È; Li IE E BORA OF THE MUSEUM OF COMPARATIVE ZOOLOGY. SVISS GIFT OF Th Gua \SUS: Gru SAN > è - . La x ‘ »° x Mi . PR *.@ Ò _ Ò - - * ‘ol * Li Pi A n PI = , . n * 4 60, , ® 1 ba Î pa ut * 3 DA CO Vi Ò 3) Estratto dai “ Rendiconti ,, dsl R. Ist--Lomb. di-sc. e lett., Serie Il, Vol. XXXII, 1899. FEB 15 1999 LA LI I PROTISTI DELLA RISAIE: Notai fel iBhMl di Rina MONTI, Assistente di anatomia e fisiologia comparate nella R. Università di Pavia La fauna delle risaje, per quanto a me risulta, non è ancora stata argomento di sistematiche indagini, quantunque il Maggi (1) fino dal 1884, in una Nota sull’importanza scientifica e tecnologica dell’ esame microscopico delle nostre acque, abbia dimostrata la necessità di sottoporre ad un accurato studio biologico anche le acque che servono all’agricoltura, ed in particolar modo quelle de- stinate all’irrigazione. Infatti lo studio dei protisti delle risaje potrebbe, oltre all’ im- portanza generica di una contribuzione alla sistematica, avere an- che un valore speciale come primo passo allo studio delle condi- zioni biologiche create da un ambiente artificiale, quale è la risaja. È ben noto come la coltura del riso abbia una straordinaria in- fiuenza nella economia di certe regioni, perchè ha cambiato non solo i prodotti agricoli, ma in generale la vegetazione, il clima e perfino la salute pubblica. : Se la risaja ha cambiato a poco a poco la fisonomia dei paesi dove si è diffusa, è ben naturale supporre che essa abbia esercitata la sua influenza anche sulla fauna, e specialmente sulla fauna degli esseri inferiori, determinando particolari condizioni favorevoli allo sviluppo ed alla moltiplicazione di dati organismi, sfavorevoli in- vece alla diffusione di certi altri. Io mi sono proposta innanzi tutto di studiare i protisti delle ri- saje, giudicando che questi esseri, più di tutti gli altri, dovessero (1) L. Maggi, Sullimportanza scientifica e tecnologica dell'esame mi- croscopico delle nostre acque. Bollettino scientifico n. 2, marzo 1884. 2 R. MONTI, risentire nella loro distribuzione delle particolari condizioni del- l’ambiente. In pari tempo ho avviato-lo studio delle altre piccole specie animali, che si riscontrano nelle risaje; ma poichè l’espe- rienza mi dimostrò che queste specie variavano notevolmente a seconda della località, della stagione e di altre condizioni non an- cora ben determinate, così hon ho ereduto di poter ora pubblicare i miei risultati sn/iguesto punto,, ritenendoli ancora troppo casuali ed incompleti, Invece più costante mi risultò la fauna protistologica, ed io comincio col rendere conto di questa, riferendo le specie da me trovate più comuni. Come schiarimento dirò che sî danno due categorie di risaje : risaje stabili e risaje a vicenda. Le risaje a vicenda sono quelle che dopo tre o quattro anni ce- dono il posto ad altre coltivazioni. Le risaje stabili sono vere pa- ludi permanenti, e costituiscono una necessità inevitabile dove esi- stono terreni invincibilmente paludosi, nei quali il riso è l’unico prodotto possibile. In altre zone, invece, dove è possibile la deri- vazione delle acque, le risaje stabili rappresentano lo stato barbaro della coltivazione e si continuano da parecchie centinaja di anni sugli stessi terreni. - Così nel volgere dei secoli si è a poco a poco creato un ambiente artificiale, particolarmente adatto allo sviluppo degli esseri infe- riori. In genere le risaje constano di campi divisi in compartimenti, cinti da piccole arginature: ogni compartimento o piano ha un ca- naletto di afflusso che vi conduce l’acqua, ed uno di deflusso che la scarica, per modo che l’ acqua si riprende di compartimento in compartimento. Il movimento dell’acqua però è minimo, special- mente: nelle risaje stabili a fondo paludoso. Anche nelle risaje dove è maggiore il ricambio dell’ acqua, vi sono sempre delle larghe zone dove l’acqua stagna quasi comple- tamente. Questi dati serviranno a chiarire la peculiarità dei reperti da me ottenuti. L'acqua venne da me raccolta nel periodo in cui le risaje erano irrigate, dal principio di maggio alla fine di giugno; e l'esame mi- croscopico eseguito subito dopo la raccolta. L’acqua raccolta colle dovute regole, in recipienti preventiva- mente sterilizzati, venne presa: a) alla superficie dell’acqua, insieme a molti vegetali ; 6) alla profondità; c) sul fondo, insieme col terriccio delle risaje. I PROTISTI DELLE RISAJE. 03 Simili campioni venivano presi in diversi punti delle risaje, vale a dire presso le rive e nel mezzo; dove l’acqua è corrente e dove essa stagna. Le diverse forme di protisti da me osservate, appartengono tanto ai PROTOFITI, che ai eROTOZOI. Fra i primi ho riscontrato, come era facile a supporsi, una grande quantità di diaftomee, delle quali però non intendo di dare per ora l’elenco delle specie. Fra i se- condi eranvi numerosi cocchi, dbacilli e spirilli, spettanti alla serie dei PROTOZOI PLASTIDULARI (Maggi), e diverse specie di PROTOZOI UNICELLULARI, di cui darò qui l’ enumerazione con ordine siste- matico. PROTOZOI UNICELLULARI. Classe — Lobosa (Carpenter): Ord. : Gymnolobosa (Haeckel): Amoeba princeps, Duj. Amoeba radiosa, Ehrbg. Amoeba vulgaris, Haeck. Pelomyra palustris, Greff. Ord.: Thecolobosa (Haeckel): Arcella vulgaris, Ehrbg. Difflugia pyriformis, Perty. Difflugia acuminata, Ehrbg. Difflugia lobostoma, Leidy. Classe — Heliozoa (Haeckel): Ord. Aphrothoraca (Haeckel): Actinophrys sol, Ehbrbg. Actinosphaerium Eichhornii, Ehrbg. R. MONTI, Classe — Flagellata (Ehrenberg). Ord.: Ord.: Flagellata — pantostomata (S. Kent): Fam.: Monapipar (Ehrbg.) Monas fluida, Duj. Monas elongata, Duj. Monas oblonga, Duj. Monas ovata, From. Fam.: DENDROMONADIDAE (Stein): Anthophysa vegetans, Miller. Flagellata — eustomata (S. Kent): Fam.: EuGLENIDAE (Stein): Euglena viridis, Ehrbg. Euglena spirogyra, Ehrbg. Phacus pleuronectes, Muller. Fam.: CHILOMONADIDAE ( S. Kent): Chilomonas paramaecium, Ehrbg. Fam.: ANISONEMIDAE (S. Kent): Heteronema acus, Ehrbg. Classe — Ciliata (J. Miller) : Ord.: Holotricha (Stein): Fam.: PARAMAKCIDAE (S. Kent}: Paramaecium aurelia, Miller. Paramaecium bursaria, Ehrbg. Fam.: ProroponTIDAE (S. Kent): Nassula flava, CI. et L. I PROTISTI DELLE RISAJE. Fam.: ConepIDAE (Ehrbsg.): Coleps hirtus (C. viridis), Ehrbg. Fam.: EncHELYIDAR (S. Kent): Colpoda cucullus, Ehrbg. Fam.: TracaELIDAR (Ehrbg.): Amphileptus anser, Ebrbg. Ord.: Heterotricha (Stein): Fam.: SpirostomIDAR (S. Kent): Spirostomum teres, CI. et L. Ord.: Peritricha (Stein): Fam.: HanLrERIIDAE (Cl. ‘et L.): Halteria grandinella, Miller. Fam.: GyRocorIDAE (Stein): Urocentrum turbo, Miller. Fam.: URCEOLARIIDAE (Stein) : Trichodina pediculus, Ehrbg. Fam.: VortIceLLIDAE (Ehrbg.): Vorticella (sp.?) Ord.: Hypotricha (Stein): Fam.: CanamypopontIDAE (S. Kent): Chilodon cucullulus, Miiller. Fam.: OxvyrRICHIDAE (Ehrbg).: Stylonychia mytilus, Ebrbg. Fam.: EuprLorIpar (Ehrbg.) : Aspidisca costata, Duj. Glaucoma scintillans, Ehrbg. R. MONTI, I PROTISTI DELLE RISAJE. (en) ConsipERAZIONI. — Al contrario di quanto si potrebbe sup- porre, nè lobosi, nè eliozoi e neppure i flagellati ed i ciliati, si trovarono numerosi nei campioni da me raccolti, ma bensì essi ap- parvero sempre rappresentati da pochi individui. Ora: a). Se si fa un esame delle specie da me rinvenute, in rela- zione alla loro distribuzione, si trovano: 1° — specie comuni nelle acque correnti, come: la Monas ovata, V Anthophysa vegetans, V Euglena spirogira, V Heteronema acus, la Colpoda cucullus, 1 Urocentrum turbo, il Chilodon cucul- Iulus, la Stylonychia mytilus ed anche la Trichodina pediculus, ectoparassita delle idre. 2° — specie che si riscontrano di solito nelle infusioni vege- tali o nelle acque con vegetali in via di decomposizione, come : l’Actinophrys sol, la Monas fluida ed oblonga, il Chilomonas pa- ramaecium e Vl Amphileptus anser. 3° — specie che si trovano nei pantani e nelle acque stagnanti, come: l'Actinosphaerium Eichhornii, V Euglena viridis, il Phacus pleuronectes, il Paramaecium aurelia, la Nassula flava, il Coleps hirtus, lo Spirostomum teres, V Halteria grandinella, V Aspidisca costata, il Glaucoma scintillans. 4° — specie comuni nelle paludi, quali la Pe/omyxa palustris, la Monas elongata, il Paramaecium bdursaria. 5° — specie che si trovano nel terriccio umido, come diverse amebe ed alcune difflugie. 6). Fra queste specie esistono quelle che noi conosciamo, per gli studi del Maggi (1), inquinanti talora le acque potabili, come: l’Actinophrys sol, V Actinosphaerium Eichhornii, la Monas oblonga, l’Euglena viridis, il Chilomonas paramaecium, V Heteronema acus, il Paramaecium aurelia, il Coleps hirtus, la Colpoda cucullus, lAmphileptus anser, lo Spirostomum teres, VUrocentrum turbo, il Chilodon cucullulus, la Stylonychia mytilus,il Glaucoma scintillans. Esposti questi primi risultati, mi riservo di pubblicare, in suc- cessive note, altre mie osservazioni in corso, e specialmente quelle sulle amebe. (1) P. E. Aressanpri e L. Maggi, Acque potabili considerate come bevande dell’uomo e dei bruti. Dumolard, Milano, 1887. AU 7 sÙ7 720