HARVARD UNIVERSITY Te n qs LIBRARY OF THE Museum of Comparative Zoology «Ni Nata di, Cala Le” ‘tr LALA A Le AVRO Pi, lì i hi) 20) Fa LA î } LI "Volume NV @ Notarisia-Neptunia) HE i - E SUVIALE — LACUSTRE Premiata con medaglia d’oro (diploma di 1. grado) OSIZIONE DI MILANO 1894 ED'ALL’ESPOSIZIONE DI TORINO 1898 Fondata e diretta dal Dott. D. LEVI- MORENOS Segretario di Redazione: MAMERTO CAMUFFO ORGANO delle Società Regionali di Pesca ed Aquicultura e delle Cooperative di Lavoro e Produzione tra pescatori ‘ = Società Regionale Veneta e Società Lombarda di Pesca ed Aquicultura — Co- “e mitato Filonautico e Peschereccio -— Famiglia Cooperativa tra Pescatori di «.°’‘’Burano — Cooperativa di Lavoro tra Pescatori di Venezia — Società anonima —__‘’©ooperativa tra Pescatori dei fiumi e laghi Mantovani — Cooperativa di pro- «_duzione Aquicola. intesvranta». SOMMA RIO . Brusina S. — Due nuovi pesciolini da aquari (con due figure nel testo). D KKishinouye XX. — L'industria delle pesche al ‘Giappone. Note, Comunicazioni e Corrispondenze i AL HE. — Le Pesche di Gennaio a Comacchio. 9 Notizie e Varietà Bellini A. — Comacchio durante il periodo della pesca (appunti). Redazione — Nuove acclimatazioni — Conferenze alla « Société d’acclimatation » di Parigi — Diminuzione dell'anguilla in Francia — Congresso internazionale di Pesca a Parigi nel 1900 — Società di Pesca ed Aquicultura ‘Società Regionale Veneta — Lavoro del Comitato Provinciale Vicentino — Convocazione ba 1 pae Consiglio d’ Amministrazione. il. “eine - Recensioni. Di vio Co. D. — Chiusura automatica a molinelli per valli salse. — Necrologia del Dott. Eugenio Bettoni. n 4 a. ui Li. 12 — coi osi Li 20° < o lg o quar do 1 non sono dat 9° itegiing” "og TRIS a CAO AGIO, Po GA adi a a PAL < Iulicatore Generale della “Navice | ALBUM D'ORO D' INFORMAZIONI DELLA & 4 vd Di erione Generale: VE LA - emiata Pubblicità Lagunar O NOS a Ù i i NDICATORE GENERALE della] i, la scelta delle illustrazioni \@ viene fatta una larga distribu NSA GENERALE ITALIAN; egatura è un ricco oggetta ita, e per l’importanza del pensabile per i forestieri, peri1 mmercianti e per gli industriali. Qu idicatore oltrechè nelle sale | profittare di notizie esatte, copiose, utilissime. Viene pure distribuito listrazioni e Case commerciali ed industriali in Italia e all’Estero. La gx De viene data a questo Indicatore e l'interesse che ha ormai assunto p di persone fra le quali è specialmente fruttifera ed anche opportuna ]’ clame, tutto ciò è di garanzia per la efficacia delle inserzioni. Le informazioni sono state raggrappate con intendimenti affatto mo cioè intorno ad una vastissima rete di viaggi, le notizie più disparate ci ) vi inserire e tali che sieno d’interesse a chiunque. È Ogni pagina del formato di cm. 40 p. 32 porta nel prospetto le indicazioni cioè quelle di massimo interesse pubblico, un piccolo spazio solamente è riserv réclame, la quale assume in tal posto una eccezionale importanza. 5 Il lato opposto è invece riservato interamente alla réclame, ed a questo isco suddiviso in tante parti, come dal prospetto unito. È La serietà colla quale viene compilata questa pubblicazione fa si che essa mandi di per sè ad ogni ramo del Commercio e Industria, come pure agli Alhe staurants, Stabilimenti Climatici ecc. ecc. | i ALCUNI APPREZZAMENTI . || IL. MINISTRO D’ AGRICOLTURA 3 INDU- | apparenza, come alla bella disposizione delle materie. STRIA E COMMERCIO - Roma, l12 Novembre 1898 | sono molte ed utilissime ai commercianti.e viaggiatori. — La ringrazio del cortese invio da Lei fatto a questo Mi- IL PRESIDENTE CAMERA. DI COMMERCI: nistero della seconda edizione dell’Indicatore Generale della |: ED ARTI DI ROMA — Mi congratulo con Lei chat Navigazione Italiana, pregevole pubblicazione, condotta con | pubblicato un Album contenente informazioni commerci ‘molta cura e con criteri pratici. < di grande utilità per i nostri viaggiatori ed esportatori lo mi compiaccio pertanto con la S. V. che la Giuria TrB. Commrssinro Sg i) i Tor Po ena la utilità dell’Indi- |. " ‘catore Generale suddetto, Le àbbia accordata una distinzione | che è meritata. | MERCIO ED ARTI DI GEN IL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRU- | ed edita con molta accuratezza ed eleganza. AI TT pr 13 Novembre 1848 - AU quate pu Con tutta stima IL PRESIDEN ‘ a Pubblicità unare- Venezia — . 4, “Album i d’oro della Navigazione Generale Italiana è pregevolissima CAMERA DI COMMERCIO ED ARTI DI NAPC ubblicazione. (AAIOES I amera nella tornata dei 21 p. p. mese e; P minato lo splendido Album edito per cura di cotesta bel IL MINISTRO DEGLI ESTERI - N. 17309-384 | merita Pubblicità Lagunare, manifestò il suo vivo comp! — . . . Le notizie in esso « INDICATORE GENERALE » con- { “imento pel modo onde è condotto per l’utilità di Nr Ni tennte sono certamente utili agli industriali ed ai commer- |' ; ; a cianti ed io mi auguro che il largo favore ottenuto da tale pubblicazione sia argomento a codesta benemerita impresa | È: } te MUSTO RENGNCOcICO. D 1 TORINC ; ger perseverare nell’opera VR ARI | contempo decorativo dei saloni @ salotti, mirabile pori il. PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COM | curatezza di compilazione e finitezza d’esecuzione. i ba fo di >| I > MERCIO ITALIANA IN PARIGI —- 17. Bouewrl| yAPORE LAGUNARE Girmi AZIONEI i a Moteleine . 2436 arigi, li aggio. 1898. || cigà di AR ; Rei SE E abbiamo attentamente osservato riscontrando che (| Seta, o I pibiisgnona: rallegramenti per COSÌ. bea olo ae ii rapa con. infor- Per quanto la réclame bia nel nostro paese pigli: IL PRESIDENTE... LI LIBRARY UPR 2418 vuo ie È » PTUNIA Anno XIV 1-2 GrnNAIO 1899 Due movi pesciolini da aquari per S. BRUSINA IMustre Sig. Prof. D. Levi-Morenos Direttore della Neptunia VENbZIA Quando nella domenica del 14 Agosto di quest'anno, passando per Venezi® affine di recarmi al quarto congresso internazionale di zoologia a Cambridge, ebbi il piacere di.far la Sua conoscenza personale e si parlò del Museo Ci- vico di Storia Naturale e della necessità ed utilità di fondare a Venezia un Aquario con annessa Scuola di Biologia Marina, Ella mi interessò a volerle tradurre dal croato-serbo questo mio articoletto che, a Suo modo di vedere, potrebbe tornar gradito ai lettori del pregiato Suo periodico. Visto che la lin- gua nella quale il mio articolo fu pubblicato non è punto compresa fuori dei paesi Slavi meridionali, ben volentieri Le ho promesso di farne, viaggio facendo, una libera traduzione. Ecco fatto, e sebbene l’articolo non contenga nulla di nuovo, sarò ben felice se l’ interessante arsomento invoglierà qual- cuno a procurarsi il piacere di tenere giardinetti, terrari ed aquari da camera. Convengo che al giardino d’ Europa non son forse necessari i giardinetti da camera, ma è certo che, quando in Italia si avrà il gusto di terrari ed aquari da camera, si vedrà quanto bella e quanto utile si è l'istituzione dei giardini zoologici, dei pubblici aquari, che or non mancano in nessuna delle principali città dei paesi nordici e specie germanici. E che in Italia non sia mai venuto meno il seriso del bello, del buono, dell’utile, lo provò ancor una volta il tentativo di un Aquario con bacini d’aqua dolce e di mare dell’ E- sposizione di Torino, Aquario che fu sempre uno dei punti attraenti della splendida mostra. Nulla dirò dal lato attraente ed estetico dei terrari ed aquari sia da camera, che pubblici, nulla dal lato educativo, e neppure da quello dinnanzi al quale più o meno sincerament», spesso a coprire la propria ignoranza, si usa levare il cappello, intendo dire dal late scientifico, ma accennerò sol- tanto al lato pratico ed economico, chè questo sì « commuove » tutti! Senza parlare della prima stazione zoologica del mondò; quella di Na- poli, fondata or son già scorsi 25 anni dal celebre ”Dohra di’ Stettino, e delle altre che pullulano per ogni dove, ed il cui scopo è prettamente scientifico, fa tl ricorderò come quelle da me visitate a Endoume presso Marsiglia, ad Ar- cachon presso Bordeaux e l'olandese di He/der hanno per iscopo principale quello pratico-economico della pesca e dello studio dei pesci ed altri animali mangiarecci. Dicasi lo stesso di quella d’ Edimburgo, che non ho veduto, come di quella degli Stati Uniti d’ America, che si è dal lato della pesca la prima al mondo. Credo che se v'è città in Italia ove sarebbe necessaria una simile fon- dazione biologica, questa si è Venezia. Nulla dirò che a Trieste esiste già da 20) anni la stazione zoologica austriaca che ora si vuol completare con un Aqua- rio, nulla dirò che da pochi anni il celebre aquario di Berlino ne eresse una succursale per tutto proprio conto sul mare Adriatico a Rovigno; ma fo conoscere questo, come il governo ungherese è in trattative col governo croato per fondare un aquario ungaro-croato sul litorale croato, ed io stesso ebbi a riferirne. È inutile dimostrare ai Veneziani la grande ricchezza del mare delle lagune, delle valli dell’ Estuario; ma non sarà forse superfluo di dire, come il sempre maggior consumo dei prodotti della pesca, la sempre crescente esportazione, ed i metodi spesso irrazionali della pesca potrebbero recar gran detrimento alla stessa, e sarebbe perciò primo scopo di una simile istituzione l’occuparsi dal lato pratico-economico dei progressi della pesca. Faccio perciò voti, affinchè a Venezia, che se non è più la regina dei mari, resta sempre dal punto artistico Za più della città del mondo, si trovi maniera di fondare un Aquario con annessa Scuola di pesca e Laboratorio che si occupi delle ricchezze marine. Ecco, Illustre Sig. Direttore, quanto desiderava dirle uno straniero, che ama l’Italia e la stima. Quì Le accludo la traduzione del mio articoletto, che sembra aver incontrato il Suo gusto, e mentre L’ assicuro dell’ alta mia sti- ma, mi dico Londra 6 Settembre 1898 L’ affez. Suo S. BRUSINA *%* * Spiegatelo come mai vi aggrada, voltate la cosa come lo volete, la ve- rità è una ed indiscutibile, che cioè le nazioni dell’ Europa media e settentrio- nale, Je quali si trovano anche all’ altezza dell'odierno progresso, sono nello stesso tempo quelle, le quali hanno più amora per le scienze naturali. Non è necessario darne una dimostrazione per filo e per segno; i numeri parlano chiaramente, per quanto si voglia aver riguardo alla proporzione delle popo- lazioni. Ecco per es. — non calcolando i professori, i custodi dei musei e delle pubbliche raccolte, dunque senza i cosidetti zoologi di mestiere — a Londra vi sono più di 350 persone, le quali si occupano dell’ uno o dell’ altro ramo della zoologia; a Pietroburgo ve ne sono più di 50, a Bruxelles più di 60 a Parigi più di 250, a Berlino ed a Vienna più di 100 per cadauno. A Madrid ne troviamo già 22 appena, 9 ce ne sono a Roma, sole 2 a Lishona ! pe EZASET] ai) mere per di 3 In relazione a ciò la parte colta di queste nazioni, che non appartiene — cioè nè ai naturalisti ufficiali, nè ai cosidetti dilettanti, mostrano e maggior sapere e maggior interesse, e per conseguenza comprendono meglio ed hanno più amore per la sublimità e le bellezze della natura. In un gran numero delle migliori famiglie cittadine troverete orticelli da camera, terrari ed aquari, nei quali con cura si allevano varie specie di piante ed animali. Ho già avuto occasione di parlare ed ho anzi scritto delle piccole ve- trine, giardinetti da camera, o Se più vi piace chiamarle serre da camera — vere serre in miniatura inventate son già forse 25 anni addietro dal mio distinto amico Milutin Barc da Zagabria (1. Durante il suo lungo soggiorno a Vienna i giardinetti da camera divennero moderni; si fondò un club di col- tivatori di serre da camera, si pubblicò un giornale apposito (2), ed elessero il nostro croato Barc a membro onorario del club. I francesi hanno ora pure una società con apposito giornale (3), che molto si occupa dell’allevamento delle piante e- degli animali. Anche i tedeschi hanno fondato nel 1890 una nuova società con proprio periodico per questo ramo di studio (4). Sarebbe ormai tempo d’ incominciare anche da noi. Un giardinetto con fiori e pianticelle, che crescono in una piccola serra da camera, un terrario od a- quario con animaletti vivi sono un vero ornamento della più bella sala signo- rile. E poi qual divertimento, quanta istruzione, ove vi son ragazzi che troppo spesso si annoiano in casa, specie quando il cattivo tempo non permette di sortire! Anche per gli adulti quanto sono più istruttive queste raccolte viventi che non lo sono le collezioni di esseri imbalsamati o di mute figure ? Benemerito sarebbe quell’ editore italiano, il quale volesse incaricare un naturalista di scrivere un libretto elementare con figure sulla maniera di metter su, coltivare e conservare i giardinetti da camera secondo il sistema Barc, i terrari e gli aquari. Non ci vuol gran fatica perciò; la letteratura straniera ha in abbondanza periodici e libri di tal specie. Conviene soltanto far buona scelta, ed aggiungervi quelle cose che sono necessarie per le nostre circostanze, avendo in primo luogo riguardo alla patria fauna e flora. Sono ben volentieri disposto, per quanto è in me, di aiutare chi volesse occuparsene. Queste serre da camera, terrari ed aquari si possono avere con spesa molto piccola: chi possiede mezzi e può procurarsi orchidee piccole ed altre piante costose, rari animaletti esotici, tanto meglio per lui; ma del resto non è per niente affatto necessario fare gran spese. Chi non ne ha molti, può he- nissimo procurarsi questo lusso con poche lire. (1) Nel giornale letterario di Zagabria « Viennac », annata XVI del 1874, pag. 462. (2) Mittheilungen des Clubs fù» Pflanzenzucht im Zimmer. Wien 1884. (3) Bulletin de la Société Aquicole de France. (4) Blatter fur Aquarien — und Terrarium — Freunde. I Band Magdeburg 1890 — IX Band 1898. Sebbene si sottointenda non sarà quì forse superfluo d’avvertire, quelli che non hanno avuto cccasione di vedere i giornali sopra indicati, che per le serre, terrari od aquari da camera si scelgono per la più gran parte piante ed animali di specie per natura loro piccole o forme nane, Ecco, prendete per es. il tritone alpestre il ben noto Triton alpestris, o come si deve ora chiamare Molge alpestris ; scommetto che mostrandolo a qualuuque non naturalista in un aquario, e ciò precisamente in primavera nel- l’epoca della frega, quando il maschio veste la sua splendida livrea da nozze nella quale magnificamente si confondono i colori cioè : giallo, rosso, ciola, bleu scuro, un bellissimo celeste chiaro, finalmente un vero color d’oro — scommetto dico, che qualunque crederebbe essere quello un animaletto raro an- cor mai veduto, dei paesi tropicali, proprio sotto 1’ equatore — ed in quella vece altro non é che una comunissima specie europea, della quale ne potete pigliare in quantità sulle Alpi italiane e sugli Appennini, sui monti del Ve- neto, ecc. e che in Croazia trovasi anche in pianura in qualunque fossa d’aqua degli immediati dintorni di Zagabria. Ma chi ne fa ricerca? Quanti sono quelli che l’hanno veduto specie in abito di nozze ? Qnanto non è bello il sapere che a Zagabria od in qualunque città lon- tana dal mare — è ciò sempre con spesa relativamente piccola — possiamo a piacere metter su un aquario, con animaletti marini? Che più, a ciò fare, non è neppure necessario di farsi venire l’acqua del mare; l’ esperienza ha ciò di- mostrato, che l’aqua di mare chimicamente composta è miglior del vero mare — come lo abbiamo esperimentato anche noi — ed in questa prosperano alghe marine ed animali di varie specie. Sono convinto, che quando qualcuno dei nostri signori vedesse in simile aquario un esemplare vivo di un annellide marino, per es. del Spirographis Spallanzanii Viviani, comunissimo nei bassi fondi fangosi del mare Adriati- co, darebbe tosto incarico a chi sa farlo di mettergli su non già un solo, ma più di un’aquario marino. E qual non sarebbe poi il piacere d’una persona colta, di un giovanotto, il quale potesse procurarsi il lusso di un microscopio, per poter osservare in una goccia d’aqua del suo aquario i pigri infusori, oppure i rotatori insuperabili per la loro vivacità come per la loro interessantissima organizzazione, oppure i protisti, che servono d’anello di congiunzione fra il regno vegetale ed il re- gno animale, finalmente tutta la miriade di organismi microscopici dei quali pullula una sola goccia d’aqua stagnante, nonché l’aqua di un aquario, ove a bella posta si cerca di coltivare il maggior numero possibile di organismi invisibili ad occhio nudo? Per orientarsi facilmente, e per non dover perder molto tempo a cerca- re istruzione nelle opere strettamente scientifiche, possiamo raccomandare a questo scopo i libri molto pratici dell’ Eyferth, ove sono descritte e figurate tutte le specie di piante ed animali microscopici che più facilmente e più spesso s'incontrano nelle acque dolci d’ Europa (5) e perciò anche d’Italia. (5) Eyferth. B. Die mikroskopischen Sùsswasserbewohner. Braunschweig 1877. Die einfachsten Lebensformen. Systematische Naturgeschichte der mikroskopischen. Sùsswasser-Bewohner. Braunschweig. 1878. - Schizophyten und Flagellaten. Sup- plement-Heft zu der System. Naturges, der mikroskop. Sùsswasser bew. Braun- schweig 1879, VI L x I) 2 5 Ecco, io ho fatto la mia parte; uno non può arrivare a tutto. Come l’ ho detto ben volentieri verrò in aiuto a qualunque il quale volesse decidersi a scrive;e un libro in proposito, o volesse metter su serre da camera, aquari 0 terrari. 3 Altro scopo or non ho che richiamare l’attenzione di quelli che se ne vogliono occupare, sopra le ultime novità in fatto di animali da aquario, cioè sopra due curiosissimi pesciolini dei più interessanti ed idonei per piccoli aquari d’ aqua dolce, Il primo si è l Heros facetus (Jenyns), della famiglia della Chromidae, alla quale appartengono molte specie di pesci aquatici dei paesi tropici dell’ A- frica e dell’ America. Questa specie fu scoperta in occasione del celebre — e per tutti i secoli venturi importantissimo — viaggio di Darwin attorno il mondo colla « Beagle » dal 1832 al 1839. Venne descritta molto più tardi nell'opera relativa a detto viaggio, ma appena da qualche anno, l’Heros facetus venne introdotta viva in Europa. La patria dell’« Eroe ridicolo », come lo si potrebbe chiamare in ita- liano, sono i laghi, lagune e fiumi del Brasile meridionale e dell’ Argentina specialmente il bacino della Plata. Vive indifferentemente bene nell’aqua dolce, come in quelle lagune o laghi littorali d’aqua salsa. Il suo nome popolare brasiliano suona « charchito » cioè « porchetto » a motivo della schiena arcuata come l’ ha il cinghiale od il maiale. La sua Heros facetus (Jenyns) 6 statura ordinaria raggiunge di solito 11 fino a 12 cm. di lunghezza, di rado 15 fino a 16 cm. Però raggiunta una lunghezza di 7 ad 8 cm., il pesciolino è gia adulto ed in istato di prolificare. I primi esemplari furono importati nel 1894 in Germania; ma io li ho veduti l’ hanno dopo nel giardino zoologico di Rotterdam; non è perciò inve- rosimile che gli Olandesi abbiano preceduto i Tedeschi, ad ogni modo, se è così, di breve tempo, perchè come dissi l’introduzione dell’ Eroe è recente. Con ragioue si potrebbe dire essere questo pesciolino fatto a bella posta per gli aquari, perchè è piccolo, molto interessante, e facilmente si riproduce. L’'« eroe » ha questo di particolare, che cangia colore come il camaleonte o, per restare coi pesci, come le triglie (Mullus), cosa quest’ ultima ben nota ancor dall’ epoca dei Romani. Il comportamento dell’« eroe » è però quello che più ci interessa. L’ « eroe » non è un pacificio ahitatore dell’ aquario, che va noiosamente su e giù come p. e. i ciprini dorati; egli è vivace, irritabile, baruffante, padrone, anzi vero tiranno degli altri inquilini. E c’è da ridere quando lo si guarda. L’« eroe » a tutta forza vuol gettarsi sullo spettatore. Chi lo sa cosa pensa l’insen- sato pesciolino, lungo appena pochi centimetri, che vuol assalire l’,uomo, ed in quella vece batte invariabilmente il grugno sul vetro dell’aquario ? Peggio che Davide e Golia! Ecco perchè Jenyns lo chiamò Heros facetus, che tra- dussi in « eroe ridicolo ». Egli è appunto perciò che gli aquari ove si coltivano gli « eroi » non sono accessibili a tutti; me li mostrò gentilmente il direttore del Giardino Zoologico in via d'eccezione, chè spesso i pesciolini, se mostrati a molti, a for- za di batter il naso contro le dure lastre finiscono per perire in causa del loro ridicolo eroismo. Non mi farò a descrivere la specie, che spero ancor quest’ anno poterla acquistare psr l’aquario del museo nazionale di zoologia di Zagabria ove si potrà vedere dai visitatori. Ancor più interessante è la seconda specie, la quale appartiene alla fa- miglia dei pesci a labirinto. Chi desidera sapere di qual tipo sono questi pe- sci e perchè vengono così chiamati lo può trovare in qualunque opera di z00- logia generale, come sarebbe quella del Brehn od altre. Quì mi limiterò a di- re, che a questa famiglia di pesci appartengono diverse specie molto belle o per lo più molto interessanti, la cui patria sono le acque dolci dell’ Indie orientali e dell’ Africa meridionale. Fra queste son per es. ben note l’ Anabas scandens (Daldorfî) dell'Indie orientali, il Macropus viridi-auratus Lacép. della Conchinchina, 1’ Osphromenus gourami Lacép. od O. olfax (Commers.) di Java, Sumatra, Borneo ecc. Il più interessante di tutti è certamente il « lottatore fiero » Betta pugnax (Cantor) vero nano e cioè la più piccola specie del suo genere ; non ha più di 5 sino a $ cm. di lunghezza, ed è già perciò molto adatta per aquari da camera. dl sei Betta pugnax (Cantor) Nel 1892 un francese fu il primo a portare dall’ Asia i primi esemplari vivi in Europa, ma in pochi giorni perirono tutti. L’anno seguente ne ebbe l’aquario del « Jardin des Plantes » di Parigi, ma anche questi ben presto perirono. Appena nel 1894 riuscì poi ad un allevatore francese di pesci, N. Ieunet, di trasportare in due volte prima 18, poscia 20 esemplari. Questi nello stesso anno deposero più centinaia di uova. Parte di questo novellame arrivò dalla Francia a Mosca dove pure prolificarono, e così il noto allevatore tedesco P. Matte di Lankwitz presso Berlino ha potuto avere da Mosca 10 paia a 40 rubli l’uno. Or se ne fa sempre maggior ricerca, se ne allevano in quantità, e naturalmente il prezzo è alquanto ribassato, sebbene un paio costa ancor sempre 18 marchi tedeschi. Anche questo pesciolino è assai facilmente irritabile e barruffante, ed è perciò che l’ ho chiamato il Fiero lottatore. I Siamesi e Conchinchinesi al- levarono una particolare razza domestica, la quale si distingue da quella che vive allo stato selvatico appunto per essere più fiera. Ecco adunque come alle lotte dei tori, alle lotte dei galli, or si vengono ad aggiungere anche queste, che sono di grande divertimento a quei popoli dell’ estremo oriente che si dilet- tano, vanno anzi pazzi, guardando ed osservando le lotte fra i maschi dei lot- tatori. i Ecco come va la cosa. Quelli che preparano il divertimento portano i loro vasi di vetro nel luogo stabilito, ed in ognuno una Betta, pongono poi un vaso presso l’altro. Appena il pesciolino scorge l’altro nel vicino vaso, il colore oscuro del lottatore comincia a cangiare, la pelle che copre le branchie si gonfia e l’una vuol assalire l’ altra — naturalmente il vetro impedisce che si arruffino — ma i colori del corpo divengono sempre più varianti e vi- 8 vaci. Gli spettatori scommettono chi dei due sarà il vincitore, precisamente come gli spagnuoli lo fanno pei tori e gli inglesi pei galli. Vincitore si di- chiara quel pesce, i cui colori per la maggior eccitabilità, sono i più belli. Chi non possiede due pesciolini, può divertire il pubblico nella stessa maniera anche con un maschio solo, E come mai? Basta semplicemeute applicare a lato del vaso ove sta il pesciolino uno specchietto, ed il pazzo lottatore non comprendendo che vede soltanto la sua propria figura attacca il supposto av- versario dello specchio. A seconda del pubblico spettatore, a seconda dell’ entrata che si paga, si regola anche il giuoco e la rappresentazione. Se scommettono per somme più forti, allora si mettono i due maschi nello stesso vaso; furiosi si assalgo- no l'uno l’altro e tanto si morsicano a sbranano coi denti fino a che i pescio- lini per le lesioni e ferite avute vanno perduti pel proprietario, dopo avergli però procurato un bel guadagno col loro cangiar di colori. Si dice ehe i ginocatori talmente s’infuriano, che perduto tutto il de- naro impegnano e giuvcano moglie, figli, armi, tutto. Naturalmente il prov- vido Governo, a frenar queste pazzie umane, sottomise il lottatore a tassa, la quale rende nn bel peculio allo Stato. Mi son fatto venire da Berlino due di questi pesci lottatori, ma purtrop- po per incuria delle poste austriache, che non si curano punto del trasporto d’animali viventi, come si fa in Germania, arrivarono a Zagabria morti. » bo»: L'industria delle pesche al Giappone del dott. K. Kishinouye membro della Scuola Imperiale di pesca a Tokio _____-—-—___ L'Impero Giapponese è composto da un gran numero di isole formanti una lunghissima catena che orla il continente e si estende entro il 29° ed il 51° di latitudine Nord ed il 119° ed il 157° di longitudine Est (meridiano di Greenwich). In ragione dello sviluppo considerevole delle coste da Nord a Sud la tem- peratura varia molto secondo le regioni. Io credo dover indicare quì sotto la media nelle 3 principali città del- l'impero. PRIMAVERA ESTASTE AUTUNNO INVERNO Kushiro (Hokkaido) 22687 160.3” 8°.2) 70-90 Tokyo (capitale) L129? 23.4’ 135.0 3°.87 Naha (Loo Choo) L9607 26°.6” 290.1 16°.1’ Due milioni e mezzo di abitanti sono occupati per l’industria della pesca, che impiega ‘circa quattrocentomila bastimenti. Questa cifra può sembrare e- sagerata, ma se si considera il numero delle isole dipendenti dall’impero e 9 l'estensione della linea delle coste, lunga più di 30,000 Kilom. si riscontrerà che non è troppo elevata. Le coste del Giappone sono assai peschereccie, esse offrono una fauna ed una flora delle più svariate. Le produzioni del mare apportano annualmente al Tesoro più di 300,000 yen (*). I pesci che si pescano nei mari del Giappone sono tanto numerosi quanto variati. Ogni specie ha il suo modo di pesca. In generale nella parte orientale dell’ Impero il mare raggiunge, molto vicino alle coste, una profondita considerevole. variante da 100 a 1000 bracci, Fra le isole ed il continente esso è relativamente poco profondo, nella più gran parte del Tong-Hai esso non raggiunge 204 bracci. Una corrente calda, detta Kuroshiwo, bagna tutta la costa alla quale ap- porta, al medesimo tempo, oltre al calore, una gran quantità di pesci comme - stibili; per esempio, della famiglia degli sgomberi. In estate questa corrente è fortissima e s'avvicina molto alle coste. La sua velocità è dai 30 ai 50 mi- glia per giorno. Una corrente fredda, chiamata Ogashiwo, bagna le coste di Nord-Est e vi apporta il Merluzzo, l’Arringa e il Salamone. Questa corrente è fortissima in inverno. Nel Setouchi-umi (mare interno) ed in qualche baia il mare è relativa- mente basso. I fondi sono favorevoli alla pesca colle reti a strascico ed alla coltura di un gran numero di molluschi e di alghe. Le riviere ed i laghi danno ugualmente molti pesci commestibili e molluschi, ma la pesca in aqua dolce è lontana dal presentare la medesima importanza che la pesca in mare. La fauna e la flora marina del Giappone possono essere divise in 3 gruppi principali, quello del Nord, del mare interno e del Sud. Il quadro quì sotto indica i prodotti più importanti di ciascuno di essi. REGIONE DEL NORD MARE INTERNO REGIONE DFL SUD MAMMIFERI PESCI x MAMMIFERI Enhydris lutris. Mustelus manazo. Delphinus longirostris. Otaria ursina. Trygo pastinaca. a Balonoptera arctica. Percalabrax japonicus. Physeter macrocepalus Pagrus major. Megaptera boops. PESCI » ‘cardinalis. Balena japonica. Platycephalus insidiator. Acipenser sp. Trigla kumu. RETTILI Raja Kenosei. Lepidotrigla Buergeri. Chrirus octagrammus. Sillago japonica. Chelonia viridis. Trichodon Stelleri. . Sicaena sina. » imbricata. Gadus Brandtii Trichiurus japonicus. Gadus chalcogrammus. Cybium miphonicum. PESCI Hippoglossus vulgaris Gobius flavimanus. Onchorynehus Haberi. Lophius setigerus. Zygaena malleus. » Perryi. Centronotus nebulosus. Lamma glauca. Osmerus eperlanus, Mugil cephalotus. Sphyraena obtusata. Hypomesus olidus. Ammodytes sp. Scomber coflias. Clupea harengus. Pseudorhombus olivaceus. Thynnus pelamys. Petromyzon sp. Pleuronectes Yokoamo Orcynnus sibi. (*) Il yer equivale ad un mezzo dollaro, circa 2 Kroner, cioè lire italiane 4,80. 10 MOLLUSCHI Hemiramphus Sajori. Clupea melanosticta. Anguilla bostoniensis. Conger vulgaris. Muronesox cinereus. Ommastrephes pacificus. Mactra sachalinensis. Pecten jessoensis. CROSTACEI MOLLUSCHI Inachus sp. Lithodes camchutica. Sepia esculenta. Sepiella Maindroni. ALGHE Cytherea meretrix. Arca granosa. Avicula Martensti. Laminaria japonica. 2 Ostrea sp. astrearia. Chondrus crispus. CROSTACEI Penous (molte sp). ALGHE Ulopterya pinnatifida. Porphyra laciniata. Alimentazione Concime Poriferi » Tetilla Celenterati | Ropilema esculenta » Ropilema verrucosa Echinodermi |Oloturie - ricci di Stelle mare. di mare Vermi » » Crostacei |Gambero - gamberet-| —Mysis to - aragoste - gran- chi - Mysis etc, Molluschi |Polpi, seppie, diffe-| Modiola ete. renti gasteropoli, la- mellibranchi. Ascide Microsmos ? Tunicati di- versi Brachiopodi » Lingula Alghe Porphyra, Lamina-| Sargassum, ria, Ulopterya, Me-|Ulva ecc. sogloiu, Gelidium, Sarcodia etc. Saurida argyrophanes. Ornamenti Corallo rosso|Corallo, e rosa marini Ausxis Rochei. Coryphoena hippuris. Carana Muroadi. Mugil hoematochylus. Scombresox saira. Exrocotus agoo. Engraulis japonicus.. Shratelloides gracilis. Etrumeus micropus. MOLLUSCHI Loligo Sinensis. Sepioteuthis lessoniata. Turbo olearius. Holiotis gigantea Avicula margaritifera. CROSTACEI Palinurus japonicus. < ALGHE Ecklonia bycyclis. Gelidium corneum. Sarcodia montagneana, Diversi » Spugne calce) Gusci di ricci Gusci di ricci marini » Nereis, Echiurus (per esca) Gusci diversi| Molte specie so- no impiegate co- me esche Madreperla, |id. id. come sopra gusci e perle|Conchiglie per la fabbricazione della calce » Impiegate come esca Conchiglie » » Ecklonia, Geli- dium Chondrus, Gloiopeltis ecc. per fare della colla, della gela- tina e per riti- rarne l’iodio. Madre- perla (per fare ini L’Industria delle pesche al Gixppone rimonta ad un’epoca antichissima. Si trova spesso in mezzo delle masse di conchiglie dei resti di pesci, delle ostriche, degli avanzi di istrumenti di pesca mischiati a degli utensili pri- mitivi dell’età della pietra e delle grossolane stoviglie. A!l’ epoca in cui si servivano di grossolani strumenti di pietra, le popolazioni si davano alla pesca sia per nutrirsi, sia per altri differenti usi, particolarmente per procurarsi degli ornamenti di toilette e, da un’ epoca lontanissima, essi utilizzavano i prodotti del mare come lo prova il quadro più sopra riportato. (Dal Bullettin de la Société Nationale d’ acclimatation de France, luglio 1898). (continua) Note - Comunicazioni - Corrispondenze LE PESCHE DI GENNAIO A COMACCHIO, — Abbiamo da Comacchio, fine Gennaio : La pesca primaverile o quaresimale si iniziò bene. Ecco in- fatti le cifre delle pesche raggiuntesi in questo mese, e da cuì si possono trarre buoni auspici: Anguille Ko. 6.375 Cefali » 227 Passere » 890 COMACCHIO DURANTE IL PERIODO DELLA PESCA. Appunti. — Durante il periodo della pesca, questo miserevole paese assume una fisionomia affatto speciale che richiama alla mente quella di certe grosse borgate nordiche, magistralmente descritte dall’ etnografo Grube nei Cha- terbilder. 12 Mentre per buona parte dell’anno l’atrofica vita di questa città si tra- scina in un’inerzia accidiosa e contemplativa, durante :la pesca, invece, è come pervasa da un fremito incontenibile fatto di ansie, di speranze, di scon- forti, di gioie, che, nelle loro inassopite fluttuazioni, ritraggono e sintetizzano le fasi di quel meraviglioso dinamismo, cui un eminente embriologo francese diede l’appellativo di « merveille anonyme ». — Questa feconda corrente di vita che, durante la pesca, attraversa la calma torpida e fatalista della vecchia Comacchio, questi superbi entusiasmi affermantisi in una proteiforme espan- sione di operosità, in una salutare smania di lavoro, promuovono come un fe_ nomeno di ringiovanimento che seduce e riffranca. « Ogni epoca ha la sua epopea: la nostra ha l’epopea del lavoro. » Così diceva Castelar, e Comacchio a questa epopea porta ogni anno il suo umile verso, lavorando. * ta L’opera che, negli ultimi tre mesi dell’ anno, si svolge nelle stazioni di pesca ed a Comacchio, ha tali e tante attraenze caratteristiche, da offrire esu- berante materia allo scrittore, al poeta, all’artista. Il confuso ed intenso travaglio che precede e segue il levar delle anguille dai lavorieri, fra la pioggia, il vento, il baglior dei lampi, lo scoppio orrendo dei tuoni; l'invasione turbinosa di altre anguille che, poco prima, disnoda_ vansi nel limo lubriche e vibranti; gli ardui viaggi dei batteli ricolmi che simili ad immani dorsi di orche boreali, solcano le turgide aque della la- guna; il sordo strepito della rideste fabbriche; il brulichio di gente che si agita, si commesce, s’avviluppa; l’eccheggiar di mille voci avspicanti all@ prospera stagione ; l’acciottio incalzante di mannaie che stroncano i Viscidi pesci; il fumido divampare di mostraosi focolari; il veemente martellar dei mazzi; il petulante strombettar di notizie che accendono tosto i cuori in una sola speranza — tutta questa irrefrenabile ebbrezza di forza materiale e di moto, di speranze e di intenti, dà la visione vera della rigogliosa vitalità che anima, redime ed onora per brevi mesi questo povero paese. L’epoca della pesca è dunque oggi attesa come una benedizione, così come lo era ai tempi della dolce ed incosciente patriarcalità, in cui i nostri nonnj sapienti ed attuosi non eran però straziati dai dilaniamenti di un’esistenza aspra e difficile e dal turbine di esagerate bramosie. Anche oggi, malgrado tutto, questo buon popolo considera le Valli come le sue venerande nutrici dalle quali attende periodicamente favori e dovizie. Non. parliamo dei fioci- nieri o fiocinini (come qui li chiamano), questi impenitenti abbottinatori, questi gauchos delle lagune, i quali, a dirittura, giudicano*le Valli come loro proprietà. Ma i buoni valligiani, d’autorità e per canutezza di capo esperti, inse- gnano che è d’uopo far buon viso alle Valli porgendo loro in tempo utile TouT renna eg n 13 servigi che meritano, giacchè, dicono, sta in ciò uno dei segreti per ottenere da esse il proporzionato ricambio dei servigi che ricevono. « Le nostre Valli, essi ci informano, vossono addimostrarsi tanto grette quanto magnanime. Ono- ratele, prestate loro il culto di cui sono degne, ed esse, riconoscenti e muni- fiche, vi compenseranno schiudendovi i loro tesori. Onoratele, e vedrete che quando, concedendosi ai fremebondi delirii del vento ed alla sferza sibilante delle pioggie, romoreggieranno per le innumeri e misteriose energie che rac- chiudono nel loro grembo, esse sapranno raggiungere il completo realizzamento della loro finalità, che è finalità nostra. Solo allora noi ci appagheremo vera- mente nella soddisfazione di aver loro prodigato le nostre cure di figli, ed @sse ritorneranno placidamente, titani secolari, sotto i fascini miti del sole nella pace profonda ed imperturbata ». * * *% Ma com'è triste ed inciprignita Comacchio, quando la stagione incombe con cieca e funesta riluttanza, sostituendo alle sue collere fecondg le sterili e desolanti bonaccie! Lo sconforto si fa allora sentire e sinistri minaccie aleggiano tosto sui destini della città. Quale sfiorire di illusioni, e, per contro» quale germinazione di ambascie ineluttabili nella povera gente abbiosciata ! Con quale melanconica prospettiva si presenta il prossimo inverno alla loro mente! « Se non si pesca più, come si farà a sbarcare il lunario? 0h, come presto sfumeranno i risparmi piccioletti e scarsi! ». E quando nevicherà ser- rato e gli strizzoni di freddo penetreranno le midolla, la fame assurgerà negli abituri, maledetta e terribile, come una fantasima dell’Ossian. 0h! la grama invernata! La stagione cambia. Lontano, su l’ultimo cielo, salgono nuvole cineree ; salgono, si squarciano, si affollano, si aggruppano come torbide falangi. Il nembo incalza. S'infosca lungi la laguna, il vento soffia ululando, le onde verdastre s’arricciano e torreggiano come ridda di lemuri, il tuono geme re- hoando. ; La procella dirompe. Nelle case ansiose faccie, rischiarate dai lividi ba- leni, accigliate si guatano, e le preci delle donne e dei fanciulli invocano « la pesca » dalla Vergine in Aularegia, la b»nigna stella della loro laguna. E” indicibile l’agitazione di quei momenti in cui tutti spiano, interrogano, comentano la tempesta. « E° levante, è levante! » è il grido di esultanza ch® in cento forme si ripete e si propaga. E’ levante! Madonna dei Cappuccini! che razza di stagione! Se continua, la pesca è assicurata! ». E così l’ora radiosa della speranza — confortatrice benedetta — è ritor- nata, e con essa la letizia clamorosa ed espansiva. Lungi dunque i lugubri pensieri! La pesca darà lavoro e pane. Sia benedetta la pesca! Essa è il grande sollievo dei poveri, essa è la seduttrice immagine di quella prosperità alla cui rinascenza da lungo tempo anela‘questo stanco e travagliato paese. ARTURO BELLINI. 14 NUOVE ACCLIMATAZIONI, — Il signor Raveret-Wattel co- munica alla Société National d’ acclimatation de la Station aquicole du Nid-de-Verdier che ha importato dall’ Ohio (St. Un. dell’ America) una nuova specie la Pomaxy Annularis. CONFERENZA ALLA ‘ SOCIETÈ D’ ACCLIMATA- TION ,, DI PARIGI, — Questa società, fra le più autorevoli del- la Francia, essendo stata fondata nel 1854 e dichiarata di utilità pubblica nel 1885, tiene annualmente per i suoi soci una serie di conferenze con proiezione nella grande sala sociale. Le Conferen- ze sono tenute in sostituzione delle sedute generali bimensili, tro- vate meno utili delle sedute di sessione. Il signor Mersey terrà una conferenza nell’ Aquicoltura. DIMINUZIONE DELL’ ANGUILLA IN FRANCIA, — Il Conseil Supérieur de Piscicoltura de France ha proibita la pesca dell’ anguilla dal 10 ottobre al 10 Gennaio. Sino ad oggi la pesca dell’ Anguilla per il Decreto 10 Agosto 1875 della R. F. è proibita in tutte le aque francesi dal 15 aprile al 15 Giugno. Ma non è già a quest’ epoca che le anguille vanno in frega. Il Consiglio superiore di Piscicoltura della Francia constata che vi sono delle regioni nel centro della Francia ove l’ anguilla si può dire quasi non esiste più; dovunque in Francia si constata la di- minuzione delle anguille e quindi il suo rincarare. (*) CONGRESSO INTERNAZIONALE DI PESCA A PARIGI NEL 1900, — Il Consiglio d’ Amministrazione della Societe d’ en- seignement professionel et technique des péches Maritimes de France, che organizza il congresso del 1900, ha stabilito il seguen- te preventivo programma al Congresso stesso : Pesche marittime » d’acqua dolce Piscicoltura i Ostricultnra Economia sociale dei marinai pescatori Salvataggio e sport peschereccio. (9) Vedi La Piscicolture Pratigque — Organe du Conseil Superieur de piscicol- ture. Novembre 1898 — pag. 188, Pi 15 Società di Pesca ed Aquicultura SOCIETÀ REGIONALE VENETA Lavoro del Comitato Provinciale Vicentino. — Nel mese di Gennaio, spedite dalla R. Stazione di Piscicoltura di Brescia, per- vennero al Comitato 50 mila uova di trota che, per cura dell’egre- gio segretario Prof. Luigi Meschinelli, furono subito messe in in- cubazione nell’ incubatorio sociale di Velo d’Astico. Nello stesso mese, spedite dalla R. Stazione di Piscicoltura di Roma, pervennero al suddetto Comitato 50 mila cieche di anguil- le delle quali il Prof. Meschinelli ed il sig. Antonio Rossi, dele- gato alle immissioni, ne effettuarono subito l’ immissione, distri- buendole nei modo seguente : Dieci mila nel Retrone a S. Agostino, là dove il fiume attra- versa la strada Comunale. Diciotto mila nel Bacchiglione in due diverse località, Dalla riva Sebellin e più a monte nella frazione detta l’ Albera. Dieci mila nel Lago di Fimon. Duemila nello sta- gno Rossi a Lisiera. Quattro mila nel Tribolo a Bertesinella. Tre mila nella Caveggiara, ove tale roggia tocca i fondi del conte Sforza Della Torre. Due mila nello stagno Dal Lago alle Madda- lene. Mille nello stagno Sebellin a Rossano Veneto. CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO D’ AMMINISTRA- ZIONE, — Il Consiglio è convocato in seduta pel giorno 29 corr. alle ore 1 1]2 pom. per trattare il seguente Ordine del Giorno i +. Comunicazioni della Presidenza. . Proposte pel I. Congresso Nazionale di Pesca ed Aquicoltura. 8. Proposte per la continuazione ed incremento del Corso pratico di lezioni per i pescatori. 4. Rinnovazione dei contratti con le Cooperative di lavoro fra pe- scatori. 5. Pratiche pel ricupero delle contribuzioni sociali arretrate. . Aumento di alcune voci del bilancio. 7. Eventuali comunicazioni dei Consiglieri. DO Db 16 RECENSIONI DI VELO CO. D. — CHIUSURA AUTOMATICA A MOLINELLI PER VAL- LI SALSE. — Estratto dal Giornale di pesca ed aquicoltura N. % Roma 1898. Di questo lavoro, illustrato da 4 figure nel testo, abbiamo fatto cenno nel numero di Dicembre della Neptunia. Ricordiamo che la Presidenza della Società Regionale Veneta nominò una commissione per istudiare questa invenzione del chia- rissimo conte Domenico di Velo, e ci riserviamo quindi di riferirne a suo tempo. PAVESI P. — NEcROLOGIA DEL DOTT. EUGENIO BETTONI. — Estratto dai Rendiconti del R. Istituto Lombardo di Scienze e let- tere, Serie II. Vol. XXXI — 1898. Il prof. Pavesi, compagno di studi del compianto amico nostro ne lesse un’accurata, affettuosa necrologia nell'adunanza accademica del 3 novembre p. p. Ai cenni necrologici fa seguito l’elenco delle pubblicazioni del compianto ittiologo, il quale è pure ricordato da una riproduzione fotografica. Direttore e Proprietario responsabile Dott. D. Levi-Morenos Ai Gosso in Chioggia Albergo Ristoratore Caffé e. Birraria con Giardino VIA VITTORIO EMANUELE RANE AAA ASÎAT SAAS ASA SASA ETA Restaurant Bauer - Grinwald GIULIO GRUNWALD Senior, Proprietario venezia <> > PTD dl ) Ù AZIIAMIARIARIAMISMIDMI MIAMI DATAAAAA TH Venezia 1899 — Tip. Nodari RA AA AA Kx ® 1 Tavola delle maree per Venezia Gennaio 1899 Giorno Dubai Bassa Alta Bassa (Giorno 1 1h 95m 6h 55m 12h 25m Ist 40m I 2 155 7 40 CO) 19 10 2 3 23 2 95 3 40 19 35 3 4 315 9 55 14 50 20 0 4 5 410 1 45 17 25 20 55 5 6 5 20 13 5 19 45 23 0 6 CEST E A; y 6 25 14 0 2) UE N 8 7 30 PA 4040 2 15 O) 0) 8 20 Ibelo | 22 15 3 10 10 10 qUu5 15 55 | 22 50 40 ll 1 9 50 16 80 | 23 925 4 40 12 12 To:30 a SI 5 25 3 3. iib 17 85 0 35 6 5 14 14 11. 50 18 5 110 6 55 15 15 12 80 18 35 1 45 7 45 16 16 310 19 5 2925 855 17 17 LEO 19 80 3 15 10 35 18 18 16 15 19 45 4 15 12 25 19 19 19 40 21 40 5 40 3.85 20 20 20 55 O 10 6 55 14 15 21 21 21 30 1 50 745 14 50 2) 22 921 50 2 35 8 30 15 15 23 28 a 3 15 9 10 15 45 24 24 22 40 3 50 9 40 16 10 25 25 IZ 5 4 20 10 10 16 40 26 26 28 25 4 50 10 45 gino 97 27 23 50 5 20 11 15 1725 28 29 0 15 5 50 11 40 17 45 29 30 0 40 6 25 12 10 18 10 30 31 leso 0 12 45 18 30 31 La più elevata tra le due alte maree quotidiane è quella che s° incontra fra la mezzanotte e le 10%; la più depressa tra le due basse maree quella che cade fra le 13h e le 20h, Supplemento alla Neptunia ihih Dicembre 1898 II Tavola delle maree per Venezia Febbraio 1899 Giorno Alta Bassa Alta Bassa Giorno Il SS da 3h 20 18% 55m 1 2 Rai) 8 45 140 19:15 E° Z 3, 2 50 10/25 16 40 19 15 d: 4 350 12 ‘25 20 50 ROIO Ko) 4 f e te a] 5 DeL 13 40 21 10 IRTO 6 6 defi KISS 14 25 21.90 DO 7 1 Stelo oa FIL IRE) ST la) S I) 15 40 22 30 SDITID 9 9 9 50 MORSO) Sa 0) 4335 10 10 10 830 16 45 R3C50 5 10 11 VE SENESI EE ETA IL IMISShO TL -V5 OO) 5 45 12 12 eroi 7h 030 6 25 13 5 1220. 18 10 Jeso ati 14 14 ls an0 07 18S 30 90 (Rata) 15 TO Sb 18 50 gi 9 10 16 16 14 55 9.5 RI IR KO) Ta 17 (19 40) | (19 40) -4 15 12 45 18 18 2120 23: Db 620 13. 45 19 x fera e Stati] 19 21 10 Elo TOSI 14 25 20 20 21:=30 2 40 820 14 55 21 21 21 50 A 9.0 15 20 22 23 2210 DINIRSIO, 9 35 15 45 ZE DI 20008 0) SI Leta) L05=5 16 10 24 24 22 55 Xi 3010695 16 35 25 Db 23515 DE: 0 leso L70137 26 23 40 5530 beso 7.20 27 28 0540 60 IRA Nedo 28 La più elevata tra le due alte maree quotidiane è quella che s’ incontra fra la mezzanotte e le Sì; la più depressa tra le due basse quella che cade fra le 11h e le 188, Nel pomeriggio del 17 al posto dell’ alta e bassa marea si verificherà la stazionariotà delle acque; perciò l' ora è posta tra parentesi; altrettanto accadrà anche nel giorno 3 fra 16h 40M e 19h 15m, III Tavola delle maree per Venezia Marzo 1899 . Giorno Alta Bassa Alta Bassa Giorno i ei 63.302 12135 sso 1 9 0 50 710 TotL9 18 30 Z #45) 1720 TODO Ino 18 45 3 4 1 50 9 lb DER) ario 4 5) 2 45 ht90 120690 22-10 5) 6 50 13 15 AS cea 7 715 14 5 21 10 9 40 8 8 8 20 21899 Sa a) 9 9 Geo 2 ANO) STO 10 10 9 50 22190 4 20 11 11 10:25 22.609 4.59 12 12 SO ZOMZO b 25 13 3 11 40 23 50 650 0 14 12 15 n L6095 15 185) 2750 O 40 5 16 16 li3595 Pelo 8 D 17 17 14 50 1 40 SIRZIO 18 18 Haoko DEO 11 20 19 19 TESO, i 455 2250 20 20 20 35 HI TE 3 40 21 21 20 55 5 95 $i 5 14 15 22 Lo Bgleto ZEO 8 45 14 45 23 23 21:30 BI 20 9720 oto 24 24 2100 do 955 15 40 29) 20 R2.19 REI, 10:25 16 5 26 26 22:35 4 40 10555 16 350 TA 27 DATO 5 10 IRSZo (RYO) 28 28 ZIO 5 40 19700 1H7&2/5) 29 29 23_ 90 6 10 12 35 17 50 3 SII 0'lo 6 45 1820 18 20 3 La più elevata tra le due alte maree quotidiane è quella che avviene tra le 21h e le 5h; la più depressa tra le due basse maree è quella che cade fra le 7° e le 16% IV Da Tavola delle alte maree per l'isola d'Ischia. 1° trimestre 1899 i (riorno (rennaio Febbraio Marzo i j]b 250 | 23h 40® | 12% 5m | 24h 25m | 1° 0% 2324658 2 2:50 24 20 0425 13750 T't#295 23 55 5 O 20 12 40 ballo 3545 12 20 24 50 4 IRC) l330 220 Tosco 0 50 1320 b 01) 14.30 7 45 16 30 ZO ez 6 SIRO odo SALO l/=50 AID | Tordo Hi: 4 20 I IARECO) 6 20 18 _ 50 DAd 17055: 8 599 18_5 720 19 45 610 18 40 9 6 35 19 0 So 20 30 MOD 19 30 10 7 830 19 55 8 50 RISTO 7 50 20 10 11 820 20 45 9 30 2190 8 30 20 50 12 dda a 10 10 22090 910 2130 da 9 50 22 10 105502723510 9 45 FIA 14 TO DID, 11 30 23 50 To: 25 REN 15 IMRE 23 35 ZI 09) 24 40 WESZo Zan 20 16 QEAZ0) 94 25 0 40 13410 l1 50 245]0 167 0525 12 50 1 40 14 20 O 10 12 40 18 1:20 SI00 DIA JESh 0) 13 40 19 PARO, 1 ESyMCO, 420 ala 23:20 159050 20 3: 40 16 20 30,0) 18:00 DU40 16 20 2A 4 55 Tro8 6-25 18 50 4 55 (25 BR. Siog 13909225) 1210 19 30 DO. 18 15 23 6 50 19 10 7 45 20705 6 40 19 0 24 7-30 19 50 8 20 L20435 (19 19 35 25 810 20 30 8 50 2L 10 Val: 0) 20 10 26 8 45 21050 9 25 21 40 8 259 20 40 27 9 20 RAD 9 55 S2:aL0 8 55 21 10 28 9 50 BRICO 1025 PRA 9.25 21045 29 10 20 22.195 PO 30 22.20 30 10 50 2310 BO S35 22.600 31 blK25 23 45 LI+20 23 40 NOSTRI RNA we per quanto riguarda i servizi Marit- |pagnie sopranominate. /’ eleganza dei tipi, copertina, la nitidezza delle vignette e delle accuratezza con cui tanto il lavoro di compi- dei vostri Albums Un vero gioiello. 1 A REALE COMPAGNIA ITALIANA DI ASSICURAZIONI GENERALI SULLA VITA LLIUOMO - Milano. — . .. . non possiamo che ri- ca aio del verdetto di Torino che accordava un premio ai vostri Albums, degni di ammirazione e di lode. BANCA DI CREDITO ITALIANO - (SEDE AA d’oro Indicatore Generale della Na- azione Generale Italiana merita le nostre congratulazioni per la bella riuscita. IG. GALANTE & FRAT: - Castellamare del Golfo, «— Vi esprimiamo la nostra completa svddisfazione per la | —’riescita dell’opera ch’è splendida nel vero senso della parola |’ che fa onore all’industria Italiana da Voi cosi degnamente rappresentata. Questa II Edizione è assai migliore della prima. LO STABILIMENTO ENOLOGICO_ FRA- TELLI MANCABELLI DI BRESCIA — Facendo A °f Sade La passare il vostro Album, abbiamo notato, come sia compi- lato in modo, da soddisfare chiunque abbia a consultarlo, e troviamo utile la réclame ivi fatta. Abbiatene Signori le nostre congratulazioni. La Ditta DIALI E BORDONARO DI TRAPANI A nostro parere il lavoro è ben riuscito per tutte le notizie che vi si contengono, le molteplici indicazioni che tornano a vantaggio del commerciante che trova una guida sicura per le sue spedizioni, come per i viaggi da intraprendere, noncnè per i non pochi indirizzi che adornano la vostra pubblicazione. La Ditta LAQUAI E C: DI MOLFETTA — . . . francamente parlando ci ha molta piaciuto e come estetica e come utilità del lavoro. LA DITTA GIACOMO SANGALLI = CONE- GLIANO — . . . . L’Album d’oro a buon diritto può de- nominarsi tale pel lusso della edizione e la copia dolle il- lustrazioni. Ottima la disposizione degli spazi, nitidi e ap- pariscenti i caratteri, di maniera che esso deve riuscire di incontestabile giovamento al commerciante e al viaggiatore. LA DITTA CESCHINA BUSI & €. - Brescia, . . . è riuscita una vera opera artistica e di lusso. Distinti saluti. IL GERENTE GIUDIZIO SPONTANEO DELLA STAMPA INDIPENDENTE CORRIERE DELLA SERA dî Milano . . un volume di vero lusso, assai interessante per le Agenzie «di Navigazione, per gli alberghi, per le case commerciali, per i viaggiatori in genere. SECOLO di Milano . . . La Pubblicità Lagunare di Venezia ha pubblicato in questi giorni il Nuovo Indicatore ufficiale, album d’oro d’informazioni della Navigazione Ge- nerale Italiana, indispensabile non soltanto per le Agenzie di navigazione, ma ancora per gli alberghi, case commer- ciali ecc. . . +. la disposizione delle materie è fatta con eriterio |. pratico, così che con grande facilità si può trovare ogni notizia desiderata. L’album è in gran formato e con belle illustrazioni. LA PERSEVERANZA di Milano . ... Negli Orari delle Ferrovie, negli Indicatori ufficiali, nelle pubblicazioni speciali ferroviarie marittime era accennato quà e là più o meno diffusamente, ai vari servizi affidati alla Navigazione Generale Italiana ; di quando in quando veniva fuori la no- tizia che questa Società assumeva l’esercizio di qualche nuova linea che, iniziata dai nostri porti, si perdeva nei mari lontani dell’Oriente e dell’Occidente. Per chi non aveva costante relazione d’affari colle re- | —*gioni d’oltre mare, per chi non era un consumato geografo, o navigatore, quelle notizie apparivano confuse e come tali ‘sfuggivano alla memoria: al momento opportuno poi come raccapezzarsene ? La Navigazione Generale Italiana ha ora provveduto a togliere questa impossibile incertezza, pabblicando un «_ elegante Indicatore Generale réclame, in cui sono raccolti 7 tutti i dati, tutte le notizie, tutte le imformazioni che hanno attinenza col suo importante ed esteso servizio, L’Indicatore Generale anche contiene notizie geogra- fiche, siatistiche ed etnografiche di alcune delle principali città dell’universo ; una esposizione analitica comparativa .del commercio generale e speciale d’importazione e di es- portazione, le principali nozioni sulla unione postale e te- legrafica, ed i ragguagli dei pesi, misure e monete coll’in- . dicazione del prezzo nominale e valore effettivo. Il tutto è raccolto in un album di formato grande, in- tercalato di fotografie e réclame. Ogni speciale notiziario è stampato su carta di diverso «colore, di:modo che riesce facilissimo di trovare o l’una 0 | l’altra indicazione. 3; Commercialmente lo si chiama, 1’ Album d’oro, ed è ‘edito dalla Pubblicità Lagunare di Venezia. î Il SOLE di Milano . . .-.- E- veramente uno splen- | .dido e interessante album, indispensabile non soltanto per le Agenzie di Navigazione, ma ancora per gli Alberghi, per le Case commerciali ecc. . | + + » . La disposizione delle materie è fatta con cri- ‘terio, così che con grande facilità si può trovare ogni no- ‘tizia desiderata. L’album è in grande formato e con belle | illustrazioni. È una pubblicazione di interesse generale ed avrà indubbiamente una, buona accoglienza. i LA SERA di Milano: « UN ALBUM UTILE E BEN FATTO. >» — La Navigaz. Generale, Italiana fece pubblicare ssimo l’interesse del pubblico. Nell’Album vi soho indica- zioni importantissime, illustrazioni pregevoli, e si può dire -che esso è il vero manuale del perfetto viaggiatore. LA LOMBARDIA di Milano : . . . è una bella ed egante pubblicazione, a ragione intitolata « Album d’oro » un Indicatore, che: sela»riguarda; davvicino, riguarda mol= «+. + + È {d'informazioni fatto per cura della Navigazione Generale Italiana. — Esso è utilissimo, e non solo per le Agenzie di navigazione, ma ancora per gli Alberghi, Case commer- ciali e private . . . La disposizione dolle materie è fatta con criterio pratico, così che con grande facilità si può trovare ogni notizia desiderata. GAZZETTA DEL POPOLO di Torino N, 22:... È uno splendido e interessante album, indispensabile non soltanto per le Agenzie di navigazione, ma ancora per gli alberghi, per le Case commerciali ecc. IL POPOLO ROMANO di Roma. L’INDICATORE DELLA NaviGaz. GEN. ITALIANA . . ... È uno splendido Album della Premiata Pubblicità Lagunare di Venezia ... «+. Contiene poi moltissime notizie e informazioni tanto commerciali che marittime, utilissime a quanti hanno affari di commercio, di esportazione o di trasporto tanto in Italia che all’estero. L’' ITALIA DEL POPOLO di Milano : . .* È un lavoro fatto con indirizzo pratico che riuscirà.certo assai utile al ceto commerciale ed industriale. SECOLO XIX di Genova « L’INDICATORE GENER. » della Navigazione generale italiana, testò edito per cura della premiata « Pubblicità Lagunare di Venezia» è un’opera compilata con tutti quei sani e pratici criterl che a buon diritto Ja rende una delle migliori congeneri pubblicate in Italia. CAFFARO di Genova. . . Eun volumedi vero lusso, assai interessante per le Agenzie di navigazione, per gli alberghi, per le Case commerciali, per î viaggiatori in genere. LA NAZIONE DI FIRENZE . . . . Fra le belle e utili novità premiate all'Esposizione di Torino, si deve indubbiamente annoverare 1’ Album d’ Oro d’ Informazioni edito dalla Casa di Pubblicità di Venezia. Rilegato spendidamente in tela a fregi d’oro, costi- tuisce un oggetto elegantissimo che può trovar posto fra i libri e i giornali in qualsiasi sala di lettura o di ricevi- mento. IL RESTO DEL CARLINO DI BOLOGNA Il tutto è raccolto in un importante Album di grande formato intercalato da illustrazioni splendide. Uommercial- mente lo si chiama: Album d'Oro, ed è edito dalla Pubbli- cità Lagunare. di Venezia. MESSAGGERO di Roma: ....È una pubblicazione di una grandissima importanza che colma una quantità di lacune e risponde a variate esigenze ed è sopratutto utile a coloro che in Italia curano l’esportazione all’estero dei nostri prodotti. In una parola un vero libro d’oro. IL GAZZETTINO DI VENEZIA . .. . elegante lavoro, riuscitissimo per le notizie in esso contenute e le informazioni estese che servono di guida ai commercianti non solo, ma a qualunque persona che abbia in animo d’intraprendere i viaggi più lontani. La. disposizione: delle materie è regolata con acume e senso pratico. Congratulazioni e auguri di successo. IL'LIBERÒ. CITTADINO DI SIENA . . . pub- ‘blicazione di grandissima importanza per ottenere la mas- sima diffusione della rèc/ame indispensabile agli industriali, ai commercianti e a tutti coloro che sentono il bisogno di estendere la loro attività per l'incremento del commercio e delle industrie. CASA EDITRICE PER PUBBLICAZIONI UFFICIALI E DI RÉCLAME INTERNAZIONALE s più volte Premiata, Encomiata dal R. Governo, dalle Camere di Comm., ecc. Capitale Soeiale: Lire 150.000 Direzione e Amministrazione: Venezia AGENZIE: Milano — Genova — Siena — Roma — Napoli — Palermo — Bologna — Torino — Parigi — Bruxelles — Si Vienna — Tunisi Hsclusività : Indicatori Ufficiali della Società di Nav. Gen. It.; del Lloyd Au- striaco ; — della R. U. S. A, Adria; - delle Società Topic e Rismondo ; dei Laghi Maggiore e di Garda. Affissione di quadri nei Pontoni e Vaporetti di Venezia; nel grande Stabilimento del Lido; nel LIAN IEROI nei pi roscafi dell’ Adria ecc. ecc. Guida Commerciale Mangiarotti fondata nel 1865. Neptunia, organo della Società Regionale Veneta di Piscicoltura. Distribuzione di placcati e quadri Réclame nei Principali Alber- 1 ghi, Ristoratori e Stabilimenti d’Italia, Francia, Belgio, Au- 8 stria, Ungheria, Tunisia, e Levante. Affissioni volanti 6 nei quadri permanenti in Italia e all’ Estero Forfait per grandi Industriali, Esposizioni, ecc. Dagli Albergatori si accettano in parte di pagamento Coupons SN d’ Hotels e Restaurant. SER Straordinarie facilitazioni - Preventivi gratis per qualungue genere di réclame sia di inserzioni che d' affissione Pronta esecuzione di Da in ecpere SIPERCOIE da disegni e fo- togtahie. Prima di fare. qualunque réclame rivolgersi alla... Pubblicità Lagunare - Venezia È (Berio Rotta Nepfamia] UNA, "15 FEBBRAIO 1899 e ! LI VEPTUNIA RIVISTA ITALIANA DI PESCA ED AQUICULTURA MARINA: — FLUVIALE = LACUSTRE Premiata con medaglia d’oro ALL'ESPOSIZIONE DI MILANO 1894 ED ALL’ESPOSIZIONE DI TORINO 1898 Fondata. e diretta dal Dott: D. LEVI - MORENOS Segretario di Redazione: MAMERTO CAMUFFO agi raggi ORGANO delle Società Regionali di Pesca ed Aquicultura e delle Cooperative di Lavoro e Produzione tra pescatori Società Regionale Veneta e Società Lombarda di Pesca ed Aquicultura — (o0- mitato Filonautico e Peschereccio -- Famiglia Cooperativa tra Pescatori di Burano — Cooperativa di Lavoro tra Pescatori di Venezia — Società anonima Cooperativa tra Pescatori dei fiumi e laghi Mantovani — Cooperativa di pro- duzione Aquicola. SOMMARIO Luigi Dott. H'acciola — Sulle epoche di riproduzione dell'anguilla e del Congro comune. Arturo Bellini — Sull’ utilità della posa delle < arti » nelle « otèle ». Notizie e Varietà E. T. — Acqua o Aqua? Recensioni. Scotti Luigi — La distribuzione dei pesci d’ aqua dolce in Italia. Ae DIREZIONE ED AMMINISTRAZIONE DELLA « NEPTUNIA » S. STEFANO 2805 — VENEZIA Prezzo d’ abbonamerto annuo alla Neptunia sola L. 12 — coi supplementi L. 2.0 Gli abbonamenti decorrono sempre dal Gennaio e quando non sono disdetti s’ intendono tacitamente rinnovati. Concessionaria Esclusiva pella Pubblicità Premiata Pubblicità Lagunare in Venezia t Ilicatore Generale della Navigazione Generale Ttlitao ALBUM D'ORO D'INFORMAZIONI DELLA SOCIETÀ, Direzione Generale: VENEZIA - Premiata Pubblicità Lagunare INDIA A ; 3. TL’ INDICATORE GENERALE della NAVIGAZIONE GENERALE ITALIANA per l'eleganza dei tipi, la scelta delle illustrazioni e la fine rilegatura è un ricco oggetto di ornamento di cui viene fatta una larga distribuzione gratuita, e per l’importanza delle notizie che vi sone raccolte è una pubblicazione indispensabile per i fvrestieri, per i viaggiatori, per i commercianti e per gli industriali. Questo Indicatore oltrechè nelle sale di 1.a e 2.a classe di tutti i battelli e nelle Agenzie sociali, viene esposto negli Alberghi, Restaurants, Clubs, negli Stabilimenti Climatici e Balneari, in ogni luogo insomma ove affluiscono mas- simamente i forestieri ed i viaggiatori ai quali in tal maniera viene offerta l'occasione di profittare di notizie esatte, copiose, utilissime. Viene pure distribuito a molte Ammi- nistrazioni e Case commerciali ed industriali in Italia e all’Estero. La grande diffusione che viene data a questo Indicatore e l’interesse che ha ormai assunto per quel tale ceto di persone fra le quali è specialmente fruttifera ed anche opportuna l’opera della ré- clame, tutto ciò è di garanzia per la efficacia delle inserzioni. - Le informazioni sono state raggruppate con intendimenti affatto moderni, di offrire cioè intorno ad una vastissima rete di viaggi, le notizie più disparate che vi si possano inserire e tali che sieno d’interesse a chiunque. Ogni pagina del formato di cm. 40 p. 32 porta nel prospetto le indicazioni uffi cial cioè quelle di massimo interesse pubblico, un piccolo spazio solamente è riservato alla réclame, la quale assume in tal posto una eccezionale importanza. Il lato opposto è invece riservato interamente alla réclame, ed a questo iscopo viene suddiviso in tante parti, come dal prospetto unito. La serietà colla quale viene compilata questa pubblicazione fa si che essa si racco- mandi di per sè ad ogni ramo del Commercio e Industria, come pure agli Alberghi, Re- staurants, Stabilimenti Climatici ecc. ecc. ALCUNI APPREZZAMENTI R D’ AGRICOLTURA 3 INDU- STRA OA - Roma, h12 Novembre 1898 — La ringrazio del cortese invio da, Lei fatto a questo Mi- nistero della seconda edizione dell’Indicatore Generale della Navigazione Italiana, pregevole pubblicazione, condotta con molta cura e con criteri pratici. ; lo mi compiaccio pertanto con la S. V. che la Giuria dell’Esposizione di Torino, riconoscendo la utilità dell’Indi- catore Generale suddetto, Le àbbia accordata una distinzione che è meritata. IL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRU-. ZIONE - Roma, addì 13 Novembre 1898 - AU Onor. Direx. della Pubblicità Lagunare - Venezia —...... L’Album d’oro della Navigazione Generale Italiana è pregevolissima pubblicazione. IL MINISTRO DEGLI ESTERI - N. 17309-384 — .. + Le notizie in esso « INDICATORE (XENERALE » COn- tennte sono certamente utili agli industriali ed ai commer- cianti ed io mi auguro che il largo favore ottenuto da tale pubblicazione sia argomento a codesta benemerita impresa per perseverare nell’opera incominciata. . Pel Ministro MaLvaNO IL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COM- MERCIO ITALIANA IN PARIGI — 417. Boulevard de la Madeleine — N. 24394 Parigi, li 5 Maggio 1898. «+ + abbiamo attentamente osservato riscontrando che bene a proposito lo ha intestato album d’oro d’infor- mazioni. Infatti le notizie ivi raggruppate sono del mas- simo interesse pel commerciante, pel produttore e pel viag- giatore, e dettate con criterio pratico ; mentre non è tra- scurata l’elegauza dei tipi ed è veramente geniale la distri- buzione delle materie. Il Segretario Il Presidente A. RUBINI CESARE TREZZA IL PRESIDENTE.DELLA CAMERA DI COM- MERCIO ED ARTI della Provincia di Venezia — . . .. mi congratulo con V. S. per una pubblicazione che ad una utilità indiscutibile unisce dei pregi notevoli. IL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COM- MERCIO DI MILANO . . . . ne constato con piacere la pratica utilità per le molte ed importanti notizie che la pubblicazione contiene. IL PRESIDENTE CAMERA DI COMMERCIO ED ARTI DI TORINO —.. . . tutto l’ Album merita i essere elogiato per ogni rispetto; sia quanto all’elegante apparenza; come alla bella disposizione delle materie, che sono molte ed utilissime ai commercianti e viaggiatori. IL PRESIDENTE CAMERA DI COMMERCIO ED ARTI DI ROMA — Micongratulo con Lei che ha pubblicato un All'um contenente informazioni commerciali di grande utilità per i nostri viaggiatori ed esportatori. IL R. CommissarIO 7 IL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COM- MERCIO ED ARTI DI GENOVA. . . . è una pre- gievole pubblicazione che fornisce molto utili indicazioni ed edita con molta accuratezza ed eleganza. Con tutta stima IL PRESIDENTE CAMERA DI COMMERCIO ED ARTI DI NAPOLI . . . + questa Camera nella tornata doi 24 p. p. mese esa- minato lo splendido Album edito per cura di cotesta bene- merita Pubblicità Lagunare, manifestò il suo vivo compia- 2imento pel modo onde è condotto per l’utilità di esso. IL PRESIDENTE IL MUSEO MERCIOLOGICO DI TORINO - . costituisce invero un’aureo volume, utilissimo e nel contempo decorativo dei saloni e salotti, mirabile per ac- curatezza di compilazione e finitezza d’esecuzione. SOCIETA VENETA DI NAVIGAZIONE A VAPORE LAGUNARE — Cirtà —.... ci compiac- ciamo di presentarvi i nostri rallegramenti per così ele- gante ed utile pubblicazione. Per quanto la réclame abbia nel nostro paese pigliato uno sviluppo abbastanza considerevole, pur tuttavia la vo- stra merita speciali. elogi per la copiosa e scelta raccolta di notizie che possono interessare il pubblico. E di questo vi tributiamo lode con speciale interessa- mento, essendo voi da più anni esclusivi Concessionari della pubblicità sui nostri vaporetti e pontoni. ; Con distinta stima. ° Il Direttore Genrale: F. SANGIORGI LA DITTA €. E Tx: T. PATTISON = NAPOLI—Eunlavoro fatto con accorgimento, chiarezza ed eleganza e mentre vi facciamo i nostri più sentiti rin- graziamenti, non pos-iamo mancare di esprimervi la nostra compiacenza per la felice riuscita della vostra opera. LA DITTA FRATELLI GONDRAND — Tra- SPORTI MARITTIMI E TERRESTRI. — Con vivo interesse ab- biamo esaminato la vosira pnbblicazione e ci gervene le nostre sincere congratulazioni, L’ utilità delle indicazioni che i vostri Albums con- N è grato por- \ NEPIUNIA ANNO XIV 15 FEBBRAIO 1899 DI SULLE EPOCHE DI RIPRODUZIONE deli'Anguilla e del Gongro comune NOTA DisTst@urir. E LG IBRPCACGIO:L:A Aristotile credeva che le anguille si generassero spontaneamente dal limo e a prova di ciò adduceva che esse non contengono mai. nè uova nè latti e che appariscono negli stagni che prima erano secchi e non hanno comunicazione col mare. Epperò lasciò scritto: Anguilla neque mas, neque femina, neque prolem ex se aliquam potest procreare. Sicuramente egli ha rilevato questa falsa supposizione dal volgo presso cui si è continuata fino ai nostri giorni. Però meraviglia che un uomo tanto sommo, che aveva scoperto la partenogenesi degli insetti, l’ ermafroditismo di alcuni pesci e altri fatti reconditi della vita degli animali, abbia potuto aggiustare fede a un errore così grossolano. Da Aristotile trascorsero più di duemila anni prima che i dotti si oc- cupassero di proposito della generazione delle anguille. Questo studio comin- ciò all’ epoca del Risorgimento da Vallisnieri (1), il quale trovò le ovaie, ma avendo confuso con esse le appendici adipose dell’ intestino la sua sco- perta venne infirmata da Valsalva. Spetta a Mondino (2) il merito di avere descritto con precisione le ovaie dell’ anguilla. Egli vide in questi organi le uova molto piccole, quali sono veramente. Spallanzani mosse dei dubbi in- torno a questa scoperta ed emise l’ipotesi che le anguille fossero ermafro- dite, come più recentemente opinò il Nilsson e tra noi cercò dimostrare l’Ercolani di Bologna. Siebold pensò che le anguille si riproducessero per (1) De ovario anguillarum cum tabulis, 1712. Scoperta delle uova, ovaia e na- scita delle anguille, 1715. (2) De anguillae ovariis, 1783. 18 partenogenesi. Altri le giudicarono vivipare, ma Ratke e Agassiz provarono che sono vivipare. I maschi rimanevano ignorati fino a quando il Syrski (1) basandosi sulla struttura intima delle glandole genitali potè distinguere il testicolo dall’ovario e stabilire che i dne sessi sono separati. Lo stato immaturo in cui generalmente si trovano le loro glandole ge- nitali è un’altra difficoltà rimasta senza spiegazione soddisfacente. Berlin- ghieri-Vaccà, Senebier di Ginevra e molti altri non poterono mai consta- tare la presenza di uova in un gran numero di esemplari da loro esamina- ti. Non meglio fortunato fu il sagace Cavolini. A. Giinther, odierno, scrive che le uova sono microscopiche e che nessuno le ha trovate mature. Se si esaminano esemplari giovani o di media statura le glandole ri- produttive si trovano infatti immature e irriconoscibili all’ aspetto esterno come ovarii. Nei più adulti le uova sono invece visibili a occhio nudo, e perciò mi sorprende che sieno state negate da taluni. Ciò significa che questi organi maturano tardivamente e non prima che l’animale abbia rag- giunto le sue dimensioni definitive. Lo stesso avviene nel Conger vulgaris come già feci conoscere (2). Sebbene piccolissime le uova dell’ anguilla non si possono dire pìù immature di quelle di altri pesci. Anche nel pesce Ro- vetto (Ruwettus pretiosus. Cocco) sono appena percettibili ad occhio nudo e non si trovano mai più grosse. Nella Murena hanno 1 millimetro di dia- metro e non si direbbero perciò più mature. Certamente prima che venga- no emesse le uova dell’ anguilla, del congro volgare e del Rovetto ingros- sano ancora d’alcun poco, ma questo aumento ha luogo altresì per quelle delle altre specie e generalmente ci sfugge. Fuori del corpo dell’ animale continuano a farsi più voluminose per penetrazione di aqua attraverso i pori della membrana. E questa aggiunta di materiale ci spiega appunto la sproporzione spesso considerevole tra la grandezza dell’ uovo, quale era al principio dello svolgimento, e quella del nuovo essere al momento che ne viene fuori. Per giudicare del grado di maturità delle uova di una specie di pesce prima della fecondazione non abbiamo dunque, nello stato attuale delle nostre conoscenze, altra norma che di confrontarle con quelle di altri individui della stessa specie. Gra nelle anguille che non sono ancora mol- to.avanzate nell’ accrescimento del corpo sono invero così piccole che ri- chiedono l’ aiuto del microscopio, in quelle che hanno guadagnato la sta- tura definitiva, 0 presso a poco, sono percettibili all’ occhio inerme e, ciò che . importa notare, si trovano della stessa grandezza in singoli individai per l’intiero corso dell’ anno. Discordi sono le asserzioni così dei pescatori come dei naturalisti sul- le epoche di riproduzione dell’ anguilla. Generalmente si ritiene che nei mesi di ottobre, novembre e dicembre dai fiumi e dai laghi scendano al mare per generare (la calata) e che le capillari entrino nelle aque dolci (1) Organi di riproduzione e di fecondazione delle anguille, 1873. (2) Sulle uova del Conger vulgaris. Riv. it. sc. nat. 1897, n. 7 e 8. 19 , verso la fine di gennaio e in febbraio (la montata). Redi osservò che le anguille dell’ Arno passano al mare nel mese di agosto per sgravarsi del- ie uova e che i piccoli salgono il fiume in febbraio e in aprile. I pescatori della bassa Senna attestano che le anguille vanno al mare per la riprodu- “zione due volte l’anno, una tra la fine di febbraio e il principio di marzo, e una in settembre. Con la prima di queste epoche si accorda quanto seri- ve il Moreau trattando dei pesci della Francia, che le piccole anguille cioè in primavera abbandonano le aque salmastre e fanno la montata nei fiu- mi. Pescatori d’altri luoghi credono che la procreazione delle anguille suc- ceda in primavera e il Costa 0. di Napoli dà come certo che nei mesi di marzo e aprile anguille dai laghi e dai fiumi migrano al mare. Non meno disparate sono le osservazioni sull’ epoca in cui le ovaie si troverebbero mature. Il (osta suddetto dice che quest’ epoca é tra la fine di febbraio e il cominciamento di marzo e che altri affermano di avere vi- sto anguille con uova ben distinte in giugno e i piccoli nella stessa sta- gione. « Quanto a noi, aggiunge, possiamo affermare coscenziosamente di « aver trovato in luglio l’anguilla con le uova bene sviluppate, e sì pure « in gennaio e febbraio ». Le riferite osservazioni e quelle per brevità omesse sono tutte ve- re perchè, come verrò a dimostrare, l’anguilla si riproduce per l’intiero cor- so dell’anno, simile in ciò al comune Merluccio. La prova è semplice ma irrefragabile. In tutte le stagioni, anzi in tutti i mesi dell’anno, nel ma- re di Messina le anguille, purchè sieno grosse, portano uova, piccole, ma ben distinte, che danno all’ organo un’ aspetto bianco granelloso. Parimenti il Leptocephalus brevirostris, che è la prima forma larvale dell’ anguilla, capita tutto l’anno in quelle aque ed io ne ebbi allo stato fresco in gen- naio (inverno), in aprile (primavera), in luglio (estate), in novembre (autun - no) e quasi in tutti gli altri mesi. Così pure sul mercato dello stesso luo- go si trovano tutto l’anno e quasi ogni giorno auguillette di aspetto ordi- nario lunghe intorno a 20 cm. e talvolta di metà più corte. Essendo certo che in tutte le epoche dell’anno nascono anguille necessariamente in tutte queste epoche si devono trovare anguille mature. Ma non basta che tutto l’ anno nuovi individui addivengano pronti alla riproduzione, la natura vuole al- tresì che ogni individuo da che ha raggiunto la maturità sessuale si ripro- duca senza interruzione e se ben si riflette non altrimenti che per questa legge si rende possibile l’ esistenza di giovani anguille in ogni tempo. In altri pesci ciò si verifica per precocità del funzionamento sessuale, ma co- me si è visto, questo non è il caso dell’ anguilla. Quel periodo di vita in cui essa è infeconda viene così compensato ad esuberanza dal tempo in cui essa emette uova. Non diversamente dall’ anguilla si comporta il congro comune le cui glandole ovariche non fanno vedere all’ occhio nudo uova, che sono pur pic- colissime, prima che esso abbia acquistato dimensioni considerevoli e di cui i giovani si trovano parimenti in ogni mese dell’ anno. Se l’ anguilla e il congro volgare producono uova continuamente non 20 possono deporne ogni volta che una piccola quantità e questa nozione può rendere più agevole la determinazione di esse allorchè sono libere nell’ a- qua. Forse il trovarsi separate in grumetti anzichè in unica massa le ren- de meno esposte ai pericoli di distruzione cui vanno incontro. Il significato delle migrazioni che imprendono le anguille dai finmi al mare generalmente sembra essere quello della riproduzione. Ma senza che questo passaggio possa aver luogo riproduconsi egualmente negli stagni (le pantanine) che non comunicano col mare e nel mare dove non shoccano fiu- mi (le maretiche). Sscondo la legge della riproduzione delle anguille sopra enunciata la montata deì giovani e la calata degli adulti dovrebbero suc- cedere continuamente. Ora la disparità delle osservazioni sulla ricorrenza del fenomeno indicherebbe appunto che esso avviene più volte nel corso dell’anno. Non si può mettere in dubbio che in alcuni luoghi l’ emigrazio- ne di una grande quantità d’ individui succeda in un’ epoca stabilita, ma allora qualche altra causa concorre a determinarla, forse il mutamento del- la temperatura dell'ambiente. E’ poi probabile che in ogni tempo singoli individui adulti emigrino dalle aque dolci nelle salse e giovani in direzio- ne contraria. Tutto porta a credere che la riproduzione abbia luogo nella profondità delle aque. Se fosse altrimenti s'incontrerebbero i maschi coi latti maturi come s'incontrano le femmine adulte cogli ovarii pieni di uova. È anche molto probabile che le femmine dal momento che sono discese al fondo non se ne aliontanino più pel rimanente della loro vita. Infatti se la riproduzione da questo momento è subcontinua per tutto l’anno ed ha luogo a grandi profondità esse non possono più abbandonarle. E sebbene il Giinther scriva che la maggioranza delle anguille che hanno migrato al mare sembra che facciano ritorno alle aque dolci, irregolarmente, nella stagione calda, non pertanto farebbe d’uopo sapere se queste anguille sono sessualmente adulte e se ritornano dalle nozze o sono piuttosto individui mezzanamente adulti che rimasero in mare e non montarono i fiumi quan- do erano capillari nel modo stesso che un numero d’individui rimangono nelle aque dolci e non seguono gli altri nelle migrazioni verso il mare. Altri fatti depongono a favore di quello che io sostengo. Nei pesci che si riproducono in un’ epoca determinata le femmine dopo che hanno deposte le uova presentano i loro sacchi ovarici vuoti e più flaccidi e smunti. Nel- le anguille ciò non si verifica mai. I loro ovarii si trovano sempre più o meno immaturi finchè non sono molto avanzate in età o pieni di uova se adulte. Quest’ ultimo stato indica che si avvicina 1’ epoca in cui devono di- rigersi alla dimora definitiva per cominciare a riprodursi. La riproduzione del congro comune ha la medesima storia di quella dell’ anguille che vivono esclusivamente nel mare. I suoi ovarii non arri- vano a maturare che in un’ epoca tardiva della vita quando il corpo è giun- to a una grande statura. Da questo momento produce uova continuamente. Infatti in tutti i mesi dell’anno vien fatto di prendere piccoli e- semplari di esso e i leptocefali che gli appartengono (L. stenops, Morristi, 21 punctatus) (1) Le sue uova sono pure assai piccole, ma credo vicine alla maturanza nei più grossi soggetti perchè gli ovarii in questi formano già un corpo molto voluminoso. Le maggiori profondità deveno essere i luoghi scelti per lo sgravio e la fecondazione, altrimenti insieme alle femmine la pesca ri- tirerebbe dalle aque anco i maschi che ci sono tuttora ignoti (2). Disceso al fondo non se ne allontana più e ciò si desume dal non trovare in veruno dei grossi individui gli ovarii vuoti del loro prodotto. È assai probabile che le uova dell’anguilla, come sembra certo per quelle del congro, dai recessi del mare ascendano fino a una certa altezza e si mantengano galleggianti, donde leutamente discendono a misura che aumenta il loro peso specifico per penetrazione di aqua attraverso il gu- scio. Infatti i leptocefali dell'anguilla, del congro comuue e di. altri murenoidi vivono a grandi profondità e perciò dappertutto sono rari a incontrarsi o non compariscono affatto, eccetto nel mare di Messina ove ab- bondano, ma soltanto in certe circostanze, per esempio dopo una tempesta di mare o quando opposte correnti incontrandosi agitano il fondo e solle- vano insieme ai leptocefali altre specie della fauna abissale, che poi spes- so vengono sbalzate dalle onde snlle spiagge. Per l’anzidetto nella vita dell’ anguilla, del congro volgare e forse di altri murenoidi si possono distinguere due periodi, il primo in cui l’ani- male cresce fino ad acquistare le maggiori proporzioni senza riprodursi ed a- bita a profondità variabili, ma non molto considerevoli, il secondo in cui ha stanza negli abissi e la sua attività generativa preparatasi lentamente nello innanzi si svolge continva. Sul? utilità della posa delle £ Arti , nelle « Otèle » Comacchio 4 Gennaio. — Nella notte fra il 2 e 3 gennaio soffiò un gagliardissimo vento di ovest, accompagnato da molta pioggia. La temperatura era assai mite e l’ aqua del mare saliva con discreta rapidità. Tutto induceva dunque a sperare che la stagione imper» versante sarebbe stata adatta alla pesca, malgrado che il freddo (1) V. la mia nota. Date di cuttura di lurve di Murenoidi. Giorn. it. di pesca e aquicultura 1898, n. 4. (2) V. la mia nota. ZI maschio del Conger vulgaris non si conosce. Nat. Sicil. Nuova serie, ann. II. n. 5-8 1898. LR acuto ed improvviso del Natale avesse già fatto appurtare, dicevasi, buona parte delle anguille. i La pesca di quella notte diede però dei risultati irrisorii. E la causa di ciò fu presto trovata dai pratici. — e/a/a refero. Il freddo segnalatosi nell’ ultima decade di dicembre aveva fatto dimettere nei più ogni speranza di pesca, e quindi le così dette ar7 furono impre- videntemente asportate dai /avorzerî e poste a disseccare. L’ aria rubizza e fresca sopiva ogni desiderio di lavoro nei buoni vallanti, i quali perciò passavan le ore di quei giorni tristi, schiacciando: dei memorabili sonnellini al fuoco di verno in sui seggioloni pa- triarcali, o pure mangiando di buon dente una ghiotta anguilletta, met- tendovi sopra a suggello un gagliardo bicchiere di vino dell’ Eliseo. Spallanzani chiamò costoro enchelziofagi, e mai epiteto più proprio co- ronò forse la loro placida e beata apedesia. L’ applicamento delle ar? nelle 0/2/e fu uno dei più giudiziosi perfezionamenti che sino da tempi lontani vennero apportati ai /avorzerz pescherecci onde renderli meglio operativi. Il derogare da quest’ uso sapiente può quindi costituire, in certi casi, una imprudenza di non poco rilievo. Che non direbbero adunque gli avoli nostri se potessero dal sepolcro ergere il capo e vedere fin dove giunge talvolta la di- savvedutezza dei loro nepoti ! Ma prima di accingerci a mostrare l’ utilità di quest’ ordegno pe- scatorio, ne sia lecito descriverlo. L’ arfe (1) che è in uso nelle Val- li di Comacchio (meno prolissa e più semplice del cogo/lo e della negossa) è una rete sedentaria della lunghezza di m. 1,60 circa, quan- to dire presso a poco eguale a quella della così detta o/è/a di sotto, nel cui grembo va in acconcio piantata. Nelle Valli del Veneto, se male non mi oppongo, l’arfe è un poco più lunga e se ne sogliono mettere in posa due nell’ 0/è/a, mentre a Comacchio se ne appresta una soltanto. L’ arfe ha forma presso che cilindrica, e si restringe con ordine graduatorio flno alla sua estremità, ov’ è chiusa l’ uscita, a for- ma di ritrecine conico o di giacchio, con una funicella scorrevole, Il (1) La denominazione di quest’ ordegno peschereccio pare sia dipendente dal- la voce arte, usata in senso di artificio, astuzia, o nell’ altro, di ordegno proprio nell’ arte del pescatore, giacchè la voca arte si adopera a punto per gli ordegni propri di ciuscun arte o mestiere. 23 hi corpo è mantenuto aperto mediante quattro cercini equidistanti, for- mati con venchi di ligustro, di salice o di vetrice, mentre quello se- | micircolare d’ entrata o della bocca, è composto di un valido vimine di tramarisco a rebbio. Al primo cercine del corpo della testa è racco- mandata una specie di bisaccia di rete ad imbuto (1), la quale è te- nuta protesa da dei cordini legati al penultimo o all’ ultimo cercine di coda. Alla bocca di questo ordegno è legata un’ asta puntuta onde piantarla nell’ interno dell’ of/a di sotto, sostener l’ arte circa a livello dell’ acqua e vOlta verso la fessura o dochèra della cogolara. Il restan- te della rete riposa sul fondo e la coda, tenuta flssa da un’ altra asta, giunge fin quasi all’ estremità dell’ 0/%a. L’ arte, di cui parliamo, è rappresentata nella seguente figura, in cui però, per ragion di chiarezza, si sono omesse le maglie della rete. ABC - Bocca dell’ arte N - Collo ABCDE - Entrata O - Corpo del collo (enca) DEFG - Corno della testa aa - Cercine dell’ entrata FGHI - Corpo bb - Cercini dell’ arte HIKL - Corpo della coda i ec - Aste per fissare l’ arte KLM - Coda. (1) Questa rete speciale piramidale, detta strozzatura, o collo strozzatoio, 0 ri- volto (che presenta la figura di un cola%ro) è chiamata a Comacchio einche e nel veneto enca. — In ciò io ravviserei l’ apocope vernacola o della voce inganno, 0 della voce ingegno, nel senso di trappola. tranello, insidia tesa al pesce, onde una volta entrato nel corpo dell’arte, sia impossibilitato ad uscirne. Il vocabolo ingegno deriva dal latino ingenium, (artificio, strattagemma) da cui ha origine parimenti l’engin francese e l’ engine inglese. Il vocabolo inganno deriva invece dal latino barbaro gannum, il quale, alla sua volta, procede dall'antico alto tedesco gaman, * * * Non è chi non sappia che, durante la pesca autunnale, la corren- te torbida e vorticosa dell’ aqua marina flussante insinuandosi prima fra i meandri e le angustie dei lavorieri pescherecci e diramandosi poi, ampia e benefica, per il campo vallivo — sveglia ed eccita nelle an- guille 1’ istinto dell’ emigrazione. Ed esse, suase dall’ ingannoso flut- to che suscita loro incontenibili ansie, cercano di abbandonare l’ aqua che le crebbe, resa per la trascorsa stagione estiva di soverchio salsa ed acrimoniosa. È chiaro per tanto che le anguille sentiranno tanto più viva e possente la brama di emigrare, quanto più la colonna del- l’aqua nuova e fresca sarà loro spinta in fronte con forza e con violenza. ì A misura che le anguille, così insidiosamente allettate, avanzano assiepate e rapide come dardi spiccati dall’ arco, gli angoli acuti del colaùro, del botteghino, della batdresca e delle ofdle cedono quanto ba- sta all’ urto rigoroso del pesce che per entro si spinge. Il peso del- l’ aqua che irrompe e l’interna adunazione delle anguille fanno poi, al- la loro volta, combaciare di bel nuovo i labbri degli angoli, i quali di tanto più si stringono fra di loro, quanto è maggiore la forza che sopra di essi fa il pesce per trovar scampo alla fuga. Naturalmente, fino dal principio, |’ arfe vien messa nella posa di già indicata entro l’ of2/a dî sotto, allo scopo di spiare con essa le mosse delle anguille, le quali, come introduconsi per entro 1’ o/è/a, rimangono inceppate nell’ arfe stessa. I vallanti, ai quali è deferito l’ incarico di sorvegliare i /avorzeri, spiantano ed investigano spesso l’ impostato ordegno indicatore, e, come lo trovino ingombro, lo sol- levano dall’ acqua e travuotano nell’ apposita d0/ega le anguille già catturate. Se poi vedono che la seconda e terza raccolta si susseguono che significa giuoco, astuzia, artifizio. Per ciò la significazione dei termini su mentovati è la stessa, comunque. Ed ora, a titolo più che altro di curiosità filologica. mi piace rilevare la strana analogia che esiste fr'a Ie voci einche ed enca con quella propria dell’ idioma lituano Inkel, con cui, a punto, si designa l’ identico orvdegno. ZnXkel è derivato della voce te- desca Einkehle, come della tedesca lo è l’ ixcase inglese. Però il vocabolo tedesco Einkehle proviene, secondo me, dal latino 9%/a (gola, strozza) e non da callis (cal- le, strada angusta). KeX/e, in fatti, significa gola, e l’ anteposto ei» denota, in que- sto caso, moto con idea di addentramento: dunque entrare, cadere nella gola, — ciò che, preso metaforicamente, vorrebbe dire, indurre in errore, ingannare, e l’ a- zione relativa: inganno. Da ciò si può inferire che, se bene le accennate voci comacchiese e veneta abbiano colla parola tedesca stretta analogia morfologica e fonetica e persino la stessa significazione, esse non traggono tuttavia origine da un idioma "medesimo. La voce greca énchelis (anguilla) che pur suona somigliantemente alle suddette, credo debba mettersi fuori questione. 25 sollecite, allora tolgono ogni impaccio alle anguille che, irrefrenate, _s’ introducono nell’ o/è/a. La cosa cambia però d’ aspetto durante l’inverno. Una grande affluenza di anguille ai /avorzer? durante questa stagione, se è ormai considerata come un caso eccezionale, non cessa tuttavia di essere evenibile per virtù di speciali circostanze, — ed è per ciò che le art? dovrebbero sempre essere piantate nelle o/e e sorvegliate. L’ esperienza ha dimostrato che, in quest’ epoca, le anguille più facilmente possono riuscire ad evadere tutto ad un tratto dal lo- ro carcere, e ciò non gia per difetto di costruttura dei labirinti che le rinserrano, ma bensì o per l’ azione di un vento contrario o per virtù propria. — Il primo caso può verificarsi quando un vento (per es. un gagliardo sciroccale) insorga improvviso e che spinga con tale veemenza l’ aqua del campo vallivo pel /avorzero, da far dilatare col peso di quest’ ultima, le fessure d’ ingresso. Allora il pesce, invitato dal corso dell’ aqua ivi agglomerata, si vale dell’istante e momenta- neamente sparisce. Il secondo caso ha luogo quando |’ arte sia ab- bandonata a sè stessa. I pratici affermano che, durante la stagione jemale, è assai illanguidito nelle anguille 1’ istinto cafàdromzo, anche perchè l’ aqua delle Valli in cui si trovano, ormai poco diversa da quella del mare, è confacente alle condizioni di loro vita. Trovando esse quindi un impaccio durante il loro viaggio, tutto tentano onde evitarlo, ritornando così facilmente d’onde partirono. Ecco perchè i vecchi caporzoni ed i vecchi faffori opinavano essere saggio e consi- gliavano di porre bensì le ar nelle 0/%/e, ma di spiarle di frequente e di travuotarle con diligenza e prontezza fnche se contenenti pochi Kili di anguille. E’ solo a questo modo che può evitarsi I’ evasione delle mede- sime. Nella prospera notte fra il 2 ed il 3 gennaio, le ar, come ac- cennammo, non eran piantate nelle o/è/e di quasi tutte le stazioni di pesca delle Valli Comunali, ed ecco perchè, a detta dei pratici, non si pescò nulla. In certe Valli private, invece, la pesca di quella notte riuscì buona, perchè fu eseguita, come si doveva, la indispensabile manovra della ar. — Vi fu però chi obbiettò : « Come mai si può affermare che in quella notte siano erzrate delle anguille nei /avorzeri se nessuno le vide uscire?» — E già! questi sono i soliti vacui so- fismi che si sfrombolano al vento quando si vuol coonestare il pro- prio disavvedimento o la propria imperizia. Eppure « plus ca change, 26 plus c’ est la mème chose! ». Ma, in vece di abbandonarsi alla contem- plazione dei fascini increati del Tabor e di aspettar che cada la manna dal cielo, si studi, si apprezzi, si applichi a/mezo (se le innovazioni spaventano) quanto facevano i nostri progenitori, i quali, alla pra- tica disposando Ja teoria, nulla per vero lasciavano intentato per trar vantaggio da quelle. « /r cert? casi — disse un giorno _il Prof. Levi - Morenos in una sua Comunicazione Accademica sopra la que- stione lagunare — n certi casî, nel saper tornare all’antico, sta il modo . migliore per andare avanti!» Parole d’ oro, che s’ aggiustano al caso di cui abbiamo sinora parlato. E se, ripetiamo, certe innovazioni sbi- gottiscono (attirando magari lo scherno su chi le propone), ci si at- tenga, a/meno, a tempo opportuno, al meglio di quell’ ammaestrevole ed invidiato retaggio di consuetudini e di procedimenti che i nostri buoni vecchi ci lasciarono. ARTURO BELLINI VARIETÀ ACQUA O AQUA 2 — Come, diranno i lettori, una questio- ne d’ortografia in una rivista di pesca e aquicultura ? Premetto che non farò una seria questione etimologica; ma quand’ anche fosse non sarei censurabile dal momento che non esco dall’ aqua. Nessuno potrà negare che Aqua è la protettrice di Neptunia e che un collaboratore di essa. avrà il diritto, se non il dovere, di conoscere bene la protettrice fisicamente, chimicamente e, dicia- molo pure, ortograficamente. Neptunia ha scritto tanto e scriverà sempre aqua : guerra ac- canita al c di acqua, è una delle incombenze del proto, perchè la c è inutile. I miei lettori, il novanta per cento dei quali son soliti a scriver acqua, atteggiano le labbra ad un sorrisetto incredulo. Stieno però tranquilli; non credano che, anche se si tratta del liquido ele- mento, io la voglia dar loro a bere. Confrontino pure l’ articolo aqua della Lessigrafia del Gherardini (1). Dice quest’ autore che i latini scrivevano aqua: così pure è scritto nei codici antichi e nelle antiche stampe. (1) Giovanni Gherardini — Lessigrafia italiana ossia maniera di scrivere le parole italiane. — Milano 1843. Pag. 213. 27 Giustifica poi l’uso della sola g evitando la durezza della c, col dire che « nulla è dell’aqua più molle e più cedevole al tatto ». Oltre a ciò, se è vera l’etimologia della parola in questione, perchè aggiungere la c? Si dice infatti che essa abbia avuto ori- | gine presso i latini da: A qua, locuzione elittica per: A qua omnia gignuntur. Quasi tutti i popoli finalmente, hanno in questa parola una ‘combinazione di suoni che, per quanto è possibile, significa la flui- dità dell’aqua. Così i Provenzali dicevano Aiîgua; Ague od Age gli antichi Francesi; Eaw dicono i moderni; Aygua i Catalani, Agua Spagnuoli e Portoghesi; A/wva i Goti, ecc, ecc. « Ma vedi — termina il Gherardini — strano capriccio! « Mentre che l’universale degli scrittori italiani accordossi in « contrafare alla natura dell’ aqua, rinforzandola o piuttosto in- « durendola col c, non vi fu persona la quale con miglior senno « adoperasse un tal rinforzo e indurimento per conto di Aquila: <« e certo chi ebbe a fare con Il’ Aquile ben conosce di qual sorta « mollezza e piacevolezza le sieno privilegiate. Comunque però « si stieno queste cose, io forse non ne avrei fatto pur motto, se « nel Vocabolario della Crusca, come cì trovo Acqua, ci trovassi « Acquario; ma questo segno dello zodiaco, che pur dee trarre « origine dall’ acqua col c dietro al g, fu lasciato nel suo nativo « tenerume. Per l'apposito vi rinvengo Acqueo e Aqueo, A:c- « quatico e Aquatico, Acquatile e Aquatile, Acquoso e Aquoso « Dunque la Crusca non seguiva un metodo nel registrar queste « voci, ma tutte le abbandona a favor di ventura. E perciò se la « Crusca e i Toscani e i Toscanisti appetiscono l’acqua soaviz- « zata col c e col g, buon prò lor faccia; ma vo’ credere che a « tutto il resto degli Italiani piacer debba l’ Aqua schietta e tal « quale è vergine cavata dalla sua fonte, la latina ». Che ne dicono i miei lettori? Son persuasi? — Comunque è giustificato il metodo della Neptunia di non gettar nell’ aqua tante c senza bisogno. Best, RECENSIONI SCOTTI LUIGI — LA DISTRIBUZIONE DEI PESCI D’ AQUA DOLCE IN ITALIA. — Estratto dal Giornale Italiano di Pesca ed Aquicol- . tura. N.1-6 — Roma 1898. L’ autore, da monografie regionali e pro- vinciali, da opuscoli, memorie, articoli, notizie sparsi quà e là in pe- 28 riodici scientifici ha raccolto i vari materiali necessari alla com- pilazione del presente studio sulla distribuzione dei pesci di aqua dolce in Italia. E un lavoro di compilazione, ma che torna utile presentando riunite le varie indicazioni sino ad oggi date sulla di- stribuzione dei pesci nelle aque dolci italiane. Dal quadro distribuitivo delle specie ittiche nelle acque dolci italiane apparisce che il Bacîno Veneto è il più ricco di specie possedendo esso in tutto 47 specie, delle quali tuttavia una non fu Sicuramente constatata (il Salmo genivittatus Heck) ed un’altra è accidentale (Petromyzon marinust), Nella bibliografia, ricca anzi che no, dobbiamo tuttavia consta- tare qualche inavvertita ommissione ; così non fu citato pel Sat mone di California le relazioni del prof. MEscHINELLI sulla intro- duzione del Salmone Californiano nelle aque del Vicentino, rela- zioni pubblicate nella Neptuniîa e che non avrebbero dovuto sfug- gire al dott. Scotti, nel resto diligente ricercatore. Direttore e Proprietario responsabile Dott. D. Levi-Morenos Ar Gosso in Chioggia Albergo Ristoratore Caffè e Birraria con Giardino VIA VITTORIO EMANUELE L HOTEL D'ITALIE BAUER lai 0 Restaurant Bauer - Crimwald I liò $ Ela: GIUT-IO GRUÙNWALD Senior, Proprietario N Ù = Ù p -dimadimi —>Ddox > Dore RA PAMISMIZSMISMIZAISSMIZSAIZAIZSMIAìATA Venezia 1899 — Tip. Nodari de w vrvizi Marit- ti va dei tipi, ‘il lusso della copertina, la rette e delle | incisioni € l accuratezza co > di compi- — lazione quanto l’ esecuzione «mano dei vostri Albums un ermine, for- | LA REALE COME ANA DI - ASSICURAZIONI GE; 5A VITA DELL'UOMO - Milano. amo che ri- conoscere la giustezza del v e accordava un premio ai vostri Albums, 10 e di lode. BANCA DI CRE [O - (SEDE DI ci — L’Album d’oro Inarcatore Generale della Na- migazione Generale Italiana merita le nostre congratulazioni «per la bella riuscita. ‘IG. GALANTE & FRAT: - Castellamare del Golfo, — Vi esprimiamo la nostra completa soddisfazione per la | ‘riescita dell’opera ch’è splendida nel vero senso della parola | e che fa onore all’industria Italiana da Voi cosi degnamente rappresentata. Questa II Edizione è assai migliore della ‘prima. » LO STABILIMENTO ENOLOGICO_ FRA- ’TELLI MANCABELLI DI BRESCIA — Facendo passare il vostro Album, abbiamo notato, come sia compi- lato in modo, da soddisfare chiunque abbia a cunsultarlo, e troviamo utile la réclame ivi fatta. Abbiatene Signori le nostre congratulazioni. La Ditta DDALI E BORDONARO DI TRAPANI A nostro parere il lavoro è ben riuscito per tutte le notizie che vi si contengono, le molteplici indicazioni che tornano a vantaggio del commerciante che trova una guida sicura per le sue spedizioni, come per i viaggi da intraprendere, noncnò per i non pochi indirizzi che adornano la vostra pubblicazione. La Ditta LAQUAI E C: DIMOLFETTA—... a francamente parlando ci ha molto piaciuto e come estetica e come utilità del Javoro. LA DITTA GIACOMO SANGALLI = CONE- GLIANO — . . . . L’Album d’oro a buon diritto può de- nominarsi tale pel lusso della edizione e la copia dolle il- lustrazioni. Ottima la disposizione degli spazi, nitidi e ap- pariscenti i caratteri, di maniera che esso deve riuscire di incontestabile giovamento al commerciante e al viaggiatore. LA DITTA CESCHINA BUSI & €. - Brescia, . è riuscita una vera opera artìstica e di lusso, Distinti saluti. IL GERENTE GIUDIZIO SPONTANEO DELLA STAMPA INDIPENDENTE CORRIERE DELLA SERA di Miano . ] ‘un volume di vero lusso, assai interessante per le Agenzie «di Navigazione, per gli alberghi, per le case commerciali, per i viaggiatori in genere. — ; SECOLO di Milano . . . La Pubblicità Lagunare di Venezia ha pubblicato in questi giorni il Nuovo Indicatore «ufficiale, album d’oro d’informazioni della Navigazione Ge- nerale Italiana, indispensabile non soltanto per le Agenzie .di navigazione, ma ancora per gli alberghi, case commer- «ciali ecc. . + + la disposizione delle materie è fatta con eriterio pratico, così che con grande facilità si può trovare ogni ‘notizia desiderata. L’album è in gran formato e con belle illustrazioni. LA PERSEVERANZA di Milano . ... Negli Orari .delle Ferrovie, negli Indicatori ufficiali, nelle pubblicazioni -speciali ferroviarie marittime era accennato quà e là più ‘o meno diffusamente, ai vari servizi affidati alla Navigazione Generale Italiana; di quando in quando veniva fuori la no- ‘tizia che questa Società assumeva. l’esercizio?di qualche nuova linea che, iniziata dai nostri porti, si perdeva nei mari lontani dell’Oriente e dell’Occidente. Per chi non aveva costante relazione d’affari colle re- -gioni d’oltre mare, per chi non:eraun consumato geografo, o navigatore, quelle notizie apparivano confuse e come tali «sfuggivano alla memoria: al momento opportuno poi come raccapezzarsene ? La Navigazione Generale Italiana ha ora provveduto a togliere questa impossibile incertezza, pubblicando un .elegante Indicatore Generale réclume, in cui sono raccolti tutti i dati, tutte le notizie, tutte le imformazioni che hanno ‘attinenza col suo importante ed esteso servizio. > L’Indicatore Generale anche contiene notizie geogra- | fiche, siatistiche ed etnografiche di alcune delle principali ‘città dell’universo ; una esposizione analitica comparativa . .del commercio generale e speciale d’importazione e di es- portazione, le principali nozioni sulla unione postale e te- .legrafica, ed i ragguagli dei pesi, misure e monete coll’in- «dicazione del prezzo nominale e valore effettive. ) Il tutto è raccolto in un a/bum di formato grande, in- | tercalato di fotografie e réelume. Ma Ogni speciale notiziario è stampato su carta di diverso «colore, di modo che riesce facilissimo di trovare o l’una o l’altra indicazione. } Commercialmente lo si chiama 1’ Album d’oro, ed è edito dalla Pubblicità Lagunare di Venezia. Il SOLE di Miano . ... E veramente uno splen- \-dido e interessante album, indispensabile non soltanto per | le Agenzie di Navigazione, ma ancora per gli Alberghi, per . le Case commerciali ecc. Sa + + » + La disposizione delle materie è fatta con cri- | terio, così che con grande facilità si può trovare ogni no- ‘tizia desiderata. L’album ‘è in grande formato e con belle illustrazioni. È una pubblicazione di interesse generale ed «avrà indubbiamente una buona accoglienza. la ; LA SERA di Milano: « UN ALBUM UTILE E BEN (FATTO. » — La Navigaz. Generale Italiana fece pubblicare _ un Indicatore, che se la riguarda davvicino, riguarda mol- | tissimo l'interesse del pubblico. Nell’Album vi sono indica- | zioni importantissime, illustrazioni pregevoli, e si può dire ‘ | che esso è il vero manuale del perfetto viaggiatore. is i LA LOMBARDIA di Milano : . . . è una bella ed “elegante pubblicazione, a ragione intitolata « Album d’oro » ... È ld’ informazioni fatto per cura. della Navigazione Generale Italiana. — Esso è utilissimo, e non solo per le Agenzie di navigazione, ma ancora per gli Alberghi, Case commer- ciali e private . . . La disposizione dolle materie è fatta con criterio pratico, così che con grande facilità si può trovare ogni notizia desiderata. GAZZETTA DEL POPOLO di Torino N. 22:... È uno splendido e interessante album, indispensabile non soltanto per le Agenzie di navigazione, ma ancora per gli alberghi, per le Case commerciali ecc. IL POPOLO ROMANO dì Roma. L’INDICATORE DELLA NavIGAZ. GEN. ITALIANA . . « . . E uno splendido Album della Premiata Pubblicità Lagunare di Venezia . .. . + Contiene poi moltissime notizie e informazioni tanto commerciali che marittime, utilissime a quanti hanno affari di commercio, di esportazione o di trasporto tanto in Italia che all’estero. L’ ITALIA DEL POPOLO di Milano : . .* È un lavoro fatto con indirizzo pratico che riuscirà certo assai utile al ceto commerciale ed industriale. SECOLO XIX di Genova « L’INDICATORE GENER. » della Navigazione generale italiana, testò edito per cura della premiata « Pubblicità Lagunare di Venezia» è un’opera compilata con tutti quei sani e pratici criterl che a buon diritto la rende una delle migliori congeneri pubblicate in Italia. CAFFARO di Genova . . . Eun volume di vero lusso, assai interessante per le Agenzie di navigazione, per gli alberghi, per le Case commerciali, peri viaggiatori in genere. LA NAZIONE DI FIRENZE . . . . Fra lo belle e utili novità premiate all’Esposizione di Torino, si deve indubbiamente annoverare 1° Album d’ Oro d’ Informazioni edito dalla Casa di Pubblicità di Venezia. Rilegato spendidamente in tela a fregi d’oro, costi- tuisce un oggetto elegantissimo che può trovar posto fra i libri e i giornali in qualsiasi sala di lettura o di ricevi- mento. IL RESTO DEL CARLINO DI BOLOGNA Il tutto è raccolto in un importante Album di grande formato intercalato da illustrazioni splendide. Commercial- mente lo si chiama Album d'Oro, ed è edito dalla Pubbli- cità Lagunare di Venezia. MESSAGGERO dî Roma: ....É una pubblicazione di una grandissima importanza che colma una quantità di lacune e risponde a variate esigenze ed è sopratutto utile a coloro che in Italia curano l’esportazione all’estero dei nostri prodotti. In una parola un vero libro d’oro. IL GAZZETTINO DI VENEZIA . . . . elegante lavoro, riuscitissimo per le notizie in esso contenute e le informazioni estese che servono di guida ai commercianti non solo, ma a qualunque persona che abbia in animo d’intraprendere i viaggi più lontani. La disposizione delle materie è regolata con acume e senso pratico. Congratulazioni e auguri di successo. . IL LIBERO CITTADINO DI SIENA . . . pub- blicazione di grandissima importanza per ottenere la mas- sima diffusione della rèclame indispensabile agli industriali, ai commercianti e a tutti coloro che sentono il bisogno di estendere la loro attività per l’incremento del commercio e delle industrie. 3 VELI PUBBLICITÀ LAGUNARE CASA EDITRICE PER PUBBLICAZIONI ‘UFFICIALI E DI RÉECLAME INTERNAZIONALE più volte Premiata, Encomiata dal R. Governo, dalle Camere di Comm., ecc, Capitale Sociale : Lire 150.000 Direzione e Amministrazione: Venezia | AGENZIE: Milano — Genova — Siena — Roma — Napoli — Palermo — Bologna — Torino — Parigi — Bruxelles — Vienna — Tunisi Kselusività: Indicatori Ufficiali della Società di Nav. Gen. It.; del Lloyd Au- striaco; — della R. U. S. A, Adria; - delle Società Topic e Rismondo ; dei Laghi Maggiore e di Garda. Affissione di quadri nei Pontoni e Vaporetti di Venezia; nel grande Stabilimento del Lido; nel Tramway Lido; nei pi roscafi dell’ Adréa ecc. ecc. Guida Commerciale Mangiarotti fondata nel 1865: Neptunia, organo della Società Regionale Veneta di Piscicoltura. Distribuzione di placcati e quadri Réclame nei Principali Alber- ghi, Ristoratori e Stabilimenti d’Italia, Francia, Belgio, Au- stria, Ungheria, Tunisia, e Levante. Affissioni volanti e nel quadri permanenti in Italia 6 all’ Estero Forfait per grandi Industriali, Esposizioni, ecc. Dagli Albergatori si accettano in parte di pagamento Coupons d' Hotels e Restaurant. Straordinarie facilitazioni - Preventivi gratis per qualungue genere di réclame sia di inserzioni che d''affissione Pronta esecuzione di clichè in genere riprodotti da disegni e fo- tografie. Prima di fare qualunque réclame rivolgersi alla Pubblicità Lagunare - Venezia RFI “ Vomme IVO ie Notarisia-N eptunia) N. 4 ———° 98 FEBBRAIO 1899 GB RIVISTA ITALIANA DI PESCA ED AQUICULTURA MARINA - FLUVIALE - LACUSTRE Premiata con medaglia d’oro ALL’ESPOSIZIONE DI MILANO 1894 ED ALL'ESPOSIZIONE DI TORINO 1898 Fondata e diretta dal Dott. D. LEVI- MORENOS Segretario di Redazione: MAMERTO CAMUFFO MMI N tini ORGANO delle Società Regionali di Pesca ed Aquicultura e delle Cooperative di Lavoro e Produzione tra pescatori Società Regionale Veneta e Società Lombarda di Pesca ed Aquicultura — Co- mitato Filonautico e Peschereccio -— Famiglia Cooperativa tra Pescatori di Burano — Cooperativa di Lavoro tra Pescatori di Venezia — Società anonima Cooperativa tra Pescatori dei fiumi e laghi Mantovani — Cooperativa di pro- duzione Aquicola. ID. L. M. — sulla più recente letteratur. della « Questione Lagunare ». Dr. EF, Tietze. — La visione nell’ aqua. i Note, Comunicazioni e Corrispondenze A. B. — Le pesche di febbraio a Comacchio. Ked. — Attività della Commissione di pesca della Provincia di Udine. Id. — L’ Aquarium di Parigi. TA. — Valore alimentare dei pesci, Recensioni. Parona Corrado. — La pesca Marittima in Liguria, midi 3 DIREZIONE ED AMMINISTRAZIONE DELLA « NEPTUNIA » S. STEFANO 2805 — VENEZIA Prezzo d’ abbonamento annuo alla Neptunia sola L. 12 — coi supplementi L. 20 Gli abbonamenti decorrono sempre dal Gennaio e quando non sono disdetti s’ intendono tacitamente rinnovati. INSERZIONI: Concessionaria Esclusiva Premiata Pubblicità Lagunare in Venezia Milano — Genova — Siena — Roma — Napoli — Palermo -— Bologna A Parigi — Bruxelles — Vienna — Tunisi i] 1OIÒOPO: E. ÒÙ at 1Ò100 dI‘ eV a 4 A‘ldBQGiuia{fi mil Ù iI EA5M_GG Ae ine Gee Talita — DELLA SOCIETÀ ca alicafore Generale ell i DL SESNSM PL SS AT x L’'INDICATORE GENERALE della NAVIGAZIONE GENERALE ITALIANA per Veleganza — dei tipi, la scelta delle illustrazioni e la fine rilegatura è un ricco oggetto di ornamento — di cui viene fatta una larga distribuzione gratuita, e per l’importanza delle notizie che vi sono raccolte è una pubblicazione indispensabile per i fvrestieri, per i viaggiatori, per — i commercianti e per gli industriali. Questo Indicatore oltrechè nelle sale di 1.a e 2.a classe di tutti i battelli e nelle Agenzie sociali, viene esposto negli Alberghi, Restaurants, — Clubs, negli Stabilimenti Climatici e Balneari, in ogni luogo insomma ove affluiscono mas- | simamente i forestieri ed i viaggiatori ai quali in tal maniera viene offerta l’occasione — di profittare di notizie esatte, copiose, utilissime. Viene pure distribuito a molte Ammi- | nistrazioni e Case commerciali ed industriali in Italia e all’Estero. La grande diffusione | che viene data a questo Indicatore e l’interesse che ha ormai assunto per quel tale ceto | di persone fra le quali è specialmente fruttifera ed anche opportuna l'opera della ré- | clame, tutto ciò è di garanzia per la efficacia delle inserzioni. Ò i Le informazioni sono state raggruppate con intendimenti affatto moderni, di offrire — cioè intorno ad una vastissima rete di viaggi, le notizie più disparate che vi si possano | inserire e tali che sieno d’interesse a chiunque. È Ogni pagina del formato di cm. 40 p. 32 porta nel prospetto le indicazioni ufficial cioè quelle di massimo interesse pubblico, un piccolo spazio solamente è riservato alla | réclame, la quale assume in tal posto una eccezionale importanza. i Il lato opposto è invece riservato interamente alla réclame, ed a questo iscopo viene — suddiviso in tante parti, come dal prospetto La serietà colla quale viene compilata questa pubblicazione fa si che essa si racco- | mandi di per sè ad ogni ramo del Commercio e Industria, come pure agli Alberghi, Re - staurants, Stabilimenti Climatici ecc. ecc. ALCUNI APPREZZAMENTI IL MINISTRO D’AGRICOLTURA 3 INDU- ©TRIA E COMMERCIO - Roma, 12 Novembre 1898 — La ringrazio del cortese invio da Lei fatto a questo Mi- nistero della seconda edizione dell’Indicatore Generale della Navigazione Italiana, pregevole pubblicazione, condotta con molta cura e con criteri pratici. lo mi compiaccio pertanto con la S. V. che la Giuria doll’Esposizione di Torino, riconoscendo la utilità dell’Indi- catore Generale suddetto, Le àbbia accordata una distinzione che è meritata. IL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRU- ZIONE - Roma, addì 13 Novembre 1898 - AU Onor. Direx. della Pubblicità Lagunare - Venezia — d’oro della Navigazione Generale Italiana è pregevolissima pubblicazione. IL MINISTRO DEGLI ESTERI - N. 17309-384 + + + Le notizie in esso « INDICATORE GENERALE » con- tennte sono certamente utili agli industriali ed ai commer- cianti ed io mi auguro che il largo favore ottenuto da tale pubblicazione sia argomento a codesta benemerita impresa per perseverare nell’opera incominciata. Pel Ministro MALVANO IL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COM- MERCIO ITALIANA IN PARIGI — 17. Bowleward de la Madeleine — N. 24394 Parigi, li 5 Maggio 1898. . abbiamo attentamente osservato, riscontrando che bene a proposito lo ha intestato album d’oro d’infor- mazioni. Infatti le notizie ivi raggruppate sono del mas- simo interesse pel commerciante, pel produttore e pel viag- giatore, e dettate con criterio pratico; mentre non è tra- scurata l’elegauza dei tipi ed è veramente geniale la distri- buzione delle materie. Il Segretario Il Presidente A, RUBINI CESARE TREZZA IL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COM- MERCIO ED ARTI della Provincia di Venezia — è» . + . mi congratulo con V. S. per una pubblicazione che ad una utilità indiscutibile unisce dei progi notevoli. IL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COM- MERCIO DI MILANO . . . . ne constato con piacere la pratica utilità per le molte ed importanti notizie che la pubblicazione contiene. IL PRESIDENTE CAMERA DI COMMERCIO ED ARTI DI TORINO —.. . . tutto l Album merita dî essere elogiato per ogmi rispetto; sia quanto all’elegante L'Album | CAMERA DI COMMERCIO ED ARTI DI NAPOL unito. apparenza, come alla bella disposizione? delle materie, che sono molte ed utilissime ai commercianti e viaggiatori. 5 | IL PRESIDENTE CAMERA DI COMMERCIO ® ED ARTI DI ROMA — Micongratulo con Lei che ha © pubblicato un Album contenente informazioni commerciali. di grande utilità per i nostri viaggiatori ed esportatori, IL R. CommissaRIO IL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COM-. MERCIO ED ARTI DI GENOVA . . . . è una pre- gievole pubblicazione che' fornisce molto utili indicazioni. ed edita con molta accuratezza ed eleganza. Con tutta stima IL PRESIDENTE . questa Camera nella tornata dei 24 p. p. mese esa- minato lo splendido Album edito per cura di cotesta bene- merita Pubblicità Lagunare, manifestò il suo vivo compia-. “imento pel modo onde è condo'to per l'utilità di esso. IL PRESIDENTE IL MUSEO MERCIOLOGICO DI TORINO. +. . + . Costituisce invero un’aureo volume, utilissimo e nel contempo decorativo dei saloni e salotti, mirabile per ac curatezza di compilazione e finitezza d’esecuzione. SOCIETA VENETA DI NAVIGAZIONE. ? VAPORE LAGUNARE — Città —.... ci compiae ciamo di presentarvi i nostri rallegramenti per così ele- gante ed utile pubblicazione. “i Per quanto la réclame abbia nel nostro paese pigliato uno sviluppo abbastanza considerevole, pur tuttavia la vo- stra merita speciali. elogi per la copiosa e scelta raccolta di notizie che possono interessare il pubblico. VI E di questo vi tributiamo lode con speciale interessa mento, essendo voi da più anni esclusivi Concessionari della. pubblicità sui nostri vaporetti e pontoni. Te Con distinta stima. 5a Il Direttore Genrale: F. SANGIORGI LA DIT.TA C. E T:. Tx PATTISON NAPOLI—Èun lavoro fatto con accorgimento, chi ed eleganza e mentre vi facciamo i nostri più sentiti graziamenti, non pos-iamo mancare di esprimervi la compiacenza per la felice riuscita della vostra opera. LA DITTA FRATELLI GONDRAND -— sporti MARITTIMI E TERRESTRI. — Con vivo interesso biamo esaminato la vosìra pnbblicazione e ci è grato gerveno le nostre sincere congratulazioni, 1a L’ utilità dello indicazioni che i vostri Albums NEPTUNIA 4 Q n) Li 2 ANNO XIV 4 28 FEBBRAIO 1899 Sulla più recente letteratura DELLA QUESTIONE. LAGUNARE (1) Commissione Reale per la Laguna veneta. — Relazione preliminare — Progetto di legge. Note esplicative ed allegati — Ztpografia del Senato — Roma 1889. (2) iBonivento Poliuto. — Esame critico sul disegno di legge presentato al Senato dai Ministeri dei Lavori Pubblici, della Marina, dell’ Agricoltura, Industria e Commercio, della Guerra e della Pubblica Istruzione in base alle proposte ad essi fatte dalla Commissione Reale. — Stab. Zip. L. Chiozzoto, Chioggia 1898. (3) Saccardo Pietro. — La Questione Lagunare. — 77). già Cordella — Venezia 1898. (4) Canestrini G. — Il progetto di legge per la conservazione della Laguna di Venezia e gli interessi Vallicoli. — A del £. Istituto Veneto — Maggio 1898. (5) Pasinetti P, — Valle Ghebbo-Storto-Morosina. — Que- stione igienica — con tipo planimetrico. — Premzato Stabilimento Tipografico fratelli Visentini — Venezia 1898. (6) Canestrini G.e Levi Morenos Bb. — Osservazioni e pro- ‘poste intorno al disegno di legge per la conservazione della La- guna di Venezia presentato al senato del Regno. — elazzone approvata nell’ Assemblea Generale della Società Regionale Veneta di Pesca ed Aquicoltura — Tipogr. dell’ « Adriatico » — Venezia 1898. (7) Levi Morenos b. — La Questione Lagunare sotto i suoi varî aspetti. — Comunicazione Accademica — Estratto dall’ Ateneo Veneto, Anno XXI — Vol. II. — Zipografia Visentini — Venezia 1898. (8) Proprietari delle valli chiuse — Pelizione dei pro- prietari delle valli chiuse da pesca all’Eccelso Senato del Regno, sul progetto di legge per la Conservazione della Laguna di Ve- 30 nezia — 1 Vol. in 4 — p. p. 104 con4 avole litografiche, ed altri allegati. — Ztpografia Visentini — Venezia 1898. (9) Bordiga e Zanon — Relazione della sottocommissione per l’ Idraulica. Pareri e voti in relazione al disegno di legge per la conservazione della Laguna di Venezia presentato al Se- nato del Regno nella seduta del 23 Marzo 1893. — £stratto dagli atti del*R. Istituto Veneto 16 Novembre 1898. (10) Canentrini è De Giovanni — Relazione della sotto- commissione per la Pesca, Vallicultura ed Igiene — /oc. ceh. — Venezia 1898. (11) Mmolmenti e Polacco. — Relazione della sottocommis- sione giuridica — oc. cit. — Venezia 1898. (12) Saccardo P. — La Questione Lagunare all’ Istituto Veneto di Scienze, lettere ed arti. — Ztpogr. già Cordella — Ve- nezia 1898. (13) Consorzio Lagunare Vallivo — Sul progetto di legge per la Conservazione della laguna Veneta. — Memoria riassun- tiva — Stab. Tip. lit. fr. Visentini — Venezia 1898. * » » La « Questione lagunare, » come si è convenuto chiamarla, tocca così da vicino gli interessi pescherecci che la Neptunia avrebbe dovuto occuparsene a fondo come di argomento di ca- pitale importanza per il progresso delle industrie aquicole nell’e- stuario Veneto. Ma d’altra parte la Questione secolare è un complesso di questioni che toccano pure tanti e così disparati interessi, spesso in conflitto fra loro, che male si può scindere l’uno argomento dall'altro; e chi considera un solo aspetto, vuoi l’economico od il tecnico od il giuridico della Questione, facilmente può apparire partigiano. Egli è per questo che, pur avendo sempre lasciato libero il campo ai nostri collaboratori, la Neptunia solo ora pre- senta raccolta la più recente bibliografia della dibattuta Questione, mentre rimanda per la trattazione dell'argomento a quanto chi dirige la Neptunia ebbe a dire nella sua comunicazione acca- demica all'Ateneo Vereto. (Vedi suppl. alla Neptunia N. 8-9 anno 1898). Questa bibliografia sintetica ci fa conoscere che dal Marzo all’Ottobre 1898 si pubblicarono, oltre ad innumerevoli articoli di giornali, corrispondenze ecc, ben tredici lavori sulla Questione lagunare. Ed alcuni di questi sono di lunga lena, lavori ricchi di dottrina, profondi per citazioni, e per allegati documenti e tavole planimetriche, e prospetti. 31 Ci sedurrebbe fare un’analisi di queste tredici pubblicazioni, ma ci spaventa la mole del lavoro e ci arresta poi la difficoltà di riuscire ad una sintesi veramente organica di tutte, senza della quale ogni analisi è inutile. D’ altra parte la sola scorsa dei titoli e i nomi degli autori, o delle collettività per incarico delle quali gli autori hanno scritto, molto dimostrano. Però la Neptunia, in tanta copia di scritti polemici, crede bene astenersi dal portare un proprio giudizio sui giudizi emessi dagli altri, ma sull'argomento principe, sulla Questione, la Nep- tunia mantiene la sua posizione spassionata, serena, riaffer- mando il proprio criterio in quelle tesi che lo scrivente pro- pose all’ Afeneo Veneto come conclusione del proprio discorso, tesi che si possono trovare nel supplemento e che ad ogni modo quì si riportano, affinchè tutti i lettori della Neptunia ne ab- biano conoscenza. 1. La questione lagunare non si può giudicare da un punto di vista esclu- sivamente o preponderantemente idraulico, igienico, agricolo, indu- striale, essendo essa un conflitto d’interessi così di privati contro privati, che di questi contro l’ interesse pubblico; 2. La soluzione della questione lagunare si avrà solo nel porre d’ accordo questi varî interessi e non nel favorire alcuni di questi e danneg- giarne altri; Non si può in via assoluta affermare essere necessario tutto il bacino lagunare al mantenimento dei porti; qualora però fosse necessario dar maggiore libertà di espansione alle aque della laguna morta, conver- rebbe anzitutto esaminare se e quali valli sono da espropriarsi per pubblica utilità, lasciando quindi le altre in condizioni tali da poter continuare nell’ esercizio della vallicultura ; 4. La trasgressione dei dispositi della veneta Repubblica nei riguardi delle aque di scolo, originò una condizione di fatto ora indistruttibile, ma la libertà concessa ai Consorzi di applicare speciali congegni per espellere in Laguna le aque dei propri comprensori, avvicina alle parti abitate dell’ estuario (Venezia, Burano, Chioggia) la zona malarica; 5. Perciò se è necessario che si eseguiscano i lavori già preventivati e quelli proposti, altrì se ne studino ed attuino, allo scopo di impedire nel bacino lagunare la miscela delle aque dolci colle salse, od almeno di eliminare nel modo il più rapido dalla Laguna le aque delle bonifiche. Se Quando questa notizia sarà pubblicata forse il Senato del Regno avrà discussa e accettata, o respinta, o modificata la pro- posta Legge Lagunare. Chi scrive si trova per fortuna sua ben fuori di questo conflitto, nulla avendo personalmente a temere od a sperare dall’approvazione, dalla modifica o dalla ripulsa 32 della legge. Perciò questa sua piena indipendenza gli lascia molta serenità di apprezzamenti e quindi egli si permette di prevedere le conseguenze della Legge Lagunare per quanto sia dato al giu- dizio umano, che così spesso erra. O nella Legge si sarà con equa lancia tenuto conto dei varî interessi, dei varî diritti, e si avrà una buona volta risolta la secolare Questione Lagunare. O un momentaneo prevalere di alcuni su altri darà una non equa so- luzione, ed allora l’eterna questione, per fatale circostanza della sua stessa natura, risorgerà e forse a non breve scadenza. Per annullare o paralizzare le leggi di oggi neppur occor- rono più nuove leggi; bastano i nuovi:regolamenti, le nuove cir- colari, per sino le nuove istruzioni del potere centrale agli uf- fici esecutivi. La dove una Serenissima, nei riguardi della questione lagu- nare, doveva per forza di cose mutare e rimutare, simile allo Stato di Fiorenza, è credibile o sperabile che la floscia legislazione della terza Italia sia rigida così da non ammettere modifiche e rimpasti ? E allora non si avrà risolta la « Questione » ma solo accon- tentati momentaneamente gli uni e danneggiati gli altri, salvo poi ad accontentare questi e danneggiare quelli con alterna vi- cenda. D. L. M. ba visione nell’ aqua Nell'articolo « I pesci in relazione coll’ ambiente » del numero di No- vembre mi sono occupato dell’influenza della temperatura su codesti ani- mali, promettendo di parlare in seguito dell’ influenza della luce, della pres- sione, ecc. Oggi dunque parlerò della luce; ma non posso limitarmi ai soli pesci e piuttosto che dell’azione prodotta dalla luce sull’ individuo, parlerò di quella esercitata sulla specie. È questo uno degli argomenti che meglio d’ altri militano in appoggio della teoria dell’ evoluzione, essendo manifeste le conseguenze che gli ani- mali ne risentono. * ** Por esser più chiari ed ordinati rispondiamo a varie domande. Prima di tutto che cosa è ia luce? E’ quella speciale sensazione che noi proviamo quando i raggi prove- nienti direttamente dal sole o riflessi, agiscono sulla nostra retina. La per- cezione di codesti raggi è la vista. Quando noi non proviamo questa speciale sensazione diciamo che non e’ è luce : noi subordiniamo dunque la presenza 33 o assenza di luce al funzionamento del nostro organo visivo. Sorge quindi spontanea la domanda: Il nostro occhio, quantunque soddisfaccia perfetta- mente all’ uso che dobbiamo farne, può esso giudicare quando cessi com- pletamente la luce ? Possiamo rispondere n0 a priori, quando si pensi che tra i vertebrati stessi vi sono animali che avendo l'occhio lievemente modificato, possono vedere quando noi diciamo che mon e’ è luce: i gatti e gli uccelli ce ne danno un esempio. Più ancora ci convinceremo al fatto che mentre noi non possiamo ve- dere sott’aqua che a 40 e 45 metri di profondità, lastre fotografiche sen- sibilissime possono essere impressionate fino a 500 metri, e poichè non è im- possibile che in avvenire si possano fabbricare lastre ancor più sensibili, io credo che non sia precisabile il limite al quale giunge un raggio solare nelle profondità marine, tanto più che bisogna tener conto della diversa trasparenza dell’aqua secondo la maggiore e minore quantità di particelle in sospensione. Ed anche ammesso che non si possa impressionare una la- stra fotografica sensibilissima al di là dei 500 metri, nulla impedisce di pensare che nelle profondità marine penetri una luce d’una qualità tale, che la retina degli esseri colà viventi ne sia impressionata, appunto come, pur non risentendone alcun effetto le lastre fotografiche, noi vediamo in un gabinetto a luce rossa. La fotografia celeste ci prova che certe stelle, che noi non vediamo, ven- gono fotografate e, viceversa, alcune stelle viste dal nostro occhio, non impressionano i sali d’argento. Da ciò possiamo concludere che la luce non è qualche cosa di assoluto, ma relativo e, matematicamente, n funzione de- gli organi che servono a percepirla. Fidandoci dunque di quello che vediamo non potremo mai stabilire se le profondità marine sieno o no, almeno debolmente illuminate: dovremo quindi ricorrere al ragionamento. — Noi sappiamo che il non uso riduce o fa totalmente scomparire gli or- gani. Ora, perchè quasi tutti gli abitatori delle aque, anche profonde, sono dotati di organi visivi? Vuol dire che anche a loro arriva la luce. La suddetta regola generale riguardo al non uso si riscontra nel caso nostro speciale, cioè riguardo agli organi visivi, negli animali eavernicoli destinati a vivere nell’ assoluta oscurità. Nelle caverne infatti troviamo una fauna tutta speciale, formata d’ a- nimali per la maggiorparte sprovvisti di occhi o con occhi in proporzioni così ridotte da accennare ad una futura completa scomparsa. Il Proteo cieco delle grotte della Carniola è l’esempio più comune, ma ‘vi sono anche pesci (Amblyopsis speleus) e crostacei. Ai crostacei anzi appartengono i più degli animali cavernicoli od abissali sprovvisti d’ occhi: essi infatti vivono in spaccature delle rocce e sotto le pietre, dove non può arrivar la luce. Un bellissimo esempio dell’effetto del non uso ci è dato dall’ Ethusa granulata. E’ questo un crostaceo che se si pesca a poca profondità è prov- visto d’ occhi sorretti da piccivoli, ma se si pesca a grande profondità, tro- S4 viamo bensì il piccinolo, ma manca l'occhio. Analoghi fatti furono osser- vati su altre specie dal Pavesi ed altri. Anche l’ occhio dunque, e forse meglio di altri organi, obbedisce alla su citata legge e noi dovremo concludere che trovandosi a profondità gran- dissime animali provvisti d’ occhi, anche colà arriva la luce, per quanto indebolita. È Ma v'ha di più: è constatato che la percezione della luce può verifi- carsi nel regno animale anche senza bisogno d’un organo apposito: non può essere dunque che luce esista anche colà dove noi troviamo animali senza occhi ? Vi sarà certamente un limite oltre il quale non si avrà più assoluta- mente luce: ma nulla ci impedisce di ammettere che codesto limite sia al di là dei 2 o 3000 metri. Come definiscono i fisici la luce ? Un succedersi rapidissimo di vibrazioni dell’ etere. Ma fino a quale profondità si spingono codeste vibrazioni ? Non può essere che vadano più in là del punto fin dove arriviamo a percepirle noi; più in là della zona nella quale vi è funzione clorofilliana ? Comunque attendiamo migliori risultati dagli studi dei fisici; per ora limitiamoci a constatare i fatti. Riguardo alla visione dermatica, non c’ è dubbio che esista. Le Attinie, benchè sprovviste di organi visivi speciali, sono influenzate dalla luce : esse infatti si chiudono quando sieno messe al sole e si aprono nell’ oscurità. Certi molluschi percepiscono la luce per mezzo di semplici macchie pigmentali; R. Dubois ha dato relazione sulla funzione dermatica nella Pholas dactylus. Egli ha fatto qualche esperimento, dal quale risulta che il sifone di codesto mollusco è sensibile ai raggi luminosi, conservando tale pro- prietà anche quando venga staccato dall’ animale. Tutta la superficie del sifone è impressionabile e coperta di elementi che, secondo Dubois, son paragonabili a quelli della retina (1). d Vediamo ora quali modificazioni ha subito 1’ organo visivo nei diversi animali aquatici. I primi accenni di organi visivi si trovano nelle Meduse, fra i Celenterati, in una parte dei così detti corpuscoli marginali, che si possono distinguere _ in organi visivi ed organi uditivi. Gli organi visivi vengono quì detti ocelli e son collocati alla base dei tentacoli. Possono esser formati da un inspessi- mento della cuticola, detto cristallino, e da una parte fatta a bulbo, che consiste di tre elementi: cellule pigmentali, di senso e gangliari. In altri casi in luogo di tutte codeste parti differenziate, non si ha che un ammasso di pigmento, detto macchia pigmentale visiva, colla quale l’animale, se non la percezione della forma, avrà la percezione luminosa e quindi deila presenza d’un oggetto vicino. Nei vermi gli organi visivi possono essere: macchie pigmentali semplici (1) Vedi Regnard - La Vie dans les eaux. — Paris 1891, pag. 253. | dò o con bastoncini rifrangenti, oppure occhi di forma sferoidale, costituiti da almeno tre strati sovrapposti e da vari mezzi rifrangenti. Una struttura notevolmente complicata troviamo negli Alciopi fra gli Anellidi. I loro occhi sono sferoidali, con una cornea trasparente, formata dallo strato esterno del tegumento : v'è poi la clerotica fibrosa ed una co- roide variamente colorata. Come mezzi rifrangenti abbiamo un cristallino sferico e l’ umor vitreo, che è circondato da una membrana propria ed oc- cupa la parte media dell’ occhio. Attorno al cristallino trovasi una zona con- trattile analoga ai processi ciliarî dell’ occhio dei vertebrati. La retina è for- mata da parecchi strati di elementi istologici. Quest’ occhio dunque somi- glia assai a quello dei vertebrati. Nei crostacei troviamo per gli organi visivi una struttura analoga quella degli insetti: cioè occhi composti, sorretti da peduncoli od. anche sessili. Nei molluschi gli organi visivi sono assai diffusi. Nei Lamellibranchi ad esempio troviamo occhi distribuiti lungo il margine del mantello e alla base del sifone o su peduncoli speciali, come nei generi Arca, Tellina, Pinna, ecc. (1). Le Arche, ad esempio, sono particolarmente sensibili alla lace; l’ ombra d’un oggetto piccolissimo basta a fare che chiudano repentinamente le loro valve. Gli organi visivi sono sull’ orlo del mantello in tanti gruppetti d’occhi semplici, ciascuno dei quali Patten chiamò ommatidium. La cuticola si in- spessisce al di sopra dell’ommatidio e forma una specie di cristallino pri- mitivo. Sul bordo del mantello vi son più di duecento di questi occhi com- posti. Degni di nota poi sono gli occhi dei Cefalopodi; essi infatti somigliano assai a quelli dei vertebrati. Vi è una vera scelerotica, una camera anteriore, un iride, un cristallino, con corpi ciliari, una camera posteriore, un corpo vitreo ed una retina composta di bastoncini, di elementi cellulari e di cel- lule pigmentali, destinate ad assorbire la luce, che ha agito sugli elemen- ti nervosi. Veniamo finalmente ai pesci e parliamo dell’ occhio di essi con qualche particolarità. Nei pesci d’ organizzazione più semplice 1’ occhio è molto ridotto e sotto la cute: così per esempio nel genere Myxine, nelle larve di Petromizon. nell’ Ambdljopsis, nell’ Amphioxus 1’ occhio somiglia a quello dei Lamelli- branchi. Nei pesci superiori 1’ occhio è pressochè eguale a quello degli altri ver- tebrati. Notevoli la sfericità del cristallino e 1’ appiattimento della cornea : tale appiattimento trova una spiegazione nella vita aquatica, perchè è certo che la curvatura della cornea ha lo scopo di raccogliere i raggi luminosi e di riunirli per far che il maggior numero possibile d’ essi attraversi l’ i- ride: ma nell’aqua questa disposizione è inutile perchè, avendo 1’ umor (1) Regnard — Loc. cit. pag. 259. 36 aqueo dell'occhio all'incirca lo stesso indice di rifrazione dell’aqua, il raggio conserva la medesima direzione nei due mezzi Che questo appiattimento poi sia prodotto nei pesci dalla vita aquatica, ce lo prova il fatto che anche nei cetacei troviamo l’occhio che, pur conser- vando la struttura particolare di quello dei mammiferi, si avvicina nella forma a quello dei pesci. Organi propri di codesto occhio sono la glandola coroidea, cercin e co- stituito da un plesso di vasi sanguigni, che circonda il nervo ottico alla sua entrata nell’occhio ed il processo del legamento falciforme, che consi- ste in una piegatura della coroidea, contenente vasi sanguigni nervi e fibre muscolari : questo processo si estende dal luogo di entrata del nervo ottico fino alla regione equatoriale della lente cristallina e serve all’ accomoda- mento dell’ occhio. Nell’interno dell’ occhio dei Teleostei e nell’ iride dei Selaci vi é una membrana a riflessi argentini. In alcuni pesci si trova anche un tappeto lucido, costituito da un’ altra membrana con riflessi me- tallici. La sclerotica può assumere consistenza cartilaginea od anche ossea. Ecco dunqne passate in rassegna le diverse spacie di organi visivi che si riscontrano negli animali aquatici, nella loro forma tipica: si notano però molte variazioni sia rispetto al numero, che rispetto alla forma e disposi- zione degli occhi e son queste tutte variazioni dovute sempre alle diverse condizioni di vita. Una curiosa modificazione degli occhi troviamo per esempio sull’Iprops murragi, pesce che vive a grandi profondità. In esso gli occhi ap- pariscono come una sola cornea appiattita, ricoprente tutta la superficie su- periore del muso e divisa longitudinalmente in due metà: sotto vi è una camera piena di umor aqueo, poi la retina. Un occhio così ben costituito non avrebbe ragione di essere se l’ animale non dovesse percepire la luce. Riguardo alla distribuzione della luce sott’ aqua concludiamo dunque così: fino ad una certa profondità arriva la luce solare, ben inteso sempre più indebolita: segue poi una zona d’aqua assolutamente all’ oscuro, come ci vien provato dalle specie prive di occhi o quasi, che in essa si pescano. A 4000 metri abbiamo ancora luce: essa è quella prodotta dalla fosfore- scenza. Un gran numero di animali infatti, o per tutta la superficie del corpo 0 per mezzo di organi speciali, emette continuamente una luce viva, che potrà permettere agli animali provvisti di occhi di vedere. Ma come vedranno? Supponiamo che possano distinguere soltanto il profilo degli oggetti: ciò basterà loro per salvarsi al sopraggiungere d’ un nemico e per muoversi senza scontrarsi gli uni cogli altri. Del resto dal lato fisiologico molto resta ancora da risolvere riguardo alla visione degli animali e specialmente degli inferiori. Venezia, Febbraio 1899. Dr F. TIETZE al Note - Comunicazioni - Corrispondenze LE PESCHE DI FEBBRAI[O A COMACCHIO, — Ci seri- vono da Comacchio, fine febbraio: La pesca primaverile nelle Valli Comunali di Comacchio prosegue bene, malgrado che essa non abbia avuto la determinante di una vera e propria stagione. Continuando così, non è certamente avventata la supposizione che si possano superare le cifre normali. Nel seguente specchietto riassumiamo le pesche fattesi in questi due mesi: Anguille Cefali Passere BREnAI O It, Kg. 6.375 Rio eni 227 Kg. 890 Hebbraio=- <>. » 28.050 » _ » 56 Totali Î > 34,125 Î » 227 do 946 5 A. B ATTIVITÀ DELLA COMMISSIONE DI PESCA DEL- LA PROVINCIA DI UDINE. — La Commissione ‘ per la pesca fluviale e lacuale nella Provincia di Udine nell’anno 1898 ha conferito sei gratificazioni a R. Carabinieri, a guardie forestali e municipali ed a sorveglianti idraulici per denuncie di contravvenzioni alla legge ed al regolamento della pesca, seguite da condanna. Le contravvenzioni ebbero luogo nei territorii dei seguenti comuni : I a Barcis, 1 a Montreale Cellina, 3 a Pordenone ed 1 a S. Giorgio della Richinvelda. Nell’anno precedente furono distribuiti quattro premi. La Commissione stessa il 3 febbraio di quest’ anno ebbe dalla R. Stazione di Piscicultura di Brescia per l’incubatorio di CIVIDALE 25000 uova di trota di fiume e le ha disposte per l’ incubazione nei locali che la solerte amministrazione comunale di quella città ha, con lode- vole intento, fatto allestire. Presenziavano l’operazione il signor Giulio Bettoni che portò le trote da Brescia, l’egregio segretario comunale, |’ ingegnere mu- nicipale ed un membro della Commissione provinciale. A giorni saranno inviate altre 5000 uova. A suo tempo verrà fatta la semina degli avan- notti nei fiumi MWazisone ed £rbezzo. 38 Analogo incubatorio è stato istituito in TOLMEZZo dove in breve saranno recate 40.000 uova di trota fluviale destinate al ripopolamento dei fiumi TAGLIAMENTO e FELLA ; infine 20.000 uova di trota lacustre stanno già all’incubatorio di CAvazzo CARNICO e sono destinate al vicino lago. È inutile avvertire che vanno segnalati a titolo di lode i comuni che si sobbarcano alla spesa, non grave invero, di questi incubatori ed a provvedere alla sorveglianza di essi nel periodo dell’incubazione. Ma in causa degli scarsi mezzi concessi dallo Stato per questo ser- vizio pubblico, il concorso dei Comuni e quello della Provincia, che si spera non sia per mancare, sono gli unici mezzi per fare qualche cosa di pratico in vantaggio di questa industria. La Commissione, a quanti gliene faranno richiesta, invia l’opuscolo pubblicato l’anno decorso con il titolo : /struzzoni per la protezione della pesca d’aqua dolce. Quest'anno ha pubblicato un piccolo Pro Memoria per gli agenti della forza pubblica, per i pescatori e per i pescivendoli per far co- noscere il disposto della legge e regolamento sulla pesca. L’ AQUARIUM DI PARIGI. — Malgrado le lentezze ammi- nistrative, certi progetti d’iniziativa privata per l’Esposizione universale del 1900 sono sino ad ora molto avanzati, e special- mente quello dell’ Aquarium di Parigi, del quale fu molto parlato in questi ultimi tempi. I signori Albert ed Henri Guillaume hanno terminati tutti i loro studi preparatorî e sono pronti a cominciare i lavori di ese- cuzione. Recentemente essi hanno intrapreso delle esperienze del mag- gior interesse scientifico sulla resistenza dei vetri. Un’immensa vasca di prova fu costruita e munita di lastre aventi dimensioni sino ad ora sconosciute, 90 mm. di spessore e 4 metri di altezza, fabbricate specialmente dalla manifattura di Saint-Gobain. , E queste lastre, di una trasparenza assoluta, hanno mante- nuto in sospensione un tubo d’aqua di 24.000 litri, e tanto più facilmente che gli ingegneri le avevano calcolate perchè esse potessero resistere ad uno sforzo tre volte più grande. L’altezza inusitata di questi vetri e le dimensioni delle vasche dell'Aquarium permetteranno d’offrire al pubblico attrattive di un genere del tutto nuovo: p e. esercizi di scafandro, discese di palombari, apparizioni di siren», naiadi etc. L’Aquarium di Parigi, è considerato dall’ amministrazione 39 dell'Esposizione a giusto titolo come uno dei « c/ous » del 1900. Il Consiglio Municipale ha accordato ai signori Albert e Henri Guillaume una concessione che permette di sfruttare per loro conto l’ Aquarium per la durata di nove anni dalla chiusura del- l’ Esposizione, rimanendo poi proprietà del Comune. Revue Internat. de Vl Exrposition de 1900, N. 1. VALORE ALIMENTARE DEI PESCI. — In una recente seduta dell’ Accademia di Scienze, M. Berthelot ha richiamato l'attenzione dei suoi colleghi su di un lavoro del sig. Balland il quale ha per iscopo di far conoscere il valore nutritivo dei pesci agli abitanti delle campagne, i quali generalmente trascu- rano troppo quest’ alimento. Gli abitanti delle città invece ten- dono di giorno in giorno sempre più a riprenderne l’ uso. Nel 1896, Parigi consumava 4000 quintali di pesce e 10 000 libbre d’ostriche, e questa cifra già colossale va aumentando ognor più d’anno in anno. I pesci grassi, come l’anguilla d’aqua dolce, contengono allo stato fresco fino al 12 070 ; i pesci magri come il luccio e la carpa, sono straordinariamente ricchi di ma- terie azotate : allo stato normale la carpa ne possiede il 16.40, il luccio 180,0; allo stato secco il peso delle materie azotate varia dall’ 80 all’89 Oxo Certi pesci di mare raggiungono perfino il 93 070. La carne delle macellerie non raggiunge questa cifra. Se si paragonano i pesci alle patate, si riscontrano, allo stato fresco, equivalenti proporzioni. Allo stato fresco, le sostanze amidacee del prezioso tubercolo sono sostituite completamente da sostanze azotate. Sarebbe quindi difficile muovere una critica più precisa di questa a quei dilapidatori che lasciano deperire la popolazione animale dei nostri corsi d’aqua e dei nostri stagni. Gli alimenti che essi disdegnano e trascurano sono sani, appetitosi e posse- dono per di più una notevole quantità di fosforo. VV EUBCBINSIOINE PARONA CORRADO — La PESscA MARITTIMA IN LIGURIA — Re- lazione — Estratto dagli Atti della Società Ligustica di Scienze Naturali e Geografiche — Vol. IX, Giugno 1898 — Genova. SOMMARIO : Capitolo I. — Condizioni attuali della Pesca marittima io Li- guria — 1. Studi fatti sull'argomento. — 2. Difficoltà nell’assumere informazioni. — 3. Deficenza di pesca. — 4. Causa di essa. — 5. Condizioni biologiche. — 6. Loca- lità del Litorale più favorite. CAPITOLO II. — Reti ed ordigni da pesca adoperati in Liguria — 7. Avnesi. — 8. Arnesi di agguato. — 9. Distinzione dì essi. — 10. Reti a strascico. CAPITOLO III. — Materiale di pesca e pescatori in Liguria. — 11. Stato della 40 pesca nel 1872. — 12. Idem dell’anno 1890 al 1896. con prospetto. — 13. Confronti. CAPITOLO IV. — Pesca in generale e pesche speciali. — 14. Distinzioni di pesche. — 15. Ittiofauna del mare ligustico: Prospetto delle specie di pesce del mercato di Genova — Elenco alfabetico dei homi volgari genovesi dei pesci. — . 17. Pesci rari ed occidentali stati riscontrati nel mare Ligure — 18. Pesche spe- ciali: Bianchetti e rossetti — 19. Tonno — 20. Corallo — 21. Molluschi — 22. Ostri- che e mitili — 23. Crostacei — 24. Prospetto della pesca dei crostacei e molluschi dal 1890 al 1896. CAPITOLO V. — Cenni sulla pesca nei singoli compartimenti maritimi della Liguria. — 25. I. Compart. Porto Maurizio — Il. Compart. Savona — 26. II. Com- part. Genova — IV. Compart. Spezia. — 27. Conclusione. ll sommario ci dispensa dal riassumere il lavoro che è con- dotto con diligenza e accurata analisi, così che esso si presenta come modello per chi volesse analizzare le condizioni della pesca marittima nelle altre aque dei mari italiani. Sarebbe anzi vera- mente desiderabile che, intraprendendosi da altri simili ricerche sì seguisse un tipo prestabilito di modo che fosse reso facile il con- fronto fra le condizioni della pesca di una località con quelle. di un’altra. Riassumendo il suo lavoro, il Parona conclude che la pesca lungo il litorale Ligure è in condizioni poco floride; — che scar- seggia dovunque la materia prima, il pesce, e che perciò non potè mai trovarsi nell’opportunità di attendere miglioramento tanto nei metodi di pesca, quanto nel benessere dei pescatori. Direttore e Proprietario responsabile Dott. D. Levi-Morenos Ar Gozzo in Chioggia Albergo Ristoratore Caffè e Birraria con Giardino VIA cVITTORIO >EMANTC ESE CIISTANAE SEAN VSS AAA ASIA ASI i HOTEL D'ITALIE BAUER È " Restaurant Bauer - rinvatà I GIUI:IO GRUNWALD Senior, Proprietario | ii o 0 è zia Vene deo dooS> i | KPSMISMISAISNISAIMIZMIZAPDAIZSATPIAÀELT Venezia 1899 — Tip. Nodari MESI eng so specialmente per quanto ‘riguarda i servizi” Marit- timi de e3 Compagnie sopranominate. l'eleganza dei tipi, | 1 lusso della copertina, la nitidexza delle vignette eZdelle incisioni e l accuratezza con cui tanto il lavoro di compi- lazione quanto l esecuzione vennero condotti a termine, for- a mano dei vostri Albums un vero giorello. LA REALE COMPAGNIA ITALIANA DI ASSICURAZIONI GENERALI SULLA VITA DELL'UOMO - Milano. — .... non possiamo che ri- conoscere la giustezza del verdetto di Torino che accordava un premio ai vostri 4/0ums, degni di ammirazione e di lode. LA BANCA DI CREDITO ITALIANO - (SEDE DI Mirano) — L’Album d'oro Indicatore Generale della Na- vigazione Generale Italiana merita le nostre congratulazioni per la bella riuscita. IG: GALANTE & FRAT: - Castellamare del Golfo, — Vi esprimiamo la nostra completa soddisfazione per la riescita dell’opera ch’è splendida nel vero senso della parolà e che fa onore all’industria Italiana da Voi così degnamente rappresentata. Questa II Edizione è assai migliore della prima. LO STABILIMENTO ENOLOGICO_ FRA- TELLI MANCABELLI DI BRESCIA — Facendo passare il vostro Album, abbiamo notato, come sia compi- lato in modo, da soddisfare chiunque abbia a consultarlo, e troviamo utile la réclame ivi fatta. Abbiatene Signori le nostre congratulazioni. La Ditta DYALI E BORDONARO!DI TRAPANI A nostro parere il lavoro è ben riuscito per tutte le notizie che vi si contengono, le molteplici indicazioni che tornano a vantaggio del commerciante che trova una guida sicura per le sue spedizioni, come per i viaggi da intraprendere, noncnò per i non pochi indirizzi che adornano la vostra pubblicazione. La Ditta LAQUAI E GC: DIMOLFETTA—... francamente parlando ci ha molto piaciuto e come estetica e come utilità del lavoro. LA DITTA GIACOMO SANGALLI = CONE- GLIANO — . . . . L’Album d’oro a buon diritto può de- nominarsi tale pel lusso della edizione e la copia dolle il- lustrazioni, Ottima la disposizione deglI spazi, nitidi o ap- pariscenti i caratteri, di maniera che esso deve riuscire di incontestabile giovamento al commerciante e al viaggiatore. LA DITTA CESCHINA BUSI & C: - Brescia, . è riuscita una vera opera artistica e di lusso. Distinti saluti. IL GERENTE GIUDIZIO SPONTANEO DELLA STAMPA INDIPENDENTE CORRIERE DELLA SERA di Milano . } un volume di vero lusso, assai interessante per le Agenzie di Navigazione, per gli alberghi, per le case commerciali, per i viaggiatori in genere. 7 SECOLO di Milano . . . La Pubblicità Lagunare di Venezia ha pubblicato in questi giorni il Nuovo Indicatore ufficiale, album d’oro d'informazioni della Navigazione Ge- nerale Italiana, indispensabile non soltanto per le Agenzie di navigazione, ma ancora per gli alberghi, case commer- ciali ecc. . + + la disposizione dello materie è fatta con eriterio pratico, così che con grande facilità si può trovare ogni notizia desiderata. L'album è in gran formato e con belle illustrazioni. LA PERSEVERANZA di Milano . ... Negli Orari delle Ferrovie, negli Indicatori ufficiali, nelle pubblicazioni speciali ferroviarie marittime era accennato quà e là più o meno diffusamente, ai vari servizi affidati alla Navigazione Generale Italiana ; di quando in quando veniva fuori la no- tizia che questa Società assumeva l’esercizio di qualche nuova linea che, iniziata dai nostri porti, sì perdeva nei mari lontani dell’Oriente e dell’Occidente. Per chi non aveva costante relazione d’affari colle re- gioni d’oltre mare, per chi non era un consumato geografo, o navigatore, quelle notizie apparivano confuse e come tali sfuggivano alla memoria: al momento opportuno poi come raccapezzarsene ? La Navigazione Generale Italiana ha ora provveduto a togliere questa impossibile incertezza, pubblicando un elegante Indicatore Generale réclame, in cui sono raccolti tutti i dati, tutte le notizie, tutte le imformazioni che: hanno attinenza col suo importante ed esteso servizio. L’Indicatore Generale anche contiene notizie geogra- fiche, siatistiche ed etnografiche di alcune delle principali città dell’universo ; una esposizione analitica comparativa del commercio generale e speciale d’importazione e di es- portazione, le principali nozioni sulla unione postale e te- - legrafica, ed ì ragguagli dei pesi, misure e monete coll’in- dicazione del prezzo nominale e valore effettivo. Il tutto è raccolto in un album di formato grande, in- tercalato di fotografie e réclame. Ogni speciale notiziario è stampato su carta di diverso colore, di modo che riesce facilissimo di trovare o l’una o l’altra indicazione. Commercialmente lo si chiama 1’ Album d’oro, ed è edito dalla Pubblicità Lagunare di Venezia. Il SOLE di Milano . . . dido e interessante album, indispensabile non soltanto per le Agenzie di Navigazione, ma ancora per gli Alberghi, per le Case commerciali ecc. + «+ + . La disposizione delle materie è fatta con ceri- terio, così che con grande facilità si può trovare ogni no- tizia desiderata. L'album è in grande formato e con belle illustrazioni. E una pubblicazione di interesse generale ed avrà indubbiamente una buona accoglienza. LA SERA di Milano: « UN ALBUM UTILE E BEN ‘ FATTO. > — La Navigaz. Generale Italiana fece pubblicare un Indicatore, che se la riguarda davvicino, riguarda mol- tissimo l’interesse del pubblico. Nell’Album vi sono indica- zioni importantissime, illustrazioni pregevoli, e si può dire che esso è il vero manuale del perfetto viaggiatore. LA LOMBARDIA dî Milano : . ..è una bella ed | elegante pubblicazione, a ragione intitolata « Album d’oro » . È veramente uno splen- ... È ld’informazioni fatto per cura della Navigazione Generale Italiana. — Esso è utilissimo, e non solo per le Agenzie di navigazione, ma ancora per gli Alberghi, Case commer- ciali e private . . . La disposizione dolle materie è fatta con criterio pratico, così che con grande facilità si può trovare ogni notizia desiderata. GAZZETTA DEL POPOLO di Torino N. 22:... È uno splendido e interessante album, indispensabile non soltanto per le Agenzie di navigazione, ma ancora per gli alberghi, per le Case commerciali ecc. IL POPOLO ROMANO di Roma. L’INDICATORE DELLA NAvIGAZ. GEN. ITALIANA +. + + . + E uno splendido Album della Premiata Pubblicità Lagunare di Venezia... . + , Contiene poi moltissime notizie e informazioni tanto commerciali che marittime, utilissime a quanti hanno affari di commercio, di esportazione o di trasporto tanto in Italia che all’estero. L'ITALIA DEL POPOLO di Milano : un lavero fatto con indirizzo pratico che riuscirà certo assai utile al ceto commerciale ed industriale. SECOLO XIX di Genova « L’INDICATORE GENER. » della Navigazione generale italiana, testà edito per cura della premiata « Pubblicità Lagunare di Venezia» è un’opera compilata con tutti quei sani e pratici criterl che a buon fio la rende una delle migliori congeneri pubblicate in alia. CAFFARO di Genova . +. | È un volume di vero lusso, assai interessante per le Agenzie di navigazione, per gli alberghi, per le Case commerciali, peri viaggiatori in genere. LA NAZIONE DI FIRENZE . . . . Fra le belle e utili novità premiate all'Esposizione di Torino, si deve indubbiamente annoverare 1° Album d’ Oro d’ Informazioni edito dalla Casa di Pubblicità di Venezia. Rilegato spendidamente in tela a fregi d’oro, costi- tuisce un oggetto elegantissimo che può trovar posto fra i spa e i giornali in qualsiasi sala di lettura o di ricevi- mento. IL RESTO DEL CARLINO DI BOLOGNA Il tutto è raccolto in un importante Album di grande formato intercalato da illustrazioni splendide. Commercial- mente lo si chiama A/bum d'Oro, ed è edito dalla Pubbli- cità Lagunare di Venezia. MESSAGGERO di Roma: .... È una pubblicazione di una grandissima importanza che colma una quantità di lacune e risponde a variate esigenze ed è svpratutto utile a coloro che in Italia curano l’esportazione all’estero dei nostri prodotti. In una parola un vero libro d’oro. IL GAZZETTINO DI VENEZIA . . . . elegante lavoro, riuscitissimo per le notizie in esso contenute e le informazioni estese che servono di guida ai commercianti non solo, ma a qualunque persona che abbia in animo d’intraprendere i viaggi più lontani. La disposizione delle materie è regolata con acume e senso pratico. Congratulazioni e auguri di successo. . IL LIBERO CITTADINO DI SIENA ... pub- blicazione di grandissima importanza per ottenere la mas- sima diffusione della rèclame indispensabile agli industriali, ai commercianti e a tutti coloro che sentono il bisogno di estendere la loro attività per l’incremento del commercio e delle industrie. “PUBBLICITA LAGUNARE CASA. EDITRICE PER PUBBLICAZIONI UFFICIALI E DI RÉCLAME INTERNAZIONALE più volte Premiata, Encomiata dal R. Governo, dalle Camere di Comm., ecc. | Capitale Sociale : Lire 150.000 Direzione e Amministrazione: Venezia AGENZIE: Milano — Genova — Siena — Roma — Napoli — - Palermo — Bologna — Torino — Parigi — Bruxelles — Vienna — Tunisi HEseclusività: Indicatori Ufficiali della Società di Nav. Gen. It. ; del Lloyd Au- striaco ; — della R. U. S. A, Adria; - delle Società Topic e Rismondo ; dei Laghi Maggiore e di Garda. Affissione di quadri nei Pontoni e Vaporetti di Venezia; nel grande Stabilimento del Lido; nel Tramway Lido; nei pi roscafi dell’ Adria ecc. ecc. Guida Commerciale Mangiarotti fondata nel 1865. Neptunia, organo della Società Regionale Veneta di Piscicoltura. Distribuzione di placcati e quadri Réclame nei Principali Alber- ghi, Ristoratori e Stabilimenti d’Italia, Francia, Belgio, Au- stria, Ungheria, Tunisia, e Levante. Affissioni volanti e nei quadri permanenti in Italia e all’ Estero Forfait per grandi Industriali, Esposizioni, ecc. Dagli Albergatori si accettano in parte di pagamento Coupons d’ Hotels. e Restaurant. Straordinarie facilitazioni - Preventivi gratis per qualunque genere di reclamo sia di Inserzioni che»d'affissione Pronta esecuzione di clichè in genere riprodotti da disegni e fo- tografie. Prima di fare qualunque réclame rivolgersi alla Pubblicità Lagunare - Venezia Volume XIV È (Serie TRS NS N.D 15 MARZO 1899 RIVISTA ITALIANA DI PESCA ED AQUICULTURA MARINA - FLUVIALE - LACUSTRE Premiata con medaglia d’oro x ALL'ESPOSIZIONE DI MILANO 1894 ED ALL’ESPUSIZIONE DI TORINO 1898 Fondata e diretta dal Dott. D. LEVI - MORENOS Segretario di Redazione: MAMERTO CAMUFFÙ ORGANO delle Società Regionali di Pesca ed Aquicultura ‘e delle Cooperative di Lavoro e Produzione tra pescatori Società Regionale Veneta e Società Lombarda di Pesca ed Aquicultura — Co- mitato Filonautico e Peschereccio -- Famiglia Cooperativa tra Pescatori di Burano — Cooperativa di Lavoro tra Pescatori di Venezia — Società anonima Cooperativa tra Pescatori dei fiumi e laghi Mantovani — Cooperativa di pro- duzione Aquicola. SOMMARIO Red. — La pesca in Italia, IDott. K. Kishinouye. — L'industria delle pesche al Giappone. Notizie e Varietà Red. — Le rane commestibili agli Stati Uniti. Ta. — Stazione ittiogenica, TIA. — Contravvenzioni alla legge sulla -Pesca. As DIREZIONE ED AMMINISTRAZIONE DELLA « NEPTUNIA » S. STEFANO 2805 — VENEZIA Prezzo d’ abbonamerto annuo alla Neptunia sola L. 12 — coi supplementi L. 20 Gli abbonamenti decorrono sempre dal Gennaio e quando non sono disdettì s’ intendono tacitamente rinnovati, INSERZIONI: Concessionaria Esclusiva Premiata Pubblicità Lagunare in Venezia Milano — Genova — Siena — Roma — Napoli — Palermo — Bologna Parigi — Bruxelles — Vienna — Tunisi BUSI TATO SILE EDI II SCA Indicatore Generale della Navigazione Generale Italiana ALBUM D'ORO. D'INFORMAZIONI DELA SOCIETÀ Direzione Generale: VENEZIA - Premiata Pubblicità Lagunare anca: SDSLSSTE L'INDICATORE GENERALE della NAVIGAZIONE GENERALE ITALIANA per l’eleganza dei tipi, la scelta delle illustrazioni e la fine rilegatura è un ricco oggetto di ornamento di cui viene fatta una larga distribuzione gratuita, e per l’importanza delle notizie che vi sono raccolte è una pubblicazione indispensabile per i f,restieri, peri viaggiatori, per i commercianti e per gli industriali. Questo Indicatore oltrechè nelle sale di 1.a e 2.a classe di tutti i battelli e nelle Agenzie sociali, viene esposto negli Alberghi, Restaurants, Clubs, negli Stabilimenti Ciimatici e Balneari, in oyni luogo insomma ove affluiscono mas- simamente i forestieri ed i viaggiatori ai quali in tal maniera viene offerta l'occasione di profittare di notizie esatte, copiose, utilissime. Viene pure distribuito a molte Ammi- nistrazioni e Case commerciali ed industriali in Italia e all’Estero. La grande diffusione che viene data a questo Indicatore e l’interesse che ha ormai assunto per quel tale ceto ili persone fra le quali è specialmente fruttifera ed anche opportuna l’opera della ré- clame, tutto ciò è di garanzia per la efficacia delle inserzioni. Le informazioni suno state raggrappate cou intendimenti affatto moderni, di offrire cioè iatorno ad una vastissima rete di viaggi, le notizie più disparate che vi si possano inserire e tali che sieno d’interesse a chiunque. Ogni pagina del formato di cm. 40 p. 32 porta nel prospetto le indicazioni ufficial cioè quelle di massimo interesse pubblico, un piccolo spazio solamente è riservato alla iéclame, la quale assume in tal posto vna eccezionale importanza. Il lato opposto è invece riservato interamente alla réclame, ed a questo iscopo viene suddiviso in tante parti, come dal prospetto unito. La serietà colla quale viene compilata questa pubblicazione fa si che essa si racco- mandi di per sè ad ogni ramo del Commercio e Industria, come pure agli Alberghi, Re- staurants, Stabilimenti Climatici ecc. ecc. ALCUNI APPREZZAMENTI IL MINISTRO D’ AGRICOLTURA 3 INDU- STRIA E COMMERCIO - Roma, ln 12 Novembre 1898 — La ringrazio del cortese invio da Lei fatto a questo Mi- nistero della seconda edizione dell’Indicatore Generale della Navigazione Italiana, pregevole pubblicazione, condotta con molta cura e con criteri pratici. lo mi compiaccio pertanto con la S. V. che la Giuria dell'Esposizione di Torino, riconoscendo la utilità dell’Indi- catore Generale suddetto, Le àbbia accordata una distinzione che è meritata. IL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRU- ZIONE - Roma, addì 13 Novembre 1898 - AU Onor. Direx. della Pubblicità Lagunare - Venezia —......L’Album d’oro della Navigazione Generale Italiana è pregevolissima pubblicazione. IL MINISTRO DEGLI ESTERI - N. 17309-384 . + » Le notizie in esso « INDICATORE GENERALE » CON- tennte sono certamente utili agli industriali ed ai commer- cianti ed io mi auguro che il largo favore ottenuto da tale pubblicazione sia argomento a codesta benemerita impresa per perseverare nell’opera incominciata. Pel Ministro MALvANO IL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COM- MERCIO ITALIANA IN PARIGI — 17. Boulevard de la Madeleine — N. 24394 Parigi, li 5 Maggio 1893. . + + abbiamo attentamente osservato riscontrando che bone a proposito lo ha intestato album 4’oro d’infor- mazioni. Infatti le notizie ivi raggruppate sono del mas- simo interesso pel commerciante, pel produttore e pel viag- giatore, e dettate con criterio pratico; mentre non è tra- scurata l’elegauza dei tipi ed è veramente geniale la distri- buzione delle materie. Il Presidente Il Segretario A. RUBINI CESARE TREZZA IL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COM- MERCIO ED ARTI della Provincia di 7 Venezia — . + . + + mi congratulo con V. S. per una pubblicazione che ad una utilità indiscutibile unisce dei pregi notevoli. IL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COM- MERCIO DI MILANO . . . . ne constato con piacere la pratica utilità per le molte ed importanti notizie che la pubblicazione contiene. IL PRESIDENTE CAMERA DI COMMERCIO ED ARTI DI TORINO —.. . . tutto l’ Album merita di essere elogiato per ogni rispetto; sia quanto all’elegante apparenza, come alla bella disposizione } delle materie, che sono molte ed utilissime ai commercianti e viaggiatori. IL PRESIDENTE CAMERA DI COMMERCIO ED ARTI DI ROMA — Micongratulo con Lei che ha pubblicato un Album contenente informazioni commerciali di grande utilità per i nostri viaggiatori ed esportatori. IL R. CommissaRrIO IL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COM- MERCIO ED ARTI DI GENOVA . . . . è una pre- gievole pubblicazione che fornisce molto utili indicazioni ed edita con molta accuratezza ed eleganza. Con tutta stima IL PRESIDENTE CAMERA DI COMME CIO ED ARTI DI NAPOLI . + + + questa Camera nella tornata dei 24 p. p. mese esa- minato lo splendiao Album edito per cura di cotesta bene- merita Pubblicità Lagunare, manifestò il suo vivo compia- cimento pel modo onde è condotto per l’utilità di esso. IL PRESIDENTE IL MUSEO MERCIOLOGICO DI TORINO - «+ + « . Costituisce invero un’aureo volume, utilissimo e nel contempo decorativo dei saloni e salotti, mirabile per ac- curatezza di compilazione e finitezza d’esecuzione, SOCIETA VENETA DI NAVIGAZIONE A VAPORE LAGUNARE — Città —.... ci compiac- ciamo di presenvarvi i nostri rallegramenti per così ele- gante ed utile pubblicazione. Per quanto la réclame abbia nel nostro paese pigliato uno sviluppo abbastanza considerevole, pur tuttavia la vo- stra merita speciali. elogi per la copiosa e scelta raccolta di notizie che possono interessare il pubblico. E di questo vi tributiamo lode con speciale interessa- mento, essendo voi da più anni esclusivi Concessionari della pubblicità sui nostri vaporetti e pontoni. Con distinta stima. Il Direttore Genrale: F. SANGIORGI LA DITTA CC. E T: T: PATTISON »- NAPOLI— È un lavoro fatto con accorgimento, chiarezza ed eleganza e mentre vi facciamo i nostri più sentiti rin- graziamenti, non pos iamo mancare di esprimervi la nostra compiacenza per la felice riuscita della vostra opera. LA DITTA FRATELLI GONDRAND — Tra- sPoRTI MARITTIMI E ERRESTRI. — Con vivo interesso ab- biamo esaminato la vosira pnbblicazione e ci è grato por- gervene le nostre sincere congratulazioni. L’ utilità delle indicazioni che i vostri Albums con- MAY2 26 189: ; A NEPTUNIA ANNO XIV D 15 MARZO 1899 da pesca in dtalia nel 1897 Riassumiamo dall’ ultima e/azzone sulle condizioni della Marina mercantile italiana i seguenti dati sulla Pesca nell’ anno 1897. I battelli e le barche da pesca esistenti al 31 dicembre 1897 ascendevano a 23266 per una portata complessiva di tonnellate 63908 con ‘una differenza di 170 galleggianti in più e di 769 ton- nellate in meno in confrento del 1896. Ecco le principali cifre sulle diverse pesche: Pesca det pesci, molluschi e crostacei. — Questa pesca diede un prodotto maggiore che nell’anno precedente colle reti a strascico tirate a mano da terra, colle mugginare, con palamiti, lenze, ami, fiocina e nasse ; diede invece un prodotto minore del 1896 con le reti a strascico tirate da galleggianti, con quelle da posta e con le altre speciali delle diverse località. Il prodotto totale fu di L. 14,321,317 con una differenza in meno dell’anno precedente di L. 627.567 con un prodotto di . L. 139,14 per ogni pescatore. Pesca del corallo. — Il risultato di questa pesca nel 1897 lascia sperare un risveglio in codesta industria: infatti, dopo pa- | gate le spese di armamento, che ascendevano a L. 580,400, si ot- tenne un utile netto di L. 71,300. Ciò dicasi per la Sicilia: i banchi della Sardegna invece non diedero E da pareggiare le spese per l’allestimento delle barche. Pesca sui banchi di Sicilia. — Sui Manchi di Sciacca pe- scarono 58 barche della portata complessiva di tonnellate 918 con 717 persone d’equipaggio. Il prezzo del corallo si mantenne dalle L. 8 alle L. 3,50 il chilogrammo. Vi fu dunque un utile di L. 1,200 per ogni barca, tutto il prodotto raccolto raggiungendo i 1862 quintali, 42 Pesca sui banchi di Sardegna. — Si recarono nelle aque di Alghero, dell’ Asinara e di S. Teresa Gallura 103 barche con 544 persone d’equipaggio. Il corallo pescato fu di soli chilogrammi 1635, ma essendo di ottima qualità, fa venduto a prezzi varianti fra L. 50 e L, 128 per chilogramma e complessivamente diede L. 184,580, meno cioè della somma spesa per l'allestimento delle barche: vi fu cioè una perdita di circa L. 77 per ogni barca. Pesca delle Spugne — Questa pesca venne esercitata sui banchi di Lampedusa da principio, poi sul banco detto del Fargo e poi su quello del Zampzone. Si tentò la pesca anche sui banchi di Pantelleria e Favignana e si raccolsero sole cimzuche, però abbon- dantissime. Le barche nazionali ed estere che pescarono spugne a Lam- pedusa furono 194 con una purtata di 3415 tonnellate e con 1307 persone d’equipaggio. Delle 194 barche 96 erano italiane, le altre Elleniche, eccetto 1 Ottomana. Il prodotto totale di questa pesca fu di chilogrammi 153430 per un valore di L. 1,748 464, ma solamente chilogrammi 65,860 per un valore di L. 734,824 furono vendute a Lampedusa, mentre le altre furono vendute in porti esteri. Il prezzo medio fu di L. 13,20 a 13,40 per le spugne di prima qualità; di L. 4,00 per le scarte e di L. 1,20 per le cimuche. L'utile ottenuto da ogni barca fu di L. 7553; sarebbe però consigliabile di sostituire al metodo della cava quello del palom- baro, potendosi aver con esso spugne migliori e non guastate dall’ordegno di pesca. Pesca del tonno — Nel 1897 lungo le coste dello Stato fu- rono poste in esercizio 47 tonnare, che presero in tutto 44207 quintali di tonno del valore di L. 2.013.992,40. Il prodotto di questa campagna fu migliore di quello della precedente per L. 253007,40 senza tener conto della vendita di al- tre specie di pesci, che vengono presi spesso nelle tonnare. Le tonnare più produttive furono quelle di Maddalena, di Si- cilia e Sardegna. I prezzi migliori furono fatti a Maddalena, ove il tonno fu venduto in media a L. 118,58 il quintale, a Portofer- raio e Napoli (L. 90 a 100); Cagliari (L. 85), Genova (L. 80). Nelle altre località il prezzo variò fra un minimo di L. 30 (Ca- tania) e un massimo di L. 63,86 (Taranto). Pesca dei battelli italiani all’ estero — In confronto del precedente anno 1896 si verificò un aumento nella quantità del pesce pescato e nel suo valore che, oltre alla maggior portata delle 43 barche, è probabilmente dovuto a una maggior durata della pesca. È poi notevole l'aumento risultante nel valore medio mensile della pesca fatta da ogni battello nel 1897. L'industria delle pesche al Giappone del dott. K. Kishinouye membro della Scuola Imperiale di pesca a Tokio (continuazione e fine — vedi numero 1, 2.) ——___—_—__—_———t_ > -9@@1101P—_—_—___—_—_—_____€mm Quello che vi è di più notevole nell’ industria della pesca nel Giappone è l’ utilizzazione delle alghe. Questi vegetali pro- ducono in abbondanza una materia gelatinosa impiegata per la fabbricazione d’ una sorte di colla o gelatina di eccellente qualità. Come ho già detto, il mare è profondissimo sulla costa orien> tale ed i pescatori sono, per conseguenza, obbligati cercare il pe- sce a grandi profondità. La lenza può essere impiegata per i fondi che non passano i 800 bracci. Le specie dei pesci essendo numerosissime e in fon- di molto differenti, ne risulta così che gli apparecchi destinati alla cattura dei pesci devono essere molto variati, secondo. le specie ed i fondi sui quali ha luogo la pesca. Si impiegano le lancie ed i ramponi, gli ami, le esche e le mosche artificiali, le reti, le draghe ed altri istrumenti, trasci- nanti sul fondo, le reti immerse, le reti a strascico, le reti mon- tate su di un cerchio, le trappole, le reti fisse galleggianti ecc. Esistono dei congegri speciali in certe regioni e che meri- tano di essere citati in ragione della loro costruzione particolare e del loro uso. Tali sono le lance col mezzo delle quali si prende l’aliotide ad una profoadità di circa 7 bracci; gli ami senza bar- bio destinati a catturare i pesci che si vogliono conservare dopo un certo tempo, e che sono attaccati a lunghissime lenze, varie specie di allettamenti artificiali per la pesca del pesce di laguna; gli ami guerniti di mosche artificiali per la pesca in aqua dolce delle lenze per pesche ad una profondità. di 800 bracci; le BOAe- ami, NisObari, specie di reti sommerse per la pesca dei pesciolini di laguna, le reti dalle quali il pesce una volta entrato non può uscire più. La conservazione del pesce ha luogo secondo». procedimenti seguenti: tra sia 44 La disseccazione — Si impiega questo processo per le acciu- ghe intiere, per le arringhe aperte e le loro ovaie, per i merluz- zi aperti e privati della resca (spina), per i pesci piatti, per gli Ayu, specie di piccoli salamoni, per i gronghi aperti, per ì Tetro- don vuotati e divisi in tre pezzi nel senso della lunghezza, per gli Octopus, per i granchi di mare ete. — questo sistema di conser- vazione è in uso sopratutto per le tre prime specie. Pesci salati e disseccati. — Questo metodo è specialmente applicato alle sardine intere, ai granchi aperti, ai pesci cani tagliati in pezzettini rettangolari, ai merluzzi, agli sgomberi, ai Latitus, alle Seriola ed alle triglie bigie. Devo descrivere un processo particolare impiegato per la con- servazione di questi due ultimi pesci. Si apre il ventre dell’ animale e se ne estraggono gli interio- ri; lo si immerge per due ore circa in salamoia, poi lo si tuffa nell’ aqua; se ne estrae la testa, ed il corpo lo si divide, lungo la sua lunghezza, in tre pezzi; due di questi comprendono i fianchi ed il terzo pezzo il dorso e la colonna vertebrale; cinque o sei ta- gli sono praticati sulle coste. Il pesce viene allora depositato nel sale per circa una settimana, poi lo si lava e lo sì mette a seccare all’ ombra per due mesi. Infine lo si ricopre di uno strato di sale fino bianco e lo si avvolge con spago in carta o pelle in modo da sottrarlo dal contatto dell’ aria. Così preparato lo si pone in came- re ben arieggiate e lo si conserva per molti mesi. Siccome questo metodo esige molto tempo e molte cure, così non si applica gene- ralmente che ai pesci che hanno un certo valore. Pesci salati. — Il salamone, il merluzzo, lo sgombero l’ arrin- ga, la triglia bigia, si conservano con questo metodo. Il Tai, specie di reina di mare, si può conservare per 2 o 3 giorni al mezzo dell’ estate inaffiandolo di salamoia calda. Pesci bolliti e seecati. — Si fanno bollire le sardine, le an- guille e i granchiolini di mare nell’ aqua con sale e quindi si fanno seccare. Quì esporrò il metodo di preparazione della carne del pesce. Si scelgano dei buoni pezzi di carne di pesce, del colore più bian- co possibile, si lavino e poi si immergano nell’ aqua bollente. Si mettano poi in un sacco e si comprima onde far uscire l’ aqua. — Estratti dal sacco si scaldino in un forno, si dividano in pezzet- tini e si gualciscano con la mano mentre sono ancor caldi. -. Questo prodotto così preparato si conserva lunghissimo temp) in vasì ermeticamente chiusi. 45 Sì impiegano’ principalmente per questo preparato il Tai, il merluzzo, i pesci piatti, i gamberetti di mare etc. Pesci affumicati. — Si conservano con questo processo l’ ar_ ringa, il salamone, i pesci piatti, lo sgombero, il tonno etc. In Giappone s’' impiega un metodo particolare per affumicare i pesci. Si mettono a parte i pesciolini; i più grossi, come il tonno, sono divisi per la loro lunghezza in 2 0 4 pezzi al momento che vengono pescati. Si fanno bollire nell’ aqua, si. levano atten- tamente tutte le spine, poi si affumicano e si fanno seccare. Quando sono a metà disseccazione, con un coltello si grattano i pezzi per levare le parti rugose, indi si compie la disseccazione. Così preperato il pesce porta il nome di Fushi e si può con- servare per parecchi anni. Pesci bolliti nella Sohyu. —- La sotyu è una specie di salsa fatta con biada fermentata, con fave e sale, impropriamente detta soja dagli stranieri. Questo metodo di preparazione è molto diffuso nel paese. Si utilizzano per questa confezione i piccoli pesci ed piccoli crostacei che possono così conservarsi lungamente, in recipienti ben chiusi; d’ordinario si condiscono con del Gingembro. Pesci conservati nell’ aceto, — Si utilizzano le piccole specie ed i gamberetti. Si incomincia col vuotarli e col porli di poi in vasi di vetro pieni d’ aceto coll’ aggiunta di qualche con- dimento; si conservano così per due o tre mesi. Pesci conservati nel Koji. — (so /ermentato) Il Sal- mone, il Carassin ecc. vengono conservati nel modo seguente : Si fa bollire il pesce nell’aqua salata, e poi lo si mette in un vaso con del riso e con del lievito; se ne ritarda la fermenta- zione scuotendo il vaso di tanto in tanto. I vasi sono perfetta- mente turati. L’aqua contenuta nel pesce provoca presto la fer- mentazione del riso, il pesce s'impregna dei prodotti di questa fermentazione, zucchero, alcool, e così preparato acquista un gusto molto delicato. Pesci conservati nella feccia del Sake. — (Vir0 prepa- rato in Giappone col riso). Si conserva in questo modo il Zaz, l’ Agu ecc. Il metodo è esattamente eguale a quello della preparazione precedente. Pesci pestati, cucinati a vapore o al forno. — Si 46 conservano con questo mezzo i pesci detti Za; Saurus Sillago, pesci piatti, congri, pescicani, nonchè gamberetti. Si prende il pesce fresco e se ne tolgono le spine; lo si pesta in un mortaio di pietra, aggiungendovi del sale, del fior di farina, del vino dolce, delle chiare d'uovo e una decozione di un’alga saccarifera (laminaria). Quando questa miscela ha preso la consistenza di una pasta abbastanza spessa, se ne fanno dei pani «di diverse forme, cilindriche, semicilindriche, e discoidee, i quali vengono cucinati sul carbone, o a vapore o al forno. Questa preparazione dura nell’estate da tre a cinque giorni; in inverno da dieci a venti giorni. Pesci conservati nelle scaiole. — Questo sistema di conservazione venne introdotto nel Giappone una trentina d’anni or sono. Oggi il salmone, la sardina, l’acciuga, il tonno, lo sgom- bero, nonchè la testuggine verde, la testuggine a guscio molle, l’anguilla, l’ostrica, si preparano con questo metodo. La piscicoltura fa odiernamente progressi costanti al Giap- ponesse La tabella che quì segue indica gli animali e le piante ma- «rine che danno maggior utile. | Zrionva japonicus . . + . + + + Alimentazione Rettili. |... . | Clemys japonica . . . . . . +. . Pesce d’ornamento Percalabrax: japonicus . . . . . Alimentazione Musil cephalotus tir — — —__ Onchorhynchus Haberi. .... —_ x — Perri, na — Pesci... 0... Cyprinus carpio. + + «+ « «+ « + Alimentazione e or- Î namento. Carassius auratus . + . . + + + Decorazione Anguilla bostontensis . « è . . . Alimentazione Ostrea SP i o Avculaiarensias Narn Siliquaria constricta . . . . . .. Alimentazione Molluschi. . .. | Cyfherea meretrix ....... _ Tapes philippinarum . 0°. . . . _ Arch CFR — SL SUDCFENatO e RNA _ Crostate 5%) Ralanusipa ni Ingrasso Echinodermi . . | Stichopus japonicus . + + + +. + . Alimentazione Porphyra laciniata . . + . . + + Alimentazione Alghe. LL. Glotopeltis coliformis . è . . . . Colla ASI dr PRE \ PESCHE DEI PRINCIPALI PESCI NEL 1895. Arringa . Sardina . Bonites . Tai (Pagrus) . Seppie . Palamidi Sgombero . Tonno Granchi Pesci piatti . Ay u (Pi eC08 Aliotide Salmone . lossus) Pesce cane . Balena Merluzzo Ostriche . Oloturie . Trote . PESO. Kwan (1) 1,969,902 54,310,023 8,969,646 4,674,552 7,5909,798 4,101,790 6,788,3974 3,891,496 4,155,805 3,706,023 585,285 766,984 567, 195 1,147,696 537,105 1,149,467 769,816 547,022 72,480 VALORE. Yen (2) 91,232 4,848,263 1,966.019 1,617,655 1,038,171 1,006;373 957,974 935,307 597,071 582,235 300,283 265,190 245,794 196,962 176,664 113,250 99,047 92,039 38,112 47 In queste cifre non sono compresi i prodotti delle pesche di Hokkaido. PRODOTTI DEI PRINCIPALI PESCI NEL 1895. Fushi (‘Tonno e Boniti affum.) Sardine secche . Cefalopodi secchi . Sa!moni salati Gamberelli secchi . Sgombri salati Alghe (Lamznaria) secche Aliotidi secche . Oloturie secche . Tonno salato Merluzzo secco . Pinne di pesce cane ‘secche Kanten (Gelatina d’ Alghe) . Merluzzo salato. Guano di pesce Olio di pesce (1) Kwan = 8 li (2) Yen = 2 sce d’ Arringhe di Sardine 3 libbre inglesi. lini 1 pence. PESO Kwan. 1,510,053 6,180,994 1,620,021 1,879,576 485,801 1,861,517 5,654,752 154,426 159,328 523,759 904,771 59,810 36,866 343,714 38,917,158 5 5,752, 413 1 519,279 VALORE Yen. 2,117,594 1,588,675 1,267.519 578,732 459,438 410,518 369.649 306,508 180,710 157,077 1331930 104,382 83,540 56,665 6,566,480 837,033 237,342 48 VARIETÀ LE RANE COMMESTIBILI AGLI STATI UNITI. — Attualmente le rane occupano un posto molto importante sui mer- cati del nuovo mondo ; esse rappresentano per quindici stati una der- rata di vera importanza economica: lo stato di New-York fornisce esso solo di questi batraci più che tutti gli altri stati. Dopo New-York segue, per importanza di produzione, la provincia D’Ontario. Secondo l’inchiesta fatta dalla Comm:ssione delle pesche degli Stati Uniti risulta che la pesca delle rane dà un prodotto di 1. 000 000 di individui rap- presentando per i pescatori una somma di 50 000 dollari all’ incirca ; in seguito alle spese di mediazione prelevate dagli intermediarî questa somma è almeno triplicata. Le località più ricche di batraci sono situate nell’Ohio, nelle vi- cinanze dei laghi Erie e Lewis; in California nelle paludi di Sacra- mento e di San Gioacchino ; nella parte settentrionale dello stato di New-Vork, nell’Arkansas e Missouri ecc. Per la pesca delle rane sono usati diversi processi ma il mezzo più semplice è ancora la caccia colla lanterna, di notte; però nel Mis- souri e nell’Arkansas, dove questa industria è fiorente; si usa la pesca colla lenza e le armi da fuoco. i Il prezzo delle rane varia in vasti limiti e dipende dalla vicinanza dei mercati, dalla grandezza degli animali e anche dalla loro prove- nienza. In media gli animali preparati sono pagati ai cacciatori dalle lire 0.50 alle 2.50 la libbra ; gli animali vivi costano da 0.25 a 5 franchi la dozzina. Ma questi prezzi, come abbiamo detto non sono fissi; per esempio nella vallata di Kankakee (Indiana) le rane grosse costano fr. 0.75 la dozzina, le mezzane fr. 0.50; le piccole 0.25; e viceversa sui mercati di San Francisco i prezzi oscillano fra le lire 4 e le 5 la dozzina. La caccia accanita della quale questi animali sono stato l’oggetto dappertutto dove si poteva ricavarne qualche profitto, ha avuto per ri- sultato la loro scomparsa da numerosi luoghi ; in seguito a un tale stato di cose, la Commissione delle pesche degli Stati Uniti è risoluta di fare tutto ciò ch’essa potrà per supplire a questo 4éfc:f colla moltipli. cazione artificiale. Agli Stati Uniti non si contano meno di cinque specie di rane commestibili e sono : i 1. La rana Toro o rana cafesbiana. 2. La rana clamata. 49 3. La rana virescens. 4. La rana pretiosa. 5. La rana aurata. La rana Toro è notevole per la sua forma e grandezza; infatti essa può raggiungere una lunghezza di venti centimetri. Disgraziatarhente l’ allevamento propriamente detto delle rane È ora impraticabile ; infatti, se l’ottenere i piccoli ranocchi è relativamente facile, all'opposto si urta in difficoltà insormontabili allorchè l’animale si adatta alla vita aerea. Tutto ciò che si può fare è di collocare dei ranocchi in spazi con- venientemente regolati e di spedirli sui mercati a seconda dei bisogni ; bisogna limitare alla notte la cattura delle rane adulte che vengono chiuse in piccoli parchi dove esse trovano il nutrimento che loro è necessario. Uno dei parchi più prosperi di rane è quello di Ontario (Bacino della Riviére Trent). Esso fornì negli anni 1895 e 1896 5000 libbre di rane preparate e 7000 di rane vive parte destinate parte al ripopola- mento e parte ai laboratori di fisiologia. STAZIONE ITTIOGENICA DELLA SOCIETÀ R. V. — Togliamo dal Giornale « La Provincia di Vicenza » del 18 febbraio p. p. — Abbiamo avuto occasione di visitare pochi giorni or sono la stazione ittiogenica, che da vari anni il Comitato provinciale Vicentino della Società R. V. per la pesca e l’ aquicultura ha istituito nella splen- dida villa della nobile signora, la contessa Maria Di Velo a Velo d’ Astico. In 14 apparati incubatori, disposti all’ingiro di una stanzetta, stanno ora alla incubazione 50 mila trotelline, che, fra un mese circa, an- dranno ad abitare le correnti della provincia di Vicenza. Su ogni apparato incubatore scende una cascatella di aqua, som- ministrata da un robinetto soprastante. L’ aqua passa costantemente attraverso le cassette di incubazione, e così i pesciatelli traggono la loro vita ed ii loro sviluppo, indi si riunisce in un collettore unico che la smaltisce fuori dell’incubatorio. E spettacolo nuovo il vedere tanta vita in quegli apparati ; sono miriadi di pesciolini lunghi poco più di un centimetro che si agitano per ogni dove e poi ricadono al fondo stanchi dall’immane sforzo per riposarsi brevemente sul graticcio metallico e-ripigliare poi con nuovo slancio i loro giri bizzarri. Gli apparati incubatori sono muniti di coperchi, giacchè è condi- zione indispensabile che lo sviluppo degli avannotti si effettui al buio. In Italia si contano sulle dita gli stabilimenti ittiogenici e noi 50 dobbiamo andar grati al Comitato provinciale Vicentino della Società R. V. per la pesca e l’aquicultura se a Velo sorse questa istituzione tanto importante e che gode l’appoggio e le simpatie del Governo. Ma non minore gratitudine si deve professare alla nobildonna con- tessa Maria di Velo che con sagace liberalità volle cedere gratuita— mente al Comitato il locale e l’uso di quell’aqua purissima ed ab- bondante ed oltre a ciò permise pure che un suo bravo dipendente, il signor Arturo Zanetti, si occupasse nella direzione dei lavori di in- cubazione. La contessa Di Velo concorre in tal modo efficacemente alla re- denzione delle aque nostre e noi siamo sicuri che essa vorrà conti- nuare il suo valido appoggio al Comitato nostro, facendo così opera eminentemente filantropica ed umanitaria. CONTRAVVENZIONI ALLA LEGGE SULLA PESCA. — Uno degli elementi necessari per il ripopolamento delle aque pubbliche è il rispetto alla legge sulla pesca. Le Società di pesca ed aquicultura, la /egzonale Veneta e la Lombarda — si adoperano continuamente, allo scopo di reprimere la pesca abusiva sia interessando le Autorità a disporre per la maggiore possibile sorveglianza, sia istituendo premi per gli agenti che accertano contravvenzioni. I lettori ricorderanno il processo svoltosi nello scorso anno al Tribunale di Vicenza contro alcuni contravventori colti in flagrante lungo il corso del Timonchio in Comune di Villaverta mentre, a scopo di pesca, infondevano il cloruro di calce nelle aque di quelle località. In tale processo la Societa Regionale Veneta si è costituita Parte Civile ed ottenne una condanna esemplare per i con rav- ventori. (Vedi Neptunia 1898 N. 10.). Il Comitato Provinciale Vicentino, al quale va attribuito il merito dell’introduzione dei salmoni di Catifornia e del notevole aumento della pescosità nelle correnti in Provincia di Vicenza, ha saputo ottenere dalle Autorità della Provincia stessa una ri- gorosa sorveglianza alla quale disimpegnano con zelo gli agenti di P. S., i RR. Carabinieri e le guardie Comunali, Devesi appunto a tale sorveglianza se possiamo registrare oggi tre nuove e gravi contravvenzioni fatte ai bracconieri delle nostre aque. La prima venne accertata dall’ Arma dei RR. Carabinieri dietro denuncia dell'Ufficio di P. S. di Vicenza. i Furono denunciati i seguenti individui: Sazton Luigi fu ol Antonio, mugnato —. Santon Rinaldo di Luigi, mugnaio — Santon Alessandro di Luigi, mugnaio — Maiolo Giuseppe fu Luigi, addetto alla sega di legname — Magrin Luigi fu Antonio, macchinista — Scodro Francesco fu Giovanni, fittuale — Magrin Ferdinando di Luigi, macchinista — Gaspari Domenico fu Giovanni, fittuale — De Antoni Francesco di G. B. detto Zonca, da Povolaro — Zanini Domenico fu Angelo, oste — Cogato Angelo di Girolamo, muratore — Demenego Giuseppe di Domenico, muratore — Segatore Francesco fu Valentino, stradino — Mosellato Domenico di Giuseppe, falegname — Maran Vit- torto di Bortolo, fabbro, tutti del Comune di Quinto Vicentino, ad eccezione del De Antoni, i quali nel giorno 17 febbraio p. p. de- viando l’aqua del Tergola sul tenere di Quinto in prossimità del Mulino Santon, prosciugarono mediante pompa idrovora un tratto di canale a scopo di pesca. Il lavoro fu lungo e dalle 8 del mattino la locomobile che metteva in moto la idrovora, dovette lavorare fino alle 16 ora in cui cominciò la pesca. Si pescarono vandalicamente oltre due quintali di pesce (barbi, squali, e anguille) che stante il rigore della stagione si era ammassato in quel sito profondo nel quale aveva fatto il suo quartiere di inverno. La seconda contravvenzione fu pure accertata dai RR. Ca- rabinieri che denunciarono : Ross: Luigi — Stella Francesco — Stella Vittorio — Campagnolo Francesco — Brusaporco Antonio fu Luigi — Casarotto Giovanni — Brusaporco Antonio di Marco — Crivellaro Ernesto — baldin Antonio — Zuglian Giovanni, tutti di Lisiera (Bolzano) i quali prosciugarono un tratto del canale Posinella prendendo, si calcola, oltre tre quintali di pesce. Infine vennero denunciati alla giustizia: Graretta Angelo fu Valentino, possidente — Brotato Vittorio di Antonio, macchinista — Giaretta Secondo di Angelo, possidente — Segato Guerrino di Angelo, contadino — Milani Antonio, bovato — Felirin Antonio fu Gaetano, ga- staldo del sig. Gino Giaretta — Dalle Soghe Giuseppe di Antonio, con- tadino — Giaretta Attilio fu Sebastiano, possidente — Farina Cesare Su Natale, mugnato, tutti del Comune di Quinto, frazione di Lanzé, i quali dovranno rispondere d’ infrazione alla legge per aver prosciugato — a scopo di pesca — con una macchina a vapore, il Jogo della corrente Armedola presso il mulino condotto da Ce- sare Farina di Lanzéè e di proprietà del Signor Giaretta. Non sappiamo abbastanza encomiare l’attività zelante spiegata in tale occasione dall’Ispettorato di Pubblica Sicurezza e dal Co- mando dei R, R, Carabinieri di Vicenza e ci auguriamo che sieno D2 dalle Autorità impartiti ordini di severa sorveglianza affinchè le correnti di tutte le regioni sieno protette dall’ opera di distru- | zione di pochi vandali. E’ davvero una vera infamia il ripetersi così frequente di si -. mile gravi abusi e non è mai abbastanza biasimato il fatto che persone civili si abbandonino così con tanta facilità a questo ge- nere di sport devastatore. RA La pesca in tal guisa non è che un atto selvaggio, determi- nato da mania di distruzione. In poche ore e per la sola soddi- sfazione vandalica si toglie il pane a tante e tante famiglie che vivendo coll’ esercizio della pesca si vedono per ciò tolto il mezzo . i di un onesto guadagno. E' tempo di farla finita con tali sfacciati perturbatori dell’ e- conomia delle nostre aque e siamo certi che i giudici vorranno bollare con severa lezione coloro che, ridendosi delle disposi- zioni di legge, per un mero capriccio distruggono quanto lo Stato ed alcune Società private si affaticano a reintegrare. Direttore e Proprietario responsabile Dott. D. Levi-Morenos Ar Gosso in Ghioggia Albergo Ristoratore Caffé e Birraria con Giardino VIA VITTORIO EMANUELE: x» CISLISLISLISEISLISEISLISTAZEADNEN pi È HOTEL D' ITALIE BAUER ; Restaurant t Pater Grinwald li à Y GIUI.IO GRUNWALD Senior, Proprietario euro N Ù a Ù p dex >Ddoo dodo î i i Venezia 1899 — Tip. Nodari | engono specialmente per quanto riguarda i servizi Marit- timi delle 3 Compagnie sopranominate. /’ eleganza dei tipi, | lusso della copertina, la nitidexza delle vignette e delle incisioni e l’accuratexza con cui tanto il lavoro di compi- lazione quanto l’ esecuzione vennero condotti a termine, for- mano dei vostri Albums un vero gioiello. LA REALE COMPAGNIA ITALIANA DI ASSICURAZIONI GENERALI SULLA VITA DELL'UOMO - Milano. — . . . . non possiamo che ri- conoscere la giustezza del verdetto di ‘l'orino che accordava un premio ai vostri A/bums, degni di ammirazione e di lode. LA BANCA DI CREDITO ITALIANO - (SEDE DI MiLaNo) — L’Album w'oro Indicatore Generale della Na- vigazione Generale Italian merita le nostre congratulazioni per la bella riuscita. IG: GALANTE & FRAT: - Castellamare del Golfo, — VI esprimamo la nustua completa soddisfazione per la riescita dell’opera ch’è splendida nel vero senso della parola e che ta onore all’industria Italiana da Voi così degnamente rappresentata. Questa LL Edizione è assai migliore della prima. LO STABILIMENTO ENOLOGICO FRA- TELLI MANCABELLI DI BRESUIA — Facendo passare il vostro Album, abbiamo notato, come sia compi- lato in modo, da soddisfare chiunque abbia a cunsultarlo, e troviamo utile la réclamo ivi fatta. Abbiatene Signori la nostre congratulazioni, La Ditta DALÌ EBORDONARO DI TRAPANI A nostro parere il lavoro è ben riuscito per tutte le notizie che vi si contengono, le molteplici indicazioni che tornano a vantaggio del commerciante che trova una guida sicura per le sue spedizioni, come per i viaggi da intraprendere, noncnè per i non pochi indirizzi che adornano la vostra pubblicazione. La Ditta LAQUAI E C: DI MOLFETTA — . . . francamente parlanio ci ha moltv piaciuto e come estetica e come utilità del Javoro. LA DITTA GIACOMO SANGALLI = CONE- GLIANO — . . . . L’Album d’oro a buon diritto può de- nominarsi tale pel lusso della edizione e la copia dolle il- lustrazioni. Ottima la disposizione degll spazi, nitidi e ap- pariscenti i caratteri, di maniera che esso deve riuscire di incontestabile giovamento al commerciante e al viaggiatore. LA DITTA CESCHINA BUSI & C: - Brescia, + + +. è riuscita una vera opera artistica e di lusso. Distinti saluti. IL GERENTE GIUDIZIO SPONTANEO DELLA STAMPA INDIPENDENTE CORRIERE DELLA SERA diMilano. ... un volume di vero lussu, assai Interessante per le Agenzie «di Navigazione, per gli alberghi, per le case commerciali, per i viaggiatori in genere. SECOLO di Milano . . . La Pubblicità Lagunare di Venezia ha pubblicato in questi giorni il Nuovo Lndieutore ufficiale, album d’oro d’intormazioni della Navigazione Ge- nerale ltal'ana, indispensabile non soltantu per le Agenzie di navigazione, ma ancora per gli alberghi, case commer ciali ecc. + . « la disposizione delle materie è fatta con eriterio pratico, così che con grande facilità si può trovare ogni notizia desiderata. L'album è in gran formato e con belle illustrazioni. LA PERSEVERANZA di Milano .... Negli Orari delle terrovie, negli Indicatori ufficiali, nelle pubblicazioni speciali ferroviarie marittime era acconnato quà e là più o meno diffusamente, ai vari servizi attidati alla Navigazione Generale Italiana; di quando in quando veniva fuori la no- tizia che questa Società assumeva l’esercizio di qualche nuova linea che, iniziata dai nostri pori, si perdeva nei mari lontani dell’Uriente e dell’Uccidente. Per chi non aveva costante relazione d’affari colle re- gioni d’oltre inare, per chi non era un consumato geograto, o navigatore, quelle notizie apparivano contuse e come tali sfuggivano alla memoria: al momento opportuno poi come raccapezzarsene ? La Navigazione Generale Italiana ha ora provveduto a togliere questa impossibile incertezza, pubblicando un elegante Indicatore Generale réclame, in cui suno raccolti tutti i dati, tutte le notizie, tutte le imtformazioni che hanno attinenza col suo importante ed esteso servizio. L’Indicature Generale anche cuntiene notizie geogra= fiche, siatistiche ed etnografiche di alcune delle principali città dell’universo ; una esposizione analitica comoarativa del commercio generale e speciale d’importazione e di es- portazione, le principali nozioni sulla unione postale e te- legrafica, ed 1 ragguagli dei pesi, misure e monete coll’in- dicazione del prezzo nominale e valore effettivi, Il tutto è raccolto in un a/bum di formato grande, in- tercalato di fotografie e réclame. Ogni speciale notiziario è stampato su carta di diverso colore; di modo che riesce facilissimo di trovare o l’una 0 l’altra indicazione. commercialmente lo si chiama 1’ Album d’oro, ed è edito dalla Pubblicità Lagunare di Venezia. Il SOLE di Milano . .. . È veramente uno splen- | dido e interessante album, indispensabile non soltanto per le Agenzie di Navigazione, ma ancora per gli Alberghi, per le Case commerciali ecc. + » è » La disposizione delle materie è fatta con cri- terio, così che con grande facilità si può trovare ogni no- tizia desiderata. L’album, è in grande formato e con belle illustrazioni. È una pubblicazione di interesse generale ed avrà indubbiamente una buuna accoglienza. LA SERA di Milano: « UN ALBUM UTILE E BEN FATTO. » — La Navigaz. Generale Italiana fece pubblicare un Indicatore, che se la riguarda davvicino, riguarda mul- tissimo l’interesse del pubblico. Nell’Album vi sono indica- zioni importantissime, ulustrazioni pregevoli, e si può dire = erzetuo A Me LASA AA ASIA IAPARIAIBZI DAI AMLI DALPMIMIPSAI DAI DALIA ZAZI Venezia 1899 — Tip., Nodari Pubblicità Lagunare - Venezia . DIRTI IG) ager > DI LS Venezia, 23 Marzo 1899 Egregio ignore, Il 22 Aprile p.v. le Loro Maestà Umberto e Marghe- rita di Savoja inaugureranno a Venezia la Grande | Esposizione Internazionale d’Arte.. Questa festa mordiale coincide coll apertura della Stagione balneare al Rinomato Grande Stabilimento del Lido, ove ordinariamente nei 600 Camerini da Bagno afflui- | scono sopra le diecimila persone al giorno. In ogni Camerino del Lido e nel pontile dei giardini pub- blici per la Esposizione noi esporremo per comodo dei fore- i Stieri un Quadro di Alberghi raccomandati con solo due i Alberghi per ogni città e cioè uno di I. Ordine ed uno di 2. Ordine. | 1 Mentre abbiamo l'onore di fare a voi l'offerta per la : vostra città e pel vostro rango vi preghiamo risponderci È prontamente ritornando la unita Cartolina onorata della vostra firma. In attesa, con distinta stima vi salutiamo. L’ Amministratore i VT PUBBLICITÀ LAGUNARE © CASA EDITRICE PER PUBBLICAZIONI UF FICIALI E DI RECLAME INTERNAZIONALE più volte Premiata, Encomiata dal R. Governo, dalle Camere di Comm., ecc | Capitale Sociale : Lire 150.000 Direzione e Amministrazione: Venezia AGENZIE: Milano — Genova — Siena — Roma — Napoli — Palermo — Bologna — Torino — Parigi — Bruxelles — Vienna — Tunisi Jselusività: Indicatori Ufficiali della Società di. Nav. Gen. It.; del Lloyd Au- striaco ; — della R. U. S. A, Adria; - delle Società Topic e Rismondo ; dei Laghi Maggiore e di Garda. Affissione di quadri nei Pontoni e Vaporetti di Venezia; nel grande Stabilimento del Lido; nel Tramway Lido; nei pi. roscafi dell’ Adria ecc. ecc. Guida Commerciale Mangiarotti fondata nel 1865. Neptunia, organo della Società Regionale Veneta di Piscicoltura. . Distribuzione di placcati e quadri Réclame nei Principali Alber- ghi, Ristoratori e Stabilimenti d’Italia, Francia, Belgio, Au- stria, Ungheria, Tunisia, e Levante. Affissioni volanti e nei quadri permanenti in Italia 6 all’ Estero Forfait per grandi Industriali, Esposizioni, ecc. Dagli Albergatori si accettano in parte di pagamento Coupons d'Hotels e Restaurant. + Straordinarie facilitazioni - Preventivi gratis per qualunque genere > dl réclame sia di inserzioni che d' affissione Pronta esecuzione di cliché in genere riprodotti da disegni e fo- tografie. Prima di fare qualunque réclame rivolgersi alla Pubblicità Lagunare - Venezia EI RI III SET |< ie 1) p' | geni CT QUE 17 1890 Volume XIV“ LRL.GGl N (Serie Notarisia-Neptunia) pi n 15 APRILE 189 e | i T T RIVISTA ITALIANA DI PESCA ED AQUICULTURA MARINA - FLUVIALE - LACUSTRE Premiata con medaglia d’oro ALL'ESPOSIZIONE DI MILANO 1894 ED ALL'ESPOSIZIONE DI TORINO 1898 Fondata e diretta dal Dott. D. LEVI- MORENOS Segretario di Redazione: MAMERTO CAMUFFO ORGANO delle Società Regionali di Pesca ed Aquicultura e delle Cooperative di Lavoro e Produzione tra pescatori Società Regionale Veneta e Società Lombarda di Pesca ed Aquicultura — (0- mitato Filonautico e Peschereccio -— Famiglia Cooperativa tra Pescatori di Burano — Cooperativa di Lavoro tra Pescatori di Venezia — Società anonima Cooperativa tra Pescatori dei fiumi e laghi Mantovani — Cooperativa di pro- duzione Aquicola. SOMMARIO Kred. — La farina di carne d’ America per l’ alimentazione della trota. C 2: Notizie e Varietà n Eted. — La produzione delle perle artificiali - L' allevamento del rombo coll’ alimentazione arti- ficiale - Canale tra il Danubio e 1° Adriatico - Ripopolamento delle aque del Lago di Como - La pesca al Canadà - Immissione di trote - Pesca miracolosa nel Po - Notizie sull’ ostrei- cultura di Arcachon - Commissione belga per le pesche marittime - Scuole di Pesca in Portogallo - Ricerche oceanografiche alle isole Lofoten nell’ interesse della pesca - Man- canzanza di pescatori francesi nell’Algeria - Proventi delle grandi pesche. Società di Pesca ed Aquicultura Società Eegionale Veneta. —. Verbale della Seduta del Consiglio d’ Amministrazione del 29 Gennaio 1899. i 4; (mn ai p; {F;I/ITYVYY DIREZIONE ED AMMINISTRAZIONE DELLA « NEPTUNIA » S. STEFANO 2805 — VENEZIA Prezzo d’ abbonamerto annuo alla Neptunia sola L. 122 — coi supplementi L. 2O Gli abbonamenti decorrono sempre dal Gennaio e quando non sono disdetti s’ intendono : Pai tacitamente rinnovati. INSERZIONI: Concessionaria Esclusiva Premiata Pubblicità Lagunare in Venezia Milano — Genova — Siena — Roma — Napoli — Palermo — Bologna x Parigi — Bruxelles — Vienna — Tunisi _ Vedi Copertine interne!! ; È eusaca AESIETTIA Pareri della Stampa Dal Popolo Romano del 13 Aprile 1899, N. 102. A Genova per le feste di S. Giovanni Battista vi sarà pure un concorso di pubblicità — ossia di tutti i mezzi di réclame inventati, adottati o escogitati fino ad oggi. Dopo aver visto, quest'oggi, la nuova edizione del- l’ Indicatore Generale della Navigazione Italiana, noi non concorriamo più poichè ci pare difficile che nel ge- nere Albums di pubblicità sì possa riuscire ad un lavoro, che per compilazione, pregio tipografico e importanza - commerciale, sia così splendido. Quando l’anno scorso la premiata Pubblicità lagu- nare di Venezia compilò per la prima volta questo Album, quasi tutti i giornali, compreso il nostro, le Camere di Commercio, i Ministeri competenti e molti noti industriali non furono avari di lodi e di incoraggiamento. Ma l’edizione nuova del 1899 è sotto tutti 1 rapporti assal superiore alla precedente. Splendide infatti sono le molte centinaia di vignette illustrative per l’Italia e per l’estero,| infinite e ben disposte le notizie di vero interesse che rendono utilissima tale pubblicazione non solo al viag- giatore, ma bensì al commerciante e all’industriale, che vi trova le maggiori informazioni circa lo sviluppo delle relative aziende. Geniali la scelta e la disposizione delle materie. L’ Indicatore contiene anche una guida ben fatta ed egregiamente illustrata della Tunisia, molte notizie rela-. tive alle nostre ferrovie del Mediterraneo, alle francesi, austriache, greche, ecc. ecc. : tutte le notizie relative alle altre principali Società di Navigazione dell’estero. Se poi si tien conto che vi sono intercalate circa 5000 réclames, che hanno il vantaggio della permanenza, si capirà facilmente quanto sia pregevole questa pubbli- cazione, che fa veramente onore alla Casa editrice, la quale ha corrisposto in modo più che degno alla fiducia della nostra maggior Società di Navigazione. Noi non siamo giurati pel concorso di Genova; ma, senza vedere il resto. riteniamo che l’ Album della Pub- blicità lagunare di Venezia, che è ‘pure concessionaria degli albums pei laghi Maggiore e di Garda, sarà giu- dicato superiore a tutte le pubblicazioni di questo genere, apparse finora in Italia. NEFPFUNIA ANNO XIV 7 15 APRILE 1899 LA FARINA DI CARNE D'AMERICA per l’alimentazione della trota. Quasi tutti i piscicultori che si occupano dell’ allevamento della trota utilizzano la carne di cavallo per l'alimentazione del loro pesce, poichè è il nutrimento generalmente più economico che si possa impiegare. Bisogna però che questo nutrimento non costi più di 10 a 15 centesimi il chilogramma. Comprata più cara essa non lascia più all’allevatore che un beneficio insuffi- ciente sulla vendita del pesce, di cui il prezzo, di produzione è troppo elevato. Ora, in seguito ai progressi dell’ippefagia, i cascami della carne di cavallo costano 20 e 25 centesimi il chilogramma ; in conseguenza di questo prezzo troppo alto pel piscicultore, il si- gnor Raverel-Wattel, distinto direttore della stazione aquicola del Nîd de Verdier, è stato obbligato di cercare un modo di ali- mentazione meno oneroso. Dopo alcune prove infruttuose, egli ha ottenuto dei buoni ri- sultati colla polvere di carne secca, di cui gli elementi sono forniti dall’industria della preparazione degli estratti di carne d'America, ma questa non può essere impiegata in natura e bisogna farle subire una preparazione speciale. La vigilia, o meglio ancora l’ antivigilia del giorno nel quale deve essere impiegata, si mollifica la polvere di carne ba- gnandola in un recipiente qualunque nel quale si pone circa lo stesso peso di aqua bollente; poi si lascia assorbire e gonfiare durante le 24 ore. Questo tempo basta generalmente per per- mettere alla polvere di carne di assorbire la totalità dell’ aqua e rammollirsi completamente, perdendo al tatto l’ impressione secca e granulosa ch’ essa aveva prima e che la farebbe rifiutare al pesce. Vi si aggiunge allora, poco a poco, della farina di se- conda qualità, nella proporzione del 50 0po, bagnandola di nuovo 66 con abbastanza aqua per ottenere, dopo un impastamento energico una pasta spessa, tenace che, divisa in piccoli pezzi e gettata nel- l’aqua, non si disgrega che molto lentamente. È in questo stato che noi la distribuiamo al pesce. Ma questa precauzione non è indispensabile, abituandosi le trote colla più grande facilità alla pasta di farina di carne di cui l’impiego mi sembra, per conseguenza, poter essere consi- gliato ovunque la carne di cavallo raggiunge un prezzo troppo elevato, o non può essere tenuta che difficilmente. Questa è una risorsa che l'industria piscicola non potrebbe disdegnare. Debbo aggiungere che la composizione della pasta può va- riare in limiti abbastanza vasti. Quando. vi si fa entrare del sangue di macello, si può aumentare di molto la proporzione di farina di grano e mettere per esempio: 1 parte (in peso) di sangue, 1 parte di polvere di carne e 4 o 5 parti di farina di grano. lI sangue costando niente, per così dire, e il prezzo della farina di seconda qualità non sorpassando generalmente 1g lire il quintale, si arriva a preparare una pasta che costa tutto al più 10 o 11 centesimi il chilogramma. Si può, con questa pasta, confezionare delle gallette che si fanno seccare, sia esponendole all’ aria, sia mettendole alcuni minuti in un forno tiepido, e che possono in seguito conservarsi per parecchi giorni, attendendo il momento dell’ impiego. Rotte in piccoli pezzi, queste gallette, si distribuiscono facilmente, e le trote vanno benissimo a cercare al fondo dell’ aqua quei pezzi che, non essendo presi da esse durante, la distribuzione, cadono al fondo dei bacini. La polvere di carne è anche una risorsa eccellente per la nutrizione dei piccoli Salmonidi, Trote comuni, Trote arcobaleno, Salmo fontinatis, Salmoni di California che accettano perfetta- mente questo prodotto nello stato in cui lo si trova in commercio. Ma è preferibile, sopratutto per i giovani avannotti, di rammollire la polvere bagnandola un giorno o due prima, come abbiamo già detto. La farina di carne comune, a 28 lire il quintale, essendo talvolta un po’ grossa, non è inutile, quando si destina questo prodotto al pesce giovanissimo, d’ impiegare la qualità detta ta- migiata che non costa che 2 lire di più e che, per la sua finezza, conviene meglio per questo impiego. Quando noi impieghiamo questa polvere di carne per gli ‘avannotti, ci conviene farla gonfiare di tanta aqua quanto pesa e 67 d' imbeverla nel sangue di macello, che le dà un. color. bruno Tossastro. Quando la si prepara qualche tempo prima, per esempio un giorno avanti di adoperarla, questa pasta acquista maggior con- sistenza, e non si scioglie nell’aqua. — Noi vi aggiungiamo generalmente, quando la s'impasta, cirea il 50[ di sal marino. In conseguenza del prezzo poco elevato della carne (28 lire il quint.) e della forte proporzione di umidità (circa il 150 0[o del suo peso) che questa polvere riprende quando la sì bagna, il DEGZIO di costo “ della pasta non supera i 12 o 13 centesimi il kg. Tale prepara- zione è dunque economica — Essa presenta inoltre il vantaggio che l’ allevatore non mancherà mai di nutrimento pel suo pesce, poichè la detta polvere, conservandosi benissimo, quando è tenuta asciutta, permette di avere costantemente a mano un approvi- gionamento di ricerca. Si comprende che la pasta di polvere di carne non potrebbe sostituire unicamente la carne di cavallo pel nutrimento della trota. — Si deve abituare il pesce a questa pasta, che s’ intro- duce gradatamente nella sua alimentazione a piccole dosi, mi- schiate alle razioni giornaliere di carne di cavallo, dosi che sì aumentano poco a poco fino alla sostituzione completa. Il miscuglio è tanto più necessario in principio, che il colore biancastro della pasta, molto differente di quello della carne a prima vista, tende naturalmente ad allontanarne il pesce. (1). NO IFIZIE È E i VARIBTÀ LA PRODUZIONE DELLE PERLE ARTIFICIALI. — Da molto tempo si fecero tentativi per produrre delle perle dalle conchi- glie d’acqua dolce. Il sig. Boufan ha pensato che si potrebbero far nascere perle dalle conchiglie marine, e specialmente da quelle dei gasteropodi. Molti di questi animali infatti. presentano una madreperla che sembra suscettibile, deponendosi in strati circolari, di dare l’orzente ricercato. Percio il sig. Boutan prese degli 272/045, molluschi che abbondano nei fondi rocciosi della Manica ove raggiungono considerevoli dimensioni, ed egli fece su questi animali diversi tentativi consistenti nel forare la conchiglia sia all’interno che all’esterno e coll’introdurre nel foro, (1) Dal Bulletin de la Société Centrale d’ Aquiculture et de Pèche N. 3-4 Tome X 1893. 08 così praticato, una piccola perla di madreperla, corpo straniero, irritante che doveva ricoprirsi di madreperla di nuova formazione secondo un processo di cicatrizzazione naturale. Nella maggior parte di questi tentativi le perle così ottenute non erano sufficentemente staccate dalla conchiglia. Alcune tuttavia ven- nero in modo soddisfacente. Ben inteso queste perle provocafe, pur avendo la stessa costituzione chimica delle perle naturali, non hanno tuttavia l’orientazione unica degli strati di quest'ultime, giacchè l’orien- tazione degli strati di nuova formazione differisce da quella degli strati del nucleo straniero. Queste esperienze sono molto interessanti dal punto di vista scientifico. Dal punto di vista industriale esse saranno piuttosto dannose. La perla non è un oggetto così aggradevole al- l’occhio da poter contare sulla sua democratizzazione ; e quando la nuova vera perla sarà prodotta a volontà, l’antica perderà ogni suo valore. Attendendo ciò, la perla legittima verrà ugualmente a soffrire nel suo valore per il dubbio che si avrà oramai sulla sua autenticità. L'ALLEVAMENTO DEL ROMBO COLL’ALIMENTA- ZIONE ARTIFICIALE. — I signori /abre-Domergue et Biétrix hanno pubblicato negli «Annales des Sciences naturelles» i risultati delle loro ricerche sull’ alleva mento del r050 in domesticità. Questi due naturalisti, indecisi ancora sul valore della piscicul- tura marina e del ripopolamento del mare a mezzo dei metodi di fe- condazione artificiale, si sono occupati di ricercare se i pesci, ed in particolar modo quelli che hanno un maggior valore commerciale, non possono essere allevati in sfabu/lazione e nutriti artificialmente. Essi hanno constatato, per quanto riguarda il r0750, che |’ alle- vamento ne è tanto più difficile, quanto più sono adulti gli individui che si prendono ad allevare. A rombi dai 12 ai 18 centimetri sì riesce assai facilmente a far prendere l’alimentazione artificiale, ci vorrà circa un mese. Con pesci più adulti aventi 4o e 60 centimetri l’affare è diverso ; se ne perdono il 60 0/0 prima di averli acclimatati alla prigionia ed al nuovo regime di vita. Gli individui giovani hanno un’accrescimento molto rapido ; cinque rombi da 8 a 109 centimetri di lunghezza del peso complessivo di 9I grammi, sono cresciuti in sette mesi al peso complessivo di 546 grammi e altri 12 707,07 del peso di 700 grammi, aventi 12 172 a 16 172 centimetri di lunghezza, in tre mesi e mezzo hanno acquistato il peso di chilogr. 1,900. CANALE TRA IL DANUBIO E L’ ADRIATICO, Il co- lonnello dei pionieri austriaci, Carlo Schnerch, ha elaborato un 697 progetto completo per un Canale che congiungerebbe il Danubio con l Adriatico. Se poi si costruisse un Canale tra il Danubio e l Oder, pure progettato dallo Schnerch, l’ Adriatico sarebbe congiunto diret- tamente con il Mar Baltico. Il Canale passerebbe per Steinamanger e Kanisza, si giove- rebbe del corso della Sava e del suo affluente la Kulpa, attraver- serebbe il Carso nel punto più stretto, passandovi sotto per mezzo d’un /uzzel per circa trentotto chilometri, e sboccherebbe presso Fiume. RIPOPOLAMENTO DELLE AQUE DEL LAGO DI COMO, A Fiumelatte, per cura della Sezione Lariana della So- Gietà Lombarda per la pesca, veniva immesso nel lago un milione dì avannotti di Coregonus schinzi elveticus (lavare) allevati nell’incu- batoio della Villa Capuana sotto la personale direzione del cav. Burguieres. Per conto del Governo poi era stato immesso altro milione della stessa specie, pochi anni sono ignota all'Italia, ed oggi splendidamente attecchita nelle aque del Lario. LA PESCA AL CANADÀ, — Nel Canada, la pesca è or- ganizzata come una vera impresa di speculazi obe e se ne l'icava perciò un prodotto anuuo di circa 20 milioni di dollari sopra una zona manttima di 1500 miglia quadrate. La flotta di pesca ha un valore di 3,150,000 dollari e 1l ca- pitale che vi s'impiega e di 9,800,000 dollari. ll salmone è il prodotto più importante per 4 milioni di dol- lari e l’arringa per 3 milioni. IMMISSIONE DI TROTE., — Ci servono da Peschiera in data 29 Marzo © L’aluro giorno, nel canale interno di Peschiera, ad opera del signor G. Bettoni, direttore della R. Stazione di pisciculura di Brescìa, si procedette alla semina di 150 mila avannotti di ‘7/4 lacustris, proveniente dal locale stabilimento di pisciculvra. È la seconda immissione che si opera nell'attuale stagione ittiogenica: a giorni si farà un ultima semina di 150 mila avan- notti. c PESCA MIRACOLOSA NEL PO, — ll giorno 29 marzo in territorio di Albarone, frazione di Chignolo Po, si fece una grande pesca in un bacino che da 10 anni circa era riservato e cinvato e nel quale, al principio di quell’epoca, erano stati im- messi a cura del proprietario, signor Rossi Eduardo, due quintali di piccoli pesci fra tinche e carpani. Moltissima gente, da ogni paese dei dintorni, accorse allo 70 spettacolo presso le sponde del bacino, reso quasi asciutto da una motrice con pompa centrifuga. Si prevede che ai 20 quintali di pesce finora raccolti se ne possano aggiungere altri 20 quintali. NOTIZIE SULL’ OSTREICULTURA DI ARCACHON,. — L’ Avenir d° Arcachon del 19 Marzo ha diverse interessanti notizie sul movimento ostreicolo ad Arcachon. La campagna ostreicola d’ordinario incomincia il I settembre e fi- nisce il 15 maggio. Gli ostricultori, stimando che questa prescrizione favorisca eccessivamente lo sfruttamento dell’intero stock. d’ ostriche, hanno fatto domanda al Ministero della Marina perchè la campagna ostreicola finisca al 30 aprile. COMMISSIONE BELGA PER LE PESCHE MARIT= TIME. — Con R. Decreto fu istituito nel Belgio una Commissione per le pesche marittime. Questa Commissione dipende dal Ministero dell’industria e lavoro, ha carattere consultivo ed i membri sono di nomina regia. Essa riferisce sulle domande presentate al Ministro e che hanno per oggetto : I. La pesca d’alto mare e le industrie che ne derivano. II. L’insegnamento professionale delle pesche. III. L’applicazione delle leggi sulle associazioni all’esercizio della pesca. T membri di questa commissione, che non siano impiegati, hanno . una medaglia di presenza di L. 10. La commissione è così composta : Presidente: Un armatore. — Vice-Presidente: Un industriale. — Segretario : Un impiegato. Membri: Qualtro impiegati dello. Stato, un impiegato comunale, due armatori. SCUOLE DI PESCA IN PORTOGALLO, — Il Seculo del 16 marzo ha un articolo del signor Baldaque da Silva che reclama la creazione di scuole professionali per la pesca marittima nel Por- togallo. RICERCHE OCEANOGRAFICHE ALLE ISOLE LOFO= TEN NELL’INTERESSE DELLA PESCA, — Il Dott. Nord. gaard, vice direttore della Stazione biologica di Bergen, fu incaricato dal suo governo di ricercare la salsedine, la profondità e gli altri dati oceanografici che interessano la regione dalle Lofoten a Vesteraalen.. Contemporaneamente il Nordgaard dovrà eseguire una inchiesta sulle pesche praticate in quei paraggi. Il governo ha a posto disposizione dello scienziato un bastimento a vapore. TA MANCANZA DI PESCATORI FRANCESI NELL’AL- . GERIA,. — Diversi armatori di bilancelle da pesca del porto di Bona hanno indirizzato al contrammiraglio comandante la marina di Algeri una petizione per ottenere il permesso di comporre l’ equipaggio con almeno una metà di pescatori stranieri (leggi quasi tutto italiani). Gli armatori francesi dell’ Algeria giustificano la loro domanda col fatto che non arrivano ad avere un numero sufficiente di marinai pe- scatori francesi o naturalizzati francesi e che del resto questi hanno pretese superiori a quelle dei pescatori stranieri. Gli armatori aggiun- gono che da qualche tempo la pesca soffre per questa condizione di cose, e che il mercato di Bona è in deperimento. : PROVENTI DELLE GRANDI PESCHE, — Gli inglesi si ritrassero in 12 anni, solo dalla pesca dei cetacei, un prodotto di 350 milioni di lire. Alla pesca erano adibite 700 barche. i Nel s.colo scorso gli Olandesi in 46 anni presero 33,000 balene per un valore di circa 400 milioni. Società di Pesca ed #quicultura SOCIETÀ REGIONALE VENETA Verbale della Seduta del Consi glio d’Amministruzione del 20) Gennaio 1899. Ordine del giorno 1. Comunicazioni della Presidenza. 2. Proposte per il primo Congresso Nazionale di Pesca ed Aqui- cultura. i 3. Proposte per la continuazione ed incremento del Corso pratico di lezioni per i pescatori. 4, Pratiche pel ricunero delle contribuzioni sociali arretrate. 5. Rinnovazione dei contratti con le Cooperative di Lavoro fra pescatori. . 6. Aumento di alcune voci del bilancio. 7. Eventuali comunicazioni dei Consiglieri. La seduta è aperta alle ore 1 ‘| pom. Sono presenti i signori : Senatore L. Sormani-Moretti, Comm. A. Pascolato, Comm. G. Ca- rip) le nestrini, Comm. E. Penzo, Dott. D. Levi-Morenos, Dott. G. B. Vol- tolina, Prof. L. Meschinelli, Prof. R. F. Pellizzari, Ing. G. Bullo, - A. Damiani, Rag. P. Pasinetti, Dott. L. Levi, Co. Contin di Castel- seprio, Dott. A. Maggioni, M. Camuffo, ed ì signori Prof. G. G. Ber- nardi, e ing. A. Meloncini rappresentanti il Comitato Filonautico. Presiede il Presidente Generale Sen. Co. Sormani-Moretti il quale giustifica le assenze dei signori, Comm. G. Lucchini, Co. A. Comello e Dott. D. Maddalena. Il Segretario Generale dà lettura del verbale della seduta pre- cedente. È approvato. ARGOMENTO 1. — Nuove inscrizioni e dimissioni di soci. — Il Presidente Generale comunica l’inscrizione a soci dei si- gnori Co. Sforza della Torre, e Marangoni Enrico. Dà quindi let- tura delle lettere con le quali i signori Ing. Cav. Giustiniano Bullo e Prof. Giuseppe Nalato, in seguito alle pratiche delia Presidenza, ritirano le dimissioni e partecipa al Consiglio che i signori avv* Traiano Mozzoni e Dott. Fausto Oreffice insistono nelle dimissioni. Concessione del dirit0 esclusivo di pesca in alcuni tratti di corrente nella provincia di Vicenza. — Il Pre- sidente Generale comunica che la Presidenza ha sollecitato risposta dal Ministero di Agricoltura Ind. e Comm. e da lettura di una lettera con la quale il Ministero stesso avverte che non si ritiene ancora autorizzato a far concessioni zz0ve di diritti di pesca riservata, perchè è ancora su0-jud:ce la questione se ne abbia fa- coltà. Antecipazione della pesca del pesce novello. — Il Presidente Generale dà lettura di una lettera della Cooperativa .di lavoro e produzione fra pescatori di Venezia, con la quale si prega la Presidenza della Società R. V.a voler interessarsi presso la lo- cale Capitaneria di porto allo scopo di ottenere che la pesca del novellame da semina abbia ad aver principio col I. del mese di Marzo. ll Consiglio, su proposta dei Consiglieri Penzo e Voltolina, in- carica la Presidenza a farpresente alla Capitaneria di porto che, a seconda delle condizioni climatologiche della stagione, potrebbe toruar utile anticipare di qualche tempo la pesca del pesce no- vello. Nuovo sistema di chiusura automatica a molinelli 73 per Valli salse da pesca. — (Invenzione del conte Domenico di Velo). — Il residente Generale comunica al Consiglio che la Presidenza ha nominato una Commissione composta dai signori Comm. Prof. G. Canestrini, Ing. Poliuto Bonivento, Dott. G. B. Vol- tolina, Ing. Cav. G. Bullo, Dott. D. Levi-Morenos con l'incarico di visitare il sistema di chiusura anzidetto nella Valle .Serraglza e di riferire in proposito alla Presidenza stessa. A tale visita, che erasi fissata pel giorno 25 Novembre p. p. la Presidenza si è fatto premura di invitare, in seguito a gentile concessione del Co. Domenico di Velo, anche tutti i proprietari di valle e vallicultori. Il sig. Carlo Walther, socio del Comitato Filonautico e Pe- schereccio, aveva messo gentilmente a disposizione della Società la propria lancia a vapore. Ma per impreviste circostanze si dovette rimandare il sopra- luogo alla fine di febbraio o ai primi giorni di marzo e si co- glierà occasione per visitare, in seguito a cortese invito del si- gnor Antonio Voltolina fu Pasquale, la Valle Millecampi ove tro- vasi applicato un nuovo sistema di rete metallica 22 dareza per il flusso e riflusso dell’aqua in valle per prevenire le disgrazie causate dalle alte maree. Missione in Germania del Prof. D. Levi-Morenos per istudiare il commercio ed i nuovi sistemi di trasporto del pesce in Germania. — Il Presidente comunica che in se- guito alle pratiche fatte dal comm. A. Pascolato presso la Dire- zione delle ferrovie Rete Adriatica, venne accordato al prof. D. Levi-Morenos, Segretario Generale della Società nostra, un sussidio di marchi 400 per recarsi a studiare in Germania i nuovi metodi di trasporto del pesce e la possibilità di importarvi il pesce dai nostri mari. Altre pratiche vennero iniziate per questa missione colla Camera di Commercio di Venezia, ma sino ad ora senza al- cun esito. Il prof. D. Levi-Morenos, che aveva divisato partire nello scorso ottobre, dovette rinviare l'adempimento dell’incarico avuto. Modificazioni al Regolamento Suciale. — Il Presidente Generale fa presente al Consiglio che in seguito alle modificazioni apportate allo Statuto sociale nell'assemblea generale 26 maggio 1896, sarebbe necessario rivedere anch? il Regolamento per re- golare più nettamente il funzionamento ed i rapporti delle Se- zioni e Comitati. Propone al Consiglio la nomina di apposita Commissione la quale dovrà riferire al Consiglio stesso nella prossima seduta. Vengono nominati: a Presidente della Commissione il Senatore G. Lucchini ed a Membri il Prof. L. Meschinelli Segretario del Comitato Provinciale Vicentino, il Prof. G. G. Bernardi, Direttore del Comitato Filonautico, il Segretario Generale Prof. D. Levi- Morenos, il Cassiere R. Damiani ed il Ragioniere-Economo M. Camuffo. ARGOMENTO 2. — Il Presidente Generale, dà comunicazione delle pratiche fatte per tenere in occasione della III Esposizione Internazionale di Belle Arti, il I. Congresso nazionale di Pesca ed Aquicultura. Ricorda che il Consiglio nostro aveva già approvato di promuovere, in unione alla consorella Società Lombarda, il Congresso nell’occasione dell’ Esposizione di Torino. Ricorda che per molteplici circostanze, ma specialmente per le difficoltà di organizzare un congresso là dove non vi era la sede di una delle Società, il congresso stesso non si poté più indire. Venne quindi fra le Presidenze delle due Società deliberato, salvo approvazione dei rispettivi Consigli, di indire il Congresso in Venezia per quelle molteplici opportunità che ora è superfluo ricordare. Canestrini si dichiara contrario all’ idea di un Congresso Nazionale di Pesca ed Aquicultura da tenersi in Venezia. Accettò o meglio subì, che si promuovesse quando si trattava di tenerlo a Torino, fra diecine e diecine di congressi poichè questo nostro sarebbe passato inosservato Presidente —- Sarebbe stato un danno. Canestrini — No, un vantaggio, perchè noi in Italia non siamo preparati ad un congresso. Non esistono aquicultori. Come si può fare un congresso in queste condizioni ? Levi-Morenos — Ritiene troppo pessimista la conclusione alla quale viene il su» illustre maestro; che vi sieno pochi studiosi di pesca ed aquicultura d’accordo, ma che non ve ne sieno punto, non lo crele. Esiste almeno una Commissione Superiore Consul- tiva di pesca, esistono le Commiss'oni Compartimentali di pesca, esistono due Stazioni governalive di piscicultura, e quella provin- ciale di Belluno e gli incubatori delle Società Lombarda e Ve- neta, esistono due giornali di pesca ed aquicultura, possibile che proprio manchino totalmente gli elementi per un congresso ? se siamo in pochi ragione di più per contarci, conoscerci, ravvici- . x tà Gi 75 narci e richiamare altre attività alla giusta considerazione degli interessi che difendiamo. Pascolato — Non è la deficenza di specialisti che deve spa- ventarci. Bastano pochi e scelti, aì quali noi, profani, potremo fare coro. Quello che importa è che i pochi e buoni ci sieno. Spetta agli organizzatori accertarsene. Sormani-Moretti — Insiste sulla utilità del congresso. Su proposta del comm. Pascolato e del prof. D. Levi-Morenos, in relazione all’espresso voto del Comm. Canestrini, si deferisce al Presidente Generale di studiare se è possibile trovare i relatori adatti ad un Congresso Nazionale prima di indire ufficialmente il Congresso stesso e di proporre eventualmente alla Società Lom- barda di tenere semplicemente un Convegro delle due Società, un Con- gresso Inter-Regionale al quale invitare gli studiosi di pesca ed aquicultura e gli interessati a queste industrie. ARGOMENTO 3. — Presidente Generale. — Dà comunicazione delle pratiche fatte coi Ministeri dell’ Istruzione Pubblica, della Marina e dell’ Agricoltura per trasformare il Corso pratico di lezioni per i pescatori in una stabile scuola di pesca ed _aquicultura. Si ebbero buoni affidamenti‘; perciò, salvo approvazione da parte del Consiglio, si inizieranno pratiche cogli Enti locali. È approvato ad unanimità. ARGOMENTO 4. — Camuffo — comunica al Consiglio che la Commissione ha iniziate le pratiche pel ricupero delle contribu- zioni sociali arretrate e mette in evidenza le difficoltà che hanno ostacolato ed ostacolano tuttora il lavoro della Commissione, la- voro già di per sè stesso grave e delicato. Assicura che la Commissione esplicherà tutte le pratiche pos- sibili e presenterà nella prossima seduta una dettagliata rela- zione. Intanto si augura che il Regolamento Sociale sia presto ri- veduto, modificato e sottoposto all’ approvazione dell’ Assemblea Generale, affinchè per l'avvenire sieno legalmente determinati i doveri dei soci. ARGOMENTO 5. — Il Consiglio autorizza la Presidenza Ge- nerale a rinnovare i contratti di sub-affito delle fossate, fabbricati e terreni (avuti in concessione dal Ministero della Guerra) con le Cooperative di lavoro fra pescatori che presentano garanzia di solvibilità, ed a trattare eventualmente con privati cedendo gli enti suddetti al miglior offerente. ARGOMENTO 6, — Il Consiglo, su proposta della Presidenza 76 delibera le seguenti variazioni nel bilancio per l'esercizio 1898-99. Maggiori spese Economie Spese postali e telegrafiche L. 80.— || Spese di trasferta LL. 2b=-> Spese di stampa » 90.— || Spese per illuminazione e Spese eventuali ed impre- servizio » 130, viste » 80.— || Spese per concessione aque pubbliche ece. » 40.— Spese di rappresentanza > 100.— ARGOMENTO 7. — Il Prof. L. Meschinelli riferisce sul lavoro fatto dal Comitato Provinciale Vicentino ( Vedi Neptunia fascicolo 1-2 Anno 1899. p. Z/ Segretario Generale M. CAMUFFO enezia 29 Gennaio 1899. Direttore e Proprietario responsabile Dott. D. Levi-Morenos Ar GoBsso in Chioggia Albergo Ristoratore Caffé e Birraria con Giardino VIA..VITTORIO EMANUESS È RESSE SS eizouoe n ; SIILISSYFARYA SIE FIST ASÈC AS AS AITASS AL ASAASI ASA o HOTEL D'ITALIE BAUER Restaurant Bauer - Griinwald GIULIO GRUNWALD Senior, Proprietario i dia dind SPNPNPENIÀINFENIEAIAPEIAFPZAAIZATFA Venezia 1899 — Tip. Nodari N Ù d Ù p x>—SDdoex> Dodo >> 99 Se poi si tien conto che vi sono intercalate circa 5000 réclames che hanno il vantaggio della permi nenza, si capirà facilmente quanto sia pregievole questa pubblicazione, che fa veramente onore alla Cas editrice, la quale ha corrisposto in modo più che degno alla ‘fiducia della nostra maggior Società di Navigazione Noi non siamo giurati pel concorso di Genova; ma, senza vedere il resto, riteniamo che 1° A/0um delli Pubblicità lagunare di Venezia, che è pure concessionaria degli albums pei laghi Maggiore e di Garda, sar: u giudicato superiore a tutte le pubblicazioni di questo genere, apparse finora in Italia. Dal Fanfulla del 16 Aprile 1899, N. 102. i i Abbiamo ricevuto l’Indicatore generale della Navigazione generale italiana edito dalla pubblicità La gunare di Venezia, col titolo di Album d’oro. À L’anno passato, ricevendo la prima edizione 1898, lodando l’idea della pubblicazione e la scelta dell Casa alla quale ne era stata affidata la concessione, pronosticavamo un avvenire tale quale si è realmente avverato. i A Infatti l'edizione 1899 testè pubblicata e largamente diffusa è assai superiore alla prima, e si rendef molto utile al commerciante, all’industriale e al viaggiatore. S| La quantità e la scelta delle materie, la loro distribuzione, le splendide illustrazioni d’Italia e del l’estero fanno dell’Indicatore generale della Navigazione generale italiana una fra le più indovinate pab blicazioni congeneri. Pt ; Dall'Italia del 16 Aprile 1899, N. 12. L’anno scorso questa Società compilava per la prima volta un album sotto il nome di Indicatore gene rale della Navigazione italiana. È L’annunzio era promettente e bantosto fioccarono lodi e incoraggiamenti da Camere di commercio, da in dustriali, giornali. su Quest'anno essa ha mess fuori un’altra edizione del detto @/0um, e noi che l’abbiamo vista ben com prendiamo le lodi che le prodigano tutti gli altri giornali compreso il Popolo Romano che dichiara fina d’ora di astenersi dal concorso di pubblicità che si terrà a Genova, data una così formidabile concorrente. Noi non sappiamo se il Popolo Fomano faccia bene o no. dc Constatiamo però il fatto che ridonda tutto. a vantaggio della Pubblicità lagunare di Venezia e le fi maggiore delle réclame (nelle sue 5000 réclame). n Ì | Dalla Perseveranza del 20 Aprile 1899. N. 14199. La premiata Pubblicità lagunare di Venezia pubblica anche quest'anno, e in un’edizione di gran lu LL superiore per lusso e copia d’informazioni a quella già così splendida del 1898, l’ZIndicatore della Navi zione Generale Italiana. Annunciando l’anno scorso la comparsa di questa pubblicazione, che veniva a_ col- mare una lacuna sentita da tutti quelli i quali, non avendo costante relazione d’affari colle regioni d’oltre mare, abbisognavano di esatte informazioni su questa o quella località, noi abbiamo già detto il. mag bene di essa, e ne abbiamo provata la pratica utilità. Oggi, anzichè ripaterci, ci limiteremo a constatare la copia delle indicazioni orarie si è di molto accresciuta, e che altrettanto potrebbe dirsi per ciò che ri- guardano le notizie geografiche, statistiche ed etnografiche, di alcane delle principali città dell'Universo. L’Album d’oro, così viene chiamato commercialmente, e a buon diritto, qnesto Indicatore generale ha intercalato nel testo circa 5000 réclames e molte centinaia di splendide vignette illustrative per l’Ital per l’estero in modo che ogni commerciante o industriale, anche pel pratico criterio con cui sono disp le materie, può subito trovare colla massima facilità, le maggiori informazioni circa lo sviluppo di qu azienda che lo riguarda più davvicino. i L'Indicatore contiene anche una guida ben fatta ed egregiamente illustrata della Tunisia, molte n relative alle nostre ferrovie del Mediterraneo, alle francesi, austriache, ecc., e tutte le notizie relativi altre principali Società di Navigazione dell’estero. Diremo per concludere, che, se l’Indicatore Generale è utilissimo ai viaggiatori in genere e a hanno bisogno di attingervi le più svariate informazioni, esso riesce veramente indispensabile per col in Italia curano l’esportazione all’estero dei nostri prodotti. i JR AVO L'ASSE 16 Fis. dx USA Ì fi PuoLiuoRoo VP uu TETI , a pe — sa = see | a, agi SE on xnb Meg Ò a di ps - CI _ LZ si ea) Wen: ed È mim I | Î i | | | : | i | DE ES SRI | cpr “cenni O > I | LA “ PISCIFACTURA,, MARINA Neptunia 1898 Tavola delle maree per Venezia Aprile 1899 Giorno Alta | Bassa Alta Bassa Giorno 1| OR 45 308 14° 15 482 500 l 2 LES 83 16 10 19 50 2 3 240 10 20 io ie Za do 3 4 4 20 i ZAINI 05 20 5 1et50 5 5 WEGTIO lio ‘25 20005 ZA, 6 6 SA Iot5 POSSO) So 7 7 9 5 13550 DE: 30 3199 8 8 9 45 15-25 A) SO) ao 0) 9 10 20 lab 025 4 40 10 10 PI=0 P@S25 22 50 glo 11 11 K:95 16 55 23.20 5 40 li? 12 I2015 17 25 23 40 olo 12 sa l3. T2; DO 17-50 GE ‘5 6 50 14 14 1995 iSezo 0) 40 de30 19 15 14-35 1900 i vB (O, 815 16 16 16:*5 L0S35 IR45 9 30 L7 17 ls 5 PRRELS ST 10 40 18 18 19 5 stor! SIE J2+95 19 19 19 45 TAGS 7 40 13-15 20 20 20r15 2 30 830 lSC55 21 21 20 40 Lutto, LOAD) LES35 22 22. ChreD Gazzo 9 40 1575 23 23 bless 950 15 15 35 24 R4 da: 0 4 20 1050 Kee 25 pra: PRIA) 4 50 Tes25 16 40 26 26 22 50 DE 25 dReto meo 2° Di 23. D 600::0 12 45 45: 28 28 23 DD 6 35 1330 IS25 29 CEE TE OE a 30 0 25 7 IO 55 CS 19 20 30 i In questo mese la più elevata fra le due alte maree quotidiane è quella compresa fra 21h e 1n; la più depressa fra le due basse quella fra 4h e 14h. Supplemento alla Neptunia Aprile 1899 VI Tavola delle maree per Venezia Maggio 1899 == do Giorno Alta Bassa 1 ll om gh 5m 2 270 9.25 3 4.10 Tab 4 VSS 0) 12.450 9 Sd 13250 6 Le 3) 14500 7 9 45 15380 8 10 20 154509 9 dA 16 10 10 JS40 16 40 TR IR:I5 LT 12 250. 17 50 LS 13-50 18.25 14 es 19 15 Jog ozio 20 25 16 los15 220p NS VEE ONES | 17 1625 0 10 18 lis tt 19 19 10 1555 20 19 45 2 30 21 20 20 ZT0 22 20 50 3930 23 BD ASSO 24 ZIE65 4 40 25 22 30 SEO 26 23 5.45 27 23-40 | EIUS) TIRRTRISSI ese 29 (En rota TAO 30 ivo TINTO >; Dino So Alta I6b om | 21% 15m | | Bassa bed n) 12 pd pd pd fd DI OE UO DI a Hu CONTOOTZI w 23 pan] © oo 4 DU a WWW wo 10 dÒ 15 50 20 40 20 dI 29 d5 530 0 39 20 15 25 45 50 45 25 10 50 Giorno Ju questo mese la più e evata fra le due alte maree quotidiane è quella compresa fra le 16% e le 24h; la più depressa tra le due basse quella fra 2h 108, VII Tavola delle maree per Venezia Giugno 1899 Giorno Alta Bassa | Alta Bassa |Giorno 1 4h 10 Oh 45 | 17° 50m it 2 2 6 30 ll 20 18 45 1 50 d d 8 15 12045 ISS 2 30 4 4 dg 13 45 20,00 03, dio Ò Ò 9 50 14 35 20 50 DIS 6 6 To=25 lodo 21:29 Dio 7 vi lst lb59 A 919) 4 40 le) SI El95 16 30 REUzo 5 10 9 z deco leto CISTI ida 10 10 12 40 1 702:05) PO BZO BUE ll TR TRI EI aglio 18 20 0-0 60:35 12 25. 13 45 19-95 0830 1-0 13 13 14 259 20: 0 TEO: RES 14 14 1520 25 10%, 250) SIE5 15 15 lo azzo 4 25 8_50 16 16 0 20 Dia 10:30 17 17; 120 00 150 18 18 CASA 8 45 TOF0 19 19 2 40 9 30 14 0 20 20 So 10 10 14 55 21 Zi] SENO 10 45 15 40 22 de 4 25 bie25 Jo: 25 23 25 O) ESCE O, Er 10 24 24 595 2895 1 L7080319) 25 25 6 10 St 18 45 26 27 6 40 13 55 19 40 97 28 va N, 14 50 205 28 29 790 log40 {322 do 29 30 8 530 16 45 0 30 30 In questo mese la più elevata tra le due alte maree è quella compresa fra 142 e 22h; la più depressa tra le due basse quelia fra 2h e 9h, VIN Tavola delle alte maree per Ischia 2°. trimestre 1899 Giorno ped © O DD UT 0 dI dd Ot CD e n] Voilo cXLS Korg] wo [TM (AS) (AS) 23 DO 00 Ut NS a°) N Di li 28 29 30 SI Aprile 12h br) 24130 0 35 13 10 145 14 30 3 15 16 0 4 45 Krez0 5 59 18 25 6 50 19 10 730 19 50 8 10 20 30 850 RICO 99 21 45 105 2.620 10 40 29809 11:25 23 50 12 10 24 40 0 40 ISARo 1 40 14 15 2 50 15 25 4. 16 35 DIO 17 35 657150 18 20 6 40 1 UE AIR, 720 19 35 7 59 20 10 8 30 20 45 9 5 21 20 9 40 DIL4O 10 20 22 45 ll 5 23 30 la 0 24 30 Maggio Or 300 | 18h la, 14 0 15 4 20 17 5 30 18 6 25 18: MAO TOR 7 50 20 8 30 20 Oa 21 9 45 22 10-25 Erg b--5 23 11 45 24 0 10 12 RO 1 l 55 14 a 0 15 410 16 i 0 17 (ORO, 18 6 45 19 029 19 Seb 20 8 45 0) 9 30 21 10 15 de: Taio) 26) 11 50 24 0 15 12 115 13: Giugno 201 a 45 16 25 0 17 30 0 18 25 45 19 10 30 19 50 10 20 30 50 21 10 30 21 45 D 220 45 23-10 20 || 2840 0 24 20 20 12 40 a) 15 30 0 14 30 0 15 35 10 16 40 15 17 40 10 18 35 0 19:25 45 | 2010 30 20 55 20..| 240 5. | 2229 50. | 23.10, 35 | -|29,09 20 24 50 50 15:20 50 14 25 NEPIUNIA ANNO XIV 8 30 APRILE 1899 Utilizzazione dei cascami di pesce © Nel 1896 e 1897 sono comparsi sul Dalmatien, giornale che si occupa’ del miglioramento delle condizioni economiche della Dalmazia, alcuni articoli che dimostravano come fosse necessario di curarvi la concimazione dei terreni. Si proponevano all'uopo gli escrementi umani ed animali, le immondizie delle abitazioni e delle fabbriche, i cascami di qualunque qualità, p. es. quelli dei macelli, il fango fluviale e quello degli stagni, la polvere di torba mescolata agli escrementi, e tutte le materie organiche marine, come pure il fango di mare purificato col sale e con leghe di cloruro. Le sostanze organiche marine sono diverse, quali l’ alega o zostera marina, altre piante marine, i cascami di ogni specie di pesce, i frutti o prodotti marini quali granchi, spongali, conchi- glie e frantumi di polipai ecc. Oltre al prof Gian Domenico Nardo, che in proposito aveva scritto fin dal 1835, anche il nostro prof. Adolfo Stossich aveva, nel 1887, pubblicato sul giornale L’ amico dei campi un notevole articolo sul concime dei pesci e sulla utilizzazione dei prodotti di mare. E nella nostra Rivista, fu circa due anni or sono, pubbli- cato un lavoro pregievolissimo del chimico signor dottor Giulio Morpurgo di Trieste che spiegava un suo metodo per la fabbri- cazione del concime di pesce, e che già nel 1891 aveva proposto di confezionare chimicamente. Se non andiamo errati, il signor Morpurgo fu per ciò premiato dalla nostra Società di pesca e pi- scicultura marina. Nell'ottobre del 1896 il suddetto giornale Dalmatien ripro- duceva una lettera del Consolato generale Austro-Ungarico di (') Dal Periodico La Rivista Rassegna di Marina Mercantile e di Pesca (Trieste Anno XVI N, 3). + SA 78 x Tromsò che riferiva sulle quattro fabbriche di concime di pesce esistenti in Norvegia ed in ispecialità su quella di Wadsde, man- dando anche campioni. Lo stesso giornale accennava anche che il signor Morpurgo era entrato in relazione con qualche negoziante dalmato per al- cuni esperimenti, ma si ignora l’esito avuto. Oggidì negli stabilimenti di piscicultura dell’interno della Ci- sleitania sì comincia a sentire il bisogno di avere cibo per l’ al- levamento dei pesci, specialmente dei salmonidi. La nutrizione si fa oggi coi cascami del bestiame o colla farina dei cascami di pesce che si fa venire dalla Germania. Questa farina è alla fron- tiera di un prezzo assai modico (10 marchi per ogni barile da 75 a 80 Kg.), ma in causa del nolo e sopratutto del dazio, riesce ele- vatissimo venendo a costare fior. 24: ciò che rende impossibile ai piscicultori austriaci di poterne fare acquisto. Ora ci pare che anche da noi si potrebbe introdurre, e do- vrebbe attecchire, l'impianto di una fabbrica di farina di cascami di pesce, quale si trova nei. paesi del Mare del Nord, industria che sarebbe eminentemente rimuneratrice, potendo i prodotti tro- vare collocazione nei numerosi stabilimenti di piscicultura del- l’interno. La materia prima per la fabbricazione è data dai ca- scami del tonno, delle palamide e dell’'immensa quantità di ma- terie che i consumatori di pesce gettano via. Dietro ciò, chi scrive si è rivolto alle Società di pesca e pi- scicultura della Germania per avere informazioni sulle fabbriche che ivi sono impiantate, ed ha avuto i seguenti dati che si af- fretta a comunicare all’unico e ottimo giornale «che sulla osta austriaca si occupa di argomenti di pesca. L'industria di preparare come cibo pei pesci i loro cascami, si esercita dalle stesse fabbriche di conserve di pesce. I cascami di pesce vengono prima di tutto asciugati bene e disgrassati colla benzina: quando sono bene asciutti vengono pestati e ridotti in polvere grossa. Il disgrassamento deve essere curato in modo particolare. Se la quantità di cascami è piccola, lo stabilimento può costruirsi presso a poco come le fabbriche di olio, ma se è grande si po- trebbero anche impiegarvi macchine apposite: in questo caso però occorre molta cautela anche per la costruzione degli appositi fab- bricati ed avere personale adatto, di fiducia e bene istrutto. In Germania vi ha un solo stabilimento che adopera come materia prima il pesce fresco: ma ve ne sono molti il cui lavoro non consiste in altro che nel disgrassamento. 79 La farina che si ottiene ha in media circa il 60 a 70 ts di protein e circa il 25 °p di calce fosforica. Per ottenere il concime coi cascami di pesce non occorre - altro che asciugarli e ridurli, macinandoli, a farina grossa. L’a- nalisi chimica fa conoscere la quantità che il prodotto contiene di nitrogeno e acido fosforico, e offre quindi la base di confronto del concime ricavato con altro adoperato allo scopo. La farina con cascami di pesce, da servire come cibo pei pesci, costa presentemente ad Alt Pillau nella Prussia orientale 16 marchi per 100 chilogrammi. La farina di pesce da servire come concime costa marchi 14.50 per 100 chilogrammi. È vero che, introducendosi questa industria nel nostro Lito- rale, sarà forse difficile il poter avere tanta materia prima quanta se ne rende disponibile nei paraggi del Mare del Nord, ed è pro- babilissimo che la quantità di farina che coi cascami si potrebbe ricavare non sia sufficiente a soddisfare la domanda degli Stabi- limenti di piscicultura dell’ interno: ma tuttavia è certo che l’in- dustria non può a meno di essere rimuneratrice, molto più se vi vengano adoperati anche i cascami che avanzano nell’industria di conserva delle sardelle ed in ogni caso adoperando anche pesce di qualità inferiore che si compera a buon prezzo p. es. tutte le specie di pesce cane ed altri che si possono usare tutti interi. Crediamo che sia argomento questo che non possa essere tra- scurato: e su di esso richiamiamo quindi l’attenzione dei pesca- tori, dei fabbricanti di conserve e quella della operosa nostra Società di pesca e piscicultura marina. Dopo tutto nulla impe- direbbe che si facessero esperimenti che potrebbero essere diretti dal signor dott. Morpurgo e dal signor prof. Stossich per fare un calcolo possibile del prezzo e dell'utile a ricavarsi. F. LA MOTTE All’ articolo del nostro egregio corrispondente crediamo op- portuno di aggiungere alcuni dati che lo completano e che gen- tilmente ci furono favoriti. Le 22 fabbriche di conserve di pesce che si trovano nel no- stro litorale danno in media un quantitativo giornaliero di ca- scami di sardelle e di anguille di circa kil. 150,000, come dalla tabella seguente che dà la cifra del massimo e del minimo. 80 ha E Quantità giornaliera di cascami Luogo ove è situata la a E Ss di pesce fabbrica di conserva = = ci | MER. usi Cascami di sardelle Chilogrammi Chilogrammi Grado. 3 20000 | 50000 Duino. 1 8000 20000 Isola . 4 28000. 60000 Rovigno . 1 4000 9000 Fasana . 1 2000 8000 Comisa 3 8000 24000 Verboska 1 1000 3000 Trappano 2 7000 18000 Giuppana 1 3000 10000 _ Mula . 1 3000 10000 Cascami di anguille Gorizia . 1 600 2000 Barcola . 1 500 1200 Isola . 1 300 700 Capljina . 1 200 800 22 85600 216700 Ora Kg. 3500 di cascami possono rendere da 800 a 1000 Kg. di cibo di pesce con una spesa massima di fr. 6 al quintale. In questi fr. 6 si comprendono le spese pel trasporto della materia prima e l’affitto di un piccolo locale per la fabbrica che potrebbe anche essere una semplice baracca di legno. Se il prezzo di ven- dita fosse di fr. 10 al quintale l’utile sarebbe riflessibile. L’im- pianto d’una fabbrica richiederebbe un capitale di fr. 5000 circa. Non essendo possibile erigere uno stabilimento per il cibo di pesce (Yiscehfutter) in ogni luogo ove si trova una fabbrica di conserve, se ne potrebbero fondare due, l'una pel Litorale (Costa 1 jade + 8] di Gorizia e Gradisca) e l’Istria, l’altra per la Dalmazia ed Erze- govina. La fabbrica potrebbe produrre anche la farina grossa per concime di terreni. Vi sono poi molte altre qualità di pesce che potrebbero ser- vire da materia prima: il tonno, la palamida ed il delfino È ben noto che il tonno e la palamida vengono presi in gran quantità nei diversi punti della costa austro-ungarica e che una quantità enorme dei loro cascami va perduta, essendo gettata in mare. Il delfino è di gran danno alla pesca perchè perseguita con- tinuamente il pesce, rompe le reti, ed -è specialmente dannoso alle sardelle ed ai crostacei: ridotto in farina sarebbe un cibo eccellente pel pesce, nutrendosi appunto di sardelle, astici e simili. Un delfino può dare in cascami materia di cibo nel quantitativo di 12 a 15 chilogrammi. Quando la pesca del delfino fosse pra- ticata in grande, se ne potrebbero annualmente catturare 1500. Quanto al disgrassamento — in ispecie delle sardelle e delle anguille — si hanno tre metodi, quello della liquefazione, dello “spremimento e dell’estrazione. I primi due metodi non sono usati e non hanno importanza ; il metodo di estrazione è il più razionale ed appoggia sul prin- cipio che tutti i grassi ed olî si sciolgono nei liquidi volatili. Ci riserviamo di tornare sull'argomento e di assumere dati più precisi per conoscere il costo del disgrassamento e il valore delle sostanze nutritive contenute nel Fischfutter completamente disgrassato, poichè è certo che se la farina che deve servire per cibo dei pesci non è completamente Aisgrassata non si può con- servare e quindi non può avere valore: se è completamente di- sgrassata deve però contenere elementi nutritivi per servire allo scopo : tutto il problema è qui, e la soluzione sua non può essere data che da una analisi chimica. LA DIREZIONE. Modo di provvedere all i misera del pescatore AV Amico D. Levi-Morenos Dulcissime rerum Lei mi stimola, e con qualche insistenza, a mandarle articoli pel Neptunia, e specialmente manifestò il suo desiderio che continuassi l’arsomento già da me incomiciato a trattare: .Su/ modo di provvedere 82 alla miseria del pescatore; argomento che ho lasciato sospeso forse sul più bello (mi si permetta la frase volgare). E’ vero; i vari articoli che ho stampato su quel tema interessante lo trattavano in generale; mi sono piuttosto occupato di far rilevare le tristi condizioni del nostro pescatore; ho fatto anche cenno di qualche provvedimento che mi parve ineffettuabile; e poi mi sono fermato là, e non mi son messo a cercare quale o quali potessero essere i provvedimenti efficaci. Ma che vuole? Quì sta il difficile: Z/7oc opus, hic labor. 3 Il pescatore di mare non ha in media che una lira e mezza al giorno; meno quel di laguna. Voi abituati ad altra città ed a più laute condizioni stentate a credere come si possa campar la vita con così poco: vi ho sentito più volte far le meraviglie e quasi quasi esi- tate a credermi; dacchè peri cittadini non basterebbe quel ridicolo sti- pendio per i sigari. Erpure è così. Or per provvedere al pescatore bisognerebbe trovare il mezzo o che bastasse quella scarsa giornata ad un vitto onesto, o che fosse aumentato il guadagno. Per far che quel guadagno basti a un vitto onesto sarebbe necessario che 2 x 2 fosse uguale a 6 e non a 4. Ma l’ aritmetica è inesorabile nei suoi calcoli. Una volta era una volta. Ricordo che quando era ancor ragazzo con dieci centesimi austriaci una famiglia povera aveva il companatico pel pranzo; si vestiva alla buona, non c’era sciupio di denaro in cene, in balli, in vino in bagordi e quindi potea anche bastare lo scarso guadagno del marito aiutato dalla sollecitudine della moglie. Adesso anche quello ch’ era detto basso popolo crede d’ aver diritto a goder la vita, non vuole troppo stridenti disparità, e perciò abbi- sognerebbe di più cospicui guadagni. Quando si credeva alle retribuzioni postume, si credeva che l’u- mile sarà esaltato e sarà umiliato il grande ; quando si credeva che verrà un tempo nel quale gli alberi giganti di adesso saranno tramu- tati in basse e vili erbe, e l’erbe vili or calpeste dai boriosi passi dei superbi prenderanno il luogo degli alberi giganti, allora ci si adat- tava a qualunque condizione. Adesso si crede forse che la vita futura non debba essere che una conseguente della vita presente; sarà quella felice o meno secondo che felice o meno sarà questa. Non han torto quindi se vogliono anche i pescatori la loro parte di godimento. Ed ecco un motivo fortissimo il quale fa sì che il denaro guadagnato non basti. E tanto più perchè non arriva alle volte nemmeno alla lira e mezza al giorno. Rimarrebbe ora a dire se ci fosse modo di aumentare il guadagno 83 E questo proprio mi pare un problema di assai difficile soluzione : a tant’ uopo non bastano le mie deboli forze; e credo che stenteranno a bastare anche le forze degli altri. D. RAZZA Società di Besca ed «Aquicultura SOCIETÀ REGIONALE VENETA LAVORO DEL COMITATO PROVINCIALE YVICEN- TINO. — Nella seconda quindicina del mese di marzo il Comitato Vicentino ha proceduto alle immissioni in diversi tratti di corrente nella Provincia di Vicenza, degli avannotti di trota ottenuti da cinquantamila uova ricevute per conto del Ministero dalla R. Sta- zione di piscicultura di Brescia, uova che vennero incubate nello stabilimento ittiogenico di Velo d’Astico. Ed ecco come furono distribuiti gli avannotti : La prima immissione ebbe luogo il giorno 18 marzo alla pre- senza del sig. Giulio Bettoni, reggente la R. Stazione di piscicul- tura di Brescia — venuto a Vicenza per l'occasione, — del sen. Lucchini, del prof. Luigi Meschinelli, del sig. Antonio Rossi e del sig. Arturo Zanetti sorvegliante all’ incubatorio sociale di Velo d’Astico. Si immisero nel Bacchiglione, inferiormente alla città, $ mila trotelle, distribuendole in tre punti e precisamente nella località detta il Gallo, nella svolta di Modulo e nel boio Guzzan. La seconda immissione fu fatta il giorno 19; si immisero 12 mila trotelle, delle quali 7 -muila nel Bacchiglione, superior- mente alla città, e 3 mila nell’Astichello. La terza immissione si effettuò il giorno 20; si immisero 6 mila avannotti di trota nelle aque del Leogra, nella località detta il Ponte delle Capre, e 5 mila nel torrente Posina, in pros- simità del paese omonimo, nella località detta Pozzetto. La quarta immissione si effettuò nello stesso giorno. Dall’in- cubatorio di Velo d’Astico si trasportarono 2500 avannotti in una vasca d’allevamento sita nello stabilimento centrale del Lanificio Rossi in Schio. La quinta immissione ebbe luogo il giorno 21. Il signor Ar- turo Zanetti eseguì :l trasporto da Velo d’Astico a Bassano di & 84 mila trotelle che, alla presenza del comm. Antonio Giaconi Bo- naguro, Sindaco della città di Bassano, venivano immesse nel Brenta nella località detta Sarson. Infine l’ultima immissione venne eseguita il giorno 22; si immisero 10 mila trotelle nel corso superiore dell’ Astico, e precisamente s.mmila a Casotto e 5 mila più in basso e cioè al Ponte di Pedescala. Così ha avuto termine la campagna ittiogenica del Comitato Vicentino a merito del quale le aque della Provincia di Vicenza si sono arricchite anche quest'anno di 5© mila anguille e 5@ maila trote. Ora è da sperare che le Autorità locali, cui incombe l'obbligo di proteggere tutte le iniziative che hanno per mira il pubblico interesse, sapranno impartire ‘agli agenti ordini di rigorosa sor- veglianza, specialmente nei tratti di corrente ove vennero ese- guite le immissioni, poiché altrimenti tutta l’attività del Comitato, intesa al ripopolamento delle aque della provincia di Vicenza, re- sterebbe senza alcun effetto. Direttore e Proprietario responsabile Dott. D. Levi-Morenos Ar Gosso in Chioggia Albergo Ristoratore Caffé. e Birraria con Giardino VIA, VITTORE IEN ANDA LINLASLAZNONSEASLISZINZANZANEZADZAN (dt n) HOTEL D'ITALIE BAUER È è < n 0 Restaurant Bauer - Grinwald I ò bd 9 GIULIO GRUNWALD Senior, Proprietario ci DO cl Ò p dia <> Dodo Do > i i A MZPAMIAMIAI SAISNINFENINIZA AIAR Venezia 1899 — Tip. Nodari VE RISUL'TATI ECONOMICI 9 Sommario — Numero degli avannotti prodotti — Risultati ge- nerali — Spese di primo impianto e spese di funzionamento. Numero di avannotti prodotti. La quantità di avannotti im- messi ogni anno nelle aque marine ha naturalmente: variato se- condo l importanza delle stazioni, del numero dei riproduttori, delle intemperie delle stagioni, dei mezzi di cui si potè disporre, del per- sonale impiegato ecc. Riportandosi al quadro che noi abbiamo dato precedentemente si vedrà che il numero ne aumentò rapidamente in ogni stabilimento. A Dunbar in una stagione e in uno stabilimento si potè otte- nere 17,250,000 uova fecondate e 26,060,000 avannotti per 390 ri- produttori. A Wood ‘s Holl, nella stagione 1894-95, sì ottennero 175 mi- lioni di larve (pesci e gamberi) dei quali 50 milioni per il Gadus morrhua, 2 milioni per Gadus eglefinus, 2 milioni per i Pseudo-pleu- ronectidi americani, e 75 milioni per i gamberi marini. Nel 1893 a Dildo furono messi in mare più di 700 milioni di larve. Evidentemente queste cifre sono già considerevoli. Tuttavia non bisogna nascondersi che per ripopolare in modo veramente effi- cace le spiaggie rovinate, bisognerebbe gettare in mare dei 7724/7470 «di avannotti d’ ogni specie. Risultati ottenuti. Come fu scritto dal Roché, i risultati dati da Dunbar sono indiscutibili e splendidi. Secondo il Dannevig quelli di Floedevig non sono meno eccellenti. Si può dunque affermare che la produzione degli avannotti di pesci di mare è ormai assicurata, che la Piscifactura marina è entrata nel periodo di pratica realiz- zazione. Resta ora a domandarci quali risultati generali abbiano fino ad ora procurato le somme consacrate a questo allevamento. Per rispondere a questa questione capitale ci basterà, in man- canza di statistiche esatte impossibili da ottenersi, fare conoscere le Neptunia 1899 La « Piscifactura » marina - 7. 530 conclusioni emesse recentemente dai piscifactori più competenti quali Fulton, Nielsen e Dannevig. i Per il gambero, a Terranova, secondo il Nielsen, la pesca del 1893 fu superiore a quella del 1892 dal 20 al 25 0/. Ed in certe parti delle coste, essa fu persino 50 e 100 volte più considerevole di quando non si fabbricava questo crostaceo. E così pure il Dannevig, a Floedevig terminava una nota manoscritta, a noi indirizzata, con queste più che suggestive parole : « In somma, il risultato dell’ opera intrapresa in Norvegia è che îl merluzzo aumenta rapidamente sulla costa meridionale, par- tlicolarinente là dove gli avannotti vennero seminati (1) ». To non ho nulla ad aggiungere a queste così consolanti con- statazioni; questa è davvero la maggiore ricompensa che potevano augurarsi quei due arditi pionieri della Piscifactura marina. Spese. Ed ora bisogna domandarsi a quante e quali spese pos- sano trascinare queste coltivazioni. Esse sono molto meno conside- revoli di quanto si potrebbe supporre, e di ciò si può facilmente persuadersene esaminando le cifre fornite dai rapporti di questi sta- bilimenti. 1. Per quanto riguarda le spese d' @npianto, vale a dire costru- zione dei locali e degli apparecchi necessari, noi sappiamo che Dildo costò soltanto 20,000 lire e, qualche anno fa, in una sola stagione vi si fabbricarono più di 700,000 avannotti! A Bay-View non sì spesero che 25,000 franchi; a Floedevig 20,000. Soltanto a Dunbar si spesero 40,000 franchi; ma si tratta veramente di uno stabili- mento modello, provvisto di tutti i più recenti perfezionamenti. Si vede dunque che con un capitale di L. 50,000 si potrebbe anche in Francia fare altrettanto bene, e forse meglio che a Dunbar. 2. Le spese per il funzionamento sono più difficilmente pre- cisabili. A Dunbar per il materiale, non c'è che una spesa di 800 franchi al mese, cioè dai 9 ai 10 mila franchi all’ anno. A questa somma bisogna aggiungere la spesa per gli impiegati e gli stipendi pei direttori. A Floedevig la spesa annua non sorpassa i 12,000 franchi; ciò che è ben poco. A Bay-View, stabilimento più modesto, non si (1) Il Dannevig aveva osservato fino dal 1886-1888 un leggero aumento del merluzzo sulle coste della Norvegia. SI spendono clie 7500 franchi. A Dildo la spesa è molto più elevata: in soli stipendi si spendono 15,000 franchi. A Wood ’s Holl, secondo il dottor Talleton H. Beard, il costo della operazione aumenterebbe ogni anno fino a 65,000 ed anche 75,000 franchi. Osserviamo però che là agli Stati Uniti ogni lavoro viene pagato largamente, e che in quello stabilimento vi è annesso un laboratorio di ricerche scientifiche. LA Sommario — Pisci/actura del merluzzo — Altri tentativi ri masti infruttuosi: aringa, etc. I. GApIFACTURA (MERLUZZO) Fra i pesci di mare di cui maggiormente s' occuparono i re- plicati tentativi degli stabilimenti pratici (1) di Piscifactura si deve ricordare il merluzzo (Gadus morrlhua e Gadus eglefinus). Difatti le ricerche incominciarono con questa specie a Glou- cester (1878) dove se ne fabbrica ancora; in questa stazione si ot- tenevano, nel 1878, 1,550,000 avannotti; e a Wood ’s Holl nel 1881, 25 mila soltanto. Nel 1890-1891 si arrivava alla cifra di 19 milioni. Oggi, si fabbrica quasi dappertutto il merluzzo; solo Dunbar non si dedica all’ allevamento di questo pesce. A Wood ’s Holl, nel 1890-91, si produssero 36 milioni d’ avannotti; a Dildo, nel 1898, più di 200 milioni. In Norvegia la Piscifactura di Floedevig ha col- tivato il merluzzo con costanza e con successo. (1) James Milner et Ewans Carl furono i primi a studiare il merluzzo dal punto di vista pisci- colo, ed a fare, secondo O. Sars, le prime prove scientifiche di Gadifactura. Essi ricorsero dap- prima alla fecondazione artificiale secondo il sistema russo. La emissione delle uova del merluzzo continua per nove mesi e l’ uovo ha generalmente poco più di un millimetro di diametro (0.0012-0016). L’ aspetto è gelatinoso e trasparente; in esso non vi è globulo oleoso. La densità è di 1,020, vale a dire ch’ essi sono un pò più leggeri dell’ aqua ma- rina (1.028) e galleggiano alla superficie del mare. La durata dell’ incubazione varia da 13 a 51 giorni. Del resto tutto dipende dalla temperatura. Si alleva generalmente il merluzzo a 7° ed anche a 5°. L’ avannotto è trasparente; esso ha 5 millimetri; galleggia col ventre all’ aria, facendo di tanto in tanto qualche salto. Esso nuota dopo un paio di giorni, La vescicola viene riassorbita al quindicesimo giorno, quando l’ incubazione procede regolarmente. Le larve sono robustissime. Si può conservarle nei vivai; a Floedevig ne vennero allevate fino all’ età di tre anni. Ma per poter otte- nerle adulte in grande quantità, sarebbero necessari dei v2vaz d'allevamento di dimensioni enor- mt. Un merluzzo da ro kg. fornisce tre milioni d’ uova. Ecco il resoconto della produzione di due fra i principali sta- bilimenti che si occupano della coltivazione del merluzzo: 1. Piscifactura di Floedevig Osservazioni Anno Avannotti di Merluzzi : AFRAID e prezzi per mille | 1S84 Temiioni. ae lictret95 1885 Rea EUT » 500 . È 1886 32» 500 . 20 fr. 40 ce. il mille: 1887 BPEL 500 . privato o s n (d] E = =2i = R pI 1888 - 1889 I Nessuno schiudimento 1890 Fo IuLIOL. Uova distrutte 1891 » fr. 0,06 il mille 1892 » » 1895 » $ SI 1894 » » 1895 » | Freddi rigorosi | 1896. » fr. 0,033 Stabilimento dello Stato 2. Piscifaciura di Dildo | Anno Avannotti di Merluzzi 1890 | 17,000,000 1891 39,850,000 1892 | 165,254,000 1893 201,435,000 1894 221,500,000 Totale | 645,039,000 un wird a de REGIA, eo! i ESS NIREDIBBIMIS 1.4) api e A E orriere di oli de e 1899. N. 11 po =D sto rale della Navigazione generale italiana di cui la Pubblicità lagunare ha poco fa pub- la seconda edizione merita veramente il bel titolo soprascritto. L.A/bum d’oro non si potrebbe inti- altrimenti, ed è tale che segna l’ultimo tipo di perfezione a cui in questo genere di lavori si possa mire. In fatto di indicazioni, non se ne potrebbero trovare altrove nè in maggior numero nè più com- o* basta dare un’occhiata alla prima pagina in cui è l’indice delle materie, fra le quali oltre le infor- relative all'organismo della Navigazione generale italiana, ai suoi itinerari, e oltre quelle relative altre principali Società di navigazione, si comprendono innumerevoli illustrazioni ordinate sistematica- | de moltissime notizie sulle Società ferroviarie non solo italiane, ma francesi, austriache, greche, e una a illustrata copiosissimamente di una escursione in Tunisia. Quanto alla nitidezza e alla bellezza delle azioni sia che riproducano vedute pittoresche o luoghi famosi o monumenti celebri di qualche città forastiera, sia che riproducano quadri o scene di vario soggetto, sia che completino una delle cin- réclames contenute nell’albo, sono tali che basterebbero per se sole a dare un valore prezioso a "mirabile Indicatore il cui valore dal punto di vista dell’utilità pratica è inestimabile. capisce agevolmente di che utilità singolare possa essere per chi viaggia questo Indicatore che gli ì guida e da cicerone a un tempo; ed è certo superfluo rilevare che per la stessa copia delle réclames mde estremamente giovevole ai commercianti e agli industriali. La Pubblicità Lagunare s'era già, con ‘prima pubblicazione dell’anno scorso, meritate le maggiori congratulazioni sia dal Ministero di Agri- ì Industria e Commercio, sia dalle Camere di commercio, sia dai commercianti; ma l’edizione con cui ‘anno concorre alla gara di pubblicità banditasi a Genova ha, come dicevamo, raggiunto il massimo li- i della perfezione, sicchè ci pare impossibile’ non debba di molto prevalere su tutte le opere concorrenti. Dal Sole del 22 Aprile 1899. N. 95, anno scorso la Pubblicità Lagunare di Venezia compilò per la prima volta ua elegante Indicatore le della Navigazione Generale Italiana, Album d’oro d’informazioni, del quale ci siamo allora occupati. ra la stessa Casa Editrice, più volte premiata, ha pubblicato la nuova edizione di questo Indicatore, to e migliorato. Lavoro che per compilazione, pregio tipografico ed importanza commerciale è riuscito dido e superiore a quello del 1898. i notizie variate che vi sono raccolte sono utili ed indispensabili per i forestieri, per i viaggiatori, commercianti e per gli industriali. Questo Indicatore oltrechè nelle sale di 1.® e 2.° classe, di tutti i e nelle Agenzie sociali, viene esposto negli Alberghi, Restaurants, Clubs, negli Stabilimenti Clima- > Balneari, in ogni luogo insomma ove affluiscono massimamente i forestieri ed Î viaggiatori ai quali maniera viene offerta l’occasione di profittare di notizie esatte, copiose, utilissime. Viene pure distri- a molte Amministrazioni e Case commerciali ed industriali in Italia e all’estero. La grande diffusione iene data a questo Indicatore e l’interesse che ha ormai assunto per quel tale ceto di persone fra le è specialmente fruttifera ed anche opportuna l’onera della réclame, tutto ciò è di garanzia per la ef- elle inserzioni. informazioni sono state raggruppate con intendimenti affatto moderni, di offrire cioè intorno ad nna ima rete di viaggi, le notizie più disparate che vi si possano inserire e tali che sieno di interesse a i pagina, del formato di cm. 40 per 32, porta nel prospetto le indicazioni ufficiali, cioè quelle di lo interesse pubblico, un piccolo spazio solamente è riservato alla réelame, la quale assume in tal ina eccezionale importanza. Tl lato opposto è invece riservato interamente alla réelame, ed a questo scopo viene suddiviso in parti. serietà colla quale viene compilata questa pubblicazione, fa si che essa si raccomandi di per sè ad no del Commercio e Industria, come pure agli Alberghi, Restaurants, Stabilimenti Climatici, ecc. Dal Commercio del 25 Aprile 1899. N. 4505. dicatore generale della Navigazione generale italiana pel 1899 (album d’oro) edito in questi giorni della « Pubblicità lagunare di Venezia » è riuscito un volume ancor più ricco e variato delle due pure elegantissime, comparse nello scorso anno. iene un visibilio di notizie e illustrazioni d’indole commerciale, marittima, etnografica, ecc. d’indi- vantaggio per quanti viaggiano o hanno affari di trasporto tanto in Italia che all’estero. e estetica e come utilità, la pubblicazione merita ogni fortuna. Dal Secolo del 28-29 Aprile 1899. N. 11861. ubblicità Lagunare di Venezia ha pubblicato anche quest'anno il suo pregievole /ndicatore Generale ‘oro d’informazioni della Navigazione Generale Italiana, indispensabile non soltanto per le Agenzie azione, ma ancora per gli alberghi, case commerciali, ecc. e già abbiamo constatato lo scorso anno, la disposizione delle materie è fatta con criterio pratico, con gran facilità si può trovare ogni notizia desiderata. L'album è in grande -formato e ricco di strazioni. ° Dalla Sera del 20-21 Aprile 1899. N. 108. .- Compilato per la prima volta nello scorso anno dalla premiata « Pubblicità Lagunare di Venezia » pprezzarono ed incoraggiarono quel pregievole lavoro. edizione 1899 è di gran lunga superiore alla prima. Splendide vignette con intercalate migliaia di 28, interessantissima la pubblicazione non solo per il viaggiatore, ma anche per Vindustriale e com- ate che vi trova informazioni circa lo sviluppo delle aziende, contiene anche una guida della Tunisia e relative alle Ferrovie e Società di navigazione italiane ed estere. — Se — come dicesi — vi sarà un concorso di pubblicità, 1’ A/bum della Pubblicità Lagunare di Venezia sarà giudicato senza mperiore a tutte le pubblicazioni del genere. e PUBBLICITÀ LAGUNARE. CASA EDITRICE PER PUBBLICAZIONI. UFFICIALI E DI RECLAME INTERNAZIONALE più volte Premiata, Encomiata dal R. Governo, dalle Camere di Comm., ecc. Capitale Sociale: Lire 150.000 Direzione e Amministrazione: Venezia AGENZIE: Milano — Genova — Siena — Roma — Napoli — Palermo — Bologna — Torino — Parigi — Bruxelles — Vienna — Tunisi EHEsclusività : Indicatori Ufficiali della Società di Nav. Gen. It.; del Lloyd Au- striaco ; — della R. U. S. A, Adria; - delle Società Topic e Rismondo ; dei Laghi Maggiore e di Garda. Affissione di quadri nei Pontoni e Vaporetti di Venezia; nel grande Stabilimento del Lido; nel Tramway Lido; nei pi- roscafi dell’ Adria ecc. ecc. Guida Commerciale Mangiarotti fondata nel 1865. Neptunia, organo della Società Regionale Veneta di Piscicoltura. Distribuzione di placcati e quadri Réclame nei Principali Alber- ghi, Ristoratori e Stabilimenti d’Italia, Francia, Belgio, Au- stria, Ungheria, Tunisia, e Levante. Affissioni volanti 6 nel quadri permanenti in Italia 6 all’ Estero Forfait per grandi Industriali, Esposizioni, ecc. Dagli Albergatori si accettano in parte di pagamento Coupons d' Hotels e Restaurant. Straordinarie facilitazioni - Preventivi gratis per qualunque genere di reclame sia di inserzioni che d' affissione Pronta esecuzione di clichè in genere riprodotti da disegni e fo- tografie. Prima di fare qualunque réclame rivolgersi alla Pubblicità Lagunare - Venezia E uselta la 1° Edizione dell'INDICATORE (ella I (È [ 1899, - Vedi Copertine interne. 9 I if i dRe Ag ST 0 12,666 Volume XIV bo (Serie Notarisia-Neptunia) N..9 15 MAGGIO 1699 INEPTUNIA: RIVISTA ITALIANA DI PESCA ED AQUICULTURA MARINA —- FLUVIALE - LACUSTRE 1 Premiata con medaglia d’oro ALL'ESPOSIZIONE DI MILANO 1894 ED ALL’ESPOSIZIONE DI TORINO 1898 Fondata e diretta dal Dott. D. LEVI - MORENOS Segretario di Redazione: MAMERTO CAMUFFO I ORGANO delle Società Regionali di Pesca ed Aquicultura e delle Cooperative di Lavoro e Produzione tra pescatori Società Regionale Veneta e Società Lombarda di Pesca ed Aquicultura — (o- mitato Filonautico e Peschereccio -- Famiglia Cooperativa tra Pescatori di Burano — Cooperativa di Lavoro tra Pescatori di Venezia — Società anonima Cooperativa tra Pescatori dei fiumi e laghi Mantovani — Cooperativa di pro- duzione Aquicola. SOMMARIO Kèed. — Un importante Sentenza in materia di pesca. D. Razza. — Lamenti dei pescatori Chioggiotti. Note, Comunicazioni, Corrispondenze Aci. — Tariffe ferroviarie per i prodotti agrari. A. B. — La pesca primaverile a Comacchio. EKed. — La conservazione dei pesci allo stato naturale. Società di Pesca ed Aquicultura Società Regionale Veneta. — Corso pratico di lezioni per i pescatori. pescatori di. Chioggia). Lavoro del Comitato Provinciale Vicentino. DIREZIONE ED AMMINISTRAZIONE DELLA « NEPTUNIA » S. STEFANO 2305 — VENEZIA Prezzo d’ abbonamento annuo alla Neptunia sola L. 12 — coi supplementi L. 2O Gli abbonamenti decorrono sempre dal Gennaio e quando non sono disdetti s’ intendono _ tacitamente rinnovati. — (Lezioni ai » » ' INSERZIONI: Concessionaria Esclusiva n Premiata Pubblicità Lagunare in Venezia Milano — Genova — Siena — Roma — Napoli — Palermo -— Bologna . Parigi — Bruxelles — Vienna — Tunisi Vedi copertine interne !! Dal Popolo Romano del 13 Aprile 1899, N. 102. A Genova per le feste di S. Giovanni Battista vi sarà pure un concorso di pubblicità — ossia di tutt; i mezzi di réclame inventati, adottati o escogitati fino ad oggi. È , Dopo aver visto, quest'oggi, la nuova edizione dell’Indicatore Generale della Navigazione Italiana, noi non concorriamo più poichè ci pare difficile che nel genere A/bums di pubblicità si possa riuscire ad n lavoro, che per compilazione, pregio tipografico e importanza commerciale, sia così, splendido. n Sl Quando Nano scorso la premiata Pubblicità lagunare di Venezia compilò per la prima volta questi Album, quasi èmtti'i giornali, compreso il nostro, le Camere di Commercio, i Ministeri competenti e’ molti VAGti indastriali non furono avari di lodi e di incoraggiamento. ; Ma l'edizione imaova del 1899 è sotto tutti i rapporti assai superiore alla precedente. Splendide infatt@ sonò le molte centinaia di vignette illustrative per l’Italia e per l’estero, infinite e ben disposte le notiz e ‘di vero Gnteressè che rendono utilissima tale pubblicazione non solo al viaggiatore, ma bensì al commerciante ‘@/all’industriàle, che vi trova le maggiori informazioni circa lo sviluppo delle relative aziende. Geniali a sceltàle.la disposizione delle materie. l L’'Indicatore contiene anche una guida ben fatta ed egregiamente illustrata della Tunisia, molte notizie relative alle nostre ferrovie del Mediterraneo, alle francesi, austriache, greche, ecc. ecc.: tutte le notizie relative alle altre principali Società di Navigazione dell’estero. AAA Se poi si tien conto che vi sono intercalate circa 5000 réclames che hanno il vantaggio della perma= nenza, si capirà facilmente quanto sia pregievole questa pubblicazione, che fa veramente onore alla Casa editrice, la quale ha corrisposto in modo più che degno alla fiducia della nostra maggior Società di Navigazione; Noi non siamo giurati pel concorso di Genova; ma, senza vedere il resto, riteniamo che 1’ A/bum della Pubblicità lagunare di Venezia, che è pure concessionaria degli albums pei laghi Maggiore e di Garda, sarà giudicato superiore a tutte le pubblicazioni di questo genere, apparse finora in Italia. È Dal Fanfulla del 16 Aprile 1899, N. 102. Abbiamo ricevuto l’Indicatore generale della Navigazione generale italiana edito dalla. pubblicità La- gunare di Venezia, col titolo di Album d’oro. 1 L’anno passato, ricevendo la prima edizione 1898, lodando l’idea della pubblicazione e la scelta dell Casa alla quale ne era stata affidata la concessione, pronosticavamo un avvenire tale quale si è realmente. avverato. L Infatti l'edizione 1899 testè pubblicata e largamente diffusa è assai superiore alla prima, e si Trend molto utile al commerciante, all’industriale e al ‘viaggiatore. | La quantità e la scelta delle materie, la loro distribuzione, le splendide illustrazioni d’Italia e del- l'estero fanno dell’Irndicatore generale della Navigazione generale italiana una fra le più indovinate pab blicazioni congeneri. . Dall’Italia del 16 Aprile 1899, N. 12. L’anno scorso questa Società compilava per la prima volta un @/0um sotto il nome di Indicatore gene- rale della Navigazione italiana. -d L’annunzio era promettente e bentosto fioccarono lodi e incoraggiamenti da Camere di commercio, da in-. dustriali, giornali. i È Quest'anno essa ha messo fuori un’altra edizione del detto @/0um, e noi che l’abbiamo vista ben com- prendiamo le lodi che le prodigano tutti gli altri giornali compreso il Popolo Romano che dichiara fino. d'ora di astenersi dal concorso di pubblicità che si terrà a Genova, data una così formidabile concorrente. Noi non sappiamo se il Popolo Romano faccia bene o no. Pi Constatiamo però il fatto che ridonda tutto a vantaggio della Pubblicità lagunare di Venezia e le fa la; maggiore delle réclame (nelle sue 5000 réclame). db Dalla Perseveranza del 20 Aprile 1899. N. 14199. La premiata Pubblicità lagunare di Venezia pubblica anche quest'anno, e in un’edizione di gran lunga superiore per lusso e copia d’informazioni a quella già così splendida del 1898, l’Indicatore della Naviga- zione Generale Italiana. Annunciando l’anno scorso la comparsa di questa pubblicazione, che veniva a col-. mare una lacuna sentita da tutti quelli i quali, non avendo costante relazione d’affari colle regioni d’oltre. mare, abbisognavano di esatte informazioni su questa o quella località, noi abbiamo già detto il maggior bene di essa, e ne abbiamo provata la pratica utilità. Oggi, anzichè ripeterci, ci limiteremo a constatare che. la copia delle indicazioni orarie si è di molto accresciuta, e che altrettanto potrebbe dirsi per ciò che ri- guardano le notizie geografiche, statistiche ed etnografiche, di alcune delle principali città dell'Universo. L'Album d'oro, così viene chiamato commercialmente, e a buon diritto, questo Indicatore generale ha intercalato nel testo circa 5000 réclames e molte centinaia di splendide vignette illustrative per l’Italia e per l’estero in modo che ogni commerciante o industriale, anche pel pratico criterio con cui sono disposte. le materie, può subito trovare colla massima facilità, le maggiori informazioni circa lo sviluppo di quella | azienda che lo riguarda più davvicino. 4 RG L’Indicatore contiene anche una guida ben fatta ed egregiamente illustrata della Tunisia, molte notizie _ relative alle nostre ferrovie del Mediterraneo, alle francesi, austriache, ecc., e tutte le notizie relative alle. altre principali Società di Navigazione dell’estero. SENI Diremo per concludere, che, se l’Indicatore Generule è utilissimo ai viaggiatori in genere e a quanti. hanno bisogno di attingervi le più svariate informazioni, esso riesce veramente indispensabile per color in Italia curano l’esportazione all’estero dei nostri prodotti. Y Odi va E (ne a NEPTUNIA ANNO XIV 9 15 MaggIo 1899 Un'importante Sentenza In maferta di pesca Siamo lieti di poter pubblicare una elegante e veramente co- scienziosa sentenza in materia di pesca, dovuta all’ Egregio Avvocato Giovanni BatTIstA CANTELE, Pretore del II, Mandamento di Vicenza. Ci auguriamo che la dotta sentenza sia presa ad esempio da tutti i magistrati, perchè, come ben notava 1’ Egregio avv. Cantele, senza l’ appoggio della Magistratura a nulla approderebbe la lotta che contro tutti i contravventori alla legge sulla pesca ha intrapreso la nostra Società Regionale Veneta. È necessario che alla eccezionale mitezza della legge il magistrato coscienzioso supplisca applicandola nel più rigoroso modo possibile, chè altrimenti i contravventori, pagando due lire di multa, ritorneranno più baldanzosi a contrav- venire alla legge. Sia lode adunque all’ Esimio Pretore del II Mandamento di Vicenza. PRETURA DEL II. MANDAMENTO DI VICENZA DECISIONE 15 MAGGIO 1899 Pretore — Avv. CANTELE P. M. — Dort VicnaTo, Vice pretore P. C. — Società Regionale Veneta per la Pesca e l’ Aquicul- tura (Avv. J. Rezzara). Impututi : Rossi Luigi, Campagnolo Francesco, Antonio Brusaporco fu Luigi, Giovanni Zuliani, Lorenzo De Baldini, Luigi Casarotto, Stella Francesco, Stella Vittorio, Pancato Ernesto, Brusaporco Antonio di Marco, (Difensore Avv. G. B. Bevilacqua). Contravvenzione agli art. 7,,36 del Regolamento 15 Maggio 86 1884 N. 2249 per lesecuzione della legge 4 Marzo 1877 N. 3706 riguardante la pesca fluviale e lacuale, (Ommissis) Ritenuto che i giudicabili ammisero di aver effettuato la pesca di N. 16 chilogrammi di pesce senza dare opera per questo scopo al pro- sciugamento del suddetto corso d’aqua, il quale invece ebbe origine dalla necessità pel mugnaio Casarotto Giovanni, padre dell’ imputato omonimo, di ispezionare il canale del mulino per vedere se fossero necessarie delle riparazioni al cosidetto murazz0. Sostennero inoltre gli imputati che il canale Tesinella non è un’aqua pubblica. Senonchè contro queste loro affermazioni stanno le testimonianze dei Carabinieri verbalizzati oggi assunti; Maresciallo Begato Evaristo e Carabiniere Tribellato Paolo, nonchè la deposizione di Busato Giu- seppe, dalle quali è risultato che, per ragione dell’esame da praticatsi al murazzo, non era necessario levare tutta la quantità d’aqua estratta dai giudicabili tutti ad eccezione del Casarotto Gio. Batt. di Giovanni, il quale prese parte al fatto, dando esso agli altri l’autorizzazione, in assenza di suo padre, di compiere la suddetta operazione, conseguendo in ricompensa una parte proporzionale del pesce preso. I Carabinieri asserirono che fu levata dell’aqua per un quarto di più del necessario allo scopo dei lavori al mulino; il teste Busato di- chiarò pure esserne stata tolta per due terzi, affermandosi dai testi che quella necessità sussisteva per la metà. Si evinse ancora dalle predette deposizioni testimoniali che gli imputati costruirono delle roste per impedire che l’aqua avesse a ritornare nel bacino. I Carabinieri dissero poi che il Rio Tesinella è un corso d’aqua pubblico, ed eguale attestazione venne fatta dall’ Ufficio locale del Genio Civile Governativo con Nota 31 marzo p. p. N. 213. Il testi- monio Benedetti Francesco, introdotto a difesa degli imputati, ammise. che l’aqua appartiene al Co. Guido Piovene, locatore del mulino te- nuto dal Casarotto Giovanni fu Angelo, e che il Tesinella si riversa subito dopo nel Tesina. Non v’ha dubbio alcuno pertanto, che i pre- venuti abbiano, come realmente hanno, prosciugato il Rio Tesinella al- l’intento conseguito di agevolare la pesca, perchè il lavoro di prosciu- gamento durò per tempo ben superiore a quello che sarebbe occorso pelle riparazioni del mulino, ed avendo costruito delle roste, cioè dei rialzi, degli arginelli di terra sul canale, occuparono così con opera stabile il corso o bacino d’aqua. La stabilità non va intesa nel senso assoluto di perpetuità, bensì in quello relativo al fine da conseguirsi. 37 Se fosse diversamente, in allora molti reati rimarrebbero impuniti. È dimostrato ad evidenza che il Rio Tesinella è un’aqua pubblica, a nulla valendo il deposto del Benedetti, che riguardando soltanto l’aspetto materiale dei fatti, ricavò le conseguenze che 1’ aqua fosse realmente e legalmente un corso privato, nella semplice considerazione che fu le- vata nel punto in cui venne usata dal Piovene ed in nome di costui, dall’affittuale Casarotto. Ad ogni modo per non concessa ipotesi, anche fosse il Tesinella un corso privato d’aqua, sarebbe come è in fatto, pel deposto dello stesso Benedetti, in comunicazione immediata col Tesina che è un’aqua pubblica, ed in tal caso trova applicazione il di- sposto dell’art. 3 p. I. e capoverso primo del surricordato Regola- mento II maggio 1884 N. 2449 e quindi il fatto di cui si tratta è pre- cisamente quello contemplato dall’art. 7 del Regolamento stesso, pur ammesso che l’aqua fosse di proprietà privata. E tale sanzione venne dettata come sta scritto nell’art. 3 del Regolamento, in esecuzione tra gli altri anche dell’art. 2 della legge, il quale così dispone per con- servare le specie dei pesci e degli animali aquatici. È adunque dimostrata la responsabilità degli imputati ; e lo si ri- pete, l’aqua ove avvenne la pesca è un corso pubblico. L'Autorità del R. Genio Civile è superiore a qualunque altra in questa materia, e perciò indiscutibile. Quanto alla misura della pesca, è giusto e necessario fissarla nel mas- simo previsto dall’art. 36, del Reg. Non si deve por mente soltanto al fatto per sè medesimo, ed all’utilità ricavata dai prevenuti; ma denanco al modo con cui fu eser- citata la pesca, al danno derivato all'interesse generale dalla quasi totale distruzione del pesce, a quello inolire causato alla società Regionaie Veneta per la Pesca e L’Aquicultura, la di cui azione esemplare, benefica, disinteressata, e rivolta unica- mente al vantaggio generale, /u delusa, offesa e disprezzata. È sommamente desidefabile questa azione in ogni tempo, 70 perchè gli intenti salutari a cui mira la Società vengano realizzati inte- gralmente, deve Ra Giustizia punire con severità i col- pevoli, affinchè non si ripetano questi fatti che segnano una pagina triste e commuovono perciò la pubblica opinione. In seguito a tale motivato il sig. Pretore condannava tutti gli imputati al massimo della pena e cioè a L. 44 di multa, meno il Casarotto, il Pancato e il Zuliani che, per la minore età, ebbero ri- dotta la pena a L. 38. Cordannò inoltre in solido tutti gli imputati al risarcimenlo 88 dei danni verso la Società Regionale Veneta per la Pesca e l’Aqui- cultura, costituitasi P. C., nonchè alle spese di costituzione. Che questa dotta sentenza sia l’ inizio di una sana giurispru- denza nei reati in materia di pesca ! Lamenti dei pescatori Chioggiotti I nostri pescatori che esercitano la loro industria all’ Estero han dei lamenti sul trattamento che vien lor fatto nelle città dell’ Impero. Li riferisco senza però rendermi responsabile di quel che scrivo perchè son cose che so di udito e non posso constatare da me me- desimo. C’ è la disposizione che riserba il miglio a favore dei costieri dell’ Impero, e quindi è vietato ai nostri di pescare entro un miglio dalla costa. Pare però che, nel levare le contravvenzioni al riguardo di questa disposizione, non vengano mantenute le norme relative. Una denuncia fatta da persona anche incompetente basta ad infliggere le multe, che si pagano od in denaro o colla prigione. Proporrebbero quindi i pescatori che, per evitare contese e la- menti, si proponesse al Governo Austro-Ungarico, di collocare dei segnali che indicassero la vera distanza del miglio dalla costa. Or domando io ; sarebbe' possibile ottener quest’ intento? O non potrebbe la Presidenza della nostra Società assumersi l’ incarico di tentare le prove? Dicono anche i nostri pescatori che le Autorità Austro-Ungariche non istanno al trattato di Gorizia, che regola i nostri rapporti coll’ Im- pero. Secondo quel trattato (dicono i pescatori) ci sono delle località nelle quali sarebbe loro permesso pescar entro il miglio, purchè la profondità dell’aqua non sia inferiore agli 8 metri; ma invece vien loro divietata quella pesca e son multati se la esercitano. E’ egli vero quanto si asserisce....? Ho consultato 1’ ordinanza Austro-Ungarica del 5 settembre 1884, ed ho trovato quanto segue : « S. 23. La pesca con reti od altri apparecchi a strascico, tratti « da una o più barche a vela, é proibita dal 1 settembre a tutto aprile 89 « dell’ anno successivo entro un miglio marittimo da qualsiasi punto « della costa. » « S. 24. Avuto... riguardo alla profondità delle aque ed alla cir- « costanza che alcune specie di pesci non si possono pescare con pro- « fitto altrimenti che con la rete a strascico tratta da due barche a vela, « la proibizione del primo capoverso del $ 23 non avrà vigore per la « costa orientale dell’ Istria da Volosca alla punta Ubas, per la costa « orientale dell’ isola di Cherso dalla punta Jablanaz alla punta Colorat « e per la costa occidentale dell’ isola di Veglia dalla punta Negrito « fino allo scoglio di S. Marco. » Or è questo il paragrafo sul quale fanno appoggio i pescatori... ? Certo dev’ esser questo, perché nelle località da essi citate, nelle quali sarebbe permesso il pescare entro il miglio, mi hanno nominato a modo loro quello tra Volosca e la punta Ubas. Or ecco adunque un’ altra incombenza della nostra Società, la quale dovrebbe procurar di verificare se è vero che ci sia questa li- cenza pei nostri pescatori; e se c’ è, si procuri di far stare a segno le Autorità austriache. D. RAZZA Note - Comunicazioni - Corrispondenze TARIFFE FERROVIARIE PER I PRODOTTI AGRARI. — Togliamo dal Giornale fl Commercio di Milano del 2v aprile pp. Egregio Signor direttore, Leggo nel pregiato di lei giornale d’oggi tutto quanto si fa all’estero per dar modo ai prodotti della terra e dell’ aqua di esser portati — nel modo più economico e pronto — sui mercati, al consumatore. Le interessanti informazioni sono chiuse da una interrogazione opportunissima: E in Italia ? Ecco : in Italia, per esempio, il pesce fresco in cesti paga sempre il « cinquanta per cento in più » della tariffa a grande velocità, se si vuol spedire coi treni diretti. La burocrazia italiana è stata tetragona fino ad ora a ogni sorta di reclami in proposito. Ebbene, in Francia il pesce fresco in cesti viaggia coi treni di lusso « Eclair Paris-Mediterranée » con tariffa di grande velocità ridotta. Ne avviene che, ad esempio, le ostriche francesi costano meno in Italia che quelle di Spezia. 90 Basta, mi pare, a dare un saggio della sopraffina nostra intelli- genza, e non v'è speranza di meglio! ACI. LA PESCA PRIMAVERILE A COMACCHIO, — Ci seri. vono da Comacchio in data 30 Aprile : (A. B.) - La pesca primaverile di quest'anno nelle Valli Co- munali di Comacchio è stata la seguente: Anguille. Kg. 161.031,500 Govi » 2.054. — Passere » 946. — Cefali » 227. — LA CONSERVAZIONE DEI PESCI ALLO STATO NA= TURALE. — Nello scorso marzo, nella sala della « Società di pesca è marinati di Comacchio, » al Dock, presenti gli addetti alla predetta Società, parecchi noti piscicultori e l’egregio e chiaro dottore in chimica sig. Felice Masino, si procedette alla verifica dei pesci di aqua dolce e di mare, stati pescati fin dal 1° scorso febbraio e preparati dal sig. Angelo Marchi in recipienti di latta non ermeticamente chiusi. Si trattava di constatare se la gelatina antisettica preparata dal Marchi fin dal 1879, per la conservazione dei pescì allo stato naturale, avesse conservate le sue primitive qualità, quali ven- nero constatate nel 1879 e 1880 dalle Commissioni del Ministero d’Agricoltura, del Municipio di Torino, dei negozianti in pesce e di parecchie Società scientifiche e commerciali. I risultati ottenuti da questo nuovo esperimento furono ec- cellenti e tali da giustificare pienamente l’ottenuta approvazione del Regio Consiglio sanitario italiano e la speciale onorificenza conseguita nell'ultima Esposizione internazionale di piscicultura a Berlino. Infatti i pesci presentati all'esperimento si riscontrarono per- fettamente conservati, malgrado fossero da 80 giorni immersi nella gelatina antisettica, e con quel caratteristico odore che emanano non appena pescati. Sommo pregio di questo speciale metodo di conservazione dei pesci è poi quello che i pesci così conservati non solo sono in- nocui alla salute, ma, trattati a diverse cotture, come a lesso, fritti, in salse diverse, essi non si scompongono e conservano il colore, il gusto e la fragranza dei pesci freschi. Il pesce così conservato, estratto dalla gelatina, può rimanere anche 48 ore nell’aqua senza soffrirne, ed SS all’aria si dis- secca, ma non va più in putrefazione. 91 prezzo del composto chimico non essendo elevato, si potrà quindi con poca spesa procurare nei centri di consumazione dei pesci ben conservati ed a buon mercato. Al sig. Marchi pervennero già dall'estero numerose richieste di applicazione del suo nuovo ritrovato, che è certo destinato ad avere un gran successo. Società di Pesca ed Aquicultura SOCIETÀ REGIONALE VENETA CORSO PRATICO DI LEZIONI PER I PESCATORI, — La Presidenza ha diramato ai pescatori Chioggiotti una circolare a stampa con la quale si comunicava che la Società R. V. avrebbe fatto te- nere in Chioggia le seguenti lezioni pubbliche : I. L’opera dei maestri per i pescatori — Insegnante Prof. D. Levi-Morenos (lezione specialmente indirizzata ai maestri delle Scuole Elem.) II. Rosa dei venti e bussola — /odo di navigare per ri- levamenti — Insegnante Capitano Prof. Eugenio Varagnolo. III. 1 punti per la navigazione dalla sponda orien- tale dell’ Adriatico e della riva opposta ( Venezia - Otranto Trieste - Patrasso) — Insegnante Capitano Prof. Eugenio Varagnolo. IV. Precauzioni per evitare infortunii in mare (ab- bordaggio - nebbia) Insegnante Capitano Prof. Eugenio Varagnolo. V. Precauzioni per evitare infortunii in mare (como in mare — falle d’ aqua - incendio a bordo\ Insegnante Capitano Prof. Eugenio Varagnolo. VI. Le Società di Previdenza e di Mutuo Soccorso per i pescatori — Insegnante Prof. D. Levi-Morenos. Si rammentava anche che colle lezioni 2, 3, 4 e 5 si svolge com- pletamente il programma richiesto dalla Capitaneria di Porto per |’ e- same dei marinai aspiranti ad ottenere l’autorizzazione di dirigere barche alla pesca illimitata. * * * La prima lezione fu tenuta dal Prof, Levi-Morenos il giorno di Domenica 9 Aprile alla presenza del cav. Antonio Comello Presidente del Comizio Agrario di Chioggia, del Direttore delle R. Scuole Tec- niche, del Direttore Didattico, dei maestri e maestre delle scuole e- lementari e di molte altre distinte persone. Come cronaca della lezione riportiamo testualmente il seguente articolo del Giornale 1’ « Adriatico » del giorno 13 Aprile. L’opera dei maestri pei pescatori (U. G.) Sotto gli auspici del Comizio agrario di Chioggia e del R. Provveditore agli studi della provincia di Venezia, la Società Regio- nale Veneta per la Pesca e 1’ Aquicultura ha indetto un Corso pratico di lezioni per i pescatori. Ho assistito col massimo compiacimento alla prima lezione tenuta domenica scorsa in Chioggia dall’ amico prof. D. Levi-Morenos, il quale ha parlato assai: bene intorno all’ opera dei maestri per i pe- scatori. In una sua recente circolare il ministro Baccelli ha fatto conoscere la sua ferma volontà di far si « che la Scuola anzichè vivere separata dagli uomini e dalle cose che la circondano, raccolga in sè la maggior somma di aspirazioni buone, di utile lavoro ». Il prof. Morenos, parlando ier l’ altro ai maestri elementari di Chioggia intorno alle condizioni economiche e morali dei pescatori e intorno a ciò che può interessare l’ industria peschereccia, ha con seria praticità di intendimenti, aderito al desiderio espresso dall’ at- tuale ministro della Pubblica Istruzione. Egli parlò a lungo intorno alle condizioni generali dei pescatori in Italia e alle loro cause, servendosi di alcune tabelle statistiche, chiare, dimostrative e visibili da tutto l’uditorio. Trattò diffusamente, confortando sempre con cifre le proprie as- serzioni, della pesca all’ estero e specialmente dello sviluppo della pesca marittima in Germania ove il capitalista ha saputo sfruttare le ricchezze del mare con vantaggio proprio e della classe lavoratrice ; e al progresso della pesca in Germania pose in antitesi la stazionarietà dell’ industria peschereccia italiana. L’insegnante si soffermò a parlare intorno all’ azione della « So- cietà Austriaca di pesca »; in Trieste italiana vive e fiorente una So- cietà austriaca la quale ha dieci anni di esistenza, si è consolidata e si va consolidando sempre più per opera del governo e per virtù dei soci. Questa Società si propone di promuovere l’ uso di attrezzi pe- scherecci perfezionati, di favorire la formazione di istituti di risparmio di mutuo soccorso e previdenza, di provocare dalle autorità governa- tive e locali tutte quelle norme, disposizioni e favori che possono av- vantaggiare i pescatori dell’ impero austro-ungarico. Interessanti dati statistici vennero esposti dall’ insegnante per di- mostrare il sempre crescente sviluppo dell’ azione di questa Società 93 » a Trieste, lungo il litorale Goriziano, Istriano, Dalmato, nelle aque di Ragusa e di Spalato. Le condizioni presenti dei pescatori in Italia sono miserrime, per- chè i pescatori aumentano di numero e perchè non aumenta in pro- porzione il prodotto della pesca, e diverranno ancora peggiori per la concorrenza che ai pescatori nostri vanno facendo quelli d’ altri paesi. L’ Italia ha perduto a Lissa, ma l’ Adriatico sarà italiano poichè la vela Chioggiotta batterà trionfante il mare nostro ; è dovere quindi della nazione tutta di non abbandonare i) Chioggiotto nella sua lotta colle forze della natura e della concorrenza estera ed aiutare il pesca- tore Chioggiotto significa : far sorgere ssfifuzzoni di credito e di previdenza per il pescatore come si fece per gli altri industriali, sussidiare gli ar- matori di barche peschereccie con premi, come si fa colla marina mercan- tile, riammettere il pescatore-marinaio alla Cassa pensioni per gli inva- lidi dalla quale fu ingiustamente eliminato, fondare anche per orfani dei pescatori, come già si fece per gli orfani dei marinai, un Zsfituto Na- zionale, estendere anche ai pescatori il beneficio della legge per gl 2rfor- tuni sul lavoro e cento altre cose porre in attuazione col concorso dei Comuni, delle Provincie, del Governo e degli enti morali filantropici. Ma per ottenere ciò è necessario che venga gradualmente modificato l’ambiente sociale in cui vive l’intera classe peschereccia e questa modificazione dovrebbe essere opera dei maestri; in ogni città marit- tima sarebbe necessario che il maestro interessasse alla vita del mare, e alle industrie marittime la sua scolaresca facendo conoscere. alla nuova generazione i costumi meravigliosi degli esseri marini, facendo ad essa la descrizione delle grandi pesche estere e delle nuove e sempre più progredite industrie che vanno creandosi per sfruttare col miglior profitto di tutti le richezze del mare. . I maestri, oggidì, ben poco possono agire sui figli dei pescatori, poichè questi lasciano presto la scuola per imbarcarsi coi genitori che abbisognano del loro aiuto; ma restano però nella scuola i figli degli armatori, dei valligiani, degli industriali, dei possidenti, tutta quella parte di generazione nuova che dovrà fra qualche lustro dirigere la cosa pubblica ed è su questa scolaresca che può esplicarsi tutta 1’ o- pera benefica ed educativa dei maestri, opera che tornerà poi anche a vantaggio dei pescatori. Non si può certo pretendere che in breve tempo e con discorsi si possano modificare condizioni di cose che sfuggono in gran parte al potere dell’ azione individuale. Per il presente l’opera dei maestri a vantaggio dei pescatori si è l’ altro ieri iniziata colla lezione del prof. Levi Morenos dettata in 94 forma veramente popolare ; le azioni non vengono su dal nulla, ‘e nu- triamo fiducia che il corso pratico di lezioni pei pescatori così felice- mente iniziato a Chioggia possa sentire quei benefici effetti che scno nel desiderio degli enti promotori. * * * La seconda lezione fu tenuta domenica 16 aprile dal Prof. Cap. Eugenio Varagnolo sul tema : osa de? venti e bussola -- modo di navigare per rilevamenti. Intervennero alla lezione moltissimi pescatori e parecchie notabi- lità cittadine fra le quali il Chiar. Prof. Can. Domenico Razza bene- merito della classe dei pescatori. Il Capitano Varagnolo, in forma assai chiara, spiegò cosa. è la bussola ed i vantaggi che il pescatore ne ritrae dalla perfetta cono- scenza della medesima, specialmente in circostanze anormali, durante la navigazione. La dotta lezione venne vivamente approvata dai presenti i quali alla fine salutarono entusiasticamente il simpatico conferenziere augu- randosi di assistere fra breve alle altre lezioni che servono a prepa- rare il pescatore all'esame per ottenere |’ autorizzazione di dirigere barche alla pesca illimitata. LAVORO DEL COMITATO PROVINCIALE VICEN-» TINO, — Il Comitato Provinciale Vicentino, alla di cui attività si deve la scrupolosa sorveglianza che viene esercitata dagli agenti sulle correnti della Provincia, ha diramato con larga profusione una circolare contenente gli estratti di legge e del regolamento per la pesca fluviale e lacuale — che più interessano la Pro- vincia di Vicenza — con l’indicazione delle reti proibite. Il Comune di Vicenza, approvando l'iniziativa del Comitato, ha pubblicato un manifesto nel quale sono riportate le norme suddette. Ci piace, a proposito, riportare dal Giornale La Provincia di Vicenza del 6 corr. il seguente articolo : Esempio da seguirsi Il sig. Alessandro Mulin detto Masiero, oste a Porta Monte ed appassionato pescatore, presa cognizione della circolare dira- mata dal Comitato Provinciale Vincentino della Società R. V. per la Pesca e l’Aquicultura, delle disposizioni legali che regolano la pesca e dell’elenco delle reti vietate nella provincia di Vicenza, si è fatto premura di consegnare al Comitato suddetto uno stra- 95 scîno che egli possedeva, dando facoltà alla Presidenza stessa di distruggerlo, dal momento che l’uso di quella rete è proibito. Noi segnaliamo al pubblico l'atto veramente encomiabile del- l'oste Masiero il quale, non tenendo conto del valore intrinseco che aveva la sua rete e delle spese da lui recentemente incon- trate per farla riattare, volle non solo ottemperare alla legge non usando del suo strascîno, ma a maggior garanzia che altri non ne approffittasse, amò di consegnarlo al Comitato nostro che tanto si adopera in vantaggio dei pescatori. L’atto spontaneo merita ogni encomio e dovrebbe servire di esempio a molti che posseggono reti od ordigni da pesca vietati, la cui detenzione costituisce già una contravvenzione e potrebbe invogliare purtroppo a servirsene. Nirettore e Proprietario responsabile Dott. D. Levi-Morenos / dr G q cd È è * y ch Ar Gosso in Chioggia Albergo Ristoratore Caffè e Birraria con Giardino VIA VITTORIO DBMANUÙUEHLE CCIAA AAT ANNATA AS AAA AAKALIÀùL o HOTEL D'ITALIE BAUER Restaurant Bauer - Grinwald GIUI.IO GRUNWALD Senior, Proprietario veve SUO 6 A 7 SAP AMIANIAMI N Ù cd Ù p UEUIZ E —Dde dodo TS So o 1 ARM ZIAIZAAMIDMISAIPOMISÀAPZAPEAIIZSITA AAT Venezia 1899 — Tip. Nodari SRO D'ABANO > È LI i) pie Stazione sulla Ferrovia I tacito | VENEZIA-PADOVA-BOLOGNA } "uso | pon STABILIMENTI EN DUE TORRI E MOROSINI rp. »: Questi due antichi stabilimenti situati in prossimità della ri- nomata Sorgente Termale di Abano sono forniti di ogni confor- tabile: eccellente cucina, servizio inappuntabile, sala di lettura e musica, giardino, passeggi ombrosi, vetture per gite ai Colli Eu- ganei ed apposito servizio di posta e telegrafo. I fanghi ed i bagni termali di Abano, per secolare esperienza sono efficaci in un vasto campo di malattie. Tali sono moltissime che si riferiscono agli organi del movimento, cioè il reumatismo articolare, l’artrite deformante, le cossite, i tumori bianchi, le an- ? chillosi. Giovano ancora in alcune affezioni chirurgiche, cioè ci- catrici di ferite, postumi di traumi, di lussazioni, di distorsioni, di fratture ecc. Sono altresì efficaci nelle paralisi, nelle nevralgie e nevriti, nelle dermatosi croniche, negli erpeti, eczemi, prurigine, urticaria, ecc. Le terme di Abano sono raccomandate inoltre nella cura della scrofola, della rachitide, della gotta, nella sifilide ter- ziaria, ecc. Negli stabilimenti havvi anche materiale per doccie, elettri- cità e massaggio da impiegarsi in molte malattie, nelle quali oltre il fango ed il bagno termale si richiede l’uso di questi mezzi curativi. | Direttore medico Salvagnini dott. cav. Ulderico, da molti anni addetto agli stabilimenti. Si fanno pensioni che comprendono alloggio, vitto e cura aL. 10,9, 8.7, 5. Per ottenere un ribasso nei prezzi converrà portarvisi nei mesi di Giugno e Settembre. — Tariffe a richiesta. Omnibus alla stazione di Abano a tutti i treni. I treni diretti si fermano alla stazione di Abano dal I. Giugno al 30 Settembre. Abano, Marzo 1899. IL CONDUTTORE ZANINI ANTONIO Dal Corriere di Napoli del 25 Aprile 1899. N. 114. L’Indicatore generale della Navigazione generale italiana di cui la Pubblicità lagunare ha poco fa pub- licato la seconda edizione merita veramente il bel titolo soprascritto. L'.A/Dum d’oro non si potrebbe inti- tolare altrimenti, ed è tale che segna l’ultimo tipo di perfezione a cui in questo genere di lavori si possa ‘pervenire. In fatto di indicazioni, non se ne potrebbero trovare altrove nè in maggior numero nè più com- plete: basta dare un’occhiata alla prima pagina in cui è l’indice delle materie, fra le quali oltre le infor- mazioni relative all’organismo della Navigazione generale italiana, ai suoi itinerari, e oltre quelle relative alle altre principali Società di navigazione, si comprendono innumerevoli illustrazioni ordinate sistematica- ‘(mente e moltissime notizie sulle Società ferroviarie non solo italiane, ma francesi, austriache, greche, e una guida illustrata copiosissimamente di una escursione in Tunisia. Quanto alla nitidezza e alla bellezza delle ‘illustrazioni sia che riproducano vedute pittoresche o luoghi famosi o monumenti celebri di qualche città mostra o forastiera, sia che riproducano quadri o scene di vario soggetto, sia che completino una delle cin- quemila réclames contenute nell’albo, sono tali che basterebbero per se sole a dare un valore prezioso a questo mirabile Indicatore il cui valore dal punto di vista dell’utilità pratica è inestimabile. ._—Si capisce agevolmente di che utilità singolare possa essere per chi viaggia questo Indicatore che gli fa da guida e da cicerone a un tempo; ed è certo superfluo rilevare che per la stessa copia delle réclames lo rende estremamente giovevole ai commercianti e agli industriali. La Pubblicità Lagunare s'era già, con la sua prima pubblicazione dell’anno scorso, meritate le maggiori congratulazioni sia dal Ministero di Agri- coltura Industria e Commercio, sia dalle Camere di commercio, sia dai commercianti; ma l'edizione con eni quest'anno concorre alla gara di pubblicità banditasi a Genova ha, come dicevamo, raggiunto il massimo li- mite della perfezione, sicchè ci pare impossibile non debba di molto prevalere su tutte le opere concorrenti. Dal Sole del 22 Aprile 1899. N. 95. L’anno scorso la Pubblicità Lagunare di Venezia compilò per la prima volta un elegante Indicatore generale della Navigazione Generale Italiana, Album d’oro d’informazioni, del quale ci siamo allora occupati. «Ora la stessa Casa Editrice, più volte premiata, ha pubblicato la nuova edizione di questo Indicatore, ampliato e migliorato. Lavoro che per compilazione, pregio tipografico ed importanza commerciale è riuscito splendido e superiore a quello del 1898. Te notizie variate che vi sono raccolte sono utili ed indispensabili per i forestieri, per i viaggiatori, per i commercianti e per gli industriali. Questo Indicatore oltrechè nelle sale di 1.* e 2.* classe, di tutti i battelli e nelle Agenzie sociali, viene esposto negli Alberghi, Restaurants, Clubs, negli Stabilimenti Clima- tici e Balneari, in ogni luogo insomma ove affluiscono massimamente i forestieri ed i viaggiatori ai quali in tal maniera viene offerta l’occasione di profittare di notizie esatte, copiose, utilissime. Viene pure distri- buito a molte Amministrazioni e Case commerciali ed industriali in Italia e all’estero. La grande diffusione che viene data a questo Indicatore e l’interesse che ha ormai assunto per quel tale ceto di persone fra le quali è specialmente fruttifera ed anche opportuna l’opera della réclame, tutto ciò è di garanzia per la ef- ficacia delle inserzioni. Le informazioni sono state raggruppate con intendimenti affatto moderni, di offrire cioè intorno ad una vastissima rete di viaggi, le notizie più disparate che vi si possano inserire e tali che sieno di interesse ‘a chiunque. Ogni pagina, del formato di cm. 40 per 32, porta nel prospetto le indicazioni ufficiali, cioè quelle di massimo interesse pubblico, un piccolo spazio solamente è riservato alla réclame, la quale assume in tal posto una eccezionale importanza. ‘ Il lato opposto è invece riservato interamente alla réclame, ed a questo scopo viene suddiviso in tante parti. # serietà colla quale viene compilata questa pubblicazione, fa si che essa si raccomandi di per sè ad ogni ramo del Commercio e Industria, come pure agli Alberghi, Restaurants, Stabilimenti Climatici, ecc. Dal Commercio del 25 Aprile 1899. N. 4505. ._ L’Indicatore generale della Navigazione generale italiana pel 1899 (album d’oro) edito in questi giorni a cura della « Pubblicità lagunare di Venezia » è riuscito un volume ancor più ricco e variato delle due edizioni, pure elegantissime, comparse nello scorso anno. Contiene un visibilio di notizie e illustrazioni d’indole commerciale, marittima, etnografica, ecc. d’indi- Scutibile vantaggio per quanti viaggiano o hanno affari di trasporto tanto in Italia che all’estero. Come estetica e come utilità, la pubblicazione "merita ogni fortuna. Varà A Dal Secolo del 28-29 Aprile 1899. N. 11861. La Pubblicità Lagunare di Venezia ha pubblicato anche quest'anno il suo pregievole Indicatore Generale album d’oro d’informazioni della Navigazione Generale Italiana, indispensabile non soltanto per le Agenzie "di navigazione, ma ancora per gli alberghi, case commerciali, ecc. Come già abbiamo constatato lo scorso anno, la disposizione delle materie è fatta con criterio pratico, de, così che con gran facilità si può trovare ogni notizia desiderata. L’album è in grande formato e ricco di illustrazioni. di «__—’—. Dalla Sera del 20-21 Aprile 1899. N. 108. RERRS .« Compilato per la prima volta nello scorso anno dalla premiata « Pubblicità Lagunare di Venezia » tti apprezzarono ed incoraggiarono quel pregievole lavoro. ._L’edizione 1899 è di gran lunga superiore alla prima. Splendide vignette con intercalate migliaia di éclames, interessantissima la pubblicazione non solo per il viaggiatore, ma anche per l’industriale e com- rciante che vi trova informazioni circa lo sviluppo delle aziende, contiene anche una guida della Tunisia rotizie relative alle Ferrovie e Società di navigazione italiane ed estere. — Se — eome dicesi — vi sarà enova un concorso di pubblicità, 1’ A/0um della Pubblicità Lagunare di Venezia sarà giudicato senza io superiore a tutte le pubblicazioni del genere. PUBBLICITA LAGUNARE CASA EDITRICE PER. PUBBLICAZIONI UFFICIALI E DI RÉCLAME INTERNAZIONALE più volte Premiata, Encomiata dal R. Governo, dalle Camere di Comm., ecc. Direzione e Amministrazione: Venezia AGENZIE: Milano — Genova — Siena — Roma — Napoli — Palermo — Bologna — Torino — Parigi — Bruxelles — Vienna — Tunisi Esclusività : Indicatori Ufficiali della Società di Nav. Gen. It.; del Lloyd Au- striaco ; — della R. U. S. A. Adria; - delle Società Topic e Rismondo ; dei Laghi Maggiore e di Garda, i Affissione di quadri nei Pontoni.e Vaporetti di Venezia; nel grande Stabilimento del Lido; nel Tramway Lido; nei pi- roscafi dell’ Adria ; Stabilimento Balneare Eldorado Lucia Napoli. Guida Commerciale Mangiarotti fondata nel 1865. Neptunia, organo della Società Regionale Veneta di Piscicoltura. Distribuzione di placcati e quadri Réclame nei Principali Alber- ghi, Ristoratori e Stabilimenti d’Italia, Francia, Belgio, Au- stria, Ungheria, Tunisia, e Levante. Affissioni volanti e nei quadri permanenti in Italia e all’ Estero Forfait per grandi Industriali, Esposizioni, ecc. Dagli Albergatori si, accettano in parte di pagamento Coupons d’ Hotels e Restaurant. Straordinarie facilitazioni - Preventivi gratis per qualangue genere di réclame sia di inserzioni che d'affisione Pronta esecuzione di cliché in genere riprodotti da disegni e fo- tografie. i Prima di fare qualunque réclame rivolgersi alla Pubblicità Lagunare = Venezia VITTI ANÈTANÈ ASSASSINI MNT DOMIDIA 45 Giusno Inaugurazione della Mostra Campionaria Indu- striale e Commerciale a Lido - Venezia, Creazione della Prem. Pubblicità Lagunare MIL Volume XIV TRAZOT ca CO ei [Notarisia Nentunia) N. ee a MAGGIO 10998 LNEPTUNTA RIVISTA FFALIANA DI PESCA ED AQUICULTURA MARINA = FLUVIALE - CUSTRE Premiata con medaglia pa ALL'ESPOSIZIONE DI MILANO 1894 ED ALL'ESPOSIZIONE DI TORINO 1898 Fondata e diretta dal Dott. D. LEVI - MORENOS Segretario di Redazione: MAMERTO CAMUFFO CTTU ORGANO. delle Società Regionali di Pesca ed. Aquicultura .-e delle Cooperative di Lavoro e Produzione tra pescatori Società Regionale Veneta e Società Lombarda di ‘Pesca ed Aquicultura — Co- mitato Filonautico e. Peschereccio.-— Famiglia Cooperativa tra Pescatori di ‘ Burano — Cooperativa di Lavoro tra Pescatori di Venezia — Società anonima . Cooperativa tra Pescatori dei fiumi e laghi Mantovani — Cooperativa di pro- po duzione Agnicola. iounssvesento SOMMARIO ‘Red. _ Congresso InfheRapioile di Pesca ed Aquicultara, A. Zennaro. — Per il commercio del pesce nelle città di terraferma. te Na — Mercato del pesce sulla piazzo di Milano. (5 E. Munch. — Osservazioni sulle cause del regresso dell’ ostreicuttura nel mar Piccolo di Taranto. Società di Pesca ed Aquicultura Società Regionale Veneta, — Della chiusura automatica a molinelli di Valle Serraglia i ì * (Relazione al Presidente della Sexione SIRO Ls Recensioni ‘Thorndike-N ourse, — Le Valli della Venezia, ‘ DiREZIONE ED AMMINISTRAZIONE DELLA « NEPTUNIA » S. STEFANO 2805 — VEN ZIA” i Prezzo d’ abbonamento annuo “alla Neptunia sola L: 152 — coi supplementi L. 20 : Gli. abbonamenti decorrono sempre dal Gennaio © quando non sono disdettì s’ intendono : , tacitamente rinnovati, WI carenate nnt TI i Di INSERZIONI: Concessionaria Esclusiva Premiata Pubblicità Lagunare in Venezia “Milano - — Genova — Siena — Roma — Napoli — Palermo — Bologna di Parigi — Bruxelles — Vienna — Tunisi _ - Vedi operino interne ! ! SR: Pareri della Sfampa Dal Popolo Romano del 13 Aprile 1899, N. 102. A Genova per le feste di S. Giovanni Battista vi sarà pure un concorso di pubblicità — ossia di tutoti i mezzi di réclame inventati, adottati o escogitati fino ad oggi. È Dopo aver visto, quest'oggi, la nuova edizione dell'Indicatore Generale della Navigazione Italiana, n È non concorriamo più poichè ci pare difficile che nel genere Albums di pubblicità sì possa riuscire ad un lavoro, che per compilazione, pregio tipografico e importanza commerciale, sia così splendido. i i | Quando l’anno scorso la premiata Pubblicità lagunare di Venezia compilò per la prima volta questi | Album, quasi tutti i giornali, compreso il nostro, le Camere di Commercio, i Ministeri com perenbiy e molt noti industriali non furono avari di lodi e di incoraggiamento. ? Ma l'edizione nuova del 1899 è sotto tutti i rapporti assai superiore alla precedente. sgienito infat i sono le molte centinaia di vignette illustrative per l’Italia e per l’estero, infinite e ben disposte le notizie di vero interesse che rendono utilissima tale pubblicazione non solo al viaggiatore, ma bensì al commerciante e all’industriale, che vi trova le maggiori laformuzioni circa lo sviluppo delle relative aziende. Geniali la scelta e la disposizione delle materie. } L’Indicatore contiene anche una guida ben fatta ed egregiamente illustrata della Tonisia, molte notizie relative alle nostre ferrovie del Mediterraneo, alle francesi, austriache, greche, ecc. ecc.: sat: de notizie relative alle altre principali Società di Navigazione dell’estero. i Se poi si/fien conto che vi sono intercalate circa 5000 réclames che hanno il vantaggio della perma nenza, si capirà facilmente quanto sia pregievole questa pubblicazione, che fa veramente onore alla Casa editrice, da quale’ ha corrisposto in modo più che degno alla fiducia della nostra maggior Società di Navigazione Noi non siamo giurati pel concorso di Ganova: ma, senza vedere il resto, riteniamo che 1’ Album della Pubblicità lagunare di Venezia, che è pure concessionaria degli albums pei laghi Maggiore e di Nara sarà | E LADO PIIRODE a tutte le sebobcazioni di questo gonbre, apparse finora in Italia. dal Fanfulla del 16 Aprile 1899, N. 102. L’anno SU ricevendo la prima N 1898, lodando l’idea della filionzion ela ‘dente della. Casa alla quale ne era stata affidata la concessione, pronosticavamo un avvenire tale quale si è FERMANDA, | avverato. ; Infatti l’edizione 1899 testè pubblicata e largamonte diffusa è assai superiore alla pi e Ria rend | molto utile al commerciante, all’industriale e al viaggiatore. La quantità e la scelta delle materie, la loro distribuzione. le splendide. illastrazioni - “d'Italia e del- l’estero fanno dell’Indicatore generale della Norigazione generale italiana una fra le più indovinate Dab blicazioni congeneri. i i PR pi ‘Dall'Italia del 16 Aprile 1899, N. 12. L’anno scorso questa Società compilava per la prima volta un 30 sotto il nome di Indicatore gene- rale della Navigazione italiana. L’annunzio era promettente e bentosto fioccarono lodi e SAFINA Caen da Camere di commercio, da in- dustriali, giornali. Quest'anno essa ha messo fuori un’altra edizione del detto a/dum, e noi che l'abbiamo vista ben com-| prendiamo le lodi che le prodigano tutti gli altri giornali compreso il Popolo Romano che dichiara. fino d’ora di astenersi dal concorso di pubblicità che si terrà a Genova, data una così formidabile concor rente. . ° Noi non sappiamo se il Popolo Romano faccia bene 0 no. È Constatiamo però il fatto che ridonda tutto a vanuaagio della Pubblicità lagunare di Venezia e lo ta la maggiore delle r6clame (nelle sue 5000 réclame). “PRA Dalla Perseveranza del 20 Aprile 1899. N. 14199. Ta premiata Pubblicità lagunare di Venezia pubblica anche dosvanito e.in un lito di grafi n langa | superiore per lusso e copia d’informazioni a quella già così splendida del 1898, l Indicatore della Naviga- zione Generale Italiana. Annunciando l’anno scorso la comparsa di questa pubblicazione, che veniva a col- mare una lacuna sentita da tutti quelli i quali, non avendo costante relazione d’affari colle regioni d’oltre mare, abbisognavano di esatte informazioni su questa o quella località, noi abbiamo già detto il maggior bene di essa, e ne abbiamo provata la pratica utilità. 0xgi, anzichè ripaterci, ci limiteremo a constatare che la copia delle indicazioni orarie si è di molto accresciuta, e che altrettanto potrebbe dirsi per ciò che ti guardano le notizie geografiche, statistiche ed etnografiche, di alcune delle principali città dell'Universo. ‘ ‘ —_ L’Album d’oro, così viene chiamato commercialmente, e a buon diritto, questo Indicatore generale, 1a” intercalato nel testo circa 5000 réclames e molte centinaia di splendide vignette illustrative per l’Italia e. per l’estero in modo che ogni commerciante o industriale, anche pel pratico criterio con cui sono disposte, le materie, può subito trovare colla massima facilità, le mag giovi informazioni cirea. lo sviluppo di quella. azienda che lo riguarda più davvicino. L’Indicatore contiene anche una guida ben fatta ed. egregiamente illustrata della” Tunisia, molte notizi relative alle nostre ferrovie del Mediterraneo, alle francesi, austriache, ecc., e tutte le SILE delatine i altre nrincipali Società di Navigazione dell’estero. Diremo per concludere, che, se l’Indicatore Generule è utilissimo ai ‘viag giatori in genere ‘e a qu hanno bisogno di attingervi le più svariate informazioni, esso riesce veramente indispensabile PRES G in Italia curano l’esportazione all’estero dei nostri pb MELE ) DI lo) NEPIUNIA ANNO XIV 10 31 MacggIo 1899 Congresso Inter-Regionale di Pesca ed Aguiculura VENEZIA 1899 Convegno delle Società Regionali Veneta e Lombarda PER LA PESCA E L’ AQUICULTURA Tra gli sforzi coraggiosi onde benemeriti cittadini si stu- diano di procurare al paese nostro quel benessere economico che deve costituire la base più salda dell’ edificio nazionale, sono senza dubbio meglio rispondenti alle condizioni e ai bi- sogni degli Italiani le iniziative che mirano ad accrescere col sussidio della scienza e della meccanica la produzione delle mol- | teplici fonti di ricchezza dalla natura generosamente elargiteci. Ciò si è compreso per quanto riguarda l’ agricoltura, la quale, a merito dei Comizi agrari, dei Consorzi d’ irrigazione delle Aziende sociali, delle Cattedre ambulanti e dell’ insegna- mento pratico in altre forme saviamente diffuso, s’ incammina verso un avvenire lieto di lusinghiere promesse, e dimostra nelle frequenti Esposizioni di prodotti, di, razionali colture, di macchine agricole il suo continuo incremento, Altre industrie, che pure traggono vita dalla vegetazione del suolo, accennano a svilupparsi sempre più: sola rimane stazionaria, inceppata da vecchi metodi e da vieti pregiudizi stranamente contrastanti col moderno progresso, quella che dovrebbe e potrebbe agevolmente estrarre una assai maggiore copia di ricchezza dalle aque dei nostri mari, dei nostri fiumi, dei nastri laghi fecondi, La pesca — e con essa l’aquicultura — è industria quan- t'altre mai suscettibile di largo sviluppo; ed è doloroso il constatare come agli eccitamenti dei pochi propugnanti la ne- 98 cessità di incrementarla, di perfezionarla, di favorirla in ogni maniera, abbiano risposto con troppo scarsi aiuti gli Enti mo- rali, coll’indifferenza }a maggior parte del pubblico. A quanti sentono la possibilità e comprendono i vantaggi pubblici e privati di un rinnovamento d. Jle industrie aquicole, a quanti si preoccup.no di migliorare insieme coll’ economia nazionale le tristissime sorti dei pescatori, incombe quindi l'obbligo di adoperarsi attivamente perchè la propaganda ini- ziata a tale uopo sei anni or sono e pertinacemente continuata dalla Società Regronale Veneta per la pesca e l'aquicultura e dalla sur consorella Lombarda, penetri e si estenda sempre più fra coloro che hanno autorità e modo di favorirla e di tra- durla in atto. Mercè l’opera modesta concorde e instanca- bile delle due Associazioni, un debole risveglio si è qua e là verificato ; le discussioni teoriche si sono fatte più frequenti e vivaci; nuovi problemi sono stati posti; altri, a torto negletti, risollevati; gli ammaestramenti che scaturiscono dalle corag- giose esperienze ed innovazioni tentate fuori d’Italia sono por- tati a conoscenza di tutti: è preparata così la strada a quelle riforme dalle quali dipendono la prosperità di una parte assai notevole della popolazione, l'incremento di un importante ramo del commercio, la creazione di industrie e di traffici largamente rimuneratori. La Società Regionale Veneta e la Società Lombarda credono pertanto giunto il momento di una manifestazione più estesa, la quale valga a richiamare l’attenzione del pub- blico su problemi ch’esso non ignora, ma che pure non ap- prezza al loro giusto valore, e, cogliendo l’occasione della III Mostra Internazionale d’ Arte, si danno convegno per l’ estate prossima in Venezia, allo scop> di trattare le principali questioni relative alla pesca e all’aquicultura. A tale convegno esse invitano tutti gli studiosi delle ma- terie che hanno stretta attinenza colle industrie aquicole, — co- loro che direttamente sono interessati alla pesca d’aqua dolce e di mare, alla preparazione e al commercio dei prodotti pe- scherecci, — le Autorità dalle quali può essere sotto vari a- spetti agevolata la soluzione dei problemi che si riferiscono all'’auspicato risveglio della pesca e dell’aquicultura. 99 Le discussioni avranno carattere essenzialmente pratico, e mireranno a conseguire nel più breve tempo quei miglioramenti ch’è ora ragionevole chiedere e sperare. Se l’altezza degl’ intendimenti può essere motivo sufficiente a bene prevedere del successo, è lecito. sperare in un largo concorso di privati cittadini e di autorevoli rappresentanti di enti morali poichè, giova ripetere, tutto quanto mira a ren- dere meglio produttive le maggiori fonti dell’attività e della ricchezza nazionale contribuisce a risolvere i maggiori pro- blemi politici e sociali del tempo nostro, — mentre che i voti collettivi, se frutto di matura riflessione e inspirati da sincero desiderio del pubblico bene, non possono rimanere a lungo inascoltati. IL ComiTATO ORDINATORE Presidenti onorari Cav. Comm. G. Vigoni Comm. Cav. Filippo Grimani Sindaco di Milano Sindaco di Venezia Presidente Generale Senatore Co. Luigi Sormani-Moretti Presidente della S. R. V. per la pesca o aquicultura Vice-Presidenti Generali Comm. Prof Pietro Pavesi Comm. Prof. Giovanni Canestrini Socio onorario della S. R. L. Primo Vice-presidente della S. R. V. Relatore Generale Prof. David Levi Morenos Segretario della S. R. V. e Socio onorario della S. R. L. Sezione d’aqua dolce Sezione marittima Presidente Co. Dott. Giuseppe Crivelli Ser- belloni, Presidente della S. RiGL. Vice-presidenti ‘ Senatore Lucchini comm. ‘avv. Giovanni, Presidente del Co- mitato d’ aqua dolce. Cav. Uff. Enrico Burguieres, Primo Vice-presidente della S. R L. Segretario Dott. Enea Carlo Mira Presidente Comm. avv. Alessandro Pasco- lato, Presidente della Sezione Marittima. Vice-presidenti Cav. Decio prof. Vinciguerra Monsignor Canonico Domenico Razza. Segretario Dott. Federico Tietze 100 MEMBRI: Alaggia comm. C., membro della Commissione consultiva per la pesca, Roma — Bellini A. vallicultore, Comacchio — Rer- mardi prof. G. G. direttore del com. fil. peschereccio della S. R. V. Venezia — Besana ing. G. vice-presidente della sez. Lariana della S. L. Milano — Bonivento Polliuto ing. vallicultore, Chioggia — Brovelli rag. A. segretario della S. L. Milano — Calvi nob. dott. G. vice-segretario della S. L. Mi- lano — Camutffo M. Redattore della Nepfuzza — Chiozzotto dott. L. direttore del giornale Za .erza di Chioggia — €Co- mello co. cav. A. presid. del Comizio Agrario di piscicultura di Chioggia — Cirio comm. F. esportatore di derrate alimen- tari, Roma — Contin co. di Castelseprio presid. del Co- mizio agrario di Venezia — De Kiriaki cav. A. S. presid. soc. M. S. fra pescatori, Venezia — Fiora cav. uff. colonn. C. vice-presid. della sez. Verbana della S. L. Milano — Foscari co. Piero, tenente di vascello, Venezia — Friedlànder comm. E. membro comm. cons. per la pesca, Roma — Giacobini dott. E. collaboratore della A:v:sta Marittima, Roma — Giglioli : comm. prof. E. membro comm. cons. per la pesca, Firenze — Issel comm. prof. A. membro comm. cons. per la pesca, Ge- nova — Lucchini cav. A. presid. della sez. Verbana della S. L. Milano — Meloncini ing. A. costruttore navale tecnico; Venezia — Meschinelli prof. L. segretario del Comitato vi- centino della S. R_V., Vicenza — Pasinetti cav. rag. P. amm. conti Marcello, Venezia — Penzo comm. E. presid. Congrega- zione di carità, Chioggia — Polti comm. avv. A. senatore e presid. della sez. Lariana della Soc. L., Milano — Rabbeno cav. A., Reggio Emilia — Ricotti dott. E. proprietario di ton- nara, Livorno — Romanelli comm. dott. A. consigliere di Stato e membro comm. consultiva per la pesca, Roma — Ro- manin Jacur comm. L. deputato, membro comm. prov. di pesca, Padova — Rizzetti E. deputato, proprietario dello stab. di piscicultura di Val Sesia — Rossetti don Carlo Caio, diret- tore del giornale La Gioventù di Chioggia — Scarpa dott. prof. G. presid. della commiss. prov. di pesca, Treviso — Sindaco di Burano, — Sindaco di Chioggia — Sindaco di Pettestrina, — Suppiei comm. G. presid. Camera di comm. Venezia — Fargioni Tozzetti cav. prof. A. membro comm. cons, per la pesca, Firenze — TeMllini prof, À, segretario comm. 101 prov. di pesca di Udine — Tutino cav. dott. V. segretario comm. consult. di pesca, Roma — Varagnolo prof. Eugenio, capitano marittimo, Venezia — Velo (conte di) D. vallicultore, Torri di Quartesolo, Vicenza — Veronese prof. cav. G. de- putato di Chioggia — Vivwanti dott. F., direttore della staz. di piscicultura di Belluno — YWeltolina dott. G. B. Vallicultore, Venezia. bè HGOLAMBNTO Art. 1. — Le Soczetà Regionale Veneta e Lombarda per la Pesca e ? Aquicultura si riuniscono in Congresso a Venezia allo scopo di trattare di interessi generali della pesca e della a- quicultura, ed invitano al loro convegno tutti i sodalizi e le persone che, anche nelle altre regioni d’Italia, notoriamente s'interessano a tali argomenti. Art. 2. — Il Congresso si terrà in agosto; ai signori Congres- sisti sarà fatto conoscere, a mezzo dei principali giornali po- litici italiani, la data deli’ apertura del Congresso almeno 15 giorni prima. Art. 3. — Il Comitato Ordinatore del Congresso è composto dei membri nominati dai Consigli d’Amministrazione delle due Società, scelti nel loro seno, e di persone estranee ad essi invitate dal Comitato stesso ad aggregarsi. Art. 4. — I due Consigli d'Amministrazione d’accordo nominano la Presidenza del Comitato. Art. 5. — La Sede del Comitato è posta in Venezia presso la So- cietà Regionale Veneta per la Pesca e l’Aquicultura, Campo San Stefano — Palazzo Morosini. Art. 6. — La Presidenza del Comitato Ordinatore è costituita di: un Presidente Generale; due vice-presidenti; due presidenti di Sezione ; due vice-presidenti d’ogni Sezione ; un Relatore Generale; un Segretario per ciascuna Sezione. Il Comitato si suddivide in due Sezioni : I. Pesca e Aquicultura di mare. II. Pesca e Aquicultura d’aqua dolce, Art. 7. — Ciascuna Sezione si suddivide in tre gruppi: | I. Economia. II. Tecnica, III. Legislazione. Art. 8. — Il Comitato ordinatore stabilisce l’ ordine del giorno 102 del Congresso e quindi gli argomenti da discutersi, nominan- done i singoli Relatori. Art. 9. — Ogni Congressista può far tenere relazioni proprie sia sui temi stabiliti, che su 4/7. Queste relazioni saranno presentate al Congresso, purchè inedite e pervengano al Co- mitato ordinatore almeno un mese prima del Congresso. Art. 10. — La sede della Sezione marittima è posta in Venezia presso la Sede del Comitato; quella della Sezione d’ aqua dolce presso la Sede della Società Lombarda per la Pesca e l’Aquicultura in Milano, Via Ugo Foscolo, N. 3. Art. 11: — Coloro che intendono inscriversi al Congresso devono : a) riempire la scheda d’inscrizione fatta loro tenere dal Co- ‘mitato ; 3) versare all’atto stesso al Comitato L. 5. ciascuno se appartenenti ad una delle due Società che indicono il Congresso, L. 10 se estranei ad esse. Coloro che intendessero inscriversi al Congresso e non avessero ricevuto la scheda, possono farne richiesta al Comitato. Art. 12, — Ognuno può inscriversi al Congresso senza prendere parte attiva ai lavori dello stesso. Art. 18. — Il Relatore Generale ha l’ufficio di raccogliere e coor- dinare le. Relazioni prese in considerazione dal Comitato, nonchè di presentarne le conclusioni e gli ordini del giorno alla discussione e votazione del Congresso. Art. 14. — Il Comitato rimarrà in carica anche durante il Con- gresso e si dichiarerà sciolto soltanto dopo la chiusura dello stesso e dopo liquidate tutte le pendenze e pubblicati e di- stribuiti gli Atti sopperendo alle spese coi fondi che avrà a disposizione. Art. 15. — Ai signori Congressisti saranno procurate le maggiori facilitazioni di viaggio e di p-rmanenza nonchè d'entrata all'Esposizione Internazionale di Belle Arti el ai Musei cit- tadini: pubblici e privati. ‘Art. 16. — Il Congresso sarà aperto dal. Presidente Generale del Comitato o da chi per esso L'assemblea dei cougressisti pio- cedera, quindi, tosto alla nomina a maggioranza di voti d.-l- l'ufficio di presidenza del Congresso. 103 Temi proposti pel Congresso I. Gruppo: Economia. I. — Provvedimenti per migliorare le condizioni della pesca marittima. a) Un istituto di credito per gli armatori di barche peschereccie. b) Istituzione di premi per la pesca marittima. II. — Delle tariffe ferroviarie per il trasporto del pesce fresco. III. — Provvedimenti per migliorare le condizioni dei pesca- tori resi inabili al lavoro. (l'annessione dei pescatori al beneficio della Cassa Invulidi per i murinai, ed alla legge degli infortuni sul lavoro). II. Gruppo -- Tecnica I. — Necessità e modi di conciliare gli interessi delle indu- strie, con quelli della pesca. II. — L'istruzione tecnica per |’ incremento della pesca e del- l’aquicultura. II{. — Modificazioni all'attuale sistema di chiusura delle Valli salse da pesca III. Gruppo — Legislazione. . I. — Le concessioni di aque pubbliche ai privati. II. — Provvedimenti per migliorare la sorveglianza sulla pesca. a) Specializzazione per gruppi idrografici dei Regolamenti concernenti l’e- secuzione della legge sulla Pesca. b) L’ istituzione di guardia-pesche e consorzi di sorveglianza fra pescatori. ITI. La legge delle bonifiche e la trasformazione delle paludi e laghi salsi in Valli da pesca. Per il commercio del pesce nelle città di terraferma Non saprei, a vero dire, come meglio incominciare ad appro- fittare dell'ospitalità accordatami in questa pregiatissima Rivista — grazie alla gentilezza del cortese suo direttore — senza toccare un argomento che forse da altri sarà stato, e chissà per quante volte e quanto magistralmente, svolto, ma che sara mai esaurien- temente trattato fino a tanto almeno che dall’alto non si cominci a prendere delle misure, effettuate le quali, ne avrà vantaggio grandissimo la classe dei pescatori in genere, e quella dei pesca- "tori marittimi in ispecie. 104 - Parlo del commercio del pesce nelle città di terraferma. E senza cercare troppo lungi gli esempi per dimostrare quanto questo commercio sia perfettamente bistrattato nelle città dove forse più facilmente e con più profitto il pesce andrebbe smer- ciato, mi attengo semplicemente a quanto succede qui in Milano, la città eminentemente commerciale e che dà vita a tante indu- strie, a tanti commerci, fuorchè a quello che è oggetto del mio articolo, tenuto calcolo che il commercio del pesce attuale sulla piazza di Milano è ben inferiore a quello che dovrebbe essere. Infatti, mentre nelle città di mare il pesce resta il cibo del povero, o meglio, del popolo, della massa, qui è il piatto prelibato del ricco, e fin qui, a ben guardare, c’ è niente di male ; nè trovo fuor di logica il fatto, ma il male si è che la vivanda prelibata del ricco è il pesce, perchè il pesce costa carissimo, e non già costa caro il vero pesce destinato alle mense signorili, ma quello eziandio che da noi quasi quasi si darebbe alle bestie, o si get- terebbe fra le spazzature. Le anguele, i marsioni e tutto quell'altro genere di pesce mi- nuto, che da noi forse risalirà alla media di 50 o 60 centesimi al chilo, quì, come vedrete dal listino che vi mando, varia sul mer- cato dai 90 centesimi alla lira, e messo poi in vendita al minuto) non vale meno di 1,50 o 2 lire al chilo! prezzi che danno l’idea di quelli del pesce di maggior pregio. Dal che ne consegue che è molto più economico nutrirsi di carni bovine o suine che non di pesce, perchè a quelle il popolo può accostarsi trovando della buona carne bovina, media, a cen- tesimi 90 al chilo, mentre il pesce, quello di mare, è caso tro- varlo a 1.20. E tutto questo a due passi, direi quasi, dal mare. E ne consegue ancora che chi soffre il danno è questa fonte vi- talissima di commercio delle nostre città marittime; commercio che, se regolato con altri criteri, sarebbe fonte di più forti e me- ritati guadagni. Per ottener questo però occorrerebbe anzitutto, come già l'hanno enunciato altri benemeriti, ed io ripeto tanto più volontieri perchè prevedo che la questione verrà trattata nel prossimo congresso, occorrerebbe, dico, adoprarsi per ottenere il ribasso ferroviario speciale per il trasporto del pesce, e, per Mi- lano, per l’esclusione del dazio sul pesce fresco. Ottenuti questi due benefici forse sarebbe più facile ottenere prezzi più conve- nienti anche sul mercato. Però c'è un altro grave inconveniente da superare. Ed è quello che quì, come sugli erbaggi, il com- mercio del pesce è manipolato da pochi, ec quei pochi, del resto. 105 logicamente, fanno pagar salata anche l’aqua dolce. Privi di con- veniente concorrenza, liberi da ogni sorveglianza, al servizio sol. tanto degli amanti del genere, liberi di vendere pan per focaccia, costretti a guadagnar tanto su poca merce, stretto il mercato su tre giorni per settimana, colla scusa delle tasse che li pigliano sino alla gola, è logico, ripeto, facciano pagar caro quello che loro, spesse volte, non costa che molto poco. E cito un esempio. Un giorno, e precisamente la vigilia di S. Marco (25 aprile) .di quest'anno, mi trovavo a Chioggia sulle mosse di partire per Milano; Chioggiotto, volevo portar qui un po’ di moleche (Maza- nette alla muta). I prezzi erano alti a Chioggia, e conseguen- temente le pagai una svanzica al chilo, cioè a 87 centesimi. Poste a casa mi costavano una lira. Otto giorni dopo, quando non c’era nessuna festa che turbasse la normalità dei prezzi pagavo le 720- leche a 2.50 al chilo, quì a Milano, mentre sapevo che a Chioggia costavano, al minuto, 40 centesimi. Ora, qualcuno potrebbe chiedere: è possibile, è permessa tanta avidità ? Io rispondo: è possibilissima e logicissima per le ragioni che ho suaccennate. Altro lagno. A Milano, eccetto i signori che lo fanno andare in tutte le salse, non si ama troppo il pesce. Perche ? Anzitutto perchè real- mente pel milanese il pesce è merce nuova e costosa, e non lo si sa confezionare, mi si permetta il vocabolo ; poi perchè è male presentato. 1mmaginarsi : una botteguccia con dietro un banco che dà sull’invetriata, o sul balcone; un po’ di pesce buttato li sul banco a basire, o castigato entro le casse d’ imballaggio, un po’ di ghiaccio sopra, e un fetore d’inferno che si sente lontano cento metri, ecco come si presenta il pesce a Milano, Solo uno o due negozi fanno eccezione alla regola, non mancando però di essere sprovvisti delle prime necessità. Pescheria? La c’è, ma di nome. Mancano i così detti cultori del genere, e, dato che ci sia, la c'è più per il pesce d’aqua dolce che per quello di mare o d’aqua salata in genere. Ora. chi s’ ha. da invogliare a comperare il pesce così caro e così Dal confe- zionato e peggio presentato ? Passate a caso per Via Orefici e sentirete certo da un capo all’altro della strada che lì si vende pesce, ma turatevi il naso per amor di Dio! E se avete il coraggio, penetrate nella bottega dove si fa lo smercio del genere e se l’olfato ha l’eroismo di af- 106 frontare il pericolo, la vista non resiste allo spettacolo dello scempio orrendo. Dio che mantecche! Concludendo dirò che se in tutte le città di terraferma il commercio del pesce si pratica come qui, questa parte grandis- sima della ricchezza italiana non è non solo sfruttata, ma neanche peranco conosciuta. Qui a Milano, siamo più che 65 mila veneti, altrettanti indi- vidui quindi che amano il buon pesce, perchè mercè le città ma- rittime del veneto il nostro pesce è abbastanza bene conosciuto e consumato nella nostra regione. Se qui il pesce fosse meglio curato e sno presentato sa- rebbe anche meglio venduto, non in quanto a prezzo, ma in quanto a qualità, perchè, se non altri, comincierebbero ad acqui- starlo quei veneti che qui risiedono. E rammento che, apertosi in Via Ratti un negozio di pesce fritto, cotto e venduto un po’ a prezzi moderati, i veneti al mezzodì accorrevano in folla a farsi provvista. Per ottenere però il desiderato occorre anzitutto : 1. Il ribasso ferroviario. 2. La confezionatura che dia più garanzia della freschezza della merce. 8. Moderare i prezzi della piazza. 4. Presentarlo con po’ più di decenza ai consumatori. Reso più vivo il commercio del pesce in questa ed in tante altre città dell’Italia, che, nazione eminentemente marittima, il pesce realmente in gran parte non conosce che chiuso in iscatole o marinato, il pescatore da per sè. solo avrà già risolto uno dei più grandi quesiti, perchè il guadagno è fonte d’ogni benessere. E per indicare il mezzo, a mio modo di vedere, di raggiun- gere l’intento desiderato, parlerò alla prossima volta. Milano, Maggio 1889. A. ZENNARO Mercato del pesce sulla piazza di Milano dal 21 al 28 Maggio 1899 Pesce di Mare Tonno ; È .. al: Kg. da Li 2.500 L. 3:00 Brancino grosso . ; , » »; AO » piccolo . i ; » » 3.00» 3.50 107 Cefali 0 : ; . al Kg. da L. 1.60 a L. 1.80 Volpine f ì . 7 » va 2 bi» 2.60 Orade 3 È È i » » 2.00. »> 2.20 Sfoglie 5 ì i : » » 2.20» 2.60 Triglie P 2 ; È » pi 0 Barboni: . -». 4 h » » 140» 41.80 Calamai : È " 5 » dR®:00 230 Merlani i - : à » I Lene o AU) Pesce di Lago Tinche : 3 È - al Kg. da L. 1.25 a L. 1.45 Luci . ; ? } ; » wi RO 120 Persico è È 3 ; » VELA A.50 Agoni è é é ; » DOT AO Trota . È i 2 A » A 00 Anguilla (Lago di Garda) . » » 2.50 — Storione , A ; i » » 4.00» 4.50 Pesce di Canale Assortito . ; î _c'al--Kewdath4407a L38220 Anguille . SESTA : » » 1.70: » 1.90 Pesce Minuto In sorte. ; 4 sal Ke dda 0:90 100 Gamberi di Gania , 7 » 1.50» 4:80 Rane vive . I; : 5 » 0:60.» 0.70 Milano 28 Maggio 1899. ASI Osservazioni sulle cause del regresso dell’ ostreicultura NEL MAR PICCOLO DI TARANTO Da diversi anni, e più specialmente da un triennio, l’ ostricultura tarantina accenna ad una decadenza, che merita di essere studiata da coloro che s’interessano al progresso di questa industria nazionale nella provincia di Lecce. Queste poche righe potranno forse servire a richia- mare la loro attenzione sugli errori commessi e spingere a cercare gli opportuni rimedi ad un male che ora va crescendo. Pochi anni fa, i padroni dei vivai dell’ostricultura erano 32, ognuno 108 con una numerosa famiglia. — Man mano che i loro figli, allevati nello stesso mestiere, arrivavavano ad età maggiore essi creavano nuove fa- miglie. La produzione non era più sufficiante per far vivere tutta questa classe, e quindi la necessità di estendere l'industria si fece vivamente sentire. Spinti dalla naturale concorrenza fra di loro, essi non potevano ottenere sempre un prezzo sufficientemente rimuneratore per i loro pro- dotti, e questo rendeva la loro situazione ancora più difficile. Essi al- lora, uscendo a poco a poco dai confini della zona fittata loro, hanno allargato i loro vivai occupando una parte del mare demaniale. Per diversi anni essi vi furono tollerati, ma poi i loro vivai essendo arri- vati ad impedire il movimento delle navi da guerra sull’asse prolun- gata del canale navigabile, la Regia Marina iniziò pratiche per farli ritirare nei confini loro prestabiliti. Queste pratiche durarono tre anni, perchè gli ostricultori si difendevano con preghiere e suppliche, le quali, visto le condizioni misere dei più, trovavano eco nel.cuore del- l'ammiraglio Turi, allora comandante superiore a Taranto. Egli però, costretto dalle necessità del servizio, dovette alla fine usare un poco di severità, ma non fu che dopo della sua partenza che l'Autorità ma- rittima riuscì a far sgombrare la zona del mare demaniale abusivamente occupata e che era di circa 250000 metri quadrati L’ostricultura si vide allora mancare lo spazio aqueo, e quindi pure il pane ai suoi lavoratori, molti dei quali dovettero fare dei debiti per poter tirare innanzi. Essi allora domandarono con insistenza alla So- cietà Conduttrice del Mare Piccolo altre zone per la loro coltura; questa per prova diede dei posti in un luogo lontano dagli altri vivai a tre ostricari, che videro immediatamente crescere le loro ostriche e migliorare la qualità e quindi migliorarono pure di molto le loro con- dizioni finanziarie. La concorrenza di questi tre vivai divenne insop- portabile agli altri che erano rimasti stretti in una zona che porta il numero 38. Essi allora iniziarono una serie di ricorsi in massa alle autorità locali, reclami e telegrammi ai Ministeri e tentativi di occu- pare arbitrariamente le calate da pesca. Tutto ciò fu però inutile: i loro bisogni non furono compresi, come non fu compreso il motivo patentemente umano che li spingeva ad atti inconsulti. i L’anno passato essi dovettero rinnovare il loro contratto di sub- affitto con la concessionaria e, da genti poco accorte che sono e forse spinte da alcuni di loro, che sembrano di aver un interesse speciale nella loro rovina, lusingandosi di afferrare poco a poco il monopolio di questa industria, essi che in trentadue si lagnavano giustamente di 109 essere troppo stretti nella famosa zona N. 38, si obbligarono di rima- nervi cinque anni in quarantacinque. È ben vero che furono loro promesse altre zone, ma sei mesì sono passati ed ancora nulla si è fatto in questo senso. Se questa nuova concessione fosse stata .fatta nel mese di agosto dell’anno pas- sato, dando solo un centinaio di metri quadrati proporzionatamente ad ogni ostricultore, la produzione di quest'anno sarebbe stata molto maggiore e si sarebbe venduta a miglior prezzo. Quindi gli ostricari si sarebbero trovati in grado di soddisfare ai loro impegni verso la So- cietà Conduttrice. La produzione non è proporzionata alla vendita probabile e, se lo fosse, questa industria darebbe a tutti quelli che la fanno un mag- giore reddito. Ma nessuno ha il diritto di sindacare gl’ interessi privati” altrui se non con buoni consigli disinteressati, e perciò non si può neppure per il loro bene costringere gli ostricari a diminuire la loro produzione, e, quantunque questo avvenisse nella situazione attuale dei vivai, la qualità non potrebbe migliorare. La distanza di tredici metri, da un vivaio all’altro, fissata nel ca- pitolato di affitto, non è sufficiente per l’ allevamento delle ostriche, ma bensì per il passaggio delle barche, come d’altronde è detto chia- ramente nello stesso capitolato, L’ostrica si nutrisce di 1hizopodi, monade, spore di alghe bryozoi, diatomacee ed altre criptogame, delle proprie larve come di quelle di altri molluschi, Ora tutti questi organismi infinitamente piccoli vengono portati all’ostrica, che muovere non si può, dalle correnti. Se vicino ad un vivaio, dalla parte da dove vengono queste correnti, ve ne sono una dozzina di altri, i pali di questi ed i loro pergolari di ostriche di- vidono ed attutiscono la forza di queste correnti. Le ostriche rigettano l’aqua dalla quale esse hanno estratto il nutrimento, ed è questa che passa ai vivai interni della famosa zona N. 38 Nella quale solo quelli che sono vicini agli angoli possono sperare di avere una produzione passabile. All’industria dell’ostricultura nel Mare Piccolo occorrono altre zone, queste sono libere e sarà un vantaggio per la Società concessionaria di accordarle ai suoi debitori più poveri, affinchè migliorando la loro produzione essi siano in grado di soddisfare puntualmente ai loro impegni. E. MuncH. 110 Società Regionale Veneta per la Pesca e l'Aquicaltarà Della chiusura automatica a molinelli di Valle Serraglia Relazione all'on. A. PASCOLATO Presidente della Sezione Marittima. — Venezia Con deliberazione presa nel novembre p. p. la Presidenza della Sezione Marittima ha pregato i consoci comm. G. Cane- strini, prof. D. Levi Morenos, ing. G. Bullo, dott. G. B. Vol- tolina e ing. Bonivento di voler riferire in modo speciale alla Società, dopo aver chiesto al sig. conte di Velo il permesso di far visitare la sua valle e il nuovo congegno di chiusura da alcuni soci vallicultori. Varie, ragioni indipendenti dalla volontà della Commissione fecero rimandare la visita fino al giorno 1 marzo p. p. In detto giorno la gita si effettuò e, oltre al prof. D. Levi Morenos e dott. G. B. Voltolina, membri della Commissione precedente- mente fissata, vi presero parte, invitati dal Sen. co. Sormani Moretti, i signori Egidio Voltolina e Carlo Ravagnan proprie- tari di valli, Francesco Chiereghin capo valligiano; Giacomo Tagliapietra conduttore di valle, Pao!o Camuffo valligiano, il dott. Federico Tietze naturalista e Giovanni Minotto tecnic) della Cooperativa fra pescatori di Venezia. Con lancia a vapore gentilmente concessa dal signor C »rlo Walther del Comitato Filonautic> e Peschereccio, i git:nti si recarono fin presso la valle, dove il conte di Velo fece yen- tilm nte trovar le barche, che condussero a vedere i molinelli, intorno al cui funzionamento il conte stesso diede le più ampie ed esaurienti spiegazioni. Ora noi ci dispensiamo da una particolareggiata descrizione riferendoci a quanto fu fatto pubblicamente conoscere dallo stesso sig. conte di Velo a mezzo del suo opuscolo : C4zusura automatica a molinelit per valli salse, e bastando le figure che inseriamo (*). (*) Ringraziamo vivamente il sig. conte di Velo, che, dietro nostra ri- chiesta, ci forni i clichés per le illustrazioni. 11] Scopo dei molinelli è dunque di stabilire più prontamente che sia possibile il livello fra l’aqua della laguna aperta e quella della valle impedendo così che all’arrivo di sovrabbondanti masse d'aqua la chiusura a grzstole, non potendo reggere al peso, debba squarciarsi. L’inventore dei molinelli per avere un costante livello del. l’aqua in valle si propone di sostituire all'attuale chiusura delle cogolere a tutta gr:szola una in muratura o in panconate di legno, come mostrano le figure 1 e 2. Vig. 2 112 Ma, prescindendo dal fatto che molto facilmente questi la- vori sarebbero ostacolati dalla legge per la conservazione la- gunare, la Commissione, in base alle osservazioni dei gitanti giunte per iscritto al Segretario Generale della S. R. V. dott. D Levi Morenos, pur lodando l’idea della nuova chiusura in muratura o in panconate di legno, trova che essa verrebbe molto ostacolata dall’ enorme spesa che porterebbe con sè e dalla quasi assoluta impossibilità di trovar un suolo stabile sul quale porre le fondamenta. Fig. 4 ua SIN 113; Riguardo poi ai mulinelli che possono applicarsi anche col sistema di chiusura a grisiole, come vedesi dalle figure 3 e 4, la Commissione ha potuto constatare che l’invenzione del chia- rissimo conte di Velo segna un primo ed importantissimo ten- tativo per introdurre una innovazione negli odierni sistemi di chiusura delle valli semi-arginate, tentativo che l’ esperienza confermerà, specialmente se l’autore, non stancandosi nei suoi pregievoli esperimenti, continuerà a portare alla sua invenzione quei perfezionamenti che certo egli stesso potrà e vorrà esco- gitare per render sempre più adatti i mulinelli allo scopo pel quale sono adoperati nell’ economia della. sua valle. La Commissione dunque trova che sarebbe molto oppor- tuno : I. Cercare il modo di far deviare le alghe od altri galeg- gianti che ora potrebbero comunque ostacolare il movimento dei molinelli. II. Rendere funzionabili i molinelli al bisogno senza essere costretti a mandare un uomo a togliere i catenacci, che li ten- gono fermi per una delle pale, perchè in tempo di burrasca e specialmente di notte sarà, se non impossibile, certo molto difficile, e pericoloso far arrivare gli uomini ai molinelli. Venezia, Maggio 1899. Per la Commissione Il Relatore FEDERICO TIETZE Dopo compilata la soprascritta relazione siamo venuti a cono- scenza di una modificazione introdotta dal Chiar. Conte di Velo ai suoi molinelli allo scopo di renderne automatica la chiusura e l’aper- tura senza bisogno del catenaccio, modificazione che dietro nostra ri- chiesta, ci venne descritta dallo stesso inventore in una sua lettera della quale riportiamo il brano seguente ; « La pratica avendomi dimostrato che il molinello, per rispondere « pienamente al suo ufficio e riescire veramente automatico, doveva fun- « zionare indipendentemente dal concorso del valligiano per doverlo a « suo tempo aprire e chiudere, e che inoltre il suo movimento doveva « essere tanto nel suo principio che nel suo finire molto accelerato « onde escludere affatto il timore che altrimenti nella sua iniziale lenta « rotazione potesse concedere una qualche fuga al pesce; per tutto « questo ho ideato di togliere il catenaccio in legno sostituendovi una « lamina di ferro zincato in una delle sue ale per modo che questa, I 114 « resa più pesante delle altre, avesse a mantenerlo costantemente « chiuso e metterlo in movimento solamente quando, e non prima, < sia arrivato un determinato volume d’aqua sopra il pancone per « obbligarlo a girare celeremente. Per tale fatto noi otteniamo egual- « mente il suo arresto immediato ancora prima che l’aqua abbia a « livellarsi fra Laguna e stagno vallivo. « La pratica poi insegnerà quanto abbia ad essere pesante la lamina « di ferro applicata per ottenere quella maggiore o minore resistenza vo- « nuta all’aqua sopraveniente. » Abbiamo anche visto il modello modificato all’ esposizione dei lavori industriali premiati dal R. Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti. Ora noi non intendiamo di esprimere un giudizio definitivo sfa- vorevole permettendoci di far notare che con questa disposizione, quando la spinta dell’aqua non sia molto forte, il molinello non gi- rerà e la pala pesante verrà allontanata dalla sua posizione verticale lasciando così aperta una via al pesce. Tuttavia noi non possiamo che lodare i continui tentativi che il Conte di Velo fa per rendere più che sia possibile perfetta la sua in- venzione e gli auguriamo che la pratica dimostri l’utilità della citata modificazione. Bagle RECENSIONE LE VALLI DELLA VENEZIA, — Lessi in questi giorni una interessante memoria presentata al Congresso Internazionale di Pesca marittima di Dieppe, stampata a Parigi nel corrente anno, sulle Valli della Venezia del signor Thorndike-Nourse. È la prima volta che questo genere di coltura, proprio delle sole Venete La- gune, forma l'oggetto di studio per parte degli scienziati stranieri, perchè né M. Coste, nè M. M. Quatrefages, nè Miller, nè Gobin, nè Rochè che pure si sono occupati della piscicultura marina ita- liana, hanno visitato nè descritto gli stabilimenti piscicoli della Venezia. L'Autore della memoria parla con buona cognizione di causa, e deve essersi fermato a lungo da noi se ha potuto fare una piccola monografia illustrata da carte e da fotografie, esatta, chiara e con- cisa, pregi questi non piccoli. Tratta brevemente del fondo delle Valli, delle varie specie di pesci, di molluschi, di crostacei che vi si coltivano; coll’amore d’artista descrive i varî laberinti ed i sostegni che servono alla cattura del pesce ed al movimento del- ia 115 l’aqua. Le cause che determinano la grande pesca fatta in autun- no, la zeontata dei pesciatelli sono bene esposte. Pure è chiara- mente spiegato come si possa prendere il pesce maturo per il mercato, e come a mezzo del canal conduttore dell’aqua dolce del dislivello e della rete metallica si obblighino i piccoli pesci ad egstrar nei depositi per le conserve degli annì successivi. Forse si diede un’ importanza eccesiva al grado di salsedine dell’ aqua e non se ne. iliede alcuna a quella della temperatura che a mio avviso se non è la sola è per lo meno una fra le cause per la quale il pesce in certi momenti, all’avvicinarsi dell’inverno e nello imperversare della burrasca tende a riparare nelle conserve dove è richiamato da un’aqua dolce, ma meno fredda e da condizioni tali di temperatura e di salsedine da garantire sufficientemente la sua esistenza. Speriamo che il sig. Thorndike-Nourse, che ha preso tanto a cuore questo ramo dell’industria piscicola, vorrà estendere i suoì studi anche ad altri sistemi di Valli che si trovano nell’E- stuario Veneto, cioè a quello delle Valli semiarginate. Queste se non raggiungono l’ ideale di uno stabilimento tipo o modello, pos- sono però da un altro lato destar un grande interesse per i vantaggi che se ne possono ricavare sulla montata, sul mag- gior sviluppo dei pesci, e sul sistema di richiamar il pesce nelle peschiere dovuto più che altro alla diversa temperatura dell’aqua che paralizza l’istinto della emigrazione, sia pur per breve tempo, con quello della conservazione. GIO. BATT. VOLTOLINA. Direttore e Proprietario responsabile Dott. D. Levi-Morenos Az. Gosso in Ghioggia Albergo Ristoratore Caffè e Birraria con Giardino VIA. VITTORIO EMANUELE! tal Sen Sl e ii nil nl tl Vl den el den li nl et Ù HOTEL D'ITALIE BAUER E Restaurani Baner - Grinwald GIULIO GRUNWALD Senior, Proprietario O SR e Venezia 1899 — Tip. Nodari SSIS È U ) TERME D’'ABANO stazione sulla Ferrovia È î È een | r pero .d"%0t i VENEZIA-PADOVA-BOLOGNAÈ "tcssr È lo STABILIMENTI Br | DUE TORRI E MOROSINI » Div. Questi due antichi stabilimenti situati in prossimità della ri- nomata Sorgente Termale di Abano sono forniti di ogni confor- tabile: eccellente cucina, servizio inappuntabile, sala di lettura e musica, giardino, passeggi ombrosi, vetture per gite ai Colli Eu- ganei ed apposito servizio di posta e telegrafo. I fanghi ed i bagni termali di Abano, per secolare esperienza sono efficaci in un vasto campo di malattie. Tali sono moltissime che si riferiscono agli organi del movimento, cioè il reumatismo articolare, l’artrite deformante, le cossite, i tumori bianchi, le an- chillosi. Giovano ancora in alcune affezioni chirurgiche, cioè ci- catrici di ferite, postumi di traumi, di lussazioni, di distorsioni, di fratture ecc. Sono altresì efficaci nelle paralisi, nelle nevralgie e nevriti, nelle dermatosi croniche, negli erpeti, eczemi, prurigine, urticaria, ecc. Le terme di Abano sono raccomandate inoltre nella cura della scrofola, della rachitide, della gotta, nella sifilide ter- ziaria, ecc. î Negli stabilimenti havvi anche materiale per doccie, elettri- cità e massaggio da impiegarsi in molte malattie, nelle quali oltre il fango ed il bagno termale si richiede l’uso di questi mezzi curativi. Direttore medico Salvagnini dott. cav. Ulderico, da molti anni addetto agli stabilimenti. Sì fanno pensioni che comprendono alloggio, vitto e cura adu:710; 9; 87, O. Per ottenere un ribasso nei prezzi converrà portarvisi nei mesi di Giugno e Settembre. — Tariffe a richiesta. Omnibus alla stazione di Abano a tutti i treni. I treni diretti si fermano alla stazione di Abano dal I. Giugno al 30 Settembre. Abano, Marzo 1899. @ IL CONDUTTORE. ZANINI ANTONIO Dal Corriere di Napoli del 25 Aprile 1899. N. 114, L’Indicatore generale della Navigazione generale italiana di cui la Pubblicità lagunare ha poco fa pub- icato la seconda edizione merita veramente il bel titolo soprascritto. L’ Album d’oro non si potrebbe inti- lare altrimenti, ed è tale che segna l’ultimo tipo di perfezione a cui in questo genere di lavori si possa venire. In fatto di indicazioni, non se ne potrebbero trovare altrove nè in maggior numero nè più com- ete: basta dare un’occhiata alla prima pagina in cui è l'indice delle materie, fra le quali oltre le infor- {mazioni relative all’organismo della Navigazione generale italiana, ai suoi itinerari, e oltre quelle relative {alle altre principali Società di navigazione, si comprendono innumerevoli illustrazioni ordinate sistematica- mente e moltissime notizie sulle Società ferroviarie non solo italiane, ma francesi, austriache, greche, e una ‘guida illustrata copiosissimamente di una escursione in Tunisia. Quanto alla nitidezza e alla bellezza delle dUInstrazioni sia che riproducano vedute pittoresche o luoghi famosi o monumenti celebri di qualche città nostra. o forastiera, sia che riproducano quadri o scene di vario soggetto, sia che completino una delle cin- quemila réelames contenute.nell’albo, sono tali che basterebbero per se sole a dare un valore prezioso @ questo mirabile Indicatore il cui valove dal punto di vista ilell’utilità pratica è inestimabile. Si capisce agevolmente di che utilità singolare pos:a essere per chi viaggia questo Zadicatore che gli a da guida e da cicerone a un tempo; ed è certo superfino rilevare che per la stessa copia delle réelames lo rende estremamente giovevole ai commercianti e agli industriali. La Pubblicità Lagunare s'era già. con la sua prima pubblicazione dell’anno scorso, meritate le maggiori congratulazioni sia dal Ministero di Agri- coltura Industria e Commercio, sia dalle Camere di commercio, sia dai commercianti; ma lV’edizione con cri quest'anno concorre alla gara di pubblicità banditasi a Genova ha, come dicevamo, raggiunto il massimo li- mite della perfezione, sicchè ci pare impossibile non debba di molto prevalere s1 tutte le opere concorrenti. il | î | Dal Sole del 22 Aprile 1899. N. 95. L’anno scorso la Pubblicità Lagunare di Venezia compilò per la prima volta ua elegante Indicatore generale della Navigazione Generale Italiana, Album d’oro d’informazioni, del quale ci s amo allora occupati. Ora la stessa Casa Editrice, più volte premiata, ha pubblicato la nuova edizione di questo Indicatore, npliato e migliorato. Lavoro che per compilazione, pregio tipografico ed importanza commerciale è riuscito splendido e superiore a quello del 1898. «le notizie variate che vi sono raccolte sono utili ed indispensabili per i forestieri, per i viaggiatori, per i commercianti e per gli industriali. Questo Indicatore oltrechè nelle sale di 1.* e 2.* classe, di tutt .i battelli e nelle Agenzie sociali, viene esposto negli Alberghi, Restaurants, Clubs, negli Stabilimenti Clima- ci e Balneari, in ogni luogo insomma ove affluiscono massimamente i forestieri ed i viaggiatori ai quali im tal maniera viene offerta l’occasione di profittare di notizie esatte, copiose, utilissime. Vietie pure distri- bnito a molte Amministrazioni e Case commerciali ed industriali in Italia e all’estero. La grande diffusione che viene data a questo Indicatore e l’interesse che ha ormai assunto per quel tale ceto di persone fra le quali è specialmente fruttifera ed anche opportuna l’opera della réclame, tutto ciò è di garanzia per la et- icacia delle inserzioni. «Le informazioni sono state raggruppate con intendimenti affatto moderni, di offrire cioè intorno ad una stissima rete di viaggi, le notizie più disparate che vi si possano inserire e tali che sieno di interesse a chiunque. FESTA: Ogni pagina, del formato di cm. 40 per 32, porta nel prospetto le indicazioni ufficiali, cioè quelle di massimo interesse pubblico, un piccolo spazio solamente è riservato alla réc/ame, la quale assume in tal to una eccezionale importanza. ; i Il'lato opposto è invece riservato interamente alla réclame, ed a questo scopo viene suddiviso in nie parti. Go i i i La serietà colla quale viene compilata questa pubblicazione, fa si che essa si raccomandi di per sè ad. ni ramo del Commercio e Industria, come pure agli Alberghi, Restaurants, Stabilimenti Climatici, ecc. Pelgrn Dal Commercio del 25 Aprile 1809. N. 4505. \ S L’Indicatore generale della Navigazione generale italiana pel 1899 (album d’oro) edito in questi giorni cura della « Pubblicità lagunare di Venezia » è riuscito un volume ancor più ricco e variato delle due dizioni, pure elegantissime, comparse nello scorso anno. . Contiene un visibilio di notizie e illustrazioni d’iadole commerciale, marittima, etnografica, ecc. d'indi- ttibile vantaggio per quanti viaggiano o hanno affari di trasporto tanto in Italia che all’estero. Come estetica e come utilità, la pubblicazione merita ogni fortuna. ‘Dal Secolo del 28-29 Aprile 1899. N. 11861. Ta Pubblicità Lagunare di Venezia ha pubblicato anche quest'anno il suo pregievole Indicatore Generale album d'oro d’informazioni della Navigazione Generale Italiana, indispensabile non soltanto per le Agenzie li navigazione, ma ancora per gli alberghi, case commerciali, ecc. © Come già abbiamo constatato lo scorso anno, la disposizione delle materie è fatta con criterio pratico, x ;osì che con g.an facilità/si può trovare ogni notizia desiderata. L'album è in grande formato e ricco. di Mustrazioni. | vi CRE |. Dalla Sera del 20-21 Aprile 1899. N. 108. _...-. Compilato per la prima volta nello scorso anno dalla premiata « Pubblicità Lagunare di Venezia » tti apprezzarono ed incoraggiarono quel pregievole lavoro. L’edizione 1899 è di gran lunga superiore alla prima. Splendide vignette con intercalate migliaia di ames, interessantissima la pubblicazione non solo per il viaggiatore, ma anche per l'industriale e com- ‘ciante che vi trova informazioni circa lo sviluppo delle aziende, contiene anche una guida della Tunisi notizie relative alle Ferrovie e Società di navigazione italiane ed estere. — Se — come dicesi — vi sarà enova ur concorso di pubblicità, 1 A70wm della Pubblicità Lagunare di Venezia sarà giudicato senza io superiore a tutte le pubblicazioni del genere. saapot D A 3 PUBBLICITÀ LAGUNARE CASA EDITRICE PER. PUBBLICAZIONI. UFFICIALI E DI RÉCLAME INTERNAZIONALE più volte Premiata, Encomiata dal R. Governo, dalle Camere di Comm., ecc. Direzione e Amministrazione : a enezia > 6 AGENZIE : Milano — Genova — Siena — Roma — Napoli —. Palermo — Bologna — Torino — Parigi — Bruxelles Dai Vienna — Tunisi Esclusività : Indicatori Ufficiali della Società di Nav. Gen. It.; del Lloyd Au- striaco; —-della R. U. S. A, Adria; - delle Società opa (te Rismondo; ; dei Laghi Maggiore e di (rarda. Affissione di quadri nei Pontoni e Vaporetti di Venezia; nel grande Stabilimento del Lido; nel Tramway Lido; nei pi. roscafi dell’ Adréa ; Stabilimento Balneare Eldorado. Lucia. . Napotà. Guida Commerciale Mangiarotti fondata nel 1865. Neptunia, organo della Società Regionale Veneta di Piscicoltura, Distribuzione di placcati e quadri Réclame nei Principali Alber- “ghi, Ristcratori e Stabilimenti d’Italia, Francia, Belgio, Au- DRY si stria, Ungheria, Tunisia, e. Levante. Affissioni volanti e nei quadri permanenti in Italia e all'Estero Forfait per grandi Industriali, Esposizioni, ecc. Dagli Albergatori si accettano in. parte di PESCO Conpana, î d' Hotels e Restaurant. Straordinarie facilitazioni - Preventivi pratis per lt cur > Li dl reclame sia di inserzioni che d'affissione Pronta esecuzione di. clichè in genere riprodotti da disegni e fo REL tografie. Prima di fare qualunque réclame rivolgersi = Pubblicità Lagunare - Venezia. 15. Giusno Inaugurazione della Mostra Campionaria nd — | striale e Commerciale a Lido: - Venezia, reazione della #0 Pubblicità Eaginare Cai VR QFpoD£e 1800 x Volume XIV È, ide (Serie Notarisia-Neptunia) ‘15 GIUGNO 1099 RIVISTA ITALIANA DI PESCA ED AQUICULTURA MARINA - FLUVIALE - LACUSTRE Premiata con medaglia d’oro ALL'ESPOSIZIONE DI MILANO 1894 ED ALL'ESPOSIZIONE DI TORINO 1898 Fondata e diretta dal Dott. D. LEVI - MORENOS Segretario di Redazione: MAMERTO CAMUFFO ORGANO delle Società Regionali di Pesca ed Aquicultura ‘e delle Cooperative di. Lavoro e Produzione tra pescatori Società Regionale Veneta e Società Lombarda di Pesca ed Aquicultura — (Co- mitato Filonautico e Peschereccio -— Famiglia Cooperativa tra Pescatori di . Burano — Cooperativa di Lavoro tra Pescatori di Venezia — Società anonima Cooperativa tra Pescatori dei fiumi e laghi Mantovani — Cooperativa di pro- duzione Aquicola. A. Bellini. — La produttività. naturale delle Valli di Comacchio nei riguardi della pesca delle anguille (con tavola illustrativa). D. Razza — Il guadagno dei pescatori e la pesca a vapore, } Società di Pesca ed Aquicultura i Soa: ‘Regionale Vereta. — Corso pratico di lezioni per i pescatori. Società Lombarda. — Convocazione dell’ Assemblea Generale Ordinaria dei Soci midi aa Direzione ED AMMINISTRAZIONE DELLA « NEPTUNIA » S. STEFANO 2805 — VENEZIA mA È Prezzo d’ abbonamento annuo alla Neptunia sola L. 12 — coi supplementi L. 20 Gli abbonamenti Li sempre dal Gennaio e quando non sono disdetti s° intendono È “ARP tacitamente rinnovati. INSERZIONI: Concessionaria Esclusiva Premiata Pubblicità Lagunare in Venezia — Filiali: Milano, Napoli, Palermo Agenzie : Roma, Genova, Torino, Bologna, Parigi, Vienna, Tunisi -. Vedi copertine interne !! CONSULTORIO MEDICO — CHIRURGICO aperto dalle 7 alle 12 e dalle 16 alle 19 Via Porta Nolana 283 p. 2 NAPOLI N° » Db. 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Varie sono le cause che determinano una pesca ubertosa, come varie, per contro, sono quelle che cospirano contro il realizza- mento di tale benefica virtualità. Queste alternazioni più o meno sen- sibili di prodotti danno luogo, naturalmente, all’ alterazione nell’ ordine delle medie, le quali poi, raffrontate le une con le altre, possono es- sere suscettive di dati degni di osservazione e di studio. Per avere un’ idea approssimativa della potenzialità produttiva media delle Valli di Comacchio, parmi necessario istituire un calcolo in base alle pesche di un lungo periodo di anni. E poichè possediamo te statistiche ufficiali delle pesche dal 1707 (anno in cui il nostro Antonio Amanzio Buonafede ottenne da Napoleone I la cessione ed il ritorno delle Valli a//a città ed al popolo di Comacchio) così potremo stabilire, per il volgere di IOI anno, non solo la media annuale delle pesche, ma quella altresì della produzione annua per ettaro. Quì però cade in acconcio il notare che, per rigore di esattezza, è occorso far prima la computazione delle medie per ettaro dal 1798 al 1877 in base ad una superficie di ettari 43.000 e poi quella dal 1878 al 1898 su ettari 39.000, giacchè dal 1878 restano esclusi dal- l’ area primitiva circa 4000 ettari che costituivano la Valle Gallare, la quale fu in quell’ anno alienata dal Municipio di Comacchio alla So- cietà Schanzer e Chizzolini. Ciò premesso, ed allo scopo di evitare una lunga ed arida se- quela di cifre, mi è sembrato cosa più utile ed interessante di rap- presentare graficamente gli oscillamenti verificatisi nel corso di I0I anno nella produzione annua media delle anguille per effaro. Ed ecco per ciò la ragione del diagramma rappresentato nella tavola che si allega, 118 ; Osservando il disegno, si vede subito che le pesche delle an- guille fattesi in 101 anno hanno proceduto per periodi ineguali di tempo e di intensità. A complemento però della figura, credo oppor- tuno aggiungere il seguente specchio illustrativo : È : J Produzione È ) 5] à x S d sca 2 ‘3 | Pesca totale dif Pesca totale ei o sigan med'a 255 5 PERIODI È . soa di 101 annua annua di per Ettaro 4 7 E = 2 ogni periodo 1 anno 3 > Cata 3 in ogni d'o generale ogni periodo periodo È 0 pa 1798 - 1824 | 27 {Kg. 25.970.179 Kg. 961.862 | Kg. 23.109 1825 - 1870 | 46 | » 22.667.676 > 492.775 {4 » 40.630 68.917.878. K. 682.355 K 16.014 K. 1874 - 1890 | 20 | » 417.154.898 > 857.745 ] < 20475 1891 - 1898 | 8 [> 3.125.425 » 390.640 | « 9.944 Come si vede, i periodi più prosperi furono il primo ed il terzo, i più poveri il secondo ed il quarto. Il periodo dal 1825 al 1870 fu dei più travagliati e basta consi- derare gli infortuni che lo contrassegnarono per trovarne la giustifi- cazione. Nel 1825 si verificò una enorme mortalità in seguito all’ ec- cessiva arsura di quell’ estate ; nel 1842 ebbe luogo una memorabile in ndazione per rotta di fiume; nel 1850 vi fu grande morìa di pesce a cagione dell’ anormale rigore invernale; nel 1859 e 1862 altre disa- strose inondazioni per rotte di fiume e finalmente nel 1869 ‘un’ altra non meno straordinaria mortalità da freddo. Dal 1871 al 1890 le sorti del nostro stabilimento si. rialzarono, quando nel 1891 e 1892 le Valli di Comacchio soggiacquero ad un grave sinistro, la eccessiva salsedine, la quale compromise per non pochi anni la produttività delle Valli stesse. (1) La salsedine è un flagello quasi sconosciuto alle circoscrizioni vallive — da Volano a Grado — dove i bacini ridotti a cultura salsa possono, quando che sia, usufruire dall’ inestimabile refrigerio delle aque dolci e della mag- giore vicinanza al mare, donde l’ azione più viva e sollecita del flusso marino. = Se ci soffermiamo ora ad osservare il prodotto medio generale per ettaro, è d’ uopo ricordare essere stato da qualche autore asserito che il risultato di circa Kg. 16 per ettaro è assolutamente irrisorio, attesa la grande estensione del nostro bacino lagunare. Prescindendo anche da ciò che dice Dr. Benecke, e cioè che i grandi bacini ma/grè. tout, non si possono coltivare con quella cura che è invece, agevole consacrare ai piccoli, procurerò di dimostrare che la suddetta affer- (1) Vedasi Zrg. G. S. Bullo. — Previsioni sulla Laguna di Comacchio. Padova 1894. e met —.; 119 x mazione non è esatta, mettendo a confronto la mentovata risultanza > di circa 16 Kg. con quelle di cui sono suscettive altre aque in con- ._. dizioni normali. x Noi vediamo infatti che, secondo i diligenti rilievi statistici del i Dr. A Metzger, (1) i laghi masurici, i quali hannc una superficie di È ettari 48.745, producono in media Kg. 830.000 di pesci all’ anno, : dando per ciò un rendimento di circa 16 Kg. per ettaro. Come si 4 vede, le Valli di Comacchio danno in proporzione ed in sole anguille - “una resa ufficiale maggiore. Che se la resa dei laghi della Masuria I dovesse invece paragonarsi con quella rea/e delle Valli di Comacchio, dovremmo inferirne che quest’ ultima, come vedremo, è due volte maggiore. Dagli accuratissimi studî di A. Hensen (2) e del del Dr. B. Be- necke (3) si rileva, inoltre, che le aque fiscali di Hela danno in media 31 Kg. circa di pesci per ettaro, quelle di Eckernfoerde Kg. 15, quelle del VII distretto del Kurischen Haffes (Nemonien) K. 4 e quelle del Frischen Haffes Kg. 10. Da un prezioso libro di A. Gobin (4) si desumono anche inte- ressanti indicazioni intorno alle aque della Francia ed alla loro po- tenzialità produttiva, la quale, considerata in linea assoluta, non èi davvero supericre a quella delle Valli di Comecchio. Infatti i bacin di Arcachon, di Berre, di Thau non danno più di 28 Kg. di pesce per ettaro, gli stagni di Indre e Loire, del Limousin, le aque salmastre della Linguadoca e della Guascogna ed i laghi della Camargue non producono più di 16 Kg. di anguille per ettaro. E se riguardiamo ora alcune aque d’Italia, vedremo che il pro- dotto del Lago Varano è di circa 30 Kg. e quello dei laghi di Lesina, Salpi e Pantano Salso non è superiore ai 24 Kg. circa di pesce per ettaro. In quanto alla Laguna d’Albufera in Ispagna, sappiamo che non produce più di 14 Kg. per ettaro. Si potrà però obbiettare che queste medie non possono valere î come titolo di paragone per quelle delle nostre Valli, in quanto che . . ben diverse sono e la collocazione topografica e le condizioni idrau- È liche dei ricordati bacini, diverse la natura del suolo, le quantità e i (1) Dr. A. Metager. — Beitraege zur Statistik und Kunde der Binnerfischevei È des preussischen Staates. — Berlino 1880. E (2) A. Hensen. — Resultate der statistischen Beobachtungen ueber die Fischerei ‘an den deutschen Kuesten. — Berlino 1878. SA (3) Dr. B. Beneeke. — Fische, Fischerei und Fischzucht in Ost: und West- | —’preussen. — Koenigsberg 1881. d (4) A. Gobin. — La pisciculture en eaux donces. — Parigi 1859. 120 qualità di sostanze nutritive ecc. e ben diversa per durata di intensità è finalmente la pesca dei luoghi, rispettivamente considerati. Se per questo punto di vista si può anche concedere la decadenza del con- fronto, questo confronto, invece, credo si reggerà incrollabile, se met- teremo a riscontro i rendimenti medi delle Valli di Comacchio con quelli delle lagune del litorale adriatico. E di vero, secondo l’illustre Ing. G. S. Bullo (1) le lagune di Venezia, Calèri, Bozzatini, Caorle, Marano e quelle di Grado danno una media che varia fra i 20 ed i 25 Kg. di anguille per ettaro. Ammesso ora per principio che al prodotto medio di queste aque si deva attribuire un’entità rispettabile, si dovrà convenire che quello delle Valli di Comacchio merita, per lo meno, altrettanta considerazione. Nelle Valli del Veneto il furto dei pesci è quasi sconosciuto, 0, se si vuole, non ha tale incremento da pregiudicare seriamente i ri- sultati finali. E questo, forse, perchè l’autorità giudiziaria procede con misure severissime contro i contravventori e, più che altro, perchè le popolazioni limitrofe alle Valli, variamente QECROaE trovano facil- mente i loro onesti mezzi di sussistenza. Comacchio, invece, è dominato dalla miseria e l’abitudine del furto del pesce viene praticata senza scrupolo dai cosidetti fioczzzn:, i quali non cedono alla guerra che contro essi vien mossa con ogni energia e vigore. Agli occhi di questi depredatori gli animali appresi pescando, non si spogliano del loro primirivo carattere di cosa collettiva, ma as- sumono senz’altro quello di proprietà individuale inviolabile. Si ag- giunga che costoro usano in certe epoche non già la fiocina impietosa, ma certe reti speciali a maglie strettissime che si chiamano a strasczco e d’ imbrocco (che ricordano i Wadegarnen o Zugnetzen in uso nel Ku- rischen Haff) con le quali compiono la loro opera distruggitrice rac- cogliendo ogni sorta di pesci, dai più grossi ai più minuti. Non è chi non veda che questi ultimi, rapiti così al loro sviluppo, acquisterebbero invece un valore assai maggiore lasciandoli crescere e legittimamente pescandoli. Non è questo il luogo d’indagare se le false credenze che indu- cono costoro al furto siano il prodotto dell’ignoranza e della miseria; certo è però che essi si addimostrano più spesso infelici che delin- quenti. Nè si creda che siano soltanto i fiocinieri comacchiesi quelli che, eludendo la vigilanza delle guardie vallive, si avventurano nelle ille- cite, audaci e funeste scorrerie nelle Valli, giacchè a questi si ag- (1) Zag. G. S. Bullo. — Piscicultura marina. — Stima delle coltivazioni in aqua salsa. — Padova 1891. RAPIDE T21 ‘giunge altresì il concorso dei terrazzani limitrofi i quali bene spesso, a schiere, a legioni, percorrono, rapaci, le aque del nostro stabili- mento pescifero. Il celebre ittiologo Coste (1), alludendo all’esiziale cupidigia ed all’azione devastatrice che tutti costoro spiegano sulle Valli di Comacchio, dice che, vista l’impossibilità di esercitare una sufficiente sorveglianza sopra un perimetro di 140 miglia, rubano ogni anno una quantità di pesce eguale a quella che si raccoglie. Fino dal 1854 il Coste intravedeva adunque che ii prodotto reale era almeno doppio del prodotto x/ficale, così che non si erra affermando che se la produzione ufficiale, come risulta dai calcoli fatti, è di poco più di Kg. 16 in media per ettaro, quella reale si eleva quindi a 32 Kg. per ettaro. Ma per suffragare l’asserzione del Coste, è mestieri notare che gran parte dei Comacchiesi ed i nostri stessi vicini si cibano per lo più di anguille. Il consumo di questo pesce si fa dunque su larga scala. Siccome però le anguille sono quasi tutte di provenienza fur- tiva, è chiaro che, coll’aumentare della popolazione, debba aumentare la richiesta, la quale, alla sua volta eccita ed estende in proporzione il furto. — Per avere un’idea del fenomenale incremento della popo- lazione di Comacchio, basti ricordare che nel 1799 si contavano ap- pena 4500 anime; nel 1898, vale a dire dopo un secolo, 11.300, — onde un accrescimento di circa 06000 anime! Procedendo nella rassegna delle cause che concorrono a scemare la produttività delle Valli di Comacchio, non può disconoscersi che una delle principali risiede nel manchevole regime idraulico : manche- vole per forza di eventi. Questo però è argomento arduo e merite- rebbe una disamina lunga e complessa, alla quale devo ora, mio malgrado, rinunciare, poichè la tirannia dello spazio mi obbliga a concludere. Per intanto rimando il lettore all’ elaboratissimo scritto redatto dall’egregio nostro Ing. G. Samaritani ed intitolato: «Rela- » zione della Commissione nominata dal Municipio di Comacchio per » proporre i provvedimenti atti a correggere la salsedine nelle Valli » del suo Stabilimento da pesca.» Ferrara 1895. cia Da tutto quanto sono venuto esponendo parmi risulti chiaro che la produttività naturale delle Valli di Comacchio (nonostante tutti i difetti inerenti alla loro organizzazione) debba virtualmente ricono- scersi superiore a quella delle Valli dell’estuario adriatico. Oso anzi affermare che se i lamentati difetti si dovessero ‘grado grado correg- gere, tale virtualità potrebbe stare a petto con quella di buoni stagni (1) M. Coste. — Voyage d’exploration sur le littoral de la France et de V'I- talie. — Parigi 1861. 122 d’aqua dolce. De la Blanchère (1) dice: « È tempo ormai che si riconosca e che si proclami altamente che l’aqua è un campo da sfruttare al pari di ogni altra estensione di territorio; anzi, é duopo insegnare che l’aqua è un campo più ferace dei migliori campi che il suolo ci offre.» O, come bene si aggiusterebbero al caso nostro queste auree parole! Ma, purtroppo, sul nostro stabilimento pescicolo (che un dì uno scrittore germanico (2) non si peritò di dichiarare «il più importante ed interessante d’ Europa »} sembra incomba un av- verso destino! La Francia e la Germania conoscono ed invidiano la potenzialità produttiva delle Valli di Comacchio: noi invece, pur co- noscendola, non sappiamo apprezzarla. (*) ARTURO BELLINI Il guadagno del pestafori ela pesta a Vanore —________-’'‘ I. Tempo fa lessi nel N. 89 della Gazzetta di Venezia un ar- ticolo, che pareva scritto da persona competente, intitolato : « La Pesca in Italia >; il quale articolo però, più che di altre re- gioni d’Italia, si occupava della pesca di questo nostro Golfo Adriatico. Il corrispondente della Gazzetta sulla base d'una Relazione sullo stato della marina mercantile assevera che la pesca in Italia pel 1897 rese Lire 14.321,317. E siccome i galleggianti erano 22,977 con 102,920 pescatori, così il prodotto medio d’ogni barca fu L. 633.29, ed ogni marinaio cbbe per guadagno dell’anno sole L. 139,14. Il che, aggiungo io, importerebbe che il pescatore in Italia guadagnerebbe meno di 40 centesimi al giorno. Questi dati, ai quali potrebbero credere quelli che sono pro- fani a quell’industria, sono invece errati, ma errati di molto. Per iscusare quella statistica bisognerebbe supporre una delle due: o che il pescatore chiamato a render conto del suo guadagno lo Aiminuisca fuor misura sul timore che, dicendo la verità, il Go- verno, proclive a gravar la mano sui contribuenti, gli imponga nuove tasse; o che dei 100 mila incirca pescatori italiani almeno un due terzi esercitino la pesca solo qualche ora del giorno o (1) Blanchère. — Bulletin de la Société d’acclimatation — Parigi 1876. (2) Dr. L. Jacoby. — Der Fischfang in der Lagune von Comacchio, nebst einer Darstellung der Aalfrage, — Berlino 1880. (*) Estratto dalla « Allgemeine Fischerei-Zeitung » del 15 marzo 1899, 123 qualche mese dell’anno, come avviene appunto nella nostra Sot- tomarina, dove alcuni orticultori, in vacanza dei lavori campe- stri, si esercitano per breve tempo nella pesca del pesce novello, od in quella delle sardelle. Dato pure anche solo questo secondo caso; quando la stati- stica non ci definisce chi fa il pescatore per mestiere, e chi per passatempo o solo nelle ore d’ozio, quali eriterî si possono mai dedurre da’ suoi dati ? Prendo così a caso una nostra barca che ha fatto il guadagno medio, nè molto nè troppo poco: ebbene io trovo che dalla Pa- - squa del 98 a quella del 99 ha guadagnato 3160 lire italiane, cioè 480 lire per marinaio. Ora ammesso (ciò che è falso) vale a dire che il guadagno massimo dei nostri pescatori sia di lire annue 480, perchè sieno veri i dati del corrispondente bisogne- rebbe che su 100 pescatori soli 30 avessero un guadagno di L. 480, e gli altri 70 avessero un guadagno zero. Apparìsce da sè che i calcoli sono errati, che la statistica quì è bugiarda o monca, e perciò da essa non può dedursi nulla perla pratica; si potranno dedurre tutto il più alcuni piagnistei più o meno ufficiali o più o meno interessati sulla miseria del pescatore ed alcune proposte che lo lusinga, e basta; perchè, dopo realizzate le proposte, nel caso estremo i pescatori bisognosi si troverranno nell’antica loro condizione. II. Il corrispondente della Gazzetta, Copo aver detto che nel 1897 la pesca in Italia ha reso 14 milioni e mezzo, soggiunge che nel medesimo anno in Francia ha dato 75 milioni; e mena lamenti su questa differenza. Ma bisogna prima vedere se quei dati sono giusti od errati, ed incompleti, come fu detto che tali sono superiormente, cioè o errati od incompleti. E poi fa duopo tener calcolo sul valore del denaro nei diversi paesi; p. e. una casa che qui paga la pi- gione di 30 lire mensili, nella vicina Trieste paga 30 fiorini. Il guadagno che facevano qui i pescatori 60 anni fa era di gran lunga inferiore a quello che fanno adesso; ma allora il denaro valeva non meno del doppio di quello che vale adesso. E neces- sario quindi, nel fare i confronti, tener conto di tutto anche di questo, se pure i dati surriferiti sono giusti, che tali non sono. E quali le cause di questo impoverimento della pesca fra noi ? Il corrispondente ne trova due specie: alcune dipendono dai pescatori altre dal Governo. 124 Cominciamo dai pescatori: i materiale di pesca non ri- sponde più all’ esigenze moderne ... La pesca si conlinua fra noi come nella più remota antichità. Si pesca ancora colle reti a strascico vietate fin dai tempi di Carlo D’Angiò. Non c’è lo spirito di associazione come in altre nazioni. Va bene; p. e. si vorrebbe, come presso altre nazioni, adope- rare il vapore. Nel nostro mare non possono prestarsi per la pesca che barche di 20 tonnellate di registro al più. Le barche che si adoperavano fino alla metà del nostro secolo di 24 tonnellate do- vettero sparire, perchè il bragozzo dalle 8 alle 10 tonnellate avea il sopravento su quelli. Or edifichiamo un vapore che abbia la forza d’un bragozzo di 10 tonnellate; quanto costa? Per noi qui un occhio della testa, e dovrà quindi partecipar del guadagno in proporzione del costo. E poi in questo piccolo naviglio ci faremo stare la macchina, 60 reti da pesca, delle quali la più parte oc- cupano molto spazio, un 200 chili di corda, ed oltre tutto il resto, l'abitazione dei 4 marinai necessarî coll’aggiunta d'un macchinista d’un fuochista e del combustibile. Dove si adopera il vapore sono pesche diverse assai dalle no- stre, e che non si potrebbero attivare nel nostro mare. Si parla pure delle reti a strascico vietate in vecchi tempi, e che invece per noi sono in parte d’uso moderno, sono un pro- gresso. Abbiamo reti speciali per le seppie, per le triglie, pei ce- fali, per le sfoglie, per le sardelle, pe. pescicani ecc., e per la più parte dei pesci son anche necessarie le reti a strascico, le quali non è constatato che portino danno: anzi forse lo arar che fanno del mare lo rende più proficuo. Non c’ è lo spirito d’associazione ; è vero, e questo è un danno, Ma state a vedere se qui può aver luogo la vera associazione. L'associazione c'è in tempi determinati di 6 fino a trenta barche; ma non è ciò che s'intende per associazione. Questa domanda ca- pitali: la Società anonima di Diisseldorff si è costituita con un capitale di 15 milioni. Qui il più ricco pescatore avrà la sostanza di 20 mila lire; dopo di questo, o di altri pochi che arriveranno alle 5 o 6 mila lire, ci sono proprietari di barche che non pos- sedono che zero e meno di zero, perchè quel che hanno in loro proprietà non basterebbe a pagare i debiti. Si aggiunga che coll’associazione si avrebbero forse i gua- dagni pari per tutti i pescatori; il che importerebbe la cessa- zione della gara, della concorrenza, e quindi l’agonia qui di quel- l'industria e la miseria. D. RAZZA. Chioggia, Maggio 1899. 125 Società di Pesca ed Aquicultura Società PoeecionaLe VENETA CORSO PRATICO DI LEZIONI PER I PESCATORI. — Togliamo dal giornale Za S/erza del 27 maggio p. p. L’ iniziativa della S. AR. V. per la pesca e l’aquicultura portò esito brillantissimo e ne va lode alla benemerita Società, degnamente rap- presentata da Mons. Domenico Razza, dal Prof. Levi Morenos, di- rettore del corso di lezioni, e dal Capitano Eugenio Varagnolo. Sabato scorso 19 il suddetto Capitano Varagnolo teneva le sue lezioni davanti ad un numeroso uditorio per buona parte composto di vecchi pescatori; perciò l’insegnante credette utile sintetizzare gli ar- gomenti che s’era proposto di svolgere, avvertendo i presenti che queste lezioni erano specialmente. indirizzate ai giovani pescatori che non avessero ancora ottenuto dalla Capitaneria di Porto la licenza per di- rigere le barche alla pesca illimitata all’estero. Dopo la lezione del Capitano Varagnolo due vecchi padroni di barca peschereccia chiesero, anche a nome degli altri comandanti di bragozzo, di comunicare ai rappresentanti i fatti deplorevolissimi suc- cessi pochi giorni or sono sulle aque di Grado e dei quali alcuni dei presenti erano stati vittime. I nostri chioggiotti: Romeo Bellemo, Amadio Sambo, Emilio Padoan furono negli scorsi giorni illegalmente arrestati sulle aque di Grado dall’ I. R. Pilota Mialich sotto l’ imputazione di pescare entro il miglio marittimo ; vennero assaliti nelle proprie barche, malgrado avessero innalzato bandiera italiana, e minacciati della vita da questo slavo feroce, che è un vero persecutore dei nostri. Imprigionati a Grado, dovettero solo all’energico intervento del Console italiano di Trieste l’esser stati rilasciati dopo due giorni di prigionia. Ora pende contro i chioggiotti un processo dell’ I. R. Governo marittimo. All’esposizione di questi ed altri fatti seguì, meglio che una di- scussione, un ben regolato scambio di idee fra il prof. Morenos, Mons. D. Razza ed i provetti comandanti di bragozzi sui inezzi per difendere i nostri da queste continue vessazioni, che vanno dalla rovina degli averi, reti, ecc. al pericolo della vita. Fu convenuto che a difesa dei chioggiotti si rende indispensabile venga dall’ I. R. Governo Austro-Ungarico segnalato il miglio marit- timo mediante indicazioni ben visibili che impediscano abusi od ar- bitrii sempre rinnovantisi. 126 Il Prof. Morenos assicurò che la S. R. V. della quale fanno parte” il deputato di Chioggia ed altri uomini parlamentari molto autorevoli, farà immediatamente pratiche affinchè il nostro Ministero degli Esteri interessi in questo senso il Governo Austriaco ; ed i pescatori si mo- strarono vivamente soddisfatti e fiduciosi nel buon esito di queste pratiche. Nella lezione del giorno susseguente, domenica 20, il Prof. Mo- renos trattò in forma appropriata e convincente della Soccetà di Pre- videnza e di mutuo soccorso fra pescatori. Più che un modesto discorso, fu una brillante, rapida rassegna di quanto si fa all’estero e special- mente in Francia per il mutuo soccorso e la previdenza fra la gente di mare. Finita l’interessante lezione, fu data la parola prima ad uno e poi ad altri dei pescatori presenti che seppero in forma chiara e con- vincente esporre le loro idee per la formazione di un fondo a sus- sidio di pescatori. Tutti i pescatori convennero sulla necessità che .il Governo abbia in qualche modo ad intervenire come fa per la Cassa Invalidi per è marinai, amministrata dalle Capitanerie di Porto. Il Prof. Morenos espose le sue idee, gia più volte manifestate ; i pescatori devono unirsi direttamente essi e fare che l’iniziativa sorga in Chioggia. « Io non ho, aggiunse il prof. Morenos, nè mandato dalla S. R. V., nè l’autorità per prendere in Chioggia alcuna inizia- tiva di questo genere, ma se, per opera dei cittadini chioggiotti, si costituisse: un Comitato, posso assicurare che esso avrà tutto 1’ aiuto morale e, per quanto è possibile, economico della Società. » I presenti designarono allora una ventina di padroni e direttori di bragozzo, perchè si trovassero il giorno seguente in apposita adu- nanza della quale pubblicheremo il verbale nel prossimo fascicolo. SOCIETÀ LOMBARDA CONVOCAZIONE DELL’ ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA, — I soci sono invitati all’ Assemblea Generale Ordi- naria che avrà luogo il giorno di Domenica 25 Giugno, alle ore 14 precise (2 pom.) presso la Sede Sociale di Milano, Via Ugo Foscolo, 3, per trattare il seguente Ordine del giorno I. Rendiconto morale dell’ anno 1898. 2. Relazione dei Revisori dei Conti 1898. 127 3. Approvazione del Conto Consuntivo 18098. Nomina di un Vice Presidente in surroga del Signor Conte Dott. Gilberto Melzi, defunto; per l’ anno 1899. . Nomina di 4 Consiglieri a surroga dei Signori: Annoni Conte Aldo e Besana ing. Giuseppe, scaduti di carica per compiuto triennio e rieleggibili pel triennio 1889-1900-1901; Andres prof. dott. Angelo e Castiglioni nob. Attilio, dimissionari pel biennio 1899-1900, 6. Nomina di 3 Revisori dei Conti effettivi a surroga dei Signori : Banfi rag. cav. Eugenio e Bareggi rag. cav, uff. Giuseppe sca- duti di carica e rieleggibili; e di 2 Revisori dei Conti sup- plenti a surroga dei Signori: N. N. e Pietrasanta rag. ci. + Rinaldo, scaduto di carica e rieleggibile. 7. Comunicazioni della Presidenza. 8. Oggetti diversi, e quelle proposte che venissero spedite da parte dei Soci almeno cr9gue giorni prima dell’Assemblea. Il Presidente i G. CRIVELLI SERBELLONI Il Segretario A. BROVELLI cn (Ol! Direttore e Proprietario responsabile Dott. D. Levi-Morenos y SR 7 1° @ da Az GoBso in Chioggia Albergo. Ristoratore Caffé e Birraria con Giardino MIA VITTORIO EMANUELE CAÈSEANSI AS AS ASIAN IS AS AS AA AAA de i h HOTEL D'ITALIE BAUER Restaurant t Bacer- Grinwald GIULIO GRUNWALD Senior, Proprietario & ) D () N pal NO () c Q p Ù CISÈSMMISAIONIONIEAISMPEZNPMISNIIZÀAI DAT Venezia 1899 — Tip. Nodari vee iS CAR È j Venezia dA È i h TERME D’'ABANO Stazione sulla Ferrovia sese sSsaSsSa sé" | VENEZIA-PADOVA-BOLOGNA | “ta” uotone | STABILIMENTI Lea DUE TORRTE MOROSINI ) (po: Questi due antichi stabilimenti situati in prossimità della ri- nomata Sorgente Termale di Abano sono forniti di ogni confor- tabile: eccellente cucina, servizio inappuntabile, sala di lettura e musica, giardino, passeggi ombrosi, vetture per gite ai Colli Eu- ganei ed apposito servizio di posta e telegrafo. I fanghi ed i bagni termali di Abano, per secolare esperienza sono efficaci in un vasto campo di malattie. Tali sono moltissime che si riferiscono agli organi del movimento, cioè il reumatismo articolare, l’artrite deformante, le cossite, i tumori bianchi, le an- chillosi. Giovano ancora in alcune affezioni chirurgiche, cioè ci- catrici di ferite, postumi di traumi, di lussazioni, di distorsioni di fratture ecc. Sono altresì efficaci nelle paralisi, nelle nevralgie e nevriti, nelle dermatosi croniche, negli erpeti, eczemi, prurigine, urticaria, ecc. Le terme di Abano sono raccomandate inoltre nella cura della scrofola, della rachitide, della gotta, nella sifilide ter- ziaria, ecc. Negli stabilimenti havvi anche materiale per doccie, elettri- cità e massaggio da impiegarsi in molte malattie, nelle quali oltre il fango ed il bagno termale si richiede l’uso di questi mezzi curativi. Direttore medico Salvagnini dott. cav. Ulderico, da molti. anni addetto agli stabilimenti. Si fanno pensioni che comprendono alloggio, vitto e cura a Li 100/3851000: Per ottenere un ribasso nei prezzi converrà portarvisi | nei mesi di Giugno e Settembre. — Tariffe a richiesta. Omnibus alla stazione di Abano a tutti i treni. I treni diretti si fermano alla stazione di Abano dal I. Giugno al 30 Settembre. Abano, Marzo 1899. : IL CONDUTTORE ZANINI ANTONIO pen I i VENISE — GRAND HOTEL LUNA — VENISE avec Établissement de Bains près de la Place de S. Marc vis-à-vis du Palais et Jardin Royal. |» Ruol Frères Propr:étarres Téléphone — Fclairage éléetrique dans toutes les chambres — Ascenseur hydraulique — Chauffage è Tha central. como — GRAND Hote, PLINIUS — coMO ABD-BORD:DU:E AG Somptueux palais, expressément bàti pour Hòtel, muni de tout le comfort moderne — Ouverture Mars 1899. Vict. Colleoni, 707. ——* MEME MAISON *—_ MILAN — HOTEL DU NORD — MILAN | Le plus près et le plus comfortable Hòtel près de la Gare centrale. Ascenseur — Lumière éléctrique — Chauffage central à vapeur dans toute la Maison Prix très Modérés GENOVA — GRAND HOTEL DE CÉNES — GENOVA Piace Deferrari — Plein midi — Le meilleur quartier de la ville — Près |. de la Poste, Télégraphe et Gare du Tramway éléctrique — RESTAURANT — . Lumière éléctrique dans toutes les chambres — Lift. G. et R. Bonero -———) GRANDE ALBERCO GIAPPONE, &___ AAA con ventilatori — Ascensore Misglica: LIVORNO (7oscana) | Pasquale Gianfanelli - — Proprietario-Direttore | HOTEL BONNE FEMME >e- METROPOLE ET FEDER TURIN — ue Pietro Micca, 3 près Place Chateau — TURIN et Calorifères — Ascenseur hydraulique — Maison bàtie expressément pour | servir d’Hòtel — Position Centrale. d. Propr. BERRA NATALE FALCIONE c}). ROME - HOTEL D'ANCLETERRE — ROME Maison ue ordre — Position Centrale. . H. SILENZI méme propriétaire des Maisons suivantes: Ra ‘HOTEL VICTORIA — Quai Partenope — NAPLES, 3 PF ento HOTEL MARGHERITA — (è Quisisana) ASTELLAMARE DI STABIA, GRAND TER, — Telese, PUBBLICITA LAGUNARE CASA EDITRICE PER PUBBLICAZIONI UFFICIALI E DI RÉECLAME INTERNAZIONALE più volte Premiata, Encomiata dal R. Governo, dalle Camere di Comm., ecc. Direzione e Amministrazione: Venezia i AGENZIE: Milano — Genova — Siena — Roma — Napoli — . Palermo — Bologna — Torino — Parigi — Bpole, — Vienna - — Tunisi i calli : Indicatori Ufficiali della Società di Nav. Gen. It. ; del Lloyd Au- striaco ; — della R. U. S. A, Adria; -— delle. Società Topic. e Rismondo:; dei Laghi Maggiore e di Garda. : Affissione di-quadri nei Pontoni e Vaporetti di Venezia; nel 9 grande Stabilimento del Léîdo; nel Tramway Lido; nei pi roscafi dell’ Adria; Stabilimento Balneare Eldorado di Napoli. Guida Commerciale Mangiarotti fondata nel 186 E Neptunia, organo della Società Regionale Veneta di Piscicoltai - So Distribuzione di placcati e quadri Réclame nei Principali Albera ghi, Ristoratori e Stabilimenti d’Italia, Francia, Belgio, Au- ci stria, Ungheria, Tunisia, e Levante. Affissioni volanti e nei quadri permanenti in Italia | al Ester Forfait per grandi. Industriali, Esposizioni, ecc. Dagli Albergatori si accettano in parte di pagamento Coupons CEE A d' Hotels e Restaurant. Diraondinarle facilitazioni - Preventivi grat is per qualunque DEner8 v di rOclame sia di inserzioni che d' affissione Pronta esecuzione di cliché in genere riprodotti da disegni e fossa tografie.. E Prima di fare qualunque réclame rivolgersi alla Pubblicità Lagunare - Venezia . 45 Giusno | i Inaugurazione della Mostra. campa Indu- vo striale e Commerciale a Lido - Venezia, — : reazione della Wren. Lestat Bigmnare serie LI Volume XIV “30 GIUGNO 1899 (Serie Notarisia-Neptunia) N..12 RIVISTA ITALIANA DI PESCA ED AQUICULTURA MARINA —- FLUVIALE - LACUSTRE Premiata con medaglia d'oro ALL'ESPOSIZIONE DI MILANO 1894 ED ALL’ESPOSIZIONE DI TORINO 1898. Fondata e diretta dal Dott. D. LEVI - MORENOS Segretario di Redazione: MAMERTO CAMUFFO ORGANO delle Società Regionali di Pesca ed Aquicultura e delle Cooperative di Lavoro e Produzione tra pescatori rat Società Regionale Veneta e Società Lombarda di Pesca ed Aquicultura — Co- mitato Filonautico e Peschereccio -- Famiglia Cooperativa tra Pescatori di Burano — Cooperativa di Lavoro tra Pescatori di Venezia — Società anonima Cooperativa tra Pescatori dei fiumi e laghi Mantovani — (Cooperativa di pro- duzione Aquicola. SOMMARIO Dr. L. Facciola. — Il maschio del Congro comune non si conosce. Charles A. Kofoid. — Le Stazioni di Biologia d’ aqua dolce in America. Ked. — Due importanti Sentenze in materia di pesca. 7 Società di Pesca ed Aquicultura Società Regionale Veneta. — Lo sviluppo dei Salmoni di California nelle c-rrenti della Provincia di Vicenza. CISSE ARIE SA VA i nen DIREZIONE ED AMMINISTRAZIONE DELLA « NEPTUNIA » S. STEFANO 2305 — VENEZIA Prezzo d’ abbonamento annuo alla Neptunia sola L. 12 — coi supplementi L. 20 Gli abbonamenti decorrono sempre dal Gennaio e quando non sono disdetti s’ intendono tacitamente rinnovati. INSERZIONI: Concessionaria Esclusiva Premiata Pubblicità Lagunare in Venezia Filiali: Milano, Napoli, Palermo Agenzie : Roma, Genova, Torino, Bologna, Parigi, Vienna, Tunisi i __——>»———-_10e:“.::-..-_-—-- Vedi copertine interne !! CONSULTORIO MEDICO - CHIRURGICO aperto dalle 7 alle 12 e dalle 16 alle 19 Via Porta Nolana 23 p. 2 NAPOLI yY Db. Db... Lo sviluppo continuo e costante delle malattie genito-urinaric, catarro uterino, flussi bianchi, ble- uorragie, gocccite, restringimento uretrale, catarro in vescica, neurastenia, diabete, impotenza, ster'iltà, anemia e malattie infettive del sangue e della pelle, affligge la società per le continue sofferenze ed anche per le non lievi difficoltà nella scelta dei medici- nali, alcuni dei quali apportano funesie conseguenze anche dopo ottenuto l’effetto invocato. La mondiale accoglienza ott-nuta dai nuovis- Usimi greparati e mezzi curativi per la guarigione radicale delle su accennate malattie na superato la nostra aspettativa, e ci incoraggia a diffondere l’uso delle nostre rinomate specialità, le quali da un lato assicurano la perfetta guarigione ridonando forze, vigore e salute, dall'altro non alterano l'organismo timenò, nè arrecano alcun fastidio. ‘Rinomate pillole afrodisiche-tonico-ricosti- tueati. 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Non per questo ci arresteremo nella via intrapresa. l'ra qualche giorno i rappresentanti la Societa Regionale Veneta citeranno davanti l Egregio Pretore G. B. Cantele i contravventori perchè vengano condannati al risarcimento dei danni, di cui li ritenne responsabili le predette sentenze. 135 Non mancheremo di dar notizie dell'esito delle cause e di pub- blicare le relative sentenze. PRETURA DEL II. MANDAMENTO DI VICENZA DECISIONE 5 GIUGNO 1899. Pretore — Avv. CANTELE. P. M. — Dott. Vicnato, Vice Pretore. P. €. — Societa Regionale Veneta per la Pesca e V’Aquicul- tura (Avv. J. Rezzara). Imputati : Pilon Girolamo ed altri 15 di Longara (Avv. Maz- zucci). Contravvenzione agli articoli 7, 36 del Regolam. 15 Maggio 1884 N. 2249 sulla pesca. (Omissis) Ritenuto che. il reato ascritto ai giudicabili è assodato pienamente dal Verbale dei Carabinieri 19 Aprile p. p. N. 100, dai Rapporti 22 Aprile p. p. N. 813 e 12 Maggio scorso N. 951 del Brigadiere Fer- rari, nonchè dalla confessione di parecchi dei giudicabili colla coim- putazione degli altri, il tutto scritto ed allegato al secondo dei pre- . detti rapporti. I giudicabili non poterono smentire questi risultati, ed il Brigadiere assunto quale testimonio, confermando pienamente i pre- detti atti, assicurò essere stati tutti e quindici i prevenuti compartecipi nel reato. Si tentò dalla difesa di stabilire che il pescé sia stato rac- colto quando, già eseguito un lavoro di espurgo. dell’ alveo lungo il Canale Bisato al Ponte di Costozza, o mentre l’operaziune era in corso, quel pesce trovavasi all’ asciutto in mezzo ad una pozzanghera e quindi nessun reato sarebbe stato commesso dai prevenuti raccogliendolo, perchè altrimenti sarebbe perito, tanto più pel motivo del continuato gettito di terra allo scopo di livellare il terreno ove si notavano delle ineguaglianze e quindi nessuno avrebbe conseguito un vantaggio. Si volle adunque dimostrare dalla difesa che la raccolta del pesce. non fu una pesca, ma dipese unicamente dal lavoro di prosciugamento . dell’alveo lungo il Bisato, e così si fece dai giudicabili una raccolta — di res nullius, che dovevano andare in potere del primo occupante. Lasciando da parte il riflesso che agli imputati non dovea interessare ‘ punto che il pesce potesse perire e se stava loro tanto a cuore tale pericolo, potevano prendersi la cura di pigliarlo, per lasciarlo libero tosto, immettendolo nell’aqua, distante solo tre metri dal sito della I PRPRA E 136 raccolta, come ci riferì il Brigadiere suddetto che constatò personal- mente questa circostanza, sarebbe sempre fatto contrario alla legge anche una presa di pesce avvenuta colle mani, perchè si sarebbe ap- profittato del prosciugamento per lo scopo di pesca, e così questa sarebbe avvenuta in condizioni anormali, con danno grave pella ripro- duzione della specie. Gli avvenimenti però non furono tali come volle esporli la difesa, perchè dalle emergenze di accusa si ebbe la prova che veramente fu commessa una contravvenzione alle suaccennate disposizioni di legge, dappoichè gli imputati agirono indipendentemente dal lavoro di espurgo, eseguito da altre persone, e precisamente i componenti la Società Coo- perativa di Noventa Vicentina per interesse del Co. Da Schio Alvise. Dunque, siccome per quanto consta dal Rapporto 12 Maggio p. p. del Brigadiere dei Carabinieri, dalle odierne di lui deposizioni, dall’inter- rogatorio scritto di alcuni degli imputati, tutti e quindici i medesimi lavorarono arduamente, per parecchie ore, con secchie, pale od altri arnesi a prosciugare le Zoe del mulino al Ponte di Costozza in Comune di Longare, tenuto in conduzione da uno degli imputati e precisamente i) Mazzoretto Alessandro, e tutto questo lavoro compirono all’ unico scopo di raccogliere del pesce e non altro; siccome inoltre tali ope- razioni si effettuarono parecchi giorni prima che avesse principio il la- voro di espurgo all’alveo del Bisato così resta escluso che si tratasse di un prosciugamento fatto dagli imputati per legittimi motivi, oppure che avessero raccolto del pesce prossimo a morire qualora non si fosse preso, nell’ evenienza di lavoro eseguito da speciali operai per espurgo, come si disse superiormente. Tutti i prevenuti sono perciò responsa- bili, e trovasi necessario, allo scopo di punire esemplarmente i colpe- voli, per indurli seriamente a desistere in seguito dal commettere questi fatti spiacevolissimi, assai disonoranti per essi e dannosi al sommo pella Società di Piscicultura, di partire dal massimo nella irrogazione della pena. Non concorre in questi fatti una giustificazione o pella semplicità della operazione intrapresa, o per una spinta proveniente dal bisogno. L’arduità del lavoro, la quantità del pesce ricavato dagli imputati, la sicurezza che se ne avessero potuto prendere anche per un numero infinito di chilogrammi, ciò sarebbe stato da essi eseguito, spogliando affatto di pesce la località, dimostrano come i medesimi operarono per un capriccio, dando soddisfazione ad una ingordigia e recando offesa alla predetta Società. In seguito a tale motivato il sig. Pretore condantiava tutti gli AME VI iL ia abano km È: E VITO PPT: 137 " imputati al massimo della pena — spese di P. €. e danni alla So- cietà Regionale Veneta di Pesca ed Aquicultura. PRETURA DEL II. MANDAMENTO DI VICENZA DECISIONE 5 GIUGNO 1899. Pretore — Avv. G. B. CANTELE P. M. — Dott. Vignato, Vice Pretore. P. C. — Società Regionale Veneta per la Pesca e l’ Aqui- cultura (Avv. J. Rezzara). Imputati : Giaretta Luciano, Angelo ed altri dieci di Lanzè-Quinto (Avv. De Viola e Caldonazzo). Contravvenzione agli articoli 7, 36 del Regol. 15 Maggio 1884 N. 2249 per l'esecuzione della legge 4 Marzo 1877 N. 3706 riguar- dante la pesca fluviale e lacuale. (Omissis) Ritenuto che il reato ascritto ai prevenuti è pienamente assodato dalle deposizioni dei Carabinieri, e di Violato Lucia ved. Antonini, fatta esclusione pel Giaretta Gino che non prese parte allo stesso in alcun modo. Ritenuto che gli imputati ammisero il fatto, ma la difesa di essi sostenne che non concorrono nel medesimo gli estremi di cui all’ar- ticolo 7 del Regol. sulla pesca, perchè allo scopo di eseguire le ri- parazioni al mulino del Giaretta Gino era necessario il totale prosciu- gamento del Canale Armedola. Senonchè. seppure qualche testimonio a difesa sostenesse tale circostanza, resta per lo contrario indubbia- mente provato che la pesca non ebbe luogo in terreno asciutto, as- serendosi dai testi di accusa che il pesce venne pigliato quando vi era ancora una quantità d’ aqua bastante pello stesso. Non ricorre perciò il caso di una raccolta di pesce dopo un assoluto prosciuga- mento, e si fece l’incetta approfittando di questa occasione, sperando poi di dare la dimostrazione che non si eseguì la pesca servendosi di quel mezzo. Ma i risultati sono identici, pel motivo che tanto vale intraprendere deliberatamente l’asporto dell’aqua pel solo effetto della ‘ pesca, quanto il compiere questa allorchè pur resideva una certa quan- tità d’aqua sufficiente pella vita del pesce, perchè la somma facilità di prenderlo in queste eventualità, e nella sua totalità, dipende ap- punto dalla circostanza speciale del prosciugamento, quindi è sempre 138 alla base dell’agevolezza dallo stesso derivante, che si eseguisce una operazione la quale altrimenti non potrebbe verificarsi con risultati tanto vantaggiosi pei raccoglitori ed immensamente più pregiudizievoli pella coltivazione del pesce. Ad ogni modo gli estremi dell’ articolo 7 del Reg. sulla pesca si sono avverati pel fatto della rosta, opera stabile, colla quale i giudicabili occuparono il suddetto corso d’aqua. Tanto si rileva dalla deposizione nel processo scritto ed all’ orale di- battimento fatta dalla Violato Lucia. Nella commisurazione della pena, trattandosi d’un reato d’una certa gravità, è consigliabile l’applicazione del massimo della pena, colla diminuzione prevista dall’ artic. 59 C. P. pegli imputati di con- dotta incensurata. Ciò servirà quale freno ai medesimi per non incor- rere nuovamente nella contravvenzione, e distoglierà, giova ritenerlo, qualsiasi altro individuo, che si pensasse di imitare gli odierni impu- tati, dal compiere azioni tanto biasimevoli e ledenti in sommo grado, sia l’interesse generale sia in ispecie la considerazione e rispettabilità che ognuno deve professare alla Società di Piscicultura per quanto la stessa ha operato fin quì a nobilissimo ed utilissimo scopo. L’Egregio Pretore quindi, assolto Gino Giaretta che aveva di- mostrato di non aver preso parte al fatto, condannava tutti gli altri al massimo della pena, spese e danni alla Società Regionale Veneta di Pesca ed Aquicultura. È superfluo far lodi dell’ Egregio Magistrato — le dotte sen- terze che abbiamo pubblicato stanno a provare il suo valore — Auguriamo per l’avvenire della pesca ch’ Egli abbia fra i suoi col- leghi numerosi imitatori. Società di Pesca ed Aquicaltara Socierà PoeecionaLe VENETA 1». LO SVILUPPO DEI SALMONI DI CALIFORNIA NELLE CORRENTI DELLA PROVINCIA DI VICENZA, — Alcuni giorni fa furono pescati nel Bacchiglione, poco sopra S. Biagio, due Salmoni Californiani il cui peso era rispettivamente di Kg. 3,400 e 2,800, I lettori ricorderanno (Vedi « Neptunia » Vol. XII anno 1897 TI RT a >) 139 fasc. 3-4 pag. 38 e fasc. 8 pag. 130) che i Salmoni di California fu- rono immessi dal Comitato Provinciale Vicentino il 22 Marzo 1897 nelle aque di quella Provincia e che allora quei pesciolini erano lunghi 4 centimetri e pesavano pochi grammi. D dunque invero sorprendente la rapidità di sviluppo di questa splendida specie Americana, tanto più se si pensa che i due Salmoni testè pescati non si devono certo ritenere come campioni, perhè il Salmone Californiano frequenta le località più profonde dove i nostri ordigni da pesca si trovano nella quasi impossibilità di catturarlo. La rigorosa sorveglianza sulla pesca ottenuta a merito del Co- mitato Vicentino e le conseguenti esemplari condanne testè inflitte ai contravventori, danno sicuro affidamento che lo scopo propostosi dalla Societa Regionale Veneta per la Pesca e 1’ Aquicultura, di ripopolare la pubbliche correnti della Provincia di Vicenza, sarà coronato del più felice successo, E ciò tornerà a tutto vantaggio dell’ economia nazionale, Direttore e Proprietario responsabile Dott. D. Levi-Morenos Ar Gosso in Ghioggia Albergo Ristoratore Caffè e Birraria con Giardino NWEFAXNETTOREO EMANU RE: AZ AISZAÈìEASìTEAENASATASÌATAS!A ANI A TAX G HOTEL D'ITALIE BAUER Restaurant Bauer - Crimwald GIUIIO GRUNWALD Senior, Proprietario N 0 q 0 p dibodiad TS vo > Doc >>> gIZeUO A "07 ee resi eg I o i LISNIONPANISNIENIÀMISSMIPNISNIIZA IAA Venezia 1899 — Tip. Nodari i h È = :RME D'ABANO a ME DE stazione sulla Ferrovia sd" E VENEZIA-PADOVA-BOLOGNA | “isa”. (0) psi] STABILIMENTI Lira DUE TORRI E MOROSINI Questi due antichi s'abilimenti situati in prossimità della ri- nomata Sorgente Termale di Abano sono forniti di ogni confor- tabile: eccellente cucina, servizio inappuntabile, sala di lettura e musica, giardino, passeggi ombrosi, vetture per gite ai Colli Eu ganei ed apposito servizio di posta e telegrafo. I fanghi ed i bagni termali di Abano, per secolare esperienza sono efficaci in un vasto campo di malattie. Tali sono moltissime che si riferiscono agli organi del movimento, cioè il reumatismo articolare, l’artrite deformante, le cossite, i tumori bianchi, le an- chillosi. Giovano ancora in alcune affezioni chirurgiche, cioè ci- catrici di ferite, postumi di traumi, di lussazioni, di distorsioni di fratture ecc. Sono altresì efficaci nelle paralisi, nelle nevralgie e nevriti, nelle dermatosi croniche, negli erpeti, eczemi, prurigine, urticaria, ecc. Le terme di Abano sono raccomandate inoltre nella cura della scrofola, della rachitide, della gotta, nella sifilide ter- ziaria, ecc. Negli stabilimenti havvi anche materiale per doccie, elettri- cità e massaggio da impiegarsi in molte malattie, nelle quali oltre il fango ed il bagno termale si richiede l’uso di questi mezzi curativi. Direttore medico Salvagnini dott. cav. 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Maison de premier ordre — Position Centrale. méme propriétaire des Maisons suivantes: HOTEL VICTORIA — Quai Partenope — NAPLES, n HOTEL — Telese. o HOTEL MARGHERITA — (à Quisisana) i ASTELLAMARE DI STABIA, PUBBLICITA LAGUNARE CASA. EDITRICE PER PUBBETCAZIONI UFFICIALI E DI RÉCLAME INTERNAZIONALE più volte Premiata, Encomiata dal R. Governo, dalle Camere di Comm., ecc. Direzione e. Amministrazione: Venezia AGENZIE: Milano — Genova — Siena — Roma — Napoli — Palermo — Bologna — Torino — Parigi — Bruxelles — Vienna — Tunisi Esclusività: Indicatori Ufficiali della Società di Nav. Gen. It.; del Lloyd Au- striaco ; — della R. U. S. A, Adria; - delle Società Topic e Rismondo ; dei Laghi Maggiore e di Garda. Affissione di quadri nei Pontoni e Vaporetti di Venezia; nel grande Stabilimento dl Lido; nel Tramway Lido; nei pi roscafi dell’ Adria ; Stabilimento Balneare Eldorado Lucia Napoti. Guida Commerciale Mangiarotti fondata nel 1865. Neptunia, organo della Società Regionale Veneta di Piscicoltura. Distribuzione di placcati e quadri Réclame nei Principali Alber- ghi, Ristcratori e Stabilimenti d’Italia, Francia, Belgio, Au- stria, Ungheria. Tunisia, e Levante. Affissioni volanti e nel quadri permanenti in Italia e all’ Estero Forfait per grandi Industriali, Esposizioni, ecc. Dagli Albergatori si accettano in parte di pagamento Coupons d' Hotels e Restaurant. Diraordinarie facil}{azioni - Preventivi gratis per qualungue venere di eclame sia di Inserzioni che d' affissione Pronta esecuzione di cliché in genere riprodotti da disegni e fu- tografie. Prima di fare qualunque réclame rivolgersi alla Pubblicità Lagunare - Venezia 415 Giusno Inaugurazione della Mostra Campionaria Indu- striale e Commerciale a Lido - Venezia, Greazione della Prem. Pubblicità Lagunare lc it VR E A UO) I PI Sa I }9 f f Volume XIV LG 15 LUGLIO 1899 (Serie Notarisia-Neptunia) N13 RIVISTA ITALIANA DI PESCA ED AQUICULTURA MARINA - FLUVIALE - LACUSTRE Premiata con medaglia d'oro ALL'ESPOSIZIONE DI MILANO 1894 ED ALL’ESPUSIZIONE DI TORINO 1898 Fondata e diretta dal Dott. D. LEVI - MORENOS Segretario di Redazione: MAMERTO CAMUFFU LI] eno Sen DI OR G ANO delle Società Regionali di Pesca ed Aquicultura e delle Cooperative di Lavoro e Produzione tra pescatori Società Regionale Veneta e Società Lombarda di Pesca ed Aquicultura — Co- mitato Filonautico e Peschereccio -— Famiglia Cooperativa tra Pescatori di Burano — Cooperativa di Lavoro tra Pescatori di Venezia — Società anonima Cooperativa tra Pescatori dei fiumi e laghi Mantovani — Cooperativa di pro- duzione Aquicola. SOMMA RIO Red. — Congresso Inter-Regionale di Pesca ed Aquicultura. — Note e Comunicazioni. Charles A. Hofoid. — Le Stazioni di Biologia d’ aqua dolce in America. (Cont. e fine) Notizie e Varietà EKted. — La causa della colorazione déi pesci. » — L'influenza dell’ ambiente sulla colorazione dei pesci. Supplementi G. Grablovitz. — Tavole delle Maree per i porti di Venezia ed Ischia. III. trimestre 4899. Sg O DIREZIONE ED AMMINISTRAZIONE DELLA « NEPTUNIA » S. STEFANO 23035 — VENEZIA Prezzo d’ abbonamento annuo alla Neptunia sola L. 122 — coi supplementi L. 20 Gli abbonamenti decorrono sempre dal Gennaio e quando non sono disdetti s’ intendono tacitamente rinnovati. INSERZIONI : Concessionaria Esclusiva Premiata Pubblicità Lagunare in Venezia Filiali: Milano, Napoli, Palermo Agenzie : Roma, Genova, Torino, Bologna, Parigi, Vienna, Tunisi - lesi Vedi copertine interne !! RI SRI asl Pad. MT Peer Svofirate 4 3 URSUMANDO ANIE dalle 7 del mattino alle 7 di ser Via Porta Nolana 28 p. 2. NAPOLI CONSULTORIO MEDICO-CHIRURGO aperto dalle 7 alle 12 e dalle 16 alle 19 DI LLA TERAPIA MODERNA $ * è Via Porta Nolana 28 p. 2 NAPOLI + +00 +0 è +0 è è LS » PP. O... ; de; Rinomate Pillole Lo sviluppo continuo e costante delle malattie genito- p Late ; 3 - et PP ' Afrodisiache - Tonico - Ricostituenti urinarie, catarro uterino, flussi bianchi, blenorragia, ,, Cura applicata dalla moderna terapia peroni goccette, restringimento uretrale, catarro in vescica, ;; con rapidità le malattie d’ esaurimento nervoso, e per dare i all'organismo umano la forza ed il vigore indispensabi neurastenia, diabete, impotenza, sterilità, anemia e ma- ” SERRE ooo SATO ET i lattie infettive del sangue e della pelle affligge la società ‘ ; Costo della scatola di pillole con istruzioni L. 5. per le continue sofferenze ed anche per le non lievi difficoltà ‘ / Pillole e sciroppo depurativo di Jalusy. - nella scelta dei medicinali, alcuni dei quali apportano fu- |, ) Cura radicale per tutte le malattie infettive del sanzug neste conseguenze anche dopo ottenuto l’effetto invocato. | ) e della pelle, priva di mercurio od altri minerali nocivi: ** Guarigione assicurata in breve tempo di qualsiasi infezione. La mondiale accoglienza ottenuta dai nuovissimi pre- ||} | _————@m6@6 parati e mezzi curativi per la guarigione radicale delle (i) Pillole, sciroppo diluente di Hantabyk e iniezione vegetale senza caustici. . Meravigliosi rimedi per guarire in pochi giorni il re- stringimento uretrale, la goccetta militare e malattie affini. su accennate malattie ha superato la nostra aspettativa, e (i ) Gpgoraggia a diffondere l’uso delle nostre rinomate spe- i) {/cialità, Je quali da un lato assicurano la perfetta guari- (| i Ape cn ; 3 5 10.5 1510 21-50 3 4 3190 10 30 15 45 ASD 4 5 di 10 50 16 10 RI 5) 6 4 25 11-49 16 40 22:30 6 7 4 50 11,89 17 10 CI TO 7 8 Salo 12=20%%4 -- 17240 289905 8 9 DESO 12 45 18 10 0.05 10 2: 10 DEDE 18 45 0 35 11 11 6 "20 19 20 1-40 LE 12 6 40 20 10 1 50 13 13 6 50 21 25 Salo 14 14 710 IO 8 10 15 15 8 15 110 9 10 16 16 12 40 Zio 9 20 17 17 14 20 2 45 9 45 18 18 logo DURO 10 10 19 19 15 40 30 10 40 20 20 16 15 425 IRE 24 Zi 16 50 i 4 55 1135 22 è 17590 0 10 5.25 RE 23 23 18° 0 45 DDD li2i38 24 24 18 45 105 6 20 los 25 25 19 30 2430 6 40 3 40 26 26 20 30 6 10 6 55 14 15 27 29 22015 96 MAD T9x20 28 29 0 10 dito EL 688 5) 17 45 29 30 125 9 20 13 45 19 20 30 oil Ze 9 35 14 35 20 10 31 Tra le due alte maree giornaliere è più elevata quella fra 11h e 20% ; tra le due basse è più depressa quella fra 22h e 6h. XI Tavola delle maree per Venezia Settembre 1899 Giorno Bassa Alta Bassa | Alta Giorno ] 2h4om | 9035m 15. om 208 55m 1 9 35 9 55 15 30 21 30 2 3 3935 10 15 15 55 2001) 3 4 3 55 10 35 16 25 22 30 4 5 4 20 (SEO) 16 50 295%0 5 6 4 45 11 20 17 15 23 25 6 ti 5 10 11 45 17 45 23 55 di 8 5 30 as 18-15. |" 0 30 9 9 5 55 12 30 18 45 To 10 10 6 15 12 55 | 19 30 1 45 1l ll 6 35 1325 20 20 3 15 12 12 6 55 14 0 22 15 | 6 30 13 13 7 55 15 20 0 15 | 8 30 14 14 13 15 18 30 1 35 9 0 15 15 14 20 19 55 220 9 15 16 16 14 55 20 50 2 55 9 40 17 iu 15 30 SES 300 10. 5 18 18 16 5 22 10 40 10 35 19 19 16 40 22 50 4 35 Teo5 20 20 17:10 23 25 55 30 2] 21 17 45 I 0 5 5.30 12:50 22 22 18 20 0 45 6 0 12 25 23 23 19 0 2 6 25 12 55 24 24 19 45 2 35 6-55 13 25 25 25 20 45 4 30 7 55 14 5 26 26 | 22 35 7 15 10 35 16 5 27 ITER AE 28 O 10 8 10 13 40 18 50 28 29 115 8 30 14 15 19 55 29 30 155 8 55 14 45 20 40 30 | | Tra le due alte maree quotidiane è più e'evata quella che avviene fra 9h e 16%; tra le due basse è più depressa quella fra 18h e 5h, XII Tavola delle alte maree per l'isola d’ Ischia 3°. trimestre 1899 Giorno Luglio Agosto Settembre | bot Lor 40080,, I | 17h 40m | 62352 | 182555 1 3 9 45.0 1700) 6. 50/1895 | 3 5.90 | 18.046.559 2040 500802000 4 6:25: | 18-50 (| 7.40:| 20.0. | 825 Son 5 7:15 |-1995 8 /15%-|/20 85.0 Ba55 57 6 755% | 2015.007850 (2185 0 0 25-00 7 835 | 2055 | 920 | 2185 | 9.55 |2230 8 9.10; 21/30.) 9/55 |.22/10 | 1905. fool 9 9 45.22 0. 1025-22 40/11 0000 oalop 10 10-20 | 22 3541.1055. |_23 10|/11 40 (540% 11 10.50: | 23-10 (1125-23 45/0000 12 11:25 | 29 4554 I2 5.24 35/0066 13 12 0. | 4 204025 (12/50 2 14 0:20 | 12 40 20. 1350380 15 15/1350 2890 ol 16 DV JA 35080855 116.40) ANO 17 310 | -1550 5020 | 18 4/30 | 17° 5-0 6025 18 6 07605 19 5 40°.| 18-10 SR 7620/° 10 450 20 640° | 19 5g 50502080 0 21 790° | 19455 #8 50211000 22 820 | 2045 | 930 | 2150 | 1025 | 2250 23 o 5 lce1:80. Si Toso 2|'22 30-24 1151028 24 950 | 2210 | 1050 | 2310 | 1155 | 2420 25: LI 10-90 | 92 50%) 11,90] 423-59 5000 26 | 11 10 | 23:35 12/20 24465 Ton 9 27 11.55 | 24-20 04 (0045:.{713 2042585 e) 28 0:20) | 12.455] 10550 14 00 0a 29 1-15. | 13.50] 315/15 55 455 10/0/1908 30 2950-15 pad 412500517 1046/00 8 31 3150 | 16 200) 514557) I810 adulae VENISE — GRAND HOTEL LUNA — VENISE | avec Établissement de Bains près de la Place de S. Marc vis-à-vis du Palais | et Jardin Royal. Ruol Frères Propr:etares Téléphone — Fclairage éléctrique dans toutes les OO — Ascenseur hydraulique — Chauffage è siphon central. como — GRAND HOTEL iu — COMO XE=BORD'DESEAG i | O Somptueux palais, expresséement bati pour Hòtel, muni de tout le comfort I « moderne — Ouverture Mars 1899. Vict. Colleoni, fr0}r. i I i ——*% MEME MAISON *————— MILAN — HOTEL DU NORD — MILAN Le plus près et le plus comfortable Hòtel près de la Gare centrale. 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PUBBLICITA LAGUNARE i CASA EDITRICE PER PUBBLICAZIONI UFFICIALI E DI RECLAME INTERNAZIONALE ; più volte Premiata, Encomiata dal R. Governo, dalle Camere dî Comm., ecc. a NR dii a \ Direzione e: Amministrazione: Venezia ; AGENZIE: Milano — Genova — Siena — Roma — Napoli — È Palermo — Bologna — Torino — Parigi — Bruxelles — - 3 Vienna — Tunisi i Eisclusività: L Indicatori Ufficiali della Società di Nav. Gen. It.; del Lloyd Au- striaco ; — della R. U. S. A, Adria; - delle Società Topic e Rismondo ; dei Laghi Maggiore e di Garda. Affissione di quadri nei Pontoni e Vaporetti di Venezia; nel grande Stabilimento del Lido; nel Tramway Lido; nei pi roscafi dell’ Adria ; Stabilimento Balneare Fidorado Lucia Napoli. Guida Commerciale Mangiarotti fondata nel 1865. Neptunia, organo della Società Regionale Veneta di Piscicoltura. Distribuzione di placcati e quadri Réclame nei Principali Alber- ghi, Ristoratori e Stabilimenti d’Italia, Francia, Belgio, Au- stria, Ungheria, Tunisia, e Levante. Affssioni volanti e nei quadri permanenti in Italia e all'Estero Forfait per grandi Industriali, Esposizioni, ecc. Dagli Albergatori si. accettano in parte di pagamento Coupons d' Hotels e Restaurant. Straordinarie facilitazioni - Preventivi gratis per qualunque genere di reclame sia di inserzioni che d''affissione Pronta esecuzione di cliché in genere riprodotti da disegni e fo- tografie. Prima di fare qualunque réclame rivolgersi alla Pubblicità Lagunare - Venezia 45 Giugno i Inaugurazione della Mostra Campionaria Indu- striale e Commerciale a Lido - Venezia, @reazione della fPrem. Pubblicità Lagunare RO CNOY (4 IRSA Volume XIV 31 LUGLIO 1899 (Serie Notarisia-Neptunia) N.:14 RIVISTA ITALIANA DI PESCA ED AQUICULTURA MARINA - FLUVIALE - LACUSTRE Premiata con medaglia d’oro ALL'ESPOSIZIONE DI MILANO 1894 ED ALL'ESPOSIZIONE DI TORINO 1898 Fondata e diretta dal Dott. D. LEVI- MORENOS Segretario di Redazione: MAMERTO CAMUFFO ORGANO delle Società Regionali di Pesca ed Aquicultura e delle Cooperative di Lavoro e Produzione tra pescatori Società Regionale Veneta e Società Lombarda di Pesca ed Aquicultura — (Co- mitato Filonautico e Peschereccio -— Famiglia Cooperativa tra Pescatori di Burano — Cooperativa di Lavoro tra Pescatori di Venezia — Società anonima Cooperativa tra Pescatori dei fiumi e laghi Mantovani — Cooperativa di pro- duzione Aquicola. SOMMARIO IL, Costantini. — Della semina delle anguille nelle valli salse da pesca. Dr. E. Tietze — Chiusura a rete metallica per valli salse da pesca. (x) — Contro le « Murere », dei laghi. Notizie bibliografiche — Il bollettino mensile della Società Lombarda per la Pesca e l’Aquicultura. — Rivista Italiana di politica e legislazione agraria. o vo, SR RIE RE ESE DIREZIONE ED AMMINISTRAZIONE DELLA « NEPTUNIA » S. STEFANO 2305 — VENEZIA Prezzo d’ abbonamento annuo alla Neptunia sola L. 12 — coi supplementi L. 20 Gli abbonamenti decorrono sempre dal Gennaio e quando non sono disdetti s° intendono tacitamente rinnovati. INSERZIONI: Concessionaria Esclusiva Premiata Pubblicità Lagunare in Venezia Filiali: Milano, Napoli, Palermo 5 Agenzie : Roma, Genova, Torino, Bologna, Parigi, Vienna, Tunisi Vedi copertine interne !! CONSULTORIO MEDICO-CHIRURGO aperto dalle 7 alle 42 e dalle 16 alle 19 $ Via Porta Nolana 28 p. 2 NAPOLI $ -»>.- ©. ©.©. “Lo sviluppo continuo e costante delle malattie genito- i fitinario; catarro uterino, flussi bianchi, blenorragia, goccette, restringimento uretrale, catarro in vescica, ‘nexrasténia, diabete, impotenza, sterilità, anemia e ma- ‘lattie infetiîve del sangue e della pelle affligge la società ‘pet iè continue sofferenze ed anche per le non lievi difficoltà nella scelta dei medicinali, alcuni dei quali apportano fu- neste conseguenze anche dopo ottenuto l’effetto invocato. La mondiale accoglienza ottenuta dai nuovissimi pre- parati e mezzi curativi per la guarigione radicale delle su accennate malattie ha superato la nostra aspettativa, e ciincoraggia a diffondere l’uso delle nostre rinomate spe- cialità, le quali da un lato assicurano la perfetta guari-. gione ridonando forza, vigore e salute, dall’ altro non al- terano l'organismo umano, nè arrecano alcun fastidio. Tutte le corrispondenze vengono dirette al Prof. Ursumando Aniello Via. Porta: (ana 28 DI NAPOLI ce- applicate $ ALLA TERAPIA MODERNA $ DELLE SPEC È PRESSO IL PROFESSORE 4 3 URSUMANDO ANIELI dalle 7 del mattino alle 7 di s er è Via Porta Nolana 28 p. 2. | 4 NAPOLI Rinomate Pillole Afrodisiache - Tonico - Ricostituenti d Cura applicata dalla moderna terapia per combati con rapidità le malattie d’ esaurimento nervoso, e per d da all’organismo umano la forza ed il vigore indispensal i al benessere individuale. Costo della scatola di pillole con istruzioni L. si Pillole e sciroppo depurativo di Jalusy — Cura radicale per tutte le malattie infettive del sang e della pelle, priva di mercurio od altri minerali nc Guarigione assicurata in breve tempo di qualsiasi infezio; Pillole, sciroppo diluente di Hantabyk ; Meravigliosi rimedi per guarire in pochi giorni it x str ingimento uretrale, la goccetta militare e malattie a Moltissimi specifici importanti per mali segreti. — a Metodi curativi semplici e comodi. «SÒ Correnti elettriche a prezzi da convenirsi. “e NAPOLI È® DeL PRror. CAV. BENE DETTO MORELLI I NOSTRI SAPONI sovo preparati con sostanze puramente ammolienti e rinfre- scative e danno alla pelle una hianchezza ed uma soavità di profumo deliziosissimo; bisogna pro-. Sa vare per credere! 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È % NEPIUNIA ANNO XIV 14 31 LucLio 1899 Della semina delle anguille PEPE sGVTAERT.-SAESESDA PESCA Fin da quando assunsi la direzione del vasto tenimento della Mesola (12 maggio 1882), la coltura delle valli salse da pesca fu oggetto precipuo dei miei studi. La rotta del Po nel maggio 1872 aveva arrecato dei danni ri- levantissimi a tutta la proprietà, ma le valli salse da pesca, che per lo squarciamento delle arginature avevano perduto il fondo di dota- zione, per molti anni dettero una pesca assai meschina in confronto alle pesche anteriori a quel disastro. Nel 1882 però il prodotto della pesca era aumentato in guisa che, mentre nell'autunno del 1872 la pesca delle anguille ascese a quintali 246:04:992, nell'autunno del 1882 raggiunse i quin- tali 10609:46:440. Nello studio dei provvedimenti da prendere per migliorare ed aumentare le produzioni non esitai a convincermi, che era neces- sario trar profitto dalla natura dei fondi vallivi e dai diversi diritti di pesca, che spettavano al "'Tenimento per aumentare i risultati delle pesche. Vedevo infatti, con mio grande rammarico, che un'immensa quantità di anguille non ancora mature, (buratei o cannajole) che chiamavano ragani o pasciuti, pescata nella sacca o marina di Goro, nella Falco e nel Volano, nei tempi permessi dalla legge, si vendeva pel consumo a Goro o nei villaggi finitimi, e la parte migliore si portava sul mercato di Chioggia. Mi sorse fin d'allora l’idea di ap- profittare di quella qualità di pesce lungo per seminare e dotare le valli da pesca della Mesola. Dopo lo stabilimento delle Valli di Comacchio, lo stabilimento 150 vallivo della Mesola è il più impcrtante in Italia. Comprende una superficie di Ettari 3542 divisa in quattro campi e cioè : Vallona Ettari 14120,800 Canneviè » 2200, — Gorino » 114,200 Scolà » 110, — Gli elementi di prosperità di qualsiasi industria sono il luogo adatto per esercitarla. Conviene quindi rimuovere e rendere innocui tutti gli ostacoli che possono diminuirn> l'utilità. Se il pesce, in paragone di qualsiasi animale, può raggiungere il massimo sviluppo col minimo alimento, bastandogli ben poca cosa per mantenersi in vita, richiede però un soggiorno comodo, una circolazione libera e spaziosa, un ambiente sano. Lo stato naturale dei fondi vallivi da pesca fu dall’ opera del- l’uomo modificato ; e quelle immense estensioni furono solcate da canali, che servono alla chiamata ai lavorieri ed alla libera comu- nicazione fra le maggiori depressioni. Le aque della rotta del Po del 1872, attraversarono nel loro corso le valli da pesca di Mesola; modificarono le condizioni dei ba- cini e interrirono quasi tutti i canali. A conseguire quindi un in- cremento importante nella pesca, era indispensabile prima miglio- rare lo stato dell'ambiente dove dovevano vivere e svilupparsi tanti milioni di esseri viventi: cioè aprire di nuovo le vie, che erano necessarie alla circolazione per motivi di nutrimento e d’igiene. Nei primi anni quindi della mia direzione diedi la maggior opera all’escavazione dei canali interni alle valli, alla sistemazione delle arginature, alla costruzione di nuove chiaviche, di muove case di guardia ed alle riparazioni dei manufatti. Intanto andavo scrutando il pensiero dei vecchi valligiani sul mio progetto di seminare entro le valli tutto il pesce lungo, che si serebbe pescato nelle aque aperte e libere dall'aprile a tutto agosto; ma i pareri espressi da quei pratici, mentre non mi incoraggiavano, non mi convincevano, poichè non sapevano accennare ad uua ra- gione che li convalidasse. Difatti mi assicuravano, che le esperienze fatte da altri proprietari di seminare nelle valli le anguille pescate altrove, non avevano mai prodotto incremento alla pesca, e che anzi a molte delle anguille che si seminavano era stata mozzata la coda 151 per riconoscerle nell’autunno alla scesa nel lavoriere, ma che non fu dato ad alcuno di ritrovarne. Questo controllo della coda mozzata non aveva per me nessun valore, poichè ognuno sa che l’anguilla si serve di quell’estremità per muoversi e per affondarsi nel terreno fangoso, e poteva esseré assai giustificato il dubbio, che le anguille così deformate fossero perite. Mi venne allora l’idea di servirmi delle valli come di vivaio per depositare tutte le anguille pescate dall’aprile all'agosto nelle aque libere, per ripescare i pasciuti con reti nell’autunno, tornando a se- minare tutte le anguilline che non avessero raggiunto la misura legale. La pesca dei pasciuti colle reti nelle valli da pesca si fonda sulla conoscenza del movimento che il pesce lungo eseguisce in base alle esigenze della sua alimentazione. Nel settembre e nell’ot- tobre la massa dei pasciuti è in movimento nelle parti vallive più lontane al lavoriere di fermata, perchè colà si aduna la massa mag- giore delle acquadelle (o anguele), che costituisce il cibo da loro ri- cercato, e quindi colà i pescatori principiano a collocare le reti, Di mano in mano che le aque della valle, per l'abbassamento di tem- peratura, si raffreddano, le acquadelle scendono piano piano verso i lavorieri dove entra l’aqua marina più calda, ed i pasciuti anch'essi seguono il movimento della loro pastura inseguiti alla loro volta dalle reti dei pescatori. L’ultima battaglia quindi, verso il dicembre, si combatte attorno alle chiuse fino a tanto che, per il sopraggiungere dei rigori. del verno, i pasciutti si affondano nei fanghi lagunari. Nel dar opera al progetto avevo il duplice scopo: di vedere quale prodotto potevo ottenere dalla pesca artificiale dei pasciuti entro le valli : di convincermi in quali proporzioni aumentasse la pesca delle anguille femenali nell’autanno. La sicurezza del risultato aveva la sua base nell’ aumento del peso, che veniva a guadagnare la massa del pesce lungo depositato nelle valli chiuse da pesca dall'aprile al dicembre, e l’utilità econo- mico sulla rilevante differenza del prezzo pagato all’epoca della se- mina e ricavato nella vendita. E poichè una buona parte dei pa- sciuti raggiungeva la sua maturità entro l’anno, sarebbe stata così da questa aumentata la produzione peschereccia delle anguille. 152 Nell'anno 1890, terminati i lavori di sistemazione delle valli, diedi principio alla seminagione del pesce lungo assortito, che ho costantemente continuata, aumentando gradatamente la pesca di mano in mano che potevo aumentare i pescatori. Intanto nel 1891 l'ing. G. S. Bullo dava alle stampe un suo lavoro sulla piscicultura marina, unico nel suo genere, e nel quale, relativamente alla semina delle anguille, così si esprimeva : « Semina di anguille nelle valli per sistema non se ne fa. « Non vi è dubbio per noi che le serie e regolate prove che si potessero fare di questo genere dovrebbero essere coronate da « riuscita sicura. « Ma le esperienze di questo ramo sono, e saranno sempre, « lunghe e difficili. E la discussione di questo argomento diventa « invero spinatissima, come si avrà luogo a verificare per quello « che in seguito dovremo dire. « S’incontrano multi ostacoli, molti pericoli in tale materia e « bisogna usare la massima cautela e riserva a consigliare una pra- « tica, che nelle valli nostre non venne mai adottata, almeno in « una scala meritevole di riflesso, e come semina di consuetudine. « È probabilissimo che l’esperienza non sarebbe tentata invano, « ove si facesse, con costanza continuativa e sempre per le stesse « valli di prova, almeno per un decennio e più: altrimenti non sì « potrebbe con sicurezza rilevare la risposta data dalla natura al- « l’intrapreso esperimento. « Vi sono dunque argomentazioni favorevoli al tentativo, vi « sono pericoli dissuadenti dall’impresa, uno stato di cose che ci « lascia fra correnti contrarie. Ma resta il fatto, chese una grande « probabilita di utili ci si manifesta pure con forza. . « Constatiamo che vi è luogo a prudentemente studiare la so- « luzione del problema e che i risultati di un tentativo ben fatto « potrebbero molto bene compensare l'iniziativa e le cure, Spettava dunque a me di trar profitto dalla iniziata semina per ottenere un risultato positivo sulla sua utilità, che il chiarissimo ing. Bullo riteneva non dubbia. Ed eccomi al caso di esporre con l’eloquenza dei numeri, dopo una semina di neve anni, le conseguenze economiche ottenute : a) x feline nat ORTO OT I TR | 1 i 153 Prospetto della semina del pesce lungo eseguita nelle Valli di Mesola dal 1890 al 1898 e spesa per la pesca. (*) Pesce lungo in sorte ANNO seminato SPESA Quintali L. C. 1890 | 159 | 13 | 1961 | 84 1891 142 | 18 2241 | 78 1892 129 | 90 AZZ 1893 228 | 83 3749 | 29 1894 220 | 07 3800 | 48 1895 2830/6825 4735 | 19 1896 216 | 62 3369 | 14 1897 335 | 78 5887 | 62 1898 386 | 95 6505 | 18 Totali 2102 | 71 34452 | 29 In confronto delle sopra notate quantità di pesce lungo as- sortito abbiamo il risultato della pesca dei pasciuti negli anni cor- rispondenti; facendo notare che nell’anno 1891 e 1892, per timore di sfruttare la dotazione delle valli, diminui la pesca dei pasciuti per riprenderla con qualche importanza negli anni seguenti. Prospetto del prodotto della pesca artificiale dei pasciutì ese- guita nelle Valli di Mesola dal 1890 al 1898 e valora ricavato dalla vendita. ATNENO PASCIUTI IMPORTO ° î Quintali L. C. — E. 1390 232 | 73420 15127 | 72 1891 61 | 65864 4046 | 39 1892 11 | 90951 AZIO AZ 1893 242 | 73570 15778 | 44 1894 556 | 45597 37223 | 50 1895 363 | 18075 24596 | 02 1896 514 | 59782 34698 | 33 1397 499 | 21364 32398 | 95 1898 353 | 37129 23849 | 83 Totali Î 2835 | 85792 188446 | 60 | (*) Nel corrente anno 1899 all'8 luglio si erano già seminati quint 475.54 di pesce lungo. 154 > Dai prospetti sovra riportati si possono fare molte deduzioni sull’utilità della semina delle anguille. E primieramente si rileva, che la quantità del pesce lungo se- minato nel novennio ascese a quint. 2102,71 con una spesa di L. 34452,29 e che la quantità dei pasciuti ripescata nelle valli ascese a quint. 2835,85752 dai quali si ricavarono L 188446,60 vale a dire, che si ripescarono quilt. 733,14752 di pasciuti in più della quantità seminata e si incassarono L. 153994,31 in più della spesa erogata per la pesca. E, riducendo tale beneficio in una media an- nuale, si ha un guadagno di L. 17110,48 per ogni anno. Ma di fronte a tali risultati debbonsi esaminare quelli della pesca autunnale delle anguille femevali, per dedurre se, dopo la se- mina e la conseguente pesca artificiale dei pasciuti, si ebbe aumento o diminuzione. Ecco le risultanze délle pesche delle anguille femenali nel cor- rispondente periodo della semina e cioè dal 1890 al 1898. Prospetto della pesca delle anguille femenali nelle Valli di Mesola dall’ anno 1890 al 1898. — | ANNO ANGUILLE | Quintali 1890 1670 | 56454 1891 14132 | 98521 1892 1329 | 62650 1893 1610 | 60803 1894 1290 | 14197 1895 1076 | 09260 1896 1223 | 87428 1897 1311 | 27304 1898 1281 | 20862 Totale 12226 | 37479 i POSTE TIRO, 4 ELE MR TV E . x a e Prospetto delle anguille femenali pescate nelie Valli di Mesola negli anni 1881-1889. | ANNO ANGUILLE Quintali 1881 1229 | 64440 1882 1069 | 46007 1883 921 | 79405 1884 1123 | 30031 1885 1191 | 65967 1886 1218 | 82948 1887 1274 | 63810 1888 1318 | 77103 1889 1249 | 49231 Totale 10597 |58942 Si deduce quindi, che nel novennio precedente alla semina si cbbe un totale di quint. 10597,58942 di anguille femenali ossia una media annua di quint. 1177,50993 mentre nel secondo rnovennio, entro il quale si esegui la semina e la pesca artificiale dei pasciuti, si ebbe un prodotto di anguille femenali in quint. 12226,37479 eguale alla media annua di quint. 1358,48608 ossia un aumento annuo di quint. 180,97615. Questi esperimenti da me eseguiti con i buoni risultati ottenuti ho creduto nell’interesse della piscicultura di denunciarli ai miei colleghi, che si occupano della coltura delle valli salse da pesca. Mesola, li 20 Luglio 1899. Luici COSTANTINI Chiusura i rete metallica per Valli salse da pesca Riceviamo e pubblichiamo; Chiarissimo sig. Direttore, Mi faccio premura di comunicarle uua brevissima notizia preliminare sul sistema di chiusura adottato dal sig. Antonio Vol- tolina nella sua valle Millecampi ove mi recai in seguito a di lei incarico e per corrispondere all'invito fattole dai proprietari. 156 La chiusura differisce dalle comuni per essere in rete metal- lica anzichè in graticci (grisiole). Non discutiamo ora sulla spesa: di questo argomento mi occuperò sulla relazione che presenterò al prossimo Congresso di pesca ed aquicultura ; occupiamoci ora soltanto dei vantaggi indiscutibili, che presenta questo metodo di chiusura dal lato p:atico. È chiaro prima di tutto che la rete lascierà libero passaggio all’aqua e non sarà, come i graticci, in pericolo di squarciarsi al sopragziuugere d’una gran massa d’aqua. Durante il flusso le alghe portate contro la rete non vi eser- citano una dannosa pressione, perchè, essendo esse galleggianti, l’aqua passa liberamente al di sotto : nel riflusso poi le alghe ven- gono facilmente allontanate perchè, essendo la maglia della rete non più larga di 7 od 8 millimetri, non vi si impigliano, come invece avviene colla chiusura a graticci. Finora il sig. Voltolina ha posto in opera questa chiusura in barena per un tratto di oltre 1200 metri: lo stato della rete già messa in opera da quattro anni dimostra che essa può du- rare ancora per qualche anno. In seguito essa verrà sostituita alle grisiole in tutto il circuito della Valle essendo applicabile anche sui gomiti delle cogolere. Questa chiusura segue certamente un gran passo verso la completa soluzione del problema tanto discusso per la conserva- zione lagunare. Per tener tesa la rete metallica bastano infatti assai meno pali che pei graticci e l’aqua trova quindi la massima facilità di espandersi. Augurando che il sistema di chiusura venga approvato e lo- dato in Congresso, io non posso che esprimere la mia intera sod- disfazione, riservandomi a suo tempo di fare un’ampia esposizione della parte tecnica ed economica di questa bellissima innovazione che, a mio giudizio, potrà essere posta in opera in qualunque valle con ottimi risultati. Nella certezza che Ella vorrà far parola di questa mia rela- sione nella sua Rivista, la ringrazio vivamente e la prego gra- dire i sensi della mia stima. Di Lei dev. DrB:: DI. >. applicate [ Ri I . . è A nomate Pillole Lo sviluppo continuo e costante delle malattie gemto- -% SE È È È : ARA Î Afrodisiache - Tonico - Ricostituenti | urinarie, catarro uterino, flussi bianchi, blenorragia, ,' Cura applicata dalla moderii terapia pose » goccettej. restringimento uretrale, catarro in vescica, ;|.con rapidità le malattie d’ esaurimento nervoso, e per dare | | 2h VOI : ER È (|) all’organismo umano la forza ed il vigore indispensabile neurastenia, diabete, impotenza, sterilità, anemia e ma- | al nonessereGndiviainie ) LI lattie infettive del sangue e della pelle affligge la società | Costo della scatola di pillole con istruzioni L. 5. ( perle continue sofferenze ed anche per le non lievi difficoltà |! 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ANNO XIV 15-16 31 Agosto 1899 EL La “ Neptunia ,, ai Congressisti Ai rappresentanti del Governo e delle Città marinare, ai delegati delle Camere di commercio e degli altri enti che colla loro adesione hanno riconosciuto l’ importanza pratica e l’ alto significato di questo Convegno, ai Congressisti tutti Veneti, Lombardi, d’ogni parte d’Italia la Neptunia porge il più cordiale saluto. Dopo parecchi anni di lavoro modesto, ma assiduo e tenace, dopo avere lungamente predicata, fra l’indifferenza quasi generale, la neces- sità di un risveglio, di un rinnovamento salutare nelle cose della pesca e dell’aquicoltura, dopo molti tentativi intesi a favorire un migliora- mento delle misere sorti dei pescatori, — per l’ignoranza e l’incuria dei pescatori stessi, riusciti presso che vani, — conforta il fatto di questo primo Congresso degli aquicultori italiani, che si raccoglie qui nella città nostra, il centro naturale d’ una numerosa e forte popolazione peschereccia cui vorremmo vedere presto sollevata e redenta; e c’in- coraggia a sperare che non tutti i nostri deboli sforzi resteranno ste- rili, che non tutte le speranze andranno deluse. A dimostrare la praticità degl’intenti e la serena obbiettività dei criteri onde ci studiamo di esaminare le condizioni di fatto e le con- troverse questioni che si attengono alle industrie aquicole, ci permet- tiamo di offrire ai signori Congressisti convenuti a Venezia dalle altre provincie italiane, insieme con questo numero straordinario del nostro periodico : un grande quadro sinottico delle « condizioni generali della pesca fluviale e lacuale in Italia », non più recente ma utile per sta- bilire un confronto fra le condizioni della pesca d’ aqua dolce sino al 1892 e le attuali, — 2° una breve monografia del nostro Direttore sulle « contese fra Chioggiotti e Slavi nel litorale dalmato-istriano. » Accettino essi il nostro modesto omaggio quale segno di ricono- scenza per avere risposto così. volenterosi all’ invito delle due Società consorelle ; lo accettino insieme coll’ augurio che abbiano a ripetersi 162 frequenti questi Congressi di quanti s’ interessano all’ avvenire della pesca e dell’aquicoltura, e che da essi parta il buon seme delle utili iniziative, e nuove Società regionali sorgano a coadiuvare queste due sino alla costituzione di quella « Federazione nazionale aquicola », nel cui nome sorse anni or sono la x € NEPTUNIA. LA PESCA MARITTIMA ed i lavoratori del mare in Italia III LISS LIS SLSSNNAS Sa PREMESSA «Le vieux pècheur dit un jour à son camarade: Tu n'as nì barque, ni filets, ni d’ autres instruments que tes mains, pour pècher, et tu cours grand risque de faire triste pèche. « Tu n’as pas non plus d’ approvisionnements, et cependant, pour travailler, il ne faut pas avoir l' estomac vide. « Viens avec moi; c’ est ton intérèt comme le mien (l° est le tien, car je te céderai une partie de notre pèche, et quelle qu'e'le scît, elle sera toujours plus avanta;jeus? pour toi, que le pro- duit de tes efforts isolés. « (est aussi le mien ; car ce que je prendrai de plus, gràce è ton aide, dèépassera la portion que j'aurais a te ceder, En un mot: 2’ union de ton travail et de mon capital, comparativa- ment à leur action isolée, nous vaudra un excedant, et c'est le partage de cet excédant, qui explique comment l’ association peut nous ètre, a tous les deux, favorable. « Cela fut ainsi. Plus tard le jeune pecheur prèfèra recevoir chaque jour une quantitè fixe de poisson. « Son profit uleatoire fut ainsi converti en salazre, sans que « les avantages de l’ association fussent dissous. » Con questo paragone il Bastiat, nella sua classica opera Les 163 Harmonies economiques (1) spiega e giustifica le origini del capi- talismo e i rapporti fra salariato e padrone. Ma l’ esempio del vieua pécheur, che possiede un piccolo ca- pitale accumulato, sotto forma d’ istrumenti di lavoro, esche e vet- tovaglie, e del jeune camarade che, avendo ad offrire solo il la- voro — l’opera manuale delle sue braccia — deve naturalmente essere il salariato, può ritenersi un esempio concludente, quando si estenda, come fa il Bastiat, ai rapporti che corrono in generale fra salariati e capitalisti operanti sulla terra, anzichè sul mare ? A questa domanda hanno già indirettamente risposto gli eco- nomisti eterodossi, negando l’ equità dei rapporti fra capitale e la- voro nel regime capitalistico. Nè mancano le autorità fra gli econo- misti classici, che ci possono dar argomento a dimostrare |’ errore nel quale è caduto l’ autore delle Harmonies économiques. Sfuggi al Bastiat, che i rapporti fra capitale e lavoro degli o- perai delle aque non sono comparabili a quelli che corrono fra capitale e lavoro nella terra emersa e nelle officine, pel fatto di ca- pitale importanza : a) che sul mare non si semina prima di raccogliere, né si coltiva per avere un raccolto ; b) che l'industria della pesca si esercita generalmente sovra una superficie che resiste, od almeno ha resistito fino ad ora quasi dovunque, all’ appropriazione individuale ; c) che il prodotto del lavoro può essere, anche quotidiana— mente, suddiviso fra compartecipanti al lavoro stesso. Questi fatti, che furono accuratamente analizzati dal Le Paly (2) dimostrano la immensa differenza che corre fra il lavoro delle aque ed il lavoro delle officine e dei campi; quindi, se è assurdo il giusti- ficare i rapporti economici fra salariati e capitalisti dei campi e delle officine mediante la comparazione dei rapporti che corrono fra le view e le jeune pécheur, ne viene di conseguenza che è altrettanto as- surdo giudicare dei rapporti che corrono fra pescatori e capitalismo cou lo stesso criterio, che si adopera trattando dei salariati dei campi e «delle officine. In quanto che i termini di paragone non si corri- spondono ; sulla terra emersa noi abbiamo un fatto storico secolare (1) BastIAT, Les Harmonies économiques — Des salaires, p. 437. (2) Le PLay, Oeuvres complètes touchant la science sociale fondée sur l’expérience, vol. 6. Tours, Alfred Mame et fils, 1872. Vol. Iv, pag. 20, 25. 164 che si chiama app’orriazione del suolo e trasmissione ereditaria di questo capitale ; inoltre il lavoro, sia nei campi che nelle officine, non può generalmente esercitarsi senza il concorso di immobili e di macchine, che rappresentano l’accumulazione di un più o meno vi- stoso capitale. Sul mare invece il lavoro è quasi sempre d’una sem- plicità estrema, ed il terreno aqueo, come già si disse, è general- mente alla mercè del primo occupante. (1) Si comprende quindi come solo il preconcetto, il dogmatismo, e più che tutto l'ignoranza dei fatti, possano suggerire provvedimenti come quelli che vennero avanzati al Congresso nazionale operaio di Venezia (26, 27, 28 ottobre 1895) da un socialista, il signor Antonio Rubinacci, segretario della Camera di lavoro di Napoli, il quale pro- pose al Congresso una mozione (»u/le condizioni delle arti marina- resche e in ispecie dei pescatori), colla quale invitava il Congresso ad affidare al Comitato federale del'e Camere di lavoro la elabora- zione di un progetto per una Lega nazionale di resis'enza fra tutti è pescatori, affidando alle singole Camere il compito di mantener viva nelle rispettive localhà un’agitazione a tale scopo (2). Ora, il parlare di « Lega Nazionale di resistenza fra i pesca- torî » e di « Camere di lavoro peschereccie » è un assurdo eco- (1) Loc. cit., pag. 92. (2) L. FIORENTINI, / congressi socialisti di Bresluvia, Limoges e Ve- nezia, ecc. Roma, fratelli Bocca. 1886. — L’Amico dell'operato, anno 1°, n. 20, 22, Venezia, 10-11 novembre, 29-30 novembre 1895. Relazione sul congresso. — D. Lbvi-Morknos, Melazione al congresso nazionale operaio in Venezia (ottobre 1895) sulle condizioni della pesca e dei pescatori. Venezia, tip. Cordella, 1896. — Per la prima volta le condizioni dei pe- scatori si prendevano in esame da un congresso operaio. Ma in questo con- gresso la puerile partigianeria di alcuni veneziani, e la umilateralità di vedute dei socialisti lombardi, preoccupati unicamente di cogliere la buona occasione (ministero Crispi, soppressione e scioglimento dei circoli socia- Jisti) per fare una affermazione di partito, impedirono l’esposirione det- tagliata della mia relazione ed una serena discussione del problema. Agli occhi di quei signori io ero un borghese ; quindi a priori quanto io espo- nevo, non essendo « lotta di classe » doveva esser o falso od inutile. Ep- pure egli è evidente che laddove 0 esiste proprietà, nè salariato, non si può parlare di lotta di classe, ma di Zo/ta contro la natura matrigna. Ad onor del vero devo dire che il solo Bertesi, oggi deputato, un panat- tiere, comprese che la mia teoria non era campata in aria, ma degna di considerazione, 165 nomico, equivalente per lo meno a quello di certi clericali, che lusingano sè e gli altri d’arrivare a sopprimere o diminuire il pau- perismo coll’abbondante elemosina. Le condizioni del lavoro dei pescatori non sono in alcun modo comparabili con quelle dei contadini, degli operai e neanche dei minatori; quindi provvedimenti seri per migliorare le condizioni economico-sociali dei lavoratori del mare non si possono suggerire per analogià, perchè qui mancano i due fattori principali che reg- gono i rapporti fra capitale e lavoro sulla terra emersa, il fattore della proprietà del suolo ed il lavoro di semina, o almeno il lavoro accumulato sotto forma di grandi manufatti, macchinario, materia prima, ecc. Lo studiare le condizioni di lavoro dei pescatori ed i rapporti economici che questo lavoro ha col capitale è anche della massima importanza non solo per migliorare le condizioni dei lavoratori delle aque, ma anche per conoscere più sicuramente il fenomeno di evo- luzione del diritto di proprietà sulla terra emersa, conoscerlo prima che l'evoluzione si compia, dimostrando in tal modo sperimentalmente la utilità di indirizzare questo fenomeno in un senso (appropriazione collettiva del suolo) o di tentare almeno d’ opporsi che avvenga in senso diverso (appropriazione individuale) là dove ancora non vi è della terra o della superficie aquea libera. Poichè nel momento presente, l'appropriazione individuale della terra emersa è già generalmente avvenuta, è noto il processo di questa appropriazione, e noi possiamo ancora affermare che la pro- prietà individuale subirà nuove trasformazioni. Ma ciò che gli eco- nomisti dicono su questo trapasso è ancora una ipotesi poco suffra- gata dall’osservazione, meno ancora dall'esperienza. Tuttavia sotto i nostri occhi sta ora per succedere, e forse in breve, l'appropriazione del suolo aqueo. Questa appropriazione è fatale, poichè è richiesta dalle nuove condizioni, che al lavoro sulle aque viene facendo il progresso scientifico, che crea, su basi positive, l’aquicoltura. (1) Noi sappiamo gia che le ultime fasi di sviluppo — cioè d’evo- (1) D. Levi-MorENos, Sulle concessioni ai privati di diritti di pesca (riserve di pesca) nelle libere aque. Relazione del R. Prefetto di Vicenza in Agricoltura Vicentina, 1° novembre 1893. 166 luzione di un organismo — sono tanto più rapide, quanto più tempo esso ha impiegato nelle prime ; è l'applicazione biologica della legge fisica, sulla velocità di un corpo che cade o meglio che liberamente si muove nello spazio. Ora è ben noto, che l’ appropriazione individuale e collettiva della terra emersa avvenne allora che il lavoro umano cessò di essere rivolto soltanto alla conquista della preda (caccia) per indirizzarsi all’ allevamento dell’ animale già assoggettato (pastorizia). Allora il possesso del terreno, naturalmente adatto alla pastorizia, acquista un valore e incomincia l’appropriazione — da prima collettiva — della terra (per tribù). La pastorizia, non essendo più sufficiente ai bisogni delle popolazioni, si venne alla terza fase (agricoltura), per cui colla lavorazione del suolo fu resa utile all’individuo anche la appropria- zione individuale della terra. Mentre avveniva questa lunga evoluzione sulla terra emersa, il lavoro nelle aque rimaneva sempre alla sua rudimentalità, per cui esso sì limita ancora a predare quanto naturalmente è prodotto. Ma la diminuzione del prodotto naturale e l'aumento del consumo rendono necessario di aumentare la produzione aquea. Questa necessità teoricamente esisteva, ed era sentita, anche nei secoli passati, ma solo in questa ultima metà di secolo le grandi scoperte scientifiche diedero la possibilità di risolvere il problema : passare dalla pesca alla piscicultura naturale (corrispondente alla pastorizia) e da questa all’ aquicoltura (corrispondente all’ agri- coltura). Ritornando ora alla legge biologica — secondo la quale le ul- time fasi di evoluzione di un organismo sono tanto più rapide quanto più lente furono le prime — noi ricaviamo, da quanto si disse, che l'evoluzione del lavoro peschereccio — e quindi del diritto di pro- prietà — deve compiersi sulle aque in un modo relativamente assai più rapido, di quello che fu necessario al compiersi dell’evoluzione del lavoro sulla terra emersa e della conseguente appropriazione di questa. E difatti noi vediamo fin d'ora come la piscicoltura naturale e l’aquicoltura tendano a svilupparsi e sostituirsi alla semplice pesca. E la rapidità colla quale ai nostri giorni succede questa evoluzione, conferma la legge della « evoluzione più rapida » s opra esposta. 167 Ma di pari passo coll’evoluzione del lavoro procede l'evoluzione del diritto di proprietà ; probabilmente fra pochi decenni l appro- priczione individuale o collettiva deile aque coltivabili sarà un fatto compiuto ed esso avverrà, secondo la legge suddetta, molto più presto di quanto supponeva l'illustre senatore Alfonse de Cour- cel, presidente della Commissione d’arbitrato per la contesa anglo- americana, conosciuta come la « questione delle foche » (1). Av- verrà molto prima che il diritto di proprietà sulla terra emersa siasi ulteriormente evoluto o lo sia di tanto da rappresentare una nuova fase. Studiare quindi il problema economico-sociale del lavoro aqueo, seguirne da vicino l’evoluzione, è prevedere, nel valore letterale della parola, l'evoluzione del diritto di proprietà sulla terra emersa. Quindi il problema economico della pesca. inteso sia come evoluzione del lavoro (aumento del prodotto), sia come miglioramento delle condizioni dei pescatori, non è a considerarsi solo problema d’ordine particolare, interessante una determinata categoria di lavo- ratori o altre poche, per azione riflessa, ma è d’ interesse generale, come quello che può permettere ad economisti e sociologi di assur- gere alla più perspicua visione — con un metodo che si potrebbe quasi dire sperimentale — del come evolverà il diritto di proprietà anche sulla terra emersa. H; Lavoratori -— Capitale — Prodotto del lavoro. Nel 1892 in un foglio di propaganda (2) per promuovere la Società Regionale Veneta di pesca e d’aquicoltura, pubblicai un piccolo prospetto statistico che ebbe fortuna, poichè da tre anni lo si riproduce tale e quale in giornali italiani ed anche in pubblica- zioni straniere (3). (1) Teso A., La pesca delle foche nel mare di Behring. Rivista ma- rittima, fascicolo novembre-dicembre 1893. Estratto pag. 86-87. (2) D. Levi-MorENOs, Pro memoria ai signori deputati, senatori ed au- torità sulle condizioni della pesca ed aquicultura in Italia. Venezia 1893. (3) D. LEvI-MorEN0s, « Pro mari nostro. » Articoli vari per la fon- dazione della Società regionale veneta di pesca ed aquicultura nel gior- nale L’Adriatico di Venezia, 1892-93. 168 DATI STATISTICI COMPARATIVI PER LA PESCA DI MARE PER LA PESCA D’ACQUA DOLCE | Numero dei pescatori Prodotto | Prodotto Nazioni delefimagztnio Nazioni delle industrie Scandinavia. . 130,000 | L.400,900.000 | Inghilterra . | L. 22,000,000 Inghilterra . . 190.000 | » 300,000,000 | Francia. . .|» 17,000,000 Brancia fan 85,300 | » 78,000,000 | Svizzera . .|>» 12,000,000 Ltaliazg na 70,000 | » 16,000,000 | Italia . . .|» 6,000,000 Ma di poi, consultando le statistiche ufficiali che riguardano la pesca marittima in Italia, ebbi occasione di verificare che nel 1893, secondo la relazione che ci da il Ministero della marina, i nostri pe- scatori di mare furono 94,132, ed il valore del pesce, molluschi e crostacei, fu in quell’istesso anno di quindici milioni duecento trentacinquemila quattordici (1). Tanto più dunque apparisce, dopo questa correzione, lo squilibrio esistente fra il numero di persone, che in Italia si occupano di pesca, ed il prodotto che queste otten- gono col loro lavoro, quando si confronti col numero dei pescatori all’estero ed il prodotto pure all’estero ottenuto. I rapporti fra questi tre elementi: lavoratori, capitale, prodotto, si vogliono studiare su dati statistici, i quali sieno sempre comparabili fra di loro, perchè, anco se non completi od in alcuna parte inesatti, sono sempre rac- colti con lo stesso criterio, e quindi l’errove è eliminato dalla stessa sua costanza e non influisce sul valore delle deduzioni. Perciò dob- biamo limitare il nostro studio alle statistiche italiane e non com- parare queste colle statistiche estere, raccolte in modo diverso. I dati, che sotto si riportano, sono ricavati dall'ultima relazione ufficiale pubblicata dal Direttore generale della marina mercantile. CastiGnioniI A. (Aci), Articoli vari sulla pesca, nei giornali: Z2 Com- mercio di Milano, La Cronaca prealpina, La Lombardia, ece. 1890-1896. CHAUVASSAIGUES FRANC, L’Aquiculture en Grèce. Athènes, imprim. A. Constantinedes, 1894 à pag. 8. (1) Sulle condizioni della marina mercantile in Italia. Relazione del Direttore Generale della marina mercantile a S. E. il Ministro della Ma- rina. Roma 1890-1895. Volumi 6. 169 VALORE Numero Lausa DI pens, Ct Sg Prodotto Guadagno medio Anno i i | É dei pescatori Tolle sbatohe eplilattrozzi della pesca dei pescatori Lire Lire Lire Lire 1888 69.400 _ 5,203,985 13,744,387 198,04 1889 73,598 4,716,750 9,031,545 13,953,505 189 18 1890 87.722 5,665,680 6.071,510 14,214,900 162,04 1891 89,311 5,587,631 6.096.038 15,161,318 169,75 15892 90,584 6.062,135 6,945,309 16,346,398 180,45 1893 04,132 f,182,404 6,81,015 15,235,414 161,85 1894 100,491 6,307,299 6,509,395 15,8896,1841 158,03 Da questi dati apparisce che fra un quinquennio, continuando la stessa progressione, il numero dei pescatori sarà di 137,709, mentre che il prodotto, dato anche che aumenti nella proporzione segnata, sara solo di L. 18,155,638, il che vuol dire che, mentre il guadagno lordo medio fatto nel 1894 dai pescatori, recato dalle statistiche ufficiali, è valutato in lire 158,03, fra un quinquennio sara solo di lire 131,84. Ma non è probabile che il prodotto, perchè aumenta il numero dei pescatori, abbia ad aumentare, sia pure nella limitata progres- sione segnata più sopra, e ciò per una ragione assai evidente, che la raccolta 7nfensiva di un prodotto, che non si semina ed al quale non si lascia alcuna rotazione, non può che spossare il terreno produttivo (suolo aqueo), tanto più allora che questo raccolto oltre che esser intensivo è anche intempestivo, si fa cioè anche nei tempi nei quali la raccolta danneggia la conservazione della specie e sperpera, per esser fatta troppo presto, il prodotto, perchè si rac- colgono gl’individui ancora immaturi, quando, essendo piccolissimi, presentano un valore alimentare minore, talvolta minimo o nullo (4). Anche la relazione ufficiale più sopracitata. constata (pag. 255) come « la diminuzione verificatasi nel 1894, in confronto degli anni » precedenti, dimostra che il numero delle barche da pesca e dei » pescatori va aumentando in proporzione maggiore del leggiero » incremento verificatosi nel prodotto di questa industria, e che in (1) D. Levi-MorENOS, Note di pesca ed aquicultura. Atti del R Isti- tuto veneto di scienze, lettere ed arti. Tomo VI, serie VII, 1894-95. S 11. La causa della diminuita pescosità è dovuta all'esercizio intensivo ed in- tempestivo della pesca. 170 » generale essa non è in condizioni tali da far ritenere, che negli » anni prossimi possa aver un sensibile miglioramento ». E quindi strano, che lo stesso onorevole relatore, poche pagine più avanti (pag. 261), trovi promessa di futuro miglioramento, af- fermando « che il maggior impiego di capitali nella costruzione delle » barche da pesca — avvenuto in confronto degli anni scorsi — fa » sperare che questa industria, Za quale ha un'importanza speciale » nella vita economica del paese ed offre il mezzo di sussistenza » ad un ceto poverissimo della genle di mare, possa acquistare » gradatamente un maggiore sviluppo, tanto più se potrà trovarsi il » modo di coadiuvarlo con opportune modificazioni alle disposizioni » vigenti, in senso più efficacemente protettivo, e se 1 criteri teorici, » che sì hanno intorno ai modi della riproduzione delle diverse » qualità di pesci, vorranno maggiormente accordarsi con i risultati » della pratica e con l'esperienza dei vecchi pescatori. » Egli è invece evidente, che il maggior impiego di capitali, 2 quanto esso sia dovuto all’ aumentato numero delle barche, non può di per sè esser causa di miglioramento nelle condizioni dei singoli pescatori, essendo ormai provato che l’ incremento del pro- dotto della pesca, pel concorso di nuove braccia e di nuovi capitali, neppure basta a dare quel maggior prodotto, che sarebbe necessario per mantenere l’attuale mercede al lavoratore e l'interesse al capitale. Mi riservo di dimostrare che non sono già « le modificazioni alle vigenti disposizioni in senso più efficacemente protettivo » quelle che potranno aumentare il prodotto, e quindi, a parita di condizioni, rendere possibile una migliore mercede al lavoratore od un maggior interesse al capitate. Le disposizioni vi sono e, s’ anco non tutte ottime, quasi tutte buone. Non vi è tanto bisogno di nuove disposizioni protettive come di trovar il modo perchè sieno rispettate le vigenti. E non è neanche « nell'accordo fra i criteri teorici che si hanno intorno al modo di riproduzione delle diverse specie dei pesci, coi risultati della pratica e coll'esperienza dei pescatori », non è neanche questo accordo che migliorerà le condizioni economiche dei pescatori. Poco importa che la pratica dei vecchi pescatori sia o no d’ac- cordo con i risultati delle scoperte scientifiche ; il necessario si è che queste scoperte scientifiche, în quanto sono suscettibili di risultato pralico, vengano uli'izzate. 171 Si può quindi a buon diritto ritenere che le illazioni che l’au- tore della relazione a S. E. il Ministro ricava da dati statistici, non giovano punto a farci trovare il rimedio, mentre d’ altra parte essi dati, per quanto possono giovarci, non sono esaminati dalla relazione ufficiale in tal modo, che ne risulti evidente la causa reale che rende così meschina la mercede al lavoratore delle aque. I dati più sopra riportati ci danno pel 1894 un guadagno medio pel pescatore di annue lire 158,03, ma un esame più approfondito ci dimostra che questo guadagno da un lato apparisce superiore al vero, perchè non si tiene conto dell'interesse che il capitale perce- pisce sul prodotto, nè del na‘urale logorìo degli istrumenti da la- vore; dall'altro invece è inferiore al vero, perchè il pescatore è ricompensato, oltre che col ricavato che si ha dalla vendita del prodotto, anche con una mercede in natura, cioè con pesce ch'egli usa pel suo mantenimento allorchè si trova al lavoro, Ora sono 100,491 pescatori che si nutrono con prodotto della pesca, cne non comparisce nelle statistiche ufficiali come guadagno fatto dal pescatore. A quanto si deve valutare questa ricompensa in natura ? A quanto l'interesse percepito dal capitale, cioè dai proprietari degli istrumenti di lavoro? Egli è evidente, che, per risolvere con dati positivi la prima questione, ci sarebbe necessario non solo co- noscere la qualità e quantità di pesce o degli altri prodotti del loro lavoro utilizzati ogni giorno dai 100,491 pescatori per la loro ali- mentazione, ma anche conoscere il prezzo fatto nelle varie piazze a quei prodotti, Questi dati ci mancano in gran parte, e quelli che si hanno sono così incerti che non si può tenerne conto. E invece possibile constatare come in via generale il regime alimentare dei pescatori, posto in relazione col dispendio organico del lavoratore, per quanto sia insufficiente, è tuttavia migliore di quello del contadino e dello stesso operaio di città, anco se questi riceve una mercede tre 0 quattro volte superiore a quella del pescatore. E ciò per due ragioni: 41) che la razione alimentare del pescatore, ch’ egli in parte prende sul prodotto del lavoro, coutiene maggior quantità di sostanze albumiuoidi che quella del contadino ; 2) che il pescatore, quantunque talvolta occupato nella pesca 172 anche più delle 8 alle 10 ore al giorno, durata del lavoro medio normale dell’ operaio di città, tuttavia per questa occupazione la somma di lavoro muscolare è di molto inferiore a quella richiesta da lavori dei campi e delle officine. L'esercizio della pesca di per sè porta lunghe ore di inazione, e, dopo la fatica di alzare le vele, di fissare o di innalzare le reti, viene, per l’operaio-pescatore, un pe- riodo d’ inazione durante il quale il vento lavora per lui, facendo muovere la barca, trascinando le reti. le qual. agiscono, anche se a strascico, senza bisogno della continuata opera dell’uomo. La pesca poi a reti fisse esige uno sforzo muscolare che è ancor meno continuato di qnelio richiesto dalla pesca con le reti a strascico; la pesca a fiocina e quella a braccio (raccolta di mollu- schi, crostacei, ecc., fatta direttamente con la mano), più che uno sforzo muscolare continuato richiede destrezza muscolare ed acutezza dei sensi. Interessa sopratutto qui non esser fraintesi: la razione alimen- tare che il pescatore preleva dal prodotto del suo lavoro per nutrirsi è misera, considerata in sè stessa, ma per quanto insufficiente non reca tuttavia quelle conseguenze funeste sull’organismo, che si hanno in altre categorie di lavoratori, anco se si alimentano con una ra- zione più abbondante di quella che può aver il pescatore. Non reca queste cons:guenze funeste sull’organismo : a) perché l'alimento del pescatore contiene maggior quantità di albuminoidi ; 4) perchè il dispendio muscolare di questo lavoratore è minore. Con altre parole : nel bilancio alimentare del pescatore vi sono entrate alimentari minori ma di materiale più utile, ed uscite minori, che nel bilancio alimentare degli operai di città e campagne. Ed una prova di questo l'abbiamo nel fatto che nel nosocomio di Venezia, ove sono ricoverati pellagrosi, non si trovano fra questi pescatori di mare. Assunte informazioni a Pellestrina, a Chioggia, che costituiscono il maggior centro peschereccio d’Italia, nonchè a Burano, ove spe- cialmente | alimentazion» a base di maiz è estesissima, ho potuto rilevare che fra i pescatori non vi sono pellagrosi. Questo relativo equilibrio nel bilancio alimentare proviene dun- que dal fatto, che l'industria della pesca logora meno l’organismo, 175 appunto perchè corrisponde ad una fase della civiltà industriale delle più basse; anzi a quella fase la più elemeutare, che non esige sforzi meccanici regoluri e continuali, come sono quelli che fanno gli operai degli opifici e che, secondo Gautier (4), richiedono per la continuazione del lavcro, oltre alla razione ordinaria che consuma il corpo, anche uno speciale supplemento di materie atbuminoidi grasse e idrati di carbonio capaci di produrre almeno 953 calorie. Quindi, riassumendo: anco se noi non possiamo conoscere l'equivalenza in danaro di quella parte del prodotto del suo lavoro, che il pescatore riceve o trattiene per la sua alimentazione, pos- siamo affermare che il prodotto della pesca è superiore a quello che ci presentano i dati ufficiali di quel tanto che vien consumato dal produttore stesso, e che devesi calcolare come una parte di mercede ch'egli riceve o si trattiene direttamente sul prodotto (2). Secondo le statistiche ufficiali abbiamo visto che il guadagno medio annuo per ogni pescatore fu nel 1894 di L. 158,03. E a notarsi subito, affinchè non riesca troppo impressionante quella me- dia del guadagno, che dei 100,491 pescatori una terza parte circa è forse costituita di ragazzi al di sotto dei 15 anni, che hanno il vitto giornaliero ed una metà od un terzo del prodotto che va al pescatore adulto. È pure da notarsi fin d'ora, che sono elencati come pescatori di professione, cioè operai che vivono tutto Vanno col prodotto del lavoro peschereccio, probabilmente parecchie migliaia di lavoratori che fra un periodo ed un altro della pesca si dedicano ad altro lavoro. Monsignor Domenico Razza nel suo studio : / pescatori chiog- giotti e la loro industria (3), valuta il guadagno medio fatto dal (1) GauUTIER, Traité de chimique biologique, Paris, 1891. Su questo ar- gomento vedere le interessanti ricerche di F. S. Nitti: L’ alimentazione e la forza di lavoro dei popoli, nella liforma Sociale, 1894, vol. II. (2) Dati 100,000 pescatori, che prelevano ogni giorno dal loro prodotto in media per un equivalente di 10 cen'esimi, si ha che ogni giorno v ene direttamente consumato dai 100,000 produttori per un equivalente in lire 10,000 cioè a fine d'anno lire 3,650,000. | (3) Razza D., I pescatori chioggiotti e la loro industria — Neptunia. Rivista di pesca ed aquicultura, 30 aprile e 30 giugno 1893. 174 pescatore chioggiotto, che pesca nel mare Adriatico, ad annue lire 400-600, menfre quello che pesca nell’estuario, cioé nelle varie lagune della Venezia, avrebbe un guadagno medio oscillante fra le 350-500 lire. Da ricerche mie ho potuto ricavare, che il pescatore di laguna guadagna in media qualche cosa più di quanto presume mons. Razza; ho potuto pure riconoscere, come dimostrerò ora, un fatto di molta importanza, cioè che il guadagno fatto dal pescatore è in generale uniforme, sia che esso eserciti la pesca di mare o di la- guna, in alto mare o lungo il litorale, usando di istrumenti di poco valore o di altri rappresentanti un capitale di qualche importanza. Poichè la pesca è esercitata in modi molto diversi, alcuni dei quali necessitano l’impiego di istrumenti da lavoro (barche, reti fisse o mobili) che rappresentano un capitale di qualche entità ; altri, per le speciali condizioni del suolo aqueo nel quale si esercita la pesca e per la qualità di prodotto da raccogliersi, richiedono invece l’im- piego d’istrumenti da lavoro, che rappresentano un capitale minimo, come una fiocina ed una piccola barca ; per alcune pesche si discende perfino al solo uso dei naturali istrumenti da raccolta, le braccia e le mani. Hovelacque (1) fauna classificazione molto semplice della pesca e dei pescatori, dividendo quella e questi in tre categorie : a) Pesca a mano, quella che si pratica raccogliendo diret- tamente i prodotti delle aque con la mano, o indirettamente mediante le barrage cioè col previo deviamento delle aque, prosciugamento dei canali, ec°. Db) Pesca a punta, cioè a dirsi mediante l’uso di fiocine, lancie, zagaglie. c) Pesca con istrumenti, cioè con ami, reti. Come ben si comprende, di queste forme di pesca la più ele- mentare è la prima, poiché non richiede alcun capitale, ed è con quella che certamente nelle epoche preistoriche ebbe origine lo sfrut- tamento delle aque. Questa forma di pesca esiste ancora, prevale su tutte le altre presso i selvaggi, e, disgraziatamente, è praticata su vasta scala anche (1) HovELACQUE ABEL, Les débuts de l’humanité. — L’homme primitif contemporain. Paris, Octave Doin, 1881, pag. 69. 175 fra le nazioni civili nelle forme le più dannose alla conservazione della specie. Nelle lagune della Venezia vivono forse un 1000 pescatori, uomini, donne e fanciulli, nulla abbienti nel senso più letterale della parola, i quali — privi di ogni istrumento da lavoro — esercitano la pesca a mano raccogliendo molluschi e crostacei nella melma delle paludi. Alcuni però (tutti i pescatori di Pellestrina) si giovano per questa raccolta d’un istrumento elementare semplicissimo formato da un telaio triangolare di legno con manico più o meno lungo e col trian- golo chiuso da un pezzo di tela o di rete. Altri invece usano di un ferro speciale per la pesca di determinati molluschi ; altri infine pos- seggono o noleggiano una piccola barca con la quale possono recarsi per la laguna sopra le paludi per prendere pesce con la fiocina, ero- stacei e molluschi con le mani o con artifici speciali semplicissimi. (4) Chi possiede la barca o può noleggiarla, prende con sè il figlio o il fratello o il cugino e talvolta si formano così compagnie di otto a dieci persone che hanno ogni due o tre una piccola barca. Questa, se è di proprietà di chi la conduce, percepisce un piccolo vantaggio, in quanto che dal prodotto della pesca fatta in comune vien detratta la parte della barca, che corrisponde al prezzo del noleggio che si deve pagare per le barche prese in affitto (2). Un gruppo di pescatori di Burano, ch'io sto studiando col me- (1) Per esempio ogni anno, con oltre 150 piccole barche, i Buranelli esercitano per circa tre mesi e mezzo, dal settembre alla fine di novembre, una pesca molto rimunerativa alle mazarete (femmina del granchio), molto abbondanti in questo periodo dell’anno e ricercate come buon commestibile, specialmente dagli abitanti del contado, Friuli, Veneto, Vicentino, Pole- sine, ecc. La pesca si esercita con istrumento primitivo, semplicissimo; un fascio d’erbe strappate alle darene (paludi della laguna) è legato ad una pietra ed in esso si pongono ad esca pesciatelli di minimo valore Il fascio è calato nei canali ed ogni notte il pescatore lo alza dal fondo e s'împadronisce dei crostacei che, richiamati dall'odore dell’esca, sono pe- netrati fra le erbe e aderiscono all’esca stessa. Questa pesca, pur così pri- mitiva, dà tuttavia un utile che in media varia dalle lire 1,50 alle 2 al giorno. (2) Annali del Ministero di agricoltura, industria e commercio. — La pesca in Italia. Documenti raccolti per cura del Ministro d’agricoltura, in- dustria e commercio ed ordinati da Targioni-Tozzetti. (tenova, tip. R. Isti- tuto Sordo-muti, 1871-73. 176 todo del Le Play (monografie di famiglie), paga per una piccola barca, capace di due persone, lire una settimanale per la durata di 9 mesi, cioè dal marzo al novembre. Il valore della barca — se nuova — varia da lire 40 a lire 60, cosicchè il proprietario di questa percepisce lire 36 d’interesse sopra circa 40 lire di capitale. S’intende che la barca non è nuova, e, poichè può essere utilizzata anche per 6 o 7 anni, l’entilà del capitale di- minuisce, ed aumenta quindi l'interesse. Bisogna però qui considerare l’importanza del valore d’uso che acquista questo istrumento di lavoro; chi manca di barca non può esercitare se non la pesca a mano in uno spazio e per un tempo limitatissimi, | All’incontro il poter disporre di una piccola barca da la possi- bilità di esercitare molte altre forme di pesca, oltre che quella a mano, in molti luoghi ed in tempi diversi, usando così di istrumenti a punta, fiocina, spiedo, ecc., come di nasse e reti diverse. E difficile farsi un’ idea esatta del guadagno che questi pescatori ricavano col loro lavoro, onde poter confrontarlo con l’interesse che essi pagano per gli istrumenti di lavoro, sia sotto forma di noleggio, sia per la rinnovazione degli istrumenti che si consumano e devono essere reintegrati (1). Le statistiche ufficiali non tengono distinti i pescatori a braccio da quelli a fiocîna, e probabilmente fanno, sotto questa denomina- zione, un'unica categoria. Le statistiche ufficiali tengono tuttavia di- stinti i pescatori con reti fisse (muginare) da quelli a reti a strascico. Possiamo raggruppare il guadagno fatto da questi pescatori con- frontandolo con altri dati, come dalla tabella che segue : (1) Questi pescatori (tre famiglie) passano, come accennammo più sopra, in generale, dalla pesca all'esercizio di altra industria ed anche al com- mercio dei prodotti da essi ricavati o di quelli che ricavano altri la- voratori. Cinque di questi si recano, nella stagione invernale, in terra- ferma per smerciarvi gli erbaggi che a loro sono affidati dagli ortolani; altri si fanno incettatori di crostacei marini, che vanno pure a vendere per le campagne. Due fanno il servizio di battellanti traghettando la gente da Venezia alle vicine isolette. I ETA D27 A fiocina Muginare |Reti a strascico Numero dei pescatori . . . . 2,665 938 14,546 Prodotto della pesca . . . L. 263,386 177,973 5,392,205 Valore.) delle barche. . . » 75,095 30,380 3,078,810 A/OFe | degli attrezzi . . » 24,145 53,815 2,812,185 Capitale in barca ed attrezzi per pescatore. . . . » 37 90 404 Guadagno per pescatore, pro- dotto lordo. . . . a» 98 189 367 Questi dati ufficiali non valgono a dimostrarci quale sia il gua- dagno netto fatto dal pescatore, poichè essi non ci dicono quanta parte del guadagno lordo si debba devolvere alla reintegrazione degli istrumenti di lavoro. Essi dati ci mostrano questo : che il prodotto lordo della pesca aumenta coll’aumentare del valore degli istrumenti necessari al lavoro. Ma se passiamo a considerare quanta parte di questo prodotto vada, o sotto forma d’interesse a/ capitalista o al capitale per la reinte- grazione degli strumenti da lavoro, vedremo che le L. 367, guadagno lordo del pescatore con reti a strascico, e le L. 189 di chi pesca colle muginare, ricevono una forte falcidia. Invece il fiocinante non ha bisogno che d’una piccola barca, che può durare da 6 a 10 anni, e che in generale molti arrivano ad avere del proprio perché di mi- nimo costo. La fiocina e gli istrumenti analoghi a punta si traman- dano anche da padre a figlio, cosicchè sul guadagno lordo di L. 98 il pescatore, che ha accumulato una cinquantina di lire per acqui- stare il suo istrumento da lavoro, non ha a diffalcare ogni anno che poche lire (da 5 ad 8) per reintegrare il degrado naturale degli istrumenti; per questo il guadagno si può valutare a circa L. 90. Ma ciò non rappresenta già il guadagno d’una intera annata di lavoro, come si potrebbe credere stando alle statistiche ufficiali, le quali non tengono conto, nel modo con cui sono fatte, di questo : che il fiocinante non esercita la pesca per tutto l’anno con la fiocina, ma solo limitatamente in alcune stagioni ed in alcune ore del giorno. In altre stagioni ed ore esercita la pesca con altri istrumenti od arti — come son detti gli istrumenti dei diversi lavori pescherecci nella regione lagunare veneta. Con molta probabilità quelle 90 lire rappresentano appena 60 nr 178 giornate di lavoro, se vogliamo valutare il lavoro con questa unità di misura della giornata normale di 8 ore, accumulando quindi in una giornata le poche ore di lavoro fatte in più giorni. Passiamo ora a considerare i rapporti fra capitale e lavoro in quelle forme della industria peschereccia che richiedono un capitale relativamente rilevante. Nella 3.* categoria di pescatori, secondo la classificazione del- l’Hovelacque, i dati ufficiali che si riferiscono a tutti i pescatori ita- liani, pel modo generale con cuni sono raccolti, sono deficienti e poco attendibili; perciò dobbiamo ricercare in un gruppo limitato di pe- scatori dei dati molto più positivi sia sul valore degli istrumenti di lavoro sia sul prodotto della pesca e sul come questo prodotto vien diviso. Le cifre che qui sotto riporto, si riferiscono alla pesca nel- l’Adriatico e sono ricavate : aleune da notizie gia da me e da altri (Nini, Bullo, Sormani-Moretti, Razza) pubblicate su questo argomento, altre da ricerche inedite mie personali o fatte a mezzo di un valen- tissimo uomo, Monsignor Domenico Razza, gia citato più sopra, il quale alla molta reale dottrina aggiunge una conoscenza pratica del- l'argomento, poichè, chioggioto di nasci‘a, vive da anni nella sua città, ed è, pel suo stesso ministero nonchè per ragioni di famiglia e ade- renze, a contatto continuo della classe dei pescatori, degli armatori e dei commercianti di pesce. A Chioggia, il massimo centro peschereccio d’Italia, si esercita dal maggior numero di pescatori la pesca con reti a strascico me= diante grandi barche che si chiamano bragozzi. Un bragozzo da 10 ad 14 tonnellate di registro, il quale, se nuovo, può servire per la pesca d’alto mare per circa 20 anni, viene a costare circa lire 4500 (4). (1) Scafo col timone . 3 , 7 ; : SONE (Lt S2200 Ferramenta . è % 4 ; 7 4 È » 430 Carte marine di bordo, ecc. È 2 x » 50 Vele»... 3 2 i, ? 3 s è E SCAP 1) Reti». ; i : i, : c ; : » 750 Corde . , : ; f . 5 7 ; p Dit) Alberi, pennoni e spese diverse . R » 290 Totale L. 4500 Se il bragozzo invece è usato, ma in buono stato, si può avere anche per lire 1500. S’intende purchè il pagamento sia a pronti contanti. 179 I bragozzi, o sono proprietà di un armatore che esercita nel- l’istesso tempo l’industria di pescatore, ovvero appartengono ad un capitalista che talvolta è anche un ex-pescatore il quale ha fatto buoni affari o che ha trovato — ciò è più comune — credito presso il costruttore e gli altri negozianti ai quali deve ricorrere per avere il bragozzo, Così in-un caso, come nell’altro, i pescatori operai non ricevono una mercede fissa, ma sono in compurtecipazione colla barca, così che l'interesse del capitale come il guadagno del pescatore, sono in ragione del prodotto della pesca. Dal prodotto totale si preleva anzitutto un quarto che va in conto della cosidetta spesa, cioè per l'acquisto dei canestri, per l’ono- rario al pescatore che dirige il bragozzo, per le spese doganali e di porto, per le bevande ed il condimento (olio, sale, pepe, ecc.) spese tutte che vanno a carico comune così del proprietario della barca che dei pescatori, ma non con determinata parte, sibbene detraendo dal prodotto totale, che va depurato da queste spese. Quanto resta vien diviso in 5 part? delle quali al proprietario del bragozzo vengono da 2.17, a 3 '/3 secondo la località nella quale il bragozzo si reca a pescare. Nella pesca da Venezia ad Ancona, quando si fa in acque ita- liane, il bragozzo ha parti 2 47, ; le altre 2 57, vanno divise fra i pe- scalori. Da settembre a Pasqua questi stessi bragozzi si recano a pescare fra le isole dalmate e allora il proprietario della barca percepisce parti 2 ')3, mentre i pescatori si dividono il rimanente. La stessa parte va ai bragozzi che, nei mesi di estate, pescano nel golfo di Trieste, ma quando passano, nei mesi autunnali e di inverno, a pescare sulle coste d'Istria e nei canali dalmati, percepi- scono invece parti 3 412. Queste differenze non dipendono dal capriccio del proprietario o da maggior sfruttamento esercitato dal capitale sul lavoro, sì bene dal fatto che l'esercizio della pesca in alcune località, come appunto sulle coste d’Istria, porta un maggior consumo delle reti e dei cor- damì, attaccati alle reti, in causa del fondo più o meno roccioso. Calcolando ora il prodotto medio della pesca di un bragozzo chioggiotto in L. 2500 si ha il reddito lordo del capitale impiegato 180 nella barca, detraendo prima 1}4 dell'intero prodotto, parte che, come sì disse, va in conto della così detta spesa, è rappresentato : alla barca che percepisce parti 2 1] da L. 844 alla barca che percepisce parti 2 172 da » 938 alla barca che percepisce parti 3 172 da » 1318 Dal guadagno che fa la barca è necessario detrarre anzitutto il deterioramento dello scafo e delle ferramenta. Dopo circa 18 anni di uso, come gia si disse, il brayozzo non serve più come pesca di mare, e se ne vende lo scafo per circa L. 100, quindi, valutando il prezzo dello scafo da L. 2250 a L. 2600, si ha annualmente il deperimento di circa L. 130 (1). Ma oltre all’ ammortizzameato dello scafo, abbiamo le seguenti spese annue. Deperimento dello scafo . i L. 130 Spese per vele . : i È : » 60 » » cordami . ‘ È È » 200 » vangelo. ; , i î » 300 » » calafato e restauri. È » 200 »:' diverse’, / 3 3 È » 140 Totale delle spese L, 1000 Si vede dunque che se i bragozzi percepissero sempre sole parti 2 474, 2 472 data la produzione media di L. 2500 e quindi depurate le spese, della parte di L. 844 o L. 988, essi lavorereb- bero in pura perdita. Egli è che quando lavorano a 2 41j4 e 2 472 parti, le spese non salgono a L. 1000 e che d’altra parte per alcuni mesi dell'anno il bragozzo percepisce più di parti 2 172. Ma ad ogni modo, fatta una media del guadagno del bragozzo da 2 172 a 3 1]2 parti, si ha che esso percepisce 10533 lire, cioè a mala pena lire 33 più delle rimanenti spese. Dunque negli anni di media produzione il capitale è fortunato se non è impiegato in pura perdita e se riesce a reintegrarsi. Questo risultato sembra davvero strano; bisogna però considerare che i (1) Mi venne assicurato che nei preventivi della fallita Socsetà per la pesca nell'Adriatico di Rimini — che fu una delle più sballate im- prese, messa su per privato interesse sotto il manto della filantropia — non si teneva conto del deprezzamento naturale delle barche. E vi erano sindaci, Consiglio d’amministrazione, ecc. ! 181 proprietari di bragozzi sono anche, nel maggior numero, lavoratori. Bisogna considerare che l’armatore pescatore, oltre che dar lavoro a sé stesso, di lavoro ai fratelli, figli, cognati, cugini, ecc. Questa è la ragione forse precipua per la quale vi sono ancora delle persone che, disponendo di qualche piccola somma, la impiegano nell'acquisto dello scafo e si adattano alla parte dell'armatore. — Ma riconfer- miamo questi calcoli in altro modo. Nel 1863 il numero dei natanti per la pesca marittima, sia illimitata che costiera, era a Chioggia di 529 barche con atto di nazionalità per tonnellate 1465. Oggi il numero di queste è alquanto cresciuto, ma di questo aumento non :0 dati sicuri, I proprietari di queste barche da pesca sono in tutto 390, e di questi, 340 esercitano anch’ essi la pesca e 50 sono solo arma- tori, cioè posseggono una o più barche peschereccie, che affidano ad altri per l'esercizio dell’ industria. Il numero dei pescatori operai, che esercitano in Chioggia la pesca di mare, è valutato a 3100, rappresentanti 2600 famiglie con un complessivo di circa 12,000 persone su 30,000 abitanti. Come si vede da questi dati, Chioggia può a buon diritto dirsi il primo centro peschereccio d’Italia. Il valore originario delle barche, possedute dai 340 proprietari pescatori, è valutato a circa 3 milioni di lire ; ma, dato il degrado naturale, questo valore è oggi valutabile a 2 milioni. Il valore delle barche dei 50 armatori non pescatori sarebbe di lire 600,000 originario, ed il valore attuale di L. 450,000; in tutto dunque un capitale di 2,450,000 lire per l'esercizio di un’in- dustria che tiene occupati 5100 operai. Per valutare l'interesse di questo capitale dobbiamo conoscere qual’ è il prodotto totale della pesca fatta da questi lavoratori del mare; ma aver questo dato non è molto facile, perchè una parte del prodotto è venduto fuori d’Italia, lungo le coste Dalmate, nell’I- stria e sul mercato di Trieste. Ora le statistiche ufficiali delle vendite fatte dai pescatori nostri all’estero hanno un valore ancor più relativo delle statistiche sulle vendite fatte in Italia. Monsignor Domenico Razza stima che il dato più sicuro per conoscere il valore del pesce preso dai pescatori chioggiotti, si abbia dalla media annua del guadagno fatto dai pescatori, e per conoscere 182 questa media bastano conoscere quanto mandano sul mercato le barche dei più grossi armatori. Si potè così calcolare che, nel 1894, il prodotto totale della pesca dei chioggiotti fu di 6 milioni di lire, dei quali — come si disse più sopra — 4 milione e mezzo venne prelevato come spesa (vettovaglie, legna, utensili da cucina, spese doganali, ecc.); rimangono quindi 4 milioni e mezzo da dividersi fra proprietari delle barche e pescatori. A questi vanno due milioni e mezzo ; ai proprietari delle barche due milioni circa. ie barche sono 1190: il guadagno medio, depurato di tutte le spese più sopri indicate, fu dunque nel 1894 di L. 250 per barca. Il capitale impiegato nelle barche, essendosi valutato a Lire 2,450,000, il guadagno totale all’ incirca risultando di L. 300,000, il capitale avrebbe il frutto dell’8_0]0 Ma questo interesse è gravato, come si disse : a) dal rischio di perdita pei fortunali ; b) dalle eventualità delle cattive annate ; c) dall’ interesse che l’armatore deve pagare per quanto non potè acquistare a pronti contanti. E dunque evidente che la minima oscillazione del prodotto al disotto della media, ed anco solo un equo interesse per-quanto fu dato a fido, basta per far sì che il capitale sì trovi in perdita. Invece il pescatore è sicuro di aver tutta, o quasi, la sua parte, anche se l’annata è cattiva, poichè l’armatore, il quale ha bisogno in via assoluta di quella data mano d'opera per far fvuttare il suo capitale, è costretto di fare delle forti anticipazioni per ingag- giare ‘il personale di bordo. Sta il fatto che a Chioggia è più facile che dei proprietari di bragozzî non abbiano operai pescatori, di quello che dei pescatori non trovino occupazione (1). Mentre dunque il proprietario non ritrae dal suo capitale alcun interesse o minimo, e sempre aleatorio, il pescatore invece è sicuro del suo mantenimento e di un guadagno medio che oscilla da L. 1 a L. 1,50 il giorno. Di fatto, secondo i dati su riferiti, essendo i pescatori 5100 ed (1) Vi sono degli abili pescatori — a quanto mi dice monsignor D. Razza — che troverebbero facilmente a credito quanto fa bisogno per armare un dragozzo per proprio conto, ma che preferiscono invece lavo- rare nei bragozzi d’altri, sicuri di aver miglior frutto dalle loro fatiche. ° (D) (D) li ( essendosi valutato a 2 milioni e mezzo di lire la parte che viene al lavoro, si vede che ogni pescatore riceve in media 500 lire all'anno più il suo mantenimento nell’esercizio del lavoro. Supponiamo ora di sopprimere il proprietario del 0ragozzo, 0, per dire più giusto e mite, il diritto del capitalista sul suo capitale. Supponiamo cioè che non vi siano armatori (proprietari di bragozzi) ma che i pescatori siano tutti proprietari degli istrumenti di lavoro. Supponiamo di più, che la proprietà di questi ‘strumenti sia collettiva, cioè che il frutto, che verrebbe al capitale — il plus- valore del lavoro fatto dall’operaio — sia distribuito equamente fra tutti questi chioggiotti lavoratori del mare. Abbiamo gia visto che ai 390 armatori vanno cirea due milioni del prodotto, ma che di questi, depurate le spese conosciute, rimangono 300,000 lire annue sulle quali gravano, come fu pure detto, tutte le accidentalità della industria, è fortunali, le tasse, ecc. (1). (1) « Se la pesca apparisce povera, perchè chi la esercita vive in « povero stato, ciò avviene dacchè gli stessi armatori, pur ritraendo il « frutto annuo del 30 a 40°/,, non utilizzano tanto da migliorare la « sorte delle loro famiglie, causa la meschinità del capitale da essi im- « piegato. » Così trovo scritto nella notizia a piè pagina di un Preventivo allegato agli scritti del Casaretto Luigi, il promotore della famosa Compagnia per la pesca di Rimini. Come avevano fatto i loro calcoli quei signori? Eppure su questi a forza di séclame, di programmi sesquipedali, sottoscritti da titolati d'ogni categoria, commendatori, sindaci, deputati, senatori, con abbondante ac- sompagnamento di telegrammi al Re (che sottoserisse per L. 10,000 di azioni e le regalò alla Società di M. S. fra marinai e pescatori in Rimini) al Principe Tommaso (L. 2000 ut supra), fu organizzata su hasi così serie quella famigerata burletta della Compagnia di Rimini pe? la pesca a va- pore nell’Adriatico. Vedere : CASARETTO LUIGI, La pesca del pesce in Italia e più specialmente nel mare Adriatico. Studi fatti da un Comitato di alcuni appartenenti alla Società di fratellanza e previdenza fra i marinai riminesi, della quale è presidente onorario S. A. R. il principe Tommaso di Savoia Duca di (e- nova. — Prima edizione, Rimini, tip. E. Renzetti, 1889. — Seconda edi- zione riveduta e corretta, Firenze, successori Le Monnier, marzo 1890. La Compagnia della pesca nell’ Adriatico. Rapporto all’ Assemblea generale tenutasi in Roma per la costituzione della Società. — Firenze, Le Monnier, 1890. 184 Soppressa la rendita al capitalista, quelle 300,000 lire sieno di- vise fra i 5100 pescatori-operai ; avranno aumentata la mercede quo- tidiana di lire 0,16 circa. Ma tutto il plus-lavoro fatto dall’armatore, verrà adossato, senza alcuna ricompensa, ad uno dei lavoranti? Non sarebbe giusto, né d'altra parte l’operaio-pescatore vorrà prendersi gratuitamente la re- sponsabilità, che viene oggi all'armatore ; lo stimolo di quel misero plus-quadagno di lire 0,16 al giorno a nessuno può apparir tale da vincere la naturale inerzia dell'uomo, a meno che non si speri che, per solo amor del prossimo, uno dei lavoratori ponga nell’armare la barca tutta quella cura, quella ricerca di evitare lo sperpero, ecc., che naturalmente pone il proprietario armatore, spintovi dal suo in- dividuale interesse. Però sull’amor del prossimo in generale, e su quello dei pesca- tori in particolare, non è per ora a far molta fidanza. Sino ad ora, parlando degli armatori chioggiotti come proprie- tari dei bragozzi, ho seguito una finzione legale attribuendo a questi la proprietà di un capitale che viceversa poi essi non hanno che in modo fittizio. Abbiamo trovato che un interesse minimo al capitale viene solo a condizione che il bragozzo, le reti, ecc., sieno acquistati del tutto a pronti contanti. Succede invece, che sono ben pochi gli armatori che possano pagare per cassa; la maggior parte è costretta a ricorrere al credito. Ne viene che il costruttore dello scafo prende un pegno sulla barca fino al saldo. che si fa in rate convenute, alle quali volta per volta, si aggiunge l’interesse, che non è mai minore del 6 ®70 (4). Ma più generalmente poi, sempre secondo quanto ci fa sapere il Razza, il costruttore aumenta della metà il prezzo vero della barca; per es., porta il costo dello scafo di un bragozzo che varrebbe L. 2000 a L. 3000, le quali sono pagate dall’armatore secondo una rata mensile sempre costante, che in sè comprende interesse e capitale, in modo che in circa 42 anni sarebbe fatto il saldo. Siccome poi il costruttore dello scafo, quando dà a credito, prende a pegno non il solo cassero, ma tutta la barca allestita ed armata, così succede, che quando l'armatore lascia di versare alcune rate, il (1) D. Razza. I pescatori chioggiotti e la loro industria, loc. cit. 185 costruttore sequestra e fa sua tutta la barca, con danno di tutti gli altri negozianti ed artisti (venditori di corde e di reti, di vettovaglie, di ghiaccio, i calafati, cestari, ecc.), che all’armatore hanno sommi- nistrato a credito l’armeggio e l’allestimento, il raddobbo, ecc. La proprietà reale dei bragozzi dunque è in mano dei costrut- tori i quali sono in Chioggia circa uua trentina. È a questi e, na- turalmente, ai due o tre maggiorenti fra questi, più che agli altri, e non al misero armatore, che va l’interesse del capitale impiegato nelle barche. Da questa assenza di un vero capitalista-armatore interposto fra il costruttore degli strumenti di lavoro e l’operaio-pescatore, ne viene un reale sperpero economico. Il costruttore non ha nessun interesse a studiare l'economia del lavoro, cioè a cercare che nell’esercizio dell’industria si possa avere un risparmio nel consumo del materiale (1). Neppure si può inte— vessare ad aver altre migliorie pel trasporto del pesce, per la mi- gliore esibizione del mercato, ecc. (2). Suppongasi invece fra costruttore e pescatore Vesistenza di uno o pochi capitalisti armatori, forti della loro proprietà di L. 2,450,000 investita nei bragozzi. A buon conto l'economia odierna del lavoro non muterebbe in peggio nei riguardi degli operai-pescatori, anco se non avesse a mutare in meglio, e ciò: 4.° Perchè la necessità stessa dell’industria impedirebbe all’ ar- (1) È questo del risparmio sul materiale uno dei problemi tecnici della maggiore importanza. All’estero, p. e. in Francia, si istituiscono ap- positi laborator? chimici per studiare l’argomento. Così presso la Station d’aquiculture de Boulogne-sur mer vi è uno speciale laboratorio chimico dipartimentale. Il direttore di questo laboratorio, sig. Vicaflort, pubblicava ultimamente un importante lavoro sulla concia per la conservazione delle reti. Vedere; Les Huiles de Houille employées à la conservation des. fi- lets de péche, per Vicaflort, in Bulletin des péches maritimes pub. par le Ministere de la marine. Juillet, 1896, Paris. (2) Quest'argomento fu più volte trattato da me nei giornali di YVe- nezia e da miei collaboratori, specialmente da monsignor Razza, nella mia rivista Neptunia. L'argomento è della più grande importanza, tanto che nel grande Congrés international de péches maritimes, d’ostreiculture et d’aquiculture marine che si tenne in questi giorni (5 settembre 1896) in Francia alle Sables-d’Olonne (Vandée), l’argomento stesso è oggetto di una 186 matore di assumere degli operai salariati in luogo di operai compar- tecipanti. 2.° Perchè il proprietario dei bragozzi non potrebbe alterare la compartecipazione in modo che l’utile netto per l’operaio pescatore diminuisse a maggior benefizio del capitalista, essendo che 1° utile odierno del pescatore tocca già o quasi il limite per la sussistenza. L’azione sfruttatrice, assorbente del capitale, non potendo dunque ‘esercitarsi sull’operaio pescatore, si rivolgerebbe all’ economia stessa del lavoro. Il proprietario sarebbe condotto dal suo interesse a cer- care di economizzare su quel milione e mezzo di lire annue di spesa (vettovaglie, legna, utensili da cucina, spese doganali) e sui due mi- lioni e mezzo di rendita lorda, i quali oggi, depurati dalle spese di ammortamento, consumo delle reti, vele, cordami, ecc., si riducono, come si disse, a L. 300,000 annue nette. Se vi fossero questi veri capitalisti-armatori, e ancor meglio un unico capitalista-armatore, egli è certo che su quei quattro mi- lioni all'anno di passività si otterrebbe una economia così rilevante da rendere l’esercizio della pesca più rimunerativo. Chi venisse ora argomentando, seguendo la dogmatica degli eco- nomisti di partito, direbbe che, posto da parte l’armatore ossia quella relazione del signor P. Duboy: La question du transport du poisson à terre et en mer ; les bateaux chasseurs à vapeur. Su questo problema ve- dere per quanto riguarda l’Italia : D. LEvI-MoREN0s, Le grandi pesche e la pesca a vapore nell’ Adria- tico. Giornale l’ Adriatico, 10 agosto 1890. IDEM. Il piroscafo trasporto (Steam carrier) per le pesche nell’ Adria- tico. Loc. cit. 21 ottobre 1893. P. CoLIOoLO, Per la pesca nell’ Adriatico. Lettera nel giornale Adria- tico, di Venezia, 22 ottobre 1893. D. Levi-MoreNos, Per la pesca nell’ Adriatico. Venezia, giornale VA- driatico, 3 novembre 1893. R. PoLI, La nostra pesca ed i piroscafi trasporto. Giornale La Ve- nezia, Venezia 8-9 dicembre 1893. D. Levi-MoRENOs, La nostra pesca ed i piroscafi trasporto. Giornale l'Adriatico, Venezia, 10 dicembre 1893. Razza D., La pesca a vapore — Neptunia, 1893. IpEM., Il vapore trasporto — Neptunia (parte speciale; La Regione lagunare veneta, 31 gennaio 1896. 187 parvenza di capitalista, essendo il costruttore il reale proprietario degli strumenti di lavoro, è questo che sfrutta l’operaio pescatore. Ciò non sarebbe esatto : certo il proprietario del cantiere ricava un interesse dal lavoro de’ suoi operai, così che, secondo la teoria marxista, la funzione assorbente del capitalismo si esercita dal pro- prietario del cantiere sul suo operaio costruttore di barche. Ma poichè non vi è un monopolio dei cantieri, il costruttore deve limitare i suoi guadagni al valore effettivo della merce prodotta, per la concorrenza che i costruttori (abbiamo detto che ve ne sono almeno 30) si fanno fra loro. Molto più giusto sarebbe ricercare lo sfruttamento esercitato dal- l'altra parte, dagli elementi trasmettenti interposti fra produttore e consumatore, elementi che sfruttano così chi produce come chi ac- quista. Il mercato del pesce e la sua organizzazione (1) costituiscono un problema così complesso, che non si può trattare incidentalmente, né per analogia col mercato dei prodotti che ci offre il lavoro dei campi e delle officine. Basti il considerare come, fra tutti i comme- stibili, il pesce è quello che è necessario sia dal produttore conse— gnato al mercato, per la vendita, quanto più presto è possibile; che non si può accumulare, dai singoli produttori, il frutto del lavoro di ‘cinque o sei giorni senza grave pericolo di perdere tutto il beneficio del lavoro, e che sul mercato il prodotto dev'essere trasmesso al più presto al consumatore ; tutto ciò rende necessario l’intervento di nu- merosi intermediari. Generalmente nei due massimi mercati di pesce dell’Adriatico, ‘a Chioggia ed a Venezia, il pescatore ha sulla piazza un sensale, che lo rappresenta ed al quale manda o porta il prodotto della pesca. Quando più bragozzi pescano dalla istessa parte, sieno o no di un solo proprietario, la portata al mercato è fatta per lo più da una sola barca per conto di tutte. Gli intermediari-mediatori per la prima vendita (detti commer- cianti-spedizioneri all’ufficio municipale e vendaori o persenevole, i (1) CECCHETTI B. IZ mercato delle erbe e del pesce in Venezia (opera postuma). Venezia, 1889, pag. 15 e seg. 188 forse da pescivendoli, dai pescatori), rappresentano nel mercato i pe- scatori, cioè il produttore. Ricevuta dai clienti Ia merce, la pongono all'asta fra i negozianti all'ingrosso (detti sui mercati di Venezia ba- segari o compravendi), i quali, oltre che tener banco di vendita sul mercato, rivendono ai commercianti minori, detti sulla piazza bancal? o mognoli. Vi è pure una categoria speciale di intermediari detti dazzeri che acquistano all'ingrosso dal mediatore per spedire sui mercati di terraferma, ove probabilmente avvengono nuove rivendite. Il mediatore (vendaor), riceve il 5 % sul ricavato della vendita ; così che, calcolandosi, per es., che sul solo mercato di Chioggia le vendite annue non sono di certo inferiori ai 2 milioni di lire e che questi intermediari sono in numero di 11, si ha che ad essi viene di mediazione 100,000 lire annue. Queste vanno depurate di al- meno 43 %) per le spese di andamento, pigione dei locali di deposito, tasse, stipendio agli operai, oggetti di professione (casse, banche, bi- lance, ecc.) Un molto maggiore diffaleo conviene fare per le perdite causate dal prestito a fido, che il mediatore fa al pescatore. Succede infatti che questi, mancando di capitale, non può far a meno di ri- correre al fido per il rinnovo degli istrumenti da lavoro o per pa— gare qualche rata al costruttore dello scafo o per sovvenire durante la sua assenza la famiglia. Chi da a fido? Il mediatore (vendaor 0 pescivendolo) che con questi auticipi si espone al pericolo di perdere in media il 2% della senseria che gli spetta, ma tiene legati i pe- scatori costringendoli ad indirizzare a lui la merce. Le L. 100,000 che annualmente vanno agli undici primi inter- mediari, si riducono — depurate del 2 173 % di spese e perdite — a L. 97,500 pari a L. 8,650 nette in media di guadagno per ogni intermediario di prima mano. Ma dopo questo viene il negoziante grossista, quello detto daziere, se acquista solo per i mercati di ter- raferma per conto proprio o di terzi, e basegaro 0 compravendi quando, oltre che spedire nei mercati interni, rivende ai minori ne- gozianti delle piazze detti bancali o mognoli. Nella migliore ipotesi dunque, la merce passa per lo più anche nelle città di mare per tre mani: vendaor (sensale), compravendi (1° negoziante), bancale (2° negoziante). AI primo intermediario — nella piazza di Chioggia — abbiamo visto che rimane in media di guadagno netto Lire 8850 all’ anno, 189 guadagno favoloso, non solo fra il pescatore operaio, ma anche per la maggior parte degli armatori. E gli intermediari di 2° e 3° quanto guadagnano in confronto del lavoratore e del proprietario delle barche ? Da quanto ci consta dell’utile ricavato dal primo intermediario, si potrebbe dire il classico ab no disce omnes, ma non è questo guadagno lecito il maggior coefficiente dello sfruttamento esercitato dagli organi trasmettitori interposti fra produttore e consumatore a tutto danno di questo o di quello. Lo sfruttamento maggiore viene dalla facilità del guadagno illecito, dovuta all’ organizzazione stessa del mercato di vendita. Ecco come si procede in questo . Il sensale (vendaor) che riceve per conto dei pescatori, la merce, la pone all'asta fra bosegari o compravendi e dazieri, asta alla quale raramente può concorrere il commerciante minore. L'offerta si fa all'orecchio, in modo che nessuno, tranne l’inter- mediario, possa sentire: rimane acquirente chi ha fatto | offerta maggiore. Basta che uno dei negozianti, d’accordo col sensale, anzi che fore un’offerta dica a questi: sta per mio conto, perché esista nel modo più semplice una delle tante camorre possibili. Ora il lettore ricordi che questa camorra ed il guadagno escr- bitante dell’ intermediario sono a danno non solo del proprietario del bragozzo, ma di tutti i pescatori-operai, i quali non hanno mercede fissa, ma compartecipazione sugli utili netti. Suppongasi anche qui l’esistenza del vero capitalista interposto fra i pescatori ed i mediatori, commercianti, ecc.; suppongasi che l’armatore sia davvero proprietario delle barche e nella possibilità di influire sul mercato svincolandosi dal suo sensale che lo tiene colle anticipazioni. L'interesse -—— la leva potente -— spingerebbe i vari proprie- tari ad influire sui mercati, organizzando la vendita collettiva del prodotto ottenuto dai singoli bragozzi, ed il maggior ricavato della vendita andrebbe in buona parte a vantaggio del pescatore per il sistema ora vigente nei rapporti fra il capitale e i lavoratori delle aque, i quali furono dimostrati più favorevoli a questi che al capi- talista-armatore, E qui ora obbietto a me stesso in due modi; primo, come 190 farebbe un economista liberale, ricercante il rassodamento e l’esten- dersi della piccola proprietà, mediante la cooperazione 0 qualsiasi altro adatto sistema ; poi come farebbe un economisti-collettivista, ricercante sovratutto l’organizzazione di classe (1), per poter accu- mulare in una sola mano capitale e lavoro, ed eliminare quanto più possibile lo sperpero della trasmissione, aumentando così | utile colla diminuzione dei prezzi o l’incremento del prodotto. Il liberale potrebbe chiedere; perchè gli armatori, onde avere il capitale, non si uniscono in cooperativa, (2) in sindacato, che ri- corra al nostro credito popolare? Per la buona e semplice ragione, che il credito popolare, se non aiuta le industrie agrarie, le quali devono votarsi alle banche cooperative dei clericali, meno ancora potrebbe aiutare forme così aleatorie di lavoro come l'industria della pesca nella quale il capitale ha così poco margine di guadagni e corre tanti pericoli (3). Il collettivista può dirci: Rendete coscienti i pescatori, mniteli in lega di resistenza: a) contro gli armatori, i costruttori, i negozianti di tele, vel- tovaglie, reti. bh) contro i persenevoli, compraverdi, dazieri, basegari, ecc., (1) Sul problema della /otta di classe fra pescatori, ch'io mi sappia, non si è occupato che il mio amico Voltolina (. B., proprietario di valli salse da pesca e valente vallicultore. Vedere : VoLToLINA G. B., Lotta di classe fra î pescatori e vallicultori. Let- tera aperta al dottor D. Levi-Morenos nel giornale 1 Adriatico, 21 maggio 1894. (2) CAvaGLIERI G. La Cooperazione fra pescatori. Nel giornale Cre- dito e Cooperazione, 1° ottobre e 1° novembre 1894. Inem. L'economia del lavoro nella pesca. (Discorso ad inaugurazione della nuova sede della Società R V. per la pesca e l’aquicultura) Neptunia, supplemento giugno 1896. LENOTTI V. Proposta di cooperativa fra pescatori dell'Adige. Gazzettino Veronese, 31 gennaio 1891. PARENZO A. La prima cooperativa di lavoro fra pescatori d’ aqua dolce. — Neptunia, ottobre 1895. 1 Razza D. La cooperazione fra i pescatori — Neptunia (parte spe- ciale: La Regione lagunare veneta) 31 gennaio 1896. (3) D. Razza. Una banca peschereccia. — D Lkvi-MorENOS. Lettera a monsignor D. Razza sulla banca peschereccia. — Neptunia (parte speciale): Regione Lagunare Veneta, 5 gennaio 1896. ————e 191 c) organizzate lo sciopero, affamate per qualche giorno il mercato, ecc, ecc. ’arole e dogmatismo: Rendere cosciente di che? Di questo, che non avendo il capitale per procurarsi gli istramenti da lavoro, bisogna dipendere dal costruttore come dal persenevole ? Ma lo sanno molto bene: quello che è assurdo si è lo sperare di togliere il lavoratore del mare da questa dipendenza per mezzo della resistenza, degli scioperi. Dato anche, che 1 pescatori facessero uno sciopero collettivo di più giorni per affamare il mercato per volere una migliore organiz- zazione nella vendita od un miglior prezzo nell’acquisto degli istru- menti di lavoro, nei giorni di sciopero il pesce non resterebbe certo là ad attendere le reti dei giorni di lavoro, e la perdita del pro- dotto, causata dallo sciopero, sarebbe ben maggiore della diminuzione ottenuta dal costruttore sul prezzo «dello scafo. Se i pescatori furono sfruttati dai mediatori, dai commer- cianti, ecc., succede ache spesso che questi sieno condotti in rovina — se non furon scaltri nell’approfittare di guadagni illeciti — dalla quantità di crediti inesigibili. La dove manca la proprietà, dove non esiste il vero capita- lismo, e quindi mancano i salariati, voler applicare i criteri della organizzazione di partito con conseguenti leghe di resistenza e lotta di classe, astrazione fatta dal valore etico di questi metodi, è dogma- lismo puro e degno di domenicani e non di studiosi positivisti, che si vantano seguaci di un partito scientifico, che spiega col. puro materialismo storico i fenomeni economici. Non è dunque dal credito popolare dei liberali, nè dalle orga- nizzazioni di classe dei socialisti, che l'industria della pesca. potrà dare maggior compenso nè al capitalista nè al lavoratore della aque. Il pescatere, che esercita quest’industria primitiva, non potrebbe sperare migliorie nelle sue condizioni economiche che dall'intervento della vecchia divinità, il capitale. Quando il capitale, per la crisi agricola ed industriale, per i progressi del capitalismo stesso, sarà costretto a cercare un impiego più fruttifero, vedrà necessariamente che può trovare una rimune- razione maggiore nella industria della pesca, se organizzata in modo più razionale. Allora l'intervento del capitale, come nuovo ingranaggio inter- 192 posto nella macchina del lavoro peschereccio, dovrà necessariamente dar modo al pescatore — compartecipante — di ritrarre dal suo lavoro un maggior guadagno. Successo questo, il capitalista — è facile prevederlo — cerche- rebbe di alterare le antiche consuetudini della parte, modificandole a suo favore, mentre invece i pescatori, facilmente consapevoli delle economie che il capitalista ha potuto introdurre nell’ esercizio della industria e quindi della maggior parte che la barca ricava, nonchè delle migliorie nella vendita, cercherebbero di avvantaggiarsi contrastando al capitale. Allora solo incomincierebbe la lotta dei lavoratori contro il capitalista, ma prima ancora che questa potesse organizzarsi, i lavo- ratori, pel fatto della compartecipazione, avrebbero avuto un van- taggio reale, probabilmente equivalente all’ istesso maggior interesse percepito dal capitale. Ma i fautori della lotta dî classe non si rallegrino; i timorosi non si spaventino chè quest’ipotesi — l'intervento del capitale, del- l’unico mezzo veramente efficace per migliorare le condizioni dei lavoratori del mare — questo intervento non avverrà, sino a che non sia modificato il diritto di proprietà delle aque, anzi stabilito in qualche modo questo diritto. Poichè — noi l'abbiamo già visto — aumentando il numero dei lavoratori, diminuisce il guadagno di ognuno, per la ragione che la pesca intensiva, con tutti i suoi sperperi, ha raggiunto già il limite massimo della produttività spon- tanea delle aque. Ora, il capitale potrebbe esercitare il suo benefico effetto solo allora che potesse, a nome ?ndividuale od a nome di una collettività, appropriarsi le aque. Suppongasi un capitalista — individuo od ente collettivo, nel qual ultimo caso può essere costituito dagli stessi lavoratori — investito del diritto esclusivo di pesca su determinate aque. Quest’ente anzitulto non assumerebbe nuovi lavoratori, non au- menterebbe il numero di persone, che devono vivere sul prodotto naturale che non è aumentabile — almeno sino ad oggi — colla coltivazione intensiva. Allora l'ente capitale, svincolando il lavoro dalla dipendenza verso costruttori ed intermediari, avrebbe la possibilità di rendere l’indu- stria della pesca fruttifera pel capitale e più rimuneratrice pel lavoro dei pescatori (compartecipanti). 198 Ma mancando la possibilità all'ente capitale, individuale 0 col- lettivo, di appopriarsi il suolo aqueo, per limitare su questo la con- correnza non solo dei lavoratori ma del capitale (istrumenti di la- voro), il reddito della pesca ritornerà ad essere insufficiente, non darà più compenso al maggior numero di lavoratori, nè renderà pos- sibile l'utile od anche la sola reintegrazione del capitale, impiegato negli strumenti di lavoro (4). Eccoci dunque ritornati al punto di partenza: il problema del lavoro nelle aque è dunque problema strettamente collegato col- l'evoluzione del diritto di proprieta. Riassumendo: 1. Per migliorare le condizioni attuali dei la- voratori e toglierli dalle dipendenze del costruttore e dell’ inter- mediario, che sono è soli veri proprietari degli istrumenti di lavoro, è necessario migliorare l’organizzazione del lavoro. 2. Ma per ottenere ciò è necessario l’impiego di nuovo ca- pitale, il quale impiego sarebbe solo momentaneamente fruttifero, perchè, non potendosi stabilire — almeno per ora — il diritto di proprietà individuale o collettiva sulle aque, aumenterebbe il numero dei concorrenti, capitalisti e lavoratori, allo sfruttamento delle aque e l economia introdotta nell’ esercizio del lavoro non varrebbe più a compensare la perdita per l’aumentata concorrenza. Noi abbiamo così constatato: CHE LA MISERIA DET PESCATORI È DOVUTA ALL'ECONOMIA STESSA DEL LAVORO COMUNISTICO, LA QUALE IMPE- DISCE IL CONCORSO DEL CAPITALE, concorso necessario se vuolsi libe- ‘are il lavoro: a) dallo sperpero causato per essere la proprietà reale degli strumenti di lavoro in mano dei costruttori ; 6) dallo sfruttamento, per la dipendenza nella quale si trova il produttore verso l’intermediario, mancando quello del capitale. (1) Quest'argomentazione trova conferma nei fatti. All'estero, e spe- cialmente in Francia, l'abbondanza del capitale, l’intelliganza dei capi- talisti, la speciale pescosità dell’Oceano, aveva richiamato il capitale nelle Compagnie per la pesca a vapore, trovando in quest'impiego un utile ri- levante. Ma l’aumentarsi continuo dei battelli da pesca sia a vapore che a vela, diminuì il reddito e creò una vera crisi peschereccia. Vedere: Rocni Grorces. — Étude générale sur la pèche an grand chalut dans le Golfe de Gascogne; Annales des Sciences naturelles — Zoologie Tom. xy, G. Masson éditeur, Paris 1892. 194 SI CREI LA PROPRIETÀ FONDIAR'A DELLE AQUE E L'ECONOMIA DEL LAVORO MUTERÀ BEN PRESTO E MIGLIORERANNO LE CUNDIZIONI DEI LAVO- RATORI ANCO SE IL CAPITALE AVRÀ MAGGIOR REDDITO. Ma è possibile l'appropriazione delle aque? E, se possibile, sara fatalmente individuale o non dovrà, pure per necessita di svi- luppo, essere anzitutto collettiva ? Solo conoscendo come avviene la evoluzione del lavoro aqueo ci sarà dato rispondere a tali quesiti e sapere se potrà o dovrà av- venire l'appropriazione del suolo aqueo, e se 1 appropriazione sarà individuale o collettiva, e se é fatale che essa debba avvenire in un senso (individuale) o se l'intervento dell’uomo potrà razionalmente indirizzare questa appropriazione in modo diverso (collettiva). Questo è prevedibile sin d’ ora, per quanto si disse; che anco avvenendo |’ appropriazione individuale, il lavoratore migliorerà le sue condizioni. E” vero ch'egli, da partecipante finirà, secondo ogni probabilità, per diventare salariato, ma avrà uno stipendio superiore alla mercede attuale. Tuttavia i nuovi bisogni, portati dalle mi- gliorate condizioni d’esistenza, lo renderanno di certo molto più mi- serabile di quanto ora sia. Triste prospettiva se la pre-scienza del fenomeno economico non dovesse dare la possibilità di indirizzare logicamente l'evoluzione del fenomeno stesso, mentre esso sta per succedere, indirizzarlo secondo un concetto superiore di moralità, di giustizia sociale. (#8) De:,.D.. LEVI. MORENOS (3%) Ristampato dalla « Riforma Sociale » Fasc. 7, Anno III, Vol. VI, 195 Società di Pesca ed Aquicaltura Cooperativa di lavoro e produzione fra PESCATORI di VENEZIA e PROVINCIA CONVOCAZIONE DELL’ ASSEMBLEA GENERALE I Soci della Cooperativa di Lavoro e Produzione tra Pescatori di Venezia e Provincia sono invitati all’Assemblea Generale, che si terrà domenica 3 settembre p. v. alle ore 14 nella sala della Trattoria Franega all’Angelo Raff., N. 2466 ; e ciò a norma. degli art. 25 e 26 dello Statuto, per trattare il seguente ordine del giorno : 1. Comunicazioni della Presidenza. 2. Elezione delle cariche vacanti. Mancando il numero legale, dopo trascorsa un’ ora la seduta sarà valida con qualunque numero di presenti in virtu dell’ art. ‘27. ID Presidente, F. Conpio. Direttore e Proprietario responsabile Dott. D. Levi-Morenos Ar Gosso in Chioggia Albergo Ristoratore Caffé e Birraria con Giardino NWITA: VIENUPORIO. EMANUÙUHIL:E! © 6 IIOTEL D'ITALIE BAUER R i ‘ Restaurant Bauer - Grimwald » GIULIO GRUNWALD Senior, Proprietario 9 Venezia 1899 — Tip. Nodari doo TERME D’AB ANO niprnionia stazione sulla Ferrovia RR pattuiti | VENEZIA-PADOVA-BOLOGNA[, "mn | pi STABILIMENTI prin DUE TORRI E MOROSINI _——»- e -®-©®:&@ — Questi due antichi stabilimenti situati in prossimità della ri- nomata Sorgente Termale di Abano sono forniti di ogni confor- tabile: eccellente cucina, servizio inappuntabile, sala di lettura e musica, giardino, passeggi ombrosi, vetture per gite ai Colli Eu- gan ei ed apposito servizio di posta e telegrafo. I fanghi ed i bagni termali di Abano, per secolare esperienza sono efficaci in un vasto campo di malattie. Tali sono moltissime che sì riferiscono agli organi del movimento, cioè il reumatismo articolare, l’artrite deformante, le cossite, i tumori bianchi, le an- chillosi. Giovano ancora in alcune affezioni chirurgiche, cioè ci- catrici di ferite, postumi di traumi, di lussazioni, di distorsioni di fratture ecc. Sono altresì efficaci nelle paralisi, nelle nevralgie e nevriti, nelle dermatosi croniche, negli erpeti, eczemi, prurigine urticaria, ecc. Le terme di Abano sono raccomandate inoltre nella cura della scrofola, della rachitide, della gotta, nella sifilide ter- ziaria, ecc. Negli stabilimenti havvi anche materiale per doccie, elettri- cità e massaggio da impiegarsi in molte malattie, nelle quali oltre il fango ed il bagno termale si richiede l’uso di questi mezzi curativi. Direttore medico Salvagnini dott. cav. Ulderico, da molti anni addetto agli stabilimenti. Si fanno pensioni che comprendono alloggio, vitto e cura apo: 8ro, Per ottenere un ribasso nei prezzi converrà portarvisi nei mesi di Giugno e Settembre. — Tariffe a richiesta. Omnibus alla stazione di Abano a tutti i treni. I treni diretti si fermano alla stazione di Abano dal I. Giugno al 30 Settembre. Abano, Marzo 1899. IL CONDUTTORE ZANINI ANTONIO B'asqualfe Gianfanelli — Proprietario Direttore PO E TI, n | VENISE — GRAND HoreL LUNA — VENISE avec Établissement de Bains près de la Place de S. Marc vis-à-vis du Palais et Jardin Royal, Ruol Frères Propr:étarres Téléphone — Fclairage éléctrique dans toutes les chambres — Ascenseur hydraulique — Chauffage à siphon central. como — GRAND HOTEL PLINIUS — como . AU BORD DU LAC Somptueux palais, expressement bàti pour Hòtel, muni de tout le comfort moderne — Ouverture Mars 1899. Vict. Colleoni, 7067. ——% MEME MAISON %_—__ MILAN — ZOTEL DU NORD — MILAN Le plus près et le plus. ,eomfortable Hòtel près de la Gare centrale. Ascenseur — Lumière éléctrique — Chauffage central à vapeur dans toute la Maison Prix très Modérés Asp: se GENOVA — GRAND HOTEL D DE Cànss — - GENOVA Place Deferrari — Plein midi + Le meilleur quartier de la ville — Près de la Poste, Télégraphe et Gare du Traîw ay électrique — RESTAURANT — Lumière éléctrique dans toutes les chambres — Lift. G. et R.. Bonero ND SEO "fg ; sd Ristoratore con ventilatori — ir idraulico, LIVORNO (7oscana) TURIN — ue Pietro Micca, 3 près Place Chateau — TURIN Calorifères — Ascenseur hydraulique — Maison bàtie expressément pour ‘servir d’Hòtel — Position Centrale. |. Propr. BERRA NATALE FALCIONE 255. ROME — HOTEL D'ANCLETERRE — ROME Maison de premier ordre — Position Centrale. H. SILENZI méme propriétaire des Maisons ‘suivantes: HOTEL VICTORIA — Quai Partenope — NAPLES, VERL GRAND HOTEL MARGHERITA — (è Quisisana) CASTELLAMARE DI STABIA. GRAND HOTEL — Telese. PUBBLICITA LAGUNARE CASA EDITRICE PER PUBBLICAZIONI UFFICIALI E DI RÉCLAME INTERNAZIONALE più volte Premiata, Encomiata dal R. Governo, dalle Camere di Comm., ecc. Direzione e Amministrazione: Venezia AGENZIE: Milano — Genova — Siena — Roma — Napoli — Palermo — Bologna — Torino — Parigi — Bruxelles — Vienna — Tunisi EKsclusività: Indicatori Ufficiali della Società di Nav. Gen. It.; del Lloyd Au- striaco ; — della R. U. S. A. Adria; - delle Società Topic e Rismondo ; dei Laghi Maggiore e di Garda. Affissione di quadri nei Pontoni e Vaporetti di Venezia; nel grande Stabilimento del Lido; nel Tramway Lido; nei pi roscafi dell’ Adréu ; Stabilimento Balneare Eldorado Lucia Napoli. Guida Commerciale Mangiarotti fondata nel 1865. Neptunia, organo della Società Regionale Veneta di Piscicoltura. Distribuzione di placcati e quadri Réclame nei Principali Alber- ghi, Ristoratori e Stabilimenti d’Italia, Francia, Belgio, Au- stria, Ungheria, Tunisia, e Levante. ‘Affissioni volanti e nei quadri permanenti in Italia e all' Estero Forfait per grandi Industriali, Esposizioni, ecc. Dagli Albergatori si accettano in parte di pagamento Coupons d' Hotels e Restaurant. Straordinarie facilitazioni - Preventivi gratis per qualangue genere di réclame sia di inserzioni che d'affisione Pronta esecuzione di cliché in genere riprodotti da disegni e fo- tografie. Prima di fare qualunque réclame rivolgersi alla Pubblicità Lagunare - Venezia 45 Giusno Inaugurazione della Mostra Campionaria Indu- striale e Commerciale a Lido - Venezia, Creazione della rem. Pubblicità Lagunare | | Laga URIN Ad LIU | FFORIRDIA = Volume NV — 15-30 SETTEMBRE 1899 (Serie Notarisia-Neptunia) N70 CASTA: UNIA RIVISTA ITALIANA DI PESCA ED AQUICULTURA MARINA - FLUVIALE - LACUSTRE Premiata con medaglia d’oro ALL'ESPOSIZIONE DI MILANO 1894 ED ALL'ESPOSIZIONE DI TORINO 1898 Fondata e diretta dal Dott. D. LEVI - MORENOS Segretario di Redazione: MAMERTO CAMUFFO pome ORGANO delle Società Regionali di Pesca ed Aquicultura e delle Cooperative di Lavoro e Produzione tra pescatori Società Regionale Veneta e Società Lombarda di Pesca ed Aquicultura — Co- mitato Filonautico e Peschereccio -— Famiglia Cooperativa tra Pescatori di Burano — Cooperativa di Lavoro tra Pescatori di Venezia — Società anonima Cooperativa tra Pescatori dei fiumi e laghi Mantovani — Cooperativa di pro- duzione Aquicola. SOMMARIO I{ Primo Congresso Italiano di Pesca ed Aquicultura Dr. D. Levi-Morenos — Relazione sull'operato del Comitato. ordinatore del Congresso Inter Regionale di Pesca ed Aquicultura. Magister (D. BENASSI) — Notizie sul Congresso (L'inaugurazione ed î primi lavori — la seconda, la terza e la quarta giornata — l'adunanza di chiusura a Chioggia) Dopo il Congresso «John. — Il significato. Magister. — La Società Regionale Veneta ed il Congresso di Pesca ed Aquicultura. La Societa Regionale Veneta per la Pesca e l’Aquicultura I primordi dellà»Società — Gli atti notevoli della Società — Ancora ciò che ha fatto e ciò che deve fare (Articoli varì di Magister) Sommari della Neptunia Axzaze 1898-,899 I IZIZIZIIIIZ[ZZZZZHRYÒYSÒLÒL:te]7E “ T{[r— I iii lliliiitiilieiiE(1||- DIREZIONE ED AMMINISTRAZIONE DELLA « NEPTUNIA » S. STEFANO 2805 — VENEZIA Prezzo d’ abbonamento annuo alla Neptunia sola L. 12 — coi supplementi L. 20 Gli abbonamenti decorrono sempre dal Gennaio e quando non sono disdetti s’ intendono tacitamente rinnovati. INSERZIONI: Concessionaria Esclusiva Premiata Pubblicità Lagunare in Venezia Filiali: Milano, Napoli, Palermo Agenzie : Roma, Genova, Torino, Bologna, Parigi, Vienna, Tunisi e rr_0___——__—t__—mT_—ÉÉ_ o lpuisiQgii@imen Nel prossimo numero daremo l’ elenco completo delle Rappresen- —_—"tanze cd Aderenti al Primo Congresso di Pesca ed Aquicultura. re i VENDITA SOI ELLE SPECIALITI PRESSO IL PROFESSORE Dali CONSULTORIO a QANOUSTE DA A Sol, MEDICO-CHIRURGO | N ; ‘aperto dalle 7 alle 12 e dalle 16 alle 19 $ URSUMANDO ANIELLO i applicate ì la sì) ° ti i ti i 3 “O è ER è ®© l@ —— ____ ‘ : 5 Rinomate Pillole Lo sviluppo continuo e costante delle malattie genito- K La È , È L | CRD 9 | Afrodisiache - Tonico - Ricostituenti inari ri ianchi, blenorragia urinarie, catarro uterino, flussi bianchi, È 9g do, Cura applicata dalla moderna terapia per combattere. goccette, restringimento uretrale, catarro in vescica, con rapidità le malattie d’ esaurimento nervoso, e per dare +96 : ; TS 3 all’organismo umano la forza ed il vigore indispensabile neurastenia, diabete, impotenza, sterilità, anemia e ma- È ) 3 al benessere individuale. “Tattie infettive del sangue e della pelle affligge la società ; o ) } H i Pillole e sciroppo depurativo di Jalusy >. Cura radicale per tutte le malattie infettive del sangue e della pelle, priva di mercurio od altri minerali nocivi. > Guarigione assicurata in breve tempo di qualsiasi infezione. Costo della scatola di pillole con istruzioni L. 5. ‘per le tontidve sofferenze ed anche per le non lievi difficoltà nella scelta dei medicinali, alcuni dei quali apportano fu- || neste cotiseguenze anche dopo ottenuto l’effetto invocato. | 4 «La mondiale accoglienza ottenuta dai nuovissimi pre- ( ) IE IA I » — I lamenti dei troticultori in Germania. Societa di Pesca ei Aquicultura. Società Lombarda. — Convocazione dell’ Assemblea Generale. Società Regionale Veneta. — Sulle proposte di modificazioni ed aggiunte da apportarsi al vigente regolamento sulla pesca fluviale e lacuale (Re/azzone + Canestrini, Meschi- nelli, Maggioni). » — Pel ripopolamento delle aque. » — Verbali delle Assemblee Generali. » — Verbali delle sedute del Consiglio d’ Amministrazione. Cooperativa fra pescatori di Venezia — Verbali delle Assemblee Generali. » — Verbali delle sedute del Consiglio d’ Amministrazione. » — Bilancio consuntivo dell’esercizio 1897-98 e Relazione dei Sindaci. Recensioni. Ghersi I. — Piccole industrie. Imperato F. — Attrezzatura, manovra delle navi e segnalazioni ma- rittime. Maes L. — Notes sur la Péche Fluviale et Maritime, Bruxelles 1898. Petit C. Alberto. — La Truit de Riviére. Supplementi. Baudouin M. — La Piscifactura Marina (con 6 tavole illustrative). Grablovit: G. — Tavole delle Maree per i porti di Venezia ed Ischia. Levi-Morenos D. — La questione lagunare sotto i suoi vari aspetti (Estratto dall’ Ateneo Veneto. Anno XXI - Vol. II). 235 Sommari dei fascicoli pubblicati durante l’anno in corso N. 1-2 (Gennaio 1899) Brusina 8. — Due nuovi pesciolini da aquari (con due figure nel testo). Kishinouye K. — L'industria delle pesche al Giappone. Note, Comunicazioni e Corrispondenze 4. B. — Le pesche di Gennaio a Comacchio. Notizie e Varietà Bellini A. — Comacchio durante il periodo della pesca (appunti). Redazione. — Nuove acclimatazioni — Conferenze alla « Société d’ accli- matation » di Parigi — Diminuzione dell’ anguilla in Francia — Con- gresso internazionale di Pesca a Parigi nel 1900. Società di Pesca ed Aquicultura . Società Regionale Veneta. — Lavoro del Comitato Provinciale Vicen- tino — Convocazione del Consiglio d’Amministrazione. Recensioni Di Velo Co. D. — Chiusura automatica a molinelli per valli salse. Pavesi P. — Necrologia del Dott. Eugenio Bettoni. Supplementi Levi-Morenos D. — Le contese fra Chioggiotti e Slavi nel litorale Dal- mato-Istriano. N. 3 (15 Febbraio 1899) Luigi Dott. Facciola. — Sulle epoche di riproduzione dell’ anguilla e del Congro comune. Arturo Bellini. Sull’utililà della posa delle «arti» nelle « otèle ». Notizie e Varietà F. T. — Acqua o Aqua? Recensioni Scotti Luigi. — La distribuzione dei pesci d’aqua dolce in Italia. N. 4 (28 Febbraio 1899) D. E. M. — Sulla più recente letteratara della « Questione Lagunare ». Dott. F. Tietze. — La visione nell’aqua. Note, Comunicazioni e Corrispondenze A. B. — Le pesche di febbraio a Comacchio. Reda. — Attività della Commissione di pesca della Provincia di Udine. Ia. — L’Aquarium di Parigi. JA. — Valore alimentare dei pesci. 236 Recensioni Parona Corrado. — La pesca Marittima in Liguria. N. 5 (15 Marzo 1899) Rea. — La pesca in Italia. Dott. K. Kishinouye. — L'industria delle pesche al (iappone. Notizie e Varietà Red. — Le rane commestibili agli Stati Uniti. Ja. — Stazione ittiogenica. IA. — Contravvenzioni alla legge sulla Pesca. N. 6 (15 Aprile 1899) Società di Pesca ed Aquicultura Società Regionale Veneta. — Per la istituzione di una Scuola pratica di Pesca ed Aquicultura in Venezia (Relazione della Presidenza Generale). Società Lombarda. — Seduta della Direzione (Generale. N. 7 (15 Aprile 1899) Rea. — La farina di carne d’America per l'alimentazione della trota. Notizie e Varietà Reda. — La produzione delle perle artificiali - L'allevamento del rombo coll’alimentazione artificiale - Canale tra il Danubio e l’ Adriatico - Ripopolamento delle aque del Lago di Como - La pesca al Canadà - Immissione di irote - Pesca miracolosa nel Po - Notizie sull’ostreicul- tura di Arcachon - Commissione belga per le pesche marittime - Scuole di Pesca in Portogallo - Ricerche oceanografiche alle isole Lofoten nel- l'interesse della pesca - Mancanzanza di pescatori francesi nell’Algeria - Proventi delle grandi pesche. Società di Pesca ed Aquicultura Società Regionale Veneta. — Verbale della Seduta del Consiglio d'Am- ministrazione del 29 Gennaio 1899. N. 8 (30 Aprile 1899) M. Baudowuin — La « Piscifactura marina » (12 supplemento - puntata 7 - con due tavole illustrative). F. La Motte. — Utilizzazione dei cascami di pesce. D. Razza. — Modo di provvedere alla miseria del pescatore. Società di Pesca ed Aquicultura Società Regionale Veneta. — Lavoro del Comitato Provinciale Vicentino. Supplementi G. Grablovitz. — Tavole delle Maree per i porti di Venezia ed Ischia — Il trimestre 1899. DES ASTE St” 237 N. 9 (15 Maggio 1899) Rea. — Un importante Sentenza in materia di pesca. | D. Razza. — Lamenti dei pescatori Chioggiotti. Note, Comunicazioni, Corrispondenze Aci. — Tariffe ferroviarie per i prodotti agrari. _ A. B. — La pesca primaverile a Comacchio. Rea. — La conservazione dei pesci allo stato naturale. Società di Pesca ed Aquicultura Società Regionale Veneta. — Corso pratico di lezioni per i pescatori. — (Lezioni ai pescatori di Chioggia). IA. — Lavoro del Comitato Provinciale Vicentino. N. 10 (31 Maggio 1899) Red. — Congresso Inter-Regionale di Pesca ed Aquicultura. A. Zennaro. — Per il commercio del pesce nelle»città di terraferma. IA. — Mercato del pesce sulla piazza di Milano. E. Munch. — Osservazioni sulle cause del regresso dell’ostreicultura nel mar Piccolo di Taranto. Società di Pesca ed Aquicultura Società Regionale Veneta. — Della chiusura automatica a molinelli di Valle Serraglia (Relazione al Presidente della Sezione Marittima). Recensioni Thorndike-Nourse. — Le Valli della Venezia. N. 11 (15 Giugno 1899) A. Bellini. — La produttività naturale delle Valli di Comacchio nei ri- guardi della pesca delle anguille (con tavola illustrativa). D. Razza. — Il guadagno dei pescatori e la pesca a vapore. Società di Pesca ed Aquicultura Società Regionale Veneta. — Corso pratico di lezioni per i pescatori. Società Lombarda. — Convucazione dell’ Assemblea Generale Ordinaria dei Soci. N. 12 (30 Giugno 1899) Dott. L. Facciola. — Il maschio del Congro comune non si conosce. Charles A. Kofoid. — Le Stazioni di Biologia d’aqua dolce in America. Rea. — Due importanti Sentenze in materia di pesca. Società di Pesca ed Aquicultura Società Regionale Veneta. — Lo sviluppo dei Salmoni di California nelle correnti della Provincia di Vicenza. 208 N. 13 (15 Luglio 1899) Red. — Congresso Inter-Regionale di Pesca ed Aquicultura. — Note e (o- municazioni. Charles A. Kofoid. — Le Stazioni di Biologia d’aqua dolce in America. (Cont. e fine). Notizie e Varietà Red. — La causa della colorazione dei pesci. « — L’influenza dell’ambiente sulla colorazione dei pesci. Supplementi G. Grablovite. — Tavole delle Maree per i porti di Venezia ed Ischia. III. trimestre 1899. N. 14 (31 Luglio 1899) L. Costantini. — Della semina delle anguille nelle valli salse da pesca. Dott. F. Tietze. — Chiusura a rete metallica per valli salse da pesca. (X). — Contro le « Murere », dei laghi. Notizie Bibliografiche — Il bollettino mensile della Società Lombarda per la Pesca e l’Aquicultura. — Rivista Italiana di politica e legislazione agraria. . N. 15-16 (31 Agosto 1899) Direzione. — La «Neptunia» ai Congressisti. Dott. D. Levi-Morenos. — La pesca marittima ed i lavoratori del mare. Direttore e Proprietario responsabile Dott. D. Levi-Morenos Ai Gosso in Ghioggia | Albergo Ristoratore Caffè e Birraria con Giardino VIA METTUOERLIO:; BIIME ANNULLI AAA AIA INI ASN A > ! 4) | HOTEL D'ITALIE BAUER 1a dai pi N: Restaurant È Banor- Crinvalà. 1 i GIULIO GRUNWALD Senior, Proprietario evo A bal È ERESIA IIINIZIAZAFESMPARPAA Venezia 1899 — Tip. Nodari lin N Ù È Ù p Size S | VENISE— GRAND HOTEL LUNA — VENISE avec Sbfiment de Bains près de la Place de S. Marc vis-à-vis du Palais et Jardin Royal. Ruol Frères Propriétares E Téléphone — Eclairage éléetrique du toutes les chambres — Ascenseur hydraulique — | Chauffage è siphon central. como — GRAND HOTEL PLINIUS — coMO AUG BORD=DU:"EAG I Somptueux palais expressément bàti pour Hòtel, muni de tout le comfort «moderne — Ouverture Mars 1899. Vict. Colleoni, 7097. —«% MEME MAISON *—— MILAN — HOTEL DU NORD — MILAN Le plus près et le plus comfortable Hòtel près de la Gare centrale. Ascenseur — Lumière éléctrique — Chauffage central è vapeur dans toute la Maison Prix très Modérés GENOVA — GRAND HOTEL DE GENES — GENOVA Place Deferrari — Plein midi — Le meilleur quartier de la ville — Près de la Poste, Télégraphe et Gare du Tramway éléctrique — RESTAURANT — Lumière éléctrique dans toutes les chambres — Lift. G. et R.. Bonero ; | Lera i Î ( | È ? — — %) GRANDE ALBERCO “GIAPPONE, Si Ristoratore con ventilatori — Ascensore idraulico. LIVORNO (7oscana) | w zasquale Gianfanelli — Proprietario Direttore HOTEL BONNE FEUME >< METROPOLE ET FEDER TURIN — Kue Pietro Micca, 3 près Place Chéteau — LURIN Cal: riféres — Ascenseur hydraulique — Maison bàtie expressément pour servir d’Hòtel — Position Centrale. d. Propr. BERRA NATALE FALCIONE 205). ROME — HOTEL D'ANCLETERRE — ROME | Maison de premier ordre — Position Centrale. H. SILENZI méme propriétaire des Maisons suivantes: HOTEL VICTORIA — Quai Partenope — NAPLES, r MERLO dea HOTEL MARGHERITA — (à Quisisana) ASTELLAMARE DI STABIA, A HOTEL — Telese. PURPLICITÀ LAGUNARE CASA EDITRICE PER PUBBLICAZIONI UFFICIALI E DI RÉECLAME INTERNAZIONALE più volte Premiata, Encomiata dal R. Governo, dalle Camere dî Comm., ecc. Direzione e Amministrazione: Venezia AGENZIE: Milano — Genova — Siena — Roma — Napoli — Palermo — Bologna — Torino — Parigi — Bruxelles — Vienna — Tunisi Esclusività: Indicatori Ufficiali della Società di Nav. Gen. Itg del Lloyd Au- striaco ;.— della R. U. S.A. Adria; - delle Società Topic e Rismondo ; dei Laghi Maggiore e di Garda, Affissione di quadri nei Pontoni e Vaporetti di Venezia; nel grande Stabilimento del Lido; nel Tramway Lido; nei pi roscafi dell’ Adria ; Stabilimento Balneare Eldorado Lucia Napotìà. Guida Commerciale Mangiarotti fondata nel 1865. Neptunia, organo della Società Regionale Veneta di Piscicoltura. Distribuzione di placcati e quadri Réclame nei Principali Alber- ghi, Ristoratori e Stabilimenti d’Italia, Francia, O Au- stria, Ungheria, Tunisia, e Levante. Affissioni volanti e nei quadri permanenti in Italia e all’ Estero Forfait per grandi Industriali, Esposizioni, ecc. Dagli Albergatori si accettano in parte di Pregate Coupons d' Hotels e Restaurant. Straordinarie facilitazioni - Preventivi gratis per qualunque. genere di réclame sia di inserzioni che d'affissione Pronta esecuzione di clichè in genere riprodotti da disegni e fo- tografie. Prima di fare qualunque réclame rivolgersi alla Pubblicità Lagunare - Venezia AS Giusgno Inaugurazione della Mostra Campionaria Indu- striale e Commerciale a ‘Lido - Venezia, reazione della Prem. Pubblicità Lagunare ‘7 15-31 OTTOBRE 1899 i N. 19-20 MARINA —- FLUVIALE - LACUSTRE Premiata con medaglia d’oro ALL'ESPOSIZIONE DI MILANO 1894 ED ALL’ESPOSIZIONE DI TORINO 1898 Fondata e diretta dal Dott. D. LEVI - MORENOS Segretario di Redazione: MAMERTO CAMUFFO MOZIONI ORGANO delle Società Regionali di Pesca ed Aquicultura e delle Cooperative di Lavoro e Produzione tra pescatori tanizzanene _—_rre—rrr rr rr === *=*==""="="="==="= @(@@o © —=—E===** Società Regionale Veneta e Società Lombarda di Pesca ed Aquicultura — (o- mitato Filonautico e Peschereccio -— Famiglia Cooperativa tra Pescatori di Burano — Cooperativa di Lavoro tra Pescatori di Venezia — Società anonima Cooperativa tra Pescatori dei fiumi e laghi Mantovani — Cooperativa di pro- duzione Aquicola. ID. Levi-Morenos — n conflitto tra le industrie peschereccie e minerarie in Sardegna (con | una tavola topografica). Kred. — La questione delle tonnare al I. ESE di Pesca ed Aquicultura (Estratto dai! Verbali del Congresso) Nete — Comunicazioni — £orrispondenze va Rabbeno. — Un giudizio sulla questione giuridica nel conflitto fra le tonnare sarde e le laverie. Notizie Bibliografiche KR RI Lombarda. —., Bollettino della Società Lombarda di Pesca ed Aquicultura Supplementi Ried. — Elenco delle Rappresentanze e degli Aderenti al Congresso Inter-Regionale di Pesca ed Aqui- coltura. Grablovitz. — Tavole delle alte e basse maree per i porti di Venezia ed Ischia (ZV. trimestre 1899). 5 ld IO UO e_N NY TY DIREZIONE ED AMMINISTRAZIONE DELLA « NEPTUNIA » S. STEFANO 2805 — VENEZIA Prezzo d’ abbonamento annuo alla Neptunia sola L. 12 — coi supplementi L. 20 ai ‘abbonamenti decorrono sempre dal Gennaio e quando non sono disdetti s’ intendono ; tacitamente rinnovati. aa RAND Bruxelles ino, Agenzia propria - Napoli, Filiale propria ai n] Vedi Copertine interne!! ra EPTUNIA — RIVISTA ITALIANA DI [PESCA ED AQUICULTORA. | CONSULTORIO _MEDICO-CHIRURGO ‘Aperto dalle 7 alle:12e dalle 16 alle 19 $ Ò ‘Via Porta Nolana 28 p. 2 t a NAPOLI ; Ì i | i È NL sviluppo continuo e costante delle malattie genito- urinarie, catarro uterino, flussi bianchi, blenorragia, goccette, restringimento uretrale, catarro in vescica, neurastenia, diabete, impotenza, sterilità, anemia e ma- lattie infettive del sangue e della pelle affligge la società per le continue sofferenze ed anche per le non lievi difficoltà nella scelta dei medicinali, alcuni dei quali apportano fu- neste conseguenze anche dopo ottenuto l’effetto invocato. 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Antioco “ NEPTUNIA,, 1899 FEB 8°1900 ALFIUNIA ANNO XIV 19-20 15-31 OTTOBRE 1899 IL CONFLITTO fra le Industrie Peschereccie e Minerarie in Sardegna © « La natura della pesca del tonno, « l’ utilità di impedirne il decadimento « per la sua grande im ortanza econo- « mica, anzi di mantene?.a fiorente, han- « no sempre consigliato disposizioni pro- « tettive sull’ esercizio dell’ industria. » MINISTRO MICELI — Legislazione sulla pesca - Annali di Agr. In- dustria e Comm. 1880 - N. 28. Ai primi dello scorso agosto un importante periodico agricolo milanese pubblicava la seguente informazione, riprodotta poi da buon numero di giornali politici d’ogni parte d’Italia : « Cagliari — La pesca del tonno, Le notizie sull'esito della pesca del tonno nell'isola sono quest'anno purtroppo assai sconfor- tanti, giacchè il prodotto ottenuto è inferiore di due terzi a quello dell’anno scorso. » Quasi contemporaneamente riviste, giornali e pubblicazioni ap- posite davano conto della fase attuale di una grossa questione che si trascina da parecchi anni nella stampa e nelle aule dei tribunali, e che si riferisce appunto all’impoverimento progressivo e continuo di alcune grandi fonnare della Sardegna, le quali sono gravemente danneggiate da cause che il Governo poteva e doveva, ma non ha saputo impedire. Ora, che il prodotto della pesca del tonno diminuisca in pro- porzione fortissima per effetto di condizioni generali e naturali sfa- (@) Lo studio che pubblichiamo su questa questione importantissima, era pronto per la Neptunia di Settembre, ma ne fu ritardata la pubblicazione deside- randosi prima trattarne nel Congresso di Pesca ed Aquicultura. Crediamo bene, pubblicando ora il lavoro. di farlo seguire da quella parte del verbale delle sedute del Congresso che si riferisce a questo argomento delle tonnare sarde. Ed augu- iamo che i voti del Congresso non rimangano inascoltati e determinino il go- Verno a proteggere quest’industria sarda che dà pane e lavoro a migliaia di operai. 240 vorevoli (che si ha ragione di sperare siano transitorie e contro le quali, in ogni modo, non valgono l’arte e la previdenza dell’uomo) è doloroso senza dubbio e deve impensierire ; ma che ai coefficienti naturali e inevitabili del danno altri se ne aggiungano artificiali e permanenti e pure assai gravi, senza che lo Stato se ne preoccupi, senza che si riesca a far rispettare la legge che dovrebbe proteggere la pesca e l’aquicultura, è tale fatto da sconfortare profondamente chiunque sappia quanta ricchezza vada annualmente perduta a ca- gione di queste deplorevoli negligenze. E ancor più rattrista e sco- raggia la meschinità dei pretesti onde il Governo, approfittando delle lentezze e delle contraddizioni degli ordini giudiziari e delle mal de- finite attribuzioni dei singoli Ministeri, si esime dall'obbligo di prov- vedere efficacemente a che nuove industrie sorte sul litorale sardo non abbiano a rovinare, contro ogni ragione di equità, le vecchie industrie del mare, che da secoli danno lavoro e guadagno a intere popolazioni del litorale stesso, e rappresentano capitali ingenti e, no- minalmente almeno, sono protette da speciali diritti e privilegi. Questo argomento della pesca del tonno e del conflitto fra le tonnare sarde e le industrie minerarie dell’isola presenta molte ana- logie con quello delle nostre Valli salse da pesca, che si ritengono danneggiate dalle aque di scolo delle bonifiche vicine : esaminiamolo un po’ partitamente e colla maggiore obbiettività. La pesca del tonno Seco ndo gli accurati studi e le stringenti argomentazioni dell’il- lustre comm. prof. P. Pavesi, i tonni vivono di preferenza nella parte occidentale del Mediterraneo, nel golfo di Cadice, nel mar Tirreno, nell’ Jonio, restando sommersi a notevole profondità nella stagione fredda, e ascendendo quasi contemporaneamente a prima- vera e correndo in grandi branchi, animati dal bisogno della ripro- duzione, lungo le spiaggie, dove trovano le aque poco profonde e quindi più calde e più propizie allo schiudimento delle uova. Stando invece alla teoria più antica e comune, accettata gene- ralmente dai fonnaroli italiani, i tonni entrano dall'Oceano Atlantico per lo stretto di Gibilterra nel Mediterraneo occidentale da ponente a Levante, declinando a Mezzogiorno lungo le coste dell’Italia e delle sue isole; rifanno quindi il cammino da levante a ponente dopo essersi sgravati delle loro ova, e tornano nell’ Oceano. 241 E pure noto come l’industria dell’uomo abbia inventato da molti secoli degli speciali congegni di reti, detti fonnare, disposti presso le spiaggie, lungo le quali avviene d’ordinario la corsa dei tonni, per farli prigionieri. Le tonnare si chiamano di punta o di costa secondo i rispettivi rapporti colla terra, e cacciano dî corsa arrestando questi grossi pesci nel loro primo cammino, e molte anche dî ritorno prenden- doli allorché, disovati e magri, si dirigono alle loro abituali dimore. Le principali tonnare italiane si stendono presso le coste occi- dentali della Sardegna, tutt'intorno alla Sicilia e presso le coste oc- cidentali della penisola da Piombino a Pizzo di Calabria. Fra le più antiche e ragguardevoli stanno quelle della Sardegna, le quali, benchè cinque sole attualmente esercitate, danno in media un quinto del prodotto di tutte le nostre tonnare. Una lunghissima e ben solida rete, detta coda, calata perpen- dicolarmente e fissata per un capo alla terra, mette l’altro capo alla vera tonnara chiamata zsola, che trovasi distante da terra circa 800 metri. I tonni, che rasentano più o meno la costa, sempre sotto gli 800 metri, vengono a battere in questa rete e, siccome sono paurosi per istinto, non la sforzano; la rasentano invece fino dove essa 'ar- riva, nella speranza di trovare alla sua estremità libero il passo. Ma, giunti così all’isola che è divisa in vari compartimenti, si trovano chiusi nella camera della morte, dove si fa mattanza, dove cioè a colpi di fiocina vengono uccisi e tagliati a pezzi. Le tonnare, italiane, esercitate nel 1897, furono 47 e diedero un prodotto di quintali 44207 per uu valore di L. 2.013.992. Quelle di Sardegna, pure nel ‘97, hanno dato, secondo le no- tizie ufficiali del Ministero della Marina, i seguenti risultati : Isola Piana tonni 3529 quintali 1368 L. 116.280 Portopaglia » 3472 » 1234 » 104.635 Portoscuso » 5686 » 2923 =» 248.455 Flumentorgiu » 1360 » 1380 » 117.300 Porto Torres » 4039 » FAO a Spiaggia di Calasetta (isola S. Antioco) } non furono calate Cala-Vinagra (Carloforte) \\ nel 1897 (Il proprietario di Cala-Vinagra dichiarava recentemente in una lettera, resa pubblica, al Comitato di Cagliari per l’ Esposizione ire 242 di Parigi, che la sua tonnara è rovinata e resa improduttiva dalla causa stessa che viene distruggendo quelle di Portopaglia e di Portoscuso, e soggiungeva: « Quale parte potrebbero prendere le tonnare di Carloforte alla mondiale Esposizione, quando esse si tro- vano nella necessità di chiudere nello stesso anno gli Stabilimenti e licenziare qualche migliaio di operai, quegli operai che, per un sistema altamente umanitario, erano interessati all’utile dell’industria, sistema che avrebbe ottenuto il plauso della Giuria? ») JLe tonnare sarde. I venti contrari e le altre cause fisiche possono diminuire tal- volta e quasi impedire la corsa dei tonni presso alcuni tratti di una spiaggia, tenendoli al largo oltre l’estremo limite della coda o fa- cendoli deviare affatto, come si nota specialmente in Portogallo e nel golfo di For alle bocche del Rodano, -—- e in questi casi natural- mente la pesca è scarsa o nulla. Ma ciò per la Sardegna si verifica ben di rado, tanto che, ri- salendo a quaranta o cinquant'anni fa, quando si effettuava il tra- sporto con semplici barche a vela sul mare e con lenti carri per terra, quando non si usava ancora conservare il tonno nelle scatole, si trova che spesso mancava alle tonnare sarde il modo di utilizzare l’abbondantissimo prodotto delle loro pesche, le quali venivano tron- cate o sospese e i tonni già presi abbandonati, perchè in quantità superiore alla richiesta o perchè sarebbero giunti a destinazione ava- riati e invendibili. Applicato il vapore ai mezzi di trasporto, diffuso il sistema della conservazione in iscatole, si constatò sulle prime, circa trent'anni fa, un rilevante e progressivo aumento del prodotto di tale pesca, aumento che sta a dimostrare come l'abbondanza det tonno nelle aque del Mediterraneo, salvo casi e cause eccezionali, si man- “tenga per lo meno costante; ciò che è confermato anche dal fatto che la pesca ne è tuttora buona e regolare specialmente in Ispagna, in Tunisia e in Sicilia. In Sardegna invece da una quindicina d’anni il reddito di al- cune tonnare va gradatamente scemando: ma più assai che alle con- dizioni climatiche accidentalmente avverse, le quali arrecano un danno momentaneo ch’è lecito supporre e confidare non abbia a ripetersi per l’avvenire, ne va attribuita la colpa all’incuria e alla tolleranza dira 243 usata dal Governo verso gli Stabilimenti minerari sorti sulla mede- sima costa occidentale dell’isola ch'è antica sede di queste tonnare. Più che uno dei soliti conflitti d’interessi fra la terra e il mare, qui si tratta di uno strano fenomeno legale, per cui, malgrado le disposizioni esplicite della legge, malgrado i processi e le lunghe pratiche degli interessati, malgrado le contravvenzioni che il governo ha loro inflitto, ima non ha saputo far rispettare, quelle tali industrie dannose sussistono e prosperano mentre le tonnare con tutti i loro diritti e le proteste e le cause, rapidamente declinano, e la Pre- fettura di Cagliari e il Ministero della Marina e quello delle Finanze si palleggiano le responsabilità, lasciando intanto che le cose vadano come sanno andare. Le ragioni del conflitto. Nella costa occidentale della Sardegna, in provincia di Cagliari, al sud, presso Capo Giordano e di fronte all’ isola di San Pietro, esistono le tonnare di Portoscuso e di Portopaglia, principale sede di quella antichissima ed importantissima industria che fu ed è per la Sardegna la pesca del tonno. Entrambe appartenevano un tempo allo Stato: vendute da Filippo IV re di Spagna e Sardegna nel 1654, la prima è ora proprietà del sig. Carlo Pastorino e la seconda, ri- tornata allo Stato, veniva acquistata nel 1864 dai signori Ghiglino e Carpaneto di Genova. Sulla costa medesima dell’isola a Buggeru di fronte a Carloforte, a 8 km. sopravento dalla tonnara di Portopaglia, fino dal 1880 si è istituita dalla « Società anonima per il lavaggio dei minerali in Sardegna » una grandiosa laveria, esercitata ora dalla Societa delle miniere di Malfidano, in cui si ripuliscono i minerali, quivi traspor- tati e opportunatamente accumulati e disposti, coll’aqua estratta al- l’uopo dal mare, che vi ritorna carica di detriti e di sostanze nocive ai tonni. Finchè le miniere austro-belghe di Buggeru, al pari delle altre. molte di cui è ricco il circondario di Iglesias, si limitavano ad estrarre il minerale di piombo e di calamina per mandarlo all’estero e rivendercelo poi, lavorato, facendo seria concorrenza alle manifat- ture nostre, non incontrarono opposizione di sorta. I guai sorsero quando, non contente dei lautissimi guadagni, vollero raccogliere 244 anche le bricciole, usufruendo dei residui che si trovano nello scarto del minerale, e per sceverare l’inutile terriccio preferirono il mezzo più economico e primitivo, cioè il lavaggio, esercitato da pochi operai dell’infima classe, e quindi pochissimo retribuiti. Preoccupate uni- camente del proprio vantaggio, le miniere non badarono se la laveria potesse riuscire ad altri di danno, o se fosse in urto con le leggi minerarie, sanitarie, marittime e con quelle della pesca ; non si cu- rarono nemmeno di chiedere 'ed ottenere dalle autorità le necessarie concessioni, alle quali gl’interessati avrebbero avuto modo di legal- mente opporsi. Per questo, sette anni or sono, i proprietari delle due grandi tonnare intentarono una causa alla Società esercente la laveria e al Governo, che non aveva impedito come doveva i danni da essi la- mentati. Nei dibattiti legali furono esposte le ragioni dei proprietari e della Società e le povere giustificazioni del Governo. Ci proveremo a riassumere le une e le altre per trarne una conclusione. La grande laveria di Buggeru estrae dal mare, mediante mac- chine potentissime, dai 10 ai 15 mila metri cubi di aqua al giorno ; fa passare tutto questo torrente sui vasti strati di minerale da ri- pulirsi, e quindi scarica in mare dalla spiaggia stessa di Buggeru laqua adoperata, resa torbida, meno calda e inquinata oltre che di fango e di detriti, di residui di zinco, piombo, ferro, alluminio. ecc. Primo risultato di ciò si è una notevolissima alterazione della spiaggia, la quale si viene avanzando continuamente sul mare: dal- l'impianto della laveria ad oggi, tra i depositi lasciativi da tali aque e le scorie e il terriccio gettati dall’alto delle roccie sovrastanti nel mare, la spiaggia si è prolungata di oltre 150 metri, restringendo di altrettanto lo spazio ch'era riservato alle tonnare. Di qui il primo inconveniente : i tonni, costretti a girare più al largo, escono più agevolmente dal limite delle tonnare, e una volta deviati non ripren- dono mai l’abbandonata direzione, non possono quindi più incontrare le reti. Oltre a ciò, è evidente il pericolo che il prolungamento della spiaggia provochi una variazione della corrente, creandone una nuova ostile al corso del tonno in quel punto. E a far sì che i tonni si tengano lontani dalla costa, contri- buisce l’aqua proveniente dalla laveria in parecchi altri modi : I. coll’impoverire le aque più vicine alla spiaggia : infatti un lido che si viene modificando di continuo e si compone solo di ciot- 245 toli e di terriccio, è necessariamente povero di alghe e di organismi animali, quindi non offre alcun nutrimento ai tonni, che sono co- stretti a starne lontani ; 2. col rendere tali aque nocive ai tonni — e sopra tutto alla loro respirazione — per le molte sostanze dannose, o addirittura ve- lenose, come il piombo e lo zinco, che vi restano sciolte ; 3. coll’intorbidare dette aque, il che mette in sospetto il tonno e lo fa deviare; 4. col raffreddarle, giacché nell’attraversare gli strati del mine- rale e nello scorrere sulla terra le aque perdono molto del proprio calore, onde, immesse nuovamente in mare, abbassano la tempera- tura di quegli spazi dove i tonni, nel periodo della frega, vanno a cercare invece una temperatura più elevata, che favorisca lo schiu- dimento delle loro uova. Un altro danno ancora arreca la laveria alle tonnare : pel fatto stesso di respingere al mare le aque dense, melmose, che impedi— scono ai marinai di vedere cos’avvenga sotto le onde, si rende molto difficile la sorveglianza delle reti per conoscere e riparare pronta- mente le rotture o falle che vi si producono, e così il tonno, che risale la coda e dovrebbe entrare nell'isola, a un certo punto può trovare il varco e salvarsi, mentre agli uomini della tonnara non è dato impedirne la fuga, nè verificare quanti ne siano prigionieri nelle camere e se sia il caso o meno di far mattanza. A queste conseguenze, poi, così disastrose per l'industria delle tonnare, la quale aveva a Carloforte uno sviluppo notevolissimo e vi ha uno Stabilimento di prim'ordine per la confezione del tonno in iscatole, che ora si minaccia di chiudere, devesi aggiungere il danno generale che ne risente inevitabilmente la libera pesca, pure meri- tevole di protezione e di aiuto: è infatti evidente che in simili con- dizioni i pesci piccoli, al pari dei grandi, e i molluschi non possono vivere e riprodursi, che quindi alla disoccupazione forzata e alla mi- seria di numerosi marinai e operai lavoranti nelle tonnare, seguiranno la mancanza di guadagni e la miseria dei pescatori sardi... AI contrario, la vicina laveria di Monteponi, splendida e am-., mirata da tutti per la sua grandiosità, per la modernità e la perfe- zione dei suoi congegni costruiti nelle officine italiane, lava al giorno 250 tonnellate di minerale senza versare le aque in mare, e attende quindi inoffensiva e indisturbata al suo lavoro. Così persone com- 246 petenti del paese assicurano che, quando la Società di Malfidano lo volesse, le aque fangose della sua laveria protrebbero essere scaricate, anzichè in mare, in terraferma e condotte entro gallerie già sfrut- tate e abbandonate, nelle quali si sperderebbero, e d’altra parte i terricci e le ghiaie si potrebbero scaricare in terraferma sostenen- dole con scarpate in pietra. E con tutto ciò, in 7 anni da che si agita la questione, nessun freno è stato imposto alla laveria di Buggeru, tranne le accennate contravvenzioni, che non hanno servito a niente ; leggiamo anzi che da poco tempo un’altra potente laveria sì è impiantata quasi alle parte delle tonnare di Carloforte e fa comodamente i propri affari ! La vertenza giuridica. Il 10 aprile 1892 i proprietari delle tonnare di Portopaglia e di Portoscuso intimarono un atte di protesta alla Società anonima per il lavaggio dei minerali, alla Società delle miniere di Malfidano, ai Ministeri delle Finanze e della Marina, osservando che le aque provenienti dalla laveria, torbide ed inquinate, perchè sature di mi- nerale e di calamina, formavano per un tratto di mare, maggiore 0 minore secondo i tempi e le correnti dominanti, una specie di bar- riera, che intercettava il corso dei tonni diretti alle due tonnare, con gravissimo danno delle tonnare stesse, dimostrato anche dai ri- sultati delle pesche degli ultimi anni. Soggiungevano essere questo fatto lesivo dei loro diritti, venendo a costituire un imbarazzo od impedimento alla pesca, che tanto dai titoli originali quanto dalle vigenti disposizioni di legge e principi di diritto non poteva essere consentito. Protestavano quindi contro le Società in quanto erano causa diretta dei dauni lamentati, e contro le Amministrazioni dello Stato, le quali come venditrici dovevano garantire ai concessionari il pacifico possesso delle tonnare. i Poco appresso, rimasta infruttuosa la protesta, gli stessi proprie- tari chiamarono in giudizio le Società e le A mministrazioni suddette, aggiungendo ai motivi della protesta che « la Società delle miniere ha pure variato in modo grandissimo la spiaggia di Buggeru ed ha viziato ed alterato i fondi, mentre a Piano-Salto, assai più vicino alle tonnare, vengono da diversi punti fatte continue scariche in mare di terre e rifiuti di minerale » e, chiedendo « che siano rimossi i 247 lamentati inconvenienti, che siano rimesse le cose in pristino stato e che siano loro risarciti i danni tutti sofferti ». |A tale citazione le Amministrazioni dello Stato risposero dichia— rando che si erano limitate alla concessione di un tratto di arenile alla Società delle miniere, la quale sola, se aveva fatto cosa che esor- bitasse dalla concessione, doveva rispondere dei danni da lei cagio- nati; e conseguentemente intimavano alla Società delle miniere l'atto di citazione pur chiamata in garanzia, perchè duvesse « tenere in- denni le stesse Amministrazioni dalle conseguenze delle azioni contro di loro intentate per danni cagionati dal fatto della stessa miniera ». Dal canto suo la Società, presentando un decreto del Prefetto di Cagliari, che a termini della legge mineraria aveva autorizzato l’impianto della laveria, sosteneva di avere semplicemente usato di un suo diritto. Frattanto i proprietari delle tonnare chiedevano una perizia, che constatasse i danni, e adducevano parecchi fatti a dimo- strazione della loro tesi : che le laverie, specie per l’intorbidamento delle aque, sono causa che i tonni stieno lontani dalle tonnare. __ Il Tribunale ammise l’accesso giudiziale, colla assistenza di tre periti incaricati di riferire sulla posizione e rispettive distanze delle tonnare e degli opifici in questione, sul modo di funzionare di questi e sull’effetto delle aque di rifiuto circa l'inquinamento delle aque li- Lita del mare, il corso dei tonni e l’alterazione della spiaggia di Buggeru e del fondo del mare, e sui rimedi opportuni per impedire il danno ulteriore. Contro questa sentenza, che a noi profani di cose legali pare così assennata ed onesta, appellarono le Società e i Minist ri. E la Corte d’Appello di Cagliari, nel dicembre del 1894, rigettava ins'eme colle prove anche le domande dei proprietari, condannandoli nelle spese. Però la Corte Suprema di Roma, 15 mesi dopo, cassava la sen- tenza di Cagliari e rimetteva la Causa alla Corte d'Appello di Roma, la quale assolveva interamente (10-18 dicembre 1897) le Ammini- strazioni della Marina e della Finanza, e, accogliendo «per quanto di ragione » gli appelli delle due Società, dichiarava circoscritti i diritti di pesca delle tonnare di P'ortopaglia e Portoscuso in virtù dei loro titoli nei cinque km. sopravento e in un km. sottovento da ciascuna, e sostituiva ai periti già indicati quelli che sarebbero stati prescelti d'accordo tra le parti; formulava inoltre i nuovi que- 248 siti per la perizia, limitandosi a chiedere se le aque di rifiuto delle laverie giungano sino al punto ove si svolge il diritto di pesca delle tonnare ed inquinino quelle esistenti ed alterino i fondali del mare provocando lo sviamento dei tonni. Contro la nuova sentenza, che ammetteva in parte le loro ra— gioni, ma limitandole e ponendo fuori causa il Governo, ricorsero nuovamente i padroni delle tonnare. La Corte d’Appello di Roma aveva bensi riconosciuto che il Go- verno era responsabile, perchè nel contratto di vendita delle tonnare aveva garantito il pacifico possesso della cosa venduta; ma con un curioso ragionamento aveva assolto i due Ministeri, non trovando il responsabile diretto: non quello delle Finanze, perchè non doveva ingerirsi nelle concessioni marittime ; non quello della Marina, perchè non era esso che aveva venduto le tonnare. — A siffatto ragiona— mento i ricorrenti opposero che lo Stato, come ente capace di ac- quistare diritti ed assumere obbligazioni, è persona giuridica, la cui unità non si scinde, e confortarono questo principio con una lunga esposizione di argomenti e di leggi. La stessa Corte d'Appello aveva voluto limitare il diritto delle tonnare a 5 km. sopravento e a un km. sottovento, e ciò in base all’art. 241 del Reg. 13 giugno 1880 sull’esercizio della pesca, il quale vieta qualsiasi genere di pesca e l'accensione di fuochi a meno di tale distanza dalle tonnare; ma qui si trattava di cause più gravi e permanenti, che anche da maggiore distanza possono influire al danni delle tonnare, inquinandone le aque o sviandone i tonni. Per questo i ricorrenti, basandosi sui diritti garantiti dai contratti d’ac- quisto, che assegnano alle loro tonnare 30 miglia di costa, e illustrando largamente le ragioni logiche giuridiche e tecniche di tali diritti, invocarono in proprio favore il codice civile e quello della marina mercantile, e sostennero che gli articoli del Regolamento, intesi a proteggere l'esercizio delle tonnare e nel medesimo tempo a impe- dire il monopolio delle spiaggie, non potevano infirmare i maggiori diritti, fissati in base ai suggerimenti di lunga esperienza, la quale in quei dati casi ha mostrato la necessità di lasciare libera e intatta la spiaggia per una maggiore estensione affinchè i tonni possano 249 facilmente dirigersi alle tonnare. E tanto più sostennero essi tali diritti in quanto non si trovavano in collisione con altro uguale di- ritto, ma — per confessione stessa della Corte — erano di fronte a un fatto colposo quale era quello delle Società minerarie che ver- sano nel mare senza titolo e concessione, le materie immonde dei loro opifici. * * » Provocata così una nuova sentenza della Cassazione, questa an- nullò la sentenza della Corte d'Appello di Roma in quanto assolveva il Governo, riscontrandovi difetto di mancanza di motivazione, e di- cendo : « I ricorrenti bene sostenevano che il Governo, allorchè tutela ciò che è di sua spettanza e che può cedere e che aveva ce- duto, fa atto di tutela privata e di gestione, e quelle «lipendenze delle aque territoriali, che sono dello Stato, e che possono servire ad usi privati si devono sorvegliare affinchè nulla s’ immetta con danno d’altrui. D'altronde — soggiungeva la Corte di Cassazione — le stesse Amministrazioni dello Stato, avevano riconosciuto questa responsabilità, quando avevano spinta la domanda di garanzia contro le Società minerarie ». Il Procuratore generale del Re, on. senatore Pascale, funzionante da Pubblico Ministero dinanzi alla Cassazione, si meravigliava che le Autorità avessero tollerato per tanto tempo un arbitrio come quello ‘delle laverie sino al punto da ingenerare il dubbio che la tolleranza stessa si dovesse interpretare come acquiescenza ! Ora la causa è rimessa per il nuovo esame contro la respon- sabilità dello Stato alla Corte di Bologna: quanto poi al limite entro il quale la Corte d'Appello di Roma aveva voluto circoscrivere i di- ritti delle due tonnare, la Cassazione riconosce il diritto di 30 miglia di costa, ma solo per impedire che entro questo limite vengano ca- late da terzi altre tonnare. A questo riguardo però gl’interessati pro- durranno naturalmente i documenti attestanti le antiche concessioni e i privilegi derivanti dai contratti d’acquisto, non solo perchè non si cali un’altra tonnara, ma perchè parimenti non si commettano cose nocive alla pesca del tonno; e chiederanno che, non solo siano condannate le Società minerarie a risarcire i danni, ma che sia at- tribuita la colpa anche alle Amministrazioni dello Stato, direttamente responsabili verso il compratore. 250 Conclusione. Concludendo adunque vediamo : da un lato l’industria mineraria che, senza preoccuparsi troppo di ottenere valide concessioni e di rispettare le leggi, bada a fare tranquillamente il proprio vantaggio, — dall’altro lato il Governo, che avrebbe l'obbligo di impedire l’al- terazione delle spiaggie, di tutelare la pesca, di proteggere le ton— nare sia come proprietà privata sia come beni venduti dallo stesso Governo, che se ne sta invece a guardare, limitandosi a scaricare sulle Società minerarie, per ogni evenienza, la propria responsabi- lità — e fra i due, i proprietari delle tonnare, che le hanno pagate a caro prezzo (quella di Portoscuso, più di un milione ; quella -di Portopaglia, 768,500 lire), che pagano annualmente di sola tassa pre- diale L. 18,000 per la prima e L. 8000 per la seconda, e pure veggono scemare di anno in anno i propri guadagni e compromessa l'industria, e si trovano costretti a licenziare molti di quei poveri lavoratori (circa 2000) che nelle tonnare stesse e nello Stabilimento di confezione del tonno avevano assicurato un onesto guadagno. È ciò proprio nella sventurata Sardegna, così scarsa di attività e di ri- sorse, così dolorosamente afflitta dalla miseria!... Speriamo che la Corte di Bologna pronunci presto la sua sen- tenza e, mettendo termine al troppo lungo conflitto, riconosca e sta- bilisca le ragioni e le colpe, il modo e la misura del risarcimento. Quello però che specialmente importa sia bene determinato una volta per tutte, e che dev’ essere il punto di partenza per de- finire i danni e le responsabilità, è il limite legalmente riconosciuto alle tonnare e la qualità dei loro diritti entro il limite stesso in modo che altri non possa, per quanto a distanza, inquinarne le aque. Perchè non si può ritenere che il nuovo giudizio abbia a sanzionare la sentenza colla quale la Corte d° Appello di Roma fis- seva il diritto delle tonnare a soli 5 km. sopravvento e ad un km. sottovento. A parte i titoli vantati dai proprietari e il dovere dello Stato di riconoscerli, se in base ad essi ha stipulati i contratti di com- pra-vendita, è troppo evidente l’ errore in cui è caduta la Corte quando ha voluto circoscrivere la zona, entro la quale dev’ essere lasciata affato libera la corsa dei tonni, a così breve tratto di spiag- gia. La legge 4 marzo 1877, provvedendo per I’ eventuale impianto 261 di nuove tonnare, ha fissato per esse il limite suddetto, limite in— sufficiente tanto che nessuno ha chiesto concessioni di spiaggie per creare, in tali condizioni, nuove tonnare; ma questa legge non può e non vuole restringere i confini delle tonnare preesistenti, che sono fissati da secoli e variano a seconda della giacitura d’ ogni tonnara rispetto alla terra e secoudo la formazi ne del fondale in cui essa è calata. In certi casi possono bastare anche meno di 5 km.; in altri ne occorrono venti o trenta, perchè il tonno, che corre lungo la spiaggia, possa arrivare direttamente, in banchi serrati, senza deviazioni o altri inconvenienti, alle reti della tonnara. Per questo la suprema Corte di Cassazione fino dal '96, nella sua pri- ma sentenza, paragonando la pesca dei tonni alla caccia dei volatili con reti fisse, riconosceva non esistere il diritto nell’ ambito stesso dove si attende la selvaggina, ma bensi estendersi allo spazio per- corso dai volatili o dai pesci prima di giungere alla rete, e sog- giungeva che questo limite maggiore si estende fin là donde ne proviene l’ utilità, quella utilità appunto della quale prese valore la tonnara. Che sia ormai tempo di vedere finalmente risolta questa lunga e grave questione lo afferma anche l'on. Pais nella sua relazione dell’ inchiesta « Sulle condizioni economiche e della sicurezza pub- blica in Sardegna. » Esposte le ragioni del conflitto, detto dei danni gravissimi che alle tonnare provengono dalle laverie, l on. Pais sog- giunge: « Nell’ interesse dello Stato, della industria delle tonnare, « dell’ economia pubblica, credo che si debba, scoperta la causa, « provvedere perchè non si provochi inconsultamente la cessazione « di un cespite ricco e promettente per il lavoro nazionale » Per conto nostro, ci permettiamo di notare : I. Che lo Stato — più per colpa del sistema, delle mal defi- nite attribuzioni, delle lungaggini burocratiche, che non per cattiva volontà degli individui — non ha compiuto colla necessaria solleci- tudine ed energia il proprio dovere, ed è quindi il primo responsa- bile dei danni lamentati ; II. Che le Società minerarie sono causa vera e indiscutibile di gravi danni, che solo una perizia può determinare, e che esse de- vono venir chiamate a risarcire ; III. Che però l'industria mineraria, esercitata nei modi e nei luoghi e colle cautele opportune, deve poter sussistere insieme con 292 quella delle tonnare, perchè l’ una non esclude l’altra se non in quanto si sottrae arbitrariamente all'obbligo di rispettarne i diritti e le legittime esigenze ; IV. Che il frequente ripete si di conflitti. provocati dalle mal definite attribuzioni e quindi dalla confusione o invadenza di poteri fra i vari rami dell’ Amministrazione dello Stato per quanto riguarda la pesca, l’aquicultura, la concessione di spiagge e di spazi aquei nella zona territoriale, rende evidente la necessità di concentrare meglio in un solo Dicastero l’alta direzione di tutti questi interessi nazionali. Il paese nostro, e sopra tutto la Sardegna, è travagliato dalle strettezze economiche, dalle quali può sollevarsi soltanto con un largo e razionale sviluppo di tutte le fonti di ricchezza onde la natura lo ha generosamente dotato; ma perchè tale sviluppo segnò veramente il principio della prosperità nuova, è indispensabile quella savia e onesta armonia dei vari interessi, che per la vigilanza assidua del Governo e pel buon volere di tutti, ci auguriamo di vedere stabilita così fra le laverie e le tonnare sarde come fra le valli e i consorzi lagunari, come fra altre industrie che disperdono energie preziose nel danneggiarsi a vicenda. Venezia, Settembre 1899. Dott. D. Levi-MoreNos + 253 LA QUESTIONE DELLE TONNARE SARDE al I 6ongresso di Pesca ed Aguioultura Estratto dai Verbali del Congresso SEDUTA POMERIDIANA DEL 3 SETTEMBRE 1899 Presidente: Sen. Co. Luigi Sormani-Moretti. Relatore: Prof. Dott. D, Levi-Morenos. Segretario: Prof. Dott. G. Nalato. PrESsIDENTE. — La parola al prof. D. Levi-Morenos sullo stesso tema trattato dal relatore ing. Besana: Necessità di conciliare gli inte- ressi dell'industria con quelli della pesca. D. Levi-MorENos. — Anzi tutto godo di far plauso al relatore ing. Besana per i concetti svolti nella sua interessante relazione nella quale ha magistralmente trattato dei danni che la pesca fluviale e lacustre risente in causa di molte industrie. Il Besana ha mostrato «come l’ industria può danneggiare la pesca di aqua dolce in due modi distinti: I. con le derivazioni d’aqua come forza motrice, nonchè con le derivazioni d’ aqua per l’ agricoltura: II. con l’inquinamento delle aque. Sulla scorta dei lavori del prof. C. Weigelt, già segretario generale del Dexufsche Fischerei Verein ha pure ricordato i danni re- cati ai pesci dalle aque inquinate da soluzioni più o meno concen- trate di quelle varie sostanze che si riscontrano generalmente nelle aque lorde delle industrie ed ha ricordato speciulmente come i pesci vengano cacciati od uccisi per |’ azione delle aque minerali e sovra tutto di quelle acidule, cariche di accidride carbonica, e di quelle ferru- ginose, che sono anzi fra le peggiori, delle alcaline, delle sulfuree, etc. Ma il relatore Besana ha dovuto limitare il suo argomento alla pesca fluviale e lacustre. Ora io deploro che lo stesso tema non sia stato trattato in tesi generale anche da altri nei riguardi della pesca e del- l’aquicultura marina. Lo deploro tanto più vista la grande importanza economica che presenta l’ argomento sotto questo riguardo in quanto che incomparabilmente maggiori sono i danni che ne possono venire alla pesca e piscicultura marina in causa dell’ industria, appunto per la maggiore importanza economica che le industrie peschereccie marine hanno in confronto della pesca d’ aqua dolce. 254 Perciò sento il dovere di aggiungere alcune considerazioni tecniche a quelle esposte dal Besana. E anzi tutto vuolsi considerare che le industrie, che dirò terricole (manifatturiere, agricole, minerarie) possono danneggiare la pesca e piscicoltura marina cioè le industrie aquicole oltre che nei modi accen- nati dal Besana per l’aqua dolce, anche con una speciale azione fisica, alterando la salsedine nonchè, con azione meccanica, alterando le nor- mali correnti ed i consueti moti del mare, alterando i fondali e spo- stando la linea della spiaggia. Tutto ciò può esser causato dalle varie industrie che utilizzano come sfogatori (#g0%) il mare, e specialmente da quelle che cacciano con mezzi meccanici nei bacini marittimi copia notevole di aque, sieno torbide o no, immesse da idrovore o da mac- chinari di lavarie minerali. Vi sono tre grandi industrie peschereccie italiane che possono venir grandemente danneggiate per causa delle modificazioni recate all’aqua marina da quella espulsa dopo esser stata utilizzata dalle industrie della terra emersa, 0, comunque espulse a vantaggio delle industrie terrestri : a) L’ industria della vallicoltura, che tanto interessa la laguna di Comacchio, i Polesini, la Laguna Veneta. 5) L'industria della ostreicoltura interessante in così alto grado Taranto, Spezia e che incomincia ora fiorire anche nelle aque della Venezia c) L’ industria delle tonnare, che dà vita e richezza a tanta po- polazione peschereccia della Sicilia, della Sardegna e delle provincie meridionali. Dei danni che alla va//:cultura possono venire a causa delle aque di scolo immess» dalla industria agraria nei bacini salsi e dei conflitti esistenti, nonchè della necessità e modo di conciliare questi diversi non inevitabilmente opposti interessi io ho avuto occasione e neces- sità di trattare già troppe volte per risollevare qui tale dibattito. D'altra parte è troppo recente l’ eco di vivaci e non sempre spassionate po- lemiche, perchè non sia desiderio di tutti noi che quest’eco non abbia qui a ripercuotersi. E va dato lode anzi, ed io son lieto di porgerla così all’una che all’altra delle parti contendenti nella questione lagu- nare valliva, per avere con fine tutto compreso come inopportunamente si sarebbe qui sollevata quella troppo scottante questione, come il mutuo accordo dei singoli interessi non sia raggiungibile se manca una paci- ficazione degli animi che permetta agli uni ed agli altri di giudicare serenamente come si debba procedere nell’interesse di tutti. Anche della questione ostreicola ebbi occasione di occuparmi, 250 come studioso di questi argomenti, ma neanche dei rapporti fra l’ o- streicoltura e le industrie terricole sembra giunto il momento di trat- tare in questo Congresso con qualche praticità di risultato, sia perchè insufficienti e talvolta contraddittori gli studi sino ad ora fatti sia perchè la questione è specialmente di pubblica igiene, nè possiamo qui ora decidere se le condizioni sanitarie della città di Taranto e di altre località ostreicole italiane sieno tali da dar affidamento al con- sumatore che l’appetitoso mollusco non venga allevato in ambiente da costituire un fomite d’infezione tifoide. Noi siamo qui raccolti, non mi stancherò di ridirlo, per arrivare a delle conclusioni esenzialmente pratiche; nè sarebbe pratico trattare in questo Congresso di argomenti della massima importanza si, ma che per la loro complessità e per le altre questioni che sollevano non possono condurci che ad un dibattito accademico quindi a voti platonici. Non così invece per quanto si riflette ai conflitti fra le in- dustrie minerarie e le tonnare sarde; argomento del quale io credo do- vere intrattenervi per più ragioni. Anzi tutto perchè esso si presenta in tal forma, che un vostro giudizio, un vostro voto può essere effi- cace per promuoverne la soluzione; inoltre perchè in questo Con- gresso noi stiamo trattando degli interessi speciali delle singole regioni peschereccie italiane, così di quelli della Venezia e di Comacchio, come di quelli delle provincie meridionali e della Sicilia, mi sembra quindi doverosa opera di patria solidarietà il trattare anche degli in- teressi pescherecci della Sardegna, della nobile isola, che ebbe sino ad ora matrigna, non madre amorosa la patria comune. Ridico vecchia sentenza signori, ricordando che solo dalla tutela dei singoli interessi può risultare il bene comune, egli è per questo che stimo voi gradi- rete occuparvi pure degli interessi pescherecci della Sardegna come di quelli della Sicilia e della Venezia e dimostrare col fatto, che l’unità patria si cementa non per mezzo di un’ etica trascendentale, metafisica, ma per quella comunanza d’interessi economici che costituisce il reale cemento, il substrato indispensabile di ogni vera unità nazionale. Ed io sono lieto di avere l’opportunità di farvi conoscere quest’argomento vitale per le tonnare sarde, poichè ebbi occasione di studiarlo per un lavoro, che sarebbe comparso in questi giorni nella mia Rivista Neptunia se non ne avessi appunto ritardato la pubblicazione onde presentare inedito a voi questo mio studio, come prescrive il regola- mento del nostro Congresso. Sono lieto poi in special modo che qui presenti si trovino l’on. Pietro Lanza principe di Scalea, deputato di Palermo, il chiarissimo presidente della Camera di Commercio di Messina cav. Ca/lapa;, Li 256 nonchè il cav. Sfadaro pure siciliano, membro della Commissione Consultiva per la Pesca ed il capitano Zrcole Azcotti proprietari e conduttori di tonnare, specialmente competenti in questi argomenti. E poichè questa prima seduta plenaria si è già prolungata oltre ogni consuetudine e la lettura e discussione della mia memoria richiede un certo tempo, vi propongo, egregi colleghi, di rimandare il seguito a domani, nel mentre in questo frattempo avrò anche la possibilità di far conoscere preventivamente la mia a coloro che all’ argomento più s’interessano per ragione di singolare competenza. PRESIDENTE. — Qualora nessuno prenda la parola in contrario, il seguito viene rimesso a domattina. E’ accettato. SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 4 SETTEMBRE Presidente: Sen. Co. Luigi Sormani-Moretti, Relatore: Prof. Dott. D. Levi-Morenos, Segretario: Prof. Dott. G. Nalato. PRESIDENTE. — Ha la parola il prof. Levi-MoRENOS per riferire sul tema del conflitto fra le industrie minerarie e le tonnare sarde. Levi-MorENos. — Dà lettura della memoria: // Conflitto fra le. industrie peschereccie e minerarie in Sardegna. PrEsIDENTE — Ringrazia il relatore generale prof. Levi-Morenos della sua interessante lettura, comunica poi all'assemblea il seguente ordine del giorno che venne presentato alla Presidenza dall’on. dep. Pietro Lanza principe di Scalea, firmato anche dal relatore prof. Dott. Levi-Morenos : Ordine del giorno. « Il Congresso, udita la relazione del dott. D. Levi-Morenos circa il con- « flitto fra le industrie minerarie e le tonnare sarde, fa voti: « 1.° che vengano definite al più presto le responsabilità dello Stato e « delle miniere, così che — determinati equamente i limiti delle tonnare « e riconosciuti i loro diritti — siano risarciti i danni sofferti dalle tonnare « stesse e impediti danni ulteriori ; « 2.° che vengano fissati i modi e i limiti perchè l’industria mineraria « possa sussistere e svilupparsi senza menomare i diritti e le legittime esi- « genze dell’industria del tonno; « 3° che il Governo provveda a che sia concentrata in un solo dicastero « Valta direzione di tutto quanto riguarda la pesca, l’aquicultura marittima 257 « e la concessione di spiaggie e spazi aquei nella zona territoriale, affinchè « sia reso più facile e sicuro lo sviluppo delle industrie aquicole e pesche- « reccie. » LuccHINI Sen. G. — Domando la parola. PBESIDENTE — E accordata. LuccHInI Sen. G. — Non fa bisogno ch’io dichiari al Congresso la mia assoluta incompetenza su questa questione della quale tuttavia anche un profano intuisce subito la grande importanza e che tanto deve interessare i pescatori della Sardegna. Ma prendo la parola anzitutto perchè credo dobbiamo ringraziare il nostro valente relatore generale dott. Levi-Morenos, di aver portato a nostra conoscenza ed al vostro giudizio la storia di questo conflitto fra le industrie minerarie e le ton- nare sarde, il quale ha dato origine ad una delle più eleganti questioni . giuridiche. Sento poi il dovere di fare una dichiarazione che varrà forse a modificare l’ ordine del giorno proposto. La mia coscienza giuridica, o valenti colleghi, non può in verità accettare tranquilla- mente la forma di quest'ordine del giorno. A me sembra che il Congresso, pur avendo tutto il diritto, anzi, udita la relazione del prof. Levi-Morenos, tutto il dovere di pronunciarsi in proposito al conflitto fra le industrie minerarie e le tonnare sarde, deve tuttavia evitare anche le semplici apparenze che noi possiamo dubitare della buona volontà dello Stato e della Magistratura di definire al più presto ed equamente questa questione. Proporrei dunque che l’ordine del giorno si modificasse in questo senso : « Il Congresso, udita la relazione del dott. D. Levi-Morenos circa il con- « flitto fra le industrie minerarie e le tonnare sarde, nella fiducia che « vengano definite al più presto le responsabilità dello Stato e delle mi- « niere, così che — determinati equamente i confini delle tonnare e ri- « conosciuti i loro diritti — siano risarciti i danni sofferti dalle tonnare « stesse e impediti danni ulteriori, fa voti: « 1.° che vengano fissati i modi e di limiti perchè l’industria mineraria « possa sussistere e svilupparsi senza menomare i diritti e le legittime esi- « genze dell’industria del tonno; « 2.° che il Governo provveda a che sia concentrata in un solo dicastero « l’alta direzione di tutto quanto riguarda la pesca, l’aquicultura marittima e la concessione di spiaggie e spazi aquei nella zona territoriale, affinchè sia reso più facile e sicuro lo sviluppo delle industrie aquicole e pesche- « reccie ». A ai RIcOTTI. — Domando la parola. PRESIDENTE. — La parola al cav. Ricotti. 58 RrcoTtI. — Io credo più opportuno ommettere la prima parte dell’ordine del giorno ed occuparsi soltanto della seconda parte. Io vorrei che tutto il secondo capoverso dell’ ordine del giorno Lucchini si staccasse formando un ordine del giorno a sè, poichè è della massima importanza lo stabilire che la pesca e l’aquicultura m2a- rina non abbiano più a dipendere dal Ministero d’Agricoltura, Indu- stria e Commercio. VINCIGUERRA Prof. D. — L’ordine del giorno proposto ammette come accertati i danni subiti dalle tonnare in causa dell’industria mi- neraria. Ora ciò non ci può risultare, come provato tant’è vero che si sta dibattendo la questione presso il Tribunale. Non si può quindi votare l’ordine del giorno. Lucchini. RicorttTI. — Il Congresso non ha diritto di fissare delle respon- sabilità a carico delle industrie minerarie, la questione essendo ancora sub judice. Come possiamo stabilire che sieno risarciti i danni che non sap- piamo se esistano, e dei quali ad ogni modo non si può fissare l'entità ? Levi-MoreNos — Domando la parola. PRESIDENTE. — È accordata. LA Levi-MorENos — E con meraviglia ch’io ho udito affermare dal- l’egregio collega Vinciguerra e dal chiar. Ricotti che noi non abbiamo gli elementi per giudicare se le tonnare vengano danneggiate o no dalle laverie minerarie della Sardegna. Io non ho che a richiamarvi a quanto ho esposto nella mia relazione, egregi colleghi, e vi prego di considerare che la vostra proposta equivarrebbe appunto a respin- gere senza motivazione, caso questo veramente nuovo, la relazione che io vi ho presentato. Pertanto, affinchè la vostra coscienza giuridica non sia turbata, egregi colleghi, io posso accettare l’ordine del giorno modificato dal nostro illustre amico e valente giurista, senatore Luc- chini, ma non posso accettare che quest’ordine si spezzi come pro- porrebbe il Ricotti e che del secondo capoverso si faccia un ordine speciale, giacchè dagli effetti, che sono i danni subiti dalle tonnare, noi dobbiamo risalire alla causa ed indicare il rimedio. Niente di meglio se questo rimedio è d’interesse così generale come afferma il Ricotti e come pure io credo. On. LANZA DI SCALEA. — Approvo quanto dice il prof. Morenos ed accetto le modificazioni proposte dal sen. Lucchini all’ordine del giorno da noi presentato. LuccHInI Sen. G. — Desidero rassicurare i miei egregi colleghi Vinciguerra e Ricotti. Per carità, signori miei non siamo più realisti del re! Noi siamo qui a tutelare gli interessi della pesca e dell’aqui- 259 cultura e dopo quanto ha esposto il prof. Levi-Morenos nella sua ela- borata relazione nessun dubbio può restare che le tonnare sarde sieno rimaste danneggiate e che si debba da noi far voti perchè vengano riconosciuti i loro diritti. Ciò fissato noi possiamo anche per soddisfare il nostro chiarissimo prof. Vinciguerra, togliere l’espressione : « sieno risarciti i danni sof- ferti dalle tonnare stesse » che diventa in certo qual modo un pleo- nasmo, dopo che abbiamo espresso la nostra fiducia che vengano deft- nite al più presto le responsabilità dello Stato e delle mintere. PRESIDENTE. — Se nessuno domanda la parola rileggo le con- clusioni del relatore prof. Levi-Morenos, che riassumono il suo lavoro e poi porrò ai voti l’ordine del giorno con le modificazioni del se- nator Lucchini. Permettetemi però di ricordare quanto scrisse 1’ on. Pais nella sua relazione sull’inchiesta fatta sulle condizioni economiche e sulla sicurezza pubblica in Sardegna. Esposte le ragioni del con- flitto fra la industria delle tonnare e quella mineraria in Sardegna e detto dei danni gravissimi che alle tonnare provengono dalle laverie l’on. dep. Pa:s aggiunge : « nell’interesse dello Stato, dell’ industria « delle tonnare, dell’economia pubblica credo che si debba, scoperta « la causa, provvedere perchè non si provochi inconsultamente la ces- « sazione di un cespite ricco e promettente. per il lavoro nazionale ». Ed ora ecco come conclude il relatore Levi-Morenos : I. Che lo Stato — più per colpa del sistema, delle mal definite attri- buzioni, delle lungaggini burocratiche, che non per cattiva volontà degli individui — non ha compiuto colla necessaria sollecitudine ed energia il proprio dovere, ed è quindi il primo responsabile dei danni lamentati ; II. Che è necessario sia fissato chiaramente il limite massimo entro il quale dev'essere vietato tutto ciò che può riuscire dannoso a ciascnna ton- nara, conciliando le disposizioni generali della legge cogli speciali privilegi e colle necessità tecniche di quest’industria peschereccia ; III. Che le Società minerarie sono causa vera e indiscutibile di gravi danni, che esse devono venir chiamate a risarcire ; IV, Che però l’industria mineraria, esercitata neî modi e net luoghi e colle cautele opportune, deve poter sussistere insieme con quella delle ton- nare, perchè Duna non esclude l’altra se non in quanto si sottrae arbitra- riamente all’obbligo di rispettarne i diritti e le legittime esigenze ; V. Che il frequente ripetersi di conflitti provocati dalle mal definite attribuzioni e quindi dalla confustone o invadenza di poteri fra i vari rami dell’ Amministrazione dello Stato per quanto riguarda la pesca, l’aquicultura, la concessione di spiaggie e di spazi aquei nella zona territoriale, rende 260 evidente la necessità dî concentrare meglio in un solo Dicastero l’alta dire- zione di tutti questi interessi nazionali. Pongo quindi ai voti la prima parte dell’ordine del giorno Luc- chini : « Il Congresso, udita la relazione del dott. D. Levi-Morenos circa il « conflitto fra le industrie minerarie e le tonnare sarde, nella fiducia « che vengano definite al più presto le responsabilità dello Stato e delle mi- « niere, e determinati equamente i limiti delle tonnare e riconosciuti i loro « diritti, fa voti : « 1. Che vengano fissati © modi e i limiti perchè l'industria mineraria « possa sussistere e svilupparsi senza menomare i diritti e le legittime esi- « genze dell’industria del tonno ; hi E approvato ad unanimità. Ora leggo la seconda parte : « 2. che il Governo provveda a che sia concentrata in un solo Dica- « stero l’alta direzione di tutto quanto riguarda la pesca, l aquicultura « marittima e la concessione di spiaggie e spazi aquet nella zona territo- « riale, affinchè sia reso più facile e sicuro lo sviluppo delle industrie « aquicole e peschereccie ». I signori prof. Vinciguerra, prof. Pietri e sig. Bettoni dichiarano alla Presidenza che si astengono dal prender parte alla votazione di questo secondo comma, che pongo in votazione. È approvato. Ora si dovrebbe trattare delle reti a deriva dette /orgare e dei danni che recano alla pesca del tonno in Sicilia. L’on. Lanza di Scalea, insieme coi signori cav. Ricotti, cav. Spadaro, e cav. Calapaj, propone il seguente ordine del giorno : «il Congresso fa voti che durante la sta- « gione della pesca del tonno l’uso delle reti a//a /orgara e delle pa- « lamidare sia disciplinato ed eventualmente vietato allo scopo di non « danneggiare detta industria con palese violazione di diritti secolari » Ma stante l’ora tarda si rimanda la discussione di quest’ ordine del giorno alla seduta pomeridiana di domani. La seduta è sciolta. 261 UN GIUDIZIO DEL PROF. A. RABBENO Sulla questione giuridica nel conflitto fra le tonnare Sarde e le laverie. Chiar. Stig. Prof. D. Levi-Morenos — Venezia Ho letta con molto interessamento la Relazione, sul conflitto fra le industrie peschereccie e minerarie dalla S. V. Ill. presentata al Congresso inter-regionale di pesca e piscicultura, con tanta efficacia ed utilità tenuto nei giorni scorsi a Venezia. Quella chiara ed ordinata Relazione si occupa precipuamente di una elegantissima questione giuridica sorta per le tonnare di Sardegna, ed altre delle dotte osservazioni che Ella in materia di sua speciale competenza svolge sulle cause della progrediente diminuzione della pesca del tonno in Sardegna, riassume con giusto senso giuridico la questione sorta per la principale causa di cotale diminuzione specie per le tonnare di Portoscuso e, Portopaglia principale sede di quella antichissima ed importantissima industria che fu ed è per la Sar- degna la pesca del tonno. Ella accenna alla Società Anonima istituita fino dal 1880 per il lavaggio dei minerali in Sardegna, per una gran- diosa Zaveria esercitata ora dalla Società delle miniere di Malfidano in cui si ripuliscono i minerali coll’ aqua estratta dal mare che vi ritorna carica di detriti e di sostanze nocive ai tonni. — La grande Laveria di Buggeru. Ella scrive nella Relazione, estre dal mare me- diante macchine « potentissime dai Io ai 15 mila metri cubi d’ aqua « al giorno: fa passare tutto questo torrente fra vasti strati di minerali « da ripulirsi, e quindi scarica in mare dalla spiaggia stessa di Bug- < geru l’aqua adoperata, resa torbida, meno calda ed inquinata ol- « trechè di fango e di detriti, di zinco, piombo, ferro, alluminio. » Ella enumera partitamente i danni per impoverimento delle aque rese nocive ai tonni, per intorbidamento, e mostra da ciò il devia- menlo dei tonni, ed altri danni che Ella scientificamente descrive; le conseguenze disastrose per le industrie delle tonnare che riducono alla miseria i pescatori Sardi, fa il confronto colla vicina laveria di Monteponi grandiosa ed ammirata che lava al giorno 250 tonnellate di minerale senza versare le aque in mare. Ella riassume assai bene le vicende giuridiche tra i proprietari delle tonnare di Portopaglia e Portosusso, colla Società delle miniere di Malfidano e i Ministeri delle Finanze e della Marina, che dopo avere percorsi vari stadj giudiziarj, attendono le ultime parole dalla Corte d’Appello di Bologna. Î 262 Il detto Congresso ha riconosciuti giusti i lamenti dei proprietari delle tonnare, invocando dal Governo e dalle Società industriali prov- vedimenti che pongano riparo a tante jatture. Lo scrivente che ebbe l’ onore di essere relatore per le deriva- zioni delle aque svolgendone i principii regolatori, attinse alle puris- sime fonti del diritto romano. Non potendo entrare nello esame, nei dati scientifici e tecnici, in cui Ella è competente, e limitandomi agli accennati principii legislativi. Le rammento il principio generale per le concessioni delle aque per parte dello Stato che ha suo fonda- mento nella (1. 17 digen. de servit pred. rus.) « /peratores Antoninus « et Verus augusti rescripserunt aquam ....ita demum permitti duci, si » sine injuria alterius id fiat. « Ecco la sintesi riassuntiva del diritto pubblico e privato per la derivazione delle aque pubbliche e 7u//zus come sono quelle del mare, ed il limite dell’esercizio del diritto sulla res nullius. — La parola 2rjuria e il temuto danno deriva certo dal non jure. Ma da varj testi del diritto romano si desume che in questo caso significa danno. « Az Ulpiano ex eo dicta est quod non jure sit. « Omne erium quod non jure sit injuria fieri dicitur. Interdum injurie « adpellatione damnum culpa datiara, significatur; ut in lege Aquilia « dicere solemus |. dig. de injurza. (Vicat: Vocabolarium juris alla voce 27juria). Il solo richiamo della legge aquilia che è il fondamento di ogni azione di danni, basta per la interpretazione della parola :rjurzz. Del resto poi non Le vogito fare una dissertazione giuridica, tanto più che per farsene un concetto giusto, bisognerebbe avessi sott’occhio gli atti del giudizio che io non conosco punto. Però mi sembra che ragioni assai semplici debbano in definitiva dare completa ragione ai. pro- prietarj delle tonnare contro la Società Metallurgica ed i Ministeri di Finanza e Marina. Poniamo per base inconcussa che l’aqua del mare è nullius e le sponde sono del demanio pubblico (Art. 427 C. C.); ora per le tonnare vi è la occupazione di sponde cui ab antiqus furono concesse dallo Stato al quale pagheranno certo un tributo, vi è la occupazione di uno spazio d’aqua 7%//ius epperciò del primo occu- pante il quale ne aquista il godimento. L’Art. 615 Cod. Civ. dispone che le concessioni d’uso di aque da parte dello Stato s’ intendono sempre fatte senza lesione dei diritti anteriori e uso d’ aqua stessa che si fossero legittimamente aquisiti. Or bene, come possono dei concessionarj posteriori di parte di sponda degli occupanti limitrofi di altra parte di aqua nullius, approf- fittare di questa, per recare z7giuria e danno al vicino che ne ha acquisita parte anteriormente? Come può lo Stato far concessione delle sponde di sua proprietà demaniale che cagionano danni a chi o per concessione o per usucapione è possessore anteriore ? Parmi che a queste domande risponda il semplice buon senso che avrà il suo finale trionfo e basta. .Mi compiaccio che Ella mi abbia fornita occasione di dedicare una giornata allo studio di una causa giusta che interessa tanta po- vera gente, ed ho l’onore di rassegnarmi Reggio Emilia 11 Settembre 1899 Dev. Avv. ARONNE RABBENO LA SCIALOMA It canto della Mattanza nelle tonnate di Sicilia © (D. L. M.) Non tutti i nostri lettori hanno forse una chiara idea di quello che sia una fonnara. Questa venne bene para- gonata dal Signor S. B. Ferrone, l’ autore che ci fa conoscere la canzone della tonnara, ad un grande appartamento, colle camere comunicanti fra loro, di cui il pavimento è rappresen- tato dal fondo del mare, e le pareti sono rappresentate dalle reti, che sono tenute in alto da sugheri e mantenute verticali e stabili da pesi e da ancore. L’ ultima camera, detta camera della morte, ha la rete a ma- glie più strette e più forti che copre anche il fondo. Reti lunghissime, a maglie più larghe, disposte a guisa di muro in direzione obbliqua alle camere, servono a deviare il cam- mino dei tonni e obbligarli ad entrare in tonnara. Le comunica- zioni fra le camere sono fatte in modo che i tonni, una volta en- trati, possono passare nelle camere successive, ma difficilmente tornare in dietro. Verso la fine di aprile le tonnare si mettono a posto e quando sono pronte si suole fare una cerimonia religiosa a cui inter- viene il cappellano per la benedizione. È stabilito un servizio di (1) Ricaviamo questa interessantissima canzone peschereccia i alla Strenna II dell’ Italia Marinara (bella pubblicazione della quale daremo un cenno bibliogra- fico nel prossimo Numero della Neptunia). La Canzone fu raccolta dal Signor Simone Bruto Ferrone in una visita fatta alle tonnare di Favignana di proprietà del Comm. G. Florio. Sentiamo il dovere di ringraziare il solerte direttore dell’ Italia Marinara che, nel permetterci di riprodurre la canzone della Scialoma, ci concesse anche il cliché musicale che riproduce il motivo del coro peschereccio. 264 barche per la sorveglianza della tonnara e per tener conto ap- rossimativo dei tonni che vi en trano. Dicesi Mattanza quel complesso di operazioni che si fanno per l’ estrazione dei tonni dalla tonnara è per ammazzarli. Il Signor Ferrone ci descrive così queste operazioni che si svolgono intorno e dentro la camera della morte, la quale è circondata da tutti i lati da grosse barche. « Un lato solo della camera della morte rimane temporaneamente aperto, ma una grande barca si mantiene pronta per chiuderlo al principio delle operazioni della pesca. Il raîs — parola di origine araba che significa il capo dei pe- scatori.— dà il segnale innalzando su di un’asta il proprio sca- polare. Un centinaio di pescatori, che si trovano sull'ultima barcac- cia nominata, afferrano le corde delle reti e cominciano a tirare, quando uno di loro, che fa da primo, intona la « Scialoma » 0 canzone della tonnara. Tutti gli altri rispondono in coro — At mola, aîmola — ottenendo colla cadenza della cauzene simulta- neità di movimenti. Quando la rete diventa più pesante, colui che fa da primo continua il canto, ma cambia tono, ed il coro accompagna allora ripetendo « gnianzò, gnianzò » ed ottenendo maggior forza e si- multaneità di movimenti. La scialoma termina allorquanito i tonni, stretti sempre più nella rete, si urtano fra di loro e a colpi di coda mettono tale movimento alle aque, che sernbra di stare in mezzo a parecchi mulini idraulici. Dalle barche i pescatori con appositi istrumenti ferrati ad uncini e di varie dimensioni, con mirabile maes:ria colpiscono e tirano i tonni nelle barche, evitando con destrezza i pericolosi colpi di coda. I tonni nelle barche san- guinano e si dimenano urtandosi ed ammazzandosi a vicenda. » Il Siguor Ferrone assicura che se questo coro, dal motivo sem- plice e barbaro, non è bene accordato, se non va all’ unisono, le operazioni della Maltanza procedono male ed i pescatori di tonno non lavorano con quella disciplina di movimenti e di forze in- dispensabile al buon successo della pesca. Il canto ha del barbar.sco non solo nel motivo, ma anche, come ne può giudicare il lettore, nelle parole, nei pensieri che queste esprimono, un affastellamento di lodi, di maldicenza, di superstizione, di preghiera. È una specie di infantile ballata che incomincia ogni pseudo -strofa colle parole Aîmola! Aimola! La Canzone termina colle parole pure di colore oscuro « gnianszò, gnianzò » che si trovano pure ripetute net coro che ha vera- mente dell’ Africano, e del quale diamo quì sotto le note musicali e le parole: pe $T- Aimola! Aimola! Aimola e iemuninni, Aimola e Gesù vinni, Aimola e Gesù beatu. Delli verri ben surdati, Delli verri comannaturi, Li rosi cu li sciuri, Li panni di coluri. Uomini beddi viva V amuri E lu santu Salvaturi. Aimola! Aimola! Aimola e iemuninniì, La tunnara fora. mia Autri così ci farria. Lu patruni è gran signuri, Lu rais comannaturi Li marinari valentuni, Lu cappellanu gran santuni Lu foraticu arrobba lattumi Lu guardianu è gran spiuni Aimola ! Aimola ! Aimola e tira tira Vota bedda Catarina Lu nfernu fu ruvina Lu nfernu e autri mari Stu diu n’ av’ aiutari i CECI (RE ST EN a E coltre RE DINI rio I Tn RS CIV CRISES DECISI ESSERE 7" Mannanno nsalvamentu Arburi, mari, mpoppa lu ventu. Buon portu sottuventu. Gnianzò ! gnianzò Gnianzò ! gnianzò ! Nui autri viandanti A stu munnu semu tanti E vulemo ben sirviri A la fidi cristiana. Santa virgu della Scala, Passasti la sciumara, La sciummi biniritti. Di Roma semu scritti E di Roma Santitati L’artaru cu li quatri, E lu quatru de S. Pietru E San Pietru varvaicanca Porta chiavi di spiranza Porta chiavi di paradisi. Die domini, è permisu ? Prumettu nun mancari. Stu diu n’ av’ aiutari Palermo e Murreali Stu diu n’ av’ aiutari Trapani e Marsala Gnianzò, Gnianzò ! ERESSE 266 Notizie bibliografiche _— — — st ARPncuf a - _— L’Aquicultura Lombarda. — Bollettino della Società Lombarda di Pesca ed Aquicultura, diretto dal prof. Gervasoni. -— Como. È uscito il N. 3° di questo Bollettino che, come i pre- cedenti, corrisponde ottimamente al programma. Le nostre congratulazioni alla Presidenza della Società Lombarda ed al direttore del Bollettino. Direttore e Proprietario responsabile Dott. D. Levi-Morenos y. dea. Ar Gosso in Chioggia Albergo Ristoratore Caffè e Birraria con Giardino VEA: VEPRTORIO BM AIN Ue: RE AS AS NSA ASA ANSATISATNIATISAM A ASARAZI o HOTEL D'ITALIE BAUER 3 ) ) il aura t Panor- Crinwald I ) GIULIO GRUNWALD Senior, Proprietario N () n Ù P del o ® i I FIASIAAIPAXZIAMIIARISMIPDMIDMILMAIDAIZA IAA Venezia 1899 — Tip. Nodari i ri. - XIII Tavola delle maree per Venezia Ottobre 1899 Giorno Bassa Alta Bassa Alta Giorno 1 230" Qu15® | 158]om | 21015 l 2 30 9 35 15 35 21 45 2 3 3 25 10 0 16 0 22 15 3 4 3 55 10 2 16 30 22 50 4 5 4 20 10 45 | 16 55 23 20 5 6 4 45 Ti 10 17 25 23 50 6 7 5 10 11 30 left 10:90 8 8 6 40 11 55 18 30 JO 9 9 6 5 12 25 19 10 155 10 10 6 40 12 55 19 55 3 15 ll ll 7 35 13 30 21 10 5 30 12 12 10 35 14 50 22 55 7 20 13 13 13 15 18 05 0 35 | 7 55 14 14 14 10 19 55 135 8 30 15 15 14 45 20 50 225 9 0 16 16 15 15 21 30 30 9 30 n 17 15 50 22 10 3 40 TOTO 18 18 16 20 22 40 410 10 30 19 19 16 55 23 30 4 45 ll 0 20 20 logi, 0100). 5015 Lean) 2] 18 5 0 50 5 50 12500 22 22 18 40 130 6 25 12 25 23 23 19 15 2 25 TRO 12 55 24 24 20 0 3 40 8 20 13 35 25 25 20 45 4 55 Lio 15 10 26 26 22 15 6 30 12 50 17 10 27 27 23 40 7 15 13 50 19 30 28 29 ME ZIGEa EI 14 15 20 20 29 30 1 35 8 20 14 45 21050 30 31 2 15 8 50 15 15 21 35 31 Tra le due alte maree quotidiane la più elevata è quella che avviene fra le 8h e le 13%; tra le due basse la più depressa è quella fra 162 e 24h. Supplemento alla Neptunia Ottobre 1899 Tavola delle maree per Venezia Novembre 1899 Giorno Bassa Alta Bassa | Alta Giorno 1 2h 50" gu ]5m 15ì 40m 22h 10 1 2 3920 9 40 16 10 c340 2 3 55 10 10 16 40 23 20 3 4 45525 10 35 IT.LO 2900 4 5 Diso ld2st5 lix4a 0 35 6 6 585 14:35 18 20 L*d45 di 7; 6.015 125410 18/55 POT 8 8 1000885 12 40 19 35 Paid 9 9 820 135825 20 30 4°°39 10 10 10 50 15 10 21 50 60 pl i 12 50 17/30 23:25 V<0 12 12 13x50 19 45 O 45 led 13 13 125 20 45 L50 8 20 14 14 15660 21 30 A] ST; via) 15 15035 22» 10 3 lb 9 30 16 16 19-10 £|:-+722/00 Ei 913) 1935 17 17 T6-:40: 11123530 4 30 10 35 18 18 l7<15 055 eb IR oa 19 19 17745 0 45 odo IO Des, 20 20 18 15 1 20 6-25 12745 21 21 18 50 Ra TL 12 40 22 22 19 25 2 50 8 15 1S420 23 23 20.0 3 50 9 45 2515 24 24 20 45 4 50 lE 45 4 10 25 25 21 45 5550 12 50 6 10 26 26 DIA 6 40 13 40 1-50 27 28 Dio 120 1415 830 28 29 Ero 80 14 50 9 25 29 30 Selb | 8 35 15 20 Tosco 30 Tra le due alte maree quotidiane la più elevata è quella che avviene fra le 6h e le 12h; tra le due basse è più depressa quella fra le le 147 e le 22h. MEER Pa xV Tavola delle maree per Venezia Dicembre 1899 Giorno Bassa Alta Bassa Alta Giorno 1 gh 55 gh pm 15L 59» 29h 40 ] 2 3 35 9 40 16) 254] ‘28515 9 3 4 15 10 15 16 55 | 28 50 3 4 4 55 10 50 17 30 ; 0 30 5 5 5 35 ll 25 18 5 110 6 6 6 20 0 18 40 155 7 7 720 12 40 19 15 2 45 8 8 8 35 13 25 20 0 3 45 9 9 10 25 14 55 20 50 5 0 10 10 12 20 L79008) 9245 6 5 1l 1l 13 25 19 50 } 0 00 FESTA 12 12 14 10 20 55 115 7.50 13 13 14 50 21 35 2 15 8 30 14 14 15 20 22 15 sip 9 10 15 15 15 55 22 50 3 45 9 40 16 16 16 25 23 25 4 20 10 15 17 17 16 55 23 55 4 55 10 50 18 18 17 25 0 25 5.85 11 20 19 19 17 55 0 55 GERE Lo 20 20 18 20 IRR ARI On 2] 21 18 45 Db 7 45 13.0 29 29 19 15 2 45 8 45 13 40 23 23 19 45 3 30 10 5 14 50 24 24 20 15 4 25 ll 45 17-70 25 25 21 10 5 20 130 19 10 26 26 29 50 6 25 13 50 20 40 27 ORI 30 7 15 14 25 21 25 28 29 1 45 80 15 0 22.0 29 30 2.40 8 45 15 35 22 35 30 31 930 9 25 16 5 23.5 31 Tra le due alte maree quotidiane la più elevata è quella che avviene fra le 3h e le 11h; tra le due basse è più depressa quella fra le 14° e le 20h, XVI Tavola delle alte maree per l'isola d’ Ischia trimestre 1899 do Giorno O 00 JO UA VD Ottobre GL 45m | 19h 720 19 Too 20 825 20 855 21 9 30 21 102} 22 10 40 23 11 20 23: 12 10 24 0 40 13 1 45 14 a ulo 16 4 40 17 5 50 18 6 45 19 7130 19 810 20 8 50 21 925 21 10 10 22 10 50 23 KIS95 24 00 12 0 50 13 1559 14 SIRO) 15 415 16 LYN (3) 7 (OE) 18 6.45 19 mn 40 10 Novembre 7h 20m EE 755 | 20 15 830 20 50 9 10 2125 9 45 BI 10525 22550 RASO) 2999 L24800 24 30 0 30 13-70 130 14 10 250 15730 410 16 50 525 17 50 6 20 18 45 ne 95 19 30 750 20 10 8 30 20 50 0210.2130 9 50 22 10 10 30 22 50 11315 23035 HIgbo 24 20 0 20 12 45 TAO) 15735 Detti 14 35 SATO 15 45 4 15 16 45 5alo 17 40 CLARE) liSo2a 6 50 19 10 TR 30° E: n pi > O DO 0 fd fd fd pd pl HIOTAWWEOSOWrO D 0 041 DU VIS Dicembre 10 20 30 21:10 R1 50 22 35 23 25 24 15 12 40 13 40 14 55 16 15 17 25 18 20 19 10 19 55 20 35 21-15 21.55 22 30 23 6 23 45 24 25 12 45 13 35 14 35 15 40 16 50 17 50 18 40 19 50 20 15 | b RAPPRESENTANZE ED ADERENTI AL CONGRESSO INTER - REGIONALE DI: PESCA ED AQUIGULTORA (PRIMO CONGRESSO NAZIONALE) Tenutosi in Venezia nei giorni 3 a 7 Settembre 1899 promosso ed organizzato dalle Società Regionale Veneta e Lombarda PRESIDENTI ONORARI: I Sinpaci DI VENEZIA E MILANO _——T_—=->®è * Soci della Società Regionale Veneta — ** Soci della Società Lombarda Ministri S. E. il Ministro di Agricoltura, Industria e Commercio (rap- presentato dal R. Prefetto di Venezia). S. E. il Ministro della Marina (rappresentato dal R. Capitano di Porto di Venezia). S. E. il Ministro dei Lavori Pubblici (rappresentato dall’ In- gegnere Capo del Genio Civile di Venezia). S. E. il Ministro della Pubblica Istruzione. S. E. il Ministro delle R. R. Poste e Telegrafi. Senatori Bordonaro Gabriele barone di Chiaramonte — Palermo. D’ Ali Comm. Giuseppe — Trapani. Lucchini Comm. Giovanni, Presidente del Comitato Vicentino della S. R. V. — Vicenza. Municchi Comm. Avv. Co. Carlo — Milano. ** Polti Comm. Avv. A., Presidente della Sezione Lariana della S. L. — Milano. sia) SR ** Porro prof. Edoardo — Milano. * Sormani-Moretti Co. Luigi, Presidente Generale della S. R. V. — Reggio-Emilia. Deputati 3acci Gaetano — Livorno. ** Carcano avv. Paolo — Como. Dal Buono Pilade — Livorno. Lanza Pietro, Principe di Scalea Magliani prof. Edoardo — Napoli. Mariotti avv. Ruggero — Fano. Melli Comm. Elio — Comacchio Palumbo Comm. G., Vice-ammiraglio — Venezia. Pascolato Comm. Avv. A., Presidente della Sezione Marittima della S. R. V. — Venezia. Rizzetti Comm. E., Proprietario dello stabilimento ittiogenico di Val Sesia — Torino. Romanin-Jacur Comm. L. — Padova. ** Rubini ing. Giulio — Milano. Tiepolo Avv. co. Lorenzo — Venezia. *. Veronese Prof. Cav. G. — Chioggia. Palermo. Comuni Anfo Anzio Bardolino (rapp. Lenotti cav. Vittorio). Bassano Burano (rapp. dai sigg. Sinigaglia A., assessore, Bon Fr., Garbo Pietro, Vio Antonio consiglieri comunali). Cavarzere Chioggia (rapp. dall’ Ing. Co. Cav. G. Bullo). Codigoro (rapp. dal Sindaco di Codigoro). Comacchio (rapp. ing. Giacinto Samaritani). Garda (rapp. Malfer dott. Floreste). Genova Girgenti (rapp. dott. Belli cav. Carlo). Lecco (rapp. dott. Mario Cermenati). O Marsala (rapp. ing. co. G. Ballo). Nicastro (rapp. prof. D. Vinciguerra). Orbetello (rapp. dal prof. G. Vinciguerra). Padova (rapp. dal Sindaco di Venezia). Pagliano (rapp. prof. D. Vinciguerra). Pellestrina (rapp. dal Sindaco Cav. Bianchini). Porto Maurizio Pozzuoli Rovigo (rapp. prof. Edoardo Piva). Reggio Calabria Scanno (rapp. cav. D. Vinciguerra). S. Donà di Piave Venezia (rapp. dal prot. P. Paternoster). Provincie Belluno (rapp. avv. Attilio Chitarin). Catania (rapp. presidente della Dep. Prov. di Venezia). Como (rapp. co. Crivelli Serbelloni). Ferrara (rapp. cav. Luigi Costantini). Forli Genova (rapp. Bartolomeo D’ Albertis). Livorno Napoli (rapp. dall’ Ing. Del Giudice Wladimiro). Padova (rapp. presidente comm. L. Moroni). Palermo (rapp. dall’ Av. Pietro Lanza Principe di Scalea). Pesaro e Urbino (rapp. presidente della Dep. Prov. di Venezia). Ravenna Roma Rovigo (rapp. avv. cav. Gaetano Arcangeli). Venezia (rapp. comm. Emilio Penzo). Verona (rapp. Lenotti cav. Vittorio). Vicenza ‘rapp. prof. Meschinelli Luigi). Camere di Commercio Cagliari Ferrara (rapp. sig. Antonio Bellini). Genova (rapp. presidente della Camera di Comm. di Venezia). PE I Messina (rapp. presidente avv. cav. Pietro Calapaj). Napoli (rapp. cav. Giovanni Carrelli). Palermo (rapp. avv. Pietro Spadaro). xoma Rovigo (rapp. cav. D. Mar chiori) Venezia (rapp. comm. Giorgio Suppie)). Vicenza (rapp. prof. L. Meschinelli). Enti morali Accademia di Scienze, lettere ed arti di Verona (rapp. Lenotti cav. Vittorio). Cattedra ambulante d’ agricoltura della prov. di Verona (rapp. dott. D. Levi Morenos). Consolato dei Pescatori di Termini Imerese (rapp. Avv. P. Lanza principe di Scalea). Comizio Agrario di Avellino (rapp. prof. D. Vincinguerra). Comizio Agrario di Bardolino [Garda] (rapp. Lenotti cav. Vit- torio). Comizio Agrario Elbano — Portoferraio. Comizio Agrario di Schio (rapp. Maddalena avv. D.) Commissione provinciale di pesca — Udine (rapp. prof. Luigi Petri), Commissione provinciale di Pesca — Verona (rapp. Lenotti cav. Vittorio). snc: Commissione distrettuale di Pesca di Pizzo (rappr. Penzo cav. Antonio). Commissione distrettuale di pesca di Venezia (rapp. dal Cav. Co. ing. G. Bullo). Corpo originari di Garda (rapp. dott. Floreste Malfer). Club Alpino Italiano [Sezione di Schio] (rapp. Maddalena avv. D.) R. Istituto Veneto di Scienze lettere ed arti (rapp. Comm. Prof. G. Canestrini). Scuola Superiore di Commercio di Venezia (rapp. On. Comm. A. Pascolato). Scuola Libera Popolare di Venezia (rapp. dott. D. Tese Morenos). e Società di Caccia e Pesca di Morbegno (rapp. A. Flematti). Società Cooperativa fra pescatori di Venezia (rappr. avv. F. Condio Società dei Pescatori di Licata (rapp. Ignazio Bulone). Società Veneto Trentina di Scienze Naturali (rapp. dal Barone dott. P. Buffa). Società degli Agricoltori Italiani (rapp. dal dott. G. Pitotti). Riviste e Giornali tecnici rappresentati al Congresso Milano — 17 Commercio — rapp. Alberto Sartori. » — Il Mondo industriale — rapp. M. Camuffo, » — Il Movimento Agricolo — rapp. G. Cesare Magni. » — L’Acquicultura Lombarda — rapp. A. nob. Ca- stiglioni. Murano — La Voce di Murano — rapp. Angelo Santi. Napoli — Ifalia Marinara — rapp. Francesco Zanotto. Piacenza — Italia Agricola — rapp. D. D. Levi Morenos. Roma — Credito e Cooperazione — rapp. cav. Concino Concini. » — hivista ital. di politica e legislaz. agraria — rapp. dott. D. Levi Morenos. Spezia — La Lega Navale — rapp. Co. Piero Foscari. Torino — Rivista Nautica — rapp. ing. Angelo Meloncini. Venezia — Neptunia - Rivista Italiana di Pesca ed Aquicul- tura —- rapp. dal direttore D. Levi-Morenos. Stampa Politica — La stampa locale — Il Secolo — Il Don Chisciotte — Il Resto del Carlino — La Gazzetta di Man- tova — La Sferza di Chioggia — La Provincia di Vi- GENza, ECC. ecc. Aderenti Alaggia comm. C., membro della Commissione consultiva per la pesca -- Roma. Arcangeli avv. cav. Gaetano — Rovigo. * Arrigoni degli Oddi co. Oddo, membro corr. del S. R. V. — Padova. Astori G. —- Milano. Bandini Pietro — Livorno. DARE Belardini rag. R. p. il co. di Frankenstein e Duca di Gal- lese — Roma. Bellini Adolfo — Comacchio. Bellini Antonio — Comacchio. * Bellini Arturo, vallicultore — Comacchio. * Bellini cav. L., vallicultore — Comacchio. Bellotti prof. A. — Milano. * Bernardi prof. G. G. direttore del Comitato Filonautico Pe- schereccio della S. R. V. — Venezia, Bianchini cav. P., sindaco di Pellestrina. Bettoni Giulio, reggente la Stazione di Piscicultura di Brescia ** Besana ing. G. vice-presidente della sez. Lariana della S. L., membro della Commissione consultiva per la pesca — Milano. ** Biffi (fratelli) — Milano. * Bonivento Poliuto ing. vallicultore — Chioggia. ** Bordini Francesco — Milano. ** Borghi cav. ing. Pio — Varano. ** Brovelli rag. A. segretario della S. L. — Milano. Brusomini-Naccari co. Achille — Chioggia. * Bullo co. cav. G, membro della Commissione consultiva di Pesca — Venezia. ** Burguières cav. uff. Enrico, primo Vice-presidente della S. L. — Milano. ** Cagnola nob. Guido — Milano. Calapaj cav. P., proprietario di tonnare — Messina. ** Calvi nob. dott. G. vice-segretario della S. L. — Milano. * Camuffo M. redattore della Neptunia, Vice-segretario della S. R. V. — Venezia. * Canestrini comm. prof. G., membro della Commis. consultiva per la Pesca — Padova. Carisio Giuditta — Milano. ** Caspani ing. Carlo — Milano. ** Castiglioni nob. Attilio — Milano. Cavallarin Ermenegildo — Chioggia. ** Cermenati prof. Mario, membro della Comm. consultiva per la Pesca — Lecco. * Ceresa comm. Pacifico — Venezia. MES Chiozzotto L. direttore del giornale La Sferza di Chioggia. Cirio comm. F. esportatore di derrate alimentari — Roma. * Coen Rocca Guido — Venezia. * Comello co. cav. A. pres. del Comizio Agrario e di piscicultura di Chioggia. * Contin co. di Castelseprio pres. del Comizio Agrario di Ve- nezia. * Costantini cav. ing. L., vallicultore — Mesola. ** Crivelli Sebelloni co. dott. G., Presidente Generale della S. L. — Milano. ** Crivelli Serbelloni duchessa Maria — Milano. D’ albertis Bartolomeo — Genova. * Damiani rag. Adriano, cassiere della S. R. V. — Venezia. De Amicis Vincenzo, prof. di storia naturale — Alfedena (Aquila). Del Giudice ing. Wladimiro — Napoli. * De Kiriaki cav. A. S. presid. soc. M. S. fra pescatori — Venezia. De Marchesetti Erminio, Casa esportazioni derrate alimentari — Verona. Di Loreto Luigi — Barrea (Aquila). Di Maria Antonio fu Antonio — Terrasina (Palermo). ** Erba Anna — Milano. ** Fiora cav. uff. colonn. C. vice-pres. della sezione Verbana della S. L. — Milano. * Foscari co. Piero tenente di vascello — Venezia * Friedlinder comm. E. membro comm. cons. per la pesca — Roma * Galeno prof. avv. A. — Monselice. Giacobini dott. E. collaboratore della Rivista Marittima — Roma. Giannini Nicola, industriale — Napoli. Giglioli comm. prof. E. membro comm. cons. per la pesca Firenze. i ** Gondrand cav. F. — Milano. ** Grandi Antonio — Milano. ** Grandi Carlo — Argegno. * Griffini cav. G. — Latisana. * Grùnwald Giulio juniore — Vittorio. PIOS to * Keller prof. A. della R. Università — Padova. Issel comm. prof. A. membro comm. cons. per la pesca —- Genova. Lagalla Emidio — S. Bensietto del Tronto. * Lazzaroni A. — Milano. Lazzaroni Verga Felicina — Milano. ** Lejnati dott. Felice — Milano. * Lenotti cav. Vittorio — Verona. Leonardi cav. Pietro — Venezia. Levi cav. dott. Angelo — Venezia. Levi dott. Lazzaro, sindaco della S. R. V. — Venezia. * Levi Morenos dott. D. Segretario Generale della S. R. V. — Venezia. Locatelli Giovanni — Valpetrosa. **Lucchini cav. A. presid. della sez. Verbana della S. Di —_ Milano. Luzzatto cav. F., banchiere — Venezia. Maddalena avv. D. — Schio. Maggioni dott. Aleeo — Venezia. Mainella cav. R. — Venezia. *. Malfer dott. Floreste — Garda. Marchiori cav. Dante — Lendinara. Meloncini ing. A. costruttore navale — Venezia. * Meschinelli prof. L. segretario del Comitato vicentino della S. R. V. — Vicenza Minotto Giovanni — Venezia. ** Mira dott. Enea Carlo — Milano. ** Monti Luigi — Milano. Morena dott. Isidoro, ostricultore — Spezia. Moretti dott. Ezio — Milano Moretti prof. Annita — Milano. Nalato prof. Giuseppe — Venezia. Nardo-Cibele Angela — Venezia. Oreffice avv. dott. Angelo — Venezia. Pariani dott. Valente — Milano. Pasinetti cav. rag. P, amminist. conti Marcello — Venezia. ** Pavesi comm. prof. P. — Milano. * Pelizzari prof. Raniero — Venezia. * * * * * * * * * * sd * Penzo comm. E. presid. Congregazione di Carità Chioggia. ** Pestalozza Francesca — Milano. * Petri prof. L. — Udine. ** Pietrasanta rag. R. Milano. Polette F., industriale — Porto S. Stefano. Poli dott. cav. uff. A., medico chirurgo — Chioggia. * Poli comm. Rodolfo, ing. navale — Chioggia. Rabbeno cav. A. — Reggio Emilia * Ratti avv. prof. cav. Carlo — Venezia. * Ravagnan Carlo, vallicultore — Chioggia. * Razza mons. D. — Chioggia. Ricotti dott. E. proprietario di tonnare — Livorno. Romanelli comm. dott. A. consigliere di Stato e membro comm. consultiva per la pesca — Roma. * Rossetti don Carlo Caio direttore del giornale La Gioventù di Chioggia * Scarpa dott. prof. G. presid. della comm. prov. di pesca — Treviso. Spadaro cav. Pietro, membro della Comm. consultiva per la pesca — Palermo. * Sprocari dott. C. — Venezia. * Suppiei comm. G. presid. Camera di comm. — Venezia. Targioni Tozzetti cav. prof. A. membro comm. cons. per la pesca — Firenze. Tellini prof. A. segretario comm. prov. di pesca — Udine, Tietze dott. Federico — Venezia. * Torri cav. A., ing. capo del Genio Civile — Venezia. * Trentin cav. Antonio — S. Dona di Piave * Treves barone Alberto — Venezia. ** Trotti contessa Crivelli Serbelloni — Milano. Tutino cav. dott. V. segretario comm. consult. di pesca — Roma. Varagnolo prof. Eugenio capitano marittimo — Venezia. *. Velo (conte di) D. vallicultore, Torri di Quartesolo — Vicenza, *. Venerando Marchi Rosa — Treviso ** Veronelli Carlo — Milano. * Vinanti F. direttore della staz. di piscicultura di Belluno. * Vinciguerra cav. D., Direttore della Stazione di Pisci- Mr, {fn cultura Membro della Comm. consultiva per la pesca — Roma. ** Vismara avv. Antonio — Milano. * Voltolina dott. G. B. vallicultore — Venezia * Voltolina avv. F., sindaco di Burano — Venezia. * Voltolina A. fu Pasquale vallicultore — Chioggia. Voltolina Cristiano di A., vallicultore — Chioggia Zenk dott. F. — Sori (Riviera di Levante). e LISA Su Le FABBRICA MERCI DI METALLO BERNDORF ‘Filiale di Milano] Wio0zro: conse Fiona Bite, è FORNITURE ) SPECIALITÀ per Alberghi, Ristoranti, Caffè c Articoli Casalinghi FILIALI: LONDRA = BIRMINGAM = PARIGI = BERLINO = MOSCA VIENNA = BUDAPEST = PRAGA i i Î IN che viene ricavato dalle mie officine di BERNDORF è riconosciuto il metallo Dacca più affine all’argento per la sua bianchezza, presenta inoltre eleganza e solidità impareggiabili da qualsiasi altro metallo del genere. | | | | | [ Ill | consistono gli articoli di mia fabbricazione À Dacca al Del d | d ' | | Ì per servizi da tavola per Alberghi, Ristoranti, . Caffè, Istituti, Collegi, Militari, Marina, ecc. I | | | | [ Ill | di mia produzione, non va confuso con d Alpacca alSell d | d ' | | Ì altri prodotti affini ; la rivestitura (di puro | argento) che portano tutti i miei articoli è garantita sotto qualsiasi esame di saggio, | per la sua durata e resistenza; i cucchiai e le forchette portanti la mia marca di fab- brica, oltre al 3 374 grammi d’argento applicati ad ogni pezzo, le parti più atte al con- sumo sono rinforzate d’un triplice strato d’argento, garantendole di una durata stra- ‘ordinaria. i NI ] i le virtù di questo metallo NATURALE sono ormai assicurate da at- Nche DICO, testati igienici mondiali e presso parecchi Istituti del Regno, che ne . fanno uso giornaliero ; le specialità de’ miei prodotti di NICHEL PURO, che meritano raccomandazione sono: l’ossidatura, pulizia e resistenza ad uu forte calore senza pro- varne la menoma alterazione. NI | | adottate per la fabbricazione di utensili per cucina, ha dato risultati è NIC G DURO, splendidi, non lascia alcun odore, come pur troppo si riscontra nei | recipienti di RAME STAGNATO, inattaccabile da qualsiensi sostanze acidule, resiste co- stantemente al fuoco, senza provarne consumo, non occorre stagnarlo, come si usa per i recipienti di RAME, essendo metallo naturale e non composto di altre materie che ‘| possono pregiudicare l’igiene. I miei articoli di NICHEL PURO (portanti la mia marca di fabbrica) oltre essere raccomandati, sono pure convenienti di prezzo, poichè anche usati li accetto in cambio, verso nuovi, conteggiandoli a L. 6 il chilogramma. Dis CRALRIENISISCRIOEIOAARI SESIA È La Fabbrica Merci di Metallo di Berndorf, fondata nel 1843, occupa attualmente oltre 3000 operai, adibiti per la maggior parte nelle officine per la fabbricazione di posaterie ed 0g- | getti diversi d’Alpacca argentato, la migliore e più solida lega di Nichel (come venne ormai _ unanimemente ricogoreitito), rivestita d’uno spesso strato d’argento puro. La potenzialità produt- trice dello stabilimento di Berndorf è sufficientemente dimostrata, dalla fabbricazione annua di 112 Milione dozzine di posateria, senza tener conto degli innumerevoli altri articoli d’argen- teria le batterie da cucina in Nichel puro, la fabbricazione dei dischi in Nichel per la conia- zione delle monete, le lamine e bandelle per le cartuccie e proiettili da fucile e da cannone, le lastre, lamiere, spranghe, verghe, filo, sagome, ecc. in ogni spessore e qualità di metallo. È -—-DEPOSITIANTTALIA COMO, Giovanni Silva, Via Vitt. Emanuele — FIRENZE, Pietro Botto, Via Strozzi _ GENOVA, Giuseppe Radif fu Pio, Piazza Meridiana — NAPOLI, C. Forti e C., Via Roma — PADOVA, A. Manzoni, Via S. Apollonia — PALERMO, Ernesto Ze- rilli, Via Stabile — ROMA, E. e A. F.lli Luchese, Via Couvertite, 21 — TORINO, Luigi Beltrami, Via XX Settembre — VENEZIA, G. Gaidano, Ponte del Lovo. PUBBLICITÀ LAGUNARE Casa encomiata dal R. Governo e dalle Comere di Commercio Premiata alle Esposizioni: AZzZezz0 1894- Zorzno 1898 - Genova 1899 SEDE DI VENEZIA Rappresentanze Generali: RROMA. - Ditta Elefante e C.0 TORINO - G. Biancotti e C.0 PALERMO - Fratelli Gondrand FIRENZE - HMumbert Henry MAIL'TA - Iosecph Howart 'TUINISSIA - Vittorio Castelli PARIGI - Cav. Uff. A. Rubini BRUXELLES - salvatore Piroddi MILANO - Agen. propria, Via pesce 2 NAPOLI - Filiale propria, Via Chiaia 5+. Concessionaria esclusiva della diffusione e Pubblicità, dell’ Indicatore Postale Telegrafico del Regno d’Italia (decreto 30 Giugno 1899) Prenotazioni e informazioni presso tutti gli Uffici Postali e Telegrajfici del Regno. ALGUNE ESCLUSIVICFA Indicatori Ufficiali Navigazione Generale Italiana — Adria — Lloyd d Austriaco — Lago di Garda — Lago Maggiore — Navigazione — LO. Napoletana a vapore — Società Veneta Lagunare — Stabilimento Lido — Tramway Lido — Stabilimento ildorado Lucia Napoli — Bagni Bernini e Popolari Roma — Calendario d’ Oro dell’ Isti- bi tuto Araldico Italiano — Guida Mangiarotti di Venezia, Pro- vincia e Veneto — Neptunia ecc. ecc. i i so i FEB 8 1900 | Volume XIV "15 NOVEMBRE 1899 (Serie eu INESSR EN JEPTUNIA RIVISTA ITALIANA DI PESCA ED AQUICULTURA MARINA - FLUVIALE - LACUSTRE Premiata con medaglia d’oro ALL'ESPOSIZIONE DI MILANO 1894 ED ALL’ESPOSIZIONE DI TORINO 1898 Fondata e diretta dal Dott. D. LEVI - MORENOS Segretario di Redazione: MAMERTO CAMUFFO {|(11! |] —_—__ ORGANO delle Società Regionali di Pesca ed Aquicultura e delle Cooperative di Lavoro e Produzione tra pescatori Società Regionale Veneta e Società Lombarda di Pesca ed Aquicultura — (Co- mitato Filonautico e Peschereccio -— Famiglia Cooperativa tra Pescatori di Burano — Cooperativa di Lavoro tra Pescatori di Venezia — Società anonima Cooperativa tra Pescatori dei fiumi e laghi Mantovani — Cooperativa di pro- duzione Aquicola. SOMMARIO G. HB. Voltolina. — Il mercato del pesce da semina a Burano nel 1899. Nete — Comunicazioni — Corrispondenze A. Bellini. — Jack la Bolina e i ‘‘ miglioramenti ,, delle Valli di Comacchio. G. HB. Voltolina. — La pesca nelle valli del Veneto Estuario. ID. IL. M. — L’ importanza economica della pesca nella Russia Europea. ID. IL. M. — La questione delle ostriche al Congresso d’ Igiene di Como. Notizie Bibliografiche ID. I. M. — Una rivista internazionale di Pesca e Piscicultura. III I Ir gf INC _ _ ° > DIREZIONE ED AMMINISTRAZIONE DELLA «€ NEPTUNIA » S. STEFANO 2805 — VEN:ZIA Prezzo d’ abbonamento annuo alla Neptunia sola L. 12 — coi supplementi L. 20 Gli abbonamenti decorrono sempre dal Gennaio e quando non sono disdetti s’ intendono tacitamente rinnovati. INSERZIONI: Concessionaria Esclusiva Premiata Pubblicità Lagunare in Venezia Rappresentanze Generali: Roma, Torino, Palermo, Firenze, Malta, Tunisi, Parigi, Bruxelles Milano, Agenzia propria - Napoli, Filiale propria Mr ———__—_—_____-- Vedi Copertine interne!! CONSULTORIO e MEDICO-CHIRURGO i aperto dalle 7 alle 12 e dalle 16 alle 19 4 “Via Porta, Nolana 28 p. 2 50 «NAPOLI i > Lo, sviluppo continuo e costante delle malattie genito- Avinarie, catarro uterino, flussi bianchi, blenorragia, “gocoette, restringimento uretrale, catarro in vescica, o urastenia, diabete, impotenza, sterilità, anemia e ma- lattie infettive del sangue e della pelle affligge la società per le continue sofferenze ed anche per le non lievi difficoltà nella scelta dei medicinali, alcuni dei quali apportano fu- neste conseguenze anche dopo ottenuto l’effetto invocato. La mondiale accoglienza ottenuta dai nuovissimi pre- parati e mezzi curativi per la guarigione radicale delle su accennate malattie ha superato la nostra aspettativa, e cialità, le quali da un lato assicurano iu perfetto guari- gione ridonando forza, vigore e salute, dall’ altro non al- terano l’organismo umano, nè arrecano alcun fastidio. 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Capitaneria di Venezia il 10 di Marzo, esami- nate le domande dei pescatori e giudicando che il pesce doveva aver ‘aggiunta una certa maturità, stimando che per l'avanzata stagione non potessero più aver luogo burrasche o nevicate così violenti da far morire il novellame, eredeltero si dovesse accogli re in parte i desi- deri dei pescatori e fissarono l'apertura della pesca del pesce novello per il 15 Marzo antecipandola di cinque giorni. I risultati però non furono quali erano "Stati preveduti dalla Com- missione distrettuale di pesca e dai pescatori di Burano e di Chioggia. Quantunque una straordinaria quantità di pesciolini, favorita dalla mite stagione, fosse entrata in laguna, ed avesse, per lo splendore delle placide siornate primaverili, ‘aggiunto un certo grado di maturità, un'eccezionale burrasca con un fortissimo vento, accompagnata da una lunga e copiosa nevicata nei giorni 19 e 20 Marzo, danneggiò e distrusse quasi tutto il prodotto della pesca fatto nei primi 4 giorni, pesca che è sempre la più abbondante e che rappresenta per il pe- scatore il maggior utile dell'annata. Si salvarono da questa distruzione i Bottoli (mugil capito) perchè il maggior numero di questi entrano in laguna negli ultimi del mese di Marzo e nella prima metà del mese di Aprile. Sarebbe difficile poter stabilire a quanto rimontò il danno prodotto da questa bufera. Per i.formazioni avute da vecchi ed esperti pescenovellanti si può accertare che in quel- l'occasione morirono nei recinti, volgarmente detti buse, ove si rac- colgono giornalmente i pesciolini per trasportarli nelle valli, il 70 °7, di orade e il 40‘ °|, di lotregani. Né valsero certamente le premure dei pescatori nel difendere dalla neve con delle stuoie o grisiuole ; n) sl a $ k È 266 questi recinti, nè coll’impedire che l’aqua troppo fredda vi entrasse; il torbido, conseguenza dello sbattimento dell’aque, prodotto dal forte ed insistente vento, ed il troppo brusco squilibrio atmosferico, furono le cause certe della loro mortalità. Ne è da credersi che anche quel poco rimasto ‘non abbia subito, dopo esser stato trasportato ed im- messo nelle valli, un’altra forte falcidia; lo sanno gli esperti vallicul- tori che non si appagano di seminare per seminare, ma che pensano alla possibilità di raccogliere, i vallicultori che non si lasciano allet- tare dal basso prezzo della semina, ma che si regolano con un sano criterio economico ed industriale. E’ facile fare delle afferma- zioni, ma pochi le fanno senza preconcetti basandosi su esatte osser- vazioni che solo possono dimostrare la verità del presupposto. Fu un bene od un male che la Commissione Distrettuale abbia antecipato l'apertura della pesca del pesce novello valendosi della fa- coltà che le accorda la legge? A giudicare dagli effetti ottenuti in quest'anno, fu certamente un danno e ridondò tutto a svantaggio dei pescatori che, dopo aver affaticato tanto nel catturare il pesce novello, si trovarono privi di quel guadagno al quale avrebbero ragio- nevolmente avuto diritto. Però, dicono alcuni pescatori, se la bufera avesse ritardato qualche giorno o l’apertura della pesca fosse stata dichiarata alcuni giorni prima dei 15 i pescatori nulla avrebbero per- duto, perchè avrebbero falto a tempo di vendere il pesce novello rea- lizzandone il valore. Il danno sarebbe stato tutto dei vallicultori, 0 per meglio dire, di quei vallicultori che eccitano i pescatori ad andar contro la legge, alla pesca antecipata del pesce novello, di quei val- licultori ai quali interessa seminare spendendo il meno possibile, e non di coloro che attendono per la semina delle valli che i piccoli pesciatelli abbiano raggiunto un certo grado di maturità onde sieno più resistenti agli squilibri atmosferici. Sfortunatamente il danno tu dei soli pescatori, ma anche fosse stato dei soli vallicultori più in- gordi, danno ce nè sarebbe stato lo stesso. La questione si deve esaminare sotto un altro punto di vista. La distruzione del pesce no- vello nelle buse dei pescenovellanti, che sarebbe ugualmente suc- cessa se esso fosse già stato nei chiusi o serrag/i delle valli, e dovuta alla bufera del 19-20 Marzo, sarebbe avvenuta se questo pesce si fosse trovato vagante e libero in laguna, od almeno si sarebbe verificata nelle stesse proporzioni del 70 070 delle orade e del 40 070 dei lotregani? A me sembra che essa sarebbe stata minore e. ciò per due principali considerazioni: I, Perchè il pesce novello posto nei recinti dei pescatori, e più ancora quello seminato nelle valli, è più debole e fiacco ed in condizioni fisiche anormali. in causa delle operazioni subite, cioè della pesca, trasporto nelle buse, ripesca dalle buse e trasporto e semina nei serragli delle valli. — II. Perché se si fosse trovato libero vagante negli spazi lagunari, non tutto, ma cer- tamente la maggior parte, si sarebbe a tempo riparato nei canali e quindi si sarebbe rifugiato negli strati interiori delle aque ove meno 267 hanno influenza gli squilibri atmosferici prodotti dal vento e dalla neve, oppure si sarebbe riparato in mare da dove sarebbe ritornato dopo la burrasca a far montada di nuovo in laguna. Per queste ragioni penso che il danno reale sarebbe stato assai minore se l'apertura della pesca del pesce novello fosse stata ritar- data invece che antecipata. La burrasca del 19 e 20 Marzo avendo distrutto una quantità di pesciatelli da semina e quindi diminuito il numero delle orade e dei lotregani, il prezzo di vendita avrebbe dovuto necessariamente aumentare. Ma l'aumento in realtà non si verificò. Ciò si deve at- tribuire al fatt» che una quantità eccezionale di pesce vecchio si trovava disponibile per il mercato in tutte le valli, alla diminuzione del prezzo di vendita nelle piazze di consumo verificatosi l’anno scorso, alla poca sicurezza di completare il raccolto per la lotta che il Go- verno Italiano, a mezzo del R. Ufficio del Genio Civile, fece a comin- ciare dal principio di quest'anno all'industria valliva, applicando di- sposizioni di legge del 1841, che non aveano avuto fino ad oggi mai forza esecutiva, sollevando contravvenzioni per la ritardata apertura di questi vasti recinti. Di questo ultimo argomento mi limito qui solo constatare il fatto non essendo il caso di entrare nella questione di merito. Molti pescatori pescinovellanti, impressionati dalla perdita di pe- sciatelli prodotta dalla sopraccennata bufera, dopo due tre settimane abbandonarono questo genere di pesca per ritornare ai loro vecchi mestieri o per dedicarsi ad altri sistemi di cattura di pesce adulto. Per questo i pescatori rimasti poterono in seguito migliorare in qualche modo ia loro condizione di pesca. La diminuzione del numero dei pesci- novellanti, e la discreta quantità di bottoli e di boseghini salvarono dalla completa rovina il pescatore che, contrariamente a quanto di solito succede negli altri anni, guadagnò più in fine che in principio di stagione; il guadagno medio giornaliero, spettante ad ognuno nelle 3 prime settimane di lavoro, fu di sole lire 1,50 per gli adulti e di 0,35 per i ragazzi, mentre quello per le rimanenti 11 settimane fu di lire1,90 per gli adulti ed all’incirca 0,40 per i ragazzi. La mercede media «giornaliera per tutta la stagione (da calcolarsi di circa 90 giorni) fu di L. 1,66 per pescatore. Davvero ben magro compenso al lavoro faticoso ed alla costante attività che egli deve spiegare in questo ge- nere di pesca. 268 Qualità Epoca Orade (Criso;-hrys auratla L) Lotregani(Mugi!l auralus R) Verzelate (Mugi! saliens R) I SETTIMANA dal 15 al 24 Marzo Orade (Crisophrysavrata L) Lotregani (Mugilauratus R) Verzelate (Mugil saliens R) II SETTIMANA dal 34 Marzo all'8 Aprile Botiwoli (Mugi! capito Cuv.) Baicoletti (Labrax Lupus, Lacep) Orade. ; x : . Lotregani . È x Verzelate . È ; Bottoli ? x È Baicoletti . È È L IV SETTIMANA dall'8 al 45 Aprile Orade. 5 ; B Lotregani . , : . Verzelaie=! ; È Bottoli ; : 3 i Baicoletti . 3 ? a V. SETTIMAMA dal 45 al 22 Aprile Quantità Prezzo per mille Lire 28.000] 13.00 250.000 60.000 500.000 200.000 800.000) 5.000 400 Bottoli (Mugi! capito Cuv.) |. — I — 15.00) 4.00 3.00 20.00 6.00 6.00 3.00 6.00 10.000| 25.00 100.000 100 000 1.200 000 25.000 6.00 6.00 3.50 6.00 40.000] 30.00 130.000 110 000 1.000.000 30.000 6.00 6.00 3.50 7.00 _3 Orade(Crisopnrysaurata L) 400.000 <> Lotregani(Mugyilauratus F)|1.400 000] 4.50) 2 | Verzelate (Mugil saliens R) | 300.000 3- Bottoli (Mugi! capito Cut.) | 700.000 Numero dei sandoli 250 250 210 100 80 Osservazioui La bufera del 19 e 20 Marzo di- strusse gran parte dei pesciatelli che per la mile stagione avevano in nu- mero straordinario affluito in Laguna. Le Orade furono pescate maggior- mente vicino barena nella località che si estende dal Ducaletto (Fusina) all’Osellin. La maggior parte dei Lotregani fu pescata a metà della Laguna; quasi nulla negli estremi lembi e nei ca- nali di vicina comunicazione al mare. Ad onta delle proteste dei valli- cultori, nella settimana fu venduto molto pesce sopravissuto alla nevera. Molti pescatori hanno tenuto nelle buse le Orade nella speranza di po- terle vendere nella settimana con forte aumento di prezzo. Ma rima- sero disillusi, perchè le Orade sopra- vissute alla nevicata morirono quasi tutte. L'abbandono delle pesche di pesce novello da parte dei pescatori è do- vuto alla scarsa quantità di pescio- lini, al misero prezzo di vendita, ed ai cattivi tempi della settimana, Si osserva una quantità straordi- narîa di verzelate, quantità che egua- glia quasi quella dei lotregani. Essendo cessato il cattivo tempo le pesche delle settimane migliora- no, Epoca VI SETTIMANA dal 22 Aprile al 29 Aprile VIII SETTIMANE VII SFTTIMANA dal 6 al 13 Maggio dal 29 Aprile al 6 Maggio IX SETTIMANA dal 13 al 20 Maggio X SETTIMANA dal 20 al 27 Maggio Qualità Orade. Lotregani Verzelate Bottoli Baicoletti Orade . Lotregani Verzelate Bottoli Baicoletti Orade. Lotregani Verzelate Bottoli Baicoletti Boseghini(mugilchelo, Cuv.) Orade.> Lotregani Verzelate Bottoli Baicoletti Boseghini Orade. Lotregani Verzelate Bottoli Baicoletti Boseghini . Prezzo Quantità per mille Lire 45.0C0 100.000 160.000 600.000 40.000 30.00 6.00 6.00 4.00 8.00 35.000 20.000 90 000 100.000 30.000 35.00 6.00 6.00 4.00 8.00 8.000 20.000 60.000 40.000 10.000 5.000 40.00 ‘7.00 6.00 6.00 8.00 15.00 2.000] 40 00 5.000] 8.00 15.000] 6.00 10.000] 6.00 20.000] 10.00 ‘ 22.000] 18.00 2.000 quantità incalcolabile 20.000 10.000 10.000 30.000 45.00 6.00 5.00 10.00 20.00 Numero dei.sandoli 25 269 Osservazioni La continua diminuzione del nu- mero dei pescatori avvantaggia co- loro che hanno il coraggio di con- tinuare la, pesca. Mancanza assoluta di pesce no- vello nella laguna di Caorle. Prima comparsa dei Boseghini (mugil chelo Cuy.) ma non in quan- tità sufficiente da essere venduta. Si ammira la grandezza eccezio- nale dei Lotregani che i pescatori dicono essere di quelli della fraima (autunn.) Quasi sempre il prezzo dei Bottoli fu abbastanza elevato, quantunque la quantità sia stata anche nelle pri- me settimane abbondante. Ciò è do- vuto alla circostanza che in tutte le valli occorre questa qualità, al fatto che occorrono due o tre anni perchè sia matura per il consumo e perchè i vallicultori, nel timor di un anno scarso, ne seminano sempre facil- mente. 270 n Prezzo 28 3 Quantità Qualità per ES Osservazioni im mille Z5 Lire dv ° È Orade. 3 È 5 È } <°| Lotregani 23 2T1 L’annata sarebbe stata delle migliori se non ci fosse stata la famosa burrasca del mese di Marzo; essa fu scarsa di Orade, sufficiente di Lotre- gani, buona di Bottoli, scarsa di Baicoletti, discreta di Boseghini. Nel mercato di Burano furono vendute anche le seguenti quantità di pesce vecchio. Verzelate svernate N. 400.009] 4.50 p. L. 1.800.00 Boseghe Lotregani » 270.000]40.— » —10.800.00 Bottoli, Caostei e Verzelate » 50.000|20.— » 1.000.00 Orade Vecchie » 30.000] 1.50 - » 4.500.00 {:. B. Voltolina ——_—AA SCE _ Note - Comunicazioni - Corrispondenze » ©». JACK LA BOLINA E I ‘ MIGLIORAMENTI,, DEL- LE VALLI DI COMACCHIO. — Il Chiarissimo nostro collabo— ratore Prof, Arturo Bellini, fin dallo scorso mese di Agosto, ci ha mandato da Comacchio la seguente che di buon grado pubblichiamo, pregandolo di voler scusare il ritardo : Egregio Sig. Direttore della « Neptunia » Venezia Faccio ricorso alla ospitalità della Sua pregiata rivista per po- tere rettificare varie inesattezze che ho rilevate in un articolo del- l'illustre Jack La Bolina, comparso nel N. 32 della Tribuna illu- strata. Dice V’A.: « Sta intanto in fatto che in Norvegia ed în Frarcia « si lavora attivamente a conciare i pesci in modo da eccitare una a giusta ghiottoneria. Perchè dunque non potremmo farlo noi pure ? « E noto a tutti che nelle Lagune di Comacchio si producono i « famosi miglioramenti è quali (non so perché) sono conditi con « quella sudiceria governativa che si chiama sale di pastorizia, e « che contiene în buon dato la t’rra dei dintorni di Cervia. I mi- « glioramenti di Comacchio, se fossero conditi meglio, sarebbero « una cosa delicatissima, mentre invece ad esserlo ne sono ben lungi. Con ciò l’egregio Jack La Bolina non si addimostra da senno troppo bene informato dei processi di quella manifattura che forma da se- 272 , coli una delle invidiate caratteristiche della città di Comacchio. — È bensi vero che fino a 7 od 8 anni fa, per ragioni d’indole ammini- strativa, i marinatori comacchiesi eran forzati di far uso del “sale grigio di Cervia, il cui impiego fu, per vero dire, troppo aspramente censurato dal Coste e dal Jacoby ;m a ch» poi nella preparazione della concia ci si valesse e ci si valgatuttavia del sale pastorizio, è cosa assolutamente insussistente. Oh Brillat - Savarin, muoviti a sdegno! Come può mai concepirsi una concia in cui sia il 98,30 070 di sal comune, il 0,25 di melassa, il 0,92 di ocra rossa, il 0,03 di nero fumo, il 0 50, di assenzio romano? Altro che il muria e il garum o il gareleo dei Romani dai palati d’acciaio! Ma, grazie al cielo ed alla prelibatezza dei nostri miglioramenti, la degenerazione del no- stro gusto non è ancora portata a così alta espressione. — Nè con ciò voglio dire che i nostri miglioramenti vengano spolverati con ambra d’Anticira 0 con mastice di Scio, o che si confezionino col vin di rose, come era costume, dicesi, ai tempi di Marco Opilio! No. Ora noi ci limitiamo a condirli modestamente con squisitissimo aceto e con sale di Comacchio che dai competenti è annoverato fra i mi- gliori d’Italia. — Anticamente si usava anche di condire questi pesci con certa concia che si denominava carpione, composta di aceto forte di Vasto, cannella ed altre droghe odorose e piccanti; ma questa pratica si è poi perduta, essendosi in progresso di tempo conosciuto che in luogo di rendere il pesce più gustevole e deli- cato, pregiudicava invece alla sua naturalezza. La Francia, è verissimo, ma più specialmente la Norvegia, la Germania Settentrionale e l’America del Nord studiano di continuo di perfezionare i sistemi di preparazione dei pesci, presentandoli ai consumatari sotto quelle forme che meglio possano allettare il palato e soddisfare all’estetica; ma bisogna convenire che per affrontare certi preparati di pesce, occorreavere il coraggio o, per lo meno, la fame di Gargantua. — Io ebbi occasione di vedere e di assag- giare taluni prodotti della Germania del Nord e della Norvegia e della Scozia, dove pure si ammarinano, su piccola scala, anguille del Mar Baltico e del Nord. Ma quale non fu il senso di disgusto che ne riporta! Eppure quelle anguille marinate costituiscono per lo Schleswig — Holstein, per la Pomerania, per il Mecklenburgo ecc. una vera leccornia, mentre per l’Italia, per l’Austria-Ungheria e per la Baviera (i paesi che più cosumano il nostro marinato) sarebbero, RR TO TI TO ZITO LOLA RAT 273 credo, qualche cosa di veramente degoutant! Nè voglio parlare di certi metodi usati per far inghiottire il salmone, la lampreda, il maccarello, la pianuzza ecc. — Basti il ricordare la cosidetta aringa erbata (Gewirzhdiring) in iscatole, la quale si condisce, nelle oppor- tune proporz oni, semplicemente cosi: Sale di Liverpool o di Lune- burgo, salnitro, zucchero d’ Avana, pepe nero, curcuma, chiodi di garofano, noce moscata, nepitella, luppolo di Spagna, cannella, pepe di Cajenna, foglie di lauro e cognac...... Excusez du peu! Comunque sia, sta di fatto che l’enorme disparità di apprezza- monto per parte di consumatori di climi diversi, altro non è che l’effettodi un’altrettanto marcata diversità di gusto, per il quale la bontà intrinseca di un prodotto, ancorchè lavorato a perfetta regola d'arte, è sempre relativa alla condizione ed alle esigenze fisiologiche dei diversi palati. — Dunque ciò che secondo Jack La Bolina potrebbe sembrare in noi tenace tendenza atavica a conservare l'antico processo della marenatura delle anguilla (e quindi anche dei miglioramenti che sono anguille di maggior mole e la cui produzione rappresenta il 5 0g circa di quella complessiva), non è invece che impulso co- stante a mantenere il nostro accreditatissimo prodotto in armonia col gusto di quella parte dei consumatori che costituisce la immensa mag- gioranza. E che, del resto, il buon nome dell'industria di Comacchio sia cosa vera e saputa, lo attesta lo sviluppo oguor crescente del con- . sumo tanto in Europa quanto oltre Atlantico: sviluppo il quale in in breve avvenire renderà la produzione insufficiente alla domanda delle nostre celebrate anguille marinate. La ringrazio, egregio Signor Direttore, dell’ ospitalità accorda— tami, e nella speranza di aver dimostrato erroneo il giudizio di Jack la Bolina sui nostri miglioramenti, ho l'onore di dirmele Comacchio, 20° Agosto 1899. Suo Dev.mo ARTURO BELLINI LA PESCA NELLE VALLI DEL VENETO ESTUARIO. — La pesca delle anguille per tutte le valli fu fino ad ora assai scarsa; essa non è arrivata al quarto del solito quantitativo medio, mentre negli anni scorsi ai 15 di Novembre la pesca aveva sempre raggiunto i quattro quinti. Solo le valli arginate avranno potuto catturare qualche piccola cosa in più. La causa di questa scarsezza eccezionale, che non si riscontra che da un ventennio a questa parte, è dovuta alla costante temperatura dello scuro di luna d’ Ottobre e Novembre. 274 L’ assenza assoluta di squilibri atmosferici, di venti un po’ ga- gliardi, 1’ alta temperatura quasi estiva, la quiete, la calma delle notti stellate, le basse maree hanno resi insensibili gli istinti della emigra- zione agli abitatori delle aque. Ora avremo lo scuro in ultima del mese. È certo però che, essendo la stagione troppo avanzata, il freddo si farà sentire nel brusco squilibrio un po’ troppo forte, per modo che è sicuro che dopo una o due notti di pesca le anguille si fermeranno causa il freddo e le valli non potranno raggiungere il solito quanti- tativo medio. La pesca sarà definitivamente chiusa per le valli semi- arginate che dovranno esser aperte completamente al 15 gennaio. Solo per le valli arginate potrà esser ripresa in febbraio ed in marzo al cessar dei freddi, : Anche la pesca del pesce bianco è assai scarsa, in specialità quella dei Lotregani e delle Orade. G. B. VOLTOLINA L'IMPORTANZA ECONOMICA DELLA PESCA NELLA RUSSIA EUROPEA.— Nel 1883 il sig. Grimm, ispettore generale delle pesche russe, valutava che le aque della Russia Europea davano annualmente 40 milioni di pouds pari a 654 milioni di Chg. di pesce, avente un valore di 43 milioni di rubli, cioè 130 milioni di franchi (Vedi M. Grimm — Fishing and Hunting on Russian Waters, opuscolo scritto per l’Esposizione internazionale di pesca tenutosi in Londra nel 1883). Nel 1898 lo stesso autore, in seguito a nuovi calcoli ed a studi più recenti, crede di poter stimare la produzione totale delle pesche della Russia europea a 67 milioni di pouds, cioè a più di un miliardo di Kg. per un valore di 65 milioni di rubli pari a 200 milioni delle nostre lire. Il valore delle pesche russe supera dunque quello di tutte le altre nazioni, e non è superato che dalle pesche degli Stati Uniti che producono per più di 500 milioni di lire. Ma, constatazione im- portante a farsi, i pesci che formano la base delle pesche russe ap- partengono alle specie fluviali e lacustri od a specie marine che pre- feriscono le aque salmastre a quele puramente salse (*) D..L.-M. (‘) Confronto — Notizia statistica sulle pesche in Russia del sig W. Wesch- . niakoff — Presidente della Soc. Imperiale Russe de Péche et ‘l . Pisciculture — in Revue Internationale de Péche et de Pisciculture — Aout 1899 (D. L. M.) lebitcidiene zi 275 LA QUESTIONE DELLE OSTRICHE AL CONGRESSO D? IGIENE DI COMO, — Negli ultimi giorni di settembre si tenne in Como il Congresso d’Igiene al quale intervennero i più illustri igie- nisti d’Italia. Nella seduta del 29 si ebbero da prima le comunicazioni del prof. Massolarzo sugli effetti dannosi del tabacco, del Marenghi sulla profilassi del siero, specialmente differico, del dottor Galeotti e prof. Lustig sulla peste bubonica, che sollevò ampia discussione alla quale parteciparono il senatore Bizzozzero, il prof. Zanati, il dottor Foa ecc. Infine il dottor Bardoni-Uffreduzzi, direttore dell’ Ufficio muni- cipale d’Igiene di Milano, portò al Congresso la questione, già dibat- tutasi l’anno scorso nei giornali politici di Milano, delle ostriche come veicolo del tifo. ; Non abbiamo ancora vista la relazione del Bordoni-Uffreduzzi; ci consta tuttavia ch’egli riconobbe essere ancora, nel campo scientifico, controverso se le ostriche sieno veicoli del tifo; egli persiste tuttavia nel ritenere reale il pericolo della infezione tifoide a mezzo delle ostriche, specialmente trattandosi di quelle coltivate artificialmente. Attendiamo il lavoro del Bardoni-Uffreduzzi per dare un più mi- nuto ragguaglio critico. (D. L. M.) Notizie bibliografiche . UNA RIVISTA INTERNAZIONALE DI PESCA E PISCI- CULTURA — Edito dalla Società /[mperiale Russa di piscicul- tura e di Pesca ci arriva il primo numero (agosto 1859) di questa nuova rivista che si pubblicherà ogni quattro mesi con articoli in francese, tedesco ed inglese. In lingua ivaliana non vi è in questo primo numero che l’annuncio-rèclame della Noptunia, ma dell’esclu- sione della nostra lingua non possiamo avercene a male, perchè anche il Russo è relegato nella pagina degli avvisi. Abbiamo notato in- vece con dispiacere che nella lista data dalla nuova «Revue In- ternationale » degli specialisti d’ogni nazione che si occupano di ittiologia, di pesca e di piscicultura, di italiani, sono nominati solo i due direttori delle RR. stazioni di Piscicultura di Roma e di Brescia. Nell’ Elenco delle Società per il progresso della pesca troviamo ricordate le due società dell’ Oesterreich-Ungarn, la Oesterreichi- scher Fischerei-Verein, Wien, e la Società Austriaca di Pesca e Piscicultura Marina, Trieste, mentre sono dimenticate del tutto le società italiane. Non dubitiamo che il chiarissimo direttore della Nuova rivista, N. A. Borodine, vorrà in un prossimo numero ricor- dare anche che vi sono degli altri studiosi in Italia oltre a quelli 276 rivestiti di cariche governative, e che vi sono in Italia due impor- tanti società per promuovere la pesca l’aquicultura, la Società. Re- gionale Veneta e la Società Lombarda. Del resto questo nuovo periodico viene realmente a colmare . una deficienza nella letteratura aquicola, ed a facilitare maggior- mente quello scambio d’idee fra gli specialisti dei vari paesi, che si è già iniziato mediante i Congressi Internazionali di Dieppe e di Bergen (Norvegia). E dobbiamo esser grati alla « Società Imperiale Russa di Piscicultura e di Pesca», nonchè al prof. Borodine, che attuarono questo importantissimo mezzo di corispondenza e di u- niene fra gli studiosi dei vari paesi. Il programma della nucva ri- vista è così brevemente sintetizzata dalla direzione: 1. Notizie di piscicultura e d’ostreicultura (statistica, metodi, nuove invenzioni). . Notizie della pesca (statistica, note di pesca, nuove invenzioni, nuove leggi sulla pesca). . Notizie sull’ insegnamento professionale dei pescatori e degli 0- perai dediti alla lavorazione del pesce. 4. Notizie sulla fabbricazione delle censerve e lavorazione del pesce (nuovi processi, nuove fabbriche di conserve). 5. Perfezionamento nell’organizzazione del commercio e del tra- sporto del pesce (pescherie, camere e veicoli frigoriferi, nuove tariffe doganali e pel trasporto del pesce). . Resoconto sull'attività delle Società di pesca e piscicultura. . Rivista delle ricerche scientifiche sulla pesca. . Nuovi libri di piscicultura e sulla pesca . Notizie personali (lavori, escursioni, cambiamenti di residenza, persone che si occupano di ittiologia applicata e di piscicultura). Dw_D ole ES Her Direttore e Proprietario responsabile Dott. D. Levi-Morenos Ar GoERso in Ghioggia Albergo Ristoratore Caffè e Birraria con Giardino MIA: VETTORIO © EMANOUO Res LASA ATA ANTANI AS ASL ALAM N HOTEL D'ITALIE BAUER i Restanrani Bauer - Griimwald GIULIO GRUNWALD Senior, Proprietario vvvrre w < ‘) ») ‘) N bal N Ù f Ù p FEXSOASILASLKAZXKa > Doo => S doo + LT RSXPAMIMINSAIAMIRIDMISMIIAIISIAISFIAPÀ Venezia 1899 — Tip. Nodari ; CIOTTOLI EIA TTT ME TR. EAT TO IT RE OI TOI PT ETA TT Ra ai | FABBRICA MERCI DI METALLO BERNDORF .— ARTHUR KRUPP - Filiale di Mila no, NEGOZIO: a 4 ARGCGENTERIE g NIKEL PURO 3 FORNITURE N SPRCENEETÀ per Alberghi, Ristoranti, Caffè I Articoli Casalinghi =—————_—_____________________—& FILIALI: LONDRA = BIRMINGAM = PARIGI *« BERLINO = MOSCA VIENNA «= BUDAPEST = PRAGA PP | che viene ricavato dalle mie officine di BERNDORF è riconosciuto il metallo i Alpacca più affine all’argento per la sua bianchezza, presenta inoltre eleganza e solidità impareggiabili da qualsiasi altro metallo del genere. Alpacca arcentalo Al IL HIOlO. pesce da vola per attergit Iistoranti Caffè, Istituti, Collegi, Militari, Marina, ecc. SL | | [ Ill | di mia produzione, non va confuso con i | Alpacca TIRATI d Ì d ' | I ] altri prodotti affini ; la rivestitura (di puro argento) che portano tutti i miei articoli è garantita sotto qualsiasi esame di saggio, per la sua durata e resistenza; 1 cucchiai e le forchette portanti la mia marca di fab- brica, oltre al 3 374 grammi d’argento applicati ad ogni pezzo, le parti più atte al con- sumo sono rinforzate d’un triplice strato d’argento, garantendole di una durata stra- — ordinaria. i le virtù di questo metallo NATURALE sono ormai assicurate da at- 7 Nichel DUI, testati igienici mondiali e presso parecchi Istituti del Regno, che ne fanno uso giornaliero ; le specialità de’ miei prodotti di NICHEL PURO, che meritano raccomandazione sono : l’ossidatura, pulizia e resistenza ad uu forte calore senza pro- “ varne la menoma alterazione. NI | adottate per la fabbricazione di utensili per cucina, ha dato risultati 5 NIche DUI, splendidi, non lascia alcun odore, come pur troppo si riscontra nei recipienti di RAME STAGNATO, inattaccabile da qualsiensi sostanze acidule, resiste co- | stantemente al fuoco, senza provarne consumo, non occorre stagnarlo, come si usa per | i recipienti di RAME, essendo metallo naturale e non composto di altre materie che | possono pregiudicare l’igiene. I miei articoli di NICHEL PURO portanti la mia marca È. . . . . ‘ «di fabbrica) oltre essere raccomandati, sono pure convenienti di prezzo, poichè anche . usati li accetto in cambio, verso nuovi, conteggiandoli a L. 6 il chilogramma. i La Fabbrica Merci di Metallo di Berndorf, fondata nel 1843, occupa attualmente oltre _ 3000 operai, adibiti per la maggior parte nelle officine per la fabbricazione di posaterie ed 0g- getti diversi d’Alpacca argentato, la migliore e più solida lega di Nichel (come venne ormai unanimemente riconosciuto), rivestita d’uno spesso strato d’argento puro. La potenzialità produt- _ trice dello stabilimento di Berndorf è sufficientemente dimostrata, dalla fabbricazione annua di 1,2 Milione dozzine di posateria, senza tener conto degli innumerevoli altri articoli d’ argen- teria le batterie da cucina in Nichel puro, la fabbricazione dei dischi in Nichel per la conia- _ zione delle monete, le lamine e bandelle per le cartuccie e proiettili da fucile e da cannone, le lastre, lamiere, spranghe, verghe, filo, sagome, ecc. in ogni spessore e qualità di metallo. BEPROSELI:EN-LFAELTA n COMO, Giovanni Silva, Via Vitt. Emanuele — FIRENZE, Pietro Botto, Via Strozzi — GENOVA, Giuseppe Radif fu Pio, Piazza Meridiana — NAPOLI, C. Forti e C., Via Roma — PADOVA, A. Manzoni, Via S. Apollonia — PALERMO, Ernesto Ze- illi, Via Stabile — ROMA, E. e A. F.lli Luchese, Via Couvertite, 21 — TORINO, igi Beltrami, Via XX Settembre — VENEZIA, G. Gaidano, Ponte del Lovo. PUBBLICITÀ LAGUNARE i Casa encomiata dal R. Governo 6 dalle Camere di Commercio Premiata alle Esposizioni: A/z/azz0 7894- Torzzo 1898 - Genova 1899 SEDE DI VENEZIA fappresentanze Generali: RIOMA. - Ditta Elefante e C.0 ; TORINO - G. Biancotti e C.0 = PALERMO - Fratelli Gondrand FIRENZE - Humbert Henry MALTA - Ioseph Howart TUNISIA - Vittorio Castelli PARIGI - Cav. Uff. A. Rubini BRUXELLES - salvatore Piroddi MILANO - Agen. propria, Via pesce 2 NAPOLI - Filiale propria, Via Chiaia 5-4. I È “a, LÀ ” a i cri alt Concessionaria esclusiva della diffusione e Pubblicità, dell’ Indicatore Postale Telegrafico del Regno d’Italia (decreto 30 Giugno 1899) Prenotazioni e informazioni presso tutti gli Uffici Postali e Telegrafici del Regno. ALCUNE ESCEUSIVITÀ Indicatori Ufficiali Navigazione Generale Italiana — Adria — Lloyd Austriaco — Lago di Garda — Lago Maggiore — Navigazione Napoletana a vapore — Società Veneta Lagunare — Stabilimento Lido — Tramway Lido — 8tabilimento Eldorado Lucia Napoli — Bagni Bernini e Popolari Roma — Calendario d’ Oro dell’ Isti- tuto Araldico Italiano — Guida Mangiarotti di Venezia, Pro- vincia e Veneto — Neptunia ecc. ecc. MAR 16 1900 È Volume XIV 1A.LEL. “30 NOVEMBRE 1899 (Serie Notarisia-Neptunia) N. 22 i NEPTUNIA RIVISTA ITALIANA DI PESCA ED AQUICULTURA MARINA - FLUVIALE - LACUSTRE Premiata con medaglia d’oro ALL'ESPOSIZIONE DI MILANO 1894 ED ALL'ESPOSIZIONE DI TORINO 1898 Fondata e diretta dal Dott. D. LEVI - MORENOS Segretario:di Redazione: MAMERTO CAMUFFO ORGANO delle Società Regionali di Pesca ed Aquicultura e delle Cooperative di Lavoro e Produzione tra pescatori Società Regionale Veneta e Società Lombarda di Pesca ed Aquicultara — (Co- mitato Filonautico e Peschereccio -— Famiglia Cooperativa tra Pescatori di Burano — Cooperativa di Lavoro tra Pescatori di Venezia — Società anonima Cooperativa tra Pescatori dei fiumi e laghi Mantovani — Cooperativa di pro- duzione Aquicola. SOMMA RIO Thorndilke Nourse — I metodi più recenti per l’incubazione delle uova di pesci per mezzo -- dell’ «Universal Hachting Jar», Note — Comunicazioni — Corrispondenze Kè.ed. — Per la nuova legge lagunare. » — Per il commercio delle ostriche. — L'acido fenico nelle industrie manifatturiere e la pesca Recensioni e Bibliografia _ Le Strenne dell’Italia Marmara. » “vw .. DIREZIONE ED AMMINISTRAZIONE DELLA « NEPTUNIA » S. STEFANO 2805 — VEN ZIA : Prezzo d’ abbonamento annuo alla Neptunia sola L. 12 — coi supplementi L. 20 Gli abbonamenti decorrono sempre dal Gennaio e quando non sono disdetti s’ intendono tacitamente rinnovati. —_———__=——«\-'’———ii —_— i —«_ t '’rLLilt1t rr rt le 0 »*@cC‘° INSERZIONI: Concessionaria Esclusiva Premiata Pubblicità Lagunare in Venezia Rappresentanze Generali: Roma, Torino, Palermo, Firenze, Malta, Tunisi, Parigi, Bruxelles Milano, Agenzia propria - Napoli, Filiale propria Cp milaipronuryi (i Vedi Copertine interne!! | CONSULTORIO 4 ca VQUISTE DEL 0, c 0 vi I st MEDICO-CHIRURGO i XS . ey 7 ne n Da aperto dalle 7alle 12 e dalle16 alle 19 $ APPOSTA $ URSUMANDO ANI Via Porta Nolana-23 p. 2 $ A ES A SEE E RAPIA M (©) DER N A $ dg ana P PALE O, $ Via Porta Nolana 28 p. 2. 79° NAPOLI è a ie NAPOLI conc È 3 ; \l i ì :< Lo #vifuppo continuo e costante delle malattie genito- è SSR Rinomate Pillole sa fat Afrodisiache - Tonico - Ricostituenti ‘urirari uterino, flussi bianchi, blenorragia i S mparie, catarro 1 Ce 9 Ie, Cura applicata dalla moderna terapia per comba goccette, restringimento uretrale, catarro in vescica, ,/ con rapidità le malattie d’ esaurimento nervoso, e pe : : . APRE = |) all’organismo umano la forza ed il vigore indispe neurastenia, diabete, impotenza, sterilità, anemia e ma- ,} al benessere individuale. vr lattie infettive del sangue e della pelle afflisge la società | ; Costo della scatola di pillole con istruzioni L. 5. _ per le FoStnte soflerenze si quelo Da le non lievi difficoltà » Pillole e sciroppo depurati ‘o di Jalusy | nella scelta dei medicinali, alcuni dei quali apportano fu- | Cura radicale peb tutte le malattie infettive del sang neste conseguenze anche dopo ottenuto l’effetto invocato. (||) @ della pelle, priva di mercurio od altri minerali : i ; SEC ‘> Guarigione assicurata in breve tempo di qualsiasi inf La mondiale accoglienza ottenuta dai nuovissimi pre- e e parati e mezzi curativi per la guarigione radicale delle Pillole, sciroppo diluente di Hantabyk su accennate malattie ha superato la nostra aspettativa, e | ) e iniezione vegetale senza caustici. È 4 Meravigliosi rimedi per guarire in pochi giorni i ci incoraggia a diffondere l’uso delle nostre rinomate spe- ; Ao Il 1 li 85 P str'ingimento uretrale, la goccetta militare e malattie affir cialità, le quali da un lato assicurano la perfetta guari. Moltissimi specifici importanti per mali segreti. — Metodi curativi semplici e comodi. — — terano l’organismo umano, nè arrecano alcun fastidio. f Correnti elettriche a prezzi ca convenirsi. gione ridonando forza, vigore e salute, dall’ altro non al- ‘ 7 Tutte le corrispondenze vengono dirette al Prof. Ursumando Aniello de: NAPOLI -- Via Porta Nolana 28 p. 2. + NAPOLI a | | | I n TT GG ] ll, TO in TT TRENTA KG” è dl VENISE — GRAND HOTEL LUNA — VENISE avec Ét:blissement de Bains près d- la Piace de S. 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Universal Hachtino Jar“ €) PIANA TENDA In un opuscolo che or non è molto fu pubblicato in Francia, e che gentilmente ci fu comunicato dall’ illustre nostro amico e ben noto ittiologo, il signor maggiore in pensione Barone La Motte, il signor Thorsdike Nourse di Parigi ha liberamente tradotto una im- portantissima memoria che il signor William F. Paye ha letto alla Commissione della Pesca negli Stati Uniti d’ America, aggiungen- dovi particolari vsservazioni sue, quali gli furono suggerite dalla sua consueta esperienza nell’ argomento. Riproduciamo quì tradotta l’ interessante memoria. Avvertiamo che l’ apparecchio «Universal» di cui si tratta nel suddetto opuscolo, serve non solo colle aque dolci, ma anche con l’aqua marina e rende quindi possibile l’ attivazione di una indu- stria enormemente lucrativa, servendo specialmente per l incubazione delle uova di astici. Le esperienze che in proposito con tale appa- recchio furono fatte dal signor Nourse durante la state del 1897, al lavoratorio marittimo del Museo di Parigi, hanno pienamente e brillantemente corrisposto con eccellenti risultati. Gli sforzi del sig. Nourse si erano appunto portati a preferenza sulle uova di astici e l’incubazione riuscì colla medesima precisione come se si fosse trat- tato d’ uova di salomoni. Avvertiamo che, stante la sua speciale importanza, la memoria del - signor Nourse venne pubblicata nello scorso febbraio anche nelle (1) Riproduciamo quel’interessante memoria dal Periodico di "frieste «La Rivista» Rassegna di Marina Mercantile e di Pesca, la cui Direzione ha voluto concederci gen- tilmente anche l’uso dei clichéts. 278 Mittheilungen der Uster-Fischerei- Vereines di Vienna, ed in Ger- mania. Ciò premesso, ecco la traduzione suceinta dell’ opuscolo, corre- data dei elichet che gentilmente ci furono comunicati. È Qualità dell’ aqua E ben noto che la temperatura dell’ aqua è di grande impor- tanza nella piscicultura : un calore eccessivo od un freddo troppo rigoroso possono in molti casi essere causa di morte pei pesci ap- pena nati. Così pure è indiscutibile che l’aqua pura offre spe- ciali vantaggi, poichè la mancanza di materie depositatevi rende pos- sibile di poter più facilmente valutare il progresso che l’incubazione subisce. L’aqua comune di fiume, quella di cui si fa uso in ogni casa, serve ottimamente per quasi tutti i pesci che vivono in aqua dolee. Fig. 4. — Interno di uno stabilimento piscicolo pratico e poco costoso. Per regola generale ogni aqua potabile è conveniente per far nascere le uova di pesci. Non è nemmeno necessario di filtrare 1 aqua fangosa : in prova si può citare il fatto seguente: Si dovevano far nascere 45.000 uova di salmoni della California : 1’ aqua nella quale furono posti era stata tolta dall’ Ohio: era fangosa ed aveva una 219 temperatura di 26 centigradi; eppure la nascita ebbe, in due ap- parecchi, completo successo. Con ciò non si vorrebbe dedurre che le aque fangose siano a preferirsi alle «que chiare, ma solamente si vuol constatare che le aque perfettamente chiare non sono proprio di necessità assoluta. La condizione principale è quella di avere una corrente d’ aqua perenne il cui deflusso sia uniforme. Per la nascita delle uova leggere, la pressione non deve essere minore di 500 grammi per centimetro quadrato verso la parte da cui l’aqua sorte, ma una differenza di 100 grammi non avrebbe importanza seria poichè può essere corretta a norma dell’ altezza del tubo centrale del vaso. Per le uova dei salmoni potrebbe bastare una pressione minore di 100 a 150 grammi per centimetro quadrato. Se |’ aqua viene da una sorgente o da un fiume e scorre in abbondanza passando per un serbatoio, si dispongono fe cose in modo che esso serbatoio non sia troppo pieno, purchè esso sia però sempre riempito, nel qual caso il fondo deve essere almeno a due metri al di sopra del grande condotto che alimenta i vasi. (V. fig. 1.) Debbesi curare che nel condotto e nei tubi non vi siano bolle d'aria. Se il serbatoio è molto grande, le bolle che vi entrano as- sieme all’ aqua monteranno alla superficie e spariranno Ma se l’aqua viene a mancare, |’ aria penetra nel condotto. Per rimediare a questo inconveniente si dovra applicarvi un rubinetto con un galleggiante, o più semplicemente un campanello attaccato a un galleggiante che servirà di richiamo. Il volume d’ aqua necessario per la nascita di una certa quantità di uova cangia naturalmente, non soltanto in relazione alla potenzialità ch’ essa abbia di scepportarla, ma anche in relazione alla sua qualita. Per la nascita di uova leggiere occorre adoperare maggiore quantità d’aqua, sopratutto se essa è molto fan- gosa : una parte deve servire a sopportare le uova e l'altra ad asportare il fango. Come calcolo approssimativo si può dire che occorrono 355 ettolitri d’ aqua ogni 24 ore per ogni milione d’ uova di seppia e 180 ettolitri ogni 24 ore per ciascun milione d’ uova di altra specie, Centotrentacinque litri per ora e per vaso farebbero nascere fa- cilmente 25.000 uova di salmoni. Il. Descrizione dell’ apparecchio L'apparecchio è essenzialmente coperto di un vaso di forma cilindrica con fondo emisferico in vetro soffiato e non molato, non dovendo la superficie interna presentare irregolarità, poichè le ine- guaglianze provenienti dal vetro molato impedirebbero la regolare Fio 2. Veduta interna dello Stabilimento piscicolo della città di Debroit nello Stato di Michigan Gli apparecchi sono montati su di un solo piede in luogo di esserlo su tre come lo sono attualmente. nascita delle uova. Una volta l’ apparecchio posava su di un piede rotondo in vetro, ma questa forma fu abbandonata per i guasti che quell’ aggiunta faceva subire alla base del vaso. Questo è munito nella sua parte superiore di una apertura il cui diametro è uguale alla metà dell’ apertura totale ed ha un giro di vite per adattarvi il coperchio. Il vaso sta su tre piedi di— sposti accuratamente in modo che l’asse dell’ apparecchio sia esat- SAI Ra! i tamente verticale. Queste disposizioni sono assolutamente indispensa bili per il buon funzionamento dell’ apparecchio. (Vedi fig. 2.) L'apertura è chiusa con un coperchio in metallo che si avvita sul vetro che è forato da due buchi aventi un diametro- di circa quindici millimetri. Pel foro posto al centro passa un tubo in vetro attraverso al quale l’aqua viene introdotta nel vaso, Pel secorido foro, che è a mezza distanza dall’ orlo, passa un altro tubo attra- verso al quale l’ aqua sorte. Il tubo del centro è inoltre accerchiel- lato al condotto di aqua con una canna di cautciù. Nel foro centrale vi hanno due cerchietti, uno a ciascuna estre- mità, per meglio mantenere il tubo nel mezzo ; questo foro è fissato all’ esterno con un cerchio in rame che si invita su di un anello in cautciù. Quando il cerchio è bene invitato si ha una completa stagnazione, Che se poi, per un qualche leggiero difetto, si produce una fuga, basterà porvi due anelli in cautciù per la chiusura completa. Il foro disposto sul lato è protetto nel im iesimo modo all’ e- sterno, ma non porta che un solo cerchietto e, all’ interno, V apertura del disco è tagliata in isbieco per una ragione che sara spiegata in seguito. Si dispone l'apparato e lo si prepara per il funzionamento co- minciando dal tubo laterale. Bisogna aver cura subito di ammollire questo tubo e di portare l'anello in cautciù sino a 20 centimetri dalla sua estremità, poi, tenendolo verticale, lo si introdurrà con una leggera pressione nella sua posizione; in questo modo |’ a- nello, gi.ando su sè stesso, cade facilmente nella scanelatura pre- parata per riceverlo. Si gira allora il cerchio in rame e si fa ab- bassare e alzare il tubo per assicurarsi che scivoli bene. Se ciò non avviene, si cambierà l’ anello di cautciù con uno più grosso o più sottile E impossibile avere dei tubi di vetro d’ una grossezza asso- lutamente uniforme, e gli anelli di cautciù fatti a mano non sono tutti eguali, cosicchè bisogna provarne diversi prima di riuscita. In ogni caso l’ aqua deve essere il solo lubrificante adoperato. Il tubo di gomma in cautciù, che è unito al tubo di vetro, conduce l’aqua alla sua uscita nel recipiente. Con la quantità d’ uova leggiere corrispondente al contennto del raso, col rubinetto di alimentazione aperto e colla pressione regolata, la corrente che viene così stabilita fa smuovere le uova in un modo tanto regolare che ciascuna arriva a sua volta alla superficie. L'intensità di questo movimenlo può essere regolata senza diminuire la quantità d’° aqua che passa per il vaso, per mezzo del tubo centrale. Divi- dendo leggermente il fondo in rame che la sostiene, questo tubo si può spingere fino a tanto che la sua apertura giunga al fondo del vaso, oppure, al contrario, si può sollevarlo ancora. Più questa apertura sarà vicina al fondo, più il movimento delle uova sarà ra- pido. Questo movimento continuo rassomiglia a quello dell’aqua in ebollizione. Se l appa- recchio funziona bene. le uova morte, una volta giunte alla superficie, non si mescolano più con le vive, ma vi restano formando uno strato distinto. Si regola allora il tubo late— rale facendolo discendere al livello dello strato formato dalle uova morte, che sono esportate dal vaso dalla corrente. Non resteranno nel vaso, dunque, che le uova vive. E per questa ragione che si è tagliato a cono l’a- pertura per la quale entra questo tubo, ciò che permette di farlo muovere al disopra d'una Fio. 3 grande parte della superficie dove si trovano le uova morte. Se questa operazione è bene eseguita è facile di ri- tirare tutte le uova morte, senza perderne una delle vive. Al mo- mento in cui le uova cominciano a nascere, l’aqua dei vasi deve essere condotta in recipienti, I vasi per la nascita sono posti su dette tavole, ma le dimen- sioni e la disposizione di queste tavole sono suscettibili d’ un gran numero di disposizioni Per la seppia ed altre specie, dei grandi a- quari in vetro servono come ricevitori ; sei, otto ed anche dieci vasi possono riversarsi insieme nel medesimo ricevitore. IH Manipolazione dell’ apparecchio per lo schiudimento delle uova leggere L'introduzione delle uova nel vaso si effettua mediante un im- buto piano, il di cui bordo in tela metallica è perforato. Il vaso, ben 283 pulito, è messo su d’un aquario o in un ricettacolo qualunque. L’ imbuto (fig. 5) è chiuso nel vaso in modo che l’ aqua salga il più alto possibile e allora si versano con cura le uova servendosi d'una ciottola, o anche si può servirsi d’ un getto di aqua e farle entrare direttamente dai recipienti che hanno servito a trasportarle. Le uova non devono cadere da molto alto, bisogna aver cura di non farle entrare contemporaneamente nè colle scaglie di pesce, nè con altre materie eterogonee. La presenza di sostanze nel vaso, oltre l’aqua e le uova, impedisce al movimento operatorio di essere fecondo, e sovente ne segue una perdita rilevante. Non esiste una regola assoluta per determinare quale sia la quantità d’uova da mettere in ciascun vaso, perchè le condizioni differiscono con ciascun stabilimento, e cambiano di giorno nella medesima installazione. Per quel che concerne la seppia, non biso- gnerà sorpassare la cifra di 85000 per vaso. Se ) aqua è limpidis- sima e la temperatura bassissima, si può aggiungervene ancora da 5 a 40 mila senza alcun rischio; e se le uova sono in cattivissimo stato si può giungere sino 115000, visto che il movimento sia len- tissimo in principio e che l’aqua «bolle » dolcemente. Dopo una mezz’ ora si puo allora ritirare una grande parte delle uova morte ‘e dare un movimento più sollecito alle uova vive. Le uova di molte specie sono al principio attaccaticcie e, se non si pone attenzione, si uniscono e bisogna separarle Quando le 284 uova sono freschissime bisogna dare all’aqua un movimento rapido» Bisogna anche, in queste condizioni, che il tubo centrale tocchi quasi il tondo del vaso, affinchè le uova non siano battute contro il fondo, e che questo movimento più rapido si possa effettuare senza uno spreco d’aqua. L’operaio esperto può facilmente cono- scere il momento in cui le uova sono completamente separate le un dalle altre e ridurre di conseguenza il movimento, L'autore riconosce che i piscicultori della regione dei « Grandi Laghi » persistono a dire che un vaso aperto è in generale indi- spensabile nella nascita delle uova, ma la pratica ha provato che l'apparecchio è perfettamente capace di fare l’incubaziohe di queste uova in tutte le fasi che esse presentano. Se le uova saranno fre— schissime, la quantità da collocarsi per ciascun vaso sarà di 108000 Quando l’operazione è arrivata alla fase dell’ incubazione si può au- mentare questa quantità a 180000 uova per vaso. In questo modo si avrà non solamente meno vasi da sorvegliare, ma si consumerà anche meno aqua. (Continua) Note - Comunicazioni - Corrispondenze © < PER LA NUOVA LEGGE LAGUNARE. — Gili uffici della Camera esaminarono il disegno di legge per la conservazione della Laguna veneta, nominando commissari Veronese, Miniscalchi, Mol- menti, Romanin Jacour, Bianchi Emilio, ‘Tecchio, Selvatico, Vianello e Tiepolo. * * *% Il R. Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti, preoccupato della grande importanza del buon regime lagunare per la città di Venezia, ha divisato di raccogliere una Commissione di persone, per competenza autorevoli, allo scopo di venire da essa informato in qual modo e con quali mezzi possa promuovere nuove osservazioni ed esperienze che servano allo studio dei problemi relativi alla conservazione della laguna. Questa Commissione è composta dei signori: cav. Giuseppe prof. Veronese, deputato al Parlamento — Conte prof. cav. Manfredo: 4 4 RE ST e TI SA 285 (AS) Bellati — Cav. prof, nob. Enrico Bernardi --- Prof. Giovanni Bor- diga — Cav. prof. Giovanni Antonio Zanon del Reale Istituto, e dei signori comm. ing. Giuseppe Perosini, ispettore del Genio Civile di Venezia — Cav. ing. Alberto Torri, capo del Genio Civile di Vene- zia — Ing. conte cav. Antonio Contin — Cav. ing. Pietro Saccardo. PER IL COMMERCIO DELLE OSTRICHE. — La Gaz- zetta ufficiale ha pubblicato la seguente ordinanza in dala 20 ot- tobre p. p. Il Ministero dell’ Interno di concerto col Ministro della Marina, Visti gli articoli 49 e 50 della legge 22 dicembre 1888 n, 5849; Considerato il pericolo di diffusione dei germi tofogeni mediante l’uso delle ostriche ; Ritenuta la necessità che sia disciplinata con opportune norme l'industria dell’ allevamento e dell’ ingrasso di detti molluschi ; Ordina I. Le concessioni di tratti di mare per impianti, a scopo di in- dustria, di vivai di raccolta e allevamento di ostriche, mitili e simili, saranno date dall’ autorità competente, previo parere favorevole del- autorità sanitaria provinciale. 2. Gl’impianti di cui è parola nell’ art. precedente, e i depo- siti di ostriche, mitili e simili, destinati al commercio, devono farsi in aque non soggette ad alcuna causa diretta ed indiretta d’ inqui- namento. 3. Saranno dai prefetti ordinate delle ispezioni tecniche per ve- rificare le condizioni dagli impianti e depositi attuali. 4. Il Prefetto vieterà 1’ esercizio degli impianti e depositi giu- dicati insalubri, su conforme parere del consiglio provinciale sanitari 0, finchè non sieno rimosse le cause d’ insalubrità. 5. Contro il deereto del Prefetto potranno gli interessati ricorrere al Ministero dell’ Interno entro un mese dal giorno della notifica— ‘zione del decreto stesso. Il Ministro deciderà in modo definitivo sul ricorso, sentito il parere del Consiglio Superiore di Sanità. 6. L’importazione di ostriche, mitili e simili dall’ estero è con- sentita nei soli casi in cui, da apposito certificato dell’autorità con- solare italiana del luogo, risulti che il vivaio o deposito donde la merce proviene, si trovi nelle condizioni prescritte dall’ articolo 2 di questa ordinanza. 286 I contravventori alla presente ordinanza saranno passibili delle pene comminate dall’ articolo 50 della legge sanitaria 22 dicembre 1888 sopra ricordata. La vigilanza sulla esecuzione della presente ordinanza è affidata alle autorità sanitarie provinciali ed. ai fanzionari dipendenti dal Mi- nistro della Mariua. L’ ACIDO FENICO DELLE INDUSTRIE MANIFATTU- RIERE E LA PESCA, — La necessità di conciliare gli inreressi delle industrie manifatturiere con quelli della pesca si fa sempre più sentire. i Il moltiplicarsi degli opifici che impunemente gettano nei corsi di aqua i rifiuti velenosi delle manipolazioni chimiche, mette in serio pericolo l’ industria della pesca che rappresentava una volta, almeno per i rivieraschi, una sicura fonte di guadagno. È necessario quindi constatare seriamente entro quali limiti può essere tollerata l'immissione nelle aque pubbliche di sostanze venefiche o dannose per i pesci come, p. e. l'immissione di acido fenico così x i = dii da LE arditi MAE MP AA ATTO PO E IC abbondantemente usato oggidì in molte fabbriche. L’ Allgemeine Fischerei Zettung (N. 4 — 1899) riporta uno studio del D.r //ehn assistente alla Stazione Biologica per lo studio delle malattie dei pescî, esistente a Monaco. Le esperienze del D.r Plehn provano che 1’ acido fenico (il Fschg:/# dei pescatori tedeschi) ad 1]50,000 è mortale per quasi tutti i pesci; solo l’ anguilla può resistere a una soluzione così concentrata. Anche diluito a 1[100,000 1’ acido. fenico determina degli accidenti molto dannosi; ad I1]I50,000 i pesci ne sono ancora seriamente disturbati. L’ acido fenico agisce a quanto sembra sui pesci come veleno nervoso, ma non esistono ancora seri studi anatomo-patologici che confermino tale ipotesi; ad ogni modo sta il fatto che microscopica- mente non si verifica in causa dell’ acido fenico alcuna lesione, ma solo una stracrdinaria secrezione di muco. Recensioni e Bibliografia LE STRENNE DELL’ ‘ ITALIA MARINARA da a talia Marinara, uno dei periodici meglio redatti che abbiamo in Italia su argomenti marinereschi, pubblica questa sua seconda Strenna. 287 E’ un grosso fascicolo di pag. 32, riccamente illustrato, e nel quale hanno collaborato valentissimi autori. Eccone il sommario : «G. B. Lezzi» : L’ ammiraglio Margarito da Brindisi — « Lorenzo Salazar »: Iprogenitori del Cre — «A Binetti»: L'America prima di Colombo — «Messer Milione»: In Purgatorio, colloquio fra le anime di Persano e di Tegetthoff — « Dottor Lindenbrock »: Indizii precursori dell'uragano — «Nicola Misasi »: Il castello di Corigliano — «Gregorio Gelesnoff» : Sant’ Elena — «Vincenzo della Sala »: Il giornale di bordo dell'ammiraglio Caracciolo — « Dierre » : La piazza di Tolone — «Jack la Bolina»: Due navi leggendarie — «Il Bibliotecario »: Documenti sull’attacco di Tri- poli — «Il capitano Nemo»: Una prova di velocità — L'ammiraglio Margarito Ga Brindisi — Soldato del reggimento R. Equipaggi (1713-1771) — Piano della fortezza e della baia di Gibilterra — Combattimento fra una flotta olandese e un corpo di cavalleria francese — Veduta generale dell’isola di Sant’ E- lena — Indigeni di Sant'Elena — La scala di Giacobbs a Santa Elena — Fac-simi.; di un manoscritto di Sivori, comandante la spedizione di Tripoli — Costa dei dintorni di Tolone — La bat- taglia del Texel, riproduzione a colori del grande quadro di Delort — Carta dei laghi di Lesina e di Varano — Piani della corazzata Italia e dell’arca di Noè — La squadra inturnazionale a Genova per le feste del centenario Colombiano — Gl’ inero- ciatori protetti tipo ApoZlo — Note musicali della Scialoma. E’ una pubblicazione che fa onore al valente direttore dell’ I- talia marinara che silegge volentieri così da augurare che non manchi di venir fuori a suo tempo la terza, la quarta e così via. Abbiamo sott’ occhio la Strenna N. 1 che gentilmente ci fu favorita dalla direzione dell’Italia Marinara e che non è punto in- feriore a questo N. 2. Queste strenne non sono come le solite pub- blicazioni d'occasione che, passato il momento che le ha fatta uscire, non interessano più; si leggono sempre col più vivo interesse per la varietà degli argomenti ed il valore degli autori. Diamo il sommario anche di questa strenna N. 1 che, come la più recente, è posta in vendita ad un prezzo veramente minimo, vista la ricchezza del testo e delle incisioni, alcune delle quali sono anche colorate. 288 TESTO : »- dal 1. Novembre 1899 ” Partenze da Napoli per A) PROCIDA - Ischia, Casamicciola, ogui giorno (imbarco Immacolatella). ore 14,00 B) PBOCIDA, Ischia, Forio, Santo Stefano, Ventotene e Ponza ogni Lunedì e Giovedì (imbarco Immacolatella) |. : » 8.00 C) VICO, Eque (sul parallelo) Meta, Cassano, Sorrento, Massa, "Capri ogni giorno (imbarco Immacolatella) . ; » 41415 D) SORRENTO e Capri ogni giorno di bel tempo i Shi, S. Cicli, » 9,00 _E) CILENTO e Calabria ogni Lunedì toccando Camerota, Scario, Sapri, Scalea, Diamante, Belvedere, Cetraro, Fuscaldo, Paola Amantea, S. Eufemia e Pizzo - : . , ; È ; ia» 49,00 Kriitorni per Napoli da A) CASAMICCIOLA toccando Ischia e Procida ogni giorno. È » 6.00 7B) PONZA toccando Ventotene, Santo Stefano, Forio, Ischia e Procida ogni Martedi e Venerdì È » 6.30 C) CAPRI toccando Massa, Sorrento, Cassano , Met, Eque (sul parallelo) Le Vico ogni giorno. 3 è : À sa 00 DD) CAPRI toccando Sorrento nello Lo giorno. » 14.30 E) PIZZO toccando tutti gli altri punti di Calabria e Cilento ogni iui » 7.00 i N. B. — All’Immacolatella per le Linee A e C l’imbarco è gratuito a mezzo di: A un ponte. Per bighetti e schiarimenti rivolgersi alle Agenzie della Società stabilite sopra ogni scalo a di partenza, ed all’Ufficio principale in Napoli casa propria presso l’Immacolatella. PUBBLICITÀ LAGUNARE Casa encomiata dal R. Governo e dalle Camere di Commercio Premiata alle Esposizioni: A72/azz0 1894 - Zorzno 1898 - Genova 1899 SEDE DI VENEZIA Rappresentanze Generali: ROMA. - Ditta Eletante e C.0 TORINO - G., Biancotti e C.0 PALERMO - Fratelli Gondrand FIRENZE - Hun:bert Henry MALTA - Iosehp Howart TUNISIA - Vittorio Castelli PARIGI - Cav. Uff. A. Rubini BRUXELLES - Salvatore Piroddi MILANO - Agen. propria, Via pesce 2 NA POLI - Filiale propria, Via Chiaia 54 Concessionaria esclusiva della diffusione e Pubblicità, dell’Indicatore Postale Telegrafico del Regno d’Italia (decreto 30 Giugno 1899) Prenotazioni e informazioni presso tutti gli Uffici Postali e Telegrafict del Regno. ALCUNE: ESCLUSIVERA Indicatori Ufficiali Navigazione Generale Italiana — Adria — Lloya Austriaco — Lago di Garda — Lago Maggiore — Navigazione Napoletana a vapore — Società Veneta Lagunare — Stabilimento Lido — Tramway Lido — Stabilimento Eldorado Lucia Napoli — Bagni Bernini e Popolari Roma — Calendario d’ Oro dell’ Isti- tuto Araldico Italiano — Guida Mangiarotti di Venezia, Pro- vincia e Veneto — Neptunia ecc. ecc. ©" 15 DICEMBRE 1899 RIVISTA ITALIANA DI PESCA ED AQUICULTURA MERPENA = PERU VIALE —MRACUSTRE Premiata con medaglia d’oro ALL'ESPOSIZIONE DI MILANO 1894 ED ALL’ESPOSIZIONE DI TORINO 1898 Fondata e diretta dal Dott. D. LEVI- MORENOS Segretario di Redazione: MAMERTO CAMUFFO ORGANO delle Società Regionali di Pesca ed Aquicultura e delle Cooperative di Lavoro e Produzione tra pescatori mitato Filonantico e Peschereccio -— Famiglia Cooperativa tra Pescatori di Burano — Cooperativa di Lavoro tra Pescatori di Venezia — Società anonima Cooperativa tra Pescatori dei fiumi e laghi Mantovani — Cooperativa di pro- duzione Aquicola. SOMMARIO Thorndile Nourse — I metodi più recenti per l’incubazione delle uova di pesci per mezzo dell’ «Universal Hachting Jar», (Continuazione e fine). G.-. B. Voltolina — La Laguna di Venezia, Note — Comunicazioni — Corrispondenze G. B. Voltolina — La pesca nelle valli del Veneto Estuario. A. B. — La pesca nelle valli di Comacchio. EKèed. — Proroga del divieto di pesca con le reti a straseico. >» — Il trasporto delle ostriche nella Germania al tempo degli antichi Romani. » — La fotografia sottomarina. Recensioni e Bibliografia « La Rassegna » Rivista di Marina mercantile e di Pesca. « Il Messaggero Veneto » ===: fr *-_ YI iiIiIIMNP*‘_È—)miIOOO: DIREZIONE ED AMMINISTRAZIONE DELLA « NEPTUNIA » S. STEFANO 2805 — VENEZIA Prezzo d’ abbonamento annuo ’ alla Neptunia sola L. 1522 — coi supplementi L. 20 Gli abbonamenti decorrono sempre dal Gennaio e quando non sono disdetti s’ intendono tacitamente rinnovati. INSERZIONI : Concessionaria Esclusiva Premiata Pubblicità Lagunare -in Venezia Rappresentanze Generali: Roma, Torino, Palermo, Firenze, Malta, Tunisi, Parigi, Bruxelles Milano, Agenzia propria - Napoli, Filiale propria er ————___________________________]pm»:=-«AFpo+»oOG)"eO&- Vedi Copertine interne!! orari i @* CONSULTORIO NL MEDICO-CHIRURGO È yN aperto dalle 7 alle 12:e dalle 16 alle 19 $ Via Porta Nolana 28 p. 2 NAPOLI 3 Lo sviluppo continuo e costante delle malattie genito- urinarie, catarro uterino, flussi bianchi, blenorragia, goccette, restringimento uretrale, catarro in vescica, , neurastenia, diabete, impotenza, sterilità, anemia e ma- lattie infettive del sangue e della pelle affligge la società per le continue sofferenze ed anche per le non lievi difficoltà 3 eUNQUISTE DELLA ly i DELLE SPERO applicate t 4 ALLA TERAPIA MODERNA +1 Di... b: PRESSO IL PROFES “CARA URSUMANDO ANIEL dalle 7 del mattino alle 7 di Via Porta Nolana 28 p: 2. 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Ed So GRAN Meravigliosi rimedi per guarire in pochi giorni il re ci incoraggia a diffondere l’uso delle nostre rinomate sp È {|} stringimento uretrale, la goccetta militare e malattie affin cialità, le quali da un lato assicurano la perfetta guari- S | gione ridonando forza, vigore e salute, dall altro non al- % terano l'organismo umano, nè arrecano alcun fastidio. Tutte le corrispondenze vengono NAPOLI Vida «Porta ‘Notana: 28 pi. Moltissimi specifici importanti per mali segreti. Metodi curativi semplici e comodi. Correnti elettriche a prezzi da convenirsi. dirette al Prof. Ursumando Aniello NAPOLI atti Resina | FABBRICA MERCI DI METALLO BERNDORET ARTHUR KRUPP_ Filiale di Mila n0, SI e Ca k FORNITURE o) SPECIALITÀ per Alberghi, Ristoranti, Caffè Articoli Casalinghi FILIALI: LONDRA = BIRMINGAM = PARIGI = BERLINO = MOSCA VIENNA = BUDAPEST = PRAGA La Fabbrica Merci di Metallo di Berndorf, fondata nel 1843, occupa attualmente oltre 3000 operai, adibiti per la maggior parte nelle officine per la fabbricazione di posazerie ed 09- getti diversi d’ Alpacca argentato, la migliore e più solida lega di Nichel (come venne ormai unanimemente etnesotuto), rivestita d’uno spesso strato d’argento puro. La potenzialità produt- trice dello stabilimento di Berndorf è sufficientemente dimostrata, dalla fabbricazione annua di 112 Milione dozzine di posateria, senza tener conto degli innumerevoli altri articoli d’ argen- teria le batterie da cucina in Nichel puro, la fabbricazione dei dischi in Nichel per la conia- zione delle monete, le lamine e bandelle per le cartuccie e proiettili da fucile e da cannone, le lastre, lamiere, spranghe, verghe, filo, sagome, ecc. in ogni spessore e qualità di metallo. i si DEPOSITO IN VENEZIA : G. GAIDANO - Ponte del Lovo MAR 16 1900 NEPIUNIA ANNO XIV 23 15 DICEMBRE 1899 I metodi più recenti per l'incubazione delle nova di pesci per mezzo dell’, Universal Hachtino Jar” (Cont. e fine, v. fasc. prec.) rr @® + && _ __ Determinata la quantità d’ uova messa nel vaso, si pone questo nella posizione definitiva sul tavolo e lo si assicura: ma prima di assicurarlo, bisogna accertarsi che i due tubi in vetro scivolino senza stento nei loro incastri e che gli anelli in cautciù e il cerchio in rame siano nella loro vera posizione. Se i tubi sono uniti, si può rimediarvi permettendo all’ aqua di colare atttorno le viti. Si chiude allora il vaso e si apre il rubicetto con rapidità chiudendolo poi subito. Questa manovra è destinata a fare uscire l’ aria per il tubo di distaccamento, perchè quest’ aria, penetrando nell’aqua, potrebbe produrre l’ uscita di un grande numero di uova. Quando l’aria è completamente uscita, bisogna chiudere il vaso. Allorquando si apre il rubinetto per la seconda volta, il movimento dell’aqua non si stabilisce immediatamente d’ una maniera soddi- sfacente, bisogna sorvegliare il vaso sino a tanto che sia stabilito un movimento regolare. Se le uova sono rimaste 15 o 20 minuti nel vaso,: per un motivo qualunque, prima che il rubinetto sia stato a- perto, non si prestano immediatamente al movimento di « ebulli- zione ». Ma se si apre e chiude energicamente il rubinetto, la cor- rente forzerà la massa a disgregarsi. Il sorvegliante non deve mai abbandonare il vaso, prima che |’ « ebullizione » abbia preso un mo- vimento regolare. Il grado o Y intensità di questo movimento cambierà non so- lamente con l’ età e la condizione delle uova, ma anche secondo la natura dell’aqua adoperata. Se l aqua è fangosa, il movimento dev’ essere rapido per impedire al fango di deporsi o sulle uova 0 290 sul fondo del vaso. Se Vl aqua è limpida, il miglior movimento sarà quello che conduce alla superficie le uova morte. Quando la nascita avrà fatto dei progressi per l’ uscita in parte delle uova, la resistenza alla corrente sarà minore e si diminuirà allora la forza dell’ aqua chiudendo un poco il rubinetto o innalzando il tubo centrale. Si deve, infatti, diminuire il movimento quando la nascita comincia, al- trimenti le conchiglie sarebbero condotte nel recipiente insieme ai pesciolini, e, siccome esse sono leggerissime, sarebbero condotte con- tro lo staccio del recipiente che sarebbe presto interrotto e delle grandi perdite e dei quasti potrebbero seguire. AI momento d’ una considerevole nascita il movimento deve essere dolcissimo, come un invito agli allevati di nuotare per uscire dal tubo laterale, lasciando dietro le loro conchiglie. La nascita delle uova sanissime, che rice- vono direttamente un raggio di sole brillante, è così rapida che gli sforzi di tutti questi nuovi nati, sono sufficienti per stabilire una cor- rente forte e capace d'’ attirare, malgrado tutto, delle conchiglie nel ricevitore È difficile d’ impedire questo inconveniente, ma si può attenuarlo, facendo in modo che il raggio solare cada a lato dei vasi. Nelle condizioni normali le conchiglie formano un. deposito al disopra delle uova che continuano a lavorare. Allorquando esse di- vengono ingombranti, si fa discendere il tubo di uscita fino al loro livello, e la corrente le esporta. È meglio effettuare questa uscita di uova morte e conchiglie da più vasi in un tempo e di racco- gliere tutti questi rimasugli in un solo bacino; si può allora con un grande cucchiaio trasportare nuovamente nel vaso tutti i pesci vivi fuggiti contemporaneamente dal vaso. Verso la fine dell’incubazione si osserverà che vi sono delle uova che stentano a nascere. Queste uova devono essere versate in un bacino piano con una piccola quantità d’ aqua ed esposte ad un sole caldo e brillante. Il bacino dev’ essere in ottimo stato, pulitis- simo e lucentissimo. È meglio non mettere più di 500 uova in un bacino di 12 litri. Dopo 5 o 10 minuti, secondo la fase in cui si trovano le uova e l’ intensità del sole, saranno tutte nate e po- tranno essere messe nel ricevitore con il cucchiaione. Alcune volte, durante l’ incubazione, diviene necessario di so— spendere le operazioni durante qualche istante, sia perchè il tubo del rubinetto è usato e la corrente d’aqua conduce delle bolle Ap 291 d’aria, delle parti di fango, della ruggine o del sudiciume qualunque, sia perchè un pesciolino ha otturato il canale di alimentazione, 0 perchè si desidera trasportare il vaso altrove. Bisogna allora aver cura, quando il tubo in cautciù è distaccato dal rubinetto o dal tubo d’ alimentazione, che questo non cada troppo basso per danneggiare le uova del vaso, e quando sì desidera ristabilire la corrente biso- gna ricominciare a cacciare l’aria dal tubo di vetro prima di ria— prire il rubinetto. Per fare questa operazione senza svitare il co- perchio, si alzano i due tubi sino al coperchio, si apre molto il rubi- netto affinchè l’aria rinchiusa nel tubo del centro possa uscire pas- sando al disopra delle uova. Quando tutta l’ aria è uscita, si chiude il rubinetto, si fa nuovamente discendere il tubo centrale a suo posto e si apre nuovamente il rubinetto. Una fettuccia finissima, larga tanto da poter facilmente entrare nel vaso, attaccata a un manico più lungo che l’ altezza di questo, è comodissima per ritirare le particelle di materie eterogenee che, malgrado tulte le precauzioni, resteranno fra le uova. ING Manipolazione dell’ apparecchic per la nascita delle uova In pratica vi è poca differenza nel lavorare le differenti varietà d’ uova di salmone o di trota. Col termine « uova » noi designiamo tutte le uova di salmone o di trota. All’ arrivo delle uova allo stabilimento di nascita, bisogna imme- diatamente prendere la loro temperatura. A questo scopo s’ introduce il termometro in ciascun pacco d’ uova, se lo estrae circa 20 minuti dopo, e si nota allora la temperatura. Se vi è una differenza mag- giore di 45 gradi centigradi tra la temperatura delle uova e quelle doll’aqua destinata alla loro nascita, bisogna abbandonare questo pacco fino a quando le due temperature siano quasi eguali. Se |’ imballo delle uova è gelato, si può inaffiare o sommergere nell’ aqua fred- da, a una temperatura di zero gradi circa. Prendendo le precauzioni per avvicinare le due temperature s’ impedisce la « scossa » che un troppo vivo cambiamento produrrebbe sulle uova. Se le uova sono imballate con cotone o flanella, e sono coperte con mussolina e della mussola, si può facilmente toglierle col mezzo d’ un fino getto d’ aqua. Se al contrario le uova non sono separate che per uno strato di mussola tra la mussolina, bisogna alzare la 292 mussolina per le quattro cime e versare le uova nell’ aqua. Si riti- rano allora con le dita o con una pinzetta tutte le mater e estranee e si sciacquano le uova con cura. Le uova morte sono generalmente bianche, tuttavia tutte le uova bianche non sono morte. Nel dubbio non si deve ritirarne alcuna, senza essere certi del loro stato at- tuale. Se le uova sono veramente morte, una volta poste nell’ appa- rato si porteranno alla superficie. Gli accessori di cui ci si serve per scegliere le uova nell’ ap- parato sono i seguevti: un bacino di stagno, sia bislungo che qua- drato e profondo 10 cm. che si ri-mpie d’aqua, e nella quale gal- leggia un vassoio di legno con un fondo in tela metallica : delle pin- zette, preferibilmente in legno anzichè in metallo ; div rse piume di tacchino e una fettuccia finissima (scaff-net). Le maglie della tela metallica devono avere 2 172 cm. di lunghezza e 172 cm. di lar- ghezza. La fettuccia può essere fatta dalla mussolina, come la fettuc- cia di cui abbiamo innanzi parlato. Con questa fettuccia si trasporta una parte delle uova nel vas- soio galleggiante. Si dà a quest ultimo un lieve movimento, tutti i rottami cadono a traverso la tela, si tolgono !e uova morte con le pinzette e si continua a trasportare le uova e a togliere le morte sino a tanto che il vassoio sia riempito. Si possono allora contare le uova e versarle nell’ apparato. Si continuerà questa operazione sino a che ciascun apparato sia pieno per due terzi e si calcolerà facilmente la quantità esatta versata. Risultati straordinari si sono ottenuti colle uova di salmone dell’ Atlantico riempiendo i vasi sino ai tre quarti. Con uova pesanti il movimento di ebollizioue non è nè neces- sario nè desiderabile. Si mette nell’ apparato quasi la medesima quantità delle leggiere, forse un po’ meno, e si può avere una pres- sione leggiera. Giacchè non si da a queste uova il movimento d’ e- bollizione, non vi è necessità di separare e di estrarre le morte. Per togliere le morte, bisogna smontare l’ apparato, versare le uova nel vassoio, e estrarre le morte con le pinzette. Questa piccola noia è largamente compensata, perchè in questo apparato le uova non hanno bisogno d’ essere visitate durante alcuni giorni, Ciascun uovo è così accuratamente ricoperto per l involucro d’ aqua che cambia costan- temente, che resta sano assai più lungamente che negli apparati dove non s’ impiegano che delle correnti d’ aqua orizzontali. Se | aqua MO I È E TO PASTA PGE ABIO PARERE I SPERA SRP RTRT REI SNO AO PAPERE SOT Vira - 293 diviene torbida, ciò che succede anche nei migliori stabilimenti, le uova esposte alla corrente orizzontale si trovano sempre: esposte al pericolo costante d° asfissia, per i depositi dei sedimenti. Nell’ appa- recchio, la corrente passa dal basso in alto e tutti i sedimenti si depongono sul lato superiore dell’ uovo La gravità impedisce che qualunque deposito sia fatto sul lato inferiore, cosicchè I’ uovo pre- senta sempre una superficie netta all’ aqua che entra. Il lasso di tempo che deve trascorrere tra le scelte anche con una temperatura uniforme, varia ed è anche qui che il sorvegliante deve essere guidato dalla sua intelligenza e dalla sua pratica. Ogni volta che sembra necessario, le uova possono essere la- vate senza aprire il vaso. Bisogna allora prenderlo con le due mani, in alto e in basso, e alzarlo dal tavolo, dondolarlo fortemente affinchè i lati formino un doppio cono, di cui il centro del vaso sarà il ver- tice; bisogna aver cura che in questo movimento le uova non sal- gano troppo alte poichè escono altrimenti per il tubo d’ uscita. Le uova girando su se stesse, si sbarazzeranno facilmente dal sedimento, che se ne va facilmente per il tubo. Questa operazione netta completamente le uova, e, se essa è ripetuta saviamente, im- pedisce ogni danno di asfissia causato dal deposito di sedimenti. . Quando gli allevati cominciano ad uscire dall’ uovo, il vaso deve essere aperto più di sovente, le uova morte levate e i pesciolini trasferiti nei bacini d’ allevamento. Le uova devono essere adesso maneggiate con grandi cautele. Malgrado la durata relativa delle uova di salmone e di trota, e benchè queste uova sopportino delle scosse violenti a certe epoche, quando giungono presso a schiudersi, di- vengono tenerissime e il danno di romp're prematuramente la con- chiglia è dei più grandi. Bisogna versare le uova con cautela in un bacino quasi pieno d’ aqua, con il filetto si muove l’ aqua legger- mente, e quando Je conchiglie montano alla superficie, si schiumano. Quando tutte le nova avranno subito questo trattamento se ne tra- sporta una parte sul vassoio in legno di cui abbiamo gia parlato e si tolgouo le morte. Si può allora con una piuma rimuovere cauta mente le uova vive, e i pesciolini cadranno nel bacino da dove sì poiranno trasferire nei bacini. Gli esperimenti che io ho avuto il privilegio di fare, durante l’ estate del 1897 al laboratorio marittimo del Museo di Parigi, 294 in grazia alla cortesia e benevolenza del signor Edmondo Pe - rier, memhro dell’ Istituto, e direttore di questo Stabilimento, mi hanno convinto che questo apparecchio può dare eccellenti risul- tati con l’aqua di mare. I miei assaggi mi hanno condotto alla cor vinzione che sulle uova del gambero marino l’ incubazione è riu scita con la medesima precisione, come si fosse trattato d’ uova di salmonidi. Ogni corrispondenza vertente l’ apparecchio « Universel » dovrà essere indirizzata al signor M. Thorndike-Nourse, alle cure dei si- gnor Stevens et Son, 2, Austin Fiars, E. C Londres. » r&b: La Laguna di Venezia Fu stampato nel fascicolo II. (Marzo-Aprile 1898) e nel fasci- colo di Aprile 1899 degli Annali della Società degli Ingegneri ed Architetti un’ importante memoria « La Laguna di Venezia » del- l'ing. Antonio co. Contin di Castelseprio. Questo egregio quanto va- lente Ingegnere fa delle aque del Veneto Estuario un’esatta e chiara descrizione, che meglio potrebbe chiamarsi una fotografia delle con- dizioni idrauliche e geologiche, con quella competenza che gli è do- vuta in causa degli uffici che ha onorificamente coperti, delle molte e varie sue pubblicazioni e di quell'amore per la nostra cara Ve- nezia, amore che serve d’eccitamento allo studio profondo, severo dei nostri più grandi problemi. Non è tralasciata neppure la parte storica legislativa. Peccato che quest'uomo, che fu nientemeno che uno dei progettisti del nuovo Porto di Lido, sia stato lasciato troppo in disparte in momento di gravi risoluzioni, non esclusa quella della formazione della nuova legge lagunare, mentre altre persone, dimenticate fino ad ieri nell’obblio del tempo e del nu- mero, si sono eretti ad infallibili ed eminenti idraulici lagunari. Forse, se nella costruzioue della Diga del Lido si fossero eseguiti più da vicino i dettagli del progettista, forse ora non ci sarebbero da lamentare difetti ed ostacoli che possono essere insormontabili per l avvenire, e le gravi, lunghe liti fra l’ Impresa ed. il Governo. Con criterio esatto, sereno ed imparziale egli vuole per il mi- glioramento dei porti e delle lagune che sieno limitati e rego'ati gli scoli delle aque dolci, che non sieno costruite più sacche, che 295 le materie d’espurgo sieno trasportate in mare o fuori della con- terminazione lagunare, come in altra, epoca fece la Repubblica .di Venezia, che sieno fatte delle escavazioni che valgano ad ac- quistare alla laguna viva gran parte della morta, che sia soppressa la salina di S. Felice, che sieno vincolate le valli come lo furono per l’addietro senza esagerazione per l’unico ed esclusivo scopo dell’integrità lagunare. Come si vede, l’eminente ingegnere esige sia chiamato a contributo, ove occorra nella sopportazione degli oneri per l’incolumità lagunare, tutti coloro che da essa ritrag- gono in qualche modo un profitto o che possono danneggiarla. Qui sarebbe stato necessario che egli non avesse lasciato indeter- minati i vincoli da mettersi alle valli. Un obbligo ad es. per tutte le valli, senza distinzione di sorta, di avere una determinata aper- tura di flusso e riflusso in relazione alla loro estensione, avrebbe risolto con una formula concreta, con vantaggio della pesca, del- l'igiene e dell'integrità lagunare, tutta la grossa questione. Che se tutti questi provvedimenti, egli dice, non bastassero a dare alla corrente di riflusso la necessaria vigoria, perchè essa possa mantenere profondo il canale fra le dighe e spingere al largo le sabbie incessantemente gettatevi dalle burrasche di Greco Levante, si dovrebbe ricorrere all'estremo espediente, che la cessata Direzione Generale delle pubbliche costruzioni stava elaborando onde proporlo al Ministero, e che io aggiungo era pur opinione dell’ ing. Colbertaldo, distinto, ed illustre ingegnere, onore del R. Ufficio del Genio civile, che il Governo si renda padrone assoluto delle più dannose valli chiuse o semichiuse verso giusta indennità ai pro- prietarii. Questa idea fu da molti avversata, ma davvero non fu fino ad ora discussa quanto sarebbe stato necessario. Tutti sanno che le valli sono fondi indivisibili che danno luogo nelle succes- sioni a facili litigi fra comproprietari per la loro estensione e qualità, per la loro impossibile divisione naturale e che in breve volger di tempo sono messe all’asta pubblica. Nella sola laguna di Treporti, quella nella quale occorre per la sistemazione del Porto una maggiore attività lagunare, in un breve periodo di venti anni 2 valli furono messe all’asta per una complessiva esten- sione di Ettari 2600 per un valore di 2380 mila lire. Dico 2600 sopra la completa estensione di valli in quella laguna di Ett. 6600. Non parlo della laguna di S. Marco ove non ci sono valli, nè di quella di Malamoco ove l’attuosità lagunare è arrivata a tal punto da dover esserne alcune abbandonate dai proprietari stessi. Non so se le valli che furono messe all’asta sarebbero state nel 296 sito migliore per ottener dei vantaggi straordinarii. E certo però che la risoluzione di un tale concetto sarebbe assai desiderata per la libera espansione delia marea. Con l'acquisto forse di una sola di esse sì sarebbe risparmiato una quantità di denaro, per commis- sioni, sottocommissioni, sopraluoghi, diarie viaggi per modo che l’Erario avrebbe oggi tutti quei vantaggi che si ripromette da una legge che vuol far pagare al alcuni soltanto gli oneri del- l'incolumità lagunare. G. B. VOL'TOLINA Note - Comunicazioni - Corrispondenze LA PESCA NELLE VALLI DEL VENETO ESTUARIO Ciò che avevamo preveduto nella corrispondenza stampata in questa rivista del 15 Novembre, purtroppo si è verificato. Quasi tutte le valli coll’ ultimo scuro di luna pescarono delle anguille fem- menali, ma la quantità non fu tale da raggiungere la desiderata media annuale. Si può calcolare che solo 3J4 della quantità media sia stata catturata. Né ora c'e probabilità che possa esser fatta un’ ulteriore pesca di qualche importanza, perchè le bufere eccezionali dei giorni 7,9, 9, 12 corrente mese hanno prodotto un tale squilibrio atmo- sferico che ha fermato questi strani abitatori delle aque nel loro viaggio al mare. I pescatori dicono che i Bisatti si sono puntati nè più si muo- vono se non passato completamente il pericolo del gelo. Una mo- mentanea temperatura più mite od un sciroccale non sono sufficienti a smuoverli dal situ ove si sono rifugiati. Il vento fu così gagliardo ed insistente per diversi giorni che produsse un brusco abbassa— mento di temperatura da sospendere quasi istantaneamente la pesca. Per convincersi basti sapere che non solo in alcune valli mori- rono le anguille che si erano la notte impigliate nelle reti, ma anche quelle che erano già state pescate. In qualche località ne mori- rono perfino da 20 a 30 quintali. Alla diminuzione della quantità biso- gna anche aggiungere quella del prezzo delle anguille morte; queste, sul mercato, valgono la metà delle vive. Per le valli semiarginate questo genere di pesca sì può dire terminato. Solo le valli arginate potranno coi sîroccali? di febbrajo e marzo aggiungere qualche piccola quantità, ma non potranno però in o, o } f 7 REA PSR, TAI 13 TIRA SESSO) A i i To TRE bdiiedeniate. 297 nessun caso raggiungere la media annuale. Per questa circostanza i negozianti vanno a gara per procurarsi, quanto più possono, an- guille vive delle poche disponibili, ed è da prevedersi che per Natale il prezzo di esse sara esageratissimo. E ciò per il pesce nero, come lo chiamano i Napoletani. Quanto al pesce bianco, le brine e le magre d’ aqua della se- conda metà del mese scorso facilitarono la pesca a tratta nelle valli, per modo che fu venduta una grande quantità di cefali (mugi! sa- liens, muqil capito, mugil chelo, mugil cephalus), Nel mercato il prezzo diminuì fino a 45 lire al quintale. La mortalità quindi causata dalle bufere di questi mesi deve esser stata relativa in specialità per le orade delle quali era stata fatta una semina assai meschina. Il gelo e l'abbassamento di temperatura di questi giorni, furono così forti che moltissime valli si sono completamente agghiacciate. Fortunate quelle località dove, prima della caduta della neve, sì è formato il ghiac- cio il quale, in queste, servira di difesa al pesce piuttosto che esserne di causa di morte. Il ritardo della pesca, la mancante quantità di anguille, la di- minuzione del prezzo sui mercato di consumo, la mortalità delle an- guille e del pesce bianco, cagionata dalle bufere e nevicate di questo mese, hanno danneggiato moltissimo i proprietari e gli affittuali delle valli del nostro Estuario, per modo che ricorderanno in via eccezionale la pesca dell’ anno 1899. G. B. VoLToLINA LA PESCA NELLE VALLI DI COMACCHIO. — (Ci co- municano da Comacchio in data 7 corr. : Dall’ inizio della pesca autunnale al 5 Dicembre corr, si pe- scarono : Anguille . . . . Kg. 180.000 Centa RS080:00 Niequadeles- => =" » <8447.000 fol I SO N 250 La jattura che ha sinora colpito queste valli trova la sua causa nella causa stessa che ha impedito alla maggior parte delle valli del- I’ Estuario Adriatico di raggiungere la cifra delle rispettive pesche normali: la mancanza assoluta di propizie vicende climatologiche. Dominando tuttora il piccolo gradiente, i venti sono deboli e la temperatura oscilla perciò su quote relativamente alte. Il periodo d’ Ibernazione delle anguille non è dunque per anco cominciato. 298 Epperò non devono ritenersi improbabili ancora soddisfacenti risul- tati nel prossimo scuro, qualora, s’ intende, abbiano a verificarsi sta- gioni favorevoli. Quod est in volis. ASBI PROROGA DEL DIVIETO DI PESCA CON LE RETI A STRASCICO. — Il Governo, dando ragione al voto espresso dal Congresso di Pesca tenutosi a Venezia nello scorso settembre, ha mandato una ordinanza con la quale viene prorogato a tutto il mese di gennaio del 1900 la durata del divieto di pesca con le reti ed altri apparecchi a strascico, tirati da galleggianti, su qualsiasi punto della costa del lido. VARIETÀ IL TRASPORTO DELLE OSTRICHE NELLA GER= MANIA AL TEMPO : DEGLI ANTICHI ROMANI, — Nella Saalburg, l’antica fortezza romana del Tauno presso Hamburgo, dove si stanno facendo scavi e ricostruzioni, vennero recentemente trovate, assieme ad ossicini di pollo e di selvaggina, anche grandi quantità di gusci d’ostrica. Sorge quindi la questione del come i romani poterono trasportare ostriche viventi da Taranto, dal Lucrino o dalle altre aque italiane sino al Tauno nell’alta Germania. Probabilmente le ricevevano in bariletti di legno, dei quali furono anche trovati dei frantumi. Ora, mentre alcuni scienziati constatano che questi frantumi sono di legni italiani, altri pretendono riconoscere, dai gusci delle ostriche, che queste erano di provenienza britanna! Certo, ad ogni modo, è che, venissero da Taranto o dalla Britannia, ai soldati romani, in queste loro lontane spedizioni, non mancava — a grande onore del loro servizio proviande — neppure le ostriche ! LA FOTOGRAFIA SOTTOMARINA, — Qualche gior- nale ha fatto menzione di esperimenti di fotografia sottomarina dando la notizia che il non facile problema sarebbe stato risolto da un capitano brasiliano. Egli avrebbe applicato una lampada elettrica sull’elmo da palombaro e così sarebbe riuscito a procu- rarsi la luce necessaria per fotografare a 3 metri di distanza. Stimiamo opportuno far conoscere ai nostri lettori a chi ve- ramente debba attribuirsi il vanto di aver trionfato delle varie difficoltà inerenti alla fotografia sottomarina, oltre a quella re- lativamente minore di procurarsi la luce. Il primo che, dopo 299 lunghi studi e ripetuti tentativi, riuscì a ottenere dei risultati in tale mezzo importantissimo di esplorazione del fondo del mare, fu il Prof. Luigi Boutan dottore in scienze della Università di Parigi, noto per diversi studi sui gasteropodi e sui rettili e per importanti missioni scientifiche da lui compiute nel Mar Rosso e in Australia. Adibito al Laboratorio governativo Arago a Banyuls sur mer, il Boutan si famigliarizzò coll’ uso dell'apparecchio da palombaro col quale scendeva frequentemente nel fondo del mare; così s'in- vogliò a studiare il modo di potere, a mezzo della fotografia, ri- trarne e conservarne una duratura e chiara immagine, non es- sendo in alcun modo possibile qualsiasi disegno o schizzo sot t' aqua. Fece diversi tentativi adoperando maggior tempo di po- sa e lastre sensibili isocromatiche, ma non ottenne che immagi- ni annebbiate e oscure. Già disperava di pervenire a pratici risultati, quando gli venne in mente di operare interponendo fra l’ oggetto da fotogra- fave e l'obbiettivo, dei vetri colorati, come aveva veduto fare con ottimo risultato nella fotografia all’ aria libera in certi casi, ad esempio per la riproduzione di folti fogliami. Con tale mezzo, ed esperimentato come il bleu perfettamente omogeneo fosse il co- lore più opportuno per il suo scop»), potè ottenere una serie di negative con grande distacco delle singole immagini e notevole delicatezza di dettaglio. Egli riuscì anche a determinare diverse condizioni per le operazioni fotografiche, condizioni che quì sa- rebbe troppo lungo esporre. Recensioni e Bibliografia LA RIVISTA — RASSEGNA DI MARINA MERCAN- TILE E DI PESCA che da 16 anni si pubblicava a Trieste, di- retta dal prof. Avv. Achille Gennari, che ne era il fondatore ed il proprietario, coì nuovo anno si trasforma ed uscirà col titolo : La Rivista — Rassegna Marittima. La nuova rivista, o la vecchia così strasformata, curerà gli interessi in generale della Marina mercantile ed in special modo quelli degli ufficiali e macchinisti della marina mercantile Austro- 300 Ungarica. Della pesca non si farà più cenno, e ce ne dispiace perchè la vecchia Rassegna del prof. Gennari, colla quale la Neptunia ebbe sempre cordiale corrispondenza, portava spesso dei buoni articoli di pesca. Ad ogni molo auguri alla nuova di- rezione. IL MESSAGGERO VENETO, è un nuovo giornale setti- manale che si pubblicherà a Milano, come Cronaca del Veneto e della Colonia Veneta di Milano, colonia che conta ben 56000 persone. A dirigere il nuovo giornale, che sarà l’ organo ufficiale della Società di Mutuo Soccorso fra veneti residenti a Milaao, venne chiamato il signor A. Zennaro il nostro valente collaboratore milanese. Il Messaggero Veneto non si occuperà di questioni politiche o religiose, ma sarà un giornale d’indole essenzialmente economica. Ed essendo diretto da un chioggio:to, della città sua e delle gente di mare amantissimo, auguriamo che il Messaggero ricordi che fra gli interessi economici del Veneto più importanti dovrebbero considerarsi quelli della pesca e piscicultura marina. Direttore e Proprietario responsabiie Dott. D. Levi-Morenos Ai Gosso in Ghioggia Albergo Ristoratore Caffè e Birraria con Giardino VIA VITTORIO EMANUH!LE VELLA A ANANAS AAT ANT AN ASA ASTI È HOTEL D'ITALIE BAUER ; é | ‘0 Restaurant I Bater- Grinvald | ’ i GIUI.IO GRUNWALD Senior, Proprietario 0 RR RE O FINO NAZ PL vata 1699 = Tp Nole AI Tip. Nodari ) È vi È x n È; È "4 4 sii \ ast sinti i ito ittici e O — BAGNI BERNINI È Istituto Idro- ro- Slettroterapico STTTITNI MASSAGGIO - ASSISTENZA MEDICA ROMA - Corso 121 - ROMA Direttore - Proprietario - kudovico Giocondi Società Napoletana di Navigazione a Vapore (Fondata da A. Manzi e C.) PIROSCAFI POSTALI ITALIANI dal 1. Novembre 1899 Partenze da Napoli per A) PROCIDA — Ischia, Casamicciola, ogui giorno (imbarco Immacolatella). ore 14,00 B) PROCIDA, Ischia, Forio, Santo Stefano, Ventotene e Ponza ogni Lunedì e Giovedì (imbarco Immacolatella) |. 3 » 8.00 C) VICO, Eque (sul parallelo) Meta, Cassano, Sorrento, Massa, ‘Capri ogni giorno (imbarco Immacolatella) . : »- 14,45 D) SORRENTO e Capri ogni giorno di bel tempo Mbanco sat S. Cig pi. 00 E) CILENTO e Calabria ogni Lunedì toccando Camerota, Scario, Sapri, Scalea, Diamante, Belvedere, Cetraro, Fuscaldo, Paola Amantea, S. Eufemia e Pizzo . ; i 4 x ; ; È a orA800 KRitorni per Napoli da A) CASAMICCIOLA toccando Ischia e Procida ogni giorno . È » 6.00 ©) PONZA toccando Ventotene, Santo Stefano, Forio, Ischia e Procida ogni Martedì e Venerdi S » 6.30 mi) CAPRI toccando Massa, Sorrento, Cassano, , Met, Eque (sul parallelo) So Vico ogni giorno —. È È i ; NRE rt III _D) CAPRI toccando Sorrento nello a giorno. » 14.30 E) PIZZO toccando tutti gli altri punti di Calabria e Cilento ogni ca » 7.00 5 N. B. — All’Immacolatella per le Linee A e C l'imbarco è gratuito a mezzo di un ponte. î — = oeo—cr-====——— —-ax2apbtHrn1——————_——111——————_—_——— — ___. Per biglietti e schiarimenti rivolgersi alle Agenzie della Società stabilite sopra ogni scalo e di partenza, ed all'Ufficio principale in Napoli casa propria presso VImmacolatella. PUBBLICITÀ LAGUNARE — Casa eneomiata dal R. Goverso e dalle Camere di Commercio Premiata alle Esposizioni: AZz/azzo 7894 - Torino 1898 - Genova 1899 $ sa SEDE DI VENEZIA 2 Rappresentanze Generali: RIOMA. - Ditta Eletante e C.0 TORINO - G. Biancotti e C.0 PALERMO - Fratelli Gondrand FIRENZE - Humbert Henry MALTA - Iosehp Howart TUNISIA - Vittorio Castelli PARIGI - Cav. Uff. A. Rubini BRUXELLES - Salvatore Piroddi MILANO - Agen. propria, Via pesce 2 NAPOLI - Filiale propria, Via Chiaia 54 Concessionaria esclusiva della diffusione e È Pubblicità, dell’ Indicatore Postale Telegrafico del Regno d’Italia (decreto 30 Giugno 1899) Prenotazioni e informazioni presso tutti gli: Uffici Postalt e-Petegra.jiecden Teegrio. ALCUNE BSCLUSIMERA Indicatori Ufficiali Navigazione Generale Italiana — Adria — Lloya 3 " Austriaco — Lago di Garda — Lago Maggiore — Navigazione sad Napoletana a vapore — Società Veneta Lagunare — Stabilimento 5a c Lido — Tramway Lido — Stabilimento Eldorado Lucia Napoli — x va Bagni Bernini e Popolari Roma — Calendario d’ Oro dell? Isti-. * tuto Araldico Italiano — Guida Mangiarotti di Venezia, Pro- o. vincia e Veneto — Neptunia ecc. ecc. Ve — RIVISTA ITALIANA DI PESCA ED AQUICULTURA ,/%, MARINA CREUVIALE SPACUSTRE i Shi Premiata con medaglia d'oro ALL'ESPOSIZIONE DI MILANO 1894 ED ALL’ESPOSIZIONE DI TORINO 1898 Fondata e diretta dal Dott. D. LEVI- MORENOS Segretario di Redizione: MAMERTO CAMUFFÙ ORGANO ‘delle Società Regionali di Pesca ed Aquicultura e delle Cooperative di Lavoro e Produzione tra pescatori à: Società Regionale Veneta e Società Lombarda di Pesca ed Aquicultura — Co- SCE mitato Filonautico e Peschereccio -- Famiglia Cooperativa tra Pescatori di Burano — Cooperativa di Lavoro tra Pescatori di Venezia — Società anonima Cooperativa tra Pescatori dei fiumi e laghi Mantovani — Cooperativa di pro- duzione Aquicola. SOMMARIO ML. Bandowin La « Piscifactura » Marina (in supplemento & parte — puntata 8.a ed ultima con due > tavole illustrative. G. BB. Voltolina — Ing. Co. Antonio Contin di Castelseprio (Necrologia) Note — Comunicazioni — Corrispondenze G. B. Voltolina — La pesca nelle valli del Veneto Estuario. Notizie e Varietà Eted. — Il Ministro della Marina francese ed il trasporto del pesce per ferrovia — Incoraggiamenti dati alla pesca marittima nel Giappone — Aiuti alla pesca Marittima in Germania — Scuola di pesca in Danimarca — Il concorso internazionale nella coltivazione delle aque — L’ Autonauta e la sua utilità per la pesca seg Indice dell’ annata 13899. e i RA) RSI IE ge “n dea . _—‘’ DIREZIONE ED AMMINISTRAZIONE DELLA « NEPTUNIA » S. STEFANO 2305 — VENEZIA Prezzo d’ abbonamento annuo 5 alla Neptunia sola L. 12 — coi supplementi L. 2O Gli abbonamenti decorrono sempre dal Gennaio e quando non sono disdettì s’ intendono tacitamente rinnovati. INSERZIONI: Concessionaria Esclusiva Premiata Pubblicità Lagunare in Venezia Rappresentanze Generdla; Roma, Torino, Palermo, Firenze, Malta, Tunisi, Parigi, Bruxelles Milano, ao propria - Napoli, Filiale propria e" MI 54 Copertine interne! oi i i T = , &a i a Ò La mt ‘aperto delle 7alle12 e dalle 16alle 198 1° 5° FAMA Da Vià. Porta Nolana 728 PA A $ AAA i RAPIA MODERI NAPOLI ; di eat Rinomate Pillole cis è FRE Soa (| Afrodisiache - Tonico - Ri ue urinarie, catarro uterino, flussi bianchi, blenorragia, || Cala cai Ae, Rag: ARR: » goccette, restringimento, uretrale, catarro in vescica, .|) con rapidità le malattie d° esaurimento nervi . - È TATOO ; ) all'organismo umano la forza ed il vigore neurastenia, diabete, impotenza, sterilità, anemia e ma- i al benessere individuale. i CI È x È 3 9 2 lattie infettive del sangue e della pelle affligge la società (| Costo della scatola di pillole con istruzie per le continue sofferenze ed anche per le non lievi difficoltà Ty sviluppo continuo e costante delle malattie genito- Pillole e sciroppo depurativo d » ) » , Cura radicale per tutte le malattie infet ) e della pelle, priva di mercurio od altri m nella scelta dei medicinali, alcuni dei quali apportano fu- neste conseguenze anche dopo ottenuto l’effetto invocato. cialità, le quali da un lato assicurano la perfetta guai. La mondiale accoglienza ottenuta dai nuovissimi pr'e- ( ì SRAIIRILA FRATI DIREI A da Ì parati e mezzi curativi per la guarigione radicale delle (|) Pillole, sciroppo diluente di Hanta su accennate malattie ha superato la nostra aspettativa, e Ù ) e iniezione vegetale senza caust ‘ci incoraggia a diffondere l’uso delle nostre rinomate spe- ;|) _, . Meravigliosi rimedi per guarire in pochi” \ly stringimento uretrale, la goccetta militare e 1î ) Moltissimi specifici importanti per mali I Metodi curativi semplici e com terano l’organismo umano, nè arrecano alcun fastidio. L Correnti elettriche a prezzi Cda conv Tutte le corrispondenze vengono dirette al Prof. Ursumando Aniello NAPOLI -- Via Porta Nolana 28 p. 2. «= NA PC gione ridonando forza, vigore e salute, dall’ altro non al- “| FABBRICA MERCI DI METALLO BERNDORF ARTHUR KRUPP .1: ‘ 1{: (DHPOSTEDO Piazza S Marco CA Filiale di Mila 10, NEGOZIO- Corso Vittorio Emanuele FORNITURE Xi SPECIALITÀ «. (@ per Alberghi, Ristoranti, Caffè o Articoli Casalinghi | FILIALI: LONDRA = BIRMINGAM = PARIGI = BERLINO = MOSCA i VIENNA = BUDAPEST - PRAGA o à La Fabbrica Merci di Metallo di Berndorf, fondata nel 1843, occupa attualmente 3000 operai, adibiti per la maggior parte nelle officine per la fabbricazione di posaterie ed getti diversi d’ Alpacca argentato, la migliore e più solida lega di Nichel (come venne or unanimemente riconosciuto), rivestita d’uno spesso strato d’argento puro. La potenzialità prod trice dello stabilimento di Berndorf è sufficientemente dimostrata, dalla fabbricazione annua 112 Milione dozzine di posateria, senza tener conto degli innumerevoli altri articoli d’arg teria le batterie da cucina in Nichel puro, la fabbricazione dei dischi in Nichel per la con zione delle monete, le lamine e bandelle per le cartuccie e proiettili da fucile e da canno lastre, lamiere, spranghe, verghe, filo, sagome, ecc. in ogni spessore e qualità di metallo. DEPOSITO IN VENEZIA : G. GAIDANO - Ponte del Lovo IVO LANE Fig. 20 Tuyaux/ de circlattori ci [LIT Neptunia 1898 LA ‘ PISCIFACTURA ,, MARINA li VOLA IE Le Wharf et ses 4 Reservoirs VUE À VOL D'OISEAU Neptunia 1898 LA €“ PISCIFACTURA,, MARINA PNE TUNTA ANNO XIV 24 31 DICEMBRE 1899 e e EER TRA) Ing. Go. Antonio Gontin di Gastelseptio Non avressimo mai creduto, quando abbiamo scritto la recen- sione pubblicata nell’ ultimo opuscolo di questa Rivista sul lavoro «e La Laguna di Venezia ,, dell’ Ing. Conte Antonio Contin di Castel- seprio, che entro il mese stesso avremmo dovuto dare la dolorosa notizia della morte dei suo autore. Pur troppo nelle ore antimeridiane del giorno 30 Dicembre, improvvisamente colpito da grave malore esalava l’anima al Cielo il Conte Antonio Contin di Castelseprio. Uomo di vivace ingegno, di soda coltura, partecipò a quasi tutte le importanti amministrazioni cittadine, devoto alla giustizia, all’ onestà, all’equanimità D’ indole mite, affabile, gentile, mai dal suo labbro uscì giudizio men che riguardoso nemmeno per gli avversari se n’ebbe. La maldicenza gli era ignota, e la bontà dell’ animo suo gli faceva rilevar il lato migliore in ogni cosa. Tutti coloro che lo conobbero, avevano per lui, oltre che amicizia, venerazione. E’ inu- tile rilevare ai cortesi lettori i meriti tecnici del Contin essendo noto ad ognuno che il suo nome è legato alla storia della nostra cara Laguna per profondità di studi storici ed idraulici. Socio e membro da molti anni del Consiglio d’ amministrazione della Socielà Regionale Veneta di Pesca, fu uno dei più intelligenti attivi cooperatori dello scopo filantropo di essa. Con amore s°inte- ressò sempre delle questioni riguardanti la pesca portando un con- tributo di lunghe esperienze e cognizioni, per modo che il suo giu- dizio non solo era ricercato, ma serviva di consiglio e d’ appoggio alla Società stessa. Non mancava mai all’ appello, praticava il bene per il bene. Con intelletto d’ amore s’ occupò della Società di Mutuo Soccorso fra pescatori. Per quanto la Regionale Veneta non abbia potuto costituire che delle famiglie cooperative per infondere lo spirito di unione fra i pescatori onde poi colla federazione di esse raggiungere 302 più facilmente in modo duraturo lo scopo desiderato, il Contin voleva che sempre si tenesse viva l’ agitazione per modo che quello che oggi non era possibile lo fosse nel più breve tempo e coglieva tutte. le occasioni per insistere e fare le più calde raccomandazioni. All’ eminente Ingegnere impressionava il fatto che l' Italia, con uno sviluppo di spiaggie maggiore degli altri Stati, non potesse nella pesca trovarsi al livello delle altre nazioni ; con dispiacere deplorava i progressi fatti dalla Società Austriaca di Pesca sevvenzionata dal go- verno a danno dei pescatori Italiani dell’ Adriatico e voleva che si cercassero tutti i m«zzi per rialzare le sorti morali ed economiche di w questa dimenticata classe di lavoratori. I In ogni suo scritto, in ogni sua parola vibrò alta la nota del suo profondo affetto alla nostra città. Quantunque, per ragioni sto- i riche e tecniche avversasse la vallicultura, quantunque innamorato Ta delle vecchie Terminazioni Venete, pure voleva che a questa industria fosse dato di poter sussistere. Voleva e lo ripeteva che tutte quelle disposizioni che tornavano di grave nocumento ad essa, senza por- tare il massimo vavtaggio ali’ incolumità Lagunare, fossero abban- donate, e coltivava il concetto che il Governo ne dovesse acquistare alcune per dare alla marea in certe località quella espansione che era necessaria onde mantenere l’ attuosità desiderata nei canali del Porto. Senza preconcetti, senza personalità fu giusto ed equanime. La sua fama era talmente nota sulla questione dell’ Idraulica Lagunare che, quantunque dimenticato in altra Commissione, ove a- vrebbe portato un tesoro pratico di studi e cognizioni, fu ultima- mente dal più importante Istituto del Veneto, quello di Scienze, Let- tere ed Arti, chiamato a far parte insieme ad altri valenti Ingegneri, di una Commissione speciale per lo studio del problema lagunare. Non si dimentichi che fu l’autore, in collaborazione dell’ Ing. Mati, del progetto per il Porto di Lido, progetto che è quasi termi- nato e che sarà, lo speriamo, una delle opere più importanti ed utili della seconda metà di questo secolo. Per lungo tempo rimarrà il ricordo di quest’ uomo che ha sa- crificato tutto sè stesso a vantaggio di questa illustre citta; ai mem- bri della Società R. V. anche il rammarico di non poter più sentire la sua voce, di non poter più ascoltare e seguire i sui consigli. G. B. VOLTOLINA 303 Note - Comunicazioni - Corrispondenze LA PESCA NELLE VALLI DEL VENETO ESTUARIO: — Pur troppo, in seguito all’ eccezionale scarsezza della pesca delle anguille fatta coll’ ultimo scuro di luna di quest’ anno, il prezzo di esse sali assai sul mercato di consumo. Pochissime volte si è rag- giunta la cifra di questi ultimi giorni di Natale, cifra che oscillò per tutte le diverse qualità fra le due e le cinque lire al Kilog. Il totale della pesca autunnale delle anguille femmenali in tutte le valli (arginate e semiarginate) del nostro estuario, dall'inizio a tutto 31 Di- cembre, si può senza errore calcolare nella complessiva somma di 1750 quintali rimanendo così al disotto nella media dell’ ultimo decennio di circa 500 quintali, cioè di 1]5 della pesca ordinaria. Visto queste condizioni di fatto è certo che i vallicultori, i pro- prietari e gli affittuali, dovranno inoltrare domanda al R. Ufficio del Genio Civ. per poter nelle loro valli semiarginate mantenere le chiu- sure di grisiole oltre il 15 del mese di Gennaio, epoca nella quale il Regolamento 1841, modificato con decreto 25 Aprile 1843, sta- bilisce inesorabilmente 1’ apertura. E’ certo che l’ egregio Ing. Capo Cav. Torri vorrà prendere in seria considerazione questa domanda e lasciar facoltà ai vallicultori di poter continuare la pesca, affinchè ognuno possa approfittare delle eventuali circostanze atmosferiche del mese venturo, e riparare, se non completamente in parte almeno, alla quantità di anguille rimasta vagante nei laghi della valle, e che, causa la mancanza di propizie vicende climatologiche, non ha sentito ancora sufficientemente l’ istinto della emigrazione. Abbondantissima fu invece la quantità del pesce bianco sul mercato, dovuta alla grandissima mortalità di mugili occasionata dalle bufere del 7, 8, 9, 10 corrente mese. Se il ghiaccio non si fosse sciolto, i pescatori non avrebbero certamente potuto trasportare questa immensa quantità di pesce. I tempi sciroccali dei giorni 13, 14, 15, 16 facilitarono la raccolta, quantunque una gran parte sia rimasta invenduta ed abbandonata perchè in condizioni poco atte al mercato. Il prezzo del pesce bianco diminul in modo eccezionale. I cefali da 4 a 5 per chilogr. furono venduti perfino a L. 35 a 40 al quintale. G. B. VOLTOLINA 304 VARIETÀ IL MINISTRO DELLA MARINA FRANCESE ED IL TRASPORTO DEL PESCE PER FERROVIA, — Le tariffe ferroviarie per il trasporto del pesce sono eccessivamente elevate anche all’estero e non solo in Italia. Ma all’estero si pensa seriamente a promuovere delle facilitazioni nei trasporti, giacchè il prodotto aumenta ed è quindi possibile alle Compagnie ferroviarie fare il proprio inte— resse anche ribassando il noleggio. Il comandante della stazione navale francese della Manica e del mare del Nord segnalò al Ministero della marina di quanto pregiudizio fosse all’industria della pesca marittima l’elevato prezzo di trasporto per ferrovia. Il ministro della marina fece fare un’inchiesta ed inte- ressò la Società ferroviaria per ottenere una diminuzione sulle tariffe dei trasporti. La « Compagnie dell’Onest » fece osservare che, colla istituzione di pacchi postali da 10 chilogrammi e la progettata istitu- zione di pacchi agricoli da 40 chilogrammi, si erano già fatte delle con- cessioni abbastanza vantaggiose anche per i produttori di pesce, e che le condizioni della Società non permettevano di fare di più. La « Compagnie du Nord » non si dimostrò punto disposta ad abbassare le tariffe per il trasporto da un punto ad un altro della Francia, ma sembra invece disposta a serie migliorie per il trasporto all’estero. La « Compagnie du Nord » possiede dei vagoni speciali appositamente costruiti per i treni che partono dai porti pescherecci. Il ministro della marina francese non si è tuttavia accontentato di queste prime migliorìe ; egli insiste presso il suo collega dei lavori pubblici perchè siano portati notevoli ribassi alle tariffe di trasporto e notevoli miglioramenti nei metodi e mezzi di trasporto. INCORAGGIAMENTI DATI ALLA PESCA MARITTIMA NEL GIAPPONE, — Il Governo Giapponese ha promulgata la se- guente legge, che avrà la durata di 15 anni a datare dal I. aprile 1898: I. Affine di incoraggiare la pesca d’alto mare verrà distribuita ogni anno la somma di 150.000 yen (lire 780.000) alle condizioni se- guenti : II. Le sovvenzioni saranno accordate soltanto a Società Giap- ponesi ; III. I navigli di ferro dovranno avere un dislocamento di 100 tonnellate almeno e quelli di legno di 60 tonnellate ; 305 IV. Il naviglio dovrà essere approvato dal ministro del com- mercio ; i V. Il modo di pesca ed il luogo dove essa deve esser fatta pos- sono vénir indicati dal ministro del commercio. La sovvenzione non viene accordata altro che per cinque anni; essa sarà: a) per le darche a vapore: lire 26 annue per ogni tonnellata. Il premio potrà essere aumentato per le barche aventi più di 350 ton- nellate ; 6) per le darche a vela: lire 26 annue per tonnellata. Il premio potrà essere aumentato per le barche aventi più di 200 tonnellate ; c) per equipaggio : lire 52 per ogni uomo. Il numero degli uomini d’equipaggio è fissato dal Governo ; VI. Se la barca sussidiata non eserciterà la pesca d’alto mare almeno per la durata di cinque mesi all’anno, non riceverà, per l’anno ‘in corso, alcun sussidio ; VII. Sono escluse dai benefizi di questa legge le barche, che, dopo esser entrata in attività la legge stessa, fossero state costruite all’estero e che avessero più di cinque anni. Sono pure escluse dai benefizi della legge le imbarcazioni che hanno più di 15 anni d’età; VIII. Il ministro del commercio è autorizzato a chiedere agli ar- matori sovvenzionati di fare delle ricerche sulla pesca d’ alto mare, ed è perciò anche autorizzato a far imbarcare, sulle barche sussidiate, il personale scientifico che sarà del caso ; IX. Gli armatori sovvenzionati od i loro rappresentanti non pos- sono cedere il loro naviglio a degli stranieri non solo per tutto il tempo che viene pagato il premio, ma anche per tre anni dopo che venne intrapresa la pesca d’alto mare ; X. Il ministro d’agricoltura. può disporre di un decimo della somma totale stabilita colla presente legge, devolvendolo a studi sulla pesca d’alto mare. AIUTI ALLA PESCA MARITTIMA IN GERMANIA. — Il Governo tedesco non trascura alcun mezzo per sviluppare la pesca marittima, sussidiando pescatori ed armatori, compreso dell’importanza dei servizi che la pesca marittima può rendere all’ Impero così dal punto di vista del reclutamento per l’armata, che da quello della pub- blica alimentazione. Le disposizioni prese dal Governo tedesco per incoraggiare la pesca marittima, e che sono entrate in vigore nel volgente anno, sono : I. La concessione di premi per la costruzione e l’armamento di barche per la pesca delle aringhe; 306 per le reti impiegate a detta pesca ; III. Prestiti senza interessi, rimborsabili con pagamen annuo, per la costruzione di battelli destinati alla pesca del pesc portarsi fresco al mercato ; IV. Una sovvenzione alle Casse di assicurazioni peri pescatori ; V. L’appoggio dato per l’acquisto del materiale navale e degli utensili pescherecci. SCUOLA DI PESCA IN DANIMARCA. — La scuola fu fondata a Frederikhavn per opera di un benemerito Comitato, costi- ù tuito da alcuni signori di quella importante città peschereccia, la quale A possiede oltre 120 cutters da pesca, diretti quasi tutti da padroni che {0° non hanno alcun diploma marinaresco. Ora il tonnellaggio dei battelli da pesca tende ad aumentare sempre più; i viaggi per la ricerca del i pesce si fanno sempre più lunghi e pericolosi; si rendono quindi #5. sempre più necessarie delle cognizioni nautiche e tecnico-peschereccie. Alcuni giovani pescatori frequentano la scuola nautica, ma la maggior parte dei pescatori non ha nè tempo, nè mezzi per seguire lunghi corsi scolastici. Perciò venne fondata questa Scuola di pesca che ha corsi brevissimi e più corrispondenti allo scopo. IL CONCORSO INTERNAZIONALE NELLA COLTI= VAZIONE DELLE AQUE, — La Vistola interessa nel suo percorso l’Austria, la Germania e la Russia. La pescosità della Vistola viene aumentata con razionali semine di salmoni che formano la ricchezza di quelle aque. Ma i salmoni non conoscono i confini di stato e perciò le semine fatte da uno dei tre stati interessati, possono andare a vantaggio degli altri due e viceversa. Di quì la necessità di un’intesa internazionale nel primo atto del lavoro aquicolo, che è la semina. Perciò la Società imperiale russa di Pesca e Piscicultura, si è messa d’accordo colle Società di Piscicultura della Germania e dell’Austria che concorrono annualmente in equa misura a ripopolare le aque della Vistola. I pescatori delle tre nazioni pensano poi, per proprio conto, a ri- cORIEO trarre profitto mediante il loro lavoro. i L’ AUTONAUTA E LA SUA UTILITÀ PER LA PESCA, — Il signor Linden, della stazione zoologica di Napoli, ha ideato un nuovo e speciale mezzo di locomozione marina: l’autonauta, che è un battello lungo 4 metri e largo 9,95. Il signor Linden ha pubblicato dei lavori importantissimi 307 sulla locomozione dei pesci; e l’invenzione di questo battello è proprio il frutto di lunghe osservazioni per applicare alla materia inanimata ciò che avviene nella materia animata, cioè nei pesci. — —‘—’‘’‘ gli esperimenti del signor Linden hanno corrisposto alle sue aspettative. In grazia al movimento impresso alle pinne, i pesci possono spostarsi in tutti i sensi attraverso l’aqua. Così fissando a un galleggiante, al disotto del livello dell’aqua, una delle estremità di alcune lamine elastiche, simili, grossolanamente, alle pinne dei pesci, in modo che l’estremità libera risulti rivolta verso la poppa o verso la prora del galleggiante medesimo, e messolo in aque agitate, questo si muove automaticamente in avanti e in- dietro. Dopo una lunga serie di esperimenti il signor Linden ha ri- | prodotto questi fenomeni, studiando minutamente l’azione che le onde esercitano sulle pinne elastiche e la scomposizione delle forze messe in giuoco. Così anche se il galleggiante fosse esperimentato in aque tranquille, imprimendogli movimenti di rollio e di beccheggio, le prime agirebbero come nel caso anzidetto e determinerebbero l'impulso che farebbe spostare il battello. . L'azione propulsiva delle pinne è tanto maggiore, quanto è più energica quella delle onde; la direzione del galleggiante non dipende da quella delle onde, ma è regolata dalle pinne elastiche rispetto al piano diametrale longitudinale. Il signor Linden asserisce inoltre che con le pinne applicate a qualche distanza dal detto piano longitudinale ha potuto dimi- nuire l'ampiezza dei movimenti di rollio e di beccheggio. Gli esperimenti hanno pure provato che le pinne fissate oriz- zontalmente all’estremità del galleggiante sono quelle che, per l’azione del beccheggio, risultano più efficaci e che meglio si prestano all'uso, perchè si fissano e si tolgono molto facilmente. Le pinne constano di quattro lamiere d’ acciaio indurito di 50X25 cm. e sono di grossezza variabile da 1,75 millim. presso il lato per il quale si fissano, a 0,25 millim. presso l'estrema libera. Il signor Linden conclude: — L’avvenire dirà sino a qual punto potrà essere utile l'adozione del motore con pinne a im- barcazioni di uso speciale, quali barche di salvataggio, barche da pesca ecc. E cita intanto i vantaggi che si potrebbero ottenere adoperando un galleggiante autfonauta destinato a precedere, spargendo olio, le flottiglie delle barche peschereccie. Bellini A. — Sull’utilità della posa delle « arti » nelle « otèle » . : ; > ; Pile . Pag. » — La produttività naturale delle valli diante macchio nei riguardi della pesca delle anguille (con tavola illustrativa) . ; È È ; Brusina s. — Due nuovi pesciolini da aquari (cor due figure nel testo). di i 5 : SDA Costantini L. — Sulla semina delle anguille nelle valli salse da pesca . È E a tree Facciolà L. — Sulle epoche di riproduzione dell’ an- guilla e. del « Congro comune »°% .. p » — Il maschio del Congro comune non si conosce . È : ; - . . : Kishinouye K.—L’ industria delle pesche al Giappone Kofoid Charles. — Le stazioni di biologia d’ aqua dolce in America. - È . È 3 Levi Morenos b. — Sulla più recente letteratura della questione lagunare . - - R . » — La pesca marittima ed i lavoratori del mare . ; î 3 . i . - » — Il conflitto fra le industrie peschereccie e minerarie in Sardegna (con favola topografica) > — Relazione sull’operato del Comitato ordi- natore del Congresso Inter-Regionale di Pesca ed Aquicultura - 5 5 3 : É La Motte F. — Utilizzazione dei cascami di pesce . Magister — La Società Regionale Veneta ed il Con- gresso di Pesca ed Aquicultura È È È » — I primordi e gli atti notevoli della Società R. V. di Pesca ed Aquicultura, ciò che ha fatto e ciò che deve fare . h È È E Ù Munch E. — Osservazioni sulle cause di regresso del- l’ostreicultura nel Mar Piccolo di Taranto : Razza b. — Modo di provvedere alla miseria del pe- scatore . . . . . . . . » — Lamenti dei pescatori chioggiotti . : » — Il guadagno dei pescatori e la pesca a. vapore . 5 Ì : : ; - z 129 vi > LCA >» IZ €143, sa 309 Redazione. — La pesca in Italia nel 1897 . . Pag. 4I » — La farina di carne d’America per l’alimen- i tazione della trota . - > . gt 65 » — Importanti sentenze in materia di pesca » 85 e 134 » — Congresso Inter-Regionale di Pesca ed Aquicultura È . . : . SR 97, 142 € 20I > — La “ Neptunia ,, ai Congressisti . » I0I > — La questione delle tonnare al I.° Con- gresso di Pesca ed Aquicultura - - SRI 239 Tietze F. — La visione nell’aqua Hi È Peo 32 » — Chiusura a rete metallica per valli salse da pesca . : ; . ; . sula 155 Thorndike Nourse. — I metodi più recenti per l’in- cubazione delle uova di pesci per mezzo del- l’ « Universal Hachting Jar » . È . =)» 278.289 Voltolina €. B. — Il mercato del pesce da semina a Burano nel 1899 . . . . Pag. 265 » — La laguna di Venezia . sad 294 > — Cenno necrologico dell’Ing. Contin di Ca- stelseprio co. Antonio . : » 301 Zennaro A- — Per il commercio del pesce nelle città di terraferma È 4 È CIR 103 > — Il mercato del pesce sulla piazza di Milano » 106 (x). — Contro le « Murere » dei laghi . È delta 157 Note - Comunicazioni - Corrispondenze. Aci. — Tariffe ferroviarie per i prodotti agrari . > 89 Relilini A. — Le pesche di Gennaio a Comacchio > II » — Le pesche di Febbraio a Comacchio . >» 37 » — La pesca primaverile a Comacchio DEAR 90 » — Jack la Bolina ed i « miglioramenti » delle valli di Comacchio . a » 21 » — La pesca nelle valli di Camficthio: » 297 D. L. n. — L'importanza economica della pesca nella Russia Europea 3 ù 1 PES 275 » — La questione delle catch al Congresso d’igiene di Como . i Ù : È PILI, 274 Rabbezzo A. — Un giudizio sulla questione giuridica nel conflitto fra le tonnare sarde e le laverie . “ N (ON mi Redazione — Attività della Commissione di & STA so Ren nella Provincia di Udine . SAN 2% N68 — L’Aquarium di Parigi . È $ COSO — Valore alimentare dei pesci . {. . > — Per la nuova legge lagunare . 3 > — Per il commercio delle ostriche . 2 Urata — L'’acido fenico nelle industrie manifattu- riere e la pesca... 7 ; É " pe — La conservazione dei pesci allo stato na-. turale 3 . - “ È f 3 ° — Proroga del divieto di pesca con le reti a strascico * 2 È ; > È - — Il trasporto delle ostriche nella Germania al tempo degli antichi romani. STATE : voltolina 6. B. — La Pesca nella valli del Veneto Estuario . ; : è ST EE GNA IDRO Notizie e Varietà. Bellini Aa. — Comacchio durante il periodo della Pesca. redazione — Nuove acclimatazioni — Conferenza alla « Sociétè d’acclimatation » di Parigi — Dimi- nuzione delle anguille in Francia — Congresso internazionale di Pesca a Parigi nel 1900 è — Le rane commestibili agli Stati Uniti . — Stazione ittiogenica della Società R. V. di ‘Pesca... . 5 : . ° . . — Contravvenzioni alla legge sulla pesca . — La produzione delle perle artificiali. — L’allevamento del rombo coll’alimentazione ar- tificiale — Canale tra il Danubio e l’Adriatico — Ripopolamento delle aque del Lago di Como — La pesca al Canadà — Immissione di trote — Pesca miracolosa nel Po — Notizie sull’ostrei- cultura di Arcachon — Commissione belga per le pesche marittime — Scuole di pesca in Por- togallo — Ricerche oceanografiche alle isole Lo- foten nell’interesse della pesca — Mancanza di pescatori francesi nell’ Algeria — Proventi delle grandi pesche : : È x È — La causa della colorazione dei pesci . » pi: | Redazione — L’influenza dell’ ambiente sulla colora- » zione dei pesci z 2 : 3 — La fotografia sottomarina 7 A — Il Ministro della Marina francese ed il trasporto del pesce per ferrovia 5 - — Incoraggiamenti dati alla pesca marittima nel Giappone . 4 3 È : È — Aiuti alla pesca mattima in Germania . — Scuola di pesca in Danimarca 3 1 — Il concorso internazionale nella coltiva- zione delle aque . è 5 : : i — L’Autonauta e la sua utilità per la pesca miesze-F. — Acqua o Aqua? Socicta » Società Società di Pesca ed Aquicultura. Lombarda. — Seduta della Direzione Ge- nerale Ò — Assemblea SI ordinaria Regionale Veneta —- Lavoro del Costo Provinciale Vicentino ? - - — Convocazione del Consiglio dino strazione . — L’incubatorio di a : — Per l’instituzione di una Scuola iiica di Pesca ed Aquicultura (Relazione della Presidenza Generale) . : — Verbale della Sela del Goisgo di Amministrazione, del giorno 29 gennaio 18099 . — Costituzione di Parte Civile in alcune cause contro contravventori alla legge sulla pesca — Corso pratico di lezioni per i pescatori (lezioni ai pescatori di Chioggia) 3 . — Della chiusura automatica a molinelli di valle Serraglia (Relazione al Presidente della Se- zione Marittima) ; 3 È — Lo sviluppo dei ioll di Cilicia nelle correnti della provincia di Vicenza . Recensioni e Bibliografia Di Velo co. b. — Chiusura automatica a molinelli per valli salse É L 4 3 i a 5 Parona Corrado — La pesca marittima in Liguria . x % 04 126 15, 83,94 19 49 16 39 312 Pavesi P. — Necrologia del dott. Eugenio Bettoni . Pag. Scotti Luigi — La distribuzione dei pesci d’aqua dolce in Italia : È È : . sa Thorndike Nourse — Le valli della Venezia . . Il Bollettino mensile della Società Lombarda per la Pesca e l’Aquicultura . x ; ; ; . » Rivista Italiana di Politica e Legislazione agraria . DITO > Una rivista internazionale di Pesca ed Aquicultura . n Le strenne dell’Italia marinara ; » La « Rassegna » Rivista di marina mercantile e di pesca. » Il Messaggero Veneto . . . . » Supplementi. Baudouin M. — La Piscifactura marina — con 4 tavole illustrative (Continuazione e fine - Vedi anno 1898) ' @rabiovitz G. — Tavole delle Maree per i porti di Venezia ed Ischia. A Levi Morenos b. — Le contese fra Ghioggiotti e Slavi nel litorale Dalmato-Istriano. AR Redazione — Elenco delle Rappresentanze ed Aderenti al Con-. gresso Inter-Regionale di Pesca ed Aquicultura tenutosi in. Venezia dal 3 al 7 Settembre 1899. ba Direttore e Proprietario responsabile Dott. D. Levi-Morenos o È Ar Gosso in Ghiceg È Albergo Ristoratore Caffé e Birvaria con Giardti///// VIA VITTORIO EMANUELE MA WA AAA AAT ANT AMINA ANAS si N HOTEL D'ITALIE BAUER Restaurant Bauer - Grinwald GIULIO GRUNWALD Senior, Proprietario Curt dots dI ST N 0 cl 0 p vere => i LP RSINTIAIIRAIMAIPSMIMIMISDMIDMIZA LF Venezia 1899 — Tip. Nodari RATIO RI LIU 27 “SRANIS DI QI IL. Astacifactura, Si ra del gambero venne tentata dapprima a Woods Hool altra località della costa di Terra-Nuova. Fino dal 1884 qualche tentativo di Astacifactura a Floedevig, dove nel «lo mese. In Norvegia si ottenne qualche schiudimento di nuovo nel «1892 con un reale successo, perchè la mortalità delle larve non su- però il 5 °/y: ma non si persistette nell'impresa. Attualmente si pro- 4 duce dell’astice a Bay-View, al Canadà e specialmente a Dildo. (do I A_Terra-Nuova, come già se ne fece cenno, si ottennero dei | risultati che si possono dire veramente meravigliosi. Infatti nel 1898, col mezzo di 26,036 riproduttori //omard Amé- È, ricanin si raccolsero 602,244,000 uova che hanno dato 517,353,000 h — avannotti. Egli è che da molto tempo l’ embriologia dell’ astice ame- | ricano è ben conosciuta e che il sig. Nielsen, l’ instancabile Direttore di Dildo, si è dedicato sino dal 1890 con una cura tutta particolare all'allevamento di questo crostaceo. Egli ha anche inventato per que- . sto allevamento, un apparecchio speciale, che viene nominato 1’ #n- cubatore galleggiante di Nielsen e che permette di fare a meno di una speciale sala di schiudimento. L’incubazione con questo procedi- mento avviene nel mare stesso. DI L’istrumento consta di una cassa di legno bianco di m. 1,25 I per m. 0,30 di larghezza e m. 0,20 di profondità. Il fondo è alquanto ricurvo ed è munito all’ esterno di due sporgenze che facilitano alle onde il mezzo di cullare lo strumento in modo continuo. î Si fissano gli incubatori mediante grosse pietre le quaii fun- zionano da ancore. L'aqua di mare penetra in questa cassa, per un «tubo di caoutchouc; a qualche centimetro dal fondo essa è munita È cli una rete metallica su di cui vengono poste le uova fecondate. L' in- to. cubatore è chiuso da un coperchio e costruito grossolanamente come «si conviene al oggetti che devono rimanere lungo tempo in mare. _ Quest'incubatore galleggiante di Nielsen costa al più quindici lire ed è molto apprezzato a Terra-Nuova ove se ne trovano funzionanti oltre I 600. Utilizzati dopo il 1890 permisero di ottenere una quantità co- _ lossale di avannotti. Dal 1894 il sig. Nielsen impiega soltanto di questi apparecchi, Neptunia 1899 La « Piscifactura » marina - 8, 54 ed ha del tutto abbandonato 1 allevamento col sistema della pisci factura, perchè troppo dispendioso. Secondo il sig. Nielsen; dai pesca tori di Terra-Nuova 1’ astacifactura è più apprezzata della gadifac- tura (produzione dei merluzzi); il che è facile a comprendere essen do i gamberi crostacei costieri, e le loro larve essendo molto più resistenti di quelle dei pesci più robusti. Ecco la tabella indicante la produzione delle larve di gambero americano ottenute a Dildo 33 dal 1889 al 1894. nda E $ pt Astacifactura dal 1889 al 1894 su Stabilimento di Dildo | | | Sistema Sistema | i Anni della degli incubatori TorTXrwas | Piscifactura galleggianti | 1889 4,039,000 _ 4,0539,000 1890 | 15,070,800 390,934,000 406,004,800 | 1891. | 10,274,200 541,195,000 051,469,200 | 1892 2,500,000 427,285,000 429,785,000 | 1893 1,095,000 517,353,000 518,448,000 1894 -- 463,890,000 463,890,000 | Totali | 32,979,000 | 2,340,657,000 | 2,373,636,000 | i TA È to pin VR dl | II, Piscifacture diverse. 1. Pleuronectes. I pesci piatti si ottengono mediante la pisci- factura a Woods Hool e più ancora a Dunbar. Nel 1894 si tentò di allevare le uova della passera a Floedevig e se ne ottennero due milioni di avannotti, ma questo primo tentativo non ebbe seguito. All'incontro a Dunbar si dedicarono quasi esclusivamente all’ alle- d* vamento del plewronectes platessa, dopo aver fatto parecchi tentativi sul rombo, sulla sogliola ecc. Non insistiamo più oltre su questi al- levamenti molto conosciuti dopo le pubblicazioni dei signori Wemyss Fulton e G. Roché. fe i De la id DI A Wood° s Hool si occuparono più specialmente del Psewdo- lemw'onecles americanus specie molto affine del P. platessa. 2 - Arringhe. - La Clupea harrengus fu utilizzata per la pi- scifactura a Gloucester. Nel 1886 seguirono questo esempio a Floede- Vig, ma si può dire che nessun serio tentativo sia stato fatto per questa specie che presenta, evidentemente, per l'allevamento un in- teresse minore di quello dei pesci costieri. Na Conclusioni e desiderata. Sommario. — Necessità di interessarsi in Francia alla piscifac- lura marina — Tentativo fatto dal Prof. Perrier a St - Vaast - la - Hougue — Voto del Congresso Internazionale delle Pesche marittime di Sables d' Olonne nel 1896. La Piscifactura marina ha fatto sczenzificamente le sue prove. E tuttavia è stato necessario che una potenza marittima di primo or- . dine come la Francia, che è una delle nazioni più rinomate per il va- lore della sua flotta, che è un paese -ove le industrie del mare hanno una grande importanza, fosse sorpassato in ciò, non dico dall’ America, ma dalla Norvegia e dalla Scozia, — perchè ci si degni occuparci di una scoperta di interesse veramente eccezionale per le pesche marittime ! Simili fatti sì ripetono troppo spesso nel dominio scientifico, perchè gli uomini che hanno a cuore la fama della patria, non in- sistano con tutte le loro forze su queste penose constatazioni e non attirino l’attenzione dei pubblici poteri su queste spiacevoli lacune. Prima di terminare questa esposizione della situazione nella quale si trova attualmente la piscicultura marina all’ estero, non posso dimenticare di ricordare che, nel laboratorio marittimo di St - Vaast - la - Hougue diretto dal Prof. Perrier, fu creata quest an- no stesso una installazione piscicola completa, sul modello della pi- scifactura di Dunbar; disgraziatamente essa non ha potuto ancora funzionare per mancanza di mezzi pecuniari. Questo stabilimento sarà sopra tutto destinato a fornirci delle indicazioni tecniche precise sulle condizioni nelle quali dovranno es- 36 * TE at sere tentate le esperienze di aquicultura marina, che la Fi potrebbe mancare un giorno di realizzare. Pia ata colle sole Pisorse del. suo laboratorio, log DC mia 2 ghi Dannevig. La installazione È, Simile a or di Dunbar. I lavo interessandosi a ciò che viene il zata, dell’amministrazione, si delia opporre i saggi consigli. cl non cessano di dare ai pubblici poteri le personalità ben conosciute, fun ioneni e scienziati O e alte si dei ni IT & Giunto al termine di questa lunga rivista, non ho altre conclu sioni da presentare. Si, in Francia, dobbiamo entrare a nostra volta Meglio tardi che mai. Ma, forse vista l'impotenza dell’ esausto bilanciò della marina, noi avremo maggior probabilità di riuscire in- dirizzandoci francamente all’ iniziativa privata, quantunque gli stabi- limenti di piscicultura marina, lavorando per la nazione intera, d vrebbero essere fondati dallo Stato. Ma mi affretto a riconoscerlo; il momento di trattare questo lato del problema non è ancora venuto. I tentativi di piscicultura marina, fatti fino ad oggi all’ estero, — sono stati fatti su specie commestibili che presentano poco sic per la pesca francese. Da noi, infatti, bisognerebbe rivolgere i nostri sforzi sopratutto verso la produzione della sogliola, del 70mdo0, del bai;:bo ecc. DE: fo Ora, le condizioni biologiche di questi animali nelle diverse parti del nostro litorale sono ancora insuflicientemenie conosciute, e le. o VI 57 condizioni pratiche del loro allevamento non sono ancora bene de- lineate. Infine, non si può stabilire a caso una piscifactura su rive ma- rine. Il successo delle operazioni aquicole marine dipende da condi- zioni precise. Bisogna che le aque nelle quali si produce lo schiudimento delle uova e l'allevamento degli avannotti sieno purissime, densissime e riparate dai venti dominanti del luogo, ecc. Degli studi tecnici serissimi devono essere dunque intrapresi da naturalisti che sieno al corrente di questo genere di questioni, prima che si possa pensare a realizzare delle semine sui fondi di pesca. Senza essere molto costose, pure queste ricerche richiedono spese che i nostri laboratori marittimi sono incapaci di sopportare. Biso- gna anche consacrar loro un tempo che la più parte dei giovani naturalisti sono obbligati ad impiegare attualmente per quei lavori che servono più direttamente alla loro carriera. Date queste condizioni io non posso concludere altro che in- vitando l'assemblea ad emettere il voto che il Governo francese vo- glia occuparsi di far eseguire quelle ricerche scientifiche necessarie a fine di tentare delle prove di ripopolamento nei nostri fondi im- poveriti e che voglia altresì consacrare a questi lavori quelle poche migliaia di franchi che sono indispensabili durante tre o quattro anni. Per tutti coloro che amano il progresso è preferibile, quando la cosa è possibile, spingere la produzione intensiva con processi scientifici, anzi che provare di difendersi con mezzi protettori che sono spesso di facile impiego, ma che non danno altro che una si- curezza relativa ed ingannatrice. Voto x I membri del Congresso Internazionale delle pesche marittime d’ostreicultura ed aquicultura marina, riuniti alle Sables - d’ Olonne, emettono il voto che il Governo consacri agli studi sulle condizioni biologiche dei pesci marini commestibili (in vista di applicare alle aque marittime francesi, i metodi piscicoli), dei crediti speciali e suf- ficienti affinchè queste ricerche sieno eseguite con frutto. INDICE Introduzione . ° A È È ù ; È 7 È Paola Considerazioni generali sulla piscifactura marina — (Cos'è la piscifactura —- Operazioni che la costituiscono — Necessità odierna di seminare degli avannotti fabbricati — Avvenire dell'allevamento in vivaio — Primi tentativi sperimentali di piscifactura delle specie marine dei pesci anadromi — Crea- 1 zione di laboratori per la produzione delle specie d’alto mare) » (li stabilimenti di Piscifaectura marina — (Stabilimenti degli Stati Uniti, Terra Nuova, Canadà, Norvegia, Scozia) . cratralo Descrizione di una Piscifactura marina — (Apparecchio per la fabbricazione — Vivaio per l'emissione delle uova — Filtro per le uova — Sala di schiudimento ed apparecchio incuba- tore — Condizioni di schiudimento — Allevamento degli avan- notti — Immissione in mare) . . : È ; : worn 18 Risultati economici — (Numero degli avannotti prodotti — Ri- sultati generali — Spese di primo impianto e spese di fun- zionamento) È È 5 < . £ : : . SE OZIO) Piseifactura del merluzzo — Altri tentativi rimasti infruttuosi » 31 Conclusioni e desiderata — (Necessità di interessarsi in Fran- cia alla Piscifactura marina — Tentativo fatto dal prof. Per- rier — Voto del Congresso Internazionale delle Pesche ma- rittime di Sables d’Olonne nel 1896). ; : 5 Les. Q0 ] elio 4 DA dal 1. Noverbre 1899 Partenze da Napoli per ‘) PROCIDA — Ischia, Casamicciola, ogui giorno (imbarco Immacolatella). ore 14,00 33) PROCIDA, Ischia, Forio, Santo Stefano, Ventotene e Ponza ogni Lunedì e Giovedì (imbarco Immacolatella) 1 » 8.00 *) VICO, Eque (sul parallelo) Meta, Cassano, Sorrento, Massa, ‘Capri ogni giorno (imbarco Immacolatella) . ; ; ì . »° 1415 D) SORRENTO e Capri ogni giorno di bel tempo (imbarco Scalo S. Lucia). » 9,00 3) CILENTO e Calabria ogni Lunedì toccando Camerota, Scario, Sapri, Scalea, Diamante, Belvedere, Cetraro, Fuscaldo, Paola Amantea, S. Eufemia e Pizzo . 2 i > > ; » 18,00 Ritorni per Napoli da A) CASAMICCIOLA toccando Ischia e Procida ogni giorno » 6.00 B) PONZA toccando Ventotene, Santo Stefano, Forio, Ischia e Procida ogni Martedì e Venerdì ; , : o. 6.30 C) CAPRI toccando Massa, Sorrento, Cassani, Meta, Eque (sul parallelo) Vico ogni giorno. ; 3 - È È sa D) CAPRI toccando Sorrento nello bia giorno + s «>» 14.30 E) PIZZO toccando tutti gli altri punti di Calabria e Cilento ogni dial >. J.00 N. B. — All’Immacolatella per le Linee A e C l'imbarco è gratuito a mezzo di un ponte. Per biglietti e schiarimenti rivolgersi alle Agenzie della Società stabilite sopra ogni scalo di partenza, ed all’ Ufficio principale in Napoli casa propria presso l’Immacolatella. Casa encomfata Premiala alle TUNISIA + Vit to PARIGI - Cav o Pubblicità, dell’ [fidicator Posse Tolegrafico Regno d’Italia (decreto 30 Giugno 1899) Prenotazioni e Dara press e tutti gli Uffici Postali e Telegrafici del Regno. ALCUNE ESCLUSIVITA di. Indicatori Ufficiali Navigazione. oa Late Italiana — ali — Lloyd 2 bi Austriaco — Lago di Garda — Lago Maggiore — Navigazione E A n: Napoletana a vapore — Società Veneta Lagunare — Stabilimento AO Lido — Tramway Lido — Stabilimento Eldorado Lucia Napoli— —’—’* Bagni Bernini e Popolari Roma — Calendario d’ Oro dell’ Isti- Fe tuto Araldico Italiano — Guida Mangiarotti di Venezia, Pro- vincia e Veneto — Neptunia ece. ecc. 1 PI ee Wa US La Ò li i, Tu E i heel OA eda SILCTMIT 3 2044 093 327