichilio) phyllis perigonii sub- CKPHALANTHEHA. Ó51 squali, cordaio-acuminata, magis longa qiiain lata, supracanaliculata, lateribus siirsum versis, intus laminis pliiribus flexuosis, subfimhriatis, longitudinalibus notata, gynostemio obtiiso, labello dimidio breviore, bracteis ovario pubescente subsequabbus vel infimis longioribus, foliis lanceolatis, acutis, rbizoniate subborizonlali. Ceplialantbera rubra C. L. Rich. in méin. du Museum 4. p. 60. Reich. fi. germ. excurs. 1 . p. 132. Linài, orcìiid. p. 412. Todar. orchid.sic. p. 119. Boiss. voijag. en Espagn. p. 599. Vis. (l. dalia. 1. p. 181 . Comoll! fi. comens. 6. p, 385. Koch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 800. Gms. syn. fi. sic. 2. p. 555. De Noi. rep. (l. lig. p. 394. Puccini syn. fi. Inc. p. 483. Reich. fil. orchid. p. 133. Beri. fi. ilal. 9. p. 629. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 269. Amhm! fi. Tir. aiislr. 1. p. 725. Serapias Helleborine 5 Linn. sp. pi. p. 1344. Serapias rubra Linn. syst. veg. edit. 12. voi. 2. p. 594. Hall. ic. pi. Helv. p. 52. Suffren pi. du Frioul p. 185. Tea. fi. nap. 2. p. 32 f. Seb. et Maur. fl. rom. prodr. p. 315. sed ovarium erronee dicitur gla- brum. Epipactis rubra Ali. fi. ped. 2. p. 153. Wilhl. sp. pi. 4. p. 86. Sìbtk. etSmilh jl. grcec. prodr. 2. p. 221. et fl.grcec. 10. p. 25. Dee. fi. frane. 3. p. 260. Noce, et Balb. fi. tic. 2. p. 158. Poìlìn. fi. ve ron. 3. p. 36. Ten. syll. p.461. Helleborine montana, angustifolia , purpurascens, brevioribus ra- rioribusque foliolis lanceolatis acutis Gap. h. calh. suppl. p. 244. Helleborine montana, angustifolia, purpurascens Seif. pi. veron. 2. p. 136. Figure. — Epipactis rubra Sibth. et Smith fi. grcec. 10. tab. 933. Rekìi. fil. orchid. tab. 469. Helleborine tenella, tribus in caule foliis prsedita Cnp. panph. sic. 2. lab. 107 ex Todaro. Epipactis caule paucifloro, labello lanceolato, lineis undulatis Hall. ic. plani. Helv. tab. 46. StaeJone, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi salvatici e bo- scbivi e talvolta anche nei luoghi aridi e scoperti dei colli e monti della penisola e dell' isola di Sicilia principalmente nelle regioni della querce e del faggio donde discende talvolta nella regione del castagno e di raro in quella dell' olivo. In Sicilia è molto rara. Io 1' ho raccolta sol- tanto nei Monti dello Madonie nel Monte Quacedda e presso la Portella della Arena. Gussone I' ha trovala nei Monti medesimi delle Madonie al oo2 ORCHIDEE. Cuozzo della Mulcra e alla Portella del Daino, e presso Polizzi. Tineo r ha raccolta presso Isnello nel bosco sopra il Piano dèi Zncchi e nel Monte Etna al Milo e alla Cerrita. Fiorisce in Giugno e Luglio. Distribuzione geografica. — Estesa in Europa dall'isola di Got- tlandia in Isvezia, dall' Inghilterra e dalla Germania sino ai Pirenei e alia Sierra della Nieve in Ispagna, in Sicilia, in Grecia e in Crimea. Si trova pure nel Caucaso e in Asia minore. Descrizione. — 1 (iori sono per lo più da 5 a 9, di raro meno o più, di color lilacino, distribuiti in un racemo stretto e alquanto di- stanti tra loro. Le foglioline esterne, del perigonio sono lanceolato-acu- minate, la superiore di essa è connivente e le due laterali quasi patenti. Le due interne laterali sono un poco più corte e più larghette, ova- to-lanceolate e un poco meno acuminate; tutte hanno l'apice rivolto in fuori. Il labello è lungo quasi quanto queste, V ipochilio è bianco con due grandi orecchiette tondeggianti ed erette, con un sacchetto in basso e con leggiere vene giallicce che dalla base si portano ai margini a specie di ventaglio. L' epichilio è in forma di cuore, acuminato , con le parti laterali della base erette a guisa di orecchiette, è bianco nel centro dove ha alcune lamine sporgenti e un poco flessuose, frangiate alquanto, giallicce e con i margini verso l' apice di color lilacino. Il ginostemio è piano in avanti, convesso in dietro, lunghetto e lilacino in gran parte. L' antera è anche lilacina, tutta papillosa di fuori. Le masse polliniche son di color di cenere. L' ovario è lineare e verde, un poco più stretto verso la base dove è contorto e di color lilacino, è pubescente in tutta la sua lunghezza. Le brattee sono lanceolate, acute, verdi, con molti nervi longitudinali, hanno spesso pochi peli a guisa di ciglia nei mar- gini , sono quasi uguali all' ovario ovvero le inferiori un poco più lun- ghe di questo. La Vachide come la parte superiore del fusto è pube- scente e un po' scabrosetta. Il fusto è alto da mezzo piede a un piede o un piede e mezzo, è cilindrico, solcato, alquanto flessuoso: ha in basso poche guaine che gradatamente si prolungano in una lamina lan- ceolata, acuta, di color verde scuro, glabra, con forti nervi longitudi- nali e patente: la parte superiore del fusto è nuda. 11 rizoma è quasi cilindrico, allungato, un poco obliliquo dal quale nascono molte fibre radicali. CEPHALANTHEUA. 555 Specie dubbie. Ceplialaittliera coiHOsa Tin. C. foliis ovatis ianceolatisque reflexis, bracteis linearibus ciliola- tis flore subsextuplo longioribus, labelli lamina cordata integra, pelala exteriora ovata subsequante. (Tin.) Cephalanthera conaosa Tìneo in Guss. syn. fi. sk. 2. fi. 877. in adii, et emend. In neraoribiis montosis. Isnello nel bosco del feudo di Chiusa per andare alla scaletta del Monaco (Tin.) lunio, lulio. Caules graciles, 1 'j^, 2 palnìares, flexuosi, superne scabri; folia inferiora remota, superiora 1-2 pollicaria, nervosa, glabra; brac- teae 1 '|^-2 poUicares, spicam sub- lo iloram cylindraceam multo excedentcs; flores parvi, rubentes? (Tin.) Ceiiltalantliera ITIaraYìgnse Tin. C. foliis lanceolatis, summis lineari-elongatis , spicam cylindra- ceam multifloram densiusculam multo excedentibus, bracteis lanceola- tis, inferioribus ovarium subsequantibus, labelli lamina ovata, acuta, subtriloba, petalis exterioribus patulis lineari-acuminatis breviore. Cephalanthera Maravigna3 Tin. in Giiss. syn. fi. sic. 2. p. 877. in add. et emend. In nemoribus montosis. Etna alla Cerrita sopra la Cubania (Tin.) Majo, lunio. Caules palmares et ultra , superne flexuosi, puberuli : folia nume- rosa, suprema ciliolata, 2-2-'/, pollicaria: spica sub-20 flora. Flores parvi, rubentes: petala bina interiora elliptica, obtusiuscula (Tin.) Osservazioni. — Nulla posso dire di questa come della specie pre- cedente, non avendo avuto occasione di vederle. L' amico Todaro mi ha scritto che di ciascuna di esse si trova una sola pianta imperfetta neU' erbario del fu Professor Tineo. FioiiA Itaiiana. Vor.. MI. 2.5 55 i OUl^HlDEb:. TRlBtJ SECOMDit. NEOZIEE. Neottik^ Lindi, orchid. p. 44J. Orchidea subordo V. NEOTTiEyE End!, gen. pi. p. 212. (JPHnvDiNEyE Tod. orcìiìd. sic. p. 115. Parte delle Neottiaceae Rekh. fil. orchid. p. 133. Herbae monandra^. Anthera terminalis ima basi gynosU mio adnata vel libera. Pollen piilvereum. Pollinia glanduke communi aflìxa. Capsula unilocularis, fenestratim trivalvis. Seminum integumentum laxum , utrinque attenuatum. Considerazion! geografiche. — Tutti i generi e tutte le specie eu- ropee di questa tribù figurano nella nostra flora; in essa si compren- dono specie per lo più settentrionali, alcune delle quali mancano nelle parti meridionali della penisola e nelle isole italiane. La Goodijera re- pens e la Listerà cordala che vengono nelle nostre Alpi e questa ultima anche negli Appennini si spingono sino in Lapponia ed in Siberia. L' Italia non vanta alcuna specie propria in questa tribù. SOTTO TRIBÌ prima. Listerei Pari. LisTERiD/E Lindi, orchid. p. 441. Perigonii phylla patentia vel reflexa. Labellum difforme, patens, ecalcaratum, continuum vel interruptum. Gynostemium rectum, te- rptiusculum, carnosum. CXCVII. EPIPACTIS Hall. Hall. enum. slirp. Helv. 1. p. 277. C. L. Rich. in mém. dii Museum 4. p. 51. pg. 8. Lindi, orchid. p. 460. Endl. yen. pi. p. 2l3.Reich. jìl. orchid. p. 139. Serapiadis species Linn. Pers. et pi. auctor. Perigonii phylla distincta, exteriora et bina interiora conformia, sidjiEqualia, patentia. Labellum anticum, patens, interruptum, hypo- EPIPAGTIS. 555 chilio concavo, ncctaritero, ej3Ìchilio latiore, iiitliviso, basi gibliis liinis prgedito. Gynostemium brevissimum , erectum , antice stigma quadra- tum ferens, apice tritkkim , laciniis lateralibiis brevibus, anantberis, intermedia antherifera. Anthera terminabs, rostello lamellari incum- bens, bilocularis, lo.culis parallelis, clinandrio brevi, obtuso. Polli- nia 2, oblonga, bifida, glandulae comuni affixa. Pollinis granula 4, re- ticulata, in corpum subglobosum coherentia. Ovarium oblongum, basi angustatum, sexcostatum, pedicellatum , pedicello contorto. Capsula membranacea , obovato-oblonga vel elliptico-subglobosa, vciitricosa , sexoostata. Semina minutissima, fusiformia vel sublinearia, integu- mento e ceilulis simplicibus composito, utrinque attenuato; embryone subrotundo vel ovato. Abito. — Piante terrestri, fornite di un rizoma per lo più corto, di raro stolonifero; di libre radicali carnoselte e raccolte in fascio; di un fusto alto da meno di un piede a un piede e mezzo circa, per lo più pubescente verso alto, avente in basso delle guaine [trive di lamina e poi delle foglie il più delle volte largbette, allungate o ovate, cbe a poco a poco diventano più strette verso alto in modo cbe le superiori sono lanceolate e più lunghe: tali foglie sono verdi, perle più con molti nervi longitudinali e sono scabrosette nei margini. I fiori sono distribuiti in una spiga piuttosto lunga, alquanto pendenti o pendenti, quasi rivolti da una parte, sostenuti da un pedicello contorto e accom- pagnati da una brattea che è generalmente lanceolata o ovata, larghet- ta, con molti 0 pochi nervi, quasi uguale, più corta o più lunga del- l'ovario. Le foglioline del perigonio sono patenti, le esterne e le due interne quasi uguali ; il labello è interrotto o come articolato con l' ipo- chilio concavo e netlarifero e con 1' epichilio piano o concavo, spesso a guisa di cuore con 1' apice curvato in giù. La cassula è per lo più allungata ed ovata a rovescio o quasi ellittico-tonda, scura o verdo- gnola, spesso pubescente e contiene moltissimi e minutissimi semi bianchicci. * Epichilio plano, utrinque auriculato. Artiirociiilium Irnnsch, Bei eh. (il. ^VO. Kiiiiiactis iialtisAris Crantz. E. spica multiflora, laxiflora, floribus pendulis, perigonii phyllis exterioribus ovato-lanceolalis , acutis, binis interioribus lalcralibus 55t) ORCHIDEE. brevioribiis, oblongis, obtiisis, omnibus glabris, ipochilio linea media incrassato, nectarifero, ntrinqiie in lobum triangularem, membrana- ceiim , venosum, antrorsum producto, epichilio plano, subrotnndo, membranaceo, venoso, crenulato, basi bilamellato, phylla perigonii exteriora aeqiiante, capsulis oblongis, basi paulo angustatis, sexcosta- tis, pendulis, bracteis lanceolatis vel ovato-lanceolalis , acuminatis, multinerviis, margine scabriusculis, inferioribns ovario oblongo-iusi- formi, pubescente, pedicellato subsequalibus, superioribus sensim bre- vioribus, foliis oblongo-lanceolatis lanceolatisque , acutis , nervosis, glabris, erectiusculis , rhizomate stolonifero. Epipactis palustris Cranlz stirp. aiislr. p. 462. Swartz in ad Holm. ann. 1800. p. 232. Dee. fi. frane. 3. p. 259. Noce, et Balb. fi ticin. 2. p. 151. Morie, fi. venet. I.p. 374. Nacc. fi. venet.4.p. 146 Gaitd. fi. heh. 5. p. 467. Reich. fi. germ. excurs. 1. p. 134. Ten syll. p. 461. Lindi, orchid. p. 460. Vis. fi. dalm. 1. p. 183. Koch syn fi. genn. et heh. edit. 2. p. 801. De Noi. rep. fi. lig. p. 394 Reich. fil. orehid. p. 139. Beri. fi. Hai. 9. p. 620. Cren, et Godr. fi de Frane. 3. pari. 1 . p. 271. Arnhros. fi. Tir. aitstr. 1. p. 726. Serapias longifolia Linn. syst. nat. edit. 12. lom. 2. p. 593. Serapias palustris Scop. fi. cani. edit. 2. tom. 2. p. 204. Hall, ic. pi. Helv. p. 49. Siiffieniìl du Frìoul p. 185. Ten. fi. nap. 2. p. 319. Sangiùn. cent, iresprodr. fi. rom. add. p. 126. Epipactis longifolia Ali. fi. ped. 2. p. 152. Figure. — VI. dan. tàh. 267. Reich. fìl. orchid. ic. 483. Epipactis foliis ensiformibus, caulinis, floribus pendulis, labello obtnso, oris plicatis Hall, icori, pi. Helv. tab. 42. Helleborine palustris, nostras Zannich. istor. delle piant. venet. p. 137. tab. 58. fìg. 2. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei prati paludosi SÌ baSsi che montani della penisola sino al Sannio ed in Basilicata; nelle parti centrali e meridionali è più rara, si trova principalmente nei monti, e raramente discende nei luoghi bassi. Manca nelle isole. Fiorisce in Giugno e Luglio. Distribuzione geografica. — In Europa dalla Svczia , dalla Norve- gia e dalle Isole Britanne sino al Regno di Napoli, in Dalmazia e in Grecia. Nasce pure in Siberia. Osservazioni. — 11 labello è liiancbiccio , con le vene rosse. EPIPAGTIS. 00/ *' Epichilio concavo. Euepipactis Innisch, Rcirh. /il. S9I. Epipactis latifolia Sivarl:.. E. spica elongata , multiflora, floribus nutantibiis, subsecundis , perigonii pbyllis exterioribus ovatis, acuminatis, binis interioribiis la- teralibus ovatis, acutis, omnibus glabris, hypochilio concavo, subro- tundo, nectarifero, epicbilio late ovato, acuminato, apice recurvo, perigonii pbylHs interioribus subgequali , gibbis baseos obtusis , papil- losis, capsubs oblongato-obovatis, sexcostatis, glabriuscuHs, subnu- tantibus, bracteis late lanceolato-acuminatis, multinerviis, subhorizon- taliter patentibus, inferioribus flore longioribus, foliis ovatis, acutis, basi vaginantibus, superioribus sensim angustioribus, supremis lan- ceolatis, omnibus glabris, multinerviis, margine scabriusculis, inter- nodio longioribus, rhizomate crassiusculo. Epipactis latifolia Ali. fi. ped. 2. p. 152. SwarU in ad. Holm. ann. 1800. p. 232. Dee. jl. frane. 3. p. 259. Noce, et Baìb. fi. liciti. 2. p. 157. Bert. amoen. Hai. p. 417. Morir., fi. venel. 1. p. 376. PotUn. fi. veron. 3. p. 34. ex parte. Nacc. fi. venet. 4. p. 146. Gaiid. fi. helv. 5. p. 465. Reich. fi. germ. excurs. 1 . p. 153. Ten. syll.p. 460. Lindi, orchid. p. 461. Vis. fi. dalm. 1. p. 183. Tod. orchid. sic. p. 128. Koch syn. fi. germ. el helv. edil. 2. p. 801. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 557. De Not. rep. fi. ìig. p. 394. Puccin. syn. fi. lue. p. 484. Beri, fi. ital. 9. p 623. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 270. Ambros. fi. Tir. auslr. 1. p. 728. var. a. Serapias Helleborine Lina. sp. pi. p. 13H. var. a. Serapias latifolia Linn. syst. nat. edil. 12. toni. 2. p. 193. et mani. alt. p. 490. Suffr. pi. du Frioid p. 185. Ten. fi. nap. 2. p. 3ì8. var. B. Seb. el Maur. fi. rom. prodr. p. 314. Epipactis Helleborine var. viridans Reieh. fil. orchid. p. 143. Elleborine ovvero Epipaltide del Pena, del Lobelio e del Dodoneo PonaMont. Bald. p. 211 e 213. Helleborine latifolia montana Cup. h. calli, suppl. p. 244. et suppl. alt. p. 35. Seg. pi. veron. 2.p. 135. Zannich. ìfilor. delle piante ven^. p. 136. lab. 86. f. 2. Figure. — Reich. fil. orcliid. lab. 488. Epipactis foliis amplexicanlibus, ovato-lanceolatis, labello lanceo- lato Hall. ic. pi. Helv. lab. 44. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi boscllivi della rc- 058 ORCHIDEE. gione del castagno, della querce, del faggio e dell' abeto sin quasi alla regione subalpina dei monti della penisola e delle isole di Sicilia, di Corsica e di Sardegna. É più abbondante nelle parti settentrionali e centrali della penisola cbe nelle meridionali. In Sicilia nysce nelle Ma- donie nei boscbi ; e presso Castellobuono a S. Guglielmo e all' acqua del Canaliccbio (iMinà!), presso Isnello a Montaspro (lineo), e Palermo a S. Martino i'Ucria). In Corsica presso i Bagni di Guagno e nel Monte di Cagna (Requien!). Moris scrive che essa si trova nei boscbi delle parti centrali di Sardegna. Fiorisce in Luglio ed Agosto. Distribuzione geografica. — In Europa dalla Finmarchia, dalla Svezia e dalle Isole Britanne sino in Sicilia, in' Sardegna ed in Grecia. Nasce pure in Siberia, nei Monti Altaici (Ledeb.) e in Asia Minore. Descrizione. — La spiga è lunga da mezzo piede a un piede e anche più e si compone di molti fiori , rivolti quasi tutti ila una parte e nutanti. Le foglioline del perigonio sono campanulato-patenti , ova- te, le esterne acuminate, con l'apice rivolto in fuori, .hanno una ca- rena e due nervi laterali per parte manifesti solo di fuori e sono di colore verdognolo ; le interne sono un poco più larghe e più corte delle esterne ed acute, sono sfumate di violetto, ed hanno di fuori una carena: tutte sono prive di peli. Il labello è lungo quanto le due foglioline interne laterali; l' ipochilo è a guisa di sacco, di dentro è di colore scuro quasi di cioccolatte ; 1' epichilio é di colore violetto assai chiaro e quasi bianchiccio, è largamente ovato, acuminato, con la punta rivolta in giù ; i due calli della base sono in guisa di costole ottuse e papillose e da esse parte in avanti un'altra costola longitudinale, meno grossa dei calli, che va verso l'apice dell' epichilio. L'antera è gialliccia; le masse polliniche son gialle e la loro glandola comune è bianchiccia, ottusa. L'ovario è allungato, assottigliato alla base dove si continua in un pedicello più corto di esso e leggermente contorto; è verde con sei costole longitudinali. Le cassule sono allungato-obo- vate perchè sono ristrette inferiormente , glabre o quasi glabre , di co- lore scuro; i semi sono di un color bianco sudicio, lineari, con un embrione piccolo, quasi ellittico. Le brattee sono larghe, lanceolate, acuminate, verdi, con molti nervi, quasi orizzontalmente dirette iti fuori; le inferiori sono più lunghe dei fiori e le superiori solo più lun- ghe dell' ovario o uguali ai fiori. La rachide della spiga eh' è la conti- nuazione del fusto è robusta, angolata o quasi cilindrica, pubescente. 11 fusto è alto da un piede a un piede e mezzo oltre alla spiga, è cilin- drico 0 un poco angoloso, privo di peli in basso e pubescente verso al- EPIPAGTIS. 55t» to. Le l'oglie sono largamente ovate, acute o ottuselte, inguainanli il fusto alla base, fornite di molti nervi che sono privi di peli. Le foglie diventano gradatamente meno larghe, meno inguainanti e più lunghe nella parte superiore del fusto, in modo che le superiori sono lanceo- late e abbracciano solo il fusto con la base senza far guaina : tutte però sono più lunghe dell' internodio al quale corrispondono ed hanno i margini scabrosetti. Alla base del fusto vi sono due o tre guaine prive di lamina. La radice è formata da un fascio di fibre carnosette e gros- sette, di color bianco sudicio. Osservazioni. — In qucsta Specie ho osservato in due fiori della parte bassa della spiga essersi svolto uno degli stami laterali; si vedeva il filamento a guisa di un filetto saldato interamente con la parte me- diana della faccia interna di una delle foglioline laterali interne del perigonio, e dall'apice del filetto a poca distanza dall'apice della fo- gliolina si osservavano le due masse polliniche grandi e perfette come quelle dell'antera solita trovarsi nelle piante di questo genere : non vi era punto glandola. 8*». i:pipactis atrorubens Schuil. E. spica clongata, multi flora, floribus nutantibus, subsecundis, perigonii phyllis exterioribus ovatis, acutis, dorso puberulis, binis in- terioribus lateralibus paulo brevioribus et latioribus, ovalis, acutis, margine subnndulatis, hypocbilio concavo, oblongo, nectarifero, epi- chilio cordato-acuminato, apice recurvo, perigonii phyllis interioribus subsequali, gibbis baseos plicato-crispis , capsulis elliptico-subrotundis, basi vix angustatis, sexcostatis, puberulis, subnutantibus, bracteis lanceolatis, ovatisve, acuminatis, multinerviis , flore subbrevioribus vel infimis sublongioribus, foliis ovatis oblongisve , superioribus sen- sim angustioribus lanceolatis , omnibus glabris, multinerviis, margine scabriusculis, internodio longioribus, rhizomate crassiusculo. Epipactis atrorubens SchuU. oederr. fi. 1. p. 58 ex Lindi. Reìch. (l. genn. excurs. 1 . p. 133. Greti, et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 270. Serapias atrorubens Hoffm. déutsch. fi. -2. p. 182. Epipactis latifolia j3 rubiginosa Gaitrf. fi. helv. 5. p. 465. Epipactis media Fries mani. 2. p. 54. Epipactis rubiginosa Koch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 801. Epipactis Helleborine rubiginosa Reich. fi\. orchid. p. 141. Epipactis latifolia Rert. fi. Hai. 9. p. 623 ex parte. 7m UHCHIDEE. Epipactis latifoiia jS atroiiibens Ambros. //. Tir. anstr. I . p. IW. Figure. — Gunn. jl. iiorv. lab. 5. f. 3. 4. Reich. fil. orchid. lab. 485. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei lllOghi boscljivi e nei prati dei monti della penisola nella regione della querce e del faggio donde sale talvolta sino ai prati subalpini a circa 1500 a 1700 metri sul livello del mare e discende nella regione del castagno. È più ab- bondante iiielle Alpi e nei monti che ne dipendono anziché negli Ap- pennini dove si estende fino in Basilicata. L'ho pure delle Alpi Apuane dove l'amico Prof. Adolfo Targioni la raccolse nell'Alpe di Gramolaz zo. Fiorisce in Luglio ed Agosto, ed è perenne. Distribuzione geografica. — In Europa dalla Norlandia, dalla Sve- via e dalle Isole britanne sino al Regno di Napoli e in Grecia. Nasce pure nel Caucaso. Descrizione. — La Spiga si compone di molli fiori, alquanto pen- denti. Le foglioline esterne e le due interne del perigonio sono paten- ti, ovate, acute, quasi uguali, con gli apici rivolti un poco in fuori, tutte con tre nervi, il mediano dei quali è più manifesto: sono glabre eccettochè di fuori verso basso dove hanno pochi peli: sono di color verde sfumato di violetto e le interne c^uasi rosee. 11 labello è appena più corto di esse, e patente: l' ipochilio è concavo, scuro di dentro dove si raccoglie un nettare simile quasi all'acqua; l'epichilio è a guisa di cuore e acuminato, di color violetto, con le due gibbosità della base increspate e di colore più scuro. Le due lacinie laterali dell' apice del ginostemio, lo stimma e il rostello sono bianchi, l'antera ed il clinan- drio son gialli. L' ovario è verde, con sei costole, tre più larghette e più pallide, pubescente tanto nelle costole quanto nelle facce, è allun- gato e ristretto alla base: ha vm corto pedicello eh' è curvato. Le cas- sule sono ellittico-tonde, appena ristrette alla base, con sei costole, pubescenti e un poco pendenti. 1 semi sono piccoli, allungati, con l'integumento poco prolungato in ambe le estremità e ristretti quasi a un tratto in una punta di là dall' embrione eh' è grossetto e quasi tondo. Le brattee sono lanceolate o quasi ovate, acuminate, verdi, con molti nervi e quasi uguali all' ovario ovvero le inferiori più lunghe di questo. Il fusto è alto da meno di un piede a più di un piede e quasi un piede e mezzo, un poco flessuoso, rossiccio, striato e pubescente. Le foglie sono ovato-allungate , larghette, acute, con molti nervi, le superiori sono più strette e quasi lanceolate. La parte interna e scura dell' ipochilio è formata ili un tessuto EPIPACTIS. ò6ì otricolare più piccolo e più fitto di quello che forma la parte esterna C interiore ed ha gli otricoli pieni di una sostanza colorata di violetto. Osservazioni. — Questa specie é ben distinta dalla Epipadìs lali- foUa con la ([uale alcuni botanici l'hanno confusa o della quale altri ne hanno fatta una varietà, segnatamente per le lamine dell' epicliilio piegate e increspate , per le cassule quasi tondo-ellittiche e non allun- gato-obovate e per i semi più piccoli , di forma allungata, assottigliati a un tratto alle due estremità e con l'embrione più grande: essa ha inoltre pubescenti le cassule e le foglioline esterne del perigonio , le quali sono glabre o quasi glabre nella Epipactin laljfolia. $'73. Epìpactis inìcro|»hylla Siuartz. j f E. spica breviuscula, subdecemflora , lloriiìus nutantibus, seciin- dis, perigoni! phyllis exterioribus et binis interioribus lateraliljiis ova- tis, acutis, dorso pubescentibus, hypochilio concavo, oblongo, necta- rifero,- margine crispo, epichilio cordato-ovato, ohtuso, crispo, peri- gonii pbyHis interioribus subsequali, gibbis baseos crispis, (ìmbriatis, capsulis oblongis, basi vix angustatis, pubescentibus, nutantibus, brac- teis lanceolato-acuminatis, trinerviis, palentibus, inferioribus ovario longioribus, foliis ovato-lanceolatis, basi vaginantibus, multinerviis, superioribus lanceolalis, omnibus glabris, multinerviis, margine sca- briusculis, internodium aequantibus, rhizomate breviusculo. Epipactis microphylla Swartz in ad. ìiohn. ann. 1800. p. SSS. Reieh.fl.germ. excurs. 1. p. 133. Tea. syll. p. 461. et fi. nap.o. p. 2i2. Vis. jl. dalm. 1. p. 183. Todi orchid. sic. p. 126. Koch syn. (l. rjerm. et helv. edit. 2. p. 801. Gnss. syn. fi. sic. 2. p. 556. De Not! rep. fi. hg. p. 394. Puccin. syn fi. lue. p. 484-. Bert. fi. rial. 9. p. 622. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 271. Gnss. ennm. pi. inarìm. p. 324. Serapias microphylla Ehrh. heitr. 4. p. 42. Sting. ceni, tresprodr. fi. rom. add. p. 125. Epipactis latifolia /S microphylla Dee. fi. frang. 5. p. 33L Serapias latifolia var. foliis brevibus, spica minori , floribus albis Seb. et Manr. fi. rom. prodr. p. 314. Epipactis latifolia var. C, Ten. fi. nap. 2. p. 319. Epipactis Helleborine microphylla Reich. fil. orchid. p. 141. Figure. — Reich. [il. orchid. tab. 484. Stazione, Abitazione e Fioritura* — Nei luoglli boschivi e salva- 23' 362 URCHIDEK. tici dei monti e talvolta dei colli della costa occidentale e delle parti centrali e meridionali della penisola e dei Monti delle Madonie e dell'Etna in Sicilia : raramente si trova nei colli o monti delle parti settentrionali della penisola come nei colli parmensi (Passerini!), nel Monte Paderno vicino a Bologna (Bertol.). In generale è pianta piuttosto rara. Nelle Madonie 1' ho raccolta alla Portella della Arena , a Monte Qiiacedda e a Rocca di Mele; Gussone la trovò al Passo del Canale, come pure alle Nocelle presso Polizzi, a Buccheri, Feria, Cassare e Caronia. Tineo la raccolse presso Isnello nella Timpadi Forca. Gussone l'ha pure trovata nell'isola d' Ischia nelle selve del Rotare. Fiorisce in Giugno e Luglio, ed è perenne. Distribuzione geografica. — In Europa dalla Svezia e dalle parti centrali della Francia qua e là per la Germania sino in Sicilia e in Turchia. Descrizione. — La spiga si compoue di circa 10 fiori, piccoli, alquanto distanti tra loro, untanti e diretti da una sola parte. Le fo- glioline esterne del perigonio sono alquanto patenti , come pure le due interne laterali, ovate, acute, fornite di una carena assai manifesta, di color verde, sfumate di violetto verso la base e puliescenti di fuori. Le due foglioline interne laterali sono un poco più corte delle esterne, però della stessa forma, hanno una carena a guisa di un grosso nervo eh' è pubescente e nel resto sono prive di peli : sono di colore verdo- gnolo in alto e violetto chiaro in basso tanto di dentro che di fuori. Il labello è un poco più corto delle foglioline esterne , !' ipochilo è a guisa di un sacco e contiene del nettare; l'epichilo è cordato-ovato, acuto , verde, con il margine bianco un poco rosicchiato e con diverse prominenze bianche e come frangiate verso la base e il mezzo. L'an- tera e le masse polliniche son gialle. L'ovario è quasi turbinato, trian- golare , con gli angoli ottusi , assottigliati insensibilmente alla base nel pedicello, pubescente e di colore verde sfumato di violetto. Il pedi- cello è contorto e più corto dell'ovario. Le cassule sono allungate, un poco ristrette verso la base , di un verde biancheggiante per molti peli, alquanto pendenti in giù. I semi sono lineari, assottigliati alle estre- mità e bianchicci. Le brattee sono lanceolato-acuminate, verdi, con tre nervi longitudinali, e sono più lunghe dell' ovario nei fiori inferiori e lunghe quanto questo nei fiori superiori. Il fusto è alto circa mezzo piede e talvolta anche più, è diritto, cilindrico e pubescente. Le foglie sono circa sei, piccole, patenti, ovato-lanceolate e lanceolate, lunghe quasi quanto gì' internodii corrispondenti, con i margini scabrosetti, EPIPACTIS. 565 hanno molli nervi, e sono prive di peli in tutte le loro parti. Vi sono in basso due o tre guaine prive di lamina. Il rizoma è corto con fibre carnosette e bianche, raccolte in fascio. CXCVIII. «JEOTTIA Lìtm. Lìnn. in ad. iips. aiin. 1740. p. 33. C L. Rich. in méin. da Museam 4. p. 51. fig. 7. Lindi, orchid. p. 457. Endl. gen. pi. p. 213. Ophrydis species Linn. sp. pi. p. 1339 et pi. auct. Epipactidis species Ali. fi. ped. 2. p. 151 . Listeraè species Smith engl. fi. 4. p. 38. Neottieae species Reich. fd. orchid. p. 145. Perigoni! phylla distincta, exteriora et bina interiora conl'ormia, for- nicato-conniventia. Labellum anticum, patens, basi saccatum, trilobum, lobis lateralibus minimis et angulum tantum efformantibus, lobo medio maximo, bifido. Gynostemium breviusculum, teretiusculum, apice stigma >'* transversiun fcrens. Anthera terminalis, bilocularis, loculis subparal- lelis, contiguis, rostello lamellari , indiviso incumbens. Pollinia 2 , li- neari-oblonga, lobulata, glandulye communi affixa. Pollinis granula 4 in corpum oblongum coherentia. Staminodia nulla. Ovarium pedicel- latum, ovato-oblongum, subtriquetrum, pedicello contorto. Capsula subcoriacea, ovato-oblonga, subsexangulata, apice subtruncata, et basibus phyllorum perigonii et gynostemii induratis denticulata. Semina minutissima, sublinearia; integumento e cellulis simplicibus composi- to, utrinque attenuato; embryone ovato. Abito. — Pianta a quanto pare parasita sulle radici dei faggi e degli abeti, fornita di un rizomi) con una gran quantità di fibre radicali carnose, avvicinate tra loro in modo da formare una massa quasi in guisa di una piramide con la base in basso e l'apice in alto donde sorge il fusto eh' é alto circa un piede , grossetto, di color gialliccio pallido e avente solo alcune guaine, le superiori delle quali sono quasi gonfie all'apice. I fiori numerosissimi compongono, una spiga ottusa, più fitta in basso; sonO di color gialliccio e quasi di terra e hanno le foglioline esterne e le due interne del perigonio quasi uguali avvicinate alquanto tra loro in modo da formare una volta sul ginostemio; il labello ha un largo sacco alla base, ed è trilobo con i lobi laterali piccolissimi che sporgono come angoli . e il lobo medio più lungo delle fogliohne del perigonio, diviso in due lacinie, più larghe verso l'apice e divergenti. 501 ORCHIDEE. La spiga si allarga dopo la lìoritura e porta molte cassale quasi oriz- zoiiiali, di color pallido, ovato-allungate , quasi con sei angoli, come troncate all'apice, dove si vedono in forma di piccoli denti i resti delle ibglioline del perigonio e del ginostemio. N. glabra, spica multiflora, densiflora, perigonii phyllis exte- rioribus et binis interioribus subtequalibus, oblongo-obovatis, fornicato- conniventibus, labello phyllis exterioribus duplo longiore, basi sub- saccato, planiusculo, subtrilobo, lobis lateralibus minimis, angulum efformantibus, lobo medio maximo, bifido, laciniis divergentibiis, sub- ialcatis, apice latiusculis, emarginatis, caule crecto, vaginale, rhizo- mate crasso, brevi, fibris radicalibus dense stipatis. Neottia Nidus avis C L. Rìch. in mém. du Museum 4. p. 51. fìg. 7. Gaud. fi. helv. 5. p. 47S. Ten. syll. p. 461. Undl. orcìnd. p. 458. Vìs. (l. dalm. 1. p. 182. Koch syn. fi. cjerm. et heìv. edil. 1. p. 802. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 558. De Nut. rep. fi. hg. p. 393. Gries. spie. fi. rum. et byih. 2. p. 368. Puccin! syn. fi. Ine. p. 485. Reich. fil. orchìd. p. 145. Bert. fi. ital. 9. p. 614. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 213. Ambrosi fi. Tir. austr. 1. p. 730. Opbrys Nidus avis Linn. sp. pi. p. 1339 et mant. alt. p. 488. SuffV. pi. du Frioul p. 185. Balb. fi. taur. p. 149. Epipactis Nidus avis Ali. fi. ped. 2. p. 151. Dee. fi. frane. 3. p. 260. Noce, et Balb. fi. ticìn. 2. p. 158. Ten. fi. nap. 2. p. 322. Seb. et Maur. fi. rom. prodr. p. 315. Bert. amoeii. Hai. p. 418. Poi- Un. fi. veron. 3. p. 36. Listerà Nidus avis Smith engl. fi. 4. p. 38. Satirio abortivo del Lobelio Pona Moni. Bald. p. 238. Orcbis abortiva fusca Cup. h. cath. p. 158. Figure. — Fior. dan. lab. 181. Reich. fil. orchìd. lab. 473. Epipactis aphylla, fiore inermi, labello bicorni Hall. ic. pi. Helv. lab. 40. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi ombrosi ed umidì dei boschi di faggio e di ;djete, dai 1500 ai 1700 metri sul livello del mare, donde discende talvolta alla regione del castagno dei monti della penisola e delle isole di Sicilia e di Sardegna; però è rara, nascendo qua e là solitaria o in piccoli gruppi. Nella peni- sola si trova tanto nelle Alpi quanto negli Appennini e nei monti che NEOTTIA. 5G5 ne dipendono. In Sicilia nasce nei Monti delle Madonie e nei !)Oschi V di Caronia , di Mistretta e di Capizzi. In Sardegna è stata trovata dal Prof. Moris, dal quale l'ho avuta favorita. Non l'ho di Corsica, né è a mia notizia che alcuno ve 1' abbia veduta. Fiorisce in Luglio ed Ago- sto, e nelle parti basse in Giugno e Luglio. Distribuzione geografica. — In Europa dalle parti centrali della Svezia, dalla Norvegia e dalle Isole britanne sino in Sardegna, Sicilia e Grecia. Nasce pure in Siberia. Descrizione. —La pianta ha un rizoma verticale, dalla circonfe- renza del quale partono orizzontalmente moltissimi rami , o se si vo- gliono, grosse fibre cilindriche, semplici, giallicce, ottuse alle estre- mità, e gradatamente più corte da basso in alto in modo da formare tutte una specie di piramide con la base in basso e l'apice in alto, donde sorge il fusto. Questo è alto circa un piede, grossetto, cilindri- co, diritto e di color bianco-gialliccio e coperto in basso da guaine dello stesso colore e più scure verso l' apice , le superiori di queste sono gradatamente più lunghe e come gonfie in alto. I fiori sono di- stribuiti in una spiga lunga, grossetta, ottusa, e nascono più fitti in alto di questa, sono di color quasi di terra e come sudicio; la spiga somiglia a quella di alcune specie di Orohanche: i fiori nascono da ogni parte e non sono in ispira come nelle Spìranthes. Le tre foglioline esterne e le due interne superiori del perigonio sono quasi uguali, concave^ e conniventi tra loro all'apice, in modo che formano nna pic- cola volta sopra e attorno al ginostemio, la forma loro è ([uasi allon- gato-obovata ; le tre esterne hanno una leggiera carena che manca alle due interne. Il labello ha un largo sacco alla base, poscia é quasi piano, è trilobo , con i lobi laterali piccolissimi e solo formanti un pic- colo angolo nei margini del labello, e con il lobo medio molto grande, diviso in due lacinie le quali sono divergenti e un poco curvate in fuo- ri , più larghe all' apice che alla base e smarginate all' apice stesso. Il ginostemio è quasi cilindrico, bianchiccio sudicio, e porta in alto ed in avanti lo stimma che è trasversale e stretto, e in alto e in dietro 1' an- tera che ha due logge parallele : le masse polliniche son gialle , i! pol- line è a guisa di polvere : tra 1' antera e lo stimma è il rostro in forma di una lamina bianca, intera, acuta. L'ovario é ovato-allungato, un poco ristretto alla base dove si continua con il pedicello. Le brattee sono lanceolate, acute, dello stesso colore dei fiori e dell'ovario, e sono poco più lunghe dei pedicelli. Le cassule sono patenti o quasi orizzontali, ovato-allungate, con sci angoli poco sporgenti e formati 566 (IKCHIDEE. dalle prominenze delle sei costole ; son come troncate in alto dove si ve- dono i resti delle foglioline del perigonio e del ginostemio come pic- coli denti. CXCIX. lilSTERA lì. Brown. R. Brown in Ait. li. keiv- 5. p. 20 J. Lindi, orchid. p. 455. Endl.gen. pi. p. 213. Ophrydis species Linn. sp. pi. p. 1340. Epipactidis species Ali. fi. ped. p. 2. 151. 152. et pi. auctor. NeottÌ36 species C. L. Rich. in mém. du Museum 4. p. 59. Reìch. fil. orchid. p. 147. 149. Perigonii phylla distincta, exteriora cum binis interioribus forni- cato-conniventia. Labelliim anticum,ecalcaratum, pelidulum.basi aequa- le, trilobum, lobis lateralibus minoribus vel minimis, erectis , lobo medio maximo. Gynostemium brevissimura, stigma crassum, ho- rizontale apice ferens. Anthera bilocularis, libera, sessilis, clinan- drio elongato, ovato, concavo partim abscondita, rostello lamellari, transverso, indiviso inciunbens. Pollinia 2, subclavata, bifida, glandulae communi affixa (?). Poliinis granula 4 in corpura sub- globostim colierentia. Ovariiim globosum, pedicellatiim, pedicello con- torto. Capsula membranacea, elliptico-globosa vel subglobosa, tenui- ter sexcostata. Semina minutissima, linearla, subincurva, integumento e cellulis simplicibus composito, utrinque attenuato; embryone sub- rotundo. Abito. — Piante fornite di un rizoma delicato , dal quale partono molte fibre radicali carnosette; di un fusto poco alto, avente verso la metà 0 poco al di sotto di queste due foglie quasi opposte, sessili, quasi ovate 0 ovali ovvero a guisa di cuore, larghette, ottuse, con una pic- cola punta all'apice, con cinque nervi e glabre; di un racemo lungo o corto, composto di piccoli fiori, poco fitti, di color verdognolo con sfumature rossicce, con le foglioline esterne ed interne avvicinate al- quanto in modo da coprire il ginostemio e con il labello privo di sprone, pendente e bifido. Le cassule sono quasi tonde e pajonocome tante piccole lanternine. Osservazioni. — Qucsto genere è ben distinto dalla Neotiia oltre ai caratteri delle parti del perigonio anche per la forma e natura della cassula interamente diversa da (juella della NcoUia. LISTERÀ. 50: ;^95. liìstera ovata R. Droion. L. racemo elongato, laxiusculo, perigonii phyllis cxterioribus ovatis, obtusiusculis, binis inlerioribus vix brevioribus, dimidio angu- stioribus, linearibus, obtusiusculis, labello plano, pendulo, trilobo, lobis lateralibus minimis, erectis, lobo medio maximo, perigonii phyllis exterioribus subtriplo longiore, lineari, basi vix angustato, li- nea prominente longitudinali in medio notato, bifido, laciniis lineari- bus, obtusissimis, capsulis globoso-ellipticis , basi vix angustatis, te- nuiter sexcostatis, pedicello subasqualibus, caulo erecto, pedali et ultra, inferne vaginis 2-3 membranaceis, apbyllis tecto, crassiusculo , angu- sto, glabro, infra medium bifolio, superne tereti , gracili, pubescen- te, foliis suboppositis, late ovatis ellipticisve, obtusis , cum mucronu- lo, subquinquenerviis, glabris, rhizomate brevi. Listerà ovata R. Rrown in AH. h. kew. 5. p. 201. Lindi. orchUl. p. 455. Reirh. (l. genn. excurs. 1. p. 133. Koch syn. fi. germ. elhelv. edit. 2. p. SOI. Roiss. voy. en Espagn. p. 599. Comoll! //. comens. 6. p. 391. Gnss! syn. ft. sic. 2. p. 557. Pucciu! syn. fi. lue. p. 485. De JSol. rep. fi. luj. p. 393. Beri. p. Hai 9. p. 616. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 212. Ambrosi fi. Tir. austr. I. p. 732. Ophrys ovata Linn. sp. pi. 1340. Ucrìa h. r. pan. p. 38i. Savi fi. pis. 2. p. 301. lodar! orchid. sic. p. 130. Epipactis ovata Ali. fi. ped. 2. p. 151. Dee. fi. frane. 3. p. 261. Noce, el Baìb. fi. tic. 2. p. 159. Seb. et Maur. fi. rom. prodr. p. 316. Pollin. II. veron. 1. p. 37. Ten. fi. nap. 2. p. 322. Neottia latifolia C L. Rich. in mém.. du Museum 4. p. 59. Ten. syìl. p. 461. Movisi stirp. sard. elench. fase. 1. p. 44. Neottia ovata Bluff, et Fingerli, eomp. fi. gemi. p. 453. Gaud. fi. helv. 5. p. 474. Reìch. fil. orchid. p. 147. Ophrys Cmsalp. de plant. lib. 10. cap. 48. p. 430. el herb. fui. 226. n. 631. Bisfoglio Cale. Viaggio di Monte Baldo ]>. Il . ■ Orchis falso o Bifolio del Dodonco da alcuni Ofris Pliniano cre- duto Pona Moni. Bald. p. 189. Ophrys bifolia Seg. pi. veron. 2. p. 138. Zannich. opusc. posili, p. 73. Figure. — Fior. dan. lab. 137. Reich. fil. orchid. lab. 479. 5(J8 OUCHIDEK. Epipactis Ibliis binis ovatis, labello bifido Hall. icon. plani, tielv. 2. p. 150. lab. 39. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luOghi OmbrOsi dei bo- schi, segnatamente dei poggi e dei monti della penisola, dalle parti settentrionali sino al Regno di Napoli e nelle isole di Sicilia, di Corsica e di Sardegna. Nasce particolarmente nelle regioni del faggio, della querce e del castagno sino a 1600 o,1700 metri sul livello del mare, raramente discende nella regione dell'olivo. Abbonda più nelle parti settentrionali e centrali clie nelle meridionali. In Si- cilia si trova nei Monti delle Madonie al Salto della Botte , nei bo- schi di Caronia e di S. Michele. In Corsica nasce presso Bastia (Kralik) e presso Corte (Requien!) e in Sardegna nei boschi delle parti centrali ^Moris!). Fiorisce in Giugno e Luglio, e nei luoghi più alti in Luglio ed Agosto. Distribuzione geografica. — In Europa estesa dalla Norlandia e dalla Svezia sino alla Sierra Nevada, alla Sardegna, alla Sicilia, in Gre- cia, Macedonia e Crimea. Nasce pure in Siberia, nel Caucaso e nei- r America settentrionale. Descrizione. — H racemo si compone di molti fiori , assai piccoli e di colore verde scuro; le foglioline esterne e le due laterali delle in- terne offrono talvolta i margini di color violetto chiaro , e il labello è talvolta gialliccio: questo è pendente, trilobo, con i lobi laterali picco- lissimi e rivolli in alto, formanti un angolo nel labello il quale è ivi curvato quasi ad arco e cori il lobo intermedio, formante la quasi to- talità del labello, allungato-lineare ma ristretto alquanto verso la base, bifulo, con le lacinie lineari ottusissime; nel mezzo del labello si vede una linea sporgente, longitudinale che dalla base si estende fin quasi al punto della divisione di esso: talvolta in mezzo alle due lacinie si vede una piccola punta a guisa di un dente. L'ovario è di forma ova- ta, e sostenuto da un pedicello un poco più lungo di esso, il quale è contorto invece dell' ovario. Le brattee son piccole, ovate, acumina- te, quasi la metà più corte del pedicello e di color verde. La cassula è Qllittico-tonda, appena ristretta alla base, con sei piccole costole, glabra, di colore scuretto; però dopo la deiscenza diviene quasi tonda ed ha la forma di una lanternina , perchè le costole e le valve separate da esse si curvano alquanto in modo che 1' apice e- la base sono allora più vicini tra loro. 1 semi sono minutissimi, bianchicci, lineari, l'in- tegumento è composto di cellule semplici e V embrione è tondo. Il fu- sto è diritto, alto un piede e anche più, e porta due foglie un poco LISTERÀ. 369 più in basso delia metà. Al di sotto di queste è grossetto, angolato, privo di peli, e ha verso la base due o tre guaine membranacee, bian- chicce e prive di lamine; al di sopra delle foglie è assai più sottile, coperto di peli bianchi e un poco ruvidetti: verso alto offre talvolta qualche piccola fogliolina a guisa di piccola brattea. Le foglie sono tante vicine che pajono opposte, sono largamente ovate o ellittiche, ottuse, con una piccola punta sporgente all' apice, verdi, glabre, con circa cinque nervi longitudinali. Vi è un rizoma dal quale partono molte fibre lunghe e grossetle. 996. liìstera cordata R. Brown. L. racemo breviusculo, laliusculo, perigonii phyllis exterioribus oblongis, obtusis, binis interioribus conformibus, vi.v brevioribns, labello plano, subpatente, trilobo, lobis lateralibus linearibus, erectis, lobo medio maximo, perigonii phyllis exterioribus longiore, lineari, bifido, laciniis linearibus, acuminatis, capsulis subglobosis, tenuiter sexcostatis, pedicello sublongioribus, caule erecto, subsemipedali, basi vaginis 1-2 membranaceis, aphyllis tecto, inferne crassiusculo, subtetragono, glabro, infra medium bifoHo, superne etjam subtetra- gono, glabriusculo, foliis subopposilis, cordatis, obtusis, cum mucro- nulo, margine subundulatis, obsolete subquinqueneryiis, glabris, rhizomate brevi, gracili. Listerà cordata fì. Broivn in AH. h. ìtew. 5. p. 201 . Lindi, orchid. p. 456. Reich- (l genn. excurs. 1. p. 133. Kochsyn. ft. genn. et helv. edit. 2. p. 801. Beri. (l. Hai. 9. p. 618. Gr^n. et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 272. Ambrosi (l. Tir. aiislr. 1. p. 733. Ophrys cordata Linn. sp. pi. p. 1340 var. a. Hall, ic pi. Helv.- p. 45. Epipactis cordata Ali. (l. ped. 2. p. 152. Neottia cordata G. L. Hich. in mèm. du Miiseum 4. p. 59. Reich. fil. orchid. p. 149. Figure. — Giinn. jl. norveg. p. 2. lab. III. f. 6. 7. 8. FI. dan. tab. 1278. Reich. fil. l. e. lab. 480. Ophrys foliis cordatis Hall. icon. plant. Helv. tab. 22. Stazione, Abitaziqne e Fioritura. — Nei luOghi On)brOSÌ e umidetti dei boschi di abeti e di pini delle Alpi e (Jegli Appen- nini, però è molto rara. Nelle Alpi si trova in Piemonte nei bo- schi sopra Gourmajeur nella Valle di Aosta (Allipni) e al Passo Flora Italtana. Voi.. IH. 24 570 ORCHIDEE. (Ielle Finestre (Molineri), nei boschi presso S. Pietro della Valle d'An- trona nella provincia di Novara (Biroli), nel Monte Baldo (Manganotti!), nel Tirolo italiano nella Valle di Fiemme al bosco del Cazzo di Ziano, al Bosco di Campiglio ed altrove (Facchini!). Io 1' ho trovata nell'Ap- pennino Pistojese neir abetina di Boscolungo. Fiorisce da Maggio a Lnglio. JDistribuzione geografica. — in Eufopa estesa dalla Finmarchia e dalla Lapponia per la Norvegia, la Svezia, la Germania, la Svizzera, i Vosgi, la Savoja e il Tirolo sino alle Alpi italiane e agli Appennini Pi- stojesi. Nasce pnre in Sicilia e nell'America settentrionale. Descrizione. — E più piccola della specie precedente. Vi è un rizoma delicato dal quale partono le fibre radicali che sono bianchicce e pubescenti. 11 fusto, compreso il racemo, è alto da 5 a 6 o 7 polli- ci , diritto , quasi quadrangolare , un poco più grosso in basso delle foglie dove è privo di peli e coperto alla base da una o due guaine bianchicce e prive di lamina. Dal punto dove sono le due foglie in su è più deli- cato e sfumato un poco di rossiccio, e ha qualciie raro pelo verso bas- so. Le foglie sono quasi opposte, orizzontalmente dirette in fuori, della forma di un cuore, ottuse all'apice dove è una piccola punta sporgente, un poco lucide di sopra, e con cinque nervi poco manife- sti di sotto. Il racemo è lungo da poco più di un pollice a due pollici e gracile. Le brattee sono ovate, acute, verdi e lunghe quanto i pe- dicelli; ho veduto la brattea inferiore essere talvolta molto grande come una fogliolina che sùpera il fiore corrispondente. 1 pedicelli sono corti e contorti. 1 fiori sono piccoli. Le foglioline esterne e le due in- terne laterali del perigonio sono allungate, ottuse, verdi, con i mar- gini talvolta rossicci ; solo le due interne sono un poco più corte delle esterne. Il labello è quasi patente, trilobo, con i lobi laterali piccoH, li- neari, acuminati e diretti in su e con il lobo intermedio assai più grande, lineare, con le lacinie lineari-acuminate: il labello è più lungo delle fo- glioline esterne del perigonio ma non giunge ad avere il doppio della loro lunghezza. La cassula è tonda, a guisa di lanternina, di colore bianchiccio con le costole sterili delicate e di colore rossiccio. Non ho potuto descrivere i colori del labello e le parti genitali di questa specie perchè le piante da me studiate avevano quelle parti al- quanto secche, essendo già avanzata la cassula. , SPIRANTHES ó71 SOTTO TIIIBI SlXO^Oi •>»1>II(ANTIÌK. Spiraìnthiì;,€ Puri. Spiranthid^e Lindi, orchid. p. 441. Perigonii ringentis phylla plus niinusve conniventia vel connata. Labellnm difforme, cum gynostemio parallelum, in calcar vel saccuni basi procluctum. Gynostemium teretiusculum , carnosum, in pcdem prodiictum. ce. SPIRAMTIIES C. L. Wch. C. L. Rkh. in mém. du Museiim 4. p. 50. Lindi, orchid. p. 46S. Endl. geti: pi. p. 2J2. Reich. orchid. p. 150. Ophrydis species Linn. sp. pi. p. 1340. Serapiadis species Scop. (l. carn. edit. 2. lom. 2. p. 201. Epipactidis species Ali. fi. ped. 2. p. 152. NeottÌK species Wìlld. sp. pi. 4. p. 74 et pi. nuctor. Orchiastruni Mich. nov. pi. (jen. p. SO. Perigonii pliylla exteriora lateralia labello subopposita , basi vix sac- cata, patentia,supremum cum binis interioribus suba^qualibus connivens vel plusminus connatum. Labellum anticum, basi vix saccatum, canalicu- latum, gynostemium basi amplectens, lamina integerrima vel fimbriata, recurva. Gynostemium subsemiteres , elougatura, apice stigma am- plum, ovatum ferens. Anthera bilocularis, libera, stipitata, roslello lamellari, recto, apice bifido incumbens. Pollinia 2 , iineari-clavata , bifida , glandulse communi sublineari afiixa. Poliinis granula 4 in cor- pum oblongum coherentia. Staminodia lamelliformia , brevia, acuta. Ovarium oblongo-lineare, contortum, apice dorsi gibbum , cum perigo- nio rectangulum, sessile. Capsula membranacea, oblongo-linearis vel ovalis, sexcostata. Semina minutissima, linearla; integumento e cel- lulis fibrosis composito, utrinque attenuato; embryone ovali. Abito. — Piante fornite di fibre radicali carnose, due, tre o quat- 372 ORCHIDEE. Irò delle (juali s'ingrossano a guisa di tuberi allungali, cilindrici o Insifórmi e papillosi; di un fusto diritto o poco flessuoso, pubescente in alto, che porta poche foglie lanceolato-lineari le quali diventano più piccole e più rare in alto, ovvero di uno scapo coperto di guaine acute e nato lateralmente alla gemma che svolge un ciuffetto di foglie corte, ovate e acute; di molti piccoli tiori bianchi o in parte verdognoli, odorosi, distribuiti in una spiga stretta ora molto fitta ora un poco rara , i quali hanno diverse foglioline del perigonio saldate in parte tra loro e il la- bello crenulato o frangiato nel margine; di cassule membranacee, di- ritte, quasi sessili, in gran parte abbracciate dalle brattee e di forma allungata lineare o ellittica, con le costole piuttosto delicate e i semi infinitamente piccoli. S9 9. Spiraiitbés sèsti vskiis C. L. Ridi. S. spiea stricta, spirali, laxiuscula, perigonii phyJlis exlerioribus externe puberulis, lateralibus lineari-lanceolatis, obtusiusculis, distin- ctis , supremo binis ihterioribus lateralibus subaequalibus connato, apice libero, obtuso, labello oblongo-ovato, margine fimbriato, apice rotondato, capsulis óblongo-linearibus, puberulis, bracteis oblongo- lanceolatis, acutis, ovario longioribus, caule superne vix puberulo, folioso, foliis lanceolato-linearibus, fibris radicalibus tuberosis 2-4 oblongo-cylindraceis. Spiranthes sestivalis C L. Ridi, in méin. du Musetim 4. p. 58. Gnud. fi. helv. 5. p. 477. Reidi. fi. germ. excurs. 1 . y. 1^7. Lindi, ordiid. p. 464. Koch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 802. De Noi. rep. fi. lig. p. 393. Pucdn! syn. fi. lue. p. 486. Comolli! fi. comens. 6. p. 392. Reidi. fil. orchid. p. 15 J. Beri. fi. Hai. 9. p. 612. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. part. I. p. 267. Ambros' fi. Tir. auslr. 1. p. 735. Ophrys spiralis y Linn. sp. pi. p. 1340. Neottia spiralis 7 Willd. sp. pi. 4. p. 74. Ophrys sestiva Balb. eìeneh. in add. ad fi. pedem. p. 96. et viisc. hot. 1. p. 40. Ophrys restivalis Lamk. ennjd. bnt. 4. p. 567. Neottia aestivalis Dee. fi. frang. 3. p. 258. Pollin. fi. veron. 3. p. 32. Nacr. fi. venet. 4. p. 145. Orchiastrum oeslivum, palustre, spirale, album, odora tum Mic/i. nov. pi. gen. p. 30. lab. 26. SPIRANTHES. 575 Orchis spiralis , alba, odorata Zan/iic/t. istor. delle yianle venet. p. 199 ex parte. Figure. — Reìch. (lì. orchid. lab. Alo. Epipactis bulbis radicalibus oblongis, labello articulato, crenato Hall. icon. pi. Helv. lab. 41. Orchis spiralis odorata Znnmch. l. e. lab. 86. fig. 1 . 3. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei prati umidi e nei luoghi paludosi delle parti settentrionali e centrali della penisola, come pure dell' isola di Corsica e di Sardegna, però è piuttosto rara. Nasce presso Torino (del Ponte!), Sesto Calende sul Lago Maggiore e Trobasso nella Valle Intrasca (De Not. ), Pavia (Rota!), Como (Comolli! Mondelli!), Bovolone nel Veronese (Pollini), Valsugana sopra Telve ed altrove (Ambrosi!), Bassano nei prati di Romano (Montini!), Venezia al Ca- vallino, Coltellazzo e altrove (Zannich. Ruching.), Monfalcone (Tom- masini!), Nizza lungo il tiume del Varo (Bada! ), nella Riviera di Ponente al Capo di Noli (Savignone'), Genova (De Not., Gentili!), Molinello nel Golfo della Spezia (Bertol.), Viareggio (Woods secondo Bert.), Lucca nel padule di Bientina, Firenze all' Impruneta, a Monteferrato (Mieli.), Ravenna alla Rotta di Santerno (Bubani!), Macerata (Narducci). In Corsica si trova presso Calvi (Soleirol) e ai Bagni di Guagno (Requien!) e in Sardegna in luoghi paludosi e mon- tani di Fonni (Moris). Fiorisce in Luglio ed Agosto. Distribuzione geografica. — In Europa dalle Isole britanne e dalla Germania sino alla Toscana, alle Marche, in Corsica, in Sardegna. Si trova pure in Grecia secondo Bory e Chaubard. Bescrizione. — Il racemo è piuttosto delicato, poco fìtto e com- posto di molti piccoli fiori bianchi, distribuiti in ispira. Nelle foglioline esterne del perigonio, nell' ovario e nella parte superiore del caule si vedono dei peli corti, bianchi, formati da tre o quattro otricoli, dei quali r ultimo è più grosso e sferico. Le foglioline esterne laterali sono appena appena gonfie inferiormente quasi come un piccolo sacco, e si rivolgono in fuori verso l'apice, la suprema è un poco gonfia anch'es- sa ma meno vicino alla base, è ottusa ed è saldata in gran parte con le due foglioline interne laterali le quali sono lineari, quasi spatulate, un poco curvate a guisa di falce ed ottuse. Il ginostemio è di colore ver- dognolo e diretto in avanti ; lo stimma è verde, e il rostello diritto ed all'apice dentato-bifido. L'antera è scura; i granelli del polline sono uniti a quattro a quattro per una delle estremità in modo da formare un corpo allungato : spesso tra i quattro granelli nel centro si vede un 574 ORCHIDEK. l'oro. L'ovario è allungato-lineare, verde, poco contorto, con sei co- stole prominenti. Le cassule sono allungato-lineari, quasi sessili, di co- lore rossiccio scuro, poco più corte delle brattee. I semi sono infini- tamente piccoli, lineari, scuretti; l'integumento è composto di otri- coli fibrosi; r embrione è quasi ellittico. Le brattee sono lanceolate, acute, concave, con cinque nervi, due dei quali assai corti, di color verde e lungbe poco più dell' ovario. Il fusto è alto circa un piede o poco più, diritto, un poco flessuoso, quasi cilindrico, di color verde pallido. Ha diverse foglie, gradatamente più piccole verso alto. Le fo- glie sono lanceolato-lineari, ottusette all'apice, un poco concave di sopra e con una carena di sotto, diritte e alquanto avvicinate al fusto, di color verde pallido. Osservazioni. — Zannichelli comprese insieme nella sua Orchis spiralis alba, odorala tanto questa quanto la specie seguente, come apparisce dalla sua descrizione, nella quale scrive cbe le radici produ- cono un cespuglio di foglie e a lato delle medesime un gambo ec, ciò che si vede nella Spìranthes autumnalìs soltanto , mentre ha figuralo poi la Spiraiìthes (estivolis. La stessa cosa si rileva dai luoghi indicati per la sua pianta che spettano alle due specie. 99^. Spirantlies aiitiiniiialis C. L. Rìdi. S. spica strida, spirali, densa, perigonii phyllis exterioribus externe puberulis, lineari-lanceolatis, obtusiiisculis , lateralibus dislin- ctis, patulis, supremo binis interioribus lateralibus subajqualibus connato, apice libero, labello obovato-emarginato, crenulato-fimbriato, canaliculato , bracteis ovato-acuminatis, externe pubescentibus, ovario longioribus, scapo laterali, vaginato, superne pubescente, ibliis ovatis, acutis, fibris radicalibus tuberosis plerumque 2 cylindraceo-oblongis. Spiranthes autumnalis G. L. Rich. in mém. duMuseum 4. p.59. Gaud. fi. helv. 5. p. 418. Reich. fi. germ. excurs. 1 . p. 121 . Lindi, orchid. p. 469. Vis. fi. daini. 1. p. 115. Todi orchid. sic. p. 132. Koch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 802. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 659. De Noi. rep. fi. lig. p. 393. Grìes. spie. fi. rum. et bitli. 2. p. 368. Puccini syn. fi. Inc. p. 486. Gomoll. fi. comens. 6. p. 393. Reich. fìl. orchid. p. 150. Rerl. fi. Hai. 0. p. 610. Gren. et Godr. jl. de Frane. 3. pari. 1. p. 261. Ambros. fi. Tir. auslr. 1. p. 136. Guss. emm. pi. inarìm. p. 325. Oplirys sjiiralis Linn. sp.pl. p. 1340. Ucria h. r. pan.p. 38i. Savi jl. SPIRANTHES. 575 pis.:2. p.o02. Sìiffren pi. da Fnoul p. 115. Beri. pi. genuens. p. J2L Serapias spiralis Scop. fi. carn. edit. 2. tom. 2. p. 201 . Epipactis spiralis Ali. fi. ped. 2. p. 152. Ophrys autumnalis Balb. elench. in addìi, nd fi. ped. p. 96. et mise. hot. 1 . p. 40. Neottia spiralis Willd. sp. pi. 4. p. 74. var. a. Dee. fi. frane. 3. p. 257. Biv. sic. pi. cent. 1. p. 57. Seb. et Manr. fi. rom. prodr. p. 313. Beri, amoen. Hai. p. 203. Morie, fi. venel. 1. p. 373. Teii. fi. nap. 2. p. 314. Naec. fi. venel. 4. p. 144. Neottia autumnalis Ten. syll. p. 461 . Orchis spiralis, alba, odorata Cnp. h. calli, p. 158. Zannich. istor. delle pimi, venel. p. 199 ex parte. Orchiastrum autumnale, pratense, spirale, album, odoratnm Mieli, nov. pi. gen. p. 30. Seg. pi. veron. suppl. p. 252. lih. 8. fig. 9. Figure. — Fior. dan. lab. 387. Beich. fil. orchid. lab. 474. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi erbosi e piuttOStO umidi della penisola e delle isole di Sicilia, di Corsica, di Sardegna , d' Ischia, di Malia e probabilmente di molte altre piccole isole dove i botanici non sono stati in tempo di autunno. Fiorisce in Settembre ed Ottobre , ed ò perenne. Distribuzione geografica. — Nelle parti centrali e meridionali di Europa dalle Isole Britanne e dalla Danimarca sino all' isola di Malta e in Romania. Nasce pure nel Caucaso e in Algeria. Descrizione. — I fiori sono piccoli, odorosi, bianchi con il labello in parte verdognolo. Le fogholine esterne del perigonio sono ugual- mente lunghe, pubescenti di fuori, lanceolato-lineari , ottusette, le due laterali sono patenti , la superiore è avvicinata alle due foglioline interne laterali con le quali è saldata per circa due terzi ; queste sono un poco più corte e piCi ottuse ed hanno l'apice rivolto in su come quello della fogliolina esterna superiore. Il labello è obovato, smarginato e crenulato nei margini e lungo quasi quanto le altre fo- glioline del perigonio; è verdognolo nel centro e verso la base dove è scanalato, bianco nel margine eh' è crenulato o frangiato: alla base di sotto ha una piccola gibbosità a guisa di un piccolo sacco, il quale è coperto in parte dalla base delle due foglioline esterne del perigonio , saldate ivi tra loro. 11 ginostemio è alquanto allungato, quasi semici- lindrico, più grosso verso alto dove porta lo stimma, è diretto paralle- lamente al labello, è verde, leggermente solcato in avanti, ivi pube- scente, anzi i peli sono più lnnL;hi e formano quasi una corona sotto 376 ORCHIDEE. dello stimma. L'antera è rossiccia scura, ricevuta in una tbssarella formata in alto e in dietro del ginosteraio , il margine di questa fossa- rella è quasi membranaceo e bianchiccio. Le masse polliniche sono due, lineari-clavate , di color giallo pallido: ciascuna di esse è quasi divisa in due fino alla base: ambedue sono unite ad una glandola quasi lineare o lineare-allungata, di colore bianchiccio con una riga scuretta longitudinale; tale glandola è trattenuta da due denti o lacinie nelle quali è diviso il rostrello che sta sopra lo stimma nel margine anteriore della fosserella che riceve l'antera. Lo stimma è ovato o quasi tondo. L' ovario è quasi allungato, quasi sessile, appena contorto, piegato in alto in modo che ha una gibbosità nel dorso verso 1' apice e si unisce al perigonio ad angolo retto, è verde, pubescente. Le cassule sono ovali, con tre costole prominenti, verdognole o scurette, pubescenti. I semi sono piccolissimi, lineari, bianchicci; l'integumento è composto di otricoli fibrosi e l'embrione è quasi ellittico. Le brattee sono ovato- acuminate , verdi , con il margine bianchiccio , di fuori pubescenti, più lunghe dell' ovario. Lo scapo nasce lateralmente alla gemma che svolge le foglie, è cilindrico, delicato ma duretto, alto poco meno di un piede 0 circa un piede, pubescente in alto e nella rachide, coperto in parte da guaine bianchicce che svolgono una piccola lamina quasi li' neare. Le foglie formano un ciuffetto accanto alla base dello scapo, sono quasi corte, ovate, acute, verdi e aperte. Le fibre radicali sono per Id più due, ingrossate a guisa di tuberi quasi cilindrici ma che si assottigliano gradatamente verso la punta, sono come papillosi e un poco pubescenti di fuori. €CI. CiOOnYERA R. Brown. /?, Brovjii in AH. h. kew. 5. p. 197. C. L. Rich. in mém. du Museum 4. p. 49. Lindi, orchid. p. 492. Endl. gen. pi. p. 214. Reich. fil. orchid. p. 154. Satyrii species Linn. sp. pi. p. 13S9. Epipactidis species Ali. fi. ped. 2. p. 152. Serapiadis species Vili. hist. des plani, du daujili. 2. p. 52. Neottiae species Siuarlz in art. holm. nnn. 1800. p. 226. Tussacia Raf. journ. de bot. 4. p. 271 . Peramium Salisb. in trans, of the horlic. soc. 1. p. 261. Perigonii ringentis phylla distincta, exteriora sub^equalia, patentia, interiora angusliora conniventia. Labelluni anticum, basi saccatum, in GOODYERA. ^n ligulam brevem canaliculatura. Gynostemium breviusculum, semibifi- dum, rostello erecto, bicorni. Anthera ccrnua, mutica. Pollinia2, lobulata, glandulae communi subquadratae Inter rostelli cornua atfixa. Ovarium oblongum, stibtriquetrum , basi in pedicellum brevem atte- nuatum, vix contortum. Capsula membranacea, subobovala, subglo- bosa. Semina minutissima , linearia ; integumento e celluHs simplici- bus composito, utrinque attenuato; embryone elliptico. Abito. — Pianta piccola, strisciante in mezzo alle borraccine e ai vaccinii dei boschi dei pini e degli abeti con un rizoma carnosetto, ar- ticolato , ramoso e stolonifero , sollevandosi alquanto con i fusti che sono alti da pochi pollici a circa un piede : tali fusti sono piuttosto de- licati, pubescenti in alto e portano in basso alcune foglie ovate o ova- to-lanceolate, alquanto acute , con la guaina assottigliata in un gambo lunghetto, aventi cuique nervi longitudinali e delle vene reticolate le quali talvolta sono di color rossiccio : le foglie superiori sono strette , lanceolato-Uneari. I fiori sono distribuiti quasi in ispira in una spiga piut- tosto corta e poco fitta: sono piccoli, bianchi, accompagnati da brat- tee lanceolate, acute e più lunghe dell' ovario, e hanno il labello con un sacco alla base e terminato in avanti in una piccola linguetta scana- lata di sopra e poco più corta delle fogholine del perigonio. Le cassule sono quasi ovate a rovescio , di colore rossiccio scuro e contengono moltissimi semi infinitamente piccoli. ^99. GrOOflyera repens R. Brown. G. perigonii phyllis exterioribus ovato-oblongis, obtusis, extus puberulis, binis interioribuslateralibus angustioribus, oblongo^lanceo- latis, obtusiusculis, glabris, labello phyllis perigonii paulo breviore, an- tico in ligulam brevem, acuminatam, apice deflexani angustato, capsu- lispbovatis, subglobosis, brevissime pedicellatis, bracteis lanceolato- linearibus, acuminatis, uninerviis, glabris, ovarium oblongum, basi in pedicellum attenuatum, puberukun suba^quanlibus, caule subllexuoso, superne puberulo , foliis ovatis vel ovato-lanceolatis , acutiusculis , va- ginato-petiolatis , reticulato-venosis, rhizomate articulato, ramoso et stolonifero. Goodyera repens R. Brown in Aìt. h. kev. 5. p. 108. Gaud. fi. helv. o. p. 486. Reich. fi. germ. excurs. 1. p. 131. Lindi, orchid. p. 492. Koch syn. fi. germ. el helv. edit. 2. p. 802. Reich. ftl. orchid. p. 155. Beri. fi. Hai. 9. p. 608. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. p. 268. Ambrosi fi. Tir. anstr. p. 734. 078 ORCHIDEE. Satyriiun repens Linn. sp. pi. p. 1S39. Hall. k. pi. Helv. p. 4H. Epipactis repens Ali. fi. ped. 2. p. 152. Serapias repens Vili. pi. du dauph. 2. p. 53. Neottia repens Swartz in act. holm. anno 1800, p. 226. Dee. fi. frane. 3. p. 258. Pollin. fi. veron. 3. p. 32. Tussacia repens fìaf. injotirn. de boi. 4. p. 270. Peramiiim repens Salisb. in tiuns. ofthehorltc. soc. 1 . p. 261 . Epipactis Seg. pi. veron. 3. p. 253. lab. 8. fiij. 10. Figure. — Fior. don. lab. 812. Reich. fil. orehid. f.ab. 482. Epipactis foliis petiolatis ovato-lanceolatis, floribus tetrapetalis hirsulis Hnller ieon. pi. Helv. lab. 22. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoglli OmbrOSi tra le borraccine e i vaccini! dei boschi di pini e di abeti delle Alpi donde si estende fino alla regione subalpina. Nasce in Piemonte presso Oulx nel luogo detto Sape dove primo la trovò Allioni, nei boschi di Lanslebonrg sul confine savoiardo , e nella provincia di Valsesia presso Riva nel luogo detto Coste della Yogna (Carestia!), nel Monte Bolca presso Valpiana (Seguier); in diversi luoghi del Tirolo italiano nei bo- schi di Fassa alle Sovaghe di Vigo sopra Campastrin, in Folgaria supe- riore, nelle selve di Molven verso il Monte Gazza (Facchini!), nel Monte Ritten di Bolzano (Ambrosi), nella Provincia di Vicenza nei sette Comuni (Parolini!). Fiorisce in Luglio ed Agosto. Distribuzione geografica. — In Europa dalla Lapponia, dalla Nor- vegia e dalla Scozia sino alle Alpi della Savoia e del Tirolo. Nasce pure in Siberia e nel Caucaso. Descrizione. — La spiga si conipone di molti fiori al((uanto vicini tra loro e quasi in spirale. 1 fiori sono piccoli, bianchi. Le foglioline esterne del perigonio sono ovato-allungate, ottuse, un poco concave verso la base, massime le due laterali, le quali sono un poco più lar- ghe della superiore: tutte di fuori sono pubescenti. Le due foglioline interne laterali hanno la stessa lunghezza delle esterne , ma sono più strette e di forma quasi allungato-lanceolata, ottusette, glabre, av- vicinate alla fogliolina superiore delle esterne e conniventi. Il labello è piccolo, poco più corto delle foglioline del perigonio, scavato alla base dove forma di fuori un sacco grossetto , rotondo, e quasi bilobo e si continua in avanti in una linguetta acimiinata , scanalata di sopra e ri- volta in giù. Il ginostemio è corto, diviso in due laminetle dalla metà all'apice; quella di dietro sostiene l'antera che è curvata in avanti , l'altra di davanti, ossia il rostrello, offre all' apice due cornetti curvati GOODYERA. 570 in dentro. Le masse polliniche sono divise in tanti lobetti e gialle e s'inseriscono in una gianduia comune quasi quadra, che è trat- tenuta dai cornetti del rostrello. L'ovario è allungato, ristretto alla base in uno corto pedicello, quasi triangolare, e pubescen- te. Le cassule sono ovate a rovescio e quasi tonde, fornite di un corto pedicello, diritte, abbracciate in gran parte dalle brattee , di colore rossiccio, pubescenti, l semi sono infinitamente piccoli, lineari, scuretti; l'integumento è composto di cellule semplici e l'embrione è ellittico. Le brattee sono lanceolato-lineari, acuminate, verdognole, con un solo nervo longitudinale poco manifesto, glalire e lunghe quanto 1' ovario. Il fusto è alto circa 5 o 6 pollici, raramente sino a un piede, cilindrico, un poco flessuoso, pubescente in alto, massime nella parte che corrisponde alla spiga ; ha in basso poche foglie ovate o ova- to-lanceolate , alquanto acute, fornite di una guaina in forma quasi di picciolo, glabre, verdi con vene reticolate più cariche: in alto ha al- cune foglioline lanceolato-lineari, e un poco concave. Il rizoma è stri- sciante, con cicatrici quasi circolari per le foglie già cadute, e manda delle radici grossette e degli stoloni. TRIBÙ TGKKA. MALASSIDEE. Malaxide/E Lindi orchid. p. 3. an ex parte? Reich. (il. orchìd. p. JóO. Orchidea subordo 1. M.\laxide/E Endl. gen. pi. p. 186. Herbaì monandrse. Anthera libera. Pollen in massas ceraceas defi- nitas cohserens, stigmati immediate applicitum, tela accessoria cellulosa nulla. Capsula unilocularis, fenestratim Irivalvis vel apice tantum tri- valvis. Seminum integumentum laxum, utrinque attenuatum. Considerazioni geografiche. — Del quattro generi di questa tribù che nascono in Europa, la sola Muluxis paludosa manca alla nostra flora, almeno nello stato presente delle nostre cognizioni sulla Flora Italiana. Gli altri tre generi si trovano nelle Alpi e la Corallorhiza an- cora negh Appennini. Questa è ciò non ostante una delle poche specie più settentrionali delle nostre Orchidee estendendosi sino in Lapponia od in Siberia. Nessuna specie di questa tribù è particolare all' Italia. 580 ORCHIDEE. CCH. MICROSTYIilS /V«/<. Nutt. gen. amer. t. p. 196. Lindi, ordivi, p. 18. Re'ich.fiì. orchid. p. 163. Ophryclis species Linn. sp. pi. J342. Monorciiidis species Mentz-el. pug. lab. 6. f. 1 , 2. Malaxidis species Swarlz in net. liohn. ami. 1800. p. :23i. Perigonii phylla distincta, patentia, cxteriora seqnalia, bina inte- fiora angiistiora, linearia vel filiformia. Labellum anticum, patentissi- mnm, cura gynosteraio angulum rectum formaiis, basi excavatnm , integerrimura vel dentatura. Gynostemium minimura, raro paululum elongatum, apice dentibus sive auribus duabus instructum. Antbera bilocularis. Pollinia 4, collateralia. Capsula ovali-obionga , sexcostata. Semina minutissima, linearia; integumento e cellulis simplicibus com- posito, utrinque attenuato; embryone subovali. Osservazioni. — Genere assai vicino alla Malaxis, ma da questa lien distinto principalmente per le masse polliniobe collaterali e non soprapposte. Abito» — La Microstylis monophylla, unica specie italiana ed eu- ropea di questo genere, è una piccola pianta, fornita di un rizoma orizzontale che manda molte fibre radicali coperte di peli bianchi e fitti, e un fusto o scapo dehcato , alto circa mezzo piede o poco più, cilindrico, angolato verso alto, avente un ingrossamento in basso a guisa di bulbo eh' è coperto dalla guaina della foglia e da nn" altra guaina più esterna priva di lamina. La foglia ha una guaina lunga in modo che par eh' essa venga dal terzo o poco sotto della metà del fu- sto, è larghetta, ovale o ovale-allungata, ottusa o ottusetta, con molte vene longitudinali, l fiori sono piccoli, verdognoli, in un race- mo stretto e piuttosto lungo , sostenuti da pedicelli delicati, contorti e accompagnati da brattee piccole e setacee ; le cassule sono ellittico-al- lungate, giallicce, quasi di color di paglia, diritte e portate da pedicelli poco più corti di esse. ^SO. microstylis aiioiiopliylla Lindi. M. racemo multitloro, densitloro, tloribus parvis, perigonii phyl- Hs exterioribus lanceolatis, acutis, binis interioribus linearibus, acutis, labello concavo, basi ovato , nervis quinquc prominulis et margine «alloso praedito, apice alirupte lanceolato-acuminato , integerrimo, MICR0STYL18. o8l liracteis setaccis, pedicello paulo brevioribus, capsulis oblongo-ellipti- ci:;, erectis, caule tereti, superne angulato, basi incrassato-bulboso, sub medio plerumnue monophyllo, folio ovali-oblongo , obtuso, rhizomate ascendente vel horizontali. Microstylis monophyllos Lindi, orchid. p. 19. Reich. fil. orchuL p. 163. Ophrys monophyllos Limi. sp. pi. p. 1342. Hall. icon. plant. Helv. p. 46. Malaxis monophyllos Swarlz in ad. holm. aim. 1800. p. 234. Reich. fi. genn. excurs. 1. p. 135. Koch syn. fi. genti, et helv. edit. 2. p. 803. Ambros. /?. Tir. austr. I.p. 739. Monorchis monophyllos Menlzel png. lab. 5. f. 1. 2. Pseudorchis monophyllos Gius. hist. rar. pi. 1. p. 269. Figure. _ Hall. l. e. lab. 38. Fior. Dan. lab. 1525. Jacq. collect. 4. lab. 13. f. 2. Reich. fìl. l. e. lab. 493. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luOghi Srbosi e borrac- cinosi nei margini dei boschi di abeti del Toval-Laresè di Forno nella Valle di Flemme dove lu trovata da Facchini. Fiorisce in Luglio ed Agosto. Distribuzione geografica. — Dalle parti centrali e meridionali della Svezia e della Norvegia per le parti centrali dell' Europa sino alla Valle di Flemme. Nasce pure in Siberia e nell' America settentrionale. Descrizione H rizoma è come nella Liparìs Loeselii: le libre ra- dicali sono coperte di peli lunghi e bianchi. Il fusto è alto circa 7 o 8 poUici, diritto, cilindrico, un poco angoloso in alto: alla base ha un rigonfiamento quasi in forma di un bulbo, quasi tondo e verde, co- perto dalla guaina della foglia e da una guaina più esterna , mancante di lamina: questa guaina è ottusissima, verde con vene più cariche. Accanto al grosso rigonfiamento ve ne è uno più piccolo il quale serve a svolgere il fusto dell' anno avvenire. La fogba è poco più in sotto della metà del fusto ovvero al terzo e talvolta anche al quarto inferiore di questo , è ellittica o ellittico-allungata, ottusa o ottusetta, verde, con vene longitudinali di colore più carico, unite insieme da venctte tra- sversali 0 poco oblique, dello stesso colore; talvolta vi è un' altra fo- glia ma più piccola e di raro quasi uguale. I fiori compongono un ra- cemo stretto , lungo da un pollice e mezzo a tre pollici ed anche più, e delicato ; sono piccoli, alquanto vicini tra loro e di colore verdognolo, forniti di un pedicello delicato, contorto e lungo più del fiore, e accom- pagnati da brattee setacee, poco più corte dei pedicelli. Le foglio- 582 ORCHIDEE. line del perigonio sono aperle e distinte: le tre esterne lanceolate, acute, la superiore diritta, le due laterali rivolte in giù e quasi oppo- ste al labello, le due interne laterali assai strette, lineari ed acute. Il labello é poco più corto delle foglioline esterne del perigonio: è con- cavo , con la base ovata , ed ivi con il inargine calloso e con 5 nervi assai prominenti, e con 1' apice ad un tratto lanceolato-acuminato, in- tero, ti ginostemio è corto, grossetto. L'antera é trasversalmente ovale, biloculare. Le masse polliniche sono collaterali. Le cassule sono ellit- tico-all ungale, con sei costole grosse, longitudinali. I semi sono nu- merosissimi, assai piccoli, lineari, bianchi; l'integumento è composto di otricoli semplici; l'embrione è quasi ellittico. Osservazioni. — Ho descritto questa pianta viva in frutto e i fiori sulle piante secche. eCIlI. lilPARlS C. L. lìich. C. L. Ridi, in méin. du Miiseum 4.p. 60 (anno 1818). Lindi, orchid. p. 26. Endl. gen. pi. p. 189. Oplirydis species Linn. sp. pi. p. I3iì . Malaxidis species Swartz in ad. hohn, ann. 1800. p. '235. et sp. auct. Cymbidii species Siuartz in nov. ad. iipsal. 6. p. 76. Sturmia /?dc/t. pi. crit. 4. p. 59 (anno 1826). Koch sijn. fi. gemi. el he'v. edit. 2. p. 803, Reuh. fìl orchid. p. 161. Perigonii phylla distincta, subconniventia, exteriora aequalia, Lina interiora angustiora, vix. longiora. Labellum anticum , sessile, ecalca- ratum, integrum, basi canaliculatura. Gynostemium elongatum, tere- tiusculurn, incurvum, apice emarginatum. Anthera bilocularis. Pol- linia4, collateralia. Capsula olongo-obovata, basi attenuata. Semina minutissima, lineari-oblonga; integumento e cellulis siraplicibus com- posito, utrinque breviter attenuato; embryone oblongo. Ah'ìto. — La Lipiris Loeselii , unica specie di questo genere che nasce nella nostra Italia e in Europa, è una piccola pianta , fornita di un rizoma quasi orizzontale, di uno scapo quasi triangolare con gli an- goli quasi alati, e di due foglie allungato-lanceolate, ottusette, più corte dello scapo, le quali parti, scapo e foglie, formano in basso un rigon- fiamento ellittico a guisa di un bulbo. 1 fiori sono pochi, piccoli e di co- lor giaUiccio, radi in una spiga corta; le cassule sono da 1 a 3 o 4, allungato-obovate, ristrette in basso, dì color pallido e quasi gialliccio. LIPARIS. 585 SSt. liiparis lioeselii C L. Rich. L. racemo paucifloro, foliis longiore, pcrigonii phyllis exterioribus lanceolato-linearilms, acutis, binis interioribus lateralibus linearibus, an^ustioribus et vix longioribus, labello phyllis exterioribus longitudine sequali, ovato, margine crispulo , concolore, ovario cylindraceo, sub- turbinato, capsulis oblongis, obovatis, basi attenuatis, erectis, bracteis pedicello multo brevioribus, scapo acute subtriquetro, basi incrassato- bulboso, foliis binis, oblongo-lanceolatis , obtusiusculis, rliizornate ascendente vel subhorizontali. Liparis Loeselii C L. Rich. in méin. (in Museum 4. p. 60. Lindi, orchid. p. S8. Beri. fi. Hai 9. p. 639. Gren. et Godr. fl. de Frane. 3. part. 1. p. 275. Ophrys Loeselii Limi. sp. pi. p. iSiU Malaxis Loeselii Swartz. in ad. Iiolm. ann. 1800. p. S3o. Dee. fl. frang. 3. p. 262. Gaud. fl. helv. 5. p. 483. Cymbidium Loeselii Swartz in nou. act. upsal. 6. p. 76. Sturmia Loeselii Re'ich. pi. crìi. 4. p. 39. Koch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 803. Reich. (il. orchid. p. 16 f. Ambros. fl. Tir. austr. 1. p. 741. Figure. — Ophrys paludosa Fl. dan. lab. 877. Reich. fiì. l. e. lab. 492. Stazione , Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi paludosi 8 tor- bosi delle parti settentrionali e centrali della penisola, lo l'ho avuta da Montini delle Tezze di Grigno sopra Primolano presso Bassano e da Rota delle paludi pavesi. Facchini la trovò a Pauls secondo che scrive Ambrosi. 11 Professor Pietro Savi 1' ha raccolta nelle torbiere del Padule di Bientina. Fiorisce in Maggio e Giugno , ed è perenne. Distribuzione geografica. — Nelle paludi torbose di Europa dalle parti meridionali della Svezia e dall' Inghilterra per la Danimarca, la Germania, la Francia, la Svizzera e il Tirolo fino in Toscana. Na- sce pure nell'America settentrionale al Ganadà e negli Stati-Uniti a Filadelfia. Descrizione. — La pianta è fornita di un rizoma ascendente o quasi orizzontale, che manda fibre radicali e ha all'apice una gemma donde vengono due foglie e lo scapo , i quali formano in basso 584 ORCHIDEE. un rigonfiamento a guisa di bulbo , di forma ellittica , coperto interamente da una delle guaine delle foglie che è bianca e tra- sparente e in parte abbracciato dalle altre guaine : accanto a questo bulbo si vede un altro piccolo bulbo, più stretto, il quale dà ori- gine allo scapo dell' anno seguente ; tanto il grande quanto il piccolo rigonfiamento sono carnosi e verdi di dentro. Lo scapo nasce dall'apice del rigonfiamento con il quale è quasi articolato, è un poco schiacciato in basso, quasi triangolare in alto, e con gli angoli quasi alati, alto da 5 a 5 pollici, delicato e un poco flessuoso. Le foglie sono due; una di queste è opposta ad una guaina senza lamina, ed ha la guaina propria aperta, r altra foglia è quella la di cui guaina copre interamente il rigonfia- mento dello scapo, onde la lamina sorge dall'apice di questa. Ambedue le foglie sono allungato-lanceolate, ottusette e più corte dello scapo. I fiori sono pochi da 3 a 5 e di raro sino a 9 o 10, in una spiga rada, la di cui rachide, eh' è la continuazione dello scapo, è quasi triangolare con gli angoli quasi alati ; son piccoli , di colore giallic- cio e pedicellati. I pedicelli sono diritti, lunghi da una linea e mezzo a due linee e ciascuno di essi è accompagnato da una bràt- tea lanceolata, acuta e molto più corta di esso. Le tre foglioline esterne del perigonio sono uguali, lanceolato-lineari, acute, con i margini rovesciati in dietro. La superiore di esse corrisponde al gino- stemio, le due inferiori sono quasi opposte al labello. Le due fogholine interne del perigonio sono lineari, assai più strette e appena più lun- ghe delle esterne. Il labello é lungo quanto le foglioline esterne, ovato, un poco increspato nel margine eh' è intero, scanalato di sopra verso la base senza sprone. Il ginostemio è eretto e un poco curvato in avanti, avvicinato al labello, quasi cilindrico, un poco piano in avanti, verde. L' antera è quasi sessile, di un giallo più pallido. L' ovario cilindrico , quasi turbinato, diritto, con molte coste longitudinali. Le cassule sono da una a tre o quattro verso l'apice del fusto, diritte, grandicelle, allungate, ottuse, con coste assai manifeste, di color pal- lido e quasi giallicce. I semi sono numerosissimi, piccolissimi, di un bianco sudicio, lineari-allungati; gli otricoli sono senza fibre e l'em- brione è quasi allungato. CORALLORHIZA, 385 ' CCIV. CORAIiliORHIZit Halìer. Hall. hht. 2. p. 159. lab. 44. R. Brown in AH. h. kew. 5. p. W9. Elìdi, gen. pi. p. 189. Lindi, orchid. p. 533. Perigonii phylla distincta, exteriora oblongo-linearia, bina interio- ra lateralia subbreviora , conniventia. Labcllum anticum , basi gyno- stemio adnatum, deorsum tlexum, ecalcaratum, basi subsaccatum , trilobnm , lobis lateralibus rnininiis, erectis vel integrum, basi callis duobus linearibus anlice praeditum. Gynostemiura ovario continuum, retiusculum, semiteres. Anthera terminalis, bilocularis, loculis subtran- sversis. Pollinia 4, subglobosa, incumbentia. Ovariumbasi contortuni, ibique angustatum , subsessile. Capsula oblonga , basi angustata. Se- mina minutissima , elongato-subclavata ; integumento e cellulis iibro- so-reticulatis composito, utrinque attenuato; embryone oblongo. Abito — Pianta ora solitaria, ora formante piccoli cespuglietti, i rizomi dei quali sono ramosi e simili alle divisioni di un corallo, na- scosti in terra sotto le foglie dei faggi o degli abeti o sotto le borrac- cine, vedendosi di fuori gli steli che sono gracili e alti solo pochi pollici , giallicci , privi di foglie e solo aventi alcune guaine e che por- tano in alto una spiga, anche gracile, di pochi fiori, alquanto distanti tra loro, piccoli e giallicci. Le cassule sono allungate, ristrette alla base e pendenti. E pianta parasita, a quanto pare, delle radipi del faggio e del- l'abefo. S88. Corallorliiza innata R. Brown. C. spica pauciflora , perigonii phyllis exterioribus subhnearibus , binis interioribus exterioribus paulo brevioribus, oblongis, conniven- tibus , labello phyllis exterioribus paulo breviore , trilobo , lobis latera- libus minimis, erectis, lobo medio planiusculo, late ovato, apice acu- tiusculo, saepe subtridentato vel subtrilobulato , ovario oblongo, basi angustato et contorto, capsulis pendulis, scapo brevi, 2-3 vaginis aphyllis inferne te,cto, rhizomate subhorizontali, carnoso, compresso, FioiiA Itamana. Vor,. III. "2') •IHC) onCHlDEK. snbarticulato, ramoso, ramis distiche rannilosis, ramulis apice incras- satis, obtnsis. Corallorhiza innata R. Broivn in Ail. horl. kfw. 5. p. 209. fìeich. (l. rjerin. excurs. 1 . p. iol . Lhtdl. orchuì. p. 533. Vh. fi. dalm. 1. p. 182. De NoL rep. fi. lìfi. p. 395. fìeich. fìl. orchid. p. 159. Beri. fi. itai. 9. p. 635. Koch nyn. fi. germ. el heìv. edit. 2. p. 803. Greti, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 274. Ambros. fi. Tir. austr. 1. p. 738. Ophrys corallorhiza Linn. sp. pi. 1336. el mani. alt. p. 489. Corallorlìiza Neottia Scop. fi. carn. edit. 2. tom. 2. p. 207. Ali. nudar, p. 33. Cymljiiliiim Corallorhizon Swartz in net. hohn. onn. 1800 p. 238. Wilhl. sp. pi. 4. p. 109. Polììn. fi. veron. 3. p. 38. Cymbidium Corallorhiza Dee. fi. frane. 3. p. 263. Corallorhiza Halleri fìich. in mém. dti Museiim 4. p. 61. (jorallorhiza dentata Host fi. austr. 2. p. 5i7. Figure. — Reieli. ftl. orchid. lab. 490. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi OmbrOsi dei bo- schi di abeti e di faggi sotto le foglie cadute di questi alberi o sotto le borraccine tanto delle Alpi quanto degli Appennini sino agli Ab- bruzzi. Si trova in Piemonte nel Monte Genisio presso Lanslebourg (Huguenin!), e presso Entraques (Molineri secondo Allioni), nella vai di Fassa al Col di Barca, nella Selva delle Sonaghe, da Campastrino a Mazzino nella boscaglia a sinistra dell'Avisio, fra i Monzoni e il Monte di Pozza, a San Martino alla destra del Rivo, alla Selva di Fontana, a Toval Laresé, in un bosco tra la Malga di Copolate e quella dei la- ghetti del Canal San Bovo e a Latemar in alto, nei quali luoghi fu raccolta da Facchini e donde ne ho avuto le piante da Ambrosi, nei boschi montani di San Giacomo di Lusiana nei Sette Comuni vicentini presso Bassano (Montini! Parolini erb!), nell'Appennino di Bobbio (Cesati secondo De Notaris), nell'Appennino pistoiese nei boschi di fag- gio di Boscolungo, dove primo la raccolse il signor Carnei, nell'Ap- pennino degli Abbruzzi nei boschi del Monte Pizzo di Sivo presso Fonte Vidone (Orsini!). Non dubito che si trovi in molti altri luoghi e che sia sfuggita all' osservazione dei botanici. Fiorisce in Luglio e nel principio di Agosto. Distribuzione geografica. — Pianta estesa in Europa dalla Fin- marchia e dalla Lapponia per la Norvegia, la Svezia , la Russia, la Ger- mania, la Svizzera, i Vosgi e le Alpi del Delfìnato, della Savoia, del- l' Italia e del Tirolo sino in Dalmazia e agli Appenryni degli Abbruzzi. CORALLORHIZA. 587 Nasce pure iu Siberia e nell' America artica e settentrionale. Secondo Lapeyrouse si trova nei Pirenei. • Descrizione. — I fiori sono da 4 a 7 0 9 , distribuiti in una spiga corta e gracile , piccoli e di colore gialliccio. Le tre foglioline esterne dei perigonio sono quasi lineari, con i margini rovesciati in dietro , la superiore di esse è avvicinata alle due foglioline interne laterali , le due laterali o inferiori sono dirette in giù, tutte di colore gialliccio, tal- volta con qualche sfumatura rossiccia sul dorso e verso 1' apice. Le due foglioline laterali delle interne sono appena più corte delle esterne , più larghe, di forma allungata e meno acute, conniventi, sono anch'es- se di colore gialliccio ed hanno alcune macchioline rossicce nella parte interna che guarda il lahello. 11 labello è piccolo, non giungendo ad uguagliare la lunghezza delle foglioline esterne, però è larghetto e di- retto in giù, fornito di sopra alla base di due calli lineari e paralleli, alquanto distanti l' uno dall' altro , e avendo di sotto nel punto più basso un piccolo rigonfiamento a guisa di sacco; è trilobo, con i lobi laterali assai piccoli e diretti in alto , e con il lobo medio quasi piano , largamente ovato, alquanto acuto all'apice ed ivi talvolta tridentato o quasi trilobo ; è di colore bianchiccio ed ha alcune macchioline o linee rossicce tanto nei calli quanto verso i lobi laterali. Il ginostemio é quasi diritto , semicilindrico , gialliccio ed ha in avanti alcune macchie rossicce. L'antera è diritta, inserita all'apice, formata di due logge quasi trasverse, gialla anch'essa: le masse del polline sono pure gial- licce. L' ovario è allungato , ristretto alla base ed ivi contorto , di color verdognolo. Ciascun fiore è accompagnato da una brattea piccola , membranacea, gialliccia, acuta. La cassula è pendente, della stessa forma dell' ovario , striata e di colore rossiccio, l semi sono piccolis- simi, bianchicci, quasi in forma di clava: l' integumento è composto di cellule grandi fibroso-reticolate; 1' embrione è allungato ma piccolo. Lo scapo è alto solo pochi pollici, ascendente alla base, poi quasi dirit- to, ciUndiico, verdognolo-gialliccio, liscio: è privo di foglie ma dalla base a poco sopra la metà è coperto da due o tre guaine membranacee gradatamente più lunghe e striate : la superiore é un poco gonfia ni alto: essa abbraccia la spiga prima che i fiorisi aprano, quasi in forma di una spata. Il rizoma è quasi orizzontale, carnoso, schiacciato un poco da sopra in sotto , ramoso e come articolato e gialliccio; i rami sono anch' essi divisi in rami secondarli che sono disticlii con le loro estremità ottuse e biancliicce: essi sono come pubescenti per la quantità ddlc fibre radicali che vi si trovano e che sono le ultime diramazioni 38S ORCHIDEE. capillari delle radici del faggio del quale la pianta pare sia parasita. Dalla punta di ciascun ramo del rizoma spesso parte una gemma onde invece di uno scapo solitario si trovano spesso due, tre e fin cinque o più scapi fioriti. TBIDIJ QUARTA. EPIPOGONEE. Epipogone/E Pari. Orchide/e sect. IV. R. Broivn prodr. p. 330. Gastrodie.-e Lindi, scelet. p. 7. Endl. gen. pi. p. 212. Arethuse;e Div. I. Gastrodie/E Lindi, orchid. p, 383. Arethuse^ Reiclì. fil. orchid. p. 156. Herbse monandrge. Anthera libera. PoUen e lobulis majusculis in massas elastice cohserentibus ; caudiculis ex apice massarum ortis glan- dulae communi affìxis. Gyrtostemium basiantice stignmtosuni. Capsula Osservazioni. — Igrtoro se il genere Gaslrodia della Nuova Olanda e gli altri generi poco noti riferiti da Lindley alla stessa sezione delle Gastrodiem abbiano la medesima struttura del polline dell' Epipogon e se le loro masse polliniche siano come in questo forniti di caudicoli i quali partendo dall' apice di esse vadano poi à congiungersi in una glandola comune. Né di caudicoli né di glandolo si parla nelle descri- zioni fatte dagli autori di quei generi , per altro poco studiati. Per tali considerazioni propongo qui questa nuova tribù, la quale é ben distinta per simili particolarità del polline e delle masse polliniche dalle affmi tribù delle Aretusee e delle Ofridec. Considerazioni geografiche- -- L' unica specio europea di questa tribù, V Epipogon Gmelini , è decoro della nostra llora. EPIPOGON. 589 CCV. EPIPOCiOi^ Gmel. Gineì. fi. sibir. 1. p. 1 J (Epipognni). C L. Ridi, in mém. da Musenm 4. p. 50. Lindi, orclud. p. 383 (Epipogium). Reich. fil. orchid. p. 156. Satyrii species Linn. sp. pi p. 1338. Epipactidis species Ali. anelar, p. 32. Limodori species Su^artz in ad. soc. iipsal. anno 1799. p. 80. Perigonìi pliylla distincta, exteiiora subsequalia, patentia , bina interiora contbrmia, latiora, subconniventia. Labellum posticum, ses- sile, erectum, trilobum, lohis lateralibiis minoribus, horizontalibus , lobo medio majore, erecto, concavo, intiis glandnloso, calcaratum , calcare in (lato , obtusissimo, erecto. Gynostemium grande, semiteres, antico prope basim stigmatosum , apice cavo-subbifidum. Anthera ses- silis, grandis, apice cavo gynostemii partini recepta, bilocularis, loculis contiguis. Pollinia 2, majuscula, obovata, egranulis quaternatim cohae- rentibus in lobulos elastice coha^rentes coiligatis etTorniata , caudiciilis filiformibus, elongatis, eiasticis, ex apice massarum pollinicarum ortis, glandulae communi in emarginatura rostelli sitae affixis. Ovarium ovatc- globosum, obtuso triquetrum, pedicellatum, haud contoitum. Cap- sula Osservazioni. — E singolare la situazione dei candicoli i quali son lunghi, filiformi, vengono dall'apice delle masse polliniche, passano dietro e sotto di queste per tutta la lunghezza loro, e si portano in avanti dove si avvicinano per inserirsi in una glandola comune posta in una scavatura della parte anteriore dell' apice cavo del ginostemio. La forma e situazione dei caudicoli rispetto alle masse polliniche, ram- menta quella del filetto elastico che si trova nei frutti dei Geranii. Abito. — Pianta, a quanto pare , parasita delle radici degli abeti e dei faggi, ora solitaria ora nata con altre compagne in piccoli gruppi tra le borraccine e i vaccinii dei luoghi ombrosi e privi della luce del sole, fornita di un rizoma coralliforme, dal quale si alzano piccoli steli, alti pochi pollici, talora ingrossati alla base a guisa di bulbo , delicati nel resto, in parte bianchi, in parte giallicci, aventi solo due o tre corte guaine giallicce e prive di lamina : tali steli portano in alto due o tre fiori, alquanto di- ")90 ORCHlDEli. stanti tra loro, con rudimenti di un altro fiore all'apice della spiga, gran- dicelli, non rovesciati come nella maggior parte delle Orchidee ma in posizione naturale in modo che il labello è posteriore ossia superiore ; questo ha un grosso sprone di forma conica e ottnsissima che corri- sponde dietro dell'ovario; è diviso in tre lobi, dei quali i laterali sono più piccoli, quasi tondeggianti e di color gialliccio pallido e il mediano molto maggiore è eretto, bianco con macchioline amarante: le foglioline esterne del perigonio e le due interne laterali sono al- quanto aperte, quasi della stessa forma e. lunghezza, lineari, soltanto le interne un poco più larghe ; tutte di colore gialliccio e le interne con macchioline amarante. S^3. Epipoj^on Omeliiii C. L- Ridi. C L. Rìdi, in meni, du Musenm p. 48. Lindi, orchid. p. 383. Koch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 799. Bert. fi. Hai. 9. p. 634. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1 . p. 274. Satyrium Epipogium Lìnn. sp. pi. p. 1338. Hall. ic. pi. Helv. p. 43. Epipactis Epipogium AH. aud. p. 32. Limodorum Epipogium Stuarlzin nov. acl. soc. upsal. anno 1790. p. 80. Epipogium aphyllum Bluff el Fing. comp. fi. germ. edit. I. Ioni. 2. p. 432. Reidi. fi. germ. excitrs. 1. p. 135. Reìdi. fìl. ordiid. p. 150. Figure. —Gmd. fi. sibir. 1. lab. 2. f. 2. FI. dan. lab. 1283. Reich. fìl. orchid. lab. 468. Stazione, Abitazione e Fioritura. — In luoghi ombrosi e borrac- cinosi dei boschi degli abeti e dei faggi a più di 4000 piedi sul livello del mare tanto nelle Alpi quanto negli Appennini , però è rarissima. Alhoni scrive di averla trovata-nei faggeti presso Entraques nel Piemon- te, lo r ho raccolta nella regione superiore boschiva dell' abeto vicino alla dogana di Boscolungo nell'Appennino Pistoiese. Fiorisce in Ago- sto ed è perenne. Distribuzione geografica. — Pianta cstesa in Europa dalla Svezia sino al Monte Giura, alle Alpi del Delfìnato e all' Appennino Pistoiese. Nasce pure in Siberia. Descrizione. — La spiga si componc di due o tre fiori, distanti E.PIPOGON. 51)1 tra loro e pendenti ; all' apice di essa vi é il rudimento di un altro fiore. Il fiore è nella sua positura naturale perchè non vi è contorsione neir ovario e nel pedicello , per cui il labello è posteriore ossia supe- riore. Le tre foglioline esterne del [lerigonio sono lineari, scanalate , ottuse, quasi uguali; la intermedia di esse è solo un poco più larga e pèndente; le due laterali sono un poco pendenti; tutte ^di color gial- liccio e patenti. Le due foglioline interne laterali sono lunghe quasi quanto le esterne, ma un poco più larghe, lineari-allungate, scana- late, con gli apici un poco conniventi; sono gialliccc e talvolta hanno piccole macchie o lineette di color quasi amaranto. 11 labello è lungo quanto le altre foglioUne ma più largo, trilobo, con i lobi laterali più piccoli, quasi orizzontali, tondeggianti, coni margini quasi rosicchiali; tali lobi sono giallicci : il lobo medio è molto maggiore , diritto , con- cavo e quasi in forma di sacco verso l'apice, con il margine crenulato e con l'apice ottuso o ottusetto, talvolta rivolto in dietro in forma di dente: la parte anteriore concava presenta molte papille , assai spor- genti , che forman quasi due linee rilevate , estese dalla base all' apice del labello: esse sono di colore amaranto; il labello nel resto è bianco con macchioline amarante, tanto in avanti quanto in dietro. Lo sprone è grosso, gonfio, conico, ottusissimo, più lungo dell' ovario sul quale sta posteriormente, è diritto e del colore stesso del labello. Il ginoste- rnio è lungo quasi la metà delle foglioline, seraicilindrico, grosso, in avanti e presso la base offre un largo stimma quasi tondo, è scavato all' apice in modo che ha in alto un margine circolare quasi bifido , e la parte anteriore di esso ha una incavatura nella quale sta la glandola comune dove sono inseriti i caudicoli. L'antera è grossa, ottusa, ses- sile, ricevuta in parte nella cavità formata dall'apice del ginostemio : le sue logge son parallele. Le masse polliniche son giallo-pallide, gros- sette, ovate a rovescio, con la parte più grossa in alto; sono formate di granelli quasi tondi uniti insieme a quattro a quattro. Da questa parte più grossa principiano i caudicoli, i quali son lunghi, fìhformi ed elastici , e si estendono sino alla glandola qui detta : questa è bianchic- cia : vedi ciò che di questi caudicoli ho scritto di sopra nelle osserva- zioni al genere. L' ovario è tondo-ovato, quasi triangolare, con qual- che riga amaranta; è pedicellato e non è contorto. -Il pedicello è cilin- drico, gialliccio, poco più corto dell'ovario. Le brattee sono largamente ovate, concave, delicate e quasi trasparenti, di colore bianchiccio; cia- scuna di esse abbraccia da principio il fiore, eccetto lo sprone che; sporge allora di sopra. Lo scapo è allo da due a sei pollici circa, cilin- 59-2 ORCHIDEE. drico, più grosso in basso, dove iia talvolta un ingrossamento i'usilbr- nic a guisa di un bulbo ; è fistoloso , gialliccio o rossiccio in alto e bianco in basso, privo di foglie, ma con due o tre corte guaine quasi troncate, giallicce e molto lontane tra loro. 11 rizoma è ramoso con i rami cuneiformi e coralliformi, simili a quelli del rizoma della Corallo- rhiza innata; però dai rami di esso partono alcuni fili biancbi come fi- bre radicali, i quali di tratto in tratto offrono un rigonfiamento duretto e bianco come un piccolo nodo. Sembra che la pianta sia parasita del- le radici degli abeti e dei faggi. Non ho avuto occasione di vedere le cassule. TKIRIJ Ol^I^'''^* OFRIDEE, Ophryde.e Lindi, orchid. p. 257. Endl. gen. pi. p. W8. Reich. fìl. orcidd. p. i. Araghnitide.e Todar. orchìd. sic. p. 7. Herbae monandrse. Anthera gynosteraio piane adnata. Pollcn in massulas ceraceas indefinitas, axi arachnoidea elastica colligatas, cohae- rens. Pollinia 2, caudictdis gianduia? communi vel propriic, nudai vel intra bursiculam reconditae, affixis. Considerazioni geografiche. — È la tribù più ricca della nostra ilora , alla quale il numero dei generi e la moltiplicità delle specie, se- gnatamente delle Orchis , Ophrys e Serapias, dà una importanza quale a mio avviso non si vede in alcuna altra Ilora di Europa. Alcuni di quei generi appartengono alla flora alpina e mancano per la massuna parie nelle isole: tali V Ilerminiiun , la Bicchia, la Gymnadenia , il Cceìoglos- sum. la Ghamceorchis , hNigntella; i quali generi per lo più con- tano una sola specie: altri generi distinguono più particolarmente la flora meditenanea, tali la Gemarìa, la T'uma, la Barlm, la Sera- EPIPOGON. 595 pìas,lOrchise\'Ophrys,neì quali ultimi tre generi si notano molte specie 0 particolari alla nostra penisola e segnatamente alle isole italiane ov- vero comuni ad altri paesi della stessa regione mediterranea. Noterò principalmente la Serapias parvi ftora, lingua , cordigera e negleda, V Orchis saccata , longicornis , provincialis , pauciflora, Branciforli , quadripnnctata , longicrtiris, lartea laxi(lora, Markusii , pseudo-sam- bucina, eie Ophrys lutea, ;Specnlum, Bertolonii, hinulata , tenthredi- nijlora, neglecta, oxyrhincìios, uranifera, exaitata, bombylifera , fusca e Peclus. SOTTO TRIBl! PRIMA. eiIVIVADEWIEK . Gymnadenie/E Pari. Ebursiculat.* Reich. fil. orchid. p. fOo. Gianduia^, nudae distinetse. eCVI. HEKHIIIVlUni n. Brown. R. Brown in Ait. h. kew. edit. 2. tom. 5. p. 191 . C. L. Ridi, in mém. du Museum 4. p. 49. Endl. gen. pi. p. 210. Ophrydis species Linn. sp. pi. p. 1342. Orchidis species Ali. fi. pei. 2. p. 148. Satyrii species Pers. syn. 2. p. 507. Monorchis Mich. nov. pi. gen. p. 30. lab. 26. Perigonii campanulati phylladistincta, exteriora subaequalia, bina interiora vix longiora et angustiora, subtriloba. Labellum anticnm , basi saccatum, trifidum, erectum. Anthera erecta, loculis basi divergenti- bus, rostello nullo. Staminodia squamseformia. Pollinia 2, lobulata, caudiculis brevissimis, glandulis maximis, distinctis, nudis affixa. Ova- rium sessile, lineari-oblongum, contortum. Capsula oblonga, basi paulo angustata, sexcostata. Semina minutissima, brevia, sublinearia; inte- gumento e cellulis simplicibus composito, utrinque breviter attenuato; embryone subrotiindo. 591 ORCHIDEE. Abito. — Pianta piccola, alta solo pochi pollici che nasce ahbon- danteraente nei prati umidi dei monti e dei luoghi subalpini ed alpini, fornita alla base del fusto di un ingrossamento tuberiforme ovato o quasi tondo per il che è stata chiamata Monorchh, ma che ha un altro ingrossamento tuberiforme pìccolo e giovine più lontano ; di due o tal- volta di tre foglie e rarissimamente di quattro, poste alla base del fu- sto, lanceolate, acute, verdi, scanalate e patenti; di un fusto delicato che porta in alto una spiga lunga circa due pollici e stretta, composta di molti piccoli fiori, di color giallo pallido o quasi verdognoli, aventi le foglioline del perigonio aperte alquanto a guisa di campanina, le fo- glioline interne più lunghe, trilobe e con il lobo intermedio prolungato in una lunga punta che sporge in fuori delle foglioline esterne del pe- rigonio : il labello è eretto , trilobo e poco più corto delle foglioline esterne ed ha una piccola borsa alla base. Ciascun fiore è ac- compagnato da brattee lineari-assottigliate, lunghe quanto l'ovario. Le cassule sono piccole, allungate, erette, di color pallido-. SS 4. Heriiiiiiiiini ITIonorcliis R. Brown. R. Droiun ira Ait. li. kew. edit. S. lom. 5. p. 101. Reich. fi. germ. excurs. 1. p. 1 19. Lindi, orchid. p. 305. Comnll! fi. comens. 6. p. 377. Reich. fil. orchid. p. 1.05. Beri. fi. Hai. 9. p. 578. Ambrosi fi. Tir. austr. 1. p. 719. Ophrys Monorchis Linn. sp. pi. p. 1342. Suffren pi. du Frioul p. 185. Dee. fi. frane. 3. p. S5i. Pollin. fi., veron. 3. p. 23. Gaud. fi. helv. 5. p. 454. Ten! syll. p. 458 et fi. nap. 5. p. 241. Orchis Monorchis Ali. fi. ped. 2. p. 148. Satyrium Monorchis P'^rs. syn. 2. p. 507. Herminium clandestinum Greti, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 299. Monorchis montana, minima, flore obsoleto, vixconspicuo il/ic/i. nov. pi. yen. p. 30. tab. 20. S>^g. pi. veron. 3. p. 251. lab. 8. fig. 8. Orchis tri folla, tloribus spicatis, herbaceis Seg. pi. veron. 2. p. 131. tab. 16. fiy. 15. Figure. — Reich. fil. orchid. lab. 413. Monorchis Hall. ic. pi. Helv. tab. 22. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei pascoli e nei prati Umidi (> alquanto [laludosi e lungo i ruscelli nella regione boschiva e subai- HER.MINIUM. 595 pina di tiiUa la catena delle Alpi, dalle Alpi Marittime e Piemontesi sino a quelle del Friuli: talvolta sale sino alla regione alpina e discende sino alla regione della querce e del castagno, però non è comune. Si trova pure nel .Monte Santarigelo presso Casteliamare nel Regno di Napoli. Fiorisce in Maggio e Giugno e nei luoghi più alti in Luglio ed Agosto. Distribuzione geografica. — In Europa dalie parti settentrionali della Svezia, dalla Norvegia e dall' Inghilterra sino ai Pirenei, alle Alpi italiane e del Tirolo e al Monte Santangelo del Regno di Napoli. Nasce pure nel Caucaso e in Siberia. Descrizione. — L' ingrossamento tuberiforme è piccolo , ovato , quasi tondo, non diviso; di sopra di esso partono le fd^re radicali che sono lisce, bianche e lunghette: vi è il giovine ingrossamento tuberifor- me piccolissimo. Le foglie son per lo più due, qualche volta tre e rarissi- mamente anche quattro, lanceolate, acute, verdi, scanalate un poco disopra, fornite di sotto di una carena, molto più corta del fusto: questo è delicato, alto da quattro a sei o sette pollici, compresala spiga, verde, con qualche stria longitudinale, avente verso la metà una piccola foglia acuminata. La spiga è lunga circa due pollici, stretta. I liori sono piccoli, di color giallo-pallido e quasi verdognolo, poco fìtti e alquanto odorosi. Le foglioline esterne del perigonio sono quasi uguali, ovato-allungate , ottuse, l' intermedia di esse è un poco più larga ed é smarginata all'apice. Le due foglioline laterali delle interne sono più strette e un poco più lunghe, quasi trilobe, con i due lobi laterali appena manifesti e il lobo medio molto lungo, ottuso e con l'apice rivolto in fuori. Il labello è poco più corto delle foglioline esterne, ha alla base una piccola borsa, nel resto è piano, direlto in alto, e trifido con le lacinie laterali, quasi in forma di asta, ottuse e rivolte un poco in fuori, l'inter- media di esse è più lunga, lineare ed ottusa. L'antera è piccola, ros- siccia-scura, eretta , le logge in basso sono un poco divergenti ; le masse polliniche son bianche, i caudicoli cortissimi, le glandole grandi distinte, nude e di colore rossiccio scuro come l'antera. L'ovario è verde-pallido, lineare-allungato, contorto, avvicinato al fusto. Le cas- sale sono state da me descritte di sopra. Le brattee sono lineari-assot- tigliate, lunghe quasi quanto l'ovario e dello stesso colore. 596 ORCHIDEE. ce VII. BICCIIIA Pari. Satyrii species Limi. sp. pi. p. 1338. Orchidis species Scop. fi. cani. edìt. 2. tom. 2. p. 20i et pi. auctor. Habenariae species R. Brown in Alt. h. keiv. edìt. 2. tom. 5. p. 193. Gymnadeniae species C. L. Rich. in mém. du Museum 4. p. 57 et pi. auctor. Platantherse species Lindi, synops. p. 261. Peristyli species Lindi, orchìd. p. 299. et nonmil. auctor. Leucorchis Merjer preuss. pflanz. gali. p. 50 ex Ràdi. fil. orchid. p. 110. Pseudo-orchis Mich. nov. pi. gen. p. 30. Perigonii campanulati phylla distincta, exteriora cum binis inte- rioribus lateralibus subsequalibus conniventia. Labellum anticum, cal- caratum, trilobum , patens. Gynostemium breve. Anthera erecta, lo- culis basi divergentibus, cum rostello papilloso, antice medio foveola- to, interjecto. Pollinia 2, lobulata, caudiculis brevissimis, glandulis minimis, distinctis, niidis affixa. Staminodia planiuscula, abbreviata. Ovarium sessile, oblongum, contortum. Capsula oblonga, costis tri- bus magis prominentibus. Semina minutissima, oblongo-linearia, bre- via; integumento e cellulis simplicibus composito; embryone subro- tundo. Osservazioni. — Questo genere è affme all' Herminiiim dal quale si distingue principalmente per le foglioline interne del perigonio uguali alle esterne, per il labello patente e fornito di sprone , per avere un rostrello papilloso con una fossetta nel mezzo e per le glandole pic- colissime. Si distingue poi dalla Gymnadenia per le foglioline del peri- gonio tutte conniventi, per il rostrello e gli staminodii di forma diversa e per le logge dell'antera divergenti in basso. Il genere Peristylus, fondato da Blume per alcune specie di Orchidee dell' isola di Giava, mi pare che comprenda specie distintissime di genere dalla nostra pianta e merita maggiore illustrazione. A me duole di non avere potuto riscon- trare i caratteri assegnati ad esso da Blume e più ancora di non posse- dere le specie giavanesi appartenenti al Peristylus in tale stato da fare una esalta analisi del fiore, ma so di certo che le piante della zona tor- rida che sono state riferite da diversi autori al genere Peristylus ap- BICCHIA. 597 partengono a generi diversi e ben distinti dal nostro. Avrei accettalo il nome di Leucorchis che Meyer , secondo la citazione di Reichenbach , ha dato alla nostra pianta, se non vi fosse già un genere Leucorchis nelle Orchidee fatto dallo stesso Diurne. Dovendo dare un nome al nuovo genere, ho prescelto quello di un botanico italiano, il signor Dottor Cesare Biechi, uomo della flora lucchese ed italiana benemeren- tissimo, al quale son lieto di dar qui questo pubblico segno di stima e di gratitudine per le aggiunte da lui fatte alla flora lucchese di Pucci- nelli e per la bontà con la quale ha concorso per le piante lucchesi a questo lavoro della flora italiana. Abito. — Pianta fornita di un fascio di fibre grosse, carnose e lunghette, di un fusto alto da pochi pollici a circa un piede, che porta foglie alterne, alquanto distanti tra loro, allungate, ottuse o quasi acu- te all'apice, verdi, con vene longitudinali e all'apice una spiga cilin- drica composta di tanti piccoli fiori bianchi sfumati di giallognolo e piuttosto fitti, con le foglioline del perigonio quasi uguali e tutte con- niventi, con il labello più lungo delle foglioline esterne, patente, tri- lobo, e fornito di uno sprone corto e diretto in giù. Le cassule sono sessili , allungate e contengono moltissimi e piccolissimi semi ros- sicci. 995. Biecliia albida Pari. Satyrium albidum Linn. sp. pi. p. 1338. Satyrium scanense Linn. iter scan. p. 153. Orchis albida Scop. fi. carn. edit. 2. tom. 2. p. 201. Ali. fi. ped, 2. p. 149. Dee. fi. frang. 3. p. 253. Noce, et Balb. fi. tiein. 2. p. 154. Pollin. fi. veron. 3. p. 21. Goud. fi. helv. 5. p. 452. Ten. syll. p. 458. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 299. Habenaria albida R. Broivn in Ait. h. kew. edil. 2. tom. 5. p. 193. Reieh. fi. germ. excnrs. 1. p. 180. Gymnadenia albida C. L. fììch. in mem. du Museum 4. p. 57. Koch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 794. Comoll! fi. comens. 6. p. 367. Reich. fìl. orchid. p. 110. Amhros. fi. Tir. austr. 1. p. 702. Plantanthera albida Lindi, synops. p. 261. Peristylus albidus Lindi, orchid. p. 299. De Not. rep. fi. lig. p. 389. Bert. fi. Hai. 9. p. 572. Leucorchis Meyer preuss. pflanz. galt. p. 50. ex Reich. fìl. orchid. p. 110. 598 ORCHIDEE. Pseuclo-orchis alpina, flore herbaceo Midi. nov. pi. yen. p. 30. tal). 26. Seg. pi. veron. 3. p. 254. Figure. — FI. dan. lab. 115. Reìch. fil. orchid. lab. 4i9. Orchis radicibus confertis terelibus, calcare brevissimo, labello trifido Hall. k. pi. Helv. tab. 25. Stazione, Abitazione e Tioritura. — Nei prati 6 liei pascoli umi- detti della regione superiore del faggio, subalpina ed alpina da cir- ca 1700 metri a circa 2700 metri sul livello del mare in tutta la catena delle Alpi e negli Appennini da quelli di Liguria e di Pavia fino a quelli degli Abbruzzi, però non è comune. Nasce nelle Alpi presso Giaveno (del Ponte !^ nel Monte Cenisio presso Lanslebourg e presso il lago dove l'ho raccolta io stesso, nelle Alpi di Tenda (Reuter!) nel Monte Rosa presso la Giacciala di Bors (Gennari) , nell'Alpi della Sella de la Mon- taa nella provincia di Valsesia (Carestia!), nell'Alpe del Gran San Ber- nardo dove r ho raccolta a circa 2500 metri sul livello del mare, negli alti monti delle Valli Sassina e Cavaregna della provincia di Como (Co- molli! Cesati!) nel Monte Baldo, particolarmente nella Valle fredda, Piano della Genere ed altrove della provincia veronese (Pollini, Manga- notti! Kellner!), nelle Alpi di Trento (Pollini, Perini!) , di Rovereto, di Valsugana, di Val di Fassa, sulle Vette di Feltro ed in altri monti del Tirolo italiano e della provincia di Vicenza (Ambrosi! Montini!) , nell'Appennino pavese (Balbis , Nocca e Rota!), nell'Appennino della Liguria occidentale a San Giovanni del Prato di Ceriana (Panizzi!), nel- l'Appennino di Bobbio (Balsamo, Cesati), nell'Appennino modenese ai Lagacciuoli (Giannini!) nell'Appennino pistoiese dove 1' ho raccolto a Mendromini presso la Caldaia, luogo dove la trovò Micheli, nell'Appen- nino degli Altbruzzi dove l" ho trovato nel Monte Pizzo di Sivo al Piz- zello e nel Monte dei Fiori , e alla Torricella (Orsini). Fiorisce in Luglio, ed è perenne. Distribuzione geografica. — In Europa dalla Lapponia, dalla Fin- marchia e dalla Scozia fino ai Pirenei, al Monte Serrato in Spagna e agli Appennini degli Abbruzzi. Nasce pure in Groenlandia. Descrizione. — La spiga è cilindrica, formata di tanti piccoli fiori bianchi sfumati di giallognolo, i quali sono molti vicini tra loro. Le fo- gUoline esterne del perigonio sono quasi ovate , ottuse, concave, cu- culiate, bianche con una riga verdognola nella carena, le due laterali di essa sono un poco più strette e più lunghe della mediana, tutte sono avvicinate alle due foglioline interne laterali le quali sono della stessa lunghezza ma spesso più larghette, carnosette, giallicce, ovate o quasi BICCHIA. ' 590 leggermente trilobe e conniventi, li labello è piccolo , snpera appena in lunghezza le foglioline esterne del perigonio, è gialliccio, trilobo, con i lobi laterali lineari, ottusetti o acuti e con il lobo medio quasi il dop- pio più largo e poco più lungo dei laterali, ottuso o ottusetto; tutti e tre i lobi sono rivolti in avanti e in giù. Lo sprone è corto, giunge fin quasi alla metà dell' ovario ed è più corto del labello, è di forma allungata , ottuso alla base, di colore gialliccio e diretto in giù. L' antera è eretta ; le logge sono divergenti in basso con un piccolo rostrello frapposto tra esse, il quale è papilloso ed ha nel mezzo una fossetta. Le masse pol- liniche sono giallicce, Idbulate, coni caudicoli assai corti: le glandole sono piccole e nude. L'ovario è allungato, quasi triangolare, ristretto verso alto, di colore verdognolo. Le cassule sono allungate, ottuse, sessili , con tre costole più manifeste delle altre. I semi sono piccolis- simi, rossicci, allungato-lineari, corti; l'integumento è composto di cellule semplici e poco prolungato alle estremità; l'embrione è quasi tondo. Le brattee sono lanceolate, acuminate, di color verdognolo e lunghe quanto l'ovario o poco più. Il fusto è alto da pochi pollici a più di un piede. Le foglie sono allungate, un poco più larghe verso alto ed ottuse o quasi acute all' apice , dovè hanno una piccola punta ; sono verdi, con poche vene longitudinali. La radice si compone di molte fibre carnose, bianchicce, grosse e lunghette unite in fascio. eCVIII. GYiniVAIlE^IA R. Brown. /?. Brown in Ait. h. kew. edit. 2. lom. 5. p. 191. Orchidis species Linn. sp. pi. p. 1835 p-I pi. aiidor. Gymnaileniae species C. L. Rich. in mém. du Miiseum -4. p. 48. fig. n. 5. Lindi, orcliìd. p. 275. Reich. (il. orchid. p. 108. Perigonii phylla distincta , exteriora subsequalia, lateralia paten- tissima, supremum cum binis interioribusbrevioribus fornicato-conni- vens. Labellum anticum, basi gynostemii adnatum, calcaratum, tri- lobum, patens. Gynostemium brevissimum. Anthera erecta, loculis contiguis, parallelis, cum rostello oblongo, antica sulcato , interjecto. Pollinia 2, lobulata, caudiculis longiusculis , glandulis distinctis, late- ralibus, nudis affixa. Staminodia brevia, rotundata. Ovarium hneari- oblongum, subcylindraceum , sessile, valde contorlum. Ovula loculum replentia. Capsula oblouga, subtriquetra, obtusa, sessilis. Semina mi- 400 * ORCHIDEE. nutissima, sublinearia, brevia; integumento e celliilis simplicibus com- posito, iitrinque breviter attenuato; embryone subrotundo. Abito. — Piante dei luoghi montani, subalpini ed alpini, donde di raro discendono nelle regioni inferiori, fornite nelle radici di due ingrossamenti tuberiformi, alquanto schiacciati, divisi in due lobi, ciascuno dei quali si divide in due, tre o quattro parti a guisa di dita , corte 0 lunghette, di foglie lineari-lanceolate o lineari, acute, scana- lale, abbraccianti con la base il fusto e che grada,tamente diventano più piccole nella parte superiore di questo ; di un fusto diritto, alto da meno di un piede a un piede e mezzo e talvolta anche piiJ , glabro , portante in alto una spiga lunga, cilindrica, piuttosto fitta, composta di piccoli fiori di color porporino che varia in roseo o bianco, odorosi o odoro- sissimi , con le foglioline esterne laterali del perigonio apertissime e la superiore di esse e le due interne conniventi, con il labello piccolo, tri- lobo e con uno sprone filiforme o delicato, alquanto curvo , più lungo 0 quasi uguale all' ovario e ripieno in parte di nettare. Le cassule sono allungate, sessili ed erette. 9 96. €ryuinadenìa conopsea R. Brown. G. spica cylindracea, densiuscula, multiflora, perigoni! phyllis exterioribus oblongis, obtusis, patentissimis, supremo connivente, con- cavo, binis interioribus late'ralibus subovatis, obtusis, concavis, mar- gine inferiore dilatato-unilobatis, lobo rotundato, labello magis lato quam longo, perigonii phyllis sublongiore, trilobo, lobis ovatis, obtu- sis, calcare filiformi, subincurvo, ovario subduplo longiore, bracteis ovato-lanceolatis, acumiiiatis, trinerviis, ovarium sequantibus superan- tibusve, foliis lineari-lanceolatis, elongatis, supremis diminutis, brac- teaeformibus, radicibus tuberosis bifidis, partitionibus 3-4 dactylis , daclylis brevibus. Gymnadenia conopsea R. Brown in Ait. h. kew. edit. S. toni. 5. p. 191 . C. L. Rich. in mém. du Museum 4. p. 57. Reich, fi. gemi, excurs. 1 . p. 12i. Lindi, orchid. p. 275. Koch syn. fi. genn. et helv. edit. 2. p. 794. Tod. orchid. sic. p. 59. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 541. De Not. rep. fi. ìig. p. 387. Coinoll! fi. comens. 6. p. 363. Piiccin! syn. fi. lue. p. 478. Reich. fil. orchid. n. 113. Bert. fi. Hai. 9. p. 562. Ambrosi fi. Tir. ausir. 2. p. 699. Orchis conopsea Lirtu. sp. pi. p. 1335. AH. fi. ped. 2. p. 150. GYMNADENIA. 401 Siiffren pi. dii Frìoul p. i84. Beri. pi. genuens. p. 121. Dee. fi. fraìiQ. 3. p. 352. Balb. fi. taur. p. 148. Noce, et Balb. fi. tic. 2. p. 163. Beri, amcen. Hai. p. 199. Morie, fi. venet. 1. p. 371. Pollin. fi. veron. 3. p. 19. Nacc. fi. venet. 4. p. 141. Ten. fi. nap. 2. p. 299. Gaud. fi. helv. 5. p. 446. Ten. syll. p. 457. Satyriiim conopseum Wahlenb. fi. svec. p. 557. Orcliis montana, purpurea, odorata Seg? pi. veron. 2. p. 124 ex Pollinio. Orchis palmata minor, calcaribus oblongis Seg. pi. veron. 3. p. 251. tab. 8. fìg. 7. b. floribns albis. Orchis ornithis Jacq. fi. auslr. 2. p. 23. lab. 138 ubi radices tii- beriformes erronee pictae. Gymnadenia ornithis C. L. Rich. in mém. du Museum4. p. 57. Figure. — F/. dan. lab. 224. Reich. fìl. orchid. tah. 422. Orchis radicibus palmatis, calcare longissimo, labello unicolore, trifido, obtiiso Hall. ìc. plani. Helv. lab. 29. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei prati C nei paSCoH della regione della r|uerce e del faggio sino alla subalpina ed alpina, trovan- dosi a più di 2000 metri sul livello del mare tanto delle Alpi quanto de- gli Appennini e delle loro propaggini sino agli Appennini dello Stato Ro- mano e del Regno di Napoli. Discende talvolta in luoghi bassi nella regione del castagno e dell' olivo sino alla sjiiaggia del mare. Todaro scrive di essere stata trovata dal Barone Piraino presso Castelbuono in Sicilia. La varietà b. è piuttosto rara. Fiorisce in Giugno e Luglio. DUtribuzione geograGca. — In Europa dalla Svezia, dalla Norve- gia e dalle Isole Britanne sino al Regno di Napoli ed in Siciha. Descrizione- — La spiga é cilindrica, lunga 4 o 5 pollici, e porta molti fiori, i quali sono alquanto vicini tra loro, odorosi, di color lila- cino, talora più chiari o quasi bianchicci nel labello, nello sprone e nella parte anteriore delle due foglioline laterali interne del perigonio , ovvero bianchi come nella varietà b. Le tre foglioline esterne del peri- gonio sono allungate ed ottuse, la intermedia è vicina alle due foglioline interne laterali che sono conniventi, le due laterali palentissime e con. i margini piegati in dietro. Le due foglioline interne laterali sono un poco più corte delle foglioline esterne, concave, ovate, ottuse ed hanno in avanti un lobo assai grande e con il margine tondo, il la- bello è appena più lungo delle foglioline esterne del perigonio ma as- sai più largo, ristretto alla base, poi allargato in modo che è più largo FtoRA Italiana. Voi.. 111. 26 402 ORCHIDEE. che lungo , diretto verso giù e diviso ia tre lobi ovati o quasi tondi , i laterali dei quali sono un poco più grossi del lobo intermedio. Lo sprone è filiforme, un poco più stretto all'apice, un poco curvato, assai lungo, superando due volte la lunghezza dell'ovario, e contiene del nettare nel suo terzo inferiore. Il ginostemio è cortissimo. L'antera è eretta, le due logge sono parallele e contigue tanto che in un punto, verso la metà loro, si toccano. Vi è un piccolo rostrello tra la parte in- feriore delle due logge. Le masse del polline sono di color verdognolo, i caudicoli corti e giallicci e ciascuno di essi è inserito obliquamente nella propria glandola, che è allungata, quasi lineare, bianchiccia e nuda. Gli staminodii sono in forma di due protuberanze ottuse , quasi tonde e bianchicce. L' ovario è lineare-allungato, quasi cihndrico, ses- sile, molto contorto, con tre costole longitudinali, è verde e in parte rossiccio. Le cassule sono allungate, ottusette, erette, sessili, con sei costole , delle quali tre sono più pronunziate : isemi sono infinitamente piccoli, lineari-clavati, rossicci, con l'integumento formato di cellule semplici e poco prolungato e con 1' embrione grossetto e quasi tondo. Le brattee sono ovato-lanceolate, acuminate, poco più lunghe o quasi uguali all' ovario, verdi e hanno tre nervi, dei quali i due laterali sono meno manifesti. 11 fusto è alto circa un piede e mezzo, diritto, cilin- drico; esso ha in basso una o due guaine membranacee e prive di fo- glie, poi 4 0 5 foglie erette, lineari-lanceolate, acute, scanalate di sopra e di sotto fornite di una carena, di color verde glauco e formanti alla base una guaina che abbraccia il fusto: infine in alto si vedon due 0 tre foglie piccole e quasi in forma di brattee. Le radici tuberose sono grandi, alquanto schiacciate e divise in due lobi, ciascuno dei quali è suddiviso in 5 0 4 parti, piuttosto corte. Osservazioni. — La spiga varia per essere ora meno ora più fitta, più corta 0 più lunga: varia pure il colore de' fiori che talvolta è bianco, come ho detto, e la lunghezza dello sprone che è però sempre più lungo dell' ovario. SS?. Ciymnndenia odoratissiiiia C L. Rich. G. spica cylindracea, densa, mulliflora, perigonii phyllis exterio- ribus oblongis , obtusiusculis, lateralibus patentissimis, supremo con- nivente, binis interioribus subovatis, obtusis, concavis, margine in- feriore obtusangulis , labello latitudine et longitudine fere «quali, peri- GYMNADENIA. 403 gonii phyllis sublongiore, trilobo, lobis obtusis, lateralibus rotundatis, calcare gracili, dependente, ovarium subaequante, bracteis lanceola- tis, acuminatis, trinerviis, ovarium iequantibus siiperantibusve, foliis lineari-lanceolatis vel linearibus, acutis, supremis diniinutis, bracteae- formibus, radicibiis tuberosis bifidis, partitionibus didactylis, dactylis attenuatis. Gymnadenia odoratissima C. L. Ridi, in mém. du Miisenm 4. p. 57. Reich. fi. germ. excurs. 1 . p. f2f. Lindi, orchid. p. 277. Koch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 794. Comoll! fi. comens. 6. p. 364. Reich. fil. orchid. p. 112. Ben. fi. ilal. 9. p. 561. Ambrosi fi. Tir. austr. 1. p. 701. Orchis odoratissima Linn. sp. pi. p. 1335. Ali. fi. ped. 2. p. 150. Suffren pi. du Frionl p. 184. Dee. fi. frauQ. 3. p. 252. Beri, amoen. kal. p, 416. Pollin. fi. veron. 3. p. 19. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. I.p. 298. Gymnadenia suaveolens Reich. fi. germ. excurs. 1. p. 121 excl. syn. Villarsii. Orchis palmata angustifoba, minor, odoratissima Seg. pi. veron. 3. p. 250 lab. 8. fìg. 6. Figure. — Reich. fil. orchid. tab. 421. Orchis radicibus palmalis, flore concolore, labello obtuse trifido, calcare germini breviore Hall. ic. plani. Helv. tab. 28. b. floribus roseis. e. floribus albis. Stazione, Abitazione e Fioritura- — Nei pascoli, nei prati, nelle rupi e nei luoghi salvatici della regione subalpina ed alpina sino a più di 2700 metri sul livello del mare, e talvolta ancora di regioni più basse. Si trova soltanto nella catena delle Alpi e delle loro propaggini dal Piemonte sino in Friuli , come pure nelle Alpi Apuane nei Monti della Tambura e del Sagro, però è piuttosto rara. Le varietà b. e e. s'incontrano più raramente. Fiorisce in Giugno e Luglio. Distribuzione geografica. — Dalle parli meridionali della Svezia e dall'isola di Gotlandia per la Germania, la Svizzera e la Francia sino ai Pirenei, alle Alpi italiane e alle Alpi Apuane. Osservazioni. — Questa specie varia come la precedente per la spiga ora più ora meno fìtta, per lo sprone ora più ora meno corto dell' ovario, per il colore dei tiori che da porporino è talvolta roseo o interamente bianco. I fiori sono fragrantissimi e mandano un odore quasi di vainiglia. OKCHIDEE. CCIJL. CiENlVARIA Pari. Satyrii species Link in Schrad. journ. fur die boi. ann. 1799. p. 323. Orchidis species Willd. sp. pi. 4. p. 27. Habenariae species R. Brown prodr. p. 312. Gymnadeiii.Te species Link handb. 1. p. 242. Herminii species Lindi, in boi. reg. lab. 1499. Peristyli species Lindi, orchid. p. 298. Platantherpe species Reich. (IL orchid. p. 128. Perigonii campanulati phylla exteriora ima basi connata, bina in- teriora vix majora. Labellum anticnm, calcaratum, trilobum, lobis lateralibus erecto-patentibus, basi saccatum. Gynostemium brevissi- mum. Anthera erecta, loculis contiguis, basi divergentibus cum ro- stello obtuse triangulari interjecto. PoHinia 2, caudiculis nullis, glan- dulis distinctis, lateralibus, nudisaffixa. Staminodia lato-lineari-subcla- vata, antberam subsequantia vel superantia. Ovarium fusiforme, conlor- tum. Capsula membranacea, elbptica, basi angustata, sexcostata, pedicellata. Semina numerosissima, minutissima, linearia, longitudi- naliter striata; integumento e celiulis fibroso-reticulatis composito; embryone elliptico. Osservazioni. — Genere distintissimo da tutti quelli ai quali è stato erroneamente riferita la pianta su cui è fondato , tantoché non mi pare che valga la pena di notarne qui le differenze. Gli staminodii lar- gamente lineari ingrossati all' apice a guisa di clava e lunghi tanto da uguagliare o superare 1' antera bastano per distinguerlo subito da tutti i generi affini per non parlare delle altre particolarità del fiore e del frutto e del portamento particolare della pianta. Abito. — Pianta fornita di un fascio di fibre radicali, una delle quali termina in un ingrossamento tuberiforme allungato; di un fusto alto da mezzo piede a poco più di un piede; di due foglie una verso la metà del fusto e 1' altra più piccola in alto , di forma ellittico-cordata , acute, verdi, con poche vene longitudinali unite da venette che nelle foglie secche fan parere come una rete ; di una spiga stretta e lunghetta composta di molti piccoli fiori verdognoli ciascuno dei quali è accompa- gnato da una brattea e ha le fogboline del perigonio quasi uguali e avvi- cinate a guisa di camponina e il labello grande quanto le foglioline in- GENNARI A. 405 terne, scanalato e trilobo. Le cassule sono ellittiche, ristrette alla base, pallide, pedicellate, più lunghe delle brattee e contengono moltissimi é piccolissimi semi lineari , bianchicci , leggermente striati. (^^9. Genuaria dipliylla Pari. Satyrium diphyllnm Link in Schrad. journ. fnr die botati, nnn. 1199. p. 323. Brot. fi. lusit. 1. p. 22. Orchis cordata Wdld. sp. pi. 4. p. 27. Broter. phyt. lusit. 1. p. 21. Habenaria cordata B. Broivn prodr. p. 312 in observ. ad Habe- nariam. Gymnadenia diphylla Link handh. 1. p. 243. Herminium cordatnm Lindi, in boi. reg. tab. 1499. Peristyliis cordatus Lindi, orchid. p. 298. Boiss. voy. en Espagn. p. 596. Beìch. (il. in Webb phyt. canar. 3. p. 308. Platanthera diphylla Beich. fil. orchid. p. 128. Figure. — Orchis cordala Brot. phyt. lusU. lab. 90. fig. 1. Habenaria cordata Hook, in boi. mng. tab. 3164. Herminium cordatum Lindi, in bot. reg. tab. 1499. Platanthera diphylla Btirh. (il. orchid. tab. 436. Stazione, Abitazione e Fioritura. — In luoghi erbosi e fertili a settentrione dell' Isola della Maddalena intermedia tra la Corsica e la Sardegna, dove la scoperse il professor Moris che me l'ha favorita. Fiorisce in Maggio. Distribuzione geografica. — Pianta delle parti occidentali della regione mediterranea. Si trova in Portogallo, in Ispagna, in Sardegna, nell'Affrica boreale presso Tangeri (Saizman), nell'Isola di Madera (Lowe, Webb!), nelle Isole Canarie (Webb ! Bourgeau!). Descrizione. — La radice si compone di un fascio di fibre cilindri- che; una di esse termina in un ingrossamento tuberiforme, allungato, ottusissimo. 11 fusto è alto da sei pollici a un piede ed anche più , di- ritto, cihndrico, coperto in gran parte dalle guaine, le inferiori delle quali sono prive di lamine e le due superiori che si allargano gradata- mente verso alto, hanno una lamina in modo che il fusto ha due fo- glie, una verso la metà e l' altra più piccola verso alto, ambedue di forma ellittico-cordata, acute all'apice, verdi, con poche vene longi- tudinali , le quali sono unite tra loro da venette oblique e trasversali 400 ORCHIDEE. che nelle foglie secche formano una rete delicata. La spiga è un poco (listante rlaila foglia superiore , stretta e porta molti piccoli fiori , cia- scuno dei quali è accompagnato da una brattea larghetta, lanceolato- .acuminata, verde, quasi uguale o poco più huiga del fiore. 11 perigo- gonio è connivente. Le fogliolinc esterne sono allungate, ottuse, ver- dognole, saldate tra loro all' infima base: le due laterali interne sono poco più lunghe e poco più larghe delle esterne, allungato-romboidali, ottuse, di colore giallognolo. Dello stesso colore è anche il labello il quale è lungo quasi quanto le foglioline interne , scanalato di sopra e diviso in tre lobi lineari-lanceolati , ottusetti, dei quali i due laterali poco più piccoli sono diretti in alto ed in avanti, e hanno l'apice ri- volto un poco in fuori, il lobo mediano è diretto in avanti ed in giù. Alla base il labello ha di sotto un piccolo sacco, ottuso, quattro volte più corto dell' ovario, il ginostemio è piccolissimo. Le logge dell'an- tera sono divergenti in basso per abbracciare il rostrello eh' è quasi triangolare con gli angoli ottusi. Le masse polliniche §ono giallicce, prive di caudicoli, e ciascuna di esse è fissata a una piccola glandola nuda. Gli staminodii sono a guisa di una piccola e stretta clava , bianca , diritta e lunga quanto o poco più dell' antera. La cassula è pe- dicellata , ellittica , un poco ristretta alla base, con sei costole, di color pallido. 1 semi sono piccolissimi, lineari, lunghetti, pallidi, longitudi- nalmente striati ; l' integumento è composto di cellule grandi, fibroso- reticolate; 1' embrione é ellittico. CCIL. CCEIiOCIiOSSUHI Harlm. Harlin. fi. scan.d. eàit. 1. ann. i820. p. 329. Satyrii species Unti. sp. pi. p. 1337. Orchidis species Grantz stirp. austr. fase. 6. p. 491 et pi. audor. Habenarise species R. Broiun in Ait. h. kew. edìt. 2. tom. 5. p. 192. Gymnadeniae species C. L. Rich. in mém. du Museum 4. p. 57. Himantoglossi species Reich. fi. germ. excurs. 1. p. 119. Peristyli species Lindi, orchid. p. 299. Endl. gen. pi. p. 209. Platantherae species Reich. fil. orchid. p. 129. Perigonii phylla distincta, exteriora subaequaliacumbinis interio- ribus anguslioribus conniventia. Labellum anticum, planum, depeif- deus, apice bilobum, basi breviter calcaratum, astivatione spiraliter ♦ CCELOGLOSSUM. 407 convolutum. Gynostemium angustum. Anthera erecta, loculis soliitis, basi divergentibus cimi rostello complanato, subrotundo interjecto. Poinnia2, caudiculis breviusculis, glandubs distinctis, lateralibus, nu- dis, al'fixa. Staminodia majuscula, obtusa. Ovariiim oblongum, trique- trum , sexcostaliim, contortimi. Capsula oblonga, tenuiter sexcostata , sessilis. Semina minutissima, brevia. bnearia; integumento e cellulis simplicibus composito utrinque brevit^r attenuato; embryone subro- tundo. Osservazione. — Questo genere è ben distinto da tutti quelli affmi ai quali è stato erroneamente riferito come è tacile rilevarlo dalle dia- gnosi di quei generi in .questa flora. Ho ritenuto per esso il nome di Cmloglossum datogli da Hai Iman nell'anno 1820, per cui è necessario di cambiare il nome di Coeloglossum dato da Lindley nell'anno 1855 a un genere diverso di piante indiane della stessa famiglia delle Or- chidee, Abito. — Pianta alta da pochi pollici a circa mezzo piede che na- sce nei prati o pascoli dei monti e talvolta ancora tra le fessure delle rupi, fornita di fibre radicali delicate, due delle quali sono ingrossate a guisa di tuberi lunghi, bianchi, bitidi, con le divisioni per lo più In- fide e assottighate all'apice ; di un fusto angoloso e verde ; di poche foglie allungate , ottusette, verdi e glauche; di una spica allungata , stretta, composta da pochi a circa venti fiori, poco fitti, di colore verde o ver- dognolo , ciascuno dei quali è accompagnato da una brattea lanceolata, ottusetta, ora lunga quanto 1' ovario ora più lunga di questo e del fio- re; di un perigonio con le tre foglioline esterne ovate e le due interne quasi ugualmente lunghe ma strette e lineari e con il labello quasi il doppio più lungo, diretto in giù, lineare ma più largo verso l'apice dove ha due lobi ottusi e diretti in dentro con un piccolo dente inter- medio, e avente alla base un corto sprone, ottuso e curvato. Le cas- sule sono sessili, allungate, pallide e contengono moltissimi e piccolis- simi semi rossicci. SS9. Cceloglossuni viride Marlin. C. spica pauci-multiflora, sublaxitlora, obtusa, perigonii phyllis exterioribus ovatis, obtusis, binis interioribus lateralibus longitudine subaequalibus sed angustioribus, Imearibus, labello perigonii phyllis subduplo longiore, dependente, plano, sublineari, apice latiore sub- truncato, tridentato, dentibus lateralibus majoribus, calcare brevi, 40S ORCHIDEK. incurvo, obtuso, bracteis ovario plus minusve longioribus, caule erec- to, angulato. foliis oblongis, inferioribus obtusissimis, superioribus obtusiusculis, radicibus tuberosis bifulis, partitionibus plerumque di- dactylis. Coeloglossum viride tìarlm. (1. scand. edit. 1. anno 1820. p. 329. Koch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 795. Satyrium viride Linn. sp. pi. p. 1337. Hall. k. pi. Helv. p. 29. Ten. fi. nap. 2. p. 301. Orciiis viridis Cranlz fase. 6. edit. 2. p. 491. Ali. fi. pei. 2. p. 150. Dee. fi. frant;. 3. p. 253. Noce, et Balb. fi. liein. 2. p. 153. Pollin. fi. veron. 3. p. 20. Gatid. fi. helv. 5. p. 449. Ten. syll. p. 457. Greti, et Godr. fi. de Frane. 3. paì^l. 1. p. 298. Orchis virens Scop. fi. cani. edit. 2. lom. 2. p. 199. Habenaria viridis R. Brown in AH. h. kew. edit. 2. tom. 5. p. 192. Todar. orchid. sic. p. 16 J. Guss. syn. fi. sie. 2. p. 542. Puccin. syn. fi. lue. p. 479. Gymnadenia viridis C. L. Rich. in mém. du Muséum 4. p. 57.. Comoll! fi. comens. 6. p. 365. Ambros. fi. Tir. austr. 1. p. 703. Himantoglossum viride Reich. fi. germ. excurs. 1. p. 119. PeristyUis viridis Ltìidl. orchid. p. 299. De Noi. rep. fi. lig. p. 389. Beri. fi. ititi. 9. p. 570. Platantliera viridis Reich. fil. orchid. p. 129 var. a. Orchis palmata, odore gravi, ligula bifariam divisa flore viridi Sey. pi. veron. 2. p. 133. lab. 16. f. 18. Figure. — FI. don. tab. 77. Reich. fil. orchid. lab. 434-35. Stazione, Abitazione e fioritura. — Nei prati e nei pascoli dei monti della penisola tanto delle Alpi quanto degli Appennini e delle loro propaggini sino agli Appennini degli Abbruzri, del Principato cite- riore e di Basilicata segnatamente della regione subalpina ed alpina dove si spinge sino a più di 2700 a 3000 metri sul livello del mjye. Discende talvolta in regioni inferiori sino ai colli delle parti settentrio- nali d' Italia alla regione della querce. Ucria scrive che essa nasce in Sicilia alla Quisquina, ma io dubito di errore: nessuno dei botanici moderni ve l'ha veduta. Fiorisce in Giugno e Luglio, e nei luoghi meno alti in Maggio e Giugno. Distribuzione geografica. — In Europa dalla Finmarcliia, dalla Lapponia e dalle Isole Britanne sino agli Appennini del Regno di Na-' poli. Nasce pure in Siberia e nell' America settentrionale. (Drummond sec. Lindi.) C(ELOGLOSSUM. 409 Descrizione» — La spiga è allungata, stretta, composta dapoclii a circa venti fiori, poco fitti. Le foglioline esterne del perigonio sono ovate, ottusette, quasi uguali; la intermedia è un poco più piccola, di color verde con una riga longitudinale più scura e quasi violetta, però poco manifesta. Le due foglioline interne laterali sono quasi della stessa lunghezza, ma strette e lineari, più assottigliate verso l'apice e dello stesso colore ma senza la riga scuretta. Il labello è due volte più lungo delle foglioline esterne, piano, diretto in giù e avvicinato all'ovario , di colore verdognolo, talora rosso-violetto verso i margini, più stretto alla base, dove di sopra nel mezzo ha una laminetta longitudinale , poco sporgente, che si prolunga insensibilmente fin verso l'apice; que- sto è più largo della base, è diviso in due lobi ottusi e un poco curvati in dentro con un piccolo dente intermedio. Lo sprone molto corto , grossetto, ottuso, di colore bianchiccio e curvato in avanti in modo ch'é avvicinato al labello. L'antera è di colore rossiccio pallido, ottusa all'apice con le logge divergenti in basso , in' mezzo alle quali sta il rostrello verdognolo, quasi tondo e piano. Le masse polliniche sono lo- bulate, giallognole; i caudicoli corti e le glandoJe scure. L'ovario è verde e sessile. Le cassule sono allungate, sessili, con sei tenui co- stole e di color pallido 1 semi sono infinitamente piccoli, corti, li- neari; r integumento, composto di cellule semplici , è poco prolungato alle estremità ; l'embrione è quasi tondo. Le brattee sono lanceolate , ottusette, verdi e ora poco, ora molto più lunghe dell'ovario e del fiore. Il fusto è alto da pochi pollici a circa mezzo piede, angoloso e verde. Le foglie sono allungate, ottusette, verdi, glauche. Le fibre radicali sono delicate: due di esse sono ingrossate a guisa di tuberi lunghi, bianchi, bifidi, con ciascuna divisione per lo più bifida e as- sottigliata all' apice. Osservazioni. — Questa specie varia molto per la lunghézza delle brattee che ora sono soltanto più lunghe dell'ovario, ora due o tre volte più lunghe dell'ovario e del fiore: però si trovano tutte le forme intermedie. Con la forma con le brattee lunghe non deve confondersi come ha fatto Reichenbach figlio il Cosloglossum bracleatum Nob. Or- chis bradeata W. Habenaria bracteata R. Brown, Perislyìus biacteatiis Lindi., pianta a mio avviso ben distinta per la sua statura maggiore, per le foglie molto più lunghe e più strette, per le brattee costante- mente due 0 tre volte più lunghe del fiore, per il labello più stretto e con gli angoli dell'apice troncato prolungati in modo da esser trilobo. 26* 410 ORCHIDEE. €CX.I. ]*I^.'lTA]ìk^TIIi:RA C. L. Ridi. C. L. Rich. in mém. du Musenm 4. p. So . Orchidis species Luin. sp. pi. p. ISSI et pi. aiiclor. Habenariae species R. Brown in A'it. h. kew. edit. 5. tom. ò. p. 193. Oynmailen'ue species Meyer chlor. hann. p. 5iO. Conopsidium Wallr. beitr. 1 . p. 103. Platantherae species Lindi, orchid. p. S84. Endl. yen. pi. p. 209. Reich. p,l. orchid. p. 117. Perigoni! phylia distincta, exteriora subaequalia, duo lateralia paten- tia, siipremum cum binis interioribus breviorilìus subconnivens. Label- lum anticum.siibpendulum, elongatum, ligulatum, indivisiim, basi cal- caratum, calcare filiformi, nectarifero. Gynostemiura latiusculum, concaviiin. Antliera erectd, loculis band conliguis, subparallelis, ro- stello plano anllierae adiiato. Pollinia2, lobulata, caiidiculis breviusculis, glandulis lateralibiis, nudis affisa. Staminodia oblonga, obtusa, subpa- pillosa, antlieris 2-5plo breviora. Ovarium lineare, sessile, valde con- tortum. Capsula immatura, lineari-fusiformis, sessilis, contorta. Semi- na immatura minutissima, brevia; integumento e cellulis simplicibùs composito; embryone oblongo? Osservazioni. — Couservo il genere Plalanlhera quale fu fondato da C. L. Ricbard, e perciò vi escludo le specie che vi ha, secondo me, ingiustamente riferito Lindley, le quali hanno il labello inciso o trifido, le foglioline interne laterali di forma diversa e spesso gli stami- nodii anche diversi. Reichenbach tiglio poi ha riferito alla Plalanlhera specie di generi diversissimi, la qual cosa deve nascere facendo le dia- gnosi di questo, come ha fatto degli altri generi, sopra uno o pochi ca- ratteri. i\on ostante i lavori per altro pregevoli di ambedue questi bo- tanici, molto rimane ancora da fare in questa importante famiglia delle Orchidee. Abito. — Le nostre IHatanlìi.era sono piante fornite di fibre radi- cali corte, due delle quali sono ingrossate a guisa di tuberi allungati che si assottigliano all' apice in una punta; di un fusto alto da mezzo piede a più di un piede , delicato, angoloso, rigidetto, il quale ha in- l'ciiormente due grandi foghe allungate, ottuse o ottusette, verdi, con nn nervo lonsritudinale e con molte vene longitudinali unite da renette PLATANTHERA. ili oblique, e in alto una o due piccole foglie, quasi in forma di brattee: ili una spiga di fiori poco o alquanto fitti, i quali sono ordinariamente da 10 0 12 a 20 0 26 ed anche più, accompagnati da brattee lanceola- te, più corte 0 quasi tanto lunghe quanta l'ovario, e bianchi o verdo- gnoli , con le foglioline esterne laterali del perigonio aperte e con la superiore delle esterne medesime e con le due interne poco più corte e avvicinate al ginostemio, e con il labello stretto, lineare, a guisa di linguetta, quasi pendente e fornito di un lungo sprone filiforme o al- quanto ingrossato verso l'apice, diretto quasi orizzontalmente o cur- vato in giù, e pieno in parte di un nettare. S90. Platantliera bifolia C. L. Fìich. P. spica subcylindracea, laxiuscula, perigonii phyilis exterioribus lateralibus lanceolatis, obtusissimis, intermedio paulo latiore et brevio- re, cordato-ovato, obtuso cum binis interioribns brevioribus, lanceolatis, subfalcatis, obtusis, gynostemio adpresso, labello phyilis exterioribus lateralibus paulo longiore, lineari, obtuso, calcare filiformi, horizontali- subdescendente, ovario sesqui-duplo longiore, gynostemio strictiu- sculo, subtruncato, emarginato, inferne a^ piali, loculis antherte sub- approximatis, parallelis, caudiculis brevissimis, bracteis lanceolatis, obtusiusculis , ovario brevioribus, foliisinferioribus binis oblongis, ob- tusis, radicibns tuberosis oblongis, apice attenuatis. Platanthera bifolia C L. Rirh. 'in mém. dn Museum p. 57. Re'nh. fi. germ. excun. 1 . p. 120. Ten. fi. nap. 2. p. 282 ex parte. Lindi. orchid. p. 285. Tod. orchid. sic. p. 63. Doiss. voyng. en Espagn. p. 596. Vis. fi. dalin. I . p. 165. Koch syn. fi. germ. et lielv. edit. 2. p. 79S. De Noi. rep. fi. ìig. p. 388. Tin. rar. pi. Sic. fase. 1: p. 41. Pumnl syn. fi. lue. p. 479. Comoll! fi. comens. 6. p. 368. Beri. fi. Uni. 9. p. 564 ex parte. Orcliis bifolia Linn. sp. pi. p. 1331. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 207. Habenaria bifolia R. Broion in Ait. li. ketv. edit. 2. totn. 5. p. 193. Orchis bifolia /3 bracbyglossa Wallr. sched. crii. p. 486. Platanthera solstitialis Bdnngh. in Reich. fi. germ. ex'curs. 1. p. 120 Reich. fìl. orchid. p.. 120. Gymnadenia bifolia Meyer chkr. hann. p. 540. Amhìos! fi. Tir. austr. 1. p. 704. 41-2 ORCHIDEE. Conopsidium stenanlheruni Walìr. beìlr. 1. p. 108 ex Re'ìch. fìl. l. e. Orchis chloranlha Guss. syii. fi. sic. 2. p. 529. var. b., Orchis alba, bifolia, minor, calcari oblongo Seg. pi. veron. 2. p. 128. lab. 15. n. 10. Orcbis alba , bifolia , calcare oblongo Zaunich. istor. delle piani. venel. p. 196. tab. 42. pg. 2. Figure. — Bekh. [il. toh. 427. fig. 3. 428. fig. 2. et 429. Orcbis palmata, purpurea, ligulata Cup. panph. sic. 1. tab. 174. et 2. lab. 250. Orcbis bifolia, purpurea, ligulato flore, longoque calcari donato Bonann. tab. 38. Stazione , Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi boschivi 0 nei prati (lei colli e monti della penisola e delle isole di Sicilia e di Sarde- gna nelle regioni del castagno , della querce e del faggio: discende talvolta nella regione dell' olivo. È comune nelle parti settentrionali e centrali della penisola, è più rara nelle parti meridionali, rarissima nelle isole. In Sicilia io l'ho dei dintorni di Gastelbiiono (Mina!.). To- daro r ha raccolta nel Monte dei Cani presso Altavilla. Moris scrive che essa nasce in Saidegna a Fontana Cungiuda Arìzzo. Non i' ho di Cor- sica. P'iorisce in Maggio e Giugno. Distribuzione geografica. — In Europa dalla Lapponia , dalla Nor- vegia e dalle Isole Britanne sino in Spagna, in Sardegna e in Sicilia. Nasce pure in Siberia (Gmelin). Descrizione. — La Spiga ha per lo più da 12 a 24 o 26 fiori, al- quanto distanti tra loro. Le tre foglioline esterne sono bianche, le due laterali di esse sono quasi lanceolate, ottuse o ottusette, aperte, la in- termedia è un poco più corta e più larga, ovata, scavata alla base a guisa di cuore , ottusa all' apice e avvicinata al ginostemio. Le due fo- glioline interne sono poco più corte e più strette delle esterne , quasi lanceolate e come in forma di falce, bianche con qualche sfumatura verde, e sono avvicinate al ginostemio. Il labello è lineare, diretto in giù, verdognolo, più chiaro verso la base, intero e poco più lungo delle due foglioline esterne laterali che sono vicine ad esso. Il gino- stemio è ottiisissimo, poco largo, ugualmente largo in alto ed in basso, di colore verdognolo all' apice: le logge dell'antera sono alquanto vi- cine tra loro, parallele e bianchicce. Le masse polliniche sono giallic- ce-chiare, i caudicoli cortissimi e giallicci: le glandolo piane e gialle. Lo sprone è lungo quasi una volta e mezzo dell'ovario, filiforme, PLATANTHERA. 415 bianco alla base, nel rimanente di un colore verdognolo, ora quasi orizzontale, ora e per lo più curvato verso basso, e verso l'apice per un quarto o per un terzo o quasi la metà della sua lunghezza è pieno di un nettare verdognolo. L' ovario è stretto, lineare e quasi filiforme, di un verde pallido, contorto a guisa di S. Le brattee sono lanceolate, ottusette, poco più corte o quasi uguali all' ovario, verdi con un nervo longitudinale dello stesso colore. 11 fusto è delicato, rigidetto, ango- loso, di color verde pallido, alto da mezzo piede a poco più di un pie- de, con qualche piccola foglia a guisa di brattea in alto. Le foglie in- feriori sono due, allungate, ottuse, con un nervo longitudinale e con vene longitudinali, che si uniscono tra loro per venette oblique. S91. Plataitthera clilorantha Ctistor. P. spica subcylindracea, laxiuscula, perigonii phyllis exterioribus lateralibus ovato-lanceolatis, intermedio paido latiore et breviore, late cordato-ovato, obtuso, cum binis interioribus paulo brevioribus, angu- stioribus, oblique lanceolatis, obtusiusculis, gynostemio adpresso, labello phyllis exterioribus lateralibus subaequali, sublineari, obtuso, calcare filiformi-subclavato , subhorizontali, ovario sesquilongiore, gynostemio lato, truncato, concavo, loculis antherae distantibus, antice divarica- tis, caudiculis elongatis, bracteis lanceolatis, obtusiusculis, ovario brevioribus, foliis interioribus binis, oblongis , obtusis, radicibus tu- berosis, oblongis, apice attenuatis. Platanthera cblorantha Custor. ap. Reich. in Mòsl. handb. 2. p. 1565 el (l. genn. excurs. 1. p. 120. Lindi, orchid. p. 285. Koeh syn. fi. germ. et helv- edit. 2. p. 795. fin. pi. rar. Sic. fase. 1. p. 11. Giiss. enum. pi. inarim. p. 3)9. Orchis montana Schmidt fi. hoèm. p. 35. Greti, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 297. Orchis bifolia a macroglossa Wnllr. sched. crit. p. 486. Orchis virescens Gaud. fi. helv. 5. in app. p. 497. Orchis ochroleuca Ten. ad fi. neap. syll. app. 5. p. 45 et fi. nap. 5. p. 235. Habenaria cblorantha Bab. in trans, of the linn. soc. 17. part. 3. p. 463. Conopsidium platantherum Wallr. beitr. 1. p. 107. Platanthera Wankelii Reich. fil. in Reich. fi. sax.p. 89. 414 ORCHIDEE. Orcliis chlorantha Gtiss. syn. fi. sic. 2. p. 529. var. a. Platanthera montana Reich. fìl. orehid. p. 123. Cynmadenia chlorantha Ambrosi (1. Tir. austr. I. p. 705. Figure. — Reich. fìl. orchìd. lab. 430. Stazione t Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi boschivi della regione dell' abeto, della querce e del castagno e di raro in quella del r olivo dei monti e colli della penisola e dell'isola di Sicilia. È più rara della specie precedente. In Sicilia nasce nei boschi di Caronia, di Montaliiano, e presso Messina alla Casazza del Re (Gussone) e ai l\hif- futi (Prestandrea) e nelle Madonie al Bosco di Montaspro (Tineo). Io però non ho veduto la pianta siciliana. Gussone l' ha trovata nell' isola d' Ischia. Fiorisce in Maggio e Giugno. Distribuzione geografica. — In Europa dalle parti centrali e meri- dionali della Svezia e della Norvegia e dalle Isole Britanne sino in Si- ciHa. Nasce però in Siberia. (Gmelin). Desorizione. — La Spiga Si compone di circa 10 o 12 fiori , tal- volta anche di 20, 50 o più alquanto lontani tra loro e un poco mag- giori di quelli della Plnlnnlhera bìfolia. Le due Ibglioline laterali delle esterne sono ovate, lanceolate, alquanto acute, un poco concave, aperte e quasi orizzontali, di un color bianco sfumato di verdognolo, segnatamente verso 1' apice: la fogliolina intermedia di esse è un poco più larga e più corta delle laterali, cordato-ovata, ottusa, di color ver- dognolo assai chiaro con trevenette più cariche, appena manifeste. Le foglioline interne sono poco più corte e assai più strette delle esterne, obliquamente lanceolato-lineari, ottusette, avvicinate al ginostemio, di colore verdognolo, bianchicce solo nel margine anteriore verso la base. Il labello è più lungo delle foglioline laterali, diretto' in giù , quasi li- neare, solo gradatamente un poco più largo verso la base, ottuso, di color verdognolo, più chiaro e quasi bianchiccio alla base. Lo sprone è lungo circa una volta e mezzo a due volte e mezzo più dell'ovario , orizzontale, curvato alquanto a S, più stretto verso la base, un poco più grosso della metà circa verso l'apice, di nuovo assottigliato all'a- pice eh' è ottusetto: è bianco solo alla base e verde o verdognolo nel resto; di dentro contiene del nettare per circa la metà inferiore della sua lunghezza e ivi è come papilloso quando si osserva con una lente. Il ginostemio é largo, concavo in avanti, troncato, di colore verdo- gnolo; le logge dell' antera sono assai lontane tra loro un poco diver- genti in avanti, dove sono divise da un rostro piano e largo, ottusetto all'apice. Le masse polliniche sono gialHcce chiare, i caiidicoli gial- PLATANTHERA. 415 licci, le glandole a guisa di un disco giallo e piano con un gambetto articolato obliquamente con la base dei caudicoli. Gli staminodii sono quasi allungati, ottusi, come papillosi e hanno circa il terzo della lun- ghezza dell'antera. L' ovario è lineare, stretto, assai contorto a guisa di S, verde. Le brattee sono lanceolate, ottusette, verdi, con un nervo longitudinale poco manifesto e più corte dell'ovario. 11 fusto è alto da mezzo piede a un piede circa, angoloso, di un verde-chiaro, con qualche piccola foglia a guisa di brattea verso alto. Le foglie in- feriori sono per lo più due, allungate, ottusette o ottuse, verdi , con un nervo longitudinale e molte vene longitudinali unite da venette oblique in forma di rete. Osservazioni. — Qucsta specie si distingue bene dalla Platanthera bifolta, alla quale è molto affine, per i fiori più grandi, per le foglio- line esterne del perigonio più larghe, di color bianco verdognolo e se- gnatamente per il ginostemio assai largo e concavo, per le logge del- l'antera molto distanti tra loro e divergenti in basso e per i caudicoli lunghetti e articolati all' apice con la glandola. Queste differenze del ginostemio e delle antere non sono cose di poca importanza come al- cuni autori le hanno erroneamente considerate. eCXII. TRAUSf§TEI]VERA Reich. Reich. fi. saxoìì. p. 87. Orchidis species Linn. sp. pi. p. 133^. Lindi, orchid. p. S69 . Endl. gen. pi. p. Reich. fil. orchid. p. 35. Nigritellse species. /?eic/i. fi. gemi, excnrs. 1. p. 121. Perigonii pbylla exteriora distincta cum binis interioribus brevio- ribus etlatioribus subconniventia. Labellum subposticum , patens, basi gynostemioadnatum,cafcaratum, trilobum. Gynostemium brevissimum, obtusum. Anthera toto adnata, loculis parallelis, contiguis, cum ro- stello interjecto. Pollinia 2, lobulata, simplicia, caudioulis brevibus , glandulis distinctis, nudis affixa. Staminodia manifesta, papillosa. Ova- rium sessile, oblongo-hneare, apice attenuatum, subcontortum. Cap- sula oblonga, apice attenuata, subtriquetra, membranacea, costis tri- bus tenuibus. Semina minutissima, sublinearia; integumento e cellulis simplicibus composito; embryone oblungo. Osservazioni. — Questo genere è ben distinto dalla Onh'n al quale Ilf) ORCHIDEE. è stato erroneamente riferito per il fiore non rovesciato ma con il la- bello e lo sprone postico, per gli staminoilii più manifesti e sopra ogni altra cosa per la mancanza della borsetta. E vicino alla Nignlella alla quale r aveva riferito dapprima Reichenbacb per il fiore non rovesciato ma se ne distingue per molte particolarità del perigonio e sopra ogni altro per la mancanza della borsetta. Il genere Nignlella è quasi inter- medio tra le Orchidee ginnadeniee e le angiadeniee. Alla Traunsteinera deve riferirsi probabilmente la Orchis sphcerica di Bieberstein , specie affme alla Orchis globosa ma è diffìcile di giudicarne dalle piante sec- che. Abito. — L' unica specie europea di questo genere è fornita nella radice di due ingrossamenti tuberiformi allungati e divisi spesso ali" a- pice in due o più parli; di un fusto alto da un piede a un piede e mez- zo, cilindrico, rigidetto, e avente inferiormente delle foglie lanceolate, alquanto acute e di un color verde glaucescente e superiormente delle foglie gradatamente più piccole: di una spica quasi tonda, composta di molti fiori, fìtti , piccoli, di color violetto chiaro e quasi roseo, ma ro- vesciati in modo che il labello e lo sprone sono posteriori, con le fo- glioline esterne prolungate in una punta lunga e dilatata alquanto al- l' apice a guisa di spatola , con le foglioline interne più corte e un poco più larghe e con il labello trilobo : lo sprone é circa la metà dell' ova- rio: ciascun fiore è accompagnato da una brattea allungalo-lanceolata, acuminata e lunga quanto l' ovario. S99. Trauusteinera globosa Reich. T. spica subglobosa, densa, perigonii phyllis subconniventibus , exlerioribus ovato-oblongis , in cuspidem apicem dilalatam productis, binis interioribus brevioribus, ovato-oblongis, suhacuminatis, labello trilobo, patente, lobis lateralibusminoribus, subtriangulis, obtusiuscu- lis, interaiedio majore oblongo , truncato-emarginato, sa^pe cum mu- cronnlo interjecto, calcare subcjlindraceo, rectiusculo, obtusiusculo, ovario subduplo breviore, brarteis oblongo-lanceolatis , acuminatis , uninerviis, ovarium subaequantibus, foliis supremis diminutis, sub- bracteiforrnibus, intermediis lanceolatis acutis, inferioribusque oblon- gis, basi vaginantibus , fibris radicalibus tuberosis apice subdivisis. Traunsteinera globosa lìeich. (l. saxon. p. 87. Orchis globosa Linn. sp. pi. p. 133^. Ali. fi. ped. S. p. 146. TRAUNSTEINERA. 417 Hall. ic. pi. Helv. p. 31. Sìiffren pi. du Frionl p. J8i. Dee. fi. frane 3. p. 245. Noce, et Dalb. fi. licin. 2. p. U7. Savi boi. elrusc. 3. p 167. Pollm. fi. veron. 3. p. 5. Gaud fi. helv. 5. p. 4'27. Lindi, orchid p. 269. Beri. mani. pi. fi. Atp. apuan. p. 61 . Puccin. sijn. fi. lue. p 474. Comoll. fi. eomens. 6. p. 348. Reich. fìl. orchid. p. 3o. Beri, fi ital. 9. p. 520. Greti, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 291. Ambros fi. Tir. anstr. I. p. 685. Nigritella globosa Reìeh. fi. gemi, excurs. 1 . p. 12ì . Orchis carnea, spica congesta, brevi calcari Seg. pi. veron. 2. p. 129. tob. 15. f. 12. Figure. — Jaeq. austr. 3. lab. 266. Reich. fìl. orchid. iab. 381. Orchis^radicibus subrotundis , spica densissima , petalis exteriori- bus aristatis Hall. ie. pi. Helv. lab. W. Stazione, Abitazione e Fioritura< — Nei pascoli e nei prati della regione del faggio, subalpina ed alpina, donde discende talvolta nella regione della querce delle Alpi e degli Appennini sino all' Appennino pistojese dove nasce al Teso, presso Boscolungo ed altrove. Nasce pure nelle Alpi Apuane al Pisanino. Fiorisce in Luglio ed Agosto. Distribuzione geografica. — Pianta delle parli centrali di Europa estesa dalla Germania, dalla Francia e dalla Svizzera sino agli Appen- nini lucchesi e pistojesi e alle Alpi Apuane. Nasce pure nel Caucaso secondo C. Kocb. Descrizione. — La Spiga è quasi globosa e porta molti fiori assai fitti; questi sono piccoli, e di color violetto assai chiaro. Le foglioline esterne del perigonio sono ovate-allungate terminate da una lunga punta a guisa di un acume che è più grosso in alto sino all' apice : le due interne sono un poco più corte e più larghette e terminano in una punta più corta e non ingrossata all' apice. Il labello è più corto delle foglioline esterne del perigonio, patente, di color violetto chiaro e con alcune macchioline più cariche sparse nella pagina superiore, è pro- fondamente trilobo, con i lobi laterali più piccoli, quasi triangolari e con il lobo mediano più lungo e più largo, di l'orma allungata, ottuso, come troncato o smarginato all'apice e spesso fornito ivi di un mu- crone 0 appendice talvolta lunghetta. Lo sprone è un poco curvo, di- retto in giù, quasi cilindrico , ottusetto all'apice, di color rosa chiaro e la metà più corto dell'ovario. Il ginostemio è ottuso. Le masse pollini- che sono semplici, gialle, quasi parallele, terminate ciascuna con un corto caudicolo in una glandola propria, lineare, delicata, bianca, e mancante di una borsetta. L' ovario è poco contorto, allimgato-linea- Fi.onA Italiana. Voi,. IH. 27 418 ORCHIDEE. re, verde. Le brattee sono lunghe quasi quanto l'ovario, allungato- lanceolate, acuminate, verdognole, sfumate di rossiccio, con un solo nervo longitudinale. Il fusto è alto da un piede a circa un piede e mezzo, diritto, un poco flessuoso, rigidetto, cilindrico, liscio e di co- lor verde giallognolo. Le foglie sono circa sei , di color verde glau- co ; le superiori sono assai piccole e quasi in forma di brattee , le in- termedie lanceolate, acute, le inferiori allungate, ottusette: queste e le intermedie abbracciano il fusto con una guaina alquanto lunga for- mata dalla base; in basso del fusto vi sono una o due guaine prive di lamina. Gli ingrossamenti tuberosi sono allungati e divisi alquanto al- l' apice in due o più parti. SOTTO TRIBl SECONDA. i&.IVCiIj%nEI«lEE. Angl\denie.£ Pati. BuRSicuL.\T/E Reich. fll. orcìiid. p. 105. Massarum pollinicarum gianduia communis vel glandulae distin- ctse intra bursiculam inclus*. ■ A- MONADENIE/E. Gianduia communis sive glandulae connatae. CeXlII. SERAPIAS Swariz. Swartz in ad. holm. anno 1800. p. 223. lab. 3. f. 4. R. Rroivn in AH. il. kew. edit. 2. lom. 5. p. 194. C L. Rich. in mém. du Museum 4. p. 47. Lindi, orcìiid. p. 377. Endl. gen. pi. p. 211 . Reich. (il. orchid. p. 8. Serapiadis species Lina. sp. pi. p. 1344. Juss. gen. pi. p. 65. Helleborine Pers. syn. 2. p. 512. et pi. anclor. Perigonii phylla e.\teriora in galeam cucullatam connata , apicibus tantum libera; bina interiora paulo breviora, e basi dilatata subulato- acuminata, apice phyllis exterioribus connata. Labellum anticum, basi SERAPIAS. 410 gynostemio adiialiim, ecalcaratum,hasi 1-2 callis inslriictiim, trilolmm, lobislateralibiis erectis, lobo medio longiore, geniculato-detlexo. Gyno- sterninni libello approximatuni, elongatum, clinandrio apice in acumen longiim, siibpetaloiileum producto. Antliera loto adnata, verticalis, lo- ciilis parallelis, basi approximatis , cnm interjecto rostello laminari. Pollinia 2, lobulata, caudiculis distinctis glandiilas communi ovata , plana, subbiloba, intra bursiculam indusse, atTixa. Staminodia nulla. Ovarium sublinearc, sessile, vix contortum. Capsula oblonga , basi angustata, subtriquetra , sexcostata, sessilis. Semina minutissima, sub- linearia, integumento e cellulis fìbroso-reticulatis composito, utrinque attenuato; embryone elliptico. .Abito. — Piante con due fibre radicali ingrossate a guisa di tu- beri ovali, con fusto alto da pocbi pollici a un piede o un piede e mezzo e talvolta anche più , cilindrico, liscio e talora con macchiette 0 puntolini rossicci ; con foglie lineari-lanceolate , acute, scanalate, di un verde glaucescente, talora con macchioline rossicce verso la guaina, tali foghe sono gradatamente più piccole verso alto; con una spiga di pochi fiori vicini o alquanto lontani tra loro , accompagnati da larghe brattee, ovato-lanceolate , acuminate, di color quasi rossiccio con vene longitudinali più cariche, del quale colore sono le foglioline esterne del perigonio le quali sono saldate tra loro per gran parte del margine , eccetto r apice, in modo da formare quasi un tubo che abbraccia e nasconde le due foglioline interne, notabili per avere la base larga e per assottigliarsi in una lunga punta saldata all' apice con le foglioline esterne, e il ginostemio eh' è molto inclinato in avanti , avvicinato al labello e con l'apice prolungato in una punta quasi petaloidea. 11 la- bello è trilobo, scanalato alla base dove ha uno o due calli prominenti, con i' lobi laterali eretti, per lo più avvicinati tra loro e nascosti in parte dalle foglioline esterne del perigonio e con il lobo medio mag- giore, in forma di lingua, ovata, allungata e acuminata, pendente o avvicinata all'ovario, di colore meno scuro dei lobi laterali, spesso però ferriigineo o fulvo, di raro più chiaro o bianchiccio e fornito per lo più di peli più 0 meno abbondanti verso la base. Le cassule sono al- lungate, quasi triangolari e un poco ristrette alla base, coperte in parte dalle brattee persistenti. 420 ORCHIDEE. S93. Serapias parvìflora Pari. S. 4-8 dora , perigonii phyllis exterioribns lineari-lanceotatis , acutis, tertio superiore liberis, binis interioribus parilo brevioribus, e basi ovato-oblonga, margine medium versus vix crispula longe acu- minatis, apice pliyHis perigonii exterioribns connatis, labello perigonii phylHs exterioribns subiequali, callis duobus lateralibus, parallelis l)asi instructo, trilobo, lobis lateralibus erectis, sublaceris, lobo medio lan- ceolato-acuto, angusto, flore adpresso , pubescente vel glal)riusculo , gynostemio longe rostrato, bracteis oblongis, acutis, flore suba^quali- bus, foliis lanceolato-linearibus, acuminatis, carinatis, e viriùi-glauce- scentibus, caulinis 2-5 brevioribus latioribusque, fibris radicalibus 2 tuberosis subrotundis, Serapias parvillora Pari, in giorn. di scìenz. leti, e arù per la Sicilia aiin. 1831 . p. 66 et in Linnoea iS. p, S47. et rar. pi. sic. fase. 1. p. 8 et pi. nov. p. 17. Todnr! orchid. sic. p. i J4. Gnss. syn. fi. sic. 2. p. 553. Beri. (l. Hai. 9. p. 606. Serapias occultata Gay! in Durieii pi. astnr. exsic. ann. 1836. et in ann. des scienc. natiir, ann. 1836. p. 119. ubi iiomen tantum. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. p. 260. Serapias longipetala /3 parviflora Lindi, orchid. p. 378. Serapias laxidora Reich. (il. orchid. p. 13 var. a. et exclus. syn. Cliaub. Figure. — Pari. op. e. et in Linncea l. e. lab. 4. Reich. l. e. lab. 442. f. 2. 3. Stazione, Abitazione e rioritura. ■ — in luOgbi Crbosi marittimi 0 poco lontani dal mare della regione dell' olivo nella Maremma to- scana, in Sicilia e nell'Isola di Capri. L' bo raccolta nella Maremma toscana presso il Romitorio della Madonna del Pruno sopra la Radiola nella provincia di Grosseto e nell' Istmo di Feniglia presso Porto Er- cole , vicino a Palermo a Mondello dove la scopersi, nel Monte Gallo dalla parte del mare alle falde di Monte Pellegrino presso la Favorita , nel Monte Catalfano e nella Scala del Mesagno. L' ho pure di Alcamo (Sorrentino!) e dell' Isola di Capri a San Michele SKjpra la Scala di Ana- capri (Pasipiale!). Nasce nelP Isola di Malta Grech Delicata). Fiorisce in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica. — Pianta della regione mediterranea SEHAPIAS. -ii'l ilove nasce oltre ai luoghi indicati della penisola e delle isole di Sicilia, di Capri e di Malta, in Grecia presso Atene, e nel Monte Pentelico (Heldrcich!) in Smirne (Aucher Eloyl), nell'Isola di Cipro (herb. Webb!) nei colli presso Algeri (Bove!) eia Calle (Durian secondo Reich. fd.) Nasce pure in Portogallo nei colli presso Almeda (Hochst ! in herb. Webb.) in Ispagna nelle Asturie presso Gijon alla Punta del Corono (Durieu ex Gay!) Descrizione. — La Spiga si compoue di 4 a 8 fiori, la metà più piccoli di quelli della Se rajiìaa lingua. Le tbglioline esterne del perigonio sono lineari-lanceolate, acute, libere nel terzo superiore o quasi dalla metà all'apice, di color pallido sfumato di rossiccio con vene longitudinali ^ììi cariche; di dentro hanno una larga riga rossiccia: le due tbglioline interne sono larghette ovato-allungate alla base e ivi verso il mezzo del margine appena appena increspate, si assottigliano gradatamente fino all'apice per il quale sono saldate con le lacinie esterne; ivi sono verdi, nel resto sono di color rossiccio. Il labello è lungo quanto le foglioline esterne del perigonio, di colore rossiccio carico, e fornito alla base di due calli lineari, distinti, paralleli tra loro , è trilobo; i lobi laterali sono eretti, tondi e un poco laceri nel margine, il lobo medio è lanceolato-acuto, stretto, avvicinato al fiore, pubescente o quasi gla- bro. II ginosteraio é fornito di un lunga punta acuminata che è di co- lor verdognolo. L' antera è gialla. L' ovario è lineare-allungato, quasi triangolare, piano dalla parte interna e convesso-oltusangolo dall'e- sterna, di color verde pallido. Le cassule sono allungate, ottuse, con sei costole larghette, erette, più corte delle brattee persistenti. I semi sono rossicci, piccolissimi , lineari; l'integumento è composto di cel- lule fibrosa reticolate ed è prolungalo ad ambe le estremità; l'em- brione è ellittico, quasi allungato. Le brattee sono allungato-acute e quasi acuminate, dello stesso colore delle foglioline esterne del perigo- nio e lunghe quasi quanto il fiore. Il fusto è alto da 5 a 9 o 10 pollici e talvolta anche un piede, cilindrico, un poco angolato in alto , e di color verde pallido. Le foglie sono inguainanti alla base dove offrono punti e righe rossicce, di color verde glaucescenti nel resto, lanceo- lato-lineari, acuminate, fornite di una carena: due o tre che vengono più in alto nel fusto sono un poco più larghe in basso e più corte: gì' ingrossamenti tuberosi sono quasi tondi. ',.-2-2 ORCHIDEE.. ^94. Sefapias liiiigiia Lìiin. S. spica subtriflora, raro 4-6 flora, perigoni! phyllis exteriori- biis ovato-lanceolatis, acutis, sumrao apice plerumqne liberis, binis interiòribus paulo brevioribus, e basi ovata concaviusciila, margine plana longe subulato-acuminatis, apice phyllis perigoni! exterioribus connatis, labello perigoni! phyllis exterioribus subduplo longiore, callo elliptico-oblongo, obtuso, vix silicato, basi instructo, trilobo , lobis laterahbus rotundatis, erecto-conniventibus , lobo medio ovato-acii- minato, dependente, puberulo vel glabriusculo, gynostemio longe rostrato, recto, bracteis ovatis, flore subrevioribiis, caule tereti, im- maculato, foliis late hneari-lanceolatis, acutis, e viridi-glaucescenti- bus, fibris radicalibus 2 tuberosis subrotundis. Serapias Lingua Linn.sp. pi. p. 1344. var. b. ex synon. Bauhin. et excl. syn. Columna?. Uctia h. r. pan. p. 385. Savi fi. pis. 2. p. 304. var. a. ex parte. Desf! fi. ali. 2. p. 322. ex he.rb. excl. syn. Coluran. Bert.pl. geìwem. p. i25. Bìvi sic. pi. cent. I.p. 74. PoU'm. fi. veron. 3. p. 29. Reich. fi. genn. excurs. 1. p. 129. Ten. sijll. p. 458. Pari. rar. pi. Sic. fase. I. p. 9. Lindi, orchid. p. 377. Boìss. voyag. en Espagn. p. 598. Pari. pi. vovw p. 19. Yìs? fi. daini. 1. p. 180. Moris et De Noi. fi. Capr. p. 124. Koch syn. fi. gemi, et helv. edit. 2. p. 799. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 553. De Not. rep. fi. lig. p- 390. Gries? spie. fi. rum. et bith. 2. p. 367. Puccini syn. fi. lue. p. 482. Reich. fìl. orchid. p. 9. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. I.p. 208. Guss. enum. pi. inarim. p. 323. Orchis Lingua Ali. fi. ped. 2. p. 148. an ex parte? Serapias oxyglottis Willd? sp. pi. 4. p. 71. Beiti amoen. Hai. p. 202. Todi orchid. sic. p. 112. Berti fi. H. 9. p. 605. Helleborine oxyglottis Pers. syn. 2. p. 5 12. Helleborine Lingua Seh. et Maur. fi. rom. prodr. p. 313. Ten. fi. nap. 2. p. 316. non Pers. Orchis montana lingua oblonga altera C Bauli, pia. p. 84. et Mtclil in Tdl. cat. h. pis. p. 125. excl. syn. Columnae. Orchis flore phoeniceo, lingua oblonga, rbomboidea Mtch. in Till. cnt. h. pis. p. 125. Eadem tlore albo Mich. ibìd. Figure. — Sìbili, et Smith fi. grcec. toh. 331. Reich. fìl. oichll. p. 439. SERAPIAS. 425 Polyorchis Etrurise Lingua rubro-lutea Peliv. gazoph. tab. 128. fìg. 6. ex Willd. Polyorchis Etriirigi3 Lingua alba Peliv. l. e. p. 5. Stazione , Abitazione e Fioritura. — Nei luOglli ei'bosi 6 Scoperti dei colli e dei bosclii nella regione dell' olivo e in parte ancora del castagno della costa occidentale e delle parti centrali e meridionali della penisola e delle isole di Sicilia, di Corsica , di Sardegna, di Ca- praja (Moris e De Not.), di Gorgona (P. Savi), dell'Elba, del Giglio, d'Ischia, di Favignana, di Marettimo (Guss. ), e di Malta (Grech Deli- cata). Nasce pure in Istria (Tommasini!) Fiorisce in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica. — Nella regione mediterranea si trova in Portogallo, in Spagna, in Francia, nei luoghi indicati della peni- sola e delle Isole italiane, nelle Isole Baleari, in Dalmazia, in Grecia, neir isola di Creta (Heldr!) presso Smirne e in Algeria. Nasce pure nelle Asturie presso Gijon e altrove (Durieu). Descrizione. — La spiga porta per lo più 2 o 3 fiori, raramente 4 a 6, alquanto distanti tra loro. Le foglioline esterne del perigonio sono ovate-lanceolate, acute, leggermente saldate tra loro, con l'apice per lo più libero, concave, aventi di fuori una carena poco mani- festa , di colore violetto chiaro con sfumature verdi e con nervi longi- tudinali violetti rossicci, uniti da venette quasi trasversali. Le due fo- glioline interne sono appena più corte delle esterne, ma molto più strette : da una base ovata , appena concava e con il margine quasi piano si assottigliano in una lunga punta che aderisce con V apice alle foglioline esterne : sono di color violetto chiaro con poche vene longitudinali di colore più carico. 11 labello è il doppio più lungo delle foglioline esterne, è bianchiccio e alquanto concavo alla base dove ha un grosso callo nel mezzo, di forma allungata, leggermente sol- cato nel mezzo longitudinalmente e di colore rosso scuro e lucente : è trilobo, con i lobi laterali tondi, eretti e conniventi in modo che si avvicinano in alto tra loro e al rostro del ginostemio , essi sono di colore rosso assai scuro e quasi nericcio nella metà superiore e di colore violetto chiaro e quasi bianchiccio nella metà inferiore: il lobo medio è pendente in giù con l'apice alquanto curvato in dentro , è ovato-acu- minato, talvolta più stretto e quasi lanceolato, leggermente crenulato 0 quasi intero nel margine, pubescente nel centro e fino alla base del labello ovvero quasi glabro, di colore violetto chiaro e quasi carneo, più carico nei margini e più chiaro verso la base , ovvero quasi tutto bianco 0 bianchiccio. Il ginostemio è diretto in avanti , di colore ver- 424 OllGHlDEE. dogiiolo, con un lungo rostro diritto e anche verdognolo. L'antera è gialliccia. Le masse polliniche e i caudicoli sono gialli : la glandola comu- ne è ellittica, di colore chiaro. L'ovario è lineare-allungato, quasi semi- cilindrico, di color verde chiaro. Le cassule sono maggiori di quelle della S- parvi flora, allungate, un poco ristrette alla base, quasi trian- golari, con sei costole', delle quali tre più larghe. 1 semi sono picco- lissimi, rossicci, lineari; l'integumento è composto di cellule fibroso- reticolate ed è prolungato da ambe le estremità ; 1' embrione è ellit- tico. Le brattee sono ovate o ovato-lanceolate, acute, dello stesso co- lore e con le stesse vene delle foglioline esterne del perigonio, e poco più corte del fiore. Il fusto è alto circa un piede, diritto, e cilindrico, vestito di foglie. Le foglie sono largamente lineari-lanceolate, acute, di un verde glaucescente, con vene longitudinali. Gli ingrossamenti tuberiformi delle due fibre radicali sono quasi tondi. Osservazioni. — Linneo confuse nella sua Serapias Lingua a. la nostra specie con la Serapias hngipeUda , come apparisce chiaramente dalla citazione del sinonimo di Sauvages che spetta alla nostra S. Lin- (jiia, essendo questa la pianta dei dintorni di IMompelieri, e del sino- nimo di G. Bauhino, il quale appartiene alla Serapins longipelala, dap- poiché Bauhino con quel nome ha indicato la pianta da lui raccolta presso Bassano e descritta nel snoThealri holaniri Prodi omus p.SO.NeWà Serapias Lingua /3. Linneo indicò la nostra pianta per quanto riguarda il sinonimo di Hauhino, ma vi riferì V Orchi s mncropìigìln di Colonna ecphr. 1 . p. 321, la quale per la descrizione e segnatamente per l'al- tezza del fusto e la lunghezza della spiga par si debba riferire alla S. longipelala, quantunque nella figura da lui data il labello rap- presenti bene quello della S. Lingua della nostra fiora. Per tali con- siderazioni io credo di lasciare alla nostra pianta il nome di Serapias Lingua, anche perchè essa è intesa con questo nome dalla maggior parte degli autori piuttosto che quello di S. nxyijloUis di Willdenow, e di continuare a chiamare l' altra specie Serapias longipelala benché questa sia in parte la S. Lingua di Linneo. S95. Serapias loiigifietala Pollin. S. spica subsexfiora, phyllis exterioribus lanceolato-acuminatis, summo apice plenumque liberis, binis interioribus paulo brevioriijus, e basi late ovata, concava, margine nndulato-crispa longissime siibu- SERAPIAS. 425 lato-acuminatis, apice phyllis perigoni! exterioribus connatis, labello phyllis exterioribus subsesquilongiore , callis duobus linearibus, antir.e subdivergentibus, basi instructo, trilobo , lobis lateralibus rotunslatis , erecto-conniventibus, lobo medio ovato-lanceolato, elongato, adpresso, in disco villoso , gynostemio longe rostrato , rostro subascendente , bracteis ovato-lanceolatis, elongato-acuminatis, flore sublongioribus vel subaequalibus , caule subtereti, imniaculato, foliis late lineari-lan- ceolatis, acutis, e viridi-glaucescentibus, fibris 2 radicalibus tubero- sis subrotundis. Serapias longipetala Polliti, jl. veron. 3. p. 30. Nacc. fi. venet. 4. p. IH. Reich. fi. germ. excurs. 1. p. 130. Lindi, orctiid. p. 378. Ten. stjll. p. 458. Pari. rar. pi. sic. fase. 1. p. 11. et pi. nov. p. 21 . Guss. syn. fi. sic. 2. p. 552. De Noi. rep. fi. lig. p. 390. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 278. Guss. enum. pi. inariin. p. 322. Serapias Lingua Linn. sp. pi. p. 1334 var. a. ex parte et excl. syn. Sauvag. .S'aiti fi. pis. 2. p. 304 ex parte. Balb. fi. taur. p. 151. Noce, et Balb. fi. ticìn. 2. p. 156. Beri, amoen. Hai. p. 279. Todi orchid. sic. p. 110. Comoll! fi. comens. 6. p. 380. Beri. fi. Hai. 9. p. 600. var. a et excl. syn. S. oxyglottis Tod. Ambrosi fi. Tir. austr. 1. p. 711. Orcbis Lingua Ali. fi. ped. 2. p. 148. ex parte. Serapias cordigera var. Bert. pi. gen. p 126. Helleborine longipetala Ten. fi. neap. prodr. p. LUÌ (anno 1811) Seb. et Maiir. fi. rom. prodr. p. 312. Ten. fi. nap. 2. p. 317. Helleborine pseudo-cordigera Seb. rom. pi. fase. 1 . p. 14. Serapias pseudo-cordigera Morie, fi. venet. 1 . p. 574. Koch syn. fi. germ. et belv. edil. 2.p. 799. Comoll! fi. comens. 6. p. 379. Reich. fil. orchid. p. 12. Serapias lancifera S' Anians! fi. agen. p. 378. Serapias laxiflora Chaiib. fi. du Pelop. p. 62. Orchis macrophylla Column. ecphr. 1. p. 321. quoad. de- script. Orcbis montana, italica, flore ferrugineo, lingua oblonga, C. Bauli, prodr. p. 29. etyin. p. 84. Cup. h. calli, p. 157. Mieli, in Tdl. cat h. pis. p. 125. Seg. pi. veron. 3. p. 248. tab. 8. Zannich. istor. delle piante venet. p. 197. tab. 42. fìg. 1. Orchis ctrusca, lingua ferruginea pilosa Petiv. gazoph. lab. 128. fìg. 4. Figure — Seb. rom. pi. fase. 1. tab. 4. fìg. 1. Seb. et Maxir. fi. 426 ORCHIDEE. row. prodr. lab. 10. pg. 1 . Ten. fi. nap. S. lab. 98. sed erronee pietà. Reich. fi!, orchìd. lab. 441. Stazione, Abitazione e Fioritura, — Nei luoghi erbosi e nei prati dei colli e t!ei monti della penisola e delle isole di Sicilia , di Corsica, di Ustica, Felicuri, Lipari, Vulcano, Pantellaria (Guss.) nella regione della querce, del castagno e più raramente in quella dell' olivo dove invece è abbondantissima la specie precedente. E comune nelle parti settentrionali della penisola da Torino sino in Istria, nascendo principal- mente nelle valli dei monti che dipendono dalle Alpi e dagli Appenni- ni. E più rara nella costa occidentale e nelle parti centrali e meridio- nali, dove nasce nella Riviera di Ponente presso Nizza in un colle presso la Trinità nel luogo detto Gerle e presso Rordighiera all' Arma (Barla!), nei dintorni diTaggia (Panizzi!), presso Porto Maurizio (Gen- tili!), nei colli presso Genova (De Notaris, Savignone! Ardizzone!); in Toscana nel Monte Pisano, nel Mugello, presso Firenze e tra la Pode- rina e Ricorsi per andare a Radicofani, dove 1' ho raccolta ; nell'agro maceratese (Gennari!) , presso Senigallia alla Cannella (Salvatori se- condo Rert.), Roma sul Monte Testacelo, alla Villa Panfili, alla Villa Borghese (Seb. e Maur. Webb! Rolli !) ; nel Regno di Napoli nel Monte Gargano al Monte di Mezzo presso San Marco in Laniis; presso Cam- pobasso, Mauro, nel Monte Sant'Angiolo, alle falde del Monte Vesu- vio ed altrove (Tenore). In Sicilia si trova presso Palermo dove l'ho raccolta in più luoi^hi, Messina, Caltanissetta, Castellobuono, Calta- vuturo, Nicosia, Capizzi (Guss.), Grigenti presso il Tempio della Con- cordia (Heldreich!), Alcamo (Sorrentino!) e Avola (Bianca'). In Cor- sica presso Aiaccio, Corte (Requien!), Sartena (secondo Cren, e Godr.) Fiorisce da Marzo a Maggio. Distribuzione geografica. — Pianta delle parti meridionali di Eu- ropa. Si trova in Francia, in Italia, in Sicili;i, in Corsica e nelle pic- cole isole sopra indicate, in Grecia, nel Monte Imetto (Fraas), in Tur- chia presso Costantinopoli, nell'Isola di Creta (Heldr!), in Crimea. Na- sce pure in Soria presso Antiochia (^Kotschy) e nel Caucaso (Grieseb. pi. exsiccl). Descrizione. — La spiga porta per lo più 5 o 6 fiori , di raro sino a 8, alquanto distanti tra loro e distribuiti inspirale. Le foglioline esterne del perigonio sono lanccolato-acuminate , saldate tra loro ec- cetto spesso all' apice, sono di colore violetto-rossiccio, più pallide di fuori, con nervi longitudinali più manifesti di dentro e uniti da venette trasversah o obHque. Le due foglioline interne sono poco più corte SERAPIAS. 4.-27 delle esterne, hanno la base largamente ovata, concava, di colore rosso assai scuro e quasi rossiccio con il margine più chiaro quasi car- neo e leggermente increspato a onde, nel resto si prolungano in una punta assai lunga e sottile che è aderente alle ibglioline esterne. 11 la- bello è circa una volta e mezzo più lungo delle foglioline esterne , ha alla base due calli a guisa di due prominenze lineari, appena diver- genti in avanti e di colore bianchiccio ; è trilobo , con i lobi laterali tondi, diritti-conniventi, di color rosso assai scuro e quasi nericcio quasi fin dalla base, bianchiccio nel punto intermedio dove è pe- loso sino alla base ; il lobo medio è ovato-lanceolato , allungato , di- retto in giù e in dietro e perciò avvicinato alla base del fiore , di colore rossiccio con vene che si diramano sino all' apice. Il gino- stemio è diretto in avanti ed ha una lunga punta acuminata, diretta in avanti e un poco in alto, è di color violetto-rossiccio. Le masse polli- niche sono di color verde scuro: i caudicoli giallicci e la glandola è el- littica e scuretta. L' ovario è allungato-hneare, triangolare, di color verde assai scuro. Le cassule sono lunghe circa un pollice, allungate, ristrette verso basso , quasi triangolari, con sei costole, tre delle quali sono più prominenti. I semi sono piccolissimi, scuretti, quasi lineari, con r integumento composto di cellule libroso-reticolate e prolungato da ambe le estremità: 1" embrione è ellittico. Le brattee sono lunghe, giungono ad uguagliare e a superare le foglioline esterne del perigo- nio, sono ovato-ianceolate, acuminate, di color violetto-rossiccio con vene longitudinali più cariche. Il l'usto è alto da poco meno di un piede a un piede e mezzo, angolato, di un violetto-rossiccio in alto: è ve- stito di foglie a guisa di brattee , le superiori delle quali sono dello stesso colore delle brattee. Le foglie sono lineari-lanceolate, acute, di un verde glaucescenle, con vene longitudinali e senza macchie. GÌ' in- grossamenti tuberiformi delle due libre radicali sono quasi tondi. Osservazioni E più alta e più robusla della ò'. lingua: i fiori sono più grandi, di color più carico; il labello ha il lobo medio più al- lungato e più peloso, con due calli alla base: le brattee sono più larghe. ^96. terapia» cordigera L. S, spica subsexfiora, perigonii phylhs e.\terioriuus ovato-lanceo- latis, acutis|, apice plerumque liheris, binis iuterioiibus paulo brevio- ribus, e basi late ovata, concava, margine planiuscula longe subulato- 4-28 ORCHIDEE. acuminatis, plivllis pcrigoiiii exterioribus apice summo connatis, labcllo pljyllis perigonii exterioribus suhduplo longiore, calli'5 iluobus laterali- biis linearibus, antice divergentilius, basi instructo, trilobo, lol)is la- teralibiis rotiindatis, erecto-conniventibus, lobo medio cordato-ovato, acuminato, dependente, hirsuto, gynostemioloi^iuscule rostrato, sub- ascendente, bracteis ovato-lanceolatis, acutis, flore subbrevioribus , caule tereti, inferne lineolis rubris maculato, foliis inferioribus late 11- neari-lanceolatis , acutis, e viridi glaucescentibus , fibris radicalibus 2 tuberosis subrotundis. Serapias cordigera Linn. sp. pi. p. J345. Ucrìa h. r. pan. p. 385. Desf. [1 . alì.2. p. 3-2 / . Dee. fi. fraiiQ 3. p. 250. et 5. p. 333. Biv. sic. pi. cent. Lp. 74. Rcich.jl.genn. exciirs. 1 .p. 130. Ten. syll. p. 458. Lindi, orchid. p. 377. Parl.rar. pi. Sic. fase. J. p. 12. et pi. nov. p. 22. Vis. fi. dalm. 1. p. 180. Todarl orchid. sic. p. 108. Koch syii. fi. genn. et helv. edit. 2. p. 798. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 552. De Noi. rep. fi. ìig. p. 390. Gnes. spie. fi. rum. et biih. 2. p. 367. Puccin. syn. fi. lue. p. 482 ex parte. Reich. fìl. orchid. p. IO. Gren. et Godr! fi. de Frane. 3. puri. 1. p. 276. Guss. enuni. pi. inarim. p. 322. Serapias linguaSaf'i (l. pis. 2. p. 304 var. /3 ex parte. Bert. luciibr. p. 12. Helleborine cordigera Pers. syn. 2. p. 512. Seb. rom. pi. fase. 1 . p. 13. Seb. et Maur. fi. rom. prodr. p. 313. Ten. fi. nap. 2. p. 315. Serapias ovalis G. L. Rich. in meni, du Museiim 4. p. 54. Orchis ferrugineo, linguaeformi ac cordato, maximo flore Cup. h. calli, p. 157. Orchis montana, italica, lingua oblonga, retro retlexa Mich. in Tìll. cai. h. p'is. p. 125. Figure — Seb. rom. pi. fase. I.tab. 4. Seb. et Maur. fi. rom. prodr. lab. 10. Sibth. et Smith fi. grcec. lab. 932. Reich. fil. orchid. lab. 440 non bona. Orchis ferrugineo, linguaeformi, cordato, maximo flore Cup. panph. sic. 1. tab. 65. Bonann. tab. 31 optima. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi erbosi Sterili della costa occidentale e delle parti centrali e meridionali della penisola e delle isole di Sicilia, di Corsica, di Sardegna, di Capraja (Moris e De Not.), dell'Elba (P. Savi!), d'Ischia e di Saline (Guss.), di Pantella- ria (Tineo) e di Malta (Greech Delicata): e, forse in molte altre piccole isole, però non è molto comune. Si trova nella Riviera di Ponente presso Porto Maurizio (Gentili !), Savona (Brunner sec. Bert.), Genova SERAPIAS. 429 (De Not.), Sarzana (Bert.), Rua (Gennari), nei luoghi bassi delle Alpi Apuane a Bruciana (Bert.), nell' agro 'lucchese (Puccini Calandrini! , nel monte e nell'agro pisano, in diversi luoghi dell'agro fiorentino a Fiesole, Monte Asinario, Monte Cuccio, Monte Massi presso Quarate, come pure nella Maremma toscana al Romitorio della Madonna di Monte Pruno vicino alla Badioia nei quali luoghi l'ho raccolta io stesso ; nel Pog- gio di Chiusi presso Fucecchio (Carnei ! Calandrini !) , presso Roma ai piedi di Monte Mario, nella Valle dell'Inferno, al Pigneto Sacchetti (Seb. e Mauri, Rolli!, Sanguinetti!) , nel Monte Gargano presso San Marco in Lamis, e presso Napoli alla Solfatura di Pozzuoli, a Piscia- relli (Ten !) e al Monte Nuovo (Ten. Heldr!), in Calabria (L. Thomas sec. Reich. Ili); in Sicilia presso Palermo, dove è comune e l'ho rac- colta in molti luoghi, Misilmeri a Gibilrossa, Partenico (Sorrentino!), Piana dei Greci nel Monte Pizzuta (Todaro), Termini a S. Calogero (Tineo), Marsala, Mazzara , Trapani e Catania (Guss.), in Corsica presso Alacelo (Requien !), Calvi (Soleirol), in Sardegna (Moris). Nasce an- che presso Quarnero in Istria (Tommasini). Distribuzione geografica — Pianta della regione mediterranea. Si .trova in Portogallo, in Ispagna, in Francia, in Italia e nelle isole ita- liane di sopra menzionate; in Dalmazia, in Grecia, in Turchia , nella isola di Creta, in Algeri, in Tripoli. Viene pure nel Golfo di Guascogna nelle Asturie presso Oviedo, in Francia a Bajona, nella Vandea, a Nantes e altrove. Descririone. — La Spiga porta comunemetite da 3 a 7 fiori, poco distanti tra loro.Le foglioline esterne del perigonio sono ovaio-lanceo- late, acute, saldate leggermente tra loro, con gli apici spesso liberi, sono concave, con una carena di dietro, di un rosso bianchiccio di fuori, rossicce-scure di dentro. Le due Xoglioline interne sono poco più corte, largamente ovate alla base che è concava, di un rosso assai scuro e quasi nericcio segnatamente in basso e con il margine poco increspato e di colore più chiaro, e assottigliate in una lunga punta in alto con r apice della quale aderiscono alle foglioline esterne. 11 labello è quasi il doppio più lungo di queste, di un colore rossiccio-scuro , fornito alla base di due calli lineari, assai rilevati, ottusetti, alquanto divergenti in avanti e di colore rossiccio assai scuro e quasi nericci, è trilobo, i lobi laterali sono più corti e racchiusi in gran parte dentro la galea formata dalle foglioline esterne, tondi, di colore più scuro del resto del labello, dirilli e alquanto avvicinati tra loro in alto, il lobo medio è quasi pendente, di forma cordato-ovata , acuminato, di colore 430 ORCHIDEE. rossiccio carico con vene ramose più scure : é coperto di peli lunghetti e rossicci i quali si estendono sino alla base ;lel labello nella parte in- termedia ai due lobi laterali. Il ginostemio è diretto in avanti ed ha un lungo rostro acuminato rivolto alquanto in su, è di colore rosso-scuro. L'antera è dello stesso colore. Le masse polliniche sono scure: i cau- dicoli gialli, la glandola comune è ellittica e scuretta. L'ovario è al- lungato-lineare, quasi semicilindrico, di color verde pallido. Le cas- sule sono allungate, alquanto ristrette verso basso, più piccole di quelle della Sf.rapins Lingua, quasi triangolari, con sei costole, tre delle quali poco più prominenti delle altre. 1 semi sono piccolissimi, bianchicci, quasi lineari; l' integumento è composto di cellule fibroso- reticolate e proluni^ato da ambe l'estremità; l'embrione é ellittico. Le brattee sono ovaio-lanceolate, acute e quasi acuminate, concave, poco più corte dei fiori , uguagliandone per lo più le foglioline esterne, sono di color rossiccio pallido, con vene longitudinali verdi. 11 fusto é alto poco meno o circa un piede , diritto , cilindrico , ed ha in basso delle macchioline o lineette rosse le quali si vedono pure nelle guaine delle foglie inferiori: è accompagnato di foglie a guisa di brattee sino quasi all'infiorescenza. Le foglie sono largamente lineari-lanceolate , acute,, di un verde glaucesceiite, con poche vene longitudinali. S99. Serapias neglectst De Not. S. spica subsexflora , perigonii phyllis exterieribus ovato-lanceo- btis, acutis, summo apice plerumque Uberis, binis interioribus paulo brevioribus e basi late ovata, concava, margine planiuscula, longe subulato-acuminatis, phyllis perigonii exterioribus apice connatis , la- bello phyllis perigonii exterioribus plus quam duplo longiore , cullis duobus, lineari-oblongis, parallelis basi instructo, triloho, lobis latcra- libus ovato-rotundatis, subangulatis, erosis, erecto-patentibus, exser- tis, lobo medio ampio, cordato, acuminato, apicem versus obsolete subtrilobulato , pendolo, villoso, gynostemio longe rostrato, recto, bracteis ovatis, acutis, flore brevioribus, caule tereti, immaculato, foliis inferioribus late hneari-lanceolatis , acutis, e viridi-glaucescen- tibiis. Serapias neglecta De Noi! rep. ft. l'uj. p. 389. Rekh. jìL orchid. p. 14 el p. 171 . Serapias Lingua Savi fi. pìs. 2. p. 304. var. B> ex parte. ^ SliHAPIAS. 431 Serapias cordigera Bert. pi. gen. p. 1^5 et anmn. ital. p. 203. excl. nonn. syn. Puccìn! syn. jl. lue. p. 482 es. parie ex specimiii. simul contusis. Beri. jl. Hai. 9. p. 603. excl. nonn. syn. Orchis montana, italica, lingua oblonga , fulva et crispa Mich. in Till. cai. h. pis. p. i25. Figure. — Beich. (il. orchid. lab. 520 non bona. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi erbosi dei colli della costa occidentale della penisola e nell'isola di Corsica nella re- gione dell'olivo. Nasce pure nella Riviera di Ponente nei colli di Se- stri (Caldesi!), nei colli presso Genova (De Noti, Bert. Carrega! Sa- vignone!), presso Sarzana (Bert.), nei luoghi bassi delle Alpi Apuane presso Vallecchio (P'' Savi!), nel lucchese ovunque in luoghi erbosi confusa con la S. cordijjera (Puccini), nel Monte San Quirico (Calan- drinil) nel Monte Pisano in luoghi sterili presso l'antica dogana di SantaMaria del Giù. lice e in luoghi bassi dell'agro pisano dove l'ho raccolta io stesso, nel Monte Pisano al Ronco, al Crocicchio (Carnei ! Calandrini!) e alla Valle d'Asciano (P° Savi!). In Basilicata presso Melfi (Gasparrini). In Corsica presso Ajaccio (Requien!). È probabile che si trovi in altre parti meridionali della penisola e in altre isole, essendo stata confusa con la Serapias cordigera. Fiorisce in Aprile e Maggio, e in alcuni luoghi sin dalla seconda metà di Marzo. Distribuzione geografica. — Specie italiana dei luoghi qui indicati della penisola e dell' Isola di Corsica. Descrizione. — Questa specie, confusa a quanto pare lìnora con la Serapias cordigera, se ne distingue per molti caratteri come si vede dalle diagnosi rispettive: la spiga porta comunemente da ^ a 7 fiori , i quali sono più grandi che in tutte le altre specie ili questo genere. Le foglioline esterne del perigonio sono di color carico quasi di violetto , più scure di dentro ed hanno vene longitudinali di colore più carico o verdognole. Le due interne laterali sono assai larghe alla base, concave e come aventi un sacco, di color violetto scuro con il margine bianchic- cio e quasi piano, in alto nella parte più stretta son di colore più chiaro con un nervo longitudinale verdognolo. Il lahello è grande, più peloso e di colore più chiaro nel centro che nella circonferenza, ha in generale un colore carneo-rossiccio ma pallido e come gialliccio ; i due lobi laterali sono diritti ma svolti un poco in fuori, sporgendo molto più de' lobi laterali del labello della S. cordigera, di forma meno rotonda con un margine irregolarmente angolato e quasi rosicchiato; il lobo medio è di colore un poco più pallido, con vene più cariche e ra- 452 UKCHIDEE. ' iTjose, verso 1 apice oil're come tre lolii , due laterali, tondeggianti ed uno mediano più lungo e acuminato, spesso crenulato. 1 due calli del labelio sono lineari-allungati , di color violetto scuro, paral- leli e un poco ottusi nel margine superiore. Ilginosteraio ha un rostro lungo, diritto, acutissimo e di color verde con qualche sfumatura vio- letta. L' antera è di color violetto, le masse polliniche sono verdogno- le, i caudicoli gialli e la glandola è di colore scuretto. L' ovario é al- lungato-lineare, piano in avanti, convesso di dietro e di colore verde chiaro. Le cassule sono quasi de la stessa forma e grandezza della 5. cordigera , come pure i semi. Le brattee sono grandi, più lunghe del- l'ovario e giungono sino ad uguagliare le foglioline esterne del peri- gonio, sono concave, ovate, acute, di colore verdognolo sfumato di violetto con nervi di color verde uniti tra loro da venette quasi trasverse dello stesso colore. Il fusto é cilindrico, liscio, di color verde chiaro , senza macchie, e porta tre o quattro foglie simili a quelle inferiori , ma gradatamente più piccole. Le foglie inferiori sono largamente lineari- lanceolate , acute, di color verde quasi glauco, curvate alquanto e con poche vene parallele. Specie dubbia. Serapias Todarì Tin. S. bracleis spathaceis, acutis , florcs subaequanlibus, labelio pu- bescente, gianduia basilari levissime sulcata, lobis lateralibus rotun- datis, erecto-conniventibus, medio elongato, lineari-subulato , retro- flexo, apice mucronato, incurvo (ovario non adpresso), petalis aequi- longo (Tin.). Serapias Todari 'fin. plani, rar. Sic. fase. 1 . p. 12. In apricis herbosis montosis elatioribus San Fratello a Montesoro cum Croco siculo et Carice nìtricata (Tin.). Floret Aprili Majo. Caulis 3-pollicaris, gracilis, 2-florus; folla angustata, lineari-lan- ceolata; bracteai nervosa sordide carneo-roscae; flores distantes ; la- belli lacinia media elongata , lineari-subulata , retrofleNa, apice mucro- nato, incurvo. * SERAPIAS. 455 Species hiijus generis singularis et ab omnibus distinctissinia (Tin.). Osservazioni. — Questa pianta mi è interamente ignota né 1' ami- co Todaro mi ha favorita alcuna notizia su di essa. Specie ibrida. . Serapias triloba Viv. Viv. ann'. hai. 1 . part. 2. p. 186 et fi. Hai. fragni, fase. 1 . p. 11. tab. 12. fig. 1. Reich. fi. germ. excurs. 1. p. 130. Lindi, orchid. p. 378. Koch syn. fi. germ. et helv. edil. 2. p. 790. Puccin! sijn. fi. lue. p. 483 cum icone. Reich. fìl. orchid. p. 9 et p. 171 . lab. 438. Rert. fi. Hai. 9. p. 604. Isias triloba De Noti in meni, dell' Aeead. R. delle scienze di To- rino anno 1844. sez. 2" lom. 6 cum icone, et in rep. //. lig. p. 391. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Viviani SCrive cbe questa specie fu trovata dal botanofilo Vincenti nei colli aridi e aprici presso Genova sopra Granarolo e da lui nei colli marittimi a Quinto "presso Genova. Tommasini ne trovò una sola pianta in un prato presso Trie- ste secondochè scrive Kocb. Io poi l' ho avuta da Garrega che la rac- colse nella Riviera di Ponente a Varazzo, da De Notaris e Gentili che la trovarono presso Genova, da Puccinelli che la trovò una sola volta presso Lucca nel Monte Pisano a Mingale e dal signor Biechi il quale mi favorì le piante vive trovate da lui una sola volta nello stesso Monte Pisano nel luogo detto alla Croce. Se ne trovano sempre una , due o poche piante e per le notizie favoritemi dal signor Biechi le piante da lui trovate erano in mezzo all' Orehis pajiilionacea e alla Serapias ve- glecta. Fiorisce in Aprile e Maggio. Descrizione. — Descrivo qui la pianta favoritami dal signor Bie- chi del Monte Pisano alla Croce. La spiga è corta, ottusa e porta da 5 a 6 fiori, e con la coltivazione sino a 15 o 18 fiori, assai fitti e ino- dori. Le tre foglioline esterne del perigonio sono allungato-lanceolate, acute, ottusette o acuminate, quasi uguali in lunghezza, dapprima conniventi in modo che pajono saldate, ma in realtà sono libere, e in fatti poi si allontanano tra loro e sono quasi patenti, son di colore vio- letto, sfumate di fuori di verde, con poche righe longitudinali di co- lore più carico. Le due foglioline interne laterali sono quasi uguali in Fl.OHA iTAMAKA. \ol.. lU. 28 454 ORCHIDEE. * lunghezza alle esterne, ovato-lanceolate, acuminate, dapprima anclic esse conniventi e poi divergenti e quasi patenti, sono interamente li- bere e di color più carico delle esterne con le righe longitudinali più cariche. 11 labello è più lungo delle foglioline esterne, dapprima leg- germente scanalato, poi diviene quasi piano, è patente con l'apice ri- volto verso giù, di colore gridellino , spesso bianchiccio nel centro verso la base, dove nel punto di unione con il ginostemio ha due pic- cole laminette verticali, parallele, spesso non molto manifeste; ha molte vene più cariche ora poco ora molto manifeste che si dirigono in forma di ventaglio verso il margine e 1' apice ; è leggermente trilobo , i lobi sono talvolta quasi punto manifesti : il margine è un poco incre- spato ed ha piccole e leggiere crenature. Il ginostemio è quasi diritto e non è avvicinato al labello come nelle SerajAas né ha il rostro tanto prolungato, ma solo ha una piccola punta acuta quasi petaloidea di colore più chiaro del resto del ginostemio eh' ò quasi pavonazzo. Le logge dell' antera sono parallele ma alquanto avvicinate tra loro verso la base dove son divise da un rostrello che sporge a guisa di una lami- netta, tondeggiante all'apice. Le masse polliniche sono scure, i cau- dicoli giallicci e si uniscono in una glandola comune, formata dalla saldatura delle due glandolo. Gli staminodii sono manifesti a guisa di due linee sporgenti e di colore bianchiccio. L' ovario è verde, quasi li- neare , un poco curvato , non contorto e sessile. Le brattee sono lar- ghette, lanccolato-acuminate, quasi dello stesso colore delle foglioline esterne del perigonio e sono più lunghe dell' ovario. Il fusto è alto 4, 5, 6 0 8 pollici, cilindrico, liscio, rossiccio solo in alto e coperto dalle foglie le quali sono gradatamente più piccole verso alto. Le foglie sono lineari-lanceolate, acute, larghe circa 3 o 4 linee, scanalate di sopra e di color verde pallido. I due ingrossamenti tuberiformi sono ovati e interi. Osservazioni. — Questa pianta varia per la grandezza e la forma delle foglioline esterne ed interne del perigonio che sono ora più corte, ora più lunghe, ora acute ora acuminate, per il labello" ora bianco verso la base, ora tutto gridellino, ora più piccolo e manifestamente trilobo, ora più largo, quasi intero ovvero crenulato e quasi dentellato, perla sporgenza maggiore o minore delle laminette che sono alla base del labello nel punto di unione con il ginostemio: le quali cose non solo ho notate nelle piante vive del Monte Pisano tanto salvatiche quanto coltivate, ma ancora nelle piante secche favoritemi dai botanici di sopra menzionati. SEP.APIAS. 435 Per tale variabilità delia pianta e sopra ogni altra cosa per trovarsi questa rarissimamente e in uno, due o pochi individui in mezzo a molte, piante di Orchis papìlionncea e di Serapias negleda, come pure per non trovarsi più Panno dipoi e per molti anni di seguito nei luoghi dove essa fu raccolta non ostante le tante indagini fatte, e infine per non aver io veduto la pianta coltivata portare le cassule e i semi, io credo che la Serapias triloba di Viviani sia una pianta ibrida e nata dalle due specie di Orchidee qui sopra notate ovvero dall' Orchis papìlionacea e da altra specie di Serapias , probabilmente la negleda. Forse la pianta trovata dal signor Tommasini presso Trieste sarà stata prodotta dal- l' Orchis papilionacea e dalla Serapias longipetala in mezzo a molte centinaia di piante della quale essa fu trovata , come pare che altre specie di Serapias, descritte dai botanici francesi come Serapias tri- loba, siano effetto della fecondazione avvenuta tra P Orchis laxiflora e la Serapias longipetala , tra P Orchis laxìflora e la Serapias cordigera , siccome ha dimostrato il signor Timbal-Lagrave nelle sue Mméoires sur qiielqiies hybridesde la famille des Orchidées. Toulouse., 1854., p. 21 e seg. Non credo che la Serapias triloba descritta e figurata da Vi- viani sia stata prodotta dall' Orchis pietà e dalla Serapias cordigera , perchè la pianta da lui descritta e figurata rammenta assai la forma dell' Orchis ]iapilìonacea che è comune presso Genova e Varazzo, precisamente nei luoghi dove è stata trovata la Serapias triloba. Se questa fosse una buona specie vi sarebbe di che fondare su di essa un genere distinto dalla Serapias. CCXIV. CIIAITLSORCHIS C. L. Rich. C. L. Rich. in meni, du Museiim 4. p. 49. Ophrydis species Linn. sp. pi. p. 1S42. Orchidis species Ali. (l. ped. 2. p. 149. Satyrii species Pers. syn. 2. p. 507. Chama^repes Spreng. syst. veg. 3. p. 702. Endl. gen. pi. p. 212. Herminii species Lindi, orchid. p. 305. Reich. fil. orchid. p. 107. Perigonii phylla distincta, exteriorasuba^qualia, connivenlia, bina interiora lateralia paulo breviora et angustiora, conniventia. Labellum anticum , ecalcaratum, pianura, obsolete trilobum, detlexiim. Gynoste- mium breve, obtusum. Anthera erecta, mutica, loculis parallelis sine rostello interjecto. Pollinia 2, lobulata, caudiculis brcvibus gianduia' 450 OUCHIDEE. coniniiiiii intra bursiculam simplicem indusse alTixa. Ovariiim sessile , subfiisiforme, triquetriinn, contortum. Capsula oblonga, sessiiis. Se- mina minutissima, brevia, sublinearia; integumento e ccllulis simpli- cibus composito, utrinque breviter attenuato; embryone elliptico. Osservazioni. — Questo genere è certamente distinto dall' Hermi' nium con il quale 1' hanno erroneamente confuso Lindley , Reichen- bacb figlio ed altri botanici non solo per avere le foglioline del perigo- nio conniventi, ma per il labello rivolto in giù e non in su, privo di sprone o di sacco , per le logge dell' antera parallele e non divergenti in basso , per avere gli staminodii grandi a guisa di squame e sopra ogni altra cosa per avere le due masse polliniche fornite di caudicoli lunghetti i quali s' inseriscono in una glandola piuttosto piccola e rac- chiusa dentro a una borsettina, mentre neW Herminium le masse pol- liniche hanno i caudicoli cortissimi, ciascuno dei quali s'inserisce in una glandola propria, grande e nuda. Gli autori hanno perciò erronea- mente scritto che nella CliamcBorchis alpina vi sono due glandola di- stinte e nude. Abito. — Piccola pianta, delicata e alta appena pochi pollici che nasce qua e là nei pascoli alpini o nelle rupi degli alti monti, fornita di due ingrossamenti tuberiformi a guisa di cuore a rovescio nella radice, di circa sei foglie lineari, scanalate, erette, lunghe quanto o più del fusto , il quale è privo di foglie e porta in alto una corta spiga compo- sta di pochi fiori in parte verdi, in parte gialli o giallognoli, con il la- bello piccolo e pendente, alquanto distanti tra loro, nutanti e posti al- l'ascella di brattee strette, lineari-lanceolate e più lunghe di essi. Le cassule sono piccole, allungate e rossicce. S9S. Claaniìeorchis aliiiua C. L. Rich. C. L. Rìch. in mém. da Museum 4. p. 57. Koch ayn. fi. germ. et helv. edil. 2. p. 798. Ambros. fi. Tir. austr. }. p. 717. Ophrys alpina Unn. sp. pi. p. 1342. Dee. (l. frane,. 3. p. 254. Gaud. fi. helv. 5. p. 455. Orchis alpina AH. fi. ped. 2. p. 149. Satyrium alpinum Pers. syn. 2. p. 507. Chamserepes alpina Spreng. sijst. veg. 3. p. 702. Reich. fi. gemi. excurs. i. p. i27. Herminium alpinum Lindi, orchid. p. 305. Reìch. /?/. orchìd. p. 107. chamj:orchis. 4.37 Ghamaeorchis alpina, folio gramineo C. Bauli, pin. p. 81 et prodr. p. 29. Figure.— FZ. dan. lab. 452. Bot. reg. lab. 1499. Reich. fìl. orchid. tab. 416. Chamseorchis Hall. \c. pi. lìelv. tab. 22. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei pascoli alpini delle Alpi fino a più di 2670 metri sul livello del mare: però è molto rara. Si trova in Piemonte nelle parti alte del Monte Cenisio ; nel Col de laSeì- qne (in herb. "Webb.) nelle Alpi di Safau e di Grassonay (Allioni) e nella Valsesia presso Allogna nell'Alpe Olen (Carestia!), nel Monte di S.Got- tardo (G. Baiih. prodr. p. 29), nel Tirolo a Teiloja in Fassa, nei prati alpini di Peniola (Facchini) e in altri luoghi secondo Hausmann. Fiori- sce in Luglio ed Agosto, ed è perenne. Distribuzione geografica — Pianta delle alte catene dei monti di Europa dalla Lapponia e dalla Norvegia sino alle Alpi del Piemonte, del Tirolo e della Stiria. Descrizione — La spiga è corta, ovata e si compone di pochi fiori, alquanto distanti tra loro e natanti. Le tre foglioline esterne del perigonio sono ellittico-allungate, ottuse, conniventi, distanti, quasi di uguale lunghezza, un poco concave, di color verde sfumato di por- porino e con un nervo longitudinale più carico. Le foglioline interne sono un poco più corte e più strette, allungalo-lineari, ottuse, un poco concave, di colore giallognolo, con un nervo longitudinale verdogno- lo, conniventi insieme con le esterne. Il labello è pendente, avvicinalo con l'apice all' ovario, poco più lungo delle foglioline esterne, di forma quasi romboidale , perchè leggermente trilobo con i lobi laterali poco manifesti e tondeggianti e con il lobo medio allungato ed ottuso: è di co- lore giallo con una riga verdognola longitudinale , la quale è solo ma- nifesta verso la base. 11 ginostemio è corto, giallognolo. L' antera eretta, con le logge parallele e senza rostrello. Le masse polliniche son piccole, rosee, divise in piccoli lobi, con i caudicoli obliqui, corti, delicati e inseriti in una glandola comune. L'ovario è quasi fusiforme, triango- lare, di color verde sfumato di porporino e molto contorto. Le cassale sono allungate, ottuse, contorte, più corte delle brattee, di colore rossiccio: contengono moltissimi semi infinitamente piccoli, rossicci, quasi lineari, con l' integumento appena prolungato da ambe le parti di là dell' embrione che è grosso ed ellittico. Le brattee sono lineari- lanceolate, acuminate, verdi, con un nervo più scuro; sono più lun- ghe dei fiori. Il fusto è alto da due a tre o al più quattro pollici, angc- 458 ORCHIDEE. loso, striato, di color verde, e J)ianchiccio in basso. Le foglie sono circa sei, strette, lineari, scanalate di sopra, con una carena poco manifesta di sotto, erette, lunghe quanto il fusto o poco più di esso: in basso sono abbracciate da una guaina comune, aperta superior- mente da una parte, ottusetta, bianchiccia, con pochi nervi verdo- gnoli. Gh ingrossamenti tuberiformi della radice son due, allungati , schiacciati dalle parti, bilolji con i lobi ottusi onde pare siano quasi in forma di cuore a rovescio. CCXV. ACEBAS R. Broivn. R. Brown in AH. h. keiu. edit. 2. tom. 5. p. 191. Opbrydis species Lxnn. sp. pi. p. 1343 et pi. audor. Orchidis species Ali. fi. ped. S. p. 148. Satyrii species Pers. syn. 2. p. 507. . Loroglossi species C L. Ridi, in méin. du Musémn 4. .p. 54. Hiaiantoglossi species Spreng. sijst. veg. 3. p. 09 i. A(;eratis species Lindi, orchid. p. 282. Endl. gen. pi. p. 208. Reich. (il. oìT.hìd. p. 1 . Perigonii phylla subdistincta, exteriora cum binis interioribus an- gustioribus conniventia. Labellum anticum, pendulum, basi gynoste- mioadnatum, ecalcaratum, planum, tripartitum. Gynostemium bre- vissimum. Antbera toto adnata, loculis parallelis, basi approximatis , sine rostello interjecto. PoUinia 2, lobulata, caudiculis distinctis,' bre- vibus, gianduia? communi subbilobse intra bursiculam inclusa?, aftìxa. Stigma obliquum. Ovarium oblongo-lineare, sessile, contortum. Cap- sula membranacea, oblonga, basi angustata, su!4riquetra , se.xcostata, sessilis. Semina minutissima, brevia; integumento e cellulis simplici- bus composito, utrinque breviter attenuato; embryone subrotundo. Osservazioni. — Ho ritenuto questo genere quale fu fondato da W. Brown sulla Ophrys antropnphora Linn. , al quale Lindley e Reichen- bach hanno erroneamente riferito piante di struttura diversa, V Himan- toglossum hirdnnm, la Tince.a cijlindracea e quest'ultimo botanico an- che la Barila longìbradeata, piante diversissime per la struttura del fiore dall' Aceras ed aventi solo alcune di esse il carattere comune a questa nella glandola comune ai due caudicoli, ciò che manca nella Tmxa , la quale ha due glandole distinte. Vedi le mie osservazioni a quei generi. ACERAS. 459 Abito. — Pianta con le due fibre radicali tuberose di forma quasi tonda, con un fusto alto da circa mezzo piede a un piede ed anche un piede e mezzo, cilindrico, con poche foglie in basso, alhingato-lan- ceolatc, ottusette, di un verde quasi giaucesceute, senza macchie, le quali foghe sono pure, ma piti piccole, nella parte inferiore del fusto; con una spiga lunga da tre a circE^ sei pollici, stretta, lineare, com- posta di molti fiori alquanto vicini tra loro, con le Toglioline del peri- gonio ovate, saldate alquanto nei margini, di colore verde chiaro con i margini di color quasi violetto e con il labello lungo, pendente , di color giallo pallido, diviso in modo da essere stato paragonato alla figu- ra umana. Le cassule sono allungate, ristrette alla base, di color pallido , erette e avvicinate alla rachide. S99. Aceras aiitroitopltora Fi. B roiun. A. spica stricta, elongata, multiflora, densiuscula, perigonii phyllis exterioribus ovatis, acutiusculis, conniventibus, binis inlerio- ribus brevioribus anguslioribusque lancéolatis, obtusiusculis, conni- ventibus, labello plano, sublineari, tripartito, laciniis lateralibus li- nearibus, obtusis, lacinia media paulo longiore et duplo latiore, ultra medium bifida, lacinulis linearibus, obtusis, subdivaricalis, sa^pe cum denticulo interjecto, bracteis lancéolatis, acutis, ovario subduplo bre- vioribus, foliis oblongis, obtusis, fibris radicalibus '2 tuberosis subro- tundis. Aceras antropophora R. Brown in Alt. h. kew. edit. 2. toni. 5. p. 191. Reich. (1. gerin. excnrs. 1. p. 127. Lindi, orcìvd. p. S82. Todar! orchid. sic. p. 102. Boiss. voyag. en Espagn. p. 595. Vis. fi. dalm. 1. p. 174. Koch syn. fi. germ. el helv. edit. 2. p. 798. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 543. De Noi. rep. fi. Ug. p. 388. Puccini syn. fi. lue. p. 482. Conioll! fi. comeus. 6. p. 376. Reich. fìl. orchtd. p. 1. Beri. fi. Hai. 9. p. 576. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 281. Ophrys antropophora Linn. sp. pi. p. 1343. Ucrin? h. r. pan. p. 584. Hall. ic. pi. Helv. p. 25. Beri. pi. gen. p. 122. Dee. fi. franQ. 3. p. 255. Baio. fi. tanr. p. 150. Nocc.elBalb. fi. ticin. 2. p. 155. Beri, amoen. Hai. p. 199 et 417. Pollin. fi. veron. 3. p. 2i. Orchis antropophora Ali. fi. ped. 2. p. 148. Ten. syll. p. 457. Satyrium Antropophora Pe;s. syn. 2. p. 507. Seb. et Manr. fi. rom. prodi', p. 309. 440 ORCHIDEE. Loroglossuin antropophorum C L. Pack, in mém. du Musetim 4. p. 44. Satyrium antropophorum Ten. fi. nap. 2. p. 302. Himantoglossum antropophorum Spreng. sysl. veg. 3. p. 694. Orcliis antropophora Oreades Coliimn. ecphr. 1 . p. 318. Orchis tlore nudi hominis effìgiem reprsesentans , foemina Cup. h. cath. p. 158. Orchis flore nudi hominis effìgiem repraesentans , md^sSeg. pi. veron. p. 126 non C. Bauli, pin. et excl. syn. Figure. — Re'ich. fil. orchid. tab. 357. Orchis antropophora Oreades Column. ecphr. 1. pag. 318. Orchis radicibus subrotundis, spica longa, flore inermi, labello angusto, quadrifido Hall. ic. pi. Helv. tab. 23. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luogllj erbosi 6 boSchivi della regione dell'olivo e della querce donde sale talvolta sino alla re- gione del faggio di tutta la penisola e delle isole di Sicilia, di Corsica, di Sardegna, e di Capri: però non è comune. Nasce nei colli presso Torino (Ali.), presso Alba nel Monferrato (Bertero) , nella Valle della Sesia nella provincia di Novara (Birol.), nei prati della Valle di S. Mar- tino presso Como e alla Costa Mirabella sopra Cernobbio (Comolli!) nei colli di Bergamo (Rota!), di Verona (Pollini), nei colli e monti della provmcia di Vùxìù presso Broni , Varzi e Monteforte (Balb. Nocca) , presso Nizza (Risso sec. Reich.), nella Riviera di Ponente negli oliveti presso S. Remo (Panizzi!), nei colli di Genova dove é comunissima, nelle Alpi Apuane nella cima di Bruciana (Bert.), presso Lucca (Puccini Biechi!), presso le Roselle (Savi Pietro), nei colli boschivi tra la Po- derina e Rocca dOrcia, nel Monte Argentare, a Porto Ercole e presso Orbetello dove 1' ho raccolta, a Mercatello nell'agro urbinate (Gasparr. sec. Bert.), presso Macerata ai Cappuccini vecchi e altrove (Gennari!, Narducci!), Monte Fortino alle Piagge (.Marzialetli!), Ascoli (Orsini!], Roma sul Testacelo, nella Villa Borghese e nel Monte Gennaro presso S. Polo (Sebast. et Maur., Rolli!;, negli Abbruzzi, presso Fondi, Tri- vento nel Monte Lungo, Conversano, Castellamare ed in Calabria (Ten.), presso Napoli al Fusaro (Pasquale !). In Sicilia presso Palermo a S. Martino , a Monte Cuccio, a Monte Renda , a Monte Pizzuta , a S. Maria di Gesù, a Monte Falcone, a Monte CatalJano, a Monte Pel- legrino e a Monte Gallo , dove l'ho raccolta, nei Monti di Carini, Monte dei Cani presso Altavilla, nel Monte Busambra, nel Monte Cammarata presso Polizzi e Fondachelh (Gnssono), nei Monti delle Madonie a Qua- AGEKAS. 441 cedda dove 1' ho raccolta, e altrove (Guss.), presso Marineo, Sciacca, nel Monte delle Rose, Rifesi, Mirto, Castrogiovanni (Gervasi mss.), Messina e Monte Sciuleri (Tiii.), Trapani, dove 1' ho raccolta, Alcamo (Sorrentino!), Avola (Bianca!). In Corsica presso Corte e Bonifacio (Requien!). In Sardegna nei monti (Moris!). Neil' isola di Capri (Ten.) Fiorisce in Marzo ed Aprile e nei paesi meno meridionali in Maggio e Giugno. Distribozione geografica. — Pianta dell'Europa meridionale e oc- cidentale e in parte della .centrale e dell'Affrica boreale. Nasce in In- ghilterra, in Portogallo, in Ispagna, in Francia, in Germania, in Isvizzera, in Sicilia, in Corsica, in Sardegna, in Dalmazia, presso Co- stantinopoli (Sibth.) , in Algeria. Descrizione. — La Spiga è lunga da 2 o 5 a circa G pollici, stretta, lineare, con molti fiori, vicini alquanto tra loro. Le foglioline esterne sono ovate, quasi acute , concave in avanti, conniventi e leggermente saldate nei margini , con gli apici però liberi, sono di colore verde chiaro con i margini di color quasi violetto. Le due foglioline interne laterali sono della stessa lunghezza delle esterne, ma strette e lineari , oltusette e di colore verdognolo. 11 laliello è pendente, lungo più di due volte a due volte e mezzo delle foglioline esterne , di color giallo pal- lido : alla base ha due gibbosità grossette, bianchicce, lucide, ottuse e piegate in dentro in modo che quasi si toccano formando un piccolo canale; è diviso in tre lacinie, di cui le due laterali sono strettissime , lineari, e l'intermedia è il doppio più lunga e più di due volte più larga ; si divide anch' essa verso la metà in due lacinie simili a quelle laterali ma un poco più corte di esse. L'antera è diritta, ottusa, con le logge un poco as vicinate alla base. Le masse polliniche sono gialle, i caudicoli sono anche gialli, più corti di esse': non vi è punto rostrello intermedio , come ha scritto Todaro : la glandola è ellittica e bianchiccia. Gli staminodii sono appena manifesti. Lo stimma è obliquo e diretto in giù in modo che quasi non si vede guardando nell'apertura di esso. L'ovario è allungato-lineare, contorto, più corto del labello. Le cassule sono membranacee, allungate, un poco ristrette alla b;ise, ottuse, con sei costole, di color pallido, erette e avvicinate alla ra- chide. I semi sono inlìnitamente piccoli, lineari-allungati , rossicci; r integumento è composto di cellule semplici e poco prolungate da ambe le estremità: l' embrione è quasi tondo. Le brattee sono lanceo- late, acute, verdognole, molto più corte dell'ovario. Il fusto è alto da circa mezzo piede a un piede e mezzo, cilindrico, liscio, di color verde 28* Ui UKCHIDEE. chiaro, mulo superiormente, accompagnato in basso da poche foglie più piccole di quelle inferiori. Queste sono allungato-lanceolate, ottu- sene, di color verde, quasi glaucescente, con piccole vene longitudi- nali. Le due fibre radicali tuberose sono quasi tonde. CCXVI. HOIAWTOCìIiOSSUIfl Spreng. Spreng. syst. veg. 3. p. 675 ex parte et pi. auclor. Satyrii species Linn. sp. pi. p. 1327. Orchidis species Scop. fi. carn. edit. t. 2. p. 193. R. Brown in Alt. lì. kew. edil. 2. toni. 5. p. 190. Loroglossi species C. L. Ridi, in mém. du Museum 4. p. 54. Aceratis species Lindi, orchid. p. 282. Reich. (il. orchid. p. 5. Perigonii phylla exteriora connata, bina interiora angustiora , apice cum exterioribus connata, omnia conniventia. Labellum ante an- thesim spiraliter convolutum, anticum, patens, basi gynostemio adna- tum, basi breviter saccato-calcaratum, contortum, tripartitum, lacinia media valde elongata. Gynostemium breve, concavum. Anthera loto adnata, bilocularis, loculis subparallelis , basi approximatis, cum inter- jecto rostello. Pollinia 2, lobulata, caudiculis distinctis, gianduia? communi ovatse, planiusculae, intra bursiculam simplicem inclusae, afFi- xa. Ovarium lineari-oblongùra , basi angustatum, contortum, breviter pedicellatum (male non contortum scripsitTodarius). Capsula oblonga, basi angustata, subtriquetra, breviter pedicellata. Semina minutissima, linearia, longitudinaliter striatula; integumento e cellulis fibrosis com- posito, utrinque breviter attenuato; embryone ovato-subrotundo. Osservazioni. ■ — Questo genere è ben distinto dall' Aceras per avere le foglioline interne del perigonio saldate per 1' apice loro con le foglioline esterne come nelle Serapìas , per il labello contorto, avvolto in ispira avanti la fioritura, patente e fornito di un corto sprone, perla presenza di un rostrello, per il ginostemio non tanto piccolo, per 1' o- vario e la cassula pedicellata. Abito. — Pianta con due fibre radicali ingrossate a guisa di grossi tuberi ovali, con fusto alto da 2 a 5 piedi circa, grosso, cilindrico in basso, angoloso in alto, liscio e fistoloso, che porta delle foglie quasi glauche , larghe , allungate , poco acute , le quali vanno diventando più lunghe e più strette verso alto, e una spiga lunga da poco meno di un HIMANTOGLOSSUM. 445 piede a un piede e talvolta anche piiì, composta di molti fiori, alquanto vicini tra loro e come diretti da una parte , di color vario , misto di bianchiccio, di verde e di gridellino, che mandano un odore spiace- vole quasi di becco donde il nome, e aventi le foglioline del perigonio avvicinate e saldate in parte tra loro in modo da formare una cupoletta sul ginostemio, e il labello contorto, diretto in avanti e in giù, e diviso in tre lacinie delle quali le due laterali sono tre o quattro volte \nù corte della lacinia mediana, lineari e increspate nel margine esterno verso la base, e la mediana è lineare, con l'apice diviso in due lacinie come la biforcazione della lingua di alcuni rettili, con una delle due piccole lacinie talora suddivisa in due denti. L'ovario è fornito di un corto pedicello. 900. HBiiiautoslossiiiii UirciiiiiiM Spreng. Spreng. sijst. veg. 3. p. 69i. Reìch. fi. germ. exfurs. 1. p. i20. Boiss. voy. en Espagn. p. 595. Todar! orchìd. sic. p. 67. Koch syti. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 795. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 542. De Not. rep. fi. lig. p. 388. Gries. spie. fi. rum. et bilh. 2. p. 364. Puccin. syn. fi. lue. p. 478. Ambrosi fi. Tir. austr. 1 . p. 697 . Satyrium hircinura Linn. sp. pi. p. 1337. Hall. ic. pi. Helv. p. 28. Snffr. pi. du Frioulp. 186. Seb. elMaiir. fi. rom. prodr. p. 308. Tei), fi. nap. 2. p. 300. Orchis hircina Scop. fi. cani. edit. 2. t. 2. p. 193. Ali. fi. ped. 2. p. 146. R. Brown in Ait. h. kew. edit. 2. iom. 5. p. 190. Noce, et Balb. fi. ticin. 2. p. 151. Pollin. fi. veron. 3. p. 15. Tea. syll. p. 457 et fi. nap. 5. p. 241. Vis. fi. dalm. 1. p. 174. Loroglossum hircinum C. L. Ridi, in mém. du Museum 4. pag. 54. Aceras hircina Lindi, orchid. p. 282. Reich. fiì. orchid. p. 5. var. a. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. p. 283. Orcliis barbata , odore birci , breviore latioreque folio Cup. h. cath. p. 157. Seg. pi. veron. 2. p. 121. tab. 15. fìg. 1. Zannich. opusc. posth. p. 83. Orchis nebrodensis, per omnia maxima, Pilato llore purpureo albo micato Cup. h. cath. p. 157. et siippl. alt. p. 67. Figure. — Reich. fil. l. e. tab. 360. Hall. ic. pi. Helv. tab. 36. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luOghi boSchivi dei colli 4ii ORCHIDEE. e floi monti della penisola e delle isole di Sicilia, di Corsica e di Capri nella regione del castagno e della querce, però non è comune. Nasce nei colli presso Torino (AH.), nfHa provincia di Novara presso Cureg- gio, Invorio e Vergano (Birol.) , nell' agro milanese (Grioleti), nei colli presso Montebello (Balb. Noce), presso Bergamo (Brachi !) , Brescia (Pollin. sec Berto!.), presso Verona e il lago di Garda (Seguier , Pol- lini, Manganotti!), nei colli di Vicenza (Marzari), presso Bassano alla Grotta del fiume Oliero (Parolini) e nel Monte Mirandola di Valrovina (.Montini!) nei colli Euganei (Zannich.) presso Cordovato e Jussago (Host. SutTren), in Istria presso Parenzo e altrove (Tommasini!), nei •'olii parmensi (Passerini), nei boschi del Mantovano (Barbieri!), nel- l'Appennino di Bobbio (Cesati), a Cavi (Baglietto), nel lucchese a Co- reglia (Puccin.), presso Firenze a Monte Morello, Montebiioni , alla Certosa ed altrove dt)ve l'ho raccolta, presso Volterra (Amidei), Mon- tefortino ai Ponti (Marzialetti !), PietraUa nel Piceno (Orsini!), Canino (Fra Maurizio da Brescia), Boma nella Villa Borghese ed altrove (Seb. et Maur.), nei Monti degli Abbruzzi, Gargano , Malese, di Caserta e di Caste'.laraare (Ten.). In Sicilia nel Monte Pizzuta e nei Monti delle Ma- donie dove 1' ho raccolta , nei Monti della Ficiizza, di Busambra , di Caramarata adi Castrogiovanni (Guss.), nei boschi di Castellobuono (Mina!;, Riesi, nel Monte delle Rose (Gasparr.), presso Palermo a Gi- bilmessa (Tineo). In Corsica (secondo Cren, et Godr.). Nell'isola di Capri (Ten.). Fiorisce in Giugno e Luglio. Distribuzione geografica. — In Europa dalla Germania e dalla Francia sino in Sicilia e in Grecia. Nasce pure in Algeria. Descrizione. — La Spiga è lunga circa un piede e mezzo, e si compone.di molli fiori, i quali nascono vicini alquanto gli uni agli al- tri. I fiori spesso si dirigono da una parte in modo che la spiga è rivolta quasi da una sola parte. Le tre foglioline esterne del perigonio sono ovate, ottuse, concave, saldale Ira loro tìn quasi all'apice ma si sepa- rano con facilità, di color bianco, sfumato in basso di verde e in alto di violetto; di dentro hanno alcune linee longitudinali violette e qual- che macchiolina dello slesso colore. Le due foglioline interne sono strette, lineari, un poco acute e appena più corte delle esterne, alle quali aderiscono con l' apice loro ; sono di colore verdognolo con una linea violetta e longitudinale. Il labello è diviso iii tre lacinie, piano alla base dove è bianchiccio o bianco, con peli macchiati di color vio- letto, con un largo margine increspato anche di color violetto; le la- cinie laterali sono di color gridellino sfumato di scuro, e tre o quattro HIMANTOGLOSSUM. 445 volte più corte della lacinia mediana, pi ìi strette , lineari, assottigliate, con il margine esterno verso la base increspato; la lacinia mediana è lineare, bianca verso la base con peli anche bianchi, e ne! resto è di colore gridellino sfumato come le laterali e più volte contorta sopra sé stessa: verso 1' apice si divide in due lacinie strette e lineari, una delle quali talvolta si divide all' apice in due denti. Lo sprone è cortissimo quanto un piccolo sacco, allungato, ottuso, diretto in giù e un poco in avanti. 11 ginostemio è corto, concavo e ottuso. Le logge dell'an- tera sono quasi parallele alquanto distanti tra loro in alto, avvicinate in basso dove si assottigliano ; è tra esse un piccolo rostrello allungato. Le masse polliniche sono lanceolate ; i caudicoli corti , inseriti in una glandola comune racchiusa dentro una borsetta semplice. Gli stami- nodii sono piccoli, quasi tondi. L'ovario è lineare-allungato, (piasi fu- siforme, contorto, fornito di un corto pedicello. Le ca.ssule sono al- lungate, ristrette alla base, triangolari, con tre costole più manifeste delle altre. I semi sono inlinitamente piccoli, scuri, con l'integumento composto di cellule tìbrose poco prolungato da ambe le estremità e con l'embrione ovato o quasi tondo. Le brattee sono lineari-lanceolate , acute, bianchicce in basso con sfumature violette in alto, uguagliano in lunghezza i fiori e le inferiori sono anche più lunghe di questi. Il fusto è alto da 2 a 3 piedi, compresa la spiga, cilindrico ma angoloso verso alto, liscio, fistoloso. Le foglie sono quasi glauche, lunghe, al- lungate, poco acute, le superiori \>\\\ strette e più lunghe. CCXVII. BAKMA Pad. Pari, (lue nuovi generi di piante monocot. p. 5 (anno 1858)." Orchidis species Biv. sic. pi. cent. i. p. 57. Ludi, orclud. p. S7S. et pi. aiiclor. Aceratis species Beìch. (il. orcìùd. p. 3. Perigonii phylla distincta , exteriorum intermedio cum binis iute- riorilms angustioribus in galeam connivente, lateralibus patentibus, bina interiora basi interne gynostemio adnata. Labellum ante anthesin con- volutum, ant'cum, patens, basi gynostemii adnatum, basi calcaratum, calcare intus antice glandulifero, trilobum. Gynostemium breve, ob- tusum. Anthera toto adnata, bilocularis, loculis subparallelis , con- tiguis, basi approximatis, cum rostello interjecto. Pollinia 2, lobu- iiO O^CHIDEb:. lata, c.uidiculis eloiigatis , gianduia communi, intra bursicuhim sim- plicem indusse , affixa. Staminodia manifesta. Ovarium lineari-oblon- gum, subcylindraceuni, sessile, contortum. Stigma raagnum, verticale. Capsula membranacea, oblonga, subtriquetra , sexcostata, sessilis. Se- mina minutissima, suhlinearia , brevia; integumento e cellniis fibro- so-reticulatis composito , utrinque breviter attenuato ; ernbryone oblongo. Osservazioni. — Li Specie sulla ([uale è fondato questo genere è stata erroneamente riferita alle Orcliis, dalle quali si distingue per le toglioline interne del perigonio saldate internamente con il ginostemio, per gli staminodii molto più manifesti, per i caudicoli delle masse pol- liniche unite in una sola glandola, per la presenza di una glandola nello sprone e per lo stimma grande e verticale in modo che questo si vede tutto guardando il tìore mentre nelle Orchis è obliquo e nasco- sto in parte sotto il ginostemio. Per tali differenze il signor Reichenbach ha toltq questa pianta dalle Orchìs e 1' ha riportata al genere Aceras nel quale ha com- preso piante di struttura diversissima con il labello senza sprone e for- nito di sprone , piano , convoluto o avvolto in ispira prima dell* aper- tura del fiore, con rostro e senza rostro, e ciò soltanto perchè quelle piante hanno le masse polliniche unite in una sola glandola , il che si trova in diversi generi di Orchidee, comprendendovi anche la Tìnwa che pure ha le glandole distinte. Noi lasciamo il genere Aceras tale quale fu fondato da R. Brown, essendo esso ben distinto dall' Himan- toglossum, dalla Tincea , e dagli altri generi con i quali lo ha ora con- fuso il signor Reichenbach. 11 nostro genere è distintissimo dall' Aceras principalmente per le foglioline interne del perigonio saldate in parte con il ginostemio, per il labello patente e fornito di sprone, per gli staminodii molto manifesti, per la presenza di un rostro e per lo stimma grande e verticale oltre al portamento che ne è interamente diverso. Abito. — Pianta di un portamento simile alle Otchis^ la più bella delle Orchidee italiane, se si eccettui il Cypripedium Cnlceolns, alta da un piede a un piede e mezzo, fornita di due fibre radicali ingrossate a guisa di tuberi grossi ed ovali, di foglie larghe, ellittiche, poco acute 0 ottusette, di color verde scuro e lucide di sopra, di una spiga quasi in forma di piramide ottusa, composta di molti fiori, fitti, odorosi, accompagnati da lunghe brattee, con le foglioline ester- ne e le due interno del perigonio di colore verdognolo e con il BARLIÀ. 4i7 I abello ti'ilobo e il loiio medio, diviso in due altri piccoli lobi, di color violetto porporino più chmro verso la base e più carico nei margini. 901. Barlia loiigibracteata Paiì. Pari, due nuovi generi di piante monocot. p. 6. Orchis longibracteata Biv ! sic. pi. cent. 1. p. 57 (anno 1806). Beri. rar. Hai. pi. dee. 3.p. 39. Dee. fi. (rang. 5. p. 530. Beri, amoen. ital. p. 48. Pollin. fi. veron. 3. p. 22. Ten ! xyll. p. 456. Beìch. fi. germ. excurs. I. p. 125. Lindi, orchid. p. 272. Todar! orchid. sic. p. n. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 537. De Mot. rep. fi. lig. p. 384. Reich. fili in Webb. phyt. canar. 3. p. 304. Beri. fi. ital. 0. p. 543. Orcbis Robertiana Lois. fi. gali. edil. 1 . tom. 2. p. 606. (ann. 1807). Ten! fi. nap. 2. p. 296. Moris! stirp. sard. elench. fase. 1. p. 44. Orcliis fragrans Ten. in prodr. fi. nap. 1. p. L/// (ann. 1811). Aceras longibracteata Reich. fil. orchid. p. 3. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 282. Orcbis myodes, hyemalis, liliacea, bircina, fimbriato flore, ma- gno, rubro, porphyrograpbi Cup. h. calh. p. 157. Orcbis myodes, hyemalis, liliacea, hircina, fimbriato flore, ma- gno, rubro, porphyrograpbi, margine herbeo Cup. h. cath. suppl. alt. p.67. Figure. — Biv. l. c. lab. 4. Luis. l. e. lab. 21 . Ten. fi. nap. lab. 91. Boi. reg. tab.357. Reich. fìl. orchid. tab. 379. Monorchis myodes, liliacea, bircina, llore magno rubro, porphy- rograpbi Cup. panph. 1 . tab. 200. Orchis myodes, liliacea, bircina, flore rubro porphyFOgraphi, fimbriato Bonann. tab. 33. Stazione, Abitazione e fioritura. — Nei luoghi erbosi, nei colli e nei luoghi ombrosi delle siepi della Riviera di Ponente, delle parti me- ridionali della penisola e delle isole di Sicilia , di Corsica e di Sarde- gna: però è rara. Nasce presso Nizza (Webb!), nei colli di Cimiez e nel Monte Gros, donde me ne ha lavorile le piante secche e vive l'a- mico Darla, presso Albenga nei prati (Sassi secondo Viv. e Bert.;, nel Regno di Napoli negli Abbruzzi a Scanno , nel Sannio nel Monte di Guardia bruna presso Trivento, nella Terra di Otranto presso Ginosa e 4iS Ul^CHIDEE. Martina e in Calahria presso Monteleone (secondo Tenore) e Corigliano (Gasparrini). In Sicilia presso Palermo tra i Fìrhì d' India di Cannaleddu, dove fu scoperta da Bivona, alla Favorita, a Pallavicino, a Mondello, e alle falde meridionali del Monte Pellegrino, dove 1' ho raccolta io stes- so, presso la Baglieria a Castellaccio vicino al fiume (lodar. Guss.), Sala Paruta, Alcamo, Calatafimi (Guss.), Trapani (Scigliani!), Caltanissetta (Heldr.), Castellobuono (Mina!), Madonie (Calcara), Paterno al Ca- stello (Kamphow) e Catania nella lava dell'acqua della botte (Cosenti- ni). In Corsica presso Bonifacio (Uequien!), Ajaccio e altrove (secondo Gren. et Godr.). In Sardegna (Moris , Thomas!). Fiorisce da Gennaio a Marzo. Distribuzione geografica. — Pianta della regione mediterranea. Si trova in Portogallo presso Palmella (Linkj , nelle parti meridionali della Francia presso Tolone, Hyèrcs e Fréjus, e presso Arles (Dee! in herb. Webli.), in Italia nei luoghi indicati e nelle isole di Sicilia, di Corsica e di Sardegna, in Grecia nel Monte Inietto e nei colli presso Atene (Heldreich!), nell' isola di Creta (Sieber!) e di Scio (Olllvier e Bruguiè- re). In Algeria (Bove! Schimper!). Nasce pure nelle Isole Canarie a Teneriffa nel Barranco de l'Agita (Bourgeau!). Descrizione. — Questa bella pianta si distingue facilmente per la sua statura da tutte le Orchidee italiane, avvicinandosi solo per essa alla Orchis purpurea. La spiga si compone di molti fiori assai fìtti i quali mandano un odore grato , è allungata e quasi in forma di piramide con r a|iice ottuso, poi si allunga di più, diviene cilindrica e i fiori sono più lontani tra loro. Le Ire foglioline esterne del perigonio sono quasi el- littiche, ottuse all' apice, libere e concave: le due laterali di esse sono un poco più lunghe ed oblique: queste dapprincipio sono conniventi, ma poi si allargano e sono aperte ; tutte e tre sono di color violetto , più pallido di dentro dove si vedono molti piccoli punti di colore più carico ; hanno tre o quattro nervi longitudinali di colore verdognolo. Le due foglioline interne laterali sono quasi lineari ma un poco più lar- ghe alla base dalla parte esterna, ottuse all' apice, conniventi , sal- date con la base al ginostemio , nel rimanente libere e di colore ver- dognolo con una riga longitudinale di colore più carico. Il labello è un poco più lungo dell'ovario, diretto alquanto in giù, saldato alla base con la base del ginostemio, di color violetto ora più chiaro ora più ca- rico, quasi bianchiccio nel mezzo e con diverse macchioline o lineette di color violetto più carico ; spesso nel margine o verso 1' apice è sfu- mato di un verde scuro che passa al violetto carico : è diviso in tre lobi BARI.IA. 449 i laterali ilei quali sono lineari e curvati un poco in forma di falce con la concavità verso dentro, hanno il margine esterno increspato e con piccolissime crenature: il lobo intermedio ha la forma di un cuore a rovescio, è rivolto un poco in alto e diviso in due lobi ottusi e quasi tondeggianti con piccolissime crenature all'apice come nei lobi laterali; talora in mezzo ai lobi più piccoli si vede un piccolo dente quasi trian- golare il quale spesso manca . Lo sprone è conico , ottuso, discenden- te , bianchiccio sfumato di violetto, più di due volte e talora circa tre volte più corto dell'ovario ; di dentro ha diverse macchioline violette e ima glandola allungata, ottusa e coperta in alto di corti peli bianchi e saldata in gran parte in avanti con la parte interna dello sprone, il gi- nostemio è corto, ottuso, un poco concavo. Le logge dell* antera sono quasi parallele e vicine tra loro , convergono un poco in basso dove tra esse è un rostro allungato-lineare. Le masse polliniche sono di co- Tor verde scuro e quasi nericcio: i caudicoli giallicci e lunghi, inseriti ambedue in una glandola comune, racchiusa in una borsetta unilocu- lare la quale sporge molto in avanti. Sotto di essa è lo stimma grande, allungato-triangolare, con la base in alto, e verticale in modo che si vede tutto quando si guarda nel fiore. Gli staminodii sono molto ma- nifesti e bianchicci. L'ovario è lineare, allungato, quasi allungato , contorto, sessile, di color violetto quasi rossiccio. La cassula è allun- gata, quasi triangolare , ottusa, con sei costole, sessile. 1 semi sono infinitamente piccoli, quasi lineari, rossicci; l'integumento é compo- sto di cellule fibrose, reticolate, poco prolungato da ambe le estremità: l'embrione è allungato. Le brattee sono lanceolate, acute, di color violetto, con tre nervi longitudinali \erdognoli; sono più lunghe del- l' ovario e sporgono con le loro punte tra i fimi. Il fusto è alto da un piede a un piede e mezzo, nei luoghi sterili è però più corto. Le fo- glie sono larghe, ovali, poco acute o ottusette, di color verde scuro , lucide nella pagina superiore , con vene longitudinali un poco curve , più fitte nella pagina superiore; tali foglie , solo più piccole, si trovano anche nella parte mezzana e superiore del fusto. Le fibre radicali sono lunghette, due di esse sono ingrossate a guisa di tuberi ovali e gros- setti. I-"l,on,\ llAi.MNA. Vdl,. ili. /(•iO UUClllDEl-:. CCXVIIl. AMACAmPTIS C. L. Rich. C. L. Ridi, in mém. du Museum 4. p. 47. Lindi, orehid. p. 274 ex parte. Endl. gen. pi. p. 208 ex parte. Orchidis species Linn. sp. pi. p. 1332 et pi. axiclor. Aceratis specis Reich. fil. orehid. p. 6. Perigonii phylla distincta , subgeqiialia, exteriora lateralia suhpa- lentia, medium cum binis interioribus erecto-connivens. Labellum an- ticum, basi gynostemio adnatum, trilobum. Gynostemium breve, ob- tusum. Anthera toto adnata, loculis contiguis, parallelis , cum interjecto rostello. PoHinia lobulata, caudiculis distinctis, gianduia communi basi bilobse intra bursiculam unilocularem recondita affixa. Staminodia ob- tusa, papillosa. Ovarium lineare, breviter pedicellatum, contortum. Capsula membranacea, oblongo-fusiformis, sexcostata, breviter pedicel- lata. Semina minutissima, sublinearia ; integumento e cellulis fibrosis composito, utrinque attenuato; embryone subrotundo. Osservazioni. — Ritengo il genere Anacamptis quale fu fondato da C. L. Riebard sulla Orcìds pyramidulis di Linneo, e ne estraggo le Orchis Brancìforli e qiiadripiinctata , riferitevi daLindley, le quali non vi appartengono non avendo le laminette alla base del labello né i caudicoli inseriti in una glandola comune ma in due glandole distinto come è nelle Orchis. Non può il genere Anacamptis essere considerato come sezione del genere Aceras siccome ha fatto il signor Reichenbach, non solo per le laminette del 'Gabello ma per avere un rostro ed un lungo sprone i quali mancano nel genere Aceras quale fu fondato da R. Brown e da noi ritenuto rn questo lavoro. Abito. — Pianta alta da meno di un piede a un piede e mezzo con due libre della radice ingrossate in forma di tuberi ovali ; con fusto ci- lindrico in basso e angoloso in alto, coperto sino in alto di foglie che sono le inferiori alliingato-lanceolate 0 lanceolato-lineari, acute, gra- datamente più piccole nelle parti superiori del fusto ; con una spiga quasi in forma di piramide, composta di molti fiori, assai piccoli e fitti, di color rosso carico o chiaro e talvolta bianchi; con un labello trilobo, avente alla base due laminette divergenti in avanti e fornito di imo sprone filiforme, discendente e lungo quanto o poco più dell' ova- ANACAMPTIS. 4o.l rio. Tali liori sono accompagnati da brattee lanceolate, più corte del- l'ovario. Le cassule sono patenti, quasi fusiformi, tenui e contengono moltissimi e piccolissimi semi. 903. Auacaniptis pyrauiidalis C L. Rich. C. L. Rich. in mém. duMuseum4. p. 55. Reich. fi. germ. excnrs. 1. p. i22. Lindi, orchid. p. 274. Boiss. voy. enEspagn. p. 595. Koch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 793. De Noi. rep. fi. lig. p. 387. Gries. spie. fi. rum. et bylh. 2. p. 362. var. a. Comoll. fi. comens. 6. p.SGL Orchis pyramidalis Linn. sp. pi. p. 1332. Ali. fi. ped. 2. p. 145. Ucria h. r. pan. p. 382. Hall. ic. pi. Helv. p. 40. Suffren pi. du Frioul p. 184. Savi! diiecent. p. 193. Dee. fi. frane. 3. p. 2i6. Noce, et Dalb. fi. tic. 2. p. 157. Seb. etMaiir. fi. rom. prodr. p. 302. Morie. fi. venet. 1. p. 369. Savi! bot. elrnsc. 4. p. 163. Moris slirp. sard. eleneh. fase. 1. p. 44. Tea. fi. nap. 2. p. 283. Nace. fi. venet. 4. p. 138. Ijund. fi. helv. 5. p. 425. Vìs. fi. dalm. 1. p. 173. Todar! orchid. sic. p. 35. Gìiss. syn. fi. sic. 2. p. 532. Puecin ! syn. fi. lue. p. 477. Bert. fi. Hai. 9. p. 518. Ambros. fi. Tir. anstr. 1. p. 696. Orchis condensata Desf. fi. atl. 2. p. 316. Aceras pyramidalis Reich. fìl. orchid. p. 6. Orcliis militaris media Cnp. h. calh. p. 158. Orchis parvo llore rubro , sive phceniceo Gap. h. ealh. suppl. alt. p. 68. Orchis purpurea spica congesta pyramidali Seg. pi. veron. 2. p. 129. tab. 15. n. 11 . Zannich. istor. delle piante venet. p. 196. tab. 64. et tab. 42. fìg. 3. Orchis purpurea, spica congesta pyramidali, flore roseo Seg. loc. cit. Orchis militaris montana, spica rubente conglomerata Zamìich. opusc. posili, p. 50 ex Bert. Figure, — Jaeq. anstr. 3. tab. 266. Reich. fil. orchid. tab. 361 . Hall. ìc. pi. Helv. tab. 37. n. 1286. b. floribus albis. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei prati, nei luoghi erbosi e talvolta anche nei luoghi boschivi della regione dell'olivo, del ca- stagno e della querce donde sale raramente lino a quella del faggio di 45-2 OHCHIDEE. tutta la penisola e delle isole di Sicilia, di Corsica, di Sardegna, del Giglio, di Malta e forse di altre. La varietà b. è piuttosto rara. Fiorisce in Aprile e Maggio, e nei paesi più settentrionali e nei luoghi più alti in Maggio e Giugno. Distribuzione geografica. — Dalla Svèzia e dalle Isole Britanne sino in Portogallo, in Spagna, in Sardegna, in Malta, in Grecia e al- l' Isola di Candia. Nasce pure in Asia minore e in Algeria. Descrizione. — La spiga è ovata 0 un poco allungata, formata di molli fiori piccoli e di color di rosa carico, o di rosa chiaro e quasi bianchiccio, i quali nascono assai vicini gli uni agli altri. Le tre foglio- line esterne del perigonio sono ovato-lanceolate, acute, un poco con- cave e fornite quasi di una carena; le due laterali eretto-patenti , la media alquanto avvicinata alle due foglioline interne laterali : queste sono appena più corte ma un poco più larghe , ovate, acute, con una carena e conniventi. Il labello è piano, fornito alla base di due lami- nette quasi parallele, un poco divergenti in avanti ed ottuse, è Irilobo, con i lobi laterali più grandi, obovato-allungati , tondeggianti verso dietro, con qualche piccola crenatura verso avanti; il lobo medio è quasi lineare, ottuso all'apice, con una piccolissima punta sporgente. Lo sprone è filiforme, lungo quanto o poco più dell' ovario , discende verso basso ed è ottusetto alla punta. 11 ginostemio è corto, ottuso, un poco concavo, di color roseo. Le logge dell'antera sono parallele, con- tigue, e tra esse vi è un rostro allungato e ingrossato e quasi tondo verso r apice. Le masse polliniche sono lobulate, i caudicoli terminano in una glandola comune racchiusa dentro una borsettina semplice. Gli staminodii son piccoli, ottusi, papillosi. L'ovario è lineare, stretto, contorto, sessile , con tre coste poco prominenti. Le cassule sono al- lungato-lanceolate, acute ad ambe le estremità, membranacee, di un color pallido, eretto-patenti , fornite di un corto pedicello, l semi sono piccolissimi , lineari-fusiibrmi ; l' integumento è composto di cellule fi- brose , prolungato ad ambe le estremità; l'embrione è quasi tondo. Le brattee sono lanceolato-lineari, acute, di colore roseo sfumato di violetto 0 di bianchiccio, con un nervo longitudinale spesso verdo- gnolo, sono più corte dell'ovario. 11 fusto è alto da meno di un piede a un piede e mezzo, cilindrico in basso, angoloso verso alto, e porta delle foglie sino in alto, le quaU sono allungato-lanceolate o lanceolalo- lineari, acute, le superiori gradatamente più piccole. Le due fibre ra- dicali ingrossale sono quasi ovali: le altre fibre delicate. TIN/EA. ^'^ B. DlADEML.E. Glaiidulai ilistinctuì. €CX1X. Tim^A Biv. Biv. in (jiorn. di scienz. leti, ed arii per la Sicilia n. 149. Todar. oìchid. sic. p. 7. Guss. syn. (l. sic. 2. p. 540. Satyrii species Def^f. fi. ali. 2. p. 319. OrchiJis species Willd. sp. pi. 4. p. 42. et pi. auclor. Oplirydis species Desf. in ann. dn Miiseum IO. p. 228. Himantoglossi species Rtìch. //. germ. e.vrurs. 1 . p. 120. Aceratis species Lindi, in hot. reg. lab. 1525. Reich. fil. orchid. p. 2. Peristyli species Lindi, orchid. p. 298, 300. De Nat. rep. fi. lig. p. 389. Perigonii phylla exteriora connata, apice libera , lateralia basi sub saccata, cum binis interioribus angiistioribus connivenlia. Labelium anticum, patens, basi gynostemio aJnatum, saccato-calcaratMin , pla- nuni , tritìdum. Gynostemiuin brevissimiim. Anthera tota adnata, lo- CLilis parallelis, basi approxiraatis, cum rostello interjecto. PoUinia 2, lobulata, lobulis retnoliusculis , stipitatis, caudiculis brevissimis; gian- dulis distinclis intra bursiculam bilocularem inclusis. Ovarium lineare, subsessile, vix contortuni, apice inflexum. Capsula membranacea, ovali-oblonga, tenuiter sexcostata, sessilis. Semina minutissima, li- nearia; integumento e cellulis fibrosis composito, utrinque attenuato; embryoiie subrotundo. Osservazioni Questo genere è ben distinto dal genere Aceras al quale Lindley e Reichenbach banno riferito erroneamente la specie sulla quale esso è fondato, per avere le foglioline laterali esterne del perigonio quasi saccate alla base, per avere il labello fornito alla base di un corto sprone, per il ginostemio cortissimo, e per avere infuie due glandole distinte e non una glandola comune. Abito. — Pianta fornita di due fibre radicali tuberose di forma ova- ta; di pocbe foglie die si vedono in basso del fusto allungate o ellitticbe, acute e altre pocbe allungato-lanceolate acute poste poco più in allo, spesso con M)iìccbie ncriccc o rossicce nella pagina superiore ; di un iìH UKCHIDEE. l'usto alto da mezzo piede a più di un piede circa, e talvolta anche quasi un piede e mezzo, inferiormente cilindrico, quasi angoloso in alto , clic porta all' apice una spiga quasi cilindrica , lunga circa un pol- lice e composta di tanti piccoli fiori di color carneo , molto tìtti e al- quanto pendenti per essere l'apice dell' ovario piegato un poco in giù. La spiga si allunga molto dopo la fioritura sino ad essere circa tre pol- lici: le cassule sono fitte, sessili, erette, scurette, (piasi ellittiche o allungate. 903. Tinsea cylindracea Biv. Bìv. l. e. lodar! l. e. Guss. l. e. et enum. pi. inarim. p. 320. Satyrium maculatum Desf. (l. atl. 2. p. 319. Ten. fi. nap. 2. p. SOL Orchis intacta Link, in Schrad. journ fur die bolan. p. 322. Orchis atlantica WìUd. sp. pi. 4. p. 42. Satyrium densiflorum Brot. fi. liisit. I. p. 22. Orchis secundiflora Beri. rar. Hai. pi. dee. 2. p. 42. Lois.nolk. p. 131. Ben. aiìKen. ilal. p. 82. Savi hot. etnisc. 3. p. 167. Ten. syll. p. 452. Sang. cent, tres prodr. (l. rom. add. p. 125. Moris et De Noi. fi. capr. p. 123. Pivxm! syn. (l. lue. p. 473. Beri. fi. Hal.d.p. 533. Ophrys densiflora Desf. in ann. du Museum 10. p. 228. Himantoglossum secundiflorum Reìch. fi. gemi, excurs. 1. p. 120. Aceras secundiflora Lindi in hot. reg. lab. 1525. Peristylus deasifìorus Lindi, orchid. p. 298. Peristylus atlanticus Lindi, orchid. p. 300. Aceras densiflora Boiss. vuy. en Espngn. p. 595. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 282. Aceras intacta Reich. fil. orchid. p. 2. Orcliidis species capsellis orbiculatis per longum irretitis Cnp. h. calli, p. 66. Orchis orientalis antropophora, flore minimo albo , umbilico sub- rubcnte ToM/'H. corali, p. 31. Orchis antropophoros, foliis maculis paucissimis notati? , flore al- bo, exiguo, punctis rubris asperso Mich. in TìU. cai. h. pis. p. 125. Figure. — De^f. in ann. du Museum 10. lab. 16. Lindi, in boi. reg. lab. 1525. Reich. fil. orchid. lab. 500. TIN.€A. 45ri Orchis Orchidi Leodiensi affìnis idest cnlicem referens purpurea et confertior Cnp. paiiph. 2. tab. 52/. Bon. lab. 32. Orchidis species capsellis orbiculi orationis dominicalis figura Cwp. panph. 2. tab. 21. Bonann. tab. 138. Stazione, Abitazione e Fioritura Nei luoghi erbosi talvolta umi- detti e boschivi della regione dell' olivo e del castagno delle parti occi- dentali, centrali e meridionali della penisola e delle isole di Sicilia, di Corsica, di Sardegna, di Capraja, di Gorgona, dell' Elba, del Giglio , d' Ischia, di Alicuri, Felicuri, Saline, Lipari e Marettimo e forse di al- tre piccole isole. Nasce presso Nizza (Barla), nei colli presso Pegli (Vincenzi), presso Genova (De Not. , Carrega!), presso Sarzana (Bert.), presso il Monte di Portofino (Gennari), ai Bagni di Lucca nei boschi di castagno presso la Fornace e nel Monte Pisano presso S. Maria del Giudice dove r ho raccolta io stesso, nel Monte Pisano a Gattajola (Puccini), nella Verrucola (Mich. in Till.), vicino a Pisa presso il Gombo (Savi herb!), nel Monte Argentaro tra i cespugli dei cisti dove r ho veduta abbondante, nei Monti Albani e Tuscolani (Sang. Rolli !) , negli Abbruzzi nel Monte dei Fiori (Orsini), nel Sannio presso Campo- basso (Scarano), in Basilicata nella macchia degli Offali presso Felitto piano (Giordano), in Calabria nella Serra di S. Bruno e presso Sci- gliano (Thomas), e presso Anoj;i (Pasquale!), in Sicilia presso Palermo nei Monti di S. Martino, nel Bosco del Pianetto a Behottone, presso la strada che conduce alla Piana dei Greci nel boschetto di castagni di faccia al Gurgo di Ddingoli, nel Monte Pizzuta, nei boschi della Ficuzza e nei Monti delle Madonie nel bosco sopra Castelbuono ilove 1' ho rac- colta, presso Palermo alla Favorita (Inzenga), Gibilmessa e Chiarandà (Todaro!), Bagheria nel vallone di Spucches, Messina presso il Tele- grafo alla torre ed al campo e Mistretla nel Bosco di Ancedda (Tineo), nei colli presso Avola nella Cava dell'Amico (Bianca!); in Corsica presso Bonifacio, Ajaccio e Corte (Requien !), Calenzana, Monte Grosso (Soleirol) , Bastia (Kralik), in Sardegna nei monti alti (Moris ', Balbis, Bonjean in erb. Webb), in Capraja (Moris e De Not.), in Gorgona nella macchia (P. Savi!), nell'Elba (Mich. in Tilli), nel Giglio dove l'ho raccolta, in Sicilia e nelle isole sopracitate adiacenti alla Sicilia (Gussone). Fiorisce in Aprile e Maggio, e nei paesi più meridionali in Marzo ed Aprile. Distribuzione geografica. — Nelle parti meridionali di Europa. Si trova in Portogallo, in Spagna, in Francia, nelle Isole Baleari , in Ita- lia, in Sicilia, in Corsica, in Sardegna e nelle piccole isole italiane qui .ir.n nFlCHlDEE. intlicate, in Grecia e in Bitinia. Nasce pure in Algeria e nelle isole di TenerilTa (Bolle!, Bourgeau!). Descrizione. — Le radici tuberose sono ovate. Le foglie sono al- lungate 0 ellittiche poste in basso del fusto ed altre poche allungato-lan- ceolate, acute, con macchie nericce o rossicce nella pagina superiore per Io più nella direzione dei nervi : queste macchie talvolta si uniscono e formano quasi delle linee longitudinali; tal altra mancano. La spiga porta molti fiori, fitti, diretti da una parte. Le fogUoline esterne del perigonio sono di forma ovaio-lanceolata, acute, saldate, libere solo all' apice, di color carneo, o di un bianco sudicio, con una linea lon- gitudinale di fuori di color più carico, e di dentro con linee longitudi- nali di colore rossiccio chiaro ; le due laterali hanno in basso una pic- colissima gibbosità. Le due foglioline interne laterali sono appena più corte, strette lineari, acute , libere, dello stesso colore delle esterne e con una riga longitudinale piìi carica. Il labello è piano, coperto in parte dalle foglioline esterne del perigonio, lungo quasi quanto queste, di color carneo e quasi bianchiccio , con una maccbia lunga e quasi li- neare nel mezzo di colore rossiccio chiaro e bipartita verso la base : è trifido, con le due lacinie laterali lineari, strettissime e appena assotti- gliate verso la punta e con la lacinia mediana quasi della stessa lun- ghezza, ma un poco più larga e lineare, la quale ha ora all' apice una piccola punta sporgente, ora è quasi smarginata e come bifida, ora bifida con un piccolo dente intermedio. Lo sprone è piccolissimo e può dirsi più un sacchetto o Una gibbosità che uno sprone, è ottuso e di colore bianchiccio. 11 ginostemio è cortissimo, ottuso, con un pic- colo rostro. L' antera è biloculare, con le logge contigue. Le masse polliniche son gialle con i lobetti distanti , ciascuna ha un caudicolo cortissimo inserito in una glandola piccola e distinta racchiusa in una borsetta a due logge. L' ovario è poco contorto e piegato in alto in modo che i fiori sono quasi pendenti. La cassula è membranacea, el- littico-allungata, di colore scuretto, con sei costole delicate, sessile, glabra. I semi sono piccolissimi, lineari. Le brattee sono ovato-lanceo- lata, bianchiccia e appena più corta dell' ovario. ORCHIS. 457 CCXX. ORCHIS Pad. Orchidis species Linn. gen. p. 46J. Juss. gen. p. 67. Lindi, orchid. p. 258. Elidi, gen. pi. p. 208. Reich. fil. orchid. p. U. Perigoni! phylla pleruraqiie distincta, exteriora sub»qualia in ga- leara conniventia vel duo lateralia retlexa; bina interiora plerumque breviora, conniventia. Labellum anticnm, patens vel snbdependens , basi gynostemio adnatum, basi calcaratura, integrum vel trilobum aut trifidum. Gynostemium breve. Anthera toto adnata, loculis contiguis, parallelis, cura rostello interjecto. Staminodia vix mani- festa. Pollinia 2, lobulata, caudiculis elongatis, glandiilis distinctis in- tra bursiculam bilocularem reconditis affixa. Ovarium lineari-oblon- gum, subcylindraceum, sessile, contortum. Stigma majiisculum, obliquum. Capsula oblonga , vel oblongo-linearis , subtri(iuetra, costis tribus magis prominentibus, sessilis. Semina minutissima, linearia, striatula; integumento e cellulis simplicibus composito; embryone ovato. Osservazioni. — 11 genere Orchis, ristretto molto dai botanici moder- ni attese le specie ingiustamente riferitevi da Linneo, è ancora stato più ristretto da me per la esclusione della Orchis globosa e forse della sphce- rica che appartiene al genere Traunsleinera e per la Orchis longibrac- leata eh' è la mia Barlia. Abito. — Le specie di questo genere, il più numeroso delle Or- chidee italiane, sono piante fornite nelle fibre radicali di due ingrossa- menti tuberosi per lo più interi e quasi tondi o ovali e talvolta divisi in due 0 più parti come una manina, nelqual caso sono alquanto schiac- ciati ; di un fusto alto da pochi pollici a circa un piede e anche talvolta a un piede e mezzo, di foglie allungate, ovali o lanceolate, verdi o di un verde glauco , con vene longitudinali e che nascono principalmente alla base del fusto , trovandosene poche più piccole e spesso a guisa di brattee nelle parti superiori del fusto medesimo ; di una spiga per lo più ovata 0 allungata, composta di pochi o molti fiori, fitti o alquanto radi, spesso di color gridelhno, talvolta rossicci, gialli o bianchi, con vene, punti, 0 macchioline più cariche, e accompagnati da brattee, spesso quasi uguali o poco più lunghe dell' ovario, talvolta più corte e anche cortissime, con uno o più nervi longitudinali semplici o reticolati. Tali fiori ora sono molto piccoli come nella Orchis uslulata e Branciforti 29* 438 ORCHIDEA. ora grandi come nella Orchis purpurea, hanno le foglioline esterne del perigonio distinte o saldate nei margini eccetto gli apici loro , avvici- nate tra loro in modo da formare come una volta sul ginostemio in- sieme alle due foglioline interne, ovvero le due foglioline esterne late- rali sono aperte o apertissime ed anche rivolte in dietro ; il labello ra- ramente è intero, spesso è diviso in tre lobi o in tre lacinie con il lobo 0 la lacinia intermedia intera o più spesso incavata , biloba o bilida , nel qual ultimo caso rammenta le forme della persona umana. Lo sprone è per lo più lunghetto, di raro corto e gonfio a guisa di sacco. Le cassule sono membranacee, quasi triangolari e sessili e contengono moltissimi e piccolissimi semi lineari. Sotto genere primo. Perigonii phylla exteriora in galeam conniventia , distincta vel plus minusve connata. Fibrse radicales 2 tuberosse indivisse. Herorchis Reich. fìl. orchid. p. i4. * Papilionace/E. Perigonii phylla exteriora distincta. Labellum yi- tegrum. Bractese subsimplicinerves , plurinerves, ovario subgequales. 904. Orcliiis papìlionacea Linn. 0. spica oblonga, laxiuscula, perigonii pbyllis exterioribus distin- tis, conniventibus , apice patulis, ovato-oblongis, obtusiusculis, binis interioribus paulo brevioribus et angustioribus , oblongis, obtusis, con- niventibus , labello phyllis exterioribus longiore, ampliato, flabelliformi vel subdeltoideo, planiusculo, longitudine sua latiori, margine crispo, denticulato, subemarginato, calcare fere subulato , obtuso, subemar- ginato, subdependente, rectiusculo, ovario breviore vel dimidium ejus acquante, gynostemio brevi, obtuso, bracteis ovato-lanceolatis, acu- tis, ovarium gequantibus vel superantibus, foliis inferioribus lanceolato- linearibus, subcanaliculatis, glaucescentibus, fibris 2 radicalibus luberosis subrotundis. Orchis papiHonacea LJmt. sp. pi. p. 1331. Ucria h. r. pan. p. 382. Desf. fi. atl. 2. p. 316. Biv. sic. pi. cent. 1. p. 59 excl. syn. Bert. Reich. fi. gemi, excurs. 1. p. 122. Lindi, orchid. p.S66.Sibth. et Smith fi. grcec. 10. p. 21. Tod! orchid. sic. p. 11. Guss. syn. fi. ORCHIS. 459 sic. i*. p. 53 J. Reich. (il. orchid. p. 15 ex parte. Beri. fi. ital. 9. p. 5i8 in notis ad Orchid. nibram et forsan nonnull. auct. florae italiese ex parte. Orchis papilionacea rubra Brol. phyl. ìusìt. 2. p. 17. Orchis expansa Ten. ind. sern. h. r. neap. anno 1827 in notis p. 17 et syll. p. 455 et fi. nap. 5. p. 2W. Orchis papiHonacea var. grandiflora Boiss. voy. en. Espagn. p. 592. Orchis rubra Beri. (l. ital. 9. p. 516 ex parte. Lindi, orchid. p. 266 var. /3. Orchis speciosa, expanso cochleari flore purpureo elegantissime picturato fimbriato Cup. h. cath. p. 158. Orchis orientalis et lusitanica flore maxirno papilionem referente Tourn. caroli, p. 30. Figure. — Brot. fi. lusit. 2. tab. 88. Reich. fìl. tab. 362. fig. 2. 4. Ten. fi. nap. tab. 192. f. 2. Siblh. et Smith fi. grmc. tab. 928. Orchis speciosa, expanso cochleari flore purpureo elegantissime picturato, fimbriato Cnp. panph. sic. 1. tab. 31. Bonann. lab. 31 . b. rubra, spica demum elongata, labello ovato , magis longo quam lato, late canaliculato-concavo, margine undulato, crenulato, bracteis ovario subbrevioribus. Orchis rubra Jacq. collect. 1. p. 60. Ali. anelar, p. 31. Balb. fi. taur. p. 148. Reich. fi. germ. exciirs. 1. p. 123. Lindi, orchid. p. 266 var. a. Giiss. syn. fi., sic. 2. p. 531 et ennm. pi. inarim. p. 318. Orchis papilionacea Ten. fi. nap. 2. p. 297. Bert. fi. ital. 9. p. 517. ex parte et pi. auctor. flor. italiese. Figure. — Siblh. et Smith fi. grcec. 10. tab. 928. Reich. fìl. orchid. tab. 362. fig. 1. e. decipiens , labello obovato-flabelliformi, calcare obtuso, ascen- dente (Bianca). Orchis decipiens Bianca nov. pi. spec. p. 1. Tod. orchid. sic. p. 16. Giiss. syn. fi. sic. 2. p. 530. ? d. Gennarii , spica densiore, labello subrotundo, subtrilobo vel integro, basi angustato. Probabiliter pianta hybrida. Orchis expansa Gennari! pi. exsicc. Orchis Gennarii Reich. fìl. orchid. suppl. p. 172. Figure. — Reich. fìl. orchid. tab. 520 non bona. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei Colli e nei luOglli Crbosi sterili della regione dell' oHvo e del castagno della costa occidentale e 4G(i ORCHIDEE. delle parti centrali e meridionali della penisola e delle isole di Sicilia , di Corsica e di Sardegna e di alcune delle piccole isole ; rare volte na- sce nelle parti settentrionali e in luoghi caldi o temperati delle vicinanze dei laghi. Si trova pure in Istria. La specie nasce nella costa occiden- tale e nelle parti meridionali della penisola e più particolarmente si trova presso Lucca, Pisa e nella Maremma toscana dove l' ho raccolta: abbonda in Sicilia nelle valli di Mazzara e di Noto, dove pure l'ho rac- colta, e presso Catania (Cosentini, Heldreich!), in Corsica presso Ajaccio (Req!), in Sardegna (Moris!, Thomas!), e in Marettimo (Guss ). La varietà b. si trova in Piemonte tra Casalette e Almese (Molineri) , presso Como (ComoUi! Rota!), nella provincia di Bergamo al Colle di Cavenno (Rota!), Bassano ai Masi di Val Rovina (Parolini), e nei prati di S. Michele di Angarano verso Gaggion (Montini!), nei prati presso il paesetto di Buttapietra nella provincia di Verona (Manganotti !), nei prati di Praggia nei Colli Euganei (Montini!, Kellner!), nella valle Beridon presso Pola come pure presso Pirano in Istria (Tommasini!) , presso Bologna (Bubani, Franchini sec. Bertol.), nella Riviera di Po- nente presso Vado (Baglietto !), San Remo (Panizzi) ed altrove, presso Genova (Ardizzone'), nel Lucchese, nel Monte Pisano e presso Pisa , Poggio a Cajano, Firenze, Talamone e nel Monte Argentario, nei quali luoghi 1' ho raccolta io stesso, nelle Marche presso Macerata (Nar- ducci), presso Viterbo (Orioli), Roma dove è comune (Sanguini, Gen- nari ! Rolli! Barbieri!), negli Abbruzzi (Orsini), presso Napoli ai Ba- gnoli e nelle Mortelle di Portici (Tenore), Portici aiGranatelli (Heldr!), in Calabria presso Corigliano (Gasparr!), in Sicilia presso Palermo a Villafrati (Tini), Polizzi, Castrogiovanni e S. Michele (Guss.), nel Monte delle Rose e Cammarata (Gasparrini), Avola (Bianca!), in Corsica presso Ajaccio (Requien !) , nell' isola di Capraja (Moris e De Not.), del- l' Elba (Piccioh Ferd"), d' Ischia (Guss.), e forse in molte altre piccole isole. La varietà e. è stata trovata da Bianca presso Avola in Sicilia nel Lavinaro di Laurenza al passo di Santa Marta. Ho avuta favorita la varietà d. da Gennari stesso che la raccolse nei monti di.Fegino presso Genova e da Calandrini che la trovò nel Monte Pisano a Pozzuolo e a Mingale e nel Lucchese a Forci nella Valle della Freddana. Fiorisce in Aprile e Maggio e nei paesi più meridionali e nei luoghi bassi in Marzo ed Aprile. Distribuzione geograGca. — Pianta della regione mediterranea. Nasce in Portogallo, in Ispagna, in Francia dove si trova pure presso Lione, in Italia, nelle isole italiane qui sopraindicate, in Dalmazia, in ORCHIS. 401 Grecia, in Turchia e in Algeria. Si trova pure nelle parti meridionali di Ungheria e nella Macedonia. Descrizione. — La Spiga è allungata e porta per lo più pochi fiori, variando questi da 3 o 4 sino a 8 o 10, i quali sono odorosi, dappri- ma avvicinati tra loro, poi alquanto distanti. Le foglioline esterne del perigonio sono ovato-allungate o quasi lineari-allungtite, ottuse, con- niventi ma alquanto aperte verso 1' apice, di colore rossiccio, con tre, quattro o cinque vene longitudinali più cariche. Le foglioline interne laterali sono un poco più corte e un poco più strette delle esterne, al- lungate 0 allungato-lineari, ottusette, di colore più chiaro delle ester- ne e con una o due vene longitudinali di colore più carico e quasi ver- dognolo. Il labello è più lungo delle foglioline esterne e talvolta quasi uguale a queste, di color violetto chiaro con righe o linee spezzate di color rossiccio o violetto-rossiccio che vanno a guisadi raggi di un ven- taglio verso il margine; è di l'orma quasi tonda ovvero quasi deltoidea ristretto alla base dove par che abbia una unghia ora più corta ora più lunga; è più largo o almeno quasi tanto largo che lungo, quasi piano con il margine quasi increspato e fornito di piccoli denti irregolari : ha l'apice quasi smarginato ovvero quasi intero. Lo sprone è un terzo o circa la metà più corto dell'ovario, diretto alquanto in giù, quasi dirit- to, più largo alla base e assottigliato verso l'apice, di colore violetto chia- ro, quasi bianchiccio alla base. 11 ginostemio è più della metà e quasi due terzi più corto delle foglioline interne, ottusetlo, di colore quasi vio- letto. Le masse polliniche sono verdognole, i caudicoli gialli, le glan- dole sono ovali, giallicce. L'ovario è quasi lineare, stretto, triangola- re, di un verde sfumato di violetto. Le brattee sono ovato-lanceolate , alquanto acute o acute, poco più lunghe dell'ovario , rossicce con vene longitudinali più cariche. Il fusto é alto da pochi pollici a circa un piede, cilindrico, vestito di piccole foglie a guisa di brattee, strette e acuminate. Le foglie sono allungato-lanceolate o lanceolato-lineari , acute, quasi scanalate, glaucescenti , con vene longitudinali più cari- che. GÌ' ingrossamenti tuberosi della radice sono quasi tondi. La varietà b. , eh* è 1' Orchis rubra , presenta le particolarità se- guenti. La spiga si compone di circa dieci fiori, ma che variano da tre sino a 16, alquanto distanti tra loro e che lo sono poi anche più per l'allungamento della spiga. Le foglioline esterne del perigonio sono ovato-allungate, ottuse, conniventi ma verso 1' apice alquanto aperte, di colore rossiccio con cinque o sette vene longitudinali di colore più carico. Le due foglioline interne sono un poco più corte e un poco più /m ORCHIDEE. strette delle esterne, allungato-lanceolate. alquanto acute, conniven- ti , di colore rossiccio o quasi roseo-violetto, più chiare verso basso e con tre vene longitudinali più cariche e quasi verdognole, le laterali delle quali mandano qualche venetta in fuori. Il labello è poco più lun- go delle foglioline esterne, di colore roseo-violetto, più chiaro e quasi bianco alla base* senza punte righe ovvero con leggerissime vene di colore più carico, ovato a rovescio, scanalato-concavo, più lungo che largo, con il margine quasi increspalo, e fornito di crenature quasi uguali. Lo sprone è largo in alto, si assottiglia verso 1' apice, è diretto in giù, più corto dell'ovario, di color roseo-violetto chiaro e quasi bianco alla base. Il ginostemio è la metà più corto delle foglioline in- terne, ottusetto, di colore rossiccio-violetto. Le masse polliniche sono scure, quasi nericce : i caudicoli gialli, le glandole ovali-allungate, giallicce. L'ovario è quasi lineare, triangolare, contorto, e di color verde sfumato di rossiccio. Le brattee sono ovato-lanceolate, ottuset- te, poco più corte dell' ovario, le inferiori però un poco più lunghe o quasi uguali all' ovario, rossicce, con vene più cariche sfumate di ver- dognolo. 11 fusto è alto circa un piede, cilindrico, coperto quasi inte- ramente di foglioline piccole a guisa di brattee, acute o acuminate , verdognole e sfumate di rossiccio in alto e nei margini e con vene longitudinali di color verde più carico unite tra loro quasi in rete da venelte trasversali o oblique. Le foglie sono allungato-lanceolate, acu- te, quasi scanalate, glaucescenti, con vene più cariche. Gl'ingrossa- menti tuberosi sono quasi tondi. Osservazioni. — A prima vista paragonando 1' Orchis papilionacea tale quale 1' ho trovata e raccolta presso Palermo con pochi fiori aventi un largo labello, quasi piano, quasi ovato con una unghia corta, con il margine alquanto increspato e dentellato e con tante righe rossicce 0 rossicce-violette , quasi spezzate che si dirigono come tanti raggi di un ventaglio dalla base al margine del labello, con la Orchh rubra che ha i fiori più piccoli e più distanti tra loro, con un labello più lungo che largo, ovato a rovescio, scanalato-concavo, con il margine quasi increspato ma appena crenulato , di colore più chiaro e senza quelle ri- ghe, si sarebbe inclinati a considerarle come specie distinte. Però tra r una e l'altra varietà si trovano tante forme intermedie che non è pos- sibile, a mio avviso, di non considerarle ambedue come varietà o forme di una medesima specie. Ed in vero l'allargamento del labello nella Orc/iis papilionacea che coincide in generale con il numero minore dei fiori e che si osserva nei luoghi più bassi e nei paesi più meridionali ci spiega ORCHIS. 465 il perchè esso si mostri allora meno scanalato e quasi piano e offra un margine più manifestamente dentato o crenulato. lo ho però osservato anche la Orchis papil'onacea con il labello piccolo, meno piano, di for- ma quasi ovata a rovescio o deltoidea, come ho osservato la Orchis ru- bra con quelle venette o righe spezzate . Non ho veduta la Orcliis decipiens di Bianca né l'autore da me pregato ha potuto favorirmela; egli mi ha dato 1' OrcMs papìlionacea e rubra e alle piante di questa mi Ha scritto essere perfettamente simile per r aspetto la sua Orchis decipiens , eh' egli però crede distinta per lo sprone ascendente : ma Todaro opina che essa sia una semplice forma della Orchis papìlionacea. Suppongo che 1' Orchis Gennani sia una pianta ibrida, quantunque io ne abbia vedute soltanto le piante secche, attesa la variabilità della forma del labello che ora si mostra intero ora diviso in due o tre lobi. Per la maggior densità e forma della spiga, per la forma e il colore del labello sospetto che tale pianta sia nata da incrociaraento della Orchis papìlionacea e della Orchis Mario che abbondano nei Uioghi dove sono state raccolte le piante ricevute. Come pianta ibrida inclina pure a cre- derla lo stesso Reichenbach. '* MoRiONES. Perigonii phylla exteriora distincta. Labellum trilo- bum, lobis lateralibus postice rotundalis, lobo medio subaequali vel minore aut subnullo, truncato-emarginato. Bracteae uni-trinerves, ovario subaequales. 905. Orcliìs Iflorio L. 0. spica ovata , laxiuscula, perigonii phyllis exterioribus distinctis, conniventibus, obtusis, lateralibus ovato-oblongis, intermedio oblongo- hneari, binis interioribus paulo brevioribus, oblongo-linearibus, obtu- sis, conniventibus, gynostemium obtegentibus, labello phyllis exterio- ribus vix longiore, trilobo, crenulato, lobis lateralibus postice rotun- datis, deflexiusculis, denique deflexis, lobo medio minore truncato- emarginato, calcare tereti vel subclavato, obtuso, horizontali vel subad- scendente, ovarium subaequante, bracteislanceolato-oblongis, obtusis vel obtusiusculis, uninerviis, inferioribus basi trinerviis, ovario subae- qualibus, foliis inferioribus oblongo-linearibus, acutiusculis, glauce- scentibus, immaculatis, fibris 2 radicalibus tuberosis subrotundis. 4()i (3RCHIDEE. Orchis Morio Limi. sp. pi. p. 1333. Ali. fi. ped. 5. p. 146. Savi fi. pìs. 2. p. 298. Suffren pi. du Fiioul p. 134. Beri. pi. gen. p. 118. Dee. fi. frang. 3. p. 246. Noce, et Balh. fi. ticin. 2. p. 147. Seb. et Maiir. fi. rom. prodr. p. 304. Savi hot. etriisc. 3. p. 165. Beri, amoen. Hai. p. 197. Morie, fi., venet. 1. p. 370. Pollin. fi. veron. 3. p. 8. Ten. fi. nap. 2. p. 289. Nacc. fi. venet. 4. p. 139. Gaud. fi. helv. 5. p. 429. Reich. fi. germ. excurs. 1. p. 122. Vis. fi. daltn. 1. p. 166. Todar! orchid. sic. p. 37 excl. syn. 0. Nicodemi Ten? Koch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 790. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 535. De Not. rep. fi. lig. p. 385. Gries. spie. fi. rum. et bilh. 2. p. 358. Pucein ! syn. fi. lue. p. 475. Comoll. fi. com. 6. p. 350. Reieh. fil. orchid. p. 17 var. a. Bert. fi. Hai. 9. p. 524. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 285. Ambrosi fi. Tir. austr. 1. p. 686. Orchis Morio foemina Seg. pi. veron. 2. p. 125. lab. 15. f. 7. Zannich. islor. delle piani, venet. p. 195. lab. 28. b. floribus albis. e. floribus roseis. Figure. — Reich. orchìd. lab. 363. d. spica laxiflora, floribus minoribus. Orchis pietà Lois. fi. gali. edxt. 2. toni. 2. p. 264. lab. 26 mala. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1 . p. 286. Orchis longicornu var. y Lindi, orchid. p. 269. Orchis Morio b. pietà Reieh. pi. orchìd. p. 17. lab. 365. fig. 1 . ? e. foHis maculalis. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei prati, nei CoIH 6 nei luoghi boschivi della penisola nella regione della querce e del castagno donde discende sino alla regione dell' olivo e sale talvolta sino a quella del faggio ed alla regione subalpina, È più comune nelle parti setten- trionali e centrali che nelle meridionali. In Sicilia si trova solo presso Messina donde mi è stata favorita dall' amico Todaro e nei Monti delle Madonie (lineo). Moris scrive ch'essa nasce nelle selve di Sardegna. Le varietà con i fiori bianchi o rosei nascono con la specie. Ho la va- rietà d. della Riviera di Ponente presso Porto Maurizio (GentiU!) , dei colli del Lagazzo (Savignone!), della valle di Polcevera (Carrega!), dei dintorni di Genova, e della Maremma toscana presso Talamone dove l'ho raccolta. L' ho pure di Corsica presso Cannelle (Bourgeau!), e Bonifa- cio (Requien!). La var. e. mi è stata favorita da Requien che la rac- colse presso Ajaccio e Porta. Fiorisce in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica. - Pianta estesa dalla Norvegia , dalla ORGHIS. ■ 465 Svezia e dalle Isole Britanne sino in Sicilia, in Grecia , in Turchia e in Crimea. Descrizione. — La Spiga si compone per lo più di 10 o 12 fiori, i quali sono di color violetto-porporino. Le tre foglioline esterne del pe- rigonio sono avvicinate tra loro in modo da coprire le due foglioline interne laterali e il ginostemio: di esse le due laterali sono ovato- allungate, ottuse e un poco più grandi della fogliolina di mezzo eh' è aliungato-lineare, anche ottusa; tutte e tre hanno alcune linee longi- tudinali di color verde-scuro. Le due foglioline interne laterali sono un poco più corte, più strette, allungato - lineari , ottuse, di colore un poco più chiaro e con poche righe longitudinali di color verde-scuro. Il labello è ora più piccolo ora più grande , di color violetto porporino, un poco bianchiccio nel mezzo, dove si vedono molte macchioline tonde 0 lineari, di colore un poco più carico del resto del labello ; è trilobo, con il margine ora appena ora manifestamente crenato, ora con crenature molto grosse: i lobi laterali sono rivolti un poco in giù, e sono il più delle volte più grandi del lobo mediano il quale è quasi troncato e più o meno smarginato. Lo sprone è cilindrico o poco più gonfio verso 1' apice , orizzontale o poco ascendente. II ginostemio é corto , ha una piccola punta acuta all' apice. L' antera è di color vio- letto-scuro. Le masse polliniche sono di color verde-scuro e quasi nericce: i caudicoli giallicci e le glandole di bianco sudicio. L'ova- rio è allungato-fusiforme , ristretto in alto e ivi curvato , contorto. Le cassule sono allungate un poco ristrette alla base, lunghe circa un pol- lice, triangolari, con sei costole, tre più prominenti. I semi sono pic- coU, lineari, rossicci, con le cellule dell'integumento semplici. Le brattee sono del colore stesso dei fiori, ottuse o con piccole crenature all'apice, con un nervo longitudinale verdognolo; le interiori hanno tre nervi, i due laterali dei quali sono più corti e meno manifesti. 11 fusto è alto poco meno o poco più di un piede , diritto, cilindrico o leggermente angoloso verso alto, verde o con sfumature violette, e ve- stito fin quasi in alto di piccole foglie a guisa di brattee. Le foglie sono allungato-lineari e quasi allungato-lanceolate, alquanto acute, strette, di un verde glaucescente, con vene delicate e senza macchie. GÌ' in- grossamenti tuberosi sono quasi tondi. Oiservazioni. —Il colore dei fiori di questa specie è molto varia- bile: se ne trovano di color violetto più pallido, di color roseo e anche bianco , il labello talvolta non ha le macchioline o ne ha solo poche più grandi e lontane 1* una dall' altra. Flora Italiana. Vol. IH. 30 4GG ORCHIDEE. Questa specie varia inoltre per la statura , per la maggiore o mi- . nore densità della spiga e per la grandezza dei fiori , i ([iiali talvolta sono circa la metà più piccoli, la qual cosa spesso coincide con la va- rietà più rada della spiga, per cui alcuni botanici hanno distinto tale varietà con il nome di Orchis pietà. Però è da notare che vi sono tutte le gradazioni e forme intermedie e che nelle Orchidee e segnatamente nel genere Orchis nulla è piiùvariahile della grandezza e della Forma del labello. La descrizione e la figura deW Orchis pietà iìLois. fi. gali. sono erronee. Ho considerato dubitativamente come una varietà con foglie mac- chiate le piante favoritemi da Requien con questa nota {folia macnlata) con il nome di Orchis pietà, perchè tali piante, per quanto se ne può giudicare essendo secche, mi paiono non differire dall' O'c/iis Mario; forse le piante vive mostreranno altre differenze oltre a quelle delle fo- glie macchiate; invito perciò coloro che avranno occasione di vederle sul posto a studiarle con diligenza. 90B. Oreliis lonsieornis Poir. 0. spica subcyHndracea, laxa , perigonii phyllis exterioribus di- stinctis, conniventibus, ellipticis , obtusis, binis interioribus longitu- dine subsequalibus sed angustioribus, oblongis, obtusis, subemargina- tis, labello phyllis exterioribus longiore , ovario breviore (dorso pun- ctato), trilobo, lobis lateralihus dellexis, late ovatis, subcrenulatis , (fusco-violaceis) , lobo medio brevissimo, truncato-emarginato (albido vel diliite violaceo), calcare ascendente, incurvo, apice compresso- spathulato, rotundato vel subemarginato, ovarium subajquante , brac- teis lanceolatis vel lanceolato-oblongis, uninerviis, inferioribus triner- viis, ovario subbrevioribus, foliis oblongo-lanceolatis lanceolatisve , obtusiusculis , immaculatis, fibris 2 radicalibus tuberosis subro- tundis. Orchis longicornis Poir. voyag. en Barb. 2. p. 247 et in encycl. melh. hot. 4. p.'òOJ. Desf. fi. atl. 2. p. 217. Pers. syn. 2. p. 503. Tea. fi. nnp. 2. p. 286. Lindi, orchid. p. 269 var. a. Tod! orchid. sic. p. 40. Giiss. syn. fi., sic. 2. p. 534. Reich. fil. orchid. p. 11. Orchis e rubro purpurans, leucosticos, militaris, cernua Cup. h. calh. p. 157. Orchis Morio, foemina Cm/J- h. cath. suppl. alt. p. 66. ORCHIS. 467 Figure. — Desf. l. e. tab. 344. Boi. reg. lab. S02. Boi. maga:,, lab. 1994. fìeìch. (il. orchid. tab. 364. b. floribus albis. e. labello inipnnctalo Tiri, in Guss. syn. fi. sic. 2. p. 534. à. foliis maciilatis. Stazione, Abitazione e Fioritura. —Nei luogbi erbosi aprici tanto bassi quanto dei colli e dei monti delie parti meridionali della penisola negli Ahbruzzi alla Majelia e nei Monti della Terra di Lavoro presso Fondi , di Castellamare e di Basilicata (Tenore), di Sicilia , di Sardegna, e di Felicnri nella regione dell' olivo e talvolta in quella del castagno. L' bo pure di Corsica presso Bonifacio (Boqnien !). La varietà b. s'in- contra qua e là con la specie. Tineo ba trovato la var. b. presso Pa- lermo nel Monte di S Maria di Gesù. Ho avuta la varietà d. dall'amico Mina elle la raccolse nei castagneti presso Castelbuono. Fiorisce in Marzo ed Aprile e nei luogbi meno bassi in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica. — Pianta della regione mediterranea. Si trova nelle parti meridionali della penisola e nelle isole italiane di Sicilia, di Corsica, di Sardegna, di Felieuri.in Algeria e probabil- mente presso Hyères in Francia se a quanto pare debba a questa spe- cie riferirsi 1' Oichis Champagneuxii di Barnéoud. Descrizione. — La s|)iga è quasi cilindrica, lunga da poco più di im pollice a due pollici, composta di molti fiori po('-o lontani tra loro. Le tre Ibglioline esterne del perigonio sono ellitticbe , ottuse , conniventi, di color violetto cbiaro, quasi biancbicce di dentro , con alcune rigbe longitudinali verdognole', assai più manifeste nelle foglio- line laterali, la fogliolina intermedia è un poco più corta delle laterali. Le due foglioline interne sono lunghe quanto la fogliolina intermedia delle esterne, più strette di queste, ottuse o spesso smarginate all'api- ce, del colore stesso delle esterne e con le rigbe verdognole meno ma- nifeste. 11 labello è più lungo delle foglioline esterne, molto più corto dell'ovario, è bianchiccio o di un color violetto molto cbiaro nel dor- so, dove offre circa sei punti di color violetto scuro, distribuiti quasi a paia: è trilobo; i due lobi laterali sono diretti in giù, largamente ovati, tondi dalla parte posteriore e ivi forniti di piccole crenature ; di color violetto scuro ; il lobo medio è cortissimo e dello stesso colore del dorso del labello, quasi troncato e smarginato. Lo sprone è curvato e diretto in dietro e in alto, lungo quasi quanto l'ovario, di color vio- letto cbiaro o biancbiccio, schiacciato verso l'apice dove si allarga a guisa di spatola; 1' apice è tondo ovvero alquanto smarginato. 11 gino- 468 ORCHIDEE. stemio è ottusetto , quasi la metà più corto delle foglioline esterne del perigonio. L' antera è di color violetto. Le masse polliniche sono ver- dognole: il rostrello.è bianchiccio. L'ovario è lineare, stretto, curvato ad arco in direzione opposta dello sprone, è verde o sfumato di vio- letto. Le cassule sono allungate, ristrette all' apice, con sei costole. I semi sono piccolissimi, lineari, bianchicci : le cellule dell'integumento sono semplici e l' embrione è ovale. Le brattee sono lanceolate o lan- ceolato-allungate, ottusette, lunghe quasi quanto l'ovario, di color violetto sfumate di verdognolo con una riga verde longitudinale; le in- feriori sono lineari , i nervi laterali sono più corti e anche verdi o ver- dognoli. 11 fusto è cilindrico alto circa otto o dieci pollici e talvolta an- . che più, è verde e cilindrico in basso, un poco schiacciato e di colore violetto verso 1' apice. Le foglie sono allungato-lanceolate o lanceolate e talvolta anche lineari-lanceolate, di color verde, ottusette, con una punta sporgente all'apice: tre o quattro di esse si vedono nel fusto in forma quasi di brattee gradatamente più piccole. GÌ' ingrossamenti tu- berosi delle due fdjre radicali sono quasi tondi. Osservazioni. — Questa specie varia per la grandezza e per il co- lore dei fiori che ora sono bianchi, ora più piccoli, per il lobo medio ora cortissimo ora meno corto, intero o quasi smarginato, per lo sprone ora più lungo ora più corto , tondeggiante o smarginato , quasi bifido all' apice però sempre ivi più largo in modo da avere la forma quasi di una spatola. Credo che la Orchis Champagneuxii Barnéoud in Ann. des scienc. nnlur. , ann. 1843, p. 380, sia da riferirsi all' Orchis lorìgiconns , per quanto almeno rilevo dalle piante secche che ho dei dintorni di Hyères. Le differenze notate da Barnéoud sono di poco momento. *** CoRiOPHOR^. Perigonii phylla exteriora connata, apice libera. Labellnm trilobum, lobis lateralibus majoribus, oblique truncatis, lobo medio longiore, integro. Bracteae uninerves, ovario longiores. 909. Orchi» coriophor» Linn. 0. spica cylindracea, demuni elongata, densa, perigonii phyllis exterioribus conniventibus, apice breviter liberis et divaricatis, ovato- acuminatis , duobus lateralibus apice emarginatis ! , binis interioribus vix brevioribus, lanceolato-linearibus, acutis, labello phyllis exteriori- ORCHIS. 469 bus vix longiore, subconvexo, dependente, trilobo, lobis lateralibus ovato- rhombeis, oblique triincatis, denlato-incisis, lobo medio paulo angustiore, longiore, lanceolato, integro, calcare saccato-conico, de- scendente, subincurvo , ovario breviore , bracteis lanceolato-linearibus, acuminatis, ovario longioribus, foliis lineari-lanceolatis, acutis, fibris 2 radicalibus tuberosis subrotundis. Orcbis coriopbora Dnn. sp. pi. p. 13S2 var. a. Ali. fi. ped. S. p. U6. Vena h. r. pan. p. 382. Desf. fi. ali. 5. p. 318. Savi due ceni. p. 19L Seb. el Maur. fi. rom. prodr. p. SOS. Savi hot. etrusc. 3. p. 164. Beri, ammii. iial. p. ilo. Morìe, fi. venet. 1. p. 369. Eroi, phyt. lusit. 2. p. 19. Ten. fi. nap. 2. p. 283. Lmdl. orchid. p. 267. Polhn. fi. veron. 3. p. 7. var. jS. Ten. ayìl. p. 452.. Boiss. voyng. en Espagn. p. 593 var. /3. Vìs. fi. daini. 1. p. 170 var. fi. Tod. orchid. sic. p. 30. Koch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 790 ex parte. De Noi. rep. fi. lig. p. 384 var. /3. Puccini syn. fi. lue. p. 475. Comoll. fi. comens. 6. p. 347. Be^ch. fil. orchid. p. 21 var. /S. Beri, fl.ilal. 9. p. 522 ex parte. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1 . p. 281 var. fò. Ambros. fi. Tir. austr. 1 . p. 684. Orcbis cassidea M. B. fi. laur. cane. 3. p. 600. Orcbis fragrans Poli, in eleni, boi. 2. p. 155-157 ex PoUin. Bekh. fi. germ. excurs. I.p. 124. Gim. syn. fi. sic. 2. p. 533. Gries spìe. fi. rum. et bylh. 2. p. 358. Guss. enum. pi. inarim. p. 317. Orcbis Polliniana Spreng. pugili. 2. p. 78. Pollin. hort. et prov. veron. pi. nov. fase. 1. p. 25. Orcbis odore birci minor Baiih. pin. p. 82. Orcbis odore birci, flore subviridi Vaili, hot. paris. p. 149. Figure. — Brot. loc. cit. lab. 89. f. 2. Beich. fil. orchid. lab. 366. b.cimicina, spica brevi , floribus paulo minoribus, galea acuta, calcare ovarii dimidium subajquante. Orcbis coriopliora [^'Linn. sp. pi. p. 1332. Orcbis cimicina Cranlz stirp. austr. 6. p. 948. Lindi, orchid. p. 267. Orcbis coriopbora Hall. ic. pi. Helv. p. 39. Beich. fi. germ. excurs. 1 . p. 123. Pollin. fi. veron. 3. p. 6. Orcbis batavica VI Gius. rar. pi. hisl. p. 268. Orcbis odore birci minor spica purpnrascente Bauh. pin. p. 82. Orcbis odore birci minor Vaili, boi. paris. p. 149. lab. 31 . fig. 30, SI, 32. Seg. pi. veron. 2. p. 128. 470 ORCHIDEE. Orcliis spica purpurea foetida Sei], pi. veron. 5. p. i28. Figure. — Rl'ìcIi. (il. orrìiid. toh. 367. Orcliis raJicibiis siibrotundis, galea connivente, labello trifido re- flexo Hill. ic. pi. Helv. tab. 34. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei IllOghi erbosi Scoperti , nei prati tanto bassi f|iiai]to dei colli e dei monti nella regione dell'oli- vo, del castagno e della querce e talvolta anche nelle arene marittime di tutta la penisola e delle isole di Sicilia , di Corsica , di Sardegna , d'Ischia e forse anche di altre piccole isole. La var. b. è rara e si trova soia nei colli e monti delle parti settentrionali della penisola. Fio- risce in .AIagL(io e Giugno. Dittribuzione geografica. — Pianta estesa dalla Germania e dalla Francia sino al Portogallo, alla Spagna, alla Sicilia, alla Grecia, alla Crimea, al Caucaso, alla Persia e all'Algeria. Descrizione^ — La Spiga è cilindrica, dipoi allungata, composta di molti fiori piccoli, di un odore grato, e fitti. Le tre foglioline esterne del perigonio sono conniventi, ovate, acuminate, le due la- terali sono un poco più lunghe ed hanno V apice smarginato, la inter- media ha r apice intero, sono tutte saldate insieme tra loro ma con l'apice libero e divergente; di colore quasi violetto con una riga lon- gitudinale verdognola. Le due foglioline interne sono appena piìi corte delle esterne, ma più strette, lanceolato-lineari, acute o quasi acu- minate e quasi dello stesso colore delle esterne. 11 labello è piccolo, appena più lungo delle foglioline esterne, diretto in giù e un poco in dentro, di color quasi violetto, con qualche sfumatura verdognola, un poco più chiaro nel centro dove ha alcuni punti o macchioline più scure; è un poco convesso, trilobo, con i lobi laterali un poco più lar- ghi ma più corti del lobo intermedio, con il margine fornito di crena- ture 0 denti, e talvolta smarginati in modo che il labello sembra quasi 5-lobo; il lobo medio è lanceolato, intero. Lo sprone è saccalo-conico, ottuso, un poco curvato o quasi diritto, di colore più chiaro del resto del fiore, più corto dell' ovario, jl ginostemio è poco più corto delle fo- glioline interne, di colore rossiccio, con una punta sporgente alquanto, acuto. Le masse polliniche sono gialle, i caudicoli sono lunghi , assai assottigliati in basso e giallicci, le glandolo sono piccole e bianchicce. L'ovario è allungato, assai contorto e quasi inginocchiato verso il terzo superiore. Le brattee sono lanceolato-lineari, acuminate, più lunghe dell' ovario, di color bianchiccio con una vena longitudinale verdognola. Il fusto è alto da 5 a 10 pollici, diritto, quasi cilindrico , ORGHIS. 471 accompagnato di piccole brattee sino in alto. Le foglie sono lineari- lanceolate, acute, leggermente scanalate, glaucescenti, con vene lon- gitudinali. Gl'ingrossamenti tulierosi quasi tondi. Oitervazioni Linneo ha descritto nella sua Orchh corìnphora la pianta delle parti meridionali di Europa e dell'Oriente, dove si tro- va la nostra specie. Egli ha compreso nella sua var. /B la pianta con i fiori di colore più scuro come apparisce dal sinonimo di Bauhino. Non ho veduta viva la var. b. della nostra flora, ma per quanto rilevo dalle piante secche non mi pare che le differenze notate siano tali da distinguerla come specie, molto più che quelle [tarticolarità non sono stabili. **** MiLiTARES. Perigonii phylla exteriora connata , apice libera^ vel raro distincta. Laliellum trilobum vel trifidum, lobo vel lacinia media majore etlongiore, emarginato-biloba vel bifida, ssepe cum den- ticulo interjecto. Bracteae uninerves, plerumque breves vel brevis- simse. •OS. Orcliis ustulata Linn. 0. spica subcylindracea, densiuscula, perigonii phyllis exteriori- bus distinctis, conuiventibus, ovatis , obtiisiusculis, interioribus paulo brevioribus, subspathulatis, apice subemarginatis, carinatis, conniventi- bus, labello planiusculo, tripartito, laciniis lateralibus oblongo-lineari- bus, apice subtruncatis, subcrenatis, lacinia media biloba, lobis oblon- go-linearihus, apice subcrenatis, saepe cum denticulo interjecto, cal- care dependente, obtuso , ovario triplo breviore, bracteis ovato- lanceolalis, acutiusculis vel acutis, ovario paulo brevioribus, foliis oblongo-linearibus, acutiusculis, tibris 2 radicalibus tuberosis subro- tundis. Orchis ustulata Linn. sp. pi. p. 1333. AH. fi. ped. 2. p. i47. Hall. ic. pi. Helv. p. Si. Suffren pi. dii Frioul p. 184-. Beri. pi. gen. p. 119. Dee. fi. fran^. 3. p. 247. Balh. fi. tanrin. p. 147: Noce. et Balh. fi. ticin. 2. p. 148. Beri, umcen. Ual. p. 197. Pollin. fi. veron. 3. p. 10. Ten. fi. nap. 2. p. 291. Gaud. fi. helv. 5. p. 432. Reich. fi. germ. excufs. 1. p. 124. Ten. syll. p. 455. Lindi, orchid. p. 274- Beil. mani. fi. Alp. apuan. p. 61 . Sangnin. cent, tres prodr. fi. rom. add. p. 124. Vis. fi. dalm, 1 . p. 161 . Koch syn. fi. germ. ethelv. edit. 47-2 ORCHIDEE. 5. p. 790. De Noi. rep. (l. lig. p. 38i. Puccini syn. fi. lue. p. 474. Comoll. fi. coinens. 6. p. 3io. Reich. fiì. orchid. p. 23. Beri. fi. ilal. 9. p. 531. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 287. Ambrosi fi. Tir. auslr. 1. p. 683. Orcltis amoena Crantz stirp. austr. p. 490. Orchis Cohimnre Schmidl fi. bohem. n. 58. Orcliis parvidora Wilìd. sp. pi. 4. p. 27. Himantoglossum parviflorum Spreng. syat. veg. 3. p. 694. Orchis inilitaris, pratensi», hiimilior Vaili, boi. pans. p. 149. lab. Si. fig. 35, 36. Orchis rniiitaris pratensis Seg. pi. veron. 2. p- 123. lab, 15. mim. 4. Figur.. _F/. dan. lab. 103. Reich. fil. orchid. lab. 368. Orchis pannonica IV Gius. rar. pi. hist. p. 268. fig. Orchis radicibiis suljrotundis, labello quadrifido, calcare brevis- simo Hall. ic. pi. Helv. lab. 27. Stazione, Abitazione © Fioritura. — Nei pascoli e nei prati delle regioni della querce, del faggio e dell' abeto sino alla regione subal- pina a circa 1700 metri sul livello del mare tanto delle Alpi quanto de- gli Appennini e delle loro propaggini sino ai rnonli degli Abbriizzi e del Sannio. È più comune nelle parti settentrionali, trovandosi dalle Alpi e dai monti piemontesi sino in Istria, nell'Appennino di Pavia , del Genovesato, nei colli di Parma e negli Appennini lucchese, fioren- tino e delle Marche. Negli Abbruzzi si trova nel Monte Pizzo di Sivo (Orsini!) nel Sannio nel Monte Lungo presso Trivento (Scarano sec. Tenore) e nello stato Romano nei Monti Tiburtini a S Polo , nel Monte della Guardia (Sanguin. Rolli! . Nasce pure nelle Alpi Apuane tra la cima di Bruciana e il paesetto Cageggi (Bert.). Fiorisce in Maggio e Giugno e nei luoghi più alti in Luglio ed Agosto. Diatribuzione geografica. — In Europa dall' Isola svedese di Oelan- dia e dall' liigluUerra sino ai Monti Romani, degli Abbruizi e del San- nio. Nasce pure nel Caucaso. Oeicrixione. — 'La spiga si compone di molti fiori piccoli e vicini tra loro i quali si allontanano un poco dopo la fioritura. Le tre foglio- line esterne sono ovate, ottuse, di color rosso assai scuro con un poco di violetto, sfumate di verdognolo di dentro; le due laterali di esse sono un poco più grandi di quella di mezzo, spesso di color più chiaro, talvolta anche bianchicce verso il margine esterno dove talora hanno po- che macchioline violette. Le due foglioline interne sono poco o appena ORCHIS. 475 più corte delle esterne, della forma quasi di una spatola, smarginate all'apice, di colore rossiccio scuro con una linea verdognola nella ca- rena, il labello è poco più lungo delle foglioline esterne, sulle quali stacca bene per il suo color bianco, ha poche"' macchioline violette in forma di punti, alcune più grandi , altre più piccole e lontane le une dalle altre: è diretto in avanti e un poco in giù, piano o un poco con- cavo in alto, diviso in tre lacinie ora più ora meno profonde in modo che talvolta pare quasi trilobo: le lacinie laterali sono più strette e più corte della lacinia di mezzo, dirette in fuori e un poco in avanti, al- allungato-lineari, ottuse e come troncate all' apice e con leggerissime crenatiirine; la lacinia media è biloba, con i lobi quasi ovati, ottusi e leggermente crenulati e talvolta con un piccolissimo dente in mezzo ai lobi. Lo sprone é piccolissimo, tre volte più]corto dell'ovario, ottuso, diretto in giù e un poco in avanti, di colore violetto scuro. L' antera è gialliccia. Le masse polliniche sono piccole, e i caudicoli giallicci ; le glandole sono bianchicce. L' ovario è allungato-lineare, assai con- torto e verdognolo. Le brattee sono ovato-lanceolate , le inferiori più corte e ottuse o ottusette, le superiori un poco più lunghe, acute e poco più corte dell' ovario: tutte di colore rossiccio-violetto e con una vena longitudinale più carica o verdognola. Il fusto è alto da pochi pollici a poco meno di un piede, cilindrico, verde ed ha due o tre fo- glie poco più piccole delle foglie inferiori: queste sono allungato-!i- neari, alquanto acute, di un verde glauco con vene longitudinali. Gli ingrossamenti tuberosi sono quasi tondi. 909. Ordiis laetea Poir. 0. spica ovata , densa , demum oblonga , laxiuscula , perigonii phyllis exterioribus oblongo-acuminatis, conniventibus, inferne con- natis , apicibus subreflexis , lateralibus trinerviis , intermedio uni- nervi , binis interioribus brevioribus, linearibus , obtusiusculis , mucronulatis , basi phyllis exterioribus connatis , labello convexo, dependente , phyllis exterioribus et ovario subgequali , ( albido vel roseo, punctis roseis saturatioribus undique notato) trilobo, lobis lateralibus oblique obconicis, basi vix crenulatis, lobo medio majore, obovato, emarginato vel emarginato-bilobo, lobis rotundalis, crenu- latis, interdum cum denticulo, calcare dependente, curvulo, in medio subinflato , ovario paulo breviore, bracteis lanceolato-linea- 30* 47 i ORCHIDEE. ribiis, ovario brevioribus , uninerviis, foliis oblongis vel oblongo-lan- ceolatis, acutiusculis, fibris radicalibus 2 tuberosis indivisis. Orcbis lactea Poir. in encycl. 4. p. 594. [ ann. 1796. ) Todar! orchid. sic. p. 27. excl. syn. Halleri. Orcbis acuminata Desf! fi. ali. 2^. p. 328. Ten! syll. p. 453 et fi. nap. 5. p. 239. Reich. fi. geriti, excnrs. 1 . p. 124. Lindi, orchid. p. 268. Orcbis conica Willd. sp. pi. 4. p. 14. Brot. phijt. lusit. 2. p. 23. Orcbis globosa Brot. fi. lusit. 1 . p. 18. non Linn. Orcbis parviflora Ten. fi. neap. prodr. p. LII. non WillJ. Orcbis Corsica Viv. fi. cors. p. 16. Orcbis Tenoreana Guss. in Hit. ad Todar. ann. 1842, et fi. sic. syn. 2. p. 533. (ann. 1844). Orcbis Ricasoliana Pari, in Diario della Quinta Riunione degli Scenziati italiani in Lucca. Settembre 1843. n. 7. p. 4, e negli alti della stessa, p. 730. Orcbis variegata var. a acuminata Boiss. voyag. en'Espagn. p. 593. Orcbis tridentata 3 lactea Re'ich. fìl. orchid. p. 24 excl. nonnull. Orcbis variegata Beri. fi. ìlal. 3. p. 534 ex parte. Orcbis tridentata b. acuminata Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 288. Figure. — Desf. fi. atl. tab. 247. Brot. phyt. lusit. tnh. 91. Bot. mng. tab. 1932. Reich. fìl. orchid. lab. 370 non bona. Stazione, Abitazione e 'Fioritura, — Nei luogbi erbosi ed aprici e nei colli delle parti centrali e meridionali della penisola e delle isole di Sicilia, di Corsica, di Sardeerna e di Malfa nella regione dell'olivo. Nasce nella Maremma Toscana presso Monte Massi dove T bo raccolta con l'amico Cavalier Vincenzio Uicasoli, in Basilicata e nella Terra d' Otranto presso Ginosa (Rosano secondo Tenore !) In Sicilia nei con- torni di Palermo, dove 1' bo raccolta, Sagana nel Monte Pizzuta, nel Monte di Cammarata, Vicari, Alia, Lercara, Castrogiovanni e Calta- nissetta (Guss.), Palazzuolo (Kamphow), Leonforte al Bosco Rotondo (Inzenga'), Castelbuono (Mina!), Avola al Cuozzo del Tirone ed al- trove (Bianca !). In Corsica presso Bonifacio (Viviani , Requienl) In Sardegna nei colli (Bonjean in erb. Webb!) presso Cagliari (Moris). In Malta (Grecb Delicata!) Distribuzione geografica. — Pianta della regione mediterranea. Nasce in Portogallo presso Cintra ed altrove , in Ispagna presso Gi- bilterra, (Boiss.) nelle Isole Baleari (Cambess.), in Francia presso ORCHIS. 475 Lue nel compartimento del fiume del Varo, in Italia nella Maremma toscana, nella Basilicata e nella Terra di Otranto, in Sicilia, in Corsica e Sardegna nei luoghi indicati, in Malta, in Creta (Sieberl Heldr!). Nasce pure in Algeria. Descrizione. — La spiga è ovata, ottusa e porta da 10 a 20 e più fiori, ma si allunila poi e massime quando porta i frutti. I fiori sono poco odorosi , piccoli, di un bianco sudicio o di un bianco roseo, con punti rosei nel labello. Le tre foglioline esterne del perigonio sono allungato-acuminate, conniventi, saldate insieme nei margini nel terzo loro inferiore o fin verso o più in alto della metà, liberi nel resto, gli apici sono divergenti o rovesciati in fuori; ciascuna foglio- lina è di color bianco roseo, sfumata talvolta di dentro verso la base di colore verdognolo , con tre vene longitudinali , di lunghezza disu- guale, di colore rosso-scuro, visibili tanto di fuori che di dentro. Le due foglioline interne sono poco più corte delle esterne, lineari, ot- tuse, con una piccola punla verso il mezzo dell'apice, con una linea longitudinale di color rosso-porporino , aderenti con il dorso alla fo- gliolina superiore delle tre esterne, della quale formano a prima vista quasi due appendici dalla parte interna per avere gli apici loro liberi, diretti incavanti e coprentisi 1' un l'altro. 11 labello è lungo quasi quanto le foglioline esterne del perigonio e quasi quanto l'ovario, è diretto in giù, e poi avvicinato ali" ovario , di color bianchiccio o bianco-roseo con molti punti rosei più carichi, i quali sembrano talora come distribuiti in linee ; è trilobo , con i lobi laterali in forma di cono a rovescio con la base obliqua in dietro e appena crenulata verso avanti, e con il lobo intermedio più grande, qtiasi in forma di cono a rovescio e cordato o smarginato-bilobo , con i lobi quasi tondi e con il margine fornito di crenature poco profonde e talvolta con un piccolo dente in mezzo ai due lobi. Lo sprone è diretto in giù , un poco curvato in avanti, poco più grosso verso il mezzo o nel terzo in- feriore, è più corto dell' ovario. Questo è contorto, più sottile in alto. 11 ginostemio è corto, ottuso; le antere sono di color rosso-scuro; le masse polliniche di color verdognolo: il rostro e la borsetta sono di un bianco-roseo. Le brattee sono anch' esse di color bianco-roseo, più larghe in basso e si assottigliano insensibilmente fino all' apice : esse superano di poco la metà o sono quasi uguali all' ovario. 11 caule è alto da 3 a 5 pollici, angoloso, striato, di colore verdognolo, sfu- mato in alto di rossiccio. Le foglie sono 5 o 6 , allungate o allungato- lanceolate, ora più larghette, ora più strette, quasi acute all'apice, 476 ORCHIDEE. di un verde glaucescente , e senza macchie. Gl'ingrossamenti tube- rosi sono quasi tondi. Osservazioni. — Questa specie varia per le foglie ora un po'lar- ghe ora un poco più strette (io non le ho vedute macchiate come sono dipinte nella figura di Reichenliach), per le foglioline esterne del pe- rigonio ora saldate sino alla metà, ora soltanto nel terzo inferiore, ora libere quasi sino alla base, e più o meno assottigliate all' apice in una punta lesinit'orme, per il labello poco più piccolo, con il lobo medio ora più ora meno smarginato. L' Orchis acuminala di Desfon- taines, stando alla pianta da lui raccolta che si conserva nell'erbario di Webb , è la forma con le foglioline esterne del perigonio aventi l'apice più lungamente assottigliato e il labello meno largo. In essa come in tutte le piante italiane da me vedute, le foglioline interne sono poco più corte delle esterne e non minime come erroneamente le descrisse Desi'ontaines. La specie in esame è ben distinta dalla Orchis tridentata con la quale 1' ha confusa Bertoloni e della quale l' hanno considerata come varietà Boissier, Reichenbach figlio egli autori della i]ora francese, al quale errore sono stati indotti probabilmente dallo studio delle piante secche , dappoicbè a nessuno che le avesse vedute vive e nei paesi nativi potrebbe venire in mente di crederle due varietà di una medesima specie. La Orchis lactea è costantemente più piccola , ha la spiga più ovata o quasi conica in principio, e poi allungata e al- quanto rada, i fiori più piccoli, bianchi, il labello più piccolo diretto in giù e poi avvicinato all' ovario, con i lobi laterali più aperti , e con il lobo medio avente il dente non rivolto in giù: essa è pianta esclu- sivamente propria della regione mediterranea. 91 0. Orchis tridentata Scop. 0. spica ovato-subrotunda , densa, perigonii phyllis exterioribus ovato-lanceolatis, attenuato-acutis, conniventibus, basi connatis, bi- nis interioribus brevioribus, linearibus, apice breviter attenuato-acutis, conniventibus et pliyllis exterioribus partim connatis, labello pbyllis exterioribus subbreviore, plano, tripartito, laciniis lateralibus late lineari-spatbulatis, apice oblique truncatis, denticulatisque vel lineari- attenuatis, subintegris, lacinia media niajore obovato-cuneata, emar- ginato-biloba, margine denticulata, ssepe cum denticulo lineari, brevi. ORCHIS. 477 deorsum flexo in medio emarginatarge , calcare subcompresso, apice siibbilobo, dependente, ovario breviore, gynostemio brevissimo, obtiiso, bracteis lanceolato-subulatis, uninerviis, ovario brevioribus, foliis inferioribus oblongis, obtusiusciilis, glaucescentibus, fibris radi- calibus 2 tuberosis indivisis. Orchis tridentata Scopol. fi. cara. edìt. 2. tom. 2. p. 190. (ann. 1772.) Rtìch. fìl. orchid. p. 23 excl. var. 5 lactea et pi. syn. Gien. et Godr. fi. de Frane. 3. part. /, p. 288. Orcbis variegata Ali. fi. ped. 2. p. 147. Jacq. te. rar. 3. p. 16. Hall. ic. pi. Helv. p. 32. Beri. pi. genuens. p. 1 19. Dee. fi frang. 3. p. 248. Bìv. sic. pi. cent. 2. p. 44. Noce, et Balb. fi. ticin. 2. p. 149. Seb. et Maur. fi. rom. prodr. p. 306. Ten. fi. mp. 2. p. 294. Bert. amosn. Hai. p. 197. el incubr. p. 13. Pollin. fi. veron. 3. p. 11. Gaud. fi. helv. 5. p. 437. Rtich. fi. germ. excurs. 1. p. 124. Ten. syll. p. 454. Koch syn. fi. germ. el helv. edìt. 2. p. 789. De Not. rep. fi. lig. p. 384. Grìes. spie. fi. nini, et bith. 1 . p. 357. Puccin. syn. fi. lue. p. 474. Comotl. fi. comeus. 6. p. 344. Beri. fi. Hai. 9. p. 534 ex parte et exclus. plerisq. syn. Ambros. fi. Tir. austr. 1. p. 682. Orcbis Simia Vili. pi. du dauph. 2. p. 33. Orcbis commutata Todnr! orchid. sic. p. 24 excl. syn. orcliid. acunnnatse Ten. Gnss. syn. fi. sic. 2. p. 537. Orcbis conica Gnss? syn. fi. sic. 2. p. 538 non Willd. Orcbis a^tnensis Tin? m Guss. syn. fi. sic. 2. p. 876. in add. et emend. Orcbis Gussonii Todar. in Hit. ad me ìuissis. Orcbis Parlatoris Ttn! pi. rar. SwH. fase. 2. p. 29. Orcbis seu Cynosorcbis galeata, purpurea, leucosticta, sponsam ornatam effigietis Cup. h. cath. suppl. ali. p. 68. Orchis militaris , pratensis , elalior, floribus variegatis Seg. pi. veron. 2. p. 123. lab. 15. n. 3. Figure. — Jacq. ic. rar. tab. 599. Boi. reg. tab. 367. Reich. fil. orchtd. tab. 371. fìg. 1. Orcbis seu Cynosorcbis galeata, purpurea, leucosticta, sponsam ornatam effigiens Cup. pan ph. sic. 2. tab. 165. Bonann. tab. 35. Orcbis radicibus subrotundis, spica brevissima , labello breviter quadrifido circumserrato punctato Hall, liisl. n. 1275. tab. 30 et ic. pi. Helv. tab. 34. Stazione, Abitazione e Fiocitura. — Nei luoghi erbosi scoperti 0 boschivi della regione del castagno e della querce donde discende alla 478 ORCHIDEE. regione dell' olivo e sale talvolta sino alla regione subalpina di tutta la pen sola e delle isole di Sicilia, di Corsica e di Sardegna. Alibonda principalmente nelle parti settentrionali e centrali della penisola, è meno comune nelle parti meridionali e rara nelle isole. In Sicilia nasce presso Palermo nei monti di Santa Maria di Gesù, del Mesagtio presso Chiarandà, del Parco, di San Martino e nel Monte Caputo dove l'ho raccolta, nel Monte Gallo presso Sferracavallo (Guss. Tineo!) a Gibil- rossa (Todaro!), Miccini (Gnss. ), nel Monte Pizzuta (Todaro), Sa- gana, Mazzara , nel Monte di Cammarata e Polizzi (Guss.), Alcamo (Guss. Sorrentino), nel Monte di Trapani (Guss. Scigliani!), nel Monte Etna (Biv. Tineo), e a Castrogiovanni? (Guss.). In Corsica nasce presso Corte (Requien!), in Sardegna nei pascoli del Monte Gennar- gentu (Moris). Fiorisce in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica. — Pianta dell' Europa centrale e mas- sime della meridionale dove nasce principalmeute nei monti e nei poggi e di raro discende nei luoghi bassi : estesa dalla Gernìania e dalla Francia per l'Italia e la Dalmazia sino in Sardegna, in Sicilia, in Grecia e in Servia. Descrizione. — La spiga è dapprincipio ovata e quasi tonda ma poi si allunga un poco e divien quasi cilindrica: si compone per lo più di circa quindici fiori, assai fitti ma che si allontanano poi un poco. I fiori sono di un color di rosa pallido e talvolta bianchiccio, con vene lon- gitudinali più cariche e quasi violette nelle foglioline esterne ed in- terne e con tanti punti più carichi e quasi violetti ora isolati e sparsi per tutto il labello e ora uniti insieme in modo da risultarne qua e là alcune lineette o macchioline: il ginostemio poi è di colore rossiccio- violetto scuro che stacca assai bene sul color chiaro delle foglioline e del labello. Le foglioline esterne sono ovato-lanceolate , assottigliate acute, conniventi, saldate in basso tra loro, e con gli apici liberi e rivolti in fuori, le due laterali sono appena più lunghe della fogliolina intermedia. Le due foglioline interne sono circa un terzo o talvolta anche quasi la metà più corte delle esterne, lineari, strette, assotti- gliate verso l'apice in una punta acuta, conniventi, e saldate in parte con le foglioline esterne, segnatamente con la intermedia. Il labello è poco più corto 0 quasi uguale alle foglioline esterne, diretto quasi orizzontalmente in avanti, piano, glabro, tripartito; le lacinie late- rali sono larghette, lineari, quasi in forma di spatola all'apice eh' è tagliato obliquamente e fornito di piccoli denti: la lacinia media è maggiore delle laterali , di forma quasi obovata-cuneata , smargi- ORGHIS. 479 nato-biloba, con i lobi forniti in avanti di piccoli denti e con un dente ora piccolo, ora più lungo e quasi lineare, e rivolto un poco in giù nel mezzo della incavatura, l-o sprone é diretto in giù, av- vicinato all'ovario, di cui è poco più corto, schiacciato da avanti in dietro, un poco più grosso verso basso e ottuso o come bilobo all'apice. Il ginostemio è cortissimo, ottuso; le masse polliniche sono verdognole, i caudicoli giallicci, e le glandole bianchicce. L'ovario è lineare, contorto e verde. Le brattee sono lanceolate, assottigliate in una lunga punta, bianchicce 0 rosee, con un nervo verdognolo. Il fusto è alto da 5 0 6 pollici a più di un piede, delicato, cilindrico, di color verde chiaro, nudo verso alto e ha inferiormente per lo più tre foglie grada- tamente più piccole e a guisa di brattee. Le foglie inferiori sono allun- gate, ottusette, glaucescenti, con vene longitudinali e senza macchie. Gl'ingrossamenti tuberosi sono quasi tondi. Osservazioni*. — La nostra pianta è certamente 1' Orchis tridentata della flora cnrniolira e 1' Orchis variegata della flora pedemontana poi- ché Scopoli ed Allioni hanno riferito alle piante loro il sinonimo e la figura di Haller che appartengono indubitatamente alla nostra specie. Anche il sinonimo di Seguier vi deve essere riferito e per la descrizione da lui fatta e per la figura datane. Questa specie varia molto per la statura trovandosi più piccola quando nasce nei luoghi alti sul livello del mare e nella regione sub- balpina, per il colore più roseo dei fiori quando nasce nei luoghi sco- perti e soleggiati, per la forma del labello e massime delle lacinie la- terali di questo che talvolta sono strette, lineari, assottigliate e quasi intere ; il che ho notato nelle piante subalpine, le quali non ho avuto occasione di veder fresche, e nelle piante anche dei monti e dei luo- ghi bassi. A questa forse appartiene V Orchh Parlatoris come ho po- tuto rilevare da un fiore di questa favoritami dal defunto Prof. lineo. L'Orclìis (Btnensis Tin. , eh' è V Orchis conica Guss. non Willd, mi par si debba considerare come una forma, o se si vuole, una varietà dell' Orchis tridentata per la descrizione data da quei botanici non avendo avuto occasione di vedere le piante loro. 911. Orcliis longiemvis Link. 0. spica ovata , densa, perigonii phyllis exterioribus distinctis, conniventibus , lanceolatis, subaequalibus, labello brevioribus, binis interioribus duplo brevioribus, et angustioribus , oblongis, acutis, 480 ORCHIDEE. distinctis, conniventibus et apice se se tegentibus, labello plano, tri- partito, laciniis lateralibus brevibiis, anguste Hneari-attenuatis, sub- falcatis, lacinia media plusquarn duplo longiore et latiore, bilida, par- titionibus anguste linearibus, cum appendicula longiuscula angustis- sima interjecta, calcare lineari, apice siflìcompresso et subemargi- nato, dependente, subincurvo, ovarii dimidium subgequante, gyno- stemio obtuso, bracteis ovatis, acuminatis, minutis, uninerviis, l'oliis inferioribus oblongo-lanceolatis, acutiusculis, margine undulatis, fibris radicaiibus 2 tuberosis indivisis. Orcbis longicruris Link in Scrad. journ. fur die botanik 2. p. 323. (ann. 1799.) Brot. phyL lusit. 2. p. 12. Ten. syll. p. 454 et fi. nap. 5. p. 2i0. Lindi, orchid p. 273. Gries. spie. fi. rum. et bylh. 2. p. 357. Reich. fil. orchid. p. 33. Orcbis tepbrosanthos Desf. fi. atl. 2. p. 319 non Vili. Ordiis undulalifolia Biv! sic. pi. cent. 2. p. 44. Fiorin. Mazz. app. al prodi', della fior, roman. p. 22. (ann. 1807..) Reich. fi. germ. excurs. I.p. 124. Ten. syll. p. 454. Lindi, orchid, p. 273. Sibth. et Smith fi. grcec. 10. p. 20. Todar ! orchid. sic. p. 21. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 539. Bert. fi. Hai. 9 p. 537. Orcbis Simia /3 undulalifolia Webb! it. hisp. p. 9. Boiss. voy. en Espagn. p. 594. Orcbis tepbrosanthos j3 undulalifolia Bot. reg. 375. Orcbis Antropopbora .altera Cohimn. ecphr. 2. p. 8. Orcbis flora nudi bominis effigiem reprsesentans, mas Cup. h. cath. p. 158. Figure. — Biv. l. c. tab. 6. Brot. phyt. lusit. h j. 87. fig. 1 . Bot. reg. tab. 375. Sibth. et Smith fi. grcec. tab. 027. Reich. fil. orchid. tab. 375. Orcbis Antropopbora Oreades Cohimn. ecphr. 2. p. 9. Stazione, Abitazione e Fioritara. — Nei luogbi erbosi marittimi e dei colli e poggi delle parti centrali e meridionali della penisola e delle isole di Sicilia, di Capri e di Malta nella regione dell' olivo, donde sale sino a quella del castagno. Nasce nella Maremma toscana dove l'ho trovata presso 1' Alberese tra Colle lungo e Morticino , presso Tala- mone , enei Monte Argentario ^tra Porto Ercole e le Cannelle, nel Piceno presso Ascoli (Orsini!), presso Viterbo e Canino (secondo Bert.), Roma nel Monte Mario e nei Monti di Terracina e sul Monte Circello (Fior. Mazz.), negli Abbruzzi, nel Monte Santangelo di Castellamare e in Basilicata (Tenori), presso Napoli alle falde del Monte Vesuvio ORCIIIS. 481 (Colonna). In Sicilia è comune. In Capri (Giraldi), in Malta (GrechDe- licata!). Fiorisce in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica, — Pianta della regione mediterranea. Nasce in Portogallo , in Ispagna, in Italia, in Sicilia, in Capri, in Malta, in Grecia, nell' Isola di Creta, in Turchia, in Algeria. Descrizione. — La spiga porta molti fiori, vicini, i quali sono odorosi e di un bel colore di rosa. Le foglioline esterne del perigonio hanno tre o quattro righe longitudinaU di color più carico, sono quasi dell' uguale lunghezza, la superiore è appena più corta delle due late- rali, tutte lanceolate, acuminate e distinte tra loro. Le due foglioline interne sono la metà più corte e più strette, acute, di color roseo con una 0 due righe appena più cariche, sono libere, conniventi e si cuo- prono air apice 1' una 1' altra in modo da formare come un arco o una volta sul ginostemio. Il lahello è più lungo delle foglioline esterne, di color di rosa, un poco più chiaro e talvolta quasi bianchiccio verso la base con minutissimi punii di colore più carico: è piano, tripartito; le lacinie laterali sono quasi la metà più corte della lacinia di mezzo, strette assai e quasi falcate; la lacinia media è quasi lino alla metà di- visa in due altre lacinie strette, in mezzo alle quali è una appendice, lunga quasi la metà o due terzi di queste due lacinie e strettissima. Lo sprone è roseo-bianchiccio, quasi lineare, diretto in giù e un poco curvato, quasi schiacciato all'apice dove è un poco smarginato; è quasi la metà più corto dclFovario. 11 ginostemio è ottuso, talvolta con una piccola punta. L' antera è rossiccia scura , le masse polliniche sono di color verde scuro, le glandole distinte. L'ovario è lineare, con- torto, verde. Le brattee sono lunghe circa un terzo dell'ovario, ovate, con una punta fina e larga all'apice, e sono di color bian- chiccio. Il fusto è alto da Gpolhci sino a un piede e a un piede e mez- zo, cihndrico, liscio, verde. Le foglie sono allungato-lanceolate, quasi acute, di un verde glaucescente e spesso piegate a onde nei margini: hanno un nervo longitudinale e 2 o 4 vene longitudinali per parte. Osservazioni. — I fiori di questa specie hanno talvolta il labello di colore quasi bianco per tutto, e le- lacinie esterne di color rosa ca- rico e quasi violetto. Varia pure questa specie per le foghe ora più corte ora più larghe e talvolta poco o punto ondeggiate. FiouA Italiana. Voi,. UI. 31 48^2 (3RCH1DEE. OtS. Oreliis Bivonse Todar. 0. spìca ovata, densa, perigonii phyllis exterioribiis distinctis, conniventibiis, ovato-oblongis, aciitis, binis interioribus paulo brevio- ribus, linearibus, acutis, conniventibus, labello pbyllis perigonii exte- rioribus longiore, tripartito, laciniis linearibus angustissimis, lateraH- bus loiigiiisculis, media subduplo longiore et latiore, bifida, cum denticulo filiformi interjecto, calcare brevissimo, obtuso, subbilobo, bracteis lineari-lanceolatis, uninerviis, ovarium subsequantibns,foliisin- ferioribus oblongisobtusiusculis, fibris radicalibus 2 tuberosis indivisis. Orcliis Bivonge Todar. nell' Imparziale giorn. di Scienz. Lelt. ed Arti ami. 1840 p. Si el in orchid. sic. p. 20. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 538. Figure. — Nessuna. Stazione, Abitazione e fioritura. — Todaro ha Scoperto questa specie nei pascoli sterili dei monti palermitani , nel Mónte deirOcchio dalla parte che guarda Sagana. Fiorisce in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica. — Pianta finora nota di Palermo. Osservazioni. — iXulla OSO dire Sulla bontà di questa specie che qui riporto sulla fede di Todaro e di Gussone, poiché da un solo fiore favoritomi dall' amico Todaro non si può con certezza dire se essa sia distinta bene dalle specie affini o se sia una pianta ibrida. Secondo To- daro differisce dalla Oidiis lephrosanllios Vili, per il labello non punteg- giato e per la lunghezza, delle brattee, ed io aggiungerei per le foglio- line interne del perigonio poco più corte delle esterne e per lo sprone cortissimo, lungo appena una linea. Gussone scrive che essa ha il portamento dell' Orchi s tindulaiifoUa Biv., eh' è la nostra Orchis lon- gicruris e la distingue principalmente da questa per le foglie meno piegate a onde nei margini , per le lacinie del labello quasi filiformi e per lo sprone cortissimo. Egli la crede pure ben distinta dall' Orchis tephrosanlhos. lo ne ho fatta la diagnosi sul fiore favoritomi da Todaro e sulle descrizioni di questo e di Gussone. 913. Orchis teplirosantlios Vili. 0. spica ovata, densiuscula, perigonii phyllis exterioribus subae- quaUbus, ovato-lanceolatis, attenuato-acutiusculis , basi connatis, con- ORCHIS. 483 niventibus, binis interioribus tertia parte brevioribus, linearibus, atte- nuato-acutiusciilis ciim exteriotibus a basi supra medium connatis, con- niventibus, labello pbyllis exterioribus longiorc, plano, profunde tripar- tito, laciniis lateraHbus longiusculis, angustissime bnearibus, obtusis, apice inflexis, lacinia media lineari, plus quam duplo latiore, pennici- cillato-maculata, bifida, partitionibus angustissime linearibus, obtusis, apice intlexis cum dente quandoijue lineari elongato , sursum flexo in- terjecto, calcare subcompresso, apice subbilobo, dependente, ovarii dimidiumaequante, gynostemio truncato, bracteis superioribus obtusis- simis, subtruncatis, minimis, inferioribus lanceolato-acuminatis, ova- rium subaequantibus vel superantibus , foliis inferioribus oblongis, fibris railicalibus 2 tuberosis indivisis. Orcbis tepbrosantbos Vili. pi. da danph. 2. p. 33 excl. syn. Seguieri. Re ad. (ì. ped. app. p. 32. Seb. et Maur. (l. rom. prodr. p. 306. Ten. jl. nap. 2. p. 294. Reich. fi. gemi, excnrs. 1. p. 124. Lindi, orchìd. p. 273 var. a. Ten. syll. p. 454. Puccin. syn. fi. lue. p. 473. Beri, fi Hai 9. p. 538. Orcbis militaris i Limi. sp. pi. p. 1334. Orcbis Simia Lamh. fi. frane. 3. p. 507 var. /5. Dee. fi. frang. 3. p. 249 \av. a. Kochsyn.fl. germ. et helv. edit. 2. p. 789. Gries. spie. fi. rum. et Injlh. 2. p. 357. Comoll ! fi. comens. 6. p. 343. Reich. fìl. orchìd. p. 28. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 288. Ambrosi fi. Tir. austr. 1 . p. 681 var. a. Orcbis zoopbora Thuìll. fi. paris. edit. 2. p. 450. Orcbis macra JÀndl. ovchid. p. §73. Orcbis zoopbora Cercopitbecum exprimens Oreades Column. ecphr. 1. p. 319. Orcbis flore Simiam referens flore purpureo cum variet. Vaili, boi. paris. p. 148. lab. 31. fìg. 25 et 26. Figure. — Reich. fìl. orchìd. tab. 373. Orcbis altera Oreades Cercopithecopbora Column. 1 . p. 320. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Neijluogbi erbosi 0 boscbivi della regione della querce e talvolta in quella dell' olivo delle parti settentrionali e centrali della penisola e piij raramente delle parti me- ridionali. Nasce presso Verona nella Selva Mantica (Manganotti !) e nei colli di Grezzana (Bracht!, Massalongo!), presso Lazise sul Lago di Garda (Clementi!), presso Trento a Sant' Agata (Perini!), presso Po- marolo a Nogaredo (Facchini!), in Vallarsa di Rovereto soprai possessi del Baroni, a Pederzano, presso Castellano e fra Gargano e Gardolo 484 ORCHIDEE. (Ambrosi), nei prati di Angarano (Montini!), in Istria presso Rovigno (Tommasini!), nei Mantovano (Barbieri!), nei colli presso Parma (Pas- serini!), nei colli bolognesi (Bert.), nell' Imolese a Castel del Rio (Tas- sinari), nella Riviera di Ponente a San Remo nei prati di Bignone (Pa- nizzil), nel Monte Pisano presso Santa Maria del Giudice (P. Savi ! , Puccin!), presso Firenze alla Tana (Baroni), tra Siena e San Qiiirico nei Loschi di Curiano, dei Galluzzi e di Toma e presso l'Alberese dove l'ho raccolta, nel Pisano al Monte Birre (Gennari), presso Roma nel Monte Mario (Webb!), nella Villa Borghese (Seb. eMaur.), nella Villa Panfili (Rolli!), nel Monte Testaccio (Magnnguti!), nel Regno di Na- poli (Colonna), in Calabria (Pollino). Fiorisce in Maiigio e Giugno. Distribuzione geografica — Pianta in parte dell' Europa centrale e meridionale, estesa dalla Inghilterra e da qualche raro punto della Germania per la Francia, la Svizzera e il Tirolo sino in Portogallo , in Ispagna, al Regno di Napoli e in Turchia. Nasce pure in Georgia. Descrizione. — La spiga è ovata 0 di raro allungata, e porta da 9 a molti tiori alquanto vicini gli uni agli altri. Le foglioline esterne e le due laterali interne del perigonio sono di colore roseo chiaro con linee longitudinali più cariche o violette, però non continue in modo che sembrano come piccole macchie lineari poste in linea. Il labello è roseo chiaro e quasi bianco tnmne nelle lacinie dove è di color violetto chiaro: esso ha nella lacinia mediana poche macchie violette formate da piccoli peli uniti in fiocchetti. Le brattee superiori e talvolta anche tutte quando la spiga è corta sono piccolissime, ottuse e come tronca- te, tal altra le inferiori sono lanceolate-àcuminate e gradatamente piìi lunghe da alto in basso della spiga in modo che le infime sono più lunghe dell' ovario ed anche del fiore. Osservazioni. — Ho ritenuto il nome di Orchis lephrosanthos di Vil- lars anziché 1' altro anteriore di Orchis Simia di Lamarck, perchè que- sto botanico confuse con quel nome tanto la specie in esame quanto l' Orchis militaris di Linneo. 914. Orcltis uiilitarìs Limi. 0. spica ovata, densiuscula, perigoni! phyllis exterioribussubaj- qualibus, ovalis, acutis , connatis, apice liberis, conniventibus, binis interioribus brevioribiis et angustioribus, linearibus , acutisiusculis , labello perigoni! phyllis exterioribus longiore, plàniusculo, profundc ORCHIS. 485 tripartito, laciniis lateralibits brcvioribus, linearibiis, subfalcatis, acu- tiiisculis, intermedia a basi ad medium anguste lineari, lateraliter penni- cillato-pnnctata, dein biloba, lobis ovatis, ohtiisis, divaricatis cuni dente lineari-angustissimo interjecto , calcare snbconjpresso, oUnso , descendente, ovarii dimidinm aj'iuante, gynostemio obtuso, bracteis aculiiiscidis. ovario multo breviorlbus, foliis inferioribus oblongis, fi- bris radioalibus 2 tuberosis indivisis. Orcbis militaris Linn. fi. svec. edit. 2. p. 310. Ali. fi. ped. 2. p. 148. Hall. ic. pi. Helv. p. 34 excl. var. Balb. fi. taur. p. 147. Seb. et Maur. fi. rom. prodr. p. 305. Beri, amoen. ital. p. 4IG. Pollin fi. veron. 3. p. 12 excl. syn. Seg, Ten. fi. vap. 2. p. 292. el sijll. p. 454. Reich. fi. germ. excurs. 1. p. 125. Lindi, orch'id. p. 271. Koch syn. fi. germ. et helv. eilil. 2. p. 789. Gries. spie. fi. rum. et bijth. 2. p. 357. Puccìit? syn. fi. lue. p. 474. Comoll' fi. romens. 6. p. 3i2. Beri, fi. ìlal. 9. p. 540. Cren, el Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 289. Ambrosi fi.. Tir. anslr. 1 p. 680 var. a. Orcbis militaris y Linn. sp. pi. p. 1334. Orcbis Rivini Gouan. ili. p. 74 (ann. 1775). Reich. fil. orchid. p. 30. Orchis Simia Lamk. fi. frang. 3. p. 507 var. a. Orcbis galeata Poìr. in Lnmk. dìet. encycl. 4. p. 593. Dee. fi. fr. 3. p. 249. Ten. fi. nap. 2. p. 292. Orcbis Mimiisops Thmll. fi-, paris. edit. 2. p. 458. Orchis cinerea Sckrank baier. fi. p,.241 . Orcbis militaris minor Vaili, boi. par. p. 149. lab. 31 . fìg. 22, 23, 24. Orcbis flore Simiam referens Seg. pi. veron. 2. p. 137 excl. syn. ex descript, et icon. lab. 15. n. 9. Figure. — Jacq. ìc. 3. lab. 598. Orchis radicibns subrotundis, spica conica, labello quadrifido, brachiolis et pectore perangustis H^dl. ie. pi. Helv. lab. 27. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei prati e pascoli della re- gione del l'aggio e della querce donde discende nella regione del casta- gno tanto delle Alpi quanto degli Appennini sino a quella degli Abbruz- zi. Nasce pure nelle Alpi Apuane. E più comune nelle parti settentrionali che nelle centrali. Nasce in Piemonte (Ali. Balb.), presso Torino, limgo il Fiume della Dora (Del Ponte!), Susa a Mompantero ed altrove (Re), presso Domaiiossola nei prati (Biroli) , nei colli presso Pavia (Noce, e Balb.), nei collie monti presso Como (Comoll., Mondelli!), a Stimia- 48G ORCHIDEE. nico sopra Cernobhio, nel Monte Olimpino, a Cardano e nel Canton Ticino a Balerna, Menclrisio e Lugano (Comolli), presso Bergamo (Rota!), presso Verona nei l'ossi vicino alla Pi»rta del Palio (Seg.), nel bosco del Pestrino lungo il tìiime dell'Adige (Pollini, Manganottil), nei colli presso Costermano (Manganotti!), presso Rovereto (Pollin.), nel Trentino a Sant'Agata (Perini!), a Bolzano, nella Valle Venosta , nella Piisteria, presso Borgo di Valsiigana nella Valle di Sella, nel Monte Civeron , alle Tezze ed altrove (Ambrosi!), donde 1' ho descritta , nei prati e boschi del B.issanese (Montini!), presso Narvesa (Kellner!), jìresso Zanle (Tommasiiii!), nella Riviera di Ponente presso Albenga (Sassi), nelle Alpi Apuane sopra le sorgenti del Fiume Frigido nella sa- lita di Navoli (Bert.), nell'Appennino lucchese a Limano (Puccin.), presso Firenze all' Incontro (Ricasoli), nel Piceno a Montefortino (Mar- zialetti !), nella Sabina nel Monte Lucretili (Mauri sec. Bert.), nel Monte Gennaro e presso Albano (Seb. et Maur.), nei Monti de- gli Abbruzzi alla Majella ed altrove (Ten.). Fiorisce in Maggio e Giugno. Distribuzione geograGca, — Pianta estesa in Europa dalle parti meridionali della Svezia, della Norvegia e delle isole svedesi di Oelan- dia e di Gotlandia e dalle Isole Britanne sino ai Monti di Roma e degli Abbruzzi ed in Turchia (sec. Sibili). Nasce pure nel Caucaso ed in Siberia. Descrizione. — La Spiga è ovata e (juasi conica, dipoi quasi cilin- drica piuttosto litta. l fiori soflo di color violetto. Le tbglioline esterne del perigonio sono saldate per gran parte tra loro e conniventi , sono di color più chiaro di fuori e di dentro hanno delle righe longitudinali più cariche, un poco papillose o come scabre. Le due laterali delle in- terne sono circa un terzo più corte, strette e lineari, quasi acute all'a- pice e con una riga longitudinale nel mezzo. 11 labello è profondamente trifido, con le lacinie laterali (piasi falcate e più corte dell'intermedia, la quale è stretta fin quasi alla metà e convessa con tanti fiocchetti co- me peli di colore più carico più abbondanti dalle parti, e biloba, con i lobi larghetti, ovati, ottusi e divaricati, in mezzo ai quali sta un dente lunghetto e strettissimo. Lo sprone è un poco schiacciato, ottuso al- l'apice, discendente e la metà più corto dell' ovario. Questo è lineare, violaceo, contorto. Le brattee sono quasi lanceolate,, acute o ottusette e quasi troncate, molte volte più corte dell' ovario. Il fusto é alto da un piede a un piede e mezzo, cilindrico, nudo superiormente. Le fo- glie inferiori sono allungate , acute o ottusette,. larghe e hmghette. Le ORCHIS. 487 superiori sono quasi ridotte alla sola guaina, die è larga e abbraccia il fusto. Osservazioni. — Gon il nome di Orchis mililans Linneo confuse insieme nelle Siiecies plaiilarnm questa e le specie affini clie considerò solo come varietà. Dovendo serbare ad un;i di esse il nome dato da Linneo io V ho ritenuto, secondo che ha già fallo Koch, a questa spe- cie che è quella stessa descritta da Linneo con questo nome nella sua Flora suecica, avendo sotto occhio le piante delle isole di Gotlandia e di Oelandia, alle quali corrisponde perfettamente la specie in esame. Larnark ha certamente confuso nella sua O'c/iis Simia tanto que- sta quanto l'Orckìs tefjhrosa'ilhos considerandole come varietà quantun- que alla sua var. a. abbia riferita la figura 21 di Vaillant che appar- tiene a una varietà della Orchis purjmrea. 915. Orcliis purpurea Huds. 0. spica ovata, densa, perigonii phyllis exterioribus connatis, apice liberis, conni ventibus, ovatis, acuminatis, binis interiorilius vix brevio- ribus, lineari-lanceolatis, acuminatis, conniventibus, et exterioribus basi connatis, labello phyllis perigonii exterioribus longiore, plano, undique pennicillato-punctato, tripartito, laciniis lateralilms linearibus, apice oblique tiancato-subcrenulatis , lacinia media multo majore , obcordato-biloba, lobis subcuneatis, cum dente setaceo interjecto, calcare subclavato, emarginato-subbilobo, descendente, ovario subdi- midio breviore, gynostcmio obtnso, bracteis ovatis, uninerviis, mi- nimis, foliis latis, oblongis, fibris radicalibus 2 tuberosis indivisis. Orchis purpurea Huds. fi. angl. edìl. 1. p. 334. (ann. 1762) Reìch- fil. Oìcìiid. p. 21 . Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1 . p. S89 Orchis militaris Lmn. sp. pi. p. 1334. var. jìet y. Lnink. fi. frang 3. p. 506. Vili. pi. du dauph. 2. p. 34. Dee. fi. frane. 3. p. 248. Orchis fusca J'/c^. nustr. 4. p. 4. (ann. 1776). Ali fi. ped. 2 p. 148. Hall. ie. pi. Helv. p. 33,. Suffr. pi. du Frìoul p. 185. Savi due cent. p. 195 et hot. etrusc. 3. p. 164. Noce, et Dalb. fi. licin. 2 p. 150. Seb. et Manr. fi. rom. prodr. p. 305. Pollin. fi. veron. 3 p. 13. Ten. fi. nap. 2. p. 293. Gaud. fi. helv. 6. p. 435. Reich. fi. gemi, excurs. 1 . p. 125. Ten. syll. p. 455. Lindi, orchid. p. 272 Boiss. voy. en Espagn. p. 592. Vis. fi. dalm. 1. p. 169. De Not. rep fi. lig. p. 384. Gries. spie. fi. rum. et byth. 2. p. 356. Comoll. fi 488 ORCHIDEE. comens. 6. p. 340. Bert. fi. ilal. 9. p. 541. Ambros. fi. Tir. atistr. 1. p. 679. Orchis magna latis foliis, galea fusca vel nigricante J. B. Bay augi. 3. p. 378. lab. 19. f. 2. Orchis militaris major Tourn. inst. p. 432. Vaili, hot. paris. p. 148. lab. 31. fìg. 27, 28, 29. Seg. pi. veron. 2. p. 122. lab. 15. f. 2. Figure, — Jacq. l. e. lab. 307. Beich. fil. lab. 378. Orcliis latifolia altera Gius. rar. pi. hìst. p. 267. fìg. Orchis radicibus siibrotundis, labello quadrifido, brachiolis an- gustis, criisciilis latis , serratis Hall. ìc. pi. Helv. lab. 30. b. stenobola, lobis laciniae mediae labelli laciiiiis lateralibus paulo latiorihus. On pianta hybrida? Orchis fusca j3 stenobola Coss. et Germ. fi. par. p. 550. Orchis Jacquinii Godr. fi. de Lorr. 3. p. 33. Orchis purpurea b, stenoloba Beìcìi. fil. orchid. p. 31. Orchis purpurea b, angustata Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. p. 290. Orchis militaris majoris varietas Vaili, boi. paris. lab. 31. fig- 21. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi boschivi e nei prati della regione della querce e del castagno, nei colli e monti della penisola, dove è più comune nelle parli settentrionali e centraH : é rara nelle parti meridionali dove si trova sino in Basilicata. 1/ ho pure di Corsica presso Corte. La varietà b. è più rara, io 1' ho delle vici- nanze di Rovereto (Facchini!), dei prati di San Michele di Angarano vet-so Valle Trippona nel Bassanese (Montini!), di Roma nella villa Panfili (Sanguini), di Corsica (Requien!). Fiorisce in Maggio. Distribuzione geografica. — Pianta delle parti centrali e in parte delle meridionali di Europa estesa dall' Inghilterra e dalla Germania sino al Regno di Napoli, in Tracia ed in Bitinia. Descrizione. — ■ E la maggiore delle nostre specie di questo ge- nere, molto bella per la spiga e per lo stacco che fa il labello di co- lore chiaro sulle foglioline esterne del perigonio di colore rosso molto scuro. La spiga è grande, ovata e si compone di molti fiori, fitti. Le tre foglioline esterne sono di colore rosso .scurissimo, talvolta verdo- gnole verso basso e con tre nervi longitudinali mólto manifesti: le due interne laterali sono di colore più chiaro con qualche macchiolina o li- neetta più scura. 11 labello è di color bianco-roseo ed ha tanti piccoli OUCHIS. 480 fiocchetti di peli papillosi di color violetto che sono ora molto vicini, ora più lontani e sparsi in modo che il labello offre molta varietà nei suoi colori: tali fiocchetti staccano bene sul labello. Questo labello é trilido ; le lacinie laterali sono Hneari, troncate obliquamente all'apice ed ivi crenulate; la lacinia mediana è molto maggiore, larga, quasi in forma di cuore e biloba, con i lobi quasi cuneati e con un dente a guisa di una seta lungbetta in mezzo ai lobi. Lo sprone è la metà più corto dell' ovario, di colore bianchiccio, sfumato di violetto, quasi in forma di clava, più grosso all'apice cb' è smarginato-bilobo. Le brattee sono di color violetto un poco più scuro verso la base, molte volte più corte dell'ovario, ovate, quasi acute, uninervi. Il fusto è alto da un piede a un piede e mezzo o due piedi, cilindrico, grossetto, nudo in alto, vestito in basso dalle guaine delle foglie, che sono larghe da uno a due pollici, lunghe da tre a cinque pollici, allungate, ottuse, verdi, lucenti, con molte vene longitudinali. GÌ' ingrossamenti delle due fibre radicali sono interi. Osservazioni. — Questa specie varia non solo per il colore dei fiori e massime del labello, come ho già detto di sopra, ma ancora per la forma di questo, essendo le lacinie ora più larghe ora più strette, con crenature intere e il dente setaceo ora più corto ora più lungo e talvolta mancante. Sotto genere secondo. Perigonii pbylla distincta, exteriora lateralia patentia aut patentis- sima vel reflexa. Fibrae radicales 2 tuberosa^ indivisae vel divisae. An- DRORCHIS Reich. fìl. orchid. p. 34. * Saccata. Labellum integrum. Bracteae subsimplicinerves, plu- rinerves. Fibrae radicales 2 tuberosae indivisae. 916. Orcbis saccata Ten. 0. spica subcylindracea , laxiuscula, pauciflora, perigonii phyllis exterioribus distinctis, oblongis, obtusis, lateralibus subretroflexis, su- premo cum binis interioribus paulo brevioribus et angustioribus, ob- longis, obtusis connivente, labello phyllis perigonii exterioribus aequali, /,90 ORCHIDEK. obovato-elliptico, obtuso, subemarginato, crenulalo, calcare ampliato- saccalo, subapiculato, depenelente, ovario 2-opIo breviore, bracteis ovato-lanceolalis , acutiuscuiis, subseplemiierviis , ovarium superan- tibus, ibliis inferioribiis oblongo-lanceolatis, obtusiusciilis, obscure viridibus. inimaculatis maculatisve, fibris 2 radicalibus tuberosis indivisis. Orebis saccata Ten. fi. neap. prodr. p. UH et sijll. p. 455 et fi. mp. 5. p. 240. Movisi stìrp. sarà, elench. fase. 3. p. 11 . Lindi, oìchid. p. WS. Boiss. voij. en Espagn. p. 592. Tod! orchid. p. 14. Guss. syn. (l. sic. 2. p. 529. Reich. fil. orchid. p. 37. Beri. fi. Hai. 9. p. 530. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 295. Orchis papilionem referens, foHis maculatis Cup. h. calli, suppl. alt. p. 67. Figure. — Ten. fi. nap. lab. 248. f. 2. ex Tener. Reich. fìl. orchid. tnb. 382. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi erbosi, pOCO lon- tani dal mare, della parte meridionale della penisola e delle isole di Sicilia, di Sardegna e di Malta nella regione dell'olivo. Nasce nei prati montani di Basilicata presso Rosano (Tenore, Gussone), in Sicilia nelle vicinanze di Palermo alle falde del Monte Pellegrino presso la Favorita, a Mondello, ai Ciaculli, a Vdlabate, nel Monte Catalfano, alla Bagheria, a Balda, alle Fornaci, e alla Scala del Mezzagno presso Cbiarandà, come pure presso Trapani, nella maggior parte dei quali luoghi r ho raccolta io medésimo. In Sardegna presso Cagliari e al- trove (Moris!). In Malta (Grech Delicata). Reicbenbach scrive nella sua flora germanica excursorìa 1. p. 123 cbe Rudolidii raccolse que- sta specie in Istria presso Trieste : io però non V ho ricevuta di colà da alcun botanico né la trovo indicata dell'Istria nel lavoro di Reicben- bach figlio sulle Orchidee. Fiorisce in Febbraio e Marzo. Distribuzione geografica. — Pianta della regione mediterranea e dell'Oriente. Nasce nelle parti meridionali della Spagna, della Francia, nel Regno di Napoli, in Sicilia, in Sardegna, in Malta, in Grecia, in Persia presso Schiras (Kotscby), e in Algeria. Deicrizione. — La spiga è piuttosto rada e quasi cilindrica, lunga da poco più di un pollice a quasi tre polhci, e si compone di pochi fiori, comunemente da 3 0 5 a 1 1 o 15, di colore rossiccio-violetto con il labello più carico. Le foglioline esterne del perigonio sono al- lungate, ottuse, con leggeri nervi longitudinali; le due laterali di esse sono alla base di fuori quasi tondeggianti e assai aperte e quasi rivolte ORCHIS. 401 in dietro, la intermedia è eretta e avvicinata alle due interne laterali, le quali sono un poco più strette e più corte , allungate e curvate un poco a guisa di falce, oUusette o ottuse all'apice e con tre leggieri nervi longitudinali. Il labello è lungo quasi quanto le foglioline esterne del perigonio, patente, non diviso, quasi ovato a rovescio ed ellittico ovvero quasi tondo , leggermente crenato nel margine e smarginato all'apice dove ha un piccolo dente , e con vene distribuite a ventaglio che dalla base vanno verso il margine. Lo sprone è largo a guisa di sacco* ottuso all'apice dove ha però una piccola punta sporgente, è bianchiccio sfumato di rossiccio, è diretto in giù , avvicinato all'ovario, del quale è due o tre volte più corto. L'ovario è allungato-fusiforme, contorto. Le brattee sono ovato-lanceolate , alquanto acute, di color rossiccio-violetto, con circa sette nervi longitudinali e sono più lun- ghe dell'ovario. 11 fusto è alto da 4- a 6 o 8 pollici, cilindrico in basso, angoloso in alto. Le foglie sono di un color verde scuro, al- lungate 0 allungato-lanceolate , ottusette e con una piccola punta spor- gente, e con vene longitudinah : talvolta hanno delle macchioline scure. Gli ingrossamenti tuberosi sono allungati. ** Provinciales. Labellum trilobum , lobis lateralibus rotunda- tis, lobo medio minore vel minimo truncato-emarginato, vel emargi- nato-subbilobo. Fibrse radicales 2 tuberosae indivisa?. A. Bracteae un'ì-trinerves. 919. Ordii» proTÌiicialis Balb. 0. spica subovata, laxa, perigonii phyllis exterioribus distinctis, obtusis, duobus lateralibus oblique ovato-oblongis , denique retro- flexis, intermedia ovato-oblonga, erecta, binis interioribus vix brevio- ribus, ovatis, obtusis, conniventibus , gynostemium obtegentibus, la- bello phyllis perigonii exterioribus subaequali, in disco convexo et pu- berulo, Irilobo, crenulato vel integro, lobis lateralibus postice rotun- datis, deflexis, lobo medio sublruncato, emarginato-bilobo, calcare clavato, obtuso, ascendente, ovarium subajquante, bracteis lanceola- tis, acutis, uninerviis, inferioribus trinerviis, ovarium subaequantibus, foliis inferioribus oblongo-lanceolatis, nigro-maculatis, fibris 2 radi- calibus tuberosis indivisis. 492 ORCHIDEE. Orchis provincialis Z?rt/ò/ mise. bot. alt. p. 33. Beri. rar. Hai. pi. dee. 3. p. 40 et lucubr. p. 13. Dee. fi. fraug. 5. p. 329. Seb. et Maiir. fi. rom. prodr. p. 303. Savi bot. etrusc. 3. p. 166. Bert. amoen. ital. p. 198. Morisl slirp. sarà, elench. fase. 1 . p. 44. Heich. fi. germ. excurs. 1. p. 122. Ten. syll. p. 456. Vis. fi. daini. 1. p. 167 ex partt!. Todar! orchid. sic. p. 42. Koch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 791. an ex parte? Moris et De Nut. fi. Caprar. p. 123. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 536. De Noi. rep. fi. lig. p. 385. Puccini syn. fi. lue. p. 476 excl. var. a. Cornali? fi. eomens. 6. p. 351. Reich. fìl. orchid. p. 44 var. a. Bert! fi. Hai. 9. p. 546. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1 . p. 293. Guss. enum. pi. inarim. p. 317. Orchis pallens Savi! fi. pìs. 2. p. 300. Bert. pi. yen. p. 120 et rar. ilal. pi. dee. 2. p..20. Orchis Cyrilli Ten. fi. nap. 2. p. 287. Orchis ornithophora, candido-hitescens, Palmse Christi pratensis rnaculatae foliis Clip. h. calli, p. 157. et suppl. alt. p. 67. Figure. —Balb. 1. e. lab. 2. Ten. fi. nap. tab. 87. Beìeh. fil. lab. 387. Orchis ornithophora, candido-lutescens , maculalis Mns Cup. panph. 1. tab. 202 et 2. tab. 222. Bonann. tab. 34. Stazione, Abitazione e Fioritura> — Nei luoghi boschivi e talvolta erbosi dei colli e monti della penisola e delle isole di Sicilia, di Corsica, di Sardegna, di Capraja, e d'Ischia nelle regioni del- l'olivo e del castagno donde sale a quella della querce; però non è comune. E più rara nelle parti settentrionali donde 1' ho solo delle vi- vinanze di Como (Comolli! Mondelli!), di Bergamo (Rota!), del Monte Baldo (Massalongo!), dei colli di Parma (Passerini !), e di Bo- logna (Bertol !). Molineri la scoperse nei boschi di V Ester eli e donde l'ebbe Balbis. Nasce poi in Istria presso Cepich alle falde del Monte Maggiore (Tommasini!), nella Riviera di Genova presso Mentone (Ardoino! ), Albenga (Badarrò), Genova, Sarzana (Bertol!), Lucca, Pisa, Firenze, alla Vallombrosa, presso Siena, Massa Marittima, nel Monte Argentario e in altri luoghi della Maremma Toscana, dove l'ho raccolta, presso Assisi nello slato Romano (Gennari!), dell'Appennino dell' Umbria al Furio (Narducci !), presso Ascoli (Orsitii ! ), Viterbo (Ca- mini), Roma, Albano, nel Monte Gennaro, (Seb. et Maur. Sanguin. Rolli!), e nei Monti Lepini presso Carpinetto (Rolli!), nei Monti de- gli Abbruzzi, Monte della Stella e Monte Sant'Angelo di Castellamare ORCHIS. 495 (Tenore, Pasquali!), presso Napoli nel Monte Nuovo (Caudini), snella Valle di San Rocco (Teii. Giiss! ), nella Basilicata (Gasparrinil). hi Sicilia presso Palermo nei Monti di Santa Maria di Gesù, di San Martino, del- rOccliio,diSant'Anna, della Pizzuta e nei Boschi delPianetto presso Re- botlone e di Tordiepi dove 1' ho raccolta; presso Sagana a Gihilmessa e nei Boschi di Gapizzi (Guss.), nei boschi di Castellobuono (Mina), nei Monti di Renda, della Moarta presso Monreale (Todaro), presso Termini e Messina (Tineo). in Corsica presso Corte (Requien!). In Sardegna dove è abbondante (Moris! ed erb. Webb.), Capraja (Moris e De Not. ), Ischia dove nasce nei boschi alti e di raro nei hwj^ìn bassi. Fiorisce in Aprile e Maggio, e nei luoghi più alti e nei paesi seltentrio- nali in Maggio e Giugno. Descrizione. — La spiga è quasi ovata, ma poi si allunga ed è piuttosto delicata, ha per lo più da 10 a 15 fiori e talvolta an- che più di iO , alquanto distanti tra loro. Le foglioline esterne del perigonio sono ovato-allungate, ottuse, le due esterne con la base un poco allargata obbli(iuamente in fuori, queste sono dirette poi verso dietro, la intermedia è quasi eretta: tutte sono di colore bianchiccio con tre leggerissime vene di colore verdognolo. Le due foglioline in- terne sono poco più corte delle esterne, ovate, ottuse, conniventi in modo che si cuoprono un poco con gli apici e formano come una vòlta sul ginostemio ; sono pure di colore bianchiccio con tre vene lon- gitudinali anche più leggerei quelte delle foglioline esterne. Il labello è quasi uguale a queste in lunghezza, convesso nel disco ed ivi pube- rulo, di un giallo assai pallido e con pochi e piccolissimi punti di co- lore amaranto pallido : è trilobo, con i lobi laterali tondeggianti di dietro, rivolti in giù. Lo sprone é di colore giallognolo, lungo quasi quanto l'ovario , curvo ed ascendente, un poco più grosso verso l'apice ed ottuso ed ivi talvolta smarginato. Il ginostemio è ottuso, ha la metà circa della limghezza delle due foglioline interne e di color giallo. L'ovario è quasi lineare un poco più grosso nel mezzo, curvato quasi in forma di S, contorto. Le casside sono lunghe poco meno di un pollice, allungato-fusiformi , triangolari, con sei costole, tre rappre- sentati dagli angoli e tre più prominenti. I semi sono piccolissimi , quasi cla\ati; l'integumento è composto di cellule semplici, poco pro- lungate ad ambe le estremità : 1' embrione è ovale. Le brattee sono lanceolate, acute, lunghe quasi quanto l'ovario, le inferiori con tre nervi, le superiori con un sol nervo, sono bianchicce sfumate di verdognolo con i nervi di color verde pallido. 11 fusto è alto da poco 494 ■ ORCHIDEE. meno a poco più di un piede compresa la spiga, è cilindrico inferior- mente e angoloso in alto. Le foglie inferiori sono allungato-Ianceolate, ottuse , patenti, verdi , con molte macchie di varia grandezza per lo più tonde e nericce o assai scure. Poche foglie assai piccole si vedon nel fusto e sono lanceolate ed acute. Gl'ingrossamenti tuberosi delle due libre radicali sono ovati. Osservazioni. — Le piante ricevute da Comolli delle vicinanze di Como spettano certamente alla Oirhis pravìnrialìs, però dubito che aWa Orcliis pi ovinàalis d'i (\i\esto autore appartengano quelle ch'egli scrive di nascere nei prati dei Monti Corni di Ganzo, donde da altri botanici ho ricevuto solo V Orcìiis pnllens e dove non mi pare per l'al- tezza sul livello del mare potrebbe trovarsi VOicliis provincialis. Forse 1' Oixlus provincialis con le foglie senza macchia (/"o/ia con- coloria) della quale scrive Gussone nella sua Flora sictda tom. 2, p.537, deve riferirsi aWa Orcliis pauciflura. 9iS. Orcliis paiiciflora Ten. 0. spica plerumque pauciflora, laxiuscula, perigonii phyllis exte- rioribus distinctis, obtusis, duobus lateralibus oblique ovato-oblongis, exlerne subauriculatis, retroflexis, intermedio ovato-oblongo, gynoste- mio approximato, binis interioribus brevioribus , ovalis, obtusis, con- niventibus, gynostemium obfegentibus, labello phyllis perigonii exte- rioribus paulo longiore, lato, convexo et puberulo , trilobo, lobis la- teralibus postice rotundatis, antice acutiusculis, margine crenatis , deflexis, lobo medio minore subtruncato, crenulato, emarginato-bi- lobo, cum denticulo interjecto, calcare clavato , obtuso vel subemargi- nato , ascendente, ovarium superante, bracteis lanceolatis , acumina- tis, uninerviis, inferioribus trinerviis, ovarium suboequantibus, foliis oblongo-lanceolalis, immaculatis , fìbris '2 radicalibus tuberosis indi- visis. Orchis pauciflora Ten. fi. nap. 2. p. 288. et sijll. p. 456. Beri. II. Hai. 9. p. 548. Orchis provincialis /3 pauciflora Lindi, orchid. p. 263. Reich. fil. orchid. p. 44. Orchis provincialis a. humilior Puccini syn. /?. lue. p. 478. Orchis laìta Sleinlieil in aun. des srienc. nat. ann. 1838. p. 209. Orchis provinciahs Vis. fi. dalm. 1. p. 161 ex [)arte. ORCHIS. 495 Figure. — Ten. fi. nup. lab. 88 non optima. Beich. fil. orchid. tab. 388. Stazione, Abitazione e fioritura. — Nei luoghi erbosi 6 boschivi della regione del castagno e delta querce delle parti centrali e meridio- nali della penisola segnatamente a poca distanza dal mare. Io l'ho della sommità del Monte Penna nel Monte Pisano (Puccini, Galandrini!), nel Monte Argentario della Maremma Toscana dove 1' ho raccolta sopra il Convento dei Frati Passionisli , al Pian di Riagi, alle Tre Croci e presso il Telegrafo, del Monte dei Fiori negli Alibruzzi (Orsini!), di S. Polo sopra Tivoli e dei Monti Lepini presso Carpinetto iRolli!), dei Monti di Castellammare dove la scoperse Tenore (Gussonel). Tenore l'ha pure trovata in Basilicata. L' ho ancora d' Istria presso Veruda (Tomma- sini!) e della isola di Lesina (Kellner!). È probabile che si trovi in molte altre parti d' Italia essemlo stata confusa con la Orchis provìucialis. Distribuzione geografica. — Ho pure questa specie di Dalmazia e di Grecia. Descrizione. — La Spiga è corta e porta per lo più da 5 a 6 fiori, pure talvolta ne ha sino a "20 ed anche più. I fiori sono inodori , più grandi e più belli di quelli àeW Orchis provincialis. dalla quale facil- mente si distingue subito per la statura più bassa, per le foglie senza macchie, per la spiga più fitta, per i fiori più grandi e aventi il labello più largo e di color giallo sfumato leggermente verso il margine. Le foglioline esterne del perigonio sono ovato-allungate ed ottuse , ma le due laterali si prolungano in basso in una orecchietta rotonda, e sono rivolte in dietro ; tutte e tre sono di color bianco-giallognolo assai pal- lido. Le due foglioline interne sono più corte e poco più strette della fogliolina intermedia delle esterne, ovate, ottuse, conniventi, concave e cuoprono il ginostemio. Il labello è largo, di colore giallo che va gra- datamente sfumando dal centro al margine, ha molti piccoli punti ros- sicci verso il centro: ivi è convesso; è trilobo, con i lobi laterali rivolti in giù, larghetti, tondeggianti in dietro , con un angolo sporgente in avanti a guisa di una punta quasi acuta o ottusa e con il margine in- feriore crenato; il lobo medio è più piccolo, quasi troncato, smargi- nato e come bilobo, con un corto dentino nel mezzo e con il margine crenulato. Lo sprone è cilindrico, un poco ingrossato verso l'apice dove è un poco schiacciato con l' apice ottuso o come smarginato, é curvato, ascendente e più lungo dell' ovario. Le cassule sono allunga- te, triangolari , con sei costole assai prominenti. I semi sono piccolis- simi, rossicci, con le cellule dell' integumento semplici. Le brattee 490 ORCHIDEE. sono lanceolato-acuminate, bianchicce come lo sprone, della stessa lunghezza dell' ovario o poi'O più lunghe di qneslo. Le toglie inferiori sono allungato-Ianceolate , le superiori un poco più strette, tutte ot- tuse e senza maccliia. Gl'ingrossamenti tuberosi delle due fibre radi- cali sono qnasi tondi. La pianta è alta circa mezzo jàede. Osservazioni. — Questa specie si distingue benissimo dalla Orchis provìncialìs, alla quale è molto affine , per la sua statura costante- mente più piccola , per essere più robusta , per le foglioline non macchiate, per la spiga per lo più composta di pochi fiori, e non mai tanto allungata e gracile come nella Oicliis piovincialis , per i fiori più grandi, più fitti, e aventi il labello più largo e di color giallo sfumato leggermente verso il margine con i lobi laterali più acuti in avanti, per lo sprone più lungo e più ascendente. Tali differenze si vedono poco bene sulle piante secche, ma io non dubito che essa sia una specie di- stinta dalla Oi'chìs provincialis avendole ambedue osservate comparati- vamente sul po-ito in centinaia di piante. Del sinonimo di Bonanno, riportato da Tenore dubitativamente a\\a O'chìs pnuciflora, vedi ciò che ne ho scritto nelle osservazioni alla Orchis pseudo-pallens di Todaro nelle specie dubbie di questo genere. B. Bracteae septemnerves. 919. Orchis laiiiflora Latnk. -- 0. spica elongata, laxiflora, perigonii phyllis exterioribus oblon- gis, obtusis, lateralibus relrotlexis , binis interioribus '/■) brevioribus , oblongis, obtusis, conniventibus, basi interne gynostemii dorso adna- tis, labejlo lato-obcordato , lobis lateralibus amplis antice rotundatis , subcrenulatis, detlexis, arcte invicem approximatis, lobo medio bre- vissimo, truncato vel subnullo, subcrenulato, calcare cylindraceo, sub- incurvo, apice subemarginato, horizontali vel ascendente, ovarii di- midium superante, bracteis lanceolatis, acutis, septemnerviis, ovario longioribus, foliis lineari-lanceolatis, acuminatis, canaliculatis, subtus nervosis, e viridi glaucescentibus, fibris radicalibus tuberosis 2 in- divisis. Orchis laxiflora Lamk. fi. frang. ed'il. 1 . tom. 3. p. 504. Dee. fi. frang. 3. p. 2i7. Biv. sic. pi. cent. 2. p. 43. Savi boi. elrusc. 3. p. 163. Seb. et Maur. fi. rom. prodr. p. 304. Pollìn. fi. veron. 3. p. 14. ORCHIS. 497 Gaud. (l. helv. 5. p. 43 J. Reìch. //. germ. excnrs. 1 . p. 122. Lindi orchìd. p. 265 ex parte. Bo'ìss. voy. eii. Espagn. p. 592. Vis. (l. dalm 1. p. 167. var. «. Todar. orcliid. sic. p. 44. Giiss. sgn. fi. sie. 2 p 535. Koch sgn. fi. germ. et helv. edil. 2. p. 792 var. a. De Not. rep fi. l\g. p. 386. Puccini syn. fi., lue. p. 476. Comoll. (l. comens. 6. p 354 an ex parte? Rekh. [il. orchìd. p. 49. Beri. fi. Hai. 9. p. 549 Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 293. Orchis ensifolia Vili, pi du duuph. 2. p. 29. Ali. nuotar, p. 31 . Ball), mise. hot. 1. p. 39. Noce, et Balb. fi. tic. 2. p. 150. Beri, lu- cubr. p. 11. Ten! fi. nap. 2. p. 289 et sgll. p. 455. Orchis Morio Ucr'm h. r. pan. p. 382 ex loco et nomine vernac. non Linn. Orcliis Taberngemontani Gmel. fi. bndens. 3. p.-542. Orchis latior, tota piirpurans, niajori llore, hiante cuculio, lon- giorique spica ac folio Cnp. h. cath. p. 157. Orcliis Morio foemina, procerior, mnjori flore ex albo et purpu- reo variegato Vaili, boi. paris. p. 150. lab. 31 . fig. 33 et 34. Orchis Morio fcernina, calcare extuberanti Lifariamque diviso Seg. pi. veron. 2. p. 126. tab. 15. f. 8. Figure. — Reich. fìl. orchìd. tab. 393. fig. 1. Orchis palustris, lobato atropurpureo llore, angustiore folio Cup. paiiph. sic. 2. tab. 22 f . Boiiann. tab. 32. b. floribus albis. Orchis laxiilora aa. albidora Guss. l. e. Orchi Morio foemina, procerior, majori flore albo Vaili, hot. parìs. p. 150. '»" " e. ò/eiJ/fo/ia, caule humiliore, foliis abbreviatis, spica breviore Tin. in Guss. l. e. Figure. — Orchis purpurea, lobata Cup? panph. sic. 2. lab. 163. Bonanii '! lab. 29. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei prati umidi e paludosi , lungo il margine dei fossi di tutta la penisola e delle isole di Sicilia, di Corsica e di Sardegna (Moris). La var. b. è rara, come pure la var. e. Fiorisce in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica. — Pianta delle parti centrali e meridio- nali di Europa, estesa dalle parti meriihonali della Svezia e dalle Isole di Gersey e di Guernsey, per la Francia e la Germania sino in Porto- gallo, in Spagna, in Sicilia, in Grecia ed in Turchia. Descrizione. — 1 fiori sono molt! , di color quasi pavonazzo, al- Flora Italiana. Vor.. III. 3- 498 ORCHIDEE. quanto distanti tra loro, distribuiti in una spiga lunga e quasi cilindri- ca. Le foglioline esterne del perigonio sono allungate, ottuse, con molte vene longitudinali un poco più cariche; le due laterali sono un poco oblique e dirette in dietro in modo che quasi si toccano con la loro faccia esterna; l'intermedia è avvicinata alle due interne ma con l'apice diretto in alto. Le due foglioline interne sono circa un terzo più corte e un poco più strette delle esterne, allungate e fjuasi ellittiche, ottuse , conniventi , con 1' apice rivolto in dentro in modo che ivi si toc- cano, dello stesso colore delle esterne ma con vene più cariche e più manifeste. Il labello è a guisa di un largo cuore a rovescio, convesso, glabro, di color quasi bianco nel centro dove ha talvolta alcuni piccolis- simi punti di color pavonazzo enei resto di color pavonazzo carico: ètri- lobo, con i lobi latierali grandi, diretti in giù e ivi avvicinati l'uno all'altro in modo che quasi si toccano con i loro apici, tondi in avanti e ivi for- niti di piccole crenature e con il lobo medio quasi nullo o cortissimo e troncato, anch'esso leggermente crenulato e spesso fornito di un piccolo dente all' a|iice. Lo sprone è un poco curvato o quasi diritto, ascendente 0 orizzontale, ottuso o quasi smarginato all'apice, quasi la metà o un terzo più corto dell* ovario. Il ginostemio è corto , ottusetto, 1' antera è pavonazza, le masse polliniche sono di colore verdo.nnolo, i caudicoli giallicci, le glandolo piccole e hianchicce. L' ovario è lineare allungato, contorto, con righe porporine e longitudinali Le brattee sono lanceolate, acute, di color verde sfumato di porporino e con sette nervi longitudinali verdognoli; sono più lunghe dell'ovario. La rachide è angolosa e sca- bra nei margini. Il fusto è cilindrico, alto da circa un piede a un piede e mezzo o due piedi, compresa la spiga, vestito di foglie che diventano gradatamente più piccole in alto e in forma di brattee. Le foglie sono lineari-lanceolate , acuminate, con nervi longitudinali manifesti di sotto, di un verde glaucescente, e quasi uguali al fusto compresa la spiga. 930. OrcliB!^ palustri^ Jucq. 0. spica cylindracea', subclongata, laxiuscula, perigonii phyllis exterioribus oblongis, obtusis, lateralibus patentibus demum retrolle- xis, binis interioribus vix brevioribus, oblongis, obtusis, conniventi- bus, labello phyllis exterioribus longiore, late obovato, lobis laterali- bus postico rotundatis, subcrenulatis, horizontalibus , demum subde- ORCHIS. 499 flexis, intermedio sLibaeqiiilongo, subdiiplo angustiorc, subbilobo, cal- care cylinclraceo, obtiiso, recto, depemleiite vel norizontali, ovurii dimi- diiiiii sii|)eraiite, bracteis lanccolatis , aciitis, septemnerviis, ovarium excedentibus, demiiin ajqiiaiitibus, fobis lineari-lanceolatis, canabcu- latis, acutis, subtus leviter striatis , e viridi-glaiicescentibus, libris radi- calibiis tiiberosis 2 subrotundis. Orcbis palustris Jaci^. collect. 1. p. 75 ex parie. Tea! (l. nap. 2. p 288. et sijll. p. 455. Tod. orchid. sic. p. 47. Beri. (l. Hai. 9. p. 551 . Re'ìch. (il. orchid. p. 41 . Gren. et Godr. II. de Frane. 3. pari. 1 . p. 294. Orcbis mascuia Crantz slirp. austr. p. 500. Orcbis laxitlora Reick. jl. (jerm. excurs. 1. p. 122 var. d. Lindi, orchid. p. 205 ex parte. Vis. fi. daini. 1. p. 168 var. P Koch syn. jl. gemi, et helv. edit. 2. p. 792 var. p. Orcbis mediterranea Guss! pi. rar. p. 365. et syn. fi., sic. 2. p. 536. rigore. — Jarq. ic. rar. i. tub. 181. Reich. fil. orchid. tah.392. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei lllOgbi Umidi e palu- dosi delle parti occidentali e meridionali e di raro nelle orientali della penisola, come pure di Sicilia. Nasce presso Nizza nei prati lungo il Fiume del Varo (Durando sec. Bert.), nel Luccbese sulle gronde del Padule di Macciucoli presso l'antica dogana di Pietra a Padule dove primo la trovò il Prof. Pietro Savi e donde l' lio descritta, presso Ostia (Mauri), Ravenna al Prato dell'Aguglia (Didl'Agata sec. Beit.), nelle paludi degli Abbruzzi, della Puglin , della Terra di Otranto, della Basi- licata e di Calabria (Tenore! , Guss.!), nelle parli meridionali di Sici- lia come pure presso Palermo a S. Ciro e a Vdiabate, Siracusa ed Ago- sta (Guss.) e presso Milazzo (Tineo). Fiorisce in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica. — Dalle parti meridionali della Svezia perla Germania, la Francia, la Savoia, V Italia e la Dalmazia sino in Grecia e in Soria. Descrizione. — La Spiga è quasi cilindrica, lunga tre o quattro pollici, e si compone di molli fiori, alquanto lontani tra loro, di color violetto cbiaro, più cbiaro e quasi biancbiccio verso la base del labello e dello sprone. Le foglioline esterne del perigonio sono allungate, ottu- se, con tre vene più caricbe, poco manileste; le due laterali son patenti ma poi si rivoltano in dietro, V intermedia è diritta e un poco avvici- nata alle due interne e al tjniostenno. Le due tbglioliue interne sono appena più corte o quasi tanto lungbe quanto le esterne, alle quali so- oOO ORCHIDEE. migliano per la forma, per il colore e per le vene più cariche, però sono in avanti un poco più larghe verso la base in modo da presentare ivi una piccola orecchietta. Il labello è più lungo delle foglioline ester- ne, è diretto in avanti ed in giù, è largamente obovato o quasi larga- mente in forma di cuore a rovescio, di color più chiaro verso la base dove sono molti piccolissimi punti e talvolta anche delle lineette di co- lor violetto più carico del resto del labello: i lobi laterali sono larghetti, tondeggianti in dietro, con qualche piccola crenaturina verso avanti, sono dapprincipio orizzontali, poi si piegano alquanto in giù; il lobo intermedio è lungo quasi quanto i laterali , ma più stretto , quasi bilobo con i lobi ottusi. Lo sprone è cilindrico, ottuso, lungo più della metà dell'ovario, diretto ingiù o orizzontale. Le brattee sono sfumate di verde e di violetto chiaro e talvolta quasi roseo, lanceolato-acuminate, con sette nervi o vene verdognole poco manifeste ; sono più lunghe dell' ovario da principio ma poi lunghe quanto questo. Il fusto è cilin- drico, liscio, verde, sfumato di violetto, alto da poco più di un piede a un piede e mezzo : fornito di poche foglie le quali sono gradata- mente più piccole verso alto e ivi ridotte quasi come brattee. Tali fo- glie sono lineari lanceolate, profondamente scanalate, acute, di color vei;de glaucescente, con leggerissime strie di sotto, diritte e più corte del fusto. Gl'ingrossamenti tuberosi sono quasi tondi. Osservazioni. — Questa specie si distingue bene dall' O'chis loxi- florn, alla tjuale somiglia per il portamento, per la spiga meno lunga, per i fiori meno distanti, di colore più chiaro, per le foglioline in- terne appena più corte delle esterne, per il labello con molti punti o lineette versò la base, con il lobo intermedio quasi tanto lungo quanto i laterali e bilobo, per i lobi laterali dapprincipio orizzontali e solo poi un poco diretti in giù, per lo sprone ottuso, discendente o oriz- zontale e per le toglie meno lunghe e con strie poco manifeste. *** Mascul^. Labellum trilobum, lobis lateralibus rotundatis, lobo medio majore vel raro subisquali, subintegro vel saepius emargi- nato-bilobo. Bractese uninerves. Fibrae radicales tuberosae 2 indivisse. 991. Orcliis palleiis L. 0. spica ovato-sr.bcylindracea, densa, perigonii phyllis ovato- oblongis, oblusis, exteriorum lateralibus retroflexis, intermedio et binis interioribusbrevioribus conniventibus, gynostemio approximatis, ORCHIS. 501 labello palilo convexo (concolore), trilobo, lobis lateralibus rotundatis, subintegris, lobo medio majore, ovato, obtnso, subintegro vel emar- ginato, calcare tereti, obtuso, horizontali vel ascendente, ovarium snbaeqiianle, bracteis lanceolatis, acuminatis, uninerviis , ovarium aequantibus, foliis oblongo-lanceolatis , acutis, pallide viridibus, imnia- culatis, fibris radic;dibiis tuberosis 'ì indivisis. Orcbis pallens Lìnn. mant. alt. p. S92. Ali. fi. ped. 2. p. 141. Hall. ic. pi. Helv. p. 37. lab. 33 non bona. Dee fi. frong. 3. p. 250. Noce, et Bnìh. fi. tìcin. 2. p. 151. Pollin. fi. veron. 3. p. 15. Ten. fi. nnp. 2. p. 280? ex parte et excl. syn. Bonann. Gdud. fi. helv. 5. p. 439. Reich. p.genn. exriirs. 1. p. 12"2. Ten. syll. p. 456? ex parte. Lindi, orcliìd. p. 236. Koch syn. fi. genti, et helv. edìt. 2. p. 791. Rekh. fìl. orchid. p. 43. Beri. fi. ital. 9. p. 545. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. W3. Ambros. fi. Tir. avstr. 1. p. 689. Orcbis bulbosa, lloribus flavescentibus Seg. pi. veron. 3. p. 247. toh. 8. f.3. Figure. — Jarq. oustr. 1 . lab, 45. Beich. fìl. orchid. lab. 386. Oplirys sulpbnrea Bot. mng. lab. 2569. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei lllOgbi erbosi', lungo il margine dei boscbi, nei colli e monti della penisola dalla regione della querce alla regione subalpina, però è rara. Nasce nelle Alpi del Ce- iiisio e nei Monti di Giaveno (AH.), nella provincia di Novara presso il fiume del Po (Birol.), nella provincia di Como nei Monti Corni di Ganzo (Rainer, Cesati!), nei monti Bergamaschi (Rota secondo Am- brosi), sopra Pregasana verso i confini del Bresciano ad occidente del Lago di Garda (Faccliini secondo Ambrosi,) nei monti di Vicenza (Marzari), nei monti di Bassano (Sternberg), nei monti veronesi nella Valle Orcana presso San Bartolommeo tedesco ^Seg. Pollini) e nel Monte Pastello (Manganolti !), in Istria nei prati umidi della Lippizza (Biasoletto secondo Bertol.), nel Monte Boglielio nell'Appennino Li- gure orientale (Noce, e Balb. e Cesati!), nelle colline di Parma (donde ho descritto le piante vive favoritemi da Passerini) nell'Appennino bolognese presso Vidicciatico alla Ca dei Gabrielli (Bertol. figlio), nel- l'Appennino dell' Umbria al Subasio (Gennari!), nell'Appennino piceno al Piano Grande del Castelluccio sotto il Monte Vettore (Orsini!). Nel regno di Napoli nasce nei boscbi del Matese (Guss!), e in Calabria nei Monti presso Corigliano (Gasparrini ). Fiorisce in Maggio. Distribuzione geografica. — Pianta dell'Europa centrale e me- ridionale e dell'Oriente, dove si trova nei monti. 302 ORCHIDEE. Desorizione. — La spiga è ovata, quasi cilindrica, fitta e si compone di molti fiori di co'or giallo pallido, e aventi un odore spia- cevole e nauseante quasi di sambuco. Le foglioline esterne del perigo- nio sono ovato-alliingate , ottuse, di un giallognolo assai pallido e quasi bianchiccio, le due laterali sono rivolte in d etro, l'intermedia è avvicinata alle due interne e al ginostemio. Le due interne sono della stessa forma e dello stesso colore delle esterne ma un poco più corte e conniventi. Il labello è più lungo delle foglioline esterne, diretto in avanti ed in giù, un poco convesso, di color giallo pallido ma più carico delle foglioline, trilobo con i lobi laterali quasi tondi e il lobo medio maggiore e più lungo, quasi ovato e quasi intero come i laterali, tal- volta smarginato. Lo sprone è cilindrico, ottuso, orizzontale o ascen- dente, appena più corto o quasi uguale all'ovario, di colore giallo- gnolo assai pallido, il ginostemio è corto, ottusissirno, dello stesso co- lore delle foglioline del perigonio; lo slesso colore hanno pure le masse polliniche e i caudicoli : le glandole sono bianclncce. L'ovario è lineare, contorto a guisa di 5 e di color verde chiaro. Le cassule sono lineari-allungMte, un poco curvate a 5, triangolari, con sei costole molto prominenti. 1 semi sono piccolissimi, quasi lineari, corti, con le cellule dell'integumento semplici e con l'embrione ovale. Le brat- tee sono lanceolato-liueari, acuminale, bianclncce, con un nervo lon- gitudinale verdognolo, sono lunghe quanto 1" ovario. Il fusto è alto circa un piede o poco più, cilindrico o leggermente angoloso, verdo- gnolo : è nudo in alto e vestito dalla base a circa la metà di toglie lar- ghette, allungato-lanceolate, acute, di color verde pallido, con vene longitudinali e senza macchie Gl'ingrossamenti tuberosi delle due libre radicali sono abungati e non divisi. Osservazione. — L' Oicìiis palhns di Tenore della Valle di San Rocco è certamente VO'cliìs provìncìnìis. Non ho la pianta da lui de- scritta con quel nome degli Abbrnzzi, di Molise e di Calabria. L' Or- chìs palleiìs di Puccinelli è la sambuciìia, stando alla pianta da lui fa- voritami con quel nome. 999. Orcliis masciila Unn? 0. spica laxiuscula, subcylindracea, elongata, laxiuscula, perigo- nii phyllisexterioribus distinctis, ovato-lanceolatis, attenuato-ovalis vel obtusiusculis, lateralibus subpatenlibus, apice rellexis, denique retro- ORCHIS. 503 flexis,,binis interioribiis exteriorihus '/:, brevioribus, ovato-acutis , conniventibus, labrllo [ihyllis exterioribus longiore, basi puberulo, convexo, trilobo, lobis lateralibiis deflexis, poslice rotundatis, denti- culatis, lobo medio majore, emarginato-bilobo, lobulis denticulatis, ssepe cum denticulo in medio emarginatiirge, calcare tenti vel subcla- vato, ascendente ve! horizontab, ovarium subgequante, bracteis lanceo- latis , acutis vel subulatis, uninerviis, ovarium subagquantibus, foliis oblongis lanceolatisve, obtiisis vel obtusiusculis, e viridi-glaiicescen- tibus, saepe basini versus vaginisque maculatis, fìbris radicalibus tu- berosis 2 indivisis. Orchis mascula L'ìnn? Sj). pi. p. 1333. Ali. fi. ped. 2. p. H6. Hall. ic. pi. Helv. p. 38. Savi fi. pis. 2. p. W9. Suffren pi. du Frioiil p. 184. Dee. fi. frane. 3. p. 2i7. Noce, et Dulb. jl. licm. 2. p. 148. Seb. etMniir. fi. roin. prodr. p. 303. Beri, amoen. ìlal. p. il5. Morie, fi. venet. 1. p. 370. Polirà, fi. veron. 3. p. 9. Ten. fi. mp. 2. p. 285. Nnec. fi. vend. 4. p. HO. Gnud. fi. helv. 5. p. 430. Reich. fi. germ. exciirs. 1. p. 1'?3. TiHi. syll. p. iÒo.Boiss. voìj. en Espagn. p. 592. Kdchsyn. fi. gemi, el helv. edil. 2. p. 791. De Noi. rep. fi. lig. p. 386. Grìfs. spie. fi. rum. et bìlh. 2. p. 359. Purcui! syn. fi. liir. p. 475. Comoll. Il.cowens. 6 p. 352. Reicli. fil.orchìd. p. 41. Beri. fi. ìlal. 9. p. 527. Cren, el Godr. fi. de Fi ano. 3. pari: 1 . p. 292. Ambrosi fi. Tir. auslr. p. 690. Orcliis speciosa Hosl fi. austr. 2. p. 527. Lindi, orchid. pi. p. 265. Orcbis slabiana Ten! syll. p. 453 el fi. nap. 5. p. 239. Lindi, orchid. p. 265. Orcbis Morio mas, foliis maculatis Seg. pi. veron. 2. p. 1^4. lab. 15. f. 5. Zannich. opusc. poslh. p. 71. h. Iloribus roseis Orcbis Morio mas, foliis non maculatis flore roseo Seg. pi- veron. 2. p. 125. lab. 15. f. 6. e. floribus albis. Figure. — FI. dan. lab. 457. Jacq. ic. rar. 1 . lab. 180. Reich. fìl. orchid. lab. 390. 391. Orcbis railicibus subrotundis, petalis lateralibus reflexls, labello trifido, segmento medio longiori bifido Hall. ic. rar. pi. Helv. lab. 32. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luOghi boscbivi 6 nei prati dei monti e talvolta dei colli della penisola nella regione del ca- 50-i ORCIIIDIÌE. slagno, della querce e del faggio e talvolta nella regione subalpina tanto delle Alpi e degli Appennini, quanto delle loro propaggini. Si trova pure nelle Alpi Apuane alla' Tambura. lo non 1' ho di alcuna delle isole italiane, però trovo in Reicli. fìl notato ch'egli l'ha rice- vuta di Bastia in Corsica da Sieber, e il Prof. Moris scrive che essa nasce in Sardegna nei pascoli montani di Tonnert d' irgini. La varietà con i fiori bianchi è molto rara. Fiorisce in Maggio e Giugno. Distribuzione geografica. — In Europa estesa dalle parti meri- dionali della Norvegia, dalla Scozia e dalle isole svedesi di Oelandia e di Gotlandia e dalle Isole Britanne per la Francia, la Danimarca e la Germania sino in Ispagna, in Sardegna, ai monti del Regno di IVapoli, in Grecia, in Turchia e in Crimea. Nasce pure nel Monte Tauro ed in Persia nel Ghilan. Descrizione. — La Spiga porta da 12 0 14 a 20 0 50 fiori, i quali alquanto avvicinati tra loro si allontanano di poi un poco più onde la spiga da principio quasi ovata si allunga e diviene cilindrica. I fiori sono di color violetto-roseo; il labello è più chiaro nel dorso verso la base con alcune sfumature di un giallo verdognolo, o verdognolo, se- gnatamente alla base dello sprone e con poche punte o macchioline verso l'apice del labello. Le tre foglioline esterne sono ovato-allun- gate e quasi lanceolate, assottigliato-ovate, ottusette, aperte, con l'apice rivolto in fuori, poi dirette in dietro : l'intermedia è avvici- nata alle due foglioline interne : tutte hanno vene longitudinali assai delicate. Le foglioline interne sono circa un terzo più corte delle esterne, ovate e quasi in forma di cuore alla base, acute all'apice, un poco più larghe delle esterne, concave in avanti e conniventi, con una vena longitudinale e con due altre laterali più corte e meno ma- nifeste. Il labello è più lungo delle foglioline esterne, diretto in avanti e in giù, puberulo e come irto alla base, convesso, trilobo con i lobi laterali tondi di dietro , con piccoli denti verso avanti e con il lobo medio più largo e più lungo , smarginato-bilobo , con i due lobetti forniti di piccoli denti in avanti e con un piccolo dente nel mezzo della smarginatura. Lo sprone è cilindrico o leggermente in forma di clava, orizzontale o ascendente, lungo quasi quanto l'ovario. Il ginostemio è corto, fornito di una piccola punta acuta all'apice. L'antera è di co- lor violetto scuro. Le masse polliniche sono di un color verde scuro ; i caudicoli gialli, le glandole biancliicce. L" ovario è lineare, curvato quasi a S, di color violetto scuro. Le brattee sono lanceolato-acute o quasi assottigliate in una lunga punta, uninervi, lunghe auasi quanto f ORCHIS. 505 l'ovario, quasi dello stesso colore di questo: le superiori sono un poco più corte dell" ovario. 11 fusto è alto da un piede a un piede e mezzo, cilindrico, verde con macchioline e sfumature violette: è nudo verso allo, in basso ha due o tre foglie gradatamente più piccole e quasi in forma di brattee verso alto. Le foglie inferiori sono allungate e quasi lanceolate, ottuse o ottusctle, di un verde glaucescente, con vene longitudinali e spesso con macchioline rossicce verso la base e nella guaina tanto di sopra quanto di sotto. GÌ' ingrossamenti tuberosi delle due libre radicali sono quasi tondi. Osservazioni. — Di questa pianta trovansi in Ilalia due forme distinte 1' una con i fiori più grandi, con le foglioline esterne del pe- rigonio e con le brattee assottigliate all' apice in una lunga punta ; e l'allra con i fiori un poco più piccoli e con le foglioline anzidette e con le brattee ottiisette. La prima forma o, se si vuole, varietà, corrisponde alla Oirhis speciosa di Host, alla quale è da riferirsi come sinonimo la Orclìis slalnnna di Tenore: essa è la più comune, non trovandosi che di raro la seconda forma: a questa si avvicina la Orchis moscula di Linneo, che io possiedo delle isole svedesi di Oelandia e Gotlandia e della Norvegia come pure delle Isole Britanne , e dico si avvicina perché la pianta linncana ha la spiga più fitta, i fiori un poco più piccoli e le foglioline esterne del perigonio e le brattee acule. Forse un mag- giore studio che io non ho potuto fare snlla vera Oi'cltis masrula di Linneo, non aventlo avuto occasione di raccoglierla io stesso in Scan- dinavia, mostrerà altre dilferenze di essa dalla pianta italiana che ho qui descritto sopra molte piante e di diversi luoghi della nostra pe- nisola. 933. Orcliis breYìcornis Viv. 0. spica laxiiiscula, subovata vel elongata, pauci-multiflora, pe- rigonii pliyllis exterioribus distinclis, oblique ovatis, ohtusis, patenti- retroflexis, binis mterioribiis angustioribus et paulo brevioribus, ovato- oblongis, obtusis , conni ventilius, distinctis, labello pbyllis exteriori- bus paulo longiore, subpuberulo, trilobo, lobis lateralibus deflexis . postice rotimdatis, denticulatis, medio paulo latiore et longiore, an- tice paululum dilatato, emarginato-bilobo, lobulis denticulatis cum denticulo in medio emarginaturse, calcare conico, descendente, vel subhorizontali, crassiusculo, obtuso, ovarii dimidium superante, bra- 3'2' » ;j()C, OriGHlDEE. cteis anguste lineari-lanceobtis, aciiminatis, uninerviis, ovario sub- bi-evioribiis , foliis lanccolalis, acutis, glaiiccscenlibus, fusco-macu- latis, fibris radicalilius tiiberosis 2 indivisis. Orchis brevicornis V'ir.' ex specimine in herb. Webb. /?. ilal. frafim. in aiin. hot. 2. p. ISA et [l. Uni fragm. edit. 2. p. 12 var. a. et [i. Re'uh. (ì. germ. excurs. 1. p. 123. Lindi, orchìiì. p. 264. De Nat. rep. (l. lig. p. 385. var. a Beri. (l. Hai. 0. p. 529. Orcbis patens b. brevicornis Reich. fil. orclud. p. 38. Figure. — Viv. l. e. lab. 12. fìg. 2. Reich. fil. orchid. lab. 28 ì. f. 1. ? b. fallnx, major , spica ranltiflora, elongata, floribiis m;ijoribus, perigonii phyllis exterioribiis concoloribiis, calcare cbiplo fere longiori ob ovarinm apice insignitcr curvatiim ploriimqiie borizontali, foliis liisco-niaciilatis. Orchis brevicornis /?. fallax De Not. rep. fi. lig. p. 385. Orchis patens p? falKnx Reich. fiL orchid. p. 38. rigure. — R>'ìch. fil. orcìiid. lab. 509. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi CrliOsi dei colli della regione dell'olivo «Iella Riviera di Genova. Nasce presso Nizza, Rivarolo, Polcevera, Genova e nel Monte di Portofino. La varietà b. nasce nei colli di Genova (De Not.) Fiorisco in Maggio e Giiigno. Distribuzione geografica. — Pianta finora nota del Genove- sato. Descrizione. — La spiga è dapprincipio quasi ovata ma poi si allunga sino ad avere cincpie in sei pollici di lunghezza 1 liori, più vicini dapprima, si allontanano poscia tra loro: se ne trovano da 7 o 9 sino a 23 in ciascuna spiga; ciascuno è accompagnato da una brattea, la quale è lincare-lanceolata, acuminala, unincrve , di color gridellino chiaro, con qualche sfumatura verdognola nella carena, e poco più corta 0 quasi tanto lunga quanto l'oxario. Questo è assai curvo, quasi in forma di S, line;ire , più stretto verso l'apice e dello stesso colore della brattea. Le tre foglioìine esterne del perigonio sono obliquamente ovate, ottuse, un poco concavo dapprima, poi le due leterali di esse si rivolgono in dietro ed hanno l'apice curvato indietro; la superiore 0 intermedia di osse è un poco più piccola, tutte sono libere, di co- lore gridellino chiaro con una striscia verdognola nel centro, più visi- bile d'avanti e con macchioline o punti gridellini sparsi in essa. Le due foglioìine interne sono un poco più corte delle esterne e più strette , di forma ovato-allungata e quasi lineari, ottuse, dello stesso ORCHIS. 507 colore delle esterne con la striscia verdognola talvolta meno manifesta e senza i puniolini di color gridellino. 11 lalicHo è appena pnberulo e come papillosetto, poco più lungo delle foglioline esterne, di color gridellino chiaro con punti o macchioline lineari di colore più carico nel centro dalla base verso l'apice : è più chiaro e (juasi bianchiccio verso la base, è trilobo; i lobi laterali sono tondeggianti e interi in dietro, in avanti hanno dei piccoli denti : il lobo medio è un poco più largo e un poco più lungo dei lobi laterali, è più stretto verso la base e si allarga un poco in avanti dove è smarginalo e quasi bilobo con i lo- belti forniti di [)iccoli denti e con un dentino più grande in mezzo della smarginalura : talvolta questi piccoli denti dei lobi del labcllo termi- nano in una punta sottile. Lo S[)rone è grossetto, conico, quasi cilin- drico, bianchiccio alla base, gridellino nel resto, ottuso e quasi smar- ginato all' apice, lungo poco più della metà dell' ovario, e discendente 0 quasi orizzontale. 11 ginostemio è cortissimo ed ha all'apice una pic- cola punta ottusa. Le masse polliniche sono verdognole; i caudicoli lunghi, delicali e giallicci ; le glandole piccole e bianchiccie. Il fusto è alto da più di mezzo piede a più di un piede e mezzo compresa la spiga. Le foglie sono per lo più sci in basso e una o due verso la base del fusto, il quale nel resto è vestito inferiormente da foglie gradata- mente più jiiccolc tanto che le superiori sono strette e quasi lineari , alquanto distanti dalla spiga : queste ultime sono rossicce. Le foglie inferiori sono lanceolate 0 lineari-lanccolate, ristrette versola base, acute all'apice, lunghe da 3 a 4 pollici, scanalate, di un verde assai pallido e quasi giauccsccnli e con macchie scure e (piasi tonde sparse nella pagina saperiore. Gl'ingrossamenti tuberosi delle due fibre radi- cali sono (piasi tondi. Osservazioni. — Questa specie è molto variabile, segnatamente per la statura e per il numero e la grandezza dei lìori per cui la spiga è ora corta ora allungata. Ad essa ò alììne la Oichis palens di Dcsfonlaines, ma questa mi p;ir diversa non solo |ier la statura più piccola e per i fiori un poco più piccoli, ma ancora per la spiga più stretta, per i t>*)ri più radi e di colore roseo (secondo Dcsfonlaines), per il labello senza macchioline o punti, per il lobo medio di questo più lungo, per le foglie di color verde e non macchiate. Però non avendo veduta la pianta di Algeri fresca non oso dire con certezza che la Orcliis brevi- coniis sia una specie distinta dalla Orchis palens o una semplice va- rietà di questa. Della Orcìus brevicuriiisli fallaxiW De Notaris ho molti dubbi per non avere avuta la pianta dall'autore medesimo. Le piante 508 ORCHIDEE. ricevute con questo nome da altri botanici genovesi appartengono cer- tamente alla specie e non alla varietà falìox di De Notaris. Sulla Orchis panormitana Tineo vedi le specie dubbie. 99 4L. Orcliis Spìtzelii Saul. 0. spica laxiuscula, subovata, pauci-multitlora, perigonii phyl- lis exterioribus distinctis, oblongis, obtusiusculis, lateralibus patenti- bus (Koch), interioribus brevioribus et angustioribus , oblongo-Iinea- ribus, sulitrimcalis emarginatisve, labello phyllis exterioribus paulo longiore, subpuberulo, trilobo , lobis lateralibus deflexis, poslice rotundatis, subcrenatis, lobo medio paulo longiore et latiore, sub- emarginato, subcrenato, calcare conico-cylindraceo , descendente, crassiusculo , obtuso, ovario paulo breviore, bracteis anguste lineari- lanceolatis, acuminatis, uninerviis, ovario subbrevioribus, foliis infe- rioribus oblongis obovatisve , obtusis vel obtusiusculis, immaculatis, fibris radicalibus tuberosis 2 indivisis. Orchis Spitzelii Sauler in Koch sijn. fi. germ. et ìielv. edil. 2. p. 790. Reirh. fìl. orchid. p. 40. var. a. Beri. fi. Hai. 9. p. 528. Ambros ! fi. Tir. austr. 1. p. 688. Figure. — Re'ìc.h. fìl. orchid. lab. 383^ fig. 1. Stazione, Abitazione e Fioritura' — Nei luOghl erbosi delle Alpi del Tirolo e delle provincie venete. Nasce in Giudicarie sopra la Malga inferiore della Gavardina e nel Monte Gui della valle di Ledro, nella Valle di Bondone e nella Valle di Vcstino a settentrione di Val nei quali luoghi la trovò Facchini! Ambrosi scrive che il D. Rota la rac- colse sopra Branzi e al Passo del Tonale , e Hausmaan scrive che Leybold la trovò nel Monte Baldo. Fiorisce in Giugno e Luglio. Distribuzione geografica. — Pianta delle Alpi centrali di Eu- ropa. Si trova nello Alpi di Salisburgo e del Tirolo italiano e nel Monte Baldo. Osservazioni. — È specie ben distinta da quelle di questa sezione, segnatamente per la forma delle due foglioline interne del perigonio e per lo sprone. 9!S5. Orcliis quadripiinctata Cyr. 0. spica oblongo-cylindracea, laxiuscula, perigonii phyllis exterio- ribus liberis, ovato-oblongis, obtusis, patentibus, subtrinerviis, binis OKCHIS. 509 interioribiis palilo brevioribus, oLtiisis, conniventibus, labello phyllis exterioribus sublongiore et ovario 2-5plo breviore, convexiusculo, subvelutino , trilobo, lobis lateralibus postice rotundatis lobo, medio subemarginato, quatuloque snbapiculato et quadripiinctato sequalibus, omnibus nervis ramoso-flabcllirormibus praditis, gynostemio calcare filiformi, descendente, ovarium asequanle vel superante, bracteis lanceolatis, acutis, ovarium subaeqnantibus, uninerviis, infe- rioribus trinerviis, caule breviusculo , foliis inlerioribns oblongis vel oblonso-linearibus , obUisis , fibris radicalibus tuberosis 2 indi- visis. Orchis qiiadripunctata Cyr. in Ten. prodr. (l. neap. p. LUI. (1 Gennajo 1811 ) et (l. neap. 2. /). Wl . exd. syii. Oichid. Dranci- fortii Biv. et Cup. syll. p. 452. fìeuh. (il. orchìd. p. 45 ex parte. Orcbis Hostii Tralt. Archiv. des geumhs. fase. S. p. 101. (ann. \^\\.) Reìch. fi. germ. excurs. 1. p. Ho. Vis. fi. dalm. 1. p. 168. an ex parte? et excl syn. Orchidis Brand fortii Biv. Anacamptis quadripunctata Lindi, ordiid. p. 275. Gymnadenia humilis Lindi, ordiid. p. 216. Figure. - Tralt. l. c. luì). 122 ex Vis. Ten. fi. nap. lab. 89. Stazione, Abitazione e Fioritura — Nei paSCOli montani della Puglia nel Monte Garirano al Monte di Mezzo , e della Calabria nel Monte Pollino dove l'ba trovata Tenore come pure in Basilicata (Guss!). Fiorisce in Aprile. Distribuzione geografica. — Pianta delle parti orientali della re- gione mediterranea. Si trova in Dalmazia (Visiani), in Grecia nel Monte Imetto presso Atene e nell'Isola di Creta (Heldr! con il nome di Or- chis Brancifortii.) **** Pusilla. Labellum trifidum , laciniis lateralibus sublineari- bus , lacinia media latiore, subintegra. Bracteae uni-trinerves. Fibrse radicales tuberosge 2 indivisae. 936. Orcliis Brancifortii Biv. 0. spica ovato-cylindracea, laxiuscula, perigonii phyllis exterio- ribus liberis , ellipticis, obtusissimis, patentissimis , trinerviis, bmis interioribus dimidio minoribus, ovatis, obtusis , conniventibus, la- bello phyllis exterioribus subsequali et ovario plus quam triplo breviore. 510 URCHIDEE. ■ planiusculo , glabro , ad basini pleruni(|ue bipiinctato, trilklo, laciniis lateraliljiis bneai'ibiis ovatisve, obtusiiisciilis vcl o'utiisis, divergentibus, uninerviis, lacinia intcìiiKidia laliore et vix longiore, obliisiiiscula vel obtiisa siibtruncatave aut subemarginala, tiinervi, gynoslcmio brevis- simo, obtiiso, calcare fdi formi , dcscondeiite, ovario vix breviore, bracteis ovato-lanccolatis , acutis, ovani dimidium siiba?f(iianlibus, uninerviis, inferioribiis trinerviis, caule breviiisciilo , foiiis inferiori- bus oblongis vel oldon^^o-linearibiis, obliisis, la^te virentibns. qiian- doque maciilalis, fibris radicalibiis tiiI)erosis ^ indivisis. Orcliis Brancifortii Div! sic. pi. man. 1 . n. 3. (ann. 1815) Morìs! stìrp. snìd. elench. fas^c. 1 . p. 44. e\cl. syn. Tenorii. Todar! orchid. sic. p. 33 excl. syn. Oichid. quadripunctutaìTen. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 532. Beri. fi. ìial. 9. p. 530. Orcbis bipunctata I\n(. prórin des decotiv. p. 43. Anaramptis Brancil'ortii Lindi, orchìd. p. 215. Orcbis quadripimctata Reich. fil. otchid. p. 45 e;c parte et excl. syn. Ten. et Orcbidis Hostii Tratt. et Gytnnad. Iinmiiis Lindi. Orcliis perpiisilla, llore purpureo Cup. h. calli, p. 157. rigure. — Dii>. l. e. lab. 1 . fìg. 1 optima. Re\ch. fil. orchid. tab. 508. fìg. / non liona. Orcbis parva macidata purpureo flore culicis effigie Cup. panph. sic. 2. tab. !I8. Don. lab. 40. h. labollo impuuctato Tin. in Guss. l. e. Stazione, Abltaiione e Fioritura. — Ncj luogbi erliosi dei poggi e dei monti di Sicilia e di Sardegna ; però è rara. In Sicilia nasce [)rcsso Palermo a Santa Maria di Gesù, nel Monte Pizzuta, nel Munte Moarta, nel Monte Caputo, nei monti vicino a San Martino, nel Monte Cuccio, nei quali luogbi l' bo raccolta io slesso, presso Sagana, Miccini , Alta- villa nel Monte dei Cani, (Todar!), nel Monte Busambra, nei Monti delle Madonie, presso Polizzi , Militello di Val Demone e nel Monte di Cammerata (Guss.), nel Monte di Caccaci (Gasparr.), presso Caltanis setta dietro al Convento dei Padri Benedettini (Heklr.), Alcamo (Sor- rentino!). In Sardegna nasce nella Sardegna orientale a Bannei (Moris! Thomas!). La var. b. fa trovata da Tineo nel Bosco di Rebot- tone tra Palermo e la Piana dei Greci. Fiorisce in Aprile e l^laggio. Dstribuzione geografica. — jo non la possiedo di altri luoghi tranne di Sicilia e di Sardegna. Descrizione. — La Spiga è ovata-cilindrica e si compone di molti piccoU fiori, inodori, di color roseo-carico e quasi gridellino, alquanto ORCHIS. 511 distanti tra loro. Le tre foglioHne esterne del perigonio sono distinte, ellittiche, ottiisissime, aperte in islella, alquanto convesse in avanti, trinervi. Le due foglioline itilerne sono la metà più corte e più strette delle esterne, ovato, ottuse, conniventi e formanti una piccola volta sul ginostemio. 11 labello è appena più corto o quasi uguale alle l'oL;lioline esterne, più di tre volto più corto dell'ovario, è piano, diretto in avanti e un poco in gin, di colore roseo meno carico verso la base, dove si vedono due punti (piasi paralleli di colore rossiccio scuro: tal- volta vi è un solo 0 tre punti ovvero per la unione loro una piccola macchia; è triiìdo; le lacinie laterali sono lineari, oltusette , diver- genti e dirette quasi orizzontalmente in fuori, più strette della lacinia media, la quale è quasi lineare-lanceolata o oliovata, ottusotta, ottusa, ottusissima e quasi troncata, di raro quasi smarginata o crenulata. 11 ginostemio è cortissimo, ottuso, senza alcuna punta all'apice e di colore rossiccio scuro. L'antera è dello stesso colore: le masse polliniche sono verilognole e i caudicoli giallicci; le glandole piccole, bianchicce, distinte. Lo sprone è lllifornie, discendente, poco più corto dell' ovario e dello slesso colore delle foglioline del perigonio. L'ovario è lineare, stretto, curvato ad arco o a guisa di S, di colore verdognolo sfumato di rossiccio. Le brattee sono ovato-lanceolate , acute, circa la metà più corte dell'ovario, di color rosso scuro e pun- teggiate di fuori quando si guardano con una lente II fusto è alto pochi pollici da 4 a 6, di raro giunge sino a poco meno di un piede, nudo superiormente dove è leggermente angoloso e di colore rossiccio, vestito in basso di poclie foglie più piccole delle inferiori: queste sono allungate o allungato-lineari, ottuse, verdi, talvolta con qualche macciiia. Osservazioni. — Questa specie, distintissima da quasi tutte le altre italiane di rpiesto genere per un portamento particolare e per i fiori con il labello assai piccolo e distribuito in croce con le tre foglioline esterne del perigonio , varia assai per il colore dei fiori di un rosso ora più carico, ora più chiaro, per le lacinie del labello le laterali delle quali ora sono lineari, ora rjuasi ovate, ora divergenti solo in avanti , ora quasi orizzontalmente direite in fuori, e la lacinia media è ora quasi lineare- lanceolala, ora largamente lineare, ora quasi obovata , come crenu- lata o smarginata all'apice, ottusetta, ottusa o ottusissima, e per i punti del labello che sono ora due, ora tre, ora (juattro, talvolta uniti in modo da formare una sola macchiolina, e ora vi è un solo punto. E pianta affine per il portamento alla Orchis quadrtpnndata ma 512 ORCHIDEE. distintissima per molte particolarità come è tacile di rilevare dalle dia- gnosi clie io ne ho fatto. ***** Sambhcin.e. LabelUim trilohum, lobis lateralibus rotunda- tis, lobo medio suhemarginato. Bracteae reticulato-venosae. Fibrge ra- dicales tuberosa? 2 parce divisae. OSV. Orcliis sainltucina Lu?n. 0. spica ovata, densitiscula, perigonii phyllis exterioribus ovato- lanceolatis, olitiisiiJscidis,diiol:>iis lateralibus rellexis, intermedio erecto, binis interioribusbreviorilnis, ovato-oblongis, obtusis, conniventibus, labello trdobo, lobis lateralibus majoribus, rotundatis, irregidariter crenulatis, lobo medio ovato, olituso, snbemarginato, vix deorsum flexo, calcare conico-cylindraceo, rectiuscnlo, obtuso, ovarium a?quante vel vix superante, bracteis late lanceolatis, acutiusculis, reticulato- venosis, flore sublongioribus, foliis olilons^o-lanceolatis, acutiusculis vel obtiisiusculis, fibris radicalibus luberosis divisis. Orcbis sambucina Unii sp. pi. 1 . p. iooi. AH fi. ped. 2. p. 149. Beri. pi. geimeus. p. 121 . Df-c fi. frane. 3. p. 251. Biv. sic. pi. cent. 2. p. 42. Noce, el Bnlb. fi. licin. 2. p. 152. Beri, amoen. Hai. p.,155. Pollm. fi. veron. 3. p. 16. Ten. fi. nap. 2. p. 298. Gaxid. fl.helv 5. p. 441. lindi, fi. rjfrm. exrurs. 1. p. 126. Ten. Sìjll. p. 457. Vis. fi dalm. 1. p. 171. Todnrl orcìiid. sic. p. 50. Kuch syn. fi. germ. el helv. edit. 2. p. 792 Guss. syn fi. sic. 2. p. 528. De Noi. rep. fi. hg. p. 386. Gries. spie fi rum. el bilii. 2. p. 360. Puccini syn. fi. lue. p. 477. Comoll! fi. eomens. 6 p. 356. Rehh.fil. orchid. p. 64. Bert. fi. Hai. 9. p. 556. Greti, el Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p 295. Ambros. fi. Tir. austr. 1. p. 691. Orcbis latifolia Srop. fi. cani. edit. 2. tom. 2. p. 196. Orcbis palmata, lutea, floris labio maculato Seg. pi. veron. 3. p. 2i9. Orcbis pallens Puccini syn. fi. lue. p. 476. non Linn. ex specim. b. floribus e rubro-violaceis. Orcbis sambucina ouctor. citai, var. floribus purpureis. Figure. — arq. fi. aiii^tr. lab. 108. lìeich. fiì. oichid lab. 412. Stazione, Abitazione e Fioritura. - Nei prati e nei pascoli e nei luogbi scoperti dei boschi di castagno, di querce e di faggio donde ORGHIS. 515 sc-le alla regione subalpina ed alpina delle Alpi e degli Appennini e delle loro propaggini sino in Calabria, corno pure nelle Alpi Apuane. Nasce anche in Sicilia nei boscbi del Monte Etna (Biv.), di Capizzi, di Caronia, di Mistretta , di Florestìi, di San Michele (Guss. lodar ! ) , e presso Palermo a Gibilrossa(Todaro). L'ho di Corte in Corsica (Requien). La varietà nasce insieme alla specie. Fiorisce in Maggio e Giugno. Distribuzione geografica. — Specie delle parti centrali e in parte delle meridionali di Europa dove nasce principalmenle nei monti alti : estesa tlalle parti meridionali della Svezia sino in Macedonia e in Tracia. Descrizione. — La spiga è ovata , ottusa e si compone di molti fiori, i quali nascono molto vicini. I tlori sono di colore giallo palli- dissimo, il labello è screziato di piccole macchioline o lineette di color violetto pallido, distribuite quasi in linee, lo sprone è quasi bianchiccio. Le brattee sono verdi e sporgono con la loro punta in mezzo ai fiori. I lobi biterali del labello hanno il margine come smerlato, ma irregolar- mente, ora più ora meno. La varietà b. ha i fiori di un violetto un po' rossiccio, con il labello quasi bianco nel piuito d' inserzione e con qualche sfumatura giallognola e con macchioline rosso-violette alla base : lo sprone quasi carneo e le brattee sono di un verde sfumato di rossiccio. 9!3S. Orcliis Iflarktisii Tin. 0. spica ovata, densiuscula, perigonii phyllis exterioribus ovatis, obtusis, duobus lateralibus reflexis, medio erecto, binis interioribus subbrevioribus, late ovatis, obtusis, conniventibus , labello convexiu- sculo, trilobo, lobis lateralibus rotundatis, subintegris, reflexis (Tin.), lobo medio paulo minore vel subaequali, interdum longiore, subinte- gro, calcare conico-cylindraceo, obtuso , subincurvo, ascendente, ovario subbreviore, hracteis late lanceolatis, obtusis, reticulato-veno- sis, Oorera subgequantibus vel inferioribus interdum duplo superan- tibus, foliis lanceolatis, basi angustatis, laxis, \x[e virentibus , fibris radicalibus tuberosis 2 subintegris vel 2-5 lobatis. Orchis Markusii Tui. pi. rar. sic. fase. 1. p. 9. Dert. {l. Ual. 9. p. 558. Orchis pseudo-sambucina Rekh. fìl. orchid. p. 62 ex parte. Figure. — Nessuna. Fr.or.A Italiana. Vor. HI. 33 51 i OHCHIDEE. Stazione^ Abitazione e Fioritura. — 111 luoghi boschivi dei Monte Gibih'ossa presso Palermo, do\e lìi trovata in un boschetto di Sugheri dal definito Prof. Tinco. Ne ho ricevute le piante da lui e dall' amico ToJaro. Fiorisce in Marzo ed Aprile. Distribuzione geografìca. — Specie nota finora dei dintorni di Pa- lermo. Osservazioni. — Onesta specie è assai affine alla O'chis pfieudo- samhuvuia e merita di essere meglio studiata sulle piante fresche, aven- done io avute solo le piante secche. Pure inclino a crederla distinta segnatamente per la forma e la lunghezza dello sprone. 11 colore dei fiori par gialliccio : Tinco dice i fiori essere ulbo-jialleutes. 9!39. Oi'cliis |)seu«lo-sainbiiciiia Tea. 0. spica ovata, laxiuscnla, perigonii phyllis ovato- oblongis, obtu- sis , dnobus literalihus reflexis, medio erecto, binis interioribus lon- gitudine seijuahbus sed latiorilius, ovatis, obUisis, conniventibus, la- bello convexiusculo, triloho, lobis crennlatis, laleralibus rotundalis, lobo medio minore, emarginato, calcare cylindraceo, ohtuso, ascen- dente, ovariiim snbexcedenle, bracleis lanceolatis, acnliusculis, reti- culato-venosis, flore snblongioribiis, foliis anguste lineari-lanceolalis, acutiusculis, fibris radicalibus tnberosis 12 subbi-lrilobis. Orchis [iseudo-sandinic.ina Ten. syn. eilìL 1 . p. 72. (ann. 1815), elfi. nap. 2. p. 281 ci syll. p. 456. Lindi, oìcivd. p. 263. Todar. orchìd. sic. p. 23. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 528 Beri. fi. ìlal. 9. p. 559. Reìch. fil. orchid. p. 62 excl. nonn. syn. Guss. enuin. pi. inarim. p. 308. Orchis samburina Drot, fi. liisil. 1 . p. 21 non Linn. Orchis bracteata Ten! fi. nenp. prodi', p. 411 (ann. 1811). Orchis romana 5e/^' /*/. rom. fase. I. p. 12 {ann. 18l5). Seb.et Maur. fi. rom. prodr. p. 308. Gries. spìe, fi, rum. et bilh. 2. p. 361 . Orchis papilioneni referens angustifolia alba Cup. h. calli, sttppl. all.p. 68? h. floribus luteis. Figure. — Teii. fi. nap. toh. 86. Seb. pi. rmi. fase. 1 . tah. 3. Seb. et Maur. fi. rom. prodr. lab. 9. Reich. fìl. orchid. lab. 413. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luOghi aridi e nei paSCoH ORCHIS. 315 aprici elei boschi, nei colli e monti delle parti meridionali della penisola e di Sicilia e di Ischia. Nasce presso Roma nella Villa Pantìli , nel Pi- gneto Sacchetti. |ncl Monte Mario ed altrove, donde 1' ho descritta, presso Napoli nel Monte Nuovo di Pozzuoli (dove la scoperse Tenore!), in Calabria (L. Tlioin.), in Sicilia nei boschi della Ficiizza e nel Monte Biisambra (dove l'ho raccolta), nei boschi di Capiz?! , di Caronia e di Mistretla (Giiss. lodar ! ) , presso Castellmono nei castagneti (Mina ! ), nel Monte Gibiirossa al boschetto dei Sugheri (Tin. secondo Giiss. ) Nasce pure in Ischia (Gnss. e erb. Webb!). Fiorisce in Marzo ed Aprile e nei luoghi più alti in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica. — Pianta delle parti meridionali di Eu- ropa e dell'Oriente. Si trova in Portogallo, in Italia presso Roma e Napoli, in'Sicilia, in Ischia, in Grecia (Heldri), in Turchia nell' agro bizantino (Gries.) , in Crimea e nel Caucaso. Osservazioni. — Questa specie si distingue bene dalla Orchis saìnbiinna per essere più gracile in tutte le sue parti, per gì' ingros- samenti tuberilbrmi appena con due o tre lobi all' apice, per le foglie più strette, per la spiga meno fitta e con meno fiori, per le Ibglioline esterne del perigonio più ottuse, per le due superiori delle interne più lunghe e più larghe, per il lobo medio del labello più smarginato, per lo sprone più lungo, cilindrico ed ascendente e per il tempo della fioritura. 1 fiori sono di color roseo, un poco più carico nelle foglioline esterne e nelle due interne superiori del perigonio , più chiaro nella base e nel mezzo del labello e talvolta anche in tutto il labello ed an- che nello sprone. Non di rado sono slumati di giallo in mezzo del la- bello ed anche in mez/.o ai lobi di esso in modo che il label. o è quasi lutto giallognolo, meno che nei margini dei lobi dove è di un color di rosa ora cbiiiro ora cirico e i|uasi violetto. Nella varietà b. i fiori sono gialli. Le masse polliniche son gialle e i loro caudicoli s'inseriscono sopra glandole separate. Le brattee sono rossicce, le foglie verdi. eSO. Orcliis Sicilia Tin. 0. spica ovaia, (cylindracea Tin.) laxiuscula, perigonii phyllis exterioribusovato-oblongis, obtusiusculis, duobus lateralibus reflexis, medio erecto, binis interioribus snbbreviorihus, ovato-oblongis, obtu- siusculis, labello puberulo, trilobo, lobis lateralibus rotundatis, subin- 516 ORCHIDEE. tegris, intermedio latitudine sub.Tequali sed longiore, emarginato, calcare cylindraceo , gracili, acutiiisciilo, arcuato, ovario breviore, Lractejs lanceolatis , acutiiisculis, reticiilato-venosis, flore siiliaeqiiali- biis, inlerioribiis flore longioribiis , foliis lanceolatis, aciitiiiscLdis, basi longe angustatis, fibris radicalibus tnberosis 2 palniatis. Orchis sicula Tin! pi. rar. Sic. fuse. 1 . p. 8. Beri. fi. il. 9. p. 660. Figure. — Nessuna. Stazione, Abitazione e fioritura. — Nei pasCoH dei boSchi del monti alti del Valdemone in Sicilia dove l'ba scoperta il fu Prof. Tineo nei boschi di Caronia , al Pizzu d' Ursu. lo ne ho ricevuta da lui una sola pianta. Fiorisce in Distribuzione geografica. — Specie finora nota di Sicilia. Osservazioni. — Specie affme alla Orchis psendo-snmliudna, ma a mio avviso distinta perla spiga meno fitta, peri fiori |)iù piccoli, per le tbglioline del perigonio meno ottuse , per la forma del lobo medio del labello, per Io sprone più corto e più delicato, per le foglie assot- tigliate per lungo tratto alla base in una specie di picciolo e per gl'in- grossamenti tuberosi della radice più divisi. **** Maculata. Labellum trilobum, lobis lateralibus majoribus, lobo medio integro vel subintegro. Bracteae subsimplicinerves, subtri- nerves. Fibrse radicales tuberosa? 2 palmatse. 931. Orcltis maculata Unn. 0. spica cybndracea, obtusa, densiuscula, perigonii phyllis exte- rioribus oblongo-lanceolatis, obtusiusculis, dislinctis, duobus laterali- bus patentibus, binis interiorilnis su!ibreviorilnis, oblongo-lanceolatis, obtusis, conniventibus, labello plano, trilobo , lobis lateralibus duplo latioribus , creiiato-incisis, medio ovato, acutiusculo, integro, cal- care conico-cyruidraceo, descendente, ovarium suba3(|nante, bracteis lanceolato-acuminatis, subtrinerviis, inferioribus ovarium superantibus, intermodiis illuni sequantibus, caule solido, foliis sub-G, superioriLus diminutis, bractoilormibus, intcrmediis lanceolatis , utrinque atteniia- tis et inferioribus oblongis, sa^pe nigro-maculatis, fibris radicalibus tuberosis 2 palmatis. Orchis maculata Linn. sp. pi. p. 1335. Ali. fi., ped. 2. p. 150. ORCHIS. 517 Ucria h. r. pan. p. S83. Snffr. pi. du Frioul p. ISi. Savi due ceni, p. 196. Dee. /?. frarìQ. 3. p. 25S. Noce, et Baìb. fi. tìcìn. 2. p. 1152. Seh. et Moii. 3. p. 18. Gavd. fi. helv. 5. p. 443. Beich. fi. gemi, excnrs. 1. p. 126. Lindi, orchìd. p. 266. Todar! orrliul. p. 53 ex parte. Kodi syit. fi. qenn. et helv. edìt. 2. p. 792. Caiss. syn. fi. sic. 2. p. 527. et ui udd. et. emeiid. p. 875 ex parte. De Not. rep. jl. l>g. p. 386. Puccin ! nyn. fi. lue. p. 477. Cornali, fi. comeìis. 6. p. 358. Biich. fil. orchid. p. 65 var. oc. Bert. fi. ilal. 5. p. 555. Cren, et Godr. fi. de Fiane. 3. pari. 1. p. 296. Amhros! fi. Tir. austr. 1. p. 692. Orcliis palmata pratensis maculata Cup. h. cath. p. 157 et suppl. alt. p. 68. Orchis palmata montana maculata Seg. pi. veron. 2. p. 132. tah. 15 fìg. 16. Figure. - FI. dan. lab. 933. Rekh. fìl. orchid. tah. 407. Orchis palmata, montana, purpureo flore, folio maculato, ra- dice liilìda Cnp. paiiph. sie. 1. tah. 153. et 2. lab. 173. Bonann. tab. 30. b. saccifera , calcare subinflato, conico-cylinilraceo. Orchis saccifera Brongn. in Bory et Chaub. fi. du Pélop. p. 60. Vis? fi. dalm. 1. p. 172. Giirs. fpic fi. rum. et hilh. p. 261. Orchis maculata Todar. l. e. et Guss. l. e. ex parte. Orchis maculata var. saccigera Reich. fil. l. e. Figure. — Brongn. l. e. lab. 30. fìg. 1 Reirh. fìl. l. c. lab. 409. Stallone, Abitazione e fioritura. — Nei luoghi boschivi 6 nei prati umidi della regione del faggio, della querce e del castagno, donde sale sino alla regione subalpina a 1500 o 1700 metri sul livello del mare, tanto nelle Alpi quanto negli Appennini e nei diversi monti della penisola sino in Calabria e in Sicilia nei monti delle Madonic, presso Castelbuono a San Guglielmo, Polizzi , nei Monti di Mistretta, Capizzi, Cesarò, Floresta, Cannata, Militello di Val Demone, Franca- villa e Messina (Guss.), e nel Monte Etna alla Cerrita e sopra Melazzo a Russomanno (Tin.). L' ho pure di Corsica presso Sartena (Requien!) Ho raccolta la var. b. lungo i ruscelli e presso le sorgenti delle acijue dei Monti delle Madonie e 1' ho ricevuta pure di Sicilia dei boschi di Caronia dal Barone Mandralisca e dei boschi di San Michele da Todaro. Fiorisce in Giugno e Luglio. Distribuzione geografica. — Pianta estesa in Europa dalla Lap- [il 8 ORCHIDEE. poriia, Fiiimarcliia e dalla Sco/ia sino in Sicilia e in Macedonia. Nasce pure in Siberia nei Monti Altaici ed altrove. Descrizione. — La Spiga è qiiasi cilindrica, ottusa, composta di molti fiori, i quali sono vicini gli nni agli altri, l fiori sono di color vio- letto chiaro, e talvolta quasi biancliicci, con niaccliidliiie e linee di colore più carico, più visibili nel labello. Le tre foglioline esterne del perigonio sono allungato-lanceolate (le due laterali di esse sono però alpianto oblique), un poco acute all' apice, la intermedia connivente, le laterali patenti e rivolte un poco verso alto e in dietro. Le due fo- glioline laterali interne sono poco più corte delle esterne, un poco più larglie e conniventi in modo tla coprirsi Ira (oro con 1' apice. 11 labello è piano, patente, trilobo , con i due lobi laterali il doppio più largbi dell'intermedio, dentate e come incise nel margine; il lobo medio é ovato, quasi acuto e intero nei margini. Lo sprone è dello stesso colore del resto del fiore, conico-cilindr:co, diritto e lungo quasi quanto r ovario. L' antera è rossiccia, la borsetta bianchiccia, le masse pol- liniche sono di color verde scuro. L'ovario è contorto, allungato-li- neare , triangolare, con gli angoli rossicci in alto e con una costola longitudinale poco manifesta nel mezzo di ciascuna faccia. Le brattee sono lanceolate acuminato, verdi, con qualche sl'umatura rossiccia, con un nervo longitudinale mediano e con due nervi laterali poco manifesti solo in basso di esse; quelle del mozzo della spiga sono lun- ghe quanto 1' ovario, le inferiori sono più lunghe di questo. Il fusto é alto circa un piede e mezzo, cilindrico, liscio, diritto, un poco lìes- suoso in alto etl ivi striato. Le foglie sono comunemente sei; di esse le superiori sono piccole, strette e quasi in forma di liraltce, le due in- termedie sono lanceolate, ristrette ad ambedue le estremità ed acute air apice, le due inferiori sono allungate : queste e le intermedie hanno nella pallina superiore tante macchie rossicce scure, quasi tonde. In basso vi è una o due guaine prive di foglie: gl'ingrossamenti tuberifor- sono divisi interiormente quasi come le dita di una mano: le fibre radi- cali sono grossetto, cilindriche e pubescenti. Osservazioni. — Questa specie varia per la statura, essendo ora alta circa un piede o un piede e.mezzo, ora, di raro, poco più di mezzo piede, perle foglie ora più ora meno di sei, macchiate o prive di macchie, |)er le brattee ora un poco più lunghe dell'ovario e ora qnasi da uguagliare il fiore, segnatamente le inferiori, e per i fiori ora di color più carico ora più chiaro e talvolta quasi bianchi con o senza macchioline. OPiCHlS. SI 9 Nella var. b. lo sprone è un poco più gonfio e più ottuso: però io ne ho molli passaggi : lo sprone varia pure molto per la sua lun- ghezza. 03«. Orcliis^latifolia Unn. 0. spica oMonga, olitusa, densiuscula, perigonii phyllis exterio- ribiis ovato-lanceolatis, aculiiisculis, distinctis, duolms latcralibus sur- sum reflexis, binis iiiterioribiis paulo bre\ioribus, ovato-lanceolatis, obtiisis, conniventibus , labello convexo, obsolete trilolio, lobis late- ralibus duplo latiorilius , subcrenatis, medio ovato, obtuso , suliinte- gro, calcare conico-cyrmdraceo, descendente, ovariuui suba^quante, bracteis lanceolato-acuuiiiiatis , subtrinerviis , inlerioribus lìore lon- gioribus, caule listuloso, foliis 4-G, patulis , inferioribus oblon- gis ovalibusve, obtusis, superioribus lauceolatis, omnibus vel tantum inferioribus ssepissinie nigro-maculalis, (ibris radicalibus luberosis 2 palmatis. Orc.bis latifolia Lìnu. sp. pi. p. 133L Ali. fi. ped. 2. p. 149. Hall. ic. pi. ildv. p. 35. Ten. fi nip. 5. p. 297. Pollm. (l. veron. 3. p. 17. Gaud. fi. helv. 5. p. A'i3. Ten. sijìl. p. 457. Lindi, orchid. p. 260 var. a. Kock syn. fi. gemi, el helv. ed'U. 2. p. 792. De Noi. rep. fi lig. p. 386. Gnes. spie. fi. ìiun. el byih. 2. p. 362. Comotl. fi. comeiis. 6. p. 359. Reirh. fil. orchid. p. 57. var. a. Ben. fi. ital. 9. p. 551 var. a. Gren. et Godr. fi. de Frane 3. pari. 1. p. 295. Orcliis comosa Scop. fi. cani. edil. 2, toni. 2. p. 198. Anibios! fi. Tir. aiislr. 1. p. 693 var. a. Orcbis majalis Reich. pi. crìi. 6. p. 7. Figure.— Reich. fìl. Ordini, lab. 402. Orcbis radicibus palmatis , caule listuloso, bracteis maximis, la- bello trilìdo serrato, medio segmento obtuso Hall. ic. pi. Helv. tab. 31. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei prati umidi della regione della querce, del faggio e dell' abeto lino alla regione alpina, dove giunge a '2U00 metri sul livello del mare, tanto delle Alpi quanto de- gli Appennini e delle lore diramazioni; discende talvolta nei luoghi bassi. Manca nelle isole. È però rara negli Appennini centrali e me- ridionali. Fiorisce in Maggio e Giugno e nei luoghi più alti in Giugno e Luglio. 520 ORCHIDEE. Distribuzione geografica. — Specie cstpsa ili Eiipopa dalle parti meridionali della Svezia e della Norvegia e dalle Isole Britanne sino al PiCL^no di Napoli, in Mane Ionia e in Tracia. Si trova pure in Siberia (Gmelin), e neH'Imalaja (Hiigel). Osservazioni. — Questa specie si dislingue bene dalia macnhila per la sp ga più corta e di forma allungata, per il labello convesso , meno manirestamenle trilobo, con i lobi laterali meno crenati e rivol,ti in basso, e con il loha intermedio ottuso, per le sole brattee inferiori più bingbe dei Bori, per il fusto più corto e fistoloso cbe porta 4 o al pu'i 6 foglie, per le foglie inferiori quasi ovali o allimgate , ottuse e con tante maccbioline rosso-scure in tutta la pagina superiore: le fo- glie superiori sono talvolta maccbiate come le inferiori, talvolta sfumate di rossiccio. 1 fiori sono di color lilacino ed banno delle maccbioline più caricbe nel labello e talvolta ancbe nelle due fogliolme esterne del perigonio. Ucria scrive die la Orchis lafifolia nasce m Sicilia nei Monti delle Madonie alle Favare : né io né alcuno dei botanici moderni ve 1' ha trovala: io vi ho trovata solo V Orchis maculata. 033. Orcliis incarnata Linn. 0. spica oblongo-cylindracea, obtnsa, densa, perigonii pliyllis exterioribus ovato-lanceolatis', obtusiusculis, distinclis, duobus latera- libns patenlibus, postea sursum retlexis, liinis inlerioribus paulo bre- vioribus, oblongo-lanceolatis, obtusiusculis, conniventibus, labello plano, obsolete trilobo, lobis latcralibus duplo latioribus, crenulatis, lobo medio ovato, acutiusculo, snbintegro, calcare cunico-cyliudra- ceo, descendente, ovarium suba^quante, bracteis lanceolato-acumi- natis, subtrinerviis, omnibus ilore longioribus , caule fistuloso, foliis 4-ti, e basi lata elongato-lanceolatis, atlenualis, ereclis, lìbris radicalibus luberosis 2 palmatis. Orcbis incarnata Lìmi. sp. pi. p. 1335 el jl. svec. edit. 2. p. 312 excl. syn. Seg. Fnes nov. fi. svec. p. 127. Koih syn. fi. genn. el helv. sdii. 2. p. 793. Retch. fil. orchid. p. 51 var. a. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. p. 296. Orcbis angustifolia Winim. et Grab. fi. sU. 2. p. 252. Orcbis lalifoba angustifolia Lindi, orchid. p. 260. var. £. Bab. man. ofbrit. hot. p. 291. var. /3. Bert. //. Hai. 9. p. 552. var. ^. ORGHIS. 521 Orchis militaris Puccin. pi. exxìcc. an et syn ? Orchis comosa /3. Amhros. fi. Tijr. nuslr. 1. p. OOi ex parte. Figure. — Reìch. pi. orch'ìd. lab. 397. , b. Ti aitnsleine ri ., s\)ica pauciflora, bracteis flore suba3i}iialibiis, foHis lineari-Ianceolatis. Orchis Traunsteiiieri Saul, in Hit. in Koch syu. (l. gemi, el helu. edit. 2. p. 793. Orchis angnstifolia fìeich. cent. 9. p. JJ.Fries nov. fi. svee.p. 127. Orchis incarnata /3 angnstifolia Reich. fìl. orchid. p. 52. Gren. et Godi', fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 296. Orchis latifoha x Beri. //. ilal. 9. p. 552. Orchis comosa /3. angustifoiia ex parte Ambros. fi. Ttjr. auslr. 1 . p. 794 ex parte. Figure. — Rei'h. fìl. orchid. lab. 39 i. Stazione , Abitazione e Fioritura. — Nei prati Umifli 6 paludosi delle Alpi e degli Appennini settentrionali nella regione Ijoschiva e subalpina donde discende talvolta nei luoghi bassi dell'Italia setten- trionale come presso Mantova (Barbieri), nella spiaggia di Venezia ai Treporli (Kellnerl) , nei prati paludosi dell'Ischia e altrove. *La va- rietà b. è più rara e si trova solo nel Tirolo italiano. Fiorisce in Giu- gno e Luglio. Distribuzione geografica. — Pianta estesa in Europa dalla Svezia e dall' Ingliilterra sino alle Alpi del Piemonte e del Tirolo. Osservazione. — Non ho avuto occasione di studiar fresca questa specie né la 0. Traunsleineri che qui riporto come varietà, lasciando a chi ne avrà il destro, di giudicare se questa sia tale o specie distinta. L' Orchis incarnala mi par distinta dalla Orchis lutif'ulia perchè prin- cipia a fiorire quando questa finisce, per la forma delle foglie che sono più larghe alla base, allungato-lanceolate e assottigliate, erette e parallele al fusto, per la spiga più lunga, e per le brattee tutle più lunghe dei imri. Anche questa pianta merita di esser meglio studiata fresca. Specie dubbie. Orchis IVicodeiiii Tea. 0. labio trilobo, lobis ovalihus, dilatatis, suliaequalibus, crenula- tis, medio emarginato, punctato, petalis exterioribus patentibus, acu- 522 ORCHIDEE. tis, cornu gerinen subaequante, ascendente, bracteis germina longio- ribiis (Ten.) Orcliis Nicodemi Ten.fl.nap. prodr. p. LUI. et (l. nap. S. p. 291 et syll. p. 453 et ad [l. neap. sìjìl. app. 4. p. 42. Figure. — Ten. fi. nap. Inv. 90. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nelle praterie di Puglia, nel Monte Saiitangelo di Gastellaniinare e a Picinisco, nel Regno di Na- poli. Fiorisce in Aprile (Tenore). Descrizione. — Tuberi rotondi ; foglie lanceolate ottusette ; fiori porporini con il labbro di color c.irnicino punteggiato di rosso sul lobo medio; petali bislungbi, gli esterni patenti , acuti; labbro tre volte più largo che lungo diviso in tre lobi quasi uguali, crenati ; corno poco più corto del germe; brattee colorate più lunghe di esso; spiga rada di pochi fiori (Ten.) Osservazioni. — Poco Sembra differire questa specie dell' 0. il/o- rto, di cui potrebbe formare una varietà. Per la sola forma del netta- rio mi sono deciso a conservarla e per riprodurre la tavola di Cirillo , il quale aveva intitolata questa specie al suo scolare Gaetano Nicodemi immaturamente involato alla scienza ed agli amici di cui era l'orna- mento e la delizia (Ten.) L' amico Gussone mi ha scritto recentemente che la Orchis Nico- demi gli sembra una semplice forma della Orchis Mario. Orcliis Cupani Todar. 0. radicibus , spica ovata, laxiuscula ; perigonii laciniis esterioribus subconniventibus , ovatis , obtusis ; labello semi- trifido, ovario breviore, laciniis omnibus ovato-rotundatis, media lon- giore atque latiore ; calcare filiformi, ovarii dimidium superante, descendente ; bracteis lanceolatis , acutis , ovarium subsequanti- bus (Tod.). Orciiis Cupaai Toìar. orchìd. sic. p. 56. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 539. Orchis minor, flore parvo purpureo, birci acute halans Clip, hi cath. stippl. alt. p. 68. Figure. — Orchis minor purpurea hircam spirans Cup. panph. sic. I. tab 24 f. ORCHIS. 525 Stazione, Abitazione e Fioritura. — PresSO Palermo al Piano della Stuppa ( Gerv. mss.) Osservazioni. — Le diagnosi di questa specie e delle tre seguenti sono state fatte dal sig. Todaro sulle figure di Cupani. Orchi» Boiianniana Todar. 0. tuberibus ovatis, apice obsolete bilobatis; spica laxa, elon- gata ; perigonii laciniis exterioribus conniventibus , linearibus, acntis; labello semitrifido, ovario longiore, laciniis omnibus linearibus, acu- tiusculis, media longiore; calcare cylindraceo, bracteisque lanceolatis acutis, ovario longioribus (Todar.) Orcbis Bonanniana Todar. sic. p. 57. Gnss. syn. ft. sic. S. p. 539. Orchis palmata, minor, binis testiculis extremo ^bisulcis Cup. h. cath. p. 157. Figure. — Orchis palmata, minor, binis testiculis extremo bi- ulcis Cup. panph. sic. S. tab. 162. Bonann. tab. 36. Stazione, Abitazione e Fioritura. — In Sicilia nel Monte Busam- bra (Gerv. mss.) Orcliis Cerva sìana Todar. 0. radicibus tuberosis, lobatis; spica densa, cylindracea; perigo- nii laciniis exterioribus ovato-oblongis, oblusiusculis, labelli longitu- dine, subconniventibus; labello obsolete trilobo, maculato-punctato, plano, lohis rotundatis, medio majore, longiore; calcare conico, de- scendente , ovario breviore; bracteis lineari-lanceoìatis, acutis, ova- rium snperantibus (Todar.) Orchis Gervasiana Todar. orcìiid.sic. p. 57. Giiss. syn. fi. sic. 2. p. 540. Figure. — Orchis palmata, montana purpurea, folio et flore ma- culato, radice bifida Cup. panph. sic. 1. tab. 153 el 2. tab. 176. Bunann. lab. 30. Stazione, Abitazione e Fioritura. — In Sicilia nel Monte Busani- bra (Gerv. mss.) 524 OUCIIIDEE Orcliiis p senti o-i>alleiis Todar. 0. tuberibus siibrotuniiis ; spica laxa, cloiigata, paiicitlora; perigo- ni! laciniis omnibus ovalo-lanceolalis obtusiiisoilis conniventibus; la- bello plano, obsolete trilobo, integerrimo, ovarii dimidium supe- rante, lobis rotundatis, intermedio vix majore; calcare ascendente, ovarii longitudinem subgequante; bracteis ovato-lanceolatis, obtusiu- sculis, ovariiim sequantibns (Todar.) Orchis pseiido-pallens Todar. orchid. sic. p. 58. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 540. Figure. — Orcbis ornitbopbora, e candido-luteaC?/p. pa/ij^'/j- sic 5. lab. 163. Orcliis ornitbopbora, e candido-hitea , foliis angustioribus, fasci- culatis , non macuiutis Dononn. lab. 20. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei prati montani di Sicilia, Marineo a Giampaulo e Frizzi allo Sl'arangio (Gerv. mss.). Osservazione. — Per quanto affine all' O'chis pauci flora questa specie par ne sia diversa particolarmente per la forma del labello. Orcltis fasciciilata fin. 0. foliis inferioribus pliirimis subfasciculatis elongatis anguste lineari-lanceolatis inlerne longe attenuatis; spica ovato-lanceo'ata laxa; bracteis maximis lanceolatis patentibus, infìmis flore subduplo longio- ribus ; petalis duobus exterioribus lanceolatis, reflexis; lahelli denti- culali , tritìdi lobis subaequilongis, lateralibus latioribus ; calcare de- pendente, basi subsaccato emarginato, ovarium non excedente (Tin.). Orchis fasciculata 7"/?». in Giiss. syn. fi. sic. 2. p. 875. in add. et emend. a. obtusifoUa., foliis inferioribus obtusiusculis (Tin.). Figure. — Orcbis palmata Asphodeli radice, foliis angustioribus, radice crassa Cnp. panph. sic. /. lab. 153. Bonann. lab. 30. b. ncvtifoUa, foliis omnibus acutis (Tin.). Stazione, Abitazione e Fioritura. ■ — Nei pascoli dei mouti alti di Sicilia presso Mistretta nei boscbi di Amodda e della Cerasa. La var. b. nel Monte Etna. Fiorisce in Maggio e Giugno (Tin.). ORCHIS. 325 Descrizione. — Caules fistiilosi , firmi, palmares, angulati: folla inferiora plurima, (non vaginantial), 3-4 pollicaria : bracteae nervosse, patentes; spica 2-5 pollicaris; flores parvi; capsula crassa, angu- lala (Tin ). Osservazioni.— Spccies quoail folia et habitum ab omnibus di- stinctissima (Tin.). Orcliis lianonttitana Tin. 0. foliis inferioribus latelanceolatis acutis; spica ovaia, laxa! pau- ciflora; bracteis lanceolatis ovario snbbrevioribns (floribus violaceis); petalis duobus exterioribus patulis aculis apice reflexis, medio cum binis interioribiis connivente; labello ovarium non asfpiante late obcor- dato trilolio leviler crenulato, lobo medio emarginato denticulo brevi interjecto , latcralibus rotiuidatis demnm deflexis breviore; calcare horizontali vel dependente recto snbsaccato-conico, obtnsiusculo, ova- rii sulidimidium cetiuante (Tin ). Orcbis panormitana Tììì. in Guss. sijn. fi. sic. 2. p. 875 in add. et emend. Figure. — Nessuna. Stazione, Abitazione e Fioritura. — In luOghi salvatici dei monti di Sicilia presso Palermo alla Montagna grande sopra Collnzio. Fio- risce in Marzo e Aprile (Tin.) Descrizione. — Caules sub 6-po11icares ; folia laete virentia, supe- riora anguste vaginantia: llores remoti, in spica 1 i pollicari: petala ovata, snbtrinervia , concava; bina interiora oblongo-elliptica , lon- giora : labellum margine atro-violareum, disco pelluculo albo puncta- tum, obsolete puberulum, violaceum (Tin.). Osservazioni. — Questa specie deve l'orse riferirsi all' Orchis pa- tens Desf. secondo cbe opina Reicbenbach figlio. Ordii i^ ]\^afalis Tin. 0. tuberibns cylindraceis , subintegris vel subbilo! afis ; caule 4-6 folio, foliis fasciculiitis, erectis, anguste lineari-lanceolatis, acu- tiusculis, sub^quali; spica brevi, laxiuscula, subglobosa, pauciflora; bracteis lineari-lanceolatis, acuminatis, inferioribus ovario duplo longio- 52G ORCHIDEE. ribus; petalis duobus exterioribus patenlibus; labello trilobo, lobis in- te^ris, laleralibiis duplo latioribus, intermedio longiore, lanceolato, calcare descendente, cylindraceo-conico, acuto, ovarium non exce- dente (Tin.). Orchis Natalis Tin. in pi. rar. sic. fase. 1. p. 8. Stazione, Abitazione e Fioritura,— In luogbi aprici dei nionti di Siciba, nelle alture del Monte Etna nella strada per andare al cra- tere (Tin.). Osservazioni. — Caules 5-4 pollicares , graciles, folla anguste lineari-lanceolata, subcequantes. Spica 4-6 flora! subpollicaris. Calcar cylindraceo-conicum (non crassnm!), acutum (Tin.). Species quoad l'olia et babiUirn ab omnibus aflìnibus distinctis- sima (Tin.). CCXXI. nJIGRITEIiliA C. L. Rich. Perigonii pbylla distincta, patentissima, exteriora aequalia, basi glandulosa-subincrassata , bina interiora vix breviora et angustiora. Labellum posticum, erectum, ovato-acuniinatum, basi concavo-scroti- forme et breviter calcaratum, calcare ovario superne incumbente. Gy- nostemium breve, labello approximatum. Antbera erecta, loculis paral- lelis, contigui^. Pollinia 2, lobulata, caudicubs breviusculis, glandulis distinctis bursiculaì integrai loculos antrorsum singidatim occlu- denlibus, bine seminudis. Ovarium ses!>ile, ovato-subglobosum , tri- quetrum, band contortum. Capsula subglobosa, sescoxtata, sessilis. Semina minutissima, brevia, integumento e cellulis semplicibus com- posito ; embryone oblongo. Abito. — La Nifjntella anguslìfolia è una piccola pianta alta solo da poclii pollici a poco più di un mezzo piede, fornita nella radice di due ingrossamenti tuberosi e palmati; di molte foglie lineari, scana- late, verdi e corte alla base del fusto, e di altre pocbe gradatamente più piccole verso alto di questo; di molti fiori piccoli, odorosi, di color nericcio o roseo, con il labello posto nella sua situazione natu- rale e perciò superiore, e raccolti in una spiga fitta e di forma ovata. Le cassule sono piccole, quasi tonde e pallide : i semi piccolissimi e rossicci. NIGRITELLA. 527 , 934. llVìgritella angiistifolia C L. Ridi. C. L. Ridi, in mem. du Museum 4. p. 56. Reich. fi. genn. excurs. 1. p. J2J. Lindi, orcliid. p.28l. Kodi syn. fi. genn. et helv. edit. 2. p. 796. De Noi. rep. fi. lig. p. 387. Comoll ! fi. cnmens. 6. p. 370. Beri. fi. Hai. 9. /). 573. Cren, el Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 300. Ambroa. fi. Tir. austr. 1. p. 708. Satyriura nigriim Linn. sp. pi. p. J338. Hall. ic. pi. Helv.p. 30. Suffien pi. dn Friend p. 185. Orcliis miniata Crani:, stirp. anstr. p. 488. Orchis nigra Stop, [l cam. edd. 2. Ioni. 2. p. 200. Ali fi. ped. 2. p. 150. Dee. fi. frang. 3. p. 253. Noce, et Bdb. fi. licin. 2. p. 15i. Polhn. fi. veron. 3. p. 20. Habenaria nigra R. Drown in Ait. h. keiv. edil. 2. tom. 5. p. i92. Nigrilella nigra Ràdi. fd. nrdiid. p. 102. Oicliis palmata angustilblia, alpina, nigro flore Seg. pi. veron. 2. p. 133. b. flore roseo. Orchis nigra B. Ten. syll. p. 457. Figure. — Jacq. anstr. lab. 368. Fi. dan. lab. 998. Ann. da Musenm 4. lab. 5. n. 4. Reich. fil. orchid. lab. 467. Orchis raciicibus palmatis, spica densissima, flore resupinato, calcare brevissimo Hall. l. e. Inb. 26. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei prati 6 nei pascoli alpini dai 19U0 a circa 5UUU metri sul livello del mare. In Intta la catena delle Alpi e dei monti che ne dipendono e degli Appennini sino a quelli degli Abbrnzzi dove si trova la sola varietà b. nel Monte Pizzo di Sivo e nel Monte Corno (Ten.). Questa varietà nasce pure in altre parti e segnatamente nelle Alpi. Mentre questa specie è comune nelle Alpi scarseggia negli Ap[iennini, ed io V ho solo degli Appennini Genovesi nel Monte Anlola ed altrove. Fiorisce in Luglio ed Agosto. Distribuzione geografica. — Specie estesa in Europa dalla Nor- vegia, dalla Svezia e dalla Scozia sino agli Abbruzzi ed in Bosnia (Sendtncr). Descrizione. — La spiga è fitta, ovata, corta. I fiori sono assai piccoli, di colornericcio,pià chiaroin alcune parti, in situazione naturale in modo 5-28 ORCHIDEE. che il labello è superiore ossia posteriore e la fogliolina intermedia delle tre esterne del perigonio è inferiore: tutte le foglioline e anche il labello sono patentissimi. Le fo^^lioliiie esterne sono (jiiasi lineari , acute, ed hanno alla base di fuori un piccolo ingrossamento quasi glandoloso di colore più chiaro nel pimto dove s'inseriscono all'apice dell ovario. Le due interne laterali sono un poco più corte e un poco più strette. Il labello è lungo quanto le foglioliue esterne, ovato-acuminato , quasi romboidale, con righe che vanno dalla base all'apice e nelle parti di- vergendo verso il margine, del'.o stesso colore del labello. Questo è un poco concavo alla base e quasi scrotiforme, ed è fornito di un corto sprone, ottuso, un poco più grosso all'apice, del colore del resto del fiore; esso è mollo più corto dell'ovario, sul quale poggia nella parte di sopra e posteriore. L'ovario é sessile, ovato, quasi tondo, triangolare, non contorto, di color verde pallido, e con gli angoli spesso nericci. Le brattee sono lanceolato-acuminate, lunghe quanto il fiore e perciò molto più lunghe dell'ovario, verdognole in basso, nericce verso 1' apice e con due righe rosso-scure nei margini. Il fusto è alto da 3 a 6 pollici, verde, striato, e porta molle foglie in basso , corte, lineari, scanalate, verdi, e altre foglie sino in alto grailata- mente più piccole e più piane. Gì' ingrossamenti tuberiformi sono palmati. I fiori son rosei nella var. b. Specie ibrida. JVigrìtella suaveoleiis Koch. Koc.h sìjn. fi. germ. et. helv. edit. 9. p. 796. Reioh. fil. orclùd. p. 103. Beri. fi. Hai 9. p. 515. Gteii. el Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 300. Orchis suaveolens Vili. pi. da dauph. 2. p. 38. Dee. //. fvanc. 5. p. 331. Gaiid. fi. helv. 5. p. 4i6. Nigritella fragrans Reich. cent. 8. p. 25. L'mdl. orchid. p. 281 . Figure. — Vili. l. e. tiib. /. Reich. fil. orchid. lab. 4i6. Stazione, Abitazione e Fioritura, — Ho ricevutO solo una pianta di questa speiùe da Facchini raccolta nei pascoli alpini della Val di Fassa. Fiorisce in Luglio ed Agosto. NIGRITELLA. 5^2'J Distribuzione geografica. — E Stata raccolta oltre al luogo indi- cato aiiclie in Svizzera e in Carinzia, però sempre rarissima. Osservazioni. — Questa pianta è quasi intermedia per il portamento aWa Nigrilella angusti [olia e alla Gymnademìa odorotissima , in mezzo alle quali io V ho trovata una volta sul Monte Brézon e delle quali Vil- lars che la scoperse nel Delfinato la considerò come ibrida. Altri in- vece la giudicano nata dall' incrociamento della Nìgrilella angusiifolia e della Gijmnademia conopsea, in mezzo alle quali è stata veduta al- trove : è probabile che essa sia ora ibrida delle prime ed ora delle se- conde piante. Essa si dislingue dalla Nigrilella angnslifoììa per avere le foglie più larghe, perle foglioline esterne del perigonio meno acu- minate, per il labello quasi trilobo con il lobo medio ottuso e per lo sprone quasi cilindrico e lungo quasi quanto 1' ovario. CCXXIl. ©PMltYS Swartz. Swarlz in ad. hohn.^ann. 1800. p. 22i. /'. D. R. Droiuu in AH. h. kew. edit. 2. pi. 5. p. 195. C L. Ridi, in meni, du Museum 10. ]). 48. Lindi, orchid. p. 372. Endl. gen. pi. p. 212. Reich. fìl. orchid. p. 69. Orchidis species Tonni, inst. 2. lab. 247. fig. C. D. Ali Jì. ped. 2. p. 145. Ophrydis species Linn. gen. pi. p. 462. Juss.gen. pi. p. 63. Arachnites Schimdl fi. hohem. lodar, orchid. sic. p. 70. Perigonii phylla distincta, exteriora subaequalia, patentia vel pa- tentissima autreflexa vel supremum gynostemium obtegens; interiora plus minusve hreviora, patentia aut patentissima. Labellum anticum, gynostemiibasiinsertum, sessile, subcartilagineum, ecalcaratum, con- vexum vel planiusculum , trilobum , lobis lateralibus plus minusve ma- ni festis , lobo medio majore, ssepe emarginalo vel bilobo, exappen- diculato vel appendiculato, appendicula sursum versa, vel raro trifìdum, lacinia media triloba, lobo medio appendiculato, appendicula deorsum versa. Gynostemium breve, apice in acumen rostriforme sgepe produ- ctum. Antberaverticalis, loto adnata , loculis parallelis, non conLiguis. Pollinia 2, lobulata, caudiculis elongatis, glanduhs distinctis intra bur- siculas sejunctis inclusis. Ovarium vix contortum , sessile. Stigma ma- jusculum, obliquum. Capsula oblonga, triquetra, sexcostata, costis Fi.or.A Italiana. Vol. UI. _ "* - 550 ORCHIDEE. Iribiis inagis prominentibus. Semina minutissima, linearla, striatula ; integumento e cellulisTibrosis composito ; emhryone ovato. Abito. — Piante per lo più poco alte, fornite nella radice di due e raramente di tre ingrossamenti tuberi formi per lo più tondi o ovali, uno dei quali è talvolta portato alla estremità di una lunga fibra radi- cale ; di poche foglie alla base del fusto per lo più alkmgate , di color verde glaucescente, con poche vene longitudinali, e di altre poche foglie nella parte media e superiore del fusto ridotte quasi in forma di brattee; di un fusto alquanto [angolato, alto da pochi pollici a circa un piede e talvolta anche un piede e mezzo, diritto o un poco fles- suoso; di una spiga di fiori per lo più pochi, alquanto distanti tra loro, di l'orma bizzarra e accompagnati da brattee, spesso verdognole, co- Hie scanalate e lunghe quasi quanto l'ovario o il fiore, con le foglio- line esterne del perigonio aperte o apertissime ovvero con la superiore di esse al([uanto avvicinata al ginostemio, con le due interne ora poco ora molto più corte delle^ esterne e con il labello di forma e colore diverso, convesso o quasi piano, quasi intero, lobato o trifido, spesso vellutato e scuro, di raro giallo , con linee o macchie lucide di varia forma a guisa talvolta di mezza luna o di specchietto. L'intero fiore rappresenta talvolta una mosca, una ape, un tafano o altro insetto. Le cassule sono verdognole , piuttosto grandi , triangolari , con sei co- stole. * Aranifer.e. Perigonii pbylla e.\teriora patentia, bina interiora patentia vel patentissima, plus minusve breviora, sublinearia, saepis- sime ligulata. Labelhim marginibus lateralibus replicatis conve\um, basi s^pissime utrique gibbere conico plus minusve manifesto instru- ctum , subtrilobum , lobis lateralibus dependenlibus \ì\ manifestis, lobo medio majore mutico vel appendiculato , appendicula sursurn versa . 935. Oplftrys arauifera Huds. 0. spica 4-9 flora, perigonii phyllis exterioribus patentibus, ovato-oblongis, obtusis, margine reflexis , binis interioribus patentissi- mis, brevioribus, lineari-lanceolalis, obtusis emarginatisve, margine iindulato-subreflexis, glabris, labello phyllis exterioribus subaequali, obovato-rotundato , convexo, in disco velutino-holosericeo, cum li- OPHHYS. 351 neis binis glabris longitiidinalibus varie connexis, utrinque prope ba- sini gibbere brevi conico et basi prope stigma gibberibus binis parvis glanduteformibus, vix lucidis, inter se distantibus instructo, in ambita margine glabro (e viridi-hiteolo ), siibtrilobo , loljis lateralibus depen- dentibus, quandoque vix manifestis, lobo medio majore, emarginato- bilobo, denticiilo brevissimo vel brevi interjecto vel nullo, gynostemio apice obtusiiisculo, bracteis canaliculato-concavis, aculiusculis, ovario longioribus, foliis oblongis, glaucescentibus , fibris radicalibus tube- rosis 2 indivisis. Ophrys aranifera Huds. fi. angl. edìt. 2. p. 392. Beri, pl.genuens. p. 123. Bìv. sic. pi. ceni. 2. p. 40. Dee. ft. 'frane. 5. p. 332. Noce. etBalb. fi. licìn. 2. p. 156. Seb. et Maiir. fi. roin. prodr. p. 310. Beri, amoen. Ual. p. 201 et lucnbr. p. 13. Pollin. fi. veron. 3. p. 26 excl. Ophr. SpecLiliim Bevi. Tea. fi. nap. 2. p. 305. Gaud. fi. helv. 5. p. 462. Reich. fi. germ. exciirs. 1 . p. 129. Lindi, orcìiid. p. 374. Tea. sijll. p. 159. Piiccin. sijn. pi. lue. p. 481. Vis. fi. dalm. 1 . p. 176. Koeh syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p, 796. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 544 exd. var. b. et e. De Not. rep. fi. lig. p. 392. Comoll. fi. comens. 6. p. 373. Bach. fil. orchid. p. 88. var. l»ry'!S atrnta Lindi. 0. spica 5-5 raro 6-flora, perigonii phyllis exterioribus patentibus, oblongis, obtusis, margine reflexis. binis interioribus brevioribus, an- guste linearibus, obtusis subemarginatisve, margine subundulatis, pu- berulis, labello phyllis exterioribus suba?quali, obovato-subrotundo, con- vexo , villoso, in disco glabro cum lineis binis glabris longitudinalibus parallelis distinctis, utrinque prope basini gibbere conico porrecto utrin- que instructo, subtrilobo, lobis lateralibus dependentibus, lobo medio majore, emarginato-bilobo, exappendiculato, gynostemio apice obtu- siusculo, bracteis canaliculato-concavis, acutiusculis , ovarium subae- quantibus , foliis oblongis, acutiusculis, glaucescentibus, fibris radica- libus tnberosis 2 indivisis. Ophrys atrata Lindi, hot. reg. tab. 1081 . Reich. fi., gemi, excurs. '/. p. iW. Lindi, orchid. p. 376. Gtiss! syn. fi. sic. 2. p. 546. 554 ORCHlDEc:. Arachnites fuciflora y panormitana et 5 ambigua Toàar ! orchid. sic. p. 75. Oplirys incubacea Diane! in Tod. l. e. Ophrys aranifera e. atrata Reich. (il. orchid. p. 91 . Ophrys aranifera j3 Beri. fi. Hai. 9. p. 586. Gvea. el Godr. fi. de Frane. 3. pari. J. p. SOL Figure. — Lindi, boi. reg. lab. 1087. Reich. (il. orchid. lab. 452. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luogbi Crbosi della pe- nisola presso le spiaggie dei mari, e in Sicilia, in Corsica, come pure in Istria e nell'Isola dei Brioni e in Capri. Nasce presso Nizza (secondo Reich. figlio) Venezia al Lido (Kellnerl), Trieste, Fola ed altrove (Tommasini!) , presso Firenze e nella Maremma Toscana presso Anse- donia, dove l'ho raccolta, presso Roma (Mauri secondo Lindley), in Basilicata presso Melfi (Gasparr!), in Sicilia presso Palermo a Monte Gallo ed altrove (Todaro!), in Messina (Guss! Tineo!), e Avola (Bianca!), in Capri (Sieber). Fiorisce in Marzo ed Aprile. Bistribuzione geografica. — Ho pure questa spccie di Grecia fa- voritami da Heldreich. Si trova pure in Macedonia e nell' Isola di Creta. Osservazioni. — Ho falto la diagnosi sulle piante secche non avendo avuto occasione in questi ultimi anni di raccoglier viva questa pianta. Mi pare che sia una specie distinta dalla Oplirys aranifera alla quale è certamente affine : ciò non ostante essa merita di essere studiata sopra molte piante vive per vedere se sia una delle tante forme o varietà del- l' Ophrijs anzidetta. L' Arachnites fuciflora y. panormilana e 5 ambigua di Todaro spettano certamente a questa specie e per conseguenza anche YOphrys j«c?/6acea di Bianca, che è la var. 8 ambigua di Todaro qui notata, come ho rilevato dalle piante favoritemi da quei botanici e come pen.sa lo stesso Bianca, il quale le ha riferite, nelle lettere a me dirette, alla Ophrys alrata di Lindley. 93 9. Ofilirys e:Kaltata Ten. 0. spica sub-5 fliora, perigonii phyllis exterioribus patentibus, elliptico-oblongis , obtiisis , margine vix reflexis, binis interioribus patentissimis, subdimidio brcvioribus, subhastatis, acutiusculis, planis, OPHRYS. 535 puberulis, labello obovato-rotundato, convexo, velutino-bolosericeo, in ambiti! villoso, cum lineis binis lucidis, brevibus, parallelis, distin- ctis, basi utrinque gibbere brevi conico instriicto, subtrilobo, lobis lateralibus dependentibus, vix manifeslis , lobo medio majore, emar- ginato, appendiculato, appendicula ovata, integra, obtiisa, siirsnm versa, gynostemii apice brevi obtusiusculo, bracteis canaliculato-con- cavis, acutiusculis, ovario longioribiis, foliis oblongis, tibris radicalibus tuberosis 2 indivisis. Opbrys exaitata Ten. in ent. pi. h. r. neap. opp. alt. p. 83 et fi. nap. 2. p. 306. Beri. fi. Hai. 9. p. 588. Guss. enum. pi. inarim. p. 321. Opbrys crabronifera. Maur. ceni. XIII. p. 42. Aracbnites iìicinora b. exaitata Todar. orchid. sic. p. 72. Figure-— Ten. fi. nap. lab. 96. Maur. cent. XIII. lab. 2. f. 1. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi erbosi e boschivi dei colli e- poggi delie parti centrali e meridionali della penisola e delle isole di Sicilia, di Corsica e di Capri. Io 1' ho raccolta nella Maremma Toscana presso Orbetello e nel Monte Argentario presso il Telegrafo. Nasce pure vicino a Roma alla Macchia di Marino e a San Polo (Mauri, Sanguini Rolli!), presso Napoli a Castellammare, Pesto, Licola, Fn- saro e Caserta (Ten.). E comune in Sicilia. In Corsica nasce presso Ajaccio (Requien!), in Capri (Ten.), in Ischia (Guss.). Fiorisce in Marzo ed Aprile. Distribuzione geografica. — Pianta itaUana. Descrizione. — La spiga porta da 5 a 5 fiori che sono più grandi anche di quelli dell' Ophrijs Avachnites. Le foglioline esterne del pe- rigonio sono ellittico-allungate, ottuse, patenti, di un bianco-roseo con una riga longitudinale verde più manifesta di fuori nella carena. Le due foglioline interne hanno quasi la metà o circa due terzi della lunghezza delle foglioline esterne, sono più strette, di forma quasi di un'asta, più larghe cioè alla base e restringentisi a poco a poco verso l'apice eh' è quasi acuto, sono di color roseo e quasi lilla alla base, più chiare nel resto, con una riga longitudinale assai fina e un poco più carica; nella faccia anteriore sono puberule, massime verso il margine, dove offrono delle corte ciglia. 11 labello è grande, obovato- rotondato, convesso, di colore scuro, vellulato-sericeo nel disco, un poco peloso nella circonferenza, ed ha nel centro due macchie lucide piccole, parallele o poco divergenti, non unite tra loro, e verso la base da ambedue le parti una gibbosità conica, corta ed ottusa: è quasi tri- 530 ORCHIDEE. lobo, con i due lobi laterali, pendenti in giù e poco manifesti, con il lobo medio molto grande, smarginato dove è una appendice quasi ovata, intera, un poco acuta, glabra, verdognola e rivolta in su. L' apice del ginostemio ha un piccolo rostro ottuselto. Le brattee sono lanceolato-lineari, un poco acute, scanalato-concave , di colore verdo- gnolo con poche vene longitudinali un poco pii^i cariche , e sono più lunghe dell' ovario e del fiore stesso. Le foglie sono allungate, glauce- scenti con molte vene longitudinali verdi. La pianta è alta da un piede a un piede e mezzo. Descrizione. — Si distingue facilmente ààWOphrys ararn/'cm per i fiori molto più grandi, per la forma diversa delle foglioline interne, più larghe alla base e piane nel margine e non lineari con il margine increspato , per la forma del labello, per le sue macchie non unite in vario modo , per l'appendice che è nella smarginatura , oltre di avere le due gibbosità molto manifeste. 03S. Oplirys luuiilata Puri. 0. spica pauciDora, laxa, perigonii phyllis exterioribus oblongo- lanceolatis, obtusis, lateralibus labello approximatis, binis interioribus paulo brevioribus , linearibus, obtusiusculis, glabris, labello obovato- subelongato, convexo , in disco velutino-holosericeo, prope medium macula lucida lunulata notato, prope basini gibbere brevi conico utrin- que et basi prope stigma gibberibus binis glanduteformibus, lucidis, inter se distantibus instructo, in ambitu glabro (e viridi-luteolo), tri- lobo, lobis lateralibus villosioribus, dependentibus apiceque inflexo se se subtus tegentibus , lobo medio majore, margine subcrenulato, emarginato, appendicjilato, appcndicula brevi, integra, oblusiuscula, sursum versa, gynostemii apice acuminato, bracteis concavis, ovali- oblongis, obtusis, ovario longiorilnis, foliis oblongis lanceolatisve, glau- cescentibus, fibris radicalibus tuberosis 2 indivisis. "Ophrys lunulata Pail. in giorn. di scienz. e lelt. jier la Sicilia voi. 62. p. 4 et pi. rar. Sic. fase. 1 . p. 13 el pi. nov. p. 23. Biaiic. nov. pi. sp. sic. p. 11. Guss. syn. fi. sic. 2.p. 5i5. Beri. (l. ilal. 9. p. 589. Arachniles lunulata Todar! orclùd. sic. p. 17.' lab. /. f- 3. 4. 0[ìhrys aranifera b. lunulata Reich. (il. orchid. p. 88. Figure. — Pari. rar. pi. sic. lab. 2. f. 3. Reich. [il. orchid. lab, 450. ftg. 1. 2,3. non optimae. OPHRYS. 557 Stazione, Abitazione e Tioritura. • — Nei luOghi erbosi (lei monti e talvolta anche bassi, sempre però poco lontani dal mare nella regione dell' olivo e della querce di Sicilia presso Palermo nel Monte Pizzuta, n^l Monte Occhio e nel Monte Gallo dove la scopersi, presso la Favo- rita alle falde del Monte Pellegrino (Inzenga ! ), presso San Martino (Nymann secondo Guss.), ai Ciaculli e a Gibilrossa (Todarol Tineo), e presso Avola (Bianca!). Fiorisce da Marzo a Maggio. Distribuzione geografica. — Specie lìnora nota di Sicilia. Descrizione. — La spiga si compone di 4 o 5 fiori, inodori, al- quanto distanti tra loro. Le foglioline esterne del perigonio sono al- Inngato-lanceolate , ottuse, concave alquanto in avanti, con i margini rovesciati un poco in dietro; la superiore è rivolta in alto e un poco in dietro: le laterali sono dirette un poco in giù e avvicinate al labello : tutte e tre sono di color roseo-violetto con una riga verde nella ca- rena. Le due interne sono lineari, ottusette, piane, poco più corte ma assai più strette delle esterne, di color roseo-violetto un po' più carico delle esterne con la carena verdognola verso 1' apice. Il labello è poco più lungo delle foglioline esterne, ovato a rovescio, ma per avere le parti laterali rovesciate e dirette in giù sembra allungato , è convesso di sopra, profondamente concavo di sotto e trilobo, di color quasi cioccolata, vellutato , eccetto nel margine del lobo medio dove è ver- dognolo e glabro, e nei lobi laterali dove i peli sono più chiari e più lunghi : nel disco quaro nel mezzo ha una macchia lucida quasi in forma di una mezza luna, con la concavità in avanti e smarginata un poco nella parte convessa donde talvolta partono dagli angoli due li- nee egualmente lucide e strette che vanno sino alla base del labello : ivi sono due piccole prominenze, ottuse, a guisa di glandole, lucide, poco manifeste e distanti tra loro. I lolii laterali hanno alla base una piccola gibliosità conica, sono prolungati di sotto e si curvano ivi in modo che 1' apice dell'uno tocca quello dell' altro, ed anche lo copre un poco: il lobo medio è molto più largo, con leggiere crenature nel margine, smarginato all'apice ed ivi fornito di una piccola appendice quasi ovata, ottusetta, intera e rivolta in alto. Il ginostemio ha l'api- ce acuminato, rivolto in avanti e verde. L'antera è gialla; gialle son pure le masse polliniche e i caudicoli; le glandole sono ovali e bian- chicce. L' ovario è lineare, verde e contorto. Le brattee sono ovali- allungate, ottuse, concave, verdi, più lunghe dell'ovario. Il fusto è diritto, ulto da 6 a 10 0 1!2 pollici, cilindrico in basso e ivi con qual- che foglia, alquanto angoloso in allo e nudo. Le foglie inferiori sono 34" 558 ORCHIDEE. aliiingatc, le altre, alliingato-lanceolate O' lanceolate, glauccscenti. GÌ' ingrossamenti tuberiformi sono quasi tondi. Osservazioni. Qucsta specie si distingue bene dalle affini segnata- mente per le foglioline laterali esterne del perigonio dirette alquanto in giù e avvicinate al labello, per il labello allungato, assai convesso di sopra e profondamente concavo di sotto, perla maccbia lucida a guisa di mezza luna e per i lobi laterali prolungati di sotto e toccantisi ivi per l'apice. " Apifer^e. Perigonii pbylla exteriora reflexa, bina interiora bre- vissima, subcordata et subunguiculata. Labellum marginibus laterali- bus replicatis convexum, basi utrinque gibbere conico instruclum, trifi- durn, laciniis lateralibus dependentibus , lacinia media triloba, lobo medio appendiculato, appendicnla deorsum versa. 9'à&. OfìÌBB'ys apifera Hnds. 0. spica 7-9 tlora, longiuscula, perigonii pbyllis cxterioribuspa- tentissirais, demum rellexis, ovato-oblongis, obtusis, interioribus bre- vissimis, subbastatis, basi cordatis et brevissime unguicuìatis, villosis vel glabratis, margine rellexis, gynostemio approximatis, labello phyl- lis exterioribus subbreviore, subrotundo, convejpi velutino-bolosericeo, basini versus macula et lineola varia, glabra, et basi prope stigma gib- beribus binis , subpunctiformibus, nitidis, inter se dislantibus notatis, trifido , laciniis lateralibus verticalibus, subbirsutis, superne gibbere conico-saccato , sursum verso et intus glabro instruclis, lacinia media triloba, lobis lateralibus ovatis, obtusis, subcrenulatis, lobo medio ap- pendiculato, appendicula obtusiuscula, deorsum versa, gynostemii rostro elongato, acuminato, bracteis amplis, ovato-lanceolatis, acutiusculis, ovario longioribus, foliis oblongo-lanceolalis, obtusis vel acutiusculis, glauccscentibus, fibris radicalibus tuberosis 2 indivisis. Opbrys apilera Hnds. ft. augi. edit. J. p. 340. Bert. pi. gen. p. 122. Biv. sic. p!. cent. L p. 62. Dee. jl. frane. 5. p. 333. Noce, et Balb. [l. Ikìn. 2. p. 155. Seh. et Maxir. fi. rom.prodr. p. 311. Beri, amoen. Hai. p. 200. Pollin. fi. veron. 3. p. 25. Gaud. fi. helv.S.p. 459. Pucc'in. syn. fi. lue. 480. Ten. fi. nap. 5. p. 241. Boiss. voìj. en Espagiì. p. 506. Vis. fi. daini. 1. p. ITI. Koch syn. fi. germ. el helv. edit. 2. p. 797. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 548. De Not. rep. fi. lig. OPHRYS. 559 p. 391 . Reich. ftl. orclàd. p. 95. var a. Dert. fi. Hai. 9. p. 082. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1 . p. 303. Anibros! jl. Tijr. auslr. 1. p. 716. Oplirys insectifera t Linti. sp. pi. p. 1343. Oplirjs insectifera araclinites (ì Hall. ic. pi. Helv. p. 26. lab. 24. f. 45. Ophrys Arachnites var. a Savi fi. pis. 2. p. 303. Oplirys apitera SLibterrostrunca Drol. pliyl. lusil. p. 32. Ophrys rostrata Ten. ind. seni, lì. r. n. 1830. p. 15. et syll. p. 458 el II. nap. 5. p. 242. Araclinites apifera Tod! orch'id. sic. pf 88. lab. 2. fìg. /, 2. Orcliis fuciini referens, major, folioìis superioribus candidis et purpnrascentibus Ciip. h. calh. p. 157. Vaili, boi. paris. 146. lab. 30. fin. 9. Orcliis araneam referens, rostro recurvo Seg. pi. veron. 3. p. 246. lab. 8. f. 2. Figure. — Brol. l. c. lab. 90. fìg. 2. Ten. fi. nop. 5. lab. 245. Reich. fìl. orchid. lab. 457. fig. 1 . Stazione, Abitazione_^e Fioritura. — Nei luoghi erbosi e bo- schivi dei colli e dei poggi nelle regioni della querce e del- l' olivo della penisola e delle isole di Sicilia e di Corsica dove nasce presso Bonifacio (Requien! ) e di Filicuri nel Monte (Guss.). Fiorisce in Aprile e Maggio, e nei paesi e. luoghi più meridionali in Marzo ed Aprile. Distribuzione geografica. — Pianta estesa in Europa dalla Ger- mania e dalla Francia per la Svizzera, l'Italia, e la Dalmazia sino in Portogallo, in Spagna, in Corsica, in Sicilia ed in Grecia. Descrizione. — La Spiga è lunga e si compone di circa 7 o 9 fiori, alquanto distanti tra loro. Le fogliolinc esterne del perigonio sono assai aperte e dipoi si rovesciano in dietro in modo da coprire quasi l'ovario, sono ovato-allungate, ottuse, un poco concave, con i margini rovesciati in dietro, bianche o di un roseo-violetto, con una riga longitudinale verde nella carena, più visibile verso l'apice e due vene laterali verdognole più delicate. Le foglioline interne sono cor- tissime e piccolissime di fronte alle esterne, quasi in forma di asta e con una corta unghia alla base, hanno i margini rovesciati in dietro, sono verdognole e pelose davanti e di raro glabre. Il labello è poco più corto delle fogliolinc esterne, è quasi tondo, assai convesso, di colore porporino scuro e vellutato, ha verso la base una larga macchia glabra, f 540 ORCHIDEE. ili forma quasi quadra ma tonda in avanti, di colore più chiaro del la- bcilo con non so che di gialliccio, la quale è circondata in avanti e lateralmente da una macchia lineare scura, con un contorno irregolare di un verde gialliccio: alla infima base verso lo stimma il labello ha due piccole prominenze a guisa di due punti scuri e lucidi , distanti assai tra loro : è trifido, con le lacinie laterali verticali, coperte di fuori di peli di un giallo dorato che le rendono irsute, terminate in alto in una gibbosità conica, lunghetta, glabra di dentro: la lacinia media è quasi tonda, ha talvolta qualche macchiolina tonda e verdo- gnola nel mezzo e i margini glabri e verdognoli : è triloba con i lobi laterali quasi ovati , ottusi e con ([ualche crenatura e con il lobo medio terminato in un'appendice ottusa o ottusetta : tutti e tre questi lobi sono rivolti in dentro e l'appendice è diretta in giù. Il ginostemio è |ioco più corto delle foglioline esterne, ha l'apice allungato, acu- minato, piegato alquanto sopra sé stesso e di color verde. L'antera è gialla. Le masse polliniche sono gialle, i cauilicoli giallicci, le glan- dole ellittiche e bianchicce. L' ovario è allungato-lineare, triangolare, verdognolo. Le brattee sono larghe, ovato-laneeolate, ottusette, verdi, con molte vene più cariche, più lunghe dell'ovario. 11 fusto è alto circa un piede e mezzo compresala spiga, cilindrico, liscio, verdo- gnolo e \estito di foglie fin quasi in alto. Le foglie sono allungato-lan- ceolate, acute, le inferiori ottuse, glaucescenti, con molte vene lon- gitudinali. Gl'ingrossamenti tuberosi sono quasi tondi. 940. Oiilii'yis boiiiltilifera Link. 0. spica 2-5 raro 4-flora, perigonii pbyllis exterioribus, subre-' flexis, ellipticis, obtusis, binis interioribus subtriplo brevioribus, ovato- hastatis, basi obsolete cordatis , brevissime unguiculatis, obtusis, mar- gine refiexis, puberulis, labello pbyllis exterioribus subbreviore, obovato- rotundato, trifido, laciniis lateralibus verticalibus, basi gibbis, gibbere brevi, obtuso, villosis, apice glabris, lacinia media convexa, holosericea, puberula, lineolis duabus glabris et basi prope stigma gibberibus bi- nis glandulaìformibus, sublinearibus, ereclis, remotiusculis, antice con- vergentibus instructa, obsolete triloba, lobis lateralibus rotundatis, dellexis, et ad paginam labelli inferiorem approximatis, glabris, lobo medio, subtruncato, subnullo, apice sid^tus appendicula carnosula, triangnlari, deorsum versa, glabra, apice barbata instructo, gynoslemii OPHRYS. . 541 apice brevi, obtiiso, bracteis oblongis, acutis, ovario subdimidio bre- vioribus, foliis oblongo-Ianceolatis, fibris radicalibus tuberosis 2 indi- visis, tubero altero remoto. Opbrys bonibylifera Link in Schrad. journ. far die botan. ann. 1799. 2. p. 325. Guss. syii. fi. sic. 2. p. 549. lìeich. (il. orchid. ;j. 95. Beri. fi. ilal. 9. p. 597. Greii. et Godr. fi. de Frane. 3. pari. I . p. 303. Ophrys insectifera B. biflora Desf. fi. ali. 2. p. 320. Opbrys tabani fera Willd.sp.pl. 4. p. 68. Morisstirp. sarà, elench. fase. 1 . p. 44. Lindi, orchid. p. 375. Boiss. voy. en Espagn. p. 597. Vis. fi. dalm. 4. p. 178. Opbrys umbiHcata Desf. choix de plani, du caroli, des inst. de Town. p. IO. Opbrys labrofossa Brol. phyl. lus. 2. p. 29. Ophrys distboma Bìv. sic. pi. cent. 1. p. 59. Beit. lucnbr.p. 12. Ten. syìL p. 460. Opbrys pulla Cyr. in Ten. fi. nap. 2. p. 311 . Opbrys biiilca Manr. cent. XIU. p. 43. Puccìn. syn. pi. lue. p. 4SI. Opbrys canabculata Viv. npp. ad fi. eors. prodr. p. 7-, Aracbnites bonibybfera Todurl orchid. sic. p. 91. Figure. — Brot. l. c. lab. 88. f. 2. Maur. l. e. lab. 2. f. 2. Ten. II. nap. lab. 97. Beich. fil. orchid. lab. 456. Orcbis aranea, moscbala Cup. panph. 3. tab. 135. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei blOgbi erbosi Special- mente marittimi dei colli e monti della costa occidentale e delle parti centrali e meridionali della penisola e delle isole di Sicilia, di Corsi- ca, di Sardegna, di Capri e di Malta nella regione dell'olivo. Nasce nella Riviera di Ponente presso Ventimig!ia(De Negri sec. Reicb. figlio), nel Monte Pisano, nel Monte Penna e sni poggi di San Giuliano e nella Maremma Toscana, nei colli presso Talamone e nel Monte Ar- gentario, nei quali luogbi 1' bo raccolta; in Roma nel Monte Testac- cio, nel Monte Mario e alla Villa Panfili (Mauri, Rolli!, Sanguini), presso Ascoli vicino al Porto e nel Monte della Ascensione (Orsini!), negli Abbruzzi presso Teramo, nella Puglia a Manfredonia, nella Basili- cata (Tenore); in Sicilia presso Palermo alla Favorita, a Mondello, ai Ciaculli, a Santa Maria di Gesù, a Balda, a Monte Cuccio e a Monte dell' Occhio, Bagberia nel Monte di Catalfano, Misilmcri, Gibilrossa, nel Monte Pizzuta, aSagana, nella maggior parte dei quali luoghi l'ho d42 orchidee. raccolta, a Cattolica, Moiitallegro, Girgenti, Palmi, Terranova, Cliia- romonle (Guss.), Alcamo (Sorrentino!) , Avola (Bianca!), Siracusa ( Philipp! ), e Militello di Val di Noto (Tineo). In Corsica a Bonifacio (Requien!), in Sardegna presso Cagliari (Moris!), nell'isola di Capri (Sieb. ) , in Malta (Grech Delicata ). Fiorisce in Marzo ed Aprile. Distribuzione geografica. — Pianta dell' Europa meridionale e del- l'Affrica boreale. Nasce in Portogallo, in Spagna nelle Isole Baleari , in Italia, in Corsica, in Sardegna, in Sicilia, in Capri, in Malta, in Dalmazia, Grecia, in Creta, in Algeri, in Tangeri e nelle Isole Canarie. Descrizione. — La spiga porta ordinariamente due o tre fiori e talvolta anche quattro. Le foglioline esterne del perigonio sono ellitti- che 0 ovato-ellittiche , ottuse, con i margini rovesciati in dietro, aper- tissime anzi dirette alquanto in dietro , di color verde pallido con tre vene longitudinali, delicate e di un verde un poco più carico. Le due laterali interne sono molto piccole , quasi tre volte più corte delle esterne, ovate e quasi in forma di asta, un poco a cuore alla base dove hanno una unghia cortissima, sono convesse e pubescenti in avanti, concave e glabre in dietro, di color verde, ma rosse scure alla base.Il labello è scuro, eccetto nei lobi laterali dèlia lacinia media e neir appendice del lobo mediano di questa che sono verdi e privi di peli ; è trilido. Le lacinie laterali sono dirette quasi verticalmente in giù e hanno gli apici di sotto avvicinati all' ovario : hanno una protu- ber;inza conica in alto alla base, ed ivi sono più pelose che nel resto. La lacinia media è più grande, di colore scuro nel disco dove è quasi glabra ed ha due macchie bianchicce quasi paralelle e larghette, estese dalla base fin verso la metà ; alla base poi verso l'apertura che con- duce allo stimma sono due protuberanze in forma di glandolo, quasi lineari, di color verde scuro, quasi lucenti, diritte, alquanto distanti tra loro e che convergono un poco in avanti: questa lacinia è triloba: i due lobi laterali sono tondeggianti in dietro, glabri, verdi e diretti in giù e in dentro in modo che si avvicinano tra loro e alla pagina in- feriore della lacinia media, il lobo medio è quasi nullo o come troncato- smarginato, è peloso nel margine e di sotto ha una appendice gros- setta, triangolare, ottusa, glabra, ma con l'apice un poco barbato, che sporge quasi come una linguetta e ha lateralmente gli apici dei due lobi laterali di ([uesta lacinia media. Il ginostemio è corto ed ot- tusissimo , r antera è rossiccia ; le masse del polline e i caudicoli sono gialli. L' ovario è lineare allungato, di color verde chiaro. Le brattee sono ovaio-lanceolato, concave, acute, di color verde chiaro con OPHRYS. 545 venette più cariche , e sono più corte dell' ovario. Il fusto è alto da 2 a 4 0 5 pollici, diritto, gracile, cilindrico , in gran parte nudo. Le fo- glie sono allungato-lanceolate , alquanto acute , di color verde , con venette longitudinali. GÌ' ingrossamenti tuberiformi sono quasi tondi. *** Speciilifer^. Perigonii phylla omnia patentia, bina interiora breviora, sublinearia. Labellum marginibus lateralibus repHcalis con- vexum, basigibbere conico ulrinque destitutum, trilobum, lobis latera- libus obtusis, lobo medio majore appendiculato , appendicula sursum versa. 04«. OfilBi'ys Bertolonii Moielt. 0. spica laxa, elongata, pauciflora, (5-4 flora), perigonii phyllis omnibus patentibus, tribus éxterioribus ovato-lanceolatis , obtusis, margine revolutis, binis interioribus paulo brovioribus, linearibus, basi angustatis, apice acutiusculis , margine subundulatis, subciliolatis, la- bello pliyllis éxterioribus longiore, circumscriptione elliptico-subro- tundo sed ob margines deflexos oblongo-elliptico , a medio ad api- cem concavo-ascendente, fusco-velutino, basi prope stigma gibberibiis binis glandubTformibus, plauiusculis, kicidis, inter se approximatis, instrncto, prope apicera macula subquadrata lucida notata, trilobo, lobis lateralibus rotundalis , inflexis, lobo medio majore et multo' longiore, emarginato, appendiculato, appendicula brevi, integra, obtu- sissima, sursum versa, incurva, gynostemii apice brevi, acutiusculo, bracteis ovato-lanceolatis, acutiusculis, ovarium sukequantibus, foliis oblon^i^o-lanceolatis, obtusiusculis, glaucescentibus, fibris radicalibus tuberosis 2 indivisis. Ophrys Bertolonii Morelt. dee. 6. p. 9. Reìch. fi. gemi, excurs. 1. p. 128. Lindi, orchid. p. 374. Ten. syìl. p. 460. Koch syn. fi. (jerm. et lielv. edit. S. p. 797. Guss. syn. fi. sic. S. p. 545. De Not. rep. fi. iig. p. 391. Comoll. fi. comens. 6. p. 374. Rdch. fil. orchid. p. 94. Beri. fi. it. 9. p. 593. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 302. Ophrys Speculum Beri. pi. gen. p. 124. et rar. pi. dee. 3. p. 41 non Link. Biv. sic. pi. cent. J. p. '61 . Bert. ammi. ital. p. 20L Maur. rom. pi. cent. 13" p. 42. Ten. fi. nap. 2. p. 310. Arachnites Bertolonii Todar! orchid. sic. p. 79. 544 ORCHIDEE. Orchis ornifiiciflora , fuliginea, clunicula depilata Cup. h. cath. p. 158. et suppl. alt. p. 68. Figure. — Biv. l. e. lab. 3. Todar. l. e. (ab. 1 . pg. 5. 6. Reìeìi. jìl. orchid. lab. 455. Orchis ornifucittora, fuliginea, clunicula depilata Cup. panph. J. tab. 175 et S. tah. 140. Bonann. lab. 28. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei Colli e nei luoghi erbosi 0 boschivi delle regioni dell' olivo e della querce di tutta la penisola dove è meno abbondante nelle parti settentrionali , e nella isola di Si- cilia. Fiorisce in Marzo ed Aprile, e nei luoghi meno meridionali in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica. — Pianta dell'Europa meridionale. Si trova in Francia, in Italia, in Sicilia, in Dalmazia e in Grecia. Descrizione. — La Spiga si compoiie per lo più di 3 a 5 fiori , distanti tra loro , segnatamente gl'inferiori. Le foglioline del perigo- nio sono tutte assai aperte e le esterne dirette anche un poco in die- tro : queste sono ovato-lanceolate, ottuse, ma per avere i margini rovesciati in dietro sembrano più strette e quasi alliingato-lineari, sono di colore bianco più o meno sfumato di violetto-roseo con una riga longitudinale verde visibile da ambe le pagine. Le due foglioline in- terne sono poco più corte delle esterne ; più strette e quasi lineari , però un poco ristrette alla base e con 1' apice alquanto acuto: hanno i margini un poco rovesciati in dietro e ivi offrono qualche pelo, sono glabre nel resto, di color violetto f[uasi amaranto, con una riga verde verso r apice , ora più ora meno manifesta. Il labello é poco più lungo delle foglioline esterne, è di forma ellittico-tonda, ma per avere i mar- gini rivolti in giù e in dentro sembra quasi allungato-ellittico, è di colore scuro e vellutato, onde stacca bene sul color chiaro delle fo- glioline: è un poco concavo ascendente dalla metà all' apice ed ivi ha una larga macchia nericcia , lucida quasi come uno specchietto, quasi (|uadra, un poco più stretta in avanti dove per lo più offre i\\\e denti, e con il margine posteriore con qualche piccolo dente o crenatura. Questo labello ha tre lobi , due laterali più piccoli e tondi, che per essere piegati in giù e in dentro si avvicinano poi alquanto tra loro, e uno mediano, più largo e assai più lungo, smarginato, con una ap- pendice corta, carnosetta, strettissima, gialliccia, glabra, rivolta in su e curvata. All' infima base il labello ha due prominenze a guisa di due glandolo quasi piane da sopra in sotto, nere e lucenti e distanti tra loro. Il ginostemio è quasi diritto; il suo apice e corto, ver- nPHKYS. ri45 dognolo e alquanto acuto. L'antera é rossiccia. Le masse pollini- che e i caiidicoli sono giallicci, le glandole biancliicce. L'ovario è quasi lineare, un poco più largo verso alto, lunghetto, quasi trian- golare, con tre costole prominenti: è di colore verde chiaro. Le brat- tee sono ovato-lanceolate , alquanto acute, di color verde chiaro con vene più cariche. 1! l'usto è leggermente angolato, di color verde assai chiaro, alto da 4 o 5 pollici a un piede o un pieJe e mezzo, è nudo superiormente e ha in basso poche foglioline quasi lanceolate e alquanto acute: le foglie inferiori sono alhmgato-lanceolate, ottusette, glaucc- scenti, con vene longitudinali. Tenthredi.\ifer/E. Perigoni! phylla omnia patentia, bina inte- riora brevissima , basi cordata et subunguiculata. Labellum in disco convexiusculum , ambitu explanatum , basi utrinque gibhere conico instructum, trilobum, lobis lateralibus vix manifestis, intermedio multo majore, emarginato-bilobo, appendiculato, appendicula sursum versa . 9413. Oplir^s Araclmites Hust. 0. perigonii phyllis omnibus patenlibus, tribus exterioribus ovato- ellipticis , obtusis, binis interioribus 2-5plo brevioribus, snbhastatis, basi cordatis et subunguiculatis, obtusis, margine retlexis, puberulis, labello phyllis exterioribus longiore , late subquadrato , basi utrinque gibbere conico, intus glabriusculo, instructo, holosericeo, in disco convexiusculo, basini versus macula et lineolis glabriis variis notato, ambitu explanato, apice emarginato-bilobo, appendiculato, appendi- cula sursum versa, incurva, subquadrata, margine superiore crenu- lato-dentata, gynostemii apice brevi, acutiusculo, bracteis oblongis, obtnsiusculis, ovario longioribus, foliis oblongis, acutiusculis, glauce- sccnlibus, fibris radicalibus tuberosis 2 indivisis. Ophrys Aracbnites Host syn. p. 492. Willd. sp. fi. p. 67. Snlfren pi. dti Frioul p. i85. Balh. jì. iaur. p. 149. Dee. (1. frane. 5. p. 332. Seh. et Maur. fi. rom. prodr. p. 310. Morie, fi. vcnet. 1. p. 372. Poltin. fi. veron. 3. p. 27. Ten. fi. nap. 2. p. o04 et syll. p. 459. Nacc. fi. venel. 4. p. 143. Gmd. fi. helv 5. p. 460. Re'ich. fi. gemi, exr.urs. 1. p. 129. Lindi orchid. p. 376. Piiccìn. syn. pi. lue. p. 481. Vis. II. dalm. 1 . p. 175. Koch syn. fi. germ. et ìieìv. ediL Flora Itali.\na. Vol. III. 35 540 UliCHIDEE. 5. p. 797. De Not. rep. fi. hg. p. 391. Beri. fi. Hai. 9. p. 58i. Gren. el Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 302. Ambrosi fi. Tir. auslr. 1. p. 7/5. Oplirys insectifera y, adraclinites Linn. sp. pi. p. i343. Orchis Arachnites Scop. fi. cani. edit. 2. tom. 2. p. 194, var. 2. Ali. fi. ped. 2. p. 147. Oplirys insectifera arachnites a. Hall. ic. pi. Helv. p. 26. Ophrys adrachnites Beri. pi. gen. p. 123 el aumn. Hai. p. 200. Oplirys fucitlora Schmìdl boli. p. 76. Reich. ceni. 0. p. 25. fig. 1162. Rcìch. fil. orchìd. p. 85 excl. nonn. syn. Gim. ennm. pi. inarim. p. 321. Ophrys discors Bianca! in Tod. orchìd. sic. p. 84 elpl. nov. p. 5. el pi. exsicc. ad me rnissis. Arachnites Biancse Todar! orchìd. sic. p. 83. Orcliis araneam referens Vaili, boi. paris. lab. 30. fig. 10, 11 , 12, 13. Seg. pi. veron. 3. p. 244. lab. 8. f. 1. Figure. — Reich. fil. orchid. lab. 461. Orchis fuciilora Hall. ic. pi. Helv. lab. 24. fig. 1, 2, 3. b. oxgihynchos , gibbis labelli obsoletis. Ophrys oxyrhynchos Todar! nell'Imparziale, giorn. di scienz. per la Sicilia ann. 1840. p. 74. Giiss. syn. fi. sic. 2. p. 545. Reich. fil. orchid. p. 82. Arachnites oxyrhynchos Todar! pi. sic. p. 81. lab. 1. fig. 7, 8. Ophrys Tenoreana Beri. fi. ital. 9. p. 591. non Lindi, et exclus. syn. Tenor. Figure Reich. fil. orclùd. lab. 462. fig. 3, 4 non bona. Stazione, Abitazione e rioritura. — Nei Coih 6 nei luOghi bo- schivi delie regioni della querce e dell'olivo della penisola e delle isole di Sicilia dov' è meno comune come pure è meno comune nelle parti meridionaU della penisola. Ho la var. b. dei dintorni di Pa- lermo , di Misilmeri , di Alcamo e di Trapani. Todaro l'ha trovata presso Termini al Monte di San Calogero, Carini, Sagana e Castelbuono. Fiorisce in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica. — Pianta estesa in Europa dalla Germa- nia e dall'Inghilterra per la Francia, la Svizzera e il Tirolo sino in Ispa- gna, in Portogallo, in Sicilia, e in Turcliia. Nasce pure in Soria. Descrizione. — Le tre foglioliue esterne sono ovate-ellittiche, ottuse, con i margini rovesciati in fuori, aperte, di color bianco-roseo 0 roseo con una linea longitudinale verde. Le due foglioline interne OPHRYS. 547 sono piccole, circa due o tre volte più corte delie esterne, di color roseo-pallido , ovvero bianche, di forma quasi di asta, con la base a cuore, e sostenuta da ima piccola ungliia, ottuse, convesse in avanti ove sono pelose e concave in dietro, perchè i margini sono rovesciati, e glabre. Il labello è poco più limgo delle Ibglioline esterne, di forma quasi quadra, con due gibbosità coniche, ottuse e solide da ciascun lato della base, in mezzo alle quali sono una macchia e diverse linee di colore scuro con contorni giallognoli o bianchicci ; il resto del la- bello è di colore scuro e vellutato, un poco convesso nel centro, più piano verso il margine, dove si vedono talvolta alcuni piccoli denti ; nell'apice è smarginato e quasi bilobo , con una appendice glabra, ver- dognolo-gialliccia , quasi (|uadra, rivolta in alto e piegata verso il la- bello, la quale offre nel margine superiore tre o cinque piccoli denti ottusi e talvolta acuti, con uno mediano più grosso e più largo. 11 gi- nostemio è più lungo delle foglioline interne e poco più corto delle esterne, termina in un piccolo rostro acuto e verde. L'antera è gialla, le masse polliniche sono gialle, i caudicoli lunghetti e giallicci, le glan- dole quasi ovali e schiacciate. un poco da sopra in sotto e bianchicce. L'ovario è allungato-lineare, un poco più grosso verso allo, triango- lare, con tre costole prominenti, e di colore verde. Le brattee sono allungate, ottusette, concave, più lunghe dell'ovario, di color verde chiaro con molte venette longitudinali più cariche. 11 fusto è allo da pochi pollici a un piede o un piede e mezzo, cilindrico, liscio, nudo in alto, di un colore verdognolo-gialliccio. Le foglie sono allungate, al- quanto acute, glaucescenti, con molte vene longitudinali. Gl'ingros- samenti tuberosi sono quasi tondi. Osservazione. — L' Ophrìjn discoì's di Bianca deve certamente essere considerata come sinonimo della Ophrys Arachmles. L' Ophnjs oxìjrliìjnchos di Todaro è una semplice varietà della Arachmles con le gibbosità della base dei lobi laterali del labello poco o punto manifesti, cosa variabilissima nelle specie del genere Ophrys e segnatamente nella Opìirya aranifera, e con le foglioline esterne del perigonio di colore talvolta verdognolo. L'appendice del labello varia molto in questa specie ora più piccola ora più grande, ovata, quasi quadra o a guisa di lancia, ora più ora meno dentata all' a{«ce. 11 Prof. Berloloni ha creduto di^ scorgere nella Ophrys oxyrhyn- chos di Todaro la Ophrys lenlhredimfera Ten. fi. nap. 2. p. 308 non figura sotto questo nome e V Ophnjs grandiflora Ten. figurata nella tav. 94 e non ([uclla descritta da lui con questo nome nella flora me- 518 ORCHIDEE. desiala, e pp.rciò ha supposto che essa sia VOjjhrys Tenoreana di Lin- dley, ma egli andò errato poiché la descrizione deìV Ophnjs ienthredi- nìfera Ten. e la figura della Ophnjs grandi (lora appartengono alla Ojjhìijs ìierjler.la, che ha il ginostemio ottuso per non rammentare qui le altre particolarità, e VOpluìjs oxyrhynclios di Todaro ha il ginostemio acuto. Vedi le mie osservazioni alla Ophnjs tentili edi ni fera. ®4*6. ©plsrys iieglecta Pari. 0. spica brevi, paucillora (2-5 flora), perigonii phyllis exterioribus ovato-ellipticis, obtusis, margine revolutis, phyllis binis interioribus dimidio brevioribus, ovatis, obtusiusculis, puberulis, margine ciliatis, labello phyllis exterioribus subbreviore, subquadrato, convexiusculo , in disco puberulo, ambitu prope marginem glabro, prope basini utrin- que gibbere conico, et infima basi prope stigma gibberibus liinis obtu- sis, glandula?forniibus, interse approximatis instructo, ante apicem barbato, trilobo, lobis lateralibus subrotundatis , lobo medio majore, emarginato-bilobo, appendicnlato appendicnla integra, incurva, gyno- stemio suberecto, obtuso, bracteis ovalo-oblongis, obtusis, ovario longioribus, foliis oblongis vel oblongo-lanceolatis , obtusiuscidis; glaucescentibus, fibris radicalibus tuberosis 2 indivisis. Ophrys tenthredinifera Ten. fi. iiap. 2. p. 308 non lab. 93. Seb. et Maur. (l. rom. prodr. p. 300 e:;cl. syn. Reich. (il. orchid. p. 81. quoad. pi. etrusc. roman. et partim. neap. Ophrys grandiflora Ten. (ì. nap. lab. 94 (mala) non fi. nap. 2. p. 308. Figure. — Ten. l. e. Stazione, Abitazicne e Fioritura. — Nei prati e nei colli 8 nei luogbi incolti delle parti centrali e meridionali della penisola , dove si trova nella Maremma Toscana nei prati umidi della Rugginosa presso Grosseto, alla Badiola e altrove, a Roma sul Monte Testacelo! , nella villa Borghese e altrove, nella Terra di Otranto a Brindisi (Webb. erbl), nella Puglia, nella Basilicata e nell' Isola di Capri dove è stata trovata dal Prof. Tenore: però io l'ho del Regno di Napoli. Fiorisce in Aprile e Maggio, ed è perenne. Distribuzione geograGca. — Pianta dei luoghi qui indicati d'Ita- lia e dei Pirenei, donde ne ho una pianta favoritami da Franqueville che la raccolse nei prati di Ler. E probabile che si trovi in molte altre parti, essendo stala confusa con V Oplirys tenthredinifera. i>escrizione= — La spiga è corta e porta da2 a 5 fiori più vicini tra OPHRYS. 549 loro e più piccoli ili .quelli della Ophrys lenlhredinìfera. Le foglioline esterne del perigonio sono ovato-ellittiche, o quasi ellittiche, ottuse, con i margini rovesciati in dietro , di color roseo pallido sfumate di roseo con una riga longitudinale verde, assai manifesta nella loro ca- rena. Le due foglioline interne sono più della metà più corte delle esterne, ovate, ottusette, offrono quasi due lobi verso la base, sono di color roseo, pubescenti e fornite di ciglia nel margine. 11 labello è poco più corto o quasi uguale alle foglioline esterne quasi qua- drato, convesso, con due gibbosità coniche laterali verso la ba- se, di colore scuro nel disco il quale colore va quasi insensibil- mente sfumandosi verso la circonferenza, restando solo il margine gialliccio e privo di peli, mentre in tutto il resto è puberulo. Nel disco medesimo verso la base ha due linee scure e glabre, irregolari, con- giunte insieme, e nelle quali i margini sono bianchicci e nel punto dove corrisponde allo stimma vi sono due prominenze ottuse, in forma di glandolo, lisce, lucenti e vicine tra loro. Verso l'apice il labello ha una barba formata di peli più lunghi che nel resto : è trilobo, con i lobi laterali piccoli e quasi tondi in dietro e con il lobo intermedio assai maggiore e smarginato-bilobo : nella smarginatura ha un'appen- dice ottusa, glabra, rivolta in alto. Il ginostemio è ottuso con un cor- tissimo mucrone, e di color verde, 1' antera è gialla. L' ovario è con- torto, triangolare, con tre coste più sporgenti dei margini. Le brattee sono allungate, ottusissime, di color bianchiccio, con vene verdi che si anastomizzano tra loro verso 1' apice della brattea. Il fusto è alto da 5 0 4 a 5 0 6 pollici coperto in parte dalle foglie; queste sono al- lungate o allungato-lanceolate, ottusette, ottuse o con un piccolo mu- crone, glaucescenti: le superiori sono più corte. GÌ' ingrossamenti tu- beriformi sono quasi tondi. Osservazioni. — Questa specie è. stata confusa da alcuni con V Ophrys tcnlhredinifera ma ne è certamente diversa per molti caratteri e segnatamente per essere più piccola in tutte le sue parti, per il fusto più corto, la spiga più corta, con 2 a 5 fiori più piccoli, più vicini tra loro, per le foglioline esterne del perigonio meno concavo, ovato-el- littiche, ottuse e non ellittiche ottusissime o ellittico-tonde , con i mar- gini più rovesciati in fuori, per le foglioline interne solo la metà o poco più della metà più corte delle esterne, per il labello più piccolo, essendo poco più corto o quasi uguale alle foglioline esterne, più con- vesso e trdobo con il lobo medio smarginato-bilobo, onde il labello pare abbia quattro lobi, per esser questo col disco di color fosco che 550 ORCHIDEE. va quasi insensibilmente sfumandosi verso la circonferenza, per que- sta circonferenza la quale è di color gialliccio e priva di peli nel mar- gine, per non avere quasi la macchia scura che si trova nella Ophnjs teidhreduìifem tra la macchia lucida e lo stimma, per le due prominenze a guisa di glandola presso lo stimma vicine tra loro e non distanti, e per altre particolarità. 944. Ofilirys teuiltredinifera Willd. 0. spica laxa, elongata, pauciflora (5-9 flora), perigonii phyllis exterioribus concavis, eliipticis, obtusissimis vel elliptico-rotundatis, phyllis binis interioribus o-4plo brevioribus, ovatis, obtusiusculis , villosis, margine ciliatis, labeilo phyllis exterioribus longiore, lato, subquadralo, convexiusculo, undique pubcrulo, in disco fusco lineis- que glabris irregulaliter picto, prope basini utrinque gibbere conico brevi et infima basi prope stigma gibberibus binis obtnsis, glandulae- formibus, inter se distantibus instructo, ante apicem villoso-barbato, emarginato-bilobo, appendiculato, appendicula integra, incurva, gla- bra, gynostemio subincurvo , obtuso, bracteis ovato-olilongis, obtusis, ovario sublongioribus, foliis oblongis yel oblon^^o-lanceolatis , obtu- siusculis, glaucescentibus, fibris radicalibus tuberosis 2 indivisis. Ophrys tenthredinifera Willd! sp. pi. 4. p. 67. Div! sic. pi. cent. 2. p. 39. Brol. ptiijt. liis'it. 2. p. 27. Lindi, orcliid. p. 376. Boiss. voy. en Espagn. p. 507. Gitss. fi. sic. syn. 2. p. 546. Reicli. fil. orchid. p. 81 excl. nonn. syn. Bert. fi. Hai. 9. p. 589. excl. nonnull. syn. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. pnrt. 1. p. 302. Ophrys insectif'era A. rosea Desf. (l. oli. 2. p. 321 . Ophrys villosa Desf. in ann. du Miiseum d'hisl. nat. 10. p. 225. Ophrys grandiflora Teiil fi. nap. 2. p. 300 non tab. 94. et syll. p. 459. el Ophrys lenlhredinifera Ten! tab. 93 non fl. nap. 2. p. 508. Ophrys Tenoreana Lindi, in hot. reg. 1093. Aracbnites tenthredinifera Tod! orchid. sic. p. 85. Orchis orniflora, amjìlo labello, gemmato, rubigineo, ambitu vi- ridi, larvulam [ictitante et Eadem torqueta gemmosa Cup. h. calli, p. 158. Figure. — Boi. reg. lab. 205. Biv. l. e. tab. 4. Brot. l. e. tab. 87. Ten. fl. nap. lab. 93. Reich. fil. lab. 463. Orchis ornifuciflora, genata, rubiginea, ambitu viridi Cup- pcmph. sic. 1. lab. 175. el 2. tab. 146. Bon. lab. 28. OPHRYS. 551 Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi erbosi e nei colli e monti, specialmente poco lontani dal mare, delle parti meridionali della penisola e delle isole di Sicilia e di Malta. Nasce nel Regno di Napoli in Puglia, in Basilicata e nella Terra di Otranto (Tcn!). In Sicilia presso Palermo dove 1' ho raccolta vicino a .Monte Pellegrino, presso Valdese, la Favorila, nel Monte di Santa Maria di Gesù, a Miccini ed altrove; Bagheria nel Monte Catalfano, Monreale nel Monte Pizzuta, presso Sagana , Amorosa, Lercara, Villafrati, Buccheri, Ter- ranova, Noto, Montallegro, Cattolica, Mazzara e Marsala (Guss.), Mi- silmeri e Marineo (Todaro), Catania (Biv. Heldr.), Avola (Bianca!), Mi- litello di Val di Noto (Tineo). In Corsica presso Bonifacio (Kralik), in Sardegna presso Sassari (Moris!), in Malta (Grech Delicata). Fiorisce in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica. — Pianta dell'Europa meridionale e del- l'Affrica boreale. Si trova in Portogallo, in lspagna,nel Regno di Napoli, in Sicilia, in Corsica, in Sardegna, in Grecia, e in Algeria e a Tangeri. Descrizione. — La Spiga è lunga da2 a 5 0 4 pollici e si compone di 5 a 9 fiori maggiori e più belli di quelli delle altre specie di Ophrys italiane. Le foglioline esterne del perigonio sono apertissime, ellittico- tonde 0 ellittiche ottusissime, concave, con i margini appena appena rovesciati in dietro, sono di color roseo o violetto chiaro, con un nervo verde nella carena e altre due venette laterali, anche verdi. Le i'oglioline interne sono 3 o 4 volte più corte delle foglioline esterne , ovate, ottusette, pelose in avanti e fornite di ciglia nel margine. Il labello è più lungo delle foglioline esterne, grande, quasi quadro, con la paite anteriore più larga, ha da ambe le parti verso la base due pro- minenze quasi coniche, non sempre ben manifeste, è alquanto convesso nel centro, dove è di colore scuro e dove ha una macchia glabra, quasi in forma di tre lati di un quadro , scura e con i margini bianchic- ci, la quale circonscrive un'altra macchia dello stesso colore del disco ma priva di peluria, tonda in basso, più lunga che larga: nel margine diritto di questa macchia che corrisponde verso lo stimma, si vede in ciascun angolo una piccola protuberanza quasi come una glandola lucida scura, lontana dalla compagna. Il labello è quasi piano nella cir- conferenza e di color verde-giallognolo, è pubescente in essa come nel disco, in avanti smarginato ed ha nella smarginatura una appen- dice intera, quasi ovata, ottusa, senza peli e curvata in alto. Il gino- stemio è un poco curvato in avanti ed ottuso, di color verde. Le masse lipolniche sono gialle. Le brattee sono ovaio-allungate, ottuse, con- 55^2 ORCHIDEE. cave, più lunghe dell' ovario, di un verde pallido o roseo, con la vena di ni) verde pili carico. L'ovario è lineare, verde, con sei costole lon- gitudinali, contorto alla base. 11 fusto é alto da 5 a 10 pollici ed anche a un piede, quasi cilindrico, nudo per gran tratto superiormente, con poche foglie inferiormente, le quali sono allungato-lanceolate, ottusette 0 acute, gradatamente un poco più piccole, glaucescenti , con poche vene longitudinali più cariche, le foglie inferiori sono allungate , più corte e più ottuse. OsserTazionl. — Nou mi pare sia da dubitarsi die la nostra specie sia V Oiilirys tenlhredinifera di Willdenow, fondata sulla varietà rosea dell' Ophiys insedi fera di Desfontaines, la descrizione della quale, quantunque non sia intera, pure si adatta bene alla nostra pianta. 11 Prof. Tenore fu il primo a notare esservi nel regno di Napoli altra specie affine eh' egli credette essere la tenthredrnìfeì'a , mentre cliiamò la nostra specie Ophrys grandiflora per avere i fiori maggiori di quelh dell' altra. Con questo\livisamento furono fatte le descrizioni delle due specie nella fiora napoletana, ma sventuratamente ne furono date le figure in opposizione al testo, il che è stata cagione di confu- sione delle due piante e di avere indotto in errore il Professore Lind- ley, il quale ha descritto con il nome di Ophrys Tenoreana V Ophrys grandiflora di Tenore, rappresentata nella tav. 95 della flora napoletana, che è la vera lenlliredìiìifera. Bertoloni è andato errato credendo che Tenore avesse con il nome di Ophrys grandiflora, tav. 9-4, e di Ophrys tenlhredinifera della pag. 508 del secondo volume della fiora napoletana inteso figurare e de- scrivere VOplirys oxyrhynchos di Todaro e che perciò c(uesta sia Y Ophrys Tenoreana di Lindley. Alla pianta di Todaro non spettano né la figura né la descrizione di quei botanici. ***** MusciFERyE. Perigonii phylla omnia patentia vel exteriorum supremum gynostemio approximatum , bina interiora sublinearia vel lineari-filiformia, brcviora. Labellum planiusculum, basi gibberc-conico utrinque destltutum, trilolium, lobis lateralibussul^rotundatis vel subli- nearibus , lobo medio niajore bilobo aut emarginato, exappendiciilalo. 045. Oislsrys imiscifera Huds. 0. spica brevi, pauciflora (i-SHora), perigonii phyllis exterioribus ovali-oblongis, obtusis, margine revolutis, patentibus, binis interiori- OPHRYS. 555 bus duplo brevioribiis, lineari-filirormibus, convolr.tis, antice pilosis , labello phyllis exterioribus longiore, planiusculo , basi infima gibberi- bus oblougis, planiuscubs, glantbila^fonuilius , luciJis, inter se appro- ximatis etili medio macula subqnadrata, glabra notato, trilobo, lobis lateralibus sublinearibus, olitusiusculis, lobo medio multo majore et longiore, elliptico-subrotundo, bilobo, lobis subintegris, obtusis, exap- pendiculato, gynostemio obtusissinio, phyllis interioribus breviore, bracteis oblongo-lanceolatis, obtusiusculis, ovario longioribus, foliis oblongis vel oblongo-lanceolatis, acutis, glaucescentibus, fibris radi- calibiis tuberosis 2 indivisis. Ophrys muscifera Iliids. fi. angl. edit. 1 . p. 340. Koch syn. fi. germ. et helv. edit. S. p. 796. Comoll. fi. comens. 6. /). 372. Reìch. (il. orchid. p. 7S. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 304. Am- brosi fi. Tir. anstr. I.p. 713. Ophrys insectifera a myodes Lìmi. sp. pi. p. 13Ì3. Hall. ic. pi. llelv. p. 2G. Ophrys myodes Jac^. k. rar. /. lab. 184. Wiìhl sp. pi. p. 64. Dee. fi. frane. 8. p. 255 var. a. Balb. fi. taur. p. 149. Noce, et Daìb. fi. ticin. 2. p. 155. Polliu. fi. veron. 3. p. 25. Gaud. fi. helv. 5. p. 457. Reìch. fi. gemi, excnrs. 1. p. 128. Ten. syll.p.458et fi. nap. 5. p. 2Ì1. Lindi, orchid. p. 373. Beri! fi. Hai. 9. p. 581. Orcliis Miiscaria Scop. fi. cara. edit. 2. toni. 2. p. 193. Ali. fi. ped. 2. p. 147. Ophrys Muscaria Snffren pi. da Frioul p. 185. Ophrys Musege corpus referens minor et galea et alis herbidis Vaili, bot. paris.p. U7 . lab. 31. fìg. 17. 18. Figure. Jacq. l. e. Reich. fil. orchid. tab. 447. f. 1. 2. Orchis muscifera [lail. ic. pi. Helv. lab. 24. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoglli erbosi 0 boSchivi dei colli e dei monti delle parti settentrionali e più raramente nelle parti centrali e meridionali nella regione della querce. Nasce nei colli sterili dt;l Piemonte e della Liguria (AH.), nei colli presso Torino (P.alb. Del Ponte!), Novara (Biroli), Pavia (Noce, et Balb.), Como , Stiraia- nico, Camnago, Villa Albese ed Erba (Comoll.), nel Canton Ticino a Castello, Morbiro e sopra Mendrisio; presso Bergamo (Bota!), Brescia al Goletto (Cesati!), nei colli veronesi e roveretani (Pollini), alle laide del Monte Baldo presso il paesetto di Brentino (Manganotti!), presso Bassano sopra Solagna (Parolini!, Montini!), nel Trentino (Perini!), in Valsugana presso Borgo donde l'ho descritta, e in molte altre parti 3à' 55 i ORCHIDEE. del Tii'olo italiano (Ambrosi !), nel Friuli (Ilost.), nei colli di Parma (Passerini!), presso Mantova al Bosco Fontana (Barbieri), Bologna agli Arienti e nel Monte Paderno (Berti), nell'Appennino genovese presso Gnvi (Gennari !) , nella provincia aretina nei monti (Aniidei sec, Bert.), nel Piceno (Orsini!), in Puglia al Tavoliere. Tenore scrive che ossa nnsce nel Monte Gargano e nel Monte Sant'Angelo, nei quali luoghi è probabile che sia; però dubito eh' essa nasca pure nell' isola di Capri, secondochè scrive Tenore stesso nella Sylloge. Fiorisce in Maggio e Giugno. BistribuzJone geografica. — Specie cstesa In Europa dalla parte meridionale della Svezia, dalia Norvegia e dalle Isole Britanne per la Francia, la Germania, la Svizzera e il Tirolo sino al Uegno di Napoli. Descrizione. — La Spiga è corta e si compone di 4 o 5 fiori pic- coletti e alquanto distanti tra loro. Le tre ioglioline esterne sono aperte, ovali-allungate, ottuse, coni margini rovesciati in dietro, di colore verdognolo con una riga piti carica nella carena e due vene laterali meno manifesto. Le due foglioline interne sono metà più corte delle esterne e strettissime lineari e quasi filiformi, con i margini rovesciati in dietro in modo da esser convolute, di colore scuro e pelose nella parte esterna o anteriore. Il labello è più lungo delle foglioline esterne, diretto in avanti e ingiù, di color porporino scuro, ha nell' infima base nel punto vicino allo stimma due leggiere prominenze, a guisa di due glandolo piane, allungate, nericce, lucenti e vicine tra loro, verso il mezzo una macchia irregolarmente quadra, glabra, di ini color cinerino »^ talvolta quasi bianchiccio, è trilobo, con i lobi laterali stretti, quasi lineari, un poco ristretti verso l'apice che é ottusetto, di color più chiaro del resto del labello , eccettochè all' apice e pubescenti : il lobo medio è assai più largo e più lungo, ellitlico-tondo, piano, bilobo, con i lobi ottusetii e talvolta con qualche crenatura o lohetto nel mar- gine: non vi è appendice nella smarginatura. Il ginostemio è poco più corto delle ioglioline interne, ottusissimo. L' antera è rossiccia con i margini di ciascuna loggia bianchicci : le masse polliniche sono gialle , i caudicoli sono giallicci, le glandolo e le borsettine bianchicce. L'ova- rio è lineare-allungato, triangolare, di color verde chiaro. Le brattee sono allungato-lanceolale, ottusette, verdognole, più lunghe dell'ova- rio, 1 fusti sono delicati, lisci, di un verde giallognolo, nudi in alto, con qualche foglia sino alla metà circa. Le foglie sono allungate o allungate- lanceolate, acute, glaucescenti, con leggiere vene longitudinali: seccan- dosi diventano nere. Gl'ingrossamenti tuberosi sono piccoli, allungati. OPHRYS. 553 946. Opliry^ SijecBiìM38B Link. 0. spica pauciflora, perigonii phyllis exteiioribus margine revolu- lis, lateraliliiis patentissimis, ovato-oblongis, obtusiusculis, phyllo in- termedio oblongo , obtuso, gynostemium obtegente, phyllis binis inte- rioribus plus qiiam dimidio brevioribus, e basi ovata lanceolato-attenua- lis apiceque arcuato-retrotlexis, antice puberiilis, labello obovato , planiusculo, prope stigma gibberibiis glandulaeformibus, linearilms , subparallelis, remotis, nitidis instructo, in disco glal'crriino, nitido (fusco-creridescento , margineque liitcolo cincto) ad margines revolu- tos longe denseqiie villoso, trilobo, lobis lateralibiis oblongis, obtiisis, lobo medio duplo majore ac longiore, emarginato, exappendiculato, gynostemii apice, brevissimo, obtuso, bracteis ovario snbaei[ualibus, l'oliis inferioribus oblongis, obtusiusculis, snperioribus acutis, e viridi- glaucesccntibus fibris raJicalibus tuberosis "2 indivisis. Opbrys Speculam Link in Schrad. Journ.fur die hot. ann. 1709. voi 2. p. oU. Morelli decad. 6. p. 8. Lindi, onhid. p. 373. Boiss. voy. en Espagn. p. 598. Gnss. syn. (l. sic. 2. p. 5i9. Grìes. spie. fi. rum. d bylh. 2. p. 366. Bert. fi. iUd. 9. p. 592. Reich. fil orchid. p.80. Opbrys insectifera S Linn: sp. pi. p. I3i3. Ophrys scolopax Willd. sp. pi. 4. p. 60 non Cav. Bvot. pìiyt. liisit. 1 . p. 8. Opbrys vernixia Brot. fi. lusit. 1 . p. 27. Ophrys cibata Biv. sic. pi. cent. 1 . p. 60. Beri, lucuhr. p. il. Ten. fi. nap. 2. p. 309 et syll.p. 460. Arachnites Speculum Tod! orchid. sic. p. 93. Orchis ricinum viilosum referens Cup. h. calli, p. 158 el suppl. alt. p. 68. Orchis muscam coernleam majorera repraìsentans Breyn. cent. 1 . p. 100. lab. 44. Pigufe. — Brot. pìnjl. lusit. 1. lab. 3. Bot. reg. lab. 370. Tod. ì. e. lab. 2. fig. 5, 6. Reich. fU. orchid. lab. 448. Orchis ricinum viilosum referens Bonann. tah. 28. Stazione , Abitazione e Fioritura, — Nei luOgili Crbosi marittimi , nei colli 0 tra le fessure delle rupi a poca distanza dal mare e talvolta anche nelle arene marittime della regione dell' olivo delle parti meridio- 550 ORCHIDEE. nali della penisola e delle isole di Sicilia e di Sardegna. Nasce in Pu- glia ed in Calabria presso lieggio; in Sicilia nei contorni di Palermo dove l'ho raccolta presso la Guadagna, la Chiesa di Santo Spirito dei famosi Vespri Siciliani, sopra Santa Maria di Gesù, Monte Pellegrino, la Favorita, Mondello ed altrove, nel Monte di Trapani, Alcamo, Ler- cara, Villafrati, Acquaviva, Vallelonga, Miceli, Delia, Chiaromonte , Comiso, Spaccaforno (Guss.), Avola (Bianca!), Marinco, Prizzi (Gerva- si sec. Todar.), Caltanissetta (Heldreich). In Sardegna presso Iglesias (De Net.), Sant' Elia ed altrove (Morisl). Fiorisce in Marzo ed Aprile. Distribuzione geografica. — Pianta delle parti meridionali dell'Eu- ropa. Nasce in Portogallo, in Spagna, in Sardegna, nel Regno di Na- poli, in Sicilia, in Grecia, in Smirne e nell' Isola di Rodi. Si trova pure in Algeria. Descrizione. — La Spiga porta da 2 a 5 0 G fiori , poco distanti tra loro. Le loglioline esterne del perigonio hanno forma e direzione di- versa: le due laterali sono quasi ovato-allungate, ottuselte all'apice, dirette orizzontalmente in fuori, un poco comavein avanti, con i mar- gini poco rovesciati in fuori; sono di colore verdognolo con una o due righe longitudinali fosche quasi porporine, una nel mezzo e l'altra verso il margino inferiore, ambedue visibili solo di davanti: la iogliolina in- termedia è allungata e quasi a guisa di spatola, con l'apice assai ottu- so, con i margini più manifestamente rovesciati in fuori, è più conca- va, diretta dapprima in alto e poi curvata verso il ginostemio che ri- cuopre in parte: è di colore .verdognolo con qualche sfumatura rossiccia di dietro. Le due loglioline interne sono quasi la metà più corte delie esterne, ma assai più strette e con 1' apice assottigliato e rivolto in die- tro ad arco in modo che a prima vista pajono cortissime : la loro base è ovata, poi sono di forma lanceolato-assottigliata , di color porporino scuro e pubescenti in avanti. Il labello è più lungo delle foglioline esterne, ha presso lo stimma due protuberanze a guisa di due glandole lineari, nitide, scurette, quasi parallele e distanti tra loro: nel disco è quasi piano o leggermente convesso, perfettamente glabro e nitido, di colore ceruleo-scuro, con un contorno gialliccio, ciò però nella parte che corrisponde al lobo grande intermedio, perchè nella parte che corrisponde ai lobi laterali è gialliccio, con due o tre righe scurette, parallele, visibili solo dalla base fin verso la metà : nel margine è rivolto in giù, ed ivi è fornito di peli lunghi, fitti, a guisa di ciglia di colore porporino scuro: è trilolto, i lobi laterali sono allungati, ottusi, diretti in fuori e un poco in avanti; il lobo medio è ovato a rovescio, incavato OPHRYS. ■ 5o7 a guisa di cuore e senza appendice. Il ginostemio è corto, diritto , il suo apice ò cortissimo ed ottuso. Le masse pollinic'ic sono gialle, i caudicoli Uuiglietti o giallicci, le glandole biancliicce. L' ovario è quasi lineare, verdognolo. Le brattee sono lunghe quanto o poco più del- l'ovario, allimgate, ottuse, concave, verdognole, con pochi nervi longitudinali di color verde. I fusti sono alti da 2 a 5, a 6, e raramente sino aio pollici, cilindrici in basso, leggermente angolosi in alto, di co- lore verdognolo. Le foglie sono di un color verde glaucescente, le in- feriori allungate, otiusette, le superiori lanceolate, acute. 947. Oplirys lutea Cav. 0 spica brevi, pauciflora, perigonii phyllis exterioribus ellipticis, obtusis, margine revolutis, lateralilins subpatentibns, phyllo interme- dio gynostemium obtegente, phyllis binis interioribiis paulo breviori- bus, late linearibus, triuicatis, margine subnndulatis, labello late obo- vato, in disco convexo, holosericeo, cum niaculis binis amplis, sinud conncxis, glabriusculis, gibberibus glanduiaìformibus, prope stigma nullis, ambiti! explanato (hitco), trilobo, lobis remotiusculis, laterali- bus postice rotumlatis, sulicrenulatis, lobo medio nìajore sniilongiore, subemarginato, exappendiculato, gynostemio apice brevissimo, obtnso, snbcmarginato, Ijracteis ovario suba^qualibns, foliis oblongis, acutiu- sciilis, viriddsns, fibris radicalibus tuberosis "H imlivisis. Ophrys lutea Cav. ic. et descripl. p. 46. lab. 1G0. Viv. ann. di hot. 1. part. 2. p. JSÒ. Div. sic. pi. cent. 2. p. 40. excl. icon. Dee. [l. fraiìQ. 5. p. Sol. Drol. pìnjl. lusit. 1. p. 6. Tea. (l. nap. 2. p. 31 J. Reich. II. gemi, excurs. 1. p. 128. Lindi, orchìd. p. 372. Ten. sìjll. p. 4G0. Doiss. VOX), en Efspagn. p. 59S. Vis. fi. daini. 1. p. 119. Guss. sijii. II. sic. 2. p. 550. De Noi. rep. fi. lig.p. 303. Gnes. spie. II. rum. el bylh. 2 p. 366. Reich. fd. orchid. p. 75. Beri. (l. Hai. 9. p. 595. Gren. el Godr. II. de Frane. 3. part. 1. p. 305. Ophrys insectifera i Linn. sp. pi. p. 1343. Ophrys insectifera D. glaberrima Desf. II. ali. 2. p. 321 . Ophrys vespifera Brot. plnjt. lusit. 1 . p. 24. Arachnites lutea Todar! orchid. sìc. p. 95. , Orchis niuscam referens lutea Cup. h. calh. p. 158. Orchis myodes lutea, lusitanica Breyii. ceni. 1. p. 75. Figure — Cav. l. c. tal). 160. Eroi. phyt. Insti. 1. tab. 3. Tod. l. e. tab. 2. f. 9, IO. Reich. fìl. orclud. tab. 446. 558 ^ • ORCHIDEA. |j. minor, lloribiis minorihns. Arachnites lutea b. minor Tod! orchid. sic. /i. 01. Oplirys lutea b. minor Gnss! jl. sic. Sìjn. 2. p. ÒSO el 877. Ophrys sicula Tini pi. rar. Sic. fase. 1 . p. io. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei Colli e nei pOgt;! C tal- volta anclie noi luoghi erbosi maritUmi, di raro lontani dal mare, della regione dell' olivo nella costa occidentale e nelle parti centrali e meri- dionali della penisola e delle isole di Sicilia , di Corsica e di Sardegna. Nasce presso Nizza (Balb., Risso), Porto Maurizio (Rerti), presso Lai- gueglia (Badarrò), nei colli presso Genova e fuori di Porta San Bar- tolommeo, presso Macerata (Nardiicci) , Ascoli alla fortezza (Orsini!) , Monteforfino (Marzialetti), negli Abbruzzi presso Teramo (Orsini), nella Puglia al Tavoliere, e nei boschi ombrosi del Trivento, di Ginosa e di Martina (Tenore; , in Calabria (Thomas). E comune in Sicilia e in Sar- degna; nasce in Corsica presso Bonifacio ed altrove. La varietà b. si trova presso Porto Maurizio (Gentili), nei colli di Genova (Bucco), nei luoghi erbosi marittimi della Maremma toscana presso P-orto Ercole, nel Monte Argentario alle Cannelle e presso Porto Santo Stefano, dove r ho raccolta, in Sicilia presso Palermo, dove l'ho raccolta in j>iù luo- ghi, Bagheria nel Monte Catalfano (Huet de Pavillon!), Avola (Bian- ca!), San Biagio sotto Cammarata (Guss.). In Corsica presso Bonifa- cio (Req !) e in Sardegna (Morisl). Fiorisce in Marzo ed Aprile. Distribuzione geografica. — Pianta delle parti meridionali del- l' Europa estesa dal Portogallo, dalla Spagna e dalla Francia per l' Ita- lia e le isole italiane di Corsica, di Sardegna e di Sicilia e per la Dal- mazia sino in Grecia, in Turcliia, all'isole di Creta e di Cipro , e in Seria. Bescrizionp. — La Spiga porta da 3 a 5 fiori, alquanto distanti tra loro e un poco odorosi. Le foglioline esterne del perigonio sono larghette, ellittiche, ottuse, concave, con i margini rovesciati in die- tro, di color verde giallognolo, con la carena più verde e con due vene laterali poco manifeste: le laterali di esse sono alquanto patenti, la superiore è avvicinata al ginostemio che essa cuopre a guisa di volta. Le due foglioline interne sono poco più corte delle esterne, lar- gamente lineari, troncate, un poco ondeggianti nei margini e di colore giallognolo. Il lahello è più lungo delle foglioline esterne, convesso nel disco ed ivi vellutato, di colore scuro con due macchie allungale , più scure, meno vellutate, unite tra loro in gran parte ed estese lino alla metà di esso: è trilobo, con i lobi alquanto piani e avvicinati tra loro OPHRYS. 55^ edi color giallo, i due laterali di essi sono tondeggianti nella parte poste- riore, leggermente crenulati nel margine: il lobo intermedio è poco più lungo e più largo, smarginato, senza appendice. Il ginostemio è poco più corto delle due tbglioline interne: il suo apice è cortissimo , ottuso, quasi smarginato e verde. L'antera è gialliccia, le masse polli- niche son gialle, i caudicoli assai delicati e le glandolo ellittiche e gial- licce. L'ovario è lineare, di color verde chiaro. Le brattee sono allun- gato-lanceolate, ottuse, concave, verdi con poche vene longitudinali più cariche, e sono poco più lunghe dell'ovario. 11 fusto è alto da5 o 0 a IO pollici, cilindrico, liscio, nudo superiormente e con due foglie verso basso. Le foglie inferiori sono allungate, alquanto acute e di co- lor verde, non glauccscente. Osservazione. — La var. h. ha i fiori più piccoli, il labello più stretto e meno obovato: i caratteri indicati da Tineo per distinguerla come specie, sono varial^ili tanto in essa ([uanto nella var. a. 048. ®£jl*pys f Bisca Link. 0. spica brevi, pauciflora (o-Gflora; , perigonii phyllis exteriori- bus margine revolutis, lateralibus ovato-elliplicis, olitiisis, patentibus, phyllo intermedio oblongo, obtusissimo, gynostemium obtegente, bi- nis interioribus vix brcviord3us , sublinearibus , obtusis, margine subun- dulatis, glabris, labello obovato, convcxiusculo , basi plano, fusco, ve- lutiuo, maculis binis, nia^ìnis, obloniiis, intensioribus, "labris, subbici- dis notato, apice trilobo , lobis lateralibus subrotundatis, lobo medio majore, emarginato-bilobo, exappendicuiato, gynostemio apice obtu- sissimo, subemarginalo, bracteis ovato-oblongis , obtusis, ovario paulo longioribus, foliis oblongis, obtusiusculis, glaucescentibus, fibris radi- calibus luberosis 2 indivisis. Opbrys fusca Link in Sclirad. journ. fiir die'botan. ami. 1199. 1 . p. 32L Tea. fi. nap. 2. p. 303. Drot. fi. lusit. 2. p. 39. Lindi, orchid. p. 373. Ten. syìl. p. 460. Siblh. el Smilh (l. grcec. 10. p. 22. Boiss. VOI), en Esparjn. p. 597. Guss. sijn. (l. sic. 2. p. 550. De Not. rep. II. luj. p. 392. Re'ich. fd. orchid. p. 79. I fusca et excl. nonn. syn. Bert. fi. ilal. 9. p. 598. Crea, et Gudr. fi. de Frane. 3. pari. 1 . p. 305. Ophrys insectifera ^ Lìnn. sp. pi. p. 13Ì3. Arachnites fusca lodar l orchid. sic. p. 98. ■)i;() UUGHlDKli. Uplirys Syrpliiim Savi pi. Oplirys myodes fusca lusitanica Brcyn. cent. p. 101 . Figure. ^ Ten. II. nap. lab. 02. Drot. fi. ìus'H. 2. lab. 93. Sibth. el Sinilk jl. (jnec. lab. 930. Reìch. fìl. orchid. lab. 444. fi(j. 1. 2. Oplirys lutea Div. sic. ]il. ceni. 2. lab. 5 non descript. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi erljOsi 6 salvatici dei colli e poggi della costa occidentale e delle parti centrali e meridio- nali della penisola come pure delle isole di Sicilia, di Sardegna e di Malta. Nasce presso Nizza (Darla !), San Remo (Panizzi!), al Ceriale (Sasso), Albenga (Badarrò), in Toscana presso Fuceccliio (Baroni), Pisa (Savi Pietro!), Firenze , tra Siena e San Quirico nei boschi di Cu- riano e di Toma, tra la Poderina e Ricorsi per andare a Radicofani , e nel Monte Argentario presso Porto Santo Stefano, Porto Ercole e le Cannelle nei quali luoghi 1' ho raccolta io stesso, in Calabria a Rossano ed altrove (Ten.). In Sicilia dove è perenne, in Sardegna presso Sas- sari (Moris!), in Malta (Grech Delicata). Fiorisce in Aprile e Maggio e nei hioglii più meridionali e più vicini al mare in Marzo "ed Aprile. Distribuzione geografica. — Pianta delle parti meridionali di Eu- ropa. Si trova in Portogallo, in Ispagna, in Francia, in Italia, in Sardegna, in Sicilia, in Malta ed in Grecia. Bescrizione. — La Spiga è corta e porta da 5 a 5 fiori abiuanto vi- cini tra loro. Le tre foglioline esterne del perigonio sono di un color verde pallido e quasi giallognolo con tre venelte longitudinali un poco più verdi, le laterali ovato-eilittiche, ottuse, con i margini rovesciati in fuori; la superiore è allungata, pu'i concava delle due laterali e sta in modo da coprire quasi il ginostemio. Le due foglioline interne late- rali sono poco più corte delle esterne, di un colore verde giallognolo, un poco più scuro delle esterne, e talvolta anche molto più sciu'o , quasi lineari, ottuse, con il margine spesso un poco ondeggiante. Il labello è più lungo delle foglioline esterne, di forma (juasi obovata, un ))oco convesso, di color porporino scuro come vellutato con due lar- ghe macchie eslese dalla base per Ire quarti circa del labello , di color quasi di acciaio, lisce e un poco lucenti: è trilobo, con i lobi laterali tondeggianti di dietro e con il lobo medio più largo e più lungo e smar- ginato e quasi bilobo; il ginostemio è corto, grosso, un poco curv;ito in avanti e di colore verdognolo, l'apice è ottusissirao e quasi smargi- nato. Le logge dell' antera lasciano tra loro nel mezzo uno spazio mag- gioreche in alto e in basso. Le masse polliniche e i caudicoli sono gialli e le glandole bianchicce. Le brattee sono ovato-allungate, ottuse, OPHHYS. 5G1 verdi e poco più lunghe dell' ovario. Il fusto è leggermente angoloso , di un verde assai chiaro, alto per lo più da 5 a 8 o 10 pollici , di raro più alto, nudo superiormente, con poche foglie in basso più pic- cole delle foglie inferiori e alquanto gonfie. Le foglie inferiori sono allungate, ottusette, di un verde glauco, con molte vene longitudinali. Osservazioni. — Questa specio varia per il colore del labello, il quale è talvolta con il fondo scuro alquanto rossiccio e con il margine verdognolo. e49. Oplirys funerea Viv. 0. spica brevi, pauciflora (3-7flora), perigonii phyllis exterioribus ellipticis, obtusis, margine revolutis , lateralibus patentibus, phyllo in- termedio gynostemium obtegente, phyllis binis interioribus paulo bre- vioribus, subhnearibus, obtusis, margine subimdulatis, glabris, labello phyllis exterioribus paulo longiore, obovato, convexiusculo, fusco-ve- lutino, macuhs binis, magnis, oblongis, intensioribus, glabris, sublu- cidis notato, trilobo, lobis lateralibus subrotundatis, subdependenti- bus, lobo medio majore et longiore, rotundato vel subemarginato, exappendiculato , gynostemio rectiusculo, obtuso, phyllis interioribus subbreviore, bracteis ovato-oblongis, obtusiusculis, ovario sublongio- ribus, foliis oblongis, obtusiusculis, glaucescentibus, fibris radicali- bus tuberosis 2 indivisis. Ophrys funerea Viv. fi. corsie, diagn. p. 15. Lindi, ordini, p. 372. De Not. rep. fi. lìg. p. 392. Beri. fi. Hai. 9. p. 599. Ophrys fusca Reich. fil. orchid. p. 73 ex parte. Figure. — Nessuna. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei COlli prCSSO GenOVO donde ho descritto le piante vive. Fiorisce in Maggio. Distribuzione geografica. — Pianta finora nota dei dintorni di Genova. Descrizione. — La spiga si compone di 3 a 7 fiori, alquanto di- stanti tra loro e inodori. Le tre foglioline esterne del perigonio sono ellittiche, ottuse, con i margini rovesciati in dietro, di color verde giallognolo , con tre venette longitudinali più cariche : le due laterali sono patenti, l' intermedia è più concava e cuopre in parte il ginoste- mio. Le due foglioline interne sono poco più corte delle esterne, quasi lineari, ottuse o come troncate, glabre, di color verde con il margine leggermente piegato a onde e spesso di colore scuro , rivolto alquanto Flora Italiana. Vol. HI. 36 562 UHCHIDEE. in avanti, stando quasi a uguale distanza dalle foglioline laterali e dalla fogliolina intermedia delle esterne. 11 labello è poco più lungo delle fo- glioline esterne, è diretto in avanti e un poco in giù, è di forma obo- vata, quasi piano verso la base, trilobo, con i lobi diretti alquanto in giù, segnatamente i laterali che sono quasi pendenti, e di colore scuro come vellutato, ha due larghe ma';chie quasi parallele e unite tra loro nel mezzo, estese dalla base fino a più della metà e quasi a due terzi del labello , di color più scuro e quasi nericcio , come lucenti, talvolta con un contorno bianchiccio: ha il margine di colore gialliccio a guisa di un contorno stretto. I lobi laterali sono tondeggianti didietro, il lobo intermedio è più largo e più lungo , ottusissimo o quasi tondo al- l'apice, intero o leggermente smarginato. Il ginostemio è poco più corto 0 quasi uguale alle foglioline interne, è quasi diritto , ottuso, ver- dognolo. L' antera è gialla , le sue logge sono parallele e quasi conti- gue in tutta la loro lunghezza, gli staminodii sono poco manifesti. Le masse polliniche sono gialle , i caudicoli giallicci , le glandole sono tonde, schiacciate da sopra in sotto , bianchicce, ma poi diventano scure in modo che si presentano come due punti scuri sopra lo stimma. L'ova- rio è lineare-allungato, triangolare, con tre costole prominenti nelle facce, di colore verdognolo. Le brattee sono ovaio-allungate , ottuset- te , concave, larghe poco più o quanto l'ovario, di color verdognolo chiaro e quasi bianchiccio, con sette vene verdognole poco manifeste. 11 fusto è alto da mezzo piede a circa un piede, cilindrico, liscio , di un verde chiaro, nudo superiormente. Le foglie sono allungate , ottu- sette, con vene longitudinaU unite tra loro da venette trasversali o oblique, sono di color verde glaucescente. Gì' ingrossamenti tuberifor- mi sono quasi tondi. Osservazioni. — Questa specie è tanto affine alla Oyhrys fiisca che forse meriterà ne sia fatta una varietà se si troveranno le forme interme- die tra l'una e 1' altra. Essa se ne distingue per avere i fiori più piccoli, per le foglioline laterali superiori del perigonio di forma ellittica, perii labello più piccolo, con le macchie meno estese, con l'apice intero o solo leggermente smarginato e con il margine di color gialliccio che forma un contorno a tutti i lobi del labello medesimo, per il ginoste- mio più stretto, più lungo, per le logge della antera parallele e quasi contigue e non lascianti tra loro uno spazio larghetto come è nella Ophnjs fusca. Anche la volta formata dall' unione del labello con il gi- nostemio è meno larga trasversalmente nella Ophrys funerea che nella 0. fusca e gli staminodii sono meno manifesti. OPHRYS. 505 »5©. ®|jltrys 2)alli«9a Rof. 0. s^ìica 2-4- raro 5-6flora, perigonii phyllis exterioribus ovato- elliplicis, margine revolutis, lateralibus patentibus. obtusis, interme- dio erectiiisculo, obtiisissimo, binis interiorihuspaulo brevioribus, sub- linearibus , trii\icalis obtusisve vel submucronulatis, glabris, labello de- pendente, obovato, convexiusculo , basi gibbosinsculo, velatino, basi luteo-albo, macula unica nitida notato (Guss.), ad medium trilobo, Io- bis lateralibus oblongis , obtusis, reflexo-recurvatis, lobo medio majore et longiore, rolundato, subintegro , gynostemio brevissimo, obtuso , bracteis ovato-oblongis , obtusis , concavo-canaliculatis , ovarium supe- rantibus, tibris radicalibus tuberosis 2 indivisis. Opbrys pallida fìaf. carait. p. 87 Guss. s>jn. fi. sic. 2. p. 550 an excl. syn. Ophryd. Pectus Mutel. Bert. fi. ìial. 9. p. 596. Aracbnites pallida Todar! orchid. sic. p. 100. - Orchis fusca 2 pallida Rekh. fìl. orchid. p. 73. Orcbis myodes minor seu minori macriorique flore cinereo Clip, h. calli, suppl. p. 249. Orchis myodes seu minori macriorique flore cinerco-atropurpu- reo Clip. h. caih. suppl. alt. p. 67. Tigure.— Todar. Le. tal). 1 .f.i f , 12. Reich. fil. orchid. lai. 443. f.3. Orchis myodes galea et alis herbidis Cup. panph. 2. lab. 163. Bo- nann. tuh. 29. Stazione, Abitazione e Fioritura* — Nei luoghi boschivi dei poggi e monti di Sicilia nella regione del castagno e della querce. Presso Pa- lermo nel Monte Pizzuta, nel Monte Renda, nel Monte Occhio, presso Misilmeri al Piano della Stappa, Marineo , Ficazza nel Bosco del Cap- pelliere e nel Monte Busambra , nella maggior parte dei qaali luoghi r ho raccolta io stesso, però non ho trovata la descrizione fattane allora sulle piante fresche. Nasce pure presso Prizzi (Gerv. mss.). Fiorisce in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica. — Specie siciliana. Osservazioni. — E pianta certamente distinta dalla Ophrys fusca della quale Reichenbach figlio ne ha fatta una semplice varietà. Si di- stingue facilmente a prima vista per essere piij piccola, per i fiori più piccoU e di color bianco-gialliccio , per il labello quasi come inginoc- chiato e diretto quasi in giù , per il lobo intermedio intero o quasi intero , e per altri caratteri. 504 TRIBIJ DEISTA. CIPRIPEDEE. CypripedEìE Lindi, orchid. p. 5S5. Endl. gen. pi. p. 220. Reich. (il. orchid. p. 166. Herbae diandrse. Stamina 3, duo lateralia fertilia, intermedlum sterile, petaloideum. PoUen e granulis ovalibus in massam glutinosam conjnnctis efformatus. Distribuzione geograBoa. — Di questo genere per la massima parte americano il solo Cypripedium Calceolus nasce nelle Alpi della Italia come in altre parti settentrionali ed orientali di Europa, delle quali è splendido ornamento. Oltre a questa specie vi è in Russia il Cypripedium guttatum Swartz. CCXXIII. CYPRIPEDIUH Linn. Linn. gen. pi. p. 464. Juss. gen. p. 65. R. Broivn in Ait. h. kew. 5. p. 220. C. L. Rich. in mém. du Museum4. p. 52. Lindi, orchid. p. 525 an exclus. nonn. specieb? Endl. gen. pi. p. 220. Reich. fil. orchid. p. 166. Calceolus Tonni, inst. 2. tab. 249. Perigonii patentis phylla exteriora lateralia descendentia et la- bello subopposita, connata, supremum majus erectum, omnia pluri- nervia , nervibus paucis manifestioribus, bina interiora subdependentia, longitudine subaequalia. Labellum maximum, inflatum, subobovato- ventricosum. Gynostemiura breve , crassiusculum , apice trilobum, Io- bis lateralibus breviusculis, subtus antheriferis , lobo medio sterili, pe- taloideo-dilatato, oblongo. Antberse, loculis confluentibus, univalves, Pollen e granulis ovalibus longitudinaliter plicatis in massam glutino- sam conjunctis efformatus. Stigma grande, deltoideum, gynostemii fa- ciem infra antberas occupans. Ovarium pedicellatum, lineari-oblongum, subsexcostatum , baud contortum. Capsulam maturam non vidi. CYPRIPEDIUM. 305 Abito. — Il Cypi'ipediwn Calceolus è forse il più bello ornamento della nostra flora nella famiglia delle Orchidee per la grandezza e bel- lezza del suo fiore che per lo più è solitario e talvolta accompagnato da un secondo fiore. È pianta fornita di un rizoma alquanto delicato e quasi orizzontale dal quale partono molte fibre grossettee flessuose ; di un fusto cilindrico e pubescente, alto da un piede a un piede e mezzo con molte foglie larghette, ovaio-lanceolate, acute, aventi molti nervi, e di un fiore grande con due foglioline esterne, una maggiore diretta in alto e 1' altra un poco più piccola e più stretta che é formata dalla saldatura di due foglioline, ambedue di forma quasi allungato-lanceo- lata, acuta, con molti nervi e la inferiore di raro bifida all'apice , con le due foglioline interne poco più lunghe, ma più strette, lineari, acu- minate, un po' increspate nei margini e con un sol nervo longitudina- le: tanto le esterne quanto le interne sono pubescenti nei nervi e an- che in altre parti e di colore rosso scuro. 11 labello è giallo-dorato, come gonfio, con 1' orifizio ovale, e barbuto alla base. Osservazioni. —Dal genere Cypnpedìuin deve probabilmente esclu- dersi il Cypripedium insigne Wall, e qualche altra specie acaule, prin- cipalmente per avere il labello veramente in forma di ciabatta, cioè ri- stretto alquanto alla base e gonfio nel mezzo , fornito alla base di due orecchiette e con un orificio a guisa di cuore, per alcune particolarità del ginostemio, per le logge delle antere distinte e per altri caratteri. 95 i. Cypripedium Calceolus L. C. flore subsolitario, perigonii phyllo exteriorum supremo oblongo- lanceolato, erecto, multinervi, infimo paulo minore , oblongo-lanceo- lato, acuminato, apice integro vel bifido, obsolete multinervi, phyllis binis interioribus paulo longioribus, lineari-acuminatis, margine undu- latis, uninerviis, labello phyllis perigonii breviore, basi barbato, ore ovali, constricto, gynostemio brevi, caule tereti, subllexuoso, pube- scenti, polyphyllo, foliis ovato-lanceolatis , acutis, multinerviis, pube- scentibus, superioribus remotioribus, rhizomate subhorizontali, fibris radicalibus flexuosis. Cypripedium Calceolus Linn. sp. pi. p. i346. var. a. Ali. fi. ped. 2. p. 151. Hall. ìc. pi. Helv. p. 63. Dee. fl. franQ. 3. p. 264. Pollin. fi. veron. 3. p. 39. Gaud. fi. helv. 5. p. 490. Reich. fi. germ. excurs. 1. p. 134. Lindi, orchid. p. 527. Koch syn. fi. germ. et helv. yOO ORCHIDEE. edit. i. p. 804. Reich. fil orcìml. p. 167. Beri. (l. Hai. 0. p. 639. Greti, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. Lp. 266. Ambros! fi. Tyr.auslr. J. p. 743. Elleborine recentiorum prima C/ms. ìàst. pi. p. 272. Damasonio bastardo dei moderni , dal Lusitano con nome di Lon- chite dipinto e da altri detto Cosmo Sandalo di Pausonia Fona Monte Baldo p. 238. Calceolus Rivin. t. 1 . Seg. pi. veron. 3. p. 253. Figure, — Reich. (il. ovch'id. lab. 496. Calceolus, radicibus fibrosis, foliis ovato-lanceolatis Hall. ic. pi. Ilelv. lab. -^7 ubi nomen erroneus. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi boschivi e fra i Ce- spugli delle regioni della querce e del faggio donde si spinge sino alla regione subalpina delle Alpi e delle loro propaggini. Nelle Alpi di Lanzo ed altrove nel Piemonte, nel Monte Baldo nella Valle di Artillon, presso Malcesine e Ventrar sopra il Lago di Garda (Pona, Seg. Pollin.), nel Tirolo italiano nella Valsugana nel Monte Civeron,'alle Pràe sopra le Olle, in Sorasalmo, nel Monte Venego delle Tozze, nel Monte di Povo presso Trento , nella Valle di Vestine , sopra Stenico in Giudica- rle, nella Valle di Fassa, a Pozza verso il Monte di Pera, alle So vaghe, a Moena nella Valle di Flemme, in diversi kioglii delia Valle Venosta, nella Pusteria, nell'Alpi dei Sette Comuni di Vicenza dei quali luoghi r ho ricevuta da Ambrosi e da Montini o veduta nelF erbario di Paro- lino e nelle Alpi del Friuli" (Kellner). Reichenbach figlio scrive che Barla 1' ha trovata nelle Alpi sopra Nizza. Fiorisce in Maggio e Giugno. Distribuzione geograGca. — Pianta estesa dalla Lapponia tor- nense e dalla Norvegia sino alle Alpi della Francia, dell'Italia, del Tirolo, della Grecia e forse anclje in Crimea. Nasce pure in Siberia. Descrizione. — Descrivo qui la pianta salvatica di Valsugana. La pianta ha un rizoma strisciante, piuttosto gracile dal quale partono molte fibre radicali, grossette e flessuose. 11 fusto è alto da un piede a un piede e mezzo , cdindrico , un poco flessuoso e pubescente , è co- perto in basso da guaine scure o bianchicce , ottuse e poscia porta delle foglie sino in alto. Le foglie sono larghe , ovato-lanceolate, meno acute le inferiori all' apice, verdi, con molti nervi, pubescenti più nella pagina inferiore che nella superiore, le foglie superiori nascono più di- stanti r una dall'altra. 11 fiore è per lo più solitario e bello, di raro vi sono due fiori; le foglioline esterne e le due laterali interne del peri- gonio sono di colore rosso assai carico, il labello è giallo-dorato con CYPRiPEDlUAi. 507 alcuni punii rossicci distribuiti in forma di vene nella parte interna e verso il fondo del labello medesimo. La fogliolina superiore delle esterne è allungato-lanceolata, poco più grande dell" inferiore, che è formata dalle due esterne laterali saldate insieme, acuta e quasi acumi- nata, fornita di molti nervi più manifesti alla base, tranne tre che si prolungano più visibili degli altri fino all'apice; (juesti nervi sono pu- bescenti come tutta la pagina esterna di queste foglioline; la pagina in- terna 0 anteriore è più glabra. La fogliolina inferiore formata, come ho detto, dalla saldatura delle altre due foglioline esterne ha quasi la stessa forma della superiore, ma è più stretta, più acuminata « termina in ima punta verdognola, la quale è talvolta divisa in due denti; i nervi sono meno manifesti e solo due laterali son più visibili: tanto essa che la superiore sono più lunghe del labello. Le due foglioline interne sono poco più lunghe delle foglioline^esterne, lineari, acuminate, ondeg- gianti nel margine, hanno un sol nervo longitudinale pubescente: alla base sono fornite di molti peli hnighetli, più che non ne è la base delle foglioline esterne e meno della base del labello, il quale in questo punto è assai barbato. Questo labello è ovato, ottuso, gonfio, con il margine interno piegato in alto per breve tratto, con 1' orificio quasi tondo. Il ginostemio é corto e gialliccio, diviso in tre lobi, due la- terali quasi lanceolati , acuti , divergenti e nel mezzo delle pagine in- feriori forniti delle antere, le quali hanno le logge conlluenti; il lobo medio è petaloideo, allungato, bianchiccio con alcune macchie rosse scure verso 1' apice che è ottusa: ha la base ristretta quasi in un un- ghia di petalo e nella pa;^ina inferiore ha un solco longitudinale il quale corrisponde al dorso dello stimma. Lo stimma è grande, quasi in forma di tromba e concavo di sotto. L' ovario è verde, lineare-alhm- gato, con tre coste più rilevate di altre tre, pubescente come il pedicello che lo sostiene. 508 i^aMi ^aijMM. EE.OB1E:. H ELODIA Pari. Helobi^ ex parte et Hydrocharide.e Barll. ord. mt. p. 10 et 74. Helobi^ et Ensatarum pars Endl. gen. pi. p. 126 et 159. Hydrales et Alismales ex parte Lindi, the veget. kingd. p. 140 et S07. Fluviales ex parte Brongn. enum. des genr. p. 78. Herbse aquaticae vel paludosae , rliizomate vel radice fibrosa prae- ditae, saspe perennes, rarissime annuae, interdum stoloniferse, scapi- gerae vel rarius caulescentes. Folia plerumque radicalia, conferta , ra- rius remota, opposita vel verticillata, basi vaginantia, linearia vel lan- ceolata aut saepius lamina dilatata, nervoso-venosa, cordato-ovata, vel lanceolata , margine integerrima , et petiolo longiusculo vel longo praedita. Flores hermaphroditi vel raro dioici aut polygami, regulares, spatba mono-diphylla sgepius inclusi vel basi tantum bracteati, nunc solitari! vel pauci , nunc plures, umbellati, spicati, racemosi aut pa- niculati. Perigonium inferum vel superum, hexaphyllum vel limbus sespartitus, phyllis biserialis, tribus exterioribus calycinis , tribus interioribus, saepe majoribus, petaloideis, raro conformibus , sub- aequalibus et subcoloratis, vel rarissime perigonii limbus tripartitus, phyllis coloratis, interioribus omnino defìcientibus. Stamina plu- rima, exteriorum nonnulla interdum sterilia, vel definita 6-9 vel rarissime 3-2. Antherae biloculares, loculis longitudinaliter dehi- scentibus. Pollen pulverulentum. Ovaria indefinita vel definita, distincta vel subdistincta, libera aut in unicum connata et tunc ova- rium inferum et perigonii tubo adnatum, rarissime ovaria solita- ria. Ovuta in loculis plura, placentis parietalibus simplicibus vel re- ticulatis affixa, erecta vel ascendentia, orthotropa aut anatropa, vel so- litaria aut rarius bina, erecta , ascendentia aut horizontalia, campylo- tropa voi anatropa. Styli breves vel brevissimi aut nulli. Stigmata ELOBIE. 569 plerumque parva, rarius majuscnla, simplicia vel bipartita. Friic- tus baccatus vel carpidia membranacea aut subdrupacea, indehiscentia aiit sutura ventrali dehiscentia. Semina plurima longiludinaliter striata aut transverse lamellata aut laevia vel solitaria aut bina, laevia vel sub- punctulata. Testa membranacea, tenuis vel tenuissima, raro subcrusta- cea. Embryo exalbumìnosus , horaolropus, rectus vel uncinato-com- plicatus. Osservazi'oni. — Considero le Idrocharidee come doventi far parte di una stessa classe nella quale siano le Butomacee, le Alismacee e le Giuncaginee , poiché la saldatura di più carpelli in un solo ovario, l'es- sere questo ovario infero e i fiori sovente di un solo sesso, non mi pajono differenze tali da doverne fare una classe separata come fece Bartling, e molto meno congiungerla , secondo Endlicher, con le Ensate nelle quali egli pose le Iridee e le famiglie affini a queste. Vi sono alcuni generi ermafroditi nella famiglia delle Idrocharidee; il Butomus nelle Butomacee e la Schetichzeria nelle Giuncaginee hanno gli ovarii in parte saldati tra loro e poi le Idrocharidee hanno tali affinità con le Butomacee e anche con le Alismacee , nella ultima delle quali è an- che un genere monoico Sagitlaria, e la struttura di queste famiglie è talmente conforme che io non credo di dover fare delle Idrochari- dee una classe distinta. Le Giuncaginee legano certamente le nostre Elobie con la classe seguente, ma io credo che non possano queste due classi confon- dersi insieme, principalmente perchè le nostre Najadi hanno un embrione macropodo ossia con una radichetta molto grossa, talvolta pila grossa del cotiledone. Considerazioni geografiche. — Questa classe tale quale è da noi considerata ha nella nostra flora quasi tutti i generi europei della stessa, poiché vi mancano so\o V Anacharis e l' Udora, le piante dei quali sono state forse dall'America introdotte in alcune parti della no- stra Europa. Poche sono le piante di questa famiglia particolari o quasi particolari alla nostra ItaUa; si sa che le piante aquatiche sono molto sparse sul globo , e non si possono in essa trovare perciò , generalmente parlando, le specie distintive di un solo paese. SG- 570 FA3IIGLIA DECIMASESTA. MnnOCAUIIBEE, Hydrocharides imi. gen. p. 67 excl. gen. Hydrocharide.b Dee. fi. frane. 3. p. 265. R. Brown prodr. fi. Nov. Eoli. p. 344. L. C. Ridi, in mém. de Unsi. ann. 1811 . p. 1. Endl. gen. pi. p. 160. Herbse aquatiche, perennes vel rarissime annuae , raro canlescen- tes , caule elongato , nodoso-articulato , tereti , ssepe rbizomate brevi prseditae, stolonifera; et scapigerae , scapo brevi vel elongato , rarissime spiraliler torto. Folla pleriimque radicalia, conferta, rarius remota, opposita vel verticillata, fluitantia vel natantia aiit rarius emersa, linearla, lanceo- lata, margine serrata vel integra, basi vaginantia, vel lamina dilatata, nervoso-venosa, vernatione convolutiva, et petiolo interdum basi va- ginante praedita. Flores dioici vel rarius hermapbroditi aut polygami, ante anthe- sim spatha inclusi: spatba membranacea vel berbacea, mono-dipbylla interdum tubulosa , vel bine longitudinaliter fissa. Flores masculi intra spatbam mono-dipbyllam saepe numerosi , rarius panel aut solitarii, singuli plerumque pedicellati et spatl)illa pro- pria muniti, rarius sessiles et nudi. Perigonium ut plurimum hexapbyllum, pbyllis tribus exterioribus subcalicynis , basi subconnatis, tribus inlerioribus subcorollinis , ssepe majoribus vel tripbyllum, pbyllis interioribus omnino deficientibus. Stamina fundo perigonii vel ima basi laciniarum inserta, saepe sex, tria exteriora pbyllis perigonii exterioribus et tria interiora pbyllis perigonii interioribus opposita , raro 2-5 , reliqua abortientia vel ad staminodia redacta , interdum numerosissima, sub 12 vel plurima , nonnulla vel plura sterilia et ad filamentum subulatum redacta. Fila- menta libera vel basi aut totidem in columnam centralem solidara con- nata, interdum bifurea , bifurcatione antica antherifera, postica saepius anantbera. Antherae ovato-globosae vel lineari-oblong» aut lineares , IDROCARIDEE. 571 introrsae, biloculares, loculis discretis vel contiguis, longitudinaliter oehiscentibus. Pollen sphsericum, Iseve. Ovarii rudimentum centrum floris occiipans. Flores foeminei et herraaphroditi solitarii et plerumque sessiles , sGepiiis majores. Perigonii tubus ovario adnatiis vel superne liberus, limbus ut plu- rimum sexpartitus, laciniis ut in floribus masculis biseriatìs, exterio- ribus subcalycinis, interioribus subcoroUinis, ssepe majoribus, raro trrpartitus, laciniis interioribus abortientibus. Stamina plerumque sterilia, ad filamenta subulata vel ad glandu- las brevissimas redacta, rarissime fertiliaunde flores hermaphroditi aut polygami. Ovarium perigonii tubo adnatum, inferum, e carpidiisS-pluribus connatura, 1-é-loculare: ovula placentis parietalibus affixa, ascenden- tia, orthotropa vel anatropa, funiculo longiusculo. Stylus brevissimus, vel brevis aut elongatus , perigonii tubo adnatus. Stigmata 5 , indivisa vel bifida aut 4-6-9, bifida. Fructus submersus, ssepe baccatus, oblongus, ovoideus, teres, an- gulatus aut costatus, perigonii laciniis persistentibus saepe coronatus , septis a pariete ad axim idealem porrectis 1-6-plurilocularis , loculis saepe substantia gelatinoso-pulposa repletis. Semina panca vel plurima, ascendentia, in pulpa sive gelatina sfepe nidulantia. Testa membranacea, duriuscula, filis brevissimis, cy- lindricis apice saepius indatis echinata, umbilico basilari nudo, cura clia- laza terminali in acumen clavatum cylindricuni vel difforme producta , ope rapbeos filiformis juncto. Albumem nuUum. Embryo orthotro- pus, ovoideus vel cylindricus, extremitate radiculari umbilicum at- tingente , gemmula in plerisque manifesta , versus mediam illius lon- gitudinem plus minus laterali (Endl.). Osservazioni. — Non avendo avuto occasione di osservare i semi maturi delle Idrocharidee, eccetto quelli della ValUsneria spiralìs, li ho qui descritti secondo Endlicher. Non ho però trovate esatte tutte le cose scritte da questo sui fiori di tali piante , il che meglio apparisce dalle diagnosi dei generi da me fatte in questo lavoro. Non posso considerare come famiglia distinta dalle Idrocaridee le Otteliee e le Stratiotee, siccome vorrebbe il signor Chatin, che le ha chiamate per questo Otteliacee, per avere principalmente 1' ovolo ana- tropo, mentre le Idrocharidee hanno l'ovolo ortolropo, trovando nella struttura di tutte quelle piante un tipo comune (vedi Chalin , 572 IDROCARIDEE. Nouvelles observalìons sur ìes ovules des Hydrocharidées et indicalion d'un ordre nouveau des OUcliacées nei Comptes rendus de l'Académie des sciences, séance du 12 Nov. 1855), dappoiché la forma dell' ovolo non è cosa sulla quale, considerata per sé sola, si può fondare la distinzione di una famiglia da un' altra, essendovi in famiglie naturali, tali tra le altre le Cannacee, piante con ovoli anatropi e altre con ovoli campilo- tropi , e le Aroidee piante con ovoli ortolropi , campilotropi e talvolta anche anatropi. Ho creduto di fare diverse tribù delle Idrocharidee fondate sulla struttura delle diverse parti di tali piante e non sopra una o poche dif- ferenze loro. A tali tribù che hanno rappresentanti nella nostra flora bisognerà aggiungere le Anacharidee per i generi Udora, Anacharis e Hydrilla, le Blissiee per il genere Dhjxa che non può essere compreso nelle Vallisneriee principalmente per avere un perigonio diviso nel lembo in sei lacinie, e le Otteliée per il genere Oltelin, tribù affine alle Stra- tiotee, ma distinta segnatamente per la mancanza degli stami sterili , per le foglie larghe e a guisa di cuore aventi un lungo picciolo , largo alla base. Abito. — Le nostre Idrocharidee son piante aquatiche, alcune nuotanti, altre galleggianti, che mandano stoloni e formano dei cespu- glietti di foglie lineari o lanceolate o a guisa di rene aventi allora un lungo picciolo , inguainantisi tra loro con la base e talvolta spinosette- dentate nei margini : sono dioiche o raramente poligame ; i fiori sono racchiusi dentro a una spala" di due pezzi o di un pezzo solo. La pianta maschia ha uno scapo per lo più corto e porta pochi o molti tìori , for- niti di un pedicello e aventi un perigonio con il lembo diviso in sei o tre lacinie per 1' aborto allora delle tre lacinie interne , con stami che variano da 2 o 3 a più di 12 fertili, aggiuntivi talora altri sterih e con i filamenti liberi o saldati in parte tra loro o biforcati: nella Vallisneria lab fiori sono piccolissimi e si staccano da un ricettacolo comune prima di schiudersi per venire a galla e fecondare il fiore femmineo già sahto a fior d' acqua. La pianta femminea ha lo scapo generalmente più lungo e talvolta anche avvolto in ispira per isvolgersi nel momento della fioritura ; esso porta un sol fiore il più delle volte maggiore dei fiori maschi, e con un perigonio simile a quello di questi, però con il tubo saldato in parte con l' ovario. 11 frutto è una bacca, avente i semi attaccati alle pareti di una o più logge : esso si matura a quanto pare sotto acqua. Non faccio qui un esame circostanziato delle parti delle nostre IDROCARIDEE. 573 Idrocharidee , perchè essendovi di questa famiglia solo tre specie nella nostra flora e avendo ciascuna di esse particolarità tali da non potersi descrivere qui in modo generale, io sarei costretto a dir qui quanto si troverà nella descrizione di ciascun genere e di ciascuna specie. Considerazioni geografiche! — La famiglia delle Idrocharidee, amica delle acque dei paesi temperati e caldi della terra è meschina- mente per il numero ma nobilmente per la importanza dei fenomeni della fecondazione della Vallisueria spiralis rappresentata nella nostra flora. E questa Vallisneria degna in vero dell' ammirazione degli uo- mini dotti e dei canti dei poeti per le precauzioni prese dalla natura onde accertare la fecondazione del fiore femmineo giunto a fior d' ac- qua per lo svolgimento mirabile del suo scapo avvolto poco prima in ispira, mentre i fiori maschi stanno, racchiusi dentro a una spata, sotto acqua perchè il gambo o scapo che li porta è molto corto. Ma la spata si rompe, i fiori si staccano dal ricettacolo comune, essendo chiusi perché il polline non soffra nocumento dal contatto dell'acqua, vengono a galla ed ivi si aprono e fecondiino il fiore femmineo. Le altre due specie della nostra flora sono la Hijdrochaiìs lìlorsiis Bance e la Straliotes aloides, eh' è quanto a dire quasi tutte le Idro- charidee europee, mancandovi solo V Anacliarìs alsinastrum e V Udora occìdentalis, la priuia delle quali trovasi ora in molti luoghi dell' In- ghilterra e della Scozia e la seconda in Isvizzera e in Germania, venute probabilmente ambedue dalle parti settentrionali di America. TRIBÙ PRIMA. VALLISNERIEE. Vallisnerie^ Pari. Vallisnerie^ ex parte Endl. gen. p. 161. Herbse fluitantes, stoloniferaj. Eolia linearla, elongata , basi va- ginantia. Flores dioici. Masculi. Spatha scapum brevissimum vel bre- vem terminans, diphylla, phyllis connatis , apice bifida, mulliflora. Flores pedicellati. Perigonium coloratum, tripartitum. Stamina 3-2, 574 IDHOCARIDEE. filamenlis liberis. Foeminei. Spatha scapnm longissimiim terminans, tubulosa, apice bifido-Iacera, iiniflora. Perigonii calycini tubus ovario adnatus, limbus tripartitus. Stimina steriHa 5. Ovarium uniloculare. Ovula ortbotropa. Fructus baccatus. Osservazioni. — Ho escbjso dalle Vallisneriee il genere Bìyxa e fondata su di esso la tribù delle Blissiee per le ragioni esposte nelle con- siderazioni sulla famiglia delle Idrocbaridee. Considerazioni geografìche. — La sola ValUsneria spirali s rappre- senta questa specie in Italia come in Europa, ed è decoro della no- stra flora. CCXXIV. VAIililSSfERIii. Mkh. Mieli, nov. pi. gen. p. 12. plant. fcem. Linn. gen. p. 513. Jnss. gen. p. 67. Endl. gen. p. 161 . Pari, in bull, de la Soc. hot. de Frane. ann. 1855. p. 303. Vallisnerioides Mieli, l. e. plant. masc. Flores dioici. Masculi. Spatba scapum brevissimum terminans, ovata, dipbylla, pbyllis connatis, ab apice erumpentibus, caduca, multitlora. Flores brevissime pedicellati, supra receptaculum conicum, spadiciforme congesti, cum pedicellis articulati et ab illis mox et facile sep;irabiles. Perigonium eoloratum, tripartitum, laciniis obovatis, con- cavis, obtusissimis, festivatione vai vatis. Stamina 2 vel 5, perigonii laciniis ima basi inserta, iisque alterna. Filamenta fìliformia. Antberae subglobosge, basi affixae, loculis contiguis. Pollen laeve, globosiim. Sta- minodium, ubi stamina 2, 1, brevissimum, laciniis perigonii alternum. Foeminei. Spatha scapum longissimum, filiformem, spiralem terminans, tubulosa, apice bifido-lacera. Flos solitarius, sessilis. Perigonii calycini tubus ovario adnatus, limbus tripartitus, laciniis gequalibus, ova- tis, concavis, obtusiusculis. Staminodia5, linearla, brevia, perigonii laciniis opposita. Ovarium perigonii tubo adnatum, teres, imiloculare. Ovula plurima, ovalia , ascendentia, ortbotropa, funiculo longiusculo. Stylus brevis, crassus. Stigmata 5, maxima, ovalia, profunde bifida, intus pubescentia. Fructus subbaccatus , teres , perigonii limbo coro- natus, unilocularis. Semina plurima, teretia, ascendentia vel suberecta. Testa membranacea, fusca, longitudinaliter striata. Embryo semini con- formis, exalbuminosus, extremitate radiculari infera, bilo proxima. VALLISNERIA. 575 Abito. — La Vallisnena spìraUs è una pianta dioica, aquatica, che manda stoloni, con foglie lineari, più o meno lunghe, lisce e carnosette; la pianta maschia ha uno o pochi scapi cortissimi, i quali portano molti piccoli fiori dentro una spata che si lacera, onde i fiori , staccandosi da un ricettacolo comune, escono e salgono a fior d'acqua dove si aprono. La pianta femminea ha uno o pochi scapi molto lun- ghi , avvolti inferiormente in ispira , che si svolgono poi per portare a fior d' acqua V unico fiore femmineo che sta all' apice loro, racchiuso dapprima dentro una spata fatta a guisa di un tubo. Osservazioni. — Nella mia Note sur le VaUisnerìa spiralis letta alla Società botanica di Francia il di 27 di Aprile 1855, notai che gli ovuli di essa sono ortotropi e non anatropi come era stato scritto da Endlicher e da altri. 95!S. Valliìsneria spirali» Linn. V. foliis immersis, linearibus, apice obtusis vel obtusiusculis, sge- pissime serrulato-denticulatis , piantai masculae scapo brevi , spatha ovata, irregulariter bi-trifida, floribus parvis, numerosissimis , bre- vissime pedicellatis , perigoni! laciniis obovatis, apice rotundatis, concavis, staminibus 2-3, perigonium sequantibus; plantaj fermi ne» scapo inferne plus minusve spiraliter torto , elongato et folia plerumque superante, spatha tubulosa, subcompressa, apice bila- biata, labiis rotundatis, sublaceris, perigonii tubo ovario ad nato, limbo trifido, laciniis ovalibus, obtusiusculis, concavis, staminodiis 5, perigonio multo brevioribus, stigmatibus magnis, perigonium supe- rantibus, bifidis, obtusis, interne puberulis, ovario tereti, fructu car- nosulo, tereti, perigonii limbo apice coronato. Vallisneria spiralis Limi. sp. pi. p. 1H1. Savi! fi. pìs. 2. p. 360. et hot. etrusc. 1. p. 191. Dee. (l. frane. 3. p. 267. Noce, et Balb. fi. ticin. 2. p. 197. Morìe, fi. venet. 1. p. 415. Poìlin. fi. veron. 3. p. 15i. Gaud. fi. helu. 6. p. 202. Reich. fi. germ. excurs. 1. p. 13. Koeh syn. fi. germ. et helv. edìt. 2. p. 770. Puccini sijn. pi. lue. p. 515. Beri. fi. Hai. IO. p. 298- Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 308. Ainbros ! fi. Tyr. austr. 1. p. 630. Vallisneria Michelii et Jacquinii Savi osserv. sopra diverse piante, p. 11, 12. Potamogeton Algse folio, Pisanum Bocc. mus. part. 1. 289 E. ex Mich. 576 IDROCARIDEE. Vallisneria palustris, Algse folio, Italica, foliisin summitate denti- ciilatis, flore piirpurascente Mieli, nov. pi. gen p. JS plant. foora. Vallisneroides palustre , AIgse folio , Italicum, foliis in summitate tenuissime denliculatis, Horibus albis, vix conspicuis Mieli, nov. pi. gen. p. lo plant. raasc. Seg. pi. veron. I . p. SÒL Figure. — Reich. ic. lab. 60 fig. 108-110. Midi. l. e. tah. 10. b. pusilla, foliis brevioribus, scapo fcemineo minus spiraliter torto. Vallisneria pusilla Barhieril intorno ad una specie di Vallisneria Pavia 1853. Beri. fi. Uni. 10. p. 299. Stazione , Abitazione e Fioritura. — Nelle acque lentamente Cor- renti dei fossi e nei laghi delle parti settentrionali e centrali della peni- sola, si trova talvolta nelle acque calde termali. Nasce nel lago di Lu- gano nel Canton Ticino, presso Como (Comolli), Milano (Pucci!), Pavia (Noce, e Balb.), Bergamo (Rota), nel Lago di Garda presso La- zise e in altri luoghi del Lago medesimo (Manganotti!, Facchini!, Pe- rini) , presso Padova (Moricand , Visiani) , il Lido di Venezia (Kellner !), Treviso (ParoHni erb.), Ferrara (Bert.), Mantova (Magnaguti ! , Barbie- ri !), nel Lucchese dove è comune nei fossi e presso Montramito , nel Pisano dove è abbondante anche nei fossi e si trova pure nelle acque termali della provincia di Padova (Visiani) e dei Bagni di Pisa a una temperatura di venti gradi centigradi nei quali luoghi V ho raccolta e donde l'ho descritta. Ho ricevuto la varietà b. dal signor Barbieri stesso chela raccolse nelle acque poco profonde del Pavese. Fiorisce in Ago- sto e Settembre, e nelle acque calde pisane in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica. — Pianta delle parti meridionali di Eu- ropa e.in parte ilelle centrali. Nasce in Francia in più luoghi, e nelle parti settentrionali e centrali della penisola italiana. Descrizione. — Pianta dioica. La pianta maschia non differisce punto dalla pianta femminea prima della fioritura. Ambedue hanno un rizoma e mandano stoloni per mezzo dei quali la pianta si propaga grandemente nei fossi e nei canah. Le foglie sono carnosette, abbrac- ciantisi tra loro in basso, nel resto piane, lineari , lunghe da circa sei pollici a uno o due piedi e talvolta anche tre piedi secondo la maggiore 0 minore profondità delle acque, di color verde carico, ottuse o un poco acute all' apice dove hanno spesso alcuni piccoli aculei in forma di denti. La pianta maschia ha lo scapo corto , essendo lungo appena due 0 tre pollici, bianco, cilindrico, un poco più grosso in alto; esso nasce dall' ascella della foglia inferiore : talora vi è un secondo scapo VALLlSlNERIA. ^i"?" clie viene dall'ascella della seconda foglia e alcune volte due scapi na- scono da una medesima ascella. La spata è di due pezzi , saldati insieme nel margine, di color bigio, trasparente in modo che si vedono i fiori che vi sono racchiusi; si lacera irregolarmente all' apice in due o tre lacinie e poi cade. I fiori sono piccolissimi e in gran numero, sono molto fitti e s' inseriscono con un corto pedicello sopra un ricettacolo conico, un poco schiacciato da avanti in dietro : i pedicelli sono filifor- mi, bianchi e i fiori vi sono come articolati in modo che se ne stac- cano facilmente prima che il perigonio si sia schiuso. Questi fiorellini sono allora di forma di un uovo a rovescio e di color bianco cinereo con qualche leggiera sfumatura violetta. Le tre lacinie del perigonio sono obovate, concave, quasi tonde all'apice, sono rivolte in fuori ed in giù e come dirette da una sola parte. Gli stami sono due, alcuni però ne hanno veihititre, sono lunghi (pianto il perigonio: i filamenti sono bianchi e filiformi; le antere piccolissime, quasi tonde, inserite per la base, con due logge, le quali sono contigue e si aprono prima che il perigonio si schiuda. 1 granelli del polline sono gialli e grossi in proporzione del fiore: vi è uno staminodio il quale è molto corto , ot- tuso e sta dalla parte opposta del fiore dove sono le lacinie del perigo- nio. Pianta femminea. Lo scapo è molto lungo, dappoiché ha da due a tre piedi di lunghezza , ed è sempre più lungo delle foglie , filiforme , avvolto in ispira, hscio, di un verde gialliccio, un poco più grosso al- l' apice : è raccorciato da principio , poi la spira si svolge per portare il perigonio a fior d' acqua: allora il perigonio che vi giunge chiuso si apre, gh stimmi si allargano e stanno posti qiftisi orizzontalmente, perchè 1' ovario sta anch' esso in questa posizione quasi a fior d'acqua. Tale scapo nasce all'ascella della foglia inferiore e spesso ve ne è un secondo all' ascella della seconda foglia. La spata è in forma di tubo un poco schiacciata, quasi dello stesso colore di quella dei fiori niaschi , ma più stretta e si apre all' apice in due labbri , tondi e alquanto lace- ri : da essa sporgono parte dell' ovario , il lembo del perigonio e gh stimmi. Le lacinie del perigonio sono di color verde sudicio, carno- sette, ovah, ottusette, concave, lisce. GH staminodii sono tre , molto più corti del perigonio , bianchi, stretti, hneari. Gli stimmi sono molto grandi, lunghi poco più delle lacinie del perigonio, ottusi, bifidi, bianchicci e di dentro pubescenti. L' ovario è cilindrico , di color verde scuro, uniloculare. Gli ovuli sono numerosissimi, ovali, ascendenti, ortotropi, sostenuti da un funicolo lunghetto. 11 fusto è cilindrico, verde, lungo circa due pollici, un poco carnoso, coronato in alto da! Flora Italiana. ;57 578 IDUOCARIDEE. lembo del perigonio, di dentro vischioso e con una sola loggia. 1 semi sono molti, piccoli, cilindrici, scuri e rigati longitudinalmente. L'embrio- ne ha la stessa forma del seme e la radichetta è infera e vicina all'ilo. Osservazioni. — Questa pianta è celebre perii fenomeno della sua fecondazione, cantato anche dai poeti. Alcuni moderni hanno dubitato dello staccarsi che fanno i fiorellini maschi del ricettacolo per venire a fior d' acqua a fecondare il fiore femmineo portatovi dallo svolgimento dello scapo della pianta femminea: per togliere tali dubbi, io scrissi la mia Note sur le Vallisneria spiralis inserita nel BuUelin de la Société botanique de France, 27 Avril 1855, p. 299. Savi, Jacquin e Visiani hanno ingiustamente divisa in pii!i specie la Vallisnena i^pìralis secondo che essa porta 2 o 5 stami , descrivendo la prima con il nome di ValUsneria Micheiti e la seconda con il nome di Vallisneria Jacquinii. La Vallisneria pusilla è per me una semplice varietà e direi anzi una forma della Vallisneria spiralis dipendente dalla acqua poco profonda dei fossi nei quali questa talvolta si trova. Le fo- glie della Vallisneria pusilla hanno piccoli aculei a guisa di denti verso l'apice come nella Vallisneria spiralis, la quale pur talvolta ne manca, e lo scapo femmineo è meno avvolto in ispira, ciò che si vede anche talvolta nella specie. Le cose notate da Bertoloni sui nervi delle foglie non mi paiono da reggere alla osservazione delle piante fresche; i nervi descritti son nulli o quasi nulli nelle piante vive. TMIISIJ SECttWBA. STRATIOTEE. StratiotE/E Pari. STRATIOTIDE.E sx parte Endl. gen. pi. p. 162. Herbae fiorifera^ natantes , interdum stolonifera©. Folla lanceolata vel linearla, basi vaginantia. Flores dioici. Masculi. Spatha scapum terminans, diphylla, pauciflora. Perigonii tubus longiuscuhis, limbus sexpartitus, laciniis exterioribus subcalycinis, interioribus majoribus , STRATIOTEE. 579 corollinis. Stamina pliiriraa, exteriora sterilia, interiora sub-12-ferti- lia (aa scraper?), filamentis liberis. Foeminei. Spatha diphylla, uniflora. Perigoni! tiibus inferne ovario adnatiis, limbus sexpartitus ut in fiori- bus masculis. Stamina sterilia plurima. Ovariura sexloculare (an sem- per?). Ovula anatropa. Fructus baccatus vel drupaceus. Osservazioni. — Per le ragioni esposte scrivendo delle tribù della famiglia ho tolto da questa tribù il genere Ollelia , facendone la tribù delle Otteliee. I generi Hydrocharis e Limnobium sono stati da me di- stinti neila tribù delle Idrocaree. Considerazione geografica. — Unica Specie di questa tribù che na- sce in Italia e in Europa. Non ho veduto 1' Enhaliis di cui si conosce solo la pianta femminea. CCXXV. STRATIOTES Limi. Linn. (jen. p. 277. Juss. gen. p. 67. Endl. gen. pi. p. 162. Flores dioici. Masculi. Spatha scapuni terminans, diphylla, pauci- flora. Flores breviter pedicellati, singuli basi spathilla monophylla mu- nitis. Perigonii tubus gracilis , elongatiis, limbus sexpartitus, laciniis exterioribus calycinis ovalibus, interioribus petaloideis obovato-orbicu- latis. Stamina plurima, exteriora (23-25) sterilia, ad filamentum re- dacta, brevia, lineari-ligulata, interiora (12-13) fertilia , fìlamentis brevibus, subulatis. Antherae lineares, loculis discretis, connectivura marginantibus (Endl.). Foeminei. Spatha maris, uniflora. Perigonii tubus inferne ovario adnatus, limbus sexpartitus ut in mare sed (aci- nise interiores majores. Stamina plurima sterilia ad fìlamentum subula- tum redacta. Ovarium perigonii tubo adnatum, sexloculare. Ovula plu- rima, compressiuscula , obtusa , ascendentia, analropa! funiculo lon- giusculo. Stigmata6, linearla, bifida. Fructus baccatus, oblongus, acute sexangulatus, perigonii reliquiis coronatus , sexloculare, loculis pulpa viscosa repletis. Semina immatura, in loculis panca, nidulantia, dissepimentis lateralibus affixa. Osservazioni. — Ho descritto la pianta femminea fresca e la ma- schia secca. Abito. — Pianta dioica galleggiante e stolonifera che porta nella pianta madre e all'apice degli stoloni un ciuffo di foglie lunghe talvolta sino a un piede ed anche più, lanceolate, acute, scanalate, di color 580 IDUUCAPilDEE. verde scuro, aljbracciantisi tra loro alla base e seghettato-spinose nei marini. Tanto la pianta maschia quanto la femminea portano uno o po- chi scapi, più corti delle foglie, schiacciati, un poco più larghi verso l'apice e leggermente spinuloso-seghettati nei margini. Ciascuno scapo ha in alto una spata, composta di due foglioline, lunghe quasi un pollice, schiacciate, con qualche spina a guisa di dente di sega nella carena: però tale spata porta pochi fiori nella pianta maschia e un solo nella femminea. I fiori della prima hanno un corto pedicello accompa- gnato da una brattea o spatilla, lunga più della metà del tubo del peri- gonio e come membranacea. 11 perigonio di essi ha un tubo lungo più di un pollice e stretto, e il lembo diviso in sei lacinie , tre esterne ovali , ottuse, e tre interne quasi il doppio più lunghe e bianche. Il fiore femmineo ha il tubo più grosso, saldato inferiormente con l'ovario , libero solo in alto e diviso nel lembo in sei lacinie, delle quali le in- terne sono circa tre volte maggiori delle esterne. Il frutto maturo è curvato in giù, gialliccio, con sei angoli spinosettì e contiene molti semi in sei logge piene di una sostanza vischiosa. 953. Stratiofes aloide» Liun. Stratiotes aloides Limi. sp. pi. p. 754 Dee. jl. frane. 3. p. 266. Moretti bot. Hai. p. 34. Reich. jl. genn. exctirs. p. 13. Bert. fi. ìtal. 5. p. HI. Koch syn. fi. genti, et helv. edit. 2. p. 77/. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. prui. I p. 307. Figure. — Fi. dan. tab.337. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luOghi paludosi e nei laghi della parie settentrionale delia penisola. Si trova nel Lago supe- riore del fiume del Mincio presso Mantova e nelle paludi ferraresi. Fio- risce in Luglio, ed è perenne. Distribuzione geograGca. — Pianta delle parti centrali di Europa. Si trova in Danimarca, in Germania, in Francia e nelle parti setten- trionali d' Italia. Descrizione. — La pianta è galleggiante, si compone di un rizoma grossetto e corto che manda alcune radici lunghe e bianchicce con le quali si attacca al fondo delle paludi , in alto un ciuffo di foglie e late- ralmente pochi stoloni delicati e lunghetti , i quali portano all'estremità un ciuffo di foglie simili a quelle della pianta madre ma alquanto più piccole , il quale mette radice nel limo e si converte in altra pianta. STRATIOTES. 581 Tali foglie sono triangolari verso la base e ivi abbracciantisi le une alle altre, lanceolate, acuminate, scanalate, con i margini forniti di denti aguzzi, quasi in forma di sega, e distanti alquanto tra loro; tali denti si vedono pure nella carena verso la base, sono di color verde cupo ed aperte e somigliano a quelle dell'Ananasso o di alcune specie di Aga- ve. Nella pianta madre sono lunghe da uno a due piedi e larghe quasi un pollice, più piccole, come ho già detto nelle foglie degli stoloni. Pianta femminea. Lo scapo è solitario , diritto, lungo da mezzo piede a un piede, di color verde scuro schiacciato , con i margini forniti di denti meno manifesti e più radi di quelli delle foglie, è un poco più largo verso 1' apice e porta un solo fiore. La spaia si compone di due pezzi, poco disuguali, lunghi circa un pollice, schiacciati, con qual- che dente nella carena verso la base, di color verde cupo. Le lacinie esterne del perigonio sono ovali, ottuse di fuori, bianche nei- margini e rosseggianti nel mezzo ; le tre interne sono circa tre volte maggiori delle esterne, bianche, quasi della forma di un cuore a rovescio. Gli stami sono molti , ridotti ai soli filamenti a guisa di lesina, la metà più corti delle lacinie esterne e di color giallo. Gli stimmi sono sei, profon- damente bipartiti, papillosi, più grossi e poco più lunghi dei filamen- ti. Gli ovuli sono molti, alquanto schiacciati, ottusi, ascendenti, ana- tropi, forniti di un funicolo lunghetto. Il frutto è allungato, con sei angoh acuti e seghettato-spinosetti in basso , dapprima è diritto , poi si curva in modo che guarda in giù: è di color giallo-scuro ed ha in alto alcuni denti formati dai resti del perigonio. Il taglio trasversale mostra sei cavità o logge, piene di una sostanza vischiosa, densa, in mezzo alla quale traspariscono i semi piccoli e bianchi. Le logge son formate dai setti , dapprima piegati quasi ad S e poi quasi diritti , i quah non sono uniti insieme o in un asse comune per cui si possono facil- mente separare tra loro, ciascuna loggia contenendo la polpa e i semi. Descrizione. — Non ho veduto la pianta maschia. Ho descritto le foglie e il frutto nelle piante vive e il fiore nelle piante secche. 582 IDROCARIDKE. TRIIBJJ TKIIKA. idrocaHee. Hydrochare^ Pari. STRÀTIOTIDE.E ex parte Endl. gen. pi. p . i62. Herbse tloriferae natantes , stoloniferse. Folla reniformia vel orbi- culato-reniformia, petiolata, petiolis basi dilatatis. Flores dioici vel raro polygami. Masculi. Spatha scapum terminans, dipliylla, pauciflora. Perigonium hexaphyllum , phyllis exlerioribus subcalycinis , interiori- bus majoribiis, coroliinis. Stamina 6. vel 9 (Endl.), filamentis plus mi- nusve monadelpbis. Antherse loculi discreti, connectivijm marginantes. Foeminei vel raro hermaphroditi. Spatha diphylla vel monophylla, uni- flora. Perigoni! tubns ovario adnatus et limbns sexpartitus, laciniis ut in floribus masculis. Stamina sterilia 5-6. Ovarium sexloculare. Ovula orthotropa. Stigmata 6, bifida, Fractus baccatus. Osservazioni. — Comprendo in questa tribù i generi Hijdrocharìs e Lìinnobìuììi ben distinti nella struttura loro dalle Stratiotee con le quali li aveva confusi Endlicher. Considerazioni geografiche. — La sola Hijdrocharìs Morsus Ranx rappresenta questa tribù in Italia e in Europa. CCXXVI. IIYroBS©CIIA.RI§ Limi. Limi. gen. p. 527. Juss. gen. p. 67. Endl. gen. p. 163. sed characte- res erronei. Pari, note sur l'Hydrocharis in bull, de la Sociét. bolan. de Frane, ann. i8oo, p. 526. Flores dioici vel raro polygami. Masculi. Spatha scapum brevem terminans, diphylla, 2-5 flora, floribus pedicellatis , pedicellis nudis. Perigonium hexaphyllunV, phyllis tribus exterioribus subcalycinis, tri- bus interioribus coroliinis. Stamina 6, basi monadelpha. Filamenta bicruria, crure antico brcviore, recurvo, anthenfero, postico ba- sini versus papilloso-piloso , ssepius erecto et ananthero , unde flores HYDROCHARIS. 585 hexandri vel enneamlri siint. Antherae lineari-oblongfe , loculis discre- tis, externe longitudinaliter dehiscentibiis , connectivo lato, subtus concavo, siipra convexo , apice obtuso. Pollen subsphgericum ,» Iteve. Foeminei vel raro liermaphrodili. Spatha basilaris , monophylla, I-flo- ra, pedicello elongato. Perigonii tubus ovario adnatus, limbus sexfidus, laciniis tribus exterioribiis subcalycinis, tribus interioribus majoribus, petaloideis. Stamina 6, abortiva: tria alterna ad tìlaraentum simplex , subulatnm, ssepe sterile, raro antberiferum redacta et pbyllis calycinis opposita; tria ad glandulas breves, obtusissimas, sublobatas, basisub- pedicellatas redacta et pbyllis corollinis opposita. Ovarium perigonii tubo adnatum , oblongum, obselete sexangulatum, e dissepimentis membranaceis axim idealem attingentibus sexloculare. Ovula pbnima, ovalia, subascendentia, ortbotropa!, funiculo longiiisciilo. Stylus cras- sus, brevissimus. Stigmata 6, magna, oblongo-cuneata, bicruria, cruribus ascendentibus, planiusculis, obtusis, intus papillosa. Fructum maturimi non vidi. Abito. — L' Hijdrocharis Morsits Ranae, è una pianta per lo più dioica, galleggiante nelle acque lentamente correnti e paludose, for- nita di stoloni cbe mandano di tratto in tratto un ciulTetto di foglie lungamente picciolate e quasi in forma di rene, intere nel margine e verdi di sopra. La pianta mascbia porta per lo più tre fiori, portati so- pra pedicelli disuguali, curvati ed abbracciati alla base da una spata fatta di due pezzi ; la pianta femminea ba un solo fiore con un pedi cello lunghetto e avente alla base una spata di un sol pezzo. Tanto i fiori maschi quanto il fiore femmineo sono simili per 1" apparenza, for- mati di un perigonio diviso in sei foglioline o lacinie, tre esterne più piccole, ovali, ottuse, bianchicce con vene violette e tre interne molto maggiori, ovali, tondeggianti all'apice dove hanno qualche piccolo dente o crenaturina , ristrette alla base in un unghia eh' è gialla men- tre son bianche nel resto. Osservazioni. — La diagnosi qui fatta del genere Hijdrocharìs fu già da me pubblicata nella mia Note sur l'Hydrocharis nel Bulletìn de la Sociélé botanìque de France , séance du 27 Jiiillet 1855 , nella qual nota avvertii non solo gli errori nei quali erano incorsi i diversi autori sugli stami e sulle glandolo del fiore deìV Hydrochans ma ancora che gli ovuli di questa erano ortotropi e non anatropi. Sulla natura morfo- logica di quelle glandolo vedi ciò cbe ne ho scritto in quella Noie. 584 IDROCARIDEE. 954. HyclrocBiaris Uforsus ranee Linn. Hyilrocharis Morsus range Linn. sp. pi. p. 1465. var. a. Ali. fi. ped. 1. p. S35. Savi fi. pis. 2. p. 378. Dee. fi. frang. 3. p. 266. Bali), fi. tour. p. 168. Noce, et Balb. fi. ticm. 2. p. 207. Morie, fi. venet. f. p. 428. Fioriti. Mazz. in Giorn. arcad. tom. 18. p. 168. Pollin. fi., veron. 3. p. 189. Nacc. fi., venet. 5. p. 71. Gaud. fi, helv. 6. p 297. Reich. fi. germ. excius. 1. p. 14. Ten. syll. p. 197. Vis. fi. dalm. 1. p. I9i. Koch ayn. fi. germ. et helv. edil. 2. p. 771. De Not. rep. fi. lig. p. 377. Pnccin. sijn. pi. luc.p. 525. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. p. 307. Beri. fi. Hai. 10. p. 374. Ambros. fi. Tyr. . anstr. 1 . p. 628. Quaedani parva Nymphsea in aquis brevioribus Ccesalp. de plani. Uh. 15. cap. 7. p. 569. Nymphsea parva Ccesalp. herb. fogl. 232. n. 653.' Morsus ranae foliis circinnatis, floribiis albis Seg. pi. veron. 1. p. 364. Najns Morsus rana? Suff'r. pi. du Frionl p. 193. Figure. — FI. dan. lab. 878. Reich. ie. tab. 6?. f. 112. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nelle acque lentamente Cor- renti e paludose delle parti settentrionali e centrali della penisola dove è meno comune sino alle Paludi Pontine e a Fondi. Manca nelle parti meridionali e nelle isole. Fiorisce in Agosto e Settembre. Distribuzione geografica. — Dalla Svezia e dalle Isole Britanne sino in Italia e in Dalmazia. Descrizione. — La pianta è dioica e di raro poligama , perchè nei fiori foniminei si trovano di quando in quando alcuni stami fertih. Tanto la pianta femminea quanto la maschia sono galleggianti nelle acque e mandano stoloni che portano nei nodi un ciuffo di foglie quasi in forma di rene, di color verde scuro di sopra e rossiccio di sotto e fornite di lunghi piccioli. La pianta maschia ha lo scapo piià corto delle foghe, diritto, cilindrico, e porta all' apice una spata, composta di due foglioline quasi uguali, ottuse all' apice e spesso con un mucrone, de- licate, trasparenti, con vene longitudinali delicatissime. I fiori sorro per lo più tre, sostenuti da pedicelh di disuguale lunghezza e un poco curvati. Le tre foglioline esterne del perigonio sono ovali allungate , ottuse, concave, di color bianco sudicio con alcune piccolissime vene HYDROCHARIS. 585 di color violetto intrecciate tra loro quasi in forma di rete: i loro mar- gini sono bianchi. Le foglioline interne del perigonio sono molto più grandi delle esterne, ovate, quasi tondeggianti all' apice dove hanno spesso pochi denti ottusi e come laceri , un poco più ristrette alla base dove hanno una piccola unghia; sono bianche con l'unghia gialla. Gli $t:uni sono gialli come pure 1' ovario e gli stimmi. Gli stami son sei, tre esterni opposti alle foglioline esterne del perigonio e tre interni opposti alle foglioline interne, l filamenti sono saldati tra loro alla base; ciascuno di essi è biforcato , il ramo anteriore della biforca- zione è più corto dell' altro, curvato in avanti e porta a certa distanza una antera ; il ramo posteriore è diritto, coperto inferiormente di peli pa- pillosi, per lo più privo di antera negli stami interni e spesso munito di essa negli esterni in modo che i fiori maschi sono esandri o più spesso enneandri. Le antere sono lineari-allungate, liiloculari, con le logge lontane per un connettivo largo, concavo di sotto, convesso di sopra e ottuso all' apice. I granelli del polline sono tondi^ Vi è un ru- dimento di ovario in un piccolo corpo con sei costole e con gli stimmi rudimentarii. La pianta femminea ha la spata di un sol pezzo, posta alla base di un pedicello lungo e grosso che sostiene un solo fiore. Questo è simile per l'apparenza e per il perigonio ai fiori maschi, sol- tanto il tubo del perigonio è aderente all' ovario e il lembo è diviso in sei lacinie. Gli stami sono pur sei ma in istato rudimentario: i tre esterni sono generalmente ridotti a un filamento semplice e lesiniforme 0 biforcato all'apice o sino alla base essendo i due rami che ne risul- tano laterali ; tale filamento è per lo più privo di antera , ora porta l'an- tera 0 una sola loggia di questa in modo che la pianta è allora poliga- ma, l tre stami interni sono in forma di glandole , più larghe che alte, circa un terzo più corte del filamento, ottusissime e talvolta come lo- bate, e con un corto pedicello alla base: esse sono opposte alle foglio- line interne del perigonio mentre i filamenti sopradescritti sono oppo- sti alle foglioline esterne del perigonio. Gli stimmi sono sei, grandi , più lunghi dei filamenti, un poco più larghi in alto che in basso, di- visi sopra della metà in due lacinie ascendenti, quasi piane, ottuse , coperte in dentro di papille come ne è coperta la parte interna degli stami. Tre degli stimmi sono un poco più esterni e sono opposti alle glandole che ne abbracciano un poco la base. L' ovario è allungato, saldato con il tubo del perigonio ed ha sei angoli poco sporgenti : ha sei logge ma i setti di queste prolungati sino a un' asse ideale non sono saldati tra loro : non vi è punto questo asse quantunque sia stato 37* 586 DFUOCAiUDEK. descritto e figurato dagli autori. Gli ovoli sono ovali, quasi ascendenti, attaccati per un funicolo lunghetto alle pareti dei setti, ortotropi 1 Non ho veduto il frutto che la pianta dà raramente. FAMIGLIA DECIMASETTIMA. BUTOJfMACEE. BuTOME^ L. C. Ridi, in méin. dn Mnsenm 1 . p. 364. Darti, ori. nat. p. 74. Brotign. ennm. des genr. p. 78. Tripetaloidearum genera Lindi, ord. nal. V. p. 16T. JuNCORUM genus Juss. gen. p. 46. BuTOMACE^ Lindi. ìnliod. edit. 2. p. 355. Endl. gen. pi. p. 128. Knnlh enum. pi. 3. p. 163. Herbge perennes, paludosse vel aquaticse, nonnulla3 latescentes, radice fibrosa vel rhizomate crasso, horizontali praeditse, saepe stoloni- ferse, scapigerse, glabrae. • Folla radicalia, integerrima, nunc linearla, sessilia et basi vagi- nantia, nunc peliolata, petiolo basi vaginanto et lamina ovali, subro- tunda vel lanceolata, subtus nervosa prsedita. Scapi simplices, plerumque niulliflori, raro unillori. Flores hermaphroditi, regulares , in apice scapi umbellati vel raro solitarii, pedicellati, bracteati, bracteis memliranaceis. Perigonium hexaphyllum, pliyllis biserialis, tribus exterioribus calycinis vel interdum subcorollinis, tribus interioribus majoribus, pe- taloideis, deciduis vel interdum basi persistenlibus, iudjricatis. Stamina hypogina vel subbypogina, plurima, exteriora ananthera, interiora fertilia, raro definita 9, quorum sex per paria phyllis exterio- ribus, tria interna singulatim phyllis interioribus ppposita. Filamenta linearla vel iìliformia, subulata, libera. Anlhera3 lineares, basi bifida af- fìxae, biloculares , loculis contiguis, utroque latere secundum longitu- dinem dehiscentes. Pollen minutissimum, subsphasricum , laeve. BUTOMACEE. 587 Ovaria plurima vel 6, verticillata, inter se distincta vel ventre aut basi coherent a, ettiimbasi externe ad conjunctionenì poris sex nectaritluis instructa, unilocularia. Oviila creberrima , placentse parie- tali reticLilatoe affixa, ascendentia vel subliorizontalia, anatropa. Styli nulli vel breves aut brevissimi, a[^iice introrsum stigmatiferi. Carpidia plurima aut sex, verticillata, libera vel basi coherentia , sutura een- trali dehiscentia, unilocularia, polysperma. Testa membranacea, longi- tudiualitcr striata vel Iìbvìs , aut membranaceo-crustata , transversim lamellis plus minus latis praedita. Embryo exalbuminosus, homotropus, rectus vel uncinato-com- plicatus, cruribus inferne spectantibus, extremitate radiculari crassa, hilum spectante vel ilio contigua. Osservazioni. — Le piante di questa famiglia distinte dalle Alisma- cee, alle quali sono alTuii, per la placenta in forma di rete e parie- tale e per i carpidii che si aprono per una sutura ventrale, si con- gìungono però ad esse e segnatamente alla Sagittaria per la Limnocha- ris per i carpidii in verticillo e per 1' embrione curvato in essa a guisa di un ferro di cavallo. Per le specie a me note si possono distinguere in questa famiglia tre tribù, una delle Biitomee , delle piante con perigonio quasi tutto coronino, con stami definiti , con sei ovarii e con i semi striati lonsitu- dinalmente aventi una testa membranacea e un embrione diritto, una delle Butomopsidee con perigonio esterno calicino e interno petaloideo, con 6 0 7 ovarii e con i semi aventi una testa tenuissima , liscia, e un embrione piegato a uncino , e una infine delle Limnocharee con peri- gonio esterno calicino e interno petaloideo, con stami numerosi, gli esterni dei quali sterili , con molti ovarii , con una testa membranaceo- crustacea trasversalmente lamellosa , e con un embrione piegato a uncino. Abito. — Essendovi di questa specie una sola pianta nella nostra flora, rimando il lettore alla descrizione e all' abito della stessa. Cunsiderazioni geografiche. — Il Butoinus umbellatllS è la Sola specie italiana ed europea di questa piccola famiglia, che conta i ge- neri Limnocharis Hnmb. et Bonpl., Vespuccia Pari. Hydrocleis Rich., Butomopsìs Knnlh e Tenngocharis Hochst., ciascuno dei quali ha una sola specie e son tutti di luoghi umidi e caldi della zona torrida in Ame- rica, in Asia ed in Affrica. 588 TRIfilJ UMICA. BUTOMEE. BUTOME/E Pari. Herlia paludosa, rhizomate crassiusciilo praedita. Folla linearla, sessllia, basi vaglnantia. Scapus rmìUinoms. Flores umbellati. Perigo- nii phylla exteriora subcolorata, interiora petaloidea, omnia basi per- slstentia. Stamina definita, sulihypogyna. Ovarla 6, ventre et basi coherentia. Garpidiastylo persistente rostrata. Semina lineari-oblonga, longitudinallter striata. Testa membranacea. Embryo rectus , c.ylin- draceus. Osservazione. — Questa tribù è da me fondata sul solo genere Bu- tomiis ed è distintissima dalle altre due che ho superiormente fondate in questa famiglia. CCXXVII. BlITOmUS Toum. Tourn. ìnst. 2. lab. 143. Linn. gen. p. WL Juss. gen. p. 46. L. C. Ridi, in niém. du Miisemn 1 . p. 373. Eiidl. gen. pi. p. 129. Perigonium hexaphyllum, phyllis blserlalis, tribus exterioribus subcoloratis , minoribus, tribus interioribus petaloideis, omnibus basi perslstentibus. Stamina 9, ima perigoni! basi inserta, quorum sex per paria pbyHls exterioribus, tria interna slngulatlni phyllis interioribus opposita. Filamenta subulata, omnia antberifera. Anthera? juvenes 11- neares , tetragonoe, blloculares, loculis contiguls, basi affixae, utroque latere secundum longitudlnem dehiscentes. Pollen ovato-elllptlcum , utrlnque obtusiusculuin, laive. Ovariasex, verticillata, perigoni! phyllis opposita, ventribus basique coherentia, supra basim externe ad conjunctionem poris sex nectarifluis notata, unilocularia. Ovula cre- berrima, placentae retlculataì parietem, dorso et apice excepto, occu- pante affixa, ovoidea, subhorizontalia , anatropa. Styli rostellares, di- stincti, apice introrsum stigraatiferi. Stigma sulciforme. Carpldia 6, verticillata, basi coherentia , stylo persistente rostrata, coriacea , uni- locularia, polysperma, sutura ventrali dehiscentia. Semina minuta, li- BUTOMUS. 589 neari-oblonga , longitiidinaliter silicata, parietalia, subascendenlia. Testa membranacea. Embryo exalbuminosus, rectus, cylindraceus , basim versus parum incrassatus. Radicala hilo proxima. Osservazioni. — Le antere giovani par cbe aljbiano quattro logge e quadriloculari sono state descritte da alcuni autori , però esse sono anche allora certamente biloculari. Le goccioline del nettare colano dai lati degli ovarii sopra la loro saldatura , per cui vi sono sei goccioline che appariscono tra ovario ed ovario. Vedi il mio lavoro sul nettare delle piante monocotiledoni nei miei Nuovi generi e nuove specie di piante monocotiledoni , Firen- ze, 1854. Abito. — Pianta perenne che sporge in parte fuori delle acque , con rizoma quasi orizzontale, il quale manda in basso molte fibre ra- dicali e in alto lunghe foglie hneari-triangolari, acuminate, abbrac- ciantisi tra loro alla base, lunghe circa due piedi ed anche più, e uno scapo lungo da tre a cinque piedi, cilindrico, diritto, liscio , che porta all'apice un grande ombrello di fiori, abbracciato alla base da un in- volucro composto di tre ibgliohne ovato-lanceolate, acuminate, verdi, molte volte più corte dell' ombrello. I fiori sono molti, forniti di lun- ghi peduncoli disuguaU, ciascuno dei quali ha in basso una piccola brattea; sono di un bianco roseo ora più ora meno carico e com[)Osti di sei foglioline ovali , ottuse , tre esterne poco più corte , e tre interne più delicate. e55. Biitoniti» uinbellatus Limi. Linn. sp. pi. p. 532. Ali. fi. pei. 2. p. 167. Savi fi. pìs. 1. p. 400. Suffren pi. du Frwul p. 138. Dee. fi. frane. 3. p. 191. Ten. fi. nap. 1. p. 218. Noce, et Balb. fi. ticin. p. 198. Seb. et Maur. fi. rom. prodr. p. IH. Morie, fi. venet. 1. p. 191. Pollin. fi. veron. 1. p. 522. Nacc. fi. venet. 3. p. 16. Gaud. fi. helv. 3. p. 59. Reicli. fi. gemi, excurs. 1. p. 99. Ten. syll. p. 197. ComoU. fi. comens. 3. p. 63. Bert. fi. Hai. 4. p. 402. Kunth enum. pi. 3. p. 164. Puccin. syn. pi. lue. p. 217. Vis. fi. dalm. 1. p. 193. Koch syn. fi. gemi, et helv. edil. 2. p. 773. De Noi. rep. fi. lig. p. 378. Gries. spie. fi. rum. et bìlh. 2. p. 355. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 168. Ambros. fi. Tyr. austr. 1. p. 465. Bulomus Ccesalp. de planlis lib. 14. cap. 17. p. 553 etherb. fol. 240. n. 684. 590 BUTOMACEE. Butomus flore roseo Seg. pi. veron. 1 . p. 505. Zannich. ìstor. delle piante veiiet. p. S83. lab. 309. Figure. — Flora dan. lab. 604. Red. lib. 4. lab. 209. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi paludosi 6 nei foSsi, dove le act[ue corrono leiitissiraamenle, della penisola dove è più co- mune nelle parti settentrionali e più rara assai nelle centrali e nelle meridionali, come pure dell'isola di Sardegna, dove il Prof. Moris la raccolse presso Decimo, Manno e Bosa. Fiorisce da Giugno ad Agosto e talvolta anche sin da Maggio, e in Sardegna in Aprile e Maggio. E perenne. Distribuzione geografica. — Pianta estesa in Europa dalle parti meridionali della Svezia e dalle Isole Britanne, per la Danimarca , la Germania, la Svizzera, la Francia, ilTirolo e la Dalmazia sino in Sar- degna, nel Regno di Napoli e in Turchia. Descrizione. — I fiori sono di un color bianco roseo ed hanno di fuori una linea longitudinale più carica, la quale è più manifesta nelle tre foglioline esterne del perigonio. Queste loglioline sono ovali, con- cave, ottuse e quasi smarginate, con poche ciglia verso 1' apice e con un mucrone; le tre interne sono più grandi, ovali, ottuse e come in- crespate air apice. Gli stami sono poco pu'i corti delle foglioline inter- ne: i lìlamenti bianchi; le antere rossicce; il polline è giallo. Gli ovarii sono di un bianco roseo con una linea rosea nel dorso, gli stili sono rosei. FAMIGLIA DECIMOTTAVA. AE^ISUMACEE. Alismace^ L. C. Ridi, in méin. du Museum de Paris 1. p. 365. Kuntheniim. pi. 3. p. Hi. Lindi, veg. kìngd. p. 209. Tkipetaloidearum genera Lum. ord. nat. V. p. 161. JuNCORUM pars Jnss. gen. pi. p. 46. Alismace/E ex parte R. Brown prodr. p. 342. Barll. ord. nat. p. 73. Endl. gen. pi. p. 127. Brongn. enum. des genres p. 78. HerbtB paludosae vel aquatica , perennes vel rarissime annuae, rhizomate brevi vel radice fibrosa preditse, glabrae, plerumque acau- les, scapigera?. ALISMACEE. 591 Folla radicalia, congesta, petiolo basi vaginante et lamina lata, plana, cordata, lanceolata, lineari-lanceolata, integerrima, nervoso- venosa praedita, raro linearia et basi vaginantia. Flores hermaphroditi vel raro monoici, regulares, pedicellati , bracteati , verticillato-umbellati vel verticiliato-paniciilati. Perigonium bexaphylkmi, phyllis plerumque distinctis vel raro exterioribus basi connatis, tribus exterioribus calycinis, persistentibus, tribus interiorilius majoribus, corollinis, marcescentibus, deciduis. Stamina plerunniue 6, per paria pbyllis perigonii interioribus op- posila, vel 9-12 aiit numero indefinita, bypogina. Filamenta filiformia, libera vel monadelpha. Antherae ellipticaj vel elliptico-oblongge, basi bilobge, ibiipie vel dorso paido supra basini affixas, bilociilares, loculis longitudinaliter dehiscentibus. Pollen spliaericum, laìve vel lasvinscu- liim. Ovaria plurima vel raro definita (f)-8), in rcceptaculo concaviu- scnlo vel convexo, verticillata vel capitato-congesta, distincta vel ven- tre connata, unilocularia, uni vel raro bi-ovulata. Ovuliim, si unicum, basilare, erectum, si ovula 2, alterum basilare, erectiim, alterum ex apice suturai ventralis borizontale, omnia campylotropa. Stylus ven- tralis vel terminalis, persistens vel caducus. Stigma simplex. Carpidia tot quot ovaria, verticillata, capitato-congesta, aut stel- lato-patentissima, distincta vel ventre connata, coriacea, subcoriacea aut subdrupacea, saepe dorso costata, sutura ventrali plana aut canali- culata, lateribus compressa, apice stylo persistente rostrata vel rautica, mono vel raro disperma. Semen solitarium, basilare, erectum, uncina- to-complicatum vel raro semina duo, superius borizontale. Testa mem- branacea, tennis vel tenuissima, Isevisvel rugosa. Embryo exalbumino- sus, bomotropus, extremitate radiculari infera, bilo proxima. Osservazioni. — Non per la natura dell' embrione dappoicbè il solo embrione curvato ad uncino delle Alismacee non sarebbe cosa tale da distinguer queste dalle Giuncaginee die banno 1' eml>rione diritto , per le cose già dette nelle osservazioni di altre famiglie con piante aventi nel seme un embrione diritto o curvato ad uncino, ma princi- palmente per la natura del perigonio con le foglioline esterne calicine e le interne petaloidee e caduche e per un portamento particolare bo ammesso le Alismacee come distinte dalle Giuncaginee , non ostante le grandi affinità della loro struttura. Abito. — Le nostre Alismacee son tutte piante paludose ed 'aquatiche, che fanno graziosi cespuglietli con le loro foglie fornite di una lamina larghetta o larga a guisa di cuore, di saetta o di lancia, e 592 ALISMAGEE. di un lungo picciolo ingnainante alla liase, e di scapi per lo più diritti, alti da pochi pollici a due o tre pieJi, e portanti piccoli fiori al- l'estremità di pedicelli, accompagnati da piccole brattee e distri- buiti in giro in uno, due o più ombrelli soprapposti e talvolta quasi in pannocchia. A tali fiori che hanno le foglioline esterne verdi, eie interne bianche o bianco-rosee o con qualche sfumatura gialliccia, succedono per lo più molli o di raro pochi piccoli frutti, distribuiti in un giro ovvero avvicinati insieme in un capolino o formanti quasi una piccola stella, spesso forniti all'apice di una punta a guisa di rostro. Essendo poche le specie di questa famiglia ed avendone io de- scritte le particolarità loro nell' abito di ciascun genere ó nelle descri- zioni di ciascuna specie, credo superfluo d' indicare qui le cose gene- raU riguardanti la organografia delle nostre Alisrnacee. Mi restringo a dire che queste sono per la maggior parte ermafrodite, ed hanno per lo più sei stami, avvicinate a paja in opposizione alle foglioline interne del perigonio, eccetto la Sagillnria che è pianta monoica ed ha molti stami. Gli ovuli sono solitarii eccetto nel Damasonhim che ha due ovuli , uno inferiore basilare eretto e 1' altro superiore orizzontale nella parte superiore della loggia. I carpidii sono per lo più piccoli e liberi raccolti in un capolino o in un giro sopra un ricettacolo. Il solo Dama- sonìum li ha grandicelli, saldati per il ventre tra loro, liberi nel resto , acuminati e distrihuiti come i raggi di una stella. Considerazioni geografiche^ — Questa piccola famiglia ha nella nostra Italia tutti i generi e quasi tutte le specie della stessa che nascono sal- vatiche in Europa. Nessuna di esse spella esclusivamente alla nostra Flora; della qual cosa non è da far meraviglia quando si considera che le piante aquatiche e paludose sono molto sparse sul globo. THIBV PRIlflA. ALISMEE. Alisme.e Pari. Flores hermaphroditi. Perigonium hpxapbyllum, phyllis omnibus distinctis. Slamina 6, per paria phyllis perigonii interioribus opposi- ALISMEE. , 595 ta(velG, 9, 12 non in nostris specielus). Filamenta libera. Ovaria plurima vel raro panca, verticillata vel capitato-congesta, libera, uni- ovulata..Ovnliim basilare. Carpidia plura vel raro pauca, verticillata vel oapitato-congesta, distincta, monosperma. Semen basilare, erectum. Testa membranacea, teiiuis vel tenuissima, Igevis. Considerazioni geografiche. — Compremle tutti i generi europei di questa famiglia, quelli almeno cbe sono stati distinti finora, poiché alcune specie descritte fin qui come di Alisim e die mancano alla no- stra flora meritano di essere meglio studiate per i generi ai quali esse debbono riferirsi. CCXX.VIH. AlilSMA Pari. Pari. nuov. (jen. e specie di piante monoc. ann. 1854. p. 58. Alismge species Linn. gen. p. 181. Juss. gen. p. 46. Endl. gen. pi. p. 128. Kunthenum. pi. 3. p. 147. Flores hermaphroditi. Perigonium bexapbyllum, phyllis tribus exterioribus calycinis, minoribus, pers^istentibus, tribus interioribus corollinis, deciduis. Stamina 6, per paria pbyllis perigonii interioribus opposita, hypogina, aequalia. Filamenta subulato-fdiformia, subascenden- tia. Antberse oblougo-ellii)ticoe, superne emarginata, basibifidae, dor- so supra basim affi.xae, erectaì, biloculares (juvenes videntur quadrilo- culares sed certe biloculares), loculis contiguis, latore ! longitudinali- ter debiscentibus. Pollen spbajricura, Ireve. Ovaria plurima, verticil- lata, receptaculo disciformi depressiusculo inserta, distincta, unilocu- laria, uniovulata. Ovulum ovoideum, basilare, campylotropum. Stylus ventralis, filiformis, subdeciduus. Stigma simplex, lineare, superne et interne subpapillosum. Carpidia tot quot ovaria, verticillata, distincta, lateribus compressa, contigua, haud rostrata, dorso canaliculata, co- riacea, unilocularia, monosperma. Semen basilare, erectum, liberum, uncinato-complicatum. Testa membranacea, tennis. Embryo exalbu- minosus, homotropus, extremitate radiculari infera. Osservazione. — 11 genere Alisma., secondo la diagnosi da me qui fatta , esclude la maggior parte delle specie ad esso riferite , le quali spettano al genere Baldellia e forse anche alla Caldesia ovvero a ge- neri, dei quali lascio la fondazione a chi avrà occasione di studiarne le piante vive. Certamente alla Alisma appartiene, oltre aìV Alisma Plan- tago , V Alisma repens di Cavanilles. Fr.onA Italiana. Voi,. III. 38 >94 ALISMACEE. 956. Alisiua Plantag^o L'um. A. scapo erecto, miiltifloro, floril)iis verticillato-paniciilatis, peri- goni! pliyllis exlerioribiis ovalibiis, olitiisis, quinq\ienerviis, interiori- bus duplo majoribus, ovalibus, obtiisis siibemarginatisve , basi angu- stalis, iingiiiculatis, carpidiis pkiribus, verlicillatis, tbliis longe petio- latis, ovatis, olilongis, lanceolatis ani lineari-lanceolatis, basi cordatis, rotiiìidatis vel angustatis, 5-7 nerviis. Alisma Plantago Linn. sp. pi. p. 486. Ali. fi. ped. 1. p. 23i. Ucria h. r. pan. p. 167. Desf. fi. ali. 1. p. 323. Savi fi. pis. 1. p. 378. Suffren pi. du Frìoul p. 136. Beri. pi. gemiens. p. 57. Dee. fi. frane. 3. p. 188. Baiò. fi. taur. p. 63. Noce, et Ball), fi. tic. 1. p. 175. Seb. et Maur. fi. rom. prodr. p. 135. Bert. ammn. ital. p. 146. ?,Ioìic. fi. venel. 1. p. 180. Pollili, fl.vevon. 1. p.488. Tea. fi. nap. 3. p. 402. Nace. fi. venel. 2. p. 13ì. Guss. fi. sfc. prodr. 1. p. 455. Gaiid. fi. hdv. 2. p. 602. Heich. fi. germ. excurs. 1. p. 13. Ten. sijll. p. 188. Comoll. fi. comens. 2. p. 306. Beri. fi. iiol. 4. p. 279. Kuntk eiìum. pi. 3. p. 148. Puecin. syn. pi. lue. p. 201. Boiss, voy. en Espogn. p. 587. Vis. fi. dalm. 1 . p. 192. Guss. syn. fi. sic. 1 . p. 440. Koch syn. fi. germ. et lielv. edit. 2. p. 771. De Noi. rep. fi. lig. p. 377. Gries. spìe. fi. rum. et bylh. 2. p. 355. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 16ì. Amhros. fi. Tyr. aiistr. 1. p. 459. Guss. emim. pi. inarìm. p. 313. Plantago aquatica Ccesalp. de plani, lih. 14. Qap. 15. p. 552. et herb. fol. 211. n. 685. Plantago aquatica latifolia et Pianta aquatica angustifolia Cup. h. calli, p. 168. Alisma Seg pi. veron. 1. p. 364. Plantago palustris sive aquatica Zannich. opusc. posili, p. 83. ex Bert. Figure. — FI. daiì. lab. 561. Bed. IH. 8. tab. 452. Stazione, Abitazione e fioritura. — Comunissima nei luOglli pa- ludosi, negli stagni e nelle acque lentamente correnti dei fossi e dei margini dei fiumi nelle regioni della querce, del castiJgno e deli' olivo di tutta la penisola e delle Isole di Corsica, di Sardegna, di Sicilia, di iMalta, di Capraja, di Ischia e di molte altre piccole isole. Fiorisce da Maggio a Luglio. È perenne. ALISMA. 595 Distribuzione geografica. — Pianta comune nella Europa centrale e meridionale, in Oriente, nel Caucaso, nel Gliilan, in Siberia, nella Barberia, in Egitto, nel Tunisino. Si trova }3ure nella America setten- trionale e nella Nuova Olanda. Osservazioni. — Le tre foglioline esterne del perigonio sono verdi, ovali, ottuse, con cinque nervi grossi, e con una forte lente sembrano come papillose : le tre interne sono il doppio più larghe e più lunghe, ovali, ristrette alla base e come fornite di una piccola unghia, ottuse e quasi smarginate all'apice, di color roseo con un poco di giallo di dentro verso 1' unghia. Gli stami sono più corti delle foglioline interne del perigonio e poco più lunghi dei |)istilli: i lilamenti sono gial- licci come gli ovarii e gli stili. Questa specie varia molto per la statura ora piccola ora alta due o tre piedi, per la grandezza e forma delle foglie ora larghe ora strette, scavate quasi in cuore alla base o allungato-lanceolate o lanceolate. CCXXIX. BAI.DEI.IJA Patì. Pari, nuovi gen. e spec. di piant. monocot. ann. 1854. p. 57. Alismai species Unn. gen. p. ISI.Juss. gen. pi. p. 40. Endl. gen.pl. p. ii8. Kunlh enum. pi. 3. p. i47. Flores hermaphroditi. Perigonium hexaphyllum, phyllis trihus exteriorihus calycinis, minoribus, persistentibus, tribus interioribus co- rolliuis, deciduis. Stamina 6, per paria phyllis perigonii interioribus opposita, hypogyna. Filauienta subulata, subascendentia. Antheras el- lipticse, apice emarginata^, basi bifida a!tì\;e, erectic, biloculares, lo- culis subdiscretis, latere secundum longitudinem dehiscentibus. Pollen sphffiricum, subaugulatum. Ovaria plurima, supra receptaculum globo- sum capitato-congesta, distincta, unilocularia, uniovulata. Ovulum ba- silare, campylotropum. Stylus terminalis, lirevissimus, cum ovario continuus, persistens. Stigma simplex, superne et introrsum papillo- sum. Garpidia tot quot ovaria, capitato-congesta, distincta, lateribus concava, facie ventrali canaliculata, apice stylo persistente rostellata . dorso tricostata , subcoriacea, unilocularia, monosperma. Semen basi- lare, crectum , uncinato-complicatum. Testa membranacea, tennis. Embryo exalbuminosus, homotropus, extrcmitate radiculari infera. Osservazioni. — Qucsto genere si distmgue dall' Alisma, con il 596 ALISMACEE. quale fu confuso, per le antere inserite con la base, per il connettivo più largo, per cui le logge sono più discoste, e massime per la natura, lunghezza e situazione diversa dello stilo, per la forma del ricettacolo, e per la situazione, forma e consistenza dei frutti. Probabilmente molte specie credute fin qui di Aìisma, massime Americane, devono essere riferite al genere Daldeìlia. Abito. — La Buldellia ranunculoides è una pianta, piuttosto pic- cola, che forma graziosi cespuglietti nei luoghi paludosi con le sue molte foglie radicali, lineari-lanceolatc, aguzze, trinervi e terminale in basso in un limgo picciolo e con gli scapi poco alti, i quali portano uno 0 due ombrelli , nel qual caso l'inferiore di essi è alquanto di- stante dall'altro eh' è all' apice dello scapo. Tali ombrelli sono compo- sti di lunghi pedicelli, che portano all'apice piccoli fiori e poi un capolino di piccoli frutti che somigliano a quelli di alcune specie di ra- nuncoli. 959. Balflellia raiiiineuIoide«i Pari. B. scapis 1-2 umbellatis, pedicellis longis, perigonii phyllis exte- rioribus ovatis, concavis, obtusis, muUinerviis, interioribus majoribus, subcuneatis, carpidiis capitato-congestis, parvis, breviter rostratis , dorso tricoslatis, foliis radicalibus , lanceolato-linearibus, acutis, tri- nerviis. Baldellia ranunculoides Pari. l. e. p. 58. Alisma ranunculoides L'inn. sp. pi. p. 487. AH? (ì.pgd. p.234. Suffren pi. da Fiioul p. 136. Dee. fi. frang. 3- p. 189. Savi hot. elrusc. 1. p. I3i. Noce, et Balb? fi. ticìn. 1. p. 176. Seb. et Maur. fi. rom. p'odr. p. 136. Pollin. fi. veron. 1. p. 469. Ten ! fi. nnp. 3. p. 402. Gw^s. pi. rar. p. 1oi. Murisi slirp. sard. eleiich. faac. 1. p. 43. Guss. prodi', fi. sic. 1. p. 455. Gaud. fi. helv. 2. p. 603. a, et (ì. Reich. fi. germ. exciirs. 1. p. 12. Ten! syll. p. 187. Beri. fi. ilal. 4. p. 282. Puccini sijn. pi. lue. p. 20i. Boiss. voy. en Espagn. p. 587. Vis. fi. daini. 1 . p. 192. Guss. syn. fi. sic. 1. p. 441. Kock syn. II. germ. et lielu. edil. 2. p. 772. De Noi. rep. fi. lig. p. 378. Cren, et Godr. fi. frane. 3. pari. I. p. 166. Figure. — FI. dan. lab. 122. Red. lil. 5. lab. 208. Reich. ic. tab. 37. f. 79. Stazionei Abitazione e Fioritura. — Nei luogbi paludosi tanto BALDELLIA. 597 marittimi che lontani dal mare di tutta la penisola come pure nelle isole di Corsica, di Sardegna e di Sicilia. È più comune nelle parli settentrionali e centrali e nella costa occidentale da Nizza sino ad Ostia e alle paludi Pontine; é rara nelle parti meridionali, dove si trova a Pescara, al Saldo di Fondi ed altrove. In Sicilia è stata raccolta solo nelle paludi di Spaccaforno (Guss.), in Corsica presso Calvi (Soleirol) e Bonifacio (Requienl) e in Sardegna presso Arcidano. Fiorisce in Maggio e Giugno, e nei luoghi piiì meridionali e più vicini al mare in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica.— Pianta dell' Europa centrale e meri- dionale estesa dalle parti meridionali della Svezia e dall'Isola di Oelan- dia e dalla Scozia ed Inghilterra sino in Portogallo, in Spagna, in Sardegna ed in Sicilia. Nasce pure in Algeria. Descrizione. — Le foglie souo radicali, lanceolate-lineari, acute, assottigliate in basso in un picciolo , molte volte più lungo della lami- na, intere nei margini e aventi tre nervi longitudinali più manifesti de- gli altri e uniti tra loro da venette ohiiiiue. Gli scapi sono per lo più due o tre per ogni pianta, cilindrici, alti da pochi pollici a un piede e un piede e mezzo e terminati in un ombrello ovvero portanti due ombrelli uno inferiore distante dall'altro che sta all'apice dello scapo. I pedicelli sono accompagnati alla base da brattee corte, lineari- lanceolate ed acute, lunghi, dapprima eretti, poi patenti, in modo che gli ombrelli sono assai larghi; alcuni di essi sono anzi quasi oriz- zontali e si dirigono alquanto in giù quando portano i frutti. Le foglio- line esterne del perigonio sono ovate, concave, ottuse, con molti nervi, hanno il margine bianchiccio e son verdi nel resto: le interne sono molto più grandi , quasi in forma di cono con il margine tondeg- giante da ambe le parti e come troncate in alto dove hanno qualche piccola crenaturina e un dente nel mezzo, sporgente in modo da farvi quasi un angolo: sono di color roseo pallido, più chiaro e quasi bian- chiccio verso la base dove è una macchia gialla, hanno molte vene de- licate e distribuite a guisa di ventaglio che si esteuLlono sino a poco più in sopra della metà delle foglioline Gli stami sono cortissimi, i fila- menti bianchicci, le antere e il polline gialli. Gli ovarii sono distribuiti in un ca|)olino, sono verdi, ovato-allungati, liberi, e si continuano in- sensibilmente in uno stilo cortissimo che sostiene uno stimma papillo- so, giallo e manifesto all' apice e alla parte interna delio stilo. I carpi- dii sono molli, piccoli, distribuiti m un capolino, di color pallido, un poco concavi nelle facce laterali, scanalati nella sutura ventrale, con 508 ALISMACEE. tre coste nel dorso e forniti all' apice di un piccolo rostro formato dallo stilo persistente. Il seme è solitario , scuretto, punteggiato. CCXXX. CAIiDESIA Pad. Alismse species L/«M.ma/if. p. 371 . Endl. gen. pi. p. 128. Kuiìth.enum. pi. 3. p. 147. Flores hermapbroditi. Perigonium hexaphyllum , pliyllis tribus exteriorilins calycinis , minorihus, persistentibus, tribus interioribus corollinis, (lecidais. Stamina 6 Filamenta lineari-filifor- mia. Antberae oblongo-ellipticse, apice emarginatae, basi bifidtc, dorso supra liasini affixse?, biloculares, laterc longitudinaliter debiscentes. Ovaria pauca, subsex, verticillata, receptaculo parvo, convexiusculo? inserta. Ovubim unicum, basilare, campylotropum. Stylus ventralis , filiformis, persistetis. Stigma Carpidia pauca, subsex, (8-10 Kuntb), verticillata, distincta, turgida, oblique obovata , lateribus subcompressa, dorso convexa et 5-costata, sub apice per stylum per- sistentem subulato-aristata, exocarpio membranaceo, endocarpio crasso, corneo. Semen unicum, basilare, erectura, obovatum, uncinato-com- plicatum. Testa tenuissima, diaphana. Embryo exalbuminosus, bomo- tropus , extremitate radiculari infera. Osservazioni. — Genere distintissimo àd\V Al'isma non solo per gli Gvarii e i carpidii in poco numero e per lo stilo persistente ma principalmente per la forma e struttura dei carpidii i quali lianno un esocarpo membranaceo, unito per via di setti longitudinali a un endo- carpo corneo e grosso che racchiude il seme. Dedico questo genere all' egregio botanico Lo lovico Caldesi , be- nemerito della flora italiana per la cognizione a lui dovuta segnata- mente di molte rare specie di piante crittogame. Abito. — Pianta con fibre radicali lunghe e lisce , con foglie ra- dicali fornite di un lungo gambo e di una lamina ovata, scavata alla base in forma di cuore, ottusetta all' apice con circa 7 a 1 1 vene, la mediana delle quali è diritta e le altre gradatamente più curve e più corte; con uno scapo lungo da meno d'un piede a un pieile e mezzo , fornito presso la base di ([ualcbe piccola guama a guisa di brattea e di- ramato in alto in un racemo semplice o rauu)so a guisa di una pannoc- chia piramidale, con i rami o pedicelli in verticillo e accompagnati da CALDESIA. 599 piccole brattee, con i fiori ermafroditi aventi nn perigonio composto di sei foglioline, le esterne del qnale sono verdi, con molti nervi biancliicce nel margine e persistenti e le interne il doppio più grandi, bianche e caduche, con i carpidii in poco numero, alquanto gonfii , quasi in forma di uovo a rovescio , con cinque costole nel dorso e con una aresla lesini forme presso 1' apice dalla parte interna per la persi- stenza dello stilo. 95^. Caldesia iiarnassifolìa Pari. Alisma parnassifolia Linn. mani. alt. p. 371 . Ali. fi. ped. 1. p S34. Dee. Il frane. 3. p 189. Birol. fi. acon. 1. p. iSO. Pollili, ft vernn. I . p. 489. Re.ìeh. fi. genn. excius. I. p. 13. Beri. fi. ital. 4 p. 283. Kitnlh enum. pi. 3. p. 150. Koch syn. fi. germ. ethelv. edit. 2 V. 772. Gren. el Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 164. Ambros. // Tyr. aiistr. 1 . p. 461. Ranunculus palustris, flore albo, Graminis Parnassi foliis il/k7i/ in Tìll. cai. h. pis. p. 145. Figure. —lìeieh. ìc. fi. germ. fìg. 377. TUl. l. e. lab. 46. f.1. Stazione^ Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi paludosi e lungO i fossi delle torbiere delle parti settentrionali e centrali della penisola, però è rara. Nasce in Piemonte presso il Lago di Candia e di Viverone, dove la trovò Allioni e donde l'ho ricevuta dall'amico Cesali , e presso Verolengo (Allioni), presso Salorno nel Tirolo italiano (Leybold e Haus- mann secondo Ambrosi) , nell'Appennino bolognese (Bassi erb. secondo Bert.) e nelle paludi di Bientina presso Altopascio (Micheli! erb.) Fiori- sce in Luglio ed Agosto. È perenne. Distribuzione geografica. — Pianta dell' Europa centrale e in parte della meridionale. Si trova in Francia, in Germania, in Schiavonia, in Lituania , in Italia : però raramente. GOd tribÌj ^eco^iìa. DAMASOXIEE. Damasonie^ Pari. Flores hermaphroditi. Perigoniiim hexaphylliim, pliyllis omnibus distinctis. Stamina 6, per paria phyllis porigonii interioribns opposita. Filamenta per paria basi monadelpha. Ovaria p;mca, 6-8 verticillata, ventre connata, superne distincta, biovulata. Ovnlum alterum basilare, erectum, alterum ex apice suturae ventralis horizontale. Carpidia 6-8, grandiuscula , stellato-patentissima, ventre connata, superne distincta et acuminata, mono-disperma. Semen alterum basilare, erectum, aite- rum, si adest, superius et borizontale. Testa membranacea, tennis, transverse punctulato-rugosa. Considerazioni geograGche. — Il Damasoiììum SlellalUììl, uuica specie europea, rappresenta questa piccola tribù che comprende pure il Damfsomum nmlrale Sdi&b. Aclxnomrpus minor R. Brown, pianta della Nuova Olanda che io non ho potuto studiare. CCXXXI. UAMASOl^IUHI Tourn. Totirn. insl. I. p. 257. excl. pi. americ tab. iS2. Jiiss. gen. p. 46. Elidi, gen. pi. p. 128. Kunlh enum. pi 3. p. 155. Alismge species Unn. gen. pi. p. 181 . Actinocarpus /?. Brown prodr. p. 3'i3. Flores hermaphroditi. Perigonium hexaphyllum , phyllis tribus exterioribus calycinis minoribus, persistentibus, tribus interioribus co- rollonis, deciduis. Stamina 6, per paria phyllis perigoni! interioribus opposita et monodelpha , hypogyna. Filamenta subulata, inter se per paria basi monadelpha, erecto-patentia. Anthera3 elliptica3, apice \\\ emarginata^, basi bilobae, dorso vix supra basim atfixai, extrorsK, bilo- culares, loculis parallelis , contiguis, latere secundum longitudinem dehiscentes. Pollen spbaericum , lajviusculum. Ovaria 6-8, verticillata, DAMASONIUM. 601 receptaculo vix incrassato, convexiiisculo inserta, erecta, basi connata, superne distincta, uniiociilaria, biovulata. Ovula 2, campjlotropa, al- terum basilare, altenim e suturae ventralis apice horizontale. Stylus terminalis, brevissimus, cum ovario conlinuus, persistens. Stigma simplex, superne et introrsum papillosum. Carpidia 6-8, ventre con- nata, superne distincta, acuminata, stellato-patentissima , subcoriacea, indeliiscentia, unilocularia, mono-disperrna. Semina 2 vel ssepeabortu ì, alterum basilare, alterum horizontale, iincinalo-complicata. Testa membranacea, transversim punctulato-rugosa. Embryo exalbuminosus, homotropus. Abito. — Pianta annua, formante graziosi cespnglietti nei luoghi paludosi con foglie lungamente picciolate e aventi una lamina allungata scavata a guisa di cuore alla base, con scapi poco alti, diritti e ascen- denti, portanti uno, due o più omlìrelli di piccoli bori, bianchi e poi nel frutto sei o otto carpidii grandicelli e lunghetti distribuiti come i raggi di una stella. 959. Daniasoniiim «tellatuni L C. IUch. D. scapis 1-2 vel 5-t umbellatis, perigonii phyllis exterioribus ovatis, concavis, obtusiusculis, interioribus duplo majoribus, rhombeo- ovatis, brevissime unguiculatis, carpidiis 6-8, ventre connatis, su- perne distinctis, attenuato-acuminatis, stellato-patentissimis, lateribus exquisitesubtrinerviis,foliiscordato-oblongis,trinerviis,Iongepeliolatis. Damasonium stellalum L. C. Rich. in Pers. ftyn. 1. p. 400. el in ann. dn Mus. de Paris il. p. 232. lab. 5. f. SI. Ten! syll. p. 187. Kunlh euum. pi. 3. p. 165. Greti, et Gudr. (l de Frane. 3. pari. 1 . p 107. Alisma Damasonium Liiin. sp. pi p. 480. Ucria h. r. pan. p. 107. Desf. fi. ali. 1. p. 324. Dee. fi. frang. 3. p. 189. Seb. et Maiir. jl. rom. prodr. p. 135. Tea! (l. nap. 3. p. 402. Gitss! pi. rar. p. 155 et fi. sic. prodr. 1. p. 450. Morìs! slirp. sard. elench. fase. 1 . p. 43. Beri. fi. Hai. 4. p. 284. Alisma stellata Latnk. encycl. hot. 2. p. 515. Damasonium Alisma iUi//. dici. n. 1. Actinocarpus Damasonium Smilh in lìees ejjrl. sappi, n. 1 . Damasonium vulgare Coss. el Gemi. jl. paris. p. 521 . Damasonium Bourgsei Coss. pi. crìi. p. 47. Coss. el KraUk seri, lunet. p. 57. 3S* 602 ALISMACEE. Plantago quaailam in parvis laciinis pisaiìis, palmum alta, foliolis secuiiLliim proportionem minoribus, seminibus majoribus, paucioribus desalp. de plant. lib. 14-. cap. 15. p. 553. Plantago aquatica parva Ccesaìp. herb. foì. 241. n. 687. Plantago aquatica stellata Cup. h. calli, p. 109. Figure. — Reii: Vii. 5. lab. 289. Daniasonium stellatum Cup. panpìi. I . lab. 24. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luogbi paludosi e negli stagni (Ielle parti centrali e meridionali della penisola e delle Isole di Sicilia e di Sardegna. Nasce nella penisola presso Pisa (Cesalpino!, Mi- cbeli 1 erb.), nella Maremma toscana tra Grosseto e il Tombolo (Micheli erb!), presso Ostia (Seb. e Maur. , Sanguini), negli stagni presso Porlo d'Anzio (Rolli!), nelle Paludi Pontine (Fiorini sec. Bert ), presso Fondi, ai Mazzoni di Capua (Tenore!), l\lonopoli. San Leonardo, Co- trone e Cassano (Guss.). In Sicilia vicino a Palermo nelle paludi di Mondello e alla Piana dei Greci al Gnrgo di Dilingoli, dove l'ho rac- colta, alla Renella (Huet de Pavillon!), presso Gotrano al Guigo Lungo e a Gnrgo lo Drago, Amorosa alle falde meridionali del Monte Busam- bra, Catania, Agosta, a San Cosimano, Spaccaforno, Noto, Marsala (Guss!) e Siracusa (Cassia!). In Sardegna dove è comune nei luoghi paludosi secondo Moris. Fiorisce in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica. — Pianta dell'Europa occidentale e me- ridionale, dell'Affrica boreale e della Persia. Si trova in Inghilterra, in Francia, in Portogallo, in Sardegna , in Italia, in Sicilia, in Tunisi, in Egitto, in Persia sulle rive del Mare Caspio. descrizione. — Le foglie sono tutte radicali e si compongono di un lungo picciolo, inguainante alla base, e di una lamina per lo più molte volte più corta del picciolo medesimo, larga da 2 a 10 linee, lunga da ima a due pollici, di forma allungata ma scavata alla base a guisa di cuore, ottusa all'apice, intera nei margini, con tre nervi longitudi- nali uniti tra loro da venette oblique. Gli scapi sono alti da due pollici a poco meno e talvolta anche a un piede compresa la infiorescenza , diritti 0 ascendenti, i quali portano all' apice un ombrello e spesso un altro ed anche un terzo o un fiuarto a qualche distanza dal primo: qual- che rara volta dall' omlirello inleriore parte un ramo che rende la in- fiorescenza quasi in forma di pannocchia. 1 pedicelli sono poco disu- guali in lunghezza, con l'apice dapprima alquanto curvato in giù in modo che i fiori sono (]uasi pendenti, poi si raddrizzano e sono parte eretti, parte aperti o apertissimi: sono accompagnati da brattee lineari DAMASONIUM. 603 lanceolate, acuminate, molte volte più corte di essi. I fiori sono pic- coli. Le tre fogliolme esterne del perigonio sono ovate, ottusette , un poco concave, verdi sul dorso con leggiere strie longitudinali in parte rossicce, sono bianchicce nei margini. Le tre interne sono più del doppio più lunghe e più larghe, bianche, con una leggiera sfumatura gialla verso la base, di forma romboidale-ovata, con una cortissima unghia alla base e con un piccolo lobo laterale eh' è più manifesto nel fiore in boccia ma che divien poi ({uasi nullo: sono aperte e quasi ri- volte in giù. Gli stami sono sei e un poco più avvicinati tra loro a paia in opposizione alle'tre lacinie interne, l filamenti sono assottigliati a guisa di lesina, piani, giallicci e i due più vicini sono monailelfi alla base. Le antere giovani sembrano quasi quadriloculari ma hanno in realtà due logge, giallicce, ottuse, appena smarginate all'apice, più scavate e quasi bilobe alla base, dirette in fuori: il tìlamento s' inseri- sce vicinissimo alla base, le logge sono contigue, parallele e si aprono longitudinalmente. Gli ovarii sono Ja 6 a 8, allungati, assottigliati un poco in alto, diritti , saldati tra loro alla base ossia per il ventre, conti- gui ma lilieri nel resto, verdi e inseriti sopra un ricettacolo appena al- largato e con una piccola prominenza nel mezzo. Ciascuno ovario ha una sola loggia e contiene due ovoli campilotropi, uno alla base eretto, e l'altro orizzontale inserito all'apice della sutura ventrale verso l'alto della loggia. Lo stilo è cortissimo e forma una continuazione dell'ova- rio. Lo stimma è papilloso ed occupa l'apice e la parte interna dello stilo. I carpidii sono per lo più sei, apertissimi e distribuiti come raggi di una piccola stella, sono saldati per il ventre a un' asse comune che è persistente, sono liberi nel resto, assottigliati in una punta, grandi- celli, grossetti, con tre nervi prominenti nelle facce laterali. Ciascuno contiene un seme; io non ho veduto mai il secondo seme per il co- stante aborto dell'ovolo superiore. 11 seme é allungato, con la testa scura, membranacea, avente tanti piccoli punti rilevati che fanno al- cune piccole pieghe trasversali e con 1' embrione piegato ad uncino , privo di albume e che ha la stessa forma del seme. Osservazioni. — Questa specie varia molto per avere uno, due o tre 0 quattro ombrelli e un numero maggiore o minore di fiori in cia- scun oml)rello, per i pedicelli nel primo caso più numerosi e più corti, per i frutti ora più ora meno grandi e prolungati all'apice, con i nervi più o meno sporgenti. La forma con i pedicelli più numerosi e più corti, con i frutti meno grandi e meno acuminati e con i nervi più manifesti è il Damasonìuin Bourgcei Coss. GOi ALISMACEE. TRIBÌJ TKRZA. SAGITTARIEE. SAGITTARIEyE Pari. Flores monoici. Perigonium hexapliyllum , pliyllis exterioribus basi connalis, interioribus distinctis. Flores mascitli. Stamina indefi- nita. Filamenla fusiformia, libera. Flores foeminei. Ovaria plurima, sa- prà receptaculumglobosiimcapitato-cnngesta, libera, uniovulala. Ovu- ium basilare, erectnm. Carpidia plurima, capitato-congesta, distincta. Semen basilare, erectnm. Testa teniiissima, laevis. Considerazione geografica.' — La Siigillaria sagìllìfolia è la sola specie italiana ed europea di questa piccola tribù, che conta parecchie specie segnatamente in America. CCXXXII. SAGITTARIA Limi. Linn. gerì. p. 494. Juss. gen. pi. p. 46. Endì. gen. pi. p. 128. Knnlii enum. jil. 3. p. 155. Flores monoici. Masculi. Perigonium bexapbyllum, pliyllis tribns exterioribus calycinis, basi connatis, minoribus, pcrsistentihus, tribus interioribus corollinis, deciduis. Stamina plurima, libera, hypogina. Filamenta incrassato-subfnsiibrmia. Anthera? elliptico-oblongge, apice emarginata3, basi bilohse, ibiiiue afiìxse, erectse, biloculares, loculis discretis, externe longitudinaliter dehiscentihus Pollen sphaericum, lae- ve. Ovarftì, styli et stigmata abortiva plcrumque tres. Foeminei. Peri- gonium floris maris. Ovaria plurima, supra receptaculum globosum capitato-congesta , distincta , lateribus compressa, unilocularia, unio- vulata. Ovulum basi loculi atììxum, erectum, canipylotropum. Stylus terminalis, lirevissimus. Stilema terminale, olitusum , papillosum. Car- pidia plurima, capitato-congesta, distincta, lateribus compressa, dorso subalata, stylo persistente hrevitcr rostrata, membranacea, monosper- ma. Semenbasi'.are, erectum, uncinato-complicatum,subcylindraceum, SAGITTARIA. 605 apice subincrassatum , sub lente vix punctulatum. Testa tenuissima. Embryo exalbuminosus, bomotropus. Radicula infera. Abito. — Pianta perenne, cbe forma cespiiglietti nelle acque sta- gnanti 0 paludose, donde sporge in parte; con le sue foglie, fornite di un lungo picciolo triangolare e di una lamina fatta a guisa di freccia con i lobi lunglii, divergenti e acuminati, e con il suo scapo, lungo quasi quanto o poco più delle foglie, il quale porta in alto da cinque a sette piccoli giri di fiori sostenuti da un pedicello non lungo e accom- pagnati da una brattea membranacea; l' inferiore di quei giri si com- pone dei fiori fennninei, egli altri dei fiori maschi: tutti hanno un perigonio di sei foglioline, tre esterne verdi, saldate tra loro alla base, e tre interne delicate e petaloidee, maggiori del doppio e bianche con una macchia lilla verso lunghia; i fiori maschi hanno molti stami con le antere rossicce o nericce e i femminei molti ovarii distribuiti in un capolino che si converte poi in un capolino di carpidii forniti di un pic- colo rostro e quasi alati nel dorso. 960. SagiUarìa sasittifolia Linn. S. scapo erecto, simplici, multitloro, fioribus 2-5 verticillato- racemosis, verticillo inferiore fremineo, reliqnis masculis, pedicellis flore bracteaque longioribus, perigonii phyllis exterioribus ovatis, con- cavis, obtusis, interioribiis majoribus , subrotundis, basi cordatis et unguiculatis, foiiis profinide sagittatis , acutis, lobis divergentibus , acuminatis. Sagittaria sagiltifolia Linn. sp. pi. p. lilO. Savi fi. pìs. 2. p. 338. Ali. fi. ped. 1. p. 235. SuffVen pi. da Fnonl p. 189. Dee. (l. frang. 3. p. 190. Noce, et Balb. (l. liàn. 2. p. 188. Morie, (l. venet. 1. p. 408. Nacc. fi. venel. 5. p. 38. Poìiin. (l.veron. 3. p. 117. Fiorini in giorn. arcad. 18. p. 167. Gand. (l. beh. 6. p. 156. Reich. (1. gemi, excnrs. 1. p. 12. Puccini sìjn. pi. lue. p. 511. Koch sijn. fi. gemi, el hclv. edit. 2. p. 773. De Noi. rep. fi. lig. p. 378. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 167. Beri. fi. Hai. 10. p. 202. Amhros. fi. Tijr. au4r. 1 . p. 462. Sagitta major Scop. fi. carn. edit. 2. tom. 2. p. 239. Barba sylvana a recentioribus Medicis vocatur Ccesaìp. de plani, hb. 14. cap. 16. p. 553. Barba sylvana, Butomus mas Ccesalp. herb. fol. 241. n. 686. 606 ALISMACEE. Pistana di Plinio Anguill. sempl. p. 182. Sagitta Divani. ìierb. ed. rom. p. 406 fig. Sagilta del Cordo Calz. vìagrj. di Monte Baldo p. 11. Sagitta a(]iialica minor, latifolia Seg. pi. veron. 1 . p. 365. Nome italiano^ — Barba silvana. Figure. — F/o/\ dan. tal). n2. Red. HI. lab. 279, 280. Lamk. tlluslr. lab. 776. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi paludosi e nelle acque staiinanti delle parti settentrionali e centrali della penisola sino allo Slato Romano. Fiorisce da Giugno ad Agosto, ed è pe- renne. Distribuzione geografica. — In Europa dalla Svezia e dalla Norve- gia e dall' lugliillerru eil Irlunila sino allo stato Piomano. Nasce pure in Siberia, nelle Indie orientali e nell'America settentrionale. Descrizione. — Le foglie sono verdi ed hanno un lungo picciolo triangolare , con uno o due nervi in ciascuna faccia, e la lamina larga a guisa di freccia e come triangolare, acuta all' apice, e con i due lobi lunghi, divergenti e acuminati e con pochi nervi longitmlinali, i quali partendo tutti dalla base della lamina nel punto d' inserzione del pic- ciolo si portano parte, cioè cinque, verso l'apice della foglia e Ire o quattro in ciascun lobo di questa. Lo scapo è diritto, v&rde, con sei angoli poco sporgenti e porta in alto i fiori, i quali nascono due o tre opposti 0 in giro facendo da cinque a sette giri, poco lontani tra loro; di essi r inferiore porta i fiori femminei, e gli altri si compongono dei fiori maschi. I pedicelli sono aperti, più lunghi dei fiori e delle brat- tee che li accompagnano e che sono ovate, concave, ottuse, con cinque 0 tre nervi e bianchicce nei margini. Fiori maschi. Le tre foglioline esterne del perigonio sono saldate alla base, concave, ottuse, re- flesse, verdi nel centro alla base, verso l'apice sfiimate di rossiccio e trasparenti nel margine e nell'apice Le tre foglioline interne sono grandi, quasi tonde, ma scavate a guisa di cuore alla base dove hanno nna corta unghia: sono di color bianco con una macchia lilla verso r unghia, più manifesta di dentro. I filamenti sono di color bianco su- dicio , grossetti e quasi in forma di fuso , perchè più stretti alle estre- mità. Le antere sono ellittiche, rossicce e un poco nericce; hanno le logge alquanto distanti per il connettivo largo , sono erette e si aprono longitudinalmente nel margine esterno. Vi si trovano tre e più raramente iinattro pistilli abortiti nel centro degli stami. 1 fiori femmi- nei hanno il perigonio simile a quello dei maschi. Gli ovarii sono schiac- SAGITTARIA. G07 pressi e verdi dalle parti, di color fosco nel margine esterno, e na- scono fitti sopra un ricettacolo globoso e carnoso. Gli stimmi sono ter- minali, forniti di lunghe papille bianche e distribuite quasi come i raggi di una stella. FAMIGLIA DECIMAIXOIVA. GMMJIXCAGINEE. JUNCAGINE/E Vari. JuNCAGiNE^ ex parte L. C Bich. in mém. da Miiseum de Paris 1 . ]>. 365. lùinlli, enum. pi. 3.p. HI. JuNCORiiM pars Jms. gen. pi. p. 46. Alismace^ ex parte lì. Brown prodr. p. 3io. AlismacEìE Genera A Juncaginea Bmil. ord. nat. p. 73. Alismace.e subordo 1 Juncaginea Endl. (jen. pi. p. 127. Alismace.e Tribiis "^^ JuNCAGiNE/E Biongn. ènum. des genres p. 78. JuNC.\GiNACE.£ excl. nonn. generib. Lindi, veg. kingd. p. 210. Herbge ssepissime pakulosge, glabrse, rbizomate brevi vel longiu- sculo perennantes , plerumque acaules et scapigerse , raro caule- scentes. Foha railicalia, congesta, caulina alterna, irideo-graminea vel te- retiuscnla ant semiteretia, basi vaginantia. Flores hermaphroditi, regulares, spicati vel racemosi, bracteati. Perigonium subcoloratnm, persistens vel deciduum, hexaphyl- lum, phyllis subsequalibus, interioribus altius insertis, vel sexpartilum, laciniis subsequalibus. Stamina 6, basi phyllornm perigonii inserta. Filamenta siibnulia vel breviuscula. Antlierae ellipticae vel lineares, dorso siipra basim vel basiaffixas, extrorsae, biloculares, loculis longitudinaiiter dehiscentibus. Pollen sphairicum, laeve. Ovaria 6 vel ò , raro 4-5, libera vel interne angidis ventrahbus connata, unilocniaria , uni-biovidata. Ovulum soli- tariiim basilare, erectum, vel ovula 2, angulo interno basim versus aliixa, subcollateraHa, ascendentia, omnia anatropa. Styli nulli vel 608 GIUA'CAGINEE. brevissimi. Stigiuata simplicia, apice ovarii adiiata, papillosa vcl penni- cillato-piiimosa. Carpidia 6-3, teretia , siibteretia aut ovata et iiiOata , distincta vel ima basi connata, contigua aut divergentia, tria alterna interdum sterilia et nerviformia, et tria lertilia ab axì centrali solubilia, sutura ventrali dcbiscentia, mono-disperma. Semina erecla, teretia vel ob- * longo-elliptica, tevia. Testa tennis vel crassa vel subcrustacea et interna membrana lenuissima vestita. Embryo exalbuminosus, rectus, extremitate radiculari infima. Osservazioni. — Comprendo in questa famiglia i soli generi Tri- glochììi e Srheiichz.eria, poiché dubito molto che i generi Dlcen e Te- troììc'ìiim, riferiti ad essa dai botanici recenti, non vi appartengano stando alle descrizioni che della LiUea han fatto Humboldt , Bonpland e Kunth e alle particolarità della struttura del Tetroncnim descritte da Giuseppe Hooker nella flora antartica. Imperocché trovo che la Lilcea, non ostante r ingegnoso ravvicinamento fatto di essa da Adriano de Jussieu nei suoi Elémens de bolanKjìie, merita di essere meglio studiata per la singolare struttura delle sue spighe mascliie e femminee, ri- dotte le prime a una sola antera in ciascun fiore accompagnata da una brattea, e le altre al solo pistillo privo anche di brattea, e sopra ogni altra cosa per i fiori femminei che nascono solitarii all' ascella delle fo- glie esterne , e che hanno una struttura diversa dei fiori femminei in ispiga e notabili segnatamente per un lunghissimo stilo e per 1' ovario fornito all' apice di due a quattro denti. Del Tetroncìum fo'i, stando alle ossers azioni di Hooker, poiché io non ho avuto occasione di osser- vare i semi maturi di quella pianta, trovo che merita speciale conside- razione la natura del seme, fornito, secondo Hooker, di un albume farinaceo e di un endjrione assile, cosa singolarissima non che nella famiglia in tutta la classe, oltre alla distribuzione tetramera del peri- gonio e degli stam.i. in ambedue questi generi i carpidii sono descritti come indeiscenti, onde si avrebbero in essi piuttosto acbenii che pic- cole cassule. E probabile che quei due generi, non ostante il porta- mento del Telroncium affine al Tnglochin debbano servire di tipo a nuove famiglie : certo è che essi meritano maggiori studii sulle piante vive per conoscere bene la famiglia alla quale appartengono. Abito. — Le nostre Giuncuginee sono piante aventi un rizoma corto 0 lunghetto, continuo o articolato, semplice o ramoso, che manda fibre railicali e cespuglietti di Toglie strette, lineari o cilindriche 0 semicilindriche, spesso più corte del fusto e inguainanti alla base: GlUiNCAGlNEE. 609 tali foglie per lo più formano alla base , con le loro guaine, una specie (li bulbo allungato; le guaine esterne si mostrano spesso con l'età a guisa di una rete. I fusti sono delicati, diritti, ascendenti o flessuosi, privi di foglie o con foglie simili a quelle che vengono dal rizoma ma più corte ed alterne. I fiori sono ermafroditi, piccoli, distribuiti in una spiga gracile o in racemo, radi, sostenuti da pedicelli ora corti ora lunghetti, i quali sono accompagnati da una brattea membranacea o simile quasi alle foglie del fusto ma più corta di queste e talvolta priva di lamina. Il perigonio si compone di sei foglioline distinte o saldate tra loro alla base, quasi uguali, alquanto colorate, caduche o persistenti. Gli stami sono sei , con i fdamenti nulli o cortissimi. I frutti sono com- posti di sei carpidii e talvolta di 5 o di i o 5, sono lineari, cilindrici 0 ovali, distinti tra loro o saldati alla base, contigui o divergenti, si aprono per una sutura ventrale e contengono uno o di raro due semi. Considerazioni geografiche. — La famiglia delle Giuncaginee, ri- stretta nei confini qui sopra indicati, comprende ambedue i generi di essa, la Scheuchzeria che si trova solo nelle Alpi, e il Triglochin, le di cui specie vengono in parte tanto nella penisola quanto nelle isole. La Scheuchzeria medesima e il Triglochin palustre sono le specie più settentrionali della famiglia, il Triglochin Darrelieri e laxiflornm le più meridionali; queste si trovano in altri pochi luoghi della regione mediterranea fuori dei confini della nostra fiora. Le piante italiane di questa famiglia fioriscono di primavera e di estate secondo che vengono nei luoghi bassi o nelle alte regioni dei monti, eccetto il Triglochin laxi/Iorum che fiorisce di autunno. Tutte preferiscono i luoghi umidi e paludosi, eccetto il Triglochin qui detto che nasce però nei luoghi erbosi marittimi. CCXX1K.III. TRiaiiOCHIIV Linn. Linn. gerì. pi. p. 179. Juss. gen. p. 47. Endl. gen. pi. p. 127. Kunth eniim. pi. 3. p. 142. Juncago Town. inst. 1. p. 266. tab. 141. Mieli, nov. pi. gen. p. 43. tab. 31. Flores hermaphrodlti. Perigonium hexaphyllum, phyllis subaequa- libus, subconnatis, ovato-concavis, deciduis, interioribus altius inser- tis. Stamina 6, basi phyllorum perigonii inserta. Filamenta subnulla. Flora Italiana. Vol. III. 39 010 GIUNCAGINFJv Anlliei-tu ellipticco, obtusse, basi bilobae, dorso siipra basini affixK, extrorsiB, longitudinaliter dehiscentcs. Pollen sphsericum, lacve. Ova- ria sex vel tria, trihiis alteniis sterilibiis, unilocularia. Ovaia in loculis solitaria, cylimlracea, anatropa. Styli brevissimi vel subnulli. Stigmata adnata, pennicillato-plumosa. Fructus subclavatus vel sublinearis vel ovoideus, e carpidis 6 vel 5, tribus alternis septiformibiis, axi filiformi adnatis, a basi solulis et solco ventrali dehiscentibus, compositus. Se- men in loculis solitariiim, teres, erectum. Testa tennis. Embryo exal- buminosus, orthotropus, extremitate radiculari infera. Abito. — Piante con rizoma breve o lunglietto , con foglie strette, lineari o filiformi, nate dal rizoma e inguainanti con la base lo scapo, ivi formando spesso come un bulbo, le di cui guaine esterne sono talvolta a guisa «li rete, con lo scapo diritto o ascendente, poco alto e sottile, il quale porta in alto un racemo per lo più stretto, fitto o rado, ora corto ora Inngbetto , di molti o pocbi piccoli fiori, portati al- ternativamente all' apice di corti pedicelli , e aventi un perigonio com- posto di sei foglioline , verdognole con le parti bianche o rossicce , tre delle quali sono esterne e un poco lontane dalle tre interne, tutte ca- duche; sei stami e tre o sei ovarii che si convertono in piccoli frutti quasi lineari o come a guisa di cuneo o ovati , formati di tre o sei car- pidii, nel primo caso gli altri tre carpidii mostrantisi a guisa di tre nervi, i quali carpidii si staccano poi da un' asse filiforme rimanendo sospesi all' apice di questi quasi come i mericarpii delle piante om- brellate. * Fructus e carpidiis sex sequalibiis omnibus ferlilibus com- positus. 961* Triglocliiii mariti iniiiii Linn. D. racemo stricto , elongato, densilloro, pedicellis fructu brevio- ribus, fructibus ovatis, erecto-patulis, e carpidiis sex ellipsoideo-trique- tris, dorso convexis et siibcanaliculatis, faciebus planis, compositis, fo- liis linearibus, semiteretibus, supracanaliculatis , obtusiusculis, scapo brevioribus , rhizomate subobliquo. Triglocbin maritimum Linn. sp. jìl. p. 483. Ali. fi. ped. 1. p. 2'2o. Savi fi. pis. 1. p. 376. Snffren pi. du Frioul p. i3o. Dee. fi. TRIGLOGIIIN. Gli /icone. 3. p. 192. Morie, fi. venet. 1. p. 178. Pollin. fi. veron. 1 . p. 479. Nacc. fi. venet. 2. p. 128. Reich. fi. genn. exctirs 1. p. 96. Beri. ,7. Hai. 4. p. 268. Kunlh enum. pi. 3. p. 143. Vis. fi. dalin. 1. p. 192. Koch syn. fi. gemi, et helv. edìt. 2. p. 774. Gren. et Godr. fi. de Frmic. 3. pari. 1. p. 310. Juncago palustris, et mavitima, perennis, friictu breviore, quin- quecapsulari Mich! nov. pi. gen. p. 44. ex herb. Zannich. inst. p. 149. lav. 273. f. 2. Figure. — Fior. duii. lab. 203. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luoghi palutiosi ma- rittimi delle parti settentrionali della penisola. In Piemonte (Ali.) presso la spiaggia del Mare Adriatico da Venezia a Trieste, nel lido di Venezia a Brondolo, Cortellazzo, Treporti, presso la foce del Fiume della Piave, Porto Gruaro, Caorle (Suffren.), Aquileja, Duino, Mon- falcone e Zaule presso Trieste. Fiorisce in Aprile e Maggio , ed è pe- renne. Distribuzione geografica. — Pianta estesa in Europa dalle spiagge della Fimmarchia e del Mare Boltnico sino a quelle dell' Adriatico. Na- sce pure nel Gaucaso presso il Mar Gaspio, in Siberia , nella America artica e boreale. Descrizione. — La pianta è fornita di un rizoma delicato, stri- sciante, alquanto obliquo, coperto di sopra dai resti delle guaine vec- chie, alquanto macerate, e che manda di sotto le fibre radicali, le quali sono lunghette e scure, fornite di fibrille. 11 fusto è rigonfiato alquanto in basso a guisa di bulbo, coperto anche esso da qualche guaina vecchia macerata e accompagnato spesso da una guaina priva di lamina. Le foglie sono inguainanti alla base con i margini della guaina bianchicci, lineari, semicilindriche nel resto, convesse di sot- to, quasi piane o leggermente scanalate di sopra, ottusette all'apice, lisce, verdi e più corte dello scapo. Questo è diritto , rigidetto, ango- lato, liscio, verde o sfumato di rossiccio, alto da un piede a un [liede e mezzo. I fiori sono numerosissimi in un racemo lungo, lineare, as- sai fitto. Gli ovuli sono solitarii, anatropi. I pedicelli sono diritti, pa- tenti, più corti del frutto, verdi. I frutti sono ovati, con sei angoli, formati da sei carpelli, convessi ma leggermente scanalati di fuori, piani nelle facce laterali e con un angolo acuto che corrisponde al- l' asse. 61-2 GIUNGAGINEE. ** Friictiis e carpicliis sex insequalibus , tribus fertilibus, tribus altcrnis nerviformibus compositus. 969. Triglocliiii palustre Lini). T. racemo strido, gracili, longinsculo, pedicellis friictu breviori- bus, fructibus subclavatis, racbi adpressis, e carpidiis tribus , subtere- tibus, basi attenuato-aristatis, striatis, ventre sulcatis, compositis , scapo erecto, foliis anguste lineari-subulatis, semiteretibus, scapo brevioribus, bulbo oblongo, tunicis exterioribus fibrosis, tìbris subpa- rallelis. Triglochin palustre Linn. sp. pi. p. 482. Ali. (l. pedem. 1. p 235. Suffren pi. da Frìoiil p. 135. Dee. fi. frang. 3. p. 192. excl var. /S. Morìe, fi. venet. 1 . p. 179. Pollin. fi. veron. 1. p. 479. Ten fi. nap. 3. p. 398. Nacc. fi. venet. 2. p. 128. Gaud. fi. helv. 2. p. 598 Reich. fi. germ. excurs. 1. p. 96. Ten. syll. p. 187. Coinoll! fi comens. 2. p. 303. Beri. fi. Hai. 4. p. 265. Puccin. syn. pi. lue. p 203. Kunth enum. pi. 3, p. 143. excl. syn. Desf. Koch sijn. fi. germ et helv. edil. 2. p. 774. De Not. rep. fi. lìg. p. 378. Gren. et Godr fi. de Frane. 3. p. 309. Ambros. fi. Tyr. austr. 1. p. 456. Jungago palustris (annua) et vulgaris Mieli ! nov. pi. gen. p. 43. Juncago palustris et vulgaris Seg. pi. veron. 3. p. 90. Figure —Fi. dan. lab. 490. Engl. boi. lab. 366. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luOghi paludosi 6 nei prati umidi delle Alpi e delle loro propaggini nelle regioni del faggio e dell' abeto donde si spinge sino alla regione subalpina ed alpina a cir- ca 2000 metri sul livello del mare e donde discende nelle regioni sot- tostanti della querce e del castagno delle parti settentrionali della peni- sola sino alle spiagge dei mari come presso Nizza lungo il fiume del Varo e nel littorale del Mare Adriatico presso Wonfalcone e Zaide. Na- sce pure in tutta la catena dell'Appennino, nell'Appennino di Bobbio (Cesati), di Piacenza (Passerini!), di Lucca (Biccbi!), a San Pellegrino (Calandri), degli Abbruzzi ad Accumoli (^Orsini!), della Sila (Thom. secondo Ten.). Fiorisce in Luglio ed Agosto, e nei luogbi bassi in Macj2;io e Giugno. Distribuzione geografica. — in Europa dalla Finmarchia e dalla Lapponia sino in Italia, in Crimea, nel Caucaso, in Siberia, in Unala- sca, e nell'America artica e boreale. TRIGLOCHIN. 613 Descrizione. — Questa pianta non ha certamente una radice fi- brosa ma un rizoma corto donde partono molte fibre radicali e ta una specie di bulbo formato dalle guaine delle foglie ; le esterne di tali guaine sono per 1' età loro ridotte alle sole fibre , quasi parallele e ap- pena reticolate. Le foglie hanno in basso una guaina aperta, bianca nei margini ; sono piane di dentro, convesse di fuori , strette, lineari- lesiniformi, più corte dello scapo compreso il racemo. Lo scapo è alto da un piede a un piede e mezzo, diritto, delicato, quasi cilindrico, di color verde : porta molti fiori, distribuiti in un racemo lungo circa 6 pol- lici. I fiori sono piccoli, gl'inferiori più distanti tra loro, i superiori più vicini e quasi confluenti , sono di color verdognolo. 1 pedicelli sono assai delicati, poco più corti dei fiori e dei frutti, verdi e senza brat- tee. Le foglioline del perigonio sono ovate , concave, le tre esterne quasi ottuse, le tre interne un poco lacere all'apice, di colore verde nel mezzo, bianchicce nei margini e sfumate di violetto verso 1' apice: le interne sono inserite un poco più in alto delle esterne. Ciascuna delle antere è opposta alla fogliolina corrispondente del perigonio , é gialla, ellittica e quasi rotonda, ottusa all'apice, biloba in basso, quasi sessile, e inserita nella metà del dorso. L'ovario ha tre logge fertili e tre sterili assai più piccole e lineari e quasi in forma di setti : ha la forma quasi di un cono allungato a rovescio ed è di color verde : ciascuna loggia contiene un ovulo anatropo e basilare. Lacassula è verde, lineare, ma assottigliata in basso in modo che ha la forma quasi di una clava, av- vicinata alla rachide ed ha tre logge, le quali si separano tra loro sino alla base; tra esse si vedono le tre logge sterili , lineari, strette, quasi in forma di setti. Gli stili sono quasi nuUi e gli stami uniti insieme in un piccolo ciuffo di peli. 9G«t. Triglocliiii laxilloriiin Giiss. T, racemo stricto , demum laxifloro , pedicellis fructu paulo bre- vioribus, fructibus scapo adpressis , oblongo-linearibns , superne at- tenuatis, e carpidiis tribus, subteretibus, striatis, ventre sulcatis cora- posilis, scapo ascendente, subflexuoso, fohis lineari-filiformibus, utrinque planis, supra sulcatis, subtus vix sulcatis, varie flexis, scapo brevioribus, bulbo ovato, tunicis interioribus carnosis, concavis, ova- tis, acutis , exterioribus fuscis, fibrosis, subreticulatis. Tridochin laxiflorum Gmss. index semf/j. /(. r. in Boccaó. ann. 614 GlUiNCAGlNEE. 1825 et fi. sic. prodr. 1. p. 451 et suppl. 1. p. HO. Lois. nouv. notìc. p. 16 et (l. gali. edd. 2. lom. 1. p. 265. Beri. fi. Hai. 4. p. 266. Kunlh enum. pi. 3. p. 14i. Guss! syn. fi. sic. 1. p. 439. Triglocliin palustre Desf. fi. ali. 1. p. 322. non Linn. Triglochin Barrelieri B laxiflorum Ten. syll. p. 187. Triglocliin Barrelieri Moris? s/i/'/j. sa7d. elench. fase. 1. p. 43. quoad. pi. anlumn. Figure. — Nessuna. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luOghi erbosi marittimi e nei colli poco lontani dal mare delle parti meridionali della penisola e delle isole di Sicilia e di Corsica. Nasce nel regno di Napoli in Basi- licata a Sele Morto e nella Terra di Otranto a Torre a Mare, Taranto e Policoro (Tenore). In Sicilia presso Palermo alle faldi di Monte Pelle- grino, a Mondello, a Sferracavallo e sotto Baida dove 1' ho raccolta, e a Monte Castellana, come pure presso Catania, Agosta e Siracusa (Guss!; e presso Alcamo (Sorrentino!). In Corsica presso Bonifacio (Requien!) e Calci (Soleirol.). Forse in Sardegna, se come è probabile, deve riferirsi a questa specie la pianta autunnale del Trìglochm Barre- lieri di Moris. Fiorisce da Settembre a Novembre , ed è perenne. Distribuzione geografica, — Oltre ai luogbi indicati del regno di Napoli, di Sicilia e di Corsica, nasce pure in Algeria. Descrizione. — La pianta è fornita di un bulbo ovato meno grosso di una nocciòla, formato di poche squame grosse concave e bianche e esternamente da tuniche sottili e scure ridotte per la vecchiezza alle fi- bre in forma di rete, e accompagnato da molti bulbi delle piante vicine, perchè la specie è gregaria. Da basso del bulbo partono le fibre radicali che sono bianche, delicate, glabre e lunghette. Le guaine delle foglie più esterne mancano per lo più di lamina ovvero hanno una lamina cortissima e quasi in forma di mucrone. Le foglie sono lineari-lilifor- mi, solcate longitudinalmente alla pagina interna e piane di fuori dove hanno pure un leggiero solco longitudinale ; sono verdi, flaccide, erette- patenti e un poco contorte e più corte dello scapo. Questo è gracile , ascendente, un poco flessuoso , quasi cilindrico, ma angoloso, di co- lor verde e liscio, è alto circa 5 o 6 poUici. 1 iiori sono circa 12, al- quanto distanti tra loro e formano un racemo lungo circa due pollici , stretto e quasi lineare. I pedicelli sono curvali un poco ad arco , più corti e quasi uguali ai fiori, ma si allungano nel frutto. Le tre foglio- line esterne del perigonio sono ovate, concave, ottusette, di color verdognolo nel dorso e ijuasi bianchicce nei margini, e rosslcce verso TRIGLOCHIN. G15 r apice, scabrosette sul dorso , le tre interne sono un poco più piccole, ovate, concave, verdognole, anch'esse scabrosette sul dorso, con r apice rossiccio e prolungato un poco e quasi lacera: queste sono av- vicinate alla base degli ovarii, mentre le esterne ne sono alquanto di- stanti; tutte però racchiudono le antere. Le antere sono ovate , di co- lor verde giallognolo. L'ovario ha tre logge fertili e tre sterili, è verde e quasi lineare. Gli stili son quasi nulli e gli stimmi sono a guisa di tanti peli lunghi, ma disuguali, bianchi e raggianti. Le cassule sono poco più lunghe dei pedicelli, alquanto distanti tra loro, avvicinate allo scapo, lineari-allungate, un poco assottigliate verso l'apice, formate da tre carpidii quasi cilindrici , divisi tra loro da tre solchi longitudinali; sono verdi e con strie longitudinali scabrosette. Osservazioni. — Questa specie è assai affme al Tr'ìgìochm Barre- lierì dal quale però è lien distinta per la sua fioritura autunnale, per i bulbi più piccoli ed ovali, per gli scapi più delicati, ascendenti e un poco flessuosi, per le foglie lineari-filiformi, piane e solcate in ambe- due le facce, più corte dello scapo e diversamente piegate ma non di- ritte, per i pedicelli più corti , curvati ad arco in su, e per i frutti av- vicinati allo scapo. Nulla oso dire della pianta tenoreana non avendo punto questa specie dei luoghi indicati del regno di Napoli. 961. Ti'iglocliin Barrelìeri Loìs. T. racemo strido , demiini laxitloro , pedicellis fructu subaequali- bus, fructibus patentibus, oblongo-linearibus, superne attenuatis , e carpidiis 3, subteretibus, striatis, ventre sulcatis compositis , scapo ereclo, foliis lineari-subulatis, semiteretibus , supra sulcatis, erectis, scapo subbrevioribus, bulbo oblongo, tunicis interioribus carnosis , concavis, oblongo-acuminatis, exterioribus fuscis, fibroso-reticulatis. Triglochin Barrelieri Loìs. fi. gali. p. 705 et edit. 2. toin. 1 . p. 264. Dee. fi. frane. 5. p. 313. Ten. fi. nap. 3. p. 396. Guss. pi rar. p. 153 et fl. sic. prodr. 1. p. 45i et siippl. 1. p. 110. Moris! stirp. sard. elench. fase. 1. p. 43. Bert. fi. iial. A. p. 267 Kunth eniitn. pi. 3. p. 143- Boiss. voyag. en Espagn. p. 587. Vis. fi. dalm. 1. p. 192. Greti! et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 310. Triglochin palustre ,S Limi. sp. pi. p. 483. Dee. fi. frane. 3. p. 192. G16 GIUNGAGINEE. Triglochin palustre Desf. fi. ali. 1 . p. 322. var. A. ex synon. Seh. et Maur. prodr. p. 13i excl. syn. Juncago maritima, perennis, bulbosa radice Mich ! nov. gen. pi. p. 44. Figure. — Juncus bulbosus, maritimus , floridus, sjliquosus Barr. k. 271. Stazione, Abitazione e rioritura. — Nei luOghi umidi e inon- dati marittimi delle parti centrali e meridionali della penisola e delle isole di Sicilia, di Corsica, di Sardegna, di Lampedusa e di Malta. Nasce nella Maremma toscana presso Piombino (Midi!), presso Orbetello e nell'Istmo di Fenigiia vicino a Porto Ercole dove r bo raccolta , nello Stato Romano presso Ostia (Sebast. e Maur. , Sanguini), dove la raccolse Barrelieri, nel regno di Napoli a Torre a Mare, Taranto, Gallipoli e Policoro (Guss.). In Sicilia da Tra- pani al Capo di Passaro, e presso Catania I ed Avola ! In Corsica a Bo- nifacio (Reiiuienl), in Sardegna. In Lampeilusa alle Saline (Guss.) e in Malta (Todar. e Calcara!). Fiorisce in Aprile o Maggio, ed è perenne. Distribuzione geografica. — Pianta dell' Europa meridionale. Na- sce in Ispagna, in Francia dove oltre alla regione mediterranea si trova anche nella spiaggia occidentale, nelle parti indicate d'Italia, di Sici- lia, di Corsica, di Sardegna, di Lampedusa e di Malta, in Dalmazia, in Grecia e nell' Isola di Creta. Si trova pure nelle parti boreali del- l'Affrica. Descrizione. — 11 fusto è ingrossato in basso a guisa di bulbo al- lungato, formato da un rizoma raccorciato e dcdle guaine a guisa di squame, carnose, bianche, concave, allungato-acuminate , coperte di fuori da tuniche scure, fibrose e reticolate: lateralmente si vedono due 0 tre genjme ovate , dirette quasi orizzontalmente e da basso partono le fibre radicah che sono delicate, bianchicce e glabre. Le foglie sono carnosette, semicilindriche-lesiniformi ossia convesse di sotto, scana- late leggermente di sopra, gradatamente assottigliate sino all'apice, verdi, finamente striate, inguainanti per certo tratto inferiormente, con i margini della guaina bianchicci. Lo scapo è alto da pochi pollici a circa un piede e talvolta più , poco più lungo delle foglie o quasi uguale a queste, diritto, angolato inferiormente, quasi cilindrico in alto, rigidetto, liscio, verde o sfumato di rossiccio, l fiori sono molti in«un racemo quasi lineare, avvicinati tra loro in allo, alquanto di- stanti inferiormente ; sono di un colore gialliccio con I' ovario verde. 1 pedicelli sono dapprima corti, più corti dei fiori , patenti, poi si al- SCHEUCHZERIA. 017 Inngano un poco e diventano patenti e sono quasi uguali ai frutti o poco più lunghi di questi. Le foglioline del perigonio sono concave , di color gialliccio, sfumato di verdognolo, le esterne sono più grandi, quasi tonde e ottusissime; le interne sono inserite poco più in alto , ovato-tonde con 1' apice ottuso e quasi lacero o bifido. 1 filamenti son cortissimi; le antere grossette, gialle. L' ovario è trilocidare, allungato- lineare, con tre solchi longitudinali , verde. Gli ovuli sono solitarii. Gli stili sono quasi nulli: gli stimmi sono scuretti. Le cassule sono quasi uguali 0 appena più lunghe dei pedicelli, patenti e non avvicinate allo scapo, allungato-lanceolate , striate. CCXXXIV. SCHEUCHZERIJl Limi. Lìnn. gen. pi. d. 452, Jtiss. gen. p. 46. Endl. gen. pi. p. 128. Kimth enum. pi. 3. p. 146. Flores hermaphroditi. Perigonium sexparlitum, laciniis tribus in- terioribus angustioribus, omnibus subcoloratis, persistentibus. Stariii- na 6, basi laciniarum perigonii inserta. Filamenta breviuscula, filifor- mia. Antherae lineares, longae, apiculatse, basi affixs, biloculares , extrorsse. Ovaria 3, interdum 4-6, inferne angulis ventralibus conna- ta, unilocularia, biovulata. Ovula 2, angulo interno basim versus af- fixa, subcoUateralia, ascendentia , raphe instructa, anatropa. Styli nulli. Stigmata ovariorum apici extrorsum oblique adnata, papillosa. Garpidia 0 , rariusplura, oblique ovata, i n fiata , coriacea, ima basi connata, divergentia, sutura ventrali dehiscentia, mono-disperma. Se- mina erecta, oblongo-elliptica, Isevia, raphe basi prominufa. Testa crassa, subcrustacea, interne membrana tenuisslma, hyalina vestita. Embryo exalbuminosus, obovato-oblongus , teretiusculus, rectus , ra- dicula infera. Abito. — Pianta fornita di un rizoma obliquo e ramoso , piuttosto delicato e articolato, che presenta nelle articolazioni i resti delle guaine argentee e donde manda alcune fibre radicali fine e bianchicce. I fusti 0 rami che vengono dal rizoma sono eretti, diritti in basso, alquanto flessuosi in alto, articolati, forniti alla base di molte foglie che vengono dal rizoma, inguainanti questo con la base loro, lineari in alto, strette, convesse di sotto e scanalate di sopra , e a ciascuna articolazione di una foglia simile alle precedenti ma gradatamente più corta. Ciascun 39- 618 GIUNCAGINEE. fusto porta in alto un racemo di piccoli fiori, portati da tre a dieci al- l'apice di pedicelli alterni, gli inferiori dei quali sono più lontani tra loro e più lunghi e i superiori assai vicini e corti in modo che i fiori sono quasi sessili; tutti accompagnati da brattee simili, ma più piccole, alle foglie della parte superiore del fusto , la lamina è nulla o quasi nulla nelle brattee supreme. Tali fiori hanno un perigonio composto di sei foglioline quasi lanceolate, acute, saldate tra loro alla base, quasi uguali, le interne essendo solo più strette, di un color verde gialhc- cio; sei stami e tre, quattro, cinque o sei ovarii che si convertono in altrettanti carpidii, quasi ovati e come gonfii, piuttosto grossetti, di- vergenti tra loro dalla base per la quale sono uniti e aprentisi per una sutura ventrale: essi contengono uno o due semi, piuttosto grossetti , lisci e di colore gialliccio pallido. 965. Sclieuclizerìa palustri^ Linn. Linn. sp. pl.p. 482. Dee. fi. frang.. 3. p. 19 J. Reich. fi. yenn. excurs. 1 . p. 96. Kunth enum. pi. 3. p. 146. Koch syn. fi. germ. et helv, edit. 2. p. 773. Greti, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 310. Amhros. fi. Tyr. austr. 1 . p. 458. Figure. — Fior. dan. tab. 76. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei luOghi paludosi delle Alpi dove è rara. Huguenin la trovò nell'Alpe del Cenisio! e Haussmann nelle Alpi tirolesi presso Bolzano. Fiorisce in Maggio e Giugno , ed è perenne. Distribuzione geografica. — In Europa estesa dalla Lapponia, dalla Norvegia e dalla Scozia sino alle Alpi piemontesi e tirolesi. Nasce pure in Siberia e nell'America boreale. 619 mMS^l (DIfIJiiWa. IV A J AHI. Najades Pad. HiiLOBi^ ex parte Bartl. ord. nat. p. 70. Fluviales Endl. gen. pi. p. 229. Hydrales et Alismales ex parte Lindi, the veget. kiudg. p. 140 et 207. Fluviales ex parte Brongn. enum. des genr. p. 78. Herbse aquaticae, rhizomate vel caule scepissime radicante prgeditae. Folla alterna vel raro opposita, rarissime terna, aut inferiora alterna et superiora opposita, basi vaginantia vel stipulata, fililbrmia, linearla, lineari-lanceolata, oblonga, ovata, lanceolata, aliquando basi dilatata, margine integra, plana aut subundulata, serrulata aut repando-denta- ta, membranacea vel subcoriacea aut coriacea, interdum l'orma et con- sistenlia diversa, lamina in nonnullis a pctiolo distincta. Flores monoici, dioici aut polygami, rarius hermaphroditi, perigo- nio subcalycino tetrapbyllo inslructi vel ssepius ad stamen et ad pistil- lum redacti, vaginula cupulitbrmi prsediti aut nudi, saepius spicati et ebracteati. Stamen solitarium vel stamina 2. Antbera 2-rarissime 4-1. loculares. Pollen granulosum vel confervoideum. Ovaria 4-2 vel soli- taria, sessilia vel stipitata, libera, unilocularia, uniovulata. Ovulum pendnlum vel erectum, orthotropum, campylotropum aut rarissime anatropum. Stylus brevis vel elongatus. Stigma 1, integrum, vel stigmata 2-3, capillaria. Fructus drupaceus, membranaceus vel rarissi- me baccatus, indebiscens vel irregulariter ruptus. Semen pendulum, raro erectum. Testa membranacea, tenuis. Embryo exalbuminosus, extremilate radiculari incrassata macropodus. Considerazioni geografiche. — Nella nostra flora sono tutti i ge- neri e quasi tutte le specie europee di questa classe che comprende piante amiche delle acque stagnanti o lentamente correnti dolci o sal- mastre, ovvero delle acque salse dei bassi fondi del mare. 020 FAMIGLIA VENTESIMA. Najadace^ Pari. Najades Jmss. gen.p. 18 excl. nonn. generib. Barll. ord. nat. p. 71. Endl. gen. pl.p. 229. Brongn. enum. desgenresp. 78 exci. nonn. generib. Fluviales Vent. tabi. 2. p. 80. Kunlh enum. pi. 3. p. 111. Najadace^, ZosteracejE et Alismace^ Lindi, veg. kingd. p. 143, 145 el 210 excl. in omnib. nonnuU. generib. Herbae aquaticse, fluviales, vel marinae, rhizomate vel caule sge- pissime radicante prpeditse, perennes vel rarius annuse. Rbizoma crassiusculus, foliorum exuviis vestitus, nodoso-articu- latus. Caulis teres vel compressus, articulatus, ramosus vel ramosissi- mus, saepissime radicans, sulìmersns. Folia alterna, ssepissime approximata aut subcongesla, rarius op- posita vel rarissime terna, membranacea vel subcoriacea aut coriacea, conformia vel superiora forma et consistentia diversa, basi vel petiolo a lamina distincto vaginantia, fdiformia, linearla, lineari-lanceolata, oblonga, ovata, lanceolata, aliquando basi dilatata, margine integra, .plana aut subundulata, serrulata aut rapando-dentata. Stipulse intrapetiolares, membranaceas , amplexicaules, a petiolo distinctse vel cum petiolo conjunctae. Flores monoici, rarius dioici, polygami, aut hermaphroditi , in axillis foliorum solitarii vel conferti aut spicati vel in spadice lineari altenantes. Perigonium in floribus hermaphroditis tetraphyllum, pbyllis aequa- libus estivatione valvatis, aut nullum, in floribus monoicis et dioicis ssepissime nullum. Stamina rarissime 4, ssepius 2 vel stamen unicum. Filamenta saepissime brevissima aut nulla, (ìliformia aut squamceformia, interdum elongata. Antberae bi vel rarissime quadriloculares, interdum unilocu- lares, secundum longitudinem aut apice dehiscentes. PoUen globosum vel arcuato-lunulatum aut confervoideum. NAJADACEE. 621 Ovaria 4 vel 2 aut solitaria, dorso convexa, facie planiuscula et contigua et ssepissime libera, sessilia vel stipitata, unilocularia , unio- vulata. Ovuliirn pendulum, orthotropum vel campylotropinn, rarius pa- rietale, vel rarissime erectum, anatropum (Endl.). Stylus ovario con- tinuus, brevis, brevissimus vel longiusculus. Stigma simplex, lineare vel discoideo-peltatura, vel stigmata 2-5, filiformia. Fructus membranaceus aut subdrupaceus vel drupaceus, rarius capsularis?, rarissime baccatus, indebiscens vel irregiilariter ruptus, rarissime bivalvis?, epicarpio membranaceo saepius secedente. Semen pendulum, rarius parietale, rarissime erectum, rectnm vel curvatum aiit uncinatum. Embryo exalbuminosus, macropodus, extremitate radiculari aequa- liter, vel tantum lateraliter incrassata, integra vel per sulcum longitu- dinalem in lobos duos gequales crassos carnosos divisa, extremitate cotyledonari nunc recta, nunc super radicularem prona S|)iraliter con- voluta, saepius rimula laterali prò emissione plumulao valde evoluta^ instructa. Osservazioni. — Nonostante le differenze delle Zosteracee dalle Potamee nella struttura del polline e nel diverso ingrossamento della parte radicale dell' embrione ho creduto di considerarle ambedue come tribù di una stessa famiglia e non come famiglie distinte, dappoiché a me pare che il genere Rtippia leghi segnatamente per il portamento , per la distribuzione dei fiori, e massime per la forma del polline le une alle altre. La radichetta è ingrossata in queste piante, o meglio la parte dell' embrione che va poi a formare il fusticino e che i bota- nici chiamano nell'embrione impropriamente radichetta, mentre que- sta sarebbe sola la sua punta che dà origine poi alla radice delle pian- te. Talvolta l' ingrossamento si fa quasi ugualmente in tutta quella parte dell'embrione come è nel Potainogelon, nella Zannìehellia e neir Alihenia, tal altra da una sola parte come è nella Ruppia, nella Zostera, nei quali generi è però una gran differenza perchè essa ri- mane intera nella Rupjiìa, mentre nella Zostera è divisa per mezzo di un solco longitudinale in due grandi lobi carnosi. L'estremila cotile- donare dell* embrione è spesso nei diversi generi curvata o avvolta in ispira. Nelle Najadee l' ovulo è eretto ; ma questa particolarità non mi pare tale da dover fare di tali piante una famiglia distinta, tanto più che nella Posidonia l'ovulo è parietale. Abito. — Le nostre Najadi sono piante aquatiche, sommerse o galleggianti in parte, aventi un rizoma e più spesso un fusto ramoso. 622 NAJADACEE, articolato e radicante , e foglie strette e lineari e qnasi setacee , più raramente lanceolate, ovali o scavate a cuore alla base, e allora con la lamina distinta dal picciolo, inguainanti con la base, membranacee, lucenti 0 opache, di color verde cliiaro o scuro e talvolta rossicce, ta- lora dure 0 consistenti come cuojo , segnatamente le superiori le quali sono di raro opposte e galleggianti, mentre le altre sono alterne e sommerse: più raramente le foglie sono terne. 1 fiori sono piccoli, ermafroditi, monoici, dioici o poligami, solitarii all' ascella delle foglie ovvero distribuiti in spighe gracili o grossette o inseriti in uno spa- dice nel fondo di una guaina di foglie quasi simili a riuelle delle altre piante. Tali fiori sono per lo più ridotti al semplice stame e al pistillo, rarissimamente hanno un perigonio o qualche involucro a guisa di cupula. I frutti sono per lo più piccoli, membranacei o quasi drupacei, indeiscenti e monospermi, rare volte sono carnosi e grossi comfì è nella Posidonìa aprentisi irregolarmente, sono sessili o forniti di uno stipite, lunghetto nelle Rtippie, il che fa che i frutti di queste pajono formare quasi un piccolo ombrello. Tralascio di descrivere particolarmente 1' abito generale delle piante di questa famiglia perché il lettore potrà rilevarlo dalle cose scritte per ciascun genere di essa. Considerazioni geografiche. — Le nostre NajaJacee comprendono tutti i generi e quasi tutte le specie europee di questa famiglia , anzi la famiglia tutta intera eccetto il genere Tlialnssia amico di mari più caldi delle acque del Mare Mediterraneo che bagnano le spiagge della penisola e delle isole italiane. Il genere Polamogelon conta molte spe- cie, però esse sono comuni in gran parte ad altri paesi di Europa e di fuori , perchè , come è noto e come io stesso ho avuto più volte oc- casione di notare in questa flora, le piante aquatiche hanno una area geografica molto estesa. La Ruppìa brachijpus e drepanensìs e V Althe- nia setacea distinguono più che la nostra fiora la regione mediterra- nea della nostra Europa. Le nostre Najadi stanno parte nelle acque dolci stagnanti o len- tamente correnti, nelle paludi, negli stagni, nei laghi, nei fossi destinati all' irrigazione dei campi , nei canali e nei fiumi che essi po- polano e abbelliscono con le loxo ibglie e con le spighette dei fiori spesso sporgenti dalle acque , tali i Polamofieloii, le Zannìchellie, la Najax e la Caulinia, parte nelle acque salmastrose come le Rtippia e ì'Althenia, parte nelle salse delle lagune e dei bassi fondi dei mari, tali le Zostere, la Phucagrostis e la Posidonia. I frutti della Posidonìa NAJADACEE. 625 si raccolgono talvolta in gran quantità, e per la forma e il colore loro pare che le acque siano coperte di olive. Le fibre poi della stessa Po- sidonia sono agglomerate dai flutti in tante palle le quali si trovano in gran quantità in tutte le spiagge arenose della penisola e delle isole. Le Najadi fioriscono per lo più di primavera e di estale, prolun- gando alcune la loro fioritura sino all' autunno. TRIBV PRIMA. POTAMOGETONEE. POTAMOGETONE^ KtlTlth eiiutn. pi. 3. p. 1W. Herbge fluviales. Flores hermaphroditi. Perigonium subcalycinum, tetraphyllum. Filamenta brevissima. Antberae biloculares, PoUen glo- bosum. Ovaria 4, sessilia vel abortu 3-2, aut solitaria. Ovulum pen- dulum. Stylus brevis vel subnullus. Stigma simplex. Fructus sub- drupaceus vel membranaceus. Semen pendulum , uncinato-curvatum. Embryo radicula sequaliter incrassata macropodus. Considerazioni geografiche. — Questa tribù composta del solo ge- nere Potamogelon è la più ricca di specie di tutta la famiglia anche nella nostra flora. Nessuna specie però distingue questa particolar- mente perchè tutte si trovano in altre parti di Europa o di fuori. CCXXXV. POTAHIOCÌETOIV Linn. Linn. gen. p. 67. Jtiss. gerì. p. 19. R. Brown prodr. p. 303. Elìdi. gen. pi. p. S31. Kiinth enum. pi. 3. p. 126. Potamogeton, Spirillus et Groenlandia J. Gay in comptes rendus de l'Académìe des Sciences de Paris, séance du 10 Avril 1856. Flores hermaphroditi, sessiles, spicati, nudi. Perigonium subca- lycinum, regulare, tetraphyllum, phyllis unguiculatis, sestivatione val- vatis, limbo erecto. Stamina 4, unguibus phyllorum perigoni! inserta. Filamenta brevissima. Antberae ovato-cordatae, biloculares, locnlis connectivo plus minus sejunctis, unguis basim amplexantibus, extror- (324 NAJADACEE. sum secnndum longitudinem dehiscentibus. Pollen ovale vel subsphae- ricuni, laeve. Ovaria 4, vel rarissime abortii solitaria aut 2, cum peri- goni! pbillis staminibusque alterna, sessilia, libera, dorso convexa, facie contigua, unilocularia, iiniovulata. Ovuliim siiturae ventrali infra apicem affixum pendulum (non ailscendens Endl.) campylotropum. Stylus terminalis, crassus, brevis vel subnullus. Stigma introrsum, obliquuni, integrum, obtusum. Fructus drupacei vel submembrana- cei, 4 vel abortu 1-2-3 , lateribus lenliculari-compressi, stylo stigma- teque persistente apice ssepe rostellati vel rostrati, uniloculares, mo- nospermi. Semen inverse tereti-clavatum, uncinato-curvatum, apice affixum, pendulum. Testa membranacea, tenuis. Embryo exalbumi- nosus, macropodus, extremitate radiculari incrassata, infera, extremi- tate radiculari uncinato-curvata vel spiraliter convoluta. Abito. — Piante aquaticbe sommerse ovvero con le foglie supe- riori galleggianti e sempre con le spighe dei fiori portate a fior d'acqua. I fusti sono semplici o ramosi, ora piij ora meno allungati secondo la maggiore o minore profondità delle acque e più lunghi ancora nelle acque lentamente correnti. Le foglie sono lineari , lanceolate , ovate, allungate, ora tutte della stessa forma e consistenza, membranacee, pellucide e intere o ondeggianti e lisce o scabroso-seghettate nei mar- gini, ora di diversa forma, il che siegue nelle specie che sono in parte galleggianti , essendo le foglie superiori generalmente di forma di- versa, spesso scavate a guisa di cuore alla base e di consistenza più dura e quasi come fossero di cuoio : tali foglie sono anche opposte, mentre le inferiori sono alterne, rarissime volte tutte le foglie sono opposte. I fiori sono piccoli, verdognoli, in una spiga gracile o gros- setta, portata da un peduncolo ora lungo o lunghetto ora corto, per lo più ingrossato. I fruiti sono piccoli, quasi lenticolari, verdognolo scuretti con una punta a guisa di piccolo rostro all'apice. Eolia alterna, superiora tantum opposita, suprema in plantis adultis natantia et figura et consibtentia a submersis diversa. Stipulae inter se connalae, a folio distinctse. Heterophylli Koch. Diversifolii Kiinlh. 906. Potamogeton natane L. P. spicis longis, cylindraceis , densitloris, perigonii phyllorum limbo late obcuneato, obtusissimo, niagis lato quam longo, longius- POTAMOGETON. 625 cule unguiculato, fructibus ovato-oblongis , subcompressis , margine obtusis, apice aciitiusculis, in sicco mucronatis, pedunculis elongatis, crassis, teretibiis, foliis longe petiolatis, natantibus coriaceis, ovalibiis oblongisve, obtusis, basi subplicata leviter cmxlatis, submersis angu- stioribus, lanceolatis vel oblongis, eoriun petiolis sub anthesi ob lami- nam putredine distructam apbyllis , stipulis acuminatis, caule subsim- plici, radicante. Potamogeton natans Linn, sp. pi. p. 182 var. a. Ali. fi. ped. 1. p. 239. Savi (l. pis. 1. p. 192. Desf. fi. ali. 1. p. 148 ex parte. Suflrenpl. du Fiioul p. 119. Dee fi-, frane. 3. p. 183. Noce. etBalb. fl.iìcin. 1 . p. 81. Seb. et Maur. fi. rom. prodr. p. 82. Ten. fi. nap. 3. p. 166. Nacc. fi. venet. 6. p. 101 . Guss. prodr. fi. sic. 1. p. 109. Gaud. fi. Jielv. 1. p. 465. Reich. fi. germ. excurs. 1 . p. 9. Ten. syll. p. 78. Comoll.fl.comens. 1. p. 214. Bert. fi. ital. 2.p. 223. Puccini syn. pi. lue. p. 94. Vis. fi. dalm. 1. p. 190. Guss. syn. fi. sic. 1. p. 206. lìoch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 774. De Noi. rep. fi. lig.p. 319 ex parte. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 312. Ambros. fi. Tyr. austr. 1 . p. 766 var. a. Potamogeton Ccesalp. de plani, lib. 8. cap. 22. p. 332 et herb. fol. 133. n. 363. Potamogeton rotundifolium Cup. h. calli, suppl. p. 250 et suppl. alt. p. 74. Figure. — FI. dan. lab. 1025. Reich. ic. fi. germ. L. fìg. 89. b. fluitans, foliis lanceolatis, in petiolum longe attenuatis, utrin- que acutis , submersis etiam sub anthesi persistentibus , fructibns mar- gine acutiusculis. Potamogeton ttuìtans Roth tent. fi. germ. 1. p. 72. Dee. fi. frane. 5. p. 510. Reich. fi. germ. excurs. 1. p. 9. Ten. syll. p. 78. Guss. prodr. fi. sie. 1. p. 200 et syn. fi. sic. 1. p. 206. Koch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 776. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 312. Figure. — Reich. l. e. fìg. 88. e. petìolare, foliis ellipticis. Potamogeton petiolare Presi delie, prag. p. 151 . Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei laghi, negli Stagni tanto bassi quanto delle regioni alte dei monti sino alla regione subalpina di tutta la penisola e delle isole di Sicilia e di Corsica. È meno comune nelle parti meridionali e nelle isole. Nasce in Sicilia presso la Piana dei Greci al Gurgo di P»ebottone dove 1' ho raccolta, Gotrano al Gurgo Flora Italuna. Vol. III. .'«0 626 NAJADACEE. lo Drago, iMistrettaal Gurgo di Maurici (Guss.), presso Scillato (Mina), e nel Fiume di San Pietro (Sorrentino!). In Corsica al Lago di Nino. (Requien!). La varietà b. si trova nelle acque lentamente correnti ed è molto comune in Sicilia. La varietà e. nasce presso Palermo nelle acque di San Ciro dove l'ho raccolta, presso Avola nelle acque del- l'Asinaro e del Cassiljili (Bianca!) e negli stagni presso 1' antica Imera (Presi.). Fiorisce in Luglio ed Agosto, e nei paesi meridionali in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica. — Pianta comune nelle acque stagnanti e lentamente correnti di tutta l'Europa. Nasce pure in Siberia, in Egitto e nell'America settentrionale. Descrizione. — La spiga ò lunga circa un pollice e mezzo, oltre al peduncolo, quasi cilindrica, ottusa, grossetta e porta molti fiori, vicini assai tra loro. Le foglioline del perigonio hanno il lembo di forma quasi di un cuneo a rovescio, ottusissimo, più largo che lungo, ristretto alla base in una unghia lunghetta, concavo di dentro, con- vesso e come scabrosetto di fuori, con il margine un poco piano, di- retto in alto e un poco in dentro, di color verde chiaro e quasi gial- liccio. Le antere sono di un giallo pallido: il polline è giallo, delicato, sferico, liscio. Gli ovarii sono corti, quasi tondi, rossicci. Gli stili sono grossi, globosi e verdognoli e fanno quasi unico corpo con gli ovarii. Gli stimmi sono rossicci e stanno dalla parte interna e supe- riore degli stili. 1 frntti spesso abortiscono tutti o in parte, onde se ne trova qua e là qualcuno nella spiga, pure talvolta vi sono rpiasi tutti : sono ovato-allungati , un poco schiacciati lateralmente ma con i margini ottusi, alquanto acuti all'apice e privi di rostro. I pedun- coli sono lunghi da 5 a 4 pollici non compresa la spiga, grossctti , ugualmente grossi in basso che in alto, cilimlrici, lisci, diritti o leg- germente curvati , rossicci o verdognoli. Le stipole sono intrafogliacee lunghe, lanceolate, acuminate, abbraccianti con la base il fusto, bianche , quasi trasparenti , con due nervi o carene vertli nel dorso, il che sta a indicare che ciascuna di esse è formata da due stipole sal- date tra loro. Le foglie sono alterne, alquanto distanti tra loro, le fiorali opposte e più vicine, tutte fornite di un picciolo lungo quanto o poco più della lamina, convesso di sotto, quasi piano di sopra; le su- periori sono nuotanti, ovali o ovali allungate, ottùse o ottusette, leg- germente scavate in cuore alla base dove sono un poco piegate, verdi 0 sfumate abpianto di rossiccio, intere nei margini, con un nervo lon- gitudinale che è gradatamente più sottile verso l' apice e dal quale in- POTAMOGKTON. 627 feriormente fin verso la metà partono delle vene quasi longitudinali ma un poco curve che si estendono sino all'apice delle foglie. Le foglie inferiori sommerse si distruggono facilmente per la putrefazione onde quando la pianta è in fiore si trovano solo i piccioli loro privi di la- mina. Il fusto è cilindrico, liscio, verdognolo, sfumato di rossiccio, esteso per qualche tratto secondo la quantità delle acque, semplice o con qualche rametto radicante. Osservazioni. — Questa specie è variabilissima tanto da ingannare anche i botanici meno inclinati a distinguere le specie per cose di poca importanza. E veramente considerando isobitamente la specie e le nostre varietà b. e e. si sarebbe disposti a considerar queste come specie distinte, non così però quando si esaminano sul posto e si bada al diverso movimento delle ac(iuc nelle quali esse si trovano. Quando la specie nasce nelle acque stagnanti allora le foglie superiori sono più larghe e più consistenti , di colore più rossiccio venendo in contatto diretto con la luce e le inferiori facilmente si distruggono non rima- nendo che i soli piccioli ; quando poi viene nelle acque lentamente correnti allora i fusti si allun-,ano, si allungano anche le foglie e le superiori, talvolta anche non nuotanti, sono meno consistenti e meno colorite. Le piante di questo genere sono, per queste ragioni e per la profondità diversa delle acque, soggette ad essere variabilis- sime e forse non vi è genere in cui la cognizione e la distinzione delle specie sia tanto diffìcile quanto il genere Potamogeton se non è forse la sezione delle specie aquatiche del genere Ranunculus. 969. Potaniogeton polysonìfoliuni Pourr. P. spicis longiusculis, cylindraceis, densitloris, phyllorum peri- gonii limbo obcuncato-subrolundo, latitudine et longitudine subsequali, unguiculato, fructibus subrotundis, compressis, apice obtuse mucro- nulatis, margine ohtusis, pcdunculis longiusculis, haud incrassatis, terctibus, fohis longc petiolatis, natantibus coriaceis, oblongis, apice acutiusculis, basi sa3pe leviter cordatis, submersis lanceolatis, sub an- thesi persistentibus, stipulis ohtusis, caule simplici, radicante, Potamogeton polygonifolius Pourr. chi. narb. in ad. torn. 3. p. 325. ann. 1788. Harltn. scand. fi. edìt. 7" cap. 27. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 312. Potamogeton oblongus Yivl ann. hot. 1. pari. 2. p. 162. et fi. 628 NAJADACEE. itaì. fragni. 1. p. 1. ann. 1808. Dee. fi. frane. 5. p. 210, quoad pi. lig. Reìch. fi. germ. exciirs. 1. p. 9. Beri. fi. ital. S. p. 225. Koch nìjn. fi. germ. et helv. edìt. 2. p. 775. De Not. rep. fi. Ug. p. 379. rigore. — Viv. fragm. fi. ital. tab. 2. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei ruscelli e nei laghi del- l'Appennino settentrionale e centrale donde discende raramente nei "• luoghi bassi. La possiedo dell'Appennino ligure dei ruscelletti del Monte della Scaggia dove la raccolse Viviani, del Monte Moro nella Val di Polcevera e nell'Appennino dell'Olba. Bertoloni scrive di averla ricevuta dal Prof. Ottaviani del Lago di Colfiorito nell'Appennino del- l'Umbria. Il prof. Pietro Savi l'ha trovata nel Padule diBientina. Fio- risce in Maggio e Giugno ed è perenne. Distribuzione geografica. — Pianta estesa dalla Norvegia e dalla Svezia per la Germania e la Francia sino ai nostri Appennini. Osservazioni. — È affme ma distinta dal Potamogeton natans per essere più piccola , per le stipole ottuse, per le foglie più piccole, per i peduncoli sottili e non ingrossati , per la spiga più gracile e massime per i frutti che sono quasi tondi, schiacciati lateralmente, e con una piccola punta ottusa all'apice: essi diventano rossi seccandosi. »6S. Potantogeton rufesceMS Schrad. P, spicis breviusculis, cylindraceis , fructibus parvis (ex sicco) ovatis, lenticulari-compressis, apice margineque acutis, pedunculis bre- vibus , crassis , teretibus, foliis inferioribus alternis , sessilibus , lan- ceolatis, membranaceis, pellucidis, obsolete venosis, margine integer- rimis et tevibus , obtnsiuscuhs vel obtusis, natantibus oppositis, sub- coriaceis, obovato-oblongis vel oblongo-lanceolalis, obtusiusculis vel obtusis, basi in petiolura folio breviorem attenuatis, caule simplici. Potamogeton rufescens Schrad. in Cham. adnot. ad Kunth fi. ierol. p. 5. Reivh. fi. germ. excurs. 1. p. 8. a. b. Koch syn. fi. germ. et helv. edìt. 2. p. 777. Bert. fi. ital. 2. p. 231. Kunth enum. pi. 3. . p. 129. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 313. Ambros. fi. Tijr. anstr. 1. p. 768. Potamogeton annulatum Bellard. siirp. nov. p. 3. tab. 1. Potamogeton obscurum Dee. fi. frang. 5. p- 311. Potamogeton alpinus Balb. mise. bot. 1. p. 13. Potamogeton ob'tusus Dncros in Gaud. fi. helv. 1. p. 468. var. a. et b. tab. 4. POTAMOGETON. 629 Figure. — Fior. dan. tab. 1450. Reìcli. kon. tah. 18i. f. 322. Stazione, Abitazione e Fioritura, — Nelle acqiie stagnanti e nei ruscelli alpini. Nasce nel Lago di Ckamollet e nel Lago di Biona nella Valle di Aosta in Piemonte dove fu raccolta da Piotta e da Tillier (Bel- lard. Balb.), in luoghi alpini del Bellunese (Menegh. secondo BertoL), e nel Tirolo in Pustaria nei fossi a levante di Silliam, a Taufers verso Gais, nel Lago di Prags e di Antliolz ma non nel Trentino (Facchini secondo Ambrosi). Fiorisce in Luglio ed Agosto. Distribuzione geografica. — Specie estesa in Europa dalla Lap- ponia, dalla Norvegia e dalle Isole Britanne sino alle Alpi itahane. Nasce pure in Siberia, in Unalasca e nell'America settentrionale. 969. Potauiogeton graiiiiiieum L nn. P. spicislongiusculis, tenuibus, laxiusculis, phyllorum perigonii limbo obcuneato-rotundato , magi? longo qnam lato , longiuscule un- guiculato, fructibus lenticulari-compressis , margine obtusis, pedun- culis valde elongatis, teretibus, apicem versus incmssatis, foliis infe- rioribus alternis, sessilibus, membranaceis, pellucidis, obsolete ve- nosis, lanceolato-linearibus, anguste vel lato-lanceolatis, acuminalis, basini versus attenuatis, acutis, natantibus oppositis, subcoriaceis, lan- ceolatis ovatisve, aculis, longe petiolatis, caule ramoso. Potamogeton gramineus Limi. sp. pi. p. 184. Kochsyn. fi. germ. et helv. edil., 2. p. 777 var. /5. Gven. et Godr. fi. de Frane. 3. pari. 1. p.314. var. jS. Ambros. fi. Tijr. Mistr. 1. p. 170. Potamogeton distachyon Bellard. siirp. nov. in adnot. ad Potam. annulatum p. 3. Potamogeton heterophyllum Dee. fi. fr. 3. p. 184. Potamogeton augustanum Balh. mise. boi. 1. p. 14. Beri. fi. ital. 4. p. 231. Potamogeton variifolium Thor! chi. p. 47. in herb. Webb. Potamogeton longepedunculatum Mérat. rev. fi. pans. p. 494. Figure. — Balb. l. e. lab. 3. fìeich. ic. fi. grem. XLII, fig. 73. 74. h. hybridus, foliis superioribus oblongis, ovatisve, basi subcor- datis, mucronulatis. Potamogeton hybridum Pelafin. inst. 2. p. 289. Ten! sijll. p. 78. Potamogeton heterophyllum Ten. fi. nap. 3. p. 166. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nelle acqUe stagnanti C ncllc 630 ' NAJADACEK. acque lentamente correnti dei fossi delle parti settentrionali della pe- nisola. Nasce nel lago eh' è poco lontano dalla straila tra Oyaz e Bioiììinz nella Valle di Aosta (Tdlicr, Fiotta secondo Balbis! nell'erbario di Torino), nelle risaie delia Valle del Ticino (Ilota!), e nel Trentino nei fossi di Biusac nella Valle del Pine (Facchini secondo Amlìros.) La var. b. nasce nel Lago di San Giovanni nel Monte Gargano nel Re- gno di Napoli, (Tenore!) donde già la descrisse Petagna. Fiorisce da Giugno ad Agosto. Distribuzione geografica. — In Europa dalla Lapponia e dalla Nor- vegia tino alle parti settentrionali d' Italia. Nasce pure nel!' America settentrionale. Osservazioni. — Pianta proteiforme per la forma delle foglie e per la maggiore o minore loro consistenza, come pure per la mag- giore 0 minore lunghezza dei peduncoli. Le foglie inferiori sono ora più strette ora più larghe, più corte o mollo lunghe; le superiori poi, che talvolta mancano interamente , sono ora ovali, ora allungate, for- nite di piccioli più lunghi o più corti. Nella var. b. , della quale la pianta favoritami da Tenore manca dello foglie inferiori, le foglie nuotanti sono anche più larghe, più consistenti, con un picciolo più corto, con la lamina scavata alla base quasi in forma di cuore e i peduncoli piià corti. A questa varietà corrispondono perfettamente alcune piante che il Sig. Hartmann mi ha favorito di Gefle in Isvezia. Per altro tra questa e la specie si trovano tutte le forme intermedie. 990. Potantogeton coloratimi Hornem. P. spicis longiusculis, gracilibus, fructibus parvis, subrotundis , jenticulari-compressis, margine acutiusculis, pedunculis teretibus , haud incrassatis, foliis omnibus membranaceis, pellucidis , margine laevibus, petiolatis, submersis alternis, oblongis vel lanccolato-obova- libus ant lanceolatis , supcrioribus ellipticis vel ovato-ellipticis , basi saepe subcordatis , caule ramoso. Potamogeton coloratutn Hornem. in fi. dan. lab. 14i0. Kunlh enum. pi. 3. p. 130. Ambros. fi. Tyr. anstr. 1 . p. 769, Potamogeton plantagineum Ducros in Roem. et Schull. syst. veg. 3. p. 504. Reicli. jl. genn. excurs. 1 . p. 9. Gaud. fi. helv. 1 . p. 471. Beri. fi. Hai. 2. p. 232. Guss. fi. sic. prodr. 1. p. i99 et suppl. I. p. 48. et syn. fi. sic. 1. p. 205 et 3. in add. et emend. POTAMOGETON. 631 p. 790. De Not. rep. (l. lig. p. 379. Greti! et Godr. (1. de Frane. 3. pari. 1. p. 315. Potamogeton siculum Tm! in Guss. syn. fi. sic. 3. p. 700 in add. et emend. Figure.— FI. dan. tab. 1449. Reich. ic. ft. gemi. XLV pg. 83, 84, 8!2. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nelle acque staglianti 0 len- tamente correnti delle parti occidentali e rarissimamente delle parti settentrionali della penisola e nelle isole di Corsica, di Sardegna e di Sicilia. Nasce abbondantemente nelle due Riviere di Genova, in Toscana presso Massa marittima nel Lago dell'Accesa (P. Savi! ) in Sicilia presso Comiso nella marina di Bcrdia (Guss. Todar !), Spaccaforno (Tineo), e nel Gurgo diCaccaci (Tmeo!). In Corsica presso Bonifacio (Requien). In Sardegna nelle acque correnti delle parti centrali (Moris!). Haus- mann iscrive di averla raccolta presso Frangart nelle vicinanze di Bol- zano e che Leybold l'ha raccolta nel Lago di Kaltern. Fiorisce in Maggio e Giugno e nei paesi meridionali in Aprile e Maggio. Distribuzione geografica. — Trovasi nelle acque stagnanti e len- tamente correnti del Laucnburgo, della Svizzera , della Francia, del Tirolo , dei luoghi indicati d'Italia e delle isole di Sicilia, di Corsica e di Sardegna e in Grecia. Osservazioni. — Anchc questa specie varia molto per la forma delle sue foglie inferiori e superiori, secondochè nasce nelle acque sta- gnanti o lentamente correnti. In queste il fusto si allunga, si allun- gano le foglie anche le superiori che sono talvolta non scavate a guisa di cuore alla base. A questa ultima forma appartiene certamente il Potamogeton siculum di Tineo , dal quale mi fu favorita questa sua supposta nuova specie. 11 prof, de Notaris ha già saviamente notata nel suo Reperlorinm Florw ligustkce la somma variabilità di questa specie. Questa specie ha le foglie non lucenti né seghettato-scabre come nel Polamoqelon lueens , e porta oltre al nervo mediano grosso da 5 a 11 vene longitudinali per parte, le quali sono unite tra loro da vene quasi trasversali che costituiscono quasi una foglia cancellata, 0 almeno una rete più fitta di quella che si vede nel Potamogeton lu- eens : il tessuto di tali foglie è anche più lasco che in questo. 632 NAJADAGEE. *■ Folla omnia submersa, membranacea, confomiia, inferiora alterna, floralia opposita. Stipulai Inter se connatse, a folio distinctse. «. foliis lanceolatis, oblongis rotundisve Homophylli Koch. CoN- FORMIFOLII Kiinlh. 991. Potaiiioseton luceu» Linn. P. spicis longiusculis, crassis, obtusis, perigonii phyllorum limbo subtriincato , magis lato qiiam longo , longiuscule unguiculato , fructi- bus ovatis, lenticularibus, dorso leviter carinatis, apice rostellatis, pe- diinculis superne incrassatis , foliis omnibus submersis, conformibus, breviter peliolatis, lanceolatis vel ovatis, acutis, mucronulatis , mar- gine argute serriilato-scabris, subundulatis, membranaceis, pellucidis, inferioribus alternis, superioribus oppositis, caule ramoso. Potamogeton lucens Linn. sp. pi. p. 183. Ali. fi. ped. i.p. 23i. Verta h. r. pau. p. 78. Desf. (l. ali. I. p. 149. Savi (l. pis. 1. p. 193. Suffr. pi. du Friotil p. 119. Dee. fi. frang. 3. p. 185. et 5. p. 311. jS. ìYocc. el Baìb. fi. ticin. 1. p. 82. Morie, fi. venet. 1. p. 97. Polliti, fi. veron. 1. p. 187. Fiorin. in giorn. arcad. 18. p. 161. Ten. fi. nap. 3. p. 167. Guss. fi. sic. prodr. 1. p. 201 et add. p. 4. Nacc. fi. venet. 1. p. 124.Gaud. fi. helv. 1. p. 472. Reich. fi. germ. exciirs. 1. p. 8. Comoll. fi. comens. 1. p. 215. Beri. fi. ital. 2. p. 228. Kunlh enum. pi 3. p. 132. Puccin. syn. fi. lue. p. 94. Vis. fi. dahn. 1. p. 190. Guss. syn. fi. sic. 1. p. 206 et 2. p. 790. in add. et emend. Koch syn. fi. germ. el helv. edit. 2. p. 778. De Net. rep. fi. lig. p. 380. Gren. et Godr. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 315. Ambros.fl. Tyr. austr. 1. p. 771. Potamogeton foliis angustis splendentibus Cup. h. calli, suppl. alt. p. 74. Potamogeton alpinum, plantaginis folio Sez. cai. veg. mariti, p. 89. var. /3. lab 2. f. 2. Figure. — Reich. ic. fi. germ. voi. 7. fìg. 2. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nelle acque salse dei baSsi fondi del mare tanto dalla parte dell'Adriatico quanto del Mediterraneo. Nasce nella Laguna di Venezia a San Giorgio Maggiore (Bert.), a Capo d'Istria (Mich. sec. Targ.), nella spiaggia di Ravenna (Dall'Agata), nelle paludi salse di Comacchio (Salina), nelle spiagge di Napoli (Ten. Brunn.) e di Corsica presso S.Fiorenzo (Sol.) e presso Bonifacio (Req!). Fiorisce in Giugno. Distribuzione geografica. — Pianta dei bassi fondi dei mari di Europa. Osservazioni. — SuWà Phucogroslìs miììor di Cavanilles, riferita da molti botanici a questa specie, vedi ciò che ne ho scritto nelle os- servazioni alla specie seguente. 990. Zostera nodosa Ucria. Z. caule sarmentoso, foliis anguste linearibus, iritegerrimis, pluri- nerviis (Guss). Zostera nodosa Ucrìa pi. ad Unix. op. add. n. 30. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 505. Bert. fi. ital. 10. p. 6. ZOSTERA. 65'J Alga gramineo folio, triphylla, sarmentis vitis, dulci succo siigibi- libus Cup. h. calli, suppl. p. 239. Zostera marina Targ. Tozz? cat. veg. marin. p. 87. lab. 3. Figure. — Phucagrostis minor Cavol? phucagr. p. 14. lab. 2. Alga gramineo folio tnphyllos, sarmentis vitis Cup. panph. sic. 2. lab. 191. Stazione , Abitazione e Fioritura. — Nelle acque Salse dei baSsi fondi del mare cbe bagna le spiagge di Sicilia (Guss.) come pure nel Golfo della Spezia (Bertol.). Fiorisce in Luglio. Distribuzione geografica. — Specie mediterranea. , Osservazioni. — Hiporlo qui questa specie sulla fede di Gussone e di Bertoloni , poiché io non ho osservata questa pianta sul posto né veduto nelle piante secche i suoi fiori ed i frutti. Le foglie secche di essa sono simili ma più strette di quelle della Phucagrostis , hanno però cinque nervi e hanno una vena longitudinale frapposta tra nervo e nervo nella quale si vede qualche macchiolina rossiccia. Stando alla figura di Cavolini per quanto concerne i nervi delle foglie parrebbe che egli avesse nella sua Phucagrostis minor descritta questa specie piuttosto che la Zostera nana , la quale ha le foglie uninervi. CCXIil. PHITCA&KOSTIS Cav. Cav. phncagrostid. Theophrasti ami. 1792 ex parte. Gyraodocea Konig. in annal. of botan. 2. p. 77 {1806) EndL gen. pi. 230. Kunth enum. pi. 3. p. H8. Flores dioici. Masculi ad stamen solitarium redacti per binos va- gina foliorum duplici involuti pedicello? longiusculo insidentes. Fila- menta brevia, connata. Antherae magnse, basi acute bifidae, dorso con- natae, apicibus liberis, acuminato-bifulis , secundum longitudinem dehiscentes. Pollen confervoideum. Foeminei ad pistillum solitarium redacti, per binos vagina folli simplici involuti, brevissime pedi- celiati. Ovaria sessilia, approximata, hbera, dorso convexa, facie plana, uniovulata. Ovulum pendulum. Stylus filiformis , ovario continuus. Stigmata 2, fìliformia, longissima. Fructus Fructus gemini, aiquales, sessiles, dimidiato-ovati , lateribus com- pressiusculi , stylo persistente rostrati, monospermi, non dehiscen- tes (capsulge bivalves Konig). Pericarpium coriaceo-membranaceum. Semen absque fuuiculo suspensum, oblique oblongum, lateribus com- 660 NAJADACEE. pressiusculiim (cruribus subaequalibus Endl.). Integuraentum seminis simplex, membranaceum. Embryo exalbuminosus , semini conformis, macropodus (hotnotropus Endl.). Radicula maxima, oblique oblonga, lateribus lenticulari-compressa, e medio marginis exterioris rectioris extremitatem emittens cotyledonarem , tenuem, teretem, leviter cur- vam, SLirsum (ad hilum) directam, radicula^ incumbentem (Kunth). Abito. — Pianta sommersa, dioica, con fusti sarmeiitosi, radi- canti, orizzontali, ramosi, con i rami eretti, fioriferi. Tanto i fiori ma- schi quanto i femminei sono due, sostenuti da un pedicello e ridotti i primi al solo stame e i secondi al solo pistillo, e abbracciati da una guaina delle foglie che è aperta da una parte. Le foglie sono lineari , quasi tonde all'apice presso il quale hanno nei margini qualche piccolo dente come di una sega, membranacee, verdi , con cinque a sette nervi longitudinali e con unao due venette longitudinali frapposte ai nervi, nelle quali si vedono delle macchioline o Imeette rossicce. Non ho ve- duti i frutti maturi. Osservazioni. — Ho descritta la pianta secca del mare napoletano delle vicinanze del Capo Miseno, dove ho veduta ma non descritta la pianta viva. Ho creduto di dover conservare il nome di Phucagrostis quantun- que Cavolini avesse compreso in esso oltre alla pianta in esame una specie di Zostera non solo perchè è anteriore a quella di Cymo- docea dato da Konig, ma ancora per serbare un genere che fu fondato dal primo illustratore di queste importanti e difficili piante fanerogame marine. 991. Pliiicagrostis major Cav. Phucagrostis major Cav. pìmcagrosl. p. 13. Ten. syll. p. 479 el II. nap. 5. p. S92. Boiss. voyag. en Espagit. p. 588. Guss. syn. (l. sic. 2. p. 564. Gymodocea sequorea Konig annal. of boi. ^. p. 96. Kunth enum. pi. 3. p. 118. Zostera mediterranea Dee. fl. frane. 3. p. 154. Zostera serrulata Beri. fi. ital. 10. p. 5. ex parte et exclus nonn. syn. Alga gramineo folio Cup. h. calli, suppt. alt. p. 6. Figure. — Cavai, l. e. lab. 1 . Konig. l. e. lab. 7. Stazione, Abitazione e Fioritura — Nelle acque dei bassi fondi PHUCAGROSTIS. 661 del mare presso Napoli tra Posilipo e i Bagnuoli presso il promonto- rio di Conioglio dove primo la scoperse Cavolini , al Capo Miseno e presso le spiagge di Sicilia come pure delle isole adiacenti (Guss.). Fiorisce in Gmgno e Luglio. E perenne. Distribuzione geografica. — Specie delle acque salse dei mari che bagnano 1' Europa meridionale. Usi. — Le foglie secche sono adoperate dai mercanti per incassare le cose fragili come essi fanno di quelle della Posidouia Caidim. NAJADEE. NAJADEyE Kiinlh enutn. pi. 3. p. 111. Herbse fluviales. Flores dioici vel monoici. Masculi ad stamen so- litarium redacti, interdum tunica duplici involucrati. Anthera quadri- vel unilocularis, apice aperta. Foeminei ad pistillum redacti. Ovarium sessile. Ovulum e basi erectum, anatropum. Stylus brevis vel longiu- sculus, simplex vel duplex? Stigmata 2-5 filiformia. Fructus subdrupa- ceus. Semen e basi erectum. Embryo macropodus. Considerazioni geografiche. — Questa piccola tribù è rappresentata nella nostra flora da ambedue i generi di essa. Non si trova in ItaHa la Caulinìa jlexilis Willd. che nas«;e in Germania ed in Svizzera, ma in- vece la Cnuìinia alaganensis, che è una specie propria se pure non è un sinonimo della C. gratninea Delil. CCULI^Il. WAJAS Wiìld. Wìlld. sp. pi. 4. pars 1. p. 331. Endl. gen. pi. p. 230. Najadis species Lìnn. gen. pi. p. 5IS. Kunth enum. pi. 3. p. 111. Ittnerae species Gmel. fi. badens. 3. p. 590. Fluvialis Midi. nov. pi. gen. p. 11. tab. 8. fig. 1 et 2. Flores dioici, in axillis foliorum subsolitarii. Tunica duplex, exte- rior calyptraeibrmis , apice bicuspidata, bine fissa, interior demum pe- im NAJADACEE. dicellata, apice in lacinias qnatuor rupta. Anthera sessilis, tetragona, abriiptim apiculata, quadrilocularis, polline globoso foeta (Endl.). Foeminei. Perigonium nullum. Ovariiim sessile, oblongum, unilocula- re. Ovulum unicum, e basi erectum, anatropum! Stylus brevissinius. Stigmata plerumque 3 vel 2, filit'orraia, elongata, introrsum papillosa. Fructus subdrupaceus , monospermus , epicarpio membranaceo, sece- dente, putamine duro. Semen e basi erectum, rectum. Testa tenuis- sima, fere hyalina. Embryo semini conformis, exalbuminosus, rectus, macropodus, extremitate radiciilari infera, hilum spectante. Abito. — Pianta sommersa , fornita di un fusto ramoso e spesso aculeato , di foglie rigide , di un bel verde , opposte o quasi opposte e talvolta anche a tre a tre o più , lineari , sinuoso-dentate nei margini , con i denti spinosetti; e di frutti ovali, di colore olivastro, posti solitarii air ascella delle foglie. 993. Maja» major Ali. N. foliis oppositis vel subternis, linearibus, repando-dentatis, den- tibus spinulosis, caule ramoso, subtereti, saepe aculeato. Najas major Ali! fi. ped. 2. p. 221 e.x specim. in herb. Webb. Dee. fi. frane. 2. p. 581 var. a et jS. Morie, fi. venet. 1. p. 383. Pollin. fi. veron. 3. p. 47. Seb. et Maur. fi. rom. prodr. p. 321. Nace. fi. venet. 5. p. 3. Ten. fi. nap. 5. p. 347. Kunth enum. pi. 3. p. 112. Koch syn. fi. gemi, el helv. edit. 2. p. 782. Cren, et Godr. fi. de Frane. 3. part. I.p. 322. Najas marina a. Linn. sp. pi. p. 1441. Suffren pi. du Frioul p. 193. Savi! due cent. p. 199. Reich. fi. gemi, excurs. 1. p. 150. Pitccin! syn. pi. lue. p. 514. , Najas fluviatilis Lfìnnk. eneycl. hot. 4. p. 416. Ambros. fi. Tyr. auslr. I.p. 764. Najas monosperma Willd. sp. pi. 4. pari. 1. p. 331 . Noce, et Balb. fi. ticin. 2. p. 182. Pollin. viagg. p. 17. Najas tetrasperma Wìlld. l. e. Ittnera major Gmel. fi. bad. 3. p. 590. lab. 3. Fluvialis latifolia, fructu minus obtuso, monospermo et Fliivialis latifolia, fructu obtjjso, tetraspermo i)iic/i. nov. pi. gen. p. 11. Fluvialis pisana, foliis denticulatis Seg. pi. veron. svppl. p. 99. Z annidi, op. posili, p. 24. NAJAS. 005 Figure.— Lam/c. ìli. tab. 799. f. i. Flnvialis Mieli, l. e. tab. 8. (ìg. i et 2. i Stazione, Abitazione e Fioritura. - Nelle acque dei laghi, dei fossi e dei canali della penisola; è più comune nelle parti settentrionali, diviene più rara nelle parti centrali e meridionali. Non l'ho delle isole. Fiorisce in Giugno e Luglio. È annua. Distribuzione geografica. — Specie comune in Europa. Nasce pure nelle isole di Sandwich. Descrizione. — I fiori femminei sono formati dal solo pistillo. L' ovario è ovale, un poco acuto, di color verde sfumato di rossiccio, ed ha una sola loggia: l'ovulo è inserito alla base dell' ovario , eretto ed anatropo. Lo stilo è corto, cilindrico e bianco come gli stimmi che per lo più son tre, lunghi e con alcune papille, massime in dentro : talvolta vi sono due stimmi. Il frutto è unanucula ovale, di colore oli- vastro, con un epicarpio tenue, facile a separarsi dal nocciolo, il quale è grosso, verde e punteggiato di fuori, i punti sono sporgenti e grossi. La testa del seme è delicatissima, bianca, trasparente e liscia; aderisce; in parte al nocciolo. L'embrione riempie tutta la cavità del frutto, è lungo quanto questo, è cilindrico, con una radichetta grossetta, ottu- sa, inferiore che corrisponde all'ombelico. Le foglie son di un bel verde, lineari, sinuato-dentate, con denti molto acuti, terminate an- che da un dente all' apice e con pochi denti simili e come aculei soli- tarii e distanti nella pagina inferiore lungo il nervo mediano della stessa : anche il fusto ha spesso simili aculei. Osservazioni. — Tutte le piante conservate nell' erbario di Micheli hanno il frutto monospermo , né per quanto abbia cercato e fatto cer- care la pianta con il frutto tetraspermo nei canali tra Pisa e Livorno mi è riuscito di trovarla. Dubito clie sia stato cosa accidentale ciò che Mi- cheli ha descritto per frutto tetraspermo. Non ho studiata la pianta ma- schia ma solo la feminea. Micbeh figura questa specie come monoica. CCXIilII. CAUEiIWIA Wdld. Willd. sp. pi. 4. part. 1. p. 182. Endl. gen. pi. 230. Najadis species Lìnn. gen. pi. 152. Kunlh enum. pi. 3. p. ili. Ittnerae species Gmel. fi. bad. 3. p. 590. Fluvialis Mich. nov. pi. gen. p. 11. tab. 8. f. 3. Flores monoici, in axillis foliorum glomerati. Anthera elliptica, evalvis, basi in filamentum crassiusculum attenuata intra tunicam ce!- 6b4 NAJADACKK. lulosam, tubulosam, medio ventricosam, apice apertam et denticula- tam inclusa, polline globoso foeta (Endl.). Feminei. Ovarium sessile, oblongum, uniloculare. Ovulum unicum, e basi erectum, anatropum! Stylus" longus, simplex vel duplex? Stigmata 2, brevia. Fructus sub- drupaceus, monospermus, epicarpio membranaceo, secedente, puta- mine duriusculo. Semen e basi erectum, rectum. Testa tenuissima, hyalina. Embryo semini conformis, exalbuminosus, rectus, macropo- dus, extremitate radiculari infera, hilum spectante. Abito. ^ Piante sommerse, con un fusto delicato, ramoso, con foglie opposte , terne o in giro, strettissime, lineari, leggermente dentato-spinosette , curvate in giù o diritte, con le guaine larghette e fornite nel margine superiore di alcuni piccoli denti a guisa di ciglia, ovvero di un dente solo. 993. Catilinia fragilis Willd. C. foliis ternis oppositisve, anguste linearibus , recurvatis, mar- gine remote dentato-spinulosis, rigidis, vaginis foliorum superne ci- Hato-denticulatis , stylo simplici , fructu tereti-lanceolato , longitudina- liter striato , transversim striatulo. Caulinia fragilis WiUd. in ad. aead. berol 1198. p. 88. el sp. pi. 4. pan. 1. p. 182. Noce, et Balb. fi. ticin. 2. p. 163. Godr. el Gren. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 322: Ambros. fi. Tyr. austr. 1. p. 763. Najas minor Ali! fi. ped. 2. p. 221 ex specimine in herb. webb. Dee. fi. frane. 2. p. 587. Balb. fi. laur. p. 164. Maur. rom. pi. cent. XIII, p. 43. Morie, fi. venet. 1. p. 384. Pollin. fi. veron. 3. p. 43. Nacc. fi. venet. 5. p. 4. Reich. fi. germ. excurs. 1. p. 151. Piicein ! syn. pi. lue. p. 514. Koch syn. fi. germ.el helv. edit. 2. p. 783. Kunth enum. pi. 3. p. 113. Beri. fi. ital. 10. p. 296. Najas marina Savi due eenl. p. 199 var. 2. Ittnera minor Gmel. fi. bad. 3. p. 592. tab. 4. Caulinia microphylla Noce, et Balb. fi. tic. 2. p. 163. Caulinia minor Coss. et Germ. fi. parìs. p. 575. Fluvialis minor, foliis angustissimis, denticulatis , deorsum refle- xis, fructu acuto, tenuiori, monospermo Mich. nov. pi. gen. p. 11. Fluvialis angusto longoque folio Seg. pi. veron. 3. p. 99. Figure. — Wtlld. l. e. tab. 1. f. 2.- Fluvialis jU/c/i. /. e. tab. 8. fig. S. GAULINIA. 665 Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nei fossi e nelle acque Sta- gnanti delie parti settentrionali e centrali della penisola sino a Roma. Fiorisce in Giugno e Luglio. É annua. Distribuzione geografica. — Nelle parti centrali e meridionali di Europa. Anche in Pensilvania Kunth. Descrizione. ■ — L' ovario è allungato, stretto e termina insensibil- mente nello stilo eh' è lungo e si biforca all' apice in due stimmi corti. L' ovolo é diritto , eretto , anatropo ! il frutto è lanceoiato-cilindrico, di colore olivaceo scuro. L' epicarpio è staccato dal nocciolo , il quale è verde, con righe longitudinali ed altre delicatissime trasversali. La testa è tenuissima , trasparente e 1' embrione è come nella Najas major. Le foglie sono strettissime, lineari, come solcate in alto, enei margini con denti aculeolati e alquanto distanti : sono curvate ad arco in giù e di colore verde scuro, quasi opposte o a tre a tre: le loro guaine hanno il margine superiore fornito di 6 a 8 piccoli denti, acutissimi a guisa di ciglia. Osservazioni. — lo non ho di Egitto questa specie secondo che scrive Kunth , bensì una Caulìnia dei fossi presso Fayoura la quale è distinta daWa fragili s per le foglie più larghe, acute e pinnatifido-den- tate, con le lacinie o denti molto vicini: le guaine sono anch' esse for- nite nel margine superiore di denti a guisa di ciglia, ma sono in alto più larghe e come dilatate. L'ovario è lanceolato, lo stilo poco lungo. Chiamo questa specie Caulinia pedinata. 994. Caulinia alasanensis Poìlin. C. foliis verticillato-fasciculatis , linearibus, rectis, mucronulato- denticulatis , vaginis utrinque unidentatis, stylo subsolitario, elongato (Polhn. et Bert.). Caulinia alaganensis Polliti, hort. et provine, plant. veron. nov. fase. 1. p. 26. Caulinia intermedia Balh. elench. recent, stìrp. p. 4. Noce, et Bali), fi. tic. S. p. 163. Najas alaganensis Pollin. fi. veron. 3. p. 49. Reich. fi. germ. excurs. 1. p. 151. Kunth ennm. pi. 3. p. 115. Bert. fi. ital. 10. p. 296. Figure. — Noce, ct Ball. l. c. lab. 15. Stazione, Abitazione e Fioritura — Nei foSsi delle risaje preSSO 42* 066 NAJADACEE. Alagna nella provincia di Novara (Pollini) e nelle paludi di Mantova (Barbieri secondo Bertol.). Fiorisce in Giugno e Luglio (Pollin.) Distribuzione geografica. — Pianta finora nota delle parti setten- trionali della nostra flora. Osservazioni. — lo non possiedo questa specie ma la riporto qui sulla fede di Pollini e di Bertoloni: debbo però notare che la pianta favoritami da Barbieri con il nome di Najas alaganensìs delle paludi mantovane è certamente la C. fragìlis. Stando alla descrizione fatta da Pollini, pare che questa sia una specie distinta dalla precedente, lo ne copio qui quella descrizione, Radices capillares, longse , annuse. Caules plures, pedales et ultra ramosi, diffusi, ramis dichotomis. Folia verticillato-fasciculata, linearla, acuta, circiter uncialia, angustissima, minutissime denticulata, basi in vaginulam utrinqueunidentatam desinentia. Flores axillares, sessiles. Ova- riumovatum, acutum, stylo simplici vel duplici persistente terminatum. Differì a vulgari Caulinia fragili foliis numquam oppositis vel ternis distichis recurvis rigidisque et dentibus minutissinìis ssepe tantum len- tis ope distinctis, insuper vaginula foliorum utrinque unidentata. Debbo avvertire che a questa descrizione corrisponde perfetta- mente la pianta di Rosetta in Egitto descritta e figurata da Delile nella sua Flora cegyptìaca , p. fS8. tah. 50. f. 3 con il nome di Caulinia graminea. Inclino a credere che la nostra pianta sia un semplice si- nonimo di questa, e che forse .si sia introdotta casualmente in quel punto della provincia di Novara., FAMIGLIA VENTESIMAPRIMA. JLEJfMJWAVJEM!. Lemnace-E Duby hot. gali. I . p. 533: Link, handb. 1. p. 289. Endl. gen. pi. p. 232. Brongn. ennm. des genr. p. 79. Najadarum genus Juss. gen. pi. p. 19. AroidE/E trib. Lemnace.e Schleid. monogr. in ann. des scienc. nat. 2"" sèrie tom. 13. p. 146. Kunlh enum. pi. 3. p.,2. Pistiace^ ex parte Lindi, veget. kingd. p. 124. Herbulaì liberae, natantes vel submersfle, arhizse? vel mono-poly- rhizae, radicibus caliptra terminatis. Vasaspiralia rudimentaria transito- LEMNAGEE. 067 ria (in pistillo) vel conspicua (in tota pianta), asis ad piuictum reductus cLim tbliis in frondem coniluens. Frons : Singiila pianta completa , ex rima una basilari vel duabus lateralibus prolifera, prole nuda vel stipulis duobus membranaceis aucta. Hybernaculum : bulbillus autumno Cundiim aqua^ vere superficiem petens. Flores monoici, rarius dioici (Endl.), duo masculi et femineus ex eadem spatha enati, (in Wolfia utrique solitarii) liic ad pistillum, illi ad stamina solitaria redacti; spadix ob a\im suppressum fere nullus. Spatha monophylla, primiimclausa, per faciem compressa, reti- culato-pellucida, dein superne antice prò emissione tlorum rupta (ur- ceolata) membranacea, staminum evolutione irregulariter fìssa, in fruclu lacerata et evanescens. Flores masculi nudi , alter altero prae- cocior. Filamenta filiformia. Antliera? biloculares , didima^, loculis di- scretis, subglobosis, bilocellatis, transverse (rima laterali Schleid.) 'dehiscentibus. Pollinis granula globosa, muricata, rima unica? donata. Ovarium sessile, uniloculare. Ovula 1-7, fundo loculi affixa, ana- tropa, lìcmianatropa vel ortbotropa. Stylus continuus. Stigma orbicu- latum, infundibulari-excavatum , stylo latius. Fructus unilocularis, indebiscens, in Telmatophace gibba circum- scissus (teste ic. Ridi, et Schleid.). Pericarpium subcarnoso-mem- branaceum. Semina 1-7, fundo loculi affixa, erecta vel horizontalia. Integumentum duplex; exterius coriaceo-carnosuni, interius membra- naceum. Albumen semini conforme, carnosnm, interdum parcissimum. Embryo inclusus, axilis, rectus, monocotyledonus, ad unum latus (radiculae proximum) rimula transversali prò emissione plumulse retror- so instructus. Radicula supera, infera vel vaga; (lateralis) sub germi- natione partim integumenti interni incrassalam, endostomium (raicro- pylem) cingentem , una ciim parte testai superpositse , opercoli instar, auferens ilìoque operculo calyptrata evadens. Osservazioni. — Non avendo avuto occasione di studiare il fiore e il frutto delle piante di questa famiglia , non ho osato riferirla ad alcuna delle classi precedenti, quantunque per la struttura del fiore e massime del frutto descritta dagli autori, io inclini a crederla più vi- cina a quella delle Aroidee che a quella delle Najadi, alle quali essa é stata riferita. Però è necessario che nuovi studii diligenti , massime del frutto, tolgano i dubbi che giustamente fanno sorgere le descri- zioni diverse e dirò meglio le diverse maniere di considerare il seme e r embrione per farsi una idea precisa di tale famiglia. Per tale man- 668 LEMNACEE. canza di stiidii propri! io ho seguito per ora il lavoro del sig. Schleiden, come il pili esteso e più importante che si conosca sulle Lemnacee, e ne ho copiate da lui e da Kuntti le descrizioni della famiglia e dei generi. Abito. — Le Lemnacee nostre sono piccole pianticelle , galleg- gianti ovvero in parte sommerse, composte di piccole foglioline tonde, quasi ovate ovali o allungato-lanceolate, congiunte insieme a 5 0 4 0 più , piane in ambedue le superficie ovvero come gonfie di sotto, verdi 0 di sotto violetto-rossicce , spesso in tanta quantità da conver- tire la superficie delle acque in verdi praticelli , e fornite di una o molte radici libere, lunghe o lunghette, aventi all' apice come un pic- colo cappuccio che le cuopre. Tali foglie si aprono spesso per due fessure della base, donde escono i fiorellini, i quali si osservano rara- mente. Considerazioni geografiche. — In Italia nascono tutte le specie di questa famiglia eccetto la Wolfìa Deìilii. Le specie nostre concorrono con la loro abbondanza a dare un aspetto particolare alle acque lenta- mente correnti e stagnanti dei fossi, dei canali e dei luoghi paludosi, convertendoli in verdi praticelli. CCXIilV. liEiriWA Scìileid. Schleid. in Linn. lo. p. 390 et in ann. des scienc. nal. 5""' sèrie toni. 13. p. 147. Kuntìi enum. pi 3. p. 4. Lemn^ species Lxnn. gen. p. 478. R. Brownprodr. p. 345. Endl. gen, pi. p. S32. Lenticula Vaili, hot. paris. p. 114. Juss. gen. pi. p. 19. Lenticulariae species Mieli, nov. pi. gen. p. 16. lab. 11. fìg. 3 el 5. Flores masculi 2, alter altero (in evolutione) prsecocior. Filamenta fìliformia, recurva. Ovarium uniloculare; ovulo in fundo affixo, horizon- tali, hemianatropo. Stylus elongatus, recurvus. Utriculus monospermus indehiscens. Semen in fundo aflfixum, horizontale,transversum, nonnisi usque ad medium funiculo adnatum (raphi dimidiata instructum). Em- bryo conicus. Radicula vaga (ab hilo remota, lateralis. Schleid.) Abito- — Piccole pianticelle galleggianti o in parte sommerse, composte di foglioline quasi tonde o allungato-lanceolate, unite insieme in vario modo , piane tanto di sopra quanto di sotto , verdi e ciascuna fornita di una sola radice libera. LEMNA. (369 995. licmna minor Linn. L. frondiciilis obovato-subrotiindis, crassiusculis , utrinque pla- nis et viridibus, per 5-4, rarius plures conjunctis, monorhizis, omnibus natantibus. Lemna minor Linn. sp. pi. p. J376. Ali. fi. ped. 2. p. 220. Wolfde lemna p. 23. Siiffr. pi. dti Frioul p. 486. Balb. fi. taur. p. 152. Dee. fi. frauQ. 2. p. 589. Noce, et Balb. fi. ticin. 2. p. 165. Seb. et Maur. fi. rom. prcdr. p. 321. Morie, fi. venet. 1 . p. 385. Pollin. fi. veron. 3. p. 5i. Ten. fi. nap. 2. p. 333. Nace. fi. venet. 5. p. 7. Gaud. fi. helv. 6. p. 12. Ten. sijll. p. 21. Beri. fi. ilal. 1. p. 125. Broìign. in Archiv. de bolan. 2. p. 97. Comoll. fi. comens. 1 . p. 34. Sckleiden in Linn. 13. p. 390. Pnrcìn! syn. pi. lue. p. 23. Kiinlh enum. pi. 3. p. 4. Koch syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 784. Gus.h. syn. fi. sic. 2. p. 563 et 878 in add. et einend. De Not. rep. fi. liy. p. 382. Godr. et Gren. fi. de Frane. 3.part. 1. p. 327. Ambros. fi. Tyr. anstr. 1. p. 784. Giiss. enum. pi. inarim. p. 316. Lemna vulgaris Savi fi. pis. 2. p. 315. Lenticula minor Scop. fi. carn. edit. 2. toin. 2. p. 213. Lenticula palustris foliolum est rotundum et crassum Ccesaìp. de plani, lib. 16. cap. 35. p. 612. Lenticularia minor , raonorhiza, foliis subrotundis , utrinque viri- dibus Mieli: nov. pi. gen. p. 16. tab. 11. fig. 3. Lenticularia Seg. pi. veron. 1 . p. 280. STotne italiano. — Leuticcbia d'acqua. Figure. — Wolfde lemna fig. 4, 5, 6, 7. Brongn. in archiv. de botan. 2. tab. 12. fig. 1. Lenticula palustris Vaili, boi. par. p. 1 14. tab. 20. f. 3. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nelle acque lentamente Cor- renti e stagnanti di tutta la penisola nelle quali essa nasce tanto abbon- dantemente e fitta da convertirle spesso in piccoli prati verdeggianti. Nasce pure in Sicilia presso Castelbuono(Mina!), in Sardegna (Moris), e in Ischia in luoghi alti alla Casamicciola (Guss.). Fiorisce raramente nel mese di Maggio e di Giugno. Distribuzione geografica. — Pianta sparsa per gran parte della terra. Si trova in Europa, in Asia, in America e nella Nuova Olanda. 1)70 LliMNACEE. 996. lieiniia trisulca L'nn. L. frondiculis oblongo-lanceolatis oblongisve, teniiibus utrinque planis et viridibus, creberrimis , cruciatim conjunctis, stipitatis, sub- mersis, florileris natantibus, radicellis solitariis. Lemna trisulca Linn. sp. pi. p. 1316. Ali. fi. ped. 2. p. 2W. Savi fi. pifs. 2. p. 316. Wolf de lemna p. 20. Suffren pi. dn Fnoul p. 186. Balh. fi. taur. p. 152. Dee. fi. frane. 2. p. 588. Noce, et Balb. jl. tkìn. 2. p. 165. Seb. et Maur. fi. rom. prodr. p. 321. Pollin. fi. veron. 3. p. 53. Ten. fi. nap. 2. p. 333. Nacc. fi. venel. 5. p. 7. Gaud. fi. helv. 6. p 11. Ten. sijll. p. 21. Comoll. fi. comens. 1. p. 34. Schleid. in Unncea 13. p. 391. Beri. fi. Hai. 1. p. 124. Puccìn! syn. pi. lue. p: 22. Kunth enum. pi. 3. p. 5. Koch syn. fi. gemi, et helv. edit. 2. p. 78i. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 562. De Noi. rep, fi., lig. p. ■38^. Godr. et Gren. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 327. Ambrosi fi. Tyr. austr. 1. p. 783. Lenticula trisulca Scop. fi. carn. edit. 2. tom. 2. p. 213. Lenticula pabistris .... alterum genus foliolis oblongis constai, multis ab eodem exortu, stellae modo pedicnlis capillaribus Gxsalp. de plant. lib. 16. cap. 35. p. 612. Lenticula palustris CoBsalp. herb fol. 263. n. 752. Lenticularia ramosa , monorhiza , foliis oblongis , pediculis longioribus donatis Mieli, nov. pi. yen. p. 16. lab. 11. f. 5 excl. syn. G»salp. ad Salviniam natantem pertinente ut recte admonuit Bertolo- nius. Seg. pi. veron. 1. p. 280. Lenticula aquatica trisulca Mtch. cat. pi. hort. cces. florent. p. 56 el ibìd. app. p. 46. Figure.— Mich. fig. di. Wolf de lemna fig. 1, 2, 3. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nelle acque lentamente Cor- renti e stagnanti di tutta la penisola dove è però meno abbondante della Lemna minor, e dell'Isola di Sicilia presso Palermo nelle acque di San Giro, dove l'ho raccolta, Messina (Prestandrea), Spaccalbrno, Si- racusa e al Gurgo del Gotrano (Guss.). Fiorisce in Maggio e Giugno. Distribuzione geograflca. — Anche questa specie è molto sparsa, come la precedente, sulla superficie del globo. LEMNA. 071 Specie dubbia. lienina arliiza Linn. L. frondiculis eilipticis vel ovatis, supra planis, subtus convexis, arhizis, nunc solitariis , mine geminis, magnitudine dissimilibus (Kunth). Lemna arliiza Linn. mani. p. S94. Wolf de lemna p. 30. Savi ft. pis. 2. p. 317. Dee. fi. frang. 2. p. 50. Gaud. //. helv. 6. p. U. Ten. sijll. p. 21. I. F. Hoffinann h>jdr. is lemna arhiza ann. 1838. Beri. fi. ital. 1. p. 126. Kunth enuni pi. 3. p. o. Kocìi syn. fi. germ et helv. edil. 2. p. 784. Godì\ el Cren. fi. de Frane. 3. pari. 1. p. 328. Lenticularia omnium minima arhiza Mkh. nov. pl.gen. p. 16. P.gure. — Mich. l. c. lab. 11. fìg. 4. Wolf l. e. fìg. 22, 23. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nelle acque lentamente cor- renti e slagnanti della penisola. Micheli la scoperse presso Firenze nei Vivai di Poggio Imperiale e in altri pochi luoghi. Savi la descrisse delle acque dell'agro pisano. Tenore scrivo che essa nasce nelle acque len- tamente correnti del Regno di Napoli senza indicarne i luoghi, e Ber- toloni nota di averla ricevuta da Soleirol delle acque stagnanti presso Calvi in Corsica. Distribuzione geografica. — E stata trovata in altre parti di Eu- ropa, in Germania, in Olanda, in Belgio, in Francia. Osservazioni. — Non esscndo Hoti il fiore e il frutto di questa pianta nulla oso dire del genere al quale essa appartiene. Vi è chi du- bita che sia uno stato di altra specie di Lemnacea. CCXIiV. TEIiHATOPHACE Schleid. Schleid. in Linncea 13. p. 391 et in ann. des scienc. nalurell. 2"" sèrie toni. 13. p. 148. Lemnae species Linn. gen. p. 478. R. Brown prodr. p. 345. Endl. gen. pi. p. 232. Lenticulse species Mich. nov. pi. gen. p. 15. lab. 11. f. 1 . Juss. gen. pi. p. 19. Spadix brevissiraus sed discernendus, Flores niasculi 2. Filamenta recurva, medio dilatata. Ovarium 1-loculare, ovulis 1-7 erectis, ana- 672 TELMATOPHAGE. tropis. Stylus elongatus, recurvus. Fructiis capsularis, membranaceus circumscissus (indehiscens Ridi, in icone tamen circumscissus). Se- mina 1-7, erecta, inversa, funiculo secundum totam longitudinem adnata (raphi completa instructa. Albumen parcissimum. Embryo ova- tus. Plumula maxima. Radicula infera, hilum spectans. Abito. — Pianticella piccola, galleggiante, composta di foglioline quasi ovate a rovescio, di un bel verde, piane di sopra, di sotto con- vesso-gonfie, unite tra loro debolmente in modo che le foglioline adulte staccandosi divengono spesso solitarie e sono fornite di una sola radichetta lunea. 999. Teliuatopliace gibba Sdileid. Schleiden in Linima 13. p. 391 . Kunlh enum. pi. 3 p. 6. Ambros. fi. Tyr. austr. 1. p. 785. Lemna gibba Linn. sp. pi. p. 1311. Ali. /?. ped. 2. p. 220. Wolf de lemna p. 26. Baìb. fi. iaur. p. 152. Dee. fi. frane. 2. p. 589. Polliti, fi. veron. 3. p. 54. 3Iaur. cent. XIII. p. U. Tea. fi. nap. 2. p. 334. Nacc. fi. venet. 5. p. 8. Gaud. fi. helv. 6. p. 13. Ten. stjll. p. 21. Beri. fi. Hai. 1. p. 129. C L. Ridi, in archiv. de boi. 1. p. 200. Brongn. in ardiìv. de boi. 2. p. 97. ComoU. fi. comens. 1. p. 35. Pitccin! syn. pi. lue. p. 23. Koeh syn. fi. germ. et helv. edit. 2. p. 784. Guss. syn. fi. sic. 2. p. 562. De Not. rep. fi. lig. p. 382. Godr. et Gren. fi. de Frane. 3. part. 1. p. 321. Lenticula palustris, major, inferne magis convexa, fructu poly- spermo Midi. nov. pi. gen. p. 15. lab. 11. f. 1 . Nome italiano. — Lenticchia d'acqua. Figure. — Wolf l. e. fig. 11, 12, 13, 14, 15. C. L. Ridi. ì. e. tab. 6. Brongn. l. e. tah. 12. f. 2. Stazione, Abitazione e Fioritura. — Nelle acque lentamente cor- renti e stagnanti della penisola dove è meno comune della Lemna mi- nor e trisìilca, e dell' isola di Sicilia dove invece è più comune, e di Ustica. Nasce pure in Sardegna dove è frequente (Moris). Distribuzione geografica. — Nasce in Europa, nel Caucaso , in Egitto, nelle Isole Canarie, nel Capo di Buona Speranza, e nell'Ame- rica boreale. SPIRODEl.A.- iuù CCXIiVf. SPIRODEIiii. Schleid. Schleid. in Linncea 13. p. 391 et in ann. des scienc. nnturell. '■2"" sè- rie toni. 13. p. Ii8. Kiinth enum. pi. 3. p. 6. Lemnse species Linn. gen. pi. p. 478 et pi. auclor. Lenticulge species Vaili, bot. paris. p. 114. Lenticulariae species Mich. nov. pi. gen. p. 16. lab. 11. fig. 1 . Flores masciili 2. Filamenta interne angustata. Ovarium biovula- tum, ovulis erectis, anatropis. Stylus .... Stigma .... Fructus . . . (Schleid. Kunth). Abito. — Piccola pianticella, galleggiante nelle acijue, formata da foglioline quasi tonde, obovato-tonde, quasi piane, con nervi raggianti dalla base verso il margine e l' apice , verdi di sopra ma rossicce e quasi porporine scure di sotto, donde mandano molte radici libere, poco lunghe e aventi all' apice un piccolo cappuccio. 99^. Spiroilela iiolyrltiza Schleid. Scìdeid. l. e. Kunth l. e. Ambros. 11. Tyr. austr. 1 . p. 786. Lemna polyrhiza Limi. sp. pi. p. 1377 . Ali. fi. ped. S. p. 220 Savi fi. pis. 2. p. 316. Wolfde lemna p. 28. Balb. fi. taur. p. 152 Dee. fi. frang. 2. p. 590. Noce, et Balb. fi. licin. 2. p. 166. Pollin. fi veron. 3. p. 53. Ten. fi. nap. 2. p. 334. Nacc. fi. venet. 5. p. 8 Gaud. fi. helv. 6. p. 15. Ten. syll. p. 21. Beri. fi. Hai. 1. p. 127 Comoll. fi. comens. 1. p. 35. Puccini syn. pi. lue. p. 23. Koch syn. fi germ. et helv. edit. 2. p. 784. Godr. et Gren. fi. frane. 3. part. 1 p. 327. Lenticula polyrhiza Lamk. fi. gali. 2. p. 189. Lenticula palustris major Vaili, bot. paris. p. 114. Lenticularia major, polyrhiza, inferne atropurpurea Mich. nov pi. gerì. p. 16. Seg. pi. veron. 3. p. 129. Figure.— Vaili, l. e. lab. 20. f. 2. Mich. l. e. lab. li. fig. tK Wolfl. e. fig. 16. 17, 18, 19, 20, 21. Stazione, Abitazione e Fioritura — Nelle acque lentamente COr FioiiA Italiana. Vol. MI. 43 674 SPIUODELA. renti 0 stagnanti della penisola , però è meno comune delle Lemnn. Non r ho di Sicilia. Moris scrive di averla trovata in Sardegna nelle ac- que stagnanti di Ariola. Distribuzione geografica. — È Sparsa in Europa , in Egitto , nel Caucaso e nell'America boreale. FINE DEL VOLUME TERZO. AGGIUNTA A pagina 404 nelle Osservazioni si aggiunga: Dedico questo genere all' egregio signor Patrizio Gennari, Profes- sore di botanica nella Università di Cagliari , che si è reso benemerito della flora italiana con la scoperta di alcune specie di piante e con i viaggi fatti per le Marche e per la Liguria , e al (juale son grato di avermi favorite alcune specie rare di piante della nostra penisola. mDICE DELLE PIANTE CONTEMVTE IN QUESTO TERZO VOE.VME. «a«c- — ACIS Salisb. 87. - aatumnalìs Herb. 87. — hycmalis Roem. 85. — longifolia Roem. 90. — rosea Sweel 89. ACERAS R. Br. 438. — anlropophora R. Br. 439. , — densiflora Boiss. 434. — hircina Lindi. 443. — inlacla Reich. 434. — longibracteala Reich. 447. — pyramidalis Reich. 431. — secundiflora Lindi. 434. ACTINOGARPUS R. Br. 600. — Damasonium Smith 601. — minor R. Br. 600. AGAVE Linn. 161. — americana Linn. 162. ACIAVE^ Herb. 66. AG A TE^X; Lindi. 161. AJAX Salisb. 106. — bicolor Salisb. 108. — major Ten. 108. — Pseudo-narcissus Hew. 107. ALGA marina Lamk, 637. ALISMA Pari 393. — Damasonium Linn. 601. — parnassifolia Linn. 399. — Planlago Linn. 394. — ranunculoides Linn. 396. — repens Cav. 393. — stellala Lam. 601. AL1SMACE.E R. Br. 390. 607. — Lindi. 620. — Reich. 390. ALISMALES Lindi. S98. 619. AlilSUIE^ Pari. 392. ALMYRA Salisi). 102. — slellaris Salisb. 104. ALTHENIA F. Pelli 647. — filiformis Gren. el Godr. 648. — setacea F. Petit 648. AM£AMTI.E>JE^m: Eadl. 73. 91. AlflARYIilii:^ Pari. 91. A3IARYLLlDACE^Uerhm. AJfMAUYJLMjMnM^JEÌlerhM. 91. 99. — R. Br. 66. AMMARVMjEiIWX:^ Kunlh 91. 99. AMARYLLIS wlncensis^ai. 93. — lutea Linn. 94. — lutea Ten. 93. ANACAMPTIS Rich. 430. — Branciforlii Lindi. 310. — pyramidalis Rich. 431. — quadripunclata Lindi. 309. ANACHARIS 369. 372. — alsinastrum 373. AA^CIADE^IEiC: Pari. 418. ANGUMMjMjARIEvX} Don 166. ANOMALES Lindi. 320. ANTHERICUM calyculalum Linn. 198. 200. (370 INUIGE DELLI5 PIANTE ARACHMTES Scliraidl o29. — api fera Tod. 339. — Bertolonu Tod. 543. — Bianca; Tod. 346. — hombylifera Tod. 341. — fucijlora Tod. 331. 334. 333. — fusca Tod. 339. — lunulala Tod. 336. — lulea Tod. 333.' — oxi/rhynchos Tofl. 346. — paìliiia Tod. 363. — Speculum Tod. 333. — Syrphum Sav. 360. — lenlhiedimfera Tod. 330. ARACMNIVinmi^B Tod. 392. AKETHUSE^ Pari. 343. ARETMMWJSE.%1 Reich. 388. ASJPAitAGJEyl^ Brongn. Dee. Endl. Lindi. 3. ASPAUACÌE:^ Endl. Kunlli Pari. 11. ASPARAGI Juss. 3. 39. ASPÀRAGINE^ Kunth 3. ASPARAGINEyE Pan. 3. ASPARAGOPSIS Kunlh 12 — alba Kunlh 20. ASPARAGUS Linn. 12. — aculifolius Linn. 21. — albus Linn. 20. — amarus Dee. 18. — ambiguus De Noi. 22. — aphyllus Linn. 23. — aphyllus var. Brot. 23. — collinus Jan 14. — commuialus Ten. 22. — Corruda Scop. 22. — horridus Linn. fil. 23. — officinalis Linn. 16. — officinaUs var. Linn. 14. — phyUacanlbus Lam. 24. — scaber Brign. 18. — slipularis Forsk. 23. — sylvalicus Waldsl. el Kit. 14. — tennifolius Lam. 14. ASPHOOEMjMSJE R. Br. o. BALDELLIA Pari. 393. — ranunculoidcs Pari. 396. BARLLA Pari. 443. — longibracteala Pari. 447. BATATAS edulis Chois. 62. BELLEVALIA Deli!. 647. — aiistralis Delil. 647. BICCHIA Pari. 396. — albida Pari. 397. BLYXA 372 374. BULBOCODIUM Linn. 193. — irigynum Adam. 193. — vernum 194. BURSICULATM Reich. fi!. 418. BUTOMACE^ Lindi. 386. BUTOmEJE Pari. 387. 388. BUTftlfME.m Riciì. 386. BUTO]?IOPSinE.«: Pari. 387. BUTOMOPSIS Kunlh. 387. BUTOMUS Tourn. 388. — urabellatus Linn. 589. CALCEOLVS Tourn. 364. CALDESIA Pari. 398. — parnassifolia Pari, 399. CALATHEA Mey. 327. CALYPSO Salisb. 341. CANNA Linn. 328. — indica Linn. 329. — indica Rose. 329. CANIVACE.'E Barn. 321. CA^^E^E Pari. 327. CA]V]¥JE^^ R. Br. 321. CAULIMA Dee. 634. — oceanica Dee. 655. CAULLNIA W iUd. 663. — alaganensis Pollin. 664. — fragilis Willd. 664. — inlermedia Balb. 664. — microphylla Noce, el Balb. 664. — minor Coss. el Gemi. 664. CONTENUTE IN QESTO TERZO VOLl'ME. (377 CEPHALANTHERA Rich. 346. — coraosa Tin. 333. — ensifolia Rich. 347. — grandiflora Bab. 349. — lancifolia Tod. 349. — Maravignae Tin. 353. — pallens Rich. 349. — rubra Rich. 330. CHAM^ORCHIS Rich. 433. — alpina Rich. 436. CHAM/EREPES Spreng. 433. — alpina Spreng. 436. CHLORASrERKa^. 114 CCKI.OGLOSSUM Harlm. 406. — bracteatum Pari. 409. — viride Hartm. 407. COLCHICACEJE Dee. 166. COIiCHICEiC: Nees. 171. COLCIUCUM Linn. 172. — aelnense Tin. 189. — alpinum Dee. 184. — arenarium Gren. et Godr. 183. — arenarium Koch 188. — arenarium Noce, el Balb. 183. — arenarium Waldsl. el Kit. 184. — autumnale Bert. 183. 183. 186. — aulumnale Linn. 179. — aulumnale var. Ten. 183. — Bertolonii Slev. 190. — Bivonae Guss. 173. — Bivonoe Ten. 176. — Bulbocodium Gawl, 194. — byzanlhinum Ker 173. — byzanlhinum Ten. 176. — Cupani Guss. 190. — Kochii Pari. 188. — laelum Slev. 178. — lalifolium Siblh. Sra. 174. — longifolium Cast. 183. — lasitanura Brot. 173. — monlanum Ali. 183. — monlanum Bert. 190. — monlanum Desf. 193. — monlanum Guss. 190. 193. — monlanum Linn. 193. — neapolitanum Ten. 182. COLCHICUM neapolitanum Tod. 178. — pan;i/Zorum Biv. 101. — parvulum Ten. 186. — Sleveni Kunlh 191. — Tenorii Pari. 176. — Todarii Pari. 178. — Valéry Ten. 191. — variegalum Biv. 173. — vernale HolTm. 180. — Visianii Pari. 173. CONOPSIDI UM\y aWr. 410. — plalanlherum Wallr. 413. - slenanlhcrum Wallr. 412. CONVALLARIA Neck. 39. — bifolia Linn. 30. — bracleala Thom. 46. — Broleri Guss. 44. — dicholoma Pers. 32. — lalifolia Sav. 42. — majalis Linn. 40. — muUiflora Guss. 44. — mulliflora Linn. 43. — mulliflora Ten. 42. — mulliflora var. Koch 46. — Polygonalum Linn. 42. — quadrifida Lam. 30. — verlicillala Linn. 47. COìVJAljMjARFMI^m! End!. 28. 38. €0]V\^AI.Ii4LRIC:iE Kunlh 38. COHALLORHIZA Hall. 383. — dentala Hosl 386. — Halleri Rich. 386. — innaia H. Br. 386. — Neollia Scop. 386. CROCEA Pari. 217. CROCUS Tourn. 218. — albiftorus Hopp. el Hornsch. 224. — biflorus Min. 219 — elruscus Pari. 228. — Imperali Ten. 232. — insularis Gay 230. . — ilalicus Gaud. 220. — linealus Jan 220. — longiflorus Raf. 234. — raedius Balb. 239. 078 INDICE DELLE PIANTE CROCUS minimus var. Gay 231.233. — neapolUanus Ten. 232. — odorus Biv. 23S. — odorus Hamp. 239. — Orsinii Pari. 238. — Pallasii Vis. 237. — pusillus Ten. 219. ' — reliculalus Slev. 227. — saiivus Beri. 238. — saiivus Ten. 237. — seroUnus Beri. 235. — sicirius Tin. 224. — suaveolens Beri. 231. — Thonaasii Ten. 237. — variegalusHopp.elHornsch.227. — vernus AH. 223. — vernus Morell. 219. — vernus Seb. et Maur. 231. — vernus Ucria 235. — versicolor Ker 221. CYMBIDIUM corallorhiza Dee. 386. — Corallorhizon Swartz 386. — LoescUi Swartz 383. CYMODOCEA Konig. 659. — aquorca Konig. 660. CYPRIPEDEiE Lindi. 564. CYPRIPEDIUM Linn. 654. — Calceolus Linn. 565. — gultalum Swartz 564. B DAMASONIEiE Pari. 600. DAMASONIUM Tourn. 600. — Alisma Min. 601, — australe Salisb. 600. — Bourgcei Coss. 601. — stellalum Rich. 601. — vuUjare Coss. et Germ. 601. DEMWOVIAUoffm.SS. DIADE^IEJE: Parl. 453. DIÀPHANE Salisb. 308. — eduUs Salisb. 310. DIOSCOREA Linn. 61. — Batatas Decaisn. 61. DIOSCOREACEtE Lindi.59. BIOI^CORE/E;, Pari. 60. I nWOSVOMlJEJE R. Br. 59. DIOSCORINEjE Kunlh. 59. I ORACENE^i 10. E EBURSICULATjEHeich. 393. ENHALUS 579. EWSATyE Endl. 568. E]¥SAVJE Linn. 209. EPIPACTIS Hall. 354. — abortiva AH. 345. — atrorubens Schult. 359. — cordala Ali. 369. — ensifoUa Swartz 348. — Epipogium AH. 390. — grandiflora AH. 347. — Helleborine Reich. 357. 359. — Helleborine var. Reich. 361. — lancifolia AH. 349. — latifolia Bert, 359. — latifolia Swarlz 357. — tali folla var. Anobr. 360. — lalifolia var. Dee. 361. — lalifolia var. Gaud. 359. — latifolia var. Ten. 361. — longifolia AH. 356. — media Fries 359. — microphylla Swartz 361. — Nidus avis AH. 364. — ovaia AH. 367. — pallens Willd. 549. — pallida Swarlz 349. — palustris Cranlz 355. — repens Ali. 378. — rubiginosa Koch 359. — rubra AH. 351. — spiralis AH. 375. EPIPOGIUM aphyUum Bluff, et Fing. 390. EPIPOGON Gmel. 389. — Gmelini Rich. 390. i:pipoc:o^e:.x; Pari. 388. ERlNOSMA Herb. 81. — minimus Dee. 229. — minimus Ten. 219. CONTENUTE IN QUESTO TERZO VOLUME. .679 ERINOSMA carpaUiicum Herb. 82. — vernum Herb. 82. EUDIOSCOREiK Pari. 60. PLUVI ALES Brongn. 368. 619. — Endl. 619. — Veni. 620. FLUVIALIS Mich. 661. 663. G GAMjAJVTMt!^^ Herb. 66. 73. CJAIiAUTTHE^ Pari. 73. GALANTHUS Linn. 74. — aulumnalis AH. 85. — Imperali Beri. 73. — nivalis Linn. 73. — plicalus Gufes. 73. — vernus Ali. 82. aASTROniEJE Lindi. 388. GENNARLA Pari. 404. 674. — diphylla Pari. 403. «liADIOIiEiS: Pari. 233. GLADIOLUS Tourn. 235. — Boucheanus Schlecht. 237. — byzantinus Mill. 266. — communis De Noi. 239. — communis Gren. et Godr. 201. — communis Linn. 264. — communis Reich. 237. — communis Siblh. et Sm. 261. — communis Ucria 267. — dubius Guss. 260. — dubius Pari. 262. illyricus Koch 260. — imbricalus Ten. 261. — inarimensis Guss. 268. — infeslus Bianc. 264. — ilalicus Gaud. 264. — LudovicxB Jan 264. — Notarisii Pari. 239. — paluslris Gawl. 237. — sesetum Gawl. 263. GLADIOLUS segelum Kral. 262. — spathaceus Pari. 262. — Iriphyllus Beri. 237. GOODYERA R. Br. 376. — repens R. Br. 377. GRONLANDIA J. Gay. 623. GYMNADENIA R. Br. 399. — albida Rich. 397. — bifolia Mey. 411. — chloranlha Ambr. 414. — conopsea R. Br. 400. — diphylla Link. 403. — humilis Lindi. 309. — odoratissima Rich. 402. — ornithis Rich. 401. — suaveolens Reich. 403. — viridis Rich. 408. €lY!fI]¥A»EKIE^ Pari. 393. GYNANDR/E Endi. 331. GYNANDRIRIS Pari. 308. — Sisyrinchiuai Pari. 309. H . HABENARIA albida R. Br. 397. — bifolia R. Br. 411. — bracleala R. Br. 409. — chloranlha Bah. 413. — cordala R. Br. 403. — nigra R. Br. 327. — viridis R. Br. 408. HABELIA Gmel. 197. — allemannica Gmel. 198. — collina Gmel. 200. HALMYRA Pari. 102. — slellaris Pari. 104. HELENA Haw. 114. HELLEBORINE Pers. 418. — cordigera Bert. 431. — cordigera Pers. 428. — Lingua Seb. et Màur. 422. — longipelala Ten. 423. — oxyglollis Pers. 422. — pseuUo-cordigera Seb. 423. HELMIA Kunlh 61. 080 INDICE DELLE PLANTE HELOniJE Bar li. 619. — Enrll .568. HELOBLE Pari. o68. HELOMAS Willd. 197. — anlhericoides Dee. 200. — » borealis Willd. 198. 200. HERITIERA Schrank. 197. HERMLNIUM R. Br. .393. — alpinum Lindi. 436. — clandeslinum Greii. el Godr. 394. — cordalum Lindi. 40.5 — Monorchis R. Br. 394 HERMIONEÌUW.iU. — wquilimba Herb. 157. — aulumnalis Roem. 1.59. — BianccB Tod. 150. — elegans Haw. 159. — grandicrenala Bianc. 154. — Jonquilla Haw. 121. — italica Herb. 135. — italica var. Kunlh 152. — juncifolia Saiisb. 121. — mulliflora Haw. 131. — papyracea Herb. 125. 127. — proBcox Haw. 135. — serolina Haw. 157. — Tazzella var. KuuIh 138. — unicolor Haw. 127. HERMODACTYLUSTourn. 312. — longifolius Sweet 316. — luberosus Saiisb. 313. HIMANTHOGLOSSUM Spren.442. — anlropophorum Spreng. 440. — hircinum Spreng. 443. — parvifìorum Spreng. 472. — secundiflorum Reich. 454: --■ viride Reich. 408. HYDRALES Lindi. 368. 619. HYDRILLA 572. IIY»RO€HARE^ Pari. ^S2. Rartl. 568. HYDROCHARIDEiE Dee. 570. HYDROCHARIDESivissSio. HYDROGHARIS Linn. 582. — Morsus Ranae Linn. 584. HYDROCLEIS Rirh. 587. MMYg*OM:YnjEjE Herb. 66. IRIDACE.^ Lindi. 209. IRlDEiE Dee. 209. IRIDES Juss. 209. IRIS Pari. 270. — alata Poir. 317. — bajonnensis Darr. 302. — biflora Pel. 293. — Cangialti Ambr. 287. — Chamaeiris Beri. 291. — fiorentina Linn. 275. — fcelidissima Linn. .297. — fii'iax Ten. 310. — germanica Linn. 274. — graminea Linn. 302. — italica Pari. 285. — involuta Garz. 310. — juncea Poir. 305. * — lungifolia Spach 316. — lutescens De Net. 291. — lutescens Guss. 283. — lutescens Lam. 293 . — microptera Vahl 318. — olbiensis Hen. 283. — odoralissima Jacq. 277. — pallida Lamk. 276. — pallida Ten. 272. ~ panormilana Tod. 289. -r- pralensis Lam. 300. — Pseudo-Acorus Linn. 395. — pseudo-pumila Tin. 287. — pumila Biv. 288. — pumila De Noi. 283. — pumila Sav. 285. — pumila var. Biv.. 290. — pumila var. Vis. 291. — sambucìna Linn. 282. — seorpioides Desf. 317. — sibirica Linn. 300. ^ CONTENUTE )N QESTO TERZO VOLUME IRIS sicula Tod. 278. — Sisyrinchium Linn. 309. — spuria Bert. 297. 6'Sl — spuria Linn. 299. — squalens Linn. 280. — sylvalica Balb. 302. — Tenorii Pari. 278. — Iranslagana Brol. 317. — trialata Brol. 317. — tuberosa Linn. 313. — variabilis Jacq. 307. — violacea Sav. 274. — Xyphium Ehrh. 307. — zelanlea Vis. 310. ISIAS triloba De Noi. 433. ITTNERA Gmel. 661. 663. — major Gmel. 662. — minor Grael. 664. IXIA BULBOCODIUM Linn. 243. — Buìbocodium Sibili, et Sm. 247. — Buìbocodium var. Ten. 253. — Columnj; Roem. et Schuil. 233. — minima Ten. 233. — parviflora Ronc. 233. — penlandra Linn. 209. — pui'purascens Ten. 243. — ramiflora Ten. 232. JUJ\CAG1NE/E Pari. 607. Jf/iV(7.4 G//V£^ Lindi. Rich.607. JUNCAGO Tourn. 609. JUNCI Juss. 386. 390. 607. JUNO Trall. 316. — scorpioides Tratt. 317. K KERNERA Willd. 634. — oceanica "Willd. 633. LAPAGERIE^ Kunth 3. LEMNA Schleid. 668. — arhiza Linn. 671. — (jibba Linn. 672. — minor Linn. 669. — pohjrhiza Linn. 673. — trisulca Linn. 670. — vulgaris Savi 670. LEMIVACE^ Duby 666. LENTICULA Vallisn. 668. — minor Scop. 669. — Irisulca Scop. 670. LENTICULARIA Mich 668. LEUCOJUM Herb. 77. — aBslivum Linn. 78. — cBslivum Mor. 80. — aulumnale Balb. 83. — aulumnale Linn. 88. — Hernandczianum Schuil. 80. — Hernandezii Camb. 80. — hyemale Dee. 83. 89. — longifolium Gay 90. — roseum Lois. 89. — vernum Linn. 82. LEUCORCHIS Mey. 396. LILAEA Hurab. 608. LILIUM convallium Tourn. 39. — majale Moench. 40. LIMNOBIUM Ridi. 379. lilIVIIVOCIIAREiS: Pari. 387. LIMNOCHARIS Humb. et Bonpl. 387. LIMODORUM Tourn. 343. — aborlivum Swarlz 344. — Epipogium Swarlz 390. — sphcerolabium Viv. 343. LIPARIS Rich. 382; — Loeselii Rich. 383. LISTERÀ R. Br. 366. — cordata R. Br. 369. — Nidus avis Smith 364. — ovaia R. Br. 367. lilSTEKE^ Pari. 334. MjrSTEIiri9JE Lindi. 334. LOROGLOSS UM anlropophorum Rich. 440. — hircinum Rich. 443. 43- im INOICK PELLE l'IANTE in MAJANTHEMUM Wigg. J9. — bifolium Desf. 50. ' — canadense Desf. SI. — Convallaria Wigg. SO. — cordifolium Moench. MAIiAXIUEJB Lindi. 379. MALAXIS 341. — Loeselii Swarlz 383. — monophyllos Swarlz 381. MARANTHA Plum. 327. miJkUANTirACJE^^ Lindi. 321. IUARAIVTIIEJE: Pari. 327. ME DE OLA axpararpides Linn. 27. MELAKTHACE^ Lind. s. MELANTHACE^ R Br. 166. MEEiAXTlMX:^^ Baiseli 166. BIEIjANTHEjE Gray. 196. 203. MERENDERÀ Bulbocodium Balb. 194. — Bulbocodium Rana. 193. — caucasica Bieb. 194. MICROSTYLIS Nuli. 380. monophylla Lindi. 381. IflOIVADC^IE^ Pari. 418. MONORCHIS Mich. 390. — monophyllos Menlz. 381. MOR^A sisyrinchium Ker. 310. MYRSIPHYLLUM Willd. 26. — asparagoides Willd. 27. NAJADACEtE Pari. 620. NAJADACEjE Lindi. 620. NAJADES Pari. 619. NAJADES Juss. 620. NAJAS Willd. 661. — aluganensis Pollin. 664. — (luvialilis Larak. 662. — major Ali. 662. — marina Linn. 662. — monosperma Willd. 662. — Morsus Ranat Suffr. S84. — telrasperma Willd. 664. NAnCMSSEJE Endl. 99. — Herb. 66. 106. — Kunlh 106. SfAKCISSEiE Pari. 100. iV4R(7/55/Juss. 66. NARCISSO-LEUCOJUM Tourn. 74. 81. NARCISSUS Pari. 114. — angusiifolius Curi. 118. — aureus Lois. 131. — aitiumnalis Link 1S9. — Barlae Pari. 129. — Berlolonii Pari. 132. — Biancae Tod. ISO. — Bicchianus Pari. ISO. — bicolor Linn. 108. — biflorus Curi. 119. — calalhimis Curi. 113. — canaliculalus Guss. 142. — colhurnalis Salisb 120. ^ Cupanianus Grech 138. — Cupanianus Guss. 159. — cupularis Beri. 132. — cupularis Pucc. 133. — cupularis var. Schull. 131. — elalus Guss. 137. — elegans Sjikich 159. — elruscus Pari. 146. — flavus Lag. 123. — Gennarii Pari. 130. — Gouani Rolh 112. — grandicrenalus Pari. ISi. — incomparabilis Curi. 112. — inlermedius Lois 123. — ilalicus Bianc. 130. — ilalicus Sims 134. — ilalicus Ten. 138. CONTENUTE IN QUESTO TERZO VOLUME. G85 NARCISSUS Jonquilla Linn. 121. j. - juncifolius Lag. 124. -^ juncifolius Salisi). 121. > — lobalus Lava. 113. — majalis Curt. 116. — regleclus Ter». 131. — niveus Lois. 123 — niveus Panizz. 128. — obliqiius Guss. 136. — odoriis Gouan 112. — odorus Linn. 113. — oricnlaUs Boi. mag. 131. — orienlalis Ten. 138. — oxypclalus Boiss. 139. — Panizzianus Pari. 128. - — papyraceus Gawl. 123. — palulus Beri. 132. — palulus Guss. 146. — palulus Lois. 144. — poetarum Haw. 116. — poelicus Linn. 116. — praecox Ten. 133. — Pseudo-narcissus Linn. 108. — Puccinellii Pari. 133. — radiiflorus Salisb. 118. — remopolensis Panizz. 143. — Requienli Roem. 124. -^ Ricasolianus Pari. 147. — serolinus Desf. 139. — serolinus Linn. 137. — siculus Pari. 149. — spiralis Pari. 132. — slellalus Dee. 123, — Tazzella aucl. 142. — Tazzella Linn. 123. 140. * — Tazzella Lois. 139. — Tazzella var. Beri. 138. — Tenorii Pari. 137. — Tinei ToJ. 146. — varians Guss. 141. — vergeliensis Pari. 148. — unicolor Ten. 127. — Webbii Pari. 123. N ART UE CIUM boreale ^a\ì\ 198 — calijculalum Ali. 200. — iridifolium Vili. 200. NEOTTIA Linn. 363. — aeslivalis Dee. 372. — auiumnalis Ten. 373. — cordala Rich. 367. — lalifolia Rich. 367. — Nidus avis Rieh. 364. — ovaia Bluff et Finger. 367. — repens Swarlz 378. — spiralis var. Willd. 372. NEOTTMACE^ Rich. 343. 234. aJEOTTf^ Lindi. 334. NIGRITELLA Reich. 326. — anguslifolia Reich. 327. — fragrans Reich. 328. — globosa Reich. 417. — nigra Reich. 327. — suaveolens Koch 328. NIVARIA ceslivalis Medie. 79.' — monadelpha Medie. 79. — verna Medie. 82. O OPHRYDEJE Lindi. 392. O PMMMtT OM]¥JEjM2 Tod. 334, OPHRYS Swarlz 329. — Adrachniles Beri. 346. — cBSliva Balb. 372, — (Bslivalis Lamk 377. • — alpina Linn. 436. — anlropophora Linn. 439. — apifera Huds. 338, — Arachniles Huds. 343. — Arachniles var. Sav, 331. 339. — aranifera Huds. 330. — aranifera var. Reich. 334. 330. — alrala Lindi. 333. — auiumnalis Balb. 373. — Berlolonii Morell. 343. — bombilifera Link 340. — canaliculala Viv. 341. — ciliala Biv. 533. — corallorhiza Linn. 386, « — cordala Linn. 369.- — crabronifera Maur. 333. 084 INDICE DELLE PIANTE OPIIRYS (lensiflora Desf. 43 i. — discors Bianca oiO. — dislhoma Biv. 5il. — exallata Ten. S34. — fuciflora Schmid. 346. — funerea Viv. 361. — fusca Link 339. — fusca Reich. 361. 363. — grandiflora Ten. 348. 330. — hiulca Maur. 341. — incubacea Bianca 334. — inseclifera Desf. 341. 530. — inseclifera Linn. 331. 339. 346. 333. 336. 337. 339. — labrofossa Biot. 341. — Loeselii Linn. 383. — lunulala Pari. 336. — lulea Cav. 337. — monophyllos Linn. 381. — Monorchìs Linn. 394. — Muscaria Spreng. 333. — muscifera Huds. 332. — myodes Jacq. 533. — neglecta Pari. 348. — Nidus avis Linn. 364. — ovata Linn. 367. — oxyrhynchos Tod. 546. — pallida Raf. 363. — paludosa Fi. dan. 383. — puUa Cyr. 341. — rostrata Ten. 339. — Scolopax Willd. 333. — sicula Tin. 338. — Speculum Beri. ^43. — Speculum Link 335. — spiralis Linn. 374. — spiralis var. Linn. 372.. — sulphurea Boi. raag. 531. — labanifera Willd. 341. — Tenorcana Beri. 346. — Tenoreana Lindi. 330. — tcnlhredinifera Ten. 348. — lenlhredinifera Willd. 330. — umbilicala Desf. 341. — vernixla Brol. 333. — ve spi fera Brol. 337. — villosa Desf. 330. OPORANTHUS Herb. 91. 94. — luleus Herb. 94. — siculus Pari. 97. ORCHlASTRUMKich. 371. ORCHIDACEM Lindi. 333. ORCHIDALES Lindi 331. ORCHWEyE Barn. 331. ORCHIDEzE Lindi. 333. ORCHIOWE^ Brongn. 331. ORCHIS Pari. 437. — abortiva Linn. 343. — acuminata Desf. 474. — (jelnensis Tin. 477. — albida Scop. 397. — alpina Ali. 436. — amoena Cranlz 472. — ancjuslifolia Winara. 320. — anlliropophora Ali. 439. — Araclinites Scop. 346. — atlantica Willd. 454. — bifolia Linn. 411. — bifolia var. Wallr. 413. — bipunctala Raf. 310. — Bivonae Tod. 482. — Bonanniana Tod. 323. — bracteata Ten. 313. — bracteata Willd. 409. — Branciforlii Biv. 309. — brevicornis Viv. 303. — cassidea Bieb. 469. — Champagneuxi Barn. 468. — chlorantha Guss. 412. 414. — cimicina Cranlz 469. — cinerea Schrank 483. — Colmmiìiì Schmidl 472. — commutata Tod. 477. — comosa Scop. 319. , — condensata Desf. 431. — conica Guss. 477. — conica Willd. 474. — conopsea Linn. 400. — cordata Willd. 403. — coriophora Linn. 468. — Corsica Viv. 474. CONTENUTE IN QUESTO TERZO VOLUME. 685 ÓRCHIS Cupani Tod. 322. — Cyrilli Ten. 492. — decì'picns Bianca 439. — ensifolia Vili. 497. — expansa Ten. 439. — fasciculata Tin. 324. — fragrans PoUin. 469. — fragrans Ten. 447, — fuciflora Hall. 346. — fusca Jacq. 487. — galeala Poir. 483. — Gennarii Reich. 439. — Gervasiana Tod. 323. — globosa Brot. 474. — globosa Linn. 416. — Gussonii Tod. 477. — liircina Scop. 443. — Hoslii Tralt. 309. — incarnata Linn. 320. — inlacla Link 434. — Jacquinii Godr. 488. — laclea Poir. 473. — laila Sleinh. 494. — lalifolia Linn. 319. — lalifolia Scop. 312. — laxiflora Lamk. 496. — laxijlora Reich. 499. — Lingua .AH. 422. 423. — longibraclcala Biv. 447. — longicornis Poir. 466. — longicornu var. Lindi. 464. — longicruris Link 479. — macra Lindi. 483. — maculala Linn. 316. — majalis Reich. 3 19. — Markusii Tin. 313. — mascula Cranlz 499. — mascula Linn. 302. — mediterranea Guss. 499. — mililaris Linn. 483. — mililaris Pnccìn. 321. — mililaris var. Linn. 483. 487. — Mimusops Thuill. 483. — miniala Cranlz 327. — Monorchis Ali. 394. — monlana Schmid!. 413. — Morio Linn. 463. ORCHIS Mario Ucria. 497. — muscifera Hall. 333. — Nataiis Tin. 323. — Nicodemi Ten. 321. — nigra Scop. 327. — ochrolenca Ten. 413. — odoralissima Linn. 403. — ornilhis Jacq. 401. — pallens Linn. 300. — pallens Pucc. 312. — pallens Savi 492. — paluslris Jacq. 498. — panormilana Tin. 323. — papilionacea Linn. 438. — Parlaloris Tin. 477. — parviflora Ten. 474. — parviflora Willd. 472. — palens Reich. 306. — pauciflora Ten. 494. — picla Lois. 464. — Polliniana Sprenir. 469. — provincialis Balb! 497. — provincialis var. 494. — pseudo-pallens Tod. 324. — pseudo-sambucina Reich. fil. 313. — pseudo-sambucina Ten. 314. — purpurea Huds. 487. — pyramidalis Linn. 431. — quadripunclala Cyr. 311. — quadripunclala Reich. fil. 310. — Ricasoliana Pari. 474. — Rivini Gouan 483. — Roberliana Lois. 447. — romana Seb. 314. — rubra Jacq. 439. — saccaia Ten. 489. — saccifera Brongn. 317. — sambucina Brol. 514. — sambucina Linn. 312. — secundi/lora Beri. 434. — sicula Tin. 313. — Simia Larak. 483. 483. — Simia Vili, 477. — speciosa Host. 303. — sphwrica Bieb. 416. — Spilzelii Saul. 308. — slabiana Ten. 303. (386 INDICE DELLE PIANTE ORCHIS suavcolens Vili. S28. — Tabernwmontani Gmel. 497. — Tcnoreana Guss. 474. — tcphrosanthos Desf. 480. — lephrosanlhos Vili. 482. — Traunsleineri Saul. S21. — Iridcnlala Reich. 474. — triderilala Scop, 476. — u'nduhttifolia Biv. 480. — uslulala Linn. 471. — varie(jala Ali. 477. — varmjata Beri. 474. — vircns Scop. 408. — virescens Gaud. 413. — viridis Cranlz 408. — zooplwra Thuill. 483. OTTE LIA 572. 379. M^ANCMtAriEJE Kunlh 99. PAI¥€KATIEiE Pari. 99. PANCRATIUM Pari. 99. — iUijrlcum Linn. 104. — oiarilimum Linn. 104. — stellare Sabisb. 104. PAninEjX: Endl. 33. PARIDE^ Kunlh 33. PARIS Linn. 33. — quadrifolia Linn. 36. PERAMiUM?>ii\\&h. 376. — rcpens Salisb. 378. PERISTTTUS albidus Lindi. 397. — allanlicus Lindi. 434. — braclealus Lindi. 409. — cordalus Lindi. 403. — densi florus Lindi. 408. — viridis Lindi. 408. PHILESIACEJE Lindi. 3. PBILOGYNE Salisb. 110. PHUCAGROSTIS Cav. 639. — major Cav. 660. — minor Cav. 639. PLATANTHERA Rich. 403. — albida Lindi. 397. — bifolia Rich. 411. — chlorantha Curi. 413. — diphijlla Reicb. fil. 403. — montana Reich. fi!. 414. — solslilialis Bonngh. 411. — viridis Reich. fil. 408. — Wankelii Reich. fil. 413. POLYGONATUM Tourn. 41. — Gussonii Pari. 44. — maiale Ali. 40. — rauitiflorura AH. 43. -- mulliflorum var. Kunlh 46. — officinale Ali. 42. — verlicillalum Ali. 47. — vulqare Desf. 42. POSIDOMA Konig. 634. — Caulini Konig. 636. — oceanica Deli!. 634. POSIDOXIEiS: Kunlh 633. POTAMOGETON Linn. 623. — aculifolium Link 636, — alpinum Balb. 628. — annulaium Bellard. 628. — awjuslanum Balb. 629. — coloralura Hornena. 630. — comprcssum Ali. 636. — crispuni Linn. 634. — densum Linn. 642. — dislachyon Bellard. 629. — fasciculalus Wolf^^ 641. — filiforme Pers. 641. — fluilans Rolh. 623. — gramineum Linn. 629. — gramineum Savi 637. — heleropliyllum Dee. 629. — heterophyllum Ten. 629. — hybridum Pelagn. 629. — longepedunculaium Meral. 629. — lucens Linn. 632. — marinum Linn. 641. — marinum SulTren 640. — monofjynum Gay 639. — nalans Linn. 624. — oblongum Viv. 627. CONTENUTE IN QUESTO TERZO VOLUME. 087 POTA MOGETON oblusum Dee. 628. — oblusum Ducros 628. — opposUifoUum Dee. 6i2. — panormilanum Biv. 637. — pedinaium Beri. 6U. — pectinalura Linn. 640. — perfoliatum Linn. 633. — peliolare Presi. 623. — planlagineum Ducros 630. — polygonifoliuni Pourr. 627* — pusìllum Linn. 637. — rufeseens Schrad. 628. — serralum Linn. 642. — selaceum Schumm. 641. — siculum Tin. 631. — triehoidesChara. elSchlechl.639. — iubcrculalum Ten. et Guss. 639. — variifolium Thor. 629. — zoster d'fol'uim Beri. S36. POTAUOQETOIKEJE: Kunlh 623. PSEUDO-ORCHIS Mich. 396. QUELTIA Pari. 110. — ampia Salisb. 112. — f(JBlida Herb. 112. — incomparabilis Haw. 121. — JonquiUa Herb. 121. — junci folla Herb. 124. — odora Herb. 113. — pusilla Herb. 124. R RAJANIA Linn. 61. BA JAIVE^ Pari. 61. ROMULEA Maralt. 241. — Bulbocodiiim Seb. et Maur. 242. — Bulbocodium Sìblh. et Smith. 246. — Bulbocodium var. Beri. 248. — Columnae Seb. et Maur. 253. — grandiflora Ten. 243. — ligustica Pari. 249. — Linarcsii De Noi. 249. ROMULEA Linaresii Pari. 246. — Linarcsii Rolli 2S1. — mulliflora Requien 2i3. — Parlalorii Toil. 232. — purpurascens Pari. 232. — purpurascens Ten. 243. — purpurascens var. Tod. 232. — ramiflora Ten. 231. — Requienii Pari. 248. r — Rollìi Pari. 231. RUMINL4 Pari. 84. — hyemalis Pari. 83. RUPPIA Linn. 649. — brachypus Gay 632. — drepanensis Tin. 631. — naaritima Linn. 630. 632. — marilima Bert. 631. 633. — marilima rechi Moris. 632. — marilima spiralis Moris. 631. — rostellala Koch 632. — spiralis Duiuort. 630. RUPPIE.E Kunth 649. KUSCEiE Kunlh 28. RUSCUS Kunlh 28. — aculeatus Linn. 29. — Hypop;lossuin Linn. 32. — Hypophyllum Linn. 31. — microglossus Beri. 33. SAGITTARIA Linn. 604. — major Scop. 603. — sagittifolia Linn. 603. SÀRMENTACEyE Linn. 339. SATYRIUM albidum Linn. 397. — alpinum Pers. 436. — Ànlropophora Pers. 439. — anlropophorum Ten. 440. — conopseum Wahl. 401. — densiflorum Brot. 434. — diphyllum Link. 403. — Epipogium Linn. 390. — hircinum Linn. 443. — maculalum Desf. 434. — Monorchis Pers. 394. G88 INDICE DELLE PIANTE SATYRIUM nigrum Litui. 529. — repens Linn. 378. — scali cnse Linn. 397. — viride Linn. 408. SCHEUCHZERIA Linn. 617. — palustris Linn. 618. — pseudo-asphodcloiilcs Scop. 200. SCHISANTHUS Haw. 110 SCIAPHILA Wib. 49. • — convallaroidcs Wib. 30. SClTAMIKEiE Linn. 320. SERAPIAS Swarlz 419. — abortirà Scop. 343. — alrorubens HofTin. 339. — cordigera Linn. 427. — cordigera var. Beri. 423. — ensifolia Maur. 347. — grandiflora Linn. 349. — Helleborine Linn 331. 337. — lancifera Si. Amans 423. — lancifolia Maur. 349. — lalifolia Linn. 337. — lalifolia var. Seb. et Maur. 361. — laxiflora Cliaul). 423. — laxiflora Reich. fil. 420. — Lingua Linn. 422. — Lingua var. Linn. 423. — Lingua var. Savi 428. 430. — Lonctiophyllum Linn. fil. 349. — longifolia Linn. 336. — longipetala PoUin. 424. — longipetala var. 420. — microphylla Ehih. 361. — neglecla De Noi. 430. — nivea Desf. 347. — occultala Gay 420. — ovalis Rich. 428. — oxyglotiis Willd. 422. — parviflora ParL 420. — pseudo-cordigera Morie. 423. — repens Vili. 378. — rubra Linn. 351. — spiralis Scop. 373. — Todari Tin. 432. — Iriloba Viv. 433. — Xiphopliyllum Linn. fil. 347. SISYRINCHIUM Tomn. 308. SlflIIiACE^ Kunth 3. 33. SJJlMFjACJEy^ R. Br., Endl., LindL S. SM IL AC INA bifolia Roem. el Schull. 50. SMILAX Tourn. 34. — aspera Linn. 35. — mauritanica Desf. 56. — nisra Willd. 58. SPIIl.%JIJTHEJE Pari. 371. SPIRANTHES Rich. 371. — gesti valis Rich. 372. — aulumnalis Rich. 374. SJPMUAWmMnJEyX! Lindi. 371. SPIRILLUS3. Gay 623. SPIRODELA Schleid, 673. — polyrhiza Schleid. 673. STERNBERGIA 91. — aelnensis Guss. 93. — colchiciflora Biel). 83. — dalmatica Herb. 93. — excapa Tin. 98. — lutea Gawl. 94: — sicula Tin. 94. STERNBERGIEM Kunth 99. STUATIOTE^ Pari. 378. STRATIOTES Linn. 379. — aloides Linn. 380. SVRATMOVinKjm Endl. 578. 582. STREPTOPUS Rich. 51. — amplrxicaulis Poir. 52. — amplexifolius Dee. 52. — dislorlus Mich. 52. STURMIA Reich. 382. — Loeselii Reich. 383. TAENIDIUM Targ. Tozz. 653. — acuminalum Targ. Tozz. 653. — occaìiicum Targ. Tozz. 635. TAM'EJE Pari. 62. CONTENUTE IN QUESTO TEP.ZO VOLUME. 089 TAMUS Linn. 62. — communis Linn. 63. — eretica Linn. 6i. TELMATOPHACE Schleitl. 671. — gibba Schleicl. 672. TENAGOCHARIS Hochst. 587. TESTUDINARIA Salisb. 61. TETRONCIUM 608. THALIA Linn. 327. THALASSIA 633. THELYSIA Saiisb. 316. — alala Pari. 317. — grandiflora Salisb. 317. TINiEA Biv. 433. — cyliudracea Biv. io3. TOFIELDIA Huds. 99. — alpina Smith. 200. — borealis Wahlenb. 198. — calyculala Wahlenb. 200. TOFIELDIA (jlacialis Gaud. 201. — palusiris Dee. 200. — palusiris Huds. 198. TRAUNSTEINERA Reich. 413. — globosa Reich. 446. TRI C BONE MA Ker. 241. — Bulboeodium Ker. 243. — Columnw Reich. 234. — Linaresii Pari. 234. TRILLIACEjEUxmW.^. TRIPETALOWEyE Linn.586. 390. TROS Haw. 110. TUSSACIA Raf. 376. — revens Raf. 378. V UDORA 369. 372. — occidenlalis 373. UNIFOLIUM Bod. 49. — quadrifidum Ali. 30. UROPEDIUM Brongn. 333. UVULARIA amplexicaulis Mill. 52. — amplexifolia Linn. 32. WUMjARIE.^ Kunlh 3. 38. Flora Italiana. Vol. III. V VALLISNERIA Mich. 374. — Michclii Sav. 373. — Jaequinii Sav. 373. — spiralis Linn. 573. — pusilla Barbier. 376. j^ VAIililS^^ERIE^ Pari. 373. VALLISNERIOIDES Mich. 574. VERATREJB Kunlh 203. VJERAVRE.^ Nees. 196. 203. TERATREyE Salisb. 166. VERATRUM Linn. 203. — album Linn. 204. — Lobelianum Bernh. 205. — nigrura Linn. 207. VESPUCCIA Pari. 387. W WELDENIA Schull. (il. 171. XIPHIE/X: Pari. 269. XIPHlOiN Pari. 293. — foelidissimum Pari. 297. — gramineura Pari. 301. — junceum Pari. 304, — Pseudo-acorus Pari. 295. — sibiricura Pari. 300. — spurium Pari. 299. — vulgare Pari. 306. XIPEION Tourn. 293. XIPHIUM Mill. 293. — vulgare Mill. 307. K ZANiNICHELLLA Mich. 644. — denlata Willd. 646. — palusiris Linn. 643. — pellala Beclol. 646. * 44 690 INDICK DELLK PIANTE CONTE-NUTl': IN UUESTO TEllZO VOLUME. Kunih ZATVJyiCHEIililEiC: 643. ZOSTERA Limi. 65(5. — marina Beri. 658. — marina Linn. 657. — marina Targ. Tozz. 659. — medilerranea Dee. 660. ZOSTERA nana Rolh. 658. — nodosa Ucria 658. — oceanica Linn. 655. — serrulala Beri. 657. 660. — universis Reich. 658. ZOSTERACEjE Lindi. 620 ZOSTEREiK Kunlh 656. New York Botanical Garden Library QK332.P33V.3 gen Parlatore, Filippo/Flora italiana; ossia 3 5185 00110 6135 J^- 'Tff i: "•riK ' t "^"^ •ir f*i# V #**"*►»■ ^-^Vi