N 'As Apre pie Mie Beati g tota lg e Tea De op 74 QUAM Rat A e potter aeiioanRaB3 POME AUTO TO PERTOTA CATIA uR er Sala dti se doro Bat tte Sete tg mi : x ì l : È miss edera Ser ridire Ra P » Ù . carbetote let dov CRTPUT RR Renna Pars rear n'a atene a - nè ° a Are att pini ttt (pre oltre ainialefetat atei tara ir aper ignta [al di nica piavoviaiori Uri SIIT La ARTI DTA dor Pan RICO PebPENDe ro Peniatae NACarI Sette n dat TILT VIpii ie ita gin Do AR i iI cele e Tata ei ren migtarerora. greater ela nti ta alterato de - art alaeidaiba eteri n° dA tu Viù La Ri ai "Dai NUOVA Si È - FLORA ANALITICA D'ITALIA NUOVA FLORA ANALITICA D'ITALIA CONTENENTE LA DESCRIZIONE DELLE PIANTE VASCOLARI INDIGENE INSELVATICHITE E LARGAMENTE COLTIVATE IN ITALIA DEL Dott. ADRIANO FIORI Prof. di botanica nel R. Istituto sup. agrario e forestale di Firenze Mobil. ' LIBRARY NEW YORK BOTANICAL GARDEN FIRENZE [Re tWPAOKGA RAFA RIEPRRASGNSD® FSM RICCI Via San Gallo, N. 31 1923-1925 WAIIA in 6 fascicoli, cioè: POT V. i Voned pubblicato Hase-sd.e: pp. «A-160, >» di pp: 161-320; » DE Pp. 321-480, » de9 PP. 481-640, > 5.0: pp. 641-800, > 6.:. pp. 801-944, Marzo 1923. Luglio 1923. Dicembre 1923. Maggio 1924. Novembre 1924. Marzo 1925. ADRIANO FIORI NUOVA FLORA ANALITICA D’ITALIA ERRATA CORRIGE. Waits dl Pag. 49. — Pinus nigra - Anche in questa specie, come nelle affini, gli strobili maturano in due anni, però la gemma apicale del ramo che porta il fi. femm. solo nel secondo anno dopo la fecondazione produce l’allungamento dell'asse, avendosi così al disopra degli strobili maturi (alla fine del secondo anno) il getto di un solo anno, ciò che può far ritenere, ad un esame superficiale, che la maturazione sia avvenuta in un anno, invece che in due. P » 55. — Cupressus sempervirens f stricta Ait. (1789) = C. pyrami- dalis Targ.-Tozz. (1808-10). » 349. — Populus. - Nella sez. LEUCE le gemme in P. tremula hanno solo le squame esterne peloso-farinose, le interne sono glabre e lucide. » 396. — Polygonum Hydropiper a typicum. - In luogo di « guaine e brattee fiorali + lungamente e densam. cigliate », leggasi « guaine e brattee fiorali brevem. e parcam. cigliate ». » 819. — Calycotome. - Nel quesito « B Piante che anneriscono col dis- seccamento », leggasi invece « B Piante che non anneriscono col disseccamento ». Vogt TE * Pag. 131. — Geranium. - La seconda parte della dicotomia n. 14 e la prima del 15, vanno così corrette: — Pedicelli subeguali al calice, Sepali piani lb 15 Fg. a divisioni strette, lineari. Peduncoli subeguali alle fg. o più brevi; pedicelli frutt. riflessi...... » 1110. — Cam. A. = Camus Aimée. » 1118. — In luogo di e Sieboldt », leggasi « Siebold ». MIA TERARIARI LAVA vete ian Ta boh TR, 404) Fon mi STA, H tO | RAR 1) META UISECtE atta da Ro SUE TRON DI te Adi Ao ERA MT AMO SNA neltcie: AVRO, Vedi LORA atei ALLO de ti ù 6 LOABLATA cia "” SO di: (n Ta CASI sE 24) una ni, dr rie WII) tit 30] Pi ENG: MORLSTA Ch { PI FAI SELE ipo span ko enne (o I fi Mi fi IN E 5) 6, Il sù oo! n fo ; ca I Vate, si dito VII TRI et MT MRI sE a iO po i PRE B0A/Z:EO N E Sono trascorsi 16 anni dacchè uscì l’ultimo volume della lora Analitica, nella quale erano riunite le conoscenze sulla nostra flora acquisite sino al 1908. Gli anni successivi, sino al 1915, segnarono un notevole progresso negli studi floristici, che poi, necessariamente, subirono una forte restrizione durante gli anni di guerra. Confidiamo che la comparsa di questo manuale, che coincide con la ripresa della normale attività della Nazione, valga a facilitare l’opera degli studiosi. Il lavoro di controllo e di coordinazione delle notizie sparse in gran numero di opere e di periodici, sia nazionali che stranieri, fu lungo e faticoso, e, come sempre avviene in lavori di tal genere, non sarà privo di mende od omissioni. Pensiero costante fu quello di mantenere e perfezionare il sistema di classificazione e di chiavi analitiche già adottato, e sopratutto di evitare lo sminuzzamento delle specie, che da parecchi moderni floristi e monografi è spinto talora ad eccessi nocivi. Ci siamo attenuti quindi al concetto della specie ed al metodo di nomenclatura, tracciati dal sommo Linneo, i quali meglio eorri- spondono nella pratica e non contrastano con la scienza, chè allo stato attuale delle conoscenze non si può dare una esatta definizione delle specie, mentre ancora si stanno escogitando nuove teorie sulla origine delle medesime. Alcuni potranno ritenere troppo comprensive talune specie, così come da noi interpretate, e tacciare il metodo come fonte di confusione. Ma le riunioni derivano da convinzione acquisita dopo lungo studio in natura e negli erbari; e, d’altra parte, nessuna confusione può de- rivarne qualora per ciascuna entità siano egualmente messi in evidenza, come ci siamo proposti di fare, le affinità, i caratteri distintivi, l’area distributiva ed i sinonimi. Vi potrà essere soltanto differenza nell’ap- prezzamento del grado gerarchico ed in ciò « dissentire humanum est ». Altri vorrebbe attendere, per giudicare di questo grado gerarchico, l’esito di esperienze di colture più o meno prolungate; però si com- prenderà che tali studi per essere conclusivi, dovrebbero essere estesi VI PREFAZIONE a molte generazioni. Nel frattempo il giudizio dovrà pur sempre ba- sarsi su altri indizi o sull’analogia di comportamento con specie la cui storia e la cui discendenza siano sufficientemente note. La specie Homo sapiens, come la più studiata e di cui, meglio delle altre, si è potuta seguire la discendenza sino da epoche remote, formerà il più utile termine di confronto. Le sue razze sono legate a determinata distribuzione geografica, con relativa fissità finchè non ne intervenga l’ incrocio con altre, ed i loro caratteri differenziali, dalle diverse pigmentazioni, giungono sino a profonde modificazioni dello scheletro e della psiche. Tuttavia siamo concordi in questo caso a ritenerle razze (equivalenti a sottospecie o varietà) e ‘non specie; mentre si vorrebbero, in altri casi, tener distinte pretese specie in base a caratteri ben più labili. Gli animali domestici e le piante col- tivate ci offrono altri esempi di grande variabilità e costituiscono pure un utile termine di confronto; si dirà che l’uomo, creando con- dizioni di ambiente differenti e facendo susseguire in minor lasso di tempo l’ influenza degli incroci o di speciale nutrimento, potrà avere in tali specie accentuato od accelerato la variazione; ma la potenzia- lità di variare doveva preesistere come proprietà insita in quelle specie. Per analogia dobbiamo ritenere che egualmente, se pure più len- tamente, avvenga in molte altre specie non influenzate dall’ uomo, sotto gli stimoli dell'ambiente e degli incroci. Tutte queste considerazioni vanno dunque ad avvalorare la ragione di continuare a considerare i limiti della specie in un senso largo e, come comunemente dicesi, « linneano », quale quello da noi seguito. Le particolari condizioni, sopratutto di ordine economico, in cui questo libro vede la luce, ci consigliarono di ridurne la mole, in con- fronto della antecedente Flora Analitica. Da ciò ne sono derivate alcune modificazioni, di cui le più sostanziali sono: la soppressione delle dia- gnosi dei generi, fondendone le più salienti note con la diagnosi delle specie ; l’omissione quasi totale delle forme e per compenso l’aumento, entro certi limiti, delle varietà; la soppressione delle diagnosi degli ibridi, di cui è dato però l’ elenco, coll’ aggiunta dei sinonimi e del- l'habitat. Pensiamo che la gran maggioranza degli studiosi poco danno avrà da risentire da tali riduzioni. Lo studio delle forme, che in taluni generi si possono moltiplicare senza limiti, sino a crearne una per individuo, non può essere intrapreso proficuamente altro che dallo specialista o dallo studioso di genetica, dopo lunga esperienza e con l’aiuto di erbari, monografie e colture. Egualmente dicasi degli ibridi e degli incroci in genere, che pur non hanno limiti. PREFAZIONE VII L'aggiunta nella Nuova Flora delle date di pubblicazione di cia- «sscuna combinazione di nomi sarà, crediamo, bene accolta. Tali date | servono in primo luogo a giustificare la priorità dei nomi adottati, ed in molti casi, specie per chi abbia una certa conoscenza della biblio- grafia tloristica, ad orientarsi sulle Opere o Periodici in cui rintrac- | ciare le diagnosi originali o più copiose notizie. Certo che l’ ideale sarebbe stato di riprodurre per esteso la citazione delle fonti, ma a ciò ostavano ragioni imprescindibili di spazio. Terminiamo ringraziando tutti coloro che ci aiutarono nella com- pilazione del presente Manuale, fornendo notizie od inviando campioni d’erbario o pubblicazioni. Firenze, 28 Febbraio 1925. Apriano FIoRrI. Spiegazione dei segni e delle abbreviazioni YU = Pianta perenne | n. comb. = nuova combinazione ©) ata annuale | di ou OO = » biennale | p. p.. = pro parte È SEMBRA legnosa p. m. p. = pro maxima parte E = più o meno pr. = presso CES: = come sopra | rd. = radice fi. —mijore it. = raramente fo. = foglia | DZ: ai=trizoma glumtt. = glumetta spgtt. = spighetta Omettiamo la spiegazione di molte altre abbreviazioni per sè evidenti. I numeri progressivi posti fuori parentesi dopo i nomi di specie 0 varietà richiamano le figure della Iconografia, ed. 2.* (1921). I numeri posti dopo le località, e prima dell’indicazione dell’epoca di fioritura, indicano le zone o sottozone botaniche disposte secondo la loro crescente altimetria, e precisamente : 1 = Zona marina sommersa da 0 a -30 m. 2 » mediterranea o sempreverde o dell’olivo (dal mare ai 100-975 m.). 3= » padanao di transizione (pianura padana dal mare a 100-300 m.). 4 » submontana o del Castagno e della Rovere (dal mare o più spesso dai 100-975 m. ai 900-1300). 5 = » montanao delle Conifere e del Faggio (dai 900-1300 m. ai 1400-2100). 6 = » — subalpina o degli arbusti alpini (dai 1400-2100 ai 1600-2350 m.). T= » alpina o scoperta (dai 1600-2350 m. in su). Tale L MALI CHIAVE DELLE FAMIGLIE 1 Piante con sporangi, senza semi e senza involucri fiorali appariscenti, Div. I PTERIDOPHYTA 2 — Piante con sacchi pollinici ed ovuli, munite di semi e spesso anche di involucri fiorali appariscenti, Div. II. PHANEROGAMZA 6 Div. I. PTERIDOPHYTZ. 2 Fusto articolato, munito ai nodi di guaine dentate, rappresentanti le fg. ridottissime saldate tra loro. 3 Equisetaceae — Fusto mai c. s., fg. evolute. 3 3 Sporangi situati sulle fg., talora raccolti in spighe o pannocchie. Fg. a la- mina pennato- o palmato-divisa, raram. intera. 1 Filices — Sporangi situati all’ascella delle fg. o sul rizoma. Fg. indivise o quadri- fogliate. - 4 Fsg. lineari, più o meno allungate, raccolte sopra un brevissimo rizoma a guisa di bulbo. 5 Isoétaceae — Fg. mai c. s. 5 5 Piante terrestri. Sporangi ascellari. 4 Lycopodiaceae — Piante acquatiche. Sporangi inseriti sul rizoma. 2 Marsiliaceae Div. II. PHANEROGAMZ. 6 (1) Fi. con 1 solo involucro (caliciforme o corolliforme) o nessuno, i — Fi. con 2 involucri (calice e corolla). 92 A Fiori monoclamidi o nudi, 7 Alberi o frutici. Fg. mai grasse, 8 — Erbe, raram. piante legnose a fg. grasse, 32 8 Ovuli nudi, spesso protetti da squame (stimma mancante). Piante a fg. aghiformi o squamiformi. 9 — Ovuli chiusi in un ovario (stimma presente). Piante a fg. mai aghiformi, talora squamiformi. 10 9 Frutici a rami giunchiformi, articolati, apparentemente afilli. 7 Gnetaceae — Alberi od arbusti mai c. s. 6 Coniferae 10 (8) Piante a succo non latiginoso. Il — Piante a succo latiginoso. 31 11 Fi., almeno i maschili, riuniti in amenti lineari o globosi. Piante a fg. bene sviluppate, mai spinose. | 12 — Fi. mai in amenti, raram. in spighe amentiformi ma allora arbusti a fg. rudimentali ovvero arbusti spinosi. 15 12 Fg. pennato-composte. Noce. i 27 Juglandaceae 1 LIBR NEW | BOTAN GARI (SO) CHIAVE DELLE FAMIGLIE — Fg. palmato-lobate. Achenio circondato da peli. 31 Platanaceae — Fg. mai c. s. Frutto vario. 13 13 Fi. dioici. Cassula 2-valve, con molti semi cinti da pelosità cotonosa. 28 Salicaceae — Fi. monoici. Achenio. 14 14 Fi. femm. in amenti. Cupula mancante. 29 Betulaceae — Fi. femm. variam. disposti. Cupula presente, chiusa od aperta. 50 Cupuliferae 15 (11) Piante a fi. riuniti in capolini ed a stami saldati per le antere. 128 Compositae — Piante non aventi riuniti insieme i caratteri suddetti. 16 16 Fg. indivise, talora squamiformi. 17 — Fg. pennate, trifogliate o palmato-lobate. 26 17 Fg. con base inequilaterale, crenate o seghettate, spesso assai ruvide. 32 Urticaceae — Fg. mai c. s. 18 18 Stami 3-6. 19 — Stami 8-12. 24 — Stami più di 12. 25 19 Piante coperte di peli squamosi, argentini. 35 Elaeagnaceae — Piante parassite sopra alberi od arbusti. 37 Loranthaceae — Piante mai c. s. 20 20 Ovario supero. 21 — Ovario infero. 82 21 Liane ovvero frutici a rami con apparenza di fg. (fillocladi) e vere fg. trasformate in squame. 20 Liliaceae — Mai liane nè frutici c. s. 22 22 Fg. opposte. Cassula. 96 Buxaceae — Fg. alterne, raram. opposte o rudimentali. Drupa od achenio. | 23 23 Drupa a 2-4 noccioli. Stami alterni colle divisioni calicine. 79 Rhamnaceae — Achenio. Stami opposti alle lacinie perigoniali. 60 24 (18) Fi. dioici. Perigonio 4-partito. Antere deiscenti per 2 fori muniti di coperchietto. 34 Lauraceae — Fi. ermafr. Perigonio tubuloso, 4-lobato. Antere deiscenti per fenditure longitudinali. 35 Thymeleaceae 25 (18) Albero a fg. alterne. Fi. racemosi. 4 Phytolaccaceae — Albero a fg. alterne (almeno nei rami adulti). Fi. solitari o ad ombrella. 72 Myrtaceae — Liana a fg. opposte. Fi. fascicolati. 64 Ranunculaceae 26 (16) Fg. alterne o sparse (raram. le super. opposte). 27 — Fg. opposte. 30 27 Infiorescenze accompagnate da ampie brattee (spate). Fg. in rosetta sopra uno stipite. 10 Palmae — Infiorescenze e fg. mai c. s. 28 28 Fg. peltato-lobate. Stami indefiniti. 94 Euphorbiaceae — Fg. palmato-lobate o digitato-composte. Stami 5. 81 Ampelidaceae — Fg. pennate. Stami 20-30. TO Rosaceae CHIAVE DELLE FAMIGLIE 3 — Fg. pennate o trifogliate. Stami 4-5. 29 29 Piante resinose, con odore terenbintaceo. Drupa. 84 Anacardiaceae — Piante non resinose, inodore. Legume. 71 Leguminosae 30 (26) Alberi. Stami 2. Samara con 1 ala. 104 Oleaceae — Alberi. Stami 4-8. Samara con 2 ali. 83 Sapindaceae — Liane. Stami indefiniti. Achenio con una coda. 64 Ranunculaceae 31 (10) Fg. ovate, seghettate o lobate. Frutto carnoso. 32 Urticaceae — Fg. bislunghe o lanceolate, intere. Cassula. 94 Euphorbiaceae 32 (7) Fi. glumacei (cioè accompagnati da squame ed a perigonio nullo o rudimentale), disposti in spighe o spighette. 33 — Fi. mai glumacei, %4 33 Fg. a guaine fesse longitudinalm. Fi. con 2 (raram. 1) squame secondarie (glumette) all’ascella delle primarie (glume). Antere dorsifisse. 8 Graminaceae — Fg. a guaine indivise. Fi. con 1 o nessuna squama secondaria all’ascella delle primarie (glume). Antere basifisse. 9 Cyperaceae 34 (32) Piante acquatiche. 35 — Piante terrestri, 47 35 Involucro fiorale non colorato, simulante un calice, ovvero rudimentario o nullo. 36 — Involucro fiorale, tutto od almeno nei suoi 3 pezzi interni, colorato e simulante una corolla. dI 36 Fg. opposte (eccet. talora le super.), raram. aggruppate a 3 a 3. 37 — Fg. verticillate. 40. — Fs. alterne o radicali. 41 — Fg. nulle. Fusto ridotto ad una lamina fogliacea. 13 Lemnacéèae 37 Fg. guainanti od amplessicauli ovvero con stipole intrapeziolari spesso saldate in guaina. 14 Najadaceae — Fg. mai c. s. 38 38 Fi. monoici. Involucro fiorale nullo. Stami 1. 95 Callitrichaceae — Fi. ermafr. Involucro fiorale costituito da .un calice. Stami 2 o più. 39 39 Ovario supero, 2-loculare. Stami 2 ovvero 6. 73 Lythraceae — Ovario infero, 4-loculare. Stami 4. 74 (Cnotheraceae 40 (36) Stami 1 ovvero 8. Ovario infero. 75 Halorrhagidaceae — Stami 12-20. Ovario supero. 63 Ceratophyllaceae 41 (36) Fi. monoici, in spighe o capolini assai densi, non avvolti da un’am- pia brattea (spata). 11 Typhaceae — Fi. ermafr. o monoici, in densa spiga (spadice), nel secondo caso però avvolta da un’ampia brattea (spata). 12 Araceae — Fi. mai c. s. 42 42 Perigonio nullo o rudimentale. Stami 1-4. 14 Najadaceae — Perigonio evidente. Stami 6. 45 43 Fi. in racemo. Ovari 3-6, più o meno saldati. Frutto a cocche od a follicoli. | 17 Juncaginaceae — Fi. in antela. Ovario unico. Cassula. 19 Juncaceae 44 (35) Stipole saldate in una guaina scariosa (ocrea), abbracciante il fusto. 41 Polygonaceae i CHIAVE DELLE FAMIGLIE 4 ni 59 60 Stipole nulle. 45 Perigonio a 3 pezzi eretti e 3 riflessi. Stimmi petaliformi. 23 Iridaceae Perigonio a pezzi tutti eretti. Stimmi mai petaliformi. 46 Ovari 6 o molti, superi. 16 Alismataceae Ovario unico, infero, simulante un tubo perigoniale. 15 Hydrocharitaceae (34) Fi. in capolini, muniti di una corolla tubulosa o ligulata (talora nulla nei capolini di fi. femm.). Stami 5 (raram. 4), 128 Compositae Fi. variam. disposti, raram. in capolini ed allora mai con una corolla GC. S. ovvero con meno di 5 stami. 48 Piante senza clorofilla, parassite o saprofite, con fg. ridotte a squame. 49 Piante clorofilliche (verdi), non parassite, con fg. quasi sempre bene svi- luppate. 50 Fi. regolari, numerosissimi, in spiga molto densa. Stami 1. 38 Balanophoraceae Fi. regolari, 5-10 all’apice del fusto. Stami 8-10. 39 Cytinaceae Fi. irregolari, in spighe piuttosto lasse, Stami 1. 26 Orchidaceae (48) Fi. monoici, in spighe assai dense. Spata mancante o fugace. Peri- gonio rappresentato da peli. 11 Typhaceae Fi. monoici, in densa spiga (spadice), avvolta da una spata persistente. Perigonio nullo. 12 Araceae Wigimariesss: 51 Ovario supero, cioè non aderente all’ involucro fiorale. 52 Ovario infero o semiinfero, cioè più o meno saldato colla base del- l’involucro fiorale (ricettacolo). 82 Fi. con un perigonio di 6 pezzi, 3 esterni verdi simulanti un calice e 3 interni colorati simulanti una corolla. 53 Fi. ‘mai conformati c. s. 54 Fi. regolari. Stami 6 o molti, tutti fertili. Ovari 6 o più. 16 Alismataceae Fi. irregolari. Stami 3 fertili e 2-3 sterili. Ovario unico. 18 Commelinaceae (52) Involucro fiorale colorato, petaloideo, simulante una corolla, 59 Involucro fiorale mai petaloideo, 60 Stami 1-10. 56 Stami più di 10. 59 Fg. intere, talvolta sinuate. i 57 Fg. imparipennate. O Rosaceae Fg. ripetutam. divise. 61 Papaveraceae Ovario a più ovuli. Cassula o bacca. Piante spesso bulbose. 58 Ovario ad 1 solo ovulo. Achenio. Piante mai bulbose. 60 Fi. in racemi opposti alle fg. Stili 7-10. 41 Phytolaccaceae Fi. quasi sessili e solitari all’ascella di fg. opposte. Stili 1. 102 Primulaceae Fi. mai c. s. Stili 1-5. 20 Liliaceae (55) Ovari 2 o più, raram. 1 ma allora involucro fiorale di 5 o più pezzi. 64 Ranunculaceae Ovario unico. Involucro fiorale di 4 pezzi. 61 Papaveraceae (23, 54 e 57) Fg. con stipole saldate in breve guaina scariosa (ocrea) cingente il fusto. 41 Polygonaceae CHIAVE DELLE FAMIGLIE 5 Fg. mai c. s. 61 Perigonio di 6 pezzi. Fg. lineari, parallelinervie, 32 Perigonio o calice con numero di pezzi o divisioni mai superiore a 5. Fg. raminervie. 63 Calice ad 8-12 denti biseriati. Fg. raminervie. 73 Lythraceae Fi. in racemo. Ovari 3-6, più o meno saldati. Frutto a cocche od a follicoli. 17 Juncaginaceae Fi. in antela o capolino. Ovario unico. Cassula. 19 Juncaceae (61) Fi. tutti unisessuali (dioici o monoici), raram. parte unisessuali e parte ermafr. (poligami). 64 Fi. tutti ermafr. 67 Ovario a 2-3 logge. Cassula. 94 Euphorbiaceae Ovario ad 1 loggia. Achenio, otricello o pisside. 65 Stipole presenti, almeno in gioventù, raram. (Parietaria) mancanti, ma allora fi. a 4 stami irritabili (cioè raddrizzantisi con elasticità nel- l’antesi). 66 Stipole mancanti. Fi. mai a 4 stami irritabili. 76 Stipole erbacee o nulle. Stami 4-5. Stimmi terminali, 2 a codino od 1 solo a pennello. 32 Urticaceae Stipole membranacee. Stami 7-20. Stimma laterale, unico a codino. 44 Thelygonaceae (63) Piante latiginose. 94 Euphorbiaceae Piante mai latiginose. 68 Ovari 4-16. Involucro fiorale di 4-5 pezzi, disgiunti e caduchi. 64 Ranunculaceae Ovario unico o raram. 2-4, ma allora involucro fiorale tubuloso e persi- stente. 69 Fg. stipolate. 70 Fg. non stipolate o talora (Mollugo) con stipole piccolissime e fugaci. 73 Fg. più o meno profondam. palmato-divise o pennate. 70 Rosaceae Fg. intere. 71 Ovario a più ovuli. Cassula 72 Ovario ad 1 ovulo. Otricello od achenio. ) # } Stilo unico, 3-fido o 3-dentato. Sepali uguali. j 30 A APOnyeniapana Stilo unico, capitato. Sepali disuguali. i 56 Gistaceae Stili 3. Sepali uguali. 51 Caryophyllaceae (69) Ovario ad 1 ovulo. Achenio, otricello o pisside. 4 Ovario a più ovuli. Cassula o siliqua. 78 Stami inseriti alla fauce di un perigonio tubuloso-urceolato. 15 Stami mai inseriti c. s. 16 Stilo unico. Fi. formanti una spiga. 35 Thymelaeaceae Stili 2. Fi. in fascetti formanti delle cime. 50 Paronychiaceae (65 e 74) Fi. circondati da squame scariose e col perigonio pure più o meno scarioso. ri Fi. senza squame scariose e col perigonio mai scarioso. Fg. lineari, sessili. Stami saldati alla base. Fg. ovali, picciolate. Stami liberi. 43 Amarantaceae 42 Chenopodiaceae 6 CHIAVE DELLE FAMIGLIE 78 (73) Calice dialisepalo. i 79 — Calice gamosepalo. so 79 Frutto ad 1 loggia. Fg. opposte. 51 GCaryophyllaceae — Frutto a 2 logge. Fg. sparse. 60 Gruciferae 80 (78) Frutto a 3-5 logge. Stami più di 10 od anche 5 soli, ma allora fg. pseudo-verticillate. SI — Frutto ad 1 loggia. Stami 4-5. Fg. alterne od opposte. 102 Primulaceae 81 Fi. solitari nelle dicotomie del fusto. 46 Aizoaceae — Fi. in cime od in fascetti. 49 Molluginaceae 82 (51) Pianta a fg. cuoriformi ed a fi. (dioici) in racemi ascellari. 21 Dioscoreaceae — Piante a fe. cuoriformi o reniformi ed a fi. solitari od a fascetti ascellari. . 40 Aristolochiaceae — Piante mai c. s. 83 83 Stami 1-5. Involucro fiorale regolare od irregolare, petaloideo o no. 84 — Stami 6. Involucro fiorale regolare, petaloideo. 22 Amaryllidaceae — Stami 7-20. Involucro fiorale regolare, mai petaloideo. 91 84 Piante con fg. verticillate. 122 Rubiaceae — Piante con infiorescenza ad ombrella. “7 Umbelliferae -— Piante mai c. s. S5 85 Stami fertili 1-3. 86 — Stami fertili 4-5. S9 86 Fg. opposte. 124 Valerianaceae — Fg. sparse o radicali. S7 87 Stami 3. 23 Iridaceae — Stami 1-2. i lele, 88 Stami ridotti alla sola antera inserita sopra lo stimma. Fg. paralleli- nervie. 26 Orchidaceae — Stami petaloidei, 1 fertile e 5 sterili. Fg. penninervie. 25 Cannaceae 89 (85) Fg. guainanti, grandissime, penninervie. 24 Musaceae — Fg. mai c. s. 90 90 Ovario infero ; stilo semplice, capitato. Fg. lineari. 36 Santalaceae — Ovario semiinfero ; stilo 2-3-fido. Fg. ovate. 42 Chenopodiaceae 91 (83). Fi. in cime corimbose. Stipole nulle. Cassula. 68 Saxifragaceae — Fi. solitari ascellari. Stipole nulle. Nuculanio a 4 corna. 46 Aizoaceae — Fi. 2-3 ascellari. Stipole presenti, membranacee. Achenio quasi tondo. 44 Thelygonaceae B Fiori diclamidi, 92 (6) Corolla dialipetala, cioè a petali affatto liberi od aderenti solo per l'apice, n 93 — Corolla gamopetala, cioè a petali saldati tra loro almeno alla base. 171 a) Fiori dialipetali. 93 Ovario supero, cioè non aderente al ricettacolo. 94 — 0vario infero o semiinfero, cioè più o meno aderente al ricettacolo e situato sotto il calice, 156 fe a; CHIAVE DELLE FAMIGLIE 7 94 Ovari 2 o più, liberi o saldati solo per la base. 95 — Ovari molti, dapprima coadunati, quindi saldati nel frutto in un sincarpio carnoso formato di tante bacche. 65 Anonaceae — QOvario unico, talora formato di più carpelli separantisi solo nel frutto. 100 95 Calice e corolla di 3 pezzi. Fg. radicali. 16 Alismataceae — Calice e corolla di 4 o più pezzi, raram. 3 in pianta a fg. opposte. 96 96 Piante a fg. grasse, talora poco succose ma in tal caso lineari. 69 Grassulaceae — Piante a fg. mai grasse nè lineari. 97 97 Stami e petali inseriti sul calice (perigini). 70 Rosaceae — Stami e petali inseriti sul ricettacolo (ipogini). 98 98 Arbusto a fg. opposte ed a 5 petali verdastri, squamiformi. 97 Goriariaceae — Erba a 4-6 petali laciniati. 58 Resedaceae — Mai arbusto od erba c. s. 99 99 Stami saldati in colonna. 92 Malvaceae — Stami liberi. 64 Ranunculaceae 100 (94) Stami più di 10. 101 — Stami 1-10, 113 101 Stami lungam. saldati in colonna. 92 Malvaceae -- Stami liberi o riuniti solo alla base in più fasci. 102 102 Stami inseriti sul calice (perigini). 103 — Stami inseriti sul ricettacolo (ipogini). 104 103 Alberi od arbusti. Stami inseriti coi petali sulla fauce del calice. TO Rosaceae — Erbe. Stami inseriti sotto i petali sul tubo del calice. 73 Lythraceae — Erbe. Stami inseriti sul fondo del calice. 110 104 (102) Petali laciniati. 58 Resedaceae — Petali interi. 105 105 Fg. lobate o profondam. divise. 106 — Fg. intere o semplicem. dentate. 108 106 Sepali 2. Petali 4. Piante latiginose. 61 Papaveraceae — Sepali 4-6. Petali 4-8 (raram. 4 saldati in uno). Piante mai latiginose. 107 107 Sepali petaloidei. Stipole nulle. 64 Ranunculaceae — Sepali non petaloidei. Stipole setacee. 88 Zygophyliaceae 108 (105) Petali 10 o più, vistosi. Pianta acquatica. 62 Nympheaceae — Petali 4-8, raram. più ma piccolissimi. Piante terrestri. 109 109 Stili 2-3 ovvero stilo unico 5-8-fido. 110 — Stilo unico o stimma sessile. 112 110 (103 e 109) Calice bipartito. Erbe grasse. 48 Portulacaceae — Calice 5-lobato. Suffrutice a fg. carnosette, semieilindriche. 53 Tamaricaceae — Calice a 5 sepali o 5-partito. Piante mai c. s. 1il 111 Petali 4-5, evidenti. Fg. opposte o verticillate. 55 Hypericaceae — Petali indefiniti, piccolissimi. Fg. sparse o pseudoverticillate. 49 Molluginaceae 112 (109) Calice dialisepalo, a 5 sepali disuguali od a 3 uguali. Petali 5. 56 Cistaceae 8 CHIAVE DELLE FAMIGLIE — Calice dialisepalo, a 5 sepali uguali. Petali 5. 95 Tiliaceae — Calice dialisepalo, a 4 sepali uguali. Petali 4. 59 Capparidaceae — Calice gamosepalo, a 3-5 lobi. Petali 4-8. 89 Rutaceae 113 (100) Corolla mai papilionacea o se talora con apparenza papilionacea però con calice dialisepalo. 114 — Corolla papilionacea. Calice gamosepalo. 71 Leguminosae 114 Alberi, arbusti, frutici o liane. 115 — Erbe (talora legnose alla base). 128 115 Fg. piccole, squamiformi o lineari. 116 — Fg. mai c. s. 117 116 Calice e corolla di 4-5 pezzi. Stili o stimmi 3. D5 Tamaricaceae — Calice e corolla di 3 pezzi. Stimmi 6-9. 98 Empetraceae 117 (115) Fg. indivise o dentato-spinose. 118 — Fg. palmato-lobate, palmato-composte o trifogliolate. 125 — Fg. pennato-composte. 124 — Fg. bipennato-composte, almeno nei rami giovani. 127 118 Stami 3-5. 119 — Stami 6. 122 — Stami 8 saldati in 2 fasci. 86 Polygalaceae 119 Stami opposti ai petali. 79 Rhamnaceae — Stami alterni coi petali. 120 120 Fg. opposte. Ovario semiinfero. 82 GCelastraceae — Fg. alterne. Ovario supero. 121 121 Petali 5, liberi. Stami 5. Fg. erbacee, caduche. 84 Anacardiaceae — Petali 4, saldati alla base mediante i filamenti. Stami 4. Fg. coriacee, persistenti, spesso dentato-spinose. 80 Aquifoliaceae — Petali 3-4, liberi. Stami 3-4. Fg. coriacee, persistenti, interissime. 90 Simarubaceae 122 (118) Arbusto con spine palmate. Petali 6. Bacca. 66 Berberidaceae — Frutici inermi. Petali 4. Siliqua. 60 Gruciferae 123 (117) Fg. alterne. Liane. 81 Ampelidaceae — Fsg. alterne. Arbusti a rami spinosi. 84 Anacardiaceae — Fg. opposte. Alberi. 83 Sapindaceae 124 (117) Fg. opposte. \ 125 — Fs. sparse. 126 125 Petali 5. Stami 5. 83 Sapindaceae — Petali 4. Stami 2, raram. 3. 104 Oleaceae 126 (124) Fi. ermafr. Stami 5. Frutto non alato. 84 Anacardiaceae — Fi. poligami. Stami 10 nei fi. ermafr., 2-3 nei maschili. Frutto alato. 90 Simarubaceae 127 (117) Albero a spine ramose. Petali verdicci, simili ai sepali. Stami 4-5, liberi. 71 Leguminosae — Albero inerme. Petali lilacini. Stami 10, saldati in tubo. 91 Meliaceae 128 (114) Fi. con calice e corolla di 4 pezzi e con 6 stami tetradinami (4 lunghi e 2 brevi) (raram. stami ridotti a 1, 2, 4 per aborto). 60 Cruciferae — Fi. mai c. s. 129 CHIAVE DELLE FAMIGLIE 9 129 Fi. a corolla regolare o più raram. irregolare, ma in tal caso con 8-10 stami disgiunti. 130 — Fi. a corolla irregolare, con 4-5 stami, ovvero 6-8 congiunti in due gruppi. 154 130 Calice tubuloso o campanulato, con 8-12 denti biseriati. 73 Lythraceae — Calice mai c. s. 131 131 Stami fertili 3-6. Calice mai bifido. 132 —. Stami fertili 8-10, raram. 6 ma allora calice bitido. 143 132 Calice imbutiforme, a lembo scarioso, pieghettato e percorso da 5 coste terminanti in denti o reste. Ovario ad 1 solo ovulo. 103 Plumbaginaceae — Calice mai c. s. Ovario a più ovuli. 133 133 Fg. semplici. i 134 — Fg. biternato-composte. 66 Berberidaceae 134 Fg. opposte, verticillate ovvero radicali. 135 — Fg. sparse, disposte lungo il fusto. 141 135 Stili 2-5 (talora brevissimi) o 3-5 stimmi sessili. 136 — Stilo unico, 3-fido o 3-dentato. 140 136 Stami alternanti con 5 nettari formati da squame divise in lacinie pili- formi, glanduloso-capitate. Una sola fg. caulina amplessicaule. 68 Saxifragaceae — Mai stami alternati da nettari c. s., nè una sola fg. caulina amplessicaule. 137 137 Stili bifidi o terminati da stimmi ramosi. Piante carnivore (cioè a fg. mu- nite nella pag. super. di peli glandulosi porporini ovvero a lamina bivalve, vescicolosa, accompagnata da 4-6 fimbrie). 67 Droseraceae — Stili indivisi. Piante mai carnivore. 138 138 Fg. stipolate in piante acquatiche o palustri. 54 Elatinaceae — Fg. senza stipole o raram. stipolate ma in piante terrestri. 1539 139 Caule articolato. Stami liberi. 51 Caryophyllaceae — Caule non articolato. Stami brevem. saldati alla base. 87 Geraniaceae 140 (135) Fg. stipolate. Calice a 5 sepali liberi. 50 Paronychiaceae — Fs. senza stipole. Calice tubuloso, 5-fido o 5-dentato 52 Frankeniaceae 141 (134) Fg. guainanti. 18 Commelinaceae — Fg. non guainanti. 142 142 Fi. monoici. Stili 3, ciascuno bifido. Cassula 3-loculare. 94 Euphorbiaceae — Fi. ermafr. Stili 5, indivisi. Cassula 5-loculare. 87 @Geraniaceae — Fi. ermafr. Stili 3, indivisi. Cassula 3-loculare. 49 Molluginaceae — Fi. ermafr. Stilo unico, 3-partito. Achenio. 50 Paronychiaceae 143 (131) Calice bipartito, con tubo aderente all’ovario. 48 Portulacaceae — Calice mai c. s. 144 144 Fs. tutte od almeno le infer. opposte o verticillate. Fusto spesso arti colato. 145 — Fsg. sparse ovvero radicali o squamiformi. Fusto mai articolato. 150 145 Fg. composte, pennate o trifogliolate. 88 Zygophyllaceae ‘ — Fg. semplici, talora 1-3 volte palmato- o pennato-sette. 146 146 Stili 2-5. Stami liberi. Cassula o bacca. 147 — Stilo unico, allungato, con 5 stimmi. Stami saldati tra loro alla base. 10 CHIAVE DELLE FAMIGLIE Frutto scindentisi dalla base in 5 carpelli che rimangono appesi ad una codetta. 147 Fg. stipolate in piante acquatiche o palustri. 87 Geraniaceae 54 Elatinaceae — Fg. senza stipole o raram. stipolate ma in piante terrestri. 148 148 Fusto semplice, con un solo verticillo di fg. ed un fi. unico terminale. — Fusto mai c. s. 149 Fusto non articolato. Petali e stami perigini. — Fusto articolato. Petali e stami ipogini. 150 (144) Fg. trifogliolate. Stili 5. — Fg. mai trifogliolate. Stili 1-4. 20 Liliaceae 149 68 Saxifragaceae 51 GCaryophyllaceae 87 Geraniaceae 151 151 Piante con odore grave se stropicciate. Ovario profondam. solcato-lobato e terminato da un solo stilo. — Piante inodore. Ovario mai c. s. 89 Rutaceae 152 152 Petali laciniati. Ovario terminato da 2-4 cornetti stilari lascianti dal lato interno una fenditura comunicante colla cavità. 58 Resedaceae — Petali interi. Ovario mai c. s. 153 Stili 2-3. Petali e stami perigini. — Stilo unico. Petali e stami ipogini. 153 68 Saxifragaceae 99 Ericaceae 154 (129) Fi. non speronati. Calice coi 2 sepali interni (ali) petaloidei e più grandi. Corolla 3-loba, col lobo mediano frangiato presso l’apice. — Fi. speronati. Calice e corolla mai c. s. 86 Polygalaceae 155 155 Sepali 2. Fg. 1-3 volte pennato- o ternato-sette, senza stipole. 61 Papaveraceae — Sepali apparentem. 2 (realm. 5). Fg. indivise, dentate, senza stipole. 85 Balsaminaceae — Sepali 5. Fg. indivise o raram. palmato-partite, stipolate. 57 Violaceae 156 (93) Petali 1-4. Calice mai bipartito. — Petali 5-7, raram. 4 ma allora calice bipartito. — Petali più di 7 157 Erbe. -— Arbusti od arboscelli. 158 Fg. guainanti, ampie, penninervie. — Fg. mai c. s. 159 Fi. ermafr. Piante terrestri od acquatiche. . Piante grasse. — Fi. monoici o dioici. Piante tutte acquatiche. 160 Fg. pennato-partite. Fi. in spighe. — Fg. indivise. Fi. mai in spighe. 161 (157) Piante semiparassite. Fi. in spighe. — Piante non semiparassite. Fi. mai in spighe. 162 Fi. in racemo. Stami numerosi. Cassula. — Fi. in cime od ombrelle. Stami 4. Bacca. 163 (156) Calice bipartito. — Calice mai bipartito. 164 Stami 5-10. — Stami più di 10. 157 163 170 158 161 Vedi. n. 85 159 74 (@Enotheraceae 160 75 Halorrhagidaceae 15 Hydrocharitaceae 37 Loranthaceae 162 68 Saxifragaceae 78 Cornaceae 48 Portulacaceae 164 165 169 CHIAVE DELLE FAMIGLIE 11 165 Fi. ad ombrella od a capolino. 166 — Fi. mai ad ombrella nè a capolino. 167 166 Liana a fusti radicanti. Stilo unico. Drupa. 76 Araliaceae — Erbe o raram. frutici. Stili 2, raram. 1. Achenio. 77 Umbelliferae 167 (165) Antere flessuose o ripetutam. piegate sopra sè stesse. Piante mu- nite di cirri. 126 Gucurbitaceae — Antere mai c. s. Piante senza cirri. 168 168 Stami perigini. Cassula o bacca. Erbe od arbusti. 68 Saxifragaceae — Stami epigini. Pomo. Arbusti od alberi. 70 Rosaceae 169 (164) Fg. opposte o quasi. Bacca. 72 Myrtaceae — Fg. alterne. Pomo od achenio. TO Rosaceae 170 (156) Calice a molti sepali. Piante spinose, con fg. fugaci e rami appiat- titi ed articolati. 47 Cactaceae — Calice 4-5-lobato. Piante inermi, a fg. persistenti e rami non appiattiti. 46 Aizoaceae b) Fiori gamopetali, 171 (92) Ovario supero, cioè non aderente al ricettacolo. 172 -- Ovario infero, cioè aderente al ricettacolo e situato sotto al calice. 211 172 Ovario formato di 4. (raram. 2) carpelli monospermi, dalla base e tra- mezzo ai quali sorge lo stilo. 173 — Ovario mai c. s., stilo o stili terminali, cioè posti in cima all’ovario, ov- vero stimmi sessili terminali. 174 173 Stami 4, didinami (2 più lunghi e 2 più brevi), più raram. 2. Fg. oppo- ste o verticillate. Fi. disposti in verticillastri. 115 Labiatae -- Stami 5. Fg. alterne. Fi. disposti in cime scorpioidali o più raram. in fascetti ascellari. 109 Borraginaceae 174 (172) Stami fertili 2-3 (fi. sempre ermafr.) 175 — Stami fertili 4-10, raram. più ma in corolla rotata (fi. raram. monoici). 179 — Stami fertili più di 10, corolla mai rotata (fi. raram. dioici). 207 175 Stami 3. Calice di 2-3 sepali liberi. 48 Portulacaceae — Stami 2. Calice gamosepalo. 176 176 Corolla affatto regolare. Arbusti od alberi. 104 Oleaceae — Corolla molto irregolare od anche poco ma in tal caso erbe. 17% 177 Corolla a tubo breve o brevissimo, rotata. 112 Scrophulariaceae — Corolla mai c. s. 178 178 Erbe acquatiche o di luoghi acquitrinosi. 119 Lentibulariaceae — Albero. 114 Bignoniaceae 179 (174) Corolla regolare o quasi. 150 — Corolla manifestam. irregolare. 198 1S0 Fi. a corolla scariosa, piccola, a 4 divisioni ed a 4 stami egualm. lunghi ; raram. monoici. 121 Plantaginaceae — Fi. mai c. s.; sempre ermafr. ISI 181 Stili 5 ovvero 5 stimmi filiformi. 182 — Stili o stimmi mai più di 4. 183 182 Calice di 5 sepali liberi. Infiorescenza a cima. Cassula. 87 Geraniaceae 12 CHIAVE DELLE FAMIGLIE — Calice gamosepalo. Infiorescenza a spiga od a capolino. Otricello. 103 Plumbaginaceae 183 (181) Infiorescenza a cima racemosa scorpioide. Frutto costituito da 4 acheni. 109 Borraginaceae — Infiorescenza e frutto mai c. s. 184 184 Ovario ad 1 loggia. Piante erbacee. 185 — QOvario diviso in 2 o più logge, almeno alla base. Piante erbacee o legnose. 187 185 Corolla largam. conico-campanulata. Calice cinto da 2 larghe brattee. 110 Convolvulaceae — Corolla e calice mai c. s. 186 186 Stami opposti ai lobi della corolla. Placentazione assile. 102 Primulaceae — Stami alterni coi lobi della corolla. Placentazione parietale. 107 Gentianaceae 187 (184) Stami 4-10, inseriti sul ricettacolo od alla base della corolla. Al- beri, arbusti o piccoli frutici spesso prostrati. 188 — Stami 4-5 (raram. più), inseriti sulla corolla. Erbe od orbusti. 190 188 Stami 4. Calice e corolla a 4 divisioni. 80 Aquifoliaceae — Stami 5-10. Calice e corolla a 5 (raram. la corolla a 6-7) divisioni. 189 189 Stami riuniti a tubo alla base. 101 Styracaceae — Stami liberi. 99 Ericaceae 190 (187) Stami 5 (raram. più). 191 — Stami 4. 197 191 Ovario formato da 2 carpelli aderenti ad uno stilo o ad uno stimma comune; stimma slargato. 192 — Ovario unico; stimma non slargato. 193 192 Stami liberi; polline polveroso. Corolla ipocrateriforme o campanulata. 105 Apocynaceae — Stami appressati o saldati a tubo; polline riunito in masse. Corolla rotata o campanulato-rotata. 106 Asclepiadaceae 193 (191) Stilo 3-fido all’apice. Fg. pennato-sette. 108 Polemoniaceae — Stilo mai trifido. Fg. raram. pennato-sette. 194 194 Logge dell’ovario e del frutto con 1-2 ovuli o semi. Corolla largam. conico-campanulata ovvero globoso-urceolata in piante afille, più raram. imbutiforme, quasi scariosa e villosa all’esterno. 110 Convolvulaceae — Logge dell’ovario e del frutto con molti ovuli o semi. Corolla mai c. s. Fg. sempre sviluppate. 195 195 Fg. opposte. Corolla marcescente. 107 Gentianaceae — Fg. sparse (eccett. talora le super.) o radicali. Corolla caduca. 196 196 Stami egualm. lunghi, a filamenti non dilatati all’apice, glabri o barbati in basso. 111 Solanaceae — Stami di disuguale lunghezza, a filamenti dilatati all’apice, tutti o 3 sol tanto barbati almeno in alto. 112 Scerophulariaceae 197 (190) Fi. in racemi o solitari. Ovario 2-loculare, a molti ovuli o semi. 112 Serophulariaceae — Fi. in spighe. Ovario 4-loculare, ad 1 solo ovulo o seme per loggia. 116 Verbenaceae st. CHIAVE DELLE FAMIGLIE 15) — Fi. in gruppi ascellari. Ovario 2-4-loculare, ad 1 solo ovulo per loggia. 117 Myoporaceae 198 (179) Stami liberi. 199 — Stami monadelfi o diadelfi. 205 199 Stami 5. Fi. solitari od a spiga. Cassula. 200 — Stami 4, didinami. Fi. mai a capolino, raram. in spighe capituliformi. Cassula o drupa. 201 — Stami 4, uguali. Fi. a capolino. Cariosside. 120 Globulariaceae 200 Fi. solitari, speronati, a calice con sepali liberi. 85 Balsaminaceae — Fi. in spiga, non speronati, a calice 5-dentato e munito di una corona di 11 spine. 102 Primulaceae 201 (199) Piante parassite, non verdi, con fg. ridotte a squame. Ovario 1-loculare. i 113 Orobanchaceae — Piante non parassite o semiparassite, verdi, con fg. bene sviluppate. Ovario 2-4 loculare. 202 202 Liana a fusti rampicanti ed a fg. imparipennate. 114 Bignoniaceae — Mai liana c. s. 205 203 Ovario e frutto 2-4-loculare, con 1 ovulo o seme per loggia. Arbusto a fo. digitate od erbe a fi. piccoli, in spighe allungate o capituliformi. 116 Verbenaceae — Ovario e frutto 2-loculare, con 2 o più ovuli o semi per loggia. Mai arbusti od erbe c. s. 204 204 Corolla unilabiata. Fi. in spighe, ciascuno accompagnato da 1 ampia brattea e da 2 bratteole. 118 Acanthaceae — Corolla bilabiata o campanulata. Fi. mai c. s. 112 Serophulariaceae 205 (198) Calice a sepali affatto liberi. 206 — Calice gamosepalo. 71 Leguminosae 206 Calice di 2 sepali. Fg. profondam. divise. 61 Papaveraceae — Calice di 5 sepali, 2 dei quali assai più grandi degli altri (ali). 86 Polygalaceae 207 (174) Fi. irregolari, speronati. 64 Ranunculaceae — Fi. regolari, mai speronati. 208 208 Corolla di 6-18 pezzi. Erbe grasse. 69 Crassulaceae — Corolla di 4-5 pezzi o divisioni. Mai erbe grasse. 209 209 Fg. bipennato-composte. 71 Leguminosae — Fg. mai bipennato-composte. 210 210 Fi. ermafr. Stami saldati in colonna. Corolla di 5 pezzi. 92 Maivaceae — Fi. ermafr. Stami saldati a tubo alla base. Corolla a 5-7 divisioni. 101 Styracaceae — Fi. dioici. Stami liberi. Corolla a 4 divisioni. 100 Ebenaceae 211 (171) Fi, mai disposti in capolini. 212 — Fi, in capolini, 220 212 Stami fertili 1-3. Piante mai rampicanti. 213 — Stami fertili 4-16, raram. 2-3 ma in pianta rampicante. 214 213 Fg. opposte. 124 Valerianaceae — Fs. sparse. 25 Cannaceae 214 (212) Fg. opposte o verticillate. 215 id CHIAVE DELLE FAMIGLIE — Fg. alterne. 217 215 Fg. opposte. 216 — Fg. verticillate. ) 216 Corolla lungam. tubulosa, con 4 lobi eguali. ) —- Corolla rotata ovvero tubulosa, ma in tal caso bilabiata. 123 (Caprifoliaceae 122 Rubiaceae 217 (214) Erbe. Stami 5 o raram. 2-3, inseriti sul tubo corollino. 218 — Frutici o suffrutici, talora prostrati. Stami 8-10. n 99 Ericaceae — Arbusto od arboscello. Stami 6-16. 101 Styracaceae 218 Fi. monoici o dioici. Stami di cui 4 saldati a 2 a 2 ed 1 libero, ovvero tutti riuniti in colonna, ad antere flessuose. Peponide. 126 Cucurbitaceae — Fi. ermafr. Stami mai c. s. Cassula. 219 219 Stami inseriti sul tubo della corolla. 102 Primulaceae — Stami inseriti sull’ovario. 127 Campanulaceae 220 (211) Stami riuniti per le antere in un tubo attraverso al quale passa lo stilo (eccett. i fi. resisi maschili per aborto del gineceo). 128 Compositae — Stami mai c. s., raram. ad antere dapprima agglutinate insieme ma poi stellato-patenti. 221 2921 Fg. verticillate o raram. opposte, ma in tal caso stipolate. 122 Rubiaceae — Fg. alterne ovvero opposte, ma senza stipole. 222 222 Stami 1-3. Achenio. 124 Valerianaceae — Stami 4, mai biforcati. Achenio. 125 Dipsacaceae —- Stami 5, mai biforcati. Cassula. 127 Campanulaceae — Stami 4-5, coi filamenti biforcati. Frutto drupaceo. 123 Caprifoliaceae CE DopliPIERIDLOPHYT.A Crasse I. FILICIN/A Fam. I. FILICES (Gen. 142, spec. 5860 circa, la maggior parte delle reg. temp. e trop.). Spore tutte uguali nella stessa pianta, però spesso diverse tra una spec. e l’altra (fig. D e G), racchiuse in borsette dette sporangi (tig. Bs, C ed F), i quali talora rimangono sterili in forma di peli clavati o parafisi (fig. Bp); gli sporangi spesso sì riuniscono in gruppi detti sori (fig. A e 5), che possono essere nudi o coperti da una espansione dell’epidermide detta 22dusio (fig. A e B 7), in altri casì gli sporangi sono portati da foglie fertili ridotte alle sole nervature (fig. E). Gli sporangi ora sono provveduti di un anello elastico che ne facilita la deiscenza (fig. C), ora ne sono senza (fig. F). Fig. 1. — A-D Polystichum Filix-mas (la fig. B rappresenta una sezione della fg. in corrispondenza di un soro). — E-G Osmunda regalis. Proprietà ed usi. — Il rz. della Felce-maschia (Polystichum Filix-mas) pol- verizzato e l’olio etereo che da esso si estrae, sono efficacem. usati per combat- tere la Taenia e l’Ankylostoma duodenale. Altre specie, come Scolopendrium vul- gare, Adiantum Capillus-Veneris, Pteris aquilina, Polypodium vulgare, Ceterach officinarum e diversi Asplenium, chiamate in Francia col nome generico di Capi laîres, hanno rz. con principî amari, astringenti o zuccherini e si usano per le tossi. Il rz. del Polypodium vulgare ha sapore dolce ed aromatico simile a quello della liquirizia, ciò che giustifica il sno nome di Liquirizia falsa. La cenere della Felce-femmina (Asplenium Filix-foemina) è ricca di potassa e talora è usata nelle vetrerie. 16 1 FILICES |,2 Chiave dei generi basata principalmente sui caratteri carpologici. 1 Sporangi sulla pag. infer. delle fg. od al loro margine; cinti da anello elastico. 9 — Sporangi in pannocchie o spighe sopra fo. ridotte alla sola nervatura ; sprovvisti di anello elastico. 18 2 Sori non coperti dal margine arrovesciato della fg. 3 — Sori coperti dal margine arrovesciato della fg. i 14 3 Pas. infer. della fg. coperta da pelurie squamosa e densa, quasi nascon- dente i sori. 4 — Pag. infer. delle fs. glabra o con pochi peli o squame. 5 4 Fg. pennatopartite, a lobi interi, alterni. 1 Ceterach — Fg. pennatosette, a lobi inciso-dentati o crenati. 5 Woodsia — YFsg. bipennatosette. 2 Notholaena 5 (3) Sori non coperti da indusio membranaceo. 6 — Sori coperti da indusio membranaceo (talora precocem. caduco). de) 6 Sori affatto nudi. 7 — Sori cinti da un giro semplice di ciglia. 5 Woodsia 7 Sori subrotondi. Picciuoli verdi. 3 Polypodium — Sori oblungo-lineari. Picciuoli rosso-bruni, lucidi. 4 Gymnogramme 8 (5) Sori inseriti sul prolungamento delle nervature al di fuori del margine della fg. ed aventi forma di urnetta clavata. 17 Hymenophyllum — Sori inseriti sulla pag. infer. della fg. e mai conformati c. s. 9 9 Sori subrotondi. 10 — Sori oblungo-ellittici o lineari (almeno da giovani). 11 10 Indusio subrotondo o reniforme, aprentisi circolarm., aderente per un punto centrale ovvero per una piega che va dal centro alla periferia. 6 Polystichum — Indusio cordato-acuto, aprentesi a cerniera, aderente per un lato alla nervatura della fg. 7 Gystopteris 11 (9) Fg. divise. Indusio. univalve. 12 — Fg. intere. Indusio bivalve. 9 Scolopendrium 12 Sori disposti lungo le vene laterali. 8 Asplenium — Sori allineati da un lato e dall’altro della costola mediana e parallelam. a questa. 13 13 Fg. semplicem. pennate. Sori confluenti, in linea continua. 11 Blechnum — Fg. bipennate. Sori distinti, in linea interrotta. 10 Woodwardia 14 (2) Fg. fertili uguali o quasi alle sterili. 15 — Fsg. fertili assai differenti dalle sterili. 17 15 Sori continui lungo tutto il margine della fg., confluenti fra loro. 15 Pteris — Sori interrotti lungo il margine della fg. e quindi distinti 1’ uno dal- l’ altro. 16 16 Fg. + squamose nei picciuoli e nelle rachidi. Sori inseriti all’apice delle nervature. 14 Gheilanthes — Fg. nude in ogni parte. Sori inseriti sull’ indusio stesso. 16 Adiantum i sn E i 1 FILICES 17 17 (14) Fg. sterili bipennate. Sori sempre coperti dal margine rovesciato della fe. 13 Onoclea — Fg. tutte tripennatosette. Sori alla fine lasciati allo scoperto dalla fg. che si ridistende. 12 Allosorus 18 (1) Fg. semplici. Sporangi in spiga semplice, in due file. 19 Ophioglossum — Fg. divise. Sporangi in spiga composta, in due file. 18 Botrychium — Fsg. divise. Sporangi in pannocchia, disposti tutt’attorno alle rachidi. 20 Osmunda 2,3 Chiave dei generi basata principalmente sui caratteri vegetativi. 1 Rz. portante una sola o raram. più fg. a prefogliazione eretta. 2 — Rz. portante numerose fg. a prefogliazione circinata (a pastorale). 3 2 Lamina sterile interissima. 19 Ophioglossum — Lamina sterile più o meno divisa. 18 Botrychium 3 (1) Fg. indivise. 9 Scolopendrium — Fg. semplicem. pennate oppure divise all’apice in 2-5 segmenti o lobi. 4 -- Fg. 2 o più volte pennate, almeno alla base dei segmenti infer. 10 4 Lobi delle fg. slargati in basso e scorrenti colla base sulla rachide. 5) — Lobi delle fg. + cuneati o ristretti in brevissimo picciuolo alla base. 7 5 Fg. densam. squamose di sotto. 1 Ceterach — Fg. prive di squame di sotto. 6 | 6 Picciuoli articolati alla base col rz. Fg. coi lobi più lunghi verso la base. 3 Polypodium vulgare — Picciuoli non articolati col rz. Fg. coi lobi più lunghi nel mezzo. 11 Blechnum 7 (4) Fg. con segmenti lineari-lanceolati; lunghi 4-10 cm., interi o minu- tam. seghettati. 15 Pteris (spec. 2 e 3) — Fg. non aventi tali caratteri. S 8 Picciuoli senza squame. 8 Asplenium (spec. 8 a 14) — Picciuoli muniti di squame almeno alla base. 9 9 Segmenti orecchiuto-falcati, dentato-spinulosi; rachide fortem. squamosa. 6 Polystichum Lonchitis — Segmenti ovati, mai dentato-spinulosi; rachide nuda. 5 Woodsia 10 (3) Lobi delle fg. fatti a ventaglio e sostenuti da pedicelli capillari esi- lissimi. î 16 Adiantum — Lobi delle fg. mai c. s. 1l 11 Fg. bipennate o più raram. tripennate, ma in tal caso a rachide + squa- mosa. 12 — Fg. tripennate, almeno nei segmenti infer.; rachide mai squamosa. 28 12 Picciuoli delle fg. (anche alla base) e rachidi affatto nudi. 13 — Picciuoli delle fg. (almeno alla base) e spesso anche le rachidi squa- mosi. 16 13 Pianta con rz. strisciante, filiforme. Fg. alte 3-5 cm., pellucide. 17 Hymenophyllum — Piante non aventi questi caratteri insieme. 14 14 Lobi dei segmenti interi o talora minutam. seghettati al margine. 15 bo 18 1 FILICES — Lobi dei segmenti dentati od inciso-lobulati. 31 15 Segmenti pennatosetti, a lobi lunghi 2-7 cm., bruscam. ristretti alla base in brevissimo picciuolo. Rz. cespuglioso. 20 Osmunda — Segmenti pennatopartiti, a lobi lunghi 5-6 mm., slargati in basso e scor- renti colla base sulla rachide. Rz. strisciante. 6 Polystichum Thelypteris 16 (12) Fg. grandi, alte 2-10 dm.; segmenti maggiori lunghi più di 3 cm. 17 — Fg. piccole, alte 5-20 o raram. sino a 30 cm.; segmenti maggiori lun- ghi 1-2 cm. 25 17 Fo. bipennate, a lobi con denti mucronato-aristati. 6 Polystichum aculeatum — Fg. bi-tripennate, a lobi interi o con denti mutici o brevem. mucronati. 18 18 Lobi dei segmenti a margine intero od appena sinuoso (crenulato). 19 — Lobi dei segmenti acutam. dentellati, seghettati od inciso-lobulati. 21 19 Fg. pubescenti sulle facce ed a contorno triangolare (slargate in basso). Rz. strisciante. 3 Polypodium Phegopteris — YFsg. glabre, a contorno ovale-oblungo (ristrette ad ambedue le estremità). Rz. cespuglioso. 20 20) Fg. glandulose di sotto, tutte eguali. 6 Polystichum Oreopteris — Fg. non glandulose di sotto, le sterili molto differenti dalle fertili. 13 Onoclea 21 (18) Fg. a segmenti con lobi triangolari-falcati, minutam. seghettati. 10 Woodwardia — Fg. a segmenti con lobi mai c. s. 99 22 Fg. bipennate, a lobi minutam. dentati. 6 Polystichum (spec. 5 e 6) — Fg. tripennate od anche bipennate, ma in tal caso a lobi incisi o gros- sam. dentati. DO 23 Fg. a contorno + triangolare (slargate in basso). Indusio reniforme. 6 Polystichum (spec. 7 e 8) — Fg. a contorno ellittico-oblungo (ristrette alle due estremità). Indusio mai reniforme. 24 24 Sori rotondi, nudi o con indusio minuto, cigliato e fugace. 8 Asplenium rhaeticum — Sori rotondi od oblunghi, coperti da indusio membranaceo. 33 25 (16) Picciuoli e rachidi affatto cilindrici, non solcati di sopra. Fg. den- sam. squamose di sotto. 2 Notholaena — Picciuoli e rachidi angoloso-solcati di sopra. Fg. non o parcam. squamoso- pelose di sotto. 62 26 Rachide più o meno squamosa. 27 — Rachide non squamosa. 31 2% Fg. a segmenti tutti pennatifidi, a lobi scorrenti sulla rachide ed interi (fo. bipennate). 5 Woodsia ilvensis — Fg. a segmenti pennatosetti ed a lobi infer. non scorrenti, spesso pen- nato-lobulati (fo. quasi tripennate). 14 Cheilanthes 28 (11) Lobi dei segmenti interi o crenulati. 29 —— Lobi dei segmenti dentati od inciso-lobulati (nell AZlosorus solo: nelle fo. sterili). 30 29 Fg. grandissime, alte 3-15 dm., con picciuoli grossi e robustissimi. Sori coperti dal margine rovesciato della fs. 15 Pteris aquilina 1 Ceterach] 1 FILICES 19 — Fg. piccole, alte 1-4 dm., con picciuoli assai esili. Sori nudi. 5 Polypodium Dryopteris 30 (28) Fg. fertili diverse dalle sterili. 12 Allosorus — Fg. fertili uguali alle sterili. 31 31 (30, 26 e 14) Pianta gracile, annua o bienne. Fg. a lobi cuneiformi con 2-3 lobetti rotondati. 4 Gymnogramme — Piante non aventi questi caratteri. 32 32 Squame del rz. e dei picciuoli larghette, rosso-ferruginee, formate da cellule allungate ed a parete non ispessita. 33 — Squame del rz. strette, quasi piliformi, bruno-nerastre, formate da cellule rettangolari od esagone a pareti fortem. ispessite. 8 Asplenium (spec. 2 a 8) 33 (32 e 24) Picciuoli densam. squamosi alla base. Fg. assai grandi. 8 Asplenium Filix-foemina — Picciuoli nudi o con poche squame alla base. Fg. più piccole e più gra- cili che nella spec. precedente. 7 Cystopteris Tribù I. POLYPODIACEZE. Gen. 1. Cèterach Adans. (1763). (Spec. 4 della Reg. medit. Eur. centr. Is. atl. As. occ. Himal. Abis. S. Elena Afr. mer.). Pianta cespugliosa (5-15 cm.), a fg. lanceolate, densam. squamose di sotto e nei picciuoli per squame ferruginee, pennatopartite, a lobi alterni, ovato- ottusi, interi o più rr. grossam. crenati. Y. Muri e rupi nella Pen. ed isole; 2-4. Prim. Est. [ Eur. centr. Reg. medit. As. occ. Himal. Can. Mad. Afr. mer.].. — Asplenium Ceterach L. (1753). C. officinarum Lam. et DC. (1805) 1 Gen. 2. Notholaena R. Br. (1810). (Spec. 47 sparse nei paesi temp. e trop. dei 2 emist.). 1. Fg. densam, squamose nella pag. infer., glabre e verdi nella super., 1-3 dm., lanceolate, bipennatosette, a lobi ovato-lanceolati, ottusi, interi, squamoso-ferruginee di sotto, a picciuoli cilindrici, rigidi, più lunghi del lembo. Rz. strisciante, squamoso-lanuginoso. %. Rupi e luoghi sassosi specialm. di roccia vulcanica: It. super. e media, Sic. presso C'atania, Elba e Cors.; 2 e 4. Giu.-Sett. [Reg. medit. sino Himal. Cina Abiss. Is. atl.).. — Acrostichum L. (1753). 1 N. Marantae R. Br. (1810) 2 — Fg. villoso-lanuginose in ambo le pag. ma più specialm. di sotto, 5-20 cm., a lobi ovali-ottusissimi e picciuoli più brevi del lembo. Rz. densam. cespuglioso. Il resto c. s. %. Rupi silicee (specialm. vulcaniche) od anche calcari: T. d' Otranto, Salern. ad Acquafredda, Basil. a Fiume- freddo, Sic., Pantell., Linosa, Sard. e Cors.; 2. Marz.-Sett. | Reg. medit. Is. atl. Nubia Afgan. Himal. Austral... — Acrostichum Ait. (1789) — N. lanuginosa Desv. (1816). 2 N. vèllea R. Br. (1810) 3 920 1 FILICES [3 Polypodium Gen. 3. Polypòdium L. (1737). (Spec. quasi 784 sparse su tutto il Globo). 1 Fg. pennatopartite, a contorno ovale-lanceolato ; pieciuoli articolati alla base col rz. Sez. I. EUPOLYPODIUM 2 — Fg. bi-tripennate ; picciuoli non articolati col rz. Sez. II. PHEGOPTERIS 3 Sez. I. EUPOLYPÒDIUM. 2 (1) Rz. strisciante, squamoso, con sapore di regolizia. Fg. di 1-3 dm., pic- ciolate, oblungo-lanceolate, a lobi lineari-lanceolati, confluenti alla base. Sori grossi, tondi, in 2 linee parallele per ciascun lobo. 2%. Muri, rupi e vecchi alberi nella Pen. ed isole, comune ; 2-5. Marz.-Nov. | Reg. temp. bor. Messico Hawai Kerguelen Afr. mer.|. — Volg. Felce dolce, Liquirizia falsa. 1 P. vulgare L. (1753) 4 A Lobi interi od appena dentellati, acuti od ottusi. — Al nord e nelle zone elevate. o. TYPICUM B Lobi grossam. seghettati, acuti; fg. più grandi. — eg. medit. e luoghi bassi [Reg. medit. Is. atlant.). B serraTtUuM W. (1810) C Lobi infer. lobati o pennatifidi, acuti od acuminati. — Colla v. prec. nella Lig. occ., Nizz., Tosc., Montecristo ed isole maggiori [Frane. mer. Dalm.|. cAaMBRICUM (L., 1753) Sez. II. PHEGOPTERIS PRESL (1836) (FEE, 1852). 3 (1) Fg. a contorno triangolare (slargate in basso); segmenti opposti 0 quasi, almeno gl’infer. 4 — Fg. a contorno oblungo-lanceeolato (decrescenti alle 2 estremità); segmenti tutti alterni, Vedi Asplenium rhaeticum. 4. Fg. bipennate. Rz. gracile, strisciante. Fg. 1-4 dm., a picciuolo più lungo del lembo, a contorno triangolare-ovato, acuminate, pubescenti sulle 2 pag. e squamose sulla rachide e sulle nervature; segmenti bislungo- lanceolati, acuminati, tutti sessili, a lobi oblunghi, interi o crenulati. X. Boschi umidi: Alpi, App. sino Tosc. e Cors.; 5-7, rr. 3 e 4. Giu.-Sett. [Reg. temp. e fredde emisf. bor.|. — Aspid. Phegopt. Baumg. (1846) — Phegopt. polypodioides Fée (1850) — Dryopteris Christens. (1905). 2 P. Phegoòpteris L. (1753) 5 — Fg. ternato-tripennate, a contorno triangolare, a rachide e nervature senza squame; segmenti ovati, 1-2 paia infer. picciolati, pennatosetti, a lobi infer. con lobetti oblunghi, interi o dentellati. %. Boschi, più rr. rupi e muri, nelle Alpi ed App.; 5-7, rr. 3.64. Giu--Sett. [Eur. As. me- dia e bor. Giapp. Am. bor.|. — Aspid. Baumg. (1846) — Phegopt. Fée (1850) — Dryopteris Linnaeana Christens. (1905). 3 P. Dryòpteris L. (1753) 6 A Fg. glabre, non glandulose. — Nez distr. silicei. x TYPICUM B Fg. glanduloso-pubescenti. — Ne? distr. calcari. [Eur. Afgan. Am. bor.). — P. calcareum Sm. (1804) — Aspid. Luerss. (1896) — Dryopteris Cri stens. (1905). 8 ROBERTIANUM (HorFm., 1795) 4 Gymnogramme] 1 FILICES e Gen. 4. Gymnogràmme Desv. (1811). (Spec. 50 circa delle reg. trop., poche delle reg. temp. dei 2 Emisf.). Pianta gracile, a rd. fibrosa (5-15 cm.) Fg. a picciuoli rosso-bruni, lucidi, ovato-lanceolate, alcune piccole spesso sterili e pennatosette, altre maggiori fertili 2-3-pennatosette ; lobi obovato-cuneati, con 2-3 lobetti. Sori oblungo- lineari; indusio nullo. ©,00. Luoghi umidi ed ombrosi nell’ It. centr. e mer. ed isole; rara nel Piem. (Pinerolo, Rocca di Cavour, V. d’ Aosta, Lago Mag- giore), C. Ticino (M. Gombarogno, Bignasco), Tir. mer. (Merano) ed Euga- nei; 2, rr. 4. Marz.-Giu. [Reg. temp.-calde e trop. del Globo|. — Polypod. L. (1753) — Grammitis Sw. (1806). G. leptophylla Desv. (1811) 7 Gen. b. Woòdsia KR. Br. (1815). (Sp. circa 25 delle reg. fredde e temp. bor., 1 dell’Afr. mer.). 1 Piceciuoli giallastri, nudi nella parte super. assieme alle rachidi. Rz. cespuglioso. Fg. lineari-lanceolate (6-10 cm.), a picciuoli articolati verso il mezzo, glabre, pennatosette ; segmenti ovato-rotondati, incisi o pen- natifidi, a lobi crenati. Sori arrotondati, circondati da un involucro diviso in lacinie piliformi. %. Rupi dolomitiche a 1600-2000 m.: M. Croce nel Bellunese, Ampezzo e Tir. mer. ; 5-0. Lugl.-Ag. |Tir. Carinz. Reg. art. e subart. bor... — W. pulchella Bert. (1858). 1 W. glabella R. Br. (1823) 8 — Picciuoli brunastri, paleaceo-irsuti assieme alle rachidi. Fg. oblungo- lanceolate (5-20 cm.), + peloso-squamose di sotto; segmenti pennato- partiti, a lobi interi o crenulati. Il resto c. s. %. Rupi e ghiaie, rara; 5. Lugl-Ag. [Reg. fredde ed alp. bor.|. — Acrostichum L. (1753) — W. hyperborea Koch (1845). 2 W. ilvensis R. Br. (1815) 9 A Segmenti ovato-oblunghi o lanceolati, con 5-8 paia di lobi; picciuoli più lunghi o subeguali al lembo; peli squamosi = abbondanti. — Valtel- lina presso Ardenno ed a Bolzano. — Polypod. arvonicum With. (1796) — Nephrod. rufid. Michx. (1803) — W. hyperb. 8 rufid. Koch. (1845). gu. RUFIDULA AscH. et GR. (1896) B Segmenti subcordato-ovati, con 2-4 paia di lobi; picciuoli più brevi del lembo; peli squamosi scarsi. — Alpi, rara. — Acrostichum Bolton (1790) — A. hyperboreum Liljebl. (1793) — W. hyperb. R. Br. (1815) — W. hy- perb. x arvon. Koch (1845). 8 ALPINA (GRAY, 1821) 9! Gen. 6. Polystichum Roth (1799). (= Aspidium Sw., 1801). (Spec. 990 circa sparse su tutto il Globo). ‘1 Indusio circolare, aderente alla foglia per un punto centrale. Sez. I. HyPOPELTIS 2 — Indusio reniforme-arrotondato, aderente pel centro e per una piega che va dal centro alla periferia. Sez. II. NEPHRODIUM 3 LS) Li) 1 FILICES [6 Polystichum Sez. I. HvPoPELTIs (MIcHX., 1808). 2 (1) Fg. pennatosette. Rz. grosso, squamoso. Fg. subcoriacee, lanceolato- allungate (2-4 dm.), squamose ; segmenti troncati alla base dal lato super. ove si prolungano in un’orecchietta acuta, gl’infer. triangolari, gli altri + lanceolato-falcati, doppiam. seghettati, coi denti maggiori spinuloso- cuspidati. %. Luoghi rocciosi: Alpi, App., Etna e Cors.; 5-71. Giu -Ag. [Reg. fredde e mont. emisf. bor... — Polypod. L. (1753) — Aspid. Sw. (1801) — Dryopteris 0. Kze. (1891). 1 P. Lonchìtis Roth (1800) 10 — Fg. bipennatosette, Rz. c. s. Fg. oblungo-lanceolate (3-8 dm.), squamose ; segmenti lanceolato-acuminati, a lobi trapezoidali, inegualm. spinuloso- denticolati. Y. Boschi e luoghi selvatici, comune ; 4-5, rr. 2 e 3. Giu.- Ag. [Quasi cosmopol., raro reg. art... — Polypod. L. (1753) — Aspid. Sw. (1801) — Dryopteris 0. Kze (1891). — Volg. Felce maschia-minore. 2 P. aculeatum Roth (1800) 11 A Lobi dei segmenti acuti, aristati all’apice. a Fg. assai ristrette in basso, subcoriacee : lobi larghetti, romboideo--subfal- cati, appena picciolettati, solo gl’ infer. espansi in orecchietta laterale. — Tutta Italia, eccett. le pianure. — Polypod. Huds. (1762) — Aspidium Sw. (1801) — A. acul. x vulgare Doell (1845) — Dryopteris acul. ssp. lob. Schinz et Kell. (1909). o. LOBATUM (RoTH, 1800) b Fg. poco ristrette in basso, più molli; lobi piccoli, ovato--romboidali, distin- tam. picciolettati, quasi tutti espansi superiorm. in orecchietta laterale. — Colla var. prec. — Aspidium Kit. in W. (1810) — A. acul. 8 Swartia- num Koch (1845) — Dryopteris acul. ssp. angul. Schinz et Kell. (1909). B ANGULARE (PRESL, 1836) B Lobi dei segmenti ottusetti, mucronati all’apice, — larghi, romboideo--oblunghi, subsessili, con orecchiette ottuse. Fg. sensibilm. ristrette in basso, molli, assai squamose. — Mriuli, Bassanese, Trent., Valtell., Comasco, C. Ticino, V. d'Aosta; 5 [| Reg. bor. Hawai]. — Aspid. Spenn. (1825) — Dryopteris Underw. (1896). ‘ BRAUNII (FE, 1850-52) 11! Sez. II. NEPHRODIUM (RiIcH., 1803). 3 (1) Fg. a rachide nuda 0 squamosa solo in basso: lobi dei segmenti interi (rr. crenulati od incisi), Indusio lobato-dentato, 4 — Fg. a rachide munita di squame brunastre ; lobi o lobetti dentati od ‘ inciso-pennatifidi, Indusio intero. 5 4 Rz. sottile, strisciante. Fg. senza glandole, a picciuoli nudi, assai lun- ghi, bislungo-lanceolate (2-6 dm.), poco attenuate alla base, pennato- sette; segmenti lineari-lanceolati, pennatopartiti, a lobi oblunghi, spia- nati ed acuti nelle fig. sterili, triangolari ed a margine revoluto nelle fertili. Sori disposti lungo l’orlo, alla fine confluenti; indusio con glan- dole pedicellate, caduco. XY. Qua e là nei luoghi acquitrinosi : Pen., Sic. e Cors.; 2-5. Est. | Eur. As. Afr. N. Zel. Am. bor.]..— Acrostychum L. (1753) — Polypod. L. (1771) — Aspid. Sw. (1801) — Nephrod. Stremp. (1822) — Dryopteris A. Gay (1848). 3 P. Thelypteris Roth (1800) 12 — Rz. grosso, cespuglioso. Fg. glandulose di sotto (odorose), a picciuoli squamosi, brevi, lanceolato-oblunghe (4-8 dm.), sensibilm. attenuate alla 6 Polystichum] 1 FILICES 23 base ; segmenti acuminati, a lobi ottusi. Indusio caducissimo. Il resto c. s. X. Luoghi umidi, raro : It. bor., Tosc., Abr. e Cors.; 4-5. Est. [Eur. Mad. As. occ. Giapp. Am. bor.-occ.|. — Polypod. montanum Vogler (1781), non Lam. (1778) — Polypod. Or. Ehrh. (1787) — Polyst. montan. Roth (1800) — Aspid. Or. Sw. (1801) — Nephrod. Desv. (1827) — Dryopteris Maxon (1901) 4 P. Oreòpteris Lam. et DC. (1805) 13 5 (3) Fg. bipennate; segmenti a lobi slargati e + confluenti tra loro ‘ alla base. 6 — Fg. tripennate (almeno alla base dei segmenti infer.); segmenti a lobi inf. (segmenti di 2.° ordine) ristretti e non confluenti tra loro alla base, 7 6 Fg. a segmenti lanceolato-lineari, acuminati, pennato-partiti; lobi a denti mutici. Rz. grosso, cespuglioso, densam. squamoso. Fg. alte 1-16 dm., a picciuolo breve, bislunghe, ristrette alle due estremità ; segmenti con 15-35 lobi per parte, questi ottusi o quasi troncati, crenati o den- tati (almeno all’apice), rr. inciso-lobati. Sori biseriati. 2%. Luoghi selvatici ombrosi: Pen. ed isole ; 4-5, rr. 2-3. Est. [Eur. As. Afr. Am.|. — Poly- podium L. (1753) — Aspid. Sw. (1801) — Nephrod. Rich. (1801) — Aspid. distans Viv. (1825) — Dryopteris Schott (1834) — Volg. Felce- maschia. 5 P. Filix-mas Roth (1800) 14 A Fg. poco squamose lungo la rachide e lungo le nervature dei lobi. a Fg. senza glandole. I Fg. alte 4-10 dm. Segmenti allungati, con 15-25 lobi part parte, con pochi sori. — a della spec. % TYPICUM II Fg. alte 1-5 dm. Segmenti abbreviati, con numero minore di lobi, che sono più snai e più ottusi, con 1 o rr. 2 sori. — V. d’Aosta e certam. altrove [| Franc. Inghilt. Ro] — Aspid. Poir. (1816) — Nephrod. Rouy (1913). 8 ABBREVIATUM (Lam. et DC., 1805) b Fg. munite di glandole sessili sulla rachide e nella pag. infer. — Alp? Mar., Cors., Sard. [Inghilt.|. — Aspid. F.-mas. v. gland. Milde (1867) — Nephrod. F.-mas. f. gland. Fiori (1596) — Dryopteris F.-mas. v. gland. Briq. (1910) — N. rigidiformis Rouy (1913). GLANDULOSUM TREVIS. (1874) B Fg. densam. peloso-squamose lungo la rachide e nella pag. infer., alte sino a 16 dm. — Tir. mer., C. Ticino, It. pen. ed ins. [Eur. mer. ed occ. As. occ. Is. atlant.j — Aspid. Don (1825) — Nephrod. F.-mas. f. pal. Fiori (1896) — Dryopteris pal. Hand.-Mazz. (1908) — Nephrod. Borreri Rouy (1913). ò PALFACEUM N. COMB. — Fg. a segmenti ovato-lanceolati, pennatifidi; lobi a denti mucronati, Fg. alte 3-6 dm., mai glandulose, le fertili più grandi delle sterili, oblungo-lanceolate, poco squamose; segmenti con 5-10 lobi per parte, larghetti, gl’infer. brevem. picciolati; lobi oblunghi, ottusi, denticolati. Il resto c. s. Y. Boschi: Triestino tra Sesana e Lippiza, Veron., Bergam., C. Ticino in V. Maggia e Piem. ; 5. Est. [Eur. Urali Caue. Am. bor.]. — Polypod. L. (1753) — Aspid. Sw. (1801) — Nephrod. Michx. (1803) — Dryopteris A. Gay (1848). 6 P. cristatum Roth (1800) 15 7 (5) Fg. rigidette, a perimetro oblungo-lanceolato ; lobi e lobetti dentato- mucronulati. Rz. grosso. Fg. con picciuolo e rachide assai squamosi, un 24 1 FILICES [6 Polystichum po’ ristrette in basso, + glandulose (massime di sotto), nel fresco odo- rose; segmenti brevem. picciolati, triangolari od ovato-lanceolati, penna- tosetti, con lobi oblunghi, gli infer. pennati, a lobetti ovati, 1-5-dentati. Sori biseriati; indusio spesso glanduloso. %. Luoghi selvatici e rupi; 4-6, rr. 2. Est. | Eur. As. occ. Afgan. Afr. bor. California Alaska]. — Polypod. fragrans Vill. (1789), non L. — Aspid. Sw. (1801) — Nephrod. Desv. (1827) — Dryopteris Underw. (1893), non A. Gray (1848). 7 P. rigidum Lam. et DC. (1805) 16 A Fg. alte 5-5 dm., assai glandulose ; lobi infer. dei segmenti pennatolobati alla base. — Penisola, Cors. e Sard. a Pula, ma non ovunque. x TYPICUM B Fg. alte sino a 13 dm., poco o punto glandulose; lobi infer. dei segmenti pennatosetti alla base (fg. tripennatosette), picciolettati. — Alpi Apuane, Nap., Avellin., Cal. ed isole [Reg. medit... — Aspid. rig. v. australe Ten. (1530) — Nephrod. pallidum Bory (1832) — Dryopteris rig. v. austral. Briq. (1910) — Dr. austral. Guadagno (1918). 3 AUSTRALE TREVIS. (1874) — Fg. flaccide, a perimetro + triangolare; lobi e lobetti dentato spine- scenti. Fg. di 3-8 dm., raram. glandulose di sotto e sull’ indusio. Il resto c. s. %. Luoghi boscosi ; 4-5, rr. 2 e 3. Est. [Eur. sAs. media e bor. Afr. mer. Borb. Am. temp.|]. — Polypod. F.-foem. v. spinosum Weis. (1770) — Polyp. spinulos. Mueller (1777), Retz. (1795) — Aspid. Sw. (1801), Sm. (1804) — Nephrod. Stremp. (1824) — Dryopteris O. Ktze. (1891). 8 P. spinulosum Lam. et DC. (1805) 17 A Fg. ovato--oblunghe, bipennatosette ; lobi pennatopartiti, coi soli lobetti in- fer. distinti, gli altri confluenti tra loro in una larga rachide. — Dall’ If. super. alla centr. (sec. Christ solo nelle Alpi) e Cors. x TYPICUM B Fg. più larghe, triangolari--ovate, verdi--cupe, tripennatosette ; lobi pennato- setti, coi lobetti liberi (eccett. i super.); rachide stretta. — Col fipo ed anche nell'It. mer. |[Eur. As. occ. e bor. Am. bor.|. — Polypod. aristatum Vill. (1789), non Forster (1786) — Polyp. dilat. Hoffm. (1795) — Aspid. Sm. (1804), Sw. (1806) — Nephrod. Desv. (1827) — Dryopteris spinul. v. dil. Underw. (1893). 8 DILATATUM (DC., 1815) Polystichum Lonchitis x lobatum n. comb.= Aspid. Lonch. x lobat. Asch. (1896). — C. Ticino. P. dilatatum (f. oblongum)X rigidum n. comb. = Dryopteris Burnati et Dr. spi- nul. ssp. dilatata f. oblonga x Dr. rigida Christ et Wilezek (1913). — Alpi Mar. in V. dell'Ellero al M. Mandotè. Gen. 7. Cystòpteris Bernh. (1806). (Spec. 13 delle reg. temp. dei due emisf., rr. nelle reg. fredde e trop.). 1 Rz. gracile, strisciante. Fg. a perimetro triangolare (1-3 dm.), a pic- ciuolo più lungo del lembo, con poche squame alla base nel resto nulle, ternato-tripennatosette alla base; segmenti infer. più grandi degli altri; lobi infer. a lobetti pennatifidi o pennatopartiti, con lacinie oblunghe, le infer. inciso-dentate, le super. dentate. Pianta talora glandulosa. %. n e 7 Cystopteris] 1 FILICES 25 Fessure ombreggiate delle rupi: Alpi ed App. pistoiese; 5-6. Est. [Eur. centr. e bor. Kamtschatka Am. bor.|. — Polypod. Lam. (1778). i 1 C. montana Bernh. (1806) 18 — Rz. grossetto, obliquo e breve. Fg. a perimetro oblungo-lanceolato (1-5 dm.), a picciuolo generalm. più breve del lembo, bi-tripennatosette ; segmenti infer. abbreviati e più lontani tra loro; lobi ovati, scorrenti alla base, dentati o gl’infer. (almeno) pennatifidi o -setti, con lobetti den- tati o smarginati. Il resto c. s. %. Luoghi freschi ; 2-7. Prim. Est. [Reg. art. temp. o mont. dei due emisf.|.. — Polypod. L. (1753). 2 C. fragilis Bernh. (1806) 19 A Lobi dei segmenti pennato--lobati o --fidi, con lobetti ovati od obovati, interi o dentati; denti per la maggior parte non smarginati; nervature termi- nanti alla sommità dei denti. a Fg. senza glandole. I Fg.lunghe sino a 5 dm., 2-3-pennatosette. — Pen. ed isole ; 4-6, rr. 2,3 e 1. x TYPICA II Fg. lunghe 2--8 dm., pennatosette, — con segmenti brevi, ovati, lobulati o pennatifido--lobulati, brevem. dentati. — Qua e la col tipo. — Polypod. Dick. (1793) — C. dent. Rouy (1913). 8 DENTATA Hook. (1846) b Fg. munite, specialm. al margine, di glandole unicellulari, — 2--pennatosette. — Tir. mer. e M. Cenisio [Endem.). — C. Huteri Hausm. in Milde (1867). x HurÈRrI MILDE (1867) B Lobi a divisioni più profonde, con lobetti oblunghi o lineari, la maggior parte troncati o smarginati (talora denticolati); nervature ultime termi- nanti nei seni dei lobetti. — Tra le pietre : Alpi, App. qua e là, Stc. alle Madonie e Cors.; 5-0 [Eur. As. occ. Afr. Is. att. Am. mer.]}. — Polypod. L. (1758). è REGIA (Desv., 1827) 19' Gen. 8. Asplenium L. (1737). (Spec. 515 sparse su tutta la supert. terrestre). 1 Rz. e picciuoli con squame larghe, rosso-ferruginee, formate da cellule allungate, a pareti non ispessite. Sez. I. ATHYRIUM 2 — Rz. e talora i picciuoli con squame strette, quasi piliformi, bruno- nerastre, formate da cellule rettangolari od esagonali, a pareti fortem. ispessite. Sez. II. EUASPLENIUM 3 Sez. I. ArtHyvRIUM (RoTH, 1800). 2 Sori bislunghi, con indusio presente, fimbriato al margine. Rz. grosso. Fg. di 3-10 dm,, ellittico-oblunghe, acuminate, ristrette alle due estre- mità, 2-3-pennate; segmenti oblungo-lanceolati, lungam. acuminati, pen- nato-setti o -partiti, con lobi ora dentati, ora pennato-lobulati o pennato- partiti, a lobetti dentati; denti diritti od incurvi, acuti od ottusi. Y. Luoghi ombrosi e freschi; Pen. ed isole; 4-7, vr. 2 e 3. Est. | Eur. As. media e bor. Afr. bor. Is. atl. Am. Giava]. — Polypod. L. (1753) — Athyrium Roth (1800). — Volg. Felce-femmina. 1 A. Filix-foemina Bernh. (1806) 20 26 1 FILICES (8 Asplenium — Sori rotondi, nudi o con indusio minuto, cigliato e fugace. Fg. di 5-8 dm., 3-pennate ; segmenti pennato-setti, a lobi pennato-partiti, con‘ lobetti inciso-dentati. Sori 1 o 2 presso i seni dei lobetti. Il resto c. s. £. Luoghi selvatici freschi a terreno siliceo ; Alpi, App. tosco-emil. al Ron- dinaio e Cors.; 5-7. Est. | Eur. Cauc. As. min. Am. bor.|]. — Polypodium L. (1753) — Aspid. alpestre Hpe. (1805) — Athyr. alpestre Ryl. (1857) — Aspl. alpestre Mett. (1859) — Athyr. rhaet. Gremli (1878), D. Torre (1882) 2 A. rhaeticum Bruegg. (1874) 21 Sez. II. EUASPLENIUM. 3 (1) Fg. 2-4-pennate (almeno alla base). vi — Fg. semplicem, pennate. 8 — Fg. forcute 0 palmato-divise. 12 4 Segmenti infer, più corti dei mediani; perimetro delle fg. oblungo- lanceolato, Fg. di 1-3 dm., bipennatosette, glabre, con picciuolo breve, nero alla base; rachide verde o rosso-vinosa nella metà infer.; segmenti a lobi dentati o spesso anche lobulati. Indusio intero. Y. Rupi umide od ombrose ; 2-5 Prim-Aut. [Eur. As. occ. Himal. Afr. bor. Is. atl.|.. — Polypod. L. (1753). 3 A. fontanum Bernh. (1799) 22 A Lobi o lobetti a denti mucronato--aristati. — Fg. di 1-2 dm., lineari-lanceo- late; segmenti ovali od oblunghi, con 2-6 paia di lobi romboideo-ovati, cuneati alla base; lobi e lobetti grossam. dentati. — Qua e la în terreni calcari: Lomb., Piem., Nizz.; da controllare le indicazioni della Tosc., Abr., Basil. e Cal. ; 4 [Eur. centr. ed occ... — A. Halleri DC. (1815). % TYPICUM B Lobi o lobetti a denti acuti. a Fg. di 2-3 dm., ovali--lanceolate, slargate (larghe sino ad 8 cm.); segmenti largam. lanceolati, con 6-8 paia di lobi largam. ovali, ottusi; lobi e lobetti grossam. dentati. — /n terreni silicei ; Euganei, C. Ticino, Lig. or., Cors. e Sard. al M. Limbara; 4-5 [Franc. Spa. Alger... — A. Halleri v. forés, A. Le Grand (1869) — A. Hall. v. forisiense A. Le Grand (1873) — A. fori- siense Christens. (1905). 2 FORESIACUM (CHRIST, 1900) b Fg. di 1-3 dm., ovali-lanceolate; segmenti oblunghi od ovali--lanceolati, con 5-10 paia di lobi obovati, ottusi; lobi e lobetti grossam. dentati. — Lig. or., Tosc. a Serravezza, M. Argentaro, is. Giglio e Montecristo, is. Ponziane, Ischia e Cors.; 2 e 4 [Eur. occ. Marocco Is. atl.). € LANCEOLATUM (Hups., 1762) 22' c Fg. a lobi obovato-rotondati, slargati; lobi e lobetti con denti piccoli ed ottusi. Il resto come nella var. prec. — Alpi Mar. ad Ormea, Tose. nel M. Pisano, It. mer. ed isole ; 2 e 4 [Eur. medit. Afr. bor.|. ò oBOvaTUM (Viv., 1824) 22° — Segmenti infer. più lunghi dei mediani; perimetro delle fg. # trian- golare. 5 5 Picciuolo bruno-rossigno, lucido massime alla base, Indusio interissimo o crenato al margine. 6 — Picciuolo verde (tranne un breve tratto alla base), sempre opaco, In- dusio cigliato-fimbriato al margine, Î 6 Lobi d’ultimo ordine ovati od oblunghi, acutam, dentati, Sori più stretti del lobo, Fg. di 1-5 dm., lungam. picciolate, glabre, per lo più lucide e 8 Asplenium| Ì FILICES LAS | coriacee, triangolari-lanceolate, + acuminate, 2-4-pennatosette; seementi picciolettati, a lobi o lobetti ultimi cuneati e scorrenti alla base. %. Boschi, siepi, muri e rupi ; 2-5. Prim.- Aut. [Eur. As. temp. Himal. Afr. Is. atl. Sandw. Giava Mascar. Am. centr.) — A. nioruam Lam. (1778). 4 A. Adiantum-nigrum L. (1753) 23 A Fg. 2-8-pennatosette, a segmenti diritti, acuti o brevem. acuminati; lobi ul- timi ovati od oblunghi, a denti corti, acuti. a Fg. lanceolate, per lo più lucide e coriacee, svernanti; lobi acuti, dentati. — Pen. ed isole. — A. Ad.--nigr. v. nigrum Heufler (1856). % VULGARE Guss. (1844 b Fg. corte, triangolari, a divisioni più profonde e più divaricate, opache, per lo più erbacee, non svernanti; lobi ottusi, inciso--dentati. — Quasi sempre sulle rupi serpentinose: Alpi, Euganei, App., Cors. |[Eur. centr. Scozia]. — A. cuneifolium Asch. (1896), non Viv. 8 SERPENTINI (TAUSCH, 1839) 23! B Fg. 3-4-pennatosette, a segmenti arcuato--conniventi, lungam. acuminati; lobi ultimi più stretti, con denti lunghetti, mucronati. — Fg. assai lucide, coriacee, svernanti. — Col tipo, però raro al nord. [Irlanda Slesia Bale. Reg. medit. Is. atlant. Portorico Hawai]. — A. acutum Bory in W. (1810) — A. Virgilii Bory (1832). x OnOPTERIS (L., 1753) — Lobi d’ultimo ordine strettam. cuneato-oblunghi, divisi all’ apice in 2-3 laciniette lineari, Sori più larghi del lobo, sporgenti oltre i suoi margini, Fg. di 1-3 dm., lungam. picciolate, glabre, opache, membra- nose, oblungo-lanceolate, 3-4-pennatosette; segmenti di 1.° e 2.° ordine ovati, picciolettati; laciniette dei lobi intere o con 2-3 denticini ottusi all’ apice. Y. Fessure delle rupi: Alpi ven., trent. e Mar., App. centr., Cal. al M. Pollino ; 6-7. Est. [Eur. centr. Balc... — A. angustifolium et A. tenuifolium Guss. (1826). 5 A. fissum Kit. (1810) 24 7 (5) Fg. sottili, membranose, a lobi inciso-lobulati a ventaglio. Spore finam., spinulose, Fig. di 5-10 cm., lungam. picciolate, coperte ovunque di brevi peli articolati e glandulosi, opache, triangolari-ovate, ottuse, 2-3-pennatosette ; segmenti picciolettati, ovati, patenti, a lobi cuneati e lobetti inciso-crenati. Indusio glanduloso. %. Rupi calcari: Triest. nel- l’antro di Ospo presso Muggia, Gorizia al M. S. Gabriele, Tir. mer., Trent., Abr. al M. Vettore, Nap. nei M. di Castellamare, Bas. a Castel- grande, Cal. al M. Pollino e Sic. alle Madonie ; 4-7. Prim.-Aut. |[Ungher. Transilv. Serbia]. — A. brachyphyllum Gasp. (1845). 6 A. lepidum Presl (1836) 25 — Fg. + coriacee, a lobi interi, crenulati o dentati. Spore grossam, ver- rucose, Fg. di 5-15 cm., picciolate, glabre o glandulose, opache, glauche, triangolari-ovate, 2-3-pennatosette ; segmenti di 1.° e 2.° ordine piccio- lettati. Indusio glabro. %. Vecchi muri e rupi, comune ; 2-5. Est.-Aut. [Eur. As. media e bor. Afr. bor. Am. temp.]. — Volg. Ruta di muro. 7 A. Ruta-muraria L. (1753) 26 A Fg. per lo più lunghe meno di 6 cm., a contorno generalm. breve e trian- golare, bipennate; segmenti romboidali. a Segmenti a margine super. crenato--dentellato. — Istria, Pen. ed isole. u BRUNFELSII HEUPLER (1856) 28 1 FILICES [8 Asplenium b Segmenti a margine super. intero \o quasi. — Col tipo. — A. R.-Mur. v. rotundifol. Celak. (1867). 8 MaTTHIOLI (GASPARR., 1842) 26° B Pianta assai piccola. Fg. bipennate, a segmenti piccoli (lunghi 2-4 mm.), numerosi, cuneiformi--triangolari, troncati in alto e quivi crenato—dentati. Portam. dell'A. lepidum. — Trento a Vela, Tir. mer., Valtell., C. Tic. ed Alpi Mar. x PSEUDO--LEPIDUM TREVIS. (1874) C Fg. generalm. lunghe 10 cm. o più, spesso tripennate, a contorno allungato; segmenti dalla forma cuneato-romboidea alla ellittica o lanceolata. I Pinnule allontanate ; — segmenti cuneato--ovali, grandi, spesso irregolarm. 3-lobi, anteriorm. dentati. — Qua e là nelle Alpi ven., tir--mer., valtell., comasche e ticin. — A. R.-mur. v. cuneatum Moore (1856). ò PSEUDO--GERMANICUM HEUFLER (1856) 26° II Pinnule avvicinate. 1 Segmenti ovali o lanceolati (colla maggior larghezza circa nel mezzo). * Fg. lunghe sino a 12 cm., sottili, affilate, assai divise, a segmenti lanceolati, picciolettati e crenulati. — 7revig. al passo di S. Uboldo, Trent., Bolzano, Bormio, Lugano, Alpi Mar. © LEPTOPHYLLUM WALLR. (1831) #* Fg. lunghe spesso sino a 25 cm., verdi-chiare; segmenti cuneato- romboidali, inciso-dentati. — Qua e là nei luoghi ombrosi. — A. mul- ticaule Presl (1836) — A. R.--mur. v. Pseudo-serpentini Milde (1867). € RLATUM LANG (1824) #**# Come il prec., ma a segmenti profondam. pettinato--dentati. — Lago Maggiore a Locarno e Brissago. -- Scolopendr. alternifolium v. bre- vifol. Roth (1800). 1 BREVIFOLIUM HEUFLER (1856) 2 Segmenti ellittici, ottusi, piccoli, interi o quasi, picciolettati. — Tr. mer., Lugano, Locarno, V. d’ Aosta ed Alpi Mar. $ ELLIPTICUM CHRIST (1908) 3 Segmenti cuneiformi (colla maggior larghezza in alto) (cfr. etiam v. elatum). ‘+ Fg. lunghe sino a 15 cm., 3--pennate; segmenti allungati, inciso- dentati. — Vicent. sul M. Summano, Comasco. : PSEUDO-NIGRUM HEUFLER (1856) ++ Fg. lunghe sino a 15-20 cm., 2-4-pennate; segmenti cuneato- lanceolati, dentati in alto. — Tir. mer., C. Tie. a Castagnola ed Abr. al Sirente. x ZoLIENSE Kir. ex HEUFLER (1856) 26° +++ Come il prec., ma a segmenti lineari--cuneati, larghi ‘/, mm. soltanto. Portam. simile alla var. leptophyllum. — Tir. mer. a Cortina d’ Ampezzo. ì STENOPHYLLUM CHRIST (1903) 26° +4+4+<+ Fg. lunghe sino a 17 cm., 3-4-pennate; segmenti assai pic- coli, cuneiformi o lineari--cuneiformi, ottusi od arrotondati in alto e quivi dentato--crenati. — Trevig., Trent., Tir. mer. e Ber- gam. a Sedrina. — A. R.-mur. v. pseudo--fissum Heufler (1869). — A. R-mur. v. polyphyllum Sacc. (1868). p TENUIFOLIUM NpeEs (1858) 26° 8 (3) Segmenti + larghi alla base, brevem. cuneati o quasi troncati, gl’infer. più piccoli dei mediani, 9 — Segmenti cuneato-attenuati alla base, gl’infer. più grandi dei sueces- sivi. Vedi A. Ruta-muraria (var.) 9 Segmenti trapezoidali, i mediani lunghi 2-5 cm., + scorrenti sulla ra- chide in una stretta ala verde, Fg. di 1-4 dm., coriacee, glabre, lan- A» 8 Asplenium] . 5% Di TLIC ES 29 ceolate; picciuolo e rachide robusta, nero lucenti; segmenti cuneato- picciolettati alla base e con un’orecchietta ottusa dal lato super., ovati od oblunghi, ottusi, inegualm. crenato-dentati. 3%. Luoghi sassosi e rupi : Laz. al Circello, Taranto, Malta, Pantelleria, Sard., Cors., Capraia, Elba ; 2. Est--Aut. [Eur. occ. Marocco Is. atl. Bras. N. Scozia]. 8 A. marinum L. (1763) 27 — Segmenti romboideo-ovati o subrotondi, i mediani lunghi 12 em. al 10 11 12 più, non scorrenti in ala. 10 Rachide verde, pieciuoli bruno-rossigni alla base soltanto, fragili. Fg. di 2-80 cm., membranacee, glabre, lanceolato-lineari : rachide solcata, non alata; segmenti distintam. picciolettati, romboideo-ovati, cuneati alla base, crenati in alto (eccezionalm. incisi, laciniati o pennatosetti). Y. Rupi e muri: Istria, Alpi, A. Apuane, App. lig.-parm., pistoiese, centr., sa- lernit. e cal. al M. Pollino, Cors.; 5-7, rr. 4. Prim--Est. [Eur. As. occ. Sib. Himal. Afr. bor. Am. bor.|]. — A. Tricom. 8 L. (1753). 9 A. viride Huds. (1762) 28 Rachide e picciuoli bruno-lucenti, questi tenaci, 11 Fg. glabre; rachide con ala strettissima crenulata, Fg. c. s.; segmenti sessili o quasi, obovato-subrotondi, cuneati o troncati o talora orecchiuto- astati alla base, crenulati al margine (più raram. inciso-crenati o pen- natifidi). XY. Rupi, muri ecc.; Pen. ed isole ; 2-5. Prim.-Est. [Reg. fredde temp. e trop.-mont. dei due emisf.|. 10 A. Trichomanes L. (1753) 29 Fg. peltoso-glandulose ; rachide senz’ala, arrotondata. Fg. di 3-16 cm., rigide, membranacee o subcoriacee, lineari-lanceolate od oblunghe; se- gmenti quasi picciolettati, oblunghi od ovati, troncati o cuneati alla base, crenati, incisc-crenati o pennatifidi. %, Rupi: Nizz., Lig., Salerniît. ad Acquafredda e Sicilia ; 2. Prim.-Est. |Dalm. Eur. mer.-occ. Afr. bor. occ.|. — Polypod. Guérin (1804) — A. glandulosum Lois (1810). 11 A. Petrarchae DC. (1815) 30 (3) Fg. forcuto-divise, con 2-3 (rr. 5) segmenti lineari, acuti. Fg. di 5-15 cm., con lunghi picciuoli, bruni solo alla base, glabre, coriacee, quasi filiformi; segmenti strettam. cuneato-picciolettati alla base, inegualm. 2-8-inciso-dentati all’apice; denti lunghi, lesiniformi. Indusio intero. %. Fessure delle rupi: Alpi, Euganei, App., Etna, Sard. centr., Cors., Elba ; 4-7. Est. [Eur. As. Afr. bor.-occ. Am. bor.]|. — Acrostichum L (1758). 12 A. septentrionale Hoffm. (1795) 31 Fe. palmate, con 3-5 segmenti lanceolati, ottusi. Fg. di 3-3 cm., densam. cespugliose ; segmenti sessili o picciolettati, cuneati ed interi alla base, nel resto ottusam. crenati od inegualm. inciso-dentati. Indusio eroso-dentato. Il resto c. s. %. Rupi dolomitiche: Alpi goriziane, wven., trent., bresc. sul Garda e comasche al M. Campo dei Fiori; 5-1. Est. [ZTir. Carniola Pir. or.|. 13 A. Seelosii Leyb. (1855) 32 | Asplenium Adiantum-nigrum Xx Ruta-muraria Christ (1900) = A. Christii Hahne (1904), non Hieron. (1895) = A. Lingelsheimii Seymann (1910). — C. Ticino a Locarno alla Madonna del Sasso. A. Ad.--nigr. Xx. Trichomanes = A. dolosum Milde (1864) = A.Trich. X Ad.-nigr. Asch. (1896). — Alto Adige a Merano (un solo esempl.). 30 1 FILICES (8 Asplenium A. germanicum X Trichom. Christ (1900)= A. Heufleri Reichard (1359)= A. (per) Trichom Xx septentr. Asch. p. p. (1896). — Alto Adige a Merano, C. Ticino. A. Trichom. x Ruta-mur. Asch. (1896). — Bolzano a Rafenstein, Lugano. A. Tricomanes X septentrionale Asch. (1896) = A. germanicum Weiss (1770) = A. Breynii Retz. (1774) = A. alternifoliam Wulf. (1781). — Sec. Christ sarebbe un ibrido fissato e quindi capace di ibridarsi a sua volta con altre specie. — C. Tic., Ossola in V. Vigezzo e V. Anzasca e Valtell. a Bormio. A. (per) Trichom. Xx septentrionale Asch. (1896) = A. Baumgartneri Doerfl. (1895). — Alto Adige a Bressanone presso Muehlbach, Lugano a Tesserete. A. Trichom. x (per) septentr.= A. Hausti Asch. (1896)= A. german. X(per) sep- tentr. Christ (1900). — Lugano în V. Massagno. Gen. 9. Scolopèndrium Sm. (1793). (Spec. 9 delle reg. temp. e calde dell’Eur., Azor., As. occ. ed or., Am.). 1 Fg. colla lamina lunga 10-35 cm., lanceolato-linguiforme, cordata alla base, con orecchiette rotonde non divaricate, Rz. breve, squamoso. Fg. a picciuolo breve e squamoso, subcoriacee, intere o rosicchiato-pie- ghettate; nervi secondari fitti, la maggior parte ramificantisi presso la base. Sori lineari, lunghi 3-25 mm.; indusio bivalve. %. Rupî, vecchi muri, pozzi e caverne : Pen. ed isole ; 2-4. Est. [| Eur. temp. As. occ. Giapp. Afr. bor. Mad. Azorr. Am. bor. e centr.|. — Asplen. Scolopendr. L. (1758) — S. officinarum Sw. (1801) — S. Scolop. Karsten (1880-83). — Volg. Lingua cervina o de’ pozzi. 1 S. vulgare Sm. (1793) 33 — Fg. colla lamina lunga 4-16 em., da giovani ovate, quindi oblungo- lanceolate, profondam. cordate, con orecchiette divaricate e spesso astato-2-4-lobate, Fg. con picciuolo raram. nudo, spesso più lungo della lamina; nervi secondari più radi, la maggior parte ramificati assai al disopra della base. Sori lunghi 3-12 mm. Il resto c. s Y. Rupi e muri ombreggiati : Nizza, M. Mauro nel Faentino, M. Argentaro, Laz., It. mer. ed isole ; 2. Est. [Reg. medit... — Asplen. Sw. (1801) — S. sagit- tatum DC. (1815) — S. breve Bert. (1858). 2 S. Hemionitis Lag. (1802) 34 Gen. 10. Woodwàrdia Sm. (1793). (Spec. 7 delle reg. temp. o trop. dell’Eur., As., [s. atlant. ed Am.). Rz. strisciante, squamoso. Fg. assai grandi (3-18 dm.), con picciuolo lungo, squamoso alla base, spesso bulbillifere all’ apice, bislunghe, pennatosette; segmenti lanceolato-acuminati, pennatifidi, i super. confluenti; lobi triango- lari-falcati, minutam. seghettati, gl’infer. talora pennato-lobati. Sori ovoidei, in 2 file, ciascuno in una fossetta del parenchima ; indusio coriaceo, aprentisi verso la nervatura mediana. %. Luoghi ombrosi umidi: Nap. a Sorrento, Amalfi ed Ischia, C'al. ad Anoja, Giffoni e C'inquefrondi, Messinese al Salto dell’ Acero ed a S. Pier Niceto, Etna ; 2. Est. [Spa. C'anar. Ind. bor. Giava Calif. Mess. Guatem.]. — Blechnum L. (1667). —W. radicans Sm. (1793) 35 11 Blechnum] PNPIMORS =" 3] Gen. 11. Blèechnum L. (1753). (Spec. 138 sparse nelle reg. temp. e calde o rr. tredde dei 2 emisf.). Rz. cespuglioso, squamoso. Fg. di 3-5 dm., con picciuoli squamosi in basso, allungato-lanceolate, pennato-partite; le sterili a lobi oblunghi o lineari-lan- ceolati, interi, ottusi, mucronati, + confluenti alla base ; le fertili poche, più alte e più lungam. picciolate, a lobi lineari, contratti, distanziati. Sori lineari, disposti ai lati della nervatura mediana; indusio membranaceo. 2%. Luoghi umidi, ombrosi: Pen., grandi isole, Elba ; 4-5. Est. |Eur. Cauc. As. or. Marocco Is. atl. Am. bor.) — Osmunda L. (1753) — Lomaria Desv. (1811). B. Spicant With. (1796) 36 Gen. 12. Allosòrus Bernh. (1806). (Spec. 4 dell’Eur., As. occ., Sib., Cina, Himal., Giapp., Am. bor.). Rz. cespuglioso, squamoso all’apice. Fg. di 1-3 dm., con picciuoli nudi, più lunghi del lembo, ovato-lanceolate, 3-4 pennatosette ; le sterili a divi- sioni ultime obovato-cuneiformi, inciso-dentate ; nelle fertili oblungo-lineari, intere, picciolettate. Sori dapprima rotondi, poi confluenti, prima coperti dal margine rivoltato dei lobi, poi nudi. %. Luoghi sassosi: Alpi, App., C'ors: al M. d' Oro e M. Cinto; 5-7. Est. [Eur. As. min. Himal. Am. bor.]. — Osmunda L. (1753) — Pteris All. (1785) — Cryptogramme R. Br. (1842). A. crispus Roehl. (1813) 37 Gen. 13. Onocléèa L. (1751). (Spec. 4 delle reg. fredde e montuose dell’emisf. bor.). Stipite grosso, eretto. Fg. pennatosette : le sterili molli (3-16 dm.), a pic- ciuolo breve e squamoso, oblungo-lanceolate, a segmenti lanceolato-lineari, acuminati, pennato-partiti, con lobi oblunghi, ottusi, interi o rr. seghettati ; le fertili rigide (3-5 dm.), contratte, a segmenti lineari, ottusi, col margine intero od eroso-crenato. Sori dapprima rotondi, poi confluenti, ricoperti dal margine dei segmenti dapprima rivoltato sino alla costa mediana, poi alla fine spianato; indusio rappresentato da una squametta. %. Luoghi umidi, rara: Alpi, Sic. alle Madonie? ; 5, rr. 3 in Piem. Est--Aut. [Eur. bor. e media As. occ. e bor. Am. bor... — Osmunda L. (1753) — Struthiopteris germanica W. (1810). O. Struthiopteris Hoffm. (1795) 38 Gen. 14. Cheilànthes Sw. (1806). (Spec. 101 la maggior parte dei paesi intertrop.). 1 Fg. glabre di sotto, almeno da adulte (rr. con peli glandulosi). Rz. ce- spuglioso. Fg. di 5-20 cm., a picciuoli bruno-lucenti, squamosi assieme alle rachidi od anche glabri, a contorno ovato-oblungo, 2-3-pennatosette ; 32 1 FILICES [14 Cheilanthes lobi di ultimo ordine piccoli, ovato-ottusi, gl’infer. con pochi lobetti ot- tusi, i super. interi, confluenti. Sori piccoli, subglobosi, ricoperti dal mar- gine rovesciato dei lobetti, ch’ è cigliato-denticolato od anche glabro. %. Rupi asciutte, qua e là: C. Ticino ?, Piem. (tra Domodossola e Villa, V. Sesia a Civiasco, V. d’' Aosta e presso Susa), Lig., M. Pisano, Nap., Cal., isole; 2 e 4. Prim.-Est. [ Bur. mer. Cauc. As. occ. e centr. Alger. Is. atl. Perù]. — Polypod. L. (1771) (non L., 1763) — Ch. odora Sw. (1806). 1 Ch. fragrans W. et B. (1849) 39 — Fg. + densam. villose di sotto, anche da adulte, Picciuoli e rachidi peloso-squamose. Fg. 3-4-pennatosette ; lobi di ultimo ordine orbicolari od ovato-ottusi, interi, col margine rivoltato densam. e lungam. cigliato. X. Rupi gessose: M. Mauro nel Faentino nel luogo detto M. della Volpe; 4. Lugl. [Dalm. Erzeg. Pelopon. Creta As. occ. e centr. Alger... — Ch. fimbriata Vis. (1842). 2 Ch. Szovitsii F. et M. (1833) 40 Gen. 15. Ptèris LL. (1737). (Spec. 158 sparse su tutto il Globo, però a preferenza nelle reg. temp. e calde). 1 Fg. 2-3-pennatosette. Sez. I. PrERIDIUM 2 — Fg. pennatosette. Sez. II. EuPTERIS 3 Sez. I. PTERIDIUM (Scop., 1760). 2 Rz. lungam. strisciante. Fg. grandi (3-20 dm.), con lunghi e grossi pic- ciuoli nudi, coriacee, a contorno ovato-triangolare, + pelose di sotto; lobi di ultimo ordine oblunghi, ottusi, interi o rr. sinuato-crenulati, ses- sili e slargati alla base. Sori coperti dal margine dei lobi cigliato-denti- colato e da un indusio vero, pure cigliato. %. Boschi, campi, luoghi ste- rili in terreni silicei od umici; Istria, Pen. ed isole; 2-5. Est. [Quasi co- smopol.; manca nell’ Am. mer. temp., nei deserti, nelle steppe e nelle reg. polari]. — Pteridium Kuhn (1879). 1 P. aquilina L. (1879) 41 Sez. II. EUPTERIS, 3 (1) Fg. con 6 a molte paia di segmenti, tutti semplici; le sporifere coi segmenti infer. sterili. Rz. strisciante, squamoso all’apice. Fg. di 1-9 dm., a picciuoli brevi, squamosi alla base, lanceolate, coriacee ; se- gmenti lineari-lanceolati, lunghi sino a 20 cm., decrescenti in basso, subses- sili, inegualm. cordati alla base, gli sterili più larghi, tutti a margine cartilagineo, minutam. seghettato. Indusio sostituito da parafisi. %. Luo- ghi ombrosi, rara: Salernit., Ischia, C'al. presso Catanzaro, Sic. ; 2. Est. Aut. |Reg. trop. e temp.-calde dei due emisf.|. — P. vulcanica Bert. (1858). 2 P. longifolia L. (1753) 42 — Fg. con 2-9 paia di segmenti, gl’infer. bi-tripartiti; le sporifere con segmenti tutti fertili. Fg. di 2-6 dm., a picciuoli lunghi, nudi, ovato- oblunghe; segmenti lunghi 10-20 cm., gl’infer. uguali o più lunghi dei super., tutti brevem. attenuati alla base, i super. decorrenti. Indusio nullo. Il resto c. s. %. Luoghi ombrosi, qua e là; presso i laghi di sd ole di P | 51 Pteris] 1 FILICES i e 33 Garda, Como, Lugano e Maggiore, Nizz., Lig., A. Apuane, Pen. di Sor- rento nel Nap. ed isole; 2 e 4. Est. [Eur. mer.-or. As. temp. e trop. Afr. or. e mer. Fiji Sandw. Am. calda]. — P. oligophylla Viv. (1804). 3 P. cretica L. (1767) 43 Gen. 16. Adiàntum L. (1737). (Spec. 184 delle reg. calde, massime dell’Am., poche delle temp.). Rz. breve, strisciante, cespuglioso, squamoso Fg. molli (1-5 dm.), a pic- ciuoli e rachidi glabri, esili, bruno-lucenti, a contorno largam. oblungo, 2-3- pennatosette ; lobi picciolettati, cuneato-obovati. ottusam. palmato-lobulati in alto, a lobetti sterili crenato-denticolati o rr. incisi o laciniati. Soi posti alla sommità dei lobetti. con indusio semilunare, continuo col margine. %. Rupi | umide, caverne, pozzi: Pen. ed isole ; 2-4. Est. [Eur. occ. e mer. As. temp. e trop. Afr. Polin. Am. trop.|. — Volg. Capelvenere. A. Capillus-Veneris L. (1753) 44, a Tribù II. HYMENOPHYLLEAE. Gen. 17. Hymenophyllum Sm. (1793). (Spec. 281 disperse nelle reg. trop. e temp.). Rz. filiforme, strisciante. Fg. piccole (3-7 cm.), molli, pellucide, picciolate, ovate od ovato-lanceolate, pennatosette; segmenti brevi, strettam. scorrenti sulla rachide, per lo più profondam. divisi in lacinie lineari-ottuse, acutam. seghettate. Sori posti all'apice di una nervatura prolungata oltre il lembo della fg.; indusio bivalve, a forma di ricettacolo clavato; sporangi sessili, deiscenti longitudinalm. 2%. Tra i muschi in luoghi umidi : A. Apuane, C'ors.?; 4. Magg.--Giu. [Eur. occ. e centr. Is. atl. Afr. mer. Masc. Ocean. Am. centr. e mer.|. — Trichomanes L. (1753). H. tunbridgense Sm. et Sow. (1794) 45 Tribù II. OPHIOGLOSSELE. Gen. 18. Botrychium Sw. (1801). (Spec. 6 delle reg. fredde o mont. dell’Eur., As., Ocean. ed Amer.). 1 Lamina sterile inserita a metà circa dell’altezza della pianta, sessile o quasi, Pianta carnosa (5-30 cm.), con squame membranose alla base ; rz. breve, emettente 2 sole fg. (una fertile e una sterile) saldate infe- riorm. in un picciuolo unico, simulante un fusto. Lamina sterile munita di stomi su ambedue le pag., interam. glabra; la fertile 1-4-pennata, con sporangi in spighe distiche, unilaterali. 2. Pascoli ; 5-9. Lugl. Ag. i pe As. media e bor. Am. bor. Patag. Austral. Tasm... — Osmunda L. (1753). 1 B. Lunaria Sw. (1801) 46 : Ù 2 d 34 1 FILICES [18 Botrychium A Lamina sterile pennatopartita, a segmenti semilunari o reniformi, cuneati alla base, interi, dentati o rr. crenati od inciso-lobati in alto; la fertile lungam. picciolata, 2-8-pennatosetta. — Alpî, App., Sic. alle' Madonie e sull'Etna. o TYPICUM B Lamina sterile, 1--3-pennatopartita o --setta, a segmenti oblunghi o lanceo- lati; la fertile brevem. picciolata. 4 Lamina sterile sottile, ternato--pennatosetta, con segmenti ascendenti, lan- ceolato-acuti ; la fertile piccola, pennato-partita. — Trent. all’Alpe Mal- gazza presso Cles, C'. Ticino al S. Bernardino e M. Bianco al Col de Balme [Svizz. Eur. bor. As. bor. Am. bor... — Osmunda Gmel. (1768). P LANCEOLATUM (ANGSTR., 1854) 46% b Lamina sterile ispessita, bipennatosetta, con segmenti divaricati, oblunghi a lobi lineari od obovati. ottusam. dentati od interi; la fertile 2--4--pen- natopartita. — Trevig. a Valdobbiadene, Trent., Valtell. a Bormio ed App. tosc. a Boscolungo; 4-5. |[Eur. centr. e bor. Am. bor... — Osmunda Lun. f L. (1755) — O. Lun. v. matrice. Retz. (1779) — ? O. ramosa Roth (1788) — B. ramosum Asch. (1864). MATRICARIAEFOLIUM (A. Br., 1843) 46° — Lamina sterile inserita presso la base della pianta, picciolata, 2 2 Lamina sterile ovale o cordato-rotondata, lobata, 3-partita o 3-setta, glabra, munita di stomi su ambedue le pag., eretta, con picciuolo lungo al più 25 mm.; segmenti o lobi ovali o semilunari, cuneati alla base, talora lungam. picciolettati, interi o crenato-lobulati; lamina fertile con sporangi in racemo o spiga lungam. pedunculata, assai più alta della sterile. Pianta c. s, alta 2-15 cm. %. Pascoli umidi o torbosi, raro : Trent. in V. di Non, al lago Molveno, a Campirolo Levi presso Pejo ed all’ Alpe Malgazza ; 5-7. Est. |Alpi Eur. centr. e bor. Am. bor.|. 2 B. simplex Hitchc. (1823) 47 — Lamina sterile triangolare, ternato-2-3-pennatosetta, pelosa almeno da giovane, munita di stomi soltanto nella pag. infer., inserita obli- quam., con picciuolo lungo 1-4 cm. ; segmenti infer. distintam. piccio- lettati, lobetti ultimi ovali od ovato-subrotondi, interi o con poche ‘e grosse crenature; lamina fertile 3-4-pennatosetta. Pianta di 8-30 cm., con 2 fg. sterili, di cui una dell’anno precedente. %. Pascoli, raro ; Trent., Valtell. nel territ. di Bormio e C. Ticino in V. Onsernone ; 5-6. Est. [Alpi Eur. centr. e bor. Sib. Giapp. Am. bor.|. — Osmunda Lun. $ L. (1755) — O. Matric. Schrank (1789) —. B. rutaceum Sw. (1801) — B. matricarioides W. (1810) — B. ternatum Sw. A europaeum Milde (1867) — B. ternat. v. Matricariae Fiori (1896). 3 B. Matricariae Spr. (1825) 48 Gen. 19. Ophioglòssum L. (1737). (Spec. 13 delle reg. temp. e calde dei 2 emisf.). 1 Lamina sterile ovata od oblunga, rr. lanceolata, bruscam, ristretta alla base, sessile o quasi, con cellule epidermiche flessuoso-ondulate, Pianta di 4-30 cm., carnosa, a rz. gracile, portante 1 (rr. 2-3) fg. sterile, saldata inferiorm. colla fertile in un picciuolo unico (simulante un fusto), ii 19 Ophioglossum] 1 FILICES 35 con una squama guainante alla base. Lamina fertile portante gli spo- rangi in 2 file unilaterali, coadesi tra loro e formanti una spiga lineare, mucronata all’apice, più alta della sterile. Spore tubercolate. Y. Prati umidi, qua e là: Istria, Pen., Sic. e Cors.; 2-5. Apr.-Lugl. [ Eur. As. Afr. Is. atl. Am. bor.]. 1 0. vulgatum L. (1753) 49 — Lamina sterile lanceolata o lineare-lanceolata, lungam, cuneato-atte- nuata alla base, picciolata, con cellule epidermiche a pareti diritte. Pianta di 2-10 cm. Spore liscie. Il resto c. s. Y. Luoghi erbosi: Istria, It. centr. e mer., isole ; 2. Prim. Aut. [Eur. occ. Reg. medit. Is. atl. $. Elena Angola]. — O. vulg. v. lusit. Fiori (1896). 2 0. lusitanicum L. (1753) 50 Tribù IV. OSMUNDEZ. Gen. 20. Osmùnda L. (1737). (Spec. 9 delle reg. temp. e calde dell’ Eur., As. ed Am.). Stipite grosso, cespuglioso. Fg. grandi (6-18 dm.), glabre, subcoriacee, con picciuolo grosso, scanalato, bipennatosette; segmenti quasi opposti, gl’ infer. poco più brevi dei super., gli sterili con lobi obliquam. troncati alla base, picciolettati; i fertili contratti, densam. coperti di sporangi su tutta la su- perficie, formanti nell’assieme una pannocchia. Sporangi subglobosi, pedicel- lati, venoso-reticolati, deiscenti all’apice. Y. Luoghi umidi e lungo i corsi d’acqua, qua e là; 2-4. Magg.-Sett. [Eur. As. Afr. Azzor. Masc. Am.]. — Volg. Felce-forida. O. regalis L. (1753) 51 A Lobi oblungo-lanceolati, minutam. denticolati. — Pen., Stc., Sard., Giglio. o. TYPICA B Lobi lanceolato-allungati, grossam. ed acutam. seghettate. — (C. Temo, : Piem., Lig. a Pegli, Sic., Sard., Cors., ecc. [Cauc.]. 8 PLUMIERI (TauscH, 1836) Fam. II MARSILIAC£EAE. (Gen. 5, spec. 81 sparse su tutto il Globo). Proprietà ed usi. — Nessuno. Chiave dei generi. 1 Piante galleggianti. Macro- e microsporangi in sporocarpi distinti. 2 — Piante a rz. strisciante, con rd. infisse nel terreno (eccezionalm. gal- leggiante in Pilularia). Macro- e microsporangi nello stesso sporo- carpio. 3 2 Fg. squamiformi, embriciate. 21 Azolla — Fg. + larghe, ellittiche, non embriciate. 22 Salvinia 3 (1) Fg. quadrifogliolate. 23 Marsilia — Fg. semplici, filiformi. 24 Pilularia 36 2 MARSILIACEAE 21 Azolla Tribù I. SALVINIEZ. Gen. 21. Azòlla Lam. (1783). (Spec. 4 delle reg. trop e temp. calde dell’Am., Ocean., As. ed Afr.). i Ramificazione quasi dicotomica, Lobo super. delle fg. a peli generalm. bicellulari. Aculei delle massule 2-3-settati. Pianticelle nuotanti, con radichette piumose, formanti cespuglietti circolari-angolosi di 7-15 mm. diam. Foglioline embriciate, bilobe, verdi o rosseggianti. Sporocarpi al l'ascella delle fg.: i {' più grandi, con numerosi microsporangî conte- nenti 3-6 massule di microspore circondate da aculei rigidi, uncinati; i 9 con un solo macrosporangio, contenente una sola macrospora, cir- condata da episporio uniformem. granuloso, coronata da 3 vescichette pel galleggiamento e da un ciuffo di peli. Y-©. Acque stagnanti o lente : orig. dell'Am. temp. e trop., nat. in buona parte della Valle padana ed anche in Tosc., se pure le loc. tosc. non sono da riferirsi alla sp. seg.; 2-3. Lugl.-Sett. (rr. sporifica) [Eur. centr. Frane. Ingh.|. 1 A. caroliniana W. (1810) 52 — Ramificazione in gran parte racemosa. Lobo sup. delle fg. a peli uni- cellulari. Aculei delle massule non settati, Pianta più largam. cespu- gliosa e più robusta della prec., coi cespuglietti un po’ sollevati dal- l'acqua. Lobi super. delle fg. più strettam. embriciati, di un verde più chiaro, quasi glauco, con orlo membranaceo assai largo. Microsporangi con 5-8 massule. Macrospora ad episporio con prominenze anulari. X-O. Acque stagnanti o lente: orig. dell’ Am., nat. Padova, Chioggia, Pole- sine, Ferrarese, dintorni di Pisa e presso Cagliari; 2-3. Lugl.-Sett. (spesso sporifica) {Frane.] 2 A. filiculoides Lam. (1783) 53 Gen. 22. Salvinia Adans. (1763). . (Spec. 13, tutte, eccett. la nostrale, delle reg. trop. d’Atr., As. ed Am). Pianta nuotante, con radichette piumose e fusto semplice o poco ramoso. Fg. distiche, opposte, brevem. picciolate, ovato-ellittiche, munite di peli foschi appressati nella pag. infer. e di peli stellati nella super. Sporocarpi globosi, agglomerati sotto le fg. tra le fibre radicali; macro- e microsporangi in spo- rocarpi distinti, ma uniformi, riuniti entro di essi a guisa di soro, i macro- sporangi con una sola macrospora, i microsporangi con numerose microspore agglutinate tra loro. O. Stagni e fossi: It. super. e centr., rr. nell’It. mer. ; 2-3. Lugl.-Ag. [Reg. temp.-calde dell’ Eur. ed As.] —. Marsilia L. (1753) — Volg. Erba-pesce. S. natans All. (1785) 54 Tribù II. MARSILIEZR. Gen. 23. Marsilia L. (1737). (Spec. 56 delle reg. temp. e trop. dei due emisf.). 1 Sporocarpi sopra pedicelli staccantisi dai picciuoli delle fe. a distanza + eonsiderevole dal rz. Pianta con rz. lungam. strisciante, filiforme. > ade CSS ? LN ° 4 CE die: 23 Marsilia] 2 MARSILIACEAE 37 Fg. glabre, lungam. picciolate (natanti o no), quadrifogliolate ; foglioline ' obovato-cuneate, intere. Sporocarpi in gruppi di 2-3, rr. solitari, con pubescenza appressata (alla fine denudati e glabri), ovoidali, biloculari, deiscenti a maturità in 2 valve; logge divise, da sepimenti trasversali incompleti, in loggette contenenti macrosporangi (con 1 sola macrospora) e microsporangi (con molte microspore piccolissime). Y. Stagni, fossi e risaie : It. super., Tosc. e Nap. a Licola, Vico di Pantano e Ponte a Mare; 2-3. Est. [Eur. As. Am. bor.]. — M. quadrifoliata L. (1763) — Volg. Quadrifoglio. 1 M. quadrifolia L. (1753) 55 — Sporocarpi inseriti alla base dei picciuoli delle fg., nel punto ove questi staccansi dal rz., disposti in doppia serie, pubescenti. Fg. pube- scenti almeno da giovani. Il resto c. s. %. Stagni: T. d? Otranto e Sard.; 2. Magg.-Giu. [Franc. mer. Port. Alger. Marocco]. 2 M. pubescens Ten. (1811) 56 Gen. 24. Pilulària L. (1753). (Spec. 6 dell’ Eur., Am. ed Oceania). 1 Sporocarpi sessili o quasi (circa 3 mm. diam.), 4-loculari. Fg. lunghe 6-10 em., setacee. Pianta a rz. strisciante o fusto nuotante lungo sino a 50 cm., sottile. Sporocarpi globosi, solitari alla base delle fg, densam. pelosi, 2-4-loculari, bi-quadrivalvi; logge contenenti 15-25 macrospo- rangi (con una spora ciascuno) e numerosi microsporangi (con circa 64 microspore); macrospore ovoidee, un po’ strozzate nel mezzo. %. Stagni e risaie: Friuli ad Aisovica e presso Ruttars, Veron., Bresc., Milan. presso Bollate e Mombello, Vercell., Laz. a Muccarese e Civitavecchia e Puglie al lago Salpi ; 3, rr. 2. Est. [Eur. media Corfù Portog.|. — Volg. Pepe di padule. 1 P. globulifera L. (1753) 57 — Sporocarpi con peduncoli lunghi 3-4 volte il loro diam., piccoli (circa mezzo mm.), biloculari. Fg. lunghe 1-4 em., sottilissime, Pianta assai piccola, con una sola macrospora per ogni loggia, globosa, non ristretta nel mezzo. Il resto c. s. %. Stagni: Sic. a Trapani, Sard. presso Decimo- Mannu, Pula e Tempio; 2. Apr.-Magg. |Franc. mer. Alger. As. min.]|. 2 P. minuta Dur. (1847) 58 CLasse II. EQUISETINA. Fam. III. EQUISETACEAE. (Genere unico). Proprietà ed usi. — I fusti ed i rami degli Equiseti contengono grande quantità di silice, massime all’esterno sotto forma di tubercoli, placche e rugosità, che li rendono aspri e ruvidi al tatto; si usano per levigare i legni duri e per pulire i metalli; incenerendoli resta intatto lo scheletro siliceo che può essere osservato al microscopio, i Gli Equiseti forniscono un foraggio di qualità scadente e anche dannoso agli animali, l’E. palustre può anche dare fenomeni di avvelenamento per una sostanza del gruppo degli alcaloidi, la equisetina, che esso contiene. LT se ne ca aio 38 3 EQUISETACEAE (25 Equisetum Gen. 25. Equisètum L. (1737). (Spec. 20 circa sparse su tutto il Globo specialm. nelle reg. temp. e fredde). 3 LI m A DI © 5 ° 5 2 ° nnt 0 & G s È w SINO IAP RZ CO NAS È; Fig. 2. — A Epidermide vista di fronte di Equisetum arvense: c porzione corrispondente alle costole del fusto, v quella corrispondente alle vallecole con due serie di stomi superficiali. — B La stessa di £. palustre con un’unica larga serie di stomi superficiali. — C La stessa di E. hiemale con due file di stomi immersi. — D Uno stoma ingrandito, visto di fronte, di E. pa- lustre. — E Lo stesso in sezione. — F Un pezzetto di epidermide vista di fronte, e notevolm. ingrandita di E. hiemale mostrante gli stomi immersi. — G Uno stoma dello stesso in sezione. 1 Spiga ottusa all’apice. Stomi superficiali, ossia posti allo stesso livello dell'epidermide. Fusti sterili uguali o differenti dagli sterili. Rz. liscio. Sez. I. EUEQUISETUM 2 — Spiga mueronata all’apice. Stomi immersi, ossia posti in una profonda depressione dell’ epidermide (in 2 serie assai regolari per vallecola). Fusti fertili uguali agli sterili. Rz. scabro per tubercoli silicei. Sez. II. HIPPOCHAETE 7 Sez. I. EuEQUISETUM FIORI (1896). 2 Fusti fertili differenti dagli sterili (solo anormalm. eguali), Stomi in due serie disordinate per vallecola, Fusti sterili e rami assai scabri al tatto. 3 RE ETTI CP 25 Equisetum] 3 EQUISET: AC PAE 39 _—__—_—_—-_-mceelmemlmmmmTmemeemee--rr - ni — Fusti tutti eguali. Stomi in un’ unica larga serie per vallecola, Fusti e rami lisci od appena scabri al tatto, 6 3 Fusti fertili precoci, semplici, morenti dopo la maturazione delle spore; senza stomi e senza clorofilla, Stomi biseriati in fondo alle vallecole. 4 — Fusti fertili nascenti contemporaneam. agli sterili, persistenti dopo la maturazione delle spore ed anzi sviluppanti dei verticilli di rami dalle guaine super. ed allora provvisti di stomi e di clorofilla. Stomi biseriati ai lati delle costole. 5 4 Guaine dei fusti fertili terminate da 4-12 denti lanceolati. Fusti sterili od estivi verdi, solcati, Rz. solido, tuberifero. Fusti fertili alti 1-3 dm.; gli sterili 2-12 dm., con guaine pallide, a denti più brevi; rami coll’in- ternodo infer. più lungo della guaina del fusto dalla quale partono, a 4 o rr. 3 angoli, scabri per tubercoli bicellulari. Spiga gracile, peduncu- lata, ovata, con squame peltate portanti al di sotto 4-9 sporangi, conte- nenti spore di una sola forma, munite di 4 appendici elastiche. Y. Luoghi freschi od umidi: Pen., Sic., Sard.?, Cors., Elba; 2-6. Prim. | Reg. temp. e fredde dei due emisf... — Volg. Coda di cavallo, Brusca. 1. E. arvense L. (1753) 59 — Guaine dei fusti fertili terminate da 20-30 denti setaceo-lesiniformi, Fusti sterili bianchi, lisci senza solchi. Fusti ‘fertili alti 2-4 dm.; gli sterili 3-18 dm., con guaine eguali ai fertili; rami coll’ internodo infer. più breve della guaina del fusto dalla quale partono, a 4-5 angoli molto scabri. Spiga grossa. Il resto c. s. Xx. Luoghi freschi o paludosi: Pen. ed isole; 2-4. Prim. | Reg. temp. dei due emisf.|. — E. Telmateja Ehrh. (1783). — Volg. c. s. 2 E. maximum Lam. (1778) 60 5 (3) Fusti sterili scabri agli angoli per lunghe papille silicee 1-cellu- lari; rami a 4-5 angoli, con verticilli di ramicelli triangolari, mu- niti di papille silicee solo alla base, nel resto lisci. Rz. fistoloso, angoloso, tuberifero. Fusti fertili (1-2 dm.) alla fine uguali agli sterili (3-8 dm.), che hanno 10-18 costole piane; guaine lasse, divise sino a metà in 3-8 denti spesso ineguali, lanceolati, cappucciati all’ apice, rossastri; guaine dei rami a denti lanceolato-lesiniformi. Spiga ovata, pedunculata. Y. Bo- schi e prati, non frequente; Alpi; 5-1. Magg--Est. |Reg. temp. e fredde bor... — Volg. Rasperella. 3 E. silvaticum L. (1753) 61 — Fusti sterili scabri per papille o lobi silicei 1-12-cellulari; rami a 3 (rr. 4-5) angoli, per lo più senza ramicelli. Rz. pieno, angoloso, non | tuberifero. Fusti fertili a guaine con 10-15 denti lanceolato-acuminati, piani, bianco-scariosi; fusti sterili a 8-20 costole convesse, a guaine meno lasse ed a denti regolari e più corti che nel prec.; guaine dei rami a denti brevi, ovati e carenati. Il resto c. s. Y. Prati e pascoli, raro : Alpi ven., trent., valtell. nel distr. di Bormio, bergam. e ticin. a Piumo- gna; 5-7. Apr.-Giu. |Reg. temp. e fredde bor.|. 4 E. pratense Ehrh. (1784) 62 6 (2) Spiga cilindrica, pedunculata. Fusti a 6-12 costole e con anello sclerenchimatico comune, dividente il fusto in un cilindro esterno ed in uno interno (1-10 dm.), profondam. solcati, leggerm. scabri per rughe silicee rami semplici, a 4-7 costole; guaine lasse, con 6-12 denti 40 3 EQUISETACEAE [25 Equisetum. bruni, bianco-scariosi al margine. Rz. pieno, nero-lucente, tuberifero. X. Luoghi umidi e paludi, comune: Pen. ed isole; 2-5. Magg.-Est. [Reg. temp. e fredde bor.|. 5 A. palustre L. (1753) 63 — Spiga ovata, quasi sessile. Fusti a 10-30 costole e senza anello sele- renchimatico comune (5-10 dm.); guaine appressate al fusto, a 10-20. denti bruni, appena scariosi al margine. Rz. ampiam. fistoloso, fosco o giallognolo, rr. tuberifero. Il resto c. s. %. Laghi e fiumi, qua e là: It. super. e media. Nap. presso il M. di Cuma alle Ramate, Avellinese e Basil. a Muro; 2-3, rr. 4. Est. |Reg. temp. e fredde bor... — E. heleo- charis Ehrh. (1783). 6 E. limosum L. (1753) 64 A Fusti con pochi rami o senza. — Area della specie. o. LINNAEFANUM DoELL (1855) B Fusti con densi verticilli di rami semplici, fistolosi, a 5-6 costole. — Area della specie. 8 FLUVIATILE L. (1753) Sez. II. HrppocHaETE (MILDE, 1865). 7 (1) Guaine a costole quasi piane, con denti brevissimi, rotondati in seguito a precoce caduta dell’appendice membranosa che li sormonta, Fusti semplici, rr. con qualche ramo alla base (5-10 dm.), a costole biangolose, scabri per tubercoli (rr. per fascie o rughe) silicei; stomi in 2 serie semplici per vallecola. Spiga ovata, densa, sessile. X. Luoghi umidi e lungo î fiumi, qua e là; 2-5. Magg.-Est. | Reg. temp. e fredde bor.]. 7 E. hiemale L. (1753) 65 A Guaine appressate, non ampliate. Fusti svernanti, a 15-84 costole. — If. bor., Tosc. a Montecarlo e Boscolungo, Laz., Nap. a Licola e Cors. a Bastia. ? 0. TYPICUM B Guaine lasse, ampliate. Fusti non svernanti, più gracili, ad 8-20 costole. — Veron., Trent., Alto Adige, C. Ticino, Ferrara. — E. Moorei Newm. (1854). — E. hiem. v. Schleicheri Milde (1863). 8 PALEACEUM (ScHLEICH. ex RABENH., 1846) — (Guaine a costole sporgenti ed a denti lesiniformi, generalm. persi- stenti. Fusti semplici o ramosi, + scabri per rughe o tubercoli silicei; stomi in 2 serie per vallecola, formata ciascuna di 1 o più file. Spiga c. s. %. Boschi, siepi, alluvioni ecc., comune; 2-7. Magg.-Est. [| Cosmopolito]. — E. ramosum Schleich. in DC. (1806). 8 E. ramosissimum Desf. (1800) 66 A Fusti a costole convesse; guaiue cilindriche, slargate in alto, a costole non solcate sul dorso. a Fusti alti 5-12 dm., robusti (sino 8 mm. diam.), © ramosi, con 9-25 costole ; guaine lunglie 16-20 mm. — Pen. ed isole; 2-5. — E. ramosiss. v. altis- simum A. Br. (1865). o ELONGATUM (W., 1810) b Fusti alti 1-8 dm., più gracili, semplici, cespugliosi, con 5-16 costole; guaine lunghe 10-14 mm. — Qua e là col tipo. — E. ramosum v. virga- tum A. Br. (1839). B PANNONICUM (KiT. in W., 1910) B Fusti e guaine c. s., ma queste largam. dilatato-campanulate —; fusti cespu- gliosi, i laterali semplici. il centrale spesso ramoso; guaine lunghe 10-14 mm. — V. d'Aosta [Franc. Svizz.]. CAMPANULATUM (Porr., 1804) 25 Equisetum] 3 EQUISETACEAE 41 C Fusti a costole biangolose; guaine dilatato-campanulate, a costole con un solco dorsale manifesto; — fusti cespugliosi, semplici, gracili (1-4 dm. ed 1-2 mm. diam.), con 4-12 costole. — It. bor., App. emil., Cors.?; B-1, rr. 5-4. [Eur. Sib. Am. bor.]. ò VARIEGATUM (ScHLEICH., 1807) 664 E. arvense x limosum Lasch (1857) = E. litorale Kuehl. (1845) = EF. inundatum Lasch (1846) = E. arv. x heleocharis Asch. (1864) — C. Ticino ( Locarno] Foroglio, Novazzano e V. Blenio). CLasse IIT. LYCOPODINZ. Fam. IV. LYCOPODIACEAE. (Gen. 5, spec. 486 circa, sparse su tutto il Globo). Proprietà ed usi. — Le spore di Licopodio (Lycopodium clavatum) formano una polvere finissima, ricca di grassi, e serve a spolverare le parti del corpo Coe si irritano collo sfregamento, serve pure ad.involgere le pillole. Chiave dei generi. 1 Spore e sporocarpi di una sola forma, bivalvi, con numerose spore. 26 Lycopodium — Spore e sporocarpi di due forme, gli uni bivalvi c. s., gli altri 3-4 valvi, con 3-4 grosse spore soltanto e situati alla base delle spighe. 27 Selaginella Tribù. I. LYCOPODINEZE. Gen. 26. Lycopòdium L. (1737). (Spec. 100 circa su tutto il Globo massime reg. montuose, poche nell’ Afr.). 4 1 Sporangi all’ascella di brattee diverse dalle fg., formanti una spiga, 2 — Sporangi all’ascella di fg. o brattee simili alle fg., sparsi o formanti una spiga. 5 2 Fg. 4-seriate, strettam. applicate ai rami, 3 — Fg. sparse, eretto-patenti o riflesse. . 4 3 Rami fertili allungati superiorm, in forma di lunghi peduncoli por- tanti le spighe e muniti di fg. rade non embriciate. Fusti lungam. | striscianti sotto terra (6-8 dm.); rami eretti, più volte dicotomi. Fg. . : squamiformi, intere. Spighe 1-6 per ogni peduncolo, cilindriche; brattee largam. ovato-acuminate, con margine pallido coroso-dentato, con un sporangio libero per brattea. Y. Boschi, roccie, in terreno siliceo ; 4-6. Est. [Eur. Sib. or. Am. bor.|. 1 L. complanatum L. (1753) 67 A Rami verdi, formanti un largo imbuto o ventaglio, gli sterili compresso-bita- glienti. Fg. ineguali, le laterali carenate, triangolari-lanceolate, decor- renti, le intermedie piane, più strette. — Alpi, App. sino all’Abr. a ANCEPS ( WALLE., 1840) B Rami glauchi, stipati in densi fascetti, gli sterili subtetragoni. Fg. dei due lati quasi conformi. — Col tipo [Eur. centr. e bor. As. min.). P CHAMAECYPARISSUS (A. BR., 1837) 42 4 LYCOPODIACEAE [26 Lycopodium — Rami fertili corti, uguali agli sterili, tutti con fg. densam, embri- ciate. Fusti striscianti e radicanti (talora lunghi fino ad 1 m.); rami eretti, densam. dicotomo-ramosi, con rametti fascicolati. Spighe corte, solitarie od appaiate all’apice dei rami, sessili. Il resto c. s. UY. Pascoli: Alpi, App. pavese al M. Tartago e tosco-em.; 5-7. Est. |Eur. As. oce. e bor. Am. bor.|. 2 L. alpinum L. (1753) 68 4 (2) Fg. terminate da un lungo pelo bianco. Spighe lungam, pedunco- late, Fusti c. s. (6-10 dm.), assai ramificati, densam. fogliosi. Fg. incur- vate, lineari-lesiniformi, le infer. minutam. denticolate, le super. quasi intere. Spighe per lo più appaiate; brattee membranacee, subrotonde, ristrette in un lungo acume piligero, corroso-dentate al margine. Y. Bo- schi, pascoli: Alpi, App. sino al Piceno, 5-6, rr. 3-4. Est. [ Reg. fredde temp. e trop.-mont. dei due emisf... — Volg. Licopodio, Erba-strega, Stregonia. 3 L. clavatum L. (1753) 69 — Fg. senza pelo terminale. Spighe sessili. Fusti di 5-6 dm., parcam. dicotomi; rami ascendenti, con ramicelli lunghi, semplici, lassam. fogliosi. Fg. lanceolato-lineari, dentellate, pungenti. Spighe corte; brattee bre- vem. acuminate. Il resto c. s. X. Boschi e pascoli; 4-7. Est. [Eur. As. bor. e centr. Am. bor... 4 L. annotinum L. (1758) 70 A Fg. lunghe circa 7 mm., patenti o reflesse, senza punta cartilaginea. — Alpi, App. parm. a Rigoso e tosco-em. a Boscolungo. 0. TYPICUM B Fg. lunghe 5 mm. soltanto, incurvate in alto e con punta cartilaginea. — Bolzano a Graun a 2000 m. e Sempione | Reg. artiche). 8 PUNGENS Desv. (1827) 5 (1) Sporangi raccolti alla sommità del fusto in spighe sessili. Fusto strisciante e radicante (6-15 cm.); rami ascendenti, semplici. Fg. sparse, ricurve da un lato, lineari-lanceolate, intere, a margine ialino. Spighe solitarie o rr. appaiate; brattee langam. e strettam. acuminate, simili alle fo. x. Luoghi paludosi, qua e la: Alpi, Mantovano ad Ostiglia; 5, rr. 3. [Eur. Am. bor.|. 5 L. inundatum L. (1753) 71 — Sporangi sparsi lungo il fusto nell’ascella delle fg. e quindi non for- manti una spiga. Fusto ascendente (1-2 dm.); rami eretti, ripetutam. dicotomi, stipati in fascetti. Fg. dense, in 8 serie, lineari-lanceolate, rigide, intere od appena denticolate. X%. Boschi e pascoli: Alpi, App. sino al centr.; 5-7. Est. [Reg. fredde temp. e mont. dei due emisf. eccetto VAfr.]. 6 L. Selàgo L. (1753) 72 Tribù II. SELAGINELLEJE. Gen. 27. Selaginèlla P. B. (1805). (Spec. 354 circa la maggior parte delle reg. trop.). 1 Fg. sparse, tutte eguali. Rami non compressi. Fusto strisciante e radi- cante (5-15 cm); rami ascendenti. Fg. lanceolate, dentato-spinulose al margine, acuminate. Spiga solitaria, sessile; brattee uguali alle fg., ma più grandi. Macrospore giallognole, con piccole papille; mierospore giallo- solfine, lungam. aculeate. Pianta di un verde risplendente. %. Pascoli è 27 Selaginella] 4 LYCOPODIACEAE 43 umidi: Alpi; 6-7. Est. [Eur. Cauc. lago Baikal Am. bor... — Lycopo- dium L. (1753) — S. spinosa P. B. (1805) — S. spinulosa A. Br.(1843). 1 S. selaginoides Lk. (1841) 73 _— Fg. quadriseriate, quelle delle file laterali patentissime, quelle delle file anteriori applicate ai rami che riescono perciò appiattiti. 2 2 Spighe peduncolate (ossia portate da rami seapiformi, lassam. fogliosi e con fg. eguali tra loro). Fg. laterali ottusette e dentieolate, ovato- oblunghe, il doppio più grandi delle intermedie od anteriori, che sono ovate, col margine infer. quasi intero ed il super. denticolato. Fusti c. s. (4-8 cm.), dicotomicam. ramosi. Spighe solitarie od appaiate, erette; brattee più piccole delle fg., ovato-acuminate, denticolate. Macrospore gialle, minutam. e densam. tubercolate ; microspore rossigne, quasi liscie. Pianta verde od alla fine rossastra. %. Luoghi erbosi, rupi e muri: Ii. sett. ; 4-5, rr. 3. Giu.-Est. | Eur. centr. As. occ. e bor... — Lycopod. L. (1753). 2 S. helvetica Lk. (1841) 74 — Spighe sessili (ossia portate da rami inalterati). Fg. laterali cuspidate, manifestam. seghettate, largam. ovate, molto più grandi delle anteriori, che sono pure seghettate e più lungam. cuspidate. Brattee simili alle fo. anteriori. Macro- e microspore manifestam. tubercolate. Pianta verde- glauca, poi rossigna o color mattone. Il resto c. s. Y%. Boschi, muri e rupi: Nizz., Lig., Tosc., It. centr. e mer., isole ed anche nel Bergam. in V. Caleppio; 2, rr. 4. Prim. Est. | Reg. medit. Is. atl. ). —- Lycopod. L. (1753). 3 S. denticulata Spring (1838) 75 Fax. V. ISOETACEAF. Gen. 28. Isoétes L. (1051). (Spec. 45 circa della Reg. medit., Azzor., Afr. centr., India, Giapp., Ocean.) 1 Piante acquatiche od anfibie, senza squame indurite (provenienti da fg. morte) all’esterno del bulbo. 2 — Piante terrestri, con squame (fillopodi) nere, cartilagineo-indurite, + numerose, all’esterno del bulbo. 4 2 Pianta acquatica (cioè sempre sommersa). Fg. senza stomi nè fasci fibrosi periferici. Bulbo del diam. di 12-18 mm. Fg. lineari-semicilin- driche o compresse, diafane. Sporocarpi ellittici o globosi, posti alla ! base delle fg., ricoperti nella porzione super. dall’ indusio (velo) e sor- montati da una ligula piccola, ovale. Microspore liscie. %. Laghi, sino a 2 m. di profondità circa; 4. Giu--Ott. [Eur. centr. e bor. Am. bor.]. 1 I. lacustris L. (1753) 76 A Fg. verdi-scure, rigide, lunghe 10-15 (rr. sino a 50) cm. e larghe 2-3 mm. Macrospore munite di protuberanze irregolari, poco prominenti. — Lago Maggiore e lago d'Orta a Buccione. o. TYPICA B Fg. verdi-chiare, flessibili, lunghe 5-20 (rr. sino a 50) cm. e larghe 1‘/, mm., più finam. acuminate. Macrospore con sottili appendici spinuliformi, molto dense. — Lago Maggiore e lago d'Orta a Buccione e Pella, frequente. 3 ECHINÒSPORA (DUR., 1861) 44 5 ISOETACEAE [28 Isoètes. — Specie anfibie, cioè di luoghi che nell'estate restano asciutti. Fg. mu- nite di stomi e di fasci fibrosi periferici, 3 3 Sporocarpi nudi od appena coperti da uno stretto indusio, Maerospore minutam. tubercolato-spinose, Fg. in numero di 20-50, lunghe 30-60 cm. e del diam. di 1 mm. circa a metà lunghezza, diafane, flaccide, lungam. alato-marginate alla base. Labbro e ligula molto sviluppati. Macrospore grandi, bianche; microspore liscie. XY. Fontanili e canali da essi deri- vanti: Piem. nella zona diluviale antica, più raram. nella morenica, al piede delle Alpi tra la Dora Baltea ed il Ticino, finora race. in tredici località ; 3. Lugl.-Ott. | Endemica]. 2 I. Malinverniana Ces. et D. Ntrs. (1858) 77 — Sporocarpi quasi interam. coperti dall’ indusio (velo). Macrospore con pochi ma grossi tubercoli, più numerosi sopra una faccia. Fg. del diam. di !/o - 11/0 mm. a metà lunghezza, lunghe 5-30 cm. Microspore minutam. tubercolate, a tubercoli ora più lunghi ed ora più brevi (simu- lanti delle creste). Il resto c. s. Y. Luoghi temporaneam. inondati ; 2. Prim. [| Reg. medit... — I. setacea Bert. (1858), non Del. 3 I. velata A. Br. (1847) 78 A Ligula lanceolata. Fg, moderatam. consistenti. — Maremma tosc. a Capalbio, Laz., Sîc. fra Palermo e Misilmeri, Sard. e Cors. ou TYPICA B Ligula ovata. Fg. molto flaccide, più sottili che nel tipo. — Sard. a Pula, Teulada, Tempio ed is. Maddalena |Endem.|. — I. tiguliana Genn. (1861, Febbr.) — I. dubia Genn. (1861, Sett.). $ TEGULENSIS (GENN., 1861 SETT.) 4 (1) Macrospore manifestam. alveolate. Bulbo 3-lobato, cinto da squame indurite, nere, lucide, corte, troncate o brevem. 3-dentate. Fg. 10-40, ricurve, lineari, lunghe 4-13 cm. Indusio (velo) completo ; ligula ovato- acuminata, Macrospore grosse, bianche; microspore fosche, alate, finam. granulose. %. Luoghi erbosi umidi: Lig. al capo Panaggi, Tosc. nella Versilia, pr. Pisa e Firenze, M. Argentaro, Arcip. tosc., Roma, Ischia, Salernit. a Palinuro, Lipari, Pantelleria, Sard. Maddalena, Caprera e Cors.; 2. Prim. [Reg. medit.|. — Isoètella Genn. (1862). 4 I. Duriaei Bory (1844) 79 — Macrospore finam. granulose, Squame attornianti il bulbo prolungate in 2 corna, con talora un terzo intermedio più breve. Mierospore spinulose. Il resto c. s. X. Luoghi erbosi umidi: 2. Prim. [ Reg. medit. Frane. occ. Inghilt... — Cephaloceraton Genn. (1862). 5 I. Hystrix Dur. (1844) 80 A Squame attornianti il bulbo numerose e prolungate in corna lunghe 5-12 mm. — Pr. Pisa, Maremma tosc., pr. Roma, Brindisi e Messina, Arcip. della Maddalena, Elba, Capraia e Cors. —I. Delalandei Lloyd (1851) — I. Pseudo- Hystrix Genn. (1865). & TYPICA B Squame attornianti il bulbo poche e colle corna brevi o quasi nulle. — Nzza, Maremma tosc. a Capalbio, Laz. a Nettuno, Sic., Sard., Arcip. della Mad- dalena e Cors. [Frane.|. — Cephaloceraton gymnocarpum Genn. (1862) — I. sicula Tod. (1866). 8 SUBINERMIS DuRr. (1861) \ "i Div. I. PHIANEROGAMZE Sorropiv. I. GYMNOSPERMA Fam. VL CONIFERAE (Gen. 33, spec. 370 circa, delle reg. temp. e fredde dei due emisf., più rr. nelle reg. trop., poche nell’Afr., Am. trop. ed Austral.) Proprietà ed usi. — Piante * resinose (eccett. Taxus), cioè secernenti me- diante speciali elementi cellulari (canal? resiniferi) un’oleo-resina, detta trementina o ferebentina, composta di un olio essenziale (contenente prevalentemente terpeni) volatile e con odore caratteristico, detto essenza di frementina od acqua ragia e di una parte solida chiamata resina o colofonia; l’oleo-resina o balsamo cola all’esterno da fenditure naturali della corteccia o da ferite. La trementina si raccoglie da noi principalm. dai Pini (P. Pinaster, Pinea, nigra) mediante l’ope- razione che dicesi resînatura, cioè con una ferita alla base del tronco e la suc- cessiva raccolta della secrezione. In commercio si hanno diverse qualità di tre- mentina, ma la più usata è quella comune, che ricavasi da diverse specie di Pinus europee ed americane; chiamasi più specialmente frementina di Bordeaux quella ricavata dal Pino marittimo (P. Pinaster). L’essenza ricavata dalla trementina del Pino domestico (P. Pinea) è specialm. efficace contro le affezioni catarrali dei bronchi. Si ha poi la trementina d’A/sazia o di Strasburgo che ricavasi dall’Abete bianco (Abies alba); quella di Borgogna dall’Abete rosso (Picea excelsa); quella di Venezia dal Larice (Larix decidua). La resina che si ricava nell’Afr. sett. dalla Callitris articulata va sotto il nome di sandracca. La trementina ha proprietà rivulsive sulla pelle e si unisce ad altri ingredienti per la preparazione di empia- stri e cerotti vescicatori. L’essenza di trementina ha proprietà antisettiche ed è uno stimolante delle mucose, usasi quindi, sia per inalazioni sia per via interna, negli stati catarrali delle vie respiratorie ed urinarie; l’ essenza, invecchiando ispessisce per assorbimento di ossigeno (essenza ozonizzata) ed allora serve come antidoto contro l’avvelenamento per fosforo. Il maggior impiego dell’essenza di trementina è però nelle industrie come solvente delle sostanze grasse e specialm. nella manifattura e nell’uso delle vernici e degli smalti. La resina o colofonia è pure usata in varie industrie (ol? di resina, saponi di resina, ceralacea, mastici, incollatura della carta, ecc.);} la resina fossile è conosciuta col nome di ambra o succino. Dalla distillazione secca del legno di varì Pini e massim. quello di Scozia (P. siluestris) si ricava il catrame vegetale usato per calafatare le navi; bruciando invece i cascami di colofonia entro appositi forni si ottiene il nero-fumo vegetale. Dalle bacche di Ginepro (Juniperus communis e J. Oxycedrus) si ricava l’es- senza dî ginepro usata in medicina; dalle medesime, dopo fermentazione, si ottiene dell'alcool. Le bacche del Ginepro comune si usano anche come diuretico e contro la dispepsia atonica; esse servono pure per aromatizzare certe vivande di carne ed i salumi, e per la fabbricazione di un liquore detto Gin o Gineprata. Dai È 46 6 CONIFERAE vecchi tronchi di Appeggi (J. Oxycedrus) si ricava per distillazione secca l'olio di — cade od olio empireumatico di ginepro usato per certe affezioni cutanee (psoriasi, eczema cronico). I ramoscelli di Sabina (J. Sabina) contengono un olio essenziale velenoso; si usano per attivare le funzioni uterine (emmenagogo) e provocare l'aborto, è però un rimedio pericoloso. Dalle fg. di Cipresso (Cupressus semper- virens) sì ottiene per distillazione l’olîo essenziale di Cipresso, assai efficace contro la ipertosse dei bambini; i coni dello stesso sono ricchi di tannino e si usano come astringente. Le fg. del Tasso (Taxus baccata) contengono un olio volatile ed una sostanza molto amara, la fassina, ambedue forniti di proprietà velenose ; sono state raccomandate contro l’epilessia; è infondata la credenza che sia nocivo dormire sotto quest’ albero. Il legno delle Conifere sia direttamente, sia carbonizzato, è un discreto com- bustibile; coi rami dei Pini, impregnati di resina, si fanno le torce a vento o tede, in Calabria alla Sila dai tronchi di Pino (P. nigra v. Laricio) resinati si levano dei pezzetti di legno impregnati di resina che servono per accendere il fuoco. Il legno delle Conifere tiene il primo posto come legname da lavoro, usasi quello d’Abete (Abies alba, Picea excelsa) specialmente per costruzioni, mobili greggi, casse, ecc., quello dei Pini (P. Pinea, P. nigra, P. silvestris) per gli stessi usi e specialm. per costruzioni navali, pali per condutture elettriche e quello di tutti i Pini per armature di miniere e di gallerie in genere. Il Larice (Larix decidua), il Cipresso (Cupressus sempervirens) ed il Cedro (Cedrus libanotica) hanno legnami più colorati, più duri e suscettibili di pulimento, e servono per costruire mobili ed imposte; il Tarodium distichum dà pure buon legno da lavoro e per costru- zioni navali. Col legno di Cipresso si fanno anche casse od armadi per riporvi oggetti di lana, pellicce e piume onde proteggerli dai tarli. Il legno di Abete è anche largamente usato per fabbricare la cellulosa (industria della carta). Il legno dell’Abete rosso di certe località delle Alpi e della Boemia (Picea excelsa v. fis- silis Pacher et Zwanz.) e del Pino Zimbro (P. Cembra) servono per fabbricare strumenti musicali, quello del Pino Zimbro e del Pino Mugo anche per sculture in legno e mobili; mentre i legni di Ginepro (varie specie) e di Tasso (Taxus baccata), fortem. colorati in rosso, e quelli dei Ginepri anche odorosi, si usano per lavori di tornio e d’ intarsio. Il legno del Ginepro di Virginia (J. virginiana) serve per montatura di matite. La corteccia di Pino d’Aleppo (P. halepensis) è assai ricercata per tingere le reti da pesca nel loro particolare colore rosso-ferruginoso; serve anche come materia conciante. Infine vanno ricordati i semi del Pino domestico o da pinoli (P. Pinea), mangerecci ed usati per dolciumi. Nello stesso modo, benchè meno conosciuti, si usano quelli del Pino Zimbro (P. Cembra); dagli stessi semi si può estrarre un olio commestibile. La scorza del Larice (Larix decidua) nella stagione calda secerne una manna ricercata dalle api, che ne formano precipuamente il loro miele in certe valli delle Alpi; anche dalle fg. dell’Abete bianco (Abies alba) sgor- gano nella stagione più calda delle goccioline di sostanza zuccherina, detta melata, più abbondante in certe annate, ricercata dalle api. Molte Conifere sono colt. a scopo ornamentale. Chiave dei generi. 1 Fg. lineari-aghiformi o lineari-appiattite. 2 — Fg. squamiformi, embriciate sui rami (eccett. le giovanili). 8 2 Fg. unite insieme a 2-6 sopra un breve ramo ‘brachiblasto) e cinte alla base da una guaina scariosa (le giovanili però solitarie). 29 Pinus 29 Pinus) 6 CONIFERAE AT — Fg. a fascetti di 30-40 sopra brevi rami (le giovanili e quelle dei rami d’allungamento solitarie). 3 — Fg. sempre solitarie. 4 8 Fg. persistenti. Coni grandi (lunghi sino a 10 cm.) 30 Gedrus — Fg. caduche d’inverno. Coni piccoli (lunghi 18-24 mm.). 31 Larix 4 (2) Frutto secco, legnoso, con molti semi. Fi. monoici. 5 — Frutto carnoso, con 1-3 semi. Fi. dioici. 7 5 Fg. persistenti d’inverno. Coni allungati. 6 — Fg. caduche d’ inverno. Coni globosi. 54 Taxodium. 6 Fg. volte per ogni senso, tetragone, inserite sopra un cuscinetto rilevato. Coni a squame ovuligere soltanto, persistenti. 32 Picea | — Fg. distiche, piane, senza cuscinetti. Coni a due ordini di squame, ovu ligere e copritrici, caduche a maturità. 35 Abies 7 (4) Frutto in forma di pseudobacca. Fg. pungenti, triangolari. 38 Juniperus (sez. Oxycedrus) — Frutto in forma di urceolo-arilloide. Fg. non pungenti, lineari. 39 Taxus 8 (1) Pseudobacca ad 1-3 semi. 38 Juniperus (sez. Sabina) — Frutto secco, squamoso-legnoso. 9 9 Ramicelli cilindrici. Frutto a squame peltate, con numerosi semi, 37 Cupressus — Ramicelli compressi. Frutto a squame non peltate, mucronate sotto l’apice, con pochi semi. 10 10 Rami non articolati. Semi 1-2 per squama. 55 Thuya — Rami articolati e fragili. Semi 3 per squama, 36 Gallitris Tribù I. PINEA. Gen. 29. Pinus I. (1737). (Spec. 73, sec. Masters, delle reg. estratrop. dell’Emisf. bor., poche nelle reg. trop.-mont. dell’As. ed Amer. centr.). 1 Fg. riunite a 5 in ciascun fascetto (rr. 4 o 6), a sezione triangolare e con 1 solo fascio vascolare, Squame dei coni non ingrossate al- l'apice, con umbone apicale. Sez.\I. CEMBRA 2 — Fg. riunite a 2 in ciascun fascetto (rr. 3), a sezione semicircolare _ e con 2 fasci vascolari. Squame dei coni + ingrossate all'apice in uno scudo portante nel centro 1 umbone. Sez. II. PINASTER 3 Sez. I. CkmBRA PARL. (1867). 2 (1) Albero alto sino a 10, rr, 23 m., a chioma piramidale; rami tortuosi; corteccia bruna. Fg. lunghe 5-8 cm., glauche di sopra. Coni ovato-ottusi (8 per 6 cm.), maturanti in 2 anni; squame poco lignificate, alla fine caduche, piane, con umbone poco manifesto. Semi grossetti, senz’ala ; fg. cotiledonari 8-14. È. Nelle Alpi tra i 1600 e 2500 m., qua e là; 5-9. Giu. Lugl. [Eur. As. bor.) — Volg. Pino Zimbro, Cembro, Cirmolo. 1 P. Cembra L. (1753) 81 48 6 CONIFERAE (29 Pinus Sez. II. PinAstER ENDL. (1847). 3 (1) Semi grandi, per lo più a guscio osseo, con ala assai più breve di essi e facilm, caduca,. Albero a chioma ombrelliforme, alto sino a 22 m. ; | rami lunghi, ascendenti; corteccia cenerina. Fg. lunghe 10-30 cm., rigide, verdi, a canali resiniferi periferici. Coni ovato-rotondi (7-10 per 7-10 em.), maturanti in 3 anni; squame legnose, a scudo piramidale con 5-6 facce convesse ed umbone depresso.»Fg. cotiledonari 10-13. é. In gran parte | d'It. specialm. lungo le coste e nella zona medit. sino a 300-800 m.; per lo più colt., benchè orig. anche del nostro paese; 2-4. Apr. Giu. [Reg. medit. Can. Mad... — Volg. Pino domestico o da pinocchi. 2 P. Pinea L. ‘1753) 82 — Semi mai e, s. Alberi a chioma ovale o piramidale, 4 4 Coni a squame con scudo avente una carena trasversale + prominente. Fg. robustissime, lunghe 10-20 em. Albero alto sino a 25 m., a chioma ovale; rami patenti; corteccia rosso-scura. Fg. verdi, a canali resiniferi centrali. Coni ovato-acuminati (15-19 per 7-8 cm., rr. meno), rosso-lucidi, maturanti in 2 anni; umbone con punta + sporgente ed acuta. Semi con ala lunga sino a 3 cm.; fg. cotiledonari 7-8. è. Nei terreni silicei, spesso colt. : lungo il versante Tirrenico della Pen., Pineta di Cervia, Golfo di Taranto, Sard. a Flumini-maggiore, Cors., Pantelleria, Pia- nosa, Elba ; 2, rr. 4. Apr. Giu. [Eur. mer.-occ. Alg. Tun.]. — P. silve- stris 8 L. (1753) — P. maritima Mill. ? (1768), Lam. (1778) — P. Laricio Santi (1795). — Volg. Pino selvatico, P. marittimo. 3 P. Pinaster Sol. (1789) 83 — Coni a squame mai e, sì Fg. più gracili, rr. superanti 15 cm. di lun- ghezza negli esemplari spontanei. D 5 Coni a squame con scudo largo e spianato e coste poco prominenti irradiantisi dall’ umbone, 6 i — Coni a squame con seudo convesso-piramidato, allungato-rostrato 0 carenato, ti 6 Coni sessili, patenti od orizzontali, ovato-conici (8-10 per 4-6 cm.), spesso aggregati. Albero alto sino a 20 m., a chioma piramidale ; corteccia cenerina. Fg. verdi, rigidette, lunghe 12-15 cm., a canali resi- niferi pBriferici. Coni rossicci, maturanti in 2 anni o più; scudo con debole carena trasversale, umbone depresso. è. Monti della Cal., però non più segnalato dopo Tenore ; 2-4. Apr. Magg. [Creta Cipro As. occ. sino Afgan.|. — P. maritima Lamb. (1803) — P. pyrenaica Lap. (1818) — P. Paroliniana Webb (1855) — P. Parolinii Vis. (1856). 4 P. brutia Ten. (1811) 84 — Coni peduneulato-ricurvi, bislungo-coniei (8-10 per 3-4 em.), solitari o tr. appaiati, Albero a chioma piramidale-aperta. (Fg. sottili, molli, lunghe 7-9 cm. Coni rossiccio-nitidi; scudo senza carena. Il resto c. s. È. È Spiagge e colli: Lig., Tose., It. centr., mer. ed ins., però spesso solo j colt. ; 2. Marz-Magg. |Reg. Medit... — P. maritima Desf. (1800) — P. hierosolymitana Jack. (1895). — Volg. Pino d’ Aleppo, P. di Gerusa- lemme. 5 P. halepensis Mill. (1768) 85 ì 29 Pinus] 6 CONIFERAE 49 7 (5) Fg. lunghe 9-13 o nelle piante colt. anche 15-20 em., superanti assai i coni, a canali resiniferi centrali (cioè immersi nel paren- chima). 8 — Fg. lunghe 2-7 em., come i coni o poco più, a canali resiniferi peri- ferici (cioè immediatam. sotto l’ ipoderma). 9 8 Rami non marmorizzati per cicatrici di fg. cadute. Fg. a canali resi- niferi circondati da cellule selerose molto ispessite. Coni a squame con unghia nero-bruna di sotto. Albero alto sino a 30-40 m., a chioma ovale o piramidata ; corteccia cenerino-scura. Fg. + robuste. Coni quasi sessili, orizzontali, ovato-conici (5-7 per 3 cm.), rossastri, lucidi, matu- ranti in 1 anno; scudo con carena sporgente, umbone spesso con una punta. Semi con ala lunga sino a 25 mm.; fg. cotiledonari 5-7. È. Nei boschi, spont. e spesso colt. ; 4-6. Magg.-Lugl. [Eur. centr. e mer.-mont. As. min.]. 6 P. nigra Arnold (1785) 86 A Fg. verdi--cupe, larghe sino a 2 mm., con ipoderma di 2--5 strati di cellule sclerose. Scudo delle squame medie e super. con carena acuta. — Alpi, Abr. (Gr. Sasso, Majella e Villetta Barrea) e Cal sett.; da 800 a 1800 m. [Pen. balcan... — P. nigricans Host (1826) — Vols. Pino d’ Austria, P. di Barrea. v% AUSTRIACA (HoEss, 1825) 86' B Fg. verdi, larghe 1 1/2 mm. circa, con ipoderma formato di 1-2 strati di cel- lule sclerose. Scudo delle squame medie e super. con carena ottusa. — Cal., Sic. sull'Etna e Cors.; da 800 a 1800 m. [Eur. mer.).. — ? P. ma- ritima Mill. (1768) — P. resinosa Savi (1798) — Volg. Pino di Corsica, P. di Calabria, P. laricio. 8 LarICcIO (Poir., 1804) _— Rami bianco-grigiastri, marmorizzati a guisa di pelle di serpe per le cicatrici delle fg. cadute. Fg. a canali resiniferi cireondati da cellule selerose poco ispessite, Coni a squame con unghia grigio-brunastra in ambedue le facce, Fg. verdi-cupe, larghe sino a 2 mm., iunghe 6-7 cm., con ipoderma di 2-5 strati di cellule sclerose. Il resto c. s. è. Basil. sul M. La Spina, Cal. al M. Pollino e nel giogo tra Orsomarso ed il M. Montea, da 900 a 2000 m.; 5-6. Giu. [Pen. balcan.]|. — P. leucodermis Ant. (1864). © P. Heldreichii Christ (1863) 87 9-(7) Coni brevem. peduneolati, ricurvi. Cellule epidermiche delle fg. tanto alte che larghe. Albero alto sino a 40 m., a chioma ovale; cor- teccia giovane rossastra, poi cenerina. Fg. glauche, contorte a spirale. Coni oblungo-conici (2 1/3 -6 per 1!/0-3!/2 cm), maturi grigiastri ed opachi, maturanti in 2 anni; scudo convesso-piramidate o brevem. ro- strato. Semi con ala lunga 15 mm.; fg. cotiledonari 4-7. È. Nei boschi da 300 a 2000 m.; 3-7. Apr.-Giu. [Eur. As. occ. e bor.]. — P. rubra Mill. (1768) — Volg. Pino di Scozia. 8 P. silvestris L. (1753) 88 A Pine lunghe 1 1/2 -5 cm., a squame con scudo convesso o piano ed umbone cenerino o bruno-cenerino. a Albero od arboscello. I Fg. lunghe sino a 5 (rr. 7) cm. — Istria, Alpi, App. lig., piem. ed em. ; spesso colt. o. TYPICA 4 50 6 CONIFERAE [29 Pinus II Fg. lunghe 10--30 mm. — Friuli occ., Trent., Tir. mer., Bormio, ecc. — . P. silv. £. microphylla Schwerin (1891) (f. fol. 10--15 mm. longis). 8 PARVIFOLIA HEER (1862) b Arbusto a rami semi--sdraiati, a portam. simile al P. Mugo. — Goriziano, Friuli oce., Veron. € FRUTICOSA BoRB. (1874) B Pine lunghe sino a 7 cm., a squame con scudo piramidato ed umbone rosso- bruno, nelle infer. quasi uncinato. — Goriziano — P. rubra Poir. (1804), non Mill. — P. silv. v. rubra Beck (1890). ò HAMATA STEV. (1898) _ — Coni sessili o quasi, da giovani eretti poi orizzontali o ricurvi. Cel- lule epidermiche delle fg. il doppio alte che larghe. Arbusto cespu- glioso di 1-3 m., a rami ginocchiato-ascendenti, rr. albero alto sino a 25 m., a chioma ovale; corteccia bruna. Fg. verdi. Coni globosi od ovoideo-conici, maturi rossastri e lucidi. Il resto c. s. è. eg. elevate da 1200 a 2700 m.; 5-7. Apr.-Giu. [Eur. media e mer.-alp.|. — P. mon- tana Mill. (1768) — Volg. Mugo. 9 P. Mugo Turra (1765) 89 A Scudo delle squame più sporgente nel lato del cono opposto al ramo, quindi pine ad asse e ad inserzione eccentrica. — Pine coniche od ovoideo--coniche. a Pine generalm. riflesse, a scudo delle squame assai sporgente (nel lato della pina opposto al ramo), prolungato in un’ appendice lunga e nelle squame infer. uncinata. — A/pî occ. (0v’è esclusivo), più rr. nelle or., App. piem. — P. uncin. a. rostrata Ant. (1840). vu UNCINATA (RaAm., 1805) b Pine spesso orizzontali, a scudo delle squame non prolungato in appen- dice c. s. — Alpi (escl. le occ.). 8 ROTUNDATA (LK., 1827) B Scudo delle squame egualm. sporgente su ogni lato della pina, la quale ha quindi asse centrico. I Pine globose od ovoidee (lunghe 3-4 1/9 cm.), solo dopo la maturità ri- curve, presso la maturità di un rosso © cupo e pruinose; umbone con- cavo, nelle squame infer. situato al disotto della metà dello scudo, essendo questo prolungato in appendice convessa dal lato super: — Alpi centr. ed or., App. abr. alla Majella ed al M. Sterpo d’Alpi sopra Civitella Alfedena, Camp. ai Tre Confini ed al Zafinetto [Alpi Carp. Balc... — P. magel- lensis Schouw p. p. (1845). PumiLio (HAENKE, 1791) II Pine ovoideo--coniche (lunghe 4-5 cm.), ben presto ricurve, di un rosso- cannella e mai pruinose; umbone con mucrone pungente, situato nel mezzo dello scudo, il quale ha una carena acuta trasversale. — Alpi or. e ticinesi [Alpi or. Bale.|. ò MuGHus (Scop., 1772) P. silvestris x Mugo v. rotundata Zenari (1921) — Friuli occ. in V. Cimoliana alla confluenza del torrente Campol. Nora. — A scopo ornam. e talora anche a scopo forestale si colt. le seg. spec. esotiche: Pinus canariensis Chr. Smith (1825) delle is. Canarie ;.P. Coulteri D. Don (1887) della Calif., a semi mangerecci; P. excelsa Wall. (1832) dell’ Himal.; P. insignis Dougl. (1838) della Calif.; P. ponderosa Dougl. (1836) dell’Am. bor-or. e Messico; P. rigida Mill. (1768) dell’Am. bor.-or., il suo legno viene in com- mercio col nome di pifch--pine, ma collo stesso nome si designa anche quello del P. palustris Mill. (1768) della Virginia, Florida e Texas (e quello di altre spec. ancora); P. Sabiniana Dougl. (1838) della Calif., a semi mangerecci; P. Strobus L. (1753) dell’Am. bor.or. 30 Cedrus] 6 CONIFERAE bi Gen. 30. Cèdrus Lk. (1831). (Spec. 2 dell’Alger. As. occ. Afgan. ed Himal.). Albero alto sino a 40 m., con chioma + larga, spesso con grossi rami dalla base. Fg. riunite sui rametti laterali in fascetti di 20-40, aghiformi, rigide, persistenti, lunghe sino a 35 mm. Amenti masch. oblungo-cilindrici, gialli. Coni grandi, ovoidali, ombelicati all'apice, a squame sottili, più larghe che lunghe, rotondate, strettam. aderenti, pelose internam. Semi largam. alati. &. Colt. nei parchi e giardini ed anche a scopo forestale ; 2-5. Nov.- Prim. — Pinus Cedrus L. (1753) — C. Libani Laws. (18836) — C. Cedrus Huth (1893). — Volg. Cedro, C. del Libano. C. libanotica Lk. (1831) 90 A Chioma alla fine molto slargata, a cimale piegato da un lato. Fg. verdi o nelle piante colt. glauco--argentate. Coni misuranti 8-10 per 6--7 cm. circa. — Orig. dell’As. min. mer., Siria e Cipro. &. TYPICA B Chioma sempre piramidata, a cimale per lo più diritto. Fg. più grosse e spesso più brevi, verdi-glaucescenti o nelle piante colt. glauco-argentate. Coni più piccoli (6-7 per 4-5 cm.). — Origin. della catena dell'Atlante nell’ Alger. 8 ATLANTICA (MANETTI, 1842) Nora. — Nei parchi coltivasi anche C. Deodara Laws. (1838) (= Pinus Roxb., 1852) origin. dell’ Himal. ed Afgan., distinto dal Cedro del Libano sopratutto per le fo. più lunghe (4--5 cm.) e pei coni non ombelicati all’apice e con squame glabre. Gen. 31. Làrix Adans. (1763). (Spec. 8 delle reg. temp. dell’emisf. bor.). Albero alto sino a 52 m. e con diam. sino a 1!/» m.; chioma piramidale, con rami sparsi. Fg. aghiformi, molli, lunghe 1-3 cm., nella pianta giovane e negli allungamenti dei rami solitarie, sui rami adulti riunite a 30-40 (rr. 6) su brevi rami (brachiblasti), caduche. Amenti femm. a squame rosso-porpo- rine; i masch. ovoidei, bruno-giallastri. Coni piccoli (15-40 per 20 mm.), maturanti nell'annata, a squame sottili, ovato-rotondate, senza scudo, persi- stenti. Semi con ala lunga 1 cm.; fg. cotiledonari 5-7. &. Boschi, ghiaioni, da 1000 a 2000 m. (più rr. 450-2600 m.): Alpi, qua e là colt. nell’ App.; 5-7. Apr.-Giu. [Alpi Carpazi]. — Pinus Larix L. (1753) — L. europaea Lam. et DO. (1805) — L. Larix Karst. (1880-83), Sudw. (1891). — Volg. Larice. L. decidua Mill. (1768) 91 Gen. 32. Picea Dietr. (1824). (Spec. circa 22 delle reg. temp. dell’emisf. bor.). Albero alto sino a 50 m. e con diam. sino a 2 m.; chioma piramidale, a rami relativam. sottili, orizzontali, a palchi regolari, con ramicelli pendenti ; ‘corteccia a superficie squamulosa; legno provvisto di canali resiniferi. Fg. dirette in ogni senso, tetragone, acute, inserite sopra un cuscinetto rilevato. | Amenti masch. oblunghi, giallo-rossastri. Coni penduli, bislunghi, rossastri a 52 6 CONIFERAE [B2 Picea maturità, a squame persistenti (ovuligere soltanto). Semi con ala lunga 16 mm. c.; fg. cotiledonari 8-9. È. Boschi da 1000 a 2000 m. (più rr. 400- 2270 m.); 5-6. Apr.- Giu. [Pir. Eur. centr. e bor. As. bor.]. — Pinus Abies L. (1753) — A. Picea Mill. (1768) — Pin. excelsa Lam. (1778) — Abies excelsa Poir. (1804), Lam. et DC. (1805) — Pic. Abies Karst. (1880-83), Degen (1905). — Vols. Abete rosso, di Moscovia o di Germania, Pezzo. P. excelsa Lk. (1841) 92 A Corteccia rosso--bruna. Rami giovani glabri o quasi. Fg. verdi--scure, lunghe sino a 25 mm., pungenti. Coni lunghi 10--16 cm. e larghi 3--4 cm., a squame smarginato-bidentate all'apice. a Squame dei coni oblungo-troncate e denticolate all’ apice. I Fg. tetragone, rivolte in ogni senso, lunghe 16-25 e larghe 1-2 mm. — Alpi ove forma estese foreste; nell’ App. colt. qua e là a scopo forestale e nei parchi a scopo ornament. (anche in pianura). — Pinus Picea f. cras- sifolia Goir. (1882) = Abies exc. f. crass. Ugol. (1902) (f. fol. 1 1/2 -2 mm. latis). a TYPICA II Fg. sottili, compresse, appressate, distiche nei rami giovani, lunghe 8--15 e larghe 1-1 1/2 mm. — Friuli occe., Veron., Trent., Tir. mer., Bresc. ecc. — Pinus Zucc. (1809) — Pin. Picea v. tenuifolia Goir. (1882) — Abies exc. v. ten. Ugol. (1902). B BALDENSIS ZENARI (1921) b Squame dei coni obovato-arrotondate ed intere all'apice. — Friuli occ. in V. Cimoliana nel bosco Pezzei, Trevig. nel bosco Cansiglio alla Palantina, Trent. sopra Cavalese e pr. Canazei e Tir. mer. sul M. Ritten. * INTEGRISQUAMIS CARR. (1855) c Squame dei coni fortem. ondulate al margine, bruscam. ristrette in una punta denticolata all'apice. — Friuli occ. în V. Cimoliana nel bosco Pezzei e C. Tic. in V. d’Arbedo. ò ACUMINATA BECK (18857) B Corteccia bianco--grigiastra. Rami giovani brevem. e densam. pelosi, più grossi e più rigidi. Fg. glauco--pruinose (nel secco giallo--verdastre), lunghe sino a 13 mm., più ottuse e non pungenti, sui rami vecchi quasi unilaterali. < Coni lunghi 7 1/2 -- 12 1/2 cm., a squame largam. arrotondate, non o poco smarginate. — Comasco e C. Tic. [Alpi svizz. e tir. ? Austr. infer.? Bosnia). — Abies excelsa v. alpestr. Bruegg. (1874). e ALPESTRIS (STEIN, 1887) Nota. — Coltivansi come piante ornamentali nei parchi :' Picea Morinda Lk. (1841) dell’ Himal. ed Afgan.; P. orzentalis Lk. (1847) (= Pinus L., 1763) dell’ As. min. ; P. pungens Engelm. (1880) dell’Amer. bor. ; P. Torano Koehne (1893) (= Abies Sieb. [1830] == A. polita Sieb. et Zucc. [1842] = P. pol. Carr. [1855)) del Giappone ed altre ancora. . Gen. 33. Abies L. (1737). (Spec. 20 delle reg. temp. massime mont. dell’ emisf. bor.). Albero alto sino a 65 m. e con diam. sino a 3,80 m.; chioma piramidale, a rami come nell’ Abete rosso, ma a ramicelli orizzontali o diretti in alto; corteccia bianco-grigiastra, liscia; legno senza canali resiniferi. Fg. distiche, piane, ottuse od intaccate all’apice, larghe 2-3 mm., con due linee argentate di sotto, senza cuscinetto. Amenti masch. ovoideo-globosi, gialli. Coni eretti, cilindrico-bislunghi, alla fine verde-bruni, larghi 5 cm., con squame ovuligere larghe, le copritrici più strette, con appendice sporgente. Semi con ala larga; 39 Abies] 6 CONIFERAE 53 fg. cotiledonari 4-8. È. Boschi da 800 a 1800 m. (più rr. 150-2100 m.); 5-6. Prim. [Eur. mer. e centr. Alger. As. min. Cauc. Afgan.). — Pinus Picea L. (1753) — Pin. pectinata Lam. (1778) — A. pect. Lam. et DC. (1805) — A. Picea Bluff et Fing. (1825), non Mill. -- Volg. Abete, A. bianco. A. alba Mill. (1768) 93 A Rami giovani brevem. pelosi. Fg. lunghe sino a 3 cm. Coni lunghi sino a 16 (rr. 30) cm., a squame ovuligere rotondate, le copritici triangolari-acute all'apice. — Alpi e qua e là nell’App. sino în Cal.; spesso colt. a scopo fo- restale ed ornamentale. o TYPICA B Rami giovani glabri. Fg. più brevi e più rigide, tondeggianti all’apice. Coni piccoli (circa 1/4 del tipo), a squame ovuligere quasi romboidali (per 2 rientranze ai lati in alto), densam. fulvo--tomentose verso il margine super. — Sc. alle Madonie sul M. Cervo nel territ. di Polizzi Generosa, ora quasi scomparso |Endem.}. — A. pectin. v. nebrod. Lojac. (1907). 3 NEBRODENSIS (MATTEI, 1908) Nora. — Spec. affini ad A. alba, da considerarsi come razze geografiche dello stesso, talora colt. a scopo forestale od ornamentale, sono: A. Nordmanniana Spach (1842) del Cauc. ed As. min.; A. cephalonica Loud. (1838) (= A. A pollinis Lk. (1841}= A. Reginae-Amaliae Heldr. [1860}) dei monti della Grecia ed A. cai cica Ant. et Kotschy (1853) dell’ As. min.-mer. ed Afgan. — L’ A. numidica De Lann. in Carr. (1866) dell'Algeria è rr. colt., più frequentem. ed a scopo orna- mentale l’A. Pinsapo Boiss. (1838) orig. dei monti della Spagna ; a scopo forestale ed ornamentale la Pseudotsuga taxifolia Britt. (1889) (= Pinus Lamb. [1803] = Abies Douglasii Lindl. [1838]= Ps. Dougl. Carr. [1867]) dell’Am. bor.-occ. e la 7suga canadensis Carr. (1855) (= Pinus L. [1763]) dell’Am. bor.--or. Tribù II. TAXODIELE. Gen. 34. Taxòdium L. C. Rich. (1810). (Spec. 3--4 dell’Am. bor., Messico e Cina). Albero alto sino a 40 m. e del diam. sino a 3 m., a chioma ovale e cor- teccia rosso-scura, emettente delle radici respiratorie (pneumatopodi) che sortono dal terreno a forma di ginocchi. Fg. caduche, flaccide, distiche, lineari, lunghe 8-17 mm. e larghe 1 mm., nell'autunno rossastre. Amenti masch. in spighe o pannocchie all’ apice dei rami. Coni globosi, del diam. di 3 cm. c., a squame peltate, con umbone a forma di cicatrice. Semi non alati. &. Orig. dell’ Am. bor. dal Texas al Delaware ; colt., a scopo ornamen- tale e forestale, nei luoghi umidi e paludosi; 2-4. Prim. — Cupressus L. (1753) — Volg. Cipresso della Virginia. T. distichum Rich. (1810) 94 Nora. — Alla tribù delle Taxrodieae appartengono ancora le seguenti spec., che si colt. frequentem. a scopo ornamentale e forestale: Cryptomeria japonica D. Don (1833) (= Cupressus L. f. [1781]) dell’As. or.; Sequoia gigantea Lindl. et __ Gord. (1850) (= Wellingtonia gig. Lindl. [1853]) della California; 8. sempervirens Carr. (1855) (= Taxodium Lamb. [1828]) della California. Alla tribù delle Araucariae appartengono: Araucaria Araucana C. Koch (1873) (= Pinus Araucana Molina [1782] = A. imbricata Pav. [1797)) del Cile A. brasi 54 6 CONIFERAE (35 Thuya liana A. Rich. (1820) = A. brasiliensis Loud. (1830) del Brasile ; A. Bidwilii Hook (1843) dell’Austral.; A. excelsa R. Br. (18513) = Dombeya Lamb. (1803) dell’ Is. Norfolk a nord della N. Zelanda. Tribù III. CUPRESSEZ. Gen. 35. Thùya L. (1737). i (Spec. 5 delle reg. temp. dell’As. ed Am. bor.). Alberetto alto sino a 7 m., a chioma densa, per lo più ramoso dalla base e con ramicelli compressi, disposti verticalm. Fg. squamiformi, in 4 file, mu- nite sul dorso di una glandola resinifera a forma di fossetta. Fi. monoici; amenti masch. piccoli, ovali. Coni eretti, a 6-8 squame carnoso-legnose, pira- midato-mucronate, dapprima verdi e pruinose, a maturità rosso-scure. Semi 2 per ognuna delle squame maggiori, non alati. È. Orig. dell’ As. centr. ed or.; frequentem. colt. in parecchie forme come pianta ornamentale e per siepi ; 2-5. Prim. — Biota Endl. (1847) — Volg. Albero della vita. Th. orientalis L. (1753) 95 NoTA. — A scopo ornamentale, e talora forestale, si colt. ancora: Thuya occidentalis L. (1753) e Th. gigantea Nutt. (1834) dell’Amer. nord.--oce. ed il Libo- cedrus decurrens Torr. (1854)= Thuya gigantea Carr. (1853); non Nutt., albero con portamento simile alle Tuie, pure orig. dell’Amer. bor.--occ. Gen. 36. Callitris Vent. (1808). (Spec. 15 circa dell’Afr., Madag., Austral. e N. Caled.). Albero a chioma piramidale (4-5 m.), con rami cilindrici, patenti e rametti compressi, articolati, fragili. Fg. saldate ai rami tranne l'apice, opposte, in 4 file, squamiformi, con una glandola resinifera sotto l'apice, bislunga nelle fg. marginali che sono convesse sul dorso, subrotonda nelle fg. dei lati che sono piane. Fi. monoici. Coni subgloboso-tetragoni, rosso-scuri (13-14 mm. diam.), con 4 squame legnose carenate sul dorso e brevem. mucronate sotto l’apice, ovali, 2 più grandi e 2 più piccole, queste profondam. scanalate alla base del dorso. Semi 3 all’ascella delle squame più grandi, con 2 larghe ali membranose ai lati. &. Sui. dirupi: Malta nella Makluba presso Uied Babu, Uied Filep e Ghain Rihana; 2. Nov.-Dic. [Spa. presso Cartagena Alger. Maroc.]. — Thuya Vahl (1791) — C. quadrivalvis Vent. (1808). C. articulata Asch. et Gr. (1912) 96 Gen. 37. Cuprèssus L. (1737). (Spec. 10, la nostrale, 2 dell’ Himalaia, 1 della Cina e 6 dell’Am. dall’ Arizona al Guatemala). i Albero alto sino a 25 (rr. 50) m., a ramicelli cilindrici. Fg. squamiformi, in 4 file, con una glandola resinifera ovale sul dorso. Fi. monoici. Coni glo- bosi, maturanti in 2 anni, a maturità legnosi e rosso-bruni; squame largam. È i | î | e e. TO: GITA e n » » Ma 37 Cupressus] 6 CONIFERAE Ul I Ol peltate, mucronate sul dorso. Semi numerosi per ogni squama, angoloso-alati. è. Orig. della Cirenaica, Creta, Rodt, Cipro, Siria, Cilicia e Persia bor. ; frequentem. colt. nella zona medit. a scopo ornamentale e forestale e ripro- ducentesi anche spontaneam. ; \2, rr. 3-4. — Volg. Cipresso. C. sempervirens L. (1753) 97 A Chioma ovale, a rami patenti, orizzontali o quasi. — Colt. come la spec. — C. semp. var. @ L. (1753) — C. semp. v. mas Gouan (1762) — Volg. Cà presso femmina. o. HORIZONTALIS (MILL., 1768) B Chioma conico--piramidale, a rami eretti, appressati. — Colf. come la spec. — C. semp. v. foeminea Gouan (1762) — Volg. Cipresso maschio. 8 PYRAMIDALIS (TARG.--Tozz., 1808-10) NotA. — Si colt. nei parchi e pubblici giardini ed anche a scopo forestale le seguenti spec.: Cupressus arizonica Greene (1882) dell'Arizona, Calif. e Messico ; C. funebris Endl. (1847) della Cina centr.; C. lusitanica Mili. (1768) = C. glauca Lam. (1786) delle montagne del Messico e Guatemala, assieme alla var. Benthami (Endi., 1847); C. Macnabiana A. Murr. (1855) della Calif.; C. macrocarpa Hartweg (1847) della Calif.,, assieme alla var. Lambertiana (Carr., 1855); C. torulosa Don (1825) dell’ Himal. occ. Dell’affine gen. Chamaecyparis sono spesso colt.: Ch. Lawsoniana Par. (1864) = Cupressus A. Murr. (1855) della Calif. sett. ed Oregon ; Ch. pisifera Endl. (1847) = Cupressus C. Koch (1873) del Giapp. Gen. 38. Juniperus L. (1737). (Spec. 80 circa delle reg. temp. e fredde dell’emisf. bor. e trop.--mont.). 1 Fg. sempre lineari-aghiformi, pungenti, verticillato-patenti. Piante dioiche, h Sez. I. OxyvCEDRUS 2 — Fg. squamiformi (eecett. le giovanili), 4-seriate, embriciate, applicate ai rami. Piante per lo più monoiche. Sez. II. SABINA 3 Sez. I. OxvcÈDRUS SPACH (1841). 2 Bacche mature nere o nero-azzurrognole, 5-8 mm. diam. Fg. a carena rotondata. Arbusto ramoso dalla base od alberetto, nelle piante femm. a chioma più espansa; rametti ottusam. trigoni. Fg. verticillato-terne, verdi-glauche, scanalate di sopra e quivi percorse da una striscia bianca ; canale resinifero (presso la carena) circondato da 1 solo strato di cellule sclerose appiattite, ben distinte da quelle dell’ipoderma che hanno cavità ridottissima. Amenti masch. ovoideo-globosi. Pseudobacca (galbula) formata da 4 o più squame fertili divenute carnose e saldate tra loro, maturante al secondo anno. Semi 1-2 (rr. 3), angolosi, ad episperma coriaceo, con glandole contenenti un olio essenziale odoroso. è. Boschi e pascoli, fre- quente ; 2-1. Febbr.-Giu. [Eur. Alger. As. bor. ed occ. sino Himal. Am. bor... — Volg. Ginepro. 1 J. communis L. (1753) 98 A Arbusto cespuglioso, a rami ascendenti--eretti, alto 1--2 m., oppure alberetto È alto sino a 10 m, a rami patenti o penduli. Fg. rigide, patenti, lunghe 10--15 (rr. sino a 22) mm., quindi 2-3 volte le bacche, larghe 1 mm. circa alla base. — Pen. ed Elba; 2-5. o TYPICA 56 6 CONIFERAE [58 Juniperus B Arbusto basso, ramosissimo, Fg. rigide, quasi embriciate, brevi. — Monti del Salernit., Cal. e Sic. ; 6-1 |Grec. Alger.). $ HEMISPHAERICA (PRESL, 1822) C Arbusto nano, sdraiato. Fg. meno rigide e poco pungenti, a verticilli avvi- cinati, applicato--embriciate, lunghe 4-8 mm., quindi poco più delle bac- che, larghe 1-2 mm. — Alpi, App., Cors. e Sard.; 6-0 (sul M. Rosa sino a 8500 m.) — J. comm. x L. (1753) — J. sibirica Burgsd. (1787) (nomen nudum) — J. nana W. (1805) — J. alpina Gray (1821). | MONTANA AT. (1789) — Bacche mature rossiecie o rosso turchiniecie per abbondante pruina, 6-15 mm, diam. Fg. a carena acuta od ottusa. Arbusto od alberetto alto sino a 3-5 m. Fg. lunghe 15-20, rr. sino a 30 mm.; canale resinifero circondato da 2 strati di cellule sclerose non appiattite e simili a quelle dell’ipoderma. Il resto come nel tipo della spec. prec. &. Boschi e mac- chie ; 2, rr. 4. Febbr.-Apr. [Reg. medit. Cauc. Pers. Mad.|.. — Volg. Appeggi. 2 J. Oxycedrus L. (1753) 99 A Bacche mature rossiccie, nitide o con pruina scarsa e fugace, 6--12 mm. diam. Fg. assai pungenti. Amenti masch. globosi, a squame lunghe 1 mm. — Istria, Friuli a Grado, Pen. dalla Lig. e Faentino in giù, Sard., Cors. a RUFESCENS (LK., 1845) B Bacche mature rosso--turchiniccie, con pruina abbondante e persistente, 8-15 mm. diam. Fg. meno pungenti, spesso di un verde più cupo, a carena più ottusa. Amenti masch. ovali, a squame lunghe 11/2 -2 mm. — Spiaggie arenose : Istria, Lig., Tosc., Laz., It. mer., Sîc., Sard., Cors. ad Ostriconi [Coste del Medit. e Bulgaria). — Volg. Ginepro coccolone. 8 MACROCARPA (5. et. S., 1813) 99° Sez. II. SABINA SPACH (1841). 3 (1) Baeche mature rosso-scure, nitide o rr. opache, 6-14 mm. diam., a polpa con fibre legnose. Arbusto od alberetto alto sino a 4-8 m., eretto; rametti cilindrici. Fg. piccole, squamiformi, solo nello stato giovanile aghiformi (poi queste rare o nulle), con una glandola resinifera sul dorso ; ordinariam. verticillate a 3 e disposte quindi in 6 file. Bacche rotonde, rr. ovali-periformi, portate da un peduncolo eretto. Semi con grosse borse ripiene di olio essenziale. &. Boschi e macchie: Istria, Pen. dalla Lig. e Gargano in giù ed isole ; 2, rr. 4. Marz.-Apr. [|Reg. medit. Arab. Is. atl... — J. lycia L. (1753) — Volg. Cedro licio, C. fenicio, Sabina. 3 J. phoenicea L. (1753) 100 — Bacche mature turchino-scure, pruinose, 3-7 mm, diam., a polpa senza fibre legnose, 4 4 Bacche portate da un peduncolo rieurvo, quindi pendule. Arbusto di 2-4 m., sdraiato, rr. albero alto sino ad 8-12 m. Fg. aghiformi dello stato giovanile ripresentantesi spesso anche nello stato adulto; fg. ordina- riam. opposte e quindi disposte in 4 file. Bacche ovato-globose. Il resto c, s. è. Boschi e rupi, qua e là: Alpi, App. sino Basîl. ; 5-7 e colt. 3-4. Apr.-Giu. [Eur. As. bor. e centr. Am. bor... — Volg. Sabina. i 4 J. Sabina L. (1758) 101 2 < 38 Juniperus] 6 CONIFERAE 57 — Bacche erette. Alberetto od albero, alto sino a 30 m., eretto. Fg. glau- cescenti; le giovanili (aghiformi) quasi sempre presenti sui rami giovani della pianta adulta. Il resto c. s. è. Orig. dell’Am. bor.-or. e Messico ; frequentem. colt. a scopo ornamentale e forestule ; 2-4. Prim. — Volo. Ginepro della Virginia. 5 J. virginiana L. (1753) 102 Nora. — Colt. rr. Y. excelsa M. B. (1808) dell’As. min. e Canc. 0 Tribù IV. TAXINEZ. Gen. 39. Tàxus L. (1737). (Spec. sec. alcuni 6-8, da altri ridotte ad 1 sola, delle reg. temp. dell’emisf. bor.). Albero a chioma diffusa, alto sino a 10-15 m., a tronco irregolare, sino ad 1 m. diam.; corteccia liscia, rossastra. Fg. distiche per contorsione della base, lineari-falcate, piane, mucronate, lunghe sino a 35 mm, e larghe 2 mm. Fi, dioici: i masch. formati da amenti con 5-8 squame peltate; i femm. gemmiformi, con 1 ovulo seminudo. Frutto (sfalecarpo) formato da un orciolo (arillo) carnoso e rosso a maturità, entro al quale sta il seme. è. Boschi, qua e là: Alpi, App., Gargano, Sîic., Sard., Cors.; 5-6, rr. 4. (Lig., Tosc.) e colt. 2-5. [Eur. As. media e bor. Alger. Am. bor.).. — Volg. Tasso, Albero della morte. T. baccata L. (1753) 103 Nota. — Si colt. spesso a scopo ornamentale: Cephalotarus drupacea Steb. et Hucc. (1846) e Ginkgo biloba L. (1771) ambedue orig. dell’As. or. Fam. VII GNETACEAE. (Gen. 3, spec. 40 circa dell’ Eur., Afr., As. ed Am.). Proprietà ed usi. — I frutti dell’ Ephedra distachya hanno sapore acidulo ed il loro succo mucilaginoso è usato nelle malattie di petto; da questa pianta è stato ricavato un alcaloide detto efedrina. Gen. 40. Èphedra L. (1737). (Spec. 30 dell'Eur. mer., As. temp. e subtrop., Somalia, Afr. bor., Am. estra- trop. ed Ande). 1 Rami diritti, flessibili; ad articoli non staccantisi nel secco. Amenti femm. con 2 fi, Arbusto dioico, ginestriforme (3-10 dm.), a rami striati e scabri. Fg. rudimentali, con guaine più lunghe che larghe. Amenti masch. 1-3 per nodo, nell’ascella di brattee embriciate in 4 serie, con 6-16 fi. gialli, a perigonio erbaceo ; antere 8 (o meno) sopra uno stipite comune, lungo sino al doppio del perigonio. Amenti femm. 1-3 per nodo, eretti, circondati da squame bifide, non marginate, con fi. formati da 1 ovulo cinto da due otricelli, di cui l'interno fuoresce dall’esterno con un tubetto simulante uno stilo. Frutto drupaceo, rosso, con 2 semi a guscio cartilagineo. £. Arene mar. e luoghi rocciosi ; 2 e 4. Marz. Giu. [Eur. centr. e mer. As. temp.]|. — E. vulgaris Rich. (1826). 1 E. distachya L. (1753) 104 58 1’GNETACEAE |40 Ephedra A Amenti peduncolati. Otricello interno dei fi. femm. prolungato in un tubetto diritto. — Qua e là lungo le coste nella Pen. ed isole, rr. nell'interno a Trento e nelle Marche presso Visso. G TYPICA B Amenti sessili o quasi. Otricello interno dei fi. femm. prolungato in un tubetto contorto a guisa di cavatappo. — Piem. in V. d'Aosta ed a Susa [Alpi occ. Vallese]. - BR HELVETICA (C. A. MEYER, 1846) — Rami tortuosi, fragili, cioè ad articoli facilm. staccantisi nel secco, Amenti femm, con 1 (rr. 2) fi. 2 2 Antere 4-8 per fi., portate da uno stipite appena più lungo del peri- gonio. Arbusto alto sino a 1-2 m. Amenti masch. piccoli, a 4-6 fi., ses- sili, 1-3 per nodo. Amenti femm. 1-2 per nodo, sessili o brevem. pedun- colati, eretti o pendenti, a squame strettam. marginate. Frutto con 1 (rr. 2) semi. Il resto c. s. È. Luoghi rocciosi: Sic. alle Madonie e Sard. nel M. Oliena; 5-6. Marz.-Giu. [Reg. medit. As. occ. e centr. Can.].- — ? E. major Host (1831) — E. Viltarsii Gr. et Godr. (1855). 2 E. nebrodensis Tin. (1844) 105 — Antere 4-6 per fi., portate da uno stipite lungo il doppio del peri- gonio. Arbusto dioico o rr. poligamo, alto 10-15 dm., con guaine più brevi che larghe. Amenti masch. ad 8-16 fi., sessili o peduncolati, 2-5 per nodo. Amenti femm. 1-5 per nodo. Frutto con 2 semi. Il resto c. s. È. Arene, muri, campi e rupi presso il mare: Cal. a Gerace-marina, Sic. e Malta ; 2. Apr.-Magg. |Rey. medit. Is. atl |. 3 E. fragilis Desf. (1800) 106 Sorropiv. II. ANGIOSPERMA. CLasse I. MONOCOTYLEDONES. Fam. VIII >GRAMINACEAE. (Gen. 295, spec. 3500 circa disperse su tutto il Globo). I fi. delle Graminacee sono disposti in piccole infiorescenze parziali (1-pluriflore) dette spighette (spgtt.) (fig. A, B, C, E) costituite da squame distiche embriciate. Esse hanno grande importanza tassonomica ed a seconda della loro posizione portano nomi diversi: le due infer. (rr. mancanti o ridotte ad una sola) sono vuote e chia- mansi glume ; all’interno di queste trovansi altre squame, racchiudenti gli organi sessuali, dette glumette (glumtt.). Le glume di ogni spgtt. (fig. A) sono una infer. (a) e l’altra super. (0); quando portano la resta (e) diconsi arzstate (fig. B), se ne sono prive diconsi mutiche (fig. A). Le glumette sono due (rr. 1) per ciascun fiore, l’una infer. (c), l’altra super. (d); l’infer. può essere mutica (fig. B) o con resta dorsale (fig. A e D) od apicale (fig. £); le reste possono essere diritte ovvero piegate a gomito ed attorcigliate nella metà infer. (fig. D). Oltre alle glumtt. fertili possono trovarsi dei mozziconi o delle glumtt. sterili o neutre (fig. B n); i fi. fertili sono poi accompagnati entro le glumtt. da 2-3 squamette (fodzicule) che si considerano come glumtt. abortite. Nelle spgtt. pluriflore i singoli fi. sono inseriti sopra un asse articolato che chiamasi rachilla (fig. E). 8 GRAMINACEAE 59 Nelle fg. delle Graminacee si distinguono 3 parti, cioè : la guaina (fig. Fg) che abbraccia il fusto, la lamina (la) ch'è la parte libera ed un’appendice mem- branosa (l), situata al punto d’unione della lamina colla guaina, che chiamasi linguetta o ligula ; questa può anche mancare od essere rappresentata da peli. Fig.3. — A Spgtt. uniflora di Agrostis alba. — B Id. di Oplismenus undulatifolius. — C Spgtt. biflora di Aira caryophyUea; in alto (fig. D) i due fi. della stessa liberati dalle glume, — E Spgtt. pluriflora di Koeleria phleoides ; le glume sono allontanate dalle glumtt. e queste scostate per mostrare la rachilla. — F Figura schematica di fg. (le altre spiegazioni nel testo). Proprietà ed usi. — La fam. delle Graminacee è economicam. tra le più importanti per l’alimentazione dell’uomo e degli animali; ad essa appartengono infatti i cereali così largam. usati pei loro semi ad albume farinoso, contenente due principî nutritivi di primo ordine, cioè: l’ amido (sostanza idrocarbonata) e l’aleurone o glutine (sostanza azotata); quest’ultima trovasi soprattutto nello strato di cellule immediatam. sottostante ai tegumenti seminali. I cereali più importanti sono: il Frumento (Triticum aestivum e T. monococcum), la Segale ‘ (Secale Cereale), l’Orzo (Hordeum vulgare), il Mais o Granturco (Zea Mays) ed il Riso (Oryza sativa); vengono in seconda linea il Sorgo (Sorghum vulgare), l Avena (Avena sativa), il Panico (Setaria italica), il Miglio (Panicum miliaceum) e 1° Eleusine (Eleusine indica v. coracana) che forniscono farina di qualità infer. e tra noi ser- vono quasi esclusivam. per la nutrizione degli animali. Le cariossidi del Panico, del Miglio e della Phalarîs canariensis (questi noti col nome di scagliola) sono ricercate dai piccoli uccelli granivori; quelle del Giavone (Panicum Crus-Gallî) si danno ai polli. Mediante processi fermentativi di varia natura si ottiene la tra- sformazione dell’amido in zucchero, e di questo in alcool; in tal modo i cereali servono pure a preparare diverse bevande, tra le quali conosciutissima è la birra, che si fabbrica specialm. coll’Orzo. Dai fusti del Sorgo (Sorghum vulgare v. sac- charatum) si ottiene zucchero ed alcool, in minor quantità dai fusti del Mais. Le cariossidi del Riso forniscono l’amido da salda. Le parti erbacee delle Graminacee in generale servono di alimento agli animali ; quelle però che danno foraggio apprezzabile non sono molte, ma frequenti, e concorrono alla formazione dei prati artificiali e dei prati e pascoli naturali. Esse appartengono ai generi: Paricum, Setaria, Phalaris, Anthoranthum, Phleum, Alo- | pecurus, Agrostis, Holcus, Deschampsia, Trisetum, Avena, Arrhenatherum, Cynosu- rus, Briza, Dactylis, Poa, Glyceria, Festuca. Vulpia, Bromus, Brachypodium, Lo- lium, Agropyrum ed Hordeum, ai quali si uniscono, come elementi peggiorativi, gli Andropogon, il Sorghum halepense, il Cynodon Dactylon, il Nardus stricta ecc. PU) 60 8 GRAMINACEAE Meno importanti sono le Graminacee dal lato medico-terapeutico ; i loro semi farinosi hanno, in generale, proprietà ammollienti e si usano per cataplasmi. La decozione di semi di Riso (acqua di riso) serve invece per frenare la diarrea. I semi d’Orzo germogliati (con che l’amido trasformasi parzialmente in maltosio per opera di fermenti), poi uccisi col calore, costituiscono il malto od orzo tallito od anche orzo mondo quando siano liberati dalle glumette. Ambedue servono, in infuso, per gargarismi ammollienti; coll’ estratto di malto o zucchero d’orzo, di sapore dolce e gradevole, si fanno invece caramelle. I rz. della Gramigna (Cyrnodon Dactylon) e dell’Agropyrum repens contengono amido e mucillagine (facilm. trasformabili in zuccheri) e servono a fare decotti, pettorali o diuretici; nello stesso modo servono i semi di Avena (Avena sativa). Gli stimmi del Granturco (Zea Mays) sono spesso usati, in decotti, come diure- tici e contro la calcolosi. Il rz. della Canna (Arundo Donax) è usato dal popolo per far ritirare il latte; esso contiene una materia resinosa. Nel Paleo (Anthoran- thum odoratum) è contenuta la cumarina, sostanza che dà il piacevole odore di fieno e serve anche in profumeria. La stessa sostanza è contenuta nell’ Anthox. gracile e nella Hzerochloé odorata. Rare sono le Graminacee nocive fra le nostrali: va ricordato il Lolio (Lo- lium temulum) i cui semi, spesso mescolati ai cereali, contengono la femulina, sostanza venefica di natura alcaloidea, con proprietà narcotiche ed irritanti. Nelle parti verdi del Sorghum vulgare è contenuto un glucoside, la durrina, che per azione dell’ emulsina si scinderebbe producendo acido prussico, donde i fenomeni di avvelenamento negli animali. In varie Graminacee (Agrostis, Ca- lamagrostis, Avena, Trisetum, Arrhenatherum, Festuca) è contenuta la grami- nina, sostanza idrocarbonata molto vicinà all’inulina. I tubercoli di Arrhenatherum elatius contengono inoltre una sostanza a sapore stittico e con proprietà emolitiche e starnutatorie, quindi velenosa, detta sapoar- renaterina, che emulsiona i grassi come la saponina. Detti tubercoli possono essere usati per l’alimentazione dei diabetici previa eliminazione della sapoarrenaterina. I culmi o fusti della Canna (Arundo Donax) sono usati per sostegno delle viti ed altre piante, per palizzate, capanne, canne da filare e da pescare, stuoie per soffitti ecc.; quelli della Canna di padule (Arundo Phragmites) per graticci, tetti di capanne ecc. I culmi dei cereali (comunemen. paglia) e più specialm. dei Triticum, convenientem. raccolti, trovano largo impiego nella fabbricazione di cap- pelli, cestelli e stuoje, ed anche, dopo macerati colla calce, per fabbricare la carta gialla da involgere. Le canne dei Bambù (PhAyllostachys) oltre che per sostegno di viti, recinti ecc., sono utilissime per fabbricare mobili rozzi ma nello stesso tempo eleganti e solidi, per lavori d’intreccio ed altro. I culmi e le fg. dello Sparto (Lygeum Spartum) servono per far corde, panieri ecc. ed anche per fab- bricare carta e per le paglie da sigari; i fusti della Molinia caerulea, langhi sino ad 1 m., per lavori di panieraio e stuoie. Le fg. del Saracchi (Ampelodesma mauritanica) si usano per legare le viti, per fare corde resistenti e scopini. Le radici della Sanguinella (Andropogon Ischaemon), dello Squari (Andropogon Gryt- lus) e di altre Graminacee sono largam. impiegate per fare spazzole da abiti e da lavandaie; le infiorescenze della Saggina (Sorghum vulgare v. saccharatum) e della Canna di padule servono invece a fabbricare scope da stanze. Colle brattee a consistenza lapidea delle infiorescenze femm. del Coix Lacryma, conosciute col nome di Lacrime di Giobbe, si fanno rosari e collane presso il popolo. Le infiore- scenze di parecchie Graminacee, come quelle dei generi Ph/eum, Aîra, Briza, Era- grostis, Poa, Cynosurus, Bromus, della Stipa pennata, del Saccharum Ravennae ecc. si prestano, naturali o tinte con colori di anilina, per lavori in fiori secchi. 8 GRAMINACEAE 61 Spicatae vel Capitatae Paniculatae tari vel Racemosae uri Ciare =— Fig. 4. — A Spighe digitate di Cynodon Dactylor ed un frammento di spiga a parte ingran- dito. — B Spighe digitato-corimbose di Panicum sanguinale. — € Spiga di Agropyrum repens. — D Pannocchia formata da spighe di Panicum Crus-Galli v. colonum. — E Pannocchia spiciforme di Ammophila arenaria. — F Capolino di Echinaria capitata. — G Pannocchia di Poa nemoralis v. palustris. — H Racemo di Danthonia provincialis. Chiave dei generi (1). f 1 Fioritura normale. Fusti senza rami abbinati ai nodi. quis — Fioritura rarissima o mancante. Fusti legnosi, con rami abbinati in cia- scun nodo. i 136 Phyllostachis 1°is Infiorescenza di cui almeno la femm. avvolta da 1 o molte brattee speciali, A ANOMALAFE « — Infiorescenza mai avvolta da brattee speciali. 2 2 Infiorescenza formata da 2 o più spighe digitate (fig. 44) o hrevem. corimbose (fig. B) all’apice del fusto o di rami ascellari. B DicITATARF vel CoryMBOSAE 5 — Infiorescenza varia od anche formata da spighe, però mai digitate nè corimbose 3 3 Infiorescenza costituita da 1 o più spighe (fig. 4 C e D) oppure da una pannocchia (fig. 4 E) o racemo spiciformi o più raram. da un ca- i polino (fig. 4 F) (2). C SPIcATAE vel CAPITATAE 10 _— Infiorescenza costituita da una pannocchia o da un racemo non spi- ciformi (fig. 4 G e H). D PANICULATAE vel RACEMOSAE 54 (1) Tutti i generi ad infiorescenza variabile o di dubbia interpretazione sono ripetuti nella chiave. (2) Nei due primi casi le spgtt. sono sessili o quasi, nel secondo addensate sopra corti rami della rachide principale in modo da formare un’infiorescenza che, pur essendo una pannocchia od un racemo, simula una spiga. 62 8 GRAMINACEAE A ANOMALAF. 4 (Ibis) Fi. monoici: i femm. sessili, in molte file sopra un asse carnoso rav- volto da ampie guaine spatacee; i masch. in pannocchia terminale. 41 Zea — Fi. monoici: i femm. in spgtt. chiuse entro una brattea globosa che si fa poi lapidea; i masch. in spiga soprastante ai femm. 42 Goix — Yi. ermafr., in una infiorescenza unica costituita da 2 spgtt. avvolte da un’ampia brattea che sostituisce le glume. 43 Lygeum — Fi. ermafr., in 2-3 infiorescenze formate da un fascetto di spgtt. cinto da un involucro tubuloso-campanulato. 66 Cornucopiae B DIGITATAE vel CORYMBOSAE. 5 (2) Spighe a rachide articolata, fragili, barbate; spgtt. gemine su denti alterni della rachide (1 sessile ermafr., l’altra pedicellata masch.). 45 Andropogon — Spighe a rachide non articolata, glabra, ingrossata, compressa e scavata in corrispondenza delle spgtt., che sono disposte su un lato solo di essa e geminate (1 sterile peduncolata ed 1 fertile sessile). 52 Stenotaphrum — Spighe mai c. s. 6 6 Spgtt. ad 1 fi. ermafr. solo od avvolto (nelle stesse glume) da 1 glumtt. di fi. neutro i Ti — Spgtt. a 2 o più fi. ermafr., soli o con rudimenti di fi. sterili. 9 7 Gluma infer. subnulla, sostituita dalla glumtt. sterile. Spgtt. compresse sul dorso, tutte od in parte pedicellate. Rd. fibrosa. 55 Panicum sez. Digitaria — Glume c. s. Spgtt. compresse sul dorso, tutte quasi sessili. Rz. strisciante. 56 Paspalum — Glume ambedue sviluppate. Spgtt. compresse ai lati, tutte sessili. 8 8S Gluma super. più lunga delle glumtt., mucronata sotto l’apice. Spighe 2-5, erette. 94 Spartina p. p. — Ambedue le glume più corte delle glumtt. Spighe 3-7, patenti. 95 Cynedon 9 (6) Glume ambedue mutiche. Spgtt. a 2 o più fi. ermafr. senz’ altri rudi- mentali. 98 EBleusine — Gluma super. uncinata. Spgtt. a 2 fi. ermafr. con rudimento di un terzo super. 99 Dactyloctenium C SPICATAE vel CAPITATAE. 10 (3) Spgtt. ad 1 fi. ermafr., rr. masch. o femm. (rr. il fi. ermafr. ha alla base 1-2 glumtt. sterili od 1 fi. masch. però sessile e senza internodio valutabile della rachilla tra esso ed il fi. ermafr.). a) Uniflorae 11 — Spgtt. a 2 o più fi. ermafr. (rr. 1 solo fi. ermafr. però con 1 fi. sterile super. evidentem. pedunculato). b) Pluriflorae 33 vit _— Spgtt. munite di peli sericei morbidi. 8 GRAMINACEAE 63 a) Spicatae vel Capitatae uniflorae. 11 Spgtt distiche od unilaterali, adagiate su incavi + profondi della ra- chide 12 — Spgtt. variam. disposte, però mai distiche ; rachide senza incavi. 17 12 Spgtt. in numero di 2-3 sopra ogni dente della rachide, lungam. aristate. 13 — Spgtt. mai disposte c. s. 14 13 Fi. ermafr. accompagnato da un mozzicone sessile di fi. sterile. 134 Hordeum — Fi. ermafr. accompagnato da un fi. sterile pedicellato. 135 Elymus 14 (12) Glumtt. infer. aristata. Una o 2 glume piccolissime, squamiformi. 15 — Glumtt. infer. mutica. Una o 2 glume bene sviluppate. Spgtt. interam. na- scoste negli incavi della rachide (eccett. nell’antesi). 16 — Glumtt. infer. mutica. Due glume bene sviluppate. Spgtt. unilaterali, mai nascoste negli incavi della rachide. 94 Spartina p. p. 15 Spgtt. unilaterali, non applicate alla rachide. Pianta perenne. 126 Nardus — Spgtt. distiche, applicate alla rachide. Pianta annua. 127 Psilurus 16 (14) Spgtt. disposte alternam. sui 2 lati della rachide non compressa, tutte sessili, solitarie sopra ogni dente della rachide. Gluma unica, talora bifida. 128 Lepturus — Spgtt. disposte c. s., apparentem. sessili e solitarie, ma effettivam. gemi- nate, perchè 1 ha un pedicello saldato alla rachide. Glume 2 ineguali, la super. della spgtt. sessile aderente all’incavatura. 44 Rottboéllia — Spgtt. disposte tutte su un lato solo della rachide compressa, geminate, 1 sterile peduncolata e 1 fertile sessile. 52 Stenotaphrum 17 (11) Spgtt. racchiuse da una gluma super. rivestita di 7 file di robusti aculei uncinati. 57 Tragus — Spgtt. con gluma super. senza aculei. 18 18 Infiorescenza a spiga. Spgtt. unilaterali, per lo più 1-biseriate, tutte fer- tili ed uguali fra loro. 19 — Infiorescenza a spiga od a pannocchia spiciforme. Spgtt. irregolarm. di- sposte, mai in serie nè unilaterali, tutte fertili ed uguali tra loro. 21 — Infiorescenza a racemo spiciforme. Spgtt. in parte fertili ed in parte ste- rili, disuguali tra loro. 110 19 Più spighe in racemo o pannocchia terminale. 55 Panicum p. p. — Spighe solitarie terminali. 20 20 Spgtt. biseriate : le super. in parte masch. ed in parte femm., lungam. ari- state; le infer. tutte masch. e mutiche. Pianta di 4-6 dm. 46 Heteropogon — Spgtt. uniseriate, tutte ermafr., mutiche. Pianta di 3-8 cm. 70 Mibora 21 (18) Spgtt. circondate da setole o da lunghi peli sericei morbidi. 22 — Spgtt. mai circondate da setole, nè munite di peli c. s. 25 22 Spgtt. con involucro di setole scabre o pennato-cigliate. 23 24 23 Involucro di setole cigliato-pennate. Spiga ovata, con spgtt. sessili. 51 Pennisetum x 64 8 GRAMINACEAE — Involucro di setole semplici, dentellate. Pannocchia subverticillata, talora lobata alla base, con spgtt. brevem. pedicellate. 53 Setaria 24 (22) Pannocchia ovata, oscuram. lobata. Glumtt. infer. con 2 reste, di cui 1 apicale diritta e l’altra dorsale ginocchiata. i 72 Lagurus — Pannocchia cilindrica, manifestam. ramificata. Glumtt. infer. mutica o con 1 sola resta apicale diritta. 63 25 (21) Spgtt. subsessili, riunite a 3-5 in glomeruli formanti una corta spiga interrotta, a rachide irsuta. Glume aristate. 54 Oplismenus —- Spgtt. per lo più pedicellate, mai in spiga c. s. Glume mutiche od ari- state. 26 26 Una o due glumtt. sterili, talora assai piccole, alla base del fi. ermafr. Glume con carena alata nella metà super. od anche non alata. 27 — Nessuna glumtt. sterile. Glame mai con carena alata, talora ventricose sul dorso. 28 27 Glume a navicella, colla carena alata. Glumtt. sterili piccole, cingenti la base del fi. ermafr., mutiche. 60 Phalaris p. p. — Glume lanceolate, non alate. Glumtt. sterili uguali o più lunghe del fi. ermafr., inegualm. aristate. 62 Anthoxanthum p. p. 28 (26) Glumtt. infer. glabra o pubescente sul dorso, nuda alla base. 29 — Glumtt. infer. bidentata all’ apice, con anello di peli alla base, nel resto glabra. 69 29 Capolino o pannocchia non lobata, rr. lobato-ramificata, però in pianta perenne od anche annua (Koeleria pubescens) ma pubescente-tomen- tosa. 30 — Pannocchia sempre con ramificazione lobata, evidente specialm. quando si pieghi. Piante annue, glabre. 70 30 Glume quasi sempre + saldate tra loro alla base; 1 glumtt. sola, ari- stata sul dorso oppure 2 di cui l’infer. aristata. 69 Alopecurus — Glume libere; 2 glumtt., mai aristate. S1 31 Glume scariose anche all'apice e largam. al margine. Pianta pubescente- tomentosa. Vedi Koeleria pubescens — Glume scariose soltanto al margine. Piante glabre. 32 32 Glume acute, un po’ più corte del fi. Pannocchia o capolino, spesso invo- lucrati dalle guaine super. spatiformi. —_ 67 Grypsis — Glume mucronato-aristate, più lunghe del fi. Pannocchia quasi sempre sporgente dalla guaina super. 68 Phleum b) Spicatae vel Capitatae pluriflorae. 33 (10) Spgtt. sopra denti alterni della rachide, ch’ è scavata, schiacciata o scanalata contro di esse. 34 — Spgtt. mai poste sopra una rachide scavata contro di esse. 44 34 Spgtt. 2-3 su ciascun dente della rachide. 135 Elymus — Spgtt. solitarie sopra ciascun dente della rachide. 35 35 Gluma unica, esterna (solo nella spgtt. terminale sono 2). Spgtt. addos- sate alla rachide col dorso. 36 — Glume sempre 2. Spgtt. addossate alla rachide con una delle facce late- rali di schiacciatura. 37 8 GRAMINACEAE 65 36 Gluma piccola, squamiforme. Spighe filiformi. 127 Psilurus — Gluma bene sviluppata. Spighe non filiformi. 129 Lolium 37 (35) Gluma infer. assai più breve della super. ; glumtt. infer. con resta dor- sale attorcigliata. 92 Gaudinia — Glume poco disuguali; glumtt. infer. con mucroni o reste sempre apicali. 38 38 Spgtt. con peduncoli ingrossati; assai brevi ma evidenti. 39 — Spgtt. assolutam. sessili. 41 39 Glumtt. super. cigliato-setolosa sulle carene ed. al margine, almeno sotto la lente. 125 Brachypodium — Glumtt. super. glabra, scabra sulle carene. Spgtt. distiche od unilaterali. 40 40 Spgtt. slargate all'apice. Glumtt. infer. bidentata, mucronato-aristata al- o l’apice. 120 Nardurus — Spgtt. ristrette all’apice. Glumtt. infer. ottusa all’apice. 121 Catapodium 41 (38) Spgtt. 2-flore. Glume lesiniformi, 1-nervie. 133 Secale — Spgtt. 3-moltiflore. &lume lanceolate od ovato-concave, moltinervie. 42 42 Glume lanceolate, acute od ottuse. Piante perenni. 130 Agropyrum — Glume larghe, ovato-concave. Piante annue. 43 43 Glume con 1-2 carene dorsali, almeno nella metà super., troncate, biden- tate od 1-aristate. 131 Triticum — Glume moltinervie, rotondate sul dorso o con carena appena tracciata, 1-4-aristate od inegualm. dentate. 132 Aegilops 44 (33) Spgtt. affatto sessili, in due file unilaterali per ogni spiga. 45 — Spgtt. brevem. pedicellate o raram. sessili, ma allora mai in 2 file uni- laterali. 47 45 Spgtt. 3-10-flore. Glume disuguali, mutiche, più brevi dei fi. 114 Aeluropus — Spgtt. 2-5-flore. Glume subeguali tra loro ed ai fi. oppure più lunghe di essi. 46 46 Spgtt. 2-flore. Glume troncato-ottuse, contrapposte, subeguali ai fi. 96 Beckmannia — Spgtt. 2-5-flore. Glume lanceolato-acuminate, poste ambedue da un lato della spgtt., 2-3 volte più lunghe dei fi. 97 Dinebra 47 (44) Spgtt. tutte fertili, uguali tra loro. 48 — Spgtt. fertili accompagnate da spgtt. sterili formate da numerose brattee glumacee distiche. 110 48 Glume e glumtt. terminate da numerose e robuste punte aristiformi, di- suguali e divaricate. Capolino terminale. 100 Echinaria — Glume e glumtt. mutiche, con 1 resta od anche 2-3 mucroni eretti. Spiga, pannocchia spiciforme o capolino. 49 49 Spgtt. con 1-2 fi. fertili ed 1 fi. abortivo super. a forma di clava; glumtt. infer. villosa. 112 Melica p. p. — Spgtt. con più fi. fertili, nessun fi. abortivo a forma di clava; glumtt. infer. glabra o pelosa. 50 50 Stimmi filiformi, sporgenti all’apice; glumtt. infer. spesso con 3-5 denti o mucroni all’apice. 101 Sesleria — Stimmi a pennacchio, sporgenti alla base; glumtt. infer. con 1 resta o mutica. 5I [11] 53 8 GRAMINACEAE Glumtt. infer. aristata sul dorso o sotto l’apice ch'è bifido. 88 Trisetum p. p. Glumtt. infer. mutica od aristata all’ apice, talora tra 2 denticini ter- minali. 52 2 Glume subeguali tra loro ed ai fi. Pannocchia spiciforme, talora lobata. 105 Koeleria p. p. Glume subeguali tra loro od anche disparatissime, ambedue od 1 di esse almeno molto più breve dei fi. 553 Spgtt. affatto sessili, fascicolato-capitate. Pianta dei luoghi salsi mar., lungam. strisciante. 114. Aeluropus Spgtt. + pedicellate in infiorescenza ovato-oblunga, spesso unilaterale. Piante erette, non striscianti. D PANICULATAE vel RACEMOSAE. 106 . (3) Spgtt. ad 1 fi. ermafr. o talora masch, (rr. il fi. ermafr. ha alla base 1-2 glumtt. sterili od 1-2 fi. masch., però sessili o quasi, senza inter- nodio valutabile della rachilla tra essi). Spgtt. a 2 o più fi. ermafr. (rr. 1 solo fi. ermafr. con a) Uniflorae 55 1 fi. masch. o ste- rile infer. o super., però il fi. super. è sempre evidentem. pedicellato). a) Paniculatae vel Racemosae uniflorae. b) Pluriflorae 79 (54) Glume ambedue od 1 soltanto molto più corte delle glumtt., talora rudimentali o nulle. reste). 56 ‘Glume ambedue subeguali o più lunghe delle glumtt. (non comprese le 61 Spgtt. racchiuse da una glumtt. infer. sterile rivestita di 7 file di robusti aculei uncinati. Spgtt. con glume e glumtt. senza aculei. Glumtt. infer. con 3 lunghe reste apicali, diritte. Glumtt. infer. ottusa o con 1 sola resta. Glume nulle od assai piccole ; fi. ermafr. solo. 57 Tragus 57 63 Aristida 58 59 Glume di cui 1 almeno bene sviluppata ; fi. ermafr. accompagnato da 1-2 glumtt. sterili o da 1 fi. masch. Piante alte parecchi dm. Spgtt. grandi, stami 3-6. Pianta di pochi cm. Spgtt. piccolissime. Stami 2. 60 58 Oryza 71 Coleanthus (58) Glume molto disformi, l’infer. più piccola, quasi sostituita dalla glumtt. sterile o dal fi. masch. 55 Panicum p. p. Glume subeguali; 2 glumtt. sterili laterali, di cui 1 almeno rugosa tra- sversalm. 59 Ehrharta (55) Spgtt. munite all’esterno, sul dorso od alla base delle glume, di lun- ghi peli sericei. Spgtt. nude o con peli corti, dorati, alla base. 62 64 Spgtt. sparpagliate. Pannocchia espansa, piuttosto lassa, a rametti non articolati. 50 Tricholaena S GRAMINACEAE 67 — Spgtt. geminate, per lo più 1 sessile e 1’ altra pedicellata. Pannocchia densa, stipata, a rametti articolati. 63 63 (24 e 62) Pannocchia + grande, a rametti manifestam. articolati. Piante di 1-2 m. 48 Saccharum — Pannocchia cilindrico-spiciforme ed a rametti poco manifestam. articolati. Pianta di 3-6 dm. 49 Imperata 64 (61) Spgtt. semine o terne, disuguali: la mediana ermafr. sessile, le la- terali masch. pedicellate. +: 65 — Spgtt. tutte ermafr., uguali, sparpagliate e peduncolate o rr. sessili in fascetti di 2-3. 66 65 Spgtt. per lo più terne, poste all’ apice di esili peduncoli, l’ ermafr. con peli dorati alla base. Gluma infer. pettinato-cigliata al margine; glumtt. infer. con lunga resta quasi diritta. 45 Andropogon sez. Chrysopogon — Spgtt. per lo più gemine, poste lungo i rami della pannocchia. Glume coriacee, nude ai margini; glumtt. infer. mutica o con resta breve, contorta. 47 Sorghum 66 (64) Fi. ermafr. affatto solo o tuttalpiù con 1 solo mozzicone peloso. Stimmi sporgenti alla base od a metà delle glumtt. 67 — Fi. ermafr. accompagnato alla base da 2 fi. masch. o 2 glumtt. sterili, ta- lora in forma di 2 mozziconi pelosi. Stimmi sporgenti all’ apice delle glumtt. 77 67 Glumtt. infer. con resta apicale lunga più di 1 cm. e spesso sino a 20 e più cm. 64 Stipa Glumtt. infer. mutica o con resta dorsale od apicale, lunga meno di 1 em. 68 68 Glumtt. infer. munita alla base o sul dorso di peli sericei ben visibili. 69 — Glumtt. infer. nuda alla base o con 1 mozzicone peloso appena visibile. 70 69 (28 e 68) Resta apicale, sporgente dalle glume; glumtt. infer. barbata sul dorso. Pannocchia ampia. 81 Arundo Plinii — Resta dorsale od apicale, poco sporgente o rinchiusa; glumtt. infer. bar- bata alla base. Pannocchia ampia. 79 GCalamagrostis — Resta nulla; glumtt. infer. pelosa alla base. Pannocchia spiciforme, cilin- dracea. 80 Ammophila 70 (29 e 68) Ambedue le glume od 1 almeno aristate od ambedue troncato- mucronate. po — Glume nè aristate nè troncato-mucronate. 75 71 Glume troncato-mucronate all’apice. 68 Phleum paniculatum — Glume (1 almeno) aristate, non troncate. 72 72 Una gluma con resta scabra, l’altra mutica. Spgtt. sopra peduncoletti ver- ticillati a 2-3 all’apice dei rami. 75 Chaeturus — Ambedue le glume aristate, Spgtt. in fascetti irregolari, per lo più for- .manti una pannocchia densa, quasi spiciforme. 74 Polypogon 73 (70) Pannocchia densa, spiciforme-cilindracea, un po’ aperta solo nella fio- ritura. 74 | — Pannocchia + ampia ed aperta oppure racemosa. 75 74 Glume strozzate al terzo infer. Glumtt. infer. con 1 resta subapicale o mutica. 75 Gastridium 68 8 GRAMINACEAE — Glume non strozzate. Glumtt. infer. con 2 mucroni setiformi all’apice ed 1 resta basilare. 6 Triplachne 75 (73) Glume disuguali, l’infer. più breve delle glumtt. Fg. distiche, rigide, avvicinate. “7 Sporobolus — Glume subeguali tra loro e subeguali o più lunghe delle glumtt. Fg. mai distico-avvicinate. at16 76 Glume ventricose, rotondate sul dorso; resta della glumtt. infer. apicale, articolata e caduca oppure nulla. 65 Milium — Glume lanceolato-carenate, compresse ai lati; resta della glumtt. infer. dorsale oppure nulla. 78 Agrostis 77 (66) Due fi. masch. ai lati del fi. ermafr., mutici od inegualm. aristati. Spgtt. lucide, risplendenti. 61 Hierochloé — Due mozziconi pelosi o 2 glumtt. aristate ai lati del fi. ermafr. Che) 78 Due mozziconi pelosi ai lati del fi. ermafr. Pianta di 8-15 dm. GO Phalaris arundinacea — Due glumtt. inegualm. aristate ai lati del fi. ermafr. Piante di 1-4 dm.’ 62 Anthoxanthum p. p. b) Paniculatae vel Racemosae pluriflorae. ‘9 (54) Fi. tutti od in parte aristati, con reste lunghe più di 1 mm. (1) 80 — Fi. senza resta o con mucroni terminali lunghi 1 mm. al più. 92 SO Fi. tutti od in parte con resta (spesso contorta e ginocchiata) inse- rita alla base, sul dorso o tra le lacinie terminali della glumtt. infer. Glume per lo più ambedue coprenti interam. o quasi i fi. S1 — Fi. tutti con resta diritta, che si prolunga dall’apice o si stacca tra 2 denticini terminali della glumtt. infer. Una gluma almeno molto più breve dei fi. (eccett. Arundo). 108 S1 Spgtt. a fi. tutti egualm. aristati sul dorso od alla base (eccezionalm. 1 o 2 super. mutici in Avena). s2 — Spgtt. a fi. inegualm. aristati, cioè: alcuni mutici o con resta breve, di- ritta, apicale o quasi, ed altri con resta dorsale o basilare ginocchiata e ciò nella stessa spgtt. S9 82 Spgtt. piccole, con 2 fi. ermafr. soli (eccezionalm. 3 in alcune spgtt.); reste rinchiuse o poco sporgenti. 83 — Spgtt. grandicelle, con più di 2 fi. ermafr. od almeno con un terzo super. abortivo ; reste © lungam. sporgenti. 86 83 Reste clavate all'apice e con una coroncina di peli a metà. i 86 Corynephorus — Reste assottigliate all’apice, senza coroncina di peli a metà. S4 84 Fi. super. pedicellato. Piante perenni. 87 Deschampsia — Fi. ambedue sessili. Piante annue. RARO 17) 85 (84 e 96) Glume emisferiche; glumtt. infer. lungam. cigliata ai margini, sempre mutica. 84 Airopsis (1) Le reste dorsali o basilari spesso rimangono aderenti alla glumtt. o spor- gono poco dalle glume, per cui possono sfuggire ad un esame superficiale. 8 GRAMINACEAE 69 — Glume concavo-carenate ; glumtt. infer. nuda ai margini, mutica od ari- stata. 85 Aira p. p. 86 (82) Glume molto più lunghe dei fi.; resta appiattita a forma di nastrino. 95 Danthonia — Glume poco più lunghe dei fi. od anche più brevi; resta cilindrica. 87 87 Glume più brevi del fi. infer. 123 Bromus p. p. — Glume racchiudenti totalm. o gran parte dei fi. 88 88 Glume spesso molto disuguali. Ovario glabro o rr. con pochi peli. Ca- riosside senza solco. 88 Trisetum p. p. — Glume poco disuguali. Ovario villosissimo. Cariosside con 1 solco ven- trale. 90 Avena p. p. S9 (81) Spgtt. ovate, a fi. tutti nudi, 1 o 2 mutici ed 1 aristato. 90 — Spgtt. lanceolate, a fi. (almeno in parte) barbati alla base, tutti aristati. 91 90 Spgtt. a 2 fi.: 1 ermafr. infer., mutico ; l’altro masch. super. pedicellato ed aristato. Piante perenni. 83. Holcus — Spgtt. a 2 fi.: ambedue ermafr. e sessili, 1 mutico, l’altro aristato. Piante annue, eleganti. 85 Aira p. p. — Spgtt. a 3 fi.: 1 ermafr. e 2 masch., di cui I aristato. 61 Hierochloè 91 (89) Spgtt. a 2-3 fi. ermafr., l’infer. nudo alla base e con resta apicale diritta, ed 1-2 super. barbati alla base e con lunga resta dorsale con- torta. 89 Ventenata — Spgtt. a 2 fi. barbati alla base, l’infer. masch. con lunga resta dorsale e contorta, il super. ermafr. con resta subapicale più breve e diritta. 91 Arrhenatherum 92 (79) Spgtt. alla fine pendule, con glume acuminate, più lunghe del fi. 90 Avena sativa — Spgtt. erette o raram. pendule, ma in tal caso con glume non c. s. 93 93 Glumtt. infer. munita di lunghi peli sericei alla base o sul dorso, biden- tato- od acuminato-aristata all’apice. 94 — Glumtt. infer. non avente riuniti insieme tali caratteri. 95 94 (93 e 108) Fs. lineari-lunghissime, canalicolate. Glumtt. infer. pelosa verso la base del dorso. 82 Ampelodesma — Fsg. lanceolate, larghe 1-4 cm. Glumtt. infer. villosa sul dorso od alla base. 81 Arundo p. p. 95 (93) Glumtt. infer, a superficie dorsale arrotondata o rr. trigona e quindi non carenata, ottusa o troneato-denticolata all’apice. 96 — Gunmtt. infer. compressa ai lati, evidentem. carenata od anche arro- tondata sul dorso, ma in tal caso mucronata all'apice. 104 96 Piante annue, con spgtt. a 2 fi. ermafr., senza mozziconi sterili. Vedi 85 — Piante non aventi tali caratteri. 97 97 Spgtt. con 1-2 fi. abortivi super. accartocciati a guisa di un corpo cla- vato od oblungo-cilindrico. 112 Melica p. p. _.— Spgtt. mai con fi. sterili accartocciati c. s. 98 98 Glume assai disuguali, l’infer. squamiforme. Spgtt. assai piccole, soste- nute da pedicelli ingrossato-clavati sotto di esse. 109 Sphenopus — Glume subeguali tra loro. Pedicelli poco o niente ingrossati. 99 ((0) 8 GRAMINACEAE 99 Spgtt. con 2-3 o più rr. 3-5 fi., ma in tal caso con glume subeguali ai fi. 100 — Spgtt. con 4 a molti fi.; glume sempre molto più brevi dei fi. 102 100 Spgtt. con 3-5 fi.; glume subeguali ai fi. Fg. cigliate. 102 Sieglingia — Spgtt. con 2-3 fi.; glume più brevi dei fi. Fg. glabre. 101 101 Fusti cespuglicsi, eretti, con 1 nodo solo alla base. Pianta terrestre. 104 Molinia — Fusti radicanti e sdraiati alla base, a più nodi. Pianta acquatica. 110 Gatabrosa 102 (99) Spgtt. pendule, ovato-cuneiformi, rigonfie, lunghe quanto larghe. 113 Briza — Spgtt. erette, lineari od ellittiche, molto più lunghe che larghe. 105 103 Spgtt. cilindroideo-compresse. Glumtt. infer. troncato-ottusa, senza trac- cia di carena. Piante acquatiche o dei luoghi umidi. Pannocchia mai decisam. unilaterale. 117 @Glyceria — Piante non aventi riuniti assieme i caratteri suindicati. 104 104 (95 e 103) Spgtt. a 3 fi., di cui 1 ermafr. e 2 masch.; glume uguali ai fi. 61. Hierochloè — Spgtt. a 3 o più fi. ermafr.; glume generalm. più brevi dei fi. 105 105 Linguetta sostituita da lunghi peli. Spgtt. lineari, con rachilla non arti- colata e persistente dopo la dispersione dei semi. 111 Eragrostis — Linguetta lunga sino a 6 mm. Spgtt. bislunghe, fortem. eompresse ai lati, con rachilla fragile. 124 Ceratochloa — Linguetta nulla o membranacea. Spgtt. + ellittico-oblunghe, con rachilla fragile e caduca. 106 106 (53 e 105) Infiorescenza unilaterale, formata da fascetti densi di spgtt.- Pianta perenne. 115 Dactylis — Infiorescenza unilaterale; spgtt. dure, spesso coriacee. Piante annue. 122 Sclerochloa — Infiorescenza non unilaterale ;\spgtt. di consistenza membranacea. Piante perenni (eccett. Poa annua). 107 107 Fi. per lo più legati assieme da lanugine ragnatelosa distendibile, visi- bile sotto la lente. Glumtt. infer. evidentem. carenata. Cariosside con macchia ilare puntiforme. 116 Poa — Fi. nudi. Glumtt. infer. appena carenata. Macchia ilare lineare. 108 108 (80 e 107) Glumtt. infer. munita di peli lunghi e sericei sul dorso od alla base. Vedi 94 — Glumtt. infer. nuda o rr. cigliata al margine. 109 109 Spgtt. di 2 forme, altre fertili, altre sterili formate da numerose brattee glumacee distiche. 110 — Spgtt. tutte uguali tra loro e tutte fertili. 111 110 (18, 47 e 109) Spgtt. fertili a 2-5 fi. ermafr., mucronati od aristati. 107 Cynosurus — Spgtt. fertili ad 1 fi. ermafr. ed 1 rudimentale super., ambedue aristati. . 108 Lamarckia 111 (109) Stili inseriti a metà circa dell’ovario. Glumtt. infer. con resta inserita un po’ sotto l’apice o tra 2 denti apicali (eccezionalm. mutica in B. inermis e B. secalinus). 123 Bromus PT 1 i 41 Zea) 8 GRAMINACEAE 71 — Stili inseriti alla sommità dell’ovario. Glumtt. infer. mutica o con resta che si continua dall’apice, rr. staccantesi tra 2 denticini terminali. 112 112 Piante perenni. Spgtt. ristrette in alto dopo la fioritura. 113 — Piante annue (eccett. Vulpia sicula). Spgtt. slargate in alto dopo la fio- ritura. 1 115 113 Glumtt. infer. bidentata all’apice, con 1 breve resta tra i denti. Fg. di- stiche massime nei getti sterili. 103 Diplachne — Glumtt. infer. intera all'apice. Fg. non distiche. 114 114 Glume subeguali ai fi. Pannocchia densa, subspiciforme. i 105 Koeleria p. p. — Glume assai più brevi dei fi. Pannocchia lassa (eccett. Y. caerulescens). 118 Festuca 115 (112) Glume assai disuguali. b 116 — Glume poco disuguali. 107 Gynosurus elegans var. 116 Glumtt. infer. brevem. aristata (resta lunga 3-4 mm.}, bidentata all’apice. Gluma maggiore larga 2-3 volte la glumtt. 106 Avellinia — Glumtt. infer. lungam. aristata, per lo più intera all’apice. Gluma mag- giore larga come la glumtt. 119 Vulpia Tribù I. MAYDEAE. Gen. 41. Zèa L. (1737). (Spec. unica). Fusto semplice, robusto (5-20 dm.). Fg. largam. lanceolate. Fi. monoici: i masch. in pannocchia terminale, con spgtt. 2-flore ; i femm. in 1 o poche spi- ghe ascellari avvolte da ampie brattee, con spgtt. a 2 fi. di cui l’infer. neutro, disposte in più file sopra un asse carnoso e con stili filiformi lunghi 15-20 cm. Cariosside gialla, bianca o rr. porporino-olivastra. ©. Originario dell’ Amer. probabilm. mer., largam. colt. ; 2-4. Lugl.-Sett. — Volg. Granoturco, Fru- mentone, Mais. Z. Mays L. (1753) 107 Gen. 42. Còix L. (1737). (Spec. 3-4 delle Indie or. e Nubia). Fusto ramoso (4-8 dm.). Fg. lineari-larghette. Infiorescenze masch. e femm. vicine e portate da fascetti di rami ascellari; la masch. formata da una pan- nocchietta di spgtt. 2-flore; la femm. da 1 spghtt. fertile e 2 laterali abor- tive, chiuse in una brattea globosa, liscia, bianca, diventante alla fine lapidea, con un foro in alto dal quale sortono i 2 stili lunghissimi e l’asse dell’infio- rescenza masch. Spgtt. femm. fertile 1-flora, con 1 glumella sterile. O. x. Ori ginario delle Indie or. e Nubia; colt. e nat. Lig. e Palermo; 2. Sett.-Ott. [Nat. nelle reg. calde del Globo]. — C. Lacryma L. (1759). — Volg. Lacrima di Giobbe. C. Lacryma-Jobi L. (1753) 108 8 GRAMINACEAE [43 Lygeum 1 | Tribù II. LYGEAE. Gen. 43. Lygeum Loefi. in L. (1754). (Spec. unica). Fusti cespugliosi, pieni, tenaci (2-3 dm.). Fg. rigide, convolte; linguetta lunga. Spiga con 2 o rr. 3 spgtt. ermafr. coadese alla base, racchiuse in una brattea che sostituisce le glume; glumtt. 2, coperte di lunghi peli sericei ; stilo lungam. sporgente. 2%. Luoghi argillosi: Lazio a Fondi, It. mer. ed isole; 2. Marz-Magg. [Spa. Creta Zante Afr. bor... — Volg. Sparto. L. Spartum L. (1754) 109 Tribù III. ANDROPOGONEAE. Gen. 44. Rottboéllia L. f. (1779). (Spec. 34 delle reg. trop.). Fusti ascendenti (2-4 dm.). Fg. brevi, a guaine compresse. Spighe lineari, glabre, 1-6 in fascetti ascellari o terminali; peduncoli bratteati alla base ed a metà; rachide articolata. Spgtt. semine, ermafr.; una con peduncoletto sal- dato alla rachide, colle 2 glume libere, l’altra sessile in una escavazione della rachide, con 1 gluma aderente all’incavo; glumtt. 2, senza resta. O. Luoghi umidi: pr. Napoli, Otranto al lago Alimini, Cal. a Maida e Sic.; 2. Giu. Dic. [Reg. medit. sino al Nepal Can. Madag. Am. trop. e subtrop... — R. fasciculata Lam. (1791) — R. spathacea Ten. (1811) — Hemarthria fascic. Kth. (1829) — R. compressa v. fascic. Hack. (1889). R. altissima Poir. (1789) 110 Gen. 45. Andropògon L. (1753). (Spec. 185 circa delle reg. calde, poche dell’Eur. mer. As. temp. ed Am. bor.). 1 Spgtt. a 3 a 3 sopra iunghi rami, formanti nell’assieme una pannoe- chia. Sez. I. CHRysoPoGON 3 — Spett. a 2 a 2, formanti delle spighe. 2 2 Spighe gemine all’apice di peduncoli ascellari lunghi e flessibili, for- manti nell’assieme una pannocchia fogliosa. Sez. IT. CymBopoGoN 4 — Spighe 2-50 all’apice del fusto, subdigitato-corimbose. Sez. III. DAacTtyLOPOGON 5 Sez. I. CARYsoPOGON (TRIN., 1820). 3 (1) Pianta cespugliosa (4-10 dm.), a rd. grosse, tenaci. Fg. lineari-carenate, cigliate. Pannocchia a rami capillari, verticillati, portanti 3 spgtt. vio- lacee, di cui la mediana ermafr. sessile, le laterali masch. pedunculate;; spgtt. masch. glabre, gluma infer. aristata, glumtt. mutiche ; spgtt. ermafr. 45 Andropogon] 8 GRAMINACEAE (6) con peli dorati alla base, gluma infer. cigliata al margine e mutica, la super. aristata, glumtt. infer. con lunga resta attorcigliata. x. Luoghi aridi erbosi: Pen. massime al nord (manca nelle Isole); 2-4. Giu.-Sett. [Hur. media Reg. medit. sino India Kamaon Austral... — Chrysopogon Trin. (1820). — Volg. Erba da spazzole, Squari, Quadro, Trebbia. 1 A. Gryllus L. (1759) 111 Sez. II. CyMmBoPòGoN (SPR., 1815). 4 (2) Pianta cespugliosa (4-12 dm.). Fg. glauche, le fiorali spatiformi ed alla fine rossastre. Spett. ermafr. sessile a glumtt. infer. con resta gi- nocchiata; spgtt. masch. peduncolata, senza reste ; glume ambedue mem- branacee, pelose. Y. Luoghi aridi, frequente ; 2. Giu.-Ott. [| Europ. mer. As. occ. Afr. Is. atl. S. Domingo). 2. A. hirtus L. (1753) 112 A Peduncoli in alto pubescenti-irti per peli non tubercolati, rr. glabri. a Resta lunga 4 volte circa il fi. ermafr. Pianta robusta, assai pelosa per peli patenti. — /n tutta Italia, eccett. gran parte del nord. % TYPICUS b Resta lunga 5-6 volte il fi. ermafr. Pianta più gracile, a pelosità scarsa ed appressata. — Col tipo. — A. giganteus Ten. (1835-36). 8 PUBESCENS (Vis., 1829) B Peduncoli in alto lungam. villosi per peli tubercolati alla base. — Nzz., Lig., Laz., Sîc., ecc. € PODOTRICHUS (HocHsT., 1855) Sez. III. DactyLoPÒOGON KocH (1837). 5 (2) Glume ambedue membranacee, mutiche (quindi spgtt. ermafr. con 1 resta e spgtt. masch. mutiche). 6 — (xluma infer. membranoso-erbacea, la super. delle spgtt. ermafr. e l’infer, delle maseh. bifido-aristata (quindi spgtt. ermafr. con 2 re- ste e spgtt. masch. con 1). Pianta cespugliosa (3-6 dm.). Fg. lineari, verdi, con peli sparsi. Spighe gemelle (rr. 3) all’ apice dei fusti, una sessile e l’altra brevem. peduncolata; rachide e pedicelli pelosi, spgtt. glabre o pubescenti. y. Luoghi erbosi: costa occ. della Pen., It. mer., Sic., Malta, Pantell., Sard. a Laconi e Cors. ad Erbalunga; 2. Giu.- Sett. [Reg. medit. Arab. Abiss. Afr. occ. Can... — Pollinia Spr. (1825). 3 A. distachyus L. (1753) 113 6 Spighe 2-10 (rr. sino a 20). Gluma infer. della spgtt. sessile imperfo- rata. Pianta cespugliosa (3-8 dm.), a rd. lunghe ed esili, ma tenaci. Fg. glauche, scabre al margine e sulla pag. super., + villose. XY. Luo- ghi aridi, comune: Pen., Capri e Cors. (manca nelle altre Isole); 2-4. Giu.-Nov. [Reg. temp. e trop.-mont. del Globo]. — A. angustifolius S. et S. (1818). — Volg. Sanguinella. 4 A. Ischaemon L. (1753) 114 — Spighe 10-50. Gluma infer. della spgtt. sessile con una profonda fos- setta rotonda nel mezzo del dorso (rr. senza). Pianta densam. cespu- gliosa (3-5 dm.). Fg. verdi, liscie o quasi, glabre eccett. presso la lin- guetta. Y. Sic. pr. Palermo e Trapani; 2. Sett.-Dic. [Spa. mer.|. — — A. pertusus W. v. panorm. Hack. (1889). 5 A. panormitanus Parl. (1847) 115 q4 S GRAMINACEAE [46 Heteropogon Gen. 46. Heteropògon Pers. (1807). (Spec. 7 delle reg. calde dei 2 Emisf., 1 estesa all'Eur. mer. ed 1 all’Am. bor.). Pianta cespugliosa (4-6 dm.), a fusti semplici o con 2-3 rami. Fg. lineari- carenate, glauche. Spighe distiche, sormontate da un codino di reste attorci- gliate ; spgtt. gemine, 1 sessile ed 1 peduncolata, tutte masch. in basso, masch. e femm. in alto della spiga, le masch. mutiche, le femm. con glume coriacee, l’infer. villosa sul dorso, e glumtt. con lunga resta contorta. x. Luoghi aridi: It. bor. al piede delle Alpi qua e là dal Trevig. al Piem. massime pr. î laghi, Nizz., Lig., It. mer. e Sic.; 2 e 4. Giu.-Sett. [ Reg. temp.-calde e trop... — Androp. contortus All (1785), non L. — A. Allionii DC. (1805) — H. glaber Pers. (1807) — Androp. contortus v. Allionii Hack. (1889). H. Allionii R. et S. (1817) 116 A Spgtt. masch. totalm. glabre. — Area delle spec. % TYPICUS B Spgtt. masch. con una serie semplice di peli tubercolati (talora caduchi) al margine. Forma di passaggio all’H. contortus (L.) R.et S. — Col tipo pr. Messina e Palermo. — Androp. secundus W. (1829) — A. messanensis Biv. (1838) — A. contort. v. secundus Hack. (1889). 8 sECUNDUS FIORI (1896) Gen. 47. Sòrghum Moench (1794.. (Spec. 2 delle reg. temp. e calde, 1 quasi cosmopol., l’altra largam. colt.). 1 Pianta perenne, con grosso rz. strisciante, Racemi con rachide ad ar- ticoli alla fine separantisi spontaneam, con cicatrice regolare, Fusti di 10-15 dm. Fg. lineari-lanceolate. Pannocchia piramidata, con spgtt. pelose o rr. glabre, disposte a 2 a 2 (o le apicali a 3), 1 ermafr. ses- sile, 1 masch. (rr. neutra) pedicellata; pedicelli lunghi ‘/, delle spgtt. ermafr., queste aristate o mutiche. x. Luoghi colt. ed adiacenze: Pen. ed Isole, forse orig. dell’Or.; 2-4. Lugl.-Sett. | Reg. temp. calde e trop. dell’ Eur. As. ed Afr., nat. Am. Austral.|. — Holcus L. (1753) — Androp. Sorghum ssp. halep. Hack. (1889). Volg. Cannarecchia, Dente-caval- lino. 1 S. halepense Pers. (1805) 117 — Pianta annua, con rd. fibrosa, Racemi con rachide quasi sempre di- sarticolantesi solo a forza e con cicatrice irregolare. Pianta più ro- busta della prec., a fe. larghe. Spgtt. pedicellate più spesso neutre ed a pedicello lungo !/,-'/. delle spgtt. ermafr., queste aristate o muti- che. O. Probabilm. orig. dell’ Afr. trop. e forse derivato dalla spec. prec. ; 2-4. Lugl.-Sett. [C'oltivato în tutti i paesi caldi]. — Holeus Sorghum L. (1753) — Androp. Sorghum Brot. (1804) ssp. sativam Hach. (1889). 2 S. vulgare Pers. (1805) 118 A Fusti diritti sott> la pannocchia. Cariosside uguale alle glume. a Pannocchia £ densa o densissima, a rami avvicinati ed eretti. — Colt. per Vole. Saggina, Meliga. o TYPICUM b Pannocchia * lassa, a rami distanziati. scope e come cereale. 47 Sorghum] 8 GRAMINACEAE 15 I Rachide comune allungata, gradatam. attenuata, più lunga dei rami infer. della pannocchia. À 1 Pannocchia obovata, = ricca, a rami infer. lunghi */, di essa, pendenti o patenti. — Colt. come il tipo. — Holcus L. (1758) — Androp. Kth. (1833). — Volg. Saggina da granate o da scopa, Melgone. $ SACCHARATUM (MorNCH, 1794) 118' 2 Pannocchia ovale-oblunga, povera, a rami infer. eretto-patenti, generalm. più brevi di '/, di essa. — Colt. e subspont. a Venafro nella Camp. CAMPANUM (TEN. et Guss., 1834) II Rachide comune abbreviata, bruscam. attenuata all’ apice, superata dai rami infer. della pannocchia. — Colt. più raram. — Androp. Sorgh. v techn. Koern. (1875). ò TECHNICUM FroRI (1896) B Fusti ripiegati sotto la pannocchia, ch’è pendente. Cariosside grossa, sorpas- sante le glume. — tr. colt. da noi. — Holcùs Ard. (1786) — Androp. Roxb. (1882). e CERNUUM (Hosr, 1809) (W., 1809) 118? Gen. 48. Sàccharum L. (1737). (Spec. 30 delle reg. trop. e subtrop., poche estese alle reg. temp. bor.) 1 Glumtt. infer. del fi, ermafr, mutica, barbata, Sez. I. EUSACCHARUM 2 — (Glumtt. infer. del fi, ermafr. aristata all'apice, nuda, Sez. II. ERIANTHUS 3 Sez. I. EUSÀCCHARUM. 2 Fusti pieni, cespugliosi (1-2 m.), pelosi in alto. Fg. lunghe, lineari, glau- che, seghettate. Pannocchia grande, oblunga, a rami articolati. Spgtt. geminate, con alla base un anello di peli lunghi il doppio di esse: glume lungam. cigliate nel 1/ infer.; 1 glumtt. di fi. neutro. X. Pr. Palermo e Messina ; 2. Sett-Now. [Afr. bor. e trop. Arab. Siria]. — S. spontaneum L. v. aegypt. Hack. (1889). 1 S. aegyptiacum W. (1809) 119 Sez. II. ERIÀANTHUS (RicH., 1803). 3 (1) Glume acuminato-bidenticolate all’apice. Pannocchia oblunga (30- 60 cm.), ampia, a rami patenti. Fusti robusti (1-2 m.), glabri ai nodi, largam. cespugliosi. Fg. radicali e cauline, lunghissime, tenaci, lineari- canalicolate, con nervatura bianca, seghettate. Pannocchia a forma di pennacchio bianco-sericeo, pèr l'abbondante pelosità che riveste i suoi rami e che cinge le spgtt. Glume + villose sul dorso, rr. nude. %. Luoghi sabbiosi umidi, specialm. mar.: Pen., Istria, Sic., Eolie e Cors. ; 2 e 3. Ag.-Ott. [Red. medit. As. centr. India]. — Androp. L. (1763) — . Erianthus P. B. (1812) — Volg. Canna di Ravenna. 2 S. Ravennae Murr. (1774) 120 — (lume scarioso-ottuse, intere o hidentate all’ apice, Pannocchia oblungo-lineare (15-30 em.), stretta, a rami appressati, Rz. quasi strisciante. Fusti più gracili del prec., con anello di peli ai nodi. Fg. 76 8 GRAMINACEAE [48 Saccharum c. s., tutte cauline. Pannocchia assai meno pelosa che nel prec. e ros- signa. Glume nude sul dorso. %. Luoghi ghiaiosi: Trevigiano a Colfosco, Nervesa, Selva e Sussegana ; 3. Giu.-Sett. [Dalm. Reg. bale. As. occ.|. — Androp. Host (1801) — Erianthus BI. et Fing. (1836) — E. Hostii Gris. (1884) (non S. strietum Nutt. [1813]). 3 S. strictum Spr. (i815) 121 Gen. 49. Imperaàta Cyr. (1788). (Spec. 5 delle reg. trop. e subtrop., estese sino all’ Eur. mer. Cina e Giapp.). Pianta a rz. strisciante (3-6 dm.). Fg. lineari, piane poi convolte. Pan- nocchia cilindrica, a brevi rami appressati, densam. villosa pei peli sericei che circondano le spgtt., le quali sono geminate ed inegualm. pedicellate. Reste nulle; fi. ermafr. accompagnato da 1 glumtt. sterile. x. Luoghi sab- biosi, rr. rocciosi mar.: Lig., Tosc., It. centr. ed ins. ; 2. Magg.-Lugl. [ Reg. temp.-cald. e trop. del Globo]. — Lagurus L. (1759) — Saccharum Lam. (1783) — I arundinacea Cyr. (1788). I. cylindrica P. B. (1812) 122 C) Tribù IV. PANICEAE. Gen. 50. Tricholaèna Schrad. (1824). (Spec. 15 circa dell’Afr. e Madag., poche dell’Am. mer., 1 della Reg. medit. e Can., 1 dell’ India). Pianta cespugliosa (2-3 dm.). Fg. lineari-piane poi convolte, glauche ; linguetta sostituita da peli. Pannocchia ovata, breve. Spgtt. ad 1 fi. ermafr., con 1 glumtt. di fi. masch. infer.; glume con villi lunghi sul dorso; reste mancanti. %. Colli mar. in Cal. e Sic.; 2. Giu.-Ag. [Is. atl. Afr. bor. As. oce. sino India bor.|. — Saccharum L. f. (1781) — Panicum R. Br. (1810) — T. micrantha Schrad. (1824). T. Teneriffae Lk. (1829) 123 Gen. 51. Pennisèetum Rich. (1805). (Spec. circa 40 delle reg. trop. e temp.-calde specialm. dell’Atr.). 1 Spgtt. ovate; glume subeguali tra loro; setole lunghe 1/!/-2 volte le spgtt. Fusti cespugliosi, ascendenti (1-3 dm.). Fg. con radi peli. Spiga oblunga, a spgtt. circondate da setole violaceo-rossastre (rr. sco- lorate), in parte barbate, 1 tra esse lanceolato-squamiforme. Glumtt. infer. 5-nerve tanto nel fi. ermafr. che in quello masch. %. Colli aridi pr. Palermo ed isole Lipari. ; 2. Magg.-Ott. |Afr. Is. atl. As. occ.]. — Cenchrus L. (1771) — P. distylum Guss. (1826). 1 Pen. ciliare Lk. (1827) 124 — Spgtt. allungate; gluma esterna più breve dell’interna; setole lunghe 2-3 volte le spgtt. Fusti eretti od ascendenti (1-4 dm.). Fg. lineari, assai lunghe, cigliate verso la fauce delle guaine. Spiga spesso cinta alla base dalla guaina super.; setole ineguali, bianco-argentine, tutte setacee. Glumtt. 51 Pennisetumj] 8 GRAMINACEAE CH infer. del fi. ermafr. 9-11-nerve, quella del masch. 5-nerve. 2. Origin. dell’ Abiss. ; colt. nei giardini ed inselvat. a Verona, Garda, Nizza, Ge- nova ed Albano Laziale ; 2-3. Est. — P. longistylum Anuct., non Hochst. 2 Pen. villosum R. Br. (1837) 125 Gen. 52. Stenotàphrum Trin. (1820). (Spec. 3 o 4 largam. diffuse nelle reg. trop. e subtrop.). Pianta glabra, lungam. strisciante, a fusti compressi e ramosi, i fertili eretti (15-30 cm.). Fg. lineari, piane o conduplicate, ottuse, contratte alla base, lunghe 5-15 cm. Spighe laterali e terminali, quasi digitate, pedunco- late, lunghe 5-12 cm., a rachide compressa ed ingrossata. Spgtt. appaiate, 1 sterile pedunculata e 1 fertile sessile, disposte in escavazioni della rachide, e sopra un lato solo di essa; rachide continua (non articolata). Gluma infer. minuta, lunga 1/3 della super. 7 nerve; glumtt. infer. coriacea. %. Origin. dei paesi trop. e subtrop., ov è largam. diffuso ; nat. nei luoghi erbosi lit. alla Plaja pr. Catania ; 2. Est. | Nat. Franc. mer.|. — Panicum L. (1753) — S. americanum Schrank (1819). St. dimidiatum Brosn. (1829) 126 Gen. 53. Setària P. B. (1312). (Spec. 10 circa delle reg. temp. e calde del Globo). 1 Glumtt. esterna del fi. ermafr. liscia 0 quasi; glume disuguali, la su- per. lunga come il fi. ermafr. od !/3 più breve. Fusti spesso ginoc- chiati alla base, eretti o ditfusi. Pannocchia spicitorme, formata da fascetti di spgtt. circondate da setole verdi, rossastre o scolorate, con 1 fi. ermafr. super. ed 1 masch. o neutro infer. ©. Prati e luoghi colt. ; 2-4. Est-Aut. [Quasi cosmopol., però in molti paesi solo nat... — Panic. L. (1753). 1 S. italica P. B. (1812) 127 A Rachide irsuta o tomentosa. Gluma super. lunga 2/3 del fi. ermatr. Setole 2 o poche ad ogni fi. Fusti alti 5-10 dm. a Pannocchia grossa, lobata, per lo più pendula, lunga sino a 15 cm.; setole lunghe 2-3 volte le spgtt., con dentelli volti in alto. — Colt. e rr. av- vent. ; derivata colla colt. dalle forme selvatiche. — Volg. Panico. % TYPICA b Pannocchia più piccola, continua o quasi, eretta; setole lunghe al più 2 volte le spgtt., con dentelli c. s. — Colt. ed avvent. come il tipo. — Panic. Mill. (1768) — Volg. Panico. £ GERMANICA (P. B., 1812) 127' B Rachide cigliato-scabra. Gluma super. subegnale al fi. ermafr. Setole parecchie ad ogni fi. Fusti alti 1-5 (rr. sino 10) dm. I Setole con dentelli volti in alto. 1 Pannocchia non interrotta alla base, lunga 2-5 (più rr. sino a 10) cm. Fg. larghe 3-8 (talora sino a 15) mm. — Frequente nella Pen. ed isole. — Panic. L. (1759) — Volg. Panicastrella, Pesarone. VIRIDIS (P. B., 1812) 127° 2 Pannocchia interrotta alla base, lunga 4-10 cm. Fg. larghe 6-15 mm. — Qua e là colla var. prec. [Eur. centr.| — Panic. vertic. v. ambig. Guss. (1827) — P. ambig. Hausskn. (1875) — Volg. c. s. è AMBIGUA (Guss., 1842) 18 S GRAMINACEAE [53 Setaria II Setole con dentelli volti all’ indietro (per cui le pannocchie si attaccano tenacem. agli abiti). — Pannocchia e fg. come nella var. prec. — re- quente nella Pen. ed isole. — Cynosurus paniceus L. p. p. (1753) — Panic. vertice. L. (1762) — S. panicea Schinz et Thell. (1909) — Volg. c. s. e VERTICILLATA (P. B., 1812) 127° — (Glumtt, esterna del fi, ermafr. rugosa trasversalm.; glume subeguali, lunghe !/ del fi. ermafr. Fusti eretti (1-5 dm.). Fg. larghe 4-10 mm. Pannocchia densa, continua, lunga 2-7 cm. ; setole parecchie ad ogni fi., molto più lunghe delle spgtt., bionde o giaile, con dentelli volti in alto. O. Prati e luoghi colt., comune: Pen. ed isole; 2-4. Est.-Aut. [Quasi cosmopol., però in molti paesi solo nat... — Panie. L. (1753) — Volg. Panicastrella, Pesarone. 2 S. glauca P. B. (1812) 128 Gen. 54. Oplismenus P. B. (1807). (Spec. 3 o 4 delle reg. trop. e subtrop., 1 estesa all’It. bor.). Pianta irsuta per peli patenti, sdraiata (2-4 dm.). Fg. oblungo-lanceolate, brevi, ondulate. Spiga breve, interrotta, con rachide vischiosa e con odore di sugna rancida, formata da glomeruli di 3-5 spgtt. Glume aristate; glumtt. del fi. neutro infer. mucronata. %. Luoghi ombrosi selvatici : It. bor. trans- pad. e tra Fiume e Volosca ; 3-4. Giu.-Ott. | As. occ. sino India]. — Panic. Ard. (1764). O. undulatifolius P. B. (1812) 129 Gen. 55. Panicum L. (1737). (Spec. 300 circa delle reg. calde, poche delle temp. bor., talune quasi cosmopol.). 1 Infiorescenza costituita da una pannocchia lassa e disordinata. Sez. I. MILIARIA 2 — Infiorescenza costituita da spighe formanti una pannocchia od un racemo. Sez. II. EcHINocHLOA 5 — Infiorescenza costituita da spighe digitate, Sez. III. DIGITARIA 7 Sez. I. MILIARIA TRIN. (1835). 2 (1) Piante perenni, 3 — Piante annue, 4 3 Pianta cespugliosa, non stolonifera, a fusti in basso + schiacciati (3-6 dm.), nudi in alto. Fg. lineari-acuminate, piane, pelose specialm. alla fauce delle guaine. Pannocchia ovata, a rami patenti, gl’ infer. subverticillati. Spgtt. brevem. pedicillate lungo i rami, minutam. pelose. Y. Rupi mar.: Sic. ; 2. Ott.-Dic. [Endem., subspont. Spa. Belg.]. 1 P. compressum Biv. (1816) 130 — Pianta a rz. strisciante e stolonifera, a fusti un po’ schiacciati, squa- mosi alla base (2-5 dm.), fogliosi sino alla pannocchia o quasi. Fg. con- volte, pelosette. Pannocchia allungata, a rami appressati, solitari o riuniti a 2-3. Spgtt. a 2 a 2 lungo i rami, glabre. %. Luoghi umidi specialm. 55 Panicum] 8 GRAMINACEAE 79 . mar. : Lig., Laz., It. mer. ed ins.; 2. Giu-Ag. |Reg. medit. Afr. or. e mer. Austral.|. 2 P. repens L. (1762) 131 4 (2) Pannocchia eretto-patente, con spgtt. piccole (lunghe 2 mm.), quasi tutte terminali ai rami esilissimi. Pianta di 4-6 dm., a fg. lipeari- larghe, con guaina tubercolato-irsuta. Spgtt. glabre. ©. Origin. dell’Am. calda ; colt. e qua e là avvent.; 2-4. Est. 3 P. capillare L. (1753) 132 — Pannocchia pendente, con spgtt. grossette (lunghe 4 mm.), racemose lungo i rami. Pianta di 6-12 dm., a fg. lanceolate. Spgtt. glabre. Cariosside globosa. ©. Origin dell’ India ; colt. e qua e là avvent. ; 2-4. Est. [C'olt. in tutte le reg. calde|. — Volg. Miglio. 4 P. miliaceum L. (1753) 133. Sez. II. EcHINOcHLOA (P. B., 1812). 5 (1) Fusto con anello di peli ai nodi. Resta mancante. Pianta gracile, ascendente (1-4 dm.). Fg. brevi, lanceolate, pelose ; linguetta sostituita da un fascetto di peli. Spighe appressate alla rachide, in racemo breve. Spgtt. biseriate, pelose. O. Luoghi colt.: Marche, Assisi al M. Subasio, Abr., tra Foggia e Manfredonia, Sic.; 2. Ag.-Ott. [| Reg. medit. India Afr. or. e mer.|. — Echinochloa Rchb. (1830). 5 P. eruciforme S. et S. (1806) 134 — Fusto glabro ai nodi. Resta mancante o presente. 6 6 Fg. glabre. Nodi dell’ infiorescenza senza ciuffi di peli. Glume e glumtt. cigliate sui nervi. O. Luoghi umidi ; 2-4. Est.- Aut. | Tutto il Globo escl. reg. polari). — Echinochloa R. et S. (1817) — Volg. Giavone, Panica- strella. 6 P. Crus-Galli L. (1753) 135 A Rachidi delle spighe cigliato--setolose. Resta presente o mancante. a Infiorescenza © ramosa a pannocchia. I Fusti ginocchiati alla base o diffuso-ascendenti, alti 2-10 (rr. sino a 16) dm., cilindrici. Fg. non o poco carenate. — In tutta Italia. & TYPICUM II Fusti eretti, alti sino a 15 dm., compressi. Fg. carenate. — Pannocchia lanceolata, a rami più decisam. verticillati. — Risaze del Pavese, Nova- rese e Vercellese [Cina ?|. 8 ERECTUM (PoLLacci, 1908) 135! b Infiorescenza semplice o quasi, densa, racemiforme. — Spgtt. più grosse. — Qua e là col tipo. — P. stagninum Host (1805), non Retz. — P. Hostii M. B. (1819). ‘x ORYZOIDES {ARD., 1764) B Rachidi dentellato--scabre. Resta sempre mancante. — Spighe in racemo sem- plice. Pianta più gracile, a spgtt. più piccole. — Nizza, Genova, Viterbo, Napoli, Cal., Sic., Malta ; 2. è coLonum (L., 1759) 135° — Fg. densam. villoso-barbate sul dorso nel punto di congiunzione tra la lamina e la guaina. Nodi dell’ infiorescenza con ciuffi di peli. Fusti compressi, eretti (5-15 dm.). Fg. carenate in basso, a lamina stretta e scabra sulle 2 pag. verso l’ apice. Pannocchia stretta. Il resto c. s. O, 00. Risaie del Novarese e Pavese ; 3. Lugl.-Sett. [Endem.; supposto origin. dell’ Asia, ove però non fu ancora scoperto]. — P. phylloryzoides N. Novelli (1912). 7 P. phyllopògon Stapf (1901) 186 80 S GRAMINACEAE [55 Panicum Sez. III. DierrÀrIA (Herst., 1763). 7 (1) Gluma super. subeguale alla metà del fi. fertile, Vinfer. minima. Fusti prostrato-ascendenti (2-5 dm.). Fg. e guaine irsute. Spighe 3-8, a rachide larga, verdi o violacee. Spgtt. pelose, geminate. 1 subsessile e l’altra con pedicello lunghetto. O. Luoghi colt. ; 2-4. Lugl.-Ott. [Reg. temp. e trop. del Globo]. — Digitaria Scop. (1772). — Volg. Sanguinaria, . Sanguinella. 8 P. sanguinale L. (1753) 137 A Glumtt. del fi. sterile pubescente al margine. — Comune in tutta Italia. x TYPICA B Glumtt. del fi. sterile cigliato--irsuta al margine. — Qua e la col tipo. — Digit. Koel. (1802). $ CILIARE (ReETZ., 1786) — (uma super. eguale al fi. fertile, acuta, Vl infer. variabile, Pianta gra- cile (1-3 dm.). Spighe 2-4, a rachide stretta. Il resto c. s. O. Luoghi incolti e sabbiosi, raro ; 2-4. Lugl.-Ott. | Eur. media e mer. Can. As. oce. Cina, nat. Am. bor.|. — P. lineare Krock. (1787), non L. — Digit. filiformis Koel. (1802) — Syntherisma glabrum Schrad. (1806) — P. glabrum Gaud. (1811) — P. filiforme Garcke (1854), non L. 9 P. Ischaemum Schreb. (1804) 138 A Fg. e guaine glabre o rr. pubescenti. Gluma infer. minima. — Istria, Pen. massime al nord e Cors. % TYPICUM B Fg. e guaine + villose. Gluma infer. lunga 1 mm. circa. — /schia e Cagliari ; 2. — Digit. intermedia Genn. (1867) — D. gracilis Guss. (1854) — P. Gus- sonii Richt. (1890). 8 GRACILE (Nym., 1865) — Gluma super, più lunga del fi. fertile, acuminata, Vl infer nulla. Fg. e guaine infer. villose. Spighe 4-5, gracili. Spgtt. 1 brevem., l’altra più lungam. pedicellate. Il resto c. s: O. Luoghi umidi: Lucchese, Pisano, Massa-Carrara, Laz., pr. Napoli e Basil. a Muro; 2. Ag.-Ott. [| Spa. Port. Alger... — Digitaria W. (1809). 10 P. debile Desf. (1798) 139 Gen. 56. Pàspalum L. (1759). (Spec. 160 delle reg. trop., poche nelle temp.). Pianta a rz. lungam. strisciante, diffusa (2-10 dm.), glabra. Fg. a lamine brevi. Spighe appaiate; spgtt. in 2 file, subsessili, senza reste. Gluma infer. nulla od in forma di tubercoletto, sostituita dalla glumtt. sterile. %. Luoghi umidi, specialm. lungo i fiumi; 2-3. Lugl.-Ott. — Pasp. vaginatum Sw. (1788). i P. distichum L. (1760) 140 A Fg. generalm. convolute, a guaine glabre. Spighe ambedue peduncnlate, però la laterale più brevem., con peduncoli glabri. Gluma infer. nulla, la su- per. glabra. — Origin. dei puesi intertrop.: nat. alla Plaîa pr. Catania {[Nat. Spa. sett.--occ.. — Digit. paspalodes v. longipes Lge. (1861). o TYPICUM B Fg. piane, a guaine barbate all’ orificio. Spiga laterale per lo più sessile; peduncoli barbati alla base. Gluma infer. per lo più distinta, la super. debolm. pubescente o rr. glabra. — orse 0rzg. dell’Am., ma ora diffuso Ss 56 Paspalum] 8 GRAMINACEAE SI in tutte le reg. trop. e subtrop. e nella Spa. Franc. Germ. ed Alger.; da noi in via di rapida diffusione e finora osservato in Lig. pr. Genova e Sestri lev., Tosc. a Massa e lungo l'Arno dalla foce sino a S. (riovanmni, Ferrara lungo il Po, Imolese, Faenza lungo il Lamone, Fano, Laz. a Fiumicino e Maccarese. — Digit. paspalodes Michx. (1803) — Panic. vaginatum Gr. et Godr. (1856). — Digit. disticha Fiori (1895). 8 PASPALODES THELL. (1911-12) Tribù V. ZOYSIEAE. Gen. 57. Tràgus Hall. (1768). (Spec. 2 delle reg. trop. e temp. calde del Globo). Fusti diffusi, radicanti (1-3 dm.). Fg. brevi, dure, con ciglia rigide; guaine super. rigonfie ; linguetta sostituita da peli. Racemi spiciformi, con spgtt. fascicolate a 3-4, con 1 fi. ermafr. racchiuso in 1 glumtt. infer. neutra, co- riacea, a 5-7 coste con aculei uncinati. Gluma infer. mancante, la’ super. piccolissima. O. Luoghi arenosi : Pen. (massime al nord), is. Tremiti, Sic. e Cors.; 2-4. Giu.-Ag. [Reg. trop. e temp. del Globo]. — Cenchrus L. (1753). — Volg. Lappola. T. racemosus All. (1785) 141 Tribù VI. ORYZEAE. Gen. 58. Oryza L. (1737). (Spec. 10 circa dell’ India ed Amer., 1 delle reg. trop. del vecchio mondo e 1 diffusa nell’ Eur. ed As. temp.). 1 Glume piccole, lesiniformi; glumtt. infer. 5-nerve, lungam. aristata, la super. 3-nerve. Rd. fibrosa. Fusti di 6-8 dm. Fg. scabre, piane. Pan- nocchia racemosa, stretta. Spgtt. ad 1 fi. ermafr. Glumtt. scabre, cartacee, navicolari, aderenti alla cariosside. Stami 6. O. Orig. delle reg. trop. del vecchio mondo, colt. ; 2-3. Ag.-Sett. — Volg. Riso. 1 O. sativa L. (1753) 142 — Glume nulle; glumtt. infer, 3-nerve, mutica, la super. 1-nerve. Rz. stolonifero. Pannocchia piramidale, aperta. Glumtt. cigliate al margine. Stami 3. Il resto c. s. Y. Fossi e paludi: It. bor., Lig., Tosc., Laz., Camp. e Cors.; 2-4. Ag.-Sett. [Eur. As. occ. Afr. bor. Am. bor.]. — Phalaris L. (1753) — Ehrharta clandestina Web. (1780) —- Leersia oryz. Soland. in Sw. (1797) — O. cland. A. Br. (1860). 2 O. oryzoides Brand (1905) 143 Tribù VII. PHALARIDEAE. Gen. 59. Ehrhàrta Thunb. (1779). (Spec. circa 24 di cui 2 della N. Zel., 2 dell’Is. Masc. e le altre dell’Afr. mer.). Fusti ramosi. Fg. lineari-piane. Pannocchia ramosa, a spgtt. con 1 fi. ermafr. e 2 glumtt. neutre laterali di cui almeno la super. rugosa trasversalm. Glume 6 82 8 GRAMINACEAE (59 Ehrharta brevi, disuguali ; glumtt. infer. del fi. ermafr. 7-nerve ; reste nulle. Stami 6. O. Orig. dell’ Afr. mer. ; nat. nel Laz. nella valle della Ninfa Egeria e pr. Napoli ; 2. Lugl.-Ott. — E. panicea Sm. (1789). E. erecta Lam. (1786) 144 Gen. 60. Phalàris L. (1735). È (Spec. 10 della Reg. medit. sino Afgan. ed Am. temp.). 1 Pannocchia ramoso-aperta, Carena delle glume non alata. Sez. I BALDINGERA 2 — Pannocchia spiciforme-densa, Carena delle glume alata. Sez. II. EUPHALARIS 3 Sez. I. BALDINGERA (G. M. et S., 1799). 2 (1) Pianta robusta (8-15 dm.), glabra. Fg. lineari-acuminate, larghette, ruvide. Spgtt. ad 1 fi. ermafr. con 2 mozziconi villosi di fi. neutri; glume e glumtt. a navicella, reste nulle. %. Fossi e paludi : It. super. e centr., Otranto, Sard., Cors.; 2-4. Giu-Lugl. | Reg. temp. bor. Alger]. — Bal- dingera Dum. (1823). 1 Ph. arundinacea L. (1753) 145 Sez. II. EuPHALARIS FIORI (1896). 3 (1) Piante perenni, a fusti spesso nodoso-tuberosi alla base. 4 — Piante annue, a rd. fibrosa, 6 4 Fusti cespugliosi, a rd. fibrosa, un po’ ingrossati alla base. Glume ad ala larga, intera, troncato-arrotondata sotto l’apice. Pianta di 3-5 dm. Fg. lineari-acuminate. Fi. ermafr. a glumtt. villose sotto la lente, con 2 mozziconi di fi. neutri piccolissimi. %. Luoghi umidi: Lig., Ancona, Laz., It. mer. ed ins. ; 2. Apr.-Giu. |Barcellona Marsilia Costantinop. Afr. bor.]. 2 Ph. truncata Guss. (1843) 146 — Fusti obliqui o quasi striscianti, nodoso-tuberosi alla base. Glume ad ala continua coll’ apice, 5 5 Fi, ermafr. a glumtt. villose per peli appressati, 1 mozzicone di fi. neutro a forma di squametta, (lume ad ala stretta, intera e carena verde. Pianta di 5-15 dm, Il resto c. s. Y. Luoghi erbosi: Pen. massime sul Tirreno, Sic., Malta, Sard. e Cors.; 2. Apr.-Giu. | Reg. medit. Can.|. — ? Ph. bulbosa L. (1755) — Ph. nodosa L. (1774). 3 Ph. tuberosa L. (1771) 147 — Fi, ermafr, a glumtt. glabre, mozziconi di fi. neutri nulli o setoli- formi. Glume ad ala larga, dentellata, spesso soffuse di porporino. Il resto c. s. %. Luoghi umidi: Trieste, Genova, Tosc., Rimini, It. centr., mer. ed ins. ; 2, rr. 4, Apr.-Giu. | Reg. medit. Can. Mad.|. — ? Ph. aquatica L. (1755). 4 Ph. caerulescens Desf. (1798) 148 6 (3) Fi. ermafr. a glumtt. glabre; glume acuminato-aristate. Spgtt. in- fer. della pannocchia abortive, deformate. Pianta di 2-6 dm. Guaina “SENETO 60 Phalaris| 5 GRAMINACEAE 83 super. cingente la base della pannocchia. Glume a carena espansa in ala dentiforme ; 2 mozziconi di fi. neutri. ©. Coltivati e macerie: in tutta Italia esclusa la bor., meno l’Istria, il Trent. e il Parmig.; 2, rr 4. Apr.-Giu. [Reg. medit. Can. Mad. Abiss.). 5 Ph. paradoxa L. (1773) 149 — Fi, ermafr. a glumtt. villose per peli appressati ; elume acute ma non aristate. Spgtt. tutte fertili. 7 € Un solo mozzicone di fi. neutro, lineare, piccolissimo; ala delle e lume dentellata, Pianta + gracile (2-4 dm.). Pannocchia + sporgente dalla guaina super. rigonfia. O. Luoghi erbosi : in quasi tutta Italia, però rara al nord. ; 2, rr. 3-4. Magg.-Giu. [Reg. medit. sino Afgan. Can. Afr. mer.). 6 Ph. minor Retz. (1783) 150 — Due squamette di fi, neutri; ala delle glume intera. 8 S Pannocchia ovata, Squamette dei fi. neutri triangolari, cingenti ap- pena la base del fi. fertile. Pianta di 3-5 dm. Pannocchia c. s. ©. Luoghi coltivati : in tutta Italia, però rara al nord ; 2, rr. 4. Magg. Giu. [Reg. medit. Can. Mad.]. 7 Ph. brachystachys Lk. (1806) 151 — Pannocchia ovato-oblunga. Squamette dei fi. neutri lanceolate, care- nate, Innghe metà del fi. fertile. Pianta di 4-10 dm. Il resto c. s. O. Origin. delle is. Canarie ; colt. e qua e là inselvat. ; 2-4. Magg.-Giu. — Volg. Scagliola, Canaria. 8 Ph. canariensis L. (1753) 152 Gen. 61. Hieròchloèé Gmel. (1747). (Spec. circa 8 delle reg. mont. e fredde dei 2 Emisf.). Pianta di 3-4 dm., con odore grato nel disseccam., a rz. strisciante. Fg. piane, strette. Pannocchia rada, a spgtt. verdi-porporine, rilucenti, con 1 fi. ermafr. e 2 masch. laterali, tutti allo stesso livello. Stami 2 nel fi. ermafr., 3 nei masch. °°. Prati e pascoli; 4-5. Marz.-Giu. [Reg. mont. e fredde bor.|. — Holcus L. (1753). H. odorata P. B. (1812) 153 A Pedicelli glabri.- Fi. masch. ambedue con resta brevissima sotto apicale, l’er- mafr. mutico. — Alpi ven., trent. e bergam. — Avena odor. @ mutica Lam. et DC. (1805) — Holcus borealis Schrad. (1806) — Hier. bor. R. et S. (1817). oa MUTICA FIoRI (1921) B Pedicelli pelosi sotto le spgtt. Fi. masch. super. con una resta dorsale arti- colata, appena superante le glume, l’infer. con breve resta sotto apicale, l’ermafr. mutico. — Col tipo [Eur. centr.. — Avena odor. aristata Lam. et DC. (1805) — Holcus australis Schrad. (1806) — Hier. austral. R. et S. (1817). .B ARISTATA Fiori (1921) 153* Gen. 62. Anthoxànthum L. (1737). (Spec. 4 dell'Eur. Afr. bor. ed As. temp. e bor., 1 nat. Am. bor. Austral. ecc.). 1 Pamnocchia spiciforme, ovata o cilindrica (rr. racemosa), sempre però con spgtt. numerose, lunghe 6-7 mm. Pianta cespugliosa (! -4 dm.), tramandante col disseccam. odore gradevole di fieno, glabra o + pelosa. Fg. piane. Spgtt. ad 1 fi. ermafr. mutico, con 2 glumtt. laterali di fi. 84 S GRAMINACEAE [62 Anthoxanthum neutri, villose, inegualm. aristate, lunghe sino a 2 volte il fi. ermafr. Glume infer. assai più piccola della super. Stami 2. %, OO, O. Prati e pascoli, comune; 2-7. Marz.-Ag. [Eur. As. media e bor. Afr. bor. Is. atl., nat. Am. bor. ecc... — Volg. Paleo, Paleino odoroso. 1 A. odoratum L. (1753) 154 A Pannocchia ovato-cilindrica o racemosa, + ristretta alla base, lunga 3-10 cm. a Pianta perenne o bienne. Resta maggiore in generale appena sporgente dalla gluma super. I Pianta a fg. pelosette nelle lamine, nel resto glabra. Pannocchia ovata o subcilindrica. — /In tutta Italia ; 2-1. o. GLABRESCENS CELAK. (1867) II Pianta a fg. pelose anche nelle guaine; glume pubescenti. Pannocchia povera, racemosa. — Col tipo neî luoghi ombrosi. — A. villos. Dum. (1823) 8 viLLosum Lois. (1815) b Pianta aunuale. Resta maggiore in generale assai sporgente dalla gluma super. — Liîg., Tosc. pr. Campiglia mar., Nap. nei Campi Flegrei, Sard.; 2. [Reg. medit. Franc. occ. Ingh.. — A. Carrenianum Parl. (1842) — A. Puelii Lec. et Lamte. (1847). ARISTATUM (Borss., 1842) 154' B Pannocchia ovoidea, densa, troncata alla base. — Pianta annuale. Resta mag- giore non sporgente. — Cal., Stc., Sard., 2. [Spa. Afr. bor... — A. au- strale Boiss. et Reut. ined. ex Fiori (1907). i ò OVATUM (LaG., 1816) 154° — Pannocchia racemosa, povera, con spgtt. grandi, lunghe 10-12 mm. Pianta gracile (1-2 dm.). Fg. pelose. Spgtt. glabre, lucido-argentine, con resta maggiore lungam. sporgente; glumtt. neutre lunghe il doppio del fi. ermafr. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi: Marche, Sic., Sard. ed alcune isolette ; 2. Marz.-Magg. |Grecia]. 2 A. gracile Biv. (1813) 155 Tribù VIII. STIPEAE. Gen. 63. Aristida L. (1753). (Spec. circa 100 delle reg. calde, poche estese alle reg. temp. bor.). Pianta gracile, a fusti ramosi alla base (4-6 dm.). Fg. strette, convolte. Pannocchia allungata, racemosa. Spgtt. ad 1 fi ermafr. solo. Glume infer. più piccola della super.; glumtt. infer. con 3 lunghe reste divergenti. %. Pa- lermo a M. Gallo ; 2. Magg.-Giu. [Spa. Is. atl. Afr. As. occ. sino India]. — A. caerulescens Desf. (1798) — Chaetaria P. B. (1812). A. Adscensionis L. (1753) 156 Gen. 64. Stipa L. (1737). (Spec. circa 100 delle reg. temp. e trop. dei 2 Emisf.). 1 Glumtt. esterna lungam. barbata sul dorso; resta non articolata, Fi. sessile entro le glume. > Sez. I. LASIAGROSTIS' 8 — Glumtt. esterna glabra o pubescente; resta articolata su di essa. 2 64 Stipa] 8 GRAMINACEAE 85 2 Resta non contorta alla base, diritta, lunga al più 3 volte la glumtt, Fi. quasi sessile entro le glume, Sez. II. ARISTELLA 4 — Resta contorta, piegata a gomito, per lo più lunghissima, Fi, stipitato entro le glume. Sez. III. EustIPA 5 Sez. I. LASIAGRÒSTIS (Lx., 1827). 8 (1) Pianta largam. cespugliosa (5-6 dm.). Fg. lineari-scanalate; linguetta brevissima. Pannocchia allungata, a rami semiverticellati, patenti nell’an- tesi. Peli più lunghi della glumtt.; resta lunga 2 volte la glumtt., cur- vata, appena attorcigliata. Y. Boschi e rupi: Istria e Pen.; 4-5. Giu.-Ag. [Eur. media e mer.). — Agrostis L. (1759) — Lasiagrostis Lk. (1827). 1 S. Calamagrostis Whlnb. (1813) 157 Sez. II. ArIstÈLLA TRIN. (1820). 4 (2) Pianta cespugliosa, gracile (6-10 dm.). Fg. strette, convolte, liscie ; lin- guetta nulla. Pannocchia stretta, povera. Resta non piumosa, scabra. %. Luoghi boschivi aridi: Istria, Ven., Trent., Lago Maggiore, Lig., Tosc., It. centr., mer. ed ins.; 2, rr. 4. Giu.--Lugl. |[Eur. mer. As. occ.]. — Agrostis L. (1767) — S. Aristella L. (1768) — Aristella bromoides Bert. (1833). 2 S. bromoides Doerfi. (1897) 158 Sez. III. EusripA FIoRI (1396). 5 (2) Resta glabra o pubescente ma non pimmosa. 6 — Resta barbato-piumosa, almeno in alto. 9 5 Resta per tutta la lunghezza egualmente ruvida o pubescente sotto la lente per peli corti ed appressati. td — Resta pelosa sotto il ginocchio per peli lunghetti e patenti, ruvida in alto, 8 7 Reste lunghe 8-13 em., ruvide, flessuoso-eurvate ed intrecciate tra loro; glume lunghe 2-3 ecm., lungam., attenuato-cuspidate. Fusti rigidi (5-10 dm.). Fg. convolto-setacee, pubescenti internam.; linguetta allungata. Pannocchia stretta, rinchiusa alla base nella guaina super. X%. Luoghi aridi, qua e là: Alpi, Laz. a Tivoli, Abr., Puglie e Sard.; 4-5. Giu.- Ag. [Eur. media e mer. Reg. cauc. Sib.). 3 S. capillata L. (1762) 159 — Reste lunghe 15-21 em., pubescenti-cigliate ed arcuato-pendenti; glume , lunghe 4-5 cm., terminate in punta setacea più lunga di esse. Fg. pelosette sulle guaine. Il resto c. s. X. Luoghi aridi ; 2. Apr.-Magg. |[Spa. Afr. bor.). 4 S. Lagascae R. et S. (1817) 160 A Fg. convoluto-setacee, brevem. pelose esternam., scabre internam.; ligula troncata, quasi glabra. — Propria della Spa. ed Afr. bor. — S. gigant. v. pubescens Hack. (1877). % TYPICA B Fg. più grosse, glabre esternam., pubescenti internam.; ligula ottusa, tomen- tosa esternam. Pianta più robusta. — If. mer. e Sic. [Spa.}. — S.juncea È Cav. (1802), non L. — S. gigantea Lag. (1816), non Lk. (1799) — S. La- gascae Guss/ (1826), non R. et S. 3 HACKELII NOB. 5 b) ì 2 i n= de 8 GRAMINACEAE |64 Stipa 8 (6) Linguetta oblungo-acuta, Pianta perenne. Fg. giunchiformi, scabre internam. Glume lunghe 2-3 cm., attenuato-cuspidate ; resta lunga 8-10 em. Il resto c. s. %. Luoghi aridi: Nizza, Lig., Tosc. al M. Argentaro è Sard.; 2. Magg.-Giu. [Frane. mer. Spa... 5 $S. juncea L. (1753) 161 — Linguetta brevissima, troncata. Pianta annua, Fusti spesso ginocchiati alla base (2-4 dm.). Fg. convolto-filiformi. Pannocchia contratta, Glume bianco-scariose; reste c. s. O. Luoghi sterili: Pen. dal Nizz. e Puglie în giù ed isole; 2. Marz.-Magg. [Reg. medit. Can. Mad. Afr. mer.|. — S. hu- milis Brot. (1801). . 6 S. tortilis Desf. (1798) 162 9 (5) Reste lunghe 20-27 em., glabre nel terzo infer, sotto il ginocchio, nel resto piumose, Fusti rigidi (3-8 dm.). Fg. rigide, le radicali con- volto-setacee ; linguetta ovata. Pannocchia povera, racemosa. Glume con punta setacea lunghissima. 2%. Rupîi calcaree e serpentinose, luoghi arenosi, qua e là ; Pen., Sic. e Malta ; 2 e 4-5, rr. 3 (Lido veneto). Mayg.-Ag. | Reg. medit. Eur. media As. occ. Sib.|. — Volg. Stipa delle Fate. 7 S. pennata L. (1753) 163 A Guaine delle fe. morte bruno-grigiastre, opache o quasi. Fg. con 7 nervi. Glume a cuspide lunga 4 cm. circa; glumtt. infer. lunga 15-16 (rr. D o) Len] lee) sino 20) mm., interam. glabra in alto. -—— A/pi ecc. | Mur. centr. ed or. As. occ.). ‘ 0, TYPICA B Guaine delle fg. morte giallognole, lucide. Fg. con 9 nervi. Glume a cuspide lunga 5-7 cm.; glumtt. infer. lunga 20-25 mm., densam. pelosa sino all’apice sui margini, glabra sul dorso. — Da noi prevalentem. questa var. [Eur. mer. As. occ... — S. pulcherrima C. Koch (1848) — S. medit. Asch. et Gr. (1898). 8 MEDITERRANEA TRIN. et RuPR. (1842) — Reste lunghe 14-19 em., piumose anche nel terzo infer, per peli patenti od appressati, Linguetta quasi troncata. Il resto c. s. %. Colli arenosi o gessosi della Sic. mer. ; 2. Magg. |Spa. Afr. bor. As. occ.|. — S. calata- jeronensis Tin. ex O. P. et G. (1869). 8 S. barbata Desf. (1798) 164 Gen. 65. Milium L. (1737). (Spec. 30 circa delle reg. temp. e trop. dell’ Emisf. bor. ed Am. mer.). 1 Glumtt. infer. senza resta, Sez. I. EUMILIUM 2 — Glumtt. infer, con resta apicale 0 quasi, diritta, Sez. II OryzopsIs 3 Sez. I. EumiLiuM FiloRI (1896). 2 (1) (lume liscie, Pianta perenne, con brevi stoloni ed a fusti non cespu- gliosi (6-12 dm.). Fg. lunghe, larghette, cascanti, scabre al margine ; linguetta allungata. Pannocchia piramidale-aperta, a rami semiverticel. lati. Spgtt. 1-flore. Glumtt. infer. lucida, 3-nerve. %. Nei boschi, qua e là: Pen., Tremiti, Sic., Malta e Cors. ; 4-5, rr. 3. Magg.-Ag. [Reg. temp. bor.|. 1 M. effusum L. (1753) 165 — Glume tuberculato-scabre, Pianta annua, Fusti quasi cespugliosi (2-3 dm.). Fg. brevi e strette. Pannocchia piccola. pui resto c. s. O. Boschi umidi; E 65 Milium] 8 GRAMINACEAE 87 2-5. Magg.-Giu. [Eur. media e mer. Reg. cauc. Turkest. Afr. bor.|. — M. scabrum Rich. (1809). 2 M. vernale M. B. (1808) 166 A Fusti nudi in alto. Pannocchia a rami semiverticillati, divisi. a Pannocchia a rami * allungati e patenti, lunga sino a 10cm. — It. centr. e mer., Stc. a TYPICUM bh Pannocchia a rami brevi ed appressati, quindi spiciforme. — (Col tipo ed anche in Sard. e Cors. [Eur. centr. ed occ... — M. confertum Maratti (1822), Guss. (1842), non L. 8 scaBRrUM (RicH., 1809) B Fusti fogliosi sin presso l'apice. Pannocchia a rami quasi verticillati, per lo più indivisi. — Monti della Sîc., Malta [ Reg. medit.-or.). « MONTIANUM (PARL., 1848) Sez. II Oryzòpsis (MicHx., 1803). 3 (1) Resta corta, non sporgente dalle glume. Linguetta lanceolata. Fusti eretto-ascendenti (3-6 dm.). Fg. ‘lineari-strette. Pannocchia povera, a rami quasi solitari. Spgtt. grosse, lanceolate, azzurrognole. %Y. Rupi cal- caree mar.: Lig., It. centr. e mer. ed isole ; 2 e 4. Prim. [Reg. medit. Afgan.|. — Piptatherum P. B. (1812) — Oryzopsis Hack. (1885), Richt. (1890). 3 M. caerulescens Desf. (1798) 167 — Resta + sporgente. Linguetta breve, troncata, 4 4 Glume uguali; resta lunga 4-5 volte la glumtt. Fusti eretti (4-12 dm.). Fg. lineari-larghe. Pannocchia allungata (sino a 2 dm.), lassa. %. Luo- ghi pietrosi selvatici ; 2 e 4. Magg.-Lugl. | Eur. mer. ed or. As. occ. Afr. bor.-occ. Mad.|. — Piptather. P. B. (1812) — Oryzopsis Nutt. (1823). 4 M. paradoxum L. (1762) 168 A Pannocchia a rami con 3-4 rametti presso la base, allungati e portanti in alto sino a 20 spgtt.; queste lunghe 6 mm. e portate da pedicelli brevi o mediocri. Glumtt. infer. bislungo-lanceolata. — Proprio dell'Eur. mer.- occ., Afr. bor.-occ. e Mad. o. TYPICUM B Pannocchia a rami spesso con 1 solo rametto presso la base, tutti con 4-9 spgtt. soltanto; queste lunghe 4 mm. e portate da pedicelli lunghi 2 cm. circa. Glumtt. infer. bislungo-ovata. — Istria, Triest., Goriziano, Marche al M. Nero, Abr. al Fucino, Laz. lungo il Tevere e nei colli di Tivoli. [Franc. Pen. balc. Russ. mer. As. occ... — M. paradoxum Scop. (1072) — Urachne vir. Trin. (1820) — Piptather. vir. Boiss. (1884) — Oryzopsis vir. Beck (1890). 8 virescens FIORI (1907) — (lume ineguali ; resta lunga 2 volte la glumtt. Fusti eretti o cascanti (4-15 dm.). Fg. lineari-anguste, alla fine convolte. Pannocchia grande e ricca, a rami verticillati. Spgtt. ovali, piccole (lunghe 4 mm.). %. Luoghi selvatici, siepi ecc. ; 2, rr. 4. Prim.-Est. | Reg. medit. Arab. Is. atl.). — Agrostis mîliacea L. (1753) — Piptather. multifl. P. B. (1812) — P. mi- liaceum Coss. (1851) — Oryzops. mil. Asch. et Schwf. (1887). 5 M. multiflorum Cav. (1802) 169 A Pannocchia con pochi rami infer. sterili. — Weron., Trent., Brese. a Tremo- sine, Pavese, resto della Pen. dal Nizz. e Faentino in giù ed isole. o. TYPICUM 8 GRAMINACEAE {65 Milium (0 ) (08) B Pannocchia coi rami dei verticilli infer. sterili, formanti una specie di invo- lucro. Pianta più robusta, a pannocchia più lunga, con 20-50 rami per verticillo. — Costa occ. della Pen., Sic., Sard. e Cors. — Piptather. Kth. (18595) — Oryzops. mil. v. Thom. Richt. (1890). 8 THomasn (DuBy, 1828) Tribù IX. AGROSTIDEE. Gen. 66. Cornucòpiae L. (1737). (Spec. unica). Fusti cespugliosi, ginocchiati alla base. Fg. piane, a guaina dilatata. Dalla guaina super. sortono 2-3 peduncoli, ingrossati superiorm. e curvati, portanti un involucro tubuloso-campanulato, ad 8-10 denti ed indurito; nell’ interno trovasi un fascetto di spgtt. subsessili, uniflore. Glume subeguali, connate alla base, carenate, troncate; glumtt. unica, membranacea, simile alle glume. Stimmi allungati, piumosi. ©. Malta nell’is. Gozo lungo un fosso sotto Ra- bato ; 2. Apr. [As. oce.|. C. cucullatum L. (1753) 170 Gen. 67. Crypsis Ait. (1789). (Spec. 9 della Reg. medit. Eur. centr. ed As. media). 1 Spighe ovoidee o cilindriche, con asse allungato, nude od involuerate da 1-2 fg. a lamina normale, Stami 3. Sez. I. HELEOCHLOA 2 — Spighe capituliformi-emisferiche, con asse discoidale, involucrate da 2-4 fg. a lamina patente e rigida, Stami 2. Sez. II. ANTITRAGUS 3 Sez. I. HELEòcHLOA (Host, 1801). 2 Guaine super, cilindriche, non dilatate, chiuse. Spighe per lo più verdi- nerastre, le adulte allontanate dalla fg. super. Fusti rotondi, cespu- gliosi, ascendenti od espansi in circolo sul terreno. Fg. a lamina lineare- piana, breve, patente. Spgtt. ad 1 fi. ermafr., a glume compresso-care- nate, acute. Glumtt. carenate, mutiche, la super. 2-nerve. ©. Luoghi umidi ; 2-4. Lugl.-Ott. Eur. centr. e mer. As. occ. Sib. Afr. bor... — Phleum Pill. et Mitt. (1783) — Heleochloa Host (1801). i 1 C. alopecuroides Schrad. (1806) 171 A Spiga cilindrico-oblunga (lunga 3-5 cm.), assottigliata alla base. Fusti robu- sti (1-4 dm.). — Pen., Sic. e Cors. % TYPICA B Spiga ovato-ellittica (lunga 5-10 mm.). Fusti gracili (3-10 cm.), semplici. — Mantov. a Sermide, Pisa, Sic. iner. — Vilfa brach. Presl (1826) — C. si- cula Jan (1826) — Agrostis brach. Schult. (1827) — C. nigricans Guss. (1827). è BRACHYysTACHYs FrorI (1896) — Guaine super. dilatato-aperte. Spighe bionde o rossigne, sempre cinte dalle guaine delle fg. super. Fusti compresso-angolosi (3-30 cm.). Il ti 67 Crypsis] S GRAMINACEAE 89 resto c. s. O. Luoghi umidi: Pen. e grandi isole ; 2-4. Lugl.-Sett. | Eur. mer. ed occ. As. occ. e centr. Afr. bor... — Phleum L. (1753) — Heleo- chloa Host (1801) 2 C. schoenoides Lam. (1791) 172 Sez. II. ANTITRÀGUS (GAERTN., 1791). 8 (1) Fusti espansi in circolo, rr. ascendenti (3-30 cm.). Fg. c. s. Spgtt. articolate sotto le glume. Glumtt. super. 1-nerve. O. Luoghi umidi : Pen. e grandi isole ; 2 e 3. Lugl.-Sett. [Eur. mer. ed occ. As. occ. sino India Sib. Afr. bor. Senegal]. — Schoenus L. (1753). 3 C. aculeata Ait. (1789) 173 Gen. 68. Phlèeum L. (1737). (Spec. 10 circa dell’Eur., As. media e bor., Afr. bor., Am. bor. ed antart.). 1 Piante annue, a rd. fibrosa. 2 — Piante perenni, cespugliose. 5 2 Glume non troncate in alto, ad apici diritti o convergenti, più rr. leggerm. divergenti. 3 — Glume troncate in alto, terminate da un mucrone o da una breve re- sta divergente, per cui la spgtt. riesce biforcuta, 4 3 Glume membranacee, lungam, eigliate, lanceolato-acuminate, cogli apici diritti o divergenti. Fusti eretti. Fg. glabre, lineari-piane, brevi. Pan- nocchia oblungo-cilindrica. Spgtt. ad 1 fi. ermafr. solo, a glume navico- lari, carenate. Glumtt. infer. lunga !/4 delle glume, troncato-denticolata. O. Luoghi arenosi, campi ecc. ; 2, rr. 3. Magg.-Giu. [ Eur. media e mer. As. min.) 1 Ph. arenarium L. (1753) 174 A Glume cogli apici diritti; glumtt. infer. 3-nerve, con peli attenuato-acuti o glabra. a Pianta di 2-15 cm. Pannocchia spesso brevem. sporgente dalla guaina super. Glume con nervature laterali robuste; glumtt. pubescenti, la super. 8-nerve. Stami 3. -- Lit. della Pen., Sic. ed Ischia, raro nel Mantovano. o. TYPICUM b Pianta di 2-3 cm. Pannocchia sempre inguainata alla base. Glume con ner- vature laterali deboli; glumtt. glabre, la super. 1-nerve o snervata. Stami 2. — Sard. a S. Teresa di Gallura [Endem.|. — Maillea crypsoides 8 sardoa Hack. (1855) — Ph. crypsoides Arc. (1894), non Hack. 8 SARDOUM (HAcK., 1392) B Glume, almeno in parte, cogli apici divergenti (spgtt. quasi biforcute), ma non troncate; glumtt. infer. 5-nerve, con peli un po’claviformi-ottusi. — Puglie a Gallipoli ed Otranto, Basil. a Matera [Pen. balcan. As. min.]. — i Ph. exaratum Griseb. (1844), non Hochst. GRAECUM (Borss. ET HELDR., 1853) — Glume coriacee, glabre, brevem. ed ottusam. mucronate, semiovate, cogli apici convergenti. Fusti di 1-4 dm., spesso rossastri. Glumtt. infer. 5-nerve, lunga 1/0 delle glume. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi, campi e muri: Istria, Trieste, Friuli, Comasco, Vercellese e più frequente nella 90 : 8 GRAMINACEAE [65 Phleum Lig., Tosc., It. centr. e mer., pr. Catania e Giannutri ; 2, rr. 3-4. Magg: Giu. [Reg. medit. Bulgar. Caue.). — Phalaris Savi (1798) — Phalaris tenuis Host (1802) — Phleum tenue Schrad. (1806). 2 Ph. subulatum Asch. et Gr. (1899) 175 4 (2) Pannocchia cilindrico-allungata, lume seabre, rigonfie all’ apice, con breve mucrone, Fusti c. s. Fg. lineari-larghette, scabre ai margini. Glumtt. infer. scabra, 3-nerve, lunga più di 1/0 le glume. O. Campi e luoghi erbosi, qua e là: Pen., Sic., Sard., C'ors. ; 2-4. Magg.-Giu. [Eur. centr. e mer. As. occ. e centr. Tunisia]. — Phleum viride All. (1785) — Phalaris aspera Retz. (1786) — Phl. asperum Jacq. (1786). 3 Ph. paniculatum Huds. (1762) 176 — Pannocchia breve, ovata o globosa. lume lungam, cigliate, con resta più lunga di esse. Fusti di 1-3 dm. Fg. lineari, corte. O. Luoghi er- bosi, raro: Fano, Chietino, Basil., Sic.; 2-4. Marz.-Magg. [Dalm. Grec. Turchia]. — Ph. felinum S. et S. (1806). 4 Ph. echinatum Host (1805) 177 5 (1) Pannocchia assottigliata superiorm., presentante, quando si piega, una ramificazione lobata. Spgtt. con un pedicello super. di fi, rudi- mentale. 6 — Pannocchia ottusa, che resta cilindrica quando si piega. Spgtt. senza fi. rudimentale, Fusti eretti, spesso ginocchiati alla base (1-5 dm.). Fg. lineari-piane. %. Prati, pascoli, boschi, frequente ; 2-7. Magg.-Sett. [Eur. As. media e bor. Afr. bor. Am. bor. e mer... — Volg. Codolina, Coda di topo. 5 Ph. pratense L. (1753) 178 A Glume cigliate, con resta mucroniforme assai più breve di esse e glabra. Rz. breve. Guaina super. non rigonfia. Pannocchia per lo più cilindrica e verde. a Fusti non ingrossati a bulbo alla base. — Istria, Pen. ed isole; 2-5. [| Reg. femp. bor.|. o. TYPICUM Db Fusti ingrossati a bulbo alla base. — Col tipo. — Ph. bulbosum Gouan (1762). g noDOSUM (L., 1759) B Glume lungam. cigliate, con resta quasi uguale ad esse, cigliata o glabra. Guaina super. un po'rigonfia. Pannocchia ovato-cilindrica, violacea o ten- dente al color violaceo. — Alpi, App., Cors.; 5-T. [Reg. temp. e fredde bor. Am. mer.|. " ALPINUM (L., 1753) 178! 6 (lume lanceolate, assottigliato-aristate, lungam. cigliate sulla carena, Fusti eretti (15-50 cm.), a rz. brevem. stolonifero. Fg. c. s. Pannocchia un po’lassa, verde. XY. Luoghi sterili erbosi, qua e là; 4-5, rr. 3 (in Piem.). Est. | Alpî Bale. Carp.). 6 Ph. Michelii All. (1785) 179 A Glume gradatam. assottigliato--aristate in alto, cigliate lungo tutta.la carena. — Alpi, App. e loro diramazioni, Capri. a TYPICUM B Glume oscuram. troncate in alto, cigliate dal mezzo in su. Si avvicina alla spec. seg. — Lucchese, Nap., Avellin., Basîl., Cal., Sic. [Endem.|. B AMBIGUUM (TEN., 1823) — («lume lineari-oblunghe, obliquam. troncate, brevem, acuminato-mu- eronate, scabre od ispide (rr. cigliate) sulla carena, Fusti di 2-10 dm., a rz. breve. Pannocchia # densa, rr. lobata. Il resto c. s. %. Luoghi PO PA TRE Ir: Par NPT) 68 Phleum] 8 GRAMINACEAE 91 sterili erbosi: 4, rr. 2 e 3. Magg.-Lugl. | Eur. As. occ. sett. e centr. Alger.|. — Phalaris L. (1753) — Ph. Boehmeri Wibel (1799). 7 Ph. phleoides Simonk. (1886) 180 A Glume scabre od ispide sulla carena, brevem. acuminate. — Pen., massime al nord, e Cors. o. TYPICUM B Glume manifestam. cigliate sulla carena, sensibilm. acuminate all’apice. Fa passaggio alla spec. prec. — Cal. all’ Aspromonte ed a Stilo, Etna |Pen. balc. As. min. Cauc.).. — Ph. Boehmeri v. ciliatum Gris. (1853) — Ph. serrulatum Boiss. et Heldr. (1859) — Ph. collinum Huter (1908). 3 MONTANUM (C. Koch, 1848) Ùì Gen. 69. Alopecùrus L. (1737). (Spec. 20 circa dell'Eur. ed As. temp., di cui 2 o 3 importate in molte reg. dei due Emisf.). 1 Pannocchia breve, ovato-subrotonda. Guaine delle fg, super. assai ri- gonfie. 2 — Pannocchia lunga, cilindrica. Guaine delle fg, super. punto 0 poco rigonfie. Sez. III. EUALOPECURUS 5 2 Glume villoso-cigliate, libere, lanceolato-aristate; glumtt. 2, Vinfer. con resta più breve di essa Sez. I. COLOBACHNE 3 — (Glume glabre o cigliate, saldate tra loro sino a metà, ventricose e terminate in punta verde ; glumtt. unica, con resta lunga il doppio di essa Sez. II. TOZZETTIA 4 Sez. I. CoLoBAcHNE (P. B., 1820). 3 (2) Rz. obliquo, ingrossato quasi a bulbo dai residui delle guaine. Fusti eretto-ascendenti (1-3 dm.). Fg. lineari-piane, le cauline 1-8, quasi ridotte alle sole guaine. %. Prati e pascoli: qua e là nelle Alpi centr. ed occ. e dall’ App. centr. sino al M. Pollino in Cal. ; 6-7. Est. [Pir. Alpi franc. Pen. bale. As. min. Alger.). — Phleum All. (1785, serius) — Colobachne Lk. (1827). 1 A. Gerardi Vill. (1785) 181 Sez. II. ToZzÈTTIA (SAVI, 1798). 4 (2) Rd. fibrosa. Fusti eretti (1-2 dm.). Fg. c. s. O. Prati umidi: Pen. ed isole ; 2-4. Apr.-Magg. [Eur. occ. centr. e mer. As. min. Afr. bor.]. — -Phalaris L. (1762) — Tozzettia pratensis Savi (1798) — T. utric. Savi (1800) — Volg. Borsette. 2 A. utriculatus Soland. (1794) 182 Sez. III. EuALOPECÙRUS GRISEB. (1847). 5 (1) Fusti nè bulbosi nè sdraiato-radicanti alla base, Glume saldate tra loro dalla base sin presso la metà od oltre. 6 — Fusti bulbosi alla base oppure sdraiato-radicanti. lume libere o sal- date solo alla base, ‘ _6 Pannocchia assottigliata alle due estremità, Glume appena cigliate sulla carena. Rd. fibrosa. Fusti eretti (2-7 dm.). Fg. lineari-piane, larghe. 92 8 GRAMINACEAE {69 Alopecurus Glumtt. unica, con resta lunga sino al doppio di essa, per lo più spor- gente dalle glume. O, OO. Campi e prati umidi: Pen., Tremiti, Mes- sina, Cors.; 2-4. Apr-Magg. [Eur. As. occ. e centr. Afr. bor., nat. Am- bor. N. Zeland.|. — A. agrestis L. (1762, serius). 3 A. myosuroides Huds. (1762) 183 — Pannocchia cilindrica, ottusa. Glume fortem. villoso-cigliate su tutte le nervature. Fusti eretti o brevem. ginocchiati. Fg. lineari-piane, lar- ghe 4-10 mm. Glumtt. unica o rr. due, con resta lunga il doppio di essa, rr. brevissima. %. Prati umidi; 2-5. Apr.-Giu. [Eur. As. occ. e centr. Sib. Afr. bor. Am. bor.]. 4 A. pratensis L. (1753) 134 A Rz. obliquo, breve. Fusti alti 3--10 dm. Fg. a guaina super. poco rigonfia; linguetta lunga sino a 4 mm. Pannocchia verde--scura. Glume saldate nel 1/3 infer., non divergenti; glumtt. lunga circa come le glume. —'Fre- quente nell’ It. bor., raro e per lo più confinato ai monti nell’It. centr. e mer., grandi isole e Malta. & TYPICUS B Rz. lungam. stolonifero. Fusti alti sino a 15 dm. Fg. a guaina super. assai rigonfia; linguetta lunga sino a 5 mm. Pannocchia nerastra. Glume "sal- date nel 1/4 infer., divergenti; glumtt. più breve delle glume. — Abruzzo [Eur. media e bor. Cauc. As. media Alger.|. — A. arundinaceus Poir. (1808). 8 VENTRICOSUS (PERS., 1805) © (5) Fusti bulbosi alla base, eretti od ascendenti (2-5 dm.). Glume acute, libere, pubescenti o glabre, Fg. lineari-strette, larghe 1/, -2 mm. Glumtt. unica, con resta lunga il doppio di essa. Y. Fossi e luoghi erbosi umidi, qua e là: Pen. ed isole; 2-4. Marz-Lugl. [| Eur. occ. Belg. Ol. Alger.|. 5 A. bulbosus Gouan (1762) 185 — Fusti non bulbosi, sdraiati o radicanti (2-4 dm.), Glume ottuse, sal- date alla base, villose. Fg. lineari-piane, larghe 3-3 1fs mm.; guaina super. poco rigonfia. Glumtt. unica. ©, rr. U. Fossi e paludi; 3-5. Apr. Est. [Eur. As. occ. e centr. Sib. Giapp. Alger. Am. bor. Austral. N. Zel.|. 6 A. geniculatus L. (1753) 186 A Antere giallo--pallide. Resta inserita nel !/4 infer. della glumtt., lunga sino a 3 mm., un po’sporgente. — Pen. specialm. al nord e Sic. & TYPICUS B Antere rosso-aranciate. Resta inserita verso il mezzo della glumtt., lunga circa 1 mm. e quindi non sporgente; glumtt. più ottusa. — Qua e la col tipo. — A. fulvus Sm. (1805). ? AEQUALIS (SoBoL., 1799) Gen. 70. Mibora Adans. (1763). (Spec. unica). Fusti capillari (3-8 em.). Fg. lineari-canalicolate, brevi. Spiga racemosa, con spgtt. rossastre, quasi sessili in corti racemi subunilaterali, ad 1 fi. ermafr. solo. Glume a cucchiaio, non carenate; glumtt. infer. peloso-cigliata, 5-nerve, troncato-denticolata. O. Luoghi sabbiosi, rarissima : Valtellina, Novara, Nizza e Puglie a Castro e Lecce, però non più raccolta in tempi recenti ; 2-4. Marz.- Apr. |Eur. media e mer. Alger... — Agrostis L. (1753) — M. verna P. B. (1812). M. minima P. B. (1812) 187 tttò titti cs 71 Coleanthus] 8 GRAMINACEAE 99 Gen. 71. Coleànthus Seidel (1817). (Spec. unica). Fusti filiformi (2-4 cm.). Fg. lineari. Spgtt. piccolissime, in glomerauli for- manti delle pannocchiette chiuse in parte entro le guaine rigonfie, con 1 fî. ermafr. solo. Glume nulle; glumtt. disuguali, l’infer. carenata, dilatata alla base, acuminata. O. Tr. mer. al M. Ritten pr. Bolzano, ma non più ritro- vato ; 4? Est. [Eur. centr. Norv. As. or. Am. bor.-occ.|. — Schmidtia Tratt. (1816). C. subtilis Seidel (1817) 188 Gen. 72. Lagùrus L. (1737). (Spec. unica). Pianta mollem. pelosa, a fusti quasi solitari (1-5 dm.), eretti. Fg. lineari- larghette. Pannocchia densa, ovata, villoso-biancastra. Spgtt. ad 1 fi. ermafr. ed un mozzicone super. barbato. Glume lesiniformi-acuminate, lungam. vil lose; glumtt. infer. bifido-aristata all’ apice e con un’altra resta dorsale ginocchiata. ©, rr. 00. Campi ed arene presso il mare nella Pen. ed isole, rr. nell'interno (Euganei, Mantov., Volterra, Viterbese, Gargano, Avell., Basil., Cal. ecc.) ; 2-4. Prim. [Reg. medit. Transcaue. Is. atl.|.. — Volg. Piu- mino. L. ovatus L. (1753) 189 Gen. 753. Chaetùrus Lk. (1799). (Spec. unica). Fusti gracili, eretti (3-25 cm.). Fg. lineari; linguetta allungata. Pannocchia spiciforme, violaceo-nitida, stretta, lassa. Spgtt. sopra peduncoletti verticillati a 2-3, ad 1 fi. ermafr. solo. Glume carenate, l’infer. prolungata in lunga resta scabra; glumtt. infer. denticolato-tricuspidata all’apice. O. Luoghi erbosi, rarissimo : Euganei, Livorno, Puglie a Biccari, ma non più ritrovato in tempi recenti ; 2. Prim. [Spa. Port. Zara]. Ch. fasciculatus Lk. (1799) 190 Gen. 74. Polypògon Desf. (1798). (Spec. 10 circa largam. disperse nelle reg. temp. e calde dei due emisf.). 1 Glume cigliate ai margini, con resta 3-4 volte più lunga di esse. Rd. fibrosa. Fusti eretti o ginocchiato-ascendenti (5-80 cm.), non radicanti. Fg. lineari, glabre ; linguetta lanceolato-lacera. Pannocchia oblunga, den- sissima, spesso lobata, biancastra, talora suffusa di porporino. Spgtt. ad 1 fi. ermafr. solo. Glume subeguali; glumtt. infer. lunga 1/2 delle glume, troncato-denticolata. O. Luoghi umidi ed arenosi, specialm. lit.; 2-4. Prim.-Est. [Quasi cosmopol., però in molti paesi importato]. — Alopecurus L. (1753). 1 P. monspeliensis Desf. (1798) 191 94 S GRAMINACEAE | {4 Polypogon A Glume intere o smarginate all'apice, con resta inserita un po’sotto di esso, cigliate o pubescenti-scabre ; glumtt. infer. con breve resta subapicale. — Pen. ed isole, comune. o. TYPICUS B Glume bifide, con resta inserita tra i lobi, munite inferiorm. di squame ar- gentine; glumtt. infer. senza resta. a Fg. a guaina super. generalm. poco dilatata e distante dalla pannocchia. Spgtt. coll’articolo super. del pedicello uguale all’infer. o più breve. — Col tipo ma più scarso e raram. lontano dal mare. | Reg. medit. As. centr. Ts: 8 MARITIMUS (W., 1801) 191' b Fg. a guaina super. dilatato--rigonfia, per lo più avvolgente la base della pannocchia. Spgtt. coll’articolo super. del pedicello più lungo dell’infer. Pianta bassa. — Nelle isole. ‘x SUBSPATHACEUS (REQ., 1825) — Glume nude ai margini, con resta subeguale ad esse. Rz. strisciante. Fusti ginocchiato-ascendenti (3-10 dm.), radicanti. Fg. lineari-larghette. Pannocchia oblunga, + lobata, verdastra o rossastra. Glume cigliate sulla carena, neì resto scabre; giumtt. infer. c. s., brevem. aristata. | Portam. dell’ Agrostis alba v. verticillata. %. Luoghi umidi specialm. lit.: Friuli or. a Grado, Primiero ed Isola, Giannutri, Ischia, Napoli ai Bagnoli, Bare\e a Poggio Orsini e Sard. ad Iglesias ; 2-3. Giu-Ag. [Eur. occ. e mer. As. occ. mer. ed or. Abiss. Alger. Am. bor.-occ.).. — Agrostis With. (1796) — P. adscendens Guss.'(1835) — P. monsp. X Agrostis alba Duv.-Jouve (1862). 2 P. litoralis Sm. (1800) 192 i Gen. 75. Gastridium P. B. (1812). (Spec. unica). I : I Fusti eretti o ginocchiato-ascendenti (1-4 dm.). Fg. lineari, alla fine con- volte. Pannocchia spiciforme, oblunga, assottigliata alle due estremità. Spgtt. ad 1 fi. ermafr. Glume acute, mutiche, rigonfie alla base e strozzate al 1/3 infer., scabre massime sulla carena. Glumtt. inf. troncato-denticolata, ora con resta dorsale ginocchiata ed allora irsuta, ora mutica ed allora glabra o quasi. O. Campi e luoghi erbosi; 2 e 4. Magg.-Lugl. [| Eur. occ. Reg. medit. Is. atl. Abiss., nat. Calif. Cile Tasm.|.. — Agrostis Gouan (1762) — Milium lendige- rum DL. (1762, poster.) — G. lendig. Gaud. (1828). G. ventricosum Schinz et Thell. (1913) 193 A Glume lanceolato--acuminate; glumtt. infer. quasi sempre aristata. Pannoc- chia un po’ aperta nella fioritura. — Pen. ed isole, ma raro al nord. — Agrostis australis L. (1767) — G. austr. P. B. (1812). 1. TYPICUM B Glume falciformi-acute, più scabre che nel tipo; glumtt. infer. per lo più senza resta. Pannocchia contratta anche nella fioritura. — C7vitavecchia, It. mer. ed isole [Reg. medit.|| — G. muticum Guenth. (1819). 8 SCABRUM (PRESL, 1818) 195! Gen. 76. Triplàchne Lk. (1833). (Spec. unica). Fusti cespugliosi, eretti (5-20 cm.). Fg. alla fine convolte; guaina super. rigonfia. Pannocchia spiciforme, ovata, contratta, scolorata. Spgtt. ad 1 fi. ermafr. Glume appena ventricose, mutiche ; glumtt. infer. con 2 mucroni se- 76 Triplaehne| 8 GRAMINACEAE 95 tiformi all’apice ed 1 resta basilare ginocchiata e contorta, lunga come le glume. O. Luoghi erbosi mar.: Sic., Favignana, Malta, Pantell., Linosa e Lamped. ; 2. Prim. [Cilicia Cipro Afr. bor. Spa. Can... — Agrostis Guss. (1827). | T. nitens Lk. (1833) 194 Gen. 77. Sporòbolus R. Br. (1810). (Spec. 80 circa delle reg. temp. e calde dei due emisf.). Rz. lungam. strisciante. Fusti compressi (1-2 dm.). Fg. corte, distiche, rigide e convolte; linguetta sostituita da un ciuffo di peli. Pannocchia pic- cola, ovata. Spgtt. ad 1 fi. ermafr. Glume disuguali, mutiche, l’infer. più breve delle glumtt.; glumtt. uguali tra loro, mutiche. X. Campi ed arene mar.: Pen., escluso il nord, ed isole ; 2. Est.- Aut. { Reg. medit. Capoverde|]. — Agro- stis Gouan (1773) — A. pungens Schreb. (1779) — Vilfa pungens P. B. (1812) — S. pungens Kth. (1829). S. arenarius Duv.-Jouve (1869) 195 Oss. — Lo Sporobolus tenacissimus P. B. (1812) (= Agrostis Jacq. [1780)), origin. dell’ Amer. trop., coltivasi talora come pianta foraggera ed è segnalato come inselvat. sul Lago di Como pr. Lecco e nell’Orto Bot. di Napoli. Gen. 73. Agròstis L. (1737). (Spec. 100 circa largam. disperse sul Globo, massime nelle reg. temp.-bor.). 1 Fi. fertile con un mozzicone super. in forma di peduncoletto; resta quasi apicale, lunga 4-8 volte la spgtt. Pianta annua, Sez. I. APERA 4 — Fi. fertile solo; resta mancante oppure dorsale o basilare, lunga due volte la spgtt. o meno. Piante perenni od annue, 9 2 Fi. con 1 glumtt., quasi sempre aristati., 3 — Fi, con 2 glumtt., ordinariam. senza resta, Sez. IV. EuAGROSTIS 9 3 Pianta annua. Linguetta bifida. Sez. II. AIRAGROSTIS 5 — Piante perenni. Linguetta intera o lacera. Sez. III. TRICHODIUM 6 Sez. I. APERA (ADANS., 1763). 4 (1) Fusti eretti. Fg. lineari-piane ; linguetta allungata, lacera. Pannocchia a rami semiverticellati, + suffusa di porporino. Glume ilanceolato-acute, scabre sui nervi. O. Prati, campi ecc. ; 2-4. Magg.- Giu. [| Eur. media e mer. Cauc. Sib. Alger.) — Apera P. B. (1812). ] 1 A. Spica-venti L. (1753) 196 A Fusti robusti, a 3--5 nodi (3-10 dm.). Pannocchia ampia, diffusa, a rami tri- chotomi. Antere lineari--oblunghe. — If. bor. sino Faentino, Lig., Tosc., Laz.,. Sard. a TYPICA |. B Fusti gracili, a 2 nodi (2-4 dm.). Pannocchia stretta, a rami quasi semplici. Antere subrotondo-ovate. — If. bor. col tipo, e qua e là nella mer. sino a Napoli. |Eur. centr. ed occ. Afr. bor... — Apera P. B. (1812). 9 INTERRUPTA (L., 1759) 1968 96 5 GRAMINACEAE [{6 Agrostis i òà i E ) e I | _ — Sez. II. ArrAaGRÒSTIS GRISEB. (1853). 5 (3) Fusti eretto-ascendenti, esili (1-3 dm.). Fg. strette, alla fine convolte. Pannocchia stretta, scolorata o rossigna. Glume acuminato-cuspidate ; glumtt. bifida e con 2 setole all’apice, resta inserita nel mezzo del dorso, lungam. sporgente dalle glume. Portam. dell’Aira capillaris. O. Luoghi umidi: Laz. a Terracina, It. mer. ed isole; 2. Apr.-Magg. [Eur. occ.- mer. Afr. bor.). — A. anemagrostoides Trin. (1821). — Volg. Capellini. 2 A. pallida DC. (1815) 197 Sez. III. TRIcHODIUM (MicHX., 1303). sulle carene. Spgtt. 4-9-flore; gluma super. quasi sempre assai più breve dei fi, 6 6 Glumtt. infer. quasi troncata e 3-4-dentato-lacera all’apice. Fusti ce- spugliosi, eretti (4-8 dm.). Fg. glabre, spesso assai scabre disopra. Pan- 110 8 GRAMINACEAE [90 Avena SENO BS — = nocchia per lo più stretta, allungata (6-20 cm.), racemosa. %. Pascoli e luoghi erbosi ; 2-7. Magg.-Ag. [Eur. As. occ. Sib. Afr. bor.|. 2 A. pratensis L. (1753) 238 A Spgtt. 4-8-flore, con asse barbato da un lato; peli alla base dei fi, lunghi 2-3 volte il callo. a Fg. lineari--strette, piane o convolte: guaine cilindriche. — Spgtt. © screziate di verde e violetto. — Alp? ed App. sino Cal. ; 5--T. Est. [Eur. Sib.). & TYPICA b Fg. lineari-spianate ; guaine © compresse. — Alp? giulie, ven., trent., piem. e Collina di Torino ; 4-6. [Alpi or. Montenegro Carp. Ingh... — A. pla- niculmis Auct. it., non Senrad (1806). 8 ALPINA (SM., 1811) B Spgtt. 6-10-flore, con asse glabro o quasi; peli alla base dei fi. per lo più scarsi e subeguali al callo. — Fg. strettam. lineari. Spgtt. pallide. I Pannocchia stretta, racemosa, lunga sino a 20 cm. Spgtt. lunghe circa 2 cm.; glumtt. infer. larga, ottusa e troncato-denticolata all’ apice. — Colli di Torino, Lig. occ. (anche nelle isolette di Gallinaria e Bergeggi), Tosc.; 2-4. Magg.-Giu. {Eur. mer. Afr. bor.-occ.|. € BROMOIDES (GOUAN., 1762) 238! II Pannocchia subcomposta, lunga sino ad 8 cm. circa. Spgtt. più compresse ; glumtt. infer. stretta, acuta e bidentata all’apice. — It. mer. e Sic. ; 2-4. Magg--Giu. |Eur. mer. Afr. bor... — A. australis Parl. (1850). d COMPRESSA (HEUrF., 1895) — (umtt, infer. bifida all'apice, Fusti gracili, eretto-ascendenti (1-4 dm.). . Fg. strettam. lineari, piane, glabre, liscie di sopra. Pannocchia breve, quasi ovata (2-7 cm.). Spgtt. 4-5-flore, screziate di verde, violetto e giallo. Y. Pascoli e rupi; 7. Lugl-Ag. |Pir. Alpi Carp. Monten. Bulg. Cauc. Am. bor.?]. — A. Scheuchzeri All. (1785). 3 A. versicolor Vill. (1779) 239 A Rami della pannocchia affatto lisci. — Alpi. vu TYPICA B Rami della pannocchia scabrosetti:; pannocchia più stretta e spesso più al- lungata. — A. Apuane, App. tosco-em., piceno ed abr. [Endem.|. — A. Scheuchz. v. pretutiana Arc. (1882). $ PRAETUTIANA (PARL. Ex ARc., 1882) “ (4) Fg. piane o conduplicate, liscie 0 quasi. Glumtt. super. glabra. Fusti ginocchiati alla base (3-10 dm.). Linguetta acuminata. Pannocchia stretta, eretta. Spgtt. screziate di violetto, fi. barbati alla base, peli del 2.° fi. lunghi 1/2 di esso ; pedicello del fi. abortivo lungam. barbato. Glume quasi interam. scarioso-argentine, diafane. %. Prati e pascoli ; 5-7. Est. [Eur. As. min. Cauc. Sib.]. 4 A. pubescens Huds. (1762) 240 A Fg. generalm. glabre sulla lamina, glabre o pelose nelle guaine. Gluma super. lunga 16 mm. circa, uguagliante i fi. a Spgtt. 3-4-flore; gluma infer. 1-nerve, la super. 3--nerve; resta inserita verso il mezzo del dorso. — Alpî, App. centr. e camp. o TYPICA » Spgtt. 2-3-flore ; glume ambedue 5-nervie ; resta inserita al disotto della metà del dorso. — Alpi, App. [Alpi Pir. Cevenne). — ? A. sesquitertia L. (1767) — A. lucida Bert. (1833). 8 AMETHYSTINA (CLARION, 1805) 90 Avena] 8 GRAMINACEAE 111 B Fg. pelose anche sulla lamina presso l’orificio della guaina. Gluma super. lunga 25 mm. circa, superante i fi. e lungam. acuminata. Il resto come nel tipo. — Trent., C. Tic. e V. d’Aosta sopra Gressoney |Endem.). — A. levigata Schur (1860) a. insubrica Asch. et Gr. (1899). INSUBRICA (D. ToRRE ET S., 1906) — Fg. convolto-setacee, ruvide nella pag. super. Glumtt. super. densam. cigliata sulle carene. Fusti densam. cespugliosi (5-7 dm.). Fg. allun- gate: linguetta lacera. Pannocchia lassa, pendula. Spgtt. c. s, 2-3-flore ; peli alla base dei fi. lunghi !/4 di essi; pedicello del fi. abortivo gene- ralm. nudo. Glume scarioso-argentine solo all’apice ; glumtt. infer. sca- bra, resta inserita verso il mezzo del suo dorso. %. Pascoli e rupi in terreno calcare: Alpi ; 7. Est. [Alpi frane. austr. e bav... — A. sem- pervirens Host (1805) Bert., Parl., non Vill. 5 A. Parlatorei Woods (1850) 241 8 (3) Fg. corte, molli, divaricate, strettam. lineari, ma piane nel fresco ; guaine glabre o pubescenti: Fusti fascicolati, eretto-ascendenti (4-7 dm.). Pannocchia eretta, stretta. Spgtt. a 3-4 fi., screziate di violetto; peli alla base dei fi. lunghi !/4 di essi; pedicello dei fi. abortivo super. gene- ralm. peloso. Gluma super. 3-nerve, l’infer. 1-nerve : glumtt. infer. pun- tato-scabra. %. Prati e pascoli: Alpî Mar. e M. Cenisio ; 7. Est. | Alpi frane. Pir. S. Nevada]. 6 A. montana Vill. (1787) 242 — Fg. allungate, rigide, convolto-setacee (almeno le radicali). Fusti ce- spugliosi, fascicolati o no (4-10 dm.). Pannocchia diffusa, alla fine con- tratta. Spgtt. giallastre, + screziate di violetto, peli alla base dei fi. lunghi 1/2 di essi. Il resto c. s. %. Pascoli e luoghi rocciosi, in terreno calcare ; 4-î. Apr.-Ag. [Franc. Spa. Port. Balc. Alger.]. 7 A. sempervirens Vill. (1779) 243 A Spgtt. opache, con 3 fi. di cui i 2 infer. fertili aristati; glumtt. infer. pun- tato-scabra. I Fg. assai rigide, tutte © convolute; ciglia ligulari assai lunghe. — Alpi Mar. (M. Frontero, Carnino, M. Toraggio e Rezzo) e M. Cenisio; 5-1. Est. [Alpi franc. Pir.]. 4. PSAMMIFOLIA Gora (1911) II Fg. basilari meno rigide, meno strettam. convolte, le cauline per la mas- sima parte spianate (anche nel secco); ciglia ligulari nulle o quasi. — Alpi Mar. (M. Frontero, Carnino). [Endem.]. — A. fallax DNtrs. (1847), non R. et S. — A. semperv. c. latifolia Gola (1911). 8 NorarISH (PARL., 1350) B Spgtt. lucenti, con 3 fi. di cui 2 infer. fertili aristati; glumtt. infer. liscia. — Fg. tutte filiformi-setacee, convolte anche nel fresco ; ciglia ligulari subnulle. — Alpi Mar. e Cozie ; 7. Est. { Endem.|.. — A. setacea Auct. it., non Vill. LEJOCOLEA (GOLA, 1911) C Spgtt. lucenti, con 3-4 fi. di cui per lo più 3--fertili aristati: glumtt. infer. liscia. — Fg. rigide, tutte strettam. convolte: ciglia ligulari assai lun- ghe. — Istria, It. mer., Sic.; 4-5. Apr.-Magg. [Franc. Spa. Port. Bale. Alger... — A. convoluta Presl (1820) — A. fallax Ten. (1824-29). ò FILIFOLIA (LAG., 1816) 112 8 GRAMINACEAE [91 Arrhenatherum Gen. 91. Arrhenathèrum P. B. (1312). (Spec. 3 dell’Eur., Afr. bor. ed As. occ.). Fusti eretti (6-13 dm.). Fg. lineari-piane ; ligula breve. Pannocchia allun- gata, stretta. Spgtt. verdi-biancastre, ad .1 fi. masch. infer. con resta basale contorta e ginocchiata, 1 ermafr. super. con breve resta quasi apicale ed 1 mozzicone, inseriti sopra un callo barbato. Glumtt. infer. bidentata all'apice ; resta lunga il doppio della gluma super. %. Prati, boschi ecc. ; Pen. (massime al nord ed al centro), Sic., Sard., Cors. ed Elba; 2-5. Magg.--Lugl. [Eur. temp. As. occ. Afr. bor., nat. Am. bor.]. — Avena L. (1753) — Arrh. avena-. ceum P. B. (1812). A. elatius M. et K. (1823) 244 A Fusti non ingrossati alla base. — Area c. s. o. TYPICUS B Fusti con 1-3 internodi basali ingrossati a tubero. — Qua e la. — Avena Gilib. (1791) — Av. precatoria Thuill. (1799) — Av. bulbosa W. (1799) — Arrh. precat. P. B. (1812) — Arrh. bulb. Presl (1820). & ruBeROSUS FIoRI (1907) Gen. 92. Gaudinia P. B. (1812). (Spec. 2, la nostrale ed un’altra delle Azzorre). Fusti cespugliosi, eretti (1-5 dm.). Fg. lineari-piane, villose assieme alle guaine ; linguetta breve. Spiga articolata e fragile. Spgtt. glabre o pelose, sessili su denti alterni delle rachide, scavata per riceverle. Glume più brevi dei fi., l’infer. 3-nerve ed acuta, assai più piccola della super. 9-nerve ed ottusa. Glumtt. infer. bidentata, con resta inserita sopra il mezzo del dorso, contorta e ginocchiata, più lunga dei fi. ©. Luoghi erbosi; 2-4. Apr.-Giu. [Eur. centr. Reg. medit... — Avena L. (1753). G. fragilis P. B. (1812) 245 A Spgtt. a 4- fi., un po’ allontanate dalla rachide. Spiga più breve di metà altezza della pianta, — Pen. (ov'è più scarsa al nord) ed isole. x TYPICA B Spgtt. ad 1--2 fi., strettam. applicate alla rachide. Spiga più lunga di metà altezza della pianta, filiforme (simile a quella di un Nardus), meno fra- gile. — Cors. e certam. altrove nella zona medit. | Franc. mer.]. 8 riLlrormis (ALBERT, 1887) Gen. 93. Danthòonia Lam. et DC. (1805). (Spec. quasi 100 delle reg. temp. e calde dei due Emisf., la maggior parte però dell’ Afr. mer.). Fusti cespugliosi, gracili, eretti (2-5 dm.). Fg. lineari, glabre; linguetta sostituita da peli. Pannocchia racemosa, con 3-6 spgtt. pedicellate. Spgtt. a 8-5 fi. barbati alla base. Glume lunghe 15 mm. circa, subeguali tra loro e molto più lunghe dei fi., 5-nervie. Glumtt. infer. bifida, cigliata al margine, con resta inserita tra le lacinie terminali, schiacciata e contorta alla base, lunga 2 volte la sua glumtt. %Y. Luoghi erbosi: It. bor. e centr. ; 2 e 4, rr. 3 e 5. Magg.--Giu. [Eur. media e mer... — Avena calycina Vill. (1787), non Lam. — A. spicata Bell. (1788) — D. calycina Rchb. (1834), non R. et'S. (1817). D. provincialis Lam. et DC. (1805) 246 94 Spartina] 8 GRAMINACEAE 115 Tribù XII. CHLORIDEZE. Gen. 94. Spartina Schreb. (1789). (Spec. 7 od 8 dell’Eur., Afr. ed Am. bor. e mer. estratrop.). 1 Spgtt. pubescenti; gluma super, 1/4 - 1/3 più lunga dell’infer., bilobulata o mucronata all’apice. Linguetta brevissima, denticolata, Rz. stri- sciante. Fusti tutti eretti (3-5 dm.). Fg. corte, convolto-giunchiformi, quasi ‘pungenti, liscie e verdi. Spighe 2-4 terminali, quasi digitate, erette, avvicinate, a rachide compressa e scanalata, lunghe sino a 7-10 cm. Spgtt. lunghe 10-12 mm., quasi sessili, alterne, biseriate, lassam. embri- ciate, ad 1 fi. ermafr. solo. Glume mutiche, carenate ; la super. subeguale al fi. o più lunga. Glumtt. infer. carenata, mutica. %. Luoghi salsi inon- dati: Litorale veneto-istriano ; 2-3. Est. [Eur. occ. dall’ Ingh. ed Ol. al Port... — Dactylis cynosuroides Loefl. (1758), L. (1762), non L. (1753) — Dact. str. Sol. in Ait. (1789). 1 S. stricta Roth (1806) 247 — Spgtt. glabre; gluma super. lunga il doppio dell’inf., intera ed ottu- setta all’apice. Linguetta sostituita da peli. Fusti fertili eretti (5-15 dm.), gli altri sdraiati o striscianti. Fg. assai lunghe, porporino-vinose poi verdi. Spighe 3-5 in racemo lasso, brevem. peduncolate eccett. talora la terminale, lunghe 3-4 cm. Spgtt. lunghe 6-7 mm., densam. embriciate, un po’ritorte su sè stesse. Gluma super. denticolato-cigliata sulla carena. Il resto c. s. Y. Luoghi salsi mar. ; Laz. tra Fiumicino e Civitavecchia, Cors.; 2. Ag.-Nov. [Franc. mer. Alger. Tun.|. — S. Duriaei Parl. (Giu. 1850). 2 S. versicolor Fabre (Febbr. 1850) 248 Gen. 95. Cynodon Rich. (1805). (Spec. 4, la nostrale ed altre 3 dell’Austral.). Rz. ramoso, lungam. strisciante. Fusti ascendenti, ramosi alla base (1-3 dm.). Fg. lineari-piane, brevi, cigliate, glanche ; linguetta sostituita da peli. Spighe digitate, 3-7 terminali, patenti, lineari. Spgtt. biseriate, unilaterali, ad 1 fi. ermafr. ed 1 mozzicone super. Glume carenate, più brevi del fi., l’infer. più piccola, mutiche. Glumtt. infer. carenata, ampia, 3-nerve, mutica. %. Co- munissimo ovunque: Pen. ed isole; 2-4. Est. [Diffuso su tutto il Globo]. — Panicum L. (1753). — Volg. Gramigna, Capriola. C. Dàctylon Pers. (1805) 249 Gen. 96. Beckmannia Host (1805). (Spec. unica). Rz. strisciante. Fusti ingrossato-bulbosi alla base, eretti (3-12 dm.). Fg. . lineari-larghette ; linguetta allungata. Spighe sessili in racemo, numerose, appressate. Spgtt. biseriate, unilaterali, quasi rotonde, a 2 fi. ermafr. sessili, 8 96 Beckmannia 114 8 GRAMINACEAE il super. colla glumtt. infer. mucronata e brevem. sporgente. Glume uguali, a navicella, troncato-ottuse, rugose. Glumtt. infer. navicolare, arrotondata sul dorso. X. Luoghi umidi, qua e la: Tose. tra Massa e Pisa, It. centr. e mer. ; 2. Magg.-Giu. [Eur. or-mer. As. temp. Am. bor... — Phalaris L. (1753). — Volg. Scagliola acquatica. B. erucaeformis Host (1805) 250 Gen. 97. Dinèbra Jacq. (1809). (Spec. unica). Fusti ramosi alla base, spesso ginocchiati (2-4 dm.). Fg. lanceolato-lineari, scabre ; linguetta breve. Spighe parecchie, sessili, racemose, patenti, indi riflesse. Spgtt. biseriate, unilaterali, a 2-4 fi. ermafr. di cui il super. rudi mentale. Glume coriacee, carenate, appuntate a lesina, poste ambedue da un lato della spgtt., 2-3 volte più lunghe dei fi. Glumtt. infer. ovato-acuta, ca- renata. O. Origin. dell’ As. ed Afr.: litorale di Pescara, Ascoli ecc., ma non più segnalata in epoca recente ; 2. Est. [Afr. bor.-or. e trop. As. trop. ; nat. Reg. medit.|.. — Cynosurus Vahl (1791) — D. aegyptiaca Jacq. (1809) — D. arabica P. B. (1812). D. retroflexa Panz. (1813) 251 Gen. 98. Eleusine Gaertn. (1738). (Spec. 3 delle reg. trop. e subtrop. del vecchio mondo e dell’ Am, mer.). Fusti cespugliosi, compressi, eretti od ascendenti (1-6 dm.). Fg. lineari- piane, per lo più pelose sulla fauce delle guaine; linguetta breve, cigliolata. Spighe 2-7 digitate (rr. 1 sola). Spgtt. unilaterali, compresse, a 2 o più fi. Glume carenate, mutiche, più brevi dei fi. Glumtt. infer. navicolare, 3-nerve, mutica. Cariosside a pericarpio tenue, membranaceo, circondante lassam. il seme. ©. Orig. dei paesi intertrop. del vecchio mondo e dell’Am. mer.; 24. Est. [Nat. nelle reg. trop. e qua e là nelle temp.]. — Cynosurus L. (1753). — Volg. Eleusine. E. indica Gaertn. (1788) 252 A Cariossidi bislunghe, con strie o rughe parallele ben distinte. Spgtt. bise- riate, 3-7-flore, in spighe lineari-gracili, lunghe 3-10 cm. — Inselvat. nel Veneto, Lomb., Piem., Tosc. a Viareggio, Camp. a Cassino, Salerno ecc. . a TYPICA B Cariossidi quasi globose, con strie molto fine. Spgtt. 4-seriate, 7-8-flore, in spighe grosse e dense. a Spighe 3-7, lunghe 3-4 cm., alla fine spesso ricurve in dentro. Pianta ro- busta. — Pr. Trieste e Genova ed a Borgo S. Valentino nel basso Friuli, talora pure colt. — Cynosurus L. (1759). — Volg. Tocusso, Coracan. 8 CorAcANA (GAERTN., 1088) b Spighe 2-8 (rr. 1-4), lunghe 2-3 (rr. 11/2 -5) cm. Pianta gracile. — Origin. dell''Am. mer.; inselvat. a Vicalvi pr. Sora nella Camp. [Nat. Spa. Azorre ecc... — Cynosurus Lam. (1786) — E. oligostachya Lk. (1829) — E. italica N. Terr. (1872). TRISTACHYA (KTH., 1833) 252° I i | 9 , 99 Dactyloctenium] 8 GRAMINACEAE 115 Gen. 99. Dactyloctèenium W. (1809). (Spec. 3 della Reg. medit., As., Afr. ed Am. trop. ed Austral.) Fusti ginocchiato-prostrati e radicanti (1-2 dm.). Fg. lineari-lanceolate. brevi, cigliate alla base. Spighe 2-5, digitate, grosse, patentissime, colla ra- chide prolungata all'apice in una punta. Spgtt. densam. biseriate, unilaterali, a 2 fi. fertili ed 1 rudimentale. Glume carenate, più brevi dei fi., la super. uncinato-aristata. Glumtt. infer. a navicella, 3-nerve, mucronato-aristata. ©. Arene mar., forse importato : Laz., Cal., Sic., Pantell. e Ventotene, avv. a Torino ; 2. Sett-Nov. [ As. occ. India Afr. Am. trop. Austral., nat. Am. bor.|. — Cynosurus L. (1753) — D. aegyptiacum W. (1809). D. aegyptium Richter (1890) 253 Tribù XIII. FESTUCEAZ. Gen. 100. Echinaària Desf. (1800). (Spec. unica). Fusti subsolitari, eretti, rigidi (5-15 cm.). Fg. lineari-piane, brevi. Capolino terminale, globoso, denso, con spine divaricate. Spgtt. con 1-5 fi. di cui il super. spesso sterile. Glume più brevi dei fi., l’infer. slargata in alto. O. Luo- ghi aridi erbosi ; 2 e 4. Apr.-Magg. | Reg. medit... — Cenchrus L. (1753) — Sesleria echinata Host (1805), non Lam. (1791). E. capitata Desf. (1800) 254 4 Spgtt. 2-5-flore. Glume con 1-2 mucroni; glumtt. infer. con 5 spine ine- guali, divergenti, la super. con 2 mucroni. — Istria ad Albona, Piem. a Susa, Lig., Tosc. pr. Firenze ed în V. Tiberina, It. centr., mer. ed ins. n TYPICA B Spgtt. 1-Hore. Glume con 2-5 mucroni; glumtt. infer. con 7 e la super. con 5 mucroni. — Sic. [Endem... — E. cap. v. sicula Tod. ex Fiori (1896). 8 TODAROANA CES. (1868) Gen. 101. Seslèria Scop. (1760). (Spec. 9 dell'Eur. ed As. occ.). 1 Spiga o pannocchia cilindrica, ovata 0 globosa (capituliforme). Glumtt. infer. con 3-5 denti mucronati od aristati. Sez. I. EUSESLERIA 2 — Spiga distica. Glumtt. infer. intera all’apiee. Sez. II. OREOCHLOA 5 Sez. I. EusEsLERIA FIORI (1896). 2 (1) Spiga o pannocchia cilindrica od ovato-oblunga (lunga 1-15 em.). 3 — Spiga globosa od ovata (lunga 5-8 mm.). 4 3 Fg. lineari-piane o canalicolate, guaine radicali intere. Pannocchia spi- ciforme, azzurrognola o biancastra. Spgtt. a 2-3 fi. fertili e spesso 1 abor- 116 8 GRAMINACEAE [101 Sesleria tivo, le infer. spesso con una brattea alla base. Glume carenate, mucro- nate. Glumtt. infer. carenata, 3-7-nerve. %. Luoghi sassosi e pascoli ; 8-7. Prim.-Aut. [Eur. As. occ... — Cynosurus L. (1753). 1 S. caerulea Ard. (1763) 255 A Fusti cespugliosi (2-4 dm.). Fg. ottuse o con breve mucrone all’apice. a Resta mediana della glumtt. infer. generalm. più breve della sua metà o quasi nulla; glume più brevi dei fi., ovato-lanceolate. I Fg. larghe 2-5 mm., con 6-7 nervi ed a margine cartilagineo © manifesto e scabro. 1 Cespuglio denso. Fg. piane, verdi, con nervi evidenti. Pannocchia ovata od oblunga (1-3 cm.). — If. bor., centr. e mer. sino alle Puglie, Tremiti, Capri e Sard. Apr.-Ag. % CALCAREA CELAK. (1888) 2 Cespuglio più lasso. Fg. conduplicato-convolte nel secco, più strette (2-3 mm.), bianco-pruinose all’epoca della fioritura, con nervi poco distinti. Pannocchia breve, ovata. — Friuli ad Aquileja, Trent., Alto Adige, Valtell. nel Bormiese ecc. [Eur. centr. e bor.). 8 uLIGINOSA (Opiz, 1852) II Fg. larghe 1 1/2 -2 mm. (talora conduplicate), con 3-4 nervi ed a mar- gine cartilagineo poco manifesto. — Cors. da 200 a 1150 m. [Endem.|. CORSICA Hacx. (1910) b Resta mediana della glumtt. infer. uguale ad 1/2 — 3/4 della sua lunghezza; glume uguali o più lunghe dei fi., lanceolato-acuminate. Pannocchia densa, oblunga o cilindrica (1 1/2 --6 1/0 cm.). — PRepubbl. di S. Marino, It. centr. e mer., Sic. [Bosnia Grec... — Koeleria nitida Ten. (1811) (ex Grande ad typum referenda) — K. caerul. Ten. (1811). ò NITIDA (TEN., 1815) B Fusti stoloniferi (3-6 dm.). Fg. attenuato--acuminate. + Pianta di 3--8 dm., a fg. piane, larghe 3-4 mm., ruvide ai margini, gene- ralm. più brevi dei fusti. $ Pannocchia lunga 5-15 cm. e larga 3-4 mm., lassa, spesso interrotta alla base. Glume più lunghe dei fi., attenuato--aristate. Resta mediana della glumtt. infer. lunga 1 mm. circa. — J/stria, Goriîz., Ven., C. Tic., Nizza, App. sett.; 4-5. Sett--Ott. [Pen. balc. dalla Carniola alla Serbia). — Phleum Scop. (1772) — S. elongata Host (1802). e AUTUMNALIS (F. ScHULTZ, 1861) $$ Pannocchia lunga 3-7 cm. e larga 1 cm. circa, densa. Glume uguali circa ai fi., bruscam. aristate.. Resta mediana della glumtt. infer. c. s. — Col tipo specialm. lungo la costa occ. della Pen.; 4-5. Magg.-Giu., Aut. [Eur. mer. As. occ.).. — Festuca Savi (1800) — Cynosurus cylindri- cus Balb. (1801) —- S. cyl. DC. (1806). € ARGENTERA (SAVI, 1808) 255' ++ Pianta più bassa e più gracile, a fg. più strette, deboli, convolte, liscie o quasi, uguaglianti i fusti. Glume lungam. aristate. — Sard. nel Golfo Aranci. (Endem.). Î) INSULARIS (Somm., 1905) 255° — Fg. lineari-strette, convolte; guaine radicali alla fine decomposte in fili intrecciati a rete. Fusti cespugliosi, brevem. stoloniferi (1-3 dm.). Fg. liscie al margine, ottusette all’apice. Spiga allungata (15-25 mm.), povera, talora subracemosa. Resta mediana della glumtt. infer. quasi uguale alla sua metà. Il resto c. s. %. Pascoli e rupi: Istria, Triest., Goriz., Friuli, Bellun., Tose., It. centr. e mer., Capri; 4-7. Apr.-Giu. [Pen. bale. dalla Carniola alla Serbia]. — S. filifolia Hpe. (1834). 2 S. tenuifolia Schrad. (1806) 256 aiar tion ad e_N * aiar * è 101 Sesleria] 8 GRAMINACEAE 117 4 (2) Glumtt. infer. 3-dentata all'apice, col dente mediano prolungato in resta lunga al più metà della glumtt. Fusti c. s., gracili (1-3 dm.). Fg. lineari-strette. Spiga globosa, densa, bianco-argentea o violacea. Ovario glabro ; stili distinti. %. Pascoli e rupi: Alpi goriz., ven., trent., valtell. a Poschiavo, comasche in V. Sassina e piem. al Cenisio ; 7. Est. [Alpi or... — Cynosurus Wulf. (1787). 3 S. sphaerocephala Ard. (1763) 257 — Glumtt, infer. 5 dentata all'apice, coi denti tutti aristati, il mediano prolungato in resta lunga come la glumtt. Ovario peloso all’ apice; stili saldati alla base. Il resto c. s. Y. Rupi e ghiaie, rara: Alpi goriz., friul., trent., tir.-mer., valtell. e bergam. ; 7. Est. [ Alpi or... — Cynosu- rus Hpe. (1799) — C. microcephalus Hoffm. (1800) — S. microceph. Lam. et DC. (1805). 4 S. ovata Kern. (1882) 258 Sez. II. OrEòcHLOA (LK., 1827). 5 (1) Fusti di 1-2 dm. Spiga compressa, ovata (lunga 10-15 mm.), + bluastra o biancastra. Spgtt. brevem. pedicellate. Glumtt. infer. 5-nerve, mutica o mucronata. %. Rupi e pascoli ; ©. Est. | Alpi Pir. Carp. Bale.}. — Poa Wulf. (1781) — Oreochloa Lk. (1827). 5 S. disticha Pers. (1805) 259 A Fusti eretti, non stoloniferi, formanti densi cespugli. Fg. convolto--setacee, rigidette. Glume 3--nervie. — Alpt. vu TYPICA B Fusti flessuoso-ascendenti, stoloniferi, formanti cespugli lassi. Fg. strettam. lineari, piane, molli. Glume 1-nervie. — Alpî Mar. e Cozie. [Alpi franc.). — Poa seslerioides A1l. (1785) — Oreochloa pedem. Boiss. et Reut. (1852) — 0. seslerioides Richter (1890). 2 PEDEMONTANA (ReEUT., 1843) Gen. 102. Sieglingia Bernh. (1300). (Spec. più di 20 dell’Eur., Afr. subtrop. e mer., Am., Austral. e N. Zel.). Fusti cespugliosi, eretti od ascendenti (2-4 dm.). Fg. lineari-piane, sparse di lunghi peli; linguetta sostituita da peli. Racemo eretto, semplice, con 2-10 spgtt. ovoidee, lunghe 8 mm. circa, a 3-5 fi. fertili ed uno sterile. Glume subeguali tra loro ed ai fi., mutiche. Glumtt. infer. rotondata sul dorso, cigliata ai margini ed alla base, bidentata all’apice, spesso con un mucrone (rr. con una resta lunga 3-4 mm.) tra i denti. %. Luoghi erbosi: Pen. (mas- sime al nord), Cors., Sard., Elba ; 4-7, rr. 2 e 3. Magg.-Ag. [Eur. As. min. Alger. Mad., nat. N. Zel... — Festuca L. (1758) — Danthonia Lam. et DO. (1805) — Triodia P. B. (1812). S. decumbens Bernh. (1800) 260 Gen. 103. Diplàchne P. B. (1812). (Spec. 14 circa tutte, meno la nostrale, delle reg. calde dei due Emist.). Fusti eretti, rigidi (2-6 dm.), con più nodi coperti quasi interam. dalle guaine. Fg. brevi, lineari-piane o subconvolte, distiche (massime nei fusti sterili). Pannocchia breve, a rami solitari, brevi, divaricato-patenti. Spgtt. 118 8 GRAMINACEAE 105 Diplachne verdi-nerastre, a 3-5 fi. fertili. Glume ineguali, molto più brevi dei fi. Glumtt. infer. carenata, bidentata all'apice e con un mucrone aristiforme nel mezzo. %. Luoghi aridi: Pen. (massime al nord ed al centro) e pr. Messina ; 2-4. Ag.-Sett. [Eur. centr. e mer. As. occ. ed or.|. — Festuca L. (1762) — Molinia M. et K. (1823). D. serotina Lk. (1827) 261 Gen. 104. Molinia Schrank. (1789). (Oltre la spec. nostrale, un’altra nel Giapp.). Fusti cespugliosi, eretti, rigidi, con un sol nodo alla base, lungam. nudi in alto. Fg. lineari-piane, ruvidissime ai margini. Spgtt. a 2-4 fi. fertili. Glume subineguali, più brevi dei fi. Glumtt. infer. 5-nerve, semicilindrica. %. Luoghi umidi boschivi, torrenti, pascoli ; 2-6. Lugl.-Sett. [ Eur. As. occ. e bor. Alger. Am. bor.|. — Aira L. (1753). M. caerulea Moench (1794) 262 A Glumtt. lunghe 3-4 mm., ottuse. Rd. cespugliosa. a Pianta alta sino a 9 dm. Fg. larghe 3-8 mm. Pannocchia lassa, a rami eretti, con molte spgtt. bluastro-plumbee o sereziate di violetto (rr. verdastre o giallastre). — /f. bor. e centr., Cors. a TYPICA b Pianta alta 2 dm. circa. Fg. larghe 3-6 mm. Pannocchia contratta, spiciforme, a spgtt. brunastre. — Alp? ; 5-6. 8 DEPAUPERATA (LinpL., 1829) ec Pianta alta sino a 15 dm. Fg. larghe sino a 9 mm. Pannocchia ampia, a rami eretto-patenti e spgtt. verdastre. — Nei luoghi ombrosi. ARUNDINACEA (SCHRANK, 1789) B Glumtt. lunghe sino a 6 mm., gradatam. ristrette in un mucrone acuto. Rd. spesso strisciante. Fg. e pannocchia come nella var. prec. Spgtt. per lo più scure. — Istria, Triest., basso Friuli, Trevig.; Comasco ecc. — M. altissima Lk. (1827). ò LITORALIS (Host, 1827) Gen. 105. Koelèria Pers. (1805). (Spec. 15 circa dell’Eur., As. temp., Afr. bor. e mer., Abiss., ls. atl., Sandw., Am. temp.) 1 Piante annue (rr. bienni). Glumtt. infer. con resta o mucrone stae- cantisi dall’apice intero o bidentato. Sez. I. LOPHOCHLOA 2 — Piante perenni. Glumtt. mutica od anche (X. hirsuta) aristata, Sez. II. ATROCHLOA 4 Sez. I. LopHOCHLOA (RcHB., 1830). 2 (1) Spgtt. 1-2-flore. Glume uguaglianti i fi., cigliato-ispide sulla carena, nel resto pubescenti. Fusti eretto-ascendenti (1-4 dm.). Fg. e guaine mollem. pubescenti. Pannocchia densa, cilindrico-oblunga. Spgtt. bianco- scariose all’apice, nel resto verdi. Glumtt. infer. glabra, liscia, mucronata o con resta appena sporgente. O. OO. Luoghi arenosi mar.: Pen. ed isole ; 2. Magg.-Giu. | Eur. mer. Afr. bor... — Phalaris Lam. (17838) — K. villosa Pers. (1805). 1 K. pubescens P. B. (1812) 263 — Spgtt. 3-5-flore. Glume più brevi dei fi., glabre o pubescenti ma non cigliate sulla carena. È 3 de Tia © Le Cenate rr 105 Koeleria] 8 GRAMINACEAE 119 3 Pannocchia corta, ovata, densa. Spgtt. subsessili, Fusti c. s. (6-20 em.) Fg. villose. Glume glabre. Glumtt. infer. ispida per peli rigidi e patenti, con resta rigida, uguale ad essa. O. Luoghi mar., rara: Tosc. (M. Pi- sano e Livorno, forse scomparsa), It. centr. e mer., Sic., Lamped., Sard. ; 2. Magg.-Giu. [| Alger... — Festuca Savi (1798). 2 K. hispida DC. (1813) 264 — Pannocchia cilindrica, allungata, + lobato-ramificata, patente nell’an- tesi, Fusti ( 1/0 -5 dm.) e fg. c. s. Pannocchia screziata di bianco e di verde. Glumtt. infer. con resta breve o brevissima. ©. Luoghi erbosi ed arenosi ; 2-4. Apr.-Ag. [Eur. mer. As. occ. e centr. Afr. bor. Can. Austral. Am. bor... — Festuca cristata L. (1753) — F. phleoid. Vill. (1787). 3 K. phleoides Pers. (1805) (1) 265 A Spgtt. a glume glabre o villose ; glumtt. infer. © villosa o tubercolato-pelosa almeno nel fi. infer. — Pen. ed isole. % TYPICA B Spgtt. interam. glabre. — Trieste, Sic. ecc. — K. phl. c. Guss. (1842) — K. lejantha Batt. et Trab. (1895) — K. phl. v. glabra Marches. (1897), Lojac. (1909). B GLABRIFLORA TrAUTV. (1881) Sez. II. ATROCHLOA (LK., 1827). 4 (1) Guaine delle vecchie fg. lacerate in fibre reticolate involgenti la base della pianta. Fusti eretti od ascendenti (1-3 dm.), + pubescenti- villosi in alto. Fg. radicali spesso convolto-setacee, glabre, le super. piane. Pannocchia ovata o bislunga. Glumtt. infer. acuminato-mucronata. X. Luoghi erbosi e sassosi; 4-7. Giu.-Ag. [Spa. Franc. mer. Alger... — Aira All. (1789) — K. tuberosa Pers. (1805). 4 K. vallesiana Bert. (1824) 266 A Glume subeguali tra loro ed ai fi.; glumtt. infer. terminata da 2 denti stretti, lunghi e disuguali. a Spgtt. glabre. — Alpi piem., Lig. occ., App. pavese (M. Lesima) e parmig. — Aira Sut. (1802) — K. setacea « glabra Gr. et Godr. (1856). a VALESIACA (GauD., 1811) b Spgtt. a glume e glumtt. cigliate o pettinato-cigliate sulla carena, nel resto glabre. — Col tipo. — Poa Lam. (1791) — K. tuber v. setacea Pers. (1805) — K. setac. DO. (1813). 8 PECTINATA N. COMB. ec Spgtt. + pelose su tutta la superficie. — Col tipo. — K. valesiaca b. pubesc. Parl. (1850) — K. Scheuchzeri Rouy (1913). PUBESCENS Domin (1904) B Glume ineguali, più corte dei fi.; glumtt. super. terminata da 2 denti larghi e corti. — Fibre delle guaine formanti una rete lassa; ligula più breve; spgtt. più piccole. — Alpi piem. in V. d'Aosta, al Cenisio e pr. Susa [Alpi franc.) è ALPICOLA (GR. ET GoDR.. 1856) — Guaine delle vecchie fg. non lacerate in fibre reticolate. Fusti cespu- gliosi, eretti (1-6 dm.). Fg. lineari-piane o nel secco subconvolte, cigliate o pubescenti (massime le infer.), più rr. glabre. Pannocchia allungata od (1) La K. phleoides è facilmente contondibile col Trisetum paniceum, se ne distingue per la resta terminale e non dorsale e per la glumtt. infer. quasi sem- pre pelosa e tubercolata (almeno nel fi. infer.). 120 8 GRAMINACEAE [105 Koeleria ovale, spesso interrotta o lobulata. Y. Luoghi erbosi asciutti, ghiaie e rupi; 2-7. Est. [Eur. As. media e bor. Afr. bor. e mer. Am. bor. Mes- sico Bolivia]. — Aira L. (1753). 5 K. cristata Pers. (1805) 267 A Fusti non ingrossati dalle guaine alla base. a Fusti glabri o poco pelosi in alto. Spgtt. quasi sempre glabre; — glumtt. infer. mutica o brevem. mucronata. I Piante robuste, a fg. piane, larghette e fusti pelosi o glabri in alto. Pan- nocchia bislunga, lobata, spesso interrotta alla base. Spgtt. lunghe 5-7 mm., 93-4-flore (rr. 2-flore). 1 Pianta robusta, a fg. per lo più pelose o cigliate. Spgtt. pallide, per lo più 8--flore. — Probabilm. solo nell’ It. bor. ; 3--6. (Eur. media). — Poa Lam. (1791) — K. crist. var. major Koch (1844) — K. ciliata Kern. ex Asch. et Gr. (1900) — K. pyram. Domin (1905). a PYRAMIDATA PERS. (1805) 2 Pianta più gracile, a fg. glabre, brevi. Spgtt. screziate di viola, per lo più 2-flore. — Alpi tir., M. Baldo, Alpi com. sulla Grigna, C. Tic. sul M. Ge- neroso, V. d’Aosta ecc. ; 5-7. [Tir. Carinz. Carniola Croazia). — K. mont. D. Torre (1882). 3 MONTANA Hausm. (1852) II Pianta più gracile, a fg. strette e fusti glabri in alto. Pannocchia stretta, cilindrico--sublineare, poco interrotta alla base. Spgtt. lunghe 5 mm. circa, 2--flore, pallide o rr. screziate di viola. — If. bor., Tosc., Marche, Abr., Lec- cese a Gallipoli ecc. ; 2-5. [Eur. As. media e bor. Am. bor... — Poa nitida Lam. (1791). GRACILIS (PeERS., 1805) b Fusti assai pelosi in alto, robusti. Spgtt. pelose; — lunghe 5-0 mm., scre- ziate di violetto, colla glumtt. infer. talora brevem. aristata. Fg. piane, ro- ‘buste. Pannocchia cilindrica (lunga sino 8 cm.). — Alpî Giulie, M. Lessini nel Veron., M. Baldo, Tir. mer.; 6-1. [Vallese Tir. Alpi or. Bale... — K. car- niolica Kern. (1867). ò ERIOSTACHYA (Pancic, 1856) B Fusti ingrossati a bulbo alla base per i residui delle guaine. A Glume assai ineguali; glumtt. infer. intera all'apice, mutica o brevem. mu- cronata. Pannocchia eretta. * Spgtt. glabre, lucide, — pallide, lunghe 8 mm. circa, 2-3--flore. Fusti quasi sempre affatto glabri. Fg. brevi, rigide. Pannocchia stretta, cilindrica. — Qua e là nell’It. bor., più frequente nell’It. centr. e mer., Sic., Sard. e Cors. ; 2-1. |Eur. mer. Carniola Transsilv. Alger... — K. grandiflora Bert. (1824). e SPLENDENS (PRESL, 1820) #* Spgtt. © pelose. Nel resto c. s. — Istria, Alpi ven., Lig. a Sestri Ponente, App. pistoîese, march. ed abr. ed al Pizzo delle Tende sopra Amalfi [ Balc.]. — K. grandifl. v. hirtella Parl. (1848) — K. australis Kern. (1867) — K. crassipes v. velutina Freyn (1877). { CANESCENS VIS. (1842) AA Glume subeguali; glumtt. infer. spesso bidentata all'apice, brevem. aristata. Pannocchia per lo più inclinata. $ Spgtt. glabre; glumtt. infer. con resta lunga al più 1 mm. Fusti glabri o debolm. pelosi in alto. — Fg. alla fine convolto--setacee, lunghe 1--3 cm. Pannocchia lunga 2-3 cm., poco lobata. Spgtt. lunghe 4-5 mm., screziate di violetto (rr. scolorate). — Alp? piem. a Macugnaga, V. d'Aosta, M. Ce- nisto ed Alpi Mar.; €. [Alpi franc... — K. Reuteri Rouy (1913). 1 BREVIFOLIA (ReUT., 1861} $$ Spgtt. irsute ; glumtt. infer. con resta lunga 1 1/2 -2 mm. Fusti tomentosi in alto. — Fg. strettam. lineari. Pannocchia lunga 1--5 cm., lobata. Spgtt. lunghe 5--6 mm., verdi-porporine (rr. scolorate). — Alpi dal Trent. alla V. d'Aosta ; €. [Alpi tir. e svizz... — Aira Schleich. (1800). 6 HIRSUTA (GaAUD., 1811) 267 nai 106 Avellinia| S GRAMINACEAE 121 Gen. 106. Avellinia Parl. (1842). (Spec. unica). Fusti gracili, eretti o ginocchiati (1-3 dm.). Fg. e guaine minutam. pube- scenti; linguetta brevissima. Pannocchia alla fine contratta, spiciforme. Spgtt. glabre, a 3-4 fi. di cui il super. spesso abortivo. Glume disparatissime, l’infer. lanceolato-lesiniforme, molto più breve dei fi.; la super. grande, lunga 4 volte l’infer., quasi superante i fi. Glumtt. infer. stretta, convolta, bidentata e brevem. aristata all'apice. O. Luoghi erbosi per lo più mar.; Venezia al Lido ed a Chioggia, Lit. ferrarese, Lig., Tosc., It. centr., mer. ed ins.; 2. Apr.--Magg. [Eur. mer. Cipro Alger... — Bromus Savi (1808) — Vulpia Rchb. (1880). A. Michelii Parl. (1842) 268 Gen. 107. Cynosùrus L. (1737). (Spec. 3 o 4 dell’Eur., As. oce., Afr. bor. e Can.). î Racemo spiciforme, lineare (lungo 3-9 em.), a rachide semplicissima, Fusti eretti (2-5 dm.). Fg. lineari-piane ; linguetta troncata. Spgtt. fer- tili a 3-4 fi., con glume acute, subeguali tra loro ed ai fi. ; spgtt. sterili con brattee glumacee lineari, distiche. O. %. Comune nei luoghi erbosi ; 2-6. Magg.-Lugl. | Eur. As. occ. Afr. bor.|. 1 C. cristatus L. (1753) 269 A Pianta perenne. Glumtt. delle spgtt. fertili mucronate all’apice; quelle delle spgtt. sterili liscie (rr. cigliate sulla carena). — Pen. ed isole, al sud quasi esclusivam. sui monti. o TYPICUS B Pianta annua. Glumtt. delle spgtt. fertili mutiche; quelle delle spgtt. sterili scabro--ispide. Spiga più densa. — Sard. ad Iglesias, Berchidda ecc ; 2. [ Alger. Tunis... — C. multibracteatus R. et S. (1517). 8 POLYBRACTEATUS (Porr., 1789) — Racemo ovato o bislungo (1-9 em.), a rachide + ramificata, 2 2 Glumtt. delle spgtt. sterili lucido-argentine, pressocchè tutte larghe ad un modo; glumtt. infer. delle spgtt. fertili lunga 5-6 mm. (senza la resta), scabra superiorm., nel secco giallo-verdognola. Fusti eretti (2-10 dm.). Fg. c. s.; linguetta oblunga. Racemo lobato, lungo 1-9 cm. Spgtt. fertili ad 1-2 (rr. 3) fi. langam. aristati, come pure le glumtt. ste- rili. O. Comune nei luoghi erbosi e colt.: Pen. ed isole ; 2-6. Apr.-Giu. [Eur. media e mer. As. occ. Afr. bor. Is. atl., nat. Am. mer... — Chry- surus P. B. (1812). — Volg. Covetta, Ventolana. 2 C. echinatus L. (1753) 270 — Glumtt. delle spgtt. sterili verdognolo-opache, le super, generalm. più larghe delle infer. (rr. spgtt. tutte fertili); glumtt. infer. delle spgtt. fertili lunga 2 !/ -3 1/0 mm, (senza la resta), scabro-irta superiorm., nel secco verde-seura, Fusti più gracili che nel prec. (1-3 dm.). Racemo lungo 1-5 cm. Il resto c. s. O. Boschi, pascoli e rupi ; 2-6. Magg.- Giu. [Reg. medit. Persia Mad.|. — Chrysurus R. et S. (1817). 3 C. elegans Desf. (1798) 271 f 4 è "° Li 21 4 ' x ù \ Y 122 8 GRAMINACEAE [107 Cynosurus A Spgtt. parte fertili e parte sterili. a Spgtt. sterili numerose, a glumtt. super. dilatato--ovate alla base e divari- cate. Racemo ovato-triangolare, a rami infer. patenti. — If. centr., mer. ed ins. a TYPICUS b Spgtt. sterili scarse, a glumtt. super. non dilatate alla base, più strette e molli, le super. non divaricate. Racemo ovato--bislungo o quasi lineare, a rami tutti appressati. Pianta più gracile. — Laz., Gargano, Sard, Cors. e certam. altrove. [Endem.). — Chrysurus Moris (1827). 8 GRACILIS (Viv., 1824) B Spgtt. tutte fertili. — Pianta gracile, a racemo povero, lasso, lineare-oblungo, a rami tutti appressati. — Sard., Cors., Giglio ; 2. | Endem.). — Chrysurus Somm. (1902). PARADOXUS (FIoRI, 1907) 271! Gen. 108. Lamarckia Moench (1794). (Spec. unica). Fusti eretti od ascendenti, ramosi alla base (1-2 dm.). Fg. lineari-larghe, a guaina ampia; linguetta lunga. Pannocchia spiciforme, bislunga, verde- chiara o dorata, a rametti ispidi. Spgtt. fertili con glume appuntate a lesina, a 2 fi. di cui il super. sterile, lungam. peduncolato, ambedue lungam. aristati ; spgtt. sterili formate da 2 glume e 6-9 glumtt. ottuse, mutiche. O. Murì, tetti e luoghi erbosi: Pen. lungo la costa del Tirreno e del Jonio ed isole ; 2, rr. 4. Marz-Magg. [Reg. medit. As. occ. sino Afgan. Abiss. Is. atl., nat. Calif. Perù]. — Cynosurus L. (1753). L. aurea Moench (1794) 272 Gen. 109. Sphènopus Trin. (1820). (Spec. unica). Fusti esili, eretti o ginocchiati, ramosi (1-3 dm.). Fg. strette, setacee ; lin- guetta lunga, lanceolata. Pannocchia lassa, a rami capillari. Spgtt. lunghe 2-2 1/o mm., sostenute da peduncoletti ingrossati all'apice, a 3-4 fi. fertili. Glume assai piccole, ineguali, squamiformi. Glumtt. infer. ovato-ellittica, mu- tica, denticolata all'apice. O. Luoghi paludosi mar.; Lig., pr. Pisa, M. Ar- gentaro, It. mer. ed ins.; 2. Apr.-Magg. [Reg. medit. Transcauc. Pers.]. — Poa Gouan (1773) — Poa expansa Gmel. (1791) — Sph. Gouani Trin. (1820) — Fest. expansa Kth. (1829). Sph. divaricatus Rchb. (1830) 273 Gen. 110. Catabròsa P. B. (1812). (Spec. unica). Fusti ascendenti, radicanti (2-5 dm.). Fg. molli, piane, ottusette ; linguetta oblunga. Pannocchia piramidale, a rami semiverticillati. Spgtt. a 2 fi. fertili, il super. pedicellato. Glume più brevi dei fi., troncate, l’infer. più piccola. Glumtt. infer. troncata, eroso-denticolata al margine, trigono-carenata sul dorso, con 3 nervi sporgenti. %. Luoghi umidi e fossi ; 2-5. Apr.-Lugl. [Eur. As. occ. e bor. Afr. bor. Am. bor... — Aira L. (1753). i | C. aquatica P. B. (1812) 274 — 110 Catabrosa] 8 GRAMINACEAE 125 A Pannocchia spesso colorata. Gluma super. larga, obovata, dentellata all’apice. Glumtt. infer. glabra sui nervi. — Pen. (massime al sud) ed isole. % TYPICA B Pannocchia pallida. Gluma super. lineare-oblunga, quasi intera all’ apice. Glumtt. infer. pelosetta sui nervi. — Sic. [Belg. Russ. mer.|. $ OCHROLEUCA (Dum., 1828) Gen. 1ll. Eragròstis Host (1809). (Spec. 50 circa largam. disperse nelle reg. temp. e calde, 2 quasi cosmopolite). 1 Rami infer. della pannocchia semiverticillati. Spgtt. larghe 1 mm. al più ; glume assai ineguali, Fusti gracili, eretti o ginocchiati. Fg. lineari- acuminate ; linguetta sostituita da lunghi peli. Pannocchia a rami capil- lari, fiessuosi, per lo più pelosi alla loro inserzione. Spgtt. lineari, a 5- 11 fi., verdi-porporine, uguali o più brevi del loro pedicello : rachilla non articolata, persistente dopo la caduta dei fi. Glume carenate, più brevi del fi. vicino. Glumtt. infer. concavo-ventricosa, carenata, mutica, acuta, 8-nerve. O. Luoghi erbosi, specialm. umidi ; 2-4. Est.-Aut. |Quasi cosmo- pol... — Poa L. (1758). 1 E. pilosa P. B, (1812) 275 A Fusti di 1-5 dm. Spgtt. liscie. Cariosside piccolissima. — Pen., Sic. e Sard. a TYPICA B Fusti alti sino a 10 dm. Spgtt. fortem. ruvide, a glumtt. più lunghe. Carios- side più grossa. — Derivata dal tipo: largam. colt. in Abissinia, rr. da noi. — PoaZuccagni (1775) — P. abessinica Jacq. (1781) — E. abessin. Lk. (1827). — Vols. Tef. BR TEF (TROTTER, 1918) — Rami infer. della pannocchia solitari od appaiati, Quetti: larghe 1 mm. al minimo ; glume poco ineguali. 2 2 Fg. senza tubercoli glandoliformi al margine, Rami ascellari non fo- gliosi, portanti una pannoechia nuda, Glume lanceolato-acute. Ca- riosside oblunga. Fg. denticolate al margine, a guaine per lo più gla- bre. Pannocchia a contorno ovato-oblungo, a rami patenti, rigidetti. Spgtt. più lunghe dei loro pedicelli (rr. uguali ad essi), larghe 1 1/2 -2mm., a 20 fi. o più, violaceo-verdastre. Glumtt. infer. ottusa. Il resto c. s. O. Vie, macerie e luoghi erbosi: Laz., Sic.; 2. Est.-Aut. | Eur. mer. Arab. Afr. bor. Is. atl.l.. — E. panormitana or (1909). 2 E. Barrelieri Dav. (1894) 276 — Fg. con tubercoli glandoliformi al margine. Rami ascellari fogliosi, Glume ovate. Cariosside subsferica. Fusti di 1-5 dm. Spgtt. assai più lunghe dei loro pedicelli, dapprima verdi, poi in generale + suffuse di viola. Glumtt. infer. assai ottusa, talora smarginata o mucronulata. Il resto c. s. O. Vie, macerie e luoghi erbosi ; 2-4. Est-Aut. [Quasi cosmo- pol... — Poa Koel. (1802) — E. vulgaris Coss. et Germ. (1845). — Volg. Gramignone. 3 E. megastachya Lk. (1827) 277 A Spgtt. 15-20-flore, larghe 2-3 mm., addensate verso l'estremità dei rami. Guaine glabre o quasi. — Pen. ed isole. — Briza Eragrostis L. (1053) — Poa cilianensis All. (1785) — E. cilian. Vignolo-Lutati (1904). o. MAJOR (Host, 1809) 124 8 GRAMINACEAE [111 Eragrostis B Spgtt. 8-20-flore, larghe 1 1/2 -2 mm., egualm. distribuite lungo i rami, più lungam. pedicellate e di solito più colorate. Guaine pelose. — Pen. ed isole. — Poa Eragrostis L. (1753) — E. poaeoides et E. Eragrostis P. B. (1812). 8 MINOR (Host, 1809) 277 Nora. — L’ E. caroliniana Schribner (1894) = Poa Spr. (1807 = P. Purshii Bernh. (1826), F. M. et Av.--Lall. (1843) = E. nigricans Sacc. (1875), Bég. (1909), non Steud. = E. Ferioliana Massal. ex Bég. (1909), origin. dell’Am. bor. ed inselvat, da tempo in Germania ed in Francia, fu trovata spontaneizzata nell’Orto bot. di Padova sino dal 1875, poi nelle vie della stessa città ed anche nei prati di S. Mar- tino presso Ferrara, nel C. Tic. a Locarno e nell’Orto bot. di Firenze. Essa ha il portamento di una £. pilosa a dimensioni ridotte, ma ne differisce soprattutto per l'assenza dei peli langhi sulla fauce delle guaine e per la sagoma acuta dei fio- retti visti di fianco. Gen. 112. Mélica L. (1737). (Spec. 30 circa dell’ Eur., As. temp., Afr. ed Am. estratrop. e delle Ande). 1 Glumtt. infer. dei fi. fertili lungam. villosa sul dorso od ai margini, 2 — Glumtt. infer. affatto imberbe. 3 2 Glumtt, infer. laneeolato-acuta, tubereolato-scabra e villosa ai margini e talora sul dorso per tutta la sua lunghezza. Rz. strisciante. Fusti + cespugliosi (2-10 dm.). Fg. rigidette, lineari-acuminate, alla fine + convolte, a guaine striate, glabre o pelose; linguetta oblunga, spesso lacerata. Pannocchia spiciforme, a rami brevi ed appressati. Spgtt. tur- gide, ad 1-2 fi. fertili ed 1 super. sterile a forma di clava troncata, dap- prima violacee, poi scolorate. Glume coprenti quasi interam. i fi., 3-7-ner- vie, mutiche. Glumtt. infer. concava, cartilaginea, 7-nerve, mutica, intera, a peli bianco-nivei o bianco-giallognoli. Y. Rupi, muri e luoghi selvatici aridi ; 2-5, rr. 3. Magg.-Ag. [Eur. As. occ. centr. e bor. Afr. bor. Is. atl.|. 1 M. ciliata L. (1753) 278 A Glumtt. infer. villosa ai margini, nuda sul dorso (tranne talora nella metà super.). a Pannocchia lassa, spesso unilaterale ed interrotta oppure lobulata, lunga sino a 2 dm. Guaine per lo più glabre. I Glume subeguali. — Pannocchia quasi unilaterale, gracile. Fi. sterile punteg- giato--scabro. Fg. strette, convolte. Pianta di 3-6 dm. — Pen. ed isole ; 2-5. — ?M. cil. v. montana Ten. (1830) — M. nebrodensis Gr. et Godr. (1855), non Parl. x GLAUCA (F. ScHULTZ, 1862) II Glume assai ineguali, l’infer. di 1/3 più breve. 1 Fg. strettam. convolte, quasi setacee. Pianta gracile (2-3 dm.). Pannocchia povera, quasi unilaterale. Fi. sterile punteggiato-scabro. — Istria, It. centr., Stc., Cors.? ; 4--5. [Creta Siria Alger. Tun.). 8 NEBRODENSIS (PaRrL., 1845) 2 Fg. piane od alla fine convolte. Pianta più robusta (4-10 dm.). Pannocchia ricca, ramoso--lobata. Fi. sterile liscio. — Col tipo. [Reg. medit. As. centr.). MAGNoLI (Gr. ET GonR., 1855) b Pannocchia densa, cilindrica, non lobata, lunga 7-10 cm. Guaine + peloso- irte (rr. glabre). — Glume ineguali. Fi. sterile-punteggiato--scabro. — It. centr. e mer., Cors., 2--5.[Eur. centr. ed or--mer. Daghestan|. — 2 M. cil. v. maritima Ten. (1830) — M. typhina Bor. (1872). | Ò TRANSSILVANICA (ScHUR, 1866) sa 112 Melica| 8 GRAMIN ACEAE 125 B Glumtt. infer. interam. villosa, tanto sul dorso che ai margini. — Pianta gra- cile (2-3 dm.). Fg. alla fine convolte, a guaine glabre o pelose. Pannoc- chia gracile, subunilaterale. — Camp. pr. Maddaloni, Sic. alle Madonie eda Busambra ; 5. [Spa. As. occ. e centr. Afr. bor.|. e CUPANI (Guss., 1832) 278! — Glumtt, infer. ellittico-ottusa, tubercolato-scabra e villosa ai margini nei 2/3 infer. soltanto, Fusti di 2-5 dm. Fg. alla fine convolte; guaine glabre. Pannocchia lassa, unilaterale, violaceo-rossastra, ramosa alla base. Glume un po’ineguali. Il resto c. s. Y. Luoghi sassosi: Istria, costa tir- renica da Nizza a Pisa, Laz., Napoli, Cors.; 2-4. Apr.-Magg. [| Frane. mer. Majorca Alger.|. 2 M. Bauhinii All. (1789) 279 3 (1) Fg. convolte (almeno all'apice). Spgtt. a 3-4 fi. di cui 1-2 super, abortivi. Fusti cespuglioso-fascicolati, eretti od ascendenti, filiformi. Pannocchia unilaterale. Spgtt. turgide, variegate, pendule. Glume + ine- guali. Y. Luoghi sassosi, rupi, muri; 2. Apr.-Magg. [ Reg. medit.). 3 M. minuta L. (1767) 280 A Pianta di 1--4 dm. Fg. totalm. convolto--setacee; linguetta oblunga, lacera. Pannocchia ramosa in basso od anche quasi semplice. — Piem. ad Acqui, Lig., Tosc., It. centr., mer. ed ins. — M. pyramidalis Lam. (1793) — M. major S. et S. (1806). a RAMOSA (VILL., 1087) B Pianta di 4-8 dm. Fg. convolte solo all'apice; linguetta breve, troncata, con due appendici laterali. Pannocchia ramosa inferiorm. — Col tipo. — M. mi- nuta v. latifolia Coss. (1848) — M. major Parl. (1850), non S. et S. $ ARRECTA (KzE., 1846) — Fg. interam. piane. Spgtt. a 2-3 fi. di cui 1 super. abortivo. 4 4 Linguetta senz’ appendice. Spgtt. a 2 fi. fertili. Fusti gracili, sparsi, eretti o cascanti (3-6 dm.). Fg. con peli radi, ruvide ai margini; lin- guetta breve, troncata. Pannocchia racemosa, unilaterale. Spgtt. c. s. Glume subeguali. %. Boschi, siepi, rupi: It. bor. e centr., Elba; 4-5, rr. 3. Magg.-Giu. [Eur. Cauc.]|. 4 M. nutans L. (1753) 281 — Linguetta con un'appendice lineare-lesiniforme opposta alla fg. Spgtt. ad 1 fi. fertile soltanto, Pannocchia a rami allungati. Spgtt. erette. Il resto c. s. %. Colla prec. ; diffusa in tutta la Pen. e nelle isole maggiori; 4-5, rr. 3. Magg.-Giu. [Eur. Cauc. As. min. Alger.]. 5 M. uniflora Retz. (1779) 282 Gen. 113. Briza L. (1737). (Spec. 10 circa dell’Eur., As. temp., Afr. bor. e mer., Is. atl. e Mascar. ed Am. mer.). 1 Pianta perenne, Linguetta breve, troncato-ottusa, Fusti eretti (2-10 dm.). Fg. corte, piane, acuminate, ruvide. Pannocchia eretta, a rami bi-trico- tomi. Spgtt. pendenti, mediocri (4 per 5 mm.), quasi cuoriformi ovate, 5-9-flore, screziate di verde e porporino (rr. giallognole o verdognolo- bianchicce). Glume membranacee, concavo-cordate, 3-5-nervie, mutiche. Glumtt. conformi alle glume. Cariosside libera. X. Prati e pascoli : Pen., 126 8 GRAMINACEAE [113 Briza Sard. nel Cagliaritano, Malta? ; 3-7, rr. 2. Magg.-Lugl. | Eur. As. occ. e bor., avv. Am. bor... — Volg. Tamburini, Tremolina. 1 B. media L. (1753) 283 — Piante annue. Linguetta allungata. 2 2 Pannocchia eretta, a rami bi-tricotomi. Spgtt. mediocri (4 per 5 mm.), triangolari-cuoriformi, 5-7-flore. Spgtt. verdi-pallide. Il resto c. s. O. Campi e luoghi erbosi: Pen. (ov’è rara al nord) ed isole; 2, rr. 3-4. Apr.-Magg. [Reg. medit. Eur. occ. Is. atl.; nat. As. or. Afr. mer. Austral. Hawai C'alif. Am. mer.).. — Volg. Brillantina. 2 B. minor L. (1753) 284 — Pannocchia unilaterale, curvata all’apice, a rami semplici. Spgtt. assai grandi (8 per 12 mm. in media), ovali o bislunghe, 5-15-flore. Spgtt. spesso variegate di bianco e porpora od arancigne, glabre o pubescenti. Cariosside aderente. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi e campi : Pen. (ov'è rara al nord) ed isole ; 2, rr. 3-4. Apr.-Magg. | Reg. medit. Is. atl. Afr. mer. Mascar.; nat. Austral... — Volg. Sonaglini. 3 B. maxima L. (1753) 285 (Gen. 114. Aelùropus Trin. (1820). (Spec. 3 della Reg. medit., As. media, Arabia, Indie, Eritrea e Nubia). Fusti lungam. striscianti (3-5 dm.). Fg. glauche, distiche, convolto-subulate all'apice ; linguetta sostituita da peli. Pannocchia spiciforme, formata da fa- scetti di spgtt. sessili, spesso a forma di spighe distiche, unilaterali. Spgtt. a 3 o più fi. di cui il super. abortivo. Glume disuguali, concavo-carenate. Glumtt. infer. carenata, plurinerve, mucronata. %. Luoghi erbosi umidi ; 2-3. Giu.-Sett. |Reg. medit. Dobrugia Russ. mer. As. centr. Arabia Eritrea Nubia]. — Poa Gouan (1765). Ae. litoralis Parl. (1850) 286 A Pianta glabra. Pannocchia allungata, spesso interrotta alla base. Spgtt. 5-10-- flore. — Lungo le spiagge della Pen., Sic. e Cors., rr. nei luoghi salati del- l’interno nel Ferrarese a Casaglia e Diamantina. — Ae. levis Trin. (1820). o TYPICUS B Pianta pubescente o bianco--villosa. Pannocchia corta, densa, ovata o globosa. Spgtt. 5-4--flore. Fg. brevi. patentissime. — Costa mer. ed occ. della Sîc., Lampedusa. [Afr. bor. e trop.-or. As. occe.--mer. Arab. India]. — Dactylis Desf. (1798) — Ae. villosus Trin. (1820). 8 REPENS (PARL., 1850) (Gen. 115. Dàctylis L. (1742). (Spec. unica). Fusti cespugliosi, eretti (3-10 dm.). Fg. lineari, a guaina compressa; lin- guetta lunga. Pannocchia formata da fascetti densi di spgtt. irregolarm. di- sposte. Spgtt. a 3-5 (rr. 6-9) fi. fertili. Glume disuguali, inequilaterali, a carena per lo più cigliata, mucronate. Glumtt. infer. pure generalm. cigliata sulla carena, 5-nerve, mucronato-aristata. %. Luoghi erbosi, comune; 2-6. Apr.-Giu. | Eur. As. temp. Afr. bor. ; nat. Giapp. Am. bor.]. — Volg. Maz- zolina. D. glomerata L. (1753) 287 115 Dactylis| 8 GRAMINACEAE 127 A Fg. verdi, larghette, piane. Pannocchia manifestam. lobata, coi fascetti infer. portati da rami © lunghi. — Per. ed isole. 4. TYPICA B Fg. * glauche, strette, alla fine conduplicato--convolte. Pannocchia densa, subovato--capitata, coi fascetti infer. sessili o quasi. — Col tipo nei luoghi aridi, specialm. nella zona medtt. (Reg. medît.).. HISPANICA (ROTH, 1797) Gen. 116. Pòa L. (1737). (Spec. 100 circa, disperse su tutto il Globo specialm. nelle reg. temp.). 1 Pannocchia coi rami infer. solitari od appaiati. Nodo più alto del fu- sto generalm. situato nella metà infer. della sua lunghezza, Sez. I. PAUCIRAMEAE 2 — Pannocchia coi rami infer. e medì riuniti a 3-5. Nodo più alto del fusto generalm. situato nella metà super. della sua lunghezza. Sez. II. MULTIRAMEAE 7 . Sez. I. PAUCIRAMEAE FIORI (1896). 2 (1) Fusti cespugliosi. 3 — Fusti con rz. lungam, strisciante, Vedi 11 3 Fusto ingrossato alla base dalle guaine oppure in forma di bulbo. Pan- nocchia ovata, + densa. 4 — Fusto nè ingrossato da guaine nè bulboso alla base. Pannocchia al- lungata o triangolare, + lassa n 4 Fusto ingrossato dalle guaine. Fg. generalm. lineari-larghette; lin- guetta allungata solo nelle fg. super. Fusti eretti (1-4 dm.). Spgtt. ovali o lanceolate, ordinariam. screziate di verde e violetto, rr. gialla- stre, a fi. non o poco lanuginosi alla base. Glumtt. infer. a nervi laterali appena visibili, mutiche. Fi. talora trasformati in gemme caduche (f. vi- vipara L. [1753]). 3%. Pascoli e ghiaie ; 5-7. Magg.-Sett. [Eur. As. bor. e centr. Alger. Am. bor.|. 1 P. alpina L. (1753) 288 A Fg. lineari--larghette, bruscam. ristrette all'apice. Forme maggiori più ro- buste. a Fg. larghe 2-3 mm. Spgtt. 4--6--flore. — Alpi, App. sino Abr. e Cors., dai 1500 ai 3600 m. vu. TYPICA Db Fg. larghe 4-7 mm. Spgtt. c. s. Pianta più robusta in ogni parte, con tg. talora lunghe come il fusto. — Sic. dai 1200 m. în su. |Endem.|. — P. insularis Parl. (1850). B BivonaE (Part. IN Guss., 1842) B Fg. assai strette e corte, per lo più gradatam. ristrette all’apice. Forme mi- nori più gracili. 1 Fg. rigide, glauche, con margine cartilagineo + evidente. Pannocchia più piccola e più contratta che nel tipo. Spgtt. 4-10--flore. — Col tipo sino al M. Pollino în Cal. [ Alpi Bur. centr... — P. brevifolia Lam. et DC. (1806). BADENSIS (HAENKE, 1797) 2 Fg. lineari--strette, lunghe 3-4 cm. Pannocchia aperta. Spgtt. T--9--flore. — Alpi or. dall’Istria al M. Baldo. [Alpi austr. Balc.|. è rumiLa (Host, 1527) — Fusto bulboso. Fg. sempre assai strette; linguetta allungata in tutte le fg. Spgtt. ovali, bianchiccie o variegate, coi fi. spesso trasformati in 128 8 GRAMINACEAE [116 Poa gemme caduche (f. vivipara Koel. [1802]). Il resto c. s. 2. Luoghi erbosi aridi ; 2-5. Apr.-Giu. [Eur. As. occ. centr. e bor. Afr. bor.-occ. e mer. Can. 2 P. bulbosa L. (1753) 289 A Fg. strettam. lineari, piane. Spgtt. a 4-6 fi. uniti assieme da lana copiosa ed elastica. — Pen. ed isole, comune; ma non ovunque la forma fiorifera. o. TYPICA B Fg. setaceo--convolte. Spgtt. a 6--10 fi. villosi alla base o quasi nudi. Pianta più piccola. — Istria, Carnia, C. Ticino, Piem., Lig. e Tremiti; indicata pure del Faentino, Matese e Messina. {Savoia Vallese Pen. balc.). 8 CONCINNA (GauD., 1811) 5 (3) Rami della pannocchia interam. lisci 0 quasi. 6 — Rami della pannocchia assai ruvidi. Vedi P. nemoralis. 6 Pianta annua, bienne o rr. perennante. Rami della pannocchia patenti, alla fine riflessi, Fg. lineari-piane, flaccide ; linguetta nelle fg. super. allungata. Spgtt. ovali, a 2-5 fi. con lana subnulla. Glumtt. infer. 3-nerve alla base. ©, OO, %. Comune ovunque ; 2-7. Genn.-Dic. |Cosmopolita]. 3 P. annua L. (1753) 290 A Piante di 1-3 dm., a pannocchia © ampia e ricca. a Piante annue o bienni, eretto-ascendenti. Pannocchia a rami infer. con 4-10 spgtt. Spgtt. lunghe 5 mm. circa, per lo più verdastre. I Spgtt. a fi. strettam. embriciati, 1--5 inter. ermafr. bislungo--ovali nell’antesi e 1-2 super. per lo più femm., il supremo lungoil doppio del suo pedi- cello. Antere lunghe 0,6--0,8 mm. — Pen. ed isole ; 2-1. o. TYPICA TI Spgtt. a fi. più lassi, 1-2 infer. ermafr. bislungo--lanceolati nell’ antesi e 1--2 super. femm., il supremo lungo 1/4 - 1/3 del suo pedicello. Antere lun- ghe 0,2-0,3 mm. — It. centr. e mer., Cors. e probabilm. in tutta la zona medtt. ; 2. [Reg. medit. Persial. — P. ann. v. remotiflora Hack. (1879) — P. exil. Murbeck (1900). 8 ExILIS Tomm. (1877) »b Pianta spesso perennante, sdraiata e radicante. Pannocchia breve, a rami infer. con 2-3 spgtt. Spgtt. lunghe 4mm. circa, per lo più screziate di vio- letto. — Alpi, App., Cors.; 5--T. [Eur. Abîss... * supina (ScHRAD., 1806) B Pianta perennante, di 2-10 cm., a fg. brevi e. pannocchia piccola, contratta, con 4-8 spgtt. relativam. grosse, verdi o violacee. — Monti della Cors.; 6--7. [Endem.). — P. exigua Fouc. et Mand. (1889), non Dum. nec Hook. — P. Foucaudii Hack. (1905). è EXIGUA HAcK. (1904) — Pianta perenne. Rami della pannocchia eretto-patenti, Fusti eretti od ascendenti (1-3 dm.). Fg. lineari-strette, piane, molli; linguetta allungata in tutte le fg. Spgtt. ovali, screziate di verde, bianco e violetto (rr. giallo- pallide); fi. con o senza lana. %. Pascoli e luoghi sassosi, qua e là ; 7. Est. [Eur. alp. ed art. Am. bor.]|. 4 P. laxa Haenke (1791) 291 A Fg. super. a lamina uguale o più lunga della sua guaina. Pannocchia a rami filiformi. Spgtt. 2-3.-flore, a glume subeguali tra loro ed ai fi., ambedue S--nervi. — Alpî, Abr. alla Majella, Cors. a TYPICA B Fg. super. a lamina più corta della sua guaina. Pannocchia a rami quasi ca- pillari. Spgtt. 4--5-flore, a glume disuguali, più corte dei fi., l’infer. 1-nerve. — Alpi. [Alpî Pir. Balc. Carp. Scozia). 8 MINOR (GauUD., 1808) ke meta 116 Poa] 8 GRAMINACEAE 129 Sez. II. MULTIRÀMEAE FioRI (1896). 7 (1) Glumtt. infer. coi nervi laterali appena visibili anche nel secco, 8 — Glumtt. infer. con 1-2 nervi per lato, ben visibili e prominenti nel secco, 12 8 Fusti cespugliosi (rr. con rz. brevem. strisciante), Rami infer. della pannocchia per lo più riuniti a 4-5. 9 — Fusti con rz. lungam. strisciante e stolonifero. Rami infer. della pan- nocchia per lo più riuniti a 2-3. Lia. 9 Glumtt. infer. acuta od acuminata; rachilla munita alla base di cia- scun fi. di un fascetto di peli; lana nulla. Fusti densam. cespugliosi. Fg. radicali strettam. convolto-setacee, allungate; linguetta bislunga. Pannocchia contratta, densa. Spgtt. ovali, variegate di violaceo (rr. pal- lide o verdi-dorate). Y. Pascoli; 6-7. Est. [ Eur. mer. e centr. As. min.). — Festuca poaeformis Host (1802) — F. pilosa Hall. f. (1802). 5 P. violacea Bell. (1792) 292 A Fg. cauline convolto-canalicolate. Spgtt. 2-5-flore. a Pannocchia contratta, ma non spiciforme. I Spgtt. 3--5--flore. Pianta di 2-4 dm. — Alpi, qua e là nell’App., Sic. e Cors. o TYPICA II Spgtt. 2-8--flore. Pianta di 15 cm. circa, a fusti e fg. più sottili. Pannoc- chia stretta, lunga sino ad 8 cm., a rami con 4 spgtt. al più. — Col tipo nei luoghi asciutti. (Endem.?| — Festuca Jan (1826). 8 NEBRODENSIS AscH. ET GR. (1900) b Pannocchia stretta, quasi spiciforme. Fusti e fg. rigidi. — Etna e probabilm. altrove. [Endem.). — Festuca Presl (1820). AETNENSIS (Guss., 1827) B Fg. cauline piane. Spgtt. per lo più 4--8--flore. Pianta più alta e più robusta del tipo. — Trent., C. Ticino. |Endem.?|. — Festuca Facch. (1855). è BREUNIA RICHTER (1890) — Glumtt. infer. ottusetta; rachilla nuda; lana per lo più ben vi- sibile. 10 10 Pannocchia ovata, densa. Fusti ingrossati alla base dalle guaine. Fg. larghe 4-7 mm. Vedi P. alpina var. 6. — Pannocchia allungata, lassa. Fusti non ingrossati. Fg. strette. Fusti cespugliosi o brevem. stoloniteri, gracili (2-8 dm.). Fg. piane od alla fine convolte. Spgtt. ovali-lanceolate, a 2-5 fi., verdastre o rossastre. Y. Bo- schi, ghiaie, muri, tetti ; 4-7, rr. 3. Est. [Eur. As. media e bor. Afr. bor. Am. bor.|. 6 P. nemoralis L. (1753) 293 A Linguetta brevissima, troncata, nelle fg. super. talora ovale. a Guaine generalm. più corte degli internodi, la super. più breve della sua lamina. Nodo più alto situato nella metà super. del fusto. I Fusti = gracili. Pannocchia flessuosa, inclinata. Fg. piane. 1 Pannocchia * ricca, a rami infer. generalm, riuniti a 4-5 e portanti più spgtt., che sono 2--5--flore. — Boschi ombrosi nella Pen. ed isole. o. DEBILIS (TAUILL., 1790) 2 Pannocchia povera, a rami solitari od appaiati, per lo più portanti una sola spgtt. 1590 S$ GRAMINACEAE [116 Poa + Spgtt. per lo più 2-flore. Glumtt. infer. con nervature indistinte. — Col tipo nei luoghi più ombrosi. — P. nem. v. subuniflora Rehb. (1834). 8 unIFLORA M. ET K. (1823) ++ Spgtt. 3--6--Hore. Glumtt. infer. con nervature laterali quasi distinte. — Sard. e Cors. da 700 a 2700 m. [Endem.|. — Festuca Balb. (1827) — P. Balbisii Parl. (1850). CAPITATA AScH. ET GR. (1900) II Fusti rigidi. Pannocchia eretta o quasi, generalm. contratta. Fg. in gene- rale alla fine subconvolte. — Spgtt. 3--5--flore, rossastre. — Col tipo nei luoghi più secchi e soleggiati. — P. coarctata Hall. f. (1810) — P. nem. v. firmula Gaud. (1811) (forma). ò CAESPITOSA ‘(Porr., 1804) b Guaine per lo più superanti gli internodi, la super. più lunga della sua la- mina. Nodo più alto per lo più situato nella metà infer. del fusto. — Fusti e pannocchia come nella var. prec. — Alp? bellun., trent. e bergam., M. Baldo, C. Ticino ; ©. [Eur. Pers. Affgan.|. e CAESIA (Sm., 1800) B Linguetta oblunga ed acuta in tutte le fg. — Fg. larghe 2-3 mm. Pannocchia lassa. — Luoghi umidi dell'IT. bor. traspad. e Nap. alla Paneta di Varca- turo ; 3-7. [Eur. As. occ. Sib. Giapp. Am. bor... — P. serotina Ehrh. (1791) -— P. fertilis Host (1805). 6 PALUSTRIS (L., 1709) 2934 11 (2e8) Fusti e guaine cilindrici, Linguetta ovale, ottusa. Fusti sdraiati alla base (1-4 dm.). Fg. lineari-piane, rigidette, nei getti sterili avvici- nate, subdistiche e patenti. Pannocchia bislunga, contratta. Spgtt. ovali, per lo più variegate, con 3-5 fi. uniti da lana abbondante. %. Puscoli, qua e là: Alpi, Cors.; 6-7. Est. |Eur. As. occ. Sib. Himal. Groenl.|]. — P. distichophylla Gaud. (1828). 7 P. cenisia All. (1789) 294 — Culmi compressi e guaine bitaglienti. Linguetta cortissima, troncata. Fusti c. s. Fg. piane, glauche, mai distiche nei getti sterili. Pannocchia oblunga. Spgtt. ovato-lanceolate, per lo più verdi, a 5-9 fi. senza lana. X. Luoghi aridi erbosi e campi, comune ; 2-5. Giu.-Ag. |Eur. As. occ. Sib. Maroc. Am. bor.|. 8 P. compressa L. (1753) 295 A Pianta di 2-5 dm. Fg. larghe 2-4 mm. Pannocchia lunga sino a 5 cm. ; spgtt. 5--8-flore. — Pen., pù rara nelle isole. o. TYPICA B Pianta di 5--8 dm. Fg. larghe sino a 5 mm. Pannocchia lunga 8-15 cm.; spgtt. 8--11--Hore. — Qua e là col tipo. \ Eur. centr. Ingh. . 8 LANGEANA (RcHB.,'1830) 12 (7) Fg. larghe 5-10 mm. Fusti e guaine per lo più compresso-bita- glienti. Rz. cespuglioso o brevem. strisciante. Fusti eretti (7-10 dm.), con getti sterili a tg. distiche. Linguetta lunga 1/ -1 1fo mm., ottusa o troncata. Pannocchia grande, aperta. Spgtt. ovato-oblunghe, 3-5-flore, verdi o rossigne. Glumit. infer. con nervi assai robusti. %. Pascoli e boschi, qua e là; 5-6. Est. | Eur. As. min. Cauc.|. 9 P. Chaixi Vill. (1785) 296 A Fg. brevi, bruscam. acuminate e cappucciate all’apice (almeno le infer.). Glumtt. infer. senza lana. — Alp? bellun., trent., valtell., bresc. al M. Vaja, ticin., piem. e Mar. e Nap. nei M. di Castellamare. — P. silvatica Vill. (1787). o. TYPICA B Fg. lunghe, insensibilm. acuminate, acutissime e piane all’apice. Glumtt. infer. con qualche pelo lanoso. — Carnia, Trent., Brennero, Bergam. a M. Castello, Biellese ed App. tosc. a Boscolungo. [Alpi Bale. Carp. As. oce. Cauc.. — P. jurana Genty (1886). 3 HYBRIDA (GAUD., 1811) ù DI ; > Pu TRIADE n 116 Poa] 8 GRAMINACEAE 151 — Fg. larghe 5 mm. al più. Fusti e guaine cilindrici 0 quasi, 13 13 Rz. strisciante. Linguetta breve o brevissima, troncata (rr. un po’ al- lungata nelle fg. super.). Fusti eretti (3-5 dm.). Pannocchia eretta, pa- tente. Spgtt. ovali, con lana abbondante. X Comune nei prati e luoghi erbosi ; 2-7. Apr.-Lugl. |Eur. As. media e bor. Afr. bor.-oce. Am. bor.|. — Volg. Gramigna dei prati. 10 P. pratensis L. (1753) 297 A Fusti e guaine cilindrici. Pannocchia a rami scabri. a Fg. lineari piane. I Spgtt. verdi o debolm. variegate, 2-5--flore. Pianta + elevata. — Pen. ed isole. o. VULGARIS GAUD. (1811) II Spgtt. fortem. variegate di bleu--scuro, 5--T--flore. Pianta di 1 dm., a fe. brevi. Pannocchia ridotta. — Alpi; 6-7. [Alpi Carp.). ALPINA SCHUR (1866) b Fg. convolto--setacee (almeno le radicali). — Col tipo. " ANGUSTIFOLIA (L., 1753) B Fusti e guaine compressi. Pannocchia a rami lisci. — Fg. larghe. Spgtt. 5-7- flore. — Col tipo nei luoghi umidi 0d ombrosi. — P. anceps Heg. et Heer (1840). — P. compressiformis Rouy (1913). 5 ANCEPS GAUD. (1828) — Rd. fibrosa. Linguetta allungata (almeno nelle fg. super.), lunga sino a 5 mm. Fg. sempre piane. Spgtt. 3-4-flore, con lana scarsa o nulla, verdi o variegate. Il resto c. s. %. Comune nei luoghi erbosi ; 2-5. Apr.- Lugl. [Eur. As. media e bor. Afr. bor. Can., nat. Am. bor.]). — Volg. Sciammica, Spannochina. 11 P. trivialis L. (1753) 298 A Base del fusto e stoloni ad internodi non ingrossati. — Pen. ed isole. a VULGARIS RcHB. (1834) B Base del fusto e stoloni ad internodi ingrossati, moniliformi. Linguetta spesso più breve. — Istria, Ven., Lomb., Lig., Torino, Tosc., Faentino, It. centr. e mer., Ischia, Sic., Cors., Pianosa ecc. [Eur. medit.. — P. attica Freyn, Are. (non Boiss. et Heldr.) — P. pollinensis N. Terr. (1890). 8 SILVICOLA (Guss., 1854) P. alpina Xx caesia? Asch. et Gr. (1900)=P. alpina v. intermedia Ambrosi (1854) = P. sclerocalamos Facch. (1854). — Trent. in V. Fassa. Gen. 117. Glycèria R. Br. (1810). (Spec. 30 circa largam. disperse nelle reg. temp. dei due Emisf., poche nelle reg. trop). =) 1 Glumtt. infer. 7-nerve, Stili allungati, persistenti, divaricati. Cariosside solcata. Sez. I. EUGLYCERIA 2 — (umtt. infer. 5-nerve. Stili brevi, caduchi, Cariosside non solcata. , Sez. II. ATROPIS 3 Sez. L RuGLYCERIA GRIS. IN LED. (1853). 2 (1) Spgtt. cilindriche prima della fioritura, verdi-pallide, Fusfi sdraiati e radicanti alla base (4-12 dm.). Fg. piane, larghe 5-8 mm., a guaine infer. compresse; linguetta corta o talora anche lanceolata. Pannocchia lunga sino a 5 dm., stretta, quasi unilaterale, lassa, a rami patenti nella d 9 132 8 GRAMINACEAE [117 Glyceria fioritura. Spgtt. lunghe 1-3 cm., 7-12-flore. Y. Luoghi paludosi, fossi, sorgenti ; 2-6. Magg.-Ag. [Eur. As. media e bor. Afr. bor. Am. bor. e mer. Tasman.|. — Festuca L. (1753). 1 Gl. fluitans R. Br. (1810) 299 VARIE lanceolati; glumtt. infer. lunga 5-7 mm., strettam. scariosa, un po’acuta ; la super acuta, bifida. — Forse limitata al nord della Pen. a TYPICA B Fi. oblunghi; glumtt. infer. lunga 3-5 mm., largam. scariosa, ottusa e sinuato- crenulata all’apice ; la super. ottusa, bidentata. a Rami infer. della pannocchia riuniti a 8-5; spgtt. laterali lungam. pedicel- late. Glumtt. infer. a nervi assai prominenti. — Pen. ed isole. 8 PLICATA (FR., 1842) b Rami infer. della pannocchia per lo più appaiati; spgtt. laterali subsessili. Glumtt. infer. a nervi poco prominenti. — Lig., Tosc., It. mer., Sîc., Cors., Caprera ecc. [Spa. Port. Pen. bale... — Poa Biv. (1838). SPICATA (Guss,, 1844) — Spgtt. compresse anche avanti la fioritura, sereziate di violetto. Fusti grossi, eretti (1-2 m.). Fg. larghe 1-2 cm., consistenti, bruscam. acumi- nate, a guaine cilindriche ; linguetta corta. Pannocchia grande, ramosis- sima. Spgtt. ovali-oblunghe, 5-9-flore. %. Paludi e fossi: It. super. e centr., Avellinese, Sic. pr. Catania, Malta e Sard.; 2-4. Giu.-Lugl. [Reg. temp. dell’ Emisf. bor... — Poa L. (1753) — GI. spectabilis M. et K; (1823). 2 Gl. aquatica Whilnb. (1820) 300 Sez. IT. ÀrROPIS (TRIN. IN RUPR., 1845). 3 (1) Fusti cespugliosi, eretti od ascendenti, spesso ginocchiati alla base. Spgtt. oblunghe, verdi o screziate di violetto. Glumtt. infer. con nervi deboli. ©, 00, %. Luoghi umidi specialm. salsi.; 2-4. Apr.-Lugl. [Eur. As. occ. e centr. Giapp. Afr. bor. e mer., nat. Am. bor.|. — Poa Jacq. (1764 L17607). 3 Gl. distans Whlnb. (1820) 301 A Fg. piane (almeno alla base), sottili. Spgtt. a 3-6 fi., lunghi 2-3 mm. ; gluma infer. per lo più 1-nerve, non raggiungente la metà della glumtt. che le sta presso. a Rami della pannocchia alla fine (almeno in parte) patentissimi o riflessi, | nudiin basso, gl’infer. per lo più riuniti a 5. — Qua e la nel Padov., Trent., è Bergam., Valtelll a Bormio, Comasco a Colico, Pavese, Novarese, Torinese . (anche nel M. Cenisio), Alessandrese e Parmig. — Aira brigantiaca Chaix (1786) — Festuca Kth. (1853) — Puccinellia Parl. (1850) — Atropis Gris. (1853). o TYPICA, b Rami della pannocchia alla fine patenti od eretti--patenti, coperti di spgtt. fin presso alla base o quasi. I Pannocchia multilaterale, a rami infer. per lo più riuniti a 4-5. Fusto gra- cile. — Litorale veneto-istr. e Sard. [ Franc. mer. Alger... — Festuca Asch. et Gr. (1900). 8 PSEUDO--DISTANS (CREÉP., 1866) II Pannocchia unilaterale, a rami infer. per lo più riuniti a 2-3. Fusto più robusto. — /stria, Triest., Venez., Padov., Mantov. a Sermide, Ferrarese, Parmig., Moden. alle sarse di Nirano, Livorno, Ancona, Sic., Malta, Sard. ed Elba. |Eur. Alger. Afr. mer... — Festuca Bab. (1837) — ? Gl. conferta Fr. (1839) — GI. permixta Guss. (1842) — Atropis Borreri et A. permixta | Richter (1890). BoRRERI (BAB., 1837) VARA Leb | LI] 117 Glyceria] 8 GRAMINACEAE 133 B Fg. conduplicate o convolte, ispessite. Spgtt. a 4-11 fi., lunghi 2-4 mm,; gluma infer. per lo più 3-nerve, lunga 1/2 -- 4/5 della glumtt. che le sta presso. 1 Fg. sottili, lineari--filiformi. Pannocchia unilaterale, a rami infer. per lo più geminati. Fi. lunghi 2-3 mm.; glume assai ineguali. A Spgtt. strettam. lanceolate; glume e glumtt. acuminate. Pannocchia allun- gata, lassa. — Sic. mer. a Regalmutto, Girgenti ecc. [Endem.\. — Pucci- nellia Parl. (1850) — GI, dist. v. convoluta Fiori (1896). ò GUSSONEI (Nym., 1854-55) AA Spgtt. oblunghe; glume e glumtt. ottuse. Pannocchia breve, contratta. — Litorale dell’Abr., Puglia e Cal. | Endem.). ° PARLATORFI (BéG., 1908) 2 Fg. giunchiformi. Pannocchia multilaterale, a rami infer. riuniti a 3-5. Fi. lunghi 3-4 mm.; glume poco ineguali. # Fg. brevi, rigide e fortem. convolte. Pannocchia contratta, a rami brevi. — Litorale della T. d’ Otranto, Maremma tosc. e Cors. i Eur. medit. Bulg. Russ. mer. Sib. or. Giapp.|. — Poa Hornem. (1815) — Atropis Gris. (1853 : € CONVOLUTA (FR., 1846) #* Fg. più lunghe, meno rigide e meno convolte. Pannocchia lassa, a rami più allungati. — Comunissima nel litorale dall’ Alto Adriatico sino ad Ancona, T. d’ Otranto, Spezia, Tosc., Laz., Sard. e Cors. |! Reg. mediît. Russ. mer. Turkest... — Poa Host (1805) — Festuca palustris Seen. (1805) — Pucci- nellia Parl. (1850) — Atropis Richt. (1890). *) FESTUCAEFORMIS (HEYNH., 1830--32) 301! Gen. 118. Festùca L. (1737). (Spec. ben distinte 60 circa disperse su tutto il Globo, ma più copiose nelle reg. temp.). 1 Fusti bulboso-ingrossati alla base per la presenza di numerose e grosse guaine marcescenti,. Sez. III. SUBBULBOSAE 9 — Fusti non bulboso-ingrossati alla base. 2 2 Fg. capillari o setacee (almeno le radicali), a prefogliazione condu- plicata. 3 — Fg. tutte piane (talora convolte pel disseeccamento), a prefogliazione convoluta. 4 3 Linguetta troncata, brevissima, con due orecchiette rotondate ai lati (rr. indistinte). Glumtt. infer. strettam. scariosa ai margini. Carios- side aderente alle glumtt. Sez. I. OvINAE 6 — Linguetta breve o lunga (!-3 mm.), con orecchiette mancanti 0 poco manifeste. Glumtt. infer, largam. scariosa al margine ed all'apice. Cariosside libera, Sez. IV. VARIAE (Spec. 7 e 8) 10 4 (2) Linguetta cortissima, troncata. Cariosside fortem. aderente alle glumtt. Sez. II. BOVINAE 7 — Linguetta allungata. Cariosside libera 0 quasi. 9 5 Spgtt. larghe, obovato-romboidali. Glumtt. infer. largam, seariosa al- l’ apice ed al margine, Cariosside fortem. solcata nella faccia ventrale e con macchia ilare lunga quanto essa, Sez. IV. VARIAE (Spec. 9 e 10) 13 154 8 GRAMINACEAE [118 Festuca — Spgtt. ellittico-lanceolate, Glumtt. infer. strettam, scariosa al margine, Cariosside appena solcata e con macchia ilare lunga metà di essa, Sez. V. MONTANAE 14 Sez. I. OvinaE FR. (1846). 6 (3) Innovazioni tutte intraguainali (1). Fg. cauline quasi sempre setaceo- conduplicate, Rami della pannocchia spessissimo tutti solitari. Fusti largam. e densam. cespugliosi (1-8 dm.). Spgtt. 4-7-flore, glabre o più rr. pelose. Y. Luoghi erbosi 0 sassosi, rupi, muri; 4-7, rr.2 e 3. Magg. Ag. [Eur. As. media e bor. Afr. bor. Am. bor. Austral. N. Zel.|. — Volg. Gramigna setajuola, Paleo capillare. 1 F. ovina L. (1753) 302 A Ovario affatto glabro. Fg. tutte setaceo-convolte. a Guaine aperte o © chiuse, ma in tal caso senza profondo solco longitudinale nel luogo di saldatura; ligula con 2 orecchiette evidenti, lunghe sino ad 1 mm. I Guaine chiuse soltanto alla base (rr. nell’ 1/3 infer.), fesse ossia aperte nel resto, le esterne non sfibrate. Spgtt. verdi o glauche. — Piante di 1-5 dm., coi rami infer. della pannocchia lunghetti, portanti 3-7 spgtt. 1 Fg. cilindriche, nel secco convesse ai lati, liscie o poco ruvide, con anello sclerenchimatico completo. a Fg. capillari, assai fini (0,3-0,6 mm. grosse), © scabre, verdi, erette. Fusti deboli. Pannocchia bislunga, lassa. $ Spgtt. mutiche. + Qua e là dall’ It. super. alla centr.; 3-5. [Eur. centr. ed occ... — F. tenuifolia Sibth. (1794). a CAPILLATA (LAm., 1778) $ Spgtt. manifestam. aristate. + Fusti alti sino a 6-7 dm. Fg. ruvide, a guaina chiusa solo alla base o del tutto aperta. Pannocchia lunga sino a 12 cm.; spgtt. lunghe 5-7 mm. — Colli dî Torino, Alpi Mar., App. piem. e pic. [Area della S spec.|. 8 vuLGaRrIs KocH (1837) ++ Fusti alti 1-3 dm., rigidi. Fg. quasi liscie, a guaina chiusa nel- l 1/3 - 1/4 infer. Pannocchia lunga sino a 4 cm., contratta. — Ito Adige, Valtellt. al M. Braulio, C. Tic. al M. Generoso [|Eur. Cauc. Himal. Am. bor.). nà SUPINA (SCHUR, 1866) 8 Fg. più grosse e più rigide (0,7-1 mm. grosse), liscie o quasi, curvate in fuori. Pianta in generale più robusta. — Spgtt. aristate o più rr. mutiche. #. Fg. verdi, non pruinose. — Pen. ed isole; 2-7. {Area della spec.). ò DURIUSCULA (L., 1753) Fg. © glauco-pruinose. O Pannocchia ovata o bislunga, con asse liscio (almeno in basso). — Colla var. prec. Eur. Cauc.). e GLAUCA (LAM., 1789) OO Pannocchia bislaungo-lineare, lunga sino a 15 cm., stretta, un po’ inter- rotta alla base od unilaterale, con asse fortem. ruvido. — Piem. (Bru- ghiere fra Arborio e Gattinara, Vauda di Leynì, Romagnano Sesia e Rocca di Cavour). | Austr. Ungh.)|. { PANNONICA (WuLre., 1809) (1) Cioè rametti o getti sterili alla base del fusto fiorifero tutti verticali e chiusi per un certo tratto entro le guaine, per cui il cespuglio riesce molto com- patto. Quando invece, perforando la base delle guaine o col disfacimento delle medesime si rendono liberi e decorrendo per breve tratto obliqui, rendono il ce- spuglio piuttosto lasso, diconsi estraguainali. 118 Festuca] 8 GRAMINACEAE 35 2 Fg. compresse nel secco ed anche spesso solcate ai lati, ordinariam. molto ruvide, con anello sclerenchimatico interrotto, — setacee, diritte. a' Fg. glauco-pruinose. — Spgtt. piccole (6 mm. lunghe), 3-8-flore, brevem. aristate. — Istria, It. bor. lungo le Alpi, C. Euganei. ! Eur. media Cauc. As. occ. Am. bor.). * VALESIACA (GAUD. IN ScHL., 1807) b' Fg. verdi, non pruinose. XxX Spgtt. piccole (lunghe 5 1/2 -6 mm.); glumtt. infer. lunga 3-4 mm. — Pannocchia unilaterale. — Istria, Torino a M. Musinè ed alla Ve- naria Reale. {Balc. Ungh.|. f PSEUDOVINA (HAcK., 1880) XX Spgtt. grosse (lunghe 7-8 mm.); glumtt. infer. lunga 5-6 mm. A Fg. solcate ai lati nel secco. Pannocchia lunga sino a 12 cm. — Istria, Triest., Prealpi trevigiane, M. Baldo, Trent., Alto Adige. { Eur. centr.-or. Pers. Am. bor.) — F. sulcata Nym. (1882). . suLcaTA Hacx. (1881) AA Fg. non solcate ai lati nel secco, leggerm. compresse od anche cilin- driche. Pannocchia lunga 4-5 em. — Goriziano, Bolzano { Austr. Ungh. Serb.]. v STRICTA (Host, 1802) II Guaine chiuse sino a metà od oltre. le esterne alla fine © sfibrate. Spgtt. spesso screziate di violetto e lungam. aristate. l' Guaine chiuse sino a metà o poco oltre, le esterne poco sfibrate. Piante più robuste (15-40 cm.) ed a fg. più rigide. Pannocchia coi rami infer. portanti 3 o più spgtt. + Fi. lineari-lanceolati. Glume subeguali, la' super. lunga circa come il fi. che le sta contro. — Goriziano e Friuli presso Cividale e Venzone. [Alpi or. dalla Stiria alla Dalm.|. — F. levis v. stenantha Hack. (1882). ì STENANTHA (Nym., 1882) ++ Fi. lanceolati od oblunghi. Glama super. circa 1/3 più lunga dell’infer., lunga 1/2 -- 2/3 del fi. che le sta contro. * Spgtt. ellittico--bislunghe, submutiche. — Alpî mar., App., Gargano e Monti della Sic. |Eur. medit. As. min. Afr. bor... — F. duriuscula Guss. (1827), non L. p. LEVIS (HAcK., 1882) #* Spgtt. ovato-ellittiche, lungam. aristate. — Alp? or. sino Valtellina, Alpî Mar., App. pavese, avell. e cal. al M. Pollino [Alpi or. dalla Svizz. alla Stiria). vy DURA (Host, 1802) 2' Guaine chiuse per tutta la loro lunghezza o quasi, le più esterne assai “sfibrate. Piante più gracili (6--20 cm.), a fg. capillari, moili e liscie. Pan- nocchia coi rami infer. portanti 1--3 spgtt. $ Gluma super. 1/3 più lunga dell’ infer.; glumtt. super. profondam. bifida, con resta lunga come la glumtt. stessa. Fg. 7--nervie. — Antere lunghe 2-3 mm. — Alpi dalla Valtell. al Piem., App. bor., centr., camp. ed avel- linese, Cors.; 6--€. [Pir. Alpî Balc... — F. decipiens Clairv. (1811). l é HALLERI (ALL., 1785) $$ Gluma super. 1/5 più lunga dell’ infer.; glumtt. super. brevem. bifida o bidentata, con resta lunga al più 1/2 della glumtt. stessa. Fg. 3--5--nervie. X Antere lunghe 2-3 mm. Fg. per lo più 5-nervie. — Dalle Alpi Giulie alla V. d’ Aosta ed App. pîceno alla Sibilla, sempre sul calcare; 6-1. [ Alpî dalla Svizz. all’Austr.|. — F. frigida v. rupic. Hack. (1882). o RUPICAPRINA (RICHTER, 1890) XX Antere lunghe 0,5-1 mm. Fg. per lo più 8-nervie. — Qua e là nelle Alpî, App. piceno al Vettore e cal. al M. Pollino; ©. {Alpi sino Croa- zia). r ALPINA (SUT., 1802) b Guaine chiuse sino a metà, nella porzione infer. della parte chiusa con una profonda piega longitudinale; ligula con orecchiette indistinte. — Pianta 156 8 GRAMINACEAE — [118 Festuca di 5-8 dm., a fg. setoliformi e pannocchia allungata, lassa. Spgtt. lanceo- late o lineari-lanceolate, verdi o screziate di violetto, a fi. mucronati o brevem. aristati. — Trent. presso Centa verso Caldonazzo. [Eur. centr. dalla Svizz. aî Carp... — F. austriaca Hack. (1878). p AMETHYSTINA (L., 1758) B Ovario finam. pubescente nel 1/4 super. Fg. cauline piane o canalicolate. — Pianta di 1-4 dm., con pannocchia a rami corti, con 1-3 spgtt. Fi. mutici o brevem. aristati. — Sard. centr. al M. Gennargentu; 5. |Endem.|. s MORISIANA (PARL., 1844) — Innovazioni in parte intraguainali ed in parte (0 tutte) estraguainali. Fg. cauline per lo più piane (almeno nel fresco). Rami infer. della pannocchia per lo più appaiati. Fusti in cespuglio per/lo più lasso. Guaine basilari rossastre, chiuse, le esterne + sfibrate o lacerate. Spgtt. glabre o rr. pelose. XY. Luoghi erbosi, rupi e ghiaie; 2-7. Magg-Ag. [Eur. As. temp. Afr. bor. Am. bor.). 2 F. rubra L. (1753) 303 A Imnovazioni estraguainali © prolungate in stoloni sotterranei. Ovario glabro alla sommità. — Rami della pannocchia con 1-6 spgtt. a 4-5 fi. mucronati o brevem. aristati. a Rz. manifestam. strisciante, stoloni allungati (quindi cespuglio molto lasso). 1 Fg. radicali setaceo-angolose, le cauline piane nel fresco. Glumtt. infer. lanceolata. — Istria, Pen., Sic. e Cors. alla Serra di Pigno; 2-1. a TYPICA 2 Fg. tutte piane (larghe 2-3 mm.), a più nervi. Glumtt. infer. largam. lan- ceolata. — Qua e là nell’It. super. [Area del tipo]. — F. pratensis Schreb. (1771), non Huds. — F. megastachys Heg. et Heer (1840) — F. rubra v. planifolia Trautv. (1877). 8 MULTIFLORA (Horrm., 1800) 3 Fg. tutte piegato-filiformi. Glumtt. infer. lineare-lanceolata. — Istria a Pola, Alto Adige e probabilm. altrove nelle Alpi. | Alpi Carp.]. : TRICHOPHYLLA (DucRr., 1828) b Rz. brevem strisciante, stoloni brevi (quindi cespuglio assai denso). — Col tipo [Eur.|. — F. fallax Thuill. (1799) — F. rubra v. commutata Gaud. (1828). dò NIGRESCENS (LAm., 1789) B Innovazioni estraguainali corte, bruscam. curvato-ascendenti. Ovario peloso alla sommità, rr. glabro. I Innovazioni per la maggior parte intraguainali. Spgtt. lineari-oblunghe, ordinariam. verdastre. Fusti di 6-12 dm. — Fg. radicali setacee, le cau- line piane nel fresco, larghe 2-3 mm. Rami della pannocchia con 4-8 spgtt. a 4-5 fi. aristati. — Boschi e luoghi erbosi: Pen., Sic., Cors. ed Ela; 4-5, rr. 3. (Eur. Cauc. ? Himal. 2). ° HETEROPHYLLA (LAm., 1778) II Innovazioni tutte o per la maggior parte estraguainali. Spgtt. ellittico- lanceolate, ordinariam. screziate di violetto. Fusti di 1-4 dm. — Pan- nocchia per lo più povera, a rami con 1-3 spgtt. a 3-4 fi. + Guaine delle fg. morte in parte decomposte in fibre. Fg. molli, capillari o filiformi. * Fg. subconformi, le cauline appena un po’ più larghe. Spgtt. a fi. mutici o brevem. aristati. — Alpi ed App. sino al M. Pollino in Cal.; 6-7. (Eur. Armen.). 4 VIOLACEA (GAUD., 1808) #* Fg. disformi, le cauline larghe sino a 2 mm., piane o quasi nel fresco. Spgtt. a fi. con resta lunga 1/2 della glumtt. o più. — Alpi, App. sino Camp.; 6-1. [Alpi — F. nigrescens Gaud. (1811), non Lam. — F. Puc- cinellii Parl. (1850). * NIGRICANS (ScHLEICH., 1807 118 Festuca] 8 GRAMINACEAE 137 ++ Guaine delle fg. morte non sfibrate. Fg. dure, setoliformi, rotondate o debolm. angolose sul dorso. Spgtt. c. s. — Trent., Alto Adige, Bergam. e Comasco ; 6-7. [Alpi or... — F. violacea v. norica Hack. (1882). f NORICA (RICHTER, 1890) Sez. II. BovinaE FR. (1846). 7 (4) Fg. a prefogliazione convoluta; guaine aperte per buon tratto, 8 — Fg. a prefogliazione conduplicata; guaine chiuse, Vedi F. rubra v. multiflora. 8 Glumtt. infer. con resta lunga il doppio di essa circa. Fusti eretti (6-12 dm.) con innovazioni estraguainali, non striscianti. Fg. larghe 5-15 mm., ruvidissime ai margini ed un poco sulle facce. Pannocchia pendente, molto lassa. Spgtt. lineari-lanceolate, verdi. %Y. Boschi om- brosi ; 4-5. Magg-Ag. [Eur. As. Afr. trop.-mont. Fernando-Po|. — Bro- mus L. (1753). 3 F. gigantea Vill. (1787) 304 A Spgtt. 5-8-Hlore. Pianta robusta. — Istr., Pen. (massime al nord ed al centro), Cors. & TYPICA B Spgtt. 3-Hore. Pianta più bassa, a fg. più strette. — C0l tipo nei luoghi asciutti. — Bromus L. (1762). 8 TRIFLORA (Sm., 1808) — Glumtt. infer. mutica 0 con resta molto più breve di essa. Fusti eretti, innovazioni c. s., talora brevem. striscianti. Fg. ruvide ai margini e di sopra, piane o convolte. Spgtt. ellittiche o bislunghe, verdi o screziate di violetto. %. Luoghi erbosi; 2-5. Apr.-Lugl. | Eur. As. temp. Afr. bor., nat. Am. bor.|. — Volg. Paleo de’ prati. 4 F. elatior L. (1753) 305 A Rz. per lo più brevem. strisciante. Pannocchia a rami geminati, il più breve con 1--2, il più lungo con 3--6 spgtt., a 5-8 fi. Piante di 3-9 dm. a Glumtt. infer. acuta all’apice. Fg. verdi, © lunghe, piane (talora convolte nel secco). Pianta alta 3--9 dm. — /t. bor., App., Sic., Sard. a Tempio. a PRATENSIS (Hups., 1762) b Glumtt. infer. con resta lunga circa 1/2 della sua lunghezza. Fg. glauche di sopra, lunghe 10-80 cm., alla fine convolte. — Alpî Mar., App. sett.-oce. [Bale. Carp... — F. australis Schur (1866). 8 APENNINA (DNtrs., 1844) ec Glumtt. infer. con resta uguale alla sua lunghezza. Fg. verdi. Gluma super. più ottusa. — Cal. alla Sila, Sic. [ Endem.|.. — F. multiflora Presl (1820), non Hoffm. — F. prat. b. sicula Parl. (1850). | PLURIFLORA (SCHULT., 1824) B Rz. per lo più lungam. strisciante, stolonifero. Pannocchia a rami geminati, . ambedue portanti parecchie spgtt., a 4-5 (rr: 8) fi. Piante di 6--15 dm. I Fg. verdi o leggerm. glauche, allungate, larghe 3--10 mm., piane. Pannocchia slargata. 1 Guaine e fusti in alto lisci o quasi. — Pen. ed isole. [Area della spec.|. — F. elatior ? L. (1762). ò ARUNDINACEA (SCHREB., 1771) 2 Guaine e fusti in alto e nell’ infiorescenza assai ruvidi. Pannocchia più contratta. — Nizzardo, Palermo {Franc. mer. Austr.). — F. Uechtrit- ziana Wiesb. (1878). ° ASPERA MuTEL (1838) II Fg. glaucescenti, più brevi (8--30 cm.) e più rigide, larghe 3-4 mm., alla fine convolte. Pannocchia stretta, lineare. — Qua e la nella Pen., Sîc., Sard. e Cors.[Eur. medit. Afr. bor.. — F. interrupta Gr. et Godr. (1855), non Dest. € FeNAS (Lac., 1816) 158 8 GRAMINACEAE [118 Festuca Sez. III. SuspuLBòosaE Nym. (1855). 9 (I) Guaine marceseenti intere od appena sfibrate. Pannocchia aperta (solo alla fine contratta), a rami glabri. Fusti densam. cespugliosi (5-10 dm.), profondam. piantati nel suolo. Fg. rigide, le radicali lunghis- . sime, dapprima piane, poi convolte, pungenti, liscie, con 3-6 nervi pro- minenti; ligula breve, biorecchiuta. Spgtt. 3-5-flore, grandi, a glume bianco-scariose ; glumtt. mutiche, giallo-brune, scabre. X. Pascoli e prati: Alpi, App. sino Cal.; 5-7. Giu.-Lugl. [Eur. media e mer. Himal. occ. Afr. bor.) — ? Anthoxanthum paniculatam L. (1753) - Poa Gerardi All. (1774) — F. panicul. Schinz et Thell. (1913). 5 F. spadicea L. (1767) 306 — (uaine marcescenti decomposte in fibre capillari. Pannocchia quasi spiciforme, a rami pubescenti. Fusti c. s. (3-5 dm.). Fg. e. s., le radi. cali lunghe 15-20 cm.; linguetta brevissima, senza orecchiette. Spgtrt. a 3-5 fi. submutici, screziati di violetto. Y. Pascoli: Basil. a Ginosa, Sic.; 4-5. Apr.-Magg. [Spa. mer. Afr. bor.) — F. bulbosa Biv. (1816). 6 F. caerulescens Desf. (1793, 307 Sez. IV. VARIAE HACK. (1882). 10 (3) Fg. tutte setaceo-filiformi 0 quasi giunchiformi, a prefogliazione conduplicata. 11 — Fg. piane nel fresco (almeno le cauline), tutte a prefogliazione convo- luta, — Innovazioni tutte estraguainali. Linguetta allangato-troncata. 13 11 Rami infer. della pannocchia semiverticillati a 4-5, Rachilla munita alla base di ciascun fi. di un fascetto di peli. Vedi Poa violacea. — Rami infer. della pannoechia solitari od appaiati. Rachilla nuda, 12 Pol 12 Imnovazioni intraguainali. Linguetta lunga !,2 -7 mm. Fusti densam. cespugliosi. Y. Pascoli, rupi e ghiaie; 5-7. Lugl.- Ag. | Eur. media e mer. As. min.]. 7 F. pumila Chaix (1786) 308 A Linguetta lunga 1/2--3 mm., arrotondata od ottusa, senza nervi. a Fusti di 10--20 cm. Glumtt. infer. per lo più lungam. acuminata, la super. den- sam. cigliolata sulle carene. — Fg. capillari, molli; linguetta lunga 1-2 mm. Pannocchia breve, povera, a rami cortissimi. Spgtt. 3-5-flore, variegate di violaceo o rr. giallastre. — Qua e là nelle Alpi. (Pir. Alpiì Dalm. Carp.). x TYPICA b Fusti di 12-40 cm. Glumtt. infer. brevem. acuminata; la super. appena scabra sulle carene. 1 Fg. rigide, quasi giunchiformi, spesso glauche. Pannocchia oblunga, com- posta, a rami infer. portanti più spgtt. variegate o rr. giallastre, a 4-7 fi. mutici o brevem. aristati. Antere lunghe 1/» almeno della glumtt. — Alpi, App. pavese, abr. sulla Majella, camp. a Forcadacero e S. Donato, basil. al M. Alpe e cal. al M. Pollino. [Area della spec.]|. B vARIA (HAENKE, 1788) 308! 2 Fg. molli, verdi, lunghissime. Pannocchia quasi unilaterale, a rami por- tanti 1-5 spgtt. sempre giallastre, a 3-5 fi. discosti tra loro, mucro- nati. Antere c. s. — Alpi piem., App. pavese. [Alpi franec.,. FLAVESCENS (BeELL., 1792) : PI PTT a a ee: er | È I o i p Mo REA FERA | à : 3 TI 115 Festuca] S GRAMINACEAE 139 3 Fg. rigidette, verdi. Pannocchia povera, unilaterale. Spgtt. giallo--verdastre, a 4-6 fi. brevem. aristati. Antere lunghe 1/4 della glumtt. — Sard. al M. Limbara e Cors. |Endem.). — F. varia v. sard. Hack. (1885). ò SARDOA (RICHTER, 1890) B Linguetta lunga 3-6 mm. (almeno nelle fg. super.), acuta, per lo più tenera, 3-nerve. — Fg. rigide, quasi giunchiformi. Pannocchia ovata, coi rami infer. portanti 3-6 spgtt. per lo più verdi--giallastre, a 5--8 fi. mucronati. — Alpi or. dalle Giulie alle trent. e bergam. [Tir. Carniola Carina. Stiria) — F. al- pina Host (1809), non Sut. e ALPESTRIS (R. et S., 1817) — Imnovazioni tutte estraguainali. Linguetta brevissima, troncata, spesso con due orecchiette ai lati. Fusti eretti (3-6 dm.). Fg. quasi giun- chiformi, verdi. Pannocchia con rami appaiati, lunga 6-13 cm. Spgtt. mutiche. %. Pascoli e rupi; 6-7. Lugl.-Ag. [Alpi Mar.-franc. e sud-or. Monten. Carp.). 8 F. laxa Host (1802) 309 A Rz. + strisciante, lassam. cespuglioso. Pannocchia inclinata, patente nella fioritura, a rami infer. con 4-3 spgtt. lunghe 8-9 mm., 3--5--flore, per lo più violacee. Glume ineguali, la super. 1/8 - 1/4 più breve della glumtt. che le sta contro; glumtt. infer. strettam. scariosa ed intera all’ apice. — Alfo Isonzo al M. Krn (M. Nero) |Alpî sud-or.|. o. TYPICA B Rz. densam. cespuglioso. Pannocchia eretta, contratta, a rami infer. con 2-6 spgtt. lunghe 9-11 mm., 2-4-flore, per lo più scolorate. Glume uguali, la super. lunga come la glumtt. che le sta contro; glumtt. infer. largam. sca- riosa e denticolato-lacera all'apice. — Alpi Mar., Abr., Laz. nei M. Ernici, Camp. al Picinisco, Basil. al M. Serino e Cal. occ. [Alpî Mar.--franc. Monten. Carpi: 8 DIMORPHA (Guss., 1826) 509 13 (5 e 10) Rz. ramoso-strisciante. Fusti gracili, di 3-4 dm. Spgtt. + sere- ziate di violetto. Fg. molli, corte, strette, piano-carenate. Pannocchia quasi unilaterale, lassa; rami con 1-4 spgtt. 3-5-flore. Glumtt. mutiche, scabre. Ovario glabro. %. Pascoli e rupi: Alpi bellun.-trent. e vicent. pr. Recoaro; 6-7. Lugl-Ag. [Alpi Carp.|. — F. Scheuchzeri Gaud. (1811). 9 F. pulchella Schrad. (1806) 310 — Rd. fibrosa. Fusti robusti, di 8-11 dm. Spgtt. con glume bianceo- scariose e glumtt. giallastre o glaueescenti. Pannocchia grande, sub- unilaterale, lassa, patente nella tioritura ; rami con 3-8 spgtt., 3-5-flore. Glumtt. mutiche, scabre. Ovario vellutato all’ apice. %. Boschi, pascoli, ghiaie; 5-7. Giu-Ag. [Eur. or-mer. As. occ. sino Affgan.|. — F. spadicea v. nemor. Pollini (1822) — F. spectabilis Jan (1826) — F. Sieberi Tausch (1837). 10 F. nemorosa D. Torre et $S. (1906) 311 A Pianta verde, a fusto e guaine liscie. Linguetta cigliolata. Pannocchia a rami gracili, penduli. Spgtt. giallastre. Glume lanceolate, mutiche o mucro- nulate. a Fg. larghe 2-6 mm. Pannocchia lunga 15-30 cm., ovata o bislunga, ad asse ruvido; rami infer. lunghi come la pannocchia, con 12--26 spgtt. — Dalle Alpi Giulie al Lago di Como e Tosc. nel Lucchese e M. Pisano. |Endem.!. n. TYPICA b Fg. larghe 1-1 1/2 mm. Pannocchia lunga 9-15 cm., quasi lingare, ad asse glabro; rami infer. più brevi, con 4-8 spgtt. — Triest. in V. Rosandra. | Croazia]. — F. spectab. ssp. affinis v. croat. Hack. (1882). B CROATICA N. COMB. pe 140 8 GRAMINACEAE [118 Festuca B Pianta glaucescente, a fusto e guaine scabre. Linguetta lacero-fimbriata. Pannocchia a rami grossetti, suberetti. Spgtt. glaucescenti. Glume lanceo- | lato-attenuate. — Nap. nei M. di Castellamare ed a Capri, Avellinese, Ba- i sil.a Chiaromonte e M. ta Spina e Cal. occ. dal M. Pollino al M. Montea. [Endem.]. — F. spectabilis Guss. hb. ex Hack. (1882). CALABRICA (HuTER P. ET R., 1879) Sez. V. MonTANAE Hacx€. (1882). 14 (5) Rz. cespuglioso, non stolonifero. Fusti con guaine basilari afille numerose, squamiformi, intere ed indurite, alti 8-12 dm. Fg. tutte piane, larghe 5-15 mm., cigliolate al margine per peli non rivolti all’ in- dietro. Pannocchia grande, composta. Spgtt. verdastre, 2-5 (per lo più 3)-flore. Glumtt. infer. scabra, 3-5-nerve, lanceolato-lesiniforme, acuta. XY. Luoghi selvatici: Alpi, App. emil., tosc., centr. e mer., Maremma tosc. a Saturnia e Sic.; 4-6. Giu.-Ag. [Eur. As. min.|]. — Poa silv. Pol lich (1776) — F. altissima All. (1789). 11 F. silvatica Vill. (1787) 312 — Rz. lungam, stolonifero. Fusti con guaine afille basilari nulle 0 poche, marceseenti e fibroso-lacerate, Fg. cigliolate al margine per peli inferiorm. volti all’ indietro. Spgtt. 3-6-flore. Glumtt. infer. scabro- setta, 5-nerve, lanceolato-ottusetta. Il resto c. s. X. Luoghi selvatici; 4-6. Magg.-Lugl. |Spa. Austr. Carp. Bale. Cauc. As. min. Alger.]. — F. drymeia M. et K. (1823). 12 F. montana M. B. (1819) 313 . 1 È : Ì | ì Î i È | | A Pannocchia ovata. Glume lanceolato-lesiniformi, strettam. scariose ; glumtt. infer. acuta od acuminata (talora mucronulata); glumtt. super. acutam. bidentata. — Alp? Giulie sul M. Cavin e probabilm. da riferirsi qui la pianta di V. d’ Aosta a Cogne ed Alpi Mar. a Valdieri. % TYPICA B Pannocchia spesso oblunga. Glume largam. lanceolate, semiscariose; glumtt. i infer. acuta od ottusetta, manifestam. scariosa all’apice; glumtt. super. quasi intera. — Ischia, Nap., Puglie, Basil., Cal. e Sic. [As. min.). — F. sil- I } vatica Presl (1820), non Vill. $ EXALTATA (PRESL, 1826) Gen. 119. Vùulpia Gmel. (1806). (Spec. 14 circa dell’ Eur., As. occ., Afr. bor. e mer., Abiss., Can., Am., Austral.). 1 Glumtt. infer. nuda o con pochi peli al margine e sul dorso. 2 — Glumtt. infer. densam. barbata o villoso-cigliata ai margini e talora anehe sul dorso. 7 2 Piante annue, senza fascetti di fg. sterili. 3 — Pianta perenne, con fascetti di fg. sterili, Fusti eretto-ascendenti (1-4 dm.). Fg. lineari- o setaceo-convolte. Pannocchia subspiciforme, unilaterale, stretta. Gluma super. lunga il doppio dell’infer. Antere lunghe 2 mm. %. Pascoli; 4-5. Apr.-Magg. |Franc. mer. Tunis. Alger... — Festuca Presl (1820). 1 V. sicula Lk. (1833) 314 A Gluma maggiore subeguale ai fi.; glumtt. super. bidentata all’apice, a resta più breve di essa. Pannocchia per lo più densa. — Sie. e Sard. [Tunîs. Alger.). % TYPICA 119 Vulpia] 8 GRAMINACEAE 141 B Gluma maggiore più lunga dei fi.; glumtt. super. con 2 setole all’ apice, a resta più lunga di essa. Pannocchia lassa, a spgtt. più delicate. — Lig., Sic., Sard. e Cors. [Provenza Creta). — Festuca sicula var. b. Guss. (1824) — F. set. Guss. (1842). 8 seTAcEA (PARL., 1841) 3 Reste lunghe come le loro glumtt. o più brevi. i — Reste lunghe 1/!/2-3 volte le loro glumtt. 5 4 (3 e 5) Gluma maggiore più breve o tutt’ al più subeguale ai fi., la mi- nore + sviluppata. Fusti c. s. (1-3 dm.). Fg. lineari-strette, alla fine convolte. Pannocchia + unilaterale, verdastra 0 rossastra. Antere lun- ghe 4-6 mm. O. Luoghi erbosi, tetti e muri; 2. Apr.-Giu. | Eur. mer.-occ. Afr. bor... — Bromus L. (1767) — Festuca Cav. (1803), W. (1809). 2 V. geniculata Lk. (1827) 315 A Pannocchia * ramificata, a rami infer. portanti parecchie spgtt. sub-4-flore. Gluma maggiore subeguale ai fi. o più breve di essi. Reste subeguali alle loro glumtt. Stami 3. a Pedicelli ingrossati, lunghi come le spgtt. Glume lanceolate. — Lig., Tosc., Lazio., It. mer. e grandi isole; una volta ad Angarano presso Bassano. — Bromus stipoides L. (1771). o TYPICA b Pedicelli esili, più brevi delle spgtt. Glume assottigliate, quasi setacee. Pan- nocchia più piccola che nel tipo. — Ste. e Sard. | Afr. bor.|. — Festuca Guss. (1844). B ATTENUATA (PaRL., 1845) B Pannocchia quasi semplice, cioè a rami portanti una spgtt. o gli infer. 2-5 spgtt. 8-10-flore. Gluma maggiore più breve dei fi. Stame spesso unico. I Reste lunghe 1/2 delle loro glumtt.; apice della glumtt. super. bidentato. — Sard., Cors.?; una volta presso Genova. | Afr. bor. Baleari, avv. Franc. mer.) — Bromus Lam. (1788) — Festuca Salzm. (1828). INCRASSATA (Part., 1841) 315! II Reste subeguali alle loro glumtt.; apice della glumtt. super. lungam. bi- fido. — Pr. al mare: sud della Pen., Sic. e Sard. | Baleari. — Bromus Tin. (1817) — Br. sabulosus Guss. (1827) — Br. sardous Spr. (1827). ò TENUIS (Part., 1841) — Gluma maggiore per lo più superante i fi. (non comprese le reste), la minore ridotta ad una piccola squama (eccezionalm. lunga 1/3 della super.). Fusti e fg. c. s. Pannocchia unilaterale, incurvata, di color verde- chiaro, giallastra o rossastra. Spgtt. sub-4-flore, quasi cilindriche. Reste subeguali o più lunghe delle loro glumtt. Stami 3; antere lunghe 3-4 mm. O. Luoghi erbosi, vie, muri: Pen. dal Nizz. e Faentino în giù ed isole, rr. nel Veronese alla Chiusa e Bresc. a Castiglione delle Stiviere; 2. Magg.-Giu. [Franc. mer. Creta Afr. bor... — Bromus All. (1785) — Festuca Bert. (1817). 3 V. ligustica Lk. (1827) 316 5 (3) Pannoechia ovata, a rami infer. portanti parecchie spgtt. Vedi 4 — Pannocchia contratta, quasi spiciforme, semplice o coi rami infer. portanti 2 a poche spgtt. 6 6 Gluma infer. ridotta ad una piccola squama. Fusti e fg. c. s. Pannocchia unilaterale, semplice o rr. con 1-3 rametti infer. portanti 2-5 spgtt. 4-6-flore. Gluma maggiore subeguale ai fi. Stami 3, sempre rinchiusi; antere lunghe 1-1!/0 mm. ©. Campi ed arene mar., vr. nell’ interno : Pen. ed isole; 2-3. Apr.-Magg. [Eur. mer. ed occ. Cipro Afr. bor.|. — 142 8 GRAMINACEAE [119 Vulpia Stipa L. (1753) — Festuca fasciculata Forsk. (1775) — F. uniglumis Sol. : (1789) — V. uniglum, Dum. (1823). ‘ 4 V. membranacea Lk. (1827) 317 | - Gluma infer, + sviluppata (eccezionalm. rudimentale). Fusti eretti o gi- nocchiati (2-3 dm.). Fg. setaceo-convolte. Spgtt. 3-8-flore. Glume setaceo- acuminate, generalm. più brevi (o subeguali) ai fi. Stame spesso unico, È sempre rinchiuso ; antera lunga 1/0 mm. O. Luoghi erbosi sterili, comune; | 2-4. Marz-Magg. |Eur. As. occ. sino Himal. Afr. bor. e mer. Abiss. Can, nat. Amer. Austral.]. — Festuca L. (1753). È 5 V. Myuros Gmel. (1805) 318 A Fusto coperto interam. o quasi dalle guaine, che spesso cingono anche la base della pannocchia, ch’ è ramosa, arcuato--pendente all’ apice ed unilate- rale. Gluma super. lunga 1/9 circa del fi. che le sta presso e 2-3 volte la gluma infer. — Pen. ed isole. — Festuca Soy.-Will. (1828). a PsEupo--Mmyuros (RcHB., 1830) B Fusto lungam. nudo in alto. Pannocchia eretta, breve, subsemplice, unilate- rale. Gluma super. subeguale al fi. che le sta presso e lunga 2 volte la gluma infer. I Spgtt. lunghe 10 mm. circa (senza le reste); reste poco più lunghe della relativa glumtt. — Col tipo, ma più scarsa. 'Eur. As. min. Afr. bor. e mer... — Bromus All. (1785) — Festuca sciuroides Roth (1800) — V. sciur. Gmel. (1805) — V. bromoides Denn. (1823) — Festuca dert. Asch. et Gr. (1900). 3 DERTONENSIS (GOLA, 1904) II Spgtt. lunghe 6 mm. circa; reste lunghe 2--3 volte la relativa glumtt. Pan- nocchia più lunga. — It. mer., Sic., Sard., Cors.[ Eur. occ--mer. Alger... — V. sciur. v. microstachya Hack. (1877). € BROTERI (Borss. ET ReUT., 1852) 7 (1) Gluma maggiore assai più breve dei fi. (non comprese le reste). Pannocchia contratta, spiciforme, spesso curvata, unilaterale. Spgtt. per lo più 6-flore, lunghe 6 mm. (senza le reste). Gluma infer. squamiforme. Reste subeguali alle lgro glumtt. o rr. 2-3 volte più lunghe. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi aridi: Pen.ed isole; 2-4. Marz.-Magg. | Eur. mer. ed occ. As. occ. Afr.bor.].— Festuca Danth. (1805), non Gouan. — F. Danthonii Asch. et Gr. (1901) — V. Danth. Volk. (1905). 6 V. ciliata Lk. (1827) 319 — @Gluma maggiore subeguale ai fi. Pannocchia subsemplice, eretta. Spgtt. grosse (lunghe 12-17 mm. senza le reste). Reste un po’ più brevi delle loro glumtt. Il resto c. s. O. Arene mar., rara: Elba, Laz. e pr. Napoli; 2. Magg.-Giu. |Spa. Port. Afr. bor.-oce.|. — Festuca Schousb. (1800). € V. Alopecuros Dum. (1823) 320 Gen. 120. Nardùrus Rcehb. (1830). (Spec. 5 dell’Eur., Afr. bor. ed As. occ.). 1 Spett. per lo più unilaterali. lume ineguali, acuminate, Vinfer, più ‘ piccola, 1-nerve, la super. 3-nerve. Fusti eretti o ginocchiati, gracili (8-15 em.). Fg. setaceo-convolte. Spiga semplice. Spgtt. a 5-6 fi. ©. 120 Nardurus] 8 GRAMINACEAE 143 Luoghi sterili, qua e là; 2-4. Magg.-Lugl. [Eur. mer. Belgio As. occ. e centr. Cina bor.|. — Festuca L. (1753) — N. tenellus Rchb. (1841). 1 N. maritimus Fiori (1907, Mart.) 321 A Spgtt. tutte con fi. © lungam. aristati. — /stria, Verona, Rovereto, Piem., Lig., Parma, Napoli, Sard. — Triticum Reich. (1797) — Festuca tenuiflora Schrad. (1806) — N. tenuifl. Boiss. (1845). o HISPANICUS FIORI (1907) B Spgtt. a fi. brevem. mucronati o nelle super., soltanto, aristati. — 001 fipo. — Triticum L.? (1767), DC. (1813). 8 UNILATERALIS (Borss., 1845) — Spgtt. distiche. Glume subeguali, ambedue 3-nervi, ottuse. Fusti piuttosto rigidi (1-3 dm.). Spiga semplice o talora ramificata. Spgtt. a 5-8 fi. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi, qua e là; 2-4. Apr.-Lugl. [Eur. centr. ed occ. Maced. Afr. bor... — Triticum L. (1759) — Tr. Poa DC. (1805) — N. Poa®Boiss. (1845). 2 N. tenellus Parl. (1850) 322 { Spgtt. a fi. ottusetti, mutici. — C. Tic., Lomb., Piem., Modenese, versante Tirreno della Pen., grandi isole ed Elba. — Triticum Viv. (1804) — Tr. Lachenalîi Gmel. (1805). — Festuca Lachen. Spenn. (1829) — N. Lachen. Godr. (1844). x HALLERI (FIORI, 1896) B Spgtt. a fi. aristati. — Col tipo — Triticum Bert. (1804) — Tr. tenuiculum Lois. (1810) — N. Halleri v. festuc. Fiori (1896). 8 FESTUCOIDES n. comb. Gen. 121. Catapòdium Lk. (1827). (Spec. 9 dell'Eur. mer. ed oce., Afr. bor. e mer. ed una dell’Affgan.). 1 Glumtt. infer. carenata all’apice, liscia, Stimmi allungati, assai ramosi; ovario ovoideo-ellittico, glabro. 2 — Glumtt. infer. non carenata, sparsa di piccoli tubercoli all’ esterno. Stimmi brevi, semplici; ovario obovato-compresso, peloso all’ apice. Fusti eretti o ginocchiati (1-5 dm.). Fg. lineari-piane, larghette. Spiga distica, spesso ramosa alla base, a rachide scavata. Spgtt. 6-12-flore ; ai infer. ottusa, mutica. O. Luoghi erbosi: Sard. pr. Cagliari, Li- nosa; 2. Magg.-Giu. [Grec. Spa. mer, Alger. Can.|. — Castellia tubercu- lata ‘Din. (1846) — Festuca Richter (1890). 1 C. tuberculosum Moris (1841) 323 2 Spgtt. con 11-20 (rr. 5-8) fi., larghe 3-5 mm. Fusti c. s. (8-20 cm.). Fg. lineari, subconvolte. Spiga unilaterale, semplice. Spgtt. ravvicinate tra loro, ma discoste dalla rachide. ©. Campi e sabbie pr. al mare; 2. Apr. Magg. {Spa. mer. Afr. bor... — Cynosurus Jacq. (1767) — Tritic. unioloides Ait. (1789) — Desmazeria sic. Dum. (1822) — Festuca unio- loid. Kth. (1829). 2 C. siculum Lk. (1838) 324 A Spgtt. largam. bislungo-lineari, con 11-20 fi.; glumtt. infer. ottusa. — Cal., Stic., Malta, Linosa, Sard. i a TYPICUM B Spgtt. ovate, con 5-$8-fi.; glumtt. infer. acuta. — Pr. Palermo [Endem.}. — Megastachya Presl (1820) — Desmazeria Wk. (1390). a TRITICEUM FIORI (1907) — Spgtt. con 5-11 fl., larghe 2 mm. al più. Fusti eretto-ascendenti o prostrati (5-15 cm.). Fg. c. s. Spiga unilaterale, semplice o con qualche 144 8 GRAMINACEAE [121 Catapodium rametto alla base. Spgtt. applicate alla rachide, ch’ è grossa e profon- dam. scavata; glumtt. infer. ottusa, mutica. ©. Spiaggie mar.: Pen. e più frequente nelle isole; 2-3. Apr.-Magg. | Eur. mer. ed occ. As. min. Afr. bor.) — Poa Huds. (1762) — Triticum Rottbolla Lam. et DC. (1805) — Desmazeria lol. Nym. (1855) — Festuca Rottboellia Asch. et Gr. (1900). 3 C. loliaceum Lk. (1827) 325 Gen. 122. Scleròchloa P. B. (1812). (Spec. 10 dell’ Eur. media e mer., As. occ., Afr. bor. ed una dell’Afr. mer.). 1 Spgtt. 3-5-flore, formanti un’ infiorescenza molto densa. (lume assai ineguali, ottuse o smarginate. Fusti cespugliosi, ginocchiati (5-20 cm.), quasi interam. coperti dalle guaine. Pannòcchia unilaterale, a rami bre- vissimi, rigidi (talora quasi semplice), lunga 2-3 cm. Spgtt. coriacee. Glumtt. infer. troncata, con 5 nervi saglienti, scariosa al margine. ©. Luoghi erbosi, non ovunque: Pen.; 2-4. Magg.-Giu. [Eur. media e mer. As. occ. Afr. bor.-oce... — Cynosurus L. (1753) — Festuca Vill. (1787). 1 S. dura P. B. (1812) 326 — Spgtt. 5-12-flore, formanti un’infiorescenza + lassa. (lume quasi uguali, 2 2 Pannocchia a rami non articolati, senza spgtt. nelle biforeazioni prin- cipali. Glumtt. infer. con nervi appena visibili, coriacea. Fusti eretti o ginocchiati, cespugliosi o solitari (5-60 cm.). Spgtt. 5-11-flore, verdi od alla fine rosso-porporine (come tutta la pianta), rr. scolorate. ©. Luoghi sterili. muri, sabbie, frequente; 2-4. Est. [ Eur. media e mer. As. occ. Afr. bor.|. — Poa L. (1759) — Scleropoa Griseb. (1844). 2 S. rigida Lk. (1827) 327 A Fusto liscio. Pannocchia a rami brevi, eretto-patenti e provvisti di spgtt. sin presso la base. Glumtt. infer. ottusetta all’apice, a carena smussata. — Pen. ed isole. a. TYPICA B Fusto scabro in alto. Pannocchia a rami in parte allungati, patenti e lun- gam. nudi in basso. Spgtt. più ellittiche. Glumtt. infer. acuta o mucro- nulata all’apice, a carena acuta e scabrosetta. Pianta spesso più elevata. — Lungo le spiaggie: It. centr. e mer., Sic.; 2. [ Reg. medit.-occ.|. — Festuca Del. (1827) — Scleropoa Parl. (1850). $ HemIpoA (Guss., 1842) 327! —- Pannocchia a rami articolati, con una spgtt. ad ogni biforcazione prin- cipale. Glumtt. infer. con 1 nervo marginale per lato, membranacea, 3 3 Rami della pannocchia lisci. Spgtt. larghe, compresse. Fusti diffuso- ascendenti (1-4 dm.), spesso radicanti. Pannocchia ovale, con rami a sez. triangolare, spesso divaricatissimi. Spgtt. 5-9-flore, a rachilla fragile, lunghe 14-15 mm. Glumtt. infer. fortem. carenata, mucronata all’ apice. O. Sabbie mar.: Pen. specie sul litorale Tirreno ed isole, una volta pr. Sermide nel Mantov.; 2. Magg.-Giu. | Reg. medit.|. — Triticam L. (1762) — Festuca lanceolata Forsk. (1775) — Cutandia Benth. (1881). 3 S. maritima Sweet (1827) 328 — Rami della pannocchia dentellato-scabri agli angoli. Spgtt. lineari- oblunghe, subeilindriche. Fusti gracili, ginocchiati (1-3 dm.). Spgtt. 122 Sclerochloa] 8 GRAMINACEAE 145 6-12-flore, lasse, a rachilla tenace. Il resto c. s. O. Sabbie mar.: Lig., Lazio, Nap., Sic.e Sard., non più ritrovata nell’ Istria; 2. Apr.-Magg. [Spa. mer. Afr. mer.-occ., avv. Croazia Batum]. — Festuca Desf. (1798) — Cutandia Benth. (1881). 4 S. divaricata Lk. (1833) 329 Nora. — La S. rupestris Britt. et Rendle (1907) (fig. 329!) — Poa With. (1796) = P. procumbens Curt. (? sed poster. anni 1796) = S. procumb. P. B. (1812) indi- cata del Lido di Venezia, non vi è più stata rinvenuta; essa è propria dell’ Eur. occ. e centr. litor., Siria e Mesopotamia. Gen. 123. Bròmus L. (1737). (Spec. 40 circa delle reg. temp. dell’ Emisf. bor. ed Amer. mer.-temp., poche tra i tropici). 1 Glume ineguali, l’infer. 1-nerve, la super. 3 nerve, S — Glume subeguali, 1’ infer. (un po’ più piccola) 3-5-nerve, la super, 7- 9-nerve. Spgtt. ristrette all’ apice anche dopo la fioritura. Specie annue o bienni. Sez. III. SERRAFALCUS 9 2 Piante perenni. Spgtt. appena slargate in alto dopo la fioritura, Reste più brevi delle loro glumtt., rr. nulle. Sez. I. FESTUCARIA 3 — Piante annue. Spgtt. assai slargate all’ apice dopo la fioritura. Reste , lunghe più delle loro glumtt., rr. subeguali ad esse, Sez. II. EuBROMUS 6 Sez. I. FEstucARIA GR. ET GoDpR. (1856). 3 (2) Glumtt. infer, lunga 5-6 mm. (senza la resta). Ovario glabro, Vedi Festuca gigantea — Glumtt. infer. lunga 10-12 mm. Ovario peloso. 4 4 Pannocchia flaccida, pendente. Fusti quasi solitari, eretti, pelosi (8-15 dm.). Guaine villose, massime le infer.; lamine fogliari conformi, tutte piane, larghe 6-12 mm. Spgtt. glabre o pubescenti, 7-9-flore, verdi. %. Luoghi selvatici boschivi, qua e là; 4-5, rr. 3. Giu.-Ag. [| Eur. As. occ. sino Himal. Sib. Afr. bor., nat. Amer. bor.). — B. asper. Murr. (1770). 1 B. ramosus Huds. (1762) 330 A Pannocchia coi rami iufer. per lo più appaiati, i più lunghi con 5-9 spgtt. Queste lunghe 20-25 mm. (comprese le reste). Pianta alta sino a 15 dm. — Pen., Sîc., Sard. centr.? e Cors, vu SEROTINUS (SoL., 1845) B Pannocchia coi rami infer. riuniti a 8-6, ineguali, i più lunghi con 5 spgtt. Queste lunghe 15-20 mm. Pianta alta rr. più di 9 dm. — Col tipo specialm. nell’App. — B. asper. Benek. (1845) — B. Benekeni Beck (1890) — B. asper o. typ. Fiori (1396). 8 BENEKENI SvyME (1872) — Pannocchia eretta, Fusti + largam. cespugliosi. D 5 Pianta densam. cespugliosa, rr. brevem. stolonifera. Fg. infer. piegato- carenate, generalm, più strette delle cauline, che sono piane. Glumtt, infer. aristata. Fusti eretti (8-12 dm.), coperti alla base dalle guaine 10 146 8 GRAMINACEAE [125 Bromus marcescenti. Rami infer. della pannocchia semiverticillati a 3-6. Spgtt. per lo più 5-7-flore, giallo- o rossastro-verdognole. Y. Luoghi erbosi, rupi; 2-1. Magg.-Lugl. [Eur. As. occ. Afr. bor.]. 2 B. erectus Huds. (1762) 331 A Fg. a lamine scarsam. cigliate soltanto sui nervi ed al margine od anche to- talm. glabre; guaine glabre o poco pelose. a Pannocchia stretta, a rami eretti, poco più lunghi delle spgtt. Glume sub- eguali, la super. 1/4 più breve del fi. che le sta presso. I Spgtt. 4-8-flore, lunghe 13-15 mm., glabre o più rr. pelose. Glumtt. infer. lunga 11 mm. — Pen. (massime al nord ed al centro), Sard., Cors., Elba. o TYPICUS II Spgtt. 10-13-flore, lunghe sino a 4 cm., pelose o glabre. Glumtt. infer. c. s. — Qua e là col tipo. 8 LONGIFLORUS (W., 1813) b Pannocchia lassa, a rami capillari, arcuato-eretti, almeno in parte assai più lunghi delle spgtt. Glume ineguali. 1 Glumtt. infer. lunga 10 mm.; gluma super. eguagliante il fi. che le sta presso. Infiorescenza lunga 15 cm., a rami per lo più con 1 spgtt. lunga 16-17 mm. — JIstr., Triest., Trent., Bergam. e Pavese a Corbesassi. [Car- niola Bale. Ungh. Pir.|]. TRANSSILVANICUS (STEUD., 1855) 2 Glumtt. infer. lunga 13-18 mm.; gluma super. più breve del fi. che le sta presso. Infiorescenza lunga 20 cm., a rami per lo più con 2 spgtt. lun- ghe 4-5 cm. — Fiume, Trento al Doss. Bolzano, Bergam. a Vilminore. [Carinz. Bale. Russia mer.|. ò STENOPHYLLUS (LK., 1821) B Fg. a lamine e guaine brevem. pubescenti ed a lamine inoltre cigliate. — Rz. stolonifero. Spgtt. lunghe 15-17 mm., glabre. — J/str., Camp. a M. S. Nicola. [Balc. Ungh.\. e PANNONICUS (Kumm. ET S., 1849) C Fg. a lamina e guaine densam. villose per peli patenti (rr. le lamine glabre). A Pannocchia ampia, lassa, coi rami secondari e spesso anche i primari portanti una sola spgtt. pelosa o glabra. — Nap., Salern., Avell., Basil., prov. di Foggia, Capri, is. Sirenuse, Sîc. [Endem.]. — B. caprearaum Hack. (1879). € CAPRINUS (KERN., 1879) AA Pannocchia condensata, breve, coi rami infer. portanti 2-3 spgtt. lunghe 17 mm. e glabre. — Fiume, Istr., Veron., Trent., Bolzano, Bergam., Com., C. Tic. [Endem.}. *) CONDENSATUS (HACcK., 1879) — Pianta lassam. cespugliosa, rz. strisciante e lungam. stolonifero. Fg. uniformi, tutte piane. Glumtt. infer. mutica o mucronata, scariosa 0 subbidentata all’apice. Fusti eretti (5-8 dm.). Fg. glabre o cigliate, lar- ghe 5-8 mm. Pannocchia lunga 8-10 cm. Spgtt. 5-7-flore, glabre o pelose. Il resto c. s. X. Luoghi erbosi: Cadore, Veronese pr. Montorio, Trent. a Paneveggio, Bresc., C. Tic. a Locarno, Piem. e Lig. occ., non più trovato negli Euganei e nel Nizz.; 3-4. Giu.-Lugl. [| Eur. ed As. media e bor., nat. Am. bor.|. 3 B. inermis Leyss. (1761) 332 Sez. II. EubròoMus GR. ET GoDRr. (1856). 6 (2) Pannocchia pendente, subunilaterale, a rami gracili, flessuosi, pu- bescenti-irsuti assieme alla rachide, gli infer. portanti per lo più 2-6 spgtt. Fusti eretti o ginocchiati (1-4 dm.). Fg. e guaine mollem. pubescenti ; linguetta breve, ottusa. Spgtt. 5-9-flore, pelose o rr. glabre. vee ae ee 123 Bromusj 8 GRAMINACEAE 147 Glume e glumtt. largam. scariose al margine; reste lunghe circa come le loro glumtt. ©. Murî, tetti e luoghi erbosi, ma non ovunque: Pen. ed isole; 2-7. Apr.-Lugl. [Bur. As. oce. sino Arab. cd Affgan. Sib. Afr. bor. Can., nat. Amer. bor.). 4 B. tectorum L. (1753) 333 — Pannocchia non avente riuniti insieme i caratteri sopra indicati. 7 7 Rachide e rami della pannocchia pubescenti-irsuti, Spgtt. lunghe 3-6 cm. (senza le reste). Fusti eretti, pelosi in alto (2-10 dm.) Fg. lineari- piane, + pelose assieme alle guaine; linguetta oblunga, lacera. Pannocchia eretta od inclinata, a rami con 1-2 spgtt. Spgtt. 4-8 (rr. 9-15) -flore, verdi, glabre o pelose. Glumtt. infer. largam. bianco-scariosa al margine. O. Luoghi sterili, muri; 2, rr. 3-4. Febbr.-Giu. [ Eur. occ. e mer. As. occ. Afr. bor. Can., nat. Mauriz. Afr. mer.|. 5 B. villosus Forsk. (1775) 334 A Pannocchia slargata, eretta, a rami lunghi sino a 5 cm. Spgtt., a peduncoli lunghi sino a 3 cm., 5-7-flore; resta lunga 11/2 volte la propria glumtt. — Istr., Veneto, Mantov., Bresc.a Pontoglio, Pavia, resto della Pen. dal Nizz. e Bologn. în giù ed isole. — B. ambigens Jord, (1855). x MAXIMUS (DESF., 1798) B Pannocchia inclinato-pendente, ampia, a rami lunghi sino a 10 cm., nei nodi infer. riuniti a 4-6. Spgtt. più grandi, con peduncoli lunghi 2-4 em. — Qua e là col tipo. 3 GUSSONEI (PARt., 1840). C Pannocchia più rigidam. eretta, contratta, a rami più brevi. Spgtt. a pe- duncoli lunghi 5 mm., 8-15--flore; resta lunga come la propria glumtt. o poco più. — Istr., Sée., Malta, Cors., ecc. [Ingh. Bale. Crimea]. RIGIDUS (RoTH, 1790) — Rachide e rami della pannocchia dentellato-scabri o brevem. pube- scenti. Spgtt. lunghe 25-35 mm. pene 8 Spgtt. portate da peduncoli lunghi o lunghetti; reste diritte od ap- pena divaricate a maturità. Fusti per lo più glabri in alto. Fg. minutam. pubescenti ; guaine infer. spesso villose. Pannocchia a rami con 1-4 spgtt. Spgtt. verdi od alla fine rosso-vinose. Glumt. infer. a margine scarioso più stretto che nella spec. prec. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi, muri e vie, comune; 2-5. Apr.-Lugl. [Eur. As. occ. Sib. occ. Afr. bor. Can., nat. Amer. bor... — Volg. Forasacco. 6 B. sterilis L. (1753) 335 A Pianta di 3-6 dm. Pannocchia lassa, a rami divaricato--patenti, almeno in parte lunghi come le spgtt. o più. Spgtt. 5-11-flore ; reste più lunghe delle loro glumtt., per lo più sempre diritte. — Pen. ed isole. — B. distichus Moench (1794), o. TYPICUS B Pannocchia più lassa, a rami divaricati, subeguali alle spgtt. Spgtt. 10--20- flore, assai scabre; reste lunghe come le loro glumtt., alla fine divaricate. — Qua e là col tipo. 8 SCABERRIMUS (TEN., 1811) C Pianta di 1--4 dm. Pannocchia compatta, a rami per lo più appressati, tutti più corti delle spgtt. Spgtt. 5--12-flore ; reste subeguali alle loro glumtt., spesso curvate in fuori a maturità. — Col tipo neî luoghi aridi. |Eur. occ. Reg. medît. Arab. Pers.). MADRITENSIS (L., 1755) — Spgtt. portate da peduncoli brevi o brevissimi; reste divaricato- contorte a maturità, Fusti eretti (1-3 dm.). Fg. brevi, strette, pelose 148 8 GRAMINACEAE [125 Bromus assieme alle guaine ; linguetta troncato-lacera. Pannocchia eretta, com- patta. Spgtt. 5-10-flore, glabre o rr. pubescenti, + suffuse di rosso od alla fine rosso-porporine, più piccole che nella spec. prec.; reste sube- guali alle loro glumtt. o poco più lunghe. O. Luoghi erbosi aridi, qua e là; 2. Marz.-Giu. | Reg. medit. C'rim. Mesopot. C'an.|. 7 B. rubens L. (1755) 336 A Fusti densam. pelosi in alto. Pannocchia ovoidea, a rami brevi. — Nizz., Lg., It. centr.e mer. ed isole. a TYPICUS B Fusti glabri in alto. Pannocchia obovato--cuneiforme. Pianta più ridotta in ogni parte. — If. mer. ed isole. |Grec. As. occ. Afr. bor... — B. scoparius Lam. (1783), non L. B FASCICULATUS (PRESL, 1820) 336! Sez. III. SERRAFALCUS (PARL., 1840). 9 (1) Reste diritte o soltanto divaricate a maturità (rr. mancanti). 10 — Reste contorte o divaricato-patenti massime a maturità, 12 10 Guaine delle fg. glabre o rr. con pochi peli sparsi. Fi. coi margini accartocciati dopo la fecondazione e quindi allontanati gli uni dagli altri, Fusti eretti (3-10 dm.), glabri in alto. Fg. lineari-piane. Pannocchia eretta od inclinata, a rami gracili, più lunghi delle spgtt., gl’infer. con 2-3 spgtt.; queste glabre o pelose. Glumtt. infer. subeguale alla super.; reste diritte o flessuose, brevi o talora ridotte ad un mucrone. ©. Tra le messi, qua e là; 2-4. Magg.-Giu. [Eur. Transcaue. Sib. occ. Giapp. Afr. bor., nat. Amer. bor.|. — Serrafalc. Bab. (1843). 8 B. secalinus L. (1753) 337 A Fg. a guaine tutte glabre. a Spgtt. lunghe al più 20 mm., a 2-7 (rr. 10) fi. Glumtt. infer. lunga non più di 8 mm. — It. super. e centr., Puglie nel circ. di Lucera, Salern., Avell., Basil., Sic., Malta, Sard. e Cors. a VULGARIS KocH (1837) b Spgtt. lunghe 25--30 mm., a 10--15 fi., più strettam. embriciati dopo l’antesi. Glumtt. infer. lunga 11 mm. circa. — Qua e la col tipo. — B. grossus Desf. (1805). B MULTIFLORUS (Sm., 1800) B Fg. a guaine e le infer. anche a lamine pelose. Spgtt. come nel tipo. — Triest., Alto Adige. — B. hordeaceus Gmel. (1824), non L. x BiLLoru (F. SHuLTz, 1849) — (Guaine delle fg. pubescenti (almeno le infer.). Fi. coprentisi tra loro anche a maturità (almeno alla base). 11 11 Pannocchia grande, per lo più composta, a rami gracili e divaricati, assai più lunghi delle spgtt., che sono lineari-laneeolate e per lo più variegate di violaceo o di bruno. Fusti e fg. c. s. Spgtt. piccole (lunghe 15-25 mm. colle reste), 5-10-flore, glabre o pelose. Reste sube- guali alle loro glumtt. ©, OO, rr. %. Campi e luoghi erbosi; 2-5. Magg.- Ag. [Eur. As. occ. sino India e Sib. occ., nat. Cina Giapp. Afr. mer.]). — Serrafale. Parl. (1850) — Volg. Ventolana. 9 B. arvensis L. (1753) 338 A Fi. embriciati, coprentisi coi margini; glumtt. infer. subeguale alla super.; reste diritte. — Pen. (massime al nord ed al centro) e Capri. a TYPICUS 123 Bromus] 8 GRAMINACEAE 149 B Fi. discosti tra loro; glumtt. infer. più lunga della super.; reste divaricate a maturità. — Col tipo ed anche nell’is. Pianosa. — B. patulus M. et K. (1823) — Serrafale. pat. Parl. (1850). 8 JAPONICUS (THUNB., 1784) — Pannocchia alla fine contratta, a rami subsemplici, per la maggior parte più corti od uguali alle spgtt., che sono turgide, ovato-lanceo- late, verdastre o rr. rossigne. Fusti e fg. c. s. Spgtt. generalm. grandi (lunghe 20-30 mm. con le reste, rr. meno), 6-12-flore. Glumtt. infer. ge- neralm. assai più lunga della super.; reste c. s. O, OO. Luoghi erbosi, campi ecc., comunissimo ; 2-5. Apr.-Ag. [Eur. Sib. occ. As. oce. sino Pers. Giapp. Afr. bor. Is. atl., nat. Amer. bor. e mer... — Volg. Spigolina. 10 B. hordeaceus L. (1753) 339 A Fusti in alto per lo più pelosi e così pure i rami della pannocchia. Glumtt. infer. con nervi manifesti. a Reste diritte o quasi anche a maturità. — Pannocchia patente nella fioritura poi contratta, eretta od inclinata, a rami quasi tutti più brevi delle spgtt., che sono glabre o pelose. — Pen. ed isole.; 2-5. — Serrafale. Parl. (1840) 0 MOLLIS (IL., 1762) Db Reste manifestam. divaricate a maturità. T Pannocchia contratta anche nella tioritura, densa, eretta, a rami brevi, Spgtt. pelose o rr. glabre. — Nella zona medît., ove talora sostituisce il tipo. [Eur.occ.e mer., nat. Afr. mer... — Serrafalc. Lloydianus Gr. et Godr. (1856) — B. Lloyd. Nym. (1865). 8 MOLLIFORMIS (LLoyDp, 1844) II Pannocchia lassa, patente, alla fine pendula. Spgtt. bianco--pubescenti. — Alveo del Reno a Porretta, It. mer., Sîic.; 2. [Grec.|. — Serrafale. racemos. var. Parl. (1840) — S. negl. Parl. (1850). * NEGLECTUS (Nvm., 1855) B Fusti glabri in alto. Rami della pannocchia ruvidi, ma non pelosi. Glumtt. infer. con nervi poco manifesti. — Spgtt. glabre, a reste diritte. 1 Pannocchia eretta, patente nella fioritura poi contratta, a rami genèralm. più brevi delle spgtt., che sono lunghe 15-20 mm. — Qua e là nella Pen. e Sic. {Eur.). — Serrafalc. Parl. (1840). ò RACEMOSUS (L., 1762) 2 Pannocchia © curvato--pendente, patente, lassa, a rami infer. lunghi circa come le spgtt., cne sono lunghe 20--80 mm. — Qua e là nell’ It. bor. e centr. [Eur. Afr. bor., nat. Afr. mer.]). — B. commutatus Schrad. (1806) — Serrafalc. comm. Bab. (1843). e PRATENSIS (EHRHA., 1790) 12 (9) Fusti pelosi in alto. Reste alla fine alquanto divaricato-contorte. Vedi B. hordeaceus var. — Fusti glabri in alto o soltanto pelosi nei rami della pannoechia. Reste precocem. e manifestam. rieurvo-patenti e contorte. 13 13 Pannocchia sempre eretta e contratta, anche dopo la fioritura. 14 — Pannocchia racemoso-pendente o divaricata, almeno dopo la fiori- tura. 16 14 Spgtt. sessili o quasi, in pannocchia densa. Fusti ginocchiati alla base (2-4 dm.). Fg. e guaine mollem. pelose. Spgtt. pelose, rr. glabre. Glumtt. infer. assai più lunga della super.; reste contorte a spirale. O. Luoghi arenosi; 2. Apr.-Magg. [Reg. medit. Pers... — Serrafale. Parl. (1845). 11 B. scoparius L. (1759) 340 A Pannocchia ovato--ottusa. Spgtt. 6-S-flore, con reste subeguali alle loro glumtt. x — Istr. mer., Laz., Cal.a Castrovillari, Sic., Malta e Sard. o. TYPICUS 150 8 GRAMINACEAE [125 Bromus B Pannocchia oblungo--lanceolata. Spgtt. 8--15--flore, con reste maggiorm. con- torte, più lunghe delle loro glumtt. — If. mer., Capri, Sîc. ed isole vicine. [Grec. Maced. As. occ.]}. — B. Alopecuroides Poir. (1810) — Serrafale. Parl. (1850). i 8 ALOPECUROS (Poir., 1789) — Spgtt. lungam. peduncolate, in pannocchia ramificata e racemosa. 15 15 Spgtt. mediocri, ellittico-oblunghe, 6-10-flore. Glumtt. infer. poco più lunga della super.; reste subeguali alle loro glumtt., rieurvo-patenti a maturità. Pannocchia ovato-oblunga, semplice o quasi, eretta o pen- dente, a rami allungati. Spgtt. sempre pelose, lunghe 1-2 cm. (comprese le reste). Il resto c. s. O. Luoghi incolti: Istr., Lig., It. media e mer. ed isole, raro nel Bologn. e Mantov. a S. Giorgio; 2-4. Apr.-Magg. [Reg. medit.]. — Serrafalc. Parl. (1840). 12 B. intermedius Guss. (1827) 341 — Spgtt. più grandi, lanceolate, 10-16-flore. Glumtt. infer. assai più lunga della super.; reste un po’ più lunghe delle loro glumtt., subeon- torte a maturità. Fusti di 3-8 dm. Pannocchia bislunga, stretta, sem- plice o quasi. Spgtt. glabre o rr. pelose, lunghe 2 1/0 - 5 cm. Il resto c. s. ' O. Col prec. : Istr., Nizz., Lig., Bologn.,, It. centr., ‘mer. ed'i@ansigazi Apr.-Magg. [Reg. medit. As. centr.|. — B. lanceolatus Roth (1799) — Serrafale. Parl. (1850). 13 B. macrostachys Desf. (1797-98) 342 16 (13) Pannocchia a rami per lo più divisi, + divaricati. Spgtt. lunghe 15-25 mm. (comprese le reste), a fi. discosti tra loro a maturità; reste divaricato-patenti. Vedi B. arvensis v. japonicus — Pannocchia a rami per lo più semplici, racemoso-pendenti. Spgtt. lunghe 25-40 mm., a fi. strettam. embriciati anche a maturità ; reste divaricato-contorte. Fusti eretti (2-4 dm.). Pannocchia oblunga, lassa. Spgtt. 8-20-flore, glabre o rr. pelose. Glumtt. infer. assai più lunga della super.; reste più lunghe delle loro glumtt. Il resto c. s. O. Campi e luoghi sterili: Pen. specialm. al nord e centro ; 4, rr. 2 e 3. Magg.- Giu. [Eur. media e mer. As. occ. e centr. Sib. Afr. bor.). — Serrafale. Bab. (1843). 14. B. squarrosus L. (1753) 343 Gen. 124. Ceratòchloa P. B. (1812). (Spec. 5 circa dell’Am. mer., Messico ed Am. bor.--mer.). Fusti cespugliosi. Fg. larghe 2-3 mm.; linguetta lunga sino a 6 mm. Pan- nocchia lunga sino a 15 cm., sempre contratta, a rami portanti 1-4 spgtt., che sono 3-10-flore, glabre, lunghe 15-30 mm., fortem. compresse. Glumtt. infer. carenata sul dorso e quivi ruvida. %. Orig. dell'Amer. mer., Messico, Texas ed Indiana; colt. per foraggio ed inselvat. od avvent. pr. Genova, Firenze, Roma, Messina e Milazzo; 2-4. Giu.-Ag. [Nat. Eur. centr. e mer. India Afr. mer.|. — Festuca W. (1806) — Bromus Humb. et Kth. (1815) — Br. Schraderi Kth. (1833). C. unioloides P. B. (1812) 344 A Pianta verde-chiara, robusta, eretta (4-20 dm.). Fg. infer. pelose, le super. quasi glabre; guaine irsute. Pannocchia ampia. Glumtt. inter. brevissimam. aristata. — Pr. Nizza ecc. — Brom. Schraderi « lasioph. Goir. (1907). u LASIOPHYLLA n. comb. 124 Ceratochloa] 8 GRAMINACEAE 151 B Pianta verde--scura, gracile, più bassa, prostrata od ascendente. Fg. e guaine glabre. Pannocchia povera. Glumtt. infer. con resta lunghetta. — Nizza pr.la Maddalena. — Brom. Schrad. f leioph. Goir. (1907). f LEIOPHYLLA n. comb. Gen. 125. Brachypòdium P. B. (1812). (Spec. 5-6 dell’Eur., As. temp. e mont. ed 1--2 dell’Afr. trop. e mer., Colombia e Messico). 1 Pianta annua, alta 5-30 em. Spgtt. sempre compresse ai lati. Fusti semplici o poco ramosi, eretti. Fg. molli, cigliate; guaine glabre o pe- lose. Spgtt. 6-12-flore, in spiga breve (talora ridotta ad 1 spgtt. sola), a rachide schiacciata, portate da un breve peduncolo ingrossato, volte verso la rachide coi lati; reste più lunghe dei fi., rr. brevissime. O. Luoghi sterili, frequente; 2-4. Apr.-Lugl. [Eur. mer. As. occ. sino Affgan. Afr. bor. e mer. Abiss. Is. atl.|. — Bromus L. (1759). 1 B. distachyum P. B. (1812) 345 A Spgtt. completam. glabre. Fusti lisci. — Pen. ed zsole. vu TYPICUM B Spgtt. cigliate nelle glumtt., glabre nel resto. Fusti ruvidi o talora pelosi. — Col tipo. — Triticam DO. (1815). 8 ASPERUM (R. ET S., 1817) C Spgtt. peloso-scabre ovunque. Fusti glabri. — Da ricercarsi. | Tripolitania). HISPIDUM PAMP. (1914) — Piante perenni, alte 2-10 dm. Spgtt. cilindriche prima della fioritura, 2 2 Fusti gracili; rz. cespuglioso. Reste lunghe come le loro glumtt, o più (almeno nei fi. super.). Fg. flaccide, lineari-lanceolate, piane. Spgtt. per lo più pelose, lunghe 15-30 mm., in spiga flessuosa, spesso curvata. %. Siepi e luoghi boschivi, comune ; 2-5. Magg.-Ag. [ Eur. As. occ. Giapp. Afr. bor. Is. atl..| — Bromus pinnatus 8 L. (1753) — Festuca Huds. (1762). 2 B. silvaticum P. B. (1812) 346 A Pianta verde-cupa, © peloso-vellutata nelle fg. e guaine. Spgtt. 6-15-flore, a reste spesso più lunghe delle loro glumtt. Antere gialle. — Pen. ed isole. x TYPICUM B Pianta glauca, più robusta (sino 2 m. alta), glabra eccett. i nodi. Spgtt. 14 22-flore, a reste uguali o nei fi. infer. più brevi della loro glumtt. Antere rossastre. — Istr., Trevig. ecc. [Erzegov... 8 GLAUCOVIRENS (MURB., 1891) — Fusti rigidi; rz. strisciante. Reste più corte delle loro glumtt. o quasi nulle. Spgtt. lunghe 15-40 mm., pelose o glabre, in spiga rigida, eretta o curvata. %. Luoghi erbosi, comunissimo; 2-5. Magg.-Ag. [Eur. As. oce. Sib. Afr. bor... — Bromus L. (1753). 3 B. pinnatum P. B. (1812) 347 A Fusti non ramosi alla base. Spgtt. per lo più numerose. a Fg. verdi--chiare, rigidette. I Fg. interam. piane o subconvolte. 1 Spgtt. pelose. A Spgtt. un po’allontanate dalla rachide. $ Glumtt. infer. con resta lunga 4-7 mm. — Pen. ed isole. a vuLcare KocH (1837) 152 8 GRAMINACEAE [125 Brachypodium $$ Glumtt. infer. mutica o mucronata. — Col tipo. — Festuca Ten. (1811) — B. pinn. b. muticum Parl. (1850). 8 BARRELIERI (R. ET S., 1817) AA Spgtt. strettam. appressate alla rachide. Fg. spesso subconvolte. Racemo spiciforme. — Col tipo. — Bromus Ten.(1811) — Brach. contractum Presl (1820) — Brach. Tenorianum R. et S. (1824). LOLIACEUM (R. ET S., 1817) 2 Spgtt. glabre. *# Pianta per lo più bassa, densam. cespugliosa. Fg. strette, talora sub- convolte ; linguetta assai breve. Spgtt. appressate, lunghe 2 cm. circa, a glumtt. arrotondate all’ apice e con resta lunga 3 mm. al più. — Col tipo. — Bromus Leyss. (1761) — Brom. caespitosus Host (1809) — Brach. caesp. R. et S. (1817). ò GRACILE Posp. (1897) ** Pianta più alta e più slanciata, glauca, a fg. più larghe e con linguetta più lunga. Spgtt. più grosse, talora incurvate, a glumtt. meno ot- tuse. — Col tipo. — Bromus Host (1809). € RUPESTRE (R. ET S., 1817) Il Fg. strettam. convolte. — Spgtt. piccole. — Col tipo în terreni calcari. € SETIFOLIUM (SCHUR, 1866) b Fg. glauche di sotto, rigide, alla fine convolto--canalicolate, quasi pungenti. — Fusto un po’ ramoso alla base. Spgtt. glabre, brevem. aristate. — Qua e là nella zona medtt. | Reg. medit.-occ...| — Festuca L. (1767) — Brach. pinn. v. australe Gr. et Godr. (1856). m PHOENICOIDEs (R. ET S., 1817) B Fusti assai ramificati alla base. Spiga corta, con 1-5 spgtt. — Fg. setaceo- convolte, brevi. glauche, addensate. Spgtt. glabre, brevem. aristate. — /str., Lit. ven., Trevig. a Possagno, Piem. pr. Acqui, Lit. tirr. dalla’ Lig. al Nap., Leccese, Cal. ed isole. [Eur. medit. Afr. bor.). — Bromus L. (1767). 98 RAMOSUM (R. ET S., 1817) 347!. Tribù XIV. HORDEEE. Gen. 126. Nardus L. (1737). (Spec. unica). Fusti densam. cespugliosi, eretti, rigidi (1-2 dm.); rz. brevem. strisciante. Fg. convolto-setacee, glaucescenti, scabre, pungenti. Spiga unilaterale, diritta. Spgtt. solitarie per ogni dente della rachide, ad 1 fi. ermafr., violaceo. Glume ridotte a 2 denticini basilari. Glumtt. infer. quasi prismatico-triangolare, acu- minata o brevem. aristata. Stami 3. Stilo allungato, indiviso. %. Pascoli: Alpi, App., Sic. bor. e Cors.; 5-7, rr. 3 nel Ven. e Piem. Magg.--Est. [Eur. As. occ. e bor. Groenl. Labrad... — Volg. Cervino. N. stricta L. (1753) 348 Gen. 127. Psilùrus Trin. (1820). (Spec. unica). Fusti eretti, filiformi (1-3 dm.), fascicolati. Fg. convolto-setacee, brevi. Spiga distica, lineare-sottilissima, alla fine incurvata e fragile. Spgtt. solitarie, nascoste nelle escavazioni della rachide, con 1 fi. infer. ermafr. ed 1 super. (talora mancante) per lo più sterile, lungam. pedicellato. Gluma unica (nella PIA I e 127 Psilurus] 8 GRAMINACEAE 153 spgtt. terminale 2 ineguali), piccola, squamiforme. Glumtt. infer. concavo- cilindriforme, troncata, col nervo mediano prolungato in resta lesiniforme. Stame unico. Stili brevissimi. O. Luoghi sterili, a suolo siliceo : Istr., Pen. (massime sul versante Tirrenico), grandi isole, Eolie cd Elba; 2 e 4, rr. 3. Apr.-Giu. [Reg. medit. Transcauc.). — Nardus Gouan (1762, prius) — N. aristata L. (1762, poster.) — Ps. nardoides Trin. (1820) — Ps. aristatus Trevis. (1842), Duv.-Jouve (1866) — Volg. Erba setolina. P. incurvus Schinz et Thell. (1913) 349 Gen. 128. Leptùrus R. Br. (1810). (Spec. 6 dell’ Eur., As. temp., Afr. bor. ed Austral.) 1 Spgtt. con 2 glume (situate dal lato esterno). Fusti fascicolati, spesso pro- strati (1-4 dm.), ramosi alla base. Fg. lineari. strette, piane. Spighe lineari- cilindriche, distiche, a fi. appressati alla rachide. Spgtt. solitarie nelle escavazioni della rachide, ad 1 fi. ermafr. (con o senza rudimento di 1 sterile). Glume coriacee. Glumtt. infer. concavo-ovata, mutica. ©. Luoghi erbosi per lo più lit.; 2-3. Apr.-Lugl. [| Reg. medit. Eur. centr. Pers. Mad. Austral.|. — Aegilops L. (1753) — Ae. incurvata L. (1763) — L. incur- vatus Trin. (1820) — Pholiurus incurvus Schinz et Thell. (1921). 1 L. incurvus Druce (1908) 350 A Spighe robuste, rigide ed arcuate. Glume lunghe circa il doppio del fi. An- tere lunghe 1 mm. al più, ovato-oblunghe. — Lit. della Pen.ed isole e pr. le terme Euganee. — L. incurvatus v. curvatissimus Asch. et Gr. (1902). — L. incurvat. « typicus Fiori (1896). a TYPICUS B Spighe gracili, quasi diritte ed erette. Glume subeguali al fi. Antere lunghe 2 mm. circa, lineari. — Istr., Friuli, lit. Venez. e Ferrarese, versante tirrenico dalla Lig.al Nap., Leccese, Stc., Malta, Lamped., Sard. e Cors., talora anche nell’ interno. — Rottboélia Roth (1794) — R.erecta Savi (1809) — L. incur- vatus v. vulgatus Asch. et Gr. (1902) — Pholiurus Schinz et Thell.(1921). 8 FILIFORMIS (TRIN., 1820) — Spgtt. con una sola gluma (eccett. la spgtt. terminale). Fusti eretti od ascendenti. Spighe erette, diritte. Il resto c. s. O. Luoghi sterili, argil- losi o sabbiosi: Istr., Mantov., V. d’ Aosta, resto della Pen. dal Nizz. ed Emil. in giù ed isole; 2 e 4, rr. 3. Apr.-Lugl. [Reg. medit. Afr. mer. Austral.].. — Rottboélia W. (1797) — R. subulata Savi (1804) — L. su- bul. Kth. (1829). 2 L. cylindricus Trin. (1820) 351 Gen. 129. Lòlium L. (1737). (Spec. 3 dell’ Eur., As. temp. ed Afr. bor., importate Afr. Austral. Am.). 1 Fi. maturi ellittici; glume lunghe il doppio o più di ciascun fi., glumtt. infer. quasi cartilaginea, Fusti scabri o lisci in alto, tutti fertili (cioè senza fascetti di fg. sterili basilari), eretti, rigidi. Fg. lineari-piane. Spiga distica. Spgtt. mature + allontanate dalla rachide, solitarie su ciascun dente. Gluma unica (eccett. la spgtt. terminale), 5-nerve. Glumtt. infer. 154 8 GRAMINACEAE [129 Lolium 5-nerve. O. Tra le biade, comune; 2-5. Apr.-Lugl. | Eur. As. occ. ed or. Sib. Afr. bor., nat. Afr. mer. Am. bor. e mer. Austral... — Volg. Loglio, Gioglio. 1 L. temulentum L. (1753) 352 A Glume più lunghe del complesso dei fi. a Pianta robusta (6-10 dm.). Spiga allungata, grossa. Spgtt. a 5-8 fi. turgidi a maturità. I Fi. muniti di una resta forte, più lunga della sua glumtt. — Pen. ed isole. a MACROCHAETON A. Br. (1834) II Fi. mutici o con resta debole e flessuosa, più breve della sua glumtt. — Qua e là col tipo. — L. speciosum Stev. (1808). 8 ARVENSE (WiITH., 1796) b Pianta più gracile e più bassa. Spiga corta e gracile. Fi. meno turgidi, sub- mutici. Portam. della var. seg. — $87c. — L. arvense Guss. (1827), non With. GussoneI PARL. (1850) (Nym., 1882) B Glume subeguali al complesso dei fi. o poco più corte. — Fusti gracili (3-5 dm.). Spiga gracile e corta. Spgtt. meno turgide. 1 Spgtt. a 5-6 fi. mutici o brevem. aristati. — Col tipo, ma per lo più nei seminati di lino. — L. linicolum A. Br. (1834). ò REMOTUM (SCHRANK, 1788) 2 Spgtt. a circa 10 fi. lungam. aristati. — Isola Caprera e probabilm. altrove. e PSEUDO-LINICOLA (GENN., 1870) — Fi. lanceolati; glume lunghe al più 11/2 volte di ciascun fi.; glumtt. infer. erbaceo-seariosa. Fusti lisci o quasi in alto, eretti o ginocchiati (2-10 dm.), con o senza fascetti di fe. sterili. Spgtt. mature allontanate od anche appressate alla rachide. Il resto c. s. O, 00; %. Luoghi er- bosi, campi ecc., comunissimo; 2-5. Magg.-Lugl. |Eur. As. temp. Afr. bor. Can., nat. in molti altri paesi.. — Volg. Loglierella. 2 L. perenne L. (1753) 353 A Piante perenni o rr. annue, portanti, oltre i fusti fertili, dei fascetti basilari di fg. sterili. — Spgtt. 3-12-flore, a glume più brevi del complesso dei fi. a Fg. a prefogliazione conduplicata. Fi. generalm. mutici. Pianta perenne. — Pen. ed isole. % TYPICUM b Fg. a prefogliazione convoluta. Fi. aristati (almeno i super.), rr. mutici. Pianta perenne, ma fiorente dal primo anno. Spgtt. maggiorm. allontanate dalla rachide nella fioritura. — Col tipo, ma per lo più colt.; 2-4. | Reg. medit., altrove colt... — L.italicum A. Br. (1834). B MULTIFLORUM (Lam., 1778) 853° B Piante annue o bienni, con fusti tutti fertili (cioè senza fascetti di fg. sterili). I Glume più brevi del complesso dei fi. Spgtt. 10-20-flore, * allontanate dalla rachide e quindi formanti una spiga distica appiattita. 1 Spiga lassa, allungata. Fi. aristati (almeno i super.), rr. mutici. — Col tipo specialm. nella zona medit. [ Reg. medit.|. — L. multiflor. Gaud. (1828), non Lam. GAUDINI (Part., 1850) 2 Spiga densa, raccorciata. Fi. con glumtt. infer. ottusa o troncato-lacera, mutica o rr. aristata. — /str., Faentino, Roma, Sic., Ustica, Lamped. è certam. altrove. [|Spa. Bal. Balc. Creta Zante]. — L. multiflor. a. Guss. (1842). è SICULUM (Parn., 1845) ha c Me 129 Lolium] 8 GRAMINACEAE 155 II Glume più lunghe, uguali o poco più brevi del complesso dei fi. Spgtt. 5-10-flore, per lo più fortem. appressate alla rachide, formanti quindi una spiga subcilindrica. A Glume uguali o poco più brevi del complesso dei fi. Spiga gracile, assai più breve di metà altezza della pianta, che misura 2-5 dm. — Qua e la nella Pen. ed isole; 2-4. | eg. medit. Svizz. mer. Pers. Giapp. Can.). — L. strictum Presl (1820). e RIGIDUM (GAUD., 1811) 353° AA Glume più lunghe del complesso dei fi. Spiga a rachide grossa, pro- fondam. incavata contro le spgtt., lunga circa metà altezza della pianta, che misura 2-3 dm. — Sabbie mar.: Istr. mer., Falconara, Ancona, Gallipoli, Capri, Palermo a ili aa Bale. As. min. Stiria Afr.mer.ì. — Rottboéllia loliacea Bory et Chaub. (1838) — L. lepturoi des Boiss. (1853). $ SUBULATUM (Vis., 1842) Festuca elatior X Lolium perenne F. Schultz (1854) = F. adscendens Retz. (1779) = F. loliacea Curt. (1791), non Huds. = F. pratens. x L. perenne Asch. et Gr. (1900) = Festulolium ascendens Asch. et Gr. (1902) — 7riest., Ven., Trent., Bergam., Comasco, C. Tic., Alpî Mar., Lig., Parmig., Ferrar. a Bondeno. Festuca elatior X Lolium multiforum Asch. et Gr. (1902) = F. elat. x L. ital. Asch. et Gr. (1900) = F. Braunii Richter (1890) = F. Rigoi Huter (1908) — Veron. a Torri del Benaco. Gen. 130. Agropyrum Gaertn. (1770). (Spec. 32 sparse nei paesi temp.). 1 Spgtt. appressate alla rachide, che ha internodi + lunghi. Glume non od appena carenate, a 3-11-nervi sporgenti. Sez. I. EuAGROPYRUM 2 — Spgtt. suborizzontali per essere gl’ internodi della rachide brevissimi (1 mm. al più), Glume carenate, a nervi laterali appena tracciati. Sez. II. EREMOPYRUM 6 Sez. I. EuAGROPYRUM Boss. (1884). 2 Glumtt. infer. - lungam. aristata. Rz. cespuglioso. Fg. per lo più seabre in ambedue le pag. 3 — Glumtt. infer. mutica od anche brevem. aristata, in tal caso però in pianta con rz. lungam, strisciante. Fg. scabre solo nella pag. super. 4 3 Spgtt. lunghe 12-14 mm. (non comprese le reste). Glume 3-5-nervie, più brevi dei fi. Fusti eretti, gracili (5-10 dm.). Fg. piane, verdi. Spiga piuttosto gracile, ad internodi brevi, libera dalla guaina super. 2. Luoghi selvatici boschivi, qua e là; 4-5, rr. 2 e 3. Magg.-Lugl. [Eur. As. occ. Sib. Giapp. Amer. bor.|. — Tritic. L. (1753). 1 A. caninum P. B. (1812) 354 A Spgtt.3-7-flore, con reste più lunghe delle glumtt. od eguali ad esse. Fè. scabre nelle 2 pag. o rr. solo di sopra ed al margine. — Pen. (massime al nord), Sic., Sard. e Cors. o. TYPICUM B Spgtt. GaliDi More, con reste assai più brevi delle glumtt. Fg. generalm. sca- bre solo al margine. — Alpî Giulie al M. Matajur. {Vallese Tir. Eur. ed As. bor.]}. — Tritic. Brign. (1810) — T. rep. v. bifl. Asch. et Gr. (1902). 8 BIrLORUM (R. et S., 1817) 156 8 GRAMINACEAE [130 Agropyrum — Spgtt. lunghe 20 mm. circa. Glume 7-9-nervie, subeguali ai fi. Fg. alla fine convolte. Spiga rigida, eretta, spesso cinta dalle guaine super. un po’ dilatate. Spgtt. con 5 fi. circa, a reste compresse, più lunghe delle loro glumtt. Il resto c. s. X. Luoghi selvatici boschivi; Cal. all’ Aspro- monte e Sic.; 4-5. Magg.-Giu. [Spa. mer. Bale. As. min. Alger.]. — Tritic. Bert. (1841). 2 A. panormitanum Parl. (1840) 355 4 (2) Spiga ad internodi tutti lunghi 9-30 mm. 5 — Spiga ad internodi lunghi 3-7 mm. (eccett. talora gl’infer.). Fusti eretti o ginocchiati (5-10 dm.), a rz. lungam. strisciante o rr. cespuglioso. Spiga a rachide tenace, per lo più scabro-denticolata ai margini. Spgtt. 4-9-flore; glume 5-7-nervie, lanceolato-acuminate. Y. Luoghi erbosi, campi, comune; 2-5. Magg.-Sett. [Eur. As. media e bor. Afr. bor. Amer. bor.]. — Tritic. L. (1753) — Volg. Caprinella, Dente canino. 3 A. repens P. B. (1812) 356 A Fg. flaccide o mediocrem. consistenti, a nervi esili e generalm. allontanati. Spiga, gracile, piatta. a Fg. a guaine liscie e glabre. I Spgtt. e rachidi affatto glabre. 1 Pianta verde o verdeggiante, a fg. piane od appena convolte, sottili ed a nervi allontanati. — Glume e glumtt. acute, acuminate oppure aristate. — Pen. ed isole. o. TYPICUM 2 Piante glauche, a fg. spesso convolte, © consistenti, a nervi più grossi e più avvicinati. * Glume e glumtt. acuminate (queste talora aristate). Fg. © convolte, a punta affilata. — Venezia, C. Tic. e certam. altrove specialm. lungo il li- torale. |[Eur.). — Tritic. Schumach. (1801). 8 LITTOREUM (Rouv, 1813) #* Glume e glumtt. subacute, mucronulate. Fg. piane od appena convolte. — Qua e là col tipo. [| Spa. Franc. Svizz.|. — Tritic. rep. v. aren. Spenn. (1825) — A. campestre Gr. et Godr. (1856) — A. intermed. v. aren. Thell. (1815-16). € ARENOSUM n. comb. ##* Glume e glumtt. ottuse o troncate, mucronate o rr. brevem. aristate. Fg. convolte. — Pi frequente del tipo. | Reg. medit. Cauc.|. — Tritic. Desf. (1804) — T. intermedium Host (1805) — A. intermedium P. B.. (1812). ò GLaucum (R. et S., 1817) II Spgtt. o rachidi © pelose o pubescenti-irsute. A Rachide ad internodi pelosi sul dorso. Glumtt. acuminato-mucronate. * Glume ottuse, pelose su tutto il dorso; glumtt. infer. pelosa ai lati ed all’ apice. —. Padov. al Patriarca, Brescia alla Bornata, Genova. [Eur. centr. Bale. As. min. Pers... — Tritic. glauc. v. vill. Sadl. (1840) — T. trichophorum Lk. (1843) — A. Savignonii DNtrs. (1846) — A. trichophor. Richter (1890). e VILLOSUM n. comb. #* Glume acuminato-mucronate, con radi peli all’ apice, che trovansi pure sulle glumtt. — Pr. Faenza. [Endem.]. 6 CALDESII (Gorr., 1880) @ AA Rachide ad internodi glabri sul dorso. Glume e glumtt. ottuse. Spgtt. lungam. pelose in alto soltanto. — Veronese. [Endem.) — Tritic. Nym. (1890). *) GorrANICUM (Vis., 1875) b Fg.a guaine infer. peloso-ruvide per peli riflessi e così pure le lamine di sotto. — Spiga a rachide peloso--ispida. Spgtt. aristate. Il resto come nella var. glaucum. — Bolzano, C. Ticino, Nap. nei Campi Flegrei. |Eur. media]. — Tritic. Presl ex Bolle (1860). 9 CAESIUM (PRESL, 1822) ZI OT TER LIZ AL, n. eg _ — e n eee “lembi ini l'asteia. 130 Agropyrum] 8 GRAMINACEAE 157 B Fg. piuttosto consistenti, a nervi grossi e contigui. Spiga grossa, quadran- golare. — Glumtt. infer. ottusa, troncata, talora brevem. aristata. Pianta glauca o verde, a fg. dapprima piane poi convolte. — Pen., Tremiti e Cors., per lo più lungo il litorale ma qua e là anche nell'interno lungo i fiumi ecc. [Reg. medît. Franc. Belg.|. — Tritic. Host (1809) — T. pyenanthum Godr. (1854) — A. pycnanth. Gr. et Godr. (1856). t LITORALE (Dum., 1823) 5 Rz. lungam. strisciante. Fg. pubescenti-vellutate (sotto la lente) nella pag. super. Fusti eretti (3-8 dm.). Fg. alla fine convolte e pungenti, glauche come tutta la pianta; guaine glabre o rr. pelose. Spiga allun- gata, con rachide alla fine assai fragile, liscia ai margini, ad internodi lunghi 15-30 mm. Spgtt. lunghe 17-30 mm., 5-8-flore. Glume 9-12-nervie ; glumtt. ottuse, talora mucronulate. Y. Arene mar. : Pen. ed isole ed anche Mantovano ; 2-3. Giu.-Lugl. |Eur. lit. As. min. Afr. bor.|. — Tritie. L. (1771). 4 A. junceum P. B. (1812) 357 — Rz. largam. cespuglioso. Fg. scabre o setolose nella pag. super. Fusti eretti (3-12 dm.). Fg. piane od alla fine convolto-pungenti, con molti nervi contigui. Spiga allungata. Spgtt. lunghe 16-17 mm. Glumtt. ottuse o troncate, mutiche. %. Lungo le spiaggie nei luoghi umidi; 2-3. Giu.- Lugl. [Eur. mer. As. occ. sino Mesopot. e Transcaue. Afr. bor... — Tritie. Host (1802). 5 A. elongatum P. B. (1812) 358 A Spgtt. 5-10--flore, a glume 5--9--nervie, glumtt. 5--7--nervie, lunghe 7-8 mm. a Fg. glauche. Spiga con rachide liscia ai margini, tenace, ad internodi lunghi 9-20 mm. — JIstr., Ven., Nap. a Mîiseno, Puglie al lago di Lesina, Catania. u. TYPICUM b Fg. verdi. Spiga più gracile, con rachide aculeato-scabra ai margini, alla fine rompentisi, ad internodi lunghi 9--10 mm. — Livorno, Nap. a Mare- morto, Sic., Sard. e Cors. [Frane.|.. — Tritic. Guss. (1827). 8 scirpEUM (PRESL, 1520) B Spgtt. 3--5--flore, a glume 3--5-nervie e glumtt. 5--nervie, lunghe 9 mm. — Cors. sulla cima della Cappella di S. Angelo a 1180 m. [Endem.|. — A. caespito- sum v. cors. Hack. (1910). corsicum (Rouv, 1913) Sez. II. EREMOPYRUM LEDEB. (1839). 6 (1) Rz. cespuglioso. Fusti eretti (2-5 dm.). Fg. lineari, le super. convolte. Spiga oblunga, compresso-distica, densa. Glume e glumtt. lesiniformi- attenuate od aristate, spesso pubescenti. %. Vicent. sul M. Grappa ed alla Forcella di Molon ed una volta pr. Genova ; 5?. Magg.-Lugl. [Spa. Eur. media-or. As. occ. e centr. Sib.. — Bromus L. (1753) — Tritie. Schreb. (1779) — Eremopyrum Wk. et Lge. (1861). 6 A. cristatum Gaertn. (1770) 359 A. repens X junceum Fiori (1896) = Tritic. pungens Pers. (1805) = Tr. acutum DC. (1818) = A. pung. et A. acut. R. et S. (1817) = Tr. junc. Xx repens Marss. (1869) = Tr. rep. X junc. Asch. et Gr. (1898)= A. june. X littoreum Rouy (1913) — Qua e là nell’area dei genitori; Triest., Ven., Lig., Gargano, Cors., ecc. A. junceum Xx litorale Fiori (1896). — Venezia al Lido. 158 8 GRAMINACEAE [151 Triticum Gen. 131. Triticum L. (1737). (Spec. 4 dell’ Eur. mer. [escl. Spa. e Port.], As. occ. ed Afr. bor.). 1 Glume con 2 carene dorsali, senza nervi secondari, munite sulle ca- rene di ciglia bianche raccolte a ciuffetti. Sez. I. PSEUDOSECALE 2 — Glume con 1 sola carena dorsale, 3-moltinervie, glabre o pelose, però mai con peli a ciuffetti, Sez. II. EUTRITICUM 3 Sez. I. PseuposecÀLE GR. ET GoDpRr. (1856). 2 (1) Fusti eretti (2-5 dm.). Fg. piane, molli, pelose. Spiga bislunga, distica, densa, compressa lateralm., a rachide barbata. Spgtt. 2-5-flore. Glume mucronate od aristate all’ apice, inequilaterali; reste delle glumtt. lunghe sino a 5 cm. O. Luoghi erbosi aridi: Istr., Lit. veneto e ferrarese, Lig., It. centr., mer. ed insul. ed anche nel Padov., tra Feltre e Fonzaso, Veron. e Torin. al Follone della Veneria; 2-4, rr. 3 e 5 (in Cal. sino a 1200 m.). Apr.-Lugl. [Reg. medit. Roman. Russ. mer. Cauc.|. — Secale L. (1753) — Haynaldia Schur (1866). 1 T. villosum M. B. (1808) 360 Sez. II. EuTtRITICUM GR. ET GoDnRr. (1856). 3 (1) Rachide della spiga terminante con una spgtt. atrofizzata appena visibile. Denti laterali delle glume acuti. Glumtt. super. staccantisi a maturità in due pezzi. Polline assai angoloso. Fusti eretti (4-10 dm.). Spiga distica, densa, assai compressa ai lati, a rachide subglabra, fragile a maturità. Spgtt. sub-3-flore, per lo più col fi. infer. soltanto fertile e lungam. aristato, gli altri sterili e submutici. Cariosside aderente alle glumtt. O. Origin. della Grec., As. min. e Mesopot. (ove trovasi spont. la v. boeoticum [Boiss., 1853]: qua e là colt.; 2-5. Magg.-Giu. [Colt. nei paesi ed altipiani a clima temp.|. 2 T. monococcum L. (1753) 361 — Rachide terminante con una spgtt. bene sviluppata. Denti laterali delle glume ottusi. Glumtt. super. staccantesi in un sol pezzo. Pol- line quasi sferico. Fusti c. s. (4-15 dm.). Spiga variabile. Spgtt. glabre o pubescenti, per lo più con 2-4 fi. fertili. O. Origin. della Pa- lestina (ove è stata trovata spont. la v. dicoccoides Koern. [1889, sub T. vulg.|.= T. dicocc. Aarons. |1909]), della Persia (v. dicoccum) e proba- bilm. di altre reg. finitime ; 2-5. Magg.-Ag. [Colt. nei paesi ed altipiani a clima temp.]. — T. sativuam Lam. (1786) — T. vulgare Vill. (1787). 3 T. aestivum L. (1753) 362 A Rachide della spiga matura tenace. Cariosside libera. a Glume membranacee, ventricose, mucronato--aristate, più corte dei fi.; glumtt. super. uguale all’ infer (= 7. sattvum Lam.). I Glume manifestam. carenate solo nella metà super., inferiorm, rotondate o debolm. carenate. Fusto interam. fistoloso (anche nell’ internodio super.). 1 Spiga lunga, un po’lassa, debolm. compressa sul dorso. A Spgtt. con reste assai lunghe. — Colt. ovunque. — Volg. Grano o Fru- mento d’ estate, Civitella, Marzuolo. ox TYPICUM 181 Triticum] 8 GRAMINACEAE 159 AA Spgtt. con reste corte o nulle (tranne talora le super.). — Colt. come la var. prec. —Volg. Calbigia, Frumento calvo. 8 HIBERNUM (L., 1758) 362' 2 Spiga corta, densa, quadrangolare. — Colt. più raram. € COMPACTUM (Host, 1809) II Glume acutam. carenate dalla base all’apice. Fusto pieno, almeno all’ apice dell’ internodo super. * Cariosside corta, grossa, non compressa, largam. troncata superiorm. Glume assai corte. — Qua e là colt. — Volg. Grano grosso. ò TURGIDUM (L., 1753) 362' #*# Cariosside oblunga, più stretta ed un po’ compressa, appuntita all’ estre- mità. Glume allungate. — Colt. specialm. nella reg. mediît. — Volg. Grano duro. e DURUM (DEsF., 1798) 362! b Glume cartacee, allungato-lanceolate, striate, bidentate, uguali o più lunghe dei fi.; glumtt. super. del fi. infer. lunga metà della glumtt. infer. — Fusto pieno nella parte super. Spgtt. mutiche od aristate. Glume carenate. Ca- riosside oblunga. — Colt. qua e là. — Volg. Grano di Russia o di Polonia. € POLONICUM (L., 1762) 362? B Rachide della spiga matura assai fragile. Cariosside vestita (cioè aderente alle glumtt.). $ Spiga quadrangolare, lassa, interrotta (per cui restano scoperti dei tratti di rachide) Glume troncate superiorm., con mucrone mediano corto ed ottuso, ottusam. carenate. — Colt. qua e la. — Volg. Spelta, Gran-farro. m SPELTA (L., 1758) 362° $$ Spiga compressa ai lati, molto densa (quindi a rachide interam. co- perta dalle spgtt.). Glume attenuate superiorm., con muerone mediano appuntito, acutam. carenate. — Colt. come la var. prec. [Spont. in Persia). 9 DICOCCUM (SCHRANK, 1789) 362° Gen. 132. Aègilops L. (1754). (Spec. 12 dell’ Eur. mer., As. occ. sino Affgan., Afr. bor. e Can.). 1 (lume di tutte od almeno quelle della spgtt. terminale Iungam. ari- state, senza traccia di carena. 2 — Glume di tutte le spgtt. mutiche, con traccia di carena. Fusti eretti, fogliosi sino all’apice. Fg. piane, lineari, glabre o pelose. Spiga stretta, compressa ai lati. Spgtt. con 3-5 fi. di cui 1-2 super. sterili, mutici. O. Origin. dell’ As. occ.; 2. Magg. — Tritic. Godr. (1857). 1 Ae. speltoides Tausch (1837) 363 A La sola spgtt. terminale della spiga lungam. aristata. Spiga lassa, a spgtt. lunghe circa come gl’ internodi. — Nat. nelle colline di Genova, ma forse ora scomparsa. — Agropyrum Tournefortii Savignone (1846) — Ae. candata Bert. (1846), non L. — Tritic. Aucheri Parl. (1850). o. AUCHERI (Borss., 1844) B Molte spgtt. della spiga o tutte lungam. aristate. Spiga densa, a spgtt. più lunghe degli internodi. — Naf. pr. Genova come la var. prec. — Agropyr. lig. Savignone (1846) — Tritic. lig, Bert. (1846) — Ae. bicornis Boiss. p. p., Fiori (1896), non Jaub. et Spach. 8 LIGUSTICA FioRrI (1907) 363! 2 Glume con una sola resta ed in alcune spgtt. anche mutiche. 3 — Glume di tutte le spgtt. terminate da 2-4 lunghe reste. D 160 8 GRAMINACEAE [132 Aegilops 3 La sola spgtt. terminale munita di lunghe reste. Fusti fascicolati, gra- cili, eretti (2-4 dm.). Fg. c. s. Spiga cilindrica; spgtt. 4-7, subeguali agli internodi, 2-4-flore. Glume delle spgtt. laterali bidentate o brevem. aristate all’ apice. O. Origin. dell'Eur. mer.-or., As. min. ed Afr. bor.; 2-4. Magg.-Giu. [ Avvent. Franc. mer.). — Tritic. Gr. et Godr. (1856). 2 Ae. caudata L. (1753) 364 A Le sole glume della spgtt. terminale munite di una grossa resta, lunga 2-6 cm. Spiga con rachide poco fragile. — Avvent. a Genova ed a Pula în Sard. [Grec. As. min.). x TYPICA B Oltre le glume, anche le glumtt. della spgtt. terminale lungam. aristate. Spiga con rachide assai fragile. — Avvent. o nat.: pr. Trieste, Aosta e Genova e nelle Puglie, scomparsa dal Litorale veneto. [Paesî danub. Tracia Russ. mer. Afr. bor.). — Tritic. Ces. Pass. et Gib. (1869) — Ae. caudata Ten. (1836), non L. 8 CYLINDRICA (Host, 1802) 364! — Tutte le spgtt. o parecchie delle super. munite di lunghe reste. 4 4 Spiga cilindrica, con 3-7 spgtt. Glumtt. infer. lungam. aristata, spe- cialm, nelle spgtt. super. Fusti e fg. c. s. Spiga con apparenza nodosa, a rachide assai fragile. O. Luoghi erbosi; 2. Magg.-Giu. [Spa. Afr. bor., avvent. Franc. mer... — Ae. squarrosa Cav. (1791), non L. — Tritic. Ces. Pass. et Gib. (1869). 3 Ae. ventricosa Tausch (1837) 365 A Spiga con 5-7 spgtt. ventricose alla base. Glume con reste brevi, nelle spgtt. infer. semplicem. mucronate. — Zosc. a Volterra, Sard.; avvent. in Piem. pr. Casale ed in V.d' Aosta. a TYPICA B Spiga con 3-4 spgtt., meno ventricose che nel tipo. Glume tutte aristate, nelle spgtt. super. con reste più lunghe di esse. — Puglie, Sard. | Endem.|. — Tritic. Ces. Pass. et Gib. (1869). 8 rRAGILIS (PARL., 1850) — Spiga ovata, con 3 spgtt. (di cui la super. sterile). Glumtt. infer. ter- minata da 3 denti non più lunghi della glumtt. stessa, Fusti gracili, ginocchiati (1-4 dm.). Fg. c. s. Glume delle spgtt. fertili bidentate, con un dente ovato e l’altro prolungato in robusta e lunga resta, quelle della spgtt. super. sterile lanceolato-subulate. O. Luoghi erbosi sterili: Istr. tra il fiume Quieto e Pola, Pugl. a Leucaspide pr. Taranto ; 2. Magg. Giu. [Dalmazia]. — Tritic. Richter (1890). 4 Ae. uniaristata Vis. (1852) 366 5 (2) Spiga ovata od ovato-bislunga, con 2-5 spgtt. (le super. per lo più sterili), ovato-rigonfie. Glumtt. infer. terminata da 2-3 reste assai più lunghe di esse. Fusti e fg. c. s. Glume ispide. O. Luoghi erbosi sterili, comune; 2-4. Apr.-Magg. [ Reg. medit. Pers. C'an.]. — Tritic. Rasp. (1825), Gr. et Godr. (1856) — Volg. Cerere, Gramigna stellata. 5 Ae. ovata L. (1753) 367 A Spighe corte, glauche, con 2-5 spgtt. fertili e per lo più 1 sola rudimentale basilare, appena visibile. Reste ruvide dalla base all’apice. a Spgtt. fertili 3-5. Glume con 3-4 (rr. 5) reste patenti ad angolo retto, sube- guali alle reste delle glumtt. — Pen. ed isole. o TYPICA b Spgtt. fertili 2. Glume delle spgtt. infer. con 2, quelle delle super. con 3 reste, più lunghe delle reste delle glumtt. — 7. d’ Otranto. [Dalm. Grec. Creta Stiria). — Tritic. ovat. v. biune. Asch. et Gr. (1902). 8 BIUNCIALIS (Vis., 1842). — 132 Aegilops] 8 GRAMINACEAE 161 B Spighe allungate, verdi, con 4-5 spgtt. fertili e 2-3 rudimentali basilari. Glume con 2-3 reste eretto-patenti, liscie nel margine alla base. — Qua e là col tipo massime al centro ed al sud della Pen.e nelle isole. { Reg. medit. Transcauc.|.. — Tritic. Gr. et Godr. (1856). * TRIARISTATA (W., 1805) — Spiga lineare-allungata, con 3-7 spgtt. (le super. sterili), ovato- bislunghe, non rigonfie. Glumtt. infer. terminata da 3 denti più brevi di essa. Fusti (2-5 dm.) e fg. c. s. Glume ispide o tubercolate, con 2-3 reste liscie nel margine alla base. O. Luoghi sterili, qua e là: Istr., Pen., Sic., Sard. ed Elba ; 2, rr. 3 e 4. Magg.-Giu. [Reg. medit. Transcauc. Pers.]. — Tritic. Rasp. (1825). 6 Ae. triuncialis L. (1753) 368 Triticum vulgare Xx Ae. ovata Gr. et Godr. (1856) = Ae. triticoides Req. (1833) = Trit. Requienii Ces. Pass. et Gib. (1869) = Trit. sativum Xx ovatum Asch. et Gr. (1902) — Laz.a Terracina, It. mer., Sic. Trit. vulgare X Ae. triaristata Gr. et Godr. (1856) = Trit. Grenieri Richter (1890) = Ae. Grenieri Husn. (1896-99). — Dintorni di Verona. Gen. 133. Secaàle L. (1737). (Spec. 2 dell’ Eur. mer., Paesi danub., As. occ. e centr. ed Afr. bor.--occ.). Fusti eretti, a rd. fibrosa. Fg. lineari-piane, flaccide, spesso tomentosette. Spiga lineare-allungata, densa, compressa lateralm., inclinata, a rachide ci- gliata. Spgtt. solitarie su ciascun dente della rachide, a 2 fi. fertili. Glume glabre, lanceolato-aristate, carenate, 1-nervie; glumtt. infer. cigliata sulla ca- rena, acuminato-aristata, 3-nerve. O, %. Il tipo colt., la var. nei luoghi er- bosi e pietrosi; 2-5. Giu.-Ag. [Spa. Pen. balc. As. occ. e centr. Afr. bor.-occ.]. — Tritic. Salisb. (1796). S. Cereale L. (1753) 369 A Pianta annua, alta 1-2 m. Rachide della spiga tenace. Reste quasi sempre più lunghe delle loro glumtt. — Origin. dell'Asia centr. ove trovasi anche spont.; da noi colt., specie in alta montagna ; 2-5 [Colt. nelle reg. temp. e temp.-fredde|. — Volg. Segala. & TYPICUM B Pianta perenne, alta 6--9 dm. Rachide della spiga fragile. Reste lunghe circa come le loro glumtt. — If. mer.e Sîc.,. da 1000 a 1800 m. [Spa. mer. Pen. balc. As. occ. Afr. bor.]. — Trit. Cereale v. mont. Asch. et Gr. (1902). 8 MONTANUM (Guss., 1825) Gen. 134. Hòrdeum (1737). (Spec. 16 dell’ Eur., As. temp., Afr. bor., Amer. bor. e mer.). 1 Spgtt. laterali sempre masch. o neutre, aristate o rr. mutiche, ma in pianta perenne, 2 — Spgtt. laterali masch. o neutre e mutiche od anche ermafr. (come la mediana) ed in tal caso aristate. Pianta annua, Fusto eretto (8-10 dm.). Fg. lineari-lanceolate; guaine con 2 orecchiette all'apice. Spgtt. a 3 a 3 su ciascun dente della rachide, con 1 fi. ed un mozzicone super. O. Origin. dell’ As. occ. ed Afr. bor.-or. ove trovasi spontanea la var. spon- taneum (C. Koch, 1848) (= H. ithaburense Boiss., 1853) dalla quale sono 11 162 8 GRAMINACEAE [154 Hordeum derivate le forme colt.; 2-4. Magg.- Giu. | Colt. in tutto il Globo). — H. sativum Jessen (1855). 1 H. vulgare L. (1753) 370 A Spgtt. tutte fertili, sessili ed aristate. Cariossidi in 6 file. a Spiga allungata, quadrata, per essere 2 delle 6 file di spgtt. meno prominenti delle altre. — Coltivasi; derivato dalla var. distichum. — H. polystichum 4 Hall. (1776) — Volg. Orzo. o TYPICUM b Spiga corta, grossa, a 6 file di spgtt. tutte egualm. distanti e sporgenti. — Coltivasi. 2 HEXASTICHUM (L., 1753) i B Solo le spgtt. mediane fertili, le laterali masch.o neutre, pedicellate e senza resta. Cariossidi in 2 file. 1 Spiga lineare--piatta, per essere le spgtt. sterili più piccole ed avvicinate alla rachide, lunga 6-10 cm., a reste erette. — Colt. frequentem. — Volg. Scandella, Orzola. DISTICHUM (L., 1753) 370' 2 Spiga piramidale-abbreviata (4-6 cm.), a reste divaricate a ventaglio. —* Colt. raram. è ZEOCRITON (L., 1753) 2 Spgtt. laterali sterili, a glumtt. infer. mutica, Fusti eretti, inginocchiati e nodoso-tuberosi alla base (6-10 dm.). Fg. piane, molli, glabre. Spiga allungata, compressa. Glume tutte setaceo-aristate. %. Luoghi erbosi : Istr., Lig., Tosc. presso Firenze ed in Maremma, It. centr., mer. ed ins. (eccett. Cors.); 2 e 4. Magg.-Giu. [| Reg. medit. Transcauc. Turkest.|. — H. strictum Desf. (1798). 2 H. bulbosum L. (1759) 371 — Spgtt. tutte (anche le laterali) con glumett. infer. aristata, 3 3 Glume tutte setacee, scabre. Pianta perenne, glauca, Fusti eretti o gi- nocchiati, gracili (2-4 dm.), talora nodoso-tuberosi alla base. Fg. c. s. 1 Spiga subcompressa. Spgtt. laterali a glumtt. infer. più brevem. aristata che nella mediana ; glumtt. scabre o rr. con qualche pelo sparso. %. Prati i umidi, qua e là: It. bor. e centr., T. d’ Otranto, Basil., Sic. e Cors.; 2-4. | Magg. Giu. | Eur. As. occ. Afr. bor. e mer. Amer. bor. e mer.|. — H. murinam 8 L. (1753) — ? H. nodosum L. (1762) — H. maritimum Muell. (1775) — H. pratense Huds. (1778). 3 H. secalinum Schreb. (1771) 372 | — GQume quasi sempre parte setacee e parte lanceolate. Piante an- } nuali. "i I 4 Glume tutte nude ai margini, scabre. Fusti ginocchiati (1-3 dm.), fogliosi sin presso l’apice. Fg. e spiga c. s. O. Luoghi erbosi ed arenosi, per lo più mar.; 2-3. Apr.-Magg. | Eur. As. occ. Afr. bor. Can. Amer.|. — ? H. im- rinum Forsk. (1775) — H. maritimum With. (1787) — Volg. Orzo ma- rino. 4 H. marinum Huds. (1778) 373 A Spgtt. mediana con glume setacee, le laterali colla gluma esterna setacea e l’interna semilanceolata. — Pen. ed isole. o. TYPICUM 4 B Spgtt. tutte con glume setacee. Portamento più gracile, come in H. secali- È num. — Laz., It. mer., Sîc., Sard., Cors. [Eur. mer. Reg. danub.). : 8 GussonEANUM (PARL., 1845) — Glume in parte cigliate ai margini, Fusti (2-4 dm.) e fg. c. s. Spiga 1 più grande, con reste più robuste che nel prec., due volte più lunghe i delle loro glumtt. Spgtt. mediana a glume lineari-lanceolate, sempre ci- gliate, le laterali colla gluma esterna nuda. ©. Luoghi erbosi, comune ; 2-5. Magg.-Lugl. |Eur. As. occ. Afr. bor. Can., nat. Amer. Giapp. N. Zel. ecc.). — Volg. Orzo selvatico, Grano canino. 5 H. murinum L. (1753) 374 pe î i "edi pi , 154 Hordeum] 8 GRAMINACEAE 163 A Spgtt. laterali colla gluma interna cigliata da un lato solo. Glumtt. subeguali ‘in tutte le spgtt. — Pen. ed isole. & TYPICUM B Spgtt. laterali colla gluma interna cigliata da ambedue i lati. Glumtt. delle spgtt. laterali distintam. più larghe che nella spgtt. mediana. Spiga più grande (7 per 2 cm.) — Col tipo. [Reg. medit. Svizz.. — H. pseudo--murin. Tapp. (1844). 8 LEPORINUM (Lk., 1834) Gen. 135. Elymus L. (1748). (Spec. 30 circa sparse in tutti i paesi temp. eccett. Afr. mer. ed Austral.). 1 Spgtt. mutiche, geminate. Rz. lungam. strisciante. Fusti grossi, robusti (8-12 dm.). Fg. lunghe, canalicolato-convolte, ruvide di sopra; linguetta breve, troncata. Spiga densa, lunga 10-40 cm., compressa, a rachide ci- gliata. Spgtt. a 2 o più fi. fertili. Glume lanceolato-acuminate, cigliate sulla carena; glumtt. infer. acuta, pubescente. X. Sabbie mar.: indicato del Lit. veneto a Caorle e di Gallipoli, ma forse avvent. e da confer- marsi. Giu.-Lugl. | Eur. media e bor. Mar-Nero Caspio Sib. Giapp. Am. bor... — Hordeum Asch. (1864). 1 E. arenarius L. (1753) 375 — Spgtt. lungam. aristate, geminate o ternate. Rd. fibrosa. 2 2 Spgtt. ternate. Resta della glumtt. infer. lunga il doppio del fi. Fusti eretti (5-10 dm.). Fg. piane, glabre; guaine pelose. Spiga sottile, cilin- drica, a rachide ruvida ai margini. Glume lineari-lesiniformi; glumtt. infer. ruvida. %. Luoghi boschivi, qua e là: Alpi Giulie, Piem., Lig., Parmig., Moden., Tosc., It. centr. e mer., Sic. e Cors.; 5. Magg.-Giu. | Eur. As. min. Cauc. Alger... — Hordeum All. (1785). 2 E. europaeus L. (1767) 376 — Spgtt. geminate. Resta della glumtt. infer. lunga 3-4 volte il fi. Fusti ginocchiati (1-3 dm.). Fg. strette. Spiga cilindrica. O. Luoghi erbosù; 2 e 4. Magg.-Giu. |[Eur. mer. Paesi danub. As. occ. e centr. Afr. bor.]. — Hordeum Coss. (1856). .5 EB. Caput-Medusae L. (1753) 377 A Fg. a lamina spesso quasi glabra; guaine infer. sparsam. pelose. Glume lun- ghe sino a 5 cm., alla base patenti e quasi orizzontali, quindi curvate in alto, lunghe quasi 1/2 della glumtt. (inclusa la sua resta ch’ è lunga sino a 13 cm.); glumtt. per lo più glabre. — Nizza. | Eur. occ.-mer. Marocco]. — Hordeum Cap.--Med. A Bob. Asch. et Gr. (1902). «x BoBartII FIORI (1907) B Fg. a lamina densam. pelosa di sopra; guaine glabre o brevem. pelose. Glume lunghe 2 1/9 --3 cm. soltanto, poco divaricate, lunghe circa 1/3 della glumtt. (inclusa la sua resta ch’è lunga 7-8 cm.): glumtt. spesso lucenti, ruvide. — Puglie, avvent. a Trieste. [Reg. danub. Roman. Tracia). — Cuviera Cap.-Med. v. asp. Simonk. (1897) — Hordeum Cap.-Med. v. asp. Asch. et Gr. (1902). 8 ASPER FroRI (1907) C Pianta più bassa e più rigida delle due var. prec., a fusti spesso non più lun- ghi della spiga. Guaine glabre. Glume lunghe 2 1/2 --3 cm., eretto--divaricate, lunghe circa 1/4 della glumtt. (inclusa la sua resta ch’ è lunga sino ad 1lem.); glumtt. spesso ruvide, con resta più larga che nella var. prec., nastriforme. — Pugl., Basil., Etna e Sard., avvent. a Trieste, Genova e tra Alba e Diano [Reg. medit. Bulg. As. centr... — Hordeum Desf. (1798). CRINITUS (ScHREB., 1772) SI0iC "ME eli ed, 164 8 GRAMINACEAE |186 Phyllostachys Tribù XV. BAMBUSEZ. Gen. 136. Phyllostàchys Sieb. et Zucc. (1845). (Spec. 25, di cui 4 dell’ India e Cocincina, le altre della Cina e Giapp.). 1 Guaine turionali con grossi peli sparsi, con poche macchie scure. Fu- sti verdi da giovani, poi neri, alti sino 5-7 m. (in alcune var. sino a 25 m.) e con diam. di 2-5 o più cm., dapprima ruvidi, in alto (parte ra- mosa) solcati da 2 lati. Guaine turionali con appendice fogliacea eretta, lunga 10-15 cm. Fg. misuranti 60-100 per 10-15 mm., verdi di sotto; orecchiette a ciglia prontam. caduche. Spgtt. per lo più a 2 fi. fertili ed 1 sterile; 1-2 glume (talora mancanti) pelose sul dorso; glumtt. pe- lose; stami a filamento lungo 2 !/a - 3 cm. È Origin. della C'ina e Giapp.: colt. nei giardini e per la produzione di canne; 2-4. Vista fiorita 2 sole volte, a Kew e nel Giapp. — Bambusa Lodd. (1823). — Volg. Bambù. 1 Ph. nigra Munro (1868) 378 — Guaine turionali glabre, disseminate di macchie scure. Fusti verdi 0 giallo d’oro, alti sino a 10-30 m. e con diam. sino a 20 cm., solcati da un lato. Guaine turionali con appendice fogliacea eretta poi riflessa, lunga 3-6 cm. Fg. oblunghe, misuranti 110-115 per 12-16 mm., glauche di sotto; orecchiette a ciglia lunghe, tardivam. caduche. Spgtt. a 3-5 fi. fertili ed 1 sterile; 1 gluma (spesso terminata da una lamina fogliacea lunga 6-7 mm.) cigliata sulle carene; glumtt. scabre; stami 3, con filamento lungo 3-4 cm. È Origin. della Cina: colt. come la prec.; 2-4. Non ancora fio- rita in Eur. — Bambusa Duquilioi Hort. ex Carr. (1869). — Volg. c. s. 2 Ph. bambusoides Sieb. et Zucc. (1843) 379 Nora. — Colt. frequentem. è la Ph. aurea Carr. (1878) della Cina e Giapp., che differisce da Ph. bambusoides per le dimensioni minori (fusti alti 4-6 m., del diam. di 20-25 mm.), pei fusti spesso con nodi basali avvicinati, per le guaine turionali di color violaceo, con poche e-piccole macchie brune e con appendice fogliacea marginata di giallo. Più rr. si colt.: Ph. viridi--glaucescens A. et C. Riv. (1878) (= Bambusa Carr., 1869) della Cina; Ph. mitis A. et C. Riv. (1878) (= Bamb. Carr. 1878, non Poir.) e Ph. violascens A. et C. Riv. (1878) pure della Cina. Per altre notizie sulle Bambusee colt. vedasi : FioRI ADR. in « Ball. Soc. tosc. Ortic. » XLII (1917). Fam. IX. CYPERACEAE. (Gen. 61, spec. descritte più di 3000 ma da ridursi, disperse su tutto il Globo). Proprietà ed usi. — Non hanno usi economici o terapeutici importanti. Il Cyperus esculentus è coltivato per le sue rd. tuberiformi, conosciute col nome di Babbagiggi o Dolcichini, di sapore dolce simile a quello delle noci o delle noc- ciole; tali tuberi contengono pure un. olio col quale si preparano emulsioni rin- frescanti. I rigonfiamenti del rz. del Cyperus longus hanno un debole odore di viola e quelli assai più grossi del C. rotundus un sapore debolmente aromatico. = 9 CYPERACEAE 165 I rz. della Carex arenaria contengono, oltre all’amido, della resina, una piccola quantità d’olio essenziale ed una sostanza amara ; si usano nella CAGREGRI erpetica e sifilitica come succedaneo della Salsapariglia. Dal lato industriale vanno ricordate alcune specie che somministrano mate- riali molto in uso per lavori d’intreccio ; tali sono i fusti del Giunco di palude o Nocco (Scirpus lacuster e S. triquetrus), del Giunco nero {,Schoenus nigricans) e del Cyperus longus principalmente per fare stuoie e sporte; le fo. di alcune Carici (Carex caespitosa, C. riparia e qualche altra) largamente usate per impa- gliare sedie e recipienti di vetro. Le fg. di queste Carici ed i fusti del Giunco nero sono pure usati per far corde; i fusti del Scirpus Holosehoenus per far legacci e per impagliare sedie, come i Giunchi. Il Papiro (Cyperus Papyrus) oltre ad essere pianta ornamentale, serve, coi suoi fusti e colle brattee involucrali, a fare stuoie e cose simili; il midollo dei suoi grossi fusti — tagliato in lamine fini e queste saldate tra loro e poi battute, compresse e ridotte ad una sottile lamina e quindi lisciate con uno strumento d’avorio —, serviva pel passato a fab- bricare carta (i famosi papiri d'Egitto). I fiocchetti bianchi formati dalle setole pe- rigoniali degli Erzophorum si prestano per lavori di fi. secchi. Fig. 5. — A Spgtt. di Cyperus serotinus con glume embriciate in due serie. — B Un fi. dello stesso all’ascella della propria gluma. — C Spgtt. di Zeleocharis palustris con glume embri- ciate in molte serie. — D Ovario della stessa circondato dalle setole perigonali e sormontato dallo stilo articolato ed ingrossato a bulbo alla base. — E Ovario di Scirpus caespitosus circon- dato dalle setole perigoniali e sormontato dallo stilo con esso continuo. — F Otricello di Cares pendula, dall’apice del quale escono gli stimmi. — @ Lo stesso sezionato per mostrare l’ovario che vi è contenuto. Chiave dei generi. 1 Fi. ermafr., mai accompagnati da glume secondarie all’ascella delle prima- rie. (Fig. 5 B). 2 — Fi. unisessuali monoici o rr. dioici, i femm. (rr. anche i masch.) accom- pagnati da una gluma secondaria, per lo più in forma di otricello, al- l'ascella della primaria. (Fig. 7, G.. 10 2 Glume di ciascuna spgtt. embriciate in 2 serie e quindi distiche. (Fig. A). 3 — Glume di ciascuna spgtt. embriciate in molte serie, mai distiche. (Fig. 0). 4 3 Spgtt. moltiflore, con 15-30 glume, tutte fertili o 2-4 infer. più piccole e sterili. Stimmi glabri. Brattee rr. scariose. 137 Cyperus — Spgtt. pauciflore, con 5-9 glume, di cui 3-4 infer. più piccole e sterili. Stimmi pubescenti. Brattee scariose alla base. 143 Schoenus 4 (2) Setole perigoniali abbondanti, in più verticilli, sporgenti a maturità fuori dalle glume in forma di fiocchetto bianco. 138 Eriophorum — Setole perigoniali in numero limitato ed in un solo verticillo, mai spor- genti dalle glume a maturità. 5 166 9 CYPERACEAE . 5 Spgtt. a molte glume di cui le infer. (sterili o fertili) più grandi od eguali alle altre. 6 — Spgtt. a 5-7 glume di cui 3-4 infer. (sterili) più piccole delle altre. 9 6 Stilo continuo coll’ovario, non articolato nè ingrossato a bulbo alla base. (Fig. E) 7 — Stilo articolato ed ingrossato a bulbo alla sua base d’inserzione sull’ova- rio. (Hip: WD) S 7 Glume tutte mucronato-aristate sotto l’apice. 139 Fuirena — Glume non mucronato-aristate c. s. 140 Scirpus 8 (6) Fusti portanti all'apice una sola spgtt. Fg. ridotte alle sole guaine. 141 Heleocharis — Fusti portanti più spgtt. Fg. con guaina e lembo. 142 Fimbristylis 9 (5) Ovari od acheni senza setole perigoniali alla base. Fg. dentato-spinu- lose ai margini. 144 Cladium — Ovari od acheni circondati da setole perigoniali alla base. Fg. non den- tato-spinulose ai margini. 145 Rhynchospora 10 (1) Ovario senza otricello, cinto però da una gluma secondaria aperta. Fi. tutti od in parte appaiati all’ascella di ogni gluma primaria, uno masch. e l’altro femm. 146 Kobresia — Ovario chiuso in un otricello formato da una gluma secondaria coi mar- gini rivolti in avanti e saldati, con un foro apicale dal quale sortono gli stimmi. Fi. sempre solitari all’ascella di ogni gluma primaria. 147 Garex Tribù I. CYPERE 4. Gen. 137. Cypèerus L. (1735). (Spec. 400 circa abbondanti nelle reg. calde, più scarse nelle temp., nulle nelle fredde od alp.). 1 Stimmi 2. Achenio + eompresso, 2 — Stimmi 3. Achenio trigono. 3 2 Spgtt. poche (2-6), laterali al fusto. Achenio rivolto verso la rachilla con una faccia, Sez. I. JUNCELLUS 6 — Spgtt. per lo più numerose, in capolino od antela terminale. Achenio rivolto verso la rachilla con un margine, Sez. II. PycREUS 7 3 (1) Pianta perenne, con infiorescenza formata di un solo capolino glo- boso e sessile. Sez. VI. GALILEA 18 — Piante mai c, s. 4 4 Spgtt. addensate in glomeruli o capolini; rachilla delle medesime an- golosa o strettam. marginata. Piante annuali. Sez. III. EucyPERUS 10 — Spgtt. in spighe corimbose od a ventaglio; rachilla delle stesse con ali decorrenti. 5 5 Spgtt. giallo-dorate, separantisi dall’asse a maturità, assieme alle glume, Sez. IV. MARISCUS 14 — Spgtt. rosso-brune o verdi-rossigne, rimanenti aderenti all’ asse colla rachide, dalla quale a maturità si staccano le glume, i Sez. V. PaPyYRUs 15 n Cei” Ta pi LE de n iù A 137 Cyperus] 9 CYPERACEAE 167 Sez. I. JUNCELLUS GRISEB. (1864). 6 (2) Fusti giunchiformi, monofilli. Due brattee involucrali, una assai lunga in continuazione del fusto, l’altra brevissima, per lo più squamiforme. XU. Luoghi umidi per lo più mar. ; 2, rr. 3. Prim.- Aut. [Lteg. calde 0 più rr. temp. dei due Emisf.|. — Juncellus Clarke (1893). 1 C. levigatus L. (1771) 380 A Spgtt. ovate od ovato-lanceolate, lunghe 5-9 mm.; glume fosche o bian- chicce. Acheni obovato-ottusi. Fusti di 1-2 dm. — Pantelleria. — €. mu- cronatus Rottb. (1772) — C. cossyrensis Tin. (1844) — Juncellus lev. Clarke (1893). o. TYPICUS B Spgtt. lineari-lanceolate, lunghe 8-15 mm.; glume rosso-scure. Acheni ellit- tico-acuti. Fusti più robusti, di 15-30 cm. — 7revig. presso Vittorio, Fer- rarese a Mesola, Nizza, Tosc., Laz., Nap., Pugl., Sic., Malta e Sard.; non più ritrovato in Piem. [Reg. medit. As. occ. Can... — €. junciformis Cav. (1794). 8 DISTACHYUS (ALL: 1789) Sez. II. PycRrkéus (P. B., 1807). 7 (2) Spgtt. stipate in capolini o fascetti + densi, 8 — Spgtt. alterne, distanziate ; infiorescenza larga, decomposta, a rami patentissimi, Rz. stolonifero. Fusti solitari, grossi, triangolari (4-10 dm.). Fg. carenato-scanalate, lunghe circa come il fusto. Brattee assai lunghe. Spgtt. lineari-lanceolate, lunghe sino a 3 cm., rossastre. O, %. Fossì e paludi, comune: Pen., Istria e Cors.; 2-4. Est.-Aut. [ Eur. media e mer. As. occ. sino India). — C. Monti L. f. (1781) — Pycreus Monti P. B. (1830) — Juncellus Clarke (1893). 2 C. seròtinus Rottb. (1772) 381 8 Spgtt. formanti un capolino od un fascetto solo, terminale, 9 — Spgtt. formanti un fascetto sessile accompagnato da altri peduncolati (rr. un fascetto solo in piante ridottissime). Rd. fibrosa. Fusti fascico- lati (4-30 cm.). Fg. lineari-acuminate. Brattee 2-3, ineguali, assai lunghe. Spgtt. lanceolate, lunghe 8-15 mm., giallastro-verdognole, rr. ferruginee. O. Luoghi umidi, frequente: Pen. ed isole; 2-4. Est.-Aut. | Reg. temp. e calde dei due Emisf.|. — Picreus P. B. in Rehb. (1830). 3 C. flavescens L. (1753) 382 9 Capolino globoso, sessile. Fg. eguaglianti o superanti il fusto. (lume ottuse. Rz. corto, orizzontale. Fusti gracili, trigoni (1-3 dm.). Brattee involucranti 2-4, molto lunghe. Spgtt. lanceolato-lineari, lunghe sino a 25 mm.; glume brune col margine pallido. ©, %. Luoghi umidi: Lig. occ. e Nizz., forse introdotto ; 2. Est. [Spa. Franc. mer. As. Afr. Austral.|. — C. fascicularis Lam. et DC. (1805), non Lam. — Pycreus Rchb. (1830). 4 C. globosus All. (1789) 383 — Fascetto corimboso quasi sessile. Fg. più brevi del fusto, (lume smar- ginato-mucronate. Rz. c. s. Fusti trigoni (2-4 dm.). Brattee involucranti 3-6, lunghe 3-5 volte l’infiorescenza. Spgtt. strettam. lineari, giallastro- pallide. %. Is. d'Ischia presso le fumajuole, forse introdotto ; 2. Est.- Aut. |Reg. calde dei due Emisf... — Pycreus P. B. (1807). 5 C. polystachyus Rottb. (1773) 384 168 9 CYPERACEAE [137 Cyperus Sez. III. EucyvPÈRus GRISEB. (1844). 10 (4) Glume terminate in una resta conico-ottusa, curvata in fuori, “-nervi. Rd. fibrosa. Fusti per lo più cespugliosi (2-20 cm.). Fg. lineari- strette, con guaine rossastro-violacee. Brattee 3, di cui 1 o 2 assai lun- ghe. Spgtt. in capolini sessili o peduncolati (rr. solitarie), verdognole o giallastre. O. Luoghi umidi, quasi certam. importato ; 3. Est. [ Afr. trop. Indie or. Am. bor.-mer. e centr... — ? Scirpus intricatus L. (1771). 6 C. aristatus Rotthb. (1786) 385 A Glume non decorrenti. Achenio subeguale alla metà della gluma, cenerino- fosco. — Reg. trop. o TYPICUS B Glume subdecorrenti. Achenio più lungo della metà della gluma, di color giallo-miele, quasi traslucido. Pianta più gracile. — Lungo i Ticino a Mez- zana pr. Pavia. | Am. bor.}. — C. Boeckeleri Cavara (1896). 8 INFLEXUS (MuEHL., 1817) — (lume non aristate. 11 11 Spgtt. lunghe 3-5 mm.; glume subeguali agli acheni; squamule pe- rigoniali subnulle, 12 — Spgtt. lunghe 7-15 mm,; glume lunghe il doppio degli acheni ; squa- mule perigoniali oblunghe. 13 12 Fusti cespuglioso-aggregati, alti 1-4 dm. Spgtt. in glomeruli, Rd. fibrosa. Fg. lineari-piane. Brattee 3-5, fogliacee, lunghissime. Glume com- presso-carenate, verdi sulla carena e fosche nel rimanente, rr. totalm. pallido-verdognole. O. Luoghi umidi, comune: Pen., Istria ed isole, 2-4. Est.-Aut. [Eur. media e mer. As. Afr. bor. Mad.]. 7 C. fuscus L. (1753) 386 — Fusti per lo più solitari, alti 2-6 dm. Spgtt. in capolini densi, glo- bosi. Glume navicolari-suborbicolari, mutiche, rossigne sul dorso e pal- lide al margine. Il resto c. s. O. Risaie e paludi, qua e là: It. bor., Lig., Tosc. al lago di Massaciuccoli e Sic. ; 2-3. Ag.-Ott. | Eur. mer.-or. As. trop. e subtrop. Austral. Afr. Maurizio]. 8 C. difformis L. (1759) 387 13 (11) Glume lineari, con nervi laterali appena visibili, verdi nella carena e rossigne nel resto. Rd. fibrosa o rz. strisciante. Fusti trigoni (1-12 dm.). Fg. lineari-carenate. Brattee involucrali 3-6, fogliacee, lun- ghissime. Spgtt. lineari, in capolini densissimi. ©, %. Risaie e luoghi umidi : Istria, It. bor., Lig. oce., Tosc., Abr. ; 2-4. .Est.-Aut. [ Eur. or. As. centr. Sib.|. 9 C. glomeratus L. (1759) 388 — (Glume ovato-oblunghe, con 3 nervi per lato, verdi nella carena, por- porino-violacee ai lati e pallide al margine. Rd. fibrosa. Fusti di 1-6 dm. Spgtt. lineari-lanceolate, in glomeruli capituliformi. Il resto c. s. O. Luoghi umidi e paludi, qua e la: Friuli, Polesine, Veronese, lungo il Po a Guastalla e Pavia, Piem., Lig., Marche a Falconara, It. mer. e Sic.; 2-3. Est. [Eur. or. As. occ. Afr. bor. e trop... — €. spadiceo- viridis All. (1774). 10 C. glaber L. (1771) 389 a 137 Cyperus] 9 CYPERACEAE 169 Sez. IV. MaRiscus (VAHL, 1806). 14 (5) Rz. cespuglioso. Fusto ingrossato alla base (3-10 dm.). Fg. lineari- carenate. Ombrella semplice o composta, a parecchi raggi; brattee fo- gliacee, assai lunghe. Spgtt. giallo-dorate, compresso-lineari, lunghe 8-18 mm., a 7-15 fi.; glume bislungo-subacute, a più nervi. Y. Luoghi umidi: origin. dell’ Amer., nat. in Piem. nel Canavese lungo l Orco e nel Pavese a Garlasco ; 3. Ott. — Mariscus elatus Vahl (1806). 11 C. strigosus L. (1753) 390 Sez. V. PaPyRus (W., 1816). 15 (5) Rd. con ingrossamenti in forma di tuberi. 16 — Rd, senza ingrossamenti. 17 16 Spgtt. color giallo-sporco, lunghe 1 em. al massimo, Tuberi terminali alle fibre radicali. Rz. stolonifero. Fusti trigoni (3-5 dm.), spesso sube- guali alle fg. Brattee involucrali circa 5, di cui 10 2 più lunghe dell’om- brella. Glume moltinervi, lassam. embriciate. XY. Luoghi erbosi, qua e là ; 2. Lugl.-Ott. |[Eur. mer. Siria Transcauc. Indie or. Afr. bor. e trop. Mad. Capoverde]. 12 C. esculentus L. (1753) 391 A Tuberi grossi, bislunghi, con anelli manifesti. Raram. fiorisce. — Colt. pei tuberi mangerecci. — Volg. Babbagiggi, Dolcichini. a SATIVUS BoECcK. (1870) B Tuberi piccoli, globosi o quasi, solo da giovani con anelli evidenti. Fiorisce regolarm. — Pr. al mare: Nizz., Lîg., Massa-Carrara, Laz., Nap., Cal. a Monteleone, Sic., Cors. e varie piccole isole. C. melanorrhizus Del. (1813). B AUREUS (TEN., 1811) — Spgtt. rossastre, ordinariam. più lunghe di 1 cm. Tuberi concatenati lungo i rz. Fusti gracili, trigoni (2-5 dm.), spesso più lunghi delle fg. Ombrella a raggi semplici o poco ramificati. Brattee quasi sempre più lunghe dell’ombrella. Glume 3-nervi, strettam. embriciate. X. Luoghi er- bosi, comune: Lig., Tosc., It. centr. e mer., Sic., Cors. e varie piccole isole ; 2. Lugl.-Nov. [| Reg. calde dei due Emisf.|. — C. olivaris Targ.-Tozz. (1807). 13 C. rotundus -L. (1753) 392 17 (15) Involucro di circa 4 brattee lineari, fogliacee, più lunghe del- l’infiorescenza. Rz. strisciante. Fusti trigoni. Fg. lineari-carenate, assai ‘lunghe, dentellato-scabre ai margini. Spgtt. lineari-acute, di lunghezza variabile, rossastre, rosso-brunastre o giallastre. %Y. Luoghi erbosi per lo più umidi, comune, Est. [Eur. media e mer. As. mer. Afr. bor. e trop. Maurizio Can. Argent.]. 14 C. longus L. (1753) 393 A Raggi dell’ombrella in parte ramificati, con raggi secondari molto più lun- ghi della spiga posta in mezzo ad essi. Fusti robusti, alti 8-12 dm. — Pen. ed isole; 2-5. [Eur. As. occ. sino India Afr. bor.). o. TYPICUS B Raggi dell’ombrella subsemplici o con raggi secondari mai più lunghi della spiga centrale. Fusti più gracili, alti 3-6 dm. a Ombrella a raggi ramificati, portanti delle ombrellette secondarie. — It. ” mer. ed ins.; 2. Spa. Pen. balcan.-mer.]. 8 PRrESsLII (Part., 1852) 170 b Ombrella a raggi subsemplici, cioè con 1-3 rametti corti e divergenti quasi ad angolo retto. — It. merid.; 2. [Creta). MYRIOSTACHYS (TEN., 1824-29) c Ombrella a raggi semplici (eccezionalm. con 2-4 ramuscoli). — Lig., Tose., It. centr., mer. ed ins.; 2. [Reg. medit. As. occ... — ©. neglectus Parl. (1845). è BADIUS (Desr., 1798). — Involucro di molte brattee lanceolate, più brevi dell’ infiorescenza, Rz. grosso, strisciante. Fusti alti 2-5 m., trigoni in alto, a guaine afille o prolungate in larga lamina, brevem. lanceolata. Ombrella grande, de- composta, con ombrellette involucrate da 3 brattee lunghissime. Spgtt. piccole, rossigne. %. Originario della Siria, Palest. ‘ed Afr. trop.; por- tato in Sic. dagli Arabi si è nat. a Siracusa lungo l Anapo e lungo Vl Alcantara a nord dell’ Etna, è invece scomparso dall’is. di Malta; 2. Est. — C. syriacus Parl. (1853). — Volg. Papiîro. 15 C. Papyrus L. (1753) 394 Sez. VI. GaLILÈA (Part, 1845). 18 (3) Rz. strisciante, stolonifero. Fusti cilindrici (5-50 cm.). Fg. verdi-glauche, lineari-canalicolate, ricurve. Capolino con circa 6 brattee involucranti, le esterne fogliacee ed assai lunghe, le interne brevi, squamiformi. Spgtt. grandi, ovato-lanceolate; glume rosso-brune con margine chiaro e carena spesso verde, le infer. più grandi delle successive. Y. Arene mar., fre- quente : lit. della Pen. ed isole, rr. nel Mantovano ; 2-3. Magg.-Sett. [ Reg. medit. Can.|. — Schoenus L. (1753) — ©. capitatus Vand. (1771) — C. aegyptiacus Glox. (1785) — Galilea Parl. (1845). 16 C. mucronatus Mab. (1867) 395 Nota. — Sono state raccolte come avventizie le seguenti altre specie: C. con- gestus Vahl (1806) nel Veronese presso Roncà nella Valle dei Molini e nell’ It. mer. (orig. della Turchia As. min. Afr. mer. Austral. e St. Elena); C. Iria L. v. acutiformis Fiori (1910) nel Comasco al Porto super. di Malgrate (orig. del- l’Afr, or. India Arcip. Malese Giapp. e Cina); C. vegetus W. (1797) (= C. monan- drus Roth, 1797) nel Nizzardo (orig. del Cile ed Argent., nat. Spa. Franc.). Tribù II. SCIRPEA. Gen. 188. Eriòophorum L. (1737). (Spec. 10 circa dell'Eur. As. estratrop. Malacca ed Am. bor.). 1 Spgtt. 3 a 12 in antela ombrelliforme, pendenti, portate da peduncoli semplici di varia lunghezza. Fusti eretti (2-6 dm.). Antela involucrata da brattee fogliacee. Spgtt. ovate o lanceolate, con glume infer. sterili ; setole perigoniali abbondanti, lungam. sporgenti a guisa di fiocco bianco dopo la fioritura. Stami 3. Stimmi 3. %. Luoghi paludosi o torbosi ; 5-1, rr. 2-4. Magg.-Lugl. [Eur. As. min. Cauc. Sib. Giapp. Am. bor. Tran- svaal). — Volg. Pennacchi. 1 E. polystachyum L. (1753) 396 9 CYPERACEAE 1137 Cyperùs | TN LE 1 vitae iii nni Leno CARRA E 1 FAV ST | 138 Eriophorum] 9 CYPERACEAE Ira! A Peduncoli lisci o scabri; spgtt. numerose. Fg. + larghe, lineari a Peduncoli assai scabri. Fg. piane o quasi. Fusti quasi trigoni. Rz. corto, obliquo. — If. bor., App. e pr. Bientina in Tosc. — E. polystach. Roth (1789). o. LATIFOLIUM (HPpE., 1800) b Peduncoli lisci. Fg. © scanalate, trigone all'apice. Fusti trigoni. Rz. stri- sciante. — Colla var. prec. — E. polystach. var. | L. (1758). 8 ANGUSTIFOLIUM (RoTH, 1789) B Peduncoli tomentoso-scabri; spgtt. 3-4. Fg. strette, trigone. — Fusti quasi trigoni. Rz. strisciante. — Specialm. nelle Alpi, App. parmig. ecc.; 5-7. [Eur. media e bor... — E. polystach. var. f L. (1758). * GRACILE (RoTH, 1800) — Spgtt. solitaria terminale, sempre eretta. D 2 Setole numerose per ogni achenio, diritte, assai lunghe, Fusto liscio, Spgtt. lunghe 15 mm. circa. %. Luoghi umidi torbosi; 6-7. Prim.-Est. [Eur. As. min. Sib. Am. bor.|. — Volg. Pennacchio rotondo. 2 E. vaginatum L. (1753) 397 A Rz. cespuglioso. Fusto triangolare superiorm. (3-5 dm.). Fg. radicali nume- rose, trigone, scanalate, scabre al margine. Spgtt. ovato-bislunghe. — Alpi. % TYPICUM B Rz. strisciante. Fusto cilindrico (1-4 dm.). Fg. radicali scarse, convesse nel dorso e scanalate di sopra, liscie. Spgtt. quasi globose. — Alpî, App. tosco- emil. (Eur. Am. bor.). 8 SCHEUCHZERI (HpeE., 1800) — Setole 4-6 per ogni achenio, flessuose, brevi. Fusto scabro, triangolare (1-2 dm.). Rz. strisciante, con fusti aggregati. Fg. radicali nulle, le cauline infer. ridotte alle guaine, le super. setacee, corte. Spgtt. piccole, lunghe 4-7 mm., bislunghe. %. Luoghi umidi torbosi: Alpi, App. tosco- emil. sopra Soraggio e forse al Cimone di Fanano; 6-7. Prim.-Est. [Eur. media e bor. Sib. Am. bor.|. — Scirpus trichophorum Asch. et Gr. (1903). 3 E. alpinum L. (1753) 395 Gen. 139. Fuirena Rottb. (1773). (Spec. 20 circa largam. disperse nelle reg. trop. e subtrop.). Rz. strisciante. Fusto trigono, ad angoli acuti, pubescente-vellutato al- l’apice (2-4 dm.). Fg. piane, da giovani cigliate nei margini. Spgtt. ovate, in antela contratta. Glume pubescenti-cigliate, con un mucrone a forma di resta, staccantesi sotto l’apice rotondato. Stami 3 fertili e 3 rudimentali. Stimmi 2-3. Achenio tricostato. %. Luoghi umidi, rara: Lig. tra Voltri ed Arenzano, Cal. occ. alla foce del Lao, Cors. ed is. Sanguinarie, indicata pure del Bo- sco Fontana pr. Mantova ; 2. Magg.-Giu. [Spa. Port. Baleari Afr. India]. — Carex Poir. (1789). F. pubescens Kth. (1837) 399 Gen. 140. Scirpus L. (1737). (Spec. 200 circa largam. disperse su tutto il Globo). 1 Spgtt. in antela, spiga o capolino terminale, cinte da una o parecchie brattee fogliacee. Fg. numerose, lineari-piane, 2 — Spgtt. solitarie terminali oppure in antele o glomeruli laterali al fu- 172 9 CYPERACEAE [140 Scirpus. XE sto che continua in forma di brattea. Fg. ridotte alle guaine oppure trigono-canalicolate 0 setacee. 4 2 Antela o capolino; 2 a molte brattee fogliacee involucranti. d — Spiga; 1-2 brattee involueranti. Sez. III. BLysMus 9 3 Piante annue, Spgtt. riunite in capolini subglobosi; glume gradatam. ristrette in uma punta aristiforme. Sez. I. DICHOSTYLIS 7 — Piante perenni, Spgtt. disposte in antela + ramificata (rr. contratta e subeapituliforme). Glume mai e. $ Sez. II. EusciRrPus 8 4 (1) Antela formata di capolini sferici, compatti, con parecchie spgtt. ciascuno. Sez. IV. HoLoscHoENUS 10 — Antela mai c. s. oppure spgtt. solitarie terminali, 5 5 Fusti Lobo alti da 4 dm, ad 1-3 m. Setole perigoniali 4-6. Sez. V. ScHOENOPLECTUS 11 -— Fusti esili, setacei 0 quasi, alti da 3 a 30 em. 6 6 Spgtt. 3-10 (rr. solitarie), laterali al fusto che si prolunga oltre in una brattea fogliacea lunga come le spgtt. o molto di più, Setole perigo- niali nulle. Sez. VI. IsoLEPIS 15 — Spgtt. solitaria, terminale al fusto od a rami ascellari, cinta alla base da una gluma scariosa uguale alle altre (in Sc. caespitosus terminata in appendice verde). Setole perigoniali presenti o mancanti. Sez. VII. BAFOTHRYON 16 Sez. I. DicHòsTyYLIS (P. B.. 1819). 7 (3) Capolino solitario, subgloboso, sessile. (lume acuminato-aristate, Due stimmi. Rd. fibrosa. Fusti cespugliosi, trigoni (3-20 cm.). Fg., li- neari-piane, flaccide. Brattee involucranti 3-5, ineguali, lunghe sino a 10 cm. Spgtt. verdi; setole perigoniali nulle. O. Luoghi umidi, specialm. lungo i fiumi: Pen. (specialm. al nord); 2-4. Est-Aut. |Eur. media e mer. As. Afr. bor. e trop... — Isolepis R. et S. (1817) — Cyperus Lk. (1827) — Dichostylis Nees (1834). 1 S. Michelianus L. (1753) 400 — (Capolini 1-3, uno sessile subgloboso ed 1 o 2 peduncolati ovati 0 bislunghi, Glume aristate, colla resta ricurva in fuori. Tre stimmi, Fg. più brevi dei fusti. Brattee involucrali 3-4, allungate. Il resto c. s. O. Origin. della Sib. Alt., Russia mer. e Bulgaria: nat. nel Torinese nei Sabbioni di Trofarello, poi scomparsa; 3. Ag. — Cyperus M. B. (1808) — Dichostylis Nees (1834) — Isolepis Kth. (1837). 2 S. hamulosus Stev. (1814) 401 Sez. II Euscirpus GRISEB. (1844). 8 (3) Raggi dell’antela ramificati, lume ottuse, brevem. muceronate. Rz. strisciante. Fusto trigono (5-12 dm.). Fg. piane, carenate. Antela ramo- sissima. Brattee involucranti fogliacee. Spgtt. piccole, lunghe 4 mm. circa, verdi-nerastre; setole periconiali lunghe come l’achenio. %. Fossi, : paludi ecc., qua e là ; 3-6. Magg.--Ag. | Eur. Cauc. Sib. Am. bor.|. 3 S. silvaticus L. (1753) 402 os 9 CYPERACEAE 173 A Fusti tutti eretti. Spgtt. ovato--ottuse, riunite a 3-5 all'apice dei rametti, sessili o brevem. pedicellate. — /f. bor. e centr., Cal. o. TYPICUS B Fusti sterili arcuato-riflessi e radicanti. Spgtt. ellittico-acute, quasi tutte con pedicelli lunghi il doppio di esse. — Piem. lungo la Sesia pr. Vercelli. [Hur. centr. ed or. Sib. Amur). 8 RADICANS (ScHK., 1793) — Raggi dell’antela semplici, (lume bifide all’ apice, con un muerone interposto. Rz. rigontio qua e là in tuberi rotondi. Spgtt. grosse, bislun- ghe od ovali, rosso-brunastre. Setole perigoniali più corte dell’achenio. Il resto c. s. Y. Luoghi paludosi ed umidi, comune ; 2-4. Giu.-Sett. [Dif- fuso su tutto il Globo]. — Volg. Mosca, Erba nocca. 4 S. maritimus L. (1753) 403 A Antela con parecchie spgtt. a Antela formata di 1 o più glomeruli peduncolati. I Spgtt. lunghe 1-1 1/2 cm. — Pen. ed isole. o TYPICUS II Spgtt. lunghe 1 1/2 -2 1/2 cm. — Qua e là. — mAcROSTACHYS (W., 1809) b Antela contratta, quasi a forma di capolino. — Qua e là. COMPACTUS (HorFm., 1804) B Spgtt. solitarie per ogni fusto. — Qua e la. ò MONOSTACHYUS G. F. W. MEYER (1836) Sez. III. BLvsmus (Panz., 1824). 9 (2) Rz. strisciante e stolonifero. Fusti compresso-cilindrici, angolosi in alto (1-4 dm.). Fg. lineari-carenate. Spiga oblunga, con numerose spgtt. di- stiche, talora interrotta alla base. Brattee generalm. brevi. Glume bislungo- lanceolate, rosso-brune colla carena verde. Setole perigoniali più lunghe . dell’achenio. Portam. di una C'arex sez. Homostachyae. %. Luoghi umidi : Alpi, App. e Sard.; 5-7, rr. nella Pianura padana. Giu-Ag. [Eur. As. occ. e centr. Sib.|. — Schoenus L. (1753) — S. Caricis Retz. (1779) — Blysmus Panz. (1827). 5 S. compressus Pers. (1805) 404 Sez. IV. HoLoscHoENUS (Lx., 1827). 10 (4) Rz. strisciante. Fusti cespugliosi, giunchiformi, con guaine basali afille. Fg. semicilindriche, scanalate. Infiorescenza con una brattea assai langa, in continuazione del fusto. Glume obovato-smarginate, con una punta nel mezzo, verdi-scure, con margine scarioso, frangiato. Setole perigoniali nulle. %. Luoghi umidi 0 paludosi, comune; 2-5. Giu.-Sett. [Eur. media e mer. As. occ. e centr. Afr. bor. e mer. Can.|]. — Holosch. vulgaris Lk. (1827). — Volg. Giunco. 6 S. Holoschoenus L. (1753) 405 A Piante robuste (5-20 dm.), con antela © ampia, ricca di capolini per lo più assai grossi. a Antela mediocre, subsemplice, generalm. più breve della brattea involu- crante. — Pen. ed isole. — Holosch. Rchb. (1830). o. LINNAEI AscH. ET GR. (1903) b Antela grande, decomposta, più lunga della brattea involucrante. — Tose., grandi isole e Malta ; 2. |Reg: medît.--mer|. — Holosch. Dietr. (1833). 8 GLOBIFERUS (L. f., 1781) 104 9 CYPERACEAE [140 Scirpus B Piante gracili (5-5 dm.), con antela contratta, povera di capolini. I Antela con capolini di cui uno almeno del diam. di 15 mm. — Qua e tà, di preferenza pr. al mare.; 2-3. [Reg. medit.|. ROMANUS (L., 1758) Il Antela con capolini tutti del diam. di 7-8 mm. al più. 1 Antela di più capolini, di cui 1 sessile e qualche altro peduncolato. — Colla var. prec. [Reg. medit... — S. romanus 8 L. (1762). ò AUSTRALIS (MuRR., 1774) 2 Antela ridotta ad 1 solo capolino sessile. — Sicilia. [Endem.]. — Isolepis Paclii(i845) ° PANORMITANUS (PARL., 1852) Sez. V. ScHoenoPLÈctUus RcHB. (1846). 11 (5) Fusti totalm. cilindrici, Rz. grosso, strisciante. Fusti giunchiformi, con 2-3 guaine alla base, di cui la super. prolungata in corta lamina. Antela a rami disuguali, rr. contratta a capolino. Spgtt. ovali-bislunghe, rosso-brune. Glume smarginato-mucronate all’apice, frangiate al margine. Setole perigoniali aculeate a ritroso. Y. Fossi, paludi e laghi, comune: 2-5. Apr.-Lugl. [Diffuso su tutto il Globo]. — Volg. Giunco di padule, Nocco. 7 S. lacuster L. (1753) 406 A Fusti alti sino a 3 m., verdi. Glume liscie o poco scabre. Stimmi 3. Achenio opaco, trigono, lungo sino a 3 mm. — Pen. ed isole. o. TYPICUS B Fusti alti al più 11/2 m., glancescenti. Glume assai scabre. Stimmi 2. Ache- nio lucido, piano--convesso, lungo 2 mm. al più. — Qua e là col tipo. |Eur. As.'. — S. glaucus Sm. {1811}. 8 TABERNAEMONTANI (GmEL., 1805) — Fusti acutam. trigoni per tutta la lunghezza o quasi, 12 12 Antela a rami disuguali, portanti un’unica spgtt. od un fascetto delle stesse. 43 — Antela ridotta ad un unico fascetto di spgtt. sessili, 14 13 Rami più lunghi dell’antela portanti spgtt. parte sessili e parte pedi- cellate. Setole perigoniali dilatato-fimbriate all'apice, Fusti di 1 m. circa. Antere terminate da un’appendice ottusa, cigliata. Achenio liscio. Tl resto c. s. Y. Luoghi umidi mar., raro ; 2-3. Magg.-Giu. [Eur. mer. As. occ. sino India Afr. bor. Austral... — S. triquetrus Gr. et Godr. (1856), non L. 8 S. litoralis Schrad. (1806) 407 A Glume denticolato--cigliate al margine. Stimmi 2. Achenio piano--convesso. Setole perigoniali per lo più 6. — Veneto, Lig., Tosc., Pugl. e Cors. a Bo- nifacio ; non più trovato a Messina. %-TYPICUS B Glume interissime e largam. bianco--scariose al margine. Stimmi 3. Achenio trigono. Setole perigoniali 3-4. — Sie. pr. Mazzara. [Endem.). 3 PHRILIPPI (TIn., 1846) — Rami più lunghi dell’antela portanti un fascetto di spgtt. tutte ses- sili. Setole perigoniali non dilatate, aculeate a ritroso. Fusti di 5-10 dm. Antere terminate da un’appendice ottusa, denticolata. Il resto c. s. %. Paludi e risaie, qua e là: It. super. e centr., Sic. pr. Castro- giovanni, Sard. ed Elba (manca in Cors.); 2-4. Giu.--Lugl. [Eur. media e mer. As. occ. sino India Giapp. Egitto Afr. mer. Am. bor.]}. — Volg. Lancia. 9 S. triquetrus L. (1767) 408 LE sa el) 140 Scirpus) ol 9 CYPERACEAE L7! 14 (12) Guaine in parte (2-3) con lamina fogliare carenato-trigona. Glume smarginato-mucronate all'apice. Fusti di 2-3 dm. Fascetto di 1-6 spgtt. Antere terminate da wn mucrone lesiniforme. Il resto c. s. %. Luoghi paludosi per lo più mar.: Litorale ven., Trevig., Ferrarese a Goro, lit. da Nizza a Pisa e Camp. a Carnello ; 2-3. Lugl.-Sett. [Eur. centr. ed occ. Austral. N. Zel. Am.) — S. mucronatus All. (1785), non L. —- S. pungens Vahl (1806). 10 S. americanus Pers. (1805) 409 — (Guaine tutte senza lamina fogliare. Glume intere, mucronate al- l'apice. Rd. fibrosa. Fusti fascicolati (4-9 dm.). Fascetto di 10-20 spgtt., capituliforme, sorpassato dall’estremità del fusto alla fine refratta. Setole perigoniali aculeate a ritroso, non dilatate. Stimmi 3. Achenio obovato, rugoso trasversalm. ©, %. Risaie e paludi: Pen. (massime al nord), Sic. e C'ors. pr. Bastia. Lugl.-Ag. [Eur. media e mer. As. Egitto Indie Ma- scar. Austral. Polin. C'alif.|. 11 S. mucronatus L. (1753) 410 Sez. VI. IsòLEPIS (R. BR., 1810). 15 (6) Fusti robusti, fistolosi, prolungati per 2-10 em. oltre il fascetto, ch'è formato da 2-10 spgtt. Pianta cespugliosa, di 3-30 cm. Guaina super. terminata in corta lamina. Spgtt. lunghe 5-10 mm., ovato-oblun- ghe. Glume obovato-ellittiche, mucronate. Stimmi 3. Achenio obovato- trigono, trasversalm. rugoso. O. Luoghi umidi, qua e là : Istria, It. bor., Tosc. al M. Amiata e Laz. ; 2-4. Magg.-Sett. [Eur. media e mer. As. Afr. Oceania Am. bor.]. — Isolepis R. Br. (1810). 12 S. supinus L. (1753) 411 — Fusti capillari, prolungati soltanto per 3-5 (rr. 18-20) mm. oltre il fascetto, ch'è formato da 1-3 spgtt. Fusti striati. Guaine prolungate in fg. setacee. Spgtt. langhe 3 mm. al più, ovate, nerastre od anche sco- lorate. Glume ovato-concave, ottuse o mucronulate. Stimmi 2-3. ©, 00. Luoghi umidi, qua e là ; 2-5. Prim.-Aut. | Reg. temp. e calde dei due Emisf... — Isolepis R. Br. (1810). 13 S. setaceus L. (1753) 412 A Acheni striati longitudinalm. e talora anche trasversalm. Pianta di 3-15 cm. — Pen., Sîic., Cors. ; 2-5. gd. TYPICUS B Acheni con tubercoli per lo più disposti in serie longitudinali o quasi lisci. Pianta di 3-30 cm. — If. centr., mer. ed insul.; 2. — S. setaceus L. (1771), - non L. (1753) — S. cernuus Vahl (1806) — S. Savii Seb. et Maur. (1818) — Isolepis sicula Presl (1820) — I. Saviana Schult. (1824). i 2 FILIFORMIS (SAVI, 1798) Ù Sez. VII. BAEÒOTHRYoN (EHRH., 1789). 16 (6) Pianta con guaine tutte munite di una fg, e con rami ascellari portanti ognuno una spgtt. Fusti prostrati o nuotanti (1-3 dm.), sca- nalati da un lato e convessi dall'altro. Spgtt. 3-5-flore, lunghe 5 mm. al più, ovate. Glume ottuse, verdastre, l’infer. uguale alle altre. Achenio dà d 3 3 È 176 9 CYPERACEAE |140 Scirpus obovato-lenticolare, bianchiecio, liscio. Setole perigoniali nulle. Y. Paludi e laghi, raro : Friuli pr. Monfalcone, Piem., Tosc. a Bientina e C'asti- glione della Pescaia ; 3, rr. 2. Giu.-Lugl. [Eur. As. Afr. Austral. N. Zel.|. — Isolepis R. Br. (1810) — Heleogiton Lk. (1827). 14 S. fluitans L. (1753) 413 — Piante mai c. s. 17 17 Guaine super. portanti una breve punta fogliacea, 18 — (Guaine tutte completam. afille. 19 18 Setole perigoniali 5-6, liscie, più lunghe dell’achenio. Gluma infer. terminata in appendice troncata e scolorata, lunga come la spgtt., 0 più, Fusti cespugliosi, non stoloniferi (3-40 cm.), rigidi, cilindrici. Spgtt. 3-7-flore, ovate. Glume ottuse, rossastre, con margine e carena pallidi. Achenio obovato-ellittico, angoloso. X. Luoghi umidi per lo più torbosi, qua e là; 4-7. Magg.-Giu. [Eur. Himal. Afr. bor. Am. bor. Giamaica]. — Baeothryon Dietr. (1833). 15 S. caespitosus L. (1753) 414 A Guaine super. fesse per la lunghezza di circa 3 mm. (presso la breve lamina), a margine scarioso largo, per lo più rosso-vivo, abbracciante lassam. il fu- sto. Setole perigoniali manifestam. papillose all'apice. — Pare non si trovi da noi. [Eur. centr. e bor... — Trichophorum Palla (1897). o GERMANICUS AscH. ET GR. (1898) B Guaine super. fesse per 1 mm. soltanto, a margine scolorato, strettam. ab- bracciante il fusto. Setole perigoniali rr. papillose all’apice. Pianta più gra- cile in ogni parte. -—— Alpi e Cors. — Trichophorum Palla (1897). 8 AUSTRIACUS ASCH. ET GR. (1908) — Setole perigoniali nulle. Gluma infer. uguale alle altre, più corta della spgtt. Fusti stoloniferi (5-7 cm.). Spgtt. sub-3-flore, globose. Ache- nio obovato, ottusam. trigono. Il resto c. s. %. Prati torbosi, raro : Alpi (Alto Adige, C. Tic., M. Bianco? e M. Cenisio); 7. Est. [Alpi Carp. As. centr. e bor. Am. bor.]. — S. alpinus Schleich. (1828) — Isolepis oli- gantha C. A. Mey. (1831) — Trichophor. alpin. Schinz et Thell. (1921). 16 S. pumilus Vahl (1806) 415 19 (17) Spgtt. 3-7-flore, lunghe sino ad 8 mm., con glume brune, pallide al margine, Fusti di 5-20 cm., senza setti trasversali, striati, cespu- glioso-stoloniferi. Gluma infer. c. s. Achenio obovato-trigono. Setole perigoniali dentellate a ritroso, subeguali all’achenio. %. Prati torbosi, qua e là: Alpi, più rr. App.; 5-7, rr. 3-4. Giu. i [Lur. As. min. Himal. Sib. Am. bor.}. — S. Baeothryon Ehrh. (1781). Tlrgiet<}? paucifiòrus Lightf. (1777) 416 — Spgtt. 3-4-flore, generalm. non più lunghe di 2 mm., con glume verdi- giallastre, più pallide al margine, Fusti di 3-5 em., con setti tra- sversali nell'interno, molto gracili, pellucidi, con stoloni gemmiferi. Guaine sottilissime. Setole perigoniali di cui 3 più lunghe superanti del doppio l’achenio. Portam. dell’HMeleocharis acicularis. Il resto c. s. ©, X Luoghi paludosi, raro ; Friuli, Padovano, pr. Torino e Spezia, Sard.; 2-3. Magg.-Lugl. [Eur. centr. ed occ. Afr. bor. e mer. Giapp. Am.]. — S. parvulus R. et S. (1817). 18 S. nanus Spr. (1813) 417 | 141 Heleocharis] 9 CYPERACEAE Gen. 141. Heleòcharis R. Br. (1810). (Spec. 80 circa sparse in tutto ‘il Globo). 1 Fusti capillari, quadrangolari-solcati. Achenio subtrigono, longitudi- nalm. multicostato. Stimmi 3. Rz. strisciante. Fusti fascicolati, con 1 sola guaina basale afilla (3-10, rr. sino a 30 em.). Spgtt. solitarie ter- minali, lunghe 3-5 mm. Glume verdognole od anche fosco-porporine, l’infer. uguale alle altre. Ingrossamento stilare minimo. Setole perigo- niali 2-4. O, x. Luoghi umidi o paludosi, qua e là: It. bor. e centr., Laz. al C'ircello, C'ors. ; 2-4. Giu.-Sett. [Eur. As. media e bor. Austral. Am.]. — Scirpus L. (1753). 1 H. acicularis R. et S. (1817) 418 — Fusti cilindrici od un po’ compressi, talora striati. Achenio compresso o trigono, liscio. Stimmi 2, rr. 3. 2 2 Fusti striato-subquadrangolari. Rz. spesso strisciante. Fusti gracili, eretti (1-3 dm.), in fascetti densi. Spgtt. bislunghe (4-12 mm.). Glume ovato- oblunghe, verdognole sulla carena, l’infer. sterile, abbracciante tutta la base della spgtt. Stimmi 2 (rr. 3). Achenio biconvesso; ingrossamento stilare brevem. cilindrico. Il resto c. s. ©, X. Luoghi paludosi 0d inon- dati, rara: Friuli, Venez. pr. Carpanedo, Piem. ; 3-5. Magg.-Sett. [ Alpi Bale. Carp.]. — Scirpus Neilr. (1861). 2 H. carniolica Koch (1844) 419 — Fusti lisci, cilindrici, 3 3 Glume ovato-oblunghe. Spgtt. oblungo-acute o più rr. ovoideo-ottuse. Piante perenni, 4 — (lume ovato-rotondate. Spgtt. globose od ovoideo-ottuse. Piante an- nue, 9 4 Pianta di 15-60 em. Spgtt. lunghe 7-20 mm. Acheni bruno-giallastri 0 foschi, rr. nerastri. Fusti per lo più nascenti da un rz., con guaine basali afille. Glume rosso-brune o ferruginee. Ingrossamento stilare ovato-conico, schiacciato. Setole perigoniali 4-6. Y. Luoghi umidi e paludi, comune : 2-7. Magg.-Giu. | Reg. fredde, temp. e subtrop. del Globo]. — Scirpus L. (1753). 3 H. palustris R. et S. (1817) 420 A kz. lungam. strisciante. Fusti a fascetti o cespugli irregolari, nascenti dai nodi del rz. Stimmi 2 (rr. 3). Achenio biconvesso. a Spgtt. per lo più con 2 glume sterili basali, abbraccianti solo metà della loro base. I Fusti tutti eretti, robusti, alti 20-60 cm. (rr. 15-20 se fuori dell’acqua). Spgtt. lunghe 10-20 mm. Glume acute od ottuse. — Pen. ed isole ; 2-6. % TYPICA II Fusti sterili ricurvi. Spgtt. ovate, brevi, ottuse. Pianta generalm. gracile. Glume ottuse. — Alf monti della Cal. (M. Pollino) e della Sic. ; 6-9. [Endem.]. — Scirpus pal. b. minor Guss. (1827) — S. nebrodensis Asch. et Gr. (1903). 8 NEBRODENSIS (PARL., 1852) b Spgtt. per lo più con 1 sola gluma sterile basale, assai larga ed abbrac- ciante tutta la loro base. — Pianta gracile (15-20 cm.). Spgtt. oblungo- acute, 7--10 mm. Glume ottuse. — If. bor. e centr. sino al Matese, Sard. ; 2-6. [Eur. As. occ... — Scirpus Lk. (1818). ‘ uNnIiGLUMIS (SCHULT., 1824) 12 178 9 CYPERACEAE |141 Heleocharis B Rz. generalm. raccorciato. Fusti in cespugli regolari © densi, talora stolo- niferi. Stimmi 3 (rr. 2). Achenio trigono. — Spgtt: ovato--oblunghe. Il resto come nella var. prec. — Qua e là: Friuli, Pavese, Parmig., Lig., Tosc., Laz., Sard., Cors.; 2-4. [Eur. Afr. bor.-occ. Azzorr.]|. — Scirpus Sm. (1800). ò MULTICAULIS (Sm., .1824) — Pianta di 5-15 em. Spgtt. lunghe 5 mm, circa, Acheni neri, lucenti. Fusti fascicolati, eretti, gracili, stoloniferi, con guaine radicali brevis- sime. Spgtt. ovoideo-acute. Glume ottusette, bruno-ferruginee, l’ infer. abbracciante solo piccola parte della spgtt. Stimmi 2. Achenio bicon- vesso ; ingrossamento stilare conico-depresso. X. Luoghi paludosi, rara: presso Spezia, It. mer., Sic., Sard. a Porto Scuso; 2. Giu.-Ag. [Stria Egitto. — Scirpus Del. (1813). 4 H. caduca Schult. (1824) 421 5 (3) Spgtt. moltiflore. Acheni più corti delle setole perigoniali. Fusti alti 10-20 em., gracili, fascicolato-cespugliosi, eretti o rr. sdraiati, senza rz. e senza stoloni. Spgtt. lunghe 5-7 mm. Glume assai piccole, bruno- scariose ai margini e verdi sul dorso, le infer. più piccole, abbraccianti una metà della base della spgtt. Stimmi 2. Achenio biconvesso, giallo- bruno, ingrossamento stilare allungato-acuto. ©). Luoghi paludosi od inon- dati, qua e là: It. bor., Otranto, Sic. nel Messinese; 2-4. Giu-Sett. | Eur. As. Giava Am. bor. e centr. Hawai]. — Scirpus Roth (1800). 5 H. ovata R. et S. (1817) 422 — Spgtt. pauciflore. Acheni più lunghi o subeguali alle setole perigo- niali. Fusti alti 3-5 em., eretti o ricurvi. Spgtt. lunghe 2-3 mm. Ache- nio nero-lucido a maturità. Il resto c. s. O. Luoghi umidi, rara; 2-3. Giu.-Sett. [Svizz. As. Afr. ed Am. trop. Austral.|. — Scirpus Retz. (1789) — H. Lereschii Shuttlew. (1837). 6 H. atropurpurea Kth. (1837) 423 . . . x” . ì A Base persistente dello stilo orbicolare--depressa. — Pr. Verona, Pavia e Ver- celli, C. Tic. nel delta della Maggia, Puglie al lago Salpi. x TYPICA B Base persistente dello stilo allungato-acuta. Spgtt. ed acheni più grandi che nel tipo. — Lido veneto a Portoguaro ed al Cavallino, e lungo il Po a Gua- stalla. {[Endem.]. — Scirpus Ambr. (1854). 8 ZANARDINII (PARL., 1852) Gen. 142. Fimbristylis Vahl (1806). (Spec. 200 circa largam. disperse nelle reg. trop., scarse nelle temp., mancanti nelle tredde). 1 Stilo trifido. Achenio triangolare, Fusti fascicolati, filiformi (15-20 cem.), subtrigono-solcati, villoso-pnbescenti per peli patenti, assieme alle guaine ed alle fg., che sono setacee e più brevi del fusto. Ombrella subsem- plice, a raggi ineguali; involucro di 2 brattee, subeguali all’ ombrella. Glume villoso-cigliate. Achenio trasversalm. rugoso. Setole perigoniali nulle. O. Luoghi umidi ; orig. dell’Afr. trop. e mer. e dell’ Am. mer. ; 2. Giu.-Lugl. — Scirpus Poir. (1804) — Sc. hispidulas Vahl (1806) — F. hispidula Kth. (1837). 1 F. exilis R. et S. (1817) 424 — 142 Fimbristylis] 9 CYPERACEAE 179 A Glume membranacee, ottuse, ferrugineo--sanguinee. — Non osservata da noi. 2 TYPICA B Glume pellucido-membranacee, acuminato-mueronate, ferrugineo--pallide. — Tosc. nel Lucchese alla Badia di Pozzeveri e nella Selva Pisana a Palaz- zetto; però la sua presenza non è confermata in tempi recenti. [| Afr.|. 8 Croniana (SAVI, 1843) — Stilo bifido. Achenio compresso, p) 2 Base del bulbo dello stilo coperta di una chioma di peli riflessi ; ache- nio con punteggiature minute in serie longitudinali. Fusti ce. s. (5-18 cm.), glabri come tutta la pianta. Fg. setacee, uguali al fusto © più brevi. Ombrella semplice o composta; involucro di 3-4 brattee, di cui 1-2 più lunghe dell’ombrella. Glume con un mucrone o resta ricurva in fuori. O. Luoghi umidi, rara e forse importata; Vercelli lungo la Sesia, Tosc. ; 2-3. Lugl.-Sett. [ As. trop. ed or. Afr. Am. trop. e subtrop.|. — Pogonostylis Bert. (1833). 2 F. squarrosa Vahl (1806) 425 — Base del bulbo dello stilo glabra; achenio rigato longitudinalm. e rugoso trasversalm, 3 3 Spgtt. strettam. lanceolate, lunghe 4-8 mm., formanti un’ombrella per lo più composta 0 sopradecomposta. Glume fosco-pallide, acute e con mucrone lunghetto appressato. Fusti c. s. Fg. strettam. lineari-piane, glabre o cigliate; guaine pubescenti. O. Luoghi umidi, qua e là: Pen. e Sic.; 2-3. Ag.-Ott. [Eur. mer. As. media e mer. Afr. Can. Austral. N. Zel. Am. centr... — Scirpus L. (1753). 3 F. dichotoma Vahl (1806) 426 — Spgtt. ovato-rigonfie, lunghe 7-8 mm., formanti un’ombrella semplice o composta. (lume foseo-brune, ovato-ottuse e con breve mucrone. Iì resto come nella spec. prec. della quale potrebbe anche considerarsi come var. O. Luoghi umidi o paludosi, qua e là, forse importata: It. bor., Nizz., Lig., Tosc.; 2-3. Lugl.-Ott. [Reg. temp. e trop. dei due Emisf.|. — Scirpus All. (1785) — Sc. diphyllus Retz. (1791). 4 F. annua R. et S. (1817) 427 X F. adventitia Ces. (1863) — Pianta dubbia, forse ibrida tra /. squarrosa e PF. dichotoma. — Vercelli lungo la Sesia; ma non più segnalata. Tribù III. RHYNCHOSPOREZZE. Gen. 143. Schoènus L. (1737). (Spec. 60 circa, la maggior parte Australiane, circa 7 dell'Eur. As. Afr. ed Am.). 1 Spgtt. 5-10 in ogni capolino; brattea maggiore dell’ involuero supe- rante le spgtt. Setole perigoniali subnulle. Fusti giunchiformi, cilin- drici (2-4 dm.), densam. cespugliosi, con alla base delle guaine nere, lucide, le esterne marcescenti, le più interne prolungate in lamina ri- gida, canalicolato-filiforme, più breve dei fusti. Spgtt. di color nerastro, in capolino terminale, compresse ai lati, con 1-3 fi. ermafr., involucrate da brattee lesiniformi, scarioso-ferruginee, 1-2 prolungate in appendice fogliacea. Glume lanceolato-carenate, subdistiche, 3-4 infer. sterili. Ache- È 180 9 CYPERACEAE [145 Schoenus nio bianco, ovato-trigono. %. Luoghi umidi e torbosi, comune: Pen. ed isole ; 2-7. Magg.-Lugl. [Eur. As. occ. Afr. Am. bor.|. — Volg. Giunco nero. 1 $. nigricans L. (1753) 428 — Spgtt. 2-3 in ogni capolino; brattea maggiore dell’ involuero egua- gliante le spgtt. o poco più lunga. Setole perigoniali subeguali all’achunio, Pianta più gracile della prec. (1-2 dm.), a fg. molto più brevi dei fusti. Il resto c. s. %. Paludi e rigagnoli, raro: Alpi ven., trent., tir.-mer., valtell. tic. e piem. ; 4-6. Magg.-Ag. [Eur. bor. e media Tracia]. 2 S. ferrugineus L. (1753) 429 Gen. 144. Clàdium P. Br. (1756). (Spec. 30 delle reg. trop. e temp., la maggior parte Australiane). Rz. duro, strisciante. Fusti robusti (1-2 m.), cilindrici, scanalati in alto, fogliosi. Fg. rigide, lineari-larghette, acuminate, spinoso-seghettate nella carena ed ai margini. Antela assai ramosa, con brattee fogliacee; spgtt. ferruginee, agglomerate all'apice dei rametti, con 1-3 fi. ermafr., di cui 1 solo fertile. Glume carenate, tristiche, le 3 infer. sterili. Setole peri- goniali nulle. Achenio subdrupaceo, apicolato, nerastro-lucente. &. Laghi, fossi e paludi, qua e là: Pen. ed isole ; 2-5. Prim.-Est. [Reg. temp. e trop. dei due Emisf.|. — Schoenus L. (1753). — Volg. Panicastrella di palude. C. Mariscus R. Br. (1810) 430 Gen. 145. Rhynchòspora Vahl (1806). (Spec. 150 circa largam. disperse nelle reg. trop. e subtrop., la maggior parte dell’Am. bor.). 1 Spgtt. scolorate, sub-2-flore, Setole perigoniali 9-13, subeguali all’ ache- nio, coi denti super. riflessi (rr. liscie). Rz. lassam. cespuglioso, Fusti gracili, trigoni (2-4 dm.), fogliosi. Fg. lineari-strette, scanalate, più corte dei fusti. Spgtt. in fascetti terminali ed ascellari, appena sor- passati da una delle brattee involucranti. Glume 3-4 infer. sterili. Ache- nio obovato-compresso, rossastro. %. Luoghi paludosi, qua e là : It. bor., Lig., Tosc. a Bientina ed Altopascio ; 4-5, rr. 2-3. Giu.-Ag. [Eur. Am. bor... — Schoenus L. (1753). 1 Rh. alba Vahl (1806) 431 — Spgtt. brune, sub-4-flore. Setole perigoniali 5-6 (rr. 3), ineguali, 3 alterne assai più lunghe dell’achenio, coi denti tutti rivolti in alto, Rz. strisciante. Glomeruli lungam. sorpassati da una delle brattee invo- lucranti. Acheni un po’ rigonfi. %. Colla spec. prec. ma più scarsa ; 4-5, rr. 2-3. Giu.-Ag. [ Eur. Am. bor.]. — Schoenus L. (1753). 2 Rh. fusca Ait. (1810) 432 Gen. 146. Kobrèsia W. (1805). (Cobresia Pers., 1807). (Spec, 29 delle Reg. alpine ed artiche bor. e specialm. dell'Asia). 1 Spiga lineare, semplice, androgina (cioè con 1 fi. masch. ed 1 femm. entro ogni gluma primaria, muniti ciascuno di una gluma secondaria, quella femm. più grande, bicarenata, quella masch. convessa). Fusti i È _ d “ na 146 Kobresia] 9 CYPERACEAE 181 : - gracili (5-30 cm.), rivestiti alla base da guaine sfibrate. Fg. filiformi- solcate, subeguali ai fusti. Y. Rupi e pascoli: Alpi, App. abr. al Pizzo di Sivo; 6-7. Lugl.-Ag. [Reg. alp. ed art. bor... — Carex All. (1785) — C. myosuroides Vill. (1787) — K. scirpina W. (1805) — Elyna spicata Schrad. (1806) — E. Bellardi C. Koch (1848) — K. myosuroides Fiori (1896). 1 K. Bellardi Degl. (1807) 433 — Spiga ovato-oblunga, composta di 3-4 piecole spgtt. ovate e sessili, le infer. androgine c. s. o rr. femm. per aborto, le super. masch. (queste con fi. senza gluma secondaria). Fusti rigidi (2-3 dm.), senza guaine sfibrate. Fg. lineari, più brevi dei fusti. Y. Pascoli, rara: Alpi; 6-7. Lugl.-Sett. [Reg. alp. ed art. bor.]. — ? Carex bipartita All. (1785) — K. bipartita D. Torre (1882) — Elyna caricina M. et K. (1823). 2 K. caricina W. (1805) 434 Gen. 147. Carex L. (1737). (Spec. 799 [sec. Kiilkenthal] delle reg. fredde, temp. e trop.-alp.; parecchie però da ridursi a var. secondo il nostro concetto). Fig. 6. — A Spgtt. solitaria di Carex microglochin con fi. masch. super. m e fi. femm. infer. f. — B Infiorescenza capitata di C. cyperoides. — C Infiorescenza spiciforme ? di C. vulpina, formata da spgtt. bisessuali di cui una a parte s con fi. masch. 7 in alto e femm. 7 in basso. — D In- fiorescenza e spgtt. di C. canescens come nel prec., però con fi. masch. m in basso e femm. fin alto. — E Infiorescenza è di C. caespitosa v. gracilis formata da spgtt. unisessuali, le super. masch., le infer. femm.; m un fi. masch. ed f un otricello femm. a parte colle loro glume, quest’ultimo sormontato da 2 stimmi — Y Otricello frutt. senza rostro di C. pendula sormon- tato da 3 stimmi. — G Infiorescenza è di C. fiava formata di una spgtt. masch. m e di una femm. f; è brattea ; 0 otricello frutt. rostrato. 1 Spgtt. solitaria terminale (fig. 6 4). Sez. I. MoNosTACHYAE 4 — Due o più spgtt. (o spighe), talora conglomerate assieme (fig. 6 5, C, D, E, G). 9 2 Spgtt. in capolino unico terminale, cinto da 2-3 lunghe brattee foglia- cee (fig. 6 5). Sez. II. CEPHALOSTACHYAE 12 — Spgtt. in spiga (talora globosa) o pannocchia, con una brattea eia- seuna (fig. 6 C, D, E, G.. 3 3 Spgtt. tutte bisessuali (androgine), rr. unisessuali, però sempre for- manti una sola spiga composta più o meno continua (fig. 6 C, D). Sez. III. HoMmosTACHYAE 13 è' 182 9 CYPERACEAE (147 Carex — Spgtt. (o spighe) tutte unisessuali, le infer. femm. ed 1 o piu super, maseh., talora la terminale bisessuale, mai però in spiga composta subeontinua (fig. 6 E, G). Sez. IV. HETEROSTACHYAE 33 Sez. I. MonosrÀàcHyYAE FR. (1845). 4 (1) Due stimmi, »ì — Tre stimmi. 9 5 Spgtt. unisessuale, Piante dioiche. 6 1 — Spgtt. bisessuale. Piante monoiche. 6 Otricelli bislungo-lanceolati, lungam. rostrati, alla fine orizzontali è col rostro curvato in giù. Pianta densam. cespugliosa. Fusti ruvidi in alto. Fg. ruvide al margine, setacee. Spgtt. femm. oblunga. %. Prati umidi, sorgenti, rigagnoli ; 4-6, rr. 3. Magg.-Lugl. [Eur. As. min. Sb. alt.]. 1 C. Davalliana Sm. (1800) 435 A Fusti alti 10-80 cm. — Alpi, App. tosco-emil. e piceno, rr. nella Pianura tra- spad. — €. Sieberiana Opiz (1826) (f. spicul. bisexual.). o. TYPICA B Fusti di 1-2 cm., capillari. Fg. brevissime. Spgtt. femm. ridotta a pochi fi. — Cors. sul M. Incudine a 1700 m. |Endem.|. 8 cvrnea BrIa. (1910) — Otricelli ovali, brevem. rostrati, alla fine patenti e col rostro rivolto in alto. Pianta rizomatosa. Fusti e fg. lisci. Spgtt. femm. quasi ovata. %. Luoghi umidi: Alpi, raro ; 5-6, rr. 3. (Castelletto di Cormons nel Friuli). Apr.-Magg. [Eur. Sib. Am. bor... 2 C. dioica L. (1753) 486 7 (5) Fusti ruvidi in alto. Fg. scabre al margine. Vedi C. Davalliana — Fusti e fg. lisci. i "198 8 Spgtt. oblungo-lineare (lunga 15-18 mm.). (lume femm. oblungo-acute, alla fine caduche. Otricelli fusiformi, alla fine patentissimi o riflessi, Pianta lassam. cespugliosa (1-3 dm.), a fg. setacee. %. Prati umidi : Alpi, qua e là; 6-7. Magg.-Giu. [Eur. Cauc.? Sib.?|. 3 C. pulicaris L. (1753) 437 — Spgtt. globosa (lunga 5 mm. circa). Glume femm. ovato-subrotonde, persistenti. Otricelli subgloboso-acuminati, compressi, sempre eretto- patenti, Pianta c. s. %. Luoghi torbosi: Trent. in Fassa in V. Duron, Alto Adige al Seiser-Alpe ed allo Schlern; 7. Giu-Ag. |Alpi or. Reg. bor. Messico Am. austr.). 4 C. capitata L. (1759) 438 9 (4) Achenio senza otricello. Due fi., uno masch, e l’altro femm. entro ogni gluma, ciascuno con 1 glumella, Vedi Kobresia Bellardi — Achenio munito di otricello. Un fi. solo masch. o femm, entro ogni gluma, 10 10 Otricelli ovato-attenuati, compresso-trigoni, eretti. (lume femm, per- sistenti. Pianta rizomatosa (2-15 cm.). Fg. lineari-piane, carenate, sca- bre. Spgtt. lineare, lunga 12 mm. circa. °°. Rupi e ghiaie silicee : Alpi, Cors.? ; 7. Lugl.-Ag. [Eur. alp. Reg. art. e subart.]. 5 C. rupestris Bell. in All. (1785) 439. —- Otricelli lanceolato-lesiniformi, riflessi o patenti a maturità, Glume alla fine caduche, 11 147 Carex] 9 CYPERACEAE 183 11 Spgtt. con 10-12 fi. Acheni provvisti alla base di lunga setola verde uscente dall’apice dell’otricello, di cui simula il prolungam, Pianta c. s. Fg. setacee, liscie. Spgtt. ovata, con 5-6 fi. masch. %. Luoghi palu- : dosi: Alpi, qua e là; ©. Lugl.-Ag. |Reg. alp. ed art. bor. Amer. antart.|. 6 C. microglochin Whlnb. (1803) 440 — Spgtt. con 4-6 fi. Acheni senza setola alla base. Pianta c. s. Fg. lineari- strette, ruvide in alto. Spgtt. subglobosa, con 1-3 fi. masch. %. Luoghi torbosi (sfagneti): Alpi, qua e là ; 5-T. Giu-Lugl. [| Bur. alp. e bor. As. min. Sib. or. Am. bor... — €. pulicaris L. p. p. (1753) — ©. leucoglo- chin Ebrh. in L. f. (1781). 7 C. pauciflora Lightf. (1777) 441 Sez. II. CePHALOSTACHYAE FIORI (1896). 12 (2) Fi, femm. posti alla base delle spgtt., con glume ottuse, Stilo trifido. Spgtt. bianco nivee, ovali, circa 6 per capolino. Pianta rizoma- tosa (1-3 dm.). Fg. lineari, piane. Otricelli ellissoidei, brevem. rostrati. %. Pascoli e rupi tra 200 e 2400 m. nelle Alpi calcari tra i laghi di Como e di Garda e sino alla Valsugana ; 6-7, rr. 4-5. Giu-Lugl. | Gri- gioni Alpi tir.? e bavar.]|. 8 C. baldensis L. (1759) 442 — Fi. femm. posti all’apice delle spgtt., con glume acuminato-aristate, Stilo bifido. Spgtt. verdi, 2 a molte. Pianta a rd. fibrosa (2-5 dm.). Fg. lineari-acuminate, piane. Otricelli stipitati, con lungo rostro bicuspidato. O. Luoghi paludosi: M. Ossolano nel Novarese, Borgo S. Donnino nel Parmig., rara; 3-5. Giu.-Sett. | Eur. As. bor.|. 9 C. cyperoides L. (1774) 443 Sez. III HomostTÀCHYAE FR. (1845). 13 (3) Spgtt. con fi. masch. all'apice e fi. femm. alla base o rr. in parte unisessuali (nel C. arenaria). Stimmi 2 0 3. 14 — Spgtt. con fi. masch, alla base e fi. femm, all'apice, sempre bisessuali, Stimmi 2. 25 a) Spiculae apicae masculue. Stigmata bina vel terna. 14 (13) Spgtt. agglomerate insieme in spiga corta, capitato-globosa od ovata, lunga 1-2 em. 15 — Spgtt. formanti una spiga + allungato-lobata od una pannocchia. 19 15 Pianta per lo più dei luoghi poco elevati, a rz. lungam. strisciante e spiga ovata. Vedi C'. divisa — Piante dei pascoli o rupi alp. dai 2000 ai 3000 m., a rz. cespuglioso od anche ramoso-strisciante ma in tal caso. con spiga capitato-glo- bosa, 16 16 Rz. strisciante o ramoso. Spiga capitato-globosa. Stimmi 2. 150) — Rz. cespuglioso. Spiga ovata. Stimmi 3. 13 (Man 1 Fusti lisci agli angoli. Fg. rigide, canalicolato-convolte, subeguali ai fusti o più corte, Fusti alla fine ricurvi (3-8 cm.). PES globoso-ovata. Glume femm. ovate, ottuse. Otricelli rostrato-bidentati. Y. Luoghi umidi delle Alpî ; 7. Giu.-Ag. [Reg. alp. ed art. bor. Am. mer.]. — C. juncifolia AIL (1785). 10 C. incurva Lightf. (1777) 444 184 9 CYPERACEAE [ 147 Carex — Fusti scabro-denticolati agli angoli. Fg. molli, piano-carenate, più brevi dei fusti. Pianta a rz. breve, a fusti per lo più diritti (1-3 dm.). Spiga globosa. Glume femm. ovato-lanceolate, acute. Otricelli lungam. rostrati. Y. Luoghi erbosi umidi delle Alpi dal Piem. al Trent. ; T. Lugl.- Sett. [Alpi occ. e centr. Pir.|. 11 C. foetida All. (1785) 445 18 (16) Acheni sprovvisti di otricello ma accompagnati da una gluma secondaria aperta. Spgtt. infer. androgine o femm., le super. masch, Vedi Kobresia caricina — Acheni provvisti di otricello. Spgtt. tutte bisessuali. Pianta cespugliosa (3-30 cm.), a fusti cilindrici. Fg. setacee, rigide, ricurve. Spgtt. 3-6, fer- ruginee. Brattee e glume infer. ovali-mucronate. Otricelli oblunghi, con rostro bifido. Y. Rupi e pascoli delle Alpi ; 7. Est. |Eur. media-alp.|. — C. lobata Bell. (1792). 12 C. curvula All. (1785) 446 19 (14) Rz. lungam. strisciante, 20 — Rz. corto, cespuglioso. 21 20 Spgtt. tutte bisessuali nella stessa spiga. Otricelli non alati ai mar- gini, piano-convessi e con breve rostro bidentato. Antere oscuram. mu- cronate. Stimmi 2. %. Luoghi umidi od erbosi ; 2-4, rr. 5-7. Marz.-Giu. [eeg. temp. bor. Afr. mer.|. — C. cuspidata Bert. (1803). 13 C. divisa Huds. (1762) 447 A Spiga ovata od oblunga, lobulata; brattea infer. con appendice © lunga, spesso fogliacea. a Fg. canicolate alla base, nel resto piane, lineari, diritte. Pianta di 2-5 dm. Otricelli ovali. — Pen. ed isole, nei luoghi umidi. % TYPICA b Fg. interam. canalicolato--convolte, curvate. Pianta più piccola. Otricelli ellittici. — Col tipo, nei luoghi asciutti. | Reg. medit.|. — C. setifolia Godr. (1854), non Kze. 8 CHAETOPHYLLA (STEUD., 1855) B Spiga breve, ovata, non lobata; brattea infer. brevem. cuspidata. Pianta di 5-15 cm., a fg. come in 8. — Col tipo, nei luoghi aridi. [ Reg. bor.). STENOPHYLLA: (WHLNB., 1803) — Spgtt. infer. femm., le mediane bisessuali e le super. masch. (nella Stessa spiga). Otricelli + alati ai margini, lanceolato-ovati e con rostro acutam. bidentato. Antere distintam. mucronate. Stimmi 2. Fg. piane o canalicolate. Spiga ovata, talora interrotta alla base. X. Prati umidi ; 3-4. Magg.-Giu. |Reg. temp. e fredde bor.|. 14 C. arenaria L. (1753) 448 A Otricelli cinti dalla metà in su da una larga ala denticolata, troncata alla base. — Manca all'Italia. [Eur. Am. bor.). a TYPICA B Otricelli con ala stretta, non od oscuram. troncata alla base. — Piem. e pr. Pavia ; le indicazioni di Bassano, Bologna ed Abr. da controllarsi. | Eur. centr... — C. aren. $ repens WhlInb. (1803). 8 REPENS (BELL., 1792) 448 8 21 (19) Otricelli frutt. biconvessi. Spighe o pannocchie brunastre 0 rosso- grigiastre, anche da giovani, Glume bianco-scariose al margine. Otri- celli quasi neri, con rostro brevem. bidentato. Stimmi 2. %. Paludi e luoghi umidi ; 2-7. Giu. [Reg. bor. Austral. N. Zel.]. 15 C. paniculata L. (1759) 449 147 Carex' 9 CYPERACEAE 155 A Spiga composta, a forma di pannocchia. Piante robuste (3-8 dm.), a rz. breve, cespuglioso. a Otricelli lucidi, snervati o con deboli nervi alla base. Fusti a facce piane. Fg. lineari-larghette, piane, © uguali ai fusti. Pannocchia larga. — If. bor., Lîg., Tosc., App. centr. e mer., Paludi Pontine ; 3-5, rr. 2. [Eur. As. min. Can.|. % TYPICA b Otricelli opachi, con nervi evidenti. Fusti a facce convesse. Fg. e pannoc- chia più strette. — /#. bor. traspad. [Eur. As. bor.]). 8 PARADOXA (W., 1794) B Spiga semplice, per lo più interrotta. Pianta gracile (3-5 dm.), a rz. stri- sciante e fg. strette. Otricelli come nel tipo. — It. bor. traspad. ; 5-7, rr. 3. [Reg. bor. N. Zel... — C. teretiuscula Good. (1794). ; "€ DIANDRA (SCHRANK, 1782) — Otricelli frutt. piano-convessi, subtriangolari o trigoni. Spighe (da giovani almeno) verdastre o rosso-ferruginee, 22 22 Brattee prolungate in appendice setacea nulla od assai breve, rr. nelle infer. lunga 3 cm. 0 poco più ed eccezionalm. fogliacea. 23 — Brattee infer. prolungate in appendice o lamina fogliacea lunga 6- 15 em. 24 23 Spiga composta, densa, spesso interrotta. Fusti grossi (3-6 dm.), a facce concave, molto ruvidi in alto. Fg. larghe 5-9 mm. Otricelli a rostro denticolato-spinuloso ai margini e con 6-7 nervi sul dorso. Stimmi 2. Acheni trigoni. %. Luoghi umidi e paludosi in quasi tutta Italia, co- mune ; 2-5. Apr.-Magg. [Eur. As. occ. e bor. Afr. bor. e mer. Can.). 16 C. vulpina L. (1753) 450 — Spiga più gracile, subsemplice ed interrotta. Fusti deboli (2-6 dm.), a facce piane, poco ruvidi. Fg. larghe 2-4 mm, Otricelli a rostro den- ticolato-scabro ai margini e con nervature indistinte. Stimmi 2. Acheni compresso-lenticolari. Y. Luoghi umidi e ombrosi ; 2-5. Marz.-Giu. [ Reg. temp. e subtrop.-mont. bor.). 17 C. muricata L. (1753) 451 A Fusti eretti. Spighe oblunghe, continue. — Otricelli divaricati. — /f. bor., da controllare le indicazioni dell’It. centr., mer. ed ins. [Eur. As. occ. Sib.|. a CONTIGUA (HpE., 1895) B Fusti più deboli, spesso cascanti. Spighe allungate, + interrotte alla base. a Otricelli divaricati. — Portamento intermedio tra il tipo e la var. divulsa. — Comune al nord, più rara nel resto dell’It. ed in Cors. | Eur. Mad. Azzor. As. media|. — C. virens Hpe. (1835), an Lam. ? (1789) — C. echi- nata Kiik. (1909), non Murr. 8 PAIRAFI (F. ScHuLTZ, 1868) b Otricelli eretto--patenti, un po’ più piccoli e meno scabri ai lati del rostro che nelle 2 var. prec. — Diffusa in tutta Italia. {[Eur. Reg. medit. Is. atl. As. occ.]. DIVULSA (SToKESs in With., 1787) 24 (22) Pianta cespugliosa, gracile (1-4 dm.). Fg. lineari-strette. Spgtt. 2-4, distanziate, l’infer. spesso pedicellata, a pochi fi. radi. Glume femm. # acuminate. Otricelli oblungo-triquetri, a rostro subintero all’ apice. Stimmi 2. %. Luoghi boschivi: Istria, Euganei, Nizz., Lig., Tose., It. centr. sul versante tirren., mer. ed ins.; 2. Apr.-Giu. [Reg. medit... — C. longiseta Brot. (1804) — C. Linkii Schk. (1806) — €. gynomane Bert. (1806). 18 C. distachya Desf. (1800) 452 156 9 CYPERACEAE [147 Carex b) Spiculae apice foemineae. Stigmata bina. 25 (13) Rz. lungam., strisciante e stolonifero, 26 — Rz. corto, cespuglioso. 27 26 Spgtt. tutte bisessuali. Antere ottuse all'apice. Fusti gracili. Fg. lineari strette. Spiga ovata, distica ; brattee scariose, squamiformi ; spgtt. spesso curvate. Otricelli subeguali alle glume, ovato-lanceolati, a rostro allun- gato e bifido. Y. Luoghi erbosi; 3-4. Apr.-Magg. [ Eur. media e mer. As. occ. e bor.|. — 19 C. brizoides L. (1759) 453 A Fusti di 20-50 cm. Fg. piane, le super. generalm. più lunghe dei fusti. Glume bianco--giallognole. Otricelli bislungo lanceolati, striolati, marginato--denti- colati dalla base. — tf. bor. traspad. e Senese. [ Bur.]. a TYPICA B Fusti di 5-80 cm. Fg. canalicolate, più brevi dei fusti. Glume brune o fer- ruginee, con margine bianco--scarioso. Otricelli ovati, multinervi, marginato- denticolati in alto soltanto. — Il. bor., rr. centr., Nap.?, Sard. al. Gennar- gentu? e Cors. a Campo di Loro. "Eur. As. occ. e bor... — C. Schreberi Schrank (1789). 8 PRAECOX (ScHREB., 171) 453 f — Spgtt. parte bisessuali e parte unisessuali,. Antere muceronate all’apice. Vedi C. arenaria 27 (25) Tutte le spgtt. + vicine tra loro ; brattee tutte brevi, squamiformi o setacee, 28 — Le 2-4 spgtt. infer. assai distanti dalle altre ; brattee infer. fogliacee, lunghissime, 32 28 Otricelli piano-convessi, con ala dentellata prolungantesi sino all’apice del rostro, Fusti rigidetti (2-6 dm.). Fg. lineari-larghette, più brevi dei fusti. Spgtt. obovate, 4-6 o rr. sino 11 per spiga. Glume lanceolato- acute. Otricelli eretti, ovato-acuminati, nervosi sul dorso, subeguali alle glume. %. Luoghi umidi: Alpi, App., monti della Sic., is. Lipari, Sard. e Cors., vr. al piano nell’ It. bor. e Tosc.; 3-6. Apr.-Ag. [Eur. As. occ. e bor. Alger. N. Zel.|. — C. ovalis Good. (1794). 20 C. leporina L. (1753) 454 — Otricelli + turgidi, mai alati, 29 29 Spgtt. bruno-rossigne, 3-4 avvicinate in spiga densa, subovata, Rz. spesso stolonifero. Fusti di 1-3 dm. Fg. lineari-strette, più brevi od uguali ai fusti. Glume ovali-acute. Otricelli eretti, appena striati. %. Luo- ghi umidi ; 6-7. Giu.-Ag. [Reg. alp. ed art. bor. N. Zel.|. 21 C. heleonastes Ehrh. (1781) 455 A Fusti assai ruvidi. Fg. conduplicate, strette. Otricelli subtrigono--compressi, brevem. rostrati, scabrosetti, appena superanti le glume. — Comasco e Vat- tellina, rara. [Reg. bor.|. u. TYPICA B Fusti lisci o quasi. Fg. piane, larghe 2 mm. Otricelli piano--convessi, più lungam. rostrati, lisci, spesso assai più lunghi delle glume. -—- Qua e la în tutte le Alpi. [Reg. bor. N. Zel.). — C. approximata Hpe. (1800), non All. (1785) — C. lagopina WhlInbh. (1803). B LACHENALI (SCHK., 1801) — Spgtt. verdognole o giallo-rossigne, 2 a molte, + allontanate tra loro. 30 re A "di Taba w 147 Carex] 9 CYPERACEAE 187 30 Spgtt. oblungo-cilindriche, quasi tutte più lunghe che larghe, Otri- celli lanceolati, fortem. striati sulle 2 facce, Fusti scabri (3-5 dm.). Fg. lineari-piane, lunghe come i fusti. Spiga interrotta, lunga 4-6 cem. Glume ovate, ferruginee, con margine scarioso. Otricelli eretto-patenti, lunghi il doppio delle glume, rostrati. %. Prati paludosi, rive dei fiumi e laghi: It. bor., Lig., App. em. al lago Cerretano, App. centr.; 3-5. Apr.-Lugl. [Eur. Sib.|. 22 C. elongata L. (1753) 456 — Spgtt. ovali o globulose, circa tanto larghe che lunghe. Otricelli ovati od ovato-lanceolati, debolm. striati sul dorso soltanto, 31 81 Otricelli divergenti a stella, lunghi circa il doppio delle glume, Fusti gracili (1-3 dm.). Fg. lineari-strette, scanalate. Glume ovali. Otricelli ovato-lanceolati, rostrati. Y. Luoghi umidi : 4-6, rr. 3. Magg.-Lugl. [Reg. temp. bor. Austral. N. Zel.|. — C. stellulata Good. (1764). 23 C. echinata Murr. (1770) 457 A Spgtt. 2-4, in spiga interrotta, a glume scolorate. Otricelli a rostro per lo più diritto. — Alpi, App. e Cors., rr. Pianura padana e Tosc. a. Bientina. 4. TYPICA + B Spgtt. 2-3, ravvicinate, a glume brunastre. Otricelli con rostro spesso arcuato. x Pianta ridotta. — Alpi e Cors. [Alpi Carp.|. 8 GRYPOS (ScHK., 1806) — Otricelli eretti, poco più lunghi delle glume. Fusti di 2-5 dm. Fg. li neari-piane. Glume ovali-acute. Otricelli piccoli, ovali, con rostro brevis- simo. %. Prati e boschi umidi ; 5-7, rr. 3. Magg.-Lugl. [Reg. fredde e mont. bor. Austral. Am. mer.|. 24 C. canescens L. (1753) 458 A Spgtt. ovali, bianco-verdognole. — Alpi, più rr. App. ed anche nella pianura in Piem. — C. curta Good. (1794). o. TYPICA B Spgtt. subglobose, rossastre. Otricelli un po’ più piccoli. — Alpi ; ©. |fteg. art. ed alp. bor... — C. curta v. brunnescens Pers. (1807) — C. brunnese. Poir. (1813) — C. Persoonii Sieb. (1821). 8 aLpicoLa WHLNB. (1803) 32 (27) Pianta cespugliosa, gracile, cascante (3-6 dm.). Fg. lineari-strette, piane. Spgtt. 6-10, piccole, tutte solitarie, sessili, distanti, verdi. Otri- celli eretti, con 5-7 nervi dorsali, brevem. rostrati. %Y. Luoghi umidi ed ombrosi in tutta It. ; 3-5, rr. 2. Magg.-Lugl. [Reg. temp. e mont. bor. Giava). 25 C. remota L. (1759) 459 Sez. IV. HereROsTACHYAE FR. (1845). 33 (3) Otricelli senza rostro o con rostro breve e cilindrico, obliquam. troncato, intero o bidentato (fig. 6 Ef, F). 34 — Otricelli con rostro + lungo, piano-convesso, bifido o bidentato (fig. 6 Go). | 66 34 Due stimmi (fig. 6 Ef). 39 — Tre stimmi (fig. 6 F). 36 a) Utriculi erostres vel rostro brevissimo terminati. Stigmata bina. 35 (34) Spgtt. terminale bisessuale (maseh. alla base), le altre femm. Pianta a rz. strisciante (5-15 cm.). Fg. lineari-strette. Spgtt. 2-4, avvi. cinate, brevem. peduncolate, oblunghe ; brattea infer. fogliacea. Glume 188 9 CYPERACEAE [147 Carex rotondate, nerastre con carena pallida. Otricelli obovato-piriformi, ottu- sissimi, verdastri. 4. Luoghi umidi, rara: Alpi occ., C. Tic. e Trent. ; 7. Giu-Ag. [Eur. art. ed alp. Groenl. Labrador Sib.|. — C. androgyna Balb. (1792). 26 C. bicolor Bell. (1785) 460 ‘— Spgtt. terminale o 2-3 super. totalm. masch. (rr. femm. alla base). Pianta di aspetto variabile. Spgtt. + cilindriche, le infer. brevem. peduncolate. Glume nerastre con carena verde. Otricelli schiacciati, ellittico-oblunghi, apicolati, verdastri o rr. nerastri. Y. Luoghi umidi, rive dei canali, pa- ludi e laghi ; 2-7. Marz--Lugl. { Reg. temp. e fredde dei due Emisf.]. 27 C. caespitosa L. (1753) 461 A Fusti alla base provvisti di guaine senza lamina e + fesse in fibre reticolate. a Piante largam. e densam. cespugliose (4-7 dm.), non stolonifere. Brattee infer. più brevi dell’infiorescenza. I Fg. verdi-chiare, flaccide. Spgtt. femm. lunghe 1-3 cm. Otricelli snervati. — Basso Friuli, V. d’Aosta in Valchiusella, App. piem. in V. d’ Olba e probabilm. altrove nell’It. bor. ; 3-5. (Eur. As. bor.|. — C. pacifica Drejer (1838). o. TYPICA II Fg. glauche, un po’rigide. Spgtt. femm. lunghe 2-6 cm. Otricelli a nervi + distinti. Pianta più robusta. — It. bor. e centr., Sic. e Sard.; 244. Marz.-Magg. [Eur. Alger... — C. stricta Good. (1794), non Lam. (1789) — C. Hudsonii A. Bennett (1895). i 8 ELATA (ALL., 1785) b Piante lassam. cespugliose e stolonifere. Brattee inter. uguali all’ infiore- scenza o più lunghe. 1 Spgtt. femm. quasi clavate, verso la base attenuate e più rade, lunghe 4-10 cm. Pianta assai robusta (5-12 dm.). — Risaie del Vercellese e Friuli a S. Pietro all’Isonzo ; 3. [Eur.|. Buek1 (Wimm., 1857) 2 Spgtt. femm. non attenuate alla base, lunghe 4-7 cm. Pianta più gracile (3-5 dm.). — Pr. Palermo e Sard. a Muravera ; 2. [| Endem... è PANORMITANA (Guss., 1843) B Fusti alla base provvisti di fg. normali e a guaine senza fibre reticolate. Piante sempre + stolonifere (eccett. la v. intricata). * Fusti acutam. trigoni. Fg. larghe (5-8 mm.). Glume femm. £ acute. Pianta robusta (3-10 dm.).. — Qua e là colla v. elata; 2-4. [ Eur. Tunisia As. bor... — C. acuta 8 rufa L. (1753) — C. acuta Good. (1794). ° GRACILIS (CURT., 1777-87) #* Fusti ottusam. trigoni. Fg. strette (2-4 mm.) Glume femm. ottuse. Piante gracili (2-30 cm.). A Rz. strisciante. Fg. larghe 1--21/2 mm. Otricelli con deboli mervi. — Alpi, App. lig., tosco-em., laz. e cal, Cors.; 5-7. [Reg. bor. Am. mer.|. — C. acuta « nigra L. (1753) — C. fusca All. p. p. (1785), non All. hb. — C. caespitosa Good, (1794), non L. — C. vulgaris Fr. (1842). { Goopexowm (J. Gay, 1839) 461° AA Rz. cespuglioso. Fg. larghe 3-4 mm. Otricelli senza nervi. Pianta ridotta (2-12 cm.) — Monti della Stîc. e della Cors. (tra 1500 e 2400 m.); 5-7. [Endem.}. — ©. minima Boullu (1878) — C. Good. v. stolonifera Kiik. p. p. (1909) — C. rigida v. intric. Briq. (1910). :) INTRICATA (TIn., 1843) 147 Carex] 9 CYPERACEAE 159 b) Utriculi erostres vel rostro brevi, oblique truncato terminati. Stigmata terna. 36 (34) Spgtt. terminale bisessuale, masch. alla base e femm, all’ apice, le altre femm, 37 — Spgtt. terminale o 2-3 super. totalm. masch, o rr. femm. alla base, 39 37 Guaine fendentisi in filamenti reticolati, Glume acuminato-mucronate, brune colla nervatura verde. Rz. stolonifero. Fusti 3-5 dm. Fg. lineari- piane. Spgtt. subcilindriche, l’infer. brevem. pedicellata e con brattea fogliacea. Otricelli verdi. Portam. della C. caesp. v. Goodenowii. &.. Luo- ghi umidi, rara: Carnia al M. Varniost, Trent. a Pinè e Laghestel di Nogarè ed Alto Adige ; 5-6. [Reg. fredde e mont. bor. Alger. Austral.). — ? C. fusca All. (1785) — C. Buxbaumii Whlnb. (1803), non Gmel. 28 C. polygama Schk. (1801) 462 — (Guaine intere. Glume ottuse, totalm. nere o nero-violette. 38 38 Otricelli più lunghi delle glume. Spgtt. globose, lunghe 7-9 mm., sub- sessili ed addensate. Pianta cespugliosa (1-2 dm.). Fg. corte, lineari- setacee. Brattea infer. breve, setacea. Otricelli verdi o rossigni, obovato- trigoni, brevem. rostrati. %. Luoghi umidi: Alto Adige e Trent., rara ; 7. Giu-Ag. [Reg. art. ed alp. bor... —? C. Halleri Gunn. (1772) — C. alpina Sw. (1798), non Schrank. (1789), nec Honck. (1792). 29 C. Vahlii Schk. (1801) 463 — Otricelli lunghi circa come le glume; ma più larghi di esse. Spgtt. lunghe 8-25 mm. Pianta cespugliosa, stolonifera. Fg. lineari-larghette. Brattea infer. fogliacea. Otricelli rotondi od ovali, compressi, ottusam. carenati. %. Luoghi erbosi; 6-7. Lugl.-Ag. |Reg. art. ed alp. bor.|. 30 C. atrata L. (1753) 464 A Spgtt. oblunghe, le infer. con peduncoli lunghetti e pendule. a Fusti di 15--30 cm. Fg. larghe 3-4 mm. Spgtt. lunghe 1-2 cm. Otricelli ver- dastri o porporini. — Alpi. o. TYPICA b Fusti alti sino a 70 cm. Fg. larghe 5-9 mm. Spgtt. lunghe sino a 3 1/2 cm. Otricelli nerastri, eccett. il margine. — Alpi. |[Eur. As.). B ATERRIMA (HPE., 1815) B Spgtt. ovoidee (5-7 mm.), tutte sessili o quasi ed erette. — Fusti di 5--20 cm. Fg. larghe 2-3 mm. Otricelli come in gf. — Alpî, Abr. alla Majella. |Eur. As. min.) NIGRA (BELL., 1785 39 (36) Brattee scariose, tutte senz’appendice fogliacea o con un mucrone lungo 1-5 mm. 40 — Brattee di cui almeno l’infer, prolungata in appendice fogliacea ma- nifesta, 43 40 Fg. lineari-piane. 41 Fg. lineari-strettissime, alla fine setaceo-convolte. 42 41 Spgtt. subdigitate, la masch. pareggiata od anche superata in altezza dalle femm. Rz. + cespuglioso. Spgtt. lineari, a glume # scariose al margine. Otricelli obovati, trigoni, attenuato-pedicellati alla base. 2. Luoghi selvatici e boschivi ; 2-7. Apr-Ag. | Eur. As. media e bor.|. 31 C. digitata L. (1753) 465 190 9 CYPERACEAE [147 Carex A Otricelli pubescenti, lunghi 3-4 mm. Brattee tutte © lungam. guainanti. Glume ferruginee. a Otricelli subeguali alle glume. Guaine delle tg. super. rosso-brune. Spgtt. femm. erette. " T Rz. cespuglioso. Fusti (15-25 cm.) e fg. lisci o poco scabri. Glume femm. obovato--ottuse. — DallIt. bor. sino all’Avellinese; 2A. Apr--Magg. o TYPICA II Rz. substrisciante. Fusti (30-45 cm.) e fg. lisci o quasi. Glume femm. ovato--lanceolate. — Trentino, rara; 5. [Eur. or. e bor. As. bor.). — C. pediformis Auct. it,, non C. A. Mey. 8 RHIZINA (BLvTT, 1839) b Otricelli decisam. più lunghi delle glume. Guaine delle fg. super. verdi. Spgtt. femm. alla fine divergenti a forma di pie’ d’ uccello. Pianta ridotta (8-15 cm.). — Col tipo, qua e là nei terreni calcari. |Eur. As. occ.]. — C. pedata All. (1785), an L.? : ORNITHOPODA (W., 1805) B Otricelli glabri o quasi, lunghi 2 mm. Brattee squamiformi, solo l’infer. bre- vem. guainante. Pianta nana (8-8 cm.), a spgtt. brevi, con glume nerastre. — Alpî dolomitiche, M. Rosa, rara ; i. Lugl.--Ag. [ Alpi). — ? €. ornithopoda v. alpina Gaud. (1830) — C. reclinata Facch. (1854) — C. subnivalis Arv.T. (1872). è ORNITHOPODIOIDES (HAuUSsm., 1858) Spgtt. non digitate, la masch. sempre più alta delle femm. Vedi 47 2 (40) Rz. strisciante. Spgtt. femm. a peduncoli sporgenti dalle brat- tee. Fusti gracili (2-3 dm.), più lunghi delle tg. Brattee argentee, lungam. guainanti. Spgtt. lineari, le femm. con 3-5 fi., alla fine più alte io | della masch.; glume bianco-argentine. Otricelli ovato-trigoni, glabri, striati. X. Boschi delle Alpi specialm. or., in Piem. anche al piano; 4-5, rr. 3. Apr.-Magg. [Reg. temp. bor.|. 32 C. alba Scop. (1772) 466 — Rz. cespuglioso. Spgtt. femm. a pedicelli completam, chiusi entro le brattee. Fusti assai più brevi delle fg. (5-10 cm.). Brattee c. s. Spgtt. c. s., le femm. assai più basse della masch.; glume fosche al centro, largam. scarioso-argentee al margine. Otricelli c. s., pubescenti. Y. Luo- ghi selvatici asciutti : It. bor., Lig., Tosc. ed Abr. al M. Corno; 2-4. Marz.-Giu. | Eur. temp. Sib.|. — ©. prostrata All. (1785). 33 C. humilis Leyss. (1761) 467 43 (39) Una o due spgtit. femm. infer. lungam. peduncolate, poste alla base del fusto nell’ascella delle fg. 44 — Spgtt. femm. poste tutte presso 1° apice dei fusti (solo eccezionalm. qualcuna basilare). 45 44 Qtricelli decisam. trigoni, striato-moltinervi, lunghi 4-5 mm, Achenio senza anello dilatato a disco all’apice. (lume femm. acute, Pianta cespugliosa (1-2, rr. sino 4 dm.). Fg. lineari-strette. Spgtt. femm. 1-4, globose od ellittiche, le super. sessili. Otricelli bislungo-obovati, stipi- tati, minutam. pelosi. XY. Boschi e luoghi selvatici in quasi tutta It.; 2 e 4, rr. 3 e 5. Marz-Magg. | Reg. medit. India]. — C. alpestris All. (1785) — C. gynobasis Vill. (1787) — C. ambigua Kik. p. p. (1909); 34 C. Halleriana Asso (1779) 468 — Otricelli oscuram. trigoni, appena striati, lunghi 2-4 mm. Achenio con anello dilatato a disco all'apice. Glume femm. bruscam. cuspi- “ 147 Carex] 9 CYPERACEAE 191 date. Spgtt. femm. tutte pedicellate. Otricelli manifestam. pelosi, il re- sto c. s. %. Luoghi selvatici ; 2-4. Marz-Magg. [Reg. med.| 35 C. depressa Lk. (1799) 469 A Otricelli lunghi circa 2 mm. Spgtt. femm. a pochi fi. — Manca da noi. { Bur. occ--mer.|. o TYPICA B Otricelli lunghi 3-4 mm., assai ristretti alla base, più pelosi. Spgtt. femm. moltiflore. — Lig., Laz. al M. Circeo e Cors. a S. Bonifacio. {Reg. medit. occ.). 8 BASILARIS (Jorp., 1846) 45 (43) Otricelli pubescenti, pelosi 0 tomentosi. 46 — Otricelli glabri o talora scabri. 53 46 Una sola spgtt. masch. terminale. Spgtt. femm. sessili o brevem. pedi cellate ed erette. 47 — Due o più spgtt. masch. terminali, rr. 1 sola in esemplari magri, ma allora le spgtt. femm. sono + lungam. pedicellate e pendule. 65 47 (41 e 46) Glume totalm, nero-violacee. Guaine rossigne, Pianta gracile, cespugliosa, con residui basali di guaine sfibrate (1-2 dm.). ‘Fg. lineari, flaccide. Spgtt. femm. 1-2, ovate, sessili; brattee scarioso-fosche, brevi, amplessicauli. Otricelli obovato-trigoni, stipitati. %. Boschi e pascoli ; It. bor. traspad., pr. Genova, App. emil. e Cors.; 4-5, rr. 3. Magg. Giu. [Eur. As bor.-or.|. — C. conglobata All. (1785). 36 C. montana L. (1753) 470 — (lume fosco-brune o giallastre, scolorite al margine o sulla carena. Guaine brunastro-sporche, 48 48 (lume rotondato-ottuse, con largo e distinto margine scarioso-argen- tino, rosiechiato-cigliate al margine. 49 — (lume (special, le femm.) lanceolato-acute, senza o con strettissimo margine scarioso-argentino. 50 49 Rz. strisciante, stolonifero. Spgtt. femm. 1-2, subglobose, vicinissime alle masch. sessili. Fg. lineari. Spgtt. masch. clavata; brattee brevem. guainanti. Otricelli obovato-trigoni, con breve rostro. %. Pascoli aprici ; 5-7. Giu.-Ag. [Eur. As. bor.|. 37 C. ericetorum Pollich (1777) 471 A Fusti di 1-3 dm., poco più lunghi delle fg. Spgtt. femm. ovate. Glume obo- vato-rotondate, cigliate al margine. — Alpi bellun.-trent. nel gruppo della Marmolada e Valtell. nel Bormiese. a TYPICA B Fusti più bassi. e più rigidi, assai più lunghi delle fg. Spgtt. temm. spesso globoso-ovali. Glume oblunghe, più largam. scariose, appena cigliate. — Alpi: Trent., M. Baldo, C. Tic., M. Rosa, Cenisio. [Alpî). — C. membra- nacea Hpe. (1855). 9 APPROXIMATA (ALL., 1770) — Rz. cespuglioso, stolonifero, Spgtt. femm. 1-3, ovate, brevem. pedun- colate. Vedi 68 50 (48) Spgtt. masch. obovata o subelavata, molto densa. Fo. lineari-piane, rigide. Spgtt. femm. 2-3, ovato-oblunghe; brattee con appendice corta, l’infer. + guainante. Otricelli piriformi od obovati, trigoni. Achenio con anello dilatato a disco all'apice. XY. Luoghi erbosi: comune ; 2-5, rr. 6-1. Marz.-Magg. [| Eur. As. media e bor., nat. Am. bor.|. — C. praecox Jacq. (1778), non Schreb. — C. verna Chaix (1787). 38 C. caryophyllea Latourr. (1785) 472 pati TI pa SOIT VI AC ni 192 9 CYPERACEAE [147 Carex A Rz. strisciante e stolonifero. Fusti con pochissime guaine sfibrate alla base (1-3 dm.). Fg. più brevi od eguali ai fusti. Otricelli a rostro assai breve, appena smarginato. — Pen. ed Ischia, raro nei monti della Sîc., Sard. e Cors. 0. TYPICA B Rz. densam. cespuglioso. Fusti © coperti alla base da guaine sfibrate (3-4 dm.). Fg. più lunghe dei fusti. Otricelli con rostro lunghetto, bidentato. — Luoghi boschivi dell’It. bor. e Piceno ; 4-5, rr. 3. [Area della spec... — ©. longifolia Host (1809) — C. polyrrhiza Wallr. (1822). 8 UMBROSA (Host, 1801) — Spgtt. masch. lineare o cilindrica, un po’ lassa. 51 51 Rz. cespuglioso. Spgtt. femm. 3-4, globose, sessili, tutte vicine tra loro ed alla masch. Fusti gracili, alla fine cascanti (1-5 dm.). Fg. lineari- piane. Brattea infer. fogliacea, non guainante. Otricelli obovato-piriformi, stipitati. Y. Luoghi selvatici: It. super. e centr., Cors. al M. Rotondo ; 4-7, rr. 3. Apr.-Lugl. [Eur. Azzor.]. 39 C. pilulifera L. (1053) 473 — Rz. strisciante. Spgtt. femm. 1-3, ovato-oblunghe, le infer. allonta- nate, 52 52 Spgtt. poste verso l’estremità del fusto, le femm. subsessili; brattea infer. fogliacea, brevem. guainante. Otricelli coriacei, densam. to- mentosi ovunque (rr. glabrescenti). Fg. lineari, glauche, talora subcon- volte. Glume brune ai lati, verdi sulla carena. Otricelli subglobosi, oscuram. . trigoni, più lunghi delle glume. %. Prati e luoghi umidi; 2-5. Apr. Magg. [Eur. Sib... — C. filiformis L.? (1753), Thuill. (1790). 40 C. tomentosa L. (1767) 474 A Pianta di 2-4 dm., a guaine e fg. glabre, queste larghe 11/2 -2 mm. Spgtt. femm. lunghe 8-14 mm., a glume acute. Otricelli quasi senza rostro. — Comune nell’It. bor., rara nella Lig. e Tosc. o. TYPICA B Pianta di 4--10 dm., a guaine e fg. pelose, queste larghe 3-5 mm. Spgtt. femm. lunghe 2-4 cm., a glume lungam. aristate. Otricelli con rostro pro- fondam. bidentato. — Basil. a Muro. [Endem.]}. — Da ulteriorm. studiare. 8 LUCANA N. TERR. (1907) — Spgtt. assai distanti nella metà super, del fusto, le infer. lungam. peduncolate; brattee più lunghe e guainanti, Otricelli membranosi, pelosi solo in alto e quivi anteriorm., con una linea glabra, bianea- stra. Pianta di 3-6 dm. Glume biancastre. Otricelli ovali. Il resto c. s. X%. Luoghi boschivi : Nizz. nel Vallone di Roguet, Lig., Tosc., is. del Giglio, Laz. a Paliano e Salernit. pr. Amalfi ; 2 e 4. Apr.-Magg. [Frane. mer. Reg. del Marnero e Marcaspio]|. — ©. grisea Viv. (1804), non Whlnb. 41 C. Grioletii Roem. (1806) 475 53 (45) Fg. pelose o pubescenti, almeno nelle guaine infer. sotto la lente. 54 — Fg. e guaine perfettam. glabre, anche sotto la lente. 515) 54 Fg. tutte uguali, larghe 2-5 mm., con peli sparsi o brevem. pube- scenti, non cigliate. Rz. cespuglioso. Fusti più lunghi delle fg. (1-4 dm., rr. meno). Spgtt. femm. verdi, avvicinate, lunghe 8-15 mm., dense; brattee fogliacee, guainanti. Otricelli ovoideo-bislunghi, lucidi, quasi sner- vati e senza rostro. %. Luoghi umidi: Pen. e Cors.; 4-5, rr. 2 e 3. Magg.-Lugl. [Reg. temp. bor... 42 C. pallescens L. (1753) 476 147 Carex] 9 CYPERACEAE 193, — Fg. delle gemme sterili larghe 5-10 mm., cigliate ai margini e sui nervi, quelle delle gemme fertili subsquamiformi, Vedi C. pilosa 55 (53) Una sola spgtt. masch. terminale (eccett. talora C. pendula, ma in tal caso gli otricelli sono verdi). 56 — Due o più spgtt. masch. terminali. Otricelli giallo-verdognoli, rossastri o brunastri. 65 56 Spgtt. femm. con 5-12 fi., radi e lassam. embriciati in 2-3 serie, 57 — Spgtt. femm. moltiflore, oppure con fi. stipati ed assai densam. em- briciati in parecchie serie, 58 57 Spgtt. non fascicolate, la masch. più alta delle femm. Vedi C. olbiensis — Spgtt. super. fascicolate a 2 o più, la masch. superata dalle femm. Pianta gracile, cespugliosa (5-25 cm.) Fg. lineari-strette (11/2 -2 mm.), piane. Spgtt. femm. 2-4, rossigne, su peduncoli capillari, alla fine pen- dule ; brattee fogliacee, lungam. guainanti. Glume scariose al margine, caduche. Otricelli lanceolato-trigoni (3 mm.), lucidi, snervati, ferruginei, brevem. rostrati. Y. Pascoli delle Alpi; 6-7. Giu.-Lugl. [Reg. art. ed alp. bor.|. 43 C. capillaris L. (1753) 477 58 (56) Otricelli verdi o rosso-brunastri. Piante di 2-12 dm., a fg. assai larghe (spesso 1 cm. 0 più). 59 — Otricelli biancastri, giallo-verdognoli o nerastri, Piante di 1-3 dm., a fg. strette (5 mm. al più), 61 59 Rz. stolonifero. Fusti gracili (2-4 dm.), ottusum. trigoni. Fg. flaccide, appena carenate. Spgtt. femm. 2-3, filiformi, lasse, alla fine pendenti, verdastre ; brattee c. s. Otricelli verdi, fusiformi-trigoni, nervosi, brevem. rostrati. Portam. della C. silvatica. X. Luoghi umidi selvatici, rara : No- varese, Tosc., Roma e Camp. a Fondi ; 2-4. Apr.-Magg. [|Eur. media e mer. As. occ.]. 44 C. strigosa Huds. (1778) 478 — Rz. cespuglioso. Fusti robusti (5-15 dm.), acutam. trigoni. Fg. lun- ghe, rigide, fortem. carenate. Spgtt. femm. 3-6, dense, cilindri- che. 60 60 Spgtt. femm. pendenti (le super. spesso masch. all’apice) ; brattee grandi, spesso superanti il fusto, lungam. guainanti. Otricelli ellittico-trigoni, verdi, con breve rostro tubuloso, più lunghi delle glume. %. Fossì, ri- gagnoli ecc. : Pen., Elba, Giglio, Sic., Eolie, Sard. e C'ors.; 2-5. Apr. Lugl. [Eur. As. occ. Alger. Mad. Azzor.). — C. maxima Scop. (1772). 45 C. pendula Huds. (1762) 479 — Spgtt. femm. erette, in parte chiuse nella guaina. Otricelli verde- scuri o rosso-brunastri, caduchi, uguaglianti le glume. Il resto c. s. %. Ruscelli e paludi: Gargano, Camp. a Fondi ed al lago della Posta, pr. Roma, Sard., Cors., Capraia, Elba ; 2-5. Magg.-Lugl. [Provenza]. — C. corsica Degl. (1828) — C. aquatilis Ten. (1830), non WhlInb. 46 C. microcarpa Bert. (1327) 480 61 (58) Spgtt. femm. erette. Brattea infer. lungam. guainante (per 7-1l1mm.). 62 — Spgtt. femm. inclinate o pendenti. Brattea infer. per lo più assai brevem. guainante (eccett. C'. atrofusca). 63 62 La sola brattea infer. fogliacea, lungam. guainante o no, le altre scariose, subsquamiformi e con breve punta erbacea. Pianta stolo- 13 Maga ra 194 9 CYPERACEAE | 147 Carex nifera (1-3 dm.). Fg. lineari-piane. Spgtt. femm. dense, ovali o bislun- ghe. Glume ferruginee, bianco-scariose al margine. Otricelli globoso- ovati, lucidi, striati, con rostro bilobo. Portam. della C. caryophyllea. %. Luoghi sterili ; 3-4, rr. 2. Apr.-Giu. (Eur. media e bor. As. media e bor. Am. bor.|. — C. obesa Gr. et Godr. (1855), an All.? (1785). 47 C. nitida Host (1801) 481 A Fg. a lamina larga 2 mm. circa. Brattea infer. guainante. Spgtt. femm. 2-3, brevem. cilindriche, con sino a 12 fi., a glume ovato-rotondate. Otricelli non od appena trigoni alla base soltanto. — /t. sup., Tosc., Umbria pr. Corbara e Palermo a S. Fratello? |Eur. media e bor. As. media). a TYPICA B Fg. a lamina larga 1 mm. Brattea infer. non guainante. Spgtt. femm. 1-3, subglobose, con 3-5 fi., a glume ovato--bislunghe. Otricelli ellittico--trigoni. Alto Adige nel distretto di Merano e pr. Bolzano, Trent. a Doss Trento e M. Frati e forse nel C. Tic. (Eur. centr.-or. Sib. Am. bor.]. — C. glomerata Schk. (1801), non Host nec Gilib. — C. sphaerocarpa W. (1805). 2 SUPINA ( WHLNB.,.1803) — Brattee tutte fogliacee e lungam. guainanti. Pianta c. s. (2-4 dm.). Spgtt. femm. un po’lasse, subcilindriche. Glume brune, non od appena scariose al margine. Otricelli ovati, quasi senza strie. %. Luoghi palu- dosi ; 4-5, rr. 2 e 3. Apr.-Giu. [Reg. temp. e fredde bor.). 48 C. panicea L. (1753) 482 A Fg. glaucescenti, lungam. acuminate. Otricelli con rostro breve, intero. — It. bor. traspad., Parmig. a M. Caio, Ferrarese nella Valle Sammartina, Tosc. a Bientina e Castiglion della Pescaia, Cal. alla Sila e Cors. % TYPICA B Fg. verdi. Spgtt. femm. più lasse. Otricelli con rostro più evidente ed alla fine bidentato. — €. Tic. pr. Piora, ma sec. Chenevard erroneam. {Area della spec... — C. vaginata Tausch (1821). 8 SPARSIFLORA WHLNB. (1812) (StEUD., 1841) 63 (61) Rz. cespuglioso, brevem. stolonifero. Otricelli a rostro bidentato, nerastri (talora con margine o base verdi), ovali-compressi. Vedi C. atrofusca — Rz. strisciante, stolonifero. Otricelli a rostro troncato, per lo più seolorati. 64 64 Spgtt. femm. ovate. Otricelli orbicolari-compressi, affatto lisci. Fusti gracili (2-4 dm). Fg. glauche. Brattee fogliacee, brevem. guainanti. Glume ovali-acuminate, ferruginee o nerastre. %. Luoghi paludosi, rara ; 7, rr. 3-4. Magg.-Lugl. [Reg. art. ed alp. bor. Am. mer.|. 49 C. limosa L. (1753) 483 A Rz. lungam. stolonifero. Fg. strette, canalicolate. Glume persistenti, mucro- nate. Otricelli giallastri, con nervi e rostro evidenti. — Alpi dalla Carnia e Trent. al Piem., rr. al piano nel Friuli a Castelletto. { Reg. bor.. %. TYPICA B Rz. brevem. stolonifero. Fg. piane. Glume caduche, lungam. acuminate. Otri- celli biancastri, con nervi e rostro poco evidenti. Spgtt. a pochi fi. — Col © tipo. [Reg. bor. Amer. mer.) — ©. lim. v. irrigua Whlnb. (1803) — ©. irri- gua Sm. (1826). 8 MAGELLANICA (LAwm., 1789) 147 Carex] 9 CYPERACEAE 195 — Spgtt. femm. subcilindriche. Otrieelli ovato-compressi, seabri. Vedi C'. diversicolor 65 (46 e 55) Glume lanceolate, mueronate o cuspidate, intere al mar- gine. Spgtt. masch. 1-3. Pianta a rz. strisciante e stolonifero (2-4 dm.). Fg. glauche, rigide, + carenate. Spgtt. femm. 2-3 (talora masch. al- l’apice); brattee infer. fogliacee, brevem. guainanti. Glume brune con carena verde. Otricelli ovato-compressi, + scabri, con 2 soli nervi mar- ginali, a rostro breve, troncato, giallognoli, + suffusi di rosso-scuro. 2. Luoghi umidi od erbosi, comune; 2-7. Marz-Giu. [Eur. Afr. bor. As. occ. sino Himal., nat. Am. bor. N. Zel.|. — C. flacca Schreb. (1771) — C. glauca Scop. (1772) — C. recurva Huds. (1778) — C. Micheliana Sm. (1800). 50 C. diversicolor Crantz (1766) 484 A Spgtt. femm. alla fine © pendenti. Glume femm. brevem. mucronate. a Spgtt. femm. + cilindriche. —- Luoghi umidi, special. al nord e sui monti in tutta Italia. % TYPICA b Spgtt. femm. evidentem. clavate. — Pianta più robusta in ogni parte, a guaine infer. spesso afille e reticolato-sfibrate. — Presso l’acqua nelle Alpi da 1000 a 2200 m., App. pavese, march. ed abr. [Alpi Pir. Carp.) — C. praetutiana Parl. (1852). 8 CLAVAEFORMIS (Hpge., 1835) B Spgtt. femm. sempre + erette. Glume femm. + mucronate o cuspidate. — Otricelli spesso quasi lisci. — Luoghi asciutti della zona medit. nella Pen. ed isole. | Reg. medit. As. occ... — C. serrulata Biv. (1806) — C. glauca v. arrecta Drejer (1844). CUSPIDATA (Host, 1801) — (lume femm. lineari-lanceolate, spesso subaristate, cigliato-dentico» late ai margini. Spgtt. masch. 3-6. Pianta c. s., ma assai robusta (5-10 dm.). Fg. acutam. carenate ; guaine reticolato-sfibrate. Spgtt. femm. 3-4, grosse, cilindriche; brattee c. s. Glume verdognole. Otricelli obo- vati, piano-convessi, cigliato-ispidi, brevem. rostrati. Portam. della €. riparia. %. Paludi: Nizza, Lig. occ., V..d' Ossola ?, Laz., It. mer., Sic., Malta ad Imtahleb, Sard., Cors., Capraia; 2, rr. 4. Apr.-Giu. |Reg. medit., nat. C'ile.. — C. echinata Desf. (1798), non Murr. 51 C. hispida W. (1801) 485 c) Utriculi rostro plus minus elongato, saepius bifido, terminati. Stigmata terna, rarissime (C. mucronata) bina. 66 (33) Rostro degli otricelli scarioso-bidentato. Brattee corte, non ol- trepassanti l’unica spgtt. masch. Piante gracili, della zona alp. 0 subalp., a spgtt. ferruginee o nerastre. 67 — Rostro degli otrieelli per lo più manifestam. bifido o bidentato. Brat- tee sempre lunghe, spesso oltrepassanti le spgtt. maseh. (1 0 più). Piante eccezionalm. della zona alp., a spgtt. verdognole o bruna- stre. 75 67 Stimmi 2. Spgtt. avvicinatissime. Pianta cespugliosa, gracile (3-30 cm.). Fg. setaceo-convolte, scanalate. Brattea infer. con appendice setacea. Glume con margine scarioso-biancastro. Otricelli pelosetti. X. Rupi cal- 196 9 CYPERACEAE [147 Carex cari: Alpi, A. Apuane, Abr. e Cors.? ; 6-7. Lugl.-Ag. [Alpi Bale. Cauc.). — C. mucr. v. abnormis Rouy (1913) (f. spicul. bisexual.). 52 C. mucronata All. (1785) 486 — Stimmi 3. Spgtt. più o meno distanti. 68 68 (67 e 49) Otricelli pubescenti. Glume larghe, ovato-rotondate, con largo margine bianco-argentino. Pianta cespugliosa, stolonifera (3-6 dm.). Fg. piane, larghe 2 !/o -4 mm. Spgtt. avvicinate, la masch. oblungo- clavata, le femm. 1-3 erette; brattee c. s. Otricelli oblungo-trigoni. £. Pascoli sassosi: qua e là nell’ App. sino in Cal.; 6-7. Magg.-Lugl. [Gre- cia). — C. platystachya Ten. (1826). 53 C. macròlepis DC. (1813) 487 — Otricelli glabri o scabro-ispidi. Glume lanceolato-mucronate, con stretto margine bianco-scarioso o senza. 69 69 Fg. lineari, larghe 3-4 mm., sempre piane. 70 — Fg. filiformi o setacee, larghe 1 mm. o meno, per lo più convolto- duplicate. per 70 Otricelli ovali-compressi, brevem. rostrati. Pianta a rz. cespuglioso, brevem. stolonifero (1-3 dm.). Fg. lineari-piane. Spgtt. femm. ovato- ottuse, dense, nere, peduncolate, + pendenti; brattee guainanti, l’infer. brevem. fogliacea. Glume lanceolate, nere. Otricelli nerastri (talora con margine e base scolorati), glabri. °%. Nei pascoli, rariss.: Alpi trent. nelle Giudicarie, M. Viso; 7. Lugl.-Ag. [Reg. art. ed alp. bor.). — €. ustulata Whlnb (1803). 54 C. atrofusca Schk. (1801) 485 — Otricelli fusiformi-trigoni, = lungam. rostrati. a 71 Spgtt. femm. 2-5, le super. avvicinate, tutte assai dense ed alla fine pendenti. Fusti di 2-4 dm. Brattee guainanti, l’infer. lungam. fogliacea. Glume bruno-nerastre, con margine bianco-scarioso nullo o strettissimo. Otricelli bruni coi margini verdi, a rostro cigliato-denticolato ai margini. %. Pascoli umidi e ruscelli ; 6-î. Lugl.-Ag. [Reg. art. Eur. alp. Alger.]. 55 C. frigida All. (1785) 489 A Rz. stolonifero. Spgtt. rr. androgine, la super. laterale sessile. — Alpî, App. sino Abr. e Cors. [| Eur. Alger.|. o TYPICA B Rz. cespuglioso, non stolonifero. Spgtt. spesso androgine (masch. alla base), le laterali tutte peduncolate, più dense. Otricelli più brevi. — Alpi tir. al VOrtler, raro. {Reg. art. Eur. alp.). 8 FULIGINOSA (ScHK., 1801) — Spgtt. femm. 1-3, equidistanti, assai lasse od anche addensate ma allora erette. Glume bruno-ferruginee. Otricelli lanceolato-trigoni, ci- gliati o scabro-ispidi ai margini, rr. glabri. Il resto c. s. 3. Nei pascoli asciutti ; 5-7. Lugl.-Ag. [Eur. media e mer. As. occ. e centr.|. 56 C. ferruginea Scop. (1772) 490 A Fg. lineari-piane, larghe 2-3 mm. a Spgtt. femm. lassiflore, tutte © lungam. peduncolate, alla fine inclinato pendenti. — Rz. spesso stolonifero. Fusto £ provvisto alla base di guaine afille intere, rosso scure, © liscio. Glume bianco-scariose al margine. Otri- celli a rostro smarginato-bilobo. — Alpi, App. lig. sopra Rezzo, A. Apuane ed App. lucchese. {Eur. alp... — C. Mielichoferi Schk. (1806) — C. macro- stachys Bert. (1819). x TYPICA b Spgtt. femm. densiflore, le infer. soltanto lungam. peduncolate, sempre erette. - 147 Carex] 9 CYPERACEAE 197 I Rz. stolonifero. Fusto + provvisto alla base di guaine afille intere, rosso- scure, © scabro. Otricelli a rostro bifido. — Glume c. s. — Alpi piem. e ticin. | Alpi. — C. hispidula Gaud, (1811). 8 rImBRIATA (ScHK., 1806) II Rz. cespuglioso. Fusto © provvisto alla base di guaine sfibrate brune, + liscio. Otricelli a rostro troncato-bilobo. 1 Fg. larghe 2-3 mm., patenti, rigide, brevi. Glume con margine scarioso strettissimo o nullo. — A/p?, su) calcare. [Alpi Carp... — C. rigida Schrank (1789), non Good. FIRMA (Host, 1801) 2 Fg. larghe 2 mm. circa, erette, meno rigide e più lunghe. Glume con margine scarioso largo. — Alp?î, App. sino M. Pollino in Cal. {Eur. alp... — ©. saxatilis AII. (1785), non L. è sEMPERVIRENS (ViLL., 1787) B Fg. lineari-conduplicate, larghe 1 mm. circa. — Il resto come nella v. sem- pervir. — App. abr. ; ©. |Bale. As. min.|. s (LEVIS (Kir., 1805) 72 (69) Spgtt. femm. 1-3, lineari, 4-5 volte più lunghe che larghe, lasse ed alla fine pendenti. Pianta gracile, cespugliosa (1-5 dm.), spesso con brevi stoloni. Brattee lungam. guainanti, l’infer. lungam. fogliacea. Glume brune colla carena verde. Otricelli verdastri, lanceolato-trigoni. %. Pa- scoli e rupi ; 5-7, rr. 4. Giu.-Lugl. |Eur. media e mer.-alp.|. — ©. stri- gosa All. (1785), non Huds. — C. vallesiaca Sut. (1802) — ©. tenuis Host (1809). 57 C. brachystachys Schrank (1785) 491 A Fg. conduplicate, più brevi del fusto. Brattee più brevi delle spgtt. Glume uguali a 1/2 dell’otricello, ch'è glabro e lungam. rostrato. — Alpi ven., alto- atesine-or., bormiesi in V. Fraele, ticin. e piem. ed App. abr. al M. Morrone. i d4 TYPICA B Fg. piane (nel fresco), uguali o più lunghe del fusto. Brattea infer. più lunga della spgtt. Glume subeguali all’otricello, ch’è cigliato--scabro in alto e più brevem. rostrato. — Alpi carniche e dalle trent. e M. Baldo alle Mar. | .Alpî franc... — C. tenax Reut. (1854) — C. tenuis v. longifolia St.--Lag. (1892). 8 REFRACTA (ScHK. in W., 1805) — Spgtt. femm. 1-2, ovate, tutt'al più 3 volte più lunghe che larghe, dense e sempre erette. Vedi C. ferruginea 73 (66) Otrieelli glabri, affatto lisci ai margini del rostro (1). 74 — Otricelli villosi oppure soltanto ceigliato-denticolati ai margini del rostro. 89 74 Fg. distintam. peloso-cigliate ai margini e sui nervi. Pianta stoloni- fera (2-4 dm.). Fg. delle gemme sterili larghe 5-10 mm. ed alla fine più lunghe dei fusti, quelle delle gemme fertili subsquamiformi. Spgtt. femm. 2-8, distanti, verdastre o rossigne, lineari, a fi. radi; brattee fogliacee, guainanti. Otricelli ovato-globulosi, moltinervi, a rostro breve, bidentato. X. Nei boschi, rara: It. bor., Lig., Tosc., Bolognese, It. centr., Avellino ; 4, rr. 3. Apr.-Magg. |Eur. media As. or.|. 58 C. pilosa Scop. (1772) 49: ( Ut — Fg. affatto glabre. 75 Glume femm. verdognole, scolorate ai margini. Spgtt. masch. sempre unica. 76 (1) Fanno eccezione le C. Micheli, Mairii e distans, le quali perciò trovansi contemplate anche tra le spec. ad otricelli cigliato-denticolati (vedi quesiti 90 e 91). 198 9 CYPERACEAE [A ‘Cares — (lume femm. brune o ferruginee ai margini. Spgtt. masch. i o più. 80 76 Spgtt. femm. avvicinate all’apice del fusto e lungam. superate dalle brattee che sono lunghissime. Otricelli patentissimi. Vedi C. Pseudo-Cyperus — Spgtt. femm. distanti tra loro, non o di poco superate dalle brattee. Otricelli eretti, appressati. Cari 7 Rz. stolonifero. Brattea infer. con appendice fogliacea lunga 1-3 cm., subeguale alla propria spgtt., lungam. guainante. Fusti di 2-3 dm. Fg. larghe 2-3 mm., piane. Spgtt. femm. 1-2, erette, ovate, a 6-12 fi., brevem. peduncolate. Otricelli obovato-ventricosi, trigoni, striati, a rostro lineare, scabro, bifido. %. Luoghi erbosi e selvatici, qua e là: It. bor., Tosc. e pr. Roma; 2-4. Apr.--Giu. [Eur. media e mer. Transcauc.). 59 C. Michelii Host (1797) 493 — Rz. cespuglioso. Brattea infer. lungam. fogliacea, quasi sempre su- perante la propria spgtt. 78 78 Otricelli con rostro breve. Pianta cespugliosa (2-5 dm.). Fg. larghe 5-10 mm., carenate. Spgtt. femm. 2-3, erette, rade, l’infer. lungam. pe- duncolata ; brattea infer. guainante. Otricelli ellittico-trigoni (4-5 mm.), moltinervi, a rostro scabro, bidentato. Y. Nei boschi, qua e là: Vittorio Veneto, Euganei, Mentone, S. Remo, Tosc., Elba, Umbria nell’ Orvietano, Laz., Caserta, Ischia, Avell. al M. Vergine, Catanzaro, Sic. a Castel- ES] buono e Cors.; 2-4. Magg-Giu. [Eur. medit. Afr. bor.-occe... — ©. Ar- doiniana DNtrs. (1847). 60 C. olbiensis Jord. (1846) 494 — Otricelli con rostro lungo, lineare. 79 79 Spgtt. femm. a 3-6 fi. Otricelli grandi, lunghi circa 8 mm., molti- nervi, ventricoso-trigoni, a rostro obliquam. smarginato. Fusti di 3-6 dm. Fg. larghe 2-4 mm., piane. Il resto c. s. %. Luoghi boschivi, qua e là: Istria, Piem., Tosc., Umbria nell'Orvietano, Laz., It. mer., Sic. alla Ficuzza e Cors.; 2 e 4. Magg.-Giu. [Eur. occ. e mer.]. — C. ventricosa Curt. (1790). 61 C. depauperata Good. (1783) 495 — Spgtt. femm. moltiflore. Otricelli piccoli, lunghi 5-6 mm., senza nervi, a rostro bifido. Spgtt. femm. 3-5, quasi sempre pendenti, lungam. pe- duncolate, lasse. Fg. larghe 4-8 mm. Il resto c. s. £Y. Luoghi boschivi : Pen., Gorgona, Elba, Giglio, Ischia, Sic. e C'ors.; 2-6. Magg.-Lugl. [Eur. As. occ. Alger.) — ©. drymeia Ehrh. (1781). 62 C. silvatica Huds. (1762) 496 (75) Rostro degli otricelli maturi bidentato o bifido. Brattea infer. guainante. Spgtt. femm. ordinariam. erette; spgtt. masch. quasi sem- pre unica. Piante di 2-8 dm. 81 — Rostro degli otricelli maturi bicuspidato. Brattea infer. non o bre- vem. guainante. Spgtt. femm. inclinate o pendenti, almeno nel frutto ; spgtt. masch. spessissimo più di 1. Piante di 3-10 dm. 85 81 Brattee non oltrepassanti in lunghezza il fusto, sempre erette. 82 — Brattee oltrepassanti in lunghezza il fusto, alla fine patentissime © riflesse. 83 82 Otricelli ovato-rigonfi, lucidi, quasi snervati, punteggiati; rostro brevem. bidentato, liseio ai margini, piuttosto corto. Pianta cespu- 8C \n' 147 Carex]| 9 CYPERACEAE 199 gliosa (2-4 dm.). Fg. piane, larghe 2-5 mm. Spgtt. femm. 3-4, erette, discoste, ovali-bislunghe, le infer. con peduncolo sporgente. %. Luoghi umidi, qua e là: Pen., Elba, Giglio, Ischia, Sic., Sard. e Cors.; 2-5. Apr.-Lugl. [Eur. media Reg. medit. Azzor.|. — C. pallidior Degl. (1828) — C. corsicana Lk. (1827). 63 C. punctata Gaud. (1811) 497 — Otricelli ovati, fortem. nervosi, non punteggiati: rostro bifido, den- tellato ai margini. Il resto c. s.%. Luoghi umidi, comune; 2-5. Apr.-Lugl. [Eur. As. occ. Afr. bor. Is. atl., nat. Am. bor.]. 64 C. distans L. (1759) 498 A Spgtt. frutt. rr. più lunghe di 2 cm., assai dense, ovali od ovali-oblunghe, quasi sempre erette e con peduncoli non o poco sporgenti dalle guaine. Piante di 2-5 dm. Spgtt. femm. tutte assai distanti, poste nella metà super. del fusto o l’infer. più in basso. Glume bruno-chiare, mucronate. Denti del rostro dell’otri- cello dentellati sul margine interno. — Otricelli spesso macchiettati di por- porino. — /n tutta Italia. — C. dist. f. pendula Lack. (1903)= €. binervis Auct. it., non Sm. (f. spicul. infer. longius pedunculatis). va TYPICA b Spgtt. femm. super. più vicine tra loro, poste per lo più nel quarto super. del fusto o l’infer. soltanto più in basso. Glume bruno-ferruginee, non mucronate. Denti del rostro scariosi, lisci sul margine interno. Pianta ( ns più gracile. — /strza, It. bor. traspad., App. emil., rara. | Eur. media e bor. As. miîn.).. — C. fulva Host (1809), Parl. (1852) et Auct. it. (non Good.) — C. Hornschuchiana Hpe. (1824). B HostiIana (DC., 1813) B Spgtt. frutt. generalmente più lunghe di 2 cm., più lasse, oblungo-cilindri- che, © pendenti e con peduncoli assai sporgenti dalle guaine. Pianta robu- sta (5--10 dm.), a fg. larghe 6--10 mm. — Cors. a Bastia, Prunelli e Chia- vari; 2. [Eur. occ.). — C. levigata Sm. (1800). HELODES (Lk., 1799) 83 (81) Fg. e brattee convolto-canalicolate, quasi giunchiformi. Otricelli eretto-patenti. Pianta cespugliosa (2-4 dm.). Spgtt. femm. 2-8, subses- sili, ovate od oblunghe, le super. per lo più avvicinate; brattee brevem. guainanti. Otricelli ovali, punteggiati, nervosi; rostro breve, bidentato, liscio. %. Luoghi paludosi, specialm. mar.: Pen., Sic., Malta, Sard., Cors. e Pianosa ; 2-3. Magg.-Giu. [Eur. As. min. Afr. bor. e mer. Mad., nat. Am. bor.|. —. C. nervosa Desf. (1800). 65 C. extensa Good. (1794) 499 — Fg. e brattee lineari-piane, flaccide. Otricelli patenti, divaricati. 84 84 Glume femm. cigliato-denticolate all’apice. Otricelli a rostro fortem. cigliato ai margini. Pianta c. s. (3-6 dm.). Spgtt. femm. ovoidee, riu- nite all'apice del fusto, con breve peduncolo non sporgente dalle guaine ; brattee poco più lunghe del fusto. Otricelli obovati, verdastri, con nervi poco manifesti e rostro bidentato. X. Luoghi umidi, rara: Nizz. e Lig. oce.; 2 e 4. Magg.-Giug. [Franc, Spa.|. 66 C. Mairii Coss. et Germ. (1840) 500 — Glume femm. intere. Otricelli a rostro liscio e glabro. Brattee più lunghe del fusto. Otricelli ovato-ellittici. Il resto c. s. Y. Luoghi palu- dosi, rr. in pianura ; 3-6, rr. 2. Magg.--Ag. [Reg. temp. e fredde bor. Austral. Am. mer.|. 67 C. flava L. (1753) 501 200 9 CYPERACEAH [147 Carex A Otricelli giallo--dorati, gradatam. ristretti in lungo rostro curvato in basso. a Fg. larghe 3-5 mm., verdi-giallastre. Spgtt. femm. subglobose od ovali. Otricelli lunghi 5-6 mm., tutti a rostro curvato in basso. — Dall It. bor. all'’Abr. e Cors. [Eur. Am. bor.|. _& TYPICA b Fg. larghe 2 mm. circa, verdi. Spgtt. femm. ovato-oblunghe. Otricelli lun- ghi 4 mm.. solo» gl’infer. a rostro curvato in basso. — Alpi. [Eur.]. 8 LEPIDOCARPA (TauscH, 1834) B Otricelli giallo-verdastri (lunghi 11/2 -3 mm.), bruscam. ristretti in rostro non molto lungo e diritto. i 1 Otricelli lunghi 2 1/2 -3 mm. Spgtt. femm. lunghe 6-8 mm. — Col tipo ed anche App. camp. e cal. e Sic. [Area della spec.). : OepERI (Rerz., 1009) 2 Otricelli lunghi 11/0 -2 mm. Spgtt. femm. lunghe 3-5 mm. Pianta ridotta in ogni parte. — Cors. da 1400 a 2400 m. |Spagna]. ò NEVADENSIS (Borss. ET R., 1842) 85 (80) Spgtt. femm. 4-6, avvicinate, pendule ; la masch. unica. Brattee lunghissime, l’infer. brevem. guainante. Pianta cespugliosa, robusta (5-10 dm.). Fg. larghe 5-9 mm., superanti i fusti, che sono acutam. tri- goni. Glume lineari-lesiniformi, scolorate. Otricelli ovato-lanceolati, paten- tissimi o riflessi, nervosi. %. Fossi e paludi, qua e là: It. pen. bor. e centr., rr. mer. e Sic. a Spaccaforno ; 24. Magg.-Lugl. |Reg. temp. dei 2 Emisf., escl. Afr. mer.]. 68 C. Pseudo-Cypèrus L. (1753) 502 — Spgtt. femm. discoste, erette od inclinate: le masch. quasi sempre parecchie. Brattee lunghe, non od appena guainanti. 86 86 Spgtt. masch. gracili, giallastre o pallide. Otricelli rigonfi o vesei- colosi, a rostro sottile, lunghetto. 87 — Spgtt. masch. grosse, bruno-fosche. Otricelli non rigonfio-vescicolosi, a rostro corto e grosso. 88 87 Fusto ad angoli smussati, un po’scabro solo nel tratto dell’infiore- scenza. Otricelli subgloboso-vescicolosi, lucidi, alla fine giallo-ros- signi e divergenti, moltinervi. Pianta a rz. strisciante (3-6 dm.). Fg. scanalate. Spgtt. femm. 2-3, cilindriche; brattee più lunghe del fusto. X. Paludi e laghi, qua e là: It. bor. traspad, Ferrarese a Francolino, Tosc., App. sino Cal. e forse in C'ors.; 4-6, rr. 2-3. Magg.-Lugl. | Reg. fredde e temp. bor... — C. vesic. 8 L. (1753) — ©. obtusangula Ehrh. (1791) — C. ampullacea Good. (1794) — C. inflata Sut. (1802), an Huds. ? (1778). 69 C. rostrata Stokes in With. (1787) 503 — Fusto ad angoli acuti e scabri. Otricelli ovato-conici, rigonfi, opachi, verdi-giallastri, eretto-patenti. Il resto c. s. %. Colla spec. prec., però più diffusa: Penisola e C'ors.; 4-6, rr. 2-3. Magg.-Lugl. | Reg. fredde e temp. bor.|. 70 C. vesicaria L. (1753) 504 88 Pianta robusta (5-12 dm.), a fusti trigoni. Fg. larghe 4-12 mm. Otri- celli moltinervi, ovato-oblunghi. Rz. strisciante. Fg. verdi-glauche, piane, coriacee, subeguali ai fusti. Spgtt. grosse, le masch. 2-5, le femm. 2-4, ovate o cilindriche (spesso masch. all’apice); brattee più lunghe del fusto. X. Fossi e paludi, comune al nord; 2-4. Magg.-Giu. |Reg. fredde e temp. bor. Am. mer.). 71 C. riparia Curt. (1783) 505 A Glume masch. tutte acuminate. Otricelli biconvessi, bruno-olivacei, lisci. — Pen., Sic., Sard. e Cors. [ Reg. bor.|. da TYPICA 147 Carex] 9 CYPERACEAE 201 B Glume masch. infer. ottuse. Otricelli subtrigono-compressi, bruno- o plum- 89 beo-olivacei, minutam. granulosi, a nervi più manifesti e rostro più breve che nel tipo. — Area del tipo ed anche is. Tremiti. [ Reg. bor... — C. palu- dosa Good. (1794). 8 ACUTIFORMIS (EARH., 1789) Pianta gracile (3-6 dm.). Fg. larghe 2-3 mm. Otricelli soleato-striati, ovato-conici, rigonfi, biconvessi. Spgtt. masch. 1-2, le femm. 3-4. Il resto c. s.; portam. della C'. caespitosa. 4. Luoghi umidi: Alto Adige nel distr. di Merano nella palude di Rabland e M. Baldo (ma qui non più ritrovata dopo che ve la scoperse il Clementi); 5. Magg.-Giu. [Eur. As. bor.|. 72 C. nutans Host (1801) 506 73) Brattea infer. appena guainante. Fg. convolto-scanalate, giun- chiformi. Rz. strisciante. Fusto ad angoli ottusi (5-10 dm.). Spgtt. masch. 1-2, la femm. 2-3, discoste, erette, ovate o bislunghe. Otricelli bislungo- ovati, irto-pubescenti. %. Luoghi torbosi: dalle Alpi or. sino al Coma- sco, Alpi piem. (donde scende anche al piano) ed Abr. nella torbiera di Campotosto ; 5-7, rr. 3-4. Apr.-Giu. |Eur. As. or. Am. bor. e mer.]. — C. filiformis L. hb. (non L. Sp. pl.), Good. (1794) et auct. pl — C. splendida W. (1787). 73 C. lasiocarpa Ehrh. (1784) 507 Brattea infer. + lungam. guainante. Fg. lineari-piane. 90 Glume, almeno le femm., brune o ferruginee ai margini. 91 Glume tutte scolorate ai margini. 9° Spett. femm. allontanate. Glume femm. intere. Otricelli denticolati ai lati del rostro. Vedi C. distans Spgtt. femm. avvicinate. Glume femm. cigliato-denticolate. Otricelli fortem. cigliati ai lati del rostro. . Vedi C. Maîiriîi (90) Brattea infer. subeguale alla propria spgtt. Vedi C. Michelii Brattea infer. molto più lunga della propria spgtt. 93 Otricelli ovato-oblunghi, rigonfi, irto-pubescenti, rotondati ai mar- gini. Rz. lungam. strisciante. Fusti lisci (2-4 dm.). Fg. e guaine pelose o rr. glabre. Spgtt. masch. 1-3, le femm. 2-3, discoste, ovate o bislun- ghe, erette; brattee subeguali al fusto. Glume femm. acuminato-aristate. X. Luoghi erbosi umidi, comune al nord: Pen., Elba e Cors.; 2-5. Magg.-Lugl. | Eur. As. min. Alger., nat. Am. bor.|. 74 C. hirta L. (1753) 508 Otrieelli ellittico-lanceolati, piano-convessi, cigliato-denticolati ai margini (che sono taglienti o quasi alati), nel resto glabri. Rz. ce- spuglioso. Fg. glabre, rigidette, assai più lunghe dei fusti e così pure le brattee. Glume femm. ovato-acute, largam. scariose al margine. Il resto c. s. Y. Luoghi umidi: Istria? e Cors. (ove non fu più ritrovata dopo Thomas); 2. Apr.-Giu. |Eur. media e mer. As. min. Alger.].. — C. hordeiformis Whlnb. (1803). 75 C. hordeistichos Vill. (1787) 509 C. Davalliana X echinata Papon (1883) = C. Paponii Muret (1883) = C. Davall. Xx stellulata Papon (1886). — Alto Adige al Telferberg presso Sterzing. C. Davalliana X grypos Kiik. (1909). — Alto Adige al Seiseralpe. X po 2 9 CYPERACEAF ‘147 Carex [= Cc. . foetida x brunnescens Asch. et Gr. (1902) = C. lobata Schk. (1801)= C. miero- styla J. Gay (1880) (Ze. fig. p. 58). — ,S. Bernardo, Sempione, S. Gottardo. . foetida x Lagopina Christ (1885)=C. Kiikenthalii Dérfl. (1900), Zahn (1900) = C. Laggeri Auct., non Wimm. — Cenisio, Gr. S. Bernardo, C. Ticino. . foetida x grypos Chenev. (1910)= ©. grypos x foetida Kiik. (1902)= €. lobata Schleich. (1821)= 0. Laggeri Wimm. (1854). — C. Ticino in V. Maggia, în V. Chironico ed al S. Gottardo. paniculata x paradora Figert (1889)= C. Rotae DNtrs. (1848)=C. solstitialis Figert (1889). — Presso Pavia. . muricata x remota Asch. et Gr. (1902)=C. axillaris Auct., non L., nec Good. = (€. pseudo-axillaris Richt. (1890) — C. contigua x remota Kneucker (1895). — Veneto, rara. % . echinata Xx canescens Hausskn. (1881) = C. tetrastachva Traunst. (1850) = C. ca- nescens X stellulata Asch. et Gr. (1902). — Valtell. presso Morbegno. . canescens X echinata = C. Portae Huter (1907) = C. microstachya Porta ex Huter (1907), non Ehrh. — Trent. in V. Daone. . elata Xx Goodenowii Chenev. (1910) = C. stricta x Gooden. E. H. L. Krause (1900). — C. Tic. a Giubiasco. . stricta X nigra= C. pseudo--turfosa D. Torre et S. (1906)= C. turfosa Kern. (1863), non Fr. (1845). — Trent. a Civezzano in Prà del Val. . caryophyllea x nitida Kiik. (1909) =C. nit. x verna F. Sauter (1899)=C. nit. X.caryoph. (C. Ferdinandi-Sauteri) Asch. et Gr. (1902). — Bolzano. ‘7. caryophyllea x ferruginea ? Asch. et Gr. (1902)=C. ferr. x praecox E. H. L. Krause (1898). — Bolzano. . digitata Xx ornithopoda = C. Dufftii Hausskn. (1888). — Trento. . diversicolor X ferruginea n. comb. = C. Kerneri Kohts (1870) = C. alpigena Kern. (1870)= C. brachyrhyncha et C. glauca Xx ferruginea Gsaller (1870). — Passo dello Stelvio a Franzenshòhe. . hispida X cuspidata n. comb. = C. hispida X glauca v. serrulata Christ (1888)= C. glauca x hisp. Asch. et Gr. (1902). — Ventimiglia. . fimbriata x sempervirens Kiik. (1905). — €. Ticino a Poschiavo nell’ Alpe Can- ziano. . Hornschuchiana x Oederi Kneuck. (1891)= €. fulva Good. (1794). — Jf. bor.? . fava Xx lepidocarpa Hausskn. (1884) = C. Pieperiana P. Junge (1904). — Alto Adige in V. Tschamin nel gruppo del Rosengarten. , fava Xx Oederi Briigg: (1878-80)=C. alsatica Zahn (1590) = C. mixta Corbière (1595). — Trent. pr. Arco. . fava x Hostiana n. comb.=?C. juncea Scop. (1772)=C. xanthocarpa Degl. (1807)= €. fulva Hpe. (1826) et auct. pl. =C. flava x Hornschuchiana A. Br. (1846)=C. flava X fulva F. Schultz (1854) = C. fulva Xx flava Asch. (1864). — Trent. a Fiavè ed al Tonale, Alto Adige, Valtell. nel Bormiese, Comasco pr. Prato e C. Tic. al lago di Muzzano. . Oederi x punctata Brigg. (1878-80)= C. adulterina Chenev. (1902). — C. Ticino al M. Ceneri. . rostrata X vesicaria= UV. Pannewitziana Figert (1887). — Alto Adige a Ritten. . riparia f. ramosa X stricta= C. Nicoloffi Pamp. (1903)= C. Hudsonii X riparia Kiik. (1909). — Vittorio veneto al lago di S. Maria. a rat da due Ma ì 10 PALMARE 208 Fam. X. PALMAE. (Gen. 128, spec. più di 1000 delle reg. trop., pochissime delle temp. calde non oltrepassanti però il 44° di latitudine). Proprietà ed usi. — I frutti della Phoenix dactylifera, ben noti col nome di datterî, sono eduli; contengono glucosio in quantità variabile, ma sempre rag- guardevole (sino al 58 °/,) e così pure della pectina e della gomma. Essi non acqui- stano però tutte le loro qualità che sotto il clima torrido e secco del deserto; i migliori sono quelli detti d’ Alessandria ; la loro maturazione si ha soltanto con una temperatura media minima di 25° nei 53 mesi d’estate, quindi non avviene perfettissima neppure nella Sic. mer. La Ph. dactylifera è un albero utilissimo per i popoli che vivono nei deserti dell’Afr. ed As. trop.; i suoi frutti rappresen- tano per essi il primo alimento ed oltre ad essere mangiati in natura o dissec- cati, servono a fare sciroppi per condire e farina; dalla loro distillazione si ottiene alcool e colla fermentazione dell’aceto. Dal tronco di questa pianta ricavasi il vino di Palma. I semi o noccioli del dattero, bolliti e pestati, si danno al be- stiame ; essi, dopo torrefatti, sono pure usati, massime in Algeria, per sofisticare il caffe. In medicina usansi i datteri come pettorali ed ammollienti. Le fg. della Ph. dactylifera si prestano per far stuoie ed altri lavori d’ in- treccio; la base dei loro picciuoli fornisce dei filamenti robusti che servono per far corde; per lo stesso uso servono le rachidi dei grappoli. È noto pure l’uso che si fa di tali fg. per la Domenica delle Palme; per tale impiego si legano in massa sulla pianta affinchè diventino bianche. La Palma nana (Chamaerops humilis) è pure una pianta utile; le sue fg. ser- vono a far granate per spazzare le case, panieri, cappelli, stuoje ecc., e, ridotte in fili, per impagliare le sedie, per far reti, funi ecc.; da tali fg. ricavasi pure in gran parte il crine vegetale. La parte centrale del fusto mangiasi dai popoli del- l’Afr. sett. e ciò facevasi pure anticam. in Sicilia. Le sue drupe non hanno alcun sapore gradevole; sono però ricercate dalle capre. Chiave dei generi, 1 Fg. pennatosette. Spata unica, basilare, molto lunga e quasi legnosa. Semi bislunghi, con ilo lineare, in forma di profondo solco. 148 Phoenix — Fyg. pennato-partite a ventaglio. Spate 2-4 in ogni infiorescenza, lunghe 10-20 cm., coriacee. Semi elissoidei, con ilo puntiforme. 149 Chamaerops Gen. 148. Phoènix L. (1737). (Spec. 11 dell’As. ed Afr. trop. e subtrop.). Fusto eretto (10-20 m.), con ciuffo terminale di fg. assai lunghe, glauce- scenti, pennatosette, coriacee, a segmenti lanceolato-lineari, acuminati. Fi. dioici, sessili sopra i rami dello spadice, che sono lunghi 30-40 cm., flessuoso- pendenti, circondati da una grande spata. Fi. masch. con perigonio doppio, l'esterno cupuliforme, 3-dentato, l’interno di 3 pezzi; stami 3-6, subsessili. Fi. femm. simili, con 3 ovari distinti, con stimma uncinato. Drupa ellittico bislunga, rossa a maturità. Seme ad albume corneo. è. Origin. dell’ Arabia e Reg. del Sahara ; colt. per ornamento nella zona medit. ed anche pei frutti in Sic. Est. [Colt. paesi trop. e temp.-caldi massime del vecchio mondo|. — Volg. Pulma da datteri. Ph. dactylifera L. (1753) 510 204 10 PALMAFE {149 Chamaerops Gen. 149. Chamaèrops L. (1737). (Spec. unica). Fusti coperti dalle guaine fogliari sfibrate, contorti, substricianti, alti da 3 dm. a 4 m,o nelle piante colt. suberetti ed alti sino a 10 m. Fg. palmato- partite, a picciuoli legnosi, aculeati al margine, e lamina divisa in 10-15 la- cinie lanceolate. Spate 2-4 (di cui l’interna chiusa), ovali od oblungo-spato- late, rossastre, lanuginose al margine. Spadici + densam. ramificati a pan- nocchia. Fi. giallo-verdognoli, poligamo-dioici (cioè masch. ed ermafr. sulla stessa pianta o su piante differenti). Perigonio doppio, l’ esterno 3-partito, l'interno di 3 pezzi. Fi. masch. a 6 stami con filamenti saldati alla base. Fi. ermafr. con 6 stami e 3 ovari (rr. più) distinti, con stimma lesiniforme. Drupe 3 (o spesso meno per aborto), mature giallo-rossiccie. Seme ad albume cor- neo, corrugato. &. Rupi e luoghi aridi sassosi 0 sabbiosi pr. al mare: Tosc. a Populonia, Castiglione della Pescaia e M. Argentaro, Laz. al Circeo, Nap., Cal., Sic., Malta, Sard. ed Arcip. tose., spesso colt.; 2. Magg.-Giu. | Spa. mer. Port. Afr. bor., altrove colt... — Volg. Palma nana o di S. Pier martire, Cefaglioni. Ch. humilis L. (1753) 511 A Frutto sferoidale, quasi isodiametrico. a Frutto lungo 13-19 e largo 11-16 mm. — Laz. al M. Circeo, Sic. (M. S.. Giuliano pr. Trapani, Terranova, Girgenti a Cannatello, isolotto di Capo Passero) e colt. o. SPHAEROCARPA ZAGOLIN (1919 nom.) (1921 deser.) b Frutto lungo 16-22 e largo 14-18 mm. — Sic. al M. Catalfano pr. Baghe- sia e colt. — Ch. hum. v. elatior Guss. (1844) — Ch. macrocarpa Tin. (1844). 8 MAJOR Tin. (1827) ec Frutto lungo 11-15 e largo 9-12 mm. — Laz. al M. Circeo, Sic. in più luo- ghi, Sard. e colt. — Ch. hum. v. sicula et v. sardoa Becc. (1921) — Ch. hum. v. compressa Zagolin (1919nom.) (1921 descr.) (lus. fructo compresso). MICROCARPA ANDRÉ (1892) B Frutto allungato. I Frutto lungo 17-23 e largo 12-15 mm. — Tosc. sul M. Argentaro, Laz. al M. Circeo, Sic. (M. S. Giuliano, M. Catalfano, Terranova) e colt. — Ch. hum. v. arborescens Bece. (1921), an Pers.? (1805) — Ch. hum. v. apicu- lata Zagolin (1921) (lus. fructo apice attenuato). 3 CYLINDROCARPA ZAGOLIN (1919 nom.) (1921 deser.) II Frutto lungo 23-45 e largo 15-25 mm., + distintam. angoloso. — Colt. a Firenze, Palermo e Catania ; forse derivata da pianta spont. della Pen. iberica (sec. Zagolin). — Ch. hum. v. oblongata A. Terr. (1897). e DACTYLOCARPA BEecc. IN MARTELLI (1889) Nota. — Nella zona medit. (più rr. nella pad. e submont.) coltivansi in pie- n’aria più frequentem. le seguenti spec.: Phoenix Jubae Christ (1885) = Ph. da- ctyl. v. Jubae Wehb et Berth. (1349) = Ph. canariensis Chab. (1882), delle Canarie — Ph. reclinata Jacq. (1809), dell’Africa trop. — Ph. sQvestris Roxb. (1814), del- l'India — Trachycarpus excelsus Wendl. (1861) — Chamaerops Thunb. (1784) del l’Asia or. extratrop. dalla Birmania al Giapp. —- Rhapis flabelliformis L'Hér. in Ait. (1789), della Cina e Giapp. — Cocos capitata Mart. ‘1833-50) = Butia Bece. (1916), del Brasile (colt. spesso sotto nomi diversi e specialm. con quello di Cl. 10 PALMAE 205 australis) — Cl. Romanzoffiana Cham. (1822) = Arecastrum Becc. (1916). del Brasile mer. — Erythea edulis S. Wats. (1880) = Brahea Wendl. (1876), dell’is. Guadalupa nel Pacifico — Jubaea chilensis .Johow (1900) = Cocos Mol. (1782) = J. spectabilis H. B. et K. ‘11815), delle Ande del Chile. — Livistona australis Mart. (1837?) = Corypha R.. Br. (1810), dell’ Australia — Liv. chinensis R. Br. (1810) = Latania Jacq. (1809) = Lat. borbonica Hort., non Lam., della Cina mer. — Sabal Palmetto Lodd. (1829) = Corypha Walt. (1788), della Carolina e della Florida nell’ Am. bor. — Washingtonia filamentosa Asch. et. Gr. (1903) = Brahea Wats. (1876) = Pritchardia filifera Linden (1877) = W. filifera Wendl. (1879), dell’ Arizona in California. — W. robusta Wendl. (1883), del Colorado Desert in California. (Per altre notizie sulle Palme colt. in piena aria, vedasi: G. Roster, in « Bull. Soc. tosc. Ortic. », 1913-14-15). Fam. XL TYPHACEAKE. Gen. :2, spec. 18 circa diffuse su tutto il Globo). , SÌ Proprietà ed usi. — Le fg. delle 7ypha latifolia ed angustifolia si usano per impagliare le sedie, per rivestire i recipienti di vetro e per far stuoie. Il rz. della, T. latifolia in autunno è ricco di amido (sino al 46 °/, della sostanza secca) e nel- l'Asia, Am.’bor. e N. Zelanda è utilizzato come alimento. Chiave dei generi. 1 Fi. in spighe + allungate; spighe 1 masch. ed 1 (rr. 2) femm. sovrapposte. 150 Typha — Fi. in capolini globosi; capolini per lo più numerosi, i super. masch., gl’ infer. femm. 151 Sparganium Gen. 150. Typha L. (1737). (Spec. 6 delle reg. temp. e calde del Globo). 1 Spighe femm. ellittiche, lunghe 2-5 em. Achenio non solcato. 2 — Spighe femm. cilindriche, lunghe 8-20 em. Achenio solcato pel lungo. 3 2 Fi. femm. bratteolati (1). Fg. dei fusti fioriferi non raggiungenti l’infio- rescenza, per lo più ridotte alla sola guaina ; quelle dei fusti sterili lineari-canalicolate, larghe 1-3 mm. Fusti di 3-8 dm. Fi. femm. con setole perigoniali capitate all’apice, i masch. nudi. Stimma lineare, più lungo dei peli. Y. Rive dei fiumi: Pen. ; 2-4. Magg.-Giu. [Eur. ed Asia media). — T. angustifol. 8 minor L. (1762) — T. Laxmannii Led. (1853). 1 T. minima Funk (1794) 512 — Fi. femm. non bratteolati. Fg. dei fusti fioriferi oltrepassanti l’infio- rescenza, semicilindriche, larghe 2-7 mm. Fusti di 8-15 dm. Stimma spatolato-lanceolato. %. Rara: presso Mantova e basso Friuli tra il (1) Le bratteole si vedono bene dopo la caduta dei fi.; quando esistono l’asse della spiga apparisce peloso, altrimenti glabro. 206 11 TYPHACEAP [150 Typha molino Trasàro e Pocenia ; 3. Ott. [Eur. or. As. media]. — T. steno- phylla F. et M. (1845) — T. media Barbieri (1869) non alior. 2 T. Laxmanii Lepech. (1801) 513 3 (1) Fi. femm. bratteolati. Stimma lineare. Grani polliniei per lo più liberi. Fusti di 1-2 m. Fg. larghe 3-10 mm., convesse sul dorso o quasi piane. %. Luoghi paludosi, fossi, canali: Pen. ed isole; 2-4. Giu-Ag. [Reg. temp. e calde del Globo). — T. minor Curt. (1777). — Volg. Stian- cia. 3 T. angustifolia L. (1753) 514 A Bratteole più brevi degli stimmi e subeguali ai peli. Spiga femm. rossastra o rosso-aranciata. — Comune. 0. TYPICA B Bratteole uguaglianti gli stimmi e più lunghe dei peli. Spiga femm. alla fine bruno-pallida, più iunga e più stretta. — Golfo di Taranto, Sîc., Sard. e Cors. |[Eur. mer. Afr. As.). — T. australis Rouy (1912), an Schum. et Thom.? (1829). 3 ANGUSTATA (Bory ET CHAUB., 1832) — Fi. femm. non bratteolati. Stimma spatolato-lanceolato. Grani polli- nici (nelle razze nostrali) riuniti a 4. Fusti c. s. Fg. piane. Y. Colla prec. ; 2-4. Giu.--Ag. [Reg. temp. e calde del Globo meno As. trop. ed Austral.). — T. major Curt. (1777). — Volg. Stiancia, Mazza-sorda, Sala, Biodo. 4 T. latifolia L. (1753) 515 A Pedicelli dei fi. femm. lunghi 1 1/2 -2 mm. Stimma spatolato-ovato, più lungo dei peli perigoniali e quindi spiga rosso-scura. Fg. larghe 1-2 em. — lo- mune în tutta Italia. o. TYPICA B Pedicelli dei fi. femm. lunghi 1- 11/2 mm. Stimma spatolato-lanceolato, più breve od uguale ai peli perigoniali e quindi spiga + cenerina. Fg. larghe 1/9 -1 cm. — Piem. a Moncalieri, Parmig. {Eur.|. — T. latifol. X angustifol. Rouy (1912). 8 SHUTTLEWORTHII (KocH ET Sonp., 1844) Gen. 151. Spargaànium L. (1737). (Spec. 10 delle reg. temp. e fredde dell’emisf. bor. e dell’ Austral.). 1 Infiorescenza a pannocchia, con rami portanti più capolini. Pianta mai nuotante, eretta (6-8 dm.), a rz. strisciante. Fg. lineari, coriacee, carenate nella parte infer. Fi. accompagnati da una brattea fulcrante simile alle squame perigoniali. Perigonio di 3-6 squame. Fi. masch. con 3 o più stami, i femm. con ovario 1-2-loculare, a stimma lineare. Drupa ad epicarpio spugnoso. %. Paludi, fossi e canali; 2-4. Giu.-Ag. |Reg. temp. bor... — S. ramosum Huds. (1778). — Volg. Biodo, Coltellaccio. 1 S. erectum L. (1753) 516 A Frutti maturi obpiramidati, manifestam. angolosi. Squame perigon. femm. lanceolate, brune al margine. — Pen. ed isole. a POLYEDRUM (Ascu. er GR., 1897) B Frutti maturi fusiformi. oscuram. angolosi. Squame spatolate, scarioso-bian- castre al margine. — Istr., Friuli, Trent., Lig. oce., Tosc., Molise, Sic., Sard., Cors. ecc. |[Eur. As. occ. e centr. Afr. bor.|. 8 NEGLECTUM (BeEBY, 1885) — Infiorescenza semplice od a rami corti con un solo capolino. 92 2 Fg. carenate alla base sul dorso, non nuotanti (od eccezionalm. nuo- 151 Sparganium] 11 TYPHACEAE 207 tanti ed allora quasi piane). Frutti piramidati all’apice. Stimmi li- neari. Frutti fusiformi, lungam. rostrati e stipitati. Il resto c. s. X. Pa- ludi e fossi, raro: Pen. e Sard. ; 2-5. Giu.-Lugl. |Reg. temp. bor.]. — S. erectum #8 L. (1753). 2 S. simplex Huds. (1778) 517 — Fg. convesse alla base sul dorso, piane in alto (od interam. piane), flaccide e quasi sempre nuotanti. Frutti attenuati all’apice. Il resto . S. %. Laghi e paludi, qua e là ; 6-7, vr. 4-5. Lugl.-Sett. |Eur. As. bor. Am. bor.|. 5 S. natans L. (1753) 518 A Stimmi filiformi, 5--6 volte più lunghi che larghi. Capolini masch. 2 o più. Frutti tfusiformi, stipitati, con rostro lungo. a Pianta nuotante (5-20 dm.). Fg. cauline piane. Capolini masch. per lo più 2-3. — Alpi. [Eur. As. bor.|. 0 AFFINE (SCHNIZL., 1845) b Pianta eretta (c. s.). Fg. cauline rotondate o leggerm. carenate sul dorso. Capolini masch. per lo più 1-2. — C. Tic., Alpi Cozie. [Eur.). — S. affine v. microcephalum Neum. (1889). 8 BoRDEREI (FOCKE, 1877) B Stimmi ovoidei, al massimo 3 volte più lunghi che larghi. Capolino masch. unico (rr. 2). Frutti ovoidei, quasi sessili, con rostro corto. — Pianta nuo- tante (1-8 dm.). Fg. tutte piane. — Carnia, Trent., distr. di Bolzano, ©. Tic. ed App. tosco-emil.; 6-1. |Eur. As. bor. Am. bor.). MINIMUM (FR., 1846) 518' S. ramosum X simplex = S. Aschersonianum Hausskn. (1893) =S. polyedr. Xx simpl. Asch. et Gr. (1897). — Trent. a Pinè alla Serraja. Fam. XII. ARACEAE. (Gen. circa 100, spec. quasi 900 di cui circa 9 decimi nei paesi trop., mancanti nelle zone fredde). I fi. delle Aracee formano delle speciali infiorescenze a spiga chiamate spa- dici, avvolte da un’ampia brattea (per lo più colorata) detta spata (fig. A). Nel caso più comune tra le spec. nostrali, lo spadice porta fi. unisessuali e nudi sopra un asse carnoso; in basso . Stanno i fi. femm. (fig. Ba), in alto i masch. (fig. Be) e spesso superiorm. ai fi. femm. fertili ne stanno degli sterili in forma di peli detti p7s7/2idi (fig. BD) ed al di- sopra dei masch. degli analoghi detti staminod' (fig. Bd). Lo spadice prolungasi poi in alto in un corpo cilindrico o clavato, carnoso, detto appendice dello spadice (fig. Be). Proprietà ed usi. — I rz. del Calamo aromatico (Acorus Calamus) contengono, unitam. ad altre sostanze, un olio essenziale di odore aggradevole, un glucoside Fig. 7 — Infiorescenza di Arum maculatum. } È E : È pin (acorina) di sapore aromatico ed amaro ed in piccola quantità un alcaloide. chiamato calamina; sono un buon rimedio nelle dispepsie. I tuberi di Arum maculatum contengono circa il 70°/, di amido ed, unitam. ad altri principî, una sostanza acre assai solubile nell'acqua e volatile; quest’ultima possiede proprietà emeto-catartiche pronunciate e può essere utilizzata in medicina. Gli stessi tuberi, liberati dalla detta sostanza acre, possono essere utilizzati come alimento. Anche i tuberi della Colocasia antiquorum possono essere utiliz- zati nello stesso modo, previa bollitura o torrefazione per liberarli dalla sostanza acre. 12 ARACEAE Chiave dei generi. 1 Fg. fatte a spada, sessili. Spata fogliacea. Fi. ermafr.; perigonio di 6 squame. 152 Acorus — Fg. sempre ristrette in picciuolo e per lo più incavate alla base. Spata colorata, diversa dalle fg. Fi. monoici; perigonio nullo. 2 2 Fg. peltate, indivise. 153 Colocasia — Fg. non peltate, pedato-divise. 155 Dracunculus — Fg. non peltate, indivise, 3 3 Spata a barchetta, divisa in 2 camere dallo spadice saldato ad essa pei suoi margini. 158 Ambrosinia — Spata tubulosa od accartocciata; spadice libero. "i 4 Scapo fiorale brevissimo. Spata tubulosa alla base ; spadice curvo, sottile. Fg. lanceolate o lineari. 156 Biarum — Scapo fiorale lungo. Spata e spadice c. s. Fg. cuoriformi-astate. 157 Arisarum — Scapo fiorale lungo. Spata fessa ed accartocciata alla base; spadice di- ritto, + grosso e clavato. Fg. cuoriformi-astate. 154 Arum Tribù I, ACOREZE. Gen. 152. Acorus L. (1737). (Spec. 2 delle Reg. temp. - bor. India e Malesia). Pianta aromatica, a rz. grosso, strisciante e scapi triangolari-compressi (5-10 dm.). Fg. lunghe, ensiformi, spesso ondulate. Spata fogliacea, in conti- nuazione dello scapo. Spadice a forma di spiga cilindrico-subconica, con fi. ermafr. giallo-verdastri, a perigonio di 6 squame cappucciate e 6 stami liberi. Cassula bacciforme, rossa. %. Fossi, canali e paludi: Istria, Pianura padana sino a Rimini, Lunigiana?, Umbria attorno al lago Trasimeno, Laz. a Ter- racina, Puglie ; 2-3. Magg.-Giu. [Reg. temp. bor.|. — A. Cal. a vulgaris L. (1753). — Volg. Calamo aromatico. A. Càlamus L. (1753) 519 Tribù IT. COLOCASIEZE. Gen. 153. Colocàsia Schott (1332). (Spec. 5 dell’As. trop., di cui 1 colt. in tutte le reg. calde). Rz. tuberoso. Scapo assai più corto dei picciuoli. Fg. peltato-ovate, grandi, quasi bilobe alla base, lungam. picciolate. Spata lunga 30 em. circa, convolta, brevem. tubulosa, concavo-lanceolata, Spadice grossetto, diritto, giallastro, assai più breve della spata, portante in basso i fi. femm. ridotti al solo ova- rio, più in alto dei fi. masch. imperfetti, ai quali seguono dei perfetti a 3-5 stami coadesi; appendice nuda, assottigliata in alto. Bacche oblunghe, verdi. %. Origin. delle Indie or. e Polinesia: qua e là colt. ed inselvat. lungo i fiumi e nelle paludi in Cal., Sic., Malta e Sard.; 2. Prim. [Colt. nelle reg. calde dei due Emisf... — Arum Colocasia L. (1763). — Volg. Colocasia, Aro d’ Egitto. C. antiquorum Schott (1832) 520 154 Arum] 12 ARACEAE 209 Tribù III. ARINEA. Gen. 154. Arum L. (1737). (Spec. 15 circa dell'Eur. media, Reg. medit. ed As. occ. sino Afgan.). 1 Fioritura autunnale. Fg. oblungo-ovate, cordate, solo una presente al tempo della fioritura, le altre sviluppantisi dopo. Pistillidi mancanti. Rz. tuberiforme, molto grosso e depresso dal basso all’alto. Fg. a pic- ciuolo lungo 1 1/9 -2 volte la lamina, ch’è verde con stretto margine por- porino. Scapo di 5-10 cm. Spata convolto-tubulosa in basso, verdognola di fuori e rossiccia di dentro, con macchie scolorate, persistente. Spadice poco più lungo di metà della spata, rossiccio-scuro all’estremità ; appen- dice clavato-cilindroide. Bacche mature rosse, con 1-5 semi. %. Luoghi sassosi, rupi, ruderi: Sard., C'ors., Montecristo ; 2. Ott.-Nov. [Baleari]. — Gymnomesium Schott (1855). 1 A. pictum L. f. (1781) 521 — Fioritura primaverile. Fg. + sagittato-astate, precoci. Pistillidi presenti. Rz. tuberiforme, arrotondato (rr. depresso). Fg. a picciuoli lunghi 2 volte la lamina. Scapo subeguale ai picciuoli o più breve (15- 30 cm.). Spata evanescente. Spadice lungo 1/3 - 1/2 circa della spata. Bacche c. s. XY. Luoghi ombrosi, siepi, ruderi; 2-5. Apr.-Giu. | Eur. media Reg. medit. Is. atl... — Volg. Gigaro, Giaro. 2 A. maculatum L. (1753) 522-23 A Spadice con appendice violacea o gialla suffusa di viola; spata verde-gialla- stra con chiazze violacee. Fg. con macchie nere (talora mancanti). a Appendice dello spadice clavata. — Boschi, ecc. : It. bor., Tosc., App. centr. e mer., Sard. e Cors.; 4-5, rr. 3. a TYPICUM 522 b Appendice dello spadice lineare-cilindrica. — Abr. al M. dei Fiori, Molise e Sic. alle Madonie. | Endem.). f CYLINDRACEUM (Gasp., 1844) B Spadice con appendice gialla o giallastra, clavato-cilindrica; spata bianco- verdastra con sfumature o chiazze violette internam. Fg. venate o mac- chiate di bianco, più rr. concolori o macchiate di nero. — Sdepî, margini dei campi, ruderi, comune : Pen. ed isole ; 2-4. [Reg. medit. Is. atl.|. x ITALICUM (MiLt., 1768) (1) 523 Nora. — A. lucanum Cavara et Grande, in -« Bull. Orto Bot. Napoli » IMI 409 (1911), è una entità da ulteriorm. discriminare; pel tubero depresso appar- terrebbe alla Sez. Discotuberosae Engl. e sarebbe affine all’A. orientale Bieb.; sec. Hrubi è una var. di A. maculatuni. — Basil. al M. Papa a 1380 m. e Cal. al M. Pollino a 1580 m. Arisarum triphyUum Torr. (1843) = Arum L. (1753) = Aris. atrorubens Blume (18385), origin. dell’Amer. bor., si è naturalizz. nelle aiuole e viali dell’ Orto Bot. di Torino. (1) L'A. maculatum e l A. italicum sono due razze altitudinali della stessa spec. e nei luoghi ove la loro distribuzione dal basso all'alto non softre disconti- nuità sono frequenti le forme di transizione, di cui alcune ricevettero anche un nome: A. Facchini Porta in hb: Flor. ex Hrubi (1912), A. provinciale Somm. ex Hrubi (1912) (cfr. Hrubi, in « Bull. Soc. bot. Genève », 2.8 ser., IV [1912], p. 132-154). 210 12 ARACEAE [155 Dracunculus Gen. 155. Dracùunculus Adans. (1763). (Spec. 3 dell'Eur. mer. e Canarie). 1 Spadice subeguale alla spata; appendice clavato-allungata, levigata. Rz. tuberiforme, arrotondato. Fg. spesso macchiate di bianco, ricoprenti, colle loro guaine, quasi interam. lo scapo; lamina pedato-partita, con un segmento mediano più largo, indiviso, e due laterali con 4-7 lacinie lan- ceolate, decrescenti, tutte rivolte in alto. Spata lunga 25-40 cm., verde- pallida di fuori, porporina e glabra internam., ondulato-intrespata al margine. Fi. femm. e masch. contigui. Bacche mature rosse, con 1-5 semi. Infiorescenze tramandanti un puzzo cadaverico. °°. Luoghi ombrosi e campi, qua e là : Triest., Pen., Sic. presso Castelvetrano, Malta, Sard. e Cors.; 2-4. Magg. [Eur. mer. As. min.|. — Arum Dracuneulus L. (1753) — D. Dracuncul. Voss (1896). — Volg. Serpentaria, Dragontea. 1 D. vulgaris Schott (1832) 524 — Spadice più breve della spata; appendice cilindrica, assottigliata, setolosa. Fg. con segmenti laterali a lacinie sublineari, disposti ad elica sulla costa. Spata pelosa internam., piana al margine. Fi. femm. e masch. discosti. Il resto c. s. %. Luoghi erbosi mar.: Sard., C'ors. e piccole isole vicine ; 2. Magg. [Baleari]. — Arum L. f. (1781) — Helicodiceros Engl. (1879). 2 D. muscivorus Parl. (1852) 525 Gen. 156. Biarum Schott (1332). (Spec. 12 circa della Reg. medit. specialm. or.). 1 Spata a tubo cilindroideo, 5-8 volte più breve del lembo : spadice più lungo della spata. Pistillidi abbondanti; staminodi presenti. Rz. tuberiforme. Scapo lungo 1-5 cm., coperto da guaine afille. Spata tubu- losa, scolorata alla base, nel resto porporino-scura, per lo più acuminato- riflessa all’apice. Antere aventi un connettivo apicolato e le logge con fessura che va dalla base all’apice. Stimma sessile. Bacche bianche, con 1 solo seme. X. Luoghi selvatici ; 2. Aut.-Prim. |Spa. Dalm. Grec. As. min... — Arum L. (1753). 1 B. tenuifolium Schott (1832) 526 A Fg. nascenti dopo i fi., strettam. lanceolate o lineari, lunghe 20 cm. o più. Spata grande, allungata, di color bruno; spadice lungo 3-4 volte la spata, grosso, flessuoso, procumbente e radente il suolo, vermiforme, di color ro- seo, tessellato. Fioritura autunnale ed invernale. Fruttificazione epigea. — It. centr. e mer. [Endemico ?|. — B. constrietum Koch (1858). a TYPICUM B Fg. contemporanee ai fi., lanceolato-ellittiche, lunghe al massimo 7-8. cem. Spata corta, piccola, violaceo--porporino-scura; spadice al massimo 1/3 più lungo della spata, sottile, cilindrico-eretto, porporino--scuro con riflessi plum- bei. Fioritura primaverile (Apr.--Magg.). Fruttificazione ipogea. — Ste. | Spa. Grec.).. — Arum Guss. (1844) — B. latifolium Lge. (1860) — B. Cupan. Pa- glia (1909). 8 CuPANIANUM Nic. (1890) — Spata con tubo ventricoso, 3-5 volte più breve del lembo ; spadiee più breve od eguale alla spata. Pistillidi pochi; staminodi mancanti, BENANTI 156 Biarum! 12 ARACEAE 211 Fg. lanceolato-ellittiche, bruscam. ristrette alla base. Scapo alla fine al- lungato. Antere aventi un connettivo appena prominente e le logge con fessura estesa dall’apice alla metà o meno. Stimma portato da un breve stilo. Il resto c. s. %. Sard. a Nurri ; 2. Genn. | As. min. Spa. Afr. bor.]. 2 B. Bovei Blume (1835) 527 (Gen. 157. Arisarum Adans. (1763). (Spec. 3 della Reg. medit.). 1 Spata con lembo terminante in un breve mucrone all’ apice; spadice brevem. sporgente, con appendice subeilindrica od un po’ clavata, por- porino-nerastra, Rz. ovale o rotondo. Fg. cuorifornfi astate, senza mac- chie o rr. con macchie irregolari grigio-verdi; picciuoli subeguali allo scapo (15-30 em.), macchiettati di porpora, assieme agli scapi. Spata lunga 3-5 cm.,, a tubo cilindrico, rigato di bianco e rossastro e lembo porporino, fatto a cappuccio; appendice dello spadice curva. Bacche verdi, con circa 6 semi. %. Luoghi ombrosi, strade, ruderi; 2, rr. 4. Aut-Prim. [Reg. medit. Is. atl.|. — Arum Arisarum L. (1753) — Aris. Arisarum Huth (1893). — Volg. Arisaro, Gilico. 1 A. vulgare Targ.-Tozz. (1810) 528 A Appendice dello spadice sottile o debolm. ingrossata all’apice. — Pen. (escl. il nord), Istria ed isole. o. TYPICUM B Appendice dello spadice brevem. e fortem. ingrossata all’apice, brevem. spor- gente (per 5-8 mm.). — Nizza. [ Port. Spa.'. 8 CLusi Exen. (1879) — Spata con lembo terminante in un’appendice lesiniforme, lunga 7-15 cm. ; spadice rinchiuso, con appendice clavata, fungosa e scerepolata, bianca. Rz. cilindrico, sottile. Fg. con picciuoli più lunghi dello scapo, senza macchie. Scapi gracili (10-15 cm.). Spata langa 2-3 cm. (senza l’appendice). Il resto c. s. Y. Luoghi umidi ombrosi, raro: Pen. dalla Tosc. e Marche alla Cal. ; 4-5. Apr.-Magg. |Endemico|]. — Arum L. (1753) (excl. 8). — Volg. Arisaro codato. 2 A. proboscideum Savi (1816) 529 (Gen. 158. Ambrosinia Bassi (1763). (Spec. unica). Rz. tuberoso. Fg. con picciuoli lunghetti; lamina ovata, oblunga o più rr. lanceolato-lineare, talora macchiata o venoso-reticolata. Scapo breve, sotter- raneo. Spata fatta a barchetta, senza tubo manifesto, cuspidato-rostrata al. l’apice, divisa dallo spadice in 2 cavità, verde pallida alla base, rosso-scura all'apice. Spadice piano, saldato pei margini alla spata, terminato in appen- dice lesiniforme, rosso-scura. Fi. femm. unico sulla faccia anteriore, i masch. 8-10 sulla faccia posteriore dello spadice. Bacca coriacea, verdognola, con lo stilo persistente a forma d’uncino, polisperma. %. Macchie: Laz. presso Ter- racina, Cal., grandi isole ed alcune minori ; 2. Dic-Marz. | Alger] — Arum proboscideam 8 L. (1763). - A. Bassii L. (1764) 530 212 13 LEMNACEAE Fam. XIII LEMNACEAE. (Gen. 2, spec. 20 circa viventi nelle acque dolci della reg. temp. e trop.). Proprietà ed usi. — Nessuno. Chiave dei generi. 1 Piante con 1 o più rd. capillari. Fi. nascenti al margine delle lamine. 159 Lemna — Piante affatto prive di rd. Fi. nascenti sulla superficie delle lamine. 160 Wolffia Gen. 159. Lèemna L. (1737). (Spec. 7 sparse nelle reg. temp. e trop. dei due Emisf.). 1 Rd. numerose per ogni lamina, fascicolate e munite di un vaso spirale. Bulbilli svernanti scendenti al fondo delle acque. Lamine porporino- nerastre di sotto. Sez. I. SPIRODELA 2 — Rd, unica per ogni lamina, senza vasi. Bulbilli svernanti nulli. La- mine per lo più verdi o biancastre di sotto. Sez. II. EULEMNA 3 Sez, I. SPIRODELA (SCHLEID., 1839). 2 (1) Pianta galleggiante, a lamine di forma lenticolare (6-8 mm. diam.), riu- nite a 3-4, consistenti, munite di nervature raggianti, verdi-nitide di sopra. Fi. monoici, nascenti da fessure marginali della lamina, chiusi in una spata bivalve; fi. masch. 2 con 1 stame ad antera deiscente longi- tudinalm.; fi. femm. unico, formato dal solo ovario, contiguo ai masch. %. Nelle acque lente o stagnanti, frequente al nord: Pen. e Sard. ; 2 e 3. Magg.-Giu.|Reg. temp. e trop. dei due Emisf.]). — Spirodela Schleid. (1839). — Volg. Lente di palude. 1 L. polyrrhiza L. (1753) 531 Sez. II. EULEMNA. 3 (1) Pianta sommersa (tranne al tempo della fioritura), a lamine oblungo- lanceolate (lunghe 8-15 mm.), ristrette in picciuolo da una parte e rotondato-dentellate dall’altra, spesso riunite a 3 in croce e concatenate tra loro. Fi. c. s., però ad antere deiscenti trasversalm. XU. Fossi e sta- o gni: Pen., Sic. e Sard.; 2 e 3. Magg.-Giu. [Area c. s.|. 2 L. trisulca L. (1753) 532 — Piante sempre galleggianti, a lamine ovate o rotonde. 4 4 Lamine piane in ambedue le pag. (3-4 mm. diam.). Ovario con 1 solo ovulo. Il resto c. s. Y. Fossi e stagni, comune, ma rr. fiorisce : Pen. ed isole; 2-4. Magg--Giu. [Area e. s.. — Volg. Lenticchia d’acqua o di palude. 3 L. minor L. (1753) 533 — TLamine fortem. convesse e spugnoso-rigonfie di sotto (4-6.mm. diam.). Ovario con 1-6 ovuli. Il resto c. s. %. Colla prec., però meno diffusa ; 24. Magg-Giu. [Area c. s.|. — Volg. c. s. 4 L. gibba L. (1753) 534 160 Wolffia] 13 LEMNACEAE LS) _ I Gen. 160. Woòlffia Horkel (1839). (Spec. 12 dell’Eur., Indie or., Afr., Amer. trop. e temp. ed Austral.). Pianta galleggiante, a lamine quasi globose (1 mm. diam. circa), spugnoso- rigonfie di sotto. Fi. nascenti in una fossetta sulla pag. super. e sprovvisti di spata; fi. masch. unico, con 1 stame ad antera aprentisi trasversalm. al- l’apice; fi. femm. unico, formato dal solo ovario. %Y. Nelle acque stagnanti : Istria, Venez., Lomb., Torinese, Moden., Lia., Tosc., Laz., Nup., Catania, Cors.; 2-4. Sempre sterile da noi. [Eur. media Afr. bor. Austral... — Lemna L. (1771) — W. Michelii Schleid. (1844). W. arrhiza Wimm. (1857) 535 Fam. XIV. NAJADACEAE. (Gen. 10, spec. poco più di 80, sparse su tutto il Globo). Proprietà ed usi. — Le fg. di Zostera marina e Posidonia oceanica sono uti- lizzate per imballaggio di oggetti fragili, per fare cuscini e pagliericci ed anche per la fabbricazione della carta e per concime. I Potamogeton, raccolti in gran copia dallo spurgo dei canali. si convertono in buon concime. Chiave dei generi, 1 Piante d’acqua dolce. 9 — Pianta d’acqua salata o salmastra. 4 2 Fi. ermafr., in spighe lineari o capituliformi, peduncolate. Stami 4. 161 Potamogeton — Fi. unisessuali, solitari od a gruppi, sessili o quasi nell’ascella delle fg. Stami 1-2. i 3 3 Fg. spesso ternate, filiformi, interissime. Fi. masch. nudo. Ovari 4 (rr. 2-9), liberi, con 1 stimma peltato. 163 Zannichellia — Fg. opposte, lineari o filiformi, ora grossam. dentate, ora con denti mi- nutissimi visibili colla lente. Stame del fi. masch. rinchiuso in 2 bucce perigoniali. Ovario unico, con 2-3 stimmi. 168 Najas 4 (J) Fg. lineari-setacee, larghe 1 mm. al massimo. 5 — Fsg. lineari-nastriformi, larghe 2 mm. al minimo. 7 5 Fg. guainanti. 6 — Fg. non guainanti, munite di una stipola intrapeziolare abbracciante il fusto. 163 Zannichellia 6 Fi. monoici, i femm. con 3 ovari ciascuno, sopra peduncoli non accrescen- tisi nel frutto e racchiusi nella guaina fogliare. 164 Althenia — Fi. ermafr., con 4 (rr. sino a 10) ovari ognuno, sopra peduncoli dapprima racchiusi nelle guaine, poi sporgenti ed allangantisi dopo la fecondazione sino a raggiungere 2-10 cm. 162 Ruppia 7 (4) Rz. grosso, coperto di un denso capillizio fibroso formato dai residui delle fg. Fi. a cima peduncolata. 165 Posidonia — Rz. sottile, giallastro, nudo, liscio. Fi. ermafr. (o monoici ?), inseriti sopra uno spadice chiuso in una guaina fogliacea. 166 Zostera — Rz. sottile, porporino, con anelli cicatriziali sporgenti. Fi. dioici, solitari, ascellari. 167 Cymodocea 214 14 NAJADACEAE [161 Potamogeton Tribù I. POTAMOGETONEZ. Gen. 161. Potamogéèton L. (1737). (Spec. 50 circa viventi nelle acque dolci o rr. salmastre di tutto il Globo). 1 Fg. tutte alterne, eccett, spesso le fiorali e quelle presso le biforca- zioni. 2 — Fg. tutte opposte, Sez. III. ENANTIOPHYLLAE 10 2 Fg. setacee ol esattam. lineari (graminiformi), larghe !/: a 4 mm. Sez. I. STENOPHYLLAE 8 — Fg. + larghe (almeno le super.), ovate o strettam. lanceolate, però mai esattam. lineari. Sez. II. PLATYPHYLLAE 5 Sez. I. StENOPHYLLAE FIoRI (1896). 3 (2) Fg. tutte alterne (eccett. talora le fiorali), con una guaina abbrae- ciante il fusto, Pianta sommersa, a fusto quasi filiforme, ordinariam. molto lungo, dicotomo-ramosissimo. Fg. lineari-setacee; spata (stipole) saldata alla guaina e sopravanzante in una ligula bifida. Spighe lungam. peduncolate, formate da parecchi verticilli di fi., un po’discosti tra loro massime gl’infer. Fi. verdognoli, a 4 stami con antere profondam. divise in 2 lobi separati da un connettivo espanso all’esterno in una squama simulante un tepalo (perigonio di alcuni); ovari 4, liberi. Frutto subdru- paceo. &. Acque lente o stagnanti ; 2-6. Est. [Quasi cosmopol.|. 1 P. pectinata L. (1753) 536 A Frutti giallicci, obliquam. obovati, quasi semiorbicolari, compressi, grandi- celli (3 per 4 mm. circa), nel secco carenati sul dorso, con rostro in conti- nuazione del lato interno. a Fg. 3--nervie ‘nervi marginali indistinti), assottigliate all'apice in punta fili- forme ; ligula per lo più biancastra, molle, caduca. — Pen., Sze., Malta, Sard. e Cors. & TYPICA b Fg. 3-5 nervie, a margini interam. paralleli, © ottuse all’apice, meno talora le super.; ligula verdognola, un po’ dura. — Alpi Cozie nelle valli Val- desi; da ricercursi. 8 ZOSTERACEA (FR. 18532) B Frutti verdognoli, obovato--subglobosi, piccoli (2 per 2 mm. circa), nel secco rotondati sul dorso, con rostro brevissimo, posto quasi nel mezzo dell’apice. — Pola, Lit. veneto, Alpî, Otranto; 2-6. — P. filiformis Pers. (1805). MARINA (L., 1753) — Fg. fiorali sempre opposte, senza guaina, con una spata ascellare for- mata dalle stipole saldate tra loro. 4 4 Fusto e rami cilindrici o debolm. compressi. Fg. larghe '/ -2!f mm. col solo nervo mediano ben visibile e gli altri più deboli o man- canti. Fg. membranacee, pellucide, mucronate all’apice. Spighe 4-8-flore, spesso interrotte, 2-8 volte più brevi dei peduncoli. Il resto c. s. L. Stagni ed acque lentam. scorrenti ; 2-7. Est. [Gran parte del Globo, meno Austral. e Polines.]|. 2 P. pusilla L. (1753) 537 Ei vo 161 Potamogeton} © 14 NAJADACEAFE 21 I Ol A Fusti e rami cilindrici o quasi. Fg. larghe 1/9 -2 mm., con 1-4 nervi longi- tudinali, senza nervi a rete trasversali; spata ascellare mai bipartita. a Fg. 1-4-nervie, strettam. lineari o rr. setacee. Frutti piccoli (2--2 1/2 per 1-1 1/9 mm. circa), obliquam. ellittici o subglobosi, lisci o rr. tubercolati. — Pen. (massime al nord ed al centro) e grandi isole. o. TYPICA » Fg. l-nervie, setacee. Frutti grandicelli (3 per 2 mm. circa), semiorbicolari, col margine interno munito di una gibbosità alla base, lisci o spesso cre- nato--tubercolati sul margine esterno. — Istria, Padov., Veron., Valtellina, It. centr. e mer., Stc. | Eur. Alger. Palest. ecc... — P. tuberculata Ten. et Guss. (1842). è TRICHOIDES (CHAM. ET ScH1., 1827) B Fusti e rami compressi. Fg. larghe 2 1/2 mm., con 3--5 nervi longitud. e qual- cuno a rete trasversale; spata fessa sino alla base. — Frutti lunghi 2 mm., lisci. — Friuli or., C. Tic. e Cors. a S. Severa e Campo di Loro. [Eur. Amer. bor. Messico Afr. mer. ?] MUCRONATA (ScHRAD., 1818) 537! — Fusto e rami compresso-alati. Fg. larghe 3-4 mm., a molti nervi di cui 3-5 più grossi, graminiformi, membranacee, pellucide, acute o cuspi- date all’apice. Spighe 4-6-flore, subeguali ai peduncoli. Frutti compressi, col margine interno diritto, munito di una gobba al disopra della base. Il resto c. s. %. Stagni e paludi, raro: It. bor. traspad., lago di Bien- tina in Tosc., Lazio a Vallerano e Nap. a Fondi? ; 2-4. Est. | Eur. me- dia e bor. Cauc. Austral... — P. compressa Auct. it., non L. 8 P. acutifolia Lk. (1818) 538 Sez. II. PLaTYPHYLLAE FIORI (1896). 5 (2) Fg. tutte od almeno le super. ristrette alla base o picciolate. Sti- pole ascellari spatiformi, bene sviluppate. 6 — Fg. tutte sessili, con base larga abbracciante il fusto. Stipole ascel- lari brevi. 9 6 Fg. super. galleggianti, coriacee ed opache ; rr. membranacee, pellueide e tutte sommerse, però sempre lungam. picciolate, almeno le super. 7 — Fg. tutte sommerse, membranacee e pellucide, sessili o brevem. at- tenuato-picciolate, 8 7 Fg. sommerse sessili o brevem, attenuato-picciolate, Fusto assai ramoso. Peduncoli un po’clavati in alto, più grossi del fusto. Frutti (nel fre- sco) compressi, a margine ottuso. %. Paludi e risaie, qua e là : It. bor. traspad., lago di S. Egidio sul Gargano e Cors. nel Rizzanese; 3 e 4. Est. [Eur. Amer. bor. N. Zel.]. 4 P. graminea L. (1753) 539 A Fg. tutte sommerse, lineari-lanceolate, flaccide, pellucide, le super. brevem. picciolate, quelle poste alla base del peduncolo con lamina ridotta o man- cante. — Nelle acque profonde. o. GRAMINIFOLIA FR. (1828) B Fg. infer. sommerse, lanceolate, un po’rigide e ricurve, le super. di regola nuotanti, lanceolate od ovali-ellittiche, talora rotondate o subcordate alla base, spesso apicolate all’apice, lungam. picciolate, coriacee. — Nelle acque poco profonde. — P. hybrida Petagna (1787) — P. augustana Balb. (1504). 8 HETEROPHYLLA (ScHREB., 1771) — Fg. e. s. Fusto semplice o quasi. Peduncoli subcilindrici, non più grossi del fusto. Vedi P. lucens v. alpina 216 14 NAJADACEAE [161 Potamogeton — Fg. tutte lungam. piceiolate. Fusto semplice o quasi. Fg. sommerse lanceolate od oblunghe, più strette delle altre, membranacee. Frutti c. s. X. Laghi, paludi e canali, comune massime al nord; 2-6. Est. [Reg. temp. e trop. di gran par'e del Globo]. — Volg. Lingue d’acqua. 5 P. natans L. (1753) 540 A Fg. super. galleggianti, coriacee (non translucide). Frutti lunghi 2-5 mm. a Peduncoli cilindrici, sessili, non superanti i fusti in grossezza. Frutti ot- tusam. carenati sul dorso. I Fg. nuotanti ovali od oblunghe (larghe sino a 6 cm.), leggerm. cordate alla base; le sommerse ridotte al solo lpicciuolo al tempo della fiori- tura. Spata (stipole) lunga sino a 10 cm., acuminata. Spighe lunghe sino ad 8 cm. Fruttilunghi 4-5 mm., verdi nel secco. — Pen. ed isole. x TYPICA II Fg. nuotanti oblungo-ellittiche (larghe sino a 4 cm.); le sommerse per lo più persistenti, lanceolato-lineari. Spata (stipole) lunga sino a 4 cm., ottusa. Spighe lunghe 1 1/a -4 em. Frutti lunghi 3 mm. circa, rossastri nel secco. — Friuli, Venez., C. Tic., Tosc. a Bientina, App. centr. e cal. alta Sila, Sic. nella Fiumara di S. Pietro e sotto Cammarata. [Eur. As. Afr. N. Zel.|. — P. oblonga Viv. (1802). 8 POLYGONIFOLIA (PouRR., 1788) b Peduncoli superiorm. clavati, più grossi del fusto. Frutti evidentem. care- nati sul dorso. — Fg. nuotanti oblungo--lanceolate od ellittiche, lungam. ristrette alla base; le sommerse presenti all’epoca della fioritura. Frutti lunghi 2 1/2 mm., di color castano-bruno, anche nel secco. — (Col tipo. [Eur. As. Afr. bor. Am.). — P. nodosa Poir. (1816) — P. petiolaris Presl (1822). FLUITANS (RoTH, 1788) B Fg. tutte sommerse o le super. nuotanti, però membranacee o pellucide, subcordato--ovate ; le sommerse infer. oblungo--lanceolate od ellittiche. — Pianta più gracile del tipo, verde o rossastra. — Ven., Trent., C. Tic., pr. Modena, Lig., Tosc., Gallipoli, Stc., Sard. e Cors. [Eur. Arab. Indie Socotra Alger. Austral. ?.. — P. plantaginea Du Croz (1818). ò coLoRATA (VAHL, 1813) 8 (6) Fusto assai ramoso. Fg. lineari-lanceolate. Vedi P. graminea — Fusto semplice o poco ramoso. Fg. ovali o lanceolate. Frutti freschi compressi, a margine leggerm. carenato. %. Paludi, fossi, canali e laghi ; 2-7. Magg.-Est. |[Eur. As. Afr. bor. Amer. bor.|.. — Volg. Brasca, Erba Tinca. 6 P. lucens L. (1753) 541 A Peduncoli un po’clavati superiorm., più grossi del fusto. Fg. ondulato--sca- brosette al margine, ovali o lanceolate, attenuato--picciolate in basso, tutte sommerse, membranaceo--pellucide. — Pen. (massime al nord ed al centro), rr. Sic. e Cors.; 2-4. o TYPICA B Peduncoli cilindrici o quasi, grossi come il fusto. Fg. piane e liscie al mar- gine, lanceolate, sessili o brevem. attenuato--picciolate in basso, le super. talora galleggianti ed in tal caso ovate od oblunghe, brevem. picciolate, subcoriacee e spesso rossastre. — Qua e la: Alpi, Venez. e Cors. a Campo di Loro ; 6-7, rr. 3. [Eur. As. centr. ed or. Amer. bor.) — P. semipellucida Koch et Z. (1814) — P. rufescens Schrad. (1815). 8 ALPINA (BALB., 1804) 9 (5) Fg. bislungo-lanceolate, semiamplessicauli, fortem. ondoso-inere- spate (rr. lineari-allungate e quasi piane), dentellate al margine, 3-ner- 161 Potamogeton] 14 NAJADACEAE 217 vie, membranaceo-pellucide, tutte sommerse. Fusto ramoso, compresso, talora con grosse gemme ascellari formate da fg. ridotte e coriacee. Pe- duncoli subeguali alle fg., non ingrossati; spighe a pochi fi. Frutti tri- carenato-tubercolati, lungam. rostrati. %. Paludi, canali, laghi ecc., fre- quente; Pen., Sic., Malta, Sard. e Cors. ; 2-5. Magg.-Est. [Eur. As. Afr. Amer. bor. Austral... — Voig. Lattuga-ranina. 7 P. crispa L. (1753) 542 — Fg. subrotonde od oblunghe, cordato-amplessicauli, piane 0 poco on- dulate, scabrosette al margine, a 5-7 nervi principali. Fusto cilindrico. Peduncoli ingrossati, più brevi o più lunghi delle fg. ; spighe brevi, mul- tiflore. Frutti freschi compressi, ottusi al margine. Il resto c. s. %. La- ghi, canali ece., specialm. al nord. ; It. bor. e centr. ; 2-4. Est. [Eur. As. Alger. Amer. bor. Austral.|. 8 P. perfoliata L. (1753) 543 Sez. III. EnANTIOPHYLLAE KocH (1837). 10 (1) Fusto ramosd-dicotomo, cilindrico. Fg. sessili, semiamplessicauli, corte, acute od acuminate all'apice, membranacee, pellucide, tutte sommerse ; stipole per lo più brevissime. Peduncoli generalm. più brevi delle fg., alla fine riflessi; spighe piccole, 4-6-flore. Frutti compresso-carenati, ro- strati. %. Luoghi paludosi, canali e fontanili : Pen. e Sic.; 2-4. Magg. Lugl. |Eur. As. occ. e mer. Afr. bor.|. 9 P. densa L. (1753) 544 A Fg. cordato--ovate od ovato--lanceolate, 5--7--nervie, ricurve e ravvicinate. — Area della spec. & TYPICA B Fg. lanceolate o quasi lineari, 3--nervie, per lo più diritte ed allontanate tra loro. a Fg. lanceolate. — Qua e la col tipo. 8 SERRATA (L., 1753) b Fg. quasi lineari, non più larghe di 3 mm. — Qua e la col tipo. SETACEA (L., 1753) Gen. 162. Ruppia L. (1737). (Spec. unica). Rz. strisciante, sottile. Fusti cespugliosi, filiformi, dicotomo-ramosissimi. Fg. lineari o setacee, opposte od alterne, con guaine stipuliformi alla base. Fi. ermafr., 2 (rr. 3-6) in spighe icon peduncolo dapprima racchiuso nella guaina, poi lungam. sporgente. Perigonio nullo. Stami 2, ad antere quasi ses- sili, a logge precocem. disgiunte in modo da similare 4 antere 1-loculari. Ovari 4 (rr. sino a 10) dapprima sessili, quindi pedicellati. Frutto drupaceo, ovoideo. %. Paludi salmastre litoranee ; 1. Magg.-Lugl. |Reg. temp. e trop. dei due Emisf.]. R. maritima L. (1753) 545 A Peduncoli alla fine lunghi 10 cm. o più, ripetutam. avvolti a spirale in basso. Fg. super. a guaine + allargate (1 !/2 -4 mm.). a Logge delle antere oblunghe. Ovari 8 (talora meno per aborto). — Fg. li neari--filiformi, piane, dentellate verso l’apice. Fusti di 2--3 dm. Pedicelli 4-10 volte più lunghi dei frutti. — Pen. (esel. Lig.), Elba, Ischia, Stc., Malta e Cors. — Buccaferrea Petagna (1787) — R. spiralis Dum. (1827). a CIRROSA (GRANDE, 1918) 218 i 14 NAJADACEAE (162 Ruppia b Logge delle antere ovali. Ovari 4. — Fg. finissime, capillari. Pianta più gracile e più piccola. — Bari, Messina, Trapani, Stc. mer.-or., Favignana, Sard. |Spa. Alger... — R. mar. x spiralis Moris (1827) — R. trichodes Dur. (1846-49). 3 DREPANENSIS (Tin., 1844) B Peduncoli alla fine lunghi 2--6 cm., per lo più diritti o quasi. Fg. tutte a guaine strette (1/2 --1 mm.). I Pedicelli 4--10 volte più lunghi dei frutti. Fg. filiftormi-acutissime. Logge delle antere subglobose. Ovari 4. — Pianta più gracile del tipo, a frutti maggiorm. attenuati all'apice. — Pen. (escl. Lig.), Elba, Stc., Sard. e Cors. [Areà della spec... — R. rostellata Koch in Rchb. (1824). ROSTRATA AGARDH (1823) II Pedicelli subeguali ai frutti o più brevi. Fg. lineari--filiformi, ottusette. Logge delle antere ovoideo--subglobose. Ovari 4 (o più ?). — ©OWioggia, Stic., Sard. e Cors. [Eur. Alger... — R. mar. v.recta Moris (1827) — R. bra- chypus J. Gay (1848). è BREVIROSTRIS AGARDH (1823) Gen. 163. Zannichéllia L. (1737). (Spec. unica). Fusti filiformi, radicanti, ramoso-articolati. Fg. lineari-filiformi, per lo più a 3 a 3; stipole intrapicciolari amplessicauli. Fi. monoici, situati entro le sti- pole; i masch. a perigonio nullo e con 1 o 2 antere con logge disgiunte, portate da uno stipite + lungo ; i femm. con perigonio a tazzetta, a 4 (rr. 2-9) ovari, ristretti in uno stilo slargato in stimma peltato. Frutti acheniformi, 2-6 in ombrelletta, oblungo-rostrati, compressi, spesso curvati in alto. %. Acque lente, dolci od anche salmastre; 1-4. Maag.-Lugl. |Sparsa su tutto il Globo]. Z. palustris L. (1753) 546 A Frutti sessili o quasi, lisci o denticolati sul lato dorsale, lunghi il doppio del rostro o più. — Pen. ed isole. — Z. dentata W. (1805). % TYPICA B Frutti con stipite lungo 1-2 mm., denticolati sul lato dorsale e talora anche in quello ventrale, lunghi come il rostro o poco più. — Col tipo. 3 PEDICELLATA WHLNB. (1821) (BucH.--Ham., 1828) Gen. 164. Althènia F. Petit (1529). (Oltre la spec. nostrale, altre 3 o 4 dell’Austral.). Fusto filiforme, radicante (8-15 cm.). Fg. filiformi, affastellate ai nodi, con guaine stipuliformi prolungate in una linguetta talora bifida. Fi. monoici, situati entro le guaine ; il masch. lungam. pedicellato, a perigonio di 3 denti cingenti la base dell'unica antera, ch’è sessile ed 1-loculare ; il femm. brevem. pedicellato, a perigonio di 3 tepali bratteiformi e 3 ovari stipitati, ristretti in lungo stilo terminato da uno stimma peltato. Frutto acheniforme, lungam. rostrato, coriaceo. X%. Acque salse tranquille, rara : Puglie nel lago di Salpi e probabilm. in Cors.; 1. Marz-Apr. | Frane. mer. ed occ. Spa. Port. Alger.|. A. filiformis F. Petit (1829) 547 165 Posidonia] 14 NAJADACEAE 219 Gen. 165. Posidonia Koenig (1806). (Oltre la nostrale, una seconda spec. dell’Austral. estratrop.). Rz. grosso, ramoso, coperto dai residui fibrosi delle fg. (che dopo stacca- tisi formano col movimento delle onde un intreccio feltroso a forma di pal- lottole). Fg. guainanti, riunite a 5-10 all’apice dei rami, nastriformi, intere, larghe 6-10 mm. e lunghe sino a 50 cm., con circa 13 nervi, rotondate al l'apice. Fi. poligami, in cima dicotoma, portata da uno scapo di 1-2 dm., formata di spgtt. a 3-7 fi., di cui il terminale masch. e gli altri ermafr.; la cima e le spgtt. sono involucrate da brattee fogliacee. Perigonio nullo ; stami 3, con antere portate da un connettivo squamiforme, rostrato; ovario unico, a stimma sessile, stellato-papilloso. Frutto subdrupaceo, a forma di oliva. %. Bassifondi pietrosi ed arenosi lungo le coste, sino a 30 m. di profondità : Pen. ed isole; 1. Fiorisce in Ott., frutt. in Marz.- Apr. [Coste del Medit. Spa. occ. e Port... — Zostera L. (1767) -- P. Caulini Koenig (1806). P. oceanica Del. (1813) 548 Gen. 166. Zostèra L. (1747). (Spec. 5 delle reg. temp. dei due Emisf.). 1 Fg. con guaina chiusa (eccett. le fiorali), senza orecchiette, a lamina con 3-5 nervi principali e molti secondari, intera, rotondata o rr. smar- ginato-mucronata all'apice. Rz. gracile, compresso, nudo, radicante ai nodi. Fusto e rami allungati (2-8 dm.), gracili. Fi. ermafr., biseriati so- pra uno spadice appiattito, racchiuso nella guaina spatiforme della fg. fiorale, lunga sino ad 8 cm., normalm. non bratteolati. Perigonio nullo ; stami 1, ad antera 2- (rr. 1-3) loculare, con polline filiforme ; ovario 1, prolungato in basso da un lato a guisa di sperone ed in alto in 1 stilo bifido. Frutto formato da un otricello membranoso, striato-scanalato lon- gitudinalm., come pure il seme. %. Buassifondi arenosi 0 melmosi lungo le coste, sino a 10 m. di profondità ; 1. Apr.-Ag. [Eur. mer. ed occ. As. min. Baltico Am. bor.-or. Groenl. Alaska N. Zel. Giapp... — Volg. Alega. 1 Z. marina L. (1753) 549 XA Fg. coi nervi laterali distanti dal margine, lunghe sino ad 1 m., larghe 2-9 mm. a Fg. larghe 5--9 mm. — Lungo le coste dell'Adriatico, Lig., Livorno, Napoli, Messina, Sic. mer-or., Malta, Sard. ecc. x TYPICA b Fg. larghe 2-5 mm. — Col tipo. — Z. angustifolia Rchb., non Horn. B STENOPHYLLA ASCH. ET GR. (1897) B Fg. coi nervi laterali assai vicini al margine, lunghe 2-3 dm., larghe 1 1/2 - 2 mm. — Cors. ad Ajaccio e Porto Vecchio e certam. altrove. [Baltico Dalm.|. — Z. Hornemanni Rouy (1912). -<| ancustIFOLIA Horn. (1814) (DUuR., 1854) — Fg. con guaina sempre fessa superiorm., con 2 orecchiette, a lamina con 1 nervo principale e 5-6 secondari, di cui 2 marginali, larga 2 mm. circa, smarginata all’apice. Pianta gracile. Spata rigontia. Fi. 3-12, muniti presso le antere di una brattea inserita al margine dello spadice ed 220 14 NAJADACEAE [166 Zostera incurvata su di esso. Otricello (e seme) liscio. Il resto c. s. 3%. CoMla preced., sino a 2 m. di profondità : Pen. ed isole; 1. Giu.-Ag. |Medit. Mar nero Caspio Baltico Atlant. sino a Can. e Scozia Afr. mer.? Giapp.? Austral... — Phucagrostis Cavol. (1792) — Z. nana Roth (1827) — Z. nodosa Guss. (1844), non Ucria. 2 Z. minor Nolte (1845) 550 Gen. 167. Cymodocèa Koenig (1806). (Spec. 7 di cui 5 prevalentem. nei mari trop., 1 in quelli boreali ed 1 in quelli australi). Rz. cilindrico, porporino, con anelli cicatriziali di fg. cadute avvicinati e chiusi. Fg. con guaine cilindriche, aperte, distintam. orecchiute; lamina li- neare, larga 11/2 -5 mm., lunga sino a 4 dm. o più, 6-8-nerve, denticolata in alto. Fi. dioici, ascellari, solitari; i masch. con 2 antere grandi, 4-locellate, gialle con punti rossi, lunghe 1 !/o cm., portate da uno stipite (peduncolo) lungo sino ad 1 dm.; i femm. con 2 ovari subsessili, attenuati in stilo diviso in 2 lunghi stimmi nastriformi. Frutto acheniforme, semiovale, compresso, osseo, lungo 8 mm. circa. %. Bassifondi melmosi lungo le coste: Pen. ed isole (spesso unita alla Zostera minor)® 1. Magg.-Giu. [Coste medit. ed atlant. della Spa. Port. Maroce. Can. e Senegal). — Phucagrostis Cavol. (1792) — Zostera nodosa Ucria (1793) — C. aequorea Koenig (1806) — €. nodosa Asch. (1867). C. major Grande (1920) 551 Tribù II. NAJADEA. Gen. 168. Najas L. (1837). (Spec. 10 circa delle reg. temp. e trop. del Globo). 1 Pianta dioica, a fusto robusto, + aculeato o rr. inerme. Fg. lineari o lineari-lanceolate, larghe 1-2 mm., con grossi denti al margine e sul dorso, terminanti in una spina pluricellulare. Fi. solitari. Fusto di- cotomo-ramosissimo, cilindrico. Fg. opposte o ternate, diritte, grassette, con le guaine per lo più interissime. Fi. monoici o dioici, ascellari; i masch. con 1 stame ad antera 4-locellata, racchiusa in 2 bucce perigo- niali guainiformi, l'esterna 2-4-lobata, l’interna 4-laciniata, ambedue con divisioni rivoltate in fuori; i femm. a perigonio nullo o sottilissimo, ad ovario ristretto in breve stilo, per lo più con 3 stimmi lineari. Frutto acheniforme, ovato, duro, leggerm. reticolato-rugoso. O. Acque stagnanti, qua e là; 2-4. Est. [Reg. temp. e trop. di gran parte del Globo]. — N. major All. (1774). 1 N. marina L. (1753) 552 A Internodi sparsam. aculeati od inermi. Fg. lunghe 11/ -4 cm., lineari--lan- ceolate. Frutto lungo 4-6 mm. — Pen. (specie al nord) e Sic. a TYPICA B Internodi inermi o sparsam. aculeati. Fg. piccole, lunghe 12-20 mm., strettam. lineari, a denti spesso più lunghi della larghezza della lamina. Frutto lungo . 3-4 o rr. sino a 5 mm. — Stezlia. [Eur. Reg. casp. Affgan. India]. 8 INTERMEDIA (WoLrc. in Gorski, 1830) 168 Najas] 14 NAJADACEAE 221 C Internodi densam. aculeati. Fg. lineari, a denti fitti e grossi, spinose sul dorso. Frutto lungo 31/2 mm. — Sedia. [Afr. bor. e trop.-or. Ceylon Austral.]. — Caulinia Spr. (1825). MURICATA (DeL., 1812) — Piante monoiche, a fusto gracile, sempre inerme, Fg. lineari, larghe 1/3-!f mm., con denti soltanto al margine, terminati in spina 1-cel- lulare, Fi. per lo più aggregati. 2 2 Fg. con guaine terminate da due orecchiette brevissime, denticolato- cigliate : lamine con denti ben visibili, formati da molte cellule, Fusto ramosissimo, fragile. Fg. opposte o ternate. Fi. masch. con invo- lucro esterno tubuloso, a margine denticolato, l'interno aprentisi irrego- larm. all’apice; antera 1-locellata. Stimmi 2. Frutto strettam. ellittico- cilindrico. O. Acque stagnanti, qua e là ; 2-4. Est. [Eur. media As. occ. Afr. bor. India Giapp.|. — N. marina # L. (1753) — Caulinia fragilis W. (1798). 2 N. minor All. (1774) 553 A Fg. rigide, ricurve. — /t. bor. e centr. sino a Roma. u TYPICA B Fg. flaccide, diritte, più lunghe. Portamento che si avvicina alla spec. seg. -— It. sett., specialm. nelle risaie. [End.}. — Caulinia Balb. (1818) (nomen), Noce. et Balb. (1821) — N. alagnensis Masé (1868), non Pollini. 8 INTERMEDIA CES. P. ET G. (1871) — Fg. con guaine terminate da due orecchiette lesiniformi-lanceolate e dentate; lamina con denti minutissimi, formati da 3-4 cellule, Fusti c. s. Fg. fascicolate, diritte, flaccide. Fi. masch: con involucro esterno munito all'apice di due orecchiette crestiformi scorrenti giù ai lati in due costole, l’interno aprentisi in 4 lacinie ; antera 4-locellata. Stimmi 2. Frutto ovato-oblungo. ©. Risaie ed acque stagnanti, importata dal- l’Oriente col riso: It. bor. traspad., qua e là; 3. Est. [As. occ. e trop. Giapp. Arcip. ind. Afr. bor. e trop., nat. Austria Inghil.). — Caulinia alagnensis Pollini (1816) — ©. microphylla Nocc. et Balb. (1821) — N. alagn. Pollini (1824) — N. tenuifolia Asch. (1867), non R. Br. 3 N. graminea Del. (1813) 554 Fam. XV. HYDROCHARITACFEAE. (Gen. 14, spec. 50 circa delle reg. temp. e trop. dei due Emisf.). Proprietà ed usi. — L’Helodea canadensis e la Stratiotes aloides possono es- sere date in cibo agli animali ed anche servire come concime. Chiave dei generi. 1 Fusto allungato. Fg. verticillate a 3-4 o le infer. opposte, sessili. 169 Helodea — Fusto brevissimo, con rz. strisciante o nuotante. Fg. radicali. 2 2 Fg. sessili, lineari-nastriformi, sommerse. 170 Vallisneria — Fsg. sessili, lanceolate, sommerse. 171 Stratiotes — Fg. lungam. picciolate, orbicolari-cuoriformi, nuotanti. 172 Hydrocharis 222 15 HYDROCHARITACEAE 1169 Helodea Gen. 169. Helodèa L. C. Rich. in Michx. (1808). (Spec. 3 viventi nelle acque dolci dell’Amer. temp. e trop.). Pianta sommersa, a fusti esili, lunghi, ramificati e fragili. Fg. obovato- o lanceolato-oblunghe, minutam. seghettate al margine, verticillate a 3-4 o le infer. opposte. Fi. poligamo-dioici, solitari e sessili entro una spata bivalve, tutti con perigonio di 6 pezzi piccoli, obovati, 3 esterni calicini, erbacei, e 3 interni petaloidei; i masch. staccantisi per portarsi a galla all’epoca della fecondazione, con 9 stami saldati tra loro; i femm. con ovario prolungato in un rostro filiforme, lungo 5-20 cm., simulante un peduncolo e portante il fi. a galleggiare, con perigonio a 3 tepali interni rossigni e riflessi, 3 stimmi lineari-bilobi e 3 filamenti di stami sterili; gli ermafr. simili ai femm., ma con 3-6 stami quasi sessili. Frutto liscio, bislungo-lineare. In Europa si sono riscontrati finora solo esemplari femm. e quindi la pianta è sterile, ma si riproduce rapidam. per via agamica. %. Acque lente, importata dall’ Am. bor. : in molti luoghi dell’It. bor. traspad., Ferrarese, dintorni di Pisa, Paludi Pontine, Camp. e Nap. nel fiume Sarno ; 2-4. Giu.-Lug!. |[[mportata nel 1836 in Irlanda si è ora diffusa in tutta l’ Eur. centr. ed occ... — Udora Nutt. (1818) — Anacharis Planch. (1849). — Volg. Peste d’acqua. H. canadensis Rich. (1803) 555 Gen. 170. Vallisnèria L. (1737). (Una seconda spec. dell’As. trop. ed is. Sokotra). Pianta sommersa, a rz. strisciante. Fg. radicali, lineari-nastriformi, larghe 7-10 mm, cigliato-denticolate ed ottuse all'estremità. Fi. dioici; i masch. piccoli, brevem. pedicellati, numerosi sopra uno spadice brevem. peduncolato, dapprima racchiusi in una spata bivalve e sommersi, poi staccantisi dallo spadice per portarsi a galla ed emettere il polline, con perigonio di 3 tepali esterni rosei e 3 interni piccolissimi, 3 stami; i femm. solitari sopra un lungo peduncolo avvolto a spirale, che li porta a galleggiare, terminato da una spata tubuloso-bifida entro la quale sta il fi, che ha 3 tepali esterni sviluppati e 3 interni piccolissimi e bifidi, 1 ovario cilindrico simulante un tubo perigoniale e 3 stimmi grandi, petaloidei. Frutto cilindraceo, liscio, maturantesi al fondo delle acque, ove è riportato dal peduncolo, che ritrae la propria spirale, dopo compiuta la fecondazione. %. Acque lente o stagnanti (talora anche termali), qua e là: It. bor., Lig.?, Tosc., Laz. e Camp. sino a Fondi ; 2-3. Prim.--Aut. [ Reg. temp. e trop. dei due Emisf.|. V. spiralis L. (1758) 556 ten. 171. Stratiòtes L. (1737). (Spec. unica). © Pianta sommersa, a rz. corto, grosso e stolonifero. Fg. tutte radicali, ensi- formi, rigide, carenate, dentato-spinose, acuminate. Fi. dioici, tutti con peri- onio a 3 tepali esterni calicini, erbacei e 3 interni petaloidei, bianchi, por- & p ’ E, b) 171 Stratiotes] 15 HYDROCHARITACEAE 223 tantisi a galla durante l’antesi; i masch. ad 11-15 stami fertili e numerosi altri sterili; i femm. con ovario ristretto in breve rostro, 6-loculare, a 6 stimmi biforcuti, circondati da stami sterili. Frutto piriforme, carnoso-subeo- riaceo, a 6 angoli spinosetti. Y. Laghi e paludi : laghi di Mantova (individui femm.) e valli Ostigliesi (individui masch.), Chioggia e Ferrara; 3. Lugl. [Eur. specialm. media]. — Volg. Scargia, Stiletti. S. aloides L. (1753) 557 ten. 172. Hydròcharis L. (1737). (Spec. unica). Pianta galleggiante, a fusto rizomatoso, stolonifero, emettente dei fasci di fg. e delle lunghe rd. Fg. picciolate, orbicolari-reniformi, aventi alla base delle brattee stipuliformi. Fi. dioici, disposti e conformati come in Stratiotes, a tepali interni bianchi con base gialla; i masch. con 6 stami biforcuti, però i 3 opposti ai tepali interni solo colla branca esterna anterifera (quindi in tutto 9 antere); i femm. con ovario clavato, 6-loculare, a 6 stimmi bilobi, a lobi divergenti. Frutto ovoideo, carnoso-subcoriaceo, liscio. Gemme fiorali talora mutate in bulbilli. Y. Acque lente o stagnanti: It. bor., Lig., Tosc., Laz. e Camp. ; 2-3. Est. [Eur. As. media Giava; Madagasc. ed Austral. probabilm. introd.|. — Volg. Morso di rana. È H. Morsus-ranae L. (1753) 558 Fam. XVI ALISMATACEAE. (Gen. 15, spec. 77 disperse su tutto il Globo eccett. le reg. fredde). Proprietà ed usi. — Contengono un succo latiginoso acre e sono rifiutate dal bestiame. I tuberi della Sagîttaria sagittaefolia nella Cina ed Am. bor. usansi come alimento, dopo averne spremuto il succo acre. Chiave dei generi. 1 Fg. adulte sagittate alla base. Fi. monoici o rr. dioici. 173 Sagittaria — Fg. mai sagittate. Fi. ermafr. 2 2 Ovari da 9 a molti, liberi. Achenio. 174 Alisma — Ovari 6-8, saldati alla base. Follicolo (talora indeiscente). 3 3 Fg. piane, ovato-oblunghe o lanceolate. Uno o più verticilli di fi. sullo stesso scapo. Follicoli indeiscenti. 175 Damasonium — YFsg. trigono-carenate alla base, lineari. Una sola ombrella terminale allo scapo. Follicoli deiscenti. 176 Butomus Tribù I. ALISMEZE. Gen. 173. Sagittària L. (1737). (Spec. 31, di cui 3 dell’Eur. ed As., le altre dell’ Am. specialm. bor.). Rz. tuberoso, con stoloni portanti dei tubercoli. Fg. primordiali sommerse lineari o spatolate, le emerse sagittate. Scapo di 2-8 dm., terminato da un racemo interrotto. Fi. grandi, i femm. con peduncoli più brevi dei masch.; 224 16 ALISMATACEAE [173 Sagittaria sepali verdicci, riflessi; petali bianchi, con macchia porporina basale. Stami numerosi. Acheni numerosi in capolino globoso, verdi, compresso-alati, con 2-3 glandole per faccia. %. Fossi e paludi: It. bor. specialm. traspad., Lig., It. centr. e Sard. a Dorgali e Macomer ; 2-5. Giu.-Sett. [ Eur. As.]. — Volg. Erba-saetta. S. sagittifolia L. (1753) 559 Gen. 174. Alisma L. (1737). (Spec. 25 delle reg. temp. e trop. del Globo). 1 Carpelli numerosi, 2 — Carpelli 6-12. 3 3 2 Carpelli disposti in cerchio, rotondati all’apice ; stilo ventrale, caduco. Pianta glabra, a rz. tuberoso. Scapi di 1-8 dm., terminati da una pan- nocchia ramosa + ampia; verticilli per lo più con 8 fi., a pedicelli lun- ghi 10-12 mm. Sepali verdognoli, scariosi al margine; petali bianchi o rosei. Stami 6. Acheni schiacciati, membranosi. %. Fossi e luoghi umidi; comune in tutta It. ; 2-5. Giu.-Sett. [Quasi cosmopol.]. — A. Plantago L. (1759). — Volg. Mestolà, Mestolaccia. 1 A. Plantago-aquatica L. (1753) 560 A Pianta sempre emersa, a rz. grosso e scapi eretti (sino 8 dm.). Fg. verdi- chiare. Infiorescenza © ampia. Petali lunghi il doppio dei sepali. Stami lun- ghi il doppio degli ovari. Stilo generalm. più lungo dell’ ovario. Acheni quasi diritti sul lato ventrale, leggerm. 1--solcati (—« Michaletii Asch. et Gr., 1898). i a Pianta grande, a fg. con lamina ampia, ovata, rotondata o * cordata alla base. — Comune. a LATIFOLIUM (GILIB., 1781) b Pianta ‘piccola, a fg. con lamina + strettam. lanceolata, attenuata alla base. — Col tipo. — A. lanceolatum With. p. p. (1796). 8 STENOPHYLLUM AscH. ET GR. (1898) B Pianta emersa o © sommersa, a rz. gracile e scapi obliqui (2-4 dm.) Fg. quasi glauche. Infiorescenza povera. Petali lunghi 11/2 volta circa i sepali. Stami uguali agli ovari. Stilo più breve dell’ovario. Acheni con un angolo ottuso sul ventre, leggerm. 2 solcati (= f arcuatum Asch. et Gr., 1898). I Pianta emersa. Fg. a lamina * largam. lanceolata. — Qua e la col tipo. [Eur. As. Afr. bor. Abiss... — A. lanceolatam With. p. p. (1796). ARCUATUM (MICHALET, 1854) II Pianta © sommersa e nuotante. Fg. tutte sommerse e lineari (lunghe sino ad 1 m.) o talora L--2 emerse e lineari-lanceolate. — Qua e là nell’It. super. [Area come în ‘{). — A. PI. v. graminifolium WhInb. (1820) — A. gram. Ehrh. (1821). ò ANGUSTISSIMUM DC. (1815) — Carpelli formanti un capolino globoso, mucronati all’apice, Stilo api- cale, persistente, Fg. lineari-lanceolate, larghe 4-7 mm. Scapi di 1-5 dm., con 1-2 ombrelle di fi., a pedicelli lunghi 3-5 cm. Petali lunghi 3-4 volte i sepali. Acheni con 3 costole dorsali e 2 ventrali. Il resto c. s. %. Fossi e paludi: qua e là in tutta It. specialm. nella bor. e centr.; 2-4. Apr.-Lugl. [Eur. temp. Afr. bor.-occe. Can.). — Baldellia Parl. (1854) — Echinodorus Engelm. (1864). 2 A. ranunculoides L. (1753) 561 3 (1) Pianta nuotante o strisciante, radicante ai nodi. Fg. sommerse li- neari, le nuotanti ovali, 3-nervie. Fi. ascellari, lungam. peduncolati. bi 174 Alisma] 16 ALISMATACEAE 225 Petali bianchi con macchia gialia alla base, interi. Acheni formanti un capolino irregolare, bislungo-ovati, con 12-15 costole. %. Luoghi palu- dosi: Veneziano ?, Istria ad Umago tra S. Lorenzo di Daila e Petrovia? ; 3-4. Giu--Sett. [Eur. centr. ed occ.) — Elisma Buchen. (1869). 3 A. natans L. (1753) 562 — Pianta mai e, sì Fg. sommerse allungate, le emerse ovato-cuoriformi, 7-11-nervie. Rz. con gracili stoloni. Scapi eretti (2-6 dm.), terminati in pannocchia per lo più semplice; fi. per lo più 3 ad ogni verticillo, a peduncoli lunghi 2-2 !/a cm. Petali bianchi o rosei, irregolarm. dentati. Acheni disposti in cerchio, rigonfio-obovati, 8-5-costati, ad endocarpio quasi legnoso. %. Paludi, qua e là: It. bor., App. bologn., Tosc. alla Sibolla, It. centr. ; 2-4. Giu.-Sett. [Eur. media Egitt. Afr. trop. Indie Cina Austral.|. — Caldesia Parl. (1854). i 4 A. parnassifolium Bassi (1768) 563 Gen. 175. Damasònium Mill. (1768). (Spec. 4, di cui 2 diffuse come sotto, 1 dell’ Austral., 1 della California). 1 Fg. strettam. ovate, rotondate o leggerm. cordate alla base, larghe 10-15 mm. Ovuli 2 per carpello. Scapi di 5-70 cm., con 1 0 più om- brelle. Petali ovato-subacuti, bianchi con macchia gialla alla base. Stami 6. Carpelli 6-8, saldati alla base, acuminato-rostrati, lunghi 5-10 mm., co- stati ai lati. Semi lunghi 2 mm. circa, rugoso-tubercolati. ©, %. Stagni e paludi ; 2. Apr.-Giu. [Eur. occ. Reg. medit. Russ. mer.-or. As. centr.). — Alisma Damason. L. (1753) — A. stellatum Lam. (1786) — D. stell. Thuill. (1799) — D. vulgare Coss. et Germ. (1845) — D. Damasonium Asch. et Gr. (1897). 1 D. Alisma Mill. (1768) 564 A Peduncoli di 2-3 cm. — Tosc., Pen. centr. e mer., Sic., Malta, Sard. & TYPICUM B Peduncoli di 1-1 1/2 cm.; pianta ridotta in ogni parte. — Sze., Sard. |Spa. Port. Afr. bor... — D. vulg. v. compactum Micheli (1881). 8 BOoURGAEI (Coss., 1849) — Fg. oblungo-lanceolate o lineari, attenuate alla base, larghe 5-8 mm. Ovuli molti per carpello, Scapi di 2-10 cm., con 1 ombrella sola. Car- pelli lungam. acuminati (non rostrati), lunghi 8-15 mm., leggerm. striati ai lati. Semi lunghi 1 mm., crestati. O. Luoghi umidi: Sicilia pr. Maz- zara al lago di Monserrato ; 2. Giu.--Lugl. [Franc. e Spa. mer. Alger.]. 2 D. polyspermum Coss. (1849) 565 Tribù II. BUTOMEZ. Gen. 176. Bùtomus L. (1737). (Spec. unica). Rz. strisciante. Fg. lineari, lunghe 5-11 dm., larghe 3-10 mm. Scapo cilin- drico (6-12 dm.), terminante con ombrella di 25-30 fi., a peduncoli lunghi 5-10 cm., con brattee involucranti. Sepali 3, verdi-rosei; petali 3, rosei; stami 9: 15 x 226 16 ALISMATACEAE {16 Butomus carpelli 6, saldati alla base. Frutto di 6 follicoli polispermi, più gl’ involueri persistenti. XU. Fossi e paludi: Pen. (massime al nord) e Sard.; 2-3. Apr. Giu. [Eur. ed As. temp. Alger.?|. — Volg. Giunco fiorito, Biodo. B. umbellatus L. (1753) 566 FAM. XVII. JUONCAGINACEAE. (Gen. 5, spec. 16 delle reg. temp. e fredde dei due Emisf., 1 dell’Am. trop.). Proprietà ed usi. — I 7rzglochin sono leggerm. odorosi; 7. maritimum in alcuni paesi è mangiato come verdura. Chiave dei generi. 1 Fg. tutte radicali. Racemo nudo. 1%7 Triglochin — Fg. una per ciascun nodo del fusto. Racemo bratteato. 178 Scheuchzeria Gen. 177. Triglòchin L. (105). (Spec. 12 delle reg. temp. e fredde dei 2 Emist.). 1 Frutto oblungo, 6-7 volte più lungo che largo, a 3 logge fertili. 2 — Frutto ovato, appena il doppio più lungo che largo (4 1/0 per 2 1 mm.), a 6 logge fertili. Pianta con base ingrossata a bulbo e ricoperta di residui di guaine e rd. vecchie. Fg. lineari-semicilindriche, larghe 3-4 mm., carnose. Scapi robusti (1-6 dm.); racemo con molti fi. verdicci, brevem. peduncolati, con perigonio di 6 pezzi. Stami 6. Carpelli 6, saldati sino a maturazione. Y. Paludi salse lit., raro: Istria, Ven., Romagna alla foce del Savio e del Bevano, Lig. ad Albissola, Pisu; 2-3. Apr.-Magg. [Reg. temp. ed art. bor. Am. mer.|. 1 T. maritimum L. (1753) 567 2 Frutto conico, più grosso alla base che all'apice. Pianta con bulbo e bulbilli contornati da fibre intrecciate. Fg. sottili. Scapi gracili (1-3 dm.); racemo alla fine assai lasso. Il resto c. s. Y. Luoghi umidi lit. ; 2. [ Reg. medit. Afr. mer... — T. pal. 8 L. (1762) — T. Barrelieri Lois. (1807). 2 T. bulbosum L. (1771) 568 A Peduncoli poco più corti dei frutti che sono patenti. Fioritura primaverile. — It. centr., mer. ed ins. Marz.-Magg. 4. TYPICUM B Peduncoli più corti dei frutti che sono appressati alla rachide. Fioritura autunnale. — Tosc., Laz., It. mer., Sîc., Malta, Sard., Cors. e Capraia. Sett.-Nov. | Alger.|. 8 LAXIFLORUM (Guss., 1825) — Frutto subelavato, assottigliato alla base (7 per 1 mm.), con peduncolo raddrizzato contro l’asse. Pianta non bulbosa alla base (1-4 dm.), con poche guaine sfibrate. Il resto c. s. Y. Paludi, torbiere: Istria, Alpi, App., rr. Pianura pad. ; b, rr. 3-4. Magg.-Ag. | Reg. temp. e fredde bor. Am. mer.|. 3 T. palustre L. (1753) 569 178 Scheuchzeria] 17 JUNCAGINACEAE 227 ten. 178. Scheuchzèria L. (1737). (Spec. unica). Rz. strisciante. Fusti ascendenti (1-3 dm.), articolati, con guaine afille alla base. Fg. lineari, larghe 1-2 mm. Racemo con pochi fi. verde-giallicci, pic- coli. Perigonio di 6 pezzi. Stami 6. Carpelli 3-6, saldati in basso, trasformantisi in altrettanti follicoli divergenti, con 1-2 semi. %. Paludi e torbiere, rara : Alto Adige, C. Ticino sopra Piora?, M. Cenisio ; 5-6. Giu.-Lugl. [Reg. temp. è fredde bor.)|. S. palustris L. (1753) 570 Fam. XVIII. COMMELINACEAE. (Gen. 26, spec. più di 300, quasi tutte trop., poche delle reg. temp.) Proprietà ed usi. — Coltivate a scopo ornamentale. Gen. 179. Commelina L. (1737). (Spec. più di 90 delle reg. trop. e subtrop. dei 2 Emisf.). 1 Peduncoli delle infiorescenze lunghi 2-5 em. Spate sparse, ripiegate ma non cappucciate. Cassula a 2 logge per lo più disperme. Pianta succosa, a fusti radicanti. Fg. oblungo-lanceolate, glabre ; guaine pelose. Spate cordato-ovate, racchiudenti una cima bifida. Calice irregolare, di 3 pezzi. Corolla di 3 pezzi, azzurri, l’impari con unghia assai più breve. Semi rugosi. O. Orig. dell’ As. or., colt. ed inselvat.: Trevig. a Soligo, Brese. (Brescia, Gussago e Mura in Valsabbia), Pavese, C'. T'ic., Piem., Perugia ; 3-4. Giu.-Sett. 1 GC. communis L. (1753) 57 — Peduncoli lunghi 1-2 em. Spate subterminali (1-4), cappueciate da una parte e rotondato-falcate dall’altra, Cassula a 3 logge monosperme, la dorsale indeiscente. Fg. cordate-oblanghe, acuminate, spesso pube- scenti; guaine barbate ai margini. Semi lisci, pubescenti. %. Orig. del- l Am. trop. e subtrop., colt. ed inselvat.: Pavia ; 3. Giu.-Sett. 2 C. virginica L. (1762) 572 Fam. XIX. JUNCACEAE. (Gen, 14, spec. 200 circa disperse su tutto il Globo). Proprietà ed usi. — I fusti di alcuni Giunchi (J. infle.rus, conglomeratus ecc.) si usano per legacci e per impagliare le sedie. Chiave dei generi. 1 Lamina delle fg. (se esiste) cilindrica o lineare-strettissima, sempre gla- bra; guaine aperte. Cassula 3-, rr. 1-loculare, polisperma. 180 Juncus — Lamina delle fg. bene sviluppata, sempre piana, cigliata ai margini, rr. affatto glabra; guaine chiuse. Cassula 1-loculare, 3-sperma. 181 Luzula 998 19 JUNCACEAE [180 Juncus Gen. 180. Jùncus L. (1737). (Spec. circa 100 disperse dai poli all’equatore). 1 Spec. annue, a rd, fibrosa. Semi non appendicolati. Sez. III. GRAMINIFOLII (annui) 22 — Spec, perenni, a rz. strisciante 0 cespuglioso. 2 2 Fusti senza nodi, con guaine basilari afille o con fg. radicali cilindri- che, pungenti, simili ai fusti. Infiorescenza pseudo-laterale, Sez. I GENUINI 4 — Fusti nodoso-fogliosi almeno alla base; fg. con lamine sempre diverse dai fusti. Infiorescenza terminale, 3 3 Fg., almeno le super., cilindriche o cilindrico-compresse, con setti tra- sversali di midollo, che nel secco le fanno apparire nodoso-articolate. Semi non appendicolati. Sez. IL ARTICULATI 9 — Fg. scanalate o piano-solcate nella faccia super., rr. cilindriche o fili- formi, mai settate, Sez, III. GRAMINIFOLII (perennes) 13 Sez. I GENUINI BucHEN. (1875). 4 (2) Fusti con guaine afille. Fi. con bratteole alla base di ciascuno (profillati). Semi non appendicolati, 5 — Fusti con fg. pungenti simili ad essi. Fi. agglomerati assieme con brattee comuni (aprofillati). Semi appendicolati. 8 5 Infiorescenza ricca, moltiflora. Spec. largam. disperse, 6 — Infiorescenza povera, di 3-9 fi, Spec. della zona alp. e subalp. {1} 6 Fusti con midollo interrotto da lacune, Cassula acuta, mueronata, Rz. strisciante. Fusti cespugliosi, striati, tenaci; guaine nero-lucenti. Infiore- scenza decomposta, con 1 brattea che simula il prolungam. del fusto. Perig. a 6 pezzi lanceolato-acutissimi. Cassule nere, nitide. %. Luoghi umidi ; 2-6. Giu.-Ag. [Eur. ed As. temp. Afr. bor. e mer. Can. Mad. N. Zel... — Volg. Giunco. 1 J. inflexus L. (1753) 573 A Fusti glauchi. Cassula subeguale al perigonio. Stami 6, rr. 3. a Infiorescenza per lo più nerastra, lunga al più 5 cm. Cassula oblungo-el- littica, col perigonio strettam. appressato. Pianta di 5-6 dm. — Frequente in tutta It. — J. Angelisii Ten. (1830-32). o. GLAUCUS (EHRH., 1791) b Infiorescenza rossiccio-pallida, lunga sino a 10-30 cm., più ampia. Cassula subrotonda, più piccola, col perigonio aperto. Pianta alta sino a 15 dm. — Istria, Lit. wen., Lig., Tosc., Faentino e Cors. [Reg. medit. As. occ. sino Affgan.).. — J. pallidus Hpe. (1822) — J. paniculatus Hpe. (1826). 8 LONGICORNIS (Bast., 1814) B Fusti verdi. Cassula lunga quasi il doppio del perigonio. Stami 3. — Tose., It. centr., Cal. al M. Pollino. |Endem.|. DEPAUPERATUS (TEN. 1832) — Fusto con midollo continuo o quasi, rr. del tutto vuoto, Cassula smar- ginato-ottusa, mueronulata, Fusti verdi, lisci nel vivo, striati nel secco, poco resistenti (3-12 dm.); guaine opache, ferrugineo-pallide. Fi. verdi- rossigni e così pure le cassule. Stami per lo più 3. Il resto c. s. %. 180 Juncus] 19 JUNCACEAE 299 Luoghi umidi, frequente ; 2-6. Giu.-Lugl. [Quasi cosmopol.).. — J. com- munis E. Mey. (1819). — Volg. Giunco, 2 J. conglomeratus L. (1753) 574 A Infiorescenza contratta in forma di capolino denso. Fusti fortem. striati nel secco, con fasci fibro-legnosi grossi; midollo continuo. Cassula sormontata da un orlo portante i resti dello stilo. — Pen. ed isole. Eur. As. temp. Afr. bor.|. o TYPICUS B Infiorescenza grande, decomposta. Fusti minutam. striati nel secco, a fasci più sottili. Cassula con una depressione all’apice. a Fusti di 5-6 dm., con midollo continuo. Fi. verdi-rossigni. — (Col tipo. [Quasi cosmopol.]. — J. eftusus f L. (1753). 8 EFFUSUS (L., 1755) b Fusti di 5-8 dm., interam. sprovvisti di midollo. Fi. bruni. — Baszl., S7e., Cors. ecc. [| Reg. medit... — J. effusus v. insularis Fouc. et Mand. (1900). FISTULOSUS (Guss., 1827) 7 (5) Fusti freschi affatto lisci (senza fasci sottoepidermici), secchi rag- grinzato-striati. Tepali interni ottusi. Fusti cavi (1-3 dm.). Fi. 3-7 in capolino ; brattea prolungante il fusto lunga 4-8 cm. Tepali bruno-fer- ruginei, con margine scarioso. Cassula ovato-ottusa. Il resto c. s. %. Luoghi umidi, raro ; Alpi, App. piceno ed abr.; 6-7. Est. |Alpi Pir.? Olimpo bit. Reg. bor.].. — J. effusus x L. (1753). 3 J. arcticus Deth. in W. (1800) 575 — Fusti striati anche nel fresco. Tepali tutti lanceolato-acuti. Fusti fili- formi, cavi (1-2 dm.); guaine talora munite di una piccola appendice setacea. Fi. 3-9 in capolino; brattea uguale al fusto o più lunga di esso. Tepali scarioso-erbacei. Cassula quasi globosa. %. Luoghi paludosi, qua e là: Alpi, App. bor. ; 6-7. Est. (Reg. alp. e fredde bor. Patag.]|. 4 J. filiformis L. (1753) 576 8 (4) Pianta glaucescente, Cassula grande, lunga il doppio del perigonio, incompletam. triloculare. Antere rosse o rossigne. Fusti densam. ce- spugliosi, pieni, robusti, pungenti (3-15 dm.); guaine lucide, ferruginee. Infiorescenza ricca, conglobata; brattea infer. pungente. Y. Luoghi umidi od arenosi ; 2, rr. 3. Marz.-Lugl. [Eur. occ. Reg. medit. Is. atl. Afr. mer. Calif. Am. mer.]. — Volg. Giunco spinoso. 5 J. acutus L. (1753) 577 - A Cassula ovato-conica od ovato-bislunga, grande (3 per 5 mm.). Infiorescenza piuttosto densa. — Frequente lungo il litorale nella Pen. ed isole, più rr. nell'interno (Euganei, Mantov., Ferrar., Tosc. ecc.). |Eur. occ. Is. atl. Am. mer.]. a MEGALOCARPUS AScH. ET GR. (1904) B Cassula ovato-globosa, piccola (2 per 3 mm.). Infiorescenza spesso più grande. Pianta alta sino a 15 dm. — Lit. dell’ Istria, Ven. e Ferrar., Pisa a Tom- bolo, Sic. a Balestrate, is. Vulcano e Cors. |Frane. mer. Dalm. Grec.]. 3 Tommasini (Part, 1852) — Pianta verde. Cassula mediocre, subeguale al perigonio, completam. triloculare. Antere gialle. Fusti e fg. c. s., però meno pungenti (3-10 dm.). Infiorescenza ricca, scolorata, a rami allungati. X. Luoghi umidi o sabbiosi ; 2, rr. 3. Giu.-Lugl. [Eur. As. occ. sino Affg. Afests: atl. Am. Ocean.]. 6 J. maritimus Lam. (1789) 578 te 2530 19 JUNCACEAE [150 Juneus A Infiorescenza subeguale alla brattea infer.; pedicelli portanti 2-7 fi. Tepali acuti. — Frequente lungo il litorale nella Pen. ed isole, più rr. nell'interno (Eugan., Mantov., Ferrar., Tosc. ecc.) o. TYPICUS B Infiorescenza allungata, superante la brattea infer.; pedicelli super. allungati, portanti 1-2 fi. Tepali acuminati. — Qua e la col tipo. 8 RIGIDUS (DESsF., 1798) Sez. II. ArrIcuLÀTI FR. (1846). 9 (3) Guaine basali afille. Cassula triloculare. Rz. grosso, orizzontale. Fu- sti eretti, pieni (4-10 dm.). Infiorescenza ramoso-aperta, con rami late: rali spesso refratti; capolini piccoli; di 5-12 fi., giallo-verdastri. Tepali ottusi, subeguali tra loro ed alla cassula. %. Luoghi paludosi : frequente al nord della Pen., più raro al sud e nelle isole ; 2-5. Giu.-Ag. |Eur. centr. e mer. As. occ. Afr. bor... — ?J. subnodulosus Schrank. (1789). — Volg. Giunco. 7 J. obtusiflorus Ehrh. (1791) 579 — Guaine ordinariam. tutte prolungate in fg. Cassula uniloculare, 10 10 Fg. tutte settate, nodoso-articolate nel secco. 1l — Fg. radicali filiformi o capillari, senza setti, le super. settate. 12 11 Portamento + gracile. Fg. nel fresco non o debolm. striate, Rz. = strisciante e talora stolonifero. Fusti cilindrico-compressi, eretti, ascen- denti o sdraiati ‘1-9 dm.). Infiorescenza corimboso-aperta, talora con fi. trasformati in gemme. %. Luoghi umidi, comunissimo. Giu-Ag. |Eur. As. Afr. bor. e mer. Mad. Am. bor.|. — Volg. Giunco. 8 J. articulatus L. (1753) 580 A Pezzi del perigonio tutti od almeno gli esterni acuminato-aristati all’apice. Cassula acuta od acuminato-cuspidata. a Capolini o fascetti di 2-10 fi. (4-7 mm. diam.). Fusti e fg. sempre lisci. I Perigonio lungo 2 1[a -3 (rr. 4) mm. 1 Pezzi del perigonio subeguali tra loro, gl’interni per lo più ottusetti, più rr. tutti egualm. acuti. Cassula trigono-mucronata. Rz. cespuglioso, spesso stolonifero. — Pen. ed isole ; 2-5. o LAMPROCARPUS (EHRH., 1791) 2 Pezzi del perigonio + ineguali, gl’interni più lunghi, spesso ricurvi al l’apice, tutti acuminati od aristati. Cassula acuminato-cuspidata. Rz. lun- gam. strisciante. — Qua e là col tipo; 3-5. [Eur. As.?2]. — J. artie. | L. (1753) — ?J. silvaticus Reich. (1778). 8 aCUTIFLORUS (EHRH., 1791) II Perigonio lungo sino a 5 mm., — a pezzi interni un po’ più lunghi degli esterni. Capolini con sino a 12 fi. Antere grandi, un po’ più lunghe dei filamenti. — Abr., Sic. e forse Sard.; 2-5. [Endem... — J. acutiflorus Guss. (1827). x Gussoni: (PARL., 1852) b Capolini di 10-20 fi. (8-10 mm. diam.). Fusti e fg. spesso brevem. scabro- pelosi sotto la lente. — Cassula lungam. rostrata. * Fusti senza stoloni. Tepali aristato-mucronati, gl’interni assai più lunghi. Fusti e fg. per lo più striati. — Tosc., If. mer. ed ins. ; 2. [ Reg. medit.). — J. macrocephalus Viv. (1824). ò STRIATUS (ScHousB., 1822) #* Fusti con stoloni lungam. striscianti e radicanti. Tepali acuminati, gl’ in- terni c. s. Fusti e fg. appena striati. — Lig., Tosc., It. mer. ed ins.; 2. (Reg. medît. As. occ. sino Persia Abiss. Eritrea]. — J. articul. Desf. p. p. (1798). e FONTANESII (J. Gav, 1825) 580! 180 Juncus]| 19 JUNCACEAE 231 B Pezzi del perigonio ottusi (gli esterni spesso mucronati sotto l’apice), sube- guali tra loro. Cassula spesso ottusetta. + Fusti e fg. cilindrico-compressi. Infiorescenza divaricata, con capolini ne- rastri di 3-8 fi. Rz. strisciante. — It super. e centr., Cors. ; 6-7, rr. 4-5. (Eur. Groenl. Am. bor.|. C ALPINUS (VILL., 1787) +4 Fusti e fg. compresso-bitaglienti. Infiorescenza spesso contratta. Capolini e rz. c.S. — Triestino, Tosc., Laz., Camp. al Matese e Cors. : 2-4. (Eur. centr. ed occ. Afr. bor.|. ‘) ANCEPS (DE LAHARPE, 1825) — Portam. robusto, Fg. nel fresco solcato-striate. Rz. breve, grossetto. Fusti di 3-12 dm. Fg. lunghe sino a 50 cm. Perigonio nerastro a matu- rità, lungo 3 mm. circa, a tepali esterni lanceolato-acuminati, gl’interni più brevi ed acuti. Y. Luoghi umidi, raro ; 3-5. Lugl.-Ag. [Eur. centr. ed or. Cauc.). 9 J. atratus Krock. (1787) 581 A Infiorescenza diffuso-pannocchiuta, con piccoli capolini di 6-8 fi. Cassula ro- strata, più lunga del perigonio. — Reg. Giulia a Prem nella valle della Reca e Lomb. (non più ritrovato a Verona ed a Bolzano); 3-4. o. TYPICUS B Infiorescenza pannocchiuta o più spesso contratta quasi a capolino. Cassula brevem. mucronata, subeguale al perigonio. — Basil. a Muro ?, Cal. alla Sila ; 5. [Balc. Carp... — J. silvat. v. multiflorus Roch. (1828) — J. Roche- lianus Schult. (1850). g THomasun (TEN., 1827) 12 (10) Fg. difformi, le super. grosse, cilindrico-nodose, le infer. filiformi, Fusti nuotanti (rr. eretti e rigidi), radicanti nei nodi infer. Infiorescenza decomposta, con capolini di 2-6 fi. Tepali disuguali, ottusi. Cassula lun- gam. acuminato-rostrata. %. Luoghi paludosi, qua e là: Tosc. a Bien- tina, Laz. a Nettuno, Anzio e Terracina, Sic., Sard. e Cors.;2. Magg. Giu: [Franc. mer. ed occ. Alger. Marocco]. — J. atlanticus De Lab. (1825). 10 J. heterophyllus Duf. (1825) 582 — Fg. conformi, tutte filiformi, le super. non od appena settate, talora subscanalate. Fusti ora eretti (5-20 cm.), a rd. fibrosa ed ingrossati alla base, ora decombenti e radicanti, ora allungato-nuotanti (2-5 dm.). Infio- rescenza povera, con capolini di 2-12 fi. Tepali subeguali, ottusetti. Stami 3 (rr. 6). Cassula ottusa, mucronata. %. Luoghi umidi e paludi, raro: It. bor. e centr., Cors. e Sard. ; 2-5. Est. [Eur. Afr. bor.-oce. Is. atl. Am. bor.]. — J. supinus Moench (400. 11 J. bulbosus L. (1753) 583 Sez. III. GRAMINIFOLII Hook. (1883). 13 (3) Fi. in antela terminale ricca. Semi non appendicolati. Piante di luoghi bassi, 14 — Capolino o corimbo terminale di 1-9 fi. Semi appendicolati. Piante di luoghi elevati. 18 a) Perennes-Squarrosi. 14 Fg. filiformi, Fi. riuniti a 2-12 in capolini, con bratteole in comune. Vedi J. bulbosus — Fg. mai filiformi. Fi, solitari od affastellati, con bratteole alla base di ciascuno, 15 232 19 JONCACEAE [180 Juncus 15 Fg. cilindriche, fistolose. Rz. grosso, strisciante. Fusti robusti (3-10 dm.), fogliosi. Antela grande, decomposta; brattea involucrante più breve del- l’antela. Tepali scolorati, acuminato-mucronati. Cassula subeguale al peri - gonio, castagna, lucente. %. Luoghi umidi, arenosi, qua e là : dal Laz. e Pugl. al lago Salpi in giù e grandi isole ; 2. Magg.-Giu. [Reg. medit.|. — J. multiflorus Desf. (1798). 12 J. subulatus Forsk. (1775) 584 — Fg. manifestam, scanalate 0 piano-scanalate di sopra, piene. 16 16 Fusti con numerose fg. tutte basali. Brattee involueranti per lo più ridotte a guaine seariose. Rz. nullo. Fusti cespugliosi (2-4 dm.), ango- losi. Antela stretta, con pochi rami portanti i fi. affastellati. Tepali bru- nastri, ovato-lanceolati, largam. scariosi al margine. Cassula obovato- mucronata, subeguale al perigonio. %. Luoghi selvatici, raro: Bergam. sopra Corona e Bondione, Novarese a Forno in V. Strona e forse al- trove in Piem.; 4-5. Est. [Eur. centr. ed occ. Russ. Sib. Am. bor.]. 13 J. squarrosus L. (1753) 585 — Fusti con una fg. nel mezzo 0 poche basali. Brattee uguali alle fg. 17 17 Pezzi del perigonio acuminati. Rd. fibrosa. Fusti deboli (2-4 dm.), cilin- drico-compressi, con fg. pressochè tutte radicali. Antela aperta, povera ; brattee più lunghe di essa. Tepali scolorati. Cassula quasi sferica, uguale al perigonio. Y. Luoghi erbosi asciutti o torbosi : Piem. sul Lago Mag- giore e prov. di Torino in parecchi luoghi ; 3-4. Est. |Eur. media Is. atl. Am. Austral. N. Zel.|. 14 J. tenuis W. (1799) 586 — Pezzi del perigonio ottusissimi. Rz. + strisciante. Fusti compressi (1-6 dm.), con una fg. nel mezzo. Antela sopradecomposta, ricca; brat- tee generalm. più lunghe di essa. Tepali verdi sul dorso, rossastri o brunastri al margine ed all'apice. Y. Luoghi umidi od erbosi, frequente ; 2-5. Giu.-Ag. [Reg. temp. emisf. bor... — J. bulbosus L. (1762), non L. (1753). 15 J. compressus Jacq. (1762) 587 A Cassula globosa o quasi, lunga circa il doppio del perigonio. Antere poco più lunghe dei loro filamenti. Stilo lungo la metà dell’ovario. — Istrza, Pen. (massime al nord), Sic., Sard., Elba. |Eur. As.]. o. TYPICUS B Cassula oblunga, subeguale al perigonio. Antere lunghe il triplo dei loro fila- menti. Stilo lungo come l’ovario. — Istria, Pen., Sic. e Cors. lungo il lit., più rr. nel’interno (Ferrarese, Trent., Alto Adige, Piem.).[|Eur. As. centr. Afr. bor. Am. bor... — J. bottnicus WhlInb. (1812). 8 GERARDI (Lors., (1809) b) Perennes-Alpini. 18 (13) Guaine prolungate in due orecchiette lacero-cigliate, opposte alla lamina. Fi. solitari od in piccolo corimbo di 2-4, Rz. strisciante. Fusti densam. cespugliosi, tutti fertili (1-3 dm.), portanti superiorm. 2-3 fg. fiorali filiformi, superanti assai l’infiorescenza. Tepali nerastri, lanceolato- acuminati, subeguali alla cassula. %. Pascoli e rupi; 6-7. Est. [|Bur. art. ed alp. Sib. G'roenl. Am. bor.|. 16 J. trifidus L. (1753) 588 A Guaine basali tutte con lamina brevissima. Fi. 1-4. — Alpied App. sino Abr. e Camp. al M. Settefrati. i a TYPICUS i 180 Juncus] 19 JUNCACEAE 938 B Guaina super. prolungata in una fg. uguagliante almeno la metà del fusto. Fi. per lo più unico. — Qua e là col tipo. — J. Hostii Tausch (1884). 8 MONANTHOS (Jaca., 1762) — (Guaine senza orecchiette o brevissime ed intere. Fi. in uno 0 più capolini terminali, 19 19 Guaine basali afille, con breve appendice setacea. Fusti aleuni fertili ed altri sterili (1-3 dm.). Rz. strisciante. Una sola fg. fiorale, lunga 5-12 cm. Capolino solitario, di 4-8 fi. neri o castagni, lucenti. Tepali lunghi 5-6 mm., lanceolato-acuminati. Cassula bislunga. %. Pascoli e rupi: Alpi, App. emil. al M. Cusna ; 7. Est. [Alpi Carpazi). 17 J. Jacquinii L. (1767) 589 — Guaine basali fogliose. Fusti tutti fertili. 20 20 Pianta non stolonifera (5-12 em.). Capolino unico; brattee scariose. Fg. subcilindriche, corte, tutte basali. Capolino terminale di 2-4 fi., con- tornato da brattee brunastre, lunghe come i fi. Tepali disuguali, lanceo- lati. Cassula bislunga, ottusa. %. Pascoli umidi, qua e là: Alpi, App. piceno ed abr.; 6-7. Est. | Reg. fredde ed alp. emisf. bor.|. 18 J. triglumis L. (1753) 590 — Piante stolonifere, Capolini spesso 2 o 3; brattea infer. fogliacea, 21 21 Fg. lineari-lesiniformi, quasi piane nella faccia super. Tepali bruno- castani. Rz. strisciante. Fusti cilindrici (1-3 dm.), fogliosi in basso. Capolini 1-3, peduncolati, sovrapposti l’uno all’altro, di 3-9 fi.; brattea infer. fogliacea. Tepali lanceolato-acuti. Cassula c. s. X. Pascoli umidi: Alto Adige allo Schlern, ma non più ritrovato ; 7. [Alpi svizz. ed or. Carp. Reg. bor.]|. 19 J. castaneus Sm. (1800) 591 — Fg. setacee, subcompresse, canalicolate nella faccia super. Tepali verde- pallidi, Rz. substrisciante. Fusti filiformi, con 1-2 fg. Capolini 1 o 2, con 1-3 fi. Il resto c. s. Y. Luoghi paludosi: Alto Adige, ma non più ritrovato ; 7. Est. [Alpi svizz. ed or. Reg. bor.|. 20 J. stygius L. (1759) 592 4 c) Annui. 22 (1) Fi. in capolini, senza bratteole alla base di ciascuno, ma con brat- teole comuni (aprofillati).. 23 — Fi, solitari o fascicolati, con bratteole alla base di ciascuno (profil- lati). 24 -23 Fg. setacee, canalicolate, tutte radicali, senza traccia di setti, Pezzi del perigonio ineguali, lisci, gli esterni acuminato-cuspidati e diver- genti all’apice. Fusti eretti, filiformi (3-12 cm.), angolosi, senza nodi. Capolino unico (rr. 2-3), di 2-9 fi. ovati, verdicci o rossastri; una brat- tea fogliacea più lunga dei capolini. Cassula ovato-globosa, assai più breve del perigonio, 3-loculare. O. Luoghi arenosi, qua e là: Pen., grandi isole, Malta e Pantelleria ; 2-4. Magg.-Giu. [Eur. Afr. bor. Can. Azzor. Abiss. Austral.|. 21 J. capitatus Weig. (1772) 593 — Fg. setacee, cilindriche, radicali e cauline, con qualche setto. Pezzi del perigonio subeguali, nervati, acuti, conniventi. Fusti cilindrici, nodosi. Capolino solitario o 3-5 peduncolati, di 4-15 fi. cilindrici; una n KI 234 19 JUNCACEAE {180 Juncus brattea fogliacea generalm. più breve dei capolini. Cassula oblungo-li- neare, subuniloculare. Il resto c. s. O. Luoghi umidi sabbiosi, qua e là ; 2. Apr.-Magg. [Eur. centr. ed occ. Reg. medit... — J. mutabilis Lam. p. p. (1739). 22 J. pygmaeus Rich. (1799) 594 A Capolini bislunghi, con 2-5 (rr. 8) fi., larghi sino a 10 mm.; fi. lunghi 4-5 mm,, eretti o divaricati. Stami 3 (rr. 6). — Tosc., Puglie pr. Lecce ed isole. x TYPICUS B Capolini quasi sferici, con 5-12 (rr. 2-4) fi., larghi 15 mm. circa; fi. lunghi T mm. circa, divaricati a ventaglio. Stami 6. — Sard. e Cors. |Endem.|. 8 BICEPHALUS (Viv., 1824) 24 (22) Infiorescenza a rami eretti, Tepali disuguali, lanceolato-acumi- nati (Iunghi 4-6 mm.), per lo più verdiccio-pallidi, Cassula oblunga. Fusti fascicolati (5-30 cm.). Fg. radicali poche, le cauline con guaina senza orecchiette. O. Luoghi umidi, comune ; 2-7. Magg.-Ag. [Cosmopo- lito]. 23 J. bufonius L. 595 A Tepali tutti più lunghi della cassula o subeguali ad essa. Fg. con guaine grigiastre o rossastre. a Antela in forma di cima corimbosa; fi. solitari. + distanti tra loro. Cassula più breve del perigonio. I Fg. lineari-setacee, le cauline 1-3. — Istria, Pen. ed isole. o. TYPICUS II Fg. piane, larghette, molli, lunghe sino a 20 cm., le cauline numerose. Fu- sti più alti (15-40 cm.) e più robusti. Tepali lungam. acuminati. — 4/f. mer. ed isole. |Spa. Afr. bor... — J. bufon. v. major Boiss. (1845) — J. bufon. v. longifolius Genn. (1867). 8 FOLIOSUS (DEsF., 1798) b Antela contratta; fi. avvicinati, riuniti a 2-5 in fascetti (talora capituliformi). Tepali generalm. poco acuminati. Cassula più breve od uguale al perigo- nio. — /t. centr. e mer. ed isole. — J. mutabilis Savi (1798), non Lam. — J. bufon. v. congestus WhlInb. (1820) — J. congestus Schousb. (1822). * HYBRIDUS (BROT., 1804) B Tepali interni un po’più brevi della cassula, gli esterni lunghi come o più di essa. Fg. con guaine rosso--scure in basso. Fi. avvicinati a 2-3. — Neò luoghi salati litoranei. — J. ranarius Perr. et Song. (1859). ò AMBIGUUS (Guss., 1827) — Infiorescenza a rami divaricato-patenti. Tepali subeguali in lunghezza, ovato-laneeolati (lunghi 2-3 mm.), marginati di bruno. Cassula sub- globosa, subeguale al perigonio. Fg. cauline con guaine biorecchiute. Il resto come nel tipo della spec. prec. O. Luoghi umidi, qua e là: Pen. ed isole ; 2-4. Magg.-Lugl. [|Eur. media e mer. As. occ. Afr. bor.|. 24 J. Tenageia Ehrh. (1781) 596 J. glaucus x effusus Schnizl. et Frickh. (1848)= J. diffusus Hpe. (1819)= J. eftu- sus X glaucus G. F. W. Meyer (1849). — Qua e là nella Pen. specialm. al nord ed al centro. J. conglomeratus x glaucus Ruhmer (1884)=J. Ruhmeri Asch. et Gr. (1904). — C. Ticino, Lig., Cors. J. acutiflorus x lamprocarpus Buch. (1890) = J. acutifl. Xx articulatus Chenev. (1910). — Litorale, C. Ticino ?. 319) 150 Juncus] 19 JUNCACEAF 99k J. alpinus x lamprocarpus Buch. (1890)= J. Buchenaui Doerfler (1897) = J. alp. X articulatus Chenev. (1910). — C. Ticino in V. Verzasca, Piem. a Biella. J. anceps Xx lamprocarpus Murb. in Buch. (1890) = J. Murbeckii Sag. (1902). Trieste. Gen. 181. Lùuzula Lam. et DC. (1805). (Spec. 60 circa delle reg. temp. e fredde specialm. bor., poche delle reg. alp. trop.). 1 Fi, solitari all’apice dei rametti dell’antela, Semi con una grossa ap- pendice all’apice. Sez. I. PTERODES 3 — Fi. riuniti a 2 o più sui rami dell’ antela. Semi senza appendice © minima all’apice, oppure con appendice alla base, 2 2 Fi. in antela corimbosa, ripetutam. ramificata, Semi senz’appendice alla base, Sez. II. ANTHELAFA 4 — Fi. in piccole spighe capituliformi, formanti una spiga composta od un corimbo poco ramificato e talora condensato, Semi appendicolati alla base. Sez. III. GyrMNODES 7 Sez. I. PrERODES GRISEB. (1844). 3 (1) Fusti deboli (2-8 dm.). Fg. radicali assai lunghe, le cauline più brevi, tutte con lunghi peli ai margini e presso l’ orificio delle guaine. Antela corimbosa. Cassula giallognola. 2. Luoghi boschivi, frequente ; 4-1, vr. 3. Apr.-Giu. [Reg. temp. bor.) — Juncus L. (1753) (escl. d). 1 L. pilosa W. (1809) 597 A Rz. breve, non stolonifero. Fi. bruni. a Fg. lanceolato--lineari, larghe 6-10 mm. Peduncoli fruttiferi per lo più ri flessi. Cassula ottusa. Semi con appendice lunga, falcata. — It. dor., più rr. nel Bolognese, Tosc., Marche, Basil. ?, Sard. ad Aritzo e. Cors.; 4-5, PISO: o. TYPICA b Fg. lineari, larghe 2-5 mm. Peduncoli fruttiferi per lo più eretti. Cassula acuta. Semi con appendice corta, quasi diritta. — Istria, Pen. ed isole, frequente ; 4-5, rr. 3. [Eur. occ. e mer. As. occ. sino Persia Afr. bor... — Juncus Sm. (1804). 8 ForsTERI (DC., 1806) 597’ B Rz. allungato, stolonifero. Fi. color giallo--paglierino. — Fg. corte, le radi cali subeguali alle cauline. Antela per lo più semplice. — Alpi, App. mo- denese e pistoîese e Cors. ; 5-6. [Eur. centr. Frane. Pir. Sib.].. — Juncus Vill. (1787) — J. flavescens Host (1805) — L. flavese. Gaud. (1811). < LUZULINA (D. TORRE ET S., 1906) 597° Sez. II. ANTHELAFA GRISEB. (1844). 4 (2) Fg. affatto glabre o con poche ciglia presso l’orificio delle guaine. Fi. bruni o castagni oppure gialli. 2, — Fg. cigliate lungo tutto il margine (specialm. le giovani). Fi. bianchi, bianco-rossastri o brunastri. 6 5 Fi, piccoli, bruni o castagni, in piccoli fascetti di 1-5; antela assai ramificata. Rz. cespuglioso, brevem. stolonifero. Fusti gracili (1-3, rr. sino a 6 dm.). Fg. lineari. Brattee fiorali barbate. Tepali acuminati, sub- 256 19 JUNCACEAE [181 Luzula eguali tra loro ed alla cassula, ch'è ottusa. %. Pascoli e rupi; 7. Est. [Eur. centr. Pir. Reg. bor.|. — Juncus All. (1785). 2 L. spadicea Làm. et DC. (1805) 598 A Fg. * cigliate presso l’orificio delle guaine, larghe 2-5 mm. — Alpi, App. sino Abr. [Eur. centr. Alpi Pir.]). — L. spad. v. Allionii f. altissima Buch. in D. Torre et S. (1906) = L. altissima Fenaroli (1923) (f. major, 4-6 dm. alta). o ALLIONI E. MEY (1849) B Fg. completam. glabre, larghe 6--10 mm. Infiorescenza più lassa. — Belun., Trent., Alto Adige, Bergam., Gr. S. Bernardo. |Eur. centr. Alpi Am. bor.). — Juncus pilosus v. glabresc. Schrank (1789) — J. glabratus Hpe. (1801) — L. glabrata Desv. (1808). 8 GLABRESCENS (D. ToRRE ET S., 1906) — Fi. mediocri, gialli, in fascetti capituliformi assai riechi ; antela sub- semplice, Rz. strisciante, stolonifero. Fusti c. s. Fg. lanceolato-lineari, corte, perfettam. glabre. Brattee fiorali non barbate. Tepali ottusi, c. s. Cassula mucronata. %. Pascoli: Alpi, App. bor. sino Modenese e Lucchese ; 7. Est. [Alpi frane. svizz. e tir. Piren.). — Juncus campestris e L. (1762) J. luteus All (1785). 3 L. lutea Lam. et DO. (1805) 599 6 (4) Fg. cauline assai più brevi degli internodi, le fiorali più corte del- l’antela. Rz. obliquo, cespuglioso. Fg. assai pelose ai margini. Antela decomposta, a rami divaricati. Tepali acuminati, brunastri o rr. scolo- rati. Cassula mucronata. %. Boschi e pascoli ; 4-6. Apr.-Giu. | Eur. As. occ. Afr. bor. Giava Am. mer... Juncus pilosus è L. (1753) — J. silvat. Huds. (1762) — J. maximus Reich. (1778) — L. maxima Lam. et DC. (1805). 4 L. silvatica Gaud. (1811) 600 A Pianta di 4-6 dm., a fg. radicali lunghe 20-50 cm. e larghe 6-13 mm. Antela grande. — It. pen. e Sic. o. TYPICA B Pianta di 2-3 dm., a fg. lunghe 8--20 cm. e larghe 4-6 mm. Antela piccola. — Col tipo nei luoghi magri e nei pascoli alp. { Pen. balc.|. ; 8 SIEBERI (TAuscH, 1836) C Pianta di 4 dm., a fg. lunghe 10-12 cm. e larghe 2-4 mm. Antela molto con- tratta, a raggi lunghi 3-12 mm. — M. Cenisio e M. Baldo ai Lavaci. | Endem.). — L. max. v. conglobata Goir. (1886) — L. silv. v. conglob. D. Torre et S. (1906). CONGESTA BouvieR (1882) — Fg. cauline assai più lunghe degl’internodi, le fiorali spesso ugua- glianti o superanti l’antela. Rz. c. s. Fusti di 3-8 dm. Fg. lineari, lungam. cigliate ai margini. Tepali acuti. Cassula acuta od acuminata. %. Boschi ; 4-6, rr. 3. Magg.-Lugl. [Eur. centr. ed occ... — Juncus pi- losus 4 L. (1753) J. niveus L. (1756). 5 L. nivea Lam. et DC. (1805) 601 A Fg. omomorte, le basali piane e * largam. lineari, le cauline gradualm. ri- dotte. Antere intere o subsmarginate. a Cassula lunga circa metà del perigonio. I Tepali esterni circa un terzo più brevi degli interni. — Antela densa, con fascetti di 5--20 fi. bianco--nivei, rr. rosei (f. rubella M. et K. (1826; = tf. rubescens Favr. [1885]) o verde--giallastri. Tepali interni lunghi 4-5 mm. — Alpi, App. sino Tosc. nel Casentino e M. Amiata. [Alpi Eur. occ.). o. TYPICA 181 Luzula] 19 JUNC: AC E AE 287 II Tepali subeguali tra loro. — Pianta bassa (15-30 cm.), a fg. strette e brevi. Tepali pellucido-argentini. — Propria della Spa. e Port., indicata per er- rore di Corsica. — Juncus Lk. (1799). 8 LACTEA (LK. in EF. Mey., 1823) b Cassula lunga quasi come il perigonio. — Antela slargata, con fascetti di 2-6 fi. bianchi o rossastri (f. cuprina | Roch., 1814) = L. rubella Hpe. [1819)). Tepali esterni più brevi degli interni, questi lunghi 2-4 mm. — If. bor. App. emil. e piceno ?. [Eur. centr... — Juncus pilosus e L. (1753) J. ne- morosus Pollich (1776) — J. albidus Hoffm. (1791) — L. albida Lam. et DC. (1805). NEMOROSA (E. Mey., 1849) B Fg. eteromorte, le basali filiformi, le super. strettam. lineari. Antere forcute. — Antela c. s., ma più gracile, fi. bianco--nivei o rossigni. Tepali subeguali, lunghi 3-3 1/2 mm. Cassula c. s. — Alpi Mar. e Cozie, App. bor. sino al Pistoiese, M. Pisano e Cors. [Endem.}. — L. nemorosa v. gracilis E. Mey (1849). ò PEDEMONTANA (Bolss. ET REUT., 1852) Sez. III. GrMxòDES GRISEB. (1844). (2) Spgtt. formanti un’antela corimbiforme, talora contratta in capo- lino lobato. Rz. cespuglioso, talora brevem. stolonifero. Fusti gracili (1-4 dm.). Fg. lineari-piane, cigliate da giovani. Tepali acuminati. Cas- sula ottusa, mucronata. 2%. Boschi, pascoli ecc., comune; 4-7, rr. 2-3. Apr.-Lugl. [Reg. fredde temp. e trop.-alp.|. — Juncus L. (1753). 6 L. campestris Lam. et DC. (1805) 602 A Fi. lunghi 3 mm. circa, — a tepali subeguali tra loro. a Spgtt. © inclinate dopo la fecondazione, globose, a 6--10 fi. Antere lunghe 2--6 volte il filamento. — Perigonio ferrugineo, rr. scolorato. — stria, Pen., Ischia, Stic., Sard. e Cors. (al sud solo sui monti). — Juncus camp. a L. (1758). o. VULGARIS GaAUD. (1828) b Spgtt. erette o poco inclinate dopo la fecondazione, ovali o bislunghe, ad 8-16 fi. Antere poco più lunghe del filamento. I Antela corimbosa, a spgtt. esterne + lungam. peduncolate. — Perigonio ferrugineo o verdognolo-scolorato. — Col tipo. — Juncus camp. x L. (1762) — J. multifl. Ehrh. (1791), Hoftm. (1800). 8 MULTIFLORA (LEyJ., 1811) II Antela TRIO capituliforme, a spgtt. tutte sessili o brevem. pedunco- late. — Perigonio ferrugineo. — Nei luoghi elevati. — Juncus camp. 6 L. (17062) — J. congestus Thuill. (1799). concesta (Ley., 1811) B Fi. lunghi 2-2 1/2 mm. — Antela contratta, capituliforme. 1 Spgtt. ovali o subcilindriche, lasse alla base. Fi. lunghi 2-2 1/2 mm. ; variegati, a tepali subeguali. — Cal. alla Sila. [Endem.j. è CALABRA (Ten. 1 829) 2 Spgtt. subglobose, dense. Fi. lunghi 2 mm., nerastri, a tepali esterni mani festam. più lunghi. — Nella zona alp. delle Alpi e Cors. | Alpi Carp. Pir. Eur. ed As. bor. N. Zel.). — Juncus camp. «q L. (1762) — J. sudet. W. (1799). € SUDETICA (DC., 1815) — Spgtt. formanti una spiga composta, lobata. 8 8 Pianta di 1-3 dm., a fg. larghe 3-5 mm., canalicolate, spesso pelose solo alla base. Fi. lunghi 2-3 mm. Rz. cespuglioso. Spiga ovata, spesso interrotta, pendente. Tepali neri, a margine bianco-scarioso, acuminati. Cassula c. s. X. Pascoli e rupi: Alpi, qua e là negli App. sino Cal., 238 19 JUNCACEAE 1181 Luzula Sard. sul Gennargentu e Cors.; 7. Est. | Eur. As. occ. centr. e bor. Am. bor.]}. — Juncus L. (1753). 7 L. spicata Lam. et DC. (1805) 603 Pianta di 4-6 dm., a fg. larghe 3-10 mm., piane, pelose anche al mar- gine, Fi. Innghi 4-5 mm. Spiga grossa. Tepali bruni, con largo margine bianco-scarioso. Cassula acuminata. Il resto c. s. Y. Pascoli: Alpi Mar. e Cozie sino al M. Cenisio ; 6-7. Est. [Alpi frane. Pir. Sierra Nevada]. Juncus camp. è L. (1762) — J. nutans Vill. (1779) — J. pediformis Chaix (1786) — L. pediform. Lam. et DC. (1805). 8 L. nutans D.-Jouve (1863) 604 L. silvatica Xx pedemontana = L. Lepetitiana R. Beyer (1899). — Alpi Cozie al M. Salancia presso Susa. L. nemorosa X nivea f. rubella R. et O. Schultz (1904) = L. Schultzorum D. Torre et S. (1906). — Alto Adige a Ratzes. L. pedemontana X nivea = L. Levieri Asch. et Gr. (1904)= L. nivea x pedem. Le- vier (1890). — App. tosc. a Boscolungo. L. spicata X sudetica ? = L. depauperata R. Beyer (1899). — Alpi Cozie. Fam. XX. LILIACEAE. (Gen. 187, sp. 2100 circa sparse su tutto il Globo, ma più frequenti pelle reg. temp. e subtrop.). Proprietà ed usi. — Parecchie sono velenose o medicinali, così i semi del Colchico (Colchicum autumnale) contengono un alcaloide chiamato colehicina, ch'è un veleno paralizzante, la cui azione esplicasi, da principio, anche sul sistema digerente producendo vomito e diarrea; usasi in medicina contro la gotta e le affezioni reumatiche. Il rz. del Veratro od Flabro bianco (Veratrum album) con- tiene diversi alcaloidi (jervina, pseudo-jervina ecc.) attini alla veratrina (contenuta nella Sabadilla officinalis): essi sono potenti veleni, che agiscono sul sistema ner- voso dapprima eccitandolo, poi paralizzandolo. La droga, ossia il rz., ha un sapore amaro ed acre ed è usata nelle malattie febbrili per abbassare la temperatura, nelle tossi convulsive, esternamente come paralizzante della cute, come starnuta- torio ecc.; agisce pure quale emeto-catartico. Il bulbo della Scilla marittima (Urginea maritima) contiene la se/llina, ed altre sostanze analoghe, ad azione car- diaca simile a quella della Digitale e perciò indirettamente è anche diuretico, però a differenza della Digitale irrita fortemente la mucosa intestinale. In questi ultimi tempi si è trovato che la Scilla è pure un buon topicida. Dall’Aloe coltivata da noi (Aloé vera), e da parecchie altre specie esotiche, si estrae un succo che, con- centrato e solidificato coll’evaporazione a caldo, viene in commercio col nome di aloe ; quelle ricavato dall’ Aloé vera porta il nome di Barbados o di Curacao e proviene quasi esclusivamente dalle Antille ; si presenta come una massa opaca, dura, di color ciotcolatto, con odore caratteristico e sapore amaro dovuto al- l’aloina, ch'è la sostanza attiva, a cui devesi l’azione terapeutica di questa droga largamente usata nella preparazione di pillole purgative. Il Mughetto (Convallaria majalis) contiene la convallarina, glucoside di sapore amaro, con azione cardiaca analoga alla Digitale; si possono usare i decotti delle fe. e del rz. o dei fi.; questi ultimi pare che il principio attivo sia un po’ diverso e sì chiamerebbe con- vallamarina. Lo Smilace (Smilax aspera) contiene nella rd., in piccola propor- zione però, gli stessi principî delle numerose specie Ren dello stesso genere, 20 LILIACEAFE 239 conosciute col nome di Salsaparille; tali rd. servono a fare decotti depurativi ed antisitilitici e contengono la smilacina o pariglina, glucoside la cui azione non è ancora conosciuta. Il rz. del Pungi-topo (Ruscus aculeatus) è usato come diure- tico; oltre a sali di potassa e di calce, contiene un olio essenziale ed una resina. Anche la rd. dell’Asparago (Asparagus officinalis) è diuretica ; contiene una resina, della mannite e l’asparagina, sostanza azotata contenuta in quantità variabile in tutti gli organi giovani delle piante e che pare si produca nel chimismo dell’as- similazione. Infine menzioneremo l’Erba-crociola (Paris quadrifolia) con virtù narcotico-acri; le sue bacche sono assai velenose ed il rz. ha azione purgativa ; dalle sue fg. sono stati estratti due glucosidi, la paridina e la paristifina. Il rz. del Sigillo di Salomone (Polygonatum officinale) contiene dei principî zuecherini e mucilaginosi ed era altra volta usato come vulnerario. Come piante economiche menzioneremo l’ Aglio (Allium sativum), il Porro (A. Ampeloprasum var. Porrum), la Cipolla (A. Cepa ed A. fistulosum), lo Scalo- gno (A. ascalonicum) e l’Erba cipollina (A. Schoenoprasum) i cui bulbi sono com- mestibili; essi hanno, come tutte le altre specie del gen. Aim, un odore spe- ciale dovuto ad un olio etereo (solfuro d’allile); hanno pure azione diuretica e l’Aglio si ritiene sia anche vermifugo. I bulbi del Muscari comosum, benchè un po’ amari, sono frequentem. mangiati nell’ It. mer. Le giovani gemme di Aspa- rago (Asparagus officinalis), dette turioni, sono un cibo sano molto usato; sono pure commestibili (benchè di sapore meno gradito) i turioni di altri Asparagi selvatici come Asparagus acutifolius ed A. albus. Dalle bacche dell’Asparagus offi- cinalis, colla fermentazione e distillazione, si può ricavare un alcool assai puro che ha servito a fabbricare dei buoni liquori. Le rd. tuberiformi dell’Asphodeline lutea possono pure essere utilizzate per ottenerne dell’alcool e dello zucchero; invece quelle dell’ Asphodelus ramosus, disseccate e polverizzate, servono per fare della buona colla per sellai e legatori di libri. I semi dei ARuscus aculeatus e R. Hypo- glossum sono stati impiegati come succedanei del caffè. La Smzlax aspera è molto appetita dalle capre; le fg. disseccate di Asphodelus ramosus nell’estate. servono di alimento per le pecore e pei bovini, specialmente in Sardegna. Coi fusti dello stesso Asfodelo in Sardegna si intessono le corbule. Tra le Liliaceae abbiamo, anche nelle nostrali, parecchie piante d’ ornamento, tali sono ad es.: l’ Erythronium Dens-canis, i Lilium, le Fritillariae, alcune Scil- lac, la Hemerocallis lutea, le Asphodeline, la Convallaria majalis ecc.; molte altre di origine esotica sono sfuggite alla cultura e si sono naturalizzate, alcune anche estesamente, così parecchie 7'uZipae, il Lilium candidum, alcune ScWMlae, il Hya- cinthus orientalis, la Hemerocallis fulva ecc. Chiave dei generi. 1 Piante bulbose; bulbi tunicati, squamosi o solidi, talora inseriti sopra un corto rz. 2 — Piante rizomatose o suffrutici; rz. talora assai corto, con un fascio di tubercoli radicali oblunghi. 16 2 Scapo brevissimo, chiuso entro le guaine del bulbo, 1-3-floro. Tepali ad unghia lunghissima, spesso saldata in un esile tubo. Cassula set- ticida. 3 — Scapo sempre evidente, 1-moltifloro. Tepali con unghia assai breve o sal- dati in un sol pezzo. Cassula loculicida. + 240 20 LILIACEAE 3 Perigonio colle unghie dei tepali saldate inferiorm. in lungo tubo. Stili 3, distinti dalla base. 185 Golchicum — Perigonio colle unghie dei tepali ravvicinate a tubo, ma libere. Stilo in- feriorm. unico, superiorm. trifido. 186 Bulbocodium 4 (2) Fi. ad ombrella, talora assai densa in forma di capolino, involucrata da 1-2 brattee spatiformi, membranacee. Piante con odore d’aglio. 199 Allium — Fi. mai ad ombrella regolare involuerata da brattee membranacee. Piante senza odore speciale. 5 5 Scapi con 1a molte fg. o con brattee fogliacee accompagnanti l’infiorescenza. Fi. 1 o pochi, più rr. quasi ad ombrella o racemosi (Lilie@, sottotrib. Tulipea). 6 — Scapi nudi, con fg. tutte radicali. Fi. sempre più di uno in racemo talora corimboso o spiciforme, con brattee mai fogliacee (Lilie@, sottotrib. Scillea). 11 6 Antere dorsifisse, mobili (versatili). Bulbi coperti da numerose scaglie re- golarm. embriciate. 190 Lilium — Antere basifisse. Bulbi con poche tuniche concentriche, più rr. squamose. 7 7 Stimma sessile. Fi. grandi ed eretti. 188 Tulipa — Stimma portato da uno stilo. Fi. grandi e pendenti o piccoli ed eretti o quasi. Ss 8 Pezzi del perigonio riflessi. Fg. ovate od ovato-oblunghe, macchiate di porporino-scuro. 187 Erythronium — Pezzi del perigonio eretti. Fg. lineari o lineari-lanceolate, senza mac- chie. 9 9 Fi. grandi, pendenti od inclinato-pendenti. Fg. tutte cauline. 189 Fritillaria — Fi. piuttosto piccoli, eretti o quasi. Fg. radicali e cauline, queste spesso funzionanti da fg. fiorali. 10 10 Fi. 1-5, bianchi. 191 Lloydia — Fi. 1 a molti, talora quasi ad ombrella, gialli. 192 (Gagea 11 (5) Pezzi del perigonio distinti od appena saldati alla base. 12 — Pezzi del perigonio per lungo tratto o quasi totalm. saldati in tubo. 14 12 Fi. bianchi o giallo-verdicci, coi tepali per lo più largam. listati di verde all’esterno. Filamenti appiattiti per tutta la lunghezza o rr. solo alla base. 193 Ornithogalum — Fi. violacei od azzurri, più rr. bianco-verdognoli od atfatto bianchi. Fila- menti filiformi, cilindrici o schiacciati alla base soltanto. 13 13 Semi schiacciati. Fi. bianco-rosei o bianco-verdognoli. 194 Urginea — Semi subglobosi. Fi. violacei od azzurri, eccezionalm. bianchi. 195 Scilla 14 (11) Pezzi del perigonio disuguali, i 3 interni più brevi degli esterni. Ovuli molti in ogni loggia. Semi compressi. 198 Dipeadi — Pezzi o denti del perigonio uguali tra loro. Ovuli 2-6 per loggia. Semi subglobosi. 15 15 Perigonio imbutiforme o campanulato, non ristretto alla fauce, a lobi ben distinti, lunghi !/4 - 1/a del tubo (qui Bellevalia). 196 Hyacynthus — Perigonio urceolato-globoso, ristretto alla fauce, con lobi brevissimi, den- tiformi. 197 Muscari Pià VIS ed di 20 LILIACEAE DAI 16 (1) Pianta con fg. carnose, seghettato-spinose. 207 Aloè — Piante mai con tg. come sopra. 17 17 Piante sempre erbacee, con infiorescenza (rr. fi. unico) sempre terminale al fusto od a peduncoli radicali afilli, 18 — Piante suffruticose od erbacee, con fi. o piccole infiorescenze ascellari, rr. sopra cladodi funzionanti da fg. 30 18 Fg. lineari, parallelinervie, rr. ridotte alle sole guaine. 19 — Fg. ovate, ellittiche o cuoriformi, picciolate, curvinervie. 27 19 Fusti giunchiformi. Fg. ridotte alle guaine. Fi. circondati da brattee sca- riose e lucenti. 200 Aphylianthes — Fusti, fg. e fi. mai come sopra. 20) 20 Fi. bianchi, bianco-rosei od anche gialli, però in tal caso molto grandi, con tepali lunghi 2-8 cm. 21 — Fi. gialli, piccoli, con tepali lunghi 3-7 mm. 26 21 Perigonio coi tepali saldati in tubo alla base. Fi. gialli, grandi, sopra lunghi scapi nudi, radicali. 206 Hemerocallis — Perigonio coi tepali liberi sino alla base, patenti. Fi. bianchi, rr. gialli (Asphodeline), ma in tal caso sopra fusti densam. fogliosi. 22 22 Filamenti dilatato-concavi alla base, nascondenti esattam. l’ovario. 23 — Filamenti nè dilatati nè ricoprenti l’ovario colla loro base. 24 23 Fi. bianchi o bianco-rosei. Scapo nudo. 201 Asphodelus — Fi. gialli. Fusto densam. foglioso. 202 Asphodeline 24 (22) Filamenti ingrossati e brevem. villoso-barbati verso il mezzo. 204 Simethis — Filamenti nè ingrossati nè barbati. 25 25 Filamenti diritti; antere basifisse ; stimma a capocchia. 205 Anthericum — Filamenti arcuati; antere dorsifisse ; stimma a clava. 203 Paradisia 26 (20) Un solo ovario, con unico stilo ; filamenti barbati. Cassula loculicida. Semi con 2 appendici filiformi. 182 Narthecium — Ovari 3, con stili distinti; filamenti nudi. Cassula setticida. Semi non appendicolati. 183 Tofieldia 27 (18) Ovari 3. Cassula setticida. 184 Veratrum — Ovario unico. Bacca. 28 28 Fi. unico, terminale. Fg. verticillate. 208 Paris — Fi. molti. Fg. non verticillate. 29 29 Fi. trimeri, in racemo unilaterale sopra uno scapo radicale. Fg. ellittico- allungate, tutte radicali. 209 Gonvallaria -— Fi. tetrameri, in racemo terminale al fusto, che porta 1-8 fg. cuoriformi, picciolate. 210 Maianthemum 30 (17) Fusti rampicanti mediante viticci, aculeati. Fg. cuoriformi, picciolate, venoso-reticolate. 215 Smilax — Fusti mai c. s. Fg. o cladodi non venoso-reticolati. 51 31 Fusti erbacei, muniti di vere fg. ovate o lanceolate. 32 — Fusti erbacei o suffrutescenti, con fo. ridotte a squame e portanti in loro vece dei cladodi fogliacei od aghiformi. 33 32 Fi. solitari, estrascellari; perigonio diviso sino alla base in sei pezzi. 211 Streptopus 16 249 20 LILIACEAE — Fi. solitari od in piccoli racemi ascellari; perigonio tubuloso, diviso in sei lobi corti. 212 Polygonatum 33 (31) Filamenti degli stami liberi. Fi. inseriti coi cladodi nell’ascella delle fo. rudimentali. Cladodi aghiformi o rr. laminari. 2153 Asparagus — Filamenti saldati in tubo, sul quale stanno le antere sessili. Fi. inseriti nel mezzo dei cladodi che sono sempre laminari. 214 Ruscus Tribù I. MELANTHIEA. Gen. 182. Narthècium Moehr. (1742). (Spec. 4 assai affini tra loro, abitanti le Reg. temp. bor.). Rz. strisciante, fibrilloso. Fusti ascendenti (1-3 dm.), con 2-3 fg. lineari- ensiformi. Racemo bratteolato. Tepali gialli con riga verde all’ esterno, lun- ghi 5-7 mm., persistenti nel frutto. Stami a filamenti barbato-villosi; antere basifisse. Ovario assottigliato in uno stilo conico. Cassula loculicida. Semi. prolungati ai poli in 2 appendici filiformi. %. Luoghi umidi. [ Eur. As. min.). — Anthericum L. (1753). N. ossifragum Huds. (1762) 605 A Fusti fertili con alla base delle fg. ridotte, bratteiformi. nascenti dal rz. Fg. a 5-0 nervi. — Non cresce da noi. %, TYPICUM B Fusti fertili con fg. bene sviluppate come negli sterili, mascenti dal fusto stesso. Fg. ad 8-11 nervi. Racemo più povero, a fi. più grandi e più radi. Pedicelli fruttiferi patenti. Ovario e cassula più lungam. attenuati al- l'apice. — Cors. al M. Renoso, nella foresta di Casamente ed ai bagni di Guagno lungo il Fiume Grosso, da 950 a 2300 m. (rr. 550 m.). Giu-Ag. [Endem.). 8 REVERCHONI (CELAK., 1887) 605* Gen. 183. Tofièéldia Huds. (177%). (Spec., compresa la sez. Triantha, 14 di cui 1 o 2 delle Ande dell’ Am. mer. le altre disperse nelle Reg. temp. e mont. bor.). 1 Pedicelli accompagnati alla base da una brattea intera, lanceolata ; calicetto trilobo. Rz. breve, troncato. Fusti eretti, fogliosi in basso. Fg. lineari-graminiformi, distiche, attenuato-acuminate, le cauline abbreviate. Fi. piccoli, gialli, in spiga terminale. Tepali 6, lunghi 2-3 mm., persi- stenti nel frutto. Ovario a 3 carpelli prolungati superiorm. in 3 stili distinti. Cassula setticida. Semi fusiformi. %. Prati e luoghi umidi ; 6-7, rr. 3-5. Est. [Reg. temp. bor... — Anthericum L. (1753). 3 1 T. calyculata WhInb. (1813) 606 A Fusti alti 10-80 cm. Spiga oblunga o subglobosa, densa. — Alpi, rr. nella pianura veneta e nell’App. parmig. al lago Bellano. — T. palustris y capi- tata Hpe. (1821). o. CAPITATA RCcHB. (1830) B Fusti alti 5--15 cm. Spiga globosa (lunga 1 cm. al più). — Alp? or., trent. ecc.; €. 8 GLACIALIS (GAUD., 1828) C Fusti alti sino a 50 cm. Spiga per lo più allungata (lunga sino a 10 cm.) . lassa. — Luoghi erbosi non molto elevati. — Hebelia collina Gmel. (1806). COLLINA RICHTER (1890) 183 Tofieldia] 20 LILIACEAE 248 — Pedicelli accompagnati alla base da una brattea hi-triloba ; calicetto mancante. Fusto nudo o con una fg. sola presso la base, fi. pallidi, il resto come nella 7. calye. v. glacialis. Y. Luoghi umidi, rara: Alpi da 1800 a 2500 m.; 6-7. Est. [Alpi Inghilt. Reg. fredde bor... — Anther. calye. 8 L. (1755) — T. borealis Whlub. (1812). 2 T. palustris Huds. (1778) 607 (en. 184. Veràtrum L. (1735). (Spec. 9 sparse nelle Reg. temp. bor.). 1 Tepali denticolati, più lunghi del pedicello, bianehicci 0 verdognoli. Rz. breve, troncato. Fusti eretti (6-15 dm.), fistolosi. Fg. largam. ovali od ellittiche, nervoso-pieghettate, pubescenti di sotto, le super. più strette. Infiorescenza racemosa, per lo più ramosa a pannocchia. %. Luo- ghi umidi o paludosi ; 5-6, rr. 3. Est. [Reg. temp. bor.]. — Volg. Vera- tro bianco. 1 V. album L. (1753) 608 A Perigonio a tepali bianchicci di dentro e verdi di fuori. — Alpi ed App. o. TYPICUM B Perigonio a tepali interam. giallo--verdognoli o verdastri. — Più frequente del tipo. {Eur.]. 8 LOBELIANUM (BERNH., 1807) — "Tepali interi, uguali al pedicello, rosso-bruni. Fg. glabre in ambedue le pag., le super. oblungo-lanceolate o lineari. Il resto c. s. %. Col pree., ma raro: Istria, Alpi or. e centr., App. sino all’ Abr. e Camp. al M. Maggiore sopra Formicola. Est. [Eur. centr. ed or. Transcauc. Sib. Giapp.|. — Volg. Veratro nero. 2 V. nigrum L. (1753) 609 Gen. 185. Colchicum L. (1737). (Spec. circa 25 dell’Eur., As. occ. e centr. ed Afr. bor.). 1 Fg. nascenti assieme ai fi. Perigonio piccolo (lembo lungo 15-30 mm.). Bulbo piccolo. Fg. 2-3, lineari-lanceolate, erette o falcate. Fi. 1-4, rr. più, a lembo lilacino, non screziato, circa 4 volte più breve del tubo. Antere porporine. Stili suberetti all’ apice, lunghi circa come gli stami. Cassula lunga 13-20 mm. %. Luoghi erbosi; 2, rr. 4. Ott.-Nov. [Pen. balcan.]|. — C. montanum L. p. p. (1753). 1 C. Cupanii Guss. (1827) 610 A Fg. lanceolato--lineari, a margini lisci o cigliato-scabri, uguaglianti circa i fi.; perigonio a segmenti lunghi 18-25 mm. -- Nizz. al M. Vinaigrier pr. Villafranca, Lig., It. mer., Sic., Malta, Sard. e piccole isole. — C. montanum Bert. (1810) — C. mont. £ pusillum et Cupanii Fiori (1894). a BeRTOLONII (STEV., 1829) B Fg. larghe sino a 27 mm. e lunghe sino a 15 em.; perigonio come in a. — Trapani a Costinace. [Endem.]). — C. Gussonei Lojac. (1909). 8 LATIFOLIUM Guss. (1827) DAA 20 LILIACEAE {185 Colchicum C Fg. glabre o cigliate, strettam. lineari, uguaglianti circa i fi.; perigonio pic- colo, a segmenti lunghi 15-20 mm. — Sgedlta | Grecia}. — C. montanum S. et S. (1806). PARVIFLORUM (Biv., 1838) D Fg. strettam. lineari, Innghe circa il doppio dei fi. ; questi generalm. solitari e simili a quelli della var. prec. — Stcedlia. [ Endem.}. ò VALERY (TIN., 1844) — Fg. nascenti dopo i fi. (solo eccezionalm. contemporanee). Perigonio di grandezza variabile (lembo lungo 2-6 ecm.). 2 2 Fg. 2 (rr. 3), lineari o strettam. lanceolate. Perigonio piccolo (lembo lungo 2-3 !/o em.). Stimmi brevi, a capocchia. Fg. erette, lunghe 10- 20 cm., allargantisi dalla base verso l’apice. Fi. unico (rr. 2), a lembo lilacino, non screziato, circa 3 volte più breve del tubo, ch’è giallognolo. Antere gialle. Stili uguali o poco più lunghi degli stami. Cassula ovoidea, lunga 2-4 cm. %. Prati e pascoli ; 5-7, rr. 3 e 4. Ag.-Sett. [Alpi franc. Vallese]. 2 C. alpinum Lam. et DC. (1805) 611 A Lembo del perigonio lungo 3--3 1/2 cm. Fg. larghe 6-14 mm. Stili per lo più diritti all'apice. — Alpi ed App. bor. sino al Casentino, rr. nella pianura traspad. | Alpi franc. Vallese). 4. TYPICUM B Lembo del perigonio più piccolo e più pallido. Fg. più strette. Stili © cur- vati superiorm. — App. dal centro al sud della Pen., Sard. a Sinnai e Cors. ; 5-7. [Endem.|. B PARVULUM (TEN., 1824-29) — Fg. 3-9, lanceolate o più rr. lineari. Perigonio di solito più grande. Stimmi allungati. Fg. + patenti-ricurve, lunghe sino a 35 cm. e lar- ghe sino a 6 cm. Fi. 1-7, a lembo lilacino-porporino (rr. bianco) e tubo bianco. Stili carvati in alto, più lunghi degli stami. Cassula ovale-bislunga. %. Luoghi erbosi, comune ; 2-5. Sett.-Ott. | Eur. centr. e mer. Afr. bor.|. — Volg. Colchico, Zafferano bastardo, Efemero. 3 C. autumnale L. (1753) 612 A Perigonio a lacinie non o debolm. variegate a scacchi. Antere gialle. a Fi. grandi (lembo lungo 4-8 cm., circa 3 volte più breve del tubo). Fg. lanceolate o largam. lanceolato-lineari (20-35 per 2-6 cm.). I Perigonio a lacinie non od appena variegate a scacchi. Stili curvato--unci- nati all’apice. Cassula obovato--oblunga (3-6 cm. lunga). — Pen. (mas- sime al nord), Istria e Tremiti ; 2-5. Aut., rr. Prim. assieme alle fg. (= f. vernum Schrank, 1789]).. — C. Levieri Janka (1875). o. TYPICUM II Perigonio a lacinie leggerm. variegate a scacchi. Stili suberetti all’apice. Cassula subglobosa. — Al sud della Pen., massime mei luoghi bassi. |Endem.| — C. byzantinum Ten. (1824), non Ker-Gawl. — €. Bivonae Ten. (1826), non Guss. 8 TENOREI (PARL., 1858) b Fi. più piccoli (lembo lungo 3-4 cm., 3-5 volte più breve del tubo). Fg. strettam. lanceolato--lineari (5-30 cm. per 5-25 mm.). 1 Fg. 2-9, lunghe 15-30 cm. e larghe 13-25 mm. Cassula lunga 2-3 cm. * Fg. 3-4. Fi. 1-4, a perigonio non variegato a scacchi ed a nervature spesso undulate. — N?zz., Lig., It. centr. e mer., Isole intermedie pr. la Sard. e Cors.; 2 e 4. [ Franc. mer.]. — €. neapolitan. Ten. (1826) — C. longifolium Cast. (1845). NFAPOLITANUM TEN. (1825) 612! 185 Colchicum] 20 LILIACEAE 245 #* Fg. 2-3 (20 per 2 cm.). Fi. per lo più solitario, a tepali decisam. ine- guali, non variegati, a nervature fortem. undulate. — Lig. a Porto Maurizio, Tosc. pr. Orbetello alla Marsiliana e Cors. ; 2. Franc. mer.). è PROVINCIALE (LORET, 1859) ##* Fg. 5-9. Fi. 1-5, a perigonio £ variegato a scacchi. — Salernîit. tra Eboli e Pesto ; 2. [Endem.|. 2 VARIOPICTUM (JANKA, 1875) 2 Fg. 3-4, lunghe 4-12 cm. e larghe 5-10 mm. ('assula lunga 1-2 cm. + Fi. 1-2, a lembo circa 3 volte più breve del tubo. — Istria ; 2. | Croa- zia Dalm. Grec.|. — C. arenarium Koch (1844), non W. et K. € KocHII (PARL., 1858) ++ Fi. unico, con lembo lungo 15-25 mm., 5 volte circa più breve del tubo. — Cors. a Bonifacio, Sard. sett. a Liscia di Vacca fra Tre Monti e Capo Ferro ed is. Caprera a Cala Coticcio; 2. [Endem.). *q CORSICUM (BAKER, 1880) B Perigonio a lacinie decisam. variegate a scacchi. Antere porporine od aran- ciate. — Fg. 6--9, subdistiche, lanceolato--lineari (13--25 per 2-4 cm.). Fi. 1-6, a lembo pòrporino, circa 3 volte più breve del tubo. Stili leggerm. curvati all’apice. Cassula oblunga. — If. mer., Stc., Sard. nei M. d’Oliena ed is. Asì- nara; 2 e 4. [Pen. balcan.|. — C. variegatum Biv. (1806), non L. — C. Vi- sianii Parl. (1860). fi BrvonaE (Guss., 1821) 612° Gen. 186. Bulbocòdium L. (17537). (Spec. unica). Bulbo solido, ovato, con tuniche membranacee, nere. Fg. per lo più tre, nascenti coi fi., lanceolato-lineari (15-20 per 0,4-2 cm.). Fi. 1-3, lilacini; te- pali con unghia filiforme, lunga 5-8 cm., conniventi a tubo. Stilo unico, tri- fido. Cassula oblunga. %. Pascoli, raro ; 6. Febbr.-Marz. [| Eur. mont. dai Pir. alla Transcauc.]. B. vernum L. (1753) 613 A Fg. larghe 10--20 mm., verdi-glauche. Tepali rotondati all’apice, lunghi sino a 5 cm., gli esterni con alla base 2 orecchiette acute, lunghe 3-8 mm. — Alpi piem. e Mar. a MACRANTHUM L. Vacc. in Chiov. (1912) B Fg. larghe 4-8 mm,, verdi-gaie. Tepali acutissimi all’apice, più piccoli (lun- ghi 3-4 cm.), gli esterni spesso sagittati alla base, con orecchiette brevi ed ottuse od anche mancanti. — V. d'Aosta ed App. abruzz. nella Marsica alla Malanotte. [Serbia Carp. Moldavia Russ. mer. Transcaue.. — Colchicum Ker-Gawl. (1821) — B. ruthenicum Bge. (1837). 8 VERSICOLOR (SPR., 1825) Tribù II. LILIEA. Gen. 187. Erythròonium L. (1737). (Spec. 7 dell’Amer. bor. tranne la nostrale). Bulbo solido, subcilindrico, tunicato. Fg. 2, subradicali, picciolate, ovato- oblunghe, glauche con macchie porporine. Fi. solitario, langam. peduncolato, pendente, roseo o violetto; tepali 6, conniventi in tubo alla base, arrove- sciati in fuori o riflessi nei due terzi super., gl’interni con 2-4 callosità presso la base. Antere inserite per un foro basilare. Stilo filiforme; stimma trifido. 246 20 LILIACEAE {187 Erythronium Cassula obovata, ad angoli ottusi. Semi rugosi, con appendice calaziale unci- nata. %. Boschi: It. bor., più raro nella centr. ; 4, rr. 3. Marz.-Apr. [| Eur. centr. e mer. Cauc. Sib. Giapp.|. — Volg. Dente di cane. E. Dens-canis L. (1753) 614 Gen. 188. Tulipa L. (1737). (Spec. 50 circa delle reg. temp. dell'Eur. ed As.). 1 Stami a filamenti con ciuffetti di peli alla base. Sez. I. ERIOSTEMONES 2 — Stami a filamenti affatto glabri. Sez. II. LEIOSTEMONES 3 Sez. I. ERIOSTEMONES Borss. (1884). 2 Fi, gialli. Bulbo ovato, con tuniche brune, internam. un po’ pelose al- l’apice. Fusto nudo in alto (2-3 dm.), 1- (rr. 2-) floro. Fg. circa 3, glau- che, lineari-lanceolate, le infer. larghe 15-20 mm. Tepali ovato-lanceo- lati, gl’interni più larghi, tutti acuti e senza macchia basilare. Stimma sessile o quasi. Semi schiacciati, con cercine sporgente. 4. Campi, pa- scoli ecc. ; 2-6. Febbr.-Magg. [Eur. centr. e mer. Cauc. Afr. bor.).. — Volg. Tulipano giallo selvatico, T'. bolognino. 1 T. silvestris L. (1753) 615 A Fi. inclinato-pendenti nel boccio; tepali lunghi 4-5 cm. e larghi 8-15 mm., verdognoli di fuori. Cassula oblunga. —- Campi e luoghi selvatici : Pen. (mas- sime al nord), Sic., Sard. pr. Cagliari (Sant Elia, Ponte di Fangario) e Cors. ; 2-5. Febbr.-Apr. a GRANDIFLORA Hy (1912) B Fi. per Jo più suberetti nel boccio; tepali lunghi 2-4 cm., gli esterni larghi 6-10 mm, sfumati di rosso o talora quasi totalm. rosso--porporini all’esterno. Cassula ovoideo-globosa. Pianta più gracile. — Prati e pascoli: Alpi trent., Cozie e Mar., App. piem., pavese, parmig. al M. Prinzera e tosco-moden. al M. Rondinaio, Alpi Apuane, App. centr. e mer. ed. Elba al M. Capanne ; 4-6. Magg. [Alpi occ. Franc. mer. Tripol.). B AUSTRALIS (LK., 1799) — Fi, roseo-pallidi, Fusto 1-2-floro (3-4 dm.). Fg. infer. larghe 3-4 cm. Perigonio lungo 4-5 cm.; tepali obovato-spatolati, ottusi, gl’interni più larghi (2-3 cm.), tutti con macchia gialla ben manifesta alla base. Il resto c. s. Y. Orig. dell’is. di Creta ed As. min. ; colt. e nat. pr. Firenze e nel Lucchese a Mutigliano ed a Massa Pisana. Marz. [C'oltivasi]. — T. Beccariana Bicchi (1860). 2 T. saxatilis Sieb. (1825) 616 Sez. II. LErosTÈMONES BoIss. (1884). 3 (1) Fi. bianchi coi tepali listati di rosso all’ esterno. Fg. lineari-lan- ceolate, Je infer. larghe 1 1/2 -2 cm. Bulbo a tuniche lanose internam. Fusto gracile (3-5 dm.), con 4-5 fg. Tepali ellittico-lanceolati, lunghi 3-4 em., gli esterni acuti, larghi 10-15 mm., gl’interni più stretti, ottu- setti, tutti con macchia basale violetta. %. Orig. della Siria e Persia: colt. e qua e là nat. in parecchi luoghi dell’It. sett., Lig., Tosc., Marche e Roma alla villa Pamfili ; 2-4. Marz--Apr. |Nat. Eur. mer. e colt.]. — Volg. Lancette, Tromboncini. 3 T. Clusiana Vent. (1802) 61% 188 Tulipa] 20 LILIACEAE — Fi. mai c. s. Fg. più larghe, massime le infer. (3-8 em.), 4 4 Tumniche del bulbo densam. lanose internam, Ovario per lo più ristretto all'apice; stimma piccolo, grosso come la base dell’ovario, Fusto gla- bro (3-4 dm.). Tepali rossi con larga macchia basale nera, orlata di giallo. 2. Orig. dell’ As. occ. e probabilm. derivata dalla T. montana Lindl. : colt. e nat. nei campi e nelle vigne ; 2-4. Marz.-Apr. [Nat. Franc, mer. ed occ. Asturie Svizz. Croazia Grec. e colt... — T. agenensis DC. in Red. (1802) (nomen nudum). — Vols. Tulipano. 4 T. Oculus-solis St.-Am. (1804) 618 A Tepali subeguali, tutti acuti e gradatam. ristretti alla base, gli esterni larghi 15--25 mm.; macchia basale stretta, oblunga. Fg. 3-4, verdeggianti, sub- eguali al fusto, oblungo--lanceolate, le infer. larghe 4-6 cm., tutte cigliate al margine. Fi. inodoro, lungo 5--9 cm. — Nat. qua e là nella Pen., Ischia e Cors., pr. gli abitati. | Franc. mer. ed occ. As. occ. e colt.).. — T. acutiflora Poir. (1810). o. TYPICA B Tepali esterni (larghi 20-35 mm.) acuti ed assai più grandi degl’interni che sono ottusetti, tutti bruscam. ristretti alla base; macchia basale larga, ovato--romboidale. I Bulbi gregarî. Fg. verdi-glauche, subeguali al fusto, le infer. larghe 3-4 cm., tutte pelosette al margine. Fi. con odore un po’ sgradevole, lungo 3--6 cm. — Tosc., Lig. pr. Genova e Cors. a Calvi; sfuggito alla coltura. 8 MALEOLENS (REB., 1825) II Bulbo solitario. Fg. glauche, alla fine quasi sempre più brevi del fusto, le infer. larghe 5-8 cm., tutte cigliate al margine. Fi. inodoro, lungo 5-9 cm. 1 Tepali senza linee più scure. Ovario ristretto all'apice. — Nat. qua e la nella Pen. (specialm. nel Bresciano, pr. Bologna e Firenze) ed a Capri. [Franc. mer. Croazia Grec. As. occ. e colt... — T. Raddii Reb. (1822) — T. Foxiana Reb. (1838). * PRAECOX (TEN., 1811-15) 2 Tepali con linee più scure, visibili anche nel secco. Ovario non ristretto all’apice. Fioritura più tardiva. — Puglie a Barletta e Foggia, Basil., Cal. pr. Castrovillari, Ischia ; sfuggito alla coltura. ò APULA (Guss., 1842) — Tuniche del bulbo internam. glabre o con poca peluria appressata. Ovario non ristretto in alto; stimma voluminoso, assai più grosso dell’ovario. 5 5 Fusto + pubescente-scabro, almeno sotto la lente, Tepali disuguali tra loro, gli esterni più lunghi e + acuti od acuminati. Fg. 3-4, inserite nella parte media ed infer. del fusto e subeguali ad esso. Fi. inodoro; macchia basale dei tepali variabile. XY. Probabilm. derivata colla coltura dall’affine T. baeotica Boiss. della Grecia: colt. e nat. ; 2-4. Apr.-Magg. [Coltivato|. — Volg. Tulipano. 5 T. strangulata Reb. (1822) 619 A Fg. affatto glabre. Fi. rosso--porporino, giallo o variegato di rosso e giallo. — Nat. pr. Bologna, Cesena, Firenze, Monticchiello di Pienza nel Senese e Sassari. — T. Bonarotiana Reb. (1822) — T. neglecta Reb. (1838) (tf. flor. luteis) — T. variopicta Reb. (1888) (f. Hor. variegatis). a TYPICA B Fg. debolm. scabro-pubescenti di sopra sotto la lente. Fi. roseo. — Pr. Ft renze alla villa Pratolino ; sfuggita alla coltura. —f SommierI (Lev., 1884) 248 20 LILIACEAE [188 Tulipa — Fusto affatto glabro 0 rr. seabro-peloso, ma in tal caso i tepali sono quasi uguali tra loro, + rotondati, ottusi o troncati all'apice (talora con una punticina). Fg. 3-4, glauche, inserite al di sotto della metà del fusto e più brevi di esso. Fi. non o debolm. odoroso; macchia basale dei tepali gialla, violaceo-nerastra od anche scolorata o concolore coi tepali stessi. Antere gialle o violaceo-nerastre. %. Orig. dell’ As. occ. e centr., Reg. danub. infer. e Russia mer.: colt. ed anche nat. nei campi ; 2-4. Apr--Magg. [Nat. Savoia Vallese e colt... — Volg. Tulipano. 6 T. Gesneriana L. (1753) 620 A Fusto e fg. glabri. a Tepali poco disuguali tra loro, © rotondato--ottusi, troncati o brevem. api- colati all'apice. Fi. lungo 5-9 cm., rosso--vermiglio. — Nat. pr. Bologna, Firenze, Lucca e Nizza? — T. connivens Lev. (1884) (f. tepalis latioribus sub sole clausis). a SPATHULATA (BERT., 1839) b Tepali * disuguali tra loro, tutti od almeno gli esterni © acuti od acu- minati. Fi. lungo 41/2 --8cm., rosso--intenso, roseo o vinoso--roseo. —- Nat. in Piem. pr. Susa e pr. Bologna e Firenze. {Savoia}. — T. segusiana Perr. et Song. (1894) — T. Fransoniana Parl. (1854) (f. flor. rosei) — T. etrusca Lev. (1884) (f. flor. rubro--coccineis) — T. lurida Lev. (1884) (f. flor. minoribus, vinoso--roseis). 8 DipIeRI (Jorp., 1846) B Fusto e fg. scabro--pelosi. — Fi. lungo 4 1/2 --5 1/2 cm., rosso--coccineo ; tepali poco disuguali tra loro, gl’interni ottusi, mucronati, gli esterni ellittico- acuti. — Pr. Firenze alle Rose; sfuggita alla coltura. Magg. SEROTINA (REB., 1888) T. Martelliana =? T. maleolens X spathulata Lev. (1884). — Pr. Firenze alle Ta- varnuzze. X T. Passeriniana Lev. (1884) = T. Didieri Pass. (1871), non Jord. — Pr. Luga- gnano nel Piacentino. Gen. 189. Fritillària L. (1737). (Spec. circa 50 delle reg. temp. dell’ Emisf. bor.). 1 Bulbo grande, squamoso. Fi. racemosi. Stilo indiviso. Sez. I. TOZZETTIA 2 — Bulbo piccolo, tunicato. Fi. solitari o pochi terminali. Stilo 3-dentato o 3-fido. Sez. II. EUFRITILLARIA 3 Sez. I. Tozz&TTIA PARL. (1854). 2 (1) Fusto robusto (6-10 dm.), con 40-60 fe. sparse o le infer. opposte, li- neari-acute, oblique, glauche. Racemo piramidato, a 10-50 fi. con pedi celli patenti. Fi. pendenti, a perigonio campanulato, lungo 12-20 mm., lilacino-porporino, leggerm. odoroso ; tepali spatolato-ottusi, con fossetta verdognola alla base. Cassula a 6 angoli ottusi. XL. Origin. dell’ As. occ. ; colt. nei giardini ed inselvat. pr. Bologna e nel Lazio ad Isola Farnese, a Carpineto e pr. Roma alla Villa Pamfili. Marz.-Apr. |Coltivasi]. 1 F. persica L. (1753) 621 a ETA è 7 a ER e TI NANO | Mr 189 Fritillaria] 20 LILIACEAF 249 Sez. II. EuFRITILLARIA BAKER (1875). 3 (1) Tepali muniti sopra la base di una fossetta nettarifera lineare, stretta. Stilo 3-dentato all’apice. Fusto alto 15-40 cm., 1-2-floro. Fg. 4-8, inserite nella metà super. del fusto, quasi sempre tutte alterne, le infer. strettam. lanceolate ed ottuse, le super. lineari-acute. Fi. grandi (lunghi 30-45 mm.), pendenti, a tepali ellittico-ottusi. Cassula obovato- bislunga (2 1/2 -3 1/2 cm.). Y. Luoghi boschivi, qua e là ; 5-6. Magg.-Giu. [Alpi franc... — F. tubaeformis Gr. et Godr. (1855) — F. Meleagris Bert. (1839), non L. 2 F. delphinensis Gren. (1855) 622 A Perigonio vinoso--porporino, con variegazione a scacchi per lo più poco di- stinta. — Trent. in V. Vestino, Bresc. sul M. Conche, Bergam. sul M. Cam- pione, Valsesia sull’Otro pr. Alagna, M. Viso, Alpi Mar. o TYPICA B Perigonio giallastro o biancastro, senza variegazione a scacchi. Pianta più robusta, a fg. larghe sino a 2 cm. — Alpi Mar. — F. Moggrid. Boiss. et R. (1873). 8 MoGGRIDGEI Borss. ET R. (1873) — Fossetta nettarifera ovata od oblunga, ampia. Stilo trifido all’apice, 4 4 Tepali con una faseia verde-giallastra (rr. rosso-scura) sul dorso, Fg. infer. alterne o rr. opposte, le intermedie sempre alterne. Perigonio lungo 2 !/ -4 cm., porporino-vinoso, con variegazione a scacchi mancante o poco manifesta. Cassula obovato-globosa (2 1/2 -3 cm.). Il resto c. s. X. Pascoli e boschi, qua e là ; 4-5. Marz.-Apr. [Pen. bale. Creta Spa. Afr. bor.|. 3 F. messanensis Raf. (1814) 623 A Fg. fiorali opposte o verticillate. — Cal. e Sie. pr. Messina. [Grecia Creta). % TYPICA B Fg. fiorali alterne. Fi. più piccoli (2 1/2 -3 cm.). — J/stria. [Dalm. Bosnia- Erzeg.|.. — F. messan. Rcehb. (1848). 9 NEGLECTA (Part., 1857) — Tepali senza fascia verde sul dorso. 5 5 Fg. intermedie tutte o quasi tutte opposte. Perigonio lungo 3-4 em., porporino-vinoso tendente al giallo od al verde, con scacchi bruni o rossicci + manifesti. Fg. infer. opposte, le fiorali per lo più verticillato- terne. Cassula obovata (2-3 cm.). Il resto c. s. L. Luoghi pietrosi, rara : Alpi Mar. e M. Viso ; 4-5. Magg. [Alpi frane.]. 4 F. involucrata All. (1789) 624 — Fg. intermedie tutte o quasi tutte alterne. Perigonio lungo 12-30 mm., vinoso-porporino. Fg. infer. e fiorali ora opposte ora verticillato-terne, rr. alterne. Cassula lunga 15-20 mm. Il resto c. s. 2. Pascoli e luoghi pie- trosi; 5, rr. 3. (Monfalcone). Apr.-Magg. [ Alpi frane. Bale. Carp. Cauc.]. 5 F. tenella M. B. (1808) 625 A Perigonio lungo 25-30 mm., vinoso-porporino e * variegato a scacchi. — Istr., Triest., Goriz., Trent. al Doss e Firenze a M. Morello. — F. montana Hpe. (1832) — F. coussolensis Goaty et Pons (1867). % TYPICA B Perigonio lungo 20 mm. circa, a tepali un po’ acuti. Il resto come in a. — Col tipo ed anche App. umbro nel territ. di Norcia al Pian Perduto. 3 MICRANTHA BecK (1903) 250 20 LILIACEAE [189 Fritillaria C Perigonio lungo 50 mm., a tepali ristretti verso l’ apice, poco variegato a scacchi. Pianta robusta. — App. piceno-abr. e cal. al M. Pollino. |Endem.}. — F. Meleagris Ors. (1825), Ten. (1824-29). ‘€ OrsInIAnA (PARL., 1857) D Perigonio lungo 20 mm. circa, a tepali verdognoli e con variegazione a scac- chi poco manifesta. -— Cal. al M. Pollino. |Endem.|. è INTERMEDIA (N. TERR., 1896) E Perigonio lungo 12-13 mm., rosso--sporco e senza variegazione a scacchi. Pianta gracile. — Cal. al M. Pollino. [|Endem.. e POLLINENSIS (N. TERR., 1896) Gen. 190. Lilium L. (1757). (Spec. 45 circa delle reg. temp. dell’emisf. bor.). 1 Fi, eretti, campanulati, a tepali soltanto curvati in fuori superiorm, 2 — Fi, pendenti, a tepali arricciati all’infuori. 3 2 Tepali bianchi, levigati all’ interno. Bulbo grande, squamoso. Fusto grosso, assai foglioso (6-12 dm.). Fg. primarie (invernali) 6-8, lanceolate, le cauline decrescenti verso l’alto, tutte minutam. papillose al margine. Fi. 5-20, in breve racemo, grandi, con odore forte. %. Origin. dell’ As. occ. : colt. e talora subspont. sui muri ecc., al centro ed al sud della Pen. e nelle isole ; 2. Magg.- Giu. [Nat. Eur. mer. e colt... — Volg. Giglio bianco o di S. Antonio. 1 L. candidum L. (1753) 626 — Tepali giallo-aranciati, scabri all'interno, Bulbo piccolo. Fusto tomen- toso in alto, in basso con macchie porporine (4-6 dm.). Fg. lineari-lan- ceolate, larghe 2-10 mm. Fi. 2-4, grandi, inodori. Cassula obovata, a 6 angoli ottusi. Y. Prati e boschi ; 4-5, rr. 3. Giu.-Lugl. [ Frane. mer.-or. Eur. centr... — Volg. Giglio rosso. 2 L. bulbiferum L. (1753) 627 A Fg. con bulbilli nelle ascelle, verdi-lucide, coll’epidermide della pag. super. formata di cellule tutte uguali. Fi. ermafroditi. — Alp? ece. % TYPICUM B Fg. senza bulbilli, verdi-opache, coll’epidermide della pag. super. intercalata da tratti paralleli (a guisa di striscie) di cellule brevi, compatte e fortem. papillose. Fi. dioici o monoici per riduzione del gineceo. — Pen. e Cors. 8 CROCEUM (CHAIx, 1786) 3 (1) Fg. infer. subverticillate a 4-8, le super. sparse. Fg. infer. patenti. Fi. 3-20 in racemo lasso, roseo-vinosi, odorosi ; tepali punteggiati all’in- terno, lanuginosi sul dorso. Cassula subglobosa, ad angoli alati. Y. Prati e boschi; 5-6, rr. 4. Giu.-Ag. [Eur. media e mer. Transcauc. Sib. Giapp.|. — Volg. Riccio di dama, Giglio Martagone. 3 L. Màrtagon L. (1753) 628 A Bulbo 4-5 cm. diam., a squame gialle, pruinose; turioni poco pelosi. Fusto foglioso verso il mezzo (6-10 dm.). Fg. lanceolate. Infiorescenza glabra o brevem. pelosa. — Alpi, App. € Cors. o. TYPICUM B Bulbo 8--10 cm. diam., a squame bianco--sporche, lucide; turioni in forma di mazze clavate di 5--6 cm. diam., densam. bianco--lanuginosi. Fusto densam. foglioso per tutta la lunghezza, robusto (5-6 dm.). Fg. obovate, lungam. attenuate in basso, un po’carnose, verdi--cupe. Infiorescenza ricca, colle 190 Lilium] 20 LILIACEAR 261 brattee ed i bocci dei fi. densam. tomentosi. Cassula più piccola, ad angoli meno alati. Semi più piccoli. — Alpi Mar. al Colle della Maddalena. [Endem.?]. — L. villosum Cavara (1899). $ VILLOSUM PERONA in Cavara (1899) — Fg. tutte sparse. Fusto foglioso dalla base o quasi (4-8 dm.). Fg. cauline numerose, decrescenti verso l’alto. Fi. per lo più rosso-miniati; tepali sparsi di papille e di punti neri all’ interno. Cassula obovata (lunga 4 cm. circa), ad angoli ottusi. Il resto c. s. %. Prati e pascoli; 4-6. Magg.- Giu. [Pir. Alpi oce. Pen. bale.|. 4 L. pomponium L. (1753) 629 A Fg. strettam. lineari (larghe nel mezzo 2-5, rr. sino 8 mm.), con 1-3 nervi, cigliolate al margine soltanto. Fi. 2-15. — Alpi Mar. | Franc. mer.|. 4. TYPICUM B Fg. lanceolate (larghe 5--10 mm.), cigliolato--scabre anche sui nervi di sotto con 3-5 o più nervi. Fi. 1--3. — Alp? or. dall’Istria al Vicentino. | Pen. bal- can... — L. chalcedonicum L. p. p. (1753). 8 CARNIOLICUM (BERNH,., 1826) Gen. 191. Lloydia Salisb. (1812). (Spec. 12 dell’Eur., Afr. bor., As. mont., Sib., Kamtschatka ed Am. bor.). 1 Bulbo allungato, obliquo, subrizomatoso. Fi. 1-2, eretti; tepali muniti alla base di fossetta nettarifera. Fusto eretto (1-2 dm.), coperto alla base dalle tuniche del bulbo che sono allungate. Fg. radicali 2-4, lineari- convolte, dure, subeguali al fusto, le cauline 3-4, lineari-abbreviate. Fi. piccoli, bianchi, a tepali distinti. Cassula obovata, cartacea, cinta dal perigonio persistente. %. Pascoli: Alpi; 7. Ag. [Alpi frane. Eur. media Russ. dor. Cauc. Sib. Himal. Am. bor.|. — Bulbocodium L. (1753) — Anthericum L. (1762). 1 Ll. serotina Rchb. (1830) 630 — Bulbo globoso. Fi. 1-5, chinati nel boccio ; tepali senza fossetta net- tarifera alla base. Fusto non coperto dalle tuniche alla base. Fg. radi- cali 2-4, strettam. lineari, uguali al fusto o più brevi, le cauline 3-4, assai più piccole. Il resto c. s. %. Luoghi ombrosi, rara: Sic. ad Olio- stro pr. Caltagirone ed a Terranova ; 2. Magg. |Grec. Cipro Afr. bor.|. — Anthericum L. (1762) — A. trinervium Viv. (1824) — LI. trinervia Coss. (1865) — LI. sicula Huet (1882). 2 LI. graeca Endl. (1836) 631 Gen. 192. Gàgea Salisb. (1806). (Spec. circa 30 dell’Eur., Afr. bor. ed As. temp. e mont.). 1 Bulbo fiorifero (bienne) accompagnato all’ esterno delle tuniche da 1-2 bulbi (di un anno) nudi ed afilli. Fg. radicale unica, acutam. ca- renata, più lunga dello scapo, ch’è alto 5-15 cm. ed 1-5-ftoro. Fg. fiorali infer. subopposte. Peduncoli glabri. Tepali lineari-oblunghi, glabri, ot- tusi. Y. Campi e luoghi erbosi, rara ; 4-5. Magg. [Eur. media e mer. As. min.]). — Ornithog. Pers. (1794) — G. bracteolaris Salisb. (1806) — G. stenopetala Rehb. (1830). 1 G. pratensis Dum. (1827) 632 252 20 LILIACEAE [192 Gagea A Fg. fiorale infer. non o poco dilatata alla base. — Friuli pr. Fagagna, Bol- zano, Trent. a Caldaro, pr. Bergamo, Alpi Cozie a Bardonecchia, sopra Mentone e Cal. al M. Pollino. u TYPICA B Fg. fiorale infer. slargata alla base, spatiforme. — App. umbro e Sic. nel Val- demone. — G. prat. v. sicula Parl. (1557) — G. pomeranica R. Ruthe (1893). 3 SPATHACEA PArRt. (1857) ì — Bulbo fiorifero senza bulbi secondari afilli all’esterno delle tuniche 0 tutt'al più con qualche bulbillo giovanissimo, 2 2 Bulbo fiorifero unico entro le tuniche, senza bulbilli accessori, Fg. radicale unica. Peduncoli sempre glabri. 3 — Bulbo fiorifero accompagnato entro le tuniche da un bulbo o bulbillo più piccolo (di un anno). Fg. radicali 1 o più. Peduncoli glabri o pe- ‘losi. 4 3 Fg. radicale lineare-laneeolata, piana, larga 5-15 mm. Scapo alto 10-80 cm., 2-10-floro. Fg. fiorali 2, subopposte, ineguali, cigliate al margine. Tepali c. s. Y. Luoghi selvatici: Istria, Pen. (massime al nord), Sic. nel Valdemone e Cors. al M. Nino ; 4-5. Apr.-Magg. [Eur. As. occ. Sib.|. — Ornithog. L. p. p. (1753) — O. silvaticum Pers. (1794) — G. silvat. Loud. (1830). 2 G. lutea Ker-Gawl. (1809) 633 — Fg. radicale strettam. lineare, scanalata, larga 1-2 mm, Scapo alto 5-8 cm., 2-6-floro. Fg. fiorali glabre. Il resto c. s. %. Luoghi selvatici : Istria ; 4-5. Marz.-Apr. [| Austr. Ung. Balc. Russ. mer. As. occ. e centr.]. — Ornithog. Schm. (1794). 3 G. pusilla Schult. (1829) 634 4 (2) Bulbo ovato, il fiorifero accompagnato alla base da un piecolo bul- billo non adnato ad esso, quasi pedicellato. 5 — Bulbo subrotondo, il fiorifero portante superiorm. 1 (rr. 2-3) bulbilli coadesi ad esso, 6 5 Tepali lineari-lanceolati, acuminati. Fg. radicale unica, strettam. li- neare, piana sulle due faccie o leggerm. scanalata di sopra. Bulbo con scaglie superiorm. attenuate, striate longitudinalm. Scapo di 1-2 dm., 1-5- floro. Fg. fiorale solitaria, lanceolato-spatacea (lunga 3-5 cm.) inserita un po’ sotto l’ombrella. Peduncoli 2-3 volte più lunghi dei fi., con una brattea lineare alla loro inserzione. Pianta glabra in ogni parte. 2%. Luoghi selvatici: App. laziale al M. Autore e Cal. al M. Pollino; 5. Apr.-Magg. [Eur. centr. ed or. As. min. Cauc. Sib.|. — Ornithog. L. (1753) — G. min. v. calabra et G. calabra N. Terr. (1896). 4 G. minima Ker-Gawl. (1816) 635 — Tepali oblungo-lanceolati, ottusi. Fg. radicali 2, erette, semicilindriche, piane od appena scanalate di sopra. Bulbo con scaglie superiorm. acu- minate, non striate. Scapo 8-15 cm., 1-5-floro. Fg. fiorale unica c. s., lungam. convolta all'apice, inserita sullo scapo 10-18 mm. al disotto dei peduncoli o delle brattee (se scapo unifloro). Pianta glabra in ogni parte. Y. Luoghi boschivi umidi: Colli Euganei sulle falde sett. del M. Rua, ma non più rinvenuta ; 4. Marz.-Apr. | Eur. centr. Russ. media e mer.|. — Ovrnithog. Hayne (1797). 5 G. spathacea Salish. (1806) 636 6 (4) Fg. radicali 1-2, semicilindrico-giunchiformi, fistolose (lunghe 2-3 dm., larghe 2-4 mm.), scanalate alla base. Bulbi ambedue lisci, chiusi sail int 192 Gagea] 20 LILIACEAE 253 nelle tuniche comuni. Scapo 5-20 cm., 1-5-floro. Fg. fiorali 2, opposte, glabre, ineguali, la maggiore convolta. Tepali c. s., glabri. Y. Pascoli e luoghi sassosi; 6-7. Giu.-Ag. [Pir. Alpi Russ. As. occ. Himal... — Or- nithog. Ram. (1805) — O. Liotardi Sternb. (1818) — G. Liotardi Schult. (1819). 6 G. fistulosa Ker-Gawl. (1816) 637 A Peduncoli villosi. — Alpi, App. bologn., piceno, abr., laziale e cal. al M. Pol- lino, Sic. nei M. Nebrodi e Cors. o. TYPICA B Peduncoli glabri. — Alto Adige, Trent., Abr. al Gr. Sasso ecc. — G. inter- media Auct., non Rchb. B GLABRA D.. TorRrE ET S. (1906) — Fg. radicali per lo più 2-5, filiformi o lineari-scanalate, mai fistolose, 7 7 Fg. fiorali infer. quasi opposte. Scapo 3-moltifloro (rr. 1-2-floro), alto 5-20 cm. Tepali acuti o subacuti, Bulbi 2 entro le tuniche, il minore per lo più areolato-alveolato nel secco. Ig. radicali 1-3, lineari-scanalate (larghe 2-5 mm.), ricurve. Fg. fiorali e peduncoli villosi. Corimbo spesso composto. %. Campi e luoghi selvatici ; 2-4. Marz.-Magg. [Eur. media e mer. As. occ. Afr. bor... — Ornithog. luteum L. p. p. (1753) — O. arvense Pers. (1794). 7 G. arvensis Dum. (1827) 638 A Bulbo con sole fibre discendenti o con poche ascendenti, lasse e sottili. Te- pali villosi all’ esterno. — Campi: Pen. (massime al nord), Sic. e Cors.? Apr.-Magg. 4a TYPICA B Bulbo avvolto strettam. da grosse fibre radicali ascendenti. Tepali spesso glabri o quasi sul dorso. — Luoghi colt. e selvatici: Puglie nel Barese e Leccese, Palermit., Is. del Giglio, Sard. e Cors.; Marz-Apr. { Reg. medit.|. — Ornithog. Parl. (1839). 8 GRANATELLI (PARL., 1845) — Fg. fiorali alterne, distanti (rr. subopposte). Scapo 1-paucifloro, alto 3-12 cm. Tepali # ottusi o rotondati all’apice (rr. acuti). 8 8 Fg. radicali 1-2, lineari o lineari-lanceolate. Bulbi c. s. X. Luoghi er- bosi o boschivi ; 4-6, rr. 2. Marz.-Apr. | Pen. bale. As. min.). — Ornithog. Presl (1822) — G. polymorpha Boiss. p. p. (1845). 8 G. foliosa Schult. (1829) 639 A Peduncoli e tepali all’esterno pubescenti--villosi. — Gargano, Leccese, Sic. Sard. e Cors.? [Endem.). o TYPICA B Peduncoli e tepali glabri (rr. villosetti). a Tepali ottusi. — Potenza nel bosco d’ Aria Silvana, Sila pr. S. (Giov. in Fiore, Sic. nei monti del Palerm. (Ficuzza, M. Cucco, Busambra e Piz zuta). |Endem.}. — Ornithog. Jan (1826) (nomen). 8 CHRYSANTHA (SCHULT., 1825) b Tepali acuti. — Fg. strettam. lanceolate o lineari. Cassula oblunga. leggerm. smarginata all’ apice. — Sard. al M. Gennargentu e Cors. tra 1500 e 2180 m. {Spa.}. SoLerroLII {F. ScHuLTz, 1886) — Fg. radicali 1-5, filiformi, scanalate o semicilindriche (larghe 1-1 1/2 mm.). Bulbi c. s. Y. Luoghi pietrosi ed erbosi ; 5-6. Genn.-Marz. [ Eur. media e mer. As. occ... — Ornithog. Zauschn. (1776). 9 G. bohemica Schult. (1829) 640 254 20 LILIACEAE (192 Gagea A Peduncoli e tepali pubescenti-villosi. a Fg. radicali 1-2 soltanto. 1 Pianta alta 5 cm. circa. Fg. cauline avvicinate, quasi opposte. Tepali al- largato-rotondati all'apice. Antere bislunghe. Ovario obcordato, inca- vato ai lati. — Ea al M. Capanne. Genn. [Eur. media-or. As. occ.|. 4. TYPICA 2 Pianta a tepali quasi arrotondato--ottusi come nel tipo; però antere © sferiche come nella var. saratilis. — Cors. [Endem.|.. — G. bohemica Salis (1838), non Schult. — G. saxatilis Bor. (1858), non Koch. 8 corsIca (TauscH, 1852) 3 Pianta più gracile del tipo. Fg. cauline più allontanate. Tepali ottusi ma non rotondati all’apice. Antere subsferiche. Ovario obovato, convesso ai lati. — Basdl., Cal. occ. (Dirupata di Morano, Masistri e pr. Castrovil- lari). [Eur. centr. ed occ.--mer.|. — Ornithog. boem. v. saxat. M. et K. (1826). SAXATILIS (KocH, 1829) b Fg. radicali 4-5. — Ste. a Busambra. [Endem... — Ornithog. Tin, (1844). ò BUSAMBARENSIS (PARL., 1845) B Peduncoli e tepali glabri. — Sie. alle Madonie. [Endem.'. — Ornithog. Tod. (1845). ° NEBRODENSIS (Nym., 1855) G. minima X fistulosa Asch. et Gr. (1905) = Ornithog. intermedium Schleich. (1830)= G. intermedia Rchb. (1848). — Indicata del Trent. in V. di Ledro e del Piem., ove però non esiste la G. minima. Gen. 1983. Ornithògalum L. (1737). (Spec. circa 100 delle reg. temp. o mont. dell’Eur., As. ed Afr., una dell’Am. extratrop.). 1 Tepali bianchi o solfini, con una lista mediana verde sul dorso (rr. senza). 2 — Tepali totalm. bianchi, senza lista verde sul dorso. Sez. II. CARUELIA 6 2 Fi. in racemo subcorimboso, lungo 15 em. al più. Seapo adulto alto 2-30 cm. compreso il racemo. Sez. I. HELIOCHARMOS 4 — Fi, in racemo oblungo-cilindrico, lungo 1-2 dm. Scapo adulto alto 2-10 dm. compreso il racemo. 3 3 Filamenti (almeno 3) con 3 denti all'apice di cui il mediano anteri- fero. Fi. in racemo unilaterale, Sez. IIT. MyoGALUM ‘ — Filamenti indivisi. Fi. rivolti per ogni lato. Sez. IV. BERYLLIS 8 Sez. I. HELIOCHARMOS BAKER (1875). 4 (2) Peduneoli subeguali alle brattee o poco più lunghi, i frutt. riflessi. Seapo per lo più raccorciato e spesso coperto di fi, fin presso la base. Fg. lineari, scanalate, glabre, più lunghe assai dell’ infiorescenza, con o senza linea bianca. %. Luoghi erbosi; 2. Febbr.-Apr. |Spa. Eur. or. Cauc. As. min.|. — O. nanum Guss. (1821), Parl. (1852), an S. et S ? (1806). 1 O. èxscapum Ten. (1811) 641-42 195 Ornithogalum] 20 LILIACEAFE 265 A Bulbo totalm. sprovvisto di bulbilli. Cassula alata superiorm. a Fg. larghe 2-6 mm. Scapo alto 3-8 cm. (compreso il racemo), con 2-12 fi., lunghi 15-20 mm. — Lig., It. centr. e mer., Sic., Sard. e Cors. Spa. Bale.|. 1. TYPICUM b Fg. larghe 8-9 mm., in pianta più robusta, a fi. grandi come in 0. umbel- latum. — Cal. al M. Pollino. [Endem.). Bg AMBIGUUM (N. TERR., 1889) B Bulbo provvisto di bulbilli. Cassula non alata. I Bulbilli soltanto sotto le tuniche esterne del bulbo. 1 Scapo con 5-15 fi. lunghi 15-20 mm. — Fg. lunghe 15-25 em., larghe 2-4 mm. Scapo gracile, alto 5-10 cm. (compreso il racemo). — /stria, Friuli pr. Grado e Pieris, Portici e Sie. [Bale. Ungh. Cauc.). € REFRACTUM (Kir., 1818) 642 2 Scapo con 3-4 fi. lunghi 20-25 mm. — Il resto come nel tipo. — Pr. Otranto. [Endem.!. 9 ADALGISAE (GRrovEs, 1887) II Bulbilli anche al di fuori delle tuniche esterne. — Scapo robusto, con 14- 18 fi. Fg. lunghe 40-45 cm. e larghe 5-7 mm. Peduncoli più brevi delle brattee. — Cal. pr. Castrovillari, nelle vigne. |Endem.. e BRUTIUM (N. TeRR., 1889) — Peduncoli lunghi 2-3 volte le brattee (rr. subeguali ad esse), i frutt. ascendenti o divaricato-riflessi. Scapo allungato e nudo per buon tratto alla base (eccett. O. montanum). 5 5 Fg. lineari-lanceolate, larghe 8-15 mm., senza linea bianca. Scapo corto, spesso coperto di fi. sin presso alla base. Bulbo senza bulbilli. Fg. 5-7, spesso più lunghe del racemo, glabre. Scapo con 6-20 fi., alto 1-2 dm. compreso il racemo ; peduncoli eretto-patenti, subeguali alla brattea od anche 2-3 volte più lunghi. %. Luoghi erbosi: Pen. dal Laz. (M. So- ratte) ed Abr. în giù e Sic. ; 4. Apr.-Giu. |Pen. bale. As. occ... — 0. cuspidatum Griseb. (1844) — O. Huetii Boiss. (1859). 2 O. montanum Cyr. in Ten. (1811) 643 — Fg. lineari, larghe 1-S o rr. sino a 15 mm., ma in tal caso percorse da una linea bianca. Scapo + lungam. nudo alla base. 2%. Luoghi erbosi e colt., frequente ; 2-5. Apr.-Giu. | Eur. media e mer. As. oce. Afr. bor., nat. Am. bor.|. — Volg. Latte di gallina, Cipollone bianco. 3 0. umbellatum L. (1753) 644 A Bulbo con bulbilli numerosi all’esterno delle tuniche e sotto di esse. Pedun- coli frutt. infer. patenti o subriflessi, quindi racemo alla fine a contorno quadrangolare. — Peduncoli lunghi 2-3 volte la brattea. a Fg. percorse da una linea bianca nel mezzo. T Bulbo con bulbilli all’esterno delle tuniche, più spesso fogliferi. Pedun- coli frutt. patenti. — Fg. larghe 5-8 mm., glabre, più lunghe dello scapo, ch’ è alto 1-3 dm. (compreso il racemo) e con 6-20 fi. Tepali esterni lunghi 17-20 mm. — Luoghi colt.: Pen., meno frequente nelle isole. — Scilla campestris Savi (1798). a. CAMPESTRE Rouy (1910) II Bulbo con bulbilli solo sotto le tuniche esterne, senza fg. Peduncoli frutt. divaricato-riflessi. — Fg. larghe al più 6 mm., poco più lunghe dello seapo. Il resto come nel tipo. — Luoghi colt. : Istria, Alto Adige, Trent., Veron., Bergam., Rovigo, Parma, Faentino, Lig., Laz., It. mer., Stc., Malta, Sard. e Cors. | Frane. Pen. bale. Chio). — O. retractum Guss. (1852), non Kit. 2 DiVERGENS (Bor., 1849) 20 LILIACEAE [193 Ornithogalum b Fg. con linea bianca nulla od indistinta. — Tepali lunghi 10-15 mm., più stretti che nel tipo, il resto come in esso. — Cors. a Bastia; da ricer- carsî. [ Franc. mer.ì. — O. proliferum Jord. et Fonrr. (1866). PATERFAMILIAS (GopRr., 1854) B Bulbo non prolifero (rr. con pochi bulbilli sotto le tuniche). Peduncoli frutt. infer. arcuato--ascendenti, quindi racemo a contorno ovoideo o triangolare colla base in alto. 1 Fg. più lunghe dello scapo, percorse da una linea bianca, larghe 2-5 mm., cigliate. Peduncoli assai più lunghi della brattea. — Luoghi erbosi : App. pavese, Tosc., Laz., Elba e Sic. [Endem.). ò COLLINUM (Guss., 1827) 2 Fg. subeguali allo scapo o più brevi. Peduncoli subeguali alla brattea o più lunghi. A Fg. percorse da una linea bianca ben marcata, per lo più cigliate. * Fg. larghe sino a 15 mm. Scapo con 12-30 fi. — Tose., Nap. ecc. |Spa. Ungh. Afr. bor.].. — O. etruscum Parl. (1852) — O. algeriense Jord. et Fourr. (1866). ° ORTHOPHYLLUM (TEN., 1881) #* Fg. larghe 2-5 mm. Scapo con 5-15 fi. — Luoghi erbosi e sassosi: Istria, Friuli, Bassanese, Veronese, Trent., Modinese, Tosc. ecc. [Pen. balc.). — 0. collinum Koch (1845) et Auct. pl. € KocHu (PaRrL., 1857) AA Fg. senza linea bianca o con linea indistinta. $ Fg. larghe 5-8 mm., per lo più cigliate. Scapo con 10-80 fi. (rr. meno). — Rupie luoghi erbosi: Istria e Pen. (Reg. danub. Bale. Afr. bor.). — O. collinum Ten. (1824-29), non Guss. — O. garganicum Ten. (1827) — O. contortum Ten. (1833). Î comosum (L., 1756) 644' $$ Fg. larghe 1-3 mm., glabre. Scapo con 2--10 fi. — Luoghi erbosi e sas- sosi: Istria, Friuli, Veron., Bresc., Bergam. sopra Lovere, App. lig.-- piem., Marche, It. mer. ed isole. [Reg. medtt.). 0 TENUIFOLIUM (Guss., 1827) Sez. II. CARUÈLIA (PARL., 1854). 6 (1) Bulbo grande, prolifero. Fg. lineari, larghe 20-25 mm., più lunghe dello scapo, che misura 2-6 dm. Racemo breve, corimboso, 6-12-floro ; pedun- coli eretto-patenti, più lunghi della brattea. Fi. grandi, odorosi; tepali ottusi, gli esterni mucronati. %. Luoghi erbosi mar.: pr. Nizza, It. mer. ed isole ; 2. Apr.-Magg. [Eur. mer. Afr. bor. Mad. Can., nat. Cile]. — Caruelia Parl. (1854). 4 0. arabicum L. (1753) 645 Sez. III. MvyòGALUM (LK., 1829). 7 (8) Bulbo ovato, non prolifero. Fg. lineari-scanalate, larghe 5-12 mm., subeguali allo scapo o più lunghe. Scapo di 2-4 dm., con racemo unila- terale di 3-12 fi. grandi, alla fine pendenti; peduncoli più brevi della brattea. Tepali bislungo-lanceolati, subacuti, verdastri con margine bianco. %. Origin. dell'Eur. or. ed As. min.; 2-4. Marz-Apr. [Colt. nat. Eur. temp... — Myogalum Lk. (1829) — Albucea Rcehb. (1830). 5 P. nutans L. (1753) 646 A Filamenti a denti laterali più lunghi dell’antera. — Colt. ed inselvat.; pr. Fiume, Alto Adige, Trento, Novarese a S. Donato, Lig., Romagna a S. Te- renzo, Spoleto, Recanati, Viterbo, Roma, Caserta e Napoli. u TYPICUM TA 21 193 Ornithogalum] 20 LILIACEAE 25 B Filamenti a denti laterali più corti dell’antera. Racemo più denso. — Alto Adige, Trento. (Reg. danub. As. min.) — Myogalum Kth. (1848) — 0. chlo- ranthum Saut. (1844). 8 BOUCHEANUM (AscH., 1866) Sez. IV. BERYLLIS (SALISB., 1866). 8 (3) Fi. bianchi, rr. verde-giallognoli. Fg. persistenti sino alla fine della fioritura. Bulbo e fg. c. s., queste glaucescenti, più brevi dello scapo alto 3-4 dm. Racemo allungato-piramidato, con 20-50 fi. ; peduncoli frutt. appressati; brattee acuminate. Tepali ottusi. &. Campi e luoghi erbosi ; 2-5. Apr.-Magg. [Austr. Ungh. Reg. medit. Caue. Pers. Can.|. 6 O. pyramidale L. (1753) 647 A Tepali bislungo-lanceolati, bianchi con striscia verde sul dorso. a Peduncoli eretti, lunghi sino a 3 cm. e quindi assai più della brattea. Te- pali attorcigliati insieme dopo la fioritura. — Istria, Pen. ed isole. — O. brevistylum Wolfn. (1857). x TYPICUM b Peduncoli patenti, mai più lunghi della brattea, ch'è più lungam. acumi- nata. Tepali non attorcigliati dopo la fioritura. Pianta più gracile, a fg. più strette. — Col tipo, specialm. al sud. — Scilla montana Savi (1804). 8 NARBONENSE (L., 1759) B Tepali ellittico--lineari, verde--giallognoli, senza striscia verde sul dorso. Il resto come nella var. prec. — /s. Pelagosa nell’ Adriatico. [Endem.]. VistAaNICUM (Tomm., 1876) — Fi. solfini o bianco-verdicci. Fg. quasi sempre scomparse alla fine della fioritura. Scapo di 4-10 dm.; brattee lanceolate. Tepali lineari- oblunghi, ottusi. Il resto c. s. 2. Prati, pascoli e boschi ; 4-6, rr. 2 e 3. , Magg.-Lugl. [Eur. media e mer. As. occ. Marocco]. « O. pyrenaicum L. (1753) 648 A Tepali bianchi o bianchicci, con angusta striscia verde--chiara sul dorso. Cas- sula globosa. — Istria, Alpi, App. sino Cal., Maremma tosc., Sard., Cors., Gorgona e Tremiti. — O. pyren. Jacq. (1774). o. SPHAEROCARPUM (KERN., 1878) B Tepali solfini, con striscia verde sul dorso. Cassula ovale. — Nell'area del tipo. — Anthericum sulfureum W. et K. (13802) — O. sulphur. Schult. t. (1829). 9 FLAVESCENS (Lam., 1778) Gen. 194. Urginea Steinh. (1834). (Spec. circa 40 della Reg. medit., Afr. ed Indie or.). 1 Bulbo 10-15 em. diam. Scapo alto 6-15 dm., con 50 e più (fi. Fg. na- scenti dopo i fi., largam. lanceolate (3-5 dm. per 5-10 cm.). Brattee lanceolato-lineari, gibbose alla base, 2-3 volte più brevi dei pedicelli. Tepali liberi, ovato-oblunghi, bianchi con carena verde-porporina. Semi molti per ogni loggia. X. Arene e rupi mar. (rr. nell'interno); Nizz., Lig., Tosc., Laz., It. mer. ed isole ; 2. Aut. | Reg. medit. Afr. mer. Can.|. — Scilla L. (1753) — U. Scilla Steinh. (1834). — Volg. Squilla. 1 U. maritima Bak. (1873) 649 17 258 20 LILIACEAP [194 Urginea — Bulbo 2-3 cm. diam. Scapo alto 1-2 dm., con 10-30 fi. Fg. e. s. ma quasi lineari o lineari-filiformi. 9 2 Fe. lineari-filiformi, scanalate, più brevi dello scapo, ch'è flessuoso. Pe- dicelli uguali ai fi. o più brevi. Brattee lineari, piccole, gibbose alla base, riflesse. Tepali oblunghi, bianchi con stretta carena porporina. 2%. Colli aridi: Puglie fra Brindisi e Tuturano nel bosco Paticchi, Sard. (pr. Ca- gliari, S. Teresa di Gallura e Capo Ferro) e Cors. ; 2. Lugl.-Ag. | Alge- ria). — Anthericum Moris (1827) — Scilla Munby (1847). 2 U. fugax Steinh. (1834) 650 — Fg. lanceolato-lineari (larghe 5-10 mm.), increspate al margine, espanse in circolo sul terreno, assai più brevi dello scapo. Pedicelli c. s. Brattee lineari, quasi speronate alla base. Tepali lineari-oblunghi, rosei con stretta carena porporina. &. Colli mar.: Sard. e C'ors. pr. S. Bonifacio e Por- tovecchio ; 2. Ag.-Sett. | Afr. bor... — Scilla Desf. (1798). 3 U. undulata Steinh. (1834) 651 Nora. — L’Albuca altissima Dryand (1784) origin. dell’Afr. mer. si è nat. sui tetti di un rione della città di Catania. Gen. 195. Scilla L. (1737). (Spec. circa 100 dell’Eur., As. temp. e mont., Afr. estratrop. e trop.-mont., una sola del Cile). 1 Tepali liberi e patenti dalla base. Stami uniseriati, a filamenti inseriti presso la base dei tepali. Sez. I. EuscILLA 2 — ’Tepali conniventi in tubo nella metà infer., superiorm. curvati in fuori. Stami biseriati, a filamenti ineguali, inseriti a diverse altezze. Sez. II. UsrERIA 8 Sez. I. EusciLLa BAK. (1870). 2 Fioritura autunnale (rr. precoce). Fg. sviluppantisi completam. soltanto dopo la fioritura. 3 — Fioritura primaverile. Fg. completam. sviluppate all’epoca della fiori- tura. 4 3 Fg. subeilindriche, scanalate, larghe 1-2 mm., più brevi dello scapo, che misura 5-20 cm. Racemo 6-2-floro, dapprima corimboso, poi allungato ; pedicelli lunghi 1-2 volte il fi. ; brattee nulle. Fi. piccoli (lunghi 4-5 mm.), roseo-violacei. Y. Luoghi erbosi o pietrosi aridi: Istria, Pen. ed isole ; 2 e 4, rr. 3. Ag--Ott., vr. Febbr.-Marz. [| Reg. medit. Eur. centr. Transcaue.|. 1 $. autumnalis L. (1758) 652 - Fg. lineari-lanceolate, piane, larghe 5-25 mm. Scapo flessuoso (1-3 dm.), rossastro in basso, spesso un po’ peloso. Pedicelli lunghi 2 volte i fi. Il resto c. s. XY. Luoghi erbosi e campi aridi ; 2. Sett.-Nov. |Afr. bor.-occ.|. — S. fallax Steinh. (1334). 2 S. obtusifolia Poir. (1789) 653 A Fg. lunghe 8-10 cm. e larghe 5-25 mm. Racemo 20-60-floro. — Sec. Baker soltanto nell Algeria. i 1 TYPICA Ret TI Li > a he 195 Scilla] 20 LILIACEAE . 259 B Fg. lunghe 3-4 cm. e larghe 5--10 mm. Racemo' 6-15-floro. — Ste, Sard. (Cagliari, îs. S. Pietro) e Cors. (Endem.). — S. obtusifolia Moris (1527). $ INTERMEDIA (GUSs., 1827) 4 (2) Brattee dei racemi bene sviluppate, lunghe almeno 1 em. 5) — Brattee brevissime, squamiformi o nulle (solo eccezionalm. sviluppate). 6 5 Due brattee ineguali alla base di ogni pedicello, Fg. lineari, flaccide, scanalate (larghe 5-14 mm.). Scapo diritto (1-3. dm.). Racemo denso, con 6-30 fi.; pedicelli poco più lunghi dei fi. ; brattea maggiore subeguale al pedicello, l’altra metà più piccola. Fi. lunghi 5-7 mm., azzurro-violacei. X%. Luoghi erbosi o boschivi: Lig., Alpi di Tenda; 2 è 4. Apr.-Magg. [Delf. Prov., avv. Svizz. Baden]. — S. Bertolonii Duby (1828). 3 S. italica L. (1753) 654 — Una sola hrattea per ogni pedicello. Bulbo + grosso. Fg. 6-9, lanceo- late, erbaceo-carnose. Scapo subeguale alle fg. o più breve. Racemo co- rimboso ; pedicelli + lunghi; brattee lineari, biancastre. %. Luoghi incolti aridi o rupestri ; 2 e 4? Apr.-Magg. [Spa. Port. Afr. bor. Mad.|. — S. hemisphaerica Boiss. (1845). 4 S. peruviana L. (1753) 655 A Racemo corimboso-conico, con 5--100 o più fi. Fg. larghe 2-6 cm. a Fg. * cigliate al margine, larghe 2-3 cm. I Fg. densam. cigliate al margine. Pedicelli infer. lunghi 5-10 em., assai più delle brattee, che sono cigliate. Fi. violetti, rossastri o bianchi, lunghi 10--14 mm. Scapo robusto (2-3 dm.). — Ste., Sard. e Cors.?, nat. pr. Ge- nova. — S. Vivianii Bert. (1856). 1 ELONGATA (PARL., 1854) II Fg. minutam. cigliate. Pedicelli infer. lunghi 4-6 cm., subeguali alle brattee, che sono un po’ cigliate o glabre. Fi. bianco--sporchi, bianchi o violetti. — Cal. pr. Gerace, Sic. e Malta. [Endem.|. 8 sicuLA (Tin., 1844) Db Fx. affatto glabre al margine, larghe 4-6 cm. — Fi. violetto--carichi, in co- rimbo ottuso. Il resto c. s., ma in pianta più robusta. — /s. Marettimo pr. la Stîc., Pozzuoli pr. Napoli e Capri; forse nat. [Endem.]. 2 x HuGHII (Tin., 1827 B Racemo corimboso-piano, con T--15 o rr. sino a 20 fi. F minutam. cigliate al margine. Scapo gracile (8-16 cm.) Pedicelli infer. lun- ghi 3-6 cm., assai più delle brattee. Fi. azzurrognoli, lunghi 5-10 mm. — Sic. [Endem.). è CuPANII (Guss., 1827) 655' ge. larghe 1-2 cm., 6 (4) Scapo alto 3-6 dm.; racemo assai lungo, con 50-100 fi. Fg. lanceo- lato-lineari (larghe 1-3 cm.), minutam. cigliate al margine, più brevi dello scapo. Pedicelli lunghi 3-4 volte i fi., patenti. Fi. violaceo-azzur- rognoli, lunghi 4-6 mm. Ovario con 3 fossette nettarifere alla base. 2£. Origin., a quanto pare, dell’ As. oce., colt. ed inselvat.: Verona, Brese. sul Garda e nei Ronchi, Nizza, Lig., Firenze, Roma, Caserta, Napoli, Ischia, Cal., Sic., Malta, Cagliari ed is. Maddalena; 2. Apr.-Magg. [Colt. nat. Eur. mer.|. — Nectaroscilla Parl. (1854). 5 S. hyacinthoides L. (1767) 656 — Scapo alto 1-2 dm.; racemo breve, con 1-12 fi. 7 Fg. per lo più 2, rr. 3-4, Pedicelli più lunghi dei fi., almeno gl’infer. Semi con un tubercolo arilloide alla base, Fg. lineari-lanceolate, lun- gam. abbraccianti lo scapo alla base. Fi. azzurro-carichi, rr. rossigni 0 1] 260 . 20 LILIACEAE [195 Scilla bianchi, lunghi 1 cm. circa; brattee subnulle od eccezionalm. le infer. lunghe sino ad 1 cm. %. Luoghi boschivi: 4-6, rr. 3. Marz.-Magg. |Eur. media e mer. Cauc. As. min.]. 6 S. bifolia L. (1753) 657 A Fg. larghe 5-12 mm. Fi. 2-8. — Istria, Pen., Sic. e Sard. ad Osilo. o. TYPICA B Fg. larghe 5 mm. al più. Fi. 1--4. Pianta ridotta in ogni parte. — eg. ele- vate în Sic. e forse altrove. (Bale. Carp. As. min... — S. minor C. Koch (1846) — S. alpina Schur (1866) — S. subnivalis Nym, (1882). 8 NIVALIS (Borss., 1844) — Fg. sempre 4-7. Pedicelli ordinariam. più brevi dei fi. Semi senza arillo, Fg. larghe 1-2 cm. Fi. azzurro-carichi, lunghi 10-14 mm. Il re- sto c. s. %. Origin. dell’ Eur. or. ed As. occ. (l’ affinissima S. sibirica Andr. [1804] sarebbe la forma selvatica): colt. e segnalata in altri tempi come inselvat. nei Colli Euganei, Veronese e Nizza ; 2-4. Marz.-Apr. | Nat. Eur. centr.). 7 S. amoena L. (1753) 658 Sez. II UsrkRIA (MEDIC., 1790). 8 (1) Racemo eretto, Fi. a perigonio rotondato-campanulato, inodori 0 con odore di sambuco. Fg. lineari-lanceolate (larghe 5-20 mm.). Scapo alto 1-2 dm. Racemo lasso, a 6-20 fi. quasi pendenti; brattee gemelle, la maggiore più lunga del pedicello. Fi. azzurri, rr. roseo-porporini 0 bianchi, lunghi 1-2 cm. % Origin. dell'Eur. occ.-mer., colt. e qua e là inselvat. : Istria (S. Nicolò d’Oltre, Pirano e Corte d'Isola), Trevig. ad Asolo, Bassano, Bergamo, Nizza, Carrara, Lucchese, Firenze, Portofer- raio, Urbino, Ancona, Ascoli, Roma e Napoli; 2-4. Marz.-Apr. |Colt.|. — S. campanulata Ait. (1789) — S. patula Lam. et DC. (1805). 8 S. hispanica Mill. (1768) 659 — Racemo unilaterale, pendente. Fi. a perigonio tubuloso-campanulato, per lo più odorosi ; tepali ricurvi superiorm. perciò il fi. prende l’aspetto di quello del Hyacinthus orientalis. Il resto c. s. %. Origin. dell'Eur. occ., colt. e talora inselvat.: Udine, Lomb., Piem., Firenze e Lucca ; 2-4. Marz.-Apr. |Nat. Eur. centr. e colt... — Hyacinthus L. (1753) — S. nutans Sm. (1790). 9 S. non-scripta Hoffmgg. et Lk. (1803) 660 Gen. 196. Hyacinthus L. (1737). (Spec. circa .30 di cui 3 dell’Afr. trop. e mer., le rimanenti della Reg. medit. ed As. occ.). 1 Perigonio a lobi subeguali al tubo, curvati in fuori; tubo assai ven- tricoso alla base; stami inseriti a metà di esso, rinchiusi. Sez. I. EUHYACINTHUS 2 — Perigonio a lobi spesso 2-3 volte più brevi del tubo, suberetti; tubo appena ventricoso alla base; stami inseriti sulla fauce del perigonio. Sez. II. BELLEVALIA 3 196 Hyacinthus] 20 LILIACEAE 261 Sez. I. EuHyAcinTHUSs BAK. (1871). 2 (1) Fg. lineari (larghe 10-15 mm.), scanalate, subeguali allo scapo (2-3 dm.). Racemo lasso, 4-10-floro ; pedicelli assai brevi; brattee squamiformi. Fi. azzurro-carichi, nelle forme colt. anche bianchi, gialli, rosei od azzurro- nerastri, lunghi 2-3 cm. %. Origin. dell’As. occ., colt. e nat. qua e là: Pen., Sic. e Sassari; 2-4. Marz-Apr. [Nat. Eur. mer. Afr. bor.). — Volg. Giacinto, Granbretagna. 1 H. orientalis L. (1753) 661 Sez. II. BELLEVALIA (LAP., 1808). 3 (1) Fg. filiformi, subcilindriche (larghe 2-3 mm.). Scapo alto 3-8 em., 2-7 foro, subeguale alle fg. o più corto. Racemo subeorimboso ; brattee lanceolato-acuminate, subeguali ai pedicelli. Fi. azzurrognoli, rosei o bian- chi, lunghi 7-10 mm.; perigonio diviso sino a metà in 6 lacinie pelosette all'apice. %Y. Luoghi aridi: Sard. e Cors.; 2-5. Marz.-Giu. [Endem.]. — Scilla Viv. (1825) — H. Pouzolzii Gay in Lois. (1827). 2 H. fastigiatus Bert. (1830) 662 — Fg. lineari o lineari-lanceolate (larghe 5-30 mm.). Seapo alto 15-40 em., moltifloro. 4 4 Fg. glabre e liscie ai margini, lineari, larghe 5-15 mm. 5 — Fg. cigliate o scabre ai margini (almeno in alto), lineari-lanceolate, larghe 15-30 mm. 6 5 Racemo conico al tempo della fioritura, Lacinie del perigonio lineari- oblunghe, lunghe 1/5 circa del tubo, Cassula trigono-subrotonda, smar- ginata. Scapo più breve delle fg., alto 15-30 cm. Racemo con 20-30 fi. ; pedicelli subeguali al perigonio ; brattee c. s. Fi. bianco-sudici, sfumati di celeste alla base durante la fioritura, lunghi 1 cm. circa. %. Prati umidi, frequente: Pen., Tremiti, Sic., Malta e Cors.; 2-4. Marz-Apr. | Eur. medit. Cipro Afr. bor.|. — Bellevalia Sweet (1827), Rchb. (1830). 3 H. romanus L. (1771) 663 — Racemo cilindrico durante la fioritura. Lacinie del perigonio ovate, lunghe ‘/3 circa del tubo, Cassula trigono-obeordata, assai smarginata. Racemo di 12-30 fi., celesti durante la fioritura, poi violacei alla base. Il resto c. s. XY. Luoghi erbosi e colt. : pr. Ancona, It. mer. e Sic.; 2 e 4. Marz.-Apr. |Port. Pen. balc. As. min. Afr. bor.|. — Bellevalia Kth. (1843), non Rchb. — B. Gussoneana Griseb. (1844). 4 H. dubius Guss. (1821) 664 6 (4) Fg. liscie o scabro-cigliate ai margini, più lunghe dello seapo, Pe- dicelli subeguali ai fi, o più brevi. Scapo alto 3-4 dm. Racemo cilin- drico-conico, con 10-30 fi., gl’infer. con pedicelli alla fine patenti o ri- flessi; brattee c. s. Fi. violacei alla base prima e dopo la fioritura, di rado totalm. bianchi, lunghi 8-15 mm.; lobi del perigonio ottusissimi, verdastri, lunghi 1/4 circa del tubo. Cassula trigono-orbicolare, rotondata all’apice. Y. Campi e luoghi erbosi ; 2. Marz--Magg. (Frane. mer. Grec. As. min. Afr. bor.|. — Bellevalia Kth. (1843). 5 H. trifoliatus Ten. (1824-29) 665 262 20 LILIACEAE |196 Hyacinthus _ A Fg. scabro--cigliate ai margini. — Colli Berici, Lig. pr. S. Remo e Bordighera, Puglie. Magg. — H. abortivus Caval. (1848). o. TYPICUS B Fg. glaberrime ai margini. — Lazio pr. la Magliana Romana. Marz-Apr. |Endem.. — Bellevalia Chiov. (1894). 9 PENDULINUS (CHiov:, 1895) — Fg. densam, cigliate ai margini, subeguali o più brevi dello scapo. Pedicelli molto più lunghi dei fi, (gl’infer. 3-8 cm.). Scapo alto 2-3 dm. Racemo ovato-oblungo, con 30-60 fi.; brattee c. s. Fi. porporino-lividi ; lobi del perigonio ovati, subacuti, verde-giallastri, uguali ad !/z del tubo. Cassula bislungo-obovata, trigona. %. Luoghi colt.: Puglie; 2. Magg. [Grec. Russ. mer. As. occ. sino Afgan. e Beluc. Afr. bor... — H. patu- lus Bert. (1842) —- Bellevalia T. Nees (1843). 6 H. ciliatus Cyr. (1792) 666 Muscari comosum X H. romanus Caruel (1871), Christ et Cald. (1383)= Bellevalia dubia Rchb. (1830) = B. Webbiana Parl. (1854)= H. Webbianus Nym. (1865). — Lig. a Pontremoli, Tosc., Bologna, Faentino, Spoleto. Gen. 197. Muscàri Mill. (1752). (Spec. circa 40 dell’Eur., Afr. bor. ed As. occ.). 1 Fi, fertili gialli o giallo-verdastri ; perigonio tubuloso-oreciolato (lungo 8-10 mm.), a denti ovati, alla fine patenti a stella. Filamenti oscuram. biseriati. Ovario ovato. Sez. I. MUSCARIMIA 3 — Fi, fertili violacei, violaceo-olivastri, rr. gialli o bianchi; perigonio globoso- o tubuloso-orciolato (lungo 2-10 mm.), a denti triangolari, quasi sempre riflessi, 2 2 Racemo lungo 6-30 cm. Perigonio lungo 6-10 mm. Filamenti biseriati, Ovario ovato. Sez. II. LEOPOLDIA 4 — Racemo lungo 3-6 cm. Perigonio lungo 2-7 mm. Filamenti uniseriati od oscuram. biseriati, Ovario trigono. Sez. III. BorRvANTHUS 5 Sez. I. MuscARIMIA (KostEL., 1844). 3 (1) Fg. carnoso-erbacee, lineari-canalicolate (larghe 12-20 mm.), subeguali allo scapo o più lunghe. Scapo alto 1-2 dm. Racemo lungo 3-8 cm. Fi. tutti fertili (eccett. pochi super. sterili), quasi sessili, odorosissimi. %. Origin. dell’ As. oce., colt. e nat. ; 2. Apr.-Magg. |Colt.. — Hyacinth. Muscari L. (1753) — M. ambrosiacum Moench (1794) — M. moschatum , W. (1809) — M. Muscari Asch. et Gr. (1905). — Volg. Giacinto mu- schiato, Muschini. 1 M. Muscarimi Medic. (1791) 667 A Perigonio giallo--verdastro, con denti gialli, poco ristretto alla fauce. Stami inseriti nella metà super. del tubo. — Znselv. pr. Pisa e Catania ; colt. 4 TYPICUM B Perigonio giallo, con denti porporini, poco ristretto alla fauce. Stami inse- riti nella metà infer. del tubo. Cassula più grande. — Inselvat. in Stc. pr. Messina e Caltagirone ; colt. — Hyac. Muscari 8 Lam. (1789) — M. moschat. v. flavum Sims. (1813) — M. Muscari v. flavam Asch. et Gr. (1905). 8 FLAVUM n. comb. 197 Muscari] 20 LILIACEAE 263 Sez. II. LEOPÒLDIA (PARL., 1845). 4 (2) Racemo terminato da un ciuffo di fi, sterili + lungam, pedicellati. Fg. c. s. Fi. fertili con perigonio cilindrico-urceolato, violaceo-olivastro, lungo 6-10 mm., subeguale ai pedicelli, che sono orizzontali: fi. sterili di un bell’azzurro-violaceo. %. Luoghi colt. ed erbosi, comune ; 2-5. Apr. Giu. [Eur. media e mer. As. oce. Afr. bor. Can. Mad.|. — Hyacinthus L. (1753) — Leopoldia Parl. (1845). — Volg. Cipollaccio, Lampasione, Giacinto dal pennacchio. 2 M. comosum Mill. (1768) 668 A Fi. sterili lungam. pedicellati, tormanti un ciutto corimboso assai appari scente. Pianta di 2-4 dm., a racemo conico-allungato, alla fine cilindrico, lasso, lungo 15--30 cm. — Pen. ed isole. vu. TYPICUM B Fi. sterili brevem. pedicellati, formanti un ciuffo poco appariscente. Pianta di 8-15 cm., a racemo conico. — Istria, Vicenza, Otranto, Cal. a Castrovil- lari, Capri e Cors. a Bastia. [Croazia Grec. Creta As. min... — Bellevalia Holzmanni Heldr. (1876) — M. Holzm. Freyn (1877). B PrRAMIDALE (TAUSCH, 1841) — Racemo con fi. sterili sessili o quasi e quindi non formanti un ciuffo distinto. Fg. carnoso-erbacee, flaccide, attenuato-acuminate all’ apice. Racemo conico-allungato, lungo 5-10 cm. Fi. sterili violacei; perigonio cilindrico, lungo 5 mm. circa. %. Luoghi arenosi mar.; 2. Apr.-Magg. |Creta As. occ. Libia Alger... — Leopoldia Pari. (18485). 3 M. maritimum Desf. (1798) 669 A Pianta alta 15-30 cm., a fg. lineari--scanalate, larghe 5-10 mm. Fi. fertili verdognoli, brevem. pedicellati. — Sic. or.--mer. pr. Catania e nel Siracu- sano. — Leopoldia Cupan. Parl. (1857). ua CUPANIANUM (GERB. ET TAR., 1845) B Pianta più piccola, a fg. lineari--filiformi, subcilindrico--scanalate, larghe 2-5 mm. Fi. fertili gialli, subsessili. — Reggio--Cal. e costa mer. della Sic. [Creta As. min... — M. maritim. Guss. (1827), non Desf. — Leopoldia Parl. (1857). È 8 GussoneI (Nym., 1865) Sez. III. BorRyANTHUS (KTH., 1843). 5 (2) Fioritura primaverile. 6 .— Fioritura autunnale, Fg. lineari-filiformi (larghe 1-2 mm.), semicilindrico- scanalate, flaccide, più brevi dello scapo ch'è filiforme (1-2 dm.). Racemo breve, di 6-12 (rr. sino a 20) fi. brevem. pedicellati. Perigonio ovoideo- urceolato, azzurro-pallido, coi denti concolori, leggerm. odoroso. Fi. ste- rili subnulli. Y. Luoghi aridi, raro: Lig. oce., Lazio, Cal, pr. Catan- zaro, Sic. e Malta. Sett-Ott. [Grec. As. min. Afr. bor. Baleari]. — Botryanthus Kth. (1843). 4 M. parvifiorum Desf. (1798) 670 6 Perigonio violaceo-seuro, assai angoloso verso la fauce, con denti con- colori (rr. bianco coll’estremità verde). Fg. lineari-scanalate, flaccide, più lunghe dello scapo (1-2 dm.). Racemo breve, denso, con 12-20 fi. c. s. Perigonio ovato-oblungo, un po’ conico (5-7 mm.), poco odoroso. Fi. ste- 264 20 LILIACEAE [197 Muscari rili subnulli. Y. Luoghi erbosi e colt.; 2. Marz.-Apr. |Grec. As. min. Baleari|. — Hyacinthus Ten. (1831) — Botryanthus Kth. (1843). 5 M. commutatum Guss. (1827) 671 A Fg. larghe 2-5 mm. — J/strta pr. Pola, dintorni di Firenze e di Spoleto, Laz., It. mer., Sic. e Tremiti. % TYPICUM B Fg. larghe sino a 10 mm. Pianta più robusta. — Ste. [Endem.|. 8 LA--FARINAE (Tin. in Parl., 185%) — Perigonio azzurro-violaceo + earico, appena solcato verso la fauce, coi denti bianchi (rr. del tutto bianco). % 7 Bulbo prolifero. Fg. numerose, più lunghe dello scapo o rr. subeguali ad esso, lineari-giunchiformi, Perigonio ovato-oblungo (4-6 mm. lungo). Fg. lunghe 6-30 cm. Racemo denso, con 12-30 fi. embriciati, brevem. pedicellati, odorosi, pruinosi all’esterno. Fi. sterili pochi, azzurro- pallidi. Il resto c. s. Y. Luoghi erbosi e colt., comune ; 2-4, rr. 5 e 6. Marz.--Giu. |Eur. media e mer. As. occ. Afr. bor... — Hyacinthus L. (1753) — Botryanthus odorosus Kth. (1843). — Volg. Pentolini. 6 M. racemosum Mill. (1768) 672 A Piante * robuste, a scapi di 10-15 cm., più brevi delle fg. a Fg. strettam. scanalate, larghe 2-3 mm. Cassula cordato-smarginata al- l'apice. — Pen. (massime al nord), Sic., Cors., Pianosa e Tremiti. o TYPICUM b Fg. largam. scanalate, larghe 3-5 mm. Cassula non smarginata all’ apice. Pianta più robusta in ogni parte. — Istria, Pen. (massime al sud), Ste., Malta, Sard. a Portotorres, Cors. ed Ischia. [Reg. medit... — Botryanthus Kth. (1843). 8 NEGLECTUM (Guss., 1842) B Pianta ridotta in ogni sua parte, a scapi di 6--10 cm., uguali o poco più lun- ghi delle fg. — Abr. a Villavallelonga e Basil. al M. Serino ; 6. [Endem.. ‘€ ALPINUM Fiori (1900) — Bulbo non o rr. prolifero. Fg. 2-3, più brevi dello scapo o subeguali ad esso (rr. più lunghe), generalm. spatolato-lineari. Perigonio ovato- globoso (2-5 mm. lungo). Scapo di 1-2 dm. Racemo con fi. meno densi che nel prec., non embriciati, inodori o quasi, non pruinosi all’esterno. Cassula a valve obovate. %. Luoghi erbosi e boschetti, qua e là; 2-5. Febbr.-Marz. [Eur. media e mer. As. min. Transcauc., nat. Am. bor.|. — Hyacinthus L. (1753) — Botryanthus vulgaris Kth. (1843). — Volg. Pentolini, Muschini. 7 M. botryoìdes Mill. (1768) 673 A Bulbo non prolifero. Fg. più brevi dello scapo o subeguali ad esso. a Fg. larghe 4-10 mm., spatolato--lineari, bruscam. contratte all’apice, flaccide, manifestam. striate di sotto. — Pen. (massime al nord ed al centro), Ste. e Cors. o. TYPICUM b Fg. più strette, lineari, gradatam. ristrette alle due estremità, rigide, de- bolm. striate di sotto. Fi. di 1/3 più piccoli. — Fiume, Istria, Euganei, Trent. e Bresc. sul Garda, Pavese a Cava Carbonara ecc. [| Pen. balcun.). — Botryanthus March. (1882). 8 KERNERI (MARCH., 1882) B Bulbo talora prolifero. Fg. lineari, lunghe sino a 3 volte lo scapo, lungam. attenuate all’apice, larghe 3--5 mm. — Perigonio 4-5 mm. diam. — Veron. sul Garda tra Torri e Pai. |Endem.]. * LONGIFOLIUM (R1G0, 1905) 198 Dipeadi] 20 LILIACEAE 265 Gen. 198. Dipcadi Medic. (1790). (Spec. 20 circa, tranne la nostrale, dell’Afr. trop. ed India). Fg. lineari-scanalate, larghe 5-7 mm. Scapo di 1-3 dm., terminato da un racemo unilaterale, curvato, con 4-12 fi., lunghi 10-14 mm.; brattee più lun- ghe dei pedicelli. Perigonio rossiccio-verdognolo, tubuloso, diviso sino a metà in 6 lacinie ineguali, le 3 esterne patenti e cappucciato-callose all’ apice, le 3 interne eretto-conniventi. Cassula triquetra. %. Origin. della Spa., Port. e Maroc.: segnalato della Lig. dall’ Allioni, ma non più riveduto, talora colt. per ornam. Marz.- Giu. — Hyacinthus L. (1753) — Uropetalum Ker.-Gawl. (1816). D. seròtinum Medic. (1790) 674 Tribù III ALLIEA. Gen. 199. Allium L. (1737). (Spec. circa 260 dell’Eur., As. ed Afr. estratrop., poche dell’Abiss., Am. bor. e Messico). 1 Pedicelli appena ingrossati all'apice. Tepali eguali tra loro, 1-nervi, non aderenti .all’ovario, persistenti ma non cartilaginei nel frutto, 2 — Pedicelli vistosam. ingrossati all’apice, carnoso-conici, Tepali difformi (gli esterni più stretti), aderenti alla base coll’ovario, cartilaginei nel frutto. Sez. VI. NECTAROSCORDIUM 34 2 Stami interni tricuspidati, cuspide mediana (anterifera) subeguale o più breve delle laterali. Bulbi senza rz. Tepali campannlato-conniventi. Sez. I PoRRUM 6 — Stami tutti semplici, gl’interni talvolta dilatati alla base ed ivi con un breve dente su ciascun lato. 3 3 Bulbi inseriti sopra un rz. strisciante (obliquo o perpendicolare). Sez. IV. RHIZIRIDIUM 283 — Bulbi senza rz. (semplici o proliferi). 4 4 Fg. fistolose o semicilindriche (rr. piane), larghe 2-3 mm. Tepali cam- panulato-conniventi, lunghi 3-7 mm., rr. patenti e lunghi più di 1 cm. _ nelle spec. a fg. fistolose. 5 — Fg. piane, lineari od ovato-oblunghe, larghe 4-40 mm. (rr. meno). Tl'e- pali patenti, lunghi 6-12 mm. Fusto coperto dalle guaine alla base sol- tanto. Valve della spata più brevi dell’ombrella. Sez. V. MoLIUM 28 5 Fg. cilindriche, semicilindriche o piano-scanalate, mai fistolose. Peri- gonio campanulato-connivente. Sez. II. MacROSPATHA 18 — Fg. cilindriche o schiacciate, fistolose (vuote internam.). Perigonio patente o subcampanulato, Sez. III. SCHOENOPRASUM 20 Sez. I. PORRUM G. Dox (1826). 6 (2) Ombrella bulbillifera (cioè con fi. misti a bulbilli o formata di soli bulbilli). 7 — Ombrella senza bulbilli (capsulifera). 9 7 Fg. piane (larghe 5-10 mm.). 8 À a nr £ bai n, L'Arte > pad ibe: ì. 266 20 LILFACEAE {199 Allinm — Fg. cilindriche (fistolose), leggerm. solcate. Vedi A. vineale 8 Spata lungam. rostrata, molto più lunga dell’ombrella. Fi, biancastri ; tepali lanceolato-acuminati, lisei, Bulbo spesso prolifero, con bulbilli oblunghi o globosi. Scapo cilindrico, foglioso sino a metà (5-7 dm.). Fg. lineari, larghe 1 cm. circa. Antere incluse. 2. Origin. dei deserti del- Vl’ As. ‘centr. ; comunem. colt. Giu.-Lugl. [C'olt... — Volg. Aglio. 1 A. sativum L. (1753) 675 — Spata mutica o brevem, rostrata, più breve dell’ombrella. Fi. porpo- rini o carnicini; tepali acuti, gli esterni scabri sulla carena. Bulbo prolifero, con bulbilli ovoidei. Scapo c. s. Fg. lineari, strette o larghe, scabre ai margini. Ombrella con bulbilli violacei. Antere incluse. %. Luoghi erbosi e boschivi: Triest. e Gioriz., altrove colt. e forse talora subspont. ; 4. Giu.-Lugl. [Eur. centr. ed or. Cauc. As. min.). — Volg. Aglio romano, Rocambola. 2 A. Scorodoprasum L. (1753) 676 9 (6) Fg. piane, carenate (larghe 2-25 mm.). 10 — Fg. semicilindriche o cilindrico-scanalate, spesso fistolose, 11 10 Stami lungam. sporgenti. Scapo c. s. Fg. lineari-carenate (larghe 5-25 mm.), spesso scabre ai margini. Ombrella moltiflora, densa; pedicelli lunghi 3-4 cm. Spata univalve, caduca, subeguale all’ombrella. Tepali ovato-oblunghi, ottusi, + scabri sul dorso. %, 00. Luoghi aridi, muri, rupi; 2, rr. 4. Apr.-Magg. [Reg. medit. e colt.|. 5 A. Ampeloprasum L. (1753) 677 A Scapo alto 3-10 dm. Fg. larghe sino a 25 mm. Filamenti degli stami interni (quelli tricuspidati) largam. ovati. a Spata rostrata. I Bulbo prolifero, con bulbilli giallognoli, di sapore piuttosto acre. Ombrella ovata; fi. rosei, porporini o bianchicci. — stria, Lit. veneto, Euganei, Verona nella Valdonega (nat. da antiche colt.), Bergam., Piem. pr. Mus- sotto (Alba), Pavese tra Varzi e Godiasco, Lig., Cesenate, Tosc., It. centr., mer. ed insul. — A. Bertolonii DNtrs. (1844) — A. Gasparinii et A. albe- scens Guss. (1854). — Volg. Porrandello. o. HOLMENSE (MILL., 1768) II Bulbo semplice o quasi, di sapore meno acre. Ombrella grande, quasi sfe- rica; fi. bianchi o rossigni. — Derivato dal tipo colla coltura, talora insel- vat. [ Colt... — Volg. Porro. 8 PorruM (L., 1753) b Spata lungam. cuspidata. Stami e capsula più lungam. sporgenti. — Bulbo poco prolifero. 1 Ombrella quasi globosa, densa. — Nap. nei Campi Flegrei, Ischia, Sic. ed isolette vicine. [Endem.|. — A. rotundum Guss. (1842), non L. — A. ro- tund. ò Preslianum Fiori (1896) (an A. Preslian. Schult. f.? [1829]). x COMMUTATUM (Guss., 1854) 2 Ombrella emisferica (cioè a pedicelli eretti? ascendenti ed orizzontali, ma non riflessi), meno densa. Capsule più piccole. — Lampedusa. [Endem.]. ò HEMISPHAERICUM Somm. in Fiori (1907) B Scapo alto 25 cm. al più. Fg. strette. Filamenti degli stami interni lanceo- lati o quasi lineari. — Ombrella emisferica (3 cm. diam. al massimo). — Malta. {Endem.|. e MELITENSE Somm. ET CAR.--G. (1915) — Stami rinchiusi od appena sporgenti colle antere, Bulbo con bulbilli neri o porporino-scuri. Scapo di 3-8 dm. Fg. larghe 2-10 mm., scabro- tn i i ali de A e n VONTI al x ‘ CUR 199 Allium] 20 LILIACEAR 267 dentellate ai margini e sulla carena od anche liscie. Pedicelli lunghi 10-25 mm. Spata per lo più brevem. mucronata, precocem. caduca. Antere rosso-brune. Il resto c. s. Y. Campi e vigne: 2 e 4. Lugl.-Ag. (Eur. media e mer. As. occ. Alger.|. 4 A. rotundum L. (1762) 678 A Tepali ovato--oblunghi, non acuminati. Scapo foglioso sino circa a metà. a Tepali roseo-porporini, senza carena verde, non attenuati. Ombrella sub- globosa. I Bulbo con bulbilli numerosi, neri. Tepali ottusi o subottusi. — Istria, Triest., Bergam., Parmig., Liîg., Cors. e Capraia. — A. polyanthum Schult. f. (1829) — ? A. scariosum Jan in Schult. f. (1829) — A. Cambiasii DNtrs. (1844). o TYPICUM II Bulbo con bulbilli porporino-scuri. Tepali tutti acuti o gl’interni rotondato- mucronati. — Istria e Triest. |Eur. mer.-or.|| — ‘A. Ampeloprasum W. et K. (1802), non L. 8 WALDSTRINII (G. Dox, 1826) b Tepali roseo--bianchicci, con carena verdastra, ovali-attenuati (acuti o gl’in- terni ottusi). Ombrella globoso-allungata. — Sard., Cors. e certam. altrove. [Eur. mer. Caue.|. — A. multifloram DC. (1815), non Desf. — A. polyan- thum Gr. et Godr. (1855), non Schult. f. ERECTUM (G. Dox, 1826) B Tepali lanceolato-acuminati. Scapo foglioso nel terzo infer. soltanto. — Bulbo semplice. Ombrella globosa. Fi. roseo--violacei. — Nizz., Alpi dî Tenda, is. Gallinara pr. Albenga. | Franc. e Spa. mer. Alger... — A. acutiflorum Lois. (1810). ò MULTIFLORUM (DESF., 1798) 678! 11 (7 e 9) Fg. interam. fistolose. Ombrella irregolare, lassa, con pedicelli lunghi 4-5 volte il perigonio. Bulbo spesso bulbillifero. Scapo foglioso sino a metà (3-10 dm.). Spata 1-valve, rostrata, subeguale all’ombrella. Fi. roseo-pallidi, rr. verdognoli, biancastri o porporini. Tepali lisci o scabri sul dorso. Stami sporgenti. XY. Luoghi erbosi e colt., comune : Pen. ed isole; 2-4. Magg.-Giu. [Eur. media e mer., nat. Am. bor.|. — Volg. Aglio pippolino. 5 A. vineale L. (1753) 679 A Ombrella con bulbilli e fi. mischiati. —- Area della spec. da. TYPICUM B Ombrella con soli bulbilli. — Frequente. 8 COMPACTUM (THUILL., 1099) C Ombrella con soli fi. — Raro. — A. descendens Koch (1837), non L. CAPSULIFERUM KocH (1844) — Fg. non od imperfettam. fistolose. Ombrella globosa 0 quasi, © com- patta, coi fi. esterni a pedicelli subeguali al perigonio, 12 12 Tuniche esterne del bulbo intere. Fg. lineari, fistolose almeno alla base. Cuspide anterifera dei filamenti uguale o poco più corta delle laterali. Scapo c. s. (11/0 -15 dm.). Spata 1-valve, + rostrata, intera od alla fine 2-3-lobata o partita, caduca o rr. persistente. Tepali c. s. Stami quasi sempre sporgenti. XY. Luoghi selvatici 0 colt. ; 2-7. Lugl.-Ag. [Eur. media e mer. As. occ. Afr. bor.). 6 A. sphaerocephalum L. (1753) 680 A Bulbo spesso bulbillifero sotto le tuniche. Fg. semicilindriche, © scanalate. Cuspide anterifera dei filamenti più lunga delle laterali od uguale ad esse. a Fi. almeno i centrali porporini, rr. tutti roseo-pallidi o bianchi. — Ombrella globosa od ovale, a pedicelli esterni subeguali ai fi., i centrali più lunghi 268 20 LILIACEAE [199 Allium di essi. — Istria, Pen., Sic., Lampedusa, Sard., Ischia, Elba, Pianosa, Gor- gona e Capraia. — A. descendens Ten. (1881) — A. densiflorum DNtrs. (1844). o TYPICUM b Fi. bianchi o verde--biancastri. I Ombrella globosa. — Veron. a Lazise, Sic. ecc. [Eur. mer.) —- A. sphaeroce- phal. v. viridi-album Tin. (1827). 8 ARVENSE (Guss., 1825) II Ombrella bislunga (a pedicelli tutti raddrizzati). — Lig., Ste. 7, Sard. [Endem.]. — A. Gherardi DNtrs. (1844). € SARDOUM (MoRIS, 1829) B Bulbo semplice. Fg. carenato-triangolari, scanalate. Cuspide anterifera dei fila- menti un po’ più breve delle laterali. — Ombrella dapprima globosa, poi quasi formata di due ombrelle, l’ infer. (od esterna) di fi. sterili pendenti, la super. di fi. fertili con lunghi pedicelli raddrizzati. — Lig., Laz., It. mer., Stc., Lipari e Malta. { Franc. mer. Bale. Cauc. As. occ... — A. sege- tum Jan (1829) + A. Rollii A. Terr. (1889). è DESCENDENS (L., 1753) — Tuniche esterne del bulbo alla fine scioglientisi in fibre parallele. Fg. filiformi, scanalate, non fistolose. Cuspide anterifera dei fila- menti !/2 -2 volte più breve delle laterali. Bulbo semplice. Scapo c. s. (3-8 dm.). Ombrella globosa; pedicelli centrali alla fine allungati, gli esterni brevi. Spata brevem. rostrata, divisa in lacinie lanceolate, caduca. Fi. bianchi, verdognoli o gl’interni porporini. Tepali lisci sul dorso. Stami sporgenti. Y. Luoghi selvatici: Abr., Sannio, Barese, Basil., Cal., Sic. e Lamped. ; 2 e 4. Apr.-Giu. {Spa. Bale. Russ. mer. As. occ. Alger.]. — A. lineare Ten. (1830), non L. 7 A. margaritaceum S. et S. (1806) 681 Sez. II. MacRòSsPATHA G. Dox (1826). 13 (5) Bulbi ovati, colle tuniche esterne membranacee, intere. Fusti co- perti dalle guaine sino a metà od oltre. 14 — Bulbi oblungo-cilindrici od oblungo-conici ed in tal caso colle tuniche esterne reticolato-fibrose. Fusti c. s. od anche fogliosi alla base sol- tanto. LT 14 Filamenti !/4 -1 volta più lunghi del perigonio, Bulbo semplice o pro- lifero. Scapo striato (3-6 dm.). Fg. lineari, scanalate o piane di sopra. Ombrella con pochi o molti fi.; pedicelli ineguali, dapprima penduli, poi eretti nel frutto. Spata persistente, con una valva lunghissima. Tepali oblungo-obovati, concavi all’apice, ottusi o smarginati. X. Luoghi selva- tici e colt.; 2-7. Giu.-Sett. | Eur. As. occ. Alger.]. 8 A. carinatum L. (1753) 682 A Ombrella bulbillifera, a Fg. liscie od appena scabre ai margini. I Fi. rosei, roseo-porporini o lillacini. — Istria, It. bor. e centr. : 4-5, vr. 8. — A. flexuosum Host (1827). a FLEXUM (W. ET K., 1819) II Fi. porporino--violacei o violaceo--senri. — Col #po. B vIoLACEUM (W., 1813) 682! h Fg. cigliato-aspre sui nervi ed al margine. — Bellunese, Trent. "€ ASPERUM (G. Don, 1826) SEO rn 7 point 199 Allium] 20 LILITACEAE 269 B Ombrella senza bulbilli (cassulifera). 1 Scapo di 10--35 cm. Ombrella quasi sempre a molti fi. Spata 2 volte più lunga dell’ombrella, rr. uguale ad essa. # Tepali gialli, talora con carena verde. — Piem. a Guillestre, Lig., It. centr. e mer., Capri, Sic. ; 2-5. [Eur. mer. Cauc. As. occ.).. è rLAvuM (L., 1753) #* Tepali bianchi o roseo--pallidi, con carena verde. — Lig. oce. — A. pallens Rcehb. (1848), non L. e LIGUSTICUM (DNTRS., 1846) #5 Tepali rosei o violacei. — Istria, It. pen., Elba. (Eur. mer. Caue. As. occ. Alger... — A. pulchellum G. Don (1826). & cIRROSUM (VANDELLI, 1796) 2 Scapo di 6-12 cm. Ombrella povera, a pedicelli subeguali ai fi. Spata sub- eguale all'’ombrella. — Fi. gialli, talora sfumati di rosso. — Monti della Sic. ; 6-7. [Endem.], 1) NEBRODENSE (Guss., 1827) 3 Scapo di 6--12 cm. Ombrella povera. Spata con una valva lunga il doppio del- l’ombrella. — Fi. bianco--rosei con linee di colore più carico. — (Cal. al M. Pollino ; ©. [Endem.]. — A. pulchellum b. cal. N. Terr. (1890). f CALABRUM FIORI (1896) — Filamenti subeguali al perigonio o più brevi di esso. 15 15 Scapo foglioso sino alla metà soltanto (5-90 cm.), più lungo delle fg. o subeguale ad esse. Ombrella con 8 a molti fi. 16 — Scapo foglioso sin oltre la metà e talora sino all’apice (10-30 em.), più breve delle fg. Ombrella con 3-12 fi. © - Vedi A. parciflorum 16 Scapo alto 15-90 cm. Spata lunga 3-20 em., subeguale all’ombrella 0 più spesso assai più lunga di essa, Nel resto c. s. %. Luoghi selvatici e colt.; 2-6. Giu.--Sett. [Eur. As. temp. Afr. bor. Can. Mad.|. 9 A. oleraceum L. (1753) 683 A Ombrella bulbillifera. — Scapo di 4-8 dm. Spata con una valva lunghissima. Tepali oblunghi, ottusi, rosei, biancastri o verdognoli. — If. bor. e centr. Sic. alle Madonie. 4. TYPICUM B Ombrella senza bulbilli (capsulifera). a Perigonio conico--campanulato, a tepali oblunghi, ottusissimi, smarginati o mucronulati. Scapo di 2-9 dm. I Ombrella slargata, a pedicelli assai ineguali. Fi. bianchi, bianco--verdastri, rosei o rossastri. * Spata lunga al più 11/2 volta l’ombrella. A Fg. larghe circa 2 mm., semicilindriche, scanalate. — Istria, Pen. ed isole. — A. intermedium DC. (1815). 8 PANICULATUM (L., 1759) 683° AA Fg. larghe 3 mm. o più, quasi piane inferiorm. — /sola Lussino; da rt cercarsi. [Pir. Bale. Ungh. As. min.|. ruscum (W. ET K., 1812) #* Spata lunga sino a 4 volte l’ombrella. — Istria e certam. altrove. |Eur. mer. As. occ. Sib. Afr. bor.) ò LONGISPATUM (RED., 1812) II Ombrella contratta, subglobosa, a pedicelli raccorciati, poco ineguali. Fi. quasi sempre bianchi. — Spata per lo più breve. — Colla var. paniculatum. e PALLENS (L., 1762) » Perigonio cilindrico-campanulato, a tepali lineari--oblunghi, acuti. Scapo di 15-30 cm. — Spata subeguale all’ombrella. Fi. bianco--rosei. — Istr%a, It. centr. e mer., Sic. e varie isolette. [Spa. Bale. Libia). — A. panicul. Ten. (1811-15). € TENUIFLORUM (TeN., 1811) — Scapo alto 5-15 cm. Spata più breve dell’ombrella (rr. con una valva subeguale ad essa). Bulbo subrotondo. Fg. 1 o 2, filiformi, semicilin- 270 20 LILIACEAE [199 Allium drico-scanalate. Ombrella subglobosa, ad 8-30 fi.; pedicelli lunghi 4-6 mm., ineguali, eretti o penduli. Fi. bianchi o rossiccio-porporini; te- pali troncato-ottusi, lunghi 4 mm. circa. X. Luoghi erbosi mar., raro : Sic.: 2. Giu--Sett. | Endem.}. — A. maritimum Raf. (1810) — A. pusil- lum Cvr. (1813) — A. capillare Desf. (1829). 10 A. obtusiflorum DC. (1805) 684 17 (13) Bulbi ovati od oblungo-conici, solitari. Ombrella lassa, spesso irregolare (cioè a pedicelli ineguali, lunghi 5-30 mm.). Stami rin- chiusi, 13 — Bulbi cilindrico-fusiformi, per lo più aggregati, con rz. perpendico- lare. Ombrella densa, subglobosa (cioè a pedicelli uguali, lunghi 5-15 mm.), Stami sporgenti, vedi 26 18 Bulbo ovato, a tuniche esterne sempre membranacee, Scapo flessuoso (1-3 dm.), coperto dalle guaine per lungo tratto e talora sino all'apice. Fg. cilindriche, filiformi, strettam. scanalate, superanti lo scapo, distrutte all’epoca della fioritura. Ombrella a 3-12 fi.; pedicelli maggiori lunghi 25-30 mm. Spata inferiorm. tubulosa, bifida superiorm., assai più breve dell’ombrella. Fi. roseo-porporini. % Pascoli e rupi: Cors., Sard., is. Asinara ed is. Maltesi; 2 e 4. Giu.-Sett. [ Endem.].. — A. moschatum Moris (1827), non L. . 11 A. parcifiorum Viv. (1825) 685 — Bulbo oblungo-conico, a tuniche esterne alla fine reticolato-fibrose. 19 19 Scapo alto 1-4 dm., coperto dalle guaine sino a metà od oltre, Ombrella a raggi disuguali (c. s.). Spata umivalve, lunga circa come l’ombrella. Fg. c. s., più brevi dello scapo. Fi. 4-15 per ombrella, roseo-pallidi. L. Rupi e luoghi aridi, raro: Abr., Laz., Gargano, Basil. a Pignola al M. S. Bernardo, Cal. al M. Pollino e Sic. ; 2-6. Lugl.-Sett. [Pen. bale. As. min. Afr. bor.]|. — A. montan. 8 univalve Ten. (1824-27). 12 A. Cupanii Raf. (1810) 686 -— Scapo alto 5-30 cm., generalm. foglioso alla base soltanto. Ombrella a raggi subeguali (lunghi 5-30 mm.). Spata bivalve, assai più breve dell’ombrella, Fg. c. s. Fi. per lo più pochi, rosei o bianchi. 3%. Rupi e luoghi aridi: Istria, Pisano pr. Castiglioncello al M. Pelato ed Abr. ; 2-4. Ag-Sett. [Eur. mer. ed or. As. occ. e centri]. 13 A. moschatum L. (1753) 687 Sez. III. ScHoENOPRASUM (HumB., 1815). 20 (5) Scapo rigonfio nel mezzo o sotto la metà. Fg. grosse, ven- tricose. < 21 - Scapo regolarm. cilindrico. Fg. sottili, cilindriche 0 subcompresse. 22 21 Fi. con pedicelli lunghi 10 mm. circa, subeguali al perigonio. Fila- menti semplici, senza denti alla base. Bulbo ovato, con tuniche intere. Scapo foglioso alla base (3-10 dm.), vuoto internam. Fg. glauche, disti- che. Ombrella globosa, densa, moltiflora. Spata bivalve, mucronata, sub. eguale all’ombrella. Fi. bianchi o giallo-verdognoli ; tepali ovato-lanceo- lati, acuti. Stami lungam. sporgenti. X. Origin. della Siberia : coltivasi ; 2-5. Giu-Lugl. [Colt... — Volg. Cipolla d'inverno. 14 A. fistulosum L. (1753) 683 199 Allium] 20 LILIACEAE 21 — Fi, con pedicelli lunghi 15-30 mm., 4-5 volte più lunghi del peri- gonio. Filamenti alternativam. dentati alla base (rr. tutti dentati o tutti semplici). Bulbo dapprima oblungo, poi rotondo-schiacciato o piri- forme. Spata con 2-3 valve riflesse. Il resto c. s. Y. Origin. della Persia e Belouchistan: colt. in molte var. ; 2-5. Giu.-Lugl. |Colt. in tutto il Globo]. — Volg. Cipolla. 15 A. Cepa L. (1753) 689 (20) Stami un po’ sporgenti, i 3 interni coi filamenti dentati alla base. Bulbi ovato-oblunghi, aggregati, con tuniche intere. Fg. cilindrico-lesini- formi. Ombrella globosa, talora bulbillifera ; pedicelli appena più lunghi del perigonio; spata bivalve, più breve dell’ombrella. Fi. bianchi od azzurri; tepali oblungo-lanceolati, acuti. %. Forse origin. dell’ Asia, ma DO bo non conosciuto allo stato selvatico ; colt., ma rr. fiorisce. [Colt.). — Volg. Scalogno. 16 A. Ascalonicum L. (1756) 690 — Stami affatto inclusi, coi filamenti tutti semplici. Scapo foglioso nel terzo infer. od alla base soltanto, subeguale alle fg. o più lungo (5-50 cm. . Fg. cilindriche o compresse, glauche. Ombrella globosa od emisferica ; pedicelli più brevi o subeguali al perigonio ; spata ce. s., 2-3-valve. Fi. rosei, roseo-porporini, rr. bianchi. %. Rupi e prati umidi, talora anche colt. ; 7. Lugl.-Ag. |Eur. As. media Giapp. Am. bor... — Volg. Erba cipollina. 17 A. Schoenoprasum L. (1753) 691 A Tepali lanceolato-acuti od acuminati. — Alpi, App. sino Tosc. al Corno alle Scale e Cors. o. RIPARIUM (Oprz, 1824) B Tepali attenuato-acuminati. Pianta più sviluppata. — Alpi. [Lur. Cauc. As, centr. e bor... — A. foliosum Clar. (1802) — A. Schoen. v. alpinum DC. (1802). 9 sIiBsirICuM (L., 1771) Sez. IV. RHIziripiuM G. Don (1826). 23 (3) Fg. ovato-oblunghe, ristrette in breve picciuolo alla base, larghe 2-8 em. Rz. discendente. Bulbi subcilindrici, a tuniche esterne densam. reticolato-fibrose. Scapo foglioso nella metà infer. (3-6 dm.). Ombrella globosa: pedicelli lunghi 7-20 mm.; spata ovata. Fi. bianchi o giallo- gnoli ; tepali patenti, oblungo-ottusi, lunghi 5 mm. circa. Stami spor- genti. Portam. dell'A. ursinum. %. Prati è rupi, raro : Alpi ; 6-7. Lugl.- Ag. [Eur. As. temp. e mont. Am. bor.|. — Volg. Aglio serpentino. 18 A. Victorialis L. (1753) 692 — Fg. lineari, larghe $S mm. al massimo. 24 24 Stami assai più brevi del perigonio. Ombrella di pochi fi, (3-8, rr. 2-15) assai grandi (10-15 mm. lunghi). Rz. obliquo. Bulbi c. s. Scapo foglioso alla base (1-4 dm.), superiorm. compresso-bitagliente o subcilin- drico. Fg. lineari-piane. Spata bivida, ovata, scariosa ; pedicelli più brevi del perigonio. Fi. campanulati, rosei o roseo-porporini; tepali oblungo- lineari od ovati, ottusi con un mucrone. %. Rupi, raro ; 5-6. Lugl.-Ag. [Delfin. Proven.|. 19 A. narcissiflorum Vill. (1779) 693 A Bulbi con tuniche esterne lassam. filamentoso-reticolate. Fg. verdi. Fi. dap- prima penduli, poi eretti. — Alpi Mar. e Cozie e Prealpi Graje. — A. pe- demontanum W. (1799). o. TYPICUM iN) 72 20 LILIACEAE [199 Allium B Bulbi con tuniche esterne intere, argentine. Fg. glaucescenti. Fi. sempre inclinati. — Prealpi calcaree attorno ai laghi di Como e di Lecco e bresc. alla Cornablacca. [| Endem.). 8 INSUBRICUM (Borss. ET REUT., 1854) 693' — Stami uguali al perigonio o più lunghi di esso. Ombrella di molti fi. piccoli (4-7 mm. lunghi). 25 25 Rz. orizzontale od obliquo, strisciante (ben manifesto). Tuniche esterne del bulbo interissime, sottili. Scapo angoloso. Bulbi conici. Fg. poste alla base dello scapo, strettam. lineari (larghe 1-5 mm.), piane di sopra. Ombrella subemisferica; spata c. s., 2-3-lobata ; pedicelli lunghi il dop- pio del perigonio. Fi. roseo-porporini, rr. bianchi; tepali oblunghi, ottu- setti. Y. Prati e luoghi sassosi umidi ; 3-7. Giu.--Ag. [Eur. temp. Cauc. As. bor.|. 20 A. angulosum L. (1753) 694 A Scapo di 2--5 dm. Fg. carenate e nervose di sotto. Stami subeguali al peri- gonio. — Istria ed It. bor. sino all'Emil.; 3-5. o. ACUTANGULUM (ScHRAD., 1808) B Scapo generalm. più basso. Fg. non carenate, convesse e debolm. nervose di sotto. Stami + sporgenti. — Istria, Alpî, App. sino Cal., Sic. alle Mado- nie 3 6-7, rr. 3-5. — A. senescens L. p. p. (1759) — A. serotinum Schleich. (1821). 8 MONTANUM (F. W. ScHm., 1794) — Rz. discendente (spesso poco manifesto). Tuniche esterne del bulbo + sfibrate od indurite. Scapo cilindrico. 26 26 (17 e 25) Bulbo densam. coperto di tuniche fibroso-reticolate, oblungo- cilindrico. Scapo foglioso alla base (2-5 dm.). Fg. lineari, piane, scana- late, subeguali allo scapo. Ombrella globosa od emisferica; spata c. s.; pedicelli uguali al perigonio o più lunghi. Fi. rosei; tepali c. s. Stami sporgenti. Y. Rupi e pascoli secchi: Alto Adige (V. Venosta, Taufers, Gossensass) e Piem. (M. Cenisio e M. Viso); 6-7. Giu.-Lugl. | Alpi Eur. centr. ed or. As. media e bor.|. 21 A. strictum Schrad. (1809) 695 — Bulbo con tuniche intere o sfibrate solo all’apice. 27 2 7 Bulbo con tuniche esterne spesso sfibrate all’apice. Fg. lineari, piano- scanalate (larghe 1 !/o -5 mm.). Spata a valve uguaglianti l’ombrella o più brevi. Scapo c. s. Fi. leggerm. odorosi; tepali ovato-oblunghi, ottusi. Y. Luoghi paludosi, rupi e pascoli; 3-7, rr. 2. Ag.-Ott. [Eur. centr. Pir.]. 22 A. suaveolens Jacq. (1788) 696 A Scapo alto 25-50 cm. Tepali carnicini colla carena di colore più carico. Stami poco sporgenti. — Luoghi paludosi: Litorale friul. e venez., Mantov., pr. Ravenna, App. piem. nell'alta valle del Gorzente, Pisano nel Padule di Vada ; 2-5. % TYPICUM B Scapo alto 15-35 cm. Tepali roseo-pallidi, bianchicci o giallognoli. Stami lungam. sporgenti. — upi e pascoli: Istria, Alpi e qua e là nell’ App. dalla Lig. all'Abr. ; 4-1. [Alpi Carp... — A. suaveolens Jatta (1877), non Jacq. 8 OCHROLEUCUM (W. ET K., 1805) — Bulbo con tuniche esterne intere. Fg. lineari-filiformi, cilindrico- , scanalate. Spata con una valva un po’ più lunga dell’ ombrella. . Scapo c. s. (2-6 dm.). Fi. rosei o bianchicci; tepali ovato-lanceolati, acuti od acuminati. Stami lungam. sporgenti. %. Rupi: Istria, Rocca di do 199 Allium] 7 : 20 LILIACEAE 273 Duino, Laz. nei M. Simbruini, Abr. suì M. Vettore e Velino e nel territ. di Villavallelonga a Coppo Cico ; 4-5. Ag.-Sett. (Eur. or. Cauc. Sib. Songaria]. — A. globosum M. B. in Red. (1807). 23 A. saxatile M. B. (1800) 697 Sez. V. MòLIUM:G. Don (1826), 28 (4) Fg. lineari, larghe 1 em. al massimo. Scapo cilindrico. Semi 2 per loggia. 29 — Fg. lineari, lanceolate od ovato-oblunghe, larghe 1-5 cm. od anche meno, ma in tal caso lo seapo è manifestam. trigono. Semi 2 per loggia, eccett. A. nigrum che ne ha 3-10. S1 29 Scapo sempre assai lungo (1-5 dm.). 30 — Scapo cortissimo (1-4 em.), totalm. sepolto nel terreno e coperto dalle guaine. Bulbo piccolo, ovato. Fg. 3-4, larghe 3-8 mm., piane o leggerm. scanalate, patenti, cigliate o villose, lungam. superanti l’om- brella. Spata 2-4-lobata, ialina; pedicelli lunghi circa 2 volte il perigo- nio, alla fine ricurvi. Fi. pochi, bianchi (rr. rossi all’esterno); tepali lineari-oblunghi, ottusi, lunghi 7-8 mm. %. Luoghi erbosi: Istria, It. centr., mer. ed ins.; 2. Dic-Febbr. [Eur. mer. Afr. bor.|. 24 A. Chamaemoly L. (1753) 698 30 Fg. cigliate al margine, almeno alla base, e talora pelose anche so- pra una od ambedue le facce. (rr. glabre del tutto). Bulbo globoso, con tuniche pallide, prolifero. Fg. flaccide, acuminate, larghe 2-8 mm., scanalate e carenate, liscie al margine, generalm. più brevi dello scapo. Ombrella con pochi o molti fi., senza bulbilli; spata breve, ovato-acu- minata, 2-3-lobata ; pedicelli lunghi 1-3 cm. Tepali lunghi 6-9 mm. %. Luoghi erbosi e pietrosi ; 2. Marz.-Magg. [| Reg. medit. Abiss. Can.|. 25 A. subhirsutum L. (1753) 699 A Stami più brevi del perigonio ; stilo rinchiuso. a Tepali totalm. bianchi, oblungo--lanceolati, ottusetti. Stami 1/3 più brevi del perigonio. Ombrella a pedicelli patenti. — Istria, Lig., Tosc., It. centr., mer. ed ins. o. TYPICUM b Tepali rosei (totalm. o solo nella carena), lanceolato--acuti. Stami 1/2 più brevi del perigonio. Ombrella a pedicelli eretti. — Lig., It. mer. ed insul. [Pen. bale. Creta Cipro Siria Palest... — A. graecum D’Urv. (1822). 8 TRIFOLIATUM (CyR., 1792) B Stami e stilo sporgenti. — Ombrella emisferica. Tepali totalm. bianchi, ovato- oblunghi, acuti. — Arene mar.: Sic., Favignana, Linosa, Lampedusa, Pan- telleria e Malta. [Spa. Port. Afr. bor... — A. vernale Tin. (1832). ‘ SUBVILLOSUM (SALZM., 1829) — Fg. perfettam. glabre. Bulbo colle tuniche esterne perforate da fitti . alveoli rotondi. Fg. per lo più finam. dentellate al margine. Ombrella convessa. Fi. a tepali ellittico-oblunghi, lunghi 9-13 mm., talora dentel- lati all'apice. Stami 1/3 più brevi del perigonio. Il resto c. s. %. Luoghi erbosi e selvatici ; 2, rr. 3 e 4. Apr.-Mugg. [Reg. medit.|.. — Volg. Aglio di serpe. 26 A. roseum L. (1753) 700 18 204 20 LILIACEAE È \ [199 Allium A Fi. rosei. Stilo poco più lungo degli stami. a Ombrella senza bulbilli, con 12-25 fi. — Istria, Friuli, Bellunese, Mantov., Biellese, resto della Pen. dalla Lig. e Bolognese in giù ed isole. % TYPICUM b Ombrella bulbillifera, con pochi fi. — C0/ fipo. — A. Tenorii Spr. (18265) — A. ros. v. bulbiliferum Kth. (1843). 8 cARNEUM (Targ.--Tozz., 1802) B Fi. bianchi o bianchicci. Stilo c. s. — Col tipo qua e là. — A. subalbidum Jord. (1868). ‘€ MAJALE (CyR., 1788) C Fi. bianchi nel fresco, giallognoli nel secco. Stilo lungo il doppio degli stami. — It. mer., Stc. alle Madonie, Malta e Cors. ad Ajaccio. (Endem.}.— A. bra- chystemon Red. (1813) — A. Tinei Presl (1822) — A. permixtum Guss. (1827) A. subhirsutum v. glabrum Reg. (1875). d GRAMINIPOLIUM (Lors., 1807) 31 (28) Fg. lineari o lineari-lanceolate, larghe 3-20 mm.: scapo tri- gono. 32 — Fg. ovato-oblunghe, picciolate e scapo biangoloso, oppure largam. laneeolato-lineari e scapo cilindrico, larghe 12-80 mm. 33 32 Seapo eretto (2-4 dm.), con due angoli acuti ed il terzo ottuso. Fg. larghe 7-20 mm., appena carenate. Bulbo subgloboso, con tuniche pallide, prolifero. Ombrella con molti fi., convessa; spata univalve, ovato- acuminata ; pedicelli lunghi 15-30 mm., eretti o patenti. Fi. bianco-lat- | tei; tepali ellittico-ovati, ottusi, lunghi 10-14 mm. Stami lunghi !/> del perigonio. Y. Luoghi colt., muri ecc.: Trieste al Campo Marzio, Vero- nese, Trent. ad Arco, Faenza, Cesenate, resto della Pen. dalla Lig. e Marche in giù ed isole; 2. Magg.-Giu. | Eur. mer. As. min. Egitto]. i 27 A. neapolitanum Cyr. (1788) 701 — Scapo flaccido, spesso decombente {1-4 dm.), con tre angoli assai acuti. Fg. larghe 3-10 mm., acutam. carenate. Spata bivalve, caduca ; pedicelli ineguali, lunghi 1-4 cm., ingrossati all’apice. Tepali oblungo- lanceolati. Il resto c. s. %. Boschi, siepi, luoghi umidi ecc. ; 2-4. Dic. Apr. [Eur. mer. Afr. bor., nat. Inghilt.|. 28 A. triquetrum L. (1753) 702 A Pianta di 15-40 cm., con bulbi aggregati. Ombrella con 6-16 fi. inclinati prima della fioritura, poi eretti. — Lungo & versante Tirrenico della Pen. e nelle isole, indicato pure di Chioggia ; 2. [ Eur. mer.|. a TYPICUM B Pianta di 10-20 cm., con bulbi solitari. Ombrella con 2--8 fi. sempre pendenti. — Col tipo ed anche nei Colli parmig. e bologn.; 2-4. [Afr. bor.). 8 PENDULINUM (TEN., 1811-15) 33 (31) Scapo semicilindrico, biangoloso (1-4 dm.). Fg. 2 (rr. 1), ovato- lanceolate od ovate, ristrette in lungo picciuolo alla base, Bulbo oblungo, sottile, con tuniche intere. Ombrella con 6-20 fi.; spata indi- visa o 2-3-lobata, uguale ai pedicelli, che misurano 1-2 cm. Fi. c. s. Tepali lineari-lanceolati, acuti od ottusetti, lunghi 8-10 mm. %. Luoghi ombrosi selvatici : Pen. (massime al nord), Sic. alle Madonie e Cors. ; 4-5, rr. 3. Magg.-Giu. [Eur. Cauc. As. min. As. bor.|. — Volg. Aglio orsino. 29 A. ursinum L. (1758) 703 -—- Scapo cilindrico, robusto (3-8 dm.). Fg. 2-4, largam. lanceolate, non ristrette in picciuolo. Bulbo grosso, ovato-subgloboso, a tuniche intere. 199 Allium] 20 LILIACEAE 275 Ombrella densa, convessa; spata 2-4-lobata, ovata; pedicelli lunghi 2-3 em. Fi. odorosi. Tepali alla fine riflessi, lunghi 6-8 mm. %. Luoghi colt. ecc. ; 2-4. Apr.-Giu. [Reg. medit. Mesopot. Can.]. — ? A. magicum L. (1753). 30 A. nigrum L. (1762) 704 A Bulbo semplice. Fg. verdi-glauche, larghe 1-3 (rr. sino a 6) cm. Tepali bian- chi o roseo--pallidi (talora con sfumature verdi), oblunghi, ottusi. — Pen. (massime al centro ed al sud) ed isole. & TYPICUM Bb Bulbo prolifero. Fg. c. s., ma più larghe (2-6 cm.). Tepali bianchi (talora colla carena rosea), più acuti. Filamenti degli stami maggiorm. slargati alla base. — Col tipo. — A. monspessulanum Gouan. (1773). 8 MULTIBULBOSUM (JAcQ., 1773) (' Bulbo prolifero. Fg. glauche, larghe 2-3 cm. Tepali bianco--verdognoli 0 por- porini, lineari--lanceolati, acuti. — Puglie pr. Foggia, Conversano e Ceri- gnola. [Grec. Crimea). — A. fragrans Cyr. ex Ten. (1824-29), non Vent. x CvYRiILLI (TEN., 1824-29) Sez. VI. NEctAROScORDIUM (LIxpr., 1836). 34 (1) Balbi ovali, con tuniche membranacee. Scapo cilindrico, foglioso alla base (6-12 dm.). Fg. lineari-lanceolate, carenate, larghe 1-5 cm. e lun- ghe 3-6 dm. Ombrella diffusa, con circa 20 fi. porporino-verdastri ; spata breve, univalve, caduca; pedicelli ineguali, gli esterni lunghi 15 mm, gl’interni 6-8 cm., pendenti, poi eretti nel frutto. Tepali lunghi 15 mm. circa, gli esterni ovati, ottusi, gl’interni più larghi, subcuoriformi alla base. Y. Boschi ombrosi: M. Labbro in Tosc., pr. Potenza (Boschi di Palonta, Aria Silvana e Brindisi di Montagna), Sic., Sard. e Cors. pr. Bonifacio ; 5. Magg.-Giu. [Franc. mer. Dobrugia Crimea Costantinop. As. min. Cipro]. — Nectaroscordium Lindl. (1836). 31 A. siculum Ucrìa (1793) 705 Nora. — Il Nothoscordon inodorum Asch. et Gr. (1905) = Allium inod. Ait. (1789) = A. fragrans Vent. (1800) = N. fragrans Kth. (1845), origin. dell’Am. sub- trop., è colt. e nat. nell’ Orto Bot. di Napoli, a Palermo e nelle is. di Malta e Gozo. — La Triteleja uniflora Lindl. (1829)= Brodiaea unifi. Engl. (1888), origin. dell’Uruguai ed Argentina, è colt. nei giardini ove talora si nat., come nel Ve- ronese, Nizzardo, firenze nell’Orto Bot. ed in Boboli e Colle Palatino a Roma. Tribù IV. ASPHODELEA. Gen. 200. Aphyllàanthes L. (1737). (Spec. unica). Rz. brevo, subramoso. Scapi cespugliosi (2-3 dm.), giunchiformi, verde- glauchi, coperti alla base da poche guaine rigide, talora prolungate in breve appendice fogliacea, superiorm. nudi. Fi. 1-3 in capolino oblungo, sessili, cinti ognuno da un calicetto scarioso 5-fido e più all’esterno da 1-2 bratteole. Perigonio di un bel color azzurro, marcescente, a 6 tepali lunghi 2 cm. circa, arricciati in fuori, con unghie conniventi in tubo. Stami inclusi. Cassula glo- 276 20 LILIACEAE [200 Aphyllanthes boso-trigona. %. Colli aridi, per lo più calcar.: Bresc. sul M. Dragoncello alle Coste, App. piem. pr. Denice, Lig. occ. e Sard. a Sa Grasseda sopra Busachi; 2 e 4. Apr.-Magg. [Frane. mer. Spa. Port.? Afr. bor.|. A. monspeliensis L. (1753) 706 Gen. 201. Asphòdelus L. (1737). (Spec. circa 5 della Reg. medit., una estesa all’India ed is. Mascarene). 1 Pianta robusta (5-10 dm.), perenne, a rd. tuberoso-fascicolate, fusi- formi o napiformi. Fg. trigono-ensiformi, verdi o glauche, larghe 1-7 cm. e lunghe 3-7 dm., tutte radicali. Racemi densi; pedicelli soli- tari, lunghi 10-14 mm., articolati verso il mezzo; brattee lanceolate. Tepali disgiunti, lineari-oblunghi (18-22 mm.), bianchi colla nervatura mediana rossastra o verde. %. Luoghi erbosi e colt.; 2-6. Genn.-Giu. [Reg. medit. Svizz. Can. Mad.|. — Volg. Asfodelo, Porraccio. 1 A. ramosus L. (1753) 707 A Scapo semplice o poco ramoso: brattee rossigno--pallide. Filamenti colla base bruscam. cuneato--lesiniforme. Cassula grande (15-20 mm, diam.), depresso- globosa ed ombelicata, con 7--8 rughe trasversali per valva. — Qua e là: Novarese ?, App. piem., Lig., It. mer., Sic., Sard., Cors., Ischia, Gorgona e Tremiti; 2 e 4. Apr.-Magg. [{Frane. mer. Spa. Bal. Afr. Bor... — £.ramo- sus Gouan (1765) — A. corsicus Jord. (1860). x cERASIFER (J. GAY, 1857) B Scapo c. s.; brattee giovani fosche. Filamenti colla base triangolare. Cassula mediocre (6-10 mm. diam.), subglobosa od ellittica, con 7-8 rughe per valva. — Prati e pascoli: Alpî, App.; 4-6, rr. 3 (Vercellese). Apr.-Giu. {Spa. Franc. Vallese Carniola Stiria Bale... — A. macrocarpus Parl. (1857). 8 aLBUS (Mint., 1768) 707! C Scapo ampiam. ramoso a pannocchia; brattee giovani rossigno--pallide. Fila- menti colla base quadrata. Cassula piccola (5-6 mm. diam.), obovoideo- globosa, con 2-7 rughe per valva. — Luoghi erbosi e colt. : Istria, Pen. dalla Lig. e Marche în giù ed isole ; 2. Genn.-Magg. [ Reg. medit. Can.|. — A. mi- crocarpus Viv. (1824) — A. affinis et A. infestus Parl. (1857) € AESTIVUS (BroT., 1804) — Pianta gracile (3-5 dm.), annua, bienne o perenne, n rd. fibrose e sottili. Fg. semicilindrico-fistolose, strettam. lineari, carenate, lunghe 15-30 cm. Scapo ramoso, più rr. semplice, a racemi lassi; pedicelli lun- ghi 4-7 mm.; brattee piccole. Tepali bianchi o carnicini, rotato-espansi nella fioritura. Cassula globosa (4-7 mm. diam.), con 2-3 rughe trasver- sali per valva. Il resto c. s. ©; OO; X. Luoghi erbosi, muri ecc. ; 2. Marz.-Magg. [Eur. mer. As. occ. sino India ed Arab. Afr. bor. Nubia Can. Mad. Maurizio). — Volg. c. s. 2 A. fistulosus L. (1753) 708 A Fg. larghe 3-5 mm., scabre solo al margine. Pedicelli articolati verso il mezzo. Tepali lunghi 12-16 mm. Cassula 5-7 mm. diam. ©, X. Zstria, Euga- nei, Veron., Bresc. sul Garda, Lig., Tosc., It. centr., mer. ed ins. [ Reg. me- dit. Nubia]. o TYPICUS 201 Asphodelus] 20 LILIACEAE 277 B Fg. strettissime, assai scabre in basso assieme allò scapo. Pedicelli articolati sotto il mezzo. Tepali lunghi 8-10 mm. Cassula 4 mm. diam. circa. ©. Is. Linosa. |Spa. Grec. As. occ. sino India Maurizio Libia... — A. aestivus Rehb. (1827). 8 TENUIFOLIUS (CAv., 1801) X A. Morisianus Parl. (1858)= A. Chambeironi Jord. (1860) = A. microcarpus X cerasifer Asch. et Gr. (1905). — Sard. Gen. 202. Asphodeline Rchb. (1830). (Spec. 14 circa della Reg. medit. ed As. oce.). 1 Fusto foglioso sino all’apice (6-8 dm.). Brattee ovato-cuspidate, più lunghe dei pedicelli. Fg. allungate, lineari-lesiniformi, lunghe 8-30 cm., larghe 2-5 mm., trigone, liscie, guainanti. Racemo semplice, denso, lungo 15-30 cm.; pedicelli articolati nel mezzo, lunghi 2-3 cm., gl’ infer. riu- niti a 2-5. Tepali brevem. saldati, oblungo-lanceolati (25-30 mm.), pa- tenti nell’ antesi, gialli colla carena verde. Cassula subglobosa, lunga 12-14 mm. %. Luoghi aridi, rupi: Istria, is. Pelagosa, Tosc., Marche, Abr., Laz. al M. Circello, It. mer. e Sic.; 2. Apr.-Magg. |Pen. bale. Creta Crimea Cauc. As. occ. Alger.) — Asphodelus L. (1753). 1 A. lutea Rchb. (1830) 709 — Fusto foglioso nella metà o terzo infer. (2-6 dm.). Brattee triango- lari-cuspidate, più brevi dei pedicelli. Fg. scabre al margine. Racemo semplice o con pochi rami in basso, un po’rado; pedicelli articolati presso la base, solitari od appaiati, lunghi 1-2 cm. Cassula lunga 1 cm. Il resto c. s. %. Boschetti e rupi: Istria, Puglie, Basilic. e Cal. alle falde del M. Pollino ; 4. Giu.-Lugl. [Pen. bale. Creta Rodi Cipro]. — Asphodelus Scop. (1772) — Asphodelus creticus Lam. (17883). 2 A. liburnica Rchb. (1830) 710 Gen. 203. Paradisia Mazzuc. (1811). (Spec. unica). Rz. brevissimo, a fibre fascicolate, grossette. Fg. 6-8, tutte radicali, stret- tam. lineari (larghe 3-5 mm.), gradatam. ristrette all’apice. Scapo cilindrico, semplice (3-6 dm.), con 6-10 fi. in racemo unilaterale ; pedicelli inarticolati, lunghi 6-12 mm., con brattee lanceolate più lunghe di essi. Perigonio imbu- tiforme, bianco, a tepali liberi, obovato-spatolati (3-4 cm.), 3-nervi. Cassula ovata, coriacea. Y. Prati e pascoli: Alpi, App. sino Abr.; 6-7, rr. 5. Giu. | Alpi Eur. mer.-occ.].. — Hemerocallis L. (1753) — Anthericum L. (1762) — P. hemeroanthericoides Mazzuc. (1811) — Czachia Andrz. (1818). P. Liliastrum Bert. (1839) 711 [49] =] (09 20 LILIACEAE [204 Simethis Gen. 204. Simèthis Kth. (1343). (Spec. unica). Rz. breve, a fibre fusiformi. Fg. lineari (larghe 4-8 mm.), ottusette. Scapo subeguale alle fg. (2-5 dm.), con poche squame, ma del resto afillo, ramoso a pannocchia, con 20-30 fi.; pedicelli articolati all'apice, lunghi 1-3 cm.; brattee piccole. Tepali lineari-lanceolati (10-15 mm.), patenti, 5-nervi, bian- chi all’interno, rosei all’esterno. Filamenti villoso-barbati in basso. Cassula globosa. %. Luoghi erbosi od arenosi mar.: Maremma tosc., Sard. e C'ors. ; 2. Apr.-Magg. [Eur. occ. Afr. bor... — Anthericuam Vand. (Jul. 1771) — A. planifolium L. (Oct. 1771) — A. bieolor Desf. (1798) — S. bicolor Kth. (1843) — S. planifolia Gr. et Godr. (1855). S. Mattiazzi Sacc. (1900) 712 Gen. 205. Anthèricum L. (1737). (Spec. 50 circa dell’Eur., As. occ., Afr. ed Am.). 1 Scapo ramoso a pannocchia (rr. semplice). Rz. corto, obliquo, con fibre cilindriche. Fg. lineari-canalicolate (larghe 3-7 mm.), attenuate all’apice. Scapo più lungo delle fg. (2-6 dm.). Racemi lassi, poveri; brattee erba- cee, lineari, 5-6 volte più brevi dei pedicelli, che sono articolati presso la base. Tepali bislunghi od obovati (10-15 mm.), rotato-patenti, bianchi. Filamenti glabri. Stilo quasi diritto. Cassula globosa. %. Boschi e rupi : Istria, It. bor. traspad., Lig., A. Apuane, S. Luca pr. Bologna ed Abr. pr. Assergi; 4-5. Lugl.-Ag. [ Eur. Cauc.|.. — Phalangium Houtt. (1773), Poir. (1804). 1 A. ramosum L. (1753) 713 — Scapo semplice (rr. con qualche rametto). Racemo di 10-20 fi.; brattee membranacee, 2-3 volte più brevi dei pedicelli, che sono articolati sotto la metà. Tepali lunghi 14-20 mm. Stilo incurvato. Cassula ovata. Il re- sto c. s. %. Luoghi selvatici: Pen. e Cors. a Quenza ; 4-5, rr. 2 e 3. Magg.-Giu. | Eur. media e mer. As. min. Afr. bor.). — Phalangium Schreb. (1771). 2 A. Liliago L. (1753) 714 Gen. 206. Hemerocallis L. (1737). (Spec. 5 dell'Eur. centr., As. temp. e Giapp.). 1 Fi. odorosi, gialli ; lacinie del perigonio subeguali tra loro, con nervi semplici. Rz. brevissimo, con fibre radicali numerose, carnoso-ingros- sate. Fg. lineari-carenate, larghe 12-20 mm., più brevi dello scapo, ch'è nudo ed alto 6-8 dm. Fi. 6-9 in pannocchia irregolare, grandi (lunghi 8-10 cm.), brevem. pedicellati ; brattee piccole, lanceolate. Perigonio im- butiforme, tubuloso nel terzo infer.; tepali oblungo-spatolati, moltinervi. Cassula subglobosa. &. Boschi e luoghi selvatici: Goriziano, Friuli e Carnia, altrove colt. od inselvat. nell’It. bor.; 4-5. Giu. |Reg. danub. Cauc. Sib. oce., nat. Frane. Svizz. Germ. Giapp.|. — Volg. Giglio dorato. 1 H. flava L. (1762) 715 206 Hemerocallis] 20 LILIACEAE 279 — Fi. inodori, rosso-aranciati (fulvi): lacinie perigoniali interne più larghe, undulate al margine e con nervi ramificati. Fg. larghe 2-3 cm. Scapo bratteato. Il resto c. s. Y. Origin. dell’ Eur. centr.-or. e Transcauc., spesso colt. e qua e là inselvat.: Brese., Lig., Bolognese, Camp. al colle di Porcaprena ; 3-4. Giu. [Colt. nat. Eur. ece.]. — Volg. Giglio turco, Emerocallide. 2 H. fulva L. (1762) 716 Gen. 207. ÀAloè L. (1737). (Spec. 100 circa dell’Afr., Arabia, Mascarene e Can.). Stipite grosso, breve (3-6 dm.), semplice od eccezionalm. ramoso. Fg. grasse, densam. aggregate, ensiformi, lunghe 45-65 cm. e larghe 6-10 cm., concave di sopra, aculeate al margine, verdi-pallide, nelle piante giovani macchiate di bianco. Scapo di 6-10 dm., semplice o ramoso, con fi. in racemi densi, penduli e brevem. pedicellati; brattee lanceolate. Perigonio tubuloso-cilin- drico, giallo, lungo 2-3 cm., diviso in 6 lacinie. Stami e stilo lungam. spor- genti. Cassula ovoideo-oblunga. %. Origin. dell’ Afr. trop.-or. e mer., Arabia ed India, colt. ed inselvat. sulle rupi pr. al mare: Cal., Sic., Malta ed Ischia ; 2. Magg.-Giu. [Nat. Reg. medit. e paesi trop... — A. barbadensis Mill. (1768) — A. vulgaris Lam. (1783). — Volg. Aloe comune o di Bar- bados. A. vera L. (1753) 717 Nora. — Alla tribù delle Yucceae appartiene il gen. Yucca di cui alcune spec. sono spesso colt. nei giardini e più frequentem. la Y. alozfolia L. (1753) origin. degli Stati Uniti mer., Messico ed Indie occ., inselvat. nel Laz. nell'Isola Sacra ; la Y. gloriosa L. (1758), origin. degli Stati Uniti occ.--mer., seminselvat. nel Bresc. sul Garda a Rezzato ; la Y. filamentosa L. (1758), origin. dell’ America bor.--occ. Tribù V. ASPARAGEZE. Gen. 208. Pàris L. (1737). (Spec. 6 dell'Eur. ed As. temp. o mont.). Rz. strisciante. Fusto unico, eretto, portante in alto 4 (rr. 5-6) fg. verti- cillate, ellittico- o subrombeo-obovate, cuneate alla base. Fi. unico, terminale, peduncolato. Perigonio di 8-10 pezzi in due serie, patentissimi o riflessi ; gli esterni lanceolati e verdi, gl’ interni lineari-strettissimi e gialli. Stami 8-10. Antere con connettivo prolungato in mucrone lesiniforme. Stili 4-5. Bacca rotonda, violetto-nerastra. %. Boschi ombrosi: Pen., Cors. e Sard. ad Osilo ; 4-5, rr. 3 (Mantov., Piem.). Giu.-Lugl. [Eur. As. occ. centr. e bor.|. — Volg. Erba-crociola, Uva di volpe. P. quadrifolia L. (1753) 718 Gen. 209. Convallària L. (1737). (Spec. unica). Rz. stolonifero. Fg. 2, radicali, ovato-oblunghe (larghe 2-4 cm.), pieciolate, racchiuse collo scapo in guaine basilari afille. Scapo un po’ più breve delle fg. (15-20 cm.), con racemo di 6-12 fi. penduli, bianchi, odorosi; pedicelli 280 20 LILIACEAE [209 Convallaria articolati. all'apice, bratteati alla base. Perigonio subgloboso-campanulato, con 6 denti curvati in fuori. Stami 6. Stilo trisolcato. Bacca globosa, rossa. Y. Luoghi ombrosi e pietrosi: Alpi, qua e tà nell’ App. sino all’ Abr., Basil. a Cognato e Pomarico (spont.?) e Cors. pr. Orezza, spesso colt. ; 5-6, rr. 3 e 4. Magg.-Giu. | Eur. As. temp. Am. bor.|. — Volg. Mughetto. C. majalis L. (1753) 719 Nora. — Ophiopogon japonicus Ker-Gawl. (1807) = Convallaria L. f. (1781) — Flueggea Rich. (1807), origin. del Giapp., è frequentem. colt. nei giardini come pianta di contorno alle aiuole e tende ad inselvat. (Padova nell’Orto Bot. e Villa Giovannelli a Ponte di Brenta, Bresc.). Gen. 210. Majaànthemum Web. (1780). (Spec. unica). Rz. strisciante, articolato. Fusto eretto (1-2 dm.), cinto da 1-2 squame alla base. Fg. radicali solitarie, lungam. picciolate, le cauline 2 (rr. 1 sola svilup- pata), alterne, brevem. picciolate, tutte cordato-acuminate e moltinervie. Ra- cemo terminale, con molti fi. piccoli, bianchi, odorosi, pedicellati, con brattee squamiformi. Perigonio diviso sino alla base in 4 lacinie patenti. Stami 4. Stilo breve e grosso. Bacca globosa, rosso-scarlatta. %. Boschi: Alpi, App. bor. e tosco-emil. nella Valle delle Pozze e Molise a Monte di Mezzo pr. Castel di Sangro ; 4-5, rr. 3 (Vercellese). Giu.-Lugl. |Reg. temp. dell’ Emisf. bor.]. — Convallaria L. (1753) — M. Convallaria Web. (1780). M. bifolium F. W. Schm. (1794) 720 Gen. 211. Strèptopus L. C. Rich. (1803). (Spec. 4 dell’Eur., As. temp. e mont. ed Am. bor.). Rz. obliquo, nodoso. Fusto eretto, fistoloso, semplice o ramoso (3-9 dm.); rami alterni, subdistici. Fg. sessili, ovato-acuminate, cuoriformi ed amplessi- cauli alla base, moltinervie. Fi. solitari, con peduncolo filiforme, piegato- ginocchiato, opposto alla fg. Perigonio verde-bianchiccio, campanulato, spar- tito in 6 lacinie. Stami 6. Stilo a colonnetta. Bacca subglobosa, rossa. %. Boschi ombrosi: Alpi, App. sino Cal. e Cors., raro al sud; 5. G'iu.-Lugl. [Eur. centr. ed occ. As. or. Am. bor. Groenl.|.. — Uvularia L. (1753) — S. distortus Michx. (1803). S. amplexifolius DC. (1805) 721 Gen. 212. Polygòonatum Adans. (1763). (Spec. 25 circa delle Reg. temp. dell’Emisf. bor.). 1 Fg. verticillate a 4-8, lanceolato-lineari (larghe 6-17 mm.), sessili. Rz. orizzontale, carnoso. Fusto semplice, glabro, angoloso, nudo in basso (4-9 dm.). Fi. 2-3 in piccoli corimbi ascellari, pendenti. Perigonio tubu-. loso-cilindrico, lungo 6-10 mm., col tubo bianco di 2-3 mm. diam. e 6 denti verdognoli. Stami 6, inseriti a metà tubo. Bacca globosa, rossa. 212 Polygonatum] 20 LILIACEAE 281 XY. Boschi: Alpi, App. sino Umbria ed Abr. e Camp. al M. Meta ; 5-6. Magg.-Giu. |Eur. As. occ. Urali Himal.). — Convallaria L. (1753). 1 P. verticillatum All. (1875) 722 — Fg. alterne, ovato-oblunghe (larghe 2-6 em.), sessili 0 quasi. 2 2 Fusto cilindrico (4-8 dm.). Tubo del perigonio 2-4 mm. diam. Fila- menti degli stami pelosi. Fg. verdi di sopra, glauche di sotto. Corimbi di 2-5 fi., rr. fi. solitari. Il resto c. s. %. Luoghi selvatici. boschi e pa- scoli ; 4-5, rr. 3. Apr.-Giu. |Eur. media e mer. As. occ. e bor. Himal. Giapp.). — Convallaria L. (1753). 2 P. multifiorum All. (1785) 723 A Perigonio lungo 12-18 mm., a tubo ristretto nel mezzo. Corimbi di 3-5 fi., rr. meno. — Istria e Pen., qua e là. o. TYPICUM B Perigonio lungo 20-23 mm., appena ristretto nel mezzo. Fi. per lo più ap- paiati. — Camp., Basil., Cal. e Sic. [Ungher.].. — Convallaria Guss. (1842) — P. Gussonei Parl. (1858). 8 BrortERI BAKER (1875) — Fusto angoloso (3-5 dm.). Tubo del perigonio 4-6 mm. diam. Fila- menti degli stami glabri. Perigonio cilindrico, lungo 12-20 mm. Il re- sto c. s. Î%. Luoghi selvatici, boschi e pascoli: 4-5, rr. 3. Apr.-Magg. [Eur. Cauc. As. occ. Himal. Sib. Giapp. Am. bor.]. — Convallaria Poly- gonatum L. (1753). — P. Polygonatum Jirasek ex R. et S. (1829). — Volg. Sigillo di Salomone. 3 P. officinale All. (1785) 724 A Fg. glabre e glauche di sotto, ovato--oblunghe o rr. ovato--orbicolari. Fi. so- litari od appaiati, glabri assieme ai pedicelli. — Pen., Ste. sull'Etna e Cors. 1. TYPICUM B Fg. nella pag. infer., fusto, pedicelli e perigonio pubescenti--irti, le fg. bislungo acuminate e pallide di sotto. Peduncoli 1--4--Hfori. — Vicentino. [Eur. media- or. Caue.|.. — Convallaria Jacq. (1776). 3 LATIFOLIUM (Desr., 1807) Gen. 213. Aspàragus L. (1737). (Spec. 100 circa delle reg. temp. e calde dell’Eur., As. ed Afr.). 1 Fi. poligami (cioè ermafr. misti ad unisessuali) oppure dioici. Logge dell’ovario biovulate. Cladodi aghiformi. Sez. I. EUASPARAGUS 2 — Fi. tutti ermafr. Logge dell’ovario 3-4-ovulate. Cladodi aghiformi. Sez. II. ASPARAGOPSIS 5 — Fi. tutti ermafr. Logge dell’ovario 5-6-ovulate. Cladodi fogliacei. Sez. III. MyRsIPHYLLUM 6 Sez. I. EuspàraGus BAKER (1875). 2 Piante erbacee, a rami lunghi ed assai gracili. Cladodi non pun- genti. fe 3 — Piante suffruticose, a rami rigidi. Cladodi rigidi, pungenti. 4 3 Cladodi setacei, tenuissimi, in faseetti di 10-30. Pedicelli, dei fi. arti» colati all’apice. Rz. strisciante, con rd. fascicolate ; turioni dolci. Fusto eretto (4-8 dm.);) ramoso a pannocchia. Fg. squamiformi, non speronate alla base. Pedicelli solitari od appaiati, ricurvi, lunghi 15-25 mm. Peri- gonio campanulato, lungo 5-7 mm.:; tepali bianchi rigati di verde. 282 20 LILIACEAE [213 Asparagus Stimmi 3, divergenti. Bacca globosa, rossa, grande (11-14 mm. diam.). X. Luoghi boschivi, più raro al sud: Istria, Pen., Sic. ed is. Panaria ; 4-5, rr. 3. Magg.-Giu. [Eur. media e mer. As. min.|.. — A. oftic. 8 L. (1753). 1 A. tenuifolius Lam. (1783) 725 -— Cladodi setaceo-lesiniformi, + consistenti, in fascetti di 3-9. Pedicelli articolati poco sopra della metà. Fusto di 6-15 dm. Fg. brevem. spe- ronate alla base. Pedicelli lunghi 6-12 mm. Perigonio nei fi. masch. più piccolo che nei femm. Bacca del diam. di 6-10 mm. Il resto c. s. %. Luoghi mar. e lungo i fiumi, spesso colt. e talora inselvat. ; 2-4. Magg. Lugl. [Eur. media e mer. As. occ. e centr. Afr. bor., colt. reg. temp., nat. Am. bor.|. — Volg. Asparago. 2 A. officinalis L. (1753) 726 A Turioni amari. Cladodi scabro--denticolati (assieme ai rametti giovani), lunghi 5-10 mm. circa, un po’ consistenti. — Spiagge dell’ Adriatico dall’ Istria a Barletta, Laz. a Fiumicino e Civitavecchia, Sard. \Eur. medit. Crimea Caue. Sib. occ... — A. marit. Mill. (1768) — A. scaber Brign. (1813). a MARITIMUS L. (1753) B Turioni dolci. Cladodi e rametti lisci o quasi, i cladodi lunghi sino a 25 mm. ed assai fini. — Luoghi mar., lungo i fiumi e spesso colt. od inselv. ; Istria, Pen., Sic. e Montecristo. — A. hortensis Mill. (1768). g ALTILIS L. (1758) 4 (2) Rami e rametti striati, per lo più pubescenti. Cladodi in fascetti di 4-12, lunghi 2-7 mm., aghiformi, eanalicolati. Suffrutice ramosissimo, subvolubile. a rami patenti e turioni amarognoli. Fg. infer. speronato- spinose. Pedicelli lunghi 4-7 mm. Bacca matura quasi nera (4-5 mm. diam.). Il resto c. s. è. Luoghi selvatici aridi, massime al sud: Istria, Pen. ed isole ; 2 e 4, rr. 3. Ag.-Sett. | Reg. medit.|. — Volg. pa de’ boschi, Corruda. 3 A. acutifolius L. (1753) 727 — Rami e rametti angolosi, scabri. Cladodi solitari od in fascetti 5. 2-6, lunghi 7-30 mm., ramuliformi, angolosi. Il resto c. s. è. Luoghi aridi selvatici mar. ; 2. Apr.-Magg. e Ag.-Ott. [Reg. medit. Can... — Volg. Asparago spinoso. 1 4 A. aphyllus L. (1753) 728 A Cladodi in fascetti di 2-6, lunghi 7-25 (rr. 4-5) mm. Suffrutice basso. Bacca nerastra. — Ste., Malta, Lampedusa, Linosa e Sard. Ag--Ott.. a TYPICUS B Cladodi per lo più solitari (tranne all’apice dei rami), lunghi 2-3 cm., più grossi. Pianta spesso più alta, subscandente. Bacca celestognola. — Ste., Sard. e Lampedusa. Apr--Magg. ed Aut. — A. horridus L. f. (1781). 9 STIPULARIS (FoRsK., 1775) (28! Sez. II. AsparaGoPSsIs (KTH., 1844). 5 (1) Suffrutice eretto (3-9 dm.), a fusto cilindrico, flessuoso, biancastro- lucido assieme ai rami, che sono patenti. Fg. trasformate in spine dure, pungenti, lunghe 5-10 mm. Cladodi in fascetti di 6-12, arcuati, non pun- genti, angolosi, precocem. caduchi. Fi. in ombrellette dense; pedicelli lunghi 4-5 mm., articolati sotto la metà. Perigonio bianco, lungo 2-3 mm., a tepali” ART Bacca nerastra. È. Stepi e macchie : Cal., grandi isole ed alcune piccole ed a Burano pr. Venezia ; 2. Sett.-Ott. (oca Port. Libia Alger. Can.|. — Asparagopsis Kth. (1850). 5 A. albus L. (1758) 729 218 Asparagus] 20 LILIACEAE 283 Sez. III. MyRsIPHyLLUM (W., 1808). 6 (1) Erba altam. volubile, a fusti verdi, cilindrici e rami esili. Fg. squami- formi. Cladodi solitari, ovato-acuti, subcoriacei, rotondati alla base e quivi larghi 8-20 mm. Fi. riuniti ad 1-4; pedicelli articolati sopra la metà. Perigonio c. s., lungo 4-6 mm. Bacca giobosa. %. Origin. dell’ Afr. mer.; colt. per ornam. ed inselvat. nelle siepi pr. Palermo; 2. Marz. Apr. [Nat. Mad. e colt... — Medeola asparagoides L. (1753) — Dracena medeol. L. f. (1781) — Myrsiphyllum aspar. W. (1808). 6 A. medeoloides Thunb. (1794-1800) 730 Gen. 214. Rùscus L. (1737). (Spec. 2 diffuse come sotto). 1 Cladodi ovato-oblunghi, terminati in mucrone pungente, lunghi 2-4 em. Fusto eretto, copiosam. ramificato (3-8 dm.). Fg. inserite nel mezzo del cladodo. Fi. dioici, 1-2 nell’ascella delle fg. squamiformi, brevem. pedi- cellati. Perigonio verdastro, di 6 pezzi, di cui i 3 interni più piccoli. Stami 3 coadesi in tubo carnoso, presente anche nei fi. femm., ma qui senza antere. Stimma subsessile, capitato. Bacca globosa, rossa (circa 1 cm. diam.), con 1-2 semi globosi. È. Boschetti, siepi ecc.: Istria, Pen. ed isole ; 2 e 4, rr. 3. Ott. e Febbr.-Apr. |Eur. media Reg. medit.. — Volg. Pungi-topo. 1 R. aculeatus L. (1753) 731 A Cladodi ovali-oblunghi, larghi 8-15 mm. — Area della spec. & TYPICUS B Cladodi ovati, larghi sino a 17-25 mm. — Qua e la. — R. acul. v. platyphyl- lus Rouy (1910). 8 BARRELIERI GoIR. (1885) C Cladodi strettam. lanceolati, larghi 4-7 mm. soltanto. — Qua e la. — R. acul. v. angustifolius Boiss. (1882). € LANCEOLATUS Sacc. (1880) — Cladodi oblunghi od oblungo-lanceolati, non pungenti, lunghi 5-10 em., gl’infer. opposti o verticillati, i super. alterni. Fusto per lo più semplice (3-5 dm.). Fi. in ombrellette di 3-6. Il resto c. s. È. Luoghi selvatici e talora coltivato ; 2-5. Dic.-Apr. [Spa. Eur. centr. Maced. As. min. Cauec. Afr. bor. Mad. e colt... — Volg. Linguette, Bislingua. 2 R. Hypophyllum L. (1753) 732 A Brattea fiorale piccola, quasi scariosa. Cladodi larghi 3-5 cm. — Lig., If. centr. (Senese, Abr.), Sic. ed inselvat. a Portoferraio. u TYPICUS B Brattea fiorale grande, fogliacea, lunga 1-3 cm. Cladodi generalm. più pic- coli, larghi 2-3 cm. — Qua e là nell'Istria e Pen. — R. microglossus Bert. (1854). 8 HvypoGLossum (L., 1753) Tribù VI. SMILACE®. Gen. 215. Smilax L. (1737). (Spec. 200 circa delle reg. temp. e trop. dei due Emist.). Fusto altam. rampicante, con rami angolosi, flessuosi, aculeati. Fg. coriacee, astate o cordate alla base, spesso aculeate al margine e sulle nervature, ta- lora macchiate di bianco o di nero, con cirri inseriti sopra la base del pic- 284 20 LILIACEAE [215 Smilax ciuolo. Fi. dioici, in spighe ascellari e terminali, formate da ombrellette ses- sili, pluriflore. Perigonio bianco, a 6 pezzi patenti, i 3 esterni più grandi. Stami 6. Stimmi 3. Bacca globosa, con 1-3 semi. è. Macchie, muri e rupi; 2, rr. 4. Sett.-Ott. | Reg. medit. India Abiss. Is. atl.|. — Volg. Smilace, Rogo- cervone, Straccia-brache, Salsapariglia nostrale. SS. aspera L. (1753) 733 A Bacca matura rossa. a Pianta con aculei abbondanti. Fg. a contorno triangolare © allungato. — Istria, Friuli, Veneziano, lago d'Iseo, Moden. a Montese, Pineta di Ra- venna, resto della Pen. dalla Lig. e Marche in giù ed isole. x TYPICUS bh Pianta spesso più robusta, con aculei scarsi. Fg. più grandi e più roton- date. — Col tipo, massime nelle isole. [ Reg. medit.). — S. aspera $ L. (1753). 3 MAURITANICA (Porr., 1789) B Bacca matura nera. Pianta quasi inerme, fg. largam. cuoriformi. — £aro: Istria pr. Pola, Sic. ? {Port. Spa. Grec.]. ‘ NIGRA (W., 1806) Fam. XXI. DIOSCOREACEAE. (Gen. 8, spec. più di 160 delle reg. trop., Am. estratrop. ed Afr. mer., 2 sol- tanto dell’Eur.). Proprietà ed usi. — Le rd. tuberiformi del Tamus communis erano in pas- sato usate come purgativo e diuretico. Gen. 216. Tàmus L. (1737). (Oltre la spec. nostrale un’altra delle Can.). Rd. allungata, carnoso-tuberosa. Fusti erbacei, volubili. Fg. picciolate, pro- fondam. cordate, acuminate. Fi. dioici; racemi ascellari, i masch. più lunghi delle fg. e moltiflori, i femm. brevi e con pochi fi. Perigonio piccolo, verdo- gnolo, con 6 lacinie campanulato-patenti. Stami 6, nei fi. femm. abortiti. Ova- rio infero; stilo trifido. Bacca subrotonda, rossa a maturità, con 3-6 semi globosi. Y. Siepî, boschi ecc. ; 2-5. Apr.-Magg. | Eur. media Reg. medit.]. — Volg. Vite nera, Tamaro, Cerasiola. T. communis L. (1753) 734 A Fg. cordato-ovate o reniformi. — Istria, Pen. ed isole. o TYPICA B Fg. cordato--trilobe o subastate, col lobo mediano allungato. — Col tipo. — T. comm. v. subtriloba Guss. (1844). 8 cRETICA (L., 1753) Fam. XXII. AMARYLLIDACEAE. (Gen. 64, spec. 650 circa Iargam. disperse nelle Reg. temp. e calde). Proprietà ed usi. — 1 fi. del Narczssus Pseudo-narcissus usansi come depu- rativo ed antidissenterico ;"i bulbi del N. poéticus come emetico. L’Agave (Agave americana) contiene nelle fg. un succo vantato dai medici americani come rimedio risolutivo nelle affezioni sifilitiche e scrofolose; esse contengono nello strato esterno un balsamo acre con azione rubefacente sulla pelle. +. Ù 22 AMARYLLIDACEAE 255 Dalla recisione delle gemme fiorifere dell’Agave si ricava un’ abbondante linfa zuccherina, che, dopo fermentazione, dà una bevanda spiritosa largam. usata al Messico col nome di Pwlque; essa contiene uno zucchero speciale detto agavosto. Le rd. della stessa pianta sono usate come succedaneo della Salsapariglia. Dalle fg. dell’Agave, isolandone i fasci fibrosi con speciali processi, si ottiene la così detta Tiglia d’agave o Seta vegetale molto apprezzata per la fabbricazione di tessuti, di corde e della carta. L’Agave serve anche a far siepi di protezione. La midolla dello scapo è usata dai naturalisti per fissarvi gl’insetti con gli spilli. Parecchie Amaryllidacee hanno fi. vistosi ed odorosi, quindi si coltivano per ornamento. Chiave dei generi. 1 Piante bulbose, a fg. erbacee, inermi. 2 — Pianta con stipite legnoso, portante una rosetta di grandi fg. carnoso- cuciose, spinose all’apice ed al margine. 222 Agave 2 Fauce del perigonio prolungata in una corona a scodellina o tubulosa, libera dagli stami. 220 Narcissus — Fauce del perigonio con falsa corona formata dalla base allargata dei filamenti e quindi ad essi aderente. 221 Pancratium — Fauce del perigonio atfatto sprovvista di corona. 3 3 Perigonio + tubuloso alla base, giallo; antere deiscenti per il lungo. 219 Sternbergia — Perigonio con tubo nullo, bianco o roseo; antere deiscenti obliquam. al- l’apice. DI 4 Pezzi del perigonio ineguali, gli esterni patenti ed interi, gl’interni assai più brevi, eretti e smarginato-bilobi. 217 Galanthus — Pezzi del perigonio subeguali tra loro. 218 Leucojum Tribù I. AMARYLLEZ. Gen. 217. Galanthus L. (1737). (Spec. 5 dell’Eur. ed As. occ.). Guaina radicale afilla, troncata, cingente alla base le due fg. che sono li- neari-ottuse. Scapo subeguale alle fg. (10-15 cm.); spata univalve, bicare- nata. Fi. unico, pendulo, pedunculato. Perigonio coi pezzi esterni ovoidei, concavi a cucchiaio e bianchi, i tre interni assai più brevi, obovato-cunei. formi, smarginati all’apice, bianchi con una macchia verde o rr. giallognola in alto (rr. senza macchia o quasi). Antere prolungate in punta lesiniforme. Cassula carnosa, ovoidale. %. Prati, pascoli e boschi ; 4-5, rr. 3. Prim. od Aut. [Eur. media e mer. Cauc. As. occ... — Volg. Buca-neve, Fora-neve. G. nivalis L. (1753) 735 A Fg. subcanalicolate, larghe al più 1 cm. Bulbo grosso sino a 2 cm. Fioritura primaverile precoce (Febbr.-Apr.). — If. sett. e qua e là nelle regioni elevate dei monti dell’It. mer. — G. niv. v. europaeus Beck (1894). o, MINUS TEN. (1811-15) è 286 929 AMARYLLIDACEAF {217 Galanthus B Fg. quasi piane, più larghe. Bulbi e fi. più grandi. Fioritura primaverile più tardiva (Apr.-Magg.).. — Triest., Veronese, It. centr. e mer., Sic. sull'Etna. [Reg. danub. Balc.|.. — G. plicatus Guss. (1826), non M. B. — G. Imperati Bert. (1839). - 8 MAJOR RED. (1805) C Fg., bulbi e fi. come nella var. prec., ma fioritura autunnale (Ott.). — Se. nel Messinese pr. S. Lucia del Mela ed a S. Pier Niceto. [{ Alban. Corfù Grec... — G. Olgae Orph. in Boiss. (1884) — G. octobrensis Hort. ex Bak. (1888) — G. Imperati v. australis Zodda (1908). < RecinaE-OLGAE ORPH. (1876) Gen. 218. Leucòjum L. (1737). (Spec. 9 della Reg. medit., Eur. media ed As. occ.). 1 Fg. lineari-piane, larghe 5-12 mm., sviluppate all’epoca della fiori- tura. Stilo clavato. 2 -- Fg. lineari-strettissime, larghe 1-2 mm. o filiformi, spesso poco svi- luppate all’epoca della fioritura. Stilo filiforme. 3 2 Scapo di 3-5 dm.,3-6 (rr. 1)-floro, poco più lungo delle fg., bitagliente. Fg. 2-6, ottuse, canalicolate. Spata univalve. Fi. in ombrella, pendenti; pedi- celli ineguali. Tepali obovati, concavi, bruscam. contratti in un mucrone ottuso, verdognolo, nel resto bianchi. Antere ottuse. Cassula carnosa, ovale. Semi neri, senza caruncola, a spermoderma crostoso, fragile. %. Prati umidi, luoghi paludosi ; 2-4. Apr.-Magg. [Eur. media e mer. (escl. Spa. Port. e Russ.) As. occ... — Volg. Campunelle. 1 L. aestivum L. (1759) 736 A. Fi. 8--6, lunghi 12-15 mm. Ovario subclavato. — /stria, If. sett., Lig. e Tosc. X% TYPICUM B Fi. 1-3, lunghi 6-10 mm. Ovario oblungo. — Nizza, Sard. e Cors. ; 2. [ Proven. Baleari]. — L. Hernandezii Camb. (1827). 8 PULCHELLUM (SALISB., 1807) — Scapo di 1-3 dm., 1 (rr. 2)-floro, generalm. assai più lungo delle fg., cilindrico-compresso. Tepali lunghi 15-22 mm. Semi chiari, con carun- ‘cola a forma di rostro, a spermoderma membranoso. Il resto c. s. X. Boschi, pascoli e siepi: Pen. (massime al nord) e Cors. ; 4-5, rr. 3. Marz.- Apr. [Eur. centr. Franc. Ingh.|. — Erinosma Herb. (1837). — Volg. Campanelline. 2 L. vernum L. (1753) 737 3 (1) Stami inseriti sopra un disco assai manifesto, avente 6 lobi liberi, verdognoli, alterni cogli stami. Fg. 3-5, lineari, larghe 1-2 mm., quasi cilindriche, floscie. Scapo cilindrico, più breve delle fg. (8-15 cm.). Spata a 2 valve lineari. Fi. 1-3, pendenti, bianchi. Tepali ovato-ellittici, ottu- setti od acuti, 7-9-nervi, lunghi 8-10 mm. Stilo un po’ più lungo degli stami. Cassula oblungo-piriforme. %. Luoghi aridi: Nizzardo e princi pato di Monaco ; 2. Marz.-Apr. |Frane. mer.-or.]|. — Ruminia Parl. (1854) — TIT. nicaeense Ard. (1867). 5 L. hiemale DC. (1815) 738 -— Stami inseriti sopra un disco poco prominente, intero. 4 4 Fg. assai brevi al tempo della fioritura. Stilo più lungo degli stami. Fioritura autunnale. Fg. 2-4, lineari-strettissime, quasi filiformi, appena scanalate. Scapo cilindrico, filiforme. Perigonio lungo 5-9 mm., a tepali Lo) ‘ 218 Leucojum] 22 AMARYLLIDACEAE 287 ovato-oblunghi. Cassula globosa. %. Luoghi aridi specialm. mar.; 2. Sett.-Nov. [Is. Ionie Spa. Port. Afr. bor.-oce.).. — Acis Salisb. (1806-7). 4 L. autumnale L. (1753) 739 A Scapo di' 1--2 dm., 2--3--floro. Spata 1--valve. Tepali bianchi o talora porporini alla base, quasi 3--dentati all'apice. — Sic. e Sard. % TYPICUM B Scapo più basso, l.-floro. Spata 2--valve. Tepali rosei o rr. bianchi, ottusi ma nou 8-dentati all'apice. — Sard. nella Gallura, Cors. ed is. Sanguinarie. [Endem.|. — Acis Sweet (1829). 8 ROSEUM (MARTIN, 1804) 7394 ì — Fg. subeguali allo seapo o più lunghe di esso al tempo della fiori- tura. Stilo più breve od uguale agli stami. Fioritura primaverile. Fg. più larghe che nel prec., un po’ piane. Tepali bianchi, acuti, interi. Cassula subglobosa. Il resto c. s. %. Rupi: Cors. da 100 a 1200 m.; 2-5. Apr.-Magg. | Endem.|]. — L. trichophyllum Salis (1833), non Schousb. — Acis M. J. Roem. (1847). 5 L. longifolium J. Gay (1833) 740 Gen. 219. Sternbèrgia W. et K. (1805). (Spec. 5 dell'Eur. or. e Reg. medit.). 1 Fg. nascenti assieme ai fi. Tubo del perigonio imbutiforme, cortis- simo. Scapi 1 o più, poco più corti delle fg. (6-20 cm.), uniflori. Spata ovato-lanceolata, tubulosa alla base. Fi. gialli; tepali lunghi 3-4 cm. Stami e stilo di lunghezza variabile. Cassula globoso-obovata, indeiscente. XU. Luoghi boschivi, siepi ece., talora colt. ed inselvat. ; 2 e 4. Sett.-Nov. [Eur. mer. Afr. bor.|. — Amaryllis L. (1753). 1 S. lutea Ker-Gawl (1850) 741 A Fg. larghe 5-10 mm., lineari--ottuse, concave, cartilaginee e denticolato-sca- bre al margine. Tepali oblungo--ellittici, ottusi. — Istria, Nizza, Lig., Tosc., It. centr. e mer., Sic. e Sard.; anche qua e là nmell’It. bor., ma probabilm. inselvat. da antiche colture. o TYPICA B Fg. larghe 3-5 mm., scanalato--subtriangolari, manifestam. pettinato--glando- lose al margine. Tepali più stretti che nel tipo, attenuati alle due estre- mità. — Cal. e Stc. [Grecia]. — Amaryllis Ker--Gawl. (1817) — S. sicula Tin. (1844). 8 ciTRINA (Ker-GAWL., 1830) — Fg. nascenti dopo i fi. Tubo del perigonio cilindrico, lungo come le lacinie o quasi. Fg. lineari-ottuse, larghe 2-5 mm., oblique o spirali. Scapo sotterraneo, brevissimo o subnullo. Spata tubulosa alla base. Fi. unico, giallo. Stami e stilo c. s. Cassula globosa. Y. Luoghi aridi; 5-6. Sett.-Ott. [Spa. Pen. bale. Ungh. As. min.|. 2 S. colchiciflora W. et K. (1805) 742 A Tepali lunghi 3 cm. circa e larghi 5 mm., ottusi. — Propria della Pen. bale, ed Ungh. vi. TYPICA B Tepali più brevi e più stretti, acuti. — Piceno, ADr., Cal. Sic, nelle Madonie e sull'Etna. [Spa. centr.) — Amaryllis Raf. (1810). 9 AETNENSIS (Guss., 1827) ì 288 292 AMARYLLIDACEAF [220 Narcissus Gen. 220. Narcìissus L. (1737). (Spec. 20 circa della Reg. medit. specialm. occ. ed Eur. media, una introdotta nella Cina e Giapp.). 1 Tubo del perigonio cilindrico 0 quasi; corona a scodelletta, più breve delle lacinie perigoniali (lunga 3-6 mm.). Stami (almeno in parte) inseriti in alto del tubo; filamenti brevissimi. Sez. I. EUNARCISSUS 2 — Tubo del perigonio obconico; corona tubulosa, uguale alle lacinie perigoniali (lunga 20-30 mm.). Stami inseriti presso la base del tubo: filamenti allungati. Sez. II. AsAx 5 Sez. I EunARCIssus Pax (1887). 2 Fioritura autunnale. Fg. a fasci libro-legnosi tutti coll’ adroma (legno) rivolto verso la pag. super. Scapo cilindrico, esile (1-2 dm.). Lacinie perigoniali strette, oblunghe od oblungo-lineari, acute o mucronulate, patenti a stella, bianche ; corona brevissima, giallastra, trifida. %. Luo- ghi sterili per lo più mar.; 2, rr. 4. Sett.-Nov. [Reg. medit... — Her- mione Haw. (1831). 1 N. serotinus L. (1753) 743 A Fg. nascenti dopo i fi., tiliformi--scanalate, giunchiformi. Scapo 1-2-floro. — Maremma tosc. e romana, It. mer. ed ins. o. TYPICUS B Fg. nascenti coi fi., lineari--scanalate (larghe sino a 4 mm.). Scapo spesso 2-5-floro. — Qua e la col tipo, în Sic. sino ad 800 m. di altitud. [Spa. Afr. bor... — Hermione Haw. (1831) — N. autumnalis Lk. (18384) — N. Cupa- nianus Guss. (1842). B ELEGANS (SPACH, 1846) — Fioritura primaverile od invernale (talora iniziantesi dall’Ott.). 3 3 Fg. semicilindrico-giunchiformi (larghe 2-5 mm.), verdi, a fasei fibro- legnosi della pag. super. coll’adroma (legno) rivolto verso la pag. infer. Scapo subcilindrico-compresso. Fi. gialli colla corona ranciata, odorosi; lacinie perigoniali ovali, rotondato-apicolate all’apice, patenti a stella. %. Origin. dell’ Eur. mer.-occ., colt. e talora inselvat.: Verona, Bergam. a Carenno, C. Tic., Colli di Reggio-Em., Tosc., pr. Spoleto e Napoli, Lecce a Martina, Cal. ; 2-4. Marz.--Apr. [Colt. nat. Reg. medi. Persia). — Volg. Giunchiglia. 2 N. Jonquilla L. (1753) 744 — Fg. lineari-nastriformi, piane o scanalate (larghe 3-30 mm.), per lo più glauche o glaucescenti. 4 4 Corona in forma di scodelletta, col margine non od alla fine appena scarioso e concolore. Scapo generalm. 3-moltifloro. Fg. a fasci fibro- legnosi tutti coll’adroma (legno) rivolto verso la pag. super. Scapo an- goloso-cilindrico o compresso-bitagliente, rr. subcilindrico. %. Luoghi colt. ed incolti ; 2-4. Ott.-Magg. [ Reg. medit., nat. As. or. e largam. colt.). — Volg. Narciso, Tazzetta. 3 N. Tazetta L. (1753) 745 A Perigonio a lacinie perfettam. bianche; corona gialla. a Corona ad apertura * ristretta. i I Lacinie perigoniali generalm. più brevi del tubo, © ovate od ellittiche; corona fatta a scodella. x 220 Narcissus] 22 AMARYLLIDACEAF 289 1 Fg. leggerm. scanalate o quasi piane. Scapo angoloso o compresso--bita- gliente. * Fg. erette od eretto-patenti, — spesso contorte, glauche. Scapo per lo più moltifloro. Corona lunga 1/2 - 1/3 delle lacinie, intera o crenato--lobata. — Istria, Lig., It. centr., mer. ed iîns.; qua e là inselvat. nell'It. sett. — — N. neglectus Ten. (1837). o. TYPICUS ** Fg. patenti sin dalla base, — strettam. lineari, subcanalicolate. Pianta gracile. 2-6-flora. Fg. e scapo striati od anche lisci. — Qua e là : Tosc., It. centr., Nap. alle falde di M. Nuovo, Sard. e Cors. {| Franc. mer.). s 8 PATULUS (Lors., 1809) 2 Fg. semicilindrico-scanalate (di sotto senza linee rilevate lungo la carena). Scapo a sezione quasi circolare. — Lacinie perigoniali ovali-lanceolate, un po’ acute; corona meno larga, a margine ricurvo in fuori. — Ischia, is. Strenuse nel golfo di Salerno e Cors. Ott--Marzo. [ Endem.). CANALICULATUS (Guss., 1854) II Lacinie perigoniali subeguali al tubo, oblungo--lanceolate (lunghe 1 1/0 em. circa e larghe 5-8 mm.); corona quasi tubulosa. — Fg. nettam. scanalate. — Lig. a S. Remo, Marche a Senigallia. [Endem.|. ò REMOPOLENSIS (PANIZZI, 1847) b Corona ad apertura larga ed espansa. A Fi. grandi (4-5 cm. diam.). Fusti e fg. glaucescenti. — Lacinie perigoniali subeguali al tubo; corona 3--5 volte più breve delle lacinie. Scapo 2--6-floro. + Corona intera. — Lig. pr. S. Remo, Tosc., Elba e pr. Caserta e Napoli ; sfuggito alla colt. {Cipro Aleppo). — Hermione Haw. in Phil. Mag. VIII, 134 (1830); IX, 184 (1831) — N. elatus Guss. (1847) — N. formosus N. Terr. (1856). e CrPRI (Haw., 1831) ++ Corona £ lobata od eroso-crenata. — Pr. Firenze e Napoli, Capri, Ischia ed Avellino alla Sciorta ; sfuggito alla colt. [Endem.?}. — N. Tenorii Parl. (1858) (sec. Baker forse ibrido tra N. Tazetta e N. incompara- bilis). { ORIENTALIS (L.? 1767; TEN., 1811-15) AA FI. piccoli (1 cm. diam.). Fg. e scapo verdi. — Scoglio del Monacone pr. lis. di Capri. {Endem.]. *) ASCHERSONI (BoLLE, 1865) b Perigonio a lacinie bianco--giallognole : corona gialla o scolorata. (Forme col- turali originatesi da incrocio). $ Fg. e scapo verdi, questo 3-4-floro. Perigonio a lacinie ovate. — Mentone e Nap. a Pozzuoli e Portici. {[Endem.). — N. Gussonii Rouy (1912). 56 OBLIQUUS (Guss., 1847) (non Tausch) $$ Fg. e scapo verde--glauchi, questo 7--12-floro. Perigonio a lacinie oblungo- lanceolate. — Nizzardo, Lig., Tosc., pr. Ascoli e Napoli, Capri, Gargano, Catania, Sard. à Jersu e Cors. a Bastia. [| Endem.. — N. praecox Ten. (1811-15) — N. stellatus v. subdiscolor DC. (1815). t ITALICUS (KER-GAwL., 1809) C Perigonio a lacinie gialle; corona dello stesso colore, spesso più carico. A' Fg. glauche. Scapo © compresso-bitagliente, 3-11-floro. a' Pianta robusta. Fi. di circa 4 cm. diam., a lacinie larghe, ellittico-ottuse ; corona ranciata. — Coltivasi, inselv. pr. Brescia nei Ronchi. — Hermione Salisb. (1812). » CUPULARIS (PARL., 1858) 745' b' Pianta generalm. più gracile. Fi. di circa 3 1/2 cm. diam., a lacinie più strette e più acute; corona giallo--pallida, quasi concolore colle lacinie. — Lwuo- ghi boschivi e colt.: Lig., Tosc., Elba, Sard. sett., arcip. Maddalena e nat. a Torri del Benaco nel Veron. Nov.-Marz. |Endem.}. — N. cupularis Bert. (1829), non Parl. ì BERTOLONII (PARL., 1858) 745! 19 n È 90 22 AMARYLLIDACEAE [220 Narcissus B' Fg. verdi--glauche. Scapo subeilindrico, angoloso, 9--12--Horo. — Fi. di circa 4 em. diam., a lacinie largam. ellittiche o subobovate ; corona giallo--dorata. — Sfuggito alla colt.: Nizza, Mentone, tra S. Remo e Coldirodi, Lucchese a Bezzano, M. Pisani a Toccafondo, pr. Ancona al Castellano e Salern. a Cava de’ Tirreni. { Provenza]. — N. orientalis 8 Bot. Mag. (1807). . p. AUREUS (Lors., 1827) D Perigonio a lacinie e corona perfettam. bianchi. (Forme di dubbio indigenato tra noi). I' Corona lunga 1/2 circa delle lacinie. Scapo 2--5--Horo. Fg. non scanalate, lar- ghe 4-5 mm., — glaucescenti, un po’ più lunghe dello scapo, che misura 1-2 dm. ed è subcilindrico--compresso e quasi liscio. Fi. piccoli (2 em. diam.), a lacinie ottuse, le esterne suborbicolari, le interne ovate. — Proprzo della Franc. mer.: segnalato di Nizza e Cors. ad Ajaccio, ma non più rinvenuto. — N. pallidus Lam. (1789) y DUBIUS (GOUAN., 1773) 745° II’ Corona lunga 1/3 - 1/6 delle lacinie. Scapo 6--moltittoro. Fg. subscanalate, lar- ghe 5-15 mm. l'Scapo subcilindrico, ordinariam. assai più breve delle fg. — Lacinie peri- goniali ovali ; corona lunga 1/3 circa delle lacinie. Fg. glaucescenti. — Sfuggito alla colt. : Istria a Rovigno, Veron., Bresc. sul Garda, Nizzardo, Liy. a Pegli, Cors. a Bastia. Marz--Apr. Franc. mer. Spa. Dalm. Gree.? . E POLIANTHOS (Lors., 1809) 2' Scapo compresso-bitagliente, pluriangoloso, subeguale o più lungo delle fg. a Fi. di 3 1/2 -4 cm. diam.; corona 3-65 volte più breve delle lacinie, che sono ovato--oblunghe. X Scapo e fg. glauche. Corona 4 volte circa più breve delle lacinie, 1o- bato--dentata. Fi. assai odorosi. — Tubo perigoniale più lungo delle lacinie, per lo più verdognolo solo alla base, nel resto bianco. -— Veron., Bresc. nei Ronchi e sul Garda, Bergam., pr. Como, Lig., Tosc., Nap. a Pozzuoli, Amalfi e Ravello, Ischia, Sic. a Castelbuono. Genn.-Magg. |Eur. mer. Cipro. — N. niveus Lois. (1809; — N. Gen- narii Parl. (1858). o PAPYRACEUS (KER-GAWL., 1806) 745° XX Scapo e fg. verdi--glauche. Corona 5-6 volte più breve delle lacinie, quasi intera. Fi. poco odorosi e meno candidi che nel prec. — Tubo perigoniale c. s., totalm. verdognolo. — Umbria sul M. Vettore (?), Capri, Nap. a Pozzuoli ed alle falde del Vesuvio, Avellinese ad Al- tavilla. Nov.--Febbr. x UNICOLOR (TEN., 1811-15) G 3 Fi. di 2-2 1/2 cm. diam. : corona 3-4 volte più breve delle lacinie, che sono ovate od ellittiche. + Lacinie del perigonio acute, più brevi del tubo, ch' è affatto bianco. Scapo e fg. di un verde gaio. Fi. odorosi. — Pr. S. Reino, Elba a Portoferraio ulla Villa Bigeschi. Genn.-Febbr. { Endem.|. o PANIZZIANUS (PARL., 1858) ++ Lacinie del perigonio ottusissime, eguali al tubo, ch'è verdognolo nella parte infer. Scapo e fg. © glauche. Fi. odorosi. — Trewvig. a Vittorio e tra Asolo e Pagnano, Colli Veron. e pr. Nizza e Firenze. Febbr.- Apr. (Endem.}. cs BARLAE (PARt., 1858) - Corona in forma di piattello, col margine scarioso, rosso-scarlatto 0 scolorato. Scapo 1-8-floro. Fg. lineari-larghette, ottuse, scanalate, obli- quam. contorte, glaucescenti, coi piccoli fasci libro-legnosi della pag.. super. coll’adroma (legno) rivolto verso la pag. infer. Scapo compresso- bitagliente. Lacinie perigoniali mucronulate, bianche (rr. striate di giallo), 220 Narcissus] 22 AMARYLLIDACEAE 291 lunghe 12-25 mm. Fi. assai odorosi %. Prati, pascoli, boschi e campi ; 4-6, rr. 3. Apr.-Magg. [|Eur. centr. e mer. ; altrove colt. e nat.]. — Volg. Fior-maggi, Narciso, Giracapo. 4 N. poéticus L. (1753) 746 A Scapo 1 (rr. 2)- floro ; corona gialla col margine rosso-scarlatto. a Lacinie del perigonio ovate od obovato-oblunghe, ricoprentisi coi margini. — Qua e là; Pen. Elba ed is. Ponziane. 4 TYPICUS b Lacinie del perigonio ellittico-oblunghe, assai strette e quindi non ricopren- tisi coi margini. — Istria, Euganei, Friuli, Trent., Bresc., C. Ticino. V. d'Aosta, V. di Susa, Lig., pr. Pisa, App. Umbro a Castelluccio, Nap. nei M. di Castellammare ecc. ! Alpi Bale. Carp... — N. radiiflorus Salisb. (1796). dp ANGUSTIFOLIUS (CuRT., 1792) B'Scapo 2 (rr. 1-3)- floro ; corona gialla col margine scarioso, scolorato. Il resto come nel tipo. — Qua e là, per lo più sfuggito alla colt.: It. bor., Tosc.. Urbino, Pesaro, Perugia, Roma, Cal. al M. Pollino. [Franc. Ingh. Svizz. Stiria Dalm. e colt. — N. poéticus x Tazetta Auet. — N. pollinensis N. Terr. (1896). *(. BIFLORUS (Curt., 1792) 746! Sez. IT. Ayax (SALISB., 1812). 5 (1) Fg. largam. lineari, ottuse, scanalate, glaucescenti, a fasci fibro-vasco- lari come in N. Tazetta. Scapo unifloro, compresso-bitagliente. Fi. quasi unicolori, gialli, inodori o con odore sgradevole: lacinie del perigonio ovato-oblunghe (2-3 cm. lunghe); corona lungam. tubulosa, col margine lobato-increspato, rivolto in fuori. Spesso a fi. stradoppi. %. Origin. del- Eur. occ., colt. e qua e là inselvat.: Pen. : 2-4. Apr.-Magg. [Nat. Eur. centr. Cauc. e colt... — Ajax Haw. (1831). — Volg. Tromboni. 5 N. Pseudo-Narcissus L. (1753) 747 X N. intermedius Loîs. (1806). — Sfuggito alla colt.: Lig. a Pegli e Mentone. [ Pro- venza Spa. Baleari). . X N. odorus L. (1765) = Queltia Herb. (1837)= N. major x Jonquilla Herb. et Trev. ex Focke (1881)= N. Ps.--Narcissus x Jonquilla Fiori (1896), Asch. et Gr. (1906). — Sfuggiîto alla colt.: Lucchese, dintorni di Firenze. | Eur. occ. mer.| (fig. pag. 94 Ic. ed. 2.*). Xx N. incomparabilis Mil. (1768)= Queltia Haw. (1819) — N. Ps.--Narciss. X poéti- cus Bout. et Bern. (1855). — fuggito alla colt. : qua e là nell’It. bor. è centr. e Nap. [Eur. mer.) (fig. pag. 94 Ic. ed. 2.2). N. Ps.--Narciss. Xx angustifolius Asch. et Gr. (1906)= N. Ps.--Narciss. x radii- florus Herb. (1881). — Bergam. pr. Breno. Gen. 221. Pancràtium L. (1737). (Spec. 12 della Reg. medit., Can. ed Indie or.). 1 Filamenti degli stami saldati per lungo tratto alla corona, ch'è tubu- losa, con 12 denti triangolari e saldata nel terzo infer. alle lacinie perigoniali. Bulbo grosso. Fg. lineari, larghe 10-15 mm., contorte a spirale, subeguali allo scapo, glauche. Scapo grosso, compresso (2-4 dm.); spata 1-2-filla. Fi. 3-10, in ombrella, subsessili, bianchi, odorosissimi ; perigonio imbutiforme, lungo 10-13 cm., lungam. tubuloso alla base e 292 22 AMARYLLIDACEAE [221 Pancratium con 6 lacinie eretto-patenti. Cassula globoso-trigona. %. Arene mar.: Litorale tirrenico ed adr. (da Rimini ed Abr. în giù) ed isole; 2. Lugl.- Sett. [Reg. medit.]. 1 P. maritimum L. (1753) 748 — Filamenti degli stami liberi per la massima parte: corona brevem. tubulosa, con 6 lacinie profondam. bifide e libera dalle divisioni perigoniali. Fg. lineari-spatolate, ottuse, larghe 3-5 cm., non contorte a spirale. Fi. 6-14; perigonio lungo 6-7 cm., tubuloso alla base. Il resto c. s. %. Luoghi mar; Sard., Cors. e Capraia; 2. Est. [Endem.|. — Almyra stellaris Salisb. (1812) — Halmyra stell. Parl. (1854). 2 P. illyricum L. (1753) 749 ) Tribù IL AGAVEZ. Gen. 222. Agàve L. (1748). (Spec. ben note più di 50 dell’Amer. trop. e subtrop.). Rz. grosso, ramoso. Fg. largam. lanceolato-lineari (lunghe 15-20 dm.), car- noso-cuoiose, scanalate di sopra e convesse di sotto, mucronato-pungenti al- l’apice e spinose al margine, intensam. glauche. Scapo alto 6-8 m., con brat- tee scariose, dure. Infiorescenza piramidale, con rami schiacciati. Fi. giallicci, articolati sopra corti pedicelli, con odore sgradevole; perigonio tubuloso- imbutiforme, con 6 lacinie appena divergenti e tubo in gran parte aderente all’ovario. Stami lungam. sporgenti. Cassula allungato-trigona. è. Origin.. dell’ Am. centr., colt. e nat. : Istria, pr. i Laghi, Merano, Lig., It. centr., mer. ed ins. ; 2. Fiorisce una sol volta e poi muore. Lugl.-Ag. [Nat. Reg. medît. Am. ecc. e colt... — Volg. Agave, Pitta. A. americana L. (1753) 750 Nora. — L'Agave rigida Mill. (1768; v. Sisalana (Perrine, 1875) origin. del Messico, è largam. colt. nelle reg. trop. aride dell’Am. ed Afr. per la tibra, detta Sisal, che trova sempre più larghe applicazioni nelle industrie ; se ne sta speri- mentando la coltivazione anche in Sic. e nell’Eritrea. Fam. XXIII. JRIDACEZE. (Gen. 57, spec. poco più di 700 delle reg. temp. e tropicali del Globo). Proprietà ed usi. — Gli stimmi e la parte super. dello stilo del Crocus sat vus vengono in commercio col nome di zafferano : essi hanno un colore rosso- aranciato scuro ed un odore gradevole dovuto ad un olo essenziale ; contengono inoltre un glucoside chiamato crocina ed uno zucchero detto crocoszo. Il miscu- glio di queste tre sostanze forma la polzcroîte di un bel colore giallo e dotata di una potenza colorante grandissima. Lo zafferano si usa ora principalm. come so- stanza colorante, in passato anche come stimolante ed ipnotico; tra il volgo si ritiene un emenagogo. Esso entra nella composizione del laudano di Sydenham ; ha un costo elevato potendosene ricavare da ogni pianta una piccola quantità (si' calcola che non occorrano meno di 7 ad 8 mila piante per dare 500 grammi di zafferano fresco) e quindi viene spesso falsificato. Lo zafferano ricavasi anche 25 IRIDACEAE 293 (benchè forse di qualità infer.) dai Crocus medius e longiflorus. Il rz. del Giag- giolo (Iris florentina) col disseccamento sviluppa un odore delicato e persistente di viola dovuto ad un’essenza particolare; se ne fa gran commercio specialm. in Toscana. Esso è largam. usato nella profumeria e come trastullo ai bambini nella dentizione; se ne fanno delle pallottole da applicarsi nelle cauterizzazioni fatte a scopo derivativo, per prolungarne lo spurgo. Il rz. della /. germanica gode all’in- circa delle stesse proprietà ; l’/. Pseudo-Acorus ha invece un rz. inodoro, ma molto acre e con proprietà emeto-catartiche e starnutatorie; 1’ /. foetidissima è stata impiegata come anti-isterica e purgativa. Parecchie specie di /rîs si colt. per ornamento. Chiave dei generi. 1 Fi. regolari, diritti, solitari, terminali, oppure in cima o pannocchia povera. Stami equilaterali. Piante bulbose o rizomatose. 2 — Fi. irregolari, incurvati, disposti in spiga unilaterale o subdistica, brat- teata. Stami unilaterali, arcuati. Piante bulbose. 5 2 Scapo corto o cortissimo (15-20 cm. al massimo), spesso chiuso entro le guaine. Piante bulbose. Perigonio a 6 divisioni uguali tra loro, eretto- patenti. 3 — Scapo per lo più sviluppato. Piante rizomatose, più rr. tuberose o bulbose. Perigonio di 3 pezzi eretti ed altri 3 differenti, + riflessi. + 3 Scapo cortissimo, chiuso entro le guaine del bulbo, 1-paucifloro. Perigonio lungam. tubuloso. Stimmi a trombetta. 223 Grocus — Scapo + sviluppato e visibile, 1-plurifloro. Perigonio a tubo corto. Stimmi lineari, arricciati. 224 Romulea 4 (2) Ovario triloculare. Piante rizomatose o bulbose. 225 Iris — Ovario uniloculare per deficenza dei setti. Pianta rizomatosa e tuberosa ad un tempo. 226 Hermodactylus 5 (1) Fusto semplice. Lacinie perigoniali più lunghe del tubo. Stimmi assai dilatati. 227 Gladiolus — Fusto ramoso. Lacinie perigoniali più brevi del tubo. Stimmi appena di- latati. 228 Antholyza Tribù I. CROCE. Gen. 223. Cròcus L. (1737). (Spec. 60 circa la maggior parte della Reg. medit., poche diffuse sino all'Eur. centr. ed As. centr.). 1 Spec. a fioritura primaverile od invernale. Sez. I. VERNALES 2 — Spec. a fioritura autunnale. Sez. II. AUTUMNALES 6 Sez. I. VERNALES FIoRI (1896). 2 Tuniche del bulbo cartacee, staccantisi circolarm. alla base. Bulbo so- lido, subgloboso. Fg. lineari, larghe 1-3 mm., sviluppantisi completam. dopo i fi. (rr. contemporanee). Spata di due pezzi. Fi. 2 (rr. 1-5); peri- gonio imbutiforme, biancastro o violetto-chiaro, colle lacinie esterne pal- lide o giallognole all’esterno, spesso con venature violacee ; fauce gialla, 294 23 IRIDACEAE [223 Crocus glabra. Filamenti più brevi delle antere. Stimmi interi od eroso-lobulati all'apice. 2. Luoghi erbosi, raro al nord: Istria, Pen., Sic. ed Elba; 2, rr. 4. Genn.-Apr. [Pen. bale. Crimea Cauc. As. occ... — C. pusillus Ten. (1813). 1 C. biflòorus Mill. (1768) 751 — Tuniche del bulbo reticolato-fibrose, non staccantisi cireolarm, alla base. 3 3 Tuniche del bulbo formate di fibre grosse, reticolate, a maglie limi- tanti delle areole romboidali. Spata di due pezzi, Fi. 1-2; perigonio violetto- pallido (rr. bianco), con venature più cariche ; fauce giallognola o concolore colle lacinie. Il resto ce. s. Y. Luoghi erbosi : Istria, Triest., Monfalcone ; 2 e 4. Febbr.-Murz. | Pen. bale. sino Ungh. Russ. mer. Cauc.|. — €. variegatus Hpe. et Hornsch. (1818). 2 C. reticulatus Stev. (1805) 752 — Tuniche del bulbo con fibre sottili, rettilinee od anche reticolate ma allora la spata è di un sol pezzo. 4 4 Bulbo a fibre reticolate in alto. Fg. larghe 3-8 mm., percorse da una linea bianca, generalm. sviluppantesi completam. solo dopo la fioritura. Spata di un sol pezzo. Fi. 1-2, violetti + carichi con venature più scure od anche bianchi, fauce violacea o bianca. Filamenti subeguali alle an- tere. Stimmi più bassi o più alti delle antere, crenato-lobati, rosso-aran- ciati. Cassula bislungo-trigona. %. Luoghi erbosi e boschivi ; 2-7. Marz.- Lugl. [Pir. Frane. Svizz. Paesi danub. Bale... — C. sativus 6 vernus L. (1753). — Volg. Zafferano selvatico. 3 C. vernus Hill (1765) 753 A Fauce del perigonio cigliato-barbata tra gli stami. a Tuniche del bulbo a fibre sottili. I Perigonio a lacinie lunghe 2-4 cm., ovato-lanceolate. — Istria, Pen. e Sic. ; 4-7. o. COMMUNIS KER-GAWL. (1822) [I Perigonio a lacinie lunghe 4-5 cm., più largam. ovate ed in generale più intensam. colorate. — Col tipo, specialm. nell’ App. ; 2-6. [ Alpi frane. Reg. danub. Balc.i. — C. vernus v. grandiflorus Gay (1827). 8 NEAPOLITANUS KER-GAwWL. (1805) b Tuniche del bulbo a fibre più grosse e più evidentem. reticolate. Perigonio come nella var. neapolitan., però spesso variegato all’esterno. — Maremma tosc., Elba. | Endem.). ETRUSCUS (PARL., 1858) B Fauce del perigonio glabra —; lacinie lunghe 1 1/9 -3 cm. Fg. strettam. li- neari. — Cors. da 300 a 2600 m.|Endem.|. — C. minim. v. cors. Gay (1827) ò CORSICUS (VanuCccI, 1888 — Bulbo a fibre parallele anche in alto od obliquam, anastomosate. Fg. larghe 1-3 mm. 5 5 Fauce del perigonio bianca, violacea od appena giallognola; lacinie di color violetto dilavato (rr. bianche), con 3-5 vene porporine, talora sfumate di giallo. Fg. lineari, generalm. più brevi dei fi. all’epoca del- l’antesi. Spata di 2 pezzi, l'esterno largo ed ottuso, l'interno stretto ed acuto. Fi. unico (rr. 2), assai odorosi, piuttosto grandi. Filamenti poco più brevi delle antere. Stimmi crenulato-lobati o subinteri. %. Luoghi aridi e rupestrì: Nizzardo, principato di Monaco e monti sopra Bordi-: ghera ; 2-5. Febbr.-Apr. [Provenza]. — ©. fragrans Haw. (1812). 4 C. versicolor Ker-Gawl. (1808) 754 a i rd A e Meo a In ta di a] pi “i r - 223 Crocus] 23 IRIDACEAE 295 — Fauce del perigonio gialla; lacinie violacee, con venature più cariche. Fg. lineari. Fi. 1-2 (rr. 3), piuttosto grandi. Filamenti quasi il doppio più brevi delle antere. Stimmi inciso-crenati o partiti. Y. Luoghi erbosi ; 2-5. Genn.-Marz. | Endem.]|. 5 C. Imperati Ten. (1824-29) 755 A Spata di 2 pezzi. Fg. all’epoca dell’antesi circa il doppio più lunghe dei fi., che sono inodori. — If. mer., Capri e Cors.?; 2-5. — C. neapolitanus Ten. (1825). o. TYPICUS B Spata di un sol pezzo. Fg. all’epoca dell’antesi uguali o più lunghe dei fli., che sono odorosi. — Col tipo ; 2. 8 SUAVEOLENS (BeRT., 1833) — Fauce del perigonio bianca; lacinie violacee, con venature più cariche. Fg. quasi filiformi. Fi. 1-2, inodori, assai piccoli. Filamenti subeguali alle antere. Stimmi inciso-crenati. H. Luoghi erbosi e boschivi; 2-4. Dic. Marz. [Endem.]. — C. nanus DC. (1806) — C. insularis Gay (1831). 6 C. minimus DC. in Red. (1802) 756 A Spata di due pezzi. — Sard. ed isolette vicine, C'ors. e Capraia. —@ TYPICUS B Spata di un solo pezzo. — Sard. e Cors. — C. Imperati v. sardous Martelli (1901). 8 sarpous Fiori (1896) Sez. II. AutuMmNÀLES FIoRI (1896). 6 (1) Stimmi interi od oscuram. lobati. Tubo del perigonio 1! -3 volte più lungo del lembo. Bulbo a tuniche reticolato-fibrose, ad areole al lungate e strette. Fg. quasi filiformi, + cigliate, nascenti coi fi. e sub- eguali ad essi al tempo dell’ antesi. Spata 1-2-valve. Fi. 1-2; perigonio violaceo, colla fauce barbata. Filamenti bianchi, più brevi dell’ antera. %. Luoghi erbosi e boschivi; 2-4. Sett.-Nov. |Balc. Creta Crimea As. min. Persia ; colt. nat. altrove]. — Volg. Zafferano. 7 C. sativus L. (1753) 757 A Perigonio con tubo 1 1/2 volte circa (rr. sino a 3 volte= f. Orsinzi [Parl., 1858]) più lungo del lembo, a fauce violacea. Stimmi assai più lunghi delle antere, uguaglianti il perigonio. -—— Colt. e talora inselvat. : Trent., pr. Ascoli e Stc. a Lercara; Foligno pr. Colle S. Lorenzo ed Abr. al M. dei Fiori (forma Orsintîi). — C. offic. a sativus Huds. (1778). a OFFICINALIS L. (1753) B Perigonio con tubo lango circa 2 volte il lembo, a fauce giallognola. Stimmi subeguali alle antere o più corti. — Prov. di Bari e Lecce, pr. Potenza e Cal. al M. Pollino (indicato pure di Serra S. Bruno ma forse erroneam.). [Endem.). — C. Pallasii Auct. it., non M. B. è THOMASII (TEN., 1826) - — Stimmi moltifidi. Tubo del: perigonio 3-4 volte più lungo del lembo. 7 7 Fauce del perigonio violacea. Stimmi multifido-fimbriati. Tuniche del bulbo reticolate a larghe maglie. Fg. nascenti dopo i ti. e sviluppan- tisi in primavera, lineari, larghe 2-6 mm. e lunghe sino a 30 cm., gla- bre. Spata univalve. Fi. unico, inodoro ; perigonio violetto-carico, colla fauce glabra. Filamenti c. s. Stimmi più lunghi delle antere. %. Luoghi ombrosi: sopra Mentone, Lig. specialm. occ., App. piem., Vercellese ad Oldenico ; 4-5. Sett.-Ott. [| Endemico]. 8 C. medius Balb. (1801) 758 — Fauce del perigonio gialla, Stimmi dentato-multifidi. Tuniche del bulbo a fibre reticolate a maglie strette, Fg. quasi coetanee ai fi. Fi. 1-2, 296 23 IRIDACEAE [2283 Crocus odorosi; perigonic di color violetto + intenso, venato, colla fauce un po’ pelosa. Stimmi subeguali alle antere. Il resto c. s. Y. Luoghi erbosi e boschivi: Nap., Murge del Barese, Basil., Cal., Sic. ed isolette vicine e Malta; 2. Ott.-Nov. [Dalm. Tunis.). — C. odorus Biv. (1815). 9 C. longifiorus Raf. (1810) 759 Gen. 224. Romùlea Maratti (1772). (Spec. 0 circa della Reg. medit. ed Afr. trop. e mer.) 1 Peduncoli partenti da uno scapo + sviluppato, i frutt, ricurvi e spesso contorti a spirale (spec. nostrali). Sez. I. GERONTOGEAE 2 — Peduncoli partenti quasi dal bulbo, i frutt. eretti e non contorti a spirale (spec. dell’Afr. mer.). Sez. II. AUSTROAFRICANAE 4 Sez. I. GERONTOGEAE FIORI (1923). 2 Perigonio piccolo, lungo 10-25 mm., a lacinie lanceolato-acute, più spesso violaceo-pallido o quasi bianchiecio, più di rado violaceo (cfr. v. melitensis), colla fauce giallognola; lacinie a 3 linee più intensam. colorate, spesso verdognole di fuori. Bulbo solido, piccolo, a taniche coria- cee. Scapo breve (3-10 cm.), con 1-3 fi. nell’ascella di 2 brattee spatacee. Fg. lineari-filiformi, spesso ricurve. Perigonio imbutiforme, a tubo breve. Stimmi filiformi, a 3 rami bilobi, più bassi od alla stessa altezza delle antere. %. Luoghi erbosi ; 2. Marz.--Apr. | Reg. medit. Frane. occ. Ingh.|. — Ixia parviflora Salisb. (1796) — I. Bulboc. v. minima Ten. (1811) — R. minima Ten. (1832) — R. parviflora Bub. (1901), non Ecklon. 1 R. Columnae Seb. et M. (1818) 760 A Spata a valve dimorfe, cioè l’infer. erbacea e la super. © largam. scariosa. a Valva super. della spata non interam. scariosa. Fg. cilindrico-compresse, cioè un po'schiacciate ai lati. — Lig., Tosc., It. centr., mer. ed ins. a TYPICA b Valva super. della spata interam. scariosa. Fg. cilindrico-filiformi, — lun- ghissime, appressate al suolo ed un po’tortuose. Scapo esile, allungato, generalm. 1-floro. — Litorale tosc. e laz., Taranto nel bosco del Taro, Ste., Sard., Cors. ed Elba. {Franc. mer. Alger. Grec... 8 RoLLa (PARL., 1860) B Spata a valve ambedue quasi del tutto erbacee o solo la super. strettam. scariosa al margine. — Fg. cilindrico-compresse. I Perigonio violaceo--pallido o lillacino. — Pianta generalm. più alta del tipo, a rami l--flori, assai lunghi (6--10 cm.). — Mentone, Lig., Tosc., It. mer., Sic., Favignana, Malta, Pantell., Lamped., Sard., Cors., Giglio e Giannu- tri. (Eur. medit. Cipro Tripol... — Ixia Ten. (1831). € RAMIFLORA (TEN., 1827) TI Perigonio violaceo o lillacino--carico, — a lacinie lineari, larghe 11/2 mm. — Isole Maltesi. | Endem.). Ò MELITENSIS (BEG., 1907) — Perigonio in generale più grande, lungo 25-50 mm. 0 se talora più piccolo a lacinie = rotondato-ottuse all'apice oppure di colore vio- laceo-carico. do 3 Perigonio a lacinie ovate o lanceolate, + rotondato-ottuse all’ apice, di solito di colore violaceo-carico. Il resto c. s. Y. Luoghi erbosi, dal 224 Romulea] 23 IRIDACEAE 297 mare sino a 1000 m. circa ; 2-5. Marz.-Apr. [Endem... — R. Bulboc. var. x Bert. p. p. (1833) — Trichonema Linaresii Gr. et Godr. (1856). 2 R. Requienii Parl. (1860) 761 A Perigonio lungo 20-25 mm., a lacinie manifestam. rotondato--ottuse. Stilo decisam. più lungo delle antere. — Sard., Cors. e varie isolette vicine. x TYPICA B. Perigonio di solito più piccolo. Stilo lungo circa come le antere. a Lacinie perigoniali slargato--ottuse all’apice, — meno intensam. colorate, le esterne pallide sul dorso. — /s. Capraia, Maddalena, Caprera e Cors. a Portovecchio. {| Endem.|. 8 INSULARIS (Somm., 1898) b Lacinie perigoniali meno slargate in alto e con tendenza ad essere acute. 1 Fg. cilindrico--filiformi, allungate, diritte. — Corsica. [Endem.|. REvELIERI (Jorp. ET FoURR., 1866) 2 Fg. cilindrico--compresse, larghette, per lo più curve. Valva super. della spata completam. membranosa. Perigonio con strie verdi all’esterno. — Cors. a Portovecchio. [Endem.). è corsIca (Jorp. ET FOURR., 1868) 5 Fg. ce. s. Valva super. della spata strettam. marginata. Perigonio più grande che nella var. prec., con strie violacee. — Cors. ad Ajaccio. [Endem.). ° JORDANI (BéG., 1907) — Perigonio a lacinie acute all'apice, di colore variabile, cioè : roseo- lillacino con fauce gialla, interam. violaceo-lillacino, più rr. violaceo. Il resto c. s. Y. Luoghi erbosi; 2 e 4. Marz.-Apr. | Reg. medit. Franc. occ. Abiss... — Crocus L. (1753) — Ixia L. (1762). 3 R. Bulbucodium Seb. et M. (1818) 762 A Perigonio lungo 15-55 mm. a Perigonio roseo-lillacino, con linee porporine o giallastre e spesso con sfu- mature verdastre all’esterno, tubo giallastro. Stilo biancastro. Polline giallo (nelle forme ginodioiche © atrofico). — Istria, Lig., Tosc., Rimini, It. centr., mer. ed ins. o TYPICA b Perigonio violaceo-lillacino--pallido, a tubo biancastro e lacinie un po’ottuse. Polline biancastro. — Lig. pr. Genova e Sestri ponente, Sard. e Cors. [Afr. bor.]. — R. Bulboc. var. x Bert. p. p. (1833). 8 LIGUSTICA (PARL., 1860) 762' c Perigonio intensam. violaceo, a tubo biancastro e lacinie lanceolato--acumi- nate. Polline giallo. — Sard. sett. sul M. Limbara. |Endem.]. * LIMBARAE (BÉG., 1907) B Perigonio lungo 10-20 mm, intensam. violaceo, più pallido nella fauce. — Sic. nelle prov. di Palermo e Trapani. [Grec. As. min. Abiss.]. ò LINARESI (PARL., 1839) Sez. II. AUSTROAFRICANAE FIORI (1923). 4 (1) Fg. diritte, lunghe talora più di 30 cm. Scapi lunghi 6-12 cm.; valve della spata appena scariose al margine. Perigonio mediocre, porporino- roseo, con brevissimo tubo giallognolo; lacinie lanceolate, le esterne verdi-giallognole sul dorso. Filamenti pelosi nel 1/9 infer. Stimmi più bassi delle antere. X. Probabilm. derivata dalla R. rosea Eckl. (1327) origin. del Capo di B. S.; colt. da oltre un secolo a Napoli è poi a Palermo, 298 23 IRIDACEAE {224 Romulea Caserta e Cagliari, fu indicata anche come spont. (pr. Reggio-Cal., pr. Cagliari e Cors. a Portovecchio) ma per errore. Marz. — Ixia Ten. (1811) — Trichonema Sweet (1830). 4 R. purpurascens Ten. (1832) 763 Tribù IL IRIDE A. Gen. 225. Iris L. (1737). (Spec. vicino a 100 dell’Eur., Afr. bor., As. temp. ed Am. bor.). n Na 1 Piante con rz. strisciante e radici fibrose. -— Piante bulbose, con radici talora tuberose, 2 Lacinie esterne del perigonio barbate sull’unghia, le interne nude, Sez. I. POGONIRIS 5 — Lacinie tutte imberbi. Sez. II. Apogon 13 3 (1) Lacinie del perigonio pressochè ugualm. lunghe, le interne erette. 4 — Lacinie interne del perigonio piccolissime, molto più brevi delle esterne e patentissime, Sez. V. Juno 20 4 Bulbo con tuniche membranose. Filamenti liberi, Sez. III. XipHIoN 18 — Bulbo con tuniche fibroso-reticolate, Filamenti coadesi collo stilo e collo stimma, Sez. IV. GyNANDRIRIS 19 Le . Sez. I. PoGoNIRIS BAKER (1877). 5 (2) Fusto o scapo più alto delle fg., spesso ramoso, portante per lo più parecchi fi. 6 — Scapo più breve delle fg. (rr. uguale ad esse od un poco più alto), 1-2-floro. 11 6 Lacinie interne ed esterne del perigonio dello stesso colore ed ugualm. carico. 7 — Tacinie interne del perigonio diversam. colorate dall’esterne od al- meno più pallide. 10 7 Fi. cinti da due brattee totalm. seariose all’epoca della fioritura, vio- laceo-pallidi, bianchicci o giallo-pallidi. 8 Fi. cinti da due brattee in parte erbacee all’ epoca della fioritura, intensam. violacei o paonazzi. 9 8 Fi. violaceo-pallidi o quasi bianchi, odorosi (rr. inodori). Rz. grosso (2-3 cm. diam.), carnoso, largam. strisciante, con odore di viola quando sia convenientem. disseccato. Fusto eretto (1!/» -10 dm.), 2-4-floro. Fg. equitanti, ensiformi, larghe 12-30 mm., lunghe sino a 45 cm., acute, glauche, tutte radicali o quasi. Rami brevi, accompagnati da brattee navicolari, di cui le infer. erbacee. Perigonio a tubo uguale od un po’più lungo dell’ovario, colle lacinie esterne munite ‘di barba gialla, tutte colle unghie giallognole o rigate di violaceo. X. Muri, rupi e luoghi sassosi, spesso colt. ed in molti luoghi nat. ; 2-4. Apr.-Magg. [| Reg. medit. Arab. mer. Can. e colt. nat... — Volg. Giaggiolo. 1 I. florentina L. (1759) 764 225 Iris] 23 IRIDACEAE 299 A Fi. violaceo--pallidissimi o quasi bianchi. — Colt. e qua e là nat.: Veron. a Marcellise, Lig., Tose., It. centr., mer. ed ins. % TYPICA B Fi. violaceo--pallidi, con venature più cariche. a Pianta di 5-10 dm., a 3-4 fi. Fg. perduranti d’inverno, a nervature poco ri- levate. Semi grossi. — Colt. e qua e là nat.: It. bor., Lig., Tosc., Sic., Malta e Sard. 8 PALLiDA (LAM., 1789) 764! b Piante di dimensioni minori, 15-60 cm., per lo più a 2 fi. soltanto. Fg. ge- neralm. disseccantesi nell'inverno, con nervature più salienti, che rendono la superficie © undulata o scanalata, meno carnose. Semi piccoli, nume- rosi, ovali, di color bruno--avana. I Fusti di 15--60 cm. Peduncoli lunghi 1--4 (rr. 10) cm. Cassula colla nerva- tura mediana delle valve saliente. — Preglpi bellun. al Passo di S. Uboldo, Trent. pr. Rovereto ed attorno al laghetto di Loppio, sul Garda alle falde del M. Baldo e presso Riva e tra Gargnano e Muslone. [Endem.}. — I. ita- lica Ambr. (1854), non Parl. —? I. german. v. humilis Goir. (1904). CENGIALTI (AMBR., 1854) II Fusti spesso più alti. Fg. generalm. a nervature meno salienti (non sempre disseccantisi d’inverno). Peduncoli lunghi 1--3 cm. Cassula colla nervatura mediana delle valve meno sporgente. Semi un po’ più grossi. — /stria a Docastelli pr. Parenzo e sul Carso triest. e goriz. { Dalm.|. ò ILLYRICA (Tomm., 1875) — Fi. giallo-pallidi, Vedi /. lutescens 9 (7) Brattee fiorali erbacee sino a metà all’epoca della fioritura. Fusti alti 5-10 (rr. 3-4) dm., ramosi, con parecchi fi. inodori o quasi (rr. odo- rosi). Il resto c. s. %. Muri, luoghi rocciosi e boschetti, qua e là, ma in molti luoghi sfuggito alla colt.: Istria, Pen. ed isole; 2-4. Apr.-Magg. [Reg. medit. Persia e colt. nat... — I. benacensis Kern. (1887). — Volg. Giaggiolo. 2 I. germanica L. (1753) 765 — Brattee fiorali completam, erbacee (tranne il margine) anche dopo la fioritura, Vedi /. aphylla 10 (6) Lacinie interne del perigonio totalm. gialle. Fusto superante di poco le fo. (3-4 dm.), con 3-4 (rr. 5-7) ti. Fg. c. s., precocem. disseccantisi nell’inverno. Brattee fiorali completam. erbacee durante la fioritura. Fi. con odore di sambuco. Lacinie esterne del perigonio a lamina sfumata di porpora + intenso ed unghia gialla con righe porporine. 3f. Origin. della Reg. danubiana : colt. nei giardini ed inselvat. in Carnia a Caneva ; 2-4. Apr.-Magg. |Colt.]. 3 I. variegata L. (1753) 766 -— Lacinie interne del perigonio = intensam. sfumate di porpora, di viola o di azzurro, (Forme di patria ignota, probabilm. originatesi nei giardini per ibridazione e mantenentisi invariate per propagazione aga- mica). A Laciuie interne del perigonio sfumate di violetto o di porpora; tubo perigo niale subeguale all’ovario. (Forme forse ibride tra le /. variegata e ger- manica). a Lacinie interne del perigonio violetto--pallide, le esterne violacee; unghia giallastra, rigata di violetto. — Colt. e forse inselvat.: Friuli, Bellun., Trent., Alto Adige, Veron.?, Lig. a Sestri ponente. [Eur. mer. As. min. Transcaue.). X I samBucina L. (1059) 300 25 IRIDACEAE [225 Iris b Lacinie interne del perigonio giallicce con sfumature violette, le esterne violaceo--porporine ; unghia c. s. — Colt. ed inselvat.: Friuli a Cividale, Veron., Alto Adige a Bolzano e (Gries. |Balc. Cauc. Persia bor... — I. lu- rida Ker-Gawl (1803), non Sol. X I. squaLENS L. (1759) B Lacinie interne del perigonio azzurro-pallide, le esterne violaceo--pallide ; tubo perigoniale più lungo dell’ovario. Avvicinasi pel colore dei fi. all’ 7. florent. v. pallida e potrebbe ritenersi un incrocio tra questa e 1 /. germanica. — Forma ortense: inselvat. nei colli Parmensi. x I. nEGLECTA Hormrem. (1813) 11 (5) Scapo con 1 ramo nella metà super. Brattee fiorali erbacee anche dopo la fioritura, salvo lungo i margini. Portam. dell’ I. germanica dal quale distinguesi, inoltre, pel rz. più piccolo, per le fg. più brevi e più strette (1-2 cm.), falcate, poco o nulla glauche, fortem. nervose in modo da sembrare pieghettate. Scapo uguale alle fg. o più breve, con 1-2 (rr. 3) fi., intensam. violacei. Lacinie perigoniali esterne munite di barba bianchiccia o giallognola ; unghia spesso venata di giallo o di rosso. X. Luoghi rupestri: Piem. (Cafasse sul M. Mombas, M. di Givoletto sopra la Caccia e pr. Venaria-Reale lungo la Stura); 4. Apr.-Magg. [Savoia Eur. centr... — I. bohemica F. W. Schm. (1794) — I germa- nica Re (1825), non L. — I. Clusiana Tausch (1829). 4 I. aphylla L. (1753) 767 — Scapo senza rami. Brattee fiorali + scariose, 12 12 Tubo del perigonio 1 '/> -2 volte più lungo dell’ovario. Rz. c. s. Scapo alto 10-25 cm. Fg. lanceolato-ensiformi, spesso incurvate, lunghe 8-20 cm., mucronate all’ apice, glauche. Brattee fiorali scariose in alto. Lacinie esterne del perigonio oblungo-spatolate od obovate. Ovario brevem. pe- dicellato. %. Luoghi sassosi e rupestri; 2. Marz.-Apr. [|Eur. medit. As. min.|). 5 I. lutescens Lam. (1789) 768 A Scapi 1-2-flori (in coltura anche 3-4--flori), uguali alle fg. o più lunghi. Fg. larghe 10-20 mm. Lacinie interne del perigonio poco più larghe delle esterne. a Perigonio giallo--pallido. Brattee fiorali assai acute. — Orzgin. della Franc. mer., Pen. bale., Creta ed As. min., da moi colt. ed inselvat. pr. Palermo. — IL erratica Tod. (1858). % TYPICA b Perigonio violaceo--porporino o rr. bianco. Brattee fiorali più ottuse. — Lig., Tosc. (Lucchese e M. Calvi), Laz. (M. Lucretile, Civitavecchia e M. Gennaro) e Camp. a Fondi sul M. delle Fate. [ Franc. mer.). — I. suaveolens N. Terr. (1899). 8 OLBIENSIS (HénoN, 1855) B Scapi sempre l--flori, generalm. più brevi delle fg. Fg. larghe 5-15 mm. La- cinie interne del perigonio assai più larghe delle esterne. I Perigonio giallo--pallido. — Colli mar.: Lig., Tose., Civitavecchia, Gargano e Terra d'Otranto. { Frane. mer. Dalm.?|. — I. lutescens Red. (1809), non Lam. CHAMAEIRIS (BeRrT., 1837) II Perigonio violaceo--porporino o rr. bianco. — Nizz., Lig., Tosc. ed Avellinese a S. Agata di Sopra. |Frane. mer.). — I. pumila Savi (1815), non L. — I. german $ illyrica Trotter (1908). ò ITALICA (PARL., 1854) 768! — Tubo del perigonio 3-5 volte più lungo dell’ovario. Scapo alto 2-15 cm., più breve delle fg., sempre 1-floro. Ovario sessile. Il resto c. s. Y. Luo- ghi aridi; 2 e 4. Marz.-Magg. |Reg. danub. Bale. Russ. mer. Reg. cauc. Sib.]. 6 I. pumila L. (1753) 769 PRA ENIT) 225 Iris] 239 IRIDACEAE 501 A Tubo del perigonio 4-5 volte più lungo dell’ovario ; perigonio azzurro-vio- letto, gialliccio o bianco. — Origin. dell'Eur. media-or., Cauc. e Sib. : talora colt., nat. presso Fiume 2. o. TYPICA B Tubo del perigonio 3-4 volte più lungo dell’ovario ; perigonio porporino--scuro concolore, violaceo concolore (f. violacea Parl. |1860}), violaceo--porporino colle lacinie marginate di giallo (f. discolor Fiori [1907,= TI. pumila v. dise. Guss. [1827)), bianco--giallognolo (f. lutescens Fiori (1907) =I. lutescens Guss. [1821], non Lam.) ovvero giallo (f. lutea Fiori [1907)=I. pumila v. lutea Biv. |1806], Guss. [1827]=I. panormitana Tod. [1858)). — Puglie (Gargano, terr. dî Lucera lungo il torrente Triolo e Murge del Barese ov è comune) € Sic. [Endem.]. 8 PSEUDO-PUMILA (Tix.. 1827) 769 Sez. II. AròGoN BAKER (1877). 13 (2) Fg. ensiformi, larghe 10-30 mm. Fi. gialli o giallognoli, talora sfumati di violetto. Ovario e cassula trigoni, 14 — Fg. lineari o lineari-ensiformi, larghe 5-15 mm, Fi, + intensam. vio- lacei od azzurri. Ovario e cassula esagonali od anche (I. sibirica) trigoni. 15 14 Fi, gialli. Pianta inodora. Rz. grosso, obliquo. Fusto cilindrico-subcom- presso (5-10 dm.), ramoso. Fg. subeguali al fusto, acuminate, verdi. Perigonio con tubo assai più breve dell’ovario ; lacinie esterne largam. ovali, con vene rossiccie alla base, le interne assai più piccole, più strette degli stimmi. Y. Canali, fossi e puludi: Pen., Sic., Malta, Sard. e Cors.; 2-4, Apr.-Giu. [Eur. Cauc. As. occ. Afr. bor... — Xiphion Schrank (1811). — Volg. Giglio giallo, Coltellacci. 7 I. Pseudo-Acorus L. (1753) 770 — Fi. violaceo-sudici tendenti al giallognolo. Pianta fetida. Fusto com- presso (4-8 dm.), semplice. Fg. di un bel verde. Perigonio a tubo assai corto; lacinie esterne oblunghe, violaceo-livide nella metà super. e con unghia giallognola, le interne più piccole, giallognole e così pure gli stimmi. Il resto c. s. %. Luoghi boschivi, siepi ecc.: It. centr., mer. ed ins., nell’It. super. qua e là inselvat. ; 2 e 4. Magg.--Giu. [Eur. mer. ed occ. Afr. bor. Can., altrove colt. e nat... — Xiphion Parl. (1854). — Volg. Giglio dei morti. 8 I. foetidissima L. (1753) 771 15 (13) Ovario e cassula trigoni, Rz. ramoso-cespuglioso. Fusto fistoloso (5-10 dm.), 1-3-floro, semplice. Fg. larghe! 5-10 mm., verdi. Perigonio con tubo c. s. ; lacinie esterne obovate, azzurre con venature violette, le interne oblungo-spatolate, violette, più lunghe degli stimmi, che sono pure violetti. XY. Boschi e prati umidi, raro; 2-4. Magg.-Giu. [Eur. (escl. occ.) Cauc. Sib. Giapp.|. — Xiphium Schrank (1824). 9 I. sibirica L. (1753) 772 A Fusto cilindrico, lungo circa il doppio delle fg., lungam. nudo in alto. Rz. cespuglioso. -- Istria, Friuli, pr. Vittorio, Alto Adige a Bolzano e Bressa- none, Veron. a Nogara, Pavia lungo il Ticino, Piem., Puglie ad Ortanova e Cerignola. x TYPICA B Fusto schiacciato, poco più lungo delle fg., foglioso fin sotto ai primi fi Rz. strisciante, coperto all’ apice da abbondanti guaine di fg. sfibrate. Lacinie 302 23 IRIDACEAE [225 Iris perigoniali più strette, con grosse venature violette. — Istria sul M. Koi- nik. |Endem.l. 2 ERIRRHIZA (Posp., 1897) -— 0vario e cassula con 6 costole, a maturazione avvicinate a due a due, 16 16 Fg. ensiformi, larghe 8-15 mm. Fusto di 3-8 dm., più alto delle fg. o rr. subeguale ad esse, cilindrico-compresso, semplice, 2-4-floro. La- cinie esterne del perigonio a lamina spatolata, sfumata di violetto o di azzurro ed unghia lineare, gialla; lacinie interne violette, oblungo-spa- tolate, più lunghe degli stimmi, che sono pure violetti. Cassula ovoidea, lungam. rostrata. %. Origin. dell'Eur. centr. ed occ., Russ. mer., Cauc. ed Afr. bor.-occ., colt. e talora inselvat.: Litorale veneto, Salern. ad Eboli e Pesto ; 2-3. Magg.- Giu. — Xiphion Parl. (1860). 10 I. spuria L. (1753) 773. — Fg. lineari, larghe 5-10 mm. Fusto di 2-3 (rr. 3-6) dm., più breve delle fg. (talora solo delle radicali, talora solo delle cauline). VIT) 17 Fg. cauline e brattee sorpassanti i fi. Lacinie del perigonio disuguali, le esterne più lunghe e più larghe, a lamina ovato-orbicolare, Rz. sottile, strisciante. Fusto 1-3-floro. Fg. acuminate. Pedicelli fiorali lunghi (compreso l’ovario) 2-6 cm. Lacinie perigoniali esterne violaceo-porpo- rine, azzurrognole all’apice, variegate di giallo nel mezzo e sull’unghia ; le interne violacee, ovato-allungate, subeguati agli stimmi che sono lar- gam. petaloidei, violacei e con lobi interi o quasi. Cassula ovoidea, brevem. apicolata. XY. Luoghi erbosi boschivi ; 4, rr. 3. Magg.-Giu. [Eur. media e mer.|. — Xiphion Schrank (1824). 11 I. graminea L. (1753) 774 A Fusto compresso--bitagliente, più breve delle fg. radicali. Perigonio sessile sull’ovario. Cassula con un becco lungo 4 mm., esagona con faccie subeguali. a Fusto alto 2-3 dm. Fg. verdi. — Istria, Pen. bor. e centr. o. TYPICA ) Fusto alto sino a 6 dm. o più. Fg. più rigide, glaucescenti, le radicali lun- ghe sino al doppio del fusto. Fi. più grandi, violacei tendenti al giallo- gnolo. — Istria. |Carp. Bosnia--Erzeg.|. 9 Pseupo--CyPERUS (ScHUR, 1866) B Fusto cilindrico o quasi (3-6 dm.), talora più lungo delle fg. radicali (che sono più rigide). Perigonio portato da uno stipite (tubo ?) lungo e sottile. Cassula con un becco lungo 9 mm., a 3 faccie più larghe e 3 più strette, in modo che le costole sono accoppiate in 3 paia. — Camp., Sannio, Saler- nit., Avell., Puglie, Basil. e Cal. [Balc... — Xipnion N. Terr. (1872) — I. Sin- tenesii et I. lorea Janka (1877). 5 COLLINA (N. TERR., 1872) — Fg. cauline e brattee più brevi dei fi. Lacinie del perigonio subeguali tra loro in lunghezza ed in larghezza, lanceolato-spatolate. Fusto cilindrico-compresso (2-3 dm.). Pedicelli fiorali lunghi (compreso 1’ ova- rio) 7-9 cm. Lacinie esterne del perigonio violaceo con unghia giallo- gnola, le interne violacee, spesso lacerate, più lunghe degli stimmi, che sono stretti, violacei e con lobi dentati. Cassula oblunga, rostrata. %. Origin. dell’ As. media dal C'auc. al Giapp.; colt. ed inselvat. alla Man- dria pr. Torino. Magg. — I. graminea Thunb. (1784), non L. — L tri- flora Balb. (1804-06) — I. biglumis Vahl (1806). 12 I. ensata Thunb. (1794) 775 L'È ERE I e O di cd Uialal . 1 DE air ALTI A a : SR AI " " c (Al 225 Iris] 23 IRIDACEAE 505 Sez. III XipHion (MILL., 1759). 18 (4) Fi. più o meno violacei, a tubo brevissimo, subgloboso. Bulbo con tuniche brune e rd. carnosette. Fusto cilindrico (4-6 dm.), subeguale alle fg., 1-(rr. 2) floro. Fg. lineari, cilindrico-scanalate, glaucescenti. Lacinie perigoniali esterne a lamina ovato-orbicolare, violette con una macchia gialla nel mezzo, imberbi; le interne obovato-oblunghe, violette. Stimmi larghi, quasi lunghi come le lacinie esterne, gialli, terminati in due lobi ovali, dentellati. Cassula trigona. %. Luoghi selvatici : Lig. occ. a Diano- Borello, M. Conero pr. Ancona (nat.), Sard. ad Ingurtosu e Cors.; 2. Magg. | Reg. medit. occ... — Xiphion vulgare Mill. (1768). 13 I. Xiphium L. (1753) 776 — Fi. totalm. gialli, a tubo lineare, lungo come l’ovario. Fusto per lo più bifloro. Lacinie perigoniali esterne con punti rossi nel mezzo e giallo- dorate nel resto. Stimmi più brevi delle lacinie esterne, giallo-dorati. Nel resto c. s. %. Pr. Genova e Porto Maurizio, Sic. a Palmi e Mascali, forse nat. da antiche colt.; 2. Apr-Magg. |Spa. mer. Afr. bor.).. — I. jauncea Desf. (1798) — Xiphion junc. Parl. (1860), Klatt (1866). 14 I. imberbis Poir. (1789) 777 Sez. IV. GyvNAaNnpRIRIS (PARL., 1854). 19 (4) Bulbo formato da due bulbilli collaterali; rd. fibrose. Fusto flessuoso (1-3 dm.). Fg. 1-2, cauline, strettam. lineari, canalicolate, curvate in fuori, più lunghe del fusto. Fi. 2-5, distici, fugaci, violetti (rr. bianchi). Perigonio a tubo filiforme, subeguale all’ovario ; lacinie esterne più grandi delle interne, riflesse, con una linea pubescente sull’unghia; le interne erette. Stimmi a labbro super. profondam. diviso in 2 lacinie subulato- lanceolate. X. Luoghi aridi mar.; 2. Apr.-Magg. | Reg. medit.|.. — Mo- raea Ker-Gawl. (1805) — Gynandriris Parl. (1854). 15 I. Sisyrinchium L. (1753) 778 A Fusto con 2 fg. Lacinie esterne del perigonio con una macchia gialla o bianca nel mezzo, ristrette in unghia subeguale alla lamina. — Genova, Lazio, It. mer., Sic., Lipari, Malta, Lampedusa, Linosa, Sard., Cors. ed Elba. — I. fugax Ten, (1811-15). 4 TYPICA . B Fusto con Il fg. sola. Lacinie del perigonio variegate per piccole e numerose macchie rotonde, le 3 esterne ristrette in breve unghia. — Ste. mer. [Endem.]. — Moraea sicula Tod. (1887) — I. maculata Tod. (1890) — Gynandr. sicula Tod. (1890). 3 SICULA n. comb. Sez. V. JÙno (TRATT., 1821). 20 ‘3) Bulbo grosso, tunicato ; rd. fusiformi, carnose. Fg. lanceolato-acumi- nate, arcuato-ricurve, sorpassanti i fi. in lunghezza, larghe 15-30 mm., canalicolate. Scapo sotterraneo, chiuso entro le guaine. Fi. 1-2, violacei (rr. bianchi), odorosi. Perigonio a tubo lungo 10-15 cm.; lacinie esterne grandi, patenti-riflesse, con una cresta carnosa nel mezzo della faccia 304 25 IRIDACEAE (225 Iris super., lacinie interne piccolissime, obovate, patentissime. Stimmi poco più corti delle lacinie esterne. Cassula trigono-bislunga. %. Luoghi erbosi e sterili: Sic. ed isolette vicine, Sard. mer. ; 2. Nov.-Marz. [Spa. Port. Afr. bor.). — Xiphion Mill. (1768) — I. alata Poir. (1789) — Thelysia alata Parl. (1860). 16 I. planifolia Dur. et Schinz (1895) 779 Nora. — Sisyrinchium angustifolium Mill. (1068)= S. bermudiana L. p. p. (1753) et Auct.=S. anceps Cav. (1788), origin. dell’Am. sett. e Messico, si è insel- vat. sul Lago Maggiore (Locarno, Tenero, delta della Maggia) e pr. Torino (sini- stra della Stura fra Caselle e Robassomero ed a Brandizzo). Giu. | Nat. Eur. centr.]. Gen. 226. Hermodactylus Mill. (1752). (Spec. unica). Rz. sottile, con 2-4 tuberi allungati, misti a fibre radicali. Fusto eretto (2-4 dm.), 1-floro, con guaine afille. Fg. tutte radicali, lineari-quadrangolari, assai più lunghe del fusto, circondate ognuna da guaine basilari afille. Spata spesso univalve. Perigonio a tubo più breve dell’ ovario, a lacinie esterne imberbi, con lamina riflessa, violaceo-fosca, vellutata ed unghia con una linea gialliccia (rr. verde-giallognola); le interne piccole, lunghe !/o delle esterne, verdi-giallognole. Stimmi poco più brevi delle lacinie esterne, a lobi lanceo- lato-acuminati. Cassula obovata, senza setti. Y. Luoghi selvatici e colt. ; 2-4. Febbr.-Marz. [Franc. mer. Eur. mer.-or. Afr. bor. Arab., nat. Ingh.|. — Iris L. (1753). — Volg. Bellavedova, Bocca di Lupo. H. tuberosus Mill. (1768) 780 A Fg. lunghe 3--7 dm. Lacinie esterne del perigonio ovato--orbicolari, le interne bislunghe, mucronate. — /sfria, Euganei, Polesine a Bagnolo di Po, Trevig. nei colli d’Asolo, Vicent. al M. Berico ed a Montegalda, pr. Verona, Ber- gamo e Novara, Parmig. a Guardasone, Reggiano nei boschi di Selvapiana, colli di Bologna, Cesena, rimanente della Pen. dalla Lig. e Marche in giù, Ste., Cors. ed Elba (in parecchi luoghi dell'It. sett. importato); 2A. a TYPICUS B Fg. lunghe 9-12 dm., con circa 14 mm. di circonferenza. Lacinie esterne del perigonio bislungo-obovate e smarginate, le interne spatolato--oblunghe, lungam. cuspidate. — /f. mer. (senza iîndic. precisa di luogo). |[Endem.|. — Iris Spach (1846). 8 LONGIFOLIUS (SWEET, 1831-38) Tribù IIIL GLADIOLEZ. Gen. 227. Gladiolus L. (1737). (Spec. quasi 150 dell’Eur. centr. e mer., As. occ., Afr. ed is. Mascarene). 1 Tuniche del bulbo formate di fibre grossette, tutte libere, reticolate e superiorm. anastomosate in rete a maglie ovate o subrotonde. Fusto di 3-4 dm. Fg. lineari-ensiformi, larghe 10-20 mm. Spiga corta, unilate- rale, con 3-4 (rr. 5-7) fi., ciascuno con una spata di due pezzi ineguali. 227 Gladiolus] 23 IRIDACEAE 305 Perigonio con tubo breve, subbilabiato, roseo-violetto (rr. bianco); le 3 lacinie del labbro super. eguali tra loro in lunghezza, ma la mediana ‘ più larga; le 3 del labbro infer. con macchia bianca orlata di porpora, più lunghe delle 3 super., la mediana un po’ discosta dalle laterali e più larga di esse. Antere più brevi del filamento. Stimmi spatolati. Cassula oblungo-obovata. Semi largam. alati. 2%. Luoghi erbosi o boschivi umidi : Alpi (specialm. or. ed occ.), App. lig.-piem. e lucchese, A. Apuane e Ma- remma tosc. nell’ Orbetellano ; 4-5, rr. 2 e 3 (Venez. e Torinese). Magg. Giu. [ Eur. centr... — G. triphyllus Bert. (1833), non Sibth. 1 G. paluster Gaud. (1828) 781 — Tuniche del bulbo + membranose, cioè con fibre mai del tutto libere, parallele o più spesso superiorm. anastomosate in rete a maglie strette o strettissime ed allungate. 2 2 Cassula + oblungo-obovata. Semi alati. Fusto di 5-9 dm. Spiga unilate- rale. Fi. generalm. di colore più carico che nel seg.; lacinie super. subeguali tra loro. Il resto c. s. X. Luoghi boschivi o colt. ; 2 e 4, rr. 3. Apr.-Giu. [Eur. media Reg. medit. e colt. nat.). — Volg. Pancacciuola, Fil di Spada. 2 G. communis L. (1753) 782 A Fi. grandi (lunghi 4-5 cm.). Antere subeguali al loro filamento o poco più brevi. Semi largam. alati. a Spiga unilaterale, a 7-10 fi. Lacinie infer. del perigonio uguali tra loro, — Pr. Genova, Maremma tosc., Laz., It. mer., Sard., Cors., Giglio e Gor- gona, talora colt. ed inselvat. nel Veneto e Bergam.; 2 e 4. — G. inari- mensis v. etruscus Levier (1876). a. TYPICUS b Spiga distico--subunilaterale, a 6--10 fi. Lacinia infer. mediana del perigonio più lunga e più larga delle laterali. — Lig., Abr., Laz., Cal. pr. Catanzaro, grandi isole, Malta ed Eolie; 2. [(Balc. Afr. bor.). 8 BYZANTINUS (MrLx., 1768) B Fi. generalm. più piccoli. Antere assai più brevi del loro filamento. Semi strettam. alati. — Lacinie infer. del perigonio uguali tra loro. I Fg. tutte acuminate. Spiga lassa, a 3--6 (rr. 7-10) fi.; valve della spata assai ineguali. Stimmi lineari sino a metà, quindi bruscam. dilatati in lamina subrotondo-ovata. — Istria, Litorale friulano, Capri, Salermt., Bastl., Stic., Malta e Lamped.; 2 e 4. [Eur. mer. ed occ. Cauc. As. min... — G. illyricus Koch (1837). x DUBIUS (Guss., 1832) II Fg. infer. per lo più ottusa all’apice. Spiga densa, con 5-12 fi., più fortem, unilaterale che nella var. prec.; valve della spata generalm. poco ineguali. Stimmi gradatam. dilatati dalla base, spatolati. — Treviîg. nel bosco di Fagarè, C. Tic. ed al piede delle Alpi piem. donde scende anche al piano lungo î fiumi e nelle brughiere ; 3 e 4. (Eur. centr. ed or. Sib. oce. Cauc. As. occ.|. ò IMBRICATUS (L., 1753) 782. — (Cassula globosa o quasi, Semi non alati, appendicolati in basso, Fu- sto di 5-9 dm. Spiga distica, con 3-13 fi. Perigonio roseo-violetto chiaro ; lacinia super. mediana più lunga ed il doppio più larga delle laterali, le 3 infer. subeguali tra loro. Il resto c. s. %. Luoghi colt., frequente; 2-4. Apr.-Magg. [Reg. medit. Crimea Cauc. Persia Mad. Can.]. — Volg. Cap 3 G. segetum Ker-Gawl. (1804) 783 20 306 23 IRIDACEAE [227 Gladiolus, A Lacinia super. mediana del perigonio discosta dalle laterali. Antere uguali circa al filamento. a Perigonio roseo--violetto chiaro, colla lacinia super. mediana curvato-con- cava. — Istria, Pen., Ischia, Tremiti, Sîc., Eolie, Malta, Lamped., Sard., Cors., Gorgona, Pianosa, Giannutri, Montecristo e Giglio. — G. italicus Gaud. (1828). o TYPICUM b Perigonio roseo molto pallido, colla lacinia super. mediana assai più grande, eretta e quasi piana. — Sard. pr. Sassari a Cala du Pintore. [Endem.]|. 3 VEXILLARIS (MARTELLI, 1901) B Lacinia super. mediana del perigonio avvicinata alle laterali. Antere un po’più brevi del filamento. — Pianosa, Ischia e Sard. [Grec.). INARIMENSIS (Guss., 1854) Gen. 228. Antholyza L. (1737). (Spec. 20 circa dell’Afr. trop. e mer.). Balbo grosso, con tuniche a fibre reticolate. Fusto alto sino ad 1 m., ra- moso. Fg. lineari-ensiformi, larghe sino a 3 cm. Spighe moltiflore, con 2 brattee (spate) bislungo-lanceolate per ogni fi., suffuse di rosso. Perigonio tubuloso-bilabiato, colle 3 lacinie infer. lunghe metà delle super., rosso-scuro colle lacinie infer. giallo-rossastre ; tubo lungo 4 cm., lacinie super. lunghe 3 cm. Stimmi lineari, debolm. dilatati all'apice. XY. Origin. del Capo di B. Spe- ranza, colt. e talora inselvat.: Palermo alla Favorita, Elba a Porto Lon- gone, Capraia ; 2. Prim. A. aethiopica L. (1759) 784 Fam. XXIV. MUSACE.F. (Gen. 4, spec. poco più di 50 delle Reg. trop. ed Afr. mer.). Proprietà ed usi. — I frutti farinosi o zuccherini del Banano (Musa paradi- staca) sono eccellenti a mangiarsi e largam. usati nei paesi caldi. Gen. 229. Musa L. (1737). (Spec. 20 circa dell’Afr. ed As. trop. e dell’Austral., alcune colt. in tutti i paesi trop.). Rz. strisciante. Stipite formato dalle guaine dei picciuoli strettam. convolte e racchiudenti lo scapo, che alla fine sporge dalla rosetta col suo racemo pendente. Fg. grandissime, bislunghe, a costa robusta, penninervie. Fi. spesso unisessuali per aborto, in fascetti all’ascella di larghe brattee (spate), ovato- navicolari, ottuse, porporine ; fi. femm. in basso, i masch. in alto del racemo. Perigonio bilabiato, a labbro infer. tubuloso, fesso posteriorm., 3-5-lobato, abbracciante il labbro super. piccolo, concavo, smarginato e lungam. mucro- nato. Stami 5 fertili ed 1 rudimentale. Stimma clavato. Bacche oblungo- ancolose, falcate, gialle, nelle var. colt. senza semi. %. Origin. dell’ As. trop.-: or.; 2. Est.-Aut. |C'olt. reg. trop... — Volg. Banano, Fico d° Adamo. M. paradisiaca L. (1753) 785 229 Musa] 24 MUSACEAE 307 A Fg. a lamina gradatam. ristretta nel picciuolo. Brattee dei fi. masch. persi. stenti. Frutti lunghi sino a 30 em., piuttosto farinosi, mangiabili cotti. Colt. nei paesi trop. %. TYPICA B Fg. a lamina ottusa o cordata alla base. Brattee dei fi. masch. assai caduche. Frutti lunghi 12 cm. circa, zuccherini, mangiabili freschi. — Colt. în Sie. e largam. nei paesi caldi. 8 SAPIRNTUM (L., 1763) \ Nora. — Nei giardini si colt. ancora frequentem., come piante ornamentali, la M. Ensete J. F. Gmel. (1794) origin. dell’Abissinia e la M. Basjoo Stieb. (1830) = M. japonica Hort., origin. della Cina; quest’ ultima cresce in pien’ aria anche nella Pianura padana. FAM. XXV. CANNACE-F. (Gen. unico). Proprietà ed usi. — La Canna indica è colt. in molte var. nei giardini per ornamento. Gen. 230. Canna L. (Spec. 30 circa per la maggior parte dell’ Am. trop. e subtrop., 2-5 soltanto delle parti calde del vecchio Mondo). Rz. corto e grosso, tuberoso. Fusti cilindrico-schiacciati (5-20 dm.). Fg. grandi, a picciuolo guainante e lamina largam. ovale-bislunga, a costola ro- busta e nervature parallele sottili. Cima spiciforme, a rachide trigona e fi. appaiati per ogni brattea, brevem. pedicellati, uno nudo e l’altro con 2 brat- teole. Fi. ermafr., a perigonio doppio : l’esterno breve di 3 pezzi sepaliformi, bianco-rossicci e pruinosi; l'interno di 3 lacinie petaloidee saldate in basso (tra loro e cogli staminodi), giallo-rossiccie. Stami petaloidei, rosso-aranciati, 2-3 esterni sterili e 2-3 interni di cui 1-2 sterili, dei quali uno labelliforme ed arricciato in fuori, quello fertile portante sul margine petaloideo del fila- mento un’ antera 1-loculare ed esso pure arricciato all’apice. Stilo lineare- spatolato. Cassula globosa, papilloso-tubercolata. Semi globosi, neri. Y. Origin. dell’India e Guiana ; frequentem. colt. ed inselvat. in Sic. nelle acque limpide e lentam. scorrenti tra Siracusa ed Agosta: 2. Ag.-Sett. [Cosmopolita trop.|. — Volg. Canna, Cannacoro. C. indica L. (1753) 786 FAm. XXVI. ORCHIDACE.E. (Gen. 384 circa, spec. più di 5000 delle Reg. temp. e trop., rare nelle mont. fredde, mancanti nelle Reg. polari). I fi. delle Orchidacee presentano una struttura speciale. Il perigonio consta di 6 tepali di cui 5 cobconformi, 3 esterni (fig. A#, Be) e 2 interni (fig. B%); il sesto (terzo tepalo interno) è assai diverso e chiamasi labello (fig. Al, B1), è per lo più rivolto anteriorm. e porta alla sua base uno sprone (fig. A $). L’androceo ed il gineceo sono fusi in.un sol corpo detto ginostemio (fig. PB 9, C), talora pro- lungato superiorm. in un’appendice carnosa ossia il rostello fig. Fr) Vi è una 308 26 ORCHIDACEAE sola antera fertile (a 2 logge, talora bilocellate), spesso accompagnata da 2 ste- rili, rr. (Cypripedium) 2 antere fertili ed 1 sterile. Il polline è conglutinato in masse o pollini (fig. Cp, D, Em), 1 per ciascuna loggia o locella dell’antera ; le masse stesse sono spesso fornite di una glandola o retinacolo (fig. D, Er) che può essere sessile ovvero all’estremità di una appendice chiamata codetta (fig. Dc, Ec); talora i retinacoli delle 2 masse vicine si saldano insieme (fig. £), ed in qualche caso sono chiusi in una borsetta (fig. Cb). L’ovario è infero, spesso con- torto (fig. A 0), simula il pedicello del fi. ed è situato all’ ascella di una brattea (fig. Ab); lo stimma è in forma di una fossetta vischiosa scavata nel ginostemio (fig. Cf). Fig. 8. — A Fi. di Orchis militaris. — B Lo stesso coi tepali super. allontanati. — € Gino- stemio dello stesso fi. ingrandito. — D Un pollinio dell’Orchîs militaris. — E I due pollini di Aceras anthropophora coi retinacoli fusi insieme. — F Ginostemio di Serapias vomeracea sormon- tato dal rostello. Proprietà ed usi. — I tuberi delle Orchis Morzo, militaris, mascula, latifolia e di altre parecchie, raccolti dopo la fioritura, tuffati nell'acqua bollente e quindi puliti e disseccati vengono in commercio col nome di salep ; essi contengono gran quantità di mucillaggine e dell’amido e si usano nelle diarree, massime dei bambini. Anticam. si vantavano come afrodisiaci; in Oriente si usano come nu- trienti. La Gymnadenia conopsea è stata vantata come antiepilettica e l’Epipa- ctis latifolia come vulneraria, ma ora non sono più usate. Chiave dei generi. 1 Piante con vere foglie. 9 — Piante con fg. sostituite da squame o ridotte alla sola guaina. 19 2 Perigonio con labello non spronato alla base. 3 — Perigonio con labello spronato alla base (sprone talora assai corto). 13 3 Rd. costituita da sole fibre sottili, cilindriche. Fi. spesso pedicellati. 4 — Rd. costituita da 1-4 tubercoli ovoidei o fusiformi, generalm. accompa- gnati da fibre sottili. Fi. sempre sessili, cioè con ovario direttam. attaccato alla rachide. 10 4 Fusto con 1, raramente 2 fi., grandi, con labello concavo a pantofola. 231 Cypripedium — Fi. numerosi, con labello mai fatto a pantofola. 5 5 Fusto ingrossato alla base in bulbo tunicato. 6 — Fusto mai bulboso-tunicato alla base. i 7 26 ORCHIDACEAE 309 6 Fusto con 1, raramente 2 fg. Labello cordato alla base, acuminato. Pedi- celli dei fi. contorti. 242 Malaxis — Fusto con 2 fg. Labello ovato, ottuso. Pedicelli dei fi. non contorti. 2453 Liparis 7 (5) Fusto con 2 fg. opposte, ovate, inserite circa a metà della sua lunghezza. 247 Listera — Fusto con più di 2 fg. alterne. 8 8 Fusto ramoso-strisciante alla base. Fi. in spiga spirale. 245 Peramium — Fusto non strisciante alla base. Fi. mai in spiga spirale. 9 9 Tepali esterni del perigonio conniventi. Ovario contorto, sessile. Fi. e cas- sule eretti, 251 Cephalanthera — Tepali esterni patenti. Ovario non contorto, ma portato da un pedicello contorto. Fi. e cassule inclinati o pendenti. 252 Epipactis 10 (3) Fi. completam. bianchi, in spiga spirale. Ovario appena contorto. 246 Spiranthes — Fi. verde-giallicci (almeno sul labello), in spiga non spirale. Ovario con- torto a spirale. 11 — Fi. variamente colorati, in spiga non spirale. Ovario non contorto. 12 11 Labello trilobo, col lobo mediano intero. Masse polliniche con una glan- dola per ciascuna. 241 Herminium — Labello trifido, col lobo mediano bifido. Masse polliniche con una sola glandola comune. i 234 Aceras 12 (10) Tepali super. del perigonio stellato-patenti. Brattee fiorali erbacee, non allargate. 232 Ophrys — Tepali super. del perigonio conniventi ad elmo. Brattee fiorali assai lar- ghe e colorate. 233 Serapias 13 (2) Labello con lobo medio prolungato in appendice lunga 3-4 cm. 235 Loroglossum — Labello con lobo medio assai corto, oppure labello intero. 14 14 Labello intero ; fi. bianchi, lungam. speronati. 239 Platanthera — Labello trilobo o trifido, rr. intero o denticolato, ma in tal caso i fi. sono porporini o roseo-porporini. 15 15 Fi. verde-giallicci; sprone breve. 240 Goeloglossum — Fi. variam. colorati in rosso o porpora oppure gialli o bianchi; sprone : breve o lungo. 16 16 Rd. con tuberi indivisi. 236 Orchis (Sez. I e II a) — Rd. con tuberi + profondam. divisi oppure rr. con sole fibre cilindriche, ingrossate. Ld 17 Labello intero (rr. trilobo); ovario non contorto. Fg. minutam. denticolato- cigliate al margine. 238 Nigritella — Labello trilobo ; ovario contorto a spirale. Fg. liscie al margine. 18 18 Sprone filiforme, gracile (meno di 1 mm. diam.), talora cortissimo. Glan- dole nude. 237 Gymnadenia -- Sprone + grosso, cilindrico, sempre assai lungo. Glandole chiuse in una borsetta. 236 Orchis (Sez. II d) 19 (1) Labello non spronato. 20 — Labello spronato alla base. 21 310 26 ORCHIDACEAF 20 Labello indiviso all'apice. Pianta verde-giallastra. 244 Gorallorhiza — Labello profondam. bilobo all’apice. Pianta color di fg. morta. 248 Neottia 21 (19) Sprone grosso, ottuso ; labello rivolto in alto. Pianta giallastra o color di fg. morta. 249 Epipogium — Sprone sottile, lesiniforme ; labello rivolto in basso. Pianta di color vio- laceo in tutte le sue parti. 250 Limodorum Tribù I. CYPRIPEDIEA. Gen. 231. Cypripèdium L. (1737). (Spec. 40 circa dell’Eur., As. temp. e trop., Am. bor. e Messico). Rz. strisciante, con rd. fibrose. Fusto cilindrico, pubescente, foglioso (3-4 dm.). Fg. ovato-oblunghe, amplessicauli, acuminate, pubescenti-scabre. Fi. bratteato alla base, grande; tepali bruno-porporini, patenti, i 2 esterni laterali saldati sotto il labello ; labello giallo-dorato, con macchie porporine, tatto a pantofola. Ginostemio pendente, trilobo, col lobo mediano dilatato in lembo petaloideo. Polline granuloso-poltaceo. Ovario non contorto. %. Luoghi selvatici, qua e là: Alpi venete, trent., alto-atesine, valtell., ticin., piem. e mar., non più ritrovato al M. Pelpi nel Parmig. ; 5-6. Magg.-Giu. [Eur. Reg. cauc. Sib... — Volg. Pianella della Madonna. C. Calcèolus L. (1753) 787 Tribù II, OPHRYDEA. Gen, 232. Ophrys L. (1737). (Spec. 30 circa dell’Eur., As. occ. ed Afr. bor.). 1 Labello con 2 gibbosità coniche alla base od anehe senza, ma allora per lo più intero o quasi, Tepali esterni tutti patenti o riflessi. Sez. I. ARANIFERAE 2 — Labello senza gibbosità alla base, sempre manifestam, trilobo. Tepali laterali esterni patenti, l’intermedio ricoprente il ginostemio (eccett. re O. myodes). Sez. II. MUSCIFERAE Sez. I ARANIFERAE RcHB. (1851). 2 (1) Tepali super. interni vellutati nella faccia anteriore o cigliati al margine (rr. glabri). Labello con appendice bene sviluppata nella smarginatura apicale. 3 — "Tepali super. interni glabri od appena pubescenti, Labello generalm. senza appendice nella smarginatura apicale 0 poco sviluppata. Fusto di 1-3 dm. Spiga per lo più a pochi fi. Brattee più lunghe dei fi. Tepali esterni ovali-oblunghi, subeguali al labello ; i 2 interni lanceolato-lineari, increspato-undulati al margine, lunghi poco meno od anche 1/2 degli esterni. Labello riflesso ai margini. Due retinacoli. Ginostemio brevem. RIP A NT ETTITA ARTO Ve Ù rd x tt Ne wi : ” 4 n, s P Da 5 : ‘ 232 Ophrys] 26 ORCHIDACEAE 311 rostrato; ovario non contorto. %. Luoghi erbosi e boschivi, frequente ; 2-4. Dic.-Magg. [Eur. mer. centr. ed occ. As. min.|. — O. insectifera ò L. (1753) — ? 0. sphegodes Mill. (1768). — Volg. Fior-ragno. 1 O. aranifera Huds. (1778) 788 A Tepali esterni verde--giallastri. a Labello con 2 gibbosità piccole alla base od anche senza, vellutato. I Labello intero o denticolato, talora smarginato all’apice e con un piccolis- simo dente nella smarginatura. 1 Labello oblungo-obovato, senza gibbosità alla base oppure minime, porpo- rino-nerastro nel centro, giallo o verdognolo al margine, con 2 linee o macchie longitudinali glabre (lucide), grigie o celesti, quasi sempre con- giunte da una trasversale verso la base e talora da un’altra verso l’apice. — Pen. ed isole. — Arachnites fuciflora Tod. (1842), non Schm. — O. pseudo-aranifera Murr (1898). %. TYPICA 2 Labello ellittico od orbicolare, bigibboso alla base, bruno-rossigno col mar- gine giallognolo, munito di una sola macchia centrale glabra, bianca con punteggiature celesti ed un punto centrale bruno. — Istria. [Dalm.). 8 Tommasini (Vis., 1852) II Labello subtrilobo, denticolato al margine, con breve appendice apicale, mu- nito di una macchia glabra a semiluna quasi nel centro; gibbosità man- canti. — Sze., Eolie, Malta, Sard.?, Elba e Giglio. [Endem.|. — Arachni- tes lun. Tod. (1842). LUNULATA (PARL., 1838) b Labello con 2 gibbosità ben marcate alla base, densam. vellutato o villoso. A Labello densam. vellutato, a metà dell’antesi bruno nel mezzo (rr. verde- giallastro) con linee glabre disposte come nel tipo, spesso con margine glabro + largo, intero o trilobo. — Trevigiano, Lago di Garda a Ma- derno, C. Ticino, Nizz., Sic., Sard. e certam. altrove. [Eur. occ. e mer. Creta Ponto]. — Arachnites fuciflora panormitana et è ambigua Tod. (1842). ò FUCIFERA (CURT., ca. 1783) AA Labello densam. villoso, a metà dell’ antesi violaceo-nerastro, con 2 o 4 linee longitudinali glabre, celesti, congiunte o no da una trasversale alla base. — J/stria, Triest., Goriz., Friuli, Carnia, Trent., Alto Adige, Bresc., Lido di Venezia, Euganei, Nizz., Lig. occ., Faenza, It. centr. e mer., Ca- pri, Sic., Sard., Cors. ed Elba. [Eur. medit. As. min.|. e ATRATA (LinpL., 1827) B Tepali esterni rosei, talora coi nervi e con una zona verdi. (Forse entità ibride tra O. aranifera ed O. Arachnites, ma le opinioni sono tuttora di- scordi). * Labello munito nel mezzo di 8 linee pliciformi parallele e di una macchia glabra cuneata, grigiastra o concolore, nel resto porporino-scuro, vellu- tato, smarginato--bilobo all’apice e con lungo apicolo nella smarginatura; gibbosità basali nulle o piccolissime. Tepali super. interni pubescenti. — Sard. |[Endem.. € MorIsII MARTELLI (1896) #* Labello senza linee pliciformi parallele, munito di macchie glabre per lo più a forma di H od anche irregolari, sempre però con due prolungam. rag- giungenti la base dello stesso, — intero o leggerm. trilobo, con o senza gibbosità alla base, con o senza apicolo nella smarginatura apicale. Tepali super. interni un po’ pubescenti. — Nizzardo e Sard. [Provenza]. — O. ara- chnitiformis Gren. et Phil. (1859) — O. aranif. v. nicaeensis Barla (1868). m SPECULARIA RcHB. (1851) 312 26 ORCHIDACEAE {252 Ophrys 3 Smarginatura apicale del labello con appendice volta all’ingiù. Tepali super. interni per lo più verdi, almeno all’apice. + — Smarginatura apicale del labello con appendice volta all'insù. Tepali super. interni rosei o rosso-porporini. 5 4 Tepali esterni verde-pallidi. Brattee più brevi dell’ ovario. Fusto di 6-15 cm. Spiga 1-3- (rr. 4-6) flora. Tepali esterni patenti, i 2 laterali ovato-rotondi, l’ intermedio oblungo, un po’ più lunghi del labello; i 2 interni assai brevi, bislunghi, verdi e glabri all’apice, porporini e pelosi alla base. Labello trilobo, a lobi laterali acuti, villosi alla base e glabri all'apice, il mediano orbicolare-subemisferico, 3-lobo, coi lobetti e mar- gini revoluti, giabri e verdi, nel mezzo peloso, bruno-porporino con 1-2 striscie glabre; appendice ottusa, verde, barbata alla sommità. Gino- stemio senza rostro. %. Luoghi erbosi: Lig., Tosc., It. centr., mer. ed ins.; 2. Marz.-Apr. (Eur. medit. Afr. bor. Can... — Arachnites Tod. (1842). 2 0. bombyliflora Lk. (1799) 789 — Tepali esterni bianco-rosei con carena verde. Brattee più lunghe del- l’ovario. Fusto di 2-4 dm. Spiga a 7-9 fi. (rr. meno). Tepali esterni ovato-oblunghi, subeguali al labello ; i 2 interni cuoriformi, brevissimi, verdi o sfumati di porpora. Labello subrotondo-obovato, con 2 gibbosità. alla base, revoluto ai margini e quindi convesso-semigloboso, a lobi la- terali acuti ed il mediano rotondato-smarginato, con 1-2 macchie glabre nel mezzo, azzurrognole con orlo gialliccio, nel resto vellutato e porpo- rino (rr. verdastro), glabro e verde o giallastro ai margini. Ginostemio con lungo rostro flessuoso. Y. Luoghi erbosi e boschivi ; 2 e 4, rr. 3 e 5. Marz-Magg. |Eur. media (escl. Russ.) e mer. Afr. bor... — Arachnites Tod. (1842) — O. pseudo-apifera Caldesi (1880). 3 0. apifera Huds. (1762) 790 ti A Labello bruno-porporino, 3-lobo. — Pen. ed isole. a TYPICA B Labello rosso-porporino, breve, quasi intero. — Italia (e. Tausch) e precisam. pr. Trento a Pergine (Gelmi). — O. integra Gelmi (1886), an Sacc. ? 8 PURPURATA (TauscH, 1831) 5 (3) Labello senza gibbosità basilari ; tepali super. interni poco più brevi degli esterni, lineari, non eordati alla base. Fusto di 6-30 cm. Spiga 2-6-flora. Tepali esterni bianchi o rosei, ovato-oblunghi, più brevi del labello. Labello oblungo od obovato, intero o subtrilobo, a margini revo- luti, nero-violaceo, vellutato, con macchia subquadrata, glabra, lucida, di colore più chiaro; appendice glabra. Ginostemio brevem. rostrato. 2. Luoghi erbosi o boschivi; 2 e 4, rr. 3. Marz.-Magg. [Baleari Franc. mer. Dalm. Monten. Erzeg.|. — O. Speculum Bert. (1804), non Lk. — Arachnites Tod. (1842). 4 O. Bertolonii Moretti (1823) 791 A Tepali super. interni cigliati al margine soltanto. Macchia lucida del labello senza contorno di colore diverso. — Istria, Pen., Sic., Malta e Cors. vu TYPICA B Tepali super. interni pelosi. Macchia lucida del labello cinta da linee semi- circolari di color castagno ad orlo gialliccio. — Cal. alle falde del M. Pol- lino ed a Castrovillari, Sic. a Palermo ed ai M. Catalfano. [Endem.|. — Arachnites Tod. (1858). 8 INZENGAE (Nym., 1865) 232 Ophrys] 26 ORCHIDACEAE 515 — Labello con due gibbosità alla base od anche senza ma in tal caso i 2 tepali super. interni sono assai brevi e cordati alla base. 6 6 (xinostemio terminato da un piccolo rostro acuto, Labello con macchie o linee centrali lucide, porporino brunastro nel resto. Tepali esterni subeguali al labello, bianco-rosei o rr. verdognoli. Labello con appendice terminale glabra, verdognola, denticolata. Il resto c. s. Y. Luoghi erbosi e boschivi, frequente ; 2 e 4, rr. 3 e 5. Apr-Giu. [Eur. centr. ed occ. Reg. medit.|. — O. insectifera : Arachnites L. (1753) — Orchis fuciflora Crantz (1769) — Arachnites fuciflora Schm. (1794) — Ophr. fuciflora Moench {1802), Rchb. (1830). 5 O. Arachnites Reichard (1772) 792 A Labello con 2 gibbosità coniche alla base non molto lunghe, talora anzi ap- pena manifeste o nulle. a Tepali super. interni brevissimi, cordati alla base. Labello intero o quasi, con o senza gibbosità alla base. I Labello con 2 gibbosità coniche ben manifeste, a margini spianati, obovato- quadrato, nel mezzo con una macchia glabra, oscuram. violacea, per lo più a forma di H, cinta da linee simmetriche glabre, marginate di giallo, ana- stomosate ed a disegno variabile, nel resto peloso-sericeo. — Istria, Pen. ed isole. TYPICA II Labello con gibbosità poco o punto manifeste. Il resto come nel tipo. — Parmig., Basil., Cal., Sic., Elba ? e certam. altrove. [Endem.}. — Arachni- tes Tod. (1842). 8 OoxYRHYNCHos (Top., 1840) b Tepali super. interni © lunghi, lineari. Labello © 3-lobo, sempre bigibboso alla base. 1 Labello assai grande, quasi 5-lobo, coi margini spianati, nel mezzo con macchie glabre irregolari, non marginate di giallo. Si avvicina ad 0. ara- nifera. — Lago di Garda a Maderno, It. centr. e mer., Stc., Ischia, Capri, Arciîp. tosc. e Cors. [Alsazia]. — O. crabronifera Mauri (1820) — O. fuci- flora v. linearis Moggr. (1870). EXALTATA (TEN., 1819) 2 Labello piuttosto piccolo, 3-lobo, coi margini revoluti e quindi assai con- vesso, nel mezzo con macchia glabra unica, irregolarm. quadrangolare od a forma di H o con parecchie simmetriche, raffiguranti una testa di morto, spesso marginate di giallo. — /stria pr. Pola, Nizz., Lig., Sic.?, Pantel- leria, Sard. e Cors. { Reg. medit. occ.).. — O. picta Lk. (1799). è ScoLoPAx (CAv., 1799) B Labello con alla base due gibbosità conico-lesiniformi assai lunghe, orizzontali o ricurve. Il resto come nella var. Scolopax. — Istria pr. Pola e Parmig. a Ponte Taro ? { Bale. Ungh. Roman. Transcauc. As. min.). e CORNUTA (STEV., 1809) — (tinostemio ottuso, senza rostro. Labello con macchia centrale porpo- rino- o violaceo-seura, verdiccio o giallognolo nel resto, Tepali esterni ovato-oblunghi, più brevi o più lunghi del labello, di un bel color rosa o quasi bianchicci, i 2 interni ovali ed assai corti. Labello ad orli quasi spianati, obovato, smarginato-bilobo, con un ciuffetto di peli presso la smarginatura apicale, che ha un’ appendice glabra ed intera, cuneato ed intero verso la base, a gobbe talora poco manifeste, munito di una macchia glabra centrale, romboidale o quadrata, spesso cinta di giallo, nel resto densam. pubescente. %. Luoghi erbosi e boschivi : 314 26 ORCHIDACEAE [232 Ophrys Lig., Tosc., It. centr. e mer., Sic., Malta, Sard., Cors., Elba e Tremiti ; 2. Apr.-Magg. [Reg. medit.|.. — O. insectifera v. rosea Desf. (1797-98) — 0. tenthredinifera W. (1805) — O. villosa Desf. (1807). 6 O. rosea Grande (1920) 793 Sez. II. MusciFERAE RcHB. (1851). 7 (1) Tepali super. interni del perigonio glabri, più brevi degli esterni di 1/3 od anche meno, 8 — Tepali super, interni del perigonio pelosi o vellutati anteriorm., più brevi degli esterni di !/3 cirea od anche più, 9 8 Labello giallo, glabro al margine, Fusto di 1-2 dm. Spiga breve, pauci- flora. Tepali esterni più brevi del labello, ovato-ellittici, verde-giallastri, i 2 laterali patenti, l’intermedio ricoprente il ginostemio; i 2 interni lineari-bislunghi. Labello quasi piano, ellittico-obovato, trilobo anteriorm. ed a margini sinuoso-undulati, con una fascia violacea o giallognola nel mezzo, circondata da un’area bruna, vellutata, la quale confina all’esterno col margine giallo suddetto, lobo medio intero o smarginato-bilobo, senza appendice. Ginostemio ottuso. Y. Luoghi erbosi: Lig., Tosc., It. centr. e mer., Sic., Malta, Lampedusa, Sard., Cors. e Pianosa ; 2. Marz.-Apr. [Reg. medit. Persia]. — O. insectifera © L. (1753) — O. insectifera ò lutea Gouan. (1765). 7 0. lutea Cav. (1793) 794 — Labello bruno-porporino o giallastro, vellutato al margine, oblungo- obovato. Il resto c. s. XY. Luoghi erbosi ; 2 e 4. Marz.- Apr. | Reg. medit.|. — O. insectifera y L. (1753). 8 O. fusca Lk. (1799) 795 A Labello con 2 striscie glabre di un grigio-piombo, a lobo medio smarginato- bilobo o quasi intero. — Istria, Pen. dalla Lig. ed Emil. in giù ed isole. i a TYPICA B Labello con macchie bianco-giallognole alla base, quasi inginocchiato, a lobo mediano subintero. Pianta più piccola in ogni parte. — Sc. e Sard. nel Sassarese. {| Endem.). B PALLIDA (RAF., 1810) 9 (7) Tepali super. interni lineari-filiformi, vellutati. Labello vellutato al margine. Fusto di 2-3 dm. Spiga gracile, 4-8-flora, spesso allungata. Tepali esterni assai più brevi del labello, verdastri, ovali-allungati, tutti patenti; i 2 interni lunghi !/2 circa dei primi. Labello oblungo, trilobo nel mezzo, bruno-porporino, con macchia glabra quasi quadrata nel mezzo ; lobi laterali quasi lineari, il medio bilobo; appendice nulla. Ginostemio ottuso. Xx. Luoghi boschivi: It. bor., più rr. nella centr. e mer.; 4-5, rr. 3. Magg.-Giu. [Eur. (escl. artica). — O. insectifera a myodes L. (1753) — O. muscifera Huds. (1762). 9 0. myodes Jacq. (1781-86) 796 — Tepali super. interni ovato-triangolari, pubescenti. Labello densam. e lungam. villoso al margine. Fusto di 5-30 cm. Spiga breve, 2-5-flora. Tepali esterni verde-giallognoli, i laterali patentissimi, l’ intermedio rico- prente il ginostemio ; i 2 interni arcuato-riflessi, lunghi 1/9 circa dei primi. Labello oblungo-obovato, revoluto ai margini, trilobo verso l’apice, bruno- porporino con macchia glabra centrale, azzurrognola e contornata di 232 Ophrys] 26 ORCHIDACEAE 315 giallo ; lobi laterali piccoli, il medio smarginato. Il resto c. s. y£. Luoghi erbosi : pr. Mentone, Tosc. al M. Argentaro, Laz., It. mer., Sic., Malta, Lampedusa e Sard.; 2. Marz.-Apr. | Reg. medit... — O. insectifera è L. (1753) — O. ciliata Biv. (1806). 10 0. Speculum Lk. (1799) 797 Ophrys arunifera x atrata G. Cam. (1893) = 0. Todaroana Macchiati (1881). O. O. O. O. O. O. . atrata X Bertolonii Rouy (1912)= 0. Bertol. hybr. c. bilineata Barla (1868) = O. O. — Sard. aranifera X apifera Rouy (1912)= 0. pseudo-apifera Caldesi (1880)=0. Fla- haulti d’Abzac (1895). — Faentino a Pergola e Castelraniero. aranifera x bombyliflora = O. semibombyliflora Bergon et G. Cam. (1908). — Dintorni di Nizza. aranifera X Arachnites Chaten. (1886)=0. aranif. x fuciflora Asch. (1877) = O. obscura Beck (1879) = O. Aschersonii De Nanteuil (1887)= O. fuciflora X araneifera Asch. et Gr. (1907). — Gorzz. al M. Valentino e pr. Gradisca, Trento a Vigolo Vattaro. aranifera X exaltata= 0. Camusti F. Cortesi (1900). — Laz. nella pineta di Maccarese. . araniîfera X Scolopax Asch. et Gr.(1907)= O. Philippi Gren. (1859). — Dintorni di Nizza e Lig. aranifera x Speculum Macchiati (1881)= 0. Macchiatii E. G. Cam. (1908). Sard. nel Sassarese a Baddimanna. . aranifera Xx Bertolonii Barla et Sarato (1868)= 0. Saratoi G. Cam. (1893)= 0. Pseudo-Bertolonii et O. Gelmii Murr (1898) = 0. disjecta Murr (1901). — Lago di Garda a Maderno e Nago, Trent. a S. Rocco e Vigolo-Vattaro, Nizz. a Villafranca e Colle « des Quatre-Chemins ». . (super) aranifera x Bertolonit= O. araniferiformis D. Torre et S. (1906). — Lago di Garda tra Nago e Torbole. È Bertolonii X atrata = O. lyrata H. Fleischm. (1904). — Lig. e Sic. O. Barlae G. Cam. (18938)= O. bilineata Fiori (1896). — Nizza a Montgros. . Arachnites x Bertolonii Goîr. (1900). — Valdonega pr. Verona. O. aranifera x tenthredinifera= 0. Grampini F. Cortesi (1904)=0. tenthr. x araneif. B Grampini Asch. et Gr. (1907). — Roma nella Via Appia Antica ed al M. Testaccio. . fenthredinifera Xx aranifera Somm. (1892) = O. tenthr. x araneif. A etrusca Asch. et Gr. (1907). — Tosc. tra Orbetello e Burano. . bombyliflora X tenthredinifera Somm. (1896)= 0. Sommieri G. Cam. (1904)= O. tenthr. x bombyl. Asch. et Gr. (1907). — Tosc. al M. Argentaro. . fenthredinifera Xx lutea = O. Personei F. Cortesi (1915). — Leccese nel terr. di Vardò. . fusca X atrata Cam. et Berg. (1908) = O. corinthiaca Hausskn. (1899). — Cors. al M. S. Angelo pr. S. Florent. fusca Xx lutea= 0. Battandieri G. Cam. (1908) = O. lutea v. subtusca Batt. et Trab. p. p. (1884). — Liguria. aranifera X fusca= 0. pseudo-fusca Albert et G. Cam. (1891) =0. fusca x araneif. Asch. et Gr. (1907). — Laz. nella R. Lestre della Roccaccia tra To- scanella e Montalto. . aranifera X myodes Neilr. (1859)= O. apicula J. C. Schmidt (1851) = O. hybrida Pokorny (1851)= O. aranif. x muscifera M. Schulze (1894) = O. muscif. X araneif. Asch. et Gr. (1907). — Trento a Vigolo Vattaro. 316 26 ORCHIDACEAE [232 Ophrys X0. Nicotrae Zodda (1900). — Ste. nel Messinese pr. Barcellona e pr. S. Lucia del Mela. x 0. integra Sacc. (1871). Supposta ibrida tra una Ophrys ed una Serapias o Ce- phalanthera; si avvicina all’0. apifera 8 purpurata e forse è identica ad essa. — Trevig. nei Colli della Tombola pr. Colfosco. X 0. penedensis D. Kalkoff (1914). — Forse non distinta dalla prec.; sec. l'Autore attine ad O. apifera v. Trollii Heg. — Trent. tra Torbole e Nago. Gen. 233. Serapias L. (1737). (Spec. 4 della Reg. medit., una estesa alle Azzorre). 1 Labello con alla base un solo grosso callo rosso-lucente, solcato nel mezzo. Tuberi uno sessile e l’altro per lo più lungam. peduncolato. Brattee più brevi o più lunghe dei fi., violaceo-pallide, sfumate di verde all’esterno. Tepali esterni saldati tra loro a cappuccio, concolori colle brattee; i 2 super. interni ovati alla base e bruscam. prolungati in un lungo acume aderente ai tepali esterni. Labello non speronato, trilobo, a lobi laterali eretti, abbraccianti il ginostemio, il mediano ri- flesso, ovale-acuto, glabro o pubescente, porporino-scuro (rr. roseo o scolorato). Retinacolo unico. Ovario non contorto. 2%. Luoghi erbosi e macchie ; 2, rr. 4. Marz.-Magg. [Reg. medit.]. 1 S. Lingua L. (1753) 798 A Labello a lobo medio lungo 13-20 e largo 8-10 mm. Tepali esterni liberi solo all’apice. a Labello lungo circa il doppio dei tepali esterni. T Pianta di 1-3 dm. Spiga 3-5-flora, alla fine lassa. Labello con callosleggerm. solcato. — Istria, Veneto in parecchi luoghi, V. d’Ossola, resto della Pen. dalla Lig. e Bolognese în giù ed îsole. — S. oxyglottis Bert. (1819), non W. 4 TYPICA TI Pianta di 4-6 dm. Spiga allungata, moltittora. Labello con callo largam. sca- nalato. — Nap., Sic. nel Valdemone, Sard. [Endem.}. — S. lingua 8 L. (1758). 2 ELONGATA (Top., 1886-88) b Labello subeguale ai tepali esterni. — Pen. Sorrentina a Positano, Ste. [Endem.|. : TODARI (TIn., 1846) B Labello a lobo medio lungo 8-12 e largo 3-7 mm. Tepali esterni quasi interam. liberi durante l’antesi. 1 Labello a lobo medio più lungo dei laterali, riflesso in giù ma non appres- sato all’ovario. — Genova, Leccese pr. Nardò, Sic. ecc. {| Frane. mer.). La S. laxiflora 8 Columnae Rchb. f. (1851) — S. cordigera v. pallens Zodda (1902). è COLUMNAE (AUNIER, 1851) 2 Labello più piccolo, a lobo medio lungo circa come i laterali, riflesso in giù ed appressato all’ovario. — Lig.?, Viareggio, Maremma tosc. Lazio, pr. Ancona, It. mer. ed ins. [Reg. medit.]. — S. occultata J. Gay (1336) (nomen), Gr. et Godr. (1855) — S. laxiflora Chaub. (1838). e PARVIFLORA (PARL., 1837) 798! — Tabello con alla base due calli a forma di lamelle, sempre assai più lungo dei tepali esterni. 9 2 Labello a lobo medio lanceolato od ovato-lanceolato (15-25 per 6-10 mm.). Tuberi spesso ambedue sessili. Fusto di 3-4 dm. Spiga lassa, alla fine 293 Serapias] 26 ORCHIDACEAE - 5317 allungata. Brattee rossastre, uguali o più lunghe dei fi. Tepali esterni concolori colle brattee, saldati sino all’ apice. Labello porporino-scuro, pallido nel mezzo alla base (rr. interam. scolorato), a lobo medio villoso. X. Luoghi erbosi: Istria, Pen., Sic., Malta, Pantelleria, Sard. pr. Sas- sari ed a Macomer e Cors.; 2-4. Marz--Magg. [Reg. medit.|. — Orchis Burm. (1770) — Helleborine longipetala Ten. (1811) — S. hirsuta Lap. (1813) — Helleb. pseudo-cordigera Seb. (1813) — S. ps.-cordig. Moric. (1820) — S. longipetala Pollini (1824). 2 S. vomeracea Briq. (1910) 799 — Labello a lobo medio ovato-acuminato, alla hase cuoriforme (15-25 per 10-25 mm.). Tuberi uno sessile e l’altro spesso brevem. pedunco- lato. Spiga corta. Labello a lobo medio villoso, sinuoso al margine. Il resto c. s. XY. Luoghi erbosi e boschivi ; 2 e 4. Apr.-Magg. [Reg. medit. Azzor.|. 3 S. cordigera L. (1763) 800 A Labello di color porporino © scuro (rr. scolorato), a lobi laterali suborbico- lari, avvicinati ed in gran parte ricoperti dai tepali esterni. — Istria, Friuli, Trevig. pr. Abbazia di Nervesa, Pen. dalla Lig. e Reggiano în giù ed isole. % TYPICA B Labello rosso-carnicino (giallo-ocraceo nel mezzo), a lobi laterali più lunghi, divergenti e non interam. coperti dai tepali esterni. — Lig., Tosc., It. mer., Sic. e Cors. [Franc. mer.|. B NEGLECTA (DNtrs., 1844) Serapias Lingua Xx occultata = S. semilingua E. G. Cam. (1908). — Tose. tra Orbe- S. S. . Lingua Xx vomeracea Briq. (1910)= S. Grenieri Richter (1890)=S. Lingua Xx S. S. S. tello e S. Stefano. Lingua X cordigera De Laramb. et Timb.-Lagr. (1860)= S. Laramberguei G. Cam. (1892). — Italia (senza indicazione più precisa). Lingua Xx neglecta = S. meridionalis G. Cam. (1892). — Lig. e dintorni di Pisa. hirsuta Rouy (1912), colle due forme : XS. Philippî Rouy (1912)=S. Lingua x longipetala Gren et Phil. (1853). — Cors. tra S. Lucia e S. Trinita. XS. intermedia De Forest. (1853)= S. longipet. x Lingua Gren. et Phil. (1853)= S. Forestieri Rouy 1912). — Lig., Faentino, Messina a S. Ranseri, Palermo alla Favorita e Cors. a Tizzano. . vomeracea X neglecta n. comb.= S. longipet. x neglecta et S. Alberti G. Cam. (1892). — Lig. pr. S. Margherita. cordigera x Lingua De Laramb. et Timb.-Lagr. (1360) =S. ambigua Rouy (1891). — Cors. pr. Bastia e Solenzara e tra S. Lucia e S. Trinita. cordiîgera X occultata E. G. Cam. (1908)= S. cord. x parviflora et S. Rainei G. Cam. (1908)= S. Alfredi Briq. (1910). — Leccese nel territ. di Nardò e ('ors. pr. Solenzara. Orchiserapias G. Cam. (1892). (Ovario non contorto ed un solo retinacolo come in Seraptias). Lingua X Orchis papilionacea Fiori (1907)=S. papilion. x Lingua Barla (1868) = S. Barlae Richter (1890)= Orchiserap. Barlae G. Cam. (1892)= Orchis papil. x S. Lingua Asch. et Gr. (1907). — Alpi Mar. . Lingua Xx O. picta E. G. Cam. (1908). —— Pr. Pisa a Castagnolo. 318 2 ORCHIDACEAE [283 Serapias S. vomeracea X 0. papilionacea v. rubra n. comb.= S. longipet. Xx O. papil. v. ru- bra et Orchiserapias ligustica E. G. Cam. (1908). — Dintorni di Genova. S. vomeracea X 0. picta n. comb.=0. picta x S. hirsuta et S. Garbariorum Murr (1901) = O. pietus x S. longipet. et Orchiserap. Garbarior. Asch. et Gr. (1907). — Trent. a Vigolo- Vattaro. S. vomeracea X 0. Morio n. comb.= S. longipet. x 0. Morio et S. Fontanae Rigo et Goir. (1883) = Orchiserapias Fontanae E. G. Cam. (1908). — Veronese net prati della Bettona e tra il Colle della Forca e Pogliasca. S. vomeracea X 0. coriophora n. comb.=S. triloba Koch (1844)=S. purpurea Doumen. (1851)= S. longipet. x 0. corioph. et S. Tommasinii Kern. (1865) = S. Roselliniana Goir. (1883)= 0. corioph. x S. iongipet. Asch. et Gr. (1907) — Orchiserap. Tommasiniana G. Cam. (1892). — Trieste a Stramare e Vero- nese pr. Vigasio. S. vomeracea X 0. laxiflora n. comb.= S. triloba Dupuy (1846)=S. longipet. x 0. laxiflt. Noulet (1854)= Orchiserap. purpurea G. Cam. (1892) = Orchis ensifolius X S. longipet. Asch. et Gr. (1907)=S. Dupuyana Rouy (1912). — Lig. occ. a Diano Marina e pr. Bordighera. S. cordigera X 0. papilionacea Fiori (1897)= S. papil. x cordigera Deb. (1891) = Orchiserap. Debeauxii et S. Debeaux. G. Cam. {1892)= Orchis papil. X S. cordig. Asch. et Gr. (1907)= O. stupratoria Briq. (1910). — Bolognese a Mongardino e Cors. a Bastia. S. cordigera Xx O. laxiflora Noulet (1854)= S. triloba Lloyd (1844) =S. Nouletii Rouy (1889)=S. Lloydii Richter (1890) = Orchiserap. Nouletii &. Cam. (1892)= Orchis .ensifolius X S. cord. Asch. et Gr. (1907). — Nizza. S. negleta x O. papilionacea = S. Rouyana G. Cam. (1892) — Orchiserap. Rouyana G. Cam. (1892). — Liguria. S. neglecta x 0. Morio = Orchiserap. Bevilacquae Penzig (1909). — Lig. fra V Acqua- santa di Voltri e Prà (nel luogo detto Case Penna). S. neglecta x O. laxiflora Levier ex Deb. (1891)=S. triloba Viv. (1804)= Isias triloba DNtrs. (1844) = Orchiserap. triloba G. Cam. (1892) = Orchis laxifl. X< S. cord. (B neglecta) B triloba Asch. et Gr. (1907). — Pr. Genova a Marossi, al Lagazzo ed a S. Stefano, pr. Pisa a Mingale e Castagnolo. S. neglecta x 0. palustrîs= Orchiserap. mutata et S. mutata Bergon et G. Cam. (1908). — Pisa a Castagnolo. Gen. 234. Aceras R. Br. (1813). (Spec. unica). Tuberi ovoidei. Fusto di 2-4 dm. Fg. bislungo-lanceolate. Spiga moltiflora, allungata. Brattee più corte deli’ovario. Fi. verde-giallognoli. Tepali esterni conniventi a cappuccio, i 2 interni super. più piccoli. Labello pendente, non speronato, trifido, col lobo medio bifido, lobi lineari. Retinacolo unico. Ovario contorto. XY. Luoghi erbosi e boschivi, qua e là: Istria, Pen. ed isole ; 2, rr. 4 e 5. Magg.-Giu. [Eur. media e mer. Cipro Afr. bor... — Ophrys L. (1753) — Orchis All. (1785). A. anthropophora R. Br. (1813) 801 Aceras longibracteata x anthropophora A. Terr. (1910). — Sard. nel Sassarese a Mulafà e Serra secca. 255 Loroglossum] 26 ORCHIDACEAE 5314 Gen. 235. Loroglòossum Rich. (1818). (Spec. unica). Tuberi ovoidei, grossi. Fusto di 4-8 dm. Brattee lineari, più lunghe del- l’ovario. Tepali esterni verdi, macchiati di porpora all’interno. Labello con corto sperone, tripartito, a lacinie lineari, ondoso-crespe o contorte a spirale, la mediana lunga 3-4 cm., 2-3-dentata (rr. profondam. bipartita) all’ apice : porzione basale del labello bianca con punti porporini ed assai ondulato- increspata, lacinie olivastre o porporine. Il resto c. s. Y. Luoghi boschivi, qua e là: Istria, Pen. e Sic.; 2 e 4, rr. 3. Giu-Lugl. [Eur. media Reg. medit.|.. — Satyrium L. (1753) — Orchis Crantz (1769) — Himantoglossum Spr. (1826). — Volg. Barbone. L. hircinum Rich. (1818) 802 Gen. 236. Orchis L. (1737). (Spec. 80 circa dell’Eur., As. temp. ed Afr. bor., 2 dell’Am. bor. e 2 delle is. Mascarene). 1 Tepali esterni conniventi a cappuccio, Tuberi interi o rr. bilobi. Sez. I. HERORCHIS 2 — "Tepali esterni patenti o riflessi (almeno i 2 laterali), Tuberi interi o palmato-divisi. Sez. II. ANDRORCHIS 15 Sez. I. HeRòRCHIS LIinpL. (1835). 2 Tepali esterni totalm. liberi e distinti, 3 — Tepali esterni + saldati tra loro, liberi verso l’apice soltanto. 7 3 Brattee assai più lunghe dell’ovario. Masse polliniche saldate per le ghiandole (retinacolo unico). Fusto robusto (3-4 dm.). Fg. oblunghe, larghe, carnose. Spiga ovata o cilindrica, densa. Tepali super. ovato- ottusi, porporini, con venature verdognole. Labello quasi bianchiccio nel mezzo e quivi con punti violetti, nel resto porporino, diviso in 3 lacinie, la mediana con 2 lobi divaricati; sprone grosso e breve. %. Luoghi er- bosi e boschivi: Lig., It. mer., Sîic., Sard. e Cors.; 2. Genn.-Apr. [| Eur. mer. Afr. bor.]. — O. fragrans Ten. (1811) — Aceras Rchb. f. (1851) — Barlia Parl. (1854). 1 0. longibracteata Biv. (1806) 803 — Brattee lunghe tutt'al più come l’ovario (rr. un poco più). Masse pol- liniche indipendenti (2 retinacoli). 4 4 Labello intero o trilobo ; sprone più lungo della metà dell’ovario. 5 — Tabello profondam. trifido o tripartito ; sprone più breve della metà dell’ovario. 9 5 Labello indiviso, crenulato al margine. Brattee ampie, 3-7-nervie, ros- siecie 0 porporine, lunghe 15-25 mm. Fusto di 2-3 dm. Fg. oblungo- lanceolate. Tepali esterni ovato-lanceolati, porporini. Labello violetto- chiaro tendente al roseo, senza punteggiature, ma con venature raggiate più cariche; sprone assai più breve dell’ovario (8 mm. circa), acuto. x. Luoghi erbosi; 2, vr. 4. Marz.-Magg. [Reg. medit... — Volg. Cipressini. 2 O. papilionacea L. (1759) 304 320 26 ORCHIDACEAE (256 Orchis A Labello più largo che lungo, ovato alla base, lungo sino a 22 mm.; tepali lunghi sino a 18 mm. — Istria, Pen. dalla Lig. e Bologn. în giù ed isole, anche nell’It. bor. ma soltanto qua e là nei luoghi più caldi. — O. papil. v. grandiflora Boiss. (1845). a EXPANSA (TEN., 1829) B Labello tanto lungo o più lungo che largo, cuneato alla base e quindi rom- boidale, lungo 13-16 mm.; tepali della stessa lunghezza. — Più frequente del tipo, specialm. al nord. — O. papil. v. parviflora Wk. et Lge. (1861). 8 RUBRA (JacQ., 1781-86) — Labello bi-trilobo (rr. soltanto dentellato). Brattee strette, 1-3-nervie, violacee o porporine, lunghe 6-15 mm. 6 6 Sprone cilindrico, un po’ gonfio all’ apice. Labello di colore violaceo quasi uniforme, meno la base bianchiecia, a lobo medio sviluppato (rr. indiviso, dentellato). Fusto di 1-3 dm. Fg. c. s. Brattee violacee, langhe 10-15 mm. circa. Fi. porporino-violacei (rr. bianchi o rosei). La- bello rotondato, con punteggiature violaceo-scure sul disco, rr. mancanti. %. Luoghi erbosi e boschivi ; 2-6. Apr.-Giu. [Eur. As. occ. Sib... — O. Nicodemi Cyr. ex Ten. (1811). — Volg. Giglio caprino, Zonzelle. 3 0. Morio L. (1753) 305 A Spiga spesso abbreviata, piuttosto lassa. Sprone quasi uguale all’ ovario. — Istria, Pen. ed isole. a. TYPICA B Spiga più gracile e più lassa, fi. più piccoli (lunghi 6-8 mm.). Sprone subeguale all’ovario. — Istria, Alto Adige, Trent., C. Ticino, Nizz., Lig., Ital. centr. e mer., Sîc., Cors. ecc. [Eur. mer. As. min.). — O. Morio v. longicalcarata Boiss. (1845). 8 PICTA (Lors., 1828) — Sprone spatolato-clavato all’apice. Labello violaceo-scuro nei lobi la- terali, bianchiccio o roseo nel mezzo, a lobo medio eorto o cortis- simo. Spiga quasi cilindrica, lassa; brattee porporine, lunghe 6-8 mm. Fi. porporino-violacei (rr. roseo-chiari o bianchi). Labello lungo 8 mm., con punteggiature quasi appaiate, rr. senza; sprone subeguale all’ovario (12-13 mm.). Il resto c. s. Y. Luoghi erbosi e boschivi: Nizza, Cesenate a Roversano, pr. Spoleto ed Assisi, It mer. dal Nap. in giù, Sic., Eolie, Malta, Sard. e Cors.; Marz-Magg. | Reg. medit. occ.|. 4 O. longicornu Poir. (1789) 806 7 (2) Labello senza macchie puntiformi porporine. Spiga cilindrica, densa, lunga 2-3 em. Fusto di 15-30 cm. Fg. bislunghe, spesso macchiate di scuro. Brattee bianchicce, più corte dell’ovario. Fi. assai piccoli; tepali esterni ovato-acuti, liberi solo all’apice, rossigni, rigati di porpora, i la- terali quasi saccati alla base. Labello rossigno, piccolo, trifido, a lacinie strettissime, la mediana smarginata o bifida; sprone e ginostemio bre- vissimi. %. Luoghi erbosi, qua e tà; Lig., Tosc., Bolognese, Faentino, Pesarese, It. centr., mer. ed ins.; 2 e 4. Marz-Magg. [Reg. medit. Mad, Can.|. — O. atlantica W. (1805) — O. secundiflora Bert. (1806) — Tinea cylindracea Biv. (1833) — Neotinea Rchb. f. (1852). 5 O. intacta Lk. (1799) 807 — Labello quasi sempre con macchie puntiformi porporine. Spiga per lo più ovata od anche cilindrica ma # grande, 8 256 Orchis] 26 ORCHIDACEAE 521 8 Brattee generalm, più lunghe dell’ovario, Labello intero 0 più spesso trilobo, a lobo medio intero. Fusto foglioso (1-3 dm.). Fg. c. s., non macchiate. Spiga densa, ovale-cilindrica, lunga 4-10 cm. Fi. bruno-por- porini (rr. bianchi); tepali esterni ovali-acuminati, liberi solo all’ apice. Labello trilobo, largo 5-9 mm.; sprone lungo 1/ dell’ovario. Y. Luoghi erbosi ; 2-4. Magg.-Giu. [Eur. media Reg. medit... — Voig. Cipolla o Giglio cimiciattolo. 6 O. coriophora L. (1753) 808 A Fi. con odore gradevole. Labello a lobo medio più grande dei laterali ; sprone uguale o più lungo del labello. — Pen., grandi isole, Malta, Ischia e Pia- nosa. — O. Polliniana Spr. (1815). a FRAGRANS (POLLINI, 1811) B Fi. con odore di cimice, più piccoli, a tepali esterni più brevem. acuminati. Labello a lobo medio grande circa come i laterali; sprone più breve del labello. — Col tpo. 8 CIMICINA (CRANTZ, 1769) — Brattee più brevi o subeguali all’ovario. Labello trilobo, a lobo medio smarginato, bilobo o bifido. o 9 (4 e 8) Labello a lobo medio smarginato o bilobo, Brattee uguaglianti la metà almeno dell’ovario. 10 — Labello a lobo medio bifido (rr. soltanto bilobo). Brattee brevissime, squamiformi. 192 10 Ovario non od appena contorto, Tepali esterni terminati in lungo acume quasi spatolato, liberi, alla fine patenti. Vedi O. globosa — Q@vario contorto. Tepali esterni acuti od acuminati, ma non appendi- colati, liberi o saldati. Li 11 Tepali esterni liberi, porporino-nerastri, ovato-ottusi, Masse polliniche gialle. Fusto di 2-3 dm. Fg. oblunghe. Spiga quasi cilindrica, densa. Brattee rossiccio-violacee, quasi uguali all’ovario o più brevi. Fi. pic- coli, con odore piacevole di miele. Labello bianco con punti porporini, a lobi laterali lineari-troncati, il mediano bilobo; sprone uguale ad 1/8 - 1/4 dell’ovario. Y. Luoghi erbosi: Alpi ed App. sino Cal. ; 4-6, rr. 2 e 3. Magg.-Ag. [Eur. media e mer. Cauc. Urali]. 7 O. ustulata L. (1753) 309 — Tepali esterni saldati almeno alla base, roseo-violetti o porporino- violetti (rr. bianchi), ovato-lanceolati. Masse polliniche verdastre, Spiga densa, globosa od ovato-conica. Brattee bianco-rosee, generalm. più brevi dell’ovario. Labello bianchiccio o violetto-chiaro, con punti porporino-scuri, a lobi laterali lineari-spatolati, troncati; sprone lungo 1/9 - 2/3 dell’ovario. X. Luoghi erbosi e boschivi ; 2-6. Apr. Magg. [Eur. media Reg. medit. e caue.). 8 O. tridentata Scop. (1772) 810 A Fusto di 1-3 dm. Fi. roseo-violetti (rr. bianchi). Labello inclinato-pendente, a lobo medio obcordato-bilobo, spesso con un denticino ricurvo tra i lobi. a Tepali esterni acuti. — Istria, Pen. ed isole. a VARIEGATA (ALL., 1785) b Tepali esterni acuminati, lunghi quasi il doppio che nel tipo. Pianta più robusta. — Col tipo. [Reg. danub. Balc. As. occ. ?]). — O. aetnensis b. la- xiflora Tin. in Guss (1845). 9 comMuTATA (Topn., 1842) B Fusto di 8-15 cm. Fi. bianco-rosei, più piccoli che nelle var. prec. Labello pendente, a lobo medio intero o smarginato-bilobo. — Nella zona medit. [Reg. medit... — O. acuminata Desf. (1800) — O. parviflora Ten. (1511) — O. aetnensis Tin. in Guss (1845). x LACTEA (Porr., 1797) 21 322 26 ORCHIDACEAE 1236 Orchis 12 (9) Tepali esterni porporino-nerastri. Fusto robusto (5-8 dm.). Fg. grandi, oblunghe, lucide. Spiga ovata, densa; brattee violacee. Tepali esterni ovati, saldati fin presso l’apice. Labello roseo-pallido con mac- chie porporine, papilloso, a lobi laterali lineari, il medio bifido, con la- cinie troncato-denticolate (larghe 3 mm. circa); sprone lungo 1/2 dell’ova- rio. Y. Luoghi erbosi boschivi: Pen. (massime al nord ed al centro) e Cors.; 4, rr. 2 e 3. Magg.-Giu. [Eur. media e mer. Cauc. As. occ. Altai). — O. militaris 8 L. (1753) — O. fusca Jacq. (1776). 9 0. purpurea Huds. (1762) 811 — Tepali esterni Sa con righe di colore più carico. 13 13 Lobo medio del labello con lobuli obovati od oblunghi, larghi 2-3 mm., generalm. assai più larghi e più corti dei laterali, Fusto di 3-6 dm. Fg. oblunghe, grandette. Spiga ovoidea od oblunga, con fi. sboccianti dal basso in alto. Tepali esterni ovato-acuti, saldati in basso, rosei (rr. bian- chi), per lo più punteggiati di dentro. Labello porporino (rr. bianco), punteggiato, a lobuli anteriori rotondati, divergenti, con un denticino nel mezzo tra loro; sprone lungo circa 1/9 dell’ovario, Y. Luoghi erbosi e boschivi: It. sett. e centr. sino al Lazio ed Abr. ; 4-5, rr.2 e 3. Magg.- Giu. (Eur. media e mer. Crimea Cauc. Sib.|. — O. Rivini Gouan (1775). 10 O. militaris L. (1753) 812 — Lobo medio del labello con lobuli lineari, larghi 1 mm. o meno, lar- ghi e lunghi circa come i laterali. 14 14 Tepali esterni saldati alla base. Fg. piane o quasi, ovali-bislunghe. Spiga ovata, un po’densa, con fi. sboccianti dall’alto in basso. Fi. rosei rr. bianchi). Il resto come nella prec. della quale può considerarsi come sottospec. %. Colla prec. ; 2 e 4, rr. 3. Magg.-Giu. |[Eur. media Reg. medit.|. — O. tephrosanthos Vill. (1787). 110. Simia Lam. (1778) 318 A Labello ovale, punteggiato. — Istria e Pen. sino T. d'Otranto e Cal. o. TYPICA B Labello più stretto, ellittico, non punteggiato, a lobi e lobetti lesiniformi, più lunghi e più ricurvi in avanti. — Col tipo, qua e la. 8 1rALICA (Lam., 1789) — Tepali esterni affatto liberi. Fg. ondulate al margine, oblunghe o lan- ceolate. Tuberi talora bifidi. Fusto di 2-3 dm. Spiga ovata, densa. Fi. rosei, talora coi tepali esterni quasi violetti oppure col labello quasi bianco (rr. affatto bianchi). Labello con alla base 2 sporgenze dentiformi od arrotondate. Il resto come nelle due prec. Y. Luoghi erbosi : It. centr. e mer., Sic., Malta, Capri ed Elba ; 2, rr, 4. Apr.-Magg. | Eur. mer. As. min. Siria Alger... — O. militaris Poir. (1789), non L. — 0. undulati- folia Biv. (1807). " 12 O. longicruris Lk. (1799) 814 Sez. II. ANDRÒORCHIS ENDL. (1838). 15 (1) Tuberi interi (rr. bilobi). Brattee con nervi semplici o più rr. rami- ficati. TG — Tuberi + profondam. divisi all'apice (rr. uno dei due intero). Brattee grandi, erbacee, sempre retinervie. i 94 Sir Rai 236 Orchis] 26 ORCHIDACEAE 325 a) Tubera indivisa. 16 Fi. porporini o rosei (eccezionalm. bianchi). 17 — Fi. gialli (rr. rosei col labello soffuso di giallo). 93 17 Spiga globosa, ovata o conica, molto densa, 18 — Spiga allungata, lassa, 19 18 Sprone filiforme, uguale o più lungo dell’ovario, Masse polliniche at- taccate ad un’unica glandola, Fusto di 2-5 dm. Fg. lanceolato-lineari. Brattee roseo-violette. Fi. piccoli ; tepali esterni ovato-lanceolati. Labello trilobo, a lobi quasi uguali, senza punteggiature e con 2 laminette spor- genti alla base. 4. Luoghi erbosi e boschivi ; 2-5. Febbr.- Giu. [ Eur. me- dia Reg. medit.|. — Anacamptis Rich. (1818). 13 O. pyramidalis L. (1753) 815 A Spiga dapprima conico-piramidata poi ovale o bislunga; brattee uguali al- l’ovario o più lunghe. Fi. porporini o roseo-porporini (rr. bianchi); tepali interni super. acuti. — Istria, Pen. ed isole. Apr.-Giu. o TYPICA B Spiga dapprima ovale poi bislunga; brattee spesso più brevi dell’ ovario. Fi. più piccoli, roseo-pallidi (talora bianchi); tepali interni super. ottusetti. Pianta più piccola, a fioritura precoce. — Malta e Gozo. Febbr.-Magg. [Endem.]). — O. condensata Urv. (1822), non Desf. — Anacamptis Somm. et Car.-Gatto (1915). 8 URVILLEANA n. comb. — Sprone gracile, uguale appena ad !/ dell’ ovario o più corto. Masse polliniche libere, con una glandola ciascuna, Tuberi oblunghi, talora bilobi all’apice. Fusto di 3-6 dm. Fg. verdi-glauche, oblunghe, le super. gradatam. più piccole. Spiga globoso-conica, densissima. Brattee 1-3-nervie, verdognole, uguali all’ovario. Fi. piccoli, rosei; tepali esterni ovato-acu- minati, terminati in lungo acume quasi spatolato, liberi, dapprima con- niventi a cappuccio. Labello tripartito, punteggiato di porpora, a lobo medio smarginato o bilobo. Ovario non od appena contorto. %. Pascoli : Alpi ed App. sino al Pistoiese, Bolognese ed Umbria; 5-1, rr. 4. Giu. Ag. [Pir. Alpi Eur. centr. C'auc... — Nigritella Rchb. (1830) — Traun- steinera Rchb. (1842). 14 0. globosa L. (1759) 816 19 (17) Labello indiviso, crenulato al margine, venato. Fusto di 1-2 dm. Fg. ovato-allungate, acute, spesso macchiate di nero. Spiga 3-15-flora. Brattee grandi, a più nervi, rossiccio-violette, più lunghe dell’ ovario. Tepali esterni oblunghi, ottusi, porporini, verdognoli all’esterno. Labello obovato-rotondo ; sprone largo, fatto a sacco, 2-38 volte più corto del. l’ovario. XY. Luoghi erbosi: It. mer., Sic., Malta, Sard. e Tremiti; 2. Febbr.-Marz. | Reg. medit. Persia]. 15 O. saccata Ten. (1811) 817 — Labello trifido o trilobo, per lo più macchiettato. 20 20 Brattee, aimeno le infer., con 3-7 nervi ramificati. Fg. lineari-lanceo- late, per lo più canalicolate, senza macchie. Fusto di 3-5 dm., per lo più totalm. coperto dalle guaine. Spiga assai lassa ed allungata. Fi. por- porini (rr. bianchi); tepali esterni lunghi 10-15 mm. Sprone grosso, 1/3 - 1/5 più breve dell’ovario, cilindric. %. Prati umidi e luoghi paludosi ; 9-4, Apr.-Magg. [Eur. media Reg. medit. e cauc. Persia Mesopot.|. 16 O. laxiflora Lam. (1778) 818 324 26 ORCHIDACEAE :286 Orchis A Brattee più brevi o subeguali all’ovario. Labello spesso senza punti porpo- rini, a lobo medio più breve e più piccolo dei laterali o talora mancante. — Istria, Pen. ed isole. o. ENSIFOLIA (VILL., 1787) B Brattee più lunghe dell’ovario. Labello sempre punteggiato di porporino, a lobo medio lungo come i laterali o più, quadrato e spesso smarginato, i laterali rotondati. — Qua e la: Veneto, Bergam., Bologn., pr. Nizza e Ra- venna, Tosc., It. centr., mer. ed ins. 8 PALUSTRIS (JACcQ., 1786) — Brattee con 1-3 nervi semplici. Fg. oblungo-lanceolate o quasi obo- vate, spesso macchiate di bruno. Fusto nudo in alto. 21 21 Sprone conico o conico-cilindrico, grosso, lungo !/: - ?/3 dell’ ovario, Fusto di 1-4 Am. Spiga lassa, a 7-25 fi. Brattee subeguali all’ovario, acu- minate. Tepali esterni obliquam. ovati. Labello trilobo, a lobi laterali ottusi, il medio smarginato, spesso denticolato, con papille assai piccole. %. Luoghi erbosi; 2 e 4. Apr.-Giu. [Eur. centr. Reg. medit.|. 17 O. patens Desf. (1800) 819 A Sprone conico, lungo 1/2 dell’ovario o meno. Fi. roseo-violetti col labello por- porino. > 1 a Infiorescenza povera in pianta alta 2 dm. al più. Lobo medio del labello largo. — Palermo a Montagna grande sopra Colluzio [Afr. bor... — O. panormitana Tin. (1844) — O. patens a. Fontanesii Rchb. f. (1851). 0. TYPICA b Infiorescenza più ricca in pianta spesso più alta ed a fi. più grandi. Lobo medio del labello più piccolo, ristretto a cuneo alla base. — Lig. da Ven- timiglia a Portofino. [Spagna]. — O. fallax DNtrs. ex Wk. et Lge. (1870). 3 BREVICORNIS (ViIv., 1804) B Sprone conico-cilindrico, lungo 2/3 dell’ ovario. Fi. porporini col labello por- porino-scuro. — Alpi trent. (sino 2000 m.), M. Baldo, Tonale e Bergam. sopra Branzi. | Alpî Mar. franc. Baviera Austr. Balc.]. — 0. mascula X ma- culata Halacsy (1876). | SPITZELII (SAUT., 1837) 819' — Sprone cilindrico o filiforme, lungo circa come l’ovario. 22 22 Sprone grossetto (1-1 !/2 mm. diam.). Fusti spesso con macchie porporine, rossigni in alto (2-5 dm.) Fg. spesso macchiate ‘(di nero. Spiga per lo più con molti fi. porporini (rr. rosei o bianchi). Labello munito nel mezzo e verso la base di papille coniche + lunghe. Il resto c. s. %. Luoghi erbosi e boschivi; 4-5, rr. 2 e 3. Magg.-Lugl. [ Eur. media Reg. medit. e cauc. Persia Urali). — O. Morio 3 mascula L. (1753). 18 0. mascula L. (1755) 820 A Tepali esterni ottusi, acuti o brevem. acuminati, subeguali agli interni. Lobo mediano del labello poco più lungo dei laterali. a Labello spianato, con macchie vellutate. I Lobi del labello rotondati od un po’acuti, interi o crenulati. Fg. macchiate. — Pen., Sard., Cors. ed Elba. % TYPICA II Lobi del labello dilatato-smarginati, regolarm. crenulati, più brevi. Fg. generalm. senza macchie. — Area del tipo. B stABIANA (TEN., 1830) b Labello pieghettato pel lungo ed a lobi laterali riflessi, con macchie munite di papille piuttosto lunghe. — Pianta più gracile, a fi. più piccoli e più pal- - lidi. — Nîzz., Lig. e Cors. [Franc. mer.).. — O. olbiensis Reut. (1867) — O. olivet. Nym. (1882). € OLIVETORUM GREN. (1859) PAPERONE, "17 256 Orchis] 26 ORCHIDACEAE 325 B Tepali esterni lungam. acuminati, assai più lunghi degli interni. Lobo me- diano del labello assai più lungo dei laterali. — Pianta più robusta, a fi. più grandi e più intensam. colorati. — Istria, Triest., Goriz., Bergam., 0. Tic., Sic. nel Valdemone ecc. [ Eur. centr. e mer. Russ. media e mer.|. è SPECIOSA (Host, 1831) — Sprone filiforme (1/3 - 1/2 mm. diam.). Fusto di 1-3 dm. Fi. porporini, piccoli; labello con 2 o 4 punti porporini. Pianta nel resto c. s., ma assai gracile in ogni parte. Y. Luoghi erbosi e boschivi ; 4-5. Apr.-Magg. [Pen. balc. Cipro As. occ... — O. Hostii Tratt. (1811-12). 19 O. quadripunctata Cyr. (1811) 821 A Labello trilobo, con lobo medio uguale ai laterali. — It. mer. dalla Camp. in giù, Sic. e Sard. 4 TYPICA B Labello trifido, a lobi laterali lineari, divergenti. — Se. e Sard. |Endem.]. — O. bipunctata Biv. in Raf. (1810) (nomen). BrancIFORTII (BIv., 1813) 23 (16) Sprone gracile, uguale o più lungo dell’ovario, Labello triloho, a lobi per lo più crenulati o dentellati. Fg. spesso macchiate di bruno, lanceolate. Brattee giallognole, con 1-38 nervi semplici. Fi. gialli con la- bello punteggiato di rosso o di roseo (rr. rosei, tranne il labello ch’ è suffuso di giallo). Tepali esterni oblungo-ottusi. %. Luoghi boschivi od erbosi ; 2 e 4. Apr.-Giu. [Eur. mer. As. min. Afr. bor.]). — O. pallens Savi (1798), non L. 20 O. provincialis Balb. (1806) 822 A Brattee subeguali all’ovario. Tepali interni non divaricati. Labello a lobi cre- nulati o dentellati, i laterali rovesciati all’ingiù; sperone arcuato-ascen- dente. a Pianta di 2-3 dm., a fg. macchiate. Spiga lassa, a 10-15 fi., alla fine allun- gata. Labello profondam. trilobo. — Istria, Pen. (rara al nord) ed isole. o. TYPICA b Pianta più piccola, a fg. non macchiate. Spiga corta, di 3-6 fi. più grandi. Labello leggerm. trilobo, più dilatato, con sprone più lungo e maggiorm. ricurvo in alto. — Istria, Bergam., Tosc., Marche, Umbria, It. mer., Capri, Sic. nel Valdemone e Cors. [Pen. bale. Creta As. min... — O. paucifi. v. calabra N. Terr. (1889). B PAUCIFLORA (TEN., 1811) B Brattee più brevi dell’ovario. Tepali interni divaricati, allontanati dal gino- stemio. Labello a lobi interi, i laterali divergenti, separati dal mediano da un seno più largo e rotondato ; sperone suborizzontale, appena curvato. — Is. Capraia a S. Rocco. {Endem.|. CAPRARIA Somw. (1898) —. Sprone grosso, un po’ più breve dell’ ovario. Labello brevem. trilobo, a lobi interi o quasi. Fg. mai macchiate, obovate od oblunghe, dila- tate sopra la metà. Spiga ovato-cilindrica, piuttosto densa ; brattee uguali o più langhe dell’ovario. Fi. gialli. Il resto c. s. %. Luoghi boschivi ed erbosi, qua e là: Istria e Pen.; 4-6. Magg.-Giu. [Franc. Eur. centr. Bale. As. min. Cauc.]. 21 O. pallens L. (1771) 823 b) Tubera apice palmata vel subpalmata. 24 (15) Tuberi appena divisi all'estremità (uno dei due talora intero). Fi. spesso gialli; sprone rr. più breve dell’ovario. 25 — ‘tuberi profondam. divisi. Fi. mai gialli; sprone ordinariam. più breve dell’ovario. 26 326 26 ORCHIDACEAE [256 Orchis 25 Fg. oblungo-lanceolate. Sprone diritto od arcuato. Semi con tegumento a cellule manifestam, reticolate. Fusto piuttosto robusto (1-2 dm.), quasi totalm. foglioso. Spiga ovata, densa; brattee erbacee, grandi, reti- nervie, più lunghe dei fi. (almeno le infer.). Labello leggerm. trilobo od indiviso, crenulato ; sprone per lo più grosso, conico-cilindrico, subeguale all’ovario o più breve. %. Pascoli e boschi ; 4-7. Magg.-Giu. [Eur. (escl. art.)|. 22 O. sambucina L. (1755) 824 A Sprone discendente. Fi. gialli, a labello spesso con parecchi punti roseo-por- porini, oppure (for. purpurea Koch [1845)) porporini. — Alpî, App. e sue diramazioni, Sic. e Cors. & TYPICA B Sprone orizzontale od ascendente. Fi. giallo-pallidi o roseo-porporini, con soli 2-4. punti rosei. Pianta più robusta in ogni parte. — Sard., Cors., Elba e Giglio. |Endem.]. — O. sambuc. var. Moris (1827). — O. sambuc. Macchiati (1881). 8 INSULARIS (Somm., 1895) 324! — Fg. lanceolate o lineari-lanceolate. Sprone arcuato-ascendente. Semi con tegumento a cellule ialine. Fusto gracile (2-3 dm.). Spiga oblunga, un po’ lassa; brattee c. s., le infer. poco più lunghe dei fi. Fi. gialli, roseo-porporini o bianchi. Lobo medio del labello più piccolo dei late- rali, spesso smarginato ; sprone gracile. %. Luoghi erbosi e boschivi; 2 e 4. Apr.-Magg. [Grec. As. occ. Afr. bor... — O. bracteata Ten. (1811), non W. — O. romana Seb. (1813) — O. pseudo-sambucina Ten. (1815). 23 O. sulphurea Lk. (1806) 825 , A Sprone cilindrico, spesso più lungo dell’ovario. — Cl. Tie. sopra Locarno, Lig., Maremma tosc., pr. Spoleto, Lazio, It. mer., Ischia e Sic. o TYPICA B Sprone conico-cilindrico, uguale od un po’più breve dell’ovario. — Cal. a? M. Pollino, Sic. a Gibilrossa pr. Palermo (ov è scomparsa) ed a Caronia. [Endem.|]. — O. sicula Tin. (1846). 8 MARKUSI (TIn., 1846) 26 (24) Fusto non fistoloso, con 5-10 fg., la super, bratteiforme, per lo più discosta dalla spiga. Fusto di 2-5 dm. Fg. oblunghe, ottuse, gra- datam. decrescenti verso l’ alto, spessissimo macchiate di nero. Spiga cilindrica, + densa; brattee grandi, erbacee, retinervie. Fi. roseo-porpo- rini (rr. bianchi), con macchie di colore più carico. Labello irregolarm. trilobo. Y. Prati e boschi; 4-6, rr. 2 e 3. Magg.-Lugl. [Eur. Afr. bor. As. oce. e bor... — Volg. Concordia. 24 0. maculata L. (1753) 326 A Fg. sempre macchiate. Brattee infer. uguali ai fi. Sprone cilindrico, lungo al più 10 mm. a Fg. infer. bislunghe, ottuse. — Pen., Capri, Ischia, Sic. e Cors. — O. Cal- vellii N. Terr. (1889). a TYPICA b Fg. infer. lanceolate ed acute, come le super. — Nei luoghi torbosi: C. Ti cino. [Eur. media e bor.). 3 HELODES (GRISEB., 1846) B Fg. senza macchie. Brattee assai più lunghe dei fi. (almeno le infer.). Sprone grosso, rigonfio, lungo sino a 15 mm. Pianta più robusta in ogni parte. — Salernit. nei M. di Calvanico, Basîl. nella foresta di Gallipoli-Cognato, Cal. e Sic. [Reg. medît. Balc.].. — O. picsdonice Griseb. (18540) — O. macrosta- chys Tin. (1846). *< SACCIFERA (BRrOGN., 1838) — Fusto fistoloso, con 3-6 fg., la super. sviluppata, per lo più raggiun- gente la spiga. Fusto di 2-8 dm. Brattee e fi. c. s. Labello tridentato 236 Orchis] 26 ORCHIDACEAE 327 od irregolarm. trilobo ; sprone cilindrico-conico, ordinariam. più breve dell’ovario. Y. Prati umidi e luoghi torbosi; 4-5, rr. 3. Magg.-Lugl. [Bur. As. temp. e sett. Afr. bor. Mad. C'an.). 25 O. latifolia L. (1753) 827 A Fg. patenti od eretto-patenti, slargate verso la base o nel mezzo, acute. Labello quasi sempre più largo che lungo. a Fg. patenti, bislunghe o lanceolate, quasi sempre macchiate di bruno. Spiga ovato-oblunga, densa; brattee infer. più lunghe dei fi. Piante robuste. I Fg. infer. bislungo-lanceolate. Labello trilobo; sperone conico-cilindrico, uguale o poco più breve dell’ovario. 1 Pianta di 2-5 dm. — Alpi ed App. (specialm. al nord). o. TYPICA 2 Pianta di 5-6 dm., a fusto più robusto e maggiorm. fistoloso, a fg. infer. più larghe e fi. più grandi. — Cors. pr. Evisa. [Endem.|.. — O. sesquipe- dalis W. v. corsica Briq. (1910). 8 corsIica REVERCH. (1892) II Fg. infer. lanceolate od ellittiche. Labello indiviso o leggerm. trilobo, ro- tondato o cordato; sperone conico, lungo 1/9 dell’ovario circa. — Istria. [Bale.. — 0. bosniaca Beck (1887) — O. cordigera B. Rochelii Asch. et Gr. (1907). RocHELII GRIS. ET SCHENK (1852) ) Fg. eretto-patenti, strettam. lineari-lanceolate, quasi mai macchiate. Spiga povera; brattee infer. lunghe come i fi. Pianta gracile. — Prati torbosi: Istria, Trevig. pr. Vittorio, Trent. e C. Tic. a Ponte Brolla. [Hur. centr. e sett. Séb... — O. angustifolia Lois. (1831), non M. B. è TRAUNSTEINERI (SAUT., 1830) DB Fg. erette, attenuate alla base, lungam. lanceolate, cappucciate all’apice, quasi mai macchiate e di un verde più chiaro che nel tipo. Labello più lungo che largo, indiviso o leggerm. trilobo. Spiga e brattee come nel tipo. — /t. sett., Lig., Umbria al M. Subasio ? |Eur. As. temp.|. e INCARNATA (L., 1755) O. Morto Xx papilionacea ERchb. f. (1851)=?0. decipiens Bianca in Tod. (1842) = O. Gennarii Rchb. f. (1851). — Palermo sopra M. Cuccio (= 0. decipiens). a) 0. (per) papil. x Morio Fiori (1896)= O. Morio x papil. Timb. (1854)= 0. Gennarii x Timbali Rouy (1908). — Bellunese alle falde del M. Serva, Piem. sopra Candia, Lig., Colli bolognesi, Tosc., Lazio, Leccese a Nardò ed Otranto, Cors. ed Elba. b) O. (per) Morio x papil. Fiori (1896) = O. papil. Xx Morio Timb. et Marc. (1888) = 0. Debeauxii G. Cam. (1892). — Comasco sopra Perledo e Cors. pr. Bastia. O. papilionacea Xx picta Freyn (1877). a) 0. (sub) pirtaxrubra = 0. Gennarti v. pseudo-rubra Freyu (1877) = O. pseudo-rubra Rouy (1899). — Pola alla batteria Corniale ed a Boscoimpe- riale. b) O. (super) picta x rubra= 0. Gennarii v. pseudopicta Freyn (158T%) = 0. pseudo-picta et O. picta X papil. v. rubra F. Cortesi (1915). — Istria a Pola e Villa di Rovigno, Leccese in terr. di Nardò. O. papilionacea X longicornu Asch. (1565). a) 0. (per) papil. x longicornu = 0. Bornemanniae Asch. (1584). — Sard. a Ca- sargiu pr. Ingurtosu e dintorni di Sassari. b) O. (per) longicornu x papil. = 0. Bornemanni Asch. (1865) = 0. Bornemanni o Aschersonii Rouy (1912). — Sard. a Flumini-maggiore, Casargiu, Sassari ed Osîlo, îs. Caprera e Maddalena. 328 26 ORCHIDACEAE [236 Orchis ? 0. rubraX provincialis Gennari ap. Barb, (18584)= 0. Neo-Gennarii F. G. Cam. O. O. (0% O. 0). (DI O. O. O. O. [OL O. O. (1908). — Sard. ad Aritzo. Morio X commutata D. Torre et S. (1906)= O. Morio Xx tridentata et O. Huteri M. Schulze (1902). — Alto Adige pr. Sterzing. Morio X coriophora Pomm. et Timb. (1860) = O. cimicina Bréb. (1836), non Crantz= 0. Tectulum Desm. (1840)=0. olida Bréb. (1849) = O. corioph. X Morio Briq. (1910)= O. olida x Brebissonii Rouy (1912). — Pr. Nizza, Cors. a Biguglia. coriophora a fragrans Xx picta Murr. (1903)= 0. Darcisii Murr. (1906)= 0. pi- eta X corioph. Asch. et Gr. (1907) =0. corioph. x picta E. G. Cam. (1908). — Trento a Vigolo- Vattaro. . coriophora X ustulata M. Schulze (1904)= O. Franzonii M. Schulze (1907). — C. Tic. in V. Maggia ai Galbisi. Morto Xx ustulata Schinz et Kell. (1905). — C. Tic. al Castello d’ Unterwalden pr. Bellinzona. . ustulata X Morio Christ (1903). — Lago di Como a Tremezzina. O. ustulata X tridentata Canut (1868) = O. Dietrichiana Bogenh. (1850) = O. ustul. X variegata et O. austriaca Kern. (1864)= O. trid. x ustul. M. Schulze (1894) = 0. commutata X ustul. D. Torre et S. (1906). — Trevig. a Vittorio, Veron. a Prebian e Castel d’Azan, Trent. a Vigolo- Vattaro, Alto Adige a Sterzing e Voelsegg, Bergam. a Cisano, C. Tic., Pavese al M. Oramala, Lig. a Genova e Taggia, Nizzardo. tridentata Xx militaris Canut (1868)= 0. galeata Rchb. (1830), non Poir.= Canuti Richter (1890)= O. milit. X trident. M. Schulze (1894). — Veronese, C. Tic. a S. Salvatore ed a Riva S. Vitale, Lig. tridentata x mascula= O. Untchjii M. Schulze (1907). — Istria pr. Brest dai piedi del M. Maggiore. purpurea X militaris Gr. et Godr. (1855) = O. hybrida Boenn. (1830) = O. Jacquini Godr. (1844)= 0. milit. x purp. M. Schulze (1894). — Bassanese, Trent., C. “Tic. a Magadino, Faentino. (super) militaris X Morio v. picta = O. Ladurneri Murr (1905) = O. picta Xx milit. Asch. et Gr. (1907). — Alto Adige tra Merano e Nals. . Simia Xx purpurea Wedd. (1855)= 0. purp. Xx Simia Reut. et Rap. (1861)= 0. angusticruris Franch. (1885) == 0. Weddellii G. Cam. (1887)= 0. Gelmiana D. Torre et S. (1906) =0. purp. X tephrosanthos Fiori (1907). — Trent. tra Ravina e Margone, Urbinate sulla Cesana, Roma a Villa Pamphili. . Simia X militaris Gr. et Godr. (1856)= 0. Simia v. Beyrichii Rchb. f. (1851) =0. Simia X Rivini Timb. (1854)= 0. Beyrichii Kern. (1865)=0. milit. X Simia M. Schulze (1894)= O. milit.x tephrosanthos Fiori (1896)= O. Bey- richii 8 Kerneri Rouy (1912). — Bassano ed Alto Adige. longicruris X tridentata= O. diversifolia Guadagno (1923) =O. longier. v. di- ‘ versifol. Massal. (1920). — Salern. pr. Amalfi tra Vettica Maggiore e Positano. laxiflora x palustris Schmidely (1881-83) = O. laxifl. v. intermedia Lloyd (1887-90) = 0. interm. Gadec. (1592)=0. ensifoliax palustr. Asch. et Gr. (1907). — Nizza. i laxiflora Xfragrans Bickn. (1896)= O. laxifl. Xx corioph. a tragrans Fiori (1896) = 0. corioph. X ensifolia Asch. et Gr. (1907) = O. Bicknelli E. G. Cam. (1908). — Lig. occ. pr. Bordighera alla foce della Nervia ed a Diano Marina. coriophora X palustris Timb. (1862) = O. Timbali Velen. (1882). — Da récer- carsi. palustris x cortophora Barla (1868) = 0. Barlae G. Cam. (1892) = O. Timbali 8 Barlae Rouy (1912). — Pr. Nizza. eeii a 256 Orchis] 26 ORCHIDACEAE 329 O. papilionacea X laxiflora Asch. (1865)= O. papil. x ensifolia Asch. et Gr. (1907) =0. Nicodemi «a Aschersoni Rouy (1912). — Presso Assisi, Nap. e Puglie. O. Morio x laxiflora Reut. (1851)= O. alata Fleury (1819) — O. laxifl. x Morio M. Schulze (1894)= 0. Morio X ensitolia Asch. et Gr. (1907). — Friuli or. a Prevali tra Mossa e Medana, Lazio, Leccese a Nardò. O. mascula XxX sambucina = O. speciosissima Wettst. et Sennh. (1889). — C. Ticino ad Albinasca in V. Bedretto ?. 20. maseula x provincialis Penzig in Fiori (1896) (nomen). (Vedi annotazione ad O. Colemanti).. — Pr. Genova. O. Colemanti Cortesi (1907)=0. mascula (rosea)x provine. v. pauciflora E. G. Cam. (1908). (Secondo Briquet potrebbe anche essere una forma non ibrida. a fi. rosei, di O. provincialis). — Abr. al M. Terminillo. O. maculata X Traunsteineri M. Schulze (1889) =0. angustifol. < macul. et 0. Schulzei Richter (1890), non Hausskn. = 0. jenensis Brand (1904) = O. Traunst. x macul. Ruthe (1895)= 0. macul. x angustifol. Fiori (1907). — C. Tic. a Ponte Brolla pr. Locarno. O. incarnata X latifolia F. Schultz (1863)= 0. angustata Arv.-T. (ION =A05 Aschersoniana Hausskn. (1884). — Merano, C. Tic. a Campo Maggia, a Ma- gadino ed attorno al lago di Muzzano. O. latifolia x sambucina M. Schulze (1894) = 0. Ruppertii M. Schulze (1899). — C.Tici ad Atrolo. O; latifolia x maculata = O. Braunii Halacsy (1881). — C. Tic. sopra Airolo e Lo- sone, a Fusio ed in V. Sambuco. Orchiaceras G. Cam. (1892). O. militaris XK Aceras anthropophora Fiori (1896)= 0. spuria Rchb. f. (1849) = A. anthr. x O. milit. et A. Weddellii Gren. (1855) = Orchiaceras spuria et Wed- dellii G. Cam. (1892). — Ventimiglia a Castel d’ Appio. O. Simia x A. anthropophora Asch. et Gr. (1907)= A. densiflora Vayr. (1880) = A. anthr. x 0. Simia Vayr. (1881)= 0. Bergoni De Nant. (1887) = A. Vayrae Richter (1890) = A. Vayredae Rouy (1891) = Orchiaceras Bergoni G. Cam. (1892)= Orchis tephrosanthos x A. anthr. Fiori (1896), Paol. et Card. (1900). — Lig. a Bordighera pr. Apricale e pr. Ancona a Pietra alla Croce. O. italica x A. anthropophora E. G. Cam.(1908)= 0. Welwitschii Rchb. f. (1851) = Orchiaceras Welwit. E. G. Cam. (1908). — Italia (ubi?). for. Henriquesea (Guimar., 1887) = Orchiaceras Henrig. E. G. Cam. (1908). — Italia (ubi ?). O. longicruris X A. antropophora = O. Cerîù Guadagno (1922). —- Capri al M. Solaro. Gen. 2537. Gymnadènia R. Br. (1813). (Spec. 10 circa dell'Eur. ed As. bor. e mont.). 1 Rd. fascicolata, a fibre carnose tutte egualm. grosse. Fi. piccoli, bianco- giallieci, a tepali super. conniventi a cappuccio. Fusto alto 15-30 em. Fg. allungato-spatolate, le super. bratteiformi. Spiga cilindrica, densa, lunga 3-6 cm.; brattee uguali all’ovario. Labello appena più lungo dei tepali esterni, trilobo; sprone sottile, lungo meno di !/ dell’ ovario. Masse polliniche con una codetta ed una glandola ciascuna, questa nuda. X. Pascoli: Alpi e qua e tà nell’ App. sino alla Camp. (M. Picinisco) ; 390 26 ORCHIDACEAE [237 Gymnadenia 6-7, rr. 5 e 3 (Friuli or.). [Pir. Eur. media e bor. Groenl.|). — Satyrium L. (1753) — Habenaria R. Br. (1813), Sw. (1814) — Bicchia Parl. (1860). 1 G. albida Rich. (1818) 828 — Rd, formata da fibre sottili e da 2 tuberi profondam. palmati. Fi, roseo-porporini (rr. rosei o bianchi), coi 2 tepali esterni laterali di- varicati. 2 2 Sprone uguale o più breve dell’ ovario. Fusto alto 2-4 dm. Fg. lineari o lineari-lanceolate, acute. Fi. odorosissimi, porporini (rr. rosei o bianchi), in spiga quasi cilindrica, per lo più densa, lunga 3-7 cm.; brattee acuminate, uguali o più lunghe dell’ ovario. Labello con 3 lobi rotondati; rr. quasi intero; sprone gracile. Il resto c. s. Y. Prati, pa- scoli e rupi: Istria, Alpi, App. piem. ed A. Apuane; 5-7, rr. 4 e 3 (Padov., Piem.). Giu.-Ag. [Eur. media]. — Orchis L. (1759) — Habe- naria Franch. (1885). 2 G. odoratissima Rich. (1818) 829 — Sprone più lungo dell’ovario, spesso fino al doppio. Fusto pieno, alto 2-6 dm. Fi. assai odorosi, in spiga densa o lassa, cilindrica, lunga 5-20 cm. Pianta più robusta della prec., a fi. più grandi. Il resto c. s. X. Prati e pascoli umidi ; 4-6, rr. 2 e 3. Magg.-Ag. [| Eur. As. occ. Sib.|. — Orchis L. (1753) — Habenaria Benth. (1880). 3 G. conopsea R. Br. (1813) 830 A Pianta di 3-6 dm. Fi. roseo-porporini (rr. bianchi), in spiga di media lun- ghezza. — It. super., App. sino Salernit. e Basil. al Vulture, Otranto e Ste. pr. Castelbuono. a TYPICA B Pianta di 1-2 dm. Fi. più intensam. colorati, in spiga povera e lassa. Portam. della G. odoratissima. — Alpi bergam. a 1900-2000 m. e certam. altrove nelle Alpi. | Alpi). 8 ALPINA RCcHB. f. (1851) C Pianta più robusta del tipo. Fi. rosei, in spiga densa, lunga sino a 20 em. — Luoghi torbosi. — Orchis Whlnb. (1806). DENSIFLORA (DIETR., 1839) G. conopsea X odoratissima M. Schulze (1894)= G. intermedia Peterm. (1841)= G. conopsea v. ambigua Beck (1890). — Trento a Kalisberg e Comasco sulla Grigna. Orchigymnadenia G. Cam. (1892). G. conopsea X Orchis latifolia = Orchigymnad. Lebrunii G. Cam. (1892)= G. co- migera Rchb. (1330)= G. Lebrunii G. Cam. (1891)= G. Facchinii D. Torre et S. (1906)= O. latifol. x G. conopea et Orchigymnad. comigera Asch. et Gr. (1907). — Cadore a Campolongo di Arabba. Gen. 238. Nigritèlla Rich. (1818). (Spec. unica). Tuberi palmati. Fusto alto 5-18 cm. Fg. numerose, lineari-scanalate, le super. bratteiformi, tutte minutam. cigliato-denticolate al margine. Fi. con odore di vainiglia, piccoli, in spiga densissima, lunga 1-2 cm.; brattee lun- ghe come i fi., verdi in basso, nericcie verso l’apice, rosso-scure ai margini. Tepali patentissimi. Labello intero ; sprone lungo 1/3 dell’ovario o meno. Masse polliniche con una codetta ed una glandola ciascuna, questa nuda. Ovario 258 Nigritella] 26 ORCHIDACEAE 531 non contorto. %. Pascoli ; 7. Magg.-Sett. | Eur. alp. Urali?|]. — Satyrium L. (1753) — Orchis -Scop. (1769) — Habenaria R. Br. (1813) — N. angusti- folia Rchb. (1818) — Gymnadenia Rehb. f. (1856). — Volg. Morettina. N. nigra Rchb. (1830) 831 A Spiga ovato-conica. Fi. nericci (rr. rosei o gialli), a labello triangolare, ri- stretto alla base e coi margini appena rialzati. — Alpi, rara nell’App. bor. e centr. a TYPICA B Spiga cilindrica od ovato-allungata. Fi. di un bel color roseo o rosso, a te- pali più larghi ed a labello ovato coi margini alla base rialzati così da for- mare un tubo. — Alp? or. dalle (Giulie alle trent. ed alto-atesine. [Grigioni Alpi or. Carp. mer.|. — Gymnadenia Wettst. (1889). 8 RUBRA (RICHTER, 1890) N. nigraXrubra= N. Wettsteiniana Asch. et Gr. (1907) = Gymnadenia nigra Xrubra et G. Wettsteiniana Abel (1897) = G. Bornmuelleri D. Torre et S. (1906). —— Alto Adige al Rosengarten. Gymnigritella G. Cam. (1892). N. nigra Xx Gymnadenia odoratissima Richter (1890) = N. angustifol. x G. odora- tiss. et G. Heufleri Kern. (1865)= Gymn. nigra X odoratiss. et G. Heufleri Wettst. (1889) = Gymnigritella Heufleri G. Cam. (1892). — Trent., M. Baldo enCutIne. N. nigra Xx G. conopsea Richter (1890)= Orchis suaveolens Vill. (1787)= N. fra- grans Saut. (1830) = N. suaveolens Koch (1837)= Orchis nigra Xx conopsea Moritzi (1839) = Gymnigritella suaveolens G. Cam. (1892). — Alp? ven. e trent., Comasco sul M. Codeno sopra Pasturo, C. Tic. a) N. brachystachya = Gymn. (sub) conopsea X N. angustifol. Kern. (1565) = Gymnigritella brachyst. E. G. Cam. (1908). — Bergam. ad ovest del M. Cam- pione. b) N. megastachya= Gymn. (super) conopsea Xx N. angustifol. Kern. (1565) = Gymnigritella megastachya E. G. Cam. (1908). — Cadore ad Ampezzo alle Cinque torri. ; Gen. 239. Platanthera Rich. (1818). (Spec. 67 circa dell’Emisf. bor.-temp., poche trop.). Tuberi oblunghi, interi. Fusto di 2-4 dm. Fg. radicali 2 (rr. 3), grandi, picciolate, obovato-oblunghe, le altre bratteiformi. Spiga cilindrico-oblunga, densa o lassa. Fi. bianchi o bianco-verdognoli, odorosi (massime verso sera e di notte). Tepali esterni laterali patenti. Labello intero, lanceolato-ottuso ; sprone curvo, lungo 1 !/0 -2 volte l’ovario. Masse polliniche con una codetta ed una ghiandola ciascuna, questa libera. Ovario contorto. 4. Luoghi boschivi ed erbosi; 4-5, rr. 2 e 3. Magg--Giu. [Eur. As. occ. Sib. Altai Afr. bor.]. — Orchis L. (1753) — Habenaria R. Br. (1813), Sw. (1814). P. bifolia Rich. (1818) 832 A Brattee uguali circa all’ovario. a Sprone filiforme, lungo 1 1/2 volte l’ovario. Logge dell’antera vicine e pa- rallele. Pianta gracile. — Pen. (massime al nord), Sic., Sard. e Cors. — P. solstitialis Boenn. (1850). u TYPICA \du Io) 26 ORCHIDACEAE [259 Platanthera b Sprone clavato all'apice, lungo il doppio circa dell’ovario. Logge dell’antera discoste, divergenti in basso. Pianta più robusta. — Istria, Pen., Elba, Ischia, Capri, Sic. e Cors. |Eur. As. occ. Sib.|. — Orchis bifolia 8 L. (1758) — 0. chlorantha Custer (1827) — PI. montana Rchb. f. (1851) (non O. mont. Schmidt. 1793). 2 CHLORANTHA (RcHB., 1828) B Brattee lunghe più del doppio dell’ovario (le infer. 29 per 4 mm.). — Fg. grandissime (153 per 8 cm.). Sprone filiforme, lungo più del doppio dell’ova- rio. Logge dell’antera discoste, quasi parallele. — Veronese în Val fredda al Passo della Sega. [Endem.]. CARDUCCIANA (Gorr., 1883) P. hybrida = P. chlorantha Xx bifolia Bruegg. (1882)= P. chlor. x solstitialis M. Schulze (1897). — Alto Adige pr. Eppan nel distr. di Bolzano. Gen. 240. Coeloglòossum Hartm. (1820). (Spec. 3 dell’Eur., Afr. bor., As. bor. e centr. ed Am. bor.). 1 Tuberi palmati. Fg. 3-6, le infer. ovato-oblunghe, cuneate alla base. Fusto angoloso (1-2 dm.). Spiga oblunga, + densa; brattee erbacee, uguali o più lunghe dei fi., i quali sono giallo-verdastri (rr. tinti di roseo nei tepali). Tepali esterni conniventi a cappuccio. Labello bislungo, trilobo ; sprone breve, fatto a borsa. Masse polliniche munite di codetta; staminodi tubercoliformi. Ovario contorto. Y. Luoghi erbosi: Alpi, App.; 4-7. Magg.-Lugl. [Eur. As. occ. Sib. Am. bor... — Satyrium L. (1753) — Habenaria R. Br. (1813) — Platanthera Lindl. (1829). 1 C. viride Hartm. (1820) 833 — Tubero bene sviluppato unico, indiviso. Fg. per lo più 2, distanti, poste verso il mezzo del fusto, cordato-ovate, acute. Fusto di 15-30 cm. Spiga stretta, lunghetta. Fi. piccoli, verdognoli. Tepali esterni conver- genti a campana. Masse polliniche senza codetta; staminodi lineari- clavati, lunghi come l’ antera e situati ai lati di essa. Il resto c. s. L. Luoghi erbosi, raro: Sard. nella Gallura ed Arcip. della Maddalena ; 2. Magg. [Spa. mer. Port. Afr. bor. Mad. C'an.|. — Satyrium Lk. (1799) — Orchis cordata W. (1805) — Habenaria KR. Br. (1809) — Platanthera Rchb. f. (1851) — Gennaria Parl. (1860). 2 C. diphyllum Fiori (1896) 834 Gen. 241. Herminium R. Br. (1813). (Spec. 6 circa dell'Eur. ed As. temp. e mont.). 1 Un solo tubero bene sviluppato, ovato. Fg. basilari 2 (rr. 3-4), lanceo- late, più brevi del fusto che misura 10-20 em. Spiga gracile, allun- gata; brattee erbacee, uguali ai fi., i quali sono piccoli, verde-giallognoli. Tepali super. convergenti a campana, i 2 interni un po’ più lunghi e con un dente per lato. Labello trifido, a lacinie lineari-lanceolate, rivolto da un lato e gozzuto alla base; sprone nullo. Antera a logge divergenti alla base, con rostello interposto alle logge; codetta breve, glandola nuda. Ovario contorto. %. Prati e pascoli, raro: Alpi, A. Apuane e M. 241 Herminium] 26 ORCHIDACEAE 333 Santangelo pr. Castellamare di Stabia ; 5-7, rr. 3 e 4. Magg.-Ag. (Eur. media e bor. Cauc. Himal. Sib... — Ophrys L. (1753). 1 H. Monorchis R. Br. (1813) 835 — Due tuberi oblunghi. Fg. 5-6, lineari-scanalate, lunghe circa come il fusto che misura 5-10 em. Spiga breve, con pochi fi. verde-giallognoli, sfumati di porpora sui tepali esterni. Tepali super. conniventi a cappuc- cio. Labello con 2 lobetti ai lati che lo rendono quasi romboidale, rivolto in giù e piano. Antera a logge parallele ; rostello mancante. Il resto c. s. %. Pascoli e rupi, raro: Alpi; 7. Lugl.-Ag. [Delfin. Svizz. Eur. centr. e bor.|. — Ophrys L. (1753) — Chamaeorchis Rich. (1818). 2 H. alpinum Lindl, (1832) 836 Tribù III. LIPARIDEA. Gen. 242. Malaàxis Soland. in Sw. (1778). (Spec. 40 circa dell’Eur., As., Am. bor. e mer.). Rd. fibrosa. Fusto alto 15-20 cm., ingrossato a bulbo e tunicato alla base. Fg. 1 (rr. 2) nella metà infer. del fusto, ovato-allungata. Spiga stretta, lunga 3-8 cm.; brattee setacee. Fi. piccoli, verdognoli, portati da pedicelli contorti, lunghi 2-3 mm. Tepali divaricati, i due interni filiformi. Labello rivolto in alto, concavo, intero, cordato alla base, acuminato all’apice, calloso al mar- gine; sprone nullo. Ovario non contorto; ginostemio minimo. %. Boschi umidi e muscosi di abeti: Goriz. a Vipacco, Carnia al M. Cadin, Trent. e Valtell. a Bormio ; 5. Lugl.-Ag. [Eur. centr. e bor. Sib. Am. bor... — Ophrys L. (1753) — Microstylis Lindl. (1830) — Achroanthus Greene (1891). M. monophylla Sw. (1800) 837 Gen. 243. Liparis Rich. (1818). (Spec. quasi 100 sparse nelle reg. temp. e trop. dei due Emisf.). Rd. fibrosa. Fusto c. s., a 3 angoli quasi alati. Fg. 2, radicali, bislungo- lanceolate. Spiga stretta, rada, con 3-5 (rr. sino a 10) fi.; brattee squami- formi. Fi. piccoli, giallo-verdastri, portati da pedicelli diritti, lunghi 3-5 mm. Tepali patenti, i 2 interni più stretti. Labello rivolto in alto, intero, ovato, increspato al margine; sprone nullo. Ovario appena contorto ; ginostemio al- lungato. %. Luoghi torbosi, raro: Trent., Lago super. di Mantova, C. Tic. in V. Onsernone pr. Roncomaglio, paludi Pavesi, Piem. ed una volta nel palude di Bientina in Tose.; 3-5. Magg.--Giu. [ Eur. media e bor. Frane. Am. bor... — Ophrys L. (1753) — Malaxis Sw. (1800) — Sturmia Rchb. (1826). L. Loeselii Rich. (1818) 838 Gen, 244. Coralliorrhiza Hall. (1743). (Spec. 12 circa dell’Eur., As. temp. ed Am. bor.). Rz. carnoso, nodoso-ramoso a guisa di corallo. Scapo gracile (2-3 dm.), coperto inferiorm. da 3-4 guaine afille. Spiga corta, lassa, a 4-9 fi.; brattee piccole, squamiformi. Fi. piccoli, verde-giallicci, inclinato-penduli, brevem. 334 26 ORCHIDACEAE [244 Corallorrhiza pedicellati. Tepali conniventi, subeguali. Labello rivolto da un lato, bislungo, ottuso, leggerm. trilobo, gozzuto alla base, con 2 linee callose e parallele sulla faccia super. Ovario contorto alla base ; ginostemio lunghetto. %. Boschi di abeti e faggi, tra i muschi e detriti: Alpi, App. sino Abr., Camp. al Pi- cinisco ed Avellin. al Montevergine ; 5. Lugl.-Ag. [ Eur. Sib. Am. bor.).. — Ophrys Corallorrhiza L. (1753) — C. Neottia Scop. (1772) — €. innata R. Br. (1813) — C. Corallorrhiza Karst. (1883). ©. trifida Chat. (1760) 839 Tribù IV. NEOTTIEA. Gen. 245. Peràmium Salisb. (1812). (Spec. 25 circa dell’Eur., As. temp. e trop., Am. bor., Mad., Mascarene e li ) Ì ) ; ’ N. Caled. la Rz. gracile, strisciante, stolonifero. Fusto ascendente (1-2 dm.). Fg. infer. addensate, ovato-oblunghe, brevem. picciolate, 5-nervie, venoso-reticolate, le super. bratteiformi. Spiga densa, unilaterale, pubescente-glandolosa; brattee erbacee, più lunghe dell’ovario. Fi. piccoli, bianchi, sessili. Perigonio quasi ad angolo retto coll’ovario ; tepali laterali esterni patenti, gli altri conniventi. Labello gozzuto alla base, coll’apice scanalato e rivolto in basso. Ovario apè pena contorto. %. Boschi di abeti e pini: Alpi ; 5-6. Lugl.-Ag. |Eur. As. occ. 2 bor. Giapp. Am. bor.|. — Satyrium L. (1753) — Goodyera R. Br. (1813). P. repens Salisb. (1812) 840 Gen. 246. Spiranthes Rich. (1818). (Spec. 80 circa sparse nelle reg. temp. e trop. dei 2 Emisf.). 1 Fioritura estiva, Fusto folioso (1-3 dm.). Rd. con 2-4 fibre cilindrico- fusiformi. Fg. nascenti col fusto, le infer. lanceolato-lineari, le super. bratteiformi. Spiga gracile, spirale, un po’ glandoloso-pelosa ; brattee più lunghe dell’ovario. Fi. bianchi, piccoli, sessili. Perigonio e tepali c. s. Labello oblungo-spatolato, canalicolato, bicalloso alla base, indiviso, col- l'apice denticolato e rivolto in basso. Ovario appena contorto. %. Prati paludosi, qua e la: It. bor. e centr., Giglio, Sard. e Cors. ; 2-4. Lugl.- Ag. [Eur. centr. e mer. As. min. Alger.). — Ophrys spiralis x L. (1753) — 0. aestiv. Lam. (1797). 1 S. aestivalis Rich. (1818) 841 — Fioritura autunnale. Fusto fornito di sole guaine bratteiformi (1-2 dm.). Rd. con 2 (rr. 3-4) grossi tuberi napiformi. Fg. nascenti dopo it fusto ed a lato di esso, ovate od oblunghe. Spiga strettam. avvolta a spirale, glandoloso-pelosa; brattee subeguali all’ovario. Labello obovato. Il re- sto c. s. X. Luoghi erbosi: Pen. ed isole; Sett.-Dic. | Eur. media e mer. As. occ. Afr. bor... — Ophrys spiralis « L. (1753) — 0. autumnalis Balb. (1801) — S. autumn. Rich. (1818). 2 S. spiralis C. Koch (1839) 842 247 Listera] 26 ORCHIDACEAE 535 Gen. 247. Listèra R. Br. (1818). (Spec. 10 circa dell’Eur., As. temp. e mont. ed Am. bor.). I Fg. grandi, ovate (5-13 per 3-7 cm.). Spiga moltiflora, lunga 10-15 em. Rz. breve, con numerose fibre sottili e lunghe. Fusto di 3-4 dm., pube- scente in alto, con 2 fg. opposte (rr. 3 verticillate), sessili, situate poco sotto il mezzo. «Brattee squamiformi. Fi. verde-giallognoli, pedicellati. Tepali conniventi. Labello pendulo, lineare-allungato, piano e senza denti alla base, bifido all'apice. Ovario non contorto. %. Luoghi erbosi e boschivi: Istria, Pen., Sic., Sard. e Cors. ; 4-5, rr. 2 e 3. Giu-Ag. [Eur. As. occ. Altai]). — Ophrys L. (1753). 1 L. ovata R. Br. (1813) 843 — Fg. piccole, ovato-triangolari, quasi cordate (10-20 per 10-25 mm.). Spiga con pochi fi., lunga 15-30 mm. Rz. gracile, con poche fibre. Fusto di 10-15 cm., quasi glabro in alto. Fi. assai piccoli. Labello con 2 denti alla base. Il resto c. s. %. Boschi di abeti e pini, rara: Alpi, App. tosco-emil. a Boscolungo e Fiumalbo ; 5. Magg.-Lugl. [Pir. Eur. media e bor. As. oce. e bor. Am. bor.|. — Ophrys L. (1753). 2 L. cordata R. Br. (1813) 844 Gen. 248. Neottia L. (1737). (Spec. 8 dell'Eur. ed As. bor. e mont.). Pianta tutta di color bruno-pallido o di fg. morta. Rz. con fibre carnose, formanti un grosso gomitolo. Fusto di 2-4 dm., con fg. ridotte a guaine bratteiformi. Spiga oblunga, addensata in alto, con fi. brevem. pedicellati ; brattee uguali. ad 1/> dell’ovario. T'epali conniventi ad elmo. Labello diretto in avanti, un po’ gozzuto alla base, diviso all’apice in 2 lobi lineari, ottusi, divergenti. Ovario non contorto. %. Boschi ombrosi: Pen., Sic., Sard. e Cors. ; 5, rr. 2-4. Giu--Ag. [Eur. As. occ.). — Ophrys L. (1753). N. Nidus-avis Rich. (1818) 845 (ren. 249. Epipòogium Ehrh. (1789). (Spec. 2 dell'Eur. ed As. temp... Rz. ramoso a guisa di corallo. Fusti di 1-3 dm., biancastri o giallastri, un po’ carnosi, rigonfi alla base, afilli, con poche squame color di fg. morta. Fi. 2-7, brevem. pedicellati, in spiga lassa. Tepali giallicci, lanceolato-lineari, patenti. Labello bianco con punteggiature porporine, rivolto in alto, brevem. spronato, trifido, con lobo medio assai maggiore, concavo e papilloso. Ovario non contorto. %. Boschi di faggi e di abeti, tra i detriti, raro: Alpi Giulie al M. Orliak, carniche, trent. e piem., App. tosc. a Boscolungo, camp. al Ma- tese al M. Mutria e lucano a Muro alla Vaccara ; 5. Lugl.-Ag. [Eur. Cauc. Sib.). — Satyrium Epipogium L. (1753) — Orchis Schmidt (1791) — E. Gmelini Rich. (1818) — E. Epipogium Karst. (1883). E. aphyllum Sw. (1814) 846 336 26 ORCHIDACEAE [250 Limodorum (ren. 250. Limodòorum Sw. (1799). (Spec. unica). Pianta tutta di color violaceo. Rz. profondo, breve, con numerose fibre carnose. Fusto robusto (3-8 dm.), con fg. ridotte a guaine bratteiformi. Fi. in spiga lassa, brevem. pedicellati, grandetti; brattee lanceolate, spesso più lunghe dell’ovario. Tepati lanceolati, patenti, gl’interni. più piccoli. Labello rialzato, strozzato nel mezzo e formato di due porzioni articolate tra loro; l’infer. (ipochilio) con sprone lungo come l’ovario, la super. (epichilio) ovato- oblunga o talora subrotonda, crenulata. Ovario non contorto. %. Parassita sulle rd. di varie piante nei luoghi boschivi: Pen. ed isole ; 2 e 4, rr. 3 e 5. Apr.-Magg.|Eur. centr. Cauc. Reg. medit...— Orchis L. (1753). — Volg. Fior di legna. L. abortivum Sw. (1799) 847 Gen. 251. Cephalanthèra Rich. (1818). (Spec. 10 circa dell’ Eur., Afr. bor., As. temp. e mont. ed Am. bor.-occ.). 1 Fi. roseo-porporini. Ovario ed asse dell’ infiorescenza pubescenti. Rz. allungato, con rd. fibrose. Fusti solcati (3-6 dm.), fogliosi. Fg. sessili, alterne, lanceolate o lineari-lanceolate, le medie larghe 8-20 mm. Spiga lassa, per lo più 5-9-flora; brattee erbacee, lunghe come l’ovario o le infer. anche più. Tepali conniventi, oblungo-lanceolati, acuminati o rr. gl’interni un po’ottusi. Labello articolato e strozzato nel mezzo (come in Limodorum), colla porzione infer. saccato-concava e senza sprone, la super. cordato-acuminata, con punta riflessa. Ovario contorto, sessile. É. Luoghi boschivi: Pen., Sîc., Sard. al M. Oliena e Cors.; 4-5, rr. 2 e 3. Giu.-Lugl. [Eur. As. occ... — Serapias Helleborine è L. (1753) — S. rubra L. (1767). — Volg. EMleborina rosea. 1 C. rubra Rich. (1818) 848 — Fi. bianchi o bianehicci. Ovario ed asse dell’infiorescenza glabri. 2 2 Fg. lanceolate, le medie larghe 10-15 mm., le super. lineari. Brattee tutte più brevi dell’ovario (rr. le infer. uguali ad esso). Fi. bianco- nivei. Tepali esterni lanceolati, acuti; gl’interni ellittici, ottusi. Labello colla porzione anteriore cordato-ovata, più larga che lunga, con una mac- chia gialla all'apice. Il resto c. s. %. Luoghi boschivi: Pen. ed isole; 2-5. Apr.-Magg. [Eur. media As. occ. sino Affgan. Reg. medit.]. — ? Se- rapias Helleborine ? longifolia L. (1753) — S. longifol. Huds. p. p. (1762), L. p. p. (1763) — S. grandifl. v. ensifolia Ehrh. (1780) — S. ensifol. Murr. (1784) — C. longifolia Fritsch (1888). 2 C. ensifolia Rich. (1818) 849 — Fg. ovate od ovato-lanceolate, larghe 20-25 mm. Brattee infer. più lunghe dei fi., tutte più lunghe dell’ ovario (rr. uguali ad esso). Fi. bianco-giallognoli. Tepali tutti ottusi. Nel resto c. s. U. Luoghi boschivi: Pen., Sic., Sard. e Cors.; 4-5, rr. 2 e 3. Magg.-Lugl. [Eur. media e mer. Cauc. As. min. Alger... — Serapias longifolia Huds. p. p. (1762), 251 Cephalanthera) 26 ORCHIDACEAE 337 L. p. p. (1763) — S. grandiflora L. p. p. (1767), Scop. (1772) — S. pal- lens Jundz. (1791) — C. alba Simonk. (1886) — C. Damasonium Druce (1906) — C. latifolia Janchen (1907). 3 C. pallens Rich. (1818) 850 Gen. 252. Epipàctis Adans. (1763). (Spec. 10 circa dell’Eur., As. temp. e mont. ed Am. bor.). 1 Rz. stolonifero. Labello a porzione anteriore piana, orbicolare-ottusa, bianca con strie porporine. Rd. fibrosa. Fusto foglioso, pubescente in alto (3-6 dm.). Fg. oblungo-lanceolate, sessili. Racemo spiciforme, lasso ; brattee erbacee, lanceolate, riflesse, uguaglianti l’ovario. Tepali patenti, verde-porporini (rr. bianco-giallastri), gli esterni oblunghi, gl’ interni ovati. Labello articolato e strozzato nel. mezzo (come in Limodorum). Ovario non contorto, ma portato da un pedicello contorto, bruno-violaceo con striscie verdi (rr. verde-giallastro). %. Luoghi erbosi umidi: Pen. sino Basil. e C'al. occ. ; 2-5. Giu.-Lugl. [ Eur. As. occ. Sib. Am. bor.). — Serapias Helleborine m palustris L. (1753) — S. longifolia Huds. p. p. (1762), L. p. p. (1763) — S. pal. Mill. (1768). 1 E. palustris Crantz (1769) 851 — Rz. non stolonifero. Labello a porzione anteriore concava, apicolata od acuminata, porporina o violetta, spesso marginata di bianco, Racemo unilaterale o quasi; brattee infer. spesso più lunghe dei fi. Tepali tutti ovato-acuti. Il resto c. s. Y. Luoghi boschivi ; 4-6, rr. 2 e 3. Giu.--Ag. [Eur. As. media e bor. Afr. bor... — Serapias Helleborine a latifolia L. (1753) — S. latif. Huds. (1762), L. (1767) — E. Helleborine Crantz (1769) — Helleborine latifol. Druce (1907), non Moench. 2 E. latifolia All. (1785) 852 A Fg. più lunghe degli internodi, per lo più ruvide e pubescenti sulle nerva- ture. Spiga moltiflora. a Sporgenze (a bozze) alla base della porzione anter. del labello liscie. Piante robuste, verdeggianti, con fg. infer. ovate od ovato--lanceolate. Fi. a te- pali esterni glabri, verdognoli sfumati di viola. I Perigonio grigio--verdastro esternam., roseo--violaceo internam. Labello con sporgenze evidenti. Pianta di 4-8 dm., a fg. per lo più largam. ovali. — Istria, Pen., Sic., Sard. e Cors. a PLATYPHYLLA IRMSCH (1842) II Perigonio interam. verde--giallognolo (rr. sfumato di viola). Labello con sporgenze indistinte o nulle. Pianta più gracile, a fg. più strette e racemo povero e lasso. — Per lo più nei boschi di Conifere: Pen. e Cors. — Serapias latifol.# S.'viridifora Hoffm. (1804) — S. latifol. v. silvestris Pers. (1805) — Helleborine latifol. v. viridif. Briq. (1910). 8 VIRIDIFLORA (RcHB., 1830) b Sporgenze.(a lamina) alla base della porzione anter. del labello piegato crenellate. Pianta rosso--brunastra, più gracile e con fg. più piccole che nel tipo. Fi. con tepali esterni forforacei, violaceo-scuri con sfumature verdi. — Col tipo (massime al nord) ed Elba. [Eur. Cauc. Persia). — E. Helleborine a. E. rubigin. Crantz (1769) — Serapias latifol. * S. atro- rubens Hoffm. (1804) — E. atropurpurea Raf. (1810) — E. rubig. Gaud. in Koch (1844) — Helleborine atrorubens Druce (1907) — H. atropurp. Schinz et Thell. (1908). RUBIGINOSA GauD. (1829) 852° 22 338 26 ORCHIDACEAE [252 Epipactis B Fg. più brevi degli internodi, piccole, oblungo-lanceolate. Racemo povero, unilaterale. Il resto come nelle var. prec. — Col tipo (massime nell’ App.), Ischia, Sic., Sard. e Cors. [Eur. media e mer. Cauc. As. min... — Serapias Ehrh. (1789) — Helleborine Schinz et Thell. (1908). a Ò MICROPHYLLA (Sw., 1800) E. latifolia X rubiginosa Schmalh. (1874)= E. Schmalhausenii Richt. (1890) = E. latifol. x atropurp. Asch. et Gr. (1907). — C. Tic. a MM. Piottino. Crasse. II. DICOTYLEDONES. Sorrocn. I. Monochlamydes. FAM. XXVII. JUGLANDACEZE. (Gen. 5, spec. poco più di 30 delle reg. temp. dell’ Emisf. bor. e mont. inter- trop. dell’As. ed Am. centr.). Proprietà ed usi. — Il Noce (Jugians regia) è utile sotto diversi rispetti ; le sue parti verdi mandano un odore speciale dovuto ad un principio aromatico vo- latile. Nelle fg., ma sopratutto nel mallo, trovasi un principio acre ed amaro (d- glandina) che sotto l’azione prolungata dell’aria e dell’umidità si trasforma in una sostanza nera, insolubile ed insipida; vi si contiene inoltre del tannino in quan- tità, sotto forma di un composto simile all’acido pirogallico, che si colora in nero all’aria ed è utilizzato per tingere i capelli e per altri usi tintorii. Il decotto fatto colle fg. è usato nella scrofola ed in altre malattie costituzionali. I semi del Noce sono commestibili ed usati per frutta e confetture ; essi con- tengono circa il 25 °/, d’olio, che nelle campagne usasi per condimento. Coi frutti immaturi messi in infusione nell’alcool, ed esposti al sole, si fa un liquore sto- machico. Il legno del Noce è uno dei più apprezzati per la sua compattezza e resi- stenza, per essere suscettibile di buona levigatura e pel durame di colore spe- ciale; perciò è largam. usato per mobili, pezzi di macchine, carri, carrozze, aero- plani, armi ecc. Infine il Noce potato a capitozza coltivasi, specialm. nel Veneto, per sostegno della Vite; se ne ricava pure buona legna per ardere. Gen. 253. Jùglans L. (1737). (Spec. 7 od 8 delle reg. temp. e subtrop. dell’Emist. bor.). Albero di 12-15 m., a chioma quasi rotonda e corteccia liscia sino a 20 e più anni. Fg. grandi, imparipennate, con 5-9 foglioline ovali, glabre, intere. Fi. monoici: i masch. in amenti nascenti da gemme svernanti, penduli, di color verde-brunastro, a perigonio 5-6-lobato e stami indefiniti; i femm. 1-4 all'estremità delle giovani rimesse, a perigonio aderente all’ovario sino allo stilo, 3-4-dentato, stimmi 2, voluminosi. Noce ovata o globosa, con epicarpio (mallo) carnoso, staccantesi irregolarm. a maturità, endocarpo osseo. Seme diviso in 4 lobi rugosi, per l’intrusione di falsi setti e protuberanze dell’en- Cena AIA 253 Juglans] 27 JUGLANDACEAF 339 docarpo. &. Origin. dell’ As. centr. : colt. ovunque sino a 1000 m. d’altit.; 2-5. Apr.-Magg. [Colt. reg. temp... — Volg. Noce. J. regia L. (1753) 853 Nora.! — Si colt. ancora frequentem. nei parchi le seg. spec. : Jugl. nigra L. (1753) orig. dell’Am. sett.-atlant. — Carya glabra Sweet (1827) (= Juglans Mill. [1768] = J. porcina Mich. [1810]= C. porcina Nutt. [1818]) orig. dell’Am. sett.-atlant. — C. alba C. Koch (1869) (= Juglans L. [1753]=J. tomentosa Lam. [1797)= 0. toment. Nutt. [1818]) orig. degli Stati Uniti — C. minima Britt. Stern. et. Pogg. (1888) (= J. alba minima Marsh. [1785] = J. cordiformis Wang. [1787] =J. amara Michx. [1810]=C. amara Nutt. [1818] = €. cordiform. Asch. et Gr. |1910]) orig. dell’Am. sett.-atlant. — C. Pecan Engl. et Graebn. (1904) (= Juglans Marsh. [1785] =/J. olivaeformis Michx [1803]= C. olivaef. Nutt. [1818]) orig. degli Stati Uniti e che fornisce pure frutti commestibili. Nota.? — Alla fam. delle Casuarznaceae appartiene il Gen. Casuarina di cui alcune spec. sono colt. nella zona medit. come piante ornamentali e sarebbero da raccomandarsi anche a scopo forestale; si osservano più frequentem.: C. stricta Dryand. in Ait. (1789)=C. quadrivalvis Lab. (1806) orig. dell'Australia e C. equi- setifolia. J. Forst. (1776)= C. equisefolia L. (1759) (nomen) della Malesia ed Oceania. Fam. XXVIII. SALICACE.-EF. (Gen. 2, spec. 175 circa, la maggior parte delle reg. temp. e fredde dell’ Emisf. bor., poche fra i tropici, 1 dell’ Afr. mer. ed 1 estesa all’Am. mer., mancanti nel- l’ Oceania). Proprietà ed usi. — Le corteccie di molti Salzx e specialm. 8. alba e S. pur- purea (questo in percentuale più elevata) ed anche quella dei Popwlus alba e P. tremula contengono, oltre al tannino, due glucosidi chiamati salicina e populina ; in virtù di tali principî sono efficaci contro le febbri intermittenti, ma oggigiorno sono sostituite dal chinino che ha azione ben più energica. La salicina è stata pure usata con vantaggio nelle epidemie d’influenza. Dalla salicina può ottenersi l’acido salicilico, largam. usato come antisettico ed il salicilato di soda, rimedio efficacissimo contro il reumatismo articolare acuto; queste due ultime sostanze vengono però oggigiorno più facilm. ricavate per via di sintesi dal fenolo. Le gemme del Popwlus nigra sono spalmate di una sostanza resinoso-vischiosa, con odore balsamico e sapore aromatico amaro, secreta dalle cellule epidermiche ; esse servono a preparare l’unguento populneo delle farmacie. I rami giovani di parecchi Salci sono molto tenaci, pieghevolissimi ed affilati per cui si prestano per fabbricare panieri, culle per bambini ed altri oggetti; i più comunem. usati sono quelli delle ,S. alba, triandra, purpurea, incana, vimina- lis ed aurita; quelli delle S. alba e viminalis sono pure usati per far legacci e più specialm. per le viti. I rami adulti della ,8. alba servono a far pertiche e pali ; essi hanno un legno bianco e leggiero che, convertito in sottili fettuccie (trucioli) mediante apposite macchine, si presta per fare molti lavori d’intreccio (specialm. nel Modenese), come stuoie, cappelli ecc. e serve pure ad impagliare le sedie e per imballaggio. La corteccia di parecchi Salci essendo ricca di tannino serve nei paesi nordici per la concia delle pelli ; usasi ancora per tingere, specialm. in giallo. Il legno del Salîx alba e così pure quello delle diverse specie di Populus sì pre- sta per lavori diversi, e quello del Salcio anche per fare del carbone che serve a fabbricare la polvere pirica. Il legno dei Pioppi e specialm. dei P. alba, nigra e 340 28 SALICACEAE canadensis ha trovato in questi ultimi anni largo uso per fabbricazione del pesto da carta e per tale uso si fanno anche larghe piantagioni di queste specie. La fo. e la corteccia dei Populus nigra e P. alba si danno da mangiare al bestiame, così pure le fg. della Salix aurita e sue varietà. La Salix babylonica ed il Popu- lus canadensis si coltivano per ornamento. Chiave dei generi. 1 Squame degli amenti intere. Fi. masch. con 2, rr. 3-12, stami. Perigonio rappresentato da 1-2 squamette o sporgenze nettarifere. Gemme con una sola perula. 254 Salix — Squame degli amenti incise o laciniate. Fi. masch. con 8 a molti stami. Perigonio rappresentato da un disco a forma di scodellina. Gemme con più perule. 255 Populus Gen. 254. Sàlix L. (1737). (Spec. 160 circa, la massima parte delle reg. temp. e fredde dell’ Emisf. bor., poche intertrop.). 1 Amenti nascenti da gemme laterali, ossia a lato dei vecchi rami, 2 — Amenti nascenti da gemme terminali e quindi all’ apice dei vecchi rami. (Arbusti della zona alp. a fusto strisciante). Sez. V. GLACIALES 20 2 Fg. lanceolato-lineari (8-10 volte più lunghe .che larghe), bianeo- tomentose di sotto e coi margini + revoluti. Sez. III. VIMINALES 9 — Fg. non aventi riuniti insieme i caratteri di cui sopra. 3 3 Squame degli amenti verdastre o giallo-verdastre (concolori). Glandole nettarifere per lo più 2. Amenti nascenti colle fg. e portati da peduncoli (rametti) fogliosi. — Sez. I. FRAGILES 5 — Squame degli amenti brunastre o nerastre alla sommità (discolori). Glandola nettarifera unica. Amenti spesso nascenti prima delle fg. 4 4 Filamenti dei 2 stami coadesi tra loro totalm. od in parte (nel primo caso si ha apparentem. un solo stame con antera 4-loculare); antere porporine o rosse, rr. gialle (1). Sez. II. PURPUREAE $ — Filamenti degli stami liberi (eccezionalm. saldati in S. aurita v. pedi- cellata); antere gialle, rr. violaceo-brune (S. Myrsinites). Sez. IV. CAPREAE 10 Sez. I. FRÀGILES EHRH. (1789?) 5 (3) Rami lunghissimi, pendenti. Albero alto sino a 10 m. Fg. strettam. lanceolate, acuminate, dentellate, affatto glabre; stipole lesiniformi. Squame degli amenti lanceolate, caduche. Stami 2. Cassula sessile, glabra ; stilo subnullo. è. Origin. probabilm. della C'ina : colt. per ornamento, massime (1) Chi abbia sott'occhio solo esempl. femm., vada direttam. alla Sez. Capreae, chè, nel caso, verrà rimandato alla Sez. Purpureae mediante il quesito 19. 264 Salix] 28 SALICACEAE 341 gl’individui femm. ; 2-5. Apr.-Magg. | Colt. reg. temp.1. — Volg. Salcio piangente. 1 S. babylonica L. (1753) 854 — Rami mai pendenti, 6 6 Fg. adulte grigio-cenerine e peloso-sericee almeno di sotto (rr. del tutto glabre). Albero alto sino a 20 m., a rami flessibili e tenaci. Fg. lanceo- lato-acuminate, leggerm. dentato-glandolose; stipole lineari-setacee, pre- cocem. caduche, mancanti nei rami vecchi. Amenti gracili, a squame pe- lose alla base, caduche. Fi. dioici, i masch. con 2 nettari, i femm. con 1 solo. Stami 2. Cassula quasi sessile, glabra, conico-ottusa, bivalve; stilo subnullo. Semi cotonosi. è. Luoghi umidi, specialm. lungo i corsi d’acqua: frequentem. colt. e forse da noi indigenato da antico tempo; 2-5. Marz.-Apr. |Eur. As. occ. centr. e bor. Afr. bor., colt. nat. Am. bor.]. — Volg. Salcio, Salcio da pertiche. 2 S. alba L. (1753) 855 A Fg. sericeo-argentine almeno di sotto. a Rami verde-rossastri o bruno-rossastri. — Pen. ed isole. & TYPICA b Rami giallo-dorati (colore del vitello o torlo d’uovo). — Frequentem. colt. pei vinchi eccellenti che fornisce. — Volg. Salcio giallo. B vITELLINA (L., 1753) B Fg. interam. glabre, grigiastre o glauche di sotto. — Qua e là. CAERULEA (Sm., 1812) — Fg. adulte verdi almeno di sopra, affatto glabre nelle 2 pag., talor: però pelose da giovani o rr. anche da adulte nella pag. infer. che tuttavia rimane di colore verdastro. 7 7 Stami 2. Fg. lanceolato-acuminate. Squame degli amenti caduche, vel- lutate. Albero alto sino a 15 m., a rami fragili nelle inserzioni, a gemme e fg. giovani vischiose. Fg. perfettam. glabre o rr. pelosette di sotto o da giovani; stipole semicordate. Amenti robusti ; tanto i fi. masch. quanto i femm. con 2 nettarî. Cassula glabra, allungato-conica, con stipite lungo 2-4 volte i nettarî. Il resto c. s. È. Lungo i fiumi, qua e là: Pen., Sic., Sard. e C'ors.; 2-5. Febbr.-Apr. | Area c. s.|. — Volg. Salcio fragile. 3 S. fragilis L. (1753) 856 — Stami 3. Fg. lanceolate od oblungo-lanceolate, rr. ovali. Squame degli amenti persistenti, glabre all'apice. Arbusto di 3-4 m., coi rametti sca- nalati, tenaci. Fg. glabre, verdi in ambedue le pag. o spesso glauche di sotto ; stipole semicordate. Amenti gracili. Fi. masch. con 2 nettarî, i femm. con 1 solo. Cassula c. s., con stipite lungo 3-5 volte il nettario ; stilo brevissimo. è. Luoghi umidi, specialm. lungo i fiumi; 2-5. Marz. Magg. |Eur. As. media e bor. Giapp.|. — S. amygdalina L. (1753). — Volg. Salcio da ceste. 4 S. triandra L. (1753) 857 A Fg. lanceolate od oblungo-lanceolate. — Istria, Pen., Elba e Sard. centr. o. TYPICA B Fg. più piccole, obovato-ellittiche od ovali. — Tosc. e Cal. [Spa.}. — S. trian- dra v. brevifolia Borzì (1885). 3 MICROPHYLLA Wx. ET LGE. (1861) — Stami 5 (rr. 4-12). Fg. ovali-ellittiche. Squame degli amenti caduche prima della maturità delle cassule, glabre sul dorso. Arbusto, rr. al- bero alto sino a 13 m., a rami rosso-scuri, tenaci, a rametti e fg. giovani 342 28 SALICACEAE [2654 Salix assai vischiosi. Fg. glabre, brevem. cuspidate, le adulte lucenti e come verniciate di sopra; stipole ovato-oblunghe. Amenti grossi e densi, con asse glabro ; tanto i fi. masch. quanto i femm. con 2 nettarî, cassula c. s., con stipite due volte più lungo dei nettarî; stilo breve. È. Luoghi umidi, qua e là: Alpi tra i 1300-2400 m. e Marche sul M. di Cingoli ; 6-7. Magg--Giu. [Eur. As. occ. e bor... — Volg. Salcio odoroso. 5 S. pentandra L. (1753) 85$ Sez. II. PuRPÙREAE KocH (1837). 8 (4 e 19) Amenti adulti lunghi più di 15 mm. Arbusto eretto di 1-4 m., mai veram. alpino, a rami affilati, tenaci, glabri. Fg. minutam. seghet- tate, attenuate in basso, piane, glauche, glabre (rr. sericee da giovani), che anneriscono col disseccamento ; stipole lineari, caduche. Amenti ses- sili, bratteati alla base, cilindrici, densi, per lo più nascenti prima delle fo.; fi. masch. e femm. con un solo nettario. Filamenti talora liberi in alto ; antere porporine. Cassula sessile, bianco-tomentosa, conico-ottusa ; stilo brevissimo. é. Lungo i corsi d’acqua ; 2-5. Febbr.-Apr. | Eur. As. media e bor. Giapp. Afr. bor., colt. Am. bor... — Volg. Salcio rosso, Brillo. 6 S. purpurea L. (1753) 859 A Rami rossastro--porporini da giovani. a Arbusto di media altezza, con fg. lanceolate o lanceolato-oblunghe. — Pen., Sîc., Sard., Cors. ed Elba. x TYPICA b Arbusto basso, a rami sottili e fg. quasi lineari. — Trent., Bergam., C. Tic., Stic., Cors. ecc. — S. uralensis Hort. ex ©. Koch (1872) — S. corsica Gandog. (1904). 8 GRAcILIS GR. ET GODR. (1855) c Alberetto alto sino a 4 m., a rami più grossi e fg. più larghe, obovato- lanceolate, brevem. apicolate. — Qua e là nell’area della spec. x LAMBERTIANA (Sm., 1804) B Rami da giovani di un bel bianco d’avorio nitido. — Sard. [Endem. ?|. ò FBURNEA Borzì (1885) — Amenti adulti lunghi 15 mm, al più, Frutice alpino alto 3-12 dm., in parte sdraiato, Fg. piccole, ellittiche od obovate, intere, glauche o verdi- glauche nelle 2 pag., affatto glabre; stipole nulle. Amenti con brevi pe- duncoli fogliosi, nascenti colle fg. Filamenti talora liberi. Il resto c. s. €. Luoghi paludosi, raro: Alpi a circa 2000 m.; ©. Giu.-Lugl. |Alpi frane. svizz. e tir. Urali Sib.|. — S. sibirica Pall. (1788) « glabra Ledeb. (1846-51). 7 S. caesia Vill. (1789) 860 Sez. III. ViminàLEs KocH (1837). 9 (2) Filamenti saldati in basso. Cassula glabra, pedicellata. Arbusto di 1-4 m., rr. albero alto sino a 16 m., a rami poco tenaci, giallo-rossastri o bruni, pelosi. Fg. lanceolate o lineari, larghe 12 mm. al più, con denti radi, da giovani interam. bianco-tomentose, da adulte denudate e verdi di sopra, bianco-tomentose (non sericee) di sotto; stipole nulle. Amenti sessili, arcuati, nascenti prima delle fg.; squame giallo-rossigne, quasi glabre. Fi. masch. e femm. con un solo nettario. Cassula allungato- 254 Salix| 23 SALICACEAE 345 > conica; stilo mediocre. È. Lungo i corsi d’acqua: Pen. e Cors. ; 4-5, rr. 2 e 3. Marz-Apr. |Eur. centr. e mer. As. min.|. — ? S. Elaeagnos Scop. (1772) — S. riparia W. (1805). — Volg. Salcio ripaiolo. 8 S. incana Schrank (1789) 861 — Filamenti liberi, Cassula tomentosa, sessile. Arbusto di 1-3 m., a rami lunghi, flessibili e molto tenaci, gialli. Fg. di sotto argentino-sericee. Amenti grossi e diritti; squame nerastre all’apice, brevem. villose sul dorso. Stilo allungato. Il resto c. s. è. Origin. dell’ Eur. centr. ed As. bor. e media ; colt. nell’ It. sett. e centr. ; 3-5. Marz.-Apr. [Colt. nat. Eur. Am. bor. e mer.|. — Volg. Vetrice, Vinco, Vimine, Brillo. 9 S. viminalis L. (1753) 862 Sez. IV. CAPREAE KocH (1837). 10 (4) Ovario e cassula glabri o con pochi peli radi, 11 — @vario pubescente, cassula bianco-tomentosa o villosa (1). 15 11 Rami azzurrognoli per densa glaucedine. Amenti nascenti prima delle fe., sessili. Cassula sessile o quasi. Albero alto sino a 12 m., rr. ar- busto; rami pelosi da giovani poi glabri, rosso-porporini, giallicci o bruno- cerulei, con gemme grosse, glabre; corteccia internam. (dalla parte del libro) gialla. Fg. ovato-oblunghe o lanceolate, dentato-glandolose, glabre (tranne talora da giovani), verdi di sopra, glauche di sotto; stipole se- micordate. Amenti grossi, sessili, nascenti prima delle fg.; squame bru- nastre, densam. e lungam. barbate. Fi. masch. e femm. con un solo net- tario. Stilo lunghetto. è. Lungo i corsi d’acqua, raro : Alpi sino a 2000 m., App. lucchese e marchig. e Basil.?, talora pure colt. ; 5-7, rr. 3 (foce del Ticino). Marz.-Giu. [Eur. media e bor. As. centr. e bor... — Volg. Salcio barbuto. 10 S. daphnoides Vill. (1789) 863 Piante non aventi riuniti insieme i caratteri suddetti. 12 Fg. adulte affatto glabre in ambedue le pag., glauche di sotto, Stilo allungato. 13 Fg. anche adulte cenerino-pubescenti o bianeo-tomentose di sotto. Stilo per lo più breve. 15 Amenti nascenti colle fg., portati da peduncoli lunghetti e fogliosi ; squame assai villose per peli che presto s'increspano. Arbusto a rami da prima pelosi, poi glabri, rosso-scuri. Fg. pallide o glauche di sotto, talora pelose da giovani. Nettarî c. s. Stilo lungo !/5 - !/2 dell’ ovario. È. Luoghi umidi e lungo i ruscelli da 1600 a 2000 m., qua e là; 6-9. Magg.-Lugl. |Eur. As. centr. e bor. Himal.|. 11 S. hastata L. (1753) 864 A Arbusto alto sino a 2 m., a fg. largam. ovali o subrotonde, cordate alla base, brevem. apicolate all’apice, seghettate. Stipole grandi, semicordate. — Alpè ven., trent., bormiesi, bergam., ticinesi, piem. e Mar., App. piem. sopra Mar- nese e tosco-emil. al M. Rondinaio. % TYPICA (1) Talora le cassule eccessivam. mature divengono glabre per caduta dei peli. 344 28 SALICACEAE [254 Salix B Arbusto di pochi dm., quasi strisciante, a fg. piccole, sottili, lanceolate e quasi intere. Stipole raram. sviluppate. — Luoghi più elevati: Alpi bellun. sopra Falcade al passo di Franzei e certam. altrove. [| Alpi Reg. art... — S. Arbuscula Vill. (1789), non L. 9 ALPESTRIS ANDERSS. (1863) — Amenti spesso nascenti prima delle fg., con peduncoli corti ed a fg. piccole; squame barbate all’apice per peli che non s’inerespano, 14 14 Ovario e cassula + lungam. pedicellati. Arbusto od alberetto (1-7 m.), a rami giovani spesso pelosi. Fg. di forma variabile, glabre o pelose sul nervo mediano soltanto, verdi di sopra, + glauche di sotto, talora cene- rine, che spesso anneriscono col disseccamento, variam. dentate od intere. Nettarî c. s. Cassula glabra, pubescente o tomentosa. Spec. assai variabile, che si avvicina colle sue forme più pelose alla S. aurita e mediante la v. glabra alle S. Myrsinites od hastata. è. Luoghi umidi o boschivi ; 2-6. Apr.-Giu. [Eur. As. occ. e bor.]. 12 S. phylicifolia L. (1753) 865 A Stipole semicordate o rr. nulle. Cassula lungam. pedicellata, glabra o pelosa. a Fg. ovali od ellittico-lanceolate, cuneate alla base, le adulte affatto glabre. Cassula a pedicello più breve della corrispondente brattea. Rami glabri. — Alto Adige, Piem. in V. d’ Aosta ed a Fenestrelle e certam. altrove nelle Alpi; 4-6. Apr.--Magg. o TYPICA b Fg. tipicam. ellittiche od ovali, spesso rotondate alla base, da giovani per lo più pubescenti e talora anche da adulte, con peluria bianchiccia di sotto ‘e persistente sulle nervature principali. Rami giovani spesso pelosi. — Frequente nella Pen. sino a 2000 m., Cors. ed Elba ; 4-6, rr. 2 e 3. Apr.- Magg. — S. phylicifolia f L. (1053). 8 NIGRICANS (Sm., 1802) B Stipole spesso nulle o glanduliformi. Cassula brevem. pedicellata, glabra. I Amenti allungati. Rami e fg. giovani di sotto peloso-argentini. Fg. ellit- tiche od obovate, spesso rotondate. — M. Cenisio, A. Apuane; 5-l. Magg. [Endem.|. ‘| CRATAEGIFOLIA (BeRT., 1813) II Amenti più brevi (2-3 cm.). Rami e fg. (anche giovani) glabri. Fg. c. s. — Dalle Alpi Giulie alle ticinesi ; 6-1. Magg.-Giu. [| Alpi centr. ed or.). è GLABRA (Scop., 1772) — QOvario e cassula sessili 0 quasi. Vedi S. Myrsinites 15 (10 e 12) Cassula pedicellata. Piante rr. della zona alp. 16 — Cassula sessile o quasi. Piante per lo più della zona alp. 18 16 Fg. anche adulte generalm. assai pelose od almeno cenerino-grigie di sotto ed a rete di nervi rilevati. Stilo mediocre, brevissimo o nullo, 17 — Fg. adulte del tutto glabre di sotto o tutt'al più pelose sulle nerva- ture principali, ma non cenerine ed a nervi meno prominenti, Stilo allungato, Vedi S. phyflicifolia 17 Arbusto piuttosto grande ed eretto od alberetto alto sino ad 11 m. Stilo brevissimo o nullo, Stipole reniformi. Nettari c. s. Amenti densi, sessili. è. Luoghi boschivi e lungo i corsi d’acqua ; 4-6, rr. 2 e 3. Marz.-Magg. [Eur. As. media e bor. Giapp. Afr. bor... 13 S. aurita L. (1753) 866 A Cassula bianco-tomentosa, a pedicello 3--6 volte più lungo della glandola net- tarifera. a Gemme e rami giovani glabri o quest'ultimi alquanto pubescenti. I Cassula lunga 4-6 mm. Fg. lunghe 2-4 cm., rugose e verdi-opache di sopra, — obovate od obovato--oblunghe, cuneate alla base, pubescenti a re 254 Salix]| 28 SALICACEAE 545 di sopra, glauco-tomentose di sotto, ondulato-dentate al margine. Ar- busto basso. — Alp? goriz., carniche, trent. ?, bergam., comasche, ticinesi e piem., Lig., App. modenese ? e Cors.; 4-6, rr. 3. (Piem.). % TYPICA II Cassula lunga 6-8 mm. Fg. lunghe 4-15 cm., liscie e verdi-lucide di sopra. 1 Fg. adulte cenerino-tomentose di sotto, glabre o quasi di sopra, ovato— subrotonde od ellittiche (le turionali subrotonde e più grandi), ondu- lato--crenate o rr. intere. Amenti precoci. Arbusto od alberetto alto sino ad 11 m. — Pen., Ischia, Sîc. e Cors. a Ghisoni ; 4-5, rr. 2 e 3. — Volg. Salica, Salicone. 8 CAPREA (L., 1753) 866' 2 Fg. adulte cenerine e glabre o pubescenti di sotto, glabre di sopra, oblungo--obovate, oscuram. ondulato-dentate. Amenti spesso coetanei alle fg. Arbusto od arboscello. — Qua e la nelle Alpi ed ‘Appî; 4-6t [Alpî Balc. Eur. centr... — ? S. appendiculata Vill. (1789). GRANDIFOLIA (SER., 1815) d Gemme e rami giovani pubescenti-tomentosi. — Fg. cenerino-verdiccie, pubescenti di sopra, tomentoso--irte di sotto, ellittico o lanceolato--obo- vate, piane, ondulato-dentate. Arbusto od arboscello. — Pen., Ste. 2, Sard. e Cors.; 4-5, rr. 2 e 3. [Eur. As. media Alger.). ò CINEREA (L., 1753) B Cassula glabra o pubescente, a pedicello lungo 6-8 volte la glandola netta- rifera. — Fg. di forma e tomentosità variabile, ora simili a quelle della v. grandifolia, ora a quelle delle v. Caprea o cinerea. Arboscello od albero. — Cal., Sîc., Malta, Sard. e Cors. [Eur. mer. Afr. bor.-occ.). e PEDICELLATA (Desr., 1800) — Arbusto basso (1 m. al più), in parte sdraiato. Stilo mediocrem. lungo. Rami pelosi solo da giovani. Fg. per lo più interissime, ottuse od atte- nuato-acuminate, verdi, glabre e lucide di sopra, sericeo-argentine e mai reticolato-rugose di sotto ; stipole lanceolate. Amenti sessili, piccoli, ovati o brevem. cilindrici. Nettarî c. s. Cassula con pedicello 2-3 volte più lungo del nettario, tomentosa o rr. glabra. è. Luoghi paludoso-torbosi od arenosi; 5-6, rr. 4 e 3 (Veneto, Vercellese). Apr.-Magg. [Eur. As. media e bor. Giapp.|. 14 S. repens L. (1753) 867 A Fg. ovali-ellittiche o lanceolate, larghe 6-15 mm. — dA/lpîi (donde talora scende al piano) ed Abr. nella torbiera di Campotosto. 41 TYPICA B Fg. lineari o lineari--lanceolate, larghe 4-5 mm. Amenti più brevi. — Col tipo. 8 ROSMARINIFOLIA (L., 1753) 18 (15) Fg. adulte = tomentose o sericee nelle 2 pag. od almeno di sotto, lunghe più di 2 em, Arbusto alto 1/2 -2 m., a rami giovani pelosi. Fg. lanceolate od ellittiche, intere o leggerm. dentato-glandolose, verdi di sopra, bianco-nivee o cenerine di sotto ; stipole ovato-acuminate o nulle. Amenti bislungo-cilindrici. Cassula lanosa o tomentosa ; stilo allungato. é. Luoghi umidi o cespugliosi tra i 1500-2000 m. ; 6-7. Giu.-Lugl. [| Eur. media e bor. Sib. Am. art.|. 15 S. Lapponum L. (1753) 868 A Fg. niveo-- o bianco-tomentose di sotto, con peli intrecciati. Amenti sessili od i frutt. brevem. peduncolati. Fi. masch. e femm. con un solo nettario. a Fg. adulte niveo--tomentose di sotto, pelose di sopra. Amenti spesso sessili. — Il tipo pare non esista nelle nostre Alpi. (Eur. media e bor. Si.|. X% TYPICA 346 25 SALICACEAE |254 Salix b Fg. adulte bianco -tomentose di sotto, glabre o quasi di sopra, più allun- gate e con nervature più appariscenti che nel tipo. Amenti con brevi peduncoli fogliosi. — Alp? [Alpi]. 3 HELVETICA (ViLn., 1789) B Fg. cenerino--tomentose di sotto, con peli diritti ed applicati. Amenti con peduncoli lunghetti e fogliosi. Fi. masch. con 2 nettarî, i femm. con I solo. — Alpî. [Alpi Eur. sett. Sib. Am. art... — S. sericea Vill. (1789). GLAUCA (L., 1753) — Fg. almeno le adulte glabre sulle 2 pag. od anche sublanose per lun- ghi e radi peli caduchi, però in tal caso lunghe 2! em. al mas- simo. 19 19 Stilo e stimmi per lo più assai corti. Stami con filamenti + saldati tra loro. Vedi 8 — Stilo o stimmi allungati. Filamenti sempre liberi. Arbusto per lo più basso o substrisciante, a rami glabri o quasi. Fg. lanceolate, obovato- lanceolate od ellittiche; stipole piccole o nulle. Amenti con peduncoli fogliosi. Fi. masch. e femm. con 1 solo nettario. Cassula tomentoso- lanosa, pubescente o glabra. è. Pascoli, rupi e luoghi cespugliosi tra 1300 e 2000 m.; 6-7. Giu.-Lugl. [Eur. Cauc. As. centr. e bor. Am. art.]. 16 S. Myrsinites L. (1753) 869 A Fg. verdi in ambedue le pag., piccole, glabre o talora sublanose per lunghi e radi peli caduchi. Antere vuote violaceo-brune. Arbusto alto al più 4 dm. a Fg. denticolato-glandolose. — Alp? dalle alto--atesine alle Mar., App. abr. e piceno. a TYPICA b Fg. affatto intere. — Alpi or. dalle Giulie alle alto-atesine. [ Alpî or. sino Croazia Carp.].. — S. Arbuscula Jacq. (1778) — S. Jacquiniana W. (1805). 8 JACQUINI (Host, 1797) B Fg. glanche almeno di sotto, denticolato--glandolose, glabre (tranne talora da giovani). Antere vuote gialle. Arbusto talora alto sino a 9 dm. — Alpi. t ARBUSCULA (L., 1753) Sez. V. GLACIALES KocH (1337). 20 (1) Fg. assai brevem. picciolate, verdi sulle due pag., lucenti, 21 — Fg. lungam. picciolate, glauche e reticolate di sotto. Suffrutice sdraiato, elegante, a rami rosso-scuri. Fg. ellittiche o quasi rotonde, rr. bislungo- obovate, le adulte glabre, più rr. un po’pelose o vellutate; stipole rr. presenti, ovali-lanceolate. Amenti lungam. peduncolati, cilindrici (lunghi sino 3 cm.). Fi. masch. e femm. ciascuno con 2 nettarî. Cassula sessile, tomentosa; stilo breve. è. Rupi e pascoli: Alpi da 1500 a 2500 m.; ll. Giu.-Ag. [Eur. alp. e bor. As. bor. Am. bor.]. 17 S. reticulata L. (1753) 870 21 Squame degli amenti nerastre, pelose anche sul dorso, Stilo allungato. Cassula per lo più villosa. Vedi S. Myrsinites — Squame degli amenti pallide, glabre o soltanto cigliate al margine, Stilo corto. Cassula per lo più glabra. 29 22 Fg. venoso-reticolate, orbicolari o leggerm. ovali, dentato-crenulate (8-13 mm. diam.). Frutice prostrato, strisciante, a rami gracili (3-29 cm.). Amenti brevem. peduncolati, a pochi fi. (lunghi 5-10 mm.), nascenti colle 254 Salix] 28 SALICACEAE 547 fg. Ciascun. fi. con 2 nettarî c. s. È. Pascoli e rupi pr. il limite delle nevi: Alpi da 1700 a 3000 m., App. abr. e piceno ; €. Giu.-Ag. [Eur. alp. e bor. Sib. Am. bor.|. 18 S. herbacea L. (1753) 871 — Fg. con nervi quasi paralleli, obovate od oblungo-cuneate, intere 0 denticolate verso la base (larghe 5-10 mm.), per lo più troncate o smarginate all'apice. Amenti lunghi 5-20 mm. Fi. masch. con 2 nettarî, i femm. con 1 solo. Il resto c. s. è. Rupi e pascoli ; 7. Lugl.-Ag. [Pir. Alpi Carp. Balc. Scozia Lapponia ?|. 19 S. retusa L. (1763) 872 A Fg. larghe 4-10 mm. Amenti a pochi fi. — Alpi dq 1500 a 2700 m., App. piceno, abr., camp. al M. Picinisco e lucano al M.' Arioso. x TYPICA B Fg. larghe 2-5 mm. Amenti 8--7--flori. Cassula più ottusa. — Col tipo. B SERPYLLIFOLIA (Scop., 1772) Salix alba X fragilis G. F. W. Mey. (1849)= S. rubens Schrank (1789) = S. Russel. liana W. (1806)= S. fragil. x alba Wimm. (1858) = S. fragil. v. sicula Strobl (1881). — Lago di Como (colt.), Basil. a Capo di Giano, Sic., Eolie a Saline e Cors. a Ghisonaccia. . triandra x alba Wimm. et Krause (1858) = S. alba x amygdalina Asch. (1864) =S. erythroclados Simonk. (1889). — Trento, Bolzano?, Tosc. lungo l'Arno all’ Incisa. S. pentandra Xx alba Ritschl. (1850)= S. Ehrhartiana Sm. (1819)=S. alba x pent. Kern. (1866). — Trent. a Perra in V. Fassa. S. pentandra Xx fragilis Wimm. (1849) = S. tinctoria Sm. (1815) = S. cuspidata Schultz (1819). — Bolzano. S. purpurea Xx nigricans Wimm. (1853) = S. dubia Anderss. (1868) = S. nigr. Xx purp. Guerke (1897). — M. Bondone di Trento. purpurea X Caprea Wimm. (1849)= S. discolor Host (1828), non Whlnb. = S. Wimmeriana Gr. et Godr. (1855) = S. Caprea Xx purp. 0. Seem. (1909). — Trent. tra Sardagna e Camponciîno, M. Cenisio. S. purpurea X cinerea Kern. (1859) = S. Pontederana W. (1805), Koch (1828)= S. cin. X purp. Wimm. (1845)=S. sordida Kern. (1859). — Istria 2 V. Rasa, Trent. nelle Giudicarie e Cors. (V. dì Miomo, Foresta d’ Asco e Bonifacio). S. purpuréa X grandifolia Wimm. (1852)= S. Pontederana Schleich. (1807), Bert. (1854)=S. grandif. x purp. Kern. (1869)= S. purp. X appendiculata D. Torre et S. (1909). — M. Cenisio. a) (sub) purp. Xx grandifol.= $. Netlreichti Kern. (1859). — Bolzano. b) (sub) grandifol. x purp. Kern. (1869)=S. austriaca Host (1828). — Trent. (Giudicarie, tra S. Anna ed il M. Bondone e pr. Povo). S. purpurea X pedicellata Fliche (1889)= S. peloritana Prest. (1846) = S. pedicell. X purp. Borzì (1885)= S. Flichei Rouy (1910). — Cal., Ste. e Cors. a Calvi. S. purpurea X viminalis Wimm. (1849)=S. vim. x purp. Wimm. (1845)=?S. He- lix L. (1753)= S. rubra Huds. (1762). — Friuli, Vicent., Lomb., (ONTO Parmig.; anche colt. per vinchi. S. incana x purpurea 0. Seem. (1909) =S. pur. Xx incana Wimm. (1847) = S. Wi- (7, n churae Pokorny (1864), non Andersson. — V. d’Ossola in V. Formazza. S. incana X daphnoides Wimm. (1852)= S. Reuteri Moritzi (1844) =S. daphn. x inc. et S. Wimmeri Kern. (1852). — Trent. in V. Fassa e V. Vestino. S. hastata x Myrsinites Kihlm.(1886)=S. semihastata A. et G. Camus (1905). — V. d’Ossola în V. Formazza. 348 28 SALICACEAE [254 Salix S. nigricans X repens Heiîdenr. (1863)= S. felina Buser (1895)=S. Heidenreichiana Zahn (1904). — Italia (ubi ?). S. aurita X Caprea Guerke (1897)= S. Capr. X aur. Wimm. (1853)= S. capreola Kern. (1867). — C. Tic. in V. Onsernone. S. aurita X grandifolia= S. limnogena Kern. (1864)=S. aur. x appendiculata D. Torre et S. (1909) == S. grandifol. x aur. 0. Seem. (1909). — Comasco nel gruppo della Grigna. S. Caprea X grandifolia Wimm. (1866) = S. sphacelata Schleich. (1809), non Sm. = S. macrophylla Kern. (1859) = S. appendiculata x Caprea D. Torre et S. (1909). — V. d’Ossola in V. Formazza. S. Caprea X cinerea Wimm. (1849)= S. Reichardtii Kern. (1860) = S. cin. X Caprea Beck (1890). — Bolzano. S. cinerea X aurita Wimm. (1848) = S. multinervis Doell (1859) = S. lutescens Kern. (1859). — V. d’Ossola in V. Formazza pr. il lago di Autilone. S. cinerea X grandifolia = S. scrobigera Woloszezak (1886)= S. cin. X appendicu- lata D. Torre et S. (1909). — Bolzano, Trento ?. S. aurita X incana O. Seem. (1909) = S. oleifolia Vill. (1789) ==S. patula Ser. (1815) = S. pallida Forb. (1829)= S. ine. Xx aur. Wimm. (1849). — Trent. in V. Vestino e V. di Non a Bresimo. S. Caprea X incana Guerke (1897)= S. lanceolata Ser. (1815), non Sm.= S. Serin- geana Gaud. (1815) = S. inc. Xx Caprea Wimm. (1849). — Istria pr. Vrem, Trent. e Tosc. a Vallombrosa. S. cinerea X incana= S. hircina A. Kern. (1864) = S. inc. Xx ciner. Wimm. (1849). — Alpi svizz. al confine italiano. S. grandifolia X incana Kern. (1854)=S. intermedia Host (1828) = S. inc. X gran- difol. Anderss. (1864)=S. oenipontana A. et J. Kern. (1867) = S. appendi- culata Xx inc. D. Torre et S. (1909). — Trent. a M. Povo ed in V. di Ledro. S. Caprea x viminalis Wimm. :1853)= S. Smithiana W. (1809)= S. vim. Xx Caprea Wimm. (1845). — C. Tie. a Giubiasco. S. cinerea X viminalis Wimm. ex Anderss. (1864)= S. holosericea W. (1796)= S. ferruginea Forb. (1829)= S. vim. Xx ciner. Wimm. (1848). — C. Tic. pr. Lugano. S. Caprea Xx nigricans Doell (1859)=S. latifolia Forb. (1828)= S. badensis Doell (1859). — Trent. a Povo. S. cinerea X nigricans Wimm. ex Anderss. (1864)= S. strepida et vaudensis Forb. (1828) = S. nigric. X cin. Wimm. (1858)= S. puberula Doell (1859). — Tosc. a Vallombrosa. S. aurita x repens Wimm. (1840) = S. ambigua Ehrh. (1791)=S. rep. x aurita Mey. (1849), Wimm. (1853). — Gorzz. lungo l’Isonzo tra S. Pietro e Villesse, Bellun., Vicent., Veron., Bergam. e C. Ticino ?. S. hastata Xx helvetica = S. Huteri Kern. (1866)= S. hast. x Lapponum Fiori (1898). — Alpi tir. S. grandifolia x helvetica Treffer (1896) = S. Khekii Wol. (1898)= S. rhaetica Rouy (1904)=S. appendiculata Xx helvet. D. Torre et S. (1909). — Bolzano alla Bergeralpe. glauca Xx grandifolia Wimm. (1866)= S. pubescens Schleich. (1809). a) albicans (Bonj., 1815)=S. grandifol. 8 lanata Gaud. (1830) = S. devestita Arv.-T. (1873). — V. d’Ossola în V. Formazza, M. Cenisio e M. Viso. b) pubescens (Kern., 1565)=S. glauca x appendiculata D. Torre et S. (1909). — C. Tic. in V. Caneggio e V. Sertena. S. glauca x hastata Arv.-T. (1883)=S. glauca v. devestita Arv.-T. (1871)=S. n 264 Salix] 28 SALICACEAE 349 hast. x glauc. Arv.-T. (1883), Floder. (1891). — C. Tic. în V. Blenio al Pizzo Scai. S. glaucax Myrsiînites Anderss. (1845) = S. Myrs. x glauca Wimm. (1849) = S. Normani Anderss. (1867) = S. glaucoides Anderss. (1868). — C. Tic. in V. Blenio al Pizzo Scat. glauca Xx herbacea Anderss. (1368)=S. alpestris Anderss. (1858) = S. Blyttii Kern. (1860)= S. herb. x glauca O. Seem. (1909). — Bolzano a Vilnoess, S. Gottardo. S. Myrsinites x nigricans Wimm. (1866)= S. myrsinitoides Fr. (1864) — S. nigr. X Myrs. 0. Seem. (1909). — Trent. al lago di Fedaja. S. grandifolia x Arbuscula Kern. ex Anderss. (1864)=S. decumbens Schleich. (1815)=S. Arb. Xx grandifol. et S. fruticulosa Kern. (1864)=S. Arb. x appendiculata Huter (1888). — Trento a M. Vasone. S. Arbuscula Xx purpurea Wichura (1865), Favr. (1890) = S. Buseri Favr. (1890). — Alto Adige a S. Gertraud în Sulden, V. d’Ossola in V. Formazza e V. Antigorio. | S. Arbuscula x hastata O. Seem. (1909)= S. hast. x Arb. Floder. (1891)= S. com- binata Huter (1891)= S. algovica Bornmuell. (1895). — Alto Adige al Bren- nero. S. Arbuscula Xx helvetica Guerke (1897)=S. spuria W. (1807)=S. helvet. x Myr- sinites Kern. ex Anderss. (1864) =S. Lapponum X Arbuscula Fiori (1898). — Trent. al lago di Fedaja ed al Tonale, C. Tic. al Pizzo Scai, V. Termina ed al S. Bernardo. S. Arbuscula Xx retusa = S. gemmia Buser (1892)= S. ret. x Waldsteiniana Gremli (1893)= S. ret. Xx Arbusc. O. Seem. (1910). — V. d’Ossola în V. Formazza. . retusa X helvetica O. Seem. (1909)= S. tirolensis A. Kern. (1862)= S. helv. x ret. et S. recondita Ausserd. (1886). — Alpi tir. . retusa X glauca O. Seem. (1909)=S. buxifolia et elaeagnoides W. (1809)=S. glauc. X ret. Wimm. (1853)=S. Ausserdorferi Huter (1873). — Alpi tir. . reticulata x retusa 0. Seem. (1909)= S. retusa v. Thomasiana Rchb. (1828) = S. retusa X retic. et S. Thomasii Anderss. (1868) = S. Thomasiana Guerke (1897). — V. d’Ossola în V. Formazza. S. herbacea x reticulata Floder. (1891)=S. onychiophylla Anderss. (1867). — Bol- zano alla Seîseralpe. S. serpyllifolia Xx hastata = S. Rostani R. Beyer (1913). — Alpi Cozie al Col del Piz sopra Perero. S. herbacea x retusa = S. subnivalis Bruegg. (1882)= S. retusa v. pedemontana R. Beyer (1891). — V. d’Ossola in V. Formazza al Tamier e V. d'Aosta în V. Grisanche. < 198 (7) ENNICA Gen. 255. Pòpulus L. (1737). (Spec. 80 circa dell’Eur., As. media e bor. ed Am. bor. sino al Messico). 1 Gemme glabre, vischiose. Squame degli amenti glabre. Corteccia per lo più precocem. screpolata. Sez. I. EUPOPULUS 2 — Gemme pelose, non vischiose, Squame degli amenti cigliate, Corteccia tardivam. e parzialm. screpolata, cenerino-biancastra e coperta di una polverina farinosa. Sez. II. LEUCE 3 5350 28 SALICACEAE [255 Populus Sez. I. EupòPuLus DopE (1905). 2 Fg. turionali (1) a lamina lunga 6-8 em. (rr. più), le brachiblastali arrotondate o cuneate alla base. Turioni cilindrici o debolm. ango- losi. Fg. verdi-lucide di sopra, opache di sotto, + lungam. acuminate, dentato-crenulate, a lungo picciuolo compresso ai lati in alto, cigliato ; glandule alla base della lamina per lo più mancanti ; stipole triangolari, caduche. Fi. dioici, in amenti nascenti prima delle fg., a squame porpo- rine, laciniate; scodellina perigoniale (disco) lobato-dentata. Stami 6-30, ad antere porporine. Cassula ovata, bivalve; stimmi 2, bifidi. Semi con lunghi e copiosi peli cotonosi. è. Lungo i corsi d'ucqua e luoghi umidi, anche frequentem. colt.; 2-5. Marz-Apr. | Eur. media e mer. As. occ. sino Turkest. Afr. bor. Am. bor.-or.|. — Volg. Pioppo, Pioppo nero. 1 P. nigra L. (1753) 873 dl Turioni subcilindrici ; pelosità dei rami e delle fg. abbondante. — Alberi a chioma diffusa, alti sino a 25 m. a Fg. turionali triangolari-dilatate, a base diritta o quasi; tg. brachiblastali subtriangolari, assai largam. arrotondate alla base, a denti arrotondati. Scorza del legno di 2 anni verdastra. — Pen. ed isole ; però con distribuz. non ancora ben accertata. "Eur... — P. nigra Dode (1905). a DODEANA AscH. ET GR. (1908) 873! b Fg. turionali assai largam. cuoriformi-dilatate, decisam. cordate alla base ; fo. brachiblastali subtriangolari, largam. arrotondate alla base, grossam. seghettate. Scorza di 2 anni rossastra. Pelosità quasi lanosa. — It. centr. e mer., Sic. [Oriente]. 3 CAUDINA (TEN., 1835-36) B Turioni subcilindrici; pelosità rada o nulla. I Albero a chioma diffusa, alto sino a 25 m. — Fg. turionali dilatate, assai largam. arrotondate alla base; fg. brachiblastali piccole, lucide, ovali ellittiche o subromboidali, cuneate alla base, finam. seghettate. Scorza di 2 anni giallastro--chiara. Pelosità nulla. — Pen. ed isole [Eur.|. * EUROPAEA (DoDpe, 1905) II Albero a chioma piramidata, alto sino a 30 e talora 40 m. — Fg. c. s. Pelosità scarsa. — Orzgiînatosi a quanto pare dalla coltura: frequentem. colt., specie nell'Emil. [Eur. Or... — P. italica Moench (1785) — P. dilatata Ait. (1789) — P. pyramidalis Roz. (1790), Salisb. (1796). — Volg. Pioppo cipressino. ò ITALICA DUROI (1772) C Turioni angolosi; pelosità scarsa e caduca. — Fg. lucide, le turionali semi- circolari, diritte od un po’ scavate alla base; fg. brachiblastali subtriango- lari, largam. cuneate alla base, grossam. seghettate. Scorza dei turioni rosso- lucida. Portam. che si avvicina al P. canadensis v. virginiana. — It. mer.; altrove colt. |Pen. bale. Afr. bor. — P. dilatata v. neapolitana Ten. (1850). — Volg. Pioppo napoletano. © NEAPOLITANA (TEN., 1835-36) 873? — Fg. turionali a lamina lunga 10-20 em. o più, le brachiblastali cor- date, arrotondate o leggerm. cuneate alla base. Turioni angolosi od alato-angolosi. Pianta ad accrescimento più rapido che la prec., a chioma (1) Fg. turionali, cioè dei rami di allungamento o sterili (turioni); fg. brachi- blastali, cioè dei rami brevi laterali o fertili (brachiblasti). 255 Populus] 28 SALICACEAE 351 meno raccolta, a fg. con due grosse glandole alla base della lamina e ad amenti più lunghi e più radi (i masch. lunghi sino ad 1 dm., i femm. alla fine sino a 2 dm.). Il resto c. s. è. Origin. dell’ Am. bor.; largam. colt. a scopo industr. ed ornament. ; 2-5. Marz-Apr. |Colt. Eur. ecc.). — P. deltoides Marsh. (1785). — Volg. Pioppo del Canadà. 2 P. canadensis Moench (1785) 874 A Turioni angolosi. a Fg. turionali largam. cuoriformi alla base, acuminate; fg. brachiblastali piccole, un po’cuneate e largam. dilatato--rotondate alla base, attenuato- acuminate all'apice. Stimmi 2, a branche sessili, arrotolate, abbraccianti l’ovario, a lobi diritti. Fogliazione precoce, colorata in rosso-porpora. — Origin. dell’Am. bor.-or. — P. monilifera Nouv.-Duham. (1804), Dode (1905), non Ait. — P. marilandica Bosc. (1816) — P. canad. Asch. et Gr. (1908). o DunRAMELI NoB. b Fg. turionali triangolari--cuoriformi, nettam. cordate alla base, acuminate ; fg. brachiblastali cuoriformi, più lungam. acuminate. Stimmi 2 (rr. 3), a branche lungam. stipitate, diritte, a lobi perpendicolari all’ovario e arro- tolati al di dentro al loro apice. Foliazione più tardiva, poco colorata. — Origin. degli Stati Uniti (parte or.). — P. monilifera Ait. (1789). B VIRGINIANA (FouG., 1787) 874' B Turioni alato-angolosi e quindi a sezione in forma di stella. — Fg. turionali lungam. ellittico--triangolari, troncate un po’ in cuore alla base, assai bre- vem. acuminate ; fg. brachiblastali ellittico--triangolari, un po’ arrotondate alla base, brevem. acuminate e grossam. dentate; picciuolo decisam. rosso. Stimmi 3-4, a lobi disposti a ventaglio ondulato. — Origin. degli Stati Uniti (parte mer.-occ.); colt. per ornam. (attecchisce più difficilm. per piantoni). : CAROLINENSIS (Foua., 1787) 874° Sez. II. Lkuce DuBy (1828). 3 (1) Fg. brachiblastali adulte glabre nelle 2 pag., le turionali glabre 0 pubescenti di sotto, Albero alto sino a 30 m., a chioma globosa. Fg. turionali triangolari-ovate (talora assai grandi), troncate o cordate alla base, acuminate, a picciuolo cilindrico ; fg. brachiblastali suborbicolari, troncato-intere alla base, a picciuolo compresso ai lati; glandole evi- denti alla base della lamina. Amenti con squame lungam. fimbriate ; sco- dellina perigoniale (disco) tagliata obliquam. Stami 4-12. Cassula conica. Semi minutissimi. È. Luoghi boschivi umidi ; 4-5, rr. 2 e 3. Marz.-Magg. [Eur. As. occ. centr. e bor. Afr. bor... — Volg. Alberello, Pioppo tremolo. 3 P. tremula L. (1753) 875 A Fg. brachiblastali da giovani pubescenti di sotto. a Picciuolo uguale o più breve della lamina. Fg. turionali seghettate, a denti piccoli, regolari; fg. brachiblastali con denti assai robusti ai lati. — Pen. ed isole, quivi però più scarsa. [Eur. As. occ. e centr. Afr. bor... — P. tremula Dode (1905). a DopEANA Rovy (1910) 875! b Picciuolo esile, più lungo della lamina, ch'è circa 1/2 più piccola che nel tipo (ex Ten.). Fg. brachiblastali subrotonde o triangolari subangolose, © grossam. dentate, glabre. — /t. mer., Capri. [Endem.|]. 8 AUSTRALIS (TEN., 1830) 352 28 SALICACEAE [255 Populus B Fg. brachiblastali da giovani densam. sericeo--pelose di sotto. — Fg. turio- nali irregolarm. dentate ; fg. brachiblastali con denti ricurvi, più grossi ai lati, più deboli verso l'apice. — Bergam., Comasco, Tosc. a Vallombrosa ece. [Eur.ì. — P. trem. v. sericea Koehne (1893). viLLosa (LANG, 1824) — Fg. brachiblastali adulte grigio- o bianco-fioccose di sotto, le turio- nali + densam. tomentose di sotto. Picciuolo delle fg., glandole, amenti, stami e cassule c. s. Semi più del doppio più grandi. &. Lungo i corsi d'acqua e nei luoghi umidi.: Pen. ed isole ; 2-4, rr. 5. Febbr.-Marz. | Eur. As. occ. e centr. Afr. bor... — Volg. Gattice, Alberaccio, Alberello. 4 P. alba L. (1753) 876 A Fg. turionali non o leggerm. lobate, bianco- (o grigiastro) fioccose di sotto ; fg. brachiblastali adulte verdi-- o grigio-fioccose di sotto (talora alla fine denudate). a Fg. turionali subtriangolari o suborbicolari ; fg. brachiblastali suborbicolari, sinuato-dentate o seghettate. I Fg. turionali triangolari, troncate o leggerm. cuoriformi alla base. 1 Fg. turionali con 2 lobuli agli angoli infer., dentate; fg. brachiblastali a denti acuti, assai irregolari e numerosi. — Area da determinarsi. [Eur. Cauc. As. occ. ?].. — P. alba Dode (1905). a TYPICA 876! 2 Fg. turionali quasi 5-7-lobate, seghettate, a denti assai acuti e molto irregolari; fg. brachiblastali seghettato-ondulate, a denti numerosi, un po’ acuti ma poco profondi, lungam. picciolate. — Italia. [Orzente]. 8 FLOCcOSA (Done, 1905) TI Fg. turionali suborbicolari, arrotondate od un po’ cuneiformi alla base, — leggerm. 5-7-lobate, irregolarm. dentate; fg. brachiblastali a denti arrotondato--sinuosi. — If. mer. | Grecia]. x COMESIANA (DODE, 1905) 876° b Fg. turionali ellittiche o leggerm. oblunghe, rotondato-subcuoriformi alla base, leggerm. 3-lobe ed irregolarm. dentate; fg. brachiblastali ovali od ellittico--allungate, leggerm. sinuato--denticolate. — Sard. ad Oristano. [Afr. sett. Spa.]. è HICKELIANA (DoDpE, 1905) 876° B Fg. turionali © lobate, bianco-feltrate di sotto; fg. brachiblastali adulte bianco-fioccose di sotto (talora alla fine denudate). A Fg. turionali troncato-diritte od arrotondate alla base. # Fg. turionali piane, verdi--opache di sopra, densam. niveo--tomentose di sotto, a 8--5 lobi profondi e dentati; fg. brachiblastali ellittiche, a denti grossi e radi, a nervature secondarie quasi parallele ed un po’ flessuose. — Cors.?; spesso colt., da ricercarsi. [Eur. or.|. e NIVEA (W., 1796) #* Fg. turionali undulate, verdi-vive e lucide di sopra, bianche, ma non molto tomentose, e granulose di sotto, a 3-5 lobi profondi, dentati ; fg. brachiblastali ellittico-acute, a denti forti, a nervature secondarie si- nuose. — Nella zona medit., da ricercarsi. [Eur. medit.). € PALMATA (DoDpeE, 1905) AA Fg. turionali troncato-cuoriformi alla base. $ Fg. turionali verdi-scure e puberule di sopra, bianco-tomentose ed un po’ fioccose di sotto, a 8-5 lobi profondi ed assai divaricati, acutam. den- tati; fg. brachiblastali subtriangolari, un po’cordate alla base, a denti as- sai marcati e numerosi. — /f. mer. [Pen. bdale.). n EPIROTICA (DoDE, 1905) di it ei SON” A à ® i L4 © 7. PN) è 255 Populus] 28 SALICACEAE 3553 $$ Fg. turionali bianco-- o grigio--fioccose di sotto, a 3-5 lobi acuti, divari- cati, seghettati; fg. brachiblastali equilateralm. triangolari, concave a cuore alla base, intere all'apice, a grossi denti divaricati. ed un po’acuti. — In gran parte d’Italia. { Eur. f PERONEANA (DoDE, 1905) 876? P. albaXxtremula Krause (1848), Asch. (1864) — P. canescens Sm. (1805) = P. hy. brida M. B. (1508)= P. denudata A. Br. (1850). — Indicata di parecchi luo- ghi, ma da controllare. FAM. XXIX. BETULACEZE. (Gen. 2, spec. 40 largam. disperse nelle reg. temp. e fredde dell’Emisf. bor. e nelle Ande dell’Am. mer., una delle Europee importata nell’Afr. mer.). Proprietà ed usi. — Dalla distillazione del legno di Betula alba ricavasi l’olio di betula, usato in alcune affezioni croniche della pelle, in sostituzione del catrame, sul quale ha il vantaggio di un odore più piacevole. In Russia si raccoglie la linfa di quest’albero per farne della birra ed in Sve- zia per farne dell’aceto. La corteccia di Betula serve per preparare il cuoio di Russia e dargli l’odore di bulgaro ; quella di Ontano (Alnus glutinosa) contiene pure molto tannino e serve in alcuni paesi per la concia delle pelli e per tingere in rosso, unitam. ai sali di ferro può anche servire a preparare dell'inchiostro. Le fg. di Betula tin- gono in giallo. Il legno degli Ontani e specialm. dell’Alnus glutinosa è resistente all’ azione dell’acqua; esso ha parecchie applicazioni segnatamente per zoccoli da scarpe, palafitte, rocchetti da filande, montatura di incisioni in zinco, cassette per viag- gio ecc.; quello della Betula è invece ricercato per lavori di tornio, giuocattoli, stecchini da fiammiferi ecc. Le fg. degli Ontani (Alnus glutinosa ed incana) sono mangiate specialm. dalle pecore e dalle capre. Chiave dei generi. 1 Amenti femm. solitari, pendenti. Stami 2, sdoppiati. Frutto a squame membranoso-scariose, caduche. i 256 Betula — Amenti femm. riuniti in brevi racemi, eretti. Stami 4. Frutto a squame peltate, legnose, persistenti. 257 Alnus Gen. 256. Bètula L. (1737). (Spec. 80 circa delle reg. temp. e fredde dell’Emisf. bor.). Albero od arbusto (3-16 m.), a corteccia liscia, biancastra, sfaldantesi in placche pergamenacee ; chioma rada, a rami giovani per lo più pendenti. Fg. ovate o romboidee, acute od acuminate, doppiam. ed irregolarm. seghettate almeno in alto. Fi. monoici, nascenti colle fg. Amenti masch. sessili, con squame peltate, munite di altre 2 bratteole e di 3 fi. ciascuna, a perigonio 4-partito e 2 stami a filamento bifido, ciascun ramo con 1 loggia d’antera; amenti femm. peduncolati, con squame 3-lobe e 3 fi. nell’ascella, ad ovario 2 dI 954 29 BETULACEAE [256 Betula schiacciato e 2 stimmi filiformi. Amenti frutt. bislunghi, sino ad 1 cm. diam. Acheni piccoli, con 2 larghe ali membranose. è. Boschi ; 5-6, rr. 3 e 4. Apr.- Magg. |Eur. As. media e bor. Am. bor.|. — Volg. Betula, Betulla, Bidollo. B. alba L. (1753) 877 A Rami dell’annata glabri, + forniti di verruche (i polloni talora pelosi). Fg. sottili, da giovani vischiose e sparsam. pelose, poi glabre. a Fg. a base strettam. cuneata (nei polloni anche rotondata), © acuminate. — Alpi, App. e Cors.; rr. nella pianura traspadana. — B. verrucosa Ebrbh. (1791). a PENDULA (RoTH, 1788) b Fg. a base largam. cuneata o subcuoriforme, brevem. o punto acuminate, a denti brevi ed ottusi. — Etra. [Endem.|. 3 AETNENSIS (RAF., 1814) B Rami dell'annata + pelosi (talora alla fine glabri), senza verruche. Fg. più consistenti, pelose di sotto anche da adulte, — ovate o romboideo-ovate, talora cordate alla base. — Alpi ed App. parmig. nel bosco di Corniglio. [Eur. media e bor. Cauc.? As. bor... — B. pubescens Ehrh. (1789-90) — B. odorata Bechst. (1797). TOMENTOSA (ReITH. ET ABEL, 1790) Gen. 257. Alnus Gaertn. (1791). (Spec. 17 circa dell’Eur., As. media e bor., Am. bor. ed Ande). 1 Fg. + cordate alla hase, dentato-crenate. Amenti frutt. 13-15 mm. diam. Albero alto sino 10-15 m. Fg. ovato-rotonde od ovato-oblunghe, brevem. acute od acuminate, glabre e verdi-lucide di sopra, di sotto per lo più pelose all’ascella dei nervi. Fi. monoici, nascenti prima delle fg.; amenti masch. penduli, lunghi 8-10 cm., verdastri, a squame peltate, ciascuna con 3-5 bratteole e per lo più 3 fi. a perigonio 4-partito e 4 stami; amenti femm. 1-4 per racemo, a squame carnosette, ciascuna con 2-4 bratteole e 2-3 ovari, perigonio nullo, stimmi 2. Amenti frutt. ovato- oblunghi, a squame legnose. Acheni con ala stretta, submembranacea. %. Luoghi boschivi, per lo più umidi: It. mer. da Napoli in giù, Ischia e Cors.; 4-5. Febbr.-Marz. [La var. subcordata (C. A. Mey.) nel Cauc. e Pers. bor.) — Betula Lois. (1810) — A. cordifolia Ten. (1809 nomen, 1811 descr.) — A. neapolitana Targ. (1811) — A. rotundifolia Bert. (1854). — Volg. Ontano napoletano. 1A. cordata Desf. (1815) 878 — Fg. non cordate alla base, doppiam. od irregolarm, dentate, Amenti frutt. 12 mm. diam. al massimo, 2 2 Fi. sviluppantisi in primavera colle fg., i masch. a perigonio 4-partito. Squame degli amenti frutt. sottili, poco lignificate. Acheni con ala membranosa assai larga e pellucida. Arbusto cespuglioso, a corteccia cenerina e rami giovani + pelosi, olivastri o rossastri; gemme sessili, bislungo-lanceolate, con 3-6 (rr. 2) squame. Fg. acutam. dentate. Amenti masch. verdastri; i femm. 3-5 per racemo. Amenti frutt. ovali, 5-8 mm. diam. È. Boschi e pascoli umidi, sino a 2300 m.; 5-7. Apr.-Giu. [Eur. As. bor. Giapp. Am. bor.|. — Betula incana v. minor La Tourr. (1785) — B. viridis Chaix (1786) — B. Alnobetula Ebrh. (1788) — A. viridis ‘ Vill. (1786), DC. (1805) — A. Alnobetula Hartig (1850). 2 A. minor Chiov. (1920) 879 die AA Pant SI # \ 257 Alnus] 29 BETULACEAE A Arbusto elevato (1-4 m.), a fg. lunghe 3 e più cem. a Fg. inodore, verdi e glabre di sopra, più pallide e pelose lungo i nervi (Dr. su tutta la pag.) di sotto, — ovato-acute, attenuate o rotondate alla base. — Alpi ed App. piem. al Colle dei Giovetti. % TYPICA b Fg. odorose, verdi--lucide di sopra, poco più pallide e vischiose di sotto, quivi pelose soltanto all’ascella dei nervi. I Fg. ovali-rotondate. — Monti della Cors. |[Endem.}. pg SUAVEOLENS (ReQ., 1825) II Fg. ovali-ellittiche od ellittiche, ottusam. subattenuate alla base, subacute all'apice, più piccole che nella var. prec. (3-4 1/9 per 2-3 em.). — Cors. [Endem.]. — A. brembana Fouc. (1900), non Rota — A. Alnobet. v. Foucaudii Briq. (1905) — A. vir. v. Foucaudii Briq. (1910). x FoucAauDI n. comb. B Arbusto nano, a fg. lunghe meno di 3 cm., ellittiche. 1 Fg. 15-30 per 15-20 mm., acute alle 2 estremità, con 5-8 nervi per lato. Amenti frutt. 5-8 mm. diam. — Alp? dergam., ticin. ecc. [Alpi ). ò MICROPHYLLA (ARrv.--T., 1879) 2 Fg. 8-15 per 6--8 mm., con 5--( nervi per lato, vischiose di sotto, adden- sate. Amenti frutt. 4-5 mm. diam. Semi ad ala più stretta. — Alp? bellun.- trent., alto-atesine, lomb., ticin. e piem. [ Alpî|. — A. viridis v. pumila Ces. (1868) — A. vir. v. parvifolia Reg. (1868), non Saut. © BREMBANA (RorA, 1853) — Fi. presentantisi in boccio sino dall'autunno e sviluppantisi in pri- mavera prima delle fg., i masch. a perigonio 4-fido. Acheni con ala assai stretta, opaca, 0 senza. 3 3 Fg. verdi e glabre di sotto tranne all’ascella dei nervi (rr. pelose an- che sui nervi o sull’intera pag. infer.). Amenti frutt. tutti evidentem. peduncolati, Albero alto sino a 25 m. Fg. cuneato-obovate o subro- tonde, più rr. ellittiche, ottuse o smarginate all’apice, doppiam. ed irre- golarm. dentate od incise, glutinose da giovani. Amenti masch. rossastri. Amenti frutt. ovali-oblunghi, maturi rosso-bruni. È. Lungo i corsi d’acqua e nei luoghi paludosi, comune ; 2-5. Febbr.-Marz. [| Eur. As. occ. Sib. Giapp. Afr. bor... — Betula Alnus « glutin. L. (1758) — B. glutin. L. (1759). — Volg. Ontano, Alno. 3 A. glutinosa Vill. (1786) 380 A Fg. pelose di sotto all’ascella dei nervi e talora sui nervi stessi. a Fg. lunghe 4-9 cm., cuneato-obovate o rr. ellittiche. I Amenti frutt. 6-11 mm. diam. — Pen. ed isole. o. TYPICA II Amenti frutt. 12-15 mm. diam. — Cors. e certam. altrove. 8 MACROCARPA RrQ. in Gr. et Godr. (1855) III Amenti frutt. 5 mm. diam. — Nell’area della spec. :; MICROCARPA UECHTR. (1892) b Fg. lunghe e larghe 3-4 cm., subrotonde. 1 Fg. cuneate alla base, irregolarm. e fortem. dentate, a picciuolo glabro. — Amenti frutt. 5 mm. diam. circa. — Sard. sett. nelle parti montuose. (Endem.). — A.suaveolens Moris (1828), non Req. è MORISIANA (BERT., 1854) 2 Fg. rotondate od appena ristrette alla base, appena smarginate all’apice, intere o minutam. denticolate, a picciuoli e nervature pelosi. — Cors. [Endem.|. :° DUBIA (REQ. ex CaLL., 1911) 356 29 BETULACEAE [257 Alnus B Fg. + pelose in tutta, la pag. infer., con pelosità permanente. — Col tipo, rara. — A. glut. v. puberula Call. (1904). € PILOSA BRENNER (1895) — Fg. grigiastro-pubescenti o tomentose di sotto, rr. glauche e con peli sparsi soltanto. Amenti frutt. sessili o solo gl’infer, brevem. pedun- colati. Albero alto sino a 20 m. Fg. acute o brevem. acuminate, dop- piam. ed acutam. dentate. Il resto c. s. È. Lungo î corsì d’ acqua e nei luoghi umidi ; 5, rr. 2 e 3. Febbr.-Marz. [Eur. media e bor. As. occ. e bor. Giapp. Am. bor... — Betula Alnus f incana L. (1753) — B. ine. L. f. (1781). — Volg. Ontano peloso. 4 A. incana Vill. (1786) 881 A Fg. grigiastro-pubescenti di sotto (da giovani talora sericeo-tomentose, più rr. anche da adulte). a Fg. ovali-acuminate. — If. bor. ed App. sino alla Tosc. e Bolognese. — A. glauca Michx. (1813). a TYPICA b Fg. subrotonde od ovate, acute. — Nell'area del tipo. 8 suBROTUNDA CALL. (1392) B Fg. glauche, glabre o con peli sparsi di sotto. — Nell'area del tipo, rara. — A. inc. v. glaucophylla Call. (1904) — A. inc. f. denudata Minio (1910). GLABRESCENS CELAK. (1893) Almis cordata X glutinosa Briq. (1910)= A. elliptica Req. (1825)= A. glut. race A. oblongata v. Requienii Rouy (1910). — Non più ritrovato în Cors. dopo Requien. A. glutinosa X incana Krause (1845) = A. pubescens Tausch (1834)= A. badensis Lang (1843)= A. hybrida A. Br. (1850). — Carnia, Trevig. pr. Vittorio, Trent. e Verona lungo VAdige, pr. Bolzano e Piem. pr. Castiglione-Falletto (Alba). — f. ambigua (Beck, 1888)= A. glutin. x incana ssp. Beckii Call. (1889). — C. Tic. a Sparvè in V. d’Osola. A. incana X viridis = A. montana Bruegg. (1878-79). — Bolzano a Klobenstein, C. Tic. in V. Blenio a Campra. Fam. XXX. CUPULIFER. (Gen. 8, spec. 360 circa delle reg. temp. e fredde dell’Emisf. bor. e mont,-trop. sino all’Arcip. malese, Am. centr. sino Colombia ed il gen. Fagus nell’emisf. austr. sino alle Reg. antart.). Proprietà ed usi. — I frutti dolci e farinosi del Castagno (Castanea sativa) sono uno dei principali alimenti delle reg. montuose d’Italia; si mangiano in vario modo, dopo averne levata la buccia, ma per lo ‘più lessati, abbrustoliti o ridotti in farina. Anche i frutti del Faggio (Fagus sivatica) hanno un seme com- mestibile; da esso si spreme dell’olio che usasi per ardere e per condimento. Il frutto del Nocciolo (Corylus Avellana) contiene pure un seme edule, secco è usato specialm. dai confettieri nello stesso modo delle mandorle ; se ne spreme un olio alimentare aggradevole, che spesso si sostituisce a quello di mandorle dolci ed è pure usato nella fabbricazione dei saponi e per l’estrazione della glicerina. Le ghiande delle Quercie e sopratutto della Quercia comune, del Leccio e del Cerro sono un alimento preferito per l’ ingrasso dei maiali; ma in alcuni luoghi sono anche mangiate dall'uomo, così nell’It. mer. quelle della Quercia castagnara (Q. Robur v. Virgiliana), in Algeria della Q. Mex v. Ballota (Desf.), in Spagna della \e CI IA x = $ ia » < ti de -N 1 30 CUPULIFERAE 357 Sughera (@. Suber). Le ghiande tostate servono come surrogato del caffè, e mi- gliori sono quelle del Leccio (Q. Ilex), le quali contengono in alcune razze amido e zuccheri circa nella stessa proporzione delle castagne. Il caffè di ghiande si dà anche ai bambini flosci e serofolosi come tonico-astringente. Le fg. del Carpino (Carpinus Betulus) sono mangiate da tutti gli animali erbivori, quelle della Quercia e del Faggio più specialm. dalle pecore e dalle capre. La corteccia delle Quercie contiene discreta quantità (nella Q. Robur circa il 10°/,) di un tannino speciale detto acido querci-tannico ; così pure tannino in certa quantità contengono le cupole e le ghiande. In quelle speciali escrescenze che si formano in quantità sulle Quercie per la puntura d’insetti (Imenotteri), chiamate galle o nocî di galla, la proporzione del tannino, che qui chiamasi acido gallo- fannico, è ancor maggiore (sino al 65°/, nelle galle della Q. infectoria provenienti dall'Asia min.); esse contengono inoltre dell’acido gallico. La corteccia della Q: Robur si usa per fare decotti astringenti; le galle suddette negli stessi usi tera- peutici del tannino, cioè come astringenti ed emostatiche e come antidoto negli avvelenamenti per alcaloidi; però in generale, potendo, si preferisce l’acido tan- nico puro, perchè di dosaggio più sicuro. La tintura di noce di galla è però ancora in uso come antidoto negli avvelenamenti per alcaloidi e per pennellature contro i geloni. Dalla distillazione del legno di Faggio si ricava il creosoto di faggio, usato nelle affezioni dell’ apparato respiratorio, acido acetico ed altri prodotti chimici ; l'olio spremuto dai semi di questa pianta è stato raccomandato come succedaneo a quello di fegato di merluzzo. La corteccia delle Quercie in genere e più specialm. della Quercia comune, del Cerro e del Leccio ed anche le cupole della Valonea (Q: Aegzlops) danno i materiali più comunemente usati pel tannaggio o concia delle pelli. Meno usati sono la corteccia del Castagno e del Faggio; oggigiorno è invece molto ricercato l'estratto tannico, che ricavasi dal legno di Castagno. Le corteccie delle Quercie servono pure a preparare, unitam. ai sali di ferro, l’inchiostro, le noci di galla sono però preferite; le galle sono anche utilizzate nelle industrie per estrarne l’acido gallico. Gli stessi materiali, come pure l’estratto tannico di Castagno, ser- vono anche a tingere i tessuti. La corteccia della Sughera (@. Suber) ha all’esterno un forte strato di su- ghero, che facilm. raggiunge 3-5 cm. di spessore e si stacca ogni 3-4 anni per essere messo in commercio : esso serve principalm. per fare tappi da bottiglie e da botti, suole interne da scarpe, galleggianti per reti da pesca ecc. Dal sughero bruciato si ricava il nero di Spagna usato dai pittori e che serve per fabbricare l'inchiostro di Cina. Sulla Quercia spinosa (Q. coccifera) vive una Cocciniglia (Coccus Ilicis L.) che ci dà il Kermes, usato (massime in passato) per tingere i tessuti in un bel color rosso-cocciniglia. Il legno delle Quercie in generale è duro, pesante e resistente all’ acqua; quello della Quercia comune è largam. usato nelle costruzioni navali, traversine ferroviarie, macchine, mulini, travi, botti, tini ecc., usasi anche, specialm. quello della Farnia o Quercia di Slavonia (Q. Robur v. pedunculata), per mobili. Quello del Leccio (Q. Ilex) sorpassa in durezza e compattezza quello della Quercia comune e serve per oggetti che si vuole abbiano una grande resistenza, come denti di ruote ad ingranaggio, arnesi da falegname ed in passato per bacchette da fucile. Il legno della Sughera è pure forte e buono ; quello del Cerro, di colore un po’ ros- signo, è meno apprezzato, ma pur tuttavia usasi specialm. per raggi di ruote e traversine di ferrovia. Il Castagno ha legno forte e resistente alle intemperie, serve per affissi, pali, botti, tini ed anche mobili. Il legno di Faggio si presta per lavori di tornio, casse, scatole, oggetti di legno incurvato, remi, manici di vanghe, 358 50 CUPULIFERAE sedie, pale, mestole, casse da setacci, giuocattoli ecc.; oggi va acquistando largo uso il legno di faggio vaporizzato, che si presta anche per mobili, e quello iniet- tato con sostanze antisettiche per traversine ferroviarie. Il Carpino (C. Betulus) ha legno biancastro, a fibra contorta, difficile a lavorarsi, serve soltanto per pezzi di macchine, manici di arnesi ecc.; quello della Carpinella (Ostrya carpinifolia) per la sua compattezza e durezza è usato dai carrai, per macchine che lavorano nell’acqua ecc. Infine il legno del Nocciolo (Corylus Avellana) è notevole per la sua pieghevolezza e si usa per far cerchi, balestre, archi per tendere lacci agli uccelli, bacchette per sbattere i panni e la lana da materasse ecc. Dalle Cupulifere si ritrae in genere gran copia di buona legna da ardere e di carbone; quest’ultimo ricavasi sopratutto dalle seguenti specie, elencate in or- dine decrescente secondo la qualità del prodotto che forniscono : Leeczo, Quercia comune ed altre Quercie, Faggio, Carpino, Castagno. A scopo ornamentale e come piante da ombra coltivansi nei parchi e viali il Leccio come albero sempreverde, il Carpino per la sua densa chioma, il Maggio (specialm. la var. purpurea) pel suo bel fogliame. Chiave dei generi. 1 Fg. doppiam. seghettate. Fi. masch. senza perigonio. Ovario a 2 logge e 2 stimmi, 9 — Fg. semplicem. seghettate, seghettato-lobate od intere. Fi. masch. con perigonio a 4-6 lobi. Ovario con 3-6 loggie e 3-6 stimmi. 4 2 Fi. nascenti prima delle fg., i masch. con 2 bratteole collaterali, i femm. 3-4 in capolino. Cupola tubulosa, fogliacea, irregolarm. frastagliata. 260 Gorylus — Fi. coetanei alle fg., i masch. senza bratteole, i femm. numerosi in amento. Cupola aperta, fogliacea, oppure vescicosa. 3 3 Fg. con piccole nervature in rete al disotto ben visibili, paio infer. di nervature secondarie senza nervature terziarie. Amenti masch. lunghi 1 1/2-4 cm. Cupola aperta, fogliacea, verde. Acheni solcati. 258 GCarpinus — Fg. con piccole nervature in rete al disotto poco manifeste, paio infer. di nervature secondarie con nervature terziarie dal lato esterno. Amenti masch. lunghi 4-8 cm. Cupola chiusa, vescicolosa, biancastra. Acheni lisci. 259 Ostrya 4 (1) Amenti masch. lineari, pendenti. Stimmi 3 (rr. 4-5). Cupola squamosa, a forma di coppa non racchiudente interam. l’achenio. 261 Quercus — Amenti masch. lineari, eretti. Stimmi 6. Cupola densam. spinosa, 4-valve, racchiudente interam. gli acheni. 262 Castanea — Amenti masch. a forma di capolini globosi. Stimmi 3. Cupola c. s., però con aculei più deboli, più corti e meno numerosi. 263 Fagus Tribù I. CORYLEA. Gen. 258. Càrpinus L. (1737). (Spec. 20 circa delle reg. temp. dell’Emisf. bor.). 1 Brattee frutt. trilobe. Fg. lunghe 4-10 em. (senza il picciolo). Albero alto sino a 10-25 m., a tronco irregolarm. scanalato e corteccia liscia, cene- rina e legno bianchiccio. Fg. brevem. picciolate, ovato-oblunghe, acute PRE MRZIA VTRT FEET O OTO TV 5 4 258 Carpinus) 50 CUPULIFERAE 359 od acuminate, doppiam. seghettate, pubescenti sui nervi di sotto, colle piccole nervature anastomosate in rete e rendenti le fe. un po’ ondulato- bollose. Fi. monoici, svolgentisi prima delle fg.: amenti masch. lunghi 1!/2-4 cm., con larghe squame rossastre, fortem. concave, a 6-12 stami, colle 2 loggie anterifere disgiunte, pelose all’apice; amenti femm. con 3 squame ad ogni nodo, l'esterna caduca, le 2 interne con 1 fi. ciascuna, accrescenti nel frutto (rappresentanti la cupola). Brattee frutt. col lobo mediano 2-3 volte più lungo dei laterali. Ovario sormontato da un breve lembo perigoniale di 6 denticini; stimmi 2, filiformi. Achenio verdiccio, costato pel lungo, a pericarpio legnoso. è. Boschi e siepi; 4-5, rr. 3. Apr.-Magg. [Eur. Cauc. As. occ.|. — Volg. Carpino, Carpino bianco. 1 C. Betulus L. (1753) 882 A Fg. con 10-14 nervi secondari per lato, rotondate alla base. Brattee frutt. a lobi acuti e dentati. — Pen. (al centro ed al sud soltanto nelle reg. montuose). a. SERRATA BECK (1890) B Fg. con 7-9 nervi per lato o meno, più distanti tra loro, spesso cuoriformi alla base. Brattee frutt. a lobi *£ ottusi, inferi o quasi. — Area della spec. [Alpi Carp. Balc.|— C. Bet. v. edentula Heuff. (1858). 8 CARPINIZZA (Kir., 1831) — Brattee frutt. ovate, inegualm. dentate (non lobate). Fg. lunghe 2-5 em. Alberetto di 3-5 (rr. sino 15) m. Acheni più piccoli che nel prec., il resto come in esso. &. Nei boschi: Istria, Friuli, Pen. dalle Marche e Maremma tosc. in giù, Ischia e Sic. ; 2-4. Marz.-Magg. [Reg. danub. Balc. Crimea Cauc. As. occ... — C. aio Scop. (1772). — Volg. Carpino. 2 C. Orientalis Mill. (1768) 883 Gen. 259. Ostrya Scop. (1760). (Oltre la spec. nostrale una seconda dell’Am. bor.--occ.). Arbusto od albero (sino a 20 m.), a tronco più regolare che nel C'arpinus ed a corteccia rossastra (più tardi cenerina per sviluppo di licheni) e legno rossigno. Fg. simili a quelle del C. Betulus, però colle piccole nervature formanti una rete per lo più non appariscente ad occhio nudo e quindi senza aspetto bolloso ; paio infer. delle nervature secondarie con nervature terziarie dal lato esterno. Amenti masch. lunghi 5-8 cm., a squame più strette e meno concave che nel C. Betulus. Ovario coronato da un brevissimo lembo peri- goniale cigliato. Brattee frutt. (cupola) saldate tra loro pei margini e for- manti una vescica chiusa di color bianchiccio e pelosa, nell’assieme formanti una specie di strobilo. Achenio pallido, liscio. Il resto come in C. Betulus. È. Boschi e rupi per lo più nei terreni calcari; 4, rr. 2-3-5. Apr.-Magg. [Alpi Reg. danub. Bale. As. occ. Cina Giapp.; la v. virginiana (C. Koch) nell’Am. bor. e Messico — Carpinus Ostrya L. (1753) — O. italica Steud. (1840), Spach (1842) — O. Ostrya Mac Mill. (1892). — Volg. Carpino nero, Carpinella. E O. carpinifolia Scop. (1772) 884 A Fg. a base generalm. non cuoriforme. Amenti frutt. lunghi 3-6 cm. — Per., Sic., Sard., Cors., Ischia ed Elba ? o. TYPICA 360 30 CUPULIFERAE [259 Ostrya B Fg. subcordate alla base, più pelose e con ner vetti trasversali più salienti che nel tipo. Amenti frutt. rr. più lunghi di 3 cm., ad otricelli più piccoli e con nervi più deboli. — Cors. [Endem.|) — O. cors. Rouy (1910). 8 corsica FLICHE (1888) Gen. 260. Corylus L. (1737). (Spec. 7 disperse nelle reg. temp. dell’ Emisf. bor.). Arboscello di 2-5 m., a rametti giovani tomentosi e con radi e grossi peli glandoliferi rossastri. Fg. brevem. picciolate, cordato-subrotonde, doppiam. seghettate, brevem. acuminate, pubescenti massime lungo i nervi e nel pic- ciuolo, che ha pure peli glandoliferi. Fi. monoici: amenti masch. presentan- tisi in boccio sino dall'autunno e svolgentisi in primavera assieme ai fi. femm., lunghi 6-9 cm., con 2 bratteole perigoniali entro ogni squama e 4-8 stami, a logge RA disgiunte, per lo più pelose all’apice ; fi. femm. in capolini gemmiformi, di cui solo le squame super. portano ciascuna 2 fi., ognuno con 2 stimmi rossi sporgenti ed un lembo perigoniale minimo, denticolato. Ogni fi. è circondato da bratteole lacere e villose, fortem. accrescenti nel frutto e formanti una cupola tubulosa inferiorm. e lobato-lacera in alto. Frutti solitari od aggregati a 2-5; achenio grosso, a pericarpio legnoso. è. Boschi e siepi; 4-5, rr. 2 e 3. Genn.-Marz. | Eur. temp. Cauc. As. min., nat. Afr. bor.) — Volg. Nocciòlo, Avellano. C. Avellana L. (1753) 885 A Cupola campanulato-aperta, a lacinie inciso--dentate, brevem. tomentose al- l'esterno, ma senza peli glandoliferi. a Frutto piuttosto piccolo, bislungo od ovale. — Pen. ed isole. — C. Avell. f. atropurpurea Petz et Kirchn. (1864) (£. fol. rubris). o. SILVESTRIS (SALISB., 1796) b Frutto assai più grande, globoso o più rr. bislungo. — Generalm. colt. în parecchie forme e più specialm. nell’'Avellinese, Camp. e Sîic.; talora anche spont. come mell’Avell. e Basil. [Eur. mer., colt... — C. Avell. v. sphaero- carpa Rcehb. (1850) — C. Avell. v. pedemontana Dochn. (1860). 8 GRANDIS (DRyAND in Ait., 1789) B Cupola tubuloso--cilindrica, strozzata al di sopra dell’achenio, a lacinie più strette, dentate od intere, pubescente-vellutata e con peli glanduliferi allo esterno in basso. — Istria e Triest.; altrove colt. od inselvat. (M. Baldo, Bergam., Laz. e Camp.) | Balc. As. min.). — C. rabra Borkh. (1800) (f. fruct. rubris) — C. tubulosa W. (1805) — C. max. f. purpurea Lodd. (1836) (f. fol. atro--purpur.). MAXIMA (Mint., 1768) 885! Corylus Avellana Xx maxima Trotter (1919) — Colt. nella Camp. in diverse forme. Nora. — C. Colurna L. (1753) origin. della Pen. balc., Transcauc., Himal. e Cina, è indicato dell’ Istria e Sic., ma certam. colt. Per le numerose var. e forme di C. Avellana colt. segnatamente nella prov. di Avellino, vedasi: TrorTER, Il Nocciuolo nella Campania (stadio preliminare di una monografia), Avellino 1919. 261 Quercus] 30 CUPULIFERAE 361 Tribù II. QUERCINEXE. Gen. 261. Quèrcus L. (1737). (Spec. quasi 300 delle reg. temp. dell’ Emisf. bor. ed anche dell’As. ed Am. trop.). 1 Fg. caduche alla fine dell’ autunno od alla primavera successiva, non perduranti quindi sulla pianta più di 1 anno; piccinolo presentante sopra la base un anello libro-legnoso aperto verso la faccia super. e quivi a margini involuti e più in alto un anello chiuso ed una lamina nel centro libro-legnosi. 9 — Fg. perduranti sulla pianta per 2-3 anni; picciuolo, esclusa la base, presentante un anello libro-legnoso chiuso e mai fornito di una lamina libro-legnosa centrale. Sez. IIL. SUBER 6 2 Ghiande maturanti in 1 anno e quindi portate dal legno dell’annata ; cupola a squame brevi, appressate, Stili brevi, dilatati all’apice, Sez. I. RoBUR 3 — (hiande maturanti in 2 anni e quindi a maturità portate dal legno dell’anno precedente; cupola con squame lunghe, ricurve. Stili li- neari-lesiniformi all'apice. Sez. II. CERRIS 4 Sez. I. RoBUR RcHB. (1831). 3 (2) Squame tutte addossate strettam. alla cupola. Stipole precocem. ca- duche. Albero alto sino a 15-30 (rr. 50) m., a chioma larga o rr. sub- piramidale ; corteccia alla fine fortem. ritidomatosa e screpolata. Fg. sub- coriacee, per lo più pelose da giovani, glabre o pelose da adulte per peli stellati, obovato-oblunghe, sinuato-lobate o pennatifide, a lobi rotondati, interi od ondulato-lobati. Fi. monoici: i masch. in amenti penduli, radi, a perigonio diviso in 5 (rr. 6-7) lacinie e con 6-8 stami ad antere gla- bre; i femm. solitari o brevem. racemosi, circondati da un involucro di squame embriciate e in gran parte saldate, accrescenti nel frutto e for- manti la cupola. Ovario sormontato da un breve perigonio denticolato ; stili 3-4. Achenio (ghianda) assai variabile nella forma e grossezza. è. Boschi ecc., spesso colt. ; 2-5. Apr.-Magg. [Eur. temp. As. occ. Marocco]. — Volg. Quercia comune, Rovere. 1 Q. Robur L. (1753) 386 A Frutti penduli, portati da peduncoli gracili più lunghi dei picciuoli, spesso brevem. racemosi; cupole a squame quasi interam. saldate tra loro. — Fg. per lo più a picciuoli brevi o subnulli dunghi 2-7 mm., rr. più); lamina troncato-cordata alla base (= Subspec. pedunculata A. DC). a Rami giovani e fg. adulte di sotto glabri o minutam. pubescenti. I. Peduncoli dei frutti lunghi sino ad 8 cm.; cupole larghe 10-15 mm. — Ghiande cilindrico-oblunghe od ellittiche, 2-4 volte più lunghe della cu- pola. — Luoghi freschi od umidi nell’ Istria e Pen., massime al nord ; 3-4, rr. 2. [Eur. As. min. Cauc.]. — Volg. Farnia, Rovere. a PEDUNCULATA (EHRA., 1789) 362 50 CUPULIFERAE [261 Quercus II. Peduncoli dei frutti lunghi 2-4 cm. (rr. più); cupole larghe 15-20 mm. — Ghiande in generale assai grosse. 1. Fg. profondam. lobate, a seni stretti ed acutissimi. — Qua e la dal Nap. alla Cal.; 2-4. [Reg. danub.|. 8 BRUTIA (TEN., 1826) 2. Fg. leggerm. lobate, a seni ampi e rotondati. — Colla var. prec. [ Ungh. mer.]. THomasI (TEN., 1825) b Rami giovani e tg. adulte di sotto, © pubescenti-tomentosi. — Peduncoli dei frutti lunghi 2-6 cm. (rr. meno). — Istria, Lig. ed It. mer. [| Franc. Balc.) — Q. Tommasinii Kotschy (1871). ò APENNINA (LAm., 1788) B Frutti eretti, sessili o sostenuti da peduncoli grossi, lunghi al più come i picciuoli delle fg., spesso aggregato--racemosi; cupole a squame in gran parte libere. Fioritura (nello stesso luogo) di 10-20 giorni più tardiva. — Fg. per lo più a picciuolo allungato (10-20 mm., rr. brevissimo) (= Subspec. sessiliftora A. DC.) $ Rami e fg. giovani glabri od anche pelosi, ma con pelosità cenerina. * Rami giovani glabri o quasi. — Picciuoli delle fg. per lo più lunghi circa 15 mm. A Ghiande ovali o bislunghe, lunghe al più il doppio della cupola. Fg. adulte glabre di sotto. + Fg. manifestam. orecchiuto--cuoriformi alla base (non cuneate). X Fg. per la maggior parte a contorno obovato, talora assai grandi, a lobi poco profondi, rotondati. — Pen. e Sic., al sud per lo più al li- mite super della zona submont. [ Eur. Cauc. As. miîin.| — R. Robur v. nigra Lam. (1783) (non Q. nigra L.) — Q. sessiliflora Salisb. (1796) — Q. Robur v. nobilis Ten. (1830) — Q. Aesculus Bert. (1854), an L.? — Volg. Eschia, Rovere. e SESSILIS (EHRH., 1789) 886! XX Fg. a contorno ovale o bislungo, di media grandezza, a lobi profondi, bislunghi, a nervature spesso giallognole. — Reg. Giulia, Trent., Alto Adige ecc. [| Pen. bale. Transilv... — Q. aurea Wierzb. in Rchb. (1840). € AUREA WIERZB. (1838) ++ Fg. cuneate alla base, ristrette nel picciuolo, — a contorno obovato. — Triestino ; da ricercarsi. | Pen, bale. — Q. sessilis v. decip. C. K. Schnei- der (1904). *) DECIPIENS (BecHST., 1816) AA Ghiande cilindriche (lunghe 15-25 e larghe 7 mm.), 4-5 volte più lunghe della cupola. Fg. pelosette di sotto, — grandi, oblunghe, a lobi poco pro- fondi. — Cal. e Stc. |Endem.} — Volg. Quercia domita. 0 LEPTOBALANA (Guss., 1844) _#* Rami giovani peloso--vellutati. O Fg. cuneato-attenuate alla base, glabre o quasi di sotto, a picciuolo lungo 18-20 mm. — Frutti sessili o quasi, a,ghiande lunghe 18-20 mm. — Cal. nei boschi di Spatola e Brogniaturo [Endem.) — Q. Palechampi var. C Ten. (1830) — Q. apennina v. cuneata Ten. (1835-36). : CUNEATA A. DC. (1864) OO Fg. non aventi riuniti i caratteri di cui sopra. x Fg. + profondam. sinuato- o laciniato-lobate. I. Albero con fg. adulte glabre o poco pelose di sotto e ghiande ovali o subrotonde, grandi (sino a 8 cm. diam.) eduli. — 7 mer., Ischia e Sîc. [Pen. balc.} — Q. Virgiliana Ten. (1836). — Volg. Quercia castagnara o castagnola. » VIRGILIANA TEN. (1880) 886° II. Alberi non aventi riuniti i caratteri di cui sopra. 1.8 Fg. mediocri o piccole (in prevalenza lunghe 3--6 cm.). ii dt "di I a e pre na “pi ; w 4 s P Ci - be - p " È “4 Ch I 261 Quercus] 30 CUPULIFERAE 368 Xx Fg. sinuato-lobate, — grigio--tomentose di sotto (alla fine spesso denu- date), a picciuolo lungo 5-18 mm. — Diffusa nell’ It. pen. ed insulare, nei luoghi asciutti (Eur. centr--mer. e medit. Russ. mer. As. occ.].. — Q. pubescens W. (1805). — Volg. Quercia, Rovere. ì LANUGINOSA (LAM., 1778) XX Fg. laciniato-lobate o quasi pennatifide. — Il resto c. s. — Qua e là colla var. prec. [Area c. s... — Q. Dalechampii Ten. p. p. (1830) — Q. tergestina Wenzig p. p. (1866) — Q. sessilifl. v. australis Kty. (1886). p. PINNATIFIDA (GMEL., 1826) 2.à Fg. © ampie, profondam. laciniate. # Fg. ovato-oblunghe, od ellittico--oblunghe, sinuato-pennatifide, a seni ampi. — Corteccia leggerm. screpolata. Fg. tardivam. caduche, a pic- ciuolo lungo ‘/,;-'/, della lamina. — Sc. nel Valdemone, rara; colt. nell’Orto bot. di Palermo |Endem.| — Q. vulcanica v. nebrodensis Borzi (1905). v UCRIAE (Borzi, 1911) *#2 Fg. ovate od obovate, lobato--pennatifide, a seni stretti. A? Fg. adulte di sotto pelose soltanto lungo i nervi, a base cuneiforme ; picciuolo lungo '/,-'/; della lamina. — Cal. e Sic. sulle Madonie [Pen. bale. As. min.).. — Q. Minae Lojac. (1907). È VULCANICA (Boiss. ET H., 1862) AA® Fg. adulte di sotto cenerino-tomentose, a base rotondata o cordata ; picciuolo lungo '/,-'/,, della lamina. — If. mer. e Sic. sulle Madonie [Endem.] — Q. Dalechampii et Virgiliana Ten. p. p. (ex Borzi) — Q. am- plifolia Guss. p. p. (ex Borzi). o TENOREANA (Borzi, 1911) 8 Fg. a lobi brevissimi, rotondati. +? Fg. generalm. grandi, obovate od obovato-orbicolari, cordate alla base ; picciuoli lunghi ‘/,-'/, della lamina. — Tipica in Ste., Ischia e Pro- cida, ma in forme simili qua e là anche nella Pen. (Parmig., Tose., Camp. ecc.) [Endem.?| — C. amplifolia Guss. p. p. (1844). x CUPANIANA (Guss., 1844) ++? Fg. mediocri, oblunghe od ellittico-obovate, cordate alla base ; piccinolo lungo, ‘/:7'/. della lamina. — Szc., rara |Endem.j — Q. Mirbeckii Dur. v. sicula Borzì (1911). p SICULA n. comb. $$ Rami e fg. giovani con pelosità tomentosa giallognola, + persistente. — Fg. profondam. pennatifide, a lacinie strette; picciuolo lungo ‘/-'/,, della lamina. — Piem. ‘în V. di Susa [ Frane. mer.-occ. Pir.). — Q. Tauzin Pers. (1807) — Q. pedemontana Colla (1836) — Q. Tauzini Bub. (1897). cs Toza (GILLET in Bosc, 1792) 386° — Squame super. libere, sporgenti dal margine della cupola. Stipole tardivam. caduche, Rametti pelosi od alla fine glabri. Fg. orecchiuto- cuoriformi alla base, grandi (10-18 per 6-12 cm.), + pelose almeno di sotto od alla fine glabre, oblungo-obovate, cioè colla maggior lar- ghezza nel terzo super., + profondam. laciniate, a lacinie lobulate, quelle dei polloni per lo più semplicem. lobate. Frutti per lo più aggregati, cupola pelosa, racchiudente circa 1/o della ghianda, la quale è bislungo- appuntita. È. Boschi e talora nei luoghi colt. ; 2 e 4. Apr.-Magg. [Bale. Grec... — Q. conferta Kit. (1814). — Volg. Farnia, Farnetto. 2 Q. Farnetto Ten. (1811) 387 A Rami e fg. giovani con tomento ferrugineo, alla fine caduco; picciuoli brevissimi (1-8 mm.). — Dal Lazio mer. ed Abr. alla Camp. e Molise, Gar- 364 30 CUPULIFERAE (261 Quercus gano, Basil. nei boschi di Gallipoli--Cognato e di Salandra, Cal. a Pietrafitta ed una volta in Sic. pr. Taormina. % TYPICA B Rami e fg., anche adulte, densam. cenerino--"o fulvo--tomentose ; picciuolo allungato (12--18 mm.). — Ste. [Endem.] — Q. vulcanica « typ. Borzi (1905). 8 INSULARIS (Borziì, 1911) Sez. II. CkRRIS SPAcH (1842). 4 (2) Fg. membranacee, cadenti alla fine dell'autunno. Cupola a squame lesiniformi. Albero alto sino a 35 m.; corteccia rosso-bruna, fortem. ritidomatosa e profondam. screpolata; legno rossiccio. Fg. oblunghe od obovato-oblunghe, lucide, però aspre al tatto di sopra, + pubescenti di sotto, a lobi mucronulati all'apice, quelle dei polloni spesso pennatifide e con lacinie lobulate ; stipole lineari-setacee, persistenti a lungo. Antere pelose. Frutti sessili, a cupola larga 2-3 cm., a squame infer. e *medie lanceolate o lineari-lanceolate, patenti o riflesse ; ghianda bislunga, tron- cato-ombelicata all’apice. è. Boschi; 4-5, rr. 2. Apr.-Magg. |Eur. mer. Reg. danub. As. min. Siria]. — Volg. Cerro. 3 Q. Cerris L. (1753) 888 A Fg. dei rami fruttiferi pennato--lobate, a lobi stretti ed acuti. — Istria, Pen. e Sic. a HALIPHLAEOS (LAm., 1788) B Fg. dei rami fruttiferi sinuato--lobate o grossam. dentate, a lobi larghi ed ottusi con un mucrone. — Nell’area della spec. 8 AUSTRIACA (W., 1805) — Fe. coriacee, cadenti durante l’inverno od alla primavera successiva, Cupola a squame lanceolate od ovate. 5 5 Fg. pubescenti-tomentose di sotto. Cupole larghe 4-6 cm., con squame ovate od ovato-lanceolate, le mediane larghe 5-6 mm, Albero alto sino a 15 m. o più. Fg. ovate od oblunghe, brevem. pelose di sopra, bianco- tomentose di sotto, grossam. dentate o lobate, con denti mucronati od acuminati; picciuolo lungo 2-3 cm. Frutti sessili, a cupole legnose rac- chiudenti per ?/3 circa la ghianda, ch’è assai grossa (15-30 mm. diam.) ed ombelicata all'apice. &. Boschi e luoghi colt.: Leccese pr. Tricase (forse importata da tempo remoto), talora pure colt. da tempo recente come a Tuturano pr. Brindisi ecc. ; 2. Apr. |Pen. bale. Rodi As. min.). — Q. graeca Kotschy (1862). — Q. Aegil. v. macrolepis Fiori (1914), non Q. macrol. Kotschy (1862). — Volg. Vallonea. 4 Q. Aegilops L. (1753) 889 — Fg. glabre o quasi in ambedue le pag. Cupole larghe 2-3 em., con squame lanceolate, le mediane larghe 2-3 mm. Albero c. s. Fg. spesso polimorfe, quelle dei polloni o delle piante giovani #- profondam. e va- riam. lobate, talora increspate al margine; le definitive regolarm. se- ghettate e simili (in dimensioni assai più piccole) a quelle del Castagno. Frutti c. s., ma di dimensioni assai più piccole. &. Boschi: Murge delle prov. di Bari e di Lecce ; 2. Apr. [Pen. balc. As. min.|. — Q. Robur Ma- rinosci (1813), non L. — Q. Aegilops Griseb. (1844), non L. — Q. ma- cedonica A. DC. (1864) — Q. ostryaefolia Borb. (1887) — Q. Fragnus A. Longo (1888) — Q. Libani Borzì (1911), non Oliv. — Volg. Fragna. 5 Q. trojana Webb (1839) 890 e VARO TOR ell c 3 vò * averi a Ò n 261 Quércus] 80 CUPULIFERAE ‘865 Sez. III. SuBER RcHB. (1831). 6 (1) Fg. + tomentose di sotto per peli stellati, talora glabre nelle forme giovanili ma in tal caso lunghe 5-8 em. F — Fg. glabre nelle due pag. o con pochi peli sparsi nell’infer,, lunghe 2-3, rr. sino a 4 cm., con picciuolo brevissimo, coriacee, ovate od oblun- ghe, rotondate o cordate alla base, dentato-spinose o nelle forme defi- nitive intere, persistenti per più anni. Frutti sessili, solitari od appaiati, maturanti in 2 anni; ghianda ovoidea, in gran parte rinchiusa nella cu- pola. Stili lineari-lesiniformi. è. Boschi e macchie ; 2. Apr.-Magg. |Reg. medit. Crimea]. — Volg. Quercia spinosa. 6 Q. coccifera L. (1763) 891 A Ramoscelli e fg. di sotto glabri. a Squame della cupola più brevi della ghianda, spesso ondulato-revolute al margine. I. Squame della cupola £ patenti o ricurve. Arbusto od alberetto (1--5 m.). — Istria mer., Nizza, prov. di Bari e Lecce, Sîc. e Sard. u. TYPICA II. Squame della cupola interam. appressate, tranne la punticina apicale ch’ è patente. — Stc., Sard. {Spa. Port. Alger. Maroc.|. 8 PSEUDO--COCCIFERA (Desr., 1800) b Squame della cupola più lunghe della ghianda (ch’è globosa), piane, erette, leggerm. curvate all'apice. — S7c. occ. | Spa. As. min.l. CALLIPRINOS (WEBB, 1838) B Ramoscelli e fg. di sotto coperti di abbondante tomento fulvo-ferrugineo. — Squame brevi e larghe, ricurve in fuori. — Sc. nelle Sciare di Marsala [Arcip. greco]. ò AUCHERI (JAUB. ET SPACH, 18453) 7 Corteccia fortem. sugherosa e profondam. serepolata. Cupola a squame medie e super. allungate e coll’apice spesso patente. Albero alto sino a 25 m., a tronco di solito contorto, a chioma più rada e di un verde meno cupo che la Q. Ilex. Fg. coriacee, brevem. picciolate, ovate od oblunghe, acute, glabre e verdi di sopra, bianco-tomentose di sotto. Frutti brevem. peduncolati; ghianda bislungo-ovale, rinchiusa per circa la metà nella cupola. Stili corti, dilatati all'apice. è. Boschi e macchie, spesso colt. ; 2. Apr.-Magg. [Eur. mer. Afr. bor. e colt... — Volg. Su- ghera. 7 Q. Suber L. (1753) 892 A Frutti maturanti in un anno. a Fg. con pochi denti od intere, soltanto nei polloni talora lobate. — /str%a, Pen. sul versante tirrenico, specialm. nella Tosc. e Laz., più rr. su quello adriatico mer., Sîc., Sard. e Cors. o. TYPICA D Fg. irregolarm. 3-5-lobate. — Cal. a S. Giorgio Morgeto e Sie. [ Endem.|. 8 BrvonIana (Guss., 1344) B Frutti maturanti nell’ autunno del secondo anno. — Tosc., Ste., Sard. [Frane. mer. Alger. ecc... — Q. Suber v. biennalis Trabut (1888) — Q. occidentalis Piccioli (1894), non J. Gay. x SEROTINA Borzi (1880) — Corteccia non sugherosa, debolm, serepolata. Cupola a squame brevi e fortem, appressate. Albero c. s., ma a chioma più densa e verde cupa. Fg. polimorfe: nelle piante giovani e nei polloni più grandi, ovali 366 80 CUPULIFERAE [261 Quercus o bislunghe, più rr. rotondeggianti, verdi-lucide di sopra, più pallide di sotto e glabrescenti, dentate e talora dentato-spinose ; nelle piante adulte (fg. definitive) lanceolate, ovate od oblunghe, verdi di sopra e bianco-tomentose di sotto, intere o dentate. Frutti in racemi brevem. peduncolati; ghianda bislunga, * ristretta ed appuntita all’apice, matu- rante in un anno. È. Boschi e macchie; 2, rr. 3-5. Apr.-Magg. | Reg. medit. e colt... — Volg. Leccio, Elcio, Etice. 8 Q. Ilex L. (1753) (1) 893 A Cupola conico-emisferica (8-15 mm. diam.), a margine diritto. — Istria, Pen. ed isole; nell’ It. bor. solo lungo il Litorale adriatico, nei Colli Euganei, pr. è Laghi e qua e là nei luoghi più caldi al piede delle Alpi e dell'App. sett. o. TYPICA B Cupola slargata (12-20 mm. diam.), a margine spesso rivoltato in dentro come un orlo. Fg. definitive spesso più grandi. Ghianda poco ristretta in alto. — Qua e là; Tosc. ecc. [Franc. mer. ecc.|. 8 EXPANSA (Porr., 1811) Q. lanuginosa X pedunculata n. comb.=Q. Kanitziana Borb. (1887) =Q. devensis Simonk. (1887)=Q. lanug. x Robur Borb. (1890). — Bolzano, Trent. ad Ala, Modenese a Casinalbo e certam. altrove. Q. lanuginosa x sessilis Borb. (1900) = Q. glabrescens Kern. (1876), non Benth. — Q. Kerneri Simonk. (1883)= Q. lanug. Xx sessiliflora Beck (1890)=Q. cal- vescens Vuk. (1900). — Da ricercarsi (indicata erroneam. dell’ Istria). Q. lanuginosa X aurea = Q. Sauteri D. Torre et S. (1909) — Alto Adige pr. Bres- sanone e Bolzano. Q. pedunculata x sessilis n. comb.-=Q. rosacea Bechst. (1813) = Q. intermedia Boenn. (1830) = Q. sessilis x Robur C. K. Schneid. (1904) = Q. Robur X ses- silis Beck (1906) — Veneto ecc. Q. Parnetto x pedunculata Chiov. (1898) = Q. Esculus v. intermedia Heuff. (1850) — Q. Heuffelii Simonk. (1883) = Q. conferta x Robur Simonk. (1887) — Laz. pr. Anzio verso Carroceto. Q. Fanetto X sessilis n. comb. = Q. Tabajdiana Simonk. (1886) = Q. subglandu- losa Borb. (1887) = Q. conferta x sessiliflora Guerke (1897) = Q. sess'li- flora x Farnetto Chiov. (1898) = Q. conferta X sessilis C. K. Schneid. (1904). — Laz. a Castel Porziano. Q. Cerris Xx lanuginosa Koelne (1893), Guerke (1897). — Istria ? Q. Cerris v. roburoîdes Borzì (1911). — Forse ibrida fra Q. Cerris e Q. Robur v. sessilis 0 v. lanuginosa — Cal. nei boschi di Gioja Tauro. Q. Cerrîs x Suber Borzì (1885) =? Q. hispanica Lam. (1783) = Q. Pseudo-Suber Santi (1795)= Q. adriatica Simonk. (1909). — Qua e là nella Pen. e Sic. — Volg. Cerro-sughera. f. Gussonei Fiori (1907) = Q. haliphleos Guss. (1854), non Lam.= Q. Ps.-Suber v. Gussonei DC. (1864). — Veron. sui Lessini, Sic., ecc. f. aegylopifolia (Pers., 180%) — Istria. f. Fontanesii (Guss., 1826). — Istria, Tosc. a Vallombrosa, Cal. e Sic. (1) Le numerose forme di @. /lex distinte da Tenore, Borzì, Trabut ed altri autori, rappresentano per lo più delle semplici variazioni individuali, ovvero delle forme di sviluppo dipendenti dall’età della pianta o dal terreno in cui cresce; per- ciò abbiamo creduto di non tenerne conto. 261 Quercus] 30 CUPULIFERAE 367 f. pseudo-austriaca (Lojac., 1907) = Q. Ps. Suber v. castanophylla Borzì (1911). — Sic. alle Madonie. Q. Ilex x pedunculata Chiov. (1898). — Laz. al Quartaccio di Maccarese. Q. Ilex Xx Suber Borzì (1885), Pereira (1888) = Q. Morisii Borzì (1880) — Q. Suber X Ilex Laguna (1883) = Q. Bertrandi Alb. et Reyn. (1902). — ose. a Follonica, Orbetello e Pereta, Laz. alla Capocotta e pr. Anzio, Stic., Sard. e Cors. — Volg. Leccio-Sughera. Q. Cerris X Ilex = QQ. Pseudo--Cerris Rouy (1910). — Da ricercarsi. 2Q. coccifera X Ilex Asch. et Gr. (1911)=?Q. Auzandri Gren. et Godr. (1855) = Q. Soluntina Tin. ex Lojac. (1907). — Ste. pr. Solunto nel Palermitano. Nora. — Delle numerose spec. di Quercus dell'Amer. bor. coltivasi talora a scopo ornam. e forestale la Q. rubdra L. (1753), più rr. trovasi nei parchi Q. mary- landica Muenchh. (1070)= A. nigra v. maryl. L. (1753)=Q. ferruginea Michx. (1812) e Q. imbricaria Michx. (1801). Gen. 262. Castanea Adans. (1763). (Spec. 4 delle reg. temp.-calde dell'Eur. As. ed Am. bor.). Albero alto sino a 30 m., longevo, a chioma slargata ; corteccia dapprima liscia (nei rametti con lenticelle puntiformi bianche), poi screpolata. Fg. grandi, oblungo-lanceolate, acuminate, regolarm. ed acutam. seghettate, le adulte glabre o quasi. Fi. monoici; i masch. in amenti eretti, formati di pic- coli glomeruli di fi. bianchi, involucrati da brattee e bratteole, con perigonio a 6 lobi e 6-15 stami con lungo filamento ; i femm. 1-3 entro un involucro di brattee saldate tra loro (cupola), accrescente nel frutto, con ovario 6-lo- culare, sormontato da breve perigonio 5-8-fido e da 6 stili. Achenî (casta- gne) 1-3, globoso-schiacciati, a pericarpio coriaceo color marrone, lucido al- l’esterno, peloso di dentro, racchiusi nella cupola (riccio) 4-valve, coperta da densi e lunghi aculei pungenti. è. Forma estesi boschi dal mare 0 più spesso da 300-400 m. sino ad 800-900 m. al nord e 1300 m. al sud in terreni si- licei 0 calcari compatti, è pure spesso colt. in numerose varietà: Pen. ed isole ; 2-4. Giu.-Lugl. [Eur. media e mer. Cauc. As. occ. Afr. bor.-occ. e colt.]. — Fagus Castanea L. (1753) — C. vulgaris Lam. (1783) — C. vesca Gaertn. (1788) — C. Castanea Kast. (1882). — Volg. Castagno. C. sativa Mill. (1768) 894 Nora 1.à — Si hanno molte forme di Castagno colt., che differiscono princi palm. per la forma del frutto ed anche pei caratteri degli organi vegetativi; esse portano differenti nomi volgari nelle varie regioni ed ancora non sono state stu- diate e classificate in un lavoro monografico. Vedasi: Piccioli L., Monogr. del Castagno, 2.3 ed., pp. 51-84, Firenze, 1922. Nora 2.* — Si colt. talora negli arboreti due spec. affini (razze geografiche), cioè: C. crenata Sieb. et Zucc. (1846)= C. vesca v. pubinervis Hassk. (1844) = C. japonica Blume (1850)= C. pubinervis C. K. Schneid. (1904) del Giappone e C. dentata Borckh. (1800)= C. vesca v. americana Michx. (1803) = C. americana Raf. (1836) dell’Amer. bor.-or. 368 350 CUPULIFERAE [263 Fagus Gen. 263. Fàgus L. (1737). (Spec. circa 15 delle reg. temp. e fredde dei due Emisf.). Albero alto sino a 30 (rr. 40) m., a chioma ovale-appuntita; gemme bi- slungo-acute. Fg. ovate od oblunghe, acute o brevem. acuminate, + sinuato- denticolate, cigliate da giovani, glabre e lucide da adulte, pelose solo sui nervi. Fi. monoici: i masch. in amenti capituliformi, pendenti e lungam: pe- duncolati, con squame minute e caduche, con perigonio a 5-7 lobi e con 8-16 stami; i femm. 2 a 2 entro un involucro (cupola) come in Castanea, con ovario 3-loculare, sormontato da breve perigonio 6-fido e da 3 stili. Achenî (faggiole) 1-2, trigoni, a pericarpio coriaceo, rossigno, racchiusi nella cupola legnosa, 4-valve, coperta di radi e brevi aculei non pungenti. è. Forma estesi boschi da 700 a 1600 m. al nord e da 1000 a 2000 m. al sud. ; 5, rr. 4. Magg. [Eur. media e mer.-mont. Caue. As. occ... — Volg. Faggio. F. silvatica L. (1753) 395 A Fg. verdi. a Corteccia sottile e sempre liscia. —. Istria, Pen., Sic. e Cors. o TYPICA b Corteccia grossa e © screpolata e rugosa (ricordante quella della Quercia). -— Abr. al M. Meta pr. Alfedena all'Alpe Biscurri. |Germ. Slavonia). 8 QueRrcoIDEs PERS. (1800) B Fg. rosso--vinose. — Trentino e colt. per ornamento. [Eur. centr.).. — F. silv. v. sanguinea Rchb. (1830-32). | PURPUREA AIT. (1789) Fam. XXXI. PLATANACE.EF. (Gen. unico). Proprietà ed usi. — Il legno del Platano (Platanus orzentalis e P. occîden- talis) è ricercato per lavori d’intaglio, oggetti da disegno (righe, squadre ecc.), mobili ecc. I Platani sono pure frequentem. piantati lungo i viali, nelle piazze e parchi come piante ornamentali; è preferito il P. occidentalis pel suo fogliame più bello. Gen. 264. Platanus L. (1737). (Spec. 5 delle reg. temp. e subtrop., 1 dell’or. le altre dell’Am. bor.). 1 Fg. palmato 3-5-fide, diventanti subito glabre, cuneate o più rr. troncate o subcordate alla base, a lobi lanceolati, + sinuato-dentati. Albero alto sino a 35 m., a scorza biancastra, staccantisi a placche. Fi. monoici, in capolini globosi, unisessuali, pendenti, in racemi di 3-5 lungam. pedunco- lati: fi. mescolati a squame carnoso-clavate, con perigonio nullo, i masch. ridotti ad 1 solo stame con connettivo a capocchia, i femm. al solo ova- rio con stilo allungato. Capolini frutt. formati da un asse globoso su cui si attaccano molti acheni circondati da numerosi peli. &. Lungo i fiumi : It. mer. e Sic., altrove colt. ed indigenato da antiche colture ; 2-4. Apr.-Magg. [Pen. balc.-mer. As. occ. Himal. e colt... — Volg. Platano, PI. d’ Oriente. 1 P. orientalis L. (1753) 396 264 Platan us] 51 PLATANACEAE 369 — Fg. angoloso-lohate, meno profondam, divise ed a seni più larghi che nel prec., rimanenti a lungo tomentose, quasi sempre troncate o cor- date alla base. Il resto c. s. è. Origin. dell’Am. bor. : frequentem. colt. nei viali, parchi ecc. e talora subspont. ; 2-4. Apr.-Magg. [Colt]. — Volg. Platano, PI. d’ America. 2 P. occidentalis L. (1753) 897 Platanus ortentalis x occidentalis C. K. Schneid. (1905) = P. orient. v. acerifolia . Ait. (1799) = P. acerif. W. (1806). — £ probabile che si trovi in coltura. ma difficilm. sì può discriminarlo dalle variazioni individuali deî due genitori. Nora. — Affine alle Platanacee è la fam. delle Hamamelidaceae alla quale appartiene il gen. Liguidambar di cui si colt. nei parchi e viali due spec., cioè : L. styraciflua L. (1753) dell’Am. bor.--atl. e L. orzentalis Mill. (1768) dell’As. min., Rodi e Siria. Sono grandi alberi ad odore forte, bituminoso, e che forniscono le- gname pregiato; quello del L. styraciflua è noto in commercio col nome di Nocino d’America. Dal tronco del L. orientaliîs sgorga una trementina con odore gradevole. Fam. XXXII. URTICACE-E., (Gen. 107, spec. ben note poco più di 1500, largam. disperse nelle reg. trop. e temp. del Globo). Proprietà ed usi. — Tra le piante di questa famiglia comprese nella nostra flora il Fico (Ficus Carica) economicam. è una delle più importanti ; i suoi frutti maturi contengono il 60--70°/, di zucchero d’uva e si possono classificare tra i più sapidi; si mangiano freschi e secchi e se ne distilla dell’alcool ; essi rappresentano un prodotto importante per le reg. mer. d’Italia. Si usano pure torrefatti come succedaneo del caftè ed in medicina come pettorali, ammollienti e lassativi. I frutti del gelso bianco (Morus ulba) sono dolciastri e quelli del Gelso nero (Morus ni gra) aciduli; ambedue sono eduli. Vengono pure mangiati i frutti della Celtis australis e dai suoi semi si spreme dell’olio da ardere. I semi della Canape (Can- nabiîs sativa) torrefatti sono mangiati in certe località d’Italia e si danno comunem. a mangiare agli uccelli; se ne spreme pure dell’olio usato per condimento, per ardere, per dipingere e per preparare il sapone verde, ed i residui che restano dopo spremuto l’olio si danno per ingrasso ai maiali e cavalli. I getti giovani dell’Ortica (Urtica dioica, U. pilulifera) in alcune regioni sono mangiati cotti, come gli spinaci; trinciati e cotti si danno pure ai polli ed ai tacchini. Anche i getti giovani del Luppolo (Humulus Lupulus), chiamati nel Veneto bruscan- doli, sono mangiati come gli Asparagi; tale pianta è pure economicam. impor- tante perchè serve a dare l’aroma alla birra (vedi sotto). Il Gelso bianco è largam. colt. perchè le sue foglie servono all’ allevamento del baco da seta; in Sic. si usano anche le fg. del Gelso nero, però solo nell’ul- timo stadio dell’allevam. Anche le fg. del Toxylon pomiferum (= Maclura auran- tiaca) possono servire per lo stesso uso. Le fg. del Gelso bianco sunnominato ser- vono anche per mangime al bestiame; allo stesso scopo ed anche per sostegno della Vite si coltiva largam. nell'Emilia ed altrove l’ Olmo (Ulmus campestris ed U. montana). Le fg. della Celtis australis servono di nutrimento alle capre ed alle pecore. 24 370 32 URTICACEAE Le brattee dell’infiorescenza femm. del Luppolo ed il perigonio degli stessi fi. sono cosparsi di glandolette resinose, lucenti, che raccolte in copia vanno a for- mare quella polvere giallastra detta impropriam. lupulina ; sono tali glandolette che danno l’amaro-aromatico speciale alla birra. Esse contengono i principî attivi del Luppolo, cioè: un olio volatile detto valerolo (chè si trasforma in acido vale- rianico al contatto dell’aria), un principio amaro-acido non ancora ben noto, un alcoloide, che sembra essere collina, e delle resine. Il principio amaro-acido della lupulina è velenosissimo se iniettato nel sangue, invece meno pericoloso se intro- dotto sotto la pelle e quasi innocuo se ingerito per bocca, perchè poco assorbi- bile; nella birra pare si modifichi in una resina indifferente. Le infruttescenze del Luppolo contengono ancora del tannino sotto forma di acido umulo-tannico ; esse si usano come tonico--amaro, antiscorbutico ed antiscrofoloso. La lupulina è registrata fra le sostanze amare indifferenti; essa è stata decantata antiafrodi- siaca, sedativa ed ipnotica, ma pare con poco successo. La Canape (Cannabis sativa) fornisce nell’Asia un prodotto inebbriante noto col nome di Hascise, costi tuito dalle foglie, dalle infiorescenze femm. o dalla resina della pianta, parti che vengono fumate col tabacco, masticate od ingerite sotto forma di liquore ecc. Le proprietà della Canape variano però secondo il paese ove essa cresce e ne sono state fatte diverse spec. botanicam. non distinguibili; quella che si coltiva nel l’India ha proprietà inebbrianti più forti e si conosce col nome di Canape indiana. I principî attivi contenuti nella Canape indiana non sono ancora ben noti; vi sì trova però certam. una resina verde detta cannabinone, che pare possieda pro- prietà ipnotiche ; secondo alcuni vi si troverebbe inoltre un glucoside chiamato cannabina, un alcoloide, la cannabinina, assai vicina alla nicotina, e parecchi oli eterei. Il cannabinone usasi come ipnotico, massime nell’insonnia degli alienati ; la tintura di Canape indiana, l’estratto alcoolico ed altri preparati come antispa- smodico ed in qualche caso come stimolante del sistema nervoso. L'uso smodato dell’Hascisc che si fa in Oriente ha effetti deleteri, conducendo ad uno stato di ebetismo o di mania. I frutti del Gelso nero (Morus nigra) servono a preparare il sciroppo di more usato come astringente nelle infiammazioni di gola; essi con- tengono un acido libero che pare sia acido malico. La corteccia della rd. tanto del Gelso nero quanto di quello bianco (Morus alba) è acida, amara e purgativa. Dal latice del Fico (Ficus carica) il Mussi avrebbe ricavato un fermento da lui chiamato cradina che agirebbe come la pepsina, non solo in presenza dell’acido cloridrico ma anche in una soluzione alcalina; da questo succo si può anche ri- cavare del cauciue in piccola quantità e si può pure fabbricare dell’ inchiostro simpatico. La corteccia dell’ Olmo (Ulmus campestris) contiene mucillaggine e tannino ed era una volta impiegata come leggero astringente. L’Ortica comune (Urtica dioica) è conosciutissima per la speciale irritazione (urticazione) che pro- duce venendo a contatto della pelle; tale fenomeno è dovuto alla presenza di peli speciali, detti urticanti, i quali infiggendosi nella cute colla loro punta silicea, vi inoculano dell’acido formico concentrato segregato dalla glandola che sta alla loro base e ch’ è quello che produce l’irritazione. L’urticazione può essere fatta anche a scopo terapeutico in sostituzione dell’azione rubefacente della farina di senape. L’Urtica dioîca contiene inoltre del nitrato potassico e dell’acido gallico ; le U. urens e pilulifera hanno le stesse proprietà. Le fg. della Muraiola (Parzetaria officinalis) contengono una notevole proporzione di nitrato potassico e possono servire per fare delle bevande diuretiche. La Canape, oltre alle proprietà terapeutiche dette sopra, ha pure una grande importanza industriale per la fibra eccellente che si ricava dalla macerazione del libro del fusto, e che serve a fare cordami, spago e tessuti. I suoi fusti decorti- ir. ai 32 URTICACEAE 371 cati sono adoperati per fare zolfanelli, carta e carbone per la polvere pirica. Dai fusti del Luppolo si ricava pure una filaccia robusta che può servire a far cor- dami e legacci; da quelli dell’Ortica comune una fibra simile a quella della Canape e del Lino. La corteccia del Gelso da carta (Broussonetia papyrifera) dà, con la bollitura, della filaccia con la quale si fabbrica la carta detta di Cina : se ne fanno pure, per battitura od agglutinamento, dei tessuti che riescono impermeabili. Le fg. di molte Urticacee sono ruvide al tatto per la presenza. di speciali incrosta- zioni calcaree dette cistoliti; gli è perciò che si usano le fg. del Fico, dell’Ortica e della Murazola per pulire i recipienti di vetro. Il legno della Celtis australis è, tra quello degli alberi di questa fam., il più apprezzato perchè duro, compatto e non soggetto a tarlare; usasi per palafitte, per fare stanghe da carrozze, raggi di ruote, manici da fruste, lavori in legno curvo, ecc. Anche il legno dell’ Olmo è assai apprezzato per costrurre carri ed utensili rurali, panche, tavole ed altro ; quello del Gelso bianco usasi invece per tini, botti, ecc. Il legno degli alberi di questa famiglia si usa come combustibile; però soltanto quello dell’ Omo, del Gelso e della Celtis è realm. apprezzabile sotto questo rapporto. i La Broussonetia papyrifera, la Celtis australis e gli Olmi vengono talora piantati lungo i viali pubblici. Il 7'oxylon pomiferum serve per far siepi, e il suo legno .è forte. Chiave dei generi. 1 Alberi. i 9 — Erbe. 7 2 Fi. chiusi in un ricettacolo carnoso (cenanzio). 270 Ficus — Fi. mai chiusi in un ricettacolo carnoso. 3 3 Fi. solitari od in glomeruli o fascetti. Piante a succo acquoso. , 4 — Fi. in amenti. Piante a succo latiginoso. 5 4 Fi. nascenti prima delle fg. in glomeruli o fascetti. Fg. penninervie. Frutto a samara. 265 Ulmus — Fi. nascenti colle fg., solitari. Fg. triplinervie. Frutto a drupa. 266 GCeltis 5 (3) Pianta spinosa. Frutti immersi nell’asse carnoso dell’ infruttescenza, ch’ è a forma di grossa pallottola sferica. 267 Toxylon — Piante inermi. Frutti mai c. s. 6 6 Fi. dioici, i femm. in amenti capituliformi, sferici. Fg. bianco-tomentose di sotto. 268 Broussonetia — Fi. monoici, i femm. in amenti bislunghi. Fg. glabre o quasi. 269 Morus 7 (1) Fg. palmato-lobate (almeno le infer.), oppure tutte palmato-sette. Ovulo pendulo. 8 — Fg. indivise. Ovulo eretto. 9 S Pianta perenne, volubile. Fg. palmato-lobate, con 3-5 lobi o le super. intere. 271 Humulus — Pianta annua, eretta. Fg. tutte palmato-sette, con 5-11 segmenti. 272 Cannabis 9 (7) Piante urticanti. Fg. grossam. dentate (rr. intere). Fi. monoici o dioici, in spighe o capolini ascellari. i 273 Urtica — Piante non urticanti. Fg. intere. Fi. monoici o poligami, in cime ascellari o solitari. 274 Parietaria 372 82 URTICACEAE [265 Ulmus Tribù I. ULMEZE. Gen. 265. ÙUlmus L. (1735). (Spec. circa 16 delle reg. temp. dell’Emisf. bor.). 1 Fi. con pedicelli lunghi 10-15 mm. Ovario e samare densam. cigliate al margine. Perigonio obliquam. 5-8-lobo. Albero alto sino a 30 m. Fg. ovate, acuminate, a base fortem. inequilaterale, doppiam. seghettate, pubescenti di sotto. Stami 8, rr. 6-9. Samara ovata, profondam. smargi- nata. &. Origin. dell'Eur. media dalla Franc. alla Russia, rr. colt. nei viali e parchi: Trieste, Bolzano, Trento, Piem. a Saluzzo e Mendatica, Firenze, ecc. [C'olt... — U. pedunculata Foug. (1787) — U. effusa W. (1787) — U. ciliata Ehrh. (1791). 1 U. levis Pall. (1784) 898 — Fi, quasi sessili. Ovario e samare glabre, Perigonio regolarm. 4-7- fido. 9 2 Fg. di grandezza media (lunghe 2-10 cm.) Samare con smarginatura apicale giungente fin quasi al seme, lunghe 10-25 mm. Albero alto sino a 30 m., a rametti disposti quasi disticamente. Fg. c. s., per lo più scabre di sopra, glabre di sotto o pelose nell’ascella dei nervi. Stami 4-5, ad antere porporine. Ovario biloculare, con 2 stimmi allungati. Sa- mara monosperma per aborto, largam. alata, obovata o subrotonda. è. Boschi, siepi ed anche largam. colt. ; 3-4, rr. 2. Febbr.-Marz. [| Eur. ed’ As. temp. Afr. bor.-occ.|. — U. glabra Mill. (1768) — U. foliacea Gilib. (1792). — Volg. Olmo. 2 U. campestris L. (1753) 899 A Rami senza escrescenze sugherose od assai limitate. — Istria, Pen. ed isole ; spesso colt. a scopo specialm. agricolo. ua TYPICA B Rami con numerose escrescenze sugherose in forma di ali o di creste. — Qua e là col tipo. — ? U. sativa Mill. (1768). 3 suBsEROSA (MoENCH, 1785) — Fg. grandi (lunghe 9-15 em.). Samare con smarginatura apicale non giungente al seme, lunghe 2-3 ecm. Albero a rametti disposti in modo disordinato. Fg. scabre o liscie di sopra, pelosette di sotto, massime nell’ascella dei nervi. Samara ovata o subrotonda. Il resto c. s. è. Boschi, qua e là, ma più spesso colt. ; 4-5. Marz.-Apr. [|Eur. temp. As. occ. e bor. Giapp. Afr. bor. ?|]. — U. glabra Huds. p. p. (1762) — ? U. scabra Mill. (1768). — Volg. Olmo riccio o di montagna. 3 U. montana Stokes in With. (1776) 900 A Rami senza escrescenze sugherose. — Alpi ed App. sino al Laz., Abr. ed Avellinese ; spesso colt. a scopo agricolo od ornamentale. o. TYPICA B Rami con escrescenze sugherose a forma di ali. — Da ricercarsi; talora colt. 8 MAJOR (Sm., 1814) Tribù IL CELTIDE. Gen. 266. Cèltis L. (1737). (Spec. circa 60, sparse nelle reg. temp. e trop. specialm. dell’Emisf. bor.). 1 Fg. mollem. pubescenti di sotto, ovato-lanceolate, lungam. acuminate, generalm. più di 2 volte più lunghe che larghe, Albero alto sino a 25 m., a corteccia liscia, cenerina. Fg. a base inequilaterale, rotondata 266 Celtis] 52 URTICACEAE 373 o cuneata, a 3 nervi principali, scabre di sopra, acutam. seghettate. Fi. ermafr. o poligami per aborto, solitari, ascellari; perigonio diviso in 5-6 lacinie; stami 5-6; ovario 1-loculare, con disco barbato alla base e con 2 grossi stimmi allungati. Drupa rotonda, lungam. peduncolata, gialla e poi nera a perfetta maturazione, con polpa scarsa dolciastra ed osso re- ticolato-rugoso. é. Boschi, siepi e rupi, qua e là, ma spesso colt. od in- selvat.: Istria, Pen., Sic., Sard., Cors., Ischia ed Elba: 2 e 4, rr. 3. Apr.-Magg. [Reg. medit. Cauc. Persia bor... — Volg. Bagolaro, Arci- diavolo, Spaccasassi. 1 C. australis L. (1753) 901 — Fg. glabre od un po’ pelose di sotto, romboideo-ovate, acute 0 brevem. acuminate, poco più lunghe che larghe, Alberetto alto sino a 6 m. circa. Fg. a base inequilaterale, rotondata o subcordata, liscie o scabre di sopra, inegualm. crenate o seghettate. Drupa gialliccia anche a per- fetta maturazione, con osso a 4 carene, liscio od appena rugoso. Il re- sto c. s. é. Macchie e rupi; 4. Magg.-Giu. |Erzegov. Grec. Russ. mer. Cauc. As. min.). 2 C. Tournefortii Lam. (1797) 902 A Fg. larghe 2 1/2 -3 cm., a pag. super. con numerose sporgenze verruciformi ; nervature principali distinte, le altre poco appariscenti. — Propria del- Oriente. ‘> a. TYPICA B Fg. larghe 3-4 cm., a pag. super. con punteggiature minutissime; nervature tutte appariscenti. Rami frutt. più grossi. — Efna a Bronte ed al Cava- liere, da 500 a 700 m. [Endem.|. — C. aetnensis Strobl (1881). 8 AETNENSIS Torn. (1855) Nora. — La Celtis occidentalis L. (1753)=C. australis v. microphylla Goir. (1893), origin. dell’Am. bor., è talora colt. nei parchi e nei viali, ad es. a Verona e Firenze; la C. occid. v. pumila Gray (1856), trovasi a Verona sul Colle di S. Leonardo. Tribù INT. MORE. Gen. 267. Toxylon Raf. (1817). (Spec. unica). Albero alto sino a 10-20 m., con spine ascellari assai pungenti. Fg. ovali- acuminate, intere, glabre di sopra, debolm. pelose di sotto. Fi. dioici: i masch. in amenti cilindrici, a perigonio 4-partito e con 4 stami; i femm. in capolino sferico, a perigonio 4-setto ed 1 stilo brevem. ramoso. Infruttescenza a forma d’arancia, a superficie rugosa, giallo-verdiccia, formata dall'asse e dai peri- goni accresciuti e carnosi. è. Origin. dell’ Am. sett. dal Missouri al Texas; colt. per siepi nell’It. sett. e specialm. nel Trent. a Calliano ; 3-4. Magg.- Giu. [Colt.].. — Maclura aurantiaca Nutt. (1818). T. pomiferum Raf. (1817) 908 Gen. 268. Broussonètia L’Herit. (1799). (Spec. 3 dell’As. or. dall’Arcip. Malese alla Cina e Giapp.). Albero alto sino a 10-12 m., con rametti, peduncoli e fg. pubescenti-tomen- tosi. Fg. grandi, alterne o rr. opposte, biformi, nei polloni e nelle piante giovani profondam. 3-lobe, nelle piante adulte indivise, ovato-acuminate, se- 374 32 URTICACEAE [268 Broussonetia ghettate, bianco-tomentose di sotto, con 3 nervi principali. Fi. dioici : i masch. in amenti cilindrici, con perigonio 4-dentato e 4 stami; i temm. in capolini globosi, misti a brattee villose, con perigonio 2-4-dentato, villoso alla fauce, 1 ovario stipitato e 1 stilo lesiniforme, indiviso. Infruttescenza a forma sfe- rica, formata dai perigoni e brattee persistenti e da drupeole stipitate di color rosso, sporgenti, ad endocarpio crostaceo e rugoso. è. Origin. della Cina e Giapp.: colt. nei viali e parchi e qua e là inselvat. nelle siepi, sui vecchi muri ecc. ; 2-4. Magg.-Giu. [Colt. nat. Eur. mer. Afr. bor. As. or. Am. bor. ecc.) — Morus L. (1753). — Volg. Gelso da carta. B. papyrifera L’Herit. (1799) 504 Gen. 269. Mòrus L. (1735). (Spec. © o più, delle reg. temp. e trop.-mont. dell’Emisf. bor.). 1 Fg. pelose di sotto soltanto lungo i nervi. Amenti femm. lunghi come il loro peduncolo. Lacinie del perigonio e stimmi glabri. Albero alto sino a 15 (rr. 20) m., a chioma slargata e corteccia giallognola, alla fine profondam. serepolata; legno duramificato giallo-scuro. Fg. + cordato- ovali, nei polloni e nelle piante giovani (non inestate) spesso profondam. 3-lobe, del resto indivise, inegualm. seghettate, liscie, con 3 nervi prin- cipali. Fi. monoici, tanto i masch. che i femm. in amenti cilindrici o glo- bosi: fi. masch. a perigonio 4-partito e 4-stami; fi. femm. con perigonio 4-5-partito ed 1 ovario biloculare, a 2 stimmi. Infruttescenza (sorosio) costituita da pseudo-drupe di sapore dolce, formate dal perigonio e dal pericarpio carnosi e dal seme chiuso nell’endocarpo crostaceo. è. Origin. della Cina ed As. centr. ; 2-4. Apr.-Magg. |Colt. nei paesi temp.|. — Volg. Gelso, Moro bianco. 1 M. alba L. (1753) 905 A Infruttescenza di color bianco-sporco. — Colt. largam. ed in parecchie forme per l'allevamento dei bachi da seta. o. TYPICA B Infruttescenza di color rosso o quasi nera. — Colt. più di rado. — M. ma- crophylla Moretti (1829) (forma). B 1rALICA {Poir., 1797) — Fe. pubescenti-tomentose sull'intera pag. infer. Amenti femin, quasi sessili. Lacinie del perigonio e stimmi villosi. Fg. cordato-ovate, ru- vide, più coriacee che nel prec., inegualm. dentato-seghettate, rr. lobate. Infruttescenza grossa, nera, lucida, di sapore acidulo, molto succosa. Il resto c. s. È. Origin. dell’ Armenia e Persia bor.: colt., più rr. del prec., pei frutti mangerecci, ma usato di rado per allevare i bachi da seta, ta- lora pure inselvat. ; 2-4. Apr.-Magg. [Colt. Eur. mediu e mer. As. temp. Afr. bor.) — Volg. Moro nero. 2 M. nigra L. (1753) 906 Gen. 270. Ficus L. (1735). (Spec. circa 600, la maggior parte delle Reg. trop., poche delle Reg. temp. calde). Albero od arbusto a corteccia liscia, cenerina. Fg. assai scabre, di sotto pubescenti-vellutate, largam. ovate e cordate alla base, con 3-5 lobi dentel- lati, raram. indivise. Fi. monoici, chiusi in ricettacoli carnosi (siconi, cenanzi Lit A A ANO RAa PATTO a” farle “ni n) iL EVI 270 Ficus] 32 URTICACEAE 375 od anfanti), cavi, piriformi-globosi uni- o bisessuali, con un foro apicale mu- nito di squame ; fi. masch. con perigonio brevem. pedicellato, 3-5-partito e 3-5 stami; fi. femm. con perigonio 3-5-fido, pedicellato o rr. sessile, con 1 ovario ed 1 stilo laterale. Infruttescenze di colore variabile dal giallo al verde, al rossigno ed al nero, maturanti in tre epoche, cioè : 1.° fichi fiori 0 primaticci (orni o grossi) sviluppantisi dalle gemme dell’anno prec. e matu- ranti dal giu. al lugl.; 2.° fichi propriam. detti (forniti) sviluppantisi da gemme dell’annata e maturanti dall’ag. al sett. ; 3.° fichi tardivi (cratiri) ma- turanti nell'autunno. La stessa pianta secondo i casi può portare solo i grossi (unifera precoce), solo i forniti (unifera tardiva) oppure ambedue (bifera) od infine anche i cratiri (trifera). Frutticini in forma di piccoli otricelli a peri- carpio crostaceo; per lo più soltanto nei forniti sono fertili. È. Sec. alcuni si vorrebbe origin. dell’ As. occ. (Persia, Siria, Anatolia) ed introdotto tra noi da tempi remotissimi ; 2-4. Giu.-Ott. | Colt. nat. Reg. medit. India, colt. Giapp. Am. bor. Afr. mer.). — Volg. Fico. F. Carica L. (1753) 907 A Frutti succosi e zuccherini, eduli, di colore variabile. Ricettacoli di 1 0 2 sorte (grossi e forniti) contenenti gran copia di fi. femm. e pochi masch. presso l’orificio, talora pure mancanti. — Largam. colt. in molteplici forme. — — F. Carica v. domestica Tschirch et Rav. (1911). — Volg. /ico-dome- stico. o, SATIVA FIORI (1898) B Frutti asciutti e stopposi, non eduli, di color verde o violetto. Ricettacoli spesso di 3 sorte, di cui i precoci ed estivi (grossi e forniti) ricchi di fi. masch., i tardivi (cratiri) con soli fi. femm. o pochi masch, incompleti. Al beretto per lo più cespuglioso, a fg. più ruvide e spesso più profondam. divise. — Sui vecchi muri e nelle fessure delle rupi nella Pen. ed isole; al nord soltanto presso i Laghi e nei luoghi meglio esposti. — Caprificus inse- ctifera Gasp. (1844). — Volg. Mico-sdvatico, Profico, Caprifico. è CaPRIFICUS (Rrsso, 1844) (1) Nora. — Alcune spec. di Ficus dei paesi caldi si colt. per ornamento, però soltanto nell’It. mer. e nelle isole possono vivere in pien’aria. Le spec. che si 0s- servano più frequentem. sono: /. elastica Roxb. (1814) dell’As. trop.; {". magno- lioides Borzì (1897) di patria ignota, affine al prec., di cui si ammirano grandi alberi a Palermo; F. pumila L. (1753)= F. stipulata Thunb. (1786) = F. repens Hort. (1880), non Rottl., del Giapp. e Cina, che serve per lo più, come pianta rampicante, a ricoprire muri ; F. citrifolia Hort. ex Lam. (1786) del Messico, colt. nelle pubbliche passeggiate e nei parchi a Palermo, Cagliari ecc. Tribù IV. CANNABINEA. Gen. 271. Hùmulus L. (1787). (Spec. 2, la nostrale ed un’altra della Cina e Giapp.). Pianta con fusto volubile, sinistrorso, munito di peli rigidi, ricurvi. Fg. op- poste, cordate alla base, palmato-lobate, con 3-5 lobi ovato-acuminati e se- (1) Il Caprifico deve interpretarsi non come var. fissata, ma come una ten- denza di ritorno atavico alla forma originaria selvatica del Fico; sperimental mente si è visto che dai semi di Caprifico si puo avere tanto il Fico quanto il Caprifico (Gussone [1854] — Longo [1920]). 36 32 URTICACEAE (271 Humulus ghettati, le super. indivise. Fi. dioci: i masch. bianco-giallognoli, in pannoc- chia, a perigonio 5-partito e 5 stami; i femm. appaiati nell’ascella di brattee fogliacee formanti un amento ovoideo, ciascuno con una bratteola accrescente nel frutto, a perigonio fatto ad orciolo, ad ovario 1-loculare e 2 stimmi al- lungati e pelosi. Infruttescenza a guisa di strobilo, con brattee membranacee e bratteole con glandole gialle avvolgenti gli acheni, che hanno pericarpio crostaceo e sono avvolti dal perigonio ricco delle stesse glandole gialle, se- cernenti una sostanza resinoso-aromatica. %. Siepi e luoghi selvatici : Istria, Pen. (massime al nord), Sic., Sard. e C'ors. ; 2-4. Giu.-Sett. [Eur. As. occ. Sib. Am. bor. e colt... — Voig. Luppolo. H. Lupulus L. (1753) 908 Nora. — L’Humulus japonicus Sieb. et Zucc. (1846) pianta annuale, origin. del Giapp., è talora colt. nei giardini ed è stato segnalato come inselvat. nel Trent. a Levico ed in Tosc. a Torre del Lago pr. Viareggio. Gen. 272. Cànnabis L. (1737). (Spec. unica). Fusto eretto (1-3 m.). Fg. alterne od opposte, palmatosette, con 5-11 segmenti lanceolato-acuminati e seghettati, pelosette. Fi. dioici: i masch. in racemi ascellari formanti un’ampia pannocchia, con perigonio 5-partito e 5 stami; i femm. spicato-glomerulati, appaiati nell’ascella di brattee, ciascuno con 1 bratteola cingente l’ovario ed aperta obliquam. all’apice, a perigonio fatto ad orciolo e cingente strettam. l’ovario sino a metà, questo è 1-loculare e con 2 stimmi a codino. Achenio globoso, a pericarpio duro e fragile. O. Origin. dell’ As. centr. ed Himal. bor.-occ. : frequentem. colt. per ricavarne la fibra ; 2-4. Giu.-Ag. [Colt. paesi trop. e temp. caldi). — ©. indica Lam. (1783). — Volg. Canape. C. sativa L. (1753) 909 Tribù V. URTICEZ. Gen. 273. Urtica L. (1737). (Spec. 30 circa delle Reg. temp. e subtrop.). 1 Spec. annuali o bienni, 2 — Spec. perenni. 4 2 Infiorescenze unisessuali, le femm. in forma di capolini globosi, lun- gam., peduncolati. Fusti eretti, ottusam. tetragoni (3-9 dm.). Fg. oppo- ste, ovali, © acuminate, sparse di peli urticanti, ma del resto glabre; stipole 4 ad ogni nodo, libere. Fi. monoici; spighe di fi. masch. ramose, miste coi capolini dei fi. femm. ad ogni ascella, tranne talora le infer. ove trovansi fi. masch. soltanto. Perigonio 4-partito tanto nei fi. femm, che nei masch., questi con 4 stami, quelli con stimma sessile a pennello. Achenio compresso, rivestito dal perigonio persistente ed accrescente. O, 00. Ruderi e macerie ; 2. Magg. | Eur. occ. Reg. medit. Indie S. Elena, nat. Eur. centr. ed Am.]. — Volg. Ortica romana. 1 U. pilulifera L. (1753) 910 i ma PI MAr 273 Urtica] 32 U RT TC. AC E AE 5307 A Fg. grossam. dentate, con denti ottusi. a Fg. rotondate o troncate alla base. Fusti e picciuoli verdi. — /Istria pr. Orsera, Lig., It. media, mer. ed ins. % TYPICA b Fg. cordate alla base. Fusti e picciuoli rossastri. — Jt. mer. ed insulare. Spa. Grec. Tripol.). B BALEARICA (L., 1759) B Fg. intere od appena dentate. — Sard. | Dalm.]). DopARTII (L., 1759) — Infiorescenze uni- bisessuali, tutte spiciformi. 3 3 Stipole 2 ad ogni nodo (realm. 4 saldate a 2 a 2), Spighe tutte pedun- colate, le masch. (talora mancanti) più lunghe del picciuolo delle fg. Pianta di 1-6 dm., + pelosa, succosa. Fg. ovate, grossam. dentate. Spi- ghe semplici, le masch. a rachide dilatato-membranosa dal mezzo circa in su e fiorifera solo nella faccia super., le femm. e le bisessuali con rachide non dilatata e più brevi del picciuolo. Il resto c. s O. Ruderi; muri, margini delle vie ecc. ; 2, rr. 4. Quasi tutto Vanno. [Reg. medit. Is. atl... — ? U. dubia Mura (1775) — U. membranacea Poir. (1795-96) — U. lusitanica Brot. (1804). — Volg. Ortica. 2 U. caudata Vahl (1791) 911 A Pianta monoica o dioica, a spighe unisessuali, le super. masch. e le infer. femm. — Pen. (escluso il nord) ed isole. x TYPICA B Pianta a spighe tutte od in gran parte bisessuali, con prevalenza di fi. femm. Fg. più allungate. — Nell'area della spec. {Spa. Azorr.]. 8 NEGLECTA (Guss., 1825) — Stipole 4 ad ogni nodo (libere). Spighe tutte subsessili, generalm. più brevi del picciuolo della fg. (lunghe 8-20 mm.), semplici, bisessuali, a rachide mai dilatata. Fg. a denti acuti, con peli urticanti, ma del resto glabre. Il resto c. s. O. Presso gli abitati e lungo le vie : Istria, Pen. ed isole. Aut.-Prim. |Reg. temp. bor. Abiss., nat. Am. mer. ece.| — Volg. * Ortica. 3 U. urens L. (1753) 912 4 (1) Spighe femm. più brevi delle masch, e dei picciuoli delle fg. Pianta con pochi peli urticanti. Fusti quasi cilindrici e bianchicci in basso (3-10 dm.), erbacei o legnosi. Fg. ovate od oblunghe, acuminate, cuneate o rotondate alla base, grossam. dentato-seghettate, glabre o con pochi peli quasi innocui; stipole 4 (libere). Fi. monoici (rr. dioici), con spighe infer. femm. e le super. masch.; queste sessili, semplici od appena ra- mose, più lunghe dei picciuoli. Y. è. Luoghi ombrosi sassosi 0 rupestri : Sic. in V. di Noto, pr. Siracusa al Belvedere, a Sortino nel Vallone della Preola e ad Avola ; 2. Apr.-Magg. [Endem.|. 4 U. rupestris Guss. (1821) 913 — Spighe tutte più lunghe od uguali ai picciuoli delle fg. Piante con peli urticanti + abbondanti. 5 5 Fg. dentato-seghettate, ovato-lanceolate od ovate, acuminate, quasi sem- pre con lembo 2-4 volte più lungo che largo, le super. lineari-lan- ceolate. Rz. strisciante, giallo. Fusti eretti (1/3 -2 m.), ottusam. quadran- golari. Fi. dioici (rr. monoici) in spighe ramose, coperte di glomeruli di fi. sin presso alla base. x. Pr. gli abitati, boschi, siepi ecc., comunis- sima ; 2-7. Prim.-Aut.[Reg. temp. del vecchio mondo, nat. Am. Austral. ecc.]. — Volg. Ortica, O. comune. 5 U. dioica L. (1753) 914 378 32 URTICACEAE [273 Urtica A Piante erbacee, però lussureggianti. a Fi. dioici. 1 Pianta un po’ pubescente e mediocrem. provvista di peli urticanti. — Istria, Pen. ed isole. &% TYPICA 2 Pianta mollem. pubescente e quasi sprovvista de’peli urticanti. — Qua e là col tipo. — U. pubescens Ledeb. (1833). © GALEOPSIFOLIA (WIERZB., 1825) 3 Pianta ispida e con molti peli urticanti. — Alpi or. dolomitiche sino a 1500 m. e nel resto d’It. qua e là nei luoghi secchi. — U. nebrodensis Gasp. (1844). x HIspipA (DC., 1815) 4 Pianta glabra, con peli urticanti scarsi o nei luoghi ombrosi mancanti. — Luoghi ombrosi umidi. è GLABRATA (CLEm., 1841) b Fi. monoici, — spighe infer. per lo più femm. e le super. masch., oppure con fi. dei due sessi mescolati. — Qua e la. = MONOICA (TAUSCH, 1851) B Piante quasi suffruticose, a fusti ramosi, però ridotte in ogni parte. # Fusti legnosi solo alla base, perduranti per un solo anno. Fg. ristrette alla base, spesso lanceolate. — Trent. a Torbole e Loppio, Bolzano ece. [Endem.?|). — U. dioica v. parvifolia Wierzb. (1888). v € MICROPHYLLA Hausm. (1852) #* Fusti più lignificati, perduranti per più anni, pelosi. Fg. rotondate alla base, acutam. dentate. — S/c. [Endem.]. Î SICULA (GASP., 1844) — Fg. inciso-dentate, ovato-cuoriformi, con lembo tanto lungo che largo (rr. lanceolate). Pianta erbacea o suffruticosa, con peli urticanti scarsi e grossi, ma del resto glabra. Fi. monoici (rr. dioici), in spighe uni- bi- sessuali. Il resto c. s. x, è. Muri e luoghi selvatici ombrosi ; 2, rr. 4. Magg.-Giu. [Endem.|. — U. grandidentata Moris (1828). 6 U. atrovirens Req. (1827) 915 A Fg. ovali, cordate o rotondate alla base. i a Spighe poco ramose o quasi semplici. — Maremma tosc. pr. Campiglia e Talamone, Arcip. tosc., Sard., Cors. ed isolette vicine. n. TYPICA b Spighe assai ramificate. Pianta in ogni parte più rigogliosa. — Luoghi ombrosi pinqui. 8 rLorIBUNDA WeDD. (1856) B Fg. lanceolate, ristrette alla base. — Area del tipo, ma rara. ANGUSTIFOLIA WeDD. (1856) Gen. 274. Parietària L. (1737). (Spec. 8 nelle reg. temp. più rr. nelle trop. dei due Emisf.). 1 Fi. poligami, in fascetti ascellari. Sez. I. EUPARIETARIA 2 — Fi. monoici per aborto, solitari ascellari, Sez. II. HELXINE 3 Sez. I. EUPARIETÀRIA GRISEB. (1844). 2 (1) Fi. con involuero bratteale formato da parecchie foglioline o divi- sioni subeguali tra loro, immutate nel frutto, verdi. — Pianta pe- renne, a fg. oblungo- od ovato-lanceolate, con una nervatura bi- tri- ternata, peloso-ruvida, con fusti cilindrici, rossastri. Fg. lungam. piccio- 274 Parietaria] 32 URTICACEAE 379 late, intere, lunghe 1-10 cm. Fi. in cime geminate, sessili, lomeruli- formi, 5-moltiflore, gli ermafr. all'apice dei rametti, 3-bratteati, i femm. nelle biforcazioni, 1-bratteati; fi. masch. e per lo più anche gli ermafr., a perigonio 4-partito, accrescente nel frutto, a 4 stami, raddrizzantisi con elasticità al momento dell’antesi e stimma sessile a pennello (rudimen- tale nei fi. masch.); fi. femm. a perigonio tubuloso, 4-dentato, non ac- crescente e stilo sporgente; brattee fiorali ovate od oblunghe, + saldate alla base tra loro. Achenio compresso, rivestito dal perigonio persistente. Y. Ruderi, muri, siepi e boschi, comune; 2-4. Prim-Aut. [Reg. medit. Eur. media As. occ. e centr. Mad. Can.|. — Volg. Muraiola, Erba ve- triola. 1 P. officinalis L. (1753) 916 A Fusti eretti, semplici o quasi (3-7 dm.), interam. erbacei. Fg. oblungo- o lanceolato-acuminate, lungam. attenuate in basso o rr. troncate o leggerm. cordate. Brattee poco saldate alla base. Perigonio dei fi. ermafr. generalm. poco allungato dopo la fecondazione, campanulato, uguagliante gli stami. — Istria, Pen. ed isole. |Eur. As. occ.|. x ERECTA (M. et K., 1823) B Fusti prostrati o diffusi, assai ramificati (2-4 dm.), spesso + lignificati alla base. Fg. più piccole, ovato-acute, cuneate o talora rotondato-troncate alla base. Brattee più lungam. saldate. Perigonio dei fi. ermafr. assai allungato dopo la fecondazione, più lungo degli stami. — Col tipo specialm. sui muri e sulle rupî. (Eur. mer. ed occ. As. occ. e centr. Afr. bor. Mad. Can.]). — P. ramitlora Moench (1794) — P. diffusa M. et K. (1823). B JUDAICA (L., 1763) — Fi. con involuero bratteale ec. sì — Pianta annua, a fg. ovate, assai piccole (5-10 per 4-8 mm.), trinervi alla base, Fusti filiformi, prostrati (5-20 cm.). Brattee saldate solo alla base. Fi. in cime glomeruliformi solitarie, 3-7-flore; gli ermafr. pochi e sterili, con perigonio frutt. im- mutato, gli altri femm. con perigonio frutt. poco accrescente ma assai indurito. Il resto c. s. O. Muri, macerie e fessure delle rupi ; 2. Febbr.- Giu. [Reg. medit. Russ. mer. Cauc.|. 2 P. lusitanica L. (1753) 917 A Involucro bratteale dei fi. a lacinie ovato-lanceolate, appressate ai calici frutt. e lunghe come questi. — /f. centr., mer. ed ins.; indicata pure di Cesena. o. TYPICA B Involucro bratteale dei fi. a lacinie lineari-lanceolate, alla fine quasi patenti e più lunghe dei calici frutt. Fusti più allungati e fg. più piccole che nel tipo. — Capri, Ischia e Ste. [Grec.]. 8 FILIFORMIS (TEN., 1830) — Fi. con involucro bratteale a 5 divisioni di cui le 2 esterne assai più larghe e più lunghe delle altre, aceresciute ed indurite nel frutto, rosso-scure. Pianta pubescente, a fusti c. s. (1-3 dm.). Fg. c. s., oscuram. triplinervi. Fi. in cime geminate, sessili, 3-flore : fi. intermedio femm. con 1 brattea lineare, i 2 laterali ermafr. con 2 brattee ognuno, saldate tra loro alla base, le 2 interne lineari, le 2 esterne oblungo-spatolate, pa- tenti, assai più lunghe (2-4 mm.) ; fi. ermafr. a perigonio frutt. allungato. ©, x. Muri, macerie e rupi: piccole isole a sud della Sic. (Levanzo, Favignana, Maretimo) ed a Linosa, Lamped. e Pantell. ; 2. Febbr.-Marz. [Grec. ed Arcip. Creta]. 3 P. cretica L. (1753) 918 Sez. II. HELXINE (REQ., 1825). 3 (1) Fasti filiformi (3-15 cm.), sdraiati. Fg. piccole, quasi rotonde, + obli- que alla base, 2-3-nervie, minutam. peloso-scabre. Fi. masch. in alto, i femm. pochi in basso dei fusti, circondati da 3 brattee involucranti, mu- nite sul dorso ed in basso di peli uncinati e sparse di peli diritti nel resto; quelle dei fi. masch. strettam. lanceolato-lineari e libere fin quasi alla base, quelle dei fi. femm. libere soltanto nella parte super. e quivi ovato-oblunghe o lanceolate. x. Luoghi umidi ombrosi: Sard., Cors. e varie isolette vicine compresa la Capraia. Apr.-Magg. | Endem.|. — Hel- xine Req. (1825) — Soleirolia corsica Gaudich. (1826). 4 P. Soleirolii Spr. (1827) 919 FAM. XXXIII. ELAEAGNACEAE. (Gen. 3, spec. 16 circa delle reg. temp. dell’ Emisf. bor. ed As. trop. sino Austral.). Proprietà ed usi. — I frutti dell’Eleagno (£leagnus angustifolia) sono eduli ; i suoi fi. odorosi servono a preparare dei liquori. Le drupe dell’Hippophaé rham- noîdes sono talora mangiate dai ragazzi; se ne fa pure una tintura gialla. I rami e le fg. di questa stessa pianta servono a tingere in grigio o bruno coi sali di ferro ; il legno è duro e si usa dagli ebanisti e tornitori. Il legno dell’ Eleagno invece è buono soltanto per ardere. Chiave dei generi, 1 Fi. ermafr.; perigonio tubuloso, a lembo campanulato, 4-6-fido. Fg. ovali- lanceolate. 275 Blaeagnus — Fi. dioici; i masch. con perigonio bipartito, i femm. con perigonio tubu- loso, bilobo all’apice. Fg. lineari-lanceolate. 276 Hippophaè ten. 275. Elaeagnus L. (1735). (Spec. 12 circa dell’As. temp. e trop. Austral. ed Am. bor.). Albero talora spinescente, coi rami giovani e le fg. (massime di sotto) bianco-argentine per peli squamosi. Fg. brevem. picciolate, ovali-lanceolate o bislunghe, intere, larghe 8-20 mm. Fi. ermafr., ascellari, spesso in fascetti di 2-3, pedicellati, con perigonio argentino all’esterno e giallo internam., tu- buloso-campanulato, 4-6-fido, sulla fauce munito di un anello conico. Stami 4-6. Stilo e stimma lineari. Frutto drupaceo, rosso a maturità, circondato dal tubo perigoniale accresciuto, polposo di fuori ed indurito internam., conte- nente un achenio a pericarpio membranaceo. È. Origin. dell’ As. temp.; 2-4. Magg.-Giu. [C'olt. nat. Eur. mer. Afr. bor. ecc... — Volg. Eleagno, Olivagno. E. angustifolia L. (1753) 920 A Frutto piccolo, secco ed insipido. — Colt. però raram.; pr. Treviso, V. d'Aosta ecc. o TYPICA B Frutto più grande (25 per 15 mm.), succoso, dolce e mangereccio. — Colt. qua e ar 8 ORIENTALIS (L., 1767) 380 32 URTICACEAE \274 Parietaria RA dle VI I VE AAP : î 276 Hippophaé] 38 ELAFAGNACEAF 381 Gen. 276. Hippòphaé L. (1737). (Spec. unica). Arbusto ramosissimo (1-2 m.), a rami spinescenti, coperti di peli squamosi unitam. Alle fg. Fg. lineari-lanceolate, larghe 3-5 mm., intere, quasi sessili, verdi di sopra, argentine con leggera tinta rossigna di sotto. Fi. piccoli, dioici: i masch. sessili nell’ascella di brattee caduche, in piccoli amenti, a perigonio di 2 pezzi ed a 4 stami; i femm. pedicellati, solitari, ascellari, a pe- rigonio tubuloso, brevem. bifido all’apice e stilo breve, con stimma allungato, solcato longitudinalm. Pseudo-drupa giallo-aranciata a maturità, formata dal perigonio accresciuto e succoso, ravvolgente il pericarpio membranaceo. Seme a guscio duro, osseo. &. Ghiaie dei torrenti e luoghi aridi sassosi od argillosi, frequente: It. bor. e media ; 2-5. Apr.-Magg. [Eur. ed As. temp... — Volg. Olivello spinoso. H. rhamnoides L. (1753) 921 Fam. XXXIV. LAURACEK.. (Gen, 34, spec. 900 circa, per lo più delle reg. calde dell’ Am., As., Austral. ed isole del Pacifico, poche dell’Afr. trop. e delle reg. temp.-calde dei due Emisf.). Proprietà ed usi. — Le fg. dell’Alloro (Laurus nobilis) contengono un olio etereo giallo-verdastro con odore aromatico caratteristico. Nei frutti, detti dac- che d’ Alloro, si trova un olio di consistenza butirrosa, risultante dall’unione del- l'essenza suddetta con una sostanza volatile detta luurina e con un corpo grasso chiamato lauro-stearina, ch'è l’etere glicerico dell’acido laurinico. Le fg. di Alloro si usano per aromatizzare le vivande di carne ed i fichi secchi; se ne fa pure un infuso sudorifero. L’ olio ricavato dai frutti serve all’ esterno per frizioni stimo- lanti; esso è pure usato in profumeria. Le fg. dell’Alloro servivano nei tempi passati per coronare gli uomini illu- stri. Gli antichi ponevano grandi virtù curative in questa pianta e coi rami prov- visti di frutti si cingeva il capo ai giovani dottori in medicina, donde ne sono venuti i titoli di laureato e di baccelliere. L’Alloro è albero sempreverde spesso colt. nei giardini e nelle pubbliche pas- seggiate. Gen. 277. Laurus L. (1737). (Spec. 2, la nostrale ed un’altra delle Canarie). Albero sempreverde (3-7 m.), glabro in parte, a corteccia dapprima verde, poi cenerino-scura. Fg. coriacee, brevem. picciolate, lanceolate od ovato- oblunghe; ondulate al margine. Fi. dioici, 4-6 in ombrellette ascellari, pedun- colate, involucrate da brattee; a perigonio giallognolo, 4-partito, caduco; i masch. con 8-12 stami, 2-3-seriati, a filamenti biglandulosi ed antere deiscenti mediante 2 coperchietti aprentisi dal basso all’alto; i femm. con 4 stami ste- rili ed 1 ovario con stimma trilobo. Frutto drupaceo, nero a maturità, con seme grosso, rotondo, a guscio crostoso. &. Boschetti e macchie: a quanto pare spontaneo solo in pochi luoghi della Pen. e delle isole ; Istria, Duino, 382 34 LAURACEAE 270 Laurus Lig., Maremma tose. e laz., Camp. e Sard.) del resto largam. colt. o nat.; 2, rr. 3 e 4. Marz.-Apr. [Reg. medit. e colt... — Volg. Alloro. L. nobilis L. (1753) 922 Nora. — Nella zona medit. si coltiva qua e là il Cinnamomum Camphora T. Nees et Eberm. (1831) (= Laurus Camphora L., 1753) orig. della Cina e del Giapp.; tale albero cresce rigoglioso anche in luoghi ad inverno un po’ rigido (ad es. Firenze) e se ne potrebbe estendere la coltura per l'estrazione della canfora. Più rr. coltivasi la Persea gratissima Gaertn. (1805-07), orig. dell’ Am. trop., per i suoi frutti mangerecci. FAM. XXXV. THYMELAEACEAE. (Gen. 38, spec. 360 circa delle Reg. temp. del vecchio mondo e specialm. della Reg. medit., Afr. mer. ed Austrai., poche nelle Reg. trop. e nell’Am. temp.). Proprietà ed usi. — Le Daphne hanno in generale proprietà velenose; la loro corteccia, e massime nelle D. Gnidium, Mezereum e Laureola, contiene una resina acre ed un glucoside amaro, la dafnina, che sembra essere inerte. Tali corteccie hanno proprietà vescicatorie pronunciate, massime nella D. Gnidium, e servono a preparare delle pomate e carte vescicatorie; l'estratto alcoolico usasi come rivulsivo. La corteccia della D. Mezereum è anche talora usata come pur- gante drastico ed in Inghilterra come sudorifero nei reumatismi; i frutti delle Daphne sunnominate hanno pur essi azione purgativa, massime quelli della D. Gnidium che hanno sapore acre e si uniscono talora al pepe sofisticato. Le diverse parti pestate di quest’ ultima spec. servono per avvelenare i pesci, i suoi frutti per tingere in giallo, e le altre parti in Sardegna per tingere in nero la lana; i frutti della D. Mezereum forniscono invece un colore rosso. Chiave dei generi. 1 Perigonio con tubo cilindrico. Stilo brevissimo o nullo; stimma grosso, a capocchia. Frutto drupaceo, carnoso o coriaceo. 278 Daphne - Perigonio con tubo spesso urciolato. Stilo breve; stimma piccolo. Frutto secco. 279 Thymelaea Gen. 278. Daphne L. (1737). (Spec. 36 circa dell'Eur. ed As. temp. e subtrop.). 1 Fi. bianchi, in piccole pannocchie ramose terminali, Fg. ceuspidato- acuminate. Arbusto sempreverde (4-12 dm.), a rami diritti, peloso nelle ‘parti giovani e nelle infiorescenze. Fg. sessili, coriacee, lineari-lanceolate, attenuate in basso, larghe 3-5 mm., alla fine glabre. Fi. ermafr., a peri- gonio imbutiforme, 4-lobo, caduco. Stami 8. Drupa carnosa, rossa poi nericcia a maturità. Seme a guscio duro, crostaceo. è. Macchie e siepi : Lig., Tosc., It. centr., mer. ed ins. ; 2. Est.-Aut. [| Reg. medit. Can.]). — Volg. Erba-corsa, Gnidio, Dittinella. 1 D. Gnidium L. (1753) 923 — Fi. bianchi o colorati, mai in pannocchie e. sì Fg. + ottuse 0 roton- date all’apice, 2 278 Daphne] 55 THY ME L: AE ACE AE 383 2 Fi, in capolini terminali. Drupa coriacea, 3 — Fi. laterali a rami nudi o in piccoli racemi ascellari, Drupa suecosa,. 5 5 Fg. larghe 1-2 em, Arbusto dall’ aspetto dell’ Olivo e + elevato (5-15 dm.), sempreverde, a rami giovani villosi. Fg. coriacee, obovato-lanceo- late, attenuato-picciolate, smarginate all’apice, lucide di sopra, sericee o bianco-villose di sotto per peli appressati. Perigonio grandetto (lungo 12-13 mm.), a tubo bianco-villoso di fuori e lembo violaceo. Drupa rossa. È. Macchie: Tirreno dalla Maremma tosc. al Nap., Abr. pr. Popoli e Sulmona, is. Tremiti ed is. Maretimo pr. la Sic. ; 2. Febbr.-Marz. | Creta As. min. Armen.|. — D. sericea Vahl (1790) — D. collina Sm. (1792) — D. australis Cyr. (1805). — Volg. Olivella. 2 D. oleaefolia Lam. (1789) 924 — Fg. larghe 1 em. al massimo. Arbusti o suffrutici mai c. s, 4 4 Fi. rossi. Fg. lineari-cuneiformi, larghe 2-5 mm. Suffrutice prostrato, a fo. super. persistenti nell'inverno. Fg. coriacee, ristrette in basso in breve picciuolo, lucide di sopra e glabre di sotto. Fi. assai odorosi, lun- ghi 12-15 mm. Drupa giallognola, alla fine nericcia. è. Pascoli aridi, ghiaie e rupi; 4-5, rr. 3. Prim.-Est. [Pranc. Spa. Eur. centr. Russ.]. — Volg. Cneoro. 3 D. Cneorum L. (1753) 925 A Tubo del perigonio ed ovario * pelosi all’esterno. a Perigonio ed ovario pubescenti. Fascetti di 6-12 fi. che anneriscono col disseccamento. Fg. non ingrossate al margine e con un piccolo mucrone all’apice. — Alp? (in Piem. anche in pianura alla Mandria), App. lig.- piem. (M. Ermetta e Tobio) e centr. n TYPICA D Perigonio ed ovario villosi. Fascetti di 3-7 fi. che restano rossi col dissec- camento. Fg. ingrossate al margine, senza mucrone apicale. — Alpi do- lomitiche del Trent. e finitime del Veneto. { Endem.|. 8 PETRAEA (LEyB., 1853) B Tubo del perigonio ed ovario glabri. Il resto come nel tipo. — Qua e Za col tipo. [Alpi Carp.). STRIATA (TRATT., 1812) — Fi. bianchi (rr. porporini), Fg. obovate od obovato-ellittiche, larghe sino a 10 mm. Suffrutice tortuoso-ramosissimo. Fg. lunghe 15-25 mm., ottuse, spesso mucronate, attenuato-picciolate. Fascetti di 2-6 fi.,. senza brattee. Perigonio villoso all’ esterno. Drupa matura rossa. è. Boschi, pascoli e ghiaioni ; 4-î. Magg.-Lugl. | Eur. mer-mont. Svizz. Austr. Ser- bia As. min. Himal. Afr. bor.|. — Volg. Laureola alpina. 4 D. alpina L. (1753) 926 A Fg. erbacee, caduche nell’ inverno, © pelose per peli appressati (almeno da giovani), non glandolose di sotto. Fi. odorosi verso sera. — Alpi ed App. 4 TYPICA B Fg. coriacee, persistenti nell’ inverno, spesso glabre e granelloso-glandolose di sotto. Fi. assai odorosi. — App. e monti della Sic., Sard. e Cors. |Spa. Creta Pen. balc. As. occ. Himal. Afr. bor... — D. glandulosa Bert. (1819). 9 OLEOID£S (SCHREB., 1766) 5 (2) Fi. verde-giallognoli, 5-10 in piecoli racemi ascellari, bratteati. Fg. coriacee, persistenti. Arbusto eretto (5-10 dm.), a rami carnosi, dicotomi. Fg. oblungo- od obovato-lanceolate, larghe 15-25 mm., attenuate in basso, 354 55 THYMELAEACEAE {278 Daphne acute, glabre, lucide di sopra. Perigonio glabro. Drupe nere a maturità. C. Boschi: Istria, Pen., Sic., Sard., Cors. ed Ischia ; 4-5, rr. 2. Marz.- Apr. [Eur. media (escl. Russ.) e mer. Bitinia Afr. bor. Azzor.]. — Volg. Laureola, Olivella. 5 D. Laureola L. (1753) 927 — Fi, rossi (rr. bianchi), laterali ai rami e formanti un racemo sotto la gemma terminale, Fg. membranacee, caduche. Arbusto eretto (6-12 dm.), assai ramoso. Fg. svolgentisi dopo i fi. (rr. coetanee), obovato- lanceolate, larghe 15-25 mm., brevem. picciolate, glabre. Perigonio a tubo peloso esternam. Drupe rosse (rr. giallastre) a maturità. È. Boschi, rupi e pascoli: Alpi, App. bor. e centr. e qua e tà nel mer. sino alla Cal. sett. ; 5-6. Marz.-Apr. |[Eur. Cauc. As. min. Sib.|. — Volg. Camelea, Mezzereo, Fior di stecco. 6 D. Mezereum L. (1753) 928 Gen. 279. Thymelaèa Scop. (1772). (Spec. 20 circa della Reg. medit., Can. e Persia, poche estese sino all'Eur. ed As. media). 1 Pianta annua, a fi. ermafr., piccoli e verdicci, Sez. I. LyGIA 2 — Piante suffruticose, a fi. poligamo-dioici, gialli, Sez. II. EUTHYMELAEA 3 Sez. I. LyGIiA (FasaNO, 1788). 2 (1) Pianta glabra o + pelosa, a fusti gracili (2-4 dm.), eretti, semplici o ramosi, a rami allungati. Fg. lineari-lanceolate, sessili. Fi. sessili, ascel- lari, solitari o riuniti a 2-3, formanti una lunga spiga; fg. fiorali più lunghe dei fi. o rr. più brevi; perigonio urciolato, 4-fido ; stami 8; stilo breve, a stimma capitato. Achenio a pericarpio membranoso, avvolto nel perigonio persistente. O. Luoghi sterili e colt., frequente: Istria, Pen. ed isole ; 2-4. Est. [Eur. media e mer. As. occ. e bor. India bor.-occ. Afr. bor.|. — Stellera L. (1753) — Th. arvensis Lam. (1778) — Ligia Fas. (1788) — Passerina annua Wikstr. (1818). 1 Th. Passerina Lge. (1862) 929 Sez. II. EutHyvMELAEA LGE. (1870). 3 (1) Pianta glabra in ogni parte. Frutice sdraiato (1-5 dm.), ramoso. Fg. piccole, embriciate, lineari-spatolate, larghe 1-2 mm. Fi. ascellari, per lo più solitari, con 2 bratteole alla base, lunghi 5-10 mm.; perigonio imbu- tiforme. &. Pascoli e rupi: Alpi Mar. ; 5. Magg.-Giu. [Provenza Pir.|. 2 Th. dioica All. (1789) 930 — Piante + sericeo-tomentose, almeno sui rami od all’esterno del peri- gonio. 4 4 Perigonio persistente. Fg. patenti, oblungo-spatolate od obovate. Fru- tice ramosissimo (2-3 dm.). Fg. lunghe 1-2 cm., coriacee, nervose, per- sistenti. Fi. piccoli, ascellari, sessili, in piccoli glomeruli, con parecchie brattee embriciate, più brevi delle fg.; perigonio a tubo conico. è. Luo- ghi mar. ; 2. Apr.-Magg. [| Reg. medit.|. — Daphne L. (1753) — Passe- rina Schrad. (1810). 3 Th. Tartonraira All. (1785) 931 A, 279 Thymelaea] 5b THYMELABACEAE 385 A Fg. argentino-sericee nelle 2 pag., come il resto della pianta . — Nap., Sic., Sard., Cors. ed alcune piccole isole. U. TYPICA B Fg. glauche, glabre in ambedue le pag. — Cors. [Spa.). — Passerina Duby (1828) — Pass. Tartonr. v. calvescens Gr. et Godr. (1855). 8 THomasu (ExpL., 1847) — Perigonio alla fine caduco. Fg. densam. embriciate, ovate od oblun- ghe. Frutice di 3-6 dm., ramosissimo. Fg. lunghe 3-7 mm., carnosette, senza nervi, persistenti, convesse e glabre di sotto, concave e bianco- tomentose di sopra, unitam. ai rami ed ai fi. Glomeruli dei fi. c. s., lun- ghi come le fg.; perigonio campanulato-imbutiforme. è. Presso le coste, rr. entro terra: Istria, Lig., It. centr., mer. ed ins. ; 2. Apr.-Ott. [Reg. medit. Arabia). — Passerina L. (17538). — Volg. Barbosa, Spazzaforno. 4 Th. hirsuta Endl. (1847) 932 FAM. XXXVI. SANTALACEAE. , (Gen. 28, spee. 220 circa disperse nelle Reg. temp. e trop.). Proprietà ed usi. — Nessuno. Chiave dei generi. 1 Arbusto. Fi. dioici o poligami; perigonio 3-4-fido : stami 3-4; stimmi 3-4. 230 Osyris — Erbe. Fi. ermafr. ; perigonio 4-5-fido ; stami 5; stilo e stimma unico. 281 Thesium Gen. 280. Osyris L. (1737). (Spec. 6 della Reg. medit., Afr. ed Indie or.). Arbusto ad aspetto ginestroide (1/0 -2 m.). Fg. lineari-lanceolate, coriacee, intere, acute o mucronate, persistenti d’inverno. Fi. piccoli, giallastri, brat- teati, in piccole cime formanti dei lunghi racemi: i masch. numerosi, pedi- cellati, a perigonio con tubo brevissimo ed a 3-4 stami inseriti attorno al net- tario in forma di disco trigono; i femm. solitari o pochi, sessili, ad ovario infero, 1-loculare. Drupa sferica, quasi secca, rossa a maturità, coronata dai residui del perigonio; endocarpo crostaceo, contenente un solo seme. è. Mac- chie e siepi: Istria, Litt. veneto, C. Euganei pr. Arquà-Petrarca, Bolognese, Comacchio, Pineta di Cervia, Nizz., Lig., resto della Pen. dalla Tose. e Marche in giù ed isole ; 2, rr. 3-4. Apr.-Giu. [ Reg. medit.|. i O. alba L. (1753) 933 Gen. 281. Thesium L. (1737). (Spec. 100 circa delle Reg. temp. o rr. trop. del vecchio mondo, 2 sole Bra- siliane). 1 Una brattea e 2 bratteole ad ogni fi. 2 — Una brattea sola ad ogni fi. (bratteole nulle). Rd. legnosa, da cui par- tono parecchi fusti eretti, semplici (1-2 dm.). Fg. basilari squamiformi, le altre lineari, 1-nervie, larghe 1 mm. o meno. Racemo semplice, a ra- 25 386 36 SANTALACEAE [281 Thesium metti lunghi 5-10 mm.; brattee lunghe come i peduncoli. Perigonio deflorato a lobi eretti, tubuloso alla base, lungo il doppio della drupa, ch'è succosa. %. Prati e pascoli: Alpi ven. e trent.; 4-5. Giu.-Lugl. [Alpi dalla Svizz. alla Baviera e Boemia]. 1 Th. rostratum M. et K. (1826) 934 2 Piante perenni. Frutto coi soli nervi longitudinali o talora pochi nervi secondari obliqui. 3 — Pianta annua, Frutto munito tra i nervi longitudinali di nervi se- condari obliqui e trasversali (rr. appena manifesti). Rd. fittonosa, emet- tente dal colletto parecchi fusti angolosi o striati, semplici o ramificati (1-3 dm.). Fg. c. s., larghe 1-3 mm. Racemi spiciformi, a rametti assai corti: brattee (lunghe 5-25 mm.) e bratteole scabro-cigliate al margine. Perigonio deflorato a forma di sporgenza globosa e brevissima. Drupa secca. O. Luoghi aridi: Tosc. al M. Argentaro, Laz., Basil. a Pomarico, Puglie, Cal., Sic., Lipari, Malta, Lamped., Sard., Cors. e Pianosa ; 2. Apr.-Magg. [Reg. medit. Ingh. Can... 2 Th. humile Vahl (1794) 935 3 Perigonio deflorato formante sul frutto una sporgenza allungata cilin- drica in basso, lunga come il frutto stesso (lacinie perigoniali involte all’apice soltanto). Rd., fusti, fg. e brattee c. s. Drupa secca, ellittica. 2. Pascoli e luoghi sassosi; 5-T, rr. 4. Lugl.-Ag. | Eur. Cauc. As. oce. Sib.|. 3 Th. alpinum L. (1753) 936 A Rametti frutt. corti, appressati all’asse dell’infiorescenza, ch’è rettilineo o quasi. a Fusti di 10-15 cm., sdraiato-ascendenti, terminati da un racemo semplice o quasi, piuttosto denso ed unilaterale. — Alpi, App. sino al Bolognese ed Abr. al M. Vettore. 1. TYPICUM b Fusti di 15-80 cm., quasi diritti, per lo più terminati da una pannocchia lassa, non unilaterale. — C. Ticino e V. d'Aosta in Valgrisance. [Alpi Bale... — Th. alp. v. altissimum R. Beyer (1891). 3 TENUIFOLIUM (SAUT., 1344) B Rametti frutt. divaricato-patenti, allontanati in ogni senso dall’asse dell’in- fiorescenza, ch’è Hessuoso. — Fusti di 15-50 cm., per lo più terminati da una pannocchia. — Alpi ed App. parmig. al M. Ragola ; 5-6. (Eur. centr. e mer.-alp... — Th. pratense Ehrh. (1790). : PYRENAICUM (PourR., 1788) — Perigonio deflorato formante sul frutto una sporgenza globosa, assai più breve del frutto stesso (lacinie perigon. involte sino alla base). Fg. super., brattee e bratteole quasi sempre + dentellato-scabre ai margini. Drupa secca, bislungo-ellittica od obovata. %, rr. O. Luoghi erbosi 0 sas- sosi ; 2-7. Magg.-Lugl. [Eur. media e mer. As. occ. e centr. Afr. bor.|. 4 Th. linophyllum L. (1753) 937 A Fg. lineari-acute, larghe 1/2-2 mm., 1- o debolm. 3-nervie. a Racemi + ramoso-pannocchiuti. Piante di 1-4 dm., senza stoloni. I Cime almeno in parte 2-3-flore. Piante robuste, di 3-4 dm. 1 Pannocchia piramidato-divaricata; brattee tutte più brevi del frutto o la mediana talora uguale ad esso. — Istria, Veneto, Trent. a Cles, Ber- gam., Vercellese lungo il Po, Lig., Tosc., App. centr. e mer. sino al M. Pollino e Gargano ; 2-4. |[Eur. mer. Cauc. As. occ. sino Affgan. Afr. bor.|. — Th. linophyllum Desf. (1798). 4 DIVARICATUM (JAN, 1818 nomen, 1819 descer.) 281 Thesium]| 36 SANTALACEAF 387 2 Pannocchia stretta, allungata : brattee più lunghe del frutto. Pianta più gracile della var. prec. — Sic. alle Madonie ?, Sard., is. Tavolara e Cors. tra 900 e 2000 m.; 4-7. [Endem.}. 8 ITALICUM (DC., 1857) II Cime sempre 1-flore. Pianta gracile, di 1-2 dm., a pannocchia stretta : brattea maggiore assai più lunga del frutto. — Carnia a Tolmezzo. A. Apuane, App. lucchese, pistotese ed abr. e Cors. nella valle Restonica : 5-6. [Spa. Eur. media-or. Cauc. As. occ. e centr... — Th. ramos. v. leve Somm. (1894). ‘€ RAMOSUM (HAyYNE, 1800) h Racemi semplici, unilaterali o quasi. Pianta di 5-10 cm., ascendente, spesso munita alla base di rami gracili stoloniformi. Portam. del 77. alpinum. — App. dal Piceno e Lazio alla Cal. occ. e Sic. alle Madonie: ©. | Balc. dalla Croazia alla Grec.|. — Th. intermedium Guss. (1826), non Schrad. — Th. intermed. v. minimum Ten. (1832) — Th. alpinum Ten. (1835), non L. dò PARNASSI (DC., 1857) 937! B Fg. lineari o lineari-lanceolate, larghe 2-4 mm, acute, 3-nervie. — Fusti stri- scianti per un certo tratto sotto il terreno (stoloniteri), ascendenti (3-5 dm.). Pannocchia piramidata; brattea mediana generalm. più lunga del frutto, le laterali. più brevi. — Alpi, App. sino Abr., Tosc., Salernit., Gargano e Cal. alla Sila ; 4-6, rr. 3 (Piem.). | Eur. centr. e mer. Cauc. Sib.).. — Th. inter- medium Schrad. (1794) — Th. ambiguum Ten. (1824-29). e LINIFOLIUM (SCHRANK, 1786) C Fg. lanceolato-lineari (almeno le super.), largne 3-8 mm., acuminate, 3-5 nervie. — Fusti eretti (4--6, rr. sino 7-9 dm.), non stoloniferi. Pannocchia c. s.; brattee spesso tutte più brevi del frutto. — Luoghi boschivi: Istria, Alpi ed App. sino al M. Pollino in Cal. ; 4-5. [Alpi Bale. Eur. centr. As. min.). — Th. montanum Ehrh. (1790). £ BAVARUM (SCHRANK, 1786) Nora. — Il Thesium ebracteatum Hayne (1800) dell'Eur. centr. ed or. e Sibe- ria, trovasi rappresentato nell’Erbario centr. di Firenze da un esemplare dell’Abr. al M. Corno (Orsini!) (cfr. Grande, in « Bull. Soc. bot. it. », 1912, pag. 181); ma erediamo meglio non ammetterlo nella Flora italiana sino a conferma dell’hRabitat. Fam. XXXVII. LORANTHACFEAE. (Gen. 13, spec. 500 circa largam. disperse nelle Reg. trop., più scarse nelle temp. dei due Emisf.). Proprietà ed usi, — Le bacche e la corteccia del Vischio quercino (Lorar- thus europaeus) contengono una sostanza vischiosa, molle ed elastica detta vsc7r4, la quale concorre in gran parte a formare la ben nota panza che serve a pren- dere gli uccelli. Questa ricavasi del resto anche da altre piante (ZJlex Aquifolium, Viburnum Lantana). Alcuni dicono che la pania si ricavi anche dalle bacche ma- ture del Vischio propr. detto (Viscum album), altri a ragione lo negano, osservando che la polpa di tali bacche è gelatinosa e solubile nell'acqua. Il Viscum album godeva nei tempi passati grande riputazione contro l’epilessia, l’isterismo ecc., ma, pare, senza fondamento, essendo ora caduto in oblio; è da avvertire per altro che nei tempi passati si è fatta grande confusione tra il Viscum ed il Loranthus, e che si usavano promiscuam. Le bacche del Viscum album si considerano come velenose. Le piante di Vischio colle bacche mature servono per le cerimonie del Na- tale e per es. a Firenze sono portate in copia al mercato. Circa all’azione paras- 388 5( LORANTHACEAE sitaria delle Loranthacee è da notarsi che esse si comportano come l'innesto in riguardo del soggetto, quindi sono dannose soltanto quando si sviluppano in grande quantità. Chiave dei generi. 1 Pianta senza vere fg., parassita sui Ginepri. 284 Arceuthobium — Piante fogliose, parassite su diversi alberi. 2 2 Fi. in spighe terminali. Perigonio doppio (calice e corolla ?). Antere deiscenti per fessure longitudinali. Bacca gialla. 282 Loranthus — Fi. in fascetti terminali ed ascellari. Perigonio semplice. Antere deiscenti per pori. Bacca bianca (rr. giallognola). 288 Viscum Gen. 282. Loranthus L. (1740). (Spec. circa 200 delle Reg. calde, poche delle temp.-calde di tutto il Globo, esclusa l’Am. bor.). Arbusto ramosissimo (5-10 dm.), a rami cilindrici, opposti, articolati, a cor- teccia bruna. Fg. caduche d’inverno, oblungo-spatolate, carnosette, debolm. nervose, ottuse, brevem. picciolate. Fi. per lo più dioici, piccoli, giallognoli, in spighe semplici, terminali; perigonio esterno (calice ?) a tubo aderente al- l’ovario e lembo brevissimo, 6-dentato; perigonio interno (corolla?) di 6 pezzi distinti. Stami 6, ad antere deiscenti pel lungo. Ovario infero, 1-locu- lare ; stilo filiforme. Bacca ovale, gialla a maturità, monosperma, a mesocarpo polposo-vischioso. &. Sulle Quercie (Q. Robur, Farnetto e Cerris), rr. sui Castagni e sugli Olivi: Pen. e Sic. ; 4. Magg. [Eur. centr. Bale. Russ. mer. As. min. Persia. — Volg. Vischio-quercino. L. europaeus Jacq. (1762) 938 Gen. 283. Viscum L. (1737). (Spec. quasi 50 delle Reg.\trop. e temp. del vecchio mondo). Arbusto c. s. (2-5 dm.), a corteccia verde-giallognola. Fg. persistenti d’in- verno, coriaceo-carnose, ottuse, 3-6-nervie. Fi. dioici, gialli, sessili, in fascetti terminali ed ascellari: i masch. a perigonio 4-fido e 4 antere sessili, aderenti ai lobi perigoniali e deiscenti per molti pori; i femm. con tubo perigoniale aderente all’ovario, lembo brevissimo, 4-dentato e stimma sessile. Bacca a mesocarpo gelatinoso. È. Sopra molti alberi ; 2-4. Marz-Magg. [Eur. ed As. temp. Afr. bor.|. — Volg. Vischio. V. album L. (1753) 939 A Fg. larghe 15-20 mm., oblungo lanceolate, ristrette alla base. Bacca bianco- vitrea (rr. giallognola) a maturità. a Seme compresso ai lati, generalm. ovale e tanto largo che lungo. Bacca sferica. — Parassita su un gran numero di alberi di famiglie diverse (ne sono stati enumerati circa 200), ma più frequentem. sulle Rosacee, Sali- cacee ed Aceri: Istria, Pen. e Sîtc. —- V. album v. platyspermum R. Kell. (1890). 0. TYPICUM h Seme convesso ai lati, © ellittico. Bacca spesso le&germ. ovoidea. — Paras- sita sull’Abete bianco : pr. Trento e Bolzano, Cors. [ Eur. As. min... — V. al- bum v. hyposphaerospermum R. Kell. (1850) f. latifolium R. Kell. (1905). 8 AbreTIs BECcK (1903) LO e 289 Viscum] 57€ LORANTHACEAE 389 B Fg. larghe 5-15 mm., quasi lineari, spesso falcate. Bacca giallognola (rr. bianca) a maturità, ovoidea. Seme come nella v. Abietis. —— Parassita sui Pinus silvestris, Laricio e Pinaster, più rr. su Picea ercelsa e Juniperus Oxycedrus: Friuli, Veron., Trent., Bresc., V. d'Aosta, Nizz., Cal., Etna € Cors. |[Eur... — V. austriacum Wiesb. (1883) — V. album v. hyposphaero- sperm. f. angustifolium R.. Kell. (1905). -; LAXxUM (Borss. et ReuT., 1842) Gen. 284. Arceuthòobium M. B. (1819). (Spec. 10 circa dell’Emisf. bor. e specialm. Am. bor. e Messico). Arbusto ramosissimo, articolato, dall'aspetto di una Salicornia, di 1 dm. al più. Fg. ridotte a squame triangolari, saldate in breve guaina. Fi. dioici: i masch. 1-3, giallognoli, sessili nelle ultime articolazioni, a perigonio 2-5-par- tito, con un’antera sessile sopra ogni lacinia, deiscente per una fessura; i femm. terminali, pedicellati, a perigonio minimo. 2-partito e stimma quasi sessile. Bacca ovoidea (2 per 1 mm.), maturante nella primavera successiva, azzurra, alla fine deiscente elasticam. e lanciante a distanza il seme avvolto da uno strato vischioso che lo fa aderire ai rami vicini. è. Parassita sui Juniperus: Istria e Cors.? ; 2. Genn-Lugl., Sett. | Eur. mer. Cauc. As. occ. e centr. Afr. bor. Am. bor.].. — Viscum DC. (1805). A. Oxycedri M. B. (1819) 940 Fam. XXXVIII. BALANOPHORACEAE. (Gen. 14, spec. 35 circa, la maggior parte delle Foreste trop., poche dell’Afr. mer., 1 della N. Zelanda e la nostrale). Proprietà ed usi. — Il Cynomorium coccineum era anticam. usato come astrin- gente nelle diarree. Gen. 285. Cynomòrium L. (1735). (Spec. unica). Rz. ramoso e squamoso, da cui nascono dei grossi fusti carnosi (1-2 dm.), fosco-rossastri o porporino-nerastri, pur coperti di squame ovate ed appres- sate. Fi. poligami, in spiga simile ad uno spadice, densa, oblungo-clavata, lunga 6-12 cm., formata da piccole cime contratte, accompagnate da brattee e bratteole ; perigonio a 4-6 (rr. 1-8) pezzi, lineari-ciavati. Stame unico, con rudimento d’ovario nei fi. masch. Ovario infero o semiinfero, 1-ovulato ; stilo allungato, scanalato, con stimma troncato-ottuso. Achenio a pericarpio coria- ceo, con perigonio e stilo persistenti. 25. Spiaggie arenose, parassita sulle rd. di varie piante: Basil. or., Sic., Malta, Lamped., Sard. ed alcune piccole isole; 2. Apr.-Magg. [Spa. Creta Palest. Arab. Pers. Songaria Afr. bor.]. — — Volg. Fungo di Malta. C. coccineum L. (1753) 941 Fam. XXXIX. CYTINACEAE. (Gen. 7, spec. 22 circa dell'Eur. mer., Afr., Am. temp. e trop. ed As. trop.). Proprietà ed usi. — Il succo spremuto dal Cytinus Hypocistis è stato in passato usato come tonico ed astringente. Gen. 286. Cytinus L. (1764). (Spec. 4 della Reg. Medit., Afr. mer., Madagasc. e Messico). Fusti brevi (5-8 cm.), spesso affastellati, nell’assieme a forma cilindrico- clavata, carnosi. Fg. squamiformi, carnose, embriciate, ovate od ellittiche, denticolato-cigliate. Fi. monoici, 5-10, quasi sessili alla sommità del fusto, con 1 brattea e 2 bratteole ciascuno; perigonio tubuloso-campanulato, a 4-8 lobi. Fi. masch. con 8-10 antere, sessili sopra una colonna centrale, legata colla parte infer. del tubo perigoniale mediante 4 lamelle ; fi. femm. ad ova- rio infero, 1-loculare, con moltissimi ovuli, stilo a colonnetta con stimma globoso. Frutto molle a bacca. x. Parassita sulle rd. di varie spec. di Cistus; 2. Apr.-Magg. [Reg. medit. Can.|.. — Volg. Ipocisto, Mucchignero. ‘C. Hypocistis L. (1767) 942 A Fusti, brattee e fi. giallognoli o giallo-rossastri. Brattee generalm. più lun- ghe dei fi. Colonna centrale papilloso-pubescente. — Istria, Euganei, Lig., Tosc., It. centr., mer. ed ins. o, TYPICUS B Fusti e brattee rosso--aranciati. Brattee generalm. più brevi dei fi., che sono giallo--pallidi o rosei ed a perigonio più ristretto alla fauce. Uolonna cen- trale glabra. — Sui Cistus incanus ed albidus: Istria, Elba, Sic., Pantell., Sard. e Cors. [Frane. mer--occ. Can... — 0. Hypoc. v. canariensis Webb (1850) — C. Clusii Nym. (1881). 3 KERMESINUS Guss. (1844) Fam. XL. ARISTOLOCHIAC£AE. (Gen. 5, spec. 200 circa, disperse nelle Reg. calde di quasi tutto il Globo e nelle temp. più specialm. dell’Emisf. bor.). Proprietà ed usi. — Le fg. ed il rz. dell’Asarum europaeum contengono un olio essenziale di sapore molto acre, una materia grassa ed una sostanza di odore nauseante ; il rz. usasi come emeto--catartico e le fg. come starnutatorio. L'Arzstolo- chia Clematitis è velenosa ed agisce sul sistema nervoso come stupefacente ; il suo rz. contiene un’ essenza, l’aristolochina, e dell’ acido aristolochico ; in Inghilterra si usa contro la gotta ed il reumatismo. I tuberi dell’ A. rofunda contengono dell’uZlmina e sono stati usati come eccitanti nell’asma umido e nei catarri cero- nici, come emenagoghi ed antigottosi: nello stesso modo si usarono i tuberi del lA. longa e le rd. dell’ A. Pistolochia. Chiave dei generi. 1 Perigonio regolare, a lembo trifido. Stami 12, ad antere libere. Cassula coronata dai residui del perigonrio. Erba strisciante. 287 Asarum — Perigonio irregolare, con una linguetta laterale. Stami 6, ad antere ses- sili. Cassula senza residui di perigonio. Erbe erette o volubili. 288 Aristolochia Gen. 287. Àsarum L. (1737). (Spec. 15 circa, delle Reg. temp. dell’Emisf. bor.). Fusti lungam. striscianti, con brevi rami eretti, portanti 3 squame caduche e 2 fo. lungam. picciolate, reniformi, profondam. cordate, pelose al margine e lungo i nervi, persistenti nell'inverno. Fi. solitari tra i picciuoli delle 390 39 CYTINACEAE [286 Cytinus vo Pa (1 287 Asarum) 40 ARISTOLOCHIACEAE * 591 2 fg., brevem. peduncolati; perigonio campanulato-urceolato, villoso e ver- dognolo esternam., violaceo internam., 3-fillo. Stami 12. inseriti sull’ovario, a filam. brevi e connettivo prolungato in un cornetto. Ovario semi-infero, a 6 logge; stili saldati in colonna, stimmi 6. Cassula coriacea, coronata dai residui del perigonio. Semi strofiolati. Y. Boschi ombrosi : Istria, Euganei, Alpi ed App. sino Piceno, Umbria e Luz. ; 4-5, rr. 3. (Piem.). Marz.-Lugl. [Eur. media e mer. Cauc. Urali]. — Volg. Renetla, Baccaro. A. europaeum L. (1753) 943 Gen. 288. Aristolòchia L. (1735). (Spec. 180 circa, sparse nelle Reg. trop. e temp. di quasi tutto il Globo). 1 Fi. in fascetti di 2-15 nell’ascella delle fg. Rz. strisciante. Fusti eretti (3-8 dm.), semplici o ramosi dalla base, solcati. Fg. con picciuoli lun- ghetti, verdi-glauche, glabre, ovali-triangolari, profondam. cordate alla base, con orecchiette © convergenti. Fi. giallognoli, brevem. pedunco- lati; perigonio ventricoso alla base. Antere 6, sessili, attaccate attorno alla colonna stilare. Ovario confondentesi col peduncolo: stilo breve, con 6 lobi stimmatici situati sopra le antere. Cassula 6-loculare, setticida, ovata, grande, pendula, coriacea. X%. Siepi, argini ece.: Istria, Pen. e Cors.; 2-4. Magg--Lugl. [|Eur. media e mer. As. occ. e centr... — Volg. Strallogi. 1 A. Clematitis L. (1753) 944 — Fi, solitari in ogni ascella delle fg. 2 2 Tubo del perigonio ricurvo, Pianta sempreverde, a fusto legnoso in basso, volubile ed altam. scandente (3-6 m.), ramoso, a sei angoli. Rd. fibrosa. Fg. lucide, glabre, brevem. picciolate, ovato-oblunghe, acute od ottusette, cordate alla base. Fi. lungam. peduncolati, fosco-porporini, sparsam. pelosi, a linguetta ottusa. Cassula bislungo-clavata. È. Siepî: pr. Napoli, T. d’ Otranto e Sic. a Catania, Siracusa ed Avola, avvent. pr. Firenze a Careggi e Montughi ; 2. Est. [Grec. Cipro As. min. Afr. bor.|. 2 A. altissima Desf. (1800) 945 — Tubo del perigonio diritto o quasi. Piante erbacee, mai volubili. 3 3 Rd, fibrosa, fascicolata. Fg. dentellato-crenulate al margine, peloso- seabre sulle due pag. Lobi stimmatici troncato-smarginati, Fusti ra- mosi dalla base (2-4 dm.), angolosi. Fg. piccole, ovali-triangolari, scavate a cuore alla base, a picciuolo lungo 3-5 mm. Fi. a linguetta intensam. porporina, giallognoli e rigati di porpora nel tubo, più lunghi delle fg. ; peduncolo lungo 1 cm. circa. Cassula subglobosa. 3%. Presso al mare, rara: Nizz., Sard. e Cors. presso Bastia ed Erbalunga ; 2. Magg.-Giu. [Reg. medit.-occ.). 3 A. Pistolòchia L. (1753) 946 — Rd, ingrossata a tubero, Fg. interissime al margine e liscie 0 quasi sulle facce. Lobi stimmatici conici, 4 4 Fg. sessili o quasi, amplessicauli; escavazione basale strettissima © chiusa. Tubero globoso, da cui partono uno o più fusti (2-5 dm.). Fg. largam. ovate, ottuse o smarginate. Fi. più brevi o poco più lunghi delle fg., brevem. peduncolati, a tubo giallo-pallido striato di porpora e lin- 392 | 40 ARISTOLOCHIACEAE [288 Aristolochia guetta fosco-porporina. Cassula c. s. Xx. Luoghi erbosi, vigne: Istria, Pen., Sic., Sard., Cors., is. Sanguinarie, Capraia, Gorgona e Pianosa ; 2-4. Magg.-Giu. | Reg. medit.|. — Volg. Erba-astrologa. 4 A. rotunda L. (1753) 947 — Fg. a picciuolo lungo 5-40 mm.; escavazione basale © ampia ed aperta. Cassula obovato-piriforme, rr. subglobosa (var. 8). x. Luoghi erbosi e colt., siepi ecc. ; 2-5. Apr.-Est. [Eur. mer. Paesi danub. As. min. Afr. bor. Mad. C'an.|. 5 A. longa L. (1753) 948 A Tubero verticale, oblungo-fusiforme od alla fine lungam. cilindrico (sino 10-40 cm.). Peduncoli più lunghi o poco più brevi dei picciuoli. — Perigo- nio a tubo verde-giallognolo con strie porporine e linguetta bruno--por- porina. a Perigonio a linguetta lunga 1/3 del tubo. Cassula obovato--piriforme. — Fusti spesso ramosi (2-4 dm.). Fg. come nella spec. prec. (lunghe 20--45 mm.). — Pen. mer., Sic., Malta, Sard., Cors. ed Elba; 2 e A. Prim. { Reg. medit. Mad. Can.|. x TYPICA b Perigonio a linguetta subeguale al tubo (lunga 25 mm. circa). Cassula glo- bosa. Pianta più piccola e più gracile, a fg. più piccole. — Etna, Sie. mer.-or. | Endem.|.— ? A. attica Orph. in DC. (1864). — A. parvifolia Nice. (1894), non S. et S. 8 MICROPHYLLA FrorI (1898) B Tubero globoso od oblungo. Peduncoli assai più brevi dei picciuoli. I Fg. ottuse o smarginate, a picciuoli lunghi 10-25 mm. Fusti semplici o quasi (15-80 cm.). — Piante di colore più pallido ed a fg. più rotonde che nel tipo. 1 Perigonio verde-giallognolo con strie porporine e spesso con una macchia intensam. porporina alla base della linguetta ; tubo lungo 20-25 mm., poco slargato in basso; linguetta lunga 1/2 del tubo od uguale ad esso. — Zstr74, Pen. (anche al nord), Sic., Sard., Cors. e Giglio ; 2-5. Prim.-Est. | Eur. mer. Paesi danub. As. min.|. PALLIDA (W., 1805) 948! 2 Perigonio verde-porporino ; tubo lungo sino a 55 mm., notevolm. ampliato- ventricoso alla base e colla fauce ristretta ; linguetta lunga 1/3 del tubo. — Pr. Trieste ed Istria a Docastelli pr. Parenzo. |Endem.|]. — A. longa Scop. (1772), non L. — A. pallida v. istr. Pamp. (1905). è ISTRIACA n. comb. II Fg. assai acute, a picciuoli lunghi 25-40 mm. Fusti c. s. (3-9 dm.). — Peri- gonio giallo con strie più scure. — Monti della Sic. |Endem.]. e SICULA (Tin., 1844) Fam. XLI. POLYGONACEAE. (Gen. 30, spec. 600 circa largam. disperse sul Globo, però le arborescenti quasi tutte dellAm. trop.). Proprietà ed usi. — I semi del Grano-Saraceno (Polygonum Fagopyrum) e talora anche del P. fatfaricum servono all’alimentazione, specialm. nelle reg. mon- tuose d’Italia ; essi hanno l’amido molto somigliante a quello del pepe e servono talora a soffisticare questa droga. Il rz. della Bistorta (P. Bistorta) contiene #ax- nino ed acido gallico in certa quantità ed è usato come astringente ; il P. Hydro- piper contiene invece una sostanza acre volatile, che gli dà un sapore peperino. La rd. di diversi Romici (Rumex obtusifolius, alpinus, Patientia, crispus ecc.) con- 41 POLYGONACEAE 399 tiene acido crisofanico impuro (creduto una sostanza speciale e chiamato rum? cina 0 lapatina) ed ossalato calcico, era usata in passato come tonica, depurativa, antiscorbutica e leggerm. purgativa. Le Acetose (2. Acetosa, Acetosella e scutatus) contengono nelle parti verdi ossalato acido di potassa, al quale devesi il loro sa- pore acidulo ; l’Erba-brusca (/?. Acetosa) ne contiene in maggior copia e può es- sere utilizzata per l’estrazione dell’ossalato di potassa e dell’acido ossalico. Le sue fg. (massime della var. Rortensis) servono anche di alimento, così pure le fe. del R. vesicarius, che si considerano nello stesso tempo rinfrescanti e diuretiche. Il Corallino (Polyg. orzentale) è colt. per ornamento. Chiave dei generi. 1 Perigonio colorato, a 3-5 divisioni uguali tra loro, sempre erette ; immutato o rr. trialato nel frutto. Stimmi capitati. 289 Polygonum — Perigonio erbaceo, 3-6-dentato; con 3 denti esterni accrescenti, ricurvo- patenti e spinosi nel frutto. Stimmi a pennello. 290 Emex — Perigonio erbaceo, a 4-6-divisioni; nel frutto colle lacinie esterne riflesse ed immutate e le interne eretto-conniventi, accresciute, intere o fim- briate. Stimmi a pennello. 2 2 Perigonio 6-partito. Achenio. trigono, non alato. 291 Rumex — Perigonio 4-partito. Achenio lenticolare, largam. alato. 292 Oxyria (Gen. 2359. Polygonum L. (1737). (Spec. 150 circa, sparse su tutto il Globo). 1 Fg. cordato-triangolari e + saettiformi alla base, palminervie. 2 — Fg. lanceolate, ovate od oblunghe, attenuate alla base o rr. un po’ cor- date, penninervie. 3 2 Fusti eretti. Fi. in racemi terminali od ascellari. Achenio lungam. sporgente dal perigonio. Sez. I. FAGOPYRUM 6 — Fusti volubili o prostrati. Fi. in fascetti o racemi ascellari. Achenio totalm. racchiuso nel perigonio. Sez. II. TINIARIA 7 3 (1) Guaine (ocree) con un orlo fogliaceo rovesciato in fuori ad angolo retto, caduco. Fg. molto larghe, ovato-cordate. — Cotiledoni incom- benti. Sez. III. AMBLYGONIUM 8 — (tuaine (ocree) ad orlo eretto. Fg. più strette, lanceolate. + 4 Fusti semplici, portanti 1 sola spiga terminale (rr. 2). Rz. ingrossato a tubero,. — Cotiledoni accombenti. Sez. IV. BrstoRTA 9 — Fusti quasi sempre ramosi, portanti più spighe o racemi (rr. 1-2), op- pure fi. ascellari. Piante mai tuberose, 5) 5 Fi. in spighe o racemi afilli. Fg. rr. più brevi di 4 em. (eccett. le super.) ; guaine cigliate od imberbi ma intere. Cotiledoni accombenti. Sez. V. PERSICARIA 10 — Fi. in fascetti ascellari od in racemi + fogliosi (rr. afilli), Fg. lun- ghe 4 cm. al massimo ; guaine fimbriato-lacere, ma non cigliate, Co- tiledoni incombenti. Sez. VI. AVICULARIA 15 394 41 POLYGONACEAE [289 Polygonum Sez. I. FAGoPyRuUM (GAERTN., 1791). 6 (2) Racemi raccoreiati, pannocchiuto-corimbosi, Achenio ad angoli in- teri, Fusto eretto, rosso, striato (2-6 dm.). Fg. ruvide al margine, le infer. picciolate, le super. sessili o quasi, cordato-triangolari, con orec- chiette angoloso-saettate o rotondate ; guaine troncate obliquam., imberbi. Fi. con pedicelli articolati nel mezzo. Perigonio bianco 0 rosso, verde alla base, lungo 3-4 mm., 5-partito. Stami 8. Stilo cortissimo, con 3 stimmi a capocchia. Achenio trigono, color castano, lungo 5 mm. circa. O. Origin. dell’ As. centr. ed or.; colt. qua e là nelle Alpi ed App. centr. in sostitu- zione dei cereali e talora avvent.; 4-5. Giu-Ag. [Colt.|. — Fagopyrum sagittatum Gilib. (1792) — F. aesculentum Moench (1794) — F. Fago- pyrum Karst. (1883). — Volg. Grano-saraceno, Fagopiro. 1 P. Fagopyrum L. (1753) 949 — Racemi semplici, allungati ed interrotti. Achenio ad angoli sinuato- dentati ed un po’ ingrossati, bruno-scuro, lungo 4-6 mm. Fusto verde. Fi. piccoli, verdognoli. Il resto c. s. O. Origin. della Sib. e Tartaria : colt. come il prec., ma più di rado ; 4-5. Giu.-Ag.[Colt.]}. — Fagopyrum tat. Gaertn. (1791) — F. subdentatum Gilib. (1792). 2 P. tataricum L. (1753) 950 Sez. II. TiniARIA MEISN. (1826). 7 (2) Perigonio frutt. a lacinie esternè non alate o rr. con stretta ala piana. Fusti ramosi, gracili, angoloso-striati, prostrati o volubili (2-10 dm.). Fg. rotonde od ovato-oblunghe, acuminate, glabre; guaine c. s. Fi. bianco-verdicci, a pedicello brevissimo, articolato sotto il perigonio ; fascetti ascellari di 3-6 fi. od i super. avvicinati in spighe molto lasse. Stilo c. s. Achenio opaco, un po’ granuloso, lungo 4-5 mm. ©. Luoghi colt., siepi ecc., comune ; 2-4. Magg.-Est. |Eur. As. temp. Afr. bor. Am. bor., altrove nat... — Volg. Erba-leprina. 3 P. Convolvulus L. (1753) 951 A Perigonio frutt. a lacinie esterne aftatto senz’ala. — Istria, Pen. ed isole. x TYPICUM B Perigonio frutt. a lacinie esterne con ala stretta, piana. Fusti altam. volu- bili. Fg. lungam. acuminate. — Veronese e forse altrove. |Endem.|. 8 BERTOLONII (Golr. ET Tox., 187%) — Perigonio frutt. a lacinie esterne con larga ala membranacea, inere- spata, Fusti cilindrici, altam. volubili (2-3 m.). Fi. con pedicello lungo come il perigonio frutt., articolato sotto il mezzo. Achenio lucido, liscio, lungo 2-3 mm. O. Boscaglie e siepi: Istria, Pen. sino Cal. al M. Pol- lino, Ischia, Sic., Cors. e Capraia ; 2-4. Magg.-Est. [Eur. As. occ. sino Afgan. Sib. Am. bor.). 4 P. aumetorum L. (1763) 952 Sez. III. AmBLv6oniuMm MEISsN. (1826). 8 (3) Pianta mollem. pelosa, a fusto grosso, eretto, ramoso (1-2 m.). Fg. grandi, ovato-cuoriformi od oblunghe, acuminate. Fi. rosso-corallo, in 289 Polygonum] 41 POLYGONACEAE 355 spighe grosse, pendule, formanti una pannocchia ; brattee cigliate, 3-5- flore. Stili 2, saldati sino a metà. Achenio a facce depresse, lenticolare. O. Origin. dell’ India e Cina: colt. per ornamento e talora subspont. ; 2-4. Est. |C'olt. nat. Eur. Giapp. Am. bor. Afr. mer. Austral. ecc... — Volg. Corallino, Codine-rosse. 5 P. orientale L. (1753) 953 Sez. IV. BisròRTA L. (1753). 9 (4) Fg. basali larghe 15-40 mm., a picciuolo alato, Fi, roseo-carnicini, in spiga densa, oblunga, ottusa, senza bulbilli. Rz. tuberoso, contorto su sè stesso. Fusto eretto (3-6 dm.), semplice, rr. con 2-3 rami. Fg. gla- bre, glauche di sotto, le super. assai più piccole, sessili, acuminate ; guaine ferruginee, lunghissime, imberbi. Stili 3, liberi, con stimma pic- colo. Achenio trigono, bruno, lucido. %. Prati e pascoli; 5-6, rr. 3. Giu.-Ag. [Eur. As. occ. e bor. Himal. Giapp. Am. bor... — Volg. Bistorta, Serpentaria. 6 P. Bistorta L. (1753) 954 A Fg. basali oblungo-ovate, cordate o troncate alla base. Spiga lunga sino a 9 cm. — Istria, Alpi (in Piem. anche al piano), App. sino alla estrema Cal. o, LATIFOLIUM HAYNE (1817) B Fg. basali bislungo-lanceolate, gradatam. ristrette nel picciuolo, le super. as- sai strette. Spiga breve, bislungo-ovoidea o quasi globosa. — 0! tipo, spe- cialm. nei luoghi più elevati. — P. confusum Meisn. (1832) — P. Bist. v. capitatum C. Koch (1847). 8 ANGUSTIFOLIUM HAYNE (1517) — Fg. basali larghe 5-15 mm., a picciuolo non alato. Fi. bianchi, in spiga sottile, allungata, lassa e spesso bulbillifera alla base. Pianta ridotta in ogni parte in confronto della prec. (3-40 cm.). Fg. basali el- littico-lanceolate, un po’ arricciate al margine; guaine obliquam. troncate. Il resto c. s. x. Prati, pascoli e rupi: Alpi ed App. centr. ; 5-7 (rr. 3 nel Vercellese lungo il Po). Giu.-Ag. [ Eur. Cauc. As. bor. Himal. Am. bor. Reg art.|. 7 P. viviparum L. (1753) 955 Sez. V. PersicARIA L. (1753). 10 (5) Fi. bianco-giallognoli (rr. carnicini), in racemi formanti una pan- nocchia, Pianta perenne, glabra o pubescente. Fusti eretti (3-6 dm.), striati, flessuoso-ramosi. Fg. oblungo-lanceolate, cuneate alla base, acu- minate, subsessili; guaine ferruginee, setolose, alla fine lacere. Stili 3, brevissimi. Achenio trigono, nitido. Y. Pascoli e luoghi erbosi umidi, qua e là: Alpi trent., ticin., lomb. e piem. (catena esterna), App. tosco-emil. ed abr. al M. Sirente e Cors.; 5-6. Giu.- Ag. | Eur. mer.-mont. Reg. danub. Cauc. As. occ. centr. e bor. Am. bor.-occ... — P. acidum Pall. (1773) (nomen) — P. undulatam Murr. (1774). 8 P. alpinum All. (1774) 956 — Fi, rosei 0 bianco-verdicci, in spighe. Piante annue o perenni, 11 11 Spighe dense, oblungo-cilindriche, tutte o la maggior parte erette od inclinate, 12 — Spighe lasse, gracili, lineari-filiformi, interrotte alla base, inelinato- pendenti, 13 396 41 POLYGONACEAE |289 Polygonum 12 Pianta perenne, a rz. strisciante. Spighe 1-3, erette, pedunculate. Fg. senza macchia bruna nel mezzo. Stami 5. Stili 2, saldati sino a metà. Achenio biconvesso. %. Fossi, stagni e loro adiacenze, frequente al nord, raro al sud e nelle isole ; 2-6. Est. [Reg. temp. dell’ Emisf. bor. India Afr. mer. Messico]. 9 P. amphibium L. (1753) 957 A Fusti nuotanti. Fg. galleggianti, lungam. picciolate, rotondato-subcordate alla base, glabre e lucide; guaine imberbi. — oss? e stagni, entro l’acqua: Istria, Pen., Sîc., Sard. e Cors. — P. amph. v. natans Moench (1777) — P. natans Zapal. (1908). o. AQUATICUM Leyss. (1761) B Fusti eretti od ascendenti. Fg. quasi sessili, oblungo-lanceolate, più strette e spesso peloso-scabre; guaine brevem. cigliate. — Presso 7 fossi e stagni, in luoghi asciutti 0 solo temporaneam. inondati. — P. terrestre Hegetschw. (1840). 9 TERRESTRE Leyss. (1761) — Pianta annua, a rd, fibrosa. Spighe per lo più numerose, erette od inclinato-pendenti, Fusti eretti (3-15 dm.), ramosi. Fg. ovato-ellittiche o lanceolate, ristrette alla base, spesso chiazzate di nero nel mezzo, gla- bre o tomentose di sotto, oppure con numerose glandole dorate, a sapore . erbaceo. Fi. biancastro- o roseo-verdognoli oppure bianchicci; perigonio a 4-5 divisioni. Stami 5-6. Stili 2-3 c. s. Achenio lenticolare o più rr. trigono. O. Luoghi umidi, macerie ecc., comune ; 2-4. Magg.-Aut. | Quasi cosmopol.|.. — Volg. Persicaria, Salcerella. 10 P. lapathifolium L. (1753) 958 A Guaine delle fg. e brattee delle spighe con poche e brevissime ciglia. Peri- gonio, pedicelli e rachidi delle spighe coperti di glandole dorate. Acheni tutti lenticolari. a Pianta robusta, alta sino a 15 dm. ed a nodi assai rigonfi. Fg. per lo più glabre di sotto, talora glandolose. — Nei luoghi pingui: Istria, Pen. ed isole. a NODOSUM (PeRs., 1805) b Pianta più gracile, alta 3-10 dm. ed a nodi poco ingrossati. Fg. spesso ra- gnateloso-tomentose di sotto. — Colla var. prec. nei luoghi magri. — P. incanum F. W. Schm. (1794). 8 TOMENTOSUM (SCHRANK, 1789) B Guaine delle fg. e brattee delle spighe lungam. cigliate. Perigonio, pedicelli e rachidi delle spighe non od appena glandolosi. Acheni parte lenticolari e parte trigoni. — Pianta più gracile che le due var. prec. — (Colle var. prec. € PERSICARIA {L.,.1758) 13 (11) Fg. oblungo-lanceolate, attenuate alle due estremità. Acheni un po’ opachi, grandetti (lunghi 2 mm. al minimo). Fusti per lo più eretti (2-6 dm.). Fg. glabre, lucide. Spighe arcuato-pendenti, interrotte. Acheni trigoni o compresso-trigoni. O. Lungo i fossi, comune ; 2-4. Est.- Aut. |Reg. temp. dei due Emisf. Austral.|. 11 P. Hydropiper L. (1753) 959 A Perigonio per lo più a 3--4 divisioni, munito di numerose glandole lucenti, verde colle lacinie a margini bianchi o rosei, rr. del tutto roseo. Fg. con sapore acre, quasi peperino; guaine e brattee fiorali © lungam. e densam. cigliate. Stami 6 (rr. 8). Stili 2, saldati sino a metà. — Istria, Pen., Sic., Cors. ed Elba. — P. axillare Rigo (1888). vu TYPICUM 289 Polygonum] 41 POLYGONACEAE 397 B Perigonio a 5 divisioni, senza glandole, dapprima bianco, poi quasi sempre roseo-porporino. Fg. con sapore erbaceo od alla fine un po’ pizzicante ; guaine e brattee fiorali © lungam. e densam. cigliate. Stami 6--8. Stili 2--3, saldati solo alla base ed alla fine riflessi. — /stria, Pen. (massime al nord), Sîc., Sard. e Cors. [Eur. Cauc.]. — P. dubium Stein (1824). 8 MITE (SCHRANK, 1789) — Fg. lanceolato-lineari, rotondate od appena attenuate inferiorm, (più larghe verso la base). Acheni nitidissimi, piccoli (lunghi 2 mm. © poco più). 14 14 Pianta sempre annua, piuttosto gracile (3-4 dm.). Fg. non denticolato- cigliate al margine. Spiga interrotta, Fusti diffusi o prostrati e spesso radicanti alla base. Fg. a sapore erbaceo, lunghe 6-10 cm. e larghe 5-10 mm.; guaine con ciglia lunghe 3-5 mm. Fi. roseo-porporini, roseo- biancastri o bianchi; perigonio per lo più a 5 divisioni, mai glandoloso. Stami 5 (rr. 8). Stili 2-3, appena saldati inferiorm., ravvicinati. Achenio biconvesso o trigono. ©. Luoghi umidi, specialm. su terreno siliceo : It. bor., Tosc. sett. sino a Vada, Umbria attorno al Trasimeno e Laz. a Torre Astura ; 2-5. Lugl.-Ott. [Eur. As. Austr. Am. mer.|]. — P. strictum All. p. p. (1774). 12 P. minus Huds. (1762) 960 — Pianta spesso perennante, più robusta (4-10 dm.). Fg. denticolato- cigliate al margine. Spiga continua, Fg. lunghe 10-15 cm. e larghe 10-15 mm.; guaine con ciglia lunghe 5-12 mm. (rr. meno). Stami 6-8 (rr. 5). Stili divaricati. Il resto c. s. O, U. Fossi, canali e luoghi umidi, qua e là: Lig., Tosc., It. centr. e mer., Sic., Malta ; 2, rr. 4. Giu.-QOtt. [Eur. medit. Bulgar. As. mer. Afr. Austral. N. Zel.|. — P. minus Ten. (1830), non Huds. 13 P. serrulatum Lag. (1816) 961 Sez. VI. AvicuLARIA MEISN. (1826). 15 (5) Fi. nell’ascella di fg. bene sviluppate, sparsi o talora formanti un racemo foglioso, 16 — Fi. nell’ascella di fe. ridotte a brattee, formanti dei racemi terminali nudi od appena fogliosi alla base. 19 16 Acheni grandi, lunghi 4 mm. circa, lisci, nitidi. Rz. grosso, legnoso. Fusti robusti (1-5 dm.), sdraiati, densam. fogliosi per tutta la lunghezza. Fg. ellittiche, giauche, grassette, nervose, rivoltate al margine, le fiorali quasi conformi; guaine fosche alla base, superiorm. argentino-scariose per lungo tratto, lacere. Fi. grandetti, rosei o biancastri, in fascetti ascellari. Stami per lo più 8. Stili 3, brevissimi. Achenio trigono. XY, OO. Arene mar., frequente ; 2. Magg.-Ag. [Reg. medit. Russ. mer. Giapp. Is. atlant. Am. bor. e mer.) 14 P. maritimum L. (1753) 962 A Pianta perenne, a fusti con internodi brevi. — Istria, Pen. ed isole. 4. TYPICUM B Pianta bienne o perenne, a fusti con internodi più lunghi, meno glauca, a fg. più larghe e con portamento che si avvicina a certe var. di /?. avieulare. — Monfalcone, Chioggia, Lig., Sard. e certam. altrove. (Franc.]). — P. marit. 8 Roberti Fiori (1898) (non P. Roberti Lois., 1827). 8 coxrusum Rouy (1910) 398 41 POLYGONACEAE 289 Polygonum — Acheni piccoli, Innghi 2 mm. circa, LUI 17 Fg. nella faccia infer. senza nervi secondari laterali. Acheni nitidis- simi, lisci, assai piccoli. Pianta prostrata (1-3 dm.), ramosissima, a rami scabrosetti, densam. fogliosi. Fg. oblungo- o lineari-spatolate, ottuse, uguali o più lunghe degli internodi, che misurano 2-15 mm.; guaine ialine, lacere. Fi. assai piccoli, in fascetti ascellari; perigonio quasi erbaceo, a tubo più breve dei lobi. Stami e stili c. s. ©, X. Origin. della Siria, As. centr. e trop., Egit. ed Afr. trop.; indicato della Sic. per scambio con var. di P. aviculare, potrà rinvenirsi avvent. — Forse non specificam. distinto dal P. plebeium R. Br. (1810). 15 P. herniarioides Del. (1814) 968 — Pg. nella faccia infer. con nervi secondari quasi sempre ben distinti. Acheni opachi o nitidi, minutam, granulosi (rr. affatto lisci). 18 18 Perigonio piccolo, a lacinie per largo tratto erbacee sul dorso. Pianta erbacea, talora indurita alla base. Guaine fosche alla base, argentine nel resto, bifide e poi lacere. Fi. in fascetti di 1-5, rosei o bianchi, ver- dognoli di fuori. Stami e stili c. s. ©, X. Comunissimo ovunque; 2-6. Est.-Aut. [Quasi cosmopol.|. — Volg. Correggiola, C'entinoda. 16 P. aviculare L. (1753) 964 A Fi. nell’ascella di fg. bene sviluppate, uguali o quasi alle altre in grandezza. Acheni opachi o quasi. a Fusti decombenti od eretto-ascendenti, ad internodi + allungati. I Fg. lineari--lanceolate od ovali, larghe 1-6 mm. 1 Rami gracili. Fg. erbacee. Acheni granuloso-striati. * Fi. radi, sparsi. Fg. acute od ottuse. $ Pianta di 1-5 dm., generalm. con parecchi fi. ad ogni ascella. — Istria, Pen. ed. isole. 1 MONSPELIENSE (THIEB., 1805) $$ Pianta di 2-10 cm., con fi. solitari o pochi ad ogni ascella. — Alp? ed App. nella zona alp. [Eur. mer.-mont... — P. nanum Bory (1820) — P. avic. v. exiguum Gaud. (1828). 8 minimum MuRITH (1810) #* Fi. addensati all’estremità dei rami, spesso formanti dei racemi fogliosi. Fg. assai strette, molto acute. — Campi e luoghi arenosi. [Eur. As. oce... — P. avic. v. angustissimum Meisn. (1856). * NEGLECTUM (BESS., 1820) 2 Rami assai gracili, diffusi. Fg.-erbacee. Acheni nitidi, minutissimam. punteggiati. — If. mer., Ischia, Sic. e Linosa. |Endem.}. — P. dissiti- forum Guss. ex Bianca in Giirke (1897). ò GRACILE (Guss., 1854) 3 Rami più robusti e più grossi. Fg. carnosette, glauche. Acheni quasi lisci. — Luoghi mar.: Istria, Lig., Elba, Cors. e certam. altrove. | Eur. As. occ. e bor. Afr. bor. ed occ. Am. bor... — P. crassinerve Ces. (1840). ° LITORALE (LkK., 1821) TI Fe. lanceolate, rr. ovali, larghe 7-15 mm., acute. + Fusti eretto--ascendenti od eretti, robusti. Fi. addensati all'estremità dei rami. — Nei luoghi pingui. | Eur.). 6 ERECTUM (L., 1753) (RotH, 1788) ++ Fusti sdraiati od ascendenti. Fi. egualm. distribuiti lungo i rami. — Co- mune. — P. avic. a prostratum Lge. (1586). ‘) PROCUMBENS (GILIB., 1792) 289 Polygonum] 41 POLYGONACEAE 399 b Fusti raggiato-prostrati, ad internodi abbreviati. Fe. lineari od ovali, piccole. A Pianta indurita alla base, ma non lignificata. Fg. erbacee. Acheni gera- nuloso-striati. -- Luoghi calpestati e secchi. — P. avic. v. depressum Meisn. (1856) — P. avic. v. congestum Marches. (1897). 9 CONDENSATUM BECKER (1828 AA Pianta € lignificata alla base. Fg. un po’ grasse. Acheni affatto lisci. — It. mer., Ischia, Sic. [Endem.|]. — P. avie. b. Guss. (1827) — P. hernia- rioides Bert. (1839), non Del. : GUSSONEI (Top. ex Ces. P. et G., 1874) B Fi. nell’ascella di fg. più piccole, formanti un racemo nudo o quasi all’apice e foglioso alla base. Acheni nitidi o quasi. Pianta spesso eretta, a rami di- varicati ed internodi allungati e fg. strettam. lanceolate. — Campi e luo- ghi incolti. [Eur. Libia). — P. rurivagum Jord. (1857) — P. avic. £ patulum Fiori (1898). * BELLARDI (ALn., 1785) C Fi. nell’asceila di fg. bratteiformi, formanti un racemo completam. nudo o quasi. Acheni grandetti, nitidi o quasi. O Fusto eretto, parcam. ramoso, a rami eretti, quasi semplici e ad internodi allungati. Racemi lunghi, interrotti, con fascetti lontani tra loro, di 2-5 fi. — Campi e luoghi incolti. | Eur. As. occ... — P. Bellardi Rchb. (1832) ed Auct. pl., non All. — P. ramiflorum Janka (1860). ì PATULUM {M. B., 1808) OO Fusto ramosissimo dalla base, a rami ascendenti o diffuso-patenti, ad internodi allungati. Racemi assai lassi, fascetti di 1-2 fi. Perigonio mag- giorm. petaloideo che nelle var. prec., bianco-roseo. — Indicato delle Puglie e Basil., ma da controllare. |Eur. medit. Armenia). — P. Bellardi v. effusum Meisn. (1856). u. PULCHELLUM (Loss., 1827) — Perigonio grandetto, a lacinie largam. petaloidee. Pianta suffruticosa, a fusti raggiato-prostrati (4-10 dm.), presto denudati alla base, densam. fogliosi alle estremità e quivi con internodi assai corti. Fg. lanceolato- lineari, acuminate ; guaine c. s. Fascetti di 1-4 fi. bianchi o rosei, spesso porporini alla base. Stami e stili c. s. Achenio piccolo, trigono, opaco, minutam. striato-punteggiato. %. Luoghi erbosi per lo più sabbiosi: It. centr. e mer., Sard. sett. a Barca Bruciata ; 2 e 4. Lugl.-Ott. [| Frane. mer.|.. — P. flagellare Bert. (1818). 17 P. romanum Jacq. (1789) 965 19 (15) Pianta annua, erbacea. Perigonio grande, a lacinie interam. pe- taloidee. Racemi completam, nudi, almeno in alto. Acheni piccoli, affatto lisci e nitidi. Fusti ramosi dalla base (2-4 dm.), a rami diffusi, flessuosi, striati ed internodi allungati. Racemi corti, più densi verso l’apice, con fascetti di 1-3 fi. bianco-rosei. Il resto c. s. O. Origin. della Reg. danubiana, Tracia, Russ. mer. e media, Cauc. e Sib. ; avvent. pr. Genova. Lugl.-Nov. 18 P. arenarium W. et K. (1802) 966 — Pianta annua, erbacea. Perigonio piccolo, a lacinie erbacee sul dorso. Racemi bratteolati. Acheni grandetti, minutam, punteggiati, quasi nitidi. ‘ Vedi P. aviculare var. %, È, p — Pianta perenne, a fusti legnosi almeno alla base. Fg. brevem. atte- nuate alla base, oblunghe o lanceolate, le fiorali lineari, tutte precocem. caduche. Fi. 1-4 per brattea, bianchicci. Stami e stili c. s. Achenio tri- gono, nitido, piccolo. Xx. Luoghi sterili sabbiosi od argillosi ; 2 e 4. Est.- Aut. [Reg. medit. As. occ. sino Afgan. Giapp.|. 19 P. equisetiforme S. et S. (1806) 967 400 41 POLYGONACEAE [289 Polygonum A Fg. a nervi secondari per lo più assai prominenti nella faccia infer., incre- spate al margine. Perigonio piccolo (2-4 mm. diam.). a Pianta a fusti sdraiati (4-10 dm.), fogliosi. Guaine lunghette, lacerate in lacinie capillari. — Luoghi arenosi mar.: Laz., Barese pr. Bari e nella selva di Fasano, Sîc., Pantelleria, Sard. e Capraia ; 2. — P. controversum Guss. (1827). o. TYPICUM b Pianta più ramosa, a fusti eretti od ascendenti, quasi filiformi e per lo più semplici, ben presto afilli. Guaine corte, brevem. inciso-dentate. Portam. di un Equisetum. — Pr. al mare e lungo i fiumi: Sard., Cors. ed isolette vicine ; 2. [Endem.). — P. scoparium Req. (1827). 8 corsicanum Mrisn. (1826) (Lr., 1829) B Fg. a nervi secondari poco prominenti, piane al margine. Perigonio assai grande (5-7 mm. diam.). — Fusti gracili, diffusi od eretti; rami affilati. Guaine assai brevi, lacere. — Luoghi umidi od argillosi: Puglie e Basil., non più trovato a Trieste; 2 e 4. |Endem.]. ‘€ ELEGANS (TEN., 1823) Polygonum Convolvulus x dumetorum = P. convolvuloîdes Bruegg. (1386) = P.du- met. v. apterum Saelan (1889)= P. mixtum Goir. et Ton. (1901). — Veronese. P. lapathifolium x Persicaria Gr. et Godr. (1855)= P. Persie. X lapathif. Figert (1895) = P. lenticulare Hy (1909)= P. nodosum x Persic. Asch. et Gr. (1913), — C. Tic. sotto Tenero. P. serrulatum Xx nodosum Nicotra (1878), Nym. (1889-90) = P. serrul. x lapathifol. et P. Heldreichii Halacsy (1904) = P. nodos. X serrulat. Asch. et Gr. (1913). — Messinese. P. Persicaria X mite A. Br. (1843)= P. dubio-Persicaria A. Br. (1824)= P. con- densatum F. Schultz (1848) = P. bitense F. Schultz (1855). — Venezia Giulia. P. Hydropiper x mite Guerke (1897)= ? P. hybridum Chaub. (1821)= P. mite v. ambiguum Thel]l. (1905) = P. mite x< Hydrop. Schuster (1907). — /f. sett, Avellinese. . Hydropiper x serrulatum Nicotra (1878), Nym. (1889-90). — Messinese. . minus X Persicaria A. Br. (1824), Guerke (1890)= P. strictum All. p. p. (1785) — P. Persic. X minus A. Br. (1848), Asch. (1864) = P. Braunianum F. Schultz (1846)= P. minorifolium F. Schultz (1854). — Trent. pr. Idro, Lomb. e Piem. ic) o Gen. 290. Emex Neck. (1790). (Spec. 2, la nostrale ed un’ altra dell’ Afr. mer. ed Austral.). Pianta ramosa dalla base, coi fusti laterali spesso prostrati (2-6 dm.). Fg. picciolate, cuoriformi o troncate alla base, ovate, glabre, intere, ondulate ; guaine membranacee, lacere. Fi. a perigonio erbaceo, poligamo-monoici, in verticiliastri o piccoli racemi ascellari, afilli ; fi. infer. di ciascun racemo femm. e quasi sessili, i super. ermafr. o masch. e pedicellati. Fi. masch. a perigonio diviso in 3-6 lacinie patenti ed a 4-6 stami;,i femm. a perigonio urceolato- trigono, 6-dentato, nel frutto indurito ed accresciuto, coi 3 denti esterni ricurvo-patenti e spinosi, i 3 interni eretto-conniventi. Stili 3, con stimma a | pennello. Achenio trigono. O. Luoghi salsi mar.: Puglie, Cal., Sic., Eolie, Malta, Pantell., Linosa, Lamped. e Sard., avvent. in Cors. a Bastia; 2. Genn-Mugg. [|Reg. medit. Can., avvent. Eritrea ecc... — Rumex L. (1753). E. spinosa Campd. (1819) 968 chi MAI fe 291 Rumex 41 POLYGONACEAF 401 Gen. 291. Rùmex L. (1737). (Spec. circa 100 delle reg. temp. dell’ Emisf. bor., poche tra i tropici e nel- l’Emisf. austr.). 1 Fg. colla base rotondata, cordata od attenuata, penninervie, erbacee, Fi. ermafr. o rr. poligami. Sez. I. LAPATHUM 2 — Fg. colla base astata, astato-laciniata o saettiforme, rr. fg. ovate, ma in tal caso quasi carnose e palminervie, Fi. dioici o poligamo-monoici. Sez. II. AcETOSA 12 Sez. I. LAPATHUM (ADANS., 1763). 2 Valve perigoniali interne ovali-triangolari o euoriformi-arrotondate, circa tanto larghe che lunghe, intere 0 rr. un po’ erose od ondulato- dentate verso la base soltanto. 3 — Valve perigoniali interne oblunghe, assai più lunghe che larghe, od anche ovali-triangolari, ma allora inciso-dentate almeno nella metà infer. ti 3 Valve perigoniali interne tutte sprovviste di callosità alla base 0 rr. 1 o 2 con un piccolo callo, 4 — Valve perigoniali interne tutte. od 1 almeno provviste di callosità evidente alla base, 5) 4 Fg. radicali ed infer. subrotondo-ovate. Fusto eretto (3-10 dm.). Fg. basali a lungo picciuolo scanalato, grandi, rotondate ail’ apice, ch’è ottuso o brevem. acuminato. Racemi formanti una densa pannocchia, quasi afilla. Pedicelli più lunghi del perigonio, ch’è erbaceo e diviso in 6 lacinie, di cui le 3 esterne riflesse. Stami 6. Valve frutt. a margine intero od ap- pena denticolato. Achenio trigono. XY. Luoghi erbosi umidi: 5-6. Lugl.- Ag. [Eur. media e mer.-mont. Cauc. As. min. Sib.|. — Volg. Rabarbaro alpino. 1 R. alpinus L. (1753) 969 A Fg. glabre di sotto. Pedicelli articolati presso la base. Tepali frutt. interni larghi 4-6 mm. (circa tanto larghi che lunghi), tutti sprovvisti di callosità. — Alpi ed App. sino Cal. al M. Pollino. a TYPICUS B Fg. da giovani pelose di sotto. Infiorescenza più densa; pedicelli articolati circa a metà. Tepali frutt. interni larghi 7-9 mm. (più larghi che lunghi), 1 o 2 con piccolo callo basale. — App. abr. nella Marsica ed al M. Termi- nillo. |Galizia Russ. mer. Cauc. Sib... — R. alpinus M. B. (1808) — R. alp. v. subcalligerus Boiss. (1879). 8 conFERTUS (W., 1809) — Fg. infer. ovali od ovali-bislunghe, dilatate alla base, quasi triango- lari. Fusti eretti (1-2 m.). Fg. basali a picciuolo arrotondato-scanalato, grandi, cuoriformi alla base, un po’ acute all’ apice. Racemi formanti un’ ampia pannocchia. Il resto c. s. Y. Fossi e prati, raro : Istria, Ven., Trent., V. d’ Ossola, Trasimeno, Paludi Pontine, Sic. ed Ustica; 2-4. Giu.-Lugl. [Eur. Cipro Cauc. Sib. Giapp. Am. bor... — R. Patientia Guss. (1827) (ex Lojac.). — Volg. Romice d’acqua. 2 R. aquaticus L. (1753) 970 26 402 41 POLYGONACEAE (291 Rumex 5 (3) Valve perigoniali interne ovato-triangolari. Fg. basali lanceolate, attenuate alle due estremità, scorrenti alla base, ondulato-crenulate al margine, nel resto piane; picciuoli piani di sopra. Racemi quasi afilli, formanti un’ ampia pannocchia. Valve frutt. tutte callose alla base, intere od appena denticolate. Il resto c. s. Y. Fossi e canali, qua e là : It. bor. e centr., Sard., Cors. e Capraia ; 2-4. Magg.-Lugl. [| Eur. Capoverde|. — R. maximus Gmel. (1806), non Schreb. (1811). 3 R. Hydrolàpathum Huds. (1778) 971 — Valve perigoniali interne quasi rotonde o cuoriformi-rotonde. 6 6 Fg. basali lanceolate od oblungo-lanceolate, quasi sempre ondoso-incere- spate al margine. Tutte tre le valve perigoniali interne munite di callosità basale (in due di esse però spesso più piccola od indistinta). Fusti di 4-10 dm. Fg. basali scorrenti o troncate alla base, acute od ottuse all’apice ; picciuoli piani di sopra. Racemi formanti una pannoc- chia densa, lunga e stretta; pedicelli più lunghi del perigonto. Valve frutt. intere o denticolate. Il resto c. s. x. Prati e luoghi erbosi umidi, comune ; 2-4. Magg.-Lugl. [ Eur. As. media e bor. Giapp. Giava Afr. bor. Mad., nat. Am. N. Zel. ecc.|. — Volg. Romice crespa. 4 R. crispus L. (1753) 972 A Fg. per lo più larghe ed assai increspate. Valve frutt. larghe, rotonde o quasi. — Pen., Istria ed isole. 4. TYPICUS B Fg. più strette, poco ondulate. Valve frutt. più strette, ovate od oblunghe. — Laz., It. mer., Sîc. e Sard: [As. min. Afr. bor... — R. turcicus Boiss. (1859). 2 ELONGATUS (Guss., 1826) — Fg. infer. ovato-lanceolate, piane o poco ondulate. Una sola valva perigoniale interna munita di callosità basale, Fusti di 1-2 m. Fg. basali rotondate od attenuate alla base, ottuse od acuminate all’ apice. Pannocchia grande. Pedicelli uguali al perigonio. Il resto come nel prec. x. Origin. dell'Eur. or. ed As. occ. ; colt. e qua e là inselvat. nell’ Istria, Trent., Bergam.,\ C. T'ic.,, Piem., Parmig., Lig.,: Tosc. e Puglia; 2bi Lugl.-Ag. [C'olt. nat. Eur. centr. ed occ... — Volg. Erba pazienza. 5 R. Patientia L. (1753) 973 (2) Valve perigoniali interne interissime al margine, Fusti ramoso- pannocchiuti (5-10 dm.), a rami divaricato-patenti. Fg. basali bislunghe, rotondate o cuoriformi alla base, ottuse od acute all’ apice. Pedicelli uguali o più brevi del perigonio, articolati nella metà infer. Valve frutt. ottuse, 2 volte circa più lunghe che larghe. Y. Luoghi umidi od ombrosi, comunissimo ; 2-5. Magg.-Esi. | Eur. Cauc. As. occ. Sib. Afr. bor. e mer. Can., nat. Am. bor. e mer.|. 6 R. sanguineus L. (1753) 974 _ ( A Verticillastri sprovvisti di fg., eccetto pochi infer. Per lo più 1 sola valva perigoniale interna munita di grosso callo basale. — Luoghi ombrosi : Istria, Ven., Bergam., C. Tic., App. dalla Lig. alla Cal., Maremma tosc., Gargano, Sic. alla Ficuzza, Sard. e Cors.; 4-5, rr. 3. — R.nemorosus Schrad. (1809). o. TYPICUS B Verticillastri accompagnati da una fg., eccetto gl’ ultimi super. Tutte 3 le valve perigoniali interne munite di un grosso callo basale. — Luoghi umidi: Istria, Pen. ed isole ; 2-4. 8 CONGLOMERATUS (MuRR., 1770) 974! vat E AO n \ ù \ - 291 Rumexj 41 POLYGONACEAF 105 — Valve perigoniali interne seghettate od inciso-dentate, almeno nella metà infer. (rr. subintere). 8 8 Piante perenni (rr. bienni). Fg. basali rotondate o cordate alla base. 9 — Piante annue o bienni. Fg. gradatam. ristrette nel picciuolo, anche le basali. 11 9 Rami eretto-ascendenti. Verticillastri senza fg. bratteali (eccetto talora gl’infer.). 10 — Rami divaricato-patenti. Verticillastri accompagnati da una fe. 0 brattea fogliacea (eccetto gl’ultimi super.). Fusto eretto o sdraiato. Fe. basali oblunghe o chitarriformi, ottuse. Pedicelli articolati alla base, bre- vissimi, alla fine ingrossati e ricurvi. Valve frutt. reticolato-alveolate. con 4-8 denti brevi e rigidi per lato. OO, x. Lungo le vie, tra le mace- rie ecc., comune ; 2-4. Magg.-Lugl. [Eur. media e mer. Caue. As. occ. Afr. bor. e mer. Can. Mad., nat. Giapp. Am. bor. Bras.). 7 R. pulcher L. (1753) 975 A Fusto bene sviluppato (3-6 dm.). Pannocchia grande, divaricata, a verticilla- stri distanti. a Pianta glabra o quasi in ogni parte. Fg. basali per lo più chitarriformi. I Valve frutt. ovato-oblunghe, subeguali, tutte munite di callo, però in 2 di esse più piccolo o talora indistinto. Fg. in rosetta. — J/stria, Pen. ed isole. 1 TYPICUS II Valve frutt. ovato-cuoriformi, ineguali, 1 sola callifera. Fg, erette, grandi. Pianta più sviluppata. — Istria, Roma, It. mer., Sic. ecc. {(Dalm.]}. — R. pulcher v. heterodus Beck (1904). 8 Woopsu (DNrRs., 1875) b Fusto inferiorm., picciuoli e nervi delle fg. pubescenti-scabri. Fg. basali per lo più non chitarriformi. — Valve frutt. come nel tipo. — Qua e là col tipo. | Eur. medît. Cauc.).. — R. pulcher v. pubescens Ambr. (1857). DIVARICATUS (L., 1762) B Fusto accorciatissimo. Racemi radicali, addensati. — Sard. [Endem.). è surrocaTUs (Moris, 1839) 10 Valve perigoniali ovato-triangolari, con 2-4 denti triangolari o lesi- niformi per lato verso la base, quindi prolungate all’ apice in una lamina ottusa ed intera, Fusto eretto (5-10 dm.), + ramoso-pannoc- chiuto. Fg. basali ovato-oblunghe, ottuse o quasi acute. Verticillastri infer. distanti, i super. avvicinati. Pedicelli più lunghi del perigonio, articolati presso la base. Valve frutt. lunghe 5 mm. circa, tutte 3 munite di callo basale, spesso inegualm. grosso. XY. Luoghi umidi od ombrosi, comune ; 2-5. Giu.-Ag. [Eur. As. occ. centr. e bor. Afr. bor. Can. Mad., nat. Am. bor. e mer. N. Zel... — Volg. Romice o Rombice comune. 8 R. obtusifolius L. (1753) 976 A Pianta * pelosa inferiorm. Fg. basali ottusette o subacute. Valve trutt. con denti assai lunghi. — Istréa, If. bor. e centr., Avellinese e Cors. — B. Friesii Gr. et Godr. (1856). o. AGRESTIS FR. (1828) B Pianta glabra o quasi, più slanciata. Fg. basali assai ottuse. Valve frutt. più piccole, debolm. dentate o talora subintere. — Qua e là col tipo. — Lapa- thum silv. Lam. (1778). B SILVESTER (WALLR., 1822) 404 Al POLYGONACEAE [291 Rumex — Valve perigoniali ovato-oblunghe, portanti sino a metà lunghezza od oltre dei denti fitti, lesiniformi, ricurvi ad amo all’ apice, le frutt. con calli disuguali, anzi spesso una sola munita di callo. Fibre radicali nere, strettam. fusiformi. Il resto c. s. Xx. Luoghi selvatici ; 5. Giu.-Lugl. [Grecia sett. As. min. Persia India Giava Eritrea Abiss. Afr. mer.|. — R. hamatus Trevir. (1826) — R. hamulosus Meisn. (1857). 9 R. nepalensis Spr. (1825) 97% A Fusto ramoso-pannocchiuto. Fg. radicali ovate od oblunghe, cordate alla base, un po’ acute, le super. subsessili, lanceolate, attenuate alla base. — Proprio della Grec., As. occ., India, Giava, Abiîss., Afr. mer. o TYPICUS B Fusto semplice, con un solo racemo. Fg. radicali ellittiche, rotondate od ap- pena troncate alla base, ottuse all’apice, le cauline picciolate, ovate, cordate alla base, acute. Valve perigoniali meno allungate, ovato-subrotonde. — App. abr. nella Marsica alle Pianelle, al Malpasso ed altrove, da 1000 a 1500 mn., Basil. al M. Papa tra il lago Zappano e la Sorgente Niedda. |Endem.). 8 GranpeaNUS CHiov. (1912) 11 (8) Stili liberi, Verticillastri moltiflori; pedicelli frutt. non ingrossati. Fusto per lo più ramoso-pannocchiuto in alto, eretto (2-6 dm.). Fg. basali lanceolato-lineari, acute. Racemi con brattee fogliacee ; pedicelli artico- lati sotto la metà, riflessi, un po’ più lunghi del perigonio frutt. Valve frutt. ovato-oblunghe, con 2-3 denti per lato, tutte 3 callifere. O, OO. Luoghi paludosi, raro ; 2-4. Lugl.-Sett. [Eur. Cauc. As. bor. Songaria India Alger. Am. bor. e mer.|. 10 R. maritimus L. (1753) 978 A Denti delle valve frutt. setacei, più lunghi della larghezza delle valve stesse. Verticillastri super. confluenti. Pianta giallo-dorata a maturità. — Litorale veneto-friulano e pr. Nizza. o IYPICUS B Denti delle valve frutt. lesiniformi, più brevi od eguali alla larghezza delle valve. Verticillastri un po’ distanti tra loro. Pianta di un giallo-verdastro- sporco a maturità. — Litorale veneto, Rovereto di Trento, Torinese, Parmig., Guastallese, Ferrara nella valle del Cuore, Bolognese?, lago Trasimeno e lago Fucino, Gargano al lago di S. Giovanni Rotondo e Sic. (Eur. Sib. As. centr... — R. paluster Sm. (1800) — R. uliginosus Guss. (1826). 8 LIMOSUS (THUILL., 1799) (1) 9788 — Stili saldati all’ovario. Verticillastri 2-3-flori ; pedicelli alla fine cla- vato-ingrossati. Pianta con sapore acidulo, ramosa dalla base, cespu- gliosa (1-3 dm.), a rami eretti od ascendenti terminanti in lunghi e sot- tili racemi, senza brattee fogliacee, tranne poche alla base. Fg. infer. ovato-spatolate od oblungo-lanceolate; guaine e brattee super. bianco- (1) Il A. lîmosus è considerato da alcuni come ibrido dalla formola: R. con- glomeratus Xx maritimus Meyer (1836) = R. marit. x conglom. Asch. et Gr. (1912), ed il A. uliginosus come un /. (maritimus x conglomeratus) x crispus= R. Are- schongii Beck (1904); ma va notato che ambedue si trovano anche in luoghi dove non esiste A. maritimus, quindi la supposta origine ibrida non è sostenibile, tranne il caso che sotto questi nomi non si confondano forme affinissime ma di origine differente. 291 Rumex] 41 POLYGONACEAE 405 scariose. Pedicelli articolati presso la base, arcuato-riflessi, concavi di sotto, più lunghi del perigonio. Valve frutt. triangolari-allungate, quasi sprovviste di callo, con alla base 2-4 denti per lato, spinosi e talora uncinati. O. Campi e luoghi erbosi: Pen. dalla Lig. e Marche in giù ed isole, rr. avvent. nell’It. bor. (Venezia al Lido, Trevig. a Tovena di Vit- torio, Aosta); 2. Febbr.-Magg. [Reg. medit. 1s. atl.). 11 R. bucephalophorus L. (1753) 979 Sez. II. Acetòsa (MILL., 1752). 12 (1) Lacinie perigoniali tutte erette ed appressate al frutto ; le interne immutate colla maturazione, intere e senza callo basale. Pianta dioica, a fusti solitari o cespugliosi (1-4 dm.), eretti od ascendenti. Fg. piccio- late, astato-tripartite ; guaine scariose, fimbriate. Pannocchia stretta, afilla. Pedicelli brevi, articolati all’apice. Perigonio erbaceo. Stilo saldato al- l’ovario. Y. Luoghi sterili e colt. ; 2-7. Magg.-Ag. [Quasi cosmopol., però in parecchi luoghi importato]. — Volg. Acetosa minore. 12 R. Acetosella L. (1753) 980 A Lacinie perigoniali interne non saldate all’achenio ed un po’ più brevi di esso. a Fg. ad orecchiette intere o rr. bifide (talora pure mancanti). I Fg. bislunghe o lanceolate. — Istria, Pen., Sard., Cors. e Gorgona. 2 VULGARIS KocH (1836) Il Fg. strettam. lanceolate o lineari. Pianta ridotta. — Luoghi sterili. [Eur.|. — R. Acet. v. linifolius G. F. W. Mey. (1836) — R. Acet. v. gracilis Bolzon (1911). B rENUIFOLIUS WALLR. (1822) b Fg. ad orecchiette bifide o multifide. — Qua e là col tipo. [Eur. Cauc.. — R. acetoselloides Ball (1854). MULTIFIDUS (L., 1762) 980 È B Lacinie perigoniali interne saldate coll’ achenio e lunghe come esso. — Nel VVarea della spec. ò ANGIOCARPUS (MurB., 1891) — Lacinie perigoniali esterne riflesse; le interne erette, acerescenti nel frutto ed allora orbicolari o reniformi, membranaceo-diafane e venoso- reticolate. 13 13 Fg. non carnose, quasi sempre astate o saettiformi alla base. Fi. dioici. 14 — Fg. carnosette, astate o più spesso soltanto cuoriformi o cuneate alla base. Fi. ermafr. 0 poligami. 16 14 Fibre radicali + bruscam. ingrossate in tuberi ovato-oblunghi (come nella Spiraea Filipendula). Fusti eretti od ascendenti. Fg. radicali lun- gam. picciolate, oblunghe ed attenuate alla base, ottuse, con 2 piccole orecchiette alla base, intere od inciso-dentate ; fg. super. sessili, astate, lineari-lanceolate, acute. Pannocchia breve, afilla. Pedicelli articolati verso la metà. Valve frutt. rotondo-cuoriformi, con un piccolo callo basale ri- flesso, talora mancante. 3. Luoghi erbosi : Veronese (Mantico, Grezzana, Vallegio e Villafranca), Bergam., pr. Nizza e Sic. nelle Nebrodi; 244. Magg. Giu. [Pen. bale. Creta Cauc. As. min. Persia Afr. bor.]. — R. cre- ticus Boiss. (1853). 13 R. tuberosus L. (1763) 981 — Fibre radicali non od appena ingrossate, mai però in forma di veri tuberi, 15 406 41 POLYGONACEAE [291 Rumex 15 Valve frutt. larghe 3-5 mm. (rr. più), ovato- o rotondato-cuoriformi, intere all’apice, cirea tanto lunghe che larghe e con una semplice squametta basale riflessa (rr. con calio oblungo). Fusti eretti. Fg. basali lungam. picciolate, di forma variabile; le super. sessili, lanceolate, acute od acuminate. Pannocchia allungata, stretta e lassa. Pedicelli c. s. Y. Luoghi erbosi, comune ; 2-7. Giu.-Ag. [Eur. As. occ. e bor. Himal. Giapp. Afr. mer. Am. bor. Cile|. — Volg. Acetosa, Soleggiola, Erba- brusca. 14 R. Acetosa L. (1753) 982 A Fusti alti 1 1/2 -9 dm., fogliosi. Fg. basali ovato-oblunghe, per lo più distin- tam. astate o saettiformi alla base, ottuse. a Fibre radicali e rz. sottili. I Valve frutt. ovato-subrotonde, con callo squamiforme, breve, rotondo o subquadrato, riflesso. 1 Fg. un po’ spesse, a nervature poco distinte, astato-saettiformi, ad orec- chiette dirette in basso (quasi parallele al picciuolo) od appena diver- genti, acute, intere; guaine laciniato--dentate o quasi intere. * Fusto e fg. glabri. — Istria, Pen. e Sic.; 4-5, rr. 2 e 3. — Acetosa prat. Mill. (1768). vu PRATENSIS WALLR. (1822) #* Fusto in basso e fg. brevem. pelose. — Istria mer., C. Ticino ecc. [Bulgaria). — R. Acet. v. scaber Velen. (1891) — R. Acet. v. hirsu- tus Baer (1915). 8 HIRTULUS FREYN (1877) 2 Fg. più larghe e più sottili, a nervature distinte, astato--cuoriformi, gla- bre; orecchiette divergenti, brévi, ottuse od acuminate oppure nulle ; guaine intere o laciniato--dentate. A Guaine delle fg. (ocree) brevi, intere (tranne talora le infer.). — Alpi, App. sino Cal., Sard. e.Cors. [Eur. centr. e mer. Cauc. Sib.].. — R. Acetosa è et = L. (1753) — R. montanus Desf. (1815). ARIFOLIUS (ALL., 1774) 982' AA Guaine delle fg. più lunghe (10-20 mm.), lungam. fimbriate. — Nap. nei monti Stabiani ove scende sino a 800 m.[Endem.|. — R. amplexi- caulis Ten. (1826), non Lap. ò PSEUDO--AMPLEXICAULIS (GUADAGNO, 1914) TI Valve frutt. ovate, con callo oblungo, scorrente sulla valva sin oltre la sua metà. — Pianta a sapore acidulo più forte e più aggradevole, a fg. obovate con brevi orecchiette e portam. della v. arzfolius. — Colt. talora negli orti. |Colt.|. e HORTENSIS DIERB. (1827) (Vis., 1842) Db Fibre radicali e rz. un po’ ingrossati. — Orecchiette delle fg. quasi diver- genti, intere, dentate o fesse. Pianta più piccola del tipo, a pannocchia breve e densa. — App. tosc., piceno-abr., laz. e mer. e monti della Sîic. ; 5-7. [Grec. Albania]. — R. triangularis Guss. (1842), non DC. — R. Acet. v. alpinus Boiss. (1879) — R. Gussonei Arc. (1882). > { nEBROIDES (Campp., 1819) B Fusti alti 5-15 cm., nudi o con 1-2 fg. al più. — Fg. glauche, grassette, le basali quasi rotondo--ovate, cuoriformi-astate; orecchiette divergenti, ot- tuse, talora nulle. Racemo quasi semplice, interrotto in basso. — Presso le nevi eterne: Alpi goriz. al M. Cren, carniche, bellunesi, trent., retiche e tici nesî. Alpi or. e svizz.|. 1 NIVALIS (HEG., 1840) — Valve frutt. larghe 5-7 mm., reniformi o quasi quadrate, spesso smar- ginato-bilobe all'apice, generalm. più larghe che lunghe e con grosso callo basale riflesso, Fusto eretto (3-6 dm.). Fg. bislunghe o lan- a nd. 291 Rumex] 41 POLYGONACEAE 407 ceolato-lineari, saettiformi, ad orecchiette lunghe, quasi lineari e diver- genti; le super. quasi lineari, sessili. Pannocchia corta ed assai densa. Il resto c. s. Y. Luoghi erbosi e boschivi ; 2. Magg.- Giu. | Eur. mer.-occ. Afr. bor.]. 15 R. thyrsoides Desf. (1798) 983 A Valve frutt. rosse, reniformi, smarginato-bilobe all’apice, assai più larghe che lunghe. Fg. ad orecchiette intere. — /f. mer. ed isole. — R. interme: dius Guss. (1827), non DC. a. TYPICUS B Valve frutt. pallide, quasi quadrato-- o reniformi--rotondate, intere od appena smarginate all’apice. Fg. ad orecchiette intere o 2--3--fide. — Lig., Basil. e Sic. [Franc. mer. Spa. Baleari]. — R. multifidus All. (1785), non L. 8 INTERMEDIUS (DC., 1815) 16 (13) Pianta perenne, suffruticosa alla base. Fg. caduche, per lo più astato-triangolari o chitarriformi. Rd. strisciante. Fusti ascendenti, flessuosi, ramosi. Fg. piccole, acute od ottuse, le infer. lungam., le altre brevem. picciolate. Raàcemi terminali od ascellari, allungati, lassi. Pedi- celli filiformi, articolati verso la metà. Fi. poligamo-monoici. Valve frutt. rotondato-cuoriformi, larghe 5-6 mm., senza callosità basale. x. Luoghi sassosi, muri ecc. ; 5-7, rr. 3 e 4. Magg.-Ag. | Eur. centr. e mer.-mont. As. occ. Afr. bor.|. 16 R. scutatus L. (1753) 984 A Pianta alta 3-6 dm., glabra o rr. pelosetto-scabra. Racemi semplici o ramoso- pannocchiuti. a Fg. astato-triangolari o chitarriformi, ad orecchiette divergenti (rr. brevis- sime o nulle). Pianta verde o glauca. — Istria, Pen., Sic., Sard. e Cors. a TYPICUS b Fg. cordato--astate o triangolari, ad orecchiette brevissime o nulle. Pianta glauco--bluastra, maggiorm. lignificata e più ramosa. — Col tipo al sud. [Eur. mer. As. min.). — R. scut. v. glaucescens Guss. (1844). B aLAUCUS (Jaca., 1786) e Fg. bislunghe o quasi lanceolate, a picciuolo lunghissimo, con appendice triangolare per parte al disotto della metà, cuneate alla base. Pianta glauca. — Cors. a 1850-1950 m. [Endem.. x INSULARIS BRIQ. (1910) d Fs. infer. grandi, quasi reniformi-cordate, sinuate, ricordanti quelle del Tamus. — Triest. a S. Canziano ed a Besca. | Endem.). x ò RENIFORMIS MarcHES. (1897) B Pianta nana, un po’ pelosa. Fg. infer. o tutte cuoriformi- 0 reniformi-ro- tonde. Racemi semplici o quasi. — Etna da 1800 a 3000 m.|Endem.]. — R. scut. v. pubescens Guss. (1827). : AETNENSIS (J. et K. PrESsL, 1822) — Pianta fruticoso-arborescente. Fg. persistenti, ovate od ovato-rotonde, cuneiformi o quasi cuoriformi alla base, tutte picciolate, 3-7-nervie, interissime. Pannocchia afilla, formata di racemi lassi. Pedicelli artico- lati presso la base. Fi. poligamo-dioici. Valve frutt. c. s., larghe 6-9 mm., con piccolo callo basale. è. Origin. delle C'anarie ; colt. al sud della Pen. e nelle isole e nat. pr. Reggio-Cal., a Girgenti e nella valle del fiume Modicano in prov. di Siracusa ; 2. Magg.-Giu. [C'olt. Libia ecc.|. 17 R. Lunaria L. (1753) 985 — Pianta annua, Fg. ovate o triangolari, attenuate, cuoriformi o quasi astate alla base, tutte picciolate, interissime. Raeemi semplici o pan- 408 4l POLYGONACEAE [291 Rumex nocchiuti. Pedicelli articolati sopra la metà, 1-2-flori. Fi. ermafr., con parecchi masch. mescolati. Valve frutt. sottili, ovate, larghe 6-12 mm., smarginate alla base ed all’apice, con o senza callo basale, spesso ripie- gate su loro stesse. O. Origin. della G'rec., Persia, Arabia, Afr. bor., Can. e Mad. ; colt. e talora avvent. in Sic.; 2. Est. |Colt. nat. India Giava Cuba Antille ecc.). 18 R. vesicarius L. (1753) 986 Rumex aquaticus X crispus Hausskn. (1885)= R.. conspersus Hartm. (1820). — Sic. 2 R. pulcher Xx crispus Trimen (1879)=R. crisp. x pulcher et R. pseudo--pulcher Hausskn. (1890). — Padova lungo il canale Brentelle. R. pulcher Xx conglomeratus Asch. et Gr. (1912)= R. conglom. X pulcher et R. Mu- retii Hausskn. (1885). — Trent. ad Arco. R. conglomeratus Xx crispus= R. Schulzei Hausskn. (1885). — C. Tic. tra Rocca- bella e Locarno. R. crispus X obtusifolius G. F. W. Meyer (1828)= R. acutus L. (1753) = R. cri- status Wallr. (1822), non DC.= R. pratensis M. et K. (1826)= R. obtusifol. X crisp. Asch. (1864). — Qua e là nell’It. super. e centr. e Cors. a Corte e Ghisoni. Gen. 292. Oxyria Hill (1765). (Spec. unica). Fusti cespugliosi, eretti (1-2 dm.), afilli o quasi. Fg. radicali lungam. pic- ciolate, piccole, reniformi o cuoriformi-rotonde, verticillastri formanti dei ra- cemi spiciformi semplici o poco ramosi; pedicelli filiformi, articolati verso la metà. Fi. ermafr., a perigonio erbaceo, 4-partito, colle 2 lacinie esterne ri- flesse nel frutto, le 2 interne un po’ più larghe, immutate ed erette. Stami 6. Ovario compresso, con 2 stimmi a pennello. Achenio lenticolare, con larghe ali porporine. %. Rupi e luoghi sassosi: Alpi e C'ors.; 7. Est. |Reg. art. e subart. Emisf. bor. e mont. dell'Eur. ed As... — Rumex L. (1753) — O. re- niformis Hook. (1821). O. digyna Hill (1769) 987 FAM. XLII. CHENOPODIACE.F. (Gen. 80, sp. 520 circa disperse su tutto il Globo, ma prevalentem. lungo i litorali, nei deserti e pr. gli abitati). Proprietà ed usi. — La Barbabietola (Beta vulgaris v. esculenta) è tra le spec. di questa fam. la più importante industrialm.; la sua rd. tuberiforme contiene notevole quantità (in media il 10°/) di zucchero di canna ed è largam. colt. per l'estrazione di tale sostanza; essa serve inoltre, allo stato naturale, di alimento all'uomo ed alle bestie. Nella tuberosità debbonsi però distinguere due parti: la super., generalm. fuori terra ed appartenente al sistema caulino, ricca in materie azotate ed in sali cristallizzati; l’ infer., quasi totalm. sotterranea ed appartenente al sistema radicale, maggiorm. ricca in zucchero. Egli è perciò che per 1’ estra- zione di quest’ultima sostanza si colt. le forme a porzione radicale sviluppata, e per mangime quelle che hanno sviluppata la parte caulina. Le fg. di parecchie Chenopodiacee servono di alimento all'uomo; tra le più comunemente usate sono 42 CHENOPODIACEAE 409 quelle della Bietola (Beta vulgaris v. Cicla) e dello Spinacio (Spinacia oleracea), di uso meno frequente quelle degli A4fr/plex hortense, hastatum, laciniatum ed Halimus e dei Chenopodium capitatum, Bonus--Henricus, rubrum ed album v. ama- ranticolor. Le giovani estremità dei rami dell’ Atriplex portulacoides e le fg. del- lA. Halimus e del Chenopodium capitatum, dopo tenute qualche tempo nell’aceto, si mangiano come salsa, analogam. a quelle del Cappero. Le fg. di molte delle spec. sunnominate servono per cataplasmi ammollienti e si usano anche internam. in pozioni rinfrescanti ; quelle della Bietola servono pure a medicare le piaghe dei vescicanti. Il Chenopodium ambrosioides ha delle glandole che secernono un olio essenziale di odore aggradevole che può estrarsi per distillazione; colle sue fg., che hanno sapore acre ed aromatico, si fa un infuso ad uso fhe che riesce tonico e stomatico ; le glandole del CR. Botrys secernono un olio essenziale analogo, talora utilizzato come balsamico ed anticatarrale. Le som- mità fiorite del Camphorosma monspeliacum fregate tra le mani esalano un odore leggerm. canforato ed hanno un sapore acre e debolm. amaro ; erano state suggerite come diuretiche e sudorifere. La Salsola Kali era nei tempi passati molto raccomandata contro la renella. Il Chernopodium Vulvaria esala un odore sgradevole speciale dovuto alla presenza di #r7metilamina ; esso contiene inoltre una resina odorosa, del sotto--carbonato d’ammoniaca e del nitrato potassico; fu usato come antisterico. Nei Ch. hybridum ed album fu riscontrato dal Reinsch un alcaloide chiamato chenopodina ; tale sostanza, che probabilm. si riscontrerà in altre spec. dello stesso gen., non ha però proprietà importanti. Molte Cheno- podiacee, che vivono nei luoghi salsi, sono ricche di sali di sodio ed alcune, come Salsola Soda, S. Kali ed Halogeton sativum, sono state utilizzate nelle industrie per l'estrazione della soda. Nelle dette piante il sodio trovasi principalm. sotto forma di citrato, ossalato od acetato, composti che colla combustione si trasfor- mano in gran parte in carbonato e solfato; è da osservare per altro che quando tali piante si trovano a vivere in luoghi non salati e vi possano prosperare, come sarebbe della Salsola Kali, allora al sodio si sostituisce il potassio. Menzioneremo infine la Kochia Scoparia, coltivata ed usata dai contadini per far scope e la sua v. f#richophyla colt. per ornamento; Atripler Halimus colt. in- vece per siepi. Chiave dei generi, 1 Fg. con lamina (cioè parte libera) rudimentale. Rami e rametti apparentem. nodosi o apparentem. formati di articoli sovrapposti. 2 — Fg. con lamina bene sviluppata. Rami mai con apparenze c. s. 5 2 Fg. sparse, libere tra loro, però aderenti ed abbraccianti per tutta o quasi la loro lunghezza il fusto, semiglobose, per cui i rametti appaiono no- dosi. Rami sparsi. Brattee fiorali libere, disposte spiralm. 305 Halopeplis — Fg. opposte, saldate pei margini ed aderenti agli internodi come un astuccio, il quale termina superiorm. con un cercine in forma di pic- cola tazza che fa apparire i rami articolati. Rami (almeno in parte) e brattee fiorali opposte. 5 3 Fi. nell’ascella di brattee libere tra loro, alla fine caduche. Rami e rametti coperti da numerose gemme sterili globose, che li rendono nodosi. 304 Halocnemum 410 42 CHENOPODIACEAE — Fi. nell’ascella di brattee saldate tra loro nella stessa guisa delle fg., persistenti. Rami senza gemme sterili c. s. 4 4 Rametti estivi per lo più con articoli tanto lunghi che larghi. Perigonio 3-4-fido. Semi neri, a guscio crostaceo duro e fragile, albume presente, embrione incurvato. 303’ Arthrocnemum — Rametti estivi con articoli generalm. assai più lunghi che larghi. Peri- gonio 3-4-dentato. Semi rossigni, a guscio membranoso, albume man- cante, embrione conduplicato. 302 Salicornia 5 (1) Fg. cilindriche o semicilindriche e larghe meno di 3 mm. ; rr. più lar- ghe, piane e lineari-lanceolate, ma allora pelose o lungam. cigliate al margine ed interissime. 6 — Fg. sempre piane, larghe assai più di 3 mm.; rr. strette e lineari-lanceo- late, ma in tal caso perfettam. glabre oppure pennate o dentate. 12 6 Perigonio nullo o costituito di 1-3 squamette. Achenio alato, a pericarpio strettam. unito al seme. Fi. solitari nell’ascella di larghe brattee. 299 GCorispermum — Perigonio bene sviluppato. Otricello non alato, a pericarpio non aderente al seme. Fi. spesso riuniti in glomerali. 7 % Fi. non accompagnati da brattee. Piante + pubescenti, irsute o cigliate. $ — Fi. accompagnati da brattee. Piante solo rr. pubescenti od irte (cfr. Sal- sola vermiculata e S. Kali). 9 8 Perigonio frutt. accresciuto, con un’ala orizzontale od un cornetto nel dorso di ogni lacinia. Fascetti di fg. ascellari nulli (eccett. X. prostrata). 298 Kochia — Perigonio frutt. immutato, privo di ali o cornetti. Fascetti di fg. ascel- lari numerosi. 300 Camphorosma 9 (7) Fs. non carnose. Brattee totalm. bianco-scariose, pungenti. Pianta dei luoghi non salsi. 301 Polycnemum — Fg. + carnose. Brattee mai c. s. Piante quasi sempre dei luoghi salsi. 10 10 Fg. mai dilatato-amplessicauli alla base. Perigonio frutt. privo di appen- dici sul dorso delle lacinie. 308 Suaeda — Fg. tutte od in parte dilatato-amplessicauli. Perigonio frutt. con un'ala orizzontale nel dorso di ogni lacinia, talora ridotta ad un tubercolo o ad una carena. li 11 Seme orizzontale. Fi. nudi. Fg. inermi o spinose od anche terminate da un mucroncino setaceo. 306 Salsola — Seme verticale. Fi. circondati da villi lanosi. Fg. terminate in lunga se- tola caduca. 307 Halogeton 12 (5) Perigonio frutt. cinto orizzontalm. da un’ ala circolare, larga e pellu- cida. Pianta annua, pubescente almeno da giovane, però non glando- loso-odorosa. 297 Gycloloma — Perigonio frutt. senz’ala. Piante non aventi insieme i caratteri suddetti. 13 13 Fi. tutti o quasi tutti unisessuali (monoici o dioici); i masch. a perigonio 3-5-partito ; i femm. a perigonio nullo o sostituito da 2 bratteole + accrescenti nel frutto. 293 Atriplex — Fi. ermafr. o rr. dioici, in ogni caso tutti muniti di un perigonio 2-5-den- tato, -lobato o -fido. 14 42 CHENOPODIACEA FE i 411 14 Fi. dioici, senza brattea nè bratteole, disuguali: i masch. a perigonio 4-5-partito, nei femm. 2-4-dentato, immutato od accresciuto di 3-4 cor- netti nel frutto. 294 Spinacia — Fi. ermafr., muniti di 1 brattea e 2 bratteole, tutti uguali, a perigonio 5-fido, chiuso ed indurito nel frutto. 295 Beta — Fi. ermafr. (rr. femm. per aborto), senza brattea nè bratteole, tutti uguali, a perigonio 5- o rr. 3-4-partito o -lobato, immutato od anche accre- sciuto o carnoso nel frutto. 296 Chenopodium Tribù I. ATRIPLICEZE. Gen. 293. Àtriplex L. (1735). (Spec. circa 100, sparse nelle Reg. temp. e subtrop., specialm. dei luoghi salati). 1 Erbe annue, erbacee o talora indurite alla base, verdi oppure cenerino- o bianco-farinose. Fg. angoloso- o sinuato-dentate od astate, rr. atfatto intere. Sez. I. EUATRIPLEX 2 — Erbe perenni e legnose alla base oppure arbusti, sempre bianco-fari- nose. Fg. interissime, rr. con 1-2 denti per lato. Sez. II. HaLiMmus 4 Sez. I. EuATRIPLEX VOLKENS (1893). 2 Brattee frutt. ovali 0 rotondo-ovali, intere, sottili, reticolato-venose, non saldate tra loro, lunghe 6-18 mm. Fusto eretto (3-15 dm.), angoloso. Fg. alterne, intere o sinuato-dentate, le infer. cuoriformi-triangolari, le super. bislunghe. Racemi lassi e lunghi, formanti pannocchia, gl’ infer. ascellari. Fi. poligami; gli ermafr. con perigonio 5-partito e seme oriz- zontale; i femm. con perigonio nullo e seme verticale. O. Origin. della Sib. e Tartaria; 2-5. Lugl.-Sett. [C'olt. nat. in molti paesi). — Volg. Bietolone rosso. 1 A. hortense L. (1753) 988 A Fg. verdi-glauche o rossastre. — Colt. negli orti e giardini e talora avvent. o. TYPICUM B Fg. verdi di sopra e squamoso-argentine di sotto. — Col tipo. 9 NITENS (SCHK., 1803) — Brattee frutt. triangolari, romboidali od astate, sovente angoloso- dentate, spesse. 3 3 Brattee frutt. saldate alla base soltanto, erbacee. Fg. verdi od appena cenerino- o bianco-farinose, però mai argentine di sotto, picciolate. Fusto eretto o prostrato (2-8 dm.), solcato, per lo più verde. Spighe interrotte, ascellari e terminali, per lo più fogliose alla base. Fi. monoici, rr. quasi dioici (quindi mancanti i fi. ermafr. c. s.). Brattee frutt. intere o denticolate, liscie o tubercolate all’esterno, lunghe 2-4 mm. ©. Luoghi colt. ed incolti, macerie, terreni argillosi e salati; 2-5. Ag.-Sett. |Eur. As. temp. Afr. bor. Azzor. Am. bor. N. Zel... — Volg. Atriplice comune. 2 A. hastatum L. (1753) 989 412 42 CHENOPODIACEAE [293 Atriplex A Fg. infer. dilatate alla base, triangolari od astate, © lungam. picciolate. a Fg. infer. e medie astato-triangolari, per lo più larghe, con base troncata e quasi rettilinea ed a picciuolo assai lungo. — Rami divaricato-patenti. Brattee frutt. press’ a poco triangolari. I Piante verdi od appena cenerino-farinose. 1 Spighe lasse, per lo più le infer. ascellari e fogliose alla base, le super. formanti pannocchia. A Fg. per la massima parte opposte, per lo più sinuato-dentate. * Brattee grandi (lunghe 5-7 mm.), assai più grandi del seme, per lo più dentate, triangolari. Semi grossi. — Luoghi colt. od incolti pingui nella Pen., Istria ed. isole. 4a MACROTHECA RAFN. (1800) #* Brattee poco più lunghe del seme, interissime, spesso rotondate alla base. Semi minuti. — Col tipo. — A. microspermum W. et K. (1806). 8 MICROTHECA ScHum. (1801) AA Fg. per la massima parte alterne, intere o denticolate, — glaucescenti e grassette. $ Brattee piccole (come nella var. prec.). — Per lo più nei luoghi salati litoranei. TRIANGULARE (W., 1805) $$ Brattee grandi, in parte fogliacee, lunghe 6-8 mm. — Colla var. prec. Ò PLATYSEPALUM (Guss., 1844) 2 Spighe dense, terminali, afille, formanti delle pannocchie. — Fusti allun- gato-diffusi, ramosissimi. Fg. intere, triangolari-bislunghe, alterne. — Luoghi subsalsi : T. d'Otranto e Sic. [Endem.]. ° ELONGATUM (Guss., 1844) II Piante © bianco-farinose. — Fusti per lo più sdraiati. Fg. piccole, gras- sette. Brattee e semi piccoli. + Fg. per la massima parte alterne. — Luoghi salati lungo le coste ed anche nelle Valli di Sermide nel Mantov. e pr. le sorgenti salate del Monferrato e delle Langhe in Piem. — A. patula v. farinosa DC. (1805), non Forsk. — A. pat. v. salina Wallr. (1822). { SALINUM GR. ET GoDpR. (1855) ++ Fg. per la massima parte opposte. — Colla var. prec. *) OPPOSITIFOLIUM (DC., 1815) > b Fg. infer. e medie lanceolate od oblungo-lanceolate, attenuate in breve pic- ciuolo, intere o denticolate, alterne od opposte, le basali spesso astate. X Fusti inferiorm. con rami divaricati. Fg. infer. lanceolate o lineari-lan- ceolate. Spighe per lo più erette. > Brattee romboidali, piccole, liscie o quasi sul dorso. # Spighe dense, formanti una pannocchia. Fg. lanceolate, le basali sub- astate. — Col tipo. — A. erectum Huds. (1762). 0 paTtuULUM (L.,: 1059) ## Spighe lasse, interrotte, poco ramificate o semplici. Fg. lineari-lan- ceolate, le basali subastate od anche tutte lineari-lanceolate. — Luo- ghi aridi e specialm. nelle marne e crete plioceniche. t ANGUSTIFOLIUM (SM., 1804) »K Brattee angoloso-astate, grandi (assai più lunghe dell’ achenio), con grosse verruche o tubercoli sul dorso. — Camp., Bastl., Ischia, Ste. ecc. [Franc. mer.|. % MACRODIRUM (TIN. Ex Guss., 1844) XX Fusti con rami eretti. Fg. infer. ovali-lanceolate. Spighe lasse, pendenti. — Brattee quasi romboidali, intere, liscie sul dorso. — Friuli, App. moden. e probabilm. altrove. (Eur. As. occ. centr. e bor. Afr. bor.]. ì OBLONGIFOLIUM (W. ET K., 1812) 293 Atriplex] 42 CHENOPODIACEAE 415 B Fg. strettam. lineari-lanceolate o lineari, non dilatate alla base, intere © denticolate (rr. sinuato--dentate), brevem. picciolate, A Fusti inferiorm. con rami divaricati (talora semplici). Spighe gracili ed assai interrotte. Vedi var. angustifolium AA Fusti con rami eretti. Spighe dense. — Fg. alterne. Brattee romboideo- ovali, dentate, ruvide sul dorso. — Luoghi salati: indicato del Lit. ve- neto--istriano, Lig., Livorno, Roma, Elba, Capraia, Sard. e Cors., ma spesso scambiato con altre var. e quindi da controllare. (Eur. specialm. sett. Reg. danub. Russ. mer. As. occ. centr. e bor. Cina ?). — A. mari- num L. (1771). p. LITORALE (L., 1753) 9891 — Brattee frutt. saldate almeno fino a metà e cartilagineo-indurite, Fg. + bianco-argentine almeno di sotto, brevem. picciolate, alterne o le infer. opposte. Fusti eretti, ascendenti o sdraiati (3-12 dm.), alla fine induriti alla base, per lo più bianco-farinosi, poco angolosi o quasi cilin- drici, divaricato-ramosissimi. Fi. c. s. Brattee frutt. cuneate alla base, + denticolate, liscie o tubercolate sul dorso, lunghe 3-10 mm. ©. .Luo- ghi salati lit., rr. nell'interno ; 2 e 3. Lugl.-Ott. [Eur. As. occ. centr. e dor. Indie Afr. bor. Austral., nat. Am. bor.). 3 A. laciniatum L. (1753) 990 A Spighe fogliose solo alla base od anche affatto nude. a Fg. spesso carnose: le infer. ovali--astate, ottusam. sinuoso--dentate o talora trilobe ; le super. lanceolato--astate. Spighe dense, formate dai fi. masch., mentre i fi. femm. si trovano all’ascella delle fg. Brattee frutt. romboidali- astate. — Lit. veneto, Terme euganee, Mantov., Comacchio, Lig., Tosc., Pesaro, It. mer., Sard., Cors. ed is. Sanguinarte ; però da controllare. | Eur. centr. ed occ... — A. sabulosa Rouy (1890). «x ARENARIUM (Woops., 1856) b Fg. infer. ovato--romboidali, angoloso-- o sinuato--dentate ; le super. trian- golari od oblunghe. Spighe interrotte, fogliose alla base. Brattee frutt. romboidali, — liscie o con 1-2 tubercoletti all’esterno. Pianta gracile, eretta (3-6 dm.). — 7osc. alla Feniglia pr. Orbetello, It. mer., Sîc., Sard., Cors. ed Ischia. [Russ... — A. arenarium Tin. (1827), non Nutt. 8 TORNABENI (TIn., 1844) c Fg. infer. ovato-- o triangolari--romboidali, sinuoso--dentate o trilobe; le super. oblunghe, tutte + astate alla base. Spighe formanti una pannoc- chia, dense e continue all’apice, interrotte e fogliose alla base. Brattee frutt. romboidali--triangolari. I Fg. quasi glabre e verdi di sopra, farinoso--argentine di sotto. Fusti eretti o diffuso--ascendenti. — Litorale della Pen., Istria ed isole. | Eur. As. occ. centr. e bor. India Afr. bor... — A. venetum W. (1806) — A. incisum M. B. (1819). TATARICUM (L., 1753) II Fg. polveroso--bianchiccie di sopra ed argentine di sotto, piccole, oblun- ghe, dentate od intere. Fusto sdraiato od ascendente. — Litorale del- UIt. mer., Istria ecc. |Reg. medit. Ungh.|. è DIFFUSUM (TEN., 1811) B Spighe fogliose sino all'apice o quasi. — Fg. non astate, ovate o triangolari romboidali, sinuoso--dentate. Brattee frutt. romboideo--triangolari. — Lifo- rale della Pen., Istria ed isole e pr. Pavia. [Eur. As. occ. Afr. bor. Austral., nat. Am. bor... — A. album Scop. (1787) — A. polyspermum Ten. (1811). e ROSEUM (L., 1763) 990! 414 42 CHENOPODIACEAE 1295 Atrîplex Sez. II. HALIMUS (L., 1735). 4 (1) Fg. opposte. Brattee frutt. rigonfio-sugherose. Pianta bianco-argen- tina, a fusti legnosi alla base (1-4 dm.), sdraiati poi ascendenti. Fg. car- nosette, ovato-bislunghe ed attenuate alla base, oppure lanceolato-lineari, ottuse, interissime. Spighe in pannocchie brevi, afille. Fi. monoici. Brat- tee frutt. cuneato-stipitate alla base ed ivi saldate. troncato-tridentate all’apice, bernoccolute all’esterno. x, è. Luoghi salati lit., frequente : Pen., Istria ed isole ed anche nel Muntovano ; 2-3. Lugl.-Aut. [ Eur. As. occ. Afr. bor. e mer. Am. bor... — Halimus Dum. (1827) — Obione Mogq. (1840). 4 A. portulacoides L. (1753) 991 — Fg. alterne, Brattee frutt. erbaceo-membranose,. 5 5 Brattee frutt, rotondate, lunghe e larghe 4-6 mm. Arbusto a fusti eretti, debolm. angolosi, ramosi (6 dm.). Fg. carnose, lanceolate, attenuate alla base, ottusette, interissime, molli (14-20 per 2-4 mm.). Spighe in pan- nocchie c. s. Brattee frutt. intere. è. Indicato di Malta a S. Paolo a mare, ma forse scomparso ; 2. | Afr. bor. Can.|. 5 A. molle Desf. (1800) 992 — Brattee frutt, reniformi o rotondate, lunghe 3 e larghe 4 mm. circa, Arbusto bianco- o cenerino-argentino (1-2 m.), a rami patenti, numerosi. Fg. carnoso-subcoriacee, attenuate in breve picciuolo, interissime o talora dentato-angolose alla base (15-40 per 7-20 mm.). Brattee frutt intere o quasi. &. Luoghi arenosi mar. ; 2. Lugl.-Ott. [Frane. occ. Reg. medit. Afr. mer. Am. bor. e mer.|. — A. glauca Ten. (1835-36), non L. — Volg. Alimo, Porcellana di mare. 6 A. Hàlimus L. (1753) 993 A Spighe allungate, per lo più interrotte, formanti una pannocchia bislunga ed afilla. a Brattee trutt. liscie e reticolate all’esterno. I Fg. oblungo-ottuse o triangolari-ovate, © bianco--argentine. — Lig., Mar- che a Porto Civitanova, Tremiti, It. mer., Sic., Eolie, Malta, Lamped., Linosa, Sard. e Cors.; in taluni luoghi soltanto colt. 0 subspont. o. TYPICUM II Fg. largam. ovali (4-6 cm.), rotondato-ottusissime, verdognole (simili a quelle del /#umer Lunaria). — Sic. a Gibellina e Porto Empedocle e Lipari. 3 LATIFOLIUM Guss. (1844) b Brattee frutt. tubercolato--verrucose all’ esterno. — $87c., Lipari, Ustica e Lamped. — A. Halim. v. verruculosum Guss. (1844). HALIMOIDES (TIN., 1827) B Spighe brevi, formate da piccoli glomeruli densi. Fg. larghe, bianco--argentine. — Brattee frutt. come nella var. prec. — Malta e Lamped. [Endem.|. è GUSSONEANUM (Gunta, 1875) Nota. — Atriplex glaucum L. (1755) = A. Bocconi Guss. (1844) = Obione glauca Moq. (1849)= O. Cupani Tin. ex Nic. (1879-83)= A. laciniatum tataricum b. Bocconei Fiori (1898) origin. della Spa., Portog., Afr. bor. ed Arabia! è stato rin- venuto in Sic. a Sciacca ed a Lamped., forse avventizio. — Obione graeca Moq. (1849)= Atr. graecum Lois. (1806--7), non W.= Ob. corsica Rouy (1910), raccolta una sola volta in Corsica, rimane una pianta enigmatica (cfr. Briq., Pr. FI. Corse I, 461). 294 Spinacia] 42 CHENOPODIACEAE 415 Gen. 294. Spinàcia L. (1737). (Spec. unica). Fusto eretto, ramoso (3-8 dm.). Fg. alterne, grassette, glabre, le infer. e medie picciolate. Fi. verdastri, dioici : i masch. in spighe terminali interrotte, con perigonio 4-5-partito e 4-5 stami; i femm. in glomeruli ascellari, con perigonio 2-4-dentato e 4 stimmi allungato-filiformi. Otricello frutt. membra- naceo, chiuso nel tubo perigoniale; seme verticale, turgido, a guscio mem- branaceo. O. Origin. del Cauc., Persia ed Afgan., essendo certam. derivata dalla spont. S. tetrandra Stev. (1808), che ne differisce appena pei perigoni frutt. saldati tra loro. [Colt. ovunque]. — Volg. Spinacio. S. oleracea L. (1753) 994 A Perigonio frutt. accresciuto di 2--4 cornetti spinescenti, lunghi 4-6 mm. Fg. infer. e medie saettiformi--triangolari, intere, pennatifido-runcinate ovvero inciso-angolose ; le super. triangolari od oblunghe. — Colt. e talora inselvat. 1. SPINOSA (MoRENCH, 1794) B Perigonio frutt. inerme. Fg. saettiformi o bislunghe, intere. — Colt. come è tipo. — S. olerac. 8 L. (1753) — S. inermis Moench (1794). 8 GLABRA (MIiLL., 168) Tribù II. CHENOPODIEA. Gen. 295. Bèta L. (1735). (Spec. circa 8 dell’Eur., Afr. bor. ed As. temp.). 1 Lacinie del perigonio erbacee, verdi. Stimmi 2, ovati od ovato-lan- ceolati. Fi. ermafr. in glomeruli formanti delle spighe lunghe, lasse, talora fogliose, solitarie od in pannocchia, ciascun fi. con 1 brattea e 2 bratteole. Perigonio 5-fido, nel frutto indurito, chiuso e 5-costato. Stami 5, perigini, inseriti sopra un anello carnoso. Ovario semi-infero, cioè aderente in basso al perigonio; stimmi 2-3, brevi. Otricello globoso, chiuso nel tubo perigoniale. Seme orizzontale, globoso, a guscio coriaceo. O, x. Luoghi argillosi o salati, spesso colt. ed inselvat. ; 2-4. Marz.-Sett. [Eur. lit. As. occ. sino India Afr. bor. Mad. Can.|. 1 B. vulgaris L. (1753) 995 A Fusti parecchi, sdraiati od ascendenti (1-6 dm.), nascenti dalla rd. ch'è sot- tile e dura. Stimmi ovato--lanceolati. — Fi. solitari od appaiati. Fg. piccole, romboideo--ovate, lungam. picciolate, grassette, glabre o pelosette ; le super. ridotte. O, OO; X. Luoghi salati lit. nella Pen., Istria ed isole, più rr. nei luoghi salati od argillosi dell’ interno (Mantov., Avellinese, Basi., Sic. ecc.). — B. maritima L. (1762). o. PERENNIS L. (1753) (FREYN, 1877) B Fusto unico, eretto. Stimmi ovati. i a Rd. fusiforme, sottile, dura. Fi. solitari od appaiati. — Fusti angoloso- solcati (1-3 dm.). Fg. infer. c. s., ma più grandi. ©, OO. Luoghi argil- losi salati: Nap. al Fusaro, Sic., Lamped. e Linosa ; 2. Marz-Apr. |Spa. Grec. Afr. bor... — B. Bourgaei Coss. (1848). f MACROCARPA (Guss., 1826) b Rd. fusiforme, grossa come il fusto, duretta, insipida, bianca, giallastra o rosso-porporina. Fi. in glomeruli di 2-4. — Fusti c. s. (1-2 m.). Fg. infer. 416 42 CHENOPODIACEAE [295 Beta grandi, cuneate o quasi cuoriformi alla base. OO. Derivata dalla var. prec.: comunem. colt. ; 2-4. Lugl.-Sett. — B. hortensis Mill. (1768). — Volg. Bzetola. CicLa L. (1753) (PERS., 1806) c Rd. grossa, fusiforme o rapacea, succosa, carnosa e zuccherina, rosea, rosso porporina o bianca. — Il resto come nella var. prec. OO. Derivata dalla var. prec. : largam. colt. per estrarne lo zucchero e per foraggio. — B. sa- tiva Bernh. (1800) — B. Rapa Dum. (1827). — Volg. Bietola da zucchero. ò ESCULENTA (SALISB., 1796] — Lacinie perigoniali largam., membranacee, bianco-giallognole. Stimmi 3, lineari. Rd. robusta, fusiforme. Fusti eretti (12-16 dm.), angoloso- solcati. Fg. radicali lungam. picciolate, ovate, troncato-cordate alla base, ondulate ; le super. ridotte. Spighe piuttosto dense, in pannocchia allun- gata; quasi afilla. Y. Origin. dei Paesi danub., Russ. mer., Cauc. ed As. min.: inselvat. pr. Genova ed Orvieto ; 2-4. Giu. [{Nat. Germ. Franc. mer]. 2 B. trigyna W. et K. (1802) 996 Gen. 296. Chenopòdium L. (137). (Spec. circa 60 delle reg. temp. dei due Emisf., poche trop.). 1 Perigonio frutt.- accresciuto, coriaceo, in forma di cassula rugosa, quasi pentagona. Pianta perenne, largam. prostrata, odorosa ed a fg. pen- natifide, Sez. V. ROUBIAEVA 17 — Perigonio frutt. mai c. s. Piante non aventi riuniti assieme i carat- teri suddetti. 2 2 Fi, in piccole cime dicotomo-corimbose, con rachidi prolungate oltre i fi. in un'appendice setacea alla fine aristeforme. Sez. VI. TELOxYS 18 — Fi, in racemi, in spighe od anche in cime, però mai con rachidi pro- lungate c. Ss. 5) 3 Piante pubescenti-glandolose, con odore aromatico. Semi orizzontali. Sez. IV. BoTRYOIDES 16 — Piante glabre o farinose, inodore o fetide. 4 4 Perigonio frutt. in forma di bacca rosso-scarlatta, carnosa e suecosa a maturità. (lomeruli tutti ascellari, solitari od i super. in spiga afilla e semplice. Semi verticali. Sez. I. BLITUM 6 — Perigonio frutt. non in forma di bacca, verde (eccett. talora Ch. ru- brum). Glomeruli mai disposti c. s. 5 5 Pianta perenne. Fg. astate, con 2 punte rivolte in basso. Stimmi al- lungati. Semi verticali, eccett. il terminale di ogni glomerulo ch'è oriz- zontale. Sez. II AGATHOPHYTUM 7 — Piante annue. Fg. non astate. Stimmi corti. Semi orizzontali (eccett. Ch. rubrum che li ha c. s. ed il Ch. glaucum che ne ha qualcuno ver- ticale). Sez. III. CHENOPODIASTRUM 8 Sez. I. BLitum (L., 1753). 6 (4) Fusto eretto od ascendente (2-4 dm.), angoloso-striato, semplice o poco ramoso. Fg. verdi, picciolate. Fi. piccoli, formanti dei glomeruli in forma di capolini globosi, dapprima verdi poi rossi. Semi neri. ©. Lungo le 296 Chenopodium] 42 CHENOPODIACEAE 417 vie, pr. le case e nelle fessure delle rupi; 4-6. Magg.-Lugl. [Eur. As. Afr. bor. Am. bor. e colt... — Blitum L. (1753) — Morocarpus Scop. (1772). — Volg. Spinacio fragifero. 1 Ch. capitatum Asch. (1864) 997 A Fg. triangolari--subastate, intere o debolm. sinuato--dentate, acute. @lomeruli super. formanti una spiga afilla. Stami 1-5. Semi acutam. carenati. — Colt. e qua e là avvent.: Bellunese, Veronese, Trent., Valtellina, C..Tic., Torinese e Nizzardo. % TYPICUM B Fg. oblungo-romboidali, più brevem. picciolate, profondam. ed acutam. den- tate, lungam. acuminate ; le fiorali ridotte, spesso trilobe. Glomeruli for- manti una spiga fogliosa. Stame unico. Semi non carenati. — Trieste, Trent. ed Alpi bellunesi finitime, Valtellina e Comasco. [| Eur. As. Afr. bor. Am. bor. . — Blitum virgatum L. (1753) — Morocarpus fol. Moench (1794) — Ch. virgat. Jessen (1879), Arc. (1882), non Thunb. 8 FOLIOSUM (AscH., 1864) Sez. II. AGaTtHOPHYyTUM (Moq., 1834). 7 (5) Fusti eretti (1-6 dm.), solcati, semplici o poco ramosi. Fg. verdi, le infer. lungam. picciolate, triangolari-astate o saettiformi, intere, ondose ai margini; le super. ridotte, acuminate. Glomeruli in spighe dense e corte, formanti una pannocchia densa e stretta, fogliosa in basso. Fi. terminali dei glomeruli con 5 stami, gli altri con 2-3. Semi sporgenti dal perigonio, bruni, minutam. punteggiati. Y. Margini delle vie, mace- rie, luoghi sassosi: Istria, Alpi, App. sino Cal. al M. Pollino, Sic., Sard. e Cors.: 4-7. Giu.-Sett. | Eur. media e mer.-mont. Sib., nat. Am. bor.|. — Blitum C. A. Mey. (1829) — Agatophytum Mogq. (1834). — Volg. Buon-Enrico, Colubrina, Tutta-buona. 2 Ch. Bonus-Henricus L. (1753) 998 Sez. III. CHENOoPODIASTRUM MoqQ. (1849). 8 (5) Fg. interissime al margine. 9 — Fg. dentate, angolose od incise, almeno le infer. (rr. talora intere in Ch. album e Ch. urbicum). 10 9 Pianta di color verde-gaio o rossigna, inodora. Fusti striati, ramosi (2-5 dm.). Fg. picciolate, ovate od oblunghe, le super. decrescenti. Glo- meruli piccoli, in cime o spighe ascellari. Perigonio frutt. a lacinie pa- tenti. Semi c. s. O. Luoghi colt., macerie ecc., comune ; 2-4. Lugl.-Sett. [Eur. As. occ. Sib., nat. Am. bor.|. 3 Ch. polyspermum L. (1753) 999 A8Fusti per lo più diffuso-ascendenti. Fg. per lo più ottuse. Cime ascellari, formanti una infiorescenza lunga e fogliosa. — Istria, Pen. ed isole. — Ch. polysp. v. cymosum Chev. (1836). o OBTUSIFOLIUM GAUD. (1828) B Fusti per lo più eretti e meno ramosi. Fg. per lo più acute. Spighe ascel- lari, formanti una infiorescenza raccorciata e nuda. — Col tipo, qua e là. B ACUTIFOLIUM (Sm., 1800) — Pianta bianeo-polverosa, fetida. Fusti cilindrici, sdraiato-ascendenti (2-4 dm.), assai ramosi. Fg. picciolate, ovato-romboidali. Glomeruli in racemi ascellari o terminali, affatto nudi. Perigonio frutt. a lacinie ap- 27 415 8 42 CHENOPODIACEAE 1296 Chenopodium 10 11 12 pressate. Semi c. s. ©. Vie, macerie ecc., frequente: Istria, Pen. ed isole; 2-4. Lugl.-Sett. [Eur. As. occ. Afr. bor... — Ch. olidum Curt. (1777-87) — Ch. foetidum Lam. (1778). — Volg. Brinaiola, Connina. 4 Ch. Vulvaria L. (1753) 1000 Pianta + glauca e spesso farinosa, però non fetida. Vedi Ch. album (8) Fg. decisam. verdi in ambedue le pag., lucide di sopra, le adulte non fafinose di sotto (eccett. talora Ch. urbicum). 11 Fg. glauche o glaucescenti almeno di sotto, opache di sopra, spesso anche le adulte farinose di sotto, 14 Semi totalm. opachi (anche dopo strofinati), alveolati o punteggiato- rugosi. Cime corimbose 0 racemose, lasse e divaricate, le super. for- manti delle pannocchie raecorciate; rachidi farinose, almeno da giovani. 12 Semi nitidi (dopo strofinati) e quasi lisci, almeno all’ apice. Spighe dense, formanti superiorm. delle pannocchie strette e lunghe ; rachidi non farinose, 13 Fe. rotondate, troncate 0 cuoriformi alla base, ovato-triangolari, lun- gam. acuminate, profondam. sinuoso-angolose, ordinariam. con 2-4 grossi denti per lato, larghe 6-9 cm., le super. decrescenti. Fusto eretto (4-10 dm.), angoloso, poco ramoso. Pannocchia breve, fogliosa in basso. Perigonio frutt. imperfettam. chiuso, a lacinie carenate sul dorso. Semi alveolato-rugosi, a margine subacuto. O. Macerie, orti ece., qua e là: Istria, Pen. e Sic. pr. Catania ; 2-4. Lugl.-Sett. |Eur. media e mer. Cauc. Sib. As. centr. Indie Afr. bor. Am. bor. Sandwich]. 5 Ch. hybridum L. (1753) 1001 Fg. + cuneate e ristrette alla base, ovato-romboidali od oblunghe, acute, inegualm. dentate, con 3 a molti denti per lato, larghe 3-6 cm., talora glauche o farinose di sotto. Fusto eretto od ascendente (2-5 dm.), ramoso dalla base, solcato. Cime afille, ascellari e terminali, queste ul- time in pannocchia breve, corimbosa. Perigonio frutt. quasi chiuso, a lacinie un po’ carenate. Semi punteggiato-rugosi, a margine acuto. O. Col prec., comune : Pen., Istria ed isole ; 2-4. Lugl.-Ott. [Quasi cosmopol., ma in molti paesi importato|. — Volg. Piede anserino. 6 Ch. murale L. (1753) 1002 153 (11) Fi. tutti a perigonio 5-fido, a 5 stami ed a semi orizzontali. Spighe laterali afille (eccett. le infer.). Fusto eretto (3-10 dm.), solcato, con pochi rami appressati. Fg. carnosette, verdi-nitide di sopra, un po’ fari- nose di sotto, rr. concolori. Pannocchie strette e lunghe, fogliose in basso. Perigonio frutt. imperfettam. chiuso, a lacinie non carenate. Semi a margine ottuso. O. Luoghi incolti, fiumi, macerie ece., qua e là; 24. Lugl.-Sett. [Eur. As. occ. e bor., nat. Am. bor. N. Zel. ecc... — Volg. Pie’ d’ oca. 7 Ch. urbicum L. (1753) 1003 A Fg. infer. e medie triangolari, troncate alla base, acutam. ed inegualm. den- tate; le super. romboidali e quasi intere. — Istria, Pen., Sîc., Malta, Sard., Cors. e Giannutri. o MELANOSPERMUM (WALLR., 1822) B Fg. infer. e medie triangolari-romboidali, lungam. cuneate alla base, a denti protondi ed acuminati; le super. c. s. Portam. del Ch. murale. — Friuli, 296 Chenopodium) 42 CHENOPODIACEAE 419 Ste. e certam. altrove. — Ch. intermedium M. et K. (1826) — Ch. urbic. v. microspermum Guerke (1897) (non Ch. microsperm. Wallr.). è RHOMBIFOLIUM (MUEnLENB., 1809) — Fi. a perigonio 2-3-fido, ad 1-2 stami ed a semi verticali (eccett. il terminale di ogni glomerulo ch’ è e. s.). Spighe laterali + fogliose, Fusto eretto o sdraiato (1-6 dm.), ramoso ed angoloso. Fg. nitide, spesso rossastre, non farinose, triangolari-romboidali, cuneate alla base. Peri- gonio e semi c. s., questi bruno-rossastri. O. Vie e luoghi pingui, qua e là; 2-4. Lugl.-Sett. [ Eur. As. occ. centr. e bor. Azzor. Am. bor.}. — Bli- tum C. A. Mey. (1829). 8 Ch. rubrum L. (1753) 1004 A Fg. ottuse od acute. a Fg. sottili, sinuato--dentate od astato--trilobe, rr. intere. Infiorescenza densa e stretta, fogliosa in basso. Perigonio frutt. erbaceo. — Pola, Trieste. Veneto, Mantov., Trent., Bormiese, C. Tic., Piem., pr. Pisa, Basil. a Po- marico ed is. Pelagosa. o VULGARE WALLR. (1822 b Fg. carnose, le infer. c. s., le super. lanceolate, spesso tutte intere o quasi. Infiorescenza spiciforme, poco fogliosa. Perigonio frutt. spesso rossastro ed un po’ carnoso. — Lòt. veneto, Polesine, Bergam., Lazio, Camp.a Fondi e Pozzuoli, Ischia e Cors. — Ch. crassifolium Horn. (1813) — Blitum botr. Drej. (1877). 8 BOTRYOIDES (Sm., 1811) B Fg. lungam. acuminate, — acutam. sinuato--dentate. Infiorescenza semplice o ramosa. Perigonio frutt. rosso--porporino, un po’ carnoso. — Da ricercarsi. [Eur. media]. — Blitum rubr. v. acuminatum Koch (1843). BLITOIDES (LEJ., 1811) 14 (10) Perigonio e rachidi dell’infiorescenza non farinosi. Fg. discolori, verdi di sopra e glauco-farinose di sotto, oblunghe, sinuato-dentate, cuneate alla base, ottuse all'apice, larghe 10-15 mm., le super. ridotte e quasi intere. Fusti ramosi dalla base, eretti od ascendenti (1-4 dm.), solcati. Spighe nude, ascellari e terminali, brevi. Perigonio frautt. c. s. con 3-5 lacinie carenate. Semi quasi lisci, lucidi, con margine acuto, ta- lora verticali. O. Luoghi ghiaiosi e pr. i muri, raro: Trieste, Veneto, Mantov., Trent., C. Tic. a Melide, Piem. e Lig.; 2-4. Lugl.-Sett. [ Eur. Cauc. As. centr. e bor. Himal. Groenl.; var. Afr. bor. e mer. Austral. Tasm. N. Zel. Messico]. — Blitum Koch (1837). 9 Ch. glaucum L. (1753) 1005 — Perigonio e rachidi dell’ infiorescenza + farinosi. Fg. verdi-glauche, concolori od anche farinoso-biancastre di sotto. 15 15 Semi totalm. opachi (anche dopo strofinati), punteggiato-rugosi, a mar- gine acuto. Cime corimbose o racemose, aperte, lasse, le super. in pannocchia raccorciata. Vedi Ch. murale — Semi lucidi e quasi lisci (almeno all’apice), a margine ottuso. Spighe compatte ed interrotte, le super. in pannocchia + allungata. Fusti angolosi, eretti (3-7 dm.), ramoso-pannocchiuti in alto. Perigonio frutt. perfettam. chiuso, a 5 lacinie carenate. O. Luoghi colt., macerie ece., comunissimo ; 2-5. Lugl.-Ott. [Quasi cosmopol. ; però in molti paesi im- portato]. — Volg. Farinaccio selvatico. 10 Ch. album L. (1753) 1006 ’ 420 42 CHENOPODIACEAE {296 Chenopodium A Fg. giovani ed infiorescenze bianco-farinose o verdi--glauche (rr. le fg. alla fine rossastre al margine). Fg. infer. e medie più lunghe che larghe. I Fg. infer. e medie non astate, ovali--romboidali od ovali-lanceolate. 1 Infiorescenza + bianco--farinosa. A Fg. di solito grandi, lunghe più di 3 cm. * Pianta * bianco--farinosa. Pannocchia densa, piramidato-allungata, fo- gliosa alla base. + Fg. infer. e medie lunghe al massimo il doppio della loro larghezza, ovali--romboidali, rosicchiato-dentate o quasi trilobe, acute ; le super. oblungo--lanceolate, intere. $ Pianta debolm. bianco-- o glauco--farinosa. — Istria, Pen. ed isole. — Ch. album v. spicatum Koch (1837). « GLomERULOSUM (RCHB., 1832) $$ Pianta fortem. bianco--farinosa. — Nei luoghi secchi e soleggiati. — Ch. album v. incanum Mogq. (1840). 8 INCANUM (LaAm., 1778) ++ Fg. infer. e medie lunglie sino a 3 volte la loro larghezza, lanceolate o romboidali-lanceolate, intere o poco dentate. — Trent., Alto Adige, Comasco, C. Tic., Sic. ecc. [Eur. As. Am. bor... LANCEOLATUM (MUEHLENB., 1809) ## Pianta verde-glauca, poco farinosa. Pannocchia divaricata, formata di spighe lasse, assai interrotte, nude. X Fg. lunghe sino al doppio della loro larghezza, intere o dentate. — Qua e là nell’area della spec. | Eur. As. occ. Afr. bor.). — Ch. pedun- culare Bert. (1837). ò VIRIDE (L., 1753) XX Fg. poco più lunghe che larghe, rosicchiato--dentate o quasi trilobe. — Colla var. prec. [Eur. As.|. e PAGANUM (RcHB., 1832) AA Fg. piccole, langhe al più 3 cm. —, lanceolate od ovali--lanceolate, irre- golarm. dentate o quasi intere. Infiorescenza spiciforme, con piccoli glomeruli radi. — Alto Adige, Palermo ecc. |Eur. As. Afr. bor. e mer. Am. Austral.|. CONCATENATUM (THUILL., 1799) 2 Infiorescenza verde--olivastra non od appena farinosa. — Fg. lunghe circa il doppio della larghezza, triangolari--ovate od ellittico--ovate, coi mar- gini laterali quasi paralleli, ottuse, debolm. dentate. Fusti e rami for- tem. striati di rosso. — Veron., Trent., Alto Adige, C. Tic., e certam. altrove. [Quasi tutto lEmisf. bor... — Ch. striatum Murr (1896). * STRIATUM KRASAN (1893) II Fg. infer. e medie astato-trilobe, — col lobo medio oblungo o quasi lineare, ottuso, dentato ; le super. lineari-lanceolate, intere. Pannocchia pirami- data, © densa. Semi un po’ più marcatam. punteggiati che nelle altre var. Pianta verde-cenerina. — Istria a Prosecco, Trent., Bergam., ©. Tic., Nap. e probabilm. altrove. [Eur. As. Afr. bor... — ? Ch. serotinum L. (1756). 6 FICIFOLIUM (Sm., 1800) b Fg. infer. e medie circa tanto lunghe che larghe, — rotondo- od ovato- romboidali, rosicchiato-dentate, ottuse; le super. più piccole, quasi con- formi. Pannocchia piramidata, # densa. Pianta glauco-farinosa. — Qua e là nell’area della spec. |Eur. As. occ. e bor. Afr. bor. Abiss. Mad. Am.|. t OPULIFOLIUM (ScHRAD., 1814) B Fg. giovani ed infiorescenze di un bel rosso-porporino. — Pianta alta sino a 2-3 m., a fg. spesso assai grandi, largam. romboidali. Pannocchia c.s. — Forse origin. del Messico : colt. in diversi Orti bot., con tendenza a nat. [Franc. mer... — Ch. amaranticolor Coste et Reyn. (1905). % AMARANTICOLOR CosTtE ET REYN. (1905) 296 Chenopodium] 42 CHENOPODIACEAE 421 Sez. IV. BorRyoipes C. A. MEy. (1835). 16 (3) Fg. infer. un po’ sinuato-dentate, le super. intere, Glomeruli for- manti delle spighe. Pianta con forte odore aromatico, verde, a fusto eretto (3-6 dm.), solcato, ramoso. Fg. brevem. picciolate, oblunghe o lan- ceolate, glandolose di sotto. Spighe ascellari, spesso composte, formanti superiorm. una pannocchia allungata. Perigonio frutt. chiuso, a lacinie non carenate. Semi lisci, lucentissimi, ottusi al margine. O. Origin. del- V Am. bor. e trop. (ed alcune var. della Patagonia) ; frequentem. nat. tra le macerie, lungo i fiumi ecc. ; 2 e 3. Lugl.-Ott. [Nat. reg. temp. e trop. del Globo]. 11 Ch. ambrosioìdes L. 1007 A Pianta poco pelosa. Fg. debolm. dentate. Spighe fogliose. — Istria, Pen., Sic., Malta, Sard. e Cors. o. TYPICUM B Pianta più pelosa e più robusta. Fg. più profondam. dentate, con nervi più sporgenti. Spighe con brattee generalm. ridotte. Fioritura più tardiva. — Nizza, Firenze, Puglie a Canosa, Sic. alle Madonie e tra Acireale e Trezza e Cors.a Vico. — Ch. anthelminthicum Auct. pl., non L. (1753) — Ch. ambr. v. comosum et v. polystachyum Wk. (1870). 8 surFRUTICOSUM (W., 1809) — Fg. ottusam. sinuato-pennatofesse. (lomeruli in cime dicotome, por- tanti pure un fi, solitario nelle dicotomie, Pianta c. s., glandoloso-pube- scente, a fusto assai ramoso (2-3 dm.). Fg. infer. picciolate, ovate od oblunghe, le super. spatolato-lanceolate, le supreme intere. Cime ascel- lari, formanti lunghi e stretti racemi quasi afilli. Perigonio frutt. aperto, a lacinie non carenate. Semi quasi globosi, lisci, poco lucenti. O. Tra le macerie, lungo î fiumi e luoghi incolti, frequente: Pen., Sic. e Cors.; 2-4. Lugl.-Ag. [Eur. media e mer. As. occ. e centr. Afr. bor. e mer., nat. Am. bor.|. — Volg. Botri. 12 Ch. Botrys L. (1753) 1008 Sez. V. RoUBIAEVA (Moa., 1834). 17 (1) Pianta con odore aromatico penetrante, glandoloso-pubescente, a fusto sdraiato, striato, ramosissimo (2-5 dm.). Fg. piccole, alterne, verdi-glau- che, attenuato-picciolate, pennatifide, a lacinie lineari o lanceolate. Fi. ermafr. o talora femm. per aborto, in glomeruli ascellari, formanti delle spighe fogliose ; perigonio urceolato, 5-lobato. Semi rotondi, lucidi, rosso- bruni. x. Origin. dell’ Am. mer., nat. tra le macerie e lungo le vie : Lomb. a Belgioioso, Genova, Bologna, Rimini, Pesaro, Livorno, Civitavecchia, Napoli, Campi Flegrei, Sic. (Messina, Catania, Palermo, Monreale e Castelbuono), Eolie a Filicuri, Cagliari e Cors. a Bastia e Bonifacio ; 2-3. Lugl.-Sett. [Nat. Eur. mer.-occ. Am. bor.. — Roubiaeva Moq. (1884). 13 Ch. multifidum L. (1753) 1009 Sez. VI. TELOxvs (Mo0Q., 1834). 18 (2) Pianta ramosissima dalla base, glabra, verde. Fusto angoloso, con linee verdi, poi rossigne (15-30 cm.). Fg. quasi sessili, lineari o strettam. lanceolate (larghe 4-8 mm.), interissime, 1-nervie. Cime ascellari, formanti nell’assieme dei racemi spesso quasi afilli; fi. piccolissimi, ascellari e ter- minali, solitari od in piccoli glomeruli. Perigonio frutt. aperto, a lacinie 422 42 CHENOPODIACEAE {296 Chenopodium quasi carenate, verdi nel mezzo e bianco-rosee ai lati. Semi lisci, nitidi, a margine acuto. O. Origin. dell’ Am. bor., Sib. e Cina ; nat. negli orti pr. Venezia a S. Giobbe, pr. Chioggia (ov è frequente) e nell’ App. di Bobbio alle sorgenti della Trebbia ; 3-4. Sett.-Ott. — Ch. virginicum L. (1753) — Teloxys Moq. (1834). 14 Ch. aristatum L. (1753) 1010 Forme intermediarie difficilm. delimitabili : Chenopodium album Xx ficifolivum Murr (1891) = Ch. pseudo--ficifolium Murr (1891), non Turcz.= Ch. album ssp. subficifolium Murr (1904). — Trento, C. Tic. a Fusto. Ch. album x striatum Murr (1901)= Ch. pseudo--striatum Zschacke (1901) = Ch. striat. x album Murr p. p. (1904). — Comasco ad Introbio e Lecco, C. Tic. in V. Onsernone. Ch. striatum x album = Oh. pseudo--Borbasii Murr (1904)= Ch. Borbasii Murr p. p. (1896)= Ch. album v. striatum f. ps.--Borb. Beck (1907). — Trent., Bolzano, C. Tic., Cal. a Gerace, Palermo, Sard. a S. Teresa di Gallura. Ch. striatum X opulifolivm Murr (1901)= Ch. opul. Xstriat. Murr (1900): a) trz- dentinum Murr (1901). — Trento. b) solitarium Murr (1901). — Trento, Bolzanese. Gen. 297. Cyclolòoma Mogqg. (1840). (Spec. unica). Pianta + pelosa, almeno da giovane. Fusto eretto od ascendente (2-4 dm.), angoloso, corimboso-pannocchiuto, a rami divaricati. Fg. alterne, attenuato- picciolate, lanceolate od oblunghe, mucronato-dentate, verdi-pallide. Fi. poli- gamo-monoici o dioici, bratteati, solitari o quasi, in spighe afille, lasse ed assai interrotte, formanti delle pannocchie fogliose in basso. Perigonio urceo- lato, 5-lobato, il frutt. espanso circolarm. in larga ala orizzontale, membra- noso-pellucida, rosicchiata al margine. Ovario circondato da fitta lanugine. Seme circolare-appiattito. O. Origin. dell’ Am. bor., nat. nelle sabbie dei fiumi e del litorale: presso Chioggia, lit. del Polesine, lungo gran parte del corso medio ed infer. del Po, lungo l’ Adige a Verona, Pavese nei sabbioni di C'er- gnago presso Mortara e lungo l’ Arno a Pisa; 2-3. Lugl.-Ott. -- Salsola Michx. (1803) — Cycl. atriplicifolium Coult. (1894) (1) — Chenopod. atrip. A. Ludw. (1913). C. platyphyllum Moq. (1840) 1011 Tribù III CAMPHOROSMEZA. Gen. 298. Kòchia Roth (1801). (Spec. 60 circa dell'Eur. media, As. ed Afr. temp., Austral., Am. bor. ed 1 del- l India trop.) 1 Fg. piane, lineari-lanceolate, 3-nervie alla base, cigliate al margine e sui nervi, verdi-chiare. Fusto eretto, striato, verde-pallido, ramosissimo (5-20 dm.); rami pelosetti, eretti ed appressati. Fi. 1-5 in glomeruli (1) La Salsola atriplicifolia Spr. (1801) = Kochia Roth (1802) sia per la dia- gnosi, sia per l’ habitat în Persia, pare non debba essere riferita qui quale sino- nimo, come fece Moquin--Tandon. de, 298 Kochia] 42 CHENOPODIACEAE 423 ascellari formanti delle spighe fogliose. Perigonio urceolato, pelosetto, 5-fido, nel frutto con appendici dorsali in forma di piccole squamette o tubercoletti, talora mancanti. O. Origin. della Galizia, Russia media e mer. ed As. media, colt. e talora subspont.; 2-4. Ag.-Sett. [Colt. nat. Eur. Giapp. Am. ecc.. — Chenopod. L. (1753). — Volg. Belvedere, Granata. 1 K. Scoparia Schrad. (1809) 1012 A Pianta verde ed appena soffusa di rosso verso l’autunno. — Comunem. colt. per farne scope. 0. TYPICA B Pianta alla fine dell’estate e nell'autunno intensam. rossa, più densam. ramosa, ad internodi raccorciati ed a fg. più strette, le super. quasi filiformi. Fi. e frutti spesso imperfettam. sviluppati. — Forma orticola (a quanto pare pro- veniente dall’Am.), colt. a scopo ornamentale, rr. nat. pr. Bolzano, Brescia e Torino. 8 TRICHOPHYLLA (HorT. Ex Voss, 1905) -— Fg. cilindriche, filiformi o lineari-strette, 1-nervie, 2 2 Piante annue. Perigonio frutt. con appendici in forma di spine o di tubercoli sul dorso delle lacinie. 3 — Piante annue o perenni, Perigonio frutt. con appendici in forma di ali trasversali sul dorso delle lacinie. 4 3 Fg. oblungo-lineari, piane, non carnose (largire 1-2 mm.). Pianta tomen- tosa o villosa. Fusto c. s., ramoso in alto (3-8 dm.). Fi. densam. villoso- lanosi, 2-3 in glomeruli c. s. Perigonio frutt. con appendici in forma di spine lesiniformi, patenti, troncate all’apice, uguaglianti il diam. del pe- rigonio stesso. O. Origin. della Russia mer. ed As. occ. e centr. : trovata sulla spiaggia di Baia nel golfo di Pozzuoli pr. Napoli, ma forse ora scomparsa ; 2. Magg.- Giu. [Nat. Paesi danub. Afr. bor.|. — Salsola Pall. (1771) — Echinopsilon Moq. (1840) — Bassia Volkens (1892). 2 K. hyssopifolia Roth (1802) 1013 — Fg. semicilindriche, carnoso-suecose. Pianta villoso-hirsuta. Fusto pro- strato od ascendente (1-3 dm.), assai ramoso dalla base. Fg. talora gla- bre. Fi. e glomeruli c. s.; spighe formanti delle pannocchie. Perigonio frutt. con appendici in forma di tubercoletti conici. O. Luoghi salati mar., forse importata: Laguna veneta (Grado, Aquileja al Belvedere, pr. il porto di Malamocco e valli di S. Margherita nel Padov.), Napoli al Fusaro e Cagliari; 2 e 3. Lugl.-Sett. | Frane. mer. Lit. del Baltico e del Mare del Nord Bulg. Ruman. Russ. media e mer. Sib.]. — Chenopod. L. (1753) — Salsola L. (1763) — Echinopsilon Moq. (1834) — Bassia Asch. (1867). 3 K. hirsuta Nolte (1826) 1014 4 (3) Pianta annua, pubescente od irsuta, rr. quasi glabra. Fusto eretto (1-4 dm.), spesso ramoso dalla base, a rami patenti. Fg. filiformi-lesini- formi, solcate di sotto. Fi. e glomeruli c. s.; spighe allungate, solitarie all’apice del fusto e dei rami. Perigonio frutt. con ali più larghe del diam. del perigonio stesso, oblungo-romboidali o spatolato-obovate, stel- lato -patenti, venose, colorate. ©. Luoghi sabbiosi mar.: Venezia, Chiog- gia, Polesine, Ferrarese, Pesarese e Teramano a Tortoreto ; 2 e 3. Ag. Sett. [Eur. media Cauc. Persia Sib. Songaria]. — Chenopod. Gaertn. M. et S. (1791) — Salsola Maerkl. (1792). 4 K. arenaria Roth (1800) 1015 424 42 CHENOPODIACEAE |298 Kochia — Piante perenni, suffruticose. 5 5 Pianta con fascetti di fg. ascellari. Fg. lineari o lesiniformi, piane, acute o mucronate, non carnose, Pianta con peli appressati, ramosissima dalla base (3-5 dm.), a rami sdraiati o risorgenti. Spighe semplici o ramoso- pannocchiute, a fg. fiorali raccorciate. Fi. brevem. pubescenti, solitari od agglomerati a 3-5. Perigonio frutt. con ali uguali al diam. del perigonio stesso, nervose, obovate o cuneato-rotondate, crenulate. x, È. Luoghi aridi: Piem. in V. d’' Aosta ; 4. Lugl.-Sett. [Spa. Franc. mer. Eur. centr. Russ. As. occ. centr. e bor. Himal. Afr. bor.) — Salsola L. (1753) — Chenopod. augustanum All. (1774). 5 K. prostrata Schrad. (1809) 1016 — Pianta a fg. tutte solitarie (eccett. talora qualche fascetto inferiorm.). Fg. nel fresco cilindriche, carnoso-succose, ottusette, Pianta c. s., ra- mosissima (15-30 cm.), glaucescente, sempreverde. Rami e rametti ter- minanti in spighe; fg. fiorali poco più brevi delle altre. Fi. e perigonio frutt. c. s. £. Rupi mar. aride : isole d'Ischia, Capri e Strombolicchio ; 2. Ag--Ott. [Endem.]|. 6 K. saxicola Guss. (1854) 1017 Gen. 299. Corispèermum L. (1735). (Spec. circa 8 dell'Eur. centr. e mer. Russ. As. temp. ed Am. bor.). Pianta per lo più ramosa dalla base, + pelosa, almeno nelle rachidi delle spighe. Fusti diffusi od eretti, flessuosi, ramosissimi (1-4 dm.). Fg. alterne, lineari, 1-nervie, mucronulate. Spighe terminali, continue od interrotte ; brat- tee ovato-lanceolate, a margine bianco-membranoso. Fi. ermafr., solitari nel- l’ascella delle brattee ; perigonio nullo o sostituito da 1-3 squamette, immutate nel frutto. Stami 1-5, luangam. sporgenti. Achenio piano-convesso, cinto da un’ ala membranosa e coi 2 stimmi persistenti in forma di mucroncini. O. Luo- ghi arenosi o salati, probubilm. importato ; 2-3. Lugl.-Sett. | Eur. media e mer. Cauc. As. temp. Am. bor.|. C. hyssopifolium L. (1753) 1018 A Pianta glaucescente, poco pelosa. Fg. lunghe 2-4 cm. Achenio con ala intera all’apice ed al margine. — Lit. veneto, lungo il Po ed il Ticino e nel Pavese anche nelle saline di Miradolo, Piem. pr. le sorgenti salate del Monferrato e delle Langhe e Sic. tra Catania ed Augusta. x TYPICUM B Pianta giallognola, con peli appressati. Fg. lunghe 3-7 cm., un po’ più larghe che nel tipo. Achenio con ala smarginata all’apice e dentellata al margine. — Lungo il Po, Polesine a Rosolina, prati salati di Sermide nel Mantov. e pr. Pavia. (Eur. media-or. Cauc. Sib.).. — C. bracteatum Viv. (1829). 8 MaRrscHALII (STEV., 1814) Gen. 300. Camphoròsma L. (1747). (Spec. 6 dell'Eur. mer., As. occ. e centr. ed Afr. bor.). Pianta legnosa alla base, cespugliosa, a fusti prostrato-risorgenti (2-4 dm.). Fg. alterne, lineari-lesiniformi, rigide, portanti nell’ascella dei fascetti di fg. sopra brevi rami. Fi. poligami per aborto, nell’ascella di brattee lanceolato- lineari, formanti dei glomeruli ovali, densi, disposti in lunghe spighe. Peri- 300 Camphorosma] 42 CHENOPODIACEAE 425 gonio tubuloso-compresso, con 4 denti di cui 2 esterni erbacei, carenati, e 2 più piccoli membranacei e piani, immutato nel frutto. Stami 4, sporgenti. Stimmi 2-3, filiformi. Otricello chiuso nel perigonio, membranoso. x, è. Luo- ghi mar. ed argillosi ; 2-4. Lugl.-Ott. [Eur. mer. As. min. Afr. bor.). C. monspeliacum L. (1753) 1019 A Pianta villosetta, grigiastra (rr. quasi glabra). Rami diritti. Fg. lineari. — Istria, Lido di Venezia, Colli modenesi e bolognesi, Rimini, Lig., Livorno, It. mer., Sic., Sard. e Cors. o. TYPICA B Pianta villosissima, biancastra o quasi argentina. Il resto ec. s. — Sie. tra Catania ed Augusta ecc. 8 CANESCENS Mooa. (1840) C Pianta villosetta. Rami assai gracili, contorti. Fg. filiformi, allungate. — Se. a Termini, Olivieri e Milazzo. | Endem.]. — C. monsp. v. siculum Jan (1826) (nomen). — C. siculum Jan ex Mod. (1840). | vIGINTIMILLEIS (TIx., 1827) Gen. 301. Polycnèemum L. (1742). (Spec. 3 o 4 dell’Eur. media e mer., As. occ. ed Afr. bor.). Pianta scabra. Fusto assai ramoso dalla base, prostrato-diffuso (5-40 cm.), densam. foglioso massime all'apice dei rami. Fg. alterne, trigono-lesiniformi, un po’ dilatate e scariose alla base, mucronato-pungenti all’apice. Fi. ermafr., solitari od appaiati, accompagnati da 2 brattee bianco-scariose, ovate alla base, acuminato-lesiniformi all'apice. Perigonio di 5 pezzi distinti, ovato- acuminati, membranoso-trasparenti. Stami 3 (rr. 1-5), saldati alla base. Stimmi 2, brevi. Otricello c. s. Seme reniforme-lenticolare. O. Campi, vie ecc. ; 2-4. Lugl.-Ott. [Eur. media e mer. Cauc. Sib.]. P. arvense L. (1753) 1020 A Brattee lunghe come il perigonio. Pianta gracile. — Dall’ It. bor. all’ Abr., Sard., Cors. e Capraia. o, TYPICUM B Brattee assai più lunghe del perigonio. Pianta più robusta in ogni parte. — Col tipo. [Eur. media e mer.|. 8 MAJUS (A. BR., 1841) Tribù IV. SALICORNIEAE. Gen. 302. Salicòornia L. (1737). (Spec. circa 8 dei luoghi salati di ambedue gli Emist.). 1 Pianta annuale o biennale, quasi mai radicante, verde-glauca, con nu- merosi rami opposti, ad articoli cilindrici, lunghi 11/2 -4!/0 mm. Fg. op- poste, saldate pei margini ed aderenti agli internodi come un astuccio. Spighe brevem. peduncolate, cilindriche, un po’ assottigliate all'apice, del diam. di 1!/0-5 mm. Fi. a 3 a 3, nascosti nell’ascella profondam. sca- vata delle brattee, che sono opposte e saldate tra loro ; fossette fiorifere disposte come le lettere Y o.V e quindi fi. contigui tra loro, il medio con apice obovato-romboidale. Perigonio otricoliforme, carnoso, aperto sulla faccia anter. per una boccuccia limitata da 3-4 denticini. Stami 1-2. Stimmi 2-3, filiformi. Semi rossigni, coperti di peli; embrione condupli- cato, albume mancante. O, 00. Luoghi umidi salati, frequente; 2-3. Lugl.-Ott. [Eur. As. oce. e centr. Afr. bor. e mer. Am. bor.]. — S. euro- 426 42 CHENOPODIACEAE [BO2 Salicornia paea herbacea L. (1753) — S. europ. «x annua Gouan (1762). — Volg. Salicornia. 1 S. herbacea L. (1762) 1021 A Pianta eretta, alta 15-30 cm., a rami rigidi, eretti. Spighe lunghe 3-6 cm. Semi con piccoli peli incurvati. — Lungo la costa nell'Istria, Pen., Ischia, Stîc., Malta, Sard. e Cors.; rr. nell’interno nei prati di Casaglia ed alla Dia- mantina nel Ferrarese, nei prati di Sermide nel Mantov., lungo il Po e nelle saline di Miradolo nel Pavese e forse pr. le sorgenti salate del Monferrato e delle Langhe in Piem. (se pure non si trattu della Salsola Kali). — S. stri- cta W. ex R. et S. (1822) — S. Emerici Duv.-Jounve (1868). a. BIENNIS (AFz., 1800) B Pianta eretta od ascendente, alta 5-20 cm., a rami divaricati. Spighe lunghe 1-3 cm., ottuse, con fi. formanti gruppi più arrotondati. Semi con peli di- ritti, uncinati all’apice. — Szc. e certam. altrove. [Eur.|. -—- S. patula Duv.- Jouve (1868). B ANNUA (Sm., 1797) — Pianta perenne, suffruticosa, spesso radieante; rami estivi ad articoli lunghi circa il doppio della loro larghezza, nel fresco cilindrici o quasi, gl’invernali ad articoli come nell’Arthr. glaucum, i fertili concolori agli sterili, uguali o più lunghi di essi. Spighe cilindrico-clavate, spesso qua- drangolari nel secco, 2 1/5 -5 1/2 mm. diam. Fossette fiorifere collaterali, fi. medio con apice pentagono o trapezoidale. Astuccio formato dalla base scorrente delle fg. con grandi cellule spirali. Il resto c. s. %, È. Luoghi umidi salati, frequente; 2-3. Sett.-Ott. |Eur. mer. ed occ. As. min. Arab. Dankalia Afr. bor. e mer. Am.|. — S. europ. f fruticosa L. (1753) — S. fruticulosa Tin. (1827). — Volg. c. s. 2 S. fruticosa L. (1762) 1022 A Pianta glaucescente, eretta o diffusa, spesso radicante ma solo nei nodi infer. (3-6 dm.). Semi tubercolati per brevi peli rigidi. — Lungo la costa nel- : l’Istria, Pen. ed isole; rr. nell'interno alla Diamantina nel Ferrarese. a. TYPICA B Pianta verde, a fusti debolm. legnosi, sdraiato-radicanti (lunghi sino 1 m.). Semi pubescenti per peli deboli, ricurvi. — Area del tipo. [Eur. Alger.|. — S. europ. f perenn. Gouan (1762) — S. herbac. & radicans Sm. (1800) — S. radicans Sm. (1807). 8 PERENNIS (MiLL., 1768) Gen. 303. Arthrocnèemum Mod. (1840). (Spec. circa 7 dei luoghi salsi dell’ Eur., As., Afr. ed Austral, una dell’ Am. bor.-occ.). Frutice carnoso, ramosissimo (8-15 dm.), a fusti legnosi, eretti o sdraiati e radicanti. Portam. della Sal. fruticosa, dalla quale se ne distingue: 1.° pei rami sterili ben presto assai più lunghi dei fertili, gli estivi ad articoli per lo più tanto lunghi che larghi, nel fresco manifestam. clavati, colla parte erbacea dell’annata prec. di colore verde-glauco scuro, mentre i rami fertili sono prima di colore verde-chiaro e nel secco bianco-cenerini; 2.° per le spi- ghe più grosse, nel secco coi fi. assai sporgenti dalle incavature; 3.° pel pe- rigonio 3-4-fido ; 4.° pei semi neri, nitidi, a guscio duplice, di cui l’ esterno duro, fragile e tubercolato-rugoso ; 5.° per la mancanza delle cellule spirali nell’astuccio fogliare, sostituite da cellule fibrose, libriformi; 6.° per l'epoca 303 Arthrocnemum] 42 CHENOPODIACEAE 427 della fioritura; 7.° per l’ embrione incurvato e l’albume presente. è. Luoghi salati lit.: Istr., Veneto, Comacchio, Ravennate, Gargano, Barletta, da Li- vorno a Napoli, T. d’ Otranto, Taranto, Basil. a Torremare ed isole; 2-3. Magg.-Sett. | Eur. mer. As. min. Mar Rosso Afr. bor. Is. atl. Messico). — Salicornia virginica Forsk. (1775), non L. — S. glauca Del. (1813) — S. ma- crostachya Moric. (1820) — A. macrostach. Moris et Delp. (1854) — A. vir- ginicum Fritsch (1907). A. glaucum Ung. (1874) 1023 Gen. 304. Halocnèemum M. B. (1819). (Spec. unica). Frutice carnoso, ramosissimo (3-15 dm.), a rami contorti, tipicamente opposti, ma spesso, per aborto di una parte d’essi, irregolarm. disposti. Rami giovani ad articoli lunghi negli sterili 1!/0 -4 mm., nei fertili 6-7 1/ mm. densam. coperti di gemme sterili globose, che li rendono nodosi. Fg. come in Salicornia. Spighe laterali e terminali, ovate o cilindroidee (lunghe 6-27 mm.), ad articoli lunghi !/o -1 mm.; brattee opposte, quasi semirotonde, li- bere. Fi. a 3 a 3, a perigonio clavato, di 3 pezzi liberi, coll’apice fatto a volta. Stame unico. Seme compresso, quasi liscio ; embrione incurvato, albume presente. &. Luoghi salati: Sic., Malta e Sard.; 2. Sett.-Ott. [Corfà Pen. balc. Russ. mer. As. occ. e centr. Arab. Afr. bor.|. — Salicornia Pall. (1771) — S..cruciata Forsk. (1775) — Halopeplis C. P. et G. (1874). H. strobilaceum M. B. (1819) 1024 Gen. 305. Halopèplis Bunge (1856). (Spec. 3 della Reg. medit. e Caspiana ed As. centr.). Pianta giauca. Fusto ramoso dalla base (5-25 cm.); rami orizzontali od ascendenti, sparsi. Fg. sparse, libere tra loro, carnose, semiglobose, attaccate per quasi tutta la lunghezza ai rami che abbracciano, dando ai più giovani un aspetto nodoso (non articolati). Spighe ovato-cilindriche, sessili, alterne, racemose, dense (lunghe 16 mm. al più); brattee disposte a spirale, libere. Fi. a 3 a 3, saldati tra loro e colle pareti delle fossette fiorifere, nascosti nell’ascella delle brattee; perigonio con 3 denticini all’ apice. Semi c. s. O. Luoghi salati, rara: Taranto, Basil. a Torremare, Sic. e Sard. (saline di Cagliari e S. Teresa di Gallura); 2. Magg.-Lugl. [Spa. mer. Cilicia Afr. bor... — Salicornia Vahl (1791) — S. nodulosa et strobilacea Del. (1813). H. amplexicaulis Ung. (1874) 1025 Tribù V. SALSOLE ZE. Gen. 306. Sàlsola L. (1735). (Spec. 40 circa’ dell’ Eur., Afr. bor. e mer., As. temp. e trop., una dell’ Am. mer. ed Austral.) o 1 Piante perenni, suffruticose. “ — Piante annue, erbacee, 3 2 Fg. e rami opposti. Pianta glabra, un po’ farinosa, legnosa in basso (6-12 dm.), ramosissima. Fg. carnose, lineari, cilindrico-trigone, lunghe 1-3 cm., ( 428 49 CHENOPODIACEAE [906 Salsola semiamplessicanli; le fiorali conformi. Brattee orbicolari, più brevi delle fo. fiorali. Fi. ermafr., solitari od aggruppati a 2-3, in spighe fogliose; perigonio 5-partito, a lacinie alla fine accresciute da un'ala trasversale sul dorso, lunga 4-6 mm., patente, obovato-ottusissima, rosea o scolorita. Stami 5, riuniti alla base da un anello glandoloso. Seme a guscio mem- branoso ; albume avvolto a spira. è. Colli argillosi, rupi e luoghi salsi: Sic. pr. al mare ed anche nell’interno a Caltanissetta ece., Eolie e Lam- ped.; 2. Giu-Ag. [Spa. mer. Afr. bor. Can.). — S. oppositifolia Desf. (1789) — S. fruticosa Cav. (1794), non L. 1 S. longifolia Forsk. (1775) 1026 — Fg. e rami sparsi. Fusto sdraiato, legnoso (3-6 dm.); rami ascendenti od eretti, fittam. pannocchiuto-ramosi. Fg. lineari-semicilindriche, dilatato- amplessicauli; le fiorali ovate, poco più brevi delle altre, simili alle brat- tee e spesso come queste bianco-scariose al margine. Fi. solitari, in spi- ghe ; ali del perigonio frutt. bianco-verdognole. Il resto c. s. È. Luoghi mar., rara ; 2. Giu.-Lugl. [Spa. Port. Grec. (is. Melos) Afr. bor.|. 2 S. vermiculata L. (1753) 1027 A Pianta pubescente, glauco-giallognola. Fg. lunghe 5-10 mm. — Ste. a Gir genti e Catania, Malta e Sard. a Cagliari. — S. ennaea Jan (1826) — S. verm. n. pilosa Guss. (1842). o FLAVESCENS (Cav., 1794) B Pianta glabra o quasi, glauca. Fg. più brevi. Spighe dense. — Sie. a Catania e Castrogiovanni, Sard. — S. brevifolia Desf. (1798) — S. agrigentina Guss. (1527) — S. vermic. v. glabrescens Moq. (1840). 9 MICROPHYLLA (Cav., 1794) 3 (1) Fg. mucronato-spinose. Pianta verde-glauca o rossastra. Fusto diva- ricato-ramoso dalla base, a rami alterni, grossi e striati. Fg. alterne, lineari- o lanceolato-semicilindriche, dilatate alla base, carnose, lun- ghe 1/9 -5 cm.; le fiorali conformi, talora riflesse, simili alle brattee ma però più lunghe. Fi. solitari od aggruppati a 2-3, in spighe + dense; perigonio frutt. cartilagineo, ad ali obovato-reniformi. ©. Luoghi salati mar., rr. nell'interno, comune ; 2-3. Giu.--Ag. | Eur. As. media Afr. bor. Azor. Am. bor. Argentina). — Volg. Erba-Cali, Riscolo, Soda. 3 S. Kali L. (1753) 1028 A Ali del perigonio frutt. larghe 3-4 mm., roseo--verdognole. Pianta per lo più pubescente-irta, a rami laterali prostrato--ascendenti. — /stria, Pen. ed isole lungo le spiagge, rr. nell'interno (Mantov., Pavese nelle saline di Miradolo, alveo del Reno a Bologna). — S. Kali v. hirta Ten. (1880). x HIRSUTA HOoRNEM, (1821) B Ali del perigonio frutt. rudimentali, spesso ridotte ad una carena trasver- sale. Pianta per lo più glabra, quasi eretta. Fg. più sottili e più allungate. — Col tipo lungo la costa ed anche lungo il Po, nell'alveo della Scrivia a Tortona, în Cal. a Castrovillari ecc. — S. Kali v. glabra Forsk. (1775). 8 TraGus (L., 1763) — Fg. inermi, terminate da un mucroncino setaceo, Pianta glabra, verde- glauca, carnoso-succosa. Fusti ramoso-diffusi dalla base, a rami e fg. infer. opposti. Fg. lineari-semicilindriche, dilatato-amplessicauli, lunghe 4-8 cm.: le fiorali conformi, assai dilatate alla base, molte volte più lun- 306 Salsola] 42 CHENOPODIACEAE 429 ghe delle brattee, che sono ovato-lanceolate. Fi. c. s., in spighe lasse; perigonio frutt. grande, colle lacinie accresciute, bianco-scariose, con ali ridotte ad un tubercolo o ad una carena trasversale. O. Luoghi salsi: Lit. adriatico e tirrenico ed isole, più rr. nell'interno nel Ferrarese alla Diamantina e nel Mantov. nei prati di Sermide; 2-3. Ag.-Sett. {( Eur. media e mer. As. media sino Giapp. Afr. bor.|. — Volg. Riscolo, Bacicci. 4 S. Soda L. (1753) 1029 Gen. 307. Halogèton C. A. Mey. (1829). (Spec. 4 o 5 della Spa., Afr. bor.--occ. ed As. centr.). Pianta glabra, carnosa. Fusti assai ramosi (2-6 dm.), a rami alterni, pro- strato-ascendenti od eretti. Fg. alterne, cilindriche, oblungo-lineari, lunghe 1-2 cm., glauco-farinose, terminate da una lunga setola caduca; le fiorali subeguali alle brattee, che sono ovate. Fi. poligami, solitari od a gruppi, in spighe dense, circondati da villi lanosi; perigonio frutt. con 3 ali grandi e 2 piccole, obovato-rotondate, per lo più roseo-porporine. Stami 5, liberi. Seme quasi rotondo. O. Origin. della Spa. mer. ed Afr. bor.-occ. ; inselvat. nelle valli salse del Friuli (pr. Aquileia e fra Concordia e S. Gaetano) ove fu un tempo colt. per l'estrazione della soda; 3. Sett.-Ott. [Colt... — Salsola L. (1763). H. sativus C. A. Mey. (1829) 1030 DS Gen. 308. Suaèda Forsk. (1775). (Spec. 40 circa sparse lungo le spiaggie e nei deserti di quasi tutto il Globo). 1 Pianta perenne, legnosa, glabra. Fusti eretti od ascendenti (3-12 dm.), biancastri, a rametti numerosi, densam. fogliosi. Fg. sparse, lineari-semi- cilindriche, lunghe 5-15 mm., ottuse, carnose, verdi-glauche. Fi. ermafr., piccoli, solitari od in glomeruli formanti, delle spighe piuttosto dense, fogliose; perigonio accompagnato da 2 bratteole, 5-fido, a lacinie ovato- ottuse, carnose, conniventi, immutato nel frutto. Stami 5, liberi. Semi lisci, neri, per lo più verticali. è. Luoghi sabbiosi mar. : Trieste, Istria, Romagna a Cesenatico e Cervia, Lig., Tosc., It. centr. e mer., Wic., Malta, Lamped., Pantell. e Sard., rr. nell’ interno nel Ferrarese alla Diamantina ; 2-3 Magg.-Ag. [Eur. occ. Reg. medit. Russ. mer. Arab. India Afr. Can. Mad. Am.]). — Chenopod. L. (1753) — Salsola L. (1763) — Schoberia C. A. Mey. (1820). 1 S. fruticosa Forsk. (1775) 1031 — Piante annue, erbacee. 2 2 Fg. ottuse, nel secco opache. Pianta verde-glauca, glabra. Fusti assai ramosi dalla base. Fg. filiformi-semicilindriche, flaccide, lunghe 1-3 cm. Glomeruli 2-3-flori, in spighe lunghe e lasse, fogliose, formanti delle pannocchie. Perigonio frutt. rigonfio, a lacinie un po’ carenate sul dorso. Semi punteggiati al margine, per lo più orizzontali. Il resto c. s. O. Luoghi salati umidi, frequente; 2-3. Ag.-Sett. [ Eur. As. media sino Giapp. ed India Afr. bor. Can. Am. bor. e mer. Austral. N. Zel.. — Chenopod. £L. (1753) — Schoberia C. A. Mey. (1829) — Chenopodina Mog. (1849). “2 S. maritima Dum. (1827) 1032 450 42 CHENOPODIACEAE [308 Suaeda A Fusto erbaceo (2-4 dm.), a rami patenti. Fg. acute. Glomeruli distanti. Pianta alla fine rossastra. — Lungo il lit. nell’Istria, Pen. ed isole, rr. nell'interno (Ferrarese nei prati di Casaglia ed alla Diamantina, Mantov. nelle valli di Sermide). ax VULGARIS Moa. (1840) B Fusto legnoso alla base (4-6 dm.), a rami eretti. Fg. ottusette. Infiorescenza contratta, a glomeruli avvicinati. Pianta di rado alla fine rossastra. — It. mer., Sic. e Malta. — Salsola salsa Jacq. (1776), non L. — Chenopod. sal- sum Guss. (1827), non L. — Chenopod. Jacquinii Ten. (1824--29). 3 JACQUINII (DUm., 1868) ì — Fg. acuminate e per lo più terminate da una setola facilm. caduca, nel secco traslucide (almeno al margine). Pianta un po’ farinosa. Fu- sti eretti od ascendenti (2-6 dm.), pannocchiuto-ramosi. Fg. lunghe 1-2 cm.; le fiorali abbreviate. Spighe lasse inferiorm.; perigonio frutt. carnoso-rigonfio, a lacinie convesse sul dorso. Semi lisci. Il resto c. s. O. Luoghi umidi mar.: Puglie pr. il lago Salpi, Nap. a Montedolce tra Bagnoli e la Petriera e Sard.; 2. Giu-Ag. |Spa. Franc. mer. Alban. Grec. Dobrugia As. occ. e centr. Afr. bor... — Salsola Pourr. (1788) — Chenopod. setigerum DC. (1813) — S. setigera Moq. (1830). 3 S. splendens Gr. et Godr. (1855) 1033 mr Nora. — La Suaeda vera Forsk. (1775)= Salsola farinosa Poir. (1806)= S. Ko- cheri Guss. ex Lojac. (1907) = S. Kochii Tod. ex Lojac. (1907), origin. della Spa. ed Afr. mer., fu .trovata in Sie. a Porto Empedocle. Fam. XLIII AMARANTACE-E. (Gen. 48, spec. circa 480 su tutto il Globo eccett. le reg. fredde). Proprietà ed usi. — Le fg. degli Amarantus spinosus, graecizans, albus ed ascendens sono commestibili come quelle dello Spinacio. L’Achyranthes aspera, i fi. della Celosia cristata ed alcuni Amarantus sono leggerm. astringenti. Si colt. per ornamento gli Amarantus hybridus e tricolor e la Celosia cristata. Chiave dei generi. 1 Fg. opposte. Fi. ermafr., in racemi spicìformi gracili e lunghi. Ovario 1-ovulato. 309 Achyranthes — YFsg. alterne. Fi. poligamo-monoici, in spighe terminali grosse od in grup- petti ascellari. Ovario 1-ovulato. 310 Amarantus — Fs. alterne. Fi. ermafr., in spighe spessissimo fasciate a forma di cresta. Ovario molti-ovulato. 311 Gelosia Gen, 309. Achyranthes L. (1737). (Spec. 12 circa delle Reg. trop. e calde). Pianta con pelosità appressata. Fusti eretti od ascendenti (4-6 dm.), tetra- goni, ramosi. Fg. opposte, brevem. picciolate, ovate od oblunghe. Racemi spiciformi, ascellari e terminali, lunghi, gracili, più densi all’apice, a rachide irsuta. Fi. quasi sessili, lucidi, bianco-verdognoli o porporini, patenti, poi ri- 309 Achyrantesj 43 AMARANTACEAE 451 flessi, con 3 brattee, di cui le laterali ovate alla base e terminate in resta spinescente, l’infer. ovato-lanceolata. Perigonio di 5 pezzi un po’ ineguali, strettam. lanceolati, acutissimi. Stami 5, saldati alla base, alternati con 5 sta- minodi. Stilo unico, con stimma a capocchia. Otricello fratt. bislungo, indei- scente, chiuso nel perigonio indurito. Seme oblungo, rosso-bruno. O, è. Siepi, macchie e luoghi ghiaiosi ; 2. Marz.-Magg. | Spa. mer. As. occ. e trop. Afr. Is. atl. Austral., altrove nat.]. A. aspera L. (1753) 1034 A Fg. sericeo-argentine di sotto. Resta delle brattee fiorali quasi uguale al pe- rigonio. O). Cal., Sic. e Sard. — A. argentea Lam. (1783). a SICULA L. (1753) (L., 1767) B Fg. pubescenti e verdi di sotto, più piccole. Resta delle brattee c. s. O. Sic. e Sard. 8 VIRGATA (Porr., 1811) Gen. 310. Amaraàntus L. (1737). (Spec. 45 circa sparse nelle reg. trop. e temp. del Globo). 1 Otricello frutt, deiscente circolarm. come una pisside. Sez. I. EUAMARANTUS 3 — Otricello frutt. indeiscente, 2 2 Fi. masch. e femm. a perigonio campanulato di 3 (rr. 5) tepali liberi, i masch. a 3 (rr. 5) stami. Sez. II. EuxoLUS 9 — Fi, masch, a perigonio campanulato di 3 tepali e con 3 stami, i femm. a perigonio tubuloso-campanulato di 5 pezzi saldati in hasso. Sez. III AMmBLOGYNA 11 Sez. I. EuAMARANTUS Moa. (1849). 3 (1) Pezzi del perigonio e stami 5. Pannocchia terminale formata di spighe cilindriche, dense, 4 — Pezzi del perigonio e stami 3. (Xlomeruli ascellari, ai quali spesso si aggiunge una spiga terminale semplice. 7 4 Fg. con 2 lunghe spine ascellari. Fusto eretto (3-10 dm.), striato, glabro come tutta la pianta. Fg. ovato-romboidali, lungam. picciolate, ottuse, verdi-cupe di sopra, pallide di sotto. Pannocchia poco ramosa, a spighe erette, acute, la terminale più lunga. Fi. verdi; pezzi del perigonio uguali alle brattee. Stimmi 2-3, filiformi. Otricello 2-3-fido all'apice. Seme lenticolare, nero, lucido. O. Origin. dei paesi intertrop.: avvent. nel C. Tic. a Locarno nel delta della Maggia e pr. Genova a Voltri: 2. Est. [Avvent. o nat. Eur. mer. e centr. Am. temp. Afr. mer. ecc.|. 1 A. spinosus L. (1753) 1035 — Fg. senza spine ascellari, 5 5 Spiga terminale lunghissima, grossa, pendente, le laterali poche e brevi. Fusto eretto (3-18 dm.), angoloso, glabro o peloso. Fg. lungam. picciolate, ovate od ovato-lanceolate, ottusette, un po’ scabre, verdi. Pannocchia quasi semplice. Brattee aristate, poco più lunghe del peri- gonio. Fi. in glomeruli densi, di un bel rosso cocciniglia, rr. bianchi. Otricello subeguale al perigonio, 2-8-lobato all'apice. O. Origin. della x 432 43 AMARANTACEAE [BIO Amarantus Nubia, Abviss. ed India : colt. per ornamento e talora avvent. ; 2-4. Est. [Nat. Spa. Olanda Austr. Russ. mer. As. occ. India Afr. bor. Am. trop. ecc. e colt.]. 2 A. caudatus L. (1753) 1036 — Infiorescenza mai c. s. 6 6 Tepali dei fi. femm. spatolato-ottusi all’apice, più lunghi del frutto. Pianta di color verde-pallido. Fusto eretto (2-10 dm.), striato-solcato, minutam. peloso. Fg. c. s., ovato-romboidali. Pannocchia densa, colla spiga terminale poco più lunga delle laterali. Otricello 2-3-dentato al- l'apice. O. Origin. dell’ Am. bor. : largam. nat. pr. gli abitati, lungo le vie ed i fiumi ecc. ; 2-5. Est-Aut. [Nat. Eur. media e mer. As. occ. e bor. Afr. bor. e mer. Can.|. 3 A. retroflexus L. (1753) 1037 A Brattee lanceolate, spinoso--lesiniformi, lunghe 4-6 mm., cioè il doppio dei fi. femm. — Istria, Pen. ed isole. Lugl.--Sett. % TYPICUS B Brattee meno rigide e meno acute, le maggiori lunghe 5-4 mm., sorpassanti di 1/2 -- 1/3 il rispettivo fi. femm. — Qua e là col tipo ; Bolzano, Valtellina a Tirano, C. Tic., Ventimiglia, Nizza ecc. Sett.--Ott. [Eur. media e mer. Da- vuria Alger. Afr. mer. Am. bor.]. DeLILEI (RicaTER ET LORET, 1866) — Tepali dei fi. femm. lanceolati od ellittici, acuti, generalm. più brevi del frutto (rr. lunghi come o più del frutto ma allora assai acuti, talora anche spatolati ma in tal caso più brevi del frutto). Pianta verde-cupa o rosso-porporina. Fusto glabro o peloso-scabrosetto. Fg. oblungo-lanceolate od ovato-romboidali, acuminate, glabre. Pannocchia con spiga terminale quasi sempre più lunga delle laterali. Il resto c. s. O. Origin. dell’Am. trop.: frequentem. colt. nei giardini, dai quali spesso sfugge, e la var. patulus largam. inselvat. come la spec. prec. ; 2-5. Est.- Aut. [Quasi cosmopol.). 4 A. hybridus L. (1753) 1038 A Piante verdi (rr. un po’ rossigne nei fi. e nei fusti). a Brattee maggiori dei fi. femm., lunghe circa il doppio del perigonio, lun- gam. aristate. — Colt. nei giardini e qua e là inselvat., specialm. sotto una forma (f. aciculatus Thell., 1918) tendente alla var. patulus : Friuli, Trent. ad Arco, Bolzano, Ventimiglia, Palermo ecc. (Am. trop., nat. Reg. medtit. Inghilt. Russ. mer.|. o CHLOROSTACHYS (W., 1790) b Brattee maggiori dei fi. femm. subeguali al perigonio o metà più lunghe, brevem. aristate. Tepali dei fi. femm. più ottusi. — Comune pr. gli abi tati, lungo le vie ed i fiumi ecc. nella Pen., Istria ed isole. { Eur. mer., nat. Afr. mer.|. — A.trivialis Rota (1846) — A. incurvatus Gr. et Godr. (1846). è PATULUS (BeRT., 1837) 1038' B Piante © rosso--porporine, almeno nei fusti e nella infiorescenza. I Brattee maggiori dei fi. femm. lunghe circa il doppio del perigonio, lungam. aristate. — Colt. nei giardini dai quali spesso sfugge. { Colt. nat. Reg. trop. etemp.i. — A. glomeratus Posp. (1897), non Clairv. — A. hybr. ssp. hypoch. v. erythrostachys Thell. (1914). — Volg. Code rosse, Amaranto da fascette. HYPOCHONDRIACUS (L., 1753) II Brattee maggiori dei fi. femm. subeguali al perigonio, brevem. aristate. Spighe più gracili. 1 Spighe laterali eretto--patenti. Fi. rosso--verdognoli. — Colt. e talora in- selvat. come la var. prec. !Colt. nat. c. s... — Volg. c. s. ò PANICULATUS (L., 1763) 1038* 310 Amarantusl . 48 AMARANTACEAE 4533 2 Spighe laterali più lunghe, divaricato--pendenti. Fi. rosso--porporini. — Colt.: avvent. pr. Melfi. — A. sanguineus L. (1764). — Volg. c. s. e CRUENTUS {L., 1759) 7 (3) Fi. in glomeruli globoso-spiciformi ascellari, a cui talora si ag- giunge una spiga terminale semplice. Fg. spesso porporine di sotto. Fusto semplice o poco ramoso (5-60 cm.), glabro o peloso in alto, verde o porporino-scuro, angoloso-solcato. Fg. ovate, lanceolate o rom- boidali, lungam. picciolate, le super. con un mucrone setaceo apicale. Brattee membranacee, setaceo-aristate, più lunghe del perigonio, ch’ è verde o rosso-porporino. Tepali bianco-scariosi con una carena verde, cuspidati, uguaglianti il frutto in lunghezza. O. Origin. dell’ As. trop. e Malesia ; 2-4. Lugl.-Ott. [Nat. Egitto As. or. e Reg. trop. ; colt.). 5 A. tricolor L. (1753) 1039 A Fi. tutti in glomeruli ascellari. — Fg. ovato--lanceolate o quasi lineari, va riam. colorate, per lo più porporine di sotto e variegate di rosso, porpora e giallo di sopra, più rr. verdi o castane. — Colt. nei giardini dai quali talora sfugge. — A. melancholicus L. (1753). ax TYPICUS B Fi. in glomeruli ascellari, a cui si aggiunge una spiga terminale. — Fg. verdi o porporine di sotto, verdi di sopra. a Fusto unico. Fg. strette (generalm. lunghe il doppio della larghezza), acute. Spiga terminale bene sviluppata. — Colt. nei giardini ed avvent. in Camp. a Pontammare. — A. gangeticus L. (1759) — A. campanus N. Terr. (1872). 8 TRISTIS (L., 1753) b Fusti parecchi dalla stessa rd. Fg. larghe, romboideo--circolari o largam. ovate, ottuse. Spiga terminale generalm. poco sviluppata. — Colt. nei giardini. [As. trop. ed or. e colt.|. | MANGOSTANUS (L., 1755) — Fi. sempre in glomeruli ascellari sessili, piccoli e di pochi fi. Fg. sempre di color verde. 8 8 Brattee non pungenti. Fusto verde o rossigno, profondam. angoloso- soleato, per lo più ramoso (2-6 dm.), glabro. Fg. lungam. picciolate, ot- tuse o mucronulate all’apice. Brattee subeguali al perigonio. Tepali verdi o verde- porporini, lineari-carenati, mucronulati, lunghi metà del frutto. O. Frequente pr. gli abitati, lungo le vie ecc.; 2-4. Lugl.-Ott. | Eur. me- dia e mer. As. occ. sino India e Turkest. Afr. Is. atl., nat. Austral.|. 6 A. graecizans L. (1753) 1040 A Fg. bislungo--obovate o lineari--lanceolate, a lamina lunga più di 2 volte la propria larghezza. Brattee lanceolato--lineari. Tepali dei fi. femm. per lo più distintam. ingrossati presso l’apice. Semi ottusam. carenati al margine. — Endem. della Grec., As. occ. sino Belucistan, Afr. bor. e trop. ed Is. atlant., forse avvent. da noi. [Avvent. Eur. centr. Scozia). — A. angustifolius Lam. (1783). % TYPICUS B Fg. ovate od ellittico-romboidali, a lamina lunga meno di 2 volte la propria larghezza. Brattee ovato-lanceolate. Tepali dei fi. femm. non ingrossati presso l'apice. Semi acutam. carenati. — Istria, Pen. ed isole. [Area della spec... — A. Blitum et A. viridis L. p. p. (1753). 8 SILVESTER (Desr., 1804) 28 434 43 AMARANTACEAE [B10 Amarantus — Brattee alla fine spinescenti. Fusto bianco-gialliceio, oscuram. ango- loso, ramosissimo (2-6 dm.), glabro ; rami patenti, flessuosi. Fg. piccole, ovate od obovato-romboidali, lungam. picciolate, ottuse con un mucronée setaceo all’apice, le super. e rameali lanceolato-oblunghe, talora più brevi dei glomeruli, i quali formano delle spighe gracili e fogliose. Brattee lesiniformi, assai più lunghe del perigonio. Tepali verdi, oblungo-lanceo- lati, brevem. aristati, lunghi metà del frutto. O. Origin. dell’ Am. bor. e Messico: qua e là inselvat. e nat. pr. gli abitati e lungo le vie nell’ Istria, Pen. ed isole; 2-3. Lugl.-Ott. | Nat. Eur. mer. Afr. bor. Siria Argent., avvent. Eur. centr... — A. graecizans L. p. p. (1758). 7 A. albus L. (1759) 1041 Sez. IL EuxoLus (RAF., 1836). 9 (2) Tepali e stami 5. Fi. tutti in glomeruli ascellari. Fusti prostrati, gracili (8-60 cm.), ramosi, pelosetti. Fg. piccole, brevem. picciolate, ovato- o lanceolato-romboidali, increspate al margine, acute e brevem. mucronate all’apice. Brattee lineari-lanceolate, acuminate, assai più brevi del perigonio. Tepali biancastri con carena verde, nei fi. masch. ovato- lanceolati, nei femm. obovato-spatolati coll’apice rotondato e mucronato. Otricello ovale, rugoso, poco più lungo del perigonio. O. Origin. del- V Argentina : inselvat. lungo le vie a Torino ed a Fontanaliri in prov. di Caserta ; 3-4. Lugl.-Nov. [Nat. Franc. mer. Am. bor., avvent. Eur. centr.|. — Euxolus Lesp. et Thev. (1859) — A. undulatus Hieron. (1882), non R. Br. — A. cristulatus Spegazz. (1901). 8 A. crispus N. Terr. (1890) 1042 — Tepali e stami 3. Fi. almeno in parte raccolti in spiga terminale. 10 10 Fi. in piccoli glomeruli, di cui molti ascellari, distanti tra loro e dalla spiga terminale ch? è semplice. Fusti eretti od ascendenti (2-8 dm.), ramosi, verdi o rossigni, glabri, appena solcati. Fg. verdi, glabre, lungam. picciolate, ovato-romboidali od oblunghe, ottuse o smar- ginate. Brattee triangolari, acute, più brevi del perigonio. Tepali verdi, strettam. lanceolati. Otricello globoso, liscio, più lungo del perigonio. O. Pr. gli abitati, lungo le vie ed i fiumi, frequente: Istria, Pen. ed isole ; 2-4. Lugl.-Ott. [Reg. temp. e trop. del Globo]. —- A. Blitum et viridis L. p. p. (1753) — Euxolus viridis Mog. (1849) — A. flexuosus Ambr. (1857) — A. commutatus Kern. (1875) — A. lividus L. (1753) v. ascen- dens Thell. (1914). — Volg. Biedone. 9 A. ascendens Lois. (1810) 1043 — Fi. in glomeruli tutti o quasi tutti raccolti in una spiga terminale semplice o ramosa. Fusti sdraiati, ascendenti solo all’apice (1-4 dm.). verdi o rossigni, pelosi in alto, solcati. Fg. pelose lungo i nervi di sotto. Spighe verdi-pallide. Otricello ellittico. Il resto c. s. O. Lungo î muri e tra le macerie, comune, forse origin. dell’ Am. mer.: Istria, Pen. ed isole ; 2-4. Lugl.-Sett. [Eur. mer. Paesi danub. Afr. bor. e mer. Am. bor. e mer. Giava, avvent. Eur. centr... — A. prostratus Bell. in Balb. (1804) — Euxolus Raf. (1836). 10 A. deflexus L. (1771) 1044 310 Amarantusl 43 AMARANTACEAE 485 Sez. III. AMBLOGYNA (RAF., 1836). 11 (2) Fusto c. s., sdraiato od ascendente (2-3 dm.). Fg. ovato-romboidali od obovate, ristrette alla base in lungo picciuolo, smarginate e muero- nate all’apice, glabre, punteggiate, glauche di sotto. Glomeruli subro- tondi, 6-8-flori. Brattee lesiniformi, bianco-scariose con nervo verde. Fi. masch. a tepali simili alle brattee, oblungo-ottusi; fi. femm. a perigonio roseo-bianchiccio, alla fine lungo il doppio delle brattee, a lacinie pa- tenti, subspatolato-lineari, ottuse, con 3 nervi di cui il mediano verdo- gnolo. Otricello strettam. ovato, liscio in basso, tubercolato-rugoso in alto, chiuso nel perigonio. ©. Origin. dell’ Am. trop. e subtrop.: avvent. nell’ Orto bot. di Mantova e lungo il lit. del Piceno a Porto d’ Ascoli, S. Benedetto e Pescara? ; 2. Sett. | Avvent. Eur. centr. Egitto|. — Am- blogyvna Raf. (1836). 11 A. polygonoides L. (1759) 1045 Nora. — Amarantus crassipes Schlecht. (1851) origin. dell’Am. trop. è stato rinvenuto a Gioia Tauro in Cal. — A. acutilobus Uline et Bray (1894) = Euxolus emarginatus A. Br. et Bouchè (1851) non Salzm., entità affine all’A. emarginatus Salzm. (1849) (= Euxolus viridis v. polygonoides Moq. (1849]= A. lividus v. po- lygon. Thell. [1914]), descritto per la prima volta su esempl. colt. nell’Orto bot. di Berlino, fu raccolto a Napoli ed a Gioia Tauro in Cal. Gen. 311. Celòsia L. (1737). (Spec. 30 circa delle reg. calde dell’As., Afr. ed Am... Fusto eretto, ramoso (3-6 dm.), glabro. solcato. Fg. picciolate, ovato-lan- ceolate o quasi cuoriformi-ovate, acute, glabre. Spighe largam. fasciate (mas- sime nelle forme colt.), porporine, gialle o bianche. Fi. ermafr., 3-bratteati, a perigonio scarioso, 5-partito. Stami 5, saldati alla base. Stilo filiforme. Otricello ovato-globoso. Seme nero, lucido. O. Origin. dell’India: comunem. colt. nei giardini dai quali talora sfugge; 2-4. Ag.-Ott. [Colt... — Volg. Ore- sta di gallo. C. cristata L. (1753) 1046 A Infiorescenza piramidato--triangolare, schiacciata a forma di cresta di gallo, troncata e sinuoso-lobata o palmato-ramosa all'apice. — Colf. 1% TYPICA B Infiorescenza ovata. — Colt, 9 coccINEA (L., 1763) Nora. — L’Alternanthera repens Steud. (1840) = Achyranthes L. (1753), origin. dell’Am. mer. trop. e subtrop., fu trovata avvent. pr. Genova nell’alveo della Pol- cevera a Fegino. A scopo ornamentale si colt. spesso: Alternanthera amoena Voss (1896) = A. sessilis v. amoena Lem. (1865) = Telanthera Reg. (1869) del Brasile; A. paro- nychioides St. Hil. (1833) dell’Am. calda; A.- versicolor Hort. ex Reg. (1869) = Telanth. ficoidea v. versic. Lem. (1865)= T. versic. Reg. (1868) del Brasile; Gom- phrena globosa L. (1753) dell’Am. trop., talora pure avvent. (ad es. pr. Locarno nel ©. Tic.). 436 44 THELYGONACEAE Fam. XLIV. THELYGONACEKE.EK. (Gen. unico). Proprietà ed usi. — Il Thelygonum Cynocrambe è commestibile. Gen. 312. Thelygonum LIL. (1737). (Spec. 2, la nostrale ed un’altra dell’ As. centr.). Pianta flaccida, verde, carnosetta, a fusti sdraiati (1-4 dm.), nodosi, cavi, con 1-2 file di peli minutissimi. Fg. infer. opposte, le super. alterne, tutte picciolate, ovato-romboidali, intere, scabrosette al margine: stipole membra- noso-jaline, nelle fg. opposte connate, nelle alterne amplessicauli. Fi. piccoli, verdicci, sessili, monoici: i masch. 2-3 nell’ascella delle fg. super., nudi, a perigonio bipartito, a segmenti larghi, 5-nervi, con 7-20 stami; i femm. a 3 a 3 nell’ascella delle fg. infer., bratteolati, a perigonio inferiorm. saldato al- l’ovario, dal quale se ne stacca Iateralm. ed alla base, unitam. allo stilo che riveste per un certo tratto in forma di tubo urciolato-clavato, jalino e caduco. Achenio subgloboso. Seme a guscio sottile. O. Luoghi pietrosi e muri : Istria a Rovigno e Cherso, Pen. da Nizzu e da» Pesaro în giù ed isole ; 2. Febbr. Giu. [Reg. medit. Mesopot. Can... — Cynocrambe prostrata Gaertn. (1788). T. Cynocrambe L. (1753) 1047 Nota. — Della fam. delle Nyctaginaceae va ricordato: Oxybaphus nyctagi neus Sweet (1830) = Allionia Michx. (1803)= Mirabilis Mac Millan (1892), origin. dell’Am. bor., inselvat. (sin dal 1888) attorno al cimitero di Pavia pel raggio di qualche chilometro. — Mirabilis Jalapa L. (1053) origin., del Perù, frequentem. colt. per ornamento. — Bougainvillea spectabilis W. (1799), origin. del Brasile, pure colt. per ornamento. Fam. XLV. PHYTOLACCACEKE. (Gen. 19, spec. 60 circa, la maggior parte delle reg. calde del Globo, mancanti nelle reg. fredde ed alp.). ° Proprietà ed usi. — La rd. della Phytolacca decandra è stata talora usata per le sue proprietà emetiche e purgative; essa contiene, unitam. ad altre so- stanze, un glucoside ed un alcaloide, la fifolaccina. Le bacche mature di questa pianta hanno sapore dolciastro, nauseoso e leggerm. acre; spremute danno un succo di un bel rosso--porporino, contenente zucchero ed un acido particolare chiamato acido fitolaccico; tale succo serve per la colorazione artificiale del vino, dei dolciumi, delle bibite zuccherate, della panna, della carta ecc. Le fg. ed i rami giovani si possono mangiare come verdura. Tutta la pianta contiene potassa in certa quantità. La Ph. dioîca è talora colt. nell’It. centr. e mer. pel suo ricco fogliame. Gen. 313. Phytolàcca L. (1735). (Spec. 11 delle reg. trop. e subtrop., ia maggior parte dell’ Am., poche del l’Afr. ed As.) 1 Erba a forma d’arbusto (1-3 m.). Fi. ermafr. Pianta glabra, a fusto sol- cato, dicotomo. Fg. alterne, brevem. picciolate, ovato-lanceolate, acute, interissime, verdi od alla fine porporine. Fi. bianchi, in racemi semplici, 319 Phytolacca] 45 PHYTOLACCACEAE 437 peduncolati, eretti, opposti alla fg.; pedicelli lunghi 5-10 mm., con 1 brattea e 2 bratteole. Perigonio petaloideo, 5-partito. Stami circa 10, inseriti sopra un disco carnoso. Bacca porporina, costata, formata da 8-10 carpelli quasi interam. saldati tra loro e portanti gli stili persi stenti. Semi 1 per carpello, lucidi, reniformi-compressi. x. Origin. del- lAm. bor. ; frequentem. colt. e talora subspont.; 2-4. Lugl.-Ott. [Nat. Eur. mer. As. occ. ed or. Afr. bor. Can. Austral. Am. mer. e colt.]. — Ph. americana L. p. p. (17583). 1 Ph. decandra L. (1762) 1048 — Albero (6-7 m.). Fi. dioici. Fg. lungam. picciolate, ellittiche o bislunghe, acuminate con un mucrone ricurvo all’apice. Racemi pendenti, a rachide flessuosa, un po’ pelosa; pedicelli lunghi 5 mm. Stami 20-30. Bacca ver- diccia, formata da 7-10 carpelli saldati solo inferiorm. è. Origin. dell’ Am. mer.: colt. nell’ It. centr. e mer., inselvat. nell’is. Saline dell’ Eolie; 2. Est. [Nat. Spa. Port. Pen. balc. Can. India ecc. e colt... — Pircunia Moq. (1849). 2 Ph. dioica L. (1763) 1049 Sortocc. II. Dialypetalae. Fam. XLVI. AIZOACEE. (Gen. 10, spec. 370 circa delle Reg. trop. e calde, più rr. temp., la maggior. parte però dell’ Afr. mer.). Proprietà ed usi. — Le fg. della Tetragonia expansa si mangiano come lo Spinacio e si considerano antiscorbutiche e rintrescanti ; nello stesso modo si man- giano nell’is. Borbone le fg. del Mesembryanthemum crystallinum ; invece quelle dei M. acinaciforme ed edule tenute nell’ aceto servono come salsa. I frutti dei M. edule e M. acinaciforme, chiamati fichi marini, sono commestibili. Dai Mesembryanthemum e dall’Aizoon hispanicum si può ricavare della soda. Chiave dei generi. 1 Tubo calicino non aderente all’ovario ‘ovario supero). 314 Aizoon — Tubo calicino aderente all’ovario (ovario semi-infero). 2 2 Petali mancanti. Fg. carnosette, piane, picciolate. 315 Tetragonia — Petali numerosissimi. Fg. carnose, sessili. 316 Mesembryanthemum Gen. 314. Aizòon L. (1737). (Spec. circa 8 dell'Eur. mer., Afr. bor. e mer., Arabia e Can., 1 dell’ Austral.). Pianta grassetta, coperta di sporgenze diafano-verdastre. Fusto eretto (1-2 dm.), ramoso-dicotomo. Fg. lanceolate, ottuse, sessili, alterne o rr. op- poste. Fi. solitari nelle dicotomie, brevem. pedicellati. Calice campanulato, a tubo solcato, 4-5-lobato, a lacinie lanceolate, verdi di fuori, biancastre di dentro. Petali nulli. Stami indefiniti, inseriti sulla fauce del calice, riuniti in 4-5 fascetti. Stili 4-5, filiformi. Cassula sugheroso-coriacea, conica, deiscente all'apice per 5 fessure. Semi bruni, granulosi. ©. Origin. dell’ As. occ., Afr. bor. e Spa.: nat. in Cal. tra il Capo dell’'Armi e quello di Spartivento ; 2. Apr.-Magg. A. hispanicum L. (1753) 1050 438 46 AIZOACEAE [315 Tetragonia Gen. 315. Tetragònia L. (1755). (Spec. 20 circa dell’Afr. mer., As. or., Austral. ed Am. mer. temp.). Pianta succosa, coperta di papille diafane. Fusti ramosi (2-5 dm.), pro- strato-ascendenti. Fg. alterne, ovato-romboidali, picciolate, piane. Fi. solitari, ascellari, brevem. peduncolati, a calice campanulato, aderente all’ovario, mu- nito in alto di cornetti patenti, 4-lobato. Petali nulli. Stami 16-20, inseriti in fascetti di 4-5 sul tubo calicino. Ovario diviso in 2 parti, l’infer. aderente al calice e con 8 ovuli divisi da setti, la super. con 1 solo ovulo o vuota. Stili 8. Frutto (nuculanio) 4-cornuto, indeiscente, ad endocarpio osseo. Semi rossi, subreniformi. O. Origin. dell’ Austral. e N. Zel.: colt. come succedaneo dello Spinacio ; 2-4. Est.--Aut. — T. cornuta Gaertn. (1791). — Volg. Spinacio della N. Zelanda. T. expansa Murr. (1783) 1051 Gen. 316. Mesembryanthemum L. (17535). (Spec. circa 400, la massima parte dell’ Afr. mer., poche dell’ Afr. trop., Can., Austral., Arab. e Reg. medit.). 1 Piante papillose. Fg. semicilindriche o piano-convesse. Petali bianchi. 2 — Piante non papillose. Fg. trigone. Petali porporini o gialli. 3 2 Petali assai piccoli, più brevi del calice. Fg. lineari, semicilindriche © quasi cilindriche. Pianta grassa, minutam. papillosa, verde-grigiastra. Fusti diffuso-ascendenti (1-8 dm.), assai ramosi. Fg. opposte o sparse, ottuse, cigliate alla base. Fi. piccoli, ascellari e terminali, sessili. Calice campanulato, a tubo aderente all’ovario, a 4-5 lacinie filiformi-semicilin- driche, inegna!i. Petali lineari, numerosi, inseriti assieme agli stami, pure numerosi, sul tubo calicino. Stimmi 5. Cassula depressa, deiscente per 5 fessure apicali. Semi piccoli. O. Luoghi mar., qua e tà: Nizza, Tosc. al Forte Troja, Laz., Nap. a Cuma, Cal. ed isole; 2. Magg.- Giu. | Reg. medit. Mesopot. Arab. Can. Afr. mer.|.. — M. copticum L. (1762). 1 M. nodiflorum L. (1753) 1052 — Petali più lunghi del calice. Fg. ovate, ondulate, piano-convesse. Pianta grassa, coperta di grosse papille cristalline, bianche o dapprima rossigne. Fusti sdraiati od ascendenti (1-4 dm.). Fg. infer. picciolate, opposte; le super. amplessicauli, alterne od opposte. Fi. grandi, dispo- sti c. s., subsessili. Lacinie calicine 5, ovate, ineguali. Stimmi 5. ©, 00. Luoghi mar.: Gargano a Vieste, Sic., Malta, Linosa, Sard., Cors. e Pianosa, in alcuni luoghi introdotto 0 colt. ; 2. Apr.-Magg. | Reg. medit. Afr. mer. Can. Calif. Austral]. — M. glaciale Haw. (1819). — Volg. Erba cristallina. 2 M. crystallinum L. (1753) 1053 3 (1) Fg. trigono-compresse, foggiate a scimitarra, colla carena assai dilatata. Fi. sempre porporini. Fusti angolosi, sdraiati (6-12 dm.). Fg. grasse, lunghe 6-8 cm., larghe 12-18 mm., opposte e connate, subglauce- scenti, falcate, a carena cartilaginea, intera o scabro-dentellata nel 1/o - 2/3 super. Fi. solitari terminali, grandi (8-12 cm. diam.); peduncoli compressi, lunghi 6 cm. circa, con 2 larghe brattee. Lacinie calicine 5, 316 Mesembryanthemum] 46 AIZOACEAE 439 ineguali. Petali lunghi, lineari. Stimmi 12-14. Frutti mangerecci. Y. Origin. del Capo di B. Sp., colt. e spesso nat. ; Lig., Tosc., Laz., Nap., Cal. ed isole; 2. Apr.-Magg. [Nat. Inghilt. Frane. Spa. Port. Pen. bale. ecc... — Volg. Fico degli Ottentotti. 3 M. acinaciforme L. (1753) 1054 — Fg. egualm. trigone, colla carena poco espansa. Fi. gialli, rosei 0 porporini. Fg. più strette che nel prec., lunghe 8-12 cm. e larghe 5-12 mm., a carena dentellata; peduncoli non bratteati. Lacinie calicine 4-5. Stimmi 8-12. Il resto come nel prec. di cui si potrebbe considerare come var. X. Origin. e colt. come il prec.: Lig. occ. a Bordighera, Nap. attorno a Pozzuoli, Ischia e Ventotene ; 2. Apr.-Magg. — M. Bolleanum A. Terr. (1885). — Volg. c. s. 4 M. edule L. (1759) 1055 Nora. — Mesembr. cordifolium L. f. (1781), origin. del Capo di B. Speranza, è spesso colt. nei giardini e si è pure inselvat. sulle rocce al lato sud dell’avam- porto di Brindisi. Fam. XLVII. CACTACEZE. (Gen. 13, spec. descritte oltre 1000, però da ridursi, tutte dell’ Am. specialm. trop., 1 dell’ Afr. mer., Ceylan e Maurizio, alcune introdotte e nat. nel vecchio mondo). Proprietà ed usi. — I frutti del Fico d’Imndia (Opuntia Ficus-indica, O. Tuna v. maxima) sono mangerecci, hanno polpa molle, dolce e leggerm. acidula che li rende graditi. Sull’O. Tuna (e su la Nopalea coccinellifera Salm.--Dyck) si alleva nell’Am., Can. ed Afr. bor. la Cocciniglia, insetto dal quale si ricava la ben nota sostanza di un bel rosso--porpora. La stessa spec. si utilizza nell’It. mer. e nelle isole per fare siepi protettive. » Gen. 317. Opùuntia Mill. (1752). (Spec. 150 circa, probabilm. da ridursi, dell’Am. trop. e calda). 1 Pianta piccola, diffuso-prostrata (3-5 dm.), ad articoli (cladodi) pic- coli (lunghi 7-12 e larghi 4-5 em.), verdi, ovato-oblunghi o quasi obovati, spesso con rughe trasversali, nodi con 1 sola grossa e lunga spina caduca, spesso pure mancante, con-un fascetto di corte setole spi- nescenti ed un ciuffetto di peli lanuginosi subeguali alle setole. Fg. ru- dimentali, cilindriche, caduche. Fi. gialli, grandi, inseriti al margine super. degli articoli. Calice a numerosi lobi squamiformi, gli esterni fogliacei. Corolla con più ordini di petali bislunghi. Stami indefiniti. Ovario affondato e saldato col peduncolo fiorale (tubo calicino di altri) ; stilo cilindrico, con 6-8 lobi stimmatici. Frutti oblunghi, piccoli (lunghi 2-4 cm.), a pochi nodi muniti di corte setole rigide e fragili, rossi e con polpa di un bel rosso-vermiglio a maturità, ma insipida. è. Origin, del- V Am. bor.-mer., nat. sulle rupi soleggiate e sui muri: Colli Euganei e Berici, Trent., Lomb., C. Ticino, Piem., Parmig., Tosc., Basil. a Muro e Capraia? ; 2-4. Giu.-Lugl. [Nat. Spa. Port. Franc. mer. Dalm. Grec.|. 440 47 CACTACEAE [317 Opuntia — Cactus Opuntia L. (1753) — C. Op. nana DCO. (1799-1829) — O. ita- lica Ten. (1831, nomen) — O. nana Vis. (1850) — 0. Opuntia Coult. (1896) -- O. pumila Vierh. et H.-Mazz. (1905). 1 0. vulgaris Mill. (1768) 1056 — Piante grandi (1-3 m.), erette, ad articoli grandi (lunghi 2-4 e lar- ghi 1-2 dm.), verde-glauchi. 2 2 Nodi con 1 sola grossa e lunga spina caduca, spesso pure mancante. Articoli infer. negl’individui invecchiati confondentisi in un sol tronco cilindrico ; gli altri senza rughe trasversali. Frutti grandi, eduli, dolci, gialli, bianchieci o rossi a maturità, a nodi muniti di setole rigide, fra- gili e pungenti; polpa bianca, gialla o rossa, talora senza semi. Il re- sto c. s. È. Origin. dell’'Am. trop. e bor.-mer.; 2. Magg.-Lugl. |Colt. nat. paesi caldi). — Cactus L. (1753) — 0. vulgaris Ten. (1831) — O. inermis Moris et DNtrs. (1839), non DO. — — Volg. Fico d'India. 2 O. Ficus-indica Mill. (1768) 1057 A Articoli del fusto ovato-oblunghi. Frutto ovoideo, non od appena attenuato alla base, sessile. — Largam. colt. nelle parti calde della Pen. ed isole e qua e là inselvat. (Firenze è il punto più a nord ove fu osservata). o TYPICA B Articoli bislunghi (40 per 14 cm.). Frutto obovato, attenuato alla base in peduncolo lungo 2 em. circa. — Colt. nell’ Orto bot. di Napoli ed in prov. di Reggio-Cal. [Endem.?]. — O. Fic.--ind. v. oblonga F. Pasquale (1906). 3 ATTENUATA G. A. PASQUALE (1873) — Nodi con 2 a parecchie grosse spine persistenti. Il resto come nella prec., di cui potrebbe considerarsi come capostipite. è. Origin. del Mes- sico ed Am. mer.; 2. Magg.-Lugl. | C'olt. nat. paesi caldi]. — Cactus L. (1753). = Volg. vers. 3 O. Tuna Mill. (1768) 1058 A Nodi con 2-6 spine biancastre, uniformi, accompagnate da un fascetto di aculei setiformi, lunghi circa come i peli. Articoli largam. oblunghi od oblungo--obovati. Fi. rossigni od aranciati. Frutti ovoidei, grandi, giallastri o rossigni, mangerecci. — Forse confusa con altre forme e quindi da ricer- carsi. o TYPICA B Nodi con 3-6 spine biancastre, senza fascetto di aculei setiformi e spesso anche senza peli. Articoli molto larghi, ellittici. Frutti più piccoli e meno saporiti che nella O. Ficus--indica. — Colt. nelle parti calde della Pen. ed isole, specialm. per far siepi, e largam. nat., massime în Sic. — Cactus de- cumanus W. (1813) — O. decum. Haw. (1821) — O. amyclea Ten. (1826). 8 MAXIMA (MrLt., 1768) C Nodi con 4-7 spine giallastre, accompagnate da un fascetto di aculei setiformi, 1-2 volte più lunghi dei peli. Pianta alta 1 m. o poco più, ad articoli ovali o rotondato--obovati (larghi 1/2 -- 3/4 della loro lunghezza). Fi. giallo--solfini. Frutti piccoli, piriformi, rossi, insipidi, appena mangiabili. — Colt. per far siepi e nat. în Cal. e Sic. — Cactus Ker-Gawl. (1817). — Volg. Fico d'India selvatico. DiLLENI (HAw., 1819) Nora. — L’Opuntia monacantha Haw. (1819), origin. dell’Am. mer., è indicata come nat. nel Castello di Nizza, tra Nizza e Villafranca ed a Mentone. — L’0. én- fermedia S. Dyck. (1834), di origine incerta, forse culturale, fu registrata del Pi- sano a S. Giuliano e di Livorno ad Antignano presso la villa del conte N. Pas- serini; è affine ad 0. vulgaris. 48 PORTULACACEAE 441 Fam. XLVIII. PORTULACACESZE. (Gen. 15, spec. 125 circa, la maggior parte dell’ Am., Afr. mer, ed Avustral., poche delle altre reg. del Globo). Proprietà ed usi. — La Porcellana (Portulaca oleracea) usasi come verdura nelle minestre, in insalata e passata nell’aceto; è mangiata avidam. dai suini. Ha sapore fresco, un po’ salino, ha succo un po’ mucilaginoso ed era in passato impie- gata come diuretica, rinfrescante ed antiscorbutica. La P. grandiflora è colt. per ornamento. Chiave dei generi, 1 Calice saldato inferiorm. all’ovario, a sepali caduchi. Cassula deiscente cir- colarm. Piante grasse, succose. 318 Portulaca — Calice libero, a sepali persistenti. Cassula deiscente per 3 valve. Pianta piccola, poco succosa. 319 Montia Gen. 318. Portulàca L. (1735). (Spec. 20 circa delle Reg. intertrop. specie dell’Am.). 1 Fg. nude all’ascella. Pianta glabra, assai succosa, a fusti ramosi (1-3 dm.). Fg. carnose, sessili, obovato-bislunghe, opposte o le super. alterne, le fiorali avvicinate ; stipole assai piccole. Fi. piccoli, gialli, sessili, in grup- petti terminali o solitari nelle dicotomie. Sepali 2, ineguali, saldati a tubo in basso (ricettacolo scavato di altri) e colla parte libera caduca. Petali 4-6, obovati. Stami 12 (rr. 6-16), perigini. Stilo 5-8-fido. Cassula membranosa, deiscente circolarm. Semi piccoli, reniformi, neri. O. Origin. dell’As. occ.--temp., comunissima presso gli abitati, lungo le vie ecc. ; 2-4. Magg.-Sett. [Reg. temp. e calde del Globo|. — Volg. Porcellana, Spor- tellacchia. . 1 P. oleracea L. (1753) 1059 A Fusti sdraiati. Sepali ottusam. carenati sotto l’apice; petali lunghi come il calice. — Istria, Pen. ed isole. o TYPICA B Fusti diritti, a rami ascendenti. Sepali carenato-alati: petali lunghi il dop- pio del calice. — Forse origin. dell'India : colt. [Eur. mer. As. occ. sino In- dia Am. mer.|. — P. hortensis Rupr. (1860). 8 saTIVvA (Haw., 1803) — Fg. munite all’ascella di un fascetto di peli. Pianta c. s. (1-2 dm.). Fg. lineari-lanceolate, semicilindriche, acute, sessili, alterne, le fiorali subver- ticillate; stipole ridotte ad un fascetto di peli. Fi. grandi, rossi od aran- ciati, sessili, terminali, cinti da peli abbondanti. Petali obcordati, assai più lunghi del calice. ©. Origin. del Brasile ed Argent., colt. e talora subspont. nei viali dei giardini ecc. ; 2-4. Est. |Colt.]. 2 P. grandiflora Hook. (1829) 1060 Gen. 319. Mòntia L. (1735). (Spec. unica). Pianta glabra, a fusti gracili, dicotomi. Fg. per lo più opposte, carnosette. Fi. piccoli, solitari od in piccole cime laterali e terminali, con alla base una brattea scariosa, ovale, opposta alla fg.; peduncoli ricurvi nel frutto. Sepali 412 48 PORTULACACEAE [B19 Montia 2-3, liberi, persistenti. Petali 5, bianchi, ipogini, saldati in tubo alla base, 3 più piccoli. Stami 3, inseriti sul tubo corollino. Stilo 3-fido. Cassula globosa, 3-valve. Semi subrotondo-reniformi. ©, %. Luoghi umidi e ruscelli, in terreni silicei, qua e là ; 2-6. Magg.-Lugl. [Reg. fredde e temp. dei 2 Emisf.|. M. fontana L. (1753) 1061 A Annua. Fusti eretti od ascendenti, lunghi 3-10 cm., senza rami sterili al tempo della fioritura. Fg. verdi-giallastre, le infer. picciolate ed oblungo- spatolate, le super. lineari-bislunghe. Semi tubercolato-rugosi, quasi opa- chi. — Pen., Stc., Sard., Caprera, Cors. e Giglio. — M. verna Neck. (1768) — M. font. v. erecta Pers. (1805). a MINOR (C. C. GmEL., 1805) B Perenne. Fusti gracili, striscianti o nuotanti, lunghi sino a 3 dm., con nume- rosì rami sterili al tempo della fioritura. Fg. verdi-cupe, tutte oblungo- spatolate. Semi finam. sagrinati, lucidi. — Rara: Alpi ven., trent., brese. e ticîn., Stc. alle Madonie, Sard. centr. e Cors. {Eur.. — M. font. a repens Pers. (1805). 8 RIVULARIS (C. C. GmeL., 1805) Fam. XLIX. MOLLUGINACE. (Gen. 12, spec. 70 circa, la maggior parte dell’ Afr. mer. e paesi intertrop.. poche della Reg. medit.). Proprietà ed usi. — Nessuno. Chiave dei generi. 1 Fs. alterne, stipolate. Pianta perenne. 322 Telephium — Fsg. per lo più verticillate o pseudo-verticillate, a stipole nulle o fugaci. Piante annue. 2 2 Piante affatto glabre. Petali mancanti. Semi non strofiolati. 320 Mollugo — Pianta tomentosa. Petali (staminodi di altri) numerosi od anche nulli. Semi strofiolati. 5321 @Glinus Gen. 320. Mollùgo L. (1737). (Spec. 15 circa delle reg. calde dei 2 Emisf.). 1 Fi. in cime ombrelliformi, ascellari o terminali, peduneolate. Fg. stret- tam. lineari, larghe 1/2 -1 mm. Pianta glabra, glauca, con una rosetta di fg. radicali obovate, da cui partono numerosi fusti filiformi (5-15 cm.), eretti o diffusi, dicotomicam. ramosi. Fg. pseudo-verticillate ; stipole pic- colissime, fugaci. Cime di 2-5 fi.; pedicelli capillari, alla fine patenti- riflessi. Calice a 5 lacinie verdi-rossigne, largam. bianco-scariose al mar- gine. Petali nulli. Stami 5, ipogini. Stili 3. Cassula aprentisi sino a metà in 3 valve. Semi globosi, reticolati. O. Origin. dei paesi caldi del vec- chio mondo : indicato come inselvat. negli orti bot. di Milano e Pavia, u Colecchio nel Parmig. e in Sard. nel Campidano, mu forse ora scomparsa ; 2-3. Est. [Spa. Grec. Russ. mer. As. occ. sino India e Sil. Afr. trop. e mer. Austral... — Pharnaceum L. (1753). 1 M. Cerviana Ser. (1824) 1062 A 320 Mollugo] 49 MOLLUGINACEAE 445 — Fi. in ombrelle ascellari non od appena peduncolate. Fg. spatolate (eccett. le super.), larghe 3-10 mm. Pianta di 1-3 dm. Fi. verdognoli. Stami per lo più 3. Il resto c. s. O. Origin. dell’ Am. intertrop.: insel- vat. in Lomb. (specialm. attorno a Pavia) e nell’ Orto bot. di Torino ; 3. Est. | Nat. Am. bor. Afr. ecc.). 2 M. verticillata L. (1753) 1063 Gen. 321. Glinus Loefl. (1753). (Spec. circa 5 delle reg. calde del Globo). Pianta tomentosa, a fusti prostrati, ramoso-dicotomi (1-4 dm.). Fg. disu- guali, obovate, lungam. picciolate, sparse o pseudo-verticillate ; stipole nulle. Fi. in fascetti ascellari, brevem. pedicellati. Calice a 5 lacinie, tomentoso al- l’esterno, bianco-gialliccio all’interno. Petali (staminodi) liguliformi, interi o bifidi. Stami 12-18, quasi perigini. Stili 5. Cassula ovato-pentagona, aprentesi sino a metà in 5 valve. Semi ovato-arcuati, granuloso-papillosi, strofiolati. O. Luoghi umidi mar., raro e forse importato: Laz. nelle Paludi Pontine, Cal. pr. Anoja e Mammola, Sic. e Sard. mer. ; 2. Sett.-Ott. [ Eur. medit. As. occ. e trop. Afr. Austral., nat. Am... — Mollugo hirta Thunb. (1794-1800, — M. Glinus Oliv. (1871) — M. lotoides W. et A. ex C. B. Clarke (1879). G. lotoides L. (1763) 1064 Gen. 322. Telèphium L. (1735). (Spec. unica). Pianta glabra, glauca. Fusti prostrati, semplici (2-4 dm.). Fg. alterne, oblungo-spatolate, brevem. picciolate; stipole piccole, bianco-scariose. Fi. for- manti una cima terminale capitato-corimbosa. Sepali 5, oblungo-lineari, ot- tusi, carenati, bianco-scariosi al margine. Petali 5, bianchi, uguali al calice. Stami 5, oscuram. perigini. Stili 3. Cassula trigona in alto, 3-valve. Semi globoso-reniformi. Xx. Rupi: Trent. in V. Venosta, Lomb., Piem. (V. d’ Aosta e V. di Susa) ed Alpi Mar.; 5-6. Giu.-Lugl. [Eur. mer. Vallese As. occ. Afr. bor.-oce.|. T. Imperati L. (1753) 1065 Fam. L. PARONYCHIACEAE. (Gen. 28, spec. 105 circa, disperse su tutto il Globo, però più frequenti nelle reg. e luoghi secchi e caldi). Proprietà ed usi. — Dall’Herniaria glabra si sono estratte diverse sostanze, cioè: un principio cristallizzabile chiamato erniarina, un glucoside molto vicino alla saponina ed un alcaloide velenoso detto paronichina. Tale pianta era in pas- sato vantata contro l’ernia e la calcolosi, ma ora è caduta in disuso ; è però un diuretico assai attivo. La Paronychia argentea impiegasi in Spagna come diure- tica e come tali si considerano pure lo Scleranthus annuus e la Corrigiola litoralis. Sulla rd. dello Scleranthus perennis vive una Cocciniglia che può servire per tin- gere in rosso--scarlatto e può sostituire in medicina il Kermes minerale. 444 50 PARONYCHIACEAE Chiave dei generi, 1 Fg. alterne. Achenio crostaceo. 325 Corrigiola — Fg. opposte o verticillate (eccett. talora le super.). Cassula od otricello membranaceo. 2 2 Calice 4-partito. Cime di 3 fi., sostenute da un grosso peduncolo fogliaceo, cavo ed ingrossato a clava. 323 Pteranthus — Calice 5-partito o 5-sepalo. Peduncoli mai c. s. 3 3 Fg. senza stipole. Calice urceolato, a tubo indurito nel frutto. 324 Seleranthus — Fg. stipolate. Calice non indurito nel frutto. 5 4 Calice 5-partito. Ovario 1-ovulato ; otricello frutt. con 1 seme. 5 Calice 5-sepalo. Ovario molti-ovulato ; cassula con molti semi. ri 5 Divisioni del calice totalm. bianche, spugnose. Embrione leggerm. incur- vato. 326 Illecebrum — Divisioni del calice erbacee o colorate almeno alla base. Embrione anu- lare. 6 6 Fi. nascosti da ampie brattee bianco-scariose od anche senza tali brattee, ma allora colle divisioni calicine terminate da un’ appendice scariosa fatta a cappuccio e cornuta. 327 Paronychia - Fi. mai con brattee nè con appendici calicine c. s. 328 Herniaria 7 (4) Pianta glanduloso-pubescente e vischiosa. Sepali forniti alla base e da ciascun lato di un’appendice lesiniforme, cigliata. 329 Loeflingia — Piante mai c. s. Sepali senza appendici. 8 8 Stipole setacee, caduche. Fg. lineari. Petali nulli. 330 Ortegia — Stipole ovato-acuminate, bianco-scariose, persistenti. Fg. ovate od oblun- ghe. Petali 5, piccoli. 351 Polycarpon Tribù I. PPERANTHEAE. Gen. 323. Pteranthus Forsk. (1775). (Spec. unica). Erba carnosetta, a fusti articolato-nodosi (1-2 dm.), prostrati od ascen- denti. Fg. lineari, pseudo-verticillate ; stipole lanceolate. Cime formanti una pannocchia corimbosa, fogliosa, papilloso-irta; cime per lo più 3-flore, brevis- sime, con peduncolo comune rigonfio-piriforme, cavo, compresso, disarticolan- tesi con esse. Fi. sessili, i laterali situati tra due rametti sterili formati da brattee embriciate, uncinato-ricurve, a margine frangiato-glanduloso e bianco- scarioso ; brattee consimili trovansi pure alla base dei fi. singoli. Calice 4-partito, a lacinie cappucciate all’apice e con nervatura mediana espansa in ala membranosa, spinulosa all’apice, le esterne più larghe. Petali nulli. Stami 4. Stimmi 2. Otricello indeiscente, 1-spermo. O. Quasi certam. importato : Malta, ma mon più ritrovato in tempi recenti; 2. Prim. |Cipro Siria Arab. Pers. mer. Afr. bor.). — Camphorosma Pteranthus L. (1767) — P. echinatus Desf. (1789) — P. Pteranthus Asch, et Gr. (1915). P. dichotomus Forsk. (1775) 1066 324 Scleranthus) 50 PARONYCHIACEAE 445 Tribù II. SCLERANTHEAE. Gen. 324. Sclerànthus L. (1735). (Spec. 10 circa dell’Eur., Afr., As. oce. ed Austral.). 1 Lacinie calicine attenuato-acute, a margine membranoso strettissimo o nullo, discoste nel frutto. Fusti numerosi, prostrato-ascendenti, pu- bescenti da un lato (2-20 cm.). Fg. lineari-acute, lesiniformi, slargate e connate alla base, cigliate. Fi. in fascetti terminali ed ascellari, senza brattee. Calice a tubo urceolato, alla fine indurito, a 5 lacinie mutiche. Petali nulli. Stami 10 (rr. 5 o meno) di cui parecchi sterili, perigini. Stili 2. Otricello caduco assieme al calice, indeiscente. Seme lenticolare. O, 00. Campi e luoghi aridi, frequente ; 2-7. Giu.--Lugl. [ Eur. Cauc. As. occ. Afr. bor. Abiss., nat. Am. bor.].. 1 S. annuus L. (1753) 1067 A Fi. cimoso-corimbosi. Lacinie calicine con stretto margine membranoso. a Calice lungo più di 3 mm. I Calice lungo 4-4 1/2 mm. Fusti robusti (2-20 cm.). — Istria, Pen. ed isole (nella V. d’Aosta sino a 2100 m.). a TYPICUS II Calice lungo 3 1/2 -4 mm. Fusti gracili (2-7 cm.), — Monti calcari della Sic. occ. da 1000 a 1860 m. [| Endem.]). 8 VENUSTUS (RCcHB. IN STROBL, 1874) b Calice lungo 3 mm. circa. 1 Fusti robusti, in cespugli densi, pulviniformi (2-7 cm.), con 1-2 linee di peli, alla fine per lo più rosso--bruni. — Etna da 800 a 2150 m. | Endem.|. AETNENSIS (STROBL, 1874) 2 Fusti gracili, eretti (2-4 cm.), spesso pelosi sopra una striscia occupante 1/2 del fusto. — Etna nella zona scoperta da 1600 a 2500 m. |Tir. Li tuania). ò HIRSUTUS (PRESL, 1820) B Fi. subracemosi, cioè in fascetti posti ai nodi del fusto e talora per tutta la sua lunghezza. Lacinie calicine senza margine membranoso. A Fusti (eccett. alla base) sempliei o quasi. — Calice lungo 2--3 1/2 mm., a lacinie © conniventi. Pianta gracile (2-15 cm.). — Qua e la col tipo (în Cors. sino a 1800 m.). [Eur. As. occ. Afr. bor.). — S. collinus Horng. (1825) — S. verticillatus Tausch (1829). e POLYCARPUS (L., 1756) (DC., 1828) AA Fusti assai ramosi anche in alto. Il resto c. s. — Cors. ecc. [Eur.|. { DELORTI (GREN., 1852) — Lacinie calicine bislunghe e rotondato-ottuse, a margine bianco-sca- rioso largo, per lo più conniventi nel frutto. Fusti prostrato-risor- genti (2-15 cm.). Il resto c. s. Y. Luoghi secchi in terreno siliceo, qua e là; 4-7, rr. 2 e 3. Giu.-Ott. [Eur. As. occ. Sib.|. 2 S. perennis L. (1753) 1068 A Fusti lassam. fogliosi, i fioriferi allungati. Cime corimbose, formate da fascetti + discosti tra loro. # Calice frutt. a lacinie. conniventi. — Pen., Sard. e Cors. o TYPICUS #* Calice frutt. a lacinie patenti. — Fg. lunghe 10-16 mm., molli, lineari--lesi- niformi. Infiorescenza lassa, assai ramosa. — Bolzano a Wangen. (Eur. centr.|. B DICHOTOMUS (SCHUR, 1851) [B24 Scleranthus 446 50 PARONYCHIACEAE B Fusti più densam. fogliosi, i fioriferi raccorciati. Cime =* contratte. a Fusti prostrati in cerchio o diffusi. Fg. lunghe 6-10 mm. — Calice spesso suffuso di rosso, a lacinie con largo margine scarioso. I Calice lungo 4-5 1/2 mm., a lacinie conniventi nel frutto. Stami subeguali al calice. — Cal. e Sic. sulle Nebrodi, da 1000 a 1700 m. |Pen. bale. Arcip. As. min... — S. marginatus Guss. (1827) — S. repens Jan (1526) (nomen), Strobl (1874). NEGLECTUS (RocH., 1816) II Calice lungo 3-3 1/2 mm., a lacinie più larghe, spatolate, eretto--patenti nel frutto. Stami lunghi circa 1/2 del calice. — Etna sopra Nicolosi a 2200 m. circa, raro. |[Endem.|. è StROBLII (RcHB. in Strobl, 1874) b Fusti brevissimi (1-3, rr. sino a 6 cm.). Fg. lunghe 5-8 mm. — Calice lungo 2-3 mm. a maturità. Cime capitate. Stami inclusi. — Cors. da 700 a 2100 m. [Endem.). — S. perenn. v. marginatus Fouc. (1900). = BURNATII (BRIQ., 1910) c Fusti contratti, formanti cespugli densi a cuscinetto emisferico, alti 2-3 (rr. 6; cm. Fg. lunghe 4-6 mm. — Calice lungo 3 1/2 -4 mm., suffuso di rosso, a lacinie con margine scarioso non molto largo, eretto-conniventi. Stami subeguali al calice. — Etna da 1600 m. in su. |Endem.]. — S. mar- gin. v. aetnicola Strobl (1874). © VULCANICUS (STROBL, 1874) Scleranthus annuus Xx perennis Lasch (1829) = S. intermedius Kitt. (1544) = S. perenn. Xx ann. Graebn. (1919). — 7rent. sopra Vermiglio sulla via del Tonale, Tosc. a Vallombrosa al Saltino. . Tribù III. CORRIGIOLESE. Gen. 325. Corrigiola L. (1737). (Spec. 4 dell'Eur. media, Reg. medit., Abiss., Afr. mer. ed Am. mer.-temp.). Pianta glaucescente, emettente dal colletto numerosi fusti prostrati e fili- formi (5-60 cm.). Fg. alterne; stipole semisaettate, bianco-scariose. Fi. pedi- cellati, in cime racemoso-corimbose, bratteate, terminali ed ascellari. Calice 5-partito, a lacinie ovali-ottusissime. largam. bianco-scariose al margine e quasi petaloidee. Petali 5, bianchi, lunghi come il calice. Stami 5, perigini, alter- nanti con 5 staminodi squamiformi. Stilo 3-partito. Achenio ovato-trigono, caduco col calice. Seme ovoideo-globoso. ©, 2%. Luoghi sabbiosi od erbosi pr. il mare e lungo i fiumi, più rr. nell'interno sui monti ; 2, rr. 4-5. Lugl.-Sett. [Eur. media e mer. Afr. bor. e mer. Abiss., nat. Am. centr. Cile]. C. litoralis L. (1753) 1069 A Pianta annuale, a fusti fogliosi sino all'apice. Fg. sottili, strettam. lanceolate o bislunghe. — Pen. (rara al nord) ed isole. x TYPICA B Pianta per lo più perennante, a fusti con una lunga porzione tfiorifera ter- minale, nuda e con rami pure nudi. Fg. grassette, obovato-spatolate o bi- slunghe. — Rd. più grossa; infiorescenza più lassa; fi. e fr. più grandi. — Arene mar.: Giglio, Elba, Sard., Arcip. della Maddalena e Cors. | Reg. me- dit. Afr. mer., nat. Cile]. 8 TELEPHIIFOLIA (PouRR., 1788) 1069! 326 Illecebrum] 50 PARONYCHIACEAE 447 Tribù IV. ILLECEBREXE. Gen. 326. Illèecebrum L. (1737). (Spec. unica). Fusti glabri, numerosi, filiformi, prostrati (5-20 cm.), fioriferi dalla base o quasi. Fg. opposte, piccole, obovate, ottuse, attenuate alla base. Fi. sessili, 4-5 in fascetti o verticillastri ascellari. Calice totalm. bianco-latteo, glabro, a 5 lacinie spugnose, compresso-carenate, concave a cappuccio e conico-ari- state all’apice. Corolla nulla. Stami 5, subipogini, alternanti con 5 staminodi. Stimma bilobo. Otricello deiscente verso la base, irregolarm. Seme oblungo, bruno e lucido. O. Luoghi arenosi umidi o torbosi, raro: Lomb., Piem., Tosc., It. centr., Sard., Arcip. Maddalena, Cors. ed isolette vicine ; 2-4. Magg. Giu. |Eur. media e mer. Afr. bor.-occ. Cun. Mad.|. I. verticillatum L. (1753) 1070 (ren. 327. Paronychia L. (1735). (Spec. 40 circa della Reg. medit., Arab., Eritrea, Angola; Am. temp. e trop.). 1 Fi. in cime dicotome. Sez. I. CHAETONYCHIA 3 — Fi. in densi glomeruli o capolini, ascellari o terminali. 2 2 Lacinie calicine terminate a cappuccio, mucronato-aristate, totalm. 0 parzialm. bianeo-scariose. Fe. che imbruniscono col disseccamento. Sez. IL ACONYCHIA 4 — Lacinie calicine piano-convesse, nè cappucciate, nè mucronate, com- pletam. erbacee. Fg. che non imbruniscono col disseccamento. Sez. III. ANAPLONYCHIA 5 Sez. I. CHAETONYCHIA DC. (1828). 3 (1) Fusto eretto (5-10 cm.), fioccoso-tomentoso, dicotomicam. ramificato. Fg. lineari, grassette, cilindriche, cuspidate, le infer. opposte, le super. verticillate. Cime dense, globulose. Fi. sessili: brattee setacee, uguali alle stipole. Calice a 5 lacinie terminate da un cappuccio bianco-scarioso, sormontato da una resta divaricata. Corolla nulla. Stami per lo più 5, perigini, alternati con altrettanti staminodi. Stilo bifido. Otricello dei- scente irregolarm. alla base. Seme globoso, liscio. ©). Sabbie mar., rara: Sard. pr. Siniscola, C'ors. al Pigno ed a Solenzara; 2. Magg.--Lugl. [Eur. mer.-occ. Creta Afr. bor.-occ... — Illecebrum L. (1753) — Chae- tonychia Sweet (1839). 1 P. cymosa DC. (1804) 1071 Sez. II. AcoxvycHIa FENZL (1840). 4 (2) Brattee più brevi dei fi., che sono in glomeruli tutti ascellari. Pianta annua, a fusti minutam. pubescenti (5-15 cm.), rigidetti, sem- plici o ramosi. Fg. ovali, opposte, glabre, scabro-dentellate al margine, mucronate all'apice, nel secco brune con margine pallido. Fi. sessili; brattee triangolari, scariose, simili alle stipole. Calice a lacinie pelose 448 50 PARONYCHIACEAE [527 Paronychia alla base, terminate in piccolo cappuccio bianco-scarioso, con resta lun- ghetta. Il resto c. s. O. Luoghi aridi mar., qua e là: Nizzardo, Lig., Laz., Cal., Sic., Pantell., Sard., Cors., Arcip. Maddalena ed Arcip. tosc.; 2. Apr.-Magg. [Eur. mer.-occ. Grec. Afr. bor. Mad. Can.|. — Illecebr. Poir. (1789). 2 P. echinata Lam. (1778) 1072 — Brattee nascondenti i fi., scarioso-argentine. Fi, in capolini terminali ed ascellari. Pianta perenne, glabra, prostrata (1-3 dm.). Fg. opposte, lanceolate od ovato-lanceolate ; stipole simili alle brattee. Lacinie cali- cine scariose al margine. Xx. Luoghi aridi, per lo più arenosi o sassosi ; 2 e 5-7. Marz.-Giu. [Reg. medit.|. — Illecebr. Paronychia L. (1753) — P. Paronychia Asch. et Gr. (1919). 3 P. argentea Lam. (1778) 1073 A Brattee ovato-acute, larghe in generale più di 11/2 mm. — Nizz., Lig. oce., Cal. ed isole ; 2. Marz.-Magg. — Ilecebr. Paronychia italica Vill. (1801) — P. italica R. et S. (1819). a TYPICA B Brattee oblungo-lanceolate ed acuminate, larghe in generale meno di 1 1/2 mm. Fusti ad internodi più brevi e quindi a fg. più addensate. Stipole e capo- lini più piccoli. — Alpi piem. (V. d'Aosta, Cenisio), Alpî Mar., Sic. a Din- goli, Sard. sul Gennargentu ? e Cors.; 5-10. Magg--Giu. [Spa. Franc. mer. Grec. As. miîn.). — Ilecebr. Vill. (1785) — I. alpinum Vill. (1786). 3 POLYGONIFOLIA (DC., 1805) 1073! Sez. III. AnAPLONYCHIA FENZL (1840). 5 (2) Calice lungo 3 1/ -5 mm., con 2 lacinie assai più corte delle altre. Brattee ovato-acuminate. Pianta a fusti, fg. e calici pubescenti-irti per peli appressati. Fusti cespugliosi, eretti od ascendenti (5-10 cm.). Fg. opposte, acute; stipole lanceolato-lineari, uguali o più lunghe delle fg., simili alle brattee. Fi. in capolini grossi e densi. X. Luoghi arenosi o ghiaiosi aridi, rara ; 2. Apr.-Magg. [Reg. medit.|. — Iecebr. L. (1753) — P. nivea DC. (1804). 4 P. capitata Lam. (1778) 1074 A Fg. lineari-lanceolate. Lacinie calicine lineari-acute. — Lig. occ., Séc. e Malta, o, TYPICA B Fg. ovali--lanceolate. Lacinie calicine lanceolato-lineari, ottuse. — Ste. [ Reg. medit.-or. Afr. bor... — Illecebr. capitat. S. et S. (1819), non L. 9 MACROSEPALA (Borss., 1843) — Calice lungo 2-3 mm., a lacinie subeguali tra loro. Brattee ovato- ottuse od arrotondato-mucronate. Pianta per lo più glabrescente, a fg. cigliate. Il resto c. s. XY. Luoghi aridi ghiaiosi, qua e là; 2-71. Magg Lugl. [Eur. mer. Reg. danub. Crimea As. min. Afr. bor... — Illecebr. Hacq. (1782). 5 P. Kapela Kern. (1869) 1075 A Fusti suberetti. Fg. lineari-oblunghe o lanceolate. — JIstria, Lit. friulano, Laz., Abr. e Cal. al M. Pollino. — P. capitata DC. (1804), Koch ecc., non Lam. — P. serpyllifol. v. Hacquetii Bartl. (1825) — P. imbricata Rehb. (1882) — P. Kochiana Boiss. (1849) — P. Kapela Kern. (1876). o HAQUETII n. comb. B Fusti prostrati e depressi. Fg. obovate o quasi tonde. — Presso Fiume, Carnia a Tolmezzo, Alpî Mar., Laz., Abr. e Cal. occ. (M. Pollino e M. Cozzo del Pellegrino). [Spa. Franc. Alger... — Mecebr. Chaix in Vill. (1786). i f SERPYLLIFOLIA (DO., 1804) 328 Herniaria] 50 PARONYCHIACEAE 449 Gen. 328. Herniaria L. (1735). (Spec. 8 o 10 dell'Eur. media e mer., As. occ. sino India ed Afr. bor. e mer.). 1 Calice lungo 1 mm. o meno, oblungo-ovale nel frutto, con pedicello appena distinto, Fusti ramosi, prostrati (5-20 cm.), completam. erbacei od anche legnosi alla base. Fg. piccole, ellittiche o bislunghe, ristrette alla base, le infer. opposte e le super. alterne. Glomeruli di 7-10 fî., op- posti alla fg. Brattee e stipole piccole, bianco-scariose, cigliate. Calice a 5 lacinie piano-concave. Corolla nulla. Stami 5, perigini, alterni con altrettanti staminodi. Stilo bifido. Otricello indeiscente. Seme lenticolare, nitido. ©, X. Luoghi sabbiosi o sassosi e campi; 2-7. Giu-Sett. [Eur. As. temp. Arab. Abiss. Afr. bor. e mer. Can.|. — H. vulgaris Spr. (1825). 1 H. glabra L. (1753) 1076 A Calice aftatto--glabro o minutam. peloso. a Pianta senza odore di cumarina (anche se appassita), annuale od anche pe- rennante, ma con rd. non suberosa. I Fg. ellittiche o bislunghe. 1 Fusti e fg. affatto glabri. — Istria, Pen., Sic., Malta e Sard. (Eur. Afr. bor. As. occ. e centr. Sib.. 0. TYPICA. 2 Fusti pubescenti--scabri e fg. cigliate. — Peg. Giutia ecc. |Eur. centr. ed oce.|. — H. ciliata Auct., non Bab. (1837) — H. glabra v. setulosa Beck (1890). 8 SUBCILIATA BAB. (1843) lI Fg. lanceolate. — Sic. [Spa.).. — H. nebrodensis Jan (1827) — H. glabra v..atrovirens Strobl (1885). MICROCARPA (PRESL, 1822) b Pianta con forte odore di cumarina, perenne e nei vecchi esemplari con rd. legnosa e suberosa. — Fg. glabre o leggerm. cigliate, le infer. lunghe sino a 2 cm. e larghe sino a 5 mm,, strettam. obovate. — Istria nell’ is. Lussino, Abr. e Sic. nelle Madonie ? [| Dalm. Serbia). ò ROTUNDIFOLIA (Vis., 1829) B Calice © peloso--irto. A Calice a lacinie terminate da una setola più lunga degli altri peli. # Fg. pelose su ambedue le pag. — Istria, Pen., Stic., Sard., Cors., Monte- cristo, Pianosa e Tremiti. [Eur. As. temp. Alger. Abîss. Afr. mer.|. — P. pubescens DC. (1805). | e' HIRSUTA (L., 1753) ** Fg. glabre sulle pag. e cigliate al margine soltanto. — Bas?l. al M. Alpe e Sic. [Endem.|. — H. glabra v. hirtocalyx Strobl (1885). C PERMIXTA (JAN, 1827) AA Calice rivestito di peli lunghetti tutti eguali. — Pen., Ischia, Stic., Eohe, Ustica, Favignana, Malta, Linosa, Pantell., Lamped. e Cors. (reg. medit. As. occ. sino Afgan. Can... — H. annua Lag. (1816). Î CINEREA (DC., 1815) — Calice lungo più di 1 mm., ovale-subrotondo nel frutto, con pedicello distinto. Fusti + legnosi od induriti alla base. Calice + irto-peloso, però mai colle lacinie terminate da un pelo più lungo. Il resto c. s. Y. Pascoli ‘sassosi e luoghi aprici ; 4-7. Magg.-Ag. [Eur. media e mer. As. occ. sino Afgan. Afr. bor.]. 2 H. alpina Vill. (1787) 1077 A Glomeruli terminali, di 1--8 fi. Calice a peli corti. Pianta poco legnosa, gial- lognolo-tomentosa (2--10 cm.). Fg. assai piccole, obovate, cigliate. — Alpi 29 450 50 PARONYCHIACEAE [328 Herniaria alto atesine nel distr. di Bressanone, lomb., ticin. e piem., App. camp. allo Zaffineto di Picinisco ed al Campo di grano nel territ. di Pescosolido ; €. Lugl.-Ag. [Alpi Pir.ì. — A. alpestris Lam. (1789). Xx TYPICA 3 Glomeruli laterali, di 3--8 fi. Calice irto di peli lunghetti. Pianta più legnosa, bianco-tomentosa (1-3 dm.). Fg. pubescenti sulle 2 pag. o le infer. talora soltanto cigliate. — Istria, Alpi lomb., piem. e Mar.. Laz. nei Colli d’ Albano ed: Abr.; 4-5. Magg--Ag. (Eur. media e mer. As. occ. sino Afgan. Afr. bor.). 8 INCANA (LAm., 1089) Tribù V. POLYCARPEA. Gen. 329. Loeflingia L. (1753). (Spec. 5 [forse da ridursi ad 1) della Reg. medit., As. centr. ed Am. bor.). Pianta glandoloso-pubescente e vischiosa, a fusti eretti od ascendenti (3-15 cm.). Fg. carnosette, lineari, mucronate, dilatato-connate alla base ; stipole lesiniformi, saldate in parte al margine della fg. Fi. sessili, alcuni solitari od a 2-3 nelle dicotomie, altri in fascetti ascellari formanti delle cime dense, quasi unilaterali. Calice di 5 sepali, carenati, rigidi, mucronati, cigliati e muniti di 1 appendice lesiniforme per lato. Petali 3-5, assai piecoli. Stami 3-5, subperigini. Stilo 3-dentato. Cassula 3-valve. Semi obovati. O. Campi arenosi mar., rara: Sic. mer., Linosa e Lamped.? ; 2. Apr.-Magg. [Reg. medit. Persia]. L. hispanica L. (1753) 1078 Gen. 330. Ortègia L. (1753). (Spec. unica). Pianta scabra, a fusti eretti od ascendenti (15-50 cm.), tetragoni, nodosi, tricotomi. Fg. lineari-ottuse, carnosette; stipole setacee, attaccate ad una glandola porporino-scura. Fi. in cime dicotome, brevem. pedicellati, solitari nelle dicotomie od all’apice dei rametti, 2-bratteolati. Calice a 5 sepali, ca- renati, scariosi al margine, mutici. Corolla nulia. Stami 5, ipogini. Stilo 3-den- tato. Cassula 3-valve. Semi oblunghi, granulosi. Y. Origin. della Spa. e Port. Est. O. hispanica L. (1753) 1079 A Fusti rigidetti. Cime addensate. — Spa. e Port. ° a TYPICA B Fusti più gracili. Cime più rade. — Piem. a Giaveno, ma non più ritrovata in tempi recenti. (Non conosciuta di altri luoghi]. 8 DICHOTOMA (ALt., 1762) (L., 171) Gen. 331. Polycaàrpon Loefl. (1758). (Spec. 6 circa delle reg. temp. e calde dei 2 Emisf.). 1 Pianta annua, Stipole e brattee argentino-scariose. Petali smarginati, più brevi del calice. Pianta glabra, verde-glauca. Fusti ripetutam. bi-tri- cotomi dalla base (2-15 cm.). Fg. cauline medie verticillate a 4, le altre opposte, rr. tutte opposte, ovali od obovato-lanceolate. Fi. pedicellati, in cime terminali pannocchiute e + dense. Sepali 5, mucronati e cappuc- ciati all'apice. Stami 3-5, ipogini. Stilo 3-fido. Cassula 3-valve. Semi 351. Polycarpon] 50 PARONYCHIACEAE 451 subreniformi. O. Lungo le vie, luoghi colt. ece., comune j 2-5. Marz.-Ag. [Eur. media e mer. As. occ. sino India Afr., nat. Am. Austral.].. — Mollugo L. (1753). — Volg. Migliarina. 1 P. tetraphyllum L. (1759) 1080 A Fg. erbacee; stipole e brattee strette. Fi. piccoli. Stami 3-5. — Istria, Pen. ed isole. % VERTICILLATUM FENZL (1844) B Fg. carnosette, stipole e brattee più larghe, fi. più grandi ed in cime più dense. Stami per lo più 5. — Istria, Lig.?, Tosc. ed isole, per lo più pr. al mare. [Reg. medit. Persia Afr. mer., nat. Austral.) — Ilecebrum L. ? (1767), Jomm. (1804) — Herniaria Mill. (1768) — Hagaea Biv. (1815). 8 ALSINEFOLIUM (DC., 1828) — Pianta perenne. Stipole e brattee grigiastre, non argentine. Petali interi, uguali o più brevi del calice. Fusti filiformi, fragili, ascendenti (5-10 cm.). Fg. carnosette o rr. erbacee, opposte o verticillate. Cime povere, corimbose. Stami 5. Y. Pascoli aridi e luoghi pietrosi : 2-6. Apr.- Giu. [Pir. Spa. Baleari Afr. bor.-occ. Can... — Arenaria Lap. (1813), non L. 2 P. peploides DC. (1828) 1081 A Rz. legnoso. Fg. obovate od ovali, attenuate in picciuolo. a Sepali ottusi, mutici e quasi cappucciati. — Cal. a Palmi. {Pir. Baleari Alger.). & TYPICUM b Sepali acuti. — Sc. ed is. Maretimo. [Tunis. Alger. Maroc. Can.|.. — Hagaea Biv. (1814) — P. Cupanii Bub. (1839) — P. Bivonae J. Gay (1847). 3 POLYCARPOIDES (ZoDDA, 1908) B Kz. non legnoso. Fg. piccole, rotonde, bruscam. contratte in picciuolo. — Sepali distintam. cappucciati, piuttosto acuti e mucronati. — Cors. pr. Bo- nifacio. |Endem.). ROTUNDIFOLIUM (Rouv, 1891) Fam. LI CARYOPHYLLACE.KF. (Gen. 24, spec. 800 circa, la maggior parte delle Reg. temp. e fredde bor., rare nell’Emisf. austr., rarissime tra i Tropici e quivi confinate sui monti). Proprietà ed usi. — Le diverse parti della Saponaria (Sapon. officinalis) con- tengono una certa quantità (nelle rd. sino al 4--5°/,) di un glucoside chiamato saponina ; nella rd. si trova inoltre una resina e della gomma. La saponina è solubilissima nell’acqua, che diviene spumeggiante ed in tale soluzione ha la pro- prietà di emulsionare facilm. i grassi, le canfore e le resine. Usasi quindi la Sa- ponaria per pulire le stoffe e sgrassare le lane, ed in medicina come fondente e depurativa contro la gotta, la sifilide e gl’ingorghi glandolarij; per questi ultimi usi vi si sostituiscono però talora le fg. della Lychnis alba. La rd. dell’ Erba la- naria (Gypsophila Arrostii) contiene maggior copia di saponina ed è quindi più attiva nello sgrassamento delle lane; è utilizzata anche in farmacia col nome ge- nerico di Saponaria d’Egitto (la quale veram. è la rd. della G. Struthium L.) per emulsionare certi rimedi insolubili nell'acqua. I semi del Gittaione (Agrostemma Githago) contengono un principio acre e velenoso, e, crescendo tale pianta tra le messi, può avvenire che i suoi semi vadano mescolati con quelli del frumento e ne rendano la farina nociva. I fi. del Garofano (Dianthus CaryophyUus) sono molto odorosi e servono in farmacia per preparare uno sciroppo ed un’ acqua distillata; usansi pure in profumeria. La Spergularia rubra contiene una resina aromatica 452 51 CARYOPHYLLACEAE con odore di benzoino ed inoltre notevole quantità di sali alcalini; perciò usasi in certi paesi, sotto forma d’estratto, contro il catarro vescicale e la renella. Pa- vecchie Cariofillacee (Stellaria media, St. aquatica, Stilene italica) sono talora man- giate come verdura. I giovani germogli di S%ene Cucubalus, cucinati come gli spinaci, sono eccellenti; si possono anche mangiare in insalata. Il Dianthus Caryophyllus è largam. colt. in numerose var. come una delle più belle piante ornamentali; sono pure colt. per lo stesso scopo D. barbatus, D. plumarius, Silene pendula, Lychnis Coronaria, L. Viscaria e Cerastium repens. Chiave dei generi. 1 Calice a sepali disgiunti od appena saldati alla base col disco. 2 — Calice a sepali saldati, dentato o 4-5-lobato. 11 2 Fg. con stipole piccole, scariose. 3 — Fg. senza stipole. 4 3 Stili 3. Cassula 3-valve. 332 Spergularia — Stili 5. Cassula 5-valve. 333 Spergula 4 (2) Valve della cassula e stili in numero eguale fra loro. 5 — Valve o denti della cassula in numero doppio degli stili. 6 5 Stili 2. Valve della cassula 2. 355 Buffonia — Stili 3 (rr. 2 o 5). Valve 3. 336 Alsine — Stili 4-5. Valve 4-5. 334 Sagina 6 (4) Fi. disposti quasi ad ombrella terminale. Petali dentellati. 340 Holosteum — Fi. mai ad ombrella. Petali interi, smarginati, bifidi o nulli. 7 7 Petali interi o quasi. 8 — Petali bifidi o bilobi. 9 — Petali nulli. 10 8 Semi lisci, nitidi, appendicolati (strofiolati). 338 Moehringia — Semi per lo più scabri, senz'appendice. 337 Arenaria 9 (7) Cassula divisa sino a metà ed oltre in 6 (rr. 4) valve intere oppure in 5 valve bidentate. 339 Stellaria p. p. — Cassula divisa solo all'apice in 6, 8 o 10 denti. 341 GCerastium 10 (7) Semi appendicolati (strofiolati). Moehringia trinervia var. — Semi non appendicolati. 359 Stellaria p. p. 11 (1) Stili 5 (rr. 6-8 per anomalia). 12 — Stili 3. 13 — Stili 2. 15 12 Calice a 5 lacinie foliacee, 11/9 -2 volte più lunghe dei petali ed alterne cogli stili. 342 Agrostemma — Calice a 5 denti assai più brevi dei petali e contrapposti agli stili. 343 Lychnis 13 (11) Fg. pungenti. Cassula con 1-2 semi. 346 Drypis — Fg. non pungenti. Cassula con molti semi. 14 14 Frutto carnoso, indeiscente, a bacca globosa, nera e fragile a maturità. Sepali riuniti tutt’ al più sino a metà. 344 Cucubalus |, — Frutto secco, a cassula deiscente all’apice. Sepali riuniti sin oltre la metà. 345 Silene 51 CARYOPHYLLACEAE 453 15 (11) Calice rinforzato alla base da brattee formanti un calicetto. 16 — Calice non rinforzato da brattee alla base. 17 16 Calice a 5 angoli, bianco-scarioso nelle commissure del tubo tra un dente e l’altro. 349 Tunica p. p. — Calice cilindrico-moltinerve, uniformem. coriaceo-erbaceo. 351 Dianthus 17 (15) Stami 5. Calice circa 10 volte più lungo che largo. 350 Velezia — Stami 10. Calice meno di 6 volte più lungo che largo. 18 18 Calice conico-tubuloso o campanulato, a 5 angoli, bianco-membranoso tra i nervi, I 19 — Calice ovideo- od oblungo-tubuloso, senz’ angoli marcati oppure con 5 ali, non membranoso tra i nervi. 347 Saponaria 19 Semi ovali, compressi, lisci; embrione diritto. Pianta pubescente-glando- losa e viscosa in alto, a fg. tutte lineari. Tunica illyrica — Semi reniformi, + scabri o rugosi; embrione arcuato. Piante glabre od anche peloso-glandolose ma allora a fg. infer. lanceolate. 348 Gypsophila Tribù I. ALSINEZE. Gen. 332. Spergulària J. et C. Presl (18519). (Arenaria sez. Spergularia Pers., 1805). (Spec. 3 o 4 sparse nelle reg. temp. dei 2 Emisf.). 1 Sepali non carenati, ottusi. Pianta glandoloso-vischiosa almeno in alto (rr. del tutto glabra), a fusti prostrati od ascendenti, partenti dal colletto (5-30 cm.), nodosi. Fg. opposte, spesso con un fascetto di altre fo. ascellari; stipole ovato-lanceolate, bianco-scariose, alla fine lacerate. Cime dicotomo-racemose ; peduncoli alla fine riflessi. Petali rossi, rosei o bianchi, più brevi, subeguali o più langhi dei sepali. ©, OO, %. Luo- ghi arenosi o sassosi, vie ecc. ; 2-7. Marz.-Ott. [Eur. As. temp. Afr. bor. e mer. Abiss. Am. Austral. N. Zel.|. — Arenaria L. (1753) — Lepigo- num Whlnb. (1820-24). 1 Sp. rubra J. et C. Presl (1819) 1082 A Fg. grassette, lineari, piano--convesse, per lo più mucronato-aristate. Calice lungo 2-4 mm. Cassula poco più lunga del calice. — Semi tutti senz’ala. a Calice lungo 2-3 mm. I Cime fogliose; pedicelli lunghi al più il doppio del fi. e della cassnla. Petali uguali al calice o più brevi. Stami generalm. 5-10. 1 Cime lasse, a pedicelli almeno in parte 1 volta più lunghi del calice. Fg. brevi. A Pianta annua. — Istria, Pen. ed isole; 2- bor.-occ.|| — Aren. rubra « camp. L. (1 -7. [Eur. As. occ. Sib. Afr. 753) — S. camp. Asch. (1859). x CAMPESTRIS FENZL (1844) AA Pianta perenne, a fusti più gracili (5-10 cm.), ad internodi brevi, per lo più glabra. — Sic. alle Madonie ed in forme simili anche sugli alti monti della Pen.; 6-7. [Germ. sett. Danim. Scandin.). — Arena- ria Spr. (1825). 3 RADICANS (PRESL, 1822) 2 Cime più dense, a pedicelli tutti più brevi del calice. Fg. e stipole al- lungate. ©, OO. Col tipo, specialm. nei luoghi mar. ; 2-3. [ Eur. mer. As. mer. Afr. bor. e mer. Is. atl. Austral. N. Zel... — Arenaria Soleir. 454 51 CARYOPHYLLACEAE [392 Spergularia exs. (1825) ex Scheele (1843) — S. rubra v. atheniensis Heldr. et Sart. exs. (1856) ex Asch. (1867) — S. athen. Asch. (1867). x BocconeI (STEUD., 1840) SI Cime subafille; pedicelli infer. 2-4 volte più lunghi dei fi. e della cassula. Petali un po’ più lunghi del calice. Stami 2-3. O. Pr. al mare nelle parti più calde della Pen. e nelle isole ; 2. | Reg. medit. As. temp. Sib. Arab. Abiss... — Aren. Guss. (1827) — A. salsuginea Bge. (1830) — S. salsug. Fenzl (1844). è DIANDRA (HeLDR. ET SART. exs. |1855] ex Boiss., 1867) b Calice lungo 3 1/2 -4 mm. — Cime dicotome, subafille, a pedicelli lunghi circa 2 volte il fi. Petali 1/3 più lunghi del calice (lunghi 41/2 -5 mm.) Pianta robusta. %. Nizz., Lîg., Tosc., Cors. ecc. ; 2. [Frane. mer. Afr. bor.|. e NICAEENSIS (SARATO, 1868) B Fg. grasse, lineari--subcilindriche, ottuso-mucronulate. Calice lungo 4--6 mm. Cassula assai più lunga del calice. *# Semi tutti o per la massima parte senz’ ala. Cime fogliose. O), 00. Luo- ghi salati mar.: Istria, Pen. ed isole, rr. nell'interno pr. le terme d’ Abano, nel Ferrarese alla Diamantina ed in Piem. pr. le sorgenti salate del Mon- ferrato e delle Langhe; 2-3. [Eur. As. temp. sino Sib. Afr. bor. N. Zel. Am. bor. e mer... — Aren. rubra 8 mar. L. (1753) — S. salina J. et C. Presl (1819) — S. Dillenii Lebel (1869). G MARINA (GrRIS., 1843) ## Semi per la massima parte alati. Cime afille o quasi. Pianta più robusta della prec. X. Colla prec. nei luoghi mar. più salati ed anche nel Ferra- rese nei prati di Casaglia e nelle valli di Sermide nel Mantov. ; 2-3. | Eur. As. occ. e centr. Sib. Afr. bor. e mer. Am. bor. e mer.). — Aren. L. (1763) — Ar. maritima All. (1774) — Ar. marginata DC. (1815) — S. margin. Kitt. (1844) — S. heterosperma Lebel (1869) — S. maritima Chiov. (1912). 6 MEDIA (PRESL, 1826) (GrIS., 1843) 1082! C Fg. grasse, lineari-lanceolate, spianate od anche cilindriche, mucronate. Ca- lice lungo 3-5 mm. Cassula più breve del calice. — Semi per lo più senza ala. Rd. grossa, quasi legnosa. 2%. Luoghi mar.: pr. Taranto e Gallipoli, Sard. lungo la costa sett., is. Tavolara, Arcip. Maddalena e Cors. | Afr. bor. Azzor.].. — Aren. Req. (1827). : MACRORRHIZA (HeyNH., 1840) — Sepali carenati, acuti. Pianta affatto glabra, a fusti eretti, dicotomo- ramosissimi, gracili (5-18 cm.). Fg. filiformi, aristate, senza fascetti ascel- lari; stipole c. s. Cime molto lasse, a rami divaricati e pedicelli capil- lari, + riflessi dopo la fioritura, 2-4 volte più lunghi dei fi. Calice lungo 2 1/o mm. circa, a sepali colla sola carena verde e nel resto bianco-sca- riosi. Petali lunghi il doppio dei sepali. Cassula più breve del calice. ©. Campi arenosi, rara: Tosc. (pr. Firenze al M. Scalari ed al Poggio di Firenze, sopra Montevarchi a Monsoglio e pr. Terontola) ed Umbria (Castiglione del Lago, Lisciano Nicone alle Bagnaie e pr. Preggio in quel di Umbertide); 2 e 4. Magg. [Eur. centr. ed occ. Russ. mer.|. — Alsine L. (1753) — Delia Dum. (1827). 2 Sp. segetalis G. Don (1831) 1083 Gen. 333. Spèrgula L. (1735). (Spec. 2 o 3 diffuse nelle reg. temp. dei 2 Emisf.). 1 Fg. col margine rivoltato e quindi solcate di sotto. Semi globoso-len- ticolari, granulosi, cinti da un’ ala stretta, Pianta glabra o peloso- 333 Spergulal 51 CARYOPHYLLACEAE 455 glandolosa in alto, verde. Fusti sdraiato-ascendenti od eretti, dicotomi (1-4 dm.). Fg. in fascetti o pseudoverticillate, filiformi-cilindriche, gene- ralm. più lunghe di 25 mm.; stipole 2 per ogni verticillo, ovate, bianco- scariose. Cime tricotome; pedicelli frutt. riflessi. Petali bianchi. Stami 5-10. Cassula 5-valve. O. Luoghi colt. ; 2-5. Febbr.-Lugl. [ Eur. As. Afr. bor. Abiss. Can., nat. Afr. mer. N. Zel. Am... — Volg. Renaiola. 1 Sp. arvensis L. (1753) 1084 Internodi sotto l’infiorescenza sviluppati e quindi cime di 1.° ordine pedun- culate. Sepali lunghi 2-3 mm. (nel frutto sino a 4 mm.). Petali subeguali a al calice. a Ala dei semi bianca. — Istria, Pen. ed isole. o VULGARIS (BoENN., 1824) b Ala dei semi nera. Pianta più robusta. — Talora colt. | Eur. centr. e mer.). è SATIVA (BoENN., 1824) B Internodi sotto l’infiorescenza nulli o quasi, quindi cime di i.° ordine sessili o quasi. Sepali lunghi 3-5 mm. Petali più lunghi del calice. — Semi nera- stri. — Sfc., Cors. [Eur. occ.-mer. As. min. Stria Afr. bor. Can. Mad.). CHIEUSSEANA (PoMEL, 1874) — Fg. non solcate di sotto. Semi piano-compressi, lisci o quasi, cinti da un’ ala larga. Pianta glabra, glaucescente (7-20 cm.). Fg. generalm. lunghe meno di 20 mm. Cime povere. Stami 5. Il resto c. s. O. Luoghi sabbiosi asciutti, qua e là ; 2-5. Marz.-Giu. [Eur. As. occ. sino India Afr. bor. Can.|. 2 Sp. pentandra L. (1753) 1085 A Ala dei semi bianca. — Dall’It. super. al Nap., Sard., Cors. e Linosa. % TYPICA B Ala dei semi rossa o bruna. Petali più larghi e più ottusi. — Col tipo. [ Eur. Alger... — S. Morisonii Bor. (1849). 8 vERNALIS (W., 1787) Gen. 334. Sagina L. (1735). (Spec. 8 circa delle reg. temp. e fredde dell’Emisf. bor., 1 sola dell’Emisf. austr.). 1 Sepali e stili 4, Stami 4-5, Fusti cespugliosi, esili (2-20 cm.), ramoso- dicotomi. Fg. filiformi. Fi. solitari, ascellari e terminali, a peduncoli capillari, più lunghi delle fg. Sepali ovato-subrotondi od oblungo-ottusi, talora apicolati, bianco-scariosi al margine. Stili assai più brevi dell’ova- rio. Cassula eguale al calice o poco più lunga, 4-valve. ©, x. Luoghi colt. o sabbiosi, vie, muri ecc., comune ; 2-5. Marz.-Ag. [Eur. As. oce. sino India Sib. Afr. bor. Is. atl. Am. Austral.|. 1 S. procumbens L. (1753) 1086 A Fg. mucronato-aristate. a Fusti sdraiati, spesso radicanti, nascenti da una rosetta centrale di fg. ste- rili. Peduncoli per lo più ricurvi ad uncino dopo l’antesi, poi raddrizzati. — Petali lunghi 1/2 del calice o nulli. I Sepali patenti a stella nel frutto. 1 Fg. interam. glabre. — Istria, Pen. ed isole; 2-5. Apr.-Ag. @ TYPICA 2 Fg. nettam. denticolato-cigliate, più larghe e più brevi. — Alp? or. (Pontebba, Trent. ed Alto Adige). (Eur. centr.|. 8 BRYOIDES (FRroEL., 1832) 456 51 CARYOPHYLLACEAE [334 Sagina II Sepali sempre applicati alla cassula. — Sard. e Cors. [Endem.|. corsIca (JoRrD., 1849) b Fusti ascendenti, non radicanti, nascenti dal colletto, senza rosetta di fg. sterili. Peduncoli eretti o poco curvati dopo l’antesi. — Piante glabre o cigliato-pubescenti, specialm. alla base delle fg. Petali piccolissimi o nulli. #* Sepali patenti a stella nel frutto, tutti ottusi. — Istria, Pen. ed isole ; 2-5. [Eur. As. occ. Afr. bor. Can. Am. mer.). è APETALA (ARD., 1764) #* Sepali sempre applicati alla cassula, i 2 esterni mucronati. — Colla var. prec. |[Eur. Afr. bor.-occ.). e CILIATA (FR., 1816) B Fg. mutiche od appena mucronulate. — Pianta glabra o rr. pelosetta, con o senza rosetta di fg. sterili. Peduncoli eretti o quasi dopo l’antesi. Sepali semipatenti nel frutto. Petali subeguali al calice (rr. nulli). ©. Lungo le coste ; 2. Marz--Giu. [Eur. Afr. bor... — S. Rodriguezii Lojac. (1888), non WK. € MARITIMA (G. Don, 1806) — Sepali e stili 5. Stami 10 (rr. 5 per aborto). 2 2 Fg. super. lunghe circa come le altre, Peduncoli lunghi più di 1 em. Pianta col portam. della spec. prec., prostrato-risorgente (2-15 cm.). Peduncoli eretti od inclinati. Il resto c. s. Y. Pascoli, rupi e boschi ; 4-7, rr. 2. Magg.-Ag. [Eur. As. media e bor. Afr. bor.-oce. Am. bor. ed art. Messico). — Spergula L. (1753) — Sag. Linnaei Presl (1835). 2 S. saginoides D. Torre (1882) 1087 A Petali più brevi, uguali o poco più lunghi dei sepali. a Fg. appena mucronate. Cassula lunga il doppio del calice od anche più. — Pianta glabra o rr. cigliato-glandolosa. I Cassula lunga 3-3 1/2 mm., lunga il doppio del calice. — Istria, Alpî, App. sino centr., Cal. all’Aspromonte e Cors. — S. saxatilis Wimm. (1841). & TYPICA II Cassula lunga 3 1/2 -5 mm. ed 11/2 volta più lunga del calice. — Alpi ven., trent. ed alto atesine. | Alpi or. Carp.). — Spergella Rchb. (1842). 8 MACROCARPA (MALY, 1848) b Fg. lungam. aristate. Cassula uguale al calice o poco più lunga. — Piante pubescenti-glandolose o rr. glabre. 1 Sepali larghi, ottusi. — Su? monti donde talora scende sino al mare : Istria, Pen., Sîc., Sard., Cors., Capraia, Elba, Giglio e Montecristo. | Eur. Am. bor... — Spergula Sw. (1789). € SUBULATA (PRESL, 1826) 2 Sepali più stretti, a largo margine scarioso-rossastro, gli esterni apico- lati o subcappucciati all’apice. — Cors. e Sard. [Endem.]. ò REVELIERI (Jorp. RT FOURR., 1866) B Petali 1/2 -1 1/2 volte più lunghi dei sepali. — Cassula poco più lunga del calice. * Fg. mucronate. Petali 1/2 volta più lunghi del calice. Pianta glabra o più spesso pubescente-glandolosa. — Monti della Pen. sino in Cal. al M. Pol- lino ; 5-7, rr. 4. [Alpi]. — Spergula saginoides AIl. (1785), non L. — Spergula W. (1799) — Sag. repens Burn. (1878). e GLABRA (FENZL, 1833) #* Fg. lungam. aristate. Petali sino 11/2 volta più lunghi dei sepali (corolla 5-10 mm. diam.). Pianta c. s., però più densam. cespugliosa. — Cors. da 400 a 2700 m. e Sard. al M. Gennargentu ; 4-7. |\Endem.j. — Spergala DC. (1805) — Sag. glabra v. corsica Gr. et Godr. (1847). 6 PILIFERA (FENZL, 1833) 384 Sagina] 51 CARYOPHYLLACEAE 457 — Fg. super. assai più brevi delle infer., portanti nell’ascella dei fascetti di fe. brevissime. Pedunceoli lunghi meno di 1 em.,i fruttiferi eretti. Pianta glabra (rr. peloso-glandolosa). Fusti ascendenti (5-15 cm.) na- scenti dal colletto sotto una rosetta centrale di fg., numerosi. Fg. lineari, ottuse, mucronulate. Fi. solitari, terminali o subracemosi. Sepali ovali, ottusi. Petali lunghi quasi 3 volte il calice. Stili lunghi circa come l’ova- rio. Cassula più lunga del calice. Y. Luoghi torbosi, paludosi 0 sabbiosi umidi, rara: Alto Adige pr. Bolzano e Sterzing, Gr. S. Bernardo, M. Rosa al Pian del Re e pr. Vercelli; 3-5. Giu.-Lugl. [Eur. Sib. Am. bor.]. — Spergula L. (1753) — Spergella Rchb. (1832). 3 S. nodosa Fenzl (1833) 1088 Gen. 335. Buffonia Sauv. (1747). (Spec. 6 circa della Reg. medit. ed As. occ.). Pianta glabra o minutam. scabro-pubescente. Fusto eretto od ascendente (1-3 dm.), ramoso-dicotomo. Fg. lesiniformi, le infer. più lunghe. Fi. pedicel- lati, in cime 2-3-flore, formanti un racemo. Sepali 4, lanceolato-acuminati, a 3-5 nervi, bianco-scariosi al margine. Petali 4, lunghi 2/3 del calice. Stami 4 (rr. 2-3). Stili 2; ovuli per lo più 4 soltanto. Cassula 2-valve. Semi 1-2, grossi (2 per 1 mm.), compresso-discoidei, tubercolati. O, OO. Luoghi aridi, rara: Nizz., Piem. pr. Qula e nella valle Queiras, Puglie e Sard. nel Campidano (forse qui scomparsa); 2 e 4. Magg.-Giu. [| Eur. occ.-mer. Valese Bale. Grec. Russ. mer. Siria Alger. Can.].. — B. tenuifolia Vill. (1789), non L. — B. spi- cata Delarbre (1800) — B. macrosperma J. Gay (1848). B. paniculata Dubois (1800) 1089 Gen. 336. Alsine L. (1737). (Minuartia L., 1753). (Spec. 60 circa delle reg. temp. e fredde dell’Emisf. bor., 1 dell’ Abiss., 2 del Messico ed 1 del Cile). 1 Sepali con 1 a più nervi ben visibili (almeno nel secco). Petali bian- chi o nulli. Stami uniseriati, Cotiledoni incombenti. 2 — Sepali quasi snervati. Petali rosei (rr. bianchi). Stami biseriati. Coti- ledoni accombenti. Sez. IV. RHODALSINE 12 2 Fusti fioriferi raccorciati, ad internodi più brevi o tutt’ al più uguali alle fg., che sono lanceolate od ellittiche e lunghe 1-5 mm. Sez. III. CHERLERIA 10 — Fusti fioriferi bene sviluppati, ad internodi generalm. più lunghi delle fg., che sono lineari o lanceolato-lineari e quasi sempre più lunghe di 5 mm. (eccett. talora le super.). 3 3 Fg. lineari o lesiniformi, ad 1-5 (rr. 5-7) nervi. Sez. I EUALSINE 4 — Fg. lanceolato-lineari, a 5-7 nervi. Sez. II. PETTERA 9 Sez. I. EuALSINE Pax (1889). 4 (3) Piante annue od anche perenni, ma in tal caso a sepali 1-nervi. Petali più brevi del calice. 5 458 51 CARYOPHYLLACEAE (B36 Alsine — Piante perenni, a sepali 3-7-nervi. Petali più lunghi od uguali al ca- lice (eccett. A. austriaca p. p.). 6 5 Sepali 3-nervi, erbacei, con stretto margine bianco-scarioso, Fusti per lo più ramoso-dicotomi dalla base (3-20 cm.), gracili, eretti od ascen- denti. Fg. lesiniformi, 3-nervie alla base. Sepali 5, un po’ ineguali, lan- ceolato-lesiniformi. Petali 5, obovati, lunghi 1/3 - 1/2 del calice od anche nulli. Stami 10 (rr. meno). Cassula oblungo-conica. Semi senza cresta. O. Muri, campi ecc., frequente ; 2-5. Apr.- Ag. [Eur. As. occ. sino Afgan. Sib. Afr. bor.|. — Aren. L. (1753) — Minuartia Hiern (1899). 1 Als. tenuifolia Crantz (1766) 1090 A Fi. lassam. disposti in cime formanti una pannocchia; pedicelli lunghetti. a Pianta glabra. Cassula sporgente dal calice. I Petali lunghi 1/2 del calice. — Istria, Pen. ed isole. — Aren. ten. a Vail lan. DC. (1824) — Minuart. ten. ssp. Vaillan. Mattf. (1921). a VAILLANTIANA Guss. (1842) II Petali brevissimi o nulli. 1 Pianta gracile, ad infiorescenza lassa e divaricata. — S7c. [Endem.?|. — Aren. Presl (1826) — Minuart. ten. f. subulif. Graebn. (1918). 3 SUBULIFOLIA (Guss., 1842) 2 Pianta più robusta, assai ramosa e con rami spesso intrecciati. — Area della spec. [Franc.). — Aren. Vill. (1789) — Als. intricata Martr.-Don. (1864) — Minuart. ten. f. Barrel. Graebn. (1918). BARRELIERI Guss. (1842) » Pianta pubescente-glandulosa in alto soltanto. — Cassula subeguale al ca- lice. — Area della spec. |Reg. medit..| — Aren. Vill. (1779) — Aren. visci- dula Thuill. (1799) — Als. ten. v. viscidula Guss. (1842) — Als. ten. v. intermedia Rouy et Fouc. (1896) — Minuart. ten. v. hybr. Chenev. (1910). ò HYBRIDA (JoRrp., 1852) © Pianta interam. pubescente--glandulosa. — Cassula rinchiusa. — Area della spec. {[Eur. As. occ... — Minuartia Schinz et Thell. (1907). e VISCOSA (SCHREB., 1771) B Fi. in cime contratte, formanti dei fascetti: pedicelli brevi. A Pianta glabra o quasi. Pedicelli più corti del calice. — Qua e la net luo- ghi aridi. [Reg. medit. sino Mesopot... — Aren. mucronata S. et S. (1819), non L. — Ar. medit. Led. (1821) — Als. conferta Jord. (1852) — Mi- nuart. medit. K. Maly (1908) — M. ten. v. conferta Thell. (1912). { MEDITERRANEA (J. MaLy, 1848) AA Pianta pubescente-glandolosa. Pedicelli un po’ più lunghi del calice. — It. pen., Sic. [Franc. mer... — Aren. Presl (1826) — M. ten. v. arvat. Graebn. (1918). m ARVATICA (Guss., 1842) AAA Pianta ispido-glandolosa. Cime molto contratte, a pedicelli più corti del calice. — Rara: Istria, Pen. e Cors. [Eur. medit. Tripol. Alger... — Als. ten. v. densiflora Vis. (1852) — Als. densifi. Posp. (1897) — Mi nuart. ten. v. confertifli. Briq. (1910). 6 CONFERTIFLORA FENZL (1842) — Sepali 1-nervi, bianco-cartilaginei, con una stretta fascia verde dor- sale bipartita dal nervo ch’ è bianco. Pianta glabra o pubescente-glan- dulosa (1-2 dm.). Sepali lanceolato-lesiniformi, acutissimi. Petali oblun- ghi. Cassula più breve del calice od uguale ad esso. Il resto c. s. O, X x 336 Alsine] bl CARYOPHYLLACEAE 455) Pascoli e rupi, qua e là ; 4-7. Giu.-Ag. | Eur. centr. e mer. Alger. Maroc.|. — Aren. L. (1753) — Minuart. Schinz et Thell. (1907). 2 Als. mucronata L. (1762) 1091 A Fusti cespugliosi, numerosi, ascendenti. Fi. t lassam. disposti in cime for- manti un corimbo. a Pianta perenne. Petali subeguali al calice. I Sepali disuguali. Antere gialle. 1 Cime piuttosto lasse, corimbose. Sepali lunghi 4 mm. circa. Pianta gla- bra. — Alp? dalle trent. ed alto--atesine alle Mar., App.pavese a Varzi e Cors. [Dalla Svizz. ai Pir... — Aren. fasciculata v. rostr. Pers. (1805) — Minuart. Rchb. (1842). a ROSTRATA (FENZL, 1833) 2 Cime addensate. Sepali lunghi 6-7 mm. Pianta completam. peloso-- glandolosa, a portam. della var. fasciculata. Alpî Mar. fra Testa d’ Alpe e M. Arpetta. [Alpî Mar. franc... — Als. rostrata f. A. Bur- natii Rouy et Fouc. (1896) — Minuart. rostrata v. Burn. Cavill. (1913). B BuRNATI n. comb. II Sepali uguali. Antere roseo--pallide. Pianta più robusta. — Alp? lomb. e Piem. [Valese Alpi franc.). — Minuart. rostrata v. petr. Graebn. (1918). i * PETRAEA (Jorp., 1849) b Pianta annua (rr. perennante). Petali più brevi del calice. — Pianta glan- duloso-pelosa in alto. Calice lungo 4-5 mm. Antere rosee. Portam. della v. fasciculata. — Abr. al piano di Cinquemilia, pr. Aquila e nella Mar- sica, da 850 a 1250 m. [Grec... — Aren. Ten. et Guss. (1835) — Minuar- tia Grande (1912). ò TRICHOCALYCINA (CES.,.1872) B Fusti solitari o poco numerosi, eretti. Cime contratte in fascetti formanti un racemo. — Petali per lo più lunghi 1/3 - 1/2 del calice. Sepali disuguali. O, X. — Euganei, Alpi veron., trent. ed alto-atesine e dalle ticin. alle Mar., App. emil. alla Pietra di Bismantova. (Eur. centr. Frane... — Aren. L. (1767) — Als. Jacquini Koch (1835) — Minuartia Hiern (1899). 2 FASCICULATA (WHLNB., 1812) 1091! 6 (4) Fg. 3 (rr. 5-7)-nervie di sotto, a nervi visibili almeno alla base. Sepali acuti od acuminati, rd — Fg. 1-nervie o snervate. Sepali ottusi od arrotondati, 8 7 Petali bruscam. ristretti in unghia brevissima, a base ovata. Fusti ce- spugliosi, ascendenti o diffusi (5-20 cm.). Fg. lineari o lesiniformi. Sepali ovato-lanceolati. Petali uguali al calice o poco più lunghi. Cassula sub- eguale al calice. Xx. Pascoli, rupi e luoghi sassosi, frequente; 5-1, vr. 2 e 4. Magg.-Ag. [Eur. As. occ. centr. e bor. Giapp. Afr. bor.-occ. Am. bor.|. — Aren. L. (1767) — Minuart. Hiern (1899). 3 Als. verna WhiInb. (1812) 1092 A Fusti non legnosi alla base. Fg. piane. Sepali 3-nervi. a Fusti poco ramosi, generalm. alti meno di 1 dm. I Petali ovato-ottusetti. 1 Sepali lunghi 2-3 (rr. 4) mm. $ Fg. lineari-lesiniformi. Peduncoli © allungati. À Fusti generalm. 3-pluriflori. # Pianta peloso-glandulosa in alto soltanto od anche totalm. glabra. — Istria, Pen., Sic. e Cors.; 4-7. — Als. verna v. caespitosa Guss. (1842) (non Aren. caesp. Ehrh., 1790) (f. densior) — Als. 460 51 CARYOPHYLLACEAE 13856 Alsine verna v. rhaetica Bruegg. (1860) (f. major laxior) — Als. verna v. semiglandulosa Strobl (1903) (f. glandul.) — Als. verna v. glabra Strobl (1908) (f. glabra) — Minuart. verna v. mont. Graebn. (1918). a MONTANA FENZL (1842) #* Pianta peloso-glandolosa anche nelle fg. — V. d’ Aosta, App. mer. e Stc. [Endem.). — Aren. verna v. grandiflora Presl (1826) — Als. verna v. pubescens Guss. (1842) — Minuart. verna v. pu- besc. Cav. et Grande (1911) — M. verna v. grandifi. Hayek (1922). 8 GRANDIPLORA n. comb. AX Fusti sempre 1--flori, in cespuglio denso. Fg. più brevi e più lar- ghe. — Alpi Retiche, ticin. ed aostane ; ©. {Alpi Carp. Altai). — Aren. liniflora Jacq. p. p. (1778), non L. — Als. verna « nivalis Fenzl (1842) — Minuart. verna v. nival. Chenev. (1910). SUBNIVALIS (Heg., 1840) $$ Fg. lineari--lanceolate, brevi. Peduncoli brevissimi. Portam. dell’ Als. sedoîdes. — Trent. in V. Fassa ed Alto Adige; ©. 'Alpil. —? Aren. verna v. latifolia Gaud. (1828) — Sagina Rchb. (1829) — Als. sedoi- des Froel. (1835), non Kitt.-— Minuart. verna v. latifol. Graebn. (1918). ò DECANDRA (D. TORRE, 1882) 2 Sepali lunghi 4-5 rnm. Fg. di sotto con nervi più sporgenti. — Fusti raccorciati, densam. cespugliosi, 1--3--flori. — Alti monti; 6-1. [Eur. Cauc. Sib. As. centr... — Aren. liniflora Jacq. p. p. (1778), non L. — Aren. Gerardi W. (1799) — Tryphane Facchinii Rchb. (1842) — Als. verna v. Facchinii Hausm. (1851) — Minuart. Hayek (1908). = GERARDI (WHLNB., 1814) JI Petali oblungo--lanceolati, acuti. —- Pianta minutam. peloso--glandolosa, a fusti ramosi e fg. brevi, ricurve. Fi. grandi, a sepali lunghi 3-5 mm. — Indicata dell'App. mer. e Sic. ; 5-1. { Balc. Creta Arcip.|. — Als. verna v. acutipetala Boiss. (1867) — Minuart. Graebn. (1918). 6 ATTICA (Borss. ET SPRUN., 1844) b Fusti ramosissimi, rigidi, alti 1-2 dm., -— superiorm. peloso--glandolosi. Fg. rigide. Petali largam. ovali, poco più brevi del calice. — Gargano, Lec- cese, Basil. a Matera ed is. Pelagosa ; 2-4. |Maced. Creta). — Als. verna v. ramosissima Groves (1887), non Fenzl — Minuart. attica v. medit. Graebn. (1918). *) MEDITERRANEA FENZL (1842 nom.) (1848 descr.) B Fusti per lo più legnoso--induriti alla base, densam. cespugliosi. Fg. subpri- smatiche. Sepali tutti bianco--scariosi al margine, gli esterni a 5-7 nervi poco sporgenti. : Xx Pianta peloso-glandolosa in alto. Fg. ricurvo--patenti, lineari. — Cime per lo più 1--3--flore. Sepali lunghi 4-5 mm. circa. Petali ovali. — Alpi, App. abr. ; €. Port. Spa. Pir. Alpi Bale: Carp. Cauc.. — Aren. All (1785) — Minuart. Schinz et Thell. (1907). 65 RECURVA (WHLNB., 1813) XX Pianta totalm. glabra o con radi peli in alto. Fg. eretto--patenti (mai ricurve), lesiniformi. — Cime con sino ad 8 fi. Il resto c. s. — Abr. ai M. Corno e Velino, Basil. al M. Serino, Cal. al M. Pollino ed all’ Aspro- monte, Sic. nelle Nebrodi e Madonte ; 6-0. |Spa. Pir. Cevenne Bale. mer. As. min... — Aren. W. (1813) — Ar. condensata Presl (1822) — Als. condens. Fenzl (1838) — Als. Thevenaei Reut. (1863) — Minuart. con- dens. Hand.-Mazz. (1909) — M. Engleri Mattf. (1921 nom.) (1922 deser.) (f. robustior) — M. rec. ssp. Juressii Mattf. (1922). : JuRESSII (FENZL, 1833) 336 Alsine] 51 CARYOPHYLLACEAE 461 — Petali gradatam. ristretti nell’unghia, a base cuneata, Pianta glabra o pubescente-glandolosa, a fusti cespugliosi, prostrato-ascendenti, esili (5-20 cm.). Fi. terminali, portati da peduncoli sempre assai lunghi. Se- pali lanceolati, 3-nervi. Petali lineari- od obovato-oblunghi. Y. Pascoli, ghiaioni e rupi; 5-7. Lugl.-Ag. | Asturie Pir. Alpî Russ. media Caue. Sib.|. — Aren. All. (1774) — Minuart. Schinz et Thell. (1907). 4 Als. flaccida Chiov. (1912) 1093 A Fusti 2--pluriflori (rr. 1--flori). Fg. lineari o sublanceolate. Cassula più breve del calice o subeguale ad esso. a Pianta con peli articolati lunghetti. Fg. lineari--lanceolate (larghe 2 mm. circa), 3--nervie, quasi egualm. distribuite lungo i fusti. Petali lunghi circa il doppio del calice. — Alp? centr. ed occ. dalle trent. (Tonale) alle Mar., da controllare le indicaz. del Friuli e Bellun. nel Comelico. — Aren. austriaca All. (1785), non Jacq. — Ar. Villarii Balb. (1804) — Als. Vil larsii M. et K. (1831) — Minuart. Villarsii Chenev. (1914). 9, TYPICA v Pianta minutam. peloso--papillosa. Fg. lineari (larghe 1 mm. alla base), 5--7- nervie, addensate alla base dei fusti, in alto allontanate ed uguaglianti gl’internodi. Petali lunghi circa 1/3 più del calice. — Alp? Cozie (M. Viso, V. Stura, V. Pellice). |[Endem.i. — Minuart. lanceol. ssp. Clem. Mattf. (1922). 8 CLEMENTEI (HUTER, 1904) c Pianta glabra. Fg. strettam. lineari, addensate nella porzione perennante dei fusti, allontanate sino ad uguagliare gl’internodi in quella annuale. Pedun- coli abbreviati. Petali un po’ più brevi del calice. — Alpi bergam.--coma- sche (Cima di Menna, Resegone, Grigna). (Endem.|]. — Aren. Thomas (1842) — Moehringia Thomasiana J. Gay in Bert. (1844) — Als. Thomas. Huter (1904) — Minuart. grin. Chenev. (1922), Mattf. (1922) — M. flaccida v. grin. Graebn. (1918). GRINEENSIS (GR. ET GonR., 1847) B Fusti 1-2-fHlori. Fg. lineari--filiformi (larghe 1/2 mm. circa), 3-nervie. Cassula uguale al calice o più lunga. — Pianta glabra. — Alp? or. (specialm. dolo- mitiche), più rr. nelle lomb. { Alpi or... — Aren. Jacq. (1075) — Minuart. Hayek (1908). ò AUSTRIACA (WHLNB., 1812) 8 (6) Fusti 1-2-flori, Sepali lanceolato-ottusi, Petali poco più lunghi del calice. Pianta glabra, eccett. i pedicelli, a fusti cespugliosi, ascendenti (4-8 cm.). Fg. strettam. lineari, oscuram. 1-nervie. Sepali 5-nervi, lunghi 3-4 mm. Cassula poco più lunga del calice. %. Luoghi sassosi, rara: Alpi bellun. (M. Antelao e Col di Sella), Trent. (V. Fassa a Monzoni, Giudicarie a M. Gel, V. di Fumo), alto-atesine, bormiesi e brese. al M. Carno ; 7. Est. [Alpi Reg. art... — Stellaria L. (1753) — Minuart. Schinz et Thell. (1907). 5 Als. biflora WhInb. (1812) 1094 — Fusti 1-moltiflori. Sepali bislungo-arrotondati. Petali lunghi il dop- pio del calice, Fusti cespugliosi, sdraiato-ascendenti (1-3 dm.), indurito lignificati alla base. Fg. filiformi, cigliolate al margine. Cime spesso for- manti pannocchia. Sepali 3-nervi, lunghi 5-8 mm. %. Pascoli e luoghi sassosi ; 5-7, rr. 2-3-4. Giu.-Sett. [Pir. Franc. Alpi Bale. Carp. Sib. Dauria]. — Aren. L. (1753) — Minuart. Schinz et Thell. (1907). 6 Als. laricifolia Crantz (1766) 1095 A Pianta minutam. pelosa (rr. glandolosa) in alto. Sepali a nervi prolungati sino all’apice. Cassula uguale al calice o rr. più lunga di 1/3. Semi tuber- 462 51 CARYOPHYLLACEAE [936 Alsine colati al margine (1 mm. diam.). — Alpi, rara e per lo più sul serpentino nell’ App. lig., pavese, parmig., bologn. e tosc.; in Piem. anche nella zona padana ed in Tosc. nella medit. — Aren. striata L. p. p. (1756) — Als. striata Gren. (1841), non Crantz. o. TYPICA B Pianta sempre pubescente--vischiosa in alto (rr. anche in basso). Sepali a nervi finienti poco oltre la metà. Cassula di 1/3 più lunga del calice. Semi con una cresta dentellata (1 i/2 mm. diam.). — Ne? terreni calcari: Istria, Alpi, A. Apuane, App. parm., abr. e laz. sui M. Simbruini. | Frane. Giura Alpi or. Bale... — Als. striata Crantz (1766) (non Aren. striata L.) — Ar. linifl. Murr. (1774) — Ar. capillacea All. (1785) — Minuart. Schinz et Thell (1907) — M. capillacea Graebn. (1918). 8 LINIFLORA (HEG., 1840) Sez. II. PETTERA (RcHB., 1841). 9 (3) Fusti cespugliosi, legnosi alla base e quivi densam. coperti di fg. disposte a rosetta (5-15 cm.). Fg. rigide, acuminate. Cime 2-7-flore, corimbose. Se- pali lanceolato-acuminati, 5-7-nervi, lunghi 8-10 mm. Petali obovati, più lunghi del calice. Cassula subeguale al calice. Semi crestato-granulosi. YU. Sulle rupi ; 6-7. Lugl.-Ag. [Pen. bale. As. min.|. — Aren. Ard. (1764) — Minuartia Javorka (1914). 7 Als. graminifolia J. F. Gmel. (1791) 1096 A Pianta interam. pelosa ed in alto glandolosa. — Alp? or., App. centr. e mer. sino Basil. — Aren. Rosani Ten. (1811) — Ar. montana Ten. (1881), non L. — Ar. Arduini 8 italica Vis. (1826) — Als. Rosani Guss. (1842) — Mi- nuart. gram. ssp. Rosani Mattf. (1922). vu TYPICA B Pianta peloso-glandolosa solo in alto. — App. centr e Sie. alle Madonie [Bale... — Aren. Portenschl. (1824) — Aren. Arduini v. dalmatica Vis. (1826) — Aren. Rosani var. B. Ten. (1830) — Als. gram. v. semiglabra Vis. (1852) — Minuart. gram. v. cland. Graebn. (1918). 8 cLANnDESTINA (KERN., 1882) Sez. III. CHERLERIA (L., 1742). 10 (2) Sepali e petali 4. Stami 8, Pianta glabra. Fusti depressi, densam. cespugliosi a cuscinetto (3-18 cm.). Fg. embriciate, ellittiche, ottuse, con- cave di sopra, convesse di sotto e quivi 3-nervie. Fi. solitari, terminali, sessili. Sepali ovato-acuti, 3-nervi. Petali cuneati o lanceolati, ora più lunghi del calice, ora brevissimi. Cassula superante il calice. Semi cre- stati. Y. Rupi e ghiaionî sino a 2900 m., rara ; ©. Lugl.-Ag. [Alpi svizz. ed or. Carp... — Cherleria octandra Sieb. (1813) (nom. nudum) — Sie- bera cherlerioides Schrader (1813) (nom. nudum), Hpe. (1819) — Aren. aret. Somer. (1819) — Als. octandra Kern. (1882) — Als. cherler. D. Torre (1882) — Minuartia aret. Schinz et Thell. (1907). 8 Als. aretioides M. et K. (1831) 1097 A Fg. nude. — Alpi or. dalle Giulie alle Bormiesi ed Alpi bergam. sulla Grigna. o TYPICA B Fg. cigliate al margine. — Dalle Alpì retiche al M. Rosa. [ Alpì Svizz.]. — Als. . aret. v. Rionii Grembli (1878) — Minuartia aret. v. Rionii Schinz et Thell. (1914). % HERNIARIOIDES (Rion, 1852) 336 Alsine] bl CARYOPHYLLACEAE 463 — Sepali 5, petali 5 o nulli, Stami 10, li ll Fg. e sepali ottusi. Petali nulli (rr. presenti). Cassula più lunga del calice. Fusti c. s. (rr. sino a 25 cm.). Fg. avvicinate, carnosette, lineari, scanalato-trigone, 3-nervie sul dorso. Fi. poligamo-dioici. Sepali oblunghi, concavi, 3-nervi. Stami esterni con 2 glandole basali. Semi senza cre- sta. Il resto c. s. Y. Rupi e ghiaioni ; 7. [Pir. Alpi Bale. sett. Carp. Scozia]. — Cherleria L. (1753) — Als. Cherleria Peterm. (1846-49) — Minuart. Hiern (1899). 9 Als. sedoides Kitt. (1844) 1098 A Fg. nude. a Corolla nulla. — Alpî, Cors. ? o. TYPICA b Corolla presente, uguale al calice. — Col tipo qua e la. [Alpi Carp... — Cherleria sed. v. coroll. Rota (1853) (nom. nudum), Schur (1868) — Als. Cherleria b. coroll. Fiori (1898). 8 COROLLATA GUERKE (1899) B Fg. cigliato--frangiate. — Col tipo, qua e là. [| Alpi. — Cherleria sed. v. cil. Huter (1882) — Als. Cherleria v. cil. Wohlf. (1890). € CILIATA GUERKE (1899) — Fg. e sepali acuti, Petali sempre presenti. Cassula subeguale al calice, Pianta glabra o pelosetta. Fusti cespugliosi, prostrati, con rami fogliosi, ascendenti. Fg. lanceolate, 3-5-nervie, piane. Fi. 1-3, terminali. Sepali ovato-lanceolati, 3-5-nervi. Petali oblunghi, subeguali al calice. Semi pa- pilloso-crestati. Y. Rupi e ghiaioni ; 7. Lugl-Ag. [Alpi]. — ? Stellaria rupestris Scop. (1772) — Aren. lanceol. All. (1774) — Facchinia lane. Rchb. (1842) — Minuartia rupestr. Schinz et Thell. (1907) — M. lan- ceol. Mattf. (1921). 10 Als. lanceolata M. et K. (1831) 1099 A Fg. patenti, poco più lunghe degli internodi. Pedicelli 3-5 volte più lunghi del calice. — Alp? dalle or. alla Valtellina e dal Sempione e Gr. S. Bernardo al Cenisio. %. TYPICA B Fg. erette, sempre più lunghe degli internodi. Pedicelli 11/2 -2 volte più lunghi del calice. — Alpi. [ Alpi}. — Aren. Vill. (1779) — Als. lance. v. con- densata Koch (1835) — Als. rup. v. cherl. D. Torre (1882). 8 CHERLERIOIDES FIoRI (1907) Sez. IV. RHODALSINE (J. Gay, 1845). 12 (1) Fusti sdraiati, ramosissimi (1-4 dm.), nascenti da un rz. indurito. Fg. carnosette, piane, oscuram. 1-nervie. Fi. in cime bi-tricotome, quasi pan- nocchiute, con pedicelli alla fine chinati. Sepali ottusetti, pelosi. Petali obovati, uguali al calice. Stami inegualm. lunghi. Semi scanalati sul dorso. Y. Luoghi mar. ; 2. Apr.-Lugl. [Port. Spa. Baleari Grec. Afr. bor. Can.]. — Aren. Poir. (1789) — Ar. procumbens Vahl (1790) — Als. procumb. Fenzl (1833), non Crantz — Rhodalsine procumb. J. Gay (1845) — Rh. genic. Williams (1898) — Minuart. Thell. (1912). 11 Als. geniculata Strobl (1885) 1100 A Cassula un po’ più lunga del calice, con 8-11 semi tubercolati. Petali bianchi o carnicini. Stami più lunghi 1/3 — 1/4 più brevi dei petali. a Pianta inferiorm. glabra, in alto peloso-glandolosa. Fg. lineari-oblunghe. Sepali 5-7-nervi. — Propria dell’Alger. — Rhodals. gen. x Poiret. Wil. liams (1898). a POIRETIANA n. comb. 464 51 CARYOPHYLLACEAE [336 Alsine b Pianta interam. glabra e senza glandole. Fg. c. s., ma più strette. Sepali 5--nervi. — S?c. a Palermo, Termini, Comiso e Terranova. |Endem.}. — Aren. Tin. (1817) — Als. proc. v. Bartol. Lojac. (1888) — Rhodals. gen. v. glabrata Williams (1898). g BarTOLOTTI (HueT Ex Nym., 1878) c Pianta totalm. coperta di peli brevi, glandolosi. Fg. lineari. Sepali 5--nervi. -- Sic. a Balestrate. [Eur. medit. Afr. bor. Can.).. — Aren. Desf. (1793) — Ar. proc. var. 8 Guss. (1826) — Als. proc. v. hern. A. Terr. (1893). | HERNIARIAEFOLIA FIORI (1898) B Cassula rinchiusa nel calice, con 7-9 semi (rr. sino a 25), lisci o minutam. granulosi. Petali rosei. Stami più lunghi uguaglianti i petali. — Pianta densam. peloso--glandolosa. I Fg. oblungo-lanceolate. Sepali ovato-lanceolati. — /t. mer., Ischia, Sîc., Favignana, Maretimo, Malta, Linosa, Pantell. e Sard.{Spa. Tripol. Tun.|. — Cherleria sedoides Forsk. (1775), non L. — Aren. Vahl (1791) — Rho- dals. J. Gay (1845) — Minuartia Graebn. (1918). \ ò PROCUMBENS (FENZL, 1833) II Fg. lineari, allungate. Sepali lanceolati. — Etna, Sard. [Spa. Alg. Marocco]. — Aren. Duf. (1820) — Ar. proc. v. linearifolia Moris (1837) — Rhodals. proc. v. lin. Williams (1898). e EXTENSA (Nym., 1878) Alsine verna (Gerardi) x recurva = A. Naegelii Bruegg. (1882) = Minuartia recurva X Gerardi Graebn. (1918). — Alpî Mar. (pr. Vinadio al Nodo del Mulo, Ca- sterino salendo al Colle di Servagno). Gen. 337. Arenària L. (1735). (Spec. circa 100 sparse nelle reg. temp. e fredde dei due Emisf. e sugli alti monti delle reg. trop., mancanti nell’Australia). 1 Fi, sessili, fascicolato-capitati. Fg. carenate, ricurve. Fusti cespugliosi, induriti alla base (5-10 cm.), minutam. pelosi. Fg. coriacee, lineari-lan- ceolate, acuminate, callose ai margini (come i sepali) e cigliate alla base. Capolini di 5-6 fi. circondati da brattee. Sepali 5, lanceolato-acuminati, 3-5-nervi, cigliati al margine. Petali 5,. più lunghi del calice. Stili 3. Cas- sula 6-dentata, uguale al calice. Y. Luoghi sassosi, rara : Alpi Mar. occ. pr. Loano e Ceriale ; 5. Giu.-Ag. [ Eur. oce.-mer.|. — Gypsophila L. (1753) COVAr: tetraquetra du: p. p. (1v/1), non I (1759). 1 Ar. aggregata Lois. (1827) 1101 — Fi, + lungam, pedicellati, solitari od in cime dicotome. Fg. nè care- nate nè ricurve. 2 2 Fg. lineari-lesiniformi, ingrossate al margine. Fusti sdraiato-ascendenti (5-15 cm.), ramosi, pubescenti. Fg. coriacee, cuspidate, cigliate alla base sui margini (rr. anche sulle facce). Sepali ovali-lanceolati, cuspidati, pe- loso-vischiosi, 1-nervi (nel secco quasi 3-nervi). Petali lunghi il doppio del calice o più. Cassula più lunga del calice. x. Pascoli sassosi e rupi ; 7. Magg.-Ag. [Eur. mer.-occ. e centr.-mer. Alger.|. 2 Ar. grandiflora L. (1759) 1102 A Cime 1-2-flore. — Alpi (specialm. occ.), App. pavese, centr., salernit. (M. Cer- vati) e cal. (M. Pollino) e Sic. alle Madonie. o. TYPICA 337 Arenaria] 51 CARYOPHYLLACEAE 465 mer. Pir. Spa... — Ar. grandifl. v. laxior Wohlf. (1890). 8 TRIFLORA (L., 1771) — Fg. ovate od ablungo-lanceolate, non ingrossate al margine, 3 3 Fi. in cime fogliose, moltiflore, pannocchiuto-dicotome, Piante annue o perenni, 4 — Fi.solitari terminali od in cime di 2-pochi fi. Piante sempre perenni. 5 4 Petali lunghi il doppio del calice. Fg. oblungo-lanceolate. Pianta pe- renne, cenerino-pubescente. Fusti diffusi, con rami allungati (15-20 cm.). Fg. infer. quasi spatolate, le super. bratteiformi, acute, cigliate alla base, 1-nervie. Pedicelli lunghi 5-6 volte il calice. Sepali lanceolati, ottusetti, cigliati, con 3 nervi di cui il mediano forma dopo l’antesi una carena cigliato-denticolata. Petali ottusi. Cassula c. s. Y. Luoghi secchi, rara: Nizzardo ; 4? Giu.--Lugl. [Franc. mer.-or.|. 3 Ar. cinerea DO. (1815) 1103 — Petali poco più lunghi del calice. Fg. lineari-lanceolate. Pianta an- nua, peloso-glandolosa. Fusti gracili, eretti, ramosi (5-10 cm.). Fg. 1-ner- vie, piane. Pedicelli lunghi 2-3 volte il calice. Sepali ovato-lanceolati, acutissimi, oscuram. 3-nervi, a margini strettam. bianco-scariosi. Il re- sto c. Ss. O. Indicata di C'ors., ma non più ritrovata in tempi recenti. Apr.-Giu. | Franc. mer. Spa.|. 4 Ar. modesta Duf. (1820) 1104 — Petali metà più brevi del calice. Fg. ovali. Pianta annua o bienne, ramosissima, eretta od ascendente. Fg. acute, subsessili, oscuram. 5-ner- vie. Cassula subeguale al calice. O, OO. Luoghi asciutti, comune ; 2-7. Magg.-Sett. [Eur. As. Afr. bor. e trop., nat. Am. bor. Austral.|. 5 Ar. serpyllifolia L. (1753) 1105 A Fi. grandi, a sepali ovato--lanceolati, lunghi 3-4 mm. Cassula ovoideo-globosa. a Piante di 10-20 cm., minutam. pubescenti. I Pianta * pelosa (rr. glabra), ma non glandolosa. — Pen., Istria ed isole, a preferenza al nord e sui monti; 2--6. & TYPICA II Pianta peloso--glandolosa e vischiosa in alto. — Col tipo. |Eur. As. occ. Afr. bor. Abiss... — Ar. sphaerocarpa Ten. (1880). 8 viscipa (HatLt. f. ex Lois., 1809) b Pianta di pochi cm., irta di peli lunghetti, rigidi e non glandolosi. Sepali più acuti. — Qua e là nelle Alpi, sino a 3200 m.; ©. [Alpi Pir. Bale. Cauc... — Ar. Marschlinsii Koch (1841) — Ar. serp. v. nivalis Gr. et Godr. (1847) — ALPINA GauD. (1828) (Kern., 1882) | B Fi. più piccoli, a sepali lanceolati, lunghi 2-3 mm. Cassula conico--cilindrica. Pianta più gracile, minutam. pelosa od anche glandoloso--vischiosa in alto. — Col tipo specialm. nei luoghi bassi ed al sud. [Eur. As. Afr. bor... — Ar. serp. v. leptoclados Rchb. (1842) — A. leptoclad. Guss. (1845). ò trNUIOR M. ET K. (1831) (GUERKE, 1899) 5 (3) Sepali 3-nervi. Fg. con 1 nervo principale e 2-4 secondari, Fusti cespugliosi, prostrati (2-10 cm.), minutam. pelosi. Fg. piccole, obovate o lanceolate, acute, ristrette in breve picciuolo. Cime 3-7-flore; pedicelli lunghi 1-3 volte il calice. Sepali ovato-lanceolati, acuti. Petali più lun- ghi del calice. Cassula c. s. 22. Ghiaie e rupi ; 6-7. Lugl.-Ag. [Eur. bor. ed alp. Am. bor.]. 6 Ar. ciliata L. (1753) 1106 30 466 51 CARYOPHYLLACEAE (357 Arenaria A Sepali glabri o quasi. Fg. cigliate al margine in basso, nel resto glabre. — Alpi, App. bor. sino bolognese. o. TYPICA B Sepali pelosi, gli esterni fortem. cigliati. Fg. cigliate su l’intero margine e } p :5 & 8. 18 g pelose, specialm. di sotto. — C. Tic. in V. Bosco e S. Gottardo. [ Endem.|. 8 PUBERULA CORRENS (1895) -— Sepali 1-nervi o nel fresco snervati. Fg. con 1 solo nervo semplice 0 snervate. 6 6 Fg. carnosette, ovato-subrotonde, Piante glabre o quasi. T — Fg. membranose, ovate od oblungo-lanceolate. Piante pubeseenti. 83 7 Fg. affatto snervate, Petali lunghi il doppio del calice. Fusti gracili, striscianti, ramoso-intrecciati (5-10 cm.), glabri o quasi. Fg. piccole, ovate, brevem. picciolate, cigliolate alla base ed ispidette. Fi. sempre solitari, lungam. peduncolati. Sepali ovato-ottusi, snervati, scariosi al margine. Cassula ovata, poco più lunga del calice. x. Rupi umide ed ombrose: Sard., Arcip. della Maddalena, Cors. ed isolette vicine, Mon- tecristo ; 2-5. Apr.-Lugl. [Baleari]. — A. corsica Steud. (1340). 7 A. balearica L. (1767) 1107 — Fg. debolm. 1-nervie, Petali uguali al calice. Pianta glabra, ramoso- prostrata (2-15 cm.). Fg. subrotonde od ellittiche, brevem. picciolate, ta- lora cigliate alla base. Fi. terminali, brevem. peduncolati, spesso appaiati. Sepali ovato-lanceolati, carenati, 1-nervi. Cassula globosa, uguale al ca- lice. x. Luoghi sassosi e rupestri: Alpi, App. modenese al M. Cimone ed abr. al M. Corno ; 7. Lugl.-Sett. [Alpi Bale. Carp... — Ar. rotundi- folia Vand. mss. ex Provasi (1923). 8 A. biflora L. (1767) 1108 8 (6) Fg. ovate, rotondate alla base, sessili o quasi. Pianta minutam. pe- losa, cespuglioso-diffusa (2-15 cm.). Fg. acute, 1-nervie, grassette. Fi. 1-3 all’apice dei fusti, lungam. peduncolati. Sepali oblungo-lanceolati, strettam. scariosi al margine, snervati. Petali lunghi il doppio del calice, denticolati all'apice. Cassula conico-oblunga, uguale al calice. x. Luoghi sassosi e rupi ; 5-7. Giu-Ag. [Endem.]. — Cerast. latifol. Vitm. (1772), non L. — Stellaria saxifraga Bert. (1810) — Ar. saxifraga Fenzl (1848), non Friv. (1836). 9 Ar. Bertolonii Fiori (1898) 1109 A Fg. strettam. ovate, brevem. pubescenti sulle facce, glanduloso-cigliate al margine. Cime a rami eretti od ascendenti o nel frutto divaricati. Sepali pubescenti od un po’ glandolosi, non viscosi, gli esterni brevem. acuminati. Petali larghi 2-4 mm. Semi color rosso--corallo. — Alp? Mar. ed App. sino Cal. — Ar. sax. « italica Briq. (1910). o. TYPICA B Fg. pelose come in a, ma largam. ovate o rotondato--ovate. Cime a rami già divaricati nell’ antesi, alla fine riflessi. Sepali un po’ vischiosi, gli esterni ottusi. Petali larghi 4-5 mm. Semi rosso--bruni. — Cors. al Capo Corso, a 1100-1305 m. — Stell. sax. Salis (1834) — Ar. Sax. v. Salisii Briq. (1910). 8 SALISII n. comb. C Pianta come la var. prec. ma a fg. largam. ovate o subrotonde, glabre sulle 2 pag. — Cors. al M. S. Pietro ed alla Cappella di St. Angelo. — Ar. sax. v. Burnatii Briq. (1910). BURNATII n. comb. D Pianta come la var. prec. ma glabra o quasi anche nei peduncoli e nel ca- lice, a cime con rami eretti od ascendenti, a sepali esterni brevem. acumi- nati ed a petali larghi 2-4 mm. — Sard. — Stell. sax. Moris (1887) — Ar. sax. v. Morisii Briq. (1910). 1 è MorIsI n. comb. 337 Arenaria] 51 CARYOPHYLLACEAE 467 — Fg.oblungo-laneeolate o spatolate, attenuato-picciolate alla base, Pianta glandoloso-pubescente, cespuglioso-ramosa, ascendente (5-20 cm.). Fg. sot- tili. Fi. assai grandi. Sepali oblunghi, bianco-scariosi al margine, quasi snervati. Cassula ovata, più breve del calice. y. Luoghi rocciosi e rupi : Friuli occ. nell'alta valle di Cimolais e finitima valle dell'alto Tagliamento in Carnia, tra 1300 e 2000 m. (rr. scende a 700 m.); 6-7, rr. 5. Giu-Ag. [Endem.]. 10 Ar. Huteri Kern. (1872) 1110 Gen. 338. Moehringia L. (1740). (Spec. circa 20 delle reg. temp. e fredde dell’Emisf. bor.). 1 Fg. larghe, ovato-lanceolate, 3-5-nervie. Pianta annua, minutam. pube- scente, ramoso-diffusa (1-3 dm.). Fg. picciolate. Fi. lungam. peduncolati, in cime lasse, per lo più pentameri. Sepali lanceolato-acuti, carenati, largam. bianco-scariosi al margine. Cassula ovata, subeguale al calice. O. Luoghi ombrosi freschi; 4-5, rr. 2 e 3. Apr.-Lugl. [Eur. As. occ. Turkest. Sib. Afr. bor.-oce.. — Arenaria L. (1753). 1 M. trinervia Clairv. (1811) 1111 A Fg. cigliate. Sepali 3--nervi. Petali più brevi del calice. Stami 10. — Pen. Istria ed isole ; frequente al nord e sui monti. % TYPICA B Fg. non cigliate. Sepali 1-nervi. Petali nulli. Stami 5. — C01 tipo ; più fre- quente al sud e nei luoghi bassi. [Reg. medit. occ... — Aren. Ardoino (1867). B PENTANDRA (J. Gay, 1832) — Fg. strettam. lineari-spatolate, filiformi o cilindriche, talora carnose. Piante perenni, 2 2 Fg. carnose, cilindriche o semicilindriche, rr. piane. Pianta glabra, + glauca. Fusti cespugliosi, prostrati o pendenti, ramosi, fragili. Fg. spesso di 2 forme, liscie o papillose. Fi. terminali, luangam. peduncolati, solitari o 2-3 in cime. Sepali ovato-lanceolati, acuti, 3-nervi. Arillo dei semi laciniato-filamentoso. Y. Rupi calcaree ; 4-5. Apr.-Lugl. | Alpi frane. Sti- ria Bosnia]. — Arenaria L. (1759). 2 M. bavarica Kern. (1882) 1112 A Fg. cilindriche o semicilindriche, senza nervi. — Sepali bianco--scariosi al margine. a Fi. pentameri (cioè a 5 sepali, 5 petali, 10 stami, 3 stili e cassula 6--valve) (solo eccezionalm. tetrameri); petali 1--2 volte più lunghi del calice. Fusti alti sino a 20 cm., ad internodi allungati. Fg. mucronulate. Cassula subglobosa, più breve del calice. — Alp? veneto--trent., bresciane e bergam., sino a 1200 m. [Endem... — Arenaria Ponae Rchb. (1824) — M. Ponae Fenzl (1833). a TYPICA b Fi. tetrameri (cioè a 4 sepali, 4 petali, 8 stami, 2 stili e cassula 4--dentata) ; petali 1/3 -- 1/2 più lunghi del calice. Fusti alti 5 cm. al più, ad internodi accorciati. Fg. ottuse. Cassula ovoidea. I Fg. brevi (lunghe 5-10 mm.), carnose e simili a quelle di un Sedum. — Alpi Mar., Lig. occ. al Capo di Noli ed altrove. | Alpî franc.-occ.).. — M. muscosa v. sedoides Cumino (1804) — M. sedifolia W. (1808) — M. sedoides Colla (1833) — M. frutescens Panizzi (1852). 2 DASYPHYLLA (Bruno, 1804) 468 51 CARYOPHYLLACEAE [398 Moehringia II Fg. lunghe e filiformi, poco carnose. Portam. che si avvicina a M. mu- scosa. — Alpi Mar. liguri. [Alpi Mar. franc.|. — M. dasyphylla v. Ten- dae Burnat (1892) — M. Burnati Rouy et Fouc. (1896). TENDAE n. comb. B Fg. strettam. lineari--spatolate, plane, 1--nervi, — poco carnose. Fi. tetra- pentameri. 1 Pedicellli dei fi. uguali al calice od appena 2 volte più lunghi. Sepali con margine scarioso stretto o mancante. Petali lunghi circa il doppio del ca- lice. Stili 2. — Alpî Mar., App. marchig. al Furlo e cal. al M. Pollino. [Endem.]. ò PAPULOSA (BERT., 1839) 2 Pedicelli dei fi. lunghi 4-6 volte il calice (sino a 4-5 cm.). Sepali a largo margine scarioso. Petali poco più lunghi del calice. Stili 4. — Triestino (Bagnoli, Cernical, Popecchio, Ospo) e Istria. [Endem.|. — M. Ponae Loser (1860), non Fenzl — M. glaucovirens Tomm. (1865), non Bert. e TOMMASINII (MARCHES., 1880) — Fg. mai decisam. carnose, strettam. lineari-piane, filiformi 0 setacee. 3 3 Sepali acuti od acuminati, carenato-1-nervi. Fi. in cime dicotome (rr. solitari), lungam. pedicellati, tetrameri (rr. pentameri). Petali subeguali al calice o più lunghi. Arillo ad orlo spiegazzato ed a lobi ineguali, = ottusi. Il resto c. s. Y. Rupi, muri e luoghi umidi; 4-7, rr. 3 (Piem.,- Orto bot. di Ferrara). Magg.-Ag. [Eur.centr.-mer. Franc. Spa... — Are- naria Med. (1775). — Volg. Erba-paglina. 3 M. muscosa L. (1753) 1113 A Pianta verde-gaia, alta 5-30 cm. Fg. strettam. lineari-piane, 1-nervi, lunghe 1-6 cm. Sepali acuminati, con largo margine bianco--scarioso. — Pen., Istria, Capri e Sic. sull'Etna a Cava Catalana. o TYPICA B Pianta verde--glauca, alta 3--5 cm. Fg. lineari--setacee, lunghe 4-5 mm. Sepali acuti, strettam. scariosi. — Alpi bellun., trent. e bresciane. |Endem.]. — M. glauca Leyb. (1853). 8 GLAUCOVIRENS (BERT., 1844) — Sepali ottusi, debolm. 3-nervi nel secco, Pianta glabra o debolm. cigliata, intensam. verde, cespugliosa, prostrata, a fusti densam. fogliosi. Fg. tri- gono-lesiniformi, carnosette, lunghe 5-10 mm., senza nervi. Fi. solitari od appaiati, brevem. pedicellati, pentameri. Sepali scariosi al margine. Arillo fimbriato-lacero. %. Rupi e ghiaie ; 7. Giu.-Ag. [| Alpi sino Baviera e Bosnia-Erzeg.).. — Stellaria Scop. (1772). 4 M. ciliata D. Torre (1882) 1114 A Pianta alta 5-10 cm. Petali subeguali al calice. a Fg. sottili. Capsula appena sporgente. I Pianta a fusti in alto pelosi ed a fg. cigliolate alla base. — Alpi, qua e là. vu. TYPICA II Pianta affatto glabra. — Col tipo e più frequente. — Arenaria Wulf. (1786) — M. polygon. v. ciliata Beck (1890). B poLyGonoIpEs (M. ET K., 1831) b Fg. più grossese più larghe. Sepali più ottusi. Capsula più lungam. spor- gente. — Alpi piem. [Svizz... — Stellaria All (1774). | OBTUSA GUERKE (1899) (CHIov., 1912) B Pianta alta 5 cm. al più, ridotta in ogni parte, pulviniforme, a fg. carenate di sotto. Petali lunghi il doppio del calice. -—— Alp? bellun., alto-atesine ecc. Svizz. Tir... — Alsine polyg. v. nana Gaud. (1828) — Sabulina spha- 338 Moehringia] 51 CARYOPHYLLACEAE 469 gnoides Froel. (1832) — M. sphagnoides Rchb. (1842) — M. polygon. v. nana St.--Lag. (1889) è NANA GUERKE (1899) Mochringia bavarica Xx muscosa = M. coronensis Behrend. (1904). — M. Baldo pr. la Madonna della Corona e Trent. a Salorno. M. muscosa Xx polygonoides D. Torre et S. (1909) = M. hybrida et M. ciliata Xx muscosa A. Kern. (1903). — Alto Adige pr. Bressanone e Cadore fra Lan- dro e Misurina. ‘ Gen. 339. Stellària L. (1753). (Spec. circa 100 disperse su tutto il Globo, però nei tropici solo sui monti). 1 Stili 3. Cassula divisa in 6 valve. Sez. I. EUSTELLARIA 2 — Stili 5 (rr. 3). Cassula divisa in 5 valve bidentate. Sez. II. MALACHIUM 9 Sez. I. EustELLARIA Pax (1889). 2 (1) Fg. + cuoriformi alla base, le infer. con piceiuoli lunghi 1-4 em., le super. per lo più sessili. Pianta + pelosa (rr. glabra interam.), a fusti striscianti poi ascendenti-eretti (1-6 dm.), cilindrici. Fg. acute od acuminate, le super. ovate. Cime dicotome, lasse, a fi. lungam. pedun- colati: brattee erbacee, le super. squamiformi o rr. tutte fogliacee. Se- pali 5, lanceolato-acuti, quasi snervati, a margine scarioso. Petali bipar- titi, bianchi, lunghi il doppio del calice. Cassula cilindrico-oblunga, divisa quasi sino alla base in 6 valve. x. Boschi e luoghi selvatici ; 4-6, rr. 3. Magg-Ag. [Eur. Cauc. Giapp.|. 1 S. nemorum L. (1753) 1115 A Fg. super. sessili o brevem. picciolate. Semi tubercolati. — Pen., Istr. e Cors. O. TYPICA B Fg. tutte (eccett. talora le supreme) lungam. picciolate e distintam. cuori- formi. Semi aculeolati al margine. — Triest., Comasco nella Grigna, C. Tic., V. d’Aosta ed App. |Alpi Balc. Eur. centr... — S. glochid. Freyn (1892) — S. nem. v. saxicola Beauv. (1900). 8 GLOCHIDISPERMA MuRB. (1891) — Fg. lineari od anche ovate ma non od appena cordate alla base, tutte sessili o le infer. picciolate. 3 8 Fusti cilindrici, ad internodi alternam. percorsi da una linea longi- tudinale di peli o talora anche totalm. pelosi o totalm. glabri. 4 — Fusti quadrangolari, ad internodi totalm. glabri. 5 4 Pianta senza rz. bulbifero. Fusti dicotomicam. ramosi, diffuso-ascendenti (1-8 dm.). Fg. ovate, le infer. picciolate e talora subcordate. Fi. in cime dicotomiche, fogliose. Semi variam. tubercolati. Il resto c. s. O, x. Co- munissima ovunque ; 2-7. Prim.-Aut. ed al sud anche nell’ Inv. [Quasi cosmopol. ; però spesso importata e nat... — Alsine L. (1753). — Volg. Centocchio, Paperina, Budellina. 2 S. media Cyr. (1784) 1116 A Fusti con una sola linea di peli o rr. affatto glabri. Cime glabre; calice gla- bro o peloso. a Petali presenti. Piante in generale bene sviluppate. I Petali più brevi del calice o rr. subeguali ad esso. Stami 3-5 (rr. 1-2 o 6-10). Pianta generalm. annuale e non molto sviluppata. — Pen., Istr. ed. isole. o OLIGANDRA FENZL (1842) 470 51 CARYOPHYLLACEAE II Corolla sino ad 1/3 più lunga del calice. Stami 10. Pianta in generale pe- rennante e più rigogliosa del tipo. 1 Corolla poco più lunga del calice. Semi rugosi od'ottusam. tubercolati. — Col tipo. |Eur. As. occ. Maurizio. — S. media v. major Koch (1887). 8 NEGLECTA (WEIHE, 1825) 2 Corolla circa 1/3 più lunga del calice. Semi acutam. tubercolati al mar- gine. Pianta più robusta. — Maremma tosc., Laz., If. mer. ed ins. |Gre- cia 2). — Alsine Ten. (1811) — 2 S. neglecta v. macropetala Hal. (1901). ‘| GRANDIFLORA Guss. p. p. (1827), Ten. (1830) b Petali mancanti o ridottissimi. Piante in generale meno sviluppate. — Stami 1-3 (rr. 4-5). A Calice peloso. Petali nulli o nei fi. precoci ridottissimi. — Nell'area della spec. [Eur. As. occ. Cipro Alger... — Alsine Dum. (1827). ò PALLIDA (PirÈ, 1863) AA Calice glabro. Petali sempre nulli. — Italia, specialm. mer. ed ins. | Reg. medit. Franc. sett.|. e APETALA (UCRIA, 1798) B Fusti totalm. pelosi negli internodi super. Cime e calici peloso--glandolosi. — Pianta più robusta di tutte le var. prec. (3--8 dm.), a fg. larghe sino a 2 cm. Petali un po’ più lunghi del calice. Stami 10. Semi grossi. — Per. dal Laz. e Puglie in giù, Sîc., Lipari, Malta, Pantell. e Tremiti ; 2.{ Franc. mer. Spa.].. — S. media v. grandiflora Guss. p. p. (1827) — Alsine Cupan. Jord. et Fourr. (1868) — S. neglecta v. glandulosa Strobl (1885) — S. media v. apula Pallanza (1900). E CUPANIANA (Nvym., 1878) — Pianta munita di rz. filiforme e bulbifero. Fusti semplici o quasi (10-15 cm.), eretti, ad 1 o pochi fi. Fg. ellittiche, acute, brevem. piccio- late, glabre. Fi. lungam. peduncolati, solitari; brattee nulle o fogliacee. Sepali lineari-lanceolati. Petali poco più lunghi del calice. Cassula oblunga. Semi grossi, tubercolati. Y. Presso le sorgenti ed i ruscelli, rara: pr. Gorizia a Staragora e Panovizza, Carnia sotto Magnanins, Piem. pr. Biella ed in Valduggia ; 4-5. Apr.-Giu. [Carinzia Stiria Afgan. Himal. As. bor.). — S. dichotoma Scop. (1772), non L. 3 S. bulbosa Wulf. (1789) 1117 5 (3) Petali decisam. più corti del calice o nulli. Fg. oblungo-lanceolate od ovali. Fusti diffusi (1-5 dm.), ramosi. Fg. acute, ristrette alla base e quivi spesso cigliolate, le infer. brevem. picciolate. Cime povere; pe- duncoli lunghi 1-6 volte il calice; brattee piccole, scariose al margine. Sepali lanceolati, 3-nervi, scariosi al margine. Cassula ovoidea, uguale al calice. Semi granulosi. ©, X%. Fossi, sorgenti, acquitrini; 4-7, rr. 3 (Piem.). Magg.-Lugl. [| Eur. As. media e bor. Giapp. Formosa Maroc. Mad. Am. bor.]. — S. graminea L. (1753) — S. uliginosa Murr. (1770). 4 S. Alsine Grimm (1767) 1118 A Fg. lunghe sino a 25 mm. Fusti alti sino a 5 dm,, pluriflori. — Jf. bor. e centr., Basiîl., Cal. e Cors. a TYPICA B Fg. lunghe 4-10 mm. Fusti alti 5-12 cm., pauciflori. — Alpi al limite dei ghiacciai e delle nevi. [Alpi Eur. centr... — Larbrea ulig. v. alp. Schur (1866) — S. glacialis Lagg. (1868) — S. ulig. v. alp. Guerke (1899). 8 ALPINA n. comb. 339 Stellaria] b1 CARYOPHYLLACEAE 471 — Petali uguali o più lunghi del calice. Fg. lineari o lineari-lan- ceolate. 6 6 Petali lunghi come ii calice od appena più lunghi. i — Petali lunghi il doppio del calice o poco meno. 8 7 Angoli della parte super. del fusto e margine delle fg. scabri per fine dentellatura. Brattee glabre negli orli. Pianta un po’ glauca. Fusti diffusi, dicotomi (1-3 dm.). Fg. sessili, strettam. lanceolato-lineari. Cime pannocchiute. Sepali ovato-lanceolati, enervi nel fresco e debolm. 3-nervi nel secco. Cassula oblunga, superante il calice. Semi debolm. rugosi. Y. Boschi. rara: Trent. (V. Cadino, Sadole e Paneveggio), Alto Adige, Stelvio ? (ex Ball); 5. Giu.-Sett. (Eur. centr. Scand. Russ. Sib. Am. bor.). — S. mosquensis M. B. (1816) — S. Friesiana Ser. (1824). 5 S. longifolia Muehlenb. (1809) 1119 — Angoli del fusto e margine delle fg. lisci. Brattee e fg. super. mi- nutam. cigliati negli orli. Pianta di un verde gaio (2-5 dm.). Fg. li- neari o lanceolate. Sepali lanceolato-acuminati, visibilm. 3-nervi anche nel fresco. Semi rugoso-granulosi. Il resto c. s. x. Boschi e prati: Istr., It. bor., App. sino al Laz., A. Apuane, M. Pisano e C'ors. ; 5-6, rr. 3-4. Magg.-Lugl. [Eur. As. temp.). 6 S. graminea L. (1753) 1120 8 (6) Fg. affatto liscie al margine e sulla nervatura mediana. Brattee seariose al margine. Pianta glauca, a fusti ascendenti, poco ramosi (2-3 dm.) Cime per lo più povere; brattee glabre negli orli. Sepali de- bolm. 3-nervi. Cassula più breve del calice. Il resto c. s. %. Luoghi umidi, rara: Istr., Euganei sul M. Pendiîce, Alto Adige a Klobenstein, Lomb., Piem., Lig. (sopra Voltri e pr. Spezia) e Cors. ; 4-5, rr. 3. Magg- Giu. [Eur. As. occ. Sib. India Austral... — S. graminea # L.(1753) — ? S. Dilleniana Moench (1777) — S. glauca With. (1796). 7 S. palustris Ehrh. (1789) 1121 — Fg. cigliato-scabre al margine e sulla nervatura mediana. Brattee erbacee. Pianta di un verde gaio, a fusti prostrati alla base poi eretti (3-6 dm.). Fg. sessili, lanceolate o lineari-lanceolate, acuminate. Cime formanti una pannocchia lassa; pedicelli lunghi, pelosi. Sepali oblungo- lanceolati, quasi senza nervi, strettam. scariosi al margine. Cassula globosa, uguale al calice. Semi papillosi sulle facce e tubercolati sul dorso. Y. Boschi, siepì ecc.: Istr., Pen. sino Basil. e Gargano ; 4-5, rr. 3. Apr.-Giu. [Eur. As. occ. Afr. bor.). 8 S. Holostea L. (1753) 1122 Sez. II. MALÀCHIUM (FR., 1817). 9 (1) Pianta pelosetta o rr. glabra, flaccida. Fusti un po’ angolosi, fragili, sdraiati o rampicanti (3-30 dm.). Fg. cordato-ovate, acuminate, lepinfer. picciolate. Cime pannocchiute, fogliose, glandolose. Pedicelli patenti, alla fine ricurvi all’apice. Sepali ovali, ottusi. Petali poco più lunghi del ca- lice. Stami 10. Semi tubercolati. XY. Luoghi umidi, fossi, siepi: Istr., Pen., Malta, Cors.; 2-7. Marz.-Ott. [Eur. As. occ. India Giapp.|.. — e AA irta ta ile (RIE le 472 51 CARYOPHYLLACEAE 1359 Stellaria Cerastium L. (1753) — Malachium Fr. (1817). — Volg. Budellina d’acqua. 9 S. aquatica Scop. (1772) 1123 Stellaria hybrida = St. neglecta v. glandiflora x media var. a Bég. (1910). — Orto bot. di Padova. St. intercedens = St. neglecta v. glaberrima Xx St. media v. intermedia Bég. (1910). — Orto bot. di Padova. St. ambigua = St. media v. gymmnocalya x ? St. neglecta var. o Bég. (1910). — Orto bot. di Padova. St. dubia = St. media var. a St. neglecta var. a Bég. (1910). — Orto bot. di Padova. Gen. 340. Holòsteum L. (1737). (Spec. 6 dell’Eur. ed As. temp.). Erba glauca, a fusti eretti, peloso-glandolosi e vischiosi in alto (1-3 dm.). Fg. oblunghe, le infer. picciolate. Ombrella con involucretto di piccole brat- tee; peduncoli allungati, ineguali, i frutt. riflessi, poi di nuovo eretti dopo la dispersione dei semi. Sepali 5, lanceolati. Petali obovati, denticolati, biau- chi o rossigni, lunghi circa il doppio dei sepali. Stami 3 (rr. 4-5). Cassula aprentisi in 6 valve revolute. Semi compressi sul dorso, concavo-carenati, tubercolati. O. Luoghi erbosi e colt. ; 3-4. Marz.- Apr. [| Eur. As. occ. sino In- dia Sib. Afr. bor., nat. Am. bor.]. H. umbellatum L. (1753) 1124 A Fg. affatto glabre. — /str., Pen. (massime al nord), Sic. e Sard. x GLABRUM ScHUR (1866) B Fg. peloso--glandulose al margine. — Col tipo. — Arenaria M. B. (1808) — H. ciliatum Opiz (1825). 8 GLUTINOSUM (F. ET M., 1839) Gen. 341. Ceràstium L. (1737). (Spec. descritte oltre 100, forse da ridursi a 40 circa, sparse su tutto il Globo, però in Austral. una sola spec.). 1 Fusti affatto glabri. Petali interi od appena smarginati. Cassula più breve del calice o subeguale ad esso. Sez. III. MoENCHIA 12 — Fusti pelosi, glandolosi o tomentosi (almeno in alto). Petali bilobi 0 bifidi. Cassula più lunga del calice o rr. uguale ad esso (C. illyricum). 2 2 Stili 3 (rr. 4). Cassula deiscente per 6 denti (rr. 8). Sez. I. DICHODON 3 — Stili 5. Cassula deiscente per 10 denti. Sez. II. EUCERASTIUM 4 Sez. I. DicHopon (BARTL., 1841). 3 (2) Pianta perenne, a fusti prostrati e radicanti in basso, glabri o peloso-glandolosi in alto (3-10 cm.). Fg. carnosette, oblungo- o lineari- lanceolate, glabre, meno talora le super. Fi. solitari od in cime povere; pedicelli peloso-glandolosi, riflessi nel frutto, assai più lunghi del calice. - Sepali ottusi. Petali bianchi, più lunghi del calice, bilobi. Cassula con 341 Cerastium] bl CARYOPHYLLACEAE 473 denti alla fine patenti. Semi verrucosi. Y. Luoghi umidi: Alpi, Abr. (Majella, Gr. Sasso, M. Velino e M. Greco), Laz. sul M. Viglio e Camp. al M. Meta ; ©. Lugl-Ag. [Eur. As. oce. sino Himal. Sib. Marocco Am. bor. Groen... — Stellaria L. (1753) — C. trigynum Vill. (1779) — Dichodon Rchb. (1842). 1 C. cerastioides Britt. (1894) 1125 — Pianta annua, a fusti eretti od ascendenti, non radicanti, semplici o ramosi dalla base (10-30 cm.), glandoloso-vischiosi. Fg. lineari o le infer. spatolate, cigliato-glandolose. Cime per lo più corimbose; pedicelli sem- pre eretto patenti, lunghi 1-3 volte il calice. Sepali oblungo-lanceolati. Petali bifidi. Cassula a denti eretti. Il resto c. s. O. Prati e campi, qua e là: Fiume, Euganei, Mantov., Vicentino, Bergam. lungo V Adda, Ba- sil.? e Sic. nel Valdemone ; 3 e 4. Apr.-Magg. | Eur. media As. occ. sino Pers. e Turkest. Alger... — Stellaria viscida M. B. (1808). 2 C. anomalum W. et K. (1799) 1126 Sez. II. EucERÀsTIUM Bosss. (1867). 4 (2) Piante annue, cioè senza fusti sotterranei e senza fusti laterali radicanti. Petali uguali al calice o più brevi, rr. più lunghi. 5 — Piante bienni o perennanti, cioè a fusti laterali prostrati e radicanti, ma senza fusti sotterranei. Petali uguali al calice o più lunghi. 9 — Piante perenni, cioè con fusti sotterranei sviluppati. Petali lunghi circa 2 volte il calice od anche più. 10 a) Annua. 5 (4) Cassula più lunga del calice (rr. subeguale ad esso), con denti api- cali lunghetti e ben visibili. 6 — Cassula uguale al calice o più breve di esso, a denti apicali appena visibili. Pianta irsutissima, a fusti ramosissimi dalla base e con peli riflessi. Fg. oblunghe o spatolate. Cime corimbose ; brattee completam. erbacee e pelose sino all’apice. Sepali acuti, con peli lunghi e patenti sino all’apice, strettam. scariosi. Petali bilobi, uguaglianti 1/3 del calice. Stami 10; filamenti glabri. Semi appena punteggiati. O. Luoghi aridi ; 2. Apr.--Magg. | Eur. or.-mer. As. min. Siria]. 3 C. illyricum Ard. (1764) 1127 A Pianta alta 8-12 cm. Peduncoli 2-5 volte più lunghi del calice. — Proprio della Pen. balc., As. min. e Stria. a. TYPICUM B Pianta alta 2-8 cm., brevem. ramosa, a cime dense. Peduncoli subeguali al calice. — Cors. a Corbara e Calvi. 2 PILOSUM (S. ET S., 1806--9) 6 Sepali pelosi sino all’apice, ch’ è sorpassato in altezza dai peli stessi. Stami od unghia dei petali spesso eigliati. fi — Sepali glabri all’apice, che non è sorpassato dai peli. Stami ed un- ghia dei petali sempre glabri. 8 7 Stami a filamenti cigliati alla base. Peduncoli (almeno i frutt.) 1-8 volte più lunghi del calice. Pianta irsuta, a fusti eretti od ascendenti (5-20 cm.). Fg. infer. spatolate, le cauline ovali od ovato-oblunghe. Cime 474 51 CARYOPHYLLACEAE [B41 Cerastium lasse. Brattee e sepali c. s. Petali bilobi o bitidi, subeguali al calice o più brevi, ad unghia spesso cigliata. Stami 10. Semi minutam. e scarsam. tubercolati. O. Luoghi erbosi, comune al nord ; 2-4. Apr.-Magg. [|Eur. As. occ. Sib.? Afr. bor.]. — C. divaricatum Herb. (1324). 4 C. brachypetalum Desp. (1805) 1128 A Pianta non glandolosa o quasi, a peli appressati o patenti. — Istr., Pen., Sîc., Malta, Pantell. e Cors. — C. brach. v. eglandulosum Fenzl (1842). a STRIGOSUM (FR., 1817) B Pianta glandoloso-vischiosa. a Pianta bassa, a rami e peduncoli abbreviati. Pelosità densa e patente. — It. mer., Ischia e Sic. [Grec. As. min. Afr. bor... — ©. luridum Guss. (1842) — C. atticum Boiss. et H. (1553). 8 viscosum Guss. (1882) b Pianta più alta, a rami e peduncoli non abbreviati. Pelosità appressata. — Qua e là col tipo, specialm. al nord. |Eur. As. min.). — C. brach. v. glan- dulosum Koch (1835). * TAURICUM (SPR., 1829) — Stami a filamenti glabri. Peduncoli uguali al calice o più brevi di esso. Cime dapprima contratte a forma di glomerulo, poi + divaricato- corimbose. Petali smarginato-bilobi, subeguali al calice (rr. mancanti). Il resto c. s. O. Campi, luoghi erbosi ecc., comune ; 2-5. Marz.-Magg. [Quasi cosmopol., però in molti paesi introdotto]. — C. viscosum L. (1753) et Auct. — C. vulgatum L. (1755) et Auct., non L. (1763). — Volg. Cencio molle. 5 C. glomeratum Thuill. (1799) 1129 A Pianta glandoloso-irta, vischiosa. — Istr., Pen. ed isole. — C. spurium Posp. (1897). o. TYPICUM B Pianta con peli senza glandole. — C. Tic., Comasco, Stic., Cors. ecc. 8g EcLannuLosuM M. ET K. (1831) 8 (6) Pianta peloso-glandolosa (rr. glabra), diffuso-eretta (5-30, rr. sino 70 cm.). Cime per lo più lasse, corimbose. Sepali spesso denticolati all’apice. Pe- tali smarginato-bilobi o bifidi. Stami 5-10. Il resto c. s. O. Luoghi er- bosi ed arenosi, comune ; 2-6. Marz.--Giu. [|Eur. As. occ. sino Afgan. Giapp. Afr. bor... — C. varians Coss. et Germ. (1345). 6 C. semidecandrum L. (1753) 1130 A Petali lunghi come il calice o più brevi (rr. un po’ più lunghi). a Brattee tutte largam. scariose e glabre all'apice. — Peduncoli frutt. riflessi, gl’ infer. lunghi 1-4 volte il calice. — Istr., Pen. ed isole. — C. arena- rium Ten. (1830). o, TYPICUM b Brattee infer. erbacee, le super. strettam, scariose. — Peduncoli frutt. ar- cuato--patenti o riflessi, lunghi 1-2 volte il calice. Fi. pentameri. — Istr., Pen., Tremiti, Sic., Sard. e Cors. — C. obscurum Chaub. (1821) — C. pal- lens F. Schultz (1836). 8 aLUTINOSUM (FR., 1814) c Brattee tutte completam. erbacee e pelose sino all’apice. I Peduncoli uguali al calice o più brevi, i frutt. eretti. — Fi. pentameri, di 1/3 più grandi che nel tipo, a sepali lungam. e densam. pelosi (quindi con porzione apicale glabra ridotta). — Pr. Firenze, Camp., Bastl., Sic., Cors., Gorgona e Pianosa. [ Franc. mer. Spa. Tripol. Alger... — C. ag- gregatum Dur. (1840) — C. Gussonei Tod. ex Lojac. (1888)... sIcuLUM (Guss., 1832) 5341 Cerastium] b1 CARYOPHYLLACEAE 475 II Peduncoli, almeno in parte, più lunghi del calice, i frutt. riflessi od eretti. — Fi. pentameri, più rr. tetrameri. — Qua e là, massime nelle isole. — C. tetrandrum Curt. (1795-96). ò PUMILUM (CuRT., 1795-96) B Petali 11/2 --2 volte più lunghi del calice. 1 Fg. * pelose. Brattee strettam. scariose (almeno le super.). — Fusti peloso- glandolosi e vischiosi. A Pianta alta sino a 40 cm. Sepali lunghi 4 mm. Semi grossam. tubercolati. — Pen., Ischia, Sîc., Malta, Sard. e Cors. {Vallese Pen. bale... — C. cam- panulatum Viv. (1804) — C. silvaticum Guss. (1826), Ten. (1830), non W. et K. e LIGUSTICUM (Viv., 1802) 1130* AA Pianta alta sino a 50 (rr. 70) cm. (a fg. lunghe 4 cm. e larghe 1 cm.) Sepali lunghi 7-8 mm. Petali lunghi 10-14 mm. Capsula lunga 9-10 mm. Semi acutam. tubercolati. — Awvellinese, Salernit. e Cal. al M. Pollino. [Endem.|]. — C. campanul. v. longepedunculatum Ten. (1830) — C. lon- geped. L. Marcello (1904), non Muehlenb. (1813) — ©. campan. v. gra- nulat. Huter P. et R. (1877) — C. Roeseri N. Terr. (1889-90), non Boiss. et H. & GRANULATUM (HuTER P. ET R., 1879) (Cniov., 1923) 2 Fg. glabre (eccett. pochi peli al margine e sul nervo mediano di sotto). Brattee tutte erbacee. — Pianta gracile, di 2--8 (rr. 12-15) cm., a fusti debolm. peloso--glandolosi. — Sard. nel M. S. Padre ed a Macomer, in luoghi umidi. [Endem.|. — ©. campan. v. minus Moris (1837). PALUSTRE (MoRISs, 1835) b) Bienna vel perennia. 9 (4) Petali uguali al calice o poco più lunghi di esso. Pianta + peloso- irta, rr. del tutto glabra o quasi. Fusti ascendenti (1-6 dm.), semplici o poco ramosi. Fg. ovali o spatolate, le infer. picciolate. Cima lassa; pedun- coli frutt. 1-5 volte più lunghi del calice. Sepali oblungo-lanceolati, per lo più ottusi, scariosi al margine e glabri all’apice. Petali smarginato- bilobi, ad unghia talora cigliata. Stami 10, a filamenti glabri. Semi gros- sam. tubercolati OO, X. Luoghi erbosi ; 2-7. Apr.-Ag. [ Eur. As. occ. e bor. Indie G'iapp Afr. bor., nat. Am. bor. N. Zel... — (€. viscosum L. hb. — C. vulgatum L. (1763) et Auct. pl., non L. (1755) — C. ceae- spitosum Gilib. ? (1781), Asch.! (1860) — Stellaria triv. Lk. (1795). © C. triviale Lk. (1821) 1131 A Petali lunghi circa come il calice. a Pianta senza peli glandolosi o quasi. — Istr., Pen. (massime al nord), Arcip. Maddalena e Cors. o. TYPICUM b Pianta + glandolosa (specialm. in alto), spesso più robusta. — Col tipo. — C. viscos. v. glandul. Boenn. (1824) — C. triviale v. viscosum M. et K. (1831). 8 GLANDULOSUM RcHB. (1832) (ScHUR, 1869) B Petali sino ad 1/2 più lunghi del calice (6,5--8 mm.). Pianta della zona alpina, largam. cespugliosa, più pelosa (per lo più senza glandole), a capsule e semi più grandi che nel tipo. — Trent., Alto Adige, Bormiese, Bergam. pr. Aprica e C. Tic. al Camoghè ; 6-7. [Eur. centr. e bor. Kamtschatka Am. art... — C. viscos. v. alpicolum Heg. (1825) — C. triv. v. alpinum M. et K. (1831). * FONTANUM (BAUMG., 1816) — Petali 1 ‘1/2 -2 volte più lunghi del calice. Pianta pubescente-glandulosa in alto (3-5 dm.). Fg. acute, le cauline medie bislunghe (20-35 mm. lun- 476 51 CARYOPHYLLACEAE [PB41 Cerastium ghe), le super. lanceolate. Cima lassa, pannocchiuta; peduncoli gracili, più lunghi del calice; brattee super. strettam. scariose al margine. Se- pali scariosi e glabri all’ apice. Petali bilobi. Il resto c. s. OO. Luoghi boschivi e selvatici : Istr., Ven., Trent., Mantov., App. emil. e tosc. in Mugello e Senese a Vescovado ; 4-5, rr. 3. Giu.-Lugl. [Paesi danub. Transilv. Volinnia]. — C. repens Bert. (1839), non L. 8 C. silvaticum W. et K. (1802) 1132 c) Perennia. 10 (4) Fg. ovate od oblungo-laneeolate, quasi sempre senza fascetto di foglioline alla loro ascella. Petali diritti nella fioritura. Fusti cespu- gliosi (3-20 cm.), ascendenti. Peduncoli più lunghi dei fi., dopo la fiori- tara allungati ed obliquo-patenti o riflessi. Sepali acuti od ottusetti, sca- riosi al margine. Petali smarginato-bilobi. Stami 10, a filamenti glabri. Semi tubercolati. x. Luoghi sassosi ; 6-7. Lugl.-Ag. [| Eur. art. ed. alp. Cauc. Sib. art. Am. bor. Groenl.|. 9 0. alpinum L. (1753) 1133 A Brattee appena scariose all'apice. Fusti 1-9 (rr. 4--5)--flori. a Rosette terminali dei getti sterili non avvolte in lana bianca. A Piante non od appena glandolose in alto. * Pianta © pelosa. — Alpi, ma a quanto pare assai raro. a HIRSUTUM RETZ. (17079) #* Pianta glabra o debolm. pelosa. — Belun. al M. Cristallo? |Pir. Tir. Carinzia Eur. sett. Groenl.}.. — €. alp. v. glabratam WhInb. (1812) — C. glaberrimum Lap. (1813). 8 GLABRUM RETZ. (1779) AA Pianta assai glandolosa in alto. — Indicato delle Alpi friul., carniche e tir. [Pir. Alpi frane. Bale. Carp.]. — ©. alp. v. glanduliferum Koch (1835). ATRATUM {LAP., 1813) b Rosette terminali dei getti sterili avvolte in lana bianca, increspata. Pianta anche nel resto lanosa. — Alpi carniche e tir. e nel gruppo della Bernina. (Eur. alp. ed art. Groenl.|. — C. villosum Baumg. (1816). è LANATUM (LaAm., 1783-84) B Brattee completam. erbacee, simili alle fg. Fusti 1-3 (rr. 4-5) --flori. I Rz. grossetto. Fg. ovali. Petali 1-3 volte più lunghi del calice. Cassula leg- germ. incurvata, a denti ricurvi. Semi 1-3 mm. diam. — Piante peloso- glandolose (rr. quasi glabre). 1 Petali 2-83 volte più lunghi del calice. Semi 2--3 mm. diam. Fusti 1--3--flori. — Alpi ed App. pistoiese al lago Scaffaiolo. [Alpi Eur. centr. e bor. Cauc.). e LATIFOLIUM (L., 1753) 2 Petali 1-2 volte più lunghi del calice. Semi 1 1[2 -2 mm. diam. Fusti brevi, 1--flori. — Alpi. [Alpi sino Stiria), — C. glaciale Gaud. (1824). € UNIFLORUM (THom., 1810) II Rz. lungam. strisciante. Fg. lanceolate od ellittiche. Petali lunghi il doppio del calice. Cassula a denti revoluti. — Pianta con peli brevissimi, non viscida. —- Alpi Mar. (Vallone di Ascrot, Nodo del Mulo, Colle di Sarva- gno). [Endem.). — €. latifol. ssp. Biadegii Chiov, (1928). :) BIADEGII n. comb. III Rz. gracile, stolonifero. Fg. lanceolate. Petali 1/3 più lunghi del calice. Cas- sula diritta, a denti ricurvo-uncinati. — Pianta con peli brevi. Semi 1--1 1/2 mm. diam. — Alp? alto--atesine, tic., lomb. e piem. [ Alpi tir. svizz. e 5341 Cerastium] BI CARYOPHYLLACEAE 4TT frane.]). — C. ovatum v. tilitorme Ser. (1524) — C. pedunculatum Gaud. (1824). 0 FILIFORME (ScHLEICH., 1815) C Brattee largam. scariose. Fusti 3--9--flori. — Piante brevem. pelose o quasi glabre, più rr. irsute. Petali lunghi il doppio del calice. $ Peduncoli frutt. obliquam. patenti o riflessi (talora alla fine di nuovo eretti). Piante con numerosi getti sterili fogliosi. + Fusti generalm. 6--9--flori. Fg. ovate o lanceolate, lunghe sino a 2 cm. Sepali ovali, glabri. — Alpi ven., trent., bergam. e comasche sulla Gri- gna: per lo più sul calcare. | Alpi or. sino Tir.|. — C. ovatum Hpe. (1809). t CARINTHIACUM (VEST, 1807) ++ Fusti generalm. 8--flori. Fg. ellittiche, lunghe sino a 14 mm. Sepali bi- slunghi, peloso--glandolosi. — Portam. quasi del C. sivwaticum. — Alpi Giulie sui monti Matajur, Nero e Rombon [Carinz. Carniol. Tir... — C. lanuginosum v. subtriflor. Rchb. (1841) — C. Huteri Kern. (1877-78). x SUBTRIFLORUM (HuTER, 1875) $$ Peduncoli frutt. eretti od eretto--patenti. Pianta senza getti sterili fogliosi, — peloso--glandolosa in alto, moltiflora. Portam. del C. sélvaticum. — Alpi Giulie ad Idria e nella valle dell’Isonzo tra la chiusa di Flitscher, S. Lucia e Selo, tra 180 ed 800 m. |Stiria]. ) SONTICUM (BECK, 1908) — Fg. lineari, lineari-lanceolate o rr. ovate, spessissimo munite di un fascetto di foglioline sopra un breve ramo ascellare. Petali rieurvi in fuori nella fioritura. 11 11 Pianta + pelosa e talora lanosa, però mai decisam. bianco-tomen- tosa, spessissimo glandolosa in alto. Fusti di 5-40 cm. Fg. infer. spa- tolate, le super. lineari o lanceolate. Peduncoli quasi sempre eretti anche dopa la fioritura. Nel resto c. s. %. Luoghi erbosi e boschivi, muri, rupi ecc., frequente ; 4-7, rr. 2 e 3. Apr.-Ag. [Eur. Cauc. As. centr. e bor. Afr. bor.-occ. Am. bor. e mer.|. 10 C. arvense L. (1753) 1134 A Piante + pelose od irsute, ma non lanose. a Fg. oblunghe, ovato-lanceolate o lanceolato--lineari, molli. Piante a fusti sterili non molto più brevi dei fertili, — per lo più elevate. I Calice frutt. inclinato sul peduncolo. 1 Brattee largam. scariose all'apice. — Fusti generalm. con più fi. — Alpi, App. ; 3-0. — ?C. Scarani Ten. (1811) — C. arv. v. arvum Schur (1876). a COMMUNE GAUD. (1828) 2 Brattee strettam. scariose all’apice. A Fusti 1-flori. Fascetti di fg. sterili quasi in ogni ascella. — Pianta densam. cespugliosa. Fg. bislungo-lanceolate o lineari, con lunghi peli al margine. Calice frutt. poco inclinato sul peduncolo. — V. d’Aosta in Valgrisanche. [Endem.]}. — C. alpin. v. Salassor. R. Beyer (1891). 8 SaLassoruMm CorRrENs (191%) AA Fusti pluriflori. Fascetti di fg. sterili spesso mancanti (specialm. nella var. Apuanum). * Fg. ovali od oblunghe. Pianta irsuta per peli patenti o nel fusto leg- germ. riflessi. Portam. del C. alpinum. — A. Apuane; 5-1. |Endem.|. — C. alpin. Bert. (1819), non L. | APUANUM (PARL., 1875) #* Fg. oblungo-lanceolate o lanceolate. Pianta più elevata ed a peli più brevi che nella var. prec., più appressati e nei fusti decisam. ri- flessi. — Tosc. e forse in ‘Cal. alla Mongiana; 2-6. [Endem.]. — C. hirsutum Auct. pl., non Ten. è eErRUScum Lac. (Lac.) (1912) 478 51 CARYOPHYLLACEAE [B41 Cerastium II Calice frutt. eretto sul peduncolo. — Il resto come nella var. prec. — Camp., M. di Castellamare, Salernit., Cal. (M. Pollino, Sila, Aspromonte) e Sic. al M. Busambra ed alla Ficuzza ; 5-6. (Endem.|. — C. latifolium Ten. (1880), non L. e HIRSUTUM (TEN., 1811) b Fg. lineari o lineari-lanceolate (eccett. talora le infer. che possono essere ovali). Piante a fusti sterili generalm. assai più brevi dei fertili. 1! Pianta di 20--25 em., minutam. pelosa, a fg. lunghe 15--20 mm. e larghe 1-3 mm. Cime ampie e divaricate. — Lomb. (lungo il Ticino e lo Zerbo) e V. d'Aosta. | Endem.|. € INSUBRICUM (MORETTI, 1832) 2' Piante basse, non aventi i caratteri suddetti. $ Sepali ovato-lanceolati, ottusetti. + Peduncoli più lunghi del calice ; brattee largamente scariose. + Fg. diritte, lineari-lanceolate o lineari. — Alpi ed App.?; 5-9. [Pir. Eur. media Cauc. Sib.). m STRICTUM (L., 1753) (HAENKE, 1788) -+4 Fg. ricurve, più rigide e più strette. — Istria, Alpi ed App. ; 5--T. [Alpi Eur. centr... — ©. laricifolium Vill. (1789) — C. rigidum Vitm. (1789) — C. ciliatum W. et K. (1812). 9 surrRUTICOSUM (L., 1753), KocH (1835) i Peduncoli uguali o più brevi del calice; brattee strettam. scariose. — Pianta densam. cespugliosa, a fg. quasi embriciate, pettinato- cigliate. — App. centr. e camp., Sard. e Cors.; 6-1. [Montenegro]. — Stellaria pumila Brocchi (1882) — €. Soleirolii Ser. (1828) — C. alpinum v. pumilum N. Terr. (1872). : THOMASII (TEN., 1823) 1134! $$ Sepali acuminati o brevem. aristati. #' Fg. lesiniformi. Sepali ovati, attenuato-aristati, non scariosi al mar- gine. Semi... — Abr. al M. Majella. |[Endem.). x SUBULATUM (HUTER P. ET R., 1879) #*' Fg. lineari. Sepali lanceolato-acuminati, scariosi al margine. Fi. assai grandi. Semi grossi, a tegumento vescicoso. — C'ors. ; 6-7 [Endem.|. — ?C. heterophyllum Viv. (1824). % sTENOPETALUM (FENZI, 1848) B Piante con pelosità lanoso-increspata #* abbondante. A’ Peduncoli frutt. sempre eretti, glandolosi o no. Fg. strettam. lineari (eccett. le infer.). +' Pianta generalm. verde, poco lanosa. Fg. lunghe 2-5 cem., diritte. — Alpi Graie e Cozie; indicato anche del M. Baldo, Alpi bergam. e C. Tic. sul M. Generoso, ma probabilm. per errore. [Endem.\. w LINEARE (ALL., 1785) ++ Pianta bianchiccia, più lanosa specialm. nelle rosette sterili. Fg. più brevi, patenti o ricurve. — Sard. e Cors. |Spa. Alger. Maroc.|). — C. tomentos. Cav. (1802), non L. — C. arvense Moris (1827), non L. — C. alpin. v. angustifolium Moris (1837). y BorssiERI (GREN., 1841) AA' Peduncoli frutt. patenti o refratti, mai glandolosi. Fg. super. lineari o lineari-lanceolate (lunghe 1-2 cm.) — Pianta lanoso-bianchiccia. — Alpi Giulie sul M. Ciaun. { Pen. balc.|. È LANIGERUM (CLEM., 1841) — Pianta hianco- o cenerino-tomentosa, rr. glandolosa, invecchiando glabrescente alla base, alta 3-35 cm. Cima subcorimbosa ; peduncoli sem-- pre eretti, uguali o più lunghi dei fi.; brattee per lo più largam. sca- riose. Il resto c. s. Xx. Luoghi aridi, pietrosi; 5-7. Giu-Lugl. |Balc. 941 Cerastium] 51 CARYOPHYLLACEAE 479 Ungh. Cauc. As. minore, nat. Eur. media). — C. repens L. (1753). —- — Volg. Erba lattaria. 11 C. tomentosum L. (1753) 1135 A Peli sempre semplici. Petali lunghi al più il doppio del calice. Ovario glabro. Cassula a denti diritti. a Pianta cenerino-tomentosa (rr. glandolosa in alto), alta sino a 4 cm. Fg. ellittico--lanceolate o lineari-lanceolate. — Abr., Avellinese, Salernit. ecc. ; indicato anche dei C. Euganei, Feltre, Verona, O. Tic., Aosta e Cesenate, ma quasi certam. sfuggito alla coltura. |Endem.]. -—- C. longifolium Ten. (1811), non Alior. — C. samnianum Ser. (1824). « ELATUM (TEN., 1823) b Pianta bianco-tomentosa. I Piante mai glandolose. 1 Fg. lanceolato-oblunghe od ovali. — App. centr. e mer., Sic. alle Ma- donie e sull'Etna e Cors. al M. Grosso. |Endem.). — C. tomentosum Ten. (1880) et Auct. pl. B ALBUM (PRESL, 1826) 2 Fg. lineari o quasi, a margini riflessi. — Colla var. prec. [Endem.). — C. toment. B Ten. (1830). x COLUMNAE (TEN., 1811) II Pianta glandolosa nei peduncoli e calici. — Abr., Avell. al M. Taburno e Salernit. |Endem.). — C. toment. v. glandulosum Correns (1909). ò GRAEFFERI (Guss. Ex Nvm., 1890) B Peli biforcati, coi 2 rami portati da brevi cellule basali. Petali lunghi sino al triplo del calice. Ovario quasi sempre peloso. Cassula a denti ri- curvi. — Fg. strettam. lineari. Pianta cenerino-tomentosa. — Indicato di Basil. a Muro e Cal. al M. Pollino, ma da controllare. [ Pen. balc.|. 2 GRANDIFLORUM (W. ET K., 1805) Sez. III. MoENCHIA (EHRH., 1788). 12 (1) Pianta glabra, glauca, a fusti esili, eretti od ascendenti, semplici o ramoso-dicotomi. Fg. lanceolato-lineari, acute od acuminate. Fi. pochi, con lunghi pedicelli filiformi, eretti od inclinati. Sepali lanceolato-acuti, largam. scariosi al margine. O. Campi, prati e boschi asciutti ; 2-5. Marz--Lugl. [Reg. medit. Eur. centr. ed occ. Armen., nat. Am. bor.|. — C. glaucum Gren. (1841). 12 C. manticum L. (1756) 1136 A Petali 1-2 volte più lunghi del calice. — Fusti di 1-3 dm. Brattee largam. scariose. Fi. 5-9, pentameri (cioè : sepali, petali e stili 5, stami 10, rr. 8). Stili diritti, nell’antesi lunghi il doppio dell’ovario. Cassula subglobosa, più breve del calice. — Jf. bor. e centr. [Franc. mer. Bale. Ungh. As. min. Armen.).. — Moenchia Bartl. (1839). x TYPICUM B Petali subeguali al calice o più brevi di esso. a Fusti di 1-2 dm. Brattee strettam. scariose. Fi. 3-5, tetrameri (cioè : sepali, petali e stili 4, stami 8). Petali subeguali al calice. Stili ricurvi, nell’ an- tesi il doppio più brevi dell’ovario. Cassula oblunga, appena più breve del calice. — Pen., Sard. e Cors. (Reg. medit... — Sagina Ziz (1823). — C. tenue Viv. (1824) — M. octandra J. Gay (1833). 8 OCTANDRUM ARc. (1882) b Fusti di 5-10 cm. Brattee appena scariose. Fi. 1-3, c. s. (però a soli 4 stami). Petali più brevi del calice. Cassula subeguale al calice. Il resto c. s. — Istr., Pen. (massime al sud), Ischia, Sic., Sard. ed Arcip. tosc. | Eur. occ. 480 51 CARYOPHYLLACEAE [B41 Cerastium e centr... — Sagina L. (1753) — Moenchia G. M. et S. (1799) — Moenchia quaternella Ehrh. (1788) — C. quaternellum Fenzl (1833). ERECTUM (Coss. ET GeRM., 1845) Cerastium arvense X fontanum ? Correns (1918) = C. alpin. v. glabratum Murr (1899) = C. fontanum f. glabratum Murr (1902)= C. strictum x fontanum D et C. pseudo-alpinum D. Torre et S. (1909). — Alto Adige al Brennero. C. subulatum Xx tomentosum Huter (1904) = C. Rigoi Huter et Porta (1877) (nomen) et ap. Huter (1904). — Abr. alla Majella a Scrimacavallo. alpinum Xx latifolium JI. M. Norman (18983). — Trent. a Folgaria. 9 OC. arvense X elatum et C. elatum X arvense Cavara et Grande (1914). — Abr. al M. Terminillo. O. arvense X lanatum Correns (1917) = C. lanat.xstrictum Bruegg. (1881) = O. stri ctum X alpin. Wohlf. (1890) = C. Brueggerianum D. Torre et S. (1909). — Alto Adige al Passo di Scarl verso Taufers. Tribù II SILENEZ. Gen. 342. Agrostèmma L. (1735). (Spec. unica). Pianta con pelosità appressata, a fusti eretti (3-10 dm.), indivisi 0 poco ramificati. Fi. lungam. peduncolati. Calice coriaceo, irsuto, a tubo ovato, ri- stretto in alto, a 5 lacinie fogliacee, alla fine caduche. Petali porporini, obo- vato-smarginati, senza squame alla fauce. Stami 10. Stili 5. Cassula sessile, 5-dentata, 1-loculare. Semi tubercolati. O. Tra le biade, frequente ; 2-5. Apr. Lugl. [Eur. As. occ. Sib. Tripol. Alger., nat. Afr. Am. bor... — Lychnis Scop. (1772) — Githago segetum Lk. (1795). — Volg. Gittaione, Maz- zettone. A. Githago L. (1753) 1137 A Lacinie calicine 1/2 -2 volte più lunghe della corolla. — Istr., Pen. ed isole. o. TYPICA B Lacinie calicine 2-4 volte più lunghe della corolla. — Col tipo. — Githago Lk. (1795). 9 NICAEENSE W. (1789) (PeRs., 1805) Gen. 343. Lychnis L. (1735). (Spec. 29 circa delle Reg. temp. bor.). 1 Piante decisam. bianco-tomentose. Cassula 5-dentata, setticida, 1-loculare. Sez. I. EULYCHNIS 4 — Piante mai bianco-tomentose. 92 2 Piante annuali. Cassula 10-dentata, loculicida, settata alla base. Sez. III. EUDIANTHE 7 — Piante perenni o rr. bienni. 3 3 Piante glabre o quasi. Fi. ermafr. Cassula 5-dentata, deiscente e set- tata c. s. (eccett. L. Flos-cuculi a cassula setticida ed 1-loculare). Sez. II. VISCARIA 5 _ Piante + pelose. Fi. dioici. Cassula 10-dentata, setticida ed 1-loculare. Sez. IV. MELANDRIUM 8 343 Lychnis] 51 CARYOPHYLLACEAE 481 Sez. I. EuLycHNIS DC. (1824. 4 (1) Fi. lungam. peduneolati, in cima lassa dicotomo-corimbosa. Petali obovato-arrotondati, interi o smarginati. Fusto eretto, ramoso in alto (3-7 dm.). Fg. oblungo-lanceolate, le infer. attenuate alla base. Calice oblungo-campanulato, a 10 costole ineguali; denti lineari, contorti verso sinistra. Petali porporini, con alla fauce 2 squame pungenti. Stami 10. Stili 5. Cassula sessile. Semi tubercolati. %. Luoghi sassosi, boschi e muri, qua e là: Istr. e Pen., anche colt. ed in molti luoghi semplicem. inselvat. ; 2-4. Magg.-Ag. [| Eur. media e mer. As. occ. Kaschmir]. — Agrostemma L. (1753) — Coronaria Coronaria Huth (1893). — Volg. Cotonaria. 1 L. Coronaria Desr. (1789) 1138 — Fi. subsessili, disposti in cima contratta, densa. Petali obovato- cuneiformi, bilobi. Fusti eretti, semplici (3-5 dm.). Calice oblungo-cla- vato, a 10 costole uguali ed a denti ovato-acuti, diritti. Petali porporini, con squame membranacee. Carpoforo lungo !/4 della cassula. Semi piani sul dorso. Il resto c. s. Y. Pascoli e luoghi sassosi, qua e là: Alpi, Lig. e Piceno ; 5-6. Giu.-Ag. [Alpi franc. e svizz.|. — Agrostemma L. (1753) — Coronaria A. Br. (1843). 2 L. Flos-Jovis Desr. (1789) 1139 Sez. II. VIscARIA (RoEHL., 1812). 5 (3) Petali divisi in 4 lacinie lineari. Fusti eretti, con getti sterili alla base, vischiosi e rossastri alla sommità. Fg. glabre, le infer. a rosetta, oblungo-spatolate, picciolate; le super. lineari-lanceolate. Cime iasse, pannocchiuto-corimbose. Calice brevem. campanulato, a 10 costole uguali ‘ ed a denti triangolari. Petali rosei (rr. bianchi), con squame c. s. Cas- sula sessile. Semi c. s. Y. Luoghi erbosi, comune ; 2-5. Apr.-Lugl. [| Eur. temp. Cauc. Sib.|. — Coronaria A. Br. (1843). — Volg. Fior-cuculo, Femerone. 3 L. Flos-cuculi L. (1753) 1140 A Fusti di 4-6 dm., scabri, pelosi in basso. Pannocchia per lo più moltiflora, a fi. mediocrem. grandi. — Istr., Pen. ed isole; più rara al sud. o TYPICA B Fusti di 15--35 cm., quasi glabri. Pannocchia con 1-4 fi. assai piccoli. Pianta più gracile in ogni parte. — /str., Ferrara, Basil., Sic. e Cors. [Serb. Maced. Bulg.). — Coron. Fl.-Cuc. v. Cyrilli Graebn. (1920). 8 CyRILLI (RIcHTER, 1842) — Petali quasi interi oppure bifidi. 6 6 Petali obovati, appena smarginati. Cime in pannocchia allungata. Fusti vischiosi in alto (3-6 dm.), glabri, eretti, semplici. Fg. lanose ai margini in basso, nel resto glabre: le basali in rosetta, oblungo-lanceo- late, picciolate ; le altre lineari, sessili. Cime parziali addensate. Calice oblungo-clavato, a 10 nervi ed a denti c. s. Petali rosei (rr. bianchi), ad unghia dilatata superiorm. in 2 orecchiette ed a squame lunghe 1/3 - 1ja della lamina. Carpoforo poco più breve della cassula. Semi canalicolati sul dorso. %. Pascoli: Istr. pr. Rodik, Euganei, Alpi ed Abr. al M. dI 482 51 CARYOPHYLLACEAE [943 Lychnis Corno ; 4-5, rr. 3 (Piem.). Magg.-Lugl. | Eur. Cauc. Sib. Giapp|. — Viscaria vulgaris Bernh. (1800), Roehl. (1813) — V. Viscaria Voss (1896). — Volg. Viscaria. 4 L. Viscaria L. (1753) 1141 — Petali cuneiformi, bifidi. Cime contratte, capituliformi. Fusti non vischiosi (5-10 cm.). Fg. glabre, piccole: le basali in rosetta densa, lanceolate, ristrette in basso. Calice ovato-clavato. Petali ad unghia senza orecchiette e squame brevissime. Carpoforo assai più breve della cassula. Semi piani sul dorso. Il resto c. s. 2%. Pascoli, rara: Alpi, App. tosco-em. nell’ Alpe di Mommio ; €. Lugl.-Ag. |Alpi Pir. Eur. ed As. bor. Groenl. Labrad. Messico ?|]. — Viscaria G. Don (1831). : 5 L. alpina L. (1753) 1142 Sez. III. EUDIANTHE (RcHB., 1832). 7 (2) Fi. grandi (calice lungo 2 em. circa). Carpoforo subeguale alla cassula. Pianta glabra. Fusti eretti (2-4 dm.), ramoso-dicotomi superiorm. Fg. lineari-acuminate. Fi. lungam. peduncolati. Calice oblungo-clavato, contratto all'apice nel frutto, con 10 costole ed altrettanti solchi rugosi trasversalm., a denti lanceolato-acuminati. Petali rosei, più pallidi di sotto, obovato-cuneati, bilobi; squame acute. Semi c. s. O. Campi, sabbie e ghiaie, qua e là: It. centr., mer. ed insul.; 2 e 4. Apr--Lugl. [Spa. Alban. Afr. bor. Can., nat. Frane. mer.|. — Agrostemma L. (1753) — Eudianthe Fenzl (1542) — Silene Gr. et Godr. (1847). 6 L. Coeli-rosa Desr. (1789) 1148 — Fi. piccoli (calice lungo 1 cm. al più). Carpoforo lungo !/4 - ‘/5 della cassula. Fusti di 1-6 dm. Fg. ruvide ai margini, le infer. lineari-oblun- ghe, picciolate, le super. lineari-acute. Calice oblungo, rigonfio-conico e non contratto all’apice a maturità, 10-nerve, a denti brevi, triangolari. Petali rosei, smarginato-bifidi. Semi convessi sul dorso. Il resto c. s. Portam. della Silene cretica. O. Campi e luoghi umidi; 2. Apr-Magg. [Reg. medit. occ... — L. palustris Brot. (1801) — Eudianthe Fenz] (1842) — Silene A. Br. (1843). 7 L. laeta Ait. (1789) 1144 A Pedicelli non angolosi all'apice. Antere ovali. Cassula subglobosa. — Cl. Euga- neî (avvent.), Marche a Fermo, Laz., Nap. a Fondi, Taranto, Sard., Cors. ed isolette vicine, Arcip. tosc. o TYPICA B Pedicelli + angolosi all’apice. Antere oblunghe. Cassula ovoidea. — Cors., Sard., Giglio ecc. [Frane. mer.).. — Eudianthe Fenzl (1842) — Silene Loise- leurii Godr. (1847). 8 corsica (Lors., 1310) Sez. IV. MELANDRIUM (RoEHL., 1812). 8 (3) Cassula ovato- od oblungo-conica. Fi. bianchi (rr. rosei), aprentesi di sera, un po’ odorosi. Pianta irsuta o villosa, vischiosa in alto. Fusti eretti (3-10 dm.). Fg. ovate od oblungo-lanceolate, le infer. picciolate. Cime dicotome, le masch. generalm. più ricche e divaricato-corimbose. Calice 10-nerve, nei fi. masch. oblungo, nei femm. ovato, rigonfio nel frutto, reticolato-venoso ; denti lanceolati. Petali bifidi, ad unghia dila- lata superiorm. in 2 orecchiette acute; squame ovate, denticolate. Cas- 545 Lychnis] 51 CARYOPHYLLACEAE 488 sula subsessile. Semi ottusam. tubercolati, convessi sul dorso. OO, %. Stiepi, boschi ecc., comune ; 2-5. Apr.-Nov. [Eur. As. temp. Afr. bor., nat. Am. bor.|. — L. dioica 8 et x L. (1753) — L. vespertina Sibth. (1794) — Melandr. pratense Roehl. (1812) — M. album Garcke (1858). 8 L. alba Mill. (1768) 1145 A Petali a lobi arrotondato-smarginati. Calice 5-dentato, il fiorifero non rigon- fio. Cassula a denti per lo più eretti. — Jstr., Pen., Arcip. tosc., Ischia, Sard. e Cors. — L. alba f. incarnata n. comb. = L. vespert. v. incarn. Pe- term. (1838) (f. flor. roseis vel rubris). o. TYPICA B Petali a lobi troncati obliquam. Calice 5-fido, rigonfio. Cassula a denti ricurvi in fuori. Pianta meno pelosa, a rami divaricati. — Puglie, Avell., Basil., Cal., Sic., Malta, Sard. e Cors. a Tattone. [Eur. mer. Afr. bor... — L. ma- crocarpa Boiss. (1837) — L. dioica b. glabriuscula Guss. (1842) — Melandr. divar. Fenzl (1869-70). 8 DIVARICATA (RcHB., 1826) — Cassula ovoideo-globosa. Fi. rosei (rr. bianchi), aperti di giorno, ino- dori. Pianta villosa (4-8 dm.). Cime composte, divaricato-corimbose. Ca- lice a denti triangolari. Petali bifidi, a lobi obovati; squame oblunghe. Cassula a denti ricurvi. Semi acutam. tubercolati, piani sul dorso. Il re- sto c. s. OO, X. Boschi e luoghi selvatici : Istr., Alpi, App. sino Cal. (M. Pollino), Elba ; 4-7, rr. 3 (Piem.). Magg.--Ag. | Eur. As. temp. Afr. bor., nat. Am. bor.|. — L. dioica a L. (1753) — L. dioica v. rubra Weig. (1769) — L. silvestris Schk. (1791) — L. diurna Sibth. (1794) — Melandr. rubrum Garcke (1858). 9 L. rubra P. M. et E. (1850) 1146 Lychnis Coronaria x Flos-Jovis Fiori (1898), Guerke (1903) = L. media F. et M. (1826)= Agrost. baldense Tanfani (1892) = L. Fl.-Jov.x Coron. D. Torre et S. (1909)= Coronaria Coron. x Fl.-Jov. et C. media Graebn. (1920). — M. Baldo sopra S. Giacomo, probabilm. sfuggito alla colt. L. divaricata Xx alba = L. media Bég. (1915). — Ottenuta artificialm. nell’ Orto Bot. di Padova. L. albaXxrubra n. comb.= Melandr. dubium Hampe (1863)= M. intermedium Schur p. p. (1866)= L. pratensis X silvat. H. Rodin (1865) = M. alb. x rubr. Rohrb. (1868)= M. alb. x dioicum Hayek (1908). — Spesso confuso con L. alba f. incarnata. — C. Tic. in V. Onsernone e sotto Tenero?; da ricercarsi. Nora. — Colt. spesso nei giardini è la L. Chalcedonica L. (1753), origin. della Russ. mer.--or. Gen. 344. Cucùbalus L. (1735). (Spec. unica). Pianta diffuso-scandente, pubescente (5-20 dm.). Fg. ovato-acuminate, bre- vem. picciolate. Cime 3-flore, fogliose, formanti pannocchie. Calice rigonfio, profondam. 5-lobo, oscuram. 10-nerve. Petali 5, verdicci, stellato-patenti, bi- fidi, con alla fauce una squametta 3-4-fida. Stami 10. Stili 3. Bacca pedicel- lata, globosa, 3-loculare alla base, dapprima succosa, quindi secca, nera a ma- turità. Semi lucidi, finam. granulosi. Y. Siepi e luoghi umidi, qua e tà : Pen. (massime al nord) e Sic. a Piazza Armerina ; 2-4. Giu.-Sett. [Eur. media e mer. As. temp. Giapp.]. C. baccifer L. (1753) 1147 484 51 CARYOPHYLLACEAE [345 Silene Gen. 345. Silèene L. (1735). (Spec. circa 400 delle Reg. temp. bor., 1 del Messico e dei monti dell’Am. trop.). 1 Piante perenni. 2 — Piante annue o rr. bienni. 5 2 Calice vescicoso-rigonfio, reticolato-venoso tra i nervi (fig. 9 4), non aderente alla cassula, 10-20-nerve, Petali a preflorazione embriciata. Sez. I. BEHEN 7 — Calice tubuloso o tubuloso-clavato (mai rigonfio nè reticolato-venoso) (fig. Ea ed F), disteso dalla cassula ed aderente ad essa, 10-nerve. Petali a preflorazione contorta. 3 Fig. 9. — A Calice reticolato-venoso di Silene Cucubalus. — B Cima dicotomo-corimbosa di S. muscipula. — C Seme di S. quadrifida. — D Infiorescenza ed a calice a parte di S. conica. — E Racemo unilaterale di S. sericea; a il calice a parte e d il seme della stessa. — Y Pan- nocchia di S. paradora. — G Id, di S nutans. — H Pannocchia a verticillastri di S. Otites. 3 Fi. 1 0 pochi in cime o racemo semplice terminale, rr. solitari ascel- lari. Sez. II. DICHASIOSILENE (sp. 5-14 p. p.) 10 — Fi. numerosi in cime dicotome od in pannocchie formate da cime 0 verticillastri. 4 4 Fi, in cime dicotome (fig. B) (cioè asse primario dell’ infiorescenza sorpassato dai rami laterali). Fg. lineari o lanceolate. Sez. IT. DICHASIOSILENE (sp. 5-11 p. p.) 10 -— Fi, in pannocchie formate da cime (fig. F e G) o da verticillastri (fig. H) (cioè asse dell’infiorescenza uguagliante o sorpassante i rami laterali [eccett. S. Requienii]). Fg. almeno le infer. bislungo-spatolate. Sez. V. BOTRYOSILENE p. p. 40 5 (1) Calice con 10 nervi. 6 — Calice con 30 nervi (fig. D a). Sez. III. ConoiMoRPHA 31 6 Fi. (nelle piante bene sviluppate) in racemi unilaterali (fig. E) o ta- lora solitari terminali. Sez. IV. CINCINNOSILENE 32 345 Silene] bl CARYOPHYLLACEAE 485 — Fi. (nelle piante bene sviluppate) in cime dicotomo-corimbose regolari (eccett. S. nicaeensis) (fig. B). Sez. TI. DICHASIOSILENE (sp. 15-27) 19 — Fi. in pannocchia formata di cime (fig. Y e G) talora raccorciatis- sime in forma di verticillastri (fig. 77). i Sez. V. BOTRYOSILENE (sp. 37, 41 e 46 p. p.) 40 Sez. I. BEHEN (MoENCH, 1794). € (2) Calice affatto glabro. Pianta glauca, cespugliosa (1-8 dm.). Fg. spesso cigliolate al margine. Fi. dioici per aborto, pendenti nell’antesi, in cime subcorimbose. Calice ovato, 20-nerve, verde-biancastro o quasi porporino, b-dentato. Petali bianchi (rr. rosei), bipartiti, ad unghia dilatata supe- riorm. in 2 orecchiette. Cassula brevem. stipitata, 3-loculare alla base. Semi un po’ concavi ai lati, + tubercolati. XY. Luoghi erbosi, arene, rupi ecc., comune ; 2-7. Marz.-Ag. [Eur. As. media e bor. Himal. Giapp. Afr. bor., nat. Am. bor. e mer.]. — Cucubalus Behen L. (1753) — C. ve- nosus Gilib. (1781) — Behen vulgaris Moench (1794) — Cucub. inflatus Salisb. (1796) — S. inflata Sm. (1800) — S. venosa Asch. (1859) — S. vulgaris Garcke (1869). — Volg. Strigoli. 1 S. Cucubalus Wib. (1799) 1148 A Brattee membranose. Petali nudi alla fauce o quivi con 2 piccole bozze. a Fusti generalm. erbacei alla base, più spesso ascendenti-eretti, pluri-mol- tiflori. Cassula ovale-conica. Semi evidentem. tubercolati. I Fg. interam. glabre o soltanto cigliate al margine. 1 Fg. dalla forma lineare alla strettam. lanceolata, acuminate. Calice con venature reticolate evidenti. — Istria, Pen. ed isole; 2-6. — Cucu- balus Mill. (1768) — S. infl. v. angustifol. DC. (1805) — S. Tenoreana Colla (1883) (f. marit. crassifol.). 0 ANGUSTIFOLIA (Guss., 1827) 2 Fg. dalla forma lanceolata alla bislunga (le medie larghe sino a 3 cm.), acuminate od acute. Calice con venature c. s. — Colla var. prec. — Cucubalus Mill. (1768) — S. infl. v. latifol. Rchb. (1832) — S. Cucub. v. latifol. f. rubriflora n. comb. = S. inflata v. rubrifl. Boiss. (1867) (f. flor. rubris). 8 LATIFOLIA BECK (1390) 3 Fg. ovate od obovate (le caulinari larghe 2 1/2 -4 1/2 cm.), acute od ottuse. Calice senza venature, giallo-verdognolo. — If. mer. dall’ Avell. alla Cal., Sic., Favignana e Cors.; 2 e 4. [Reg. Medit.|. — ?Cucubalus Fabarius L. (1753) — S. Fabaria Presl (1826), Bert. (1839), non S. et S. COMMUTATA (Guss., 1827) II Fg. pelose anche sulle faccie. Fusti spesso pelosi. — Fg. infer. ovali- lanceolate, le super. lanceolate. — Qua e là. [Eur.]. — S. infl. v. pubesc. DC. (1805) — Cucub. antelopum Vest (1821) — S. antelop. Steud. (1840). è PuBESCENS Rouv ET F. (1896) b Fusti © legnosi alla base, più spesso prostrato-ascendenti, 1-pauciflori. Cassula subglobosa. Semi zigrinati. A Fg. strettam. lanceolate o lineari, acutissime. Fusti spesso assai ramifi- cati (2-3 dm.), generalm. pelosi. Calice frutt. lungo 12-13 mm. Petali appena più lunghi del calice. — Per lo più sul serpentino e sul granito : V. d’Aosta, App. pavese, Lunigiana, Sard. e Cors. ; 4-5. [Eur. occ. Balc.). — Cucubalus Nocca et Balb. (1816) — S. infl. v. angustifolia Jan (1831) — S. infl. v. minor Moris (1837). s ANGUSTISSIMA (Bor., 1857) 486 51 CARYOPHYLLACEAE [545 Silene AA Fg. oblungo-ellittiche o subrotonde, acute. Fusti poco ramificati, glabri. Fi. più grandi. — Alpî, App. centr. e Cors.; 6-1. [Eur. centr... — Cucu- balus Lam. (1786) — S. infl. v. alp. M. et K. (1831). € ALPINA (THom., 1837) B Brattee erbacee. Petali muniti alla fauce di 2 squamette acuminate. — Fusti spesso prostrati, pauciflori (1-3 dm.). Fi. grandi. Cassula globosa. — Venezia al Lido (da controllare). | Eur. media-litt... — Cucubal. Behen f L. (1753) — sb. amoena L. p. p. (1753), Huds. (1762) — Viscago mar. Horn. (1782) — Cucub. mar. Lam. (1786) — S. uniflora Roth (1794). * MARITIMA (WirH., 1796) — Calice pubescente o lanuginoso, 8 8 Petali bianchi, Fg. lanose al margine, Rd. grossa. Fusti legnosi alla base (5-30 cm.), peloso-lanosi. Fg. lanceolato-lineari, le infer. spesso a rosetta. Cime 1-pauciflore (rr. moltiflore). Calice c. s. Petali 4-fidi, coi lobi mediani più grandi ; squame brevi, acute. Cassula 1-loculare, ovoideo- conica. Semi spinulosi sul dorso, concavi e quasi lisci ai lati. %. Rupi, rara ; 5-7. Lugl.-Ag. [Grecia]. — Melandrium Robrb. (1868). 2 S. auriculata S. et S. (1806) 1149 A Fg. infer. lunghe 1-4 cm., le cauline bratteiformi. — Propria della Grecia. vu TYPICA B Fg. infer. lunghe sino a 10-12 cm., le cauline sviluppate. — A. Apuane. [Endem.|.— S. auricul. Rchb. (1833) — Melandr. Rohrb. (1868). 8 LANUGINOSA (BeRT., 1813) — Petali rosei o porporino-violetti. Fg. glabre o cigliate al margine. 9 9 Fg. lanceolate, cigliate. Petali bilobi e dentato-crenati. Pianta peloso- glandulosa in alto. Fusti fogliosi (1-2 dm.). Fg. infer. a rosetta. Fi. so- litari o pochi. Calice campanulato-tubuloso, 10-nerve, a lobi oblungo-lan- ceolati. Petali porporino-violetti, ad unghia cigliolata; squame divise in 4 frangie setiformi. Cassula ovoideo-allungata. Semi minutam. granulosi, arrotondati. %. Rupi, rara: Alpi trent.--lomb. tra le Giudicarie ed il lago di Como ; ©. Lugl.-Ag. |[Endem.|]. — S. valesia Pollini (1822), non L. — Saponaria Fenzl (1840) — Melandr. Rohrb. (1868). 3 S. Elisabethae Jan (1832) 1150 — Fg. strettam. lineari-spatolate, glabre, Petali appena smarginati, in- teri, Pianta in densi cespugli a forma di cuscinetto. Fi. solitari, sopra brevi rami fogliosi. Calice tubuloso-campanulato, nervoso-moltistriato, a lobi ovato-ottusi. Petali rosei; squame setacee. Cassula alla fine lunga il doppio del calice. Semi quasi lisci, scanalati sul dorso, quasi piani ai lati. %. Luoghi pietrosi: Alpi alto-atesine, trent.-or. e venete confinanti ; T. Lugl.-Ag. [Salisb. Carniol. Carinz. Stiria). — Cucubalus L. (1767) — Saponaria Fenzl ex Br. (1845), non Boiss. (1842) — Sap. nana Fritsch (1909). 4 S. Pumilio Wulf. (1778) 1151 Sez. II. DICHASTOSILENE ROHRB. (1868). A Perennes. 10 (3 e 4) Semi muniti sul dorso di lunghe papille formanti una cresta (fig. 9, C). Petali 4-lobi. ll — Semi mai crestati e. s. Petali bifidi, bilobi o smarginati. 12 845 Silene| 51 CARYOPHYLLACEAE 4ST a) Semina dorso cristata (— Sez. Heliosperma Rchb., 1832 [Rehb., 1841)). 11 Fig. lineari o lineari-spatolate. Cime divaricate, Cassula uguale o poco più lunga del calice. Fusti gracili, cespugliosi (5-20 cm.). Calice obco- nico, a lobi ovato-ottusi. Petali bianchi o rr. rosei, a lobi laterali più piccoli dei mediani ; squame bifide. Cassula subrotonda, brevem. stipitata. %. Luoghi sassosi umidi ; 5-7. Lugl.-Sett. [Eur. media e mer. mont.|. — — Cucubalus L. (1753) — Heliosperma Rchb. (1841). 5 S. quadrifida L. (1759) 1152 A Semi con papille assai lunghe. a Pianta affatto glabra. Fg. strettam. lineari, eccett. le infer. che sono spa- tolate, talora cigliate alla base. — Alpi ed App. -- S. fontana Ten. (1811) — S. pudibunda Hoffgg. (1852) (f. petal. roseis). o. TYPICA b Pianta a fusti e calici glanduloso-pelosi. Fg. più larghe. — Cadore în Val Fonda, App. laz., abr. pr. Villavallelonga a Balza di Cotto e salern. al M. Cervati, Sic. alle Madonie. { Balc.. — Heliosp. Vis. et Panc. (1864) — S. Porcari Tin. (1888). f MONACHORUM (Vis., 1869) c Piante assai pelose nella parte infer., in alto viscose e sparsam. pelose. Fg. infer. spatolate, le super. generalm. lanceolate. I Papille del seme lunghe 1/2 - 1/5 del suo diam. Calice glabro o quasi. 1 Pianta in basso bianco-villosa. — Goràz., Friuli, M. Grappa în V. Archesòn e Trent. [Endem.]. — Heliosp. quadrif. v. villos. Maly (1908). VILLOSA GELMI (1893) 2 Pianta in basso riccam. pelosa (non bianco-villosa). — €. Tie. ai Denti della Vecchia, Muralto, Locarno e M. Generoso. [Endem.|. — Heliosp. quadrif. v. ticin. H. Neum. (1914). d TICINENSIS n. comb. II Papille del seme lunghe 1/10 circa del suo diam. Calice lungam. peloso- glanduloso. — Goriz., Friuli, Trent. a Primiero ed in V. Fassa e Bolza- nese. [Tir. Balc.. — S. glutinosa Zois (1858), non Pers., nec Duf. — He- liosp. Janka (1858) — H. eriophorum Jur. (1858) — H. glutin. Kern. (1884). e VESELSKYI FioRrI (1898) B Semi con papille dorsali minime, appena superanti 1/16 del diam. del seme. — Goriziano pr. Chiapovano. |Endem.]. 6 MARCHESETTII NEUMAYER (1922) — Fg. lanceolato-lineari. Cime strette. Cassula lunga quasi il doppio del calice. Fusti più robusti che nella prec. (8-30 cm.), pelosi in basso, vi- scosi in alto. Fg. cigliate alla base. Calice peloso-glanduloso. Petali bian- chi, più grandi che nella prec. Cassula oblunga. Il resto c. s. X. Pascoli e rupi: Alpi or. dal Friuli al Trent. e forse Bresciano ed Alpi Mar. pr. Valdieri ; ©. Lugl.-Ag. | Alpi or. Bale. Tatra]. — S. rupestris Jacq. (1762), non L. — Heliosp. Rchb. (1841). 6 S. alpestris Jacq. (1773) 1153 b) Semina dorso haud cristata. 12 (10) Piante glabre almeno nel calice (questo rr. pelosetto sui nervi nella S. sarifraga). ‘ 13 Piante pelose o peloso-glandulose ovunque od almeno in alto, 15 Carpoforo lungo un quinto della cassula. Fi. in cime dicotome, Pianta glabra, glauca, spesso cespugliosa (5-25 cm.). Fg. lanceolate od oblun- 99 | dI 488 5ì CARYOPHYLLACEAE [345 Silene ghe. Calice obconico, bianco-verdiccio, lungo 4-5 mm., a denti ovati. Petali bianchi o carnicini, profondam. smarginati ; squame bipartite. Cas- sula ovoideo-oblunga. Semi granulosi. Y. Rupi, ghiaie e pascoli, comune: Alpi, App. lig.-piem. e tosco-em., Sard. e Cors.; 5-1, rr. 3-4. Giu.-Ag. [Eur. Sib.]. 7 S. rupestris L. (1753) 1154 — Carpoforo assai più breve della cassula. Fi. solitari sopra fusti rac- corciati uscenti da densi cuscinetti (2-10 cm.). Fg. lineari-acute, dila- tate alla base, cigliate al margine. Fi. talora unisessuali per aborto. Calice campanulato-tubuloso, spesso rosso-porporino, lungo 5-10 mm., a lobi ovali. Petali rosei (rr. bianchi), + bilobi; squame piccole. Cassula oblunga. Semi c. s. Y. Pascoli e ghiaie umide ; 6-1. Giu-Ag. {Alpi Bale. Carp. Reg. bor. ed art. dell’ Eur. As. ed Am.]. — Cucubalus L. (1753). 8 S. acaulis L. (1763) 1155 A Fi. con peduncolo + lungo, non alato. Cassula lunga sino al doppio del calice. a Fg. * allungate. — Alpi, App. tosco-em., centr. e camp. ai M. Meta e Pi cinisco. — S. longiscapa Kern. (1901). o. VULGARIS RcHB. (1832) Db Fg. proporzionalm. più larghe. Fusti più allungati. — Alpi occ. | Alpi frane. Pir. Arag.).. — S. cenisia Vierh. (1901). 3 ELONGATA (BELL., 1788) B Fi. con peduncolo breve o quasi nullo, per lo più alato. Calice più attenuato alla base. Cassula non o poco sporgente dal calice. — ‘Fg. brevi. — eg. più elevate delle Alpi, spectalm. occ. [Alpi Pir. Arag. Eur. art.). — S. norica Vierh. (1901) (forma). EXSCAPA (ALL., 1785) — Carpoforo subeguale alla cassula 0 poco più lungo. Fi. cimoso-panoce- chiuti od anche solitari ma sopra fusti sviluppati. 14 14 Calice lungo 10-25 mm. Fusti quasi sempre minutam. pubescenti in basso e vischiosi in alto, cespugliosi (1-4 dm.). Fg. dalla forma stret- tam. lineare alla lanceolato-spatolata, scabre, cigliate alla base, acute od acuminate. Fi. lungam. peduncolati. Calice con denti cigliati, per lo più alternativam. acuti ed ottusi. Petali bianco-verdognoli o rossigni, più rr. porporini di sotto od anche di sopra, bipartiti o bifidi; squame bipar- tite. Cassula ovoideo-oblunga. Semi granulosi. %. Rupi; 6-7, rr. 4-5. Magg.-Ag. |Dai Pir. all’ As. min. Creta). ; 9 S. saxifraga L. (1753) 1156 A Calice conico--clavato, lungo 10-14 (rr. sino a 16) mm. a Unghia dei petali cigliata alla base, poco sporgente. Fusti con rz. legnoso, 1-3--flori. — Istria, Alpi, App. e Sic. alle Madonie e Busambra. o. PETRAEA (W. ET K., 1805) b Unghia dei petali glabra, lungam. sporgente. Fusti 1--4-flori. — App. [Balc. Grec.|. — S. fruticulosa Ces. (1838) et Auct. it., non Sieb. — S. inaperta Bert. p. p: (1839);/non.L. —.S. saxifr.v. campana N. Terr. sd) S. serbica Adam. (1906). B PARNASSICA (Boss. ET SPR., 1849) B Calice tubuloso-clavato, lungo 15-25 mm. — Fusti con rz. più gracile, 1-plu- riflori. Unghia dei petali glabra. — Dall’App. centr. sino in Cal. al M. Pol- lino e Cors. [Bosn.-Erzeg. Dalm. Monten.|. — S. saxifr. W. et K. (1805), non L. — S. inaperta (L. hb.) S. et S. (1825), Bert. p. p. (1839), non L. — | S. Notarisii Ces. (1838). MULTICAULIS (GuSss., 1826) 345 Silene| 51 CARYOPHYLLACEAE 489 — Calice lungo 8-10 mm. Fusti glabri in basso e non vischiosi in alto (1-2 dm.), a rz. gracile. Fg. lineari-lanceolate, glabre, acute. Calice cam- panulato-clavato, a denti rotondi. Petali biancastri di sopra, violetti di sotto, bipartiti, ad unghia villoso-cigliata; squame ovate. Cassula ovata. Il resto c. s. Y. Rupi e pascoli sassosi: Alpi Mar. ; 6-7. Lugl.-Ag. [Alpi Mar. franc.|. — Cucubalus alpestris All. (1789) — S. alpestr. Guerke (1899), non Jacq. 10 S. Campanula Pers. (1805) 1157 15 (12) Fg. grasse, Semi striolati trasversalm, Pianta papilloso-pubescente e vischiosa, diffusa (1-2 dm.). Fg. obovato-oblunghe, ottuse. Fi. ascel- lari, talora formanti un racemo foglioso. Calice tubuloso-clavato. Petali bianchi, bifidi; unghia lungam. sporgente; squame troncato-denticolate. Cassula oblunga, uguagliante il carpoforo. %. Arene mar. ; 2. Apr.-Lugl. [Creta Siria Afr. bor.]). 11 S. succulenta Forsk. (1775) 1158 A Calice lungo 18-21 mm., a denti lanceolato-lesiniformi. Racemi pluriflori. — Propria dell’is. di Creta, Stiria ed Afr. bor. o. TYPICA B Calice lungo 15-18 mm., a denti lanceolato-ottusi. Racemi poveri o fi. soli- tari. Pianta più gracile, a fg. ridotte. — /s. Tavolara pr. la Sard. e Cors., una volta a Nizza. |Endem.]. — S. succ. v. humilior Moris (1837). 8 corsIca (DC., 1805) — Fg. membranose. Semi granulosi. 16 16 Fi. solitari od in cime dicotome 2-3-fiore. Fusti fioriferi ad internodi super. subeguali o più corti delle fg., di cui le infer. mai a rosetta. 17 — Fi. in racemi o pannocchie pauciflore. Fusti fioriferi ad internodi super. molto più lunghi delle fg., di cui le infer, sono a rosetta, 18 17 Fg. subeordato-ovate, amplessicauli. Pianta peloso-glandulosa, viscosa in alto (1-2 dm.). Fi. brevem. peduncolati. Calice tubuloso-campanulato, lungo 11-13 mm., a denti lanceolati. Petali bianco-rosei o brunastri, bi- fidi; unghia dilatata in alto, non sporgente; squame ottuse. Cassula oblunga, assai più lunga del carpoforo. %. Rupi e luoghi sassosi da 700 a 2400 m.: Alpi Mar. ; 5-7. Lugl--Ag. [Alpi Mar. franc.|. 12 S. cordifolia All. (1785) 1159 — Fg. oblungo-lanceolate, spatolate o lineari, ristrette alla base. Pianta a base legnosa (1-2 dm.). Fi. peduncolati. Petali roseo-violetti; unghia + sporgente; squame piccole, denticolate. Cassula ovato-oblunga, ugua- gliante il carpoforo. Il resto c. s. Y. Rupi e ghiaie ; 6-7. Giu.-Ag. [Alpi frane. Vallese Bale. occ.). 13 S. vallesia L. (1759) 1160 A Fg. oblungo-lanceolate o spatolate. Calice lungo 18-25 mm. Corolla sino a 16 mm. diam. — Alpi vicent. al M. Tormeno e quindi dalle lomb. alle Mar., A. Apuane ed App. centr. o TYPICA B Fsg. lineari o lineari-lanceolate. Calice lungo 13-20 mm. Corolla più piccola. — Alpi piem. [Alpi frane. Bale. occ.). 8 GRAMINEA (VIS., 1844) 18 (16) Racemo semplice, unilaterale. Fg. infer. lanceolate o lineari, Fu- sti nascenti da una rosetta di fg. (15-60 cm.). Fg. cigliate alla base. Fi. brevem. pedicellati. Calice conico-clavato, a denti ovato-ottusi. Petali di sopra bianchi o rosei, di sotto verdognoli, bipartiti; unghia sporgente, 490 51 CARYOPHYLLACEAE [345 Silene dilatata e con 2 orecchiette in alto ; squame ovate. Cassula ovata, uguale al carpoforo. %. Prati e pascoli; 5-7. Giu.-Ag. |Pir. Spa. Bulg. Grec.|. 14 S. ciliata Pourr. (1788) 1161 A Rd. grossa, cespugliosa. Fusti e fg. pubescenti. — Propria della Spa. e Pir. a PoURRETI (Porr., 1817) B Rd. sottile, subrepente. Fusti e fg. minutam. peloso-scabri. — App. centr. [Bulg. Grec.]). — S. Roeseri Boiss. et Heldr. (1858). 8. GRAEFFERI (Guss., 1825) — Pannocchia o cima dicotoma. Fg. infer. spatolate. Vedi 42 B Annuae raro biennes. 19 (6) Calice glabro o scabrosetto. 20 — (Calice + peloso od ispido. 26 20 Fi, in fascetti densi corimbiformi (rr. solitari); brattee scariose al margine. Pianta affatto glabra, semplice o # ramosa in alto (1-6 dm.). Fg. glauche, le infer. spatolate, le super. oblunghe o lanceolate, amples- sicauli. Calice tubuloso-clavato, ombelicato alla base, a lobi rotondati. Petali di un bel roseo (rr. bianchi o violetti), smarginati; unghia non sporgente; squame lanceolate. Cassula oblunga, uguale al carpoforo. Semi granulosi. O, OO. Luoghi asciutti, qua e là, talora colt. nei giardini ; 2 e 4, rr. 3 e 5. Magg.--Ag. |Eur. centr. e mer., nat. Eur. bor. India Am. bor. e mer.|. 15 S. Armeria L. (1753) 1162 A Infiorescenza formata da fascetti © densi, corimbiformi. — JIstrza, Pen., Ischia, Sic.?, Sard. e Cors. % TYPICA B Infiorescenza lassa, a fi. solitari o più insieme ma lungam. peduncolati. — Laz. ?, Cors. e certam. altrove. — ? S. Campelii Sang. (1864). 8 SPARSIFLORA SCHUR (1866) — Fi, mai in fascetti e, s.; brattee completam. erbacee. 21 21 Fg. infer. spatolate, le altre oblunghe o lineari-lanceolate. Calice frutt. contratto all'apice, a denti nudi, 22 — Fg. e calice frutt. c. s., ma questo a denti cigliato-lanuginosi. Vedi S. rubella — Fg. strettam. lineari o le infer. lineari-lanceolate. Calice frutt, non contratto all'apice, a denti nudi o cigliati, — 25 Pianta affatto glabra, glauca. Calice vescicoloso, campanulato-oblungo, reticolato-venoso tra i nervi, a lobi ottusi. Fusti per lo più ramosi (2-4 dm.). Fg. c. s., ristrette in basso, acute. Petali rosei, bipartiti; un- [N9) (9) ghia chiusa nel calice; squame brevissime. Cassula oblunga, molte volte più lunga del carpoforo. Semi tubercolati. O. Tra le messi, rara: pr. Assisi, Basil., Cal. pr. Reggio, Sard. alla Torre di Capo Boi, Malta, Lamped. e Linosa ; 2. Marz.-Magg. |Grec. As. occ. Afr. bor. Can.|. 16 $. Behen L. (1753) 1163 — Piante spesso minutam. pubescenti in basso, verdi, Calice tubuloso 0 tubuloso-campanulato, 23 23 Unghia dei petali dilatata in alto in 2 orecchiette laterali acute. Pedicelli assai più brevi del calice, Pianta vischiosa in alto, strettam. ramosa (2-6 dm.). Fg. infer. lanceolato-spatolate, le super. decrescenti. 345 Silene] 51 CARYOPHYLLACEAE 451 Calice tubuloso, clavato nel frutto, venoso tra i nervi, a lobi acuti. Pe- tali rosei, bilobi; squame ovate. Cassula ovato-cilindrica, 2-3 volte più lunga del carpoforo. Il resto c. s. O. Zra le messi, qua e là; 2. Apr. Giu. [Reg. medit.|. — S. stricta Lap. (1813), non L. 17 S. muscipula L. (1753) 1164 A Pianta affatto glabra, moltiflora. — Lig., Tose., Marche al M. Conero e pr. Serravalle, Piceno, Molise alla foce del Biferno, Avell., Capri, Puglie, Tre- miti, Cal., Sic. e Lamped. — S. bracteosa Bert. (1844) (forma). vi TYPICA B Pianta pubescente-scabra nei fusti e sui nervi del calice, pauciflora ed a fg. più strette e più acute. — Lig. occ. al Ceriale. [Endem.). 8 CORYMBIFERA (BeRT., 1839) — Unghia dei petali senza orecchiette. Pedicelli più lunghi del calice od anche più brevi, 24 24 Calice a lobi ovati, ottusi ed a nervi congiunti da vene obliquam. trasversali. Semi a facce scavate, Pianta brevem. pubescente-scabra, corimbosa in alto (2-6 dm.). Fg. infer. obovato-spatolate e picciolate. Pedicelli più lunghi od anche più brevi del calice, ch’ è ovato-clavato, ombelicato e ristretto in basso. Petali rosei, bipartiti; squame brevis- sime. Cassula ovata. Il resto c. s. O. Campi di dino, qua e là con ap- purizione instabile: Istria, Ven., Alto Adige pr. Bressanone e Lomb.; 3-4. Magg.-Giu. | Austr. Germ. mer.|. 18 S. linicola C. C. Gmel. (1826) 1165 — Calice a lobi ovato-lanceolati, acuti, senza vene. Semi a facce quasi piane. Pianta pubescente-scabra in basso, vischiosa in alto. Pedicelli assai più lunghi del calice, ch'è leggerm. ombelicato. Petali piccoli, bifidi o smarginati, talora nulli; squame lineari-acute. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi e seminati (speciulm. di lino); 2-4. Apr.-Giu. [Eur. mer. As. occ. Afr. bor.). 19 S. cretica L. (1753) 1166 A Calice tubuloso--clavato, ellittico nel frutto. Cassula ovata o globosa. a Cassula ovata, 3 volte più lunga del carpoforo. — Istria, Ven., Bresciano, Emil., It. centr. e mer. ed isole, al nord però solo avventizia. a TYPICA b Cassula globosa, 8 volte più lunga del carpoforo. Petali più piccoli, spesso rinchiusi. — Col tipo. — S. lychnidiflora Otth (1824). 9 ANNULATA (THoRE, 1803) B Calice tubuloso--cilindrico, oblungo--clavato nel frutto. Cassula ovato-oblunga, assai più piccola che nel tipo, lunga 2-4 volte il carpotoro. — /f. mer. e Ste. [Grec... — S. panormitana Parl. (1839). TENUIFLORA (Guss., 1826) 25 (21) Carpoforo 3-4 volte più breve della cassula, Pianta pubescente- scabra. Fusti per lo più ramosi dalla base (2-5 dm.). Fg. acutissime. Fi. solitari all'apice di lunghi e gracili rami divaricati. Calice clavato- oblungo, a lobi acuti, nudi. Petali nulli o non sporgenti, bilobi, rosei all'apice; squame ovate. Cassula ovato-oblunga. Semi striati trasversalm. O. Luoghi aridi, incolti, rara: Lig. occ. e Cors.; 2 e 4. [Reg. medit. occ. Is. atl.|.. — S. scabra Bert. (1839). 20 S. inaperta L. (1753) 1167 — (Carpoforo 2-3 volte più lungo della cassula, Pianta glabra (1-3 dm.). Fg. ottuse. Fi. in cima corimbosa, lassa. Calice a lobi cigliati. Petali 492 51 CARYOPHYLLACEAE 1545 Silene sviluppati, bifidi, bianchi, ad unghia subeguale al calice; squame acute. Semi granulosi. Il resto c. s. O. Luoghi arenosi: pr. Savona e C'ors., ma non più rinvenuta ; 2. Giu.-Ott. | Spa. Port. Franc. mer. Grec.). 21 S. portensis L. (1753) 1168 26 (19) Calice frutt. non contratto all’apice. 27 — Calice frutt. contratto all'apice. 30 27 Petali bianchi di sopra e verde-porporini di sotto, bifidi, ad unghia assai più lunga del calice, Fusti ramosi (10-35 cm.). Fg. carnose, li- neari-oblunghe o lineari. Fi. brevem. peduncolati, per lo più appaiati (per mancato sviluppo di uno dei rami della dicotomia), formanti un racemo od una cima irregolare. Calice tubuloso-clavato, ombelicato alla base, a denti ottusi, cigliati. Petali a lobi lineari; squame oblunghe. Cassula ovata, uguale al carpoforo. Semi minutam. rugosi. ©, 00. Sab- bie mar.; 2. Magg.-Sett. | Reg. medit. Paesi danub.|. — S. arenaria Desf. (1789). 22 S. nicaeensis All. (1774) 1169 A Pianta glanduloso--viscosa, irsuta. — Coste della Pen. (massime lungo il Tir- reno) ed isole. — S. viscosissima Ten. (1811). a. TYPICA B Pianta quasi glabra, a fg. cigliate. — Sc. [Endem.|. \ 9 ARENICOLA (PRESL, 1826) — Petali rosei (rr. bianchi), interi o smarginato-bilobi, ad unghia uguale al calice o poco più lunga. 28 28 Calice frutt. 2-3 mm. diam., a nervi poco distinti. Pianta di 5-20 em., densam. peloso-glandulosa, divaricato-ramosa dalla base. Fg. carnosette, le infer. oblungo-spatolate, le super. lineari. Petali piccoli, rosei o bian- chi, smarginati. Cassula oblunga, 3-4 volte più lunga del carpoforo. Semi granulosi. Il resto c. s. O. Luoghi sabbiosi 0 sassosi mar.; is. Ossero nell’ Istria, Tosc., Puglie, Tremiti, Sic., Malta, Lamped., Linosa, Pan- tell., Sard. e parecchie piccole isole ; 2. Apr.-Magg. |Reg. medit.]. — S. delicatula Bert. (1839). 23 S. sedoides Poir. (1789) 1170 — (Calice frutt. 4-5 mm, diam., a nervi ben distinti. Piante di 20-60 em, 29 29 Carpoforo uguale alla cassula. Calice peloso-glanduloso e viscoso, om- belicato alla base. Pianta irsuta in basso, peloso-glandulosa in alto. Fg. ondulate, le infer. obovato-spatolate, le super. oblungo-lanceolate. Cime piuttosto dense. Calice tubuloso-clavato, a denti ottusi, cigliati. Petali rosei, interi o quasi, ad unghie sporgenti e spesso saldate in tubo, assieme alle squame che sono assai lunghe. Cassula ovoidea. Semi tuber- colati. O. Luoghi colt. e campi a riposo; 2. Genn.-Apr. |Spa. Port. Grec. Siria Afr. bor.|. — S. undulatifolia Moris (1827). 24 S. fuscata Lk. (1804) 1171 A Fusto eretto, semplice o ramoso in alto soltanto. — Lig., It. mer., Sic. e Sard. — S. Pseudo-Atocion Guss. (1826), non Dest. o TYPICA B Fusto ascendente, ramosissimo dalla base. — Lig. pr. AWbenga e Sic.? — ?S. Minae Strobl (1903). 8 SASsIaNA (BeRT., 1839) — Carpoforo uguale a metà della cassula o più breve. Calice a peli mi- nuti ed appressati, mai glandulosi, non ombelicato, Pianta minutam. pelosa, mai glanduloso-vischiosa (2-4 dm.). Petali ad unghia uguale al 345 Silene] bl CARYOPHYLLACEAE 408 calice o più breve; squame bilobe. Il resto c. s. O. Luoghi colt. e campi a riposo, qua e là ; 2. Marz.-Magg. [Spa. Port. As. occ. Afr. bor.]. 25 S. rubella L. (1753) 1172 A Fusto ramoso dalla base, a rami diffusi. Fg. ondoso--increspate. Cima con- tratta. Calice leggerm. peloso, a denti lanuginoso--cigliati. Petali obovato- cuneati, interi o leggerm. smarginati. Cassula ovato--cilindrica, sporgente dal calice, 2-3 volte più lunga del carpoforo. — Puglie, Sic. pr. Palermo, Lamped., Sard. ed una volta in Cors. a Calvi. — S.rubella v. brachypetala Moris (1837)= S. Morisii Tod. (1872) (f. petalis abortivis). o TYPICA B Fusto semplice, eretto. Fg. piane. Cima lassa, a fi. più lungam. peduncolati. Calice glabro, più breve e più largo. Petali obovato--lineari, bilobi. Cassula ovoidea, uguale al calice, quasi sessile. — Sc. ed és. vicine (Ustica, Alicuri, Filicuri). [ Alger... — S. turb. v. apetala Batt. et Trab. (1888) = S. rub. v. apetala Batt. et Trab. (1904) (f. petalis abortivis). 8 TURBINATA (Guss., 1827) 30 (26) Calice ispido-aculeato sui nervi per peli bulbosi alla base, nel frutto non rigonfio, Pianta minutam. pubescente, ramosa dalla base (2-6 dm.). Fg. infer. oblungo-spatolate, le super. lanceolate o lineari, cigliate alla base. Fi. brevem. peduncolati. Calice tubuloso-clavato, ombe- licato, a denti lanceolato-lesiniformi, cigliati. Petali rosei, smarginati o bilobi; squame lunghe, acute. Cassula oblunga, uguale al carpoforo. Semi tubercolati. O. Luoghi erbosi aprici : Laz., Basil. e C'al.; 2e 4. Magg. Lugl. [Endem.]|. 26 S. echinata Otth (1824) 1173 — Calice semplicem. peloso, nel frutto rigonfio-vescicoloso. Pianta pube- scente, viscosa in alto (1-6 dm.). Fg. infer. spatolate, le super. oblungo- lanceolate. Calice oblungo-tubuloso, con nervi verdi, profondam. diviso in 5 lacinie lineari-lesiniformi. Petali roseo-pallidi o bianchi, bipartiti, ad unghia in alto dilatata e con 2 orecchiette acute ; squame brevi. Cas- sula grande, ovata, quasi sessile, 1-loculare. Semi granulosi. Portam. della Lychnis alba. ©. Luoghi colt., qua e tà : Istria, Vicent., Trent., Bergam., Valtell., C. Tic. a Brissago, Piem. in V. Macra a Stroppo e pr. Prazzo, Mondovì?, Genova, da controllare Vl indicazione dell’ Abr. ai M. Corno e Majella ; 2-4. Magg.-Sett. | Eur. As. occ. Sib., nat. Am. bor... — Me- landrium Fr. (1842). 27 S. noctiflora L. (1753) 1174 Sez. III. ConoiMmòRPHA OTTH (1824). 31 (5) Pianta mollem. pubescente, rr. glandulosa (5-45 cm.), semplice o poco ramosa. Fg. lineari-lanceolate. Cima dicotomo-corimbosa. Calice oblungo- tubuloso, conico-rigonfio nel frutto, profondam. diviso in 5 lacinie lesi- niformi-acutissime. Petali rosei, interi o smarginato-bilobi, ad unghia c. s. ; squame crenulate. Cassula sessile o quasi, assai più breve del calice. O. Per lo più nei luoghi arenosi, qua e là : Istria, Ven., Mantov., Trent. a Serravalle, Piem. in V. d’ Aosta ed a Susa, Lig., Emil. or., Pen. centr. e mer., Ischia e Sic.; 2-4. Apr.-Lugl. [Eur. media e mer. As. occ. sino India]. 28 S. conica L. (1753) 1175 494 51 CARYOPHYLLACEAE [345 Silene Sez. IV. CINCINNOSILENE ROHRB. (1868). Pa 32 (6) Fi. bianchi, spesso appaiati nell’ascella delle brattee. Pianta assai vischiosa. Vedi S. nicaeensis — Fi. bianchi o rosei, sempre solitari nell’ascella delle brattee. Piante non od appena vischiose in alto. 33 33 Semi minutam. striati, cinti da due cercini (spesso ondulati) limitanti un profondo solco dorsale, compresso-spianati ai lati (fig. 9, Ed). 34 - Semi rugosi o tubercolati, piani o largam. seanalati sul dorso, senza cercini e. s. e per lo più scavati ai lati. 35 34 Petali nulli o ridotti, rinchiusi 0 poco sporgenti dal calice, rosei, bi- fidi; squame piccole. Pianta pubescente, semplice o ramosa (1-3 dm.). Fg. lanceolate o lanceol.-lineari. Racemi poveri e radi od anche fi. soli- tari od avvicinati in gruppetti. Calice oblungo-clavato, non ombelicato, campanulato nel frutto, a denti lanceolato-acuti, cigliati. Cassula ovato- globosa, 3-4 volte più lunga del carpoforo. O. Luoghi arenosi, rara : Puglie a Manfredonia? ed is. Linosa; 2. Marz.-Apr. |Reg. medit. sino India e Can.|. 29 S. apetala W. (1799) 1176 — Petali grandi, ad unghia più lunga del calice, rosei (rr. bianchi), bi- partiti; squame bifide, talora saldate in tubo. Pianta peloso-sericea o rr. glabra, spesso ramosa dalla base e cespugliosa (1-3 dm.). Fg. cigliate alla base, le infer. spatolato-picciolate, le super. spatolate, lanceolate o lineari. Racemi semplici o bifidi, con un fi. nelle biforcazioni, fi. brevem. peduncolati. Calice ombelicato o no, clavato nel frutto, con pelosità ap- pressata, a denti ovati od oblunghi, barbati. Cassula ovata. Semi grandi. O. Luoghi mar. specialm. arenosi, ed al sud anche sui colli, comune : Pen. ed isole ; 2 e 3. Febbr.-Ag. [Reg. medit. Is. atl.]. 30 S. sericea All. (1785) 1177 A Calice tubuloso, lungo 14-20 mm. Cassula lunga 1 cm., non sporgente ; carpoforo lungo 1 cm. Semi con cercini non molto sporgenti. — Litorale della Lig. occ. o TYPICA B Calice tubuloso (nel frutto spesso rotto da un lato), lungo 10-14 mm. Cas- sula lunga 5-8 mm., un po’ sporgente ; carpoforo lungo 4-5 mm. Semi c. s. — Spiaggie mar. : lungo V Adriatico, Tosc., Laz., Nap. ecc. 8 CANESCENS (TEN., 1811) C Calice più largo, quasi campanulato, lungo 10-13 mm. Cassula e carpoforo c. s. Semi con cercini sporgenti, quasi alati. — If. mer. ed isole. — S. bi- partita Desf. (1798) — S. bifida Retz. (1803) — S. decumbens Biv. (1806-07) (f. prostrata) — S. seric. v. crassifolia Moris (1837) = S. colorata f. crassi- fol. Graebn. (1921) (f. nana rotundifolia) — S. seric. f. angustifolia Moris (1837) (f. nana lancifolia). COLORATA (Porr., 1789) 85 (33) Racemo semplice o se talora dicotomo senza fi. nelle biforca- zioni. 36 — Racemo dicotomo con fi. nelle biforcazioni. 39 36 Calice frutt. rigonfio-veseicoloso, un po’ allontanato. dalla cassula. Pianta + pelosa, prostrato-ascendente, cespugliosa (2-5 dm.). Fg. c. s. Racemo lasso, a fi. alla fine + lungam. peduncolati e nel frutto pen- 345 Silene] 51 CARYOPHYLLACEAE 495 denti. Calice oblungo-clavato, ombelicato, peloso-glanduloso, a nervi spor- genti. Petali rosei (rr. bianchi), grandi, bilobi; squame bifide. Cassula ovoidea, 3-4 volte più lunga del carpoforo. Semi tubercolati. ©. Campi, qua e là: It. centr. e mer., Capri, Ischia, Sic. e Malta, spesso colt. e talora avvent. fuori della sua area (It. bor. Pola) ; 2. Marz--Magg. [Port. Creta Cipro As. min.). 31 S. pendula L. (1753) 1178 — Calice frutt. disteso dalla cassula e quindi strettam. aderente ad essa, 37 37 Cassula con carpoforo uguale alla sua lunghezza. Calice ispido sui nervi per corti peli bulbosi alla base. Pianta a pelosità patente in basso ed appressata in alto, gracile (3-6 dm.). Fg. 3-nervie, le infer. lanceolate, le super. lineari-acute. Fi. brevem. peduncolati. Calice tubu- loso, clavato nel frutto, a denti lanceolato-acuti, cigliati. Petali rosei, bifidi; squame smarginate. Cassula ovato-oblunga. Semi tubercolati. ©. Pascoli e campi asciutti: It. centr, avvent. nel Trent. in Valsugana ; 2 e 4. Lugl. [Balc. Grec.). — S. Gallinyi Heuff. (1832). 32 S. trinervia Seb. et Maur. (1818) 1179 — Cassula subsessile. Calice peloso per peli non bulbosi o glabro, 38 38 Cassula oblunga. Petali bipartiti o smarginati. Pianta + pelosa, un po’ viscosa in alto (15-60 cm.). Fg. infer. per lo più spatolate, le super. lanceolate. Calice tubuloso, non ombelicato, ovato-oblungo nel frutto, & denti cigliati. Petali bianchi o rosei (rr. verdastri). Semi rugosi, tuber- colati ai lati del solco dorsale. O. Luoghi erbosi ed arenosi per lo più mar.; 2. Marz.--Lugl. |Reg. medit. Can., nat. Am. bor.|. 33 S. nocturna L. (1753) 1180 A Piante minutam. pelose o rr. irsute in basso. Fi. appressati all’asse del ra- cemo. Calice a nervature anastomosate. Semi rossicci, piccoli. a Calice a denti lanceolati, scariosi al margine. Filamenti glabri. Cassula oblunga ; carpoforo lungo 1/5 — 1/6 della cassula. I Petali sporgenti, con alla fauce piccole squame bipartite. 1 Fg. infer. spatolate, le super. lanceolate. Fi. brevem. peduncolati. — Lig., It. centr., mer. ed ins., avvent. lungo la Bormida ad Altare. — S. matutina Presl (1826) (f. flor. roseis), a. TYPICA 2 Fg. infer. lanceolato--lineari, le super. lineari. Fi. più lungam. pedun- colati. — Lig. ecc. |Franc. mer. ecc.). 8 MUTABILIS (L., 1762) TI Petali rinchiusi (rr. nulli), senza squame alla fauce. A Petali cuneiformi, poco più brevi del calice. Fi. brevem. peduncolati. — Lig. ecc. [Franc. mer. Dalm. Tripoli), — S. noct. v. panciflora Otth (1824). BRACHYPETALA (Ros. ET CASsT., 1815) A\ Petali lineari, assai più brevi del calice. Fi. con peduncoli lunghi sino a 2 cm. — Col tipo. [Franc. mer. ecc... — S. noct. v. micrantha Wk. (1852) — S. caprariae Somm. (1898) (f. reducta). è PERMIXTA (JoRrD., 1852) b Calice a denti lineari, erbacei. Filamenti pelosi alla base. Cassula ovale; carpoforo subnullo. — Pianta robusta, a ti. infer. con peduncoli lunghi sino a 5 cm. — Cors. ed is. Sanguinarie. [Pir. or... — S. mirabilis Rouy et F. p. p. (1896). ° BouLLUI (Jorp., 1872) B Pianta quasi sempre irsuta in basso. Fi. infer. alla fine © patenti o pendenti (a peduncoli lunghetti). Calice a nervature non anastomosate. Semi nera- stri, circa il doppio più grandi. — Filamenti pelosi alla base. — Ea, Pia- 496 51 CARYOPHYLLACEAE [945 Silene nosa, Giglio, Laz. a Civitavecchia, It. mer., Ischia, Sic. ed isolette vicine, Li nosa e Pantell. (Franc. mer. Afr. bor... — S. reflexa Rohrb. (1868), non Ait. C NEGLECTA (TEN., 1826) — Cassula ovoideo-conica, Petali interi o dentellati. Fi. per lo più brevem. peduncolati. Calice senza nervature anastomosanti, ovoideo nel frutto. Petali rosei o bianchicci; squame bipartite. Semi rugosi o tubercolati, quasi piani sul dorso. Il resto c. s. O. Campi e luoghi erbosi, comune ; 2-4. Apr.-Lugl. [Eur. media e mer. As. occ. Afr. bor., nat. in gran parte del lobo]. — S. cerastioides A!l. (1785) et Auct. it., non L. 34 S. gallica L. (1753) 1181 A Piante + pelose. Filamenti pelosi alla base. a Fusti semplici o poco ramosi, eretti. I.Calice glanduloso--pubescente, eretto nel frutto. 1 Petali roseo-pallidi. Calice scolorato. — Istria, Pen. ed isole. — S. glan- dulosa Bert. (1844). o TYPICA 2 Petali più grandi, con macchia rosso--cupa. Calice suftuso di violetto ‘con righe porporine. — Qua e la. 3 QUINQUEVULNERA (L., 1753) JI Calice irsuto, orizzontalm. patente nel frutto. — /f. mer., Stc., Sard. ecc. LUSITANICA (L., 1753) b Fusti assai ramosi, diffusi. — Calice riflesso nel frutto. Pianta meno pelosa. Petali bianchi o bianchicci. — Col tipo. |[Eur.]. è ANGLICA (L., 1753) B Pianta affatto glabra. Filamenti glabri. — Fusti generalin. assai ramosi. Petali rosei. — Pr. Napoli, Ischia e Sard. sett--or. [Endem... — S. cera- stioides 8 Bert. (1839). e GrRrAaLDII (Guss., 1854) 39 (35) Carpoforo minutam. peloso, uguale alla cassula o poco più breve. Petali rosei. Pianta irsuta, ramosa (3-9 dm.). Fi. subsessili. Calice cla- vato nel frutto, irsuto per lunghi peli semplici, misti ad altri più brevi e glandulosi. Petali profondam. bilobi; squame crenulato-bifide. Cassula ovoidea. Semi corrugati trasversalm., largam. seanalati sul dorso. Il re- sto c. s. O. Campi e luoghi erbosi: It. centr. e mer. ed isole, avvent. pr. Genova, Lugano e Trieste ; 2. Febbr.-Lugl. [Eur. medit. Afr. bor.). — ?S. bellidifolia Jacq. (1776) — S. hirsuta Poir. (1789) — S. hispida Desf. (1798-800). 35 S. vespertina Retz. (1783) 1182 — Carpoforo glabro, 4 volte più breve della cassula, Petali bianchi, Pianta pubescente (5-10 dm.). Fg. a picciuolo barbato-villoso. Petali bi- fidi; squame piccole, ottuse. Calice oblungo nel frutto, irsuto per peli rigidi, setolosi. Cassula ovato-oblunga. Semi tubercolati, leggerm. sca- nalati sul dorso. Il resto c. s. O. Origin. dell’ Eur. mer.-or. ed As. occ. : nat. od avvent. pr. Fiume e Trieste, Trent., pr. Chiasso, V. C'asterino di Tenda, pr. Genova, Chiavari e Perugia ; 2-4. Magg.-Lugl. | Nat. Eur. Alger. ecc |. — S. membranacea Poir. (1806). 36 S. dichotoma Ehrh. (1792) 1183 Sez. V. BorRyvosILÈENE RoHRB. (1868). 40 (4 e 6) Calice peloso-glanduloso od irsuto, lungo 8-25 mm. 41 — Calice glabro o rr. scabrosetto, lungo 4-7 mm. 48 41 Pannocchia racemiforme-allungata, formata da cime raccorciatissime, sessili o quasi, in forma di verticillastri. Pianta pubescente-tomen- 345 Silene] 51 CARYOPHYLLACEAE 497 tosa, viscosissima, a fusto semplice (3-5 dm.). Fg. ondulate, le inter. oblungo-lanceolate, le altre decrescenti. Calice lungo 15-17 mm., tubu- loso-clavato, a denti ottusi. Petali bianchi, bipartiti, ad unghia cigliata ; squame nulle. Cassula oblunga. 3-4 volte più lunga del carpoforo. Semi tubercolati. OO. Indicata per errore del Friuli e Carnia, va esclusa dalla nostra flora. [Eur. centr. ed or. As. occ. e centr. Sib... — Cucu- balus L. (1753) — Melandryum Celak. (1868). 37 S. viscosa Pers. (1805) 1184 — Pannocchia mai c. S 42 42 (41 e 18) Fg. nitide di sopra, glabre sulle facce e cigliate al margine, Petali rosei (rr. bianchi). Pianta legnosa alla base, cespugliosa, glandu- loso-vischiosa in alto (2-5 dm.). Fg. mucronate, le infer. spatolato-pic- ciolate, le super. lineari-lanceolate. Pannocchia povera, contratta. Calice tubuloso-clavato, a denti acuti, lungo 18-25 mm. Cassula ovato-conica, subeguale al carpoforo. Semi tubercolati. %. Rupiî e vecchi muri: Nap. pr. Fondi (inselvat.?), Sic. e Malta ; 2. Apr.-Giu. [Pelop. Cipro Sporadi As. min.]. — S. carnea Salisb. (1796) — S. agrigentina Lojac. (1883). 38 S. fruticosa L. (1753) 1185 — Fg. opache di sopra, + peloso-scabre sulle facce od anche glabre, ma in tal caso petali bianchi. 43 43 Cassula 1-loculare. Petali con un dente acuto per lato al disopra della 45 fauce. Pianta a rz. grosso e legnoso, cespugliosa, a fusti pubescenti (2-3 dm.). Fg. glabre sulle facce, densam. cigliate al margine, mucronate ; le infer. obovato-lanceolate, attenuate in basso. Cime dicotomo-corim- bose, con fi. alari a peduncoli lunghetti. Calice a denti ottusi, ombeli- cato, lungo 18-25 mm. Petali bianchi. Semi acutam. tubercolati sul dorso. Il resto c. s. Y. Rupi: Cors. e Sard.; 5. Magg.-Lugl. [Endem.|. — S. fruticosa DC. (1815), non L. — S. xeranthema Viv. (1824) — Melan- drium Rohrb. (1868). 39 S. Requienii Otth (1824) 1186 Cassula 3-loculare alla base, Petali senza denti laterali. dd Fi. sempre eretti. Carpoforo subeguale alla cassula o tutt'al più mezza volta più breve, 45 Fi. pendenti (almeno avanti la fecondazione). Carpoforo subnullo © 3-5 volte più breve della cassula, 47 Petali affatto nudi alla fauce. Fg. grassette. Pianta mollem. vellutata in ogni parte, viscosa in alto, con rz. grosso e legnoso, cespugliosa (2-3 dm.). Fg. acute, le infer. in dense rosette, oblungo-spatolate e lun- gam, picciolate, le super. lineari-lanceolate. Pannocchia densa, contratta. Calice lungo 15-18 mm. Petali bianchi (talora rosei di sotto), bifidi, ad unghia glabra, lungam. sporgente. Cassula oblungo-ovoidea. Semi gra- nulosi. XY. Rupi, rara: Cors. e Sard. nelle is. Intermedie ; 2. Giu.-Lugl. [Spa. Bal. Afr. bor.-occ... — Cucubalus L. (1763) — S. velutina Pourr. (1809). 40 S. mollissima Pers. (1805) 1187 — Petali con 2 gibbosità o 2 squame alla fauce, rr. nudi, Fg. sottili. 46 Piante mai vellutate e. s. 46 Fauce dei petali nuda o con 2 gibbosità o 2 laminette ottuse. Cas- sula bruscam. ristretta alla fauce, oblungo-ovoidea.. Pianta # pe- 32 498 51 CARYOPHYLLACEAE (845 Silene losa, viscosa in alto, un po’ legnosa alla base (2-6 dm.). Calice lungo 10-22 mm., a denti ottusi. Petali ad unghia rinchiusa o poco sporgente. Il resto c. s. Y, OO. Boschi e luoghi erbosi, comune; 2-5. Apr.-Lugl. |Eur. media e mer. As. occ. Afr. bor... — Cucubalus L. (1759). 41 S. italica Pers. (1805) 1183 A Petali bianchi di sopra, con venature rossigne o verdognole di sotto (ecce- zionalm. porporini). a Fauce dei petali nuda o con 2 gibbosità o calli. I Unghia dei petali cigliata, spesso dilatata lateralm. in 2 orecchiette ot- tuse. Fg. infer. spatolato-- od oblungo-lanceolate. 1 Pianta pubescente-scabra. — Pannocchia lassa, ramosa od anche sub- semplice; brattee uguali ai pedicelli o più brevi. Carpoforo uguale alla cassula o più breve. — Istria, Pen. ed isole. — S. ital. f. rubri- flora Otth (1824) (f. petal. purpur.). vu TYPICA 2 Pianta fortem. peloso-tomentosa. — Il resto c. s. — Col tipo. — Cucu- balus W. (1809) — C. mollissimus W. et K. (1812), non L. — S. ital. v. mollissima DC. (1815) — S. molliss. Otth (1824), non Pers. 8 PILOSA (SPR., 1825) TI Unghia dei petali glabra. Fg. infer. subrotondo--spatolate. A Pianta bienne, pubescente scabra, più sviluppata ed a pannocchia pira- midata più &rande che nel tipo. — Brattee più lunghe dei pedicelli. Unghia dei petali con 2 orecchiette. Carpoforo generalm. più lungo della cassula. — Qua e là : Istria, Alpì e Piceno. |Eur. dalla Spa. alla Roman.]. — Cucubal. floccosus Ficin. (1821) — S. ital. v. floc- cosa Rohrb. (1868). NEMORALIS (W. ET K., 1812) AA Pianta perenne, brevem. tomentosa. Pannocchia povera. — Unghia dei petali senza orecchiette. Carpoforo uguale alla cassula. — Lig. oce., Cors., Capraia, Gorgona ed Elba. [Endem.}. — S. ital. Viv. (1824), non Pers. ò SALZMANNII (Bap., 1826) b Fauce dei petali con 2 squamette ottuse. — Unghia dei petali c. s. Pianta gracile, a fg. lanceolato--spatolate e pannocchia povera. — Sard., is. Ta- volara e Cors. [Endem.). — S. nodulosa Viv. (1824). e PAUCIFLORA (SALZM., 1824) B Petali totalm. roseo--carnicini. — Pianta generalm. più piccola del tipo. — It. mer. e Sic. [Endem.}. — S. ital. v. montana Guss. (1827) — S. ital. v. humilis Ten. (1830) — S. ital. v. pauciflora Guss. (1842). € sICULA (UCcRIA, 1796) (PRESL, 1826) — Fauce dei petali con 2 squame acute, Cassula lungam. conico-atte- nuata all'apice. Pianta quasi glabra, viscosissima in alto. Fg. subco- riacee, cigliate. Pannocchia stretta, con 1-3 rami ed a fi. brevem. pedun- colati. Fi. grandi, aprentisi al tramontare del sole ed esalanti un odore resinoide. Calice lungo 20-25 mm., a denti acuti, clavato nel frutto. Petali bianchi, bifidi, ad unghia sporgente. Carpoforo uguale alla cassula o più breve. Semi granulosi. %. Poggi aridi, sassosi, qua e là; 2-5. Giu.-Ag. [Franc. mer. Balc.]. 42 S. paradoxa L. (1763) 1189 A Fg. infer. lanceolato--spatolate, le super. lineari. — Istria nell’îis. Brioni, Pen. e Cors. U TYPICA B Fg. tutte strettam. lineari. Pianta più gracile, 1--4-Hlora. — C0l tipo. [Balc.). | 8 TENUIFOLIA SER. (1824) 345 Silene] 51 CARYOPHYLLACEAE 499 47 (44) Calice troncato ed ombelicato alla base. Fg. super. lanceolato- lineari. Pianta peloso-scabra, vischiosa in alto, cespugliosa (2-5 dm.). Fg. inter. a rosetta, oblungo- od obovato-spatolate. Pannocchia per lo più unilaterale. Calice lungo 9-12 mm. Petali 2-partiti (eccezionalm. 4-fidi), ad unghia poco sporgente ; squame lanceolato-acute. Cassula ovato- conica, 3-5 volte più lunga del carpoforo. Semi c. s. Y. Luoghi erbosi, boschi e rupi, frequente al nord ; 3-7 (in V. d’ Aosta sino a 2400 m.). Magg.-Lugl. [| Eur. Cauc. Sib. Giapp. Alger. Can... — S. pelidna Ten. (1830), non Rchb. — S. insubrica Gaud. (1828). 43 S. nutans L. (1753) 1190 A Petali totalm. bianchi o più rr. rossi (= &. rubens Vest., 1821). — Istria e Pen. % TYPICA B Petali bianchi di sopra, verdi o verdastri di sotto, spesso più profondam. divisi. — Col tipo. 8 LIVIDA (W., 1809) — Calice gradatam. assottigliato in basso nel peduncolo. Fg. super. ovate od ovato-lanceolate. Pianta mollem. peloso-glandulosa, assai viscosa in alto (4-8 dm.). Fg. infer. bislungo-spatolate, picciolate. Pannocchia dif- fusa, a fi. radi. Calice lungo 12-15 mm., a denti acuminati, oblungo-ven- tricoso nel frutto. Petali bianco-verdicci, bifidi, ad unghia lungam. spor- gente ; squame oblunghe. Cassula ovato-oblunga, quasi sessile. Semi c. s. XY. Luoghi boschivi, qua e là: Istria, Pen., Ischia, Sic., Sard., Cors. ed Elba ; 4-5, rr. 3 (Mantov.). Magg.-Giu. [Eur. mer. Crimea Himal.|. 44 S. viridiflora L. (1762) 1191 48 (40) Pannoechia ampiam. ramoso-corimbosa, formata di cime dicotome lasse. Fg. cauline ovato-lanceolate. Pianta peloso-scabra, viscosissima in alto (3-8 dm,). Fi. pendenti. Calice lungo 5-7 mm., ombelicato alla base, a denti ovato-cttusetti, clavato nel frutto. Petali piccoli, bianchi colla fauce verde, ad unghia poco sporgente. Cassula ovata, lunga il doppio del carpoforo e lungam. sporgente dal calice. Il resto e. s. X. Boschi e siepi, rara: It. centr. e mer.; 4. Apr.-Sett. [Croazia Dalm. Corfù Russ. mer.|. — Cucubalus L. (1753) — S. Campelli Sang. (1864). 45 S. Catholica Ait. (1811) 1192 — Pannocchia racemosa, formata di cime dense e contratte a guisa di verticillastri, rr. diffuso-ramosa. Fg. cauline poche, lineari. 49 49 Petali interi, nudi alla fauce. Calice lungo 4-5 mm., conico-campa- nulato e nel frutto ovato, Pianta minutam. pelosa in basso, viscosa in alto. Fg. infer. lanceolate o spatolate, iungam. picciolate, in rosetta densa. Fi. per lo più dioici per aborto, piccoli; brattee cigliolate. Petali giallicci, a lamina spatolato-lineare, lunga 2 mm. circa. Cassula ovata, sessile, strettam. aderente al calice. Semi granulosi. %, OO. Luoghi efbosi aridi o ghiaiosi, frequente al nord ; 2-5. Magg.-Ag. [Eur. media As. occ. Sib. Songaria]. — Cucubalus L. (1753). 46 S. Otites Wibel (1799) 1193 A Infiorescenza racemoso--spiciforme, semplice, allungata ed interrotta o più rr. contratta a capolino. — Istria e pen. x TYPICA B Infiorescenza ramoso--pannocchiuta. — Istria ed It. bor. 8 PseuDo-OTITES (Bess., 1832) 500 51 CARYOPHYLLACEAE [345 Silene — Petali bifidi, con 2 gibbosità alla fauce. Calice lungo 6-7 mm., ovato- campanulato, anche nel frutto. Fusti pelosi anche in alto (2-6 dm.). Fi. ermafr., in racemo breve, continuo od interrotto aila base ; brattee densam. cigliate. Cassula oblunga, 2-8 volte più lunga del carpoforo, lassam. circondata dal calice, ch’ è un po’ vescicoso. Il resto c. s. %. Pascoli: dall’ App. centr. sino al Vulture in Basil.; 5-7. Giu.-Lugl. [Serbia Alban. Bulgar. Maced. Tessaglia). — S. multiflora Ten. (1832), non Pers. — S. staminea Bert. (1839) — S. congesta Gris. (1348). 47 S. Roemeri Friv. (1836) 1194 Nora. — Furono segnalate come avvent.: ,S. conoîdea L. (1753), dell’ Eur. or. ed As. occ. e centr., a Nizza ed in Lig. — S. divaricata Clemente (1806), della Spa. mer. ed Afr. bor., nel Nap. ad Agnano pr. le Terme — S. favescens W. et K. (1805), della Reg. danub. e Balc., nat. nell’ Orto Bot. di Padova dal 1372 — S. graeca Boiss. et Sprun. (1842), della Pen. bale., nel Trent. in Valsugana a Pergine e Castelnuovo — S. remotiflora Vis. (1852), della Dalm., Alban. e Grecia, nel Trent. in Valsugana alle Giaje. Gen. 346. Drypis L. (1735). (Spec. unica). Pianta glabra, densam. cespugliosa. Fusti ramosissimi, quadrangolari, arti- colati, fragili (15-30 cm.). Fg. lineari-lesiniformi, spinose, scanalate di sopra, dilatate alla base, le super. più larghe e pennatifido-spinose. Fi. in cime capituliformi formanti un corimbo denso, involucrato. Calice tubuloso, molti nerve, a 5 denti spinosi. Petali bianchi v rosei, bifidi, con alla fauce una gibbosità saccato-biloba. Antere azzurrognole. Stili 3 (rr. 2 o 4) Cassula obovato-ovale, 1-2-sperma, con una parte super. cartilaginea sporgente a guisa di coperchio sull’infer. cartacea, 4-valve e chiusa nel calice, che alla fine diviene cartilagineo ed ha 2 costole coriacee. Semi lisci. %. Luoghi pie- trosi aridi; 4-6. Giu.--Ag. [Eur. mer.-or.). D. spinosa L. (1753) 1195 A Fusti per lo più deboli e ad internodi allungati. Fg. lesiniformi, sottili, al lungate ; le fiorali esterne lanceolate, lunghe 8-12 mm., con spine lunghe, superanti di molto i fi., le interne lunghe 5-8 mm. e validam. spinose. Ca- lice manifestam. ristretto alla base. Petali a lamina divisa sin presso la base, ad unghia sporgente. — Istria pr. Pola, App. pîc., abr., camp. e cal. al M. Pollino. [Balc.]. a LINNAEANA (MURB. ET WETTST., 1891) B Fusti più robusti, ad internodi di solito raccorciati. Fg. più brevi e più ro- buste ; le fiorali esterne ovali, lunghe 5-8 mm., con spine brevi, non sor- passanti i fi., le interne lunghe 4-5 mm. e brevem. spinose. Infiorescenza in generale più densa e più ricca. Calice non attenuato in basso. Petali divisi sino ad 1/3 - 1/4 della lamina, ad unghia poco sporgente. — Fiume, Triestino, Friuli or., scomparsa nel Veron. (Valle di Caprino, Torri). [Croaz. Dalm.). — D. spin. Jacq. (1770). È 8 JACQUINIANA (MurB. ET WeTTST., 1891) 347 Saponaria] 51 CARYOPHYLLACEAE 501 Gen. 347. Saponària L. (1737). (Spec. circa 22, dell’Eur., Afr. bor. ed As. extratrop.). 1 Calice cilindrico, senza costole alate. Petali con 2 squamette o 2 cor- netti alla fauce. Sez. I. BooTIA 2 — Calice piramidato-pentagono, con 5 costole alate, Petali nudi alla fauce, Sez. II. VACCARIA 6 Sez. I. BoòTIA (NECK., 1768). 2 Fi, in cime pannocchiuto-corimbose, 3 — Fi. in fascetto o cima capituliforme solitaria terminale, 4 5 Fg. 3-5-nervie. Pianta affatto glabra o debolm. pelosa in alto, ascen- dente-eretta, stolonifera, ramoso-corimbosa in alto (4-6 dm.). Fg. lan- ceolato-oblunghe, le infer. e medie brevem. picciolate. Fi. graudi, odo- rosi, in fascetti densi. Calice tubuloso-cilindrico, a 5 denti acuminati. Petali roseo-pallidi (rr. bianchi), a lembo obovato-spatolato, intero o smarginato. Stami 10. Stili 2. Cassula oblunga, molle. Semi papilloso- rugosi. Y. Luoghi erbosi, letti dei fiumi ecc.: Istria, Pen., Ischia, Sic., Sard. e Cors.; 4-5, rr. 2 e 3. Giu.-Ag. [Eur. As. media, nat. Am. bor. e mer... — Volg. Saponaria. 1 S. officinalis L. (1753) 1196 — Fg. 1- od oscuram. 3-nervie. Pianta assai pelosa almeno in alto, + glandulosa, cespuglioso-ramosissima (1-3 dm.). Fg. oblungo-lanceolate od obovate, le infer. + lungam. picciolate. Pannocchia dicotomo-corimbosa. Calice irsuto-glanduloso, a denti ottusi. Petali di un bel roseo (rr. bian- chi). Cassula oscuram. quadrangolare, subeguale al calice. Y, O. Luoghi erbosi e ghiaiosi asciutti: 4-6, rr. 2 e 3. Magg.-Ag. | Eur. mer. As. min. Alger. ?|. 2 S. ocymoides L. (1753) 1197 A Pianta perenne, prostrato-diffusa, a fusti generalm. pelosi anche in basso. Lamina dei petali obovata od oblunga, intera o smarginata. a Pianta più robusta. Cime moltiflore. —— Dall If. bor. sino in Cal. al M. Pol- lino, Sard. e Cors. o. TYPICA b Pianta più gracile, a fg. piccole. Cime povere. Fi. più piccoli. — Sard. e Cors. [Endem.). —>Silene Viv. (1824) — S. ocym. v. gracilior Bert. (1839). 8 ALSINOIDES (Viv., 1825) B Pianta annua, eretta od ascendente, a fusti dicotomo-ramosi, per lo più af- fatto glabri in basso, viscosi in alto. Lamina dei petali subrotonda, interis- sima. — Fg. ottuse, lungam. picciolate. Cime lasse. — Bas. e Cal. | Alban. Grec.]. CALABRICA (Guss., 1825) 1197! 4 (2) Petali rosei, divisi in 2 lacinie obovate. Calice lungo 22-24 mm. Pianta legnosa alla base, cespugliosa, glauca, a fusti sdraiati, peloso- vischiosi in alto (10-15 cm.). Fg. scabre al margine; le radicali dense, oblungo-spatolate, ottuse ; le cauline poche, decrescenti ed acute. Fi. grandi, pochi in fascetto corimboso. Calice c. s., alla fine un po’ rigon- fio, a denti acuminato-aristati. Cassula bislunga, più breve della metà del calice. %. Luoghi arenosi: Sic. ; 4-7. Giu-Ag. [Grec. As. min. Cipro 502 51 CARYOPHYLLACEAE [B47 Saponaria Alger... — S. caespitosa Biv. in Raf. (1810), non DC. — S. depressa Biv. (1814, poster.) — S. aetnensis Raf. (1815). 3 S. sicula Raf. (1814, Jul.) 1198 — Petali gialli, interi o smarginati. Calice lungo 5-10 mm. 5 5 Calice peloso solo in alto. Fg. radicali spatolate, lungam. picciolate, Pianta legnosa alla base, verde, glabra, a fusti eretti (2-4 dm.). Fg. car- nosette, ondulato-scabre al margine, le radicali apicolate, oscuram. 3-ner- vie, le cauline 2-4 decrescenti, scarsam. cigliate alla base. Cima capitu- liforme, densa. Calice cilindrico-angoloso, a denti acuti od acuminati. Petali oblungo-lineari, appena smarginati. Filamenti ed antere gialli. Cas- sula bislungo-clavata, poco più lunga del calice. %. Rupi: App. abr. (monti Morrone, Majella, Sirente e Velino); €. Giu.-Lugl. | Frane. (Avey- ron) Balc. Grec... — Smegmathamnium Rehb.(1844). 4 S. bellidifolia Sm. (1791) 1199 — Calice interam, peloso-lanoso. Fg. tutte lineari, Pianta pelosa in alto (5-10 cm.). Fg. coriacee, acute, cigliate alla base, 1-nervie. Cima corim- biforme, densa. Calice tubuloso-campanulato. Petali oblungo-obovati, in- teri. Filamenti violaceo-scuri; antere verdi-cenerine. Cassula bislunga, poco più breve del calice. Il resto c. s. %. Pascoli pietrosi: Alpi ticin. in V. Bavona, Ossolane, Pennine e Cozie; 7. Lugl.-Ag. |Vallese|. — Smegmathamnium Rchb. (1844). 5 S. lutea L. (1763) 1200 Sez. II. VaccARIA (MEDIC., 1789). 6 (1) Pianta glauca, affatto glabra, rigida, dicotomo-corimbosa (4-6 dm.). Fg. connato-amplessicauli, oblungo-lanceolate, le super. acuminate. Fi. solitari, lungam. peduncolati. Calice a denti bianco-scariosi al margine, accre- scente nel frutto. Petali rosei (rr. bianchi), spesso dentellati all’ apice. Cassula ovoidea, lunga !/o circa del calice. Semi globosi, punteggiati. O. Tra le messi, ghiaie ecc., frequente al nord ; 2-5. Apr.-Magg. [ Eur. ed As. temp. Afr. bor., nat. Am. bor.|. — Vaccaria pyramidata Medic. (1789) — V. parviflora Moench (1794) — V. Vaccaria Huth (1893). — Vole. Ce- tino, Mezzettino. 6 S. Vaccaria L. (1753) 1201 A Petali piccoli, a lamina cuneato-obovata, lunga 3-4 mm. — Istria, Pen., Sic., Sard. e Cors. o TYPICA B Petali grandi, a lamina largam. obovata, lunga 6-7 mm., ad unghia manife- stam. sporgente e più intensam. colorati. Fg. più larghe, ovate. — Triest., Trent. a Pergine ecc. (Eur. mer. As. occ. Egitto). — Vaccaria Jaub. et Spach (1847-50) — V. Vacc. v. grandifl. Asch. et Gr. (1898). i 9 GRANDIFLORA FiscH. (1824) \ Gen. 345. Gypsòphila L. (1751). (Spec. circa 50 dell’Eur., Reg. medit., As. estratrop., 1 dell’ Austral. e N. Zel.). 1 Fusti irsuti per lunghi peli. Petali saldati insieme per l'unghia, Sez. I. HAGENIA 3° — Fusti glabri od appena pubescenti-viscosi in alto. Petali liberi, 2 348 Gypsophila] | 51 CARYOPHYLLACEAF 503 2 Calice obeonico. Pianta annua, esile, a fg. lineari-strettissime, Radi- chetta dell'embrione allungata, Sez. II. MACRORRHIZAEA 4 — Calice campanulato od emisferico, Piante perenni od anche annue ma robuste ed a fg. più larghe, Radichetta non allungata, Sez. III. ROKEJEKA 5 Sez. I. HAGÈNIA (MoENCH, 1794). 3 (1) Pianta verde, + viscosa, pannocchiuto-corimbosa (4-8 dm.). Fg. 3-ner- vie, le infer. largam. lanceolato-acuminate, le super. decrescenti. Fi. so- pra lunghi ed esili peduncoli, patenti-riflessi nel frutto. Calice peloso- glanduloso, campanulato, bianco-scarioso tra i nervi, a denti ottusi. Petali carnicini, smarginato-bilobi, lunghi circa il doppio del calice. Stili 2. Cassula ovoidea, 4-valve. Semi rugoso-tubercolati. O. Origin. dell’ As. occ. sino Afgan.: avvent. pr. Trieste e Genova, ma ora scom- parsa; 2. Magg. [Avvent. Eur. Tripol.|. — Saponaria L. (1771) — Silene Gouan (1773). 1 G. porrigens Boiss. (1867) 1202 Sez. II. MACRORRHIZAFA Boss. (1867). 4 (2) Pianta ramoso-pannocchiuta dalla base (8-20 cm.). Fi. piccoli, su lunghi ed esili peduncoli eretti. Denti del calice rotondati. Petali rosei, dentel- lati © smarginati. Cassula oblunga, sporgente. Semi piccolissimi, punteg- giati. O. Luoghi aridi, qua e là: It. bor. dall’Istria al Piem. e Parmig., avvent. a Caprera; 3-4. Lugl.-Ag. | Eur. Cauc. As. min. Sib., avvent. Am. bor.|. 2 G. muralis L. (1753) 1203 Sez. III. RokEJÈKA (FORSK., 1775). 5 (2) Rd. ramoso-cespugliosa. Fg. tutte lineari, 6 — Rd. fusiforme o fittonosa. Fg. infer. lanceolate, le super. lineari, 7 6 Cime corimbose coi fi. avvicinati in fascetti. Pianta peloso-glandulosa in alto o papillosa, legnosa alla base, a fusti parte sterili e parte fio- riteri (30-45 cm.). Fg. grassette. Fi. a pedicelli lunghi circa come il calice. Calice campanulato, a denti rotondati. Petali rossigni o bianchi, obovato-cuneati, rotondati, lunghi 3-4 mm. Stami più lunghi dei petali. Cassula ovoideo-globosa, sporgente. Semi tubercolati. Y. Luoghi aridi ; 4. Ag.-Sett. [Spa. Eur. centr. Russ. As. centr. Sîb.). 3 G. fastigiata L. (1753) 1204 A Pianta peloso-glandulosa in alto. — Propria dell’ Eur. centr. e Russia. — G. pulposa Gilib. (1781). x TYPICA B Pianta papilloso-scabra. — Bratteole cilindriche. Calice azzurro sul dorso. — Veron. pr. Garda nel luogo detto i Campioni. {Russ. mer... — G. fastigiata Rigo ex Goir. (1904) — G. fast. v. benacensis Rigo ex Porta (1905) — G. papillosa Porta (1905) — G. hispanica Rigo in Fiori Pamp. et Beg. (1905), non Wk. — G. glandulosa Porta in L. Vacec. (1913). 8 COLLINA (STEV., 1824) — Cime corimbose ma coi fi. non avvicinati in fascetti. Pianta affatto glabra e liscia, glauca (1-3 dm.). Fg. carnosette, spesso falcate, sui 51 CARYOPHYLLACEAE ‘ [348 Gypsophila rami sterili avvicinate. Fi. a pedicelli lunghi 1-3 volte il calice. Calice a denti mucronulati. Petali rosei o bianchi, lunghi 4-6 mm. Stami più brevi dei petali. Cassula subeguale al calice. Il resto c. s. %. Luoghi sassosi: Alpi, App. piem. pr. Bagnasco, A. Apuane ed App. marchig. ; 5-7, rr. 4. Lugl.-Ag. [Pir. Alpi Eur. centr.|. 4 G. repens L. (1753) 1205 7 (5) Pannocchia ampiam, emisferica, dicotomo-ramosissima ; brattee erbacee. Calice 5-fido, Rd. grossa, fusiforme, ramosa. Pianta ramosis- sima, eretta od alla fine sdraiata (4-8 dm.), talora pubescente-glandulosa. Fg. un po’ carnose, ottusette. Fi. con pedicelli capillari, lunghetti. Calice a denti ottusi, granulosi sul dorso. Petali bianchi, un po’ smarginati, lunghi 1 !/, volta il calice. Cassula subglobosa, eguale al calice. Semi c. s. O, %. Luoghi aridi: It. mer. e Sic. ; 2. Giu.-Lugl. {Grec. As. min.) — Arrostia dichotoma Raf. (1810) (non G. dichot. Bess., 1809) — G. pani- culata L. (1753) f. sicula Jan (1826). 5 G. Arrostii Guss. (1826) 1206 — Pannocchia più piccola, corimbosa ; brattee scariose. Calice 5-partito. Rd. fittonosa. Pianta ramosa, eretta (2-5 dm.). Fg. acute, le radicali spa- tolate. Petali rosei, troncato-smarginati, lunghi 2-5 volte il calice. Cas- sula sporgente. Il resto c. s. O, %. Origin. dell’ As. occ.; avvent. pr. Genova, ma forse scomparsa ; 2. Est. [Colt. nat. Eur. centr.).. 6 G. elegans M. B. (1808) 1207 Gen. 349. Tùnica Hall. (1742). (Spec. 10 circa dell'Eur. ed As. occ.). 1 Calice nudo alla base, Pianta ascendente-eretta, cespugliosa, ramoso-dico- toma (1-4 dm.). Fg. strettam. lineari, 3-nervie, dentellato-scabre. Calice a 5 angoli, campanulato, a denti mucronati, peloso-glanduloso. Petali interi, bianchicci, con 3 punti rossi alla base, gradatam. ristretti nel-: l'unghia assai breve, formanti una corolla campanulata. Stili 2. Cassula oblunga. Semi lisci. Y. Luoghi aridi ; 2 e 4. Magg--Est. [Balc. Roman. Grec. Creta As. min. Afr. bor.|. — Saponaria Ard. (1764), L. (1767). 1 T. illyrica F. et M. (1837) 1208 A Piante * glanduloso-pubescenti e viscose. Pannocchia * allungata ; pedicelli uguali al calice o più lunghi. a Pannocchia © ampia, moltiflora. I Fi. solitari all'apice dei rami e nelle dicotomie. — Cal. e Sic. |Balc. Ro- man.). — Gypsoph. illyr. Ten. (1830), non S. et S. o TYPICA II Fi. racemosi, avvicinati, unilaterali, formanti un’ampia pannocchia. Pianta più robusta. — Sic. a Girgenti. [Endem.|. è PANICULATA Lanza (1905) b Pannocchia stretta, pauciflora. A Petali (nel secco) pallidi. Pedicelli uguali al calice, che ha denti triango- lari-acuminati. Pianta superiorm. glabra. — Sie. [Grec... — Gyps. S. et S. (1806--09) — T. illyr. v. stricta Lanza (1905). x OCHROLEUCA (F. ET M., 1837). AA Petali bianchi di sopra (senza macchie). di sotto con linee porporine. Pe- dicelli un po’ più lunghi del calice, che ha una striscia verde più larga 349 Tunica] bl CARYOPHYLLACEAE 505 sui nervi. Fg. lineari-lanceolate. Pianta interam. peloso--glandulosa. — Sic. alle Madonie. |Grec. mer. Creta). — ? Saponaria L. (1763) — Gyps. S. et S. (1806-09). ò CRETICA (F. ET M., 1837) B Pianta quasi glabra (eccett. i calici ed i pedicelli). Pannocchia breve, adden- sata; pedicelli più brevi del calice. — Sic. a Caltagirone. [Grec. As. min.). — Gyps. illyrica S. et S. (1806--09) (non Sapon. Ard.) — G. armer. Ser. (1824) — T. Sibthorpii Boiss. (1849) — T. illyr. v. fasciculata Lanza (1905). ® ARMERIOIDES (HaLàcsy, 1901) — Calice cinto alla base da squame scariose simulanti un calicetto, 2 2 Calicetto più breve del calice, a squame con nervo mediano sporgente a guisa di carena, Pianta glabra o quasi, diffusa (1-3 dm.). Fg. dilatate alla base in 2 margini scariosi. Calice a denti ottusi, glabro. Petali bianco-rosei (talora porporini di sotto), obovato-smarginati. Il resto c. s. %. Luoghi aridi, frequente ; 2-5. Giu.-Est. [Eur. media e mer. As. occ.]. — Dianthus L. (1753) — ? Gyps. L. (1759). 2 T. saxifraga Scop. (1772) 1209 A Fi. solitari all'apice dei rami. Petali lunghi il doppio del calice. a Fg. lineari o quasi setacee, minutam. cigliolato--scabre al margine. — /stria, Pen. ed isole. — Gyps. rigida S. et S. (1823), non L. — G. Barrelieri Ten. (1850) — G. permixta Guss. (1832) — T. rigida Rchb. (1844) — T. sax. v. perm. A. Terr. (1893) — T. perm. Guadagno (1913). vu TYPICA b Fg. lineari--lanceolate, seghettato--cigliate presso la base. — Sic. [Endem.|. — Gyps. Guss. (1842). 8 GASPARRINII (Nic., 1878) B Fi. riuniti in fascetti di 2-3. Petali poco sporgenti dal calice. — Yug., Bresc., pr. Sarzana e Firenze, Sinigallia, Piceno, Abr., Roma, Capri, Cal. al M. Pollino, Sic. e Sard. [Balc. Grec... — Gyps. L. (1753) — G. dianthoides Guss. (1827), non S. et S. — G. sax. b. glomerata Ten. (1830) — Dianth. sax. v. aggregatus Vis. (1850) — T. sax. v. aggregata Tanf. (1892). | RIGIDA (Borss., 1867) — Calicetto subeguale al calice, a squame non carenate. Pianta per lo più eretta, a fusti solitari o cespugliosi (1-4 dm.). Fg. c. s., lineari. Fi. sessili o brevem. pedicellati, parecchi per ogni fascetto o rr. ridotti ad 1 solo; squame completam. scariose, ferrugineo-pallide, le esterne più larghe, spesso mucronate, formanti un involucro comune ; le interne cir- condanti i singoli fi., 2 per ciascuno. Calice tubuloso, a denti scariosi, ottusissimi, nel frutto fendentisi da un lato. Petali piccoli, obovati, rosei, conniventi alla fauce, bruscam. contratti in lunga e stretta unghia. Cas- sula oblunga. ©. Campi e luoghi aridi incolti, frequente; 2-5. Magg. Sett. [Eur. As. occ. Afr. bor. Can.]. — Dianthus L. (1753) — Kohlrau- schia Kth. (1838). 3 T. prolifera Scop. (1772) 1210 A Fusti per lo più interam. glabri. Fe. tutte dentellato--cigliolate al margine, te) 5 ©) } te È rr. liscie. Brattee generalm. punteggiate. Calice glabro. Semi quasi piani, ellittici, rugosetti sul dorso, 1 ija -1 3/4 mm. lunghi, 3/4 -1 mm; larghi. a Petali interi o leggerm. smarginati. — Istria, Pen. ed isole. x TYPICA b Petali più grandi, obcordati o quasi bifidi. — Gli altri caratteri tendenti alla var. velutina. — Cors., da ricercarsi altrove. | Franc. mer.--or.j. — Dianthus Burn. (1892). 8 NANTEUILII (Rouvy rT F., 1896) 506 51 CARYOPHYLLACEAE [349 Tunica B Fusti quasi sempre peloso--glandulosi (almeno negli internodi mediani). Fg. super. liscie al margine, a guaine generalm. più lunghe. Brattee per lo più non punteggiate. Calice quasi sempre peloso. Semi + navicolari, tuberco- lati sul dorso, 1 mm. lunghi, 3/4 mm. larghi. — Petali bifidi. — (Col tipo nella zona medit. | Reg. medit.].. — Dianthus Guss. (1825) — D. prol. v. mi- nor Ten. (1830) — Kohlrauschia Rchb. (1844). "© VELUTINA (F. et M., 1839) Nota. — Tunica glumacea Boîss. (1867) = D. prolifer S. et S. (1806--09), non L. = D. glumac. Bory et Chaub. (1852), della Pen. balc., Grec. e Candia, fu osser- vata avvent. pr. Trieste e nel Trent. nella Valsugana. Gen. 350. Velèzia L. (1753). (Spec, 4 della Reg. medit. ed As. occ.). Pianta ispido-glandulosa in alto od anche tutta leggerm. pubescente, a fusti diffusi, rigidi, spesso dicotomi (1-3 dm.). Fg. radicali a rosetta, lineari- spatolate, le cauline strettam. lineari, 3-5-nervie. Fi. ascellari, alterni, soli- tari od appaiati, a pedicelli brevi e grossi. Calice tubuloso-cilindrico, a 15 nervi, peloso-glanduloso, a 5 denti lesiniformi. Petali piccoli, fugaci, rosei, bidentati, barbati alla fauce. Stami 10 (rr. 5-6). Stili 2. Cassula cilindrica, brevem. stipitata, 4-dentata. Semi peltati, punteggiati. O. Luoghi aridi, qua e là: Lido di Venezia, pr. Mondovì e Nizza, Tosc., pr. Roma, T. d’ Otranto, Reggio-C'al., Sic., Sard., Cors. ed Elba ; 2. Magg.-Giu. [Reg. Medit. ed As. sino Afgan.|. V. rigida L. (1753) 1211 Gen. 351. Dianthus L. (1735). (Spec. circa 300 dell’ Eur., As., Afr. bor., trop.-mont. e mer.). 1 Fi, in capolini o fascetti corimbosi terminali, Petali dentati. Sez. I. ARMERIASTRUM 2 — Fi, solitari o pochi all'apice del fusto o dei rami, Petali interi, den- tati o frangiati. Sez. II. CARYOPHYLLUM 6 Sez. I. ARMERIASTRUM SER. (1824). 2 Calice villoso. Pianta annua o bienne, glabra o pelosa, a fusti semplici o poco ramosi (1-6 dm.). Fg. radicali in rosetta, lanceolate, le cauline lineari. Fascetti di 2-10 fi. (rr. fusti 1-flori); brattee erbacee, lanceolate, irsute; squame calicine simili alle brattee, spesso superanti il calice. Calice tubuloso, a denti lungam. acuminati. Petali a lamina piccola, oblunga, violetta con macchie bianche (rr. del tutto bianca), pelosa, den- ticolata. Stami 10. Stili 2. Cassula cilindrica, brevem. stipitata, 4-dentata. O, 00. Luoghi boschivi od erbosi asciutti, frequente : Istria, Pen., Sard., Cors. e parecchie piccole isole ; 2-5. Magg.-Ag. |Eur. Cauc. Armen., nat. Am. bor.]. 1 D. Armeria L. (1753) 1212. — Calice glabro. Piante perenni. 3 351 Dianthus] 51 CARYOPHYLLACEAE 507 3 Fg. ovato-lanceolate o lanceolate, brevem. picciolate, Lamina dei petali glabra nella faccia super. ed alla fauce. Pianta glabra, a fusti lisci, ottusam. quadrangolari in alto (1-5 dm.). Fg. larghe 1-2 cm., denticolato- scabre, acute. Fi. 6 a molti, in larghi fascetti corimbosi; brattee erbacee, lanceolato-lineari, un po’ più lunghe dei fi.; squame calicine ovate alla base poi prolungate in lunga cuspide lesiniforme. Petali a lamina obo- vato-cuneata, anteriorm. denticolata, rossa macchiettata di bianco (rr. del tutto bianca o nelle piante colt. a svariati colori). Y. Boschi qua e là : Istria, Alpi (massime or.), Lig. ed It. centr. sino Basil., spesso anche colt. ; 4-5, rr. 3 (Venez.). Magg.-Ag. | Dai Pir. alla Russia). — Volg. Speranze, Garofano a mazzetti. 2 D. barbatus L. (1753) 1213 — Fg. lineari, non picciolate. Lamina dei petali # sparsa di peli nella faccia super. ed alla fauce, rr. glabra. 4 4 (3 e 12) Guaine almeno il doppio più lunghe che larghe, Brattee cin- genti il fascetto di fi. dilatato-scariose alla base. Fusti solitari o ce- spugliosi, semplici o poco ramosi, cilindrici od ottusam. tetragoni in alto (2-9 dm.). Fg. quasi sempre dentellate. Petali a lamina irregolarm. dentata, senza macchie, talora con venature più cariche. Il resto c. s. %. Luoghi selvatici, frequente ; 2-7. Giu.-Aut. [Eur. As. min. Afr. bor.|. — Volg. Garofano selvatico, 3 D. Carthusianorum L. (1753) 1214 A Brattee e squame spesso ferrugineo--scure, totalm. scariose, bruscam. con- tratte in breve resta, uguali alla metà del calice o poco più. Guaine 3-6 volte più lunghe che larghe. Calice brunastro. a Fi. in fascetti generalm. ovoidei o bislunghi. Lamina dei petali grandetta, obovato--cuneata, rosea, rossa o porporina, barbata. Guaine 3-4 volte più lunghe che larghe. I Lamina dei petali rosea o porporina (rr. bianca), lunga 6-12 mm., cioè circa 3/4 dell'unghia. Fascetti di 3-6 (rr. 1-2 o 7-14) fi. — Alpi ed App. sino Abr. ; 4-0, rr. 3. (Venez., Vercell.). — D. congestus Bor. (1857) (f. fascic. 8--30--flor.). o. TYPICUS II Lamina dei petali porporino--scura, più breve, cioè circa 1/2 dell’ unghia. Squame più brevem. aristate. Fascetti di 10-80 fi. 1 Pianta robusta, densam. cespugliosa, alta 15-35 cm. Calice porporino. — Istria, Alpi e forse Abr.; 4-7. [ Alpi). — D. Carth. v. latifolius Griseb. et Sch. (1852) (f. fol. 3-5 mm. latis). 8 VAGINATUS (CHAIX, 1786) 2 Pianta più gracile, slanciata, alta sino a 65 cm. Calice porporino-nera- stro. Petali a lembo più piccolo e più stretto. — Alpi (specialm. trent. ed occ.) ed App. lig--piem.; 4-6, rr. 3. (Piem.). [Svizz. Savoia). ATRORUBENS (ALL., 1785) b Fi. in fascetti capitato--emisferici. Lamina dei petali piccola, oblunga, rosso- scarlatta, glabra o debolm. barbata. Guaine 4-6 volte più lunghe che lar- ghe. — Istria, Goriz., Ven.; 2-5. [Balc]. Òò SANGUINEUS (ViIs., 1845) B Brattee e squame pallide, erbacee all’apice, lungam. aristate, spesso ugua- glianti il calice. Guaine per lo più soltanto il doppio più lunghe che lar- ghe. Calice scolorato. # Lamina dei petali rosso--porporina o violacea. + Fg. lineari, larghe sino a 5 e nella v. Balbisti sino a 10 mm. Squame uguali al tubo del calice o più brevi. Lamina dei petali obovato- cuneata, rosso--porporina. 508 5 CARYOPHYLLACEAE [Bbl Dianthus $ Brattee largam. lanceolate, subeguali ai fascetti; squame lunghe 1/2 del tubo calicino. Pianta robusta ; fascetti grandi, densi, con 15-20 e più fi. — Nizez., Lig., Tosc. occ. e Cors.; 2A. [Frane. mer... — D. collinus Balb. (1804), non W. et K. — D. glaucophyl- lus Hornem. (1824) — D. liburn. v. ligusticus F. N. Williams (1893). s BaLBIsII (SER., 1824) $$ Brattee più strette, uguali ai fascetti o più lunghe ; squame sub- eguali al tubo calicino. Fascetti con 3-14 o più fi. Pianta più gracile e fi. più piccoli che nel prec. — Istria, Pen., Elba e Sie. a Milazzo ; 2-4. [Franc. mer. Bale. Alger.) € LIBURNICUS (BARTL., 1852) -—+ Fg. strettam. lineari, larghe 1 1/2 -2 1/2 mm. Squame più lunghe del tubo calicino. Lamina dei petali triangolare, porporino--chiara o violacea. — Gargano, Basil. e Cal. ; 2-4. [Endem.). m VULTURIUS (Guss. et Ten., 1337) ## Lamina dei petali giallastra. — Salern. e forse nel Leccese ed in Cal. [Endem.).. — D. Guliae Janka (1874). 0 FERRUGINEUS (MiLt., 1768) (L., 1771) — Guaine tanto lunghe che larghe. Brattee cingenti il fascetto di fi, non dilatate, simili alle fg. 5 5 Fg. membranose, almeno con 1 nervo ben distinto, scabre al margine. Pianta erbacea, rizomatosa, a fusti cilindrici (1-6 dm.). Fi. in fascetti lassi od anche solitari od appaiati; squame 4-8, ovali, pallide, prolun- gate in acume erbaceo. Petali a lamina obovato-cuneata, inciso-dentata, rossa o rosea, spesso macchiettata di rosso o di bianco verso la fauce. Y. Boschi e luoghi selvatici ; 4-5, rr. 3 (Veron., Vercellese). Giu.-Ott. [Eur. media dalla Spa. alla Russ. Cauc. As. media e bor. Giapp.. — D. chinensis L. p. p. (1753) — D. Carthusian. All. (1785), non L. — D. scaber Schleich. (1802) — D. hybridus Porta ex Huter (1904). 4 D. Seguierii Vill. (1779) 1215 A Fusti scabri però glabri in alto. a Fg. lineari (larghe 2-4 mm.), non ristrette alla base, col solo nervo mediano evidente. Squame ovali--lanceolate gradatam. ristrette in punta patente, raggiungente circa la lunghezza del calice. — Alpi ed App. sino alla Tosc. e Bologn. % TYPICUS b Fg. più larghe, lineari o quasi lanceolate, ristrette alla base, anche coi nervi laterali evidenti. Squame ovali, bruscam. ristrette in punta eretta od ap- pressata, raggiungente al più 1/2 lunghezza del calice. — C. Tic. a Lo- carno, V. d’Aosta ecc. | Alpi Eur. centr.). 8 SILVATICUS (HPE., 1809) B Fusti in alto e fg. al margine peloso-ruvidi. — Fg. larghe 5-8 mm., 3--pluri- nervie. Squame come nel tipo. — Goriz., Veron., C. Tic. in V. Onsernone. [Eur. centr. Russ... — D. umbellatus DC. (1813). COLLINUS (W. et K., 1802) — Fg. carnosette, quasi snervate, liscie al margine. Pianta legnosa alla base, glabra, glauca, cespugliosa (2-6 dm.). Fi. in fascetti corimbosi; squame 12-16, verdi o rossigne, a margine bianchiccio, le esterne li- neari-acute, le interne ellittiche, brevem. aristate, 4-5 volte più brevi del calice. Petali lillacini (rr. bianchi), irregolarm. dentati. Il resto c. s. 8351 Dianthus] 51 CARYOPHYLLACEAE 509 XY. Rupi mar.; T. d'Otranto, Basil., C'al., Sic., Egadi, Eolie, Stromboli e Lamped. ; 2. Magg.-Nov. | Alger.?.. — D. Bisignani Ten. (1805, nomen) (1811-15 descr.) — D. fruticosus W. (1809). 5 D. rupicola Biv. (1806) 1216 Sez. II. CARYOPHYLLUM SER. (1824). 6 (1) Petali a denti non oltrepassanti il quarto di lunghezza della lamina oppure interi 0 quasi. 7 — Petali divisi sino a metà della lamina od oltre in frangie lineari, 15 a) Dentati. 7 (6) Pianta annua. Calice conico, a nervature minutam. verruculose sotto la lente. Fusto eretto, divaricato-ramoso (2-5 dm.), glabro. Fg. lineari, acute, cigliolato-scabre. Fi. solitari; squame 4, ovate, largam. sca- riose al margine, prolungate in resta subeguale al tubo calicino. Petali a lamina piccola, obovato-cuneata, rosea con 3 macchie sanguigne alla fauce, inegualm. dentata, glabra di sopra. O. Campi e luoghi aridi, raro ; Cal., Elba nel Giolfo Stella; 2. Giu. |Grec. mer. Creta Cipro Alger... — D. divaricatus D’Urv. (1822). 6 D. tripunctatus S. et S. (1806-09) 1217 — Piante perenni. Calice cilindrico, a nervature non verrucose. 8 8 Fusto ruvido (massime in alto) per la presenza di corti peli. Calice pubescente-scabro, Fusti cespugliosi, ascendenti, ramosi, densam. fo- gliosi (1-3 dm.). Fg. molli, dentellato-scabre ; le radicali lineari-lanceolate, rotondate all'apice ; le cauline più strette, acute. Fi. solitari; squame 2-4, lunghe circa !/o del tubo calicino, le esterne lanceolato-aristate, le interne ovate, acuminato-mucronate. Petali a lembo romboideo-cuneato, acutam. dentato, + peloso di sopra. %. Luoghi erbosi e pascoli; 5-7, rr. 4 e 3 (Mantov.). Magg.-Ag. [Eur. Himal., nat. Am. bor.|. 7 D. deltoides L. (1753) 1218 A Pianta verde-gaia. Petali rosei, macchiati di porpora e di bianco alla fauce. — Pen. e St. o. TYPICUS B Pianta glauca. Petali scolorati o bianchi, con macchia porporina alla fauce. — Pr. Mondovì ed Abr. |[Eur.|. 8 cLaucus (L., 1753) — Fusto e calice affatto glabri e lisci. 9 9 Squame tutte assai più lunghe che larghe, + prolungate in resta pa- tente o divergente. 10 — Squame (almeno le.interne) egualm. o poco più lunghe che larghe, strettam. embriciate e quasi sempre appressate al tubo calicino, 13 10 Fg. ottuse, 1-nervie, ristrette alla base. 11 — Fg. acute od acuminate, 3-nervie di sotto, non ristrette alla base, 12 11 Petali a lamina lunga come il calice, macchiata di bianco e di por- pora alla fauce. Fg. infer. oblungo-lanceolate, le super. quasi lineari, Fusti cespugliosi, 1-flori (5-10 cm.). Squame 2-4, lanceolate, prolungate in resta lineare-lesiniforme, erbacea, subeguale al tubo. Calice a denti 510 bl CARYOPHYLLACEAE [B51 Dianthus ovato-lanceolati. Petali a lembo patente, obovato-cuneato, lillacino e pe- loso di sopra, verde-biancastro di sotto, dentato. Y. Pascoli, ghiaie e rupi, rarissimo : Alpi carniche sopra le casere Tarond, Alto Adige nel distretto di Bolzano e con dubbio nel gruppo dell’ Ortler; 7. Giu-Ag. | Alpi or. sino Austr. infer.|. 8 D. alpinus L. (1753) 1219 — Petali a lamina lunga circa metà del calice, senza macchie alla fauce, Fg. tutte lineari-spatolate. Fusti lunghi come le fg. o più brevi od anche nulli (rr. alti sino a 10 cm. e 2-3-flori). Squame a resta spesso superante il calice. Calice a denti lanceolati. Petali a lembo eretto- patente, roseo di sopra, verdognolo di sotto. Il resto c. s. %. Rupi e ghiaie pr. i ghiacciai, raro : Alpi trent., alto-atesine, Retiche e Lepontine ; 7. Lugl.-Ag. [Alpi svizz. ed or. Carp.|. 9 D. glacialis Haenke (1788) 1220 12 (10) Fi. spesso appaiati e brevem. pedicellati, quindi accompagnati dalle fg. super. bratteiformi. Vedi 4 — Fi, quasi sempre solitari e lungam. pedicellati, quindi lontani dalle fe. super. immutate. Pianta un po’ glauca, cespugliosa, a fusti oscuram. tetragoni in alto. Fg. strettam. lineari o lineari-lanceolate. Fi. inodori; squame 2-4, le esterne lanceolato-aristate, le interne ovate ed acuminato- aristate. Calice a denti acuminati. Petali a lembo obovato-cuneato, roseo o rr. bianco, senza macchie. %. Luoghi erbosi 0 sassosi aridi; 6-7, rr. 4 e 5. Giu.-Ag. |Pir. Alpi frane. Carp. Dalm. Grec.|. 10 D. alpester Balb. ( 1804) 1221 A Squame eguali a metà circa del tubo calicino. Petali a lembo glabro o con radi e corti peli nella faccia super. Fg. dentellato-scabre. a Calice lungo 10-16 e largo 3-4 mm., ristretto in alto. Corolla 10-17 mm. diam. I Calice lungo 13-16 mm. Petali a lembo ora quasi intero ora dentato (rr. quasi laciniato). Fg. basali larghe 1-2 1/2 mm. Fusti alti 10-35 cm. 1 Fusti 1-2-flori. — Alpi occ. dalle Pennine alle Mar. [Alpiî franc.). — D. tener Balb. (1804) (f. petal. sublacin.) — D. pedemontanus Rouy et F. (1896). o TYPICUS 2 Fusti 2-4-flori. — Col tipo. | Alpi franc.|. 3 FURCATUS (BALB., 1804) TI Calice lungo 10-13 mm. Petali a lembo profondam. dentato-laciniato sino ad 1/4 - 1/9 della sua lunghezza. Fg. basali larghe 1-1 1/2 mm. Fusti alti 3-15 cm., 1-flori, formanti densi cuscinetti. — Alpi Graje sul gneiss (V. di Campiglia, Valchiusella e V. di Valprato). |Endem.}. — D. fur- cat. v. Leresch. Burn. (1892). x LerescHII FroRI (1898) b Calice lungo 18 e largo 5 mm. circa nel secco, non ristretto in alto. Co- rolla 25 mm. diam. circa, — a petali crenulati. Fg. larghe sino a 3 mm. Fusti 2-4-flori (25 cm.). — Alpi Mar. [Endem.). — D. furcat. v. dissim. Burn. (1892). ò DISSIMILIS FriogRI (1898) B Squame ricoprenti quasi tutto il tubo calicino. Petali a lembo c. s. Fg. liscie o quasi, — larghe 2-3 mm., a guaina lunga 1-2 mm. (in luogo di 1 1/2 -3 mm. come nel tipo). Calice lungo 11-14 mm. — Cors. nelle Calanche di Piana pr. Porto a 350-450 m. [Endem.]. ° GyrSPERGERAE (Rouvy, 1903) C Squame ricoprenti il tubo calicino o rr. più brevi. Petali a lembo peloso alla fauce. — Calice come nella var. diss2milis, lungo 19-15 mm. Corolla 20-25 mm. diam. (rr. meno), a petali dentati. Fusti 1--2--flori (1-25 cm.). Fg. come 351 Dianthus] 51 CARYOPHYLLACEAE 511 nel tipo. — Trent. in V. di Non nel gruppo di Brenta, Alpi bormiesi nel gruppo Umbrail ed Alpi occ. dalla V. d’ Aosta alle Alpî Mar., da controllare l’indie. dell’'App. parmig. all'Alpe di Rigoso e M. Orsaro ; 6-7. { Alpi frane. Pir. or... — D. alpinus All. (1785), non L. — D. glacialis DC. (1805), non Haenke. © NEGLECTUS (Lors., 1809) 13 (9) Squame per lo più 6, assottigliato-acuminate, lunghe metà circa del calice, le esterne + cigliate, Petali a lamina oblunga, intera 0 quasi, Pianta cespugliosa (5-6 dm.). Fg. lineari, acute, finam. cigliate alla base. Fi. solitari od aggruppati, terminali o racemosi, appena odo- rosi. Calice a denti acuminati, cigliati. Petali a lamina rosea, glabra di sopra. %. Luoghi aridi o rupestri : Fiume, Istria, Marche, Umbria ed Abr.; 2 e 4. Giu.-Ott. [Bale. dalla Croazia all’ Alban. sett... — D. lito- ralis Host (1827) — D. racemosus Vis. (1829). 11 D. ciliatus Guss. (1825) 1222 — Squame 2-8, bruscam. mucronate, 3-4 volte più brevi del calice, le esterne non cigliate. Petali a lamina obovato-cuneata, dentata o più rr. intera 0 quasi, 14 14 Petali glabri alla fauce. Fg. lineari, acute, carenate, le basali di so- lito assai lunghe. Pianta verde o glauca, cespugliosa, a fusti semplici, biforcati o pannocchiuto-ramosi (5-80 cm). Fg. cigliate alla base, le super. spesso ridotte a squame. Fi. solitari. Calice c. s. Petali roseo- violetti (rr. bianchi e nelle piante colt. di colori svariati). &. Rupi. muri e luoghi aridi; 2-7. Magg.-Ott. [Eur. mer. e centr.-mer. Afr. bor.-occ.]. — Volg. Garofano. 12 D. Caryophyllus L. (1753) 1223 A Squame 2-6, bruscam. troncato--mucronate, nervoso--striate solo all’apice. a Squame 2-6, strettam. embriciate ed appressate al tubo calicino. I Petali dentati. Guaine super. generalm. provviste di lamina o di punta erbacea. 1 Pianta lassam. cespugliosa, di 4-8 dm. Fg. largam. lineari, ottusam. scanalate, liscie ai margini (almeno in alto). — Fi. assai odorosi; squame 4. Petali contigui, a lamina cuneato-rotondata. — Qua e la nella Pen. e Sard. e largam. colt. per ornamento ; 2-4. a CORONARIUS L. (1753) (Lam., 1778) 2 Piante decisam. cespugliose, di 5--60 cm. Fg. strettam. lineari, angoloso- trigone od anche quasi piane, per lo più ruvide ai margini. A Fi. inodori o quasi; squame 2 o 4. Calice a denti ovali--lanceolati, ottusetti. Petali a lamina cuneato--rotondata, a margini toccantisi o ricoprentisi con quelli dei petali vicini. — Alpi e qua e là nel- . VApp. sino Abr.; 5-0. [Franc. Alpi Bale... — D. silvester Wulf. (1786). .B IimopoRUS L. (1758) (KERN., 1882) AA Fi. odorosi; squame 4 o 6. Calice a denti lanceolato--acuti. Petali a lamina cuneato--oblunga o triangolare, a margini generalm. non toccantesi con quelli dei petali vicini. + Calice decisam. striato, lungo 18--35 mm. Petali a lamina cuneato- oblunga, manifestam. dentata. Stili sporgenti, ricurvi. # Pianta di 5--40 cm., a fusti semplici o con rami 1-2-Hlori, Fi. pic- coli (calice lungo 15-25 mm., lamina dei petali lunga 5-8 mm.). — Fg. infer. con brevi ciglia rigide al margine. Fi. con squame largam. troncato-arrotondate. 512 51 CARYOPHYLLACEAE [B51 Dianthus $ Calice lungo 15-20 mm. Portamento intermedio tra le var. 2n0- dorus, virgineus e longicaulis. Fusto tipicam. cogli internodi infer. finam. pelosi e ginocchiato, ma spesso anche (= D. bra- chycalyx Huet ex Nym. [1878]) glabro e diritto. — Fiume, Reg. Giulia sul Carso, A. Apuane, App. centr. e mer.; 5-7 [Balc.).. — D. longicaul. v. minor Ten. (1830) — D. Caryoph. v. pubescens Vis. (1850). NODOSUS (TAuUScH, 1828) $$ Calice lungo 20-25 mm. Portam. che si avvicina alla var. Zon- gicaulis. Fusto interam. glabro. — Pen., Sard. e Cors. (per lo più sul serpentino); 2-5. | Franc. mer. Afr. bor.). — D. Godro- nianus Jord. (1852). ò VIRGINEUS (L., 1753) #*# Pianta di 40-60 cm., più ramosa, a rami generalm. pluriflori. Fi. più grandi (calice lungo 25-85 mm., lamina dei petali lunga 10-15 mm.). — It. centr. e mer., Sard.; 2 e 4. [Spa. Franc. mer. Afr. bor.. — D. Caryoph. v. tenuifolius Moris (1837). e LONGICAULIS (TEN., 1818) ++ Calice a striature minute (nel fresco non visibili), lungo 20 mm. Petali a lamina cuneiforme (lunga 5-8 mm.), leggerm. crenato— dentata. Stili rinchiusi o poco sporgenti, diritti o quasi. — Fu- sti ramosi, a rami 1-2--flori, pelosi o glabri in basso. — Gargano, fra Taranto e Martina Franca e certam. altrove nelle Puglie ; 2. [Endem.). — D. silvestr. v. gargan. Ten. (1830) — D. longi- caul. v. hirtocaulis Kern. in Rigo (1877) — D. marginatus Lac. ap. Groves (1887), non Poir. — D. tarentinus Lac. (1911). { GARGANICUS GRANDE (1912) II Petali interi o quasi. Guaine super. senza lamina, ovali, scariose. — Squame per lo più 4. Il resto come nella var. inodorus. — Dall’ Istria per il Carso sin pr. Ronchi; 2-5. [Dalla Carniola all’'Alban. sett.|. — D. virgin. Jacq. (178), non L. — D. virgin. v. tergest. Rchb. (1944) — D. silvester v. bracteatus Gr. et Godr. (1847). ‘* TERGESTINUS (KERN., 1882) b Squame 4, lassam. embriciate ed alquanto patenti, assai larghe. — Fg. se- ghettato-scabre ai margini. Fi. grandi, odorosi. — Sic. e Sard.; 2 e 4. [Endem.]. — D. graminifolius Presl (1826) (forma). 8 ArrosTI (J. et C. PRESL, 1822) B Squame 6-8 (rr. 4 o più di 8), un po’ attenuato-acuminate, nervoso--striate sin presso la base. — Fg. largam. lineari, ruvide ai margini ed all’ apice. Fi. leggerm. odorosi. Petali non contigui, a lamina cuneato--oblunga. — Cal., Sic. e Cors.; 2. [Franc. mer. Afr. bor.|. t SICULUS (J. ET C. PRESL, 1822) — Petali pelosi alla fauce. Fg. lineari-larghette, ottusette, quasi piane, le basali lunghe 15-25 mm. Pianta glauca, densam. cespugliosa, a fusti fioriferi semplici o con 1-2 rametti (1-2 dm.). Fg. cigliolato-scabre ai margini. Squame per lo più 4. Calice a denti ottusi. Petali carnicini, ine- gualm. dentati. Il resto come nel tipo della spec. prec. %. Luoghi rocciosi : Bergam. in V. Brembana ed a Ponte di Legno, da controllare, rr. anche colt.; 5?. Giu.-Lugl. [Eur. media Inghil... — D. virgineus #8 L. (1758) — D. glaucus Huds. (1778), non L. (1753) — D. caesius Sm. (1792). . 13 D. gratianopolitanus Vill. (1789) 1224 3651 Dianthus] bl1 CARYOPHYLLACEAE 515 b) Fimbriati. 15 (6) Fg. lanceolato-lineari, Petali divisi sin oltre la metà della lamina e colla porzione indivisa assai stretta ed oblunga, Pianta verde, ce- spugliosa, a fusti pannocchiuto-corimbosi (3-6 dm.). Fg. basali larghe nel mezzo 3-10 mm., ristrette alle 2 estremità, ottusette, scabre ai mar- gini. Fi. odorosi; squame per lo più 4, ineguali, ovate, bruscam. con- tratte in breve mucrone (massime le interne), lunghe circa 1/4 del tubo calicino. Calice a denti acuminati. Petali carnicini, roseo-porporini o bianchi, barbati e giallastri alla fauce. %. Pascoli, raro; 4-5, rr. 3. Giu.-Ag. [Eur. Caue. Sib. Songar. Giapp.]). — ?D. hyssopifolius L. (Febr. 1755). — Volg. Garofano da pennacchio. 14 D. superbus L. (Oct. 1755) 1225 A Squame calicine ovate, con breve punta. Petali colla porzione indivisa stretta ed allungata. Fusti spesso pluriflori. — Alpi, App. lig. pr. Savona e lig.- parmig. sui M. Bue e Maggiorasca ed anche nel basso Friuli ed al Bosco Fontana nel Mantov. a TYPICUS B Squame calicine ovato--lanceolate, un po’ più lunghe. Petali più grandi, colla porzione indivisa più larga, romboidale. Fusti 1-pauciflori. — Belun. ai passi di Fedaia e del Pordoi, Alto Adige, Trent., Veron. sui M. Lessini e V. d'Aosta în Valchiusella. [Alpi Bale. Carp.| 8 spEcIOSUS RcHB. (1882) (RcHB., 1844) — Fg. strettam. lineari. Petali divisi sino a metà circa della lamina e colla porzione indivisa subcuneiforme-arrotondata, 16 16 Squame largam. obovate, bruscam. e brevem. troncato-mucronate, tanto lunghe che larghe e 4-5 volte più brevi del tubo calicino, Pianta glauca, a fusti 1-5-flori (2-4 dm.). Fg. larghe 1-2 mm., acute, ci- gliolate. Calice a denti acuti od ottusi. Petali rosei o bianchi, spesso macchiati di porpora alla fauce, a lembo obovato-cuneato. Il resto c. s. X. Pascoli, raro: Alpi ven. e lomb.; 4-5. Lugl.-Ag. [Eur. media]. 15 D. plumarius L. (1753) 1226 — Squame ovali-lanceolate o lanceolate, più lunghe che larghe, 1/o - 1/8 più brevi del tubo calicino. E 17 Calice lungo 10-16 mm. Fi. inodori, Vedi D. alpester var. — Calice lungo 20-30 mm. Fi. #+ odorosi. Pianta lassam. cespugliosa o strisciante alla base. Fg. larghe 1-3 mm., attenuate alla base, scabre al margine, acuminato-acutissime. Squame per lo più 4, subeguali tra loro, romboideo-lanceolate, lungam. acuminato-aristate. Calice a denti acumi- nati. Petali roseo-porporini o bianchi, per lo più punteggiati, pelosi o glabri alla fauce. %. Boschi, luoghi erbosi e rupi, frequente ; 4-7. Giu. Ott. [Eur. media e mer.]. — D. monspeliacus L. (Maj.-Jun. 1759) -- D. hyssopifolius Avet. (an L.?). 16 D. monspessulanus L. (Nov. 1759) 1227 A Pianta verde, a fusti spesso ramosi e pluriflori. Squame gradatam. attenuate. a Fusti alti 15--40 cm. Squame lunghe 1/2 del tubo calicino. — Istria e Pen. ; 4-6. a TYPICUS 33 514 51 CARYOPHYLLACEAE |351 Dianthus b Fusti alti 50-60 cm. Squame subeguali al tubo calicino. Fi. 2-3 volte più grandi e molto odorosi. — App. centr. [Franc. Pir.]. 8 mARSICUS TEN. (1880 prius) (TEN., 1830 poster.) B Pianta spesso glaucescente, a fusti per lo più semplici, 1--Hori (5-20 cm.). Fg. a nervature più prominenti. Squame bruscam. contratte, — lunghe 1/2 - 2/3 del tubo calicino. Fi. più grandi del tipo, rosei. — Istria ed Alpi (massime or.); 5-7. [Alpî or. Balc.]. — Tunica arenaria Scop. (1772) (non D. aren. L.) — D. alpester Hpe. (1809), non Balb. — D. plumosus Spr. (1815) (forma) — D. Waldsteinii Sternb. (1826) — D. monsp. v. alpicola Koch (1855). STERNBERGII (SteB., 1811) ? Dianthus Balbisii Xx inodorus Asch. (1807)= D. Levieri Borb. (1876)= D. Balbi sii X silvester Graebn. (1922). — Firenze a M. Cuccioli. D. liburnicus x monspessulanus = D. exilis Posp. (1897). — Bosco di Lipizza nel Triestino. D. ferrugineus x longicaulis= D. Portae Kern. ap. Huter (1904). — Abr. al M. Morrone a 1900 m. D. vaginatus Xx inodorus = D. paradoxrus R. Kell. (1903)= D. vagin. x silvester Chenev. (1910). — C. Tic. in V. Blenio a Camperio. D. Sequieri x inodorus= D. Mammingiorum Murr (1907)= D. Seg. X silvester Graebn. (1922). — Trent. tra Covelo e Vezzano. D. Seguieri x monspessulanus v. alpicola= D. varians Rouy et F. (1896). — Da ricercarsi (cfr. D. controversus). D. deltoides Xx Seguieri = D. decrescens Borb. (1807) =D. Seg. x delt. Graebn. (1922). — Lig. occ. ad Albissola-marina. D. inodorus X monspessulanus = D. Krasanti Kern. in D. Torre et S. (1909) = ? D. saxatilis Pers. (1805)=? D. arvernensis Rouy et F. (1896)= D. Caryoph. X hyssopifolius Graebn. (1922). — Trent. nella Vallarsa. D. monspessulanus Xx barbatus = D. Mikii Ieichard (1867) = D. barb. x monspess. Asch. (1877). — Pr. Gorizia e Trevig. al Montello. D. controversus Gaud. (1828) = ? D. monspess. X Seguieri Gr. et Godr. (1847) = D. varians D. Torre et S. (1909) (ex Graebn.), non Rouy et F.=D. hysso- pifol. x Seguieri Thell, (1914). — Sec. alcuni è un prodotto d’incrocio, sec. altri una var. del D. monspessulanus. — Alpi Giulie sul M. Nanos, M. Baldo în V. Losana, Trent. în V. di Ledro, Bergam. sopra Castione della Presolana e C. Tic. sul M. Generoso. Nota. — D. chinensîs L. (1753), origin. dell’As. or., coltivasi frequentem. nei. giardini. Fam. LII. FRANKENIACEAE. (Gen. unico). Proprietà ed usi. — Nessuno. Gen. 352. Frankéènia L. (1737). (Spec. descritte più di 30, ma forse da ridursi a circa 12, sparse nei luoghi salsi dei due Emisf.). 1 Pianta annua. Fg. obovato-smarginate, piane od appena rivoltate al margine, glabre di sopra, polverose di sotto, ristrette in brevissimo pic- cinolo cigliato ai lati, opposte o verticillato-quaderne. Fusti prostrati, 352 Frankenia] 52 FRANKENIACEAE 515 cespugliosi, squamuloso-pelosi (1-2 dm.). Fi. piccoli, roseo-pallidi, sessili, parte solitari nelle dicotomie, parte addensati in cime terminali adden- sate. Calice tubuloso-pentagono, 5-dentato, glabro. Petali 5, poco più lunghi del calice, rosei, con una squama fatta a doccia presso la base. Stami 6, a filamenti allargati in basso. Stimmi 3. Cassula 3-valve, con molti semi ovoidei e leggerm. rugosi O. Lungo le spiagge: Pen. dalla Lig. e Puglia in giù, nelle isole ed anche a Chioggia ; 2. Apr.- Giu. [ Reg. medit. As. oce. sino India e Song. Afr. occ. e mer. C'an.|. — F. canescens Presl (1822). 1 F. pulverulenta L. (1753) 1228 — Pianta perenne. Fg. lineari, rivoltate al margine e quindi quasi cilin- driche, carnosette, cigliate alla base, opposte od in fascetti sopra rami ascellari raccorciati. Fusti densam. fogliosi (10-25 cm.). Calice glabro o peloso. Petali rosei o bianchi. Il resto c. s. 2%. Spiagge e rupi mar. ; 2. Apr.-Giu. [Eur..occ. Reg. medit. As. occ. e centr. Afr. mer. Can. Austral... — Volg. Erba-franca. 2 F. levis L. (1753) 1229 A Pianta gracile, a fusto, rami e fg. glabri o quasi. — Pen. dalla Tosc. e Pu- glie in giù ed isole. o TYPICA B Pianta più robusta, a fusto e rami pelosi ; fg. pelose o rr. glabre. — If. mer. ed ins. — F. hispida DC. (1824) — F. levis v. cinerascens Moris (1837). 8 HIRSUTA (L., 1753) 1229 Fam. LIIIL YTAMARICACEZAE. (Gen. 5, spec. circa 70, forse da ridursi a 40 circa, delle reg. temp. e calde del- l’ Emisf. bor. e dell’ Afr. mer.). Proprietà ed usi. — La Tamarix gallica e la Myricaria germanica conten- gono tannino e sono quindi astringenti; esse servono talora a far siepi. La 7. gal- lica viene anche coltivata nelle passeggiate lungo mare e nei giardini come pianta ornamentale; i suoi rami giovani sono cibo grato alle pecore. Dalle sue ceneri si può ricavare della soda. In Sicilia i ramoscelli fogliosi della 7. africana vanno in commercio col nome di bruca e sono usati nella concia delle pelli. Chiave dei generi. 1 Fi. solitari terminali. Semi vestiti tutt’ attorno di lunghi peli. 355 Reaumuria — Fi. in spighe o racemi spiciformi. Semi muniti soltanto di una chioma di peli all’apice, in forma di resta piumosa. 2 2 Stami 5, coi filamenti liberi od appena saldati alla base. Semi a chioma sessile. Fg. dei rametti squamiformi, acute od acuminate. 353 Tamarix — Stami 10, coi filamenti saldati in basso. Semi a chioma stipitata. Fg. dei rametti lineari-oblunghe, ottuse. 354 Myricaria 516 53 TAMARICACEAE . [355 Tamarix Gen. 353. Tamarix L. (1735). (Spec. 51, forse da ridursi a 20 circa, dell'Eur. occ. e mer., Afr. bor. ed As. media e mer.) 1 Spighe esili (2-3 mm. diam.), a fi. piccoli (larghi meno di 2 mm.). Fg. opache al margine. Arbusto od arboscello glauco (2-6 m.), glabro, a rami gracili allungati, con rametti brevi. Fg. squamiformi-embriciate, carnosette, ovali, + acute. Spighe cilindriche (rr. ovali), formanti dei racemi, rr. solitarie. Corolla a 5 petali bianchi o rosei, piccoli, oblun- ghi. Stami 5, assai più lunghi della corolla. Stili 3, brevi. Cassula tri- gono-piramidata, 5 volte più lunga del calice. È. Lungo le spiagge mar. donde risale lungo î fiumi: Pen., Sic., Sard., Cors. e Lipari, altrove colt. o nat. (Veron., Parmig., Bologn.); 2-3. Magg.- Giu. [ Eur. mer.-occ. Dalm. Afr. bor. e trop. Can.|.. — Volg. Tamarice, C'ipressina, Scopa marina. 1 T. gallica L. (1753) 1230 — Spighe grosse (4-8 mm. diam.), a fi. grandicelli (larghi 2 mm. o più). Fg. pellucide al margine, un po’ più lunghe che nel prec., mentre in- vece le brattee delle spighe sono più brevi e più ottuse che in esso. Petali bianchi. Stami appena più lunghi della corolla. Cassula 3 volte più grossa che nel prec., lunga il triplo del calice. Il resto c. s. È. Col prec. nella Lig., Tosc., It. centr., mer. ed ins.; 2. Apr.-Magg. [Eur. mer.-occ. Dalm. Afr. bor... — Volg. Tamarice maggiore. 2 T. africana Poir. (1789) 1231 Nora. — La Tamarix parviflora DC. (1828) della Grec. ed As. min., è fre- quentem. colt. nell’Istria e quasi nat. a Pola e Trieste. Gen, 354. Myricària Desv. (1325). (Spec. 4 dell'Eur. ed As. media). Arbusto cespuglioso (5-30 dm.), verde-glauco, a rami affilati, eretti. Fg. dei fusti e rami primari distanti, lanceolato-lineari, acute, carenate; quelle dei rametti fitte, quasi embriciate, lineari-oblunghe, ottuse, piane di sopra, convesse di sotto. Spighe terminali, lasse, assottigliate verso l’apice, talora ramificate. Petali bianchi o rosei. Stami 5 più lunghi e 5 minori, tutti più brevi della corolla. Stimmi 3, sessili. Cassula c. s., lunga 9-11 mm. è. Lungo i fiumi e torrenti: Alpi, App. sino Abr. e talora anche al piano ; 4-0, rr. 2 e 3. Magg--Lugl. [Eur. As. occ. sino Himal. Sib.). — Tamarix L. (1753) — M. squamosa Desv. (1825) (for. galligena). M. germanica Desv. (1825) 1232 Gen. 355. Reaumuùria L. (1759). (Spec. 10 circa della Reg. medit. specialm. or. e dell’As. centr.). Suffrutice dal portam. della Suaeda fruticosa, glaucescente, glabro, a rami angolosi, ascendenti od eretti (3-6 dm.). Fg. carnosette, quasi embriciate, semicilindriche, ottusette con un mucroncino, punteggiate. Fi. solitari all’apice 555 Reaumuria] 53 TAMARICACEAE DIT dei rami. Calice ‘coriaceo-carnoso, a 5 lobi ovato-acuminati, rinforzato da brattee fogliacee. Petali 5, ovali, bianchi, poco più lunghi del calice, con 2 squame cigliate sull’unghia. Stami numerosi, riuniti in 5 fascetti, più brevi della corolla. Stili 5, quasi filiformi. Cassula globosa, subeguale al calice. Semi con all’apice un'appendice ottusa e glabra, nel resto con lunghi peli. £. Luoghi salsi mar., rara e forse importata: Sic. a Porto Empedocle; 2. Lugl.-Ag. |Arabia Siria Aft. bor... — R. mucronata Jaub. et Spach (1847-50). R. vermiculata L. (1759) 1233 , FAM. LIV. ELATINACEAE. (Gen. 2, spec. 20 circa disperse su tutto il Globo). Proprietà ed usi. — Nessuno. Gen. 356. Elatine L. (1737). (Spec. 6 circa, dei paesi temp. e subtrop. dei due Emisf.). 1 Fg. verticillate. Pianta glabra, robusta. Fusti grossi, cilindrici, striati, fistolosi, radicanti alla base ed eretti fuor d’acqua, semplici o quasi (5-20 cm.). Fg. sessili, con piccole stipole membranacee; le sommerse lineari, 1-nervie, verticillate a 6-15; le emerse ovate o lanceolate, 3-5- nervie, ottuse, carnosette, glauche, verticillate a 3-5. Fi. sessili o quasi, ascellari. Calice 4-sepalo. Corolla a 4 petali, bianchi o rosei, poco più lunghi del calice. Stami 8. Cassula globoso-depressa, 4-loculare. Semi cilindroidei, leggerm. arcuati, rugosi. O, %. Fossi e paduli, rara : Lomb., O. Tic., Piem., Parmig., Tosc. a Castagnolo pr. Pisa ed al lago Secco pr. Capalbio, lago Trasimeno a Castiglion del Lago, Laz. nelle Paludi Pontine, Sic. a Piana de’ Greci e Sard.; 2-4. Magg-Ag. [Eur. Alger. Giapp.]. 1 E. Alsinastrum L. (1753) 1234 — Fg. opposte. Pianta gracile. Fusti esili, + ramosi, prostrati e radicanti nei nodi infer. oppure nuotanti (2-6 cm.). Fg. piccole, + attenuato-pic- ciolate, 1-3-nervie ; stipole c. s. Fi. solitari, ascellari. Petali rosei o bianchi. O. Risaie, paludi e luoghi inondati d'inverno, qua e là; 2-4. Ag.-Sett. [Eur. As. min. Sib. occ. Giapp. Alger. Am. bor. Chile]. 2 E. Hydropiper L. (1753) 1235 A Sepali e petali 3-4. Stami 6-8. Stili 3-4. Fg. oblungo-spatolate. a Semi ricurvi a ferro di cavallo, con branche ineguali. — Fi. tetrameri (cioè sepali e petali 4, stami 8, stili 4, cassula 4-valve). I Fi. sessili o brevem. pedicellati. Fg. tutte con picciuoli lunghetti. — Pe- tali subeguali al calice, rosei. — Lomb., C. Tic. sul Lago Maggiore e Piem. u TYPICA II Fi. con pedicelli © lunghi. Fg. super. sessili o quasi. 1 Fi. a pedicelli subeguali alla fg. Petali uguali al calice, di un bel roseo. — Malta e Lampedusa. [Endem.]. — E. macropoda Solla, Lojac. 8 GussoxeI Somwm. (1906) 518 54 ELATINACEAE [356 Elatine 2 Fi. a pedicelli per lo più 1-2 volte più lunghi della fg. Petali più brevi del calice, bianchi. — S87c., Sard. e Cors. [ Franc. mer. Baleari As. occ. Afr. bor... — E. macropoda Bert., Parl., non Guss. — E. campylo- sperma Seub. (1842). PEDUNCULATA MoRIs (1837) b. Semi leggerm. arcuati. A Sepali e petali 3. Stami 6. Stili 3. Cassula 3--valve. — Fg. brevem. pic- ciolate. Fi. pedicellati. Petali un po’ più lunghi del calice. — Col tipo (anzi più frequente) ed anche nel Veron., Mantov. ed Istria. [Eur}. — Tillaea Lapierre (1802) — Birolia paludosa Bell. (1809) — E. paludosa Seub. p. p. (1842). ò HEXANDRA (DC., 1815) AA Sepali e petali 4. Stami 8. Stili 4, Cassula 4-valve. * Fi. subsessili o brevem. pedicellati. Petali poco più brevi dei sepali. Cassula uguale al calice. Fg. c. s. — Quae la colle var. prec. {Frane. Port... — E. paludosa Seub. p. p. (1842). e MAJOR (A. BRr., 1824) ** Fi. a pedicelli 1-5 volte più lunghi delle fg. Petali lunghi metà del ca- lice, bianchi. Cassula lunga metà del calice. Fg. + picciolate. — Pa- ludi Pontine, T. d'Otranto, Sic., Favignana e Malta. [Franc. Alger.|. — EF. Fabri Gren. (1838). © MACROPODA (Guss., 1827) 1235! B Sepali 2. Petali, stami, stili e valve della cassula 3. Fg. ovato-ellittiche o lanceolate. — Fi. sessili. Petali più lunghi del calice. Semi un po’ arcuati. — Risaîe: pr. Milano e Novarese ad Oldenico. | Eur. Chile]. TRIANDRA (ScHK., 1808) YI Fim. LV. HYPERICACEAEF. (Gen. 8, spec. 210 circa delle reg. temp. e calde di quasi tutto il Globo). Proprietà ed usi. — Gl’'Hypericum sono in generale piante resinose e prov- viste di olii essenziali. Le sommità fiorifere dell’ H. perforatum contengono due materie coloranti: una gialla, localizzata sopratutto nei petali e solubile nel- l’acqua; l’altra rossa, contenuta negli stimmi e nei frutti, resinosa e solubile nel- l'alcool; esse contengono pure olio essenziale, tannino ed una resina molle. Tale pianta è stata usata nel catarro vescicale e come vermifuga ; per le sue proprietà balsamiche e stimolanti potrebbe usarsi nei catarri polmonari cronici. L’olio d’iperico, fatto colle sommità fiorifere, è vantato contro le otiti e dal popolo è spesso usato come vulnerario. Gl’ IH. Androsaemum, quadrangulum, Richeri ecc., godono delle stesse proprietà medicinali. L’ H. hircinum ha odore sgradevole di caprone. L’ H. calycinum è colt. per ornamento. Gen. 357. Hypericum L. (1737). (Spec. 160 circa largam> disperse nei due Emisf., più copiose tra i tropici, poche nelle Reg. austr., mancanti nelle polari). 1 Piante perenni, Petali più lunghi del calice, Stami riuniti in 3-5 gruppi. 2 — Pianta annua. Petali più brevi del calice, Stami affatto liberi. Sez. VII. BRATRYS 26 2 Petali muniti alla base di una squama nettarifera, Tre glandole net- tarifere alterne coi tre gruppi di stami, 3 350 Hypericum] ob HYPERICACEAE 519 — Petali nudi, (landole nettarifere nulle, 4 3 Erba peloso-tomentosa, a fusti semplici o quasi, Sepali cigliato-glan- dolosi al margine, Stami 4-5 per gruppo. Sez. I. HELODES 7 — Suffrutice glabro, ramosissimo, Sepali nudi. Stami 9-10 per gruppo. Sez. II. TRIADENIA 8 4 (2) Stili 5, Cassula 5-valve e 5-Ioculare, 5 — Stili 3, Cassula 3-valve, 1- o 3-loculare, 6 5 Rami e fg. muniti di grosse glandole in forma di verruche. Fg. lun- ghe 8-10 e larghe 3-5 mm. Sez. III. PsoRoPHYTUM 9 — Rami e fg. senza glandole foggiate e. sì Fg. lunghe 4-7 e larghe 15-50 mm, Sez. IV. EREMANTHE 10 6 (4) Suffrutici, Sepali alla fine riflessi. Petali caduchi, Stami riuniti in 5 gruppi. Cassula 1-loculare, Semi unilateralm. carenati od alati, Sez. V. ANDROSAEMUM 11 — Erbe (talora legnose alla base). Sepali sempre eretti. Petali persi- stenti. Stami riuniti in 3 gruppi. Cassula 3-loculare, Semi oblungo- cilindrici, Sez. VI. EUHYPERICUM 12 Sez. I. HELÒDES (ADANS., 1763). 7 (3) Erba peloso-tomentosa. Fusti sdraiati e radicanti alla base, poi ascen- denti, cilindrici (15-30 cm.). Fg. opposte, ovali o subrotonde, un po’ sca- vate alla base, 5-7-nervie, con minuti punti pellucidi. Fi. in unica cima dicotomo-corimbosa; pedicelli lunghi 3-4 volte il calice ; brattee dentato- glandulose. Sepali ovali-ottusi. Petali lunghi circa il triplo del calice; squama nettarifera frangiata all’apice. Stili 3, subeguali all’ovario. Cas- sula ovato-oblunga, 1-loculare. Semi oblunghi, striati. %. Luoghi palu- dosi, raro: Lig. occ. e Selva Pisana ; 2. Lugl. [ Eur. centr. ed oce.].. — Helodes et Helodea palustris Spach (1836). 1 H. Helodes Huds. (1762) 1236 Sez. II. TRIADENIA (SPACH, 1836). 8 (3) Suffrutice sempreverde, glabro, glauco (2-3 dm.), a fusti tortuosi e rami cilindrici, densam. fogliosi. Fg. subcoriaceo-carnose, opposte, ellittiche, subacute, convesse ed 1-nervie di sotto, appena pellucido-punteggiate. Fi. solitari o pochi in gruppetti, quasi sessili. Petali lunghi circa il dop- pio del calice; squama nettarifera cappucciata all’apice. Stili 3, di lun- ghezza variabile. Il resto c. s. è. Rupi aride mar. : Malta e Lampedusa ; 2. Genn.-Giu. [Is. Jonie Alger.) — Triadenia Boiss. (1867) — H. hete- rostylum Parl. (1875). 2 H. aegyptiacum L. (1753) 1237 Sez. III. PsoRòPHYyTUM (SPacH, 1836). 9 (5) Suffrutice glabro, verde-pallido, a fusto eretto, a rami numerosi, qua- drangolari, densam. fogliosi. Fg. opposte, piccole, ovate, ottuse, incre- spate al margine e con grosse glandole.pellucide. Fi. piuttosto grandi, solitari all'apice dei rami, brevem. peduncolati. Sepali senza glandole, 520 55 HYPERICACEAE [357 Hypericum alla fine riflessi. Petali lunghi circa 3 volte i sepali. Stili filiformi. Cas- sula coriacea. Semi alveolato-striati. &. Lig. attorno a Savona, ma sec. Burnat quasi certam. colt. ; 2. Lugl.-Ag. [ Baleari. — Psorophytum undu- latum Spach (1836). 3 H. balearicum L. (1753) 1238 Sez. IV. EREMÀNTHE (SPACH, 1886). 10 (5) Suffrutice sempreverde, prostrato-ascendente, con rz. strisciante e rami tetragoni quasi semplici (2-3 dm.). Fg. opposte, coriacee, ellittico- oblunghe, subsessili, minutam. pellucido-punteggiate. Fi. solitari, grandi, brevem. peduncolati. Sepali ineguali, largam. ovali-rotondati, senza glan- dole, patenti ed accrescenti nel frutto. Stili lunghi. Cassula subcoriacea, pendula. Semi cilindrici, alveolati. è. Origin. dell'As. occ. e C'auc., colt. ed inselvat.: Parenzo, Trieste, Miramare, Trevig., Padov., Garda, Nizza, Bologn. a Ronzano, Tosc. a Stigliano, Viterbese, Teramo, Camp. a C'i- vitavecchia d’ Arpino ed Avell. al Montevergine ; 2-4. Giu.-Lugl. — Ere- manthe Spach (1836). 4 H. calycinum L. (1767) 1239 Sez. V. ANDROSAEMUM (ADANS., 1763). 11 (6) Cassula globoso-ombelicata, bacciforme, indeiscente, Petali poco più lunghi del calice, Stili più brevi dell’ovario, alla fine ricurvi. Pianta inodora, sempreverde, glabra. Fusti eretti (5-10 dm.), poco rami- ficati, con 2 linee sporgenti. Fg. opposte, coriacee, grandi, ovato-ottuse, quasi cordate alla base e sessili, senza punti pellucidi. Cima corimbosa, povera; peduncoli lunghetti, articolati, 2-bratteati. Sepali ineguali, ovali- ottusi, senza glandole o quasi. Semi oblungo-cilindrici, leggerm. alveolati, carenati. £. Luoghi umidi od ombrosi, qua e là: Fiume, Pen., Ischia, Sic., Sard. e Cors.; 2-5. Giu.--Lugl. [Eur. centr. e mer. Cauc. As. occ. Afr. bor.-oce... — Andros. officinale All. (1785). — Volg. Ciciliana, Tutta-sana. 5 H. Androsaemum L. (1753) 1240 — (Cassula ovato-acuta, secca, deiscente all'apice. Petali lunghi più del doppio del calice, Stili assai più lunghi dell’ ovario, eretti. Pianta con odore di caprone, sempreverde, glabra (10-17 dm.). Fusti assai ra- mosi, a rami percorsi da 2 o 4 linee sporgenti. Fg. c. s., però più pic- cole, meno coriacee, ristrette all'apice e minutam. pellucido-punteggiate. Fi. formanti nell’assieme una pannocchia corimbosa. Sepali acuti, senza glandole. Semi c. s., con una stretta ala da una parte. è. Luoghi umidi od ombrosi: Lig., Laz. nelle Paludi Pontine, It. mer. ed ins. (inselvat. pr. Bergamo); 2. Magg-Ag. [Eur. medit. As. min... — Andros. Spach (1836) — A. foetidum Wk. et Lge. (1880). — Volg. Ruta-caprina. 6 H. hircinum L. (1753) 1241 Sez. VI. EuHnyPERIcuM Bolss. (1867). 12 (6) Margini dei sepali nudi, interi, Piante glabre. 13 — Margini dei sepali cigliato- o dentato-glandulosi, oppure frangiati. Piante glabre o pelose. 16 13 Fusti cilindrici o percorsi da 2 linee salienti. pi: BHYi Hypericum] 5b HYPERICACEAE 521 — Fusti quadrangolari, percorsi da 4 linee od alette + salienti, eretti, ramosi in alto (1-6 dm.). Fg. opposte, sessili, ovali. Cime formanti un corimbo od una pannocchia. Petali lunghi circa il doppio del calice. Stami più brevi della corolla. Cassula con parecchie linee parallele salienti per ogni valva. Semi con minutissime fossette. X. Ruscelli, sorgenti e pascoli umidi, qua e là ; 2-7. Magg--Sett. | Eur. As. occ. Afr. bor. Is. atl.|. 7 H. quadrangulum L. (1753) 1242 A Sepali ovali, sempre ottusi. Petali punteggiati di nero. Fg. un po’ attenuate in basso, — a nervature secondarie formanti una densa rete e generalm. sprovviste di punti pellucidi. Fusti con 4 angoli poco sporgenti, semplici o brevem. ramosi in alto, ove terminano con un corimbo denso. Petali giallo-dorati, lunghi 10 mm. circa. — Alpi, App. moden. ed. abr. lungo VAterno, Tosc. sul M. Argentaro e Sard. a Tempio ; 5-0, vr. 4. [Eur. Sib. occ... — H. dubium Leers (1775) — H. obtusum Moench (1794). a MACULATUM ‘CRANTZ, 1763) B Sepali lanceolati, acuti, acuminati o talora erosi all’apice. Petali generalm. con punti neri solo al margine od anche senza. Fg. semi abbraccianti. a Fusto a 4 angoli poco sporgenti e non alati. Petali di un bel giallo, lun- ghi 12-15 mm. — Fusti più ramosi ad infiorescenza più lassa che nel tipo. Fg. con o senza punti pellucidi. — C. Tic., Vercellese, Alpi Mar. ecc. [Eur. occ. e centr... — H. perfor. X quadrang. Lasch (1829) — H. tetra- pter. v. intermedium Coss. et Germ. (1845) — H. maculat.x perforat. A. Froehlich (1911) — H. acutum X maculat. Thell. (1912). 2 DESETANGSII (LAMTE., 1874) b Fusto a 4 angoli sporgenti od alati. Petali per lo più giallo-pallidi, lunghi 8 mm. circa. I Pianta robusta (2-6 dm.), cimoso--corimbosa. Sepali e petali punteggiati di nero. — Fg. con numerosi punti pellucidi e con nervature seconda- rie generalm. poco visibili. 1 Fg. piane ed intere. — Istr., Pen. ed isole; 2-5. [Eur. As. occ. Afr. bor.}. — H. tetrapterum Fr. (1823). ACUTUM (MOENCH, 1794) 2 Fg. ondulato--denticolale e © revolute al margine. Pianta più robusta, a fi. più grandi e di un bel giallo. — Jf. centr. e mer., Sic. ecc. [Eur. occ. Alger. Is. atl.). — H. neapolitanum Ten. (1829). x è UNDULATUM (ScHouss., 1809) II Pianta debole (5--20 cm.), a fusto semplice, con 1-3 fi. cinti dalle 2 fg. super. Sepali e petali non punteggiati. — Fg. come nella v. acutum, però più rotondeggianti. — Monti della Cors. [Spa. mer. Creta). — H. tenellum Tausch (1831), non Clark. = CORSICUM (STEUD., 1840 14 Fg. cuoriformi-semiabbraccianti alla base. Pianta piramidato-ramosis- sima dalla base, a fusti e rami cilindrici, divaricati, alta 2-4 dm., verde-glauca. Fg. opposte, ovali-oblunghe, ondulate presso la base, con punti pellucidi sparsi ed altri neri presso al margine di sotto. Fi. soli- tari o pochi all'apice dei rami. Sepali ovali-ottusi, mucronati. Petali 3-4 volte più lunghi del calice, senza punti neri. Stami subeguali alla corolla. Cassula c. s. Semi alveolati. XY. Campi e luoghi aridi: It. mer., Sic., Filicuri e Malta; 2. Magg.-Ott. [Reg. medit. or. C'iren. Tunis., nat. Franc. mer. Spa.). —- H. crispum L. (1767). 8 H. triquetrifolium Turra (1765) 1243 55 HYPERICACFAE [357 Hypericum (toni ww ID — Fg. + attenuate in basso, Pianta cimoso-corimbosa in alto (rr. indi- visa), a fusti e rami per lo più percorsi da 2 linee salienti, 15 15 Sepali lanceolato-acutissimi. Cassula con 2 linee longitudinali salienti per ogni valva e con glandole rossastre, oblunghe ed oblique ai lati, Fusti rigidi, diritti od ascendenti (2-8 dm.) Pianta verde-glanca. Fg. opposte, sessili o quasi, con punti pellucidi (rr. senza) e con punti neri al margine di sotto. Cime formanti un corimbo cd una pannocchia corim- bosa. Sepali punteggiati come le fg. Petali lunghi il doppio del calice. Stami e semi c. s. Y. Comune ovunque; 2-7. Apr.-Ag. | Eur. As. occ. Sib. India Afr. bor., nat. Am. bor... — Volg. Iperico, Cacciadiavoli, Erba di S. Giovanni. 9 H. perforatum L. (1753) 1244 A Sepali acuminati. Petali con punti neri al margine o rr. su tutta la super- ficie. a Fg. ovali od oblunghe, più spesso piane. — /str., Pen. ed isole ; 2--5. % TYPICUM b Fg. lineari, © convolte al margine. — Nei luoghi asciutti. — H. perfor. v. microphyllum DC. (1815) — H. microphyll. Jord. (1854). B VERONENSE (SCHRANK, 1811) B Sepali acuminato--cuspidati. Petali con punti e linee fosco--porporine o quasi del tutto porporini. Pianta ridotta, a fg. ovali-oblunghe. — Veron. sui Lessini, Alpi piem. în V. d'Aosta e pr. Valdieri ; 5-10. [Endem.. ALPINUM Part. (1875) — Sepali ottusi (talora con un mucerone), Cassula moltistriata per nume- rose linee longitudinali salienti per ogni valva, Fusti gracili, spesso sdraiati. Pianta verde-pallida. Fg. ovali-oblunghe o talora lineari. Fi. solitari o pochi in cime corimbose lasse. Sepali e petali (talora 4) per lo più punteggiati di nero. Stami più brevi della corolla. Il resto c. s. X%. Luoghi erbosi umidi o sterili, campi ece., qua e là ; 2-6. Giu.-Sett. [Eur. centr. ed occ. Afr. bor. e mer. Mad.]. 10 H. humifusum L. (1763) 1245 A Fusti filiformi, sdraiati (5-20 cm.). Fg. con punti pellucidi radi (almeno le super.). Sepali nudi. Petali lunghi al più il doppio del calice. — Pen. e Cors.; 4-6, rr. 2 e 3. Giu.-Lugl. 4 TYPICUM B Fusti più robusti, spesso ascendenti--eretti (20-40 cm.) Fg. senza punti pel- lucidi. Sepali spesso cigliato--glandulosi al margine. Petali lunghi 2--3 volte il calice. — Lig., Tosc., Laz., It. mer., Sic., Sard., Cors., Elba, Caprera e Tremiti; 2. Magg. [Frane. mer. Baleari Alger. Maroc.). — H. repens Poir. (1789), non L. — H. linarifolium Bert. (1850). B AUSTRALE (TEN., 1826) 16 (12) Fg. oblungo-ellittiche, ovali o lanceolate, piane o strettam. rivol- tate al margine, sempre opposte. 17 — Fg. lineari od oblungo-lineari, largam. rivoltate al margine, opposte o verticillate. 25 17 Piante affatto glabre (rr. pelose negli /. perfoliatum e montanum). 18 — Piante + pubescenti-villose o tomentose, 24 18 Fg. ovali o rotonde, brevem. picciolate, verdi disopra, glauche disotto, 357 Hypericum| bb HYPERICACEAE 523 coriacee, quasi snervate, senza punti pellucidi. Fusti filiformi, cilindrici (1-3 dm.), diffusi. Fi. solitari o pochi in cima corimbosa. Sepali oblunghi, cigliato-glandolosi. Petali 3-4 volte più lunghi del calice, cigliato-glan- dolosi. Stami subeguali ai petali. Cassula moltistriata c. s. %. Spec. di dubbia pertinenza della nostra flora, segnalata delle Alpi di Nizza e Ventimiglia, ma non ritrovata in tempi recenti; 6-7. Giu.-Sett. [Alpi franc. Pir. Spa. bor.|. 11 H. nummularium L. (1753) 1246 Fg. oblungo-ellittiche, ovali o lanceolate, sessili, 19 Sepali frangiati. Semi con strie longitudinali limitanti delle serie di alveoli. 20 Sepali dentato- o cigliato-glandolosi. Semi semplicem. alveolati 0 pun- teggiato-tubercolati, senza strie longitudinali, 22 Frangie dei sepali più lunghe della larghezza dei sepali stessi, bian- che, non glandulifere. Fusti cilindrici, ascendenti-eretti (2-4 dm.). Fg. oblungo-lanceolate, le super. subcordate alla base, con pochi punti pel- lucidi, punteggiate di nero. Cime formanti corimbo; brattee frangiate. Sepali acuminati, con punti e linee nere come pure i petali, che sono 2-3 volte più lunghi del calice. Stami più brevi dei petali. Cassula sparsa irregolarm. di vescichette rosso scure. %. Luoghi erbosi umidi : Cal. specialm. alla Sila; 4-5. Giu--Ag. [Austr. Pen. bale... — H. calabri- cum Spr. (1822). 12 H. barbatum Jacq. (1775) 1247 — Frangie o denti dei sepali uguali tutt'al più alla larghezza dei sepali 21 stessi e portanti una glandola all’apice. 21 Fg. tutte senza punti pellucidi. Sepali frangiati. Cassula sparsa irre- golarm. di vescichette rosso-scure, Fusti percorsi in alto da 2 linee salienti. Fg. ovali od ovali-lanceolate, subcordate alla base, con punti neri al margine. Cime povere. Petali cigliato- o dentato-glandulosi al- l'apice. Stami poco più brevi dei petali. Il resto c. s. %. Prati e pa- scoli: Istria, Alpi lomb. ed occ. dalle Graje or. alle Mar. ed App. sino Abr. ; 5-7. Giu.-Ag. (Eur. centr. e mer.-mont.|. — H. fimbriatam Lam. ORA 13 H. Richeri Vill. (1779) 1248 — Fg. con fitti punti pellucidi (almeno le super.). Sepali dentati. Cas- sula con vescichette secure disposte in linee. Fusti c. s. (2-6 dm.). Fg. subcordato-amplessicauli alla base, glauche di sotto, con punti neri c. s., le super. spesso con qualche denticino glanduloso. Cime in corimbo + ampio; brattee cigliato-glandulose. Sepali lanceolati od oblunghi. Il resto c. s. Y. Luoghi selvatici ; 2. Magg.-Lugl. [Reg. medit.. — H. ci- liatam Lam. (1797). 14 H. perfoliatum L. (1767) 1249 A Pianta interam. glabra. Brattee con ciglia basali formanti attorno al tusto un anello + incompleto. Petali punteggiati di nero, cigliato-glandulosi al margine in alto. a Fg. ovato--lanceolate, strette. — Istria, It. centr., mer. ed ins. — H. cilia- tum « angustifolium Ten. (1830). a TYPICUM » Fg. largam. ovate, — tutte munite di punti pellucidi. Pannocchia più lassa. Sepali più ottusi. — Luoghi ombrosi: Ischia, Basil. — H. ciliatum v. Bocconi Ten. (1830) — H. cil. v. latifoliun Guss. (1854). 8 Bocconi (Nvym., 1878) 524 55 HYPERICACEAE [357 Hypericum B Pianta minutam. pelosa in basso. Brattee con ciglia formanti un anello com- pleto o quasi attorno al fusto. Petali senza punti neri e senza ciglia. — Sard. sul M. Santa Vittoria Esterzilli. (Endem.]. € ANNULATUM (MoRIs, 1827) 22 (19) Sepali obovati, rotondati all'apice, con glandole marginali sessili o quasi. Fg. senza punti neri, le cauline ovali, cordato-amplessicauli e patenti, le rameali oblunghe, rotondate alla base, tutte con punti pel- lucidi, subcoriacee, glauche di sotto. Fusti eretti, cilindrici (2-5 dm.). Cime povere, formanti una infiorescenza allungata; brattee intere, nude. Petali lunghi oltre 2 volte il calice, con glandole nere spesso stipitate al margine. Stami più brevi dei petali. Cassula moltistriata. Semi leggerm. puntato-tubercolati. Y. Spec. di dubbia pertinenza della nostra flora, se- gnalata di Mondovì, Lig. sui M. di Triora, pr. Nizza e del Gargano, ma non ritrovata recentem.; 2 e 4. Giu. [Eur. centr. ed occ.|. 15 H. pulchrum L. (1753) 1250 — Sepali lanceolati od oblungo-lanceolati, acuti, con glandole stipitate.. Fe. con punti neri al margine od anche sul lembo. 23 23 Brattee e sepali quasi pettinato-glandulosi, questi lanceolato-acuti. Fusti eretti, cilindrici (3-10 dm.). Fg. semiamplessicauli, ovali ed oblun- ghe. Cima pannocchiuto-corimbosa, densa. Petali lunghi circa il doppio del calice, senza ciglia nè glandole nere al margine. Stami subeguali ai petali. Cassula c. s. Semi alveolati. 2%. Luoghi selvatici; 4-5, rr. 2 e 3. Giu.-Ag. [Eur. As. occ. Cina Alger.|. 16 H. montanum L. (1755) 1251 A Fg. glabre, talora scabre di sotto, le super. (rr. tutte) con punti pellucidi (rr. mancanti). — Istr., Pen., Sard. e Cors. x TYPICUM B Fg. brevem. e densam. pelose ed un po’ ruvide di sotto, tutte sprovviste di punti pellucidi. — V. d'Aosta in V. di Cogne ad Epinel. [| Endem.]. 8 imPERFORATUM L. Vaco. (1904) — Brattee e sepali brevem. e scarsam. cigliato-glandulosi, questi oblungo- lanceolati, mucronulati. Vedi ZH. humifusum v. australe 24 (17) Fg. ristrette in breve pieciuolo. Pianta verde-pallida. Fusti di 3-6 dm. Fg. ovali-oblunghe, con punti pellucidi, ma senza punti neri. Cime formanti una pannocchia corimbosa; brattee con poche ciglia glan- dulose. Sepali lanceolato-acuti, brevem. cigliato-glandulosi. Petali lunghi più del doppio del calice, con glandole nere al margine. Semi papillosi. Il resto c. s. L. Luoghi boschivi: Istr. e Pen. sino Cal.; 4-5, rr. 3. Lugl.-Ag. [Eur. As. occ. Sib. Songaria] 17 H. hirsutum L. (1753) 1252 — Fg. sessili ed un po’ amplessicauli. Pianta + bianco-tomentosa. Fg. ovali od oblunghe, con punti pellucidi e spesso con rari punti neri al mar- gine. Cime formanti un corimbo od una pannocchia lassa. Sepali lanceo- lato-acuminati. Semi alveolati. Il resto c. s. Y. Luoghi selvatici, raro; 2 e 4. Magg--Giu. | Eur. mer.-occ. Afr. bor.). 18 H. tomentosum L. (1753) 1253 A Fusti sdraiato-ascendenti (15-50 cm.). Fg. bianco-tomentose. Sepali glandu- loso-fimbriati. — Nizz., Liîg., T. di Lavoro, Basil. sul Vulture e Sard. o. TYPICUM 357 Hypericum] 55 HY PE R IC ACE AB 525 B Fusti eretti (60-90 cm.). Fg. lanoso-pubescenti. Fi. più grandi; sepali più stretti e più lungam. acuminati, non fimbriati. — Sje., Favignana, Malta e Sard.? [Spa. mer. Port. Afr. bor... — H. tomentos. Ucria (1789), Guss, (1844) — H. suberosum Salzm. (1539-45) — H. aegusanum Tin. ex Lojac. (1908). 8 PUBESCENS (Borss., 1838) 25 (16) Fg. opposte. Petali con glandole nere al margine in alto, Pianta glabra, verde o glaucescente. Fusti eretto-ascendenti, cilindrici (2-8 dm.), con rametti ascellari brevi ed a fg. fascicolate. Fg. oblungo-lineari, ot- tuse, ristrette in breve picciuolo, almeno le super. con punti pellucidi. Cime formanti una pannocchia allungata; brattee non glandulose. Sepali ovali-oblunghi, ottusi, dentellato-glandulosi. Petali lunghi circa il triplo del calice. Stili un po’ più brevi dell’ovario. Semi papillosi. Y. Luoghi aridi, qua e là: Nizz., Lig. occ., Marche, Piceno, Umbria ed Abr.; 5 Lugl.- Ag. [Eur. mer. As. occ. Sib. Songaria.]. 19 H. hyssopifolium Vill. (1785) 1254 — Fg. verticillate a 3-4. Petali senza glandole nere, Pianta glabra, verde-glauca, legnosa alla base (1-4 dm.). Fg. strettam. lineari. Cime formanti una pannocchia corimbosa, lassa; brattee glandulose al mar- gine. Sepali lineari-oblunghi, ottusetti, dentato-glandulosi. Stili molto più lunghi dell’ovario. Il resto c. s. X. Rupi e luoghi aridi: Alpi trent. veron., bergam. a Carenno, piem. e Mar., Lig., A. Apuane, Lucchese, Grossetano a Cala di Forno e Cors.?; 4, rr. 2. Giu.-Ag. | Alpi frane. svizz. e tir... — Volg. Cori. 20 H. Coris L. (1753) 1255 Sez. VII. BràrHys (MuTIS, 1781). 26 (1) Pianta glabra, verde. Fusto eretto (1-4 dm.), gracile, con 4 linee. sa- lienti. Fg. opposte, semiamplessicauli, ovali od oblunghe, con punti pel- lucidi. Cime dicotome, con 1 fi. nelle dicotomie. Brattee e sepali interi e senza glandole, questi oblungo-lanceolati, ottusetti. Petali un po’ più brevi dei sepali. Stami 16-18, subeguali alla corolla. Stili 3, più brevi dell’ ovario. Cassula 1-loculare. Semi minutam. striati. ©. Origin. del- l’Am. bor.; inselvat. in Tosc. (Impruneta, Padule di Bientina a Colle di Compito, Vorno, Altopascio), però non ritrovato in tempi recenti; 2. Giu.-Sett. — H. quinquenervium iagie (1788) — Sarothra blentinensis Savi f. (1839). 21 H. mutilum L. (1753) 1256 Fam. LVI. CISTACEAE. (Gen. 4, spec. 80 circa, la maggior parte della Reg. medit., poche delle altre reg. dell’Emisf. bor. e dell’Amer. mer.). Proprietà ed usi. — Dal Cistus incanus e da altre spec. esotiche si ricava una materia resinosa che viene in commercio col nome di ladano (Jalanum) ed usavasi in passato come stimolante, ma ora è utilizzata soltanto come profumo. Gli Helianthemum Fumana e Chamaecistus sono astringenti e ritenuti come vul nerari. 526 56 CISTACEAE Chiave dei generi. 1 Cassula con 3 (rr. 2) valve. Stimma oscuram. 3-lobo. Sepali 5 di cui 2 esterni assai più piccoli, rr. solo 3 ed uniformi. 358 Helianthemum — CUassula con 5 valve. Stimma oscuram. 5-lobo. Sepali 5 (rr. 3) uniformi o gli esterni più grandi. 359 Gistus Fig. 10. — Le fig. super. rappresentano rispettivam. gli organi sessuali delle seg. spec. di Helianthemum: A di H. Fumana con staminodî di cui uno a sinistra ingrandito. — B di H. canum a stilo contorto. — D di H. Chamaecistus a stilo ginoechiato. — E di H. salicifolium a stilo di- ritto. — F di H. gultatum a stimma sessile. — Le fig. infer. rappresentano semi sezionati con diverse forme di embrione, cioè: in 4 circinato, in C 2 volte ed in d 1 sola volta piegato su sè stesso, in G a spirale ed in f a ferro di cavallo; i semi a, d, f sono delle stesse spec. che A, D ed PF, C è di H. rotundifolium Dun. e G di H. Libanotis. (Dal WilIkomm). Gen. 358. Helianthemum Adans. (1763). (Spec. poco più di 50, la maggior parte della Reg. medit. massime occ., Is. atlant. ed As. occ., poche sparse nel resto dell’ Eur. e 7 dell’Am.). 1 Stilo + lungo (Fig. 10, 4, B, D, E). #1 — Stilo brevissimo o quasi nullo (fig. 7°). 4 2 Stami molti, gli esterni sterili in forma di peli costituiti da cellule sovrapposte a guisa di coroncina (fig. 4). Ovuli anatropi; embrione circinato (fig. a). Sez. I. FUMANA 5 — Stami 5 a molti, tutti fertili. Ovuli ortotropi; embrione piegato 1 o 2 volte su sè stesso (fig. C' e d). . 3 3 Piante perenni o suffruticose. Stilo contorto od inginocchiato (fig. B e D). Petali generalm. assai più lunghi del calice, rr. subeguali ad esso. Stami 10 a molti. Sez. II. EUHELIANTHEMUM 8 — Piante annuali. Stilo diritto (fis. 2). Petali più brevi del calice o sub- eguali ad esso (rr. mancanti). Stami 5-15. Sez. III. BRACHYPETALUM 183 4 (1) Erbe + pelose ma non argentino-tomentose. Ovuli ortotropi; em- brione triangolare od a ferro di cavallo (fig. f). Sez. IV. TUBERARIA 16 — Arbusto di aspetto argentino per peli squamoso-stellati. Ovuli ce. s.; embrione a spirale (fig. G). Sez. V. HALIMIUM 17 5358 Helianthemum] 96 CISTACEAE 521 Sez. I. FUMANA Dun. (1824) (SPACH, 1836). 5 (2) Fg. senza stipole, Semi lisci. Sutfrutice cespuglioso (1-3 dm.), mi- nutam. peloso in alto. Fg. tutte alterne, strettam. lineari, leggerm. sca- nalate di sopra. Fi. solitari o pochi subracemosi. Sepali esterni lineari-lan- ceolati, acuti, verdi; gl’interni ovato-acuminati, 5-nervi, rossastri. Petali più lunghi del calice, gialli o dorati. Stilo leggerm. curvato ad S. Cas- sula a 12 semi. y. Luoghi aridi: 2-4, vr. 5. Magg-Lugl. [Eur. mer. e centr. As. occ. Afr. bor.]. — Cistus L. (1753) — Fumana vulgaris Spach (1836) — F. Fumana Karst. (1880-83). 1 H. Fumana Mill. (1768) 1257 A Fusti sdraiati. Fg. lunghe 5-40 mm. Fi. con peduncolo subeguale alle fe., tutti laterali. Cassula lunga 6-7 mm. — Istr., Pen. ed isole. — H. procum- bens Dun. (1824) — Fumana procumb. Gr. et Godr. (1848) — F. nudifolia Janchen (1908). x TYPICUM B Fusti eretti o quasi. Fg. lunghe al massimo 9-13 mm. Fi. con peduncolo lungo il doppio od il triplo delle fg., il super. per lo più terminale. Cas- sula lunga 4-6 mm. — Col tipo; 2 e 4. [Reg. medit. Svizz.]. — Cistus Cav. (1793) — H. Fum. v. brevifolium Moris (1837) — Fumana Spachii Gr. et Godr. (1848) — F. ericoides Pau (1889). 3 ERICOIDES (Duv., 1824) — Fg. stipolate, stipole ora brevi ed ora allungate e simili alle fg. Semi __ reticolato-alveolati. 6 6 Fg. lanceolate, piane o quasi. Fi. solitari terminali o pochi in racemo foglioso. Suffrutice + peloso, eretto o sdraiato. Fg. tutte alterne, lar- ghe 2-6 mm., le infer. più piccole e addensate; stipole assai piccole, terminate da 2-3 peli più lunghi. Peduncoli lunghetti. Sepali interni 4-5- nervi. Il resto c. s. Y. Luoghi aridi; 2. Apr.-Magg. [ Reg. medit. Crimea Pers. Arabia]. — Cistus Juslenius (1755), 1. (1759) — Fumana Spach (1836). 2 H. arabicum Pers. (1807) 1258 A Pianta con peluria breve, talora glandulosa. Stipole molte volte più brevi delle fg. Fi. quasi aranciati, aperti del diam. di 18-22 mm. — Lungo il Tir- reno dalla Tosc. in giù, Puglie, Cal., Sic., Malta, Sard. nei monti di Galtelli ed is. del Giglio e di Pianosa. 1. TYPICUM B Pianta quasi irsuta. Stipole 3-4 volte più brevi delle fg. Fi. giallo-pallidi, aperti del diam. di 13-15 mm. — Tose. sul M. Pisano, M. Calvi e M. Ar- gentario, Laz. al Circeo ed It. mer. — Cistus Bert. (1806) — Fumana arabica v. parviflora Wk. (1856). 8 Savir (BeRT., 1819) — Fg. lineari, + revolute al margine. Fi. in brevi racemi bratteati. Ti 7 Fg. super. alterne, le altre opposte; stipole per lo più terminate da un pelo setiforme. Suffrutice densam. cespuglioso (1-2 dm.), + peloso o glanduloso, eretto od ascendente. Fg. spesso attenuate in basso, fa- scicolate sui giovani rami ascellari; stipole più brevi delle fg. o subeguali ad esse. Peduncoli lunghi 1-1 1/9 volte il calice. Sepali c. s.; gl’interni 5-nervi. Petali c. s., obovato-ovali, gialli. Stilo quasi diritto. Cassula a 6 semi. Y. Luoghi aridi: 2 e 4. Apr.-Giu. [Reg. medit.|. — Cistus L. (1753) — Fumana viscida Spach (1836) — F. thym. Verlot (1872), Burnat (1892). 38 H. thymifolium Pers. (1807) 1259 5928 bb CISTACEAE [3598 Helianthemum A Fg. tutte senza setola terminale. a Pianta verde-cupa, © glanduloso-vischiosa. I Pianta glanduloso-vischiosa in alto soltanto, a fg. brevi ed avvicinate. — Istr., Piem. în V. di Susa, Lig., Tosc., It. centr., mer. ed îns. o TYPICUM II Pianta quasi interam. glanduloso-vischiosa, a fg. allungate e più di- stanti. — Col tipo. — Cistus L. (1771) — Fumana Boiss. (1867). 8 GLUTINOSUM (Lam. et DC., 1805) b Pianta verde--cupa c. s., però semplicem. pelosa in alto (non glanduloso--vi- schiosa). — Qua e la col tipo. — Fumana Rouy et Fouc. (1895). BARRELIERI (TEN., 1811) c Pianta verde--chiara, peloso--vischiosa nell’infiorescenza, nel resto glabra o quasi. — Colla var. prec. — Cistus Cav. (1793) — H. viride Ten. (1811) — Fum. thyniì. v. viridis Burnat (1892) — F. thym. v. levis Grosser (1903). è LEVE (PeRs., 1807) B Fg. in gran parte terminate da una setola simile a quella delle stipole —, cigliate al margine. Pianta glanduloso--vischiosa in alto. — Lîg., It. mer., Ischia ecc. — Fum. thym. v. junip. Grosser (1903). e JUNIPERINUM (LAG., 1824) — Fg. tutte alterne; stipole mucronulate, Suffrutice lassam. cespuglioso (2-3 dm.), glaucescente, peloso-glanduloso in alto. Fg. lineari-setacee, quasi trigone, glabre; stipole assai più brevi delle fg. Petali subro- tondo-cuneati. Il resto c. s. Y. Col prec.: Pen. lungo la costa del Tir- reno ed isole; 2. Apr.-Giu. [Eur. mer. Afr. bor... — Cistus Juslenius (1755), L. (1759) — Fumana Spach (1836). 4 H. levipes Moench (1794) 1260 Sez. II. EuHELIANTHEMUM Dun. (1824). 8 (3) Fi. pedicellati. Stami numerosi, 9 — Fi. sessili, Stami 10 circa, Suffrutice ramosissimo (3-6 dm.), biancastro per brevi peli stellati, eretto od ascendente. Fg. infer. opposte, le altre alterne, tutte stipolate, lineari od oblunghe, a margini + revoluti; sti- pole lineari. Racemi spiciformi, a 6-15 fi. unilaterali. Sepali interni ovali, bianco-villosi esternam., 5-nervi. Petali gialli. Stilo subeguale agli stami. Cassula poco più breve del calice, pelosa. Embrione semplicem. pie- gato. X. Luoghi aridi; 2. Apr. | As. oce.-mer. Afr. bor.]. — Cistus L. (1771). 5 H. Lippii Pers. (1807) 1261 A Stipole subeguali al picciuolo. Sepali esterni lunghi 1/3 -- 1/4 degli interni. Petali subeguali al calice. Stilo flessuoso alla base. — Proprio dell'Egitto, Stiria, Arabia e Persia. vu. TYPICUM B Stipole un po’ più lunghe del picciuolo. Sepali esterni lunghi 1/2 degli in- terni. Petali un po’ più lunghi del calice. Stilo inginocchiato alla base. — Taranto, Reggio Cal. e costa mer. della Sic. [ Afr. bor.--occ. Libia). — Cistus Desf. (1800). 8 SESSILIFLORUM (PERS., 1807) 1261 9 Fg. tutte o le infer. almeno senza stipole. Stami più lunghi dello stilo ch'è contorto alla base, Funicolo lineare; embrione piegato 2 volte su: sè stesso. 10 358 Helianthemum ] 56 CISTACEAE 529 — Fg. tutte stipolate. Stami più brevi dello stilo ch'è semplicem. ginoe- chiato alla base. Funicolo rigonfio; embrione piegato 1 sola volta su sè stesso. 11 10 Petali senza macchia alla base. Suffrutice cespuglioso-diffuso (8-20 cm.), biancastro per peli stellati od anche verdognolo. Fg. tutte opposte, va- riabili dalla forma ovale-rotonda alla lineare. Fi. racemosi. Calice + pe- loso o tomentoso, a sepali interni 3-5-nervi. Petali gialli, più lunghi del calice. Cassula glabra o pelosetta. Semi lisci o minutam. granulosi. %. Luoghi aridi, sassosi; 2-7. Apr.-Lugl. | Eur. Cauc. As. min. Alger.) — Cistus L. (1758) 6 H. canum Baumg. (1816) 1262 A Fg. tutte senza stipole. Racemi sempre semplici. — Fg. ovali o lineari--lan- ceolate. i a, Pianta bianco--tomentosa. Fg. bianco-- o niveo-tomentose (almeno di sotto) per brevi peli stellati misti ad altri semplici più lunghi. I Infiorescenza senza peli glandolosi o con pochissimi. 1 Pianta di luoghi bassi, lassam. cespugliosa (6-20 cm.), 3--10--flora, a fg. per lo più non avvicinate in rosetta, lunghe 6-30 mm. A Fg. verdi di sopra, bianco-tomentose di sotto. — /str., Triest., Alpi ven., trent. e lomb., Lig., Bologn. alla Rocca di Badalo, Tosc., It. centr. e mer., Sic. e Sard. — Cistus W. (1800) — H. ital. A vire- scens Ten. (1830). % VINEALE (SPR., 1806) AA Fg. bianco--tomentose in ambedue le pag. — 7riest., Trent., App. centr. e mer. e pr. Taranto — H. ital. B candidiss. Ten. (18380) — H. montan. v. Funkii WK. (1856). 8 CANDIDISSIMUM FIORI (1907) 2 Pianta di luoghi elevati, densam. cespugliosa (3-10 cm.), 8-T-flora, a fe. in gran parte avvicinate a rosetta, lunghe 6-15 mm. (= H. can. v. balcanicum Janchen, 1907). # Fg. verdi di sopra, senza peli stellati, tomentose di sotto. — App. centr. (M. Catria, M. Vettore, M. dei Fiorî e Majella), Cal. al M. Pollino ecc. { Bale. As. min.|—H. Allionii Halacsy (1900), non Tin. OLYMPICUM (HaLacsy, 1908) ## Fg. niveo--tomentose su ambedue le pag. — Abr. al M. Vettore e M. Morrone, Basil. al M. Pollino (Bale. As. min.). ò SCARDICUM ( WETTST., 1892) II Infiorescenza con peli glanduliferi © copiosi. — Sie. [Endem). e ALLIONII (TIn., 1817) b Pianta verde--grigiastra. Fg. verdi o verdastre sulle due pag., a peli tutti semplici o fascicolati. + Fg. * pelose sulle due pag. (rr. quasi glabre), revolute al margine. Petali lunghi 5-6 mm. Infiorescenza rr. con glandole violacee. — /str. nell’is. Cherso, Alpi trent., bresc. e piem., Lig., Tosc., Bologn. alla Rocca di Badalo, Umbria ed Abr. [|Spa. bor. Franc. mer. Dalm.] — Cistus L. (1762) — H. penicillatum Thib. (1824) — H. ital. v. micran- thum Gr. et Godr. (1848). € rrALICUM (PERS., 1807) —++ Fg. pelose o glabre, piane. Petali lunghi sino a 13 mm. Infiorescenza con o senza peli glandulosi rossastri. — Alp? ed Abr. | Pir. Alpi Carp. Balc. As. min... — Cistus Jacq. (1762), Crantz (1763) — H. alpestre o. glabratam Dun (1824). m ALPESTRE (DC., 1815) 34 , 530 56 CISTACEAE [358 Helianthemum B Fg. super. stipolate. Racemi spesso ramificato-corimbosi. — Fg. ovali o quasi tonde. Infiorescenza rr. provvista di glandole violaceo--scure. $ Fg. verdi di sopra e quivi glabre o sparsam. pelose, bianco--tomentose di sotto. Calice brevem. pubescente od irsuto. — Camp. al M. Cairo ed al Zaffineto, Cal. e Sic. |Spa. mer. Afr. bor.-occ. Tripol.., — H. rotundito- lium Parl. (1875), non Dun. 98 RUBELLUM (PRESL, 1822) 1262! $$ Fg. bianco-tomentose in ambedue le pag. Calice villoso per peli patenti. — Sic. alle Madonie [Endem.|].— H. rubellum 8 Bert. (1844). : NEBRODENSE (HELDR., 1843) — Petali con una macchia aranciata semilunare presso l’ unghia, Suf- frutice c. s. (1-3 dm.), verde-chiaro, pelosetto superiorm. per peli in parte stellati e brevi, in parte semplici e lunghetti. Fg. c. s., ellit- tico-oblunghe, ottusette, verdi sulle due pag. o talora biancastre di sotto, cigliate al margine. Fi. solitari o 2-4 subcorimbosi; pedicelli gracili, più lunghi dei fi. stessi. Calice pelosetto, a sepali interni 3-4-nervi. Petali c. s. Cassula pelosetta, Semi lisci. Y. Luoghi pietrosi: Alpi Mar. dal Col di Tenda al M. Carno; 6-7, rr. 5. Giu.-Lugl. [|Endem.|. — Cistus All. (1789). 7 H. lunulatum Lam. et DC. (1805) 1263 Il (9) Sepali interni a 2-4 nervi per lo più indistinti. Fi. disposti in 2-5 densi racemi formanti una cima ceorimbosa. Suffrutice cespuglioso (15-40 cm.), a rami raddrizzati, bianco-tomentoso per brevi peli stellati. Fg. tutte opposte, lineari-lanceolate, acute, + revolute al margine; sti- pole lineari. Racemi opposti, il terminale 2-3-forcato, a molti fi. unila- terali; pedicelli più corti del calice. Sepali con tomento appressato, rr. subglabri, gli esterni elegantem. cigliati, gl’interni nudi o cigliati. Petali gialli, più lunghi del calice. Cassula piccola, villosa all’apice. Semi lisci. %. Luoghi aridi: pr. Savona, Gargano e C'ors., ma non più ritrovato in tempi recenti; 2. Magg.-Giu. [ Reg. medit.).. — Cistus Lam. (1786). 8 H. lavandulaefolium Mill. (1768) 1264 — Sepali interni con 3-5 nervi ben distinti. Racemo unico, semplice, terminale. 12 12 Stipole tutte strettam. lineari o lesiniformi. Petali bianchi con unghia giallognola (rr. giallo-cedrini o rosei). Suffrutice cespuglioso-diffuso (1-3 dm.), + bianco-tomentoso per peli stellati. Fg. tutte opposte, oblun- ghe o lineari, spesso revolute al margine, sempre bianco-tomentose di sotto e spesso anche di sopra. Racemi lassi, a 3-8 fi. brevem. pedicel lati. Calice + tomentoso. Petali lunghi il doppio del calice. Cassula to- mentosa. Semi leggerm. granulosi. %. Luoghi aridi sassosi od arenosi; 4-5, rr. 2. Magg.-Lugl. [Eur. occ. Svizz. Germ. occ. Grec. As. min. Afr. bor... — Cistus L. (1753). 9 H. apenninum Mill. (1768) 1265. A Petali bianchi. a Stipole lineari. Sepali interni lunghi 6-10 mm. Cassula lunga 5-3 mm. I Fg. lineari od ovali--oblunghe, piane o quasi, larghe 2--6 mm. 1 Fg. + tomentose o.vellutate anche di sopra. Calice pulverulento o to- mentoso..— Alpi, App., Maremma tosc. o TYPICUM 2 Fg. più larghe, alla fine quasi glabre e lucide di sopra. Calice peloso sulle nervature e glabro o quasi nel resto. — Col tipo. — Cistus Huds. (1762), L. (1762). 8 roLiroLIum (Minn., 1768) 358 Helianthemum] 56 CISTACEAE 55 II Fg. lineari-oblunghe o lineari, fortem. revolute al margine, larghe 1-8 mm., — #* grigio-tomentose di sopra. Calice decisam. tomentoso, — Qua e là col tipo. — Cistus Thuill. (1790). * PULVERULENTUM (LAM. et DC., 1805) b Stipole lineari--lesiniformi. Sepali interni lunghi 4-6 mm. Cassula grande la metà del tipo circa. — Fg. come nella var. prec. Calice leggerm. to- mentoso. Fi. piccoli. — Lig. occ., Bologn. alla Rocca di Badalo, Abr. al M. Vettore e Basil. a Torremare [Reg. medit. occ.) — Cistus L. (1753) — C. strietus Cav. (1794) — H. strictum Pers. (1807). ò PILOSUM (Lam. et DC., 1805) B Petali giallo--cedrini. — Fg. oblungo-lanceolate (6 %< 2 mm.) od ovali (circa 4x5 mm.), bianco-tomentose disotto, minutam. stellato--pubescenti disopra. Calice uniformem. coperto di soli peli stellati minuti. — eggio-Cal. sui monti marnacei tra Terreti e Straurino | Endem.). e FARINULENTUM (LAC., 1928) C Petali rosei. — Fg. piane, verdi di sopra, larghe 4-6 mm. Calice leggerm. tomentoso. (Forse ibrido). — Nizz. a Villafranca e Lig. occ. a Giandola. |Endem.|..— H. pulverul. v. roseum Wk. (1856) — H. polifol. v. roseum Parl. (1875). ROSEUM FIORI (1898) — Stipole delle fg. super. lanceolato-subfogliacee, rr. tutte lineari, Petali gialli (rr, rosei o bianchi) Suffrutice peloso o tomentoso per peli sem- plici, fascicolati o stellati. Fg. di forma variabile dall’ovale alla subli- neare, verdi sulle 2 pag. o bianco-tomentose di sotto, piane o revolute al margine. Calice peloso o tomentoso, rr. glabro. Il resto c. s. Y. Luoghi selvatici, comune; 2-7. Apr.-Sett. [Eur. As. occ. Alger.). — Cistus Helian- themum L. (1753) — H. vulgare Gaertn. (1788) — H. Helianthem. Karst. (1880-83). — Volg. Eliantemo. 10 H. Chamaecistus Mill. (1768) 1266 A Racemi per lo più moltiflori. Fg. scarsam. pelose di sopra per peli semplici od a fascetti, più rr. con peli stellati od anche affatto glabre. a Suffrutice lassam. cespuglioso, a rami erbacei, verdi, pelosi o più rr. glabri in alto. I Fi. gialli. Pianta pelosa anche in alto. Calice peloso almeno sui nervi. 1 Fi. mediocri: calice lungo 6--7 e nel frutto sino ad 11 mm.; petali lunghi 8-10 mm. A Fg. verdi di sopra, biancastre o tomentose di sotto, piane o leggerm. revolute al margine, — ovali od oblunghe. — /str., Pen., Sic., Cors. e Giglio — ? Cistus serpyllifolium L. (1753) — ? H. serpyll. Mill. (1768) — ? Cistus toment. Scop. (1769) — H. vulg. « discolor Rchb. (1882). x TOMENTOSUM (Dun., ,1824) AA Fg. verdi su ambedue le pag., piane. *# Fg. infer. quasi rotonde, le super. ovali. — Col tipo. — ? Cistus nummularius L. (1753) — ? H. nummul. Mill. (1768) — Cistus ovatus Viv. (1808). 8 ovATUM (Dun., 1824) ## Fg. infer. ovali-oblunghe, le super. lanceolato--lineari. — Col fpo — Cistus hirsutus Thuil]. (1799), non Lam. — H. hirsutum Mérat (1812), Kern. (1883). OBSCURUM (PeRs., 1807) ##«# Fg. infer. ovali, le super. lineari-lanceolate. Pianta irsuta. — Nap. al Fusaro e Basil. (Ten.). è HyssoPIFOLIUM (TeN., 1811) 2 Fi. grandi: calice lungo 7-11 e nel frutto sino a 14 mm.; petali lunghi 10--15 mm. 532 56 CISTACEAE (358 Helianthemum $ Fg. verdi su ambedue le pag., piane. + Fg. verdi--scure, larghe 6-14 mm., pelose sulle 2 facce od al- meno di sotto. — Pascoli elevati: Istria, Alpi ed App.; 6-1. [ Alpi Balc. Carp. Cauc.]. — Cistus Scop. (1772). e GRANDIFLORUM (LAM. et DC., 1805) ++ Fg. verdi--chiare, larghe 2-10 mm., glabre o soltanto cigliate al margine e sul nervo mediano. — Alpi or., trent. ecc., Cal. al- VAspromonte ; 6-7. [ Alpi or. Balc.. — H. vulg. v. glabrum Koch (1837) — H. nitidum Clem. (1841). € GLABRUM (KERN., 1883) $$ Fg. verdi di sopra, bianco-tomentose di sotto, spesso revolute al margine. Nel resto c. s. — Alpi Giulie, Trent., C. Tic. e V. d’ Aosta in Valchiusella [Bosnia Ungh.) — ? Cistus tomentosus Scop. (176%) — H. vulgare v. Scopolii Wk. (1856). n Scopo (Rouy et Fouc., 1895) II Fi. rosei, bianchi od anche gialli ma in pianta glabra e lucida in alto. Calice peloso o glabro. + Pianta cenerino--tomentosa, massime in alto, per corti peli stellati. Fg. biancastre di sotto. Fi. rosei o rr. bianchi. Calice peloso come il resto della pianta. X Fg. ovato--oblunghe, piane. — Nizz., Lig. occ., Ormea, Alba ecc. ; 2, rr. 4-6 [Baleari]. — ? H. roseum Mill. (1768) — Cistus ros. AIN. (1774). 5 ROSEUM (Lam. et DC., 1805) XX Fg. oblungo-lanceolate, revolute al margine. — Sard. centr. [Endem.). : MorisIianuM (BERT., 1842) +4 Pianta pubescente per peli semplici o fascicolati. Fg. verdi sulle 2 pag., oblungo--lanceolate o lineari, spesso revolute al margine. Fi. rosei o bianchi. Calice villoso sui nervi. — Pr. Alba, Alpi Mar. al M. Galè, Parmig. a Ponte Taro e Faentino al M. Mauro [(Endem.|. » BERTERIANUM (BERT., 1842) —+-++ Pianta glabra o quasi, lucida in alto. Fg. come nella var. prec. Fi. gialli od anche rosei. Calice glabro o con pochi peli semplici. — Qua e là nel Nizz., Lig. occ. e pr. Ormea [Endem.}. — H. semi- glabrum Bad. (1825) (f. flor. roseis) — H. Jacquinii Wk. p. p. (1856), Ard. (1879). ) ACUMINATUM (PeRs., 1807) b Suffrutice ramosissimo, a rami inferiorm. legnosi, cenerino--tomentosi. — Fg. strette, ellittico--lineari, leggerm. revolute al margine, verdi di sopra, più pallide di sotto. Calice minutam. peloso o glabro. Fi. gialli. — Lit. adriat. dal Ferrar. a Rimini, Puglie e Basil. a Matera e Metaponto. [Endem.}, — H. leptophyllum Lac. ex Are. (1886), non Dun. p. JONIUM (Lac. et GRoss., 1910) B Racemi generalm. 2--6--flori. Fg. densam. pelose superiorm. per peli stellati o fascicolati. — Fi. aranciati. a' Calice coperto di minuta pubescenza stellata, giallognola (rr. con peli lunghi e patenti). Fg. glauche o bianco--tomentose di sopra, — bianco--to- mentose di sotto, quasi sempre revolute al margine, le infer. quasi rotonde, le altre varianti dalla forma ovale alla lanceolato--lineare. — Bolzano, Nizz., A. Apuane, It. mer., Sic. e Sard.; 5-0 [ Reg. medit. oce. Bosnia Erzeg. Dalm. Alban.] — Cistus Desf. (1800) — H. stabianum Ten. (18380) — H. rupincolum Huter P. et R. (1879) — H. apenn. X glaucum Grosser (1903). y CROCRUM (PeRS., 1807) b' Calice irsuto per peli bianchi più copiosi che nella var. prec. Fg. verdi di sopra, da giovani irsute, — bislungo--lanceolate. Il resto c. Ss. — e It. mer. e Sic. sulle Madonie; 6-7 | Endem.). £ BICOLOR (PRESL, 1826) 558 Helianthemum] 56 CISTACEAE | Sez. III. BRACHyPETALUM Dun. (1824). 13 (3) Fg. infer. opposte, le fiorali alterne. Fusto, pedicelli e calici mu- niti di peli bianchi, tutti semplici o stellati, però mai a coroncina. 14 — Fg. tutte (anche le fiorali) opposte. Fusto, pedicelli e calici coperti di peli minuti e, s. misti ad altri più lunghi porporini, fatti a co- roncina e spesso glanduliferi. Erba vischioso-pelosa (3-8 cm.), a fusti porporini. Fg. tutte stipolate, spesso porporine di sotto, picciolate, le infer. ovate, le super. oblungo-lanceolate; stipole grandi, picciolate. Ra- cemò di 3-5 fi., a pedicelli grossetti, subeguali al calice, riflessi dopo l’antesi. Sepali interni 5-nervi. Petali gialli. Cassula glabra, subeguale al calice. Semi piramidati, a tegumento esterno grosso, rugoso, vitreo. O. Liguria ed It. mer.?, ma non ritrovato in tempi recenti ; 2. Marz.-Lugl. |Spa. centr. e mer. Oreta Afr. bor.) — Cistus Lag. (1805) — H. retro- fractum Pers. (1807). 11 H. sanguineum Lag. (1824) 1267 14 Calice rigonfio, a sepali interni subscariosi, cigliati sui nervi e gla- bri nel resto. Pedicelli riflessi dopo l’antesi. Erba pubescente, a fusti eretti, ramosi (5-20 cm.). Fg. lineari od oblunghe, tutte stipolate; sti- pole lineari-lesiniformi. Racemi lassi, spesso pannocchiuti. Pedicelli gra- cili, un po’ più brevi del calice. Sepali interni conniventi, 3-4-nervi. Pe- tali c. s. Cassula pelosetta, rinchiusa nel calice. Semi compresso-angolosi, con piccoli tubercoli bianchi. O: Luoghi aridi: Puglie a Lesina, Basil., Sic., Sard. e Cors. pr. Bastia; 2, rr. 4. Apr.-Magg. [Spa. Port. Asia min. Pers. Afr. bor.|. — Cistus L. (1753) — H. inflatum Moench (1794). 12 H. aegyptiacum Mill. (1768) 1268 — Calice non rigonfio, a sepali interni erbacei, pelosi su tutta la faccia esterna. Pedicelli mai riflessi. 15 15 Pedicelli più lunghi del calice, subeguali alle fg. fiorali, esili, oriz- zontali, curvati in su all’apice. Petali (rr. mancanti) gialli, senza macchia alla base, Erba pubescente o quasi irsuta, a fusti eretti od ascendenti (5-20 cm.), spesso ramosi dalla base. Fg. infer. ovali-oblunghe e picciolate, le super. lanceolate e sessili, le fiorali rr. stipolate; stipole lanceolato-lineari. Racemi lassi, lunghi sino a 16 cm. Sepali interni 3-nervi, acuti. Cassula pelosa solo sulle suture. Semi angolosi, lisci o poco gra- nulosi. O. Luoghi erbosi aridi; 2, rr. 4. Apr.-Magg. [Eur. media e mer. As. occ. Afr. bor.|. — Cistus L. (17583). 13 H. salicifolium Mill. (1768) 1269 A Petali subeguali al calice. Sepali esterni lineari o lineari-lanceolati, lunghi 1/2 degl’interni. Cassula ovato-globosa, lunga 4-7 mm., uguale al calice o poco più breve. — /str., qua e là nel Ven., Trent., Mantov., C. Tic.? e V. di Susa in Piem., più frequente nella Lig., Tosc., It. centr. e mer., Sic., Sard., Cors., Giglio e Tremiti. o. TYPICUM B Petali assai più brevi del calice o spesso nulli. Sepali esterni strettissimi, lunghi 1/3 degl’interni. Cassula oblungo-acuta, 1/3 -- 1/2 più breve del ca- lice. Racemo più gracile. — /str., Basil. e pr. Palermo | Reg. medit.|. 8 INTERMEDIUM (Tui. Ex PERS., 1807) 56 CISTACEAE [558 Helianthemum WI DI Ha — Pedicelli assai più brevi del calice e delle fg. fiorali, grossi, eretti o quasi e diritti. Petali gialli con macchia dorata alla base, generalm. più corti del calice. Erba pelosa, a fusti semplici o ramosi. Fg. infer. oblunghe ; stipole mancanti nelle fg. super. Racemi lassi, raccorciati. Sepali interni acuminati. Cassula ovato-globosa, lunga 1 cm. circa, sub- eguale al calice. Semi ovoideo-tetraedrici, con larghe fossette, lisci o minutam. tubercolati. O. Luoghi erbosi aridi, raro: Gargano, Cal., Sic. e Sard.; 2. Apr.-Magg. |-Reg. medit. Bale. Cauc.|. — Cistus L. (1753) — C. niloticus L. (1767) — H. nilot. Moench (1794). 14 H. ledifolium Mill. (1768) 1270 ; Sez. IV. TUBERÀRIA Dun. (1824) (SPACH, 1836). 16 (4) Pianta annua, Fg. super. per lo più stipolate (rr. anche le infer.). Racemi senza brattee. Erba + pelosa, a fusti eretti, semplici o ra- moso-dicotomi (1-4 dm.). Fg. 3-nervie, opposte (salvo le ultime superì.), piane, oblunghe o lineari-lanceolate. Racemi lassi, scorpioidei prima del- l’antesi. Fi. gialli; pedicelli gracili, generalm. lunghi 2-8 volte il calice, i frutt. suborizzontali o riflessi. Calice peloso, a sepali interni spesso con una macchia nera. Cassula subtrigona. Semi piccoli, granulosi. ©. Luoghi erbosi aridi e macchie; 2 e 4. Magg.-Giu. | Eur. mer.-occ. e centr. (raro) As. min. Afr. bor. Can.]. — Cistus L. (1753) — Tuberaria varia- bilis Wk. (1856) — T. guttata Fourr. (1868). 15 H. guttatum Mill. (1768) 1271 A Petali più lunghi dei sepali, quasi sempre muniti di una macchia sanguigna alla base. Cassula pubescente o tomentosa. a Fg. radicali più piccole delle cauline infer., che sono oblungo-lineari. Sepali esterni lunghi 1/2 -- 1/3 degl’interni. I Pianta non glandulosa. Pedicelli muniti di lunghi peli bianchi patenti. — Istr., Pen. (raro al nord) ed isole. u. TYPICUM Il Pianta a corti peli glandulosi, irta o quasi glabra. Pedicelli glabri o glandulosi. — Pr. Pavia, Lig., Sic. e Cors. [Alger.) — Cistus acumina- tus Viv. (1808) — Tuberaria acum. Gross. (1908). 8 VIVIANI (POLLINI, 1824) b Fg. radicali e cauline infer. assai grandi, ellittico-lanceolate. Sepali esterni poco più brevi degl’interni. — Lig., Nap., T. d'Otranto, Sic., Sard. e Cors. (leg. medit. Can.) — Cistus W. (1799) — Tuberaria gutt. v. plant. Gross. (1905). € PLANTAGINEUM (PeRs., 1807) B Petali più corti dei sepali, ordinariam. senza macchia alla base. Cassula gla- bra. — Pianta gracile, cenerino--pubescente. — Lig., Sic., Sard. e Cors. [Reg. medtt.|. — Tuberaria Wk. (1856). ò INCONSPICUUM (THiB. in PERS., 1807) — Pianta perenne. Fg. tutte senza stipole. Racemi provvisti di brattee. Rz. emettente dei rami con rosette di fg. sterili e dei fusti ascendenti (2-3 dm.), subsemplici, pelosi in basso e glabri in alto. Fg. 8-5-nervie, le infer. ovali-oblunghe, bianco-setolose di sotto (rr. anche di sopra), le super. gradatam. minori, glabre. Cime racemose, a 3-10 fîi., appena scorpioidee prima dell’antesi; pedicelli lunghi il doppio del calice, ri- lenire 858 Helianthemum] 56 CISTACEAE 535 curvi nel frutto. Calice glabro, a sepali interni acuti. Petali gialli, assai più lunghi dei sepali. Cassula ovale, tomentosa. Il resto c. s. x. Luoghi boschivi ed arenosi: Nizz., Lig. occ., Tosc., T. d'Otranto, Cal., Sic., Sard., Cors. ed Ischia; 2. Apr.-Magg.| Reg. medit.-occ. Grec.?]. — Cistus L. (1753) — Tuberaria perennis « melastomaefolia Spach (1838) — T. vul- garis Wk. (1856) — T. melastomatifolia Gross. (1903), 16 H. Tuberaria Mill. (1768) 1272 Sez. V. HaLìmiuMm Dun. (1824) (SPACH, 1836). 17 (4) Arbusto cespuglioso (1-2 m.), di aspetto argentino, a rami densi, diritti. Fg. tutte opposte, senza stipole, oblunghe, piane. Cime race- moso-corimbose; pedicelli diritti, lunghi 1-2 volte il calice. Sepali esterni 1-2, talora minimi o mancanti; gl’interni ovali-lanceolati. Petali gialli con alla base una macchia violetto-scura, poco più lunghi dei sepali, eroso-denticolati all’apice. Cassula c. s., 2-3-valve. Semi piccoli, tuberco- lati. é. Luoghi arenosi generalm. pr. al mare: Tosc., Laz., Nap., Puglie, Cal. a Capo Spartivento, Sic.?, Sard. e C'ors.; 2. Giu. | Eur. mer.-occ. Afr. bor.]. — Cistus L. (1753) — Halimium lepidotum Spach (1838) — Hal. ha- limifol. Wk. et Lge. (1880). 17 H. halimifolium Pers. (1807) 1273 Helianthem. Chamaecîstus x grandiflorum = H. istriacum Beck (1921). — Istria sul M. Maggiore. Gen. 359. Cistus L. (1737). (Spec. poco più di 20 della Reg. medit. massime occ.). 1 Petali bianchi con unghia gialla. Sez. I. LEUCOCISTUS 2 — Petali rosei o porporini con unghia gialla. Sez. II. ERyrHRocISTUS 5 Sez. I. LEucocìstus PRESL (1826). 2 (1) Stilo brevissimo, quindi stimma quasi sessile, Sepali 3 0 5. 3 — Stilo allungato, subeguale agli stami. Sepali 3. Arbusto ramosissimo (6-10 dm.), a rametti bianco-tomentosi e peduncoli irsuti. Fg. subsessili, strettam, lineari, a margini revoluti, vischiose da giovani, verdi di sopra, per lo più biancastro-tomentose di sotto, però glabre sul nervo mediano. Fi. aperti del diam. di 20-25 mm., 2-5 (rr. sino 8) in cime corimbose, lungam. pedunculate; pedicelli più lunghi del calice, muniti di 2 brattee caduche. Sepali villosi, ovato-acuminati. Cassula oblunga, coperta di mi- nuti peli stellati, loculicida, deiscente sino alla base. è. Luoghi aridi mar., raro: Puglie pr. Lesina alla Torre del Fortore e Sic. mer.; 2. Magg.-Giu. Spa. mer. Tunis. Alger.) — C. rosmarinifolius Pourr. (1788), non All. (1785) — O. fastigiatus Guss. (1844). 1 C. Clusii Dun. (1824) 1274 3 Pianta a sommità vischiose. Fg. sessili, lineari o lanceolate. Arbusto c. s. (2-20 dm.), a rametti, peduncoli e calici villoso-irsuti. Fg. 3-nervie, rugose, pelose, larghe 2-10 mm., a margini + revoluti. Fi. del diam. di (OxI 36 56 CISTACEAE [359 Cistus 2 cm. circa, a 2-8 in racemi unilaterali sopra peduncoli uguaglianti le fe. 0 più lunghi; pedicelli uguali al calice, senza brattee. Sepali interni disuguali, 2 più piccoli; l'interno maggiore ed i 2 esterni ovali-lanceo- lati (rr. ovali-cuoriformi). Petali troncato-smarginati. Cassula arrotondata, con peli stellati all’apice, setticida, deiscente solo all’apice. é. Luoghi sterili e macchie, frequente: Istr., Lig., Tosc., It. centr., mer. ed ins.; 2. Apr.-Magg. [Eur. mer. Cipro Afr. bor. Can.] — Volg. Rembrottine. 2 C. monspeliensis L. (1753) 1275, -— Piante non vischiose. Fg. picciolate, ovate od ovato-lanceolate. d 4 Sepali 5. Fg. ovate, obovate od oblunghe. Arbusto di 2-10 dm., peloso-to- _mentoso (massime nelle estremità) per brevi peii stellati. Fg. 1-nervie, rugose, piane. Fi. del diam. di 4-5 cm., solitari o 2-3 sopra lunghi pe- duncoli; pedicelli articolati, senza brattee, curvato-riflessi prima dell’an- tesi. Sepali brevem. tomentosi, l’interno maggiore ed i 2 esterni ovato-cuo- riformi. Cassula globoso-troncata, pelosa, loculicida. Il resto c. s. è. Luoghi boschivi; 2, rr. 4. Apr.-Giu. [Reg. medit. Cauc. Persia] — Volg. Bren- tine, Scornabecco. 3 C. salvifolius L. (1753) 1276 A Fg: adulte dei rami a lembo lungo 1-3 cm., rotondate o cuneate alla base. Sepali esterni lunghi 8-13 mm. (al momento dell’antesi). — /str., C. Euga- nei, qua e là al piede delle Alpi, massime pr. è Laghi, Piem. a Susa, raro nell'’App. piem., pavese, parmig. e reggiano, frequente nel resto della Pen. dal Nizz. e Bologn. în giù e nelle isole. o TYPICUM B Fg. adulte dei rami a lembo lungo 3-4 cm., troncate o subcordate alla base. Sepali esterni lunghi 13-18 mm. (Sec. Grosser è una forma giovanile). — Pr. Trieste, Lig., lose. al M. Argentaro, pr. Napoli, Cal. ecc. — C. salviaefol. v. grandifolius Wk. (1856) — Ledonia platyphylla Jord. et Fourr. (1868) — C. platyphyll. Timb. (1892). 2 corpiroLIus DNTRS. (1844) — Sepali 3. Fg. ovato-lanceolate o lanceolate, acuminate, 3-nervie, ondu- late al margine, glabre e verdi di sopra, bianco-tomentose di sotto. Arbusto eretto, a rami pelosi (8-10 dm.). Fi. del diam. di 5-6 cm., di- sposti in cime corimbose lungam. peduncolate all’apice di rami ascellari, con brattee presto caduche; pedicelli allungati, vellutati. Sepali sericeo-pe- losi, ovali. Cassula ovale, densam. sericeo-villosa, 5-valve. È. Luoghi asciutti, raro: Tose. nei colli tra il Mugello e la Valle delle Sieci pr. la Madonna del Sasso ed anche nat. nel parco di S. Mezzano pr. Rignano sull’ Arno, Cors. nella foresta di Marmano pr. Ghisoni; 2. Giu. | Reg. medit.-occ. As. min.]). 4 C. laurifolius L. (1753) 1277 Sez. II. EryvrHRocistus Dun. (1824). 5 (1) Stilo subnullo e quindi stimma quasi sessile. Arbusto di 3-9 dm., bianco-tomentoso per peli stellati e superiorm. villoso per lunghi peli semplici. Fg. subrotonde od ovate, picciolate, quasi 3-nervie, rugose di sopra e manifestam. reticolate di sotto, leggerm. revolute al margine. Fi. del diam. di 25-35 mm., a 2-5 in cime corimbose. Sepali villosi, subeguali, ovali, brevem. acuminati. Petali rosei, smarginati. Cassula pic- cola, ovoidea, con peli stellati all'apice, loculicida. Semi angolosi, scabri. le iS 359 Cistusl 56 CISTACEAF 537 î. Luoghi selvatici: is. Lampedusa; 2. Apr.-Magg. |Creta Grec. Rodi As. min. Libia... —C. complicatus Lam. (1790). 5 C. parviflorus Lam. (1790) 1278 — Stilo allungato, subeguale agli stami o più lungo, 6 6 Fg. infer. e medie picciolate, le super. spesso sessili. Arbusto di 3-12 dm., cenerino- o bianco-tomentoso per peli stellati, misti a lunghi peli sem- plici, talora glandulosi.-Fg. variabili dalla forma subrotonda alla bis- lungo-lanceolata, spesso increspate al margine, rugose di sopra e debolm. reticolate di sotto. Fi. del diam. di 3-6 cm., solitari od a 2-3 subcorim- bosi; pedicelli lunghi. Sepali + villoso-setolosi (almeno alla base), poco ineguali, ovati, langam. acuminati. Petali rosei, smarginati ed eroso-cre- nulati all'apice. Cassula ovoideo-globosa, villosa o rr. glabra, loculicida. È. Macchie e luoghi aridi; 2. Apr.-Giu. [Reg. medit.).. — C. vulgaris Spach (1836) — C. polyimorphus Wk. (1856). 6 C. incanus L. (1753) 1279 A Piante senza peli glandulosi o con pochi sparsi. a Pianta con pelosità breve, feltrosa, soltanto i peduncoli ed i calici con pe- losità più lunga irsuta. — Istr., Lîg., Tosc., Lit. ferrarese, Faentino, For- livese, Cesenate, It. centr., mer. ed ins. u TYPICUS b Pianta con pelosità più lunga, irsuta, specialm. sui rami giovani, pedun- coli e calici. — Colla var. prec. — C. pilosus L. (1762), non L. (1753) — C. eriocephalus Viv. (1824). 8 viLLosus {L., 1764) B Piante con pelosità glandulosa © abbondante e quindi vischiose e fortem. odorose. I Fg. membranacee, piuttosto grandi, poco rugose, sparsam. pelose e verdi- scure di sopra, più pallide di sotto. — Cors., Sard. e forme affini anche. nell’Istria pr. Pola ecc. [Dalm.|. CORSICUS (Lors., 1827) II Fg. più spesse, più piccole, più rugose e fortem. villose almeno al margine. 1. Fg. scarsam. pelose e verdi sulle due pag. — If. mer., Stc., Eolie, Malta, Pantell., Sard. e Tremiti. {Dalm. Maced. Tracia Grec. As. min. Siria . l ò CRETICUS (L., 1762) 2. Fg. densam. pelose, cenerino-verdognole di sotto e fortem. ondoso-in- crespate. — Colla var. prec. E GARGANICUS (TEN., 1890) x — Fg. tutte sessili, connate o semiamplessicauli alla base. ti 7 Fi. porporini, sessili o quasi. Rami giovani e calici villosi per lunghi peli bianchi, semplici, misti ad altri brevi stellati. Arbusto di 3-10 dm., odoroso e talora glanduloso in alto. Fg. 3-nervie, ovali-lanceolate, brevem. connato-guainanti, coperte di peli stellati, increspate e rugose. Fi. del diam. di 3-4 cm., fascicolati a 2-4 all’apice dei rami. Sepali subeguali, lanceolati, lungam. acuminati, poco più brevi dei petali. Cassula pelosa all’apice. Il resto c. s. È. Luoghi aridi, raro: pr. Messina e Palermo ed is. Ponziane a Zannone; 2. Apr.-Magg. (Eur. mer.-oce. Afr. bor.|. 7 C. crispus L. (1753) 1280 — Fi, rosei, pedicellati. Pianta tutta bianeo-tomentosa per brevi peli stellati, uniformi. Arbusto inodorfo. Fg. sub-3-nervie, oblungo- od ovali- lanceolate, semiamplessicauli, non connate, a margini un po’ revoluti, rugose di sopra, manifestam. reticolate di sotto. Fi. del diam. di 4-6 em., solitari o 2-3-subcorimbosi. Sepali esterni ed uno degli interni più grandi, 588 56 CISTACEAE [B59 Cistus tutti largam. ovato-subcordati, acuminati all’apice, lunghi meno di 1/a dei petali, che sono interi. Cassula villosa. È. Luoghi aridi e macchie: Vero- nese (sul Garda a Torri del Benaco ed Albisano, Lessini a Roverè di Velo), Nizz., Lig. (specialm. occ.), Golfo della Spezia, Cors. e Sard.; 2. Magg.-Giu. [Eur. occ.-mer. Alger... — C. tomentosus Lam. (1778). 8 C. albidus L. (1753) 1281 Cistus monspeliensis X salvifolius Lor. et Barr. (1576) = C. florentinus Lam. (1750) — C. porquerollensis et C. olbiensis Huet et Hanry (1860) — C. feredjensis Batt. (1883) — C. Flichei Fouc. et Sim. (1898). — Istr. pr. Pola in V. Cane, Lig. oce., prov. di Firenze, Sic. a Balestrate, Sard. ad Ingurtosu e Cors. a Capttello. C. parviforus x monspeliensis Fiori (1898) = C. incanus b. Guss. (1848) — C. Skan- bergi Lojac. (1885) — C. monsp. v. Skanb. Arc. (1894) — C. monsp. X parvifl. Gross, (1908). — Is. Lampedusa. i Nora. — Alla fam. delle Passifloracee appartiene la Passiflora caerulea L. (1753), origin. del Brasile e Perù, frequentem. colt. a scopo ornamentale (e dal volgo chiamata Fior di passione); essa è anche segnalata come inselvat. sul lago di Garda alla punta di S. Vigilio sulle rupi. Fam. LVII. VIOLACEAE. (Gen. 21, spec. 240 circa, delle reg. temp. e trop. del Globo). Proprietà ed usi. — I fi. della Viola mammola ( V. hirta v. odorata) e specialm. di alcune sue var. orticole sono molto odorosi, di sapore dolciastro e contengono un principio mucillaginoso che dà loro proprietà ammollienti e pettorali; essi servono a preparare lo sciroppo di viole che si dà ai bambini come purgativo. Se ne fanno poi anche profumi e se ne ricava pure una materia colorante sensi- bilissima all’azione degli alcali e serve quindi nella chimica per rilevare la loro presenza. La rd. della V. hi7ta contiene un principio acre e velenoso, la violina, che si avvicina all’emetina ed agisce come emetico; lo stesso principio trovasi anche nella rd. della V. canina ed in piccola quantità nella V. tricolor; in quest’ul- tima trovasi pure dell’acido salicilico ed un glucoside cristallizzato di color giallo chiamato viola-quercitina. I fi. della V. tricolor, soli od assieme alle fg., usansi come depurativi. Alcune var. orticole delle V. odorata e tricolor sono largam. colt. nei giardini. Gen. 360. Viola L. (1735). (Spec. descritte più di 200, ma forse da ridursi a 100 circa, di cui 60 delle reg. temp. bor., 30 dell’Am. mer., 2 dell’Afr. or. e mer., ed 8 dell’Austral. e N. Zel.). 1 Idue petali super. diretti in alto ed i due laterali patenti. Stimma uncinato-acuto 0 dilatato in disco obliquo, Corolla violacea o bianca. i Sez. I. NominIUM 2 — I quattro petali super. diretti in alto, Stimma seavato ad orciolo o rr. (V. biflora) dilatato in disco obliquo. Corolla gialla, violacea o bianca. Sez. II. VIOLASTRUM 8 360 Viola] fori © VIOLACEAE 539 Sez. I. NoMminIUM Give. (1824), 2 (1) Pianta legnosa alla base. Fg. lineari-lanceolate, rr. ovali, Fusti ascendenti, grigiastri (1-2 dm.), densam. fogliosi in alto. Fg. intere o denticolate, attenuate nel picciuolo; stipole intere. Fi. piccoli, sopra pe- duncoli sprovvisti di brattee. Sepali ciliati. Petali violaceo-pallidi; spe- rone breve, ottuso, ricurvo. Cassula ovale-oblunga. %. Luoghi sassosi, rarissima: Sard. nel Sassarese a Crabolazzi; 2. Apr.-Magg. ed Ott.-Nov. [Franc. mer. Spa. Port. Baleari Alger. Maroc.]. 1 V. arborescens L. (1753) 1282 — Piante erbacee. Fg. varianti dalla forma lanceolata alla subrotonda, 3 3 Piante caulescenti e quindi fi. portati da un fusto + sviluppato, Cas- sula trigona. Sepali acuti. Stimma uncinato-acuto. 4 — Piante acauli e quindi fi, nascenti dal rz. Cassula globulosa o trigona. Sepali acuti od ottusi. 5 4 Stipole lanceolato-lineari, dentate o frangiate. Fi. inodori, Fusti glabri o rr. pelosi, ascendenti od eretti, semplici o ramosi (5-40 cm.), nascenti da un rz. per lo più stolonifero. Fg. ovali, oblunghe o lanceolate, ge- neralm. ottuse, crenate. Peduncoli bratteati. Petali violetto-chiari, colla base per lo più giallastra, più rr. bianchi. Cassula ovale-oblunga, gla- bra o rr. (v. rupestris) pelosa. x. Luoghi selvatici, frequente; 2-7. Febbr.- Lugl. [Reg. temp. e subart. bor.) — Volg. Viola senza odore. 2 V. canina L. (1753) 1283 A Piante a rz. continuato dai fusti fioriferi, mancanti di rosetta di fg. basi- lari, — glabre. a Stipole delle fg. cauline medie non fogliacee, uguaglianti appena la metà della lunghezza del picciuolo'o più brevi. I Stipole delle fg. cauline medie 2-3 volte più corte del picciuolo, che non è alato. Fg. ovali-cuoriformi o rr. le super. lanceolate e subtroncate alla base. — Petali tutt'al più 1 volta più lunghi che larghi; sperone poco più lungo delle appendici dei sepali. Cassula troncata. — Indicata di molte località, ma da controllarsi; forse nell’It. bor. {Eur. media). o. ERICETORUM (ScHRAD., 1813) TI Stipole delle fg. cauline medie uguaglianti circa la metà del picciuolo, ch’è alato superiorm. Fg. ovali-oblunghe o sublanceolate. 1 Petali stretti, circa 3 volte più lunghi che larghi. — Fg. troncate o leg- germ. attenuate alla base, spesso decorrenti sul picciuolo. Sperone circa 2 volte più lungo delle appendici dei sepali. Cassula acuminata. — Venezia Giulia nelle Valli del Vippaco e della Reca, Friuli or. fra S. Sobbida e Cormons, Pavese a Cava Carbonara, Alpi Cozie sul M. Musinè, App. piem. al M. Boglelio e Ferrarese | Franc. Spa. Portog. . — V. lusitana Brot. (1801) — V. lancifolia Thore (1803). 8 LACTEA (Sm., 1098) 2 Petali largam. ovali, appena 2 volte più lunghi che larghi. $ Fg. spesse, ovali-subcuoriformi. Cassula ottusa o subtroncata. A Sperone diritto, ottuso, intiero, appena più lungo delle appendici dei sepali. Corolla di un bel violetto (rr. bianca) — Luoghi tor- 540 5 VIOLACEAE [360 Viola bosi o paludosi, qua e là: It. bor., Tosc. pr. Pisa, Seravezza e Firenze a Careggi [Eur. Sib. Giapp.|. — V. Ruppii Al. (1774) — V. stricta Fr. (1838), non Hornem. { MONTANA (L., 1753) AA Sperone curvato in alto, bifido, il doppio più Jungo delle appen- dici dei sepali. Corolla giallo-pallida poi bianca. — Friuli pr. Cormons, Carnia, Trent. a Civezzano, Alto Adige e Bergam. ò ScHULTZII (Bint., 1840) $$ Fg. sottili, oblungo-lanceolate, subtroncate od attenuate alla base. Cassula ovale-subacuta. — Corolla bianca o violetto-pallida; sperone poco più lungo delle appendici dei sepali. — Istria oce., Alto Adige e Lomb. [Eur. media). — V. stagnina Kit. (1814) — V. nemoralis Kuetz. (1832). ° PERSICIFOLIA (RoTtH, 1793) b Stipole delle fg. cauline medie fogliacee, uguaglianti o sorpassanti la lun- ghezza del picciuolo. # Pianta robusta (2-4 dm.). Fg. lanceolate, ovali-troncate o subcordate e poco o punto scorrenti alla base. Petali larghi, violetto-pallidi. Cassula ovale, subacuta. — Fusti generalm. pelosi in alto. Sperone c. s. — Rara nell’ It. bor. [Eur. media As. centr.]. C ELATIOR (FR., 1828) 1283! #* Pianta bassa (1-3 dm.) Fg. lanceolato-cuneiformi, attenuate in picciuolo alato. Petali 1 volta più lunghi che larghi, violetto-pallidi. Cassula ottusa od un po’ acuta. Sperone c. s. — Ferrarese, Reggiano nelle Valli di Rolo [Eur. media Sib.). — V. pratensis M. et K. (1826) — V. fer- rariensis Campana (1812). : PUMILA (CHAIX, 1786) B Piante a rz. terminato da una rosetta di fs. al di sotto della quale nascono i fusti fioriferi. — Fg. ovali o subrotonde, cordate alla base. Sperone 2-4 volte più lungo delle appendici dei sepali. a' Piante totalm. glabre, + evolute. T' Fg. grandi o mediocri, le infer. ottuse, le super. brevem. acuminate. 1' Corolla piccola (lunga 10-15 mm.), violetta (rr. bianca); sperone con- colore o quasi. — Luoghi boschivi, frequente: Pen., Sic.,Sard., Cors., Elba e Giglio; 4-6, rr. 2 e 3. [Eur. As. occ.|. — V. Reichenbachiana Jord. (1840) — V. silvatica Fr. (1847). 6 silvestRIs (LAm., 1778) (Kir.. 1814) 1283? 2' Corolla più grande (15-18 mm.), violetta (rr. bianca); sperone bian- chiccio. — Colla var. prec. |Eur.]. : RIvINIANA (RcHB., 1825) II' Fg. piccole, tutte ottuse o quasi; stipole più strette e meno cigliate che nelle due var. prec. — Cors., Sard. al M. Limbara e Sic. alle Ma- donie [Endem.]. % INSULARIS (GR. et Gopr., 1848) b' Pianta minutam. pelosa od anche glabra, con dimensioni ridotte di tutte le parti. — Pascoli e luoghi sterili: Istr., Alpî, App. bor. e tosc. [Eur. Sib. Himal.). — V. arenaria DC. (1805) — V. Allionii Pio (18183). \ì RUPESTRIS (ScHmipT, 1791) 1288° — Stipole ovali-lanceolate, intere o semplicem. cigliate. Fi. odorosi. Fusti muniti di una linea di peli sopra uno degli angoli. Rz. corto. Fusti nulli o ridotti al momento della fioritura, quindi svolgentisi sino a rag. giungere 2-3 dm., trigoni. Fg. reniformi o largam. ovali-cuoriformi, brevem. acuminate, crenulate; le radicali lungam., le cauline brevem. picciolate, le 2 super. subsessili. Fi. grandi, azzurro-pallidi, i radicali lungam. pe» duncolati, corollati e spesso sterili; i caulini inegualm. e brevem. pedun- 360 Viola] 50 VIOLACEAE 54] colati, per lo più apetali e fertili; sperone grosso, sorpassante le appen- dici dei sepali. Cassula oblunga, acuminata, glabra. x. Luoghi boschivi, rara: Alpi dalle Giulie alle ticinesi, Piem., Mantov. al bosco Fontana, Parmig. e pr. Bologna; 4-5, rr. 3. Apr.-Magg. [ Eur. centr. e bor. As. bor. Giapp.| - V. apetala Gilib. (1781). 3 V. mirabilis L. (1753) 1284 5 (3) Sepali acuti. Pianta dapprima acaule poi sviluppante un fusto ben manifesto. Picciuoli pelosi da un lato soltanto (rr. glabri). Vedi V. mirabilis - Sepali ottusi. Piante sempre acauli. Picciuoli totalim. pelosi oppure glabri. 6 6 Stimma dilatato in disco obliquo. Fg. ora indivise ed allora generalm, affatto glabre, ora digitato-laciniate. Cassula subtrigona. 1 — Stimma uncinato-acuto. Fg. indivise, + pelose. Cassula globulosa, glabra o pelosa. Rz. con o senza stoloni. Fg. ovali, oblunghe o subro- tonde, cordate alla base, crenate; picciuoli pelosi; stipole ovali-lanceo- late, fimbriato-glandulose. Fi. inodori od odorosi, talora apetali; pedun- coli glabri o pelosi, con 2 bratteole. Petali varianti dal violetto al bianco ; sperone più lungo delle appendici dei sepali. Y. Luoghi erbosi e selva- tici, comune; 2-5. Genn.-Apr. [Eur. As. Giapp. Afr. bor. Can. Mad. ; colt.|. — Volg. Violetta. i 4 V. hirta L. (1753) 1285 A Rz. non emettente nè stoloni nè fusti laterali sdraiati. a Ovario e cassula pubescenti o villosi. I Fg. ovali, profondam. cordate, a seno profondo e poco aperto. 1 Stipole lanceolate, a fimbrie glabre e più corte della larghezza delle stipole stesse. Fi. inodoti o quasi, violacei o lillacini, spesso biancastri alla base (rr. affatto bianchi o variegati). — Istr., Pen., Sic., Eolie, Cors., Capraia, Gorgona ed Ischia [Eur. As. occ... — V. tridentina W. Becker (1906) (f. stipulis longius fimbriatis). n TYPICA 2 Stipole strette, a fimbrie pelose ed uguaglianti la larghezza delle stipole stesse. Fi. odorosi, violaceo-pallidi. — Alpi alto-atesine, trent., comasche, ticin. e piem., Mantova al bosco Fontana, A. Apuane, App. parmig. e lucchese [Eur.)— V. fraterna Heg. (1840). 8 COLLINA (Brss., 1816) II Fg. oblunghe, leggerm. cordate o quasi troncate, a seno meno profondo ed assai aperto. — Fi. odorosi, piccoli, lillacini (rr. biancastri). Stipole brevi, lanceolate, cigliate e iungam. fimbriate. — 7r/est. ad Opcina, Alpi dal Trent. alla Lig., App. parmig. [Reg. danub. Bale. Russ. Armen.|] — V. ambigua Auct. it., non W. et K. << THOMASIANA (PERR. et SonG., 1859) b Ovario e cassula glabri. — Fg. largam. ovali, a seno assai aperto; stipole lanceolate, cigliate o glabre, brevem. fimbriate. Fi. leggerm. odorosi, pic- coli, violacei colla base biancastra. — Piem., indicata pure del Ferrarese e Parmig. a Fornovo (Eur. Cauc.. — V. glabrata Sal.-Marsehl. (1840) — V. sciaphila Koch (1843). è PYRENAICA (RAM. in DO. 1805) B Rz. emettente degli stoloni o dei fusti laterali sdraiati. — Ovario e cassula generalm. pelosi. $ Piante con fusti laterali (stoloni aerei), generalm. non radicanti, stoloni sotterranei mancanti. 542 50 VIOLACEAE i {360 Viola A Fg. largam. ovate o quasi rotonde. Fi. inodori o quasi, di solito vio- lacei. — Istr., Lîig., Tosc., It. centr. e mer., Ischia, Sic., Sard., Cors., Arcip. tosc. e Tremiti | Franc. mer Pen. bale. Maroc.|. ° DEHNHARDTII (TEN., 1880) AA Fg. ovali od ovato-rotondate. Fi. odorosi, di solito bianchi. — /str., It. bor. e centr., Sard., Cors. ed Arcip. tosc. [Eur. As. occ. e centr. Alger. Tunis.|. ( ALBA (BEss., 1809) $$ Pianta con fusti laterali (stoloni aerei) radicanti oppure con stoloni sot- terranei. — Fi. assai odorosi, di solito violacei. # Stoloni gracili, allungati, portanti fi. solo nel secondo anno di loro vita. Stipole ovate o largam. lanceolate, intere o brevem. glanduloso-fim- briate. — /str., Pen. ed isole, però più frequente al nord ed al centro. [Eur. As. Afr. bor.-occ. Can. Mad.|.-- Volg. Viola-mammola, Mammola. :) ODORATA (L., 1753) 1285! ## Stoloni più grossi e più brevi, generalm. portanti fi. sino dal primo anno di loro vita. Stipole lanceolate, + lungam. fimbriate. — Colla var. prec. nell’It. bor. ' Franc. Eur. centr.] — V. austriaca A. et J. Kern. (1872) — V. cyanea Cel. (1872) — V. Wolfiana W. Becker (1909). 9 BERAUDI (Bor., 1857) 7 Fg. reniformi od ovali-cuoriformi, leggerm. erenulate, in numero di 2-3 per ogni gemma, glabre o da giovani un po’ pelose. Rz. gracile, lunghetto. Stipole ovali, acute, denticolato-glandulose. Fi. inodori, az- zurro-lillacini, con venature violette alla base del petalo infer.; pedun- coli 2-bratteolati; sperone ottuso, appena più lungo delle appendici dei sepali. Cassula glabra. y. Luoghi paludosi e torbosi, qua e là: Alpi, A. Apuane, App. lig., tosco-emil. e cal. alla Sila, Cors.; 5-7, rr. 3 (Piem.). Magg.-Lugl. [Eur. Cauc. Himal. As. bor. Am. bor. Groenl.|. 5 V. palustris L. (1753) 1236 — Fg. palmato-moltipartite, a contorno orbicolare-reniforme; lacinie spesso 2-3-fide o -dentate, lineari-oblunghe, ottuse, cigliate. Rz. breve, duro. Stipole lanceolato-ottusette, con poche ciglia. Fi. piccoli, inodori, az- zurro- o violetto-chiari, con vene più cariche; peduncoli c. s. Sperone ottuso, un po’ curvo, assai più lungo delle appendici dei sepali. Cassula glabra, acuta. 7. Rupi e luoghi pietrosi, qua e là: Alpi; 6-7. Giu.-Lugl. [Eur. alp. Urali Sib. Davuria Giapp.|. 6 V. pinnata L. (1753) 1287 Sez. II. VioLÀsTRUM Posp. (1897). 8 (1) Stimma dilatato in disco obliquo, bilobo e glabro. Fg. reniformi- orbicolari, cordate e crenulate, brevem. cigliate al margine e con radi peli sulla pag. super.; le infer. lungam. picciolate. Rz. strisciante. Fusti gracili (5-20 cm.), per lo più 2-flori. Stipole piccole, ovato-acute, intere. Fi. piccoli, inodori, gialli, con poche strie porporine nel petalo infer. e nei 2 laterali; peduncoli 1-2-bratteolati, più lunghi delle fg. Sperone ot- tusissimo, poco più lungo delle appendici dei sepali. Cassula ovale, glabra. YU. Rupi ombrose e ghiaioni: Alpi, A. Apuane, App. sino Pistoiese e Cors.; 5-7. Giu-Ag. [Eur. Cauc. As. bor. Himal. Cina Giapp. Am. bor.-occ.|. 7 V. biflora L. (1753) 1288 1860 Viola) 57 VIOLACEAE 543 — Stimma quasi globuloso, scavato ad orcinolo, peloso. Fg. non aventi tutti i caratteri suddetti. 9 9 Fg. affatto intere. Piante perenni. 10 — Fg. + profondam. crenate. Piante perenni od annuali. 12 10 Sperone uguale ai sepali o più breve, 11 — Sperone assai più lungo dei sepali. Vedi V. calcarata 11 Sepali glabri. Fi. piccoli (5-10 mm. diam.); sperone poco più lungo delle appendici dei sepali. Rz. poco ramoso. Pianta glabra, a fusti gra- cili (4-8 cm.), nudi inferiorm., formanti dei cespuglietti. Fg. tutte sub- rotonde o cuoriformi, a picciuolo gracile; stipole lanceolate, radam. den- tate. Fi. brevem. peduncolati, appena odorosi. Sepali ovali-lanceolati. Petali violetti, l’infer. più largo e più breve; sperone diritto, ottuso. Cassula subglobosa, apicolata, un po’ più breve del calice. 3. Luoghi pie- trosi umidi, rara: Alpi Mar. e Cors.; 7. Lugl.-Ag. [Alpi Mar. frane.). 8 V. nummularifolia Vill. (1779) 1289 — Sepali spesso cigliati od un po’ irti. Fi, più grandi (15-25 mm, diam.); sperone assai più lungo delle appendici dei sepali. Rz. assai ramoso. Pianta spesso minutam. pelosa (3-15 cm.). Stipole inferiori generalm. brevi e sublineari o talora mancanti. Fi. inodori. Cassula ovale-globosa, subeguale al calice. Il resto c. s. Y. Tra i detriti delle roccie, qua e là; 5-7. Giu.-Ag. | Can. Spa. Pir. Alpi franc. svizz. Bale. Creta Cauc. As. min. . 9 V. cenisia L. (1763) 1290 A Fg. tutte pressochè uguali, suborbicolari od ellittiche; stipole intere o poco divise (rr. a più di 3 lobi). Fusti generalm. 1-flori. Peduncoli lunghi 2-6 cm. a Sperone lungo come i sepali. Stipole delle fg. medie fogliacee, intere o più spesso dentate o laciniate. I Fg. spesso un po’ distformi, a picciuoli lunghi circa il doppio del lembo; stipole intere o rr. con 1 lacinia assai piccola alla base. — Su detriti di roccie calcari: Alpi dalle Graje (M. Cenisio) alle Mar. bor.-occ.; €. {Alpi frane. e svizz.|. o TYPICA II Fg. subconformi, più piccole e più brevem. picciolate; stipole spesso con 1 o 2 lacinie sviluppate. — App. abr. alla Majella ed al M. Vettore; |Endem.}. 9 MAGELLENSIS (Porta et Rico, 18% b Sperone più breve dei sepali e più ottuso che nel tipo. Stipole tutte li neari-lesiniformi, intere. — Alpi Orobie, da 750 a 2000 m.} 5-6. [Endem.]. ComoLLia (Massara, 1854) B Fg. disuguali, le infer. (spesso mancanti all’epoca della fioritura) c. s., le altre oblunghe, attenuate alle 2 estremità; stipole delle fg. medie e super. con 2-5 {rr. 7) lobi o lacinie ineguali. Fusti con 1-3 (rr. 4-5) ti. Pedun- coli lunghi 4-8 (rr. 10) cm. — Pianta a cespugli più densi e generalm. più pelosa del tipo. — Sw detriti di roccie silicee primitive: Alpi Mar., da 1200 a 2300 m.; 6-7. [Endem.) — V. alpina All. (1785), non Jacq. Ò VALDERIA (ALL., 1085 te 7) 12 (9) Pianta perenne, con fg. tutte od in parte avvicinate e formanti rosetta. Fusti alla base filiformi e sdraiati. Sperone generalm. assai più lungo delle appendici dei sepali, Pianta glabra o rr. pelosa. Fg. © crenate od anche intere o quasi; stipole variabili, intere, 3-fide o pal- mato-moltifide. Il resto c. s. Y. Luoghi erbosi o boschivi, rupi ecc.; D44 57 VIOLACEAE [B60 Viola 4-7. Apr-Ag. | Alpi Eur. centr. Bale. Cauc. As. min. Sib. Alger. Mad.] — Volg. Viola-farfalla: 10 V. calcarata L. (1753) 1291 A Fg. tutte pressochè uguali, ovato-subrotonde od oblunghe. Fusti generalm. brevi (5-20 cm.), ad internodi accorciati. a Sepali oblungo-ottusetti, spesso crenulato-denticolati al margine. Piante glabre o quasi. — Fi. © odorosi. È Petalo infer. obcordato (cioè profondam. smarginato all’apice), i 4 super. obovato-ovali, rotondati all’apice. 1 Sperone lungo quanto o poco più del petalo infer., il quale è più largo degli altri. Stipole spesso 3-fide. A Fi. violetti o gialli (rr. bianchi). Stipole 3-fide. — Alpi; ©. [Alpi]. o. TYPICA AA Fi. gialli. Stipole 2-dentate. — Alpi Giulie a. Tricorno; T. {Carniola Bosnia Erzeg. Montenegro). 8 Zorsu (WuLr., 1790) 2 Sperone grossetto, poco più lungo delle appendici dei sepali; petalo infer. generalm. eguale od un po’ più piccolo degli altri. Stipole pen- natifide, rr. 3-fide. — Fi. gialli o violetti. # Fg. suborbicolari od ovate. — App. dalla Tosc. (Casentino) alla Basil.; 5-7. [Endem.|— V. alpina Ten. (1830), non Jacq. — V. Tenorii A. Terr: (1889). x EUGENIAE (Part., 1805) #* Fg. allungate, ristrette alla base e così pure le stipole. — App. umbro, laz., abr. e camp.; 5-6. [Endem.l.. ò LEVIERI (PARL., 1890) II Petalo infer. largam. obovato, rotondato od appena smarginato all’apice, i 2 laterali obovati, i 2 super. orbicolari. — Fg. più larghe e spesso più lungam. picciolate che nelle var. prec.; stipole per lo più 3--fide. Fi. violacei o giallo--pallidi; sperone assai lungo. $ Stipole assai più brevi del picciuolo. — Nap. nei M. di Castellamare, Avell. al M. Taburno e Salern. sui M. Accelica, Alburno e Cervialto; 5-6. 'Endem.. — V. Tenorii v. intermedia A. Terr. (1889). e PSEUDO-GRACILIS (STROBL, 1877) $$ Stipole grandi, generalm. più lunghe del picciuolo. — Ste. alle Madonie; 5-6. [Endem.|. & NEBRODENSIS (PRESL, 1822) 12914 b Sepali lanceolato--acuti, interissimi. Pianta peloso--vellutata, — a fusti brevi (5-6 cm.). Fg. piccole, ovato-orbicolari, le super. conformi o talora più strette; stipole semidigitate. Fi. inodori, violacei o ‘rr. gialli. Petali obo- vati, l’infer. più grande, smarginato; sperone gracile, più lungo del pe- talo infer. — Etna da 1500 a 2500 m.; ©. |Endem.|. ©) AETNENSIS (RAF., 1815) B Fg. disuguali, le infer. ovato--subrotonde od oblunghe, le altre lineari od obovato--lanceolate. Fusti generalm. allungati (10--30 cm.), ad internodi © lunghi. | + Stipole per lo più intere dal lato interno e munite alla base dal lato esterno di 1--2 lacinie lineari-acute e = riflesse. — Fi. violacei; spe- rone grosso, lungo quasi il doppio dei petali. Pianta nettam. eterofilla ed a fg. per lo più intere. — Sard. ai M. Gennargentu e Limbara, Cors. |(Endem.| — V. Bertolonii Salis (1836), non Pio — V. insularis Gr. et Godr. FI. fr. I, p. 185 (1848) (non p. 178). f corsica (Nym., 1855) ++ Stipole divise in 3-6 lacinie. X Sperone subeguale al petalo infer. o più lungo. — Fi. violacei o gialli. I' Piante glabre o quasi. 860 Viola] 50 VIOLACEAP 545 l' Pianta a fusti brevi, propria dei pascoli alpini. — Alpi Mar. ed App sett. dalla Lig. all’Emil.; 6--1. (Endem.). — V.grac. v. heterophylla f. lancifolia A. Terr. (1889) (nomen). t CAVILLIERI ( BECKER, 1902) 2' Pianta più sviluppata della prec., alta sino a 30 cm., con fg. net- tamente eterofille, propria dei luoghi boschivi od erbosi dalla zona submont. alla subalp. — App. lig.-piem., Tosc., Elba, Gar- gano, App. mer., Messinese, Etna; 4--6, vr. 2. (Alpî Mar. franc. al M. Tournairet).. — V. heterophylla v. messanensis Becker (1905). Y. HETEROPHYLLA (BeRT., 1810) 1291° 5' Pianta come la prec. colla quale confluisce, però a sperone più grosso, più ottuso e talora un po’ ricurvo all'apice. — In forme non tipiche nell’App. mer. e nel Messinese; 5-6. Pen. bale. As. min.}. — V. gracilis v. calabra A. Terr. (1889) — V. Tenorii v. lucanà A. Terr. (1898). à GRACILIS (S. et S., 1806) 1291° II! Pianta pelosa, più sviluppata (in ogni parte) delle due var. prec. Fg. grandi, con stipole divise in 6-10 lacinie. Sperone gracile, diritto. — App. mer. dalla Camp. alla Basil. (Matese, M. Vergine, Pizzo delle Tende, M. Alburno, M. Taburno, M. Crispiniano, Vul- ture, Potenza, Fardella); 4-5. [Endem.]. — V. gracilis v. pubesc. A. Terr. (1889) — V. splendida Becker (1902). p. PUBESCENS FIORI (1907) 1291‘ XX. Sperone lungo circa 1/2 del petalo infer. — Aftine alla v. heterophyMa, ma minutam. pelosa. Fg. super. assai strette: stipole divise in pa- recchie lacinie lineari. Fi. violacei. — Alpi dal Trent. al lago di Como ed Alpi Graie or. in V. di Valprato e M. di Traversella ; 5-6. [Endem.|- V. tricolor v. declinata Ging. p. p. (1824) — V. declinata Gaud. (1828), non W. et K. — V. heterophylla Comolli (1834), non Bert. î v Dupvana (Burn., 1885) 1291° — Pianta annua o bienne, con fg. mai formanti rosetta. Fusti eretti od ascendenti, Sperone subeguale alle appendici dei sepali. Pianta glabra o pelosa. Fusti angolosi, semplici o ramosi (2-50 cm.). Fg. quasi sempre dentate, le infer. subrotonde od oblunghe, le super. generalm. più al- lungate; stipole per lo più lirato-pennatifide, a lobo terminale di solito assai più grande. Fi. inodori. Sepali lanceolato-acuminati. Petali super. obovati, l’infer. + smarginato od’obcordato. Cassula c. s. ©, 00. Campi e luoghi erbosi, comune; 2-6. Marz.-Aut. [Eur. As. occ. e bor. Afr. bor. Can., nat. Am. bor. Afr. mer.|. — Volg. Viola di tre colori. 11 V. tricolor L. (1753) 1292 A Fi. mediocri o piccoli, a petali mai sorpassanti di molto la lunghezza del calice. a Corolla uguale al calice od un poco più lunga. -— Fg. dentate. Petali bianco giallognoli, spesso sfumati di viola al margine; sperone uguale alle ap- pendici dei sepali od un po’ più lungo. — Tra le messi in tutta Italia, però più frequente al nord ed al centro. o. ARVENSIS (MURR., 1770) b Corolla generalm. più breve del calice. I Fg. dentate. Sepali strettam. lanceolati. Sperone più lungo delle appen- dici calicine. — Petali pallidi. Pianta di 2-10 cm., quasi glabra. — /sfria pr. Pola, Polesine, C. Tic., It. mer., Sic. e Cors.; 2-5. [Eur. media e mer. Cauc. As. min. Alger... — V. tric. v. hirta Ging. in DC. (1824) — V. hymettia Boiss. et H. (1849) (f. reducta). 8 KiraIBELIANA (R. et S., 1819) or tara] 546 57 VIOLACEAE [B60 Viola II Fg. intere o quasi. Sepali ovali-lanceolati. Sperone più breve delle ap- pendici calicine. — Petali bianco-giallastri, sfumati di violetto alla fauce. Pianta di 3-10 cm., irsuta. — Basil. sul Vulture, Cal., Sic., Malta e Cors.; 2-5. [Spa. Grec. As. min. Alger. Maroc.1. — V. tric. v. bellioides DC. (1824) — V. tric. v. minima Bert. (1835). PARVULA (TIn., 1817) 1292* B Fi. grandi, a petali assai più lunghi del calice. 1 Corolla 2-3 volte più lunga del calice, vellutata, di colori svariatissimi. — Comunem. colt. per ornamento. — Volg. Viola del pensiero, Panzea, Pensteri. ò HORTENSIS DC. (1824) 2 Corolla più piccola, non vellutata, ora totalm. gialla con strie violette, ora coi petali super. violetti, rr. tutta violetta o quasi. — Euganei, Alpî, App., Maremma tosc., Cors.; 4-6, rr. 3.|Eur. media e mer.-mont.|. — V. tric. v. alpestris DC. (1824) — V. alpestr. Jord. (1846) — V. poly- chroma Kern. (1882). e SAXATILIS (F. W. ScHm., 1793) Viola rupestris x canina D. Torre et $S. (1909) = V. Braunii Borbh. (1890) = V. V. V. V. anceps Richter (1891). — Trento a M. Vasone. ‘rupestris Xx Riviniana D. Torre et_S. (1909) = ? V. Riviniana v. fallax Celak (1874)= V. Burnati Gremli (18%8). — Trent., Bolzano. rupestris X silvestris W. Becker (1902), D. Torre et S. (1909) = V. cinerascens Kern. (1868) = V. Bethkeana (V. aren. X silvestr.) Borb. (1890) = V. iselen- sis W. Becker (1910). — Cadore ad Ampezzo e pr. Trento ed Arco. silvestris Xx Riviniana D. Torre et S. (1909) = V. intermedia Rchb. (1832), non Krock. (1828)= V. Rivin. Xx silvat. Hausskn. (1871)= V. dubia Wiesb. (1886). — Trent., Merano, C. Tic., Salernit. a Tramonti. stricta X sivestris = V. mixta Kern. (1868) = V. montana X silvestr. W. Becker (1902). — Alto Adige a Proveis in V. di Non ed al M. Ritten, O. Tic., Lig. occ. pr. Rezzo. Riviniana X canina D. Torre et S. (1909) = V. neglecta F. W. Schm. (1798). — Trent., Merano. ericetorum Xx Ruppii = V. oenensis Borb. (1890) = V. canina Xx mont. Chenev. (1910). — C. Tie. montana X Riviniana Neum. (1901) = V. cetia Beck (1892) = V. Weinharti W. Becker (1899). — C. Tic., Alpi Mar. liguri. Riviniana Xx Thomasiana = V. Bernoulliana W. Becker in Burn. (1906). — Alpi Mar. al Colle di Fremamorta sopra S. Martino Lantosca. V. hirta x Riviniana Chenev. (1910). — C. Tic. sopra Pianezzo. V. 7, mirabilis X silvestris Bogenh. (1850) = V. perplexa Gremli (1874) = V. spuria Celak. (1875). — Veron. pr. Montecchio. . mirabilis X Riviniana Uechtr. (1867) = V. orophila Wiesb. (1886) = V. Uech- tritziana Borb. (1890) — Veron. al M. Tondo, Trento. 7, mirabilis XK rupestris W. Becker (1902) = V. arenaria Xx mirabil. Schmalh. (1875) = V. heterocarpa Borb. (1890) = V. Schmalhauseni Rouy et F. (1896). — Trento. hirta Xx odorata Rchb. (1839-40) = V. permixta Jord. (1849) = V. sepincola Parl. (1890) et Auct..it., non Jord. =,,V. Wolfiana W. Becker (1909) = V. domburgensis W. Becker (1910). — It. sett. . hirta x Thomasiana Borb. (1890) = V. Chenevardii W. Becker (1910). — C. Tie. Va (super) hirta Xx sepincola = V. tartifrons Poell (1906) = V. (sub) sepincola X: hirta D. Torre et S. (1909). — Trento pr. Nicodemo. 360 Viola] 57 VIOLACEAE DAT o a — —— _— —_—r———r ——_— V. alba x hirta Gr. et Godr. (1845) = V. adulterina Godr. (1844) — V. abortiva Jord. (1852). — 7rdest. a Nabresina e Vrem, Friuli or. a Sagrado e Gradisca, Carnia, Trent. a Doss ed Arco, Comasco a Cappella S. Martino ed Esino C. Tic. sotto Morbio infer. V. alba Xx odorata Wiesb. (1875) = V. multicaulis Jord. (1852) = V. (alba-Dehn- hardtii) x odorata W. Becker (1910). — Istria, Friuli, Carnia; Trent., C. Tic., Alpi Cozie, Lig. oce., Nizz., Faentino. V. alba X collina = V. fragrans Wiesb. (1852) = V. Wiesbaurii Sabr. (1884) = V. Wiesbauriana Dichtl (1885). — Trento a S. Rocco e pr. Ischia. V. collina x hirta = V. hybrida V. de Liévre (1858), non Alior. = V. interjecta Borb. (1890). — 7rent., Merano. V. collina X odorata Gremblich (1874) = V. merkensteinensis Wiesb. (1882). — C. Tic. a Bellinzona. V. sepincola Xx alba = V. kalksburgensis Wiesb. (1874). — Trento, Rovereto. V. odorata X Thomasiana = V. luganensis W. Becker (1910). — Lugano a M. Bre. V. collina Xx Thomasiana Borb. (1890) = V. valesiaca Hausskn. in Gremli (1878), non Thom.= V. tessinensis W. Becker (1910). — C. Tic. în V. Piora. V. Dehnaratii x< odorata W. Becker (1910) = V. Pardoi W. Becker (1906). — Roma a Frascati. V. austriaca Xx odorata Wiesb. (1880), W. Becker (1910) = V. vindobonensis Wiesb. (1880) = V. odorata X sepincola D. Torre et S. (1909) = V. cyanea x odorata W. Becker (1910) = V. Sardagnae W. Becker (1910). — Fiume a Portorò, Trent., Merano. V. pseudo-gracilis X splendida = V. Lacaiteana W. Becker (1909) = V. splend. x ps.-gracil. W. Becker (1910). — Salernit. al Pizzo delle Tende pr. Cerrito a 1300 m, X V. micrantha Porta ap. Huter (1904). — Trent. nelle Giudicarie a Daone. Nora. — V. obliqua Hill (1769) = V. cucullata Ait.(1789) = V. palmata v. cu- cullata Gray (1890), origin. dell’Am. bor., si è abbondantem. inselvat. nel boschetto del R. Orto Bot. di Torino. Fam. LVIII. RESEDACEAFE. (Gen. 6, spec. circa 60 dell'Eur. media e mer., As. oce. sino India ed Afr. bor., 3 dell’Afr. mer.). Proprietà ed usi. — L’Erba guada (Z'eseda luteola) contiene una sostanza colorante gialla, cristallizzabile e serve a tingere in giallo; allo stesso scopo pos- sono servire anche le altre spec. di Reseda. L’Amorino (X. Phyteuma v. odorata) è largam. colt. pei suoi fi. profumati; colla distillazione dà un liquido olezzante, ma nessun olio etereo, usasi in profumeria. Nella £. Zufeola trovasi pure una so- stanza amara, in passato usavasi come sudorifera, diuretica e risolutiva. Chiave dei generi. 1 Carpelli saldati tra loro, formanti un solo ovario. Frutto formato da una cassula largam. aperta all’apice, con numerosi semi. 361 Reseda — Carpelli separati. Frutto formato da 4-6 follicoli stellato-patenti, mono- spermi. 362 Astrocarpus 548 58 RESEDACEAE (961 Reseda Gen. 361. Resèda L. (1735). (Spec. circa 50 dell'Eur. media e mer., As. occ., Afr. bor. e Can.). 1 Calice di 4 sepali in pianta a fg. intere, Placente Difide. Pianta glabra, a fusti eretti od ascendenti, striati o solcati, fistolosi, semplici o ramosi (2-10 dm.). Fg. lanceolato-lineari. Racemi spiciformi, terminali, alla fine allungati e diradati in basso. Fi. brevem. pedicellati; brattee lineari. Sepali oblunghi, scariosi al margine. Petali 4 (rr. 3-5) giallognoli (rr. verde- giallognoli), uno super. più grande a 5-6 lacinie, 2 laterali più piccoli e 3-fidi, 1-2 infer. minimi ed indivisi. Stami 19-25 inseriti sopra un disco. Cassula depresso-obovata, lunga 4-5 mm. Semi lisci. ©, 00. Muri, macerie, luoghi incolti; 2-5. Apr.-Giu. [Eur. media e mer. As. occ. Afr. bor. Mad. Can., nat. As. Am. Austral.|. -- Volg. Erba guada, Guade- rella, Biondella. 1 R. luteola L. (1753) 1293 A Cassula di 3 carpelli, con 3 corna. a Petalo super. poco più lungo del calice. Fg. munite alla base di un dente lesiniforme per parte, piane o poco increspate. — /str/a, Pen. ed isole. o. TYPICA b Petalo super. lungo il triplo del calice. Fg. munite alla base di una pic- cola glandula subrotonda per parte, squisitam. increspate al margine. Cassula a corna più lunghe e più sottili. — If. mer. e Ste. [Spa. Alger.). — R. crispata Ten. (1830), non Lk. 3 GussoneI (Borss. et R., 1854) B Cassula di 2 carpelli, con 2 corna cuspidate. Pianta ridotta, a fg. increspate e fi. piccoli, lassam. racemosi. — Sard. e Capraia | Endem]. DIMEROCARPA MuELL. (1868) — (Calice di 5-7 sepali (rr. 4 ma in pianta a fg. pennate). Placente in- tere. È % 2 2 Fg. tutte pennato-partite, Calice di 5 (rr. 4 0 6) sepali. Fg. a lacinie lineari-lanceolate, ovate od obovate, acute, + scorrenti, cartilagineo-sca- bre al margine. Racemi densi, conici. Petali 5, bianchi, più lunghi del calice, tutti 3-fidi. Cassula oblungo-cilindrica (lunga 8-15 mm.). Semi granuloso-scabri. Il resto c. s. ©, È. Muri, luoghi incolti, sabbie ma- rine, ecc.; 2. Apr.-Aut. [Reg. medit., nat. Eur. occ. India Afr. mer.j. — Volg. Erba ruchetta. 2 R. alba L. (1753) 1294 A Calice a 5 (rr. 6) sepali. Ovario a 4 stimmi. Cassula a 4 cornetti. Piante le- gnose in basso. a Pianta * verde-glauca. Fg. a lacinie non canalicolate, diritte. I Fg. con 3-5 paia di lacinie subeguali tra loro, appena ondulate. — If. centr., mer. ed ins.; avvent. Nizza, Genova, Venezia, Rovigo e Lit. friulano — R. suffruticulosa L. (1762). o. TYPICA II Fg. con sino 8-10 paia di lacinie alternam. più piccole, assai ondoso-in- crespate. — Col tipo — R. undata Ten. (1811 et 1880), non L, — R. alba v. Tenorii A. Terr. (1894). B incisa (TEN., 1811) b Pianta verde-pallida. Fg. a lacinie subcanalicolate, quasi falcate, increspate, nelle radicali alternam. minori. — If. mer., Sic., Malta, Elba e piccole isole (Ingh. Eur. mer. Alger.) — R. fruticul. b. glaucescens Guss. (1842) — R. alba v. maritima Muell. (1857). HOOKERII (Guss., 1854) 361 Reseda] 58 RESEDACEA E 549 B Calice per lo più a 4 sepali. Ovario a 3-4 stimmi. Cassula a 3-4 cornetti. Pianta erbacea. — Fg. a 6-8 paia di lacinie subeguali e piane. Fi. e cas- sule più piccole che nel tipo. — Lungo l'Adriatico da Cesenatico e Rimini sino in T. d’Otranto. ò MYRIOPHYLLA (TeN., 1811) — Fg. tutte od almeno le super. semplicem, 3-fide o 3-Iohe od anche intere. Calice a 6-7 (rr. 5) sepali. 3 3 Petali gialli o giallo-verdastri. Fg. cauline medie generalm. a più di 3 divisioni, Semi lisci o leggerm. striolati. Pianta qua e là papilloso- scabra. Fusti solitari o cespugliosi, sdraiati od ascendenti (2-6 dm.) leggerm. angolosi. Fg. lungam. picciolate; le infer. semplici, lanceolato- spatolate, le altre 3-fide, a lacinie (nelle medie) spesso 2-fide o la me- diana 3-fida, scorrenti, cartilagineo-scabre al margine. Pedicelli fioriferi e frutt. lunghi 4-6 mm. Petali 6, i 3 super. poco più lunghi del calice, 3-fidi ed a lacinie laterali più grandi, semilunari e crenulate; i 2 late- rali più brevi, 2-fidi; l’infer. indiviso. Cassula lunga 8-12 mm. ©, 00. Ghiaie, muri, campi ecc.; 2-4. Apr.--Aut. [Eur. media e mer. As. occ. Afr. bor... — Volg. Guaderella crociata. 3 R. lutea L. (1753) 1295 A Semi affatto lisci, nitidi. Cassula cilindrico-obovata, alla fine largam. aperta all'apice. a Fg. a lacinie © larghe, lineari o lanceolate. I Cassula brevem. 8-dentata o quasi troncata all’apice. Fg. a lacinie ottusette. 1 Fusti semplicem. induriti alla base. Fg. mai grasse. — Istria, Pen. ed isole. x TYPICA 2 Fusti quasi legnosi alla base, diffuso-ramosissimi. Fg. più rigide, gras- sette. — Sard. [Franc. mer.). 8 marittima MuELL. (1857) II Cassula più lungam. ed acutam. 3-dentata all’apice. Fg. a lacinie acumi- nato-mucronate. — Pianta generalm. assai scabra, a fusti quasi sem- plici e racemi allungati. — If. mer., Ischia, Sic. e Sard. [Zante Spa. Maroc. Alger.j — R. mucronulata Guss. (1832-45). € MUCRONATA (TIN., 1827) b Fg. a lacinie lineari-strettissime, — mucronulate. Pianta gracile, a tusti largam. cespugliosi, ramosissimi. Cassula acutam. 3-corne. — Bresczano sul M. Maddalena, It. mer. ecc. |Endem.?]. dò GRACILIS (TrN., 1827) B Semi leggerm. striolato-punteggiati (sotto forte ingrandim.). Cassula subro- tondo-obovata, quasi chiusa all'apice. — Fg. a lacinie larghe. Racemi lassi. — Puglie, Cal. a Castrovillari, Lampedusa |Endem.|. ° REYERI (PortA et RIGO, 1877) — Petali bianco-giallognoli o bianco-verdiceci, Fg. cauline medie intere, 3-fide o 3-lobe. Semi rugosi. Pianta spesso papilloso-scabra agli angoli. Fusti cespugliosi, ramosi, ascendenti od eretti (15-25 cm.). Fg. piccio- late, ora tutte semplici e lanceolato-spatolate, ora e più spesso le super. ternate, a lacinia mediana più grande, ovata o lanceolata. Racemi lassi; pedicelli lunghi 3-6 e nel frutto 7-10 mm. Petali 6, i 4 super. con 4 a molte lacinie lineari-spatolate; i 2 infer. indivisi, strettissimi. Cassula alla fine pendente, oblungo-obovata (lunga 12-15 mm.), brevem. 3-4-den- tata all'apice. O, OO; U. Luoghi incolti e colt. ; 2-4. Apr.-Lugl. | Reg. medit. Eur. centr.]. 4 R. Phyteuma L. (1753) 1296 550 58 RESEDACEAE [B61 Reseda A Calice a sepali lunghi 3-4 mm., spatolati, manifestam. allungati ed ampliati nel frutto. Fi. generalm. inodori, a petali lunghi 5 mm. circa. Semi 2-2 1/2 mm. diam. a Fg. indivise o trifide, col segmento terminale obovato o lanceolato, piane od appena ondulate. — /stria, Pen., Elba, Ischia e Cors. o. TYPICA b Fg. trifide, col segmento terminale rotondeggiante, manifestam. ondulate. — Roma, Viterbo ecc. |Endem.]. 8 GLAUCESCENS A. TERR. (1894) B Calice a sepali lunghi 2-2 1/2 mm., lineari od appena spatolati, un po allun- gati ma non ampliati nel frutto. Fi. generalm. assai odorosi, a petali lunghi 2 1/2-4 mm. Semi 1 1/3 mm. diam. — Di origine incerta; colt. e qua e là inselvat. sui muri e pr. i giardini. — Volg. Amorino. oDORATA (L., 1759) Gen. 362. Astrocaàrpus Neck. (1790). (Spec. unica). Pianta glabra. Fusti quasi sempre cespugliosi, sdraiati od eretto-ascendenti, striati. Fg. interissime, grassette; le infer. (talora scomparse all’epoca della fioritura) a rosetta, picciolate, lanceolate od oblungo-spatolate: le super. per lo più lineari, attenuate alla base. Racemo spiciforme, terminale, dapprima breve e denso, poi allungato e lasso. Sepali 4-6, oblunghi, il super. più pic- colo, alla fine riflessi. Petali 4-6, bianchi, lunghi circa 2 volte il calice, il super. più lungo e con 5-9 lacinie, i laterali con 3-5, gl’infer. 2-fidi. %. Luoghi aridi sabbiosi o ghiaiosi, spesso sul serpentino; 2-7. Magg.--Giu. [ Reg. medit. occ... — Reseda L. (1753). A. sesamoides DC. (1828) 1297 A Fusti alti 15-45 cm. Racemi lunghi 10-15 cm. o più, ristretti all’apice. a Fg. infer. generalm. scomparse all’epoca della fioritura, le cauline strette, lineari o subspatolate. — Lig., App. piem. in più luoghi e parmig. sui monti Penna e Ragola, Sard. e Cors..-— Reseda L. (1753) — A. purpur. Raf. (1836) — A. Clusii J. Gay (1842). o. PURPURASCENS DuByr (1828) » Fg. infer. generalm. presenti all’epoca della fioritura, le cauline subrotondo- spatolate, ottusissime. Racemi più brevi e meno assottigliati all'apice. — Sard. e Cors. [ Portog.| — Reseda ses. v. spathulata Moris (1837) — A. Clusti v. spatulaefolius Gr. et Godr. (1848) — A. spatulaefol. Revell (1857). 8 spatTHULaTUs MUELL. (1868) B Fusti alti 12-25 cm. Fg. infer. quasi a rosetta, le cauline come in q.. Racemi brevi, ottusi. — Lig. occ. | Franc. centr. . x rirmus MuELL. (1857) C Fusti alti 2-4 cm. Fg. infer. a rosetta densa, le cauline 1-4, piccole. Racemi c. s. — Cors.; 7. [Endem.}. — A. interruptus Bor. (1859). è ALPINUS SALIS (1834) Fam. LIX. CAPPARIDACEK. (Gen. 34, spec. 880 circa delle reg. trop. e calde dei 2 Emisf.). Proprietà ed usi. — La scorza del Cappero (Capparis spinosa) contiene un principio neutro, amaro ed irritante; è stata usata come diuretico contro la gotta e le idropisie. L’infuso alcoolico od acquoso dei fusti di Cappero serve come reat- 59 CAPPARIDACEAE bbL tivo per svelare gli acidi e gli alcali, dando un colore rosso-vivo coi primi ed. un bel verde coi secondi, I bottoni fiorali passati in aceto vanno sotto il nome di capperi e servono come salsa negli usi culinari; le giovani foglie ed i frutti giovani si usano nello stesso modo. Gen. 363. Capparis L. (1735). (Spec. 150 circa delle reg. trop. e calde .dei 2 Emisf., mancanti nell’Am. bor.). Pianta con odore particolare, + legnosa alla base. Fusti cespugliosi (4-7 dm.), cilindrici, semplici o ramosi. Fg. grassette, brevem. picciolate, interissime, verdi o glauche. Fi. solitari ascellari, lungam. peduncolati. Sepali 4, ovati od oblunghi, concavi (specialm. il super.). Petali 4, grandi, obovati, bianchi,‘ i 2 infer. allargati alla base in una specie di orecchietta pelosa, chiusa nella carena del sepalo infer. Stami numerosi, lunghi. Ovario portato da un lungo stipite (ginoforo). Bacca asciutta, ovato-oblunga, alla fine rossiccia e deiscente anteriorm. Semi nericci, reniformi. %. È. Vecchi muri, rupi e luoghi argil- losi; 2-4. Apr.-Est. |Reg. medit.|. — Volg. Cappero, Capparo. C. spinosa L. (1753) 1298 A Pianta glabra o quasi. Fg. subrotonde od ovato-subrotonde, mutiche o con una piccola punta all’apice. a Pianta con aculei stipolari adunchi, ingrossati alla base, persistenti. — Muri e rupi, qua e la: Istria, Pen. ed isole; al nord colt. od inselvat. a ACULEATA (ALL., 1059) b Pianta con aculei stipolari diritti, erbacei, caduchi. — Col tipo ed anzi più diffuso; manca în Cors. — C. rupestris S. et S. (1806). 8 INERMIS TURRA (1780) B Pianta peloso-bianchiccia, massime nelle parti giovani. Fg. più piccole e più distintam. mucronate, ovali od ellittiche. Aculei come in a. — Muri e luoghi pietrosi od argillosi: It. mer., Tremiti e Sic. |Reg. medit. Crimea Cauc. Persia Mesopot.|. — C. spinosa 8 L. (1758) — C. ovata Guss. (1826), non Desf, — C. spin. v. canescens Coss. (1848). SICULA :(DUHAM., 1801) Fam. LX. CRUCIFER-Z.. (Gen. 176, spec. 1200 circa diffuse su tutto il Globo, però più copiose nel- l’Emisf. bor. e più specialm. nella Reg. medit.). Proprietà ed usi. — Nella fam. delle Crocifere rinveniamo molte piante utili e dal lato economico e da quello medicinale od industriale. Tra le piante economiche tengono il primo posto, come alimentari, il Cavolo (Brassica oleracea) con alcune sue var., quali il Cavolo-cappuccio ed altre di cui sì mangiano le fg., ed il Cavolfiore di cui si mangiano le infiorescenze defor- mate; la Rapa (Brassica campestris var. Rapa) ed il Rafano {Raphanus Rapha- nistrum var. sativus), dei quali si mangia invece la rd., che in tali var. colt. è ingrossata e carnosa. L’olio spremuto dai semi delle Brassica campestris e Br. Na- pus, oltre che per illuminare o per usi industriali, serve pure per condire; in- vece l'olio che si ricava dai semi delle Brassica nigra, Br. arvensis, Sinapiîs alba e Chamaelina sativa, serve soltanto per illuminare. Diverse altre specie, 552 60 CRUCIFERAE quali: Sinapis alba, Brassica nigra, Nasturtium officinale, Eruca sativa, Lepidium latifolium, ecc., piuttosto che a scopo alimentare, sono usate per le loro proprietà stimolanti, stomatiche ed antiscorbutiche e quindi val meglio parlarne tra le piante medicinali. Come piante utili per l’alimentazione degli animali domestici, si possono menzionare le Brassica Napus, campestris ed oleracea, che vengono mangiate dai bovini, dai conigli, ecc.; la Sinapis alba e VHesperis matronalis, che possono ser- vire come foraggio, e l’Isatis tinctoria, le cui fg. riescono di nutrimento alle ca- pre ed alle pecore nell'inverno. Il residuo, che si ottiene dopo aver spremuto l’olio dei semi della Brassica campestris, serve per ingrassare gli animali. I semi di Raphanus Raphanistrum var. sativus e Brassica oleracea sono ri- cercati dai piccoli uccelli granivori; quelli della Chamaelina sativa sono un buon nutrimento per le oche. Le fg. di quest’ultima pianta sono state indicate per nutrire i bachi da seta, in sostituzione di quelle del gelso. I semi della Bunias Erucago e dell’Eruca sativa, che talora si rinvengono mescolati con quelli del frumento, danno alla farina un sapore acre e sgrade- vole; quelli del Raphanus I'aphanistrum producono una speciale malattia detta rafania. Tutte le Crocifere hanno proprietà più o meno antiscorbutiche, dovute ad essenze solforate, delle quali varia la composizione secondo le specie. È da ro- tarsi per altro che queste essenze non preesistono tali e quali nei tessuti, ma risultano dall’azione di un /ermento sopra un qlucoside. Il fermento, chiamato mirosina, sembra essere eguale in tutte le specie; il glucoside invece è variabile. Ambedue questi principî sono contenuti in cellule speciali disperse in tutti gli organi della pianta, però generalm. più abbondanti nei semi e nelle rd. Tra le specie medicinali notissima è la Senape nera (Brassica nigra), di cui si usano i semi ridotti in polvere (farina di senape) come ‘rivulsivo in forma di cataplasmi, pediluvi, carte senapate, ecc. Il principio attivo di tali semi è un’essenza detta solfocianuro d’allile, che però non preesiste ma si forma, in presenza d’acqua, dall’azione del fermento suddetto (mirosina) sopra il glucoside, che in questo caso è mironato potassico o sinigrina. La mirosina è resa inattiva dagli agenti che coagulano gli albuminoidi e cioè dall'acqua a 60°, dall’alcool, dagli acidi minerali, dal tannino, ecc.; da qui la regola che la temperatura dell’acqua pei senapismi non debba superare i 35° o 36°. L'essenza di senape può essere estratta e viene usata per gli stessi scopi della farina, con il vantaggio d’essere inalterabile. I semi della Senape nera conten- gono pure il 10°|, di mucilagine ed il 23 °/, di un olio fisso che facilmente irran- cidisce e toglie alla farina gran parte delle sue proprietà rubefacenti. Si è pensato perciò di levare tale olio dalla farina perchè conservi più a lungo inalterata la sua azione, come appunto si pratica nelle carte senapate del Rigollot. I semi della Senape bianca (Sinapis alba) contengono pure della mirosina ed un gluco- side detto s/nalbina, che agendo l’una sull’altro producono un’essenza analoga e con le stesse proprietà rubefacenti della Senape nera, benchè in grado molto mi- nore; questi semi sono pure usati interi per combattere la costipazione. La farina di Senape bianca è quella preferita per gli usi economici, vale a dire come con- dimento eccitante e stomachico nelle salse, conserve di frutta dette mostarde, ecc.; per questi usi può anche servire la Senape nera e meglio ancora quella ricavata dall’ esotica Sinapis juncea, che si colt. nella Russia mer., Indie or., Afr. ecc. L’Alliaria (Alliaria officinalis), tregata tra le mani, esala un odore alliaceo dovuto ad un’essenza, che è un miscuglio di solfuro e solfocianuro d’allile; i suoi semi sono stati adoperati per fare dei senapismi e come antiscorbutici e vermifughi, 60 CRUCIFERAE 553 e le sue sommità fiorifere contro l'asma. Il Sisymbrium officinale ha un sapore acerbo ed astringente; le sommità vengono usate in farmacia come espettorante. Tra le Crocifere più efficaci come antiscorbutiche dobbiamo menzionare il Crescione d’acqua (Nasturtium officinale) e la rd. del Cren (Nasturtium Armoracia) che, assieme alla CocMlearia officinalis, entrano come base nella composizione dello sciroppo e del vino antiscorbutici e di altri preparati; tutté e tre queste piante hanno un odore speciale dovuto alla formazione delle solite essenze, odore che nel Cren e nella Coclearia è molto forte e simile a quello della Senape ; il Crescione d’acqua contiene pure un po’ di iodio (massime nelle piante cresciute in acqua corrente) ed è usato anche come depurativo e diuretico. Questo ed il Nasturtium Armoracia si possono pure considerare come piante economiche, man- giandosi le fg. del primo in insalata e le rd. del secondo come salsa; ambedue sono un buon stimolante dello stomaco. Pure in insalata si mangiano, come sto- machiche ed antiscorbutiche, le fg. e le giovani estremità dell’Erwca sativa, Lepi- dium latifolium, officinale, ruderale e gramineum, Nasturtium silvestre, Barbarea vulgaris, Cardamine amara e pratensis, Diplotaxris muralis, Cakile maritima, Iberis amara e Teesdalea nudicaulis e la rd. della Lunaria annua. Altre Crocifere van- tate in passato come medicinali, ma ora cadute in disuso, sono: il Lepidium la- tifolium e l’Alyssum montanum come aperitivi, la Capsella Bursa-pastoris quale emostatico, il Cheiranthus Cheirî come detersivo e diuretico, la Brassica oleracea var. capitata per fare sciroppo e brodo pettorali, la Cakile maritima come diu- retica e contro la calcolosi, l’Eruca sativa come afrodisiaca, il Raphanus Rapha- nistrum var. sativus come diuretico e la Bunias Erucago contro l’idropisia. Nell’industria si usano gli olii fissi ricavati dai semi di alcune Brassicae e della Chamaelina summentovate. Inoltre l’Erba-Guada (/satis tinctoria) per tin- gere in azzurro in sostituzione dell’indaco e le fg. d’Aliaria officinalis, Brassica oleracea, Stisymbrium officinale e Lepidium latifoliwm per tingere in giallo. ‘Possiamo pure ricordare che i rami e le infruttescenze della Brassica Napus, dopo averne tolti i semi ed averli ben disseccati, servono benissimo per deporvi i bachi da seta a fare il bozzolo; che questa stessa pianta viene usata pure in agricoltura pei sovesci; infine che la Violacciocca gialla (Chezranthus Cheiri), dai bei fi. odorosi, viene adoperata in profumeria e che dai fusti della Chamaelina sativa si può trarre della fibra sessile. Come piante ornamentali si coltivano, oltre il Chezranthus Cheiri surricor- dato, la Matthiola incana, le Malcolmia maritima ed africana, V Hesperis matro- nalis, l’Arabis alpina v. albida, la Lunaria annua, V Alyssum maritimum, Vl Aubrietia deltoidea e le Iberis semperflorens, sempervirens, umbellata ed amara. Chiave dei generi, © 1 Frutto maturo lungo 4 volte o più la propria massima larghezza. 5 Ì (Fig. 11 4-E). A Siliquosae 2 — Frutto maturo lungo meno di 4 volte la propria massima larghezza. (Blocca D). B Siliculosae 45 (1) Questa chiave è essenzialmente rimasta quale fu elaborata dal Paoletti per la prima ediz. della Flora Analitica. bb 60 CRUCIFERAE A SILIQUOSAF. 2 Fg. cauline presenti, cordate, astate 0 provviste di 2 laciniette stipu- liformi alla base del piecinolo. a) Auriculatae 3 — Fg. cauline nulle od anche presenti ma non cordate nè astate e sprov- viste di laciniette stipuliformi. b) Erauriculatae 18 Fig. 11. — A Siliqua di Barbarea vulgaris a semi 1-seriati. — B di Diplotaris muralis a semi 2-seriati. — 0 di Cardamine hirsuta a valve arricciantisi all’atto della deiscenza. — D di Si symbrium officinale. — E di Raphanus Raphanistrum divisa trasversalm. in più articoli. — 1 di Ra- pistrum rugosum divisa in 2 articoli. — G di Sinapis alba a rostro appiattito. — I di Aethionema saratile, alata. — I ed .J di Draba verna, la seconda in sez. trasversale. — L ed M di Capsella Bursa-Pastoris, la seconda in sez. trasversale. — N Stimma accresciuto in due cornetti di Matthiola ‘tricuspidata. — O accresciuto in 2 gobbe di M. incana. — P diviso in 2 lobi acuti e paralleli di Malcolmia ramosissima. — @ diviso in 2 lobi divaricati di Cheiranthus Cheiri. — È ca- pitato ed indiviso di Arabis arenosa. — S Organi sessuali di Alyssum campestre con: a ovario e b stami lunghi muniti in c di un dente. (Da Paoletti). a) AURICULATAE. 3 Fg: tutte intere o tutt'al più dentate. 4 — Fg. tutte od in parte variam. divise o partite. 10 4 Fg. cauline picciolate. 5 — Fg. cauline sessili. ti 5 Siliqua a valve con nervature robuste; semi striati longitudinalm. Pianta con odore d’aglio. 372 Alliaria — Siliqua a valve sprovviste di nervature evidenti; semi non striati. Pianta senza odore d’aglio. 6 6 Siliqua a valve convesse, non arricciantesi nell'atto della deiscenza. 374 Nasturtium officinale — Siliqua a valve piane, arricciantesi nell'atto della deiscenza. 375 Cardamine p. p. 7 (4) Petali gialli o giallognoli. 8 — Petali bianchi o rosei. Vedi 10 S Sepali di cui i due esterni prolungati in basso (oltre l'inserzione) a guisa di gobba. 384 Conringia 60 CRUCIFERAE 555 — Sepali mai prolungati a guisa di gobba. 9 9 Silique lunghe 6-15 mm., terminate da un rostro lungo 2 mm. circa. 381 Brassica amplexicaulis — Silique lunghe 4-20 cm., senza rostro. 370 Arabis p. p. 10 (3 e 7) Siliqua terminata da un rostro lungo 2-12 mm, 11 — Siliqua senza rostro, terminata da uno stilo lungo 2 mm. o meno. 12 11 Petali gialli o giallo-pallidi (talora bianchicci nel secco). Sepali non pro- lungati alla base. 381 Brassica p. p. — Petali rosei (rr. bianchi). Sepali di cui i due esterni prolungati in basso a guisa di gobba. 385 Moricandia 12 (10) Petali gialli. 13 — Petali bianchi o rosei. 14 13 Siliqua lunga 5-15 mm. 374 Nasturtium p. p. — Siliqua lunga 15-60 mm. 373 Barbarea vulgaris 14 (12) Piante perenni, a fg. sezionate fino alla rachide. 15 — Piante non aventi riuniti i due caratteri suddetti. 16 15 Pianta acquatica, a fg. con segmenti rotondi od oblunghi. 314 Nasturtium officinale — Piante terrestri, a fg. con lacinie ovali o lineari. 371 Sisymbrium p. p. 16 (14) Siliqua a valve repentinam. arricciantesi dalla base all’apice nell’atto della deiscenza. 375 Cardamine p. p. — Siliqua a valve non arricciantesi nell'atto della deiscenza. 17 17 Fg. cauline indivise (intere o dentate). 30 Arabis p. p. -— Fg. cauline (eccett. le super.) lirato-pennatofesse. 373 Barbarea dentata b) ExAURICULATAE. -18 (2) Stimma acuminato (cioè a 2 lobi paralleli, ai quali talora si aggiun- gono in basso due protuberanze divergenti) (fig. N, 0, P). 19 — Stimma subcapitato (fig. R) oppure a 2 lobi divergenti dalla base al- l’apice (fig. Q). 21 19 Stimma accrescente a ciascun lato in una gobba o cornetto (talora lungo sino ad $ mm.) (fig. N, O). 364 Matthiola — Stimma non accrescente ai lati. 20 20 Stimma conico-acuto ovvero diviso in 2 lobi acuminati (fig. P). 365 Malcolmia p. p. — Stimma diviso in 2 lobi ottusi. 366 Hesperis 21 (18) Siliqua terminata in un rostro lungo 2 a più mm. ovvero in uno stilo misurante (collo stimma) 2 a più mm. 22 — Siliqua terminata in uno stilo nullo o misurante (collo stimma) 1/2 mm. al più. 29 22 Siliqua minutam. papillosa. 374 Nasturtium asperum — Siliqua non papillosa (talora pelosa). 23 23 Siliqua a rostro decisam. appianato su tutta la superficie dei due lati (fio. G). 24 — Siliqua a rostro ora appianato ai margini ma convesso nel resto, ora co- nico, cilindrico o nullo. 25 556 60 CRUCIFERAE 24 Siliqua a valve 1-nervie. 3579 Eruca — Siliqua a valve 3-nervie (fig. G). 380 Sinapis 25 (23) Siliqua articolata trasversalm., ad articoli indeiscenti (fig. E). Vedi 90 — Siliqua non articolata (rr. con un solo setto fra il rostro ed il resto del frutto). 26 26 Stimma diviso in 2 lobi più lunghi che larghi (fig. Q). 367 Cheiranthus — Stimma intero o con 2 lobi mai più lunghi che larghi. 27 27 Fg. con alcuni peli ramosi (sotto la lente). 370 Arabis vochinensis — Fg. glabre o con peli tutti indivisi. 28 2$S Semi allineati secondo 1 sola serie (cfr. fig. A). 581 Brassica p. p. — Semi allineati lungo 2 serie (fig. 5). 382 Diplotaxis p. p. 29 (21) Petali gialli. 30 — Petali mai gialli. 37 30 Fg. tutte intere o semplicem. dentate. Sl — Fg. tutte od in parte 1-2 volte divise o partite. 33 31 Fg. con peli (sotto la lente) tutti od in parte 2-multifidi ovvero riuniti a 2 o più insieme per una base comune. 368 Erysimum — Fg. glabre o con peli semplici e disgiunti fra loro. 32 32 Pianta perenne, a siliqua affatto sessile sul ricettacolo. 371 Sisymbrium strictissimum — Piante ora perenni a siliqua con pedicello proprio (lungo 2 mm.), ora annue, 382 Diplotaxis p. p. 33 (30) Siliqua a valve non od indistintam. nervate (almeno nella metà super.). 574 Nasturtium p. p. — Siliqua a valve distintam. 1-plurinervate (dalla base all’apice). 34 34 Fusto glabro o con peli indivisi e disgiunti. 35 — Fusto con peli (sotto la lente) divisi o fascicolati. 371 Sisymbrium p. p. 35» Fusto nudo o foglioso solo alla base. 332 Diplotaxis p. p. — Fusto foglioso per lungo tratto. 36 36 Silique lunghe 8-16 mm. e patenti. 581 Brassica Erucastrum — Silique ora lunghe 6-12 mm. ed erette, ora lunghe 2 o più cm. 371 Sisymbrium p. p. 37 (29) Fg. tutte intere o soltanto dentate. 38 — Fg. tutte od in parte divise o partite. 41 38 Semi evidentem. allineati in 2 serie. 369 Braya — Semi evidentem. allineati in 1 sola serie. 39 39 Siliqua a setto (visto per trasparenza) percorso da 2 zone opache, ner- viformi, ondulate, ravvicinate tra loro. 365 Malcolmia confusa — Siliqua a setto sprovvisto di zone nerviformi. 40 40 Siliqua a valve arricciantisi all’atto della deiscenza. Fg. cauline piccio- late (eccetto talora la super.). 375 Cardamine bellidifolia — Siliqua a valve non arricciantisi. Fg. cauline rr. picciolate. 50 Arabis p. p. 41 (37) Siliqua a valve arricciantisi all’ atto della deiscenza, senza nervi (fig. C). 42 — Siliqua a valve non arricciantisi, con 1-3 nervi. 43 42 Piante con rz. squamoso. 376 Dentaria 55 56 60 CRUCIFERAE 55 Piante mai con rz. squamoso. 375 Cardamine p. p. (41) Pianta acquatica. 374 Nasturtium officinale Piante terrestri. 44 Silique manifestam. rivolte all’insù, ovvero anche patenti ma in tal caso colla massima larghezza alla base e quindi attenuato-lesiniformi fino all’apice (fig. D). 371 Sisymbrium p. p. Silique affatto patenti, colla massima larghezza nella regione mediana. 370 Arabis p. p. B SILICULOSAE. (1) Frutto a 2 loggie separate da un setto verticale, 46 Frutto ad 1 loggia od anche a 2 o più loggie soprapposte. c) Anormales 8 Frutto a 2 semi (cioè a loggie 1-sperme). a) Normales dispermae 47 Frutto a 4 o più semi (cioè a loggie 2-polisperme). b) Normales tetra-polyspermae 55 a) NORMALES DISPERMAE. (46) Frutto a valve piane o convesse sul dorso (separantisi o no dal setto che può essere largo o stretto). 48 Frutto a valve fortem. carenate od alate sul dorso (separantisi sempre ‘ dal setto ch'è stretto). SD) Frutto arrotondato alla base. 49 Frutto scavato alla base da un seno rientrante. 52 Frutto compresso. 398 Alyssum p. p. Frutto subgloboso. 50 Frutto lungam. ispido. 377 Succowia Frutto glabro (talora verrucoso). 51 Fg. lirate. Petali gialli. 392 Ochthodium Fg. subintere. Petali bianchi. 393 Euclidium (48) Fg. cauline intere o dentate, con 2 orecchiette alla base. 410 Lepidium Draba Fg. cauline pennatofesse, senza orecchiette. 409 Coronopus (47) Petali gialli. Frutto con ciascuna valva circolare (quindi a forma bicircolare). i 418 Biscutella Petali bianchi, rosei o porporini. Frutto mai c. s. 54 Petali sempre presenti, ineguali tra loro. 417 Iberis Petali ora presenti ed eguali tra loro, ora rudimentali o nulli. 410 Lepidium p. p. b) NORMALES TETRA-POLYSPERMAE. (46) Frutto a valve decisam. carenate od alate sul dorso; setto molto stretto (fig. H, L, M). 56 Frutto a valve piane o convesse; setto largo (fig. I, J). 63 Fg. cauline con 2 orecchiette alla base. 57 558 60 CRUCIFERAE — Fs. cauline (se presenti) senza orecchiette alla base. 59 57 Frutto ristretto a cuneo alla base (a contorno triangolare) (fig. L). 412 Capsella. — Frutto + arrotondato o cordato alla base (a contorno rotondo, obovato od ellittico). 5S 58 Petali bianchi, rosei o violetti, eguali o quasi. Embrione a radichetta commissurale. 416 Thlaspi p. p. — Petali gialli od anche bianchi ma ineguali. Embrione a radichetta dorsale. 413 Bivonaea p. p. 59 (56) Frutto con larga ala dentellata (fig. 1). Petali violetti. 414 Aethionema p. p. — Frutto mai c. s. Petali bianchi o gialli (rr. violetti). 60 69 Pianta perenne ed a fusti fogliosi. 416 Thlaspi rotundifolium — Piante annue od anche perenni ma in tal caso a fusti nudi. 61 61 Filamenti con una squama petaloidea alla base. 415 Teesdalea — Filamenti nudi alla base. 62 62 Frutto a valve non alate. Petali uguali. Fg. spesso profondam. lobate o sette. 411 Hutchinsia — Frutto a valve strettam. alate. Petali ineguali. Fg. intere o dentate. 413 Bivonaea albiflora 63 (55) Frutto con rostro largam. compresso ai lati (fig. G). 64 — Frutto con rostro o stilo subcilindrico. 65 64 Frutti rivolti all’ingiù. Fg. bipennatopartite. 378 Garrichtera — Frutti patenti. Fg. lobate o pennatopartite. 380 Sinapis p. p. 65 (63) Frutto a sezione trasversale circolare. 66 — Frutto a sezione trasversale ellittica, lanceolata o lineare. 70 66 Fg. cauline a base cordata ovvero fornite di 2 laciniette stipuliformi. 67 — Fg. cauline a base non cordata e sfornite di laciniette. 69 67 Piante perenni. Petali gialli. 374 Nasturtium p. p. — Piante annue o perenni. Petali bianchi. 405 Cochlearia p. p. — Piante annue. Petali bianco-giallastri. 406 Chamaelina 68 (66) Pianta bianco-tomentosa. 398 Alyssum sinuatum — Piante mai bianco-tomentose. 69 69 Sepali di cui i 2 esterni prolungati in basso (oltre l'inserzione) a mo’ di gobba. 402 Vesicaria — Sepali di cui nessuno prolungato ce. s. 70 70 Fg. tutte indivise in piante a petali bianchi. 405 GCochlearia p. p. — Fg. tutte od in parte divise od anche indivise, ma in tal caso petali gialli. 374 Nasturtium p. p. 71 (65) Frutto compresso lungo il margine suturale, piano, convesso o con- cavo nel resto. 72 — Frutto convesso lungo il margine suturale (fig. J), piano o convesso nel resto. 15 72 Frutto lungam. pedicellato sopra il ricettacolo, piano. 401 Lunaria — Frutto sessile o quasi. 13 73 Sepali di cui i 2 esterni prolungati in basso (oltre l'inserzione) a mo’ di ‘ gobba. 74 60 CRUCIFERAE 559 — Sepali di cui nessuno prolungato ce. s. 15 “4 Frutto a valve affatto piane. Petali gialli. 400 Fibigia — Frutto a valve convesse. Petali violetti. 399 Aubrietia 75 (71 e 73) Fg. trifide. Petali rosei (eccezionalm. bianchi). 404 Petrocallis Fg. intere, dentate o seghettate. Petali gialli o bianchi (eccezionalm. | rosei). 16 -16 Filamenti (almeno i 2 più-brevi) con un dente (fig. SN c) ovvero dilatati o callosi alla base. 398 Alyssum p. p. — Filamenti mai c. s. Cari 77 Semi decisam. allineati lungo 1 sola serie. 370 Arabis Scopoliana — Semi decisam. allineati lungo 2 serie. 403 Draba GC) ANORMALES. 7S (45) Peduncoli 1-flori, tutti radicali; frutti maturanti sotto terra. 388 Morisia — Una vera infiorescenza; frutti maturanti all’aria. 19 79 Fg. cauline cordate od astate alla base. so — YFsg. cauline attenuate od arrotondate alla base. S4 SO Frutto compresso (talora anche alato). SI — Frutto non compresso. 82 S1 Petali gialli. Frutto rotondato alla base. 395 Isatis — Petali bianchi. Frutto attenuato alla base. 396 Peltaria S2 (80) Petali ineguali, bianchi. Frutto ad 1 sola cavità. 408 GCalepina — Petali uguali, gialli o giallognoli. 83 83 Frutto dilatato nella parte super. e quivi con 2 lacune vuote. 394 Myagrum — Frutto regolarm. subgloboso, ad 1 sola cavità. 407 Neslea 84 (79) Frutto compresso-alato (fig. MH). Sb — Frutto non compresso nè alato. S6 85 Pianta glabra. 414 Aethionema Thomasianum — Pianta coperta di peli stellati. 397 Clypeola S6 (84) Frutto a 2-4 spigoli longitudinali. ST — Frutto senza spigoli. SS 87 Frutto a spigoli lisci. Petali violetti. 389 Gakile — Frutto a spigoli crestato-spinosi. Petali gialli. 391 Bunias SS (86) Filamenti di cui i 4 più lunghi biforcuti. Stimma subsessile. 387 Grambe — Filamenti tutti indivisi. Stilo distinto. sS9 89 Frutto a 2 articoli soprapposti, ineguali (l’infer. talora simulante un pe- dicello) (fig. F). 386 Rapistrum — Frutto ora a 2 o più articoli eguali, ora continuo. 90 90 (89 e 25) Frutto glabro. 385 Raphanus — Frutto peloso. 390 Enarthrocarpus 560 60 CRUCIFERAE [564 Matthiola Tribù I. MATTHIOLEZ. Gen. 364. Matthiòla R. Br. (1812). (Spec. 30 circa dell'Eur. occ, e mer., As. occ., Arab., Afr. bor., Is. atl., 1 del l’Abiss. e Somalia ed 1 dell’Afr. mer). 1 Peduncoli ben più lunghi del diam. massimo della siliqua. 2 — Peduncoli lunghi come il diam. massimo della siliqua o meno, 3 2 Pianta + legnosa alla base (2-6 dm.). Fg. oblunghe, lanceolate o rr. lan ceolato-lineari. Petali bianchi, rosei o porporini, ovali od obovati. Siliqua + compressa; stimma accrescente a ciascun lato in una gobba o rr. in un breve cornetto. Semi + strettam. alati. 2, rr. È. Muri, rupi e luoghi sabbiosi; 2. Marz-Magg. [Frane. occ. Eur. mer. Cipro Can.; colt. nat. altrovej — Cheiranthus L. (1753). — Volg. Violaciocca. 1 M. incana R. Br. (1812) 1299 A Pianta con tomento biancastro (fulvo-grigio o verdastro nel secco). a Infiorescenza senza glandule stipitate (rr. 1--2 sulle silique). I Fg. ottuse, intere o sinuato--pennatofesse. — Istria, Pen. dalla Lig. e Faentino in giù ed isole; avvent. nel Ven. e Trent. a Riva ed anche in molii luoghi della Pen. sì può ritenere sfuggita alla colt. o. TYPICA II Fg. acuminate, intere od appena denticolate. — Sic. ed alcune isolette vi cine; con dubbio nel Nap., Capri, Ischia e Palmarie |[Endem.]. — Hespe- ris Raf. (1814). 8 RUPESTRIS (DC., 1821) b Infiorescenza e parte super. dei fusti o dei rami coperta di numerose glan- dule stipitate. — Pantelleria [Endem.|. —M. inc. v. glandulifera Lojac. (1889). PULCHELLA (Trxneo, 1845) B Pianta verde, affatto glabra o con peli stellati radi specie nelle parti super., glandule mancanti. 1 Fg. molto ottuse, piane, intere od appena sinuate, lanceolato-lineari. — Cors. a Bonifacio, orig. dalla coltura |Endem.). ò GLABRA (DC., 1821) 2 Fg. acute, undulate, intere od inegualm. dentato--sinuate. — up? mar.: Cal. pr. Monteleone e Sic. |[Endem.|. e UNDULATA (Tinro, 182%) — Pianta affatto erbacea (2-6 dm.), munita nell’infiorescenza e nei frutti di glandule stipitate + abbondanti. Fg. infer. oblunghe, sinuate o pen- natofesse (rr. intere), le super. lanceolate o lineari, intere od appena dentate, tutte + ottuse. Petali bianchi o violetto-chiari, obovato-oblunghi. Siliqua c. s.; stimma accrescente a ciascun lato in una breve gobba. Semi strettam. alati. OO, %. Arene mar.; 2. Apr.- Lugl. | Reg. medit. Frane. occ. Ingh.). — Cheiranthus L. (1762). 2 M. sinuata R. Br. (1812) 1300 A Pianta biancastro--tomentosa. a Fusti tutti fertili. Fg. infer. sempre sinuate o pennatofesse. — 7riest. pr. Duino, Istria a. Fianona ed Altura, Pen. lungo îl Tirreno dal Nizz. a Na- poli ed isolette vicine, Cal., Pantell., Sard. e Cors. x TYPICA b Fusti in parte sterili terminati da una rosetta di fg.; fusti fertili colle fg. infer. sinuate od intere. — /s. del Giglio e Cors. ad Ajaccio e Portovecchio [Alger.| — M. australis Rouy et Fouc. (1898). 8 nUMIDICA Coss. (1887) 364 Matthiola| 60 CRUCIFERAE 561 Bb Pianta glabrescente, generalm. più bassa e meno robusta ed a fi. più grandi. — Fg. spesso subpinnatifide. — Coste della Pen. da Napoli e Bari în giù e costa or. della Ste. [Grec. Arcip... — M. sin. v. glabrescens Conti (1897). _‘ GLABRATA Guss. (1843) 3 (1) Pianta perenne, suffrutieosa, con tomento appressato e breve, qua e là frammisto a glandule stipitate, verde o grigiastra (6-30 cm.). Fg. oblanceolate o lineari, + ottuse, talora revolute al margine. Petali ferrugineo-violetti, rosso-verdastri, rr. giallastri o talora variegati, obo- vato-oblunghi o lineari, + ondulati. Stimma accrescente a ciascun lato in una gobba od in un cornetto. Semi strettam. o largam. alati. x. Luoghi rupestri o sassosi calcari; 2 e 4, rr. 5. Apr.-Ag. | Reg. medit. Eur. centr mer. Can.| — Cheiranthus tristis et Ch. fruticulosus L. (1753). 3 M. tristis R. Br. (1812) 1301 A Fusto con fg. tutte basilari in rosetta, il fiorifero semplice ed unico in oeni 5 ? lu) rosetta. — Fg. lineari, intere. Fi. in spiga generalm. densa, spesso grandi, a petali bislunghi od obovati, rr. bislungo-lineari. Silique fortem. com- presse, erette od ascendenti. — Mriuli, attorno al lago di Garda, V. d’ Aosta e V. di Susa [Vallese Savoia] — Cheiranthus. J. Gay in DC. (1821) — M. varia DC. p. p. (1821). 4 VALESIACA (Boiss., 1867) B Fusto foglioso od afillo, spesso ramificato. a Fg. lineari o lineari-lanceolate, piccole, ordinariam. con 2-4 lobetti acuti e patenti. Fi. piccoli, a petali bislungo-lineari, giallastri. Silique cilin- driche o compresse, erette. — Nizzardo [ Franc. mer. Pir.| — Hesperis L. (1753). 8 PROVINCIALIS CONTI (1897) b Fg. c. s., generalm. intere. Fi. mediocri, a petali bislunghi o lineari. Silique erette, gracili, compresse. — App. laz. ed abr., Gargano, Basil. a Matera e Cal. a Morano | Dalm.|. ITALICA CONTI (1897) c Fg. mediocri o grandi, ora dentato--pennatifide, ora intere o subdentate. Fi. c. s., a petali bislunghi. Silique erette od eretto--patenti. — Se. [Endem.). — M. coronopifolia Presl (1826), Guss. (1828-32), non DC. è SICULA CONTI (1897) — Pianta annua, con tomento patente, + lasso, generalm. senza glandule, biancastra (1-4 dm.). Fg. a contorno oblungo, ottuse, sinuato-pennatofesse o rr. solo dentate. Petali violetti, porporini o più rr. bianchi, obovati. Silique subcilindriche, diritte od arcuate; stimma accrescente a ciascun lato in un cornetto lesiniforme, lungo 4-8 mm., patente. Semi non od appena alati. O. Arene mar.: Livorno, Laz., Napoli, Taranto, Cal., grandi isole e parecchie minori, avvent. nel Nizz.; 2. Apr.-Lugl. [Reg. medit.|. — Cheiranthus L. (1753). 4 M. tricuspidata R. Br. (1812) 1302 Gen. 365. Malcòolmia R. Br. (1812). (Spec. 20 della Reg. medit., Caspio, Persia ed India bor.-occ.). 1 Pianta perenne, suffruticosa, tomentoso-biancastra, semplice o ramosa (1-3 dm.). Fg. infer. oblunghe, + sinuato-dentate; le super. lineari, sub- intere. Sepali lunghi 7-10 mm., i 2 esterni distintam. prolungati in basso a guisa di gobba. Petali porporino-violetti, smarginati. Siliqua subcilin- 36 62 60 CRUCIFERAE {565 Malcolmia drica, con tomento appressato, tardivam. deiscente; stilo e stimma lunghi insieme 2-6 mm. (caduchi). X. Arene mar., rarissima: Laz., Sic. ed is. Tremiti a S. Domino (forse importata?); 2. Magg.-Giu. [| Reg. medit. oce.). — Cheiranthus L. (1763). 1 M. litorea R. Br. (1812) 1303 — Piante annue. 2 2 Sepali di cui i 2 laterali distintam. prolungati in hasso a guisa di gobba. Siliqua con peli del tutto appressati; stilo e stimma lunghi insieme 1 1/0 -6 mm. 3 Sepali di cui i 2 laterali non od appena prolungati in basso. Siliqua con peli patenti; stilo e stimma lunghi insieme '/2 - 5/4 mm. 4 3 Petali smarginati a guisa di cuore rovescio. Siliqua a stilo e stimma lunghi insieme 4-6 mm. Pianta con peli radi appressati (1-3 dm.). Fg. spatolato-ovate o spatolato-oblunghe, intere o con qualche dente. Sepali lunghi 5-10 mm. Petali rosei o violetto-porporini. Siliqua subci- lindrica, tardivam. deiscente. O). Arene, rupi e muri, più spesso litt.: Fiume, Laz., Puglie a Monopoli, Sic., Malta e Cors., avvent. pr. Trieste a Gri- gnano e Miramare, Treviso, Nizz., Ancona; 2. Marz-Magg. |Eur. mer., nat. Alger... — Cheiranthus L. (1759). 2 M. maritima R. Br. (1812) 1304 — Petali affatto interi. Siliqua a stilo e stimma lunghi insieme 11/3 -21/ mm. Pianta c. s. (1-2 dm.). Fg. spatolato-oblunghe, con qualche dente; le fiorali spesso intere. Fi. in parte ascellari alle fg., nell’assieme racemosi. Sepali lunghi 3-5 mm. Petali porporino-violetti. Siliqua # com- pressa, tardivam. deiscente. O. Luoghi rocciosi, rara: App. umbro ed abr.; ©. Lugl. | Endem.| — Hesperis Ten. (1830) — Matthiola Caruel (1893). 3 M. Orsiniana Ten. (1835-36) 1305 4 (2) Siliqua precocem. deiscente, a setto membranaceo-ialino lungo due zone laterali, talora assai strette. Semi brunicci, non troncati alle 2 estremità. 5 — Siliqua tardivam. deiscente, a setto completam. spugnoso-ingrossato e poco trasparente. Semi gialli, troncati alle 2 estremità. 6 5 Siliqua a setto quasi interam. spugnoso-subopaco, lasciante soltanto lungo i margini una sottile linea membranaceo-ialina, ondulata e spesso interrotta; stilo con 2 lobi acuti, Pianta rigidetta, cenerino- pubescente (5-20 cm.), ramosa dalla bassa o semplice, a peli per lo più patenti. Fg. oblunghe o lanceolate, ottuse, spesso revolute al margine, intere o lobulate. Sepali lunghi 2-4 mm. Petali obovati, interi, violetti. Silique cilindriche, patenti. O. Arene mar.: lungo il Tirreno dal Nizz. alla Cal., Sic., Sard., Cors., Elba ed Ischia; 2. Marz-Magg. [Reg. medit.]. — Hesperis Desf. (1799) — H. parviflora Lam. et DCO. (1805) — H. pu- mila Poir. (1813) — M. parviflora DC. (1821). 4 M. ramosissima Genn. (1870) 1306 — Siliqua a setto spugnoso-subopaco soltanto lungo 2 strette zone ner- viformi longitudinali, ondulate, ravvicinate presso la linea mediana, lascianti ai lati 2 zone membranaceo-ialine + larghe; stilo tron- cato-subcapitato, con 2 lobetti arrotondati. Pianta più gracile della, prec. Petali leggerm. smarginati. Silique appressate. Il resto c. s. O. sal 60 CRUCIFERAE 5653 365 Malcolmia Arene mar.: lungo il Tirreno in Tosc. a Follonica e M. Argentaro e Laz. a Fiumicino, lungo l’ Adriatico dal Ferrarese in giù, golfo di Ta- ranto e Sic. (a Piazza Armerina anche nell’alveo dei torrenti); 2. Marz.- Magg. [Reg. medit.|. 5 M. confusa Boiss. (1867) 1307 6 (4) Pianta sparsam. pelosa (1-4 dm.), a peli # patenti. Fg. lanceolate, acute, sinuato-dentate. Sepali lunghi 3-5 mm. Petali obovati od oblunghi, interi, violetti. Siliqua subtetragona. O. Campi arenosi: Sic. mer.-or. a Modica, Costa del Dente ed Altopiano Motucense, avvent. pr. Genova lungo la Polcevera ed in Cors. a Bastia; 2. Magg.-Giu. (Eur. mer. Ungh. Russ. mer. Cauc. As. occ. fino India Songaria Afr. bor.]. — Hesperis L. (1753). 6 M. africana R. Br. (1812) 1308 Gen. 566. Héèsperis L. (1735). (Spec. circa 20, la maggior parte della Reg. medit., poche in Persia e Sib.). 1 Peduncoli evidentem, più brevi del calice. Siliqua con peli glandulosi persistenti. Fusto eretto (25-60 cm.). Fg. infer. lungam. picciolate, ovato-oblunghe, dentate o pennatofesse; le super. sessili o quasi, lan- ceolate, dentate alla base soltanto; tutte glabre o pelose, talora glan- dulose. Petali giallieci o porporini, obovato-oblunghi od oblungo-lanceo- lati. Siliqua subtetragona, a valve carenate e nervate. XY. Luoghi sassosi e rupestri; 2-6. Magg.-Lugl. [Franc. e Spa. mer.|. 1 H. laciniata All. (1785) 1309 A Fg. radicali dentate o pennatofesse. a Peli glandulosi scarsi o nulli. I Fusto sparsam. peloso. — Pr. Fiume, Alpi Mar., Tosc. (M. Senario, Mon- tieri e M. Calvi in Maremma), App. centr. e mer. e Sic. — H. Cupa- niana Guss. (1844). % TYPICA II Fusto irsuto--sublanato ed anche le altre parti più pelose, — ose. al M. Calvi, Basi., Puglia (ex DC.) [Endem.|. — H. lac. 8 Bert. (1847). 8 viLLosa (DC., 1821) h Peli glandulosi molto abbondanti, specialm. sul fusto. — App. march., pic., abr. ed avell. ai M. Vergine. | Dalla Croazia alla Grec.} — H. lac. x Bert. (1847) — H. lac. v. hirsuta Schloss. et Vuk. (1869) — H. hirsuta Paolucci (1886). GLUTINOSA (Vis., 1829) B Fg. radicali runcinato--lirate. — Petali con unghia 4-5 mm. più lunga del ca- lice. Fusto ovunque setoso-glanduloso, superiorm. ispido. — App. abr. \Endem.]. ò CoLumNnAE TEN. (1830) — Peduncoli Iunghi come il calice o più, Siliqua glabra o solo nei pri- mordi con peli glandulosi. Pianta di 3-10 dm., + pelosa, raram. prov- vista di peli glandulosi (le fg. hanno glandule sessili. minutissime). Fg. oblunghe o lanceolate, dentate. Fi. spesso odorosi. Petali rosei o violetti o nelle piante colt. anche bianchi. Siliqua cilindrica, glabra o pu- bescente. Il resto c. s. 3. Siepi, boschi e luoghi sassosi; 4-5. Magg.-Lugl. (Eur. centr. e mer. As. occ. e bor... — Volg. Artoniana, Viola matronale. 2 H. matronalis L. (1753) 1310 564 60 CRUCIFERAE [366 Hesperis A Fg. super. ristrette alla base o brevem. picciolate, calloso--denticolate od an- che (var. :;) dentate. a Petali a lembo obovato. I Petali smarginato--mucronati. Fg. obovato-lanceolate, densam. pubescenti nelle 2 pag. Pianta rr. glandulosa. — Qua e la nell’It. bor. e centr., Nap., Basil. sul Vulture e pr. Potenza nel bosco Pallareta e Cal. sul Pollino; frequentem. colt. ed in molti luoghi semplicem. avvent. od inselvat. — H. alba Mill. (1768) (f. albiflora) — H. heterophyla Ten. (1811) — H. euganea Mars. ex Ten. (1811). 1 TYPICA II Petali ottusissimi, non smarginati. Fg. allungate, lanceolate, sparsam. pelose sulle 2 pag. Pianta non glandulosa. — Colt. nei giardini; îin- dicata del Friuli in V. Cellina sopra Cimolai8 cd in Piem. nei boschi di Bussoleno. [Eur. media Sib.. — H. candida Kit. (1865-66) (f. albiflora). 8 sisIirICA (L., 153) » Petali a lembo oblungo. — Fg. lanceolate, dentate, sparsam. glandulose, mas- sime al margine. Peduncoli glanduloso--villosi. — Laz. sopra Lago di Ca- stello ad Albano. {[Endem.}. * OBLONGIPETALA (BorB., 1902) B Fg. super. dilatate alla base, sessili, subcordate, sinuato--dentate. — Pianta pubescente--biancastra, non glandulosa. Petali bianchi, ovali. — Alpi Mar. a Tenda nella valle di Riofreddo [Endem.). è SUBSINUATA (BorB., 1903) Tribù II. ARABIDEA. Gen. 367. Cheirànthus L. (17537). (Spec. 10 circa, la maggior parte della Reg. medit. ed Is. atl., poche dell'Eur. media, Himal. ed Am. bor. fredda). Pianta legnosa alla base, con peli appressati + copiosi (1-6 dm.). Fg. lan- ceolate, attenuato-picciolate, grassette, interissime. Fi. grandi, racemosi. Pe- tali gialli, con o senza vene scure, ferruginei o porporino-ferruginei. Silique compresso-tetragone, a valve nervate, con tomento biancastro appressato. Semi compressi. Y. Origin., a quanto pare, della Grec. ed Arcip.; nat. sui vecchi muri e talora sulle rupi nell’Istria, Pen., Sic., Sard., Pianosa e Tre- miti; 2-4. Febbr.-Magg. [As. min. Kurdistan, nat. Eur. media e mer. Afr. bor. ecc.) — Volg. Violaciocca gialla. Ch. Cheiri L. (1753) 1311 Gen. 5368. Erysimum L. (1755). (Spec. circa 100, forse da ridursi ad una dozzina, dell'Eur. ed As. media, poche dell’Am. bor.). 1 Peduncoli frutt, infer. lunghi metà della siliqua, la quale misura 12-20 mm., non ingrossati. Pianta a peli appressati, fascicolati o ra- mosi, eretta (2-6 dm.). Fg. lanceolate, acute, intere o subdentate. Fi. pic- coli, racemoso-corimbosi. Sepali non prolungati in basso, lunghi 2-3 mm. Petali gialli. Silique compresso-tetragone, eretto-patenti, a valve ner- vate: stimma intero. Semi oblunghi. O. Campi, luoghi sterili 0 rocciosi, qua e là: Triestino, Ven., Trent., Bergam., Comasco, C. Tic. al M. Gé- neroso ed a Pizzo di Gino, Piem. a Cuneo e Mondovì, App. parmig. e 368 Ervysimum] 60 CRUCIFERAE 565 romagnolo, pr. Firenze, Abr. a Pietracamela, Spoleto, Campobasso, Avell. a Montevergine e Sic.; 2 e 4. Giu.-Lugl. |Eur. As. centr. e bor. Egitto Am. bor.]. 1 E. cheiranthoides L. (1753) 1312 — Peduncoli frutt. tutti brevissimi. Siliqua lunga 2 !/> - 7 em. 2 2 Peduncoli frutt. infer. lunghi al più 3 volte la propria grossezza (cioè grossi come la siliqua o poco meno). Pianta di 2-3 dm., pelosa. Fg. lan- ceolato-lineari, acute, sinuato-dentate o dentate, rr. intere. Stimma bi- lobo. Semi ovali. Il resto c. s. O. Origin. dell'Eur. centr. ed or., As. occ. sino Himal. ed Afr. bor., rr. avvent. 0 nat. nei campi e vigneti: Fiume, Trieste, Goriziano, C. Tic. pr. Maroggia, Piem. a Fenestrelles, Mentone al M. Agel e Lig. ad Arma di Taggia e Genova; 2-4. Magg.--Giu. [ Reg. medit., nat. Eur. centr. . 2 E. repandum L. (1756) 1313 — Peduncoli frutt. infer. lunghi 5 o più volte la propria grossezza (cioè decisam. più sottili della siliqua). 3 3 Sepali non prolungati in basso. Stimma intero. Semi ovali, Pianta di 3-6 dm., minutam. pelosa. Fg. lanceolato-lineari o lineari, acute, le infer. acutam. sinuato-dentate, le altre intere. Fi. grandi, a sepali lunghi 5-7 mm. Il resto c. s. VO. Rupi calcaree: Veron. in V. Policella, avvent. a Vit- torio-veneto; 4. Magg.-Giu. [Eur. centr.-mer. ed or.|. 3 E. crepidifolium Rchb. (1823) 1314 — Sepali di cui i 2 esterni brevem. prolungati in basso a guisa di gobba. Stimma bilobo, Semi oblunghi, Pianta con peli ramosi appressati(5-60cm.). Fg. intere, dentate o sinuato-dentate, più rr. pennatofesse. Sepali lunghi 4-12 mm. OG, %. Luoghi sterili 0 colt. sassosi, rupi ece.; 2-7. Giu-Ag. [Eur. Sib. Afr. bor.|. 4 E. hieracifolium L. (1755) 1315 A Piante bienni, sfornite di rami sterili e di rosette sul rz. Fg. super. lunghe 3--9 volte la propria larghezza. Silique subcompresso--tetragone, £ ristrette fra i semi. a Sepali lunghi 4-5 mm. Fg. * sinuato--dentate od anche semplicem. denti- colate od intere. Silique lunghe 2 1/2 -- 5 em. — Istria ‘ed Alpi; 4-5. 4 VIRGATUM (RoTH, 1800) b Sepali lunghi 6-8 mm. Fg. radicali sinuato--dentate o pennatofesse. Silique lunghe 3-7 cm. — Istria, Friuli, Vicent., Veron., Bergam. e Piem. pr. Mondovì; 4-5. |Eur. occ.-mer. ed or. Germ.|. — ? Cheiranth. erysimoides L. (1159) — E. odoratum Ehrh. (1792) — E. erysimoides Fritsch (1907). 2 PANNONICUM (CRANTZ, 1762) B Piante perenni, fornite di rami sterili o di rosette di fg. su brevi rami del rz. Fg. super. lunghe 10 a molte volte la propria larghezza. Silique de- cisam. tetragone, non ristrette fra i semi. I Sepali lunghi 6--12 mm. 1 Fg. tutte oblungo-lanceolate o lanceolate. A Fg. lungo i fusti abbastanza numerose e + distanziate fra loro, intere o denticolate. Fusti di 1--5 dm. — Triestino, Pen., Sic. ed is. Alicuri; 2-5. [Eur. mer. Reg. danub.) — Cheiranth. silve- stris Crantz (1762) — F. Cheiranthus Roth (1788), Pers. (1807) — F. lanceolatum R. Br. (1812) — E. Bonannianum Presl (1826) — E. australe J. Gay (1842). * SILVESTRE (Scop., 1772) 1315! AX Fg. quasi tutte affastellate sui rami del rz., intere, dentate o sinuato--dentate. Fusti di 2-15 em. — Trent., Alto Adige, C. Tic., 566 60 CRUCIFERAE (368 Erysimnm Piem. e Lig. occ.; 6-%. [ Alpi Carinzia), — Cheiranth. alpinus ALL (1785), non L. — E. alpin. Pers. (1807), non Roth (1788) — Chei- ranth. pum. Sehleich. (1810) — E. lanceol. v.. minor DC. (1821). ò PUMILUM (DOC., 1321) 2 Fg. strettissimam. lineari (almeno le super.), — intere o rr. dentico- late. Fusti di 2--5 dm. * Petali a lembo orbicolare, bruscam. contratto nell’unghia. Fg. per lo più sfornite di rametti sterili nell’ascella. — Alpi ed App.; 4-6. [Alpi Bale. Transs.} — Cheiranth. Jacq. (1776). ° HELVETICUM (DO., 1805) #* Petali a lembo obovato, insensibilm. attenuato nell’unghia. Fg. per lo più fornite di rametti sterili nell’ascella. —-Alpi ed App.; 4--6. [Alpi svizz. e tir.). { RHAETICUM (DC., 1821) II Sepali lunghi 4-5 mm. — Fg. strettam. lineari (almeno le super.), in- tere o dentellate. Fusto di 2-4 dm. — Pen. (raro al nord) e Sic.; 2.4, rr. 5. [Lur. mer. Afr. bor.) — E. grandiforum Desf. (1799) — E. longifolinm DC. (1821) — E. australe Auct., non J. Gay. * CANESCENS (RoTtH, 1797) Gen. 369. Bràya Stern. et Hpe. (1815). (Spec. 8 delle reg. fredde o mont. dell’Eur., As., Am. bor. e mer. e dei Tropici). Pianta spesso cespugliosa, con peli ramosi almeno sui fusti (2-10 dm.). Fg. radicali numerose, le cauline poche o nulle, lanceolato-lineari, intere o dentellate. Corimbo denso, breve. Petali roseo-porporini. Silique cilindrico- lanceolate, erette, a valve sottilm. nervate. Semi compressi. XU. Luoghi roc- ciosi, rarissima: Alto Adige nel distr. di Bressanone (Brennero, Wildkrenzspitze, Finsterstorn) ed al M. Palberg di Kals; ©. Ag.-Sett. |Tir. Carinzia Eur. art. Tibet Am. art... — Sisymbrium Fourn. (1865). B. alpina Sternb. et Hpe. (1815) 1316 Gen. 370. Arabis L. (1737). (Spec. ben definite circa 60 dell'Eur. ed As. bor., poche dell’Abiss. ed Am. bor., pochissime dell’Emisf, mer.). 1 Piante bienni o perenni, ossia a fittone (se bienni) ingrossato sotto la rosetta di fg. in un nodo fibrilloso, ovvero a rz. (se perenni) sviluppato portante più rosette sessili o su brevi rami (talora una sola rosetta in vegetazione e le altre appassite e sfibrate). 2 — Piante annue, cioè a fittone portante direttam. una sola rosetta di fg. e senza ingrossam. sotto la rosetta stessa. Sez. VI. ARABIDELLA 18 2 Piante bienni od anche perenni ma in tal caso sempre a fg. cauline cordate alia base. Petali bianchi, 3 — Piante perenni, a fg. cauline mai cordate alla base o rr. cordate (A. muralis v. rosea) ma in pianta a petali vinoso-porporini. 4 3 Fg. cauline affatto glabre, Siliqua subtetragona, Sez. I. TURRITIS 7 — Fg. cauline cigliate 0 pelose, Siliqua += compressa, Sez. IL TurRITA 8° 4 (2) Fg. cauline sessili (talora cuneate alla base). 5 {370 Arabis 60 CRUCIFERAE 567 — Fg. cauline picciolate. Sez. V. CARDAMINOPSIS 17 5 Fg. cauline decisam, dentate, seghettate o sublaciniate, 6 — Fg. cauline intere od appena con qualche denticino. Sez. IV. CHAMAEARABIS 11 6 Siliqua a valve non nervate (almeno nella metà super.) Sez. III. PrIcHARABIS 10 — Siliqua a valve nervate dalla base all’apice, Vedi A. hirsuta Sez. I. Turriris (L., 1735). © (3) Fg. radicali oblungo-lanceolate, brevem. attenuato-picciolate. Pe- duncoli frutt. e silique eretti. Pianta glauca, pelosa in basso (3-12 dm.). Fg. radicali intere, dentate o pennatofesse; le cauline oblungo-lanceo- late, cordate, intere. Petali bianco-giallastri, oblanceolati, eretti. Silique lunghe 5-10 cm. Semi non alati. OO. Luoghi selvatici aridi, qua e là; 4-6, rr. 2 e 3. Magg--Giu. [Eur. media As. occ. e bor. Giapp. Am. bor. Austral.). — Turritis L. (1753). 1 A. glabra Bernh. (1800) 1317 A Semi 2--seriati. — Istria e Pen. (specialm. al nord) — Turritis perfoliata Neck. (1768) — A. perfol. Lam. (1788). dà. TYPICA B Semi 1--seriati. — Abr., Sannio, Basil. nella Montagnola di Salandra ed a Pi- gnola a M. Petrucco, Cal. alla Sila e Sic. nel Valdemone e nei boschi di Cannata [Grec. Alger.!. 8 PSEUDOTURRIFIS (Borss. et HeLDR., 1853) 1317 — Fg. radicali ovali od ovali-oblunghe, lungam. picciolate. Peduncoli frutt. patenti e silique erette. Pianta un po’ pelosa in basso soltanto (4-7 dm.). Fg. radicali appena. crenate. Petali bianchi. Silique lunghe 4-7 cm. Semi 1-seriati. Il resto c. s. Y. Puscoli e boschi, rara: Istria, Alpi, App. lig.-piem., pavese, parmig. al M. Caio, centr., avell. nel do- sco di Sassano e basil. al M. Vulture; 5-7. Giu.-Lugl. [ Bur. media Spa. bor.|. — Brassica alpina L. (1767) — Turritis Grimm. (1767) — T. alpina Prantl (1891) — A. brassicaeformis Wallr. (1822). 2 A. pauciflora Garcke (1858) 1318 Sez. II. TuRRITA (WALLR., 1822). 8 (3) Petali giallo-pallidi. Silique inferiori lunghe 10-20 cm. Pianta peloso-irsuta (1-8 dm.). Fg. inegualm. dentate, le infer. lungam. piccio- late, ovali, le altre cordate, oblunghe. Petali obovato-oblunghi, eretti. Silique glabre o rr. pelose, + rivolte all’ingiù mediante la loro base contorta. Semi largam. alati. OO. Muri e luoghi rocciosi specialm. cal- carei, qua e là: Istria, Pen., Sic. e Cors.; 2-5. Apr.-Giu. |Eur. centr. e mer. As. min. Alger.|. 3 A. Turrita L. (1753) 1319 — Petali bianchi (rr. rosei). Silique inferiori lunghe 1-7 cm. DI) 9 Peduneoli frutt. + patenti; silique ascendenti, patenti o talora rivolte all’ingiù. Pianta pubescente o tomentosa (1-5 dm.). Fg. varianti dalla forma obovata od ovale alla oblunga, le infer. attenuato-picciolate, den- tate o subpennatofesse: le altre cordate, dentate. Petali bianchi, obo- vati, patenti. Semi strettam. alati. X. Luoghi rocciosi, rupi e muri; 4-0. Apr.-Giu. [Eur. As. occ. Sib. Afr. bor. Nubia Abiss. Can. Mad. Am. bor.]. 4 A. alpina L. (1753) 1320 568 60 CRUCIFERAE [50 Arabis A Petali lunghi 7-9 mm. a Pianta verde--pubescente. — /stria, Pen. e Cors. & TYPICA b Pianta biancastro--tomentosa, — nana, a fg. quasi tutte raccolte in rosetta densissima. — Cors. a Piolo ed al M. Piano pr. Corte [Endem.]. 8 corsica Rouy et F. (1898) B Petali lunghi 10--15 mm. — Pianta per lo più biancastro-tomentosa, robusta (rr. nana). — Istria pr. Pirano, Friuli in V. Cellina, App. e Sic. [Eur. mer. As. occ. “Afr. bor. Nubia Abiss. Can.). — Turritis verna Desf. (1800) — A. albida Stev. (1812 nomen, 1814 descr.) — A. canescens Brocchi (1523) — A. apennina Tausch (1828) — A. sicula Stev. (1856). : caucasica (W., 1813) — Peduncoli frutt. e silique eretti ed applicati contro l’asse dell’ infio- rescenza 0 poco divergenti. Pianta di 1/0 - 12 dm. Fg. obovate o lan- ceolate, intere o dentate, le infer. brevem. e largam. attenuato-picciolate, le altre sessili, arrotondate, troncate, cordate od astate alla base. Petali obovato-oblunghi, eretti. OO.%. Luoghi erbosi, siepi, muri e boschi, frequente; 2-7. Apr.-Lugl. [Eur. As. occ. e bor. Alger. Am. bor.|. — Tur- ritis L. (1753). 5 A. hirsuta Scop. (1772) 1321 A Silique a valve con nervatura mediana evidente dalla base all’apice. a Semi strettam. alati. 1 Petali bianchi. Pianta tutta irsuta (rr. glabra). Fg. cauline arrotondate od appena cordate alla base. OO, rr. YU. — Istria, Pen. ed isole. va TYPICA II Petali rosei. Pianta glabrescente. — Camp. al M. Maggiore sopra For- micola. 8 ROSEA Boss. (1842) bh Semi affatto sprovvisti d’ala. 1 Pianta perenne. Fg. cigliate e talora pelose anche lungo la nervatura mediana, le cauline arrotondate, troncate o brevem. cordate alla base. Alpi occ.; 5-7. [Savoia]. | ALLIONII (DC., 1805) 2 Pianta bienne. Fg. cigliate o rr. pelose anche sulle faccie, le cauline senza orecchiette alla base. — Alpi, A. Apuane, Bologn. a Casalecchio ed Umbria a M. Malbe, sul calcare; 4-0. | Frane. Eur. centr... — Turritis alpina L. ? (1768), Murr.!(1774) — T. ciliata Reyn. (1789) — A. ciliata DC. (1821), non R. Br. — A. hirs. v. alpestris Gaud. (1829) — A. alpestr. Rchb. (1837) — A. arcuata Shuttl. (1888). ò CORYMBIFLORA (VEST, 1821) B Silique a valve colla nervatura mediana giungente a metà o meno. — Pianta irsuta. Fg. cauline distintam. cordate od astate alla base. Semi con ala stretta o nulla. OO. Qua e la col tipo. [Eur. As. oce. e bor. Alger.|] — Turritis Bert. (1819). = SAGITTATA (DC., 1805) Sez. III. PricHARABIS Pao. (1898). 10 (6) Pianta con peli ramosi o rr. semplici (1-3 dm.). Fg. ovali od obo- vato-oblunghe, le cauline ovali, dentate, amplessicauli. Siliqua strettam. lineare. Semi + largam. alati. Y. Rupi, muri e luoghi sassosi; 2-5, rr. 6-7. Marz.- Giu. | Eur. mer. Afr. bor.-occ.|. 6 A. muralis Bert. (1806) 1322 30 Arabis] 60 CRUCIFERAE 569 A Petali bianchi (rr. suffusi di rosso nella var. collina). Racemo eretto. a Petali a lembo obovato-oblungo ed eretto, lunghi 6 mm. I Fg. dentate, + scabro-irsute. — A preferenza sul calcare: Veron., Trent., Lomb., C. Tic., Piem., App. pavese ed emil., resto della Pen. dalla Lig. e Marche in giù, Sic., Sard., Cors. e Capri. vu. TYPICA II Fg. quasi intere, subglabre. Pianta più gracile. — Salernit. al Monte- nero pr. Oliveto |Endem.]. B TENELLA (Guss. et TEN., 1842) b Petali più grandi, a lembo largam. obovato, patente. — Fg. dentate, scabro- irsute. — Dal Nap. alla Basil. ‘ COLLINA (TEn., 1811) B Petali vinoso-porporini. Racemo ricurvo prima dell’antesi, poi eretto o quasi. Stilo più lungo che nel tipo (2 1/2 mm.). 1 Pianta peloso-irsuta per peli ramosi (almeno al margine delle fg.). — Petali a lembo obovato, patente, lunghi 8 mm. o più. — A_preferenza sut terreni arenaceo-silicei e vulcanici: Abr., It. mer., Capri, Sic. e Sard. [Tunis]. — A. longisiliqua C. et J. Presl (1822). è rosea {DC., 1821) 2 Pianta quasi glabra, a fg. cigliate per peli affatto semplici o solo in parte forcuti. Peduncoli tfrutt. più brevi (1-3 mm.) — Sie. alle Ma- donie |Endem.). 2 MADONIA (C. et J. PRESL, 1822) Sez. IV. CHAMAFÀRABIS Pao. (1898). 11 (5) Petali celestini. Pianta a rz. brevem. ramoso, glabra o poco pelosa (2-10 cm.). Fg. un po’ carnose, liscie, intere o con 8-5 denticini in alto, le radicali obovate; le cauline 1-3, ovali o lanceolate. Petali obovato- oblunghi, divergenti. Silique erette, largam. lineari, lunghe 1-3 cm. Semi largam. alati. %. Pascoli e ghiaioni, qua e là: Alpi dalle Giulie alle Mar.; 7. Lugl.-Ag. | Alpi] — Turritis All. (1785). 7 A. caerulea All. (1774) 1323 — Petali bianchi, 12 12 Semi 4-5 circa per loggia. 13 — Semi ben più numerosi. 14 13 Stilo lungo 1 !/ -2 mm. Fg. cigliate al margine, nel resto con pochi peli. Fusto con peli appressati (3 i! - 8 cm.). Fg. tutte interissime, obo- vato-oblunghe o lanceolate. Petali a lembo obovato, patente. Silique eretto-patenti, brevi (1 cm. circa), lineari. Semi non alati. %. Rupi e pa- scoli, rara: Alpi or. dalle Giulie (M. Cren) alle Cadorine; 7. Giu.-Lugl. [Alpi austr.| — ? Draba mollis Scop. (1772) — A. mollis Kern. (1882), non alior. 8 A. vochinensis Spr. (1813) 1324 — Stilo lungo 1! mm. Fg. cigliate al margine, nel resto glabre. Fusti fertili glabri, alti 2-15 cm., gli sterili brevi e terminati da una rosetta. Fg. interissime, coriacee, obovate, ovali od oblunghe. Petali c. s. Silique erette, largam. lanceolate. Semi non alati. %. Pascoli e rupi, rara: Istria sul M. Maggiore ed Alpi goriziane; 7. Magg.-Giu. {Croazia Bosnia Dalm. Transilv.|. — Draba ciliata Scop. (1772) — Dollineria ciliata Saut. (1852). 9 A. Scopoliana Boiss. (1878) 1325 14 (12) Fg. cauline lanceolate (lunghe 7-9 volte la propria lunghezza). Fusti glabri (7-16 cm.). Fg. radicali + distintam. picciolate, obovato- oblunghe, intere, dentate o pennatofesse, glabre o con peli ramosi; le 570 60 CRUCIFERAE [30 Arabis cauline attenuate alla base, intere o quasi, glabre o con poche ciglia all'apice. Petali c. s. Silique patenti, lunghe 12-25 mm. Semi c. s. X*. Alto Adige nella V. Venosta ad Isser pr. Laas; 7. Apr.-Magg. |Eur. centr. e bor.|]. — Cardamine L. (1753) — C. hastalata Sm. (1790-1814) — A. hispida Murr. (1774) — A. Crantziana Ehrh. (1790). 10 A. petraea Lam. (1753) 1326 — Fg. cauline ovali od oblunghe (lunghe 2-5 volte la propria larghezza). 15 15 Peduncoli fioriferi lunghi 2-3 mm., cioè quanto il calice, i frutt. + patenti. Semi non alati. Fusti glabri o pelosi (3-15 cm.). Fg. intere od appena dentate, glabre, cigliate od anche irte, obovate, ovali od oblunghe. Petali a lembo obovato-oblungo, patente. Silique patenti od erette, lun- ghe 15-30 mm. %. Pascoli e luoghi rocciosi; 7. Giu-Ag. [Spa. Franc. Svizz.| — A. scabra All. (1785), non All. (1774). 11 A. serpyllifolia Vill. (1779) 1327 A Fg. radicali attenuate ma non picciolate. — Alpi ven., trent., bresc., bergam. e piem. a TYPICA B Fg. radicali con picciuolo distinto. a Pianta non stolonifera. Fusti alti 5-8 cm. Fg. radicali intere. — App. piceno, abr., camp. e cal. al M. Pollino [Monten. Erzeg.| ® nIvaLIS (Guss., 1826) b Pianta con brevi stoloni portanti una rosetta di fg. Fusti di 1-4 cm. Fg. radicali 5-dentate. Racemo contratto. — App. camp. al M. Meta alla Pietrosa ed al Vrecciaro, a 2400-2500 m. [Endem.). suRcuLOSsA (N. TERR.; 1890) — Peduncoli fioriferi lunghi 6-10 mm., cioè più del calice, i frutt, eretti. Semi + largam. alati. 16 16 Pianta (inferiorm. almeno) con peli ramosi misti ad altri semplici, a fusti parte fertili e parte sterili (3-15 cm.). Fg. intere o con 1-2 den- tini, obovate od ovali, le cauline 1-4. Petali a lembo obovato od obo- vato-oblungo, + patente. Silique erette, lunghe 15-30 mm. %. Rupi e luoghi sassosi: Alpi or. e centr. sino al Comasco e C'. Ticino, V. d’ Aosta, A. Mar., A. Apuane alla l'ambura, App. abr. al M. Corno (Ten.); 7. Giu. Lugl. | Alpi Carp.|. — A. stellulata Bert. (1813). 12 A. pumila Jacq. (1775) ‘1328 — Pianta affatto glabra (talora con peli semplici nei picciuoli inferiorm.). Fusti di 1-6 dm. Fg. intere od appena dentate, obovate, ovali od obo- vato-oblunghe; le cauline + numerose. Petali e silique c. s. %. Pascoli e luoghi rocciosi umidi: Alpi dalle Cadorine alle Mar.; 7. Giu.-Lugl. [Pir. Alpìî Carp.|. 13 A. bellidifolia Jacq. (1764) 1329 Sez. V. CARDAMINOPSIS C. A. Mev. (1831). 17 (4) Fusti tutti eretti. Stimma sessile. Pianta glabra o pelosetta sul tu- sto e talora sulle fg., che sono dentate o sinuato-dentate, le radicali con piccinolo lungo e gracile, le super. più brevem. picciolate. Petali a lembo obovato, patente. Silique patenti od erette. Semi con ala strettis- sima o nulla. 3. Roccie e ghiaioni umidi; 6. Lugl-Ag. | Franc. centr.]. 14 A. cebennensis DC. (1821) 1330 870 Arabis] 60 CRUCIFERAE 5 A Pianta pelosa, di 40-80 cm. Fg. tutte obovato-acute. Petali roseo-pallidi. — Propria della Franc. centr. Lugl. o. TYPICA B Pianta glabra, di 15-25 cm. Fg. infer. subrotonde, le super. © ovato-acute. Petali bianchi. — Alpi piem. nelle valli Valdesi. Ag. |Endem.|. 8 PEDEMONTANA (Boiss., 1842) 1330 Fusti in parte prostrati e spesso radicanti. Stilo manifesto. Pianta glabra o pelosa per peli semplici (1-5 dm.) Petali bianchi o rosei, a lembo c. s. Silique patenti, tunghe 1-2 cm. Semi c. s. L. Ghiaioni e pa- scoli umidi; 4-7. Magg.-Lugl. [Eur. media-or. e mer. Giapp.|. 15 A. Halleri L. (1762) 1331 A Fg. radicali lirato-pennatosette, a segmento terminale ovale o cordato. — Alpi ed App. parmense. U. TYPICA B Fg. dentate o sublobate. — Da ricercarsi [Carinzia]. 18 19 20 8 OVIBENSIS (WULF., 1786) Sez. VI. ARABIDELLA PaoL. (1898). (1) Fg. radicali e cauline infer. lirato-pennatofesse. Pianta pelosa (1-5 dm.). Fg. radicali a lacinie ovali, le altre intere, dentate o con la- ciniette alla base, lanceolate. Petali bianchi o rosei, a lembo largam. obovato, patente. Silique patenti, lunghe 11/,-3 (rr. 4-5) cm. Semi con ala strettissima all'apice o nulla. O. Luoghi ghiaiosi e rupestri, qua e là: Triestino ed Alpi; 4-5, rr. 3 (Vercellese tra Arborio e Gattinara). Magg. Lugl. (Eur.]. — Sisymbrium L. (1753). 16 A. arenosa Scop. (1772) 1332 Fg. tutte intere o soltanto dentate. 19 Fg. cauline attenuate alla base. Silique cilindriche, un po’ compresse ai lati. Pianta con peli sparsi o talora irsuta (4-40 cm.). Fg. ovali o lanceolate, intere od oscuram. dentate. Petali bianchi, a lembo obovato- oblungo, patente. Silique affatto patenti, lunghe 8-20 mm. Semi non alati. O. Luoghi erbosi e colt., ghiaie ecc., comune: Istria, Pen. ed isole. Genn. Apr. [Eur. As. Afr. or. e mer. Is. atl., nat. Am. bor. Austral.). — Sisym- brium J. Gay (1826) — Stenophragma Celak. (1867). 17 A. Thaliana L. (1753) 1333 Fg. cauline arrotondate o cordate alla base. Silique compresse sul dorso, 20 Petali violetti. Pianta pelosa (9-30 cm.). Fg. radicali obovate od obo- vato-oblunghe, le cauline largam. ovali, tutte seghettate. Petali c. s., eretti. Silique eretto-patenti, lunghe 2-5 cm., glabre o peloso-ispide. Semi c. s. OO. Luoghi erbosi asciutti 0 rupestri: Istria, Veron. pr. Valleggio, Nizz., Tosc., Laz., It. mer. (ed ins.; 2-5. Marz.-Apr. |Reg. medit... — Hesperis L. (1753). 18 A. verna R. Br. (1812) 1334 Petali bianchi. 21 Fg. cauline tutte ottuse. Pedunceoli lunghi 2-4 mm., cioè un poco più del calice, Pianta irta (1-3 dm.). Fg. dentate, le infer. ovali, le cauline oblunghe. Silique discoste, lunghe 15-25 mm. Il resto c. s. ©. Muri, rupi e luoghi aridi, qua e là: Alpi dalle veron. alle Mar., Senese, App.'‘mu- gellano, casentinese alla Verna, pic., abr. e camp. a M. Cairo pr. Cas- 52 60 CRUCIFERAE [50 Arabis sino, Sic. alle Madonie e Sard. nei M. d’ Oliena: 4-5. Apr.-Magg. | Eur. media e mer. As. occ. Himal. Afr. bor.|. — A. aspera All. (1789) — A. recta Vill. (1789). 19 A. auriculata Lam. (1783) 1335 — Fg. cauline super. acute. Peduncoli lunghi 6-12 mm., cioè molto più del calice, Pianta irta (2-6 dm.). Fg. leggerm. dentate, ovali od oblun- ghe. Silique patenti, lunghe 4-7 cm. Il resto c. s. O. Luoghi rocciosi 0 sassosi, rara: Alpi bellun. al M. Serva, trent., valtell. nel Bormiese e piem.; 5-7. Giu.-Lugl. [Eur. mer... —? A. nova Vill. (1779). 20 A. saxatilis All. (1785) 1336 X Arabis intermedia D. Torre et S.(1909) = A. bellidifolia v. interm. Huter (1871) = A. pumila X bellidifol. Murr (1897) = A. Jacquini v. interm. Huter (1904) — Alto Adige pr. (ossensass. (ren. 371. Sisymbrium L. (17535). (Spec. circa 80 dell’Eur., As. occ. e bor., India, Afr. bor. ed Abiss., poche del- l’Am. bor., pochissime dell’Emisf. mer.). (9) 1 Siliqua lineare o lanceolata, non allargata alla base. — Siliqua allargata alla base ed attenuata nel resto. Sez. VI. VELARUM 15 2 Raeemo nudo, 3 -—— Racemo foglioso. Sez. V. KIBERA 14 5 Fg. intere o dentate, Sez. ], NoRTA 5 — Fg. pennatofesse o -sette (almeno in parte). 4 — Fg. bipennatosette,. Sez. IV. SoPHIA 13 4 Fg. a lacinie patenti ad angolo retto od un po’ rieurve verso la base, la terminale più grande. Sez. II. IRIO 6 — Fe. a lacinie divaricate ad angolo acuto, la terminale subeguale alle vicine, Sez. III. HUGUENINIA 12 Sez. I. NÒRTA (ADANS., 1763). 5 (8) Pianta pubescente o qua e là glabra (5-15 dm.). Fg. addensate, bre- vissimam. picciolate, oblungo-lanceolate o lanceolate. Sepali patenti. Pe- tali gialli. Silique eretto-patenti, lunghe 3-5 cm. o più, su peduncoli gra- cili; valve 1-nervie. %. Luoghi erbosi e boschivi: Alpi trent., lomb., ticin. tra Airolo e Madrano e piem. in V. d’ Aosta, avvent. a Vittorio-veneto; 4-5. Giu-Lugl. [Eur. media e mer.-or.|. 1 S. strictissimum L. (1753) 1337 Sez. II. Irio DC. (1821). 6 (4) Petali bianchi. Fg. tutte a lacinie intere (rr. con 1-2 denti). Piante perenni, 7 — Petali gialli. Fg. tutte (od eccett. le super.) a lacinie in gran parte con 1 o più denti, Piante annue o bienni, 8 -] ou 371 Sisymbrium] i 60 CRUCIFERAE BI: 7 Pedicelli fruttiferi rivolti all’insù e formanti coll’asse dell’ infiore- scenza un angolo decisam. acuto. Racemo frutt. lungo 2 !/3 - 4 em. ‘Pianta pelosetta sui fusti e talora anche sulle fg. (3-15 cm.). Fg. con 2 orecchiette stipuliformi poco prominenti ed arrotondate; le infer. si- nuato-dentate, le altre pennatosette, tutte a lacinie ovali o lineari. Se- pali eretto-patenti. Silique lunghe 12-25 mm, a valve 1-nervie, non care- nate. %. Pascoli e luoghi sassosi: Valtellina sul M. Braulio ed Alpi piem, dall’ Ossola al M. Viso; 5-7. Lugl.-Ag. [Spa. Alvern. Alpi C'arp.]. — S. bur- sifolium Gouan (1773), non L. — Arabis pinnatifida Lam. (1783) — S. pinnat. DC. (1805), non Forsk. — Braya pinnat. Koch (1837) — Ste- nophragma pinnat. Prantl (1890). 2 S. dentatum All. (1785) 1338 — Pedicelli frutt. patenti ad angolo retto. Racemo frutt. lungo 6-11 cm. Pianta glabra o pubescente (1-3 dm.). Fg. con orecchiette stipuliformi oblunghe o lanceolate; quasi tutte pennatosette. Silique lunghe 15-30 mm., a valve + carenate. Il resto c. s. Y. Luoghi sassosi, rupi e muri: App. tosco-emil. dall’ Alpe di Mommio alla Falterona e Pratomagno, non più ritrovato nelle A. Apuane e M. Amiata; 5-7, rr. 2 e 4. Magg.-Lugl. [Endem... — S. dentatum Vitm. p. p. (1790) — S. pinnatifidum J. Bert. (1841), non DC; — Erucastrum Ball (1860). 3 S. Zanonii J. Gay (1860) 1339 8 (6) Fi. terminali prestam. superati dalle silique sottostanti, Fusti gla- bri o brevem. pelosi (1-8 dm.). Fg. glabre o pelosette, lirato-pinnatifide, a lacinie + angoloso-dentate. Peduncoli frutt. gracili o leggerm. ingros- sati. Sepali + eretti. Silique eretto-patenti, sottili, a valve manifestam. 8-nervie; stilo subnullo. O. Luoghi incolti, macerie e muri, qua e là; 2-4. Febbr.-Giu. [Eur. media Reg. medit. As. centr. Mad. Caen. Abiss.). 4 S. Irio L. (1753) 1340 A Silique lunghe 3-5 cm. Sepali lunghi 2-3 mm. Fg. a lacinie ovali-triango- lari o lanceolate. — Istria, Pen., Sic., Malta, Sard., Cors. e Tremiti. o. TYPICUM B Silique lunghe 11--12 em. Sepali lunghi 4 mm. Fg. super. a lacinie lineari, le laterali lunghe 4--5 cm., la terminale lunga 8 cm. e larga 2-5 mm. — Sic. mer.-or. nel terrît. di Modica [Endem.}. f LONGICARPUM ALBO (1919) — Fi, terminali mai superati dalle silique, 9 9 Silique infer. lunghe 2-5 em. (rr. più). 10 — Silique infer, lunghe 5-10 em. 11 10 Pianta bienne, a fusto glabro od irto di peli tutti patenti ad angolo retto (3-6 dm.). Fg. glabre o con peli sparsi, a lacinie ovali-triangolari o lanceolate, parcam. dentate. Sepali patenti, lunghi 3 mm. circa. Silique a valve debolm. 3-nervie. OO. Luoghi incolti, muri ecc., raro: oltre i luoghi sotto nominati, indicato anche del Mantov., Abr. alla Muiella, Camp. al Matese ed Avell. al M. Vergine; 4-6, rr. 2 (Lig.). Magg.-Lugl. [Eur. media e mer.|. 5 S. austriacum Jacq. (1785) 1341 A Silique cilindriche, filiformi, a rostro largo circa come la siliqua stessa. a Silique affatto glabre, portate da peduncoli gracili e diritti. { Silique lunghe 2-5 cm., patenti od in alto piegate tutte da un lato. — Da verificarne la distrib. în Italia. & TYPICUM 54 60 CRUCIFERAE 1371 Sisymbrium II Silique spesso più lunghe, più copiose, assai gracili e nitidissime, di- ritte o poco arcuate, diffuse o confluenti. Semi più piccoli. — V. d’Ao- sta [Endem.|— S. acutang. v. augustanum Gaud. (1829). 8 TILLIERI (BELL., 1801) b Silique ispidette, portate da peduncoli © ingrossati, arcuati in modo che le silique riescono parallele alla rachide o divergono dalla parte op- posta, lunghe 2-5 cm. — V. d'Aosta, Alpi Mar. e Lig. occ., ove scende sino al mare ad Oneglia e nel Nizz. |Vellese Pir.ì. — Sinapis maritima AII. (1785). — S. acutang. v. hyoseridifol. Gaud. (1829). : ERYSIMIFOLIUM (PouRR., 1788) B Silique un po’ compresse, attenuate alle 2 estremità, a rostro assai più stretto della siliqua stessa; — peduncoli poco ingrossati, arcuati in modo da portare le silique a contatto della rachide; valve un po’ pelose. — Alpi piem. e lig., indicato anche di Genova e Marche sul M. Farnio | Franc. Pir. Belgio] — Sinapis pyrenaica L. (1762). ò ACUTANGULUM (DC., 1805) — Pianta annua, a fusto (specialm. in basso) irto di peli sensibilm. ri- flesso-patenti (3-5 dm.). Fg. pelosette, a lacinie c. s., grossam. dentate. Pedancoli frutt. gracili, mai contorti. Sepali lunghi 2-3 mm. Silique pa- tenti o suberette, a valve 3-nervie. O. Campi; Trieste, Bassanese, Pa- dova, Trent. a Roncone, Veronese, Lomb., Lig. e forse al Gargano, in taluni luoghi però solo avvent.; 2-4. Magg.-Giu. | Eur. media e mer. As. occ. sino Himal.]. 6 S. Loeselii L. (1755) 1342 11 (9) Fg. medie a lacinie ovali-triangolari o lanceolate. Sepali eretti, lunghi 3-4 mm, Pianta + mollem. pelosa, anche in alto (1-6 dm.). Pe- duncoli frutt. brevi, un po’ ingrossati. Silique eretto-patenti, a valve ma- nifestam. 3-nervie. O. Luoghi incolti, qua e là; 2-4. Apr.-Giu. [Eur. media e mer. As. occ. sino India Afr. bor. Can.|. — S. Columnae Jacq. (1776). 7 S. orientale L. (1759) 1343 A Fg. infer. lirato.-pennatosette, a lacinie dentate. — Triest. e Goriz., avvent. Vittorio veneto, Trent., Veron., Mantov., Valtellina, Pavese, C. Tic. pr. Ma- roggia, Lig., Nizz., Parma, It. centr., Gargano, Etna, Sard. ? e Cors. o TYPICUM B Fg. infer. intere, oblunghe. Pianta bassa. — Lig. occ. sopra Varigotti — S. pan- nonicum Bad. (1824), non Jacq. — S. Columnae v. ligust. DNtrs. (1844). B LIGUSTICUM n. comb. — Fg. medie a lacinie lineari-filiformi, Sepali patentissimi, lunghi 4-5 mm. Pianta pelosa solo in basso per peli patenti o riflesso-patenti (3-12 dm.). Fg. infer. lirato-pennatosette, a lacinie ovali-triangolari o lanceolate, den- tate. Silique patenti. Il resto c. s. O. Luoghi incolti, qua e là, per lo più avvent.: Trieste, Udine, Cadore, Vittorio veneto, Grappa, Trent. a Ca- vallese, V. Venosta, Bresc. ad Iseo, C. Tic. a Locarno, Torino, Denice lungo la Bormida, Mentone al M. Agel, Genova ?, Umbria a Castelluccio di Norcia, Abr., Camp. a M. Cairo e nei Campi Flegrei al M. Nuovo, Cal. nel Monteleonese; 2-4. Magg.-Giu. [Eur. media e mer... — S. Sina- pistrum Crantz (1769) — S. pannonicum Jacq. (1786). | S S. altissimum L. (1753) 1344 Ut SÒ A | 371 Sisymbrium] 60 CRUCIFERAE Sez. III. HuGuENÌINIA (RcHB., 1832). 12 (4) Pianta glabra o minutam. pelosa (2-6 dm.). Fg. pennatosette, a lacinie lanceolate, acutam. inciso-seghettate. Peduncoli frutt. gracili. Sepali + patenti. Petali gialli. Silique erette, lunghe 6-12 mm., a valve 1-nervie. X. Boschi e pascoli umidi, raro: Alpi occ. dalla V. d’ Aosta alle Alpi Mar.; 5-1. Giu.--Ag. [Pir. Alpi]. — Hugueninia Rchb. (1832). 9 S. tanacetifolium L. (1753) 1345 Sez. IV. SòPHIA (L., 1735). 13 (3) Pianta minutam. pelosa, cenerognola (1-10 dm.). Fg. bipennatosette, a lacinie lineari o lanceolate, intere o dentate. Peduncoli frutt. gracili. Sepali eretto-patenti. Petali giallognoli. Silique + erette, lunghe 15-20 mm,, a valve 1-nervie. O). Luoghi incolti, muri ecc., qua e là: Istria, It. bor. lungo le Alpi e nel Polesine, Genova, Tosc., It. centr., Campobasso, Avel- lino, Puglie a Ginosa, Palermo e Cors.; 2-7. Apr.Lugl. [Eur. As. sino Giapp. Afr. bor, nat. Am. bor. e mer.|. 10 S. Sophia L. (1753) 1346 Sez. V. KipÈra (Apans., 1763). 14 (2) Pianta glabra o pelosetta, fetida (1-5 dm.). Fg. infer. lirato-pennato- sette o sinuato-pennatofesse, le altre dentate od intere e + astate alla base. Fi. 1-3 nell’ascella di fg. bene sviluppate; peduncoli brevissimi, in- grossati. Sepali eretti. Petali giallo-pallidi. Silique diritte od incurvate, lunghe 10-15 mm., a valve 3-nervie. O. Luoghi incolti, macerie ecc.: qua e là nel Piem., Lomb. ed Emil., più comune dalla Lig. e Marche in giù e nelle isole; 2-4. Apr.-Giu. | Eur. mer. As. min. Tunis.]. 11 S. polyceratium L. (1753) 1347 Sez. VI VeLÀARUM DC. (1821). 15 (1) Petali giallo-pallidi. Silique strettam. appressate all'asse dell’ infio- rescenza, Pianta glabra o pelosa (2-6 dm.), a rami rigidi, patenti ad an- golo retto. Fg. pennatosette, + lirate, a segmenti ovali o lanceolati, in- teri o dentati. Racemi nudi; peduncoli frutt. brevissimi, ingrossati. Sepali z- patenti. Silique lunghe 12-25 mm., a valve sottilm. 3-nervie. O. Luoghi incolti, macerie, comune; 2-4, rr. b. Marz.-Ag. [Eur. As. occ. Afr. bor. Is. atl., nat. Am. Austral.|. — Erysimum L. (1753). — Volg. Erisimo me- dicinale. 12 S. officinale Scop. (1772) 1348 A Silique pelose, come il resto della pianta. — Istria, Pen. ed isole. & TYPICUM B Silique glabre. Fg. glabre o pelose. — Capri, Sîc., Eolie, Sard., Cors. ecc. 8 LEJOCARPUM DC. (1821) (Jorp., 1864) — Petali bianchi. Silique decisam. patenti. Pianta glabra o leggerm. pe- losa in basso (3-6 dm.). Fg. lirato-pennatofesse o -partite, a lacinie den- tate. Silique lunghe 15-30 mm., a valve 3-nervie. Il resto c. s. Y. Luoghi aridi: Sard. a Gartelli e pr. Geremeas e Sic. ?; 2. Apr.-Giu. [Pers. Arab. Abiss. Socotra Afr. bor. Spa. Mad. C'an.|. 13 S. erysimoides Desf. (1800) 1349 » 576 60 CRUCIFERAE [372 Alliaria Gen. 372. Alliària Adans. (1763). (Spec. 5 dell’Eur., As. occ., centr. e bor. e Giapp.). Pianta glabra o pelosa solo alla base (2-12 dm.), con odore d’aglio. Fg. infer. lungam. picciolate, le altre più brevem., tutte cordato-ovate, crenato-dentate o le infer. sinuate. Racemo corimboso, alla fine allungato ed assai rado; pe- duncoli frutt. brevissimi, assai ingrossati. Petali bianchi. Silique grosse, erette sul peduncolo-patente, lunghe 3-6 cm., a valve carenate, nervate dalla base all’apice. Semi striati longitudinalm. ©. Boschi, siepi ecc., frequente: Istria, Pen. ed isole; 2-5. Apr.-Magg. [Eur. As. occ. fino Himal. Alger.). — Erysi- mum Alliaria L. (1753) — Sisymbr. Alliaria Scop. (1772) — A. Alliaria Britt. (1894). — Volg. Alliaria A. officinalis Andrz. (1819) 1350. Gen. 375. Barbarèa Beckm. (1301). (Spec. circa 10, della Reg. medit., le nostrali diffuse come sotto). 1 Petali gialli. Pianta bienne o perenne, glabra od un po’ pelosa in basso (1-6 dm.). Fg. tutte od in parte lirate, + meno profonda. laciniate. Silique a valve # convesso-carenate, nervate dalla base all'apice. OO, U Luoghi umidi, campi, prati e boschi, frequente; 2-6. Apr.-Lugl. | Eur. As. occ. bor. e centr. Alger. Abiss. Zanzibar Am. bor. Austral. N. Zel., nat. Afr. mer.|. — Erysimum Barbarea L. (1753) — B. Barbarea Mac Mill. (1892). 1 B. vulgaris R. Br. (1812) 1351 A Fg. super. semplicem. dentate od incise. — Silique lunghe 15-25 mm., a ner- vature prominenti. Racemo nudo o quasi. a Silique diritte ed eretto--patenti. — Istria, Pen., Sic. e Cors.; 2-5. a TYPICA b Silique appressate all'asse dell’infiorescenza. — If. super. e centr.; 2-5. ? sTRICTA (FR., 1819) (Anprz., 1822) c Silique curvato-ascendenti. — Col tipo. — Erysimum Opiz (1819) — B. tau- rica DC. (1621). B Fg. super. pennato--fesse o --partite. I Racemo nudo o quasi. 1 Fg. infer. con un lobo grande terminale e 2 piccoli lobetti laterali di- € ARCUATA (RcHR., 1822) scosti (talora pure mancanti). — Silique lunghe 3--5 cm., © patenti od arcuate, a valve con nervature poco distinte. — Sard. e Cors.; 4-1, rr. 2. [Endem.|. è RUPICOLA (MorIs, 1827) 18514 2 Fg. mai c. s. A Siliqua a valve con nervature poco distinte, — lunghe 4-6 cm. eretto--patenti. Fg. super. pennatopartite, a lacinie lineari. — Bergam., Piem., Emil., Lig., Tosc., Umbria, Piceno, Abr., Camp. Basil., Sard., Cors. ed Arcîp. tosc.} 2-5. [Eur., nat. Afr. mer.|]. — Ervsimum Mill. (1768) — E. praecox Sm. (1800) — B. praecox R. Br. (1812). e VERNA (AscH., 1864) 1351° AA Silique a valve con nervature poco distinte. # Silique lunghe 2 1/2 -4 cm., erette od eretto--patenti. — Fg. super. pennato—partite. — Alpi piem.; 5-6. [Eur. media e mer. Abiss.]. — B. augustana Boiss. (1842). € INTERMEDIA (Bor., 1840) - ## Silique lunghe 11/2 --2 cm., patenti. — Cal. e Sic.; 6. | Alban. Grec. As. min.|. m SIcuLA (CU. et J. PrESL, 1822 tia 3783 Barbarea] 60 CRUCIFERAE BT II Racemo lungam. foglioso in basso. — Fg. super. semplicem, incise. Silique lunghe 2-3 cm., appressate all’asse dell’infiorescenza; valve colla ner- vatura mediana prominente. — A/p? lomb., App. dal tosco-emil. al cal. e Sic.; 4-5. [Grecia]. 8 BRACTEOSA. (Guss., 1828) 1351’ — Petali bianchi. Pianta annua, glabra o qua e là con qualche pelo (5-40 cm... Fg. infer. obovate, dentate, fugaci, le altre lirato-pennatofesse; le super. lanceolato-lineari, intere o con poche laciniette. Racemi nudi. Silique lunghe 2-5 cm., patenti; valve con nervatura mediana prominente, le laterali sempre distinte, anastomosantesi. O. Luoghi umidi: Cal. a Maida e Sic.; 2-5. Apr.-Magg. [Baleari|. — Hesperis L. (1753) — Sisymbr. bur- sifolium L. (1759) — Arabis bursifolia Car. (1893) — Stenophragma bur- sifol. Prantl (1891). 2 B. dentata Paol. (1898) 1352 Gen. 304. Nastùrtium L. (1735). (Spec. poco più di 20 ben distinte, sparse su tutto il Globo). 1 Rd. gracile. Fg. tutte di grandezza normale od anche piccole. Sez. I. EUNASTURTIUM 2 — Rd. fittonosa, fortem. ispessita. Fg. radicali lunghe 20-40 em. Sez. II. ARMORACIA 10 Sez. I. EUNASTURTIUM PAOL. (1898). 2 Frutti lunghi 8-30 mm., oblungo-lineari o lineari. 3 — Frutti lunghi 2-6 mm., globosi, ellissoidei od oblunghi. 1 3 Petali bianchi, Fg. a segmenti spesso cordati alla base, tondeggianti, A B rr. ovali od oblunghi, Fusto prostrato o nuotante, radicante nei nodi infer., rr. del tutto eretto (1-7 dm.). Fg. pennatosette, .a segmenti in- teri o dentati, il terminale maggiore; orecchiette presenti o mancanti. Silique lunghe 8-15 mm., lungam. pedunculate, a valve oscuram. nervate, liscie; stilo brevissimo. %. Acque ferme o lentam. scorrenti, sorgenti ecc.; 2-6. Marz.-Lugl. [Eur. As. bor. e centr., nat. Afr. Is. atl. N. Zel. Am.). — Sisymbr. Nasturt.-aquaticum L. (1753) — Cardam. fontana Lam. (1778) — N. font. Asch. (1864) — Roripa Nast.-aquat. Schinz et Thell. (1909) — Volg. Crescione d’acqua. 1 N. officinale R. Br. (1812) 1353 ». a segmenti rotondeggianti od ovali. — /str., Pen. ed isole. a TYPICUM g. a segmenti ovali--oblunghi o bislungo-lanceolati. — Col tipo al nord. — N. offic. v. Lobelii Sace. (1868). $ sucoLIUM (RcHB., 1831) — Petali gialli. Fg. a segmenti mai c. s. 4 4 Silique papiltose. Pianta minutam. papillosa, diffusa od eretta (1-3 dm.). Fg. tutte profondam. pennato-partite, a lacinie oblunghe o lineari, in- tere o (nelle fe. infer.) inciso-dentate; orecchiette nulle. Silique brevem. pedicellate, lunghe 9-30 mm., a valve sottilm. 1-nervie; stilo lungo 2/3 -2 mm. %. Luoghi erbosi, raro: Nizz. a Sevenzo e pr. S. Albano; 2. Apr.-Giu. [Frane. Spa. Port. Alger... — Sisymbr. L. (1753) — N. Boissieri Coss. (1849). 2 N. asperum Boiss (1839) 1354 — Silique liscie, 5 31 578 60 CRUCIFERAE (374 Nasturtium 5 Fg. tutte pennatosette (eccett. le primordiali). 6 — Fg. tutte partite (le super. talora pennatosette). vedi 9 6 Fe. a lacinie seghettate (rr. pennatofesse). Pianta diffusa od eretta (1-4 dm.). Fg. a lacinie ovali, lanceolate o lineari; orecchiette nulle. Silique lunghe 8-15 mm., a valve oscuram. nervate; stilo lungo 4-1 mm. XL. Luoghi erbosi umidi e fossi, frequente: Istr. e Pen. sino Basil.; 2-5. Magg. Ag. [Eur. As. occ. e bor., nat. Am. bor. B. Aires}. — Sisymbr. L. (1758) — Roripa Bess. (1822). 3 N. silvestre R. Br. (1812) 1355 — Fg. a lacinie intere, lanceolato-lineari; orecchiette basali presenti. Silique lunghe 5-15 mm.; stilo lungo 1 mm. o poco più. Il resto c. s. Y. Luoghi erbosi asciutti o sassosi, qua e là: Fiume, Istr., Goriziano, Friuli alla stazione per la Carnia (forse avvent.) e Trento; 2-4. Magg.-Giu. | Pen. bale... — Sisymbr. Wulf. (1788) — Roripa Rchb. (1837-38) — Barbarea Car. (1893). 4 N, lippizense DC. (1821) 1356 7 (2) Fg. a lacinie intere. 8 — Fg. a lacinie dentate od incise oppure fg. indivise. 9 8 Siliquetta lunga 2-3 mm., ovoidea. Pianta eretta (15-30 cm.). Fg. a seg- menti lineari (salvo je primordiali che sono intere o dentate); orecchiette basali presenti. Peduncoli lunghi circa 3 volte il frutto. Petali gialli. Stilo lungo 1! -2 1/0 mm. %. Luoghi erbosi, arenosi 0 rupestri, umidi od asciutti, qua e là: Lomb., C. Tic., Piem., Lig., Parmig. a Noceto, Bologn. verso Ceretolo e Tosc. pr. Pitigliano; 4, rr. 2. Magg.-Lugl. | Eur. media e mer.].. — Sisymbr. L. (1759) — Roripa Spach (1838). 5 N. pyrenaicum R. Er. (1812) 1357 — Siliquetta lunga 5 mm. o più, oblunga. Vedi N. LIPPIZENSE 9 (5 e 7) Pianta spesso prostrato-radicante alla base (2-10 dm.). Fg. con orec- chiette basali presenti (eccett. alcune forme galleggianti). Stilo lungo 1-2 mm. OO 0 più spesso L. Fossi e luoghi umidi 0 paludosi; 2-4, rr. 5-6. Magg.-Lugl. [Emisf. bor. e qua e tà nel mer.) — Sisymbr. L. (1753) — Roripa Bess. (1822). 6 N. amphibium R. Br. (1812) 1358 A Petali più lunghi dei sepali. a Peduncoli lunghi 3 a più volte il relativo trutto. I Fusto prostrato--radicante alla base ovvero galleggiante. 1 Petali gialli. Siliquette ellissoidee od oblunghe (2-5 mm.). A Fg. tutte od in gran parte indivise, seghettate. — Frequente nell’ It. bor., più raro nella centr. sino al Nap. ed in Cors. a Bastia. a INDIVISUM DC.. (1821) AA Fg. tutte od in gran parte pennatofesse o --partite, a lacinie oblunghe o lanceolate (nei fusti sommersi strettissime, ca- pillari). — Col tipo. 8 vARIFOLIUM DC.\(1821) 2 Petali bianchi. Siliquette subglobose (2 mm. circa). — S7c. a Stra- cusa lungo il fiume Ciane ed a Catania {Endem.| — Camelina Guss. (1828). FLUVIATILE (BERT., 1847) TI Fusto eretto fin dalla base (non radicante nè galleggiante). — Fg. tutte semplicem. dentate od incise, spatolato--oblunghe. Petali gialli. Sili- quette globose (2 mm.). — Ortgin. dell'Eur. or., avvent. 0 nat.; Priuli ad Aviano, Castelfranco Veneto e pr. Vicenza, Parma e Ferrara. — Roripa Spach (1838). ò AUSTRIACUM (CrantTz, 1762) ALATI NA 974 Nasturtium] 60 CRUCIFERAE BY È) b Peduncoli lunghi al più 2 volte il proprio frutto. — Fg. super. indivise. Petali gialli. — Lomb. e Lago Maggiore a Muralto ? [Hur. centr.).. — Roripa Fuss (1866). ° ARMORACIOIDES (TAUSCH, 1840) B Petali uguaglianti i sepali od un po’ più brevi. — Fusto prostrato--radicante alla base. Fg. (eccett. le primordiali) pennatopartite, a lacinie ovali od oblun- ghe, inciso--dentate. Petali gialli. Siliquetta ovale od oblunga (4-7 mm.). — It. bor., App. tosco--emil., Abr. e Cal. al M. Pollino. |Reg. temp. bor. Abiss. Am. mer. N.-Zel.). — Sisymbr. amphib. v. palustre Leyss. (1762) — S. islan- dicum Oeder (1768) — S. pal. Pollich (1777), Leyss. (1783) — Roripa Bess. (1822) — R. islandica Schinz et Thell. (1909). C PALUSTRE (DC., 1821) 1358! Sez. II. ARMORÀACIA (G&., M. et S., 1800). 10 (1) Pianta eretta, glabra (4-6 dm.). Fg. radicali lungam. picciolate, oblun- ghe, crenate o dentate, talora miste ad altre pennatofesse; le cauline infer. pennatofesse, a lobi lanceolati e subinteri (rr. uguali alle radicali), le super. indivise. lanceolate. Peduncoli lunghi 4-5 volte le siliquette. Petali bianchi. Siliquetta ellittica; stilo brevissimo. 2. Origin. dell’ Eur. media-or.: spesso colt. e qua e là inselvat. nell’ It. bor. (Istr., Trent., Alto Adige, Veron., Bresc., C. Tic. e Piem.), App. pistoiese, Laz. e Basil. a Muro; 3-4. Giu-Ag. | Nat. Am. bor.|. — Cochlearia L. (1753) — Armo- racia rusticana G. M. et S. (1800). — A. sativa Bernh. (1800) — Volg. Cren, Barbaforte. © N. Armoracia Fr. (1835) 1359 Nasturtium amphibium x silvestre Asch. (1864)= Myagrum prostratum Berg. (1786) — Sisymbr. anceps WhInb. (1820) = N. anceps Rchb. (1822), DC. (1824) = Roripa prostrata Schinz et Thell. (1918). — Sec. Fhellung la natura ibrida di questa entità non è provata. — Padovano, pr. Rovigo, Trent., Lomb., C. Tic., pr. Modena e Firenze e Pisano. N. palustre X silvestre Rouy et Fouc. (1893) = N. brachystylum Wallr. (1822) = N. silvestre x pal. Wirtg. (1857). — C. Tie. ad Osogna. Gen. 375. Cardamine L. (1735). (Spec. 100 circa, delle Reg. temp. e fredde del Globo, la maggior parte però dell'Eur. ed As. occ. e centr.). ; 1 Fg. tutte sfornite alla base di orecchiette stipuliformi. Sez. I. EXAURICULATAE 2 — Fg. cauline fornite alla base di orecchiette stipuliformi. Sez. II. AURICULATAE 11 Sez. I. ExAURICULATAE PaoL. (1898). 2 Fg. cauline indivise 0 semplicem. 3-5-lobe (eccett. talora le super.) 3 — Fg. cauline trisette o pennatosette (eccett. talora le super.). 5 3 Fg. super. indivise e cordate alla base. Pianta eretta (1!2-7 dm.) Fg. orbicolari o reniformi, palminervie. Corimbo composto; peduncoli molto più brevi della siliqua. Sepali lunghi 3 mm. Petali bianchi, lun- 580 60 CRUCIFERAE [55 Cardamine ghi 2-3 volte i sepali, a lembo obovato e patente. Antere rossiccie, con polline giallo. Stilo lungo 1-2 mm. %. Sorgenti e corsi d'acqua; 4-6. Giu Lugl. [Alpi franc.|. 1 C. asarifolia L. (1753) 1360 A Pianta glabra o sparsam. pelosa. a Fg. tutte indivise, angoloso--dentate o dentate. — Alpi trent., lomb. e piem., App. tosco-emil., A. Apuane. o. TYPICA b Fg. cauline medie trisette, a segmenti rotondi. — Alp? Cozie în V. di Susa al Colle Coltombardo ed Alpi Mar. al Colle dei Tre Signori ed al Gias Roccasonn pr. Garessio [Endem.). — C. Ferrari Burn. (1892) — ? C. asa- rifolia x amara Burn. (1892). 8 DIVERSIFOLIA DC. (1821) B Pianta tutta (compresi i calici) densam. bianco-irsuta. — Alp? Mar. nella Valle delle Finestre ed al Colle di Tenda [Endem.]. | HIrsutA O. E. ScHULZ (1903) — Fg. super, ora indivise ma cuneate alla base, ora trisette o penna- tosette. 4 4 Stilo subnullo, Fg. cauline super. indivise (rr. trilobe o trisette). Pianta cespugliosa, glabra (2-5 cm.). Fg. ovali, intere, eccett. talora le super. Corimbo semplice; peduncoli c. s. Sepali lunghi 2-2 1/2 mm. Petali bian- chi, lunghi 2-2 1/a volte i sepali, a lembo eretto ed obovato-oblungo. Antere e polline gialli. Y. Luoghi sassosi umidi; 7. Lugl.-Ag. [Reg. art., bor. 0 mont. dell’ Eur. As. ed Am.|. 2 C. bellidifolia L. (1753) 1361 A Fusto con 1 o rr. 2 fg. od anche nudo. Fg. caulina super. manifestam. pic- ciolata, piccola. — Propria delle reg. art. e degli alti monti delle reg. bor. vu PETIOLARIS DC. (1821) B Fusto con 1-3 fg., di cui la super. brevem. picciolata o sessile, grandicella. — Alpi dalle bellun. alle Mar. [Alpî Pir.). 8 ALPINA (W., 1800) — Stilo lungo 1-2 !/2 mm., compresso. Fg. cauline super. pennatosette, Pianta tenera, sdraiata (3-20 cm.). Fg. infer. indivise ed intere (rr. 3-5-lobe), reniformi o subrotonde, le super. a 5-7 segmenti subrotondi od oblunghi (rr. lanceolati), interi o 2-3-lobati. Sepali lunghi 2 !/ - 3 mm. Petali lunghi quasi 3 volte i sepali, a lembo patente ed obovato. Il resto c. s. O, 00, %. Luoghi rupestri: Istr. al M. Maggiore, Alpi piem., App. lig., parmig., lucchese ed Umbro al M. Pennino e Cors.; 4-7. rr. 3 (Piem.). Magg.-Giu. [ Alpi occ. Bulc., — C. thalictroides All. (1785) — C. Bocconii Viv. (1825). 5 C. Plumieri Vill. (1779) 1362 5 (2) Petali lunghi 3-4 volte i sepali, misuranti 6-13 mm., largam. obo- vati ed interissimi all’apice, a lembo + patente. 6 — Petali lunghi circa 2 volte i sepali, misuranti 2-4 mm. ed obovato- oblunghi od anche misuranti 5-8 mm., ma allora obeordato-bilobi all'apice ed a lembo eretto o suberetto. 8 6 Fg. tutte trisette, Rz. strisciante. Fusto nudo (1-2 dm.). Fg. tutte basali, lungam. picciolate, a segmenti subrotondo-romboidali, cuneati alla base, interi, dentati o lobati in alto. Corimbo semplice o talora con qualche rametto in basso: peduncoli uguaglianti la siliqua o più lunghi. Sepali lunghi 2-2 1/0 mm. Petali bianchi. Silique spesso abortive; stilo lungo 9-9 1/5 mm. %. Boschi: Istr., Alpi ven. e trent., App. parmig. e tosc. a i 375 Cardamine] 60 CRUCIFERAE 581 Boscolungo, nel Casentino ed al M. C'omero nell’ Aretino ; 5. Magg.- Giu. [Eur. centr. Bale.]. 4 C. trifolia L. (1753) 1363 — Fg. tutte od in parte pennatosette (solo eccezionalm. trisette). 7 7 Fg. cauline medie a segmento terminale largo 6-40 mm. Pianta rizo- matosa e spesso stolonifera (1-6 dm.). Fg. infer. e medie a segmenti laterali ovali, il terminale più grande, subrotondo-reniforme, obovato od oblungo, tutti dentati o lobulati; le cauline super. a segmenti lanceo- lati, dentati od interi; le primordiali semplici, subrotondo-reniformi, 3-5-lobe. Corimbo semplice o composto in basso; peduncoli lunghi ?/3 della siliqua o più. Sepali lunghi 3-4 mm. %. Sorgenti e corsi d’acqua; 5-7, rr. 2-4. Marz.-Lugl. [Eur. As. min. Altai Patag. Magell.]. 5 GC. amara L. (1753) 1364 A Antere rosso-violacee. Siliqua terminata da uno stilo manifestam. attenuato-pun- gente (lungo 1-3 mm.), con stimma puntiforme appena distinto (largo 0,2 mm.). a Pianta glabra o pelosa solo nel fusto alla base. I Petali bianchi. 1 Fg. pennatosette. A Pianta di dimensioni normali (1-4 dm.). — Dall'It. bor. sino all'App. tosc. (Casentino) e forse all'abr., Cors. tra Alistro e Bravone. % TYPICA AA Pianta più robusta (4-6 dm.), a fg. più grandi, le cauline a segmento terminale misurante 35--70 per 18--48 mm. — Venezia a Malghera, Bergam., Milanese, App. parmig. e reggiano ecc. [Eur. centr. Russ.). 3 MACROPHYLLA WeEND. (1846) 2 Fg. trisette, cioè a 3 segmenti. — Piem. tra Crissolo e Luserna [ Transs. Russ.?|] — C. trifolia Whlnb. (1812), non L. — C. amara v. trifol. O. E. Schulz (1903). TRISECTA DC. (1821) II Petali in parte o totalm. violacei o rr. rosei. — Qua e là col tipo. — Nasturtium office. v. roseum Gort. (1903) — C. amara v. rosea Gort. (1906). è ERUBESCENS PETERM. (1867) b Pianta peloso--irta nel fusto per tutta la sua lunghezza. — Qua e là col tipo — C. bicolor Presl (1819) — C. amara v. hirta Wimm. et Grab. (1829). e UMBROSA ‘LEJ., 1811-13) e Pianta pelosissima in ogni parte (compresi i pedicelli). — C. Tie. a Pizzo Scai e Cascine Camadra. € HIRSUTA ReTz (1779) B Antere bianco--gialliccie. Siliqua terminata da uno stilo più grosso e meno attenuato (lungo 2 mm. circa), con stimma manifesto, più largo dello stilo (0,5--0,75 mm.). — Piante robuste (4-6 dm.), glabre. # Fi. bianchi, in racemo spesso composto. Silique patenti, lunghe 8 1/9 - 4 cm. e larghe 1 mm. circa. Fg. variabili in ampiezza, le cauline a segmento terminale subrotondo o bislungo (largo 10-35 mm.), — quasi sempre minutam. cigliate al margine. — App. tosc. a Vallombrosa, piceno a S. Severino e Montefortino, Abr. al M. Corno ed a Castel di Sangro, Laz., Camp. ai laghi di Posta e di Patria, a Calvi ed a Castel di Sangro, Basil. a Melfi e Cal. a Reggio [Endem. ?). — C. uliginosa Ten. (1835--36), non M. B. — C. amara v. calabrica Paol. p. p. (1898). ‘q GRANDIFOLIA BERT. (1847) #* Fi. violacei, in racemo per lo più semplice. Silique erette od eretto- patenti, lunghe 1 1/2 - 2 1/2 cm. e larghe 1 1/2 mm. circa. Fg. a segmento terminale suborbicolare (largo 10-17 mm.). — Cal. al M. Pollino ed alla lA r pari È tas 60 CRUCIFERAE [575 Cardamine (xi D DI Sila | Endem.|. — ©. latifol. v. calabrica DO. (1821), Ten. (1830) — C. acris Griseb. (1848) — C. latifolia Car. (1893), non Vahl —.C. raphanifolia v. calabr. O. E. Schulz p. p. (1903) — C. raphan. v. major Grande (1911). 6 MAJOR TEN. (1820) 1364! — Fg. cauline medie a segmento terminale largo 2-5 mm., un po’ più lungo dei laterali od eguale ad essi, e tutti oblunghi o lineari, interi o 2-3-dentati all'apice; le cauline super. ed infer. simili alle medie; le ra- dicali a segmenti subrotondi od ovali, interi o dentati; le primordiali fugaci, subrotonde, + cordate, intere o quasi. Pianta glabra o quasi. Se- pali lunghi 2-3 mm. Petali bianchi o rosei. Antere gialle. Stilo lungo 1-1 i/o mm. %. Luoghi erbosi umidi; 2-4, rr. 5. Marz-Magg. [Eur. As. bor. Abiss. Am. bor.|. 6 C. pratensis L. (1753) 1365 A Petali lunghi 10-13 e larghi 5-7 mm. Fusto con poche fg. (2-3 dm.). a Rz. senza bulbilli. — /str., It. bor. (escl. Lig.), Tosc.? e Cors. nella foresta di Vizzavona. o TYPICA b Rz. con bulbilli granuliformi all’ascella di squamette. — Piem., Tosc., Umbria, Abr. e Laz. [ Pîr.]. 8 GRANULOSA (ALL., 1789) B Petali langhi 8-9 e larghi 3-5 mm. Fusto generalm. con parecchie fg. — Rz. senza bulbilli. — Ven., Alto Adige, Lomb., Piem. cd Emil. |Eur. media Spa.]. — C. Matthioli Moretti (1847). € HAYNEANA (WELW., 1830-31) 8 (5) Fg. radicali a segmenti subrotondi. 9 — Fg. radicali a segmenti ovato-oblunghi od oblunghi. 10 9 Pianta bienne o perenne, a rd. grossa, obliqua, densam. fibrillosa. Fg. cauline parecchie, più grandi delle radicali. Peduncoli eretto-pa- tenti, Fusti fortem. angolosi, flessuosi, fragili specialm. alla base. Fg. cau- line infer. simili alle radicali; le super. a segmenti bislunghi o lineari, interi od ottusam. angoloso-dentati. Corimbo semplice o composto. Petali . lunghi 3-4 mm. Stami sempre 6. Silique parallele alla rachide, ma al- lontanate da essa; stilo lungo 1/2 - 2/3 mm. OO, %. Luoghi acquitrinosi, sorgenti; 4-5. Magg.-Lugl. [Eur. As. media sett. ed or. India Giava Havai Am. bor. Messico]. — C. silvatica Lk. (1803) — C. hirsuta A major Ten. (1820). 7 C. fiexuosa With. (1796) 1366 A Pianta gracile (1-3 dm.), a fusti #* irsuti, almeno in basso, nel resto glabra o quasi. Portam. della C. hirsuta. — It. bor. dal Goriîz. al C. Tic. e V. d’ Aosta, App. tosco--emil., Nap., Palermo, Sard. e Cors. ox TYPICA B Pianta più sviluppata (2--6 dm.), a fusti glabri come il resto della pianta o con radi peli in basso. Portam. della C. amara (1). — Basil. al Vulture, Cal. e Sic. nel Messinese ed alle Madonie {[Endem]. — C. uliginosa Guss. (1843), non M. B. — C. dentata Guss. (1328), non Schult. — C. dubia Nic. (1878) — C. silvat. v. glaberrima N. Terr. (1869) — C. calabrica Arc. (1878). 8 GLABERRIMA FIORI (1907) — Pianta annua, a rd. sottile, fittonosa. Fg. cauline 1-3, generalm. meno sviluppate delle radicali. Peduncoli eretti. Pianta glabra o sparsam. pelosa (3-40 cm.). Fg. radicali a segmenti interi o subtrilobi, il termi. (1) Quando mancano i fi. la C. flex. v. glaberrima si distinguerà dalla C. amara per la brevità dello stilo. 375 Cardamine) 60 CRUCIFERAE 555 nale un po’ maggiore; le cauline a segmenti ovali, oblunghi o lineari, interi od ottusam. dentati. Corimbo semplice; peduncoli lunghi 1/3 - 1/9 delle silique. Sepali lunghi 1 1/3 - 1 2/3 mm. Petali bianchi, interi, lunghi 2-3 mm. Stami talora 4 soltanto. Silique per lo più strettam. appressate alla ra- chide; stilo quasi nullo. ©. Luoghi erbosi, boschi ece., comunissima: Istr., Pen. ed isole; 2-5. Genn.-Giu. | Quasi cosmopol., manca nell’ Austral.). 8 C. hirsuta L. (1753) 1367 10 (8) Petali obovato-oblunghi, interi all apice, lunghi 2 mm. Pianta verde (3-30 cm.). Fg. a segmenti interi od 1-2-dentati, quelli delle cau- line lineari. Peduncoli lunghi !/g - 2/3 della siliqua. Sepali lunghi 1 mm Stilo lungo 1 mm. Il resto c. s. O. Luoghi umidi o paludosi, qua e là: pr. Venezia, Padov. pr. i C. Euganei, Valtellina, Biellese, Pavese, Emil. | a Guastalla, S. Felice, Porretta e Corno alle Scale, Tosc. nel Lucchese e Pisano, Laz. nelle paludi Pontine e Camp. a Fondi; 2-4. Apr.- Giu. [Eur. Asia occ. Sib. Cina Alger.]. 9 C. parviflora L. (1759) 1368 — Petali obcordato-bilobi all'apice, lunghi 4-10 mm. Pianta nel fresco di un glauco intenso (5-20 cm.). Fg. a segmenti interi, ovato-oblunghi, di grandezza variabile (larghi 1-5 mm.). Peduncoli lunghi 1/9 della si- liqua o talora poco più brevi di essa. Sepali lunghi 21/0 -4 mm. © o più spesso OO 0 X%. Luoghi arenosi selvatici; 4-6. Magg.-Giu. [Pen. bale. dalla Croazia mer. alla Grec.|. 10 C. glauca Spr, (1821) 1369 A Petali lunghi 5--8 (rr. sino a 10) mm. Stilo lungo 2 mm. circa. — Bas. al M. Papa, Cal. all’Aspromonte, Messinese a Mandanici ed Etna. o. TYPICA B Petali lunghi 4-5 mm. Silique più brevi (1--2 cm.), a stilo lungo 1/2 - 1 mm. -— Rd. forte. Fusto ramosissimo (4-25 cm.), a rami per lo più sdraiati. Fg. assai piccole, a 4-38 paia di segmenti. — Cal. all’Aspromonte [Serb. Alban.]. 8 KOPAONIKENSIS (PANC., 1867) Sez. II. AURICULÀTAE PAoL. (1898). 11 (1) Petali lunghi 2!/: mm. o meno ovvero abortivi, Fusti per lo più ramosi, eretti (1-6 dm.). Fg. tutte pennatosette, a segmenti ovali o lan- ceolati, incisi, dentati od interi. Peduncoli lunghi 1/3 - 19 della siliqua. Sepali lunghi 11/2 mm. circa. Petali bianchi, eretti, obovato-oblunghi. Stilo lungo 1/9 -1 mm. Funicolo filiforme. O, 00. Luoghi ombrosi: Istr., Pen. sino al Nap., Elba e C'ors.; 4-5, rr. 2-3. Apr.-Giu. [ Eur. media As. bor. e centr. Giapp.|. 11 C. impatiens L. (1753) 1370 — Petali lunghi 4-S mm., sempre presenti, 19 12 Fg. a segmenti leggerm. 3-lobi oppure fg. indivise. Funicoli filiformi. Fusti cespugliosi (3-15 cm.). Peduncoli lunghi 1/8 - 1/8 della siliqua. Pe- tali bianchi, eretti, obovato-oblunghi. Stilo lungo 1/0 mm. o quasi nullo. X%. Pascoli e rupi; 4-7. Giu.-Lugl. | Eur. media e mer.). 12 C. resedifolia L. (1753) 1371 A Fg. radicali primordiali indivise, intere ed ovali, le altre trisette o penna- Ù tosette, a segmenti oblunghi od oblungo-lanceolati. — Alp?î, App. bor. e centr. e Cors. a. TYPICA 584 60 CRUCIFERAE (375 Cardamine B Fg. ora intere od appena denticolate, ora lirato-incise. a Fg. intere o denticolate, obovato--cuneate od ovali, arrotondato--troncate all'apice. — Qua e là col tipo — C. hamulosa Bert. (1832) — C. resed. v. subintegrifolia Car. (1893). 8 INTEGRIFOLIA DC. (1824) b Fg. lirato-incise, con 3-4 lobi per parte. Pianta di 2-3 cm. — Alpi lomb. e piem., Cors. aî M. Cinto e Renoso. [Alpi Pir.).. ‘x GELIDA (ScHoTT, 1855) — Fg. a segmenti dentato-incisi, 3-partiti o pennato-partiti. Funicoli © dilatati. 13 13 Petali bianchi. Siliqua larga 2-4 mm.; stilo lungo 1-9 mm. 14 — Petali rosei. Siliqua larga 1!/2-2 mm.; stilo lungo 1-3 mm, 15 14 Siliqua non alata ai margini; stilo un po’ compresso ma non alato, lungo 3-9 mm. Pianta diffusa (1-3 dm.). Fg. tutte pennatosette, a seg- menti 3-partiti o pennato-partiti, rr. soltanto incisi, a lacinie od inci- sioni ovate o cuneato-oblunghe. Sepali lunghi 2 1/2 - 3 mm. Petali obo- vati. Siliqua larga 2-3 mm., sempre glabra. O, 00. Indicata dell’ Istria, ma non più ritrovata; 2. Magg.-Giu. [Croazia Dalm. Monten. Serbia]. 13 C. maritima Portenschl. (1821) 1372 — Siliqua strettam. alata lungo i margini; stilo compresso e membra- noso-alato ai lati, lungo 1-6 mm, Fusto angoloso (8-25 cm.). Fg. c. s., a segmenti inciso-lobati, con lobi subrotondi od ovali. Sepali lunghi 2 mm. circa. Petali c. s., lunghi 2 !/2-7 mm. Siliqua larga 3-4 mm. O. Boschi, qua e là; 4-5, rr. 2. Marz.-Magg. |Eur. mer.-or. As. occ.]. — Pteroneurum DC. (1821). 14 C. graeca L. (1753) 1373 A Siliqua glabra. — Tosc. nella reg. del M. Amiata, Umbria, Marche, Piceno, Abr., Laz., Camp., Avellinese, prov. di Foggia a M. Crispignano ed al Gar- gano, Basil. a Muro, Capri, Sic., Malta a Gozo e Cors. o. TYPICA B Siliqua peloso-ispida. — Avellinese, Basil. e Cors. — Pteroneur. graec. v. erio- carp. DC. (1821) — Pt. corsicum Jord. (1860). 8 ERIOCARPA CARUEL (1893) 15 (13) Fusto angoloso (1-4 dm.). Fg. c. s., a segmenti ovali, inciso-dentati, a lobi rotondi od ovali, i laterali infer. spesso alla loro volta pennato- setti. Sepali lunghi 2.!/2-3 mm. Petali obovato-oblunghi. Siliqua pe- loso-ispida da giovane, quindi glabra o quasi. ©, %. Boschi, qua e là: App. dalla Lig. e Tosc. alla C'al., M. Amiata a Pereta, Laz. a Fiumi- cino ed Ostia, Gargano, pr. Messina e Cors. a Bastia; 4-6, rr. 2. Magg.- Giu. [Pen. bale.] — C. Columnae Grande (1914). 15 C. Chelidonia L. (1753) 1374 Cardamine amara X flexuosa O. E. Schulz (1903) = E. amara x silvatica A. Kern. (1870)= €. Kechii A. Kern. (1870)= C. amara Xx hirsuta Focke (1883). — C. Tic. a Montecarasso. C. alpina X resedifolia = C. Wettsteiniana O. E. Schulz (1903). — Alto Adige sul giogo dello Stelvio. Gen. 376. Dentària L. (1735). (Spec. 15 circa dell’Eur., Cauc., As. bor. ed Am. bor.). 1 Fg. cauline tutte a segmenti inseriti esattam. nell’apice del picciuolo comune (fg. palmatosette). 2 376 Dentaria] 60 CRUCIFERAE 585 — Fg. cauline tutte (meno talora le super.) a segmenti inseriti lungo una porzione terminale + lunga (rachide) del piccinolo comune (fe. pennatosette). 3) 2 Petali giallo-biancastri. Stami lunghi come i petali. Rz. grosso, squa- moso. Fusto semplice, nudo in basso (1!/- 3 dm.). Fg. trisette, a seg- menti oblungo-lanceolati o rr. lanceolati, seghettati od alla base talora incisi. Petali lunghi 12-15 o rr. sino a 20 mm. Silique a valve piane, senza nervature. Y%. Boschi, qua e là; 4-5. Apr.-Lugl. [Eur. centr.-or.]. — Cardamine Crantz (1769). 1 D. enneaphyllos L. (1753) 1375 A Fg. cauline avvicinate a 3 (rr. a 2) a guisa di verticillo. — Istria, Alpi ven., C. Euganei, Trent., Alto Adige, Bresc., Bergam., Biellese ed App. sino al- VAvell. e Nap. % TYPICA B Fg. cauline + discoste tra loro. — Trevig. a S. Maria di Feletto, Bassanese, Trent., Piceno a Bocca di Foce pr. S. Leonardo ecc. — D. trifolia Bert. (1847), non W. et K. — D. alternifol. D. Torre (1882). 3 ALTERNIFOLIA HAuUSM. (1854) — Petali violetti o rr. bianchi. Stami lunghi '/8 dei petali o poco più. Vedi D. pentaphyllos var. et È 3 (1) Fg. cauline a segmenti interi. Vedi Cardamine pratensis — Fg. cauline a segmenti seghettati. 4 4 Fg. tutte pennato- 0 palmatosette e sempre sfornite di bulbilli ascel- lari, le cauline ridotte a 2-5, tutte © glauche di sotto. Stami assai più brevi dei petali. Pianta glabra o rr. un po’ pelosa (1 !/2-5 dm.). Il re- sto c. s. Y. Boschi, qua e là; 4-5. Apr.-Giu. [Eur. media e mer.|] — Cardamine Crantz (1769), R. Br. (1812). 2 D. pentaphyllos L. (1753) 1376 A Fg. decisam. pennate, a segmenti inseriti sopra una costola lunga 1-5 cm. o più. — Rz. a squame come nella var. +. a Petali violetti o bianchi. Fe. cauline + discoste tra loro, tutte a seg- menti oblunghi o quasi lanceolati, in numero di 7-9 nelle infer. e 3-5 nelle super. — A/pî, App. dalla Lig. all Avellinese e Cal. alla Sila. — D. pentaphyll. « L. (1753) — Cardam. R. Br. (1812). o. PINNATA (LAM., 1786) b Petali giallo--biancastri. Fg. cauline ravvicinate a guisa di verticillo o più rr. discoste tra loro, tutte a segmenti lanceolati, in numero di 7-11. Istria, Alpi bergam., comasche e ticin. ed App. qua e là dalla Lig. alla Cal. {Savoia Svizz. Stiria Carniola Croazia] — D. ochroleuca Gaud. (1821) — Cardam. O. E. Schulz (1903). 8 POLYPHYLLA (W. et K., 1805) B Fg. digitate o quasi pennate, cioè in questo secondo caso a segmenti inse- riti sopra una costola lunga 1 cm. al più. I Petali bianchi o rosei. Rz. a squame arrotondato--ottuse, un po’ con- vesse di sopra, subrecurve. — Fg. cauline discoste, digitate o quasi pennate, a segmenti oblungo-acuminati, in numero di 5-7. — Trent. nelle Giudicarie, attorno al Garda e lago d’Iseo a Toline |Endem.}. *( INTERMEDIA (SONDER, 1855) II Petali violetti (solo eccezionalm. bianchi). Rz. a squame cuoriformi- acute, concave di sopra, diritte. — Fg. cauline c. s., tutte digitate, a 586 60 CRUCIFERAE |B(6 Dentaria " segmenti ovato-lanceolati, in numero di 5 nelle infer. e 3 nelle super. — Istria, Alpi [Eur. centr. Alpi Pir.. — D. pentaph. 8 et x L. (1758), Scop. (1772) — Cardam. O. E. Schulz (1903). ò DIGITATA (Lam., 1786) 1376! -- Fg. cauline super. indivise, quasi sempre bulbillifere nelle ascelle. Pianta c. s. (3-6 dm.); bulbilli globosi, violaceo-scuri od alla fine nera- stri (spesso mancanti nelle fg. infer., rr. in tutte). Fg. cauline infer. pennatosette, con 5-7 segmenti oblungo-lanceolati o lanceolati, dentati; le successive trisette; le super. indivise, seghettate od intere. Petali rosei o porporini (rr. bianchi), lunghi 12-18 mm. Rr. fruttifica. Giu. [reg. medit. Nubia Sahara]. — Brassica Eruca. L. (1753). — Volg. Rucola, Rucchetta. E. sativa Mill. (1768) 1380 A Silique lunghe 20-80 (rr. sino 45) mm, 4-5 1/2 mm. diam., con rostro lungo 6-9 mm. a Fg. lirate, pennatofesse. — Pen. ed isole. 1 TYPICA b Fg. bislungo-obovate, lobulate o semplicem. dentate, a lobi rivolti verso l’apice della fg. — Intorno a Napoli ed Ischia [|Grec. Alger. Nubia]. — E. sat. y. oblongifolia G. A. Pasquale (1876). 8 LANcROLATA (PomeL, 1874 B Silique lunghe 15-25 mm., 3-3 1/2 mm. diam., con rostro lungo 6-10 mm. Pianta di solito diffusa, più bassa e più pelosa (rappresenta la forma sel- vatica originale). — It. mer., Sic., Sard. (Reg. medit. Sahara). — Brassica Sieb. (1825) — E. pinnata Presl (1826) — E. longirostris Uechtr. (1874). € ERYSIMOIDES n. comb. Gen. 380. Sinàpis L. (1735). (Spec. 5 dell'Eur. media e Reg. medit.). 1 Siliqua 4-8-sperma. Fusti diffusi, gracili (15-35 cm.). Fg. + glabre, li- rato-pennatopartite, a lobi interi o dentati, le super. oblunghe o lineari. Petali gialli, non venati. Silique in racemo molto lasso, patenti, lanceo- lato-lineari, glabre o con setole minute; valve con 3 nervi di cui i la- terali meno robusti; rostro decisam. appiattito, lungo 1/3 del frutto. Semi bruno-scuri. O. Isola del Giglio; 2. Febbr.-Magg. | Alger. Tunis.]. — S. Choulettiana Coss. et Dur. (1862) — Erucastrum Calest. (1908) — Bras- sica O. E. Schulz (1919). 1 S. procumbens Poir. (1816) 1381 — Siliqua 2-3-sperma. Fusti eretti, robusti, © setolosi come il resto della ‘ pianta (2-5 dm.). Fg. pennatosette o -partite. Petali gialli, non venati (bianchi o giallognoli nel secco). Silique grosse, subcilindriche, patenti, a valve 3-nervie e rostro dilatato a lancia. Semi cenerini o rossigni. O. Campi, muri, macerie ece.; 2-4. Marz.-Giu. [Reg. medit. Can., colt. nat. Eur. media As. Afr. Am.|. — Brassica Rabenh. (1839. — Volg. Senape bianca, Rucchettone. 2 S. alba L. (1753) 1382 A Fg. a segmento terminale 3-lobo o 3-partito, manifestam. più grande dei laterali, che sono dentati o lobulati. Rostro lungo circa 1/2 della siliqua, ch’è densam. coperta di setole patenti od erette. — Qua e là nell’It. sett., più frequente nella centr. ed insul., spesso nat. od avvent. în seguito a coltura. o. TYPICA 588 60 CRUCIFERAE [580 Sinapis B Fg. a lacinia terminale incisa, grande circa come le laterali, che sono irre- golarm. dentato-laciniate. Rostro lungo 2/3 della siliqua o più, ch'è glabra o con setole erette e generalm. scarse. — Genova, Trieste, Marche, Abr., Camp., Basil. a Balvano, Cal., Sic., Sard. e Cors.; poco comune. |Spa. Creta Crimea Alger.|.. — Brassica Boiss. (1939-45). 2 DISSECTA (LaG., 1816) 1382° Gen. 381. Bràssica L. (1735). Spec. circa 60 dell'Eur. media e mer., As. occ. e centr. ed Afr. bor. ed or.). 1 Silique strettam. appressate contro la rachide, non ristrette alla base in pedicello sterile. Sez. I. MELANOSINAPIS 7 — Silique + scostate dalla rachide, 2 2 Siliqua a valve percorse da 3 nervi egualm. prominenti. Sez. II. CERATOSINAPIS 9 — Siliqua a valve col solo nervo mediano prominente, i laterali sottili ed anastomosantisi, 3 3 Siliqua ristretta alla base in uno stipite (podogino) sterile, lungo 2 0 più mm, Sez. III. MicRoPoDIUM 10 — Siliqua ristretta alla base in uno stipite lungo meno di 2 mm., ov- vero sessile, 4 4 Fg. radicali lirato-pennatosette. Sez. VII. ERUCASTRUM 21 — Fg. radicali meno profondam. divise od anche intere. 5 5 Sepali lunghi 2 mm. Sez. IV. BRASSICASTRUM 12 — Sepali lunghi 3 mm. o più. 6 6 Siliqua a rostro lungo 4-12 mm. Sez. V. EUBRASSICA 13 — Siliqua a rostro lungo 2-3 mm. Sez. VI. OREOBRASSICA 19 Sez. I. MELANOSINAPIS Borss. (1867). 7 (1) Fg. super. sessili. Pianta perenne, suffruticosa, mollem. vellutata, verde o biancastra (2-7 dm.). Fg. lirato-pennatosette, a segmenti ovali o subrotondi, subinteri, dentati o seghettati; le super. oblunghe, inegualm. dentate. Petali gialli. Siliqua irsuta, a valve con nervo mediano poco prominente, le laterali più sottili ed anastomosantesi; rostro sterile o rr. seminifero, compresso-lesiniforme, incurvato, lango 4-8 mm. %. Luoghi erbosi o sassosi, macerie ecc.: Nizz., Tosc., Puglie, Basil. or., C'al., Sic. ed isolette vicine e Sard. pr. Sassari; 2-4, rr. 5. G'enn.-Dic. [Spa. Afr. bor... — Sinapis L. (1767) — B. Cheiranthos Ten. (1830), non Vill. — Erucastrum Wk. (1880). 1 B. pubescens Ardoino (1867) 1383 — Fg. tutte + picciolate. Piante annue o bienni. 8 S Siliqua cilindrica, ristretta sotto il rostro. Pianta + ispida o rr. quasi glabra, ramosissima (3-10 dm.). Fg. c. s., a segmenti subrotondi od oblunghi, dentati, ottusi o rr. acuti; le super. piccole, lanceolate, subin- tere. Petali gialli. Siliqua a valve con nervature ora prominenti ora eva- nescenti; rostro seminifero, ovale od oblungo, un po’ compresso, lungo: 3-4 mm. (rr. sterile e filiforme), diritto ovvero + ripiegato da un lato. OO. Luoghi aridi erbosi 0 sassosi, macerie ecc.; Pen. dalla Lig. e Puglie 381 Brassica] 60 CRUCIFERAE nS9 in giù ed isole, avvent. a Trieste, l’rent. in Valsugana e C. Ticino; 2-4, vr. 5. Apr.-Giu. [Reg. medit. C'an., nat. avv. Eur. occ. Argentina] — Sinapis in- cana L. (1755) — Hirschfeldia adpr. Moench (1794) — Br. incana Meigen (1842), non Ten. — Erucastrum incan. Koch (1835) — H. incana La- grèze-Foss. (1847), Lowe (1868). 2 B. adpressa Boiss. (1839) 1384 A Silique affatto glabre. — Area della spec. a. TYPICA B Silique minutam. pelose (tranne l’apice). — Qua e la. — Sinap. incana Jacq. (1772) — S. heterophylla Lag. (1816) — Erucastrum incan. v. hirtum Bab. (18359) — B. adpr. v. lasiocarpa Ball (1878) — Hirschf. incana v. hirta O. E. Schulz (1919). 8 HIRTA n. comb. — Siliqua compresso-tetragona, non ristretta sotto il rostro. Pianta + irto-scabra (5-12 dm.). Siliqua glabra, a valve col nervo mediano pro- minente, le laterali più sottili ed anastomosate; rostro sterile, lesini- forme, lungo circa 3 mm. Il resto c. s. O. Campi, macerie ecc., qua e là: It. bor., Tosc., Laz., Ischia, Basil., Reggio-Cal., Sic., Sard. e Cors., talora avvent. o nat. in seguito a coltura; 2-4. [Eur. media e mer. As. occ. Afr. bor., colt. nat. altrove]. — Sinapis L. (1753) — B. sinapioides Roth (1830). — Volg. Senapa, S. nera. 3 B. nigra Koch (1833) 1385 Sez. II. CERATOSINAPIS PRANTL (1890). 9 (2) Sepali lunghi 3-4 mm., patenti, non prolungati in basso. Pianta annua, = irto-scabra, assai ramificata (3-10 dm.). Fg. ora indivise, ovali, oblunghe o lanceolate, dentate, ora lirato-pennatopartite, a lacinie late- rali piccole e la terminale molto grande, dentate. Petali gialli (bian- chicci nel secco). Silique su peduncoli molto ingrossati, sessili, glabre o con setole riflesse; rostro per lo più seminifero, lesiniforme, appena compresso, lungo 6-10 mm. O. Luoghi colt. ed erbosi, comunissima: Istria, Pen. ed isole; 2-5. Prim.-Aut.|Eur. As. occ. Afr. bor. Is. atl., nat. India Am. bor. Austral.|. — Sinapis L. (1853) — B. Sinapistrum Boiss. (1839-45) — 5. Sinapis Vis. (1852). — Volg. Senapa selvatica o de’ campi. 4 B. arvensis Rabenh. (1839) 1386 A Ovario e silique glabre. — Area della spec. — Sinapis arv. a lejocarpa Gaud. : (1836). o LEJOCARPA n. comb. B Ovario peloso; silique * ispide per peli riflessi. — Area della spec. — Sinapis L. (1755) — S. hispida Balb. (1804-06) — S. villosa Mérat (1812) — S. arv. v. dasycarpa Neilr. (1846). 8 ORIENTALIS n. comb. — Sepali lunghi 6-8 mm., eretti, prolungati in basso. Pianta bienne 0 perenne, + ispida (2-12 dm.). Fg. pennatosette o -partite, a lacinie o segmenti ovali o lanceolati, dentati od incisi, il terminale indiviso 0 trifido; le cauline talora minute, lineari ed intere od anche nulle. Racemi brevi. Petali gialli, venati (bianchicci nel secco). Silique a peduncoli © ingrossati, sessili, lunghe 3-8 cm., glabre; rostro sterile o seminifero, lanceolato o lesiniforme, compresso. OO, XY. Luoghi erbosi o rupestri, qua e là; 4-7. Magg.-Lugl. [Eur. occ. Svizz. Pir. Spa.]). — Sisymbrium L. (1753) — B. Erucastrum Pollich (1777) — B. Cheiranthus Vill. (1779) — Brassicella O. E. Schulz (1916). 5 B. monensis Huds. (1778) 1387 590 60 CRUCIFERAE [381 Brassica A Silique diritte a maturità; rostro lungo 8-19 mm. — Al/pî, A. Apuane, App. tosco-emil., Elba. — Brassicella Erucastrum O. E. Schulz (1916). o. TYPICA B Silique incurvate. — Alpi piem. — Sinapis All. (1785) — S. pendula Rouy et F. (1595). 8 RECURVATA (Jorp., 1864) C Silique patenti o riflesse; rostro lungo 4-15 mm. — Sard. nei Monti di Pat- tada e Bollotona (Moris) e Cors. [Endem.| — B. Erucastram Moris (1827), non L. — B. petrosa Jord. (1864). RECTANGULARIS (Viv., 1825) Sez. III. MicroPòDIUM DC. (1821). 1 10 (3) Fe. radicali pennatosette, a segmento terminale rotendo, maggiore dei laterali. Pianta spesso lignificata alla base, glauca, con pochi peli (2-6 dm.). Fg. radicali con pochi (talora 2 soltanto) segmenti laterali ovali od oblunghi; le super. pennatofesse od indivise. Petali giallo-pal- lidi (bianchicci nel secco). Silique compresse, con strozzature evidenti; rostro sterile (rr. 1-spermo), allungato-conico, un po’ compresso, lungo 2-4 mm. OO o più spesso 2. Campi, muri, macerie e luoghi mar.: Pen. dalla Tosc. (Orbetello) e Molise (foce del Biferno) in giù, Sic. ed iso- lette vicine, Malta, Linosa, Lamped., Sard. a Capo Figari ed Elba, avvent. a Genova; 2. Genn.-Dic. |Reg. medit. occ. Monten. Tripol.). 6 B. fruticulosa Cyr. (1792) 1388 — Fe. radicali ora pennato-partite o -fesse ed a lobo terminale ovale od oblungo, ora soltanto dentate od anche intere. 11 11 Fusto era foglioso ed in tal caso silique alla fine pendenti, ora nude o foglioso alla base soltanto. Vedi Gen. Diplotaris — Fusto sempre foglioso od almeno in alto con qualche fg. ridotta. Si- lique + patenti. Pianta quasi glabra (4-10 dm.). Fg. carnosette, oblungo- lanceolate; le infer. irte, le super. glabre, intere. Petali bianco-giallognoli, lunghi 9-10 mm. Silique compresse, con strozzature; rostro sterile, sub: cilindrico. Y. Luoghi paludosi, argini; 2-3. Magg.-Giu. [Paesi danub. Russ. mer. Asia occ.). ‘ 7 B. elongata Ehrh. (1792) 1389 A Silique lunghe 15-22 mm. (rr. più) con stipite (podogino) lungo 1 1/2 - 4 mm. e rostro lungo 1-3 mm. a Fg. infer. pennato-partite, a lacinie ovato-ottuse. — Nap. ad Astroni, Pa- neta di Cuma e Licola. & “TYPICA h Fg. infer. superficialm. ondulato-crenate o quasi intere. Silique un po’ più lunghe, a rostro spesso brevissimo. — Awvent. pr. Trieste e Genova [Cauc. Armen. Pers. bor... — B. elong. v. integrifolia Boiss. (1867). 8 PERSICA (Boiss., 1849) B Silique lunghe 30-55 mm., con stipite brevissimo o talora mancante e rostro lungo 3-6 mm. — Fg. a lobi poco profondi, ovali-ottusi, interi o dentellati. — Paludi argillose: basso Friuli a Virco, Talmasson, Flambro, Castions di Strada ece. | Endem.|— Erucastrum Vis. (1856). | PALUSTRIS (PirRoNA, 1855) Sez. IV. BRASsICAsTRUM PaoL. (1898). 12 (5) Pianta glabra o quasi, piuttosto glauca (1! -4 dm.). Fg. infer. obo-. vate od oblunghe, attenuato-picciolate; le super. oblungo-lanceolate, cor- date alla base, sessili; tutte intere o dentate. Petali gialli (sbiancati nel e N di r LO - Re ì “ \ 981 Brassica) 60 CRUCIFERAE 591 secco). Siliqua oblunga, compressa; rostro sterile, cilindrico, sottile, lungo 2 mm. circa. ©, OO. Luoghi aridi: Sic.; 2. Marz.-Magg. e Sett.-Ott. [Afr. bor.]. — Sisymbrium Desf. (1800) — Sinapis DC. (1821). 8 B. amplexicaulis Pomel (1860) 1390 Sez. V. EuBRASSICA BoIrss. (1867). 13 (6) Fe. eauline cordato-amplessicauli, 14 — Fg. cauline mai ce, se 15 14 Fg. radicali tubercoloso-setolose (al margine almeno), verdi. Fi. aperti superanti quelli chiusi sovrastanti. Fusto per lo più ramoso (2-6 dm.). Fg. lirato-pennatofesse; le super. quasi intere. Sepali lunghi 3 mm. Petali gialli. Filamenti dei 2 stami più brevi ascendenti-divergenti. Siliqua ci- lindrica, con strozzature; rostro sterile od 1-2-spermo, cilindrico, lungo 8-10 mm. ©, 00. Origin. probabilm. della Reg. medit.; 2-4. Prim.- Aut. [Colt. nat. molti paesi] — B. camp. v. setulosa Car. (1898). 9 B. campestris L. (1753) 1391 A Rd. gracile, fusiforme. — Colt. od avvent. nella Pen. ed isole. — Volg. Colza, Rapa selvatica. u OLEIFERA DC. (1821) B Rd. conico-ingrossata o globoso-depressa, mangereccia. — Colt. — Volg. Rapa. 6 Rapa (L., 1758) — Fg. tutte affatto glabre, glauche. Fi. aperti non superanti quelli chiusi sovrastanti. Il resto come nella prec. dalla quale non è forse specificam. distinta. 00, O. Origin. probabilm. dell’ Afr. bor.; 2-4. Prim.-Aut. | Colt. nat. c. s.].. — B. oleifera Moench (1794). 10 B. Napus L. (1753) 1392 A Rd. gracile, fusiforme. — Colt. od avvent.; Pen., Elba e Sard. — Volg. Na- vone selvat., Ravizzone. o. TYPICA B Rd. ingrossata, mangereccia. — Colf. — B. olerac. v. Napobrassica L. (1753) — B. Napus v. esculenta DO. (1821) — Volg. Navone. 8 NapoBrassica (MiLL., 1768) 15 (13) Fg. carnose, glauche, le infer. a lobo terminale grandissimo (rr. indivise, dentate od intere). 16 — Fg. non aventi i caratteri suddetti, If 16 Siliqua a rostro non compresso ai lati, a molti semi 1-seriati. Fusto grosso, spesso lignificato alla base e quivi spogliato dalle fg., spesso ra- moso in alto (2-10 dm.). Fg. grandi, lirato-pennatofesse, a lobi ango- loso-dentati o sinuati, i laterali ovali od oblunghi. Sepali lunghi 6-10 mm. Petali gialli o bianchi. Filamenti tutti eretti. Silique lunghe 12-80 mm.; rostro ora seminifero e quindi dilatato in basso, ora più rr. sterile e tutto cilindrico, lungo 4-12 mm. ©0 o più spesso %. La pianta selvat. nei luoghi dirupati; 2-5. Marz.-Giu. [Eur. bor.-occ. e mer., nat. Afr. bor. e colt. ovunque]. — Volg. Cavolo. 11 B. oleracea L. (1753) 1393 A Piante glabre o con peli radi. a Petali giallo-pallidi, larghi 4-9 mm. I Siliqua cilindrica, con strozzature. 1 Fg. cauline un po’ abbraccianti alla base. Silique eretto-patenti, gibbose; a rostro cilindrico, spesso 1-2-spermo. Semi lisci. 592 60 CRUCIFERAE [381 Brassica A Fusto ramoso in alto, alto sino a 24 dm., perennante. — Istria, Lig., App. tosco-emil., M. Argentaro, Spoleto, Marche, Elba e Palmatola; 2-5. — B. oler. x ramosa DO. (1821). a SILVESTRIS L. (1753) (Micn., 1768) AA Fusto semplice, basso, generalm. bienne. $ Fi. tutti giungenti a perfetto sviluppo. # Fusto cilindrico. + Fusto senza gemme. X Fg. tutte distanziate, le super. di solito formanti una rosetta (= B. oler. v. acephala DC. |1821]). u' Fg. sinuato-pennatifide, le super. quasi intere, piane, verdi o verdi-scure. — Colt. — Volg. Cavolo, Cavolo nero. 8 virIDIs L. (1755) a? Fg. + laciniate, increspate, verdi. — Colt. SABELLICA L. (1753) a’ Fg. * laciniate, increspate, violacee o con colori cangianti dal verde-scuro al violaceo. — Colt. per ornamento. è LACINIATA L. (1753) XX Fg. giovani addensate a guisa di capolino o di palla. > Fg. piane. — Colt. — Volg. Cavolo-cappuccto. e CAPITATA L. (1758) xk Fg. bollose, ondoso-crespe. — Colt. — Volg. Cavolo cappuc- cio-crespo, Verza. & SABAUDA L. (1753) ++ Fusto con gemme copiose, formanti piccoli cavolini. — Colt. — Volg. Cavolo di Bruxelles. * GEMMIFERA-DC. (1821) | #* Fusto rigonfio-subgloboso a guisa di rapa. — Colt. — Volg. Ca- volo--rapa. f coxeyLopes L. (1753) $$ Fi. in gran parte abortiti, su peduncoli carnoso--ingrossati, densam. avvicinati e formanti una palla. — Colt. — Volg. Cuvol--fiore, Broccoli. { : BorryYTIS L. (1753) 2 Fg. cauline medie ristrette alla base. Silique patentissime, non o poco gibbose; a rostro lesiniforme, aspermo od 1-spermo. Semi spesso al- veolati. — Léy. occ. (comprese le isolette Galinaria e Bergeggi), A. Apuane, App. lucchese e bologn. a Riva di Dardagna, pr. Ancona e Salernit. nelle isole Sirenuse; 2, rr. 4. (Spa. Franc. mer.) — B. balearica DC. (1821), non Pers. — B. Robertiana J. Gay (1826) — B. Pourretii Rouy et F. (1896). » MONTANA (PouRR., 1788) II Siliqua tetragona. — Fg. cauline attenuato--picciolate alla base, le basali quasi pennatofesse, tutte a lobi e denti subacuti. — Qua e la in Stéc.; 4. [Endem.}. — B. montana Raf. (1814), non Pourr. — B. cretica Guss. (1821), non Lam. ). RUPESTRIS (Rar., 1810) b Petali bianchi (rr. gialli), larghi 10-12 mm. — Siliqua e fg. cauline come nella var. prec.; fg. infer. intere o con 1-2 lobi ‘alla base. Rostro con 1-2 semi od aspermo. — Sard. (comprese le isole Tavolara e Figarolo) e Cors.; 2. |Endem.| — B. nivea Fouc. (1900), non Boiss. et Sprun. p. INSULARIS (MoRIS, 1837) B Piante densam. vellutate o tomentose. — Fg. cauline un po’ abbraccianti alla base. Petali giallo--pallidi o bianchi. o. Siliqua tetragona, lunga 20-55 mm., bruscam. contratta nel rostro, a valve con nervatura mediana bene prominente. Pianta bianchiccio--vellutata, perenne. — Rupi: Ste. occ., Caltanissetta a Terrapilata, Favignana e Ma- rettimo; 2. [Endem.|). — B. Tinei Lojac. (1888). y VILLOSA (Biv., 1816) ie Ji I 381 Brassica] 60 CRUCIFERAE 593 8 Siliqua cilindrica, lunga 4-10 cm., gradatam. attenuata nel rostro, a valve con nervatura mediana poco prominente. Pianta bianco--tomentosa, bienne. — Rupi mar.: lungo il Tirreno dalla Tosc. (M. Argentaro) alla Cal., Stie., Eolie, Ischia, Capri, Giglio ed is. Tremiti, Pianosa e Pelagosa nell’ Adriat. [Dalm. Arbe). — B. Botterii et B. mollis Vis. (1852). o INCANA (TEN., 1811) — Siliqua a rostro compresso ai lati, a pochi semi, allineati lungo 2 serie. Pianta suffruticosa (1 !/-6 dm.). Fg. infer. lirato-pennatofesse, a lobo terminale grandissimo; le super. sessili ed un po’ amplessicauli, lanceo- late, subintere. Petali giallo-pallidi. Siliqua grossa, cilindrica, con stroz- zature; rostro sterile od 1-2-spermo, conico, lungo 6-10 mm. %. Rupi calcari mar., rara; 2. Febbr.-Marz. [| Endem.| — Eruca Car. (1891). 12 B. macrocarpa Guss. (1825) 1394 A Fg. affatto glabre. Siliqua lunga 3-5 cm.; rostro grossissimo. — Isole Egadi. a TYPICA B Fg. tomentose. Siliqua lunga 2 1/2 - 3 1/2 cm.j rostro sottile. — Trapani al M. S. Giuliano. — Eruca Car. (1891) — B. macr. v. villosissima Damanti (1891) — B. macr. f. villoso-incana Lojac. (1906). 8 DREPANENSIS PaoL. (1898) (Ponzo, 1900) 17 Fg. semplicem. seghettate o sinuato-dentate, Pianta glabra, verde-glauca, con rz. grosso e fusti semplici (2-3 dm.). Fg. carnosette, ovali od oblun- ghe, le radicali lungam. picciolate, le cauline sessili. Sepali lunghi 6-8 mm. Petali gialli. Siliqua compressa; rostro sterile od 1-2-spermo, lanceolato, lungo 10-12 mm. %. Pascoli sassosi e luoghi rupestri, rara: Alpi piem. dal Cenisio alla valle di Valdieri; 5-T. Lugl. | Alpi franc.|. — Brassi- cella O. E. Schulz (1916). 13 B. Richerii Vill. (1779) 1395 — Fg. più profondam. divise, 18 18 Fg. cauline tutte molto più piccole delle radicali. Pianta ispida, verde- scura, a fusto semplice o ramoso (2-6 dm.). Fg. membranose, le radicali a rosetta, lirato-pennato-partite o -sette; le super. spesso intere, lineari. Sepali lunghi 3-4 mm. Petali giallo-pallidi (sbiancati nel secco). Siliqua cilindrica, con strozzature; rostro c. s., lungo 6-12 mm. ©, OO. Arene mar.: Laz. a Maccarese, Pugl., Basil., C'al., Sic., Malta, Linosa, Lamped., Sard. e Tavolara; 2. Febbr.- Apr. | Reg. medit. Reg. Caspica Pers. Mesop. Beluc.]. — B. sabularia Moris (1827), non Brot. 14 B. Tournefortii Gouan (1773) 1396 — Fg. gradatam. decrescenti dalle radicali alle cauline, Vedi 22 Sez. VI. OREoBRÀSsICA PRANTL (1890). 19 (6) Fg. cauline nulle o tutte decisam, meno sviluppate delle radicali. 20 — Fg. cauline infer. pressochè uguali alle radicali, Vedi 22 20 Siliqua compressa, larghetta. Pianta sempre glabra, suffruticosa, a fusto scapiforme (3-20 cm.). Fg. carnosette, lungam. picciolate, obovate o lan- ceolate, subintere, dentate o sinuato-lirate. Sepali lunghi 4-5 mm. Petali gialli. Siliqua a rostro conico-cilindrico, lungo 2-3 mm. %. Luoghi roc- 38 594 60 CRUCIFERAE [981 Brassica ciosi, rara: Alpi piem. dalla V. di Susa al M. Viso; 5-6. Giu.-Ag. [Alpi frane... — Sisymbr. monénse All. (1785), Vill. (1789), non L. — S. re- pand. W. (1800) —- Diplotaxis Gr. et Godr. (1848) — Erucastrum Calest. (1908). 15 B. repanda DC. (1821) 1397 — Siliqua cilindrica o tetragona, sottile. Pianta + irsuta, rr. glabra, per lo più suffruticosa (7-30 cm.) Fg. radicali carnosette, picciolate, ora oblanceolate e dentate, ora lirato-pennatofesse, a lobi ovali, dentellati; le cauline 3-4, situate in basso del fusto, simili alle radicali ma minori, talora anche 1 fg. presso i fi. subsessile. Siliqua a rostro sterile, sot- tile. Il resto c. s. L. Luoghi sassosi o rupestri: App. piceno-abr., camp. al Matese, avell. al M. Terminio e cal. nel M. Mula; 5-7. Giu-Ag. | Alger. Tunis.|. 16 B. Gravinae Ten. (1811) 1398 Sez. VII. ErucAstRUM DC. (1821) (PRESL, 1826). ‘91 (4) Fg. cauline tutte molto più piecole delle radicali. Vedi B. Tournefortii — Fg. gradatam. decrescenti dalle radicali alle cauline. 22 22 (18 19 e 21) Pianta ispida, specialm. in basso (2-7 dm.). Fg. carnosette, verdi, tutte sublirate o pennatosette (col lobo terminale subeguale ai la- terali), rr. soltanto lobate; lacinie ovali-oblunghe, ottusam. dentate. Se- pali lunghi 3-4 mm. Siliqua cilindrica con strozzature; rostro sterile od 1-spermo, compresso-conico, lungo 3-5 mm. O, 00, %. Luoghi arenosi od argillosi e pascoli rocciosi, qua e tà; 2-7. Apr.-Ag. Eur. media e mer.). — Erysimum Scop. (1772) — Sinapis nasturtiifolia Poir. (1796) — Sisymbr. obtusangulum Hall. in Schleich (1800) — Erucastrum obtusang. Rehb. (1832). 17 B. Erucastrum L. (17583) 1399 A Infiorescenza affatto nuda. Petali d’un giallo inteuso. Ovario con 28-38 ovuli. Silique con rostro lungo 3-6 mm. ed 1-spermo. — If. bor. dall’Istria alla Lig., Emil. e forse nel Laz. e Nap. — Erucastrum nasturtiifolium O. E. Schulz (1919). o TYPICA B Infiorescenza fogliosa in basso. Petali giallo-pallidissimi (rr. gialli). Ovario con 40-44 ovuli. Silique con rostro lungo 1 1/2 - 4 mm,, senza semi. — /ndi- cata del Ven., Trent., V. d'Aosta a Cogne e Laz. ad Ostia |Eur. media ed occ.-mer.)] — Sisymbr. Erucastr. Pollich (1777) — ? S. gallicam W. (1809) — Erucastrum Pollichii Schimp. et Spenn. (1829) — E. inodorum Rchb. (1832) — E. ochroleucum Calest. (1908) — E. gallicum O. E. Schulz (1916). 8 ocroLEUCA GaUD. (1829) (Sov.-WILu., 1834) 1399' — Piante completam. glabre o solo debolm. pelose in basso. 2a 23 Fg. infer. lirato-pennatofesse. Pianta erbacea o suffruticosa (4-12 dm.). Fg. carnosette, glauche, a lobi ovali, ottusam. sinuato-dentati; le super. strette, subintere. Sepali lunghi 4 mm. Petali giallo-pallidi (sbiancati nel secco). Siliqua cilindrica o compressa, con strozzature; rostro sterile od 1-spermo, compresso, allungato-tonico, lungo 4-8 mm. 00, %. Luoghi arenosi o sassosi; 2-4. Magg.-Giu. [Spa. mer.). — Sinapis levigata L. . (1755) — S. baetica Boiss. (1838) — Erucastrum levigatum O. E. Schulz (1919). 18 B. baetica Boiss. (1839) 1400 381 Brassica| 60 CRUCIFERAE 595 A Fg. infer. densam. ispide per peli brevi. Ovario con 17-24 ovuli. Silique 1-1!/2mm. diam., con rostro dello stesso diam. della siliqua. — Propria della Spa. o TYPICA B Fg. infer. assai più grandi, con peli sparsi e più lunghi. Ovario con 11-18 ovuli. Silique 1,2-2 mm. diam., con rostro manifestam. più stretto. — Basdl., Cal. e Sîc. bor--or. [Endem.|. — Sinapis J. et C. Presl (1822), non Cav. — Eru- castr. virgatum Presl (1826) — Sinapis sicula Bert. (1847) — B. Preslii Nic. (1878) — B. exaltata Huter P. et R. (1879) — Hirschfeldia virgata Grande (1920). 8 sICULA (Arc., 1882) — Fe. infer. oblungo-lanceolate, con lobi poco profondi. Vedi 5. elongata <; palustris NotA. — Brassica bracteolata F. et M. (1837) = B. nigra v. bracteolata Spach in Coss. (1859), dell'Egitto e Nubia, è indicata del Nap. al Castello di Baia, a Bacoli alle Penate ed a Bagnoli (N. Terr.). Gen. 382. Diplotàxis DC. (1821). (Spec. circa 20 dell'Eur. media e Reg. medit.). 1 Piante erbacee (annue, bienni o perenni). © 9 — Piante suffruticose ossia legnose alla base (perenni). at È 2 Petali bianchi o rosei, venati di violetto, Siliqua gradatam. attenuata all'apice. Fusto foglioso, eretto (2-5 dm.) Fg. infer. a lacinie ovali.od oblunghe, seghettate; le super. oblunghe, inciso-dentate od intere. Pe- duncoli lunghi 1/3 - 1/4 delle silique. Sepali patenti. Petali lunghi 2-3 volte i sepali. Silique ascendenti, stipitate; stilo breve; valve 1-nervate. Semi biseriati. ©. Luoghi colt. ed incolti; 2 e 4. Febbr.-Aut. | Reg. medit. Me- sopot. Nubia Abiss.] — Sinapis L. (1756) — Brassica Boiss. (1839-45). 1 D. erucoides DC. (1824) 1401 A Pianta glabra o sparsam. pelosa lungo il fusto. Fg. a lobo terminale, poco più grande dei laterali. a Fg. lirato-roncinate o roncinato--pennatifide, a lobi triangolari, il termi- nale lanceolato--acuto. Petali bianchi. — Rara nel Nizz., Lig. e Tosc., più comune nel resto della Pen. dall’Umbria e Rimini in giù, Sic., Malta, Lamped., Sard. e Cors. fra Bastia e Biguglia. o. TYPICA b Fg. piuttosto sinuato--dentate che lirato--roncinate, a lobi subtriangolari, il terminale obovato--ottuso, Petali carnicini, porporini nell’unghia. — Silique più lungam. peduncolate; lunghe circa il doppio che nelle altre var. — Pugl. e Basil. | Alger. Tun.| — Sinapis Ten. (1811). 8 APULA (TEN., 1830) c Fg. lirato--sinuate, piccole e strette, a lobo terminale c. s. Petali piccoli, strettam. obovati, bianchi nel fresco, tendenti a divenire violacei nel secco. — Fusto ramoso quasi dalla base; racemi lunghi, virgati. — Cal. mer.-or. pr. Roccella e Caulonia [| Endem]. VERSICOLOR (HurER P. et R., 1879) B Pianta peloso-ispida in ogni parte. Fg. lirato--pennatopartite, a lobi ovali-- ottusi, il terminale assai più grande. — Petali bianchi con venature vio- lacee. — Basil. e T. d'Otranto | Endem.?]. — Brassica hispida Ten. (1815). è HISPIDULA (TEN., 1830) 596 60 CRUCIFERAE (382 Diplotaxis — Petali gialli. Silique bruscam. ristrette sotto lo stilo. 3 3 Peduncoli infer. lunghi come i sepali. Petali a lembo oblungo, ugua- glianti i sepali od !/ più lunghi di essi. Pianta glabra, verde-glauca (1-3 dm.). Fg. sinuato-dentate, pennato-fesse o -partite, lirate o no. Se- pali eretti. Siliqua + eretta, brevem. stipitata; stilo breve. O. Luoghi colt., qua e là: Istria, Pen. dal Nizz. e Barese in giù, Tremiti, Sic. ed alcune isolette vicine, Malta, Sard. e Giglio; 2. Febbr.-Nov. [| Eur. media Reg. medit.|. — Sisymbr. L. (1753) — Brassica Boiss. (1839-45). 2 D. viminea DC. (1821) 1402 — Peduncoli infer. assai più lunghi dei sepali. Petali a lembo obovato- subrotondo, lunghi 2-3 volte i sepali. Pianta con forte odore erucoide, glabra o talora pelosa (1-6 dm.). Il resto c. s. O, 00, *. Luoghi colt. ed incolti, muri ecc., frequente; 2-5. Febbr.-Ott. [ Eur. As. min. Afr. bor., nat. Buenos Aires] — Sisymbr. L. (1753) — Brassica Huds. (1778). 3 D. muralis DO. (1821) 1403 A Piante annue o bienni, per lo più fornite di una rosetta di fg. basilari e col fusto nudo o con poche fg. i a Peduncoli infer. più brevi della siliqua, che misura 25-35 per un 1'/,-2 mm. (8 . Sepali eretti. — Istria, Pen., Tremiti, Sic., Sard. a Macomer, Cors. a Calvi, Elba e Pianosa, più frequente al nord. a TYPICA b Peduncoli infer. assai più lunghi dellaSiliqua, che misura 10--25 per 3 mm. Sepali patenti. — Sie. a Porto Empedocle, Lamped.; 2. [Tunisi]. 8 scaposa (DC., 1821) 1403' B Pianta perenne, talora lignificata alla base, senza rosetta di fg. basali e con numerose fg. cauline. — Sepali patenti. — Col tipo, più comune. [ Eur. centr. Reg. medit., nat. Buenos Aires] — Sisymbr. L. (1755) — Brassica Fr. (1828). TENUIFOLIA (DC., 1821) 1403° 4 (1) Silique alla fine pendenti, Pianta ispida (almeno in basso) (3-10 dm.). Fg. carnosette, le infer. ovali od oblunghe, dentate od inciso-dentate, le super. lanceolate o lineari, dentate o subintere. Pedicelli lunghi 5-12 mm. Petali gialli, lunghi il doppio dei sepali. Siliqua con stipite lungo 2-3 mm.; stilo subnullo. %. Luoghi sassosi o rupestri; 2. Apr.-Magg. [Spa. mer. As. occ. Afr. bor.| — Sinapis Forsk. (1775) — Sisymbr. pendulum Desf. (1797-98) — D. pendula DC. (1821) — Pendulina Harra Wk. (1880). 4 D. Harra Boiss. (1867) 1404 A Fg. ispide, con 6-15 denti per parte. Pianta annua o perennante. — Propria dell’Afr. bor. ed As. occ. sino Arabia e Mesopot. % TYPICA B Fg. glabre od ispide, con 1-6 denti per parte (rr. pennatifide). Pianta pe- renne o suftruticosa. — Sic. centr. e mer.-or. [Spa. mer. Alger. Maroc.|. — Sinapis Raf. (1810) — D. pendula Presl (1526) — Pendulina Wk. (1852). B crassicoLIA (DC., 1821) — Silique sempre # erette. 5 5 Fusto nudo. Vedi Brassica repanda — Fusto foglioso, 6 6 Silique sottili, senza rostro. Vedi D. muralis v. tenuifolia ridi 382 Diplotaxis] 60 CRUCIFERAE‘ 597 — Silique molto grosse, con rostro conico, compresso ai margini, lungo 6-10 mm. Vedi Brassica macrocarpa X Diplotaxis Wirtgeni Rouy et Fouc (1895) = D. mural. Xx tenuifol. Wirtg. (1870) — C. Euganei ad Abano. Gen. 383. Moricàndia DC. (1821). (Spec. 10 della Reg. medit. ed Arabia). Pianta glabra, glauca, suffruticosa (2-6 dm.). Fg. carnosette, ovali od oblun- ghe, intere o crenate, le infer. (spesso distrutte all’epoca della fioritura) at- tenuato-picciolate, le cauline sessili, cordato-amplessicauli. Sepali eretti, i 2 esterni prolungati alla base. Petali rosei o più rr. bianchi, grandi. Siliqua subtetragono-cilindrica, a valve 1-nervie; rostro conico-lesiniforme. Semi bi- seriati. OO, Y. Luoghi colt. od incolti, per lo più argillosi: Nizz., Lig., Pisa al Gombo, Cal. e Sic. Marz.-Sett. [Reg. medit. Sahara] — Brassica L. (1767). M. arvensis DC. (1821) 1405 Gen. 384. Conringia Heist. (1735). (Spec. 6 della Reg. medit. or.). Pianta glaberrima, verde-glauca (2-7 dm.). Fg. ovali od ellittico-oblunghe, interissime, sessili, le infer. ristrette alla base, le cauline cordato-amplessi- cauli. Sepali eretti, i 2 esterni prolungati alla base. Petali gialli, piccoli. Silique tetragono-compresse; stilo lungo 1/5 - 1 1/2 mm. Semi biseriati. O. Luoghi colt., qua e là; 2-4. Lugl.-Sett. | Eur. media Reg. medit. Pers. Nubia Sahara] — Brassica L. (1753) — Erysimum Mill. (1769) — E. perfoliatum Crantz (1769) — C. perfoliata Lk. (1822). C. orientalis Andrz. (1821) 1406 A Siliqua a valve 1-nervie. Petali giallo--pallidi. — Istria, Ven.,' Trent., Pavese, Piem. a Voltaggio, Lig., Parmig., Modena, Volterra, Umbria, Marche al M. S. Vicino, Abr., Laz. al M. Circeo, Molise a Capracotta, Basil. e Sîic. pr. Taormina, în molti luoghi avvent. 4. TYPICA B Siliqua a valve 3--nervie. Petali per lo più d’un giallo intenso. — Trieste, App. centr., Cagliari [ Eur. media e mer.--or. As. min.]). — Brassica Jacq. (1775) — Erysimum Roth (1788). 8 AUSTRIACA (SWEET, 1827) Tribù IV. RAPHANEA. (ren. 385. Ràphanus L. (1735). (Spec. unica). Pianta + irta, assai ramosa (2-10 dm.). Fg. infer. lirato-pennatosette, a segmento terminale molto grande, ovale o rotondo, i laterali ovali od oblun- ghi, dentati, intercalati o no da altri minuti; le super. ovali o lanceolate, semplicem. dentate. Sepali esterni prolungati in basso. Petali violetti, bian- chi o gialli, con o senza venature violette. Frutto grosso, oblungo-cilindrico od ovoideo, con setti o strozzature tra un seme e l’altro, glabro o rr. + ispido. 598 60 CRUCIFERAE [385 Raphanus O, 00, X. Campi, vie ecc.; 2A, rr. 5. Apr.-Lugl. [Eur. As. occ. Afr. bor., nat. India Giapp. Afr. or. e mer. Am.|. R. Raphanistrum L. (1753) 1407 A Frutto osseo o moderatam. spugnoso, ora tutto continuo, ora più spesso a 2 o più articoli di cui l’infer. fertile come gli altri; rostro lesiniforme. Ovario con 3-11 ovuli. a Frutto 3-4 mm. diam., osseo, ad articoli fortem. striati, ovoidei o subci- lindrici. — Rd. gracile. Petali bianchi o rosei, rr. gialli. ©. Istria, Pen. ed isole, raro al nord. — Raphanistrum Lampsana Gaertn, (1791). — Volg. Rapastrello, Ramolaccio selvatico. o. TYPICUS b Frutto 2 mm. diam. circa, ad articoli meno distinti e debolm. striati. Il re- sto come nel tipo. — Cors. în più luoghi (Reg. medit. occ. Mad.] — Ra- phanistrum Nym. (1889). 8 MmICROCARPUS Lar. (1866) ( WILLK., 1880) c Frutto 5-8 mm. diam., moderatam. spugnoso, ad articoli debolm. striati o nel fresco anche lisci, ovoidei o subglobosi, talora saldati tra loro. I Rd. ingrossata. Fg. a lacinie assai avvicinate. Petali lunghi 16-25 mm., gialli (rr. bianchi) OO, Y. Qua e là col tipo [Eur. occ. Reg. medit. Mar Nero). — Raphanistrum Hornem. (1815). MARITIMUS (Sm., 1806) II Rd. sottile. Fg. a lacinie allontanate. Petali lunghi 14 mm. circa, gialli o bianchi. ©, X. Col tipo [Reg. medit.| — Raphanistrum Lk. (1831). — Volg. Landra. è LanpRA (MORETTI, 1821) B Frutto assai spugnoso (8-25 mm. diam.), a 2 articoli di cui però l’infer. ben presto abortivo e quindi apparentem. formato di 1 solo articolo allungato--ci- lindrico, liscio; rostro conico. Ovario con 10-21 ovuli. — Petali bianchi o violacei. i 1 Rd. rossa o bianca, globoso--depressa ovvero allungata e gracile. ©. Otte- nuto dal prec. colla coltura e colt. ovunque — R. Radicula Pers. (1807) — Volg. Radice, Rafano. e SATIVUS (L.,.1753) 1407! 2 Rd. nera o nerastra, allungata o subglobosa, più dura che nel prec. — Colt. — R. sativus f L. (1753). — Volg. Ramolaccio. 6 NIGER (Minn., 1068) Gen. 386. Rapistrum Crantz (1769). (Spec. 2 dell'Eur. media, Reg. medit. ed As. centr.). 1 Frutto ad articolo super. ovoideo, l’infer, indeiscente e poco più sottile del super. Pianta perenne, pelosa in basso, ramosa (3-9 dm.). Fg. pen- natopartite, a partizioni oblunghe, inciso-dentate; le super. oblunghe, dentate o lobate. Petali gialli. Frutto glabro, diviso in 2 articoli ine- guali, l’infer. ovoideo-cilindrico, 2-3 volte più grosso del peduncolo, il super. longitudinalm. costato; rostro conico, lungo !/o - 1 mm. %. Luoghi colt. aridi, raro; Triestino, Veneto, Lomb., Piem. lungo la Stura, Men- tone al M. Agel e Genova, in parecchi luoghi certam. avvent.; 2-4. Giu. Lugl. [Eur. media]. — Myagrum L. (1753) — R. diffusum Crantz (1769). 1 R. perenne All. (1785) 1408 — Frutto ad articolo super. globoso, 1 infer. bivalve e distintam. più sot- tile del super. Pianta annua, pelosa (2-6 dm.). Fg. infer. ora lirato- pennatopartite, ora indivise ed oblunghe; le super. dentate o sinuate. 386 Rapistrum] 60 CRUCIFERAE 599 Petali giallo-pallidi. Frutto a rostro filiforme, lungo 1-5 mm. Il resto c. s. ©. Campi e luoghi incolti, comune; 2-5. Magg.-Lugl. [ Eur. media Reg. medit. Is. atl., nat. Argentina] — Myagrum L. (1753). 2 R. rugosum All. (1785) 1409 A Fg. infer. lirato-pennatopartite. a Peduncoli frutt. ingrossati, lunghi come l’articolo infer. del frutto. Frutto peloso--scabro od anche glabro, ad articolo infer. ovoideo od obconico e più grosso del peduncolo, il super. solcato-verrucoso od a creste. — Istria, Pen. ed isole. o. TYPICUM b Peduncoli frutt. filiformi o poco ingrossati, 2-3 volte più lunghi del- l'articolo infer. del frutto. Frutto glabro (rr. peloso), ad articolo infer. ovoideo od oblungo c. s. od anche sottile a guisa di pedicello, il super. quasi liscio (rr. solcato-verrucoso) — Sard., Cors., Ischia [Spa. Port. Grec. Tunis. Alger... — Myagrum L. (1753) — R. Linneanum Boiss. et R. (1842). B HISPANICUM (CRANTZ, 1769) B Fg. infer. sinuato-dentate, oblunghe. — Peduncoli frutt. ingrossati, eguali all’articolo infer. od 1-2 volte più lunghi. Frutto glabro od irto, ad arti- colo infer. oblungo o cilindrico, il super. per lo più profondam. solcato - verrucoso, globoso-depresso. — Veneziano pr. Mestre, C. Tic. a Moscîa, Tosc., Laz. nelle Paludi Pontine, Camp., Avellinese, Tremiti, Puglie, Basîl., Cal. occ., Sic., Sard., Maddalena, Cors. e Capraia [Crimea As. occ. e centr. Egitt. Libia Tunis. Eritrea] — Myagrum L. (1753) — R. clavatum DC. :(1821). € ORIENTALE (CRANTZ, 1769) Gen. 387. Cràmbe L. (1735). (Spec. circa 19, della Reg. medit., poche del resto dell’Eur., Sib., Maroc., Is. atl. ed Afr. trop.) 1 Pianta affatto glabra, glauca, a rz. grosso, profondo e ramoso. Fusti ro- busti, ramosissimi (3-6 dm.). Fg. grasse, le infer. pennato-fesse o -par- tite, non lirate, a lobi irregolarm. sinuato-dentati; le medie subrotondo- romboidali ed inciso-dentate, le super. lanceolate o lineari, dentate. Petali bianchi o rosei. I 4 filamenti più lunghi con 1 dente presso l'apice. Frutto a 2 articoli, l’infer. abortivo, a forma di stipite, il super. glo- boso, reticolato. XY. Origin. della Spa. occ., Eur. bor. e Mar Nero: indi- cata del Nizz. e Genovesato, ma non più rinvenuta. 1 C. maritima L. (1753) 1410 — Piante + scabro-irte specialm, in basso, D 2 Pianta perenne, glauca. Fg. infer. 1-2 volte pennatosette (non lirate). Fusto ramoso (5-9 dm.). Fg. grasse, a lacinie lineari, irregolarm. den- tate; le super. lanceolate, dentate, sinuate o pennatifide. Petali bianchi, con vene violette. Filamenti e frutto c. s. %. Origin. della Reg. danub., Russ. mer., Reg. caspica, As. min. e Sib.; avvent. nell’Istria; 2. Giu. — C. laciniata Lam. (1786). 2 C. tataria Sebeòk (1779) 1411 — Pianta annua, verde. Fg. lirato-pennatosette, membranose, le infer. a segmento terminale cordato-subrotondo, i laterali assai piccoli; le super. indivise. Petali bianchi. Frutto ad articolo infer. cilindrico, abortivo, il 600 60 CRUCIFERAE [387 Crambe super. globoso, liscio. ©. Luoghi aridi, rara: Gargano pr. Carpino, Sic. bor.-or. e Sard. sul M. Cea Barì e pr. Tortolì; 2. Magg.-Giu. [ Reg. medit. Pers. Abiss. Afr. centr.] — C. maritima Barbey (1884), non L. 3 C. hispanica L. (1753) 1412 Gen. 388. Moriìsia J. Gay (1827-28). (Spec. unica). Pianta acaule, glabra o quasi, verde-pallida, a rz. grossetto, verticale, bre- vem. ramoso, a rametti terminanti con una densa rosetta di fg. (rr. con fu- sticini irsuti, pallidi, lunghi 2-3 cm., portanti fg. e fi.). Fg. carnosette, pen- nato-partite o -sette, a lacinie triangolari, intere od 1-dentate. Peduncoli 1-fiori, dapprima eretti, poi ripiegati e portanti a maturare il frutto sotto- terra. Petali gialli, grandi. Frutto peloso, a 2 articoli, l’infer. ovoideo-com- presso, 2-loculare e polispermo, il super. globoso-rostrato, 1-loculare, sterile od 1-spermo. %. Pascoli e boschi umidi d'inverno, in terreno siliceo (vulca- nico) o calcare: Sard. e C'ors.; 2 e 4. Nov.-Giu. [Endem.| — Sisymbr. Viv. (1824) — Erucaria hypogaea Viv. (1824, poster.) — M. hypogaea J. Gay (1827-28). M. monantha Asch. (1885) 1413 Tribù V. CAKILEA. Gen. 389. Càkile L. (1735). (Spec. 4 dell’Eur., As. occ., Afr. bor., Am. bor. e centr. ed Austral.). Pianta grassa, glabra, prostrato-ascendente ‘1-4 dm.). Fg. oblunghe, © profondam. lobate. Petali rosei o violacei. Frutto diviso in 2 articoli, l’infer. cilindrico in basso e spesso dilatato in alto in 2 appendici corniformi erette, patenti o riflesse, monospermo o rr. sterile, persistente; il super. tetragono o compresso, rostrato, 1-spermo, caduco. O). Arene e ghiaie mar., frequente; 2 e 3. Marz--Ott. | Eur. As. occ. Afr. bor. Mad. Austral... — Bunias Cakile L. (1753). — Volg. Baccherone, Ravastrello. C. maritima Scop. (1772) 1414 A Fg. pennato-fesse o —partite, a lacinie ineguali, intere o dentate. — Istria, Pen. ed isole. % TYPICA B Fg. semplicem. incise, dentate, crenate o subintere. — Col tipo — Isatis aegyptia L. (1753) — C. mar. v. latifolia Desf. (1800) — C. latifolia Poir. (1811). 8 AEGYPTIACA (W., 1801) Gen. 390. Enarthrocarpus Labill. (1812). (Spec. 5 della Grec., As. min. ed Afr. bor.). Pianta ramoso-diffusa (1-5 dm.), peloso-ispida. Fg. infer. e medie lirato- pennatopartite, con 3-5 lobi per parte, il terminale subrotondo, tutti dentati; le fiorali lanceolate o lineari, intere o dentate. Racemo moltifloro, alla fine . allungato; pedicelli lunghi 3-6 mm. Petali lunghi 13 mm., giallo-slavati con vene porporine, obovati. Frutti ricurvi, compressi, brevem. setolosi, formati 390 Enarthrocarpus] 60 CRUCIFERAE 601 di 2 articoli, l’infer. stipitiforme, 1-2-spermo; il super. strettam. bialato, striato pel lungo e con 11-15 leggere strozzature trasversali corrispondenti ai singoli semi, attenuato in rostro lungo 7-13 mm. O. Origin. della Libia, Egitto e Nubia: nat. dal 1877 a Malta pr. La Valetta a Floriana. Apr.- Magg. — Raphanus Pers. (1807). E. pterocarpus DC. (1821) 1415 Gen. 391. Bùnias L. (1735). (Spec. 5 della Reg. medit. ed As.). Pianta ramosa, eretta (3-6 dm.), sparsa di glandule sessili verruciformi e brune e di peli brevi, semplici o ramosi. Fg. infer. oblunghe, sinuato-dentate (rr. intere) o pennatopartite, a lacinie triangolari; le super. lanceolate, den- tate od intere. Petali gialli. Frutto non articolato, breve, a 4 angoli per lo più espansi in cresta; 1-2 loggie superiorm. ed 1-2 inferiorm., tutte 1-sperme. ©. Campi e luoghi sterili, frequente; 2-5. Febbr.-Lugl. [ Eur. centr. Reg. medit.|| — Myagrum Lam. (1783). — Volg. Cascellore. B. Erucago L. (1753) 1416 A Frutto con creste non oltrepassanti in larghezza il diam. del frutto stesso. — Istria, Pen. ed isole. x BRACHYPTERA (Jorp., 1864) B Frutto con creste più larghe del frutto stesso. — Cl tipo. — B. macroptera Rehb. (1882). 8 ASPERA (RETZ., 1781) C Frutti non crestati. — Qua e là col tipo. ARVENSIS (Jorp., 1848) Nora. — Bunias orientalis L. (1753), origin. dell'Eur. or. ed As. min. (avvent. in Germania ed in Scandinavia), è stata segnalata avvent. qua e là nella Lig., in Piem. ad Oulx ed al Cenisio pr. l’Ospizio, nell’Orto bot. di Torino e nel C. Tic. sopra Maroggia. ten. 392. Ochthòdium DC. (1821). (Spec. unica). Pianta glabra, eretta, ramosa (1-3 dm.). Fg. lirato-pennato-partite o -fesse o le radicali intere o semplicem. seghettate; le super. intere, attenuate alla base ovvero astate. Petali gialli. Frutto non articolato, quasi cubico, ad an- goli rugoso-tubercolati, non rostrato; 2 loggie collaterali, 1-sperme. O. Origin. della C'ilicia, Palest., Siria e forse Egitto: avvent. pr. Lucca lungo il Rio di Vorno; 2. Magg. — Bunias L. (1767). 0. aegyptiacum DC. (1821) 1417 Gen. 393. Euclidium KR. Br. (1812). (Spec. unica). Pianta con minuti peli ramosi, ramosissima, coi rami oltrepassanti il fusto centrale (3-25 cm.). Fg. ovali o lanceolate, dentate o subintere. Petali bian- chi. Frutto non articolato nè angoloso, con peli ramosi, ellissoideo, attenuato in rostro conico, obliquo; 2 loggie collaterali, 2-sperme. O. Origin. dell’Ungh. ed As. occ. e centr.: avvent. a Trieste, nell’Istria e forse nel Laz. al M. C'ir- cello; 2. Prim. — Anastatica L. (1763) — Myagrum rostratum Scop. (1772). E. syriacum R. Br. (1812) 1413 602 60 CRUCIFERAE [394 Myagrum Tribù VI. MYAGREA. Gen. 394. Myàgrum L. (1735). (Spec. unica). Pianta glabra, glauca, ramosa in alto (3-10 dm.). Fg. radicali picciolate, oblunghe, lirato-pennatofesse o sinuate, le cauline sessili, saettate, oblungo- lineari, minutam. dentate. Petali gialli. Frutto a cono rovescio, in alto con 2 gobbe sporgenti ai lati, solcate ed ottusam. crestate; 1 loggia 1-sperma in basso e 2 cavità vuote in alto. O. Luoghi colt. umidi, qua e là: Istria, Pen. sino al Laz., Pugl. e Basil., Sic.? e Sard. a Sassari; 2-4. Apr.-Magg. [Eur. media e mer. As. occ. Alger.]. M. perfoliatum L. (1753) 1419 Tribù VII. ALYSSEA. Gen. 395. Isatis L. (1735). (Spec. circa 50, la maggior parte della Reg. medit., poche nell’ Eur. media, Pers. ed As. centr.). 1 Petali lunghi 2 !/,-3 mm. Frutto colla massima larghezza verso l’apice, Pianta a rd. fittonosa, glauca, robusta, ramosa in alto (4-12 dm.). Fg. intere o subcrenate; le infer. picciolate, oblungo-lanceolate; le cauline sessili, saettato-lanceolate, ad orecchiette allungate. Fi. copiosi, in corimbo com- posto. Petali gialli. Frutto indeiscente, bislungo, appianato-alato ai mar- gini, 1-loculare, 1-spermo. OO, %. Luoghi colt. 0 sassosi; 2-5. Apr.-Lugl. [Eur. media e mer. As. occ. India Afr. bor. Mad... — Volg. Guado, Glasto. 1 I. tinctoria L. (1753) 1420 A Pianta glabra, compreso il frutto. a Frutto arrotondato alla base. — Istria, Pen. ed isole, in alcune plaghe frequente in altre scarsa o mancante, talora anche colt. od importata. o. TYPICA b Frutto cuneato alla base. — Qua e là col tipo. [| Eur. Mad.). 8 PRAECOX (Kir., 1812-18) B Pianta pubescente. I Frutto glabro, lungo 11-15 mm. — Qua e la col tipo specialm. al sud. y ViLLarsn (GauD., 1836) II Frutto peloso--tomentoso, lungo sino a 25 mm. — Colla var. prec. — I. tinet. v. pilosa Car. (1898). è CANESCENS (DU., 1815) — Petali lunghi 5 mm. Frutto (nella var. nostrale) colla massima lar- ghezza nel mezzo. Pianta con rz. ramoso, alta 1-3 dm. Fg. intere, le infer. largam. obovate; le cauline ovato-oblunghe, con 2 orecchiette brevi. Il resto c. s. X. Luoghi rupestri 0 sassosi, rara; €. Lugl.-Ag. [Alpi frane.]|. 2 I. alpina Vill. (1779) 1421 A Pianta pelosa. Frutto slargato in alto. — Forse non esiste da noi. —@ TYPICA B Pianta affatto glabra. Frutto slargato nel mezzo. — Alpî Cozie al M. Viso ed ’ în V. Macra, App. pavese al M. Pietra Parcellara sul serpentino ed App. piceno-abr. 8 APENNINA (TEn., 1855-36) jd ari Se dat 396 Peltaria] 60 CRUCIFERAE 603 Gen. 396. Peltària Jacq. (1762). (Spec. 3 dell’ Eur. centr. e Reg. medit. or.). Pianta glabra, verde-glauca, con rz. ramoso e fusto ramificato in alto (3-4 dm.), con odore d’aglio se strofinata. Fg. intere o dentellate, le radi- cali attenuato-picciolate, obovate, le cauline sessili, oblungo-lanceolate, con 2 orecchiette alla base. Fi. in corimbo composto. Petali bianchi. Frutto in- deiscente, appianato, subrotondo-ovato, 1-loculare, 1-4-spermo. %. Luoghi ru- pestri, rara; pr. Fiume ed Istria mer.; 2 e 4. Apr.-Giu. [Pen. bale. Ungh.|. P. alliacea Jacq. (1762) 1422 Gen. 397. Clypéèola L. (1737). (Spec. 11 della Reg. medit. specialm. or.). Pianta bianco-verdiccia per minuti peli stellati, appressati, a fusto sem- plice o ramoso (5-20 cm.). Fg. oblunghe, attenuato-picciolate, intere. Infio- rescenza racemosa, densa. Petali piccoli, gialli (alla fine biancastri). Stami a filamenti tutti dentati. Frutto pendente, indeiscente, appianato, orbicolare o quasi, strettam. alato al margine, smarginato all’apice, 1-loculare, 1- o rr. 2-spermo. O. Luoghi aridi, qua e là; 2-3. Marz-Magg. [Eur. mer. As. occ. Arab. Afr. bor.-occ.|. — Jonthlaspi clypeolatum Lk. (1831). C1. Jonthlaspi L. (1753) 1423 A Frutto largo 4-5 mm., in pianta £ elevata (= ssp. macrocarpa Fiori [1910] = Jonthlaspi clypeolat. x macrocarp. Car. [1898)). a Frutto del tutto glabro o cigliato solo nell’ala marginale. — Da ricercarsi in Italia { Franc.) — C1. Jonthl. 8 lejocarpa Strobl (1903). a PSILOCARPA (JorD. et F., 1868) b Frutto peloso tanto nel disco che nell’ala. — Abr., Ancona, Sard. [Franc.] — CI. Jonthl. v. pubescens Car. et St.-Lag. (1889) — CI. Jonthl. & lasio- carpa Strobl (1903). 8 PETRAEA (Jorp. et F., 1868) B Frutto largo 2-3 mm., in pianta generalm. assai piccola (= ssp. Gaudini Fiori [1910] = CI. microcarpa Boiss. [1842] = Jonthlaspi clypeol. 8 micro- carpum Car. [1898]). I Frutto ovato-orbicolare, attenuato alla base. 1 Frutto largo 3 mm. circa, scabro-irto nel disco e nell’ala; seme occu- pante 1/3 - 1/2 della loggia. — Da ricercarsi da noi [| Svizz. în V. Poenina). x GAUDINI (TRACHSEL, 1831) 2 Frutto largo 2 mm., scabro nel disco, con ala stretta e glabra; seme occupante quasi tutta la loggia. — S7c. presso Messina e nelle Nebrodi, Sard. or. e Cors. [Provenza]. — Cl. messanensis Tin. ex Lojac. (1588) — CI. Jonthl. v. Morisiana Reyn (1911). ò MICROCARPA (Moris, 1841) 1423! II Frutto orbicolare, largam. rotondato alla base, — largo 2-3 mm.; seme oc- cupante 1/3 - 1/2 della loggia. A Frutto affatto glabro. — Lit. veneto a Brondolo e Rosolina, Euganei?, Ri- mini, Tosc. al M. Argentario e nel Tombolo di Burano e Cors. a Bastia 604 60 CRUCIFERAE [397 Clypeola (Franc. mer. Grec.|. — CI. glabra Boiss. (1812) — CI. levigata Jord. et F. (1868) — CI. Jonthl. v. psilocarpa Bolzon (1913). e LEIOCARPA SALIS (1834) AA Frutto glabro nel disco, cigliato nell’ala. — Nizz. (probabilm.), Porto Mau- rizio e Sic. [Frane. mer... — Cl. Jonthl. Guss. (1828) — Cl. microcarpa Lojac. (1888), non Moris — CI. Gaudini v. lejocarpa Strobl (1903) — C1. Gaudini a. genuina Lanza (1905). { AMBIGUA (JoRD. et F., 1868) AAA Frutto peloso-irto tanto nel disco che nell’ala od anche semplicem. scabro. — Mura di Parma, Tosc. nel Tombolo di Burano ed a Castiglione della Pescaja, Roma, Gargano a Vico e Viesti, Sic., Sard., Cors. e Capraia (da riferirsi qui probabilm. anche le loc. delle Tremiti, Barese, Leccese, Basil. e Cal. a Stilo) [ Reg. medit.j. — C1. hispida Presl (1844) — CI. hispi- dula Jord. et F. (1868) — CI. Gaudini v. lasiocarpa Strobl (1903). :) LASIOCARPA Guss. (1828) Gen. 398. Alyssum L. (1735). (Spec. circa 110 dell’ Eur., As. occ. e centr., Afr. bor. ed Is. atl.). 1 Petali sempre gialli. 2 — Petali bianchi o rosei (almeno subito dopo sbocciati). 4 2 Petali interissimi, ad unghia breve. Filamenti tutti alati o dentati. Sez. II. ODONTARRHENA 7 — Petali smarginati a cuore rovescio o bifidi, ad unghia breve. 3 3 Frutto glabro, in piante perenni o bienni. Filamenti tutti, od almeno i più brevi, con un dentino o callo alla base. Sez. I. AURINIA 6 — Frutto peloso o rr. glabro ma in piante annue, Filamenti più lunghi alati, i più brevi con alla base un’ appendice oblunga. Sez. III. EuALYSSUM 9 4 (1) Piante annue, Petali ad unghia breve. Filamenti lunghi interi e fili- formi, i più brevi con alla base 2 appendici setacee. Frutto a logge 1-2-sperme. Sez. IV. PSILONEMA 12 — Piante perenni. i 5) 5 Petali interi o quasi, ad unghia molto più breve del lembo. Filamenti tutti interi e filiformi. Frutto a logge 1-2-sperme. Sez. V. LOBULARIA 14 — Petali bifidi, al unghia subeguale al lembo. Filamenti più lunghi alati, i più brevi con 1 dente alla base. Frutto a logge polisperme. Sez. VI. BERTEROA 16 Sez. I. AuRinIA (DESsv., 1813). 6 (3) Frutto globoso, a molti semi. Pianta suffruticosa, bianco-tomentosa per peli stellati, poco ramosa (2-3 dm.). Fg. infer. a rosetta, oblunghe, sinuato-dentate od intere; le super. lineari o lanceolate, intere. Petali brevem. bilobi. Frutto glabro, 5-7 mm. diam., sormontato da un lungo stilo, deiscente. OO, %. Luoghi sassosi 0 rupestri, raro: Fiume, Quar- nero, Bellunese?, Umbria al Trasimeno a Castel Rigone, Puglie al G'ar- - gano e nelle Murge; 2. Apr.-Magg. [Spa. Pen. bale.). — Vesicaria Cav. (1802) — Aurinia Griseb. (1843). 1 A. sinuatum L. (1753) 1424 Ton 398 Alyssum] 60 CRUCIFERAE 605 — Frutto appianato-compresso, 2-4-spermo, Pianta c. s. Fg. infer. a ro- setta, oblunghe o lanceolate, intere o sinuato-dentate; le super. c. s. Petali smarginati o bilobi. Frutto glabro, con stilo breve. OO, %. Luoghi sassosi o rupestri; 2-4. Marz.-Giu. [Eur. media e mer.-or. As. min.|]. — Aurinia Desv. (1813). 2 A. saxatile L. (1753) 1425 A Fusti legnosi in basso. Racemi frutt. abbreviati. Frutto di 4-8 mm. diam. a Frutto arrotondato od acuto superiorm. I Frutto di 4-6 mm. diam. — Fg. intere o denticolate. — Istria a Fianona ed Albona e forse nel Viterbese a M. Soriano. — A. medium Posp. (1897), non Host. & TYPICUM II Frutto di 5-8 mm. diam. 1 Fg. intere o dentellate, lanceolate. Frutto subrotondo o leggerm. ellit- tico, a logge 2-4-sperme. Pianta assai tomentosa, biancastra. — T. d'Otranto, Tremiti, Pelagosa |Dalm. nell’ is. Lagosta). 8 LEUCADEUM (Guss., 1826) 2 Fg. sinuato-dentate, bislungo-lanceolate. Frutto obovato, a logge 1-2-sperme. Pianta molto sviluppata. — Puglie a Lecce e Martina Franca |Endem.. AFFINE (TEN., 1830) b Frutto leggerm. smarginato all’apice e quindi obcordato, un po’ più largo che lungo (4-7 mm. diam). — Avell. a Caposele, Puglie, Basil. or. e Cal. or. [Balc. Grec. As. min.) — Clypeola tomentosa L. (1767). ò ORIENTALE (ARD., 1764) B Fusti (escluso il rz. se c'è) affatto erbacei. Racemi frutt. allungati. Frutto 3-4 mm. diam. — Fg. intere o quasi. Frutto subrotondo o leggerm. ellit- tico. — Goriziano e Friuli [ Pen. balc.] — A. gemonense L. (1767) — A. me- dium Host (1831) — Aurinia gemonensis Gris. (1843). e PETRAEUM (ARD., 1764) Sez. II. ODONTARRHENA (C. A. MEy., 1831). 7 (2) Fg. tutte a pag. super. verde e con pochi peli stellati, Pianta dif fusa, suffruticosa, a fusti e fg. di sotto bianco-tomentosi per peli stel- lati. Fg. piccole, obovate od oblungo-spatolate, interissime. Corimbi densi. Frutti glabri o pelosi, ovali od arrotondati, compressi, 2 1/0 - 3 mm. diam.; logge una sola od entrambi fertili, ad 1 seme largam. alato; stilo breve. %. Luoghi sassosi; 2-4. Magg.--Giu. [Eur. mer.-or. As. occ... — Lunaria All. (1785). 3 A. argenteum All. (1774) 1426 A Frutti rotondi, pelosi anche da adulti. Fg. più spesso piane. — Alpî piem. in V. d’Aosta, V. di Susa ecc. a. TYPICUM B Frutti ellittici, glabri da adulti (rr. pelosi). Fg. più strette, generalm. pie- gate a doccia. Fusti più ramosi, diffusi. — Sw serpentino: App. pavese e parmig. e Tosc. dalla Lunigiana alla V. Tiberina |Endem.}. 9 BeroLonII (Desv., 1814) — Fg. tutte, o le infer. almeno, a pag. entrambe bianco- 0 cenerino-t0- mentose per peli stellati. 8 8 Infiorescenza frutt. lassa ed ampia, a corimbo composto a guisa di pannocchia. Frutti sempre glabri. Fusto legnoso (3-5 dm.). Fg. ad- densate, obovate, interissime, talora smarginate all’apice; le super. dei rami fertili oblunghe e + glabre. Frutto ovato-rotondo, compresso, largo 606 60 CRUCIFERAE [398 Alyssum TRIVIA î D 9-2 il mm.; logge c. s., ad 1 seme strettam. alato. Y. Luoghi aridi: Cors. pr. Bastia ed Ajaccio; 2. Giu. ed Aut. | Endem.]. 4 A. corsicum Duby (1828) 1427 - Infiorescenza densa, per lo più a corimbo semplice. Frutti pelosi 0 tomentosi (solo alla fine talora glabri). Pianta sutfruticosa (1-4 dm.), © bianco-tomentosa. Fg. piccole, interissime. Frutto compresso, con loggie entrambe fertili od 1 soltanto, con 1-2 semi strettam. alati (talora su un lato soltanto). &. Luoghi rocciosi; 2-6. Magg.-Ag. | Eur. media Reg. medit.|. 5 A. alpestre L. (1767) 1428 A Fg. lungam. attenuate alla base, a lembo obovato-rotondo o lineare. Petali arrotondati all’apice. Frutto largo 2-2 1/2 e lungo 3-4 mm. ellittico od oblungo. a Fg. tutte + cuneato-obovate. — Alpi ven., trent. in Valsugana, valtell. a Bormio, Pennine sul M. Rosa ed in V. d'Aosta, Cozie e Mar., Sard. al M. Oliena e Cors.; 4-6. — A. tortuosum W. et K. (1800). o. TYPICUM b Fg. super. lanceolate o lineari. — Ste. alle Madonie [Reg. medit. occ.| — A. nebrodense Tin. (1817). 8 SERPYLLIFOLIUM (DESF., 1799) B Fg. contratte alla base o quivi brevem. picciolate, a lembo subrotondo o largam. rotondo-ovato. Petali troncati all’apice. Frutto largo 4-5 e lungo 5-6 mm., romboidale od ellittico--arrotondato. I Pianta di 1-8 dm. Frutto romboidale, a loggie con 1 solo seme. — Sard. e Cors.; 2. Magg. |Endem.]. — A. alpestre Moris (1828), non L. ROBERTIANUM (BERN., 1847) 1428! II Pianta di 3-4 dm., a fusto più diritto. Fi. più grandi (sepali lunghi quasi 3 mm., i petali quasi 4 mm.). Frutto ellittico-rotondato, a loggie con 2 semi. — Is. Tavolara pr. la Sard. sulle rupi calcari al Faro [Endem.] — A. Robertian. Forsyth. ex Briq. (1913). è TAvoLARAE (BRIQ., 1913) 1428° Sez. III. EuALYssuM Bosss. (1867). 9 (3) Piante perenni, suffruticose. 10 — Piante annue, du 10 Racemo frutt. allungato e lasso. Pianta + densam. coperta di peli stel lati, diffusa (1-2 dm.). Fg. obovate, oblunghe o lineari, interissime. Frutto rotondo od obovato, compresso, largo 3-5 mm.; logge ad 1-2 semi strettam. alati. XY. Luoghi sassosi aridi; 5-7, rr. 2-4. Magg.-Lugl. | Eur. media e mer. As. occ. Afr. bor.|. 6 A. montanum L. (1753) 1429 A Pianta tutta biancastro- o cenerino--tomentosa. a Stilo lungo come il frutto o più. — Istria, Triest., Alpi, raro nell’App. bor., più frequente dalla Tosc. in giù sino in Cal. al M. Pollino. — TYPICUM b Stilo un po’ più breve del frutto. — È la forma più frequente nell’It. mer. 8 DIFFUSUM (TENn., 1811) B Pianta verde od appena biancastra, a tg. larghe, obovate, a fi. e frutti più grandi. — Alpi piem. al M. Cenisio ed a Tenda |Alpi frane.} — A. mont. v. foliosum Batt. (1894). PEDEMONTANUM (RUPR., 1869) — Racemo frutt, brevissimo, denso, corimboso. Pianta c. s. (10-15 cm.). Fe. ovato-rotonde od oblunghe, interissime. Frutto largam. ellittico, com- presso, largo 4-5 mm., talora alla fine glabro; logge c. s. YU. Luoghi . sassosi o rupestri; 6-1. Lugl.-Ag. |Pir. Franc. mer. Alpi or.|. 7 A. cuneifolium Ten. (1811) 1430 398 Alyssum] “(60 CRUCIFERAE 607 A Pianta tutta bianco--tomentosa. — App. abr. e camp. a Settefrati e M. Maro. — A. atlanticum Ces. P. et G. (1886), non Desf. % TYPICUM B Pianta verde--biancastra, a fg. spesso più larghe. -— Alpi friul., bellun. ed alto-atesine nella Pusteria. [ Alpî or... — A. ovirense Kern. (1882). 8 WULFENIANUM (BERNH., 1813) 11 (9) Fg. a pag. infer. bianco-tomentosa, la super. verde-irsuta. Frutti glabri. Pianta nana. Fg. interissime, obovate o lanceolate. Sepali lungam. persistenti. Frutto rotondo, compresso, largo 3-4 mm., in racemo denso; logge ad 1-2 semi strettissimam. alati; stilo lungo !/s del frutto. O. Origin. della G'rec. ed As. min.: avvent. pr. Genova, ma non più ritrovato; 2. — A. lejocarpum Viv. ex DNtrs. (1844) — A. min. Vivianii DNtrs. (1844) — A. Vivianii DNtrs. (1846). 8 A. fulvescens S. et S. (1813) 1431 — Fg. a pag. entrambe verdi ed irte. Frutti pelosi. Pianta di 5-20 cm., a fusti diffuso-ascendenti. Frutto largo 4-5 mm., in racemo lasso; logge ad 1-2 semi strettam. alati; stilo lungo 1/4 del frutto. Il resto c. s. O. Luoghi aridi, qua e là: Istria, Vicentino, Pavese a S. Albino di Mor- tara, V. d’ Aosta, Parmig., nel resto della Pen. dal Nizz. e Marche in giù, Sîic., Sard. e Tremiti; 2-5. Febbr.-Magg. | Reg. medit. Pers. Turkest.]. — A. siculum Jord. (1864). 9 A. campestre L. (1759) 1432 Sez. IV. PsiLonÈMA Borss. (1867). 12 (4) Frutti pelosi, in racemo lasso, allungato (rr. frutti pelosi solo al margine). Fusti eretto-ascendenti, densam. fogliosi in alto (5-20 cm.). Fg. interissime, spatolato-oblunghe od oblanceolate, + pelose sulle 2 pag., ora verdi ora biancastre. Fi. piccoli, a sepali lungam. persistenti. Petali smarginati all'apice, dapprima giallognoli, ma subito dopo bianchi. Frutto rotondo, compresso, largo 3 mm. circa; logge a 2 semi strettam. alati; stilo brevissimo. O. Luoghi aridi, frequente: Istria, Pen. ed isole; 2-7. Apr.-Ag. [Eur. media e mer. As. occ. Maroc.). — Clypeola L. (1753) — A. calycinum L. (1763). 10 A. Alyssoides L. (1759) 1433 — Frutti glabri, in racemo denso, per lo più abbreviato. 13 13 Sepali lungam. persistenti, Racemo frutt. molto breve. Fg. infer. ovate, le altre spatolato-oblunghe. Fusto di 3-10 cm. Fg. a pag. entrambe pelose od irsute. Petali interi, piccolissimi, bianchicci. Frutto largo 3-4 mm. Il resto c. s. O. Luoghi aridi, raro: Basil. a Muro al Paratiello e Sic. sull’ Etna; 5-7. Marz.- Giu. [Grec. As. min... — A. Aucheri Boiss. (1842) — A. compactum DNtrs. (1843) — A. subtumidum Boiss. (1848). 11 A. foliosum Bory et Chaub. (1838) 1434 — Sepali precocem. caduchi. Racemo frutt. allungato. Fg. tutte lanceo- lato-lineari, peloso-biancastre, piccole. Petali subinteri, giallognoli poi bianchi. Frutto largo 3 mm.; logge ad 1-2 semi. Il resto c. s. O. Luoghi aridi, rarissimo: Istria a Castelvenere e presso Genova; 2. Apr. | Eur. or. As. occ. e bor. sino Himal.). 12 A. minimum W. (1801) 1435 ISO 608 60 CRUCIFERAE [398 Alyssum / 0 Sez. V. LoBULARIA (DESV., 1814) 14 (5) Pianta con peli abbinati (in apparenza solitari ed inseriti pel loro punto di mezzo) e strettam. appressati, verde o bianchiccio-argentina, le- gnosa alla base, ramoso-cespugliosa (1-38 dm.). Fg. interissime, lineari o lanceolate. Frutto ellittico-rotondo, compresso, peloso, largo 2 mm. circa; n logge ad 1 seme strettam. alato da una parte; stilo breve. Y. GWhiase, rupi e muri, specialm. lungo il litorale: Istria, Pen. ed isole, talora colt. e nat. od avvent. in parecchi luoghi dell'entroterra; 2. Magg.--Ag. [Eur. mer. Afr. bor. Is. atl. Afr. mer., nat. Messico]. — Clypeola L. (1753) — — A. halimifolium L. (1753) (escl. 8) — Lobularia Desv. (1814) — Koniga R. Br. (1826). 13 A. maritimum Lam. (1783) 1436 -- Piante con peli stellati. 15 15 Fg. tutte strettam. lanceolate o lineari. Frutti pelosi. Pianta legnosa alla base, cespugliosa (10-25 cm.), bianco-argentina. Fg. interissime, quelle delle rosette sterili addensate e strettam. lanceolate, le cauline poche, strettissime. Frutto rotondo od obovato, compresso, largo 4-5 mm.; logge ad 1-2 semi con ala piuttosto larga; stilo brevissimo. %. Rupi, raro; Abr. alla Majella, Morrone e Sirente; 7. Lugl. (| Endem.]. — Lobularia Steud. (1841) — Koniga Heynh. (1840) — Ptilotrichum Boiss. (1867). 14 A. rupestre Ten. (1811) 1437 — Fg. infer. obovato-oblunghe, le super. lanceolato-lineari. Frutti glabri, Pianta biancastra (1-3 dm.). Fg. infer. addensate, le altre discoste. Frutto rotondo, largo 3-4 mm.; stilo lunghetto. Il resto c. s. Y. Luoghi sassosi e rupi: Alpi Mar.; 4-7. Apr.-Lugl. [Frane. mer.-or. Spa. ?|. — Lunaria All. (1785) — Koniga Rchb. (1832) — Lobularia Steud. (1841) — Ptilo- trichum Borzì (1885). 15 A. halimifolium DC. (1805) 1438 4 (2 Seti Sez. VI. BeERTÈROA (DC., 1821). 16 (5) Semi non alati, ma con un semplice orlo rilevato. Pianta coperta di peli stellati (2-6 dm.). Fg. oblunghe o lanceolate, intere o sinuato- dentate. Frutto ellittico, peloso, a valve un po’ convesse sul dorso. OO, %. Luoghi sabbiosi, lungo le vie ecc., qua e là: Istria, Euganei, Trent., Alto Adige, Valtellina, Bresciano, C. Tic., Piem., Nizz., Lig. e talora altrove avvent. come a Regg.-Em., Bagni di Lucca ed Umbria a Norcia; 2-4. Magg.-Sett. | Eur. Sib. occ. Song.|. — Farsetia R. Br. (1812) — Berteroa DO. (1821). 16 A. incanum L. (1753) 1439 A Pianta bianco--verdastra. — Area della spec. o, TYPICUM B Pianta verdastra. — Area della spec. — Berteroa Tausch (1828). 8 vIRIDE Rouy et F. (1895) — Semi con ala tutto all’ ingiro, Fg. lanceolate o lanceolato-lineari, intere od angoloso-undulate. Frutto a valve completam. piane. O, OO; X. Luoghi incolti: Friuli ad Aquileja, Laz., Basil., Puglie, Cal. e forse Sic.; 2A. Giu-Ott. | Eur. mer.-or. As. min.]. — Farsetia R. Br. (1812) — Berteroa DC. (1821). 17 A. mutabile Vent. (1803) 1440 IGEA fui N, 398 Alyssum] 60 CRUCIFERAE 609 A Pianta verde o verdastra. — Area della spec, v TYPICUM B Pianta + biancastra. — Area della spec. — Berteroa DC. (1821) — Farsetia Spr. (1825). 8 oBLIQUUM (S. et S., 1830) Tribù VIII. LUNARIZA. Gen. 399. Aubriètia Adans. (1763). (Spec. 10 circa della Reg. medit.). Pianta + biancastro-tomentosa per peli in parte brevi e stellato-ramosi, in parte lunghi ed indivisi, formante dei cespugli pendenti dalle rupi, densi (5-10 em.). Fg. obovate o lanceolate, intere o con pochi denti. Racemo con 2 a 10 fi. grandi, a petali porporino-violacei, interi od appena smarginati. Frutto oblungo, non stipitato, a valve navicolari, nervate; logge con molti semi non alati. %. Luoghi rupestri; 5-7. Apr.-Lugl. [Grec. Creta As. min.|. — Alyssum L. (1763). A. deltoidea DC. (1821) 1441 A Frutto coperto oltre che da peli stellati appressati anche da brevi setole patenti. Stami più brevi a filam. con un defite acuto quasi apicale (sotto l’antera). — Propria della Grecia ed As. min. — A. graeca Griseb. (1843). o. TYPICA B Frutto coperto esclusivam. di peli stellati o ramosi, tutti appressati o talora qualcuno più lungo e patente. Stami più brevi a filam. con un dente ot- tuso per lo più posto a metà. a Frutto assimetrico, col setto obliquo all’apice e quindi a stilo spostato da un lato. Semi subrotondi. Fg. spesso dentate. — Gargano, Basil. sui M. di Viggiano e Sic. alle Madonie (Endem.| — A. delt. A_ major Ten. (1830) — Farsetia Ces. P. et G. (1886) — A. delt. v. sicula Strobl (1903). 3 ITALICA (Borss., 1867) b Frutto simetrico, a stilo nel mezzo del setto. Semi oblunghi. Pianta più gracile, più densam. cespugliosa, a fg. più piccole, subintere ed a peli più radi, quindi verdeggianti. — App. abr., camp. e lucano a Castel- grande [Endem.| — A. delt. B minor Ten. (1830) CoLUMNAE (Guss., 1826) 1441 Gen. 400. Fibigia Medic. (1792). (Spec. 12 della Reg. medit. or.). Pianta biancastra per peli stellati e fitti, a fusti rigidi (3-6 dm.). Fg. cu- neato-oblunghe o -lanceolate, intere o sinuato-dentate. Petali interi, gialli. Stami a filam. più lunghi alati in basso, i più corti con 1 dente. Frutto oblungo-ellittico (20-25 per 10-12 mm.), non stipitato, compresso-spianato, tomentoso; logge con 8-10 semi largam. alati. 2£. Luoghi aridi sassosi, muri ece., qua e là: Istria, Padov., Veron., Trent., Bresc., Reggiano, Moden., Bologn., Rimini, Tosc., Umbria, Abr. e pr. Roma; 2-4. Apr.-Giu. [Grec. As. occ., nat. Franc.]. — Alyssum L. (1753) — Farsetia R. Br. (1312). F. clypeata Medic. (1792) 1442 39 610 60 CRUCIFERAE [401 Lunaria Gen. 401. Lunària L. (1735). (Le 2 spec. nostrali). 1 Frutto largam. ellittico (30-60 per 25-35 mm.), arrotondato alle 2 estre- mità, terminato da uno stilo lungo 8-12 mm. Pianta glabra o con peli sparsi, indivisi, a fusto ramoso in alto (4-10 dm.). Fg. cordato-ovate o cordato-lanceolate, dentate, le infer. picciolate, le super. decrescenti e sessili o quasi. Fi. senza odore, grandi, a petali violetti, interi. Stami a filamenti tutti interi, filiformi. Frutto con lungo stipite, compresso-fo- gliaceo, nel secco con setto ad apparenza di fg. argentata; logge con 2-8 semi alati. OO. Boschi, siepi ecc., qua e là: Istria, dall’It. bor. alle Marche, Tosc., Laz., Nap., Basil. e Cal. a Catanzaro *% nella Sila, spesso colt. e perciò in molti luoghi soltanto avvent. o nat.; 2-5. Apr.-Magg. [Eur. mer.-or.]. — L. biennis Moench (1794). 1 L. annua L. (1753) 1443 — Frutto oblungo (40-60 per 13-20 mm.), attenuato alla base ed all’apice, terminato da uno stilo lungo 3-5 mm. Fg. tutte picciolate. Fi. odo- rosi. Il resto c. s. X. Luoghi ombrosi umidi, qua e là: Alpi, App. sino Abr. e Sard. sul M. Limbara ; 4-5. Magg.-Giu. [| Eur. media e mer. Sib. occ.]. 2 L. rediviva L. (1753) 1444 Gen. 402. Vesicària Adans. (1763). (Spec. unica). Pianta con rari peli stellati o forcuti, suffruticosa (2-4 dm.). Fg. infer. addensate, cuneato-obovate od oblunghe, le super. pure numerose, oblungo-lan- ceolate o lanceolate, tutte intere o cigliato-dentate. Petali interi, gialli. Stami a filam. tutti filiformi. Frutto rigonfio, lungo 8-11 mm.; logge a 4-6 semi largam. alati; stilo lungo 7-9 mm. %. Luoghi sassosi e rupi, qua e là; 4. Apr. Magg. (Eur. media e mer. Bitinia]. — Alyssum L. (1767). V. utriculata DC. (1805) 1445 A Petali a lembo ellittico. Frutto ovoideo--globoso. — Alpi piem., App. piem. in V. Gorzente. o TYPICA B Petali a lembo subrotondo. Frutto ellissoideo. — App. dalla Lig. sino al M. Vulture ed a Muro in Basil. [Pen. bale.| — V. Barrelieri Parl. (1864). 8 GRAECA (ReuT., 1855) Tribù IX. DRABEZ. Gen. 403. Dràba L. (1735). (Spec. 150 circa delle Reg. montuose di tutto il Globo, ma specialm. del- l’Emisf. bor. e Reg. art.). 1 Fg. coriacee, carenate, tutte raccolte in densa rosetta radicale. Petali gialli, appena smarginati all’apice. Sez. IL AIzoPsIs 5. — Fg. membranose, piane, variam. disposte, Petali bianchi (eccett. D. ne- s ») L) morosa). 2 20 I 403 Draba] 60 CRUCIFERAE 611 2 Petali interi od appena smarginati. 3 — Petali bipartiti. Sez. V. EROPHILA 9 3 Scapo afillo o più spesso fusto ad 1-3 fg. Piante perenni. Sez. II. LEUCODRABA 6 — Fusto con parecchie fg. 4 4 Piante perenni o bienni, Sez. III. StTREPTOLOBUS 7 — Piante annue, Sez. IV. DRABELLA 8 Sez. I. Arzòpsis DO. (1821). 5 (1) Pianta densam. cespugliosa, con brevi fusti portanti in basso i residui di fg. sfibrate ed all’apice una densa rosetta di fg. lineari od oblunghe, a margini pettinato-cigliati. Scapo lungo 2-15 cm., afillo, terminato da un breve racemo corimboso. Stami lunghi come i petali. Frutto com- presso; logge polisperme. %. Luoghi sassosi e rupì; 6-7, rr. 5. Magg.-Ag. [Eur. media e mer.]|. 1 D. aizoides L. (1755) 1446 A Stilo lungo come la larghezza del frutto o più. a Scapo e pedicelli glabri. Frutto glabro o peloso-setoloso. I Frutto manifestam. compresso. 1 Pianta bassa. Racemi frutt. brevi, a pedicelli lunghi al più come il frutto. # Frutto ellittico-lanceolato. — Alpî, App. bor. e centr. — D. affinis Host (1831) (f. robustior). a TYPICA #* Frutto ovale. Pianta ridotta (3-5 cm.), a fg. assai strette. — Luoghi elevati: Alpî — D. ciliaris DC. (1805), non L. — D. Candollei Rouy et F. (1895). 3 TENUIFOLIA RcHB. (1837-38) 2 Pianta alta fino a 20 cm. Racemi frutt. allungati, a pedicelli lunghi 2-3 volte il frutto. — Luoghi bassi: Trent., Ossola in V. Varia [Eur. centr... — D. elongata Hpe. (1832), non Host — D. montana D. Torre et S. (1909), non S. Wats. * MONTANA KocH (1837) II Frutto © turgido. A Frutto lanceolato od ellittico, ristretto alle due estremità, glabro o più rr. peloso. —— A. Apuane, App. tosco--em., centr., salernit. al M. Cer- vialto, lucano al M. Papa, cal. al M. Pollino e Dirupata di Morano e Sic. alle Madonie {Dalm.] — D. affinis Fiori (1900), non Host. ò LONGIROSTRA (ScHort N. et K., 1854) AA Frutto ovale, ristretto all’apice, arrotondato o talora subcordato alla base, peloso o più rr. glabro. — App. abr. e camp. al Matese, Sic. alle Madonie [|Endem.). — D. olympicoides Strobl (1878 nomen, 1908 descript.). e TURGIDA (HUET, 1878) bh Scapo e pedicelli con peli patenti. Frutto peloso--setoloso. X Frutto ellittico, ristretto alle due estremità ed appianato. — A. Apuane [Endem.| — D. aspera Bert. (1819), non Adams — D. cuspidata Bert. p. p. (1844), non M. B. € BERTOLONII (Nym., 1878) XX Frutto ovale, arrotondato alla base, turgido. Pianta ridotta. — Assieme alla var. turgida nell’ App. abr. e Sic. alle Madonie al Pizzo de li Casi [Endem.].. — D. aiz. c Guss. (1843). : LEviERI (JANKA, 1886) B Stilo più breve della larghezza del frutto, — ch'è sempre ovale (non ristretto alle estremità) e © compresso. ‘EE 612 60 CRUCIFERAE [403 Draba $ Scapo e frutti glabri. + Stami uguali ai petali. Fg. lineari. Scapo di 2--10 cm. — Reg. elevate (sino a 2900 m. sull’'Adamello): Alpi dal Friuli alla V. d'Aosta | Alpi Pir.) — D. glacialis Hpe. (1823), non Adams — D. Zahlbruckneri Host (1831) — D. aiz. f. reducta Bolz. (1910). 8 HoPPEANA (RcHB., 1828) ++ Stami più brevi dei petali. Fg. spatolato--oblunghe. Scapo di 5--15 mm. — Alpi trent. [Alpi or. e bavar.]). » SAUTERI (HpE., 1828) 1446° $$ Scapo con peli patenti. Frutto con minuti peli appressati. — Scapo di 5-10 cm. Fg. lanceolate. — Cors. suî M. Rotondo e Cardo [Endem.| — D. rigida Lois. (1827), non W. — D. olympica Duby (1830), non S. et S. — D. corsica Jord. (1864). : LorsELEURII (Borss., 1849) 1446' Sez. II. LEucopRABA DOC. (1821). 6 (3) Fg. delle rosette ovali od oblunghe, a pag. entrambe con tomento verde-bianchiccio, Petali lunghi 3-4 mm. Pianta cespugliosa, con brevi rami portanti in basso i residui sfibrati delle fg. ed all'apice una rosetta di fg. addensate, intere (mai pettinato-cigliate). Scapo di 2-10 cm., con 1-3 fg. simili alle infer., talora quasi dentate; fi. brevem. racemosi. Stami più brevi dei petali. Y. Luoghi rocciosi; 6-7. Giu.-Lugl. [S. Nevada Pir. Alpi Carp.) 2 D. tomentosa Clairv. (1811) 1447 A Stilo subnullo od uguagliante al più 1/8 del diam. trasversale del frutto. a Frutti pelosi o cigliati. I Frutti ovali, più lunghi dei peduncoli. — Alpi dalle friul. alle Mar. o. TYPICA II Frutti lanceolati, lunghi circa come i peduncoli. — Col tipo [Alpi Pir.) — D. stellata v. hebec. DC. (1821) — D. lanciformis Rouy et F. (1895). 8 HEBECARPA Paot. (1898) b Frutti glabri, — oblunghi o lanceolati. — Col tipo |Alpî Pir.}] — D. frigida Sauter (1825) — D. Huteri Porta ex Huter (1904). | DUBIA (SuTER, 1802) B Stilo uguagliante circa 1/2 del diam. trasversale del frutto. — Pedicelli pe- losi o glabri. Frutti glabri, ovali od oblunghi. — Alpi ven., trent., lomb. e ticin. sul M. Generoso, rara. [Alpi or. Transs.]. — D. stellata Jacq. (1762) — D. hirta Jacq. (1778). i ò AUSTRIACA (CRANTZ., 1760) — Fg. delle rosette strettàm. lanceolate, a pag. di cui almeno la super. verde, glabra o sparsam. pelosa. Petali lunghi 2 mm. Scapo di 2-15 cm., afillo o con 1-3 fg. ovali. Pedicelli glabri o pelosi alla base. Frutto glabro. Il resto c. s. Y. Luoghi sassosi o rupestri; 6-7. Magg.-Ag. [ Alti monti dell'Eur. ed As. Reg. art.|. 3 D. fiadnizensis Wulf. (1778) 1448 A Stilo nullo o quasi. a Frutti ovali, in racemo brevissimo, corimbiforme. Fusto o scapo alto 2-4 cm. I Fg. tutte glabre o cigliate al margine per peli semplici. — Alpî — D. lactea Adams (1817) — D. Wahlenbergii Hartm. (1820). o TYPICA II Fg. più interne disseminate di peli ramosi. — Col tipo. — D. Wahlenbergii v. heterotricha Lindbl. (1859). B LAPPONICA (W. ‘Ex DC., 1821) b Frutti ellittico--oblunghi, in racemo + allungato. Fusto alto 5-15 cm. 1 Fg. irte, sulla pag. infer. almeno, di peli in gran parte ramosi. — Col tipo. , ì — D. hirta All. (1785), non L. — D. nivalis DC. (1821), non Liljebl. — ‘ D. carinthiaca Hpe. (1823) — D. Johannis Host (1831). SILIQUOSA (M. B., 1808) 403 Draba] 60 CRUCIFERAE 613 2 Fg. glabre o quasi sulle 2 pag., cigliate al margine per peli ramosi. — Col tipo. — D. Hoppeana Rudolphi (1882), non Rchb. — D. Trachseli et D. frigida x fladniz. D. Torre (1882). è HoppIl (TRACHSEL, 1831) B Stilo lungo 1 mm. — Frutti lanceolati. Fg. pelosette. — Trent., Valtell. a Li- vigno, C. Tic. e Piem. în V. Germanasca [Tirolo] — D. carinthiaca Xx dubia D. Torre et S. (1909) — D. carinth. Xx toment. Baer (1915). e TRAUNSTERINERI (Hpe., 1834) Sez. III. STREPTÒLOBUS PAOL. (1898). 7 (4) Pianta verde-biancastra, tomentosa. Fusto rigido (10-25 cm.). Fg. infer. addensate in rosetta, lanceolate; le cauline ovali o lanceolate; tutte in- tere o dentate. Petali leggerm. marginati. Frutti oblunghi, pubescenti o glabri, piani o contorti. OO, X. Luoghi sassosi, rara: Trent., Alto Adige, Valtellina e V. Camonica al Passo del Tonale; 5-7. Giu.-Lugl. | Eur. media As. centr. e bor. Reg. art. ed antart.). 4 D. incana L. (1753) 1449 A Pianta con rosette basilari parte sterili e parte fertili. Frutti contorti. — Alto Adige — D. contorta Ehrh. (1792). x TYPICA B Pianta con rosette di fe. basilari tutte fertili. Fusti con pelosità più breve. Fi. 1/2 più piccoli. Frutti piani. — Trent., Alto Adige, Valtell., Tonale [Svizz. Carinz.| — D. stylaris Gay (1818) — D. Thomasii Koch (1843). 9 concUsa (EHRH., 1792) (RcHB., 1830) Sez. IV. DRABELLA DC. (1821). 8 (4) Petali bianchi, Fg. cauline cordate alla base. Pianta sparsam. pelosa per peli semplici o ramosi. Fusto gracile (1-3 dm.). Fg. radicali in ro- setta lassa, brevem. picciolate; ovali, intere o dentate, le cauline ovali, dentate. Petali subinteri o rr. bilobi. Frutto ellittico od oblungo, glabro; logge con circa 6 semi; stilo subnullo. O. Muri, rupi e luoghi erbosi, frequente: Istria, Pen. ed isole; 2-4. Marz.-Magg. | Eur. As. min. Ind. Sib. Alger. Canadà]. 5 D. muralis L. (1753) 1450 — Petali gialli. Fg. cauline non cordate, tutte ovali od oblunghe. Frutto oblungo, a logge con 10 semi o più. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi, ra- rissima; 5-6. Magg. [Eur. media e bor. Armen. As. bor. Song. Giapp. Am. bor.|. 6 D. nemorosa L. (1753) 1451 A Frutti glabri. — Non segnalata d’Italia. 4a TYPICA B Frutti pubescenti. — Alpi ven. in Cadore a Perarolo, Piem. pr. Susa ed in V. Germanasca. 8 NEMORALIS (EHRH., 1792) Sez. V. EROPHILA (DC., 1821). 9 (2) Pianta sparsam. pelosa, a scapi gracili, afilli (3-15-:cm.). Fg. in ro- setta, varianti dalla forma ovale alla lineare, intere o dentate. Racemi brevi, corimbosi. Petali bianchi, bipartiti. Frutto glabro, variante dalla forma rotonda alla lanceolata; logge polisperme; stilo subnullo. O. Luoghi 614 60 CRUCIFERAE {403 Draba erbosi per lo più aridi, frequente; 2-5. Genn.-Magg. |Eur. As. occ. fino India Afr. bor. Am. bor... — Erophila verna E. Mey. (1888). 7 D. verna L. (1753) 1452 A Piante a peli tutti od in gran parte bifidi o trifidi. a Frutto ellittico--oblungo. I Sepali ovali od oblunghi. Fi. minuti. Frutto a logge con 14-24 semi. — Pen., Istria ed isole. — Erophila DC. (1821). & vULGARIS (Rouy et F., 1895) II Sepali rotondo--ovali. Fi. grandetti. Frutto a logge con sino 40 semi. — Col tipo — Erophila Jord. (1852) — D. verna v. macrophylla Cus. et Ausb. (1868). Bg MAJUSCULA (Rouv et F., 1895) b Frutto oblungo-lanceolato o lanceolato-lineare, a logge con 30-36 semi. — Col tipo. — Erophila Andrz. (1821) — E. americana DC. (1821) — E. steno- carpa Jord. (1852) — D. verna v. lanceolata Neilr. (1859) — D. stenocarpa D. Torre et S. (1909). KrockERI (RcHB., 1837-38) e Frutto rotondo--ovato, ottusissimo, a logge con 8--24 semi. — Col tipo, qua e là — Erophila DC. (1821). ò PRAECOX (STEV., 1812) B Pianta a peli tutti (o quasi) indivisi. — Col tipo — Erophila Jord. (1852). e GLABRESCENS (Rouy et F., 1895) Draba aizoidesx.tomentosa= D. setulosa Leresche (1852-53) — Alto Adige allo Schlern? D. aizoides x fladnizensis = D. favicans Murr (1902). — Alto Adige presso Bres- sanone all’ Huehnersptel. D. carinthiaca X lapponica = D. intermedia Heg. ex Bruegg. (1881). — Alto Adige allo Schlern. D. fladnizensis Xlapponica = D. Kerneri Huter (1904). — Alto Adige al Brennero. Gen. 404. Petrocallis R. Br. (1812). (Spec. unica). Pianta densam. cespugliosa a cuscinetto, a fusti brevi, tortuosi, portanti in basso i residui delle fo. sfibrate ed all'apice una rosetta compatta di fg. largam. cuneato-obovate, palmato-3-5-partite in alto, lucide, cigliate al mar- gine. Scapo di 0,5-2 cm., 2-8-floro, peloso assieme ai pedicelli. Petali roseo- violetti (rr. bianchi), interi. Frutto ovale od oblungo, glabro, compresso; logge 2-sperme; stilo breve. %. Rupi e ghiaioni; Alpi; 7. Giu.--Lugl. [Pir. Alpi Carp... — Draba L. (1753). P. pyrenaica R. Br. (1812) 1453 Gen. 405. Cochleària L. (1735). (Spec. circa 20 dell'Eur. ed As. occ.). 1 Fg. infer. disposte a rosetta. Fusto legnoso alla base, glabro od un po’ pe- loso (1-3 dm.). Fg. infer. attenuato-picciolate, obovate, le cauline oblun- ‘ ghe, lanceolate o lineari, talora orecchiute alla base, tutte glabre. Ra- cemo breve, non bratteato. Petali bianchi, interi. Stami più lunghi a filam. bruscam. ripiegati in dentro. Frutto subgloboso; logge polisperme; stilo brevissimo. %. Luoghi sassosi e rupestri; 5-7. Magg.-Lugl. [Eur. media e mer... — Myagrum L. (1763) — Alyssum myagrodes All. (1785) — Kernera myagrod. Medik. (1794) — K. saxat. Rehb. (1829). 1 C. saxatilis L. (1753) 1454 405 Cochlearia| 60 CRUCIFERAE 615 A Fg. radicali intere od appena dentate. — Alpi, A. Apuane, App. pavese, luc- chese, ab. e laziale — Kernera saxat. v. integrata Rouy et F. (1895). o. INTEGRATA PAMP. (1906) B Fg. radicali lirate o pennatifide. — Alpi trevig., bellun., Retiche ecc. — Mya- grum saxat. var. 8 DC. (1815) — Kern. saxat. v. sinuata Rouy et F. (1895). 8 LyvRaTA GAUD. (1829) — Fg. infer. non disposte a rosetta, tutt'al più semplicem. avvicinate, 2 2 Pianta alta 1-2 em., densam. cespugliosa. Fg. tutte picciolate, obovate, intere, cigliate, ravvicinate. Racemo brevissimo, bratteato, nascosto tra le fo. Petali bianchi. Filam. arcuati. Frutto subgloboso, 2 mm. diam.; stilo langhetto. Semi minutam. papillosi. Y. Luoghi rocciosi calcari, rara: Alpi dolomit. bellun.-trent. ed alto-atesine, in più luoghi; 7. Lugl.-Ag. [Endem.] — Rhizobotrya alpina Tausch (1836) — C. alpina Kolb (1890), non Sweet — Kernera alp. Prantl (1891). 2 C. brevicaulis Facch. (1843) 1455 — Piante mai ce. s. Fg. cauline sessili. 3 3 Fg. radicali attenuato-pieciolate, oblunghe. Pianta glabra, a fusti eretti, robusti (3-20 dm.), ramosi. Fg. cauline oblungo-lanceolate o lanceolate, saettato-amplessicauli, tutte intere. Petali bianchi. Filam. diritti. Frutto subgloboso, 4 mm. diam.; stilo brevissimo. Semi c. s. O. Muri e luoghi sterili, rara: Piem. sul lago Maggiore, nei vecchi C'astelli del Monfer- rato a Celle, Castellinaldo e Moncalvo (quivi ora scomparsa), al forte di Gavi pr. Novi Ligure ed Avellino al colle dei Cappuccini; 4. Magg. Giu. [Eur. mer... 8 C. glastifolia L. (1753) 1456 — Fg. radicali bruscam, e lungam. pieciolate, ovali o cordato-ovali, Pianta di 1-2 dm. Fg. cauline cordato-ovali; tutte dentate od anche intere, subconcave. Fi. odorosi, a petali bianchi, grandicelli. Frutto ovoideo. Semi fortem. tubercolati. Il resto c. s. OO, %. Origin. dell’ Eur. centr. ed occ.; colt. ad uso medicinale e talora avvent. nel Ven.; 3-4. Prim. 4 C. officinalis L. (1753) 1457 Gen. 406. Chamaèlina Crantz. (1762). (Spec. unica). Pianta glabra o # pelosa, a fusti eretti (3-8 dm.). Fg. oblungo-lanceolate o lanceolato-lineari, intere, dentate o pennatofesse; le infer. attenuato-pic- ciolate, le altre abbraccianti il fusto con 2 brevi orecchiette. Petali bianco- giallastri, interi. Frutto rigonfio, subgloboso od oblungo-ovoideo, con un mu- crone bifido abbracciante tra le lacinie la base dello stilo; logge polisperme. © Nei seminati (specialm. di Lino) e di dubbio indigenato tra noi; 2-4. Apr. Giu. [Eur. As. occ. e centr. Sib. Afr. bor. Am. bor.].. — Myagrum L. (1753). Ch. sativa Crantz (1762) 1458 A Frutto a valve dure, arrotondato all'apice. — Fg. intere, dentate o sinuate. a Pianta glabra o scarsam. pelosa. Frutto a setto gradatam. ristretto in basso, lungo 7-9 mm. — Istria, Pen., Sic., Sard. e Cors.; più frequente al nord ove si colt. per l’estraz. dell’olio-e spesso permane nei seminati. a TYPICA b Pianta decisam. irsuta, a fusto più densam. foglioso. Frutto a setto bruscam. contratto in basso. 616 60 CRUCIFERAE [406 Chamaelina I Frutto lungo 4-6 mm. — Qua e là col tipo. — Ch. silvestris Wallr. (1822). 3 PILOSA DC. (1821) II Frutto lungo 3-5 1/2 mm. — Col tipo. MICROCARPA (ANDRZ., 1821) B Frutto a valve molli, troncato od infossato all'apice (più rr. arrotondato). 1 Fg. tutte intere o dentate. — Bergam., Parma a Beneceto di S. Lazzaro [Eur.) — Myagrum Mill. (1768) — Cochlearia foetida Schk. (1796) — Ch. foetida Fr. (1839). è ALySssuM (THELL., 1906) 2 Fg. infer. e medie pennatofesse. — Cors. e forse altrove [ Eur.) — Mya- grum Ebhrh. ex DC. (1821). © PINNATIFIDA (HoRNEM., 1816) Gen. 407. Nèslea Desv. (1314). (Spec. unica). Pianta coperta di peli ramosi, grigiastra, a fusto ramoso in alto (3-6 dm.). Fg. radicali attenuato-picciolate, oblunghe, le cauline sessili, saettato-amples- sicauli, lanceolate, tutte intere o dentate. Petali gialli. Frutto globoso, co- riaceo, indeiscente, reticolato-rugoso, con un mucrone all’apice come in Cha- maelina, dapprima a 2 logge 1-sperme, alla fine 1-loculare ed 1 spermo. O. Luoghi colt., frequente: Istria, Pen. ed isole; 2-5. Apr.-Lugl. [Eur. As. occ. sino Himal. Sib. Afr. bor., nat. Am. bor.|. — Myagrum L. (1753) — Vogelia sagittata Medic. (1792) — V. panic. Hornem. (1815). N. paniculata Desv. (1814) 1459 Gen. 408. Calepina Adans. (1763). (Spec. unica). Pianta glabra, prostrato-ascendente (2-8 dm.). Fg. radicali picciolate, si- nuate o pennatofesse (lirate o no), le cauline sessili, saettato-amplessicauli, oblunghe o lanceolate, intere o dentate. Petali bianchi o leggerm. rosei, di- suguali. Frutto globoso-ovoideo con un rostro conico all’apice, coriaceo, indei- scente, dapprima liscio, poi reticolato-rugoso, 1-loculare ed 1-spermo. O. Luoghi erbosi e campi, frequente 0 no secondo î luoghi: Istria, Pen. ed isole; 2-4. Febbr.-Magg. [Eur. media e mer. As. occ. Alger... — Myagrum Asso (1779) — Crambe Corvini All. (1785) — Cal. Corvini Desv. (1814). C. irregularis Thell. (1905) 1460 Tribù X. THLASPEA. Gen. 409. Corònopus Rupp. (1735). (Spec. 10 circa, in gran parte dei paesi subtrop. dei 2 Emisf., poche della Reg. medit. e dell’ Eur.). 1 Petali nulli o più brevi dei sepali. Frutto più breve del suo pedi- cello, con un seno alla base ed all’apice (didimo), bruscam. terminato in uno stilo brevissimo. Pianta sdraiata in cerchio, glabra (1-3 dm.). Fg. pennatopartite, a lacinie numerose, lanceolate o lineari, intere o den- ‘ tate. Racemi sessili, opposti alle fg. e più lunghi di queste. Petali (se pre- 409 Coronopus] 60 CRUCIFERAE 617 senti) bianchi. Frutto reticolato-rugoso, a logge 1-sperme, a valve se- parantisi dal setto ed avvolgenti il seme. O. Origin. dell’ Am., nat. presso gli abitati e lungo le vie; Veneziano, Milano, Nizzardo, Genova, Tosc. (Pisa, Livorno e V. di Paglia a Castellazzara), Ancona, Civitavecchia, Napoli, Paola, Sic., Malta, Sard. e Maddalena; 2-3. Marz.-Lugl. [| Nat. As. Afr. Is. atl. Giava Austral. Argent. ecc.] — Lepidium L. (1767) — Senebiera Pers. (1807) — S. pinnatifida DC. (1799). 1 C. didymus Sm. (1800-04) 1461 — Petali più lunghi dei sepali. Frutto uguagliante o superante il pro- prio pedicello, con un seno solo alla base, attenuato all'apice in un breve stilo piramidato. Pianta glabra. Racemi in generale più brevi delle fg. Frutto reticolato-crestato e con tubercoli sporgenti lungo il margine (talora violaceo). Il resto c. s. O. Luoghi incolti, macerie, vie; 2-4, Marz.-Lugl. [Bur. As. occ. Afr. bor. e mer. Is. atl. Am. bor.]. — Cochlearia Coronopus L. (1753) — Cor. Ruellii All. (1785) — Senebiera Coronopus Poir. (1806). — Cor. Coronopus Karst. (1880-83). — Volg. Lappolino. 2 C. procumbens Gilib. (1782) 1462 A Fusti striscianti, brevi, flessuosi, talora radicanti. — Istria, Pen. ed isole (raro in Sard. e Cors.). a TYPICUS B Fusti ascendenti o suberetti, flessuosi. — Col tipo. 2? VERRUCARIUS (MuscHL. et THELL., 1906) Gen. 410. Lepidium L. (1737). (Spec. circa 120 sparse su tutto il Globo eccett. le Reg. art.). 1 Frutto indeiscente, non carenato nè alato ai margini ma quivi anzi arrotondato. Sez. I. CARDARIA 2 — Frutto deiscente, carenato od alato ai margini, Sez. II. EULEPIDIUM 3 Sez. I. CARDARIA (DESV., 1814). 2 Pianta biancastro-pubescente o rr. quasi glabra, a rz. strisciante e fusti eretti (3-6 dm.). Fg. dentate (rr. intere o quasi), le radicali picciolate, oblunghe, le cauline sessili, cordato-amplessicauli, oblungo-lanceolate. Ra- cemi in pannocchia densa, corimbiforme. Petali bianchi. Frutto cordato alla base, più largo che lungo, reticolato-venoso; logge 1-sperme. %. Luoghi erbosi e colt., macerie ecc.; Istria, Pen. ed isole; 2-4. Apr.-Magg. [Eur. media e mer. As. occ. sino India Sib. Afr. bor., nat. B. Aires]. — Cochlearia L. (1759) — Cardaria Desv. (1814). — Volg. Cocola, Lattona. 1 L. Draba L. (1753) 1463 Sez. II. EuLEPiDIUM PaoL. (1898). 3 (1) Fusti densam, pelosi. Frutto alato all’apice. 4 — Fusti glabri o brevissimam, pubescenti. Frutto non alato all’ apice - (eccett. L. sativum). 5 618 60 CRUCIFERAE [410 Lepidium 4 Pianta perenne, a fusti prostrati all’ ingiro (5-20 cm.), = pelosa. Fg. ra- dicali picciolate, obovate od oblunghe, intere, dentate o sublirate; le cau- line amplessicauli. Racemi + abbreviati, corimbosi. Y. Luoghi aridi incolti o rocciosi; 2-5. Magg.-Lugl. [Reg. medit.| — Thlaspi L. (1753). 2 L. hirtum DC. (1821) 1464-65 A Frutto giovane distintam. smarginato all’apice, densam. irsuto anche da adulto (rr. glabro), largam. alato, oblungo. a Fg. cauline oblungo-lanceolate, decisam. saettate alla base, con parecchi dentini al margine. Frutto ad ali piuttosto acute. — N?zz., Lig. occ., [Imolese. o TYPICUM b Fg. cauline ovato-acute, poco o punto saettate, intere o con pochi dentini. Frutto ad ali arrotondate. — Camp. al Matese, Cal., Sic e Cors. |Grec. Creta). — Nasturtium Raf. (1814) — Lepia Bonanniana Presl (1826) — Lepid. Bonannianum Guss. (1828) — L. hirtum Ten. (1830). 9 NEBRODENSE (Guss., 1843) B Frutto giovane quasi intero all’apice, glabro o pubescente, da adulto strettam. alato, arrotondato-ovato. — Fg. cauline saettate, ovali od oblunghe, intere o minutam. dentate. — Monti della Cors.; 5. [Creta]. — Thlaspi scapiflorum Viv. (1824) — Th. humifusum Lois. (1828) — L. humifus. Req. (1828). * OxYoTUM (DU., 1821) 1464 — Pianta annua, a fusti eretti od ascendenti (5-40 cm.), mollem. e brevem. pelosa, più rr. quasi glabra. Fg. infer. picciolate, lirato-pennatofesse od anche indivise, a lacinie laterali minute e subrotonde, la terminale ovale; le cauline medie e super. saettato-amplessicauli, lanceolate, dentate. Ra- cemi allungati. Frutto largam. alato, smarginato, subovato, scabro per minute squame. ©. Luoghi erbosi ed incolti: Istria, Pen., Sic. a Castel- buono e Cors.; 2-5. Apr.-Giu. | Eur. As. min.]. — Thlaspi L. (1753) — Lepia Desv. (1814). — Volg. Erba-storna. 3 L. campestre R. Br. (1812) 1456 5 (3) Fe. grandi, le cauline super. (escl. le fiorali) ovato-lanceolate, quasi intere, Racemi formanti un’ampia pannocchia., Rd. grossa, con un sol fusto robusto, eretto (4-6 dm.). Fg. radicali e cauline infer. lungam. pic- ciolate, oblunghe, seghettate, un po’ pelose, le super. sessili, attenuate alla base, glabre. Frutto rotondo od ovato, non od appena smarginato all’apice, ottusetto od acuto, pelosetto almeno da giovane. 3%. Luoghi umidi, qua e là: Polesine, Piem., rimanente della Pen. dalla Lig. ed Emil. in giù, Sic., Sard., Cors. ed Elba, talora avvent. 0 nat. in seguito a col- tura; 2-4. Giu.--Lugl. [Eur. ed As. temp. Afr. bor., nat. Messico]. — Volg. Mostardina, Peperella. 4 L. latifolium L. (1753) 1467 — Fg. e racemi mai €. S, 6 6 Fg. cauline super. lineari, intere o con qualehe laeinietta, 7 — Fg. cauline super. inciso-dentate o pennatofesse (talora subintere in L. virginicum). E 7 Pianta perenne. Frutto ovato-acuto, non smarginato, un po’ rigonfio. Pianta glabra o con pochi peli, eretta (2-6 dm.). Fg. radicali e cauline infer. picciolate, bislunghe, dentate, incise o lirato-pennatopartite, a la- cinie ovali, seghettate; le super. sessili, attenuate alla base. Stami ta- 410 Lepidium] 60 CRUCIFERAE 619 lora ridotti a 2. %. Luoghi incolti e colt., macerie, comune; 2-4. Magg. Aut. [Eur. media e mer. As. min. Siria Sib. mer. Alger... — L. Iberis L. p. p. (1753) — L. intermixtum Ten. (1842). — Volg. Erba da sciatica. 5 L. graminifolium L. (1759) 1468 A Pianta erbacea, a fusti + ramificati. Calice verde. — /stria, Pen. ed isole. 4. IYPICUM B Pianta suftruticosa, a fusti più bassi e subsemplici. Calice spesso porporino. Petali un po’ più grandi. — Ste. e Cors., in forme non perfettam. tipiche. Spa. Baleari] — L. lanceolatum Presl (1826) — Cardiolepis suffr. Wallr. (1841). 8 SUFFRUTICOSUM (L., 1767) — Pianta annua. Frutto ovale, brevem. smarginato, Pianta con forte odore. Fusti gracili, molto ramosi (1-3 dm.). Fg. radicali (distrutte all’ epoca della fioritura) e cauline infer. pennatofesse, a lacinie strette, dentate od incise. Fi. spesso apetali. Stami 2-4. Il resto c. s. O. Luoghi incolti, macerie, qua e là: Istria, It. bor. e Sard.; 3-4. Magg.-Lugl. | Eur. media As. occ fino Mesopot. Sib., nat. Afr. Austral. Am.|. 6 L. ruderale L. (1753) 1469 8 (6) Frutto rotondo, non od appena alato all'apice e quivi brevem. smar- ginato. Pianta glabra, a fusti eretti, ramosi in alto (2-4 dm.). Fg. radi- cali e cauline infer. obovate, picciolate, dentate o pennatofesse; le super. sessili, attenuate alla base, lanceolate o lineari. Petali sempre presenti. Stami 2-6. O. Origin. delle Is. atl., Am. bor. e centr., Antille e Perù?: inselvat. qua e là; 2-4. Magg.-Ag. [Nat. Eur. As. or. Afr. mer.|. 7 L. virginicum L. (1753) 1470 A Fusto a peli © appressati. Fg. basali lirate (cioè col lobo termale sempre più grande dei laterali), setolose per peli piuttosto lunghi e falciformi. Pe- tali generalm. più lunghi dei sepali (rr. rudimentali). Cotiledoni spesso ac- combenti. — If. bor. (Cadore, Castelfranco ven., Verona, Trent., Lomb., C. Tic., Torino e Lig.) e Nap. a Cava dei Tirreni. a. TYPICUM B Fusto a peli patenti. Fg. basali pennatifide (col lobo terminale uguale ai la- terali o poco più grande), a peli brevissimi. Petali nulli o più brevi del calice (rr. nei primi fi. più lunghi). Cotiledoni incombenti. — Cadore (Fede- ravecchia, Ospizio Tre Croci, Tai, S. Vito, Borca, Cima del M. Zucco, Chiusa di Venas, Sottocastello, Calalzo), Feltre, Vicenza, Trento, Bolzano e Bresc. (Brescia e V. Dorizzo în V. Caffaro). — L. intermedium A. Gray (1856), non A. Rich. — L. mieranthum Casp. (1886), non Ledeb. — L. apetalum Asch. (1891), non W. 8 DENSIFLORUM (SCHRAD., 1832) — Frutto ovale, largam, alato all’ apice e quivi decisam. smarginato, Pianta con forte odore. Fg. tutte pennatofesse o le infer. soltanto in- cise, a lacinie ovali o lineari, incise od intere. Il resto c. s. O. Origin. dell’ Afr. or.-bor. ed As. occ.-mer. dal Cordofan al Tibet; spesso colt. e qua e là avvent. o nat. (Trieste, Gorizia, Lit. friul., Vicent., Valtellina, M. Cenisio, Genova, Modenese, Laz., Basil., Sic., Malta e Sard.); 2-4. Marz.-Lugl. [ Colt. e nat. in gran parte del Globo]. — Volg. Agretto, Cre- scione inglese. 8 L. sativum L. (1753) 1471 Nora. — Lepidium perfoliatum L. (1753) dei Paesi danub., Russia mer. ed As. occ. sino Himal. ed ‘Altai, è stato segnalato avvent. a Trieste, in Lig. a Ge- nova e recentem. a S. Olcese alla Villa Cavalleri e presso Mentone al M. Agel. 620 60 CRUCIFERAE [411 Hutchinsia Gen. 411. Hutchinsia R. Br. (1812). (Spec. 8 dell’Emisf. bor., 1 estesa al Chile ed Austral.). 1 Pianta perenne, con fg. tutte addensate in rosetta presso la base dei fusti, che sono scapiformi (2-10 cm.), glabri o con radi peli 2-3-fidi, Fg. piccole, glabre, lungam. picciolate, 3-partite o pennato-partite, a la- cinie bislungo-ovali. Petali bianchi. Frutto ellittico, un po’ rigonfio; logge 2-sperme; stilo brevissimo. %. Luoghi ghiaiosi umidi; 5-1, rr. 4. Giu Lugl. [Spa. bor. Pir. Alpi Carp... — Lepidium L. (1756) — Noccaea Rehb. (1832) — Capsella Prantl (1884). 1 H. alpina R. Br. (1812) 1472 A Frutto acuto alle 2 estremità. a Racemo frutt. allungato. — Alpi, A. Apuane, App. moden., piceno ed abr. o TYPICA b Racemo brevissimo, subgloboso. — Alpi piem. al M. Cenisio [Alpi franc. Vallese] — Noccaea Rouy et F. (1895). 3 AFFINIS (GREN., 1853) B Frutto ottuso alle 2 estremità. — Racemo breve, denso. Petali stretti. — Alp? [Alpi tir. ed or. Carp.|— Noccaea Rehb. (1832). BREvICAULIS (Hpr., 1849) — Piante annue, con fg. sparse anche lungo i fusti. 2 2 Frutto a logge 2-sperme, Fg. radicali pennatosette, ad 11-19 segmenti. Pianta con peli minuti, substellati, eretta o prostrata (3-15 cm.). Fg. ra- dicali picciolate, a segmenti ovali o lanceolati, interi; le cauline sessili, simili alle radicali, ma con minor numero di segmenti e più stretti. Frutti ovali, ottusi, in racemi allungati e lassi. ©. Luoghi sassosi, rupestri od anche arenosi, qua e là: Istria, Pen. sino al Molise e Salern., Gargano, Murge di Altamura, Basil. a Muro, Cal. al M. Cocuzzo, Sic., Sard. al Gennargentu e Cors.; 2-5. Marz.-Giu. [Eur. As. min. Afr. bor.-occ.] — Lepidium L. (1753) — Capsella G. F. W. Mey. (1836) — Hornungia Rcehb. (1837-38) — Thlaspi Ces. P. et G. (1886). 2 H. petraea R. Br. (1812) 1473 — Frutto a logge 6-12-sperme. Fg. radicali indivise o pennatofesse, con 3-9 lobi soltanto. Pianta per lo più prostrata (3-30 cm.), glabra o con pochi peli semplici. Fg. radicali picciolate, a contorno ovale o lineare; le cau- line sessili, simili alle radicali. O. Luoghi erbosi od arenosi, qua e là; 2-4. Febbr.-Ag. [Eur. centr. e mer. As. occ. e centr. India Afr. bor. Can. Am. bor. Chile Patag. Austral.] — Lepidium L. (1753) -— Hymenolobus Nutt. (1838) — Capsella Fr. (1832) — Noccaea Rchb. (1832). 3 H. procumbens Desv. (1814) 1474 A Frutto ovato-allungato, smarginato o no all’apice. Petali larghi, più lunghi dei sepali (lunghi 11/2 mm.). a Pianta generalm. vigorosa, a fg. lobate. — Luoghi arenosi od umidi littora- nei: Istria, Lido veneto, Lig., Laz., Tremiti, Gargano a Vieste, Taranto, Sic., Sard. e Cors. 4 MARITIMA (Jorp., 1864) b Pianta più gracile, suberetta, a fg. tutte od in gran parte intere. — Mura di Treviso, Cagliari nelle saline ecc. — Noccaea tarvisina Béreng. in Sacc. (1917) — N. Bérengeriana Vis. ex Sacc. (1917). 8 inteGRIFoLIA DO. (1821) B Frutto rigonfio, + globoso od ellittico, grande. Petali larghi. — Piante ridotte, . a fg. intere o poco lobate. 411 Hutchinsia] 60 CRUCIFERAE 621 I Petali più lunghi dei sepali (11/2 mm.). Frutto ovato--suborbicolare od obovato--rotondato (3 per 2 1/2 --3 mm.). — Luoghi rupestri littoranei : Cors. a Bonifacio, Calvi ed Isola Rossa, Sard. a S. Teresa?, Pianosa e Giannutri [| Marsiglia). REVELIERI (Jorp., 1864) II Petali subeguali ai sepali (1 mm. circa). Frutto ellittico od ovato--roton- dato. — Fusti e peduncoli con peli brevi e densi. — Luoghi rupestri lit- toranei: Malta a Comino, Lamped. (Endem). è SommirRrI PAMP. (1909) ° C Frutto compresso, © suborbicolare od ellittico, spesso grande, rotondato o smarginato all’apice. Petali stretti, subeguali ai sepali (lunghi 1 mm. circa). — Fg. intere o poco lobate. 1 Racemi poveri, a .3--5 fi. Frutto orbicolare od ellittico (largo 2-3 mm.). — Rupi umidi ed ombrose entro terra: Alpi friul. occ. in V. Cellina, cado- rine, trent. ed alto--atesine | Franc. mer.) — Capsella Koch (1833) — H. pau- ciflt. a Kochii et b. macrocarpa Pamp. (1909) — Hymenolobus Schinz et Thell. (1921). e PAUCIFLORA (BERT., 1844) 2 Racemi spesso + allungati e moltiflori. Frutto oblungo (largo 2 mm.). — Come la prec.: Alto Adige, Stelvio, Piem. pr. Dronero, Cal. al M. Pollino e Sîic. nei M. dei Cani (Franc. mer.) — H. speluncarum Jord. (1864). & ProsmtII (J. GAY, 1862) Gen. 412. Capséèlla Medic. (1792). (Spec. unica). Pianta + pelosa, a fusto eretto, semplice o ramoso (3-60 cm.). Fg. radi- cali in rosetta, + picciolate, intere o variam. incise sino a pennatosette; le cauline saettato-amplessicauli, oblunghe o lanceolate, seghettate. Racemo semplice, molto allungato nel frutto. Sepali bianco-membranacei al margine, spesso porporini sul dorso. Petali talora tutti od in parte trasformati in stami. ‘ Frutto compresso, triangolare, cuneato alla base e smarginato-bilobo all'apice; logge polisperme. O. Luoghi colt. od incolti, vie ecc., comunissima; 2-7. Marz. Dic. [Cosmopolita|. — Thlaspi L. (1753) — Bursa pastoris Weber (1780). C. Bursa-pastoris Medic. (1792) 1475 A Petali lunghi come i sepali o 1/2 più lunghi. a Petali 1/2 più lunghi dei sepali, bianchi. Frutto coi 2 lati infer. diritti o leggerm. convessi, un po’ più lunghi del lato super.; stilo uguagliante al più la smarginatura. — Istria, Pen. ed isole. o TYPICA b Petali di poco superanti i sepali, bianchi o rossigni. Frutto coi 2 lati infer. concavo-scavati (quindi bruscam. ristretto e cioè triangolare-cordato), — spesso più piccolo ed a semi pure più piccoli; stilo assai più breve della smarginatura. Sepali porporini. — Comune. — O. rubescens Personnat (1860) — Bursa rub. Borb. (1902). 8 RUBELLA (ReEUT., 1853-54) B Petali lunghi quasi il doppio dei sepali, rossigni. — Racemo molto lungo. Frutto piccolo, spesso sterile, triangolare; stilo superante la smarginatura. — Qua e là — C. rubella x B. past. Rouy et F. (1895) — Bursa grac. Borb. (1902). GRACILIS (GREN., 1857) C Petali lunghi il triplo dei sepali, bianchi. — Frutto come nel tipo ma a lati uguali e semi più grandi. — Trieste, forse introdotta [Grec. Corfù|. — Thlaspi Fauché et Chaub. (1888) — Bursa grandifl. Borb. (1902). ò GRANDIFLORA (Bo1ss., 1867) Nora. — Zonopsidium acaule Rchb. (1829) = Cochlearia Desf. (1800), origin. del Portogallo, Spagna e forse Marocco, colt. nei giardini, è stato trovato avvent. presso Treviso e Pavia ed a Torino al Castello del Valentino. 622 60 CRUCIFERAE [413 Bivonaea Gen, 413. Bivonaèa DC. (1821). (Spec. 4 dell’It., Spa. mer. ed Alger.) 1 Fi, in corimbo foglioso, dapprima ravvicinati poi discosti. Pianta glabra, eretta (3-15 cm.), a rami quadrangolari. Fg. radicali attennato-picciolate, ovali, intere o dentate; le cauline sessili, ovali o subrotonde, con pochi denti. Petali bianchi. Frutto compresso, ellittico, strettissimam. alato. Semi minutam. tubercolati. O. Luoghi erbosi 0 boschivi, rara; prov. di Foggia a M. Crispignano nel bosco Acquara, Ruvo di Puglia e Sic. nei M. di Palermo ed a Nicolosi; 2. Marz.-Apr. [Alger.] — Ionopsidium Dur. (1847) — Pastorea praecox Tod. (1854) — B. praecox Bert. (1854) — Past. albiflora Tod. (1887). 1 B. albiflora Prantl (1890) 1476 — Fi, in racemo nudo o con brattee minutissime. 2 2 Petali bianchi, di cui 2 più grandi. Frutto strettissimam. alato. Semi minutam. tubercolati. Fg. ovali od oblunghe, sinuato-dentate; le cau- line orecchiuto-amplessicauli. Il resto c. s. O. Luoghi sassosi, rarissima: Tose. al M. Calvi pr. Campiglia Mar.; 2. Marz.-Magg. | Endem.| — Minaea Lojac. (1881) — Ionopsidium Ball (1882). 2 B. Saviana Car. (1860) 1477 — Petali gialli, eguali. Frutto largam, alato. Semi lisci. Pianta prostrato- ascendente, glauca, a fusto alternam. ramoso o semplice (5-20 cm.). Fg. den- tate, le super. talora quasi opposte, le cauline cordato-amplessicauli, Il resto c. s. ©. Luoghi asciutti: Sic.; 2. Febbr.-Apr. [Alger.|. — Thlaspi Biv. (1806). 3 B. lutea DC. (1821) 1478 Gen. 414. Aethionèma KR. Br. (1812). (Spec. 50 circa della Reg. medit.-or., poche delle Alpi, App. e Pir.). 1 Racemo frutt. + allungato, lasso. Pianta glabra, glauca, suffruticosa, eretta od ascendente (5-30 em.). Fg. carnosette, intere, brevem. piccio- late, le infer. subrotonde od obovate. Petali rosei. Filamenti più lunghi con 1 dente, leggerm. saldati in basso. Frutto appiattito, subrotondo od obovato, con larga ala spesso dentellata, profondam. smarginato all’apice, appena cordato alla base; logge 1-4-sperme. Semi in parte piccoli e punteggiati, in parte più grandi ed aculeolati. Y. Luoghi sassosi 0 rupe- stri calcari; 4-5, rr. 3. Febbr.-Lugl. [Eur. centr. e mer. As. min. Alger.). — Thlaspi.L..(1753). 1 Ae. saxatile R. Br. (1812) 1479 A Fg. super. lineari. — Istria, Alpî (donde talora scende al piano nel Veneto), App. pavese, A. Apuane, Maremma tose., App. centr. e mer. sino Cal. al M. Pollino e Sic. o. TYPICUM B Fg. super. ovali come le infer. — Ste. e Sard. sul M. Oliena [Eur. mer.-0cc|. — Lepidium Lap. (1813) — Thlaspi Lap. (1818) — Ae. sax. v. ovalifolium DC. (1821) — Ae. ovalifol. Boiss. (1867). 9 MARGINATUM n. comb. - Racemo frutt. ovoideo od oblungo, densissimo. Fg. super. oblunghe. Frutto con ala intera, cordata alla base; logge spesso ridotte per aborto ad 1 sola, con 1 seme minutam. rugoso. Il resto c. s. %. Luoghi sassosi, rarissimo: V. d' Aosta in V. di Cogne ; 5-7. Giu.-Lugl. [ Alger. nella Kabylia]. 2 Ae. Thomasianum J. Gay (1845) 1480 415 Teesdalea] 60 CRUCIFERAE 623 Gen. 415. Teesdàlea R. Br. (1812). (Spec. unica). Pianta glabra o poco pelosa, a fusti scapiformi eretti, spesso accompagnati da altri sterili ascendenti con 1-2 fg. (3-15 cm.). Fg. in rosetta, oblunghe o lanceolate, picciolate, intere o più spesso pennatofesse, lirate o no, a la- cinie lanceolate od ovali, acute od ottuse. Petali bianchi. Filamenti tutti con 1 dente squamiforme alla base. Frutto appiattito, subrotondo, strettam. alato, smarginato all’apice; logge a 2 semi. O. Luoghi erbosi 0 colt. aridi; 2 e 4. Febbr.-Magg. [Eur. As. min. Alger. Mad.] — Iberis L. (1753). T. nudicaulis R. Br. (1812) 1481 A Petali di cui 2 più grandi degli altri. — Pavese, Cal., Etna ecc. — Guepinia nudic. Bast. (1815) — T. Iberis DC. (1821). o. TYPICA 1481 8 B Petali eguali tra loro. — Piem.. Nizz., Tosc., Laz., Cal., Stic., Malta, Sard., Cors., Capraia, Elba, Giglio e Montecristo — Lepidium nudicaule L. (1753) — Thlaspi coronopifolium Berger. (1783-86) — Guepinia Lepidium DC. (1815) — T. Lepidium DC. (1821) — T. coronopifolia Thell. (1912). 8 REGULARIS (Sm., 1815) Gen. 416. Thlàspi L. (1737). (Spec. 60 circa dell’Eur., Reg. medit., As. centr. e bor., poche dell’Am. bor.). 1 Piante con forte odore d’aglio se strofinate. Semi rugosi od alveolati, neri. Sez. I. SCORODOTHLASPI 3 — Piante senza odore d’aglio. Semi lisci, rossastri, 2 2 Frutto alato ai margini. Sez. II. EUTHLASPI 4 — Frutto non alato (talora con 2 orecchiette all’ apice). Sez. III. APTERIGIUM 7 Sez. I. ScoropoTtHLAÀSPI PAOL. (1898). 3 (1) Frutto lungo 15 mm. circa, ampiam. alato in alto e quivi con un seno profondo e stretto. Semi con rughe concentricam, arcuate, Pianta glabra, eretta (1-4 dm.). Fg. radicali (fugaci) obovate, brevem. piccio- late, angoloso-dentate; le cauline saettato-amplessicauli, oblunghe, sub- intere. Racemo frutt. allungato, lasso. Petali bianchi. Antere gialle. Frutto subrotondo; stilo subnullo; logge a 3-6 semi. O. Luoghi colt. ed erbosi, qua e là: Istria, Alpi donde scende anche al piano, App. sino Abr., Camp. e Basil.; 4-6, rr. 3. Magg.-Lugl. [ Eur. Asia media Giapp. Abiss. Mad. Am. bor... — Volg. Erba-storna. 1 Th. arvense L. (1753) 1482 — Frutto lungo 5-8 mm., non o strettam. alato in alto e quivi con smar- ginatura appena accennata. Semi con minute fossettine. Fusti di 2-10 dm. Fg. radicali angoloso-dentate o leggerm. lirate; le cauline den- tate. Frutto cuneato-obovato; logge con 3-4 semi. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi o colt., qua e là: Istria, Pen. sino alla Camp. ed Avellinese, Gar- gano, Basil., Sic. e Cors. a Serraggio; 2-4. Marz.-Magg. [Eur. media e mer.]. 2 Th. alliaceum L, (1753) 1483 624 60 CRUCIFERAE [416 Thlaspi Sez. II EuTHLASPI PRANTL (1891). 4 (2) Pianta annua, a fg. cauline medie ampiam, ovali, a frutto con ali marginate da una nervatura distinta e stilo subnullo, Pianta glabra, glauca, eretta od ascendente (1-4 dm.). Fg. radicali picciolate, ovali; le cauline saettato-amplessicauli, tutte intere o dentate. Petali bianchi. Antere giallo-pallide. Frutto obovato, con seno + profondo in alto; logge a 4-8 semi. O. Luoghi erbosi o colt. specialm. calcari, frequente; 2-5. Febbr.-Magg. [Eur. As. occ. Sib. Afr. bor.]. 3 Th. perfoliatum L. (1753) 1484 A Frutto largam. alato in alto. — Istria, Pen., Sic., Malta, Sard. e Cors., più frequente al nord. x TYPICUM B Frutto con ali quasi nulle. Fg. cauline più arrotondate. — Ste. [ Alger. Maroc.]. -— Th. rotundifolium Tin. (1817), non Gaud. — Th. Tineanum Huet exsice. (1855) — T. obtusatum Pomel (1874). 9 TINEI (Nym., 1855) — Piante bienni o perenni, non aventi riuniti i caratteri suddetti. 5 5 Frutto con 2 orecchiette divergenti o conniventi all’apice limitanti una larga incavatura. Vedi Th. brevistylum — Frutto mai c. S. 6 6 Fi. piccoli, a petali lunghi al più 2 volte il calice, cuneiformi. Antere alla fine rossastre o violacee. Fusti tutti fertili od in parte terminati da una rosetta di fg. (1-4 dm.). Fg. cauline lanceolate od ovali, gradatam. decrescenti. Frutto cuneato-obovato, a logge 4-8-sperme. Il resto c. s., OO, X%. Pascoli, boschi e luoghi rocciosi; 4-7, rr. 3. Magg.-Lugl. [Eur. media Franc. mer.]. 4 Th. alpestre L. (1763) 1485 A Antere alla fine violaceo-scure. Stilo lungo 1-2 mm. a Petali oblunghi. Frutto con ali larghette in alto, a smarginatura pronun- ciata e stilo non sporgente da essa (lungo sino a 11/2.mm.). — Alpi, App. bor. sino al Corno alle Scale nel Bologn. ed App. centr. al Castel luccio. o TYPICUM b Petali obovati. Frutto con ali strette, a smarginatura poco evidente e stilo sporgente (lungo sino a 2 mm.). Racemo più breve e più denso. — V. d’Ao- sta in V. Ferret ed al Gr. S. Bernardo [Frane. Svizz. Inghil). — Th. Mu- reti Gremli (1870). 8 vIRENS (Jorp., 1846) B Antere alla fine rosee. Stilo lungo meno di 1 mm. — Pianta più robusta, a racemi frutt. allungati. — Alpi bergam., bormiesi e piem. (d'onde scende sino al piano a Venaria), App. piem., pavese sul M. Lesima, abr. al M. Le Mo- ricane ed al M. Terminillo e Cal. alla Sila. | Franc. mer.). — Th. alpestre Ten. (1838), non L. — Th. virgatum Gr. et Godr. (1846 Nov.). BRACHYPETALUM (Jorp., 1846 Sept.) 1485! — Fi. più grandi, a petali lunghi 2 1/9 - 3 volte il calice, obovati. Antere sempre gialle o biancastre. Pianta rizomatosa, portante più fusti ste- rili, talora stoloniferi, e diversi fusti fertili, prostrato-ascendenti od eretti (4-24 cm.). Fg. radicali subrotonde od obovate; le cauline ovate o lan- ceolate. Frutto a logge 1-4-sperme. OO, X. Luoghi erbosi o rupestri cal- cari; 4-7, rr. 3. Apr.-Ag. | Eur. media e mer.|. i 5 Th. montanum L. (1753) 1486 416 Thlaspi] 60 CRUCIFERAE 625 A Frutto circa isodiametrico, arrotondato o poco cuneato alla base, — con smar- ginatura larga ma poco profonda; stilo lungo circa 1/3 del frutto; logge 1-2-sperme. Fg. intere od appena dentate. — Istria, Alpi ven., valtell. e piem. (dubbie le loc. Euganei, Colli di Parma e M. di Vergato nel Bologn.); 5-7. o TYPICUM B Frutto decisam. più lungo che largo, distintam. cuneato alla base. a Frutto ad ali strette ma già distinte in basso, largam. smarginato in alto; stilo lungo circa 1/2 del frutto; logge 3-4-sperme. Fg. subdentate. I Fg. cauline strettam. ovate, non più grandi delle radicali. — Istria, Ven., Trent., Bresc., App. piceno-abr., laz., camp., avell. e salernit., Gargano, Basil. e Cal.; 4-6, rr. 3. [Eur. mer.-or.i — Draba carnica Scop. (1772). B PRAECOX (WuLF., 1788) 1486' II Fg. cauline largam. ovate, più larghe delle radicali. — Laz., Cal. alla Sila ecc.; 5. [Endem.) — Hutchinsia Torreana Ten. (1829) — Th. praec. v. italicum Chiov. (1892) — Th. praec. v. apenninus A. Terr. (1894). TORREANUM TEN. (1830) b Frutto ad ali subnulle in basso, appena smarginato in alto; stilo lungo circa 1/8 del frutto; logge 2-sperme. Fg. generalm. intere. — Qua e là nelle Alpi ed App. tosco-emil. all’Alpe di Mommio; 6-7. [Eur. media) — Th. sil- vium Gaud. (1829) — Th. Kerneri Huter (1874). è ALPINUM (CRANTZ, 1762) 1486' Sez. III. ApreRriIGIUM LEDEB. (1842). 7 (2) Frutto con 2 orecchiette all’apice, limitanti una larga smargina- tura; stilo lungo al più !/ mm. Pianta glabra, cespugliosa, con più fusti (fertili e sterili), eretti od ascendenti (2-25 cm.). Fg. intere o subden- tate, le radicali picciolate, subrotonde od obovate; le cauline ovali od obtunghe, orecchiuto-amplessicauli alla base. Racemo breve, corimbiforme. Petali bianchi. Antere gialle o lilacine. Frutto con ali strettissime; logge 2-4-sperme. 00, %, rr. O. Pascoli e luoghi sassosi o rupestri; 5-1. Magg. Giu. [Cefalonia Epiro]). — Hutchinsia DC. (1821) — Thlaspi alpestre Moris (1827), non L. 6 Th. brevistylum Jord. (1846) 1487 A Frutto + cuneato alla base, all'apice con 2 orecchiette erette o conniventi. — Sard. al M. Gennargentu e Cors. — Hutch. pygmaea Viv. (1825) — Th. pygmaeum Jord. (1864). o. EUBREVISTYLUM BRIQ. (1913) B Frutto quasi arrotondato alla base, all'apice con 2 orecchiette leggerm. di- vergenti. — Cal. al M. Pollino, Sic. alle Madonie e Sard. sul M. Oliena [Cefalonia Epiro] — Th. densiflorum Hausskn. (1893). $ RIVALE (PRESL, 1822 — Frutto senza orecchiette, non od appena smarginato; stilo lungo 1-6 mm. Pianta glabra, cespugliosa, stolonifera (2-15 cm.). Fg. piccole, carnosette, intere o quasi, le radicali picciolate, subrotonde od obovate, le cauline ovali od oblunghe, sessili. Racemo c. s. Petali violetti o rosei, rr. bianchi. Antere gialle. Frutto obovato od oblungo (5-12 mm.), turgido, strettam. marginato; logge 2-4-sperme. %. Rupi e ghiaie; 5-7. Lugl.-Ag. |Spa. Alpi Bale. Carp... — Iberis L. (1753) — Iberidella Hook. f. (1869). 7 Th. rotundifolium Gaud. (1829) 1488 A Fg. della porzione annuale (fiorifera) dei fusti quasi sempre con 2 orecchiette ben distinte, amplessicauli. 40 626 60 CRUCIFERAE [416 Thlaspi a Petali obovati. Frutto lungo 5-8 mm., rotondato all’apice; stilo lungo 1-3 mm. 1 Pianta lassam. cespugliosa. Fg. infer. subrotonde od obovate, bruscam. contratte in piccinolo più breve del lembo. Racemo frutt. breve, co- rimbiforme. — Alpî — Th. minimum Ard. (1764). o. TYPICUM 2 Pianta densam. cespugliosa. Fg. infer. oblunghe od ellittiche, più lungam. picciolate che nel tipo. Racemo frutt. accorciatissimo. Petali intensam. colorati — V. d’Aosta e M. Rosa sui terreni graniticî da 2400 a 3400 m. [Alpi svizz. occ. — Hutchinsia corimb. J. Gay (1824) — Th. cepaefolium Moritzi (1844), non Koch. 2 corymBosum Gaup. (1529) 3 Pianta come la var. prec. ma a fg. con picciuolo allungato, uguale al lembo o più lungo. Racemo frutt. allungato. — Alpî Mar. [Alpì Mar. franc.) — Hutchinsia rotundifolia f Bert. (1844). LIMOSELLAEFOLIUM (REUT. IN BURN., 1892) b Petali più stretti, oblunghi. Frutto lungo 8-12 mm., spesso attenuato al- l'apice; stilo lungo 4-5 mm. I Pianta più elevata, a fg. radicali lungam. picciolate, le cauline con orec- chiette evidenti. — Alpi piem. (Alagna, Gressoney, M. Cenisio, Alpi val- desi) [Endem.. ò CENISIUM (Rouv et F., 1895) TI Pianta più bassa, a fg. radicali brevem. picciolate, le cauline con orecchiette per lo più poco sviluppate. — Alpi Graje (Cogne al Col di Nouva, Col di Champorcher e sopra Dondena) [Endem.|. e LeREScHIANUM BURN. (1892) B Fg. della porzione annuale (fiorifera) dei fusti con orecchiette appena distinte o nulle. A Frutto lungo 3-5 mm.; stilo lungo 1-1 1/2 mm. — Alpi trent. nella Vallarsa a Campogrosso | Tir. Carniola Carinzia]. — Iberis Wulf. (1781) — Hutchin- sia DC. (1821). { CEPAEFOLIUM (KocH, 1833) AA Frutto lungo 5-8 mm.; stilo lungo 2-5 mm. — App. piceno, abr., laz. e camp. [Endem.) — Iberis Ten. (1811) — Hutchinsia DO. (1821). * STYLOSUM (Nym., 1855) Thlaspi alpinum x rotundifolium 8 corymbosum Vace. (1904)= Th. alp.Xx rotundifol. Gremli (1898) = Th. Gremlianum Thell. (1914) — V. d’ Aosta al Col di Cham- porcher ed al M. Rosa. Gen. 417. Ibèris L. (1735). (Spec. 30 circa dell'Eur. media e mer. ed As. min.) 1 Piante perenni, legnose almeno alla base. 2 — Piante annue o bienni, affatto erbacee. Sez. III. HERBACEAE 5 2 Fusti e rami completam. lignificati fino all’infiorescenza, fragili. Sez. I. FRUTICOSAE 3 — Fusti e rami non del tutto lignificati e specialm. i fertili erbacei e flessibili nella parte super. Sez. II. FRUTICULOSAE 4 Sez. I. FRUTICOSAE BERT. (1844). 3 (2) Frutto affatto sprovvisto di ali, decisam. più largo che lungo, Pianta ramoso-cespugliosa, glabra, eretta (2-6 dm.). Fg. carnose, piane, oblan- ceolate od obovate, ottuse, interissime. Fi. odorosi. Petali assai disu- guali, bianchi o leggerm. rosei. Frutti in racemo breve, corimboso, lunghi 8-10 mm., leggerm. e largam. smarginati; logge 1-sperme. È. Luoghi ru- pestri: App. pavese fra M. Oremala e M. Dego e lig.?, Laz. al M. Arte- 417 Iberis] 60 CRUCIFERAE 627 misio, Salernit. al Capo Palinuro, diffusa in Sic. ed is. Egadi; 2. Ott.- Apr. [Tunis.]. 1 I. semperflorens L. (1753) 1489 — Frutto con 2 ali allargate in alto, un po’ più lungo che largo, Pianta glabra o poco pelosa, prostrata (5-20 cm.). Fg. addensate in basso, car- nosette, leggerm. carenate di sotto, lineari o lanceolate, spesso cigliate. Frutti lunghi 5 mm. circa, + profondam. smarginati. Il resto c. s. o Luoghi sassosi 0 rupestri: Alpi ossolane, Cozie e Mar. ed App. piceno- abr., non più riveduta nel Comasco. Magg--Ag. [Eur. mer.|. 2 I. saxatilis L. (1759) 1490 Sez. II. FRUTICULÒOSAE BERT. (1844). 4 (2) Racemo frutt, lasso, breve od allungato. Pianta glabra, cespugliosa (1-2 dm.). Fg. ‘obovate od oblunghe, quelle dei rami sterili lanceolate o lineari, tutte ottuse, intere, con margine cartilagineo esilissimo. Pedicelli dei fi. papillosi dal lato super. nel resto glabri. Petali molto ineguali, bianchi. Frutto subrotondo od ovale, lungo 5-7 mm., con 2 ali allangate in alto, + acute, limitanti una profonda smarginatura. %. Luoghi ghiaiosi o rupestri: Comasco sul M. Grona, Alpi Mar. ov’ è comune, App. lig. e parmig. ed A. Apuane, meritano conferma le loc. Abr. pr. Solmona ed al Morrone, Laz. sul M. S. Elia e Cal. al M. Pollino, spesso colt. e qua e là nat. (Trieste a Miramare, Bresc. ai Ronchi, Nizza e Firenze alla Certosa); 4-6. Giu.--Ag. [Eur. mer. Creta As. min.] — I. Garexiana All (1774) — Volg. Tlaspo, Raspo. 8 I. sempervirens L. (1753) 1491 — Racemo frutt. denso, raccorciatissimo, corimboso-appianato. Pianta glabra o pelosa, prostrato-ascendente (3-15 cm.). Fg. obovate od oblan- ceolate, ottuse. Pedicelli dei fi. pelosi ovunque od anche papillosi c. s. Petali c. s., bianchi o rosei. Frutto c. s., lungo 6-8 mm. %. Luoghi sas- sosi calcari; 4-6. Magg.-Giu. [Eur. oce.-mer. As. occ. Afr. bor.]. 4 I. Pruiti Tin. (1817) 1492 A Fg. dentate verso l’apice, almeno le infer. Fusto glabro o pubescente, però mai glanduloso. a Fg. infer. obovate, le altre lanceolate, tutte glabre. — Abr., Laz., Camp., , Murge del barese, Avvell. sul M. Accelica, Basil., Cal. e Sic. — I. Tenoreana v. glabrescens Huter P. et R. (1879). o TYPICA b Fg. tutte lanceolate, per lo più pelose od almeno cigliate in basso. — 001 tipo Spa. Port.]. — I. cepaefolia Ten. (1811), non Wulf — I. Tenorii J. et C. Presl (1822). 8 TENOREANA (DC., 1821) B Fg. tutte intere o rr. con 1 dente soltanto. Fusto (sotto la lente) con minuti peli glandulosi. — Fg. come nel tipo, talora cigliate in basso. Frutti più piccoli. — Sard. [Endem.}. € INTEGERRIMA (MoRIs, 1827) Sez. III. HERBACEAE BERT. (1844). 5 (1) Fg. intere o leggerm. 1-2-dentate presso l’apice (eccett. talora le radicali con più denti). 6 — Fg. tutte con parecchi denti ben distinti od anche pennatopartite. 10 6 Fg. radicali subrotonde, le altre obovate od oblunghe, Pianta glabra o + ispida, prostrato-ascendente (2-12 cm.). Fg. carnosette, le radicali 2-3-dentate, tutte attenuato-picciolate. Petali assai ineguali, bianchi o) 628 60 CRUCIFERAE [417 Iberis rosei. Frutti in racemo abbreviato, corimboso, subrotondi o largam. ovali, a 2 ali ottusette, ravvicinate e subparallele, limitanti un seno profondo. O, 00. Luoghi rupestri; 4-5. Giu.-Lugl. [Piren.|. — I. rotundifolia Lam. (1789), non L. 5 I. spathulata J. P. Berg. (1784) 1493 A Stilo molto più lungo delle ali; queste uguaglianti 1/5 del frutto. — Propria dei Piren. o. TYPICA B Stilo poco o punto superante le ali; queste uguaglianti 1/3 del frutto. — Alp? Mar. e Lig. occ. al M. del Gazzo | Alpi franc. Spa.| — I. aurosica Zum. (1860), Arc. (1882) etc., non Chaix. 3 NANA (ALL., 1789) 1493 — Fg. tutte dalla forma oblunga alla lineare-strettissima. î 7 Fg. cigliate lungo tutto il margine od almeno nella sua parte infer. Fusto ascendente-eretto, glabro o con peli per lo più glanduliferi (1-3 dm.). Fg. infer. oblunghe o lanceolato-lineari, le super. lineari. Petali bianchi o porporini. Frutti con 2 ali piuttosto acute od un po’ divaricate. Il resto c. s. 0, 00. Luoghi aridi, rocciosi: Nizzardo; 2-4. Giu.-Lugl. [ Franc. mer. Russ. mer. Cauc. As. occ. Afr. bor.-occ.] — I. Molinerii Balb. (1813). 6 I. ciliata All. (1789) 1494 — Fg. affatto glabre. 8 8 Frutto ad ali in forma di 2 cornetti lesiniformi, ricurvo-divergenti, lungo 3 mm. circa. Pianta glabra, eretta (2-6 dm.). Fg. infer. lanceo- lato-lineari, subdentate, le altre lineari-strettissime. Petali porporini o bianchi. Il resto c. s. O, 00. Luoghi sassosi calcari, rara: Friuli sopra Maniago, Nizz. e Lig. oce. sopra Pegli ed al Capo di Noli; 2-4. Giu. Lugl. [ Eur. mer.-oce.|. 7 I. linifolia L. (1763) 1495 — Frutto ad ali mai c. s., lungo 6-9 mm. 9 9 Frutti ad ali divergenti, su peduncoli patenti ed in racemo un po’ lasso ed allungato. Fg. un po’ più larghe che nel prec., il resto come in esso. OO. Luoghi sassosi, rara: Goriziano e Triestino ; 2-4. Lugl.-Sett. [ Frane. Paesi renani]. — I. amara Scop. (1872), non L. — I. divaricata Tausch (1831). 8 I. intermedia Guers. (1811) 1496 — Frutti ad ali diritte e parallele, su peduncoli ascendenti ed in ra- cemo generalm. denso, abbreviato e corimbiforme. Fg. radicali obo- vato-oblunghe o lanceolate, + dentata, le altre lanceolate o lineari. Fi. odorosi. Petali porporini (rr. bianchi). Frutto ovale o subrotondo. O. Luoghi sassosi serpentinosi o calcari; 2-5. Magg.-Ag. [Eur. medit.|. 9 I. umbellata L. (1753) 1497 A Frutto subellittico, a lobi acuminato-cuspidati. a Fg. cauline infer. strettam. lanceolato-acuminate, le super. lineari-subspa- tolate. — Tréest., Goriziano, Euganei, Vicent., Bergam., App. piem., Lig. Tosc., Laz., Camp., Salernit., Avell. al M. Pergolo e Cal. occ. alla Mala- spera. — I. amoena Jord. (1847) — I. umb. v. brachyptera Burn. (1892). o. VULGARIS DNTRS. (1844) b Fg. cauline largam. lanceolate. — Frutti alati anche inferiorm. Pianta più robusta, superiorm. ramosa. — /s. Palmaria presso la Spezia | Endem.]. 8 LATIFOLIA DNTRS. (1844) B Frutto suborbicolare (largo 7-10 mm.), a lobi ovati, brevem. cuspidati. — - Fg. cauline lineari-spatolate o lanceolate. — Lig. a Sestri Ponente [Franc. mer.]}. — I. umb. v. platyptera Burn. (1892). | RosELLINIANA DNTRS. (1844) 417 Iberis] 60 CRUCIFERAE 629 10 (5) Frutto ad ali erette. Racemo frutt. un po’ allungato e lasso. Fg. semplicem. dentate. Fusto ascendente-eretto, minutam. peloso (1-3 dm.). Fg. infer. ovali, le altre oblanceolate, glabre, cigliate o pelose- Petali bianchi o porporini. Frutto rotondo-ovale, lungo 4 mm. circa. O. Luoghi erbosi od arenosi, qua e là: Goriziano, colt. nei giardini dai quali talora sfugge (Mogliano veneto, Euganei, Polesine, Brescia, Torino e Tosc.); 2-4. Apr.-Magg. [Bur. media e mer. Alger.?|. 10 I. amara L. (1753) 1498 — Frutto ad ali un po’ divaricate. Racemo frutt, breve, corimboso, Fg. pen- natofesse o -partite (rr. soltanto dentate), a poche lacinie discoste, strettam. lineari, cigliate almeno lungo il picciuolo. Fi. odorosi. Petali bianchi, ta- lora suffusi di porporino. Frutto lungo 5-6 mm. Il resto c. s. O. Campi asciutti, qua e là; 2-3. Apr.-Giu. [| Eur. media e mer. As. min.|. 11 I. pinnata L. (1759) 1499 A Frutto ad ali un po’ ottuse. Pedicelli eretto-patenti. — Mantov. a Castiglione delle Stiviere, Pavese, Torinese, Nizz., Lig. occ., Fiorentino e Laz., talora colt. ed avvent. (Trieste, Sic.?). o. TYPICA B Frutto ad ali triangolari-acute. Pedicelli almeno gl’infer. orizzontalm. pa- tenti. — Laz. [Endem.|. 8 RoLLI (A. TERR., 1892) Gen. 418. Biscutèlla L. (1735). (Spec. 12 circa dell’ Eur. media e mer. e delle Can.). 1 Sepali esterni prolungati in basso in un cornetto ben distinto. Petali patenti, ad unghia lunga circa come i sepali. Stami più lunghi a filam. gibbosi alla base. Sez. I. JONDRABA-2 — Sepali di cui nessuno prolungato in basso. Petali eretti, ad unghia ben più breve dei sepali. Stami a filam. mai gibbosi. Sez. II. THLASPIDIUM 3 Sez. I. JonpRÀBA (MEDIC., 1792). 2 Frutto sprovvisto di seno all’apice ed anzi quivi munito di una espan- sione membranosa scorrente sullo stilo (1). Fg. poco profondam. dentate, le super. intere o quasi. Glandule ipogine bifide, arcuato-riflesse, pene- tranti nei cornetti del calice. Frutto papilloso-scabro od anche liscio, largo 12-14 mm. Il resto come nella spec. seg. O. Indicata di parecchi luoghi (Trent., Alpi piem., Nizz., Tosc. sul M. Pisano, Abr. e Sannio), ma con ogni probabilità per confusione con altre spec. Apr.-Giu. [Port. Spa. Bal. Alger. Maroc. Can... — Jondraba sulphurea Medic. (1792) — J. auric. Webb et B. (1836). 1 B. auriculata L. (1753) 1500 — Frutto con un seno all’apice e quivi mai munito di espansione mem- branosa seorrente lungo la base dello stilo (1). Pianta + peloso-ispida, (1) Per una svista nella Flora analitica Vol. I, p. 476) il carattere del frutto fu invertito fra B. cichortifolia e B. auriculata ed anche le figure della Zcono- graphia furono scambiate, tanto nella prima quanto nella seconda edizione. 630 60 CRUCIFERAE [418 Biscutella a fusto eretto, semplice o ramoso-corimboso (15-60 cm.). Fg. infer. obo- vato-oblunghe od oblungo-lanceolate, le super. lanceolate, amplessicauli, tutte dentate o sinuato-dentate, le infer. talora pennatofesse. Fi. grandi, gialli. Glandule ipogine intere, non penetranti nei cornetti del calice. Frutto a valve piatte, quasi circolari (didimo), papilloso-scabre o rr. liscie; logge 1-sperme. O. Luoghi sassosi e campi, rara: pr. Fiume e Trieste, Veron. sul M. Pastello e M. Baldo pr. Incanale, Bresc. a Soprazocco e Ghedi, Bergam. a Predore, Piem. a Tenda, Nizz., Tosc. nel M. Morello pr. Firenze, M. Pisano e M. Argentaro, Umbria a Norcia, Abr. al Sirente e Roma al Colosseo; 2-4. Magg.-Giu. [Pir. Franc. mer. Dalm. Erzeg.| — B. hispida DC. (1811) — B. dilatata Vis. (1826, — Jondraba Webb (1836) — B. Burseri Jord. (1864). 2 B. cichoriifolia Lois. (1810) 1501 Sez. II. THLASPIDIUM (ADANS., 1763) DC. (1821). 3 (1) Pianta annua, a rd. fittonosa. Petali affatto interi alla base, Pianta + irsuta in basso, glabra in alto, a fusti eretti, semplici o ramosi in alto (1-6 dm.). Fg. radicali a contorno obovato-oblungo od oblanceolato, le cauline ridotte o bratteiformi. Petali gialli. Frutto a valve piatte, quasi circolari (didimo), 3-6 mm. diam., con seno alla base ed all'apice. ©. Luoghi sassosi, muri, tetti ecc.; 2-4. Febbr.-Magg. [|Reg. medit. Persia]. 3 B. didyma L. (1753) 1502 A Fg. radicali semplicem. dentate. — Frutto sempre cigliato-glanduloso al mar- gine, liscio, scabro od anche peloso nel disco. a Fusto + ramoso, foglioso. Fg. radicali lanceolate od ovato-acute. Frutto 6-10 mm. diam. — Pen. în Tosc. pr. Volterra e quindi dal Laz. e Puglie in giù, Sic. ed isolette vicine, Malta, Sard. e Cors. — B. ciliata DO. (1811) (f. fruct. margine tantum ciliatis). ‘ « APULA (L., 1071) b Fusto semplice o poco ramoso, nudo o quasi. Fg. radicali obovato-cuneate. Frutto 8-12 mm. diam. — It. mer., Sard., Cors. ecc. [Reg. medit. or. sino Persia] — B. levigata S. et S. (1813), non L. 8 CoLumnaE (TEN., 1811) B Fg. radicali pennatofesse o -partite e lirate. I Frutto cigliato-glanduloso al margine ed egualm. coperto di peli glandu- losi sulle facce, ma quivi talora assai radi o mancanti. — Lig., Gorgona, Laz., It. mer., Capri, Ponza, Sîc., Ustica, Malta, Lamped., Linosa e Pantell. [Tunis. Alger. Maroc.] — B. marginata et B. maritima Ten. (1811). LYRATA (L., 1071) II Frutto glabro e liscio ovunque. — Cal. a Reggio, Sic., Ustica, Malta e Pantell. Spa. Alger. Maroc.| — B. laxiflora Presl (1826). LS ò RAPHANIFOLIA (Porr., 1789) — Pianta perenne, a rz. legnoso. Petali con 2 denti minuti e subrotondi presso la base (al disopra dell'unghia). Pianta glabra, pelosa o tomen- tosa, cespugliosa. Fg. infer. a contorno obovato, oblungo o lanceolato-li- neare, le cauline più piccole. Frutto mai cigliato al margine. Il resto c. s. %. Luoghi sassosi 0 rupestri; 4-7, rr. 2e 3. Magg.-Ag. [ Eur. occ. e centr.|. — ? B. anchusaefolia Turra (1765). 4 B. levigata L. (1771) 1503 418 Biscutella] 60 CRUCIFERAE 651 A Fg. radicali intere o seghettate. a Fg. + peloso-setolose sulle 2 pag. I Frutti affatto lisci. — Alpi, A. Apuane, App. sino Abr., Camp. ed Awvell.; 4-7, vr. 3. (Piem.) — B. didyma Scop. (1772), Malinowski (1910), non L. a. TYPICA II Frutti minutam. tubercolato-scabri. — Col tipo. — B. saxatilis Schleich. (1800) (f. foliis dentatis) — B. levig. v. scabra Koch (1837). 8 LONGIFOLIA (ViLL., 1779) b Fg. glabre totalm. o quasi. — Frutti lisci — Qua e là: Alpi ven., lomb. e ticin., Abr. al Gr. Sasso; 6-1. [Alpi tir. e svizz.] — B. lucida Bonato (1812), DC. (1813) (f. foliis dentatis). SUBSPATHULATA (LaAm., 1786) B Fg. radicali grossam. dentate, sinuato--dentate o pennatifide (miste talora con altre subintere). 1 Fg. peloso-ispide, verdastre. — Frutti scabri o lisci. A Fg. radicali obovato-bislunghe od obovato--cuneate, per lo più grossam. dentate. — Nizz., A. Apuane, Pisano alla Rocca di Silano ed Abr.; 4-7. [Spa. Franc. mer.] — B. saxatilis Malin. p. p. (1910). ò AMBIGUA (DC., 1813) AA Fg. radicali bislunghe o lanceolate, pennatifide o grossam. dentate, a denti o lobi spesso distanziati. — Alp? Cozie e Mar., Nîzz., Maremma tosc., Elba al M. Serrato, Abr. e Camp. ad Itriz 2 e 4. [Spa. Franc. mer. Dalm.). — B. mollis Lois. (1810) (f. pilosior) — B. lima Rehb. (1330) — B. nicaeensis Jord. (1864). e CORONOPIFOLIA (L., 1771) 2 Fg. tomentoso--biancastre. Base della pianta assai lignificata. * Fusti robusti (3--4 dm.). Fg. oblunghe (le basali larghe sino a 7-8 cm.), con grossi denti o lobi ottusi. Frutti lisci o scabri. — Pr. Taranto nella Gravina di Accettullo e Cal. alla Dirupata di Morano |Endem.. € INCANA (TEN., 1826) ** Fusti gracili, fragili (1-4 dm.). Fg. grossam. dentate o sinuato--penna- tifide. Frutti scabri. — Cors. pr. Ghisoni [Endem.|. — B. corsica Rouy (1903). n RorGeEsI (Fouc., 1900) Fam. LXI. PAPAVERACCE. (Gen. 24, spec. 250 circa delle reg. temp. e subtrop. dell’Emisf. bor., poche tra i tropici e nell’ Emisf. australe). Proprietà ed usi. — Tra le Papaveracee utilissimo per i prodotti terapeutici che fornisce alla medicina è il Papaver somniferum dalle cui cassule immature scola, per incisioni all'uopo praticatevi, un latice speciale che disseccato e con- densato in pani viene in commercio col nome di 0ppi0. La maggior quantità d’oppio ci viene dall’Asia Minore, ma anche quello ricavato dalle piante coltivate tra noi ha le stesse proprietà e se tale coltura non viene da noi praticata si è perchè non è remunerativa. L’oppio è un miscuglio di molte sostanze tra le quali terapeuti- camente importanti sono gli alcaloidi che in numero considerevole (circa 17) vi si contengono; tra questi i più importanti sono la morfina, la codeina, la tebaina, la narceîna e la narcotina; esso contiene inoltre circa il 15 °/, di cera. L’alcaloide più usato è la morfina che vi si trova pure in quantità maggiore (in media 1’8-10 per °/,): 632 61 PAPAVERACEAE essa ha un’azione paralizzante sul sistema nervoso centrale e specialm. sul cer- vello, producendo innanzi tutto l’attutimento della facoltà di percepire il dolore; tale azione l’ ha pure accentuata sull’intestino, sul quale agisce inoltre rallentan- done i movimenti. La morfina viene quindi usata in tutti i casi in cui si vuol cal- mare il dolore e negli stati di eccitamento cerebrale come l’insonnia, mania e delirio; invece come calmante intestinale è più frequentem. usato l’oppio, in pol- vere o sotto forma di tintura zafferanata (laudano liquido del Sydenham). Dai semi del Papaver somniferum si estrae un olio fisso simile a quello di lino; esso viene usato nelle industrie ed in alcuni paesi anche per condimento. Nei fi. del Papa- vero comune (Papaver Rhaas) è stato riscontrato in piccola quantità un alcaloide detto readina ed una materia colorante formata dall’acido readico ed acido papa- verico; tali fi. vengono impiegati (come pure quelli del P. lybridum) come petto- rali. Quelli del P. RAeas servono inoltre a tingere in rosso la lana, il vino, il formaggio d’Olanda ecc. La Celidonia (Chelidonium majus) secerne un latice giallo-zafferano con odore acre e sgradevole e sapore amaro e caustico; contiene un principio amaro cristal- lizzabile detto chelidonina, una sostanza amorfa detta chelerîtrina o sanguinarina, l’acido chelidonico ed una materia gialla chiamata chelzdorantina; è una pianta narcotico-acre senza usi se si eccettua l’impiego popolare per causticarè le ver- ruche o porri. La Fumaria officinalis contiene un alcaloide detto fumarina e del- l'acido fumarico ed è talora impiegata come depurativa ed antiscrofolosa; la F. capreolata ha le stesse proprietà e gli stessi usi. La /. officinalis contiene inoltre molta potassa; può servire a tingere in giallo la lana. I tuberi delle Corydalés solida e cava contengono un alcaloide chiamato coridalina, dell'acido fumarico, un olio volatile ed una resina: sono talora usati nelle affezioni scrofolose e cutanee. Il Papaver somniferum è pure colt. per ornamento nei giardini. Chiave dei generi. 1 Petali interni differenti assai dagli esterni. Stami 4 liberi, oppure 6 sal- dati in 2 fasci. Piante a succo acqueo. 2 — Petali tutti subconformi. Stami indefiniti, liberi. Piante a succo latiginoso. 4 2 Petali patenti, non speronati. Stami 4, liberi. Frutto siliqueforme, formato di molti articoli sovrapposti. 421 Hypecoum — Petali eretto-conniventi; il super. prolungato in uno sperone alla base. Stami 6 saldati in 2 fasci. Frutto mai c. s. 3 3 Piante annue. Frutto siliculoso, cioè subgloboso od ovale-compresso, ad un solo seme ed indeiscente o quasi. Semi senza arillo. 419 Fumaria — Piante perenni. Frutto siliqueforme, cioè allungato, a più semi e nettam. deiscente. Semi muniti di arillo (strofiolati). 420 Corydalis 4 (1) Stimma a forma di disco, diviso radialm. in 4-20 lobi stimmatici. Cas- sula globosa od oblungo-clavata, deiscente per pori apicali. 425 Papaver — Stimma a forma di capocchia, 2-3 lobato. Cassula lineare, siliqueforme, deiscente per valve longitudinali. 5 5 Pianta a latice giallo-ranciato. Fi. gialli, aperti del diametro di 1 1/9 -21/o em. Cassula senza tramezzo e quindi 1-loculare, a valve aprentesi dal basso in alto. 422 Chelidonium 61 PAPAVERACEAE 6533 — Piante a latice incoloro. Fi. gialli o rossi, aperti del diam. di 3-6 cm. Cassula divisa in 2 logge da un tramezzo mediano, a valve aprentesi dall’alto in basso. 423 Glaucium — Pianta a latice-giallo. Fi. violacei, aperti del diam. di 3-5 cm. Cassula senza tramezzo e quindi 1-loculare, a valve aprentesi c. s. 424 Remeria Tribù I. FUMARIEA. Gen. 419. Fumària L. (1735). (Spec. oltre 40, ma molto da ridursi, della Reg. medit., Eur. media ed Afr. mer., 1 ora quasi cosmopol.). 1 Frutto subgloboso, non ispessito al margine, senza nervature, affatto indeiscente. Stimma bilobo. Racemi in generale + lassi. Sez. I. EUFUMARIA 2 — Frutto ovale-compresso, a margine ispessito, 1-nervato sopra una faccia, alla fine aprentisi facilm. in 2 valve. Stimma bifido, Racemi contratti, assai densi. Sez. II. PLATYCAPNOS 3 Sez. I. EUFUMAÀRIA FIORI-(1898). 2 Fi. grandi, lunghi complessivam. 7-15 mm. (eccett. talora i tardivi), Segmenti delle fg. circa tanto larghi che lunghi, obovato-cuneiformi od oblunghi. Fusti di 2-10 dm., spesso rampicanti mediante i picciuoli che funzionano da cirri. Fg. glauche, 2-3-pennatosette, a segmenti in- ciso-dentati. Fi. biancastri, giallognoli o rosei, spesso porporino-scuri all'apice. Sepali 2, caduchi, denteliati, biancastri; brattee simili ai sepali. Frutti globosi od un po’ compressi, spesso con 2 fossette all’apice. O. Campi, siepi e muri; 2 rr. 3 e 4. Genn.-Giu., Aut. | Reg. medit. Eur. occ. e centr. Is. atl., nat. Am. mer. ecc.]. 1 F. capreolata L. (1753) 1504 A Pedicelli frutt. ricurvi o quasi. — Brattee subeguali o più brevi dei pedicelli. Sepali ovati, generalm. poco dentati, più larghi della corolla. Fi. lunghi 9-14 mm. Frutti ottusi (2-2 1/2 mm. diam.) (= Ssp. I. Eucapreolata). a Frutti lisci o quasi anche nel secco. Sepali lunghi 1/2 della corolla. — Fi. por- porino scuri all’apice, nel resto biancastri (rr. bianco-rosei o porporino- scuri). Pianta per lo più altam. rampicante. — Istria, Pen. ed isole, al nord qua e là non comune. & TYPICA b Frutti rugosi nel secco. Sepali generalm. più brevi e più stretti. — Il resto come nel tipo. — Istria, Pelagosa, Maremma ed Arcip. tosc., It. mer., Ischia, Sic., Malta, Lamped., Linosa, Pantell. e Sard. [Dalm. Grec. Creta As. min. Afr. bor.| — F. Martini Clav. (1888). 9 FLABELLATA (GASP., 1842) B Pedicelli frutt. tutti od in gran parte eretto--patenti. — Fi. per lo più rosei o rossastri, coll’apice più intensam. colorato. I Frutti grandi (3 mm. diam. circa), rugoso--tubercolati nel secco, apicolati. — Fi. lunghi 12-15 mm. (= Ssp. II. Agrarza). 1 Brattee generalm. subeguali ai pedicelli frutt. Sepali lanceolati, lungam. acuminati, lunghi 1/3 circa della corolla e sensibilm. più stretti di essa, 634 61 PAPAVERACEAE (419 Fumaria manifestam. carenati ed a pochi denti. Frutti acuminati. — Piem. sopra Calcare, presso Firenze ed Ancona, Tremiti, It. mer., Sic., Malta, Lamped., Pantell. e Sard. | Reg. medit., nat. Am. mer.|. ‘x AGRARIA (Lag., 1816) 2 Brattee generalm. più brevi dei pedicelli frutt. SepAli ovato-lanceolati, brevem. acuminati, lunghi 1/4 della corolla e poco più stretti di essa, appena carenati, con numerosi e lunghi denti. Frutti smarginato--ottusi o rr. apicolati. X Racemi più densi e ricchi, in pianta robusta ed a sepali dentellati. — Istria, Pen. ed isole; 2. (reg. medit.]. è MAJOR (Bap., 1826) XX Racemi più lassi e poveri, in pianta più gracile, a sepali subinteri e più lungam. acuminati. Corolla assai ristretta verso l’apice. — Nap., Ste. a Marsala e Trapani [Siria Palest. Egitto) — F. alexandrina Ehrenb. (1854). e JUDAICA (Borss., 1848) 3 Brattee 1-3 volte più brevi dei pedicelli. Sepali lanceolati, acuti, piccoli, più stretti del tubo corollino, dentati. Frutti distintam. apicolati. — Fusti diffusi, divaricato-ramosi. Corolla, eccett. l’apice, bianca o leggerm. violacea. — M. Argentaro alla Feniglia, Giglio, Giannutri, Pianosa, Elba, Gorgona, Capraia, Sard.?, Malta, Linosa e Pantell. | Endem.]. { BICOLOR (Somm., 1897) II Frutti più piccoli (2--2 1/2 mm. diam.), lisci o leggerm. rugosi nel secco, per lo più ottusi. — Sepali larghi come la corolla od anche più (= Ssp. III ,Se- rotina). A Frutti un po’ rugosi nel secco, a base dilatata a guisa di cercine e ge- neralm. più larga della sommità del pedicello. # Fi. lunghi 9-11 mm. Brattee lunghe 1/2 -- 1/3 dei pedicelli frutt. Sepali lunghi 1/3 -- 1/4 della corolla e larghi circa come essa. $ Racemi lassi, in pianta gracile, diffusa o rampicante. — Istria, Pen. ed isole; 2. Apr.-Ag. [Ingh. Ungh. Eur. mer. A fr. bor.!. — F. confusa Jord. (1848) — F. benedicta Nic. (1893). * SEROTINA (Guss., 1844) $$ Racemi più densi, in pianta più robusta, bassa, poco diffusa ed a fg. con segmenti più stretti e più avvicinati. — Colla prec.; 2. Apr.--Ag. [Hur. mer. Afr. bor. Is. atl.| — F. Jordani Guss. (1854). 9 GussoNeI (Borss., 1849) #£# Fi. lunghi 12-13 mm. Brattee lunghe 1/3 - 1/4 dei pedicelli frutt. Sepali lunghi 1/4 della corolla o meno e più stretti di essa. — Cors. e probabim. altrove |Frane. mer.} — F. apiculata Lge. (1854) — F. Loiseleurii v. Leronensis Burn. (1892). t VAGANS (Jorp., 1849) AA Frutti lisci o quasi anche nel secco, a base senza cercine e non sorpas- sante la larghezza della sommità del pedicello. + Fi. lunghi 9-11 mm., rosei coll’apice intensam. porporino. Brattee 1/3 più brevi dei pedicelli. Sepali più larghi del tubo corollino. Frutti subro- tondi. — Messina, Sard. | Eur. occ. Reg. medit.| — F. Bastardi Bor. p. p. (1847). » BorAEI (Jorp., 1849) ++ Fi. lunghi 7-9 mm., biancastri o porporini. Brattee c. s. Sepali larghi come il tubo corollino. Frutti subrotondo-ovati. Pianta più robusta. — Verona, Tosc., Elba, It. mer., Sic. e Sard. [Eur. Afr. bor. Is. atl.). ì MURALIS (Sonp., 1845) — Fi, più piccoli, lunghi complessivam. 3-9 mm, Segmenti delle fg. più lunghi che larghi, lineari o filiformi, Fusti di 2-7 dm., ramosi, eretti o diffusi. Fi. rosei, porporini o bianchi, più intensam. colorati all’apice. Frutti per lo più leggerm. granulosi nel secco. Il resto c. s. O. Luoghi 419 Fumaria] 61 PAPAVERACEAE | 635 colt., siepì e macerie, comune; 2-4. Genn.-Sett. [Reg. medit. As. temp., nat. in gran parte del Globo]. — Volg. Fumosterno, Feccia. 2 F. officinalis L. (1753) 1505 A Sepali assai più larghi dell’estremità dei pedicelli e lunghi 1/5 — 1/2 della co- rolla, ch’ è lunga 5-9 mm. (= Ssp. I. Euofficinalis). a Sepali più stretti della corolla e luughi 1/5 — 1/3 di essa. Frutti © smargi- nati all'apice. — Fg. a segmenti piani. Brattee più brevi dei pedicelli frutt., che sono eretto-patenti. Frutti rugulosi. I Frutti più larghi che lunghi, obcordati. 1 Racemi un po’ lassi. Fi. rosei. — Istria, Pen. ed isole. % TYPICA 2 Racemi densi. Fi. di un rosso più vivo. Pianta più robusta. — Firenze, Cal. a Gerace, Lipari, Lamped., Sard., Cors. ecc. [Eur. media Reg. medit.|—F. oftic. v. pycnantha Loret (1876). 8 FLoRIBUNDA KocH (1845) II Frutti subrotondi, ottusi o con una piccola punta all’apice. — Istria, Trent., Roma, Messina, Cagliari, Sassari ecc. (Eur. media e mer.) — F. Wirtgeni Koch (1845). TENUIFLORA FR. (1828) (FR., 1828) b Sepali più larghi della corolla e lunghi 1/2 circa di essa. Frutti subglobosi, mai intaccato-smarginati all’apice, ottusi. A Fg. a segmenti piani. Pedicelli frutt. riflessi, più brevi delle brattee. — Frutti lisci. — Orig. della Reg. danub., Grec. ed As. occ., nat.: Istria a Rovigno, Orto Bot. di Padova, Cagliari e Cors. {Nat. Frane. mer.) — F. anatolica Boiss. (1842 nomen, 1849 diagn.). è KRaLIKII (JoRrp., 1848) AA Fg. a segmenti canalicolati. Pedicelli frutt. eretto-patenti, subeguali alle brattee. — Istria, Nizz., Lig., presso Firenze, M. Argentario, Pianosa, Puglie, Tremiti, Basil, Sic., Malta, Lamped. e Sard. [Eur, media Reg. medit. Afr. mer. S. Elena Assens. N. Zel. Chile... — F. micrantha Lag. (1816). e DENSIFLORA (DC., 1813) 1505' c Sepali larghi come la corolla e lunghi 1/3 circa di essa. Frutti ovoideo--sub- rotondi, piuttosto acuti, — lisci, piccoli. Pedicelli frutt. eretti, lunghi 1 1/2 volte le brattee. Fg. a segmenti strettissimi, subcanalicolati. — Tose. al M. Argentario e tra Orbetello ed Ansedonia |Spa.|. & REUTERI (Borss., 1849) B Sepali larghi come o poco più dell’estremità dei pedicelli od anche meno e lunghi 1/5 — 1/10 della corolla, ch'è lunga 3--6 mm. — Pedicelli frutt. eretto— patenti. Frutti subglobosi, mai intaccato--smarginati all’apice (= Ssp. II. Par- viflora). # Sepali un po’ più larghi del pedicello e lunghi 1/5 -- 1/6 della corolla, ch'è biancastra o rosea. Brattee subeguali ai pedicelli frutt. Frutti mucronu- lati. Fg. a segmenti canalicolati. — Qua e la col tipo nella Pen. ed isole. (Eur. As. occ. e centr. India Afr. bor. ed or. Is. utt. Messico Argentina]. — F. leucantha Viv. (1824). 1 PARVIFLORA (Law., 1786) 1505? ## Sepali larghi circa come il pedicello e lunghi 1/5 -- 1/6 della corolla, ch’ è di un rosso vivo. Brattee lunghe 1/3 circa dei pedicelli frutt. Frutti, anche maturi, apicolati. Fg. a segmenti piani. — Veron. sul Garda, Alto Adige, V. d’Aosta, Nizza e Cagliari [Eur. media As. occ. Sib. Song... — Y. Lag- geri Jord. (1852). 58 SCHLEICHERI (Soy.-- WILL., 1828) Sepali più stretti del pedicello e lunghi 1/8 -- 1/10 della corolla, ch’è rosea. Brattee lunghe più di 1/2 dei pedicelli frutt. Frutti apicolati da giovani, arrotondati e mucronulati a maturità. Fg. a segmenti c. s., però più stretti. — Istria, Udine, Euganei, Trent., Veron., Valtell., Alpiì Mar., Lig., It. mer., Sîc., Cagliari e Cors. [Eur. As. occ. Sib. occ. India Maroc. Can.). — F. Gasparrinii Bab. (18412). t VAILLANTII (Lors., 1810) 636 61 PAPAVERACEAE . |419 Fumaria Sez. II. PLaTtycAPNos DC. (1821) (BERNH., 1833). 3 (1) Pianta glaucescente, a fusti eretti, ramoso-divaricati (1-3 dm.). Fg. 2-pen- natosette, le infer. picciolate, le super. sessili, tutte a lacinie strettam. lineari. Fi. biancastri, porporini all’apice; pedicelli lunghi 1 mm. circa, riflessi, più brevi delle brattee. Sepali lanceolati, lunghi !/g circa della corolla e più stretti di essa. Frutti rugoso-scabri nel secco. O. Luoghi colt., rara: Nizza, Lig. a Taggia, Porto Maurizio e Chiavari e Sic., da confermare le indicazioni presso Novara ed It. mer.; 2. Apr.--Magg. [Eur. oce.-mer. Afr. bor. Mad. Can.|. — Platycapnos Bernh. (1833). 3 F. spicata L. (1753) 1506 Fumaria Burnati = F. agraria x capreolata Verguin (1905). — Nizza pr. Caucade ed a Brancolar. F. agraria X flabellata Mameli (1907). — Cagliari. F. agraria x major Mameli (1907). — Cagliari. F. Alberti = F. Vaillantii f. Chavini < Wirtgeni Fouc. et Rouy (1893). — Cagliari. Gen. 420. Corydalis Vent. (1803). (Spec. 90 circa, da ridursi, della Reg. medit., As. centr., bor. ed or., 4 del- l’Am. e 4 dell’Afr. mer.). 1 Piante non tuberose, a fusto ramoso, portante più fg. e con più ra- cemi opposti alle fg. Fi. gialli o bianco-giallastri. Sez. I. CAPNOIDES 2 — Piante tuberose, a fusto ordinariam. semplice, portante 1-4 fg. e con 1 solo racemo terminale, Fi, roseo-porporini o biancastri. Sez. II. BULBOCAPNOS 3 Sez. I. CAPNoIDES (ADANS., 1763). 2 Fg. ternate. Racemi a pochi fi. di cui gl’ infer. accompagnati da brattee fogliacee, picciolate, simili (per forma ed incisione) ai segmenti delle fg. Fusti numerosi, eretti od ascendenti, succosi (1-2 dm.). Fg. © lungam. picciolate, a segmenti cuneati alla base e protfondam. divisi in 3 lacinie di cui la mediana per lo più 3-fida e le laterali 2-fide. Brattee infer. assai più lunghe del pedicello. Sepali 2, caduchi. Corolla giallo-pal- lidissima o quasi bianca, superiorm. giallo-verdognola; sprone subeguale ad essa. Silique più lunghe dei loro pedicelli. Semi nitidi, minutissimam. granulosi. OO, %. Luoghi sassosi, rara: Trent. a Livinallongo ed Alto Adige a Bressanone, Buchenstein, tra Pieve e Colle, tra Pieve e Corte ed in v. Pusteria; 4-5. Giu.-Lugl. |Ungh. Transil.|. — Fumaria L. (1758). 1 C. capnoides Pers. (1807) 1507 — Fg. 2-3-ternate o -pennate. Racemi pluriflori, tutti con brattee squa- miformi, lanceolato-acute e dentellate. Fusti c. s. (1-3 dm.). Fg. glauche, fragili, succose, a segmenti picciolettati, cuneato-obovati, interi o 2-5-fidi. o -lobati. Brattee tutte più brevi del pedicello. Fi. in racemi unilaterali, 420 Corydalis] 61 PAPAVERACEAE 637 allungantisi dopo l’antesi; sprone più corto della corolla. %. Luoghi sas- sosi, qua e là; 4-5. Apr.-Sett. [Eur. centr. Dalm. Frane. Ingh., spesso solo nat.). — Fumaria L. (1771). 2 C. lutea DC. (1805) 1508 A Picciuoli piani di sopra. Fi. gialli, più intensam. colorati all’ apice. Silique subeguali al loro pedicello. Semi lucenti, finam. granuloso-rugosi, ad arillo lacero--dentato. —— Alpi da Belluno, Vicent. e Trent. al C. Tic. ed alla V. d’ Ossola. vu. TYPICA B Picciuoli a margini rilevati. Fi. giallo--pallidi o quasi bianchi. Silique più lunghe del loro pedicello. Semi subopachi, granuloso--scabri, ad arillo quasi intero. — Col tipo ed anche nell’Istria, litorale Friulano, A. Apuane, App. luc- chese e pistoiese, Laz., Abr., Matese e Basil. |Balc.|. 1 8 OCHROLEUCA (KocH, 1833) C Picciuoli piani di sopra. Fi. bianchi, colla carena dei petali verde all’apice. Silique lunghe 2-4 volte il loro pedicello. Semi c. s. — Pianta più piccola, a fg. più intensam. glauche e più succose che nelle due var. prec. — Sui muri a Pola [Dalm.). ‘€ ACAULIS (PeERS., 1807) Sez. II. BuLBocAPNos (BERNH., 1833). 3 (1) Fusto munito di 1 (rr. 2-3) squame in forma di sprone al disotto della fg. infer. Tubero sempre pieno, provvisto di fibre solo alla base, Pianta di 5-20 cm. Fg. 1-2 volte ternato-pennatosette, glauche, a segmenti cuneiformi alla base, picciolettate, oblunghe, + inciso-lobate. Brattee in- ciso-digitate, più rr. solo dentate od anche intere. Sprone spesso assotti- gliato all'apice. Semi neri, lucidi. Y. Luoghi selvatici boschivi e pascoli, qua e là; 4-7. Marz.-Magg. (Eur. As. oce. bor. ed or.| — Fumaria bul- bosa { solida L. (1753) — F. solida Ehrh. (1791). 3 C. solida Sw. (1819) 1509 A Fusto senza rami alla base. Racemo moltifloro, allungantesi e diritto dopo la fioritura. Sprone un po’ incurvato all’apice. Pedicelli frutt. lunghi circa come la cassula. a Fi. porporini. — Alpî, App. e Sard. sul Gennargentu — C. bulbosa DC. (1805), non Pers. — C. digitata Pers. (1807). o TYPICA Db Fi. roseo--pallidi o bianchi, in racemo più denso. Fg. a segmenti più stretti. — Alto Adige, Trent., App. mer. e Sic. [Pen. balc. As. occ... — C. sol. v. australis Hausm. (1851). 9 DENSIFLORA (J. et C. PrESL, 1822) B Fusto con alla base un ramo + sviluppato. Racemo 3--6--floro, non allun- gantesi e chinato a maturità. Sprone diritto. Pedicelli frutt. 3-4 volte più corti della cassula. — Fg. generalm. meno divise ed a segmenti più larghi. Fi. roseo--porporini o bianchi. — Qua e là col tipo nella Pen., Sic. alle Ma- donie e Cors. [Eur. centr. Svezia). — Fumaria bulb. f interm. L. (1753) — F. interm. Ehrh. (1791) — F. fabacea Retz. (1795) — C. fabacea Pers. (1807). INTERMEDIA (MÉRAT, 1812) — Fusto senza squame c, s. Tubero diventante precocem. cavo e prov- visto di fibre su tutta la superficie, Pianta di 1-3 dm. Fg. glauche, 2-3 volte pennatosette, a segmenti c. s. Brattee ovali-oblunghe, intere. 638 61 PAPAVERACEAE [420 Corydalis Fi. porporini o rosei (rr. bianchi o variegati), in racemi moltiflori, di- ritti ed allungantisi dopo la fioritura. Sprone grosso, arrotondato e cur- vato all’apice. Pedicelli frutt. 3 volte più corti della cassula. Semi c. s. Y. Boschi, siepi ecc. qua e là, rara al sud; Istria e Pen.; 3-5. Marz- Magg. [Eur. centr. e mer... — Fumaria bulb. a cava L. (1753) — C. bul. bosa Pers. (1807) — C. tuberosa DC. (1805). 4 C. cava Schwgg. et Krt. (1811) 1510 Gen. 421. Hypècoum L. (1737). (Spec. circa 12, da ridursi, dell'Eur. mer., Afr. bor. ed As. temp.). Pianta + glaucescente, glabra, prostrato-ascendente (1-3 dm.). Fg. radicali numerose, espanse in circolo, picciolate, pennate, con segmenti pennatifidi, a lacinie lineari od ovato-lanceolate, intere o le infer. incise; le cauline po- che, sessili, a lacinie più piccole. Fi. gialli, in cime corimbose. Sepali 2, ca- duchi. Petali 4, i 2 esterni obovati, + 3-lobi; i 2 interni più stretti, quasi sempre 3-partiti, colla lacinia mediana dentato-cigliata. Silique arcuato-erette, compresse, percorse da costole longitudinali e formate di molti articoli, cia- scuno con 1 seme compresso, minutam. alveolato. O. Arene e campi presso al mare; 2. Febbr.-Magg. [Reg. medit. As. occ. sino India|. — Volg. Cor- nacchina. H. procumbens L. (1753) 1511 A Petali larghi 3-9 mm. Sepali mucronati. a Fg. verdi o verdi-glauche. — Lig., Laz. tra Ladispoli e Torre Flavia, It. mer. e molte isole. o. TYPICUM b Fg. cenerino--glauche, a segmenti più corti ed a lacinie più ravvicinate e più larghe. — If. mer. ed isole. f GLAUCESCENS (Guss., 1826) B Petali larghi 10-12 mm. Sepali più lungam. mucronati e silique più tar- divam. disarticolantesi. — Fg. a lacinie lineari-allungate, slargate all’apice. — Pisa, Livorno, Gargano, Taranto a Leucaspide, Reggio-Cal., Malta, Sard. e Cors. [Reg. medit. Armen. Mesopot.] — H. proc. v. macranthum Rouy et Fouc. (1893) — H. proc. v. pseudo--grandiflor. Fiori (1898) (non H. ps.-gran- difl. Petrov.). GRANDIFLORUM (BENTH., 1826) Nora. — L’Hypecoum pendulum L. (158), origin. dell’ Eur., As. occ. ed Afr. bor., è stato trovato avvent. presso Mentone al M. Agel, in Lig. e presso Trieste. Tribù II. PAPAVEREXZ. Gen. 422. Chelidòonium L. (1735). (Spec. unica). Pianta con latice abbondante, giallo-ranciato, caustico. Fusto eretto, ra- moso (2-7 dm.), a nodi ingrossati e fragili, + peloso o rr. glabro. Fg. glabre o cigliate, molli, glauche di sotto, pennatosette, a 5-11 segmenti grandi. ‘ Fi. gialli, in ombrellette terminali od opposte alla fe. Sepali 2, caduchi. Pe- 422 Chelidonium] 61 PAPAVERACEAE 639 tali 4, obovati. Stami in 3 verticilli, di cui il mediano di 4 stami, gli altri 2 di 8 ciascuno. Cassula siliquiforme, lunga 3-4 cm., subcilindrica, con falso tramezzo formato dalle placente. Semi punteggiati, con arillo in forma di cresta bianca. OO, %. Luoghi ombrosi, siepi, muri ecc., frequente; 2-5. Apr.- Est. [Eur. As. Afr. bor. Is. atl., nat. Am. bor.]). — Volg. Celidonia, Cenero- gnola, Erba da porri. Ch. majus L. (1753) 1512 A Petali interi. Fg. pennatosette. a Fg. a segmenti ovali-ottusi, inciso-crenulati, il terminale più grande 8-lobo. — Istria, Pen. ed isole. X% TYPICUM. b Fg. a segmenti lanceolati, quasi pennatopartiti, più lungam. attenuato-pic- ciolettati. — Qua e la. p QUERCIFOLIUM (THUILL., 1799) B Petali crenulati od inciso-dentati. Fg. quasi bipennatosette, cioè a segmenti profondam. laciniati e © acuti. — Qua e là, rarissimo. [ Eur. centr. ed occ.] — Ch. majus 8 L. (1753). "€ LACINIATUM (MILL., 1768) Gen, 423. Glàucium Hall. (1742). (Spec. circa 11 della Reg. medit. di cui 1 diffusa sui lidi del resto d’Eur., As. occ. e centr. ed Am. bor., 1 della Cina). 1 Cassula tubercolata o liscia. Fi, aperti del diam. di 5-6 cm. Fg. super. grossam. dentato-lobate. Pianta a latice incoloro, glauca, cespugliosa, a fusti ramosi, glabri o quasi (2-9 dm.). Fg. carnosette, per lo più pa- pilloso-pelose, le radicali ed infer. picciolate, pennatifido-lirate, a lacinie ovato-oblunghe ed inegualm. angoloso-dentate; le super. cordato-amples- sicauli. Fi. giallo-dorati o talora color rosso-mattone colla base gialla, solitari, terminali; peduncoli corti, grossi e glabri. Sepali 2, caduchi. Pe- tali 4, obovati. Stami numerosi. Stimma mitriforme, con 4 lobi divari- cati. Cassula lunga 15-25 cm., cilindroide, per lo più arcuata, con falso setto formato dalle placente e da tessuto spugnoso. Semi reticolato-areo- lati. ©, Y. Arene mar., frequente: Istria, Pen. ed isole, rr. entro terra avvent. (Verona, Mondovì, Acqui, V. di Scrivia ecc.); 2-3. Magg.-Aut. [Eur. temp. As. occ. e centr. Afr. bor. Can., nat. Am. bor... — Chelidon. Glaucium L. (1753) — GI. luteum Scop. (1772). — Volg. Papavero cornuto. 1 G. flavum Crantz (1763) 1513 — Cassula scabro-ispida. Fi. aperti del diam. di 21/0 -4 cm. Fg. tutte pennatopartite. Fusti + pelosi (2-5 dm.). Fg. a lacinie più strette che nel prec. Fi. di colore variabile dal rosso all’aranciato ed al giallo, spesso con macchie porporine o violette. Peduncoli pelosi. Il resto c. s. O. Campi e luoghi arenosi, qua e là: Puglie, Cal., Lamped., Pantell., Marettimo, Sard. e Cors. a Bonifacio, avvent. a Genova; 2. Magg.-Giu. [ Eur. centr. e mer. Cauc. As. occ. Afr. bor. Can... — Chelidon. L. (1753) — GI. phoeni- ceum Crantz (1763). 2 G. corniculatum Curt. (1817) 1514 640 61 PAPAVERACEAE [424 Roemeria Gen. 424. Roeméria Medic. (1792). (Spec. 2 o 8 dell'Eur. mer. ed occ., Cauc., As. occ. ed Afr. bor.). Pianta a latice giallo. Fusto eretto, ramoso, © peloso (2-4 dm.). Fg. 2-3-pen- natosette, a lacinie lineari o quasi, terminate da una setola. Fi. solitari, vio- laceo-scuri, aperti del diam. di 5-6 cm. Cassula lineare, lunga 4-5 cm., striata longitudinalm., + setolosa, con falso setto formato dalle placente. Il resto come in Glaucium. ©. Origin. della Reg. medit., Crimea e Cauc.: avvent. pr. Trieste, Genova e Mentone; 2. Magg.--Giu. — Chelidon. L. (1753) — Ch. vio- laceum Lam. (1778) — R. violacea Medic. (1792). R. hybrida DC. (1821) 1515 NoTA. — Eschscholtzia californica Cham. (1826), origin. della California, è se- gnalata subspont. in Cors. tra Ajaccio e la Parata; colt. poi frequentem. è l’E. Dou- glasti Walp. (1848) (= E. californica Lindl. (1828), non Cham. = Chrysis Doug]. Hook. et Arn.[1841]) origin. dell'Oregon. Gen. 425. Papaàver L. (1735). (Spec. 40 circa, da ridursi, delle Reg. temp. e subtrop., più rr. delle alp. e fredde, dell’Eur., As. ed Afr. bor., 1 dell’Afr. mer. ed Austral. trop). 1 Pianta perenne, rizomatosa, propria della zona alp., largam. cespugliosa, con latice bianco, a fusti rivestiti alla base dai residui dei picciuoli e portanti in alto un ciuffo di fg. edi fi. Fg. a picciuoli dilatati alla base, cigliati, 1-2-pennatosette, a segmenti interi o 2-3-dentati. Peduncoli lunghi 1-2 dm., coperti, assieme ai 2 sepali, di peli setolosi applicati. Corolla . a 4 petali, aperta del diam. di 2-4 cm., bianca o giallo-aranciata. Stami numerosi, a filam. filiformi. Cassula obovata, con setole appressate, dei- scente per pori, con tramezzi placentali incompleti; stimma fatto a disco, con 4-8 solchi sporgenti in altrettanti lobuli marginali. Semi areolati. £. Luoghi ghiaiosi; 7. Lugl.-Ag. | Eur. mer. e centr.-mer. Turkest. Afgan. Himal. Reg. art.|. ,1 P. alpinum L. (1753) 1516 A Fg. glauche, per lo più glabre, quasi bipennatosette, a lacinie lineari-allun- gate. — Alpi ed Abr. alla Majella [Alpi Carp... a BurseRI (CRANTZ, 1763) B Fg. verdi, generalm. peloso-ispide, semplicem. pennato--partite, a lacinie ovali o largam. lanceolate. — Alpi, App. abr. | Pir. Alpi Carp.). — Argemone L. (1753) — P. rhaeticum Ler. (1885). 8 PYRENAICUM (W., 1809) 2 Piante annue, fittonose, non ascendenti, oltre la zona mont. 2 2 Stami a filam. dilatato-clavati in alto. Cassula setoloso-ispida, rr. glabra. Fg. cauline non amplessicauli, Pianta con setole patenti od appressate + numerose. Fusti eretti od ascendenti (1-5 dm.), per lo più ramosi. Fg. bipennatopartite o le super. pennatifide, tutte a lacinie lineari-lan- ceolate, terminate in una setola. Sepali + setolosi. Corolla aperta del diam. 2 1/9 -5 cm., a petali color rosso-minio o rosso-violaceo con macchia scura alla base. Stimma a 4-6 lobi. O. Campi, muri, ecc. ; 2-4. Magg.-Lugl. | Eur. Cauc. As. occ. sino India Afr. bor. Can., nat. Am. bor.) — P. hispi- dum Lam. (1778). 2 P. hybridum L. (1753) 1517 495 Papaver]i 61 PAPAVERACEAE 641 A Cassula irta per setole arcuato--patenti, — subglobosa od ovale (rr. ovale-- oblunga). a Peduncoli a setole appressate. — /’en. ed isole, raro al nord. a. VYPICUM b Peduncoli a setole patenti. Fg. a lacinie più acute. — Ste. |Grec.|. 8 sicuLum (Guss., 1844) B Cassula irta per setole arcuato--erette (rr. nuda o quasi). I Cassula allungato-clavata. — /t. bor., Tosc., Eolie, Sard., Cors. e Capraia [Eur. media Reg. medit. Pers.). ARGEMONE (L., 1758) II Cassula ellissoidale. — Istria, Veron., Lugano, It. mer., Sic. | Bale. As. occ., nat. Franc.|— P. argemonoides Ces. (1838). ò APULUM (TEN., 1826) — Stami a filam. filiformi, non dilatati. Cassula sempre glabra. Fg. cau- line c. s. Pianta con pelosità patente in basso (3-6 dm.). Fg. per lo più 1-2-pennatopartite. Corolla del diam. di 4 1/9 - 6 cm., rosso-minio, rr. vio- lacea o bianca, spesso con macchia scura alla base. Stimma a 4-12 lobi. Il resto c. s. O. Campi, muri ecc., comune; 2-4. Marz-Lugl. [ Eur. ed As. temp. Afr. bor. Abiss. Is. atl., nut. Am. bor. ecc... — Volg. Roso- laccio, Papavero. 3 P. Rhoeas L. (1753) 1518 A Cassula subglobosa, ovale o leggerm. oblunga. Stimma a lobi ricoprentisi coi margini a guisa d’embrici. a Cassula subglobosa o largam. ovale, rr. attenuata alla base. — Fg. per lo più pennatopartite, a lacinie oblungo-lanceolate, acute, inciso-dentate. I Pianta anche in alto a peli patenti. Cassula subglobosa o largam. ovale, rr. attenuata in basso. — Istria, Pen. ed isole. — P. integrifolium Vig. (1814) (f. fol. integris). o. TYPICUM II Pianta in alto a peli appressati. Cassula obovata, attenuata in basso. — Fg. a lacinie laterali patenti quasi ad angolo retto. — Istria, Ven., Trent., Cors. ecc. — P. ameristophyllum Fedde (1909) (f. fol. integris). 8 stRIGOSUM Born. (1824) (ScHuRr, 1877) b Cassula oblunga, trottoliforme. — Piante in alto a peli appressati. 1 Pianta per lo più ramosa, senza peluria rigida. Fg. bipennato-partite o le super. quasi bipennatosette, a lacinie ovali--oblunghe, arrotondate, ottuse. — Pr. Bologna e Firenze, nelle isole ecc. |Alger. Tripol.]). | OBTUSIFOLIUM (Desr., 1798) 2 Pianta semplice, 1-flora (5-25 cm.), in basso e sulle fg. munita di fitta peluria rigida e patente. Fg. infer. pennato-lobate, a lobi ovato-ottusi, le super. pennatifide, a lacinie strette ed acute. — Sic., Holze, Malta e Pantell. [Endem.] — P. obtusifol. v. angustifol. Tin. ex Lojac. (1906) — P. dubium v. angustifol. Somm. (1922). Ò ANGUSTIFOLIUM n. comb. B Cassula oblungo-clavata o lungam. conica. Stimma a lobi non ricoprentisi coi margini (eccett. talora la v. pinnatif.) — Piante in alto a peli appressati. A Fg. super. pennatifide od irregolarm. inciso-dentate, a lobi o lacinie ovali-triangolari, Antere sempre gialle. Cassula lungam. conica. — Nizz., Lig. occ., It. mer., Sic., Malta, Sard., Cors. e Pianosa [Franc. mer. Maroc.). s PINNATIFIDUM (Moris, 1837) AA Fg. super. 1-2 volte pennatopartite, a lacinie lineari. Antere violacee. Cassula oblungo-claviforme. — Col tipo, ma non ovunque; 2-5. | Eur. temp. As. occ. e centr. Afr. bor. Abiss. Can., nat. Am. bor... È DUBIUM (L., 1753) — Stami a filam. dilatato-clavati in alto. Cassula sempre glabra. Fg. cau- line amplessicauli. Pianta robusta, intensam. glauca. Fusti fistolosi, 4l 642 61 PAPAVERACEAE (425 Papaver poco ramificati (3-10 dm.) Fg. oblunghe, profondam. sinuato-dentate, per lo più undulate. Sepali glabri o parcam. setolosi. Corolla grande, bianca, rosea o violacea, per lo più scura alla base, a petali rosicchiato- lobati al margine. Stimma a 5-18 lobi, profondam. divisi. Cassula grande, stipitata, subglobosa od ovale. O. Campi, qua e là; 2. Magg.-Lugl. | Reg. medit. Mad. Can., colt. nat. As. Am. ecc... — Volg. Papavero, P. da oppio. 4 P. somniferum L. (1753) 1519 A Fe. inciso--dentate.‘a denti strétti, terminati da una setola lunga 1-4 mm. =] 3 be] ? — pelose nel resto. Peduncoli e sepali per lo più setolosi. Cassula grossa come una noce, deiscente. — Lig., Tosc., Laz., It. mer. ed isole. : o SETIGERÙUM (DC., 1815) B Fe. meno divise, a denti senza setola. — Piante generalm. glabre e più robuste. a Cassula deiscente, subsferica. — Fi. spesso stradoppi ed a petali talora pro- fondam. laciniati. — Colt. e talora subspont. — P. somn. v. glabrum Boiss, (1867). 2 HORTENSE (Hussen., 1835) b Cassula indeiscente (per obliterazione dei fori), grande, ovato--globosa. — Fi. e semi bianchi (nella forma genuina). — Colf. come la var. prec. — P. officinale. Gmel. (1806). ALBUM (Mrun., 1768) Papaver pinnatifidum “ setigerum Gennari (18670). — Sard. tra Ingurtosu e Gen- namari. Fam. LXII. NYMPH_EACEE. (Gen. 5, spec. circa 50 su tutto il Globo). Proprietà ed usi. — I rz. giovani di Nymphaea alba e del Nuphar luteum contengono notevole quantità di fecola e nei paesi nordici od in tempo di carestia servono di alimento: nei rz. adulti la fecola è in parte sostituita da tannino, che dà loro proprietà astringenti e sono stati perciò usati contro la dissenteria, ble- norragia ecc. Il rz. del Nuphar contiene inoltre un alcaloide detto nufurina e delle resine; quello della Nymphaea un alcaloide simile alla nutarina. In passato la Nymphaea fu decantata come sedativa ed antiafrodisiaca ed anche oggi coi suoi fi. si prepara uno sciroppo a cui si attribuiscono proprietà calmanti e narcotiche. Chiave dei generi. 1 Fi. bianchi, a 4 sepali. Stami inseriti sull’ovario (epigini). Bacca spugnosa, con cicatrici dei petali e degli stami caduti. 426 Nymphaea — Fi. gialli, a 5-6 sepali. Stami inseriti sotto l’ovario (ipogini). Cassula co- riacea, senza cicatrici. 4527 Nuphar (ten. 426. Nymphaea L. (1755). (Spec. 32 circa dell’Emisf. bor. e paesi trop., poche dell’Afr. mer., Austral. e N. Guinea). Rz. orizzontale, grosso, carnoso. Fg. nuotanti, coriacee, grandi, subrotondo- ovate, intere, profondam. cuoriformi alla base, ad orecchiette subparallele ed: acute: piccinoli e peduncoli cilindrici, + lunghi secondo la profondità del- 426 Nvmphaea] 62 NYMPHAEACEAE 643 l’acqua. Fi. solitari, nuotanti, grandi. Sepali lanceolati, coriacei, verdi al- l’esterno e bianchi all’interno. Petali oblungo-lanceolati, numerosi, decrescenti verso l’interno, bianchi o gli esterni verdognoli sul dorso, più lunghi dei sepali. Stami numerosi, gli esterni petaloidei. Stimma a disco, con 16 raggi corrispondenti alle logge dell’ovario. Bacca subglobosa, maturante sott’ acqua nel fango. Semi immersi nella mucilagine e rivestiti da un arillo membra- noso. %. Laghi, paludi e canali a lento corso, frequente: Istria," Pen., Sic., Sard. e Cors.; 2-4. Apr.-Nov. [Eur. As. occ. e bor. India Afr. bor.|. — Volg. Carfano, Ninfea. N. alba L. (1753) 1520 Gen. 427. Nùphar S. et S. (1808). (Spec. 7 delle Reg. extratrop. dell’Emisf. bor.). Fg. ad orecchiette ottuse; picciuoli ottusam. angoloso-trigoni in alto. Se- pali carnosi, concavi, obovati o suborbicolari, giallo-dorati, tranne la base esternam. Petali per lo più 13, piccoli, squamiformi, obovati, lunghi 1/3 circa dei sepali. Ovario strozzato sotto il disco stimmatifero. Cassula ampolliforme, maturante nell’aria. Semi senza arillo. Il resto c. s. %. Colla prec.: Istria, Pen., Sic.? e Sard.; 2-4. Magg.-Ag. { Eur. As. occ. e bor.|. — Nymphaea L. (1753) — Nymphozanthus Fernald (1919) — Vole. Carfano, Nannufero. N. luteum S. et S. (1806) 1521 Nora. — Nelumbo nucifera Gaertn. (1788) = Nymphaea Nelumbo L. (1753) = Nelumbium speciosum W. (1800), origin. dell'Egitto ed As. mer., è spesso colt. nelle vasche dei giardini per ornamento; esso tenderebbe ad inselvatichirsi, come fu osservato in due fosse pr. Pisa a Coltano nel luogo detto « I Palazzi » (N. Pas- serini, B. Longo). Fam. LXIII. CERATOPHYLLACE.E. (Gen. unico). Proprietà ed usi. — Nessuno. ten. 428. Ceratophyllum L. (1755). (Spec. unica). Erba sommersa, ramosissima, a fusti e rami cilindrici, articolati, fragili, densam. togliosi. Fg. verticillate, sessili, bi-tricotomicam. divise in lacinie filiformi, rigidette, + dentato-spinescenti. Fi. monoici, solitari nelle ascelle delle fg., sessili, i super. masch., gl’infer. femm. Perigonio erbaceo, diviso sin presso la base in 6-12 segmenti lineari. Stami 12-20, ad antere subses- sili, sormontate da 2-3 punte. Stimma filiforme. Frutto acheniforme, coriaceo, collo stilo persistente. Y. Acque stagnanti o lentam. scorrenti; 2-4. Giu.-Sett. [Diffuso in gran parte del Globo). C. demersum L. (1753) 1522 A Frutto con 2 spine o tubercoli riflessi alla base ed un ucrone terminale uguale o più lungo del frutto stesso. Fe. a lacinie dentato--spinose. — /str/4. Pen., Sic., Sard. e Cors. 4 TYPICUM 644 63 CERATOPHYLLACEAE (428 Ceratophyllum B Frutto senza spine nè tubercoli alla base e con un mucrone terminale assai più breve di esso. Fg. a lacinie appena dentellate. — Qua e la: Istria, Pen. (massime al nord) e Sic. — C. demers. 8 L. (1753). 8 sUBMERSUM (L., 1763) Nora. — Alla fam. delle Magnoliaceae appartengono alcuni alberi che spesso sì colt. nei giardini e nei parchi a scopo ornamentale. Del gen. Magnolia sono più frequentem. colt.: M. grandiflora L. (1759) = M. virginiana v. foetida L. (1758) = M. foetida Sarg. (1889), origin. dell’Am. bor., e M. denudata Desr. (1789) = M. conspicua Salisb. (1806) = M. Yulan Desf. (1809) della Cina centr. ed occ. e Giapp.; più rr. si colt. M. obovata Thunb. (1794)= M. hypoleuca Sieb. et Zucc. (1843), del Giapp., M. lliflora Desr. (1089) = M. obovata W. et Auct. pl., della Cina centr. e Giapp., M. acuminata L. (1759), M. tripetala L. (1759) e M. macro- phyUa Micha. (1803), tutte tre dell’Am. bor. (Per più precise notizie vedasi: Pam- panini, Le Magnolie in « Bull. Soc. tosc. ort. » 1915-16). Il Liriodendron tulipifera L. (1753), origin. dell’Am. bor., è pure frequentem. colt. a scopo ornamentale e forestale. Alla fam. delle Calycanthaceae appartengono il Chimonanthus praecox Lk. (1822) = Calycanthus praec. L. (1762), origin. della Cina, ed il Calycanthus floridus L. (1759) = Butneria for. Kearney (1894), dell’Am. bor., che spesso si colt. a scopo orna- mentale. Fam. LXIV. RANUNCULACE.E. (Gen. 28, spec. circa 1000, sparse su tutto il Globo, però rare tra i Tropici e quivi confinate quasi esclusivam. sui monti). Proprietà ed usi. — Le Ranunculacee sono in generale velenose o sospette, fortunatam. però molte di esse perdono le loro proprietà nocive col disseccamento della pianta ed è grazie a tale particolarità che i Ranuncoli (i quali concorrono nei nostri prati e spesso in larga scala a formare il fieno maggese) possono im- punemente essere mangiati dagli animali allo stato secco. Le specie aventi tale particolarità sono quelle che contengono un principio acre-vescicatorio detto anemonina, il quale essendo volatile se ne va col disseccamento. L’anemonina oltre che nei Ranuncoli (e più specialmente nei /. aquatilis, aconitifolius, Flam- mula, Lingua, Thora, repens, acer, bulbosus, arvensis, sceleratus ecc.), si trova pure nelle Clematis (CI. Vitalba, Flammula, recta ecc.) e negli Anemoni (A. Pul- satilla, nemorosa, silvestris, Hepatica ecc.) ed anzi fu primieramente scoperta nel- lA. Pulsatilla. L’anemonina è talora usata in terapia come anticatarrale, e le piante che la contengono hanno tutte in maggiore o minor grado (specialm. nelle fg. e nei rz.) proprietà vescicatorie; quindi alcune, come la C/lematis Vitalba e taluni Ranun- colî, sono utilizzate dal popolo in sostituzione delle Cantaridi. Altre, decantate pel passato, sono ora dimenticate, come l’Anemone Pulsatilla contro l’empettigine, le paralisi ecc., l'A. Hepatica negl’ingorghi di fegato e A. nemorosa contro i reumatismi, la gotta e la tigna. Altre piante di questa fam. contengono dei principî non volatili molto ener- gici o velenosi, tali sono: gli Aconiti, la Stafisagria, gli Elleborî e gli Adonidi. La specie più importante di Aconito è il Napello (Aconitum Napellus), il quale nelle sue rd. tuberiformi, ed in minor quantità nelle rimanenti parti della pianta, contiene un alcaloide cristallizzabile chiamato aconitina ed altri quattro alcaloidi amorfi di secondaria importanza. L’aconitina è un veleno potentissimo di cui 64 RANUNCULACEAE (645 allo stato puro già 1 milligr. dà gravi fenomeni di avvelenamento e 3 milligr. bastano per uccidere un uomo; la sua azione consiste in una violenta eccita- zione delle estremità nervose di senso e di moto a cui subentra la paralisi del cuore e dei centri nervosi respiratori. È un medicamento pericoloso che usasi, in granuli di ‘lio di milligr., nel- l’asma e nelle affezioni e nevralgie reumatiche; la droga usasi specialm. sotto forma di tintura ed in pomate. L’Aconitum varzegatum può sostituire e facilm. essere confuso col Napello, però è molto meno attivo; l'A. Anfhora secondo al- cuni sarebbe velenoso, secondo altri no; invece la rd. dell’ A. Lycoctonum non contiene aconitina ma altri due alcaloidi. I semi della Stafisagria (Delphinium Staphysagria) hanno sapore acre ed amaro nauseoso; essi contengono diversi alcaloidi velenosi con azione analoga all’aconi- tina e di cui il più importante è la delfinina; tali semi erano impiegati come emeto-catartici, ma ora non si usano che dal popolo come parassiticidi. Altre spec. di Delphinium come il D. peregrinum e il D. Consolida sono stati in passato im- piegati il 1.° come antioftalmico ed il 2.° per consolidare le piaghe. Il rz. degli Helleborus niger e viridis ha sapore amaro-acre e contiene un olio fisso e due glucosidi cristallizzabili, l’elleborina e Velleboreina, che sono ve- leni cardiaci irritanti che si è tentato di sostituire alla Digitale nelle malattie cardiache, avendo nello stesso tempo un’azione purgativa e quindi derivativa sul- l’intestino. ma che finora non hanno dato buoni risultati. Anticam. l’Elleboro godeva gran fama nella cura della follia; l’Heleborus foetidus è stato impiegato come antielmintico e purgativo. I fusti e le fg. degli Adonis wvernalis ed annuus contengono un glucoside amorto detto «doridina, dotato di un’azione cardiaca simile a quella della Digi- tale, sulla quale ha il vantaggio di non avere azione cumulativa; usasi linfuso dell'intera pianta. Il Pigamo (Thalictrum angustifolivm) contiene un principio speciale detto talictrina, preconizzata come febbrifugo; il rz. di tale pianta è im- piegato come purgativo. I semi della Nigella sativa triturati emanano un odore aromatico forte, contengono della melantina e si usavano in passato come eme- nagoghi, galattogeni e diuretici; i semi della N. arvensis triturati emanano in- vece odore di Cumino ed erano usati come quelli della spec. preced. Nelle Ranunculacee non abbiamo piante industriali ed economiche impor- tanti, ci limiteremo a ricordarne alcune. I semi della Damigella (Nigella dama- scena), che pestati emanano un odore aromatico gradevole simile a quello della fragola, vengono usati dai caffettieri per dare tale aroma ai dolci ed ai gelati. Il Pigamo (Thalictrum angustifolium) contiene una materia colorante gialla, uti- lizzata nell’arte tintoria. I fusti a forma di liana di alcune Clematis e specialm. della CI. Vitalba si prestano molto bene per fare cesti, graticci ecc. Le estremità giovani della stessa pianta sono commestibili ed in alcuni luoghi assai apprezzate. - Parecchie Ranunculacee si coltivano per ornamento e più frequentem. : Anemone hortensis e coronaria, Ranunculus astaticus, Nigella damascena, Aquilegia vulgaris, Delphinium Ajacis ed orientale e Paeonia officinalis. Chiave dei generi. i Fg. radicali od alterne, eccett. talora le fiorali. Calice a bocciamento em- briciato. 2 — Fg. tutte opposte. Calice petaloideo, a bocciamento valvare o conduplicato. 429 Glematis 646 64 RANUNCULACEAE 2 Carpelli (o pistilli) numerosi (generalm. più di 12), per lo più disposti so- pra un ricettacolo conico od emisferico, ognuno con un solo ovulo e trasformantisi in acheni. 3 — Carpelli 1-12 (rr. più), per .lo più disposti sopra un ricettacolo piano, ognuno con parecchi ovuli e trasformantisi in follicoli od eccezionalm. in una bacca o cassula. di) 3 Un solo involucro fiorale, colorato (calice petaloideo). 4 — Due involucri fiorali ben distinti (calice e corolla). 5 4 Gineceo formato da pochi (4-16 carpelli). Calice petaloideo, piccolo, fuga- cissimo, verde-biancastro o giallognolo. 480 Thalietrum — (Gineceo formato da molti (più di 12) carpelli. Calice petaloideo, + grande, persistente, variam. colorato od anche bianco. 451 Anemone 5 (3) Sepali prolungati al disotto della loro inserzione in uno sperone. Fi. ver- dastri, petali con unghia a tubetto, espansa in una linguetta all'apice. 433 Myosurus -— Sepali senza sprone. Fi. e petali mai c. s. 6 6 Calice (o meglio involucro) di 3 sepali. Fg. cuoriformi-3-lobe. Fi. azzurri (rr. rosei o bianchi). 431 Anemone Hepatica — Calice di 5 sepali o rr. 3 ma in pianta a fg. cuoriformi-intere ed a fi. gialli. ri 7 Petali senza fossetta nè squama nettarifera alla base. 432 Adonis — Petali con una fossetta o squama nettarifera alla base. S 8 Stami 5 o poco più. Acheni formanti una spiga allungata, con rostro sti- lare lungo 4-5 volte l’achenio. Pianta annua. 434 Ceratocephalus — Stami molti. Acheni in capolini globosi o cilindrico-allungati, con rostro stilare breve od anche allungato, però mai c. s. Piante annue o perenni. 435 Ranunculus 9 (2) Fi. regolari, senza elmo nè sperone. 10 — Fi. irregolari, cioè con un sepalo petaloideo fatto ad elmo oppure spero- nato, od anche fi. regolari ma a petali lungam. speronati. 16 10 Fg. palmate o pedate, con divisioni disposte a ventaglio, oppure intere. Fi. gialli o verdicci, rr. (Helleborus niger) bianco-rosei, 11 — Fg. ternato- o pennato-sopradivise. Fi. mai gialli nè verdicci. 14 11 Fe. cuoriformi-intere. 436 Galtha — Fg. profondam. divise. 12 12 Fi. verdastri o di un bianco-roseo, a calice persistente ed accrescente ! nel frutto. Fg. pedate. 439 Helleborus — Fi. gialli, a calice caduco. Fg. palmate. 15 13 Petali a forma di linguetta scanalata. Fusto foglioso, portante 1 o più fi. peduncolati e senza involucro foliaceo. 437 Trollius — Petali a forma di cornetto tubuloso. Fusto scapiforme, portante 1 fi. ses- sile, cinto da un involucro fogliaceo moltipartito. 488 Eranthis 14 (10) Fi. bianchi, in racemo: stami sporgenti dall’involuero fiorale; un solo carpello. Frutto a bacca. 446 Actaea — Fi. non aventi i caratteri sopra detti. Frutto mai a bacca. 15 15 Fi. bianchi, piccoli, a calice caduco. Follicoli liberi. Fg. a foglioline o) p b t=) bee) ovali-cuneiformi. Pianta perenne. 440 Isopyrum 64 RANUNCULACEAE 647 — Fi. azzurri (talora assai pallidi), a calice caduco. Follicoli saldati. Fg. a divisioni lineari. Piante annue. 441 Nigella — Fi. rossi (rr. biancastri), grandi, a calice persistente. Follicoli liberi. Fg. a foglioline ovate o lanceolate. Pianta perenne. 445 Paeonia 16 (9) Fi. speronati. 17 — Fi. non speronati ma col sepalo petaloideo super. fatto ad elmo. 444 Aconitum 17 Fi. regolari, con più speroni dati dai singoli petali. 442 Aquilegia — Fi. irregolari, con un solo sperone dato dal sepalo petaloideo super. 443 Delphinium Tribù I. CLEMATIDE A. Gen. 429. Clèematis L. (1737. Spec. 150 circa sparse nelle Ree. temp. dei 2 Emisf., rare tra i Tropici). \ I | 1 Petali 10-20 in forma di linguette bianche o rosee; sepali 4, violacei, Sez. I. ATRAGENE 2 — Petali nulli; sepali 4-8, bianchi 0 violacei. Sez. II. EUCLEMATIS 3 Sez. I. ATRAGENE (L., 1747). 2 Fusto legnoso, sottile, prostrato o rampicante, angoloso (8-12 dm.), por- | tante ai nodi delle gemme foglifere e fiorifere. Fg. opposte, lungam. picciolate, bi-triternate, a segmenti ovato-lanceolati, grossam. ed inegualm. inciso-dentati, glabre o pelosette. Fi. solitari sopra lunghi peduncoli nudi. Sepali grandi, oblunghi, violacei (rr. bianchi), vellutati esternam. Pe- tali 3-4 volte più brevi dei sepali, pelosi (rr. mancanti). Stami nume- rosi, a filam. pelosi. Acheni villosi, con lunga coda piumosa. È. Boschi e rupi; Alpi, App. di Reggio-em.; 2-6. Giu.-Lugl. | Alpi Carp. Russ. bor. Sib. Song. Giapp. Am. bor.]. — Atragene L. (1753). 1 C. alpina Mill. (1768) 152 (o) Sez. II.. EucLEMATIS FIoRI (1898). 5 (1) Fi. violacei o rossi, i 4 — Fi. bianchi 0 rr. giallognoli. 5 4 Fg. interissime. Filam, barbati. Fusto erbaceo, eretto (3-6 dm.), ango- loso. Fg. sessili, ovate od ovato-lanceolate, pelose al margine e sui nervi di sotto. Fi. per lo più unico all’apice del fusto, inclinato-pendulo. Se- pali 4, oblungo-acuti, bianco-tomentosi al margine di fuori. Acheni c. s. %. Prati umidi, rariss.: Friuli or. ad Aquileia, Palazzal e Ronchi; 3. Magg.-Lugl. | Reg. danub. Russ. media e mer. Cauc. As. mm. Sib.|. 2 C. integrifolia L. (1753) 1524 — Fg. 1-2 volte pennate, Filam. glabri. Fusto legnoso, rampicante, ango- loso. Fg. picciolate, a segmenti per lo più ternati, ovati, acuminati od acuti, rr. ottusi con un mucrone, interi o 2-3 lobati o -partiti; picciuoli cirrosi. Fi. solitari all'apice dei rami, inclinati sopra lunghi peduncoli, questi nudi o con 1-2 paia di brattee. Sepali 4, triangolari-obovati, api- 648 64 RANUNCULACEAE |429 Clematis colati, undulati al margine, tomentosi all’esterno. Acheni a coda breve e nuda. è. Siepi e macchie per lo più in luoghi paludosi, qua e là; 2-4. Magg.-Ag. [Spa. Port. Bale. Cauc. As. min. Persia). — Volg. Viti- cella, Vitalba paonazza. 3 C. Viticella L. (1753) 1525 A Fi. aperti del diam. di 5-7 cm. Fg. poco pelose. — Istria, Veneto, Mantov., Novarese, Emil., Tosc. nel Volterrano, versante adriat. dalle Marche alla Puglia ed Avellinese. a TYPICA B Fi. più piccoli, in pianta a segmenti fogliari più piccoli e più pelosi di sotto. — Istria, Triest., Goriz., Priuli pr. S. Giorgio, Bologn. nella valle dî Padule, Rep. di S. Marino, Puglie a Lesina, Basil. or. e Cal. or. {Endem.}. — C. campaniflora. Huter in Doerfl. (1903), Cavara (1907), non Brot. (1). 9 SCANDENS (HUTER P. et R., 1879) Arc. (1882) 5 (3) Fi. muniti di un involucro caliciforme bilabiato poco al disotto della loro base. Fusto c. s., spesso altam. rampicante. Fg. coriacee, persistenti, fascicolate, picciolate. Fi. grandi, pendenti, solitari sopra pe- duncoli gracili, in numero vario accanto ad ogni fascetto di fg. Sepali 4-5, oblunghi, ottuso-apicolati, bianco-giallognoli, tomentosi all’esterno e gla- bri all’interno. Ricettacolo peloso. Acheni terminati in coda piumosa. è. Macchie, siepi e muri; 2 e 4, rr. 5 (sino a 1200 m. in Sic.). Marz.-Apr. ed Ag.-Dic. [Reg. medit. Himal.). 4 C. cirrosa L. (1753) 1526 A Fg. indivise, subcordato--ovate, seghettate, talora miste con altre trifide o tripartite, a lobi dentati od incisi. — Puglia, Cal., grandi e parecchie pîic- cole isole. % TYPICA B Fg. ternatosette, a segmenti picciolettati, 5-lobi, grossam. inciso--dentati od anche più profondam. divisi. — Ste., Pantell., Sard. e Cors. [Bal. Alger.|. 8 BALEARICA (RicH. et Juss., 1779) — Fi. senza involucro caliciforme. 6 6 Fusti erbacei, fistolosi, eretti o quasi (3-12 dm.), cilindrici, striati- Fg. brevem. picciolate, le infer. semplici, ovate; le super. impari-pen- nate, a 2-3 paia di segmenti interissimi, brevem. picciolettatij; verdi di sopra, glauche di sotto. Pannocchia terminale, corimbosa. Sepali 4-5, bi- slunghi, a margini esternam. tomentosi, nel resto glabri. Antere lunghe 2-3 mm. Ricettacolo glabro. Acheni c. s. Y. Prati e boschi qua e là; 4, rr. 3. Giu.-Sett. | Eur. centr. e mer. Russ. Sib. Cina Giapp.| — C. erecta L. (1774). — Volg. Vitalbino. 5 C. recta L. (1753) 1527 A Segmenti delle fg. ovato--lanceolati. — Istria, Alpi, Lig., App. pavese, parmig., bologn. (Porretta e lungo il Savena a Sesto) e pistoiese, Faentino a M. Ca- stellaccio, Colli di Cesena, App. dal Piceno sino in Cal. al M. Pollino, Gar- gano e Cors. a Novella, rr. al piano nel Ven., Mantov. e Piem. o. TYPICA B Segmenti delle fg. largam. cordato-ovati. — Lig. occ. [Endem.|. 8 CORDIFOLIA DNTRS. (1844) — Fusti legnosi, pieni, rampicanti o sdraiati. 7 7 Sepali pelosi solo esternam. e quivi tomentosi al margine, Fg. 2-3 pen- nate. Rami minutam. striato-solcati. Fg. subcoriacee, persistenti, piccio- (1) La fig. 1525! della Iconografia (2.* ed.) rappresenta la vera (. campaniflora Brot. del Portogallo. di 429 UClematisi 64 RANUNCULACEAE 649 late, con 1-4 paia di segmenti primari formati da secondari per lo più ternati. Pannocchie terminali ed ascellari, subcorimbose, situate verso l'estremità del fusto o dei rami. Fi. odorosi, piuttosto piccoli. Sepali 4, bislunghi, ottusi o rr. acuminati. Antere lunghe 3-4 mm. Ricettacolo ed acheni c. s. £. Macchie, siepi ecc.; 2-3. Magg.-Ag. | Reg. medit. Caue. Persia]. — Volg. Fiammola, Viticcio. 6 C. Flammula L. (1758) 1528 A Segmenti fogliari secondari interi o rr. trilobi (fg. 2--pennate). a Segmenti ovati o lanceolati. — Istria, Pen. dal Nizz. e Romagna in giù, Tremiti, is. Panaria, Sard., Cors. ed Arcip. tosc. è nap., inoltre nel Lit. ven. ed emil., Mantov. a Sermide, Lago di Como a Galbiate, Parmig. e Colli di Bologna. o TYPICA b Segmenti suborbicolari. — /f. mer. ecc. — C. Flamm. v. rotundifolia DC. (1818). 8 FRAGRANS (TEN., 1811) B Segmenti fogliari secondari almeno in parte 2-3--fidi o partiti (fg. quasi 3--pennate). I Segmenti piccoli, ovati o lanceolati. — Triest. alla Rocca di Duino, Lido adriat. sino al Gargano ece. — C. Flamm. 8 Bert. (1842). CAESPITOSA (Scop., 1772) II Segmenti lineari o strettam. lanceolati. — Qua e la per lo più nei luoghi mar. — C. Flamm. 8 L. (1753). Ò MARITIMA (L., 1762) — Sepali tomentosi sulle due faccie, Fg. pennate. Rami con 6 angoli sa- lienti. Fg. erbacee, caduche, con 1-4 paia di segmenti grandi, ovato-acu- minati, rotondati o cordati alla base. Sepali bislungo-ottusi. Antere lun- ghe 1-2 mm. Ricettacolo peloso. Acheni meno compressi che nella prec. Il resto c. s. é. Siepi e boschi, frequente; 2-4. Magg.-Lugl. | Reg. medit. Eur. media Cauc.}. — Volg. Vitalba, Viorna. 7 C. Vitalba L. (1753) 1529 A Sepali bianchi. Stami scolorati. a Segmenti fogliari interi o con pochi denti. — Istria, Pen. ed isole. a TYPICA b Segmenti fogliari regolarm. dentati od incisi. — Qua e là col tipo [ Eur. As. oce.] —- C. Vit. v. syriaca Boiss. (1867) — C. Vit. v. odontophyllata Bornm. (1902). 8 TAURICA (BESss., 1842) B Sepali giallognoli. Stami £ intensam. gialli. — Vittorio ven. nelle siepi pr. Tovena | Bale.). BANATICA WiIeRzB. (1840) ‘ Tribù II. ANEMONEZE. (Gen. 450. Thalictrum L. (1737). (Spec. 76 circa, da ridursi, delle Reg. temp. e fredde dell’Emisf. bor., poche dell’ India trop., Afr. mer. ed Am. mer. nelle Ande). 1 Filam. ingrossati alla sommità (quindi larghi come l’antera 0 più). Acheni pedicellati, lunghi 4-10 mm. 2 — Filam. non ingrossati. Acheni sessili o quasi, lunghi 1-4 mm., a 7-8 coste non alate. 3 2 Acheni lungam. stipitati, a 4 angoli alati, lunghi 10 mm. circa. Pianta glabra. Fusto eretto (2-10 dm.), leggerm. striato, fistoloso, semplice o 650 64 RANUNCULACEAE {450 Thalictrum quasi. Fg. 2-3-pennate, munite di stipolette membranacee, a segmenti + grandi, glauche di sotto, subrotondo-cordate o le super. oblungo-cu- neate, tutte ottusam. lobato-dentate. Pannocchia corimbosa, densa, con fi. eretti. Sepali 4-5, petaloidei, bianchi o rosei, precocem. caduchi. Stami numerosi, eretti, a filam. porporini o bianchi, lunghissimi. Stilo caduco. Acheni trigoni, penduli. Y. Boschi, prati e pascoli: Alpi, App. sino Cal. e Gargano, rr. nella pianura padana nel Pudov. e Piem.; 5-1, rr. 3 e 4. Magg.-Lugl. | Eur. media e mer. As. centr. ed or. Giapp.|. 1 Th. aquilegifolium L. (1753) 1530 — Acheni brevem. stipitati, a 7-8 coste longitudinali non alate, lunghi 4-7 mm. Fusto subangoloso, pieno. Fg. 3-pennate, senza stipolette, a segmenti piccoli, subrotondi, ottusam. 3-lobe, a lobi interi o 3-dentati. Pannocchia povera. Sepali rosei. Filam. porporini. Stilo persistente. Acheni oblunghi, biconvessi, eretto-patenti, profondam. solcati. Il resto c. s. . Luoghi boschivi, raro: Cal. e Sic.; 2-5 (sino a 1200 m.). Apr.-Giu. | Endem.|. 2 Th. calabricum Spr. (1813) 1531 3 Racemo terminale semplice (rr. biforcato). Fusto nudo, di 5-15 em. Pianta glabra. Fg. tutte radicali o quasi, 1-2-pennate od anche 1-2-ter- nate, senza stipolette, a segmenti piccoli, glanchi e venoso-reticolati di sotto, subrotondi, ottusam. 2-3-lobato-dentati. Fi. pochi, pendenti, a se- pali bianchi o rossigni. Stilo persistente, ricurvo. Pedicelli frutt. ar- cuato-ricurvi; acheni brevem. stipitati, quasi obovati. . Pascoli, qua e là: Alpi dal Friuli al Piem.; 7. Giu.-Lugl. |Pir. Alpi Carp. Altai Himal. Reg. bor. ed art. dell’ Bur. As. ed Am.). 3 Th. alpinum L. (1753) 1532 — Pannocchia, Fusto foglioso almeno in basso, di 3-15 dm. 4 4 Fg. tutte a segmenti circa tanto larghi che lunghi. Fibre radicali grigiastre all’esterno, Rz. cespuglioso o strisciante. Fusto flessuoso, generalm. angoloso-solcato, semplice o ramoso. Fg. a contorno triango- lare, 3-4-pennate, a segmenti per lo più glauchi di sotto, lobato-dentati; stipolette presenti o mancanti. Pannocchia' lassa, subcorimbosa 0 pira- midale. Fi. verdognoli. Antere mutiche o mucronate. Stilo diritto, per- sistente. Acheni sessili o quasi, ovali o fusiformi. %. Luoghi pietrosi 0 rupestri; 2-7. Magg.-Lugl. [Eur. As. Afr. bor. or. e mer. Alaska]. 4 Th. foetidum L. (1753) 1538 A Acheni + compressi. — Pianta di 1--5 dm., a segmenti fogliari piccoli (larghi 2-8 mm.), a nervi rilevati di sotto. Fi. pendenti. a Pianta pubescente-glandulosa in ogni sua parte, con peli pluricellulari e glandule lungo le nervature delle fg. nella pag. infer. — Alpi, Abr. alla Majella e Sirente; 5-4. Eur. As.) — Th. saxatile Vill. (1789). o. 'TYPICUM h Pianta interam. glabra. — Alpi [Alpi] — Th. foet. v. glabrum Koch (1845). 2 ALPESTRE (GAUD., 1828) B Acheni poco compressi. I Rz. allungato--substoloniforme. Piante gracili (2-3 dm.), a fusto striato e generalm. fessuoso. Segmenti fogliari larghi 5-20 mm. — Fi. pendenti. 1 Pianta + glauca, semplicem. glandulosa od anche pubescente-glandulosa come nel tipo. — Segmenti fogliari a nervi generalm. poco prominenti . dei by ca LV e È | & Si 430 Thalictrum] 64 RANUNCULACEAR 651 nella pag. infer. — Istria, Euganei, Alpi, App. sino al Salern. e Basil. a Muro, Etna, Sard. e Cors. al Pigno; 2-6, rr. 3 (Piem.). (Eur. As. Afr. bor.--occ. Abiss. Afr. mer.]. — Th. pubescens Schleich (1815) (f. piloso-glan- dulosa). MINUS (L, 1753) 2 Pianta verde, glabra: guaine delle fg. ad orecchiette più grandi e più pa- tenti. — A/pz. [Eur. Sé.) — Th. Jacquinianum Koch (1843) — Th. vulga- tum F. Schultz (1846). Ò FLEXUOSUM (BERNH., 1815) II Rz. corto, cespuglioso. Piante più robuste (10-12 dm.), a fusto solcato e diritto (generalm. glabre). Segmenti fogliari larghi 15-30 mm. (almeno nelle fe. infer.). A Fi. pendenti. — Istria, Alpi; 2-6, rr. 3 (Piem).[Eur. As. occ. sino Afgan. Sib.|. = MAJUS (CRANTZ, 1763) AA Fi. eretti. — Alpi [Hur. Cauc. Sib.|. 6 BLATUM (JacQ., 1006) — Fg., almeno le medie e super., a segmenti più lunghi che larghi, Fibre radicali giallastre all’esterno. Rz. corto. Fusto per lo più sem- plice, solcato (5-15 dm.). Fg. 2-3-pennate, verdi-scure nel secco, più pallide di sotto. Fi. giallo-verdognoli o rossigni. Acheni sessili, ovoidei o globosi. Il resto c. s. %. Prati, pascoli e luoghi umidi, frequente; 2-5. Magg.-Ag. [Eur. As. occ. Sib. Giapp. Alger.| — Volg. Pigamo. 5 Th. angustifolium L. (1753) 1534 A Pannocchia ovoidea od oblunga, a fi. per lo più pendenti, non avvicinati in glomeruli densi. — Fg. glabre o glandulose. a Fg. a contorno lanceolato, le infer. e medie 3--pennate, le super. 2--pennate. I Segmenti fogliari lungam. lineari--cuneiformi, spesso trifidi. — A4/p?, App. bor., rr. al piano nel Veneziano: 4-5, rr. 3. — Th. angustifol. Koch (1837). o BAUHINI (CRANTZ, 1763) II Segmenti fogliari strettam. lineari o convoluto-filiformi, indivisi. — Alpi Giulie e ven.--trent.; 4-5. [Eur. centr.|. 8 GALIOIDES (NestL. in Pers., 1807) b Fg. a contorno ovale, le infer. e medie 2--pennate, le super. pennate, — tutte a segmenti oblungo--cuneiformi o talora ovali, interi o dentati. — Qua e la : Alpi, App. bor., Abr. al Piano di 5 miglia e Cal. alla Sila ed a Serra S. Bruno {Eur. Cauc. Sib.). SIMPLEX (L., 1755) B Pannocchia per lo più corimbiforme, a fi. eretti e © avvicinati in glomeruli densi. — Fg. a contorno ovale. 1 Segmenti fogliari oblunghi o lineari ed interi, o nelle fg. infer. anche cu- neati e 2--3--fidi, pubescenti--glandulosi di sotto, come pure talora i pic- ciuoli; guaine ad orecchiette più strette della guaina stessa. # Guaine fogliari ad orecchiette brevi e subrotonde. — Lomb. e C. Tie. ; 3-5. |Endem.}. ò EXALTATUM (GAUD., 1828) #* Guaine fogliari ad orecchiette ovato-acuminate. Pianta a rz. più breve, cespugliosa. — Comune nella Pen. e Cors.; 2-5. [Eur. medit. occ... — Th. angustifol. Jacq. (1776) — Th. fulgidum Gren. (1898). 3 MEDITERRANEUM (Jorp., 1848) 2 Segmenti fogliari largam. ovali od obovato-cuneiformi o talora lineari o quasi nelle fg. super., glabri od appena glandulosi di sotto: guaine ad orecchiette più larghe della guaina stessa, ovato--acuminate. — Comune nella Pen. ed Istria (Eur. As. oce. Sib. Alger.] — Th. nigricans Scop. (1072), Jacq. (1775). { FLAVUM (L., 1753) 1534! 64 RANUNCULACEAE (481 Anemone Gen. 431. Anemoòone L. (17535). Spec. oltre 90, da ridursi, delle Reg. fredde, temp. o mont. dell’Emisf. bor., poche dell’Am. ed Afr. mer., 1 dell’Austral.). 1 Brattee involucrali intere e vicinissime al fi. in modo da simulare un calice 3-sepalo. Fg. cordato-trilobe. Sez. III. HEPATICA 14 — Brattee involucrali e fg. mai c. s. 2 2 Carpelli terminati da uno stilo piumoso allungantesi considerevolm. nel frutto. Sez. I. PULSATILLA 3 — Carpelli a stilo nè piumoso nè allungantesi nel frutto, Sez. II. EUANEMONE 5 Sez. I. PuLsatiLLa (L., 1735). 3 (2) Fg. dell’ involucro picciolate, simili alle radicali. Fi. bianchi, bianco-rosei o gialli. Stami tutti fertili. Rz. grosso, scuro, a squame villose esternam. Fg. radicali 1 o 2, spesso sviluppantisi completam. solo dopo la fioritura, lungam. picciolate, a contorno triangolare, 2-3-ternato- pennatosette, a segmenti pennato-partiti con lacinie inciso-dentate. Scapo di 1-4 dm., peloso, con 1 solo fi. eretto, a peduncolo lungo 3-24 cm. Sepali 6, rr. più, lunghi 15-35 mm., patenti, oblungo-ottusi, pelosi esternam., petaloidei. Stami numerosi. %. Pascoli; 5-7. Giu.-Ag. | Eur. centr. e mer. alp. Cauc. Am. bor.). — Pulsatilla Schrank (1789)._ 1 A. alpina L. (1753) 1535 A Fg. a segmenti ultimi larghi, inciso-dentati. Pianta a fg. e scapi villosi od alla fine denudata. a Fi. bianchi, sfumati di violetto o di roseo all’esterno. — Alpi, App. tosco- emil. all’'Alpe di Succiso, abr. e camp. % TYPICA b Fi. + intensam. gialli. — Alp? [ Alpi Pir.). 8 SULPHUREA (L., 176%) B Fg. a segmenti ultimi pennatifido-incisi, a lacinie lanceolate, poco pelose. — Fi. come nel tipo. — App. lîg., tosco-emil. e centr., Cors. [Endem.| — Pulsatilla Nym. (1808). MILLEPOLIATA (BeRT., 1819) — Fg. dell'involucro sessili, assai diverse dalle radicali. Fi. violetti, porporini o rosei, almeno all’esterno. Stami esterni sterili, 4 4 Fg. pennato- o ternato-sette, a segmenti larghi, bi-trifidi, Rz. c. s. Fg. radicali numerose, a rosetta, completam. sviluppate all’epoca della fioritura, brevem. picciolate, a segmenti rotondato- o cuneato-ovati, gla- bri o pelosi, coriacei. Scapo di 2-10 (rr. 20) cm., villoso. Involucro vil losissimo, diviso quasi sino alla base in lacinie assai strette. Fi. unico, eretto o quasi, a peduncolo lungo da pochi* mm. a 7 cm. Sepali per lo più 6, ovato-oblunghi, eretti, lunghi 2-3 cm., villosi e violacei all’esterno, per lo più biancastri all’interno. Y. Pascoli e luoghi sassosi: Alpi dalla Cania al M. Viso; 6-7, rr. 5. Apr.-Lugl. | Eur. bor. centr. e mer.-alp. Sib. occ.]. — Pulsatilla Mill. (1768). 2 A. vernalis L. (1753) 1536 - Fg, bipennatosette, a segmenti profondam. divisi in lacinie lineari 0 strettam. lanceolate. Fg. radicali ora già sviluppate all’epoca della fio- ritura ed ora appena iniziate, picciolate, + peloso-villose. Scapo di 5-30 em. 431 Anemone] 64 RANUNCULACEAE 655 Peduncolo lungo 1-14 em. Sepali 6, egualm. colorati sulle 2 facce. Il resto c. s. %. Luoghi erbosi; 4-7, rr. 3. Marz.-Lugl. ed Ott.-Nov. [Eur. Caue. As. bor.]. — Pulsatilla vulgaris Mill. (1768). — Volg. Pulsatilla. 3 A. Pulsatilla L. (1753) 1537 A Fi. eretti o quasi, rosei o roseo-violacei, — a sepali assai più lunghi de- gli stami. a Fi. roseo-violacei, a sepali curvati in fuori nella metà super., lunghi 2-4 cm. Fg. a lacinie lineari. — /stria, Alpi, App. lig.-piem., lucchese e moden. ti Majella e Basil. a Pomarico?, rr. nella pianura padana (Chioggia, Verona al Mantico, Mantov. al bosco Fontana e Piem.). 1 TYPICA b Fi. rosei, a sepali eretti, lunghi 3-4 cm. Fg. a lacinie lineari-lanceolate. Alpi lomb., ticin. e piem. [Pir. Alpî franc. e svizz. Stiria) — Pulsatilla W. (1809) — A. segusiana Beauv. (1914) = Pulsat. Halleri v. segus. Beauv. (1921) (£. ad A. patens L., Eur. or. et bor., vergens). 8 HaLLERI (ALL., 1074) B Fi. quasi sempre inclinato-pendenti, violaceo-nerastri. — Fg. a lacinie lineari. Sepali lunghi 2-5 cm. I Sepali assai più lunghi degli stami, distesi all'apice. — Alpî dall’Istria al Piem. [Alpi Bale. Eur. or. Cauc. As. bor.] — Pulsatilla Rehb. (1882). MONTANA (HPE., 1826) II Sepali poco più lunghi degli stami e revoluti all’ apice. — /ndicata delle Alpi, ma a quanto pure erroneamente. {Eur. centr. bor. ed or. Sib.| — Pulsatilla Mill. (1768). ò PRATENSIS (L., 1753) Sez. II. EUANEMÒONE PRANTL (1891). 5 (2) Scapo con 1-6 fi, bianchi (talora rosei all’esterno). Carpelli glabri. Pianta + peloso-villosa, a rz. breve, fusiforme, coperto superiorm. dai residui dei picciuoli. Fg. radicali parecchie, sviluppantisi coi fi., lungam. picciolate, palmatosette, a 3 segmenti trifidi, a lacinie lineari, incise. Scapo alto 1-3 dm. Involucro a foglioline sessili, divise come le radi- cali. Fi. + lungam. peduncolati. Sepali per lo più 6, ovali, acuti od ot- tusi, glabri o pelosetti all’esterno. Acheni compressi, ovali, grandi. %. Pascoli e rupi; 6-7. Giu.-Ag. |Eur. centr. e mer.-alp. Cauc. As. media e bor. Giapp. Am. bor.-occ.|. 4 A. narcissiflora L. (1753) 1538 A Fi. parecchi ad ombrella, del diam. di 25-50 mm. — Alpi, App. tosco-emil. (dal Parmig. al Bologn.), pic., abr. e camp. a Forca d’ Acero. o TYPICA B Fi. 1-2 soltanto, del diam. di 20-25 mm. — Alte Alpi | Eur. centr. As. bor. e centr.| — A. narc. v. monantha DC. (1818). 8 DUBIA (BELL., 1092) — Scapo con 1 o rr. più fi., ma in tal caso gialli. Carpelli pubescenti o lanosi, 6 6 Involucro a fg. picciolate e simili alle radicali, 7 — Involucro a foglioline sessili ed assai diverse dalle radicali. 12 7 Rz. corto, tuberoso, di forma irregolare. Fi. azzurri (rr. bianchi). Pianta pelosa in alto. Fg. radicali 1-3, a picciuoli lunghi e gracili, biternate, a segmenti ovati od oblunghi, pennatifidi, a lacinie inciso-dentate. Scapo gracile (10-25 cm.). Involucro a fg. ternate, con picciuolo lunghetto. Fi. aperti 25-40 mm. diam., a peduncolo lungo 4-8 cm. Sepali 10-18, 654 64 RANUNCULACEAE \4BI Anemone oblungo-lanceolati o quasi lineari, esternam. pelosetti alla base. Acheni pochi, ellittici, pubescenti, a rostro ricurvo, uguale ad !/4 circa della loro lunghezza. &. Luoghi boschivi o selvatici: Pen. dalla Tosc. e Marche in giù, Sic., Cors., Giglio, Elba ed anche nel Pavese a sinistra della Treb- bia in V. Torelli (forse avvent.); 2-5 (in Sic. tra 800 e 1600 m.). Marz.- Apr. [Bale. Cauc. Pers. Armen., nat. Eur. centr. Inghil.|. 5 A. apennina L. (1753) 1539 — Rz. allungato, gracile, cilindrico ed orizzontale. Fi. gialli o bianehi (rr. rosei o violacei). 8 8 Fi, giallo-dorati. Fg. radicali solitarie, nascenti all’apice di branche se- parate del rz., pelosette, palmatosette, a 3-5 segmenti ovato-oblunghi, cuneato-picciolettati e profondam. divisi in lacinie inciso-dentate. Invo- Incro a fg. simili alle radicali, brevem. picciolate. Fi. solitari, rr. 2-3, aperti 15-25 mm. diam.; peduncoli pelosi, più brevi o subeguali all’in- volucro. Sepali 5, rr. 6-8, largam. ovali, nitidi all’interno e pelosi al. l'esterno. Acheni con rostro superante 1 della loro lunghezza, alla fine glabri. Il resto c. s. %. Prati e boschi, qua e là: Istria e Pen., massime al nord ed al centro; 3-5. Marz.- Giu. | Eur. Cauc. Sib.|. 6 A. ranunculoides L. (1753) 1540 — Pi, bianchi (rr. rosei o violacei). 9 9 Carpelli pochi, pubescenti. Sepali glabri in ambedue le pag. 10 — (Carpelli numerosi, villosi, Sepali villosi all’esterno, 11 10 Fg. a 3-5 segmenti inciso-dentati, ovati od oblunghi, brevem. piccio- lettati: quelle dell’involucro assai più lungam. picciolate che nel prec. Fi. aperti misuranti 22-40 (rr. sino a 70) mm. diam. Sepali 6-12, ellit- tico-oblunghi. Acheni a rostro lungo meno di !/ della loro lunghezza. Il resto c. s. Y. Boschi e luoghi erbosi: 4-5, rr. 3. Marz-Giu. [Eur. Cauc. Sib. occ. Am. bor.|. 7 A. nemorosa L. (1753) 1541 A Fi. bianchi, talora lavati di roseo all’esterno. — /sfr/a e Pen., massime al nord ed al centro, e Cors. a Valdoniello. & TYPICA B Fi. rosei o rr. violacei. — Qua e là, rara. — A. nem. v. rosea Peterm. (1888) — A. nem. v. rubicunda Sacc. et Vis. (1869). PURPUREA DO. (1805) “O — Fg. a 3 segmenti regolarm. seghettati, oblungo-lanceolati od ovati, ses- sili o quasi. Sepali 6-10. Il resto c. s. 2. Boschi e prati; 4-5, rr. 3. Marz.- Giu. [Spa. bor. Reg. danub. Transilv. Am. bor.|. 8 A: trifolia L. (1753) 1542 A Fi. bianchi, talora © suffusi di porporino all’esterno. — Euganei, Alpi dalle Giulie alle brese. sul Garda, Alpi Mar., App. lig.-piem., pavese, parmig., tose., marchig. e camp. a M. Cairo, rr. nella pianura padana ( Veron. al Mantico, Mantov. al bosco Fontana). vd. TYPICA B Fi. azzurro-violetti tanto all’esterno che all’interno. — Carnia, Cadore, Colli di Vittorio veneto, Trent., Bolzano | Tir. Carinzia). 8 carruLEscENs HAuUSM. (1882) 11 (9) Fg. radicali biternate, cioè a 3 segmenti picciolettati, 3-partiti, a lacinie 3-dentate. Rz. gracile, fusiforme, obliquo, coperto in alto dai residui dei picciuoli. Fg. radicali parecchie, + lungam. picciolate, pelose ‘ al margine, sui nervi e nei picciuoli. Scapo di 3-20 cm., villoso. Invo- va 451 Anemone] 64 RANUNCULACEAE 655 lucro a fg. brevem. picciolate. Fi. aperti 2-4 cm. diam., bianchi, rosei all’esterno, lungam. peduncolati. Sepali 5-9. 3%. Pascoli e luoghi sassosi : Alpi dalle Giulie alle bergam. ed Alpi ticin., piem. e Mar.; ©. Lugl.-Ag. |Pir. Alpi Monten. Am. bor.|. 9 A. baldensis Turra in L. (1767) 1543. — Fg. radicali palmatosette, a 5 segmenti cuneiformi, 2-3-fidi, a lacinie inciso-dentate. Pianta peloso-villosa, massime nei picciuoli e scapi, i quali sono alti 2-5 dm. Involucro a tg. con pieciuolo lunghetto. Fi. aperti 3-5 cm. diam., bianchi o rr. rosei. Sepali 5-7. Il resto c. s. Y. Pascoli, rarissima; Alpi bassanesi ai Collalti; D. Magg--Giu. | Eur. media Cave. Song. Sib.|. 10 A. silvestris L. (1753) 1544 12 (6) Fg. radicali reniformi-orbieolari, 3-5-lobate. Fi. giallo-pallidi, Rz. fu- siforme, quasi tuberoso. Fg. radicali cespugliose, brevem. picciolate, co- riacee, glabre, cigliate al margine, a lobi ottusi, acutam. crenato-dentati. Scapo di 3-20 cm., peloso. Involucro a foglioline saldate alla base, pal- mato-3-5-fide, a lacinie lanceolato-lineari. Fi. aperti 25-40 mm. diam. circa. Sepali 10-15, ellittico-oblunghi, gli esterni pelosi e rossigni sul dorso. Acheni numerosi, lanosi. Y. Luoghi erbosi asciutti: Sic. a Mazzara, Marsala e Trapani e Sard.; 2. Genn.-Marz. | Reg. medit. occ.). 11 A. palmata L. (1753) 1545 — Fg. mai c. s. Fi. variam. colorati, però rr. gialli. 13 13 Fg. radicali palmate, a 3-5 segmenti larghi, inciso-dentati. Rz. irre- golarm. tuberoso. Fg. radicali lungam. picciolate, subcoriacee, glabre o pelose, partite o sette, le primordiali a segmenti larghi e lobi rotondati, acutam. inciso-dentati, le successive a lacinie strette ed acuminato-mu- cronate. Scapo di 1-3 dm. Involucro a foglioline intere o 2-3-fide. Sepali ellittici, oblunghi o quasi lineari, esternam. + pelosi, massime alla base. Il resto c. s. Y. Luoghi erbosi; 2, vr. 4. Genn.-Apr. [|Frane. mer. Eur. mer.-or. Troade]. - Volg. Fior-stella. 12 A. hortensis L. (1753) 1546 A Fi. violaceo-chiari o rosei (rr. bianchi), aperti 2-4 (rr. sino a 12) cm. diam., a 5-18 sepali, ellittico-lanceolati od oblunghi, ottusetti. — Istria, Pen. dal Nizz. © Moden. in giù ed isole. o. STELLATA (LAm., 1783) ‘i. rosso-cocciniglia + intenso, eccett. talora la base, aperti 4-10 cm. diam., con numerosi sepali (fi. stradoppi) o più rr.' con 9-18 soltanto (fi. semplici), assai stretti ed acuti. a Fi. di colore uniforme o quasi. — Lig., Colli reggiani al Castello di Albinea € pr. Bologna | Franc. mer. Bal. Maced. (#rec.|. $ PAVONINA (LAm., 1788) b Fi. colla base internam. gialla. — Origin. della Grec. (Arcadia), colt. e nat.; Lig. occ. e Cors. a Calvi [Franc. mer.]. — A. hort. v. ocellata Moggr. (1874). REGINA (RIsso, 1844) — Fg. radicali ternato-pennatosette, a segmenti divisi in laeinie assai strette e divergenti, acutam. inciso-dentate, più larghe nelle fg. primor- diali, pelose di sotto. Involucro a foglioline palmatifide. Fi. aperti 4-8 cm. diam., semplici o stradoppi. Sepali 5-8, larghi, obovati o subrotondi. Il resto c. s. X. Luoghi colt. (sec. alcuni origin. dell’Or., ma forse abo- rigena); 2-4. Febbr.-Apr. [|Dalm. Grec. Turchia As. occ., nat. Reg. medit. oce.|. — Volg. Anemolo. 13 A. coronaria L. (1753) 1547 656 64 RANUNCULACEAE [451 Anemone A Antere mutiche. a Fi. azzurri o porporini. — Pen. (raro al nord), Stic., Sard., Cors., Elba e Pianosa. a CYANEA (Risso, 1844) b Fi. di un bel rosso-cocciniglia. — Qua e la col tipo, ma sfuggito alla colt. — A. coron. « phoenicea Ard. (1867). 8 coccinea (Jorn., 1860) c Fi. bianco-violacei o violaceo-porporini. — Fg. a divisioni più larghe. — Colt. : MovansI (HanRy, 1853) d Fi. perfettam, bianchi. — Colf. — A. alba Goaty et Pons (1883), non Juss. è ALBIFLORA (Rouy et F., 1893) B Antere apicolate, | Fi. giallastri, screziati di rosso e rosei nel fondo. — Colt. - VENTREANA (HANRY, 1853) II Fi. bianco-argentei screziati di rosso o rossi screziati di bianco. — Colt. — A. stellata Risso (1844), non Lam. € Rissoana (Jorp., 1860) Sez. III. HepATICA (L., 17835). 14 (1) Pianta sericeo-villosa da giovane poi denudata. Rz. breve, fusiforme. Fg. tutte radicali, svolgentisi un po’ dopo i fi., lungam. picciolate, co- riacee, a contorno triangolare, a lobi ottusi, interissimi (rr. con 2 lo- betti), verdi e spesso glabre di sopra, talora con 2 macchie bianche per lobo; verdi o subporporine e villose di sotto. Scapi (apparentem. pe- duncoli) pelosi, lunghi 8-12 cm. Involucro più breve del fi., a foglioline ovate. Sepali 6-10, oblunghi, azzurri (rr. rosei o bianchi). Acheni pube- scenti, ricurvo-rostrati. Y. Luoghi selvatici 0 boschivi ; 4-5, rr. 3. Febbr. Magg. [| Bur, Sib. Giapp. Am. bor.]). — Hepatica nobilis Schreb. (1771) — H. triloba Chaix (1786). — Volg. Erba-Trinità. 14 A. Hepatica L. (1753) 1548 A Fg. a lobi interi. a Brattee immediatam. sottostanti ai sepali. 1 Sepali lunghi 7-10 o talora (f. major Bolzon [|1912]) sino a 15-20 mm. Pianta lussureggiante. — Istr7a e Pen., più frequente al nord. o. MACRANTHA Gorr. (1904) 2 Sepali lunghi 5 mm. circa. Pianta ridotta. — 7rewvig., Veron., Piem. nel l'Albese, A. Apuane, Cors. ecc. — A. Hepat. v. minor Rouy et F. (1898) — A. Hepat. v. micrantha Goir. (1904). 8 HIspanica Wx. et LP. (1880) h Brattee separate dai sepali da un asse lungo sino ad 1 cm. — Umbria al M. Malbe, Maceratese al M. S. Vicino ecc. [ Moravia) — Hepatica nobilis v. steleantha Goiz. (1853) — A. Hep. v. malbensis Ciccioni (1922). f STELEANTHA (GUERCKE, 1903) B Lobi di parecchie fg. con 2 lobetti e quindi fg. con 5 o più lobi. — C. Tie. Maceratese ecc. — A. rhaetica Bruegg. (1874). è muLtTILOBA C. HaRrTM. (1858) Anemone ochroleuca Bruegg. (1880) = Pulsatilla ochr. et P. alpina x sulphurea D. Torre et S. (1909). — Trent. sopra Sardagna ed Alto Adige al Brennero. A. montana Xx vernalis = A. bolzanensis Guerke (1903) = Pulsat. vernal. Xx mont. et P. bolzan. Murr (1902) — Alfo Adige al M. Ritten e forse a Mals pr: Planail. 451 Anemone] 64 RANUNCULACEAE 657 A. nemorosa X trifolia = A. Pittonii Glowacki (1869). — Gorizia (V. Groina ), Priuli (collina di Buttrio), Carnia (M. Strabut e Socchieve), Trevig. (colli. di Vit- torio) e pr. Trento. NoTA. — Anemone japonica Steb. et Zuce. (1835). origin. del Giapp. e Cina, fiorente nell’autunno, è spesso colt. per ornamento. Gen. 432. Adònis L. (1735). (Spec. circa 20, ma da ridursi, delle reg. temp. o mont. dell’ Eur., As. ed Afr.). 1 Piante perenni. Acheni terminati da un becco uncinato, formanti un capolino, Sez. I. ConSsILIGO 2 — Piante annue, Acheni terminati da un becco diritto o quasi, formanti una spiga. Sez. IT. ADONIA 3 Sez. I. ConsiLico DC. (1818). 2 (1) Fg. basilari ridotte a squame. Acheni pubescenti. Rz. breve, fusi- forme, portante 1 o più fusti eretti (1-3 dm.), glabri o quasi. Fg. sessili, con una breve guaina dalla quale partono 3-5 segmenti, 1-2-pennato- setti, a lacinie lunghette e capillari. Fi. gialli, aperti 4-6 cm. diam., brevem. pedunculati, solitari, terminali. Sepali ovali-oblunghi, pubescenti, pre- cocem. caduchi. Petali 15-20, lanceolati od oblunghi, dentellati all’apice. Acheni obovati, a becco corto. Y. Luoghi erbosi, raro: Friuli or. a Gra- disca, Monfalcone, Ronchi e Palmanova ed Abr. al Gr. Sasso a Campo Imperiale; 4-6. Apr.-Magg. [Spa. Franc. Eur. centr.-mer. Russ. Sib.]. 1 A. vernalis L. (1753) 1549 — Fg. basilari bene sviluppate. Acheni glabri. Fusto di 5-10 cm., fles- suoso. Fg. radicali a picciuoli ricurvo-contorti, con larga guaina alla base, ie super. sessili, tutte bipennatosette, a segmenti pennatifidi con lacinie più brevi e più ravvicinate che nel prec., strettam. ianceolato- lineari, acute. Fi. gialli o biànchi. Petali 8-18, lanceolato- spatolati, in- teri o rosicchiati. Acheni ovoideo-trigoni, a becco lunghetto. Il resto c. s. Y. Luoghi rocciosi, raro: App. centr. nei M. Vettore, Majella, Ve- lino, Corno e Sirente; 7. Lugl.-Ag. [| Endem.]. 2 A. distortus Ten. (1824) 1550 Sez. II. ApòoNIA DC. (1818). 3 (1) Fusto eretto, angoloso, talora peloso in basso (2-5 dm.). Fg. infer. pic- ciolate, le altre sessili, divise c. s., lacinie strettam. lineari, brevi o lun- ghe, mucronate. Fi. rossi, più rr. rosso-citrini o gialli, aperti 15-30 mm, diam., + lungam. peduncolati. Sepali ovato-lanceolati o subrotondi. Pe- tali 3-10, spesso con una macchia nera alla base, interi o rosicchiati al margine. Acheni ovoideo-trigoni, reticolato-rugosi a maturità. O. Luoghi colt., comune; 2-4. Magg.--Giu. [Eur. Cauc. As. occ. e centr. Afr. bor., nat. Am. bor.|. — Volg. Adonide, Fior d’ Adone. 3 A. annuus L. (1753) 1551 42 658 64 RANUNCULACEAE [452 Adonis A Base d’inserzione degli acheni larga come il loro maggior diam. — Fusto per lo più ramoso. Sepali generalm. glabri. Petali rosso-vivi (rr. gialli), stretti, lineari, piani, lunghi il doppio dei sepali o più. Acheni in spiga lassà, con una gobba verso il mezzo del margine super. — Istria, Pen. (massime al nord) e Cors. a Bonifacio. — A. aestivalis 1. (1762) — A. phoe- niceus Fritsch (1897). o. PHOENICEUS L. (1753) 1551‘ B Base d’inserzione degli acheni più stretta del loro maggior diam. a Petali rossi (rr. gialli), stretti, lineari, piani, lunghi il doppio dei sepali od anche più. Fusto spesso semplice. [ Sepali generalm. pelosi. Acheni a margine super. con una gobba vicinis- sima ma separata per una fenditura dal rostro, che perciò «diviene la- terale; spiga lassa. — /stria e Pen. bor. e centr. {Eur. As. occ. Afr. bor.]. 8 rLAMMEUS (JAcQ., 1776) 1551! II Sepali generalm. glabri. Acheni a margine super. con una gobba saldata al rostro, che perciò diviene apparentem. laterale. 1 Acheni in spiga lassa, senza cresta circolare dentata. — Istria, Pen. (massime al centro ed al sud), Tremiti, Sic., Lipari, Malta, Lamped. e Sard.|Ieg. medit. Can.) — A. Cupanianus Guss. (1844) — A. baeticus Lojac. (1888), non Coss. MICROCARPUS (DC., 1818) 1651' 2 Acheni in spiga densissima, con una cresta circolare dentata verso il mezzo. — S7c. ecc. |[Reg. medit. Can.) — A. dentatus Lojac. (1888), non Del. è INTERMEDIUS ( WeB» et B., 1842) b Petali porporino-scuri o rossastri, ovati, concavi, poco più lunghi dei sepali o subeguali ad essi. Fusto per lo più ramoso. — Sepali glabri o pelosi. Acheni in spiga densa, con margine super. senza gobbe e quindi a rostro apicale o quasi. — /stria, Pen. e molte Isole. [Eur. As. occ. Afr. bor., nat. Am. bor. S. Elena] — A. autumnalis L. (1062) — A. aestiv. v. brachypetalus Moris (1837). e ATRORUBENS L. (1753) 1551 ‘ Gen. 483. Myosùrus L. (1755). (Spec. 5, delle Reg. temp. dell’Emisf. bor., Am. mer. estratrop., Austral. e N. Zel.). Pianta glabra. Fg. tutte radicali, lineari-ottuse (larghe 1) - 1 mm.), carno- sette, interissime. Peduncoli radicali, 1-flori, lunghi 5-12 cm., un po’ rigonfi in alto. Sepali 5, lanceolati, patenti, prolungati in basso in un sottile spe- rone addossato al peduncolo. Petali 5, verde-giallastri, più brevi dei sepali, ristretti in sottile unghia conico-cilindrica, più lunga del lembo, che ha la forma di linguetta. Stami 5 o più. Acheni in spiga lunga 2-5 cem., piccoli, compressi, colla faccia esterna romboidale, percorsa da una costola terminata in mucrone sporgente. O). Campi umidi 0 sabbiosi, raro; Istria, Piem., Moden. a Tramuschio, Tose., Abr. ai Piani di Revisondoli, Puglie, Sic. alle Madonie ed a Pachino; 2-4. Magg.-Giu. |Eur. As. occ. Alger. Austral. Am. bor.]. M. minimus L. (1753) 1552 Gen. 434. Ceratocèphalus Moench (1794). (Spec. 7, da ridursi, dell’Eur., As. occ. e centr. ed Afr. bor.). Pianta + bianco-lanuginosa. Fg. tutte radicali, le primordiali lineari, in- tere o 2-3-dentate all’apice; le altre lungam. picciolate, palmato-partite, a lacinie lineari, 2-3-fide. Peduncoli radicali, 1-fiori, lunghi 3-10 cm. Sepali 5, 434 Ceratocephalus] 64 RANUNCULACEAE 659 persistenti. Petali 5, gialli, obovati, con unghia breve, più lunghi dei sepali. Stami per lo più 5. Acheni in spiga ovato-cilindrica, terminati da un lungo becco falciforme, con 2 gobbe alla base dovute alla presenza di false log- gette collaterali alla loggia seminifera. © Campi, qua e là raro: 2-4. Marz.- Magg. [Eur. mer. e centr. Russ. mer. As. occ. e centr. India Afr. bor.|. — Ranunculus L. (1753). C. falcatus Pers. (1805) 1553 A Acheni a becco falcato-ricurvo ed uncinato. — Mantov. lungo il Po, Piem., Nizz., Mentone, Firenze all’ Impruneta, Umbria, Abr. ad. Ajelli, Laz. e Puglie. a TYPICUS B Acheni a becco quasi diritto, non uncinato. — Indicato per errore dell’ Alto Adige, da ricercarsi. è ORTHOCERAS (DO., 1818) Gen. 485. Ranùnculus L. (1755). (Spec. 250 circa, da ridursi, disperse su tutto il Globo, ma più copiose nelle Reg. temp. e fredde dell’Emisf. bor. e dell’Argentina, poche tra i tropici e con- finate agli alti monti). 9] 1 Fi. bianchi o roseo-porporini. — Fi. gialli, rarissimam, rossi (RR. asiaticus). Sez. III. XANTHORANI NCULUS 13 2 Peduncoli frutt. arcuati. Acheni rugosi trasversalm. Piante sommerse o striscianti nei luoghi umidi, Fossetta nettarifera senza squama. Sez. I. BATRACHIUM 3 — Peduneoli frutt. diritti. Acheni mai rugosi c. s. Piante mai sommerse nè striscianti e. s. Sez. II. LEUCORANUNCULUS 6 Sez. I. BartrÀcHIUM DC. (1818) (S. F. GRAY, 1821). } 5 (2) Fg. tutte reniformi-lobate. 4 — Fg. tutte od almeno le sommerse divise in lacinie strettissime, D 4 Petali ad unghia bianca. Ricettacolo glabro o con pochi peli. Pianta glabra, a fusti per lo più radicanti ai nodi (1-4 dm.). Fg. a lobi ottusi; picciuolo langhetto, con alia base 2 orecchiette stipuliformi brevi e lar- ghe, bianco-scariose, amplessicauli. Peduncoli 1-flori, solitari, opposti alle fo., più brevi o rr. subeguali ad esse. Fi. assai piccoli, a petali subeguali al calice. Acheni glabri. Y. Luoghi umidi; 2 e 4. Apr.-Sett. | Eur. centr. ed occ., nat. Am. bor... 1 R. hederaceus L: (1753) 1554 A Fusti striscianti. Fg. piccole, a 3-5 lobi interi. Acheni 20-30, ellissoidei, a stilo caduco e quindi brevem. apicolati. — Ste. a Petralia ed Etna alle. fon- tanelle del Milo: non più ritrovato in Piem. e Lig. a TYPICUS B Fusti nuotanti, più robusti. Fg. più grandi, a 5 lobi interi o crenulati. Acheni 40-60, oblungo-obovati, a stilo persistente e quindi con rostro uncinato. a Peduncoli più brevi delle fg. — If. mer. e Sic., qua e tà. [Eur. occ. Alger.) — R. coenosus Guss. (1884) — R. mauritanicus Pomel (1874). 9 HOMOEOPHYLLUS (Ten. [em.], 1830) 1554 b Peduncoli uguali alle fg. (lunghi 6-7 cm.). Fg. più grandi che nella var. prec. (larghe sino a 4 cm.), più lungam. picciolate ed a lobi divergenti. — Sic. a Trapani [Endem.|. ‘ VESPERTILIO (LosAc., 1889) 660 64 RANUNCULACEAE (435 Ranunculus — Petali ad unghia gialla. Ricettacolo + peloso. Vedi A. aquatilis 5 (3) Fusti ora (formae fluitantes) nuotanti e di lunghezza variabile a se- conda della profondità dell’acqua (relativam. ad internodi + allungati), ora (formae terrestres) corti e raddrizzati (con internodi accorciati). Fg. con una guaina picciolare amplessicaule e munita di orecchiette stipuliformi c. s., le infer. sempre sessili, le super. sessili o picciolate. Peduncoli 1-flori, opposti alla fg. od ascellari. Acheni glabri od ispidi. XL. Acque stagnanti o lentam. scorrenti, comune; 2-7. Marz.-Sett. | Quasi cosmopol.]. 2 R. aquatilis L. (1753) 1555 A Fg. di 2 forme, le nuotanti picciolate, slargate, 3-5-lobate o 3-5-partite, le altre bi- tricotomicam. divise in lacinie setaceo-filiformi (Ssp. diversifolius [Gilib., 1782)). a Petali 1-3 volte più lunghi del calice (corolla 12-85 mm. diam.). I Petali ad unghia gialla. Fg. a guaina aderente al picciuolo nei 2/3 infer. 1 Corolla del diam. di 12-25 mm. * Fg. galleggianti profondam. cordate o subtroncate alla base, a 5 lobi erenati od interi. — Istria, Pen., Stic., Malta, Sard., Cors. e Caprata, qua e la. x PELTATUS (SCHRANK., 1789) #* Fg. galleggianti reniformi, profondam. 3-partite o 3-sette. — Qua e là colla var. prec. [Eur.}. 8 TRIPHYLLUS (WALLR., 1840) ###* Fg. galleggianti orbicolari, profondam. divise in segmenti a guisa di raggi + stretti. —- Friuli or., Piem. al lago di Candia, Tosc. a Ca- palbio, Sic. nel: Valdemone e Cors. [Eur.|. — Batrachium Gren. (1850) — R. radians Revel. (1855) — R. trichophyll. v. heterophyllus Freyn (1880). 7 GopRroNI (GrEN., 1875) 2 Corolla del diam. di 25--355 mm, — Fg. nuotanti come nel tipo. — Zstrza, Laz. a Maccarese, Otranto agli Alimini, Sic. a Lercara, Trapani ecc. e Sard. nel Cagliaritano |Eur. Palest. Afr. bor.] — R. confusus Godr. (1845) — R. aquat. v. grandiflorum Groves (1887) — R. macranthus Tod. (1888). è Baupotmn (GoDpR., 1839) Il Petali ad unghia bianca. Fg. a guaina aderente al picciuolo soltanto nel 1/3 infer., — le nuotanti 3--partite ed a lobi cuneiformi. Ricettacolo globoso, irsuto. Acheni lungam. rostrati. — Cal. a Trenta e Sic. [Eur. centr. ed occ. Can.|. e HOLOLEUCOS (LLoyD, 1844) b Petali uguali od appena più lunghi del calice, — ad unghia gialla. Acheni a rostro breve o nullo. Il resto come nella var. prec. — Sic. [Eur. Can.) € TRIPARTITUS (DC., 1808) B Fg. tutte bi-tricotomicam. divise in lacinie setaceo-filiformi. — Petali ad unghia gialla (Ssp. peucedanifolius {AU., 1785])). a' Fg. a lacinie corte e divergenti, formanti nell’assieme un perimetro cir- colare. — Ricettacolo irsuto. I' Lacinie delle fg. molli, divergenti in ogni senso. Fi. piccoli (circa 1 cm. diam.). Ricettacolo generalm. ovale o quasi conico. 1' Fg. a lacinie che rimangono divergenti anche levandole dall’acqua; le super. subsessili. — Comune nella Pen., Istria ed isole | Eur. As. Afr. bor. e mer. Abiss. Am. Tasm.|. — R. divaricatus Schrank (1789) — R. pantothrix Brot. (1804). * TRICHOPHYLLUS (CHAIX, 1786) 15655‘ 2' Fg. a lacinie convergenti a pennello quando si levano dall’acqua; le super. distintam. picciolate, col picciuolo talora dilatato alla base in una larga guaina cigliata. è Ù 435 Ranunculus] 64 RANUNCULACEAE 661 A Pianta robusta in ogni parte. Peduncoli langhi 25-40 mm. Fi grandi. — Qua e là colla var. prec. |Eur. Patagonia). — R. Cesatianus Cald. (1879). 0 PAUCISTAMINEUS (TAUSCH, 1834) AA Pianta gracile, a fusti filiformi ed a fg. con lacinie tenuissime. Pe- duncoli lunghi 15-20 mm. Fi. piccoli. — Laghi 0 stagni della zona alp.: Trent., Alto Adige, C. Tic., V. d’Aosta ed Alpi Mar. al lago di Rascaira sul Mongioie | Alpîì Eur. media e bor. Groenl.). — Batra- chium Fr. (1845) — R. lutulentus Perr. et Song. (1859). : CONFERVOIDES (FR., 1846) II! Lacinie delle fg. rigide, divergenti in un sol piano e formanti un disco a contorno orbicolare del diam. di 1-1 1/9 cm. Fi. grandi (13-18 mm. diam.). Ricettacolo globoso. — Fg. tutte sessili. — Colle var. trichophyl- lus e paucistamineus, ma più raro. |Eur.). — ? R. foeniculaceus Gilib. (1782). x CIRCINNATUS (SIBTH., 1794) 1555? D' Fg. a lacinie lunghe e parallele, formanti nell’assieme un perimetro oblungo, — tutte sessili o quasi. Fi. generalm. grandi (15-18 mm. diam.). Ricet- tacolo globoso od ovato, glabro o rr. peloso. — Fiumi e ruscelli a corso rapido, raro: It. bor. e Sard. {Eur. Patagonia). — R. fluviatilis Weber (1780). \ FLUITANS (LAM., 1778) 1555? Sez. II. LeucoRANÙNCULUS. Borss. (1867). - 6 (2) Fg. indivise ed interissime al margine. — Fg. + profondam. divise o rr. solo erenate al margine. 9 a) Folia integerrima. 7 Pianta annua. Acheni quasi globosi, a stilo laterale, breve e caduco. Vedi R. rantholeucus — Piante perenni. Acheni compressi, a rostro terminale, ricurvo. 8 8 Fg. radicali lineari o lanceolate. Fasti subbulbosi alla base, coperti dal residuo fibroso delle basi fogliari, semplici o poco ramosi (5-30 cm.), con 1-7 fi. bianchi. Fg. cauline 1 a poche, sessili. Sepali glabri o rr. pelo- setti. Petali 5-8, obovato-rotondati, interi o rosicchiati, con fossetta net- tarifera munita di squama. %. Pascoli alp.; 7. Giu.-Lugl. [Spa. Pir. Alpi]. 3 R, pyrenaeus L. (1767) 1556 A Fg. tutte strettam. lanceolate o le cauline lineari. Pianta gracile, con 1-2 fi. Acheni a nervi indistinti, in capolino subgloboso. — Alps. a TYPICUS B Fg. strettam. lineari o capillari. Pianta gracile, 1-flora. Acheni e. s. — Alpé, Cors. al M. Nîno e Valle dell'Erco nel territ. di Niolo | Pir.|. I 2 BUPLEURIFOLIUS (LAP., 1813) O Fg. tutte + largam. lanceolate. Pianta robusta, con 1-7 fi. Acheni a nervi distinti, in spiga ovoidea o conica. — Qua e la col tipo. ‘| PLANTAGINEUS (ALL., 1785) — Fg. radicali largam. ovali-cordate. Fusti villosi in alto unitam. ai pe- duncoli, con 1-25 fi. bianchi o leggerm. rosei, in cima corimbosa. Fg. ra- dicali grossette, lanuginose al margine, alla base e sui nervi, © lungam. picciolate; le cauline poche, ridotte, sessili, amplessicauli. Sepali glabri o pelosi. Acheni in capolino globoso, lisci, a rostro ricurvo. %. Luoghi rocciosi, raro: Alpi trent., valtell. e piem.; 7. Giu.-Ag. |Pir. Alpi]. 4 R. parnassifolius L. (1753) 1557 Sia 662 64 RANUNCULACEAE [455 Ranunculus b) Folia crenata vel profundius et varie divisa. 9 (6) Fg. radicali bipennato- o biternato-sette alla base. Petali ad unghia strettissima, tubulosa. Pianta glauca, glabra in ogni parte. Fusti striati (5-20 cm.), 1- o più rr. 2-3-flori. Fg. carnosette, le radicali lungam. pic- ciolate, a segmenti rotondeggianti, 3-partiti, a lacinie inciso-dentate a ventaglio; le cauline sessili o quasi, simili alle radicali. Petali 5-15, in- teri o crenellati, bianchi, con macchia ranciata alla base; fossetta netta- rifera senza squama. Acheni maturi reticolato-rugosi, a rostro breve, ri- curvo. &. Luoghi rocciosi presso le nevi, raro; ©. Giu.- Ag. | Pir. Alpi occ. Balc. Carp. As. bor. e centr.]. — Callianthemum C. A. Mey. (1830). 5 R. rutaefolius L. (1753) 1558 A Fg. radicali a contorno più lungo che largo. Petali obovati, rosei di fuori. — Alpi trent., bresc. e piem. 2. TYPICUS B Fg. radicali a contorno circa tanto largo che lungo. Petali lineari-oblunghi, x rosso-vivi di fuori (almeno nel secco). Portam. più basso. — M. Baldo e Trent. (Valsugana, Scanuppia, M. Bondone, Giudicarie) | Endem.} — Cal- lianthemum Freyn(1880) — R. rut. 8 anemonoides Fiori(1898) (non R. anemon. Zahlbr.). 8 KeRNERIANUS Borzon (1898) (FrorI, 1905) — Fg. radicali mai c. s. Petali ad unghia piana. 10 10 Pianta a fg. radicali subrotondo-cuoriformi, crenate o palmate, di 25 mm, diam, al massimo ed a calice glabro, verde-gaia, glabra (5-10 cm.). Fg. radicali picciolate, le cauline 1-3, sessili, semplici e talora squami- formi o l’infer. 3-fida, sempre con 2 orecchiette amplessicauli rotondate. Fi. 1-3. Petali 5 a molti, completam. bianchi. Acheni maturi minutam. granulosi. %. Pascoli sassosi e luoghi rupestri; 7. Giu.-Lugl. [| Pir. Alpi Giura Carp. Banato Maced.). 6 R. alpester L. (1753) 1559 A Petali senza squama nettarifera, smarginato-bilobi. Acheni a rostro diritto, brevem. uncinato all’apice. a Fg. radicali 3-5-fide, a lobi obovati, inciso--crenulati all'estremità, oppure fg. semplicem. crenate. I Fg. radicali lobate (rr. qualcuna semplicem. crenata od oscuram. lobata). — Alpi, App. piem. al M. Ebro e piceno-umbro. 7 TYPICUS II Fg. radicali tutte crenate od oscuram. lobate. -—— Alp/ bellum... trent. e brese. [Endem.|. — R. crenatus Bert. (1842), non W. et K. — R. Bertolonii Hausm. (1858). 8 BILOBUS (BeERT., 1858) b Fg. radicali 8-partite o 3-sette, a segmenti discosti, profondam. divisi in lacinie e lobi lineari. — Qua e là nelle Alpi | Alpi svizz. tir. ed or. Carp.|. TRAUNFELLNERI (HpE., 1826) B Petali quasi sempre con squama nettarifera, generalm. bifida, rotondati o smarginati. Acheni a rostro ricurvo-uncinato. — Fg. semplicem. crenate o subtrilobe, a lobi crenati. — Abr. ai M. Corno, Majella e Sirente. {Serb. Alban.?.. ò MAGELLENSIS (TEN., 1811) 1559! — Piante non corrispondenti ai caratteri suddetti, 11 11 Sepali densam. pelosi all’esterno per peli rosso-ferruginei. Ricettacolo glabro, Pianta glabra o più rr. villosa, eretta od ascendente (5-15 cm.). Fg. succose, 1-2-ternate, a segmenti picciolettati, 3-partiti o 3-setti, a 4535 Ranunculus] 64 RANUNCULACEAE 663 lobi interi o divisi in lacinie a ventaglio, lanceolate od ovate. Sepali lungam. persistenti. Petali 5 o più, interi o leggerm. smarginati, bianchi, rosei od anche porporini. Acheni glabri, lisci, a rostro diritto. XY. Luoghi sassosi pr. le nevi fondenti: 7. Lugl.-Ag. [Eur. alp. e bor. Himal.] — Oxygraphis vulgaris Freyn (1887) — O. glacialis D. Torre et S. (1909), non Bunge. 7 R. glacialis L. (1753) 1560 A Fg. bipennatosette, a lacinie per lo più ovate. — Alpi, però raro nelle or. (sino a 4200 m. sul M. Cervino e 4275 sul M. Rosa). o TYPICUS B Fg. tripennatosette, a lacinie lanceolate. — Trent., Alto Adige, O. Tic., V. d’ Ao- sta ecc. 8 CRITHMIFOLIUS RcHB. (1832) — Sepali glabri o poco pelosi sul dorso. Ricettacolo peloso. 19 12 Pianta alta 5-20 cm., 1-6-flora. Fg. palmatosette, a 3 segmenti divisi in lacinie lineari o lanceolate, acute. Pianta ora quasi lanosa ed ora glabra, a fusto tortuoso, sdraiato-ascendente. Peduncoli fratt. inclinato ricurvi. Sepali per lo più glabri. Petali bianchi. Acheni pelosi o glabri, rugosi, a rostro ricurvo. Il resto c. s. Y. Luoghi rocciosi: Alpi (escl. le centr.). App. piceno ed abr.; T. Lugl.--Ag. [Alpi frane. ed or.|. 8 R. Seguieri Vill. (1779) 1561 — Pianta alta 2-11 dm., generalm, a molti fi. in cime corimbose. Fe. pal- mato-partite, a 3-7 divisioni ovato-oblunghe o lanceolate. Pianta gla- bra o pelosa in alto e sui nervi delle fg., a fusto eretto, fistoloso, leggerm. striato. Fg. + grandi, a divisioni inciso-seghettate; le radicali lungam. picciolate, le cauline infer. più brevem., le super. sessili. Sepali pelosi sul dorso, caducissimi. Petali 5 o più, bianchi. Acheni glabri, venati, a rostro ricurvo. %. Pascoli e boschi in luoghi umidi: 5-6. Magg.-Lugl. [Eur. occ.-alp. centr. e bor.|. 9 R. aconitifolius L. (1753). 1562 A Fg. divise sino al picciuolo, a 3-5 divisioni acute, quelle delle fg. cauline super. spesso dentate. Peduncoli. superanti 1-5 volte la fg. ascellante. — Istria, Alpi ed App. sino al Piceno. o. TYPICUS B Fg. meno profondam. divise, a 5--7 divisioni lungam. acuminate, quelle delle fo. cauline super. intere. Peduncoli superanti 4-5 volte la fg. ascellante. Fusto più robusto. — Col f#po ed anche in Sard. e Cors. 8 PLATANIFOLIUS (L., 1767) Sez, II. XANTHORANUNCULUS Ces. P. ET G. (1886). 13.(1) Fg. tutte (od eseluse talora le fiorali) indivise, affatto intere al margine od appena dentate o lobate. Acheni in capolino globoso. 14 Fg. tutte od almeno le canline profondam. divise o lobate. 23 A. Integrifolii. Li 14 Petali 5. Fi. sempre portati da fusti + fogliosi. 15 — Petali 8-12. Fi. talora od anche sempre portati da scapi o peduncoli ra- dicali afilli. 21 15 Fg. lineari oil ovate, intere o leggerm. dentate al margine, 16 — Fg. rotondo-cuoriformi o reniformi-quadrate, crenate e smarginate all’apice oppure grossam. incise, 22 664 64 RANUNCULACEAE [435 Ranunculus a) Caulescentes. 15 Petali bianchi con macchia gialla alla base. Acheni minutissimi, sub- globosi. Pianta di 3-20 cm., spesso cespugliosa, glabra. Fg. con nervi esili, paralleli, le cauline gradatam. decrescenti. Fi. lungam. pedunco- lati. Petali obovato-cuneiformi, a nettario coperto dai margini dell’unghia saldati a tubo, ma senza squama. Acheni numerosissimi, a stilo laterale, breve, caduco, lisci od appena punteggiati. O, %. Luoghi inondati d’in- verno, raro; 4. Marz.-Apr. | Algeria] — R. batrachioides Pomel (1874). 10 R. xantholeucus Coss. et Dur. (1856) 1563 A Pianta di 4-20 cm., a fg. in parte lineari-lanceolate, in parte spatolate. Fi. di 10-14 mm. diam. — Proprio dell’ Alger. a TYPICUS B Pianta di 3-5 cm., a fg. tutte lineari. Fi. di circa 5 mm. diam. — Sard. centr. pr. Macomer | Alger.). 2 PUSILLUS (PomEt., 1874) — Petali totalm. gialli. Acheni © compressi, ie 17 Pianta quasi bulbosa pei residui fibrosi delle fg. marcite. Fusto sem- plicee o poco ramoso, 1-4-floro (2-5 dm.), glabro o peloso in basso, striato. Fg. radicali cespugliose, lineari o lanceolato-lineari, intere, acu- minate, glabre o rr. con lunghi peli bianchi; le cauline poche, quasi bratteiformi. Sepali glabri. Petali poco più lunghi del calice, ad unghia con poro nettarifero munito di squama. Acheni reticolato-rugosi, a rostro brevissimo. %. Boschi e luoghi selvatici erbosi, qua e là: Piem., Lig., App. mugellano, umbro ul Terminillo, luz. al M. Calvo ed al M. Autore, piceno, camp. al Matese e beneventano a Cusano e Sard. centr., indicato pure del Polesine a Polesella; 4-6, vr. 3. Apr.-Giu. | Eur. occ.-mer. Afr. bor.-occ.]. 11 R. gramineus L. (1753) 1564 — Piante mai c. s. Fusto generalm. assai ramoso e moltifloro. 18 (8 Piante perenni. Petali sempre assai più lunghi del calice. 19 — Piante annue (rr. perennanti). Petali poco più lunghi od anche più brevi del calice. 20 19 Fg. tutte (eccett. le sommerse) lanceolate e sessili o quasi. Fi. grandi (3 cm. diam, o più), Fusti grossi, fistolosi, striati, eretti (8-10 dm.), ramosi in alto, glabri o pubescenti. Fg. assai lunghe, acuminate, intere o leggerm. seghettate; le sommerse ovali-cuoriformi. Sepali pelosi. Pe- tali lunghi più del doppio del calice, ad unghia c. s. Acheni compresso- carenati, minutam. punteggiati, a rostro breve e largo, persistente. £. Luoghi paludosi, fiumi e laghi, qua e tà: Istria, It. bor., Tosc., Umbria al lago Trasimeno, Laz. nelle paludi Pontine alla Mortola, Abr. lungo V Aterno, Matese, Sic. a Spaccaforno e Sard. a Fonni; 2-4. Giu.-Lugl. [Eur. As. centr. India]. 12 R. Lingua L. (1753) 1565 — Fg. infer. generalm. ovate od oblunghe, lungam. picciolate. Fi. pic- coli (5-10 mm. diam.). Fusti più gracili che nel prec. (1-5 dm.), spesso ginocchiati e radicanti in basso, glabri o rr. con peli rigidi. Sepali ge- neralm. pelosi. Petali lunghi il doppio del calice, ad unghia con poro nettarifero minimo. Acheni rigonfio-carenati, lisci, a rostro breve e sot- tile, caduco. Y. Luoghi paludosi, qua e là; 2-5. Giu.-Est. [Eur. Sib. Giapp. Alger. Maroc. Am. bor.]. 13 R. Flammula L. (1753) 1566 x 435 Ranunculus] 64 RANUNCULACEAE 665 A Fusti eretti od ascendenti, ad internodi diritti. Fg. cauline medie lanceolate, le super. quasi lineari (rr. tutte ovali o tutte lanceolato--lineari), intere o dentate. — Istria, Pen., Sic. a Partinico, Sard. e Cors. va TYPICUS B Fusti gracili, sdraiato-radicanti, ad internodi arcuati. Fg. corte, tutte strettam. lineari. Fi. piccoli ed acheni a rostro più lungo che nel tipo. — /f. bor. [Eur. centr. e bor.). 2 REPTANS (L., 1758) 20 (18) Fi. lungam. peduncolati, opposti alle fg. o situati tra le dicotomie. Pianta tutta glabra o pelosa in alto, eretta od ascendente (3-50 cm.). Fg. più larghe e più rotondeggianti che nel prec., le cauline medie ovali, le super. oblunghe o lanceolate, tutte picciolate (eccett. le fiorali), in- tere o dentate. Fi. assai più piccoli che nel prec. Acheni piccoli, subcom- pressi, a rostro brevissimo. ©, %. Luoghi umidi; 2-4. Marz.-Lugl. [Eur. mer. Gottland Cauc. As. min. Siria Afr. bor. Can.|. 14 R. ophioglossifolius Vill. (1789) 1567 A Fg. infer. lungam. pieciolate, cuoriformi-- o subrotondo--ovali. Petali uguali al calice od un poco più lunghi. a Pianta annua, a fusti eretti. Acheni granuloso--scabri (rr. quasi lisci). — Istria, Pen., Sic., Malta, Sard., Cors., Capraia ed Elba. — R. uliginosus B Ten. (1850). o. VYPICUS b Pianta annua o perennante, a fusti per gran tratto sdraiati ed inferiorm. radicanti. Acheni lisci. — Pen. mer., Sic., Malta e Cors. [Endem.) — R. oph. v. levis Chab. (1882). 8 FONTANUS (PRESL, 1822) B Fg. infer. brevem. picciolate, ovali, non cordate alla base. Petali più brevi del calice. — Acheni finem. tubercolati. — Cors. [Erndem.|. REVELIERI (Bor., 1858) — Fi. sessili o quasi, situati sul fusto c. s. Pianta glabra, a fusti fistolosi, leggerm. striati, eretti (1-3 dm.), dicotomicam. ramosi. Fg. ellittico-oblun- ghe, intere o leggerm. dentate, le super. decrescenti. Fi. piccoli. Petali un po’ più brevi del calice. Acheni numerosi, compresso-marginati, quasi sempre granuloso-scabri, a rostro uguagliante la loro lunghezza, un po’ in- curvato. O. Luoghi umidi, raro: Abr. al Piano di Cinque Miglia sotto Revisondoli, Cal. alla Sila e Sic., non più trovato pr. Aosta; 4-5. Magg. Giu. [Eur. mer. Ungh. As. min. Song. Alger.). — R. nodifloras W. et K. (1805), non L. 15 R. lateriflorus DC. (1818) 1568 b) Scaposi. 21 (14) Sepali 3 (rr. 4-5). Fg. ovato- o subrotondo-cuoriformi, per la mag- gior parte (rr. tutte) radicali e poche cauline. Pianta glabra, a fibre radicali tuberoso-carnose, cilindrico-clavate, fascicolate. Fg. grassette, liscie, lucide, lungam. picciolate, intere o leggerm. angoloso-crenate, spesso con una macchia vorporino-scura verso la base della lamina, talora bul- billifere nell’ascella. Fi. solitari, lungam. peduncolati. Petali oblungo-lan- ceolati, ad unghia con piccola squama nettarifera. Acheni ovato-rigonfi, a stimma sessile. %. Campi, boschi umidi ecc., frequente; 2-5. Genn.- Magg. | Eur. As. occ. Afr. bor., nat. Am. bor.|. — Ficaria verna Huds. (1762). — Volg. Favagello. 16 R. Ficaria L. (1753) 1569 (566 64 RANUNCULACEAE [455 Ranunculus A Fusti + sviluppati (1-3 dm.), sdraiati od ascendenti, semplici o poco ramosi. a Fi. di 20-80 (rr. 5--20) mm. diam. Acheni pubescenti. — Istria, Pen. ed isole. — Ficaria ranunculoides Roth (1788). o. TYPICUS b Fi. di 50--50 mm. diam. Acheni irsuti. Pianta più robusta in ogni parte. — Luoghi pingui |Eur. medit.\ — Ficaria grandifl. Rob. (1838) — R. Fic. v. calthaefolius Guss. (1843) — R. calthaefol. Jord. (1847), non Rchb. — R. ficariaeformis F. Schultz (1854-55). 8 GRANDIFLORUS STROBL (1875) B Fusti nulli o brevissimi, sostituiti da scapi o peduncoli radicali nudi. — Pianta poco elevata (4-8 cm.) ed a fg. piccole (10--25 per 5--20 mm.) — Istria, Tose., It. mer., Elba ecc. [Balc. Ungh. Transs.) — Ficaria calthaefolia Rchb. (1832) — F. nudicaulis Kern. (1865). NUDICAULIS (Rouy et. Fouo., 1893) — Sepali 5. Fg. obovate of ellittiche, tutte radicali a rosetta Pianta totalm. peloso-irsuta (rr. a fg. glabre di sopra). Fibre radicali fusiformi, gracili. Fg. sottili, un po’ bolloso-rugose, brevem. picciolate, grossam. ed inegualm. dentate. Scapi o peduncoli radicali nudi (5-20 cm.), 1-flori. Petali strettam. obovati. Acheni glabri, a rostro ricurvo all’apice. Il resto c. s. X. Luoghi incolti: It. mer., Sic., Malta, Lamped., Pantell., Sard., Cors. e Pianosa; 2. Ott.-Febbr. |Spa. Port. Cefal. Creta Afr. bor.-oce.|. — R. rbombifolius Jord. et Fonrr. (1866). 17 R. bullatus L. (1753, 1570 c) Scutati. 22 (15) Fg. caulina infer, e le radicali (nel raro caso ehe esistano) a crenature uguali e poco profonde su tutto il margine od 1-3 apicali poco più grandi delle altre. Pianta glabra, a rd. affastellate, + tube- roso-fasiformi, partenti da un rz. brevissimo. Fusto eretto (5-30 cm.), pieno, 1-5-floro, nudo in basso per buon tratto. Fg. radicali ridotte a squame (rr. 1 sola tardiva sviluppata); fg. caulina infer. assai grande (larga 21/0 - 158 cm.), sessile o quasi, reniforme-rotondata, cordata o più rr. troncata alla base, spesso smarginata all’ apice, alla fine coriacea: fs. caulina media ovata o reniforme, lobata o laciniata, le altre (se vi sono) lanceolate, intere. Squama nettarifera mancante. Acheni subglobosi, glabri, a rostro ricurvo. 3. Boschi, pascoli e rupi: Alpi, App. piceno, abr. e camp.; 5-7. Apr.-Ag. [Pir. Alpi Eur. centr.-mer.]). — R. scutatas W. et-K. (1805). 18 R. Thora L. (1753) 1571 — Fg. caulina infer. e le radicali (sempre presenti) intiere o leggerm. crenate ai lati e profondam. inciso-lobate in alto, RA. grosse ma non od appena tuberose, partenti da un rz. + lungo. Fusto spesso tortuoso (5-10 cm.), 1-3-tloro. Fg. radicali poche, contemporanee, piecole, coriacee, verdi-glanche, reniformi-quadrate, più larghe che lunghe, subtroncate alla base; la caulina infer. (e spesso unica) cuneata alla base, le altre (se vi sono) lanceolate, intere o 2-3-fide. Il resto c. s. %. Pascoli è rupi: 7. Magg.-Lugl. [ Alpi or. Bale. Curp. Creta). — R. [P|thora Crantz (1763). 19 R. hybridus Biria (1811) 1572 A Fusto 1--3--floro e con 2-3 fg. cauline (rr. con più fi. o più fg.). Acheni pic- coli. (Portam. delle forme ridotte della spec. prec.). — Alpi dalle Giulie alle bergam. e valtell. n TYPICUS B Fusto 1-floro e con 1-2 fg. cauline. Acheni del doppio più grossi. — App. centr. [Grecia Creta). % BREVIFOLIUS (TEN. 1811) 435 Ranunculus| 64 RANUNCULACEAE 667 B. Palmatifolii. 9 (13) Rd. formata di fibre sottili, non tuberose, Acheni sempre in capo- lini globosi (eccett. f. sceleratus). 24 — Rd. formata da un fascetto di tuberi ovoidei od oblunghi misti a fibre sottili. Acheni in capolini perlo più oblanghi o cilinArico-spiciformi. 26 24 Piante annue, Acheni tubercolati, spinulosi o rugosi, rr. lisci, 25 — Piante perenni, Acheni lisci (glabri o pelosi), rr. con tubercoli piligeri. 34 25 Acheni compressi, carenato-marginati, tubereolati, spinulosi 0 rr, lisci, in capolini globosi od ovali. 47 — Acheni ovoidei, con un solco in luogo della carena, finam. rugosi nel centro delle facce, in capolini oblungo-spiciformi o rr. globosi. 51 a) Perennes-Napulosi. 26 (23) Acheni prolungati alla base al disotto dell'inserzione in un’ap- pendice sproniforme. Tuberi allungati. Fusto breve o nullo. Fg. ter- nato-sette, a segmenti divisi in lacinie lineari-acute. Sepali + pelosi. Petali lunghi il doppio del calice. Acheni in capolino globoso, glabri, a rostro largo, lanceolato, ricarvo-uncinato. %. Luoghi arenosi, raro: Sic. mer. a Castelvetrano, Piazza Armerina a S. Andrea e Caltanissetta : 2. Febbr.-Marz. [Grec. As. oce. Afr. bor.). — R. Marchesinii Lojac. (1886). 20 R. orientalis L. (1753) 1573 — Aceheni mai prolungati alla base e. s. 27 27 Acheni in capolino oblungo o cilindrico-spiciforme, Peduneoli ci- lindrici, 28 — Acheni in capolino globoso., Peduncoli solcati o striati, Vedi A. bulbosus 28 Fg. radicali tutte semplicem. lobato-dentate, Acheni a rostro ugua- gliante circa la loro lunghezza. Tuberi numerosi, nerastri, fusiformi. Fusto eretto od ‘ascendente (2-3 dm.), pieno, 1-5-floro. Fg. vellutate, rotondo-cuoriformi, a 3-5 lobi inciso-dentati; le cauline poche, per lo più 3-fide. Sepali villosi all’esterno, patenti. Acheni compressi, peloso- ispidi, a rostro ricurvo-uncinato. Portam. del /?. velutinus. 4. Rupi erbose; 4-5. Apr.-Magg. [Reg. medit. occ.). 21 R. spicatus Desf. (1798) 1574 4 Fusto e picciuoli lanuginosi per peli + patenti; peduncoli con peli appressati. a Acheni in spiga lunga e gracile. Pelosità più scarsa e più appressata. — Proprio dell’ Alger. o. TYPICUS b Acheni in spiga più corta e più grossa. Pianta maggiorm. vellutata ed a peli più patenti. — Ste. e vicine isolette Alicuri, Salina e Marettimo | Endem.|. i 8 RUPESTER (Guss., 1826) 1544 B Fusto e picciuoli con pelosità più breve e più appressata, così nei pedun- coli. — Fg. più piccole e meno divise che nella var. prec. (15-18 per 12-13 mm.), fi. più piccoli (30--35 mm. diam.). — Cal. all’Aspromonte al Convento dei Polsi verso Montalto a 2900-1000 m. |Endem.|. ASPROMONTANUS (HurERr P. et R., 1903) — Fe. radicali (eceett. le primordiali) profondam. divise. Acheni a rostro ceneralm, più breve della loro lunghezza. 29 665 64 RANUNCULACEAE 1485 Ranuneulus 29 Corolla aperta del diam. di 45-60 mm. Pianta con pelosità appressata, a tuberi ce. s. Fusto 1-4-floro (1-3-dm.). Fg. primordiali ovato-cuneate, 3-lobe, ottusam. dentate all’apice; le successive ternato-sette, a segmenti ovati od oblunghi, dentati o multifidi, a denti terminati da un ciuffo di peli. Sepali villosi, alla fine riflessi. Acheni fortem. compressi, glabri, lisci, a rostro breve, nerastro, uncinato. 2%. Colli aridi; 2. Apr.-Magg. [Creta Cipro Arcip. As. min. Siria Pers. Egitt. Libia; colt... — Cyprianthe Freyn (1880). 22 R. asiaticus L. (1753) 1575 A Fusto ramoso inferiorm. Fg. a segmenti acuti, 3--fidi, a lacinie acutam. in- ciso--dentate. Fi. spesso stradoppi, bianchi, gialli, rossi, porporini o varie- gati. — Colt. vu TYPICUS B Fusto semplice. Fg. a segmenti ottusi, dentati o lobati. Fi. (nelle piante colt.) generalm. stradoppi, porporini, gialli, ranciati o variegati. — Puglie pr. Otranto (forse inselvat.) e colt. 8 sanGUINEUS DC. (1818) 1575 Corolla aperta del diam. di 25-35 mm. 30 30 Piante bianco-lanuginose o più rr. soltanto villose. Fg. a segmenti o divisioni intere, dentate o lobate. 53 Piante villoso-irsute o quasi glabre (mai lanuginose). Fg. (eccett. le primordiali) a segmenti profondam. divisi o sopradivisi in lacinie strette. i 32 Fg. a divisioni lungam. lanceolate o lineari, interissime (rr. con 1-2 lacinie secondarie). Pianta bianco-lanuginosa. Tuberi piccoli, ovato- oblunghi. Fusto alla base senza (o con pochi) residui fibrosi di fg. morte, 1-3 o rr. 4-7-floro, lungam. nudo in basso (2-4 dm.). Fg. primordiali lineari-lanceolate, intere o 2-3-partite; le successive ternato-sette, a seg- mento mediano picciolettato, i laterali sessili, generalm. tutti 2-3-partiti; le cauline poche, simili alle radicali. Sepali villosi, alla fine riflessi. Pe- tali lunghi 3-4 volte il calice. Acheni glabri, alveolato-punteggiati, a rostro ensiforme, diritto, ad apice ricurvo. %. Pascoli, raro: Istria, Mon- falcone e Pen. dalle Marche e Senese alla Cat.; 4-5. Magg-Giu. [Pen. bale. Russ. ner. Cave. As. min.|. 23 R. illyricus L. (1753) 1576 — Fg. a divisioni obovato-cuneate, dentate o lobate. Fg. primordiali ovali o subrotonde: le cauline poche, tripartite. Sepali generalm. villosi. Acheni glabri o poco pelosi, a rostro ricurvo in fuori, uguagliante quasi la loro lunghezza, uncinato all’apice. Il resto come nel prec. col quale spesso fu confuso ed al quale fa passaggio con una serie di forme. %. Luoghi erbosi; 2-5. Magg.-Giu. {| Frane. mer. Spa. Alger.?]. 24 R. monspeliacus L. (1753) 1577 A Fg. primordiali ovali-subrotonde, dentate 0 lobate; le successive 2-B-sette o —partite, a segmenti oblungo-cuneiformi, non ricoprentisi coi ‘margini, alla loro volta 2-3 fidi o -partiti, a lacinie intere, dentate o lobate. — renze alla Lastra, Abr., Laz., It. mer. e Cors.:-— R. monspel. B Ten. (1823) — R. illyr. B Ten. (1890) — R. Tenorii et R. cylindricus Jord. (1864) — R. psilostachys J. Mayer (1910), Grande (1914), non Griseb. a ANGUSTILOBUS DC. (1818) B Fg. primordiali orbicolari-cuoriformi, crenate o subtrilobe; le successive 3-fide o 3-partite a segmenti ovali-arrotondati od obovato-cuneati, talora rico- 435 Ranunculus| 64 RANUNCULACEAE 669 prentisi coi margini, dentati o lobati. — V. d'Aosta e Sic. sull'Etna ed alle Madonie | Franc. mer.] — R. monsp. v. rotundifolius DO. (1818). $ SAXATILIS (BaLB., 1804) 32 (30) Fusto coperto alla base dai residui delle fg. morte. Fg. pube- seenti (almeno di sotto) per peli rigidi ed appressati, rr. quasi glabre, Tuberi piccoli, ovali. Fg. primordiali rotondate o cuneato-ovate, grossam. dentate -o subtrilobe; le altre tripartite, a segmenti cuneato-2-3-fidi, a lacinie oblunghe o lineari, 2-3-dentate; le cauline poche, a divisioni li- neari. Sepali villosi, patenti o talora alla fine riflessi. Petali lunghi 2-8 volte il calice. Acheni in capolino ovoideo, semiovati, minutam. granu- losi o setolosi, a rostro diritto o rr. ricurvo-uncinato, più breve della loro lunghezza. %. Luoghi erbosi; 2, rr. 4. Marz.-Giu. | Belgio Eur. oce. e mer. As. min. India Afr. bor.|. — R. chaerophyllus L. p. p. (1753) — R. insularis Viv. (1825). 25 R. flabellatus Desf. (1798) 1578 A Fg. primordiali grandi, persistenti sino al tempo della fioritura. — £aro; Sic. a Palermo, Trapani e forse altrove ! Alger.). da TYPICUS B Fg. primordiali assai piccole e distrutte al momento della fioritura. a Fg. a divisioni lineari o lanceolate, acutam. dentate. I Fusti di 5-80 (rr. 50) cm., 1-8-flori. Fg. villoso-irsute o quasi glabre. 1 Fg. villoso-irsute. — Pen. dal Nizz. e Puglie in giù ed isole | Eur. medit. occ.] — R. chaerophyll. a vulgaris Moris (1837) — R. flabell. v. acuti- lobus Freyn (1880). 8 DIMORPHORRHIZUS (Bror., 1827) 1578! 2 Fg. più verdi, con pochi peli rigidi appressati, tanto da sembrare gla- bre ad occhio nudo. — Luoghi pingui: Sard. a Porto-Giunco, Carbo- nara e Samassiì |Endem.} — R. chaeroph. 8 flabell. # paludosus Moris (18537) (an R. paludos. Poir.? [1789]). PALUDOSUS n. comb. II Fusti di 30-60 cm., robusti, moltiflori, ramosi, spesso fessuosi. Fg. più grandi, a lacinie più larghe, vellutate. — tc. alla Ficuzza, pr. Piazza Armerina ecc. [Grec... — R. flabell. v. maximus Lanza (1896). ò HeLprEIcHIANUS (Jorp., 1847) b Fg. (almeno in parte) a divisioni ovali, ottusam. dentate. — Fg. basali gla- bre nelle 2 pag. od almeno di sopra. — /stria a Pola, Livorno, Cal. ecc. | Spa.). ° GLABRESCENS FRrEYN (1880) — Fusto senza o con pochissimi residui fibrosi di fg. morte alla base. Fg. glabre o poco pelose. 33 33 Sepali patenti od applicati alla corolla. Fg. radicali ternato-bipenna- tosette. Fusto villoso per peli generalm. patenti od ascendenti, con 1 o pochi fi. Fg. primordiali fugaci, lobato-3-partite od uguali alle altre, che sono a lacinie lineari, ottuse o subacute; le cauline poche, meno divise (eccett. talora l’infer.). Petali lunghi 1! -4 volte il calice. Acheni in capolino oblungo, suborbicolari, compressi, marginati, minutam. granulosi, glabri. %. Luoghi erbosi; 2 e 4, rr. 5-7. Apr.-Giu. | Frane. mer. Eur. mer.-or. As. min. Afr. bor.). — R. chaerophyllus L. p. p. (17583). i 26 R. millefoliatus Vahl (1791) 1579 A Acheni a rostro breve, circinnato-revoluto. Tuberi piccoli, elissoidei o subtu- siformi. Fusto di 6-30 cm., semplice o con 1-3 rami. Fg. a lembo per lo più glabro ed a perimetro spesso ovato-oblungo. Sepali generalm. glabri. 64 RANUNCULACEAE 1455 Ranunculus a Fusti di 25-40 cm., robusti, rigidi. Fi. del diam. di 35-42 mm. circa. — Proprio della Franc. mer. dipart. del Varo, Alger., Tunis. e Tripol. o TYPICUS b Fusti di 10-20 cm. circa, più gracili. Fi. del diam. di 10-25 (rr. sino 32) mm. — Lig. a Bordighera, resto della Pen. dalla Tosc. e Marche in giù e Sic. f MINOR PaAmp. (1914) B Acheni a rostro lunghetto, debolm. ricurvo-uncinato o quasi diritto. Tuberi D4 fusiformi o subovoidei. Fusto di 15-50 em., spesso assai ramificato. Fg. a lembo pelosetto e perimetro per lo più ovale o subrotondo; le cauline a lacinie più allungate. Sepali pelosi. — Qua e là nella Pen. dal Nizz. e Puglie in giù ed Elba | Alpi Mar. franc. Bale. R. grandiflorus Ten. (1811), non L. — R. Thomasii Ten. p. p. — R. Canuti Coss. (1867). GARGANICUS (Tex., 1830) Sepali riflessi. Fg. radicali ternate, a segmenti pennatifidi. Tuberi subglobosi. Fusto generalm. 1-floro. Fg. a contorno ovato, atfatto glabre o con radi peli sui picciuoli; le primordiali persistenti, reniformi-3-lobe, le successive uguali o 3-partite, tutte a segmenti grossam. crenati; le cauline 2-3, a lacinie lineari. Sepali pelosi. Petali poco più lunghi del calice. Acheni in capolino ovoideo, lanceolati, compressi. strettam. mar- ginati, a rostro diritto, breve. Il resto c. s. X. Luoghi erbosi: Istria, pr. Bologna e Sic. nel Catanese a Misterbianco e fra Vittoria e Terra- nova?, nat. nell’ Orto bot. di Perugia; 2 e 4. Apr.-Magg. | Greece. As. min. Cauc. mer. | — R. gracilis Clarke (1813-23), DC. (1818), non Schleich. — R. peloponnesiacus Boiss. (1842) — ? R. Schowii Tin. in Guss. (1844). 27 R. Agerii Bert. (1819) 1580 b) Perennes-Fibrosi. (24) Sepali patenti od appressati alla corolla al tempo dell’antesi. 55 Sepali decisam. riflessi al tempo dell’antesi, 45 Acheni pubescenti. Fg. radicali arrotondato-reniformi, crenate 0 più rr. palmatopartite, 36 Acheni glabri, Fg. a contorno angroloso, sempre + profondam, divise, 37 fe. radicale unica (rr. 2-3) crenata (rr. subtriloba), le altre ridotte alla sola guaina. Pianta glabra o minutam. pelosa, a rz. breve. Fusto fistoloso, lungam. nudo in basso, pannocchiuto-ramoso in alto (1-3 dm.). Fg. radicali langam. picciolate; le cauline sessili, profondam. digitate, a 3-7 lacinie quasi romboidali e grossam. dentate dalla metà in sù. Pedun- coli non solcati. Fi. giallo-dorati. Sepali pelosi. Ricettacolo glabro. Acheni ventricosi, a rostro breve, uncinato all’apice soltanto. 4. Luoghi ombrosi freschi; indicato del Ven. e Goriziano, ma forse per errore; 4-5. Marz.- Magg. [|Eur. centr. Svez. Russ. As. bor... 28 R. cassubicus L. (1753) 1581 — Fg. radicali generalm, parecchie, tutte sviluppate, crenate e. s. 0p- pure a 3-5 divisioni variam. dentato-lobate; le cauline digitato-par- tite, a lacinie lineari o lanceolate, intere o dentate solo all’apice. Petali talora abortiti nei fi. più precoci. Acheni a rostro ricurvo-uncinato dalla base. °. Luoghi boschivi, qua e là; 3-5. Marz.-Magg. [Eur. Sib.]. — R. marsicus Guss. et Ten. (1835). 29 R. auricomus L. (1753) 1582 155 Ranunculus] 64 RANUNCULACEAFE 61 A Fg. radicali semplicem. crenate o talora subtrilobe. — Istria, It. bor., App. lig.-ptem., tosco-emil., abr. e cal. alla Sila. Y. TYPICUS B Fg. radicali profondam. 3-lobe, a lobi dentati od incisi (rr. interi). — Huganei (solo questa var.), M. Baldo, pr. Genova ecc. — R. luminarius Rigo ex Bég. (1907). è SILVICOLA Wimm. et Gr. (1829) 37 (35) Fg., almeno in parte, con segmenti tutti 0 talora solo il mediano lungam. picciolettati. Acheni a rostro breve, Pianta quasi sempre munita di lunghi stoloni. Rz. breve. Fusto spesso rossigno, poco ra- moso (2-5 dm.). Fg. picciolate (eccett. le fiorali), 1-2-ternatosette, a seg- menti 2-3-fidi o -partiti, a divisioni inciso-dentate. Peduncoli solcati. Fi. giallo-dorati, grandi. Sepali pelosi. Ricettacolo peloso. Acheni com- pressi, a rostro ricurvo. %. Luoghi umidi, comune; 2-5. Marz.-Giu. | Eur. Cauc. As. bor. e centr. Giapp. Am. bor. Argentina]. | 80 R. repens L. (1753) 1583 A Pianta sdraiato--ascendente, munita di lunghi stoloni. a Fg. 1-2--ternatosette, a lacinie © larghe. [ Pianta glabra o quasi. — Istria, Pen. ed isole. — R. rep. v. glabratus DO. (1818). a. LUCIDUS»(Porr., 1804) II Pianta villosa. — Qua e là. 8 viLLosus LamoTTE (1877) b Fg. bipennatosette, a lacinie cuneato--lineari, strette, acute, inciso--dentate. — Fusti fioriferi a peduncoli laterali brevi. — Abr. al Piano di Cinque Miglia, Camp. al Picinisco alle sorgenti della Melfa e certam. altrove [Endem.). * OENANTHEFOLIUS (TEN. et Guss., 1835) B Pianta eretta, senza stoloni. — Qua e là. ò ERECTUS DC. (1818) — Piante non corrispondenti ai caratteri suddetti. 38 38 Rd. formata da un fascetto di tuberi allungati e sottili. Vedi £. bulbosus — Rd. formata da fibre sottili, mai tuberose, 39 39 Fg. ternate, a segmenti attenuato-picciolettati o rr. sessili, ma in tal caso acheni a rostro lungo 3-4 mm., subeguale ad essi, 40 — Fg. mai c. s, Acheni a rostro lungo 1-2 mm., uguagliante tutt'al più metà della loro lunghezza. 41 40 Acheni a rostro assai più breve di essi, uncinato. Fg. a segmenti lungam. picciolettati (piccioletti lunghi 2-6 cm.). Fusto eretto (3-10 dm.), con pelosità appressata, ramoso-corimboso. Fg. sericee, massime di sotto, a segmenti 2-3-fidi, con lacinie strettam. lanceolato-acuminate, radam. dentate; le cauline gradatam. decrescenti, munite nell’ascella di una fe. più piccola. Peduncoli frutt. non solcati. Fi. grandi come nel RR. ucer. Sepali irsuti. Ricettacolo peloso. Acheni semiovati, compressi. %. Luoghi erbosi umidi: Cal. alla Sila; 5. Giu-Ag. | Serbia Maced. Tessalia|]. — R. polyanthemos Ten. (1811), non L. — R. caucasicus B Ten. et R. acer v. calabrus Ten. (1830) — R. serbicus Vis. (1858) — R. Orphanidis Boiss. et Heldr. (1888). 31 R. calabrus Grande (1911) 1584 — Acheni a rostro subeguale ad essi (lungo 3-4 mm.), avvoltolato al- l'apice. Fg. a segmenti brevem. piceciolettati o sessili. Fusto lanugi- noso massime in basso (3-6 dm.). Fg. glabre o sparsam. pelose di sopra, pubescenti di sotto, a segmento mediano 3-partito, i laterali 2-partiti, 672 64 RANUNCULACEAE [435 Ranunenlus a lacinie lanceolato-acuminate, inegualm. e densam. inciso-seghettate. Fi. grandi, giallo-dorati. Sepali villosi. Acheni ovati, a rostro sottile. Il resto c. s. Y. Boschi e pascoli: Salernit. sul M. Cervati, Basil. e Cal.; 5. Magg.-Giu. [|Maced. Grec. As. min... 32 R. brutius Ten. (1811) 1585 41 (39) Acheni manifestam, compresso-lenticolari. Petali più lunghi del calice. 42 — Acheni piccoli, rigonfio-subrotondi, Petali più brevi del calice. Pianta assai gracile, glabra affatto tranne i peduncoli ed il calice, a fusti 1-flori (2-10 cm.). Fg. piccole, sub- reniformi, 3-5-fide, le radicali lungam. pic- ciolate, a lacinie ovali; le cauline 1 (rr. 2), sessili, a lacinie allungate. Sepali subriflessi. Petali subrotondi. Acheni con breve e gra- cile rostro adunco. %. Presso le nevi deli- quescenti, rarissimo ; Alto Adige nei distretti di Bolzano (Schlern), di Bressanone (Hiih- nerspiel, Wildseejoch) e di Merano (Eisjòchl, Gurglergletschers, Spronsertal e Sprowser Langseejoch); 7. Ag. | Tir. Scand. Reg. art.]. RS — R. nivalis © L. (1753) — R. Tappeineri Pig. 1 (156508), — ‘Ramunoulue Bamb. (1852). pygmaeus Whlnb. 33 R. pygmaeus Whlnb. (1812) 1586bis 42 Acheni lenticolari-compressi, a carena assai stretta e senza solco ai lati, verdi anche a perfetta maturità. Pianta + pelosa. Rz. per lo più breve. Fg. a 3 segmenti obovati o cunsato-romboidali, il mediano 3-lobo o 3-fido, i laterali 2-lobi o 2-fidi, tutti a divisioni inciso-dentate od in- tere; le cauline poche, sessili o l’infer. brevem. picciolata, a 3-5 lacinie lineari o quasi, per lo più intere. Peduncoli frutt. cilindrici o più rr. sol- cati. Fi. di grandezza variabile. Y. Pascoli e rupi; 7. Giu.-Ag. [Eur. centr. e mer. As. occ. Afr. bor.| — R. geraniifolius Pourr. (1788) (nomen nudum), Timb. (1875). 34 R. montanus W. (1800) 1586 A Sepali pelosi sul dorso. Acheni compressi. — Ricettacolo peloso. a Fg. radicali in generale a contorno © pentagonale. I Rostro degli acheni un po’ curvato, uguagliante 1/3 o meno della loro lunghezza. Fusto di 5--20 cm., generalm. semplice. 1 Fg. radicali a segmenti separati da un seno arrotondato ed a denti o lobi subottusi; le cauline a lacinie divergenti. * Pianta robusta, a fg. grandi (15--40 mm. diam.), le cauline 2 a parec- chie, sviluppate, a lacinie allungate, spesso dentate. — Alpi, App. piem. e tosco--emil. o TYPICUS ** Pianta gracile, a fg. più piccole (12-35 mm. diam.), le cauline 1-2, assai ridotte; a lacinie brevi e strette, intere. A Corolla 22-30 mm. diam. — Cors. al M. d'Oro |Endem]. — R. ge-. raniifol. v. aurimont. Briq. (1905) — R. clethraphilus Litard. (1909). 8 AURIMONTANUS n. comb. 435 Ranunculus] 64 RANUNCULACEAE 673 AA Corolla 15-22 mm. diam. — Alpi. [Alpi Par... — R. mont. v. tenui- folius DC. (1818) — R. carinthiacus Hpe. (1826). € GRACILIS (ScHLEICH., 1815) 15864 2 Fg. radicali a segmenti separati da un seno acuto ed a denti o lobi acuti; le cauline a lacinie non divergenti. — Ricettacolo più peloso ed acheni a rostro più lungo (circa 1/3 del carpello). Il resto come nel tipo. — /stria, Alpi, App. bor. e centr. [Eur. As. min. Alger. Maroc.)|. — ? R. breyninus Crantz (1769) — R. Hornschuchii Hpe. (1826) — R. ve- netus Huter ex Briq. (1910). è ViLLARSII (DC. p. p., 1£05) (KocH, 1837) II Rostro degli acheni spesso avvolto su sè stesso, uguagliante 1/2 circa della loro lunghezza. Fusto + robusto, alto per lo più 25-50 cm., spesso ramificato. + Fg. radicali larghe sino a 9 cm., a contorno pentagonale, a segmenti larghi, romboidali, inciso--dentati, a denti acuti; le cauline non od appena abbraccianti. Acheni a rostro avvoltolato. — Alpi, App. piem. sui M. Chiappo ed Ebro ed A. Apuane (spesso confuso colla var. prec.). [Alpi franc... — R. Villarsii DC. p. p. e ADUNCUS (Gr. et Gopnr., 1848) -+-+ Fg. radicali larghe sino a 5 cm., a contorno rotondato o pentagonale, a segmenti obovati o cuneato-romboidali, © profondam. e variam. incisi, a seni e lobi generalm. ottusetti; le cauline semiabbraccianti. Acheni a rostro uncinato o rr. avvoltolato. — Fi. grandi (petali lunghi sino a 2 cm.); peduncoli frutt. lunghi sino a 20 cm. — App. centr., avell. al M. Terminio, salernît. sui M. Cervialto ed Alburno, lucano al M. Papa e cal. al M. Pollino. (Grec. Alban. Monten.|. — R. Gouani v. geraniifolius Ten. (1830) — R. mont. v. pollinensis N. Terr. (1889) — R. pollin. Chiov. (1892). & SARTORIANUS (Boiss. et HeLDR., 1854) b Fg. radicali a contorno rotondato, — 1-3 cm. diam, profondam. palmate, a segmenti separati da seni ottusi e divisi a ventaglio in lacinie lineari, ottuse o subacute. Pianta di 3--15 cm. Acheni a rostro uncinato. — App. piceno--abr., laz. e camp.; indicato pure dell’App. emil., ma non tipico. [Endem.. * APENNINUS CHIOV. (1892) B Sepali glabri o quasi. Acheni rigonfi, — a rostro un po’ curvo, caduco. Ricet- tacolo poco peloso o quasi glabro. Pianta di 5--15 cm., quasi glabra, a fusti gracili, curvato-ascendenti. Fg. radicali a contorno pentagonale, a divisioni obovato--cuneate, 3--dentato--lobate. — Cors. [Endem.). — R. nivalis Lois. (1810), non L. — R. demissus Req. (1847), non DC. — R. mont. v. è Bert. (1842). 6 MARSsCHLINSII (StEUD., 1841) 1586° — Acheni assai compressi, a carena più pronunciata ed accompagnata ai lati da un solco + manifesto tutto all’ingiro, generalm. rosso-bruni a maturità. 43 43 Ricettacolo peloso od irsuto, Fi. a peduncoli, almeno i frutt., ango- loso-soleati. Pianta generalm. a fusti (in basso) e picciuoli irsuti per peli patenti o riflessi. Il resto come nella spec. seg. %. Luoyhi erbosi sel- vatici; 3-6. Magg.-Ayg. [Eur. Cauc.).. 35 R. polyanthemos L. (1753) 1587 A Fg. radicali profondam. palmatosette, a divisioni + strette ed allontanate ; le cauline a lacinie lineari. Acheni a rostro assai più breve della loro lun- ghezza. (Portam. del A. acer). a Acheni a rostro semplicem. curvato. Fusti di 3-8 dm., moltiftori. — Ind: cato del Ven., Pavese e Piem., ma forse non si trova tipico in It. v TYPICUS 43 674 64 RANUNCULACEAE [455 Ranunculus b Acheni a rostro manifestam. uncinato. Fusti di 1-3 dm., con 1 a pochi fi. - Cal. alla Sila | Endem.]. B THoMASII (TEN., 1811) B Fg.radicali generalm. palmato-partite, a segmenti per lo più larghi, con lacinie ovato-cuneate, spesso ricoprentisi coi margini; le cauline super. (eccett. le fiorali) a lacinie lanceolate. Acheni a rostro uguagliante 1/20 meno della loro lunghezza e © convoluto-uncinato (Portam. variabile, ora del PR. acer ora del £. lanuginosus). — Fusti di 1-6 dm., 2--pluriflori. — Istria, It. bor. ed App. sino Basil.; 4-6, rr. 3. [Eur. media e mer.|.. — ? R. breyninus Crantz (1769). € NEMOROSUS (DC., 1818) — Ricettacolo affatto glabro. Fi. a peduncoli, anche i frutt., non od ap- pena striati o solcati,. 44 44 Acheni a rostro semplicem. curvato, assai più corto di !/ della loro lunghezza, Pianta a pubescenza per lo più scarsa ed a fg. assai di- vise. Rz. breve o nullo. Fusto ramoso-corimboso (1-8 dm ). Fg. spesso macchiate di porpora-scuro, le radicali a contorno pentagonale, + pro- fondam. palmato-partite o -sette, a 3 segmenti ovali o quasi romboidali, divisi in lacinie inciso-dentate, ora strette ed allontanate ora oblungo- cuneiformi e quasi toccantisi coi margini, ciò specialm. nelle piante ri- fiorite dopo la prima falciatura (= for. serotinus Wimm. et Gr. [1829]); le cauline gradatam. decrescenti. Sepali pelosi. Y. Prati e pascoli; Istria, Pen. sino all’ Abr. (frequente al nord), Sic.?, Sard. (importato) e Cors.; 2-7. Magg.-Sett. | Eur. Sib. Giapp. Maroc., nat. Am. bor.]. 56 R. acer L. (1753) 1588 — Acheni a rostro convoluto-uncinato, uguagliante !/5 circa della loro lunghezza. Pianta a pelosità generalm. abbondante ed a fg. a seg- menti più larghi e meno profondam. divisi che nel prece. Rz. breve, grosso. Fusto fistoloso (3-10 dm.), irsuto in basso, unitam. ai picciuoli, per peli patenti o riflessi. Fg. + irsute, a contorno pentagonale, 3-par- tite, a segmenti largam. obovato-cuneati, inciso-dentati; le cauline super. a segmenti lanceolati od oblunghi. Acheni lisci o rr. tubercolati. Il resto c. s. Y. Boschi e luoghi selvatici, frequente; 4-5, rr. 3 e 6. Apr.-Ag. [Eur. centr. e mer. Cauc.]. 37 R. lanuginosus L. (1753) 1589 A Fg. poco profondam. divise. — Istria, Alpi, App. bor. e Cors. o. TYPICUS B Fg. più profondam. divise. Acheni a rostro più breve e meno convoluto. — Alpi carn., App. dalla Tose. alla Cal., Sic., Sard. centr. e ad Iglesias. — R. montan. v. major Moris (1837). 8 umBROSUS (TEN. et Guss., 1840) 45 (34) Peduncoli non solcati nè striati. Ricettacolo glabro. Acheni rostro triangolare, brevissimo. Rd. fascicolata, a fibre non ingrossate ; rz. subnullo. Fusto infer. villosissimo, assieme ai picciuoli, per peli ri- flessi o patenti. Fg. mollem. vellutate, a contorno più rotondeggiante che nel prec.; le cauline super. a lacinie lineari. Il resto c. s. %. Prati e luoghi erbosi, frequente; Istria, Pen. dal Polesine, Veron. (Peschiera), Bresciano (Castellara), Milanese e Lig. in giù, Sic., Sard., Cors. e C'a- praia; 2-4. Apr.-Giu. [Franc. mer. Bale. Crimea As. min.]. -- R. Haar- bachii DNtrs. (1838). — Volg. Ranunculo wvellutino. i 38 R. velutinus Ten. (1825) 1590 , 435 Ranunculus] 64 RANUNCULACEAE 675 — Peduncoli solcati o striati. Ricettacolo peloso (rr. glabro). Acheni a rostro più lungo, spesso ricurvo od uncinato. 46 46 Rd. a fibre tutte sottili. Fusto non od appena ingrossato alla base. Vedi KR. sardous — Rd. a fibre, almeno in parte, + fusiformi-ingrossate. Fusto spesso ma- nifestam. ingrossato a bulbo alla base (15-60 cm.), villoso per peli appressati o patenti. Fg. + meno pelose, spesso macchiate di bianco, ora 3-partite o 3-sette, ora ternate e con segmenti (massime il mediano) picciolettati, a segmenti obovato-cuneati, + divisi in lobi o lacinie dentate; le cauline gradatam. decrescenti. Il resto c. s.%. Luoghi erbosi, comune; 2-5. Apr.-Lugl.[Eur. As. occ. Afr. bor., nat. Am. bor. e mer.|. — Volg. Ra- nunculo selvatico. 39 R. bulbosus L. (1753) 1591 A Fg. 3-partite, 3--sette o più spesso ternate, a segmenti tutti od almeno il mediano picciolettati, rr. tutti sessili. Sepali riflessi. Acheni a rostro quasi sempre uncinato, — lisci. a Fusto ingrossato a bulbo alla base. Peduncoli solcati. — Istria, Pen., Sic. alle Madonie, Sard. e Cors. o. TYPICUS b Fusto non od appena ingrossato alla base. Peduncoli spesso solcati solo all’apice o soltanto striati. — Qua e la: Pen. sino alle Puglie, Capri, Sic. nel Valdemone, Sard. e Cors. [Eur. medit.--occ. Alger... — R. bulb. v. na- pulosus Cald. (1879) — R. Cengialti Kern. (1888). 8 ALEAE (WK., 1859) B Fg. 3--partite o 3-sette, quindi a segmenti mai picciolettati. Sepali patentis- simi o riflessi. Acheni a rostro diritto o soltanto curvato. — Fusto generalm. poco ingrossato alla base. Peduncoli di solito semplicem. striati. I Acheni lisci. 1 Pianta gracile (15-30 cm.), a peli appressati o patenti. Fg. e capolini frutt. piccoli. Sepali riflessi. — Istria, Faentino, Pen. centr. e mer., Ischia, Tremiti, Sic., Eolie, Cors. ed Elba. [Eur. medit. As. min.) — R. Tom- masinii Rchb. ex Freyn (1875). NEAPOLITANUS (TEN., 1830) 2 Pianta più robusta (2-5 dm.), a peli appressatissimi od anche quasi gla- bra. Fg. e capolini frutt. più grandi. Sepali tardivam. riflessi. — Nap., prov. di Foggia al Gargano ed a M. Crispignano?, Basil., Cal., Sic. e Cors. [Endem.|. ò HEUCHERIFOLIUS (PRESL, 1827) 3 Pianta assai robusta (3-8 dm.), a pelosità patente od appressata in basso. Fg. larghe sino a 10-11 cm. Fi. sino a 4 cm. diam. Acheni grandi. Se- pali patentissimi o subriflessi. — Ste, Malta, Sard. e Cors.; 2. [Eur. medit.-occ. Ciren. Alger. Maroc... — R. corsicus DC. (1815) — R. paluster Moris (1837) (an L. ex Sm.? [1819|). e MACROPHYLLUS (DEsF., 1798) II Acheni con tubercoli portanti una setola. — Il resto come nelle var. è o ‘. — Colla var. prec. ed una volta anche sulle mura di Milano {Alger.|. — R. pratensis Presl (1827) — R. insubricus Ces. (1858). C PROCERUS (Moris, 1837) 1591° c) Monocarpici-Echinati. 47 (25) Acheni piccoli, a rostro assai breve. 48 — Acheni grandi, a rostro lungo ed ensiforme, 50 48 Petali generalm. assai più lunghi del calice. Ricettacolo peloso. Acheni a facce con tubercoli arrotondati, oppure lisci. 49 676 64 RANUNCULACEAE {455 Ranunculus — Petali uguali al calice o più brevi. Ricettacolo glabro. Acheni a facce con tubercoli sormontati da una breve setola uncinata. 50 49 Rd. non tuberose. Fusti + fogliosi, ramoso-corimbosi od anche sem- plici o quasi, per lo più diritti, non od appena ingrossati alla base, (5-50 cm.). Fg. primordiali ovate o suborbicolari. lobato-crenate o 3-fide; le altre ora 3-fide o 3-sette, ora ternate o quasi bipennatosette, a seg- menti (massime il mediano) picciolettati, a divisioni sempre inciso-den- tate; le cauline gradatam. decrescenti. Peduncoli striati o solcati. Sepali riflessi, quasi sempre pelosi. © %. Luoghi erbosi umidi; 2-4, rr. 5. Febbr. Ag. [Eur. As. occ. Afr. bor. Is. atl., nat. Amì. bor.|. — R. Philonotis Retz. (1774). 40 R. sardous Crantz (1763) 1592 A Fi. grandi, a petali 1/2 - 1 volta più lunghi del calice, di un bel giallo. a Pianta annuale. Fg. radicali a picciuoli non slargato-membranosi, — le pri- mordiali ovali, troncato--cuneate alla base. Pianta a fusti eretti od ascen- denti, glabra, pelosa od irsuta. Acheni tubercolati o rr. lisci. — Istria, Pen. ed isole. o. TYPICUS b Piante perennanti. Fg. radicali a picciuoli slargato-membranosi. I Fg. radicali pelose. Pianta a fusti sdraiati od ascendenti, talora radicanti, nascenti ai lati di una rosetta di fg. centrale. — Fg. primordiali subor- bicolari--cuoriformi. Acheni tubercolati, piccoli. — Sard. e Cors.; indi- + cato anche del Barrese a Bellafilippi, Basil. a Muro e Cal. a Reggio [Endem.|. 8 CORDIGERUS (Viv., 1824) II Fg. radicali glabre, lucide, grassette. Pianta robusta, a fusti eretti. — Fg. pri- mordiali c. s. Acheni lisci o tubercolati, grossi quasi il doppio che nel tipo. — Stic., Sard. e Cors. [Afr. bor.?}. — R. Philon. v. lucidus Moris (1837). — R. sard. v. intermedius Fiori p. p. (1898) (non R. intermed. Poir.). | ANGULATUS (PRESL, 1822) B Fi. piccoli, a petali poco più lunghi del calice, giallo--pallidi. — Pianta annua, piuttosto glabra, a rami assai divaricati. Acheni piccoli, tubercolati. — Lig., It. mer. ed iînsul.; 2. | Reg. medit. Mad. Can.\. è tTRILOBUS (DESF., 1798) 1592! — Rd. tuberoso-allungate. Fusti con poche fg. in alto e ridotte, nudi in basso, poco ramosi, arcuato-ascendenti, gracili (7-50 cm.). Fg. radi- cali lungam. picciolate, piccole (7-25 mm. diam.), lucide, glabre, cuori- formi-subrotonde, 3-lobe o 3-partite, a divisioni crenato-lobate; le cau- line bratteiformi. Peduncoli gracili, allungati. Acheni piccoli, lisci. Il resto c. s. Y. Luoghi umidi: Sard. centr. attorno al Gennargentu; 4. Apr. Magg. [Baleari — R. Weyleri P. Marès (1865 nomen, 1880 descr.). 41 R. Balbisii Moris (1837) 1592° 50 (48) Pianta mollem. villoso-giallastra. Fusti ordinariam. diffuso-ascendenti (1-4 dm.). Fg. radicali e cauline infer. rotondo-cuoriformi, 3-fide, a seg- menti ottusam. crenati o lobati; le super. 3-lobe od intere. Fi. piccoli, distribuiti lungo i fusti, sopra peduncoli per lo più incurvati, non sol. cati, opposti alle fg. o terminali. Petali giallo-pallidi, talora ridotti ad 1-2-3. O. Luoghi erbosi freschi; 2-4. Marz.--Magg. [Eur. occ. Reg. medit. Is. atl. Austral. N. Zel., nat. Am. bor. Bermude]. 42 R. parviflorus L. (1759) 1593 435 Ranunculus] 64 RANUNCULACEAE 677 A Peduncoli frutt. gracili, non od appena ingrossati all’apice, generalm. parec- chie volte più lunghi del capolino. Petali obovati. — Istria, Pen., Arcip. tosc., Ischia, Pantell., Marettimo, Sard., Cors. e Capraia. o. TYPICUS B Peduncoli frutt. ingrossato-claviformi all’apice, 2-4 volte più lunghi del ca- polino. Petali strettam. oblunghi. Acheni a rostro più lungo e più largo. — Istria, Tremiti, Tosc. a Capalbio e M. Massi, Ischia, Cal., Malta, Sard. e Cors.; 2. [Reg. medit. or.). — R. Schraderianus F. et M. (1837). — R. in- crassatus Guss. (1843) 8 cHIUS (DC., 1818) 5O (47) Fg. rotondate, cuoriformi o largam. troncate alla base, 3-5-lobe o 3-5-fide, a segmenti o lobi crenati, le super. lungam. cuneiformi-3-lobe o lanceolate. Pianta glabra o sparsam. pelosa. Fusti c. s., ma più robu- sti (1-5 dm.). Fi. piccoli, distribuiti c. s., sopra peduncoli diritti, solcati, allungati nel frutto. Petali poco più lunghi del calice. Ricettacolo un po’ ispido o quasi glabro. Acheni largam. carenati, con aculei lesiniformi, curvati od uncinati; rostro ensiforme, ricurvo. O. Luoghi erbosi umidi, qua e là: Istria, Pen. dal Nizz. e Marche in giù ed isole, come pure nel Lit. veneto, Novarese, circond. d'Ivrea, pr. Bologna, Ravenna e Cesena; 2, rr. 3-4. Apr.-Magg. [| Reg. medit. As. occ. sino India Mad. Can., nat. Am. Austral.|. 43 R. muricatus L. (1753) 1594 — Fg. (eccett. le primordiali) ternate ed a segmenti picciolettati o le infer. 3-partite, tutte a segmenti profondam. divisi in lacinie lan- ceolate o (nelle super.) lineari. Pianta sparsam. pelosa in alto, a rd. fittonosa. Fusto eretto, ramoso-corimboso (1-5 dm.) Peduncoli gracili, cilindrici od appena solcati. Sepali patenti, pelosi. Petali giallo-pallidi, 1/8 circa più lunghi del calice. Ricettacolo ispido. Acheni 4-8, largam. carenati; rostro lineare-lesiniforme, quasi diritto. O, rr. OO. Tra le messi, comune; 2-4. Apr.-Giu. [Eur. As. occ. sino India Afr. bor., nat. Am. bor... — Volg. Ranuncolo dei campi. 44 R. arvensis L. (1753) 1595 A Acheni con lunghi aculei lesiniformi--uncinati. — Istria, Pen. ed isole. o SPINOSUS NEILR. (1859) B Acheni con tubercoli ottusi (talora solo nel centro delle facce). — Col tipo. 8 TUBERCULATUS (DO., 1818) C Acheni affatto inermi, percorsi da nervi reticolati. — Qua e la. RETICULATUS (ScHm. et REG., 1845) d) Monocarpici-Rugulosi. 51 (25) Pianta affatto glabra o pelosa solo in alto, nitida. Rd. fibrosa. Fusto per lo più grosso, fistoloso, scanalato, ramoso-corimboso (1-8 dm.). Fg. ra- dicali e cauline infer. palmato-3-fide, a segmenti cuneato-obovati, ottusam. inciso-dentati. Fi. piccoli, giallo-pallidi, a peduncoli striati. Sepali ri- flessi, pelosi. Ricettacolo sparsam. peloso, allungato-cilindrico o rr. glo- boso. Acheni numerosi, piccoli, facilm. caduchi, a rostro brevissimo. O. Fossi e luoghi paludosi, raro al sud: Istria, Pen., Sic., Sard. e Cors.; 2-5. Magg.-Giu. [Eur. As. media e bor. Afr. bor. Am. bor., nat. Afr. mer.|. — Volg. Ranuncolo palustre, Sardonia. 45 R. sceleratus L. (1753) 1596 Ranunculus pyrenaeus x Seguieri = R. Yvesit Burnat (1902). — Alpi Mar. nel vallone di Rio Freddo di Tenda. 678 64 RANUNCULACEAE [435 Ranunculus R. alpester x Oxygraphis glacialis D. Torre et S. (1909) = R. gelidus Hoffgg. (1852). — Trent. nelle Giudicarie. R. alpester x glacialis Chenev. (1906) = R. Wolfianus Chenev. (1899) (da confron- tarsi col prec.). — C. Tic. sull’alpe Monterascio nel gruppo dell’ Adula. R. glacialis X rutaefolius = R. Delpontii Pons (1897) — M. Cenisio. x R. Cobelliorum = R. Hornschuchii X carinthiacus Murr in D. Torre et S. (1909) = R. protensus Murr (1906), non Kit. — Trento al M. Bondone. R. aureus X breyninus = R. Murii Huter (1903) = R. breyninus X Hornschuchii D. Torre et S. (1909). — Alto Adige nel distr. di Bressanone a Grossensass. Tribù INI. HELLEBOREZE. Gen. 436. Càltha L. (1735). (Spec. 16 circa, da ridursi, delle Reg. temp. e fredde dei 2 Emisf.). Pianta glabra. Rz. breve. Fusti semplici o poco ramosi, solcati, fistolosi (5-50 cm.). Fg. subrotondo-reniformi, crenate, lucide di sopra, + ampie; le cauline poche, brevem. picciolate o sessili. Fi. solitari o geminati (rr. ter- nati), sopra peduncoli solcati. Sepali 5-6, petaloidei, giallo-dorati, di gran- dezza variabile. Petali 0. Stami numerosi. Frutto formato di 5-10 follicoli brevem. rostrati. Semi oblunghi, neri. XY. Rigagnoli e paludi: Istria, Alpi, App. ed anche qua e là nella Pianura padana e Paludi Pontine; 5-1, rr. 2-4. Marz-Ag. [Eur. Cauc. Himal. Sib. Giapp. Am. bor.] — Volg. Calta palustre, Farferugine. C. palustris L. (1753) 1597 Gen. 437. Tròllius L. (1753). (Spec. 12, o forse meno, delle Reg. temp. e fredde bor.). Pianta glabra. Rz. breve, grosso. Fusto eretto, solcato. Fg. verdi-scure di sopra, palmato 5-partite, a segmenti quasi romboidali, 2-3-fidi, a lacinie © profondam. ed acutam. inciso-dentate; le cauline c. s. Fi. grandi, odorosi. Sepali 5-15, petaloidei, gialli, conniventi in globo. Petali 5 o più, ridotti ad una linguetta lineare-spatolata, con fossetta nettarifera alla base. Stami nu- merosi. Carpelli verticillati in più serie. Follicoli con breve rostro curvato in dentro. Semi ovato-triquetri, punteggiati. Y. Prati e pascoli umidi; 5-1. Magg.--Ag. | Eur. Cauc.|.. — Volg. Luparia. —T. europaeus L. (1753) 1598 A Fusto semplice, 1-floro, alto 1-5 dm. — Alpi, App. sino al M. Strente nel- lAbr., A. Apuane al Sagro. &u TYPICUS B Fusto ramoso in alto, plurifloro, alto 5-6 dm. — Luoghi pingui. B ALTISSIMUS (CRANTZ, 1769) Gen, 438. Eranthis Salisb. (1807). (Spec. 7, forse da ridursi a 2, dell'Eur. ed As. media). Pianta glabra. Rz. sotterraneo, irregolarm. tuberoso, dal quale nascono le fo. ed i scapi, questi alti 1-2 dm. ed uniflori. Fg. per lo più nascenti dopo i fi, lungam. picciolate, peltate, orbicolari, palmatosette, a 3 segmenti inegualm. e profondam. divisi in lacinie oblunghe o lineari, disposte a ventaglio. Fi. cir- _ 438 Eranthisi 64 RANUNCULACEAE 679 condato da un involucro bratteale monofillo simile alle fg., sessile. Sepali 5-8, prestam. caduchi, gialli con strie rossigne all’esterno, patenti, subeguali all’involucro. Petali 6-8, piccoli, nettariiformi, bilobi. Stami numerosi, 6 esterni sterili. Follicoli 5-8, rostrati. Semi pochi, lisci. L. Campi, frequente: Pen. dal nord sino in Cal.; 2-4, vr. 5. Febbr.-Marz. [Eur. centr., nat. Am. bor.]. — Helleborus L. (1753). — Volg. Pie’ di gallo. E. hiemalis Salisb. (1807) 1599 Gen. 439. Hellèborus L. (1735). (Spec. 15, da ridursi, dell’Eur., Cauc. ed As. min.). 1 Piante munite di fg. radicali lungam. picciolate e di uno scapo con sole brattee; queste ora intere e senza lamina ed ora simili alle fg. radicali. 92 — Piante senza fg. radicali c. s., però munite di un fusto con vere fe. e con brattee; queste intere o quasi e senza lamina. n) 2 Scapi fioriferi con brattee pedato- o palmato-sette, simili alle fg. radi- cali. Sepali verdastri o rossastri. Semi senza apofisi, Pianta glabra o pelosetta, fetida, rizomatosa. Scapi annuali, poco ramosi (2-5 dm.), lungam. nudi in basso. Fg. nascenti dal rz. o più rr. dalla base dello scapo, per lo più sviluppantisi dopo di questo, pedate, a 9-16 segmenti oblungo-lan- ceolati o talora quasi lineari, doppiam. seghettati nei 3|4 o 4/5 super. Brattee (fg. cauline di altri) più piccole delle fg. radicali, con breve picciuolo largam. alato. Fi. leggerm. e per breve tempo odorosi nell’an- tesi. Sepali 5, patenti e persistenti. Petali (staminodi di altri) piccoli, tubulosi. Follicoli 3-8, saldati alla base, oblunghi, con rostro uguale ad 1/, della loro lunghezza. Semi oblunghi, lisci. %. Luoghi selvatici, fre- quente; 4-7, rr.2 e 3. Genn.-Apr. [Eur. occ. e centr. Corfù, nat. Am. bor.|. — Volg. Elleboro od Elabro verde. 1 H. viridis L. (1753) 1600 A Fg. a segmenti indivisi o soltanto qua e là 2--3--fidi, a Fg. distrutte nell'inverno, glabre o poco pelose. I Stimmi eretti. Fg. con nervi sporgenti di sotto, verdi--opache. 1 Fg. un po’ pelose per peli pluricellulari, a denti fini, regolari e diritti. Sepali larghi, suborbicolari. — Sembra limitato alle Alpi. & TYPICUS 2 Fg. glabre o con pochi peli 1--cellulari, a denti più profondi, irrego- lari e spesso patenti. Sepali più stretti e più acuti. — Alpi Mar. [Eur. occ. sino Germ.|. 8 OCCIDENTALIS (REUT., 1868) II Stimmi piegati all'infuori. Fg. con nervi poco sporgenti di sotto, un po’ splendenti, — glabre. Fi. piccoli, a sepali stretti. — Istria [ Reg. danubd.|. DUMETORUM (W. et K., 1809) v Fg. per lo più perduranti nell’inverno, assai pelose di sotto. — Fi. in ge- nerale più grandi e decisam. odorosi. — Istria, Euganei, qua e là nell’It. bor. traspad., quindi frequente ed esclusivo dall’Emil. alle Marche, Umbria e forse Laz. [Balc. Reg. danub.|. è opoRUS (W. et K., 1809) B Fg. a segmenti tutti moltifidi, — grossam. ed irregolarm. dentati, pelosette di sotto od anche glabre. — Istria, Friuli, Carnia, Pen. centr. e mer. e Ste. (Balc.] — H. multifidus Vis. (1829) — H. siculus Schiff. (1890). e BocconEI (TEN., 1823) 680 64 RANUNCULACEAE [459 Helleborus — Scapi fioriferi con 1-3 brattee ovali, intere, sessili, diversissime dalle fg. radicali, Sepali bianchi (talora orlati o punteggiati di rosso). Semi con grossa apofisi sferoidale. Pianta glabra, a rz. breve e grosso, nerastro. Scapi 1-2-flori. Fg. nascenti dalla stessa gemma e contempo- raneam. agli scapi, coriacee, nitide, a 5-9 segmenti oblungo-cuneiformi o largam. lanceolati, seghettati in alto, interi nei 2/3 infer. Sepali grandi. Follicoli rigonfi, con rostro uguale alla loro lunghezza. Il resto c. s. L. Luoghi boschivi, qua e là: Alpi dalla Carnia al Piem., App. lig., pistoiese, riminese, centr., camp. e lucano; 4-6, rr. 3 (Mantov. al Bosco Fontana). Dic.-Marz. | Eur. centr... — Volg. Elleboro od Elabro nero. 2 H. niger L. (1753) 1601 3 (1) Fg. pedate, a 7-11 segmenti lanceolati, Semi con apofisi conica, Pianta glabra, glandulosa in alto, fetida, rizomatosa. Fusto robusto (3-7 dm.), persistente nell’inverno, ramoso-pannocchiuto, densam. foglioso sotto l’in- fiorescenza. Fg. coriacee, lungam. picciolate, a segmenti acuminati, leggerm. seghettati nei 3/4 super. Brattee grandi, ovali, verdi-pallide, intere o le infer. talora laciniate all’apice. Fi. pendenti, a pedicelli rugosi in alto. Sepali conniventi, verdastri col margine per lo più porporino. Follicoli 2-4, a rostro uguale ad 1/9 circa della loro lunghezza. %. Luoghi selvatici: Istria, Pen. e Cors.; 4-5, rr. 2 e 3. Genn.-Apr. [Eur. occ. e centr.|. Volg. Elabro puzzolente. s H. foetidus L. (1753) 1602 — Fg. ternate, a 3 segmenti largam. ovali o lanceolati. Semi con grossa apofisi sferica. Fg. verdi-livide, a segmento mediano cuneato alla base, i laterali obliquam. cordati. Brattee ovato-oblunghe, dentate. Sepali pa- tenti, bianco-verdognoli, rr. biancastri o rosei. Follicoli 4-6, rigonfi, a rostro uguale alla loro lunghezza. %. Luoghi selvatici da 600 a 1200 m., rr. più in basso lungo i fiumi; 4-5, vr. 3. Nov.--Apr. | Baleari]. 4 H. trifolius Mill. (1768) 1603 A Segmenti delle fg. a denti piccoli e lontani o talora quasi interi. — Proprio delle is. Baleari. o. LIVIDUS (SOLAND. in Ait., 1789) B Segmenti delle fg. a denti grandi, avvicinati e spinosi. — Cors. e Sard. net M. di Santu Lussurgiu, Cuglieri, Dorgali, Villanova, Tulu ed Ezterzili. [Endem.| — H. fortid. f L. (1753) — H. lividus v. serratifol. DC. (1805) — H. corsicus W. (1813) — H. argutifolius Viv. (1824). 3 SERRATIFOLIUS n. comb. Gen. 440. Isopyrum L. (1742). (Spec. 17, da ridursi, delle Reg. temp. dell’ Emisf. bor.). Pianta glabra, eccett. talora la base dei fusti. Rz. strisciante, con densi fascetti di rd. ingrossate. Fusto lungam. nudo in basso, semplice o quasi (15-25 cm.). Fg. molli, glauche, le radicali 1-2, biternate, a divisioni. ovali- cuneiformi, ottusam. inciso-crenate; le cauline poche, gradatam. decrescenti, con una orecchietta stipuliforme alla base del picciuolo. Fi. bianchi, sopra peduncoli gracili. Sepali 5, petaloidei, caduchi. Petali 5, fatti a cornetto bi- labiato. Stami numerosi. Follicoli 1-2 (rr. 3-4 o più), liberi, rostrati. Semi piccoli, rugosi. Y. Luoghi ombrosi selvatici: Istria, Alpi, Euganei, qua e là nell’ App. sino al Lazio; 4-5. Marz.-Magg. [Eur. media dai Pir. alla Russ. occ. Himal.}. I. thalictroides L. (1753) 1604 4 fa n, Sn seni 441 Nigella] 64 RANUNCULACEAE 681 Gen. 441. Nigèlla L. (1735). (Spec. circa 16, da ridursi, della Reg. medit. di cui 1 estesa all’ Eur. media). 1 Fi. circondati da un involucro di 5 foglie assai più lunghe dei sepali. Follicoli divisi ognuno in 2 loggie di cui l'esterna sterile, saldati sino all'apice in una cassula globoso-rigonfia. Pianta glabra. Fusto angoloso, semplice o ramoso (1-4 dm.). Fg. pennato-moltifide, a lacinie o divisioni lineari, divaricate, acute (nelle fg. infer. un po’ più larghe), minutam. denticolato-scabre al margine. Fi. solitari terminali, sessili, 12-40 mm. diam. Sepali 5, patenti, ovato-lanceolati, ristretti alla base, azzurro-pallidi. Petali 8, assottigliati alla base in un cornetto nettarifero, a 2 labbra di cui l’infer. bitido. Stami molti, ad antere muticke. Cas- sula grande, liscia, sormontata da 3-5 cornetti corrispondenti a ciascun follicolo. Semi rugosi. O. Campi e loro adiacenze, comune: Istria, Pen. ed isole, talora colt.; 2-4. Magg.-Lugl. [Eur. medit. Crimea Afr. bor. Can. Mad.|..— Volg. Damigella, Fanciullacce, Scapigliate. 1 N. damascena L. (1753) 1605 — Fi, senza involucro, Follicoli ad 1 sola loggia (fertile), saldati ce. s. oppure liberi superiori. 2 2 Follicoli saldati fino all’apice in una cassula ovata. Antere submutiche. Pianta ispidetta o rr. glabra. Fg. a lacinie abbreviate. Fi. brevem. pe- duncolati. Capsula piuttosto piccola, rigontia, leggerm. verrucosa, for- mata da 5-7 follicoli leggerm. carenati sul dorso. Semi rugoso-tuberco- lati. Il resto c. s. ©. Origin. dell’ As. min.: qua e là colt. e talora avvent. o nat.? (Gorizia a Podgora, Casentino). Est. | Colt. nat. Reg. medit. Eur. media ecc.]. 2 N. sativa L. (1753) 1606 — Follicoli liberi superiorm. e saldati in basso, formanti una cassula obconica. Pianta glabra, liscia o scabra, + glauca. Fusto assai ramoso. Fi. peduncolati, piccoli. Sepali azzurro-pallidi o bianchicci. Cassula pic- cola, formata da 3-8 follicoli, muniti sul dorso di 3 grossi nervi, verru- coso-scabri ai lati. Semi granuloso-scabri. Il resto c. s. O. Campi e luoghi arenosi, qua e là; 2-4. Magg.-Lugl. |Reg. medit. Eur. centr.|. 3 N. arvensis L. (1753) 1607 A Fg. a lacinie lunghe e sottili, le rameali pennatosette. Sepali subcordato--ovati, apicolati, ad unghia uguagliante la lunghezza della lamina. Pianta poco glauca, a rami eretto--patenti. — Istria, Ven., Mantov., Comasco, Valtell., C. Ticino, Pavese, Piem., Lig., Parmig., Imolese, Cesenate, Marche ad Ur- bino, Laz., Avellinese e Tremiti. a. TYPICA B Fg. a lacinie più grasse e più brevi, le rameali spesso indivise. Sepali ovato- oblunghi, ottusetti, subsessili. Pianta più glauca. a Rami eretto--patenti. Fg. a lacinie filiformi, scabre al margine soltanto. — Basil. (Potenza, Rionero, Atella, Muro, Nuova Siri) e Cal. [Endem.]. è CATENAE (Ten. et Guss., 1942) »b Rami divaricati. Fg. a lacinie rigide, tubercolato--cigliate. — /t. centr. e mer., Stc., Sard. e Cors. | As. Min. Palest. Libia. — N. arv. v. glaucescens Guss. (1826). * DIVARICATA (BEAUPRÉ, 1818) 6852 64 RANUNCULACEAE [442 Aquilegia Gen. 442. Aquilègia L. (1755). (Spec. descritte oltre 50, da ridursi, delle Reg. temp. dell’ Emisf. bor.). 1 Fi. tra i più grandi (sepali lunghi 2-4 em.)., Stami più brevi dei pe- tali. Follicoli lunghi 20-25 mm, Pianta glabra o quasi (15-20 cm.). Fg. radicali biternate, a segmenti cuneati, profondam. partiti, a lobi in- cisi; le cauline per lo più bruscam. decrescenti ed a lacinie più strette. Fi. 1-3 (rr. più), azzùrro-violacei. Sepali 5, largam. ovali, caduchi. Petali 5, imbutiformi, a lamina uguale allo sperone. Stami molti, i più interni ste- rili in forma di squama increspata, acuminati o mucronati. Follicoli è, saldati alla base, pelosi, lungam. rostrati. 2. Rupi e luoghi sassosi ; €. Lugl.- Ag. [Alpi]. i 1 A. alpina L. (1753) 1608 A Fg. piccole, a lacinie ultime spesso più lunghe che larghe. Antere violaceo nerastre. Sperone + incurvato ad uncino. — A4/p? piem. ed App. tosco--emil. (le altre indicazioni sono dubbie). — A. Sternbergii Auct.?. 1 TYPICA B Fg. grandi, a segmenti e lacinie assai larghe. Sperone quasi diritto. Antere gialle. Pianta generalm. più alta e più fogliosa. — Cors. da 1600 a 2300 m. [Endem.| — A. alpina Salis (1834) — A. Sternbergii Mut. (1834), non Rchb. 8 BERNARDI (GR. et GoDr., 1847) — Piante non aventi riuniti insieme i caratteri suddetti. 2 2 Fusto 1-5-floro, quasi nudo, a fg. cauline bruscam, decrescenti ed a segmenti (tranne talora nell’infima) assai più stretti che nelle radi- cali. Follicoli lunghi 8-15 mm. Fg. come nel tipo della spec. prec., ma a lacinie proporzionalm. più larghe. Fi. azzurro-violacei. Sepali ovali o lanceolati. Filamenti sterili acuti. Il resto c. s. Y. Rupi e ghiaioni; 4-7. Giu.-Ag. [Dai Pir. ai Bale.]. 2 A. pyrenaica DC. (1815) 1609 A Fi. grandi o mediocri (sepali lunghi 2-3 cm.). a Stami assai più brevi della lamina dei petali. I Fusti leggerm. pubescenti--vischiosi in alto. Fg. quasi glabre. Sperone pelosetto, gracile, quasi diritto, uguale o più lungo della lamina, ch'è assai più breve dei sepali e pelosa. Sepali ovali od oblunghi. — Propria dei Pirenei. ua TYPICA II Fusti densissimam. pubescenti--vischiosi in alto. Sperone glabro, grossetto, leggerm. curvato, assai più breve della lamina, ch’è poco più breve dei sepali e glabra. — Alpi del Goriziano (da controllare) [Carniola Pen. bale.| — A. viscosa W. et K. (1805), non Gouan. 8 Krra1BELI (SCHOTT, 1853) b Stami subeguali alla lamina dei petali. — Fg. glabre. Fusti e petali pelosi come nel tipo. Sperone subeguale alla lamina. 1 Sperone grosso, ricurvo ad uncino. — Alpi Mar., App. lig--parmig. al M. Penna e piacent. al M. Bue; 6-0. [Alpi franc... — A. Sternbergii Reut. in Hb. flor. ReUTERI (Bolss., 1853) 2 Sperone più gracile, diritto o ricurvo. Fi. più piccoli. — Alpi Mar., App. lig. ed A. Apuane; 6-7. [Endem.} — A. pyrenaica Bert. (1819), non DC. è BerToLONI (ScHoTT, 1853) 1609 B Fi. tra i più piccoli (sepali lunghi 15-20 mm.). — Sepali lanceolati. Sperone gracile, subeguale alla lamina o più breve. A Fg. pelosette o quasi glabre (mai viscide), a lobetti ovati od obovati, av-. vicinati. 442 Aquilegia 64 RANUNCULACEAE 653 * Petali assai più brevi dei sepali; sperone diritto o leggerm. ricurvo. — Dalle Alpi ven. alle lomb. (300-2800 m.); 4-7. [Alpi or. sino bavar. e carniol.|. — A. pyrenaica Gaud. (1828), Bert. p. p., non DC. — A. viscosa Rchb. (1839), non Gouan — A. Bauhini Schott (1853) —- A. Portae Huter (1893) (f. hirto-pubesc.). e EINSsELEANA (F. ScHuLTz, 1841-47) 1609' #*# Petali subeguali ai sepali; sperone ricurvo--uncinato. Lobi fogliari più ampi. — Cors. al M. Incudine; "€. [Endem.| — A. Bernardi v. minor Lit. (1909). { LITARDIEREI (BR1Q., 1910) AA Fg. densam. viscido--irte ovunque, a lobetti spesso lineari-oblunghi, = diva- ricati. — Petali poco più brevi dei sepali. $ Sperone più breve dei sepali, diritto o poco incurvato. — Qua e la nelle Alpi ven.. trent. e lomb. [Endem.| — A. Sternbergii Rchb. p. p. (1832). *) THALICTRIFOLIA (ScHorT et KorscHy, 1853) perone subeguale ai sepali, ricurvo--uncinato. Pianta più robusta, fortem. vischiosa (odorosa), a fi. più grandi. — Abr. alla Majella in V. Orfenta; €. [Grecia| — A. viscosa Ten. (1830), non Gouan — A. magellensis Huter P. et R. exs. (1877) — A. Otton. v. unguisepala Borb. (1882) — A. vulg. c. Ottonis Fiori (1898). 8 OTTONIS (ORPH., 1853) CIS) SI — Fusto generalm. plurifloro, foglioso, a fg. gradatam. decresceuti, con segmenti simili alle radicali. Follicoli lunghi 18-25 mm. Fusti per lo più ramoso-corimbosi, + pubescenti-vischiosi in alto. Fg. biternate, glauche, + pubescenti di sotto, a segmenti subrotondi o cuneati, inciso- crenati, a lobi generalm. più larghi che lunghi. Sepali ovali o lanceo- lati. Petali a sperone uncinato, subeguale ai sepali. %. Boschi, pascoli e rupi; 3-5. Magg.-Ag. [Eur. As. bor. India Afr. bor.-oec.|. — Volg. Aqui- legia, Amor-nascosto. 3 A. vulgaris L. (1753) 1610 A Fi. azzurri o violetti (rr. rosei o bianchi). Stami poco più lunghi dei petali. I Fi. mediocri (sepali lunghi circa 25 mm.). a Pianta robusta (5-10 dm.), a parecchi fi. — Pen., Stée., Cors. e Sard. — A. dumeticola Jord. (1893) (f. glanduloso--viscosa). a TYPICA b Pianta ridotta (2--6 dm.), con 1 o pochi fi. — Alpi, App.; 4-5. [Endem.?]|. — A. Bertolonii v. parviflora Huter P. et R. exs. n. 393 (1877). 8 HureRI (Bors., 1882) II Fi. grandi (sepali lunghi circa 30 mm.). — Alpi ven. e lomb. (da controllare); 4--5. [Alpi or. Bale.) — A. Sternbergii Rchb. p. p. (1832), Auct. it. HAENKEANA (Koc4H, 1843) B Fi. violaceo--scuri, più piccoli. Stami assai più lunghi dei petali. — Qua e là: Alpi, App. piem., abr. al M. Sirente e salern. ad Acerno ed al M. Polve- raccio; 4--5, rr. 3 (Piem.). | Alpî Eur. centr.| — A. atrata Koch (1830). ò ATROVIOLACEA AVE-LALL. (1829) (Beck, 1890) Aquilegia alpina x atrata Rostan in Beyer (1913) = A. cottia Beyer (1913). — Alpi Cozie in V. Germanasca sopra Massello a Balziglia. Gen. 443. Delphinium L. (1735). (Spec. 200, da ridursi, delle Reg. temp. dell’Emisf. bor.). 1 Carpello unico, Petali saldati in uno solo. 9 — Carpelli 3. Petali distinti. 4 2 Fi. in racemi corti e poveri o solitari terminali. Brattee tutte sem- plici e lineari (rr. l’infer. 3-5-partita). Semi a rughe lamelliformi cir- 681 64 RANUNCULACEAE [445 Delphinium colari + squamulose, Fusto per lo più pubescente, ramoso dalla base, a rami dicotomi, divaricato-pannocchiuti (2-5 dm.). Fg. ternate, a seg- menti moltipartiti in lacinie lineari. Sepali 5, petaloidei, il super. spero- nato, a sperone peloso, più lungo dei sepali. Petalo poco più corto dei sepali, 8-fido, a lacinia media più lunga e bifida, le laterali rotondate. Stami molti. Follicolo oblungo, brevem. rostrato. Semi conico-tetragoni, a lamelle contigue oppure embriciate. %. Luoghi colt., frequente; 2-4. Giu.- Ag. | Eur. As..occ. Afr. bor., nat. Am. bor. Argentina] — Consolida re- galis S. F. Gray (1821) — Volg. Erba cornetta, Spron cavalliere. 1 D. Consolida L. (1753) 1611 A Semi neri, Racemi divaricato--pannocchiuti. F ‘e. glabre. Fi. azzurri (rr. bianchi). Follicoli generalm. glabri. a Sepali lunghi 12-15 mm. Follicolo lungo il triplo della propria larghezza. — Istria, Pen. cd Elba. a TYPICUM b Sepali lunghi 5--9 mm. Follicolo lungo il doppio della propria larghezza. Racemi spesso ridotti ad 1 solo fi. terminale, — ume, Pola, lago di Como a Bellagio cec. [Ungh. Transs. Pen. balc. As. min.) — D. divaricatum Rehb. (1840), non: Ledeb. — D. Cons. v. sparsiflorum Vis. (1852) — D. Cons. v. micranthum Boiss. (1867) — Consol. regalis ssp. panic. Soò (1922). 8 PANICULATUM (Host, 1831) B Semi grigi. Racemi eretto--patenti. Pianta = cenerino--pubescente in ogni parte (talora glandulosa in alto). Fi. azzurro--pallidi o lilacini, piccoli. — Nizz., Faentino, Puglie nel Barese, Basil. a Muro, Cal. a Castrovillari e Sie. | Franc. mer. Spa. Alger. Tunis.) — Consolida pub. Soò (1922). PUBFSCENS (DC., 1815) — Fi, in racemi + allungati, riechi, spiciformi, Brattee dei fi. infer. 3-molti-partite. Semi a rughe lamelliformi circolari non squamu- lose, 3 5 Fi. a sperone lungo 15 mm. circa, azzurri (rr. rosei o bianchi o nelle piante colt. per lo più pieni e variam. colorati). Follicoli a rostro lungo 2 mm, Fusto più robusto e meno ramificato che nel prec. (1-9 dm.). Fg. a lacinie numerose. Fi. grandi. Follicoli pubescenti. Semi nerastri, a lamelle contigue, ondulate. Il resto c. s. O. Luoghi colt., qua e là: Istria, Pen., Ischia, Cors. e Pianosa, spesso colt. nei giardini e quindi in parecchi luoghi solo nat. od avvent.; 2-4. Giu.-Ag. [Reg. medit. Mesopot. Is. atl., nat. Argentina ecc.| — Consolida Ajac. Schur (1853) — Volg. Spe- ronella, Fior-cappuccio, Calcatrippa. 2 D. Ajacis L. (1753) 1612 - Fi, a sperone lungo 7-8 mm., per lo più violacei, Follicoli a rostro lungo 1 mm. Fusti a rami raddrizzati. Racemi ordinariam. più densi e fi. più piccoli e più brevem. peduncolati che nel preced.; il resto come in esso. O. Origin. della Spa., Pen. bale., As. occ. ed Afr. bor.; colt. nei giardini. Est. — Consolida or. Schroedinger (1909) — Volg. Speronella. 3 D. orientale J. Gay (1839) 1613 4 (1) Piante annue, Petali infer. glabri. 5 — Piante perenni. Petali infer. barbati sulla lamina internam. 6 D Fg. piccole, brevem. picciolate, trifido-moltipartite, a lacinie lineari. Sepali piccoli, numerosi, arrotondati, fortem. ombelicati, cinti da 443 Delphinium] 64 RANUNCULACEAE 685 lamelle circolari. Fusto ramoso-pannocchiuto in alto, a rami raddriz- zati (2-6 dm.). Fg. fiorali e rameali super. lineari, intere. Racemi spici- formi, ora brevi e poveri, ora allungati e ricchi. Fi. azzurri od azzurro- violacei, a sperone lungo 15 mm. circa (rr. meno). Petali super. smargi- nati. Follicoli glabri o pubescenti. O. Campi e luoghi aridi; 2 e 4. Apr.- Est. | Reg. medit. Cauc. Mad... — Volg. Speronella. 4 D. peregrinum L. (1753) 1614 A Petali infer. (laterali) attenuati alla base, a lembo oblungo, un po’ più breve dell'unghia. — Racemo piuttosto lasso. Pianta pubescente o quasi glabra. — Euganei, Lomb., Lig., Stc. ecc. a JUNCEUM (DC., 1815) B Petali infer. bruscam. ristretti o spesso cordati alla base, a lembo ovato--orbi- colare, generalm. assai più breve dell’unghia. a Pianta © pubescente. Fg. a lacinie larghette. Racemi per lo più allungati, assai densi. Fi. per lo più scolorati nella parte poster., — brevem. pedi- cellati. — Frequente nell’ It. centr. e mer., Ischia, Eolie, Sic. e Malta. | Reg. medit. Mad.|. B HALTERATUM (S. et S., 1809) b Piante glabre o quasi. Fg. a lacinie strette. Racemi corti, densi o lassi. Fi. intensam. azzurri. I Pedicelli subeguali alla brattea e più brevi dello sperone. — Jf. mer. e Sard. [Franc. occ... — D. cardiopetalum DC. (1818). € VERDUNENSE (BALB., 1813) II Pedicelli più lunghi della brattea e dello sperone. Lamina dei petali infer. meno cuoriforme alla base. — Presso Napoli, Sic. ed isolette vicine, Lamp. e Sard., per lo più pr. al mare | Franc. mer.|. è LONGIPES (Morris, 1837) — Fg. grandi, lungam, picciolate, palmate, a 5-9 lobi larghi, oblungo-lan- ceolati, interi od incisi. Semi pochi, grossi, trigoni, reticolato-alveo- lati. Pianta untuosa, di odore sgradevole. Fusto robusto (5-12 dm.). Fg. pubescenti o quasi glabre, le infer. a lobi incisi, le super. a lobi interi. Racemo terminale lungo 2-3 dm., lasso, i laterali (se vi sono) brevi, ascellari. Pedicelli con 2 bratteole alla base. Sepali pelosi, a spe- rone corto, ottuso. Petali infer. obovato-cuneiformi, attenuati in basso. Follicoli vellutati. O. Luoghi incolti secchi; 2. Apr.-Magg. [Reg. medit. Can.]. — Volg. Stafisagria. 5 D. Staphysagria L. (1753) 1615 A Sepali a sperone lungo 1/4 del lembo. — Fusto ed infiorescenza mollem. vil- losi per peli corti misti ad altri più lunghi. Fi. azzurri. — Istria, Rimini, Tose., Laz., Camp., Gargano, Bastl., Lecce, Sîc., Malta, Sard., Cors. ed Elba. o. TYPICUM B Sepali a sperone lungo 1/2 del lembo. a Fusto in alto ed infiorescenza densam. irsuti per peli lunghi frammisti ad altri brevi. Fi. azzurri. — Cors., Sard. a Carloforte [Isole d’ Hyères). 8 ReQuIENI (DC., 1815) 1615' b Fusto ed infiorescenza mollem. vellutati per peli brevi (rr. misti a pochi più lunghi). Fi. generalm. violacei o rosei. — Abr., Puglie, Cors. e Sard. [Baleari Isole d’ Hyères}. — D. Requienii v. muscodorum Mut. (1834). x PICTUM (W., 1809) 6 (4) Picciuoli a base dilatata, guainante. Fg. palmato-partite, a segmenti cuneato-picciolettati alla base, profondam. divisi in lJacinie lineari disposte a ventaglio. Rd. fascicolato-tuberosa. Fusto semplice o poco 686 64 RANUNCULACEAE [445 Delphinium ramoso (3-9 dm.) Racemo terminale lungo 1-3 dm., i laterali (quando vi sono) più brevi. Fi. azzurro-violacei, a corolla talora bianca. Sperone uguale o più lungo dei sepali, ottuso. Petali subeguali al calice od un po’ più lunghi, i 2 super. ottusam. bidentati, i 2 infer. bifidi. Semi co- perti da squame pellucide, finam. striate. X. Luoghi erbosi 0 boschivi aridi, qua e là; 4 e 5. Magg.-Lugl. [Frane. mer.-or. Reg. danub. Cauc. Armen. As. centr... — D. hybridum Steph. (1799), non L. 6 D. fissum W. et K. (1802) 1616 A Follicoli * pelosi. Pedicelli con 2 bratteole verso il mezzo. a Pianta poco pelosa o quasi glabra. — Istria. o. TYPICUM b Pianta mollem. pubescente. Racemi e brattee più lunghi. — Euganei e dal- lApp. tosco-emil. sino alla Cal. citer. | Endem.|— D. fissum Ten. (1815). 8 VELUTINUM (BERT. 1820) B Follicoli glabri. Pedicelli colle bratteole presso la base. — Ap? Mar. [Franc. mer.-0r... — D. fissum v. lejocarpum Rouy et Fouc. (1893). ‘f NARBONENSE (E. HuTH, 1893) — Picciuoli a base appena dilatata, non guainante. Fg. palmate, a seg- menti (almeno nelle infer.) + larghi, acutam. inciso-dentati. 7 7 Pedicelli con 2 bratteole poste circa nel mezzo. Fg. super. brevem. pic- ciolate, a segmenti divisi in lacinie lineari, divaricate. Pianta mu- nita al colletto di residui di fg. morte. Fusto flessuoso, peloso in basso. Fg. con peli appressati, le infer. lungam. picciolate, reniformi-cordate, a 5-7 segmenti inciso-dentati. Racemo lasso. Fi. azzurri. Petali più brevi del calice. Semi densam. coperti di squamette rossastre. Il resto c. s. L. Luoghi sassosi; 2. Magg.-Giu. [Spa. mer. Afr. bor.-oce.]. 7 D. pentagynum Lam. (1786) 1617 A Pianta pubescente in alto. Sepali pelosi. Follicoli villosi. — Proprio dell'Afr. i bor.--occ. o. TYPICUM B Pianta glabra in alto (eccett. il racemo all'apice). Sepali glabri ed un po’ più piccoli. Follicoli glabri. — Sie. nel Palermitano ed a Trapani al M. S. Giu- liano [Endem.). 2 EMARGINATUM (PRESL, 1822) — Pedicelli con 2 bratteole poste immediatam. sotto il fi. Fg. super. lungam. pieciolate, a segmenti come nelle infer. Rd. tuberosa. Fusto robusto (5-20 dm.), peloso almeno in basso. Fg. pelose almeno di sotto, a 3-7 segmenti + profondam. ed irregolarm. inciso-dentati. Racemo al- lungato (1-3 dm.), semplice o brevem. ramoso alla base. Fi. azzurri (talora a corolla bianca). Semi pieghettato-rugosi. Il resto c. s. %. Pascoli e prati; 7. Giu.-Ag. [Pir. Alpi Eur. centr. Russ. Cauc. As. bor. Himal.]. — D. hybridum L. (1756). 8 D. elatum L. (1753) 1618 A Follicoli glabri o quasi. a Brattee dell’infiorescenza tutte (eccett. talora l’infer.) intere, strettam. li neari. — Sepali, pedicelli e brattee glabri. — Proprio dell'Eur. centr., Russ., Cauc., Sib. e Mongolia — D. intermedium Sol. (1789). o. TYPICUM » Brattee infer. variam. divise, le medie ovate o lanceolate incise od intere, le super. lineari. — Sepali, pedicelli e brattee glabri o quasi (rr. pelosi). — Alpi Cozie e Mar. [Pir. Alpi oce. Eur. centr. As. bor.] — D. interme-, dium DC. p. p. (1824), non Sol. 8 ALPINUM (W. et K., 1812) 1618 445 Delphinium] 64 RANUNCULACEAE sn 687 B Follicoli pelosi (almeno da giovani). — Sepali, pedicelli e brattee assai pelosi. — Alpi ven. (Grappa, Vette di Feltre, Primiero sull’Alpe Agnerola), Cozie e Mar. [Spa. Pir. Alpi occ.) — D. oxysepalum Pax et Borb. (1890). MONTANUM (DC., 1815) Gen. 444. Aconitum L. (1735). (Spec. circa 60, forse da ridursi ad una ventina, delle Reg. temp., specialm. mont., dell’ Emisf. bor.). 1 Fi. azzurri o violetti, talora variegati di bianco o totalm. bianchi, 2 — Fi. bianchi o bianeo-giallognoli. 3 2 Fusto spesso flessuoso, generalm. ramoso in alto. Segmenti delle fg. romboidali. Racemo lasso, per lo più pannocchiuto. Rd. tuberosa. Fusto di 3-12 (rr. sino a 21) dm. Fg. glabre, palmato-ternate, a segmenti la- terali bifidi, tutti + inciso- o pennatifido-dentati. Sepali petaloidei, prontam. caduchi, il super. a forma d’elmo compresso, + convesso-conico. Petali super. a sperone ricurvo. Follicoli 3-5. Semi a rughe membranose, ondu- late. Y. Boschi, pascoli e ruscelli; 4-5, rr. 3. Giu.-Ag. [Alpi App. Eur. centr. e bor. Cauc.). 1 A. variegatum L. (1753) 1619 A Elmo brevem. rostrato, tanto lungo che largo. a Infiorescenza glabra o minutam. pelosa. Petali colla porzione filamentosa diritta o quasi. Sepali glabri o cigliati. — Qua e la nelle Alpi, App. lig. e moden. a S. Pellegrino; rr. in pianura nel Trevigiano. [Dalle Alpi ai Carp.) — A. Cammarum L. p. p. (1762), Auct. ital. p. p. o. TYPICUM b Infiorescenza glandoloso--villosa. Petali colla porzione filamentosa arcuata. Sepali © pelosi; elmo meno evidentem. rostrato che nel tipo. — Istria, Alpi, App. bor. sino Modenese {Dalla Spa. ai Carp.]. — A. cernuam Rehb. (1825-27), non Wulf. (1787). 8 PANICULATUM (Lam., 1708) B Elmo lungam. rostrato, lungo il doppio che largo. — Gr. S. Bernardo e M. Cenisio [Svizz. Tir. Carp.). HEBEGYNUM (DC., 1818) — Fusto diritto, generalm. semplice in alto. Segmenti delle fg. più stretti ‘e più profondam. divisi che nel prec. Racemo denso, per lo più sem- plice, Petali super. a sperone appena ricurvo, capitato. Semi ad angoli alati, generalm. rugosi sopra una sola faccia. Il resto c. s. %. Boschi, pascoli e luoghi grassi; 5-6. Giu.-Ag. [ Eur. As. media]. — Volg. Aconito, Napello. 2 A. Napellus L. (1753) 1620 A Infiorescenza pelosa, ma non glandolosa. a Racemo semplice o quasi, a peduncoli subeguali (quindi cilindrico), breve e denso. Elmo emisferico. 1 Fg. a lacinie lanceolato-acute, piuttosto brevi. — Proprio della Svezia. a LINNAEANUM (GÀYER, 1909) 2 Fg. a lacinie lineari-acuminate, allungate. * Infiorescenza e sepali glabri o quasi. + Racemo semplice, glabro o pubescente. Elmo chiuso, colla linea ba- sale + diritta. Fg. fiorali gradatam. decrescenti. Pianta robusta. — Alpi or. dalla Carnia al Bresc. [Alpi or. austr.} — A. Nap. v. spicatum Sér. (1823). 8 TAURICUM (WuLrF., 1787) 688 64 RANUNCULACEAE [444 Aconitum ++ Racemo semplice o ramuloso, glabro. Elmo aperto, colla linea ba- sale assai sinuosa. Fg. fiorali subito decrescenti o nulle. Pianta gracile. — Alpi trent.--venete al piede del Latemar al Karersee ed al Passo di Rolle [Endem.}. * LATEMARENSE (DEG. et GÀyER, 1907) ## Infiorescenza e sepali © pelosi. $ Racemo semplice, denso, cilindrico (rr. con brevi rami tardivi alla base). — Alpi piem. e lomb. |Svizz... — A. vulgare DC. p. p. (1818). è COMPACTUM (RcHB., 1819) $$ Infiorescenza © ramoso--piramidata. — Colla var. prec. |Germ. Franc. bor.] — A. elatum Salisb. (1796). e PYRAMIDALE (MiLL., 1768) b Racemo densam. ramoso, coi rami infer. allungati (quindi piramidato). Elmo conico--emisferico. — Infiorescenza a sepali densam. pelosi. — Cors. al M. Coscione a 1000-1700 m. | Endem.]. &CORSICUM (GAYER, 1909) BrIQ. (1910) B Infiorescenza villoso--glandolosa. — Racemo semplice, lasso. Elmo emisferico. — Alpi Mar. e Cozie [Endem.). n BURNATI (GAÀYER, 1909) 3 (1) Fg. a lacinie lineari, Elmo largo e breve, quasi emisferico, Carpelli 5, Rd. tuberosa. Fusto di 2-6 dm. Fg. glabre o pelosette, quasi palmato- sette, a segmenti pennatifido-laciniati. Racemo breve, semplice o quasi. Elmo brevem. rostrato. Petali super. a sperone = ricurvo, dilatato al- l'apice. Semi c. s., rugosi su tutte le facce. 2. Pascoli e ghiaioni; 5-7. Lugl.-Ag. [Eur. media As. occ. Sib.|. 3 A. Anthora L. (1753) 1621 A Pianta in alto glabra o pubescente. — Istria, Alpi. o. TYPICUM B Pianta in alto con villosità patente © copiosa. — Qua e là nelle Alpi ven.-trent. e piem. ed App. lig. [ Alpi. — A. collinum Schur (1866). 8 veLuTInuMm RcHB. (1840) — Fg. a 5-7 divisioni largam. cuneiformi ed ineiso-lobate. Elmo stretto ed alto, conico-subcilindrico, Carpelli quasi sempre 3. Rd. grossa, fibrosa. Fusto di 5-12 dm. Fg. + pelose, palmatifide, a lacinie e denti z#- acuminati. Infiorescenza + ramoso-pannocchiuta. Petali super. a spe- rone uncinato o convolto a spirale, filiforme. Semi c. s. %. Boschi, pa- scoli, margini dei ruscelli: Istria, Alpi, App.; 4-6, rr. 3 (Piem.). Giu.-Ag. [Eur. As. media sino Giapp. Atlante). — Volg. Lupata. 4 A. Lycoctonum L. (1753) 1622 A Fi. porporino-lillacini. — Proprio della Scandinavia — A. septentrionale Koelle (1787). & TYPICUM B Fi. gialli o solfini. a Pianta di 10-12 dm., con rami numerosi, lunghi e divergenti. Fg. grandi, consistenti, con nervi assai sporgenti di sotto, a lacinie + larghe e lungam. acuminate. Elmo largam. conico--cilindrico. — Infiorescenza e fi. pubescenti. — Alpi, App. sino Cal. al M. Pollino. [Endem.| — A. pyrenaicum Auct. it., non L. — A. Lycoct. v. neapolitanum Ten. (1830) — A. neapol. Ten. (1830 post.). 8 THERIOPHONUM (RcHB., 1819) b Piante non aventi i caratteri suddetti. I Fg. a segmenti e lacinie larghe, lanceolate (fg. simili a quelle della var. prec. ma meno consistenti e meno profondam. divise). Infiorescenza © ramosa. 1 Infiorescenza e fi. pubescenti (senza peli glandolosi;. — Alpi lomb. e piem. [Endem.} — A. Lycoctonum All. (1785) — A. meloctonum Rcehb. (1819). LAXIFLORUM DC. (1818) (GAvER, 1909) MRO Ve x \ 444 Aconitum] 64 RANUNCULACEAE 659 2 Infiorescenza e fi. villosi (senza peli glandolosi). — Ap? ven. € piem. Savoia Austria] — A. Lycoct. v. pubiflorum DC. hb. ex Sér. (1823). ò PUBERULUM SER. (1823) (GAYyER, 1909 9 Infiorescenza e fi. villosi, con peli semplici e glandolosi frammisti. Fg. e fusti pure villosi. Fi. molto grandi. — V. d'Aosta [Alpi franc. Austria). — A. Beckianum Gayer (1907). e PENNINUM SER. (1823) (GavYER, 1909) II Fg. a contorno circolare, a segmenti e lacinie stretti, lineari. Racemo semplice, breve, denso. Pianta bassa (4-6 dm.). — Alpi ven., trent., lomb. e tic. [Tir. Carinzia). — A. pyrenaicum Rchb. (1823-27), non L. $ RANUNCULIFOLIUM (RCHB., 1840) Aconitum Clairvilleanum Bruegg. (1581) = A. Napellus x paniculatum Bruegg. (1881) — Trent. a Pejo. A. intermedium DC. (1818) = A. Cammarum L. p. p. (1762) = A. Stoerkianum Rchb. (1818, serius)= ? A. Napellus X variegatum Guerke (1903). — M. Baldo e C. Tic. sopra Campo Maggia ed in V. Cavargna (da controllare !). A. Ronnigeri = A. paniculatum Xx tauricum Gayer (1913) — Alto Adige sopra Plan in V. Groechner e pr. Grwes a Sotto Caploja. Gen. 445. Paeònia L. (1735). (Spec. 15, da ridursi, delle Reg. temp. dell’Emisf. bor.). Rd. formata da un fascio di tuberi o nodi oblunghi, concatenati. Fusto semplice, flessuoso (3-6 dm.), glabro, con squame alla base. Fg. picciolate, ternato- o pennato-composte, grandi, glabre e verdi di sopra, glauche o pal- lide di sotto. Fi. unico terminale, grande (nelle piante colt. spesso stradoppio). Sepali 3-6 (il più esterno con tendenza a divenire fogliaceo). Corolla a 5-10 petali rosacei, obovati, crenulati, rossi o rosei (rr. bianchi). Stami numerosi. Follicoli 2-7, + divergenti. Semi rossi, poi neri. %. Boschi, qua e là; 4-6. Marz.-Giu. [ Eur. centr. e mer. As. occ. ed or. Afr. bor.-occ. ; colt.| — Volg. Peonia. P. officinalis L. (1753) 1623 A Fg. infer. bi--triternate, a segmenti di cui almeno il mediano diviso in 2-8 lacinie o foglioline intere od alla lor volta 2--3--fide o -partite (fg. triter- nate) (= Ssp. euofficinalis). a Fg. glabre o quasi di sotto, — biternate, cioè a segmenti indivisi od incisi oppure divisi in 2-8 lacinie intere; segmenti o lacinie larghe, ovali--lan- ceolate, acute od ottusette. Follicoli tomentosi. — Istria e Pen. — P. ottic. Gouan (1765). o. FOEMINEA L. (1753) b Fg. © pelose di sotto. I Fg. biternate, cioè a segmenti indivisi o divisi c. s., — segmenti o divi- sioni c. s. però generalm. più acute o spesso acuminate. Follicoli c. s. — Col tipo e probabilm. più frequente di esso. [Eur. mer. As. min. Armen.). 9 PEREGRINA (MILL., 1768) II Fg. triternate, cioè a segmenti divisi in 2-3 lacinie, di cui almeno la mediana 2-3-fida o --partita. Follicoli c. s. — Alpî Mar., App. centr. e forse altrove; 6.[Eur. mer.-occ.]. — P. paradoxa Anders. (1817) — P. pubens Sims. (1821). viLLosa (Desr., 1804) 44 690 64 RANUNCULACEAE |445 Paeonia B Fg. infer. biternate, a segmenti tutti interi o con un grosso dente in alto, sempre più larghi che nelle var. prec. (= Ssp. corallina). 1 Carpelli 2--4, tomentosi. A Fg. ora glabre di sotto ed a segmenti ovali e distintam. picciolettati (rr. sessili), ora pubescenti ma a segmenti sessili o quasi e talora con- fluenti. Fi. rossi (rr. biancastri) — Istria, Ven., Bresc., Bergam., Tosc., Laz., Avellin., Basil., Leccese, Cal., Sic., Sard. e Cors.; 4-5. |Eur. mer. As. occ.|. — P. corallina Retz. (1783). ò MASCULA L. (1753) AA Fg. pubescenti o tomentose di sotto ed a segmenti © lungam. picciolet- tati, — largam. ovali-acuti, spesso subcordati, largam. ottusi, mucro- nati, il mediano più grande. Fi. rosso--vermigli. — Cal., Stc., Sard. è Cors. [Spa. Dalm. Grec. As. occ... — P. corallina v. pubescens Moris (1837) — P. offic. = triternata Fiori (1898) (non P. triternata Pall.). e Russi (Biv., 1815) 1623! 2 Carpelli 3-7, glabri. — Fg. a segmenti glabri o pelosi di sotto, per lo più distintam. picciolettati. — Cors. [Baleari]. — P. corallina v. lejorarpa Coss. (1848) — P. corall. v. Cambessedesii Wk. (1875) — P. Cambess. Wk. (1880). € coRSICA (SIEB., 1828) Nora. — Paeonia arborea Donn (1796) = P. Moutan Ait. (1811), origin. della Cina e Giapp., coltivasi per ornamento. Tribù V. ACTAEZ. Gen. 446. Actaèa L. (1735). (Spec. 2, la nostrale ed un’altra dell’Am. bor.). Pianta glabra. Rz. brunastro, carnoso, strisciante. Fusto angoloso-striato, gracile (3-8 dm.), semplice, portante 2-3 fg. in alto. Fg. grandi, ternato-bi- tripennate, a segmenti sessili o picciolettati, ovati od oblunghi, acutam. in- ciso-dentati, gl’impari per lo più trifidi. Fi. piccoli, bianchi, in racemo ter- minale (talora con un secondo laterale), a pedicelli accompagnati da una brattea caduca. Sepali 4-6 petaloidei, caduchi, spatolati. Petali 4, piccoli. Stami numerosi. Carpello unico, con stimma sessile. Bacca ovoidea, solcata da un lato, nera a maturità. Semi semidiscoidali, lisci. 7. Boschi: Alpi, App.; 4-5. Magg.-Lugl. [Reg. temp.-fredde e mont. dell’ Emisf. bor... — A. spicata « nigra L. (1753) — A. nigra G. M. et S. (1800). A. spicata L. (1753) 1624 Fam. LXV. ANONACEZE. (Gen. 46, spec. circa 700 la maggior parte delle Reg. trop., poche delle Reg. temp. dell’Am. bor. ed 1 dell’Austral.). Proprietà ed usi. — I frutti dell’Anona Cherimolia hanno una polpa bianca, mucillaginoso-zuccherina, di sapore gratissimo. Gen. 447. Anòna L. (1735). (Spec. 60 circa, la maggior parte dell’Am. trop., 2 0 3 soltanto dell’As. ed Atr. trop.). Alberetto di 3-5 m., a rami pendenti. Fg. sparse, ovali, lunghe 10-15 cm., tomentoso-sericee nelle 2 pag., di odor grave, intere. Fi. solitari od in fascetti di 2-4, ascellari od estrascellari, brevem. peduncolati. Calice di 3 piccoli 447 Anona] 65 ANONACEAE 691 sepali. Corolla di 6 petali, 3 esterni bislunghi, verdognoli, coriacei, tomen- tosi all’esterno, all’interno con una macchia violaceo-nerastra alla base; i 3 in- terni piccolissimi. Stami molti, a filam. brevissimi. Sincarpio carnoso, grosso, di forma ovata, scavato a cuore alla base, verde-scuro, con rilievi e depres- sioni a forma di scudetti; esso risulta da tante bacche saldate, corrispondenti ai singoli ovari. Semi oblunghi, neri. è. Origin. del Perù e N. Granata: colt. sino prima del 1878 a Reggio-C'al. ed in Sic.; 2. Ag. [Colt. nei paesi trop.| — A. tripetala Ait. (1789). — Volg. Anona, Cherimolia. A. Cherimolia Mill. (1768) 1625 Fam. LXVI. BERBERIDACE-E. (Gen. 15, spec. circa 100 delle Reg. temp. dell’Emisf. bor. ed Am. mer., poche nelle Reg. intertrop. mont.). Proprietà ed usi. — I frutti del Crespino (Berderis vulgaris) sono mangerecci ed hanno sapore acidulo leggerm. amaro; contengono zucchero, acido malico ed acido tartarico. Servono a fare gelatine e sciroppi rinfrescanti; fermentati col miele dànno una specie d’idromele di sapore gradevole. Le fg. della stessa pianta servono talora a fare decotti antiscorbutici ed ‘antidissenterici. La corteccia con- tiene 3 alcaloidi, berderina, oriacantina e berbamina; il primo trovasi anche nel legno e dà a questo ed alla corteccia un bel color giallo, l’oriacantina dà alla rd. sapore amaro ed acre. Tale corteccia è tonica e ad alta dose anche purga- tiva, agisce pure come antifebbrifuga. Dalla rd. e dai fusti del Crespino si ot- tiene pure una tinta gialla. Chiave dei generi. 1 Erba a fg. biternate. Sepali 8, petali e stami 4. Cassula. 448 Epimedium — Arbusto spinoso a fg. semplici. Sepali e stami 6, petali 6-8. Bacca. 449 Berberis Gen. 448. Epimedium L. (1735). (Spec. 9 o 10 dell’Eur. ed As. temp. specialm. or.). Rz. lungam. strisciante, ramoso, emettente fg. radicali e fusti, questi por- tano in alto una sola fg. e terminano con un racemo di fi. (1-3 dm.). Fg. bi- ternato-composte, a foglioline picciolettate, ovali, per lo più obliquam. cuori- formi alla base, denticolato-spinulose (quasi cigliate), spesso un po’ pelose da giovani, glabre e lucide da adulte. Racemo semplice o con pochi rametti, a rachide e pedicelli glanduloso-pelosi, questi con una bratteola alla base. Sepali 8, in 2 verticilli, rossi, gl’interni più intensam. colorati, petaloidei. Petali 4, gialli, in forma di cornetti nettariferi, a fauce aperta verso l’ovario. Stami 4, aprentisi per 2 valve dal basso all’alto. Ovario 1-loculare. Cassula siliqueforme, a 2 valve ineguali. Semi incurvati, con arillo membranoso. %. Luoghi selvatici boschivi: Istria, C. Euganei, C'. Berici, Alpi ven., trent., bresc., comasche e piem. nella Valsesia, App. moden., mugellano ed umbro al M. Malbe; 4-5, rr. 3 (pr. Chioggia e Vercellese). Apr.-Magg. [Alpi or. sino Serbia As. Min. Cauc., nat. Svizz.). E. alpinum L. (1753) 1626 sbatti. 692 66 BERBERIDACEAE [449 Berberis Gen. 449. Bèrberis L. (1737). (Spec. descritte circa 100, ma da ridursi assai, dell’As. ed Am., la nostrale diffusa come sotto). Arbusto cespuglioso, glabro, a corteccia interna e legno gialli; rami gri- giastri. Fg. obovate od oblunghe, rigide, lucide, seghsttato-spinulose, quasi cigliate (rr. intere), riunite in fascetti sopra rami raccorciati (brachiblasti) all’ascella di fg. trasformate in spine 3-5-partite. Fi. gialli, in racemi ascel- lari pendenti, a pedicelli bratteolati. Sepali 6, petaloidei, accompagnati al l'esterno da 2-3 brattee squamiformi. Petali 6-8, con 2 glandolette alla base. Stami 6, deiscenti e. s. Bacca oblunga, rossa o nerastro-azzurrognola a ma- turità, acidula. Semi 1-3, a guscio corneo-membranoso. è. Boschi, siepi e pa- secoli; 5-7, rr. 3-4. Magg.-Giu. [Eur. Cauc. Persia India Giapp., nat. Am. bor... — Volg. Crespino, Trespino, Berberi. B. vulgaris L. (1753) 1627 A Arbusto di 1-3 m., a rami raddrizzati. Fg. senza stomi nella pag. super. Ra- cemi moltiflori. — Istria, Alpî, App. bor, e centr.; 4-5, rr. 3 (Veneziano, Mantov., Piem., Ferrarese a Mesola e Pineta di Ravenna). o. TYPICA B Arbusto di 3-6 dm., a rami flessuosi e sdraiati, più spinoso. Fg. munite di stomi anche nella pag. super., di sotto con nervature a maglie più strette. Racemi poveri. a Fg. lanceolate, acute alle 2 estremità. — Cal. al M. Pollino; 6--. [Endem.] — B. aetn. v. calabr. C. K. Schneider (1905). 8 CALABRICA n. comb. b Fg. oblanceolate od obovate, appena acute all’apice. — S7c. sull'Etna e sulle Ne- brodi, Sard. e Cors.; 6-0. [ Endem.]. — B. vulg. v. macroacantha Guss. (1827) — B. Boissieri C. K. Schneider (1905). | AETNENSIS (PRESL, 1826) 1627! Nora. — Si colt. per ornamento più frequentem.: Berberis Lycium Royle (1537), dell’Himal., B. Darwini Hook. (1844) del Chile e Patagonia e Mahonia aquifolium Nutt. (1318) = Berber. aq. Pursh (1814) dell’Am. bor.-ocec. Fam. LXVII. DROSERACE.E. (Gen. 6, spec. 98 circa, delle Reg. temp. e trop. di tutto il Globo eccett. le isole del Pacifico). Proprietà ed usi. — Le Drosera nostrali sono state sperimentate, ma senza successo, contro la tisi. Tanto le Drosera quanto l’Aldrovanda sono piante carnivore, munite nelle fo. di speciali apparecchi per accalappiare insetti ed altri animaletti acquatici od anche delle diatomee nel caso dell’ A/drovanda. Nel gen. Drosera tale apparecchio è formato da peli porporini terminati da una glandola a capocchia, situati nella pag. super. della fg., secernenti un liquido vischioso--limpido, destinato ad ade- scare ed impigliare gl’insetti, i quali agitandosi eccitano l’irritabilità dei peli stessi, inducendoli a piegarsi a guisa di tentacoli su di essi, che, così imprigio- nati e invischiati, finiscono per morire. I loro corpi sono successivam. rammolliti ed in qualche modo digeriti per opera di una sostanza analoga alla pepsina acida, segregata dalle stesse glandole. Nell’ A/drovanda abbiamo invece delle fg. vesci- colose formate da 2 valve mobili sulla nervatura mediana, munite di peli irrita- bili e di glandole di 2 diverse grandezze; queste fg. se eccitate dall’urto di ani maletti o diatomee nuotanti nell'acqua si chiudono su sè stesse imprigionandole. sd 67 DROSERACEAE 693 Questi esseri finiscono dopo qualche tempo col morire e certam. i materiali de- rivanti dalla loro decomposizione sono utilizzati per la nutrizione della pianta; il processo non è però ancora ben noto. Le lunghe setole, che attorniano le de- licate lamine fogliari, servono a tener lontani gli animali non adatti alla presa. Chiave dei generi, 1 Piante nè nuotanti nè sommerse, a fg. in rosetta radicale. Fi. in cime spi- ciformi, unilaterali. 450 Drosera — Pianta nuotante o sommersa, a fg. verticillate. Fi. solitari, ascellari. 451 Aldrovanda Gen. 450. Dròsera L. (1735). (Spec. 90 circa, sparse nelle Reg. temp. e trop. di tutto il Globo eccett. le isole del Pacifico, copiosissime nell’Austral. extratrop.). 1 Fg. obovate od orbicolari, a lamina tanto lunga che larga, bruscam. contratta nel pieciuolo, Stimmi obovato-capitati. Semi oblungo-fusi- formi, a guscio molto lasso e reticolato (lunghi nel secco !/3 - 17 mm.). Rd. fibrosa. Fg. lungam. picciolate, generalm. applicate al substrato in circolo. Scapi eretti sin dalla base (10-20 em.), assai più lunghi delle fo., nascenti dal centro della rosetta, semplici o 2-3-forcati. Fi. bianchi, in cime scorpioidi, unilaterali. Calice a 5 lacinie ovato-acute, brevem. saldate alla base, persistente. Corolla a 5 petali, poco più lunghi del calice, spatolati. Stami 5. Ovario terminato da 3-4 stili bifidi, biancastri. Cassula oblunga, 3-4-valve, non solcata. Y. Luoghi umidi e torbosi, di solito tra lo sfagno, qua e là; 4-5, rr. 3. Apr-Aut. { Eur. As. bor. Giapp. Am. bor... — Volg. Rosolida. 1 D. rotundifolia L. (1753) 1628 A Scapi afilli. Fi. situati all’ascella di brattee ridottissime, senza ciglia. Sepali finam. denticolato--glandulosi. — Alpi, qua e là nella Pianura traspadana, App. sett. sino Romagna, Lucchese, Pisano e Cors. a TYPICA B Scapi più vigorosi, spesso portanti in basso 1--2 fg. picciolate. Fi. cleistogami, tutti situati nell’ascella di brattee fogliacee, sessili o quasi, cigliato-glan- dulose come le fg. Sepali con qualche ciglia glandulosa all'apice e più ottusi. — Cors. al lago di Creno [Endem.]. 8 corsica (R. MAIRE, 1904) 1628! — Fg. lineari-oblunghe od obovate, a lamina 2-5 volte più lunga che larga. Stimmi c. sì Semi ovato-oblunghi, a guscio e. s. (lunghi nel - secco 1-1,2 mm.), ad estremità più ottuse che nella spec. prec. Fg. generalm. erette. Cassula 4-5-valve. Il resto c. s. X. Come la prec.; 4-5, rr. 3. Giu Ag. [Eur. As. bor. Am. bor... — D. anglica Huds. (1778). 2 D. longifolia L. (1753) 1629 A Fe. lineari-oblunghe, a lamina 8-5 volte più lunga che larga, insensibilm. attenuata nel picciuolo. — Alpi dal Ven. al Piem., qua e là, rr. al piano în Piem. a Druent. vu. TYPICA B Fg. obovate, a lamina circa 2 volte più lunga che larga, più bruscam. atte- nuata nel picciuolo. — Trent. nelle Giudicarie, Bergam. in V. Brembana e C. Tic. in V. di Bosco. [Eur. media). — D. rotundifol. x anglica D. Torre et S. (1909). 9 oBOvaTA (M. et K., 1826) 694 67 DROSERACEAE [450 Drosera — Fg. cuneiformi-obovate, a lamina 2-4 volte più lunga che larga. Stimmi smarginati. Semi obovati, a guscio avvolgente strettam. l’albume e tubercolato (lunghi nel secco 0,7 mm. circa). Fg. generalm. erette. Scapi curvati alla base (4-7 cm.), subeguali alle fg., nascenti ai lati della ro- setta, semplici. Stimmi quasi piatti, rossastri. Cassula 3-4-valve, con 3-4 solchi. Il resto c. s. %. Come le prec., ma più rara; Friuli, Trent., dal Comasco al Piem., App. moden. al lago di Pratignano?, Lucchese e Pi- sano; 4-5, rr. 3 (Friuli, Vercellese). Lugl-Ag. [Eur. media e bor. As. min. Am.. bor. e centr. Brasile]. — D. longifolia Sm. (1800), Bert. p. p. 3 D. intermedia Hayn. (1800) 1630 Gen. 451. Aldrovànda Monti (1747). (Spec. unica). Pianta nuotante o sommersa, succosa, diafana, senza rd., periente nell’au- tunno ad eccezione della gemma terminale, la quale cade al fondo delle acque per svernarvi. Fusto breve (3-10 cm.), semplice o bifido. Fg. verticillate a 6-9, a picciuolo oblungo-cuneato, terminato da 4-6 lunghe setole, minutam. acu- leate; lamina verticale, bivalve, quasi vescicosa, a valve munite nel centro della pag. super. (interna) di setole irritabili e di glandole, verso la periferia di peli stellati ed al margine (ch’è ripiegato) di piccole punte coniche. Fi. bian- chi, 1-3 per fusto, solitari ascellari, a peduncolo più lungo della fg., ricurvo nel frutto. Calice a 5 divisioni oblunghe. Petali 5, ovato-lanceolati, conni- venti, subeguali al calice. Stami 5. Stili 5, filiformi, a stimmi ramosi. Cassula globosa, 5-valve. Semi pochi, neri, lisci, oblunghi, con una papilla allà base. O, L. Acque ferme ombreggiate, qua e là: pianura traspad. dal Ven. al Piem., Bologn., Tosc. pr. Pisa, al lago Sibolla ed una volta al lago di Bientina, Laz. al lago Lattanzi ed Otranto; 2 e 3. Lugl.-Ag. [Eur. media e mer. Ben- gala Austral.|. A. vesiculosa L. (1753) 1631 Fam. LXVIII. SAXIFRAGACE-E. (Gen. 69, spec. 660 circa delle Reg. fredde e temp. di tutto il Globo, rare tra i tropici, poche nell’Afr. mer. ed Austral.). Proprietà ed usi. — Le Sassifragacee sono economicam. e terapeuticam. poco importanti. Si possono tuttavia ricordare la Saxifraga lingulata che allo stato tresco è usata contro i foruncoli e le oftalmie e secca come espettorante ed an- tidissenterica; le S. granulata e tridactylites erano usate in passato contro la cal colosi vescicale; infine la Parnassia palustris ch’ è tonica ed astringente ed usasi con buon risultato contro le diarree ribelli e la metrorragia. Le bacche del Ribes rubrum hanno sapore acidulo gradevole e sono usate, oltre che come frutta, per fare sciroppo e gelatina per bibite e gelati ed in me- dicina come rinfrescanti; se ne fa pure una specie di vino. Esse contengono zue- chero, pectina, mucilagine, acido malico ed acido citrico. I frutti dell’Uva-spina (Ribes Grossularia) sono pure apprezzati per uso economico e per fare una specie di vino; anch’essi sono leggerm. astringenti. Il A/bes nigrum o Cassis tramanda. un odore aromatico speciale, prodotto da glandolette resinose giallo-dorate che 65 SAXIFRAGACEAE 695 coprono la pag. infer. delle fg. I suoi frutti sono dolciastri ed aromatici e con- tengono un olio volatile amaro, al quale si attribuiscono delle proprietà toniche, sudorifere e digestive; essi servono per fare un liquore assai gradito. Coi fi. del Philadelphus coronarius, che sono odorosissimi, si prepara un’acqua profumata; le fg. di questo arbusto, ch’è frequentem. colt. per ornamento, hanno sapore di cetriolo, se masticate. Le spec. di Sax7fraga delle sez. Antiphylla, Aizoonia e Kabschia sono note- voli per la presenza di idrostomi, ossia piccole boccucce destinate ad espellere una soluzione acquosa di carbonato calcico, che si deposita presso l’orificio in forma di squamette bianche. Chiave dei generi. 1 Piante erbacee. 2 — Piante legnose. 5 2 Petali mancanti. 455 Chrysosplenium — Petali presenti (talora sepaloidei). 3 3 Stami 5, alternantisi con altrettanti nettari, divisi in appendici piliformi terminate da una glandola capitata. 452 Parnassia — Stami 8 oppure 10, senza nettari. + 4 Petali ben differenziati per colore e struttura dal calice. 453 Saxifraga — Petali dello stesso colore e struttura del calice. 454 Zahlbrucknera 5 (1) Petali sporgenti dal calice, bene sviluppati. Fg. opposte. 457 Philadelphus — Petali inclusi nel calice, minuti, in forma di squametta. Fg. sparse. 456 Ribes Tribù I. PARNASSIEZ. Gen. 452. Parnassia L. (1737). (Spec. circa 15, delle Reg. fredde e temp. dell’ Emisf. bor. e dei monti dell’India). Pianta glabra. Fusto eretto, semplice (1-3 dm.), scapiforme. Fg. radicali picciolate, cuoriformi-rotonde, intere; una sola caulina, amplessicaule. Fi. so- litario terminale. Sepali 5. Petali 5, bianchi. Stami 5, alternati con 5 net- tari fimbriati. Stimmi 5, sessili. Cassula ovoidea, loculicida. Semi a tegumento membranoso-reticolato. %. Luoghi erbosi 0 ghiaiosi umidi e torbiere: Istria, Alpi, App. sino Abr. e Salernit. alla Ferriera di Amalfi; 4-7, rr. 3 (Veneto, lago di Mantova, Piem. ecc.). Lugl.-Ag. [Eur. As. occ. e bor. Giapp. Am. bor.]. — Volg. Parnassia. P. palustris L. (1753) 1632 Tribù II. SAXIFRAGEA. Gen. 453. Saxifraga L. (1737). (Spec. 300, delle Reg. fredde, temp. ed alp. dell’ Emisf. bor.). 1 Fg. senza squamette calcaree bianche, 2 — Fg. fornite ai margini di 3 a molte fossette puntiformi secernenti una squametta calcarea bianca (eccett. S. bifora). 12 696 68 SAXIFRAGACEAE (453 Saxifraga 2 Calice diviso fin quasi alla base, libero o quasi dall’ovario. 3 — Calice decisam. gamosepalo, + aderente all’ovario. 9 3 Semi sferici. Pianta annua o bienne, a fusti fogliosi, gracili e diffusi e fo. reniformi o largam. ovali. Sez. I. CyMBALARIA 14 — Semi oblunghi. Piante perenni, mai c. s. 4 4 Petali bianchi o carnicini (talora punteggiati di rosso o di giallo). 5 — Petali gialli od aranciati. IC 5 Fusti fioriferi fogliosi. Fg. reniformi-subrotonde, Sez. II MiscopeTtALUM 15 — Fusti fioriferi nudi, Fg. mai reniformi-subrotonde (eccett. S. Geum). 6 6 Fg. acute. Filamenti degli stami lesiniformi. Cassula deiscente sin ol- tre la metà. Sez. VI. BoRAPHILA 28 — Fe. ottuse (talora smarginate). Filamenti degli stami dilatati in alto. ‘assula deiscente all’apice soltanto, Sez. X. ROBERTSONIA 32 7 (4) Petali forniti nell’unghia di 2 callosità nettarifere. Fg. non ci- gliate. Sez. VII. HircuLUs 29 — Petali senza callosità. Fg. seghettato-cigliate od anche nude ed intere. 8 8 Fg. con un poro apicale, carnose, Sez. VIII. XANTHIZOON 30 — Fg. senza poro apicale, aride, Sez. IX. TRACHYPHYLLUM 31 9 (2) Piante annue o bienni. Sez. III. TRIDACTYLITES 16 — Piante perenni. 10 10 Piante a fg. cuneato-subrotonde o reniformi (le infer, almeno), ora bianeo-lanose e senza bulbilli, ora semplicem. pelose (rr. glabre) e per lo più provviste di bulbilli all’ ascella delle fg. Sez. IV. NEPHROPHYLLUM 17 — Piante non corrispondenti ai caratteri suddetti, Tal 11 Stili 2. Fg. erbacee o carnose (rr. aride). Fi. subsolitari o scarsi in corimbo. Sez. V. DACTYLOIDES 20 — Stili 3. Fg. coriacee. Fi. numerosi in pannocchia. Sez. XI. TRISTYLIS 34 12 (1) Fg. opposte. Sez. XIV. ANTIPHYLLA 45 — Fg. sparse od a rosetta. 13 13 Fg. in gran parte raccolte in rosetta ben distinta e patente. Fusti fioriferi alla fine perienti. Sez. XII. AIZOONIA 35 — Fg. mai in rosetta, in gran parte densam, embriciate ed appressate. Fusti fioriferi perennanti. Sez. XIII. KABSscHIA 39 Sez. I. CyMBALAÀRIA GRISEB. (1843). 14 (3) Fusti cespugliosi, gracili, diffusi (3-25 cm.), peloso-glandulosi, per lo più assai ramosi a cima. Fg. radicali e cauline, sparse, piccole, carno- sette, lungam. picciolate, reniformi o subrotonde, 3-5-lobate (rr. intere), glanduloso-cigliate al margine. Peduncoli gracili, 1-flori. Sepali eretto- patenti. Petali bianchi o solfini. O, 00. Rupi e muri umidi, tra 200 e 1400 m.: Sic. pr. Palermo, alla Pizzuta, a Busambra e pr. Trapani al M. S. Giuliano; 2-5. Marz.- Magg. [Dalm. Grec. Creta Cipro As. min. Ciren.]. 1 S. hederacea L. (1753) 1633 “LAT Ai WA I N î 459 Saxifraga] 68 SAXIFRAGACEAE 697 Sez. II. MiscopETALUM (Haw., 1812). 15 (5) Fusto eretto od ascendente, peloso-glanduloso (1-6 dm.). Fe. radi- cali a rosetta, le cauline sparse, erbaceo-carnosette, le radicali piccio- late, subrotondo-reniformi, dentate o crenate, talora porporine di sotto; le cauline decrescenti, 3-5-lobate. Pannocchia + ampia. Calice a lacinie alla fine patenti. Petali punteggiati di giallo in basso e di rosso in alto (rr. senza punteggiature). 4. Rupi e luoghi ombrosi umidi, frequente; 4-6. Giu-Lugl. [Eur. media e mer. Cauc. As. min.|. 2 S. rotundifolia L. (1753) 1634 A Fg. radicali larghe 2-5 cm., con 12-20 denti. a Fusti fioriferi alti sino a 60 cm. I Fg. basali a lamina cigliata al margine, nel resto glabra o quasi. — Alpi, App., Sic., Sard. al M. Limbara e Cors. 0, TYPICA II Fg. basali a lamina densam. pelosa sulle 2 pag., a denti più superficiali e più rotondati. — Istria, It. mer. e Sic. [ Bale. Transsilv. Cauc. As. min.| — S. rotundifol. v. hirsuta Sternb. (1832) — S. lasiophylla Schott (1854). B REPANDA (W., 1810) b Fusti fioriferi bassi. Pianta ridotta in ogni parte, a fg. sparsam. pelose, appena cartilaginee al margine e con crenature ottusissime. — Monti della Corsica da 1500 a 2000 m.|Endem.|. — S. chrysosplenifolia Rouy et Cam. (1901), non Boiss. INSULARIS BRIO. (1913) B Fg. radicali larghe al più 25 mm., con 5-9 denti ottusi. — Pianta ridotta, alta 5-25 cm. — Basil. al M. Sirino | Alban. Epiro Grec.). ò TAYGETEA (Borss. et HELDR., 1849) Sez. III. TRIDACTYLÌITES (HAW., 1821). 16 (9) Fg. carnosette, le basali ed infer. © spatolate o cuneate. Calice b-dentato, a denti ovali. Pianta glanduloso-pelosa. Fg. 3-5-dentate o -fide (talora intere), a lacinie laterali spesso bifide; le super. brevem. picciolate o sessili, 2-3-partite od intere, lanceolate o lineari. Petali bianchi, lunghi 2-3 volte i sepali. O, 00. Muri, rupi e luoghi sassosi; 2-7. Marz-Lugl. | Eur. As. occ. Alger. Am. bor.|. — Volg. Lucernicchia. 3 S. tridactylites L. (1753) 1635 A Pianta annuale, a peduncoli filiformi, lunghi 2 o più volte il calice frutt. — Petali lunghi il doppio dei sepali. — Istria, Pen. ed isole. 4. TYPICA B Piante bienni (talora perennanti), a peduncoli grossi, lunghi 1-2 volte il calice frutt. a Petali lunghi 2-3 volte i sepali. Calice frutt. obovato, attenuato alla base. — Alpi, A. Apuane, App. reggiano, moden., pistoiese, centr., camp., avell. al M. Cervalto, salern. al M. Cervati, cal. al M. Pollino e Sie. alle Madonie. — S. controversa Sternb. (1810). 3 ADSCENDENS (L., 1753) 1635! b Petali lunghi non più del doppio dei sepali. Calice frutt. globoso, roton- dato alla base. — Abr. alla Majella, Basil. al M. Sirino, M. Alpe e M. Pollino [Alban. Grec.). ‘| PARNASSICA (Borss. et H., 1856) — Fg. membranose, le basali ed infer. largam. ovate o reniformi. Calice 5-fido, a denti lanceolati. Fusti gracili, prostrati (1-3 dm.). Fg. tutte 698 68 SAXIFRAGACEAE [458 Saxifraga picciolate, le infer. a rosetta, le altre sparse; le super. talora intere ed ovali o lanceolate. Fi. infer. ascellari, gli altri a pannocchia. Petali bian- chi. OO. Muri e luoghi rupestri ombrosi; 4 e 5. Apr.-Ag. [Carniola Croazia]. — S. rupestris W. (1799) — S. Ponae Sternb. (1810). 4 S. petraea L. (1762) 1636 A Pianta glanduloso-pelosa. Fg. infer. e medie largam. ovate o reniformi, 8-5 fide o -dentate, a lacinie incise od inciso-dentate. Petali lunghi 4 volte i sepali. — Istria presso Fianona, Triestino, Alpi Giulie, bellun. nella V. del Tegorzo, trent.-veron., bergam. e comasche ai Corni di Canzo. x TYPICA B Pianta glabrescente. Fg. infer. e medie cuoriformi orbicolari, a 7-10 lobi quasi eguali (solo il mediano un po’ più sviluppato). Petali più brevi e più stretti. — Colli Berici pr. Costozza e Valmarana [Endem.|. 9 BERICA BEG. (1904) Sez. IV. NEPHROPHYLLUM GAUD. (1328). 17 (10) Petali giallo-citrini. Pianta bianco-lanosa, a peli glandulosi. Rd. senza bulbilli. Fusti gracili, prostrati (1-3 dm.), ramosissimi. Fg. cuneato-sub- rotonde, con 3-7 denti a ventaglio, tutte sfornite di bulbilli all’ascella. Pannocchia dicotoma, a rami capillari. Calice a lacinie ovato-ottuse, pa- tenti. XY. Rupi calcari ombrose, rara: Alpi trent., bresc. e bergam.: 5-6. Giu.-Ag. [Endem.| — S. sibirica Sternb. (1806), non L. 5 S. arachnoidea Sternb. (1810) 1637 — Petali bianchi. Piante mai bianco-lanose. 18 18 Ascelle delle fg. (specialm. super.) fornite ognuna di un gruppetto di più bulbilli. Fg. glabre o tutt'al più subeigliate. Rd. squamosa, con bulbilli biancastri. Fusto eretto od ascendente, semplice (25-35 cm.), un po’ peloso; bulbilli minuti, rossastri. Fg. picciolate (meno le estreme super.), le infer. subrotondo-reniformi, 3-7-fide, a lobi ovati; le super. ovali o lanceolate, 3-partite od intere. Fi. solitario terminale (talora abortivo o con 1-2 altri ascellari), dapprima chinato poi eretto. Calice a lacinie oblungo-ottuse, eretto-patenti. Petali obovati, lunghi 8-13 mm. %. Puscoli e rupi, rara; Alpi trent.-bellunesi e Mar. alla Cima Mar- guareis fra Tenda e Pesio; 6-7. Lugl.-Ag. | Alpi Carp. Eur. bor. As. bor. e centr. Giapp. Am. bor. Groenl.|. 6 S. cernua L. (1753) 1638 — Ascelle di tutte le fg. con un solo bulbillo o senza, Fg. + pelose. 19 19 Calice a lacinie oblunghe o lineari. Cassula a stili spesso divaricati. Fusti generalm. con poche fg. Rd. fornita di bulbilli rossastri, un po’ di- sgiunti tra loro, con squame densam. vellutate ai margini. Fusto eretto, generalm. ramoso (1-5 dm.), peloso-glanduloso. Fg. picciolate, le infer. rotondato-reniformi, + profondam. divise in lobi arrotondati; le supreme lineari, indivise. Infiorescenza cimosa o pannocchiuto-corimbosa. Petali lunghi 10-17 mm. %. Luoghi erbosi o rupestri, qua e là; 2-5. Apr.-Magg. [Eur. media Reg. medit.]. 7 S. granulata L. (1753) 1639 A Fg. basali a lobi eguali o quasi. Pianta alta sino a 50 cm., con fi. © nume. rosi. — Pen. sino Cal. (però rara al nord), Elba, Giglio, Montecristo, Capraia e Sic. alle Madonie. o TYPICA 453 Saxifraga]| 68 SAXIFRAGACEAE 699 B Fg: basali a lobi più profondi, ineguali, spesso crenulati. Pianta alta sino a 20 cm., sempre ramificata dal basso, con fi. meno numerosi. — Cors. e Sard. |Endem.) — S. granul. v. corsica Ser. (1828) — S. corsica Gr. et Godr. (1848). g Russu (PresL., 1822) — Calice a lacinie ovali. Cassula a stili appena divaricati. Fusti con numerose fg. Rd. a bulbilli affastellati in globo, a squame lacero-ci- gliate. Fusto eretto, semplice (1-4 dm.). Fg. a 5-7 lobi o denti, le super. sessili o quasi. Infiorescenza + raccolta. Petali lunghi 5-10 mm. Il resto c. s. Y. Luoghi erbosi, frequente; 2-5. Apr.-Giu. [Alpi Reg. danub. Bale. Alger. Tunis.|. 8 S. bulbifera L. (1753) 1640 A Fg. cauline provviste all’ascella di un bulbillo. — /stria, Pen., Ste., Sard. e Cors. o. TYPICA B Fg. cauline senza bulbillo all’ascella. a Infiorescenza ramificata, corimbosa. — Salern. sul M. Bulgheria, Leccese nei M. di Martina Franca, Cal. alla Sila e certam. altrove nell’It. mer. | Endem.) — S. bulbifera Lopez in FI. It. exs. n. 1855 (1914). 8 PSEUDO-GRANULATA Lac. (1918) b Infiorescenza contratta. — Sic. nel Palermit. a S. Martino, Pizzuta e Ter- mini ed Etna a Randazzo | Alger. Tunis... — S. granulata Desf. (1798), non L. — S. Parisii Pomel (1874). ATLANTICA (Borss. et REUT., 1852) Sez. V. DactyLoiDES TAUSCH (1823). 20 (11) Petali lunghi circa come le lacinie calicine, 21 — Petali lunghi 2-3 volte le lacinie calicine, 23 21 Lacinie calicine terminate in breve resta. Fg. aride, d’un giailo-pa- glierino un po’ verdognolo. Pianta lassam. cespugliosa, densam. fogliosa; porzione annua dei fusti eretto-ascendente (4-15 cm.), glabra, con poche fo. discoste. Fg. lineari-lesiniformi, interissime, acuminato-aristate, con stretto margine Jalino, carenate di sotto, spesso minutam. cigliate. Infio- rescenza con pochi rami 1-2-flori. Petali obovato-oblunghi, bianco-gial- licci nel fresco (giallo-verdognoli nel secco). %. Rupi, rara; Alpi Giulie nel Goriziano, Friuli e Carnia; 5-7. Giu.--Lugl. | Alpi or.] — S. arena- rioides Brign. (1810). 9 S. tenella Wulf. (1789) 1641 — Lacinie calicine mai aristate. Fg. erbacee o carnose, verdi. 22 22 Petali lineari od ovali, più stretti delle lacinie calicine, Pianta c. s., per lo più coperta di brevi peli jalini, glandulosi; porzione annua dei ‘fusti nuda o lassam. fogliosa (2-4 cm.), con 1 o pochi fi. Petali giallo- cedrini (rr. porporino-scuri all’apice). Y. Rupi e puscoli in terreni cal- cari; 7. Lugl.--Ag. [Pir. Alpi Bale. 10 S. sedoides L. (1753) 1642 A Fg. mucronate e terminate da un pelo all’apice (rr. ottusette), lanceolate o spatolate, intere o rr. qualcuna bi-trifida. a Fusti fioriferi nudi, 1-3-flori. — Alpî dalle Giulie alle bergam. ed App. abr. . al Gr. Sasso e Majella. % TYPICA b Fusti fioriferi foliosi, con più fi. formanti un racemo. — Col tipo nelle Alpi. [Alpi or.|. 8 HoHENWARTII (STERNB., 1810) B Fg. ottuse od acute, senza pelo apicale, spatolate, in parte 3-5-fide o -den- tate a ventaglio, in parte intere. — Fusti fioriferi afilli, 1-8--fori. — Alp? I (©) =) 68 SAXIFRAGACEAE (453 Saxifraga carniche al M. Kerschbaumer, alto-atesine, trent.-lomb. dallo Stelvio al- VAdamello e Retiche al M. Bernina. [Alpi svizz. tir. ed or.]). — S. stenope- tala Gaud. (1818). ‘€ APHYLLA (STERNB., 1810) 1642! — Petali oblungo-ohovati, larghi come le lacinie calicine o più, Vedi S. muscoides 23 (20) Fg. tutte intere o leggerm. 2-3-dentate all'apice. 24 — Fg. tutte od in gran parte a 3-5 divisioni © divaricate a ventaglio. 27 24 Fe. lineari od oblanceolate. Petali lunghi tutt'al più il doppio dei sepali. Pianta peloso-glandulosa, cespugliosa, colla porzione perenne dei fusti densam. fogliosa, l’annua 1-4-flora (2-5 cm.). Fg. 3-5 nervie, ottuse, interissime (rr. 3-fide nella var. #). Petali obovato-rotondati od oblun- ghi, 1-8-nervi, bianchi o giallognoli. Y. Rupi e ghiaie; 7. Lugl.-Ag. | Alpi]. — S. tenera Suter (1802) — S. planifolia Sternb. (1810), non Lap. 11 S. muscoides AIl. (1774) 1643 | | | A Petali lunghi il doppio dei sepali e più larghi di essi, rotondato-obovati, — bianchi o giallo-cedrini. Fusti fioriferi con 3-5 fg. — Alp? centr. ed. occ. dalle Retiche (Bernina) alle Cozie. da TYPICA B Petali uguali o poco più lunghi dei sepali e larghi circa come essi, obovato- cuneati od oblunghi. a Fusti fioriferi con parecchie fg. Petali variabili dal giallo al porporino-scuro. — Alpi dolomitiche del Trent. ed Alto Adige [Endem.). — S. planifolia v. atropurpurea Koch (1837). 8 FaccHINII (KocH, 1842) b Fusti fioriferi nudi o con 1-2 fg. Petali gialli. -—— Alp? venete-occ.,. trent. (sino 2900 m.), alto-atesine, lomb., ticin. e piem. sino alle A. Graie. | Alpi tir. svizz. e savoiarde). SEGUIERII (SPR., 1807) — Fe. spatolate o rr. lineari, Petali lunghi il doppio dei sepali o più. 25 25 Fusti con più fi. corimboso-pannocchiuti, Fg. strettam. spatolate, sem- pre intere, glabre. Pianta cespugliosa, colla porzione perenne dei fusti terminata da dense rosette; fusti fioriferi glabri o con peli glandulosi nerastri, sparsi, con parecchie fg. lasse (3-10 cm.). Petali rotondato-obo- vati, 8-nervi, bianchi. X. Rupi e ghèaie calcari, rara: App. abr. al M. Corno, Pizzo di Sivo, Majella, Morrone e Sirente: 7. Lugl.-Ag. | Bosnia-Erzeg. Monten. Grecia|. 12 S. glabella Bert. (1824) 1644 — Fusti con 1-7 fi. racemosi. Fg. spatolate o rr. lineari, intere o con 3 (rr. 5) denti all’apice, peloso-glandulose (rr. glabre). 26 26 Petali bianchi. Fg. in rosette piuttosto lasse. Pianta glanduloso-pelosa, cespugliosa; fusti fioriferi alti 2-6 (rr. sino a 13) cm. Petali obovato- oblunghi o cuneato-obovati, 3-nervi. %. Rupi e pascoli umidi; 7. Giu.-Ag. [Pir. Alpi Carp. As. bor.|. 13 S. androsacea L. (1753) 1645 A Fg. della porzione perennante dei fusti con peli lunghetti al margine in alto ed anche sulle facce. — Piante di 2-15 cm. a Fusti fioriferi nudi o rr. con 1-2 fg. I Fg. tutte intere. — Alpi. — S. tenera Sternb. (1810). 4 INTEGRIFOLIA SER. (1830) II Fg. tutte od in parte 3-5-dentate. — Alpi. — S. andros. v. tridentata Gaud. (1818). 8 PYRENAICA (Scop., 1772) 455 Saxifraga] 68 SAXIFRAGACEAE 701 b Fusti fioriferi con più fg., flaccidi, — a pedicelli molto esili. Calice a por- zione tubulosa breve. Petali più stretti e più brevi che nel tipo. Fg. lasse, intere. — Alp? dbergam. sulla Presolana da 1770 a 1800 m. | Endem.]. ‘€ PRESOLANENSIS (ENGL., 1916) B Fg. della porzione perennante dei fusti con peli brevi o brevissimi glandu- losi, densi, talora visibili solo colla lente. — Fusti fioriferi con 1-2 fg. o nudi. Fg. 3- (rr. 5) dentate all’apice. 1 Pianta alta 5-10 cm., coi fusti fioriferi e loro fg. muniti di peli brevissimi. Calice minutam. peloso. — Rupi aurito-porfiriche e granitiche delle Alpi trent.-bellun. [Endem.| — S. fassana Hand.-Mazz. (1904). è DEPRESSA (STERNB., 1810) 2 Pianta alta 2-4 cm., coi fusti fioriferi e loro fg. muniti di peli più lunghi. Calice pure peloso--glanduloso. — App. abr. sui monti Corno, Majella € Vettore [Endem.). e TRIDENS (JAN Ex ENGL., 1872) — Petali giallognoli o bianchi. Fg. densam. embriciate. Vedi S. exarata var. € et 8. 27 (23) Petali lunghi 10-15 mm. (circa 3 volte i sepali), bianchi. Pianta peloso-glandulosa, cespugliosa, colla porzione perenne densam. fogliosa. Fusti fioriferi fogliosi solo in basso o talora con 1-2 fg. anche in alto (2-18 cm.). Fg. cuneato-picciolate, con nervi prominenti, tutte palmato- divise in lacinie lineari, acute, rivolte all’innanzi. Fi. per lo più nume- rosi, in corimbo semplice o composto. Petali obovato-oblunghi, lungam. ristretti in basso. Cassula con 2 rostri stilari assai lunghi. Y. Rupi e ghiaie ; 6-7. Giu.-Ag. [Alpi svizz--mer. Bale. Curp.|. 14 S. pedemontana All. (1785) 1646 A Fg. a lamina gradatam. ristretta nel picciuolo, divisa sino a metà o meno. — Alpi occ. dal M. Rosa alle Alpi Mar. o TYPICA B Fg. a lamina più larga, bruscam. ristretta nel picciuolo e più profondam. divisa, colle lacinie laterali divergenti. — Monti della Cors. e Sard. sui M. Oliena e Gennargentu | Endem.|. — S. pedem. v. minor Moris (1840-43). 8 CERVICORNIS (Viv., 1825) — Petali lunghi 3-6 mm. (1 !/4 - 2! volte i sepali), bianchi, giallo-ver- dognoli o porporini. Pianta glanduloso-pelosa o più rr. glabra, cespu- gliosa, con fg. addensate o fittam. embriciate nella porzione perennante. Fusti fioriferi con 1-2 fg., rr. nudi (1-12 cm.). Fg. variabili. Fi. 3-9 in racemo o pannocchia. Petali obovato-oblunghi od ovali. Y. Rupi, ghiaie ece.; 7. Giu.-Ag.[Eur. media e mer.-mont. Cauc. As. min.] — ? S. trifida Vand. (1771). 15 S. exarata Vill. (1779) 1647 A Fg. verdi--scure, percorse da nervature prominenti, 3-5-lobate o --partite. Petali bianchi o bianchicci (rr. con macchia porporina alla base). a Petali obovati, lunghi 3-4 mm. Infiorescenza racemoso--pannocchiuta. — Alpi, A. Apuane, App. tosco-em. ed abr. — S. hypnoides All. (1785), non L. x VILLARSIT EnGL. et IRMSCH. (1916) b Petali ovali od oblunghi, lunghi 5-6 mm. — Alpi bergam., Lepontine, Pen- nine e Graie | Alpi svizz. centr.j. — S. exar. v. minor Gaud. (1818) — S. in- termedia Gaud. (1528). B LEUCANTHA (THOMAS, 1818) B Fg. verdi--chiare, generalm. senza nervature prominenti, intere, 3--lobe o 3--fide. Petali giallo--verdognoli, rr. porporini o bianchicci. 02 68 SAXIFRAGACEAE [453 Saxifraga I Fg. erbacee. Petali giallastri, rr. porporini o bianchi. 1 Fe. tutte 3-fide. Petali oblunghi. — Alpi, App. tosco-emil. ed abr. — S. caespitosa L. p. p. (1753) — S. varians Sieb. (1874). MOSCHATA (WuLF., 1781) 1647' 2 Fg. 3--5-lobate o 3--fide. Petali ovali od obovati. A Pianta lassam. cespugliosa. Fg. lungam. picciolate, brevem. ed ottusam. 3.-5-lobate. — Alpi Leponzie, Pennine e Graje |Vallese. — S. exarata All. (1785), non Vill. — S. caespit. « capitato-corymbosa Heg. (1825). è ALLionII (GAUD., 1818) AA Piante densam. cespugliose. Fg. 3--fide. * Petali giallognoli. Fusti fioriferi di 3-7 cm. — Alpi Giulie | Tir. Car- niola Stiria Carp.) ° CARNIOLICA (HuTER, 1888) #* Petali bianchi, spesso con una striscia porporina mediana. Fusti fiori- feri brevissimi, 1-8--flori. — Fg. piccole, densissime. — Alp? Pennine e Graje [Alpi svizz. e delfin.] — S. uniftora Ser. (1830) — S. delphi- nensis Rav. (1889). ACAULIS (GAUD., 1818) 3 Fg. tutte o quasi tutte intere, bislungo-lineari. Petali oblunghi. — Pianta densam. cespugliosa. — Alpi. — S. muscoides Wulf. (1781), non All. — S. moschata v. integrifolia Koch (1837). :) PYGMAEA (Haw., 1803) II Fg. carnose, intere o brevem. 3--fide. Petali obovati, lunghi 4-5 mm., bianchi. — Pianta © densam. cespugliosa. — App. abr. (Gr. Sasso, Majella, Coc- corello, Velino ecc.) e salern. al M. Cervati |Endem.] — S. Tenorii Sternb. (1831). 6 AMPULLACEA (TREN., 1823) Sez. VI. BorÀPHILA ENGL. (1869). 28 (6) Pianta glanduloso-pelosa o rr. glabra. Fg. carnosette, obovate od obo- vato-oblunghe, seghettato-dentate verso l’apice ed intere nel resto. Fusti fioriferi nudi, semplici o ramoso-pannocchiuti (2-30 cm.); brattee lanceo- late o lineari. Sepali alla fine riflessi. Petali lunghi 4-5 mm., bianchi con 2 macchie gialle alla base. Y. Luoghi umidi; 6-7. Giu.-Ag. [Eur. Am. bor.-occ. Reg. art.). 16 S. stellaris L. (1753) 1648 A Porzione perennante del fusto abbreviata. Fg. tutte avvicinate in rosetta. — Luoghi umidi (ma non acquitrinosi): Alpi, App. tosco-emil. e Cors. 1. VULGARIS SER. (1830) B Porzione perennante del fusto © allungata. Fg. allontanate. a Petali eguali, ovati o lanceolati, contratti in unghia. — Negli acquitrini e lungo i ruscelli. 8 PEGAJA BECcK (1874) (D. TORRE, 1899) b Petali ineguali (tranne talora il fi. terminale), 3 ovato--lanceolati e distintam. unguiculati, 2 lanceolati e ristretti alla base. Pianta robusta. — Alpe specialm. centr. — S. Clusii Koch (1838), non Gouan — S. stell. v. subalpina Bruegg. (1874) — S. subalp. D. Torre et S. (1909) : ROBUSTA ENGL. (1869) 8 Sez. VII. HircuLus TauscH (1823). 29 (7) Pianta glabra od un po’ pelosa. Fusti sterili prostrati, il fertile eretto, semplice (1-3 dm.). Fg. erbacee, intere o calloso-dentate, le basali obo- vato-lanceolate, con lungo picciuolo guainante e munito di lunghi peli ferruginei, le canline medie e super. lineari-lanceolate, sessili. Fi. 1-3, RA Pe ur Ù % A 453 Saxifraga] 68 SAXIFRAGACEAE 703 terminali. Petali lunghi 10-12 mm., gialli, spesso con punti rossi nella porzione infer. %. Alpe di Albergian in Piem.; 7. Lugl.-Sett. [Eur. media e bor. Cauc. As. bor. e centr. Cina Am. bor.]. 17 S. Hirculus L. (1753) 1649 Sez. VIII. XANTHIZOÒON GRISEB. (1843). 80 (8) Fusti pelosi, a porzione perenne densam. fogliosa, l’annua più lassam., i fioriferi + ramoso-pannocchiuti (1-3 dm.). Fg. carnose, lineari od oblun- ghe, le infer. riflesse, le cauline simili alle altre. Fi. terminale più grande. Sepali brevem. saldati in basso, patenti, lunghi 3-4 mm. Petali gialli, aranciati o porporini, lunghi 3-6 mm. %. Rupi e pascoli umidi; 5-7. Lugl.- Sett. [Eur. As. bor. Am. bor.]. 18 S. autumnalis L. (1753) 1650 A Foglie intere. a Fg. infer. cigliate o setolose. I Petali gialli od aranciati, con punti più carichi. — Alpi, App. tosco--emil. e centr. o. TYPICA II Petali porporino--scuri o nerastri. — Su! calcare: Alpi ven., trent., ticin., piem. sui M. d’Oropa ed in V. d'Aosta, Alpi Mar. ed A. Apuane [| Endem.| — S. aiz. v. atropurpurea Sternb. (1822). 8 ATRORUBENS (BeRT., 1813) b Fg. infer. nude o con poche ciglia. — Petali gialli con punti aranciati. — Col tipo. AIZOIDES (L., 1758) B Fg. dentellate, largam. lanceolate. — Alto Adige nel territ. di Bolzano (Bassa Austria] — S. aiz. v. dentif. Beck (1892). ò DENTIFERA n. comb. Sez. IX. TRACHYPHYLLUM GaAUD. (1828). 31 (8) Sepali sforniti di resta all’apice. Pianta colla porzione perenne ce- spugliosa, gemmifera; fusti fioriferi peloso-glandulosi, almeno in alto, 1-7-flori (2-25 cm.), lassam. fogliosi. Fg. glabre, lineari-lanceolate, spi- nuloso-aristate all’apice. Sepali patenti. Petali lunghi 4-8 mm., gialli, spesso macchiati di rosso. %. Rupi e ghiaie; 7. Lugl-Ag. [Pir. Alpi Bale. Carp.]. 19 S. bryoides L. (1753) 1651 A Porzione perenne dei fusti con fg. densissime, ricurve all’apice, lunghe 5-7 e larghe 1 mm., brevem. seghettato--cigliate alla base soltanto. Fusti fiori- feri 1--flori, ben distinti dagli sterili, alti al più 5 cm. — Alp? dalle ven. alle Mar. (sull’Adamello sino a 3460 m.). o TYPICA B Porzione perenne dei fusti con fg. distanziate, appena ricurve all’apice, lun- ghe 10-20 e larghe 2-2 1/2 mm., + lungam. seghettato--cigliate sino all’apice. Fusti fioriferi 1--pluri--tlori, poco distinti dagli sterili, alti sino a 29 cm. — Alpi, A. Apuane, App. tosco--emil. 8 ASPERA (L., 1758) 1651‘ — Sepali forniti di breve resta all’apice. Vedi S. tenella Sez. X. RoBERTSONIA (Haw., 1812). 32 (6) Fg. completam. glabre, anche nel picciuolo, obovate 0 subrotonde, cuneate alla base. Fusti perennanti con rosette di fg. coriacee, carti- laginee al margine; fusti fioriferi gracili, nudi (10-20 cm.), ramoso-pan- 104 68 SAXIFRAGACEAE 1453 Saxifraga nocchiuti, appena peloso-glandulosi in alto. Sepali riflessi. Petali bian- chi, con macchia giallognola alla base, lunghi 3-4 mm. %. Luoghi rupestri 0 boschivi ; 4-6. Giu.-Lugl. [ Pir. Eur. centr.|. 20 S. cuneifolia L. (1762) 1652 A Fg. a lamina larga sino a 15 mm., ottusam. dentato--crenate. — Alpi, App. lig.--piem. a TYPICA B Fg. più piccole, brevi, troncate o smarginate all’apice, intere o quasi nel resto. — Alpi Mar., App. lig. e tosco-emil. [Alpi Mar. frane.). — S. apennina Bert. (1840) — S. cun. v. subintegra Ser. ex Engl. (1872). 9 caPILLIPES RcHB. (1832) (Enen., 1372) — Fg. densam. cigliato-irsute almeno lungo il pieciuolo, fg. oblunghe o subrotonde. 33 33 Fg. ovato-spatolate, contratte in largo picciuolo, Fusti perennanti con rosette di fo. glabre nella lamina, grossam. crenato-dentate; fusti fiori- feri glabri o + pelosi (8-40 cm.). Petali bianchi con punti porporini in basso. Il resto c. s. %. Luoghi umidi: indicata del Bergam. tra Capo Brembo e Vallene, forse importata; 5. Giu.-Ag. |Spa. Port. Pir. Eur. centr. Irlanda]. 21 S. umbrosa L. (1762) 1653 — Fg. reniformi-subrotonde, a picciuolo sottile, subcilindrico, + peloso- irsute sulle due pag. (rr. glabre o quasi), carnosette, grossam. cerenate. Pannocchia lassa, piramidata. Il resto c. s. %. Origin. dell'Eur. occ.: colt. nei giardini ed avvent. nell’ Istria ed Alto Adige; 4-5. Giu.-Lugl. 22 S. Geum L. (1753) 1654 Sez. XI. TrIistyLIs CES. (1869). 34 (11) Fusto glanduloso-peloso, robusto, ramificato sin dalla base in pan- nocchia piramidata. Fg. addensate in rosetta assai ricca, coriacee, in- tere, pettinato-cigliate dalla base alla metà, nel resto glabre, acuminato- mucronate, le infer. strettam. cuneato-lineari, le altre spatolato-lanceolate. Paunocchia ricca, a rami 1-3-flori. Petali langhi 5-7 mm., rosei (rr. quasi porporini od azzurri). &. Rupi, rara: Alpi Mar. nell’ alta V. Stura; ©. Ag. [Alpi frane. finitime|. 23 S. filorulenta Moretti (1823) 1655 Sez. XII. Aizoònia TAuSscH (1823). 35 (13) Petali acuminati, lanceolato-lineari, giallo-aranciati. Fusto glan- doloso-peloso (1-6 dm.). Fg. coriacee, cuneato-lineari o cuneato-obovate, ottuse o smarginate all’apice, cigliate in basso, in alto intere o crenate, con squamette calcaree nulle o fugaci. Racemo composto, lungo, lasso, a rami pauciflori. &. Rupi e luoghi sassosi: Alpi calcari dal Ven. al C. Tic.; 6-7. Lugl.-Ag. [Alpi Carp.]. — S. hybrida L. (1759). 24 S. mutata L. (1753) 1656 — Petali ottusi, obovati od oblunghi, bianchi (talora con macchie por- porine). 36 36 Fg. a margini + revoluti ed affatto sforniti di denti membranosi (ta- lora oscuram. crenate). 37 — Fg. a margini affatto piani e forniti in alto di denti membranosi o cartilaginei ben distinti, 38 50 v 453 Saxifraga] 68 SAXIFRAGACEAE 37 Fg. delle rosette larghe all’apice 3-9 mm. Fusto (nelle forme no- strali) affatto glabro (15-64 cm.). Fg. coriacee, spatolate o cuneato-li- neari, lunghe 2-9 cm. (rr. sino a 23 cm.), ottuse, cigliate alla base, con squamette bianche presso il margine. Racemo allungato. spesso unila- terale. Petali spatolati, trinervi, spesso punteggiati di rosso in basso. X%. Rupi; 5-7, rr. 4. Giu.-Ag. [Frane. mer. Pir. Spa.|. 25 S. lingulata Bell. (1792) 1657 A Fg. delle rosette © strettam. spatolate. a Fg. delle rosette acute all’apice. — Alp? Mar., App. lig., lucchese è pistoiese ed A. Apuane. va BELLARDII STERNB. (1831) b Fg. delle rosette ottuse all’apice, più brevi. Racemo di solito più povero. — Alpi Mar. |Franc. mer.-occ.|. ‘8 LANTOSCANA (Borss. et ReuT., 1856) B Fg. delle rosette lineari-cuneate. Petali più larghi. — App. dall’Abr. ed Umbria alla Basil. e Cal. citer., Sic. alle Nebrobi e Madonie e Sard. sui M. d’Oliena [Endem.]}.— S. pyramidalis Ten. (1811), non Lap. AUSTRALIS (MorIc., 1820) — Fg. delle rosette larghe all’ apice 2-3 mm. Fusto glanduloso-peloso (1-40 cm.). Racemo con rami 1-3 (rr. 4-6) -flori. Il resto c. s. X. Rupi; 4-7. Magg.-Ag. [Alpi calcari or. sino Serbia]. — S. Cotyledon Scop. (1772), non L. — S. crustata Vest (1804, post.). 26 S. incrustata Vest (1804) 1658 A Fg. tutte cuneato-lineari, ottuse all'apice, lunghe 15-40 mm. Petali rr. pun- teggiati di rosso in basso. — Alpi calcari dalle Giulie alle valtellin. e bergam. (da 800 a 2800 m.). o TYPICA B Fg. delle rosette cuneato-spatolate, dilatato-rotondate all’ apice, lunghe 12-23 mm. — Alpi Mar. e Lig. or. al M. di Portofino [ Endem.]). B COCHLEARIS (RcHB., 1832) 38 (36) Fg. delle rosette larghe 3-9 mm. Fusto ramoso in alto soltanto (3-40 cm.), glanduloso-peloso almeno nell’infiorescenza. Fg. coriacee, ci- gliate alla base, variabili dalla forma obovata alla lineare-spatolata (lun- ghe sino ad 8 cm.), con squamette calcari bianche alla base dei denti. Pannocchia composta, breve o lunga. Petali talora punteggiati di rosso alla base. %. Luoghi rupestri; 5-7, rr. 4. Giu.-Ag. [Eur. As. min. Caue. Groenl. Am. bor... — S. Cotyledon e L. (1753). 27 S. Aizoon Jacq. (1771) 1659 A Fg. delle rosette ad apice diritto o rivolto all’interno. Rami della pannocchia 1-3-flori. .a Fg. delle rosette cuneato-obovate o cuneato-spatolate (lunghe sino a 4 cm.). I Fg. delle rosette leggerm. incrostate, a denti acuminati. — Alpî, App. bor. e centr. sino al Matese, A. Apuane e Cors. — S. alpicola Jord. et F. (1866). uv BREVIFOLIA STERNB. (1810) II Fg. delle rosette assai incrostate per squame più larghe, a denti tron- cati, più rigide e più rotondate all’apice. — App. mer. dall’Abr. alla Cal. [Endem.] — S. recta Ten. (1811), non Lap. — S. neglecta Ten. (1823), non Bray. 8 STABIANA (TEN., 1530) b Fg. delle rosette oblungo-spatolate o lineari (lunghe sino a 6 cm.). — Qua e là nelle Alpi (Trent., V. d'Aosta) | Pir. Alpi Balc. Carp.| — S. Aiz. v. major Koch (1844) — S. robusta Schott Nyvm. et Kotschy (1854). RECTA (Lap., 1801) 45 706 68 SAXIFRAGACEAE [453 Saxifraga B Fg. delle rosette ad apice rivolto all’esterno (lunghe sino ad 8 cm.). Rami della pannocchia 2-10-flori. Piante più robuste. 1 Fg. delle rosette lineari o lineari-spatolate, un po’ ristrette e subacute al- l'apice. — Alpi centr. dallo Stelvio e dalle Giudicarie alla Grigna nel Co- masco. |Endem.]. ò RHAETICA (KERN., 1887) 2 Fg. delle rosette bislungo--spatolate, rotondato--ottuse all'apice. — Alpi dalle Giulie alle valtell. e bergam. [Alpi or. nord. e centr.|.. — S. longifol. v. media Sternb. (1810) — S. longifolia Host. (1827), non Lap. — S. elatior M. et _K. (1831). ° Hostn (TAUSCH, 1828) — Fg. delle rosette larghe 6-17 mm. Fusto ramoso dalla base (1-7 dm.), glanduloso-peloso. Fg. infer. obovate o largam. obovato-oblunghe (lun- ghe sino ad 8 cm.), a denti acuminati. Pannocchia allungato-piramidale. Petali non punteggiati. Il resto c. s. Y. Rupi: Alpi lomb., ticin. e piem. sino alla V. d’ Aosta; ©. Giu.-Ag. |[Pir. Alpi Norv. Lapp. Isl.].. — S. mul- tiflora All. (1774) — S. pyramidalis Lap. (1795). 28 S. Cotyledon L. (1753) 1660 Sez. XIII. KABscHIA ENGL. (1867). 39 (13) Fg. non muceronate all’apice, al di sopra della metà più larghe che al di sotto od almeno egualm. larghe. 40 — Fg. mueronato-pungenti, più strette al di sopra della metà che al disotto. Petali più lunghi del calice. 44 40 Petali un po’ più brevi del calice. Fusto densam. peloso-glanduloso (4-15 cm.) Fg. coriacee, quelle delle rosette embriciate, oblungo-spato- late, piane, a squamette calcaree spesso confluenti ed alla fine caduche, cigliate alla base od interam. glabre, interissime. Sepali largam. ovati, peloso-glandulosi. %. Rupi e luoghi sassosi; 6-7. Magg.-Giu. [Pir. Bale. As. min.|] — S. Gouani A. Terr. (1892). 29 S. media Gouan (1773) 1661 A Pedicelli più lunghi delle brattee. Infiorescenza ramoso-pannocchiuta. Petali ro- seo-porporini. — Propria deî Pir. — S. calyciflora Lap. (1795-1801). x TYPICA B Pedicelli più brevi delle brattee. Infiorescenza semplice, racemosa. Petali bianchi, rosei o porporini. — App. dall’Umbria ed Abr. sino in Basil. al' M. Alpe e Cal. occ. al M. Serramale pr. Tortora | Alban. Monten.|. — S. Fede- rici-Augusti Bias. (1841). 8 POROPHYLLA (BERT., 1814) — Petali lunghi 2-4 volte il calice, 41 41 Fg. non incurvato-riflesse verso l'apice. 42 — Fg. incurvato-riflesse verso l’apice. 48 42 Fg. piane, le infer. formanti una rosetta subglobosa, provviste di margine cartilagineo dalla base all’apice, tutte coriacee, glabre oppure cigliate o glanduloso-pelose in basso, obovato-spatolate, interissime. Fusto glanduloso-peloso (5-15 cm.). Fi. parecchi in corimbo, talora assai denso. Sepali lanceolati od ovati. Petali bianchi, punteggiati o no di rosso. %. Rupi; App. centr. e mer. (Majella, Matese, M. Terminio, M. S. Angelo di Castellamare, Salern. sui M. Accelica, Polveraccio e M. di Calvanico, Cal. sui M. Pollino, Cozzo del Pellegrino e Cocuzzo); 5-7. Magg.Giu. 453 Saxifraga] 68 SAXIFRAGACEAE [Pen. bale. Carp.| — S. neglecta Ten. (1832) — S. Tenorii Guss. ex Pasq. (1876) — S. coriophylla Huter P. et K. (1877), non Gris. 30 S. marginata Sternb. (1822) 1662 — Fg. carenate di sotto, piane o concave di sopra, le infer. densam, ad- densate in un corpo cilindrico, provviste di margine cartilagineo solo presso l’apice, glabre, spatolato-lineari. Fusti di 2-8 cm., 1-5-flori. Petali bianchi. Il resto c. s. Y. Rupi e ghiaie; 7. Giu.-Lugl. [Alpi occ. svizz. e franc.]. 31 S. diapensioides Bell. (1791) 1663 1 Fg. ottuse, lunghe 3--6 mm. — Alp? occ. dal M. Rosa alle Alpî Mar. 1 TYPIGA B Fe. Giudicarie, M. Baldo, B Bocca di Brenta e Nousberg |Endem.| — S. diapens. Neilr. (1861). p TOMBBANENSIS (Borss., 1869) 43 (41) Pianta formante densi cespugli a cuscinetto. Fusti glanduloso-pe- losi almeno in alto (3-6 cm.), con 2-10 fi. in corimbo. Fg. spatolato-li- neari o lineari, coriacee, carenate di sotto, piane o concave di sopra, cigliate o glanduloso-pelose, interissime. Petali bianchi. Y. Rupi e ghiaie cale. ; 7. Lugl. mi [Pir. Alpi Eur. centr.|. 32 S. caesia L. (1753) 1664 A Fusti con 2--7 fi. Fg. larghe 1 mm. circa. a Fg. arcuato-riflesse dalla metà in su od anche dalla base. I Petali obovati, 2-3 volte più lunghi dei sepali. — Alp?, A. Apuane ed App. abr. x TYPICA II Petali ovato--oblunghi, 4-5 volte più lunghi dei sepali. — M. Baldo [Endem.) —S. Rocheliana Goir. (1900), non Sternb. 8 BALDENSIS C. Massar. (1911) b Fg. arcuato-riflesse soltanto all’apice. 1 Petali subrotondo-obovati od obovati, ottusi, 2-4 volte più lunghi dei sepali. — A/pé calcari dalle goriz. alle trent., bresc. al M. Gazzo e bergam. [Alpî or.] — S. caesia Scop. (1772) — S. imbricata Bert. (1830). € SQUARROSA (SIEB., 1821) 2 Petali oblungo-lanceolati, acuti, 4-5 volte almeno più lunghi dei sepali. Pianta più robusta. — M. Grappa alle Bocchette di Boccaor [|Endem.]. — S. Rocheliana v. minor Caruel (1882) (nomen) — S. squarr. v. Grappae C. Massal. (1911) — S. caesia v. minor Sace. (1917). ò GRAPPAE n. comb. B Fusti con 5-10 fi., più robusti. Fg. larghe 1-2 mm., — arcuato--riflesse dalla metà in su. — Alpi piem. dal Cenisio alle Alpi Valdesi [ Endem.]. — S. caesia ar. W. (1799) — S. compacta et S. patens Sternb. (1822). e VALDENSIS (DC., 1815) 44 (39) Corimbo moltifloro, Petali obovato-oblunghi, lunghi il triplo del calice. Fusto glanduloso-peloso (3-8 cm.). Fg. coriacee, carenate di sotto e piane di sopra, con 5 fossette puntiformi, lanceolate o lineari, lunghe 6-10 mm., interissime, quelle dei fusti sterili addensate in un corpo ci- lindrico e cigliate in basso, quelle dei fusti fioriferi discoste e glandu- loso-pelose. Petali bianchi. Y. Rupi calcari: Alpi dal Trent. nelle Giu- dicarie e dallo Stelvio al Comasco ai Corni di Canzo; 6-7. Giu-Lugl. [Endem.| — S. Burseriana var. L. (1762) — S. pungens Clairv. (1811). 33 S. Vandellii Sternb. (1810) 1665 — Fi. 1-2 soltanto per fusto. Petali subrotondo-obovati, lunghi il doppio ‘del calice, Fg. con 7 fossette puntiformi, lineari, lunghe 4-14 mm., 708 68 SAXIFRAGACEAE [459 Saxifraga quelle dei fusti fertili 1-2, discoste, glanduloso-pelose in basso, glabre e glauche all’apice. Il resto c. s. Y. Rupi calcari: Alpi or. dalle goriz. alle trent.: 6-7. Giu.-Lugl. [ Alpi or. e tir... 34 $. Burseriana L. (1753) 1666 Sez. XIV. ANTIPHYLLA (Haw., 1821). 45 (12) Sepali glabri. Stami più lunghi della corolla. Pianta densam. ce- spugliosa, prostrato-ascendente (1-5, rr. 6-20 cm.). Fg. embriciate in 4 file, patenti o ricurve dalla metà, coriacee, oblungo-lanceolate, lunghe 2-4 mm., carenate di sotto, cigliate solo alla base, con 3-5 fossette presso il margine, secernenti poca calce. Fi. 1-6, agglomerati. Petali roseo-por- porini, lunghi 4-5 mm. %. Rupi e ghiaie; 6-7. Lugl.-Ag.|Pir. Alpi Bale. Carp.] — S. purpurea All. (1774) — S. imbricata Lam. (1778). 35 S. retusa Gouan (1773) 1667 A Fusti, peduncoli e calici completam. glabri o con scarsi e brevi peluzzi non glanduliferi. — Alp? dal C. Tic. in V. di Ozernone e Sempione alla V. d’ Aosta e Valsoana. — S. Wulfeniana Schott (1857) — S. retusa v. glabrata L. Vace. (1905). o BAUMGARTENI (ScHOTT, 1857) B Fusti in alto, peduncoli e tubo del calice fortem. peloso--glandulosi. — Sw? calcescisti: Alpi dall’ Ossola alle Alpi Mar.{Alpi delf.| — S. retusa Vill. (1789), Bert. (1839). 8 AugUsTANA L. Vacc. (1903) — Sepali cigliati. Stami subeguali o più brevi della corolla. 46 46 Fi. 2-5 (rr. sino a 9) all'apice dei fusti, che sono eretti od ascendenti, alti 5-30 cm. Fg. dapprima embriciate, poi discoste, diritte od arcuato- riflesse solo all’apice, coriacee, le infer. largam. obovate od orbicolari, le super. obovato-spatolate, lunghe 5-9 mm., quasi piane, glanduloso-ci- gliate su tutto il margine o soltanto alla base, con 1 sola fossetta presso l’apice, mai secernente calce. Pedicelli densam. glandulosi. Petali roseo- porporini (rr. bianchi). Disco ipogino anulare assai largo. Y. Rupi e ghiaie; 7. Giu-Ag. [Pir. Alpi]. 36 S. biflora All. (1774) 1668 A Petali lanceolati od ellittici, lunghi 4-6 mm., rr. larghi più di 2 mm., per lo più 3-nervi. —- Alpi dalle trent. (Marmolada) ed alto-atesine alle piem. (M. Viso). o. TYPICA B Petali obovati o largam. ellittici, lunghi 6-10 mm., larghi sino a 6 mm. 5-nervi. — Alto Adige al Brennero e C. Tic. in V. Blenio a Scopi [Alpi]. — S. Kochii Bluff N. et S. (1858), non Hornung. f MACROPETALA (KERN., 1872) — Fi, solitario all’apice dei fusti, che sono prostrati o pendenti, Fg. strettam. embriciate in 4 file o rr. discoste, carenate di sotto, dalla forma subro- tonda alla obovato-lanceolata, lunghe 2-8 mm., con 1-3-5 fossette + se- cernenti calce. Petali rosei o porporini (nel secco azzurri) (rr. bianchi), lunghi 5-7 mm. Disco ipogino nullo od assai stretto. Il resto c. s. Y. Rupi e ghiaie; 6-7. Magg.--Ag. [| Eur. As. centr. Am. bor. Reg. art.]. 37 S. oppositifolia L. (1753) 1669 A Fg. dei fusti sterili acute od ottuse all'apice, senza margine cartilagineo. a Fg. dei fusti sterili lunghe 2-8 mm. — Cuscinetti © lassi. I Tubo del calice e pedicello glabri: sepali e fg. super. a ciglia non glan- pe } 453 Saxifraga] 68 SAXIFRAGACEAE 709 dulifere. — Cuscinetti lassi ed allargati. Fg. fortem. carenate, oblunghe, non fittam. stipate, con 1 sola fossetta. — Alpi. —« IMBRICATA SER. (1830) II Tubo del calice e pedicello quasi sempre minutam. peloso-glandulosi; sepali e spesso anche le fg. super. a ciglia glandulifere. 1 Fg. generalm. con 1 (rr. 8) fossetta, oblungo--cuneate od obovate. — meno carenate che nel tipo. Il resto come in esso. — Alpi dalle Pennine alle Mar. [Spa. Pir. Alpi). — S. Murithiana Tiss. (1868) — S. Hegetschwei- leri Bruegg. (1880) — S. oppos. ssp. glandulifera L. Vacc. p. p. (1903). 3 DISTANS SER. (1830) 2 Fg. generalm. con 3 (rr. 1 o 5) fossette, obovate, più ottuse. Sepali più densam. cigliato--glandulosi. — A. Apuane, App. tosco-em., casenti- nese alla Falterona ed a Poggio Caprese, piceno, abr., laziale a M. Piano e camp. a M. Settefrati |Endem.) — S. oppositifol. Caruel (1860) — S. meridionalis A. Terr. v. latina A. Terr. (1892). € LATINA (HAYEK, 1905) b Fg. dei fusti sterili lunghe 11/9 - 2 (rr. sino 4) mm. — bislunghe od obo- vate, subcarenate, fittam. appressate e regolarm. embriciate in 4 file, con 1 sola fossetta. Cuscinetti piccoli, compattissimi, convessi. Fusti fioriferi molto raccorciati. Sepali densam. cigliato--glandulosi. — Sw calcare: Alpi carn., trent., alto--atesine, lomb. ed aostane [Alpi centr. ed or. Carp.). è RUDOLPHIANA (HoRxscH., 1837) B Fg. dei fusti sterili largam. obovato--rotondate, con distinto margine carti- lagineo, — lunghe 3 1/2 - 41/2 mm., con 1 sola fossetta (rr. 3-5). Cespugli lassi. Sepali a ciglia non glandulifere. — App. abr. (Gr. Sasso, Mayella, ; Pizzo di Sivo, Vettore) [Endem.). — S. meridional. v. apennina A. Terr. (1892) — S. speciosa Dérfl. et Hayek (1905). e APENNINA n. comb. Sarifraga Angelisii = S. aphyUa x sedoides Strobl (1882) = S. ingrata Huter (1905). — Alto Adige nel distr. di Bressanone pr. (ossensass. S. erarata X planifolia = S. Wettsteinii Bruegg. (1880) = S. planifol. v. trifida Gaud. (1818) = S. exar. x muscoid. Engl. et Irmsch. (1916). — M. Rosa al Gornergrat e Col di S. Théodule in Valtournanche. S. Vierhapperi = S. depressa x androsacea Hand.--Mazz. (1905). — Alpi trent. bellun. nella Marmolada al M. Padòn. S. androsacea Xx Seguieri = 8. Padellae Bruegg. (1880). — 0. Tic. a Forca di Bosco, al Valdoeschpasse ed a Naret. S. androsacea X exarata L. Vace. et Wilez. (1909). — Alpi Graje or. nel Vallone di Piamprato. S. erarata x pedemontana = S. Vetteri Burn. (1899) = S. exar. 8 Vetteri Fiori (1907). — Alpi Mar. sopra Valasco di Valdieri, nelle Alpî di Tenda ed al Colle di Mercera sopra Modtères. S. autumnalis x mutata Paol. (1898) = S. aizoides X mutata et S. inclinata Kern. (1870). — Trent., M. Baldo, Veron. sui Lessini al M. Trapola, Bergam. al Zuccone dei Campelli e Comasco all'Alpe Pesciola, in V. Sassina,in V. Gri- gnoni e sulla Grigna al M. Croce. S. mutata x autumnalis n. comb. = S. mutata x aizoides Sendtn. (1854) = S. Haus- manni Kern. (1863). — Veron. sui Lessini al M. Trapola. S. incrustata Hostii = S. Engleri Huter (1905) = S. crustata Xx Hostii Engl. (1872). — Alpi Giulie sull’Alpe Jezerith, Alpi ven. al Prato dei Carofali pr. Cimolats. DS 710 68 SAXIFRAGACEAE [455 Saxifraga S. Aizoon X incrustrata Huter (1905) = S. pectinata Schott Nym. et Kotschy(1854)= S. Aizoon X crustata Ken. (1870) = S. Fritschiana L. Kell. (1899). — Alp? ven. nell’Alpe Boscada sopra Erto al piede del M. Turlon. S. cochlearis X lingulata v. Bellardii Farrer (1913). — Alpi Mar. pr. Tenda in V. io. S. cochlearis x Aizoon = S. Burnatii Siinderm. (1906). — Alpî Mar. S. Churchilli Huter (18(2)= S. Aizoon X elatior Huter (1872) = S. Aizoon Xx Hostii Huter (1905). — Bellun. nel M. Serva ed Alpi alto-atesine al M. Tabaretta pr. Trafoi. i S. Churchilli v. minor Huter (1802) = S. (per) Aizoon x Hostii Huter (1905) = S. bellunensis Engl. et Irmsch. (1919). — Bellun. sul M. Serva. S. subrhaetica = S. Aizoon x rhaetica Siinderm. (1906). — V. Camonica a M. Vaccio. S. camonicana = S. rhaetica x Aizoon Sinderm. (1906). — V. Camonica a M. Vaccio. S. Aîzoon X Cotyledon Bruegg. (1878-80) = S. Gaudini Bruegg. (1868) = S. Aizoon X pyramidalis L. Vacc. (1911). — Spluga, Comasco al M. Legnone, C. Tie. e V. d'Aosta in V. Champorcher. S. tiroliensis = S. caesia X squarrosa Kern. (1870) = S. Pacheriana Wiesb. (1891). — Alto Adige allo Schlern, a Sexten ed alla Marmolada. . autumnalis x caesia Paol. (1898) = S. patens Gaud. (1828) = S. caesia X aizoides Kern. (1870). — Trent., Valtell. nel Bormiese al Braulio alla 1.8 Cantoniera ed al Lago Scala, Sempione e M. Rosa? S. supercaesia X aizoîdes = S. pallens Fritsch (1889) = S. Erdingeri B. Stein ex Huter (1905). — Alto Adige a Gossensass e M. Baldo all Altissimo di Nago. S. squarrosa “ aizoides Engl. (1872) = S. sotchensis Engl. (1919). — Valle del- lIsonzo sopra Sotcha all’Alpe Jezerith. . bifora x oppositifolia (a imbricata) Kern. (1870) = S. opposititol. x biflora Pacher (1887). — Se ne conoscono forme intermedie tra i due genitori (cioè: S. hybrida Kern. [1866)), altre più vicine a S. biflora (cioè: S. spuria Kern. [180])), altre più vicine a S. opposttifol. a imbricata (cioè: S. Huteri Ausserd. [1870]). — Alto Adige al Brennero, C. Tie. in V. Blenio a Scopî ed al S. Bernardino al Piz Uccello. . bifora Xx opposttifol. v. distans Engl. et Irmsch. (1919) = S. biflora Xx Muri- thiana et S. zermattensis Hayek (1905). — Si hanno forme più vicine a S. bifora (cioè: S. bernardensis L. Vace. [1911]); altre più vicine a S. oppos. v. distans (cioè: S. Hayekiana L. Vacc. [1911]) ed altre intermedie fra le due. — V. d'Aosta în più luoghi e M. Cenisio al Breuil. S. oppositifolia x retusa = S. Vaccarii Petitmengin (1907). — M. Viso pr. il lago Lestio a 2600 m. (74) (72) (7a, Nora. — Saxifraga sarmentosa L. fil. (1780) origin. dell'Asia or. temp., colt. nei giardini, si è inselvat. nel Padovano alle Terme di Battaglia ed alla Villa Wollemborg pr. Loreggia, a Verona nella Villa Giusti e pr. Brescia. Gen. 454. Zahlbrucknèra Rchb. (1832). (Spec. unica). Rd. e fo. senza bulbilli. Fusti glabri od appena pelosi in basso, prostrati, cespugliosi (5-15 cm.). Fg. sparse, picciolate, reniformi, 3-7-lobe, glabre. Fi. infer. ascellari, gli altri subcorimbosi: peduncoli capillari. Calice 5-fido, a lacinie lineari, decisam. patenti, poco più brevi dei petali, che sono 5, dello stesso colore del calice ed allargati. Stami 10. Ovario seminifero. Stili 2. ve A CAR 454 Zahlbrucknera] 65 SAXIFRAGACEAE rovi Cassula a cornetti divaricati. OO. Luoghi boschivi, rara: indicata del Bresc. al Tonale e T'rent., ma sec. D. Torre e Sarnthein per errore. Lugl. {Stiria Carinzia]. — Saxifraga Sternb. (1810). Z. paradoxa Rchb. (1832) 1670 Gen. 455. Chrysosplènium L. (1735). (Spec. 40, da ridursi, dell’Eur., As., Am. bor. e mer.). 1 Fg. cauline sparse. Pianta glabra o pelosa. Fusti subtrigoni, diffusi, i fioriferi eretti, brevem. bifidi all’apice (7-30 cm.). Fg. succose, subrotondo- reniformi, crenato-lobate. Fi. fascicolati all’apice dei rami, brevissimam. pedicellati, giallognoli, il centrale del fascetto a calice 5-fido e 10 stami, gli altri a calice 4-fido ed 8 stami. Petali O. Stili 2. Cassula lunga circa come il calice, deiscente all’apice in 2 valve bilobe ed affatto patenti. X%. Luoghi umidi, ruscelli e sorgenti: Istria, Alpi, App. pavese, tosco- emil., centr., camp. al M. Meta e Cors.? ; 5. Magg.-Lugl. [| Eur. centr. Caue. Himal. G'iapp. Am. bor. Reg. art.). 1 Ch. alternifolium L. (1753) 1671 — Fg. cauline opposte. 19 2 Fg. scavate a rene alla base, semicircolari, oscuram. crenate. Cassula più breve del calice, deiscente all’ apice in 2 valve intere ed affatto patenti. Semi lisci. Il resto c. s. XY. Boschi, rarissimo: M. Cenisio e forse Valtellina sopra Chiesa in V. Malenco; 5. Apr.-Magg. [Eur. centr. As. bor. India). 2 Ch. oppositifolium L. (1753) 1672 — Fg. ovali, cuneate alla base, carnosette, glabre, verdi-scure, regolarm. crenato-dentate. Cassula lunga il doppio del calice, deiscente all’apice in 2 valve intere ed eretto-divaricate. Semi ispidetti per brevi peli di- sposti in più serie. Il resto c. s. %. Luoghi umidi ombrosi in terreno si- liceo, raro: Avell. a Piano Laceno sopra Bagnoli, Basil. e Cal. in più luoghi dal M. Pollino sino all’ Aspromonte: 5. Marz.-Magg. [ As. min.| — Ch. oppositifol. C Ten. (1830) — Ch. oppos. B calabrum Ten. (1830) — Ch. macrocarpum Cham. (1831) — Ch. ovalifolium Bert. (1839). 3 Ch. dubium Gay (1830) 1673 Tribù III. RIBESIEZ. Gen. 456. Ribes L. (1737). (Spec. circa 130 delle Reg. temp. dell’Emisf. bor., Am. centr. ed Ande). 1 Pianta munita di spine 3-partite (rr. inerme). Racemi ridotti ad 1-3 fi., ascellari. Arbusto di 1-3 m. Fg. fascicolate presso l’apice di brevi ra- metti, subrotonde, a 5 lobi crenati. Fi. ermatr. Calice a 4-5 lacinie pa- tenti, verdiccio o rossastro. Petali 4-5, squamiformi, perigini. Stami 4-5; antere a logge congiunte. Stili 2, + saldati in basso. Bacca globosa, dolce, polisperma. È. Luoghi boschivi, qua e tà: 5. Apr.-Magg. |Bur. Cauc. Afgan. Afr. bor.-occ.: colt. nat. Am. bor. ecc. — R. reclinatum L. (1753) — Volg. Uva-spina. 1 R. Grossularia L. (1753) 1674 (12 68 SAXIFRAGACEAE [456 Ribes A Pianta quasi sempre spinosa, a fg. e calici generalm. pelosi. Pedicelli arti- colati verso il mezzo e quivi muniti di 1 bratteola. Lacinie calicine roton- date. Antere generalm. sporgenti dal tubo calicino. Stili molto lunghi, fili- formi, per lo più pelosi in basso. « Rami giovani con aculei setiformi. Fg. grandi, lucide. Bacca grande por- porina, giallognola o verde-pallida, ora ispida, ora con setole glandulose sparse, ora del tutto glabra. — Istria, Alpi ed App., frequentem. colt. v%. TYPICUM b Rami giovani quasi sprovvisti di aculei setiformi. Fg. non più lunghe di 25 mm., pubescenti-opache. Bacca piccola, gialla, pelosa. — Nei luoghi più secchi (area da controllare) [Eur.). 8 Uva-CRISPA (L., 1753) B Pianta inerme, a fg. e calici glabri. Pedicelli articolati c. s., ma senza brat- teola. Lacinie calicine ovate. Antere subsessili, incluse. Stili brevi, grossi e glabri. Fi. più piccoli. Frutto ignoto. — Sard. nei M. calcari di Oliena [Endem.|. :€ SARDOUM (MARTELLI, 1895) 1674! — Piante sempre inermi. Racemi a più fi, 2 2 Lacinie calicine riflesse. 3 — Lacinie calicine patenti od erette. 4 3 Bacca nera, dolciastra ed aromatica. Fg. sparse di glandole gialle mi- nute sulla pag. infer., aromatiche se trite. Arbusto di 1-2 m. Fg. grandi, + pelose di sotto, palmato-3-5-lobe, a lobi inegualm. dentati, acuti od il mediano acuminato. Fi. ermafr., in racemi pendenti e lassi, a rachide e pedicelli pelosi; brattee più brevi dei pedicelli, che sono articolati immediatam. sotto il calice. Calice peloso-glanduloso. Antere a logge congiunte. &. Luoghi ombrosi: Alto Adige nel territ. di Bressanone, Alpi lomb. e piem., talora colt.; 5. Apr.--Magg. [Eur. As. bor. e centr.]. — Volg. Ribes nero, Cassis. 2 R. nigrum L. (1753) 1675 — Bacca rossa, acida. Fg. senza glandole, non aromatiche, a pag. infer. tomentosa e la super. pubescente, a lobi tutti ottusi e crenati. Racemi dapprima patenti, poi pendenti; pedicelli articolati verso l’apice. Calice glabro. Antere a logge separate. Il resto c. s. È. Boschi, raro: App. tosc. (Casentino, M. Amiata), centr. e lucano a Muro e Sard. al Gen- nargentu e nei M. d’ Oliena : 4-5. Apr. [Pen. bale.| — R. spicatum Schultes (1814), non Robs. — RK. petraeum v. spicatam Moris (1840-43). 3 R. multiflorum Kit. (1819) 1676 4 (2) Lacinie calicine cigliate. Lobi e denti delle fg. acuti. Racemi dap- prima eretti o quasi, poi pendenti dopo l’antesi, a rachide e pedicelli tomentosi; brattee un po’ più brevi dei pedieelli (rr. un po’ più lunghe). cigliate; pedicelli articolati immediatam. sotto il calice. Calice rossastro, glabro. Bacca compressa ai poli, rosso-scarlatta, acida, mangereccia. Il resto c. s. È. Luoghi sassosi o rupestri, raro: Alpi, App. bor. e centr.; 5-6. Apr.-Giu. [Eur. Afr. bor.-occ. Sib.| — R. acerrimum Roch. (1314) — R. bullatum Otto et Dietr. (1842). 4 R. petraeum Wulf. (1781) 1677 — Lacinie calicine glabre. Lobi e denti delle fg. ottusetti. 5, 5 Racemi inclinati, poi pendenti, a rachide sparsam. pelosa ; brattee nude, molto più brevi dei pedicelli. Antere a logge separate. Calice verde-gial- liccio. Bacca globosa, rossa o nelle piante colt. anche giallognola o bianca, acidula, mangereccia. Il resto c. s. È. Luoghi boschivi sassosi, qua e là: 456 Ribes] 68 SAXIFRAGACEAE 713 Alpi, Lunigiana a Fosdinovo, App. marchig. ed abr., frequentem. colt. ed in parecchi luoghi semplicem. nat.: 5. Apr.-Magg. | Eur. centr. e bor. As. bor.] — R. vulgare Lam. (1789). — Volg. Ribes. 5 R. rubrum L. (1753) 1678 A Fi. rotato; ricettacolo 5-lobato, munito di un cercine pentagonale-arroton- dato. — Bacche nelle forme colt. talora grosse come una piccola ciliegia (f. macrocarpum Jancz. [1907]). — Piem. ad Oula, da ricercarsi. | Eur. occ.). — R. vulgare Schneid. (1905), Janez. (1907). 4. DOMESTICUM (JANCZ., 1900) B Fi. pelviforme; ricettacolo arrotondato, senza cercine sporgente. — Probabim. da riferirsi qui buona parte delle località attribuite alla spec. [Eur. centr. e bor. Russ. As. bor... — R. rubr. v. pubescens Sw. (1814, nomen), Hartm. (1820) — R. pubesc. Hedl. (1901) — R. rubrum Jancez. {1905 et 1907). 8 sricaTUM (RoBson, 1797) — Racemi eretti, a rachide peloso-glandulosa; brattee glandulose, eguali al fi. o più lunghe. Antere a logge congiunte per tutta la loro lunghezza. Fg. piuttosto piccole, palmato-3-5-partite, dentato-crenate. Fi. dioici per aborto; i masch. in racemi più lunghi ed a pedicelli pure più lunghi, articolati verso la metà; i fermm. a pedicelli brevissimi. Ca- lice verdastro o rossigno. Bacca grossa, rosso-scarlatta, insipida. è. Boschi e luoghi sassosi, qua e la: Alpi, App. lig. a Sologno, pavese, reggiano al M. Ventasso, tosc., laz. alla Cammarata, marchig. ed abr. al Sirente; 5-6. Magg.-Giu. | Eur. Cauc.|. 6 R. alpinum L. (1753) 1679 Tribù IV. PHILADELPHEK. Gen. 457. Philadelphus L. (1735). (Spec. 13 circa, del Cauc., As., Am. bor. e centr.). Arbusto di 1-3 m. Fg. opposte, ovato-oblunghe, brevem. acuminate, con radi e minuti denti, brevem. pelose di sotto, con sapore di citriolo se ma- sticate. Fi. 3-11 in racemi, odorosissimi. Calice 4-fido, a lacinie lunghe come il tubo. Petali 4, ovato-ottusi, bianchi. Stami numerosi, perigini. Stili 4, sal- dati in basso, slargati in alto. Cassula polisperma, aprentisi longitudinalm., 4-loculare. £. Origin. del C'aue. e Transilv.: nat. qua e là nei boschetti (Euganei, M. Baldo, Novar. in V. Anzasca, Tose., Spoleto, Avellino) e frequentem. colt.; 4. Magg.-Giu. [Colt. nat. Eur. As. Am. bor... — Volg. Fior d’angiolo. Ph. coronarius L. (1753) 1680 Nota. — Alla fam. delle Piftosporaceae appartiene il Pittosporum Tobira Dryand in Ait. (1811), origin. della Cina e Giapp., spesso colt. per ornamento. Fam. LXIX. CRASSULACEKE-E. (Gen. 15, spec. 480 circa, delle Reg. temp. e subtrop. dell’Eur., As., Afr. ed Am. bor. e trop., poche dell’Am. mer. ed Austral.). Proprietà ed usi. — Parecchie piante di questa fam. usate nel passato, mas- sime nella medicina popolare, sono ora cadute in disuso. Le fg. di alcuni Sedum, specialm. del S. Telephium, furono adoperate come rinfrescanti, diuretiche o vul- T14 69 CRASSULACEAE nerarie; di alcuni, come S. album, rupestre ecc., le fg. si mangiano pure in insa- lata. Il succo delle fg. del S. serangulare var. acre alla dose di 50-100 gram. è velenoso, in piccola dose è diuretico, esso ha un sapore peperino quasi caustico; usavasi come febbrifugo ed era pure vantato contro l epilessia ed il cancro; esternam. è rubefacente. Il Sempervivum tectorum ha sapore acerbo, acidulo e nello stesso tempo salato; contiene dell’albumina e del malato di calce; le sue fe., indicate altra volta come rinfrescanti ed un po’ astringenti, non sono ora usate che talora dal popolo contro le verruche cutanee. Le fg. del Cotyledon Umbilicus- Veneris contengono della trimetilamina, unitam. a della mucilagine, ad una materia colorante gialla e ad un olio volatile; esse erano adoperate come diuretiche e rinfrescanti. Chiave dei generi. 1 Corolla lungam. gamopetala, tubulosa od ovoidea. 458 Cotyledon — Corolla dialipetala o quasi. 2 2 Petali 6- %, brevissimam. saldati fra loro in basso. Ovuli lungo parecchie serie in ciascun ovario. 459 Sempervivum — Petali 3-9, affatto liberi fra loro. Ovuli lungo 1-2 serie in ciascun ovario. 3 3 Stami 8-18. Fi. talora unisessuali. Squame ipogine brevi ed arrotondate. 460 Sedum —- Stami 3-4. Fi. sempre ermafr. Squame ipogine cuneato-lineari o nulle. 4 4 Fi. pedicellati. Squame ipogine cuneato-lineari. Più ovuli biseriati per ovario. 461 Bulliarda — Fi. sessili. Squame ipogine nulle. Due ovuli sovrapposti per ovario. 462 Tillaea Gen. 458. Cotylèdon L. (1755). (Spec. 90 circa, dell'Eur. occ. e mer., As. temp., Afr., Messico e poche dell’Am. mer.). Pianta glabra. Fusto eretto od ascendente (1-5 dm.), tuberoso alla base. Fg. carnose, le radicali subrotondo-reniformi, angolose, crenate o lobate; le cauline un po’ cuneate alla base. Racemo allungato, semplice o più rr. con qualche ramo in basso, moltifloro. Calice 5-partito. Corolia tubulosa o cam- panulata, 5-dentata o 5-fida. Stami 10, inseriti sulla corolla. Follicoli 5, li- beri. %. Rupi, muri, tetti e tufi vulcanici; 2-4. Marz.-Giu. |Eur. occ. Reg. medit. Abiss. Guinea C'an.|. — Volg. Cappelloni, C'operchiole, Ombelico di Venere. C. Umbilicus-Veneris L. (1753) 1681 A Fg. peltate, crenate. Fi. suborizzontali o pendenti; brattee strette, intere. Corolla divisa sino ad 1/4 della sua lunghezza in lobi ovati, biancastra, bianco- verdastra, giallognola o rossastra. a Fi. pendenti; brattee uguali ai pedicelli o più brevi. Corolla cilindrica, a denti rotondato--acuti, lunga 5-8 mm. — Istria, Riva di Trento, Comasco, Piem., Pen. dalla Lig. e Rimini in giù ed isole. — Umbilicus pendulinus DC. (1829) — C. tuberosa Halacsy (1901). o. TUBEROSA L. (1753) b Fi. suborizzontali; brattee più lunghe dei pedicelli. Corolla ovoidea, a denti triangolari-acuminati, lunga 4-6 mm. — Pen. dal Laz. e Marche in giù, Sic. e parecchie piccole isole. (Reg. medit. Can.) — Umbilicus hor. DC. (1828). 8 HORIZONTALIS (Guss., 1826) 1681! fo 458 Cotyledon] 69 CRASSULACEAE 715 B Fg. cordate o subpeltate, dentate. Fi. eretti, più grandi; brattee ovate, den- tate, più lunghe dei pedicelli. Corolla divisa sino a metà in lacinie lanceo- lato-acuminate, gialla. Pianta più robusta. — Cal. nella Sila al Pardice ed al Vallone di Spina (luoghi ombroso-umidi) {Pen. bale. Creta As. Min.| — C. lutea Huds. (1778) — Umbilicus erectus DC. (1805) — C. Umbil. Halacsy (1901) — C. repens Grande (1911). ; REPENS L. (1753) 1681° Gen. 459. Sempervivum L. (1735). (Spec. 50 circa, delle Reg. montuose dell’Eur. centr. e mer., As. occ., Himal., Abiss. ed Is. atl.). ianta legnosa alla base, ramosa. Fi. in pannocechia, Sez. I. AFONIUM 1 Pianta legnosa alla base, ramosa, Fi, in pannoechia, Sez. I. A 3 — Piante erbacee, stolonifere. Fi, in corimbo, po 2 Petali 6, eretti, avvicinati in tubo, frangiato-cigliati. Carpelli rad- drizzati. Sez. II. JOVISBARBA 4 — Petali 11-18, patentissimi, mai frangiati. Carpelli divergenti all'apice, Sez. III. EKUSEMPERVIVUM 5 Sez. I. AFONIUM (WEBB et B., 1840). 3 (1) Pianta di 6-10 dm., a rami grossi, carnosi, sparsi delle cicatrici delle fo. cadute. Fg. in grandi rosette all'apice dei rami, cuneato-spatolate, seghettato-cigliate. Pannocchia oblunga, ampia, ben fornita. Petali 8-12, patentissimi, oblungo-lanceolati, lunghi il doppio del calice, giallo-do- rati. Stami 16-24. È. Muri e rupi: Sic. al M. Catalfano pr. la Bagheria, nat. in Sard. pr. Cagliari, pr. Nizza e forse pr. Catania e Siracusa: 2. Genn-Marz. |Is. Ionie Creta Cipro, colt. nat. Afr. bor.|. — Aeonium Webb et B. (1840). 1 S. arboreum L. (1753) 1682 Sez. II. JovisBAirRBA KocH (1837). 4 (2) Pianta glanduloso-pubescente (rr. glabra o quasi nelle fg.). Fusti eretti od ascendenti (1-2 dm.). Fg. radicali obovate od oblungo-lanceolate, acute o subacuminate; le cauline dense, ovato-lanceolate ed acuminate. Petali lanceolati, lunghi il triplo del calice, giallo-biancastri. %. Luoghi rupestri o sassosi; b-T. Lugl.-Ag. | Eur. centr. Maced. Russ. media]. 2 S. hirtum L. (1755) 1683 A Fg. glanduloso-pubescenti ovunque. a Fg. delle rosette bislungo-lanceolate, ristrette dal mezzo in su, acute, le cauline cordato-ovate, acuminate. —- Proprio dell’ Eur. centr. o. TYPICUM b Fg. più strette e più acuminate, le cauline subcordate. — Sul gneiss: Alpi occ. (V. d'Aosta in Valchiusella, Valsoana, V. Maira ed Alpi Mar.), da confermarsi per lApp. parmig. [Alpi franc.). — S. hirtum All. p. p. (1785) — Diopogon Allionii Jord. et F. (1868). 8 ALLIONI (Nym., 1879) B Fg. glanduloso-cigliate al margine, glabre o quasi nel resto. — Bellum. nel Comelico, Veron. sui Lessini, M. Baldo, Trent. al M. Bondone e ? Tonale, Alto Adige nel distr. di Bressanone [Alpi or.) — S. hirsutum Pollini (1822) (err. pro hirtum) — S. hirtum £ Bert. (1842) — S. Kochii Facch. (1855) — S. hirt. v. glabriusculum Caruel (1890). *£ ARENARIUM (KocH, 1837) 716 69 CRASSULACEAE [459 Sempervivum Sez. III. EvseMmPERVIvum Bosss. (1872). 5 (2) Fg. tutte glandoloso-pelose sulle 2 pag. (talora provviste pure di lunghi peli non glandolosi). 6 - Fg. delle rosette non glandolose, affatto glabre o rr. pelose da gio- vani (però cigliate al margine), le cauline pelose (rr. fg. delle ro- sette con qualche glandola in $. tector. v. Clusianum). 10 6 Fg. ragnatelose, specialm. all'apice, per lunghi peli bianchi intrec- ciati, Fusti eretti (5-20 cm.). Fg. obovate od oblanghe, subacute, minutam. peloso-glandulose. Fi. corimbosi. Petali 11-12, lanceolato-acuti, lunghi 2-3 volte il calice, porporini. %. Rupi e luoghi sassosi; 4-7. Magg--Sett. [Alpi Pir. Eur. centr.|. 3 S. arachnoideum L. (1753) 1684 A Rosette sterili ovali-arrotondate, addensate o rr. aperte a stella. a Pelosità ragnatelosa © abbondante e quindi rosette verdi-cenerine. — Alp?, Euganei, App. fino nella Camp. al Matese. & TYPICUM bh Pelosità ragnatelosa scarsa e limitata all’apice delle fg. giovani, quindi ro- sette verdi. — Qua e là nelle Alpi nei luoghi ombrosi ed umidi. — S. arach. v. glabrescens WE. (1863). 8 DOELLIANUM (C. B. LeHM., 1850) B Rosette sterili globoso-depresse, appianate in alto, niveo-tomentose per ab- bondantissima pelosità ragnatelosa. Pianta robusta, a fi. più grandi (20-23 mm. diam.). — Bergam. ad Aprica, C. Tic. in V. Blenio, V. d'Aosta, V. di Susa ecc. [Alpi Pir.). : TOMENTOSUM (C. B. LeHM. et ScHNITTSP., 1856) — Fg. mai ragnatelose ce, s. 7 © Petali porporini o violetti (rr. scolorati). 8 — Petali gialli o giallo-bianchieci (nel secco talora verdastri). 9 8 Fg. cigliate per peli ben manifesti e robusti, oblunghe, brevem. acu- minate. Petali circa 12, lanceolato-acuminati, lunghi circa il triplo del calice, porporini. XY. Indicato delle Alpi trent., tir., aostane ecc., ma pro- babilmente da escludersi dalla nostra flora; 7. Lugl.-Ag. [Tir. Salisb. Carniola Stiria]. 4 S. Funkii F. Br. (1832) 1685 — Fg. oscuram, cigliate. Pianta di 8-15 cm. Fg. delle rosette obovato-oblun- ghe, subacuminate, le cauline oblungo-lineari, subottuse. Fi. in corimbo povero. Petali 11-13, violetto-porporini (rr. giallo-bianchicci), lineari o lanceolati, acuminati, lunghi 2-3 volte il calice. Y. Rupi e luoghi sas- sosi; Alpi, App. tosco-em. ed A. Apuane. 5-1. Lugl.-Ag.|Pir. Alpi Sudeti Carp. Dalm.1. — Volg. Guardacasa. 5 S. montanum L. (1753) 1686 9 (7) Filamenti bianchi, Petali Innghi circa il doppio del calice, giallo- bianchieci (nel secco scoloriti). Fusti di circa 2 dm., ramoso-corimbosi. Fg. delle rosette obovato-oblunghe o lanceolate, verdi o debolm. colo- rate all’apice, le cauline oblunghe o lineari, tutte subacuminate. %. Indi- cato di varie località delle Alpi, ma probabilm. per confusione con altre spec.; 7. Lugl-Ag. [Alpi svizz. ed or.) — Sec. Schinz e Thell. sarebbe una forma albiflora (f. pallidum Wettst.) del S. montanum. 6 S. Braunii Fk. (1837) 1687 — Filamenti violetti, Petali lunghi circa il triplo del calice, giallo-do- rati (nel secco verdastri o rr. biancastri). Pianta di 10-20 (rr. 30) cm., se 459 Sempervivum] 69 CRASSULACEAE 717 a fusto più densam. peloso-glanduloso ed a rosette più grandi che nel prec., queste a fe. cuneiformi, spesso intensam. bruno-rossastre all'apice e con forte odore. L. Rupi e luoghi sassosi o secchi: Alpi occ. dal Sem- pione alla V. di Susa; 6-7. Lugl.-Sett. | Alpi svizz. oce.| — S. globiferum Gaud. (1828), non L. — S. Gaudini Christ (1867) — S. Wulfenii et S. Braunii Auct. it. p. p. 7 S. grandiflorum Haw. (1821) 1688 10 (5) Petali giallo-dorati (verdastri nel secco). Fg. tutte inermi all'apice, mollem. cigliate. Fusto alto 15-30 cm., ramoso-corimboso. Fg. delle ro- sette verdi-glauche, inodore, obovato-oblunghe, subacuminate; le cau- line oblungo-lanceolate, acute od acuminate, glanduloso-pelose sulle 2 pag. Petali 12-18, lanceolato-lineari, acuminati, lunghi 2-3 volte il calice. Filamenti violetti. 2%. Rupi e luoghi ghiaiosi 0 secchi: Alpi carniche, trent., alto-atesine, lomb. e piem. nella Valsesia; 6-7. Lugl.-Sett. [| Alpi svizz. ed or... — S. globiferum Walf. in Jacq. (1778), an L.?. 8 S. Wulfenii Hpe. (1831) 1689 — Petali rossi o rosei (rr. bianchi). Fg. delle rosette mueronato-subpun- genti all’apice, tutte rigidam. cigliate. Fusto di 15-30 cm., ramoso- corimboso. Fg. delle rosette + glauche con apice rosso, obovato-oblun- ghe; le cauline minutam. pelose sulle 2 pag. (rr. glabre o quasi), oblungo- lanceolate, acute od acuminate. Petali 12-15, lanceolato-acuminati, lun- ghi 1-3 volte il calice. Y. Rupi, muri e tetti; 2-7. Lugl.-Sett. | Eur. Cauc. Pers., nat. Am. bor.|. — Volg. Semprevivo, Sopravvivolo. 9 S. tectorum L. (1753) 1690 A Fg. delle rosette glabre sulle facce o talora pelose di peli non glandulosi. a Fg. delle rosette bianche alla base. I Fg. bruscam. acuminate all’apice. 1 Fg. delle giovani rosette glabre o quasi. — /str/a e Pen., raro al sud. o. TYPICUM 2 Fg. delle giovani rosette pelose. — Brese. (M. Maddalena, Bovegno ecc.) |Endem.. © pILOSUM UGOLINI (1910) II Fg. lungam. attenuato-acuminate all’apice. A Rosette grandi (3-8 cm. diam.), piatte, aperte. * Rosette di 5-S cm. diam. Petali lunghi il doppio del calice. — 7yzest., Trent., Alto Adige ecc. [Svizz. Tir. Carinz.} — S. Schottii Bak. (1874), non Lehm. et Schnittsp. (1860). ACUMINATUM (ScHOTT, 1853) ** Rosette di 3-5 cm. diam. (interam. circondate da rosette giovani). Petali lunghi come il calice, assai stretti. — Infiorescenza con- tratta. — Pr. Bolzano, Valtellina e Bernina [Svizz. Baden?j — S. tect. v. angustifol. Doell (1862) — S. tect. v. parviflor. Wk. (1865). è METTENIANUM (ScHNITTSP. et LEHM., 1855) AA Rosette piccole, emisferiche, chiuse. — Fg. strette. — Alpi dolomtt. tra 1600 e 2200 m.: Vicent. a Recoaro, Trent. ed Alto Adige |Endem.|. — S. tect. v. angustifolium Ley. (1854). e DOLOMITICUM (FACCH., 1854) b Fg. delle rosette per lo più rosse alla base (talora interam. softuse di rosso), lungam. attenuato-acuminate. Fi. più grandi e più intensam. colorati. — Qua e là nelle Alpi [Alpi Pir.| € ALPINUM (GRIS. et ScHk., 1852) B Fg. delle rosette per lo più con peli glandulosi sparsi sulle pag., — lineari- ligulate, lungam. mucronate. Petali strettissimi. — App. abr., lucano ai fio (15 69 CRASSULACEAE [459 Sempervivum M. Sirino ed Alpe e cal. al M. Pollino [Grec.]. — S. mont. v. Clusianum Ten. (1830, anter.) — S. mont. Ten. (1830-32) — S. Reginae-Amaliae Heldr. et Guicc. FI. Gr. exs. n. 2982 ex Grande (1923). -n CLUSIANUM (TEN., 1830-32) Sempervivum arachnoideuwm x montanum Bruegg. (1868) = S. Funkii Auct., an Bibi iValtelNiiCi Micino: arachnoîdeum X tectorum Wilezek (1912). — Bergam. nella Valle di Vo ed Alpe Venano di sopra. . Doellianum Xx montanum = S. hybridum Bruegg. (1880) = S. mont. x Doellian. D. Torre (1882). — S. Bernardino all’A. Vignone e Pian--Lumbriv, V. di Susa a Giaglione. . montanum X arachnoideum Focke (1881) = S. barbulatum Schott (1853) = S. Funkii Auct. pl., non F. Br. = S. montaniforme et S. Ausserdorferi Huter (1905). — Alpi ven. al M. Rosso, trent., alto--atesine, valdostane e Mar. . montanum X Wulfenii = S. rupicolum Kern. (1870) = S. Braunii Auct. pl., non Fk. — Trent. ed Alto Adige. . montanum X alpinum = S. rhaeticum Bruegg. (1880). — Bernina, S. Bernar- dino all’Alpe Vignone. . grandiflorum Xx montanum Schinz et Thell. (1914) = S. Gaudini x montanum et S. Christii Wolf (1890). — Alpi Pennine e Graje. . grandiflorum x arachnoideum n. comb. = S. Gaudini Xx arachnoid. D. Torre (1899)= S. Vaccarii Wilez. (1908) = S. arachn. Xx grandifl. Schinz et Thell. (1914) — V. d’Aosta. . Wolfianum = ? S. Gaudini x Funkii Chenev. (1898) — V. d'Aosta în V. di Cogne a Chavanis. IWulfenii x arachnoideum = S. roseum Huter et Gand. in Nym. (1879) et in Huter (1905) = S. arachn. x Wulfenii Schinz et Thell, (1914). — Alpi dellun.- trent. al Passo di Fedaja, Valtell. a Bormio all’A. Musocco. . Wulfenii x montanum Wohlf. (1892) = S. Braunii Facch. (1855), non Fk. = S. Huteri Kern. ex Focke (1881) = S. Theobaldi Bruegg. (1880) = S. Widderi C. B. Lehm. et Schnittsp. (1860) = S. mont. Xx Wulfenii Schinz et Thell. (1914). — Trent. în V. Fassa, Alto Adige, Valtell. a Bormio all’A. Musocco. . Wulfenii x tectorum D. Torre (1882) = S. globiferum Comolli (1836), non L. = S. Comollii Rota (1853) = S. rhaeticum Rota (1855) (nomen), non Bruegg. — S. tector. X Wulfenii Schinz et Thell. (1914) — Prealpi Iomb. in V. Ca- monica, V. di Scalve e V. Brembana. . fectorum Xx arachnoîdeum Gremli ex Focke (1881) = S. piliferum Jord. (1849) = S. rupestre Xx arachn. Rouy et Cam. (1901). — Alto Adige nella Pusteria, forse nel Bergam. a M. Lavazza in V. Belviso, V. d’ Aosta, Alpî Mar. a Tenda. . tectorum Xx montanum ? = S. adenotrichum Burn. (1906). — Alpi Mar. în V. Pe- sto alle Cime della Fascia. . Mettenianum Xx Doellianum D. Torre (1882) = S. Metten. x arachn. et S. Fon- tanae Bruegg. (1864). — Valtell. a Bormio in V. Furva sopra S. Antonio ed al Passo di Foscagno. . alpinum X arachnoideum = S. Heerianum Bruegg. (1880) = S. arachn. X alpin. Chenev. (1914). — C. Tic. a Sonogno ed a Monti, Comasco in V. Varrone sotto Premana. . alpinum Xx montanum Chenev. (1910). — C. Tic. in V. Luzzone all’A. Monterasio. . Schottit x arachnoideum D. Torre et S. (1909) = S. flavipilùam Hausm. (1857) = S. Hausmanni C. B. Lehm. et Schnittsp. (1863). — Trent. ed Alto Adige. 460 Sedum] 69 CRASSULACEAE 719 Gen. 460. Sèdum L. (1735). (Spec. 140 circa, delle Reg. temp. e fredde dell’Emisf. bor. ed Am. centr.. 1 del Perù). 1 Piante perenni. 2 — Piante annue. 3 2 Piante affatto sfornite di getti sterili (eccett. S. Anacampseros con fusti sterili terminati da una rosetta di fg.). Fg. sempre piane. Sez. I. TELEPHIUM 4 — Piante con getti sterili + densam, fogliosi. Fg. piane o più spesso ci- lindriche o claviformi. Sez. II. EuseDUM 6 3 (1) Fg. piane (almeno sulla pag. super.). Sez, III. CEPAEA 17 — Fg. cilindriche o claviformi. Sez. IV. PROCRASSULA 20 Sez. 1. TELEPHIUM S. F. GRAY (1821). 4 (2) Corolla lunga 3-4 volte il calice. Rd. tuberosa. Pianta glabra. Fusti eretti od ascendenti (2-5 dm.), semplici o poco ramosi. Fg. opposte, subopposte o talora verticellate a 3, ottusam. dentate. Fi. ermafr., pe- duncolati, in corimbi densi. Petali 5, lanceolati. Stami 10. Follicoli eretti. %. Luoghi sassosi od aridi, muri e rupi; 2-5. Giu.--Ott. [Eur. Cauc. As. min. Sib. As. or.). -—- Volg. Erba di S. Giovanni. 1 S. Telephium L. (1753) 1691 A Fg. super. arrotondate o cordate alla base, sessili. a Fg. super. leggerm. cordate alla base, un po’ amplessicauli, ovato-ottuse. Corolla bianco-sporca (rr. rossigna). — Istria, Pen. e Sard. — S. Teleph. s L. (1753) — S. latifolium Bert. (1819). o MAXIMUM L. (1753) (Horrm., 1791) ‘b Fg. super. arrotondate alla base, oblunghe. Corolla porporina o rr. bianca (= S. Tel. a album L. [1758])). — Carnia, Friuli, Vicent., Veron., Lomb., C. Ticino, Nizz., Lig. occ., App. piem. a Calizzano e Cors. — ? S. Teleph. L. (1753) — S. Teleph. Rchb. (1830) — S. Teleph. v. purpurascens Tausch (1854) — S. purpurasc. Koch (1848). 8 PURPUREUM L. (1758) (ScHuLrtEs, 1814) 1691! B Fg. tutte ristrette alla base, le infer. brevem. picciolate, tutte oblungo-lan- ceolate o lanceolate, acute. — Corolla porporina. — Alpi novaresi pr. Domo- dossola [Eur. centr.|— Anacampseros vulgaris Haw. (1812) — S. vulgare Lk. p. p. (1821) — S. Teleph. v. vulg. Burn. (1906). x FABARIA (KocH, 1837) 1691° — Corolla lunga al massimo il doppio del calice. 5 5 Fg. interissime, ottusissime, tutte cuneato-obovate. Fi. ermafr. Rd. non tuberosa, indurita. Fusti prostrato-ascendenti, in parte sterili terminanti con una rosetta di fg. (12-30 cm.). Petali 5, ovali od oblunghi, subacuti, lunghi 1/9-2 volte il calice, porporini (rr. bianchi), colla carena verde. Il resto c. s. Y. Pascoli e rupi: Alpi trent., lomb., piem. e Mar., App. lig., parmig. e moden.: 5. Lugl.-Ag. [Alpi Pir.). 2 S. Anacampseros L. (1753) 1692 720 69 CRASSULACEAE [460 Sedum - Fg. seghettate verso l’apice, acute od acuminate, le infer. squami- formi, ovali o lanceolate, le altre cuneato-lanceolate. Fi. dioici (ec- cezionalm. ermafr.). Rz. carnoso, squamoso, con odor di rosa. Fusti ascen- denti-eretti (10-35 cm.). Fi. in corimbo addensato. Petali 4 (rr. 5), langhi al più il doppio del calice, giallognoli o rr. rossastri. Stami in numero doppio dei petali. Follicoli eretti. Y. Luoghi rupestri: Alpi, App. pavese; 6-7. Lugl.-Ag. [Eur. As. media e bor. Giapp. Am. bor.) — Rhodiola L. (1753) — S. Rhodiola DCO. (1805). 3 S. roseum Scop. (1772) 1693 Sez. II. EusÈpum Boss. (1372). 6 (2) Petali gialli. Ù; — Petali bianchi, rossastri od azzurrognoli. 11 7 Fg. dei fusti fioriferi mucronate od acuminate, Follicoli eretti. 8 — Fg. dei fusti fioriferi ottuse. Follicoli patentissimi, 9 8 Fg. dei fusti sterili guainanti alla base, con una membrana biancastra, Pianta glabra, a fusti sdraiati alla base, poi eretti (1-3 dm.). Fg. fili- formi, strettam. embriciate verso l’apice dei fusti sterili; quelle dei fusti fertili cilindrico-lineari, prolungate alla base in una breve e larga mem- brana. Fi. in corimbo rado, brevem. pedicellati od in 1-2 spighe unila- terali. Sepali con strie crenate sul dorso. Petali 5-10, acuti o subottusi, lunghi 2-3 volte il calice, giallo-dorati. %. Boschi, pascoli e rupi: Abr. al Sirente, Laz. sui M. Lepini, Camp., Basil., Cal., Sic., Malta e Sard.: 4-5. Magg.-Lugl. [Reg. medit.).. — Semperviv. S. et S. (1806) — Sed. am- plexicaule DC. (1810) — S. rostratum Ten. (1811). 4 S. tenuifolium DC. (1828) 1694 — Fg. tutte brevem. prolungato-speronate alla base (mai con appendice o guaina membranosa). Petali 5-8, acuti, acuminati o subottusi, giallo- dorati o più rr. giallo-pallidi. Il resto c. s. %. Luoghi sassosi, muri e rupi, frequente ; 2-5. Magg.--Lugl. [Eur. Reg. medit., nat. Am. bor.|. 5 S. rupestre L. (1753) 1695 A Fusti riflessi prima dell’antesi. Petali patenti. a Piante non lignificate (1-5 dm.). Stami a filam. glabri o con pochi peli alla base. I Fg. non punteggiate, cilindriche. Sepali acuti. Filam. con qualche pelo alla base. — Istria, Pen., Arcîp. tosc., Sic. e Sard. — S. reflexum L. (1755). o. TYPICUM II Fg. punteggiate, più densam. embriciate, lineari-compresse. Sepali ottusi. Filam. glabri. — Indicato di Lomb., Tosc. ed Abr., ma da controllare [Pur. centr. ed occ... — S. elegans Lej. (1811) — S. pruinatum Auct. Tibss non Brot. (1). 2 FORSTERIANUM (Sm., 1790-1514) b Pianta lignificata alla base (2-6 dm.). Filam. con alla base molti peli traspa- renti. — Fg. oblunghe od ovoidali, ventricose. — Pen. dalla Lig. e Piceno in giù ed isole; 2, rr. 4--5. [ Reg. medit... — Semperv. sediforme Jacq. (1770) — S. altissimum Poir. (1796) — S. soluntinum Tin. (1844). NICAEENSE (ALt., 1785) 1695! (1) La fig. 1695° dell’/conographia rappresenta nient'altro che una forma del S. rupestre 1 typicum. 460 Sedum] 69 CRASSULACEAE 721 B Fusti diritti prima dell’antesi. Calice più lungo (4-7 mm.). Petali raddriz- zati (rr. patenti). — Filam. glabri. — Istria, Lomb., O. Tic., Nizz., Lig. occ., Abr. ecc. [Franc. Eur. centr. e mer.-or. As. min.) S. anopetalum DC. (1808 — S. montanum Perr. et Song. (1866). ) OCHROLEUCUM (CHarx, 1786) 9 (7) Pianta minutam, glanduloso-pelosa. Vedi S. dasyphyUum — Piante affatto glabre. 10 10 Petali oblungo-subottusi, suberetti, !/5 più lunghi del calice, giallo-pal- lidi. Pianta con numerosi fusti sterili sdraiati e fusti fertili pure sdraiati alla base (2-8 cm.). Fg. sparse, oblungo-obovate, + spianate di sopra, non od appena prolungate alla base. Fi. in cime povere, subsessili. Pe- tali 5. X. Luoghi sassosi o rupestri: Alpi, A. Apuane, App. tosco-emil., abr. alla Majella?, Camp. al M. Pizzodetta?, Sard. sul Gennargentu e Cors.; 5-7. Giu.-Ag. [Eur. media e mer. As. min.|.. — S. saxatile All (1785) — S. repens Schleich. (1815). 6 S. alpestre Vill. (1779) 1696 — Petali lanceolato-acuminati, molto patenti, lunghi almeno il doppio del calice, gialli. Pianta c. s. (3-18 cm.). Fg. sparse o subverticillate a 3, allineate lungo 6 serie, brevem. prolungate alla base. Fi. in 1-3 spighe scorpiodi, avvicinate a corimbo. Petali 5 (rr. 4). %. Luoghi sas- sosi od erbosi aridi, muri e rupi; 2-7. Magg.-Ag. |Eur. As. occ. Sib. Afr. bor., nat. Am. bor.|. — Volg. Borracina, Erba pignola. 7 S. sexangulare L. (1753) 1697 A Fg. lineari, convesse sulle 2 facce. — Pianta a sapore erbaceo (insipido). — Pen. sino alla Camp.; 2-6. [Eur.) — S. boloniense Lois. (1809). a MITE (GILIB., 1782) B Fg. ovali od oblunghe, pianeggianti sulla faccia super. e convesse nell’ infer. a Pianta a sapore * acre o rr. insipida. Petali lunghi il doppio del calice, giallo--dorati. — Istria, Pen., Elba, Sic. e Cors. a Calvi; 2-1. B ACRE (L., 1753) 1697' b Pianta insipida, a fg. dei fusti fioriferi più allontanate e più patenti (portam. quasi del S. rupestre). Petali lunghi il triplo del calice (7-8 mm.), più larghi, giallo--cedrini. — Qua e la colla var. prec. (C. Tic. a Locarno, Nizz., It. centr. e mer., Sic. ecc.) [Franc. mer. Balc. Greci]. € NEGLECTUM (TEN., 1830) 11 (6) Fg. cilindriche. 12 — Fg. piane sulla pag. super., convesse o piane su quella infer. 14 12 Petali ottusi o subacuti (mai acuminato-aristati). Fusti sdraiati alla base poi eretti (1-3 dm.), cespugliosi, parte sterili e parte fertili. Fg. sparse, oblunghe o lineari, più rr. ovoidee, ottuse, verdi o rossigne, brevem. prolungate alla base. Fi. 1n corimbo, sottilm. peduncolati. Petali 5, oblun- ghi, lunghi 2-4 volte il calice. Follicoli eretti. % Luoghi sassosi, rupi, muri, tetti; 2-7. Giu--Ag. [Eur. As. occ. Sib. Afr. bor.].. — Volg. Erba pignola, Pinocchiella. 8 S. album L. (1753) 1698 A Pianta affatto glabra. Fi. bianchi (rr. carnicini o porporini). Stami più brevi della corolla. — Istria, Pen. ed isole. 4% TYPICUM B Pianta minutam. peloso-glandulosa. Fi. tinti di rosa o di violaceo, piccoli, a petali più acuti. Stami lunghi come la corolla. — S7e. [Spa. Port. Grec. Alger.|. g Crustanum (Guss., 1842) 46 7922 69 CRASSULACEAE [460 Sedum — Petali acuminato-aristati, 13 13 Petali molte volte più lunghi del calice. Vedi S. hispanicum — Petali lunghi circa il doppio del calice. Pianta minutam. glanduloso- pelosa (almeno in alto), alta 5-10 cm. Fg. lineari-ottuse. Petali ovali, rosei. Follicoli eretto-patenti. Il resto c. s. Y. Rupi e muri, raro: Bergam. al Barbellino, Piem. (Macugnaga in V. d’ Ossola, Rocca di Cavour, Gia- veno, V. Perosa, V. Luserna, fra Susa e Pinerolo, Ormea) ed is. Mon- tecristo; 2 e 4. Giu.-Lugl. | Eur. mer.-oce. Dalm.|. 9 S. hirsutum All. {1785) 1699 14 (11) Fg. a pag. infer. molto convessa e perciò semicilindriche 0 se- miglobose. Pianta densam. cespugliosa, a fusti parte sterili e parte fer- tili (3-15 cm.). Fg. sparse od opposte, ottuse, appena prolungate alla base. Fi. in corimbi poveri. Petali 5-6, ovali, lunghi circa il triplo del calice. Follicoli suberetti. %. Luoghi sassosi, rupi, muri, specialm. su terreno siliceo; 2-7. Apr.-Lugl. [Eur. mer. occ. e centr. Afr. bor.| — Volg. Agnello grasso. 10 S. dasyphyllum L. (1753) 1700 A Piante peloso--glandulose, almeno nell’infiorescenza. a Fg. e rigetti glabri. I Petali bianchi o violetti. 1 Asse dell’infiorescenza glabro*— Petali lunghi 3-4 mm., bianchi suf- fusi di roseo. Carpelli verdastri. — Istria, Pen. ed Isole. — S. caeru- leum Caruel (1870), non L. a. TYPICUM 2 Asse dell’infiorescenza peloso--glanduloso. * Infiorescenza breve, povera. Petali e carpelli come nel tipo. — Col tipo e forse più frequente. 8 ADENOCLADUM Burn. (1906) #* Infiorescenza allungata, moltiflora, rigida. Petali lunghi 5 mm. circa, violetti. Carpelli violacei, a stilo più breve. — Cors. in V. Resto- nica ad 800--1000 m. [Endem]. BURNATI (BRIQ., 1901) II Petali giallognoli. — Fi. doppi. Fusti allungati, ad infiorescenza più lassa. — M. Baldo, Trent. in Canal S. Bovo e V. d’ Aosta în V. Veni [Endem.). è DoNATIANUM Vis. et SaAcc. (1869) D Fg. e rigetti peloso--glandulosi, almeno da giovani. — 11 resto come nel tipo, ma asse dell’infiorescenza e sepali peloso--glandulosi. — Col tipo. — S. hirsutum Ten. (1815), non All. — S. corsicam Duby (1828). e GLANDULIFERUM (Guss., 1827) B Pianta completam. glabra (anche nell’infiorescenza). — Fg. subglobose. Pe- tali rosei, più larghi e più ottusi. — Sard. e Cors. [Eur. occ.--mer. Maroc.|. € BREVIFOLIÙM (DC., 1808) — Fg. a pag. infer. leggerm. convessa o piana, 15 15 Fusti tutti glabri (1-3 dm.). Fg. leggerm. convesse di sotto, molto ot- tuse. Racemo stretto, semplice o composto, per lo più allungato. Pe- tali 5, lanceolati, acuti od acuminati, lunghi 2-3 volte il calice, bian- castri. Follicoli eretti. Y. Luoghi rocciosi: 6-7. Lugl.-Ag. [Dalm. Grec. Creta As. min. Alger.) 11 S. magellense Ten. (1811) 1701 A Fg. sparse, obovate od oblanceolate, attenuate alla base ma sessili. — App. piceno, abr., laz. sopra Filettino, camp., salernit. sul M. Cervati e cal. occ. sul M. Cozzo del Pellegrino. o. TYPICUM 460 Sedum] 69 CRASSULACEAE 123 B Fg. opposte o verticillate, spatolate, quasi picciolate alla base. — Basil. al M. Papa ed all’ Alpe di Latronico, Cal. occ. sui M. Pollino e Cozzo del Pel- legrino [Creta As. min... — S. brutium N. Terr. (1889-90). 2 OLYMPICUM (Porss., 1843) — Fusti di cui almeno i fioriferi glanduloso-pelosi (almeno in alto). 16 16 Fg. sessili, opposte o spesso verticillate a 3-5 (meno talora le ultime super.). Fusti cespugliosi (1-2 dm.). Fg. oblunghe o lineari, ottuse, spesso seghettato-scabre all’apice, leggerm. convesse di sotto. Pannocchia sub- corimbosa. Petali 5, ovato-lanceolati, acuminato-aristati, lunghi 3-4 volte il calice, bianchi. Follicoli eretti. %. Luoghi rupestri ombrosi: Piem. sopra Mondovì, App. lig., emil. e tosc., Alpi Apuane, Abr. e Cors.; 4-5. Giu. Ag. [Alpi franc.). — S. luteo-virens Briq. (1991). 12 S. monregalense Balb. (1804) 1702 — Fg. picciolate (specialm. le infer.), tutte sparse. Fusti gracili, fles- suosi (5-15 cm.). Fg. obovato-ottuse, piane sulle 2 facce, minutam. pe- lose. Fi. lungam. pedicellati, in pannocchia lassa. Petali 5, obovati, acuti od acuminato-aristati, lunghi 2-3 volte il calice. Follicoli eretti, pelo- setti. Y. Luoghi rupestri per lo più ombrosi ed umidi: Alpi piem. e lig.: 4-6. Giu-Ag. [Endem.]. 13 S. alsinefolium All. (1785) 1703 Sez. III. CrePAÈA KocH (1837). 17 (3) Fusti + peloso-glandulosi. Fi. su peduncoli ben distinti ed esili, in pannocchia fogliosa, interrotta, + lunga e diradata. Pianta dif- fuso-ascendente (1-4 dm.). Fg. opposte o verticillate a 3-4 (le super. talora sparse), picciolate o subsessili, piane sulle 2 facce, obovato-oblun- ghe od oblanceolate, ottuse, pelosette. Petali 5, lanceolati, acuminato- aristati, lunghi il triplo del calice, bianco-carnicini. Follicoli eretti. O. Luoghi boschivi aridi, muri ecc.: Pen. ed isole: 2-5. Magg.-Lugl. [Eur. media Reg. medit.|. — S. calabrum Ten. (1829) — Volg. Cepèa. 14 S. Cepaea L, (1753) 1704 — Fusti affatto glabri. Fi. subsessili, in cime fogliose semplici od a 2-3 in corimbo, 18 18 Fg. con denti ottusi verso l’apice, mai terminati in ciglio e discosti. Fusti eretti (1-10 cm.), ramoso-corimbosi in alto. Fg. sparse od opposte, picciolate, obovato-ottuse, piane sulle 2 facce. Petali 5, lanceolato-ottusi, bianchi o carnicini, eguali al calice od assai più corti. Follicoli patenti a stella. O. Luoghi sassosi, rupi, muri ecc., raro al nord: Ven. al M. C'a- vallo, Lomb., Piem., Emil. nella valle del Reno, resto della Pen. dal Nizz. e Puglie in giù ed isole; 2-4. Apr.-Giu. [Eur. medit. As. min. Alger.]. — S. deltoideum Ten. (1811). 15 S. stellatum L. (1753) 1705 — Fg. intere ovvero con seghettature terminate in ciglio. 19 19 Petali lunghi metà del calice, oblungo-acuti, bianchi?, in numero di 4-5. Pianta di 3-5 cm., papilloso-scabra. Fg. sparse, brevem. prolungate alla base in un'appendice membranacea, lanceolato-subottuse, seghettato-ci- =] LIS) 69 CRASSULACEAE [460 Sedum 20 23 24 gliate. Brattee e calici cigliati. Follicoli eretto-patenti, minutam. tuber- colati. O. Luoghi sassosi, rarissimo: Etna; 2?. Apr.-Magg. [|Endem.]. 16 S. aetnense Tin. (1844) 1706 Petali lunghi come il calice o sino al doppio. Pianta di 5-12 cem. Fg. sparse, picciolate, brevem. prolungate alla base, piane di sopra, un po’ convesse di sotto, obovato-oblunghe, ottuse, interissime. Petali 5, lanceolati, acuti o subaristati, giallo-pallidi. Follicoli eretto-patenti. O. Luoghi sassosi, muri ecc.: Camp. fra Itri e Formia, Ischia, Capri, Ta- ranto a Leucaspide, Cal., Sic. ed isolette vicine, Malta, Lamped., Linosa, Sard. e Cors. ad Ajaccio ed all’ is. Rossa; 2. Apr.-Magg. [Frane. mer. Grec. Arcip. As. min. Cipro Siria]. — S. saxatile Moris (1827), non alior. 17 S. litoreum Guss. (1826) 1707 Sez. IV. PRocRÀSsULA (GRIS., 1843). (3) Petali gialli. Pianta di 4-10 cm., glabra, ramosa. Fg. sparse, brevem. prolungate alla base, subcilindriche, ottuse. Fi. subsessili, formanti delle spighe subscorpiodi, avvicinate in corimbo. Sepali obovato-ottusi, ine- guali. Petali 5, lanceolato-acuti, lunghi il doppio del calice. Stami tutti fertili. Follicoli eretto-patenti. O. Rupi, muri, pascoli ecc: Alpi, App. piem. al Colle dei G'iovetti, tosco-emil. tra Foce Giovo e Lago Santo, A. Apuane a Falcovaia, Cal. all’ Aspromonte e Cors.; 5-7, rr. 3 (Piem. lungo la Stura). Giu.-Lugl. | Eur. As. occ. Am. bor.-or. Groenl.|. 18 S. annuum L. (1753) 1708 Petali bianchi, rosei od azzurri, 21 Stami ordinariam. 10-12, tutti fertili, 22 Stami 4-5 fertili, alternantisi con altrettanti sterili. 26 Petali lunghi al più il doppio del calice. Pianta affatto glabra, di 2-5 cm. Fg. cilindrico-clavate. Fi. su peduncoli grossi ed angolosi, 6-12 in cime corimbiformi compatte. Petali 5, ovali-lanceolati, acuti, bianchi o rosei. Il resto c. s. O. Pascoli pietrosi: Alpi, App. tosco-em., A. Apuane, App. piceno-abr., camp., salern. sul M. Cervati e cal. al M. Pollino; 5-T, rr. 4. Giu.-Ag. [Pir. Alpi Carp. Bale.). 19 S. atratum L. (1763) 1709 Petali lunghi 2 a parecchie volte il calice. Piante spesso peloso-glan- dulose (almeno in alto). 23 Fi, portati da peduncoli gracili e lunghetti, in corimbi composti (rr. in cime povere). 24 Fi. sessili o brevem. pedicellati, in spighe seorpioidi avvicinate a corimbo. 25 Petali 5, ovali, bianchi o rosei. Fg. subcilindriche, ottuse. Petali lun- ghi 2-4 volte il calice. Follicoli eretti, con rostro uguale circa a metà della loro lunghezza, peloso-glandulosi. Il resto c. s. ©, 00, %. Pascoli umidi e pr. le paludi, raro; 4-7. Magg.-Ag. [ Eur. specialm. centr. e bor. Groenl. Alger.|. 20 S. villosum L. (1753) 1710 A Antere rosso--scure. Petali acuti od ottusi. a Pianta annua o bienne (83-15 cm.), senza rami sterili, — sempre glandu- loso--pelosa e vischiosa. — C. Euganei al Cattaio, Trevig. sopra Valdob- 460 Sedum] 69 CRASSUL ACEAE 725 biadene e nel M. Grappa, Trent., Alto Adige, Bergam., Valtell. allo Spluga e Piem. v TYPICUM b Piante perennanti (2--8 cm.), con 1-2 rami sterili. I Piante + glanduloso--pelose. 1 Pianta ramosa dalla base. Corolla un po’ più grande del tipo. — V. d’Ao- sta tra 1900 e 2900 m. [Alpi svizz.. è ALPINUM Here. (1840) 2 "Pianta a fusto filiforme, semplice o quasi, con 1 a pochi fi., più piccoli che nel tipo. — V. d'Aosta [Endem.}. cocnensE J. MueLt. (1854-56) (L. Vacc., 1911) II Pianta a fusto e fg. completam. glabre. Nel resto simile alla var. prec. — Valtell. sopra Morbegno a Gerola | Endem.). ò GLABRUM WiLcz. (1911) B Antere gialle. Petali decisam. acuti, più intensam. colorati. — Pianta più gracile, ramosa, glanduloso-pelosa. Stilo più breve. — Sard. [Spa. Port. Alger.). e GLANDULOSUM (MoRIs, 1827) — Petali 6-7, lanceolati, azzurri (eccezionalm. bianchi). Pianta leggerm. pubescente-glandulosa in alto (5-20 cm.). Corimbo ampio, diradato. Stami 10-15. Follicoli con rostro lungo come essi. Il resto c. s. O. Luoghi sas- sosi, muri, tetti: Sic., Malta, Sard. e piccole isole vicine e Cors.; 2 e 4. Febbr.-Magg. [T'unis. Alger.;. — S. heptapetalum Poir. (1789) — S. azu- reum Desf. (1798). 21 S. caeruleum L. (1771), Vahl (1791) 1711 25 (23) Fi. su peduncoli brevissimi ma distinti. Calice glabro. Follicoli lungam. rostrati. Pianta glauca o verde-glauca, a fusti piuttosto gra- cili, diffusi (5-15 cm.). Fg. sparse, cilindrico-allungate, ottuse o subacute. Petali 5-6, lanceolati, acuminato-aristati, parecchie volte più lunghi del calice, bianchi o carnicini. Stami 10-12. Follicoli patenti, glabri o pe- losi. O, 00, %. Luoghi sassusi, rupi e muri, raro al nord: Istria, Ven., Trent., Lomb., C. Tic., resto della Pen. dal Bologn., Faentino e Tosc. in giù, Sic., Egadi, Lamped., Linosa e Tremiti; 4-5, rr. 2 e 7. Magg.- Lugl. [Eur. centr. e mer.-or. As. occ.|. — S. glaucum W. et K. (1805) — S. pallidam Ten. (1830), non M. B. -- S. pseudohispanicum Strobl (1884). 22 S. hispanicum L. (1755) 1712 — Fi. sessili o quasi, Calice peloso, Follicoli brevem, rostrati. Pianta verde-cupa o rossastra, a fusti eretti, rigidi (5-10 cm.). Fg. ottuse. Stami 5-10. Follicoli + patenti a stella, finam. tubercolati o pubescenti- glandulosi. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi, muri ecc.; 2-5. Apr.-Lugl. [Eur. media e mer. Afr. bor. Can.). — Crassula L. (1759). 23 S. rubens L. (1753) 1713 A Petali lanceolati, lungam. acuminati. — Qua e là nell’Istria, Pen. ed isole. a TYPICUM B Petali obovato--lanceolati, brevem. appuntiti. Denti calicini pure più ottusi e più brevi. Infiorescenza appena glandulosa. Carpelli meno divaricati. — Pantelleria {[Endem.). 3 COSYRENSIS Somm. (1922 26 (21) Fg. ovali. Fi. subsessili. Petali lanceolati, lunghi circa 3 volte il calice. Follicoli molto patenti, Pianta glabra (1-5 cm.). Fg. sparse, ottuse. Fi. in piccole cime corimbose, addensate. Petali 4-5, acuminati, bianchi o carnicini. Follicoli longitudinalm. striato-nervosi, lanceolati, lisci, glabri, brevem. rostrati. O. Luoghi aridi, muri ecc., qua e là: Pe] IO DS 69 CRASSULACEAE (460 Sedum Istria mer., Nizz., Tosc. pr. Firenze e nel Chianti, Umbria a Sugano, Laz., Camp. sopra Pescosolido, Puglie, Basil. a Melfi, Sic., Malta, Lamped., Sard., Corsi, Elba e Pianosa; 2. Apr.-Magg. |Reg. medit.|. — Tillaea rubra L. (1753) — Crassula verticillaris L. (1768) — Cr. caespit. Cav. (1791) — Cr. rubens v. nana DC. (1805) — S. rubens Thell. (1912), non Royle. 24 S. caespitosum DC. (1828) 1714 — Fg. subglobose. Fi. brevem. e sottilm. pedunceolati. Petali ovali, lun- ghi 2 volte il calice. Follicoli eretti. Fg. sparse o le infer. spesso opposte. Fi. in piccole cime scorpioidi avvicinate a corimbo. Petali acuti, biancki o rosei. Follicoli scabri, ovali, brevem. apicolati. Il resto c. s. O. Rupi e luoghi aridi, raro: Sard. e vicine is. Asinara e Maddalena, Cors. e Capraia; 2 e 4. Apr.-Giu. [ Eur. mer.-occ.]). — Crassula DC. (1815) — Cr. globulifolia Moris (1827). 25 S. andegavense DC. (1828) 1715 Nota. — Colt. frequentem. è il Sedum populifolium Pall. (1076) origin. della Sib., al quale va riferito il S. Notfarjanni Ten. (1811) indicato della Camp. a Fondi. Gen. 461. Bulliàrda DC. (1501). (Spec. circa 15, sparse su tutto il Globo). Pianta glabra, spesso rossastra, a fusti esili, per lo più radicanti alla base, cespugliosi, dicotomo-ramosi (2-8 cm.). Fg. opposte, connate alla base, oblungo- lineari, quasi piane. Fi. piccoli, pedicellati, in cime irregolari. Calice 4-par- tito. Petali 4, carnicini. Stami 4; glandule ipogine oblungo-lineari. Follicoli 4, ovoidei, a più semi. O. Luoghi umidi, qua e là: Lig. a Loano, Laz. a Cavi, Pugl. a Monopoli, Polignano e Leucaspide, Basil., Sic., Malta, Lamped., Sard., Cors. e Capraia; 2. Febbr.-Magg. |Eur. occ. Bal. Alger. Abiss. Afr. mer.|. —- Tilldea W. (1798) — Crassula Roth (1827). B. Vaillantii DC. (1801) 1716 Gen. 462. Tillaèa L. (1735). (Spec. 7 circa, dell'Eur. media e mer., As. occ., India, Afr. e Can.). Pianta glabra, a fusti filiformi, radicanti alla base, cespugliosi, semplici o ramosi (2-8 cm.). Fg. opposte, connate alla base, oblungo-lineari. Fi. sessili o quasi, a 2-3 nelle ascelle delle fg. Calice 3-4-partito. Petali 3-4, bianco- rosei. Stami 3-4; glandule ipogine nulle. Follicoli 3-4, oblunghi, ristretti nel mezzo, a 2 semi. ©. Luoghi sabbiosi o ghiaiosi umidi, qua e là: Pavese, Piem., Lig., Tosc., Laz. a Brovetta, Camp., Cal., grandi e parecchie piccole isole; 2-3. Genn.-Magg. |Eur. media Reg. medit. Can.| — Crassula Roth (1827), non L. T. muscosa L. (1753) 1717 Fam. LXX. ROSACERAE. (Gen. 71, spec. descritte più di 1500, da ridursi, diffuse su tutto il Globo). Proprietà ed usi. — Tra le Rosacee abbiamo in primo luogo parecchie spec. economicam. importanti pei frutti saporiti che ci somministrano. In generale si tratta di frutti polposi a sapore dolce ed acidulo ad un tempo, dovuto alla loro ricchezza in zucchero ed acido malico, alle quali sostanze spesso si uniscono della (0 ROSACEAE 727 gomma o pectina (Susino, Lampone, Melo--cotogno) o dei protumi (Pesco, Pra- gola, Lampone, Melo--cotogno) che li rendono ancor più graditi al palato. Le specie che crescono o si coltiv. tra noi pei loro frutti polposi, e di cui alcune in nume- rosissime var., sono le seguenti: il Pesco (Prunus Persica), il Susino (Pr. dome- stica), l’Albicocco (Pr. Armentaca), il Ciliegio (Pr. avium), l'Amarena o Marasca (Pr. Cerasus), la Fragola (Fragaria vesca), il Lampone (Rubus Idaeus), il Lazza- rolo (Crataegus Azarolus), il Nespolo comune (Mespilus germanica), il Nespolo del Giappone (Eriobotrya japonica), il Melo--cotogno (Pirus Cydonia), il Pero (Pirus communis), il Melo (P. Malus) ed il Sorbo (P. domestica). Molti dei frutti di queste piante, oltre ad essere consumati freschi, servono a fare sciroppi, con- serve, liquori, ecc.; quelli del Pero e del Melo servono inoltre a fare (specialm. nei paesi più nordici) una bibita detta Sidro e sono pure utilizzati per fare del- l'aceto. Il Mandorlo (Prunus communis) è invece largam. colt. nel mezzogiorno d’Italia pei suoi semi oleosi conosciutissimi col nome di mandorle dolci e man- dorle amare, forniteci da due var. di esso; riservandoci di parlare qui sotto delle sostanze contenute in tali semi, ricordiamo che essi hanno un notevole impiego economico come frutta secca e come ingrediente di dolci, confetti, ecc. ed anche un valore industriale, entrando l’olio da essi spremuto nella composizione di molti cosmetici. I semi dell’A/bicocco e del Pesco servono talora come succedanei delle mandorle; dai primi può pure estrarsi dell’olio. Le drupe del Lauroceraso (Prunus Laurocerasus) e del Prunus Mahaleb servono a fare dei liquori molto graditi; i semi di quest’ultimo hanno l’odore della fava del Tonkino e sono talora utilizzati in profumeria. Un interesse economicam. molto limitato, ma pur degno di nota, offrono alcune altre Rosacee selvatiche tra noi; ad es. i frutti del Prunus Cocomilia e specialm. della var. brutia si mangiano in Cal., quelli dei Pr. spinosa e Pr. Padus, del Rubus saratilis, dello Spino--bianco (Crataegus Oxyacantha), della Rosa canina, del Pirus Chamaemespilus e del P. aucuparia sono talora mangiati dai ragazzi e dalla povera gente, e quelli del Rovo (Rubus fruticosus et var.) sono generalm. graditi da tutti. Dai semi del Prunus brigantiaca si estrae del- l'olio dolce, che dagli indigeni è usato per condimento; si usa per lo più que- st’olio per mettervi in infusione le galle di Ahododendron ed ottenere il così detto olio di marmotta. I frutti del Crataegus Oxyacantha possono servire a fare un liquore alcoolico. I maiali sono ghiotti delle Mele e delle Pere; così pure ricercano avidam. i tuberi della Spiraea Filipendula, i quali contengono molto amido. I frutti del Pirus aucuparia sono appetiti da parecchi uccelli e servono (come indica il nome specifico) alla cacciagione; essi sono mangiati pure dalle vacche, pecore e maiali. Le fg. della Salvastrella (Poterium Sanguisorba) sono usate nelle campagne come condimento digestivo; esse sono pure, come anche quelle del Poter. officinale e della Spiraea Ulmaria, un buon foraggio specialm. pei montoni. I turioni della Spiraea Aruncus si mangiano come gli asparagi. Come piante terapeuticam. importanti dobbiamo anzitutto menzionare il Man- dorlo, di cui, come sopra si è detto, si ha una varietà che ci dà le mandorle dolci ed un’altra che ci dà le. mandorle amare. Le prime contengono circa il 50%, di olio di mandorle formato del 75 */, circa di oleina; esso, oltre agli usi industriali sopra ricordati, è pure adoperato come lassativo ed entra in diversi preparati farmaceutici, come pomate, linimenti ecc. Più importanti sono le mandorle amare, le quali, oltre all’olio suddetto, contengono un glucoside chiamato amigdalina ed una materia albuminoide detta emu/sina, la quale, in presenza dell’acqua alla temperatura da 0° a + 60°, agisce da fermento sull’amigdalina scomponendola in aldeide benzoica, acido prussico o cianidrico e zucchero; distillando tali mandorle, dopo averne estratto l’olio, si ottiene invece l'essenza di mandorle amare ch’è un 128 (10 ROSACEAE miscuglio di essenza (aldeide benzoica) e di acido prussico. L’amigdalina e l’emul- sina si trovano anche, benchè in minor copia, nelle fg. e nei semi del Lawroce- raso, nei semi del Pesco e dell’AlDicocco ed in piccola quantità anche in quelli del Susino ed altri Pruni. L'acido prussico, che in maggior o minor copia rica- vasi da tutte le piante suddette, è un veleno potentissimo che produce prontam. la morte per paralisi della respirazione e del cuore; esso serve pochissimo in medicina ed invece sono usati l’acqua di mandorle amare e l’acqua di lauroce- raso come calmanti nel cardiopalmo, nell’asma e nella tosse nervosa e canina. Quasi tutte le Rosacee contengono nei loro organi vegetativi del tannino e perciò parecchie di esse sono utilizzate come astringenti nelle diarree, mal di gola, piaghe ecc. Le più conosciute per tali usi sono: l’Agrimonia Eupatoria, l Alchemilla vulgaris, il Poterium Sanguisorba, le Fragaria vesca ed indica, le Potentilla reptans ed anserina, il Geum rivale, )° Eriobotrya japonica ed il Cra- taegus Oxyacantha; le parti usate sono il rz. e le fg., nel solo Crataegus i frutti. Il rz. del Geum urbanum contiene un olio essenziale, della resina, del tannino ed una sostanza amara; le fg. di Spiraea Ulmaria una materia colorante gialla ed una essenza ed usansi come diuretiche ed antiidropiche. La rd. della Spèw. F% lipendula è invece utilizzata come astringente e diuretica. I semi del Melo-cotogno contengono circa il 20 "/, di mucilagine e servono a fare delle bibite o dei colliri ammollienti. I peduncoli dei frutti dell’Amarena e del Ciliegio (Prunus Cerasus e Pr. avium) hanno un sapore amaro ed astringente e sono usati come diuretici; in tali piante è pure contenuta della floroglucina che serve nella microchimica vegetale come reagente della lignina. I fi. del Pesco servono a fare uno sciroppo che si somministra ai bambini come lassativo; le fg. di questa stessa pianta sono talora adoperate come antelmintico e diuretico. I petali della Rosa gallica, e pro- babilm. anche della R. canina, contengono pure delle sostanze tanniche (aczdo gallico e quercitannico) e si usano per gargarismi astringenti e per preparare la conserva di rose ed il miele rosato, pure ad azione astringente; l’essenza di rose ricavasi invece a preterenza dai petali di spec. colt. quali la 2. moschata e la R. damascena. I frutti della Rosa canina contengono gli acidi citrico, malico e tannico, della resina e delle traccie di olio essenziale: essi servono a preparare la conserva di cinorrodon che entra nella confezione delle pillole. I semi di que- sta stessa pianta contengono della vanillina ed i peli, da cui sono ricoperti, pro- ducono un forte prurito sulla pelle; essi possono essere utilizzati per scacciare i vermi intestinali (ascaridi) senza irritare il tubo digerente. I frutti del Melo, del Melo-cotogno, del Lampone, della Fragola e dell’Amarena (Prunus Cerasus) sono utilizzati anche in farmacia per preparare dei sciroppi per correggere il sa- pore di altri medicamenti, e delle gelatine e bibite rinfrescanti in grazia dell’acido malico (e nel Lampone anche acido citrico) che vi si contiene; le mele servono a fare decotti pettorali ed i frutti del Ssin0 sono leggerm. lassativi. La corteccia del Prunus spinosa e del Crataegus Oxyacantha era ritenuta in passato come febbrifuga. La gomma che cola dai Susini, Ciliegi, Peschi ecc. (per effetto di una spe- ciale malattia dovuta a bacteri), è affatto differente dalla gomma arabica o adra- gante; essa è in gran parte composta di cerasina, ch'è una specie di mucilagine, la quale si gonfia ma non si scioglie nell’acqua, ed in piccolissima parte di gomma solubile servibile come adesivo. Riguardo agli usi industriali dobbiamo anzitutto ricordare come parecchie Rosacee arborescenti forniscano dei legni molto pregiati e di gran durata. Tra i migliori vanno citati quelli del Pero, del Melo e del Ciliegio (Prunus avium) che. servono per suppellettili domestiche ed in genere per lavori d’intarsio e di in- taglio, per denti di ruote ecc. Per lavori di tornio, viti, denti di ruote ece., si 70 ROSACEAE (29 presta pure il legno del Prunus Mahaleb e Pr. Padus, Pirus Aria, P. Cydonia, P. torminalis, P. aucuparia e P. domestica, Crataegus Oxyacantha e Mespilus germanica. Il legno del Pero si tinge anche molto facilmente in nero ed usasi quindi come falso Ebano. Dal legno del Pirus Arsa si ricava del carbone eccellente. Il rz. della Tormentilla (Potentila Tormentilla), che contiene circa il 20 °/, di acido tannico, è usato per la concia delle pelli. Al medesimo scopo possono ser- vire le Spiraca Ulmaria ed Aruncus e le corteccie del Prunus spinosa e Crataegus Oxryacantha; invece la corteccia dei Pirus Aria e torminalis ed altre spec. si usa per tingere in rosso bruno. Infine ricorderemo che gli agricoltori sì servono generalm. del Bianco-spino (Orataeg. Oryacantha) per fare delle siepi protettive e allo stesso scopo servono il Prunus spinosa, il Rovo, la Rosa canina, il Cotoneaster Pyracantha ecc. Il Poterium spinosum serve in qualche luogo a fare delle scope grossolane. Come piante spesso colt. pel loro fogliame sono infine da menzionare il Lauroceraso, il Prunus lusitanica, il Pr. myrobalana v. Pissardi, la Photinia ser- rulata e VEriobotrya japonica; parecchie spec. di Rosa sono invece colt. pei loro fi. odorosi ed ornamentali. Chiave dei generi. 1 Fi. muniti di calice e corolla. 2 — Fi. muniti di un solo involucro fiorale. 19 2 Calice semplice, cioè a lobi pari in numero ai petali. Fi. rossi, rosei o bianchi, rarissimam. gialli e ciò in arbusti aculeati (Rosa spec.). 3 — Calice rinforzato da un calicetto e quindi a lobi in numero per lo più doppio dei petali, oppure (Agrimonia spec.) rinforzato da setole unci- nate. Fi. spesso gialli ed in piante non aculeate. 16 3 Carpelli e stili 1-5. 4 — Carpelli e stili più di 5. 13 4 Ovario libero dal calice (supero). Frutto mai coronato all’apice dal calice persistente. 5 — Ovario fuso col tubo calicino (semiinfero). Frutto coronato all’apice dal calice persistente. 6 5 Carpello unico. Drupa carnosa ad 1 o raram. 2 semi. 463 Prunus — Carpelli 2-5. Follicoli secchi a 2-parecchi semi. 464 Spiraea p. P. 6 (4) Fi. solitari. 7 — Fi. in corimbi, ombrelle, racemi o pannocchie. 8 7 Calice a 5 lacinie intere. Frutto inodoro, con noccioli ossei. 475 Mespilus — Calice a 5 lacinie minutam. dentellato-glandulose. Frutto fragrante, senza noccioli ossei. 480 Pyrus Gydonia S (6) Fi. in pannocchia densa e contratta. Frutto con semi molto grossi. F'g. brevemente picciolate, lunghe 15-30 cm. 479 Eriobotrya — Fi. in ombrelle, corimbi composti o cime racemoso-corimbose. Frutti con semi piccoli. Fg. mai c. s. 9 9 Calice a 5 denti corti, curvati in dentro nel frutto. Frutti con 2-5 noc- cioli ossei. Fg. interissime o crenate. 476 Cotoneaster — Piante non aventi riuniti insieme i caratteri suddetti. 10 10 Arbusti od alberi spinosi ed a fg. spesso profondam. divise. Frutti con 1-5 noccioli ossei. 474 (Crataegus 730 10 ROSACEAE — Arbusti od alberi mai nello stesso tempo spinosi ed a fg. profondam. divise. Frutti senza noccioli ossei. 11 11 Fi. in cime racemoso-corimbose, a petali lanceolato-cuneiformi, 2-3 volte più lunghi del calice. Ovario con 3-5 logge incompletam. 2-loculari. 477 Amelanchier — Fi. in corimbi composti od ombrelle, a petali generalm. obovati od arro- tondati. Ovario a 2-5 logge 1-loculari. 12 12 Arbusto sempreverde, con grandi gemme rosse ed a fg. con lembo oblungo (10-13 cm.) 478 Photinia — Alberi od arbusti a gemme piccole e fg. caduche, mai c. s. 480 Pirus 13 (3) Pianta a fg. semplici. Sepali e petali 8-9. Acheni terminati in coda piumosa. 465 Dryas — Piante a fg. per lo più composte o sezionate. Sepali e petali 5. Frutti senza coda c. s. 14 14 Erbe a fg. pennatosette od arbusti inermi ed a fg. semplici. Follicoli. 464 Spiraea p. p. — Arbusti o suffrutici aculeati ed a fg. composte. Acheni o drupeole. 15 15 Fi. piccoli. Ricettacolo conico-ovoideo, sul quale stanno nel frutto delle drupeole. 469 Rubus — Fi. grandi. Ricettacolo fatto a bottiglia, entro al quale nel frutto stanno degli acheni. 473 Rosa 16 (2) Carpelli 2-3, chiusi nel ricettacolo scavato a coppa. Stami 5-15. Fg. pennate. 470 Agrimonia — Carpelli numerosi, inseriti sopra un ricettacolo convesso, conico o glo- boso. Stami 20 o più raram. 5 ma in pianta a fg. 3-fogliolate. 17 17 Stili terminali, molto lunghi ed accrescenti. 466 Geum — Stili laterali, non accrescenti. 18 18 Ricettacolo più o meno peloso, mai carnoso-succoso nè staccantesi dal calice a maturità. 467 Potentilla — Ricettacolo glabro, carnoso-succoso e staccantesi dal calice a maturità. 468 Fragaria 19 (1) Fi. cimoso-corimbosi od in glomeruli ascellari. Fg. palmate o pal- mato-lobate. 471 Alchemilla — Fi. in spighe o capolini densi. Fg. imparipennate. 472 Poterium Tribù I. AMYGDALEZE. Gen. 463. Prunus L. (1735). (Spec. 75 circa, delle Reg. temp. dell’Emisf. bor. ed 1 spec. anche nell’As. ed Am. trop.). 1 Calice a tubo cilindrico-allungato. Fusto sdraiato, Fi. subsessili, solitari o geminati. Fg. a prefogliazione conduplicata. Sez. III. MrcRocERASUS 10 — Calice a tubo campanulato. Fusto eretto (rr. prostrato). 2 2 Noceiolo profondam. solcato o bucherellato. Fi, sessili 0 quasi, solitari - o geminati. Fg. a prefogliazione conduplicata. Sez. I. AMYGDALUS 4 463 Prunus] 70 ROSACEAE (63! — Nocciolo con un solco nel margine super, nel resto liscio o rr. ru- goso. Fi. peduncolati 0 rr. subsessili. 3 3 Fi, solitari od in fascetti di 2-5, Drupa coperta di pruina glauca o0p- pure tomentosa, Fg. a prefogliazione convoluta. Sez. II. PRUNOPHORA 5 — Fi, generalm. più di 5, in ombrelle o racemi talora corimbosi, Drupa senza pruina e senza peli alla superficie. Fg. a prefogliazione condu- plicata. Sez. IV. CeRASUS 11 Sez. I. AmyGpaLus (L., 1735). 4 (2) Fg. a pieciuolo uguale alla larghezza della lamina o più lungo. Petali bianchi 0 leggerm. rosei. Drupa a mesocarpo fibroso-asciutto, staccantesi spontaneam. a maturità. Albero di 5-10 m. Fg. oblungo- lanceolate, leggerm. seghettate, glabre. Fi. precoci, grandi. Calice a denti lanuginosi al margine. Petali obovato-smarginati, ad unghia rossa. Drupa ovale-compressa, verde, tomentosa, leggerm. solcata da un lato; nocciolo oblungo, a superficie solcata e bucherellata. È. Origin. dell’ As. media- occ. e Turkestan; 2-4. Genn.-Marz. [Colt. nei paesi a clima Mediterr.|. — Amygdalus L. (1753) — P. Amygdalus Stokes (1812) — Volg. Man- dorlo. 1 P. communis Arc. (1882) 1718 A Seme amaro. Stilo più lungo degli stami esterni — Endocarpo osseo. a Albero a rami inermi. Calice a tubo lungo 6-7 mm. Frutto lungo 3--6 cm. — Colt. specialm. nella zona medit. e talora inselvat. (Laz. nei M. di Ter- racina, Puglie e Sic.) — Amygd. comm. var. : L. (1758) — A. comm. 4 amara DC. (1805) — A. amara Hayne (1945--46). a AMARA C. K. ScHNEID. (1906) b Arbusto a rami spinosi. Calice a tubo lungo 3-5 mm. Frutto lungo 16-20 mm., ad endocarpo poco bucherellato. — Fg. più ottuse e più brevem. picciolate. — Forma selvatica o reinselvatichita: Puglie a S. Severo, Apri- cena ecc. [Eur. medit.-or. As. min.|] — Amygd. Spach (1843). 8 WeBBII (VIERH., 1915) B Seme dolce. Stilo lungo come gli stami esterni. I Endocarpo osseo, duro. — Colt. — Amygd. comm. var. 8 L. (1753). — Amygd. sativa et A. dulcis Mill. (1768). -; satIvA AscH. ET GR. (1906). II Endocarpo fragile. — Colt. — Amygd. Borkh. (1803) — P. Amygd. v. fragil. Ser. (1825). ò FRAGILIS ARC. (1882) — Fg. a picciuolo uguagliante un terzo ad un mezzo della larghezza - della lamina, Petali = intensam. rosei o rossi. Drupa a mesocarpo carnoso-succoso, non staccantesi spontaneam, a maturità ed anzi ora (Sympyrenae Moris) tenacem. aderente al nocciolo ed ora (Diapyrenae Moris) staccantesi con facilità, globosa, fragrante, bianco-giallognola, gialla o rossa, con un solco da un lato ; endocarpo ovoideo, a superficie anfrattuosa, scindibile in dne metà. Seme amaro. Calice a lacinie villose. Petali obovati. Arboscello di 3-5 m. Il resto c. s. È. Origin. della Cina, ma importato da tempo antichissimo ; 2-4. Marz.--Apr. [Colt. reg. temp. calde]. — Amygdalus L. (1753) — Persica vulgaris Mill. (1768). — Volg. Pesco, Persico. 2 P. Persica Stok. (1812) 1719 32 0 ROSACEA E [463 Prunus A Drupa tomentoso-lanosa. — Colt. o. TYPICA B Drupa glabra. — Colt. più di rado. — Amygd. Persica 8 L. (1753). — Per- sica Nuci-pers. Borkh. (1790) — Pers. levis Lam. et DC. (1805). — Volg. Pesco-noce. 8 Nvucrpersica C. K. ScHNE. (1906) Sez. II PruUNòPHORA (NECK., 1790). 5 (3) Fg. affatto glabre, lucide, coriacee, cuoriformi alla base. Drupa vellutato-tomentosa. Alberetto di 3-7 m., a rami inermi. Fg. ovali o quasi tonde, acuminate, doppiam. dentate; picciuolo assai lungo. Fi. precoci, subsessili, solitari od appaiati. Calice a lacinie pubescenti. Pe- tali obovati, bianchi o leggerm. rosei. Drupa globosa od oblunga, dolce, fragrante, giallo-aranciata, rossigna o biancastra, con un solco da un lato; endocarpo globoso-schiacciato, liscio, a 2 suture prominenti, una ottusa l’altra acuta. è. Origin. della Cina sett. (ove trovasi spontanea) e forse di altre reg. dell’ Asia: colt. in parecchie var.; 2-4. Marz.-Apr. [Colt. nei paesi temp. e trop.-mont.|. — Armeniaca vulgaris Lam. (1780). — Volg. Albicocco, Armelino, Crisomolo. 3 P. Armeniaca L. (1753) 1720 — Fg. non aventi riuniti i caratteri suddetti. Drupa pruinosa. 6. 6 Fg. a denti acutissimi, acuminati. Alberetto di 2-3 m., a rami glabri, inermi. Fg. verdi-chiare, largam. ovate, rotondate o subcordate alla base, brevem. acuminate all’ apice, fittam. e doppiam. seghettate, pelose sui nervi di sotto e nei picciuoli; stipole cigliato-glandulose, dentate o la- cinate. Fi. brevem. pedicellati, per lo più fascicolati a 2-0. Pedicelli e ca- lici (anche internam.) glabri. Petali obovati, bianchi. Drupa globosa (3 cm. diam.), giallognola, a sapore ingrato. è. Boschi radi di larici, siepi e margini dei campi da 1100 a 1800 m.; Alpi Cozie e Mar.; 5-6. Apr. [Alpi franc.|. — P. brigantina Vill. (1785) — P. brigantiaca Giai in Vill. (1786), Vill. (1789). — Volg. Marmotta. 4 P. brigantiaca Vill. em. (1785) 1721 — Fg. a denti ottusi, 7 € Fg. affatto glabre. Alberetto (2-5 m.). Fg. ovate, con piccoli denti glan- duliferi; stipole pure dentato-glandulose. Drupa gialla, + globosa od ottusa. Il resto c. s. È. Luoghi selvatici pietrosi, specialm. lungo i corsi d’acqua ; 4-5. Apr-Magg. [Alban. Grec.].. — P. Cocumilia Ten. (1830) — P. Pseudarmeniaca Heldr. et Sart. (1856). — Volg. Cocumilio. 5 P. Cocomilia Ten. (1811) 1722 A Fi. geminati. Drupa di sapore astringente. — Basil. occ. e Cal. alla Sila ed a Staiti. 1 TYPICA B Fi. fascicolati a 3-4. Drupa un po’ più grossa (3 cm. diam. circa), di sapore acidulo-dolciastro. — Avell. nei M. di Bagnoli e Cal. al M. Pollino, Morano, Mormanno e Savelli; da 600 a 1500 m. 8 BRUTIA (N. TERR., 1888) — Fg. pelose di sotto, almeno sul nervo mediano. 8 8 Fi, per lo più geminati ; peduncoli e calici (anche internam.) pelosi. Al- beretto od albero (3-7 m.), a rami inermi o poco spinosi. Fg. verdi-cupe, ovate, obovate od oblunghe, a denti spesso glanduliferi, rugosette, + pe- lose di sotto; stipole dentate, cigliate. Fi. precoci o rr. coetanei alle: fo, + lungam. pedicellati e più grandi che nelle 2 spec. prec. Petali = 463 Prunus] (0 ROSACEAE 733 subrotondi od ellittici, bianchi. È. Origin. dell’ As. occ. e probabilm. anche dell'Eur. mer.; 2-4. Marz.-Apr. [Colt. nat. Reg. temp... — Volg. Pruno, Susino. 6 P. domestica L. (1753) 1723 A Rami giovani glabri (o nelle var. colt., anche pelosi). Drupe oblunghe od ovate, -— nelle piante selvatiche porporino--violacee ed astringenti, nelle colt. variabili dal porpora--violaceo al rosso od al giallo e dolci. — Colt. in numerose forme ed anche qua e là inselvat. “4 OECONOMICA (BorkH., 1803) B Rami giovani pelosi, drupe globulose. a Fg. quasi glabre di sotto. — Drupa verde, spesso macchiata di porpora od anche interam. porporina, a carne spesso soda e + dolce. — Colt. — P. Claudiana Poir. (1804) — Volg. Regina - Claudia. 8 ITALICA (BoRKH., 1803) b Fg. £ pelose di sotto. — Drupa nelle piante selvatiche azzurro--porporina e molto astringente (15-30 mm. diam.), nelle piante colt. più grossa, dolce, azzurra, violacea, gialla o verdastra. — Qua e là inselvat. nei boschi e siepi (Istria, Pen. e Sic.) e largam. colt. — Volg. Prugnolo da siepe, Pruno. y INSITITIA (L., 1755) — Fi. per lo più solitari; peduncoli e calici (anche internam.) glabri (rr. i peduncoli leggerm. pelosi). 9 9 Rami giovani pelosi, Drupe mature azzurro-nerastre, erette, a nocciolo ottusetto all’apice. Arbusto di 1-3, rr. sino 5 m., a rami bianco-cenerini, divaricati, + spinosi. Fg. verdi-cupe, obovato-ellittiche, ovato-subrotonde od anche oblunghe o lanceolate, acute, doppiam. seghettate, pelose di sotto ovunque o talora soltanto sul nervo mediano. Fi. precoci (rr. coe- tanei alle fg.), grandi !/o della spec. prec. Petali obovati, bianchi. Drupa piccola (6-10 mm. diam.), a polpa verde, acerba. è. Siepi e boschi, co- munissima : Istria, Pen., Sic., Sard., Cors., Elba ed alcune piccole isole; 2-5. Marz.-Magg. [Eur. As. occ. Afr. bor., nat. Am. bor.] — Volg. Pru- gnolo, Pruno selvatico, Vegro. 7 P. spinosa L. (1753) 1724 — Rami giovani glabri. Drupe mature rosse o giallastre, a nocciolo ter- minato da una punta acuta. Arboscello (5-8 m.) a rami lunghi e di- varicati, inermi o poco spinosi. Fg. ovate od oblunghe, acuminate, sem- plicem. o doppiam. seghettate, pelose di sotto sui nervi. Fi. precoci o coetanei, un po’ più grandi che nella prec. Drupa globosa od ellittica (2-3 cm. diam.), a polpa acquosa, acidulo-astringente. è. Origin. della Serbia, Bulgaria, As. occ. e centr.; 2-4. Marz.-Apr. [Colt. nat.. Eur. As. occ.|. — P. domest. 8 myrobal. L. (1753) — P. cerasifera Ehrh. p. p. (1789) — Vols. Ciliegio-susino; Mirobolano, Amoli. 8 P. myrobalana Lois. (1812) 1725 A Fg. verdi--chiare. Petali bianchi. — Frequentem. colt. & TYPICA B Fg. rosse. Petali rossigni. — Colt. nei giardini. — P. cerasifera v. atropur- purea Dippel (1893). 8 PrssaRDII (CARR., 1881) Sez. III. MicrockRasus SPAcH (1834) (WEBB, 1842). 10 (1) Arbusto prostrato, ramosissimo ; rami brevi, contorti, spinosi. Fg. pic- cole, ovato-ellittiche, acute, seghettate : stipole dentato-glandulose, glabre o pelose. Fi. coetanei alle fg., solitari od appaiati, subsessili, roseo- Loi DI 70 ROSACEAE [463 Prunus pallidi. Calice a lacinie villose internam. e pelose all’ esterno. Petali ovati. Drupa piccola, ovoidea, apicolata, rossa, dolce, senza pruina, pe- losa all’apice e lungo il solco laterale; nocciolo quasi solcato. È. Luoghi rocciosi, rara ; 5-7. Magg. [Spa. mer. Bale. Creta Cauc. As. occ. Himal. Afr. bor.-occ.] — Cerasus Ser. (1825) 9 P. prostrata Lab. (1791) 1726 A Fg. bianco-tomentose di sotto e glabre di sopra. — Sard. sul M. d’Oliena. o. TYPICA B Fg. glabre in ambedue le pag. Calice a tubo maggiorm. campanulato. — Sard. sul M. Gennargentu — Cerasus Moris (1827) — P. prostr. v. glabri- folia Moris (1840--43) — Cer. prostr. v. concolor Boiss. (1872) — Pr. prostr. v. concolor C. K. Schneid. (1906). 2 HUMILIS (CoLLa, 1854) Sez. IV. CkRasus (L., 1735). 11 (8) Fi. in faseetti ombrelliformi, nascenti colle fg. 0 poco prima. 12 — Fi, in racemi talora corimbosi, nascenti dopo le fg., oppure alberi sempreverdi. 13 12 Albero alto sino a 15 m. Fg. sottili, rugosette, un po’ pelose di sotto (rr. glabre). Drupe dolei. Fg. + pendenti, avvicinate all’ estremità dei ramoscelli, con 10 2 glandule alla sommità del picciuolo; lamina ovato- oblunga od obovata, acuminata, doppiam. seghettata; stipole cigliato- glandulose. Fi. con lunghi peduncoli glabri. Calice glabro, a lacinie pre- cocem. riflesse. Petali bianchi, obovato-smarginati. Drupa pendente, ovoi- dea o cuoriforme, ad epicarpio aderente alla polpa. è. Boschi e margini dei campi, frequentem. anche colt. ed inselvat.; 4-5 e colt. 2-3. Apr.- Lugl. [Eur. centr. Cauc. As. min.; altrove colt. o nat... — P. Cerasus ‘avium L. (1753) — Cerasus nigra Mill. (1768) — C. avium Moench (1794) — Volg. Ciliegio. 10 P. avium L. (1755) 1727 A Fg. * pelose di sotto. a Drupe rotondo--ovate, a polpa assai succosa. I Drupe piccole (meno di 1 cm. diam.), rosse o nero--porporine, a polpa con leggero sapore amarognolo. — Selvatica od inselvatichita ; Istria, Pen., Sard., Cors. ed Elba ; 4--5.— P. Cerasus v. arctiana L. (1753) — P. ni- gricans Ehrh. (192) — Cerasus avium « silvestris Ser. (1825). % ARCTIANA FIORI (1898) II Drupe più grandi, bianco--ceree o rossigne (rr. nero--porporine) dolci — Colt. — P. Cerasus v. dulcis L. (1753) — P. varia Ehrh. (1792) — P. avium v. sativa Rchb. (1832). 2 puLCIS (RcHB., 1832) b Drupe cuoriformi, a polpa più dura e più asciutta, — assai grandi, porporine, rosse o pallide. — Colt. — P. Cerasus v. duracina et v. bigarella L. (1753) — Cerasus durac. Lam. et DC. (1805) — Volg. Durone. * DURACINA L. (1771) B Fg. glabre di sotto. — Drupe come nelle var. prec. ma a polpa molle, rosse, nerastre o rr. pallide. Albero più denso. — Colt. în molteplici forme — P. Cerasus v. Juliana L. (1753) — Cerasus Jul. Lam. et DC. (1805). ò JULIANA (GAUD., 1828) — Arbusto od alberetto alto 4-5 m. al più. Pg. um po’ dure, liscie, gla- bre, lucenti. Drupe + acide, Fg. più piccole che nella spec. prec., pa- 463 Prunus] (0 ROSACEAE 735 tenti, con picciuoli senza glandole o situate presso la base della lamina. Fi. più piccoli, a petali ovali, interi od appena smarginati, più aperti. Drupa ad epicarpio non aderente alla polpa. Il resto c. s. È. Le var. colt. si ritengono origin. dell’ As. min. e forse dei Balc., ma potrebbero anche essere derivate dalla var. pumila ; 2-5. Apr. |Eur. cenir. ed or. Cauc. As. min. Sib.; colt. nat. altrove]. — Cerasus vulgaris Mill. (1768) 11 P. Cerasus L. (1753) 1728 A Arboscello di 2-5 m. Fg. lunghe 8--12 cm. a Fg. ovato-- od obovato--bislunghe, doppiam. dentate; stipole prestam. ca- duche. Drupa eretto--patente o subpendula. I Drupa rosso--pallida (rr. color ambra), a succo incoloro. — Colt. e talora inselvat. nelle siepi, boschi, dirupi ecc. — P. acida Ehrh. (1792) — Ce- rasus Capron. Lam. et DC. (1805) — P. Capron. Gaud. (1828). — Volg. Amarena, Marena. o. CAPRONIANA L. (1753) II Drupa porporino--scura, a succo rosso--sanguigno. — Alberetto a rami più allungati, fi. più lungam. pedunculati e nocciolo dei frutti staccan- tesi più facilm. dal gambo. — Colt. — P. austera Ehrh. (1792) — Ceras. Capron. v. griotta Ser. (1825). 8 AUSTERA L. (1753) b Fg. ovate, appena crenate ; stipole più a lungo persistenti. Drupa più lun- gam. peduncolata, pendente, rosso--viva. — Colt. rr. e talora nat. (Istria, Palermo, Eolie). — Cerasus Host (1831) :, MAaRASCA (Rchb., 1832) B Arbusto di 20--50 cm. Fg. lunghe 1 1/2 - 4 cm. compreso il picciuolo, — ovato- oblunghe od obovate, crenate. Drupa piccola (1 cm. diam.), rosso--porporina, molto acida. — Rupi e boschi, rara: Ven. nel Trevig. a Susegana, Bacino di Primiero e Veron.; 4-5. [Eur. centr. ed or. Cauc. Sib.} — P. fruticosa Pall. (1784) — P. Chamaecerasus Jacq. (1786) — P. pumila Fritsch (1897), non L. (1767). dò PUMILA L. (1753) 13 (11) Fg. membranacee, caduche nell’ inverno. 14 — Fg. coriacee, lucide, persistenti nell’ inverno. 15 14 Racemi brevi, corimbosi, eretti. Fg. subrotondo-ovate. Albero od ar- busto ramosissimo, a rami patenti, spesso spinosi. Fg. crenate, con denti ricurvi, glandoliferi, glabre (eccett. talora il picciuolo); stipole dentato- cigliate. Corimbi brevem. peduncolati, bratteolati. Fi. piccoli. Calice a lacinie nude al margine. Petali bianchi, obovati. Drupa ovoideo-acuta, 5-7 mm. diam., nera, di sapore ingrato; nocciolo quasi liscio. è. Boschi e luoghi rocciosi, calcarei, qua e tà ; 4-5, rr. 3. Marz.-Apr. [Eur. centr. e mer. Cauc. As. min. Pers. Turkest.| — Cerasus Mill. (1768). — Volg. Ciliegio canino. 12 P. Mahaleb L. (1753) 1729 A Arbusto od albero alto sino a 6 m. Fg. lunghe 8 e larghe 6 cm. — Istria, Alpi (rr. al piano nel Ven., Mantov. e Piem.), App. piem. in V. d’ Erro e di Reggio em. ad Albinea, Tosc. al M. Pisano, App. centr., Gargano, Cal., Sic. a Bu- sambra e Cors. a Pozzo di Borgo. o TYPICA B Arbusto basso, prostrato, a fg. più strette (lunghe 3 e larghe 2 cm.), a co- rimbi 3--6-flori — Sic. alle Madonie sino a 1657 m. [Dalm.). 8 CUPANIANA (Guss., 1842) — Racemi allungati, cilindrici, ordinariam. pendenti. Fg. oblungo-ovate. Arbusto di 1-4 m, a rami eretto-patenti. Fg. acute od acuminate, mi- nutam. seghettate, a denti spesso glanduliferi, glabre; piccinoli con 2 136 0 ROSACEAE [465 Prunus glandole all’apice ; stipole dentellate. Racemi fogliosi alla base, nel resto con brattee precocem. caduche. Calice a lacinie cigliato-glandulose. Pe- tali obovati, dentellati. Drupe globose, piccole, succose, nero-rossastre, di sapore acidulo-astringente; nocciolo rugoso. È. Boschi e siepi în ter- reno siliceo, qua e là ; 4-5, rr. 3. Apr:-Magg. [| Eur. As. temp. sino is. Sachalin]. — Padus avium Mill. (1768) — Cerasus Delarb. (1300). — Volg. Pado. 13 P. Padus L. (1753) 1730 A Racemi + pendenti. — Istria, Alpi (rr. al piano nel Friuli sotto Nogaro, Mantov. al bosco Fontana, pr. Pavia e nel Piem.). o. TYPICA B Racemi eretti o quasi. Pianta ridotta in ogni parte ed a fg. più consistenti. — Trent. in Fassa a Campîtello, C. Tic. ad Airolo ed in V. Bedretto [| Eur. centr. Scandin.). % PETRAEA (TAUSCH, 1831) 15 (18) Racemi più brevi delle fg. Alberetto od arbusto. Fg. ovato- bislunghe, brevem. acuminate, con piccoli denti radi o quasi intere, glabre, lucide, munite inferiorm. verso la base della lamina di 2-4 glandole; pic- ciuolo lungo 10 mm. circa. Racemi eretti, brevem. peduncolati; pedicelli brevi, accompagnati da una brattea caduca. Fi. bianchi, odorosi. Drupe ovato-acute, nere, 1 cm. diam. È. Origin. dell’ As. occ. e Caue., importato da Trebisonda nel 1576; colt. per ornam. ed anche per i frutti ; 2-4. Marz.-Apr. [Colt. paesi temp.] — Padus Mill. (1768) — Cerasus Lois. (1812) — Volg. Lauroceraso. 14 P. Laurocerasus L. (1753) 1731 — Racemi più lunghi delle fg. Fg. regolarm. dentate (eccett. l'apice e la base per breve tratto), senza glandole ; pieciuolo lungo 25 mm. Racemi più lungam. peduncolati e più lassi che nella prec. Drupe piccole, ovali, rosso-scure o nerastre. Il resto c. s. È. Origin. della Spa. occ., Port., Madera e Can.; qua e là colt. per ornam.; 2-4. Magg. — Padus Mill. (1768) — Cerasus Lois. (1812). 15 P. lusitanica L. (1753) 1732 Prunus communis Xx Persica Fiori (1898) = Amygd. Amygdalo--Persica Weston (1770) = A. hybrida Schmidt (1822) = A. comm. vi persicoides Ser. (1825) = A. comm. X Persica Focke (1881) = Pr. comm. v. Amygdalo--Persica Arc. (1882) = P. persicoides Vilm. et Bois (1904) = P. Persica x comm. Asch! et Gr. (1906) = P. Amygdalo--Persica Rehder (1921). — Ottenuto artificialm. e talora colt. P. Myrobalana x Armeniaca C. K. Schneid. (1906) = P. dasycarpa Ehrh. (1791) = Armeniaca dasyc. Borkh. (1803) = P. cerasifera x Armen. Asch. et Gr. (1906) — Ottenuto artificialm. e talora colt. P. spinosa X insititia Asch. et Gr. (1906) = P. spin. v. macrocarpa Wallr. (1822) = P. fruticans Weihe (1826). — Forse nelle colture. Tribù II. SPIRAEAE. Gen. 464. Spiraèa L. (1735). (Spec. circa 54 delle Reg. temp. dell’ Emisf. bor.) 1 Fg. semplici, dentate : stipole mancanti. Frutici od arbusti a fi. ermafr. Carpelli liberi. Sez. I. CHAMAEDRYON 3 — Fg. pennato- o tripennato-sette. 2 464 Spiraea| 70 ROSACEAE 7537 2 Arbusto. Fg. pennate, stipolate. Fi. ermafr. Carpelli saldati in basso. Sez. II. SORBARIA 6 — Erbe. Fg. interrottam. pennate, stipolate. Fi. e. s. Carpelli liberi. Sez. III. FILIPENDULA 7 — Erbe. Fg. bi-tripennate, senza stipole. Fi. poligamo-dioici per aborto. Carpelli liberi. Sez. IV. ARUNCUS 8 Sez. I. CHAMAEDRYON SER. (1825). 8 (1) Fi. in corimbi od ombrelle semplici. 4 — Fi. in corimbi composti od in pannocchia racemosa. 5 4 Calice a lacinie precocem. riflesse. Corimbi terminali o laterali, quasi emisferici, sopra rametti + lunghi. Arbusto eretto (10-15 dm.). Fg. acute od ottuse, larghe 15-30 mm., verdi-pallide, con peli sparsi di sotto e nel picciuolo. Fi. bianchi, a pedicelli glabri od un po’ pelosi e 3-4 volte più lunghi del calice. È. Luoghi sassosi e rupi, rara; 4-5. Magg.-Giu. | Eur. centr. ed or. Sib. As. bor.-or. Giapp.). 1 S. chamaedryfolia L. (1753) 1733 A Ramicelli cilindrici o quasi. Fg. ellittiche, lanceolate o bislungo-obovate, irregolarm. dentato--seghettate, quelle dei rami fioriferi per lo più intere. — Triestino sul M. Slaunig ; colt. nei giardini. — S. confusa Regel et Koern. (1858). 4 MEDIA (Schm., 1792) B Ramicelli angolosi. Fg. ovate, a base tondeggiante, inciso--seghettate nella metà super. o rr. intere. — /stria a Lopaca, Triest., Goriz. e Friuli nella valle del Natisone; anche coltivata. — S.chamaedryfol. Jacq. (1772). B ULMIFOLIA (Scop., 1772) — Calice a lacinie patenti anche nel frutto, Corimbi od ombrelle late- rali, quasi piane, sessili o subsessili. Racemi cilindrici o striati, pe- losi da giovani. Fg. obovato-oblunghe, generalm. ottuse, cuneate od at- tenuate alla base, larghe 3-15 mm., verdi-cenerine e pelose di sotto (al- meno da giovani). Fi. più piccoli che nella spec. prec., a pedicelli pe- losi. Il resto c. s. È. Luoghi sassosi ; 4. Apr.-Giu. [Spa. Port. Franc. Russ. mer. As. occ. centr. e bor... 2 S. hypericifolia L. (1753) 1734 A Fi. in ombrelle. Fg. membranacee, rotondate all’apice, tutte ottusam. crenate od intere. — Propria della Russ. mer. ed As.; talora colt. u TYPICA B Fi. quasi sempre in corimbi. Fg. subcoriacee, acute all’apice, le infer. obovato- cuneate, più larghe, 3--lobe ed acutam. dentate all’apice od anche intere. — It. centr. pr. Spoleto, Teramo, Aquila e reg. del Fucino (spontanea od in- selvat. ?). [Spa. Port. Franc. — S. crenata Gouan (1773), non L. — S. fla- bellata Bert. (1826). 8 HISPANICA (Hoffmgg. et Lk., 1820) 5 (3) Fi. bianchi, in corimbi composti. Fg. obovato-cuneate 0 lanceolate, dentate solo nella parte super, Frutice di 2-3 dm., prostrato-ascendente, a rami rossigni, cilindrici. Fg. irregolarm. (spesso doppiam.) dentate, larghe 4-15 mm., glauche di sotto. Corimbi terminali, nudi o con 1-3 fg. inferiorm. Calice a lacinie patenti. Il resto c. s. È. Rupi calcaree ; 4-6. Magg.-Giu. [Endem.]. 3 S. lancifolia Hoffmgg. (1825) 1735 47 (38 0 ROSACEAE [464 Spiraea A Pianta cenerino-tomentosa (rr. solo pubescente). Fg. lanceolate (circa 3 volte più lunghe che larghe) o lanceolato--ovate (rr. ovate o quasi lineari), se- ghettate nella metà super., più di rado intere od ottusam. denticolate. Fol- licoli irsuto--pubescenti lungo la sutura. — Alp? or. dal Friuli al Vicentino. — S. decumb. v. tomentosa Poech (1844) — S. Hacquetii Fenzl et Koch (1854) — S. decumb. v. Poechii Hausm.(1870) — S. decumb. v. bellunensis Bizz. (1883). vo TOMENTOSA PAmP. (1922) B Pianta glabra in ogni parte, a rami più robusti e rossastri. Fg. ovato- lanceolate, acutam. dentate su tutto il margine o nella metà super. sol- tanto, a nervi laterali meno visibili di sotto. Follicoli glabri. — Alpi friu- lane e carniche. -- S. ulmifolia Suffr. (1802), non Scop. 8 DECUMBENS (KocH, 1831) — Fi. rosei, in pannocchia racemosa. Fg. lanceolato-bislunghe, seghet- tate su tutto il margine o quasi. Arbusto eretto (1-2 m.). Fg. larghe 15-25 mm., verdi-pallide di sotto, glabre o da giovani cigliate. Pan- nocchia cilindrica o piramidata. Petali rotondi o largam. ovati. Calice a lacinie suberette. &. Origin. dell’ As. ed Am. bor.; colt. per ornam. e ta- lora inselvat. (Friuli, Carnia); 3-5. Magg.--Lugl. [Nat. Eur. centr., al- trove colt.|. 4 S. salicifolia L. (1753) 1736 Sez. II. SORBARIA SER. (1825). 6 (2) Arbusto od alberetto (1-3 m.). Fg. glabre, pennatosette, oblunghe (ri- cordanti quelle del Sorbo comune); foglioline (4-8 paia) lanceolato-acumi- nate, doppiam. ed acutam. seghettate, sessili, la terminale più grande; stipole lanceolate, dentate. Fi. bianchi, in ampie pannocchie terminali. Stami assai più lunghi dei petali, che sono piuttosto piccoli. &. Orzgin. dell’ As. media dagli Urali all’ is. Sachalin e Giapp.: colt. per ornamento e rr. inselvat. (Verona, Lig. in V. Polcevera); 3-5. Magg.-Lugl. — Ba- silima Raf. (1836) — Sorbaria A. Br. (1860). 5 S. sorbifolia L. (1753) 1737 Sez. III. FiLiréNDULA (L., 1737). 7 (2) Fg. a segmenti oblunghi, pennatifido-ingisi, larghi meno di 1 em. Carpelli 5-12, irsuti, eretti. Rd. ingrossate in tuberi ovoidei lungam. peduncolati. Fusto eretto, semplice o quasi (2-6 dm.), striato. Fg. gla- bre o cigliate, in gran parte radicali, con 15-20 paia di segmenti, parte più grandi intramezzati con altri più piccoli, il terminale più grande, 3-fido ; stipole adnate, amplessicauli. Cima terminale, corimbosa. Calice a lacinie precocem. riflesse. Petali bianchi (rr. rosei all’esterno), gran- dicelli, ad unghia breve. Stami subeguali alla corolla. Y. Luoghi erbosi o boschivi per lo più umidi: Istria e Pen. (specialm. al nord ed al cen- tro); 2-5. Magg.-Giu. [Eur. Cauc. As. min. Sib. Song. Alger.) — UL maria Hill (1768) — Filipendula hexapetala Gilib. (1781) — F. Fili- pend. Voss (1896) — Volg. Filipendola, Erba-peperina. i 6 S. Filipendula L. (1753) 1738 464 Spiraea] 70 ROSACEAE 739 — Fg. a segmenti ovali o lanceolati, doppiam. ed acutam. seghettati, larghi generalm. più di 1 em. Carpelli 5-10, glabri, contorti a spira. Rd. non tuberose. Fusto angoloso (3-10 dm.), + foglioso. Fg. più larghe che nella prec., a 5-9 paia di segmenti. Fi. piccoli. Calice a lacinie alla fine riflesse. Petali ad unghia lunga. Stami più lunghi della corolla. Il resto c. s. Y. Luoghi umidi; 4-6, rr. 2 e 3. Giu-Ag. [Eur. Cauc. As. min. Sib. Mong.}. — Ulmaria pentapetala Gilib. (1782) — Filipend. Ulm. Maxim. (1879) — Volg. Ulmaria. 7 S. Ulmaria L. (1753) 1739 4 Fg. (almeno le cauline) bianco- o glauco--tomentose di sotto. — If. bor., qua e la lungo l’App. sino in Cal. e ad Otranto. — S. Ulm. v. nivea Wallr. (1822) — S. Ulm. v. tomentosa Camb. (1824) — S. Ulm. v. discolor Koch (1837) — Filip. Ulm. v. glauca Asch. et Gr. (1902). 1 GLAUCA (SCHULTZ, 1819) B Fg. affatto glabre di sotto o pelose soltanto sui nervi. — Qua e la col tipo. — S. Ulm. v. concolor Neilr. (1859) — Filip. Ulm. v. denud. Beck (1887). n 8 DENUDATA (Presl, 1819) Sez. IV. ARUÙNCUS (L., 1737). 8 (2) Rd. grossa, legnosa. Fusto cilindrico-solcato, poco ramoso (6-14 dm.). Fg. grandi, a contorno triangolare, a segmenti e foglioline infer. piccio- lettati; queste opposte, ovate o lanceolate, acuminate, doppiam. ed acu- tam. seghettate, l’impari spesso più grande e 2-3-fida, tutte glabre o pelosette di sotto. Fi. piccoli, bianchi, in lunghe spighe cilindriche, for- manti una grande pannocchia terminale, a rachide pelosa. Stami assai più lunghi della corolla. Follicoli 3-5, glabri, pendenti. 3. Boschi : Istria, Euganei, Alpi (rr. al piano nel Ven., Piem. ecc.), App. bor. e centr. ; 4-5 rr. 3. Magg.-Ag. [Reg. temp. Emisf. bor.]|. — Aruncus silvester Kost. (1844) — A. Aruncus Karst. (1880-83). 8 S. Aruncus L. (1753) 1740 Nora. — Spiraea cana W. et K. (1812) della Pen. bale. As. min. ed Ar- men. è indicata del M. Cavallo pr. Sacile (prov. di Udine). — Si colt. frequentem. come arbusti ornamentali : S. opulifolia L. (1753) = Physocarpus opulifolius Maxim. (1879) dell’Amer. bor. e SS. canfoniensis Lour. (1790) = S. Reevesiana Lindl. (1844) della Cina e Giapp. Tribù III. ROSEAE Gen. 465. Dryas L. (1737). (Spec. 2 delle Reg. art. e subart. e dei monti delle Reg. temp.--bor.) Suffrutice ramosissimo, prostrato e spesso radicante (1-2 m.). Fg. quasi in rosetta all’ apice dei rami, ellittiche od oblunghe, crenate, revolute al margine, niveo-tomentose di sotto; stipole lesiniformi, adnate. Fi. solitari, langam. peduncolati, 25-40 mm. diam., bianchi. Calice irto di setole porpo- rine, glandulifere, ad 8-9 lacinie patenti, bianco-villose al margine. Petali 8-9, obovati. Stami circa 20. Acheni numerosi, pelosi, terminati da una lunga coda piumosa e flessuosa. è. Rupi e ghiaioni, da 700 a 1400 m. in su; 6-7 40 0 ROSACEAE |465 Dryas (rr. scende al piano lungo i fiumi come nel Trevig.). Magg.-Ag. | Reg. fredde ed alp. Emisf. bor... — Volg. Camedrio alpino. D. octopetala L. (1753) 1741 A Fg. verdi-lucide di sopra. — Alpî, A. Apuane, App. tosco-em. (rariss.), centr. e camp. a M. Cassino e M. Carro. o TYPICA B Fg. tomentose anche di sopra. — Bellun. al M. Piano ed al M. Pelmo e Valtell. nel Bormiese [Engad. Tir. Stiria). — D. nivea E. Kern. ex Correv. (1891) — D. octop. v. vestita Beck (1892) — D. oct. v. incanescens Kern. ex C. K. Schneider (1905) — D. oct. v. argentea Kotula (1909). 8 LANATA KERN. IN KoLk (1890) (Stein in Correv., 1891) Gen. 466. Geum L. (1737). (Spec. circa 36 delle Reg. temp. bor., poche delle Reg. temp. austr., 1 delle Reg. art.). 1 Acheni con resta articolata coll’articolo super. caduco. Fusto spesso plurifloro. Sez. I. EuGEUM 2 — Acheni con resta diritta e continua. Fusto 1-floro (rarissimam. pluri- floro). Sez. II. SIEVERSIA 7 Sez. I. EuGrRuM Torr. ET GRAY (1840). 2 Petali gialli o giallo-rossastri. Resta dei carpelli curvata ad ansa nel punto di congiunzione dei 2 articoli (terminante con uncino dopo la caduta dell’articolo super.). 3 — Petali bianco-giallognoli. Resta dei carpelli diritta. 6 3 Petali patenti, gialli, ad unghia brevissima. Fi. eretti od inclinati. 4 — Petali eretti, giallo-rossastri, ad unghia lunga. Fi. pendenti. Fusto di 2-3 dm., poco foglioso. Fg. glabre o pubescenti, rr. vellutate od irsute, lirato- pennatosette, a segmenti acutam. inciso-dentati, il terminale assai grande, cuneato o troncato alla base, i laterali gradatam. decrescenti ; stipole ovate o lanceolate. Infiorescenza quasi a cima. Calice rosso-scuro, a la- cinie erette. Petali obovato-smarginati. Carpoforo lungo quasi come il calice; acheni con resta ad articoli egualm. lunghi ed ambedue barbati.: %. Luoghi erbosi umidi: Alpi (anche al piano in Piem.), qua e tà nel- l’ App. sino al Moden. e Pistoiese, M. Amiata, Camp. al Matese, Basil. a Muro e Cal. alla Sila ; 5-7, rr. 3 e 4. Giu-Ag. | Eur. As. bor. Am. bor.]|. — G. hybridum Wulf. (1778) — G. silvaticam Ten. (1830), non Pourr. 1 G. rivale L. (1753) 1742 4 Fg. sottili, a segmento terminale cuneato alla base, acutam. dentato, 3-lobo o 3-fido; segmenti laterali gradatam. decrescenti. Fusto ge- neralm. plurifloro (3-7 dm.), foglioso, partente da un breve rz. a sa- pore aromatico. Fg. a 5-7 segmenti bislunghi, inciso-dentati; stipole grandi, fogliacee, subrotonde. Fi. eretti. Calice verde, a lacinie riflesse dopo la fioritura. Petali obovati, eguali al calice o più brevi. Carpoforo po Cei 466 Geum] (0 ROSACEAE 41 nullo; acheni con resta rossastra, ad articolo infer. peloso solo alla base, il super. lungo 1/4 dell’infer. %. Luoghi ombrosi e freschi, comune ; 2-5. Magg.-Giu. (Eur. As. temp. Afr. bor. Ocean. Am. temp.|. — Volg. Am- bretta, Garofanaia. 2 G. urbanum L. (1753) 1743 A Pianta pubescente. Acheni coll’ articolo super. peloso solo presso il ginoc- chio. — Istria, Pen. ed Isole. — G. micropetalum Gasp. (1833). x TYPICUM B Pianta maggiorm. pelosa per peli patenti, a fg. più consistenti e più piccole. Acheni ad articolo super. interam, peloso. — /t. mer., Ischia e Monti della Sic. [Endem.}. — G. intermedium Guss. (1827), non alior. — G. urban. B Ten. (1830). 8 AUSTRALE Guss. (1842) -— Fg. spesse, le radicali a segmento terminale ceordato alla base, ot- tusam. dentato e generalm. senza divisioni profonde; segmenti la- terali bruscam. decrescenti. Fusto 1-3-floro. 5 5 Petali ellittici, appena più lunghi del calice. Capolino frutt. subro- tondo, sessile, a calice riflesso. Pianta mollem. tomentosa e glandulosa, a fusti semplici o rr. bifidi, + fogliosi. Fg. radicali a 3-7 segmenti ot- tusam. dentati, il terminale grandissimo, cordato-ovato ; le cauline 3-par- tite od indivise, acutam. dentate; stipole c. s. Fi. eretti (15 mm. diam. circa). Acheni pelosi, a resta con articolo infer. peloso-glanduloso alla base soltanto, il super. c. s., barbato. XY. Boschi, qua e là: Abr. al M. di Capodacqua, Laz. alla Cammarata e Campo secco, Avell. al M. Ver- gine, Cal. alla Sila ed al M. Cocuzzo e Sard. pr. Alghero (?); 5. Est. [Spa. Bale... — G. intermedium Ten. (1830), non Ehrh. — G. pyrenai- cum Ten. (1831), non Mill. 3 G. molle Vis. et Panc. (1862) 1744 — Petali obcordati, assai più lunghi del calice. Capolino frutt. emisfe- rico, sessile o stipitato, a calice eretto od appressato. Fusti con fg. cauline assai ridotte (quasi nudi). Fi. eretti od inclinati (20-25 mm. diam. circa). Portam. del G. montanum. Il resto c. s. Y. Boschi e pascoli ; 5-6. Magg.-Ag. [Franc. mer. Spa. Port. Alger.|. 4 G. pyrenaicum Mill. (1768) 1745 A Carpoforo nullo; acheni assai piccoli (lunghi sino a 15 mm. compresa la resta). Fg. a segmento terminale reniforme-rotondato. — Proprio dei Piren. e della Spa. o. TYPICUM B Carpoforo presente; acheni circa il doppio più grandi e meno pelosi. Fg. a segmento terminale rotondato. — Alpi mar. nizz. |Franc. mer. Spa. Port. Alger... — G. atlanticum Desf. (1798) — G. biflorum Brot. (1804). 9 sILVATICUM (PouRR., 1788) 6 (2) Pianta assai pelosa (3-5 dm.). Fg. infer. lirato-pennatifide, a segmento terminale assai grande, 3-7-lobato, a lobi inciso-dentati, i laterali bru- scam. decrescenti; fg. cauline super. 3-lobe ; stipole per lo più incise. Fi. in cima alla fine divaricata. Petali obovati, più brevi od al più uguali al calice. Carpoforo assai lungo; acheni stellato-patenti, pelosi, a resta munita di peli riflessi, con articolo super. prontam. caduco. %. Luoghi rocciosi, raro: Abr. al M. Sirente sopra la reg. Canale a 1700 m. circa; €. Giu.-Lugl. [Spa. mer. Delf. As. occ. Alger... — G. pyrenaicum Groves (1880), non Mill. 5 G. heterocarpum Boiss. (1838) 1746 142 (0 ROSACEAE |466 Geum Sez. II. SievERsIA (W., 1811). 7 (1) Pianta senza stoloni. Segmenti delle fg. inegualm. erenati, il ter- minale 53-5-volte più grande dei laterali super. Pianta irsuta, con rz. breve. Fusti quasi scapiformi (2-30 cm.), 1-fiori od eccezionalm. pluri- flori. Fg. spesse, le radicali a rosetta, lirato-pennatosette, a segmenti subrotondi, il terminale per lo più cordato e lobato; le cauline ridotte, ternato-3-fide ; stipole incise o dentate. Fi. di circa 3 cm. diam. Petali giallo-dorati, largam. obcordati, patenti, più lunghi del calice. Carpoforo nullo; acheni ovali, con lunga coda flessuosa, piumosa per peli spesso rossastri. %. Pascoli, frequente tra 600 e 2600 m.: Alpi, A. Apuane al Sagro, App. tosco-em. e C'ors.; 5-7. Giu-Ag. [Dai Pir. alla Maced. e Carp.|. — Sieversia R. Br. (1823). 6 G. montanum L. (1753) 1747 -— Pianta stolonifera. Segmenti delle fg. ineiso-dentati, il terminale poco più grande dei laterali super. Pianta irsuta od anche quasi glabra, a rz. allungato, coperto all'apice da residui di fg. e portante una rosetta di fg. dalla cui base sortono 1-2 stoloni. Fusti 1 o più (5-10 cm.), 1-flori. Fg. pennatosette, a segmenti gradatam. decrescenti verso la base, il terminale 3-5-fido, cordato o cuneato; stipole intere od 1-dentate. Pe- tali subeguali al calice o più lunghi. Calicetto a lacinie per lo più 2-fide o talora quasi 4-fide. Acheni quasi lineari. Il resto c. s. %. Dirupî e ghiaioni, qua e là: Alpi dalle G'oriziane alle Mar.; 7. Lugl.-Ag. [Dalla Spa. alla Maced. e Carp... — Sieversia R. Br. (1828). 7 G. reptans L. (1753) 1748 Geum rivale x urbanum G. Mey (1836) = G. intermedium Ehrh. (1759) = G. urb. X riv. Rchb. (1832). — Alpi Mar. in V. Pesio. (GF. montanum X rivale Rchb. (1832) = G. inclinatum Schleich. (1815) = G. Tho- masianum Ser. (1824) = G. tirolense Kern. (1867). — Goriz., Friuli, Trent., Alto Adige, Gr. S. Bernardo, Alpi Mar. nel Vallone del Sabbione ed App. emil. a Civago. G. montanum x reptans = G. rhacticum Bruegg. (1882). — Alto Adige nel gruppo dell'Ortler, M. Rosa. Gen. 467. Potentilla L. (17535). (Spec. circa 300, da ridursi, delle reg. temp. e fredde dell’ Emisf. bor. e dei monti delle Reg. intertrop., 2 sole diftuse anche all’ Emisf. austr.). 1 Fg. tutte digitate. 2 — Fg. tutte od almeno la maggior parte delle basali pennate. 4 2 Fi. bianchi o rosei. Acheni pelosi almeno ad una delle estremità, rr. (P. grammopetala) affatto glabri. Ricettacolo densam. setoloso. Sez. I. FRAGARIASTRUM 5° — Fi. gialli o giallo-biancastri. Acheni glabri. 3 3 Petali più brevi del calice. Stami 5. Carpelli 5-10. Ricettacolo poco setoloso. Sez. II. SIBBALDIA 13 — Petali più Innghi o rr. uguali al calice. Stami e carpelli numerosi. Sez. III. POTENTILLASTRUM (spec. 12-23) 14 467 Potentilla] 0 ROSACEAE 745 4 (1) Petali gialli o bianchi, rotondati o smarginati all’apice. Ricetta- colo frutt. non spugnoso. Sez. III. POTENTILLASTRUM (spec. 24-29) 28 — Petali rosso-seuri, lanceolato-acuminati. Ricettacolo frutt. spugnoso. Sez. IV. ComaRUM 33 Sez. I. FRAGARIASTRUM SER. (1825). 5 (2) Pianta subacaule, a fi. solitari od appaiati ed a fg. con 3 foglio- line acutam. e grossam. dentate nei due terzi super. almeno. Rz. obli- quo, duro, portante delle rosette di fg. e dei fusti scapiformi, esili, generalm. assai più brevi delle fg. (2-10 cm.). Picciuoli con lunghi peli patenti; foglioline grandi, subrotondo-obovate, pelose e verdi di sopra, sericeo- grigiastre di sutto. Petali obovati, uguali al calice o più brevi. Filam. pelosi. Acheni rugulosi, pelosi solo alla base. Portam. di una Fragaria. %. Luoghi selvatici, sino a 1600 m.; 4-6, rr. 2. Febbr.-Magg. [Eur. temp. As. occ. Tunis. Alger.|. — Fragaria L. (1753). — Volg. Fragola-secca. 1 P. sterilis Garcke (1856) 1749 A Pianta per lo più stolonifera. Fg. basali a foglioline generalm. con 4--6 denti per lato; la caulina e la fiorale infer. assai piccole, 3--fogliolate. Tubo cali- cino giallastro internam. Petali bianchi. Filam. più stretti dell’antera, con- niventi a tubo aperto. — Probabilm. non esiste da noi |Eur.] 1. FRAGARIASTRUM (EHRH., 1807) B Pianta senza stoloni. Fg. basali a foglioline con 6-10 denti per lato; la cau- lina e la fiorale infer. generalm. 1--fogliolate. Tubo calicino rosso--scuro internam. Petali roseo--pallidi. Filam. quasi larghi quanto l’ antera, dopo l’antesi conniventi a cono chiuso. — Pen., Sic., Sard. e Cors. |[Eur. mer. As. otc. Alger. Tunis.). 8 MICRANTHA (Ram., 1805) 1749! — Piante non aventi riuniti insieme i caratteri suddetti, 6 6 Fg. a 5 (rr. 3) foglioline glabre e verdi-lucide di sopra, sericeo-ar- gentine di sotto. Petali più lunghi del calice, bianchi. 7 — Fg. a 3 foglioline bianco-sericee su ambedue le facce. Petali più lunghi (sino al doppio) del calice, bianchi 0 rosei. 8 — Fg. a 5-7 (rr. 3) foglioline verdi su ambedue le facce o più rr. bianeo- sericee di sotto ma allora i petali sono più brevi del ealice. J © Fg. a foglioline piane e sericeo-cigliate al margine. Petali obcordati, poco più lunghi del calice. Acheni pelosi solo alla base, lisci. Fusti sdraiati (3-15 cm.), sericeo-villosi. Fg. basali a 5 foglioline bislungo-lan- ceolate (rr. obovate), con 3-9 denti all’apice; la caulina (se esiste) e le fiorali infer. piccole, ternate. Fi. pochi, corimbosi o solitari. Filam. glabri. Il resto c. s. %. Luoghi erbosi e boschivi, sino a 1600 m.: Istria, Alpi, Euganei, Berici ed anche nel Mantov., Pavese, Vercellese al bosco Lu- cedio e Colli parmig. (Jan); 4-5, rr. 3. Marz-Magg. [Eur. media e mer. Cauc.]. 92P. alba. L.. (1753)60750 — Fg. a foglioline revolute e glabre al margine. Petali obovato-roton- dati, lunghi il doppio del calice. Acheni interam. pelosi. Rz. legnoso, largam. cespuglioso. Fusti ascendenti (5-10 cm.), peloso-glandulosi as- 744 . 0 ROSACEAE [467 Potentilla sieme ai picciuoli. Fg. basali a 5 (rr. 3) foglioline oblungo-cuneiformi o talora lineari, coriacee, con 3 (rr. 2-5) denti all’apice o quasi intere, Fi. quasi ad ombrella. Il resto c. s. Y. Roccie verticali, sino a 900 0 rr. 1350 m.; versante mer. delle Alpi Mar.; 5, rr. 4-2. Apr.-Giu. [ Endem.]. 3 P. saxifraga Ardoino (1848) 1751 8 (6) Fi. quasi solitari; petali larghi, subrotondi (interi o smarginati), brevem. unguicolati. Acheni densam. lanosi. Rz. c. s. Fusti brevi (2-10 dm.), bianco-tomentosi. Fg. basali a foglioline obovato-ellittiche od oblunghe, all'apice con 3-5 (rr. 6-7) denti conniventi (rr. subintere). bianco-cenerine; le cauline poche, sessili, simili alle basali. Fi. brevem. peduncolati. Calice tomentoso, verdognolo-rossiccio, per lo più porporino all’interno, a lacinie lanceolato-acuminate, più lunghe del calicetto, alla fine riflesse. Antere rossiccie. Y. Rupi e ghiaioni: Alpi dalle Giulie alle comasche ed App. tosco-em. alle Tre Potenze; 7. Lugl.-Ag. [Alpi]. 4 P. nitida L. (1756) 1752 — Fi. pochi, in corimbi contratti: petali stretti, spatolati (interi o quasi), lungam. unguicolati. Acheni barbati all'apice, nel resto nudi e ru- gulosi. Fusti. muniti di una fg. alla base e di un’altra verso il mezzo, nel resto nudi (5-15 cm.). Fg. bianco-argentine e così pure tutta la pianta, compresi i calici. Fi. subsessili. Calice a lacinie ovato-ottuse, uguali o più brevi del calicetto, erette. Antere colorate. Il resto c. s. X. Rupi e ghiaioni: App. centr. dall’ Umbria e Marche alla L'amp.; T. Lugl-Ag. |Serbia Erzeg.]. 5 P. apennina Ten. (1811) 1753 9 (6) Filamenti degli stami glabri. 10 — Filamenti degli stami irsuti. 12 10 Foglioline larghe 5 mm. al più, 3-5-dentate all’apice. Fi. 1-4 in pic- coli corimbi. Pianta vischioso-sericea. Fg. basali a 5 (rr. 3) foglioline; le cauline poche, 3-fogliolate. Calice verde o rossigno, a lacinie subeguali al calicetto, erette. Petali bianchi, obovati, 1/9 circa più lunghi del calice, lungam. unguiculati. Antere giallognole. Acheni pelosi. Il resto come nella P. nitida di cui ha il portamento. %. Rupi calcari: indicata delle Alpi or., ma fuori dei confini della nostra flora; "i. Lugl--Ag. [Alpi dal Tir. al Monten.]. 6 P. Clusiana Jacq. (1774) 1754. — Foglioline larghe in generale più di 5 mm. e moltidentate nel quarto super. Fi. in corimbi moltiflori. 11 11 Fg. a 5 (rr. 3) foglioline. Petali un po’ più lunghi del calice. Car-. pelli villosissimi. Pianta generalm. vischioso-tomentosa. Rz. grosso, le- gnoso, cespuglioso. Fusti ascendenti (1-2 dm.). Fg. basali lungam. pic- ciolate, a foglioline largam. obovato-cuneate, a denti ottusi; le cauline decrescenti, le super. ternate. Corimbo ora povero ora ricco e più lasso. Calice a lacinie lanceolato-acute, subeguali al calicetto. Petali bianchi, obovati, interi o smarginati. %. Rupi: Cors. e Sard. sul M. Vittoria Esterzili; 6-t. Magg.--Ag. [|Endem.|. — P. glauca Moris (1827). 7 P. crassinervia Viv. (1825) 1755 — Fg. a 3 (rr. 4-5) foglioline. Petali un po’ più brevi del calice. Car- pelli glabri, lisci. Pianta vischiosa e mollem. cenerino-tomentosa. Fo- glioline a denti un po’ acuti. Corimbo compatto. Calice a lacinie lanceo- ee » 467 Potentilla| 0 ROSACEAE (45 lato-acuminate. Petali oblunghi, interi. Il resto c. s. Y. Luoghi rocciosi : Alpi dalle ticinesi in V. Mesocco alle Pennine di V. Sesia ed Alpi Graie or.; 5-7. Lugl.-Ag. [Endem.|]. — P. Fantolii Bir. (1834). 8 P. grammopetala Moretti (1826) 1756 12 (9) Fg. a 7 (rr. 5-6) foglioline bianco-sericee di sotto. Petali più brevi del calice. Rz. grosso, legnoso. Fusti robusti (2-3 dm.), tomen- tosi, come tutta la pianta. Foglioline spesse, oblungo-obovate, cuneate alla base, dentate nei 2/3 super., le mediane brevem. picciolettate, tutte cenerino-tomentose di sopra (talora quivi alla fine denudate); fg. cau- line 2-4, decrescenti. Corimbo compatto, moltifloro. Calice grande, a la- cinie ovato-lanceolate, acuminate, assai più larghe di quelle del calicetto. Petali obcordati. Acheni lassam. villosi. Y. Rupi e luoghi sassosi silicei da 1200 a 2400 m.: Alpi Mar. occ.; 6-7. Lugl.-Ag. [Alpi Mar. frane.|. 9 P. valderia L. (1762) 1757 — Fg. a 5 (rr. 3 o 7) foglioline verdi in ambedue le pag. Petali uguali o più lunghi del calice. Pianta verde-gaia, villosa massime nell’infio- rescenza. Fusti gracili (5-30 cm.). Foglioline sottili, acutam. dentate nel 1/3 - 1/0 super. o talora con 3-5 denti soltanto. Calice a lacinie lan- ceolato-acuminate, poco più larghe di quelle del calicetto. Petali oblungo- obovati, interi o leggerm. smarginati. Acheni pelosi, barbati all’apice. Il resto c. s. Y. Rupi specialm. calcaree, qua e là; 4-7. Apr.-Ag. [Eur. media e mer. Alger.|. 10 P. caulescens L. (1759) 1758 A Pianta non o poco glandulosa. Foglioline tutte sessili o quasi, *# sericee massime al margine, anche da adulte. — Filam. pelosi sino all’apice. — Alpi, A. Apuane, App. lucchese, pistoiese, mugellano, centr. e mer. (dall’Abr. al M. Pollino e M. di Gerace în Cal.) e Sic. nel Messinese a Montalbano. % ANADENA BURN. (1896) B Piante © glandulose. Foglioline mediane per lo più picciolettate, tutte quasi glabre da adulte. a Filamenti pelosi sino all’apice. Foglioline obovato--cuneate, verdi--chiare. — Alpi, Salernit. nei M. di Calvanico — P. caul. v. viscosa Huter (1893) — P. Huteri Porta ex Goir. (1900). —f PETIOLULOSA SER. (1828) (GAUD., 1828) b Filamenti pelosi sino a metà. Foglioline più larghe, bislungo-- od ellittico- cuneate, verdi--scure, maggiorm. seghettate. Fi. più grandi. — Abr. al M. Terminillo, Cal. al M. Pollino e Sic. alle Madonie |Endem.]. — P. cau- lescens Presl (1826) — P. caul. b. petiolulosa Guss. (1842). NEBRODENSIS (STROBL, 1884) Sez. II. SIBBALDIA (L., 1753). 13 (3) Pianta di pochi cm., verde-glauca, con setole appressate. Rz. legnoso, cespuglioso. Fg. a 3 foglioline obovato-cuneate, la mediana brevem. pic- ciolettata, troncato-3-dentata all’ apice, con dente medio più piccolo. Fi. piccoli, 5-6 in piccoli corimbi. Calice a lacinie subeguali al tubo. lanceolato-acute. Petali oblungo-ottusi, giallognoli, più corti del calice. Acheni lisci, lucidi. %. Pascoli rocciosi da 1500 a 2900 m.; Alpi, App. abr. ai M. Corno (Gr. Sasso) e Majella; 7. Giu.-Ag. [Eur. As. centr. e bor. Am. bor.|. — Sibbaldia procumbens L. (1753) — P. procumb. Clairv. (1811), non Sibth. 11 P. Sibbaldi Hall. f. (1820) 1759 146 0 ROSACEAE [467 Potentilla Sez. III. POTENTILLÀSTRUM SER. (1825). A. Folia palmatisecta. 14 (3) Fi. tetrameri (cioè: calice e calicetto a 4 lacinie, petali 4). Stami 16 o più. 15 — Fi. pentameri (cioè: calice e calicetto a 5 lacinie, petali 5). Stami 20 o più. 16 a. Floribus tetrameris (= Tormentilla L., 1737). 15 Fusti + ramoso-dicotomi. Fg. a 3 foglioline, con 2-4 (rr. 5-6) denti divergenti ed acuti per lato. Pianta con pelosità appressata. Rz. grosso, spesso tuberiforme, dal quale nascono molti fusti gracili, diffuso-ascen- denti (5-35 cm.), assai fogliosi. Fg. radicali lungam. picciolate, fugaci. Fi. piccoli, per lo più lassam. pannocchiuto-corimbosi, a peduncoli lun- ghi e gracili. Petali giallo-dorati, obcordati, 1/o circa più lunghi del ca- lice. Ricettacolo brevem. setoloso. Acheni rugosi o quasi lisci. Y. Luoghi boschivi e pascoli umidi, frequente; 4-7, rr. 2 e 3. Magg--Ag. [Eur. As. temp. Sib. Labrador]. — Tormentilla erecta L. (1753) — Fragaria Tor- mentilla Crantz (1763) — P. silvestris Neck. (1768) — P. erecta Hampe (1837). — Volg. Tormentilla. 12 P. Tormentilla Neck. (1770) 1760 A Fg. cauline sessili o quasi. a Stipole fogliacee, laciniate. Piante di 5-80 cm., a foglioline lunghe sino a 3 em. Corolla sino ad 1 cm. diam. I Fg. ovali-cuneate, lunghe sino a 2 cm., dentate. — Istria, Pen., Sard. a Sarcidana e Cors. a TYPICA II Fg. oblungo-lanceolate, lunghe sino a 3 cm., inciso--dentate (come pure le stipole). — Col tipo. 8 STRICTISSIMA (Zimm., 1884) b Stipole strette, spesso intere. Pianta di 3-6 cm., con 10 pochi fi., a foglio- line lunghe 4-7 mm. Corolla 5--7 mm. diam. — Alpi, App., Cors. — P. scia phila Zimm. (1884) — P. Torm. f. reducta Rouy et C. (1900) — P. erecta v. Herm. Briq. (1901). HeRMINI FIcALHO (1879) B Fg. cauline brevem. picciolate; — stipole intere o dentate. 1 Foglioline cuneato--obovate o cuneato--oblunghe, inciso--dentate, a denti © lanceolato-acuti. — Fg. ora quasi glabre, ora (f. subsericea Th. Wolf [1908] = Tormentilla reptans Bert. [1842], non L.) con pelosità sericea abbon- dante. — La f. subsericea in Tosc. nel Lucchese, Pisano e pr. Firenze, il tipo forse nelle Alpi. |Eur. media Mad.). è PROCUMBENS (SIBTH., 1794) 1760! 2 Foglioline più arrotondate all'apice, crenato--dentate, a denti più larghi e più ottusi. — Pianta densam. peloso--sericea. Fi. sino a 20 mm. diam. — Cors. [Endem.]}. — P. nemoralis Salis (1834), non Neck. — Tormentilla reptans v. humilis Bert. (1842) — P. mixta v. corsica Fouc. et Sim. (1898) — P. Mandoni Fouc. (1900) (f. major pilosior) — P. proc. ssp. nesogenes Brig. (1913). e SALISII (BoR., 1563) — Fusti semplici o quasi, stoloniformi. Fg. a 3-5 foglioline con 5-6 denti per lato, le cauline picciolate. Vedi P. reptans Le, 467 Potentilla] 0 ROSACEAE T4T b. Floribus pentameris. 16 (14) Fusti lungam. striscianti e radicanti oppure stoloniformi. Fi. so- litari ascellari. Pianta con pelosità appressata. Rz. cilindrico-fusiforme. Fg. tutte lungam. picciolate, le radicali persistenti, a 5 (rr. 3-7) foglio- line oblungo-obovate, munite sin presso alla base di denti eretti ed ot- tusetti; stipole intere od 1-2-dentate. Fi. sino a 2-3 cm. diam. Petali giallo-dorati, obcordati. Acheni granuloso-scabri. Y. Luoghi erbosi e colt., comune; 2-5. Giu-Ag. [Eur. As. occ. e bor. Giapp. Afr. bor. Abiss., nat. Am. bor. Bolivia Austral. N. Zel.|-- Volg. Cinquefoglio. 13 P. reptans L. (1753) 1761 A Pianta gracile, a fusti radicanti, in generale mediocrem. pelosa. — Istria, Pen. ed isole. a TYPICA B Pianta spesso più robusta in ogni parte, a pelosità abbondante e sericea ed a fusti stoloniformi non radicanti (talora suberetti). — Fi. super. talora tetrameri. — Lido veneziano, pr. Modena, Tosc., Umbria, Avellin., Tre- miti, Sic. ecc. {Spa.). — P. procumbens Caruel p. p. (1860), non Sibth. — P. rept. v. lanata Lge. (1866). 8 ITALICA (LEHM., 1849) — Fusti mai ce. s. Fi. formanti una infiorescenza 0 rr. solitari 0 pochi terminali. 17 17 Fg. tutte a 3 foglioline. 18 — Fg. con 5-7 foglioline (almeno le infer.). 21 18 Petali lunghi metà del calice. Pianta annua, a rd. fittonosa, a fusti, rami, picciuoli e peduncoli irsuti per peli patenti e tubercolati alla base, nel resto verde e pubescente. Fusti eretti, fogliosi, per lo più ampiam. ramoso-corimbosi in alto (1-4 dm.). Fg. grandi, picciolate, a foglioline ovali, grossam. dentate od incise; stipole lanceolato-acuminate, intere o quasi. Peduncoli brevi, estrascellari. Petali giallo-pallidi, obovati. Acheni rugolosi, acutam. carenati. O. Luoghi umidi, rara: Cadore, T'rent., Lomb. e Piem. a M. Silvio e M. Turlo; 4-5. Giu.-Lugl. [Eur. media e bor. Cauc. Sib. Am. bor. Messico]. — P. monspeliensis L. (1753). 14 P. norvegica L. (1753) 1762 — Petali subeguali al calice o più lunghi. Piante perenni, a rz. cespu- glioso. 19 19 Fg. verdi di sopra e niveo-tomentose di sotto. Rz. grosso, legnoso Fusti ascendenti-eretti, quasi nudi (1-2 dm.), serico-villosi assieme ai picciuoli, peduncoli e calici. Fg. brevem. picciolate, a foglioline obovate, grossam. dentate; stipole ovato-acute, intere. Fi. solitari o 2-3 termi- nali. Petali giallo-dorati, obcordati, più lunghi (fino il doppio) del ca- lice. Ricettacolo brevem. setoloso. Acheni con pieghe arcuate. %. Pascoli rocciosi, qua e là: Alpi dall’ Alto Adige sino ad Oulx in Piem. ed App. tosco-em. alle Tre Potenze ed al Corno alle Scale; 7. Lugl.-Ag. | Alpi Pir. Eur. bor. Cauc. Himal. Sib. Am. bor... 15 P. nivea L. (1753) 1763 — Fg. verdi o verdi-biancastre in ambedue le pag. 20 20 Fi. giallo-dorati, grandi (15-30 mm, diam.), Ricettacolo abbondantem. setoloso. Pianta di 5-40 em., pubescente. Fg. infer. lungam. picciolate, 748 0 ROSACEAE [467 Potentilla le cauline poche e distanti; foglioline subovali od obovate, cuneate ed intere alla base, nel resto grossam. dentate. Fi. lassam. corimbosi o ta- lora subsolitari. Petali largam. obcordati, lunghi il doppio circa del ca- lice. Acheni lisci o rugolosi, rotondati sul dorso. Il resto c. s. Y. Pascoli sassosi, da 1200 a 2500 m.; ". Giu-Ag. [Alpi Pir.|. 16 P. grandiflora L. (1753) 1764 g. £ pubescenti-vellutate massime di sotto sui nervi. — Alp?. o TYPICA g. sparsam. pelose o talora quasi glabre di sopra. Pianta meno sviluppata in ogni parte. — Alp? centr. ed occ. dal C. Tic. alle Alpi Mar. [Alpi franc.|. 8 PEDEMONTANA (REUT., 1862) AVE B F — Fi. gialli o giallo-dorati, più piecoli. Ricettacolo poco setoloso. Piante di 2-15 em, Vedi 23. 21 (17) Fusti fioriferi laterali, generalm. gracili e bassi (1-3 dm.), con poche fg. 22 — Fusto o fusti fioriferi centrali, generalm, robusti ed elevati (3-6 dm.), con fg. © numerose, 25 22 Fg. verdi su ambedue le pag., a peli semplici (rr. misti con pochi stellati). 23; — Fg. verdi di sopra e grigio- o bianco-tomentose di sotto, a peli sem- plici. Vedi 27 — Fg. cenerino-tomentose su ambedue le pag., a numerosi e corti peli stellati misti con altri semplici più lunghi. Pianta largam. cespu- gliosa (5-15 cm.). Fg. brevem. picciolate, a foglioline obovato- o bi- slungo-cuneate, ottuse o rintuzzate, a 3-4 denti per lato, rotondati; sti- pole infer. lanceolato-acuminate. Fi. giallo-dorati, piuttosto piccoli, pochi in corimbo lasso o talora solitari. Petali obovato-rotondati, per lo più smarginati, lunghi sino al doppio del calice. Carpelli lisci, rotondati sul dorso. £. Luoghi aridi, sassosi; 4-T. Apr.-Giu. [Eur. centr. e mer. Cauc. Song. Sib. alt.]. 17 P. subacaulis L. (1759) 1765 A Fusti assai gracili, 1-2-flori, generalm. più corti delle fg. Fg. radicali ternate, le cauline sempre semplici. — Propria dell’As. centr. — P. poterioides W. (1816) — P. fragarioides Lehm. (1820), non L. o. TYPICA B Fusti più robusti, pluriflori, generalm. superanti le fg. Fg. anche cauline infer. ternate o quinate. a Pianta £ bianco-tomentosa per peli densi. — Fg. quasi sempre a 3 foglio- line. — Alpi Mar. [Frane. mer. Spa.).. — Fragaria incana Lam. (1778) — P. ciner. v. trifoliata Purk. (1871) — P. incana Zimm. (1884), non G. M. et S. 8 VELUTINA (LEHM.,/1820) » Piante cenerino-tomentose, a peli più distanziati massime nella faccia super. delle foglioline. I Fg. per la maggior parte a 5 foglioline. — Lomb., Piem., Marche ed Abr. [Franc. mer.|] — P. ciner. f. praetutiana Ten. (1832) = P. praetut. Grande (1911) (f. major). CINEREA (CHAIx., 1789). II Fg. per la maggior parte a 3 foglioline. — Istria, Triest., Goriz., Friuli or., Trevig., Bellun. sul M. Serva ed Alto Adige [Pen. bale. Ungh. Boemia). — P. subacaulis Wulf. (1788), non L. — P. cinerea v. trifoliata Koch p. p. (1836) — P. trifol. Beck (1887). ò TommasiNIANA (F. ScHuLTz, 1858) Jo) 467 Potentilla] 0 ROSACEAE 4 23 Pianta con peluria appressata. Fg. a foglioline argentino-sericee al margine e sui nervi di sotto, le basilari distiche. Lacinie calicine pure argentino-sericee al margine. Rz. lassam. cespuglioso. Fusti ascen- denti od eretti (5-30 cm.). Fg. a 5 o le super. a 3 foglioline ovali-oblun- ghe, a 2-5 denti acuti per lato o talora soltanto 3-dentate all’apice, gla- bre o quasi di sopra; stipole semiovate o semilanceolate. Fi. lassam. corimbosi od anche solitari o pochi. Corolla giallo-dorata, grande, a pe- tali largam. obcordati, lunghi il doppio del calice. Acheni con pieghe arcuate o lisci, carenati. 7%. Pascoli, frequente da 1200 a 3000 m.: Alpi, A. Apuane, App. sett. (da quello pavese al tosco-em.) e centr.; 5-T. Giu. Ag. [Eur. media e mer. As. min.|. 18 P. aurea L. (1759) 1766 — Piante con peluria in generale = patente. Fg. e lacinie calicine senza peli argentino-sericei; fg. basilari in spirale. 24 24 Fg. cauline super. ridotte; foglioline generalm. dentate solo verso l'apice, con 3-8 denti per lato. Acheni maturi rotondati sul dorso. Pianta di 5-20 em., a fusti pauciflori. Rz. cespuglioso. Fusti sdraiati od ascendenti. Fg. a foglioline piuttosto piccole, cuneato-obovate od oblunghe, a denti ottusi od acuti. Fi. lassam. corimbosi o subsolitari. Corolla gialla od aranciata, di grandezza variabile, a petali largam. obcordati, poco più lunghi del calice od anche il doppio. Acheni lisci o con pieghe arcuate. %. Luoghi erbosi asciutti e ghiaie, comune ; 2-7. Marz.- Lugl. | Eur. As. occ. e bor. Am. bor. Groenl.|. — Volg. Fragolaccia. 19 P. verna L. (1753) 1767 A Fg. a 5 (rr. 3-7) foglioline. a Stipole delle fg. basilari dei fusti fioriferi lineari o lesiniformi. Piante delle zone basse. I Rz. orizzontale od obliquo, ramoso. Foglioline 5 (rr. 3-7), generalm. den- tate solo nella parte super. 1 Foglioline assolutam. prive di peli stellati. A Pianta poco pelosa; picciuoli con peli generalm. applicati o quasi. — Pen. sino al centro e Cors. (però frequente solo al nord). o. TABERNARMONTANI (AscH., 1891) AA Pianta + pelosa; picciuoli con peli © patenti orizzontalm. — Col tipo nei luoghi soleggiati e specialm. sul versante tirrenico [| Franc. mer. Spa.|. — P. verna v. pilosissima Ser. (1820). 8 mnrsuta DO. (1815) 2 Foglioline sparse, almeno di sotto, di peli stellati (specie nelle fg. estive). # Foglioline manifestam. grigiastre o giallognole di sotto. — Lungo le Alpi ed anche nel Veneziano, Euganei, Ferrarese a Pomposa ecc. [Franc. mer. Alpî Bale. Reg. danub.. — P. cinerea Gaud. (1828), non Chaix — P. puberula Krasan p. p. (1867) — P. glandulifera Krasan p. p. (1869). GauDINI (GREMLI, 1874) #* Foglioline verdi anche di sotto. — Lungo le Alpi [Area come la var. prec.]. — P. ossulana Siegfr. (1904) — P. bormiensis Cornaz (1904) — P. bulsanensis D. Torre et S. (1909). è BOLZANENSIS (Zimm., 1884) II Rz. discendente, poco ramoso e quindi con fusti nascenti quasi da un solo punto. Foglioline spesso 7, nelle fg. basilari dentate sin presso la base. $ Pianta con pelosità patente orizzontalm., lunga e morbida. Fusti de- boli, spesso rossastri. Fg. basali generalm. persistenti sino all'anno successivo e tinte di rosso. — Veron., Trent. nella Vallarsa ed Alto 750 70 ROSACEAE [467 Potentilla Adige [Eur. centr. ed or. Cauc.]. — ? P. heptaphylla L. (1755) — Fra- garia rubens Crantz (1763) — P. dubia Moench (1777) — P. rubens Zimm. (1884). e OPACA (L. p. p.; 1759) (JacQ., 1797) $$ Piante con pelosità © appressata e lucida (specie da giovane). Fusti rigidi. Fg. verdi-giallognole. + Fg. infer. a foglioline obovate o bislungo-obovate. Calice a lacinie esterne lineari-lanceolate, le interne ovali e larghe circa il doppio. — Istria, Triest. e Goriz. |Pen. bale... — P. verna v. hirsuta Vis. (1852), non DC. 6 AUSTRALIS (KRASAN, 1860) +4 Fg. infer. a foglioline oblunghe o lineari-oblunghe, bruscam. con- tratte alla base, toccantisi o ricoprentisi fra loro coi margini. Calice a lacinie esterne largam. ellittiche, le interne ovali. — Abr. al M. Terminillo, Basil. aî M. Sirino e Papa e Cal. ai Piani di M. Pol- lino [Endem.|. — P. explanata Halacsy ex Rigo (1898), non Zimm. — P. Rigoi Th. Wolf (1904) (nomen). *n RicoANA (TH. WoLr, 1908) b Stipole delle fg. basilari dei fusti fioriferi ovali-lanceolate. Piante delle zone subalp. ed alp., a pelosità molle ed a fi. spesso più grandi e di un giallo più carico. X Pianta a pelosità opaca. Foglioline dentate sino sotto la metà. — Alpi, App. bor. e centr. e Cors. [Eur. As. occ. e bor. Am. bor. Groenl.|.. — Fragaria Crantzii Crantz (1766) — Fr. villosa Crantz (1769) — P. salisbur- gensis Haenke (1788) — P. sabauda Vill. ex Lam. et DC. (1805) (forma) — P. alpestris Hall. f. (1820) — ? P. camonia Rota (1853) — P. villosa Zimm. (1884), non Pall. — P. tridentina Gelmi (1898) (forma). 6 CRANTZII (G. BECK, 1892) 1767! XX Pianta a pelosità subsericea e più abbondante. Foglioline con soli 2-4 grossi denti in alto. — Alpi ven., trent. ed alto-atesine [Balc.]. — P. bal- densis Kern. (1870). t ALPINA POLLINI (1822) B Fg. a 3 (rr. 4-5) foglioline. — Piante nane della zona alp., a fusti di 2-7 cm. ed 1-2-flori. Stipole infer. ovali-lanceolate. l' Foglioline di un verde-scuro, peloso-vellutate sulle 2 pag. — Alp? tra 2500 e 3540 m. [Alpi Pir.]). — P. helvetica Schleich. (1797) — P. glacialis Hall. f. (1818). x FRIGIDA (VILL., 1089) 2' Foglioline di un verde-gaio, glabre di sopra e scarsam. pelose di sotto. — Colla var. prec. tra 2000 e 8100 m. | Alpi Pir.). — Fragaria Crantz (1763) — P. minima Hall. f. (1794) — P. Brauniana Hpe. (1799). i DUBIA (Zimm., 1884) 1767? — Fg. cauline super. assai sviluppate; foglioline generalm. dentate sin presso la base, con 5-12 (rr. 3-4) denti per lato. Acheni maturi leggerm. carenati sul dorso. Pianta più robusta, di 20-40 em., a fu- sti per lo più moltiflori. Rz. discendente, poco ramoso e quindi con fusti nascenti quasi da un solo punto. Fg. piuttosto grandi, le infer. lungam. picciolate, tutte a foglioline pubescenti, grossam. ed ottusam. dentate; stipole intere. Fi. giallo-dorati, lassam. corimbosi. Petali obcor- gati. Acheni con pieghe arcuate. 2. Luoghi sassosi, rara; 4-5. Giu-Ag. [Eur. media dai Pir. alla Russ.| — P. heptaphylla Fiori (1898), non L., nec Mill. 20 P. chrysantha Trev. (1818) 1768 A Fg. infer. a 5 (rr. 7) foglioline, con 5 (rr. 8-10) denti per lato; stipole ovato-- lanceolate. Petali lunghi sino al doppio del calice. — Abr. éîn territ. di Vil- lavallelonga sotto la Coppa di Selva Bella a 1700 mn. circa. a TYPICA 467 Potentilla] {O ROSACEAE 751 B Fg. infer. a 6-7 (rr. 5) foglioline, con 8-12 (rr. 6) denti per lato; stipole lanceolate. Petali uguali al calice 0 poco più lunghi. Piante meno sviluppate. a Foglioline delle fg. infer. bislungo-lanceolate, ristrette all’ apice. — Alpi bellun. nei monti dell’Agordino e Trent. pr. Livinallongo [Alpi Eur. centr.|. 3 THURINGIACA (BERNH., 1822) 1768! b Foglioline delle fg. infer. più larghe, obovate, rotondate all’ apice. — Alpi bergam., ticin. e piem. | Alpi Eur. centr. — P. intermedia Vill. (1789), non L. — P. parvifiora Gaud. (1828) (forma). NESTLERIANA (TRATT., 1824) 25 (21) Acheni maturi cinti da una carena in forma di ala. Fg. verdi di sotto od anche bianco-sericee ma in pianta a petali lunghi 2-3 volte il calice. 926 — Acheni maturi a carena mancante o poco marcata, Fg. grigio- © bianco-tomentose di sotto in piante a petali subeguali al calice (eccett. P. argent. v. calabra). 97 26 Fg. verdi di sotto. Fi. in corimbo lasso. Pianta + irsuta, a rz. discen- dente, portante pochi fusti eretti od ascendenti, + ramoso-corimbosi in alto. Fg. infer. a 5-7 e le super. a 5-3 foglioline oblungo- od obovato- lanceolate, ottuse, grossam. dentate; stipole grandi, intere o dentato-la- ciniate. Petali lunghi sino al doppio del calice, obcordati. Acheni con pieghe arcuate. X. Luoghi asciutti selvatici, muri ecc., frequente; 2-5. Magg.-Luyl. [Eur. media Reg. medit. Sib., nat. Am. bor.]. 21 P. hirta L. (1753) 1769 A Peduncoli, calici e fg. senza corti peli glandulosi. Piante di 5-40 cm. (rr. più), a fusti quasi sempre rossastri ed a fg. basilari per lo più presenti all’epoca della fioritura. a Foglioline dentate tutto all’ingiro od intere solo verso la base. I Fg. per lo più con © foglioline pedate, inciso-dentate. Petali giallo-do- rati. — Istria, Pen. ed isole. — P. pilosa DC. (1815), non W. a PEDATA (W., 1813) II Fg. per lo più con 5 foglioline digitate, più larghe e dentate. Petali giallo-pallidi. — Colla var. prec. qua e là. 8 LAETA (RcHB., 1832) b Foglioline con soli 3-5 denti all’apice, assai strette. — Petali giallo-dorati. — Lig. [Franc. mer. Spa.]. ANGUSTIFOLIA (DC., 1815) B Peduncoli, calici e talora anche le fg. muniti di peli glandulosi (rr. man- canti) misti ad altri più lunghi semplici. Piante di 50-80 cm. (rr. meno), a fusti quasi sempre verdi ed a fg. basilari per lo più distrutte all’epoca della fioritura. 1 Petali zolfini o bianco-giallognoli, più lunghi del calice. Fg. per lo più a € foglioline, acutam. dentate. — Pianta irsuta o glabrescente. — Istria, Pen. ed isole. [Eur. media e mer. As. min.) — P. sulphurea Lam. (1778) — P. acutifolia Gilib. (1780) — P. pallida Lag. (1821). è RECTA (L., 1758) 2 Petali giallo-dorati o rr. zolfini, subeguali al calice. Fg. per lo più a 5 foglioline. A Foglioline acutam. dentate. Pianta irsutissima. — Vern., Lomb., Bologn., Tosc., Cors. ecc. [Reg. medit. Eur. media]. — P. corymbosa Moench (1802) e OBSCURA (W., 1800) (NEsTL., 1816) AA Foglioline ottusam. dentate. Pianta irsuto-subtomentosa, poco glandu- losa. — Trent., Bergam., Piem., Gargano ecc. [Eur. centr. Russ.]. € PILOSA (W., 1800) 152 (0 ROSACEAE [467 Potentilla AAA Foglioline acutam. e protondam. dentate. Pianta glabrescente. — Cors. (Endem.). *) DIVARICATA (DC., 1813) — Fg. bianco-sericee di sotto. Fi. in corimbo denso. Pianta mollem. e densam. villoso-sericea (1-4 dm.). Fg. con 5-7 foglioline oblungo-obovate, grossam. dentate tutto all’ingiro. Calice con brevi peli glandulosi misti ai più lunghi semplici. Acheni quasi lisci. Il resto c. s. %. Luoghi asciutti; 4-5. Giu.-Lugl. {Serb. Maced. Tessal.|. 22 P. De-Tommasii Ten. (1811) 1770 A Fg. infer. a 5-7 foglioline bianco-tomentose. Petali lunghi 2-3 volte il ca- lice. — If. centr. (dalla Tosc. în giù) e mer. e Sic. pr. Palermo. —« TYPICA B Fg. infer. per lo più a 5 foglioline argenteo-sericee di sotto. Petali subeguali, al calice. — Cal. al M. Pollino |Serb. Maced. Tessal.| — P. vranjana Petrov. (1889). 8 HOLOSERICEA (GRISEB., 1848) 27 (22 e 25) Rz. discendente, cespuglioso. Fusti lassam. ramoso-corimbosi in alto (1-7 dm.). Fg. a 5 foglioline obovate, nelle infer. dentate, nelle altre inciso-dentate. Fi. piuttosto piccoli. Petali gialli, obovati, leggerm. smarginati. Acheni quasi lisci. Il resto come in P. hirta. %. Luoghi er- bosi asciutti, frequente; 2-6. Magg.-Ag.| Eur. Cauc. As. min. Sib. Am. bor.) 23 P. argentea L. (1753) 1771 A Fusti e picciuoli bianco-tomentosi, senza peli lunghi patenti. Foglioline bianco- o grigio-tomentose di sotto, quasi sempre revolute al margine. a Petali subeguali al calice. Fusti di 2-4 dm., senza rosetta di fg. basilari, a corimbo + ampio. Fg. verdi e glabre o quasi di sopra, a foglioline in- ciso-dentate o profondam. divise in lacinie lineari; stipole spesso den- tate. — Istria, Pen. e Sic. alle Madonie e sull'Etna. vu TYPICA b Petali sino a 2-3 volte più lunghi del calice. Fusti di 1-2 dm., con densa rosetta di fg. basilari, a corimbo contratto. Fg. £ bianco-tomentose (ta- lora argentine) anche di sopra, più consistenti, a foglioline profondam. divise in lacinie lineari; stipole intere, più strette. — ADbr., It. mer. e Sic. [Balc.]. 8 CALABRA (TEN., 1811) B Fusti e picciuoli lassam. grigio-tomentosi ed inoltre muniti di peli più lunghi e più rigidi. Foglioline grigio-tomentose di sotto e piane al margine. 1 Fusti di 15-30 cm., gracili, nascenti (almeno in parte) lateralm. ad una rosetta di fg. centrale. Peduncoli sottili, curvati a maturità. 1 Fusti ascendenti-eretti, di solito senza rosette di fg. sterili all’epoca della fioritura. Foglioline con 4-6 denti acuti per lato. Portam. del tipo ar- gentea. — Colli Berici, Veron. in V. d'Adige, Trent. e Bergam. ad Adrara. [Endem.]. JOHANNINIANA (GOIR., 1875) 2 Fusti ascendenti o quasi diffusi in cerchio, di solito con rosette di fg. sterili all’epoca della fioritura. Portam. della P. verna (= P. collina Wibel [1799] et Auct. = P. argentea X verna Auct.). A Fusti e fg. di sotto muniti di breve pelosità feltrosa, oltre ai peli più lunghi. # Infiorescenza corimbosa. Foglioline piuttosto densam. pelose di sotto, con 3-4 denti ineguali verso l’apice ed 1-2 per lato. — Alto Adige [Hur. centr... — P. Guentheri Pohl (1815) — P. Hausmanni Uechtr. (19053) (forma). ò WIEMANNIANA (GUENTH. et ScH., 1813) \ 467 Potentilla] (0 ROSACEAE (53 #* Infiorescenza racemosa. Foglioline quasi glabre di sotto, con 4-6 denti profondi per lato. — Dintorni di Verona, Trent. ed Alto Adige | Eur. centr.} — P. collina v. thyrsifl. Huelsen (1882). e THYRSIFLORA (Zimm., 1882) AA Fusti e fg. di sotto muniti quasi esclusivam. di lunghi peli sericei (quasi senza pelosità feltrosa). — Foglioline con 2-3 denti per lato, poco profondi. — Trent.?, Alto Adige. Bergam. a Sarnico, C. Ticino, Alpi Cozie, Pavese a Bobbio, Ferrara, Modena, Castelfranco-emilia e certam. altrove [ Vallese Alpî Mar.?] — P. nmautinensis Siegfr. (1894) — P. Theo- doriana Asch. et Gr. (1904) ssp. alpicola Asch. et Gr. (1904). € ALPICOLA (DE LA Sorg, 1876) II Fusti di 2-4 dm., robusti, centrali (rosetta di fg. sterili mancante all’epoca della fioritura), eretti o soltanto arcuati alla base. Peduncoli diritti a ma- turità. — Fg. tomentoso-grigiastre di sotto. — Qua e la nell’It. sett. e centr. (Istria, Padov., Pavese, Piem., Lîg., Moden., Bologn., Ferrarese, Marche a Piamperduto) |Eur. Cauc. Persia bor. Sib., nat. Am. bor.). — P. adscen- dens W. et K. (1809) — P. inclinata M. et K. (1831), non Vill. — P. cana. Jord. (1856) — P. hirta X argentea Auct. * CANESCENS (BESSER, 1809) B. Foliis pinnatisectis. 28 (4) Fusti stoloniformi. Fg. con più di 10 foglioline, bianco-sericee di sotto. Fi. solitari. Rz. breve, con fusti allungati, radicanti. Fg. in ro- setta, brevem. picciolate; foglioline ovali-oblunghe, profondam. ed acutam. seghettate, decrescenti verso la base ed intramezzate con altre più pic- cole, verdi'o cenerino-sericee di sopra. Fi. lungam. peduncolati; pedun- coli e calici sericei. Petali obovati, giallo-dorati, più lunghi del calice. Acheni leggerm. granulosi, con un solco dorsale. Y. Luoghi erbosi; Istria, Alpi, Euganei, Veneziano, Mantov., Parmig., Laz. e Camp.; 4-5, rr. 3. Mayg.-Ag. | Bur. As. bor. Giapp. Austral. N. Zel. Tasm. Am. temp. ed art... — Volg. Argentina. 24 P. anserina L. (1753) 1772 — Fusti mai stoloniformi. Fg. con meno di 10 foglioline, verdi o bianco- tomentose di sotto. Fi. formanti un’infiorescenza. 29 29 Petali uguali o più brevi del calice. Pianta annua, poco pelosa, a rd. fusiforme e fusti ramosi dalla base, prostrati (2-4 dm.). Fg. lungam. picciolate; foglioline 5-9, oblunghe, grossam. ed ottusam. inciso-den- tate, verdi sulle 2 pag., le infer. più piccole e distanziate. Fi. ascellari, subracemosi, piccoli; peduncoli piuttosto brevi, ricurvi nel frutto. Petali oblungo-obovati, gialli. Acheni piccoli, rugulosi. O. Luoghi umidi, rara: Trent., Lago di Garda, Rovigo, Pavese nei colli di S. Colombano, Piem., Parma, Laz. al lago di Canterno, M. Soriano e M. Arsiccio, Abr. al Fucino; 3-4. Giu.--Aut. [|Eur. As. occ. e centr. India Afr. temp. e trop.) 25 P. supina L. (1753) 1773 — Petali più lunghi (rr. uguali) al calice, Piante perenni. 30 30 Fi. bianchi. Foglioline largam, ovate, doppiam. ed inegualm. dentate o talora subincise, Pianta pubescente, a rz. trasversale ed a fusti eretti, quasi nudi. Fg. infer. in rosetta, lungam. picciolate, a 5-7 (rr. 3) fo- glioline c. s. Corimbo molto lasso. Petali obovato-rotondati, lunghi sino 48 54 0 ROSACEAE |467 Potentilla al doppio del calice. Acheni glabri, quasi lisci. %. Luoghi sassosi o bo- schivi, qua e là; 4-7. Magg.-Lugl. [Eur. Cauc. As. min. Sib. Dauria Am. bor.|. 26 P. rupestris L. (1758) 1774 A Fusti alti 2-4 dm. (rr. meno). — Istria, Euganei, Alpi, A. Apuane ed App. bor. sino Bologn. o. TYPICA B Fusti di pochi cm., maggiorm. glandulosi in alto. Pianta ridotta in ogni parte. — Sard. sul M. Gennargentu e Cors. [Endem.|. — P. corsica Soleir. in Lehm. (1849). 2 PYGMAEA DuBy (1828) (Jorp., 1850) — Fi. gialli. Foglioline mai e. s. S1 31 Foglioline interissime. Frutice ramosissimo (5-10 dm.), a rami gio- vani, fg. e calici villoso-tomentosi o pubescenti. Fg. piccole, brevem. picciolate ; foglioline 5-7, molto avvicinate (anzi le 3 super. confluenti), oblungo-lanceolate, acute, revolute al margine, sericee specialm. di sotto ove sono reticolate; stipole scariose. Fi. subcorimbosi o solitari. Petali c. s. Ricettacolo densam. setoloso. Acheni irsuti. È. Luoghi solatii, rara: M. delle Cafarse pr. Torino, Alpi Mar. ed App. abr. al Gr. Sasso pr. il rifugio di Campopericoli (forse importata?); 7. Lugl-Ag. [Pir. Ingh. Eur. sett. Cauc. Sib. As. centr. Giapp. Am. bor., colt. nat. Eur. centr.|. 27 P. fruticosa L. (1753) 1775 — Foglioline dentate o pennatosette. Erbe. 32 32 Foglioline hianco-tomentose di sotto, pennatosette, a lacinie lineari- intere, rivoltate al margine, Calice semplicem. irsuto, Rz. cespuglioso, a fusti sdraiati od ascendenti (5-25 cm.), villosi per peli appressati. Fg. infer. lungam. picciolate, a 5-7 foglioline oblunghe, debolm. pelose di sopra, poco decrescenti in basso. Fi. piccoli, lassam. corimbosi. Petali obovati, subeguali al calice. Acheni con pieghe arcuate. 2%. Pascoli sas- sosî, rara: Piem. nell’ Ossola sui M Crestese e Cistella, in V. d’ Aosta a Cogne ed al M. Cenisio, fors'anche in Lomb.; 7. Lugl.-Ag. | Delf. Vallese Lapp. Russ. Cauc. Sib. Himal, Dauria Am. bor.|. 28 P. multifida L. (1753) 1776 — Foglioline debolm. cenerino-tomentose di sotto, dentato-pennatifide, a denti lineari-lanceolati, poco o punto rivoltati al margine. Calice irsuto ed inoltre farinoso, Fusti eretti od arcuato-eretti (1-5 dm.). Fg. più lunghe che nella prec., le infer. a 7-11 foglioline oblungo- o lanceolato-obovate, gradatam. e sensibilm. decrescenti in basso. Fi. più grandi, densam. corimbosi. Il resto c. s. %. Luoghi solatii, rarissima; 5-6. Lugl. [Isère Spa. Alger. Maroc. Abiss. Sib. Giapp. Am. bor. Messico]. 29 P. pensilvanica L. (1767) 1777 A Foglioline vellutate di sopra. Calici con farina bianca. — Propria della Spa., Afr. bor.--occ., Sib. ed Am. bor. oa TYPICA B Foglioline pubescenti o quasi glabre di sopra. Calici con farina gialla. Pianta meno tomentosa. — Alp? piem. al Colle di Baranca sopra Varallo e V. d’ Aosta a Cogne (Barma Peleusa ed Arvier), a 1800--1400 m. [Isère| — P. pensilvan. Rcehb. (1832), non L. 3 SANGUISORBIFOLIA (FAVRE, 1882) 467 Potentilla| 70 ROSACEAE (55 Sez. IV. COMARUWM (L., 1737). 33 (4) Rz. langam. strisciante. Fusti diffusi, pelosi in alto (2-4 dm.). Fg. pic- ciolate, a 5-7 foglioline quasi palmate, oblungo-lanceolate, acutam. se- ghettate, glabre o quasi, verdi o rossigne di sopra, glauche di sotto; stipole infer. totalm. saldate al picciuolo, ch'è brevem. guainante. Fi. po- chi, subcorimbosi. Calice grande, peloso, a lacinie interne rosso-scure, ovato-lanceolate; le esterne verdi, lineari, più brevi. Petali assai più brevi del calice, rosso-scuri. Acheni glabri. %. Luoghi torbosi ed acquitri- nosi: Alpi, pr. Milano alla Senavra, Pavese sopra Retorbido e Godiasco (forse scomparsa?) ed Abr. nella torbiera di Campotosto ; 4-6. Magg. Sett. [Reg. temp. e fredde dell’ Emisf. bor... — Comarum L. (1753) — P. Comarum Nest]. (1816). 30 P. palustris Scop. (1772) 1778 Potentilla reptans x Tormentilla Focke (1892) = P. mixta Michalet (1864), non E: h% Nolte = P. adscendens Gremli (1870), non W. et K. = P. reptans X erecta et P. Gremlii Zimm. (1884) = P. silvestris x reptans Asch. et Gr. (1904). — Bresc. pr. Lograto, C. Tic. a Locarno e Sessa, V. d’Ossola ecc. . procumbens X reptans G. F. W.Mey. (1849)= P. mixta Nolte (1843). — Cors. pr. la masseria d’ Aluccia a 1500 m. . nivea X sabauda D. Torre et S. (1909) = P. breunia Huter (1889) = P. nivea X alpestris Th. Wolf (1903) = P. nivea x villosa Asch. et Gr. (1904) = P. firma X nivea Th. Wolf (1908). — Alto Adige nel distr. di Bressanone al Riedberg ed al Prantneralpl. . (super) sabauda Xx nivea D. Torre et S. (1909) = P. (super) alpestris Xx nivea Th. Wolf (1903). — Colla prec. all’ Huehnerspiel. . nivea XK salisburgensis = P. grayana Wilez. et Siegfr. in L. Vace. (1904). — V. d'Aosta in Valsavaranche al colle di Lauzon. . Crantziîi x grandiflora Schinz et Kell. (1914) = P. rhaetica Bruegg. (1881) = P. villosa Xx grandifl. Zimm. (1884) = P. grandifli. x salisburgensis Schinz et Kell. (1900). — C. Tic. all’Alpe d'Efra ed al S. Bernardino e Gr. S. Ber- nardo. . grandiflora x aurea Zimm. (1889) = P. Juvonis Huter (1883) = P. Peyritschii Zimm. (1905) = P. aurea x grandifl. Th. Wolf (1908). — Alto Adige al giogo dello Stelvio e nel distr. di Bressanone e C. Tic. in più luoghi. . grandiflora X frigida Asch. et Gr. (1904) = P. valesiaca E. Huet (1853) = P. frigida Xx grandifl. Zimm. (1884). — V. d’Aosta al Piccolo S. Bernardo, M. Rosa al Riffelhorn, Valtell. nel Bormiese al Passo di Foscagno. cinerea X parviflora Th. Wolf (1908) = P. parvifi. x ciner. Zimm. (1908). — Alpi Cozie în V. Germanasca pr. Salsa. . incana X verna Asch. (1860) = P. subcinerea Borb. (1882) = P. subarenaria Borb. (1884) = P. Tabernaemontani Xx arenaria Asch. et Gr. (1804). — Ve- ronese (?). . australis & Tommasiniana Th. Wolf (1908). — Pr. Gorizia. baldensis < Tommasiniana Th. Wolf (1908) = P. bellunensis et P. baldens. Xx cinerea Huter et Porta (1884) = P. Kerneri Huter et Porta (1884), non Borb.= P. villosa x arenaria Asch. et Gr. (1904). — M. Serva nel Bellunese. . aurea X Crantzii Schinz et Kell. (1914) = P. aurea x alpestris et P. Huteri Siegfr. (1890) = P. aurea X salisburgensis Rouy et C. (1900) = P. villosa X aurea Asch. et Gr. (1904). — Trento sui M. Vasone e Bondone, Alto Adige 756 {0 ROSACEAE |467 Potentilla a Gossensass, Bormiese al Braulio e ad Arnoga e C. Tic. all’A. Barone e Cima di Cagnone. P. Crantzii Xx aurea n. comb. = P. alpestris X aurea et P. Trefferii Siegfr. (1890). — Pr. Trento, Bergam. a Cima del Fopp, tra Carro e S. Giuseppe ed al Pizzo della Presolana, Aosta. P. tridentina X aurea = P. aureiformis Gelmi ap. Siegfr. exs. (1900) ex Th. Wolf (1908). — Trento a M. Vasone. P. dubia X aurea Asch. et Gr. (1904) = P. aurea x minima et P. pulchella Bruegg. (1881)= P. subnivalis Bruegg. (1884-85) = P. semiternata Huter et Porta (1884) = P. min. X aurea Siegfr. in L. Vacc. (1904). — A Praemaggiore sui confinî fra il Veneto e la Carniola, Alto Adige al Brennero, V. d'Aosta a Gressoney al col di Bettaforca. P. Tabernaemontani Xx villosa Chenev. (1910). — C. Tic. in V. Blenio all’A. Mon- terascio. P. Gaudini x verna v. hirsuta Th. Wolf (1908). — Bergam. sui colli di Scanzo e Pedrengo, Comasco a nord di Lecco a S. Stefano e C. il Campon, Torino. P. opaca Xx Gaudinî Th. Wolf (1903) = P. rubens x Gaudini Asch. et Gr. (1904). — Pr. Trento. P. Crantzii x Gaudini n. comb. == P. aurigena Kern (1884) = P. Schroeteri Siegfr. (1892) = P. alpestris x Gaudini Th. Wolf (1903) = P. villosa x Gaudini Asch. et Gr. (1904) = P. salisburgensis x Gaudini Fiori (1907) = P. Crantzii Xx puberula Schinz et Kell. (1914). — Trent. in V. Fassa, Bolzano a Bad Ratzes e C. Tic. sul M. Caslano. P. tridentina X glandulifera = P. vasonis Evers (1896). — Trento sul M. Vasone (probabilm. identica alla prec.). P. Crantzii x dubia Schinz et Kell. (1914) = P. ternata Bruegg. (1870) = P. vil. losa X dubia Zimm. (1889) = P. min. Xx salisb. v. firma Siegfr. in L. Vace. (1904). — C. Tic. a Casaccia ed al colle di Lukmanier, V. d’ Aosta. P. dubia Xx sabauda D. Torre et S.(1909) = P. amthoris Huter (1893) = P. al- pestris x dubia Th. Wolf (1908). — Alto Adige nel distr. di Bressanone al- UVHuehnerspiel ed al Prantneralpl, Bormio al M. Braulio. P. Crantzii Xx frigida Chenev. (1910) = P. alpestris X frigida et P. Hegetschwei- leri Bruegg. (1881) = P. frigida x verna Zimm. (1884) = P. frig. Xx villosa Asch. et Gr. (1904). — Alto Adige al Brennero all’Huehnerspiel e C. Tic. in V. Bavona a Campo. P. (super) bolzanensis X argentea = P. bolzanensiformis F. Saut. (1888) = P. bul- sanensiformis D. Torre et S. (1909). — Bolzano. P. frigida X nivea Gremli (1883) = P. Wolfii Siegfr. (1892) = P. nivea X frigida Asch. et Gr. (1904). — V. d'Aosta in V. di Cogne. P. frigida x multifida = P. Charpentieri Bruegg. (1881) = P. geraniodes Murith (1810), non W.= P. ambigua Gaud. (1828) = P. pennina Gremli (1880). — V. d’Aosta tra Breuil e St.--Théodule sul versante svizzero. P. (super) recta X argentea = P. coryleti D. Torre et S. (1909) = P. lencophylla F. Saut. (1889), non Pall. — Trent. ed Alto Adige. ? P. pedata X Thomasti = P. incrassata Chiov. (1898). — Laz. al M. Autore sopra Subiaco. P. collina X bulsanensis D. Torre et S. (1909) = P. porphyracea F. Saut (1888) — P. collina Xx Gaudini Asch. et Gr. (1904). — Alto Adige nei distr. di Bol- zano e di Merano. - P. argentea x Johanniniana Wolf (1904) = P. Goirani Zimm. (1889). — Dintorni di Verona. 467 Potentilla] (0 ROSACEAE 7157 P. argentea X Hausmanni Th. Wolf (1903). — Bolzano. P. argentea X thyrsiflora Th. Wolf (1903) = P. argent. x Wiemanniana Asch. et Gr. p. p. (1904). — Trento a Gocciadoro, Bolzano. P. (super) argentea Xx canescens Th. Wolf (1908) = P. Cornazi Buser (1889). — Valtell. a Bormio, V. d’ Aosta. Gen. 468. Fragària L. (1735). (Spec. 6 delle Reg. temp. dell’Emisf. bor. sino al Messico ed India, una del Cile). 1 Fi. bianchi; calicetto a lacinie lanceolato-acuminate, intere o quasi, Frutti eduli, aromatici, Sez. I. EUFRAGARIA 2 — Fi. gialli; calicetto a lacinie fogliacee, obovate, 3-dentato-lobate al- l’apice. Frutti non eduli, insipidi. Sez. II. DUCHESNEA 3 Sez. I. EUFRAGARIA FIORI (1924). 2 Rz. trasversale, generalm. portante lunghi stoloni radicanti. Fusti scapi- formi (1-2 dm.), nudi, irsuti per peli patenti assieme ai picciuoli. Fg. lungam. picciolate, a 3 foglioline grandi, obovate, grossam. dentate nei 2/3 super., verdi e sparsam. pelose di sopra, biancastro- od argentino-sericee di sotto. Racemo di pochi fi., bratteato ed involucrato da una fg. semplice; pe- duncoli arcuato-riflessi nel frutto. Petali 5, obovati. Stami circa 20. Frutto globoso od ovoideo, con ricettacolo conico, carnoso, staccantesi a matu- rità assieme agli acheni immersi nella polpa. %. Boschi e luoghi erbosi, comune; 4-7, rr.2 e 3. Magg.-Ag. |Eur. As. occ. e bor. Giapp. Can. Am. bor.; colt. nat. altrove]. — Volg. Fragola. 1 F. vesca L. (1753) 1779 A Lacinie del calice frutt. patenti o riflesse. Stoloni muniti di una squama in tutti gl’intervalli tra una rosetta di fg. e l’altra. a Foglioline laterali generalm. quasi ‘sessili. Peli di tutti i peduncoli, od al- meno dei laterali, diretti in alto. Fi. ermafr. I Pianta fiorente una sola volta nell’anno. 1 Fi. mediocri. Pianta robusta. — Istria, Pen., Sic., Sard., Cors., Gor- gona, Elba ed Ischia. o. TYPICA 2 Fi. piccoli (petali lunghi 4 mm.) Pianta gracile, a foglioline più profondam. incise, poco pelose di sotto. — Cors.; 5-7. [Endem.). 2 corsica Brra. (1913) II Pianta con fioritura e fruttificazione ripetentisi dalla prim. all’aut., con stoloni nell’ascella delle fg. — Colt. (subspont. nel Trevig.). — Volg. Fra- gola rifiorente. SEMPERFLORENS (DucH., 1766) b Foglioline laterali per lo più brevem. picciolate. Peli di tutti i peduncoli patenti orizzontalm. Fi. spesso dioici per aborto. — Pianta assai robusta. Frutti con pochi acheni maggiorm. immersi. — Jf. super., Tosc., Laz., Nap. ecc. e colt. [Eur.]. — F. vesca v. pratensis L. (1762) — F. moschata Duch. (1766) — F. elatior Ehrh. (1792). ò SATIVA L. (1753) B Lacinie del calice frutt. erette. Stoloni senza squame negli intervalli eccett. quello più vicino alla pianta madre. — Fg. argentino-sericee di sotto, pie- ghettato-rugose. Fi. spesso dioici per aborto. Frutti piccoli, privi di acheni alla base. — Qua e là nei luoghi bassi. [ Eur. Cauc. Sib. Can.). — F. collina Ehrh. (1792). 3 VIRIDIS (DucH., 1766) 1779! 158 0 ROSACEAE [468 Fragaria Sez. TI. DUCHESNEA (Sm., 1811). 2 (1) Rz. breve o nullo, con lunghi stoloni, nascenti a lato della rosetta cen- trale, irsuti assieme ai picciuoli. Fg. a 3 foglioline sessili o quasi, irregolarm. crenate, pelosette sulle 2 pag., spesso suffuse di rosso. Fi. solitari, lungam. peduncolati. Frutto globoso, rosso-vivo. Y. Origin. dell’As. or. ed India, nat. lungo le vie, i fiumi ecc. qua e là: Gorizia, Ven., Trento, Bolzano, Merano, Lomb., C. Tic., Piem., Modena e Firenze; 3-4. Magg.-Lugl. [ Nat. Am. bor. e mer. ecc... — Duchesnea fragarioides Sm. (1811) — D. fragi- formis Don (1825) — D. indica Focke ‘1894). 2 F. indica Andr. (1799-1811) 1780 Fragaria chiloénsis Ehrh. (1792) = F. vesca v. chiloénsis L.(1753). — Origin. del Cile, è spesso colt. pei grossi frutti mangerecci e profumati ed inselv. lungo le siepi nel Veneto. F. virginiana Duch. (1766). — Origin. dell’'Am. sett., è talora colt. nei giardini. F. chiloénsis X virginiana Focke (1881) = F. Ananassa Duch. (1766) = F. grandi- flora Ehrh (1792) = F. calycina Mill. (1794) = F. chilensis v. Ananassa Ser. (1825). — Colt. ed inselvat. in V. d'Aosta (Cogne pr. Epinal, Valgrisanche ) ed în Cors. a Corte. Gen. 469. Rùbus L. (1735). (Spec. descritte più di 300, sparse su tutto il Globo, ma prevalentem. nelle Reg. temp. dell’Emisf. bor. e nei monti dell’Am. trop.). 1 Fusti aerei annui, erbacei. Stipole larghe, oblunghe o lanceolate, at- taccate in parte al fusto ed in parte alla base del picciuolo. Ricet- tacolo emisferico, Sez. I CHAMAEMORUS 3 — Fusti aerei per lo più bienni e diventanti legnosi. Stipole strette, lineari-lanceolate o lesiniformi, attaccate alla base del picciuolo. Ricettacolo conico. 2 2 Fg. pennate, a 3-7 foglioline. Drupeole pubescenti, rosse (rr. gialle), staccantisi tutt’ insieme dal ricettacolo a maturità. Sez. II. IDAEOBATUS 4 — Fg. palmate, a 3-5 (rr. 7) foglioline. Drupeole glabre (rr. munite di un ciuffo di peli), nere o rr. bruno-rossastre od azzurro-nerastre a maturità, aderenti al ricettacolo. Sez. III. EuBATUS 5 Sez. I. CHAMARMORUS FocKkE (1874). 3 (1) Rz. legnoso, producente dei fusti fertili alti 10-30 cm. ed altri stolo- niformi, angolosi, ispidi assieme ai picciuoli per peli rigidetti e per piccoli aculei diritti e sottili. Fg. lungam. picciolate, pubescenti, verdi, a 3 fo- glioline romboideo-ovate, la mediana picciolettata, doppiam. dentate. Fi. piccoli, ascellari e terminali, a 3-6 in breve racemo ombrelliforme. Calice a lacinie brevem. acuminate, curvate in giù nel frutto. Petali oblun-. ghi, bianchi, subeguali al calice. Frutto formato di 2-5 drupeole, grandi, 469 Rubus] {0 ROSACEAE (59 nerastre. £. Luoghi boschivi e sassosi: Istria, Alpi, App. pavese al M. Le- sima, abr. al Gr. Sasso e Majella e lucano a Muro al Pianello; 5-7. Giu. Lugl. | Eur. As. occ. e bor. Am. bor... 1R. saxatilis L. (1753) 1781 Sez. II. IpareoBATUS FocKE (1874). 4 (2) Frutice di 4-12 dm., a fusto fiorifero eretto od arcuato, cilindrico, con aculei piccoli e diritti; rami pelosi. Foglioline verdi-chiare di sopra, bianco-tomentose di sotto, la terminale più grande; stipole lesiniformi, Fi. in brevi racemi o solitari. Calice a lacinie lungam. acuminate, pa- tenti anche nel frutto. Petali c. s., più brevi del calice. Frutti pendenti, odorosi, di grato sapore. è. Boschi, talora pure colt.; 5-6, rr. 4 e 7. Giu. Ag. [Eur. As. occ. e bor. Cina Giapp. Am. bor... — Volg. Lampone, Framboè. 2 R. Idaeus L. (1753) 1782 A Foglioline ovali-acuminate, doppiam. ed acutam. seghettate o qua e là incise. a Frutti rossi. — Istria, Pen., Sic, Sard. ad Orosei (importato) e Cors. a Mar- mano e Niolo. a TYPICUS b Frutti gialli o bianchi. — Colt. (Veronese). — R. Idaeus var. 8 Pollini (1822). B CHRYSOCARPUS CELAK. (1884) B Foglioline strette, lanceolate, grossam. dentate od inciso--dentate. — Piem. a Riva-Valsesia in V. Vogna. ANGUSTIFOLIUS SCHMIDELY (1888) Sez. IIl EusÀTUS FocKE (1874). 5 (2) Frutice di 1-3 m., a fusti arcuati o prostrati, spesso radicanti all’apice, con aculei di varia forma sul fusto, sui picciuoli e spesso sulla nerva- tura mediana. Foglioline ovate, obevate o talora subrotonde, acute od acuminate, inegualm. e doppiam la terminale rotondata alla base, lungam. picciolettata. Fifim@ enginali, spesso piramidato- pannocchiuti o corimbiformi. Bali see alora aculeolato, a la- | i hi, bianchi alla brevem. picciolettate; stipole lineari. — Fusti angol per lo più adunchi, eguali tra loro o quasi. Calice fru o rr. solo patenti. a Foglioline glabre di sopra o pubescenti per peli semplici. I Glandole stipitate assolutam. nulle anche nell’infiorescenza o rr. (var. ) presenti ma assai scarse (Ssp. I discolor Fiori [1898]). 1 Foglioline a denti poco profondi. Petali generalm. rosei. Fusti pruinosi o di un grigio-metallico dopo la disseccazione, — arcuato-prostrati. o Fusti pruinosi. — Pannocchia allungata. A Glandole stipitate affatto mancanti. *# Pannocchia farinoso-tomentosa per densi peli stellati. —— /str/a, Pen. ed isole; 2-4. [Eur. occ. Reg. medit. Mesopot., nat. Am. 760 (0 ROSACEAE [469 Rubus mer. Ceylan). — R. Francipani Tin. (1832) (f. foliol. angustior.) — R. rusticanus Merc. (1861) = R. anisodon Sudre (1903) (f. acu- leis robustior.). a ULMIFOLIUS (SCHOTT, 1818) 1785 #*# Pannocchia vellutata per peli lunghi e patenti. — Istria, Triest., Trent., Tosc., Laz., It. mer., Sic. ecc.; 2 e 4. [(Dalm. Erzeg.]. — R. frut. v. dalmaticus Ser. (1825) — R. amoenus Port. (1832) — R. dalmaticus Guss. (1842) — R. dalmatinus Focke (1902). B DALMATINUS TRATT. (1824) AA Glandole presenti nell’estremità dei fusti, nei picciuoli e nei pe- duncoli. — C. Tic., Piem., Romagna ecc.; 2-4. [| Endem.|. tr QU (FOCKE, 1884) 8 Fusti non pruinosi. — Pannocchia villosa per peli stellati ed inoltre per peli più lunghi e patenti. + eli lunghi al più sino al doppio del calice. Pannocchia breve. $ Rami del tutto glabri, aculei densi, quelli della pannocchia adun- chi. Foglioline pieghettate, piccole, ovali. Pannocchia 2-7-flora. — Pr. Palermo; 2. |Endem.}. è PANORMITANUS (TIn., 1817) $$ Rami pubescenti, aculei densi, quelli della pannocchia spesso diritti. Foglioline piane, grandi, ellittiche od obovate. Pan- nocchia moltiflora. — Istria, Trevig., Trent., Alto Adige e C. Tic.; 4. [Eur. centr. Alpi). — R. speciosus P. J. Muell. (1858). = BIFRONS (VEST, 1823-24) ++ Petali lunghi 2-4 volte il calice. Pannocchia allungata, villoso-to- mentosa. — Rami villosi. Foglioline grandi, subrotonde od ellit- tiche. Fioritura precoce. — If. bor. e centr. (sino Avellinese?), qua e la; 2 e 4. [Endem.. © PRAECOX (BERT., 1842) 2 Foglioline più protondam. dentate. Petali bianchi o roseo-pallidi. Fusti nè pruinosi nè scagliosi dopg la disseccazione. X Fusti ascendenti-arcuati. eralm. un po’ pelosi. — Il resto come nella var. ulmifola ia, Alpi (Eur. centr. Alpi]. — R. pro- += R, macrostemon Focke (1877) (f. petal. mM RoBUSTUS (P. J. MueLL., 1859) diritti, per lo più glabri o quasi. — — R. thyrsoideus Wimm. (1840). 8 CANDICANS (WEIHE, 1832) bondanti, almeno nell’infiorescenza. — Petali bian- sp. II radula Fiori (T898)). (eguali, glandole rade. Foglioline grigie e lanoso-rilu- iS i-sotto. Pannocchia vellutata, di lunghezza media. — Alto . Tic., Tosc. a Vallombrosa; 4-5. [Eur. centr.) — R. teretiu- Li È Kalt. (1845) (forma). t VESTITUS (WEIHE et N., 1825) 2' Aculei eguali, glandole abbondanti. Foglioline bianco- o cenerino-to- mentose di sotto. Pannocchia ispida, piramidata. — Friuli, Carnia, Bergam., Comasco, C. Tic., V. d'Aosta ed Alpi Mar.; 4-5. [Eur. centr.). — R. vagus Focke (1899) (forma). x RADULA (WEIHE, 1825) 3' Aculei disuguali, associati ad abbondanti glandole e setole. Foglioline bianco-tomentose di sotto. Pannocchia lunga e stretta. — Nizz., Lig. e Tosc. occ. |Franc. mer. Spa. Alger.). — R. glandulosus v. incanesc. DC. (1815) — R. maritimus DNtrs. (1848) — R. numidicus Focke (1874) — R. atlanticus Pomel (1875) — R. Notarisii Burn. ex Fiori (1898). ì INCANESCENS (BERT., 1842) 469 Rubus) (0 ROSACEAE (61 b Foglioline tomentose o talora glabre o quasi di sopra ma però sparse (al- meno le fiorali) di piccoli peli stellati (Ssp. III fomentosus Fiori [1898)). n' Peli del fusto o dell’infiorescenza in parte glandulosi. Picciuoli scana- lati di sopra. — Istria, Pen., Sic., Cors. ed Elba, frequente; 3-5, rr. 2. [Eur. media e mer. As. occ... — R. dissectus Ten. (1850) (f. foliol. in- ciso--dentatis) — R. toment. t. glabratus Godr. (1843) (f. foliol. supra glabratis). pu TOMENTOSUS (BORKH., 1794) 1783! 8! Peli glandulosi mancanti. Picciuoli cilindrici o leggerm. scanalati di so- pra. — Friuli or. sul Carso, Trent. in V. di Non, Lig., Laz., Camp., Basil. sul Vulture, Cal. a Giffone, Sic. e Cors.; 2 e 4. |[Franc. mer.). — R. siculus Presl (1826) (forma). y COLLINUS (DC., 1813) B Foglioline verdi e pubescenti di sotto o talora cenerino-tomentose ma in pianta a foglioline laterali sessili o quasi ed a stipole lineari--lanceolate. — Fusti per lo più cilindrici o quasi, ad aculei spesso gracili, adunchi o di- ritti. Calice frutt. a lacinie erette o riflesse. Petali generalm. bianchi. X. Aculei uguali (generalm. adunchi); glandole stipitate rare o nulle. Foglio- line laterali sessili o quasi. I' Fusti bassi, sdraiati, talora con glandole sparse. Stipole lineari--lanceo- late. Calice a lacinie non o strettam. orlate di bianco. Stami conni- venti dopo la fioritura (Ssp. IV caestus Fiori [1898]). A' Drupeole azzurrognolo-pruinose. Fusto sempre cilindrico, azzurro pruinoso, con aculei gracili, aghiformi. Fg. verdi o grigio--tomen- tose di sotto, generalm. tutte ternate. Infiorescenza corimbosa. Calice frutt. a lacinie erette. — Per lo più nei luoghi umidi, raro al sud: Istria, Pen., Sic. e Malta; 2--5. [Eur. Sib.|. — R. acheruntinus Ten. (1830) (f. pilosior, cinerescens). € caESIUS (L., 1753) 183° AA' Drupeole non pruinose. Fusto cilindrico od angoloso, generalm. prui- noso e con aculei forti. Fg. grigio--tomentose di sotto, quelle dei rami sterili generalm. quinate. Infi racemosa. Calice frutt. a la orimbosa o brevem. in parte riflesse o patenti. — Qua e là colla n., Palermo; 2-4, |Eur. media). — R. nemoros minus pilosa, vi- rescens). POLIUS (SM., 1800) II' Fusti altam. arcuati o quasi diritti, senza glandole. Stipole lineari. Ca- lice a lacinie verdastre, orlate di bianco. Stami non conniventi dopo la fioritura. — Fg. per lo più quinate (Ssp. V suberectus Fiori {1898]). a' Fusto cilindrico od ottusam. angoloso, spesso un po’ pruinoso (eccett. l'estremità); aculei piccoli, strettam. conici. Frutti maturi bruno--ros- sastri, con sapore di Lampone. — Racemo corto. (alice frutt. a la- cinie riflesse. — Carnia, Veron., Trent., C. Tic. ed Alpi Mar. in V. Pesio; 4-5. [Eur.). — R. suberectus G. Anders. (1815). t NESSENSIS (W. HALL, 1794) b' Fusto angoloso o solcato, mai pruinoso; aculei robusti, compressi alla base. Frutti maturi neri. # Foglioline pieghettate, brevem. e largam. acuminate, le laterali quasi sessili. Calice frutt. a lacinie patenti. Stami alti circa come gli stili — Trent., C. Tic.; 4-5. [Eur. centr. e bor. Ingh., nat. Afr. mer.|. p PLICATUS (WEIHE et N., 1822) in tai dai al n ##! Foglioline piane, lungam. acuminate, le laterali un po’ più lungam. picciolettate. Calice frutt. a lacinie riflesse. Stami più alti degli stili. — Istria, Ven., Trent., Bergam., C. Tie., V. d'Aosta ed Alpi Mar.; 3-5. [Eur. centr. Ingh.|. o SULCATUS (Vest, 1823) 1783° XX. Aculei generalm. molto ineguali (per lo più diritti od inclinati); glandole stipitate sempre molto abbondanti. Foglioline laterali per lo più di- stintam. picciolettate; — stipole lineari. Drupeole mature nere, lucenti. Fg. generalm. ternate (Ssp. VI glandulosus Fiori [1898])). NE Hoc cilindrici o rr. (var. saltuum) leggerm. angolosi. + Calice frutt. a lacinie diritte. Aculei gracili, molto disuguali (anche i maggiori assai gracili). Foglioline generalm. tutte verdi di sotto. X Foglioline laterali distintam. picciolettate. Petali oblunghi. O Foglioline verdi di sotto. — Boschi, frequente: Istria, Pen. e Sic.; 4-5. [Ewr.]|. — R. hirtus W. et K. (1805) — R. Guentheri Weihe et N. (1825) (forma) — R. Kaltenbachii Metsch (1856) (forma). t GLANDULOSUS (BELL., 1091) 1783' OO Foglioline cenerino-tomentose di sotto, — più piccole e più ot- tuse. Pianta più gracile in ogni parte. — Cal. e S7c.; 5. [Endem.]. v CUPANIANUS (Guss., 1842) XX Foglioline laterali brevem. picciolettate. Petali grandi, largam. obo- vati. — Pannocchia densa. — Alpiî Mar. [Savoia Svizz.]. g VILLARSIANUS (Focke, 1870) ++ Calice frutt. a lacinie patenti o riflesse. Aculei poco disuguali, i mag- giori ingrossati alla base, ricurvi od inclinati. Foglioline giovani per lo più leggerm. grigio-tomentose di sotto. — Pannocchia allun- gata, ricca. — Carnia pr. Givigliana, Trent. e V. d'Aosta. [Eur. centr. Ingh.|. d SALTUUM (FOCKE, 1870) $$' Fusti angolosi. — Aculei subeguali o leggerm. ineguali. Calice frutt. a lacinie riflesse. — Friuli or., Carnia e Trent. {Eur. centr. Ingh.). è PALLIDUS (WEIHE et N., 1825) I. fruticosus le seg. entità che rappresen- NoTtA. — Vannai i o dei prodotti d’ incrocio, distinguibili solo tano per lo più d dallo specialista : Rubus acheruntinus. a forma che assume A. caesius nei luoghi secchi e si confonde col R. caes. X tomentos. — It. pen., Ste. R. adenophyUoides Sudre (1908-13) = R. tereticaulis x incanescens Sudre (1906). — Alpi Mar. pr. Ormea a Conea. R. alterniflorus M. et Lef. (1859). — S. Remo in V. Suseneo. R. apenninus Evers (1896). — Abr. nel distr. di Avezzano pr. Cocullo al M. La Forca. R. atrocalye Sudre (1906). — Lig. i R. Bastardianus Genev. (1869). — Cors. tra Ajaccio e la Torre Parata. R. Bayeri Focke (1868). — Trent., C. Tic. R. Bertolonîi Sudre (1909) = R. incanesc. x ulmifol. Sudre (1909) = R. incanese. X rustican. Focke (1914). — Lig. a Paraggi pr. Portofino. R. Betckei Marsson (1869)?. — App. modenese. h. Bellardit Weihe et N. (1825). — Piem. pr. Biella. R. bellidiflorus C. Koch (1869). — Cors. ad Ajaccio (Reg. in hb. Flor.!). R. Bicknelliù Burn. et Gr. (1896) (nomen) = R. ancophilus Sudre v. Bicknellii Sudre (1908-15). — Bordighera in V. Nervia. 162 (0 ROSACEAE [469 Rubus 469 Rubus] (0 ROSACEAE 163 R. brachybotrys Focke (1584). — Veronese, Trent. e Lago Maggiore a Luino. È. brentonicus Evers (1896). — M. Baldo sopra Brentonico. R. bruginoénsis Evers (1896). — Trent. a M. Brugino. R. caesius X bifrons P. J. Muell. (1868). — Triestino. » X brachybotrys Sard. in Gelmi (1893). — Trent. » X hedycarpus Focke in Chenev. (1914). — Bergam. al M. Scanapa. » X hirtus Chenev. (1910). — C. Tic. a Breno? » Xx macrostemon Focke (1581) = R. macrostemonides Fritsch (1888). — Trent. » X tomentosus Focke (1881) — Trent., Bergam., C. Tic., Alpi Mar., Moden., Firenze all’Incontro. » X ulmifolius Focke (1881). = R. patens Merc. (1861). — Triestino, Goriz. sull’altipiano di Comen, Trent., Veron., Bergam. a Clusone, Co- masco pr. Mandello, C. Tic., Faentino e pr. Firenze. R. calcareus Rip. (1868). — Faentino. R. cancellatus Kern. (1892) = R. toment. x hirtus Gelmi (1893) = R. toment. v. setoso-glandulosus Levier (1899) = R. hirtus x Lloydianus Sudre (1908-13) = R. glandulos. X toment. Fiori (1914). — Trent., Tosc. a Vallombrosa. R. candidulus = R. tenuidentatus Xx incanescens Sudre (1908-13). — Lig. occ. in V. Altomoro. R. carpinetorum Freyn (1881) = R. villicaulis v. trifoliolatus Freyn (187%. — Istria (bosco Siana, M. Pero e pr. Pola) e Goriz. nell’altipiano di Comen. R. carpinifolius Weihe (1824). — C. Tic. a Brè sopra Locarno (t. empelios Focke [1894]) e Faentino. R. cercophyUus Focke (1902). — Alpi Cozie. R. chnoophyUWus P. J. Muell. (1862) = R. procerus x toment. Sudre (1910). — Alpi Mar. tra il Ponte ed il forte di Nava. R. clethraphilus Genev. (1866) = R. ramosus Briggs (1891). — /falia sett. . chlorostachys P. J. Muell. (1861) = R. brachyandrus Gremli (1870). — Trent. e probabilm. Alpi Cozie. . cocullotinus Evers (1896). — Abr. nel distr. di Avezzano pr. Cocullo. . cognolensis Evers (1896). — Trento pr. Cognola. . collium Sudre (1901) = R. procerus x tomentos. Sudre (1908-13). — Alpî Mar. ad Ormea. . coloratus Gremli (181). — Piem., Tosc. a Vallombrosa. . constrictus Lef. et M. (1859). — Lig. occ. pr. Isola nel vallone di Ciastiglione. . corymbosus P. J. Muell. (1858). — Comasco sulla Grigna, C. Tic. in V. Mara. . crassus Holuby (18703) f. peltifolius (Progel, 1882). — Alto Adige, Alpi Mar. pr. Entraque nel vallone della Steira. . decumbens Evers (1896). — M. Baldo pr. S. Giacomo. . dichrous = R. incanescens x Lloydianus Sudre (1909). — Lig. . dilatatifolius Sudre (1903). — C. Tic. in V. Peccia e V. Maggia. . dissectus Ten. (1830). — Abr., Avell., Gargano, Basil. ecc. . dumalis Haldcsy (1885) = R. caes. X macrostemon Focke (1807) = R. macro- stemonides Fritsch (1888) = R. discolor Xx caes. Halacsy (1891) = R. caes. X procerus Sudre (1908-13). — Trent. a Fleims, Pinzolo e M. Gazza. . dumetorum X caesius? Geilinger (1908). — Comasco nella Grigna ((Geilinger, det. Focke et Keller). . erythrostemon Favrat (1881). — Como. . fexicaulis Genev. (1860). — Faentino. . firmior Sudre (1908-13). — Lig. occ. a Perinaldo. 7164 0 ROSACEAE AI i i «di n DI ra \‘p) kb. di eta (469 Rubus . foliosus Weihe (1825). — Comasco sulla Grigna. . Francipani Tin. (1832). — Ste. sull'Etna ad Adernò, Taormina e Militello. ?. furvus Sudre (1900) f. viridistylus Sudre (1909). — Lig. occ. a M. Ceppo. . Godronii Lec. et Lamte. (1840). — C. Tic. a Frasco. . gorizianus = PR. sulcatus X rusticanus Kern. (1871). — Gorizia. R. Grabowskîi Weihe (1829) = R. ulmifol. x corylifol.?. — Trevig. al Montello. . grandis Neum. (1854) (nomen) = R. hirtus f. grandis Evers (1896). — Trent. in V. Genova e pr. Molveno. . Guentheri Weihe et N. (1825). — Carnia, Bergam. pr. Clusone, C. Tic. ed App. tosc. a Boscolungo e Vallombrosa. . Gussonei Lojac. (1891)= R. candicans v. argute--serratus Guss. (1842). — Ste. nelle Madonie e nel Valdemone. . heterochrous Sudre (1901) f. nitidipilus Sudre (1909). — Lig. occ. a Bajardo. ?. horridulus P. J. Muell. (1868) f. horridipes (Sudre, 1905) et f. setulifer Sudre (1908-13). — Lig. . istricus Posp. (1898). — Istria a Terra- Rossa. . Kaltenbachii Metsch (1856). — Alto Adige, Bergam. sopra Aprica ed Alpi Mar. pr. la Certosa di Pesio. . Koehleri Weihe (1825) — R. saevus Holuby (1873). — Trevig. al Montello, Co- masco nella Grigna e Lig. . laciniatus W. (1809). — Trent. a Vigolo- Vattaro. . lamprophyUus Gremli (181). — C. Tic. . Lejeunei Weihe et N. (1825). — Alpi Cozie. . ligurinus = R. rosaceifrons Xx incanescens Sudre (1908--13). — Lig. sopra Pe- rinaldo. è. Linkianus Ser. (18525) = R. paniculatus Schlecht. (1822), non Sm. (1819). — Laz. a M. Cave. . loppiensis Evers (1596). — Trent. a Mori in V. Loppio. . Maassii Focke (1876) t. clathrophilus Focke (1902) = R. vulgaris v. clathr. Sudre (1900). — Lago Maggiore pr. Luino. . macroacanthos Weihe et N. (1825). — Faentino. . macrostemon X hirtus Sard. in Gelmi (1893). — Trent. . Maranzae Evers (1896). — Trento. . minutiflorus P. J. Muell. (1859). — Italia (ex Sudre). . mitissimus Rip. (1869). — Alpi Mar. pr. Valdieri. . Moggridgei Burnat (1896) (nomen) = R. tenuipilus v. Moggr. Sudre (1908-15). — S. Remo a Germini di Bajardo. R. Molveno XxX R. Vestit Xx caes. Evers (1896). — Trent. R. mortuorum = R. carpinetorum toment. Freyn (1882). — M. Clivo pr. Pola. R. myrianthus Freyn (1881). — Istria pr. Rovigno. f. nemorosus Hayne (1813) = R. dumetorum Weihe (1824). — /f. pen. (area da controllare). . nitidus Weihe et N. (1525). — Trent. a Salorno. . obtusangulus Gremli (1800). — Lomb.?. . obtusatus P. J. Muell. (1859). — Faentino. . occiduus Boul. et Bouv. (1803). — Alpi Mar. sul percorso Ormea-Cantarana- Ponte di Nava. . persicinus Kern. (1801). — Distr. di Bolzano?, C. Tic. in V. di Bosco sotto Corino. . pilocarpus Gremli (1870). — Comasco nella Grigna a S. Calimero, C. Tic. ‘in V. Muggio, Alpi occ. 469 Rubus) 10 ROSACEAE 16 x hi k. TIA DIO DI DG melfizo) k. . trifoliatus Posp. (1898). — Goriziano (altipiano di Ternova, Coglio, S. Floriano RR. BRERobb platybelophorus Sudre (1912). — Piem. pr. Boves. procerus P. J. Muell. (1864) = R. communis Bayer (1869) = R. macrostemon Focke (1877) = R. hedycarpus Focke p. p. (1877) = R. Karstianus Borb. (1892). — Istria, Carnia, Trevig., Trent., Bergam., C. Tic., Alpi Mar. . pubescens Weihe (1824) f. austrotirolensis Sabr. (1902) = R. austrotir. D. Torre et S. (1909). — Bolzano a Tramin. . quercetorum Posp. (1898). — Istria or. e Valle dell’ Arsa. . Questierii Lefèvre (1859). — Piem. . Radula Xx ulmifolius Gremli (1883). — C. Tic. pr. Capolago, . reduncus Rip. (1869) = R. ulmifol. x toment. v. glabratus N. Boul. p. p. (1908-13). — Italia (ex Sudre). . rivularis P. J. Muell. et Wirtg. (1858) f. leptobelus (Sudre, 1904). — Alpi Mar. pr. Ormea. . rosacetfrons Sudre (1908-15). — Lig. sopra Perinaldo. . roseipetalus = R. Lloydianus x ulmifol. Sudre (1900). — Lig. occ. pr. Buggio in V. Nervia. . rusticanus Merc. (1861) = R. anisodon Sudre (1903). — Pen. ed isole. . rusticanus X caesius Evers (1896). — Trent. a Martignano. . sabinus Evers (1896). — Laz. pr. Palombara Sabina ai piedi del M. Gennaro. . sepimenticolus Sudre (1901) = R. ulmifol. x procerus Sudre (1913). — Alp? Mar. pr. Valdieri. . serpens Weihe (1831). — C. Tic. in V. d’Osola a Mattro. . serpens X incanescens Sudre (1906) = R. pesianus Gremli p. p. — Alpi Mar. in V. Pesio. . siculus Presl (1826) = R. toment. v. hypoleucus Guss. (1827) = R. australis Kern. (1871). — Ste. . Silvae-Candidae Evers (1895). — Laz. nel territ. Vejentano all’Insughereta. . subvillosus Sudre (1901). — Sic. e Cors. . fenvidentatus Sudre (1900). — Alpi Mar. în V. Pesio. . tereticaulis P. J. Muell. (1858) f. argutipilus (Sudre, 1901) et f. finîitimus (Sudre, 1898). — Alpi Mar. pr. le sorgenti del Pesto. . teretiusculus Kalt. (1845). — Tosc. a Vallombrosa. . tomenticaulis Sudre (1906). — Lig. occ. sul M. Abelliotto. . tomentosus f. glabratus Godr. (1843) = ? R. toment. v. hypoleucos Vest (1824) (non R. hypol. Lef. et P. J. Muell., 1859) = R. Lloydianus Genev. (1861). — Istria, Pen. ed isole. tridentinus Evers (1896). — Trento. e Guisca). ulmifolius x tomentosus Focke (1881) = R. baldensis Kern. (1871) = R. pulve- rulentus Sudre (1899) = R. tomentellifolius Sudre (1901) = R. meridionalis X rusticanus D. Torre et S. (1909). — Carnaro nell’îs. Lussin, M. Baldo, Trent., C. Tic., Lig. tra Bordighera e Perinaldo, Moden. e Tosc. a Val- lombrosa. . vagus Focke (1899). — Comasco nella Grigna e C. Tic. (V. Colla, pr. Chiasso e sul Lago Maggiore). . vejentinus Evers (1896). — Laz. presso Isola Farnese. . Vestiî Focke (1877). — Alto Adige, C. Tic. sotto Tenero, Lig. vezzanensis Evers (1896). — Trent. tra Vezzano e Terlago. . viridulus Freyn (1881). — Istria. . vulgaris Weihe et N. (1855). — Distretto di Bolzano. ul 1469 Rubus 766 70 ROSACEAE R. Wahlbergii Arrh. (1839). — Carnia pr. Tolmezzo e Forni di Sopra, Bergam. R. Weiheanus Rip. (1869). — Cors. a Biguglia. R. Zschackei = R. (sub) bifrons X candicans D. Torre et S. (1909)= R. Utschii Zschacke (1896), non Beckh. (1893). — Bolzano în V. Tierser. Gen. 470. Agrimònia L. (1735). (Spec. circa 10 dell’Eur., As. occ. e bor., Afr. bor. ed Am. bor.). 1 Fi. in racemo spiciforme. Calicetto difillo, cingente solo la base del tubo calicino, il quale è rivestito in alto e tutt’attorno di setole uncinate. Sez. I. GRYPOCTENIUM 2 — Fi, in corimbo povero. Calicetto monofillo, a margine frastagliato, racchiudente l’intero calice, il quale è inerme. Sez. IT. AREMONIA 3 Sez. I. GryvPocTENIUM WALLR. (1842). 2 (1) Pianta irsuta. Fusto eretto (2-8 dm.), semplice o quasi, a fg. infer. avvicinate quasi a rosetta. Fg. interrottam. pennatosette, verdi di sopra, cenerino-tomentose di sotto, a segmenti ovati od oblunghi, grossam. dentati, decrescenti in basso; stipole fogliacee, amplessicauli. Fi. pic- coli, gialli, brevem. pedicellati. Calice frutt. riflesso, accrescente, a tubo 10-solcato. allargato alla fauce da un cuscinetto glandolare sul quale si inseriscono i petali e gli stami; lembo diviso in 5 lacinie conniventi. Petali 5, obovati. Acheni 2-1, chiusi nel tubo calicino. Y. Luoghi selva tici, frequente ; 2-5. Apr.-Ott. [Reg. temp. bor. Afr. mer. Is. atl: Austral.]. — Volg. Agrimonia, Eupatoria. 1 A. Eupatoria L. (1753) 1784 A Calice frutt. a tubo obconico (più lungo che largo), a setole infer. patenti. Fg. poco glandulose di sotto. — Istria, Pen. ed isole. n TYPICA B Calice frutt. campanulato (tanto lungo che largo), a solchi meno profondi ed a setole infer. riflesse. Fg. fittam. cosparse di sotto di glandole sessili giallo-dorate. Pianta in ogni parte più sviluppata, di grato profumo. — Indicata dell’ Alto Adige, Bergam., It. centr. e mer. e Sic., ma da controllare. [Eur. As... occ. Afr. bor.]. 8 opoRATA (Mint, 1768) Sez. II. AREMONIA (NECK., 1790). 2 (1) Fusti sdraiato-ascendenti (1-2 dm.). Fg. infer. a rosetta e lungam. picciolate, le cauline poche, tutte verdi di sopra e più pallide di sotto, a segmenti obovato-cuneati, i 3 terminali più grandi; stipole ovato-lan- ceolate. Calice frutt. eretto, non accrescente, a tubo vellutato, striato. Il resto c. s. Y. Luoghi boschivi, qua e là: Istria, Alpi ven., trent. e finitime bresc., App. piem., lig., pavese, parmig. e tosc., quindi dall’ It. centr. alla Cal. e Sic. bor.; 4-5. Magg.-Lugl. | Reg. danub. Bale. As. min.). — Aremonia Neck. (1790) — Spallanzanria Pollini (1816). 2 A. agrimonioides L. (1753) 1785 0 ii PATO SAI er 471 Alchemilla] {O ROSACEAE T67 Gen. 471. Alchemilla L. (1735). (Spec. circa 30, la maggior parte delle Ande dal Messico al Cile bor., poche delle Reg. temp. dell'Eur. ed As., dei monti dell’India mer., Abiss., Madagascar ed Afr. mer.). 1 Piante perenni, Fi. in cime corimboso-pannocchiute terminali. Stami 4 (er. 5). Sez. I. EUALCHEMILLA 2 — Pianta annua. Fi. in fascetti ascellari. Stami fertili 1-2. Sez. II. APHANES 4 Sez. I. EuaLcHEMILLA FockE (1894). 2 (1) Fg. radicali divise sino a metà del lembo (0 poco oltre) in 5-11 lobi. Rz. duro, sobliquo, terminato da una rosetta di fg. a lato della quale nascono i fusti prostrato-ascendenti (5-40 cm.). Fg. reniformi-sub- rotonde, dentate, pieghettato-concave a ventaglio, le radicali © lungam. e le cauline brevem. picciolate o sessili; stipole fogliacee, amplessicauli. Fi. piccoli, verde-giallognoli. Calice tubuloso-urceolato, a fauce ingros- sata da un cuscinetto nettarifero sul quale si inseriscono gli stami; lacinie 4 (rr. 5), rinforzate da altrettante del calicetto poco più piccole. Petali nulli. Stami 2 o 4 (rr. 1 o 5). Acheni 1-4, chiusi nel tubo cali- cino. Y. Luoghi erbosi, comune; 5-7, rr. 4 e3 (Chioggia al bosco Nordio). Lugl.-Ag. [Eur. As. occ. e bor. Groenl., nat. Austral. Am. bor.]. — Volg. Erba-stella, Ventaglina. 1 A. vulgaris L. (1753) 1786 A Pelosità delle fg. non sericea (soltanto sui nervi di sotto talora leggerm. sericea). a Lobi delle fg. radicali quasi semiorbicolari, dentati su tutto il contorno (cioè sino quasi all'angolo di divisione), profondi 1/3 circa del raggio della lamina. Calice a pedicelli glabri. I Fusti (almeno alla base) e picciuoli (almeno gli ultimi) pelosi. 1 Fusti e picciuoli irsuti per peli lunghi e patenti. A Fg. vellutate o pelose di sopra su tutta la superficie. — Alpi, App. emil. ecc. — A. strigosula Buser (1898) (forma) — A. crinita Buser (1892). o SILVESTRIS (SCHMIDT, 1794) AA Fg. glabre di sopra. — Alpi, A. Apuane, App. tosc., emil., cal. al M. Pollino ed alla Sila ecc. [Eur.]. 8 PRATENSIS (SCHMIDT, 1794) 2 Fusti e picciuoli con peli applicati o patenti-raddrizzati. — Alpi ed App. [Eur. As. occ. Am. bor.]. * ALPESTRIS (SCHMIDT, 1794) II Fusti e picciuoli affatto glabri. — Fg. + consistenti, coriacee. — Alpi. | Alpi? Svizz. Giura]. — A. inconcinna Buser (1894). ò CORIACEA (BUSER, 1892) b Lobi delle fg. radicali obovati, inciso--dentati anteriorm. ed interi ai lati od anche dentati tutt’ intorno ma in pianta a calici e pedicelli pelosi ed a fg. più profondam. lobate. * Fg. radicali mollem. vellutate. Calice e pedicelli © pelosi. — Pianta pic- cola. — Alpî, App. sino Abr. e Cors. [Eur. media As. min... — ? A. al- pina 8 hybrida L. (1753) (sec. Buser è lA. Lapeyrousei Buser dei Pi- renei) — A. hybrida Mill. (1768), Schmidt (1794) — A. vulg. v. subsericea Gaud. (1828). 2 PUBESCENS (LAm., 1791) 768 70 ROSACEAE [471 Alchemilla ## Fg. radicali glabre o quasi, divise sino ad 1/5 -- 3/1 del raggio della la- mina, a lobi profondam. dentati solo anteriorm. Pedicelli e calici glabri, — questo a tubo largam. svasato e più corto delle lacinie. — Alpi ed App. pistoîese al M. Uccelliera; 7. (Eur. As. occ. Turkest. Sib.). — A. vulg. v. glabra DC. et Lam. (1805) — A. glabra Poir. (1810) — A. fissa G. et S. (1819) — A. incisa Buser (1892) (forma). { GLABERRIMA (SCHMIDT, 1794) B Fusti e fg. al margine e di sotto peloso--sericee, quasi argentee. — Fg. a 9-11 lobi obovati, con 7-8 denti per lato, piccoli, acuti, densam. sericeo--ci- liati. — Bergam. a Capo Valle in Valsecca ed a Cima di Menna, 0. Tic. al Pizzo Molare; ©. {Alpi Pir.. — A. Schmidelyana Buser (1891) (forma). n SPLENDENS (CHRIST, 1874) — Fg. radicali divise sino alla base o quasi in 5-9 foglioline o segmenti. 3 3 Foglioline verdi sulle 2 pag., glabre o scarsam, pelose al margine e di sotto. Pianta nel resto glabra, alta 5-10 em. Rz. corto, portante oltre la rosetta di fg. ed i fusti fioriferi, qua e là anche dei fusti stoloni- formi radicanti. Foglioline piccole, obovato-cuneiformi, profondam. in- ciso-dentate, a denti lineari-lanceolati. Fi. in 1 o pochi verticilli; cali- cetto a lacinie minime, dentiformi. Il resto c. s. x. Pascoli umidi, qua e là: Alpi dal Trent. al M. Cenisio; 7. Lugl.-Ag. | Alpi Pir.|. 2 A. pentaphyllea L. (1753) 1787 — Segmenti delle fg. verde-lucidi di sopra e bianco- od argentino-sericei di sotto. Pianta nel resto + bianco-sericea. Rz. legnoso, ramoso-cespu- glioso. Fusti eretti od ascendenti (5-20 cm.). Fg. a segmenti oblungo- o lanceolato-cuneati, coriacei, dentati all'apice e nel resto interi. Fi. in verticilli per lo più densi e glomeruliformi, formanti delle cime pan- nocchiuto-corimbose; calicetto a lacinie 3-4 volte più piccole di quelle del calice. Y. Pascoli e rupi; 6-7, rr. 5. Lugl.-Ag. | Eur. Sib. occ. Groenl.]. 3 A. alpina L. (1753) 1788 A Fg. a 5--7 segmenti, disgiunti sino alla base (almeno i mediani). Pedicelli più brevi dei fi. Lacinie calicine erette dopo la fioritura. Pianta con sto- loni sotterranei. a Segmenti delle fo. lanceolato--cuneiformi, minutam. dentati. — Alpî, App. e Cors. [Eur. Cauc.)..— A. alp. v. glomerata Tausch (1841) — A. saxatilis Buser (1891) (forma) —A. saxat. v. transiens Buser (1894) (forma). & TYPICA b Segmenti delle fg. oblungo-obovati, a tomento più lasso e quasi opaco, grossam. dentati (denti lunghi 3 mm. circa). — Alpi, a preferenza sul gra- nito. | Alpi occ. e centr.]. 8 SUBSERICEA (ReUT., 1853-54) B Fg. a 7-9 segmenti più grandi, © saldati tra loro alla base. Pedicelli più lunghi dei fi. (quindi glomeruli lassi). Lacinie calicine patenti dopo ia fio- ritura. Pianta senza stoloni sotterranei. — Alpi, App. moden. al Rondinajo, abr. al Terminillo, lucano ai M. Sirino ed Alpe e cal. al M. Pollino, a pre- ferenza sul calcare. [Eur. media Bale... — A. alpigena Buser (1901). HopPEANA RcHB. (1832) (BusER, 1894) Sez. II. ApHANES (L., 1737). 4 (1) Pianta pubescente, a fusti cespugliosi, prostrati od ascendenti (2-20 cm.). Fg. piccole, obovato-cuneate, con 3 segmenti divisi a ventaglio in la- cinie lineari-lanceolate; stipole fogliacee, amplessicauli, cingenti i fa- 471 Alchemilla| (0 ROSACEAE 169 scetti dei fi.,, che sono assai piccoli e sessili o quasi. Calicetto a lacinie minime, dentiformi. O. Campi e pascoli, comune; 2-6. Apr.-Lugl. [Quasi cosmopol.|. — Aphanes L. (1753). — Volg. Erba-ventaglina. 4 A. arvensis Scop. (1772) 1789 A Stipole mediocrem. sviluppate. a Pianta più robusta e più alta. Fg. palmato-partite, a segmenti 3-4-fidi. — Istria, Pen. ed isole. a. TYPICA b Pianta più gracile e più piccola. Fg. palmatifide, a segmenti laterali bilobi ed il mediano per lo più trilobo. Fi. ed acheni di 1/2 più piccoli. — Qua e là nella Pen., Sic., Lipari, Sard. e Cors. [Spa. Port.|. $ MICROCARPA (Boiss. et R., 1842) B Stipole assai sviluppate a maturità, allungate ed avvolgenti i glomeruli. Fi. un po’ più grandi. — Sard. e Cors. [Grec. Alger. Tunis... — A. cornuco- pioides Marsilly (1872), non R. et S. FLORIBUNDA (MuRB., 1900) Nota 1.8 — Sono da riferirsi ad A/chemilla vulgaris le seguenti entità che rappresentano delle forme intermedie tra le var. sopra menzionate, degli stati individuali o delle variazioni distinguibili solo dallo specialista: Alchemilla acutangula Buser (1894). — C. Tic. a Faido e tra Aîrolo e Nante. A. A. A. a hp ho acutidens Buser (1894). — Alpi. Ceroniana Buser in L. Vacc. (1911). — App. pistoiese al M. Uccelliera. cinerea Buser (1892), non Engler. — Alpî Mar. a M. Graîi e M. Pietravecchia, App. pistoiese al M. Uccelliera. Sec. Burnat sarebbe uguale ad A. flabellata. . colorata Buser (1891). — Cadore, Alpi Retiche nel gruppo del Bernina, App. abr. al Gr. Sasso, Majella e Terminillo. . compta Buser (1901). — Cadore, Alto Adige nel distr. di Bressanone a Plose, Valtell. nel distr. di Bormio. . decumbens Buser (1894). — Alpî (Cadore, Ampezzano, Alto Adige a Gossensass, Bormio, Gr. S. Bernardo). , . demissa Buser (1894). — Alpi (bellun. al M. Marmolada, veron. ed occ.), App. parmig. e pistoiese al M. Uccelliera. . diversiloba Buser in D. Torre et S. (1909). — Trent. nelle Giudicarie in V. Ge- nova a Fontanabuona e V. di Ledro al M. Giumella. . effusa Buser (1895). — Alpi (Bormio, Gr. S. Bernardo, Alpî Mar. all’ Argentera). . erigua Buser (1894) = A. pusilla Buser (1893), non Pomel. — Alpi (Forni Avoltri, Cadore, Trent., Alto Adige, Bormiese, Prealpi bergam., Comasco sulla Grigna, C. Tic.). . fallax Buser (1893). — Alpi (Comasco sulla Grigna, C. Tic., V. d'Aosta), App. 4 pistoiese al M. Uccelliera. . fissimima Buser (1894). — Gr. S. Bernardo sotto Barasson. . fabellata Buser (1891) = A. pubescens Koch (1844). — Alpî, App. bologn. a Liz- zano e lucchese al Pratofiorito. . favicoma Buser (1903). — C. Tic. in V. Vergeletto e V. d'Aosta ad Issime. . fiavovirens Buser (1903). — Alpi torinesi a Perrero. . frigens Buser (1894) = A. frigida Buser (1894), non Wedd. — Alpi ticîn. ed occ. . glaucescens Wallr. (1840). — Colla var. pubescens. . glomerulans Buser (1893). — M. Rosa, Gr. S. Bernardo, Alpi Mar. all’Argen- tera, App. reggiano alla Sega di Civago e pistoiese al M. Uccelliera. . gracilis Buser (1895). — C. Tic. ad Ossasco. . heteropoda Buser (1894). — Cadore, C. Tic., App. pîstoîese al M. Uccelliera. 49 0 (0 ROSACEAE (471 Alchemilla A. A. A. . versipila Buser (1894). — Alpi. A. . hirtipes Buser (1901). — Valtell. nel Bormtese. . impera Buser (1894). — Cadore, Bormiese, Grande e Piccolo S. Bernardo. . incisa Buser (1893) = A. Guentheri Jan (1826). — Alp? (Bergam. in V. Bian- dino all A. della Scala, C. Tie. in V. Bavona, Sempione, Gr. S. Bernardo, M. Rosa in V. Gressoney, Alpi Mar.), App. pistotese al M. Uccelliera. . inconcinna Buser (1893). — Gr. S. Bernardo. . intermedia Hall. fil. (L097) = A. helvetica (A. fissa Xx pubescens) Bruegger (1880) = A. fissa v. villosula Gremli (1887). — Trent., V. d'Aosta, M. Rosa. . Longana Buser (1901). — Alto Adige nel distr. di Bressanone a Ridnaun e Valtell. nel Bormiese. A. longiuscula Buser (1894). — Alpi Pennine e Graje. . marsica Buser ap. L. Vacc. (1911). — Abr. a Villavalletonga sulla Coppa del- Orso. . micans Buser (1893). — Alpi. . minor Huds. (1762) = A. filicaulis Buser (1893). — Alpe. . montana Schmidt (1794) = A. connivens Buser (1894). — A/p?. . niphogeton Buser ex Pamp. (1922) (nomen). — Alp? cadorine a Mondeval e pr. il lago delle Baste. . obtusa Buser (1894). — Alpi . Pampaniniana Buser ex Pamp. (1922) (nomen). — Alp? cadorine a Prendera. . reniformis Buser (18965). — Alpi (Cadore, Bormio, V. d'Aosta, Alpi Mar. al- VArgentera), App. pistorese al M. Uccelliera. . radiisecta Buser (1906). — V. d’Aosta în V. St. Marcel e V. di Cogne. . Schmidelyana Buser (1891). — Bergam. a Capo Valle in Valsecca ed a Cima di Menna. . semisecta Buser (1894). — Gr. S. Bernardo. . sinuata Buser (1894). — Alpî (Bormiese, Bergam. a Cima di Menna, C. Tic., V. d'Aosta), App. ( Vallombrosa, Camp. sopra Picinisco, Basil. al M. Papa). . straminea Buser (1895). — Alpi (Cadore, Alto Adige, Bormiese, Bergam. ai la- ghi Gemelli, V. d’ Aosta, Alpi Mar. pr. Tenda). . strigosula Buser (1893).. — Prealpi trevig., Cadore, Veron., Trent., Bormiese, C. Tic., Piem., Alpi Mar., App. reggiano al M. Ventasso. . subcrenata Buser (1893). — Alpi, App. reggiano al M. Ventasso ed alla Sega di Civago. . tenuis Buser (1894). — Bormiese, Bergam. in V. di Scalve, V. d'Aosta, Alpi Mar. pr. Tenda, App. reggiano al M. Ventasso. tirolensis Buser in D. Torre et S. (1909). — Alpi cadorine. truncata Tausch (1840) — Sec. Buser è uno stato individuale dell'A. vulgaris alpestris, a fg. subcordato-troncate alla base, che si ripete in altre var. . trunciloba Buse 94) — »miese, Comasco nella Grigna, O. Tie. . dAos É loba Buser (1894 Bormiese, Comasco nella Grigna, C. Tic., V. d'Aosta, Tosc. a Vallombrosa (f. pilosula Buser |1909]). . undulata Buser (1893). — Cadore, Bormio in V. Furva, Prealpi bergam., Abr. a Villavallelonga alla Coppu dell’ Orso. venosula Buser (1901). — Bormio in V. di Sotto, Alpi bergam. Vetteri Buser (1894). — Alpi Mar., App. lig.-parmig. al M. Bue, pistoiese al M. Uccelliera (f. euserica Buser {1909)). . vulgaris î. Cavillieri Brig. (1599). — Alpi Mar. all'Argentera. Nora 2.8 — Sono invece da riferirsi ad A/chemilla alpiha le seguenti : . alpina t. Burnatiana, Buser (1915). — Cors. a Paglia Orba a 2300-2400 m. A. amphisericea Buser (1898) = A. Hoppeana v. vestita Buser (1894). — V. d'Aosta. 471 Alchemilla] 0 ROSACEAE 1 A. chirophyUla Buser (1903). — V. d'Aosta. A. conjuncta Babg. (1842). — C. Ticino. A. debilicaulis Buser (1896). — Alpi ticin., Cozie e Mar. pr. Tenda, Cors. A. glaciîalis Buser (1905) = A. grossidens Buser p. p. — €. Tic. in V. Blegno, V. d’Aosta. A. grossidens Buser (1891) — Propria della Savoia e Basso Vallese, le loc. ital. vanno riferite ad A. glacialis. A. leptoclada Buser (1895). — V. d’ Aosta. A. lucida Buser (1906). — Alpî Mar. pr. Tenda. A. nitida Buser (1899 nomen, 1903 descr.). — Alpi (Trent. in V. Daone, M. Baldo, Bresc. al M. Doss-alto, Prealpi bergam., Alpi Mar. pr. Tenda), App. abr. al M. Terminillo, Basil. ai M. Strino ed Alpe, Cal. al M. Pollino. A. opaca Buser (1906). — Prealpi bergam., C. Tic. A. pallens Buser (1891). — Alpi. A. saratilis Buser (1891). — Valtellina, C. Tic., Alpi Cozie sopra Torre Pellice, Alpi Mar. pr. Tenda, Cors. A. subsericea f. pseudo-grossidens Asch. et Gr. (1902). — C. Tic. in V. Onsernone, Gr. S. Bernardo. A. transiens Buser (1898) = A. saxat. f. trans. Buser (1894) — M. Baldo, Trent, în Valsugana e V. Giudicarie, App. emil. aî M. Ventasso, Cimone e Corno alle Scale, Cors. (f. corsica Buser [1901].= A. saxat. f. cors. Buser {1894)), A. Vaccariana Buser (1906). — M. Rosa in V. Gressoney ad Issime. Nora 3.° — Da riferirsi probabilm. a prodotto d’incrocio tra spec. diverse è la seguente: A. cuneata Gaud. (1829) = A. digitata J. Gay (1520) = A. pentaphyllea 8 A. hepta- phylla Schl. (1832) = A. pent. 8 sericans Tausch (1841) = A. multifida Scheele (1843) = ? A. pentaph. x glacialis Buser in L. Vacc. (1909). — V. d’Aosta în V. St. Marcel (Gaudin); non più ritrovata |Colt. a Ginevra|. Gen: 472. Potèrium L. (1737). (Spec. circa 30 delle Reg. temp. dell’Emisf. bor.). 1 Frutice spinoso. Fi. tutti unisessuali. Calice frutt. a tubo liscio al- l'esterno, polposo, in forma di baeca globosa, aranciata. Sez. I. SARCOPOTERIUM 2 — Erba. Fi. tutti od in parte ermafr. Calice frutt. a tubo costato-alato, rugoso 0 tubercolato all’esterno, suberoso-indurito e scolorato. Sez. II. SANGUISORBA 3 Sez. I. SARCOPOTERIUM SPACH (1846). 2 Frutice ramosissimo (3-6 dm.), a rami giovani densam. tomentosi; rami laterali biforcato-spinosi, afilli. Fg. pelose, imparipennate; toglioline pic- cole, ovate, angoloso-seghettate. Spighe povere, globose od oblunghe, a fi. super. femm. e gl’infer. masch. Calice tubuloso-urceolato, a 4 lacinie quasi tonde, verdi, patenti a stella, alla fine caduche. Calicetto e petali mancanti. Stami 20-30. è. Colli aridi: Laz. a Tivoli, Bari, Cal. a Co- (72 (0 ROSACEAE [42 Poterium trone, Sic. or. e Sard.; 2. Marz.-Magg. | Reg. medit. or. Libia Tunis.|. — Sanguisorba Bert. (1835). — Volg. Spinaporci. 1 P. spinosum L. (1753) 1790 Sez. II. SANGUISÒORBA (L., 1735). 3 (1) Stimma a pennello. Stami 15-30. Capolino a fi. super. femm., i me- diani per lo più ermafr., gl’infer. masch, (rr. tutti 1-sessuali). Pianta pelosa in basso od interam. glabra, spesso glauca, con sapore aroma- tico, a rz. indurito, cespuglioso. Fusti angolosi. Fg. imparipennate; fo- glioline rotondate od ovali, seghettate. Capolini globosi od ovoidei. Ca- lice a 4 lacinie largam. ovali-rotondate, verdi con margine bianco, patenti a stella. Stami e stili sporgenti. Stimma rosso-vivo. Frutto tetragono 0 quasi. X. Luoghi erbosi, rupi e muri, comune; 2-5. Marz.-Ag. |Bur. As. occ. Sib. Giapp. Afr. bor. e mer., nat. Am. bor... — Sanguisorba minor Scop. (1772) — S. Sanguisorba Asch. et Gr. (1902). — Volg. Salvastrella, Bibinella. 2 P. Sanguisorba L. (1753) 1791 A Fusti alti 2-10 dm., eretti. Fg. con 4-12 paia di foglioline. Capolini © grandi. a Frutto ad angoli non alati, — a facce © reticolato-rugose. I Foglioline nelle fg. infer. subrotonde od ovali, nelle super. oblunghe, tutte seghettate. — /stria, Pen. ed isole. o. TYPICUM II Foglioline nelle fg. infer. piccole e subrotonde, nelle super. 2-3 volte più lunghe, bislungo-lanceolate, acuminate e profondam. dentato-subincise. — Gargano, Basil. a Muro, Cal. e Sard.? [ Endem.|.. — Sanguisorba Bert. (1835) — P. eriocarpum Spach (1846) — Sang. eriocarpa A. Br. (1867). 8 GARGANICUM (TEN., 1829) b Frutto ad angoli alati, — più grosso, a facce con grosse rughe, acutam. den- tate. — Col tipo ed anzi più diffuso. |Eur. medit. Reg. danub. Russ. mer.|. — Pimpinella Sanguisorba Gaertn. (1788) — Pot. muricatum Spach (1846) — Sanguis. muric. Gremli (1867?) — S. polyg. Beck (1892), non Nyl. * POLYGAMUM (W. et K., 1803) e Frutto come nella var. prec., ma ad angoli non alati, bensi rugoso-papil- losi come le facce. — Col prec. [Reg. medit. Arab. Can.|— Sanguisorba A. Br. (1867). ò VERRUCOSUM (EHRENB., 1829) B Fusti per lo più alti 6-9 cm., inferiorm. divaricato-ramosi, a fg. quasi tutte basali. Fg. con 3-5 paia di foglioline assai piccole. Capolini piccoli, su peduncoli lunghissimi. — Frutto bislungo-ellittico, a 4 coste intere e facce alveolato-reticolate. — Ste. alle Madonie, Sard. al M. Oliena e nel bosco di Desulo; 6. [Spa. Port.] — Sanguis. A. Br. (1867). °8 RUPICOLUM (Borss. et R., 1852) — Stimma a capocchia papillosa. Stami 4-15. Spiga a fi. tutti ermafr. 4 4 Stami 6-15, più lunghi delle lacinie calicine, Spiga cilindrico-allun- gata, verde-giallognola. Pianta glabra o quasi, glauca, a rz. grosso. Fusto striato (6-9 dm.), foglioso, ramoso. Fg. grandi, imparipennate, con 7-19 foglioline picciolettate, cordate alla base, bislunghe (lunghe 4-6 cm.), seghettate. Fi. odorosi. Calice c. s., verde-giallognolo. Stilo lungam. spor- gente. Frutto a 4 angoli alati. %. Luoghi umidi, raro: Alpi bergam. e 472 Poterium] {0 ROSACEAE (3) valtell. in V. d’ Ambria; 5. Lugl.-Sett. [Non più ritrovata nei Grigioni]. — Sanguis. Moretti (1818). 3 P. dodecandrum Benth. et Hook. (1867), Arc. (1882) 1792 — Stami 4, subeguali alle lacinie calicine. Spiga subglobosa od oblunga, rosso-nerastra. Pianta glabra (rr. con peluria rossiccia in basso), glauca, a rz. fusiforme e di statura variabile. Fg. a 7-13 (rr. più) foglioline brevem. picciolettate, ovali od oblunghe, seghettate, talora munite di stipelle alla base. Calice a lacinie ovali, eretto-patenti, rosso-scure, con un ciuffetto di squame bianche all’apice. Stilo breve. Frutto c. s. %. Prati e pascoli umidi, qua e là: 5-7, rr. 3-4. Magg.--Ag. [ Eur. As. occ. e bor. Cina Giapp. Am. bor.|]. — Sanguis. L. (1753). — Volg. Salvastrella mag- giore, Meloncello. 4 P. officinale A. Gray (1868) 1793 A Pianta di 5-12 dm., a fusto foglioso e ramoso. — Alp? ed App. qua e là sino in Cal. alla Sila; al nord scende sino alla pianura. o. TYPICA B Pianta di 15-20 dm., con fg. radicali lunghe 45-60 cm., a fusto toglioso e ramoso. — Foglioline varianti dalla forma ovato-allungata alla lanceolata e persino quasi lineare. Spiga lunga 20-32 mm. — Pianura bresciana nelle lame di Lograto, Ghedi, Novate, Torbole e Castelnuovo e Veron. a Lazise; 3. Ag. [Endem.|.— Sanguis. offic. v. dodecandr. Ugolini (1908). 8 DODECANDROIDES n. comb. C Pianta ridotta, di 5--5 dm., a fusto semplice o quasi, quasi nudo. — Ne? pa- scoli elevati; 6-1. [ Alpî Eur. centr. Islanda Sib. Am.bor.|— Sanguis. Jord. (1843). MonTANUM Fiori (1898) Gen. 473. Ròsa L. (1735) (1). (Spec. 75 circa dell’Emisf. bor.). 1 Stili sporgenti al disopra del disco, formanti una colonna allungata 0 corta. Fusto sarmentoso. 93 — Stili non sporgenti al disopra del disco nè formanti una colonna. Fusto eretto. 3 2 Colonna stilare allungata, uguagliante gli stami interni. Sepali interi o gli esterni con appendici laterali assai piccole e poco appariscenti. ; Sez. I. SyNsTYLAE 7 — Colonna stilare glabra, generali, corta o quasi nulla, più breve degli stami interni, Sepali esterni con appendici laterali bene sviluppate. Sez. II. StyLOSAE 9 3 (1) Petali gialli (almeno di sotto). Orificio del ricettacolo sorpassato da un denso cercine di peli. Sez. VII. LUTEAE 34 — Petali rosei o bianchi. Qrificio del ricettacolo non sorpassato da un denso cercine di peli, 4 4 Sepali tutti interi. 5 — Sepali esterni muniti di appendici laterali. 6 (1) Il Gen. Rosa rimane sostanzialm. quale fu elaborato dal compianto Crépin per la Flora Analitica. (04 70 ROSACEAE [475 Rosa 5 Infiorescenza sempre 1-flora, senza brattee. Orecchiette delle stipole assai patenti o divergenti. Fi. bianchi, Ricettacolo frutt. alla fine nerastro. Sez. VI. PIMPINELLIFOLIAE 33 — Infiorescenza munita di 1 o più brattee. Orecchiette delle stipole di- ritte. Fi. rosei. Ricettacolo frutt, rosso. Sez. V. CINNAMOMEAE 32 6 (4) Fg. medie dei rametti fioriferi 5-fogliolate. Infiorescenza spesso 1-flora e senza brattee. Corolla generalm, grande. Sez. ITT. GALLICAE 10 — Fg. medie dei rametti fioriferi 7-fogliolate. Infiorescenza 1-pluriflora e munita di brattee. Corolla di grandezza media, rr. grande, Sez. IV. CANINAE 11 Sez. I. SynstyLaE DOC. (1813). 7 (2) Sepali lanceolati, insensibilm. attenuati sino all’apice. Bocci strettam. ovoideo-lanceolati. Brattee assai prontam. caduche, Fg. medie dei ra- metti fioriferi 7-9-fogliolate; foglioline ad apice diritto, generalm. pube- scenti. Infiorescenza moltiflora, peloso-glandulosa; bratteole assai piccole, prontam. caduche. Fi. bianchi. Colonna stilare pelosa. è. Origin. dell’ As. mer. ed or. ed Abiss.: nat. in Sic. nel chiostro di S. Guglielmo nelle Madonie e pr. Palermo; 2-4. Lugl. [Nat. Alger., altrove colt.|. — R. rusci nonensis Dés. et Gren. (1864). 1 R. moschata Herrm. (1762) 1794 — Sepali ovali, bruscam. attenuati in punta corta. Bocci largam. ovoidei, Brattee persistenti a lungo. da 8 Foglioline coriacee, lucide, generalm. glabre, ad apice spesso ripie- gato sopra un lato. Brattee alla fine riflesse. Infiorescenza generalm. pluriflora, Fg. medie dei rametti fioriferi ordinariam. 5-fogliolate, a fo- glioline bislungo-ovali, denticolate. Fi. bianchi. Ricettacolo frutt. ovoideo o sferico. &. Siepiî e macchie; 2 e 4, rr. 3. Magg.-Giu. [Eur. mer. Afr. bor.-occ... — Volg. Rosa di S. Giovanni. 2 R. sempervirens L. (1753) 1795 A Colonna stilare pelosa per tutta la lunghezza. a Infiorescenze peloso--glandulose. — Istria, Friuli, Lit. veneziano e ferrarese, resto della Pen. dal Bologn. e Nizz. în giù ed isole. o TYPICA b Infiorescenza peloso--glandulosa ed inoltre setolosa. — Alpi Mar. [Endem.]. : 8 BicKNELLII BURN. (1899) B Colonna stilare pelosa nella sola metà infer. — Alp? Mar. [Endem.]. NICAEENSIS Burn. et GR. (1882-83) C Colonna stilare interam. glabra. — Foglioline piccole. — Qua e la. — R. semp. v. leiostyla Koch (1843). è PROSTRATA Desv. (18183) (DC., 1813) — Foglioline non coriacee, opache, spesso + pubescenti, ad apice diritto. Brattee sempre erette. Infiorescenza spesso 1-flora. Fg. medie dei ra- metti fioriferi generalm. 7-fogliolate, a foglioline ovali-rotonde o bislun- ghe, semplicem. o talora doppiam. dentate. Fi. bianchi. Colonna stilare glabra. Ricettacolo fratt. globoso od ovale. &. Siepi e boschi, frequente al nord, rara al sud; 3-5. Giu.-Lugl. [Eur.]. — R. repens Scop. (172). 3 R. arvensis Huds. (1762) 1796 473 Rosa] 0 ROSACEAE 775 A Aculei tutti eguali, setole glandulifere mancanti o presenti solo nei pedun- coli. — Istria e Pen. o TYPICA B Aculei ineguali, in parte aghiformi, setole glandulifere presenti anche nei rami e nei calici. — Veron., Trent., Alpî Mar. ecc. — R. stylosa v. gallie. Baker (1869). 8 GALLICOIDES (DESEGL., 1876) Sez. II. StyLOSAE CREP. (1869). 9 (2) Aculei uniformi, curvato-uncinati. Fg. + pubescenti (rr. glabre); sti- pole super. sempre strette come le altre. Infiorescenza pluriflora; pedi- celli di solito ispido-glandulosi. Fi. biancastri o leggerm. rosei. Sepali esterni muniti di 2-6 appendici laterali ben appariscenti. Stili glabri, agglutinati in una piccola colonna saliente o talora assai breve o quasi nulla. Ricettacolo sempre liscio. £. Piem. a Perosa; 4?. Lugl. [ Eur. occ.]. 4 R. stylosa Desv. (1809) (1) 1797 Sez. III. GALLICAE CREÉP. (1892). 10 (6) Arbusto generalm. nano, ad aculei + uncinati, misti a numerose se- tole glandulose. Fg. medie dei rametti fioriferi 5-fogliolate. Infiorescenza spesso 1-flora, senza brattee. Sepali grandi, glandulosi, riflessi dopo l’an- tesi, caduchi, gli esterni con numerose appendici laterali. Corolla grande, roseo-viva o roseo-porporina. Ricettacolo e pedicelli ispido-glandulosi. È. Luoghi selvatici, qua e là; 2-4. Magg.-Giu.[ Eur. media e mer. As. min. Caue.]. 5 R. gallica L. (1753) 1798 A Stili fortem. peloso--lanosi. — Pen. sino in Cal. al M. Pollino; nat. o subspont. în Sîe., Malta, Caprata, Cors. ecc. o. ERIOSTYLA R. KeELL. (1900) B Stili glabri o quasi. — Qua e la col tipo. 3 LEIOSTYLA GRLMI (18983) Sez. IV. CANINAE CREP. (1869). 11 (6) Sepali stretti, terminati da una lunga punta affilata, generalm. tutti interi, raddrizzantisi dopo l’antesi e persistenti sino alla maturità del ricettacolo. Stili tomentosi. b) Rubrifoliae 20 — Sepali + larghi, gli esterni muniti di appendici laterali ben appari- scenti. 12 12 Foglioline abbondantem. glandulose di sotto, a glandole brunastre, assai odorose anche senza essere fregate, c) Rubiginosae 21 — Foglioline non glandulose di sotto od a glandole odorose solam. dopo essere fregate. 13 13 Corolla grande come quella della £. gallica. Sepali grandi, ispido- glandulosi, Pedicelli e ricettacolo ispido-glandulosi. Denti delle foglio- line composto-glandulosi. Aculei diritti o quasi, f) Junazilliae 31 — Corolla di grandezza media. Piante non aventi riuniti insieme i ca- ratteri suddetti. 14 (1) Sono talora prese per PR. stylosa delle var. di R. canina nelle quali gli stili, in seguito alla disseccazione del ricettacolo, sono divenuti accidentalm. salienti. 776 (0 ROSACEAE [475 Rosa 14 Aculei uncinati (rr. diritti). Sepali riflessi o raddrizzati dopo l’antesi, alla fine caduchi. Foglioline glabre o pubescenti. a) Eucaninae 16 — Aculei diritti od arcuati (rr. uneinati)., Foglioline tomentoso-sericee. 15 15 Sepali alla fine caduchi, gli esterni con numerose appendici laterali, Aculei arcuati. d) Tomentosae 29 — Sepali raddrizzati sul ricettacolo e giammai caduchi, gli esterni con appendici laterali piccole e poco numerose. Aculei diritti o decisam. uneinati. e) Villosae 30 a) Eucaninae Crép. (1892). L _ 16 (14) Sepali riflessi o patenti dopo l’antesi, prontam. caduchi. Stili pe- losi 0 più rr. glabri. 17 — Sepali raddrizzati dopo l’antesi, persistenti sino a maturità completa del ricettacolo. Stili tomentosi. 19 17 Foglioline assai grandi, ovali od ovali-ellittiche, glabre o pubescenti, a nervature secondarie senza glandole o rr. con glandole inodore; denti semplici, doppi o composto-glandulosi. Aculei adunchi. Fi. rosei o bian- castri. Sepali riflessi dopo l’antesi ed assai precocem. caduchi. Stili pe- losi, rr. glabri. Ricettacolo e pedicelli lisci o rr. ispido-glandulosi. È. Sîepi e boschi, frequentissima; 2-5. Magg.-Lugl. |Eur. As. occ. sino quasi Altai Afr. bor., nat. Am. bor.|. — Volg. Rosa canina, Rosa selvatica comune. 6 R. canina L. (1753) 1799 A Foglioline glabre. P a Denti semplici. I Pedicelli lisci. — Istria, Pen. ed isole. o LUTETIANA (Lém., 1818) TI Pedicelli ispido--glandulosi. — Più rara. 3 ANDEGAVENSIS (BasT., 1809) b Denti doppi o composto--glandulosi. a Nervature secondarie liscie. * Pedicelli lisci. — Comune. € DUMALIS (BecHSsT., 1810) #* Pedicelli ispido--glandulosi. — Qua e la. ò VERTICILLACANTHA (MEÉRAT, 1812) 8 Nervature secondarie glandulose. A Pedicelli lisci. — Rard. © SCABRATA (CREP., 1869) AA Pedicelli ispido--glandulosi. — Rara. { BLONDAEANA (Rrp., 1861) B Foglioline pubescenti. 1 Denti semplici. $ Pedicelli lisci. — Col #po. : DUMETORUM (TuuiLi., 1799) $$ Pedicelli ispido-glandulosi. — Rara. 68 DesEGLISEI (Bor., 1857) 2 Denti composto--glandulosi. — Da ricercarsi. ; t TOMENTELLOIDEA (CRréEP. in FrorI et PaoL., 1898) — Foglioline generalm. piccole, quasi sempre ovali-arrotondate. 18 18 Foglioline pubescenti sulle due facce. Sepali esterni fortem. appen- dicolati, ad appendici infer. profondam. incise. Pedicelli generalm, assai corti e per lo più lisci, rr. ispido-glandulosi. Aculei caulini adun- chi, fortem. ingrossati alla base. Foglioline a nervature secondarie sa- lienti, senza glandole o con glandole inodore. Fi. biancastri. Stili pelosi SEE LARA AL $ 06 È e i 475 Rosa] 0 ROSACEAE TE] o glabri. è. Siepi e boschi, qua e là; 4-5. Magg.-Giu. [Eur. escl. il nord Alger.|. 7 R. obtusifolia Desv. (1809) (1) 1800 A Picciuoli per lo più senza glandole. a Foglioline a denti semplici. — Istria, Pen. ed isole. o TYPICA »b Foglioline a denti composto--glandulosi e nervature secondarie con o senza glandole. — Qua e là. 3 TOMENTELLA (LfM., 1818) B Picciuoli con densi peli glandolosi, in parte subsessili. Stipole, spesso le fo- glioline di sotto e le appendici dei sepali pure munite di tali peli. — Prealpi di Lecco sul M. S. Martino sopra la cascina Pradel. x PerrI-Rossir R. KeLL. (1924) — Foglioline generalm. glabre (rr. un po’ pubescenti di sotto). Sepali ad appendici strette, generalm. intere. Pedicelli assai lunghi, ispido- glandulosi. Aculei adunchi, generalm. assai gracili. Fg. per lo più sof- fuse di rosso, a denti composto-glandulosi, profondi e piuttosto aperti. Fi. rosei. Stili glabri o quasi. Ricettacolo liscio. é. Colla pree.: Veronese, Alpi Mar., Pen. dall’ Emil. e Tosc. in giù, Sic. (Madonie, Ficuzza ed Etna), Sard. e Cors.; 4-5. Magg.-Giu. [ Eur. mer. Alger. Maroc... — R. mi- crantha DC. (1815), non Sm. 8 R. Pouzini Tratt. (1823) (1) 1801 19 (16) Aculei adunchi, assai grossi. Foglioline ovali od ovali-ellittiche. Pedicelli generalm. corti. Ricettacolo frutt. per lo più arrotondato, diventante alla fine polposo. Stipole super. dilatate. Infiorescenza ge- neralm. pluriflora. Fi. per lo più di un rosa vivo. Sepali raddrizzati dopo l’antesi, persistenti sino alla maturità del ricettacolo, poi caduchi. Stili tomentosi. è. Siepi e boschi; 5-7. Lugl. [Monti dell'Eur. ed As. occ.). 9 R. glauca Vill. (1809) (2) 1802 A Foglioline glabre. a Denti semplici. I Pedicelli lisci. — Alpi, più rara nell’ App. ed în Sic. alle Madonie. —@ TYPICA TI Pedicelli ispido--glandulosi. — Qua e la. 8 TRANSIENS (KERN., 1870) b Denti doppi o composto--glandulosi. 1 Nervi secondari lisci. * Pedicelli lisci. — V. d’Aosta pr. la Thuile |Sav. Delf. Svizz. Ungh. ece.]. — R. imponens Rip. (1876). FALCATA (Puc., 1875) #* Pedicelli ispido--glandulosi. — Da ricercarsi [Giura]. ò FUGAX (GREN., 1864) (1) Le A. obtusifolia e Pouzini sono spec. d’ordine secondario; la prima non è sempre facilm. distinguibile dalle var. dumetorum e tomentelloidea di R. canina; la seconda si avvicina alla var. verticillacantha della stessa e se ne distingue per la gracilità di tutte le sue parti, per gli stili generalm. glabri e per la tinta ros- sastra delle fg. (2) Tra le AR. glauca e canina esistono due gruppi di forme che sembrano intermediarie tra esse; l’una a foglioline glabre (A. glauca v. subcanina | R. Kell., 1891] = R. Reuteri f. subcan. Christ [1873]) indicata del Trent., Alto Adige, Bor- miese, Comasco, C. Tic., V. d'Aosta ed Alpi Mar.; l’altra a foglioline pubescenti (R. cortifolia v. subcollina Christ [1875] [D. Torre et S., 1909)) indicata del Trent., Bolzanese, C. Tic., V. d'Aosta ed Alpi Mar. 778 70 ROSACEAE [473 Rosa 2 Nervi secondari glandulosi. A Pedicelli lisci. —— Da ricercarsi | Vallese]. e DeLASOIFI (LAGG. et Pue., 1869) AA Pedicelli ispido--glandulosi. — Da ricercarsi. |Pir.]. € CrePINI (MIba., 1869) B Foglioline pubescenti. $ Denti semplici. + Pedicelli lisci. — Col tipo. n CORIIFOLIA (FR., 1814) -—++ Pedicelli ispido-glandulosi. — Da ricercarsi. [Alpî frane. Pir.!. 6 BELLEVALLIS (Puc., 1875) $$ Denti composto--glandulosi. o. Nervature secondarie non glandulose. 1' Pedicelli lisci. -—- Da ricercarsi [Svizz.|. « FRIESI (LAGG. et Pue., 1874) 2' Pedicelli ispido--glandulosi. — Da ricercarsi. [Svizz.| — R. uriensis f. ri- gidula R. Kell. (1901). » RIGIDULA (Puc., 1874) 8 Nervature secondarie glandulose. X Pedicelli lisci. — V. d'Aosta pr. Cogne. |Sav. Giura]. ). CINEREA (RAP. p. p., 1864) XX Pedicelli ispido--glandulosi. — Valtellina [Engad. Tir.) — R. caryophyl lacea Christ (1873). non Bess. p. RHAETICA (GREMLI, 1881) — Aculei diritti o quasi, gracili. Foglioline ovali-arrotondate. Pedicelli assai allungati. Ricettacolo frutt. ovoideo, strozzato nel collo alla sommità. Foglioline sempre glabre, a denti composto-glandulosi e ner- vature secondarie generalm. senza glandule; stipole super. dilatate. Infio- rescenza spesso 1-flora; pedicelli e ricettacoli decisam. ispido-glandulosi (rariss. lisci). Fi. rosei. Sepali e stili c. s. È. Siepî e luoghi selvatici: Alpi, più rara nell’App. ed în Sic. alle Madonie; b-7. Giu-Lugl. |Spa. Franc. mer.-or. Svizz. Tir. Grec. Alger.|.. — R. marsica Godet (1877) (forma). 10 R. montana Chaix (1786) 1803 b) Rubrifoliae Creép. (1892). 20 (11) Aculei assai gracili, adunchi. Foglioline ovali-ellittiche, generalm. glabre ed a denti semplici, assai glauche, spesso tinte di rosso. Infio- rescenza pluriflora; pedicelli lisci o rr. ispido-glandulosi. Sepali stretti, terminati da una lunga punta affilata, generalm. tutti interi, raddrizzati dopo l’antesi e persistenti sino a maturità del ricettacolo. Corolla roseo- viva, piccola, più breve dei sepali. Stili tomentosi. Ricettacolo frutt. pic- colo, globuloso. È. Boschi e luoghi sassosi: Istria, Alpi, App. pavese, tosc. ed abr., Cors. al M. d'Oro; 4-6. Giu.-Lugl. [Dai Pir. alla Germ. Ungh. e Monten.|— R. ferruginea Auct., non Vill. (1779) — ? R. glauca Pourr. (1788). 11 R. rubrifolia Vill. (1789) 1804 c) Rubiginosae Crép. (1869). 21 (12) Stili glabri o quasi (rr. villoso-lanosi in RR. Seraphini). Sepali ri- flessi o patenti dopo l’antesi, prontam. caduchi, 22 — Stili fortem. irsuti o tomentosi. Sepali raddrizzantisi dopo Vantesi, persistenti sino a maturità dei ricettacoli. 24 473 Rosa] 0 ROSACEAE 79 22 Pedicelli ispido-glandulosi, Sepali glandulosi sul dorso. Arbusto per lo più elevato, con fusti e rami generalm. ad aculei eguali, adunchi. Foglioline ovali od ovali-ellittiche, generalm. arrotondate alla base. Corolla di un rosso assai pallido. è. Luoghi selvatici, pascoli ece.: Istria, Pen., Sic. e Cors.; 2-5. Apr.-Lugl. [Eur. media e mer. Afr. bor.-oce. Anat. Caue.]. 12 R. micrantha Sm. (1812) 1805 — Pedicelli lisci. Sepali lisci sul dorso. 23 23 Foglioline ovali-arrotondate, non ristrette alla base, con glandole searse tra le nervature secondarie e poco odorose, Pedicelli corti. Corolla roseo-viva. Ricettacolo frutt. piccolo, arrotondato. Arbusto basso (4-10 dm.), a rd. strisciante, con fusto ad aculei generalm. disu- guali, numerosi, i più robusti adunchi. è. Luoghi sassosi, rara: Alpi Mar. lig., App. moden. e lucchese, M. Pisano, Sic.?, Sard. e Cors.; 4-5. Giu.-Lugl. {Bulgar. Alger. Maroc... — R. apennina Woods (1850). 13 R. Seraphini Viv. (1824) 1806 — Foglioline ovali-ellittiche, ristrette alla base, con glandole numerose nella faccia infer. Pedicelli lunghi. Corolla bianca o biancastra. Ri- cettacolo frutt. assai grosso, ovoideo, per lo più allungato. Arbusto elevato (1-2, rr. 3 m.), con fusto ad aculei uguali, adunchi, radi. é. Luoghi sassosi, boschi ecc.: Istria, Pen., Sic., Sard. e Cors.: 2-5. Magg. Giu. [Eur. media e mer. Afr. bor.-occ... — R. sepium Thuill. (1799). 14 R. agrestis Savi (1798) 180 24 (21) Pedicelli lisci, 2 — Pedicelli ispido-glandulosi, 2 25 Foglioline obovali, assai strette, cuneate alla base; stipole piuttosto lunghe e strette, ad orecchiette diritte, Sepali con appendici strette. Arbusto elevato (1-2 m.). Pedicelli poco allungati. Corolla generalm. bianca o biancastra. é. Luoghi sassosi o boschivi; 4-5. Magg.-Lugl. [Eur. media]. — R. aspera Schleich. (1821) — R. graveolens Gren. (1847). 15 R. elliptica Tausch (1819) 1808 A Pedicelli nudi. — Alpi veron., trent., valtell., ticin., piem. e Mar., App. lig., pavese, faentino e tosc. nel Casentino. o. TYPICA B Pedicelli muniti di glandole fini e delicate. — Trent. e Bormio. — R. Cornazi Gremli (1887). 8 PSEUDO-GRAVEOLENS (MouT., 1882) — Foglioline largam. ovali od ovali-arrotondate, non ristrette a cuneo alla base, sempre glandolose di sotto, rr. di sopra; stipole corte, di- latate, ad orecchiette divergenti. Sepali con appendici assai larghe, Arbusto poco elevato. Pedicelli assai lunghi. Sepali alla fine caduchi. è. Sic. alle Madonie; 7. Lugl. | Endem.|. 0) 26 (24) Pedicelli + lunghi. 27 Pedicelli assai corti o quasi nulli. 2 Pedicelli abbondantem. ispido-glandulosi. Stipole assai lunghe e strette, ad orecchiette erette. Sepali alla fine caduchi, gli esterni stretti ed interi. Stili fortem. irsuti. Foglioline ovali, a denti inclinati verso l’alto, a faccia super. rr. glandulosa. Arbusto assai elevato, con aculei (N°) Co a ida 780 0 ROSACEAE [475 Rosa caulini fortem. adunchi. Petali rosei o rr. bianchi. è. Luoghi selvatici : Istria, Pen. ove diventa più rara verso il sud ed Elba; 2-5. Apr.-Lugl. [Eur. specialm. media). — ? R. Eglanteria L. (1753). 17 R. rubiginosa L. (1771) 1810 — Pedicelli lisci o muniti di rade setole ruvide. Stipole corte, dilatate, ad orecchiette divergenti. Sepali mai caduchi, gli esterni con appen- dici assai larghe. Stili tomentosi. Foglioline largam. ovali o suborbi- colari, a denti divaricati. Aculei caulini meno adunchi che nelle spec. prec. Vedi R. Strobliana 28 (26) Ricettacolo frutt. assai grosso, ovoideo-globuloso. Aculei diritti, arcuati od adunchi, misti a numerose setole glandulose, Arbusto di 15-50 cm. (rr. 1 m.), a rd. strisciante. Foglioline ovali-suborbicolari, sempre glandulose di sopra. Sepali raddrizzati dopo l’antesi. Petali rossi. Stili tomentosi. è. Luoghi sassosi, rara: A. Apuane, App. tosco-em. e nap., Basil., Cal. e Sic. al M. Busambra ed al M. delle Rose; 5. Giu.- Lugl. [Pen. bale. Creta As. occ... — R. pustulosa Bert. (1842) — R. ca- labrica Huter P. et R. (1877). 18 R. glutinosa S. et S. (1806) 1811 — Ricettacolo frutt. piccolo, sferico. Aculei diritti od arcuati, non me- scolati a setole glandulose. Foglioline ovali-suborbicolari, glandulose o no di sopra. Il resto c. s. È. Luoghi sassosi; 5-7. Magg.-Lugl. [| Eur. medit. As. min. Siria Afr. bor.-occ.|. 19 R. sicula Tratt. (1823) 1812 A Foglioline a pag. super. glabra e generalm. senza glandule. Ricettacolo per lo più liscio. a Foglioline ellittico-orbicolari o suborbicolari, con numerose glandule di sotto. Peduncoli muniti di glandole stipitate od anche nudi. — Sc. (Ma- donie, M. di Cammarata ed Etna). — R. Seraphini Guss. (1827), non Viv. a GussoxiI BURN. et GR. (1887) b Foglioline ellittiche, di sotto con glandule talora assai scarse. — Alpi Mar., Sic. alle Madonie [Alpi franc... — R. Seraphini f. veridica Christ (1877). B VERIDICA BuRN. et Gr. (1887) B Foglioline a pag. super. pubescente e glandulosa. Ricettacolo debolm. ispido- glanduloso. — Alpi Mar. e Ste. alle Madonie |Spa. Alpi Mar. franc. Grec. Siria). — R. glutinosa Guss. (1842), non S. et S. — R. calabrica v. Thur. Burn. et Gr. (1879). x THuretII (BURN. et Gr., 1882) d) Tomentosae Crép. (1869). 29 (15) Arbusto di 1-2 m., arcuato alla sommità; aculei arcuati o quasi di- ritti. Foglioline tomentose sulle 2 pag., a denti per lo più composto- glandulosi; stipole super. ad orecchiette triangolari. Infiorescenza generalm. pluriflora; pedicelli allungati, abbondantem. ispido-glandulosi. Sepali per lo più raddrizzati dopo l’antesi, persistenti sino a maturità dei ricetta- coli, poi caduchi, gli esterni con appendici numerose ed appariscenti. Pe- tali roseo-pallidi. è. Boschi, siepi ecc.: Alpi, App. tosco-em., umbro nel- V Orvietano ad Ospedaletto, laz. a Velletri e salern. a Montenero; 4-5. Giu.-Lugl. [|Spa. Eur. media Anat. Armen. Cauc.). 20 R. tomentosa Sm. (1800) 1813 473 Rosa] 70 ROSACEAE 781 A Foglioline tomentose e glandulose di sotto. Stili © pelosi. — Area della spec. o. TYPICA B Foglioline lassam. tomentose, ma non glandulose di sotto. Stili glabri. — Comasco in V. Esino, 8 Rossir R. KELtL. (1924) e) Villosae Crép. (1869). 30 (15) Foglioline grandi o grandicelle, ovali od ovali-allungate, Pedi- celli + allungati, ispido-glandulosi, Corolla piuttosto grande, roseo- viva. Ricettacolo frutt. generalm. grosso, Arbusto di 3-15 dm., diritto alla sommità; aculei diritti, compressi alla base. Foglioline pubescenti, per lo più glandulose di sotto, a denti composto-glandulosi. Stipole piut- tosto lunghe, le super. ad orecchiette falciformi. Infiorescenza 1-flora. Sepali raddrizzati dopo l’antesi, mai caduchi, gli esterni con appendici assai appariscenti. È. Boschi e luoghi selvatici ; 4-5. Giu.-Ag. [Eur. As. occ.|. 21 R. villosa L. (1753) 1814 A Foglioline ovali, di grandezza media. Ricettacolo liscio o coperto di setole glandulose delicate. — Alpi, App. sino Basil. ou MOLLIS (SM., 1812) B Foglioline ovali-allungate, generalm, grandi. Ricettacolo per lo più coperto di setole glandulose rigide. Arbusto di solito basso. — Col fipo. f POMIFERA (HERRM., 1762) 1814 — Foglioline piccole, ovali-suborbicolari, Pedicelli assai corti o subnulli, spesso pelosi, un po’ glandulosi. Corolla piccola, rosea. Ricettacolo frutt. piccolo, globuloso. Arbusto nano, ad aculei + adunchi. Stipole corte, assai dilatate, ad orecchiette divergenti. Infiorescenza generalm. l1-flora. Sepali esterni con appendici piecole e poco appariscenti. Il resto c. s. €. Luoghi sassosi: App. nap., salern. sul M. Cervati e cal. e Sic. (Madonie, Etna): 6-7. Giu.-Lugl. [|Grec. Alban... — R. Heckel. a atricho- clada Borb. (1880) — R. Heckel. v. italica Burn. et Gr. (1887). 22 R. Heckeliana Tratt. (1823) 1815 f) Jundzilliae Crép. (1892). 31 (13) Arbusto di 5-20 dm., ad aculei assai gracili, diritti o quasi. Foglio- line per lo più grandi, ovali, glabre o leggerm. pubescenti di sotto, a nervature salienti, reticolate. sparsam. glandulose; stipole lunghe, le super. ad orecchiette lungam. cuspidate. Pedicelli e ricettacoli ispido- glandulosi. Sepali lunghi, riflessi dopo l’antesi, + prontam. caduchi, gli esterni muniti di numerose appendici. Corolla grande, roseo-viva Stili fortem. irsuti. Portam. che ricorda quello della R. gallica. è. Luoghi selvatici, rariss.: Trent., App. piem. a Voltaggio pr. M. Tobbio e Lig. pr. Pegli; 4. Giu. [Eur. media Armen. Transcauc. occ... — R. trachy- phylla Rau (1816) (forma). 23 R. Jundzilli Bess. (1816) 1816 Sez. V. CINNAMÒOMEAE DC. (1818). 32 (5) Aculei regolarm. geminati sotto le fe., - adunchi. Fg. pubescenti, ) 8 < 5” a denti semplici, le medie dei rametti fioriferi a 5 foglioline; sti- pole + inguainanti alla base. Infiorescenza pluriflora, munita di 182 0 ROSACEAE |45 Rosa brattee; pedicelli lisci, sempre eretti, Ricettacolo frutt. globuloso, Arbusto di 5-15 dm. Sepali interi, raddrizzati dopo l’antesi, mai caduchi. Corolla di un rosa leggerm. violaceo, nelle piante colt. od inselvat. spesso doppia. è. Luoghi boschivi, rara: Valtell., Comasco ed Alpi Graie, colt. ed inselvat. nel Trent. ed Alto Adige; 5. Giu-Lugl. | Eur. media Scand. Russ. Sib. occ. Cauc. Armen. Altai]. — R. fecandissima Muenchh. (1770) (f. flor. plenis). 24 R. cinnamomea L. (1759) 1817 — Aculei sparsi, gracili e diritti od anche nulli. Fg. a denti composto- glandulosi, le medie dei rametti fioriferi a 7-9 foglioline; stipole non guainanti. Infiorescenza spesso 1-flora; pedicelli per lo più ispido- glandulosi, alla fine inclinati. Ricettacolo frutt. generalm. ovoideo, assai allungato, Fi. rosei o porporini. Il resto c. s. L. Rupi, ghiaie è boschi, frequente; 5-7, rr. 4. Giu.-Ag. | Eur. media dai Pir. alla Bulgar.]. - R. inermis Turra (1765). 25 R. pendulina L. (1753) 1818 A Arbusti inermi. I Foglioline senza glandule di sotto. 1 Ricettacolo frutt. ovale-allungato. # Pedicelli, ricettacolo e sepali lisci. — Istria, Alpi ed App. sino all Avell. e Salernîit. — R. alp. v. levis Ser. (1825). ‘ « LEVIS R. KeLt. (1902) #* Pedicelli e spesso il ricettacolo ed i sepali setoloso-glandulosi. — Col tipo. — R. alp. v. setosa Ser. (1825). 8 serosa R. KeLt. (1902) 2 Ricettacolo frutt. globoso, — liscio o setoloso--glandoloso. — Col tipo. — R. alp. v. globosa Desv. (1813). * ALPINA (L., 1763) II Foglioline di sotto sui nervi, picciuolo e stipole glandulose, — pedicelli e ricettacoli setoso--glandulosi. — Col tipo. ò PYRENAICA (GOUAN., 17073) B Arbusto ad aculei + numerosi. — Pedicelli glandulosi. -—- Qua e là col tipo. — R. alp. v. aculeata Ser. (1825). ° ACULEATA R. KELL. (1902) Sez. VI. PiMPINELLIFOLIAE DC. (1818). 39 (5) Arbusto di 1-5 dm. (rr. 1 m.), coperto di numerosissimi aculei sparsi, gracili o setacei (rr. inerme). Fg. medie dei rametti fioriferi a 9 foglio- line piccole, quasi rotonde, a denti semplici; stipole ad orecchiette bruscam. dilatate, divaricato-patenti. Infiorescenza 1-flora, senza brattee. Sepali interi, raddrizzati dopo l’ antesi, mai caduchi. Corolla bianca (rr. rosea). Ricettacolo frutt. generalm. sferico, rosso-nerastro a matu- rità. é. Luoghi sassosi, qua e là; 4-6. Giu.-Lugl. [Isl. Eur. media e mer. As. sino Cina e Manciuria]. 26 R. spinosissima L, (1753) 1819 4 Pedicelli e spesso i ricettacoli ispido-glandulosi. — Istria, Alpi ven., trent., bresc., piem. e Mar., A. Apuane, App. lig., pavese, tosco--em., centr. e mer. sino Basil. n TYPICA B Pedicelli e ricettacoli lisci. — Col tipo. 3 PIMPINELLIFOLIA (L., 1759) Sez. VII. LùrEAE CREP. (1891). 34 (83) Arbusto eretto, ad aculei diritti, non mescolati a glandule. Fg. medie dei rami fioriferi a 5-9 foglioline doppiam. seghettate, pelosette e minutam. glandulose di sotto: stipole super. appena dilatate, ad orecchiette di. VR E TE, TT ie gr »] Me SEA -—. SÙ pi È : Ub 473 Rosa] 70 ROSACFAE 783 vergenti. Fi. solitari o 3-4 in corimbo; pedicelli quasi nudi. Sepali lan- ceolato-acuminati, dilatato-subfogliacei all'apice, villosi internam., rad- drizzati dopo l’antesi, persistenti. Petali gialli. Ricettacolo frutt. inerme, globoso, color arancio. è. Origin. dell’ As. occ.; colt. e rr. anche nat. nel Ven., Lomb., Piem., pr. Spoleto e Viterbo, Puglie e Basil. sul Vulture; 4. Magg. [Colt. nat. Eur. mer.|. — R. Eglanteria L. (1760), non L. (1753) — R. lutea Mill. (1768). 27 R. foetida Herrm. (1762) 1820 Nora 1.° — Sono da registrarsi i seguenti ibridi: Rosa sempervirens X arvensis Duffort (1895)= R. pervirens Gren. (1869) = R. ando- (= PRI = RR = rae Burn. et Gr. (1882-88). — Lig. occ. . arvensis X canina Christ (1884). — Tosc. a Vallombrosa. . gallica x sempervirens Christ (1873). — Tose. al M. Ferrato pr. Prato. da; gallica X arvensis Crép. (1880)= R. arvina Krock. (1790) = R. Polliniana Spr. (1813) = R. hybrida Schl. (1815) = R. geminata Rau (1816) — R. arv. x gall. R. Kell. (1902). — Qua e là pr. i genitori (Trevig., M. Baldo, Trent., Bergam., Comasco, Alpi Graje e Mar., Faentino). . gallica X canina Crép. (1894) = R. Chaberti Dés. (1865). — Alpi Mar. . gallica x dumetorum Crép. (1898) = R. collina Jacq. (1774). — Trevig. sopra Serravalle al M. Fais. . gallica Xx agrestis Crép. (1898) = R. Klukii Gren. (1864), non Bess. = R. ani- sopoda Christ (1873) = R. agr. Xx gall. Christ (1884) = R. gall. x sepium Crép. (1894). — App. piem. tra Dego e Montenotte, Faentino a S. Lucia delle Spianate ecc. . gallica X rubiginosa Christ (1884) = R. gall. x umbellata Reut. (1861) = R. con- sanguinea Gren. (1865) = R. rubig. x gall. Borzi (1885). — Alpi Mar., App. tosc. . tomentella Xx cortifolia? R. Kell. (1901). — C. Tic. in V. Blenio. . glauca x pendulina FR. Kell. (1902) = R. salaevensis Rap. (1856) = R. alp. X glauca Uechtr. (1881) = R. impariserrata Beyer (1891). — M. Baldo sul- lAlpe Tolghe, Alto Adige a Truden, V. d'Aosta în Valgrisenche. . cortifolta Xx pendulina R. Kell. (1902) = R. salaevensis v. pubescens Bouvier (1875) = R. alp. X coriitol. Christ. (1875). — V. d’Aosta. . micrantha X rubiginosa M. Schulze (1887) = R. rubig. x micr. R. Kell. (1901). — Trent. . micrantha x tomentosa Chenewv. (1910), — C. Tic. tra Prato e Dalpe. . rubiginosa “x tomentella R. Kell. (1902) = R. Eglanteria x tomentella Chenev. (1910). — C. Tic. ad Olivone. . rubiginosa < montana R. Kell. (1902) = R. sanguisorbella De la Soie (1872). — Alpi Graje in V. Stretta. . rubiginosa X agrestis R. Kel!. (1991) = R. Maassii M. Schulze (1887). — V. d’ Aosta a St. Vincent. . rubiginosa Xx elliptica R. Kell. (1901) = R. graveolens Xrubig. M. Schulze (1887). CRVIOZOSIa: . tomentosa X gallica Borzì (18585) = R. fimbriata Gremli (1874). — Alpî Mar. e Pennine. . fomentosa Xx pendulina KR. Kell. (1902) = R. spinulifolia Dematra (1818)= R. ve- stita Godet (1853) = R. alp. x tom. Christ (1884). — M. Baldo, Trent. a M. Paganella. w (84 (0 ROSACEAE [475 Rosa k. k. SI Si DOS D > [SA k. lè. U, pomifera Xx glauca R. Kell. (1891). — M. Baldo, C. Tic. a Prato ed in V. Le- vantina. pomifera Xx pendulina R. Kell. (1902) = R. alp. X pom. Christ (1874) = R. pul chra Beyer (1891). — M. Baldo, Trent. a M. Bondone e V. Fassa, C. Tic., Piem., Tosc. e Laz. a M. Piano sopra Filettino. pomifera X pimpinellifolia R. Kell. (1902) = R. pimp. x pom. Crép. (1891). — V. d'Aosta alla Thuile ed Alpi Graie a Rochemolles. pendulina x pimpinellifolia R. Kell. (1902)= R. reversa W. et K. (1812) = R. pimp. x alp. Reut. (1861) = R.rubella Auct. (an Sm., 1813). — Trentà., Alto Adige, Alpi piem. e Mar., App. tosco-moden. alle Tre Potenze e Lago Nero ed App. pistotese. . pimpinellifolia X elliptica= R admista Burn. (1899) = R. pimp. X graveolens Crép. (1894) = R. ellipt. x pimp. R. Kell. (1902). — Alpî Mar. nell’alto ba- cino del Varo ad Adrech. . pimpinellifolia X tomentosa Christ (1884) = R. involuta Sm. (1804) = R. Sabini Woods (1816) = R. tom. x pimp. R. Kell. (1902). — Non ancora osservata in Italia. . pimpinellifolia x pomifera Crép. (1891) = R. pom. X pimp. R. Kell. (1902). — Piem. e Lig. occ. NoTtA 2*. — Le seguenti entità rimangono di dubbio riferimento: . abietina Gren. (1873) = R. foetida Gren. (1865), non Herrm. nec Bast. = _ R. Thomasii Pug. (1874). — Bergam. in V. Belviso, Comasco in V. Vigna e C. Tic. [Delf. Svizz.]. . Allionii Burn. et Gr. (1883) = R. tomentella f. Allion. R. Kell. (1901). — Lig. occ. pr. Ceriana e tra il M. Alto e la Nervia. . caudina N. Terr. (1878). — Forse f. inselv. della È. centifolia. — Camp. in V. Caudina sopra Forchia nelle selve. . Chavini Rap. (1861) = R. mont. f. Chav. Christ (1873) — Sec. Crépin f. ibrida congiungente R. montana sia a R. canina sia a R. glauca. — Valtell., C. Tic., V. d'Aosta, Alpî Mar. [Alpi occ.). . corrugata Caldesi (1880). — Faentino nei boschi di Pidevra. . Beatricis Burn. et Gr. (1882) = R. tomentella f. Beatr. R. Kell. (1901). — Alpi Mar. . faventina Burn. et Gr. (1886) = R. Klukii Christ (1875), Cald. (1880), non Bess. — Sec. Crépin affine a R. fomentella. — Faentino in più luoghi. . Franzonti Christ (1873) = R. pomif. f. Franz. Christ (1874) = R. pom. X fer- ruginea Christ (1884). — C. Tic. in V. Maggia. . Gallinariae Burn. et Gr. (1883). — Lig. occ. nell’ is. Gallinaria. . intermedia Tin. ex Strobl (1903). — Ste. nelle Madonie all’ Abbazia. . ischiana Crép. (1869) = R. canina v. collina Guss. (1854) — Sec. Crépin affine a k. tomentella. — Is. d’Ischia. . Janii Burn. et Gr. (1886) = ? R. viscosa Jan (1826) — Var. di E. Strobliana sec. Crépin. — S7c. nelle Madonie. . livescens Bess. (1811). — Distr. di Bolzano. . molvenoénsis Evers (1596). — Trent. a Molvena. . sicula v. aemula Burn. et Gr. (1887) — Var. di R. Strobliana sec. Crépin. — Ste. nelle Madonte. . trînacriae Burn. et Gr. (1886). — Var. di R. Strobliana sec. Crépin. — Ste. nelle Madonie. uriensis Lagger et Pug. (1869) = R. conferta Pug. (1874) = R. glauca vel co- riifolia v. uriens. Crép. (1892). — Valtell. a Bormio e C. Tic. [Svizz. Tiri]. e ir # i i al st É 473 Rosa] {0 ROSACEAE (85 Nora 3.° — Sono spesso colt. a scopo ornamentale le seg.: R. alba L. (1753). — Ibrido orticolo tra È. gallica e R. canina sec. Crépin, e più precisam. colla var. dumetorum di quest’ ultima sec. R. Keller. Ha grandi fi. bianchi, spesso stradoppi. — 7'alora subspont. RR. Banksiae R. Br. (1811). — Origin. della Cina mer. Ha lunghi fusti sarmentosi ed inermi, stipole caduche e fi. piccoli gialli o bianchi in falsa ombrella. — Talora subspont. (Trento a S. Donà). k. centifolia L. (1753). — Forma orticola della. R. gallica. — Talora inselvat. f. damascena Mill. (1768). — Forma orticola; probabilm. R. gallica X canina sec. Crépin. R. hemisphaerica Herrm. (1762) = R. sulphurea Ait. (1782). — Origin. dell’As. occ. Affine a KR. foetida (= R. lutea) dalla quale distinguesi per gli aculei adun- chi, misti a numerose glandole quasi sessili. E. indica L. (1753) = R. chinensis Jacq. (1765) = R. Thea Savi (1822). — Origin. della Cina ed India. Capostipite di numerose var. colt. del gruppo Rose Thea. R. multiflora Thunb. (1784). — Origin. del Giapp. e Cina. Ha pannocchia pirami- dale, moltiflora, fi. piccoli e stipole profondam. pettinate. kR. provincialis Herrm. (1762), Att. (189). - Forma orticola, ottenuta dalla £. gallica. R. virginiana Mill. (1768). — Origin. dell’Am. bor. (media ed or.); è colt. nei parchi assieme alla var. blanda (Aît., 1089) = R. fraxinifolia Gmel. (1806). Distin- guesi dalla A. cinnamomea per i rami e fusti inermi o con aculei diritti, gracili e sparsi, inoltre per le stipole piane. Tribù IV. POMEA. Gen. 474. Crataègus L. (1755). (Spec. descritte circa 100, da ridursi, delle Reg. temp. dell’Emisf. bor. sino al Messico). 1 Fg. semplicem. dentate. Spine lunghe 3-6 em., grosse. Arbusto di 3-6 (rr. 10) m., glabro in ogni parte. Fg. obovate, cuneate ed intere alla base, coriacee, lucide, tardivam. caduche; stipole lineari, fugaci. Fi. bian- chi, in corimbo composto. Sepali lungam. lanceolati, minutam. dentati. Stili 1-3. Frutto rosso-corallo, 9 mm. diam. circa. È. Origin. dell’ Am. bor.-or.; talora colt. per siepi (Bassano ecc.). Magg. — Cr. lucida Mill. (1768) — Mespilus Duroi (1771). 1 Cr. Crus-galli L. (1753) 1821 — Fg. + profondam. inciso-lobate. Spine lunghe 10-15 mm., sottili. 2 2 Frutto grosso (1-2 cm. diam.), dolce, mangereccio, a noccioli piani nel lato interno. Stili 2-5. Albero od alberetto, a rami giovani e pedun- coli per lo più tomentoso-lanosi; spine rade. Fg. coriacee, obovato-cunei- formi, a lacinie intere od 1-3-dentate, la mediana anche 3-loba. Fi. in corimbo, grandicelli (circa 2 cm. diam.). Calice + tomentoso, a sepali brevi, triangolari. Frutto globoso o depresso, rosso-corallo o nelle piante colt. anche giallastro e più grosso. è. Colt. o talora inselvat., le sole var. f e x spont.; 2-4. Apr-Magg. Spa. Franc. mer. Maced. Grec. Russ. mer. As. occ. Afr. bor., altrove colt. o nat... — Mespilus All. (1785). — Volg. Lazzarolo, Azzeruolo. 2 Cr. Azarolus L. (1753) 1822 50. 786 (0 ROSACEAE (474 Crataegus A Fg. 8-5-lobate o -fide, verdi-grigiastre, leggerm. pubescenti o quasi glabre. Sepali quasi glabri internam. Stili 2-3. Albero alto sino a 10-12 m. a Fg. ed infiorescenze pelose, fg. © profondam. laciniate. — Colt. e qua e là inselvat. (Istria, Ven., Sic., Sard. a Bono ecc.). a TYPICA b Fg. ed infiorescenze quasi glabre, fg. semplicem. lobate. (orimbi più lassi. — Malta e Gozo, selvatica nel fondo delle valli { Franc. mer.|. 3 RUSCINONENSIS (GREN., 1864-66) B Fg. 5-9-fide, peloso-tomentose specialm. di sotto. Sepali densam. pelosi in- ternam. Stili 3-5. Alberetto alto sino a 3-5 m. — Frutto 1 cm. diam. circa. — Monti della Stc.; rr. colt. [Spa. Maced. Grec. Russ. mer. As. occ. Afr. bor.|. — Mesp. tanacetifolia Poir. (1797) = Ur. tanacet. Pers. (1807) (forma) — Mesp. lac. Guss. (1827). LACINIATA (UcRIA, 1796) 1822! — Frutto piccolo (8-12 mm. diam.), insipido, appena mangiabile, a noc- cioli per lo più con 2 solehi nel lato interno, Stili 1-2 (rr. 3). Arbusto od arboscello (1-5 m.), per lo più cespuglioso, a rami giovani e pedun- coli glabri o pelosi. Fg. obovate o subromboidee, + cuneate, 3-5-lobe o -fide, a lobi o lacinie incise, dentate od intere; stipole fogliacee, fal- cate, brevem. picciolate, dentate od incise specialm. nei rami sterili (ove sono più grandi). Fi. bianchi (rr. rosei), in corimbi semplici o com- posti, più piccoli che nel prec. (10-15 mm. diam.). Sepali ovali o trian- golari, acuti od acuminati. Frutto ovale o globoso, rosso-corallo (rr. giai- lognolo o bianchiccio). è. Stepi, boschi e macchie, comune; 2-5. Apr.-Magg. [Eur. As. occ. Sib. India Tibet Afr. bor., colt. nat. Am. bor. ecc.|. — Mespilus Crantz (1769). 3 Cr. Oxyacantha L. (1753) 1823 d Stili e noccioli 2 (rr. 1 o 3). a Fg. semplicem. dentate od ottusam. 3-lobe. — Istria, Pen. e Stc. [Eur.] — Mesp. Ox. a integrifolia Wallr. (1822) — Cr. Ox. v. obtusata Ser. (1825). % OXYACANTHOIDES (THUILL., 1799) b Fg. © protondam. 5-(-laciniate. — C0/ tipo. — Mesp. Ox. v. laciniata Wallr. (1822) — Cr. Ox. v. incisa Reg. (1871). 8 LACINIATA DC. (1825) B Stili e noccioli 1 (rr. 2). I Corimbi * ricchi. Frutto privo di verruche. . 1 Rami e spine * robusti, A Infiorescenze e fg. glabre o quasi, — queste © protondam. laciniate, a lacinie patenti ed a nervature laterali curvate verso il picciuolo. — Istria, Pen. ed isole ; spesso colt. per siepi [Eur. As. Afr. bor.| — Mesp. AI. (1785) — Cr. Oxyac. v. monostyla DC. (1825). 7 MONOGYNA (JACQ., 1775) 1823' AA Infiorescenze ed ovari densam. pelosi, quasi lanosi, fg. * pelose di sotto, — a 3-5 lacinie. — Qua e là [Eur. mer. e centr.| — Cr. hirsuta Schur (1866). dò AZARELLA (GrRISEB., 1848) 2 Rami e spine gracili. — Fg., peduncoli e calici leggerm. pelosi. Fi. grandi circa metà della v. monogyna. — Sic. e Cors. | Spa. Port... — Mesp. Tin. (1844). :° INZENGAR (BeRT., 1847) II Corimbi poveri, di 2-4 fi.; peduncoli e calici villosi. Frutto con minutis- sime verruche nericcie. — Fg. leggerm. pelose di sotto, 3-dentate all’apice, 474 Crataegus] {0 ROSACEAE 787 — Pr. al mare: Marche, Campobasso a Toro, Cal. e Sic. [Grec.) — Mesp. Poir. (1797) — Cr. polyacantha Jan (1826). € TRILOBA (Porr., 17789) Crataegus Oxyacantha x monogyna Lasch (1857) = Cr. media Bechst. (1797) = Mesp. Ox. v. intermixta Wenzig (1874) = Cr. intermixta Beck (1890). — C. Tic. a Castione e Malvaglia. Nora 1.° — Sono da ricordare le seg. entità non ben note: Cr. intricata Nicotra (1890). — Sic. fra Trapani e Marsala. Cr. cuneato-trifida Lojac. (1909). — Sic. nel Valdemone ed a Castelbuono. Cr. parvifolia Lojac. (1909). — Ste. nel Valdemone. Nora 2.* — Crat. coccînea L. (1053) = Mesp. Mill. (1768), origin. dell’Am. bor.-or., è talora colt. pei suoi frutti eduli, simili a quelli del Cr. Azarolus, dal quale di- stinguesi per le fg. ovali-rotonde, con 3-5 brevi lobi per lato, doppiam. dentati. Gen. 475. Mespilus L. (1735). (Spec. unica). Arbusto od alberetto (1 !/0- 6 m.), a rami giovani villosi. Fg. a picciuolo brevissimo, bislunghe, acute od acuminate, minutam. seghettate almeno nella metà super., pelose di sotto, quasi glabre di sopra; stipole ovate, caducis- sime. Fi. solitari, grandi, subsessili; brattee persistenti. Calice a tubo largam. campanulato, villoso-tomentoso, a lacinie subeguali ai petali, lanceolato-lineari. Petali obcordati od obovati, bianchi. Stili 5. Frutto peloso, ferrugineo, obco- nico o globoso-depresso, coronato dai sepali persistenti e limitanti un’ampia area ricettacolare depressa, con 5 noccioli appiattiti. è. Dicesi origin. del- ? Oriente, da noi solo colt. e nat.; 3-5. Magg.-Giu. [ As. min. Cauc. Reg. casp., nai. Eur. centr. e mer... — Volg. Nespolo. M. germanica L. (1753) 1824 4 Arbusto od arboscello a rami spesso spinosi. Frutti piccoli, maturi a polpa acidula. — Qua e là nei boschi e siepi: Istria, Pen., Sic., Malta, Sard., Elba ed Ischia. a SILVESTRIS GoIR. 1904) B Arboscello sempre inerme. Frutti più grandi (2-5 cm. diam.), maturi a polpa dolce. — Frequentem. colt. 8 SATIVA GoIr. (1904) Mespilus germanica Xx Crataegus Oxyacantha Gillot (1876) = M. grandiflora Sm. (1804\= Crat. lobata Bosc (1821) = Mesp. Smithii Ser. (1825) = Cratae-me- spilus grandifl. Camus (1899) = Mesp. german. x monogyna Asch. et Gr. (1906). — Ste. alla Ficuzza?. Gen. 476. Cotoneàster Rupp. (1745). (Spec. circa 35, da ridursi, dell’Eur., As., Afr. bor., Am. bor. e Messico). 1 Stili 5. Fg. glabre o quasi, minutam. crenate. Arbusto spinoso (3-20 dm.), a rami giovani, picciuoli ed infiorescenze villosi. Fg. persistenti, ellit- tiche, un po’ coriacee, lucide di sopra, pelosette da giovani soltanto; stipole lineari, fugacissime. Fi. piccoli, bianchi, in corimbi composti 7 VINI - | v 788 0 ROSACEAE [476 Cotoneaster densi. Sepali dentiformi. Petali obovati, lunghi il doppio del calice. Ri- cettacolo lanuginoso. Frutto 5-7 mm. diam., globuloso, rosso-scarlatto, glabro, con 5 noccioli. &. Siepî e macchie frequente: Pen., nat. Istria; 2 e 4, rr. 5 e 3 (Ferrarese a Pomposa). Magg. | Eur. mer. Crimea Caue. As. min., nat. Eur. centr. Am. bor.].. — Mespilus L. (1753) — Crataegus Medie. (1798) — Piracantha coccinea Roem. (1847) — Pirac. Piracantha Asch. et Gr. (1906). — Volg.' Agazzino. 1 C. Piracantha Spach (1834) 1825 — Stili 2-3. Fg. bianco-tomentose di sotto, interissime, Arbusto inerme (2-20 dm.), a rami giovani pelosi. Fg. ovali-subrotonde od ellittiche, "verdi-scure e glabre o quasi di sopra. Fi. bianco-rosei o rossigni. Petali subrotondi, poco più lunghi del calice, concavi. Ricettacolo peloso. Frutto globoso-obconico, rosso od alla fine nero, chinato o pendente, con 2-3 noc- cioli. £è. Boschi e rupi, qua e là; 4-7. Apr.-Giu. [Eur. As. occ.-bor. è centr. sino Tibet e Cina Alger.) — Mesp. Cotoneaster L. (1753) — Volg. Cotognastro. 2 0. integerrima Medic. (1793) 1826 A Calice e peduncoli glabri o quasi. Fi. solitari od in fascetti di 2-3. — Fg. larghe 1-2 cm. Frutto glabro. — Istria, Alpî, App. piacent.-parmig. al M. Bue, tosco-em. (raro), centr., salern. al M. Alburno e cal. sui monti Serramale pr. Tortora e Pollino; 5-1. — Cot. Cotoneaster Karsten (1880). a VULGARIS (Linpx., 1821) B Calice e peduncoli tomentosi. Fi. in corimbetti di 3-7. Frutto peloso. a Fg. ovali, larghe 2-4 cm. Fi. su peduncoli lunghetti e = chinati. — 4lpò, App. bor., centr., salern. sul M. Cervati, cal. al M. Pollino e Gargano ; 4-6. [Hur. centr. e mer.) — Mesp. Ait. (1789) — M. eriocarpa DC. (1806) — M. coccinea W. et K. (1812). 8 rTOMENTOSA (LinpL., 1821) b Fg. subrotonde, larghe 1 cm. circa. Fi. a peduncoli raccorciati, eretti. — App. lucano al M. Papa e cal. al M. Pollino e Sic. alle Madonie; 6--1. { Alger.?). — Pirus Guss. (1827) — Mesp. Bert. (1847) — ? Cot. nummularia Batt. et Trab. (1888), non F. et M. NEBRODENSIS (C. KocH, 1853) Gen. 477. Amelaàanchier Medic. (1789). (Spec. 12, forse da ridursi a 3 o 4, delle Reg. temp. dell’Emisf. bor.). Arbusto inerme, a tomento abbondante e biancastro sugli organi giovani, alla fine + caduco. Fg. a pieciuolo lungo 10-15 mm., alla fine subcoriacee ; stipole strettissime, caduche. Cime racemoso-corimbose, sopra brevi rami la- terali. Calice a tubo urceolato-obconico e lacinie (sepali) lanceolato-acumi- nate. Petali bianchi, lanosi all’esterno, cuneato-lanceolati, 2-3 volte più lun- ghi del calice. Stili 5. Frutto ovoideo (5-10 mm. diam.), azzurro-nerastro e pruinoso a maturità, coronato dai sepali persistenti e diviso in 3-5 logge tappezzate dall’endocarpo coriaceo. è. Luoghi rocciosi, qua e là; 4-7. Apr. Magg. [Eur. centr. e mer. As. occ. Afr. bor.-occ.). — Mesp. Amelanchier L. (1753) — Crataeg. rotundifolia Lam. 11783) — Aronia rotundifol. Pers. (1807) . — Amel. Amelanchier Karsten (1880). — Volg. Pero Corvino. A. ovalis Medic. (1793) 1527 (eat rr EL i Ò, i I] 477 Amelanchier] 0 ROSACEAE 189 A4 Arbusto di 1-2 (rr. 3) m. Fg. ellittico-rotondate, dentate sino alla base, pre- sto denudate di sotto o più rr. a pelosità persistente nella pag. infer. Frutti glabri. a Fg. larghe 2-5 cm. — Istria, Alpi, App. (massime al nord ed al centro) e Ste. nelle Madonie. — A. vulg. f. glabriuscula Strobl (1903). 4 VULGARIS (MOENCcH, 1794) b Fg. più piccole, dure, a denti assai più accentuati. Portam. ridotto. — Cors. e probabilm. da riferirsi qui anche la pianta di Sard. {[Endem.}.— A. vulg. v. rhamn. Litard. (1909). 8 RHAMNOIDES BRIQ. (1913) B Arbusto dî circa 1/2 m. Fg. quasi rotonde, debolm. dentate sino all’apice, a tomento fioccoso persistente di sotto e così pure sui peduncoli, sui calici e sui frutti. — Sc. nelle Madonie (indicato anche della Carnia sul M. Ci macuta ed în V. di Suola) [Eur. or--mer. As. min.|. — Pirus W. (1799) — P. Amel. f. floccosa Guss. (1842) — A. vulg. f. floccosa Strobl (1903). CRETICA (DC., 1825) Gen. 478. Photinia Lindl. (1821). (Spec. circa 20, dell’As. or.--mer. ed Am. bor. e centr.). \ 7 Arboscello sempreverde, a rami glabri e grandi gemme rosse (con portam. del Prunus lusitanica). Fg. coriacee, glabre, a picciuoli lunghetti, villosi di sopra ed a lembo oblungo, acuto, minutam. seghettato; stipole fugaci. Pan- nocchia ampia, corimbosa, glabra. Fi. piccoli, bianchi. Calice a tubo fatto a coppa e lembo a 5 denti caduchi. Petali obovati, riflessi. Stili 2-3. Frutto globoso, piccolo, rosso, ad endocarpo cartaceo. è. Origin. della Cina e Giapp.: colt. per ornamento; 2-4. Magg. — Pare non sia specificam. distinta da Ph. gla- bra Maxim. (1874) (= Crataegus Thunb., 1794). Ph. serrulata Lindl. (1821) 1328 Gen. 479. Eriobòtrya Lindl. (1821). (Spec. 10 circa, dell’As. subtrop. e mer.--or.). Arboscello sempreverde, a rami tomentosi. Fg. obovato-bislunghe o lan- ceolate (lunghe 15-30 cm.), coriacee, rugose, seghettate, tomentose di sotto; stipole lanceolate, quasi persistenti. Pannocchia densa, contratta, lanoso-to- mentosa per peli ferruginei. Calice ottusam. 5-dentato. Petali bianco-giallo- gnoli, obovato-oblunghi, barbati. Stili 5. Frutto globoso, giallo, liscio, a polpa acquosa, dolce, chiuso all'apice, a più semi molto grossi, chiusi nell’endocarpo membranoso-ispessito. é. Origin. della Cina e Giapp.; colt. pei frutti mange- recci ed anche per ornamento; 2, rr. 3. Ott.-Febbr. [Colt. reg. calde e temp. calde|. — Mespilus Thunb. (1784). — Volg. Nespolo del Giappone. E. japonica Lindl. (1821) 1829 Gen. 480. Pirus L. (1735). (Spec. 65, da ridursi, delle Reg. temp. bor. e monti dell’India). 1 Fi. solitari. Calice a tubo largam. campanulato e lembo 5-fido. Ovario a 5 logge pluriovulate. Stili 5. Endocarpio cartilagineo. Sez. I. CyDonIa 3 790 0 ROSACEAE 1480 Pirus — Fi. corimbosi. Calice a tubo ureeolato-obconico e lembo 5-dentato. Ovario a 2-5 logge 2-ovulate. 2 2 Fg. a prefogliazione convoluta. Corimbi semplici. Stili e logge del- l’ovario 5. Frutti + grossi, ad endocarpio cartilagineo. Sez. II. EUPIRUS 4 — Fg. a prefogliazione conduplicata. Corimbi spesso composti. Stili e logge dell’ovario 2-3 (rr. 4-5). Frutti piccoli, bacciformi, ad endocarpio cartaceo o crostoso, fragile, rr. cartilagineo (in P. domestica). Sez. III. SorBus 5 Sez. I. CypònIa (MiLL., 1768). 3 (1) Arbusto od alberetto inerme (3-8 m.). Fg. ovate, interissime, grigio- tomentose di sotto; stipole lineari, caduche. Fi. grandi, subsessili. Calice densam. tomentoso, a lacinie ovato-lanceolate, denticolato-glandulose, precocem. riflesse. Petali bianchi (rosei all’esterno), subrotondi. Frutto grosso, cotonoso-tomentoso (alla fine denudato), giallo-dorato, fragrante, a polpa dura ed astringente anche a maturità. è. Origin. dell’ As. oce.: colt. e qua e là nat; 1-4. Apr.-Magg. [Colt. nat. Eur. As. media Afr. bor. Am. temp.|. — Cydonia oblonga Mill. (1768) — C. Cydonia Pers. (1807) — C. vulgaris Pers. (1897). — Volg. Melo-C'otogno, Cotogno. 1 P. Cydonia L. (1753) 1830 A Frutto globoso, a forma di pera o di mela. Nat. Istria, Pen., Sic. e Sard. — Cydonia Mill. (1768) — C. piriformis Medic. (1793). o. MALIFORMIS n. comb. B Frutto piramidato--troncato, molto grosso, solcato o gibboso. Pianta in ogni parte più grande. — Colt. — Cydonia Mill. (1768). — LusrraNICA FiroRt (1898) Sez. II. EuPIRUS FIoRI (1898). 4 (2) Antere rosso-violacee. Stili liberi, Frutto attenuato o rotondato alla base, a polpa con corpuscoli ossei. Alberetto od albero (3-20 m.). Fg. a picciuolo lungo 1-4 (rr. 5) cm.; stipole lineari, caduche. Peduncoli e spesso anche i calici bianco-lanuginosi, questi a denti alla fine riflessi, lanuginosi all’interno. Petali bianchi (talora rosei all’esterno). &. Boschi, macchie e siepi, selvatico, inselvat. e largam. colt.; 2-5. Apr.- Magg. |-Eur. media e mer. As. occ., colt. nat. Reg. temp. e trop.-mont.|. — Volg. Pero. 2 P. communis L. (1753) 1831 A Fg. ovali-ellittiche o subrotonde, minutam. seghettate, a picciuolo. spesso subeguale alla lamina o talora soltanto lungo 1/3 -- 2/3 di essa, da adulte glabre e verdi-pallide di sotto. a Frutto piccolo, trottoliforme o globoso, ferrugineo o giallognolo a matu- rità, a polpa dura ed astringente. Piante © spinose. I Fg. subrotonde, ovali od oblunghe, pelose da giovani (rr. anche da adulte). Tubo calicino lanoso. Frutto trottoliforme. — Selvatica od inselvat. : . Istria, Pen. e Sîc. (da considerarsi come capostipite delle forme colt.). a ACHRAS (GAERTN., 1791) 480 Pirus] 70 ROSACEAE T91 II Fg. subrotonde, spesso cuoriformi alla base, glabre anche da giovani (rr. un po’ pelose). Tubo calicino glabro. Frutto globoso. — Colla var. prec. 8 PiRASTER L. (1753) (Mepic., 1793) b Frutto di forma, grandezza e colore variabilissimo, a polpa + molle e dolce. — Pianta inerme, a fg. come in f. — Colt. ovunque, vr. inselvat. — P. do- mestica Medic. (1793), non Ehrh. SATIVA (LAM. et DC., 1805) B Fg. © allungate, quasi affatto intere, a picciuolo molto più breve della la- mina, glabre e glauche oppure lanose di sotto da adulte. 1 Fg. + fioccoso--lanose di sotto, anche da adulte, ovali, a nervature laterali ad angolo molto aperto. — Frutto globoso (circa 4 cm. diam.). — Bergam. a M. Bronzone sopra Tavernola e M. Canto alto e forse altrove nelle Alpi. [Franc. Alpi Balc. Ungh. As. occ., altrove colt.|. ò NIVALIS (JACQ., 1774) 2 Fg. glabre o quasi però glauche di sotto da adulte, bislunghe od ellittiche, a nervature laterali ad angolo acuto. A Petali piccoli, oblungo--obovati. Frutti trottoliformi o globulosi. — /str7a, Veron., Lig. occ., App. mod. a Renno e bologn., Tosc., Pen. centr. e mer., Stc., Malta, Sard., Cors., Elba e Giglio. 'Eur. medit. Crim. Rodi As. min.].. — P. parviflora Desf. (1808) — P. oblongifolia Spach (1834). e AMYGDALIFORMIS (VILL., 1807) 1831! AA Petali il doppio più grandi, subrotondi. Frutti globosi, depresso-ombe- licati alla base ed all’apice, circa 14 mm. diam. — Ste. [Endem.). — P. cuneifolia Guss. (1826). © PIRAINA (Rar., 1814; — Antere gialle, Stili saldati alla base. Frutto scavato-ombelicato alla base, a polpa senza ceorpuscoli ossei. Alberetto od albero (3-9 m.). Fg. a picciuolo lungo 1-3 cm., per lo più doppiam. dentate. Petali per lo più rosei all’esterno. Il resto c. s. È. Boschi, macchie e siepi, selvatica, inselvat. e largam. colt.; 2-5. Apr.-Magg. [Eur. centr. ed or. As. occ. e centr. Sib., colt. Reg. temp.|. — Malus communis Poir. (1804). — Volg. Melo. 3 P. Malus L. (1753) 1832 A Fg. glabre e verdi di sotto da adulte, lucide, rotondo--ovali, brevem. acumi- nate. Frutto di 2-2 1/2 cm. diam., subgloboso, a sapore acerbo. — Friuli or. sul M. Corada, Carnia, App. piem. in V. Gorzente, Lig. occ., Tosc. nel Luc- chese ed a Vallombrosa, App. di Foggia, Basil., Cal., Sic. e Cors. — Malus Mill. (1768) — M. acerba Mérat (1812) — P. acerba DC. (1825). o. SILVESTRIS L. (1753) (S. F. Gray, 1821) B Fg. + pelose e biancastre di sotto anche da adulte, ovali--bislunghe od obovate (rr. rotondo-ovali), per lo più lungam. acuminate. Frutto nelle piante selva- tiche giallognolo e di sapore acidulo--dolciastro, subgloboso o depresso, nelle forme colt. di colore, grandezza e forma variabilissimi. — Largam. colt. e qua e là inselvat. nell'Istria, Pen., Sîc., Sard. e Cors. [Eur.). — Malus Borkh. (1803) — P. Malus v. tomentosa Koch (1837). ©? DASYPHYLLA (BLUFF et Finc., 1825) Sez. III. SòrBus (L., 1735). 5 (2) Fg. ovali od ovali-bislunghe, semplici, seghettate o lobate, 6 — Fg. bislunghe, imparipennate, 8 6 Fg. distintam. lobate. Stili lIungam. saldati. Arbusto od albero inerme (3-20 m.). Fg. lungam. picciolate, largam. ovali, subcordate o rr. cuneate 792 0 ROSACEAE |480 Pirus alla base, a 7-9 lobi regolarm. seghettati, con 3-5 nervature secondarie più forti per lato, verdi e generalm. anche glabre sulle 2 pag. da adulte; stipole subnulle. Corimbo composto, ampio, peloso, a fi. piccoli, bianchi. Stili 2 (rr. 3-5). Frutto ellittico od obovato, 10-15 mm. diam., giallo-ros- siccio poi bruno, acerbo, a calice alla fine caduco. è. Boschi e macchie, qua e là: Istria, Pen., Sic., Sard. e Cors.; 2-5. Apr.-Magg. [Eur. As. occ. Alger.) — Crataeg. L. (1753) — Sorbus Crantz (1767) — Hahnia Medic. (1793). — Volg. Buaccarello, C'iavardello. 4 P. torminalis Ehrh. (1789) 1833 — Fg. seghettate od oscuram. lobate. Stili liberi, 7 7 Petali bianchi, obovati o subrotondi, patenti. Fg. nivee-tomentose di sotto. Alberetto od albero inerme (3-9 m.). Fg. brevem. picciolate, con 4-11 paia di nervi secondari paralleli; stipole lineari, caducissime. Corimbi niveo-tomentosi. Stili 2. Frutto subgloboso, 10-12 mm. diam., rosso a maturità, dolciastro, mangereccio. è. Boschi e rupi; 4-5. Magg.-Lugl. Eur. As. occ. Songar. Giapp. Afr. bor.-oce. Can... — Crataeg. L. (1753) — Sorbus Crantz (1762) — Hahnia Medic. (1793) — Aria nivea Host (1831). — Volg. Farinaccio, Sorbo montano. 5 P. Aria Ehrh. (1789) 1834 A Fg. ovali o bislunghe, acute all’apice. a Fg. ovali od oblunghe, lunghe al massimo il doppio della loro larghezza. I Fg. piuttosto grandi, seghettate o superficialm. lobulato-incise. — Istria, Pen., Sic., Sard. e Cors. — Sorb. Aria v. obtusata Gren. (1775) — S. obtu- sifolia Hedl. (1901). a OBTUSIFOLIA DC, (1835) II Fg. assai più piccole del tipo, finam. seghettate. — Alpi Cozie [|Cevenne] — ? Sorb. Aria v. carpinifolia Petz. et Kirchn. (1864) —- Sorb. bell. Gandog. (1875) — S. carpinifol. Hedl. (1901). 8 BELLOJOCENSIS AScH. et GR. (1906) III Fg. piuttosto grandi, incise, a lobi lunghi 10-15 mm., alla lor volta se- ghettati. — Comasco nella Grigna, C. Tic., App. piem. pr. Calizzano ecc. — Sorb. Aria v. incisa Rchb. (1832) — S. incisa Hedl. (1901). INCISA AscH. et GR. (1906) V Fg. strette, almeno in parte lunghe circa il doppio della loro larghezza. 1 Fg. 7-14 per 3 1/2--6 cm., seghettate od inciso--dentate sino alla base. — Alpi ecc. [Eur. centr. Pir.. —? Sorb. Aria v. longifolia Pers. (1807) — P. Aria v. acutifolia DC. (1825) — Sorb. longifol. Hedl. (1901). ò EDULIS (W., 1809) 2 Fg. 6-12 per 21/2 --6 cm., manifestam. cuneate alla base e quivi quasi intere, decisam. seghettate solo dal mezzo in su. — Alpi Cozze. |Ingh. Scand.|.— Sorb. Aria v. salicifol. Myrin (1838) — S. salicifol. Hedl. (1901). ° SALICIFOLIA AscH. et GR. (1906) B Fg. ovali-rotondate, ottuse o troncato--rotondate all'apice, a tomento più co- pioso, doppiam. seghettate od inciso--dentate. — Alpi Cozie, App. tosc., Basil. al M. Sacro di Novi, Sic. nelle Madonie ecc. |Pen. balc. Creta Crimea As. occ. sino Pers.|.. — Crataeg. umbellata Desf. (1829) — P. Aria v. cretica Lindl. (1850) — P. meridionalis Guss. (1844) — Sorb. Aria v. graeca C. Koch (1869) — S. umbellata Fritsch (1896). { GRARECA (Lopp., 1816) — Petali rosei, obovato-lanceolati, quasi eretti. Fg. verdi di sotto. Arbusto sdraiato-ascendente (6-10 dm.). Fg. a picciuolo brevissimo, ovali-bislun- 480 Pirus] (0 ROSACEAE 193 ghe (lunghe 5-7 cm.), ristrette alla base e quivi intere, nel resto doppiam. seghettate, glabre o da giovani pelose sui nervi e punteggiato-glando- lose di sotto. Corimbi densi, bianco-tomentosi. Il resto c. s. È. Boschi e rupi in suolo calcare: Istria, Alpi, App. lig. e lig.-piacent. al M. Mag- giorasca, non più ritrovato al Gargano e nell’ Avell. al M. Vergine; 5-7. Giu.-Lugl. [Pir. Alpi Eur. centr.). — Mespilus L. (1753) — Sorbus Crantz (1763) — Hahnia Medic. (1793) — Aria Host (1827). 6 P. Chamaemespilus Ehrh. (1789) 1835 8 (5) Gemine per lo più tomentose, non vischiose. Infiorescenza con pe- losità appressata o quasi glabra. Frutto circa 1 cm. diam. (rr. più), intensam. rosso ed acidulo-amaro a maturità (rr. dolce), Alberetto od albero (5-15 m.). Fg. a 5-13 foglioline, intere alla base per breve tratto e nel resto acutam. seghettate, glauche di sotto e scarsam. pelose da giovani, poi affatto glabre; stipole lineari, caduche. Corimbi grandi, densi. Fi. piccoli, bianchi. Calice a denti rivolti in dentro dopo la fiori- tura. Petali obovati. Stili per lo più 3. è. Boschi, qua e tà: 5-6, rr. 2-4. Magg.-Giu. [Eur. As. media e bor... — Sorbus L. (1753). — Volg. Sorbo degli uccellatori, S. selvatico. 7 P. Aucuparia Ehrh. (1790) 1836 A Frutto maturo acidulo--amaro. a Gemme vellutate o tomentose. Foglioline ed infiorescenze + pelose. I Foglioline lanceolate o bislunghe, acute od acuminate. Frutto globuloso. — Istria e Pen. x TYPICA II Foglioline ellittico-oblunghe, ottuse. Frutto ellittico. — Pelosità più co- piosa e più a lungo persistente. — Cal., Ste. nelle Madonie e Cors. [Endem.]. 8 PRAEMORSA (Guss., 1827) b Gemme poco pelose o glabre. Foglioline anche da giovani ed infiorescenze glabrescenti o glabre. — Alpi, Cal. alla Sila, Cors. ecc. — Sorbus Gilib. (1781) — S. Auc. v. alpestris Wimm. (1841) — P. Auc. v. glabra Goir. (1904). | GLABRATA WiImm. et GRAB. (1821) B Frutto maturo dolciastro. Foglioline irregolarm. dentate. — Il resto come nel tipo. — Trent. a Povo, colt. — Sorb. Auc. v. dulcis Kraetzl. (1890). è DULCIS AscH. et GR. (1906) — Gemme glabre, vischiose. Infiorescenza densam. fioccoso-lanosa (almeno da principio). Frutto 2-4 cm. diam., giallo-rossigno poi bruno-porpo- rino e dolce a perfetta maturità. Foglioline ovate o lanceolate, intere alla base per più lungo tratto che nella prec., con pelosità abbondante ed a lungo persistente. Fi. più grandi che in P. Aucup. Calice a denti ri- volti in fuori dopo la fioritura. Stili 3-5. Frutto piriforme od anche glo- boso. Il resto c. s. è. Boschi e macchie, qua e là, spont., nat. e spesso colt. (sec. alcuni derivato dul prec. colla colt.); Istria, Pen. ed isole; 2-4. Apr.-Giu. [Eur. mer.; colt. nat. altrove]. — Sorbus L. (1753) — P. Sorbus Gaertn. (1791). — Volg. Sorbo, S. domestico. 8 P. domestica Ehrh. (1790) 1837 Pirus Malus Xx torminalis Focke (1881) = Crataeg. florentina Zuccagni (1809) = P. crataegifolia Targ.--Tozz. (1811) = P. flor. Targ.--Tozz. (1829) = Sorbus flor. Nym. (1854--55)=S. crataeg. Wenzig (1883)=P. torm. x Malus Lindl. (?), Fiori (1898). — Tosc., Moden., Bologn., Faentino, Marche e Nap. T94 (0 ROSACEAE |480 Pirus P. Aria X torminalis Focke (1881) = Crataeg. latifolia Lam. (1778) = P. interme- dia Bechst. (1797), non Ehrh.= Sorbus latifol. Pers. (1807) = P. latifol. Lindl. (1841) = S. Aria Xx torm. Bechst. (1821)? = P. torm. x Aria Asch. et Gr. (1906). — Alpi veron. sul M. Precastio pr. Cogolo, bergam., ticin. e piem. P. Aria X Chamaemespilus Focke (1881) = Aria Hostii Jacq. (1826) = Sorbus Hostii Heynh. (1840) = S. Aria x Cham. ©. Koch (1869). — Comasco alla Corna sopra Introbio, Gr. S. Bernardo. P. Aria X Aucuparia Irmsch ex Garcke (1860) = P. semipinnata Roth p. p. (1827) = Sorbus hybrida Koch (1835), an L. p. p.? = P. thuringiaca Ilse (1866) = S. Aria X Auc. Wenzig (1873) = P. Aucup. Xx Aria Focke (1881) = S. thu- ring. Fritsch (1896) = S. semipinnata Hedl. (1901). — Trent. nelle Giudicarie sopra Bondone, Comasco, C. Tic. in V. Intelvi a Penna, Piem. a Riva di Valsesia, Cogne e Corrmayeur. Nota. — Coltivasi spesso a scopo ornamentale il P7rus japorica Thunb. (1184) = (ydonia Pers. (1807) — Chaenomeles Lindl. (1822) dai bei fi. rosso--scarlatti, origin. della Cina e Giapp. Fam. LX XI. LEGUMINOS-E. (Gen. 429, spec. (000 circa sparse su tutto il Globo, però rare nella N. Ze- landa e mancanti nell’Antartide). Proprietà ed usi. — Alle Leguminose appartengono diverse piante largam. e da antichissimo tempo utilizzate dall'uomo come alimentari, tantochè le Lenticchie si trovano nominate anche nella Bibbia. I legumi più usati sono: il Pisello (Pisum sativum), il Fagiuolo (Phaseolus vulgaris, Ph. coccineus e Vigna unguicu- lata), la Lenticchia (Vicéa Lens), la Fava (Vicia Faba), il Cece (Cicer arietinum) ed in secondo ordine il Lupino (Lupinus albus), il Fieno-greco (Trigonella Foenum- graecum) e la Cicerchia (Lathyrus Cicera). Di tutte queste piante si mangiano i semi cotti e di alcune (Fagiuolo, Pisello) anche i baccelli o legumi giovani. I le- gumi si prestano malissimo per fare del pane mancando di glutine; essi conten- gono invece un’altra sostanza proteica detta legumina o caseina vegetale unitam. a gran quantità d’amido. Importante è il modo di comportarsi della legumina coi sali alcalini; col carbonato e solfato di calce essa forma un corpo insolubile, in- vece è sciolta dal bicarbonato sodico, di conseguenza le acque così dette crude, cioè ricche di sali di calce, cuociono male i legumi ed invece l'aggiunta di bicar- bonato sodico favorisce oltremodo la loro cottura. Abbiamo notato sopra come piante alimentari di secondo ordine il Lupiîno e la Cicerchia; ora è bene notare che il loro uso non è scevro di pericoli, conte- nendo i semi di tali piante degli alcaloidi e nel Lupino anche un glucoside (la lup?- nina) nocivi alla salute; anzi per la Czcerchia non sono rari nella povera gente i casi di avvelenamento con speciali fenomeni morbosi conosciuti col nome di latirismo. Alcune Leguminose ci danno dei semi oleosi come l’Arachide (Arachés hypogea), dalla quale si ricava colla spremitura a freddo il 45-50 °/, di olio a sa- pore dolce ed odore aggradevole; tale olio viene specialm. impiegato nell’indu- stria della fabbricazione del sapone ed è formato da un miscuglio di oleina, pal- mitina ed arachidina. I semi dell’Arachide sono usati come alimento presso certi popoli dell’Africa ecc., da noi si mangiano abbrustoliti col nome di Drustolini americani. IT frutti della Ceratonia Siliqua, conosciuti col nome di carrube, hanno ata TI LEGUMINOSAE 795 una polpa molto zuccherina, contenente il 18 °/, di glucosio ed il 32 "/, di sacca- rosio, insieme a sostanze albuminoidi e pectiche ed a tannino; colla fermenta- zione possono dare sino al 25 °/, di alcool ed il panello residuale è utilizzabile come un buon mangime. Le carrube sono spesso mangiate dal popolo e gli Arabi se ne servono anche come alimento e per preparare delle bevande; possono pure servire pel nutrimento dei cavalli, muli, ecc. I semi del Cece torrefatti sono spesso impiegati come succedanei del caffè, per lo stesso uso sono pure talora adoperati quelli del Lupinus angustifolius, Astragalus baeticus e Ceratonia siliqua. Infine citeremo come piante alimentari poco usate: l’Apios tuberosa di cui si mangiano cotti i tuberi, che hanno sapore dolciastro; la Robinia ed il Cercis Siliquastrum a fi. con sapore dolce non sgra- devole e si mangiano fritti, ed il Lotus edulis i cui frutti e semi vengono talora mangiati dalla povera gente. Le Leguminose sono piante utilissime all’agricoltura, sia perchè ci danno i migliori foraggi, sia perchè vengono utilizzate nelle rotazioni agrarie per arric- chire il terreno di azoto; questo infatti viene immagazzinato nei loro tubercoli radicali col concorso di un peculiare batterio detto Ahizobium leguminosarum, il quale ha la proprietà di trasformare l’azoto libero dell’aria in nitrati assorbi- bili dalle radici. Tra le migliori e più comunem. colt. foraggere vanno ricordate: l’Erba--medica (Medicago sativa), il Trifoglio pratense (7. pratense), il Trifoglio incarnato (7. incarnatum), il Fieno-greco (Trigonella Foenumgraecum), la Lupi nella (Onobrychis viciaefolia), la Sulla (Hedysarum coronarium), il Pisello (Pisum sativum 8 arvense), la Cicerchia (Lathyrus sativus), la Veccia (Vicia sativa) e la Fava (V. Faba): nell’is. Pantelleria colt. per foraggio anche Astragalus baeticus. Molte altre concorrono a formare i prati naturali o sono più raram. colt., tali ad es.: le Medicagini (M. lupulina, orbicularis, arabica, hispida, ecc.), i Trifogli (T. squarrosum, montanum, hybridum, resupinatum, fragiferum, repens, filiforme, campestre, patens ecc.), i Latiri (L. articulatus, hirsutus, silvester, annuus, paluster, pratensis, luteus ecc.), le Veccie (V. sepium, Cracea, villosa, hirsuta, Ervilia ecc.), la Vulneraria (AnthyMlis Vulneraria), il Meliloto (M. officinalis, M. alba), la Tri gonella caerulea, il Trifoglio giallo (Lotus corniculatus), la Capraggine (Galega of- ficinalis), V Astragalus glycyphylos, la Coronilla varia, il Cece (Cicer arietinum) ecc. Per l’alimentazione degli animali sono pure adoperati alcuni legumi; ricor- diamo specialm. le Fave che servono come biada per gli equini e, ridotte in ta- rina, all’ingrasso dei suini e bovini, il Feno-greco, i Veccioli (Vicia Ervilia) e la Veccia (V. sativa). Parecchi semi di Leguminose sono ricercati dagli uccelli e specialm. dai piccioni; ricorderemo specialm. quelli di Spartium junceum, Cytisus scoparius, Melilotus officinalis, Trifolium pratense, Pisum sat. var. arvense, La- fhyrus silvester, Cicera, niger, vernus e luteus, Vicia sativa, silvatica ecc. I fi. di Spartium junceum, Trifolium pratense e Robinia vengono ricercati dalle Api e specialm. la Robinia è molto raccomandata per l’apicoltura. Tra le Leguminose nostrali non ne abbiamo di molto importanti dal lato medicinale, però ne ricorderemo alcune. La rd. di Liquirizia (Glycyrrhiza glabra), oltre a dello zucchero, contiene un principio di sapore speciale detto glicirrizina sotto forma di glicirrizzato d’ammonio. Da questa rd. si estrae in Calabria e nel- l'Oriente il sueco di liquirizia, che usasi in farmacia per involgere le pillole, per correggere certi sapori e per bevande rinfrescanti; tale rd. usasi anche in medi- cina veterinaria. La rd. di Glycyrrhiza echinata ha le stesse proprietà ma è meno zuecherina e contiene minor quantità di glicirrizina. Anche l’Astragalus glycyphyt lus ed il Trifolium alpinum hanno rd. zuccherine che in qualche modo ricordano quelle di Liquirizia. Le sommità fiorifere dei Melilotus officinalis ed altissima e 796 1 LEGUMINOSAE Trigonella caerulea hanno un piacevole odore di fieno, simile a quello dell’Antho- ranthum odoratum, dovuto a kumarina e melilotolo; sono usate per preparare un collirio ed in profumeria. Gli Astragalus sempervirens e Tragacantha danno della gomma adragante simile a quella ricavata da molteplici altri Astragali spi- nosi dell'Oriente. Anche i semi di Ceratonia servono a preparare una sostanza adesiva simile alla gomma adragante; anticamente servivano anche per tingere in giallo la seta e la lana. Le fg. e la corteccia della stessa pianta sono ricche . di tannino. I semi di Fieno-greco contengono due alcaloidi, uno detto #rigonellina, e l’altro identico alla nevrina o colina; tali semi vengono usati nella medicina veterinaria e tanto essi quanto tutta la pianta comunicano uno speciale sapore alla carne dei bovini che se ne alimentano. La rd. di Bonaga (Ononis spinosa) con- tiene un glucoside detto ononina e l’onocerina, inoltre della resina ed un prin- cipio amaro; era usata in passato come diuretico. I semi della Corona Emerus contengono un alcaloide detto coronillina; i fi. e le fg. di questa pianta e della Coron. varia pare abbiano proprietà simili a quelle della Digitale. L° Anthy2Wlis Vulneraria era in passato adoperata nelle contusioni e di qui è venuto il suo nome. Il Cytisus scoparius contiene un principio colorante detto scoparina ed una sostanza amara, la sparteina; tale pianta usasi in decotti come diuretica e purgativa e la sparfeina nelle affezioni di cuore. Il succo di Genista tinctoria alla dose di 20-80 gram. è purgativo; i semi di questa pianta sono emetico-purga- tivi. La Genista sagittata è pure purgativa. Ben poche Leguminose sono velenose e tra esse va ricordato l’Avorniello (Cytisus Laburnum), i cui semi contengono due alcaloidi velenosi chiamati cà sina e laburnina. Così pure la corteccia, i rami giovani ed i semi dell’Ulex euro- paeus contengono un alcaloide velenoso detto ulexina; ed anche l’Anagyris foetida, caratterizzata dall'odore sgradevole che emana da tutte le parti ma specialm. dalla corteccia quando venga strofinata, ha dei semi contenenti un alcaloide ve- lenoso detto anagirina. Im Sicilia si è osservato che quando i semi di MelMotus sulcata inquinano quelli di frumento danno alla farina ed al pane odore e sapore disgustoso. Le fg. e rami giovani di Cytisus scoparius, Genista tinctoria, Spartium junceum, Cercis siliquastrum, Amorpha fruticosa e Colutea arborescens possono servire a tingere in giallo o verde-giallastro. Dai rami di Spartium junceum e Genista tinctoria e dalla corteccia di Robinia si può ricavare della filaccia per far corde ecc. Tl legno di alenne Leguminose è molto apprezzato; ricordiamo specialm. quello della Robinia, molto forte e che si presta per raggi e denti di ruote; l’Avorniello (Oytisus Laburnum e C. alpinus) ha un legno duro che si presta per lavori di toenio, archi, cerchi, sedie, pali per viti ecc.; il legno di Cercis siiquastrum, Albizzia Julibrissin, Sophora japonica e quello rosso di Ceratonia Siliqua sono usati per lavori di ebanisteria e di carradore. Lo Spino di Giuda (Gledztschia triacanthos) e la Robinia sono colt. per siepi protettive e talora anche nei viali e boschetti. La Robinia poi, facilmente adat- tabile anche ai terreni più magri, si presta molto bene, colle sue lunghe e ro- buste radici, a consolidare i terreni lavinosi, le scarpe dei terrapieni, rive di tor- renti ecc. Come piante ornamentali citeremo la Sophora japonica, raccomandabile per il suo pronto accrescimento, e l’Albizzia Julibrissin, dal bel fogliame ed ele- ganti ed odorose infiorescenze, che frequentem. si colt. lungo i viali; nei boschetti artificiali troviamo invece frequentem. Cercis Sdiquastrum, Cytisus Laburnum, Colutea arborescens ed Amorpha fruticosa e sui muri la Glicine (Wistaria fori bunda) dalle belle ed abbondanti infiorescenze a grappolo. i È til (1 LEGUMINOSAE 797 Chiave dei generi, 1 Fg. tutte semplici (talora caducissime e quindi piante apparentem. afille). Cirri mancanti. 3 — Fg. digitate, pennate o bipennate, raram. 1-fogliolate ovvero ridotte ad un cirro o talora le infer. o le super. semplici. 2 2 Fg. digitato-3-9-fogliolate o pennato-3-fogliolate (cioè colla fogliolina me- diana picciolettata) (1), rr. 1-fogliolate, mai cirrifere. S — Fg. pennato-pluri-fogliolate o cirrifere (vedi anche Robinia Ps.-Acacia v. monophylla). 26 A SIMPLICIFOLIAE. 3 Albero od arbusto a fi. rossi e fg. orbicolari-reniformi. 484 Gercis — Arbusti o soffratici a fi. gialli o rr. bianchi e fg. mai orbicolari-reniformi. 4 — Erbe annuali. 7 4 Calice poco più breve della corolla, profondam. diviso in 2 valve. 492 Ulex — Calice assai più breve della corolla, mai bivalve. 5 5 Calice spatiforme, cioè fesso dal lato super. sino alla base, intero o quasi al margine. Carena a petali aderenti ma liberi. 491 Spartium — Calice mai c. s., dentato al margine. Carena a petali saldati anteriorm. 6 6 Calice bilabiato. Legume + sporgente dal calice. 490 Genista p. p. — Calice non bilabiato. Legume rinchiuso nel calice. 500 Anthyllis Hermanniae 7 (3) Fg. obovato-spatolate. Legume circonvoluto, formato di articoli spi- nosi o tubercolati sul lato esterno, 513 Scorpiurus — Fs. (fillodii) lineari-lanceolate. Legume diritto, non articolato, liscio ed inerme. 523 Lathyrus Nissolia B DIGITATIFOLIAE VEL UNI- TRIFOLIOLATAE. S (2) Fg. a 5-9 foglioline palmate. Ali saldate tra loro anteriorm. 487 Lupinus — Fg. a 3 foglioline (non computate le stipolari quando esistono) o rr. 1-to- gliolate. 9 9 Carena di due pezzi, assai più grande degli altri petali. Stami tutti liberi. Arbusto fetido. 486 Anagyris — Carena mai c. s. Stami monadelfi o diadelfi. 10 10 Stipole nulle o molto differenti dalle foglioline, che sono intere o dentate. 11 — Stipole (foglioline stipolari) uguali od assai somiglianti alle foglioline e come queste sempre interissime. Vedi 37 11 Arbusti o soffrutici a stipole nulle o piccole e libere (talora caduche). Foglioline sempre interissime. Stami monadelfi. 12 — Erbe o rr. arbusti, ma a stipole bene sviluppate ed aderenti al picciuolo (sempre persistenti). Foglioline spesso denticolate. 17 (1) Potendosi facilm. prendere le foglioline stipolari dei gen. Lotus e Dorycnium come vere stipole e considerare quindi le relative fg. come trifogliolate, così tali generi trovansi richiamati anche nella sezione 8. 798 (1 LEGUMINOSAE 12 Stilo glanduloso. Legume tubercolato-glanduloso. 488 Adenocarpus - Stilo glabro. Legume non tubercolato-glanduloso. 13 13 Calice -scindentesi circolarm. nel mezzo collo sbocciare della corolla e la- sciante in posto la parte inferiore a margine intero. 493 Calycotome — Calice mai scindentesi c. s., sempre a margine dentato. 14 14 Calice non bilabiato. Legume rinchiuso nel calice. 500 Anthyllis Hermanniae — Calice bilabiato. Legume + sporgente dal calice. 15 15 Arbusti spinosi oppure a rami giunchiformi. 16 — Arbusti nè spinosi nè a rami giunchiformi. 489 Cytisus 16 Calice brevem. campanulato. Arbusti a rami giunchiformi oppure spinosi ma a spine laterali. 490 Genista p. p. — Calice tubuloso-allungato. Arbusto con spine terminali. 489 (Cytisus spinescens 17 (11) Fs. senza stipolette. Carena non rostrata o con rostro diritto. Piante mai volubili. 15 Fg. munite di stipolette alla base dei piccioletti delle singole foglioline. Carena con rostro + contorto a spirale. Piante seneralm. volubili. 25 18 Legume inarticolato. Stipole libere o saldate al picciuolo. 19 — Legume formato di più articoli sovrapposti. Stipole saldate in una sola opposta alla fg. 515 Coronilla scorpioides 19 Stami monadelfi (cioè tutti 10 riuniti pei filamenti). Carena per lo più ro- strata. — Stipole saldate al picciuolo. Foglioline denticolate. 494 Ononis — Stami monadelfi. Carena non rostrata. — Stipole libere. Foglioline inte- rissime. 489 Cytisus argenteus — Stami diadelfi (cioè 9 riuniti c. s. ed 1 affatto libero o rr. saldato in | basso agli altri). Carena ottusa. 20 20 Legume falcato-reniforme o contorto ad elica. 495 Medicago — Legume mai c. s. 21 21 Legume almeno 3 volte più lungo che largo, lungam.. sporgente dal ca- lice. Fi. gialli o rr. lillacini. 497 Trigonella p. p. — Legume meno di 3 volte più lungo che largo, rinchiuso o poco spor- gente dal calice. 22 22 Legume reticolato-venoso o rugoso. Fi. in racemi spiciformi, gialli o bianchi. 496 Melilotus — Legume liscio, rr. striato longitudinalm. o verrucoloso. Fi. mai in racemi c. s. e nello stesso tempo gialli o bianchi. 25 23 Pianta glandulosa, con odore resinoso. Stipole libere. 507 Psoralea — Pianta mai con odore resinoso. Stipole saldate al picciuolo. 24 24 Petali tutti od almeno i 4 infer. aderenti al tubo staminale. Legumi lisci, non rostrati. Fi. mai azzurri. 498 Trifolium — Petali tutti liberi. Legumi striati longitudinalm., rostrati. Fi. azzurri. 497 Trigonella caerulea 25 (17) Calice a 5 denti. Stilo glabro. Stipole non prolungate in basso. 526 Phaseolus — Calice a 4 denti. Stilo barbato lungo il lato super. Stipole prolungate in basso ‘oltre il punto d’inserzione. 527 Vigna (1 LEGUMINOSAE (99 C PINNATIFOLIAE. 26 (2) Alberi a fi. piccoli e corolla non papilionacea o nulla. Stami 4-5 od indefiniti. Pd? — Erbe, arbusti od alberi a corolla papilionacea (rr. ridotta al solo ves- sillo). Stami 10. 28 27 Fi. ermafr., in capolini. Corolla gamopetala. Stami indefiniti. Albero inerme. 481 Albizzia — Fi. poligami, in racemi spiciformi. Corolla di 4-5 petali simili ai sepali. Stami 4-5. Albero normalm. armato di grosse spine. 482 Gleditschia -- Fi. poligamo-dioici, in racemi. Corolla 0. Stami 5. Albero inerme. 483 Ceratonia 28 (26) Fg. imparipennate, cioè terminanti con una fogliolina, rr. paripennate ma in tal caso terminanti con una spina. 29 — Fg. paripennate, generalm. terminate da un viticcio o da una resta, però mai da una spina, rr. del tutto trasformate in viticcio. 52 29 Alberi od arbusti (talora altam. volubili) a fi. in pannocchia o racemo. 30 — Erbe od ancke arbusti ma a fi. ad ombrella. 35 30 Legume rigonfio a vescica. Fi. gialli, 2-6 in brevi racemi. 512 Colutea — Legume mai rigonfio a vescica. Fi. non c. s. S1 31 Albero inerme. Fi. gialli, in pannocchia. Stami tutti liberi. Legume mo- niliforme, carnoso, indeiscente. 485 Sophora — Albero con stipole trasformate in spine. Fi. bianchi, in grappolo. Stami diadelfi. Legume piano-compresso, 2-valve. 511 Robinia — Arbusti eretti o volubili, inermi. Fi. violacei, lilacini o rr. bianchi. 32 32 Arbusto volubile. Fi. in grappoli pendenti. Corolla papilionacea, normale. Legume allungato, 2-valve. 510 Wistaria — Arbusto eretto. Fi. in racemi spiciformi, eretti. Corolla ridotta al solo vessillo. Legume breve, indeiscente. 508 Amorpha 33 (29) Fi. in capolini od ombrelle o talora solitari o geminati sopra pedun- coli ascellari. 34 — Fi. in racemi od in fascetti ascellari. 44 34 Foglioline acutam. seghettate. Fi. solitari. 521 Gicer — Foglioline interissime. Fi. rr. solitari. 35 35 Stami monadelfi (tutti 10 riuniti pei filamenti). Fi. in capolini. Legume rinchiuso nel calice, indeiscente. 500 Anthyllis — Stami diadelfi (9 riuniti c. s. ed 1, il super., libero). 36 36 Fg. quasi trifogliate, cioè con 3 foglioline poste all'apice del picciuolo (rr. sessili) e 2 alla base di esso al luogo delle stipole. 37 — Fg. decisam. pennate, generalm. con parecchie paia di foglioline. 35 37 (36 e 10) Fi. a capolino. Carena ottusa. 502 Dorycnium - Fi. ad ombrella oppure solitari o geminati. Carena lungam. rostrata. 503 Lotus 3S (36) Fg. con fogliolina terminale molto più grande delle laterali. Legume reniforme-orbicolare, quasi fogliaceo, dentato-spinuloso al margine. 499 Hymenocarpus 800 1 LEGUMINOSAE — Fg. con fogliolina terminale uguale alle altre. Legume mai c. s. 39 39 Legume fatto a sciabola, lungo 6-9 cm., lungam. rostrato, inarticolato ed indeiscente. 517 Securigera — Legume ovale, lungo 15 mm., inarticolato, spinoso per lunghe setole rigide. 506 @lyeyrrhiza echinata — Legume mai c. s. 40 40 Legnme non articolato. Fi. mai in ombrella. 41 — Legame formato di più articoli. Fi. quasi sempre in ombrella. 42 41 Fg. sessili o quasi. Legume rinchiuso nel calice, ad 1 o rr. 2 semi, 1-loculare. 501 Dorycnopsis — Fg. picciolate. Legume variabile, a 3 o più semi, 2-loculare. 505 Astragalus p. p. 42 (40) Legume ad 1-4 articoli discoidali, coperti di aculei uncinati. Fi. rosei o porporini. 518 Hedysarum spinosissimum — Legume ad articoli + incurvati a ferro di cavallo. Fi. gialli. 516 Hippocrepis — Legume mai c. s. Fi. gialli o rosei. 45 43 Legume cilindrico o prismatico, leggerm. strozzato ai nodi, che non sono segnati da una costolina circolare. Carena rostrata. 515 Coronilla — Legume + compresso, non strozzato ai nodi, i quali anzi sono segnati da una costolina circolare. Carena ottusa. 514 QOrnithopus 44 (33) Stami monadelfi (tutti 10 riuniti pei filamenti). Legume lineare-sub- cilindrico, strozzato tra un seme e l’altro. 509 Galega — Stami diadelfi (9 riuniti c. s. ed 1, il super., libero). Legumi mai c. s. 45 45 Pianta volubile. Carena, stami e pistillo incurvati a guisa di punto in- terrogativo. 525 Apios — Piante mai volubili. Carena, stami e pistillo mai incurvati c. s. 46 46 Fogliolina terminale molto più grande delle laterali. 500 Anthyilis tetraphylla — Fogliolina terminale grande circa come le laterali. 47 47 Pianta glanduloso-resinosa, attaccaticcia. 506 Glyeyrrhiza glabra — Piante mai c. s. 48 48 Legume appianato sul dorso e sinuato-dentato ai lati, inarticolato e bi- loculare, 504 Biserrula — Legume mai c. s. 49 49 Legume non articolato. 50 Legume formato di più articoli discoidali. 518 Hedysarum p. p. 50 Legume acheniforme, semirotondo, irto di creste od aculei, ad 1 seme solo. Ali molto più brevi della carena. 519 Onobrychis — Legume non acheniforme, liscio o rr. tubercolato-rugoso, a più semi. Ali mai molto più brevi della carena. 51 51 Legume di forma varia, diviso longitudinalm. in 2 logge da un setto completo od incompleto. 505 Astragalus p. p. — Legume lineare-oblungo, senza alcun setto che lo divida in logge. 524 Vicia sirinica 52 (28) Legume indeiscente, maturante sotto terra. Stipole amplessicauli, saldate al picciuolo. 520 Arachis — Legume deiscente, maturante all’aperto. Stipole mai amplessicauli. 53 ni T1 LEGUMINOSAE 801 53 Stilo scavato a doccia lungo la faccia infer. Stipole ampie, simili alle foglioline e come queste dentate nel margine esterno inferiorm. 522 Pisum — Stilo non scavato a doccia lungo la faccia infer. Stipole mai c. s. 54 54 Tubo staminale tagliato in alto perpendicolarm. al suo asse. Vessillo largam. obovato od orbicolare. 523 Lathyrus — Tubo staminale tagliato in alto obliquam. al suo asse. Vessillo smargi- nato od oblungo. 524 Vicia SorTTOFAM. I. MIMOSE AE. Gen. 481. Albizzia Durazz. (1772). (Spec. 50 circa, delle Reg. trop. e subtrop. dell’As., Afr. ed Austral., di cui 2 importate nell’Am.). Albero a chioma allargata (6-8 m.). Fg. bipennato-composte, a 7-12 paia di pinne, ciascuna con 16-40 paia di foglioline piccole, inequilaterali, oblungo- falcate, cigliate: rachidi prolungate in punta lesiniforme. Fi. assai odorosi. Capolini globosi, formanti delle pannocchie subcorimbose. Calice tubuloso, 5-dentato. Corolla imbutiforme, pelosa. Stami numerosi, a filamenti lunghis- simi, rosei. Stilo filiforme. Legume stipitato oblungo, membranoso, giallo- gnolo, alla fine deiscente. è. Origin. della Persia sett., As. trop. ed Afr. trop.; colt. nei parchi e giardini; 2-4. Giu.-Lugl. [Colt. Reg. calde]. — Acacia W. (1806). — Volg. Giulibrissin. A. Julibrissin Durazz. (1772) 1838 NOTA. — A scopo ornamentale si coltiva anche, nei luoghi più caldi, 1’ Albizzia lophantha Benth. (1844) = Acacia W. (1806) origin. dell’Austral. sud-oce.; essa si è quasi spontaneizzata in Cors. alla spiaggia di Scudo pr. Ajaccio. — Del Gen. Acacia si colt. a scopo ornament. più frequentem. le seg.: A. cyanophylla Lindi. (1839), A. dealbata Lk. (1821), A. longifolia W. (1806) = Mimosa Andr. (1802) tutte del- l’Austral. ed A. Farnesiana W. (1806) dellAm. centr.; A. melanoxylon R. Br. (1818), dell'Australia, è raccomandata come pianta forestale per la zona medit. (specialm. mer. ed ins.); A. decurrens W. (1806), pure dell’Austral., che contiene nella corteccia tannino in gran quantità, potrebbe essere colt. con successo, a scopo industriale, nella stessa zona. SorTtoram. II. CAESALPINIE A. Gen. 482. Gleditschia Clayton in L. (1742). (Spec. 11 dell’As. temp. e subtrop. ed Am. bor., 1 dell’Afr. trop. e 1 dell’Ar- gentina). Albero alto sino a 40 m. Fg. dei rami giovani bipennato-composte, nei fioriferi pennate, per lo più con 1 fogliolina impari; foglioline oblunghe od ovate, crenulate, pelosette di sotto; stipole piccole, caduche. Fi. verdicci, poligami, in racemi spiciformi, i masch. più densi. Calice conico-campanulato, a 4-5 lacinie, tomentoso. Corolla di altrettanti petali conformi. Stami 4-5, 51 802 (1 LEGUMINOSAE [482 Gleditschia pelosi. Ovario nei fi. ermafr. terminato in breve stilo, nei masch. rudimen- tale o nullo. Legume stipitato, piano-compresso, lungo sino a 40 cm., rosso- bruno, indeiscente, ad epicarpio coriaceo e mesocarpo polposo con odore nauseoso. È. Origin. dell’ Am. bor.-or.; colt. per siepi ed anche nei viali e parchi; 2-4. Magg. — Volg. Spino di Giuda. G. triacanthos L. (1753) 1839 A Pianta mediocrem. armata sul tronco e nei rami di lunghe e robuste spine rosso--brune, spesso ramificate. — Colt. frequentem. x TYPICA B Pianta inerme o con poche spine. — Colt. talora nei giardini. 2 INERMIS (L., 1763) C Pianta con spine più copiose e generalm. ramose. — Colt. di rado. FEROX (DESF., 1809) Gen. 483. Ceratònia L. (1735). (Spec. unica). Albero sempreverde, tozzo, a chioma densa ed espansa (4-7 m.). Fg. pari pennate, a 2-5 paia di foglioline coriacee, ovali-rotondate, brevem. picciolet- tate, lucide, interissime; stipole €. s. Fi. piccoli, poligamo-dioici, in racemi nascenti sui rami adulti (anche su quelli grossi). Calice fatto a disco, peloso, con 5 denti caduchi. Petali nulli. Stami 5, divergenti. Ovario c. s., a stimma peltato, subsessile. Legume oblungo, lungo sino a 15 cm., # contorto, a su- ture ingrossate, indeiscente, ad epicarpio coriaceo e mesocarpo subcarnoso. È. Dicesi origin. della Grec., Rodi, As. Min. ed Arabia, ma forse da queste Reg. potrebbe provenire la forma colt., mentre anche oggi da noi tale pianta, oltre ad essere largam. colt. è segnalata anche come certam. selvatica. — Volg. Carrubo, Carrubbio. C. Siliqua L. (1753) 1840 A Legume sottile, piano--compresso, alla fine ferrugineo--bruno-chiaro, a polpa non edule, scarsa, asciutta e poco zuccherina. — Selvatico nella Sic. mer.-or., Malta, Pantell., Linosa, Lamped., Cors. e Pianosa. i 1. SILVESTRIS FIORI (1924) B Legume più turgido, di forma e dimensioni variabili, alla fine bruno-scuro, a polpa edule, riccam. zuccherina, profumata. Albero a chioma più grande, cupuliforme, a fg. più grandi e di un verde meno cupo. — Colt. nell’It. mer. ed insul. 3 EDULIS ALBO (1919) Gen. 484. Ceèrcis L. (1753). (Spec. 5 dell'Eur. mer., As. media ed or., Giapp. ed Am. bor.). Albero od arbusto (3-8 m.). Fg. cuoriformi-orbicolari o reniformi, interis- sime; stipole membranacee, caduche. Fi. ermafr., nascenti a gruppi lungo i rami, prima delle fg., vistosi. Calice a porzione aderente fatta a scodella e porzione libera campanulata, assimmetrica, brevem. 5-dentata. Corolla papi- lionacea, perigina, rossa, a vessillo più piccolo delle ali, carena di 2 pe- tali più grandi degli altri. Stami 10, curvato-ascendenti. Stilo filiforme-ar- cuato. Legume membranoso, rosso, oblungo, lungo sino a 10 cm. rostrato, alato lungo la sutura placentifera, deiscente. è. Boschetti qua e là, per lo più sul calcare: Istria, Pen., Tremiti, Sic. e Giglio; spesso anche colt. e nat.; ren Aize 9e 484 Cercis] (1 LEGUMINOSAE 805 2-4. Apr.-Magg. |Balc. Crimea As. min. Siria Persia; altrove colt. e nat.]. — Volg. Albero di Giuda. C. Siliquastrum L. (1753) 1841 Nora. — Coltivasi talora nei parchi il Gymnacladus diocicus C. Koch (1869) = Guilandina L. (1753) = Gymn. canadensis Lam. (1783), grande albero origin. del. l’Am. bor.-occ. SoTTOPFAM. III. PAPILIONE ZE. Tribù I. SOPHOREZE. Gen. 485. Sophòra L. (1737). (Spec. 25 circa delle Reg. calde dei due Emisf.). Albero a rapido accrescimento, alto sino a 20 m. Fg. imparipennate, ad 11-13 foglioline ovato-oblunghe, minutam. pelose, interissime, a nervatura prolungata oltre l'apice; stipole setacee o nulle. Fi. in racemi formanti delle ampie pannocchie. Calice campanulato, 5-dentato. Corolla giallo-pallida, a ves- sillo arrotondato, subeguale alla carena, ch'è a petali liberi. Legume stipi- tato, carnoso, con aspetto vitreo, cilindrico ma con tante strozzature che lo fanno assomigliare ad un rosario, indeiscente. Semi ovoidei, neri. è. Origin. della Cina e Giapp.: colt. nei viali e parchi; 2-4. Lugl. — Volg. Sofora. - S. japonica L. (1767) 1842 Tribù II. PODALYRIEA. Gen. 486. Anagyris L. (1735). (Spec. 2, la nostrale ed un’altra di Teneriffa). Arbusto fetido, con pelosità appressata (1-3 m.). Fg. caduche, trifogliate, a foglioline ovali o lanceolate, intere, a nervatura prolungata oltre l’apice; stipole saldate in una opposta alla fg. e bifida. Fi. in brevi racemi laterali, fogliosi alla base. Calice campanulato, a 5 denti subeguali, verde-nerastro. Vessillo lungo '/ della carena, ch'è a petali liberi ed un po’ più lunga delle ali. Stami liberi. Legume lungo 10-15 cm., spesso contorto, un po’ carnoso, a sutura super. ingrossata, giallo-scuro. Semi reniformi. è. Macchie e siepi; 2. Dic.-Marz. [Reg. medit. Arabia]. — Volg. Anagiride, Laburno fetido. | A. foetida L. (1753) 1843 A Corolla gialla a vessillo con macchia nerastra. Semi violacei. — Pen. dal Nizz. e Marche in giù ed isole. oa TYPICA B Corolla totalm. gialla. Semi giallognoli. — If. mer. ed isole. 9 NEAPOLITANA (TEN., 1830) Tribù III. GENISTEA. Gen. 487. Lupinus L. (1735). (Spec. 100 circa dell’Am. dalla bor.-mer. al Brasile e Cile, poche della Reg. medit.). i Semi ovoideo-globosi. Foglioline strettam. oblungo-lineari (larghe 1-5 mm.), glabre di sopra. Pianta con pelosità appressata, generalm. ramosa, densam. fogliosa (1-5 dm.). Fg. digitato-composte, a 5-9 foglio- 804 {1 LEGUMINOSAE [487 Lupinus line, pelose di sotto; stipole colla base saldata al picciuolo. Racemo con- tinuo o quasi, con fi. alterni, brevem. pedicellati; brattee precocem. caduche, lanceolato-acuminate. Calice con una bratteola per lato, a labbro super. profondam. bipartito, assai più breve dell’infer. Corolla azzurra. Legume lineare-oblungo. Semi lisci. O. Luoghi erbosi, campi ecc., qua e là; 2. Apr.-Lugl. [Reg. medit. Mad... 10L.angustifolius L. (1753) 1844 A Racemi bene sviluppati; ti. grandi (lunghi 10-14 mm.). a Foglioline piane. Calice a labbro infer. intero o con 2-3 denti. Legume largo 10-12 mm. Semi grossi (6-8 per 5-7 mm.), riempienti tutta la ca- vità del legume, grigio-biancastri, con chiazze fulve e strie brunastre. — Pen. dalla Lig. e Puglie in giù ed isole; talora colt. come succedaneo del caffè (Trent. in V. di Fiemme, Comasco in V. Sassina, C. Tic.). o. TYPICUS b Foglioline più spesso scanalate di sopra. Calice a labbro infer. 3-fido. Le- gume largo 7-10 mm. Semi piccoli (4-6 per 3-5 mm.), non riempienti tutta la cavità del legume, bruno-rossastri, appena macchiettati (rr. giallo- grigiastri, con linee rosso-scure reticolate = L. reticulatus Desv. |1835)). — Lig., Bastil., Sic., Cors. ed Elba [Is. Stra]. 9 LINIFOLIUS (RoTH., 1787) B Racemi contratti, di 4-8 fi. più piccoli. — Foglioline generalm. piane. Corolla precocem. caduca. Legume largo 10-12 mm. Semi come nella var. prec. — Pr. Mentone e Cors. [Franc. mer. Maroc. Mad.). CRYPTANTHUS (SHUTTLEW., 1872) — Semi compressi. Foglioline obovato-oblunghe, glabre o pelose di sopra. 2 2 Foglioline glabre di sopra. Labbro super. del calice intero o leggerm. 2-dentato. Semi concolori, bianchi, lisci, Pianta di 2-8 dm. Fg. a 5-7 foglioline. Racemo continuo, a fi. alterni o geminati; brattee rudimen- tali. Calice a labbro infer. intero o leggerm. 3-dentato. Legume lungo sino a 6 cm. Il resto c. s. O. Campi e luoghi erbosi, più spesso colt.; 2-4. Marz.-Giu. [Candia Siria Egitto Afr. trop.) — Volg. Lupiîno, Ca. naioli. 2 L. albus L. (1753) 1845 A Pianta con pelosità ovunque appressata (anche nei calici e pedicelli). Calice senza bratteole. Corolla bianca. — Spont. în Sic. e nelle Eolie, nella Pen. ed Istria spesso colt. e qua e là inselvat. u TYPICUS B Pianta sericeo--villosa, coi peli del calice e pedicelli non appressati. Calice generalm. con 1 bratteola per lato. Corolla azzurrognola all'apice. — Sponti. in Sic., Linosa, Sard. e Cors., colt. e talora inselvat. come il tipo, massime al sud e mell’Istria a Marzana [Siria Fgitto, colt. altrove]. — L. Bivonii Presl (1826). 8 TeERMIS (FoRSK., 1775) — Foglioline pelose sulle 2 facce. Labbro super. del calice 2-partito. Semi chiazzati o marmorati. 3 3 Fi. azzurri, inodori. Labbro infer. del calice intero o leggerm. 3-den- tato, più lungo del super. Semi tubercolato-scabri. Pianta mollem. sericeo-villosa. Fg. a .9-11 foglioline. Racemo breve e + interrotto, a fi. in verticilli avvicinati; brattee lanceolate, caduche. Calice con una brat- teola per lato. Semi chiazzati di bianco e rosso-scuro, con una gibbosità ben visibile presso l’ilo. O. Luoghi erbosi, raro; 2. Marz.-Magg. | Reg. medit.]. — L. varius Tanf. (1894), an L.?. 3 L. pilosus Murr. (1774) 1346 su È Sea 487 Lupinus] T1 LEGUMINOSAE 8065 A Legumi larghi 15-20 mm., lunghi 3-3 1/2 cm., con 2--3 semi. — Ste. pr. Pa- lermo e Linosa [Grec. Palest.|. o TYPICUS B Legumi larghi 10-15 mm., più lunghi, con 3-5 semi più piccoli. — 7. d'Otranto, Cal., Sic., Pantell. e Cors. a Portovecchio [Endem.). — L. pil. 8 digitatus (Forsk., 1775) b. Cosent. Fiori (1900). 8 COSENTINI (Guss., 1828) — Fi. c. sì. Labbro infer. del calice 3-fido, lungo il doppio del super. Semi lisci. Pianta densam. ferrugineo-irsuta per lunghi peli patenti (!a- 4 dm.). Fg. a 5-7 foglioline. Racemo c. s., a fi. sparsi o subver- ticillati; brattee lesiniformi, persistenti. Calice c. s. Semi grigio-bruna- stri, con chiazze rossastre e strie nere al margine. O. Luoghi erbosi, campi e boschi, qua e là; 2. Apr.-Giu. [Reg. medit.|. 4 L. hirsutus L. (1753) 1847 A Corolla lunga quasi il doppio del calice. Legumi lunghi 8-4 cm. e larghi 10-12 mm., a 8-4 semi. — Istria, Pen. dalla Lig. e Puglie in giù ed isole. 4 TYPICUS B Corolla subeguale al calice. Pianta più piccola, a legumi più brevi, ad 1-3 semi più grossi. — Sie. mer., Pantell. e Cors. [Grec. As. min.).. — L. Gusso- neanus Agardh (1835). 8 MICRANTHUS {Guss., 1828) — Fi. gialli colla carena violaceo-scura all’apice, odorosi. Labbro infer. del calice 3-dentato, più breve del super. Semi lisci. Pianta brevem- villosa per peli appressati (1-6 dm.). Fg. a 7-11 foglioline. Racemo al- lungato, interrotto, a fi. in verticilli distinti; brattee ovali, prontam. ca- duche. Legume rossastro, a 4-6 semi nerastri con macchie bianche. O. Campi e luoghi arenosi, qua e là; Paludi Pontine, pr. Napoli, C'al., Sic., Eolie, Pantell.?, Sard. e Cors.; 2 e 4. Apr.-Giu. | Reg. medit.]. 5 L. luteus L. (1753) 1848 Nora. — Si colt. a scopo ornamentale le due spec. perenni: Lupinus poly- mera phy0us Lindl. (1827) dell’Am. bor.-or. e L. perennis L. (1053) dell’Am. bor.-oce. Gen. 488. Adenocàrpus DC. (1815). (Spec. 7 circa dell'Eur. mer. ed occ., Afr. bor. e trop., Can. e Mad.). Arbusto inerme (2-8 dm.), a rami subangolosi, bianchicci, pubescenti od irsuti (almeno da giovani). Fg. fascicolate, a 3 foglioline oblunghe, spesso coaduplicate, pelose almeno di sotto; stipole piccole, lanceolate, cad uche Racemi terminali; brattee scariose, caduche. Calice a labbro super. bifido, l’infer. 3-dentato. Corolla gialla, suborbicolare; ali obovate, più brevi del vessillo e della carena ch'è ottusam. rostrata. Stilo glanduloso. Legume tu- bercolato-glanduloso, lineare-compresso, lungo 2-3 cm. Semi 3-10, ovoidei, macchiati di bruno e giallo. È. Luoghi boschivi aridi; 4-5. Magg.-Lugl. [Eur. mer. As. min. Siria Alger. Mad.|). — Spartium L. (1753) — A. intermedius Rouy (1897), non DC. A. complicatus J. Gay (1848) 1849 A Racemi allungati. Calice pubescente e densam. glanduloso. Vessillo peloso--se- toloso. — Piceno, Laz. e Cal., una volta a Caprino Veronese. | Eur. mer.--occ. Giura). — Cytisus Lam. (1786) — A. parvifol. x polyadenius Caruel (1893). a PARVIFOLIÙS (DC, 1815) 806 (1 LEGUMINOSAE |488 Adenocarpus B Racemi accorciati. Calice glabro e poco glanduloso. Vessillo irsuto. — Pianta umile. — Sic. sull’Etna | Endem.|. 8 BrvonII (PRESL, 1826) C Racemi accorciati. Calice pubescente, ma non glanduloso. Vessillo pubescente. — Cal. e Sic. | Area della spec... — A. telonensis DC. (1815), non Robert — A. cebennensis Del. (1838). COMMUTATUS (Guss., 1828) Gen. 489. Cytisus L. (1735). (Spec. 60 circa dell’Eur., As. occ., India, Afr. bor., Can. ed 1 dell’Afr. mer.). 1 Fi. in lunghi racemi pendenti. Legume brevem. stipitato, a suture ingrossate 0 la super. alata. Calice brevem. campanulato, a labbro super. 2-dentato. Semi senza strofiolo. Sez. I. LABURNUM 7 — Fi, in racemi eretti od in fascetti terminali od ascellari, oppure so- litari. Legumi sessili, a suture nè ingrossate nè alate. 2 2 Stipole nulle, Calice a labbro super. bidentato od intero, Semi strofio- lati. Piante che anneriscono col disseccam. (eccett. C. sessilifolius). 3 — Stipole presenti, Calice a labbro super. bifido o bipartito, a tubo brevem. campanulato. Piante che non anneriscono col disseccam. 6 3 Calice breve, campanulato o conico, a tubo lungo 2-4 mm. 4 — Calice tubuloso-allungato, a tubo ben più lungo di 4 mm. Sez. V. VIBORGIA 13 4 Fi, in racemi terminali nudi. Sez. II. LEMBoTROPIS 8 — Fi, in fascetti o solitàri ascellari, formanti talora dei racemi fo- gliosi. 3) 5 Stilo arrotolato su sè stesso. Legume villoso-barbato sulle suture e glabro ai lati. Fg. super. semplici. Sez. III. SAROTHAMNUS 9 — Stilo semplicem. incurvato all’apice. Legumi totalm. irsuti o totalm. glabri. Fg. tutte trifogliolate. Sez. IV. EucvyTIsus 10 6 (2) Arbusto pubescente, verde. Calice lungo un terzo circa della co- rolla. Legume continuo. Semi strofiolati. Sez. VI. TELINE 15 — Suffrutice sericeo-argentino, Calice lungo due terzi della corolla. Le- gume con tenui setti tra un seme e l’altro, Semi senza strofiolo. Sez. VII. LoroIDES 16 Sez. I. LABÙURNUM (L., 1735). 7 (1) Legume a suture ingrossate (massime la super.). Vessillo con mace- chie porporine nel mezzo. Pianta con minuti peli sericei applicati nelle parti verdi. Arboscello a corteccia liscia e legno forte, con du- rame castano-scuro (3-6 m.). Fg. lungam. picciolate, a foglioline ellit- tiche, brevem. apicolate; stipole lesiniformi. Pedicelli con 3 bratteole caduche. Calice a labbra divaricate. Corolla gialla, a carena fortem. cur- vato-rostrata. Legumi dapprima vellutati poi glabri (4-6 cm. per 6-8 mm.). Semi bruni, alveolati. &. Boschi: 4-5, rr. 2 e 3. Apr.-Giu. [Eur. media]. — Laburn. anagyroides Medic. (1787) — Genista Scheele (1843) — Laburn, Laburnum Voss-Vilm. (1896). — Volg. Maggiociondolo, Laburno, Avor- niello. 1 C. Laburnum L. (1753) 1850 489 Cytisus] €1 LEGUMINOSAE 807 A Calice a labbra poco ineguali, a denti paralleli o subconniventi. Vessillo ovale o rr. suborbicolare, ad unghia generalm. più breve del tubo calicino. Fg. grigie di sotto, membranacee. — Istria, Pen. e Capri. — Laburn. Linn. Dieck (1892-95). o. LINNAEANUS (WETTST., 1890) B Calice a labbra assai ineguali, l’infer. assai più lungo, a denti conniventi. Vessillo largam. ovale, ad unghia più lunga del tubo calicino. Fg. quasi bianco-argentine di sotto (almeno da giovani), diventanti poi quasi coriacee. — Col tipo. [Croazia Dalm.|.-— Laburn. C. Koch et Fint. (1859). 8 ALSCHINGERI (Vis., 1840. — Legume a sutura super. alata. Vessillo senza macchie porporine. Pianta con peli lunghi e patenti nelle parti verdi, Foglioline un po’ attenuate all'apice, acute, verdi sulle 2 pag. Fi. un po’ più piccoli; legumi sempre glabri, più brevi; fioritura negli stessi luoghi un po’ più tardiva che nel prec., il resto come in esso. è. Boschi: Istria, Alpi, App. bor. e centr. sino marchig., avell., salern. sul M. Accelica e cal.-occ. sul M. Palanuda pr. Mormanno ; Magg.-Lugl.| Franc. Svizz. Austr, Bale. Ungh...— Laburn. Lge. (1843). — Genista Scheele (1843). — Volg. c. s. 2 C. alpinus Mill. (1768) 1851 A Pelosità rada e scarsa. — Area della spec. a TYPICUS B Pelosità più densa e più abbondante. — Nei luoghi secchi e soleggiati. — C. Laburn. v. 8 Gaud. (1829) — C. Laburn. v. insubr. Gaud. (1836) — C. alp. v. pilosus Wettst. (1891) — Laburn. alp. v. insubr. Asch. et Gr. (1907). ; 8 insuBRICUS (WETTST., 1891) Sez. II. LEMBOTROPIS (GRIS., 1843). 8 (4) Pianta minutam. peloso-sericea, che annerisce col disseccam. Ra- cemi allungati, densi, moltiflori. Legumi pelosi, Arbusto (3-12 dm.). Fg. brevem. picciolate, a foglioline pelose di sotto. Fi. odorosi, a pedi- celli muniti di bratteola. Calice vellutato, a labbra divaricate. Corolla gialla; carena curvato-rostrata, un po’ più lunga degli altri petali. Le- gumi 15-20 per 3-5 mm. Semi neri. è. Boschi e siepi; 4-5, rr. 3. Giu. Lugl. [| Eur. centr. sino Maced. e Russ. mer.-occ.|. — Genista Scheele (1843). 3 C. nigricans L. (1753) 1852 A Rami e rachidi dei racemi con peli appressati. Foglioline obovate o bislunghe. a Arbusto di 5--10 dm. Foglioline lunghe 1--2 cm. Racemi allungati. — Istria, It. bor. sino Lig. e Bologn. e Basil. a Castelgrande. o TYPICUS b Arbusto di 1-5 dm., assai ramoso. Foglioline lunghe 6-8 mm. Fi. circa la metà più piccoli, in racemi accorciati. — Istria, C. Tic. e certam. altrove. [Tir. Balc.j.. — C. nigr. v. mediterraneus Pantocs. (1873) — C. nigr. v. nanus Favrat (1887). 8 sERICEUS RocHEL (1828) B Rami e rachidi con pelosità più copiosa ed un po’ patente. Foglioline obo- vate o largam. ellittiche (10 per 4-6 mm.). Racemi abbreviati. — Istria e forme affini nel Trent. [|Dalm. Ungh.). AUSTRALIS FREYN (1879) (KERN., 1879) — Pianta affatto glabra, che non annerisce col disseccam. Racemi brevi, lassi, a 5-12 fi. Legumi glabri. Arbusto (1-2 m.). Foglioline rotonde o romboidee, mucronulate. Fi. c. s., però a pedicelli più lunghi ed in alto 808 71 LEGUMINOSAE [489 Cytisus con 2-38 bratteole. Calice glabro. Carena appena più breve delle ali. Il resto c. s. È. Boschi e pascoli: 4-6, rr. 3 e 7. Magg.-Giu. | Eur. occ. mer. Alger.; coltivasi]. — Genista Tabernaemontani Scheele (1843). 4 C. sessilifolius L. (1753) 1853 A Fg. super. sessili; le altre brevem. picciolate. — Alpi dalle trevig. alle Mar. (ove sale sino a 2800 m.) e Pen. sino Cal. a TYPICUS B Fg. tutte munite di picciuolo lungo 1-2 cm. (anche quelle super. dei fusti fioriferi). — Pr. Mentone e Lig. occ. pr. Albenga al M. Castellermo |Endem.]. — C. nigricans Bad. (1826), non L. — C. sessilifol. 8 DNtrs. (1846). 8 PETIOLATUS CAVILL. (1913) Sez. III. SARoTHAMNUS (WiImm., 1832). 9 (5) Arbusto ginestriforme, ramosissimo (5-20 dm.), a rami affilati, ango- losi, con sapore amaro. Fg. piccole, brevem. picciolate, pubescenti od alla fine glabre, a foglioline obovate od oblunghe. Fi. grandi, ascellari, solitari o geminati, copiosi, formanti dei racemi fogliosi, a pedicelli lun- ghi sino a 15 mm., con bratteole rudimentali. Calice glabro, a labbra divaricate. Corolla giallo-dorata; carena subfalciforme, ottusa, subeguale al vessillo, alla fine riflessa. Legume nero nel secco (3-4 cm. per 8-10 mm.), assai compresso. Semi giallo-olivastri. è. Boschi e macchie, in terreni si- licei, copioso; Pen., Ischia, Capri, Sic. pr. Messina, Sard. e Cors.; 4-6, rr. 2 e 3. Magg.--Lugl. [Eur. Sib. occ., nat. Giapp. Am. bor.]. — Spar- tium L. (1753) — Genista Lam. (1786) — Sarothamn. vulgaris Wimm. (1835). — Volg. Amaracciole, Ginestra de’ carbonai. 5 C. scoparius Lk. (1822) 1854 Sez. IV. EucvrIsus BENTH. (1867). 10 (5) Ovario e legumi glabri. 1l — Ovario e legumi peloso-irsuti. 12 11 Fi. ascellari, geminati. Foglioline ohovato-oblunghe, piccole (lunghe 10-15 mm.), sericee di sotto soltanto. Arbusto sdraiato-ascendente (2-10 dm.), a rami superiorm. angolosi, glabri. Fg. lungam. picciolate. Fi. a pedicelli lunghi, con 1 bratteola in alto. Calice glabro o minutam. peloso, a labbra divergenti. Corolla gialla, a vessillo con strie rosse; carena ottusam. rostrata, eguale alle ali. Legume lineare (25-30 per 4-7 mm.). Semi neri o rossicci. £. Luoghi sassosi, raro: Bergam., Lago di Como e C. Tic.; 4-5. Magg.-Giu. [Endem.|. — C. emeriflorus Rchb. (1832) — Genista Briq. (1894). 6 C. glabrescens Sartorelli (1816) (1) 1855 — Fi. in fascetti formanti dei racemi fogliosi. Foglioline. oblungo-lan- ceolate (lunghe 30-35 mm.), sericee sulle 2 pag. da giovani (da adulte spesso denudate). Arbusto od alberetto (2-4 m.), a rami giovani cilin- (1) Cyt. glabrescens Schrank, Baier. FI. II, 269 (1789), è pianta dubbia, non: più ricordata nelle Flore; perciò riteniamo valido l’omonimo di Sartorelli, benchè di 20 anni posteriore. 489 Cytisus] 71 LEGUMINOSAE 809 drici, villosi. Fg. coriacee, lungam. picciolate. Fi. odorosi, a pedicelli con bratteole caduche. Calice villoso. Carena più breve delle ali. Legume assai compresso (4-6 per 7-10 mm.). Semi pelosi da giovani. Il resto c. s. È. Terreni e rupi vulcaniche, raro; 2. Marz- Apr. | Endem.]. 7 C. aeolicus Guss. (1843) 1856 A Foglioline più lunghe del picciuolo. Pedicelli più lunghi della corolla. Le- gumi pelosetti sul dorso e lungo la sutura. — /s. Eolie a Lipari, Vulcano e Stromboli. v. TYPICUS B Foglioline subeguali al picciuolo. Pedicelli più brevi della corolla. Pianta più glabra ed anzi a legumi affatto glabri. — Lipari. 8 BARTOLOTTAE (Ton., 1858) 12 (10) Arbusto di 1-2 m., eretto. Foglioline grandi (lunghe 10-25 mm.), ellittico-oblunghe, la mediana più grande, Rami giovani pelosi, pen- tagonali. Fg. brevem. picciolate, a foglioline picciolettate, pelose (rr. quasi glabre). Fi. 1-4 ascellari, a pedicelli lunghi e gracili, con 1-2 bratteole caduche. Calice peloso. Corolla gialla; vessillo munito alla base di mac- chie e strie bruno-rossastre, più corto della carena, ch'è ottusetta e subrostrata. Legume lineare (35-50 per 3-7 mm.). Semi gialli o rossicci. é. Macchie, siepi: bassa V. d’ Aosta, resto della Pen. dal Nizz. e Marche în giù ed isole; 2, rr. 4. Febbr.- Gru. [Eur. mer. Afr. bor.-occ.). — O. ni- gricans L. (1771), non L. (1753) — Genista Rouy (1897). 8 0. triflorus L’Hér. (1785) 1857 — Frutice di 3-4 dm., sdraiato. Foglioline piccole (lunghe 1 em. circa), lanceolato-oblunghe, eguali. Rami giovani ottagonali. Fi. più piccoli che nel prec., a vessillo interam. giallo, subeguale alla carena, ch'è ot- tusa. Il resto c. s. È. Pascoli e rupi da 900 a 1250 m., raro: Alpi Mar. sopra Mentone, Pavese tra Ottone e Fabbrica (da controllare); 5. Apr.- Giu. [Alpi Mar. franc. Delf... — Genista Rouy (1897). 9 C. Ardoini Fourn. (1866) 1858 Sez. V. VIiBòRGIA (MoENCH, 1794). 13 (3) Corolla roseo-porporina (rr. bianca). Fg. almeno da adulte e le- gumi glabri. Frutice sdraiato (2-10 dm.), a rami glabri eccett. talora da giovani. Fg. picciolate, a foglioline piccole, obovate. Fi. laterali, so- litari o geminati, formanti racemi fogliosi; pedicelli brevi, con piccole bratteole. Calice per lo più porporino, tubuloso-campanulato, a denti ci- gliati (nel resto per lo più glabro). Vessillo e carena cigliati lungo il margine infer.; ali e carena più brevi del vessillo, carena incurvo-ro- strata, ottusa. Legume lineare (25, rr. sino 50, per 4-6 mm.). Semi giallo- scuri. &. Pascoli e boschetti: Istria, Alpi or. e centr. sino Comasco, Euganei: 4-5, rr. 3 (Venez., Polesine). Apr.- Giu. [Dal Tir. qlia Croazia). — Genista Scheele (1843). 10 C. purpureus Scop. (1762) 1359 — Corolla gialla. Fg. anche adulte, calici e legumi + pelosi, 14 14 Pianta inerme, poco ramosa, a peluria spesso patente ed irsuta. Frutice sdraiato od eretto (1-10, rr. sino 20 dm.). Fg. picciolate, a foglioline obovato-arrotondate. Fi. laterali o terminali; pedicelli brevissimi, con o 810 1 LEGUMINOSAE {489 Cytisus senza bratteole. Calice pallido, tubuloso. Corolla glabra od anche ci- gliata c. s., invecchiando macchiata di bruno o sanguigno al centro; vessillo c. s.; carena incurvata, ottusa. Legume oblungo (20-40 per 5-9 mm.), irsuto ovunque o talora solo al margine. Semi verdognoli o rossicci. È. Boschi e pascoli; 4-7, rr. 8. Apr.-Giu. [Eur. media e mer. As. min. Caue. Sib. Altai). 11 C. hirsutus L. (1753) 1860 A Pianta con fi. sempre laterali, solitari od in fascetti formanti nell’assieme dei racemi fogliosi, gli estivi nascenti sui rami dell'annata prec. Legumi falciformi. a Fusti di 3-10 dm., eretti o flessuosi. Racemi allungati e ricchi. — Istria e Pen., raro al sud; 4-5. — C. prostratus Bert. p. p. (1847) — C. hirsutis- simus C. Koch (1847) (f. pilosior) — Gen. hirta Rouy (1397). a LEUCOTRICHUS SCcHUR (1856) (ScHuRr, 1886) b Fusti di 1-3 dm., sdraiato--ascendenti. Fg. più piccole. Racemi brevi e poveri. I Fg. e calici a peluria + abbondante e patente. Fi. per lo più riuniti a 2--4; pedicelli lunghi 3-8 mm. — Alpi piem. e Mar., App. lig.-piem., Tosc., Basil., Cal. alla Sila ecc.; 5-1. (Eur. centr. Crimea). — €. poly- trichus M. B. (1819) (f. pilosior) — C. alpestris Thur. et Born. (1867), non Schur — Gen. Scopolii Rouy (1897). 8 PROSTRATUS (Scop., 1772) II Fg. e calici a peluria + appressata, più breve e più scarsa. Fi. per lo più solitari; pedicelli lunghi 1-4 mm. — Alpi Mar.; 6-9. [Alpi Mar. franc... — Gen. Notarisii Rouy (1897). x PUMILUS (DNTRS., 1846) B Pianta a fi. estivi sempre avvicinati in capolini all'apice dei rami dell’an- nata (talora però anche con fi. primaverili laterali sui rami dell’annata prec.). Legumi diritti o quasi. — Il resto come nel tipo. — /sfr%a, Alpi, App. piem., parmig. e bologn. a Barbianello, Lucchese?; 4-5, rr. 3. Magg.--Lugl. (Eur. media). — C. supinus L. p. p. (1753) — Genista Scheele (1843). ò CAPITATUS (Scop., 1772) — Pianta a rami spesso terminati in spina, ramosissima ed a peluria breve, appressata e sericea, Frutice cespuglioso (1-5 dm.). Fg. brevem. picciolate, a foglioline piccole, oblungo-obovate, acute od ottuse, argen- tino-sericee almeno di sotto. Fi. subsolitari, laterali, a pedicelli brevissimi. Calice c. s. Corolla glabra, gialla. È. Pascoli e boschi; 2-5. Apr.-Magg. [Dalm. Grec.].. — C. biflorus v. subspinese. DO. (1825). i 12 C. subspinescens Brig. (1894) 1861 A Piante a rami * spinosi. Fg. con picciuoli e fi. con pedicelli brevissimi. a Legumi irsuti sulle suture e glabri o quasi sulle facce. Foglioline £ verdi di sopra e quivi pelose od anche quasi glabre. — Istria nelle is. Cherso e Lussino, Marche a Pioraco, Abr., Laz. al M. Autore, Camp., Nap., Capri, Salern., Puglie, Basil., Cal. al M. Pollino ed alla Sila. — C. spinescens Presl (1826) — C. ramosissimus Ten. (1830) — C.. biflor. v. calabrus Ten. (1835-36) — C apulus Guss. et Ten. (1842). o TYPICUS ‘Db Legumi totalm. vellutato--sericei. Foglioline densam. sericeo-argentine in ambedue le pag. e così pure i calici. — Col tipo qua e tà. [Endem.]. — C. argyreius Rchb. (1832) — C. nanus Sieb. (1844). 8 cAaNDIDUS (PRESL, 1826). B Pianta inerme. Fg. con picciuoli e fi. con pedicelli lunghetti. — Cal. al M. Pol- lino a 1500 m. [Endem.|. POLLINENSIS N. TERR. (1891) 489 Cytisus] “1 LEGUMINOSAE 811 Sez. VI. TELINE (MEDIC., 1786). 15 (6) Arbusto a rami angolosi, brevem. pelosi da giovani. Fg. brevem. picciolate, mucronulate, pelose almeno di sotto; stipole piccole, triango- lari. Fi. 3-9 in piccoli corimbi terminali, a pedicelli brevi, con 2 brat- teole. Calice vellutato. Corolla gialla; carena quasi diritta, ottusa, poco più breve del vessillo e © pelosa. Legume oblungo, villoso (15-30 per 4-5 mm.). Semi bruni, opachi. #. Macchie, frequente; 2, rr. 4. Apr.- Giu. | Reg. medit. Is. atl.|. — Gen. candicans L. (1755) — C. candic. Lam. (1778) — Teline C. Koch (1869). 13 C. monspessulànus L. (1753) 1362 A Fi. di grandezza normale, a corolla sorpassante di 6--8 mm. la fauce del calice. a Foglioline glabre di sopra, debolm. pelose di sotto. — Arbusto di 1-3 m. — Bresc. sulla Maddalena, Parmig. e resto della Pen. dalla Lig. (Sestri Pon.) e Marche in giù ed isole. — Teline candic. x umbellulata Webb. (1842). o. UMBELLATUS BRIa. (1918) b Foglioline © pelose di sopra, mollem. pubescenti di sotto. TI Arbusto come il tipo, ma a foglioline più largam. obovate e verdi--scure di sopra. — Cors. a nord di Bastia.[Endem.]. cingrascENS BRIA. (1913) II Arbusto più basso, più peloso in ogni parte ed a foglioline più piccole. — Cors. [Frane. mer. Spa.]}. — ©. cand. v. Colmer. Wk. (1847) — Gen. cand. v. Colm. Rouy (1897). CoLmeRroI BRIQ. (1894) B Fi. più grandi, a corolla sorpassante di 10--12 mm. la fauce del calice. Il resto come nella v. cinerascens. — Cors. a Lancone. [Endem.]. ò BurnaTtII BRIQ. (1913) Sez. VII. Loroipes DC. (1825). 16 (6) Suffrutice cespuglioso (1-3 dm.), sericeo-argentino. Fg. picciolate, a foglioline piccole (lunghe 1 cm. circa); stipole lineari-lanceolate. Fi. so- litari od a 2-3, terminali, a pedicelli brevi, con 1 bratteola alla base e 2 all'apice. Calice a denti lanceolato-acuminati. Corolla gialla, 1/3. più lunga del calice; vessillo peloso, più lungo della carena. Legume vel lutato (20-30 per 4-5 mm.). Semi rossicci. è. Luoghi aridi, qua e là; Istria, Friuli, Veron., Trent., Mantov., Bergam., Colli torinesi, Monfer- rato, Alpi Mar., App. piem., Lig., Pen. dalla Tosc. e Marche alla Camp. ed Abr., Cal. al M. Pollino, Sard. e Cors.; 4, rr. 2. Apr.-Giu. | Reg. medit. occ. Croazia Dalm.1. — Gen. argent. Noulet (1837) — Argyrolo- binm Linnaeanum Walp. (1839) — A. argent. Wk. (1877), non Eckl. et Zeyh. 14 C. argenteus L. (1753) 1863 Cytisus Laburnum X alpinum = 0. Watereri Wettst. (1891) = Laburn. Laburn. X alpin. Asch. et Gr. (1907). — Pr. Bolzano. Nota. — Cytisus multiflorus Sweet (1827) = Gen. alba Lam. (1786) = Spartium multifl. Ait. (1789) = C. albus Lk. (1822), non Hacq. (1790), origin. della Spa., già indicato da Tenore del Montevergine pr. Avellino, ma non più ritrovato, si è reso subspont. in Cors. pr. il Castello di Pozzo di Borgo. — C. linifolius Lam. (1786) = Genista L. (1763), origin. della Reg. medit. occ. e Can., si è inselvat. sino dal 1877 pr. la Mortola (Ventimiglia). 5 812 (1 LEGUMINOSAE (490 Genista Gen. 490. Genista L. (1735). (Spec. 80 circa dell’Eur., As. occ. ed Afr. bor.). 1 Piante a rami non giunchiformi. Corolla gialla. 2 — Piante a rami giunchiformi, coll’aspetto di Ephedra. 3 2 Piante inermi. Fg. semplici. Sez. I. EUGENISTA 5 — Piante + spinose. Fg. semplici o trifogliolate. Sez. II. ScorpIus 11 3 (1) Fi. gialli. Calice non staccantisi alla base dopo la fioritura. Legume deiscente. 4 — Fi. bianchi (colla base internam. porporina). Calice staccantisi alla base circolarm. dopo la fioritura. Legume indeiscente. Sez. V. RETAMA 22 4 Calice sericeo-vellutato, a labbro super. bipartito. Sez. III. EPHEDROSPARTUM 18 — Calice glabro od appena peloso, a labbro super. bidentato o bilobo. Sez. IV. DRYMOSPARTUM 21 Sez. I. EugENISTA GR. et GoDnR. (1848). 5 (2) Rami non alati. 6 -— Rami largam. alati, ad ali coriacee, interrotte all’inserzione delle fg. - Suffrutice sdraiato-radicante (1-3 dm.), + peloso. Fg. sessili, ovali o lan- ceolate; stipole 0. Racemi terminali, brevi e densi; pedicelli brevi, con 2 bratteole. Calice bilabiato, a labbro super. bifido, l’infer. 3-dentato. Corolla glabra. Legume oblungo (15-20 per 5 mm.), peloso. Semi 3-6, verde-scuri. £. Boschi e pascoli, qua e là: Istria, Triest., Friuli, Comasco, Lugano, Nizz., Lig. occ., pr. Mondovì, Senese, Umbria, Piceno, Abr., Avell. sul M. S. Michele, Basil. e Cal.; 4-5. Magg.-Lugl. [Eur. centr. e mer.|. 1 G. sagittalis L. (1753) 1864 6 Vessillo e carena glabri. 7 — Vessillo e carena peloso-sericei. 9 7 Calice a labbra brevem. dentate. Semi strofiolati. Suffrutice diffuso (1-3 dm.), a rami angolosi. Fg. oblungo-lanceolate, ristrette in breve picciuolo; stipole 0. Fi. 1-3 nel centro dei fascetti delle fg., formanti insieme dei racemi fogliosi, unilaterali: pedicelli lunghi 2-3 volte il ca- lice, con 2 bratteole in alto. Corolla glabra. Legume oblungo (20-32 per 6 mm.). Semi brunastri. è. Pascoli e boschi, specialm. sul calcare; 4. Apr.- Lugl. [Franc. Eur. centr. Bale... — Spartium Durande (1782) — G. pe- dunculata L’Hér. (1784-85) — Cytisus Spach (1845). 2 G. decumbens W. (1803) 1865 A Pianta a rami, peduncoli, calici e legumi * pelosi. a Rami sdraiati. Fg. lineari-lanceolate. — Friuli, Trevig., Veron., Tosc. a M. Cerboli, M. Massi e Capalbio, Abr. a Chiarino, M. Grande e Gole d’ Antrodoco, Camp. al M. delle Fate?, Basil. e Cal. alla Dirupata di : Morano. — G. prostrata Lam. (1786) — ? G. pilosa v. leiopetala N. Terr. (1890). o. TYPICA 490 Genista] À 71 IEGUMINOSAE 813 b Rami eretti. Fg. nei rami fertili obovate e talora smarginate e denudate, nei rami sterili lineari--lanceolate e villoso--sericee. — M. Gargano. [Endem.|. — G. procumbens Ten. (18580) — G. proc. v. elata Ten. (1835-36) — G. pedunc. v. elata Fiori (1900). B ELATA n. comb. B Pianta affatto glabra ovunque o talora a fg. subcigliate e pedicelli pelosi. — Istria e lungo le Alpi dal Triest. sino al Bresciano alla Maddalena e Bergam. sopra Lovere-Castro. [Dalla Stiria alla Dalm... — G. humifusa Wulf. (1788), non L. — Cytisus Vis. (1852). DIFFUSA (W., 1800) — Calice a labbra profondam. divise. Semi non strofiolati. 8 8 Pianta affatto glabra, a rami triangolari. Fg. a margine cartilagineo- translucido. Frutice od arbusto (1-10 dm.), a rami con angoli acuti. Fg. lanceolate; stipole lesiniformi. Fi. formanti dei brevi racemi fogliosi; pedicelli lunghi 3-5 mm., con 2 bratteole. Legume misurante 15-20 per 4 mm. Semi giallo-scuri. è. Boschi e pascoli, frequente; Istria, Triest., Pen. dalla Lig. e Pavese al Nap.; 2 e 4. Apr.-Giu. [Dalla Stiria al- lUngh. e Grec.|. — G. triangularis W. (1803) — G. scariosa Viv. (1804) — G. genuensis Pers. (1807). 3 G. januensis Viv. (1802) 1866 — Pianta spesso pelosa in alto, a rami moltiangolari o striati. Fg. senza margine cartilagineo. Arbusto o frutice (1-18 dm.). Fg. e legumi va- riabili. Semi verde-scuri. Il resto c. s. è. Boschi, pascoli ecc., frequente; 2-6. Giu.-Aut. | Eur. As. occ. Sib., nat. Am. bor... — Volg. Baccellina, Ginestrella. ‘4 G. tinctoria L. (1753) 1867 A Fg. varianti dalla forma ovale-oblunga alla lanceolata o lineare. Legume misurante 15--30 per 2-4 mm. a Piante alte 1-6 dm., cespugliose, a fusti semplici o poco ramosi. Fg. lar- ghe 3-10 mm. I Fusti striati. Fg. membranose. 1 Fg. ellittiche o lanceolate, acute od ottuse. * Pianta ascendente--eretta, generalm. alta più di 2 dm. Racemi lunghi 3-10 cm. — Pianta glabra o pelosa. Legumi glabri o debolm. pe- losi. — If. peninsulare; 2-5. — G. tinet. v. lasiogyna Gremli (1893) (f. legum. pilosis). o VULGARIS SPAcH (1845) #* Pianta sdraiato--ascendente, alta 1--2 dm. Racemi brevi. — Pianta © pelosa od anche glabra. Legumi pelosi o glabri. —. Alpî, App., Gar- gano; 5-6. [Endem.]}. — G. diffusa Ten. (1820), non W. — G. de- pressa Ten. (1827), non M. B. — G. tinct. v. alpestris Bert. (1832) — G. Tenorii Steud. (1840) — G. tinct. v. Marii Favrat (1382) — G. insubrica Bruegg. (1882) — G. tinct. v. apennina Fiori (1900) (f. legum. hirsutis). 8 HUMJLIS (TEN., 1811) 2 Fg. lanceolate o sublineari, acutissime. — Pianta glabra, a fusti ascen- denti-eretti. Legumi peloso-irsuti. — ZMuganei, Bassanese, Veron., Trent., Piem. e forse altrove; 3-4. [Eur. media). — G. mantica Pollini (1814) — G. ovata v. humilior Bert. (1847) — G. tinct. v. lasiocarpa Gren. (1848). PERREYMONDI (Lors., 1807) 3 Fg. lineari o strettam. lanceolate, acute. — Pianta glabra, a fusti de- boli, sdraiato-ascendenti. Legumi glabri. — Piem., Lomb., Tosc. a Bagni di Lucca, Altopascio e tra Fucecchio e Bientina; 2-4. [ Endem.|. è TENUIFOLIA (Lors., 1810) 914 T1 LEGUMINOSAE |490 Genista II Fusti moltangolari. Fg. subcoriacee, — ellittico--oblunghe. Pianta sdraiato- ascendente, a rami flessuosi, glabra o quasi. Racemi brevi. Corolla grande, lunga 3 volte il calice. — Avell. pr. Frigento nel luogo detto Sorgente Mefita; 4. [ As. min.|. e ANXANTICA (TEN., 1811) b Pianta alta sino a 10-15 dm., a fusti ramosi. Fg. larghe ‘7-14 mm., ovali, ellittiche od oblunghe. — Infiorescenza piramidale. Legume glabro o pe- loso. — Penisola. [Dalla Carniola all'’'Ungh... — Genistoides Moench (1794) — G. virgata W. (1811), non Lam. — G. elatior Koch (1845) — G. ovata Auct. it. C ELATA ASCH. et GR. (1907) B Fg. ovali od ellittiche, larghe 5--15 mm. Legume misurante 30-40 per 4-7 mm., irsuto. Fi. più grandi. Fusti di 2--4 dm. — Istria ed in forme meno tipiche nell'It. bor. e centr. e Basil. [Dalla Stiria alla Russia). nm OvaTa (W. et K., 1802) 9 (6) Pianta a peluria lunga e patente. Vessillo ed ali assai più brevi della carena. Vedi G. german. v. inermis — Piante a peluria corta ed appressata. Petali subeguali tra loro. 10 10 Fi, terminali (in brevi racemi o fascetti); pedicelli generalm. con 1-2 bratteole verso la metà. Suffrutice argentino-sericeo (1-2 dm.), cespuglioso. Fg. sessili o quasi; stipole subnulle. Calice irsuto, a labbro super. con denti lanceolato-acuminati. Legume compresso-rigonfio (10-15 per 4-5 mm.), densam. peloso, 1-4-spermo. Semi giallo-foschi. è. Luoghi sas- sosi e rupi; 4-5. Giu.-Lugl. [Dalla Croazia all’ Alban.|. 5 G. sericea Wulf. (1788) 1868 A Rami sterili © allungati e flessuosi. Fg. lanceolate, acute (rr. rotondate), glabre di sopra. T'omento sericeo, nitido, appressato. — Istria ed Alpi ven. e trent. 1 TYPICA B Rami brevi (lunghi sino a 10 cm. circa), profondam. solcati, rigidi. Fg. più rigide, quelle dei rami sterili ovate od ovato--lanceolate, più grandi (2--4 per 4-15 mm.), le giovani sparsam. e brevem. sericee. — Cal. al M. Pollino [(Dalm. Monten. Alban.). 8 RIGIDA PampP. (1912) — Fi, laterali (in fascetti o solitari formanti dei lunghi racemi fogliosi); pedicelli senza bratteole. Fusti solcati, con nodi sporgenti (1-5 dm.). Fg. piccole (lunghe 5-10 mm.), spesso conduplicate, obovate od oblun- ghe. Calice vellutato, a labbro super. con denti triangolari-acuti. Legume compresso (20-25 per 4 mm.), vellutato, 3-8-spermo. Il resto c. s. È. Boschi e pascoli, su terreno siliceo: Istria, Euganei, Alpi, App. sino Abr. e Maremma tosc.; 2-5. Apr.-Lugl. [| Eur.]. 6 G. pilosa L. (1753) 1869 Sez. II. ScòRPIUS (MoENCH, 1794). 11 (2) Carena e talora anche il vessillo pelosi sul dorso. Legume breve, ovale o romboidale, + peloso, con 1-2 o più rr. 2-4 semi. 12 — Carena e vessillo glabri. Legume = allungato, lineare, glabro (eccett. G. Moristi), con 3 a parecchi semi. 15 12 Fg. tutte semplici. 183 — Fg. trifogliolate (eccett. le fiorali). Frutice cespuglioso-ramosissimo (15-60 cm.), a rami striati ed irsuti; spine generalm. semplici, rigide. 490 Genista] (1 LEGUMINOSAE 815 Fg. quasi sessili, a foglioline piccole, lanceolato-lineari, pelose. Racemi terminali; pedicelli brevi, con 2 bratteole sotto il calice. Calice irsuto, a denti lanceolati, porporini. Vessillo glabro, lungo ‘/9 della carena. Le- gume acuminato-rostrato, ad 1 solo seme giallo-scuro. è. Luoghi aridi da 550 a 1400 m.: Sic. alle Madonie; 4-5. Giu.-Lugl. [ Endem.]. 7 G. Cupanii Guss. (1821) 1870 13 Vessillo ed ali subeguali alla carena. Suffrutice cespuglioso (1-3 dm.), densam. peloso nelle parti erbacee; spine gracili, + pennato-ramose. Fg. tutte sui rami dell’annata, lanceolate od oblunghe; stipole 0. Fi. 3-12 in brevi racemi; pedicelli con bratteole scariose. Vessillo glabro. Legume con rostro rivolto in alto ed 1-2 semi bruni. &. Macchie; Nizzardo ;: 2 e 4. Apr.-Magg. [|Eur. mer.-oce.|. 8 G. hispanica L. (1753) 1871 — Vessillo ed ali lunghi metà soltanto della carena. 14 14 Rami giovani spinosi; spine + ramificate. Calice cinto da 2-3 bratteole. Suffrutice c. s., inerme in basso. Fg. lineari-lanceolate o lineari; stipole 0. Racemi terminali, a fi. brevem. pedicellati. Calice a denti strettam. li- neari. Vessillo glabro o con pochi peli all’apice. Legume c. s., ad 1 seme. È. Luoghi sassosi; 2 e 4. Magg.-Lugl. [Dalla Stiria alla Serbia e Monten.]. 9 G. silvestris Scop. (1772) 1872 A Spine pennato--composte, flessibili, innocue. a Pianta a peluria scarsa ed appressata, a fusti sdraiato-ascendenti e fg. li- neari o quasi. — Dall Istria al Friuli or. — G. arcuata Koch (1839) (f. spinis rigidior.). o TYPICA b Pianta a peluria più abbondante e patente, a fusti sdraiati e fg. strettam. lanceolate. — Sic. alle Madonie ed Etna. [Endem.. 8 ARISTATA (PRESL, 1822) B Spine pennato-composte (rr. 3--fide), moderatam. pungenti, patenti. — Pianta a peluria appressata e fg. strettam. lanceolate. — Istria nelle is. Cherso e Lussino. [Dalla Dalm. al Monten.). * DALMATICA (BarTL. et WENDL., 1825) C Spine 3-fide od anche pennato--composte, tetragone, assai pungenti, diva- ricato-patenti. Pianta c. s., ma più rigida e ramoso-intricata. — Marche al M. S. Vicino pr. Albacina e Gargano. |Endem.]. — G. hirsuta Ten. (1820), non Vahl. ò MICHELI (SPACH, 1844) — Rami giovani inermi; spine poste lungo i fusti e rami adulti, sem- plici o più spesso pennate, patenti. Calice senza bratteole. Frutice cespuglioso-diffuso (1-6 dm.), a rami giovani irsuti. Fg. lanceolato-oblun- ghe od ovali, verdi-lucide, pubescenti e lungam. cigliate; stipole 0. Racemi brevi; pedicelli corti, bratteolati. Calice peloso, a denti lanceolati. Ves- sillo un po’ peloso. Legume c. s,, a 2-4 semi bruni. è. Boschi e pascoli, frequente: 4-5, rr. 3. Apr.-Giu. [| Eur. specialm. centr... — Volg. Ginestra spinosa, Scardicci. 10 G. germanica L. (1753) 1873 A Pianta con spine abbondanti e pungenti. — If. bor. e centr. e Cors. tra S. Lu- cia e S. Trinita. & TYPICA B Pianta affatto inerme o con poche spine non pungenti. — Qua e la nell’It. bor. 8 IiNERMIS KocH (1839) 15 (11) Fg. tutte semplici. 16 — Fe. eccett. le fiorali trifogliolate. 17 816 (1 LEGUMINOSAE (490 Genista 16 Fg. senza stipole. Pedicelli senza bratteole. Legume a rostro apicale rivolto in su. Arbusto affatto glabro (4-10 dm.), densam. cespuglioso; spine abbondanti, generalm. semplici. Fg. dure, lanceolate od ellittiche, mucronate. Fi. 5-15 in brevi racemi, provvisti di brattee fogliacee. Ca- lice a labbra ineguali, a denti triangolari. Vessillo ed ali più brevi della carena. Legume oblungo-cilindrico (13-16 per 4-5 mm.), curvato alla base, bruno a maturità. Semi 6-10, neri. è. Boschi e pascoli: Cal. alla Sila, Serra S. Bruno ed Aspromonte; 5. Magg.- Giu. { Eur. occ. e centr. |. — G. brutia Parl. ex Huter P. et R. (1879). 11 G. anglica L. (1753) 1374 — Fg. con piccole stipole in forma di spinetti. Pedicelli con 2 bratteole cingenti il calice, Legume a rostro diritto. Arbusto + peloso, ramo- sissimo (7-20 dm.); spine robuste, le inter. 3-forcate, le super. semplici. Fg. c. s., pelosette. Fi. nascenti a fascetti sulle spine. Calice a labbro super. con denti triangolari, lineari nell’infer. Vessillo un po’ più lungo della carena. Legume largam. lineare-compresso, a sutura super. liscia. Semi 4-7, rr. 2-3, olivastri. £. Indicata di Sard. e C'ors., ma per errore. Magg.-Lugl. [Reg. medit.-occ... — Spartium L. (1753) — G. spiniflora Lam. (1778). 12 G. Scorpius DC. (1805) 1375 17 (15) Legume glabro. Arbusto glabro o superiorm. coperto di pelosità minuta, appressata e sericea; spine robuste ed acutissime, per lo più. diritte, numerose, semplici o biforcate. Fusti intricato-ramosissimi (2-6 dm.). Fg. subsessili, a foglioline piccole, oblanceolate od obovate, ottuse, le super. semplici; stipole in forma di spinetti. Fi. 2-6 (rr. solitari), sopra brevi e gracili rametti laterali; pedicelli con 2 bratteole apicali. Calice c. s., glabro o peloso. Petali subeguali. Legume misurante 13-18 per 4-5 mm. Semi 3-8, bruni. è. Luoghi aridi, sino a 1800 m.: Sard., Cors. ed isolette vicine; 2 e 4. Febbr.-Giu. [| Endem.]. — Spartium Lois. (1807). 13 G. corsica DO. (1815) 1876 — Legume peloso. Arbusto coperto superiorm. di pelosità lunghetta, pa- tente e quasi irsuta; spine gracili e poco pungenti, arcuato-patenti, semplici o ramose. Rami meno divaricati che nella prec. Foglioline strettam. lanceolate; stipole in forma di spine. Racemi brevi, terminali. Calice peloso. Vessillo con linee porporine alla base. Legume misurante 20-25 per 3-4 mm. Il resto c. s. £. Luoghi aridi, rara: Sard. mer.; 2. Marz.-Giu. [ Endem.|. — G. microphylla Moris (1827), non DC. (1825) — Spartium Bert. (1847). 14 G. Morisii Colla (1834) 1877 Sez. III. EPHEDROSPARTUM SPACH (1844). 18 (4) Fg. e rami opposti. Fi. tutti in piccoli capolini terminali di 2-7 fi. Arbusto ramosissimo (1-6 dm.), a rami pubescenti, inermi. Fg. trifoglio- late; piccinolo breve, persistente, dilatato; foglioline lineari, sericee; stipole 0. Calice a labbra subeguali. Petali subeguali in lunghezza, il vessillo e la carena pelosi. Legume ovale (4-5 per 3 mm.), compresso, sericeo. Semi bruni, Jeggerm. strofiolati. È. Rupi e luoghi sassosi; 5-4. Giu.-Ag. |Alpî Bale. Paesi danub. Roman... — Spartium L. (1753) — Volg. Ginestra stellata. 15 G. radiata Scop. (1772) 1378 490 Genista] (1 LEGUMINOSAE 817 A Vessillo smarginato all'apice, debolm. peloso. Bratteole fiorali ovate. a Vessillo peloso soltanto sulla linea dorsale mediana. — Alpî dalle friul. alle Comasche sul M. Resegone, App. qua e là dal piem. al laz. ed abr. o LEIOPETALA BuUcHEGGER (1912) b Vessillo egualm. peloso su tutto il dorso. — Alpi novaresi (Scopa, Premo- sello e V. Stroma), App. tosco-em. al Rondinaio ed a Faidello, laz. ed Abr. a Coppa di Martino |Alpi franc. Maced.|. i 8 SERICOPETALA BucHEGGER (1912) B Vessillo arrotondato all’apice, densam. sericeo. Bratteole fiorali lineari. — Triest. sul M. Spaccato e Gorîz. sul M. Ciaun. [Carniola Dalm.). — Cytis. Koch (1843) — G. rad. v. nana Spach (1844). HOLOPETALA (FLEISCHM. EX KocH, 1843) — Fg. e rami alterni o fascicolati. Fi. mai in capolini c. s. 19 19 Rami affatto inermi. Fg. tutte semplici. Arbusto a rami fascicolati, peloso-sericei in alto (3-9 dm.). Fg. piccole, sericee di sotto, glabre o pubescenti di sopra, nei rami sterili alterne e lanceolate, nei fertili fa- scicolate ed obovate; stipole 0. Fi. grandi, 1-8 ascellari, formanti ra- cemi forniti; pedicelli con 2 bratteole verso il mezzo. Calice a labbra disuguali. Petali c. s., il vessillo glabro o + peloso, la carena vellutata. Legume lineare (15-18 per 5 mm.), vellutato, ad apice diritto. Semi 2-5, olivastri è. Rupi e luoghi sassosi: Alpi Mar. e Cozie dal Nizz. e V. Macra all'App. sett. al Colle dei Giovetti; 4-6, rr. 2. Apr.-Lugl. [Franc. mer. Spa. Bal. Tun. Alger.|. — Spartium Vill. (1779) — S. purgans All (1785), non L. 16 G. cinerea DC. (1805) 1879 — Rami spinosi o mucronati all'apice (rr. inermi). Fg. almeno le infer. trifogliolate. 20 20 Vessillo uguagliante la carena, Legume oblungo (12-20 per 4-5 mm.), ad apice diritto od obliquo. Fusti + tubercolati pei residui dei cusci- netti fogliari. Fg. sericee sulle 2 pag. Fi. piccoli, più spesso in fascetti laterali od anche terminali. Calice a labbra subeguali. Vessillo pube- scente. Semi 2-4, bruni. Il resto c. s. è. Colli aridi; 2, rr. 4-5. Apr.-Lugl. [Reg. medit.|. — Spartium Desf. (1800). 17 G. aspalathoides Lam. (1786) 1880 A Calice a labbro infer. con 3 denti assai brevi. Papille stimmatiche disposte su tutto l’apice dello stimma. a Rami spinosi all’apice, abbreviati. — Pantelleria. | Alger. Tun.). af vPICA b Rami non spinosi, più allungati e più fogliosi. Fi. più numerosi. — Pan- telleria. [Endem.|. 8 GUSSONEI Somm. (1922) B Calice a labbro infer. con denti più lunghi, lineari-acuti. Papille stimmatiche solo sul lato interno dello stimma. I Arbusto o frutice di 1--5 dm.; rami brevi e divaricati, formanti un cespu- glio molto denso. — Lig., App. pavese al M. Roccabruna, Tosc. pr. Sar- zana ed a Pereta, Sic.. Sard., Cors. ed Elba; 2, rr. 4-5. (Frane. mer. Spa.). — G. aspal. v. confertior Moris (1837). x LoBELII (DC., 1805) II Arbusto di 3-10 dm.; rami allungati ed eretto--patenti, a tubercoli più radi, formanti un cespuglio più lasso. — Li9., App. tosco--parmig. al M. Gottero a 1300-1500 m., Sard. e Cors. [Endem.). — G. umbellata Lois. (1828) — G. aspalath. Moris (1887). ò SALZMANNI (DC., 1825) 52 818 71 LEGUMINOSAE [490 Genista — Vessillo più breve della carena. Legume romboideo (10 per 5 mm.), ad apice rieurvo in alto. Arbusto (3-10 dm.) a rami gracili, con radi tubercoli, i fioriferi inermi. Fg. infer. trifogliolate, a foglioline lineari o quasi, le super. semplici. Fi. odorosi, solitari, alterni, formanti racemi + lassi; pedicelli con 2 bratteole apicali prontam. caduche. Calice a lab- bra ineguali, l’infer. con denti lineari, il super. triangolari-acuminati. Semi 1-3. È. Luoghi aridi: Sic., Eolie, Sard., C'ors. e Ponza; 2. Apr.- Giu. [Endem.|]. — Spartium gymnopterum Viv. (1825) — Sp. Gasparrinii Guss. (1825) — Gen. Gasparr. Presl (1826) — G. acanthoclada Arc. (1894), non DCO. 18 G. ephedroides DC. (1825) 1881 Sez. IV. DRvyMosPÀRTUM (PRESL, 1844). 21 (4) Arbusto od albero (1-8 m.), a rami gracili, spesso pendenti, pelosi da giovani. Fg. semplici, strettam. lineari, sericee, caducissime. Fi. odo- rosi, in racemi lassi, pendenti; pedicelli con 2-3 bratteole piccolissime. Vessillo un po’ peloso verso l’apice; carena pelosa sul dorso, un po’ più lunga del vessillo. Legume oblungo-subfalcato, acutam. rostrato, peloso o talora denudato. Semi per lo più 2, bruno-olivastri, strofiolati. È. Luoghi aridi; Sic. sull’ Etna e Sard., nel Vesuvio e Messinese pr. il torrente Camaro ed a Portella di C'astanea colt. a scopo forestale ed inselvat., colt. pure a scopo ornament.; 2-5. Magg.-Lugl. { Endem.|. — Spartium Biv. in Raf. (1810) (nomen), Biv. (1814) — Drymospart. aetnense et D. sardoum Presl (1844). 19 G. aetnensis DC. (1825) 1882 Sez. V. RETÀMA (Rar., 1838). 22 (3) Arbusto ramosissimo (6-15 dm.), a rami giunchiformi, sericei da gio- vani. Fg. c. s. Fi. lunghi 9-12 mm., assai odorosi, in racemi laterali con brattee e bratteole. Petali superiorm. sericei; ali un po’ più lunghe del vessillo e della carena. Legume breve, ovale, mucronulato, carnoso da giovane, glabro. Seme unico, grosso, nero. è. Luoghi arenosi, per lo più mar.; 2. Apr.-Magg. [Spa. Port. Afr. bor... — Spartium L. (1753) — Retama Boiss. (1841). 20 G. monosperma Lam. (1786) 1883 4 Legumi a sutura dilatata. — Propria della Reg. medit. occ.; non confermata per la Sard. nel Cagliaritano (ove fu indie. da Plazza). o TYPICA B Legumi a sutura esilissima. — Costa mer. della Sic. [Endem.. — Retama Webb (1845) — R. Duriaei Guss. (1844), non Webb — Spartium Bert. (1847). 8 GussonEI FIoRI (1900) (AscH. et GR., 1907) Gen. 491. Spàrtium L. (1755). (Spec. unica). Arbusto od alberetto (1/-5 m.), a rami giunchiformi, eretti, cilindrici, pelosetti da giovani, compressibili. Fg. oblungo-lineari, pelose di sotto, prontam.. caduche. Fi. racemosi, grandi, odorosi; pedicelli con 2 bratteole. Calice sca- rioso, fesso superiorm. sino alla base, con 5 denticini. Corolla giallo-dorata ; dg: 491 Spartium] 71 LEGUMINOSAE 519 vessillo più lungo degli altri petali, subrotondo; carena a pezzi aderenti, ma liberi, acutam. rostrata. Legume lineare-compresso (4-8 em. per 5-7 mm.), sericeo poi denudato. Semi molti, castani. %. Boschi e luoghi sterili, comune: Istria, Pen. ed isole (al nord talora colt. ed inselvat.); 2-4. Magg.-Lugl. [Reg. medit. Armen., colt. nat. Giapp. Cile]. — Volg. Ginestra, G. odorosa, Maggio. S. junceum L. (1753) 1884 Gen. 492. ÙUlex L. (1735). (Spec. 20 circa dell'Eur. occ. ed Afr. bor.-occ., la nostrale diffusa come sotto). Arbusto ramoso-intricato (1-3 m.), spinosissimo; spine solcato-angolose, derivanti parte dai rami, parte dalle fg. (però simili). Fg. lanceolato-lineari, scanalate di sopra, pungenti. Fi. 1-3 ascellari, racemosi; pedicelli con 2 brat- teole ferrugineo-irsute all'apice. Calice ampio, ferrugineo-irsuto all’esterno, profondam. diviso in 2 valve, la super. con 2 e l’infer. con 3 denticini. Corolla giallo-dorata, poco più lunga del calice, ad ali minutam. papillose, più lunghe della carena, ch'è diritta ed ottusa. Legume ovale, subeguale al calice, irsuto. Semi 4-12, castano-bruni, strofiolati. È. Boschi e luoghi sterili su terreno si- liceo, qua e là; 2 e 4. Quasi tutto l’anno. [ Eur. occ. e centr., colt. nat. Alger. Am. bor. (riamaica ecc.|. — Volg. Ginestrone. —U. europaeus L. (1753) 1885 A Rami leggerm. pubescenti. — Lit. friul., pr. Bolzano, Comasco, C. Tic., pr. Nizza, Lig., Em., Tosc., Marche, Laz., Camp. tra Pietramelara e Pietra vairano, Vesuvio, Capri, Procida, Avell., Basil. a Novi Velia, Cal. mer. e Cors. o. TYPICUS B Rami irsuti in alto. — Carnia pr. Tolmezzo (inselvat.), Lig. ece. 8 LIGUSTICUS DNTRS. (1844) Gen. 493. Calycòtome Lk. (1808). (Spec. 3 della Reg. medit.). Arbusto a rami numerosi, divaricato-patenti, spinosi o rr. inermi (1-2 m.). Fg. precocem. caduche, a 3 foglioline obovate od oblunghe, peloso-sericee di sotto; stipole subnulle. Fi. 1-15 su brevi rami in mezzo ‘ad un fascetto di fg.; pedicelli 1-2 volte più lunghi del calice, con 1 bratteola all’apice. Calice pe- loso-sericeo, membranaceo, scindentesi circolarm. verso il mezzo collo sboc- ciare della corolla, che ne porta seco la porzione super. a guisa di cuffia. Corolla gialla, glabra, a petali subeguali. Legume lineare-compresso (30-40 per 6 mm. circa), a sutura super. ispessita o bialata. Semi bruno-olivastri. è. Macchie e siepi; 2, rr. 4. Genn-Magg. [Reg. medit. Caspio]. — Spartium L. (1753) — Volg. Sparzio spinoso. C. spinosa Lk. (1822) 1886 A Pianta che annerisce col disseccamento. Legume glabro o rr. con radi peli applicati sui margini. — Rami e spine glabri o quasi. Brattea dei pedicelli generalm. più lunga che larga, 2--3-loba o rr. intera. — Nizz., Lig., Tosc., It. centr., mer. ed ins. od. TYPICA B Piante che anneriscono o quasi col disseccamento (meno talora i legumi). Legumi + pelosi. 820 1 LEGUMINOSAE [495 Calycotome I Legumi a peli © applicati. Rami e spine glabri o rr. pubescenti. Brattea Cc. S., ma spesso proporzionalm. più larga. — Nap. nei Campi Flegrei, T. d'Otranto, Cal., Sic. ed isolette a questa adiacenti. |Dalm. Erzeg. Jonde]. — Spartium J. et C. Presl (1822). 8 INFESTA (Guss., 1843) II Legumi a peli c. s. però misti ad altri più lunghi, massime sui margini. Rami e spine ora glabri ed ora nettam. pubescenti. Brattea 3-setta o 3-partita (rr. 2-3-lobata od intera). — Lig. occ. e forse altrove | Endem.). LIGUSTICA (BURN., 1896) IIT Legumi villoso-lanosi. Rami e spine © pubescenti. Brattea circa tanto lunga che larga, intera o subtriloba. — Tosc., It. centr., mer. ed ins. | Reg. medîit.|. — Spartium Poir. (1789) — Cytis. laniger DC. (1825). ò vILLOSA (Lk., 1808) Tribù IV. TRIFOLIEA. Gen. 494. Onònis L. (1735). (Spec. 70 circa dell’Eur., Reg. medit. e Can.). 1 Fi. a peduncoli brevi o subnulli, non articolati. Legumi eretti. 2 — Fi. a peduncoli + lunghi, articolati e spesso aristati. Legumi pen- denti. Sez. III. NATRIX ll 2 Piante perenni, a fi. rosei (eccezionalm. bianchi o violetti). Sez. I. BonaGa 3 — Piante annue o rr. perenni ma a fi. gialli. Sez. II. BUGRANA 4 Sez. I. BonÀàca (MEDIC., 1787). 3 (2) Erba a fusti spesso legnosi solo alla base, ramosi (2-7 dm.). Fg. fa- scicolate, le infer. e medie 3-fogliolate, a foglioline obovate od oblun- ghe, dentate; stipole fogliacee, semiovate, dentate. Peduncolo più breve del tubo calicino. Calice campanulato, peloso-glanduloso, a 5 denti sub- eguali, lineari-lanceòlati, 1-3-nervi, stellato-patenti nel frutto. Legume piccolo, ovoideo, peloso-glanduloso. Semi 1-4, + tubercolati. %. Prati e luoghi aridi, frequente; 2-5. Giu.-Sett. [Eur. As. occ. e centr. Afr. bor.). — 0. vulgaris Rouy (1894). — Volg. Bonaga, Bulinaca, Resta bue. 1 O. spinosa L. (1753) (1) 1887 A Fi. in racemi lassi o rr. spiciformi; fg. fiorali 1--fogliolate. a Piante spinose. Legume subeguale al calice. — Rd. verticale, mai stoloni- fera. Fusti eretti od ascendenti. I Fi. lunghi 13-20 mm., a corolla lunga il doppio del calice. Fusti per lo più con peli raccolti in una striscia laterale, alterna ad ogni internodo. Foglioline mediocri. — Pianta per lo più eretta, poco glandulosa. Le- gume ovoideo, a 2-4 semi tubercolati. — Istria, Pen. e Sic.?; 2-4. — O. arvensis L. (1767), non L. (1759) — O. campestris Koch et Ziz (1814). a SPINOSA L. (1763) (WALLR., 1822) (1) Entità dubbia, del ciclo di 0. spinosa var. mitis, è O. Schmuckii D. Torre et S. (1909) indicata dell'Alto Adige sulle roccie granitiche pr. Aicha nel distr. di Bressanone. ei di 494 Ononis] (1 LEGUMINOSAE 821 II Fi. lunghi 6-13 mm., a corolla uguale al calice o poco più lunga. Fusti con peli irregolarm. disposti o talora glabri. Foglioline piccole. 1 Legume ovoideo, ad 1-4 semi tubercolati. Pianta debolm. spinosa, glan- dulosa, eretta, a fi. lunghi 10-13 mm, — Istria, Cors. e certam. al- trove [Russ. mer.]. B INTERMEDIA (C. A. MEy., 1878) 2 Legume ovoideo-lenticolare, tipicam. ad 1 solo seme finam. granuloso o liscio. Pianta tipicam. a spine robuste, precoci ed alla fine bianca- stre, glandulosa, eretta, a fi. lunghi 6-9 mm. — Istria, Pen., Ischia, Sard. e Cors.; 2. |Reg. medit. Pers. Belucîistan). ANTIQUORUM (L., 1763) b Piante inermi o debolm. spinose. Legume più breve del calice. — Fusti con striscie alterne di peli ed anche nel resto per lo più sparsi di lunghi peli, ma più radi. Foglioline © grandi, Fi. lunghi 15-20 mm. A Rd. mai stolonifera. Fusti eretti. — Pianta inerme. Racemi densi. — Istria ed Api [Eur. centr. ed or... — O. hircina Jacq. (1770). ò ARVENSIS (L., 1759) XA Rz. strisciante e stolonifero. Fusti spesso diffusi o prostrati (= 0. re- pens L. [1753]). *# Racemi spiciformi, &fogliosi. Pianta con portam. che si avvicina alla v. arvensîs, inerme, a peluria piuttosto lunga, glandulosa solo nelle fg. — Alpi; 4-5. |Eur. media). — O. procurrens Wallr. (1822) — O. arvensis et O. hircina Auct. multi. ° FOETENS (ALL., 1774) (ex Chiov.) ## Racemi lassi. Pianta con portam. che si avvicina al tipo, inerme o debolm. spinosa. + Pianta glanduloso-pubescente, fetida, a fusti diffusi. —. If. bor. e media; 4--5. (Eur. media). — O. arvensis Bert. (1847) — O. procurrens Baroni (1898). 6 mItIs L. (1753) (MiLL., 1768) ++ Pianta non glandulosa, poco pelosa, a fusti raddrizzati ed a foglio- line molto più grandi. — Alpî Mar. lig. a M. Ceppo. |Endem.|. *) ANISOTRICHA BRrIa. (1896) B Fi. in racemi spiciformi; fg. fiorali ridotte a brattee più brevi del calice (eccett. le infer.). — Pianta inerme, a fusti prostrato-ascendenti. Il resto come nel tipo. — Terreni argillosi aridi: Emilia e Tosc.; 4. 45 MASQUILLIERI (BeRT., 1839) — Arbusto a fusti totalm. legnosi, eretto (3-15 dm.), inerme, peloso-ispido nei rami e calici. Fg. tutte 3-fogliolate, a foglioline oblunghe od orbi- colari, acutam. dentate, per lo più glabre. Racemi fogliosi, lunghi 1-3 dm. Corolla grande, rosea. Legume assai più breve del calice. Semi tuberco- lati. Il resto c. s. È. Sic. a Mistretta e Reitano; 2. Giu.Lugl. [ Alger.]. — O. Masquillierii Lojac. (1891). 2 O. hispida Desf. (1800) 1888 Sez. II. BuGrÀNA DOC. (1825). 4 (2) Corolla rosea, porporina o bianca. a) EUBUGRANA 5 — Corolla gialla. b) BuGRANOIDES 8 a) EuBUGRÀNA WE. (1877). 5 Fg. cauline 3-fogliolate, © lungam. picciolate. 6 — Fsg. tutte l1-fogliolate, a fogliolina sessile o quasi sopra la guaina biorecchiuta formata dalle stipole saldate al picciuolo. ti 822 (1 LEGUMINOSAE [494 Ononis 6 Fe. fiorali a stipole molto larghe, searioso-bianchiecie, glabre, invol- genti il calice, il quale ha il tubo pure bianchiccio e glabro. Fusti ramosi dalla base (2-6 dm.). Foglioline oblunghe, peloso-glandulose, acutam. seghettate; stipole oblunghe, denticolate; fg. fiorali infer. 3-fogliolate, le medie 1-fogliolate, le super. stipuliformi. Racemi spiciformi, ovati od oblunghi. Fi. subsessili. Calice campanulato, striato, a denti ovati, acu- minati, cigliato-glandulosi. Corolla poco più lunga del calice, bianchiccia col vessillo porporino. Legume subeguale al calice, ovoideo, peloso-glan- duloso, a 2-3 semi tubercolati. ©, 00. Luoghi erbosi, qua e là: pr. Ge- nova, Laz., Puglie nel Foggese, Capri, Avell., Basil. a Gallipoli-Cognato, Cal., Sic., Eolie, Malta, Sard. a S. Antioco, C'ors., Elba, Pianosa e Gian- nutri; 2. Apr.-Magg. | Reg. medit. Mesopot. Is. atl.|. 8 0. mitissima L. (1753) 1889 — Fg. fiorali con stipole uguali alle cauline, verdi e pelose, come pure il tubo calicino. Pianta vischiosa (1-5 dm.), diffusa. Stipole lanceolato- acuminate. Fi. brevem. pedicellati. Corolla subeguale al calice, rosea col vessillo talora porporino, pelosa. Legume ovoideo-compresso, a 2-5 semi. Il resto c. s. O. Arene mar.; 2. Apr.-Giu. [Reg. medit. Can.). 4 O. serrata Forsk. (1775) 1890 A Piante pubescenti. Picciuolo per lo più lunghetto; foglioline + grandi, oblun- ghe. Racemi + lassi. a Foglioline ellittico-oblunghe o quasi lineari. Denti calicini 3-5-nervi alla base, 2--3 volte più lunghi del tubo. — Laz., Nap., Cal., Sic., Sard. e varie piccole isole. o TYPICA b Foglioline più grandi, oblungo--cuneate o subrotonde. Denti calicini 5--7T--nervi alla base, 1/2 -- 1 volta più lunghi del tubo. Piante più robuste. I Foglioline oblungo-cuneate, seghettate. Semi non screziati. — Laz. a Terracina, Nap., Puglie al Gargano, Barletta e Leccese, Cal, Sic. ed isolette vicine, Linosa, Sard. e Cors. [Spa. Port. Afr. bor. Can.|. 8 DIFFUSA (TEN.,-1811) II Foglioline subrotonde, doppiam. ed acutissimam. seghettate. Semi scre- ziati. Pianta più pelosa (quasi villosa). — Colla var. prec. |[Spa. Afr. bor.). € DEHNHARDTI (TEN., 1825) B Pianta densam. villosa, massime nelle infiorescenze. Picciuolo breve; foglio- line piccole, obovate. Racemi densi. — Cal. a Corigliano, Silica, Longobardi e Triparni. [Spa. mer. Afr. bor.). ò VILLOSISSIMA (DESF., 1800) 7 (5) Racemi generalm. lassi, almeno alla base. Calice campanulato. Corolla + pelosa all'esterno, uguale o più lunga del ealice (rr. un po più breve). Pianta + peloso-glandulosa e vischiosa, spesso ramosa dalla base (2-5 dm.). Foglioline acutam. seghettate; stipole fogliacee, semiovate, denticolate. Calice a denti lanceolato-lineari, acuti. Corolla bianca, car- nicina o rosea. Legume ovale, a 2-4 semi tubercolato-scabri. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi 0 colt. qua e là; 2. Magg.-Giu. [Afr. bor.]. 5 O. alba Poir. (1789) 1891 A Fogliolina oblunga, acuta od ottusa, spesso assai grande (sino a 35 per 16 mm.). Fusti ascendenti od eretti, peloso--irsuti. Pedicelli brevi. — Pr. Genova ed Ancona, Salern., Avell., pr. Lucera, Basil. occ., Cal. e Sard. — O. monophylla Ten. (1850), non Desf. x TYPICA 494 Ononis|] 71 LEGUMINOSAE 823 B Fogliolina rotonda od obovato--cuneata, assai piccola (12 per 10 mm. al più). Fusti generalm. diffuso--prostrati, villosi o glabri. Pedicelli generalm. lun- ghetti. — Pesarese, pr. Ancona, Abr., Puglie pr. Panni, Campobasso, Avell., Basil., Cal., Sic. e Malta. [Endem.|. — ? 0. Bonanniana Presl (1826). 8 OLIGOPHYLLA (TEN., 1826) 1891' — Racemi molto densi, grossi, spiciformi. Calice tubuloso. Corolla glabra, più breve od uguale al calice. Pianta con pelosità patente in alto, a fusti eretti, robusti, semplici o ramosi (2-6 dm.). Fg. glabre, a foglio- lina grande, ovale-ellittica, denticolata, nelle fiorali decrescente in modo che nelle super. è lineare; stipole c. s., le cauline assai grandi, intere o denticolate. Fi. subsessili. Calice irsuto, a denti acuminati, lunghi il doppio del tubo. Corolla rosso-porporina. Legume lungo 1/9 del calice, ovoideo, peloso all’apice. Semi 1-3, lisci e lucenti. O. Campi e luoghi er- bosi, qua e là: Avell., Basil., Cal., Sic. e C'ors., una volta in Lig. pr. Oneglia; 2. Apr.-Giu. [ Reg. medit.]. 6 O. alopecuroides L. (1753) 1892 b) BuGranoipes DC. (1825). 8 (4) Pianta annua. Fg. cauline 1-fogliolate (meno. talora le infer.); le fiorali medie e super. generalm. ridotte alle stipole. Pianta pe- loso-glandulosa in alto, prostrato-ascendente, ramosa dalla base (1-3 dm.). Fg. consistenti; fogliolina subsessile, piccola, oblungo-cuneata, pieghet- tato-nervosa, dentata; stipole grandi, ovali, guainanti, striate e dentate. Racemi lassi; pedicelli subeguali al tubo calicino. Calice glanduloso, a denti lanceolati, uguali al tubo. Corolla lunga il doppio del calice, a vessillo peloso. Legume 1/3 più lungo del calice, oblungo, peloso. Semi parecchi, minutam. granulosi. O. Sabbie mar.: Pen. dalla Tosc. e Piceno in giù ed isole; 2. Apr.-Lugl. | Reg. medit.. 70. variegata L. (1753) 1893 — Piante perenni. Fg. cauline tutte o per la maggior parte 3-fogliolate; le fiorali simili alle cauline, però le super. per lo più 1-fogliolate. 9 9 Fi. 1a pochi all’apice dei rami. Semi lisci. Rz. legnoso, strisciante, stolonitero. Fusti diffusi (6-20 cm.), con una linea di peli glandulosi alterna ad ogni internodo. Fg. peloso-glandulose, brevem. picciolate; foglioline piccole, obovato-cuneate, nervose, denticolate in alto, la me- diana picciolettata; stipole ovali-lanceolate, denticolate. Pedicelli c. s. Calice villoso-glanduloso, a denti lanceolato-acuminati, 2-3 volte più lunghi del tubo. Corolla un po’ più lunga del calice. Legume appena più breve del calice, ovale-compresso, peloso-glanduloso. Semi 1-2. %. Luoghi aridi; Alpi Mar. occ. a Tenda e nel Nizz.; 4-6. Lugl-Ag. [Franc. mer. Spa. or. è centr.]. 8 O. striata Gouan (1773) 1894 — Fi. numerosi, formanti racemi spiciformi, rr. pochi ec. s. Semi tu- bercolati. 10 10 Pianta pubescente-glandulosa. Fg. fiorali più lunghe dei fi.; foglio- lina mediana picciolettata:; stipole ovali-lanceolate, assai più brevi del picciuolo. Rd. legnosa. Fasti cespugliosi, generalm. semplici (5-80 cm.). Fg. a picciuoli variam. lunghi; foglioline oblungo- od obovato-cuneate, nervose, acutam. dentate; stipole acute, denticolate. Fi. subsessili, in 824 (1 LEGUMINOSAE . [494 Ononis racemi densi, allungati od anche ridotti a pochi fi. Calice peloso-glan- duloso, a denti lanceolato-acuminati, 1-2 volte più lunghi del tubo. Corolla più breve o rr. sorpassante il calice ovvero abortiva. Legume uguale al calice, ovale-romboidale, pubescente. Semi 3-5. X. Luoghi aridi, qua e tà : Pen., Tremiti, Capri, Sic., Sard., Cors. pr. Bonifacio ed Elba; 2 e 4. Giu.-Sett. [Eur. centr.-mer. C'auc. As. oce. Afr. bor.-oce... — O. Columnae All. (1774) — O. subocculta Vill. (1779) — O. apula Ten. (1827). 9 0. pusilla L. (1759) 1895 — Pianta glabra. Fg. fiorali subeguali ai fi.; fogliolina mediana sessile; stipole lineari, lungam. setaceo-acuminate, più lunghe del picciuolo. Fusti ramosi (1-3 dm.), coperti in basso dai residui delle vecchie fg. Fg. brevem. picciolate; foglioline oblunghe, lungam. cuneiformi, nel resto c. s. Fi. in racemi brevi od anche 2 a pochi all'apice dei rami. Calice glabro, a denti lungam. acuminato-lesiniformi, 2-3 volte più lunghi del tubo. Corolla più breve od uguale al calice, rr. abortiva. Legume più breve del calice, romboideo, glabro. Semi 3-6. £. Luoghi erbosi aridi: Prealpi venete, Colli mantov., Bresciano, Piem., Nizz., Lig., App. pa- vese e faentino sui M. Castellaccio e Torre, It. centr., Sic., Sard. e Cors.; 2 e 4. Apr.-Ott.-[Dalm. Eur. occ.-mer. Maroc.|]. — O. barbata Cav. (1793). 10 O. minutissima L. (1753) 1596 Sez. III. NATRIX (MoENCH, 1794). 11! (1) Piante annue o più rr. perenni ed in tal caso a fi. gialli. a) Eunatria 12 — Piante perenni a fi. rosei. b) Pseudocytisus 19 a) Eunàtrix Wk. (1877). 12 Fi. gialli o rr. bianco-giallastri, talora striati o soffusi di roseo nel vessillo; peduncoli spesso aristati. 13 — Fi. a vessillo roseo o porporino, rr. del tutto bianchi; peduncoli non o brevissimam. aristati. 18 13 Pianta perenne. Fi. formanti racemi fogliosi terminali; corolla più lunga del calice. Pianta peloso-glandulosa, fetida, cespugliosa (2-5 dm.). Fg. picciolate, le fiorali super. 1-fogliolate; foglioline dentellate in alto; stipole lanceolato-acuminate, intere, più brevi del picciuolo. Peduncoli 1-flori, aristati; pedicello uguale al tubo calicino. Calice a denti lanceo- lato-acuminati, 3-4 volte più lunghi del tubo. Corolla gialla, a vessillo ge- neralm. striato di porpora. Legume pendente, lineare-compresso (15-20 per 3-4 mm.), peloso-glanduloso. Semi parecchi, finam. tubercolati. Y. Luoghi arenosi o sassosi; 2-4. (#iu.-Est. | Eur. media e mer. As. min. Afr. bor. Can.]. — Volg. Erba-bacaja. 11 O. Natrix L. (1753) 1897 A Fi. grandi (lunghi 16-20 mm.), a corolla 1 volta più lunga del calice, ad ali larghe. Pianta poco ramosa (eccett. gli esemplari rifiorenti tardivam.), a foglioline oblunghe od ovali e peduncoli uguali o più lunghi della fg. a Fg. cauline 3--fogliolate. — Pen. sino al Gargano, Sard., Cors. e Malta. — O. pinguis L. (1755) (f. robustior). x MAJOR Boiss. (1839) 494 Ononis] (1 LEGUMINOSAE 825 b Fg. cauline infer. e talora anche le medie imparipennate, a 5--7 foglioline, ineguali nella stessa fg. Denti calicini meno acuminati. — Pavese tra Varzi e Godiasco, Sard. e Cors. [Franc. mer. Spa. Baleari Alger.. 3 SI Bano ALIFOLIA (DC., 1825) B Fi. più piccoli (grandi circa 1/2 del tipo), a corolla 1/3 -- 1/2 più lunga del ca- lice. Pianta come il tipo, ma più bassa, assai pelosa e vischiosa, a racemi più brevi, a peduncoli più corti della fg. e vessillo fortem. striato di por- porino. — Veron., Ferrarese. [Dalm. Provenza Spa. Alger... — O. Natr. v. media Boiss. (1839). PICTA (DESF., 1800) C Fi. più piccoli (lunghi 12-15 mm.), a corolla 1/3 -- 1/2 più lunga del calice. Pianta ramoso--intrigata. — Stipole, denti calicini ed ali della corolla più stretti. I Foglioline oblunghe o lineari. — Nizz., Lîg., Cal. ed isole !Reg. medit. Can.). ò RAMOSISSIMA (Desr., 1800) II Foglioline più piccole, ovali od oblunghe. Pianta bassa, diffusa. — Sc. (Frane. mer. Spa. Grec.).. — O. crispa S. et S. (1800), non L. € MICROPHYLLA (PRESL, 1844) — Piante annue. Fi. mai nella stessa pianta formanti dei racemi ed a corolla più lunga del calice. 14. 14 Stipole molto più brevi del picciuolo. Legume strozzato tra un seme e l’altro. Pianta peloso-glandulosa, eretta, spesso ramosa (5-25 cm.). Fg. tutte 3-fogliolate (eccett. le infime); foglioline ovali od oblungo-cu- neiformi, denticolate; stipole ovali-acute, iintere o denticolate. Fi. nel- l'ascella delle fg. medie e super., lunghi 6-8 mm.; peduncoli 1-2-flori, uguali o più brevi della fg., aristati; pedicelli c. s. Calice a denti li- neari-setacei, 5-6 volte più lunghi del tubo. Corolla gialla, uguale al calice. Legume pendente, lineare-compresso, curvato (18-22 per 2 mm.). Semi 8-10, tubercolati. O. Campi e rupi: Tose., It. mer. ed isole; 2. Apr. Magg [Reg. medit.|. 12 O. ornithopodioides L. (1753) 1898 — Stipole uguali od un po’ più lunghe del picciuolo. Legume mai stroz- zato c. s. 15 15 Fi. in brevi e densi racemi terminali, a pedicello brevissimo (essendo il peduncolo articolato subito sotto il calice); peduncoli mai aristati. Semi lisci. Pianta a fusti e calici villosi per lunghi peli bianchi sem. plici, misti ad altri brevi glanduliferi. Fusti eretti, ramosi (1-4 dm.). Fg. infer. e super. 1-fogliolate, le altre 3-fogliolate; foglioline ovali-oblun- ghe, denticolate, peloso-glandulose; stipole ovali-lanceolate, intere. Pedun- coli 1-flori, più brevi della fg. Calice a denti largam. lanceolati, 5-7-nervi, 4-5 volte più lunghi del tubo. Corolla gialla, a vessillo spesso rossastro, subeguale al calice. Legume eretto, ovale-romboidale, sessile, più breve del calice (7-8 per 4-5 mm.), peloso. Semi 2-3. O. Indicata del Leccese, ma per scambio colla spec. seg. | Reg. medit.|. — O. calycina Lam. (1797). 13 O. pubescens L. (1771) 1899 — Fi. nell’ascella delle fg. super: ma non formanti dei racemi ce. s., & pedicello lungo almeno come il tubo calicino; peduncoli generalm. aristati. Semi tubercolati. 16 16 Legume oblungo-romboideo, subeguale al calice. Calice a denti largam. lanceolati. Peduncoli senza resta o con resta lunga al più come il 826 Ti LEGUMINOSAE 1494 Ononis pedicello del fi. Pianta inodora (1-3 dm.). Peduncoli uguali alla fg. o gl'infer. più lunghi. Calice a denti 3-nervi, 3 volte più lunghi del tubo, eretto-patenti nel frutto. Corolla giallo-rosea (massime nel secco), uguale al calice od un po’ più lunga. Legume pendente, subcompresso (9-10 per 3-4 mm.). Semi 4-6. Il resto c. s. O. Luoghi aridi: Puglie nel Leccese, Sic., Lipari, Malta, Lamped. e Sard. pr. Sassari; 2. Apr.-Griu. [Candia Grec.|.— O. pendula Sieb. (1825), non Desf. — O. polymorpha Guss. (1826) — 0. pubescens Groves (1887), non L. 140. Sieberi Bess. (1825) 1900 — Legume cilindrico-oblungo, più lungo del calice. Calice a denti strettam. lanceolati o lesiniformi. Peduneoli sempre aristati e spesso assai lungam. ihr 17 Corolla subeguale al calice, totalm. gialla o talora con strie porpo- rine nel vessillo. Legume sessile entro al calice. Pedunceoli sempre 1-flori. Pianta resinoso-fetida (15-40 cm.). Stipole intere o denticolate. Peduncoli con resta 1-4 volte più lunga del pedicello. Calice a denti strettam. lanceolati, 3-nervi, 3-4 volte più lunghi del tubo, patenti o riflessi nel frutto. Legume + rigonfio (12-15 per 3-5 mm.). Semi 10-12, rr. meno, Il resto c. s. O. Luoghi erbosi, qua e là; 2, rr. 4. Apr.-Giu. [Reg. medit. Pers. Mesopot.]. 15 O. viscosa L. (1753) 1901 A Fg. super. ed infer. 1--fogliolate; foglioline ovali od oblunghe. a Corolla un poco più lunga dei denti del calice. — Legume lungo il doppio del calice. Peduncoli più lunghi della fg. — Propria dell’ Eur. occ. (sec. Moris troverebbesi in Sard.). o. TYPICA "4 Li b Corolla più breve od uguale ai denti del calice. — Legume lungo c. s. o talora più breve. Peduncoli di solito uguali o più brevi della fg. — Pen. dal Nizz. e Bologn. in giù, Sic., Lipari, Maretimo, Favignana, Sard., Elba e Pianosa. [ Reg. medit.|. — O. visc. 8 L. (1753) — O. longearistata Presl (1826) (f. parviflora). 8 BREVIFLORA (DC., 1825) B Fg. tutte 8--togliolate (eccett. le fiorali super.); foglioline lineari--oblunghe. — Pianta più gracile, a legumi come nel tipo ma più sottili (2-3 mm. diam.) ed a fi. più piccoli che nella v. breviflora. — Luoghi aridissimi: Avellinese, Cal. nel Monteleonese e Sic. [| Spa. Afr. bor. As. occ. sino Pers.). SICULA (Guss., 1821) — Corolla lunga quasi il doppio del calice, giallo-pallidissima, spesso striata o soffusa di roseo. Legume brevem. stipitato entro al calice. Peduncoli 1-2-flori. Pianta brevem. glanduloso-pelosa. Fg. tutte 3-foglio- late eccett. le infime; foglioline oblunghe od obovato-oblunghe. Pedun- coli uguali alla fg. o più lunghi, a resta subeguale al pedicello. Calice a denti lanceolato-lesiniformi, lunghi il doppio del tubo. Legume bislungo : (20 per 4-5 mm.). Semi 12-14. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi e campi, rara; 2. Febbr.-Apr. |Spa. Afr. bor.-oce. Cipro Siria Mesopot.|. 16 O. biflora Desf. (1800) 1902 A Corolla concolore, giallo-pallidissima. — Laz. a Fiumicino, Puglie a Barletta e Bitonto, Sic., Lipari e Malta. — O. praecox Bianca (1844). o TYPICA B Corolla striata o soffusa di roseo. — Sard. nel Campidano. [Spa.|. — O. bicolor Moris (1829) — O. biflora Moris (1837). 8 GEMINIFLORA (LaG., 1816) 494 Ononis] 71 LEGUMINOSAE 827 18 (12) Corolla più lunga del calice. Pianta mollem. villosa, viscosa, ra- « mosa’(1-3 dm.). Fg. brevem. picciolate, tutte, meno le fiorali super., 8-fogliolate; foglioline poco pelose, obovato-cuneate, ottuse, denticolate in alto; stipole ovate, dentellate. Racemi fogliosi; peduncoli 1-flori, più brevi della fg. Calice a denti lineari-lanceolati, 3-4 volte più lunghi del tubo. Legume oblungo-cilindrico, villoso, sporgente (12 per 2-3 mm.). Semi parecchi, tubercolati. O. Luoghi erbosi: Sic. mer. e Palermit.; 2. Apr.-Magg. [Spa. Afr. bor.-occ.). — O. Schouwii Ser. (1825). 17 O. pendula Desf. (1800) 1903 — Corolla più breve od uguale al calice. Pianta a portam. più gracile. Foglioline oblungo-cuneate o quasi lineari, + pelose: stipole dentellate od intere. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi od arenosi, macchie, frequente; 2, rr. 4. Apr.-Giu. |Eur. mer. As. occ. sino Pers. ed Arab. Afr. bor. Abiss. Is. atl.]. 18 O. reclinata L. (1763) 1904 A Peduncolo più lungo del calice. a Corolla subeguale al calice. Legume sporgente dal calice. — Istria, basso Friuli, Venez., Euganei, Vicent., Veron., Trent. sul Garda, V. di Susa in Piem., Nizz., Lig., Tosc., Moden. a Montese, It. centr., mer. ed ins. o. LINNAEI WEBB et BERTH. (1842) b Corolla più breve del calice. Legume non od appena sporgente. Foglioline più strette, le super. lineari. — Qua e là col tipo. — O. Cherleri Desf. (1800), an L.? (1759) — O. recl. v. minor Moris (1837) — O. recl. v. Fontanesii Webb et Berth. (1842). 9 MOLLIS (SAVI, 1802) B Peduncolo più breve del calice o quasi nullo. — Corolla e legume come nella v. mollis. — Sard., Cors. ecc. [Eur. mer.-occ. Afr. bor... — 0. inclusa Bert. (1847), non Pourr. INCLUSA (BERT.) Rouyr et F. (1897) b) Pseudocytisus Wk. (1877). 19 (11) Peduneoli I-flori. Pianta erbacea, sdraiato-cespugliosa (5-25 cm.), peloso-glandulosa in alto. Fg. avvicinate, brevissimam. picciolate, glabre, tutte 3-fogliolate; foglioline obovato-cuneate, acutam. dentate in alto, la mediana quasi sessile; stipole guainanti, lanceolate, dentate. Fi. nel- l'ascella delle fg. super.; peduncoli 1-2 volte più lunghi della fg., arti- colati in alto, mutici o quasi. Calice a denti lanceolati, poco più lunghi del tubo. Corolla porporina, lunga quasi il doppio del calice. Legume ovoideo-oblungo (10-12 per 6 mm.), peloso-glanduloso. Semi parecchi, tubercolati. Y. Pascoli e luoghi sassosi: Alpi Mar. occ. e piem. ed App. piceno ed abr.; 5-î, rr. 4 (600-700 m.). Magg.-Ag. [Alpi franc. Pir. or. Spa. Alger. Maroc... — ? O. Cherleri L. (1759) — O. cenisia L. (1771) — 0. alpina All. (1774). 19 O. cristata Mill. (1768) 1905 — Peduncoli 2-3-flori. Piante legnose, almeno in basso. 20 20 Fg. sessili; foglioline piccole, oblungo-cuneate, tutte sessili. Arbusto assai ramoso (3-10 dm.), minutam. peloso-glanduloso nelle estremità. Fg. fascicolate, glabre, quasi tutte 3-fogliolate; foglioline coriacee, se- ghettate nei 2/3 super.; stipole scariose, guainanti, laciniate. Pannocchia munita di stipole afille da cui sortono i peduncoli, che hanno una brat- 828 (1 LEGUMINOSAE [494 Ononis teola alla base dei singoli pedicelli e terminano con un mucrone. Co- rolla porporina, lunga 3 volte il calice. Legume alla tine rigonfio (18-20 per 6-7 mm.). Semi 2 a parecchi. Il resto c. s. È. Luoghi aridi o rocciosi: Nizz.; 5-6. Giu-Ag. [Franc. mer. Spa. Alger.]. 20 O. fruticosa L. (1753) 1906 — Fg. picciolate; foglioline grandi, ellittiche od orbicolari (rr. obo- vato-cuneate), la mediana pieciolettata. Suffrutice pubescente-glandu- loso (2-5 dm.). Fg. tutte 8-fogliolate: foglioline grossam. dentate; sti- pole non guainanti, ovali, denticolate od intere. Peduncoli ascellari, brevem. aristati, subeguali alla fe., formanti una pannocchia fogliosa. Calice a denti lineàri-lesiniformi, lunghi quasi il doppio del tubo. Corolla rosea, lunga 2 volte il calice. Legume 25-30 per 6-7 mm. Semi 5-9. Il resto c. s. &. Luoghi sassosi, qua e là: Alpi (rr. nelle centr.) ed Abr. al Si- rente; 4-7. Magg--Sett. | Alpi Franc. mer. Spa.]. 21 O. rotundifolia L. (1753) 1907 Gen. 495. Medicàgo L. (1737). (Spec. 50 circa la maggior parte della Reg. .medit., poche dell’Eur. ed As. media, alcune importate nelle Reg. trop., Am. temp. ecc.). 1 Legume reniforme-biconvesso coll’ apice curvato spiralm.; generalm. 1 solo seme. Erba perenne o rr. annua. Fi. gialli. Sez. I. LUPULARIA 2 — Legume faleato o più spesso ad 1 o più giri di spira, lascianti un foro nel centro; quasi sempre 2 o più semi. Erbe perenni od arbusto. Fi. gialli, violacei od azzurri. Sez. II. FaLcAGO 3 — Legume a 2 o più giri di spira, senza foro nel centro; semi paree- chi. Erbe annue. Fi. gialli. Sez. III. SPIROCARPOS 6 Sez. L LuPULARIA SER. (1825). 2 Pianta pubescente (rr. peloso-biancastra), prostrata in cerchio (1-6 dm.). Foglioline obovate, subrotonde o romboidali, denticolate in alto; stipole ovali, intere o dentate. Fi. piccolissimi, in racemi a peduncoli più lunghi della fg. Legume lungo 1 !/ - 2 !/a mm., reticolato-venoso, glabro, peloso o glanduloso. ©, 00, %. Luoghi erbosi e colt., comune; 2-5. Apr.-Lugl. [Eur. As. media Afr. bor. Abiss. Is. atl., colt. nat. As. or. Am. temp. ecc.). — Volg. Lupulina. 1 M. lupulina L. (1753) 1908 A Racemi densi, capituliformi. Legume a venature poco salienti. a Pianta annua, bienne o rr. perenne. Ali e carena lunghi come i denti ca- licini. — Istria, Pen. ed isole. — M. Willdenowii Boenn. (1824) (f. legum. glandulosis). x 'TYPICA b Pianta perenne. Ali e carena lunghi il doppio dei denti calicini. — Nez luoghi bassi e per lo più al centro ed al sud. [| Reg. medit... — M. Willdenowii Guss. (1828), non Boenn. B CUPANIANA (Guss., 1844) B Racemi lassi, unilaterali. Legume a venature reticolate ben marcate. — Fo- glioline cuneato--bislunghe. Pianta annua. — M. Argentaro nell’ isolotto pr. Portercole, Linosa (forse importata). |Afr. bor., avvent. Frane. mer.).. — M. lupul. v. macrocarpa Del. (1858). SECUNDIFLORA (Dur., 1845) 1908! 495 Medicago] T1 LEGUMINOSAE 829 Sez. II. FALcAGO RcHB. (1831). 3 (1) Arbusto di 1-2 (rr. 3-4) m., cespuglioso, sericeo-bianchiccio. Fg. ad- densate sopra brevi rami; foglioline obovate od obcordate, intere od ap- pena denticolate; stipole lanceolate, intere. Fi. Innghi 12-15 mm., giallo- dorati, in racemi capitati, uguali alla fg. o più lunghi. Legume curvato ad elica (1-1 1/9 giri), inerme, reticolato-venoso, glabro o peloso (12-15 mm. diam.). è. Rupi e luoghi sassosi, a quanto pare soltanto colt. e nat.: Nizza, Livorno, Ancona, Tremiti, Napoli, Capri, Gallipoli; Catanzaro, Sic. a Mondello e Trapani e Sard. a Cagliari; 2. Nov.-Ag. |Grec. As. min., nat. Spa. Alger. Can.). 2 M. arborea L. (1753) 1909 — Piante erbacee-perenni. 4 4 Pianta bianco-tomentosa. Legume adulto tubercolato o spinoso, rr. inerme. Fusti prostrati (1-4 dm.). Foglioline c. s., crenulate in alto: stipole ovali o lanceolate, acuminate, intere o quasi. Fi. gialli, grandi- celli, 5-12 in racemi densi, subeguali alla fg. Legume discoideo o cilin- drico; a 2-83 giri di spira, reticolato-venoso e tomentoso (6-7 mm. diam.). spine brevi, conico-lesiniformi. 2. Arene mar., frequente: Istria, Pen. ed isole ed anche sul Vesuvio; 2 e 3. Apr.-Lugl. | Reg. medit. Eur. occ.--mer.|. 3 M. marina L. (1753) 1910 — Piante mai bianco-tomentose. Legume sempre inerme. 5 5 Pedicelli eretti dopo la fioritura e nel frutto. Pianta glabra o pube- scente (2-6 dm), per lo più ramosa. Foglioline oblungo-obovate nelle fg. infer., lineari-cuneate nelle super., dentate all’apice e con un mu- crone nella smarginatura apicale; stipole ovato-lanceolate, finem. acumi- nate, le infer. generalm. dentate alla base. Racemi generalm. moltiflori, a peduncoli uguali o più lunghi della fg. 2%. Luoghi erbosi e dargam. colt.; 2-5. Magg.-Sett. [Eur. As. media Sib. Afr. bor., colt. nat. Reg. temp.|. 4 M. sativa L. (1753) 1911 A Fi. violacei od azzurri (rr. bianchi o paglierini). — Pianta eretta. Racemi generalm. allungati. Legume con 11/3 - 3 1/8 giri di spira, con peli appres- sati o quasi glabro (mai glanduloso). — Spont. nella Russ. mer., As. occ. e centr., India, Tunis. ed Alger.; da noi largam. colt. e qua e là nat. — M. sat. v. vulgaris Alef. (1866). — Volg. Erba-medica, Erba-Spagna, Medica. o. TYPICA B Fi. sempre gialli. Foglioline generalm. più strette. a Legume con 1-2 1/9 giri di spira lassa (5-6 mm. diam.), coperto di nume- rosi peli glandulosi (che talora trovansi pure sui calici e pedicelli). Pianta prostrato-ascendente, a racemi densi e corolla giallo--viva. — /stria, Bergam., Nizz., Lig., Parmig., Marche, Cal. al M. Pollino ecc. [Franc. mer. Bale. Crimea As. min.j.. — M. glomerata Balb. (1801) — M. falce. v. glandulosa Koch (1845). 8 eLuTINOSA (M. B., 1797) b Legume diritto, faleato od avvolto fino a 3/4 di giro di spira, con peli ap- pressati semplici o rr. con peli glandulosi. Pianta c. s., ma a racemi più lassi e corolla di un giallo meno intenso. — Istria, Pen. e Sic. [Eur. As. media Sib. Tripol.|. FALCATA (L., 1053) 850 T1 LEGUMINOSAE [495 Medicago — Pedicelli curvato-riflessi dopo la fioritura e nel frutto. Pianta pro- strato-ascendente (1-3 dm.). Foglioline cuneiformi, lanceolate o lineari; stipole semiastate, dentate o laciniate. Racemi a 5-20 (rr. 1-3) fi.; pe- duncoli lunghi 5-10 mm. Corolla gialla, più piccola che nella prec. Le- gume discoideo, a 2-4 giri di spira (3-4 mm. diam.). %. Luoghi erbosi aridi, qua e lù; 2-5. Magg.-Giu. [Austr. Ungh. Serbia). 5 M. prostrata Jacq. (1770) 1912 A Pianta interam. glabra (tranne talora nelle parti giovani). — Dall’Istria al Friuli, Bellun., Lido veneto, Trent. pr. Arco e nella Vallarsa, Comasco, No- varese, Faentino aî M. Castellaccio e Torre, Tosc. al M. Calvi e pr. Monte- pescali, Marche, Piceno, Umbria ed Abr. a. TYPICA B Pianta pelosa e con peli glandulosi almeno nei legumi. — Col tipo e forse più frequente. — M. declinata Kit. (1863). 8 PUBESCENS Guss. (1826) Sez. III. SPiRocARPOS SER. (1825). 6 (1) Legume inerme o tubercolato. 7 — Legume decisam. spinoso. 9 7 Legume emisferico, a spire concavo-eoncentriche, le infer. includenti le super. a) Scutellatae 13 — Legume mai c. s. 8 8 Legume lenticolare o discoideo (rr. cilindraceo o globuloso); spire + sottili o talora fogliacee, contigue od un po’ discoste ma non com- bacianti tra loro. b) Orbiculares 14 — Legume cilindrico, ovale o globuloso (rr. subdiscoideo): spire assai ispessite e strettam. combacianti tra loro. Semi separati da setti cellulosici. c) Pachyspirae p. p. 19 9 (6) Legume coperto di densi peli glandulosi, talora assai brevi; di- stanza tra una spina e l’altra uguale o più grande della lunghezza delle spine stesse. d) Rigidulae 23 - Legume non avente riuniti i caratteri suddetti. 10 10 Legume a spine robuste, cilindriche, non o debolm. solcate alla base; spire ispessite, strettam. avvicinate e combacianti o quasi. Semi separati da setti cellulosici. c) Pachyspirae p. p. 19 — Legume a spine più gracili, compresse e solcate alla base; spire + sottili ed un po’ distanti tra loro. EI 11 Denti del calice peloso-barbati sino all’apice. Fusti e fg. + pelosi. Semi non separati da setti cellulosici. e) Leptospirae 25 — Denti del calice totalm. glabri o pelosi solo alla base. Fusti e fg. glabri o poco pelosi. 12 12 Legume adulto del diam. di 3-10 mm. (senza le spine). Semi gialli o rossastri, separati da setti celiulosici (eccett. M. carstiensis). f) Euspirocarpae 29. — Legume adulto del diam. di 11-14 mm. (senza le spine). Semi neri o rosso-cupi, separati da setti cellulosici. g) Intertextae 33 495 Medicago] (1 LEGUMINOSAE 831 a) Scutellatue Urb. (1873). 13 (7) Pianta glanduloso-pubescente (1-5 dm.). Foglioline infer. obovate, le super. oblunghe, dentate nel !/2 super. pelose almeno di sotto; stipole ovate, dentate. Peduncoli 1-3-flori, assai più brevi della fg. Calice a denti pelosi sino all'apice. Legume destrorso, a 5-6 giri di spira, obliquam. reticolato-venoso, pelosetto, a margine acuto (12-15 mm. diam.). Semi separati da setti cellulosici. O. Campi e luoghi erbosi, qua e tà: Istria, Padov. ad Este, Lomellina, Novarese, Nizz., Lig., Tosc., Faentino al M. Castellaccio, It. centr. e mer., Sic. ed is. vicine, Sard. e Cors.; 2, rr. 3. [Reg. medit. Russ. mer.-occ.|. — M. polymorpha # scutell. L. (1753). 6 M. scutellata Mill. (1768) 1913 b) Orbiculares Urb. (1873). 14 (8) Denti del calice pelosi alla base e nel resto glabri. 15 — Denti del calice peloso-barbati sino all’apice. 16 15 Legume a spire con 12-18 venature raggianti, anastomosate e poco salienti, a margine fogliaceo, 9-18 mm. diam., destrorso. Pianta pro- strata, glabra o pelosetta (2-6 dm.). Foglioline obovate od obcordate, dentate c. s., glabre o quasi anche di sotto; stipole profondam. laci- niate. Peduncoli 1-5-flori, generalm. più brevi della fg. Semi per lo più separati da setti cellulosici, rosso-bruni, minutam. granulosi. ©. Luoghi erbosi e colt., frequente; 2-4. Apr.-Giu. | Reg. medit. Ungh. Pers. Mesopot. India Abiss. Is. atl.|. — M. polym. « orb. L. (1753). 7 M. orbicularis Bart. (1776), All. (1785) 1914 A Legume assai più largo che lungo, con 2--5 giri di spira. a Legume a spire appressate. — Istria, Pen. ed isole. — M. applanata W. (1813) (f. legum. glandulosis). x TYPICA b Legume a spire alquanto allontanate. — Istria, Tosc., Sard., Cors. ece. [ Eur. medit.). 8 MARGINATA (W., 1813) B legume circa tanto largo che lungo, a 6--9 giri di spira, decrescenti alle 2 estremità. x I Legume a spire con margine sottile. Foglioline cuneate. — Laz. a Tivoli. [Endem.|. CUNEATA (J. Woops, 1850) II i.egume a spire con margine ingrossato ed a vene più sporgenti massime vicino al margine. Pianta spesso fortem. pelosa. — tc. e Sard. ò BIANCAE (Topn., 1873) — Legume a spire con venature obliquam. retieolate e salienti, a mar- gine non fogliaceo, 5-10 mm. diam. Semi giallo-rossastri. Vedi M. hispida var. — Legume c. s., ma 12-14 mm. diam. Semi neri o rosso-cupi. Vedi M. intertexta var. 16 (14) Stipole intere o quasi. Legume globuloso, tubercolato od inerme (5-5 mm. diam.). Vedi M. minima var. — Stipole dentate. Legume lenticolare-subgloboso o discoideo: spire inermi, a margine con vene + sporgenti a guisa di rughe (6-12 mm. diam.). de 832 71 LEGUMINOSAE [495 Medicago — Stipole laciniate. Legume lenticolare, discoideo o cilindraceo, a spire inermi o tubercolate (mai rugose) al margine. 18 17 Legume lenticolare-subgloboso, a spire membranacee, convesse, oscuram. rugose al margine (10-12 mm. diam.). Pianta con pelosità appressata (2-6 dm.). Foglioline obovato-romboidali, seghettate superiorm. Peduncoli 1-2-flori, generalm. più lunghi della fg. Legume pelosetto, a spire contigue solo nel margine ed a nervature reticolate. Semi sepa- rati da setti cellulosici. ©). Campi di grano, forse importata; 2. Magg. Giu. [Siria]. 8 M. Blancheana Boiss. (1843) 1915 A Legume lenticolare, a 4--5 giri brevem. spinosi. — Propria della Siria. o TYPICA B Legume subgloboso, a circa 6 giri inermi. — Pr. Firenze a Settignano e Ponte a Mensola. [Endem.]. 8 BoNAROTIANA (Arc., 1876) — Legume discoideo, a spire grossette, piane, manifestam. rugose al margine (6-7 mm. diam.). Pianta peloso-glandulosa (1-5 dm.). Foglio- line obovate o romboidali, denticolate super. o rr. le infer. incise, pe- lose di sotto. Peduncoli 1-4-flori, più brevi della fg. Calice a denti brevi, uguali al tubo. Legume glabro o peloso-glanduloso, a 2-3 giri radialm, venoso-reticolati. Semi non separati da setti cellulosici. ©. Campi, arene mar. ecc., qua e là: It. mer., Sic., Malta, Pantell., Sard., Cors., Elba e Giglio; 2. Marz.-Magg. |[Grec. Rodi As. occ. Tun. Alger. |. — M. elegans Jacq. (1800). 9 M. rugosa Desr. (1792) 1916 18 (16) Legume inerme: spire a facce convesse, con vene obliquam. in- eurvate e reticolate, giungenti sino alla sutura dorsale (nervo pe- riferico nullo). Fusti con peli patenti (3-5 dm.). Foglioline c. s. Pedun- coli 3-7-flori, più lunghi della fg. Legume lenticolare, glabro, a 3-4 giri (5-7 mm. diam.). Semi separati da setti cellulosici. O. Luoghi colt. od erbosi, forse importata: Elba pr. Portoferraio, una wvolta in Lig. pr. Pegli ed in Cors. a Calvi ed Aleria; 2. Apr.-Giu. | Alger. Tun,, avvent. Franc. mer.). — M. Helix DNtrs. (1844), non W. — M. plagiospira Dur. (1845-46). 10 M. Soleirolii Duby (1828) 1917 — Legume inerme o tubercolato: spire a facce piane, con 8-14 vene raggianti quasi diritte e poco anastomosate, terminanti in un nervo periferico parallelo alla sutura dorsale. Fusti pelosi od irsuti in alto (1-5, rr. 10 dm.). Foglioline c. s. Peduncoli 1-5 (rr. sino 12) -flori, uguali o sino al doppio più lunghi della fg. Legume glabro (5-7 mm. diam.). Semi c. s. O. Campi e luoghi erbosi; qua e là; 2. Apr.-Giu. [Spa. Port. Dalm. Afr. bor. Can. Mad.|. — Medica Mill. (1768). 11 M. italica Steud. (1821) 1918 A Legume lenticolare, con 1!/4-1 1/2 giri e con 2 o rr. 1 solo seme. a Legume inerme. — If. centr. e mer., Sic. e Malta. — M. lenticularis Desr. (1792) — M. levis Desf. (1800). o. OBSCURA (RETZ., 1779) b Legume con spine gracili, setacee al margine. — Col tipo ed anche nelle Eolie. — M. obsc. v. aculeata Guss. (1826), b. spinosa Guss. (1843). B ACULEATA n. comb. 1918 p B Legume lenticolare, con 11/2 giri e 3--8 semi. { Legume inerme. — Lig., Laz., It. mer., Ischia, Sic., Lamped., Linosa, Pantell. e Sard. x HELIX (W., 1803) 495 Medicago] 1 LEGUMINOSAE 833 II Legume con spine setacee o con tubercoli al margine. — If. mer., Ischia, Sic. e Sard. — M. Helix v. spinosa Guss. (1828), b. spinulosa Guss. (1843) — M. astroites Bert. (1850) (forma). Ò SPINOSA n. comb. C Lesume quasi cilindrico, con 4-8 giri. 1 Legume inerme. — Sîc.?2, Cors. pr. Corte. |Spa. Port... — ? M. polym. v. torn. L. (1753). e TORNATA (MILL., 1768) 2 Legume con spine gracili. — S7c. e Cors. pr. Corte. [| Spa. Port.]. — M. com- , mutata Tod. (1867). È MURICATA (ALL., 1785) c) Pachyspirae Urb. (1873). 19 (8-10) Legume troncato alle 2 estremità od almeno alla base; spire a margine piano o prominente a cresta o carena, Calice a denti pe- loso-barbati sino all’apice. 20 — Legume convesso alle 2 estremità; spire a margine piano, Calice a denti glabri o pelosi. 22 20 Legume convesso all’apice e troncato alla base; spire a facce con una zona anulare periferica larga !/3 della porzione priva di vene, margine nei giovani legumi acuto ed in forma di cresta, a ma- turità quasi nascosto dalla base ingrossata dei tubercoli inseriti lateralm. ad esso. Foglioline pelose sulle 2 pag.; stipole dentate o quasi laciniate. Peduncoli 1-8-flori, terminanti in resta, subeguali alla fg. Carena assai più breve del vessillo. Legume cilindrico-ovale, glabro, a 5-6 giri (6-3 mm. diam.). Il resto c. s. O. Campi e luoghi erbosi; 2. Apr.-Giu. [Reg. medit. Arab. 12 M. tuberculata W. (1803) 1919 4 Spire ad aculei non sporgenti oltre la sutura dorsale ed assai ingrossati ed ottusi a maturità. — Istria, Nizz., Lig., Ferrarese a Francolino, Faentino, Tosc., It. centr., mer. ed ins. — M. pubescens DC. (1813) (f. villosa). % VULGARIS MoRIS (1839) B Spire ad aculei un po’ sporgenti oltre la sutura dorsale e rimanenti appun- titi a maturità. — Col tipo qua e là. — M. apiculata Bast. (1809), non W. 8 SPINULOSA (DC., 1815) C Spire ad aculei lunghi 1/2 del diam. dei giri. — Ste. e Capraia. [Siria]. 1 ACULEATA MORIS (1839) — Legume troncato alle due estremità; spire a facce con vene giun- genti sino al margine dorsale ch’è piano o carenato. 21 21 Spire a margine dorsale carenato e con un profondo solco per lato tendente a scomparire a maturità. Carena di 1-2 mm. più breve del vessillo. Peduncoli più brevi della fg. Fusti pelosi in alto (1-6 dm.). Foglioline obovate, obcordate o subromboidee, acutam. denticolate in alto; stipole laciniate. Peduncoli 1-3 (rr. 4-5)-flori. Legume cilindrico, subdiscoideo o globuloso, glabro o pelosetto, a 4-7 giri (6-7 mm. diam.). Il resto c. s. O. Campi e luoghi erbosi; 2. Apr.-Giu. [Reg. medit. Cauc. Arab. Can. Mad.|. 13 M. truncatula Gaertn. (1791) 1920 4 Aculei lunghi appena come lo spessore delle spire ed alla fine applicati con- tro le medesime. — Nizz., If. mer. ed îns. — M. tribul. v. breviaculeata Moris (1837). % TENTACULATA (W., 1803) 53 834 (1 LEGUMINOSAE [495 Medicago B Aculei nulli o ridotti a brevi tubercoli; legume ovoideo--cilindrico, con sino 7 giri di spira. — Pantell. [Endem.]. — M. tribul. v. cosyr. Somm. (1922). 8 cOSYRENSIS n. comb. C Aculei più lunghi dello spessore delle spire, eretto-divergenti ovvero (= M. cras- sispina Vis., 1829) appressati o spesso (= M. uncinata W., 1803) incurvato— uncinati. — Istria, Monfalcone, Venez. a Pelestrina, Pen. dal Nizz. e Mar-* che in giù ed isole. — M. trunc. b. longeaculeata Urb. (1873). | TRIBULOIDES (DEsR., 1792) 1920 — Spire a margine dorsale piano o convesso (non considerata la spor- genza del nervo mediano). Carena uguale od appena più breve del vessillo, Peduneoli generalm. più lunghi della fg. Fusti di 1-4 dm. Foglioline obcordate od obovate. Peduncoli 1-4 (rr. 6-7) -flori. Legume cilindrico o subdiscoideo, glabro, piccolo (4-6 mm. diam.). Il resto c. s. O. Arene e campi pr. al mare, frequente; 2 e 3. Apr.-Giu. | Reg. medit. Mad. Can.|. 14 M. litoralis Rohde (1810) 1921 A Legume ad aculei uguaglianti in lunghezza sino il diam. dei giri. (= Subsp. longiseta DC., 1815 = M, lit. v. longiaculeata Moris, 1837). a Legume (anche maturo) più largo che lungo, a 3-4 giri. — Istria, Pen. ed isole. — M. lit. v. brachycarpa Brig. (1913). a ARENARIA (TEN., 1815) b Legume maturo più lungo che largo, nettam. cilindrico, a 5-6 giri. — Cors. — M. cylindr. a longiseta Rouy {1899) — M. lit. v. dolichocarpa Briq. (1913): 8 RouyAnA FiIoRI (1900) B Legume ad aculei lunghi al più come lo spessore delle spire (= Subsp. dre- viseta DC., 1815). I Legume (anche maturo) più largo che lungo. — Cors. ecc. x DEPRESSA URB. (1873) SI Legume maturo più lungo che largo, a 4-6 giri. — Laz., Nap., Tremiti, Cal., Sic., Malta e Cors. — M. tornata Ten. (1830), non Mill. — M. tetra- cycla Presl (1825) — M. torn. b. Guss. (1844). ò CYLINDRACEA (DCO., 1813) C Legume inerme o con deboli tubercoli (= Subsp. inermis Moris, 1837). 1 Legume più largo che lungo, con meno di 4 giri. — Cal. ad Anoja, INYICRE Malta ecc. — M. striata Bast. (1814). e TRICYCLA (DC., 1813) 2 Legume più lungo che largo, con 4-6 giri. — Laz., Sic., Sard. e Cors. — M. tornata a. Guss. (1844) — M. lit. v. pentacycla Urb. (1893). € PUSILLA (Viv., 1831) 1921 8 22 (19) Peduncoli 1-2-fiori, senza resta. Calice a denti peloso-barbati sino all’apice. Pianta peloso-irsuta (1-5 dm.). Foglioline romboidali od obo- vate, dentate superiorm., pelose sulle 2 pag.; stipole dentate. Peduncolì spesso più lunghi della fg. Legume globoso od ovale-oblungo, peloso almeno da giovane (rr. glanduloso), a 5-7 giri (7-10 mm. diam.); spire grosse, a facce con vene giungenti sino al margine, il quale è 1-nerve. O. Campi e luoghi erbosi; 2. Apr.-Magg. [Reg. medit.]..—M. polym. è turb. L. (1763). 15 M. turbinata W. (1803) 1922 A Legume oblungo-ovale, inerme od oscuram. tubercolato. — Nap. a Bagnoli, Cal., Sic., Malta, Sard. e Cors. a INERMIS AscH. (1871) B Legume c. s., ma con spine brevi e diritte. — If. mer., Sic., Sard. e Giglio. 8 OLIVAEFORMIS (Guss., 1826) 1922 p 495 Medicago] (1 LEGUMINOSAE 895 C Legume globuloso, a spine lunghe circa 1/2 diam. della spira e spesso unci- nate. — Nzzz., Lig. oce., Tosc., It. mer., Sic., Sard. — M. neglecta Guss. (1828) (f. legum. glandulosis). ACULEATA (GAERTN., 1791) 1922 x — Pedunecoli 1-4-flori, terminati con resta. Calice a denti pelosetti alla base e nel resto glabri. Pianta quasi glabra (2-9 dm.). Foglioline glabre di sopra, pelosette di sotto; stipole laciniate. Legume globoso od ovale, glabro, a 5-9 giri (5-9 mm. diam.); spire a facce con una zona anulare periferica larga 1/3 della porzione priva di vene, margine dorsale 2-3-nerve. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi o colt. e sabbie mar.; 2. Marz.- Giu. | Reg. medit.|. : 16 M. Murex W. (1803) 1923 A Legume aculeato (= Subsp. aculeata Urb., 1873). a Legume globoso, a 5--( giri. I Legume col massimo diam. di 4-7 mm. — Lig., Tosc., It. centr., mer. ed ins. o. SPHAEROCARPOS (BeRT., 1810) II Legume col massimo diam. di 8-9 mm. — Col tipo. — M. sphaer. v. macr. Moris (1837). 8 MACROCARPA ARc, (1882) b Legume ovale, a 7--9 giri (7--12 per 4-7 mm.) — Cal., Stc., Sard. e Cors. [Frane. mer. Afr. bor.). * OVATA (CARMIGN., 1810) B Legume inerme (= Subsp. inermis Urb., 1873). 1 Legume subgloboso, col massimo diam. di 5--6 mm. — Basz., Sic. e Sard. ò sicuLA (Top., 1868) 2 Legume ovale, col massimo diam. di 6-8 mm. — Ste. e Sard. e SORRENTINI (TINn.; 1859) 1923 fp d) Rigidulae Fiori (1900). 23 (9) Calice glabro almeno nei denti. Pianta perenne, Fusti eretto-ascen- denti (2-4 dm.), minutam. pelosi in alto. Foglioline obovate od obcor- date, appena dentate, glabre; stipole intere o dentate. Peduncoli 2-6-flori, più brevi della fg., terminati in resta. Legume globoso-discoideo, irsuto, a 3-4 giri (5-7 mm. diam.); aculei brevi, compressi e bisolcati alla base, la quale rimane nascosta tra i peli. Y°. Luoghi sassosi, rr. nei boschetti; Goriz., Friuli e Trevig.; 4. Magg.-Giu. [Endem.]. — M. rupestris Pir. (1855), non M. B. 17 M. Pironae Vis. (1855) 1924 — Calice peloso anche nei denti sino all’apice. Piante annue, 24 24 Peduncoli terminanti con una breve resta. Spire contigue, ad aculei uncinati all’apice e spesso solcati alla base. Fusti prostrati, pelosetti in alto (2-5 dm.). Foglioline e. s., denticolate, pelose sulle 2 pag.; sti. pole inciso-dentate. Peduncoli 1-6-flori, subeguali alla fg. Legumi ovali o depressi, a 4-7 giri; aculei discosti, patenti. O. Campi e luoghi erbosi, frequente; 2-4. Magg.-Lugl. [Reg. medit. Russ. mer. Cauc. Pers. Mesopot.|. — M. polym. v. rigid. L. (1763) — M. Gerardi Kit. (1803). Ra 18 M. rigidula Desr. (1792) 1925 A Legume convesso, ovoideo o subcilindrico, più lungo che largo, densam. peloso--glanduloso; spire con margine rotondato, a facce senza nervi ed aculei generalm. non solcati. 836 (1 LEGUMINOSAE [495 Medicago a Spine coniche, assai grosse alla base. I Legume di 6-9 mm. diam. 1 Peduncoli 1-2-flori. Legume depresso, 7-9 mm. diam. —' Istria, Pen. ed. isole. a GERMANA (Jorp., 1854) 2 Peduncoli 2--6--flori. Legume subcilindrico, 6-8 mm. diam., a spire più lasse e spine più gracili. — Col tipo. 8 TimeROoyI (Jorp., 1848) II Legume di 5--6 mm. diam., quasi cilindrico, a 5-6 giri poco stretti e spine assai corte. — Qua e là. — M. Gerardi v. minor Ser. (1825) — M. cinerescens Jord. (1854). € MINOR n. comb. b Spine gracili, lesiniformi, brevi e distanti, — in legume globoso-depresso . od ovoideo (6-9 mm. diam.). — Nelle isole. ò MORISIANA (Jorp., 1852) B Legume depresso, più largo che lungo (8-10 mm. diam.), meno peloso ed 26 27 alla fine quasi denudato; spire (almeno da giovani) con margine subcare- nato per la presenza di 1 solco per lato, ad aculei spesso solcati alla base ed a facce per lo più distintam. nervose. — Qua e là [Franc. mer. Grec. Siria). — M. depressa Jord. (1848). e AGRESTIS (TEN., 1811) Peduneoli senza resta. Spire strettam. combacianti, ad aculei diritti, non solcati alla base. i Vedi M. turbinata e) Leptospirae Urb. (1873). (11) Legume globoso o discoideo-subcilindrico ma in tal caso assai piccolo (2-3 mm. diam.); vene delle facce delle spire terminanti in un nervo paralleio al margine. 26 Legume discoideo o cilindrico-conico (6-8 mm. diam.); vene delle faece delle spire terminanti in una zona periferica senza vene, larga al- meno !/3 della faccia, 28 Stipole lanceolate, profondam. laciniate. Pianta glabra o quasi (1-3 dm.). Foglioline oblunghe, scavato-bidentate all’apice, con un mucrone nella scavatura e grossi denti ai lati (quindi sublaciniate), rr. semplicem. den- tate. Peduncoli 1-2-flori, eguali o più lunghi della fg. Calice a denti lun- ghi 2/8 - 1/2 del tubo, spesso glabri all'apice. Legume globoso, glabro, a 5-7 giri (4-5 mm. diam.); spine divergenti, uncinate. O. Origin. dell’ As. oce. sino India, Afr. bor. e mer., Abiss. e Can., avvent.; Nizz., pr. Men- tone, Pegli, Genova, Romano Lomb. e Cors.; 2-3. Magg.-Giu. [| Avvent. o nat. Franc. mer. Spa. Dalm.].. — M. polym. v. lacin. L. (1763). 19 M. laciniata Mill. (1768) 1926 Stipole ovate, intere o denticolate. Piante pubescenti o vellutate. 27 Legume globuloso, a 3-5 spire con margine dorsale stretto e spine divergenti. Pianta + pelosa od anche grigio-tomentosa, rr. glandolosa, eretto-ascendente (5-40 cm.). Foglioline obcordate od obovate (rr. li- neari-cuneate), denticolate, pelose sulle 2 pag. Peduncoli 1-10-flori, più brevi o più lunghi della fg. Legume glabro o quasi (3-5 mm. diam.); spine uncinate. O. Luoghi erbosi aridi, muri ed arene mar., comune ; 2-4. Apr.-Giu. [ Eur. As. occ. sino India Afr. bor. Abiss. Can., nat. Cile]. — M. polym. v. min. L. (1758). 20 M. minima Grufb. (1759) 1927 A Spine più corte del diam. dei giri ma più lunghe della metà di. questo. — Istria, Pen. ed isole. — M. min. v. canescens Ser. (1825) (f. cinereo-toment.) 495 Medicago] 71 LEGUMINOSAE 837 — M. min. v. viscida Koch (1835) (£. glandul.) — M. caprensis G. A. Pasq. (1840). a VULGARIS URB. (1873) B Spine lunghe quanto o più del diam. del giro medio. — Col tipo nei luoghi aridi e specialm. nelle arene mar. — M. polym. v. recta Desf. (1797-98) — M. mollissima Roth (1806) (f. cinereo--toment.) — M. min. v. longiseta DC. (1825). 8 RECTA (W., 1803) C Spine più corte di metà del diam. dei giri. — Ven., Trent. ecc. — M. polym. v. hirs. L. (1753) — M. min. v. brachyodon Rchb. (1832) — M. min. 8 Bert. (1850) — M. brachyacantha Kern. (1868) (f. glandulosa). HIRSUTA (ALL., 1785), FrorI (1900) D Spine lunghe quanto lo spessore delle spire o nulle. — Gargano e certam. DI altrove. ò PULCHELLA (Lowe, 1838) — Legume discoideo-subcilindrico, a circa 2 spire con margine dorsale largo e piano e spine perpendicolari alle facce. Pianta a peli appres- sati, a portam. della M. lupulina (1-3 dm.). Peduncoli 3-8-flori, filiformi, assai più lunghi della fg. Legume peloso o rr. glabro, piccolo (2-3 mm. diam.); aculei brevi. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi, rara; Puglie al Gargano, Manfredonia, Trani ed Andria, Cal. al M. Pollino e Cors. a Prunelli; 2. Magg.-Giu. [Eur. medit. As. occ. Egitt. Libia]. — M. polym. v. coron. L. (1763) — M. libyca Spr. (1826). 21 M. coronata Desr. (1792) 1928 28 (25) Legume cilindrico-conico, a spire lasse, con spine perpendicolari alle facce e margine dorsale piano. Fusti con peli patenti (1-4 dm.). Foglioline obovate, denticolate; stipole dentate. Peduncoli 1-3-flori, più brevi della fg. Legumi glabri o pelosetti, a 3-5 giri con facce a nerva- ture incurvate; spine lunghette, quasi uncinate. O). Luoghi erbosi, rara: pr. Nizza, Monaco, Livorno, Camp., Capri, Gargano a Vico, Basil., Cal. a Tiriolo, Sic., Malta e Sard.; 2 e 4. Apr--Magg. | Eur. occ.-mer. Dalm.|. — M. cancellata Ten. (1811), non M. B. 22 M. Tenoreana Ser. (1825) 1929 — Legume depresso-discoideo, a spire appressate, con spine situate nel piano delle facce e margine dorsale ottuso. Stipole dentate o laci- niate. Peduncoli 1-2 (rr. 3-4) -flori, più lunghi della fg. Legume glabro o con al margine e nelle spine radi peli glandulosi, a circa 5 giri con facce quasi liscie, giro super. più piccolo ed inerme o quasi; spine lun- ghe e gracili, per lo più uncinate. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi e colt.; Istria ed isole vicine, Laz. a Fiumicino, Puglie a Rodi Garganico, Man- fredonia, Trani, Andria e pr. Taranto a Leucaspide; 2. Apr.-Magg. [Eur. medit. As. min.|. 23 M. disciformis DC. (1813) 1930 f) Euspirocarpae Urb. (1873). 29 (12) Fi. lunghi 6-8 mm. Legume discoideo, a spine gracili e generalm, diritte, uguali o più lunghe del diam, del legume. Pianta glabra o poco pelosa in alto, assai ramosa (3-6 dm.). Foglioline ovato-oblunghe, romboidali od anche obcordate, denticolate; stipole dentato-laciniate. Pe- duncoli 1-20-flori, più brevi o subeguali alla fg. Legume glabro, destrorso, a circa 5 giri (3-10 mm. diam.); facce ad 8-14 vene raggianti, un po’ ana- 838 (1 LEGUMINOSAE [495 Medicago stomosate e terminanti alla base delle spine. O. Boschi, qua e là; Alpi dal Triest. e Goriz. al Pavese, Lido veneto, Euganei e Mantov. al Bosco Fontana; 4, rr. 3. Magg.-Giu. [Dalla Stiria alla Dalm. e Bosnia]. — M. Noccae Balb. (1815). 24 M. carstiensis Wulf. (1786) 1931 — Piante non aventi i caratteri suindicati, 30 30 Calice a denti più brevi del tubo. Foglioline oblunghe, generalm. sublaciniate. Legume globoso. Vedi M. laciniata — Calice a denti uguali al tubo o più lunghi. Foglioline obovate od obceordate, minutam. dentate, 31 31 Stipole dentate. Legume adulto globoso-depresso, a facce con vene formanti un reticolo poco manifesto; spine arcuato-riflesse ed inter- crociate, non uncinate. Pianta prostrata (2-6 dm.), con peli flessuosi, articolati. Foglioline largam. obovate od obcordate, spesso con macchia nera nel mezzo. Peduncoli 2-5-flori, più brevi della fg. Fi. lunghi 4-5 mm, a carena più lunga delle ali. Legume piano alle estremità, glabro, a 3-6 giri (5-6 mm. diam.); spire a margine largo, offrente nello stesso piano la sutura dorsale con un solco + profondo ed i 2 nervi laterali limitanti altri 2 solchi più profondi. O. Luoghi erbosi, frequente; Istria, Pen. ed isole; 2-4. Apr.-Giu. [Eur. media e mer. As. occ. Afr. bor., nat. Am. temp.|. — M. polym. v. arab. L. (1763) — M. maculata Sibth. (1794). 25 M. arabica Huds. (1762) 1932 — Stipole laciniate. Legume adulto discoideo-compresso o cilindrico, a facce con vene formanti un reticolo + evidente; spine divergenti, mai intercrociate, spesso uncinate. 32 32 Peduncoli 3-8 (rr. 1-2) -flori, spesso subeguali alla fg. Legume a spire con margine stretto, ottuso, Pianta glabra od a peli semplici (1-6 dm.). Foglioline ce. s., ma generalm. più piccole e sempre senza macchia. Fi. lunghi 3 mm. circa, a carena più breve delle ali. Legume discoideo o cilindrico (4-10 mm. diam.); spire a facce fortem. reticolate e mar: gine avente la sutura dorsale più alta dei 2 nervi laterali limitanti 2 sol- chi. Il resto c. s. O. Campi e luoghi erbosi, comune ; 2-4. Marz.-Giu. [Eur. media e mer. As. media Afr. bor. Abiss. Is. atl., nat. Reg. temp. e subtrop.|.| — M. polymorpha W. (1813). 26 M. hispida Gaertn. (1791) 1933 A Spine assai più lunghe della grossezza della spira, generalm. uncinate al- l’ apice. a Legume di 4-6 mm. diam. e con 1 1/2 -- 3 1/2 giri. — Istria, Pen., Sic. e Cors. — M. flexuosa Ten. (1811) — M. Reynieri Alb. (1893) .f. gigant. suberecta). vo DENTICULATA (W., 1803) b Legume di 7-10 mm. diam. e con 11/2 - 4 giri. — Lig., Bergam., It. centr., mer. ed ins. |Reg. medit. Mesopot... — M. lappac. v. paucigyrosa Guss. (1844) (= M. lappac. var. Lam. {1789] = M. gracillima Tin. ex Urb. (1873]) (f. reducta). 3 LAPPACEA (DESR., 1792) c Legume di 7-10 mm. diam. e con 4-6 giri, spesso più avvicinati a matu- rità. — Vercellese, Nizz., Lig. occ., Faentino, Tosc., Laz., It. mer. ed ins. . |Reg. medit... — M. Hystrix Ten. (1811) — M. pentacycla DC. (1813) — M. dent. v. macrocarpa Moris et DNtrs. (1839). ° ‘| NIGRA (W., 1808) 495 Medicago] 1 LEGUMINOSAE 839 B Spine sorpassanti appena la grossezza della spira od anche più brevi o nulle, generalm. non uncinate. I Legume di 4-6 mm. diam. e con 1 1/9 -- 4 giri, brevem. aculeato od anche = M. apitc. v. confinis Koch, 1835) tubercolato od inerme. — Istria, Padov., Bergam., Lig., Ferrarese, Faentino, It. centr. e mer., Sic., Malta, Sard., Cors. e Capraia. |Eur. occ. Afr. bor., nat. Argent.). — M. sardoa Moris (1827) (forma). ò APICULATA (W., 1803) 1933 f II Legume di 4-6 mm. diam. e con 5--6 giri, brevem. aculeato od inerme, — Ustica, Malta e Cors. — M. hisp. v. polygyra Urb. (1872). e RETICULATA (BENTH., 1826) III Legume di 7-10 mm. diam. e con 4-6 o rr. (= M. polycycla Moris, 1835) 5-9 giri. — Nizza?, Abr., It. mer., Sic., Eolie, Malta e Sard. [Reg. medit.!. 6 TEREBELLUM (W., 1803) — Peduncoli 1-2-flori, assai più brevi della fg. Legume a spire con mar- gine largo, piano. Pianta pelosetta, prostrata in cerchio (5-20 cm.). Foglioline assai piccole. Fi. lunghi 2 mm. circa. Legume discoideo; pe- losetto, a 2-3 giri (3-5 mm. diam.); spire a facce con 8-12 venature curve ed anastomosate e margine avente lateralm. e di sotto 2 solchi. Il resto c. s. O. Luoghi aridi, qua e là; 2. Marz.-Apr. [Franc. mer. Spa. Bal. Dalm. Grec.|. 27 M. praecox DC. (1813) 1934 A Legume a facce piane; spine lunghette, uncinate. — Nîzz., Lig., Tosc., Laz.. Capri, Cal. a Tripurni e Portosalvo, Sard., Cors., Capraia ed Arcip. tosc. x TYPICA B Legume a facce un po’ concave; spine brevi, diritte. — /s. S. Stefano pr. la Sard. [Endem.]. B PONTIFICALIS (GENN., 1870) g) Intertèrtae Urb. (1873). 33 (12) Legume glabro. Pianta glabra (1-6 dm.). Foglioline obovate o rom- boidali, rr. obcordate, denticolate. Peduncoli 1-3 (rr. 6-10) -flori, subeguali alla fg. o più brevi. Fi. lunghi 5-8 mm. Legume a facce venoso-retico- late ed a margine dorsale delle spire piano o depresso. O. Luoghi erbosi e colt., specialm. mar. : 2. Apr.-Magg. [Spa. Afr. bor.-occ. Can.|. — M. polym. v. intert. L. (1758). 28 M. intertexta Mill. (1768) 1935 A Legume a spine più lunghe dello spessore della spira. 4 Legume globoso od ovale, a 7--9 giri con margine assai largo; spine dense, grossette e lunghe, arcuato--riflesse ed intrecciate tra loro in modo da ricoprire il legume. — Lig. ad Arenzano, Tosc., Marche, Umbria pr. Or- vieto, Laz., It. mer., Sîc., Malta e Sard., avvent. Nizz. — M. crinita Presl (1826). o. EcHINUS (LAM. et DC., 1805) b Legume lenticolare--depresso, a 5-6 giri con margine più sottile; spine c. s. ma generalm. più gracili. — Laz., It. mer. e Sic. | Endem.}. — M. murico- leptis DC. (1825), non Tin. 8 DECANDOLLEI (TIN., 1844) c Legume discoideo o lenticolare--depresso, a 3-5 giri con margine strettis- simo; spine rade, assai gracili e corte, arcuato--patenti. — Senese a S. Ca- sciano dei Bagni, Laz., Sannio, Avell. a M. Teuta, Foggese pr. Panni, Basil., Cal., Sic. e Capri. [Endem., avvent. Franc. mer.]. MURICOLEPTIS (TIx., 1817) 1935! B Legume a spine lunghe quanto lo spessore del margine o più corte. — Sard. [Endem.]).— M. Echinus v. tubercul. Moris (1837). è tuBERCULATA URB. (1873) 840 71 ‘LEGUMINOSAE [495 Medicago — Legume villoso-irsuto (peli in parte glandulosi), globoso, a 6-10 giri con margine grosso e piano; spine piuttosto brevi, dapprima patenti, poi divaricato-ricurve, però mai così appressate al legume nè così in- trecciate come nel tipo della spec. prec., alla quale è nel resto simile, tanto da potere quasi ritenerla come var. O. Luoghi mar.: Pisano, Fi- renze a Settignano, It. mer., Sic., Malta, Sard., Cors., Capraia ed av- vent. pr. Monaco, S. Remo, Chiavari, Bologna a M. Paderno e Friuli; 2. Apr.-Giu. |Reg. medit. Can. Mad.]. — M. polym. v. cil. L. (1763). 29 M. ciliaris Krock (1790) 1936 Medicago falcata Xx sativa Focke (1881) = M. varia Martyn (1792) — M. sativa v. media Pers. (1807) = M. media Steud. (1821) = M. falce. v. versicolor Wallr. (1822)= M. falce. v. hybrida Gaud. (1829). — Qua e là in vicinanza dei genitori. Gen. 496. Melilòotus Hall. (1742). (Spec. 20 delle Reg. temp. e subtrop. dell’Eur., As. ed Afr. bor.). 1 Legume a costole pliciformi concentriche. Sez. I. CAMPYLORUTIS 2 — Legume a nervature o costole reticolate o trasversali. Sez. II. EUMELILOTUS 3 Sez. I. CAMPYLORÙTIS SER. (1825). 2 Racemo più breve della fg. Legume ovato-oblungo, attenuato all’apice, lungo 5-6 mm. Fusti prostrati od eretti (1-6 dm.). Foglioline obovato- cuneate, acutam. seghettate in alto; stipole infer. spesso dentellate. Fi. piccoli, gialli, in racemi brevi, a rachide prolungata in resta. Ves- sillo uguale alla carena e poco più lungo delle ali. Legume pendente, glabro. Semi finam. punteggiati. O. Luoghi erbosi e colt.; 2. Marz.-Magg. [Reg. medit.). — Trifol. Melilot.-sicula Turra (1765) — T. Melil-minima AIl. (1774) — T. messanense L. (1771) — M. messanensis All. (1785). 1 M. sicula Jaks. (1895) 1937 A Legume acuto all’apice ma non pungente. — Laz., Salernit., Basil., Leccese, Stc., Malta, Sard. e Cors., avvent. o nat. in Lig. e pr. Livorno alla Padu- letta. o TYPICA B Legume terminato da una punta acuminata e diritta, pungente. — S7e. a Maz- zara (Franc. mer. nelle îs. Hyères]. — M. mess. v. stoech. O. E. Schulz (1901). 2 STOECHADICA n. comb. — Racemo generalm. più lungo della fg. Legume obovato, rotondato all’apice, lungo 2-4 mm. Fusto eretto, a rami spesso diffusi (1-6 dm.). Foglioline obovate nelle fg. infer., bislunghe o lineari nelle super.; sti-_ pole medie ed infer. generalm. cigliato-dentate. Vessillo più breve delle ali. Semi per lo più tubercolati. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi e colt., frequente; 2. Apr.-Giu. | Reg. medit. Can.]. -— Trifol. Melilot.-indica 7 L. (1763). 2 M. sulcata Desf. (1800) 1933 496 Melilotus] 1 LEGUMINOSAE S4IÎ A Fi. lunghi 2-8 mm., a vessillo più breve o subeguale alla carena. Legume a costole avvicinate e regolarm. concentriche. a Fi. lunghi 2-3 mm. Racemi a 6--20 (rr. sino 85) fi., per lo più subeguali alla fg. I Legume lungo 3-3 1/2 mm. Pianta per lo più eretta. — Fg. cauline medie a foglioline larghe 5-8 mm. — Istria, Pen. dal Niîzz. e Marche în giù ed isole, talora avvent. al nord (Ferrarese a Comacchio, Vercellese ecc.). & TYPICA II Legume lungo 2--2 1/2 mm. Pianta per lo più diffusa, a foglioline grossam. dentate. — Istria mer., pr. Genova, Stc. a Comiso, Malta ecc. [ Franc. mer. As. min. Afr. bor.|. 8 AscHERSONI O. E. ScHULZ (1901) III Legume lungo circa 4 mm.— Col tipo. (Spa. Siria]. LIBANOTICA SER. (1825) d Fi. lunghi 4-5 mm. Racemi a 20--30 (rr. sino 40) fi., lunghi il doppio della fg. Legume lungo 3 mm. circa. — It. centr. e mer., Stc. e Sard. [Reg. medit.. — M. segetalis v. Salzm. O. E. Schulz (1901). ò SALZMANNII n. comb. e Fi. lunghi 6-8 mm. Racemi densi, a 30--50 fi., lunghi sino al triplo della fg. Legume lungo 3 mm. circa. Foglioline più larghe, obovate e più intensam. verdi. — Specialm. nei luoghi mar.: Pen. occ. e mer., Sîic., Malta, Cors. ecc. [Reg. medit.). — Trifol. Melil.--seget. Brot. (1804) — M. compacta Salzm. (1828) — M. leiosperma Pomel (1874-75). € SEGETALIS (SER., 1825) B Fi. lunghi 7-9 mm., a vessillo subeguale alla carena. Legume a costole più distanziate e meno regolarm. concentriche. — Pianta robusta, a racemi al- lungati e lassi. — If. mer., Ischia, Sic., Malta, Cors. e Pianosa |Bal. As. occ. Afr. bor.). — M. macrostachys Pomel (1874-75). { InpEsTA (Guss., 1828) Sez. II. EuMmELILÒOTUS FIORI (1900). 3 (1) Legume eretto o patente, globuloso. Pianta con forte odore di cu- marina, gracile, ramosa (1-3 dm.). Foglioline obovate nelle fg. infer., bislunghe nelle super., denticolate; stipole intere. Racemi lassi, più lun- ghi della fg., a rachide generalm. mutica. Fi. giallo-pallidi, lunghi 5-6 mm. Petali subeguali. Legume pelosetto da giovane poi glabro, grossam. re- ticolato-areolato, terminato da una punta diritta. O. Luoghi sassosi e sterili, sabbie ecc.: Isole istriane, App. piem. ed em. pr. Montefiorino al M. del Calvario, resto della Pen. dalla Lig. ed Abr. in giù, Ischia, Capri, Sic., Linosa, Sard. e C'ors., avvent. a Chioggia e nel Bergam. a Sarnico, talora colt.; 2 e 4, rr. 5. Apr.-Giu. [Reg. medit. Crimea Pers. Abiss.). — Trifol. spicatum S. et S. (1813) — M. gracilis DO. (1815). 3 M. neapolitana Ten. (1811) 1939 — Legume pendente, obovato od ovale, più rr. globuloso. 4 4 Fi. lunghi 6-9 mm. Foglioline grandi (nelle fg. medie larghe 15-22 mm.). Legume 3-4 mm. diam. Fusti eretti, robusti, subsemplici (2-5 dm.). Foglioline ovato-cuneate, denticolate o seghettate; stipole infer. laci- niato-dentate. Vessillo più lungo delle ali e della carena. Legume glabro, globoso-obovato, ottuso con breve punta, suberoso, grossam. reticolato- rugoso. ©). Luoghi erbosi e colt.: Istria, Susa a Monpantero, Lig., Tosc., Laz., It. mer., Ischia, Sic., Malta, Sard., Cors. e Montecristo, avvent. 842 1 LEGUMINOSAE [496 Melilotus Chioggia, Trevig., Vicent. e Ferrarese; 2. Marz.-Magg. | Eur. medit. As. min., nat. Alger.]. — Trifol. Melil.-ital. L. (1753) — M. rotundifolia Ten. (1811) (forma). 4 M. italica Lam. (1778) 1940 — Fi, generalm. più corti. Foglioline e legume più piccolo. 5 5 Legume a nervature trasversali arcuate, non reticolate. Semi tuherco- lati. Fusti eretti, cavi (2-6 dm.). Foglioline obovato-cuneate, dentate; stipole intere. Racemi lassi, assai più lunghi della fg., per lo più non aristati. Fi. lunghi 3-5 mm. Petali subeguali. Legume glabro, ovato-ellit- tico, acuto, gibboso nel margine super. O. Campi e luoghi erbosi: Lig., M. Argentaro, pr. Ancona, It. mer., Ischia, Tremiti, Sic. ed isolette vicine, Lamped., Linosa, Pantell., Sard., Capraia ed Arcip. tosc.; 2. Apr. Magg. [Reg. medit. Abiss. Eritrea Mad.|. — M. collina Guss. (1843) — M. Pertusiana Genn. (1858) (forma). 5 M. elegans Salzm. (1825) 1941 — Legume a nervature reticolate. Semi lisci o finam. granulosi. 6 6 Fi. lunghi 2-3 mm. Legume globuloso o leggerm. ovale. Pianta annua, Stipole generalm. intere. Racemi gracili, per lo più aristati. Calice lungo 1/5 circa della corolla. Legume ottuso con una punticina. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi e colt., comune nei luoghi mar.; 2, rr. 3. Apr.-Lugl. (Eur. mer. As. occ. sino India e Turkest. Afr. bor. Can., nat. As. mer. Cina Austral. Afr. mer. Am.|. — Trifol. Melil.-ind. a L. (1753) — M. par- viflora Desf. (1800). 6 M. indica All. (1785) 1942 A Foglioline delle fg. infer. ovali od oblungo-cuneiformi, quelle delle super. lanceolato- o lineari-oblunghe. Legume lungo 1 1/2 - 2 1/2 mm., quasi sem- pre ad 1 seme solo. a Fusti di 1-4 dm. Racemi più lunghi della fg., densi. — Istria, Lido veneto, Ferrarese, Pen. dal Nizz. e Marche in giù ed isole, avvent. Veneto, Bresc. e Piem. a TYPICA d Fusti c. s. Racemi più lunghi della fg., lassi, a 20-80 fi. di un giallo--carico. Legume più grande. — /stria, Malta [| Franc. mer. Dalm.). — M. ind. v. laxi- flora Tomm. (1896). 3 PERMIXTA (Jorp., 1852). c Fusti di 4-8 dm. Foglioline grandi. Racemi frutt. lassi, 1 1/2 -- 2 volte più lunghi della fg. — Sic., Sard. ecc. | Eur. mer. As. occ., nat. Afr. mer. Am. mer.]. — M. exaltata Biv. (1857). BonPLANDII (TEN., 1833) d Fusti sino 8 dm. Foglioline grandi (2 1/2 per 1 cm.). Racemi frutt. subeguali alla fg. (lunghi 2-3 cm.), assai densi. Legume grande. — Istria, Tosc. al M. Argentaro, Messina, Malta, Lamped. ecc. {Grec. Egîtt... — M. ind. v. densiflora Somm. (1898). è CONFERTA HAUSSKN. (1893) B Foglioline delle fg. infer. troncate, quasi cuoriformi, quelle delle super. bi- slungo--cuneate, troncate. Racemi brevi, a 10--20 fi. Legume lungo 3-4 mm., ad 1 o 2 semi. Fusti di 1-3 dm. Fioritura più precoce. — Istria [Dalm.]. — M. parvifl. v. angustifolia Freyn (1882). e ToMMASINII (JoRD., 1852) — Fi. lunghi 3-7 mm. Legume ovale-ellittico od obovato. Piante per lo più bienni, ri € Fi. lunghi 3-4 mm. Calice lungo metà circa della corolla. Stipole la- ciniate. Foglioline fittam. ed acutam. seghettato-spinulose, oblungo- lanceolate. Fusti di 4-8 dm. Racemi densi, più lunghi della fg. Corolla . ad ali più brevi del vessillo e più lunghe della carena. Legume glabro, ovale, a margine super. ottuso. OO. Raro e probabilm. importato ed 496 Melilotus] 71 LEGUMINOSAE 843 avvent.: Lit. veneto, M. Grappa, Trent. in V. di Non? e V. d’ Aosta; 3-4. Lugl.-Sett. [ Eur. media As. min. Turkest. Sib.]}. — Trifol. W. et K. (1802). 7 M. dentata Pers. (1807) 1943 — Fi. lunghi 4-7 mm. Calice lungo un terzo della corolla o meno. Sti- pole intere (rr. nelle fg. infer. dentate). Foglioline più radam. e meno acutam. seghettate. 8 8 Ovario con 5-8 ovuli. Legume a nervature trasversali evidenti, con poche secondarie formanti un reticolo indistinto, Pianta con odore distinto di cumarina (2-12 dm.). Foglioline obovate nelle fg. infer. ed oblunghe nelle super. Racemi lassi, assai più lunghi della fg., aristati. Fi. gialli, odorosi. Vessillo più lungo degli altri petali. Ovario stipitato; stilo suberetto. Legume ovale, glabro, per lo più verdastro a maturità, a margine super. ottuso ed apice pure ottuso con breve mucrone. Semi 1 o rr. 2, subrotondi, lisci. O, 00. Campi e luoghi incolti, comune: 2-5. Magg.-Lugl. [Eur. As. temp., nat. Am. bor.). — Trifol. Melil.-offic. è L. (1753). — Volg. Meliloto, Erba vetturina. 8 M. officinalis Lam. (1778) 1944 A Pianta bienne. Legume a suture non sporgenti. — Istria, Pen. (raro al sud), Sard. e Pelagosa. — Trifol. Hayne (1807) — M. arvensis Wallr. (1822). a PETITPIERREANA (W., 1809) B Pianta annua. Legume a suture prominenti, quasi alate. — Puglie [ Endem.). 8 NEGLECTA (TEN., 1835--36) — 0Ovario con 2-4 ovuli. Legume a nervature formanti un reticolo + evidente, senza nervature trasversali preminenti. 9 9 Fi. bianchi, Legume glabro, a margine super. ottuso ed apice pure generalm. ottuso con breve mucrone. Fi. inodori. Ovario sessile; stilo incarvato. Legume brunastro a maturità. Il resto c. s. OO. Campi e luo- ghi incolti specialm. lungo i fiumi e canali: Istria e Pen.; 2-5. Giu.-Sett. [Eur. As. media, nat. Am. Austral... — Trifol. Melil.-offic. 8 L. (1762) — T. vulgare Hayne (1807) — M. vulgaris W. (1809) — M. leucantha Koch (1815). — Vols. Trifoglio di Bokhara. 9 M. alba Medic. (1787 nomen), Desr. (1796) 1945 — Fi. gialli. Legume con brevi peli appressati, a margine super. assot- tigliato in carena acuta ed apice attenuato in punta. Pianta assai ramosa (10-15 dm.). Petali subeguali tra loro. Legume brunastro a ma- turità. Semi subreniformi, leggerm. punteggiati. Il resto c. s. OO, *. Lungo i fiumî e luoghi umidi; 2-4. Lugl.-Aut. [Eur. Armen. Sib. Giapp.). — Trifol. Melil.-off. L. (1762) -- M. offic. W. (1809). 10 M. altissima Thuill. (1799) 1946 A Fusti a rami suberetti. Foglioline grandi (generalm. lunghe 8o rr. 41/2cm.), le infer. obovate, le super. bislunghe, acutam. e grossam. dentate quasi sino alla base. Racemi densi. — Da ricercarsi nell’It. bor. — M. oftic. a macroph. Bluff et Fingh. (1838) — M. altiss. A_eualtiss. O. FE. Schulz (1901). a MACROPHYLLA AscH. et GR. (1907) B Fusti più alti, a rami più numerosi e diffusi. Foglioline più piccole (lunghe 1 1/2--2cm.), più strette, denticolate od anche (= M. palustris |Schult., 1814] = Trifol. W. et K., 1812) le super. intere o quasi e più lunghe. Racemi 844 71 LEGUMINOSAE [496 Melilotus lassi, a circa 30 fi. — Dall’It. bor. alle Puglie e Basil. | Eur. media]. — Trifol. W. et K. (1802). 8 MACRORRHIZA (PeERS., 1807) C Fusti più bassi, ramosissimi. Foglioline piccole (lunghe 1 cm. e larghe 1 1/2 mm. circa), intere o quasi. Racemi lassi, a 10-25 fi. — Istria, It. bor., Lig., Tosc.; probabilm. è la var. più diffusa da noi. | Eur. medit. Armen.|. LINEARIS (CAv., 1807) Gen. 497. Trigonélla L. (1737). (Spec. circa 70, della Reg. medit. specialm. or., Eur. media, As. media ed Afr. bor., 1 dell’Austral. ed 1 dell’Afr. mer.). 1 Racemi capituliformi. Legume eretto, ovale, poco più lungo del calice. Pianta glabra o pelosetta, intensam. odorosa, eretta (2-9 dm.). Foglio- line ovato-oblunghe, acutam. dentate; stipole lanceolate, intere o den- tate. Capolini ovato-globosi, sopra peduncoli più lungki della fg. Calice tubuloso-campanulato, a denti lanceolati. Corolla azzurra, lunga il triplo del calice. Legume glabro, rigonfio, rostrato, striato pel lungo. Semi 1-2, rotondato-reniformi, bruno-scuri. ©. Origin. della Reg. danub., Russ. mer. e Cauc., avvent. 0 nat. da noi solo la var. sativa Thell. (1911-12) = Te- liosma caer. v. sat. Alef. (1860): Goriz., Ven., Trent., Lomb. e pr. Parma; 3-4. Giu.-Lugl. { Nat. Eur. Alger... — Trifol. Melil-caer. L, (1753) — Melil. caer. Desr. (1797) — Trig. Melil.-caer. Asch. et Gr. (1898). 1 T. caerulea Ser, (1825) 1947 — Racemi e legume mai e. Ss. 2 2 Fi. solitari o geminati, sessili. Legume eretto, lineare-allungato, Pianta + pelosa, quando disseccata odorosa, a fusti eretti, semplici o ramosi dalla base. Foglioline dentellate; stipole ovato-lanceolate, intere. Calice a denti irsuti. Corolla bianca od alla fine giallognola, a carena porpo- rino-azzurra all’apice, lunga il doppio del calice. Legume glabro o quasi, leggerm. compresso, un po’ falcato, con vene longitud. anastomosantesi. Semi gialli. O. Luoghi erbosi e spesso colt.; 2-4. Apr.-Giu. [Eur. medit. Russ. mer. As. occ. Afr. bor. Nudia Abiss. Can.; colt. nat. India ecc.|. — Volg. Fieno-greco. 2 T. Foenum-graecum L. (1753) 1948 A Legume lungo 8-15 cm., colla porzione seminifera molto più lunga del ro- stro. Semi 10-20, leggerm. tubercolati o quasi lisci, subquadrati. Pianta eretta (3-8 dm.), a foglioline oblungo-obovate. — Colt. e qua e là subspont. “1 TYPICA B Legume lungo 3-5 cm., colla porzione seminifera uguale o poco più lunga del rostro, a'nervo suturale più robusto. Semi 5-7, manifestam. tubercolati, ovali o troncati. Pianta più pelosa, prostrato-ascendente (5-15 cm.), a fo- glioline più brevi, obovate. — /stria, Lit. friulano, Euganei, pr. Mentone, Lig. occ., Tosc., It. centr. e mer., Sic. e Sard. — T. Foen.-graec. 8 _L. (1793) — T. prostrata DC. (1815). 2 GLADIATA (STEV., 1808) 1948! — Fi, in ombrelle od in racemi raccorciati. Legume arcuato-riflesso 0 patente, lineare. 3 3 Fi. in ombrellette sessili od a peduncoli lunghi al più 2-4 mm, Pianta pelosetta massime in alto, prostrato-ascendente (5-40 cm.) Foglioline obovato-cuneate, acutam. dentellate; stipole lanceolato-lineari, le infer. dentate alla base. Ombrelle a 6-18 fi. piccoli. Calice a denti lesiniformi. "RS 497 Trigonella] a LEG "Ù MINOSAE 845 Corolla gialla, poco più lunga del calice. Legumi patenti a stella, lun- ghi 6-14 mm., strettam. lineari-compressi, pelosi, con nervature trasver- sali oblique. Semi cilindrici, tubercolati. O. Luoghi aridi, qua e là; Istria, Ven., Trent., Lomb., Piem., Nizz., Lig., Parmig., Bologn. al Sasso, Tose., It. centr., mer. ed ins.; 2 e 4. Marz.-Giu. |Reg. medit. Vallese Reg. danub. Russ. mer. Cauec.). 3 T. monspeliaca L. (1753) 1949 — Fi. in ombrellette o racemi ben più lungam. peduncolati almeno gl’ infer. 4 4 Fi, in ombrellette. Pianta prostrata in cerchio (5-20 cm.), glabra o pe- losetta in alto. Foglioline grassette, cuneato-obovate od obcordate, ottusam. dentellate; stipole dentate o laciniate. Ombrelle a 2-8 fi., a peduncolo più breve od uguale alla fg., brevem. aristato. Calice a denti lanceolati. Corolla gialla, 2-3 volte più lunga del calice. Legumi declinati, lunghi 10-12 mm., lineari-compressi, arcuati, acuti, glabri 0 pelosetti, a nerva- ture molto oblique, reticolate. Semi ovali, tubercolati. O. Spiagge mar. : It. mer. sul lit. Adriatico, Reggio- Cal. a Melito, Sic. mer., Malta, Lamped., Linosa e Sard.; 2. Marz.-Magg. |Palest. Afr. bor.). — T. litoralis Guss. (1821). 4 T. maritima Del. (1813) 1950 — Fi. in racemi raccorciati. Pianta eretto-ascendente, odorosa nel secco. Racemi ad 8-20 fi., a peduncolo brevem. aristato. Legumi declinati o ri- flessi, lunghi 10-15 e larghi 2-3 mm., falcati, acuminati, glabri, trasversalm. venosi. Semi oblunghi, leggerm. {nbercalati Il resto c. s. O. Luoghi er- bosi e spiaggie sabbiose; 2. Apr.-Magg. |Frane. mer. Bale. Crimea Cipro, nat. Alger. Indie oland.|. — Trifol. Melil.-cornic. L. (1753). 5 T. corniculata L. (1759) 1951 A Pianta di 1-4 dm. Foglioline obovate nelle fg. infer., nelle altre oblunghe, dentellate in alto; stipole super. spesso intere. Peduncoli lunghi circa il doppio della fg. — Istria, Triest., Lit. veneto, Lig. pr. Varazze, T'osc., Pen. centr. e mer., Ischia, Sic. e Malta, nat. pr. Brescia alla Bornata e nel Cidneo. a TYPICA B Pianta di 4-5 dm. Foglioline nelle fg. infer. cuneato-romboidee, nelle medie lineari-lanceolate, nelle super. lineari, tutte con denti acuti (anche ai lati): stipole tutte dentate o laciniate. Peduncoli lunghi 3-4 volte la fg. Le- gumi più stretti. — Istria, It. centr. ecc. | Franc. mer. Bale... — T. cornice. 8 Bert. (1850). $ ELATIOR (S. et S., 1813) Nota. — Trigonella lilacina Boiss. (1849) dell’As. min., fu indicata come inselv. a Messina. — 7. Pes-avium Bert. (1850) trovata più di 70 anni fa al Colosseo a Roma, non fu più riveduta. Gen. 498. Trifòolium L. (1735). (Spec. 250 circa, delle Reg. temp. e subtrop. dell’Emisf. bor., poche nelle Ande ed Afr. mer.). 1 Fi. rossi, rosei, bianchi o giallastri. Tubo del calice con 10-20 o più nervi, spesso peloso o calloso alla fauce, 2 — Fi. gialli o rr. violacei. Tubo del calice con 5 nervi, nudo alla fauce, Pedicelli dei fi. aventi alla base delle glandole in luogo di bratteole. Co- rolla scariosa, persistente. Legume 1-spermo. Sez. XI. CHRONOSEMIUM 61 846 (1 LEGUMINOSAE [498 Tritolium 2 Calice diventante rigonfio-vescicoso a maturità, a fauce nuda. 3 — Calice immutato od almeno non rigonfio-vescicoso a maturità. 4 3 Capolini terminali, Calice glabro o quasi, non bilabiato, a tubo rigonfio nel frutto. Corolla scariosa, persistente. Legume 2-3-spermo. Sez. V. VESICASTRUM 43 — Capolini ascellari. Calice villoso o tomentoso, bilabiato, a labbro super. gibboso, rigonfio-vescicoso nel frutto a guisa di elmo e nascondente il labbro infer. che rimane inalterato. Corolla non seariosa, persi- stente. Legume 1-2-spermo. Sez. VI. GALEARIA 45 4 (2) Peduncoli aseellari con 1-4 fi. o rr. sino a 7, ma in pianta nascon- dente i capolini frutt. sotto terra. D — Capolini ascellari o terminali con un numero + grande di fi.; piante mai nascondenti i capolini frutt. sotto terra. ‘ 5 Fi. senza bratteole alla base dei pedicelli, 2-7 fertili accompagnati da altri super. sterili sviluppantisi dopo la fecondazione. Capolini frutt. generalm. nascosti sotto terra, Sez. III. CALYcoMORPHUM 12 — Fi. con bratteole alla base dei pedicelli, tutti fertili. Frutti mai na- scosti sotto terra. 6 6 Pianta annua. Corolla !/3 circa più lunga del calice che ha i denti subeguali al tubo. Sez. I. FALCATULA 10 — Pianta perenne. Corolla !/2 - 2/3 più lunga del calice che ha i denti assai più brevi del tubo, Sez. II. CRYPTOSCIADIUM 11 € (4) Fi. sessili o quasi, senza bratteole o con bratteole rudimentali alla base, Calice sempre, almeno da giovane, + peloso almeno alla sommità del tubo o nei denti. Legume rinchiuso, 1-2-spermo. Sez. IV. LAGOPUS 13 — Fi, sessili o pedicellati, muniti di bratteole alla base. Calice affatto glabro o rr. pelosetto, a fauce nuda ed aperta. Corolla persistente. 8 8 Fi. grandi (lunghi 19-25 mm.), in capolini ombrelliformi formati da 2 verticilli di fi, sovrapposti. Fusti ricoperti alla base da un invo- glio fibrilloso-reticolato. Sez. X. LUPINASTER 60 — Fi. più piccoli, in capolini mai c, s. Fusti senza invoglio fibrilloso- . reticolato alla base. 1) 9 Capolini peduncolati, con un involuero dentellato formato dalle brattee esterne saldate. Corolla !3 più lunga del calice, Fi. sessili. Sez. VII. PARAMESUS 48 — Capolini sessili o brevem. peduncolati, senza involucro e. s. Corolla più breve od appena più lunga del calice, Fi. sessili o pedicellati. Sez. VIII. MicrRANTHEUM 49 — Capolini lungam. peduncolati, senza involucro e. s. Corolla molto più lunga del calice. Fi. pedicellati. Sez. IX. AMORIA 51 Sez. I. FALcATULA (Bror., 1816). 10 (6) Pianta glabra o quasi, prostrata in cerchio (5-15 cm.). Foglioline pic- cole, obcordate, dentellate; stipole ovato-lanceolate. Peduncoli (talora ‘ brevissimi) con 1-2 o rr. 3-4 fi. a pedicelli assai brevi. Calice a denti triangolari-lesiniformi, l’infer. più breve, cigliolato alla base. Corolla do 4 n a RR, NATI _ fa ‘ Di ma w x = i 498 Trifolium| (1 LEGUMINOSAE 847 rosea; vessillo saldato al tubo degli stami. Legume lineare, cilindrico- compresso, 1/3 più lungo del calice, peloso, ad 8-10 semi. O. Luoghi er- bosi, raro: Istria, Lussino, pr. Roma, Basil. a Castelgrande, is. Mad- dalena pr. la Sard. e Cors. a Bastia; 2 e 4. Magg.-Giu. [Eur. occ. e centr. Alger. Mad.|. — T. Melil.-ornith. L. (1753) — Trigonella DC. (1805). 1 T. ornithopodioides Sm. (1800) 1952 Sez. II. CRYPTOSCIÀDIUM CELAK. (1874). 11 (6) Pianta con peli appressati, cespuglioso-depressa (5-6 cm.). Foglioline ovate od obovate, a denticini spesso subuncinulati, + villose di sotto; stipole membranacee, guainanti, a parte libera lesiniforme. Peduncoli brevissimi, con 1-3 fi. a pedicelli #+ lunghi. Calice tubuloso-cilindrico, peloso in alto. Corolla bianca o porporina, a petali tutti lungam. sal- dati in tubo. Legume lineare-subcompresso, rinchiuso, villoso in alto, a 5-7 semi. %. Luoghi aprici; 4. Magg--Giu. [Reg. medit.-or., nat. Franc. mer.|. 2 T. uniflorum L. (1753) 1953 A Pedicelli diritti o quasi e non ingrossati. — Proprio dell'Eur. mer.-or., As. min. ed Afr. bor., avvent. pr. Pola e Fiume. o. TYPICUM B Pedicelli ricurvi ed ingrossato-clavati all’apice. Pianta più pelosa. — Cal. a Scilla, Sic. a Mandanici e Bafia. 8 SAVIANUM (Guss., 1907) Sez. III. CALYcoMòRPHUM PRESL (1830). 12 (5) Pianta # irsuta, prostrata. Foglioline obcordate, oscuram. denticolate; stipole semiovate, acute od acuminate. Capolini aventi alla periferia 2-7 fi. muniti di corolla e retroflessi dopo l’antesi, al centro un piccolo nodulo formato dai calici sterili che si accrescono notevolm. dopo la fe- ‘condazione e si ripiegano sui fi. fertili in modo da involgerli. Calice a denti lesiniformi, cigliati, subeguali al tubo. Corolla bianca, lunga il doppio del calice o più. Legume obovato-lenticolare, carenato-alato nel margine super., sporgente dal calice che si rompe, glabro, inonospermo. O. Luoghi erbosi, frequente: 2, rr. 3 e 4. Marz.-Giu. | Eur. media-ocec. e mer. As. occ. Afr. bor. Is. atl.|. S T. subterraneum L. (1753) 1954 A Fg. a picciuolo più breve di 10 cm. a Fusti di 1-3 dm. Peduncoli subeguali alla fg. Calice a tubo glabro. Capo- lini frutt. 12-15 mm. diam. — Istria, Euganei, Verona, Mantov., Bresc., Bergam., Pavese, Piem., Parmig. a Nanto, resto della Pen. dalla Lig. e Bologn. în giù ed isole. o. TYPICUM b Fusti di pochi cm. (talora 1 o 2 allungati). Peduncoli brevissimi. Calice a tubo spesso peloso e rosso-sanguigno. f'apolini frutt. 4-6 mm. diam. — Luoghi aridi, rocciosi. 8 BRACHYCLADUM GiB. et BELLI (1892) c Fusti di 25--40 cm., stoloniformi. Peduncoli 3-4 volte più lunghi della fg. Stipole più lungam. acuminate. Il resto come nel tipo. — Euganei, Lig., Cors. ecc. LONGIPES Gav (1889) B Fg. basali adulte a picciuolo spesso più lungo di 10 cm., a foglioline larghe sino a 3 cm. — Fusti sino 40 cm. Peduncoli più brevi della fg. Capolini a pochi fi. con corolla grande. — Cors. e certam. altrove. [Eur. medtt.). i ò OXALOIDES (BUNGE, 1878) 848 71 LEGUMINOSAE [498 Trifolium Sez. IV. LaGòPUS BERNH. (1800). 13 (7) Piante annue. Capolini terminali od ascellari. 14 — Piante perenni o rr. bienni. Capolini sempre tutti terminali. 37 14 Calice frutt, a fauce aperta o chiusa da peli. Corolla persistente an- che dopo la fecondazione o più rr. caduca. 15 — (Calice fratt. a fauce chiusa da un callo lasciante appena una fessura lineare nel mezzo. Corolla prontam. caduca dopo la fecondazione. 30 a) Annua-Prosbatòstoma. 15 Stipole colla parte libera terminata in coda acuminata o filiforme (eccett. talora quelle involucranti i capolini). 16 — Stipole tutte colla parte libera ottusa od arrotondata, con breve punta spesso denticolata. Corolla alla fine caduca. Capolini terminali, pedun- colati. 29 16 Capolini tutti terminali, sessili, involuerati da 2 foglie opposte di cui la super. ridotta alla sola stipola. Tubo del calice a 20 nervi. Co- rolla persistente. 28 —- Capolini mai involucerati e. s. Lg 17 Capolini tutti terminali, sessili o quasi, involucrati dalla fg. super. Stipole delle fg. super. rigonfie e con porzione aderente ovata. Corolla più lunga od uguale ai denti calicini. Vedi 7. pratense var. — Capolini o stipole mai e. s. 18 18 Corolla persistente, più breve o subeguale ai denti del calice o rr. più lunga ma in pianta a capolini sessili. 19 — (Corolla caduca, più lunga dei denti calicini; capolini peduncolati, 33 19 Calice densam. e mollem. villoso-piumoso (rarissimam. denudato), a fauce nuda e non strozzata nel frutto. 20 — Calice mai densam, e mollem. villoso-piumoso c. s.,, a fauce pelosa 0 strozzata nel frutto da una piega epidermica o da una callosità, 21 20 Capolini peduncolati. Calice a denti quasi sempre più lunghi del tubo, Fusti ramosi (5-40 cm.). Fg. medie e super. brevem. picciolate, foglio- line denticolate; stipole a parte libera lungam. filiforme. Capolini late- rali e terminali, alla fine cilindracei. Calice 10-nervio, a denti lesini. formi. Corolla roseo-biancastra. Stilo ginocchiato. ©, OO. Luoghi colt. ed incolti, comune; 2-6. Apr.-Sett. [Eur. As. occ. Sib. Afr. bor. sino Abiss. Can., nat. Am. bor.|. 4 T. arvense L. (1753) 1955 A Piante mollem. villoso--irsute. Calice a tubo villoso e denti piumosi. a Calice a denti 1-2 volte più lunghi del tubo. Corolla uguale ai denti cali- cini od 1/4 -- 1/2 più breve. Pianta ramoso--diftusa. I Foglioline oblungo-lineari. — Istria, Pen. ed isole. a AGRESTINUM (Jorn., 1857) II Foglioline obovate od ellittiche. Pianta ridotta, prostrata, fortem. pelosa. — Sard., Cors. pr. Ajaccio ecc. — T. littorale Jord. (1857). 8 PERPUSILLUM SER. (1825) 498 Trifolium] 1 LEGUMINOSAE 849 b Calice a denti 2-2 1/9 volte più lunghi del tubo e maggiorm. piumosi. Co- rolla lunga 1/2 -- 1/4 dei denti calicini. Pianta eretta, a rami eretto--patenti. — Col tipo. — T. arv. v. strictius M. et K. (1839). BRITTINGERI (WEITENW., 1825) c Calice a denti 4-5 volte più lunghi del tubo e maggiorm. piumosi. Corolla lunga 1/3 dei denti calicini. Capolini allungati. — Carnia, Rimini, Sard. ece. [Reg. medit.). ò LONGISETUM (Boiss. et BALL, 1859) B Pianta denudata, quasi glabra. Calice a tubo poco peloso e denti cigliati o 21 22 23 24 no, assai più lunghi della corolla od uguali ad. essa. — App. moden. sopra Montefiorino al M. del Calvario, Tosc. nella Selva Pisana ecc. [ Eur. centr. ed occ. Bulg.). e GRACILE (THUILL., 1799) Capolini sessili, involucrati dalle fg. super. Calice a denti subeguali o più brevi del tubo, Fusti spesso cespugliosi (4-30 cm.). Foglioline oblungo-obovate; stipole a parte libera lanceolato-acuminata, le involu- cranti più larghe e con breve punta. Capolini globosi, a pochi fi. Corolla biancastra, quasi nascosta tra i villi dei denti calicini. Il resto c. s. O. Rupi e ghiaie, raro: Alto Adige mel distr. di Merano in V. Pfossen, Alpi piem. pr. i ghiacciai (M. Rosa, Alveo dell’ Orco pr. Ceresole, Ar- gentera, V. Orsina sopra Locana ecc.); 6-7. Lugl.-Ag. [Sav. Delfin. Val- lese. — T. thymiflorum Vill. (1779). 5 T. saxatile All. (1774) 1956 (19) Calice a 10 nervi. 22 Calice a 20 nervi. 27 Capolini tutti sessili o solo qualcuno peduncolato per eccezione. Ca- lice frutt. senza cercine calloso alla fauce o con cercine glabro. Stilo ginocechiato o contorto.. 23 Capolini tutti od in gran parte peduncolati. Calice frutt. a fauce con cercine calloso cigliato. Stilo leggerm. ineurvato. 26 Calice a denti eretti o conniventi massime nel frutto, a tubo e fauce internam. pelosi. Ali esternam. ed ovario all’apice pelosi. 24 Calice a denti divaricati o patenti massime nel frutto, a tubo e fauce internam. glabri. Ali esternam. ed ovario glabri. 25 Corolla lunga circa come i denti del calice, ad ali e carena bianche e vessillo roseo-porporino, poco più lungo della carena. Pianta con pelosità appressata, cespugliosa (7-20 cm.). Fg. brevem. picciolate, a fo- glioline oblungo-obovate, leggerm. dentellate; stipole a parte libera lan- ceolato-filiforme, le involucranti un poco dilatate. Capolini ascellari e terminali (questi spesso appaiati), dapprima ovati, poi oblungo-cilindrici (16-20 mm. lunghi). Calice irsuto, tubuloso, a denti lesiniformi, l’infer. subeguale al tubo, gli altri poco più brevi; fauce senza callo. O. Campi e luoghi erbosi: Istria, Euganei, Lig., Tosc., Laz., It. mer. ed ins.; 2. Apr.- Lugl. [Eur. occ. e mer. Afr. bor.-occ. Can.) 6 T. Bocconei Savi (1810) 1957 Corolla assai più lunga dei denti del calice, a petali concolori, bianco- giallognoli o roseo-pallidi e vessillo assai più lungo della carena. Fusti ascendenti, ramosi (1-3 dm.). Foglioline obovato-cuneate nelle fg. infer., oblungo-lineari nelle super. Capolini più grandi che nel prec., il resto come in esso. ©. Campi e luoghi erbosi: Leccese e Basil. or.; 2. 54 850 71 LEGUMINOSAE (498 Trifolium Apr-Magg. (Dalla Dalm. alla Grec. e Creta]. — T. Tenoreanum Boiss. et S. (1843) — T. Boccon. v. longiflorum Bory et Chaub. (1838). 7 T. tenuifolium Ten. (1811) 1958 25 (23) Calice frutt. globuloso-urceolato, a fauce ristretta da una sem- plice piega epidermica. Vessillo affatto libero. Pianta mollem. villosa, cespugliosa, ascendente-eretta. Fg. infer. e medie lungam., le super. brevem. picciolate; foglioline obcordate nelle fe. infer., obovate od oblun- ghe nelle super.; stipole a parte libera ovato-triangolare, terminata in coda lesiniforme, le involucranti assai dilatate. Capolini ascellari e ter- minali. Calice irsuto, a denti lesiniformi, talora aristati. Corolla rosea. O. Luoghi erbosi e colt., qua e là; 2-5. Apr.-Giu. [Eur. media e mer. Cauc. As. min. Afr. bor.-occ. Mad.|. 8 T. striatum L. (1753) 1959 A Pianta di 5-30 cm., brevem. ramosa. Capolini ovali. Calice a denti più brevi del tubo e della corolla. — Istria, Pen. (più raro al nord) ed isole. a 'tYPICUM B Pianta di 20--50 cm., più lungam. ramosa. Capolini oblungo--cilindracei (qual- cuno talora peduncolato). Calice a denti subeguali al tubo ed alla corolla. — Qua e là col tipo. [Frane. mer. Bale.| — T. tenuiftorum Ten. (1835) — T. str. v. elatum Lojac. (1878) — T. str. v. elongatum Rouy et F. (1899). 8 INCANUM (PRESL, 1822) — Calice frutt. tubuloso-obconico, a fauce ristretta da un anello calloso. Vessillo ad unghia saldata al tubo degli stami. Foglioline a nervi generalm. pronunciati e curvati in fuori presso il margine. Calice pu- bescente od irsuto, a denti lanceolati, uguali al tubo o più lunghi. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi aridi, comune; 2-5. Marz.-Giu. | Reg. medit. Eur. centr. Cauc. Is. atl.|. 9 T. scabrum L. (1753) 1960 A Capolini ovati od obovati, attenuati in basso. Calice frutt. coriaceo, a denti rigidi, patenti o l’infer. riflesso. Stipole involucranti non dilatate. Corolla bianca o rossigna. Pianta diffuso-prostrata (5-40 cm.). — Istria, Pen. ed isole. o. TYPICUM B Capolini ovati o conico-cilindrici, per lo più arrotondati in basso. Calice frutt. meno indurito, a denti meno rigidi. Stipole involucranti dilatate. Corolla carnicina ed un po’ più grande. Pianta generalm. più pelosa, eretta od ascendente. — /t. mer., Sic., Malta [| Reg. medit... — T. dalmaticum Ten. (1830), non Vis. — T. dalmat. 8 Bert. (1850) — T. scabr. v. majus Gib. et Belli (1889). 9 LUCANICUM (Gasp., 1844) 26 (22) Calice a denti uguali al tubo o più brevi. Foglioline delle fg. cauline oblungo- o lineari-lanceolate, smarginate. Pianta verde-pal- lida, a peluria appressata, generalm. eretta e poco ramosa (5-25 cm.). Fg. infer. a picciuoli lunghetti ed a foglioline obovate, le super. quasi sessili, tutte alterne; stipole strette, a parte libera prolungata in coda setacea. Capolini ovali, oblunghi o talora cilindracei, solitari terminali (talora con un altro su di un rametto laterale). Calice villoso, tubuloso- obconico, a denti subeguali, lesiniformi, alla fine patenti. Corolla bianca o roseo-pallida, più breve dei denti calicini. O. Campi e pascoli; 4-5. Apr.-Giu. |Spa. Grec. As. min. Cauc. Afr. bor.]. 10 T. phleoides Pourr. (1803) 1961 498 Trifolium] 1 LEGUMINOSAE 851 4 Capolini © lungam. peduncolati. — Abr. a Villavallelonga, Puglie nelle Murge di Spinazzola, Basil., Cal., Sic., Sard. e Cors. — T. prostratum Jan (1827) (f prostrata) — T. phl. v. Audigieri Fouc. (1900). uu TYPICUM B Capolini in parte sessili o quasi. Pianta più piccola. — Nei luoghi elevati. — T. phl. v. pseudo--gemellam Thell. in Asch. et Gr. (1908). 8 MINAAE (Logac., 1878) — (Calice a denti più lunghi del tubo. Foglioline tutte obovate od obcor- date, oscuram. dentellate. Pianta verde-scura, a peluria patente, ascen- dente-eretta, per lo più ramosa (1-6 dm.). Stipole a parte libera lan- ceolato-acuminata. Capolini oblunghi o cilindracei. Calice irsuto, a denti lesiniformi, cigliato-piumosi, spesso rosso-scuri. Corolla rosea, lunga come o meno dei denti calicini. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi e boschivi: Lig., Tose., Pesarese, It. centr., mer. ed ins.; 2 e 4. Magg.-Giu. [ Bur. medit. Afr. bor. Is. atl.|. — T. gemellum Savi (1808), non Pourr. 11 T. ligusticum Balb. (1807) 1962 27 (21) Capolini terminali al fusto ed ai rami, alla fine + lungam. pe- dunceolati. Pianta quasi glabra, diffuso-ascendente (5-45 cm.). Fg. infer. lungam. e le super. brevem. picciolate, quelle presso i capolini opposte; foglioline oblungo-obovate, dentellate; stipole c. s. Capolini globosi, so- litari. Calice conico-campanulato, a tubo glabro o rr. irsuto ; denti subeguali, lesiniformi, cigliati, 3-nervi alla base, più lunghi del tubo, alla fine patenti; fauce con anello subcalloso, barbato. Corolla bianco- rosea, più breve o subeguale ai denti calicini. ©). Campi e luoghi erbosi: Istria, Pen. (ov’è raro al nord) ed isole; 2-4. Magg.-Giu. (Reg. medit. Crimea Cauc. Pers. Is. atl.|. 12 T. lappaceum L. (1753) 1963 — Capolini ascellari e terminali, sessili, involucrati dalle stipole. Pianta nana, cespugliosa, a fusti rigidi, ad internodi accorciati, glabri (3-8 cm.). Fg. lungam. picciolate, a foglioline obcordate, denticolate, villose sulle 2 pag.; stipole larghe, a parte libera breve, triangolare-acuta. Calice a tubo e fauce densam. pelosi. Corolla bianca, subeguale ai denti calicini. Il resto c. s. O. Campi e terreni argillosi: Basil. or., Cal. or., Sic. e Malta; 2. Apr.-Magg. [Rodi]. — T. catanense Buek (1842). 13 T. congestum Guss. (1821) 1964 28 (16) Corolla biancastra, subeguale ai denti calicini; vessillo generalm. ottuso. Stipole a parte libera terminata in una breve coda, Pianta irsuta per peli patenti, prostrato-ascendente, cespugliosa, a fusti con rami nulli o brevi (2-20 cm.). Fg. infer. più lungam. e le super. brevem. pic- ciolate, le fiorali sessili; foglioline obcordate, denticolate. Capolini glo- boso-depressi, cinti dalle stipole delle 2-3 fg. super. assai dilatate, ro- tondate, brevem. mucronate o mutiche; fi. tenacem. attaccati all’asse. Calice obconico, a denti subeguali, filiformi, piumosi, lunghi il doppio del tubo; fauce villosa, senza callo. ©. Luoghi erbosi, dune ecc. ; Istria, Ravenna, V. di Susa, Nizz., Lig., Tosc., It. centr., mer. ed ins.; 2-5. Marz.-Magg. [Reg. medit. Mesopot. Can. Mad.|. 14 T. Cherleri L. (1755) 1965 — Corolla rosea, più lunga dei denti calicini; vessillo acuto od acumi- nato. Stipole a parte libera terminata in lunga coda lanceolato-lesi- 852 71 LEGUMINOSAE [498 Trifolium niforme. Fusti spesso con rami. allungati (1-4 dm.). Capolini globosi, poi ovati, grandi, cinti da stipole semiovate, bruscam. acuminate; fi. facilm. staccabili dall'asse. Il resto c. s. O. Campi e luoghi erbosi, qua e là: Euganei, Veron., Pavese, Monferrato, Lig. occ., pr. Firenze, M. Argen- taro, Laz., Cal. alla Sila ed a Reggio e Cors.; 2-4. Magy.-Giu. [Eur. medit. Serbia Crimea Cauc. As. min. Alger.]. — T. hispidum Desf. (1800). 15 T. hirtum All. (1789) 1966 29 (15) Calice a denti con base larga, triangolari-lesiniformi, reticolato- venosi; fauce chiusa nel frutto da un cuscinetto di peli stopposi, senza callosità. Capolini globosi od ovali. Pianta mollem. villosa, ce- spugliosa (5-30 cm.). Fg. tutte alterne, a foglioline obcordate. Capolini solitari, nudi alla base. Calice obconico, villosissimo, grande, a denti subeguali, lunghi il doppio del tubo, brevem. saldati in basso, stellato- patenti nel frutto. Corolla bianca o rosea, uguale o poco più lunga dei. denti calicini. O). Luoghi erbosi, comune: Istria, Pen. dal Nizz. e Bologn. in giù ed isole, ed anche qua e là nel Ven., prov. d’ Alessandria, V. di Susa, Pavese, pr. Reggio-Em. e Moden.; 2-4. Apr.-Giu. [Reg. medit. Ingh. Cauc. Is. atl.]. 16 T. stellatum L. (1753) 1967 — (alice a denti con base stretta, lanceolato-lesiniformi, non reticolato- venosi; fauce aperta, pelosa e callosa nel frutto. Capolini dapprima ovali poi generalm. ovato-oblunghi o cilindrico-conici, Pianta mollem. villosa (rr. glabra). Calice a denti liberi, patenti nel frutto. Corolla su- perante di 1/4 - 1/9 le lacinie calicine. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi 0 boschivi; 2-4. Apr.-Giu. [Eur. mer. Ingh. Reg. danub., colt. nat. Eur. Afr. bor. Am. bor. ecc... — Volg. Trifoglio incarnato, T. rosso, T. pe- sarone. 17 T. incarnatum L. (1753) 1968 A Corolla rosea. Calice a denti lunghi sino al doppio del tubo. — Istria, Pen. ed. isole. a MoLINERI (BALB., 1818) B Corolla bianco-giallastra. Calice c. s. — J/f. centr., mer. ed ins. 8 STRAMINEUM (PRESL, 1826) C Corolla rosso--sanguigna. Calice a denti subeguali al tubo. Pianta più robusta in ogni parte, a pelosità più morbida. — Colt, e talora subspont. ELATIUS GIB. et BELLI (1889) b) Annua-Stenòstoma. 30 (14) Fg. tutte alterne. Capolini spiciformi-allungati, ovato-oblunghi od ovati. Calice villoso per peli tubercolati alla base. 31: - Fg. sottostanti ai capolini opposte. Capolini globosi od ovato-conici. Calice + peloso per peli oscuram. bulbosi alla base. 32 31 Foglioline obovato-cuneate. Capolini ovato-oblunghi od ovali. Semi granulosi. Pianta densam. villosa per peli patenti, cespuglioso-ascen- dente (5-15 cm.). Foglioline denticolate; stipole larghette, con parte libera semiovato-lanceolata, spesso denticolata. Capolini solitari o rr. appaiati, terminali, nudi o subinvolucrati dalla fg. suprema. Calice tubuloso-ur- ceolato, 10-nervio, a denti triangolari-lesiniformi, l’infer. generalm. un po’ più lungo, subeguali al tubo, divaricati nel frutto; fauce pelosa. Co- 498 Trifolium] (1 LEGUMINOSAE 853 rolla rosea, subeguale ai denti calicini. ©. Luoghi erbosi aprici; Cal. alla Sila ed a Monteleone, C'ors. a Vizzavona e nell’is. Mezzomare ; 2-5. Magg.- Giu. [Port. Spa. Franc. mer. Serb. Bulg. Maced. Tracia As. occ. Alger.?]. 18 T. Lagopus Pourr. (1803) 1969 — Foglioline lineari o lanceolate. Capolini spiciformi-allungati, conici. Semi lisci. Pianta con pelosità appressata, spesso cespugliosa ( 1/2 - 4 dm. ). Foglioline glabre o quasi di sopra, interissime, acute od acuminate; sti- pole strette, amplessicauli, con lunghe code lanceolato-filiformi, cigliate. Capolini solitari, peduncolati, per lo più nudi. Il resto c. s. O. Luoghi aridi, comune; 2-4. Apr.-Lugl. | Reg. medit. Eur. media Crimea As. occ. Is. atl., nat. Afr. mer.|. 19 T. angustifolium L. (1753) 1970 A Foglioline più lunghe del picciuolo (compresa la stipola). Calice a denti ter- minati con una punta nuda o con poche e brevi setole. Corolla roseo-por- porina. Fusti eretti. — Istria, Pen. ed isole. o. TYPICUM B Foglioline generalm. più brevi del picciuolo. Calice a denti terminati con 1 o più peli assai lunghi. Corolla bianca o roseo-pallida. Fusti divaricato-dif- fusi, più bassi. — Pr. al mare: Lig. a Bordighera, It. mer., Sîc., Malta, Elba e Pianosa. [|Spa. Balc.]). 9 INTERMEDIUM (Guss., 1821) 32 (30) Corolla più lunga dei denti calicini, di cui l’infer. e spesso più lungo degli altri. 33 —- Corolla più breve od uguale ai denti calicini, i quali sono subeguali tra loro. Pianta debolm. pelosa, cespugliosa, ramosa (2-4 dm.). Foglio- line nelle fg. megie e super. oblungo-ellittiche, oscuram. denticolate; stipole con parte libera lanceolato-acuminata. Capolini solitari terminali, a peduncoli subeguali alla fg. super., subglobosi, lassi, ad asse glabro e fi. con breve pedicello calliforme nel frutto. Calice a tubo fusiforme, nel frutto urceolato-rigonfio; denti subfogliacei, lanceolato-acuminati, uguali al tubo, 3-nervi alla base, cigliati od irsuti, patenti nel frutto; fauce cigliata. Corolla bianco-rosea. O. Luoghi erbosi, raro; 2 e 4. Giu. [Alger.]. 20 T. obscurum Savi (1810) 1971 A Corolla più breve dei denti calicini. Calice glabro. — Tosc. a S. Casciano dei Bagni, Foggese pr. Panni, Avell. tra Monteverde ed Aquilonia, Basil. a Castel-Lagopesole, Montocchio e Gallipoli- Cognato. o TYPICUM B Corolla uguale ai denti calicini. Calice villoso. Pianta più piccola e più pe- losa. — Avvent. pr. Vercelli. [ Avvent. pr. Montpellier|.— T. obscur. v. Xatardi Gib. et Belli (1889) (non T. Xatardi DC). 8 ? DAVEANUM (THELL., 1907) 33 (18 e 32) Calice frutt. a tubo urceolato (cioè ristretto in alto), + ir- suto anche a maturità. 34 — (Calice frutt. a tubo campanulato (cioè allargato in alto), spesso gla- bro o denudato a maturità. 35 34 Peduncoli ben più lunghi delle fg. supreme (5-8 cm.), ad asse peloso. . Calice a dente infer. eguale o poco più lungo degli altri. Pianta ir- suta per peli appressati, eretta, ramoso-biforcata (1-3 dm.). Foglioline delle fg. super. e medie oblungo-cuneate (lunghe 2 cm. eirca); stipole con parte libera lanceolato-lesiniforme. Capolini piccoli, subglobosi, densi, a fi. senza pedicello calliforme. Calice densam. irsuto, a denti triango- 854 (1 LEGUMINOSAE [498 Trifolium lari-lanceolati, più lunghi del tubo, liberi, 3-nervi alla base, patenti nel frutto. Corolla bianca o rosea, superante di poco i denti calicini; ali larghe e lunghe come la carena. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi, qua e là: Senese, Laz. al lago di Bolsena, Barese, Basil., Cal., Sic., Sard. e Cors., avvent. a Trieste; 2 e 4. Apr.-Giu. [Dalla Dalm. alla Tracia e Grec. Crimea As. min. Ciren. Alger., nat. Franc. mer.]. 21 T. leucanthum M. B. (1808) 1972 — Peduncoli uguali o più brevi delle fg. supreme o talora subsessili, ad asse glabro o quasi. Calice a dente infer. più largo ed assai più lungo degli altri. Pianta pelosa, eretta, cespugliosa. Foglioline grandi, nelle fg. medie e super. oblunghe o lanceolate (lunghe 2-5 cm.); stipole con parte libera lineare-acuminata, assai lunga. Capolini prima globosi poi ovali, densi, a fi. senza pedicello calliforme. Calice irsuto per peli bulbosi alla base, a denti triangolari-lanceolati, 1-3-nervi alla base, i 4 super. subeguali al tubo e patenti nel frutto, l’infer. più lungo, i 2 super. connati alla base; fauce cigliata. Corolla bianco-giallognola o rosea. Semi grossi. O). Luoghi erbosi umidi, qua e là : 2, rr. 3. Apr.- Giu. [| Reg. medit. occ. Crimea Caspio Afr. bor. Can., nat. Franc. mer.|. 22 T. squarrosum L. (1753) 1973 A Dente infer. del calice alla fine riflesso. a Capolini fioriferi 15-20 ed i frutt. 24-26 mm. di lunghezza. Pianta robusta (5-6 dm.). — Tosc., It. centr., mer. ed ins., avvent. Capodistria, Trieste, Valsugana, Pavese e pr. Biella. a. TYPICUM b Capolini fioriferi 20-25 ed i frutt. 25-32 mm. di lunghezza. Pianta c. s. (6-9 dm.). — Col tipo. — T. squarros. Savi (1810). 8 MAJUS Rouy (1899) c Capolini fioriferi 15--18 ed i frutt. 20-22 mm. di lunghezza. Pianta più gra- cile (2-5 dm.). — Col tipo e forse più frequente. — T. panormitanum Presl (1826) — T. squarr. ] minus Rouy (1899). DIPSACEUM (THUILL., 1799) B Dente infer. del calice sempre eretto. — Pianta più pelosa, robusta, a capo- lini ovali o globosi. — Abr. dò MARSICUM (TEN., 1820) 35 (33) Corolla superante di poco i denti del calice, che ha il tubo glabro. Pianta + pelosa (rr. glabra), ramoso-dicotoma (1-4 dm.). Foglioline e stipole c. s. Capolini spesso involucrati dalle fg. supreme, dapprima co- nico-subrotondi od emisferici, poi ovoidei o globosi; fi. con breve pedi- cello, calloso nel frutto; asse peloso. Calice a denti più brevi che nel prec., 3-nervi alla base, cigliati, stellato-patenti nel frutto, linfer. un po’ più lungo, i 2 super. liberi; fauce alla fine glabra. Corolla bianca o carnicina, ad ali più brevi e più strette della carena. O. Luoghi erbosi umidi, qua e là: Istria, Lit. ven., Emil. or., Mentone, Lig., Tosc., Pen. centr. e mer., Sic., Malta, Sard., Cors., Elba e Pianosa; 2-3. Apr.-Magg. [Reg. medit. Eur. occ. e centr. Cauc. Mad.|. -— T, squamosum Grufb. (1754) (nomen) — T. rigidum Savi (1798) — T. glabellum Presl (1826) (f. glabra). 23 T. maritimum Huds. (1762) 1974 — Corolla '/> - 1 volta più lunga del calice, che ha il tubo + peloso mas- sime in alto (alla fine talora denudato). 36. 36 Calice frutt. a fauce chiusa da un callo lasciante una fessura lineare. Capolini piccoli, subrotondi od ovali. Pianta con pelosità appressata, r \ Pa , 498 Trifolium] (1 LEGUMINOSAE 855 cespuglioso-prostrata, ramoso-dicotoma (1-6 dm.). Foglioline delle fg. me- die lanceolate od obovate, lunghe 2 cm. al più; stipole c. s. Capolini con peduncoli lunghi in media 3 !/9 e nel frutto sino a 6 cm., generalm. nudi; fi. senza pedicello calloso; asse glabro. Calice a denti lineari-lesi- niformi, cigliati, stellato-patenti nel frutto, i 4 super. subeguali al tubo ed l-nervi, l’infer. più lungo e talora 3-nerve alla base; fauce pelosa. Corolla rosea, biancastra o giallastra, ad ali larghe e lunghe come la carena. O). Luoghi erbosi, per lo più argillosi: Fiume, Istria a Medolino (non più ritrovato), Lig. pr. Varazze, Colli bolognesi e Cesenati, Tosc., Pen, centr. e mer., Malta, Pianosa ed Elba, avvent. Trieste, Valsugana, Veron. a Caprino, C. Tic. pr. Mesogno, Genova e Palermo? ; 2 e 4. Giu.-Ag. [Balc. As. occ. sino Mesopot.j. — T. supinum Savi (1810). 24 T. echinatum M. B. (1808) 1975 — Calice frutt. a fauce senza callo, ad apertura rotonda, con semplice anello di peli. Capolini dapprima ovali poi oblungo-cuneiformi. Pianta scarsam. pelosa, eretta, ramosa (2-6 dm.) Foglioline grandi, bislunghe o lanceolate; stipole lesiniformi-lanceolate. Capolini picciolati o quasi sessili. Calice a denti triangolari-acuminati, 3-nervi inferiorm., con peli patenti e bulbosi alla base, i 4 super. più brevi e l’infer. subeguale al tubo, patenti nel frutto. Corolla bianco-giallognola, lunga il doppio del calice. Semi grossi. O. Origin. dell’ Egitto e Cirenaica; colt. nell It. centr., mer. ed ins. e talora avvent. (Trieste, Vercelli, pr. Brindisi, Palermo); 2. Apr.-Giu. [C'olt. nat. As. occ. Afr. bor. ecc... — Volg. Trifoglio ales- sandrino, Bersim. 25 T. alexandrinum L. (1755) 1976 c) Perennia vel biennia. 37 (13) Corolla prontam. caduca dopo la fecondazione, giallo-pallida 0 più rr. rosea. Capolini generalm. peduncolati. Dente infer. del ca- lice lungo circa il doppio degli altri. 38 — Corolla persistente anche dopo la fecondazione, porporina od anche rosea o bianco-giallognola ma in piante non aventi gli altri carat- teri Cc. S. 39 38 Foglioline lunghe 3 1/2 em. al più. Peduncoli 7-8 volte più brevi del- l’internodo sottostante o nulli. Pianta con pelosità generalm. ap- pressata, ascendente-eretta, cespugliosa, a fusti semplici o poco ramosi (1-6 dm.). Foglioline delle fg. cauline oblunghe o nelle fg. super. lan- ceolate, smarginate o troncate, rr. acute; stipole irsute, a code acumi- nate. Capolini generalm. solitari, subglobosi poi ovali o cilindrici. Calice obconico, irsuto, 1O-nervio, a denti acuminati, l’infer. riflesso nel frutto; fauce chiusa a maturità da un callo cigliato. Y. Prati e luoghi erbosi sel- vatici; 2-5. Magg-Ag. [Eur. temp. Cauc. As. min. Alger.) 26 T. ochroleucum Huds. (1762) 1977 A Corolla giallo-pallida o quasi bianca. a Calice strozzato alla fauce. Corolla giallo-pallida, lunga il doppio del ca- lice. — Istria, Pen., Sîc. e Sard. o TYPICUM 856 T1 LEGUMINOSAE [498 Trifolium b Calice poco strozzato alla fauce, col dente infer. più allungato (lungo 2-3 volte il tubo). Corolla generalm. più pallida, poco più lunga del calice. — Cors. [Franc. mer.I. — T. ochr. v. Burnati Briq. (1901) (f. minor). 3 PALLIDULUM (JORD., 1852) B Corolla * tinta di roseo. — Il resto come nel tipo. — Veronese, Bergam. a Selvino, pr. Milano, Tosc., Abr., Gargano, Cal. e Sic. ‘| ROSEUM (PRESL, 1822) — Foglioline lunghe 3 1/0 = 7 em. Peduncoli 1-2 volte più brevi dell’in- ternodio sottostante. Pianta con villosità patente, eretta (3-6 dm.). Foglioline delle fg. cauline acute od arrotondato-ottuse, rr. smarginate. Capolini e fi. più grandi che nel prec. Corolla giallo-pallida. Il resto c. s. X. Pascoli: Alpi Cozie e Mar.; 5-7. Giu.-Ag.{Dalla Carniola alla Russ. mer. Cauc. As. min. Persia bor.|. 27 T. pannonicum L. (1771) 1978 39 (37) Calice a 10 nervi. Foglioline intere od oscuram. dentellate. Co- rolla porporina, rosea o bianco-giallognola. 40 — Calice a 20 o più nervi. Foglioline minutam. dentellate. Corolla por- porina o rr. rosea. 42 40 Fusti deusam. irsuti massime in alto per peli patenti o riflessi. Fi. infer. dei capolini accompagnati da bratteole caduche. Ovario cigliato-setolifero sul margine anteriore. Fusti cespugliosi, a rd. grossa e porzione annuale scapiforme (1-2 dm.), ad 1-2 (rr. 3) fg. (senza le fio- rali). Foglioline villose, nelle fg. infer. ovato-ellittiche, ottuse o smargi- nate; stipole pelose, le cauline un po’ rigonfie, con coda acuminata. Ca- polini solitari o geminati, sessili o quasi, subrotondi, involucrati. Calice assai villoso, obconico, a denti lineari-filiformi, eretti nel frutto, 4 subeguali al tubo, l’infer. spesso un po’ più lungo; fauce con cercine villoso, un po’ calloso nel frutto. Corolla 1/3 - 1 volta più lunga del calice. Legume non opercolato. %. Pascoli, ghiaie e rupi; 5-7. Lugl.-Ag. [Dalla Carniola alla Gree.|. 28 T. noricum Wulf. (1805) 1979 A Corolla giallo--pallida. Foglioline delle fg. cauline tendenti alla forma ovato- lanceolata. — Alpi goriz., friul., trent. in Fassa al M. Feudale ed alto atesine al passo di Sella. o TYPICUM B Corolla roseo--rossa in alto, a petali più stretti. Foglioline delle fg, cauline tendenti alla forma ovato-ellittica e più acute. — App. umbro, abr., laz. e camp. | Alban. Epiro Roman. 9 PRAETUTIANUM (Guss., 1826) — Fusti mai irsuti c. s. Fi. senza bratteole. Ovario glabro. 41 41 Stipole bianco-membranacee, colla parte aderente ovata e rigonfia, bruscam. ristretta in coda setaceo-aristata. Fusti cespugliosi, ascen- denti-eretti (1-9 dm.). Foglioline ovate od ellittiche, le infer. obcordate, spesso con macchia biancastra, + pelose sulle 2 pag. od anche glabre di sopra. Capolini c. s., globosi od ovato-cuneati. Calice c. s., a tubo quasi sempre + peloso; fauce con cercine di peli, nel frutto accrescente in una piega epidermica + sviluppata. Legume opercolato. %, O O. Prati e luoghi erbosi, comune; 2-7. Magg.-Sett. [Eur. As. temp. Afr. bor.-oce., . colt. nat. India Giapp. Am. bor. ecc... — Volg. Trifoglio pratense, T. co- mune, T. violetto, Moscino. 29 T. pratense L. (1753) 1980 498 Trifolium] T1 LEGUMINOSAE 857 4 Piante perenni. — Denti del calice 3--5-nervi alla base, l’infer. più lungo del tubo, gli altri più brevi od uguali ad esso od anche più lunghi. a Stipole super. assai dilatate, glabre o poco pelose. Calice a tubo poco pe- loso o glabro, nel frutto con piega alla fauce sviluppata. I Foglioline ovali, obovate o rotondeggianti. 1 Piante con pelosità appressata. A Corolla porporina (eccezionalm. rosea o bianca). + Fusti ascendenti-eretti (2--4 dm.). Foglioline obovate od oblungo- cuneiformi. — Istria, Pen. ed isole; 2--1. — T. prat. v. collinum Gib. et Belli p. p. (1889). u SPONTANEUM WK. (1863) ++ Fusti sdraiato-ascendenti (5--15 cm.). Foglioline assai piccole, ro- tondeggianti. Capolini piccoli. — Luoghi rocciosi 0 ghiaiosi: Alpi, A. Apuane, App., monti della Sic. ecc. — T. Perretii Colla (1834) — T. nummularifolium Perret hb. ex Colla (1834) — T. prat. v. collin. Gib. et Belli p. p. (1889). 8 MICROPHYLLUM BERT. (1819) AA Corolla bianca col vessillo suffuso di rosa o di rosso (rr. tutta bianca o tutta rosea). — Capolini nella fioritura ristretti a cuneo alla base, poi globosi. Fusti ascendenti (1-3 dm.), glabri o scarsam. pelosi. Foglioline vellutate; stipole glabre, brevem. aristate. — Cal. alla Sila ; 5. [Endem.j.— T. prat. v. bracteatum f. silan. Fiori (1919). | SILANUM n. comb. AAA Corolla giallastra (rr. bianca). — Capolini globosi. Stipole lungam. aristate. Il resto c. s. — Ste. pr. Palermo alla Ficuzza. [Spa.|. — T. prat. v. flavicans Guss. p. p. (1844), non Ser. ò BAETICUM (Borss., 1839-45) 2 Piante con pelosità patente (talora solo in basso, tal’altra solo in alto). $ Fusti sdraiato--ascendenti. Corolla roseo--giallastra coll’apice porpo- rino. — Stipole pelose. — Ste. sul? Etna ed alle Madonie; 5.[Endem.]. — T. prat. v. flavicans Guss. p. p. (1844), non Ser. ° SEMIPURPUREUM STROBL (1887) $$ Fusti ascendenti--eretti. Corolla variante da un bel rosa al bianco o bianco-giallognolo. — Luoghi mar.: Pen. e Cors. |Lit. dell’ Eur. centr. e del Medit... — T. pomeranicum Dobbert (1854) — T. prat. v. maritimum Zabel (1859), Marss. (1869) — T. prat. v. australe Freyn (1878) — T. Borderi Kern. ex Rouy et F. (1899). € virLosum WAHLB. (1824) 3 Pianta glabra o quasi, oppure con peluria appressatissima. — Fusti di 4-7 dm., eretti, fistolosi. Corolla roseo--viva (rr. bianca). — Colt. e spesso nat.— T. bracteatum Rouy et F. (1899), non Schousb. Î SATIVUM SCHREB. (1804) (CROME, 1824) II Foglioline bislunghe o lanceolate. — Pianta robusta, prostrato-ascen- dente, a pelosità patente (almeno in basso). Corolla roseo-porporina. — Proprio dell’ Ungheria: importato nell'’Am. bor. e di là in Eur., avvent. a Trieste e colt. o spontaneîzzato altrove. — T. prat. v. americanum Harz (1891). 0 ExPANSUM (W. et K., 1812) b Stipole super. poco dilatate, pelose. Calice a tubo + villoso, nel frutto con piega alla fauce tenue o quasi nulla. — Pianta con pelosità © abbondante e patente, a fusti ascendenti (5--30 cm.). Capolini assai grossi. Corolla bianca o roseo-pallida, rr. rosea. — Pascoli e luoghi pietrosi: Alpi; 5-1. [Alpi Pir. Spa. Bale. Scandin.). t NIVALE (SIEB., 1835) B Piante bienni od annuali. — Denti del calice lunghi 11/2--2 volte il tubo. Piante + villose. 858 €1 LEGUMINOSAE |498 Trifolium x Corolla bianca o giallastra (talora roseo--pallida all’apice), 1-3 volte più lunga del calice. Calice a fauce ristretta da una piega calliforme; denti 5--nervi alla base, poco ineguali. — Istria, Friuli or., Euganei, pr. Ferrara, Bologn., Tosc., Pen. centr. e mer., Sic., Cors. ed Elba, avvent. Lig. |Eur. mer--or. As. min. Afr. bor.. — T. flavescens Tin. (1817) (forma). x PALLIDUM (W. et K., 1812) 1980' Xx Corolla roseo--porporina, subeguale al calice. Calice senza vero callo; denti 3-nervi alla base, un po’ ineguali. — Stipole cigliate, lungam. attenuate in coda. — Pr. Pavia, Piem. al M. Bracco sopra Revello, pr. Pisa, Etna, Sard. e Cors., avvent. Trieste, Lig. [Eur. mer. Reg. danub.|.. — T. purpu- rascens Roth (1797) — T. prat. v. silvaticum Salis (1834). ) DIFFUSUM (EHRH., 1792) — Stipole erbacee, colla parte adesa lineare, prolungata in coda lan- eeolato-acuminata. Rz. strisciante. Fusti ascendenti-eretti, flessuosi, con peli appressati (1-4 dm.). Foglioline pelose di sotto ed al margine, gla- bre o con una macchia bianca di sopra; stipole cigliate. Capolini in ge- nerale brevem. peduncolati o quasi sessili. Calice obconico, a denti fili- formi, cigliati, divaricati nel frutto, i 4 super. subeguali al tubo, l’infer. più lungo; fauce cigliata, calloso-bilabiata nel frutto. Legume senza opercolo. Y. Boschi; 4-5, rr. 3. Magg.-Lugl. [Eur. media e mer.-mont. As. occ. e bor., nat. Am. bor.|. 30 T. medium L. (1761) 1981 A Fusti semplici o ramosi. Foglioline ellittico--oblunghe; stipole aderenti per P te) ?) una porzione soltanto del picciuolo, a parte libera lanceolato-acuminata. Capolini globosi od ovali. Calice a tubo glabro o quasi. Corolla roseo--por- porina, lunga circa il doppio del calice. — Istria, Pen. sino Cal. occ. — T. medium B expansum Ten. (1830) — T. expansum Ten. (1335-36), non W. et K. o FLEXUOSUM (JACQ., 1776) B Fusti con rami patenti. Foglioline bislungo-lineari; stipole saldate per tutta la lunghezza del picciuolo, più strette, a parte libera lanceolato--lesiniforme. Capolini ovoidei o bislunghi. Calice a tubo peloso. Corolla porporina, lunga come i denti calicini. — Cal. alla Sila nel territ. di S. Giovanni in Fiore e di Longobucco; 5. {Dalla Dalm. alla Grec.|. —T. longestipulatum Ebel (1844). B PATULUM:(TauscH, 1828) 1981* 42 (39) Capolini globosi, sessili o quasi, involucrati. Stipole a code lan- ceolato-lesiniformi, villose. Calice a tubo irsutissimo. Fusti eretti (1-3 dm.). Foglioline coriacee, oblunghe o lanceolate, minutam. denti- colate. Capolini solitari (rr. abbinati). Calice a denti filiformi, 1-3-nervi alla base, fittam. cigliati, i 4 super. più brevi del tubo. Corolla porpo- rina (rr. rosea), subeguale o sino al doppio più lunga del dente infer. del calice. II resto c. s. %. Luoghi erbosi: Alpi dall’ Istria alla Lig., Euganei, Mantov. al Bosco Fontana, Piem. a Mandria, Leynì e Vezza d'Alba, App. parmig., centr., camp. e lucano pr. Muro al Paratiello ; 4-6, rr. 3. Magg.-Lugl. [Eur. media e mer-mont. Caue. Urali.|. 31 T. alpestre L. (1763) 1982 A Pianta con pelosità appressata (rr. glabra). — Area c. s. o. TYPICUM è B Pianta con pelosità più abbondante e patente. — Aosta fra Charvenchod e Perula. [Balc.]..— T. alp. v. villosam Celak. (1875). — f LANIGERUM SER. (1825) ada Rontta 498 Trifolium] (1 LEGUMINOSAE 859 — Capolini oblungo-cilindrici, peduneolati. Stipole a code lanceolato- lineari, denticolate o rr. villose. Calice a tubo glabro 0 rr. villoso. Fusti di 3-6 dm. Foglioline a dentini uncinati. Calice a denti triango- lari-lesiniformi, 3-n&rvi alla base, cigliato-piumosi, i 2 super. più brevi di tutti, l’infer. 4-6 volte più lungo dei super. Corolla subeguale al dente più lungo del calice. Il resto c. s. X. Boschi e pascoli: Istria, Pen. bor. e centr., Otranto; 4, rr. 2 e 3. Magg.--Lugl. [Eur. media e mer. (escl. Grec.) Armen.|. 32 T. rubens L. (1753) 1983 A Pianta glabra. — /requente. o. TYPICUM B Tubo del calice e spesso anche il fusto e le fg. villosi. — Qua e la. — T. rub. var. ? Bert. (1850) — T. rub. v. hirsutum Loeske (1889) — T. rub. v. cilia- tum Posp. (1899). 8 viLLosum Vis. et Sacc. (1869) Sez. V. VEsIcÀsTRUM SER. (1825). 43 (3) Tubo del calice con 20 nervi o più. Legume non o poco ristretto tra un seme e l’altro, 44 — Tubo del calice a 10 nervi. Legume strozzato tra un seme e l’altro. Vedi 7°. isthmocarpum 44 Foglioline delle fg. medie e super. lanceolate, ellittiche o rr. obo- vate, generalm. mucronato-aristate all’apice, denticolato-spinulose. Denti del calice lunghi '/2 - 1 volta il tubo. Corolla lunga circa il doppio del calice (denti compresi). Pianta glabra o con peli sparsi, ascendente-eretta (1-6 dm.). Fg. super. subopposte; foglioline spesso macchiate di bianco; stipole © guainanti, a lunghe code acuminate. Ca- polini brevem. o lungam. peduncolati. Fi. sessili, con alla base una brattea ovato-acuminata. Calice glabro o peloso, a denti lesiniformi, patenti-ri- curvi nel frutto. Corolla bianco-rosea, poi porporina e nel secco ferru- ginea; petali moltinervi, vessillo acuto od acuminato. Legume breve, a 2-3 semi, con rostro non od indistintam. reticolato-venoso alla base. ©. Luoghi erbosi; 2. Magg.-Lugl. [Spa. Bal. Balc. Reg. danub. Russ. mer. Cauc. As. min.)|. 33 T. vesiculosum Savi (1798) 1984 A Calice frutt. rigonfio-vescicoso, globoso--obconico, ristretto in alto, manifestam. reticolato tra i nervi che sono circa 34 e distanziati. Capolini conici poi ovoidei od oblunghi. — Tosc., Umbria pr. Porano, Laz., Abr., It. mer., Sîic. (raro), Giglio, Elba e Cors.— T. recurvum W. et K. (1805). vu. TYPICUM B Calice frutt. poco rigonfio, ovoideo--oblungo, debolm. reticolato tra i nervi che. sono circa 30, grossi ed avvicinati. Capolini globosi poi ovoidei. — Vesu- vio, Cal., avvent. Trieste. { Balc.|. 8 MULTISTRIATUM (KocH, 1844) C Calice frutt. quasi immutato, cilindrico o leggerm. ovoideo, non od appena reticolato tra i nervi che sono assai tenui per cui il tubo sembra quasi liscio. Capolini conici poi oblungo--cilindrici. — Nap., Puglie, Basil., Cal., Sic. ed Eolie, avvent. Lig. [Dalm.. MUTABILE (PorTscHG., 1824) — Foglioline tutte largam. obovato-cuneate, tronceate o rotondate al- l’apice, acutam. denticolate. Denti del calice 3-4 volte più brevi del tubo. Corolla poco sporgente oltre i denti del calice. Fusti di 1-4 dm. Stipole pochissimo: guainanti. Capolini globosi o subovati. Calice frutt. 860 TI LEGUMINOSAE : [498 Trifolium rigonfio-vescicoso, ovato-conico, a circa 24 nervi distanziati, manifestam. reticolato-trabecolato tra i nervi. Corolla bianco-rosea o porporina. Le- gume allungato, a 3-4 semi, con rostro reticolato alla base. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi e colt., qua e là: Lig., Maremma tosc., Teramano, Ca- serta, Arpino, Avellin., Barlettese, Leccese, Cal. a Gallico, Sic., Malta, Sard., Cors., Elba, Pianosa e Giglio; 2. Apr.-Magg. [Eur. medit. As. occ. sino Mesopot. Alger... — T. apulum All. (1774). 34 T. spumosum L. (1753) 1985 Sez. VI. GALEARIA (PRESL, 1830). 45 (3) Piante annue. Corolla contorta o resupinata dopo la feconda- zione (cioè girata col vessillo contro il labbro infer. del calice). 46 — Piante perenni, a fusti striscianti o legnosi alla base. Corolla ra- rissimam. resupinata. 47 46 Calice fiorifero a denti subeguali, il frutt. ad elmo oblungo-conico, pubescente, coi 2 denti super. sporgenti a guisa di corna. Pedun- coli generalm. uguali o più lunghi della fg. Pianta glabra, diffuso- ascendente (5-60 cm.). Fg. super. sessili o quasi; foglioline obovato-cu- neate o subromboidee, acutam. denticolate, spesso macchiate di bianco; stipole a code triangolari-acuminate. Capolini piccoli, ascellari, emisferici poi globosi nel frutto, ad asse glabro. Fi. piccoli, subpedicellati, a brat- teole squamiformi, cigliate, libere. Corolla roseo-porporina, lunga quasi 3 volte il calice. O. Luoghi erbosi, frequente; 2-4. Apr.-Lugl. [| Reg. medit. Eur. media As. occ. sino Afgan. Is. atl.|. 85 T. resupinatum L. (1753) 1986 A Fi. spesso alquanto odorosi, lunghi 3-4 mm. Capolini frutt. 13-15 mm. diam. — Istria, Pen. (più raro al nord) ed isole. — T. resup. v. robustum Rouy (1899) = T. suaveolens Auct. it., non W. (f. major). o TYPICUM B Fi. inodori, lunghi 2-3 mm. Capolini frutt. 8-9 mm. diam. Calice frutt. ad elmo meno allungato e denti più brevi. — Col tipo. [Reg. medit... — T. resup. v. minus Boiss. (1872). 8 CLusII (GR. et GoDnr., 1848) — Calice fiorifero a denti super. un po’ più brevi degl’infer., nascosti nella folta peluria del tubo; il frutt. ad elmo subgloboso, densam. villoso, coi 2 denti super. brevissimi e non sporgenti. Peduncoli uguali o più brevi della fg. o nulli. Pianta prostrata in cerchio (5-15 cm.). Fg. tutte picciolate; foglioline piccole, obovate. Capolini ad asse peloso. Fi. subsessili, a bratteole non cigliate (rr. con qualche pelo glanduloso), saldate a 2-3 o più assieme pei margini. Corolla rosea o bianchiccia, 1/3 - 1 volta più lunga del calice. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi: Istria, Nizz., Lig., Tosc.,, Romagne nel lit. di Cesenatico, It. centr., mer. ed ins.; 2. Apr.-Giu. [Reg. medit. Cauc. Can., nat. Afr. mer.|. 36 T. tomentosum L. (1753) 1987 47 (45) Brattee alla base dei fi. assai sviluppate, le infer. saldate tra loro e formanti al capolino un involucro pluripartito o dentato. Fi, subsessili, lunghi 6 mm. circa, Pianta glabra o talora villosa nei picciuoli e peduncoli, prostrata, cespugliosa (5-40 cm.) Foglioline va- SAS Y L i 498 Trifolium] 1 LEGUMINOSAE 861 rianti dalla forma obcordata all’ellittica, acutam. denticolate; stipole spesso scariose, guainanti, a code triangolari-acuminate. Capolini ascel- lari, lungam. peduncolati, emisferici, poi globosi od ovali nel frutto. Ca- lice frutt. ad elmo globoso, + villoso, coi 2 denti super. riflesso-conni- venti. Corolla roseo-bianchiccia, lunga circa 2 volte il calice. Y. Luoghi erbosi, margini delle vie ecc.; 2-4. Apr.-Est. [Eur. Rodi As. occ. e centr. Afr. bor. Abiss. Can. Mad.]. 37 T. fragiferum L. (1753) 1988 A Legume a stilo quasi sempre diritto. a Fusti © allungati, prostrati (talora stoloniformi), radicanti. Foglioline lun- ghe 5-15 mm., verdi-scure. Capolini frutt. 10-15 mm. diam., su peduncoli allungati. — Istrza, Pen. ed isole. o TYPICUM b Fusti raccorciati (1 dm. al più), legnosi. Foglioline lunghe 2-4 mm., glau- che, a nervi molto rilevati di sotto. Capolini frutt. meno di 1 cm. diam., su peduncoli lunghi 1 cm. circa. — Luoghi salati: Pisano, Malta e Cors. allo stagno d’Urbino. [Spa. nella Gallizia). — T. frag. v. halicola Gib. et Belli (1890). 8 PULCHELLUM Lor. (1865) B Legume a stilo ginocchiato sopra la base. I Fusti quasi come in ft. Foglioline variabili, non glauche. Capolini come in a. — Qua e la. ‘€ ERICETORUM RcHB. f. (1862) II Portam. del tipo, ma foglioline piccole, subrotonde e stipole più larghe. — Ste. | Bosnia?]|. ò BONANNII (PRESL, 1822) — Brattee alla base dei fi. minime, le infer. subverticillate, Fi. brevem. pedicellati, lunghi 8-10 mm. Fusti prostrato-ascendenti (1-3 dm.), non striscianti nè radicanti. Capolini più grossi che nel prec., ascellari e terminali. Calice a denti più lunghi e più larghi. Corolla rosea, a ves- sillo più allungato. Il resto c. s. %. Pascoli: Basil. pr. Muro a Piste- rola, Cal. a Castrovillari e pr. Gerace, Sic.; 2 e 4. Magg.-Giu. [Dalla Dalm. alla Grec. e Bulg. As. occ. Alger., nat. Port.|. — T. alatum Biv. (1816) — T. Cupani Tin. (1817). 38 T. physòdes Stev. (1808) 1989 Sez. VII. PARAMESUS (PRESL, 1830). 48 (9) Pianta glabra, eretta od ascendente (5-20 cm.) Fg. brevem. piccio- late, a foglioline (eccett. le basali) oblungo-lanceolate, acutam. dentico- late, a denti terminati da una glandola; stipole largam. romboidee, den- ticolato-glandulose, a parte libera ottusa od apicolata, saldate in basso. Capolini ascellari, a peduncoli uguali circa alle fg., piccoli, ovato-globosi, a fi. pseudoverticillati, con un collaretto di 6 brattee ad ogni verticillo, le infer. formanti un involucro dentato. Calice obconico, a denti lesini- formi, uguali al tubo ed a nervi talora alati. Corolla bianco-rosea, poco più lunga del calice. Legume sporgente, 2-spermo. ©. Luoghi erbosi, qua e là: Istria, Mantov., Piem., Emil., Tosc., Pesaro, Laz., It. mer., Ischia, Sic., Sard., Cors., Capraia, Elba e Giglio; 2-4, rr. 5. Apr.-Giu. [Eur. mer. ed occ. Paesi danub. Afr. bor.|. -— T. levigatum Poir. (1789). 39 T. strictum L. (1755) 1990 49 50 (1 LEGUMINOSAE [498 Trifolium Sez. VIII. MicRANTHEUM (PRESL, 1830). (9) Capolini peduncolati. Fi. a pedicelli riflessi nel frutto. Vessillo smarginato all'apice, Pianta glabra, sdraiata (5-40 cm.). Fg. infer. lungam. e le super. brevem. picciolate; foglioline obovato-cuneate, acutam. den- ticolate; stipole a code acuminate. Capolini piccoli, ascellari e pseudo- terminali, lassi, ombrelliformi nel frutto; peduncoli gracili, brevi; pedi- celli subeguali al tubo calicino, bratteole lineari. Calice tubuloso, sparsam. peloso, a denti triangolari-acuminati, curvati in fuori. Corolla rosea, poco più lunga dei denti calicini. Legume ristretto alla base, rinchiuso, a 2 o rr. 1-4 semi. O. Luoghi erbosi: C'ors. a Sartene, Portovecchio e Quenza; 2. Magg.-Lugl. [Franc. mer. Spa. Port.) — T. Perreymondi Gr. et Godr. (1848). 40 T. cernuum Brot. (1804) 1991 Capolini sessili. Fi, sessili o quasi, mai riflessi nel frutto. Vessillo mai smarginato. 50 Capolini distanziati, disposti verso l’estremità dei fusti. Calice a denti ovato-acuminati con larga base cuoriforme, più brevi del tubo. Co- rolla rosea, un po’ più lunga dei denti calicini. Capolini emisferici poi globosi; bratteole minute. Calice glabro, a denti alla fine riflessi in fuori. Ali larghe come la carena. Legume sessile, ad 1-2 semi. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi: Istria, Euganei, Mantov., Bergam., Pavese, Piem., Pen. dal Nizz. ed Emil. in giù ed isole ; 2-4. Apr.-Giu. [| Reg. medit. Eur. occ. Cauc. Caspio Is. atl.]. 41 T. glomeratum L. (1753) 1992 Capolini avvicinati e situati anche alla base dei fusti. Calice a denti triangolari-acuminati, subeguali al tubo, Corolla bianea o carnicina, assai più breve dei denti calicini. Pianta cespugliosa, nana (2-3 cm.), spesso in parte sepolta (rr. ad internodi allungati). Fg. tutte lungam. picciolate; foglioline piccole, obcordato-cuneate, denticolate. Capolini a pochi fi., ovati poi globulosi; bratteole lanceolate. Calice a tubo talora sparsam. peloso. Ali più strette della carena. Il resto c. s. O. Luoghi aridi, erbosi, qua e là: Istria, Nizz., Lig., Tosc., Pesarese, Laz., It. mer. ed ins.; 2. Apr.-Magg. |Reg. medit. Eur. occ. Ungh. Caspio). 42 T. suffocatum L. (1771) 1993 Sez. IX. AMORIA (PRESL, 1830). (9) Fi. pedicellati. Tubo del calice a 10 nervi. 52 Fi. sessili. Tubo del calice a 20 nervi o più. Vedi 7. vesiculosum var. Foglioline obovato-cuneate, obcordate o subrotonde. Piante affatto glabre o rr. con pelosità scarsa. 53 Foglioline oblungo-lanceolate o lanceolate (eccett. le primordiali). Pianta coperta di pubescenza biancastra ed appressata DO a) Glabra. Piante annue, . 54 Piante perenni, 56. Capolini solitari, terminali; pedicelli brevissimi, eretti anche nel frutto, Calice frutt. a tubo rigonfio-bislungo. Fusti eretti o sdraiati 498 Trifolium] (1 LEGUMINOSAE 863 (1-3 dm.). Foglioline obovato-cuneate, denticolato-spinulose; stipole a code acuminate. Capolino denso, ovato, + lungam. peduncolato. Calice a denti lanceolato-lesiniformi, più brevi del tubo, ricurvi in fuori nel frutto. Corolla lunga il doppio del calice. Legume a 2-3 semi, strozzato tra un seme e l’altro; stilo ascendente. O. Luoghi erbosi umidi; 2. Apr. Magg. [Reg. medit. occ. Tripol... 43 T.isthmocarpum Brot. (1816) 1994 A Pianta gracile. Corolla rossa. — Proprio della Spa., Port. ed Afr. bor.-oce., avvent. al M. Agel pr. Mentone. o. TYPICUM B Pianta robusta. Corolla bianca poi rosea. — Sc. mer.-oce. e Cors., avvent. Lig. |Afr. bor... — T. isthmocarp. Guss. (1828) — T. strangulatum Huet ex Lojac. (1883). 8 JAMINIANUM (Borss., 1856) 1994 — Capolini ascellari; pedicelli = lunghi, riflessi nel frutto. Calice frutt. a tubo non rigonfio, cilindrico-campanulato. 159) 55 Calice a denti triangolari-lesiniformi, subeguali al tubo o poco più lunghi; fauce tagliata obliquam. a spese del labbro infer. Fusti spesso cespugliosi (5-40 cm.). Foglioline obovate od obcordate, a denticini spesso spinulosi; stipole scariose. Capolini lassi, globosi, poi ombrelliformi nel frutto; peduncoli più lunghi della fg.; fi. centrali più lungam. pedicel- lati. Corolla lunga circa il doppio del calice. Il resto c. s. ©. Prati e luoghi erbosi; 2-4. Marz.-Lugl. [| Reg. medit. C'aue.]. — T. hybridum Savi (1798), non L. — T. Vaillantii Ten. (1811) — T. angulatum Ten. (1835), non W. et K. 44 T. nigrescens Viv. (1808) 1995 A Pianta * gracile, a fusti pieni o quasi. Pedicelli centrali subeguali al calice o più brevi. a Corolla bianca. I Calice a denti ineguali, i 2 super. un po’ più lunghi, subeguali al tubo. Peduncoli non solcati. Legumi a 3--4 semi. — Istria, Pen. (raro al nord) ed isole. & TYPICUM II Calice a denti subeguali, più lunghi del tubo, molto ricurvi indietro. Peduncoli solcati. Legumi generalm. a 2 semi. — Fusti raccorciati, densam. cespugliosi. — Sc. (raro). [Endem..— T. nigr. f. Gussonei Fiori (1900). 8 MAcROPODUM (Guss., 1844) b Corolla rosea. 1 Calice a denti come nel tipo, i 2 super. subeguali al tubo. Legume a 2 od anche 4 semi (= 7. nigr. v. roseum Gib. et Belli [1887]. — Ste. [teg. medit. or.. — T. hygrophilum Boiss. (1856) — T. nigr. v. gracilis Lojac. (1878). x PETRISAVII (CLEM., 1855) 2 Calice a denti lesiniformi, assai più lunghi del tubo (lunghi 4mm.). Legume a 4 semi. — Capolini moltiflori. — Pantelleria. [Endem.|. è DOLYCcHoDoN Somm. (190%) B Pianta lussureggiante, a fusti fistolosi e col portam. del 7. Michelianum. Pedicelli centrali uguali al calice o più lunghi. Denti calicini più lunghi. — Corolla bianca. Legume a circa 4 semi od anche 2 soltanto (= 7. Meneghi- nianum Clem. [1855]). — Trieste, It. mer,, Ischia e Sic. [Rodi As. occ. Russ. mer.). e POLYANTHEMUM (TEN., 1825) — Calice a denti lineari-setacei, molto più lunghi del tubo; fauce ta- gliata obliquam. a spese del labbro super. Fusti c. s., ma più robusti e sempre fistolosi (2-6 dm.). Stipole erbacee. Peduncoli subeguali o più 864 TI LEGUMINOSAE (498 Trifolium brevi della fg.; pedicelli lunghi e gracili, un po’ allungati nel frutto, subeguali al calice od i centrali più lunghi. Corolla bianco-verdognola, ferruginea nel secco. Legume non strozzato, lungam. sporgente; 1-2-spermo. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi umidi: Mantov., Tosc., Camp. al Pantano di Minturno, Avell. al Piano del Dragone pr. Volturara, Sic. alla Fi- cuzza e pr. Trapani, Sard. e C'ors., avvent. Trieste, Lig.; 2 e 3. Apr.- Magg. [Frane. mer. Spa. Port. Serb. Creta Russ. media Cauc. Smirne Alger.|. — Amoria macropoda C. Presl (1830) (ex Gib. et Belli). 45 T. Michelianum Savi (1810) 1996 56 (53) Calice a denti generalm. più lunghi del tubo; fauce tagliata obliquam. a spese del labbro super. Fusti lunghi e ramificati, mai striscianti nè stoloniferi (2-5 dm.). Foglioline obovate od ellittico-rom- boidee, acutam. denticolate; stipole brevem. guainanti, lungam. atte- nuato-acuminate. Capolini c. s.; peduncoli uguali o più lunghi della fg.; pedicelli glabri o pelosetti, riflessi nel frutto, i centrali subeguali o più lunghi del calice. Calice a denti lesiniformi, con radi peli marginali alla base. Corolla bianca poi rosea, ferruginea nel secco, lunga circa il dop- pio del calice. Legume c. s., 2-4-spermo. %. Luoghi erbosi e boschivi; 2-5. Magg.-Lugl. |[Eur. media e mer. Cauc. As. min. Am. bor.]. — Volg. Trifoglio nero, T. ibrido, T. d’ Alsike. 46 T. hybridum L. (1753) 1997 A Pianta robusta, a fusti grossi, spesso ascendenti-eretti, decisam. fistolosi. Fi. lunghi 8-9 mm. — Qua e la: Istria, It. bor. a TYPICUM B Pianta più gracile e più sdraiata, a fusti non o debolm. fistolosi. Foglioline, capolini e fi. più piccoli. — Comune: dall’It. bor. all'’Abr., Tremiti. [Eur. media e mer. Cauc. As. min... — T. Vaillantii Poir. (1810). 8 ELEGANS (SAVI, 1798) — Calice a denti generalm. più brevi od i super. subeguali al tubo; fauce tagliata obliquam. a spese del labbro infer. Fusti brevi e ce- spugliosi oppure striscianti e stoloniferi. 57 57 Calice a tubo (misurato dalla base dei denti super.) lungo 5 mm. circa, Pedicelli frutt. grossi quasi quanto la base del calice colla quale paiono gradatam. continuare. Rd. grossa, fittonosa, dalla quale partono parecchi fusti sdraiato-ascendenti, mai stoloniferi (1-2 dm.). Foglioline obovate, nelle fg. super. ellittiche, acutam. denticolate; stipole lungam. guainanti massime le infer., a code triangolari-lesiniformi. Peduncoli ascellari, più lunghi della fg.; pedicelli interni frutt. uguali al tubo ca- licino o poco più lunghi. Calice a denti glabri. Corolla rosea, 1/2 circa più lunga del calice. Legume rinchiuso, 1- rr. 2-spermo. Seme oblungo. Il resto c. s. %. Luoghi erbosi: Sic. ; 4-5. Magg.-Giu. [Endem.]. — T. ele- gans Biv. (1821), non Savi — Amoria calycina C. Presl (1830). 47 T. Bivonae Guss. (1828) 1998 — Calice a tubo (misurato e. s.) lungo 4 mm. al più. Pedicelli frutt. ben distinti dalla base del calice. 58 58 Pedicelli lunghi 2 '/o - 7 mm., cioè più del tubo calicino, nel frutto alquanto allungati e rieurvi in basso; quindi capolini globosi prima . dell’antesi ed ombrelliformi nel frutto. Fg. lungam. picciolate, a fo- glioline subrotonde, ovali od obcordate, acutam. denticolate, spesso mac- 498 Trifolium] T1 LEGUMINOSAE 865 chiate di bianco. Peduncoli ascellari o rr. radicali, lunghissimi. Calice spesso con macchie porporine tra un dento e l’altro. Corolla bianca, bianco-giallognola o leggerm. rosea, 1/2 - 2/3 circa più lunga del calice. Legume 2-4- o rr. 1-spermo. Semi globosi. Il resto c. s. Y. Prati e luo- ghi erbosi, comune; 2-7. Apr.-Aut. |Eur. As. occ. e centr. Sib. Afr. bor., nat. Giapp. Giamaica Am. bor. N. Zel. ecc... — Volg. Trifoglio bianco, T. bianco olandese. 48 T. repens L. (1753) 1999 A Fusti striscianti, per lo più stoloniferi e radicanti. Peduncoli sempre ascellari. a Piante evolute, a fusti lungam. striscianti e radicanti ai nodi. — Corolla bianca o leggerm. rosea. I Pianta di medie dimensioni (1-3 dm.), a fusti pieni o poco fistolosi. Foglio- line lunghe 1-2 cm.; picciuoli di media lunghezza. — Istria, Pen. ed isole. 0. TYPICUM II Pianta più sviluppata in ogni parte, a fusti decisam. fistolosi. Foglioline 4-5 volte più grandi; picciuoli lunghi sino a 60 cm. — Nei luoghi pin- qui ed umidi, colt. nelle marcite della Lomb. — Volg. Trifoglio ladino, T. lodigiano. 8 cIGANTEUM LaAGR.--FossaT (1847) b Piante ridotte in ogni parte, a fusti raccorciati (1 dm. al più), brevem. striscianti. 1 Corolla bianca o leggerm. rosea. — Luoghi erbosi asciutti, qua e là; 2-5. — T. prostratum Bias. (1828) — T. Biasolettianum Koch (1830) — T. rep. v. minus Guss. (1844) — T. rep. v. pusillum Bert. (1850). BrAsoLETTII (STEUD. et HocHsT., 1327) 2 Corolla manifestam. rosea. — Portam. della var. seg. — Reg. elevate dei monti; Valtell. a Bormio, Abr.?, Sic. ecc.; 6-0. [Bale.).. — ? T. rep. v. alpestre Guss. (1826). è ORPHANIDEUM (Borss., 1856) B Fusti cespugliosi, sdraiati, però mai stoloniferi nè radicanti. Peduncoli ascel- lari e radicali. — Corolla bianco-giallognola o rr. rosea (= 7. arvernense Lamte. [1877).. — Pascoli e ghiaie: Alpî, Abr. a Valle Cupa; 6-97. [Pir. Alpî Bale. Carp... — T. glareosum Schleich. (1821) (f. reducta). e PALLESCENS (SCHREB., 1804) — Pedicelli fiorali lunghi circa 1!/ mm., cioè meno del tubo calicino, nel frutto non allungati nè rieurvi in basso (salvo gl’infimi); quindi capolini globosi anche nel frutto, Fusti legnosi alla base, brevi e ce- spugliosi, rr. tortuoso-striscianti (2-10 cm.). Foglioline piccole, obovate, non macchiate. Peduncoli quasi sempre radicali. Calice maggiorm. cam- panulato che nel prec., senza macchie porporine. Corolla bianca o leggerm. rosea, !/3 circa più lunga del calice. Il resto c. s %. Pascoli e ghiaie: Alpi, A. Apuane ed App. fino al Matese; 6-7. Giu.-Ag. [Spa. bor. Pir. Alpi Giura]. — T. caespitosum Reyn. (1788). 49 T. Thalii Vill. (1786) 2000 b) Pilosa. 59 (52) Rd. grossa, fittonosa, dalla quale partono parecchi fusti arcuato-eretti (1-3 dm.). Fg. radicali numerose, lungam. picciolate, una sola caulina brevem. picciolata ed 1-2 fiorali talora sessili; foglioline denticolato-spi- ‘ nulose, glabre di sopra, generalm. pelose di sotto, a vene marginali ri- levate; stipole a code acuminate. Capolini terminali, globosi poi ovali 55 866 71 LEGUMINOSAE [498 Trifolium nel frutto; pedicelli brevi, riflessi nel frutto. Calice a denti acuminati, subeguali al tubo o più lunghi. Corolla lunga quasi il doppio del calice. Legume 1-spermo. %. Prati e pascoli; 4-7, rr. 3. Apr.--Ag. [Eur. Cauec. Pers. Sib. occ.). 50 T. montanum L. (1753) 2001 A Fusti spesso portanti 2-3 capolini; peduncoli più brevi del resto del fusto. — Corolla bianca o rr. rosea (= f. roseum Scholz [1893] = f. Burnati Fiori [1900)). — It. bor. e lungo l App. sino in Cal. al M. Pollino. o TYPICUM B Fusti più bassi, con 1 capolino soltanto; peduncolo uguale o più lungo del resto del fusto. — Corolla bianca od anche rosea (= 7. Balbisianum Ser. [1825])). — Alpî Mar., Abr. al Gr. Sasso ed alla Majella. (Franc. mer. Pir.]. 8 RUPESTRE (T£n., 1811) Sez. X. LUPINASTER (ADANS., 1763). 60 (8) Pianta glabra, a rd. c. s. e fusti cespugliosi, nani (5-15 cm.), coperti alla base dai residui fibrilloso-reticolati delle vecchie stipole. Fg. tutte apicali, picciolate; foglioline lanceolate o lineari, acute od acuminate, intere od oscuram. denticolate; stipole c. s. Peduncoli nascenti tra le fg. ed uguali o più lunghi di esse; capolini di 6-15 fi. in verticillo, ciascuno con un collaretto di brattee scariose saldate inferiorm.; pedicelli più brevi del calice, alla fine riflessi. Calice a denti acuminati, assai più lunghi del tubo. Corolla vistosa, rosso-porporina o rr. bianca (= f. albi- florum Rota [1853] = var. @ Gaud. [1829]), lunga il doppio del calice. Legume sporgente, 2- o rr. 3-spermo. 2%. Pascoli: Alpi, A. Apuane, App. lig., tosco-em. e laz.; 6-7, rr. 5. Giu.-Ag. [Asturie Pir. Franc. mer. Alpi). 51 T. alpinum L. (1753) 2002 Sez. XI. CHRoNOSENIUM SER. (1825). 61 (1) Fg. tutte alterne, Capolini parecchi. Vessillo a cuechiaio od anche. a scodella o navicella ma in capolini lassi ed a pochi fi. 62 — Fg. supreme quasi opposte. Capolini generalm, 1-3 soltanto, densi e moltiflori, Vessillo a scodella. 67 62 Vessillo a navicella, ad unghia subnulla, carenato sul dorso, liscio 0 con solchi appena visibili. Calice coi 3 denti infer. lunghi il doppio dei 2 super. Fusti gracili, diffusi od eretti (5-40 cm.), pelosetti. Pic- ciuoli brevissimi; foglioline piccole, obovato-smarginate, denticolate, gla- bre; stipole ovato-acute. Capolini lassi, 2-12-flori; peduncoli subeguali alla fg. od anche assai più lunghi. Calice a denti spesso piligeri all’apice, i 3 infer. lanceolato-lesiniformi, un po’ più lunghi del tubo. Corolla pic- cola, gialla; vessillo oblungo. Legume poco più breve del vessillo e subeguale al suo stipite; stilo brevissimo ( 1/6 - 1/8 del legume ). O,00. Luoghi erbosi, qua e là; 2 e 4-5. Magg.-Sett. [Eur. Cauc. Ponto Afr. bor. Can., nat. Am. bor. Giamaica Afr. mer.). 52 T. filiforme L. (1753) 2003 A Fogliolina mediana sempre sessile; stipole infer. guainanti per breve tratto. Capolini 2--9-flori; peduncoli capillari; pedicelli subeguali al tubo calicino. 498 Trifolium] 1 LEGUMINOSAE 867 Vessillo affatto liscio, a nervature isolate o pennate. Legume deiscente per valve. -- Ven., Lomb., V. d’ Ossola, Parmig., Moden. a Montese, Ferrarese a Sammartina, più comune nell’Istria, Lig., Tose., It. centr., mer. ed ins.; 2-4. Magg.-Giu. — T. controversum Jan (1834) — T. controv. v. mariti- mum Salis (1834) — T. micr. v. mar. Briq. (1913) — T. contr. v. monta- num Salis (1834) = T. micr. v. mont. Briq. (1913) (f. nana). o. MICRANTHUM (Viv., 1824) B Fogliolina mediana generalm. picciolettata; stipole infer. aperte o con bre- vissimo cercine abbracciante il fusto. Capolini 5--12--Hori; peduncoli più ro- busti, filiformi; pedicelli assai più brevi del tubo calicino. Vessillo substriato, a nervature raccolte almeno in 2 fasci nell’unghia brevissima. Legume ge- neralm. indeiscente, lacerantesi ai lati. — Trent., Alto Adige, Lomb., C. Tic., Piem., Parmig., Lîg., Tosc., Marche, Laz., Nap., Salern., Sic., Asinara e Cors.; 2--5. Magg.--Sett. — T. procumbens L. p. p. (1753) — T. minus Sm. (1802) — T. minus v. microphyllum Ser. (1825) = T\ fil. v. minimum Gaud. (1829) (f. nana). 8 DUBIUM (SIBTH., 1794) — Vessillo a scodella, ad unghia nulla, non carenato, solcato, Calice coi 3 denti infer. poco più lunghi dei 2 super. Pedicelli più lunghi del tubo calicino. Pianta pelosetta (1-3 dm.). Foglioline subsessili, nelle fe. infer. obovate e nelle altre oblunghe; stipole lanceolato-acute. Capo- lini di pochi fi., alla fine ombrelliformi ed a pedicelli riflessi; peduncoli subeguali alla fg. Calice a denti 2-3 volte più lunghi del tubo. Corolla giallo-pallida, vessillo snbrotondo. Legume subsessile; stilo lungo !/3 del legume. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi boschivi, raro: Istria pr. Pola, Laz., Avell:, Basil. al Bosco di Persano ed al Vulture e Sic. alla Fi- cuzza; 4-5. Magg.-Giu. [Grec.-sett. Bulg. Transcauc.]|. 53 T. Sebastiani Savi (1815) 2004 * — Vessillo a cucchiaio, ad unghia distinta, non carenato, solcato, Calice coi 3 denti infer. generalm. assai più lunghi dei 2 super. Pedicelli più brevi od uguali al tubo calicino, 63 63 Fi. grandi, a vessillo roseo-violaceo, largam. obovato, denticolato al margine. Stilo subeguale al legume. Pianta pubescente, eretta, ra- mosa (1-3 dm.). Foglioline c. s., però la mediana con picciuoletto assai lungo; stipole semiovate, acute, cigliate. Capolini ovati, lassi, a parec- chi fi.; peduncoli subeguali alla fg. o più lunghi; pedicelli subeguali al tubo calicino. Calice coi 3 denti infer. lanceolati, cigliati all’apice, lun- ghi il doppio del tubo, i 2 super. triangolari e più brevi del tubo. Ali ad orecchietta lunghissima. Legume subeguale al suo stipite e lungo 1/s del vessillo, deiscente per valve. ©. Luoghi erbosi secchi, raro: Basil. tra Pietrapertosa e Castelmezzano, Cal. a Tiriolo, Monteleone, Stilo, Palizzi ed Aspromonte, Sic. alle Madonie ecc.; 4-5. Magg.-Giu. | Grec. Creta Rodi Turchia Crimea As. min. Mesopot.).. — T. Gussonei Tin. (1817). 54 T. speciosum W. (1803) 2005 — Fi. più piccoli, gialli o rr. rosei o violacei, ma in pianta a stilo molto più breve del legume. Vessillo intero o rosicchiato-denticolato. 64 64 Capolini lassi, rr. con più di 15 fi,, emisferici poi ovati. Ali ad orec- chietta lunga almeno !/3 del lembo. Legume deiscente per valve. 65 868 i T1 LEGUMINOSAE [498 Trifolium — Capolini densi, a 20-50 fi., tendenti già dalla fioritura alla forma ovoidea o globosa. Ali con orecchietta lunga !/5 circa del lembo. Le- gume lacerantesi ai lati. 66 65 Fi. lunghi col pedicello 7-8 mm., a vessillo largam. obovato. Foglio- line obovato-cuneate, smarginate o troncate. Pianta c. s. (5-20 cm.). Fg. brevem. picciolate; fogliolina mediana sessile o rr. picciolettata; stipole c. s. Peduncoli assai più lunghi della fg.; pedicelli più brevi del tubo calicino. Calice a denti c. s., i 3 infer. subeguali al tubo. Corolla giallo-dorata. Stilo e stipite subeguali al legume, ch'è lungo 1/» del ves- sillo. ©. Pascoli secchi e ghiaiosi : Basil., Cal. ai M. Pollino, Dirupata di Morano e Cocuzzo; 5-6. Lugl. [Tracia Lidia]. — T. mesogitanum Boiss. (1843). 55 T. brutium Ten. (1826) 2006 — Fi. lunghi col pedicello 6 mm. circa, a vessillo allungato-obovato. Foglioline generalm, oblungo-lanceolate, ottuse. Pianta glabra o poco pelosa, gracile, diffusa (1-5 dm.). Fogliolina mediana picciolettata o rr. quasi sessile; stipole semicuoriformi, acute. Peduncoli gracili, lunghi generalm. il triplo della fg. Calice glabro, coi 3 denti infer. lesiniformi, lunghi circa il doppio del tubo ed i 2 super. triangolari e più brevi di esso. Legume lungam. stipitato. Il resto c. s. O. Prati e luoghi freschi: Istria, Pen. (raro al sud) e Cors.: 2-4. Magg.-Ag. [Eur. mer. Bale. Ungh... — T. parisiense DC. (1815) — T. chrysanthum Gaud. (1829). 56 T. patens Schreb. (1804) 2007 66 (64) Fogiioline a forma predominante obovato-cuneata, la mediana distintam. picciolettata; stipole semiovali, slargate alla base. Stilo molto più corto del legume. Pianta pelosetta, eretta’. od ascendente (2-40, rr. sino 90 cm.). Fg. brevem. picciolate; stipole acuminate. Capo- lini sfioriti di 1 cm. diam. o meno; pedicelli più brevi del tubo calicino. Calice a denti talora con pochi peli all’apice, i 3 infer. poco più lunghi del tubo, i 2 super. c. s. Vessillo denticolato ai lati. Legume subeguale allo stipite e lungo !/a del vessillo. O. Luoghi erbosi e colt., comune ; 2-5. Apr.-Lugl. [Eur. As. occ. Afr. bor. Abiss. Is. atl., nat. Am. bor. Afr. mer... — T. agrarium L. p. p. (1753), Pollich (1777) — T. procum- bens L. (1755) (non L., 1758), Sm. (1825). 57 T. campestre Schreb. (1804) 2003 A Corolla gialla (sfiorita bruna o ferruginea), a vessillo obovato-rotondato. a Fusti eretti o quasi. Peduncoli lunghi circa come la fg. Capolini lunghi 12-13 mm.; fi. giallo--dorati. — Istria, Pen. ed isole. — T. proc. a majus Koch (1844). a TYPICUM b Fusti diffuso--prostrati o più rr. eretti. Peduncoli lunghi sino a 2 (rr. 4) volte la fg. Capolini lunghi sino a 10 mm. (rr. più); fi. più piccoli, più spesso giallo--pallidi. — Nei luoghi secchi, frequente. — T. proc. v. minus Koch (1844) — T. Schreberi Jord. (1861) — T. agrar. v. pratense Posp. (1898). 8 PSEUDO-PROCUMBRNS (C. C. Gmet., 1808) B Corolla grande, giallo-pallida, a vessillo più ampio ed arrotondato, rossigno— pallido dopo l’antesi. Pianta verde--glauca, ascendente, gracile. — Sard.? ‘e Cors. [Grec. is. Thasos). — ? T. proc. v. minus Moris (1837). THIONANTHUM (HAUSSKN., 1885) | 498 Trifolium] T1 LEGUMINOSAE 869 C' Corolla violaceo--bruna o rosea. — Colli torinesi, Sic. alle Madonie. [Creta Grec. Tracia]. — T. proc. v. erythr. Gris. (1848) — T. Lagrangei Boiss. (1872) — T. agrar. v. Schreberi Lojac. (1878). ò ERYTHRANTHUM (HaLACcsyY, 1906) — Foglioline a forma predominante oblungo-laneeolata, la mediana ses- sile; stipole oblungo-lanceolate, non slargate alla base. Stilo subeguale al legume. Capolini sfioriti aventi più di 1 cm. diam.; peduncoli uguali o più lunghi della fg. Calice coi 3 denti infer. lunghi circa il doppio del tubo ed i 2 super. subeguali ad esso o più brevi. Corolla gialla. Il resto ce. s. O, OO. Luoghi erbosi: Istria, Euganei, Alpi ed App. sino Nap.; 4-6, rr. 3. Giu-Lugl. [Eur. As. occ., nat. Am. bor... — T. agra- rium L. p. p. (1753), Schreb. (1804) — ? T. strepens Crantz (1769). 58 T. aureum Pollich (1777) 2009 67 (61) Pianta perenne. Capolini sfioriti globosi e del diam. di 1 !/0 - 2 cm.; » fi. lunghi (compreso il pedicello) 9 mm. circa, Pianta pelosetta, ce- spugliosa, ascendente (5-25 cm.), a fusti semplici o quasi. Foglioline subsessili, obovato-smarginate od obcordate; stipole c. s., acute, le super. dilatate. Peduncoli generalm. più lunghi della fg.; pedicelli più brevi del tubo calicino. Calice a denti cigliati, i 3 infer. lanceolati, lunghi 2-3 volte il tubo ed i 2 super. subeguali ad esso. Corolla giallo-dorata, sfio- rita brunastra; ali terminanti in angolo ottuso; vessillo non denticolato ai lati. Legume brevem. stipitato, deiscente per valve; stilo assai più breve di esso, lungo 1/3 circa del vessillo. Y. Pascoli: Alpi, App. tosco-em. (raro), umbro, piceno ed abr. e M. Amiata (Arc.); 5-7. Lugl.-Ag. [Pir. Alpi Bale. Carp. Cauc. Pers. bor. As. min.|. — T. spadiceum Vill. (1789), non L. 59 T. badium Schreb. (1804) 2010 — Pianta annua, Capolini sfioriti oblungo-cilindrici, 1 cm, diam. al più; fi. lunghi 7 mm. al massimo. Pianta ascendente-eretta (1-3 dm.), a fusti semplici o ramosi. Foglioline ovato-oblunghe, le infer. smarginate; stipole strettafà. lanceolate, acuminate. Peduncoli più lunghi od anche più brevi della fg. Ali più arrotondate che nel prec. Legume laceran- tesi ai lati. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi boschivi: Bellunese, Alto Adige pr. Bressanone, Comasco, Piem., App. centr. e Cal. alla Sila; 5-6. Lugl. [Eur. media e mer. Cauc. Armen. Ponto Sib. occ.). 60 T. spadiceum L. (1755) 2011 Trifolium latinum Sebast. (1813) = ? T. echinatum x leucanthum Gib. et Belli (1889). — Pr. Roma. ? T. rubens X alpestre Bolzon (1915). — Piem. nel circ. d'Ivrea al M. Brich Camolesa. Nora. — T. setiferum Boiss. (1843), dell’As. min., è indicato di Sic. a Castel- lamare (Tod. ex Lojac.); è affine al 7. vesiculosum v. multistriatum.— T. parvi- forum Ehrh. (1792), dell'Eur. occ. e centr., Serbia, Tracia, Crimea e Cauc., è stato osservato avvent. nell’Istria a Veruda, Medolino e S. Cielo, pr. Trieste ed in Lig., ma a quanto pare vi è scomparso. 870 1 LEGUMINOSAE [499 Hymenocarpus Tribù V. LOTEZ. Gen. 499. Hymenocàrpus Savi (1798). (Spec. unica). Pianta mollem. irsuta, diffusa (1-5 dm.). Fg. infer. semplici, oblunghe, picciolate, le altre sessili con 2-4 paia di foglioline ovato-lanceolate ed una impari molto più grande, oblunga; stipole nulle. Fi. 2-4 in ombrelle lungam. © pedunculate, per lo più involucrate da una fogliolina. Calice campanulato, a 5 denti subeguali, lineari. Corolla gialla, aranciata nel secco, appena più lunga del calice. Legume incurvato, reniforme-orbicolare, quasi fogliaceo, largam. alato e spesso con spinetti per lo più bifidi sul margine esterno, peloso, indeiscente. Semi 2, reniformi. O. Luoghi erbosi aridi: Istria, Pen. dal Nizz. e Puglie în giù ed isole; 2. Apr.-Magg. | Reg. medit.|. — Medicago L. (1753) — Circinus vulnerarioides Medic. (1787) — C. circinn. O. Ktze. (1891). H. circinnatus Savi (1798) 2012 Gen. 500. Anthyllis L. (1735). (Spec. 20 circa dell’Eur., As. occ. ed Afr. bor.). 1 Arbusto a fi. faseicolati o rr. solitari nei nodi super. dei rami. i Sez. III. ASPALATHOIDES 6 — Erbe od arbusti, però mai a fi. fascieolati c. S. 2 2 Capolini terminali moltiflori, Calice rigonfio o no nel frutto. Stami monadelfi. Sez. II. VULNERARIA 4 — Capolini ascellari di 3-6 fi. Calice tubuloso poi prontam. vescicoso-ri- gonfio. Stami diadelfi, Sez. I. PHYSANTHYLLIS 3 È Sez. I. PHvsANTHYLLIS (Borss., 1840). 3 Pianta villosa, cespugliosa, prostrata (1-5 dm.). Fg. brevissimam. piccio- late, con 1 fogliolina terminale grande, obovata, muceronata all’apice e 2-3 laterali assai piccole e spesso stipuliformi. Capolini quasi sessili. Calice peloso-sericeo, a 5 denti uguali, lesiniformi, conniventi nel frutto. Corolla poco più lunga del calice, bianco-gialliccia, a carena rossa al- l’apice. Legume rinchiuso, stipitato, ovato, indeiscente, villoso. Semi 1-2, tubercolati. O. Luoghi erbosi e colt.: Nizz., Lig., Tosc., It. centr., mer. ed ins.; 2. Apr-Magg. | Reg. medit... — Physanthyllis Boiss. (1840). 1 A. tetraphylla L. (1753) 2013 Sez. II. VULNERÀRIA (HALLER, 1742). 4 (2) Foglioline tutte uguali. Calice a bocca tagliata perpendicolarm., a denti uguali, non rigonfio a maturità. 5 — Fogliolina terminale spesso più grande. Calice a bocca tagliata obliquam.,, a denti ineguali, rigonfio-vescicoso a maturità. Pianta: erbacea o con base + indurita, sdraiata od ascendente (5-60 cm.). Fg. infer. semplici od a 2-3 paia di foglioline, le super. a 3-6 paia, oblungo-lineari. 500 Anthyllis] (1 LEGUMINOSAE 871 Capolini cinti da 2 fg. involucranti digitate. Calice bilabiato, a denti super. ovali, gl’infer. lanceolati. Legume c. s. Semi lisci. ©, 00, %. Luoghi erbosi, frequente; 1-7. Magg.-Ag. |Eur. Reg. medit. Cauc. Abiss.|.. — Volg. Vulneraria. 2 A. Vulneraria L. (1753) 2014 A Piante di statura © elevata, rr. estese sino alla zona alp. a Fi. mediocri (calice lungo 9-14 mm.). I Fusti ramificati o semplici, di 3-4 dm., a 3--6 fg. Fg. spesso a 4-6 paia di foglioline. 1 Fusti con pelosità scarsa ed appressata (anche in basso). A Pianta gracile. Calice scolorato o quasi. — Corolla rossa (= f. rubra L. [1755]), gialla (= f. lutea L. [1755]) o bianca (= f. alba L. [(1755])).— Propria della Scandin. ed Eur. centr. a. LINNAFI Sag. (1908) AA Pianta più robusta. Calice spesso colorato. — Corolla rossa (= f. ru- bens Sag. [1908]), gialla (= f. unicolor Sag. [1908}))= A. Vuln. f. uni- color Beck [1892]) o dal giallo-bianchiccio al rosa con carena por- porina (= f. dicolor Sag. [1908] = A. polyphylla .v. bicol. Schleich. [1830] = A. bicol. D. Torre et S. [1909).. — Istria, Alpi, App. em. e camp.; 3-5. [Eur. centr. ed or. As. min.) — A. Vuln. v. Kerneri Sag. p. p. (1890) — A. Kerneri Hayek p. p. (1907). 8 PsEUDO-VULNERARIA (SAG., 1908) 2 Fusti in basso con pelosità abbondante e patente. — Corolla gialla, bianca (= f. Petzii Sag. [1911]) o rosea. — Istria ed It. sett. sino Bologn.; 3-5. [Balc. Russ. mer.|. POLYPHYLLA DC. (1825) (Kir., 1825) II Fusti semplici, di 1--3 dm., a 2-4 fg. Fg. spesso con 3-4 paia di foglioline. # Calice quasi sempre concolore, pallido. Corolla gialla o bianca, talora colla carena rossa. + Fusti con pelosità scarsa ed appressata (anche in basso). X Calice a peli appressati. Corolla gialla. — Alpi dall’Istr. al C. Tic.; 4-6. [Eur. media). ò VULGARIS KocaH (1839) (KERN., 1884) XX Calice a peli © patenti, più rigonfio. Portam. intermedio tra le v. vulgar. ed alpestr. — Corolla gialla o giallo--bianchiccia con carena rossa (= f. pallida [Opiz ex Sag., 1908]). — Alpi, App. tosco-moden.; 5-1. [Eur. media). e AFFINIS (BRITT., 1839) ++ Fusti in basso con pelosità abbondante e patente. — Corolla bianca. — App. tosco-romagnolo, marchig. ed avell.; 4-5. [Pen. balc.). — A. Vuln. B albiflora Ten. (1830), non DC. — A. Dillenii v. illyrica f. pallens Sag. p. p. (1908). € PALLENS FIORI (1914) ** Calice * rosso-porporino in alto. Corolla rossa, rosea o variegata (rr. gialla) (= A. Dillenii Auct., non Schult.). $ Fusti a pelosità appressata, anche in basso. — (Corolla rossa, bianca- stra (= f. expallens [D. Torre et S., 1909] = A. Dill. v. expall. Sag. [1908]) o rr. anche gialla (= f. chrysantha Sag. [1908])) ovvero a vessillo ed ali gialle poi aranciate e quindi rosso--brune (= f. varze- gata Evers [1896| sub A. Dill. = A. Dill. f. versicolor Sag. [1908] [D. Torre et S., 1909]). — Istria, Pen., Sîc., Sard. e Cors.; 2-6. [Eur. mer.j. — A. rubra Gouan (1796), non L. — A. Vuln. v. rubriflora DC. p. p. (1825), Briq. (1913) — A. Vuln. v. rubida Lamte. (1877) — A. Sprunneri Beck p. p. (1910), non Boiss. 3 x TRICOLOR (VukoT., 1876) CE Lo) 71 LEGUMINOSAE [500 Anthyllis $$ Fusti in basso con pelosità patente. a' Calice lungo 12-14 mm. Foglioline disuguali, la terminale più grande. — Corolla rosso-rosea, rosso-scura (= f. atrorubens Sag. [1908}), variegata (= f. varziflora Sag. [1908] [D. Torre et S., 1909]), gialla coll’apice della carena bruna (= f. bicolor Lindb. (1906) = A. Dill. v. illyr. f. Lindbergii Sag. [1908]) o rr. anche interam. gialla (= f. lutea Pamp. [1917] sub A. Vuln, v. illyr.). — Frequente: Istria, Pen., Sic., Sard., Cors. ed Arcip. tosc.; 2-5. [Eur. mer.]. — ? A. Vuln. v. pilosa Ten. (1820) — A. Dillenii v. praepr. Kern. (1882) — A. illyrica Beck (1896) (f. perennans) — A. Sprunneri Beck p. p. (1910). ) PRAEPROPERA (BECK, 1896) d' Calice lungo 9-12 mm. Foglioline uguali. — Corolla rosso-rosea, più rr. rosso-scura (= f. purpurascens Sag. [1908]) od anche sco- lorata (= f. decolorans Sag. |1908)). — Istria, Piem., Lig., Tosc. nel Mugello?, M. di Ancona ; 2-6. | Eur. medit.).. — A. adriatica Beck (1896). : WELDENIANA (RcHB., 1832) (SAG., 1908) b Fi. grandi (calice lungo 15-25 mm.). — Foglioline disuguali, la terminale nelle fg. infer. assai grande. A' Fusti a pelosità scarsa ed appressata (anche in basso). — Corolla rossa (= f. rubriflora Guss. [1843] sub A. heterophylla), gialla (= f. /aviflora Sag. [1908] = A. heter. c flav. Guss. |1843') o bianca (= f. albicans Sag. [1908]= A. heter. d albiflora Guss. [1843] = Vulneraria heter. v. busam- barensis Lojac. |1891)).. — Bas. a Gallipoli-Cognato, Cal., Sic., Mare- timo, Malta; 2-5. [Spa. Afr. bor... — A. Vuln. v. macrophylla et v. australis Rouy (1897). x MAURA (Beck, 1896) 2014' AA! Fusti a pelosità abbondante e patente (spesso anche in alto). — Corolla rossa, gialla o bianca. — Cal. a Cosenza, Sic.; 2-5. [Endem.|. — Vulne- raria heteroph. b. hirsutiss. Guss. (1828) — A. maura f. hirsutiss. Sag. (1908). ì HIRSUTISSIMA DC. p. p. (1825), GRANDE (1924) B Piante basse (5-15 cm.), cespugliose, proprie della zona alp. 1' Calice lungo 12-17 mm., scolorato. Corolla gialla, giallo-dorata(= f. Heget- schweileri Bruegg. [1886)), bianchiccia (= f. baldensis |Kern., 1886| = A. Vuln. v. bald. Kern. [1882] = A. pallidiflora Jord. ex Rouy |1897]) o talora anche coll’apice della carena e parte apicale del calice rossi (= f. picta Beck [1892)). — Alpi; 6-7. [Alpi Balc.]. 4 ALPESTRIS Kr. (1814) (Kir., 1840) 2014° 2' Calice lungo 6-10 mm., £ colorato in alto. Corolla rossa, rosso-giallastra o porporina. #1 Fusti a pelosità appressata (anche in basso). +! Fg. fiorali a lacinie acute. Pianta © pelosa. — Friuli occ. in V. Cel- lina al M. Fratta, V. d'Aosta, App. piceno, abr., laz. e cal. nel gruppo del Pollino al Dolcedorme; 6-0. [Bale.|.— A. Vuln. v. pyrenaica Fiori (1900) (non A. cocc. v. pyren. Beck, 1896 = A. alpestris v. pyren. Rouy,1897= A. pyren. Sag., 1908). y PULCHELLA (Vis., 1872) 2014° +4! Fg. fiorali a lacinie acuminate. Pianta poco pelosa. — V. d’ Aosta; €.[Vallese|.— A, vallesiaca Beck 1896) — A. pulchella Rouy (1897), non Vis. E NANA TEN. (1820) ##! Fusti a pelosità patente, almeno in basso. —Tonale, Valtellina, Cenisio. [Pir... — Astragalus All. (1785) — A. Vuln. v. Allionii DC. (1825) — A. Vulner. f. Sardagnae Becker (1911) ='A. variegata Sag. (1908), non Boiss. (f. major). o VULNERARIOIDES (Bony., 1832) 2014* \ 500 Anthyllis] i 71 LEGUMINOSAE 875 5 Pianta a villosità patente. Denti del calice piumosi, uguali al tubo. Corolla rosea o porporina (rr. bianca), con vessillo a lembo lungo il doppio dell’unghia. Fusti cespugliosi, legnosi alla base (1-3 dm.). Fg. brevem. guainanti, ad 8-15 paia di foglioline piccole, oblunghe o quasi lineari, acute. Capolini solitari sopra peduncoli + lunghi, densi, cinti alla base da 2 fg. fiorali inegualm. digitato-moltipartite; fi. brevem. pedicellati. Calice a denti lesiniformi. Legume glabro, oblungo, subses- sile. Semi lisci. XY. Luoghi rocciosi; 4-7. Magg.-Lugl. [Eur. media e mer. Alger.|. 5 A. montana L. (1753) 2015 4 Fg. fiorali più corte del capolino fiorifero. Fi. lunghi 12--16 mm. (rr. meno), rosso--scuri o porporini. Denti del calice ineguali. — Alp?, A. Apuane, App. lig., centr. e mer. sino al M. Pollino. o TYPICA B Fg. fiorali quasi uguali al capolino fiorifero. Fi. lunghi 9-12 mm. Denti del calice quasi uguali tra loro. a Corolla roseo--porporina. Pianta più compatta e più sericea. — Salernit. sui M. Accelica, Cervialto e Cervati e certam. altrove. — A. mont. v. interme- dia Rouy (1897). 8 ATROPURPUREA VuKoT. (1857) b Corolla roseo--carnicina con vene porporine. — Triestino, M. Baldo, Trent. [Giura Alpi Balc.|. — A. montana Jacq. (1776). JACQUINI (KERN., 1870) — Pianta sericeo-argentina. Denti del calice non piumosi, assai più brevi del tubo. Corolla bianco-giallognola, a vessillo con lembo uguale al- l'unghia. Arbusto eretto (3-15 dm.), a rami tortuosi. Fg. a 4-9 paia di foglioline oblungo-lineari, verdi-biancastre di sopra, argentine di sotto. Capolini spesso appaiati, brevem. peduncolati, globosi, cinti da 1 fg. fiorale palmatosetta; fi. brevem. pedicellati, lunghi 9-10 mm. Calice a denti acuminati. Legume e semi c. s. è. Rupi mar.: Nizz., Lig., Tosc., Nap., Gargano a Rodi, Sic. sett., Sard., Cors., Capraia, Elba e Pal- maiola; 2. Apr.-Giu. { Franc. mer. Grec.? Creta? Tun. Alger.). 4 A. Barba-Jovis L. (1753) 2016 Sez. III. AspaLatHoIiDEs DC. (1825). 6 (1) Arbusto cespuglioso, ramosissimo, tortuoso (1-5 dm.), con breve pelu- ria appressata nelle parti erbacee. Fg. brevem. picciolate, con 1-3 fo- glioline lineari-oblunghe, per lo più conduplicate, le fiorali semplici, brevi. Fi. brevem. pedicellati, lunghi 6-9 mm. Calice a denti subeguali, acuti, lunghi 1/9 del tubo. Corolla gialla, a carena ottusa, appena ricurva. Legume oblungo, glabro, rinchiuso, indeiscente. &. Colli aridi e rupi, rara; 2. Giu.-Lugl. | Bal. Creta e dal Monten. all’ As. min.|. — Cytisus graecus L. (1753). 5 A. Hermanniae L. (1753) 2017 A Rami vecchi debolm. spinescenti o quasi inermi. Fi. in gruppi di 2-5. Pianta x pelosa. — Lig.?, Leccese, Cal., Sic. mer., Malta, Sard., Cors. e Gorgona. o. TYPICA B Rami vecchi decisam. spinosi. Fi. appaiati o più spesso solitari. Pianta quasi glabra. — Cors. [Creta As. min.]). — Aspalathus L. (1753) — Anthyllis Aspala- thi Ser. (1825). i 8 cRETICA FIORI (1900) 874 71 LEGUMINOSAE [501 Dorvenopsis Gen. 501. Dorycnòpsis Boiss. (1840). (Spec. unica). Fusti gracili, sdraiati od ascendenti, glabri o pelosetti in alto (3-6 dm.). Fg. sessili o quasi, a 4-6 paia di foglioline piccole, oblanceolate, la termi- nale uguale alle altre, glabre di sopra, pubescenti. di sotto; stipole lesini- formi. Capolini piccoli, subglobosi, lungam. peduncolati, terminali ed ascel- lari, senza involucro. Fi. brevem. pedicellati, lunghi 4-5 mm. Calice minutam. peloso, a denti uguali, lanceolati, più brevi del tubo. Corolla rosea o rossa (rr. bianca), giallognola nel secco. Stami diadelfi. Legume sessile, semiovato, glabro, subeguale al calice, 1- o rr. 2-spermo. Portam. del Dorycn. pentaphy!lI. X. Luoghi erbosi: Sard., Cors. e Capraia; 2. Giu.-Lugl. [Reg. medit. occ.|. — Anthyllis L. (1767). D. Gerardi Boiss. (1840) 2018 fr Gen. 502. Dorycnium L. (1735). (Spec. 8 circa dell’Eur., As. occ., Afr. bor. e Can.). 1 Fg. sessili. Legume 1-spermo e quindi senza tramezzi. .Sez. I. EUDORYCONIUM 2 — Fg. picciolate (però talora assai brevem.). Legume pluri-spermo, con tramezzi cellulosi tra un seme e l’altro. Sez. II. BONJEANIA 3 Sez. I. EuporyoNIUM Bosss. (1872). 2 Pianta pubescente, cespugliosa (2-6 dm.). Fg. con 3 foglioline all’apice del picciuolo e 2 alla base simulanti le stipole, tutte uguali, lunghe 7-20 mm. Capolini globosi, lungam. peduncolati, muniti un po’ al disotto di 1 brattea 1-3-fogliolata. Corolla lunga il doppio del calice, bianca colla carena porporina all'apice. Legume globuloso od oblungo (sino al doppio del calice), glabro. %, È. Luoghi erbosi e boschivi: 2-4. Magg.-Lugl. [Eur. media e mer. Cauc. As. min. Tun. Alger... — Lotus Doryenium L. (1758) — D. Doryen. Asch. et Gr. (1908). — Volg. Trifoglino, Moscino. ; 1 D. pentaphyllum Scop. (1772) 2019 A Fusti quasi erbacei alla base. Fi. lunghi 3-4 mm.; pedicelli uguali o poco più corti del tubo calicino. a Foglioline medie obovato--oblunghe, larghe 3-5 mm., a peluria scarsa e pa- tente. Calice a peli corti e denti triangolari. Capolini a 15-20 fi. — Istria, Pen. ed Ischia. — D. intermedium Led. (1820) — D. suffruticosum N. Terr. (1872), non Vill. o HERBACEUM (ViLn., 1079) b Foglioline tutte sublineari, larghe rr. sino a 3 mm., a peluria appressata. Calice a peli lunghi e denti infer. quasi lanceolati. Capolini di 10-15 fi. — Nizz. alla foce del Varo. [Franc. mer. Spa. Alger... — D. Jordani Lor. et Barr. (1876). 8 craciLe (Jorp., 1846) | B Fusti legnosi alla base. Fi. lunghi 5-7 mm.; pedicelli più corti del tubo ca- licino o talora subnulli. 502 Dorycnium] 71 LEGUMINOSAE 875 I Fg. basali uguali alle super. Pedicelli spesso sorpassanti 1/2 del tubo cali- cino. Legume ellittico-subacuto. Pianta poco lignificata, bassa e gracile. — Istria, Triest., Goriz., Trent. in V. Vestino, M. Baldo, Comasco pr. Canzo, C. Tic. e forse Bellun. [Dai Grigioni ai Carp. e Bale... — D. pent. o. sericeaum Neilr. (1859) — D. Jordani v. german. Gremli (1889). GERMANICUM (Rouv, 1899) II Fg. basali assai più piccole delle super. Pedicelli lunghi al più 1/2 del tubo calicino. Legume subgloboso. Pianta decisam. legnosa e più alta. — /str7a, Lit. friul., Bellun., Lago di Garda, Nizz., Lig., Sard. e Cors.; 2. (Eur. mer.-0CC.). ò SUFFRUTICOSUM (VILL., 1789) Sez. II. BONJEANIA (RcHB., 1832). 3 (1) Pianta generalm. poco pelosa. Fg. a pieciuolo lungo 5-10 mm. Fi. lunghi 5-6 mm. Legume cilindrico, 2-4 volte più lungo del calice, Fusti erbacei, angolosi (6-12 dm.), a rami eretto-patenti. Foglioline glauche di sotto, le stipolari ovate, le altre obovato-cuneate, apicolate. Capolini moltiflori, c. s.; pedicelli subeguali al calice o più lunghi. Ca- lice villoso, a denti lesiniformi, lunghi il doppio del tubo. Corolla bianca o carnicina, a carena porporina; vessillo poco più lungo degli altri pe- tali. Legume diritto, bruno-lucido, a 5-8 semi. %. Luoghi umidi: Pen. dal Nizz. e Marche in. giù ed isole; 2. Magg.-Est. [ Reg. medit.|. — Lotus L. (1753) — Bonjeania Rchb. (1832) — Gussonea Parl. (1838). 2 D. rectum Ser. (1825) 2020 — Pianta irsuto-biancastra o rr. glabra. Fg. a picciuolo lungo 1-3 mm, Fi. lunghi 15-16 mm, Legume oblungo-rigonfio, appena superante il calice, Fusti legnosi in basso, cilindrici, cespugliosi {2-6 dm.). Foglioline obovato-cuneate, nelle fg. super. oblungo-lanceolate. Capolini 4-10-flori; peduncolo uguale alla fg. o più lungo, involucrato da una brattea 3-fo- gliolata; pedicelli brevissimi. Calice tubuloso-campanulato, irsutissimo, a denti lanceolati, poco più lunghi del tubo. Corolla c. s.; vessillo assai più lungo degli altri petali. Legume rosso-bruno, lucido, con circa 5 semi. XU, è. Boschi e luoghi aridi, comune; 2-4. Magg-Lugl. |Eur. medit. As. min. Alger... — Lotus L. (1753) — Bonjeania Rchb. (1832). — Volg. Erba-velia. 3 D. hirsutum Ser. (1825) 2021 A Piante + irsuto-biancastre, a Fg. irsute per peli lunghi e patenti. — Istria, Pen. ed isole. — Bonjeania Jord. et F. (1866-68). o HIRTUM RIKLI (1902) b Fg. tomentose per peli brevi ed appressati. — Luoghi mar. [Frane. mer. Dalm.|.. — Lotus tomentosus Rhode (1809), non Desr. — L. hirs. v. incan. Lois. (1810) — L. sericeus DC. (1813). B INCANUM SER. (1825) B Pianta affatto glabra. — /s. Pianosa ed is. Tremiti a S. Domino. | Grecia}. GLABRUM Somm. (1901) Dorycnium hirsutum (v. genuin.) X suffruticosum Berger et Dinter (1910) = D. suf- frut. X Lotus hirsutus Cavill. (1913). — Lig. occ. pr. la Mortola sotto V. di Latte. 876 T1 LEGUMINOSAE [503 Lotus Gen. 503. Lòtus L. (1735). (Spec. 80 circa dell'Eur. ed As. temp., Afr. bor. e mer. ed Austral.). i Legume cilindrico 0 compresso, senz’ali. Stilo attenuato in alto. Fo- glioline stipolari a base ristretta in brevissimo piecioletto, 2 — Legume tetragono, a 3-4 nervi od ali membranacee longitudinali. Stilo ingrossato in alto. Foglioline stipolari a base larga, aderente al picciuolo. Sez. IV. TETRAGONOLOBUS 11 2 Legume grosso, arcuato, carnoso ed alla fine coriaceo, profondam. scanalato lungo la sutura super., incompiutam. biloculare. Sez. III. KROKERIA 10 — Legume mai c. £. 3 3 Legume cilindrico o quasi. Calice a denti uguali fra loro od anche disuguali ma in piante perenni. Sez. I. EuLOTUS 4 — Legume + compresso. Calice a denti disuguali, i laterali più brevi. Piante annue. Sez. II. LoTEA 8 Sez. I. EuLòTUS SER. (1825). 4 Piante annue. 5 — Piante perenni, T 5 Corolla bianca col vessillo striato di roseo o rr. rossigno e la carena a rostro porporino-nerastro, Legume maturo fortem. arcuato. Pianta glauca, sparsa di lunghe ciglia o rr. affatto glabra, diffusa, gracile (5-18 cm.). Foglioline stipolari ovali e più lunghe del picciuolo, le altre 3 obovate o romboidali. Peduncoli grossetti, 1- o rr. 2-flori, più brevi del calice, bratteati. Calice glabro o con lunghe ciglia nei denti. Corolla poco più lunga del calice. Legume gracile, lungo 3-6 cm., acuminato. Semi pa- recchi. O. Luoghi erbosi, qua e là; 2. Apr.-Magg. [Reg. medit.]. — L. coimbrensis W. (1803) — L. aristatus DC. (1813) — L. ciliatus Amo (1855). 1 L. conimbricensis Brot. (1801) 2022 A Denti del calice lanceolato-lineari, subeguali al tubo. Vessillo bianco striato di roseo, ali bianche. Fusto per lo più ramoso-cespuglioso. — T'osc. a Ca- palbiaccio ed is. del Giglio, pr. Roma, Salern., Basil. a Muro, Cal., Stc., Sard. e Cors. — L. glaberrimus DC. (1813) (£. glabra). o. TYPICUS B Denti del calice lineari-setacei, un po’ più brevi del tubo. Vessillo rossigno, ali bianche striate di rosso. Fusto semplice. — Se. [Spa.|. — L. ciliatus Amo (1861), non Alior. 9 GRANATENSIS Wx. ET LGr. (1880) (StTROBL, 1903) — Corolla gialla (nel secco spesso verdastra). Legume maturo diritto, Piante mai glauche. 6 6 Legume lungo 12-30 mm. (5-7 volte il calice). Pianta con peluria pa- tente (1-5, rr. sino 10 dm.). Fg. brevem. picciolate, a foglioline obovate nelle infer., oblunghe o lanceolate nelle super., le stipolari obliquam. ovate. Peduncoli filiformi, lunghi sino a 7 cm., bratteati. Calice a tubo peloso od irsuto ed a denti lineari-acuminati, cigliato-piumosi, più lun- ghi del tubo. Corolla 1/3 - 1 volta più lunga del calice. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi aridi, sabbie; 2. Apr.-Est. [Reg. med. Eur. occ. Reg. danub. As. occ. e centr. Is. atl.|. 2 L. angustissimus L. (1753) 2023 503 Lotus] T1 LEGUMINOSAE 87 A Peduncoli 1-2-flori. Corolla gialla anche nel secco. — Istria, Huganei, Chiog- gia, Ferrarese tra Mesola e Magnavacca, Bolognese, Novarese a Trecate, Nizz., Lig., Tosc., It. centr., mer. ed ins. — L. ciliatus Ten. (1815) (f. macro carpa) — L. Levieri Heldr. (1875) (f. parvifolia). o. TYPICUS B Peduncoli 1-4-flori. Corolla generalm. diventante verdastra nel secco (mas- sime nel vessillo e nelle ali). Pianta maggiorm. irsuta ed a legume più grosso e più breve. — Nizz., Lig. pr. Varazze, Tosc., It. centr., mer. ed ins. [Eur. occ. Afr. bor. Mad.|). — L. suaveolens Pers. (1807) — L. ang. f major Moris (1837). 8 HISPIDUS (Desr., 1804 nomen) (Lors., 1807) — Legume lungo 5-6 mm. (subeguale al calice), Pianta villosissima per peli patenti. Foglioline ovato-oblunghe o nelle fg. super. quasi lanceo- late. Peduncoli 3-6- o rr. 1-flori, generalm. lunghi il doppio della fg. Calice a denti filiformi, lunghi 2-3 volte il tubo. Corolla subeguale al calice, diventante totalm. verdastra nel secco. Legumi riflessi. Il resto c: s. O. Luoghi erbosi e sabbie: Lussino, Nizz., Laz., Nap. a Bacoli, Ischia, Basil. a Muro, C'al., Sic., Pantell., Sard., Cors., Capraia ed Elba; 2. Apr.--Magg. [Reg. medit. occ. Dalm. Monten. Arcip. Mad. Azzor.|. — L. microcarpus Brot. (1804). 3 L. parvifiorus Desf. (1800) 2024 7 (4) Calice a denti subeguali tra loro. Pianta glabra od anche cigliata od irsuta ma per peli lunghi e patenti. Rd. fittonosa dalla quale partono numerosi fusti diffuso-ascendenti o prostrati in cerchio. Fg. brevem. picciolate. Peduncoli generalm. assai più lunghi della fg. Calice a denti da triangolari- a lineari-acuminati, subeguali al tubo. Corolla 2-3 volte più lunga del calice, gialla, ad ali talora rossastre; vessillo diventante verde-cupo nel secco. Legume lungo 15-30 mm., diritto, cilindrico. £. Luoghi erbosi o sassosi, comune; 2-7. Apr.-Aut. [Eur. As. bor. e media Afr. bor. Abiss., nat. Giapp. Austral. Am. temp... — Volg. Ginestrina, Trifoglio giallo, Mulaghera. 4 L. corniculatus L. (1753) 2025 A Denti del calice conniventi prima dell’antesi. Ombrelle di 1-6 fi. Fusti an- golosi, pieni od appena fistolosi. a Foglioline obliquam. obovate od oblungo-obovate (almeno le infer,). Pedun- coli 3-5 volte più lunghi della fg. od anche più brevi. I Fusti diffuso-ascendenti. Foglioline tutte obovato-cuneiformi od obovato- oblunghe. Denti calicini uguali al tubo o più brevi. Ali largam. obovate. 1 Pianta di 1-4 dm. Peduncoli 2-7-flori. Corolla per lo più interam. gialla (rr. rossastra di fuori e nella carena). — Pianta glabra, sparsam. cigliata o villoso-irsuta. — Istria, Pen. ed isole. — L. crassifolius Pers. (1807) (f. glauca crassifolia) — L. cornic. v. hirsutus Koch (1835) (f. hirsuta) — L. versicolor Tin. (1846) (f. reducta brevipedunc.). o. ARVENSIS (PeRs., 1795) 2 Pianta di 3-5 cm., + pelosa, a fg. piccolissime. Peduncoli 1-3-flori. Corolla spesso rossigna di fuori e nella carena. — Pascoli alp.: Alpi, A. Apuane, App. centr., Cors. ece. 3 ALPINUS (ScHL., 1825) II Fusti sdraiati in cerchio. Foglioline delle fg. super. lanceolate. Denti ca- licini più lunghi del tubo. Ali oblunghe. — Pianta cigliata od irsuta. — Luoghi umidi o sabbiosi. — I. Preslii (Ten. (1851). DECUMBENS (Porr., 1823) (Rouv, 1899) 878 71 LEGUMINOSAE [503 Lotus b Foglioline lanceolate o lineari. Peduncoli lunghi 2-10 volte la fg. * Pianta gracile, sdraiata, glabra o quasi (1-4, rr. sino 8 dm.). Foglioline lineari o lanceolate. Peduncoli lunghi 5-10 volte la fg. Ali strettam. oblunghe. — Luoghi umidi, argillosi 0 sabbiosi. — L. pedunculatus Cav. (1793) (f. longipedunculata) — L. tenuis W. et K. in W. (1809). è TENUIFOLIUS L. (1753) (RcHB., 1832) #* Pianta più robusta, ascendente-eretta, pelosa, a fusti fistolosi (2-5 dm.). Foglioline lanceolate. Peduncoli lunghi circa 2 volte la fg. —- Istria nell’is. Sansego. [Dalla Reg. danub. alla Cina ed Egitto). e MAJOR (ScoP., 1772) B Denti del calice patenti o riflessi prima dell’antesi. Ombrelle di 6-15 fi. Fusti cilindrici, fistolosi, eretti od ascendenti (3--9 dm.). — Pianta glabra o sparsam. cigliata, rr. villosa. Foglioline obovate. Peduncoli lunghi 3-4 volte la fg. — Luoghi umidi, qua e là: dall’Istria al Piem., Tosc., Paludi Pontine, It. mer., Sard. e Cors. |Eur. As. occ. e centr. Afr. bor. Mad.). — L. villosus Thuill. (1799) (f. villosa), non Alior. — L. major Sm. (1825), non Scop. { ULIGINOSUS (ScHK., 1804) — Calice a denti disuguali, i 2 laterali più brevi. Pianta # sericea per brevi peli appressati. Rd. legnosa. Fusti prostrati od ascendenti, nudi e quasi legnosi alla base (1-3 dm.). Fg. + brevem. picciolate. Peduncoli più lunghi della fg., ad 1-8 fi. ad ombrella. Calice diviso sino circa a metà in 2 labbra, a denti oblungo-lanceolati. Corolla 1/2 - 1 volta più lunga del calice, gialla (anche nel secco). Legume talora un po’ com- presso. Il resto c. s. Y. Arene mar.; 2. Marz.-Giu. [| Reg. medit. Abiss.]. 5 L. creticus L. (1753) 2026 A Pianta totalm. sericeo-argentina. Legume lungo 15-30 mm. Picciuoli brevis- simi e slargati o nulli. i I Foglioline obovato--oblunghe o lanceolate, acute. — Arene mar.» Lig. oce., Laz., It. mer. ed ins. — L. sericeus Moench (1794) (f. sericea) — L. argen- teus Salisb. (1796) (f. argentea). a TYPICUS II Foglioline spatolato--cuneate, ottuse. Pianta più robusta, a fi. più grandi e legumi più grossi. — Sc. [Spa. Stiria Afr. bor... — L. Salzmanni Boiss. et R. (1852). 8 COMMUTATUS (Guss., 1828) B Pianta verde o verde-grigiastra. Legume lungo 25-55 mm. Picciuoli più lunghi, talora uguaglianti le foglioline stipolari, e stretti. — Foglioline obo- vato--cuneiformi. — Rupi e luoghi sassosi: Istria mer., Nizz., Lig., Maremma tosc., Laz., It. mer. ed ins. [|Reg. Medit... — L. Allionii Desv. (1814) — I,.. coronillaefolius Guss. (1828) (f. sericea gracilis) — L. cret. v. cinereo- virens Moris (1837). CYTISOIDES (L., 1753) Sez. II. LOTEA (MepIC., 1787). 8 (3) Foglioline grandi, romboideo-ovate. Peduncoli 3-5-fiori. Legume assai compresso. Pianta con pelosità appressata, diffusa (1-3 dm.). Foglio- line stipolari ovato-romboidali, uguali al picciuolo. Peduncoli lunghi sino al doppio della fg., bratteati. Calice diviso sino circa a metà in 2 lab- bra, a denti lanceolato-acuti, il mediano del labbro infer. lungo il doppio dei 2 laterali. Corolla gialla (anche nel secco), !/ più lunga del calice. Legumi tutti rivolti da un lato, arcuati, lunghi 3-4 cm. e larghi 2-3 mm. 508 Lotus] 71 LEGUMINOSAF 879 O. Campi e luoghi erbosi: Istria, pr. Cesena, Pen. dal Nizz. e Marche in giù ed isole; 2. Apr--Giu. [Reg. medit. Cauc.|. 6 L. ornithopodioides L. (1753) 2027 — Foglioline piccole, obovate, Peduncoli 1-3-flori. Legume compresso- subeilindrico, 9 9 Peduncoli 2-3 volte più lunghi della fg. Legume lungo 13-25 mm., incurvato all’ apice. Pianta pubescente-tomentosa, ascendente-eretta (5-20 cm.). Foglioline stipolari obliquam. ovate, assai più lunghe del picciuolo. Legume largo 1 mm. Il resto c. s. O. Luoghi arenosi, raro: Taranto, Cal., Sic., Malta e Linosa; 2. Apr.-Magg. [G'rec. Creta As. occ. sino Arab. Afr. bor... — L. villosus Forsk. (1775), non Burm. (1768) — L. cytis. v. uniflorus Ser. in DO. (18285). 7 L. pusillus Viv. (1824) (1) 2028 — Peduncoli subeguali alla fg. Legume lungo 30-35 mm., diritto. Pianta di 1-3 dm. Foglioline stipolari ovato-romboidali o largam. .ovate, poco più lunghe del picciuolo. Il resto c. s. O. Luoghi mar. sabbiosi: Linosa; 2. Apr.-Magg. |Montea. Grec. Creta Rodi As. min.|. 8 L. peregrinus L. (1753) 2029 Sez. III, KRoKkÈRIA (MoENcH, 1794). 10 (2) Pianta pubescente-villosa, diffusa (1-4 dm.). Foglioline stipolari obliquam. subcordate, un po’ più lunghe del picciuolo, le altre obovato-cuneate, le laterali a base obliqua. Peduncoli bratteati, 1- o rr. 2-4-flori, lunghi 2-3 volte la fo. Calice a denti subeguali, lineari-lanceolati, lunghi il doppio del tubo. Corolla gialla (anche nel secco), poco più lunga del calice. Legume oblungo, acutam. rostrato, lungo 25-35 mm. O. Luoghi erbosi; Nizz., Lig., Tosc. nel Pisano e Maremma, Laz., It. mer. ed ins.: 2. Febbr--Magg. | Reg. medit.). 9 L. edùlis L. (1753) 2030 Sez. IV. TETRAGONÒLOBUS (ScoP., 1772). 11 (1) Calice a denti più lunghi del tubo. Corolla gialla, rossa o por- porina. 12 — Calice a denti più brevi del tubo. Corolla sempre gialla. 13 12 Legume a 4 ali strettissime talora ridotte a 3 nervi prominenti, Pianta diffusa (1-3 dm.). Fg. brevem. picciolate; foglioline obovato-romboidee, acuminate. Peduncoli bratteati, 1-2-flori, uguali alla fg. o poco più lunghi. Calice irsuto, a denti lineari-lanceolati, 1 1/» - 3 volte più lunghi del tubo. Corolla piccola, subeguale al calice. Legume glabro,. gracile, 15-30 per 3-4 mm. O. Luoghi colt., raro; 2. Apr--Magg. |Spa. Bal. Grec. As. min. Afr. bor... — Tetrag. Lk. (1822). 10 L. coniugatus L. (1753) 203i (1) C'è anche un Lotus pusillus Medic. Bot. Beobacht. p. 226 (1783), pianta di patria ignota, non più ricordata dagli Autori. 1 LEGUMINOSAE [508 Lotus RE: A Corolla gialla. Foglioline stipolari ovato--acuminate. Legume strettam. 4-alato. Pianta a peli eretto--patenti od appressati. — Sc. mer.-occ., Malta. — L. coniug. Guss. (1828) — L. Requienii Lojac. (1891). GussoneI (HUET, 1878) B Corolla rossa a carena giallastra. Foglioline stipolari semicordato--acute. Le- gume con 2 linee prominenti lungo la sutura super. ed un cordoncino ar- rotondato lungo l’infer. Pianta a villosità patente. — Roma alla Macchia de’ Mattei, Priglie pr. Cerignola e Cors.? — Tetrag. coniug. Boiss. (1872) — T. Req. F. et M. (1836) — L. guttatus Pomel ex Batt. et Tr. (1888) — Tetrag. siliq. v. orthotrichus Porta et Rigo ex Huter (1904). 3 ReQuIENI (MAURI, 1832) — Legume a 4 ali increspate, larghe quasi come il resto del legume. Pianta irsuta, prostrata (1-4 dm.). Foglioline stipolari ovato-cuoriformi, le altre obovato-romboidali, brevem. apicolate. Peduncoli 1- o rr. 2-flori. Calice villoso, a denti più lunghi del tubo. Corolla grande, porporina, 1/9 - 1 volta più lunga del calice. Legume lungo 15-40 mm., assai grosso. Il resto ce. s. O. Luoghi erbosi e campi: Nizz., Lig. occ., Vogherese, An- cona, Laz., It. mer., Capri, Sic., Eolie, Malta, Sard. ed Elba; 2. Febbr.- Magg. [Eur. medit. Cipro Transcauc. Afr. bor... — Tetrag. purpureus Moench (1794). 11 L. Tetragonòlobus L. (1753) 2032 18 (11) Pianta annua, Corolla giallo-dorata, Legume peloso, ad ali inere- spate, larghe 1/4 circa del resto del legume. Foglioline tittam. punteg- giate, le stipolari ovato-subrotonde, le laterali a base obliqua. Peduncoli 1-2-flori, 2-3 volte più lunghi della fg. Calice tubuloso, villoso, con linee longitud. ferruginee, a denti triangolari-lanceolati, lunghi !/3 circa del tubo. Corolla lunga quasi il doppio del calice. Legume lungo 3 cm. circa e largo 7-8 mm. Il resto c. s. O. Luoghi colt.: Cal. a S. Leonte, Stilo, Sila, Nicastro e pr. Catanzaro, Sic. mer.-occ. e Malta; 2. Apr.-Magg. [Tun. Alger.) — Tetrag. Ser. (1825). 12 L. biflorus Desr. (1792) 2033 — Pianta perenne, Corolla giallo-solfina. Legume glabro, ad: ali piane, assai strette, Fusti sdraiati, rizomatosi (1-4 dm.). Foglioline fittam. pun- teggiate, le stipolari obliquam. ovato-oblunghe, le altre .obovato-cuneate, le laterali a base obliqua. Peduncoli bratteati, 1-flori, lunghi 3-4 volte la fg. Calice a tubo glabro e denti cigliati, lanceolato-acuminati, più brevi del tubo. Corolla lunga il doppio del calice. Legume lungo 3-6 cm. e largo 3-5 mm. %. Luoghi erbosi umidi; 2-4. Apr.-Lugl. | Eur. media e mer. Cauc. As. min. Afr. bor.-occ... — Tetrag. mar. Roth (1788). — Volg. Scandalida. 13 L. maritimus L. (1753) 2034 A Pianta glabra o quasi. Fg. grassette. — Ne? luoghi salati lungo le coste della Pen., Sard. e Cors. o TYPICUS B Pianta + pelosa. Fg. non grasse. — /f. bor. e centr., Gallipoli, Sard. e Cors. — Tetrag. Scandalida Scop. (1772) — T. sil. Roth. (1788). 8 sILIQuosUuS (L., 1759) Lotus Bivoneus Guss. (1844) = L. siliquosus Biv. (1806), non L.= L. Tetragono- lobus b Guss. (1844). Pianta dubbia, forse ibrida. — Ste. a Girgenti. 504 Biserrula] (1 LEGUMINOSAE 881 Tribù VI. GALEGEME. Gen. 504. Bisèrrula L. (1735). (Spec. unica). Pianta a pelosità appressata, diffusa, cespugliosa (1-3 dm.). Fg. imparipen- nate, ad 8-15 paia di foglioline piccole, cuneato-oblunghe, smarginato-biden- tate; stipole ovate, membranacee. Racemi ascellari quasi a capolino, a po- chi fi.; peduncolo subeguale alla fg. Calice irsuto per peli bianchi e neri, a denti lesiniformi, subeguali. Corolla azzurrognola o biancastra, più lunga dei denti calicini. Legume glabro o peloso, oblungo (2-3 cm.), appianato sul dorso e quindi con setto strettissimo; valve navicolari, sinuato-dentate al margine, con denti semplici o composti. Semi reniformi, in numero uguale ai denti del legume. O. Luoghi erbosi od arenosi: Nizz., Lig. occ., Laz., It. mer. ed îns.; 2. Marz.-Magg. |Reg. medit. Is. atl. Abiss.|. B. Pelecinus L. (1753) 2035 Gen. 505. Astragalus L. (1737). (Spec. 1200 circa la maggior parte delle steppe dell’As., le altre dell’Eur., Afr. bor. e subtrop., Am. bor., Ande ed Am. mer. extratrop., 1 dell’Afr. trop. ed 1 del Natal). 1 Fg. paripennate (per la precocissima caduta della fogliolina impari), a pieciuolo e rachide persistenti e trasformantisi in spina. Sez. VIII. TRAGACANTHA 32 — Fg. imparipennate, a picciuolo non trasformantesi in spina. 2 2 Piante annue o rr. (A. tuberculosus) perennanti, ma in tal caso a le- gume tubercolato-rugoso ed a foglioline delle fg. infer. obcordate. Sez. I. TRIMENL&EUS 8 — Piante perenni, Legume mai tubercolato-rugoso nè foglioline obeor- date. 3 3 Carena munita sopra l’estremità ottusa di un mucrone o denticino acuto, Sez. III. OxvTROPIS 20 — Carena non mucronata. 4 4 Piante a peli attaccati per una estremità, quindi semplici. 5 — Piante a peli attaccati per un punto mediano, quindi con 2 branche, (spesso inegualm, lunghe) parallele alla superficie d’ inserzione. Le- gume biloculare. ‘ 5 Fi, in racemi ascellari densissimi e quasi sessili. Corolla persistente nel frutto, a petali interni coll’unghia saldata alla base col tubo sta- minale. Calice frutt. rigonfio. Sez. VII. CALYcoPHYSA 31 — Fi. mai in racemi c. s. Corolla generalmente caduca dopo l’antesi, a petali tutti liberi, Calice fruttifero immutato o talora rompentesi da un lato, 6 6 Fi. pedicellati, in racemi lassi. Legume brevem. peloso o rr. villoso, biloculare od uniloculare, Sez. II. PHACA 13 56 882 (1 LEGUMINOSAE [505 Astragalus — Fi, sessili o quasi, in racemi densi, Legume sempre villoso od irsuto, biloculare. Sez. IV. HvPoGLOTTIS 24 7 Calice immutato ed intero nel frutto. Piante mai bianco-argentine (eccett. A. vegliensis). Sez. V. CERCIDOTHRIX 25 — Calice rigonfio dopo l’antesi, lacerato da un lato nel frutto. Pianta bianco-argentina, Sez. VI. CALYcocysTIS 30 Sez. I. TRIMENIAEUS BGE. (1368). 8 (2) Peli attaccati per un lato, a 2 branche disuguali, 1’ infer. assai più breve. Legumi riflessi, triangolari-cuoriformi, compressi, acuminati. Pianta cenerino-biancastra, a fusti laterali prostrati ed il centrale eretto (5-25 cm.). Fg. a 4-7 paia di foglioline piccole, lineari-oblunghe, apico- late; stipole acuminate. Fi. piccoli, 6-10 in capolini peduncolati. Calice campanulato, a denti subeguali al tubo, con peli bianchi e neri. Corolla bianchiccia od azzurrognola, appena più lunga del calice. Legume a mar- gini superiorm. ripiegati, scanalato, peloso, lungo 6-7 mm., a 3-4 semi. O. Luoghi aridi, raro: Nap., Salern. a Palinuro, Cal., Sic. e Sard.; 2. Marz.-Apr. [Reg. medit.|. — A. Hypoglottis Ten. (1830), non L. 1 A. Epiglottis L. (1771) 2036 — Peli attaccati per la base o vicinissimo ad essa (A. hamosus), quindi semplici. Legumi mai €. S. 9 9 Fi. in capolini densi di 10-15 fi., a peduncolo subeguale alla fg. Le- gume tubercolato o lamelloso-erestato. Fusti prostrati in cerchio, vil- losi per peli bianchi patenti (1-3 dm.). Fg. a 7-9 paia di foglioline obo- vate o bislunghe, smarginate, cigliate; stipole acute. Corolla azzurra, lunga quasi il doppio del calice. Legume semiovato, lungo 12 mm. circa, gibboso, duro, largam. solcato, diritto dal lato ventrale, rostrato-uncinato, con scaglie o tubercoli setolosi. O. Luoghi sterili o pietrosi, raro: Lig. oce., Reggio-Cal. a Saline e Sic.; 2. Apr.-Giu. |Reg. medit.]. — A. Pen- taglottis L. (1771) — A. cristatus Gouan (1773). 2 A. echinatus Murr. (1770) 2037 — Fi. in racemi capituliformi sessili o quasi. Legume liscio. Pianta irsuto-biancastra, cespugliosa (5-30 cm.). Fg. ad 8-10 paia di foglioline ovali o bislunghe, spesso leggerm. smarginate; stipole acuminate. Racemi a 4-10 fi. Corolla biancastra od azzurrognola, subeguale al calice. Legume cilindrico-trigono, lungo 10-15 mm., scanalato, acuminato-rostrato, irsuto per peli appressati, a 14-16 semi. O. Luoghi aridi, qua e là: Istria, pr. Verona e Nizza, Lig. occ., pr. Firenze, Laz., Picend, Camp., Capri, Avell., Puglie, Tremiti, Basil., Cal., Sic., Malta e Sard.; 2. Apr.-Giu. [Reg. medit.-occ. Croaz. Bosn. Erzeg. Monten.|.. 3 A. sesameus L. (1753) 2038 — Fi. in racemi + lungam. peduncolati. Legume liscio o tubereolato. 10 10 Corolla gialla. Legume oblungo-trigono, diritto. Pianta leggerm. irsuta, a fusti cavi, striati, eretti od ascendenti (1-6 dm.). Fg. a 9-15 paia di foglioline bislunghe o lineari, smarginate; stipole acuminate. Racemi densi, a 5-15 fi., più brevi della fg. Corolla lunga 3 volte il calice. Legume ‘grosso, compresso, a suture ingrossate, largam. solcato, mucronato-unci- 505 Astragalus] 1 LEGUMINOSAE 885 nato, leggerm. peloso. Semi 6-12, grigiastri, compresso-subquadrati. ©. Campi ed arene mar.: Laz., Nap., grandi isole e parecchie delle piccole, talora pure colt. od avvent. (Cividale, Vitt.-Ven., Giglio); 2. Marz.--Magg. |Reg. medit. Pers. Mad.|. ; 4 A. baeticus L. (1763) 2039 A Legume lungo 30-45 e largo 6--7 mm. — Area della spec. o. TYPICUS B Legume lungo 18-25 circa e largo 7-10 mm. — Ste., Ward. e 'Cors. 8 SUBINFLATUS Rouv (1899), emend. BRIQ. (1913) — Corolla bianca, azzurrognola od azzurro-porporina. Legume cilindrico o fortem. schiacciato, © incurvato. ini {! Legume ovato-oblungo, assai compresso, tubercolato-rugoso, Pianta + irsuta per peli patenti, sdraiata (2-4 dm.). Stipole almeno le infer. op- poste alla fg., bifide ed acuminate. Racemi radi, subeguali alla fg. o più lunghi, a 5-10 fi. Calice a peli bianchi e neri. Corolla azzurro-porporina. Legume lungo 20-25 mm., leggerm. incurvato, con breve mucrone adunco, ampiam. scanalato, sparso di setole bianche, a 5-15 semi. ©, %. Luoghi erbosi mar.: Sard.; 2. Apr.-Magg. [Siria Palest. Mesopot... — A. verru- cosus Moris (1827). 5 A. tuberculosus DC. (1802) 2040 — Legume lineare-cilindrico, liscio, 12 12 Legume portato da un pedicello riflesso, rieurvo in alto ad amo, ter- minato in acume diritto, Peli attaccati un po’ sopra la base. Pianta con peli appressati, diffusa (1-6 dm.). Fg. a 4-12 paia di foglioline ovate od oblunghe, smarginate od obcordate; stipole saldate tra loro dal lato opposto alla fg. Racemi più brevi o subeguali alla fg., a 3-12 fi., con peduncolo lungo sino a 5 cm. Corolla bianco-gialliccia. Legume lungo 2-4 cm., minutam. peloso od alla fine glabro, appena solcato, a 20-25 semi. O. Luoghi erbosi, comune: Istria, Trevig., Veron., Piem. a Bussoleno, Piana Crixia e Dego, resto della Pen. dal Nizz. ed Em. in giù ed isole; 2 e 4. Marz.--Magg. [Reg. medit. Russ. mer. India bor.-occ. C'an.]. — A. Buceras W. (1809) (f. macrocarpa). 6 A. hamosus L. (1753) 2041 — Legume portato da un pedicello eretto, incurvato a falce, terminato in acume uncinato. Peli attaccati per la base. Stipole libere. Racemi a 1-5 fi., con peduncolo lungo al più 2 cm. Vessillo sorpassante le ali di 2 mm. (nel prec. di 3 mm.). Legume lungo 3-4 cm. O. Cors. pr. Algajola e Giglio, ma inutilm. ricercato in tempi recenti; 2. Apr.-Magg. |Endem.]. 7 A. uncinatus Bert. (1850) 2042 Sez. II. PHACA (L., 1737). 13 (6) Racemi quasi radicali, sopra fusti nulli o brevissimi, Legume ses- sile o brevem. stipitato entro al calice. 14 — Racemi sopra fusti aerei # sviluppati. Legume distintam. stipitato entro al calice, 4 16 14 Foglioline obovato-smarginate. Corolla piccola, bianeo-giallognola colla carena porporina all’apice. Legumi pendenti, lineari- od ovoideo-ci- lindrici, Pianta peloso-grigiastra, cespugliosa (5-15 cm.). Fg. a 6-11 paia di foglioline piccole, obovato-smarginate, glabre di sopra; stipole libere, 884 71 LEGUMINOSAE [505 Astragalus grandi, acuminate. Peduncoli generalm. raccorciati, più brevi della fg., a 6-11 fi. Calice campanulato, sparso di peli neri. Corolla lunga 2 volte il calice. Legume sessile, diritto o quasi, leggerm. scanalato, biloculare, scarsam. peloso od alla fine glabro, a 12-16 semi. %. Luoghi sassosi e pascoli : 6-7, rr. 4-6. Magg.-Lugl. | Spa. Pir. Alpi frane. e svizz. Bale. As. min. Afr. bor.-occ.|. 8 A. depressus L. (1756) 2043 A Legume grossetto, + bruscam. acuminato, alla fine glabro o quasi. Vessillo concolore. Fusti brevissimi. a Legume cilindrico (15-18 per 3 mm.). — Alpi? dellun., veron., trent., comasche, Cozie e Mar., A. Apuane al M. Matanna, App. lucchese, centr. e mer. sino ai M. Pollino e Mula în Cal. o. TYPICUS b Legume ovoideo-rigonfio (8-10 per 4-5 mm.). Racemi a peduncolo più breve. — Col tipo. B HELMINTHOCARPUS (VILL., 1779) B Legume più sottile, attenuato-acuminato, a peluria più densa e persistente. Vessillo spesso roseo all’apice. Fusti meno depressi. — Cal. al M. Pollino e Sic. nelle Madonie. [| Balc...— A. Bonanni J. et C. Presl (1822). LEUCOPHAEUS (Sm., 1791) — Foglioline subrotonde, ovali od oblunghe, intere od appena smargi- nate. Corolla grande, gialla. Legumi eretti, ovali. 15 15 Foglioline glabre almeno di sopra. Vessillo poco più lungo delle ali. Stipole appena aderenti al picciuolo alla base, scariose, lanceolato-acu- minate. Racemi sessili o brevem. peduncolati, assai più brevi della fg., a pochi fi. Calice tubuloso. Corolla c. s. Legume brevissimam. atte- nuato-pedicellato, biloculare, scanalato, acutam. carenato di sopra, acu- minato-rostrato (lungo 15-25 mm.), a 6-14 semi. %. Luoghi aridi mar- nosi o calcari; 4-5. Marz-Magg. [Tun. Alger. Marocco]. 9 A. caprinus L. (1763) 2044 A Fg. a 14-20 paia di foglioline. Legume lungam. irsuto. — Proprio della Tun. ed Alger. x TYPICUS B Fg. a 6-13 paia di foglioline. Legume glabro o scarsam. peloso solo in alto. — Sîc. centr. ed or. [Marocco?].. — A. fabaceus Jan (1826), non M. B. — A. caprinus b. glaber Guss. (1828), an DC. (1825)?. 8 HueTII (BGE., 1869) — Foglioline irsute nelle 2 pag. Vessillo assai più lungo delle ali. Fg. a 5-20 paia di foglioline. Legume densam. irsuto, meno attenuato alla base che nel prec. Il resto c. s. 2. Luoghi aridi: Alto Adige in V. Venosta specialm. pr. Glurns, Alpì lomb. e Pennine, avvent. pr. Gorizia: 4-6. Giu.-Ag: [Spa. Svizz. Eur. centr. Russ. .mer.|. 10 A. exscapus L. (1771) 2045 16 (13) Foglioline larghe in generale 15-25 mm. Racemi lunghi !/2 circa della fg. Legumi biloculari, eretti, incurvo-conniventi (rr. falcato ricurvi). Pianta quasi glabra, diffusa, flessuosa (6-10 dm.). Fg. a 4-7 paia di foglioline ovali-ottuse, pelosette di sotto; stipole libere, fogliacee. Racemi ovali, moltiflori. Corolla giallo-verdognola, rr. azzurra, lunga 2-3 volte il calice. Legume lungo 3-4 cm., lanceolato-trigono, scanalato, acu- minato, minutam. peloso, a molti semi. %. Luoghi ombrosi o freschi, co- mune: 2-5. Magg.-Ag. [Eur. As. occ. Song. Sib... — Volg. Liquirizia bastarda, Vecciarini. 11 A. glycyphyllos L. (1753) 2046 505 Astragalus] 1 LEGUMINOSAE 885 A Infiorescenza e calice glabri. — Istria, Pen., Capri, Ischia, Elba e Cors. v TYPICUS B Infiorescenza e calici sparsi di setole nere. — /f. centr. e mer., Ischia. [ Pen. bale... — A. glyc. v. bosniacus Beck (1896). 8 SETIGER Guss. (1854) — Foglioline larghe 12 mm. al più, Racemi uguali alla fg. 0 più lunghi. Legumi uniloculari, pendenti o patenti, 17 17 Fusti robusti, eretti. Corolla interam. gialla 0 giallognola, Stipole tutte libere. 18 — Fusti gracili, cespugliosi, ascendenti. Corolla scereziata di viola od azzurro almeno all’apice della carena, Stipole spesso saldate tra loro alla base ed opposte alla fg. i 19 18 Fg. a 4-5 paia di foglioline; stipole tutte grandi, ovali, fogliacee. Fusti semplici o quasi (1-3 dm.), striati, quasi glabri. Foglioline gran dicelle, ovali od oblunghe, pelose di sotto. Racemi moltiflori, terminali ed ascellari, generalm. più lunghi della fg., a fi. inclinato-pendenti. Calice tubuloso, con minuti peli neri in alto, a denti assai brevi. Corolla giallo- pallida, lunga 2 volte il calice. Legume semiovato, rigonfio, peloso, a stipite filiforme, più lungo del calice. Y. Pascoli: Alpi friul., bellun. nelle Vette di Feltre, trent., alto-atesine, bergam., valtell., ticin. e piem. sui M. Rosa, Vesulo ece.; 6-7. Lugl-Ag. [Alpi Eur. centr. e bor. As. ed Am. art.|. — Phaca alpina L. (1753) — Ph. frig. L. (1759). 12 A. frigidus A. Gray (1864) 2047 — Fg. a 9-11 paia di foglioline; stipole super. strettam. lanceolate. Fusti ramosi (2-5 dm.), solcati, pubescenti. Foglioline piccole, ovali o lanceo- late, glabre o quasi di sopra, mollem. pelose di sotto. Racemi a 4-15 fi., lassi. Calice totalm. cosparso di corti peli neri. Corolla gialla, lunga 3 volte il calice. Legume con minuti peli neri, a 2-6 semi. Il resto c. s. %. Rupi e pascoli, raro: Alpi dalle ven. alle Mar.; ©. Lugl-Ag. [Pir. Alpi Eur. centr. Svezia Sib. Altai]. — Phaca alpina L. (1759), Wulf. (1781). 13 A. penduliflorus Lam. (1778) 2048 19 (17) Racemi per lo più ovali-allungati, Calice a tubo nel secco largo e lungo 3-4 mm. Vessillo più lungo della carena. Legume alla fine glabro. Pianta sparsam. pelosa, pubescente od irsuta, a fusti striati (1-2 dm.). Fg. a 3-8 paia di foglioline, piccole, lanceolate od oblunghe, pelose almeno di sotto od anche quasi glabre; stipole saldate alla base (bifide) o libere. Racemi a peduncoli molto più lunghi della fg., unila- terali, alla fine lassi. Calice c. s. Corolla rosea, bianca o giallognola, a carena generalm. porporina all’apice. Legume semiovale, rigonfio, a 2-10 semi. Y. Pascoli e roccie; 7. Lugl-Ag. |Pir. Alpi Carp. Sib. Davuria]. — Phaca L. (1767). 14 A. australis Lam. (1778) 2049 A Ali profondam. bilobe o bifide. Stipite del legume un po’ più lungo del ca- lice, lungo 5--7 mm. — Stipole acute. — Alpi dalle friul. alle Mar., App. um- bro, piceno ed abr. — Phaca majellensis Huet ex Bge. (1869) — A. majell. Nym. (1878). o. TYPICUS B Ali intere. Legume più grosso; stipite non oltrepassante il calice (1-2 mm.). a Pianta glabra o poco pelosa. Stipole lanceolato--acute. — Ceniszo, [Alpi frane.|. — Phaca Vill. (1786). 8 GERARDI (JANKA, 1884) 886 71 LEGUMINOSAF [505 Astragalus b Pianta con denso indumento grigiastro--lanoso, a odore muschiato. Stipole largam. ovali-ottuse. — V. d'Aosta alla Balme. [Endem.|. BALMAEUS BeaUv. (1903) — Racemi arrotondati a capolino, Calice a tubo nel secco largo e lungo 2 mm. circa. Vessillo uguale o poco più lungo della carena. Legume sempre irsuto per peli neri. Pianta peloso-irsuta (10-15 cm.). Fg. a 5-12 paia di foglioline pelose sulle 2 pag.; stipole acute. Racemi a peduncolo lungo 1-2 volte la fg., quasi radicali, a 5-12 fi. penduli. Corolla bianca, a carena e generalm. anche il vessillo violacei all’apice, lunga 4 volte il calice. Legume rigonfio, a stipite subeguale al calice ed a 3-4 semi. Il resto c. s. Y. Pascoli e rupi: Alpi dalle bellun. alle Mar.;.7. Lugl-Ag. [Pir. Alpi Carp. Scozia Reg. art... — Phaca minima All. (1785) — Ph. astra- galina DC. (1802). 15 A. alpinus L. (1753) 2050 Sez. III. OxyrRoPIs (DC., 1802). 20 (3) Legume stipitato entro al calice, inecompletam. biloculare per in- troflessione della sutura dorsale, Corolla violetta od azzurra, lunga generalm, meno di 15 mm. Pianta cespugliosa, + irsuta (2-8 cm.). Fg. a 5-15 paia di foglioline, piccole, ovali o lanceolate; stipole spesso saldate tra loro alla base, lanceolate. Racemi corti, subglobosi; fi. pedi- cellati. Calice tubuloso-campanulato, irsuto per peli spesso nerastri, in- tero nel frutto. Corolla lunga 2 volte il calice. Legume oblungo, + ri- gonfio, acuminato, peloso, lungo 10-30 mm. %. Pascoli e rupi; 7. Lugl.-Ag. [Pir. Alpi Carp. Eur. bor. C'auc. Capad. Sib. Altai Himal.]. — Oxytr. DO. (1802). 16 A. montanus L. (1753) 2051 A Piante + caulescenti, cioè munite di fusti erbacei. Peduncoli ascellari. a Legume eretto od orizzontale (rr. subpendulo), a stipite lungo almeno come il tubo calicino. Calice a denti ottusetti, lunghi 1/4 - 1/3 del tubo. Pedun- coli subeguali alla fg. Stipole saldate col picciuolo alla base. I Pianta grigio-villosa. Foglioline ovali-ottuse. Corolla lunga al più 10 mm. Legume lungo 12-20 mm., brevem. acuminato. — Alpî occ. [Pir. Alpi Giura]. — Oxytr. mont. Vill. (1789) — O. mont. v. occid. Asch. et Gr. (1909). o OCCIDENTALIS n. comb. II Pianta semplicem. pubescente-irsuta. Foglioline ovali--lanceolate, acute. Corolla lunga 10-13 mm. Legume lungo 25-30 mm. e più grosso (largo 6-7 mm.), lungam. acuminato. — Alpi. [Alpi Balc.). — Oxytr. Bge. (1847). 8 JACQUINI (Rour, 1900) b Legume pendente, a stipite lungo 1/2 del tubo calicino. Calice a denti acu- minati, quasi uguali al tubo. Peduncoli assai più lunghi della fg. Stipole libere. — Pianta con peli appressati, bulbiformi alla base. — Alp? dal- l’alto-atesine e valtell. alle Mar. bor--occ. [Alpi Eur. bor. Sib. Altai Himal.|. — Phaca WhInb. (1813) — Oxytr. J. Gay (1827). ‘ LAPPONICUS (BURN., 1396) B Piante acauli, cioè senza fusti erbacei. Peduncoli radicali, scapiformi, — uguali alla fg. o più lunghi. Stipole concrescenti colla base del picciuolo per circa 4 mm. 505 Astragalus] “1 LEGUMINOSAE 887 1 Vessillo lungo quasi il doppio della carena. Legume a stipite uguale ad 1/2 circa del tubo calicino. — Piante a peli lunghi e flessuosi, non bulbi- formi alla base (= A. Parvopassuae Burn., 1896). A Racemi a 5-15 fi. (rr. meno). * Calice a denti lunghi 1/3 -- 1/9 del tubo. — Alpi trent., bresc., bergam., ticin., piem. e Mar. | Alpi}. — Oxytr. cyanea Gaud. (1829), non M. B. — 0. negl. J. Gay (1830) — O. Parvopassuae Parl. (1850) — 0. Gau- dini Bge. (1851) — A. Parvop. Burn. (1896). è nEGLECTUS FIORI (1900) #* Calice a denti lunghi 2/3 del tubo od uguali ad esso. Pelosità più lunga e più patente. — Alpi ven., trent. nelle Giudicarie, bergam., com. nella Gri- gna, ticin. al M. Generoso e Mar. |Stiria.. — Oxytr. carinthiaca Huter exs. (1882), non Fisc.--Oost. — 0. generosa Bruegg. (1882) — O. Huteri Rchb. (1884) — A. Parvop. f longidentatus Rouy (1900). e HuTEBI FIORI (1900) AA Racemi a 2-6 fi. — Pianta poco pelosa. Calice a denti lunghi 1/2 del tubo circa. — Alpi friul. e tir. | Alpi or.|. -— Oxytr. Hpe. (1830) — A. Parvop. a. triflor. Burn. (1896). & TRIFLORUS FIORI (1900) 2 Vessillo poco più lungo della carena ( 1/4 circa). Legume a stipite uguale al tubo calicino. — Pianta grigio--villosa. Calice a denti lunghi 1/3 -- 1/4 del tubo. — Abr. sui M. Velino, Gr. Sasso, Majella e Strente (forse da rife- rirsi qui la loc. del M. S. Angelo di Castellamare). [Alpi franc. Pir. Spa.]|. — Oxytr. montana Guss. (1826), non Vill. — O. neglecta Ten. (1830), non Gay — O. pyren. Gr. et Godr. (1848) — O. Gaudini f samnitica Arc. (1882). m PYRENAICUS (Rouv, 1900) — Legume sessile, incompletam. o completam. biloculare. Corolla gialla o violacea, ma in tal caso lunga 15 mm. o più, 21 21 Fusti di 2-4 dm.; peduncoli ascellari, Stipole libere dal picciuolo. Calice non rompentesi nel frutto. Pianta mollem. villosa. Fg. a 10-12 paia di foglioline lanceolate od oblunghe, acute; stipole acuminate. Racemi ovati od oblunghi, densi, generalm. più lunghi della fg. Calice campa- nulato, irsuto, a denti acuminati, uguali al tubo. Corolla giallastra, poco più lunga del calice. Legumi eretti, cilindrico-lineari, acuti, diritti, irsuti, lunghi 13-16 mm., quasi biloculari per introflessione della sutura ven- trale, a molti semi. Y. Luoghi rocciosi: Alpi qua e là dal Bellun. al Piem., App. piceno ed abr., avvent. pr. Legnago nel Veron.; 5. Giu.--Lugl. | Eur. Cauc. As. bor. e centr... — Oxytr. DC. (1802). 17 A. pilosus L. (1753) 2052 — Fusti nulli; peduncoli radicali, scapiformi, Stipole saldate al picciuolo. Calice rompentesi da un lato nel frutto, 29 22 Peduncoli e rachidi delle fg. con glandole sessili o quasi, miste a lunghi peli patenti. Foglioline strettam. lanceolato-lineari, carno- sette, rivoltate ai margini. Pianta di 5-20 cm. Fg. glabre o quasi, a 15-20 paia di foglioline. Peduncoli grossetti, uguali alla fg. o più brevi; racemi ovali, a 5-7 fi. piuttosto grandi. Calice tubuloso, a denti lunghi 1/3 circa del tubo. Corolla bianco-giallognola, lunga il doppio del calice. Legumi diritti o curvati in fuori, glanduloso-irsuti, semibiloculari, lun- ghi 18-22 mm. Il resto c. s. &. Pascoli e ghiaie: Alpi piem.; 7. Lugl.-Ag. [Alpi frane. e svizz.| — A. Halleri All. (1785) — Oxytr. DC. (1802). 18 A. foetidus Vill. (1783) 2053 883 71 LEGUMINOSAE (505 Astragalus — Peduncoli e rachidi senza glandole. Foglioline mai c. s. 28 23 Legume coperto di corti peli bianchi e neri, semibiloculare per intro- flessione della sutura ventrale. Corolla giallastra o rr. violetta. Fg. a 9-15 paia di foglioline ovali o lanceolate. Peduncoli uguali alla fg. o più lunghi; racemi a 4-10 fi.; brattee con 1 glandola alla base. Legume ovale od oblungo, 14-18 per 6-8 mm. Il resto c. s. %. Pascoli e roccie ; 7. Lugl.-Ag.[Pir. Alpi Bale. Scoz. Scand. As. ed Am. bor.). — Oxytr. DO. (1802). 19 A. campestris L. (1753) 2054 A Brattee dell’infiorescenza lunghe come o più del tubo calicino. Corolla vio- lacea solo ai lati della carena, nel resto giallastra. a Pianta mollem. villosa per peluria generalm. appressata. Infiorescenza con pochi peli neri. — Alpi dalle bellun. alle Mar., App. centr. o. TYPICA b Pianta densam. sericeo-argentina. Infiorescenza per lo più con densi peli neri. — V. d'Aosta, Abr. al Gr. Sasso, Majella e Sirente e Salern. sul M. Cer- vati. [Alpi Mar.-franc. Alban... — Oxytr. camp. B. alp. Ten. (1830) — O. camp. v. majellensis Kern. ap. Porta et R. ex Asch. et Gr. (1909) — — O. camp. v. incanescens Huter P. et R. ex Asch. et Gr. (1909). 8 aLPINUS FroRI (1900) B Brattee lunghe 1/2 del tubo del calice, rr. più. Corolla in parte o quasi totalm. violetta. — Alpi. [Alpî sino Croazia). — A. uralensis L. (1755), non L. (1755) — A. tyrolensis Sieb. (1821) — Oxytr. camp. 8 sord. Pers. (1807) — O. sord. DC. (1825). : SORDIDUS (W., 1803) — Legume coperto in prevalenza di lunghi peli bianchi, quasi compiutam. biloculare per introflessione di ambedue le suture. Corolla azzurro- violacea o lillacina. Rz. grosso. Foglioline ovato-lanceolate. Peduncoli più brevi o più lunghi della fg. Calice villoso, a denti lunghi 1/3 - 1/6 del tubo. Corolla lunga 2-3 volte il calice. Legume acuminato, 18-20 per 5-6 mm. Il resto c. s. %. Pascoli e ghiaie; 6-7. Lugl.-Ag.|Pir. Alpi Carp. Scozia Lap. Russ. As. bor. e centr. Am. art... — Oxytr. DC. (1802). 20 A. uralensis L. (1753) 2055 A Peduncoli di 15--20 cm.; brattee con 1 glandola alla base. Fi. alla fine oriz- zontali, a corolla azzurro--violacea. Pelosità come nella v. Halleri. — Proprio degli Urali e Sib. mer. sino al Lago Baikal. o. TYPICUS B Peduncoli di 5-15 cm.; brattee senza glandola. Fi. sempre eretto--patenti, a corolla di un bel color lillacino. a Foglioline villoso--sericee o quasi lanose sulle 2 pag. Peduncoli lanosi, a pelosità patente. — Alpi trent. e confinanti ven., bergam., valtell., ticin. e piem. [Alpi Carp... — Oxytr. ural. 4 serie. DC. (1802) — A. velutinus Sieb. ex Steud. (1840) — Oxytr. velut. Schur (1866) — O. seric. Simouk. (1886). 8 sERICEUS (Lam., 1778) b Fg. pubescenti e verdi di sopra, villoso-sericee di sotto. Peduncoli a peli piuttosto appressati. — Colla var. prec. — A. ural. Wulf. (1778), non L. — Oxytr. Bge. (1833) — A. variabilis Rouy (1900). x HarLerI Fiori (1900) 2055 c Foglioline quasi glabre, più piccole (lunghe 5-11 mm.) Peduncoli debolm. pelosi. Fi. più piccoli (lunghi 10-14 mm.), 6-10 per ogni racemo. — Alp? . ven. sul M. Cavallo. [Engad. Tir... — Oxytr. Thomas (1837) — A. varia- bilis è intric, Rouy (1900). Ò INTRICANS n. comb. 505 Astragalus] T1 LEGUMINOSAE 889 Sez. IV. HvPoGLòTTIS Bar. (1868). 24 (6) Corolla porporina o violetta (rr. bianca). Pianta pubescente, pro- strata od ascendente (1-3 dm.). Fg. a 7-14 paia di foglioline, piccole, ovali od oblunghe; stipole saldate ed opposte alla fg. Racemi globosi od ovali; peduncoli più lunghi della fg. Calice irsuto, rompentesi nel frutto. Corolla lunga 2-3 volte il calice. Legume crostoso, ovale, un po’ rigonfio, lungo 10-12 mm., a rostro ricurvo, irsutissimo per peli bianchi o talora in parte neri. Semi 2-10. %. Luoghi rocciosi; 4-7. Giu.-Ag.|Eur. Cauc. As. bor. Song. Alger.? Am. bor.]. 21 A. Hypoglottis L. (1767) 2056 A Ovario a stipite quasi nullo od uguale ad 1/6 della sua lunghezza. Brattee lanceolate. Fg. infer. a foglioline smarginato--bidentate; stipole a lobi acuti od acuminati. a Fusto a peli quasi sempre patenti, i più lunghi uguaglianti circa il diam. del fusto. Foglioline generalm. pelose sulle 2 pag. Calice a peli lunghi, tutti od in gran parte biancastri, a denti acuminati, lunghi 1/9 - 2/3 del tubo. — Nizz., Liy. occ., Alpi Mar.-piem., App. piem. a Denice e cal. al M. Pollino e pr. Saracena ; 4-5. | Alpi occ.|. a PURPUREUS (LAM., 1783) b Fusto a peli per lo più appressati, i più lunghi generalm. non raggiun- genti la lunghezza del diam. del fusto. Calice a peli corti, densi ed in gran parte nerastri, massime nei denti, che hanno forma intermedia tra le var. a e |. — Alpi ven., trent., bergam., comasche, piem., App. sino tosc., A. Apuane ; 4-6. [Balc.). — A. purpureus Koch (1836) et Auct. pl. 8 GREMLII (BURN., 1896) ‘ B Ovario a stipite generalm. uguale ad 1/3 -- 1/2 della sua lunghezza. Brattee ovate. Fg. infer. a foglioline non o leggerm. smarginate; stipole a lobi ot- tusi od ottusetti. — Foglioline generalm. pelose sulle 2 pag. Fusto e calice a peli come nella v. Gremli; questo a denti ottusetti e lunghi 1/2 del tubo. — Alpi Mar.-occ. e piem.; 5-0. [Alpi occ. Eur. centr. Ingh. Franc. occ. Russ. Sib. Song. Am..bor.]. — A. Hypogl. DO. (1802). x pANICUS (RETz., 1781) — Corolla gialla. Pianta minutam. pubescente, sdraiato-diffusa, flessuosa (3-6 dm.). Fg. ad 8-16 paia di foglioline oblunghe, ottuse, spesso mu- cronulate; stipole acuminate, le super. brevem. saldate, riflesse. Racemi densi, ovali od oblunghi, più brevi della fg. (rr. più lunghi); brattee lesiniformi. Calice c. s., a peli spesso neri; denti lesiniformi, lunghi 1/9 del tubo. Corolla lunga sino a 2 volte il calice. Legume membranoso, ses- sile, rigonfio-subgloboso, brevem. rostrato, irsuto, alla fine spesso ne- rastro, lungo 12-15 mm. Semi 2. £. Luoghi erbosi, specialm. lungo i fiumi e canali, non comune: It. bor., Triestino; 3-4. Giu-Lugl. [Eur. media e mer. Cauc. As. bor. e centr.|. 22 A. Cicer L. (1753) 2057 Sez. V. CERCIDOTHRIX (BGE., 1868). 25 (7) Fi. riflessi, a corolla gialla, brevem. pedicellati. Pianta minutam. pubescente, sdraiato-ascendente (2-4 dm.). Fg. a 9-14 paia di foglioline oblunghe, mucronulate; stipole opposte alla fg., bifide, a lobi acuminati. 890 (1 LEGUMINOSAE [505 Astragalus Peduncoli uguali alla fg. o più lunghi; racemi ovato-oblunghi od alla fine quasi cilindrici. Calice tubuloso-campanulato, con brevi peli bianchi e neri, a denti lunghi !/4 del tubo. Corolla lunga 2 volte il calice. Legumi riflessi, lunghi 8-10 mm., diritti, mucronati, glabri. Semi parecchi. X. Abr. nella Marsica pr. il Colle di Castelnuovo al piede del M. Cocco- rello (importato?). Lugl. [| Maced. As. occ. sino Song. ed India]. 23 A. odoratus Lam. (1783) 2058 — Fi. eretti o divaricati, a corolla azzurro-pallida, violacea 0 porporina, 26 26 Calice brevem, campanulato, lungo 2 mm. circa. Fi. eretto-patenti, pe- dicellati, lunghi 5-6 mm., a corolla azzurro-pallida. Pianta quasi gla- bra, cespugliosa, gracile, diffuso-ascendente (1-4 dm.) Fg. a 6-10 paia di foglioline, piccole, lineari (larghe generalm. meno di 2 mm.), tron- cato-smarginate; stipole ovato-acute, le infer. brevem. saldate. Racemi brevi e lassi, uguali alla fg. o più lunghi. Calice a denti lunghi 1/3 del tubo. Corolla lunga 3 volte il calice. Legumi eretto-patenti, lunghi 8-9 mm., leggerm. arcuati, minutam. pelosi. %. Luoghi erbosi, asciutti, raro: Alpi Cozie pr. Oulx, non più osservato nei Colli parmig.; 7. Giu.-Lugl. [Eur. media dalla Spa. alla Russ. Cauc. Armen. Sib... — A. dichopterus Pall. (1800). 24 A. austriacus Jacq. (1762), L. (1763) 2059 — Calice tubuloso, assai più lungo di 2 mm. Fi, eretti, più lunghi di 6 mm., a corolla violacea o porporina, 2° 27 Peduneoli quasi radicali, scapiformi. Fi. con brevi pedicelli generalm. portanti sotto al calice 2 piccole bratteole. Pianta pubescente, a fusti brevissimi, legnosi, cespugliosi. Fg. a 10-20 paia di foglioline, ovali, ot- tuse od acute, glabre di sopra; stipole libere, lanceolato-acuminate. Pe- duncoli sdraiati, lunghi 5-25 cm.; racemi ovati od oblunghi. Calice a peli spesso nerastri, macchiettato di porporino, a denti lunghi 1/3 - 1/9 del tubo. Corolla violaceo-porporina (rr. bianca), lunga 2-3 volte il calice; vessillo assai più lungo delle ali. Legume lungo 2-4 cm., ricurvo-falcato, brevem. rostrato, a peli appressati. 2°. Luoghi aridi erbosi o pietrosi, comune; 2-7. Marz.-Lugl. [| Eur. mer. Franc. centr. Svizz. Cauc. Tun. Alg.]). — A. Onobrychis Pasq. et Lic. (1872), non L. 25 A. monspessulànus L. (1753) 2060 A Legume cilindrico, 2-5 mm. diam. Fi. lunghi 22-23 mm. — Pen. dal nord sino Cal., Sîic., Elba. a TYPICUS B Legume un po’ compresso, largo 4-6 mm. Fi. lunghi 25-26 mm. (rr. meno). — Istria ed isole vicine, indicato pure del Trent., Comasco e Faentino. | Bale.]). — A. incanus Wulf. (1786), non L. — A. incurvus Rchb. (1832), non Desf. — A. Wulfeni Koch (1843). B ILLYRICUS (BERNH., 1836) — Peduncoli portati da un fusto + sviluppato. Fi. sessili o quasi, senza bratteole. 28 28 Stipole libere. Pianta bianco-argentina, cespuglioso-diffusa, legnosa alla base (2-3 dm.). Fg. lungam. picciolate, a 5-7 paia di foglioline lan- ceolate o lineari, a peli inseriti per il mezzo; stipole piccole, triango- lari. Peduncoli generalm. terminali, lunghissimi; racemi ovali od oblunghi, lassi. Calice spesso nerastro, largo 11/0 - 2 1/a mm., a denti brevissimi. 505 Astragalus] 71 LEGUMINOSAE 891 Corolla violacea, lunga 2 volte il calice; vessillo c. s. Legume lungo 12-15 mm., diritto, acuminato, peloso-argentino. 2%. Luoghi pietrosi od argillosi aridi, raro: pr. Fiume, is. Istriane, Tosc. nel M. Pisano a S. (Giu- liano, Maremma grossetana e M. Amiata; 2. Magg. [Croaz. Dalm. Monten.|. — A. Muelleri Steud. et Hochst. (1827) — A. argenteus Bert. (1829). 26 A. vegliensis Sadler (1825-26) 2061 — Stipole saldate tra loro, opposte alla fg. Piante peloso-cenerine. 29 29 Vessillo oblungo-lineare, troncato-smarginato, lungo il doppio delle ali. Foglioline lanceolate o lineari (escluse quelle delle fg. infer.). Legume a peluria biancastra. Pianta cespuglioso-diffusa, flessuosa (1-6 dm.). Fg. brevem. picciolate, a 7-16 paia di foglioline, glabre o quasi di sopra, a peli inseriti verso la base; stipole bifide, a lacinie lan- ceolate. Peduncoli ascellari e terminali, generalm. più lunghi della fg.; racemi c. s., densi. Calice a peli in piccola parte neri, a denti 2-3 volte più brevi del tubo. Corolla violacea, lunga 2-3 volte il calice. Legume lungo 10-14 mm., diritto, acuminato. %. Luoghi erbosi, arenosi 0 ghiaiosi; 3-6. Giu.-Lugl. [Eur. media As. occ. e centr. Sib. Alger.]. 27 A. Onobrychis L. (1753) 2062 A Foglioline bislunghe o lanceolate. Racemi a 10-20 fi. — It. bor. lungo le Alpi e App. emil. e talora al piano lungo i fiumi, Nizz. ed indicato pure della Majella. o. TYPICUS B Foglioline lineari o quasi, più piccole (4-8 per 1-1 1/2 mm.). Racemi a 4-12 fi., lunghi 2-3 cm. — Nez luoghi aridi. — A. tenuifolius Vill. (1789), non L. 9 MICROPHYLLUS Bess. in DC. (1825) — Vessillo oblungo-obovato, smarginato, lungo al massimo !/> volta più delle ali. Foglioline tutte ovali od oblunghe. Legume a peluria nera. Pianta di 10-15 cm. Fg. a 6-10 paia di foglioline glabre di sopra, pe- lose di sotto, a peli inseriti per il mezzo. Peduncoli quasi sempre ter- minali, uguali alla fg.; racemi ovali, densi. Calice a peli in gran parte neri. Corolla 1-1 !/ volte più lunga del calice. Legume lungo 8-10 mm. Il resto e. s. 2. Pascoli: Alpi ven., trent., valtell. e piem.; 5-7. [Alpi sino Bosnia). 28 A. leontinus Wulf. (1781) 2065 Sez. VI. CaLYcocysTIs BGE. (1868). 30 (7) Pianta + bianco-argentina, legnosa in basso, cespugliosa (1-8 dm.). Fg. a 3-10 paia di foglioline, oblunghe, ovali od anche strettam. lan- ceolate (larghe 2-6 mm.); stipole libere, le super. lanceolate. Peduncoli lunghi circa il doppio della fg.; racemi ovali, densi. Calice tubuloso-cam- panulato, villoso per peli bianchi e neri, a denti lanceolati, neri. Corolla lunga circa 2 volte il calice; vessillo più lungo delle ali. Legumi eretti, lunghi 12-15 mm., a breve rostro obliquo, bianco-lanosi. X. Luoghi roc- ciosi; 5-6. Magg.-Lugl. [Eur. media dalla Spa. alla Russ. mer.]. 29 A. vesicarius L. (1753) 2064 NIETO A CET NAT È + 4 i) 892 1 LEGUMINOSAE [505 Astragalus A Piante bianco--sericee. Foglioline a 3--6 paia. Calice a denti lunghi 1/4 -- 1/3 del tubo. a Corolla violetta, col vessillo spesso porporino. Calice ovale. — Alpi Zomb. e piem., Nizz., App. piceno al M. Vettore ed abr.[|Spa. Alpi franc.]. — TYPICUS b Corolla interam. bianco--giallognola. Calice cilindrico. — Alto Adige nella V. Venosta. [Endem.|.— A. vesic. v. albidus Hausm. (1851) — A. venostanus Kern. (1871). 8 LEUCANTHUS SaL.--MarscH. (1840), D. TORRE et S. (1909) B Pianta verde--sericea. Foglioline a 5-10 paia. Calice a denti lunghi 1/3 -- 1/2 del tubo. — Corolla bianco--giallognola col vessillo porporino o rr. del tutto biancastra. — Reg. Giulia, Friuli or., Trevig. pr. Vittorio, Veron. sui M. Les- sini. [Dalla Carniola all’Epiro e Dobrugia.).. — A. carniolicus Kern. (1896). ‘< PASTELLIANUS (PoLLINI, 1816) Sez. VII. CaLYcOPHysa BGE. (1868). 31 (5) Pianta villoso-lanosa, eretta, robusta (5-15 dm.). Fg. lunghissime, a 20-30 paia di foglioline ovali-lanceolate; stipole libere, lanceolato-acu- minate. Racemi ovoidei, a molti fi. sessili. Calice densam. lanoso, largam. campanulato, a denti lanceolati, subeguali al tubo. Corolla gialla, ‘/o più lunga del calice. Legume ovoideo-compresso, lungo 7-8 mm., con api- colo incurvato, irsuto. Y. Luoghi sassosi e rupestri, raro; 5-6. Lugl.-Ag. | Delf. Reg. cauc. As. centr.|. 30 A. alopecuroides L. (1753) (1) 2065 A Calice a denti super. più brevi del vessillo, lunghi 4-7 mm., gl’infer. ugua- glianti la carena e lunghi 6-9 mm. a Fusti semplici, con 2-6 racemi, questi lunghi 4-10 cm. e spesso subsessili. — V. d’Aosta in V. di Cogne tra Epinel e Crétaz, pr. lo chàlet di Tavail- lon, pr. è casolari degli Ors e fra Lilla e Goilles. | Delfin. As. centr.}. — A. maximus W. (1803). a ALOPECURUS (PaLnt., 1800) b Fusti spesso ramosi, più robusti (alti sino a 144 cm.), con sino a 20 e più racemi, questi lunghi 6--15 cm. e peduncolati. -—— V. d’Aosta in Valtor- nenche a Torgnon pr. la Cappella di St. Evance. [Endem.|. — A. alopecu- roides De Sauss. (1796), non L. 8 SAUSSUREANUS PAMP. (1907) B Calice a denti super. subeguali al vessillo, lunghi 8-10 mm., gl’infer. supe- ranti la carena e lunghi 10--14 mm. — Fusti semplici, con 2--5 racemi, questi lunghi 4-6 cm. e densissimi. — V. d’Aosta in V. di Cogne tra Crétaz ed Epinel. [Delf. Reg. cauc.|.. — A. alopecuroides Wint. (1788), non L. — A. alop. 8 Wint. a Wildenowii Pamp. (1907). x WinTERLI PAMP. (1907) Sez. VIII. TRAGACANTHA (L., 1735). 32 (1) Peli attaccati per una estremità (quindi semplici). Calice a denti mai più brevi del tubo. 33 — Peli attaccati per un punto mediano (quindi con 2 branche parallele alla superficie d’inserzione). Calice a denti lunghi '/ - !/5 del tubo. Pianta legnosa, ramosissima, densam. cespugliosa (2-3 dm.), a fusti fo- gliosi in alto e nel resto coperti dalle stipole e picciuoli persistenti. (1) La fig. 2065 dell’Iconografia rappresenta la var. Hookerî Pamp. a gallicus Pamp. (1907), propria del Delfinato e forse della V. d’Aosta. | 505 Astragalus] 71 LEGUMINOSAR 893 Fg. a 5-14 paia di foglioline, piccole, oblunghe; stipole amplessicauli, saldate alla base. Racemi ascellari, 2-moltiflori; peduncoli ora brevi ora subeguali alla fg. o più lunghi. Calice tubuloso, coperto di brevi peli bianchi e neri. Corolla lunga circa 3 volte il calice. Legume oblungo, acuminato, lungo 10-13 mm., villoso, a tramezzo spesso completo. Semi 4-12. È. Rupi ed arene mar. 0 pascoli sassosi di montagna; 2 e 4-7. Apr.-Ag: [Eur. mer.-occ. Dalm. Monten. Afr. bor.|. 31 A. Tragacantha L. (1753) 2066 A Foglioline rotondate; stipole pelose all’esterno, bifide, a lacinie largam. trian- golari. Corolla bianca. Pianta bianco-sericea. — Sic. pr. Trapani nell'is. Ron- ciglio, Sard. mer. e sett. a S. Teresa, Porto-Torres ed is. Asinara, Cors.; 2. Apr.-Giu. o MASSILIENSIS (Lam., 1783) B Foglioline acute; stipole glabre o pelose solo all’apice, bipartite, a lacinie lanceolate. Corolla giallognola o porporina (almeno in parte). Pianta cene- rino-pubescente o più rr. bianco--sericea. — App. pavese al M. Lesima, centr., camp., salern. al M. Alburno, lucano al M. Sirino e cal. al M. Mula, Sard. e Cors.; 2-0. [Dalm. Monten.]. — A. genargenteus Moris (1827) (f. brevira- cemosa) — A. mass. v. montanus Salis (1834) — A. angustifolius Vis. (1852). 8 sIRINICUS (TEN., 1827) 33 Fi. 4-8 in racemi ascellari assai brevem. peduncolati. Vessillo uni- formem. attenuato sino alla base. Legume a 6-8 semi. Pianta c. s. (2-4 dm.), + pelosa, talora biancastra. Fg. a 6-10 paia di foglioline bislunghe, mucronate; stipole c. s., a parte libera lanceolato-acuminata. Racemi assai più brevi delle fg.; peduncolo nascosto dalle stipole ; brattee ovato- od oblungo-acuminate, cigliate; bratteole nulle. Calice c. s., mollem. bianco-villoso, a denti lesiniformi-aristati, cigliato-piumosi, poco più lun- ghi del tubo. Corolla roseo-bianchiccia, lunga 2 volte il calice. Legume ovale, mucronato, tomentoso, a tramezzo incompleto. &. Luoghi aridi: Alpi dalle ticin. alle Mar., A. Apuane, App. tosco-em. all’ Alpe di So- raggio, umbro, piceno, abr. e camp. al M. Meta; 5-7, rr. 3-4 (in Piem. anche al piano alla Venaria e lungo la Ceronda). Magg.-Ag. [Spa. bor. Pir. Alpi franc. e svizz. Dalm.? Grec. Cefal... — A. aristatus L’Hérit. (1785) — A. Pseudo-tragacantha Ten. (1830), non Pall. 32 A. sempervirens Lam. (1783) 2067 — Fi. 4-7 in fascetti ascellari sessili. Vessillo munito di una orecchietta per lato. Legume ad 1 seme solo. 34 84 Calice a denti lineari o lineari-lanceolati; bratteole brevi od anche rudimentali o nulle, in ogni caso aderenti ma non saldate al tubo calicino. Pianta densam. cespugliosa (1-2 dm.). Fg. a 4-9 paia di to- glioline. Brattee lanceolate, navicolari-falcate, villose sul dorso specialm. all'apice. Legume ovale, villoso-piumoso. Il resto c. s. È. Luoghi sterili ; 5-7. Magg.-Lugl. [Spa. Epiro Grec. As. oce.). 33 A. siculus Biv. (1809) 2068 A Calice a denti lineari-lesiniformi, gradatam. attenuati all’apice, Foglioline a peluria appressata, quasi glabre da adulte, brevem. aristate. Corolla roseo- carnicina, a vessillo con linee più cariche. — 87. sull'Etna da 1000 a 2400 m. più comune sul versante sud, più scarso în quelli or. ed occ., mancante in quello nord (terreno vulcanico). | Epîro). o TYPICUS 894 (1 LEGUMINOSAE [505 Astragalus B Calice a denti lineari--lanceolati, brevem. e bruscam. attenuato--aristati, na- scosti da densa peluria. Foglioline cenerino--villose anche da adulte per peluria meno appressata, mucronate. Corolla bianco-giallognola, a vessillo con linee carnicine. — S7c. nelle Nebrodi da 1200 m. in su (terreno cal- care). [Spa... — A. Boissieri Fisch. (1853). 3 NEBRODENSIS (PresL, 1840) Guss. (1848) 2068 — Calice a denti filiformi; bratteole subeguali ai denti calicini, saldate al tubo alla base. Pianta largam. cespugliosa (2-3 dm.). Foglioline ci- gliate alla base e di sotto, nel resto glabre, mucronate. Corolla roseò- carnicina. Legume ovoideo-oblungo (lungo 5 mm. circa), densam. lanoso, staccantesi assieme al calice ed alle bratteole, che sono ambedue densam. piumosi per peli bianco-nivei. Seme oblungo-compresso (lungo 3 mm.), olivaceo-scuro con punti neri. Il resto c. s. È. Luoghi aridi in terreno granitico; Cal. alla Sila ed all’ Aspromonte a Montalto; 5. Giu.-Lugl. | Endem.|. — A. eriocephalus Ten. (1811), non W. — A. siculus v. calabrus Ten. (1835-36) — A. calabricus Fischer (1853). 34 A. calabrus Fiori (1907) 2069 Astragalus campester x Hallerî n. comb. = Oxytropis hybrida et O. camp. X Hal leri Bruegger (1882) = A. hybridus et A. camp. X variabilis Rouy (1900). — Valtell. nel Bormiese al passo d’Umbrail ed a Leverone. Nota. — Astragalus contortuplicatus L. (153), origin. dell'Eur. or. ed As. (dalla Reg. danub. all’India), fu indicato di Sic. (Jan) e di Sard. (Plazza), ma non più segnalato in tempi recenti. — A. maritimus Moris (1837), indicato dell’is. S. Pietro pr. la Sard., rimane sempre entità incerta e non più ritrovata posteriormente. Gen. 506. Glycyrrhiza L. (1737). (Spec. 12 circa; della Reg. medit., As. temp. e subtrop., Am. bor.-occ. e mer.- temp. ed Austral.). 1 Racemi lassi, allungati. Legume glabro, inerme, lineare-compresso. Pianta glanduloso-resinosa, attaccaticcia. Rd. dolce, strisciante. Fusti eretti, cilindrico-angolosi (6-10 dm.). Fg. a 4-7 paia di foglioline ellit- tiche od oblunghe, smarginate; stipole nulle. Racemi peduncolati, generalm. più brevi della fg. Fi. piccoli. Calice tubuloso, quasi bilabiato, a denti lanceolati. Corolla azzurrognola. Legume coriaceo, 15-30 per 5-7 mm., ingrossato nelle suture, indeiscente od alla fine bivalve, a 2-6 semi. %. Luoghi arenosi od argillosi, specialm. mar.: Istria, Lit. ven., Lomb., Parmig., Bologn. sugl’'argini del Primaro, Ferrar. a Bastia di Longa- strino, Tosc. a Grosseto e nel Senese, Umbria fra S. Enea e Castel delle Forme, Piceno, It. mer., Sic. e Sard.; colt. e forse in parecchi dei luo- ghi citati solo inselvat.; 2 e 3. Giu.-Lugl. [Eur. mer. e media-or. Cauec. Rodi As. occ. e centr. Alger... — Volg. Liquirizia, Regolizia. 1 G. glabra L. (1753) 2070 — Spighe capituliformi, dense, globose. Legume spinoso per lunghe setole rigide e rosso-ferruginee, ovale. Pianta glabra o quasi, inodora. 506 Glyeyrrhiza] (1 LEGUMINOSAE 895 Fusti angolosi (9-12 dm.). Fg. a 2-6 paia di foglioline c. s., acute e mucronulate, con glandole pellucide di sotto; stipole lanceolate. Spighe brevem. peduncolate, assai più brevi della fg. Calice a denti triango- lari. Corolla azzurro-porporina. Legume 15 per 7 mm., a 1-2 semi. Il resto c. s. E. Puglie a Bari e Lecce e Basil. a Pomarico ece.; 2. Giu. [Bale. Reg. danub. Russ. mer. Cauce. As. occ... — Volg. c. s. 2 G. echinata L. (1753) 2071 Gen. 507. Psoràlea L. (1742). (Spec. 100 circa, la maggior parte dell’Afr. mer. ed Am. bor., poche dell’Eur. mer., As. temp. e trop., Afr. ed Austral.). 1 Capolino. Foglioline intere o quasi. Pianta pelosa, minutam. glandulosa, con odore resinoso forte. Fusti eretti, striati (3-12 dm.). Fg. lungam. picciolate, a 3 foglioline oblungo-lanceolate od ovate; stipole lungam. acuminate. Capolini subglobosi, cinti da brattee con 3 denti acuminati; peduncolo più lungo della fg. Calice campanulato, quasi bilabiato (col dente infer. più lungo), densam. irsuto, a denti lanceolati. Corolla az- zurro-violacea o biancastra. Legume irsuto, ovale-compresso, con lungo rostro appiattito sporgente dal calice, indeiscente, ad 1 solo seme. % Luoghi sterili; 2, rr. 4 (talora sino ad 800-1000 m.). Magg.-Lugl. | Reg. medit. Crimea Arab. Can.). 1 P. bituminosa L. (1753) 2072 A Pianta a pelosità scarsa ed appressata, a fusti non comprimibili tra le dita e poco ramosi. Capolini a 10-15 fi.; brattee appena più brevi del tubo ca- licino. Corolla più lunga del dente infer. del calice. — Istria, Pen. dal Nizz. e Faentino în giù ed isole. — P. bit. f. ovata Rouy (1899) (f. foliolis latior.). o. TYPICA B Pianta a pelosità più abbondante e più patente, a fusti più vigorosi © com- primibili, più ramosi. Capolini a 12-80 fi.; brattee più lunghe del tubo ca- licino. Corolla subeguale al dente infer. del calice. — It. mer. ed isole. — P. plumosa Rehb. (1832) (f. foliolis angustior.). è PALAESTINA (GOUAN, 1773) — Racemo. Foglioline irregolarm. dentate in alto. Pianta cosparsa di glandole nere, ascendente-eretta (3-5 dm.). Foglioline romboideo-subro- tonde, pelose sui nervi di sotto. Racemi densi in alto e lassi alla base, con 1 bratteola ad ogni fi. Corolla biancastra, a carena porporina al- l’apice, subeguale al dente infer. del calice. Legume papilloso-verrucoso, ovoideo, senza rostro, appena sporgente dal calice. Il resto c. s. 7. Luoghi mar.; 2. Marz.-Giu. [Spa. mer. Afr. bor.-oce. Can. Mad.).. — P. den- tata DC. (1825). 2 P. americana L. (1753) 2073 A Racemi più lunghi della fg. Calice quasi glabro. — Propria delle Can. e Mad. % TYPICA B Racemi uguali alla fg. o più brevi. Calice villoso-irsuto. — Puglie tra Bar- letta e Castel Trinità, Sic. tra Marsala e Castelvetrano al lago Chenisia ed a Mazzara; forse importata. [Spa. mer. Tun. Alger. Marocco]. — P. dentata 8 DC. (1825) — P. alnifolia Bert. (1850) — P. dent. v. villosa Coss. ex Wk. (1893). 9 POLYSTACHYA (Poir., 1816) 2073 896 (1 LEGUMINOSAE [508 Amorpha Gen. 508. Amòrpha L. (1737). (Spec. 10 circa, dell’Am. bor.). Arbusto di 1-4 m., a polloni affilati, con gemme suppletive situate. sotto le gemme normali. Fg. picciolate, glabre o pelose, ad 11-25 foglioline ellit- tico-oblunghe, con 1 stipoletta setacea alla base di ognuna, mucronulate, in- terissime, spesso munite di glandole trasparenti; stipole rudimentali. Racemi spiciformi, densi e lunghi, spesso parecchi insieme, a fi. con brevi pedicelli articolati; brattee e bratteole piccole, caduche. Calice campanulato, a denti rotondati, brevissimi, l’infer. un po’ più lungo. Corolla ridotta al solo ves- sillo accartocciato a tubo, violetto-porporino, lungo 2-3 volte il calice. Stami brevem. saldati in basso, sporgenti. Legume oblungo-falcato, lungo 7-10 mm., coperto da grosse glandole, indeiscente, ad 1-2 semi oblungo-incurvati. è. Origin. dell’ Am. bor.: colt. per ornam. e qua e là nat. nell’It. bor. lungo i fiumi e le siepi (specialm. lungo il Po ov'è abbondantissima) e lungo l’ Arno a Pisa. Giu.-Lugl. — Volg. Indaco bastardo, Amorfa. A. fruticosa L. (1753) 2074 Gen, 509. Galèga L. (1737). (Spec. 3, dell'Eur. mer. e media ed As. occ.). Pianta glabra, cespugliosa, a fusti eretti, striati (6-10 dm.). Fg. brevem. picciolate, ad 11-19 foglioline oblungo-lanceolate, mucronate, interissime; stipole semisaettate, lungam. acuminate. Racemi più lunghi della fg.; pedi- celli gracili, con brattea lineare-setacea, uguale ad essi. Calice campanulato, a denti subeguali, lesiniformi, appena più lunghi del tubo. Corolla azzurro- pallida (rr. bianca del tutto o solo le ali e la carena), assai più lunga del calice. Legume lineare-subcilindrico, strozzato tra i semi, acuminato, glabro, deiscente. Semi 2-6, cilindrico-reniformi. Y. Luoghi erbosi-umidi e presso i corsi d’acqua, comune: Istria e Pen. (più rr. al sud); 2-4. Magg--Est. | Eur. media e mer. As. occ., nat. Alger... — Volg. Capraggine, Avanese. G. officinalis L. (1753) 2075 Gen. 510. Wistaària Nutt. (18318). (Spec. 4, della Cina, Giapp. ed Am. bor.). Liana altam. volubile, pelosa nelle parti erbacee. Foglioline 7-11, ovali-acu- minate, interissime, con 1 stipoletta setacea alla base; stipole ridotte ad un tubercolo. Racemi moltiflori, pendenti; pedicelli lunghetti; brattee dapprima cingenti i fi., ma poi prontam. caduche. Calice quasi bilabiato, a 2 denti super. brevi e 3 infer. lesiniformi. Corolla grande, azzurro-lillacina (rr. bianca). Le- gume allungato, compresso-turgido, vellutato, deiscente in 2 valve coriacee. Semi parecchi. &. Origin. della Cina e Mongolia: frequentem. colt. per ornam.; 2-4. Magg.-Giu. — Glycine W. (1803) — Gl. chinensis Sims (1819) — W. chin. DC. (1825) — W. sinensis Sweet (1827) — Kraunhia Taub. (1891). — Volg. GHicine. W. floribunda DO. (1825) 2076 511 Robinia] T1 LEGUMINOSAE 97 Gen. 511. Robinia L. (1737). (Spec. 6, dell’Am. bor. e Messico). Albero alto sino a 25 m., a gemme nascoste in una cavità sotto la cica- trice fogliare. Fg. glabre, a foglioline picciolettate, ovali o bislunghe, mu- cronulate, con stipoletta alla base; stipole spesso ridotte ad aculei robusti ed acuminati. Racemi glabri, pendenti; pedicelli lunghetti; brattee caducis- sime. Fi. odorosi. Calice a denti tutti brevi, triangolari, pubescente. Corolla bianca col vessillo giallognolo alla base. Legume piano, coriaceo, lungo 5-10 cm., a sutura super. strettam. alata, deiscente. Semi 4-7, oblunghi, neri. è. Origin. dell’Am. bor.: largam. colt. e nat.; 2-4. Magg.-Lugl. |C'olt. nat. Reg. temp.|. — Volg. Falsa- Acacia, Acacia, Robinia. R. Pseudo-Acacia L. (1753) 2077 A Fg. a 9-19 foglioline, subeguali o la terminale più grande. a Pianta a ramificazione irregolare e lassa, munita di grossi aculei. — Zstrza, Pen. ed isole. o TYPICA b Pianta a ramificazione più regolare e densa, formante una chioma glo- boso-depressa, inerme o quasi. — Colt. nei viali (riprodotta per innesto). — R. Ps.-Ac. v. umbraculifera DC. (1818). 8 INERMIS (Dum.-Cours., 1811) B Fg. ridotte alla sola fogliolina terminale assai grande (5-12 per 3-4 1/2 cm.), talora accompagnata da 1 o 2 laterali ridottissime. — Colt. come la v. prec. — R. Ps.-Ac. f. monophylla Carr. (1860) — R. monoph. Jaeger (1865). | UNIFOLIOLA TaLou (1859) Nota. — Si colt. talora a scopo ornam. le due spec. seg. a corolla rosea ed a rami giovani e racemi setoloso-glandulosi: &. viscosa Vent. (1800) = R. glutinosa Sims (1801) dell’Am. bor.-or. — R. hispida L. (1767) = R. rosea Lois. (1804) del- l’Am. bor. ed anche l’ibrido: A. viscosa x Ps.- Acacia C. K. Schneiîd. (1907) = R. ambigua Poir. (1816) = R. hybrida Audib. (1825). Gen. 512. Colùtea L. (1735). (Spec. circa 10, forse da ridursi a 3, dell'Eur. media e mer., As. temp. e subtrop., Afr. bor., Eritrea ed Abiss.). Arbusto minutam. peloso nelle parti erbacee (2-6 m.). Fg. a 7-13 foglio- line ovate o subrotonde, brevissimam. picciolettate, mucronulate, glabre di sopra; stipole piccole, lanceolate. Racemi più brevi della fg., a 2-6 fi. brevem. pedicellati; brattee minute. Calice a bocca obliqua, a denti piccoli, triango- lari, nerastri. Corolla lunga circa 2 cm., gialla. Legume vescicoso-rigonfio, pellucido, stipitato, a forma di barchetta, deiscente verso l’apice, glabro o pelosetto, pendulo. Semi molti, reniformi, nerastri. £. Boschetti e rupi: Istria, Pen., Ischia, Sard. e Cors.; 4, rr. 2 e 3. Magg.-Est. [Eur. media e mer. Cauc. As. min. Alger., colt... — Volg. Colutea, Vescicaria. C. arborescens L. (1753) 2078 57 (1 LEGUMINOSAE [513 Scorpiurus Tribù VII. HEDYSAREXZE. Gen. 5183. Scorpiùrus L. (1735). (Spec. 6 circa, della Reg. medit., Abiss. ed Is. atl.). ] Legume munito sulle costole esterne di tubercoli conici o di spine lunghette uncinate. Peduncoli 1-4-flori. Pianta poco pelosa per peli appressati o quasi glabra, diffuso-cespugliosa (5-35 cm.). Fg. oblungo-spa- tolate, carnosette, interissime, ristrette in picciuolo; stipole lungam. acu- minate. Peduncoli uguali alla fg. o più lunghi; bratteole piccolissime; pedicelli brevi, ricurvi nel frutto. Calice quasi bilabiato, a denti acumi- nati, più lunghi del tubo. Corolla gialla, col vessillo striato di rosso verso l'unghia, lunga il doppio del calice. Legume cilindrico, # con- torto-involuto, solcato. Semi solitari negli articoli, attenuati alle 2 estre- mità. O. Luoghi erbosi o colt., frequente; 2, rr. 3 e 4. Apr.-Giu. [ Reg. medit. Crimea Abiss. Is. atl.]. 1 S. muricata L. (1753) 2079 A Legume lassam. involuto, ad aculei ridotti a brevi tubercoli conici, glabro o minutam. papilloso. Semi allungati, arcuato-semilunari. — Puglie, Basi. e Sard. [Spa. Port.). o TYPICUS B Legume c. s., ma ad aculei brevi, radi e per lo più diritti all’apice, glabro o peloso-irto. Semi c. s. — Lig. a S. Remo, Leccese a Nardò, Basil. a Muro?, Sard. e Cors. a Pontera [Reg. medit. Pers. Can... — ? S. intermedia N. Terr. (1907). 8 suLcaTA (L., 1758) C Legume strettam. convoluto, ad aculei + lunghi, densi, uncinati o bifidi al- l'apice. Semi brevi, fortem. incurvato-reniformi. a Legume ad aculei più corti e più robusti, peloso-irto od anche glabro. — Qua e là colla var. seg. — S. sulcata S. et S. (1833), non L. — S. subvill. v. breviaculeatus Batt. et Trab. (1884). ACUTIFOLIA (Viv., 1824) bLegume ad aculei più lunghi e più gracili, glabro o peloso-irto. — Zstrza, Polesine a Rosolina, Pen. dal Nizz. ed Emil. in giù ed isole, avvent. O. Tic. ecc. [Leg. medit. Crimea Is. atl.|. dè SUBVILLOSA (L., 1753) 2079' — Legume munito sulle costole esterne di tubercoli dilatato-capitati all’apice (quindi stipitati). Peduncoli 1- o rr. 2-flori. Pianta con vil- losità patente ma scarsa (5-40 cm.). Calice a denti uguali al tubo. Le- gume grosso, strettam. convoluto, ad articoli subglobosi, glabro, a co- stole interne appena marcate. Semi grossi, ellissoidei, non attenuati alle estremità. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi, raro: Tosc. sul M. Pisano, Ancona al M. Conero, Puglie, Basil.? Malta? e Sard., avvent. nel Pu- vese, in Cors. non più veduta; 2. Apr.-Magg. [Eur. medit. Afr. bor.-occ.). 2 S. vermiculata L. (1753) 2080 Gen. 514. Ornithopus L. (1737). (Spec. 8, della Reg. medit., Eur. centr., As. occ., Afr. trop., Can. e Brasile mer.). 1 Fg. tutte picciolate. Calice a denti lunghi !/6 del tubo. Legume glabro, cilindrico-compresso. Pianta gracile, diffusa, a pelosità scarsa ed ap- pressata (1-5 dm.). Fg. a 7-13 foglioline, piccole, oblunghe; stipole pic- “PR 514 Ornithopus| (1 LEGUMINOSAE 899 cole, ovate. Fi. 2-5, piccoli, sopra peduncoli filiformi, generalm. superanti lavi; pedicelli snbnulli; bratteole minime. Calice tubuloso, a denti subeguali, lanceolati. Corolla giallo-dorata col vessillo venato di rosso. Legume gracile (20-30 per 1-1 !/ mm.), non strozzato fra gli articoli, arcuato, uncinato all'apice. Seme unico per articolo, oblungo. ©. Luoghi erbosi: lungo il Tirreno dal Nizz. alla C'al., Pantelleria ; 2 e 4. Apr.-Giu. [Reg. medit. Eur. occ. Can. Mad.|. — Scorpiurus Mill. (1768) — O. exsti- pulatus Thore (1802-03) — O. ebracteatus Brot. (1804) — O. pygmaeus Viv. (1808) (f. reducta). 1 O. pinnatus G. C. Druce (1907) 2081 — Fg. infer. picciolate, le super. sessili. Calice a denti lunghi 1/5 - 2/3 del tubo. Legume peloso, manifestam. compresso. 2 2 Corolla gialla. Legume appena strozzato tra gli articoli, a rostro generalm. più lungo dei singoli articoli ed incurvato ad arco, piut- tosto grande (30-40 per 2-3 mm.). Pianta mollem. villosa (1-5 dm.). Fg. ad 11-33 foglioline, oblunghe, mueronulate; stipole subnulle. Fi. c. s., sopra peduncoli subeguali alla fg. ed accompagnati da 1 brattea simile alle fg. Ualice a denti lesiniformi, lunghi 2/3 del tubo. ©. Luoghi erbosi e colt., frequente: Nizz., Lig., Tosc., Pesarese, It. centr., mer. ed ins., avvent. nel Novarese: 2, rr. 4. Apr.-Giu. [ Reg. medit. Eur. occ. Can. Mad.]. 2 0. compressus L. (1753) 2082 — Corolla bianca con vene rosee. Legume manifestam. strozzato tra gli articoli, a rostro più breve dei singoli articoli e diritto, piccolo (13-16 per 1-1 !/a mm.). Pianta gracile, + villosa (5-50 cm.) Calice a denti lanceolati, lunghi !/» del tubo. Il resto c. s. ©. Luoghi erbosi per lo più boschivi, qua e là: Lomb., Novarese, App. savonese fra M. Cucco e M. Castellazzo, Tosc., Cal. al M. Pollino, Sard. e Cors.; 2-4. Magg.- Lugl. | Eur. media ed occ. Alger.|. — O. intermedius Roth (1788) (f. major). 3 O. perpusillus L. (1753) 2083 (ren. 515. Coronilla L. (1737). (Spec. 18 circa, dell’Eur., As. occ., Afr, bor. e Can.). 1 Fg. semplici o trifogliolate (almeno le infer.). Erba annua. Unghia dei petali appena più lunga del calice. Sez. I. ARTHROLOBIUM 3 — Fg. tutte imparipennate. Erbe (perenni od annue) od arbusti. 2 2 Unghia dei petali subeguale al calice. Erbe od arbusti. Sez. II. EUCORONILLA 4 — Unghia dei petali 2-3 volte più lunga del calice. Arbusto. Sez. III. EMERUS 9 Sez. I. ARTHROLOBIUM (DESV., 1813). 3 (1) Pianta glabra, glauca, ramosa (1-4 dm.). Fg. grassette, le infer. sem- plici, cuneato-oblunghe, rr. trifogliolate a foglioline quasi lanceolate e poco ineguali; stipole piccole, saldate in 1 sola opposta alla fg., acutam. bidentata. Peduncoli poco più lunghi della fg., ad 1-4 fi. piccoli; brat- teole piccole; pedicelli grossetti, corti. Calice quasi bilabiato, a denti 900 (1 LEGUMINOSAE (515 Coronilla piccoli, triangolari. Corolla gialla. Legumi lineari, arcuato-patenti, tetra- goni, a parecchi articoli con lievi strozzature, brevem. rostrati, lunghi 3-5 cm. O. Campi e luoghi ghiaiosi; 2-4. Apr.- Giu. [| Reg. medit. Crimea Caue. Pers... — Ornithopus L. (1753) — Arthrolob. Desv. (1813). — Volg. Piè-di-corvo, Canterella. 1 C. Scorpioides Koch (1837) 2084 A Fg. medie e super. tutte 3-fogliolate, a foglioline laterali piccole, rotonde, contigue al fusto, la mediana grande, ovale, brevem. picciolettata. — Zstrza, Pen. ed isole. o TYPICA B Fg. medie e super. in parte imparipennate, a 2-5 paia di foglioline ovate od obovato-cuneate. — Qua e la: Veronese, Faentino, Laz. al M. Circeo, Camp., Nap., Gargano, Leccese e Sic. |Spa. Tripol... — Ornithopus Poir. (1789) — O. lotoides Viv. (1804) — Arthrolob. DC. (1825). 8 REPANDA (Guss., 1844) Sez. II. EUcoRONILLA BENTH. (1865). 4 (2) Corolla rosea o bianco-violacea. Erbe. Stipole libere. 5 — Corolla gialla. Erbe od arbusti. 6 5 Pianta annua o bienne. Peduncoli a 3-6 rr. sino a 10 fi. Pianta glabra o sparsa di setole, diffusa (2-9 dm.). Fg. lungam. picciolate, ad 11-17 fo- glioline obovato-oblunghe, smarginate con un mucrone; stipole oblungo- lanceolate, caduche. Peduncoli generalm. più lunghi della fg.; brattee piccole, riflesse; pedicelli appena più lunghi del calice. Calice brevis- simo, a denti piccoli, acuti. Corolla piccola, rosea o bianchiccia, con ca- rena a rostro porporino. Legumi eretti, gracili, tetragoni, a rostro in- curvato, lunghi 6-7 mm. O, OO. Luoghi erbosi: Istria, Veron., Lig., Romagna a Cesena e Roversano, Marche, Abr., Laz. e Rodi Garganico ; 2. Magg.-Giu. [| Bale. Creta As. min. Siria Crimea Cauc.). — ©. parvi- flora Moench (1794), non W. 2 C. cretica L. (1753) 2085 — Pianta perenne. Peduncoli a 10-20 fi. Pianta glabra, diffusa, a fusti angolosi e fistolosi (3-15 dm.). Fg. infer. brevem. picciolate, le altre sessili, tutte a 15-25 foglioline oblunghe, ottuse, mucronulate, picciolet- tate; stipole lanceolato-lineari. Pedicelli lunghi quasi il doppio del ca- lice. Corolla grandicella, rosea variegata di roseo e bianco, rr. affatto bianca, violacea o porporina. Legumi lunghi 3-5 cm. Il resto c. s. V. Luoghi erbosi, siepi e boschi, comune: Istria, Pen. e Capraia ; 2-4. Magg.- Lugl. [Eur. media e mer. As. occ., nat. Am. bor... — Volg. Vecciarini. 3 C. varia L. (1753) 2086 6 (4) Piante totalm. erbacee o legnose alla base soltanto. Stipole sal- date tra loro in 1 sola opposta alla fg. o le super. libere. 7 — Arbusti + elevati, a fusti talora giunchiformi. Stipole sempre libere. 8 7 Peduncoli moltiflori. Stipole super. libere. Fusti totalm. erbacei o quasi, semplici o poco ramosi, eretti (4-7 dm.). Pianta glabra, glauca. Fg. ses- sili, ad 8-13 foglioline grandi (largne 7-20 mm.), ovate od obovate; sti- pole piccole, lanceolate, caduche. Peduncoli lunghi il doppio della fg.;. bratteole nulle; pedicelli gracili, lunghi il triplo del calice. Fi. piccoli, odcrosi. Legumi riflessi, diritti, lunghi 11/2-21/2cm., a 2-5 articoli 515 Coronilla] 1 LEGUMINOSAE 901 oblunghi, tetragono-compressi. %. Luoghi selvatici, qua e là: dall’ Istria al Bresciano, Piem. e Lig. occ. ; 5. Magg.-Giu. [Eur. media As. occ.|. — C. montana Jacq. (1762). 4 C. coronata L. (1759) 2087 — Peduncoli con 10 fi. al più. Stipole tutte saldate. Fusti legnosi alla base, ramoso-cespugliosi, per lo più sdraiato-ascendenti (1-3 dm.). Fg. a 5-13 foglioline piccole (larghe 2-6 mm.), carnosette, obovate od oblunghe, con stretto margine cartilagineo, ottuse, mucronulate; stipole membranacee, caduche. Peduncoli 1-2 volte più lunghi della tg.; brat- teole formanti un piccolo collaretto o nulle; pedicelli subeguali al calice. Il resto c. s. %. Luoghi aridi sassosi; 2 e 4, rr. 3. Magg.-Ag. [Eur. centr. e mer. Afr. bor.-occ.). 5 C. minima L. (1756) 2088 A Stipole piccole, bidentate. Paio infer. di foglioline contiguo al fusto (fg. ses- sili) Legume ad angoli non alati. — Pen. (rara al sud). |Reg. medit. occ. Vallese]. 0, TYPICA B Stipole grandi, bifide. Paio infer. di foglioline © distante dal fusto (fg. pic- ciolate). Legume ad angoli strettam. alati. — Istria, Alpi, A. Apuane, App. laz., abr. e cal. al M. Pollino. |Eur. centr. Bale. Crimea). — C. minima Jacq. (175), non L. 8 VAGINALIS (LAM., 1786) 8 (6) Rami giunchiformi, quasi nudi. Fg. a 3-7 foglioline larghe 3-4 mm. al massimo, ottuse. Pianta glabra, glauca, eretta, legnosa alla base (2-8 dm.). Fg. brevem. picciolate, le super. ternate; foglioline carnosette, bislungo-cuneate, mucronulate; stipole lanceolate, membranacee, caduche. Peduncoli ascellari e terminali, più lunghi della fg., a 6-10 fi. piccoli, inodori; bratteole minime; pedicelli lunghi 1-2 volte il calice, che bha denti brevissimi. Legumi pendenti, diritti, lunghi 15-25 mm., a 2-7 ar- ticoli cilindrico-biangolosi. è. Luoghi aridi sassosi: M. Argentaro, Gar- gano e Leccese, non più ritrovata a Nizza; 2. Apr.-Giu. [Reg. medit. occ. Dalm.|. 6 C. juncea L. (1753) 2089 — Rami non giunchiformi, densam. fogliosi. Fg. a 5-13 foglioline larghe generalm. più di 4 mm., troncato-smarginate od obeordate. Arbusto sempreverde, densam. ramoso, glabro (2-7 dm.) Fg. picciolate; foglio- line carnosette, obovato-cuneate, mucronulate; stipole caduche. Pedun- coli con 4-12 fi. odorosi, giallo-dorati; bratteole nulle; pedicelli subeguali al calice. Il resto c. s. è. Rupi calcaree; 2. Genn.-Magg. [Eur.. medit. Afr. bor.-occ.]. 7 C. valentina L. (1753) 2090 r i Stipole grandi, quasi orbicolari. Fg. a 4-6 paia di foglioline smarginato-obcor- date. Legume a 4-7 articoli. Pianta intensam. glauca. — Nizz., Lig. occ., Tosc., Laz., Puglie, Avell. pr. S. Agata al Castelluzzo, Basil., Cal. ed isole ; talora colt. per ornam. — C. stipularis Lam. (1786). o. TYPICA B Stipole mediocri, obovato-acute. Fg. a 2-3 paia di foglioline troncato-smar- ginate o rr. obcordate. Legume ad 1-8 articoli. Pianta verde-glauca. — Sic. a Palermo [Franc. mer. Alger... — C. valent. Biv. (1806), non L. — C. glauca f Bert. (1847). 8 PENTAPHYLLOIDES (Rouv, 1900) C Stipole piccole, lanceolato--acuminate. Il resto come nella var. prec. — A. Apuane, Laz., Nap., Basil., Sic. e Malta; coltivasi. [Eur. medit. Afr. bor.|. GLAUCA (L., 1755) 902 1 LEGUMINOSAE {515 Coronilla Sez. III. EMERUS (ADANS., 1763). 9 (2) Arbusto sempreverde, quasi glabro, a rami angolosi (1-3 m.). Fg. pic- ciolate, a 5-9 foglioline obovato-cuneate, talora smarginate, glauche di sotto; stipole libere, piccole, triangolari. Bratteole piccole, pelose; pedi- celli più brevi del calice. Fi. inodori. Calice a denti brevi, gibboso alla base. Corolla grande, gialla. Legumi pendenti, cilindrico-subcompressi, striati, a 6-10 articoli. è. Boschi e siepi, comune; 2-5. Genn-Giu. [Eur. centr. e mer. As. min. Tunisia). — Volg. Dondolino, Erba-cornetta. 8 C. Èmerus L. (1753) 2091 A Peduncoli lunghi circa come la fg., 2--3--flori. Unghia dei petali lunga circa 53 volte il calice. Legume lungo 4--8 cm. — Istria, Pen., Capri, Procida, Ischia, Sic., Malta, Cors., Pelagosa e Tremiti. o TYPICA B Peduncoli lunghi 2-3 volte la fg., 5--8--flori. Unghia dei petali lunga circa il doppio del calice. Legume lungo 6--10 cm., a strozzature meno pronunciate (qualche volta si presentano con gli stessi caratteri anche le forme di ri- fioritura autunno-invernali del tipo). — Istria, Carnia, Veron., Firenze, Laz., Anconiîtano, prov. di Foggia, Salernit., Cal., Sic. ecc. [| Bale. Creta Rodi As. min. Siria Crimea). — C. Emerus S. et S. (1833) — C. Em. v. austriaca Heimerl (1884). 2 EMEROIDES (Borss. et SpPR., 1845) (Gen. 516. Hippocréèpis L. (1735). (Spec. 10 circa, della Reg. medit. e Can., 1 estesa all'Eur. media). 1 Pianta perenne. Escavazioni del legume formanti un segmento di cerchio, largam. aperte dal lato esterno. Fusti cespugliosi, ascendenti (1-3 rr. sino 10 dm.). Fg. picciolate, a 7-13 foglioline, talora smarginate, mucronulate; stipole ovali. Peduncoli lunghi sino a 15 cm., a 6-7 fi.; bratteole piccolissime; pedicelli più brevi del calice, che ha denti ovali-lan- ceolati. Corolla lunga 8-12 mm., gialla. Legume piano-compresso, glan- duloso-scabro, per lo più arcuato, a 2-10 articoli incavati a ferro di ca- vallo, 15-40 per 2-3 mm. %. Luoghi erbosi secchi, comune; 2-7. Magg.-Ag. |Eur. media e mer. Ingh.|. — Volg. Sferra-Cavallo. 1 H. comosa L. (1753) 2092 A Legume ad escavazioni semicircolari nel lato super., assai flessuoso nell’infer.; a glandole rossastre. Pianta quasi glabra, a foglioline obovate o bislunghe. — Istria, Pen. e Sard.; 2--1. % TYPICA B legume più stretto, ad escavazioni poco profonde nel lato super., quasi di- ritto nell’infer., a glandole biancastre. Pianta + glauco--pelosa, a foglioline più strette, bislungo--lineari. — Bergam. a Predore, Pavese sopra Varzi, Abr., Laz., It. mer. e Sic.; 2 e 4. [Eur. medit.]. 2 GLAUCA (TEN., 1811) — Piante annue. Escavazioni del legume formanti un cerchio completo o quasi, chiuse o strettam. aperte dal lato esterno. 2 2 Fi. 2-6 sopra peduncoli uguaglianti o superanti la fg. Legume per lo. più fortem. arcuato. Pianta a pelosità scarsa, appressata od anche glabra, ascendente-eretta (1-3 dm.). Fg. a 2-15 foglioline per lo più —eTn 5 516 Hippocrepis] (1 LEGUMINOSAE 903 troncate o smarginate; stipole lanceolato-acuminate, con alla base 1-2 glandole globose. Calice a denti lanceolato-acuti. Corolla piccola. Legume a 3-7 articoli, 15-35 per 3-4 mm. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi 0 sab- biosi, qua e là; 2, rr. 4. Marz.-Giu. [Reg. medit. Crimea Is. atl.). — Volg. Budellina, Millegrani. 2 H. multisiliquosa L. (1753) 2093 A Legume a seni rivolti dal lato convesso, glabro o papilloso--glanduloso sul- l’arco. Foglioline obovato--bislunghe. — Abr., Laz., Camp., Sic., Malta, Linosa, Lamped., Sard. e Cors. o. TYPICA B Legume a seni per lo più rivolti dal lato concavo, scabro--irto sull’arco. Fo- glioline lineari nelle fg. super., obovato--bislunghe nelle infer. — Nizz., Lig., Pavese a Varzi, Emil. pr. Scandiano, It. centr., mer. ed ins. |Reg. medit.|. 8 cILIATA (W., 1808) lì — Fi. solitari o rr. geminati, quasi sessili. Legume diritto o leggerm. arcuato. Pianta glabra o quasi, sdraiata (5-25 cm.). Foglioline bislungo- cuneate, smarginate. Legume a 4-6 articoli, coi seni per lo più rivolti dal lato convesso, papilloso-scabri sull'arco o più rr. affatto lisci, 20-30 per 4-5 mm. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi: Istria, Parmig., Pen. dal Nizz. e Bologn. în giù ed isole; 2, rr. 4. Apr.-Giu. [.Reg. medit. Transilv. Crimea Cauc.). 3 H. unisiliquosa L. (1753) 2094 Gen. 517. Securigera DC. (1805). (Spec. unica). Pianta quasi glabra, prostrato-ascendente (1-3 dm.). Fg. picciolate, ad 11-15 foglioline bislungo-cuneate, troncate o smarginate, mucronulate, glauche di sotto: stipole piccole, lanceolate. Peduncoli molto più lunghi della fg., pelosi in basso, a 3-9 fi. mediocri; bratteole minute; pedicelli grossi e brevi. Calice a denti ovato-acuminati. Corolla giallo-dorata. Legume eretto-patente, piano-compresso, diritto, rostrato-uncinato, verde ed ingrossato ai margini, biancastro e minutam. papilloso sulle facce, non articolato, ma con setti cel- lulosici, indeiscente, 6-9 cm. per 4-5 mm. Semi 8-12, rettangolari. O. Luoghi erbosi e colt.: Istria, Pen. dal Nizz. e Bologn. în giù, Sic., Cors. ed Elba; 2, rr. 4. Magg.- Giu. [Eur. medit. Crimea Cauc. As. occ. Maroc.|]. — Coronilla L. (1753) — Securidaca lutea Mill. (1768) — Securigera Coronilla DC. (1805) — Bonaveria Desv. (1813). S. Securidaca Deg. et Doerfi. (1897) 2095 Gen. 518. Hedysarum L. (1735). (Spec. 60 circa, dell’Eur., Afr. bor., As. temp. e mont. ed Am. bor.). 1 Legume inerme, liscio; stipole saldate in 1 sola opposta alla fg. Pianta quasi glabra, cespugliosa. Fg. picciolate, ad 11-19 foglioline ovali o bislun- ghe; stipole scariose, bifido-acuminate. Racemi 1-5, moltiflori, + pelosi; brattee spesso superanti i pedicelli, che sono subeguali al calice. Fi. pen- denti, quasi unilaterali, lunghi 15-20 mm. Calice campanulato, a fauce obliqua e denti acuminati, + ineguali. Corolla violaceo-porporina (rr. va- riegata di bianco e violetto od affatto bianca); vessillo uguale alle ali ed un po’ più breve della carena. Legume a 2-5 articoli ovali, piano-com- 904 71 LEGUMINOSAE [518 Hedysarum pressi, venosi, con 1 seme ciascuno. %. Pascoli e roccie; 7. Lugl.-Ag. [Eur. As. occ. Sib.|. — H. alpinum f L. (1753) — Astragal. Hedysaroides L. (1753) — H. Hedysar. Schinz et Thell. (1913). 1 H. obscurum L. (1759) 2096 A Fusti di 1-5 dm. Foglioline generalm. smarginate e brevem. mucronate. Pe- duncolo eguale alla fg. Legumi adulti per lo più glabri. — Alpi, App. moden. al M. Cimone. o TYPICUM B Fusti di 5 dm. circa. Foglioline ottuse od acute, con un mucrone lungo quasi 1 mm. Peduncolo più lungo della fg. Legumi pubescenti anche da adulti. — Alpi ven., piem. ecc. [Endem.]}. — H. obsc. v. elongatum Beck (1902). 8 EXALTATUM (KERN., 1874) — Legumi tubercolati o spinosi. Stipole libere. 2 2 Fi. 3-10 in racemi capituliformi. Foglioline piccole (larghe 1-5 mm.). Pianta prostrata, a pelosità appressata + abbondante (1-5 dm.). Fg. brevem. picciolate, a 9-11 foglioline troncate o smarginate, obovate nelle fg. infer., bislunghe o.quasi lineari nelle super.; stipole ovato-acuminate, scariose. Brattee assai più lunghe dei pedicelli, che sono brevissimi. Calice a denti lanceolati, lunghi 11/0-2 volte il tubo. Vessillo uguale od appena più lungo della carena ed 1/4 più delle ali. Legume pubescente, ad 1-4 arti coli rotondi, coperti di aculei uncinati. ©). Luoghi erbosi aridi; 2. Apr. Magg. [Reg. medit.|. 2 H. spinosissimum L. (1753) 2097 A Corolla roseo--viva, lunga 11-12 mm. Peduncoli più lunghi della fg., a 4-6 fi. Legume a spine lesiniformi, più lunghe che nelle 2 var. seg. — Proprio della Spa. a TYPICUM B Corolla roseo--pallida, lunga 8-10 mm. Peduncoli più lunghi della fg., a 3-8 fi. — WSîc., Malta a Comino, Sard. e Cors. pr. Bonifacio. [ Reg. medit.|.. — H. capitat. Guss. (1828), non Desf. — H. spinosiss. S. et S. (1883), non L. — H. capit. 8 pallens Moris (1837) — H. Sibthorpii Nym. (1878). 3 PALLENS Rouy (1900) (HALACSY, 1901) 2097 C Corolla roseo-porporina o rr. biancastra, lunga 15-20 mm. Peduncoli poco più lunghi od anche più brevi della fg., a 5-10 fi. — Nyzz., Mentone, S. Remo, Tosc., It. centr. e mer., Malta, Lamped., Sard., Cors. e Pianosa. (Eur. medit. Afr. bor.) — H. pallidum Biv. (1806), non Desf. = H. capit. v. pallidum Strobl (1887) (f. flor. albidis) — H. corsicum Balb. (1813) — H. variegatum Portenschl. (1824) — H. spinosiss. Ten. (1880). CAPITATUM (Desr., 1800) — Fi. numerosi in racemi allungati, spiciformi. Foglioline + grandi (larghe 5-35 mm.). Pianta diffuso-ascendente, a pelosità appressata (1-8 dm.). Fg. picciolate, a 7-11 foglioline ovali (subrotonde nelle radi- cali), ottuse, mucronulate, pelose di sotto ed al margine; stipole trian- golari-acuminate. Racemi generalm. superanti le fg., pubescenti od irsuti; brattee e pedicelli c. s. Calice a denti più lunghi del tubo. Corolla vi- stosa, rosso-porporina (rr. bianca); vessillo poco più lungo delle ali e della carena. Legume a 2-4 articoli quasi rotondi, ingrossati al margine, tubercolato-spinosi, glabri. ©, %. Luoghi argillosi: Istria, Bergam., Nova- rese, Lig., Pen. dalla Romagna e Tosc. in giù, Elba, Sic., Malta e Sard.; spesso colt. per foraggio e quindi in parecchi dei luoghi citati soltanto nat. od avvent.; 2, rr. 4. Magg.-Giu. [Spa. Afr. bor.-oce.; colt. nat. al- trove]. — Vols. Sulla, Guadarubio. 3 H. coronarium L. (1753) 2098 ti MT LI PRA 519 Onobrychis] 71 LEGUMINOSAE 905 Gen. 519. Onòbrychis L. (1735). (Spec. 80 circa, da ridursi, dell’ Eur. media e mer., As. temp. massime occ. ed Afr. bor.). 1 Piante perenni, Racemi a molti fi. 2 — Piante annue. Racemi a 3-7 fi. 3 2 Fusti fioriferi + allungati. Ali più brevi dei denti calicini o rr. uguali ad essi. Pianta cespugliosa, spesso legnosa alla base. Fg. radicali lungam. picciolate, ad 8-15 foglioline, le cauline talora subsessili, con sino a 25 foglioline, oblungo-lineari; stipole scariose, ora libere ed ora saldate in basso, lanceolato-acuminate. Peduncoli alla fine molto più lunghi della fg.; racemi allungati. Calice a denti subeguali, lanceolato-lesiniformi. Corolla 1/4 -1 volta più lunga del calice. Legume compresso-tumido, semirotondo, coriaceo, crestato sul dorso, alveolato e spesso spinoso sulle facce. Seme unico, reniforme. Y. Luoghi erbosi, frequente; 2-7. Maga.-Ag. [| Eur. media e mer. As. occ. e bor. Afr. bor.-occ., colt. nat. altrove). — Hedysar. Ono- brychis L. (1753) — O. Onobrychis Karst. (1883). — Volg. Lupinella, Fieno-santo, Crocetta. 1 O. viciaefolia Scop. (1772) 2099 A Vessillo uguale alla carena o più breve (rr. un po’ più lungo). a Legumi e calici brevem. pelosi. I Vessillo uguale alla carena od un po’ più lungo. 1 Legume lungo 6-8 mm., ad aculei lunghi al più 1 mm. Denti del ca- lice lunghi 11/2 - 4 volte il tubo. Corolla rosea con venature più ca- riche (rr. bianca). Pianta poco pelosa o quasi glabra, eretto-ascen- dente (1-8 dm.). — Istria e Pen., spesso colt. e per lo più inselvat. ; 2-5. o SATIVA (LAM., 1778) 2 Legume lungo 4-6 mm., ad aculei lunghi 1/2 - 2 mm. A Racemi prima dell’antesi non chiomati. Denti calicini lanceolati, lun- ghi 11/2- 21/2 volte il tubo, totalm. pelosi per peli lunghetti e molli. Corolla roseo-pallida, venata. — Carso Triestino, Alto Adige, Trentino, Veronese, Lomb., C. Tic. e V. d’Aosta a Diémoz; 2 e 4. [Dalla Franc. Svizz. Tir. e Dalm. alla Russ. ed As. centr... — Hedysar. Kit. (1814) — O. Tommasinii Jord. et Auct. p. p. — O. Gaudiniana Jord. (1852). 3 ARENARIA (DC., 1825) AA Racemi prima dell’antesi con una specie di chioma formata dai denti calicini sporgenti ed un po’ divaricati. Denti calicini setacei, lun- ghi 3-4 volte il tubo, cigliati solo al margine e con peli più brevi. Corolla c. s. — Fiume, Istria, Triestino, Friuli a Monfalcone e Ge- mona, monti del Salernit., Avell. ecc.; 2 e 4. [Dalm. Alban.]. — O. sativa Ten. p. p. (1830) — O. Visianii Borb. (1877) — O. ocellata Beck (1902). Tommasini (Jorp., 1851) II Vessillo (nella maggior parte dei fi.) più breve della carena di 1-1 1/2 mm. — Corolla porporina, lunga 10-14 mm. Legume lungo 5-8 mm., ad aculei lunghi 1/2 - 11/2 mm. Pianta prostrato-ascendente (1-2 dm.). — Alpi ed App. bor. e centr.; 6-7. [Eur. media e mer. As. occ.) — O. con- ferta Desv. (1814), Ten. (1830) — O. alpicola Arv.-T. (1871) — O. vic. v. Gaudiniana L. Vace. (1904). è MONTANA (Lam. et DC., 1805) 906 (1 LEGUMINOSAE (919 Onobrychis b Legumi e calici lungam. irsuti. Piante più pelose, bianco-argentine. * Denti calicini lunghi circa 4 volte il tubo. + Legume a cresta con aculei lunghi 1-2 mm. Corolla lunga 9-12 mm., bianca, rr. con strie rosee sul vessillo o soffusa di roseo alla base e sul margine della carena. — App. centr. e mer., Gargano ; 5--7. [ Bale. Ungh. Roman.).. — Hedysar W. et K. (1805) — O. Tenoreana Lac. p. p. (19.050: e ALBA (DEsv., 1814) ++ Legume a cresta con aculei lunghi 3-4 mm. Corolla roseo--pallida, venata. — Puglie e Basil.; 2 e 4. [Endem.]). — Hedysar. Guss. (1826) — 0. alba B Ten. (1830). € ECHINATA (D. Don, 1832) #* Denti calicini lunghi 2-2 1/9 volte il tubo. — Corolla lunga 10-13 mm., bianca col vessillo e la parte anter. della carena rosei (rr. interam. roseo--pallida). Fusti sterili numerosi. Legume ad aculei lunghi 2-3 mm. — Salernit. sui M. Cervialto, Motola, Serra le Puglie e di Calvanico ; 5-7. [Balec. Grec.). — O. pulchella Heldr. (1859), non Schrenk — O. Te- noreana Lac. p. p. (1911). x LACONICA (Borss., 1870) B Vessillo 1/3 più lungo della carena. — Pianta prostrato--ascendente (1-4 dm.). Calice irsuto, a denti lunghi 3 volte il tubo. Corolla piccola, roseo--pallida, venata. Legume lungo 5-6 mm., irsuto, ad aculei lunghi 1/2--1 mm. — Nizz., Lig. occ. sino Genova ed App. pavese sui M. Boglelio e Lesima; 2 e 4. [Eur. mer.--occ. Rodi As. min. Siria). — Hedysar. Chaix in Vill. (1786). 6 suPINA (Lam. et DC., 1805) — Fusti fioriferi raccorciati e quindi peduncoli quasi radicali, scapi- formi. Ali più lunghe dei denti calicini. Pianta peloso-sericea (2-4 dm.). Fg. con sino a 31 foglioline lineari, mucronate. Peduncoli lunghissimi ; racemi piuttosto lassi. Calice a denti lunghi 1 !/> - 2 volte il tubo. Corolla bianca, lunga quasi 3 volte il calice. Legume piccolo, brevem. peloso, reticolato-alveolato, a cresta appena denticolata, inerme. %. Luoghi pie- trosi aridi; Nizz., V. d’ Aosta ed App. parmig. a M. Cajo; 2 e 4. Magg.- Giu. |Franc. mer. Spa. centr. ed or.). — Hedysar. L. (1759) — O. tenui- folia Moench (1802). 2 0. saxatilis Lam. (1778) 2100 3 (1) Peduncoli lunghi 2-3 volte la fg. Cresta del legume a 5-6 denti fogliacei, ovato-lanceolati, bruscam. terminati in breve spina di- ritta od uncinata. Pianta a pelosità setolosa, appressata, eretto-ascen- dente (1-3 Am.). Fg. radicali lungam., le cauline brevem. picciolate, tutte a 7-17 foglioline bislunghe, mucronulate; stipole saldate, bifido-acumi- nate. Racemi a 3-5 fi. Calice a denti lanceolati, brevem. aristati, lun- ghi 3-4 volte il tubo. Corolla porporina, poco più lunga del calice, a petali subeguali in lunghezza. Legume peloso-sericeo, largam. crestato, profondam. alveolato e spesso brevem. aculeato. O. Luoghi erbosi aridi: pr. Campobasso, Avell. pr. Calitri, Nap., Capri, Puglie, Basil. e Sic. ; 2. Marz.-Magg.|Dalm. Monten. Grec. Creta As. min. Siria]. — Hedysar. cristatum Turra (1765) (non O. cristata Pomel) — H. aequid. S. et S. (1813) —— O. cretica Desv. (1814) — O. foveolata Ser. (1825) (f. fruct. aculeatis). 3 0. aequidentata D’Urv. (1822) 2101 — Peduncoli uguali o poco più lunghi della fg. Cresta del legume a . 6-7 aculei brevem. dilatati alla base, lesiniformi, uncinati. Pianta diffuso-prostrata (1-4 dm.). Fg. infer. picciolate, le super. sessili; stipole 519 Onobrychis] 71 LEGUMINOSAE 907 saldate o libere. Racemi a 2-7 fi. Calice a denti lunghi 2-3 volte il tubo. Corolla rosea, subeguale al calice. Legume pubescente o rr. glabro, densam. coperto di aculei simili a quelli della cresta e poco più. corti. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi gridi: Istria, Monfalcone, Pen. dal Nizz. e Parmig. in giù, Capri e Sic.; 2, rr. 4. Magg.-Giu. [Reg. medit. C'uuc. — Hedysar. L. (1753) — O. depressa Presl (1826) (f. fruct. glabris). — Volg. Lappoli. 4 0. Caput-galli Lam. (1778) 2102 ] | |e Gen. 520. Arachis L. (1735). (Spec. 7 del Brasile). Fusti eretti (2-3 dm.). Fg. lungam. picciolate, paripennate, a 2 paia di foglioline ovali, pelose al margine e nei picciuoli od anche glabre; stipole saldate in parte al picciuolo, amplessicauli, a parte libera lungam. acumi- nata. Fi. sessili, 5-7 in spighe nell’ascella delle fg. basali; bratteole lineari. Calice a tubo lungo, filiforme, simulante un pedicello; i 4 denti super. sal- dati. Corolla gialla, inserita all’apice del tubo calicino. Legume maturante sotto terra, con stipite sottile, simulante un pedicello, oblungo, reticolato, indeiscente, strozzato fra i semi ma non articolato. Semi 2-4, grossi, ovoidei, oleosi. O. Origin. del Brasile, ma probabilm. derivata da altre spec. perchè non si conosce spont.; colt. rr. tra noi nei luoghi più caldi. Est. [C'olt. paesi intertrop. ed Eur. mer.|. — Volg. Arachide, Brustolini americani. A. hypogaea L. (1753) 2105 Tribù VIII. VICIEZ. (Gen. 521. Cicer L. (1735). (Spec. 14 circa, dell'Eur. medit.--or., As. occ. ed Abiss.). Pianta glandoloso-pelosa, vischiosa, assai ramosa (2-5 dm.). Fg. brevem. picciolate, a 7-15 foglioline ovali o bislunghe, acutam. seghettate; stipole semisaettate, inciso-dentate. Peduncoli articolati e bratteolati verso il mezzo, 1-fori, assai più brevi della fg. Calice largam. campanulato, obliquo, a denti lanceolati, quasi uguali. Corolla azzurro-porporina o bianchiccia, poco più lunga del calice: vessillo subrotondo, ricoprente gli altri petali. Legume ovato, vescicoso, brevem. rostrato, peloso, pendulo. Semi 1-2, globosi, bernoccoluti, neri o gialli. O. Origin. probabilm. della Reg. Caspica, ma non trovato con certezza spont. (forse derivato dal C. songaricum dell’ As. centr. o dal C. cu- neatum dell’ Abiss.); frequentem. colt.; 2-4. Giu.-Lugl. [Colt. Reg. temp. e calde). — Volg. Cece. | C. arietinum L. (1753) 2104 Gen. 522. Pisum L. (1735). (Spec. 2 o 3, dell'Eur. medit., Reg. danub., As. occ. ed Afr. bor.). Pianta glabra, glauca, prostrata o rampicante (3-20 dm.). Fg. paripennate, ad 1-3 paia di foglioline grandi, ovali o bislunghe, intere o dentate nel margine esterno in basso; rachide terminata da un cirro ramoso; stipole 908 (1 LEGUMINOSAE [522 Pisum grandi, simili alle foglioline, ma semicordate e dentate alla base, amplessi- cauli. Peduncoli articolati e spesso aristati in alto. Calice coi 2 denti super. ovato-lanceolati ed i 2 infer. largam. lanceolati, tutti acuminati. Vessillo grande, obovato-smarginato; ali aderenti alla carena. Stilo scavato a doccia nel lato infer., villoso in alto nel lato super. Legume lineare-oblungo (5-10 per 1-1 1/9 cm.), dapprima compresso, quasi cilindrico a maturità, reticolato. Semi parecchi, rotondi o cuboidei. O. Luoghi boschivi e colt.; 2-4. Apr.- Giu. [ Reg. medit. Reg. danub. Cauc., colt. Reg. temp. e subtrop., nat. Eur. media]. — P. commune Clavaud (1884). P. sativum L. (1753) 2105 A Corolla bianca (rr. con sfumature violacee). Semi di color chiaro uniforme. — Peduncoli di lunghezza variabile, con 1--2 o rr. più fi. — Probabilm. de- rivato dalle var. seg. colla colt.; colt. ovunque. — Volg. Pisello. o HORTENSE NEILR. (1859) (AscH. et GrR., 1910) B Corolla roseo--violacea ad ali intensam. porporine (rr. bianca). Semi bruno--ne- rastri o variegati. a Semi contigui, angoloso--cuboidei, lisci, screziati. Peduncoli per lo più subeguali alle stipole e ad 1 fi. solo lungo 15-20 mm. Fg. ad 1-3 paia di foglioline. Legume 4-6 cm. per 8-10 mm. — Probabdilm. sorto colla coltura, colt. per foraggio e qua e là inselvat. nei campi, siepi e boschetti : It. super. e media, Giglio, Pianosa, Capri, Sard. e Malta. [Colt. nat. Eur.|. — Vols. Rubiglio, Orbiglio. 8 ARVENSE (L., 1753) b Semi discosti tra loro, globosi, minutam. granulosi sotto la lente o quasi lisci, neri o screziati. Peduncoli sempre assai più lunghi delle stipole, ad 1-3 fi. lunghi 20--30 mm. Fg. a 2--3 (rr. 1) paia di foglioline. Legume 5-0 cm. per 11-12 mm. — Boschetti, qua e là selvat. od avvent.: Istria, Euganei, Alto Adige, Nizz. e dal’Emil. e Tosc. alla Basil., Ischia, Sic., Pantell., Sard., Cors., Capraia, Elba e Giglio. | Reg. medit. Ungh. Cauc. Pers. Himal.]. — P. biflorum Rat. (1810) (f. semin. levibus marmoratis) — P. variegatum Presl (1826). * ELATIUS (STEV., 1808) Gen. 523. Lathyrus L. (1735). (Spec. 100 circa, dell’Emisf. bor., poche nei monti dell’Afr. trop. e nell’Am. mer.). 1 Piante eirrose (almeno nelle fg. super.) od anehe non cirrose ma in tal caso fi. solitari. 2 — Piante non cirrose, a fi. racemosi. Stilo non contorto. Fg. tutte composte. Sez. VII. OroBUS 22 2 Fg. ridotte ad un cirro ; stipole grandi, funzionanti da fg. Stilo non contorto. Sez. I. APHACA 7 — Fg. ridotte al picciuolo appiattito in fillodio; cirri mancanti. Stilo non contorto. Sez. II. NIissoLIA 8 — Fg., almeno le super., portanti 1 o più paia di foglioline. 3 3 Fg., almeno le infer., ridotte al picciuolo appiattito in fillodio. Ves- sillo bigibboso-calloso sotto la metà. Stilo non contorto. Sez. III. CLYMENUM 9 — Fg. tutte (tranne talora alcune infer.) ad 1 o più paia di foglioline. Vessillo mai bigibboso-calloso. 4 KM MERE PPT 529 Lathyrus] (1 LEGUMINOSAE 909 4 Piante annue. Stilo scanalato di sotto. 5 — Piante perenni. 6 5 Stilo non contorto. Fusti angoloso-bitaglienti, ma non alati, Peduncoli sempre ad 1 solo fi. lungo al più 13 mm. Sez. VI. OROBASTRUM p. p. 17 — Stilo contorto. Fusti bialati (talora assai strettam.). Peduncoli ad 1 solo od anche 1-4 fi. lunghi generalm. più di 13 mm. Sez. IV. CICERCULA 10 6 (4) Stilo contorto, tubuloso inferiorm. Corolla mai gialla e fg. ad 1 solo paio di foglioline o rr. le super. con 2, Sez. V. EULATHYRUS 15 — Stilo non contorto, scanalato di sotto. Corolla gialla oppure di altro colore ma allora le fg. hanno tutte 2-4 paia di foglioline, Sez. VI. OROBASTRUM p. p. 21 Sez. I. APHACA (ADANS., 1763). 7 (2) Pianta glabra, verde-glauca, sdraiata o rampicante, gracile (2-5 dm.). Stipole ovate. Peduncoli lunghi sino al doppio della stipola, articolati e bratteolati presso al fi. Calice a denti lanceolato-acuti. Corolla gialla. Legume lineare-falcato, reticolato-venoso (20-30 per 5-7 mm.). Semi ro- tondo-compressi, lisci, rosso-bruni. O. Tra le messi, comune ed infestante: 2-5. Magg.--Ag. [Reg. medit. Eur. media As. occ., nat. Giapp. ecc.].. — Volg. Mullaghera, Fior-galletto, Vetriolo. ’‘1L.‘Àphaca L. (1753) 2106 A Stipole più brevi degli internodi. Peduncoli 1--flori o solo qualcuno 2--floro. a Stipole troncate e con 2 orecchiette divergenti alla base. Calice a denti lunghi 2 volte il tubo. Corolla sorpassante di poco i denti calicini. — Pen. ed isole. 4 TYPICUS b Stipole cordato--astate alla base. Calice a denti lunghi 1/2 -- 1 volta il tubo. Corolla sorpassante di 6-8 mm. i denti calicini. — Pola, Ste., Cors. ecc. | Franc. Germ. Ungh. Bale. As. min... — L. Aph. v. grandiflorus Heldr. (1877). B AFFINIS (Guss., 1844) B Stipole subeguali agli internodi. Peduncoli in maggioranza 2-flori. — Il resto come nel tipo. — Pr. Trieste, da ricercarsi. | Bulgaria]. € FLORIBUNDUS (VEL., 1886) Sez. II. NissòLIA (ADANS., 1763). 8 (2) Pianta glabra, eretta, a fusti angolosi, generalm. semplici (2-6 dm.). Fillodii acuminati, moltinervi; stipole minime. Peduncoli filiformi, 1- o rr. 2-flori, più brevi del fillodio, articolati c. s. Calice minutam. peloso, a denti lanceolato-acuminati. Corolla rossa, lunga 2 volte il calice. Legume strettam. lineare (5-6 cm. per 3-4 mm.), diritto, venato pel lungo. Semi minutam. verrucosi, bruni. ©. Luoghi erbosi e colt.; 2-5. Magg.-Lugl. [Reg. medit. Eur. media Cauc.]. 2 L. Nissolia L. (1753) 2107 A Fillodi lineari-lanceolati, larghi 4-10 mm. Legume pubescente. — Istria, Pen. (raro al nord) ed isole. % TYPICUS B Fillodi lineari, larghi 2-3 mm. Legume glabro. — Col tipo. — L. Niss. v. glabrescens Freyn (1877) — L. Niss. v. linearis Rouy (1899). B GRAMINEUS (S. F. Gray, 1821) (KERN., 1863) 910 T1 LEGUMINOSAE (523 Lathyrus Sez. III. CLYMENUM (ADANS., 1768). 9 (3) Corolla giallo-pallida. Foglioline largam. ovate. Pianta glabra, verde-glauca, sdraiata o rampicante, a fusti alati (3-6 dm.). Fg. infer. e media col solo picciuolo fogliaceo, lanceolato od ellittico terminante in cirro per lo più ramoso e stipole nulle; le supreme ad 1-2 paia di foglioline e stipole semiastate (rr. tutte le fg. senza foglioline). Pedun- coli 1-flori, assai più brevi della fg., articolati poco sopra la metà. Ca- lice a denti lanceolati, subegnali al tubo. Corolla lunga circa 2 volte il calice. Legume lineare-oblungo (6 cm. per 12 mm.), con 2 ali membra- nose sul dorso. Semi lisci, bruni. ©. Boschetti, siepi e seminati: Istria, Pen. dal Nizz. e Romagna in giù ed isole, rr. avvent. nell’ It. bor.; 2. Apr.- Giu. | Reg. medit... — Pisum L. (1753). 3 L. Ochrus DC. (1805) 2108 — (Corolla a vessillo porporino o violaceo e gli altri petali più pallidi. Foglioline oblungo-lanceolate o lineari. Pianta glabra, rampicante, a fusti alati (2-10 dm.). Fg. infer. col solo picciuolo alato, lanceolato, senza stipole; le altre a picciuolo strettam. alato, 1-5 paia di foglioline larghe 2-11 mm., cirro ramoso e stipole semiastate. Peduncoli 1-5-flori, subeguali alla fo. o più lunghi, mutici od aristati. Calice a denti acuti, uguali al tubo o più brevi. Corolla lunga 3 volte il calice. Legume lineare-oblungo (4-6 cm. per 5-10 mm.), scanalati sul dorso. Semi troncati, variegati. O. Boschi, campi e luoghi erbosi aridi; 2, rr. 4. Apr.-Lugl. [Reg. medit. Mad.). — L. auriculatus Bert. (1806). — Volg. Cicerchia porporina. 4 L. articulatus L. (1753) 2109 A Vessillo senza mucrone. Stilo ad apice ottuso, non contratto in punta lesi- niforme. Foglioline verdi-chiare. Peduncoli 1-2- rr. 3-flori. Semi ad ilo lungo 2-3 mm. — Lig. occ., It. mer. ed ins. — L. tenuifolius Desf. (1800). vu TYPICUS B Vessillo e stilo c. s., però questo munito di un mucrone ricurvo. Foglioline glauche almeno di sotto. Peduncoli generalm. 1-flori. Semi c. s. — Lig. occ. Cors. al Capo Corso. [Maroc. ?). 8 LIGUSTICUS Burn. (1896) ( Stilo contratto (sopra l’apice ottuso) in punta lesiniforme-allungata, riflessa. Vessillo mucronulato nella smarginatura terminale. Foglioline verdi--chiare. Peduncoli 2--5-- rr. 1-flori. Semi ad ilo lungo 4-4 1/9 mm. — Istria, Pavese, Lig., Bologn., Cesena a S. Demetrio, Tosc., It. centr., mer. ed ins. — L. pur- pureus Desf. (1808), non Gilib. = L. alatus Ten. (1811) (f. latifoliolata). x CLymenumM (L., 1753) Sez. IV. CrckRcuLa MeEDIC. (1787). 10 (5) Peduncoli più brevi della fg. o subeguali ad essa. Legume glabro. 11 — Peduncoli assai più lunghi della fg. Legume tubercolato-irsuto. 14 11 Stipole semisaettato-lineari, larghe meno di 1 mm. Semi grossam. tubercolati, angolosi. Pianta glabra, rampicante, a fusti strettam. alati in alto (5-15 dm.). Fg. ad 1 paio solo di foglioline, lungam. lineari-lan- | ceolate, larghe 2-18 mm.; cirro ramoso; picciuolo strettam. alato. Pedun- è coli 1-5-flori. Calice a denti triangolari-acuminati, uguali al tubo. Corolla 525 Lathyrus | (1 LEGUMINOSAE 911 gialla od aranciata, lunga 2-3 volte il calice. Legume c. s. O. Campi e luoghi incolti, qua e là: Istria, Pen. ed isole; 2-4. Apr.-Giu. [Reg. medit. e caspica Abiss. Is. atl.|. 5 L. annuus L. (1756) 2110 — Stipole semisaettato-lanceolate, larghe più di 1 mm. Semi lisci. 12 12 Calice frutt. a denti riflessi. Corolla giallo-rossigna. Stilo assai largo. Foglioline bislungo-lanceolate, mucronulate. Peduncoli 1-flori. Calice a denti lanceolati, lunghi il doppio del tubo. Legume allungato, leggerm. 3-carenato sul dorso. Il resto c. s. O. Campi e luoghi erbosi: Sic., Malta e Sard. pr. Cagliari, avvent. a Nizza: 2. Apr.-Giu. [As. occ. Cirenaica]. — L. amoenus Fenzl (1842). 6 L. Gorgoni Parl. (1838) 2111 — Calice frutt. a denti eretti. Corolla variante dal porporino al roseo, azzurro e bianco. Stilo più stretto. 3 13 Peduncoli sempre I-flori. Calice a denti lanceolato-acuminati, lun- ghi 11/4 -2 volte il tubo. Legume oblungo o romboideo (3-5 em. per 8-15 mm.), a 3-5 semi. Pianta verde-glauca, glabra o rr. cigliata, fetida, sdraiata o rampicante, a fusti strettam. alati (2-6 dm.). Fg. ad I o rr. 2 paia di foglioline. Semi angoloso-tetragoni, cenerini con macchie scure. O. Campi e luoghi erbosi; 2-4. Marz.-Giu. |Reg. medit. Crimea Cauc. Pers. Can., colt. nat. Abiss. Guinea Cile ecc.|. — Volg. Cicerchia. 7 L. Gicera L. (1753) 2112 A Legume largo 8--10 mm., scanalato lungo la sutura dorsale. Corolla porpo- rina, lunga 1-2 cm. Foglioline lineari o lanceolate, acuminate. — Istria, Pen. ed isole, spont. e colt. — L. erythrinus Presl (1826) (f. major grandiflora) — L. dubius Ten. (1830) (f. reducta). o. TYPICUS B Legume largo 10-15 mm., con 2 ali membranose assai larghe lungo la su- tura dorsale. Corolla rosea, azzurrognola o bianca, più grande che nel tipo. Foglioline c. s. — Colt. e talora inselvat. B satIVUS (L., 1753) 2112' C Legume largo 7-8 mm., con 2 ali larghe ed ondulate lungo la sutura dor- sale e 2 più strette lungo la ventrale. Corolla sanguigna, grande poco più di 1/9 del tipo. Foglioline piccole, oblunghe. Fusti gracili (6-15 cm.). — Stc. pr. Palermo. |Grec.]. QUADRIMARGINATUS (Bory et CH., 1888) — Peduncoli 1-3-flori, Calice a denti triangolari-acuminati, subeguali al tubo. Legume lineare, a 6-7 semi (9 ecm. per 9 mm.). Pianta glabra c. s. (6-12 dm.). Fg. con 1 paio di foglioline oblunghe, ottuse con un mucrone; picciuoli alati; cirro ramoso. Corolla rosso-porporina, lunga 2-3 volte il calice, inodora. Legume a suture depresse. Semi angolosi, subrotondo-oblunghi. O. Siepi: Sard. ad Iglesias: 2. Apr.-Magg. |Reg. medit. occ. Mad.|. 8 L. tingitanus L. (1753) 2113 14 (10) Foglioline ovali-oblunghe, Fi. lunghi 20-25 mm., generalm, odo- rosi. Semi lisci. Fusti sdraiati o rampicanti, bialati (6-12 dm.). Fg. e pic- ciuoli c. s.; stipole semisaettate, acuminate. Peduncoli lunghissimi, 1-3-flori. Calice a denti acuminati, subeguali al tubo. Corolla a vessillo porporino e gli altri petali azzurri (nelle piante colt. di svariati colori). Legume bislungo, spesso falcato (7 cm. per 12 min.) Semi quasi globosi, per lo più biancastri. ©. Luoghi selvatici, per lo più argillosi; 2 e 4. Apr-Magg. [Endem.; colt. nat. Reg. medit. ecc.). 9 L. odoratus L. (1753) 2114 912 €1 LEGUMINOSAE (529 Lathyrus A Pianta villosa. Fi. odorosi. — Basil. or., Cal. or. e Sic.; spesso colt. per orna- mento e talora avvent. o nat. (Volterra, Ascoli). a TYPICUS B Pianta interam. glabra. Fi. inodori, più piccoli. — Sic. a Misilmeri. — L. Mac- cagnenii Tod. ex Guss. (1844). 8 GLABER Guss. (1844) — Foglioline oblungo- o lineari-lanceolate. Fi. lunghi 7-15 mm., ino- dori. Semi granuloso-scabri. Pianta glabra o sparsam. pelosa, verde- glauca (3-10 dm.). Fg. con 1 od eccezionalm. 2-3 paia di foglioline, per lo più ottuse con un mucrone; picciuoli strettam. alati; cirro ramoso; stipole con 1 dente presso l’orecchietta. Peduncoli 1-4-flori. Corolla az- zurro-violetta. Legume diritto (3 cm. per 7 mm.). Semi nerastri. Il resto c. s. O. Campi e luoghi erbosi: Ischia, Pen. ed isole; 2-4. Apr.-Lugl. [Reg. medit. Eur. media Cauc. Mesopot., nat. Ciile ecc.). 10 L. hirsutus L. (1753) 2115 Sez. V. EuLAÀTHYRUS SER. (1825). 15 (6) Fusti e picciuoli non alati, angolosi. Foglioline generalm. 2-3 volte più lunghe che larghe. 16 — Fusti e picciuoli largam. bialati. Foglioline generalm. 3- a molte volte più lunghe che larghe. Pianta glabra, + glauca od anche verde, sdraiata o rampicante (6-15 dm.). Stipole semisaettate, acuminate, assai più brevi del picciuolo. Peduncoli generalm. assai più lunghi della fg., a 4-10 fi. lassam. racemosi. Calice a denti infer. triangolari-acuminati, più brevi del tubo, i super. più corti e più ottusi. Corolla di grandezza variabile, nell’antesi rosea 0 roseo-porporina a’ carena bianco-verdiccia. Legume lineare, compresso-turgido, a sutura dorsale con 3 coste (6-8 cm. per 4.7 mm.). %. Luoghi selvatici, comune; 2-5. Magg.-Ag. [ Eur. Cauc. Afr. bor.-occ... — Volg. Cicerchione, Rubiglione, Veccione. 11 L. silvester L. (1753) 2116 A Fg. tutte ad 1 solo paio di foglioline. a Corolla mediocre (lunga 19-17 mm.), generalm. roseo-pallida. Legume a coste dorsali denticolate, poco sporgenti. Semi rugolosi, ad ilo occupante circa 1/2 della circonferenza del seme. I Picciuolo più strettam. alato del fusto; foglioline lanceolate o quasi li- neari, acuminate. — Istria, Pen. e Sard.; 4-5. — L. angustifolius Medic. (1787) (f. foliol. angustior.) — L. silv. v. oblongus Ser. (1825). 2% TYPICUS II Picciuolo ad ali egualm. larghe che nel fusto; foglioline oblunghe o largam. lanceolate, ottuse con una puntina. — Col tipo, ma più raro. [Eur.]. B PLATYPHYLLUS (RETZ., 1795) b Corolla grande (lunga 20-30 mm.), generalm. rosso--carmino viva. Legume a coste dorsali liscie, la mediana più sporgente. Semi tubercolati, ad ilo occupante 1/3 -- 1/4 della circonferenza. — Picciuolo ad ali larghe circa come quelle del fusto. 1 Foglioline oblunghe o lanceolate, rr. quasi rotonde, larghe sino a 2-3 em., ottusette con una punticina; stipole larghe. Legume compresso, a 10-12 semi (lungo non più di 8 cm.). — Pen., Stc., Sard. e Cors.; 2 e 4, rr. 5. [Eur. media e mer.). — L. megalanthus Steud. (1841). LATIFOLIUS (L., 1753) 2116' seta 523 Lathyrus] 71 LEGUMINOSAE E 913 2 Foglioline strettam. lanceolate o lineari, larghe 3-10 mm., lungam. acu- minate; stipole strette. Legume cilindrico-compresso, a 12-18 semi, lungo sino ad 11 cm. — Comune: Istria, Pen. ed isole ; 2-5. [Eur. medit.). — L. ensifolius Bad. (1824) — L. longifolius Ten. (1825) — L. silv. v. angustifol. Moris (1837). ò MEMBRANACEUS (Prest, 1822) B Fg. super. a 2-83 paia di foglioline. — Corolla mediocre, porporina. Picciuoli e semi come nella v. latifol. Foglioline lanceolate, ottusette. — Alp? ven., trent., alto-atesine, bresc., ticin., piem. e Mar. e Sard.; 4-5. [Eur.|. € HETEROPHYLLUS (L., 1753) 16 Rz. senza tuberi. Stipole assai più brevi del pieciuolo, Fi. molto grandi (lunghi 3-4 em.). Pianta spesso con breve pelosità appressata (8-14 dm.). Fg. con 1 paio di foglioline ovali, ottuse; stipole lineari, le super. semiastate. Peduncoli 1-3-flori, più lunghi della fg. Corolla a vessillo violaceo ed ali porporine. Legume lineare-compresso (6-8 cm. per 7-8 mm.). Semi lisci. Il resto c. s. %. Luoghi selvatici: Salernit. pr. Teggiano al M. Motola, Basil. (Vulture, Gallipoli-C'ognato), C'al. (M. Pollino, Bova- lino, Sila, Aspromonte) e Sic. (Madonie, Etna); 2-5. Apr.-Lugl. [Bulgar. Maced. Grec.|. —- L. brutius Ten. :(1825). 12 L. grandiflorus S. et S. (1813) 2117 — Rz. con grossi tubercoli. Stipole subeguali al picciuolo. Fi. medioeri (lunghi 15-20 mm.). Pianta glabra, verde-glauca (5-12 dm.). Fg. con 1 paio di foglioline oblunghe, ottuse con un mucrone; stipole lanceolate, semiastate. Peduncoli 2-6-flori. Calice a denti infer. subeguali al tubo. Corolla di un bel rosso. Legume oblungo, turgido (3 cm. per 6 mm.), spesso falcato. Semi leggerm. tubercolati. Y. Campi, siepi.e ripe in luo- ghi umidi; Istria, It. super. e Tosc.; 3-5. Magg.-Ag. [ Eur. media e mer. As. occ. Sib. Song. Alger.]. 13 L. tuberosus L. (1753) 2118 Sez. VI. OroBAstRUM Boss. (1872). a) Annui. 17 (5) Fg. a 2-3 paia di foglioline, nelle infer. cuneato-oblunghe e smargi- nato-3-dentate, nelle altre strettam. lineari. Vedi VICIA SAXATILIS — Fg. ad 1 solo paio di foglioline, tutte lineari o strettam, lanceolate. 18 18 Fg. super. a cirro bene sviluppato e generalm. ramoso. Peduncoli ben più lunghi del picciuolo. Semi granuloso-scabri, 19 — Fg. super. a cirro ridotto ad un breve filamento od anche a cirro bene sviluppato ma semplice. Peduneoli non sorpassanti la lunghezza del pieciuolo, Semi lisci, rr. appena granulosi (L. sphaericus). 20 19 Peduncoli più brevi della fg., muniti nell’articolazione di una brat- teola o nudi, Legume oblungo (9-10 per 25-30 mm.), stipitato entro il calice, Pianta glabra, sdraiata o rampicante (2-6 dm.). Foglioline li neari o strettam. lanceolate, mucronate; stipole semisaettate, quasi li neari. Peduncoli articolati presso il fi., talora pelosi. Calice a denti acu- minati, poco più lunghi del tubo. Corolla lunga 8-11 mm., rosso-mattone. 58 914 | (1 LEGUMINOSAE [523 Lathyrus Legume peloso ai margini, reticolato-venoso, a 2-4 semi globosi. ©. Luoghi erbosi aridi, qua e là; 2 e 4. Marz.-G'iu. [Eur. medit. Ungh. Crimea Licia Alger.). 14 L. setifolius L. (1753) 2119 A Legumi tutti normali, aerei. — Istria, Ven., Trent., Lomb., Piem., Nizz., Lig. Tosc., It. centr. e mer., Stc., Malta, Linosa, Cors. ed Elba. a TYPICUS B Legumi parte normali aerei, parte ripiegati su loro stessi, nascenti alla base della pianta e nascondentisi sotto terra. — Veron., Alto Adige [Franc. mer.]). — L. amphicarpus Gouan (1762), non L. — L. Gouani Rouy (1899). 8 HETEROCARPUS Lor. et BARR. (1876) — Peduncoli uguali o più lunghi della fg., + lungam. aristati nell’arti- colazione. Legume lineare (3-4 per 30-40 mm.), attenuato ma non stipitato. Calice a denti subeguali al tubo. Corolla lunga 10-13 mm., azzurro-violacea. Legume glabro, senza vene marcate, a 9-15 semi + angolosi. Il resto c. s. O. Campi e luoghi erbosi, qua e là: Lussino, Padov., Vicent., Mantov., Bresc., Bergam., Pavese, Vercell., Biellese, Lig. occ. a Loano, Reggiano a Piubello, Macerata, Sard., C'ors., Capraia, Elba e Montecristo; 2-4. Apr.-G'iu. [Port. Spa. Franc. occ. Croaz. Dalm. Erzeg. Grec.|. — L. longepedunculatus Led. (1825) — L. hesaédrus Chaub. (1830). 15 L. angulatus L. (1753) 2120 20 (18) Pedunceoli articolati verso la metà e quivi lungam. aristati, Co- rolla rosso-mattone. Pianta glabra o rr. pelosa, verde-glauca, eretto-ascen- dente (1-6 dm.). Foglioline lanceolato-ensiformi o lineari, acuminate; pic- ciuoli delle fg. super. terminati da un cirro, rr. da una breve punta come nelle fg. infer. Calice a denti un po’ più lunghi del tubo. Corolla lunga’ 10-13 mm., rr. meno. Legume longitudinalm. reticolato-venoso, più re- golarm. e gradualm. acuminato che nel prec. (4-5 per 45-65 mm). Il resto c. s. O. Luoghi pietrosi od aridi e campi: Istria, Pen. ed isole; 2 e 4, rr. 3. Apr.-Giu. | Reg. medit. Eur. media-mer. Cauc. India Abiss. Mad., nat. Danim. Svez.]|. — L. angulatus L. p. p. (1753) et Auct. FI. neap. — L. coccineus All. (1785) — L. sphaer. v. neapolitanus Ten. (1831). 16 L. sphaericus Retz. (1785) 2121 — Peduncoli articolati alla base e quivi muniti di 2 bratteole fugacis- sime, non aristati, Corolla lillacina o bianca, Fusti eretti (1-4 dm.). Fg. a picciuolo terminato in breve punta o le super. (nelle piante più vigorose) con cirro assai lungo. Peduncoli brevissimi. Corolla lunga 4-6 mm. Legume glabro o peloso, debolm. reticolato-venoso, meno regolarm. acu- minato che nel prec. Il resto c. s. O. Tra le messi, raro: Istria mer., Triest. a Chiarbola, Bergam. tra Sarnico e Predore, Nizz., Lig. occ., Tosc. (pr. Firenze, Radda, S. Ellero), Abr. a Villavallelonga e Malta; 2, rr. 4. Magg.-Giu. [Eur. medit. Reg. danub. As. occ. sino Afgan. Tun. Alger.|. — L. stans Vis. (1829) — L. erectus Lag. (1816). 17 L. inconspicuus L. (1753) 2122 b) Perennes. 21 (6) Corolla gialla. Fg. ad 1 solo paio di foglioline. Pianta glabra o # pelosa, a rz. strisciante e fusti diffusi o rampicanti, angolosi (3-9 dm.). Foglioline lanceolate o bislunghe, acute; stipole semisaettate o saettate, - 528 Lathyrus] 71 LEGUMINOSAE 915 È acuminate; picciuoli non alati; cirro semplice o ramoso. Peduncoli assai più lunghi della fg., a 4-10 fi. racemosi. Calice a denti subeguali al tubo. Vessillo con strie porporine. Leguùme lineare (3 cm. per 6 mm.), compresso-turgido, nero a maturità, glabro o peloso. Semi globosi, lisci. %. Prati, siepi e boschi, comune: 2-7. Magg.-Lugl. | Eur. As. media e bor. Himal. Abiss. Maroc. Am. bor... — Volg. Erba-galletta. 18 L. pratensis L. (1753) 2123 4 Foglioline e stipole larghe, quelle dei rami subeguali a quelle del fusto, Calice tubuloso-campanulato, a denti triangolari-lesiniformi, un po’ ine- guali. Fi. lunghi 15-18 mm. a Pianta glabra o mediocrem. pelosa. Fi. lunghi circa 15 mm. — Istria, Pen. ed. isole. o TYPICUS b Pianta fortem. pelosa, vellutata. Fi. c. s. — Net? luoghi secchi. — L. prat. v. pubescens Strobl (1887). 8 vELUTINUS DC. (1815) c Pianta glabra o quasi, bassa e robusta, a foglioline più grandi. Fi. lunghi 16--18 mm. — Nelle zone mont. e subalp. da 700 a 2000 m.: C. Tic., V. d’Aosta ecc. [ Alpi). — L. prat. v. grandiflor. Bogenh. (1850) — L. prat. v. subalpinus Rouy (1899). y LusserI (HEER, 1845) B Foglioline e stipole strette, quelle dei rami più strette di quelle dei fusti (spesso larghe appena 1 mm.). Calice conico--campanulato, a denti a forma di resta, uguali. Fi. lunghi al più 10 mm. Legume maggiorm. rigonfio. — Dall’Istria al Goriz. |Endem.|. — L. prat. v. latestipulatus Marches. (1896). I ò SEPIUM (Scop., 1772) — (Corolla azzurro-porporina. Fg. a 2-3 paia di foglioline. Pianta glabra, verde-glauca (3-10 dm.) Foglioline parallelinervie, mucronate; stipole piccole. Peduncoli più lunghi o poco più brevi della fg., a 2-8 fi. Calice a denti triangolari-acuminati. Legume maturo ferrugineo, glabro (3-4 cm. per 8 mm.). Il resto ce. s. L. Luoghi paludosi e lungo i fiumi, raro: Goriz., Ven., Valsugana a Tezze, Alto Adige, Mantov., Pavese, Piem., Ferrarese lungo il Panaro a Bondeno, Pisano e Lucchese ; 3-4. Magg. Giu. | Eur. media As. bor. Giapp. Am. bor... — Orobus Rchb. (1832). 19 L. paluster L. (1753) 2124 Sez. VII. ORoBUS (L., 1735). 2 (1) Fg., almeno in parte, con 2 o più paia di foglioline. 23 — Fg. tutte con 1 solo paio di foglioline. Pianta mollem. irsuta (rr. glabra), a rz. strisciante e fusti ascendenti, angolosi (2-4 dm.). Foglioline ellit- tiche, acute od acuminate; stipole semiastate, ellittico-acuminate, lunghe come il picciuolo. Peduncoli 2-5-flori, poco più lunghi della fg. Calice a denti subeguali, acuminati, cigliati, lunghi il doppio del tubo. Corolla azzurro-violacea, lunga 15 mm. circa. Legume lineare, leggerm. falcato, irsuto. %. Boschi di Pini, raro: Cal. nella Sila alla Fossiata e forse - altrove; 5. Giu.-Ag. [Dalla Serb. alla Roman. e Grec. Creta Crimea Cauc. As. min. Pers.). — Orobus hirsutus L. (1753) (non L. hirs. L.) — O. laxiflorus Desf. (1808) (nomen rejecendum) — L. villosus Friv. (1836) — L. laxiflorus Maly (1910). 20 L. inermis Roch. (1834) 2125 916 (1 LEGUMINOSAE [523 Lathyrus 28 Foglioline lineari o lanceolato-ensiformi, larghe 5 o rr. sino 7 mm., parallelinervie. 24 — Foglioline ovate od ellittiche, rr. ovato-lanceolate, larghe più di 5 mm., penninervie, 28 24 Pianta a fusto alato, a rz. strisciante con tubercoli ed a corolla ro- seo-violacea, Vedi L. montanus @ — Piante non aventi i caratteri suddetti, 25 25 Fg. quasi sessili od a picciuolo assai più breve delle stipole od ap- pena uguale ad esse; foglioline = avvicinato-subdigitate per essere la rachide raccorciata. 26 — Fg. a pieciuolo più lungo delle stipole o subeguale ad esse; foglio- line un po’ distanti e quindi fg. decisam. pennate. 27 26 Stilo poco dilatato in alto. Fg. quasi sessili, digitate per essere la rachide brevissima. Pianta glabra, con fibre radicali grosse, cilin- driche, a rz. breve, nodoso e fusti c. s. Fg. medie a 2 paia di foglio- line acuminato-mucronate. Stipole semisaettate, lanceolato-lesiniformi. Peduncoli molto più lunghi della fg., a 5-10 fi. lassam. racemosi; brat- teole brevi, rosicchiato-dentate, persistenti. Calice a denti subeguali tra loro ed al tubo, acuti. Corolla porporina, lunga 2 cm. circa. Legume li- neare-allungato. &. Luoghi boschivi: Camp. al Matese, Molise, Avell. nel bosco di Sassano, Basil. e Cal.; 4. Apr.-Est. [Serb. Bulg. Maced. Grec. Russ. mer.-occ. Crimea As. min. Siria|. — Orobus M. B. (1808) — O. ses- silifolius S. et S. (1813) — L. sessilifol. Ten. (1826). ; 21 L. digitatus Fiori (1900) 2126 — Stilo dilatato a spatola all’apice (largo 1 '/ mm. circa). Fg. a pie- ciuolo assai più breve delle stipole od appena uguale ad esse ed a foglioline avvicinate, ma non digitate. Pianta spesso minutam. pe- losa almeno nelle fg., con fibre radicali sottili, filiformi, a rz. breve e fusti ascendenti, angolosi (2-5 dm.). Fg. medie a 2-4 paia di foglio- line. Racemi di 3-9 fi., a bratteole brevi, dentellate, persistenti. Calice a denti un po’ più brevi del tubo. Corolla a vessillo azzurro ed ali e carena bianchi, lunga 2 cm. circa. Il resto c. s. Y. Prati, qua e là: Comasco a Bellagio, Piem., Lig. occ., Nizz.; 4, rr. 2. Magg.-Lugl. [Dalla Spa. alla Russ. media e mer. Cauc. As. min... — Orobus Lam. (1778) — O. ca- nescens L. f. (1781) — L. can. Gr. et Godr. (1848). 22 L. filiformis J. Gay (1857) 2127 27 (25) Stilo appena dilatato all’apice. Picciuolo più lungo delle stipole o subeguale ad esse. Fibre radicali ingrossate, clavate. Pianta affatto glabra. Racemi a bratteole lesiniformi, intere, caducissime. Corolla lunga 15-17 mm. Il resto c. s. Y. Prati, qua e là; 4. Apr.-Lugl. [Dalla Spa. alla Russ. media e mer. Cauc. Sib... — Orobus Jacq. (1762) — O. aspho- deloides Gouan {1773) — O. albus L. f. (1781) — L. asphod. Gr. et Godr. (1848) — L. albus Kitt. (1844). 23 L. pannonicus Garke (1863) 2128 A Fusti e picciuoli angolosi. Calice a denti infer. più brevi del tubo. Corolla bianca o giallo--pallida col vessillo talora rossigno sul dorso. — Piem., Lig. occ. a M. Faudo ed App. pavese al M. Oramalo (da controllare), Emil., Abr., Basil. e Cal. a S. Basile. — Orobus austr. Crantz (1769). o. AUSTRIACUS MALY (1910) donna 52 3 Lathyrus] 71 LEGUMINOSAE 917 B Fusti e picciuoli strettam. alato--bitaglienti. Calice a denti infer. uguali o più lunghi del tubo. Corolla gialla col vessillo per lo più soffuso di rosso. — Dall’Istria al Friuli, Mantov. al Bosco Fontana, Piem, Emil, e Tosc. [Germ. Reg. danub, Balc. Russ, mer. Sib.). — Orobus Hill (1768), Soland ex Sims (1803) — O. versicolor Gmel. (1791) — O. angustifol. Balb. (1806), non L. — L. angustifol. Ten. (1830) — L. versicolor Beck (1884). 8 VARIUS (C. KocH, 1841) — Stilo un po’ dilatato all'apice. Pieciuolo molto più lungo delle stipole. Fibre radicali non ingrossate. Vedi L. vernus 28 (23) Corolla gialla. Pianta che non annerisce col disseccamento, a rd. nodosa, a fusti eretti, angolosi, quasi semplici (4-6 dm.). Fg. a 3-6 paia di foglioline bislungo-lanceolate, obliquam. mucronate, glauche e talora pelosette di sotto; stipole semisaettate, grandi, assai più lunghe del picciuolo. Peduncoli più lunghi della fg.; racemi lassi, per lo più molti- flori. Corolla lunga 22-23 mm. Legume bislungo, glabro. %, Prati e pa- scoli ; 5-7. Magg.-Lugl. [Pir. Alpi Bale. Eur. centr. Russ. As. bor.]. — Orobus L. (1753) — L. montanus Gr. et Godr. (1848), non Bernh. — L. Linnaei Rouy (1899). 24 L. luteus Peterm. (1849) 2129 A Calice peloso altîmeno alla fauce, a denti super. triangolari--brevissimi, el’ infer. , p 8 18 lanceolato--acuminati, quasi uguali al tubo. — Alpi, App. piem. attorno a Marcarolo ed emil. |Pir. Alpi fino Croazia e Serbia}. — Orob. montanus Scop. (1772) — O. luteus v. occid. F. et M. (1837) — O. occid. Fritsch (1895). 1 OCCIDENTALIS (FRITSCH, 1897) B Calice cigliato al margine, a denti tutti brevi, triangolari. — Alpi ven. 29 30 (Bellun., Vette dì Feltre al Tomatico), trent. in Fassa, piem. a Givoletto e certam. altrove. |Eur. centr. Russ.) — Orobus W. et K. (1812) — O. glaber- - rimus Schur (1859) — L. Linnaei v. Gmelini Rouy p. p. (1899), Fiori p. p. (1900). i B LEVIGATUS BECK (1902) Corolla porporina, violaceo-porporina o rosea. 29 Fg. a 3-6 paia di foglioline. Piante che anneriscono col dissecca- mento, Rz. breve. 30 Fg. a 2-3 o le infer. ad 1 paio di foglioline. Piante che non anneri- scono col disseeccamento, Rz. breve o strisciante. 31 Rd. a fittone. Fusti eretti, alti 3-10 dm, Fg. a rachide non dilatata, a 4-6 paia di foglioline ellittiche od anche ovali, ottuse con un mucrone, glauche, talora pelose sulla nervatura mediana di sotto; sti- pole semisaettate, strettam. lanceolate, più brevi o rr. più lunghe del picciuolo. Peduncoli uguali alla fg. o più lunghi, a 4-8 fi. densam. race- mosi. Calice pelosetto, a denti infer. lunghi 1/9 - 1/8 del tubo. Corolla lunga 10-13 mm. Legume bislungo, minutam. papilloso. %. Boschi: Istria, Pen., Etna?, Elba; 4, rr. 2 e 3. Magg.-Giu. [Eur. C'auc. Alger.]. — Orobus L. (1753) — O. exaltatus Ten. et Guss. (1842) (1) — L. exalt. Ces. P. et G. (1882). 25 L. niger Bernh. (1800) 2130 (1) Nell’Erb. centr. di Firenze esiste del Vulture un esemplare autotipo di Tenore col nome Or. elongatus Ten. et Guss. (evidentem. un lapsus per O. exal- tatus) che non differisce per nulla dal L. niger. 918 71 LEGUMINOSAE [523 Lathyrus — Rd. a fibre tuberoso-fusiformi affastellate, Fusti prostrati, alti 10-25 em. Fg. a rachide dilatata, a 2-4 paia di foglioline, oblungo-lanceolate. Racemi normalm. a 4-6 fi., i super. lunghi il doppio della fg. Portam. del L. montanus. %. Castagneti e prati: Molise, Salernit., Basil. (Sessa nel Cilento, Vallone dirupato, Lauriano, Lagonegro ecc.) e Cal. (M. Montea, pr. Paola e Platania); 4. Magg.-Giu. [ Endem.|. — Orobus Ten. (1826). 26 L. Jordani Ces. P. et G. (1882) 2131 31 (29) Rz. strisciante, munito qua e là di tuberi rotondi. Fusti e pic- ciuoli strettam. alati. Foglioline ottuse od acute (con un mucrone). Pianta glabra, glauca, diffusa od eretta (15-30 cm.). Fg. primordiali spesso con 1 solo paio di foglioline; stipole semisaettate, ovali o lan- ceolate, più brevi o più lunghe del picciuolo. Peduncoli uguali alla fg. o più lunghi, a 2-4 fi. Calice spesso porporino nel lato super., a denti infer. subeguali al tubo. Corolla violaceo-porporina (rr. bianca), lunga 14-18 mm. Legume 4 cm. per 4 mm. circa, liscio. Y. Boschi e pascoli; 4-6, rr. 2 e 3. Apr.-Lugl. | Eur. media e mer.-mont.|. — Orobus tubero- sus L. (1753) — L. macrorrhizaus Wimm. (1840). 27 L. montanus Bernh. (1800) 2132 A Foglioline bislunghe o largam. lanceolate (larghe 6-14 mm.). a Foglioline © arrotondate alla base; stipole intere. — Istria, Alpî, Euganei, Vercellese al bosco Lucedio ed App. sino all’ Abr. a. TYPICUS b Foglioline cuneate alla base; stipole © dentate. Calice a denti più stretti. — Camp. al Molise, Cal. al M. Pollino e Cors. — Orobus Lap. (1815) — O. tuber. v. divar. Ser. in DC. (1825). 8 DIVARICATUS FIoRI (1900) B Foglioline ovali-oblunghe (larghe 15-26 mm. e lunghe sino a 5 cm.); stipole più grandi (20-30 per 10 mm.). — V. d'Aosta în V. di Lores, Salernit. al M. Accelica ecc. — Orobus L. (1753) — 0. Pluckenetii Lap. (1815). i * PYRENAICUS WoHLF. (1902) C Foglioline lineari o strettam. lanceolate (larghe 2-5 mm.). — Friuli pr. Braz- zano, M. Baldo, C. Tic., Piem., Lig., Parmig., Tosc., Cors. ecc. — Orobus Roth (1788) — L. Rothii Rouy (1899). ò TENUIFOLIUS GARCKE (1848) — Rz. breve, nodoso-tuberoso. Fusti e picciuoli angolosi ma non alati. Foglioline acuminate (almeno nelle fg. super.). 32 32 Racemi lassi, a 2-9 fi. lunghi 17-21 mm. Pianta quasi glabra, iniziante la propria fioritura quando le fg. sono ancora tenere ed in via di svi- luppo, eretta (2-6 dm.). Foglioline tutte acuminate, 3-5-nervie; stipole grandi, semisaettate, ovali o lanceolate, più brevi del picciuolo. Racemi a fi. pendenti. Calice a denti infer. più brevi del tubo. Corolla viola- ceo-porporina, alla fine azzurrognola (rr. bianca). Legume 4-6 cm. per 5-6 mm., con piccole glandole sparse, maturo bruno o nero. %. Boschi ; 4-5, rr. 3. Marz.-Giu. (Eur. Cauc. Ponto Sib... — Orobus L. (1753). 28 L. vernus Bernh. (1800) 2133 A Infiorescenza subeguale alla fg. o poco più lunga. Fi. lunghi 15-20 mm. a Foglioline ovali od oblunghe, larghe 12-35 mm. e lunghe 4-7 cm., lungam. acuminate. Pianta di 2-6 dm. — /t. sett. e lungo lV App. sino Cal. o. TYPICUS b Foglioline larghe 5-10 mm. e lunghe 2-3 1/9 cm., brevem. acuminate o sem- plicem. acute, più spesse, subcoriacee. Pianta di 2-3 dm. — Abr. al Gr. Sasso BI E PE 523 Lathyrus| 71 LEGUMINOSAE 919 sopra Pietra Camela a 1400 m. |Endem.]. — L. luteus v. occidentalis Fiori in Bull. Soc. bot. it. 1923, p. 32. 8 rIGIDUS FioRI v. n. (1924) e Foglioline lanceolate, larghe 5-11 mm. e lunghe 6-10 cm., flaccide, subfalcate, lungam. acuminate. — Alp? gorzz., friul., trevig., alto-atesine, lomb. e tic. [Frane. mer. Svizz. Bale. Carp... — Orobus Radius (1825) — O. vern. v. flacc. Ser. (1825). FLACCIDUS Ducomm. (1869), Ces. P. et G. (1882) d Foglioline lineari, larghe 2-3 mm. e lunghe 4-7 cm., diritte, lungam. acu- minate. — Alp? friul., vicent., trent., bresc., bergam., comasche e tic. [Area c. s.. — 0. gracilis Gaud. (1829) — O. vernus 8 Bert. (1847) — L. Gaudini Rouy (1899). ò GRACILIS Arc. (1882), GREMLI (1885) B Infiorescenza lunga il doppio della fg. (3 dm. circa compreso il peduncolo). Fi. lunghi 21 mm. circa. — Vicenza. [Endem.). e MACRANTHUS ROHLENA IN AscH. et GR. (1910) — Racemi densi, a 10-30 fi. lunghi 11-13 mm. Pianta iniziante la propria fioritura quando le fg. sono in gran parte completam. sviluppate. Foglio- line delle fg. infer. acute, quelle delle super. acuminate, tutte largam. ovate, a base obliqua, 1-8-nervie. Racemi subeguali alla fg., a fi. unila- terali, patenti; rachide e calici spesso + pelosi. Calice a denti infer. uguali o sino al doppio più lunghi del tubo. Corolla roseo-porporina, a carena ed ali più pallide (rr. del tutto bianca). Legume 4 cm. per 4 mm. circa, densam. e minutam. glanduloso. Il resto c. s. %. Luoghi boschivi, frequente: dall’Istria al Trent. e Mantov., Pen. dall’ App. piem., Mon- ferrato, Pavese, Lig. occ. ed Emil. in giù, Sic. e Cors.; 4-5, rr. 2 e 3. Magg.-Lugl. [Reg. danub. Bale. Russ. mer. As. min.]. — Orobus Mill. (1768) — O. pyrenaicus Scop. (1772), non L. — O. variegatus Ten. (1811) — L. varieg. Gr. et Godr. (1848), non alior. 29 L. venetus Hall. et Wohlf. (1892) 2134 Gen. 524. Vicia L. (1735). (Spec. 125 circa, delle Reg. temp. dell’Emisf. bor. ed Am. bor. e mer.). 1 Fi. solitari, geminati o brevem. racemosi, a peduncolo singolo o co- mune nullo od uguagliante al più la lunghezza dei singoli fi. Stipole a nettario in forma di fossetta o di macchia porporina. Stilo munito sul dorso (al disotto dello stimma) di un ciuffo di peli. Sez. I. EuvicIA 3 — Fi. racemosi od anche solitari, a peduncolo comune 0 singolo sempre superante la lunghezza dei singoli fi. (almeno negli infer.). Stipole generalm. senza nettario. 2 2 Fi. lunghi più di 9 mm. Piante annue o perenni, generalm. robuste. Sez. II. CrAccA 16 — Fi. lunghi meno di 9 mm. Piante annue, gracili. Sez. III. ERvuM 36 Sez. I. Euvicia VIS. (1852). 3 (1) Picciuolo terminante in breve punta. Corolla giallastra. a) Pseudorobus 5 — Picciuolo terminante in cirro o rr. /V. Faba) in punta e. s., ma in pianta a corolla bianco-porporina. 4 920 71 LEGUMINOSAE [524 Vicia 4 Fusti grossi, eretti. Fg. a 2-4 o le infer. con 1 paio di foglioline grandi (larghe 1-3 em.), con o senza cirro. b) Faba 6 — Fusti deboli, diffusi o rampicanti. Fg. generalm. a più di 3 paia di foglioline più piccole, quasi sempre munite di cirro. c) Protovicia © a) Pseudòrobdus Fiori (1900). 5 (3) Pianta quasi glabra, eretta (3-5 dm.). Fg. a 2 o rr. 3 paia di foglio- line, ovato-acuminate, larghe 25-35 mm., cigliate; stipole piccole, semi. saettate. Racemi quasi sessili, a 3-8 fi. lunghi 15-19 mm. Calice a denti subeguali, ricurvi, poco più brevi del tubo. Legume bislungo (3-4 cm. per 8-9 mm.), terminato in rostro incurvato, glabro. %. Boschi: Istria, Goriz., Trevig., Vicent., Veron. e Trent.; 4-5. Magg.-Giu. [Alpi or. sino Bosnia e Bassa Austr.]. -- Orobus vicioides Ser. (1825). 1 V. Oroboìides Wulf. (1790) 2135 b) Faba (L., 1735). 6 (4) Pieciuolo terminato in breve punta. Corolla bianca ad ali maechiate di porpora-scuro, Pianta glabra, glanca, a fusti tetragoni (5-8 dm.). Foglioline 2-5, bislunghe, mucronate, carnosette, intere; stipole semi- saettate, ovali, denticolate. Fi. lunghi 2-5 cm., in breve racemo quasi sessile. Calice a denti super. brevi, triangolari, gl’infer. lanceolato-acu- minati, subeguali al tubo. Legume bislungo, cilindrico o compresso, pe- loso, dapprima carnoso, a maturità coriaceo, nero. Semi subrotondi, cu- boidei o schiacciati, giallognoli, neri o bianchi, ad ilo terminale. O. Origin. dell’ Alger. (= Faba Pliniana Trabut {1910]) e del nord Himal.(= F. Schla- gintweitii Alef. [1866]), colt. da tempi remotissimi; 2-4, rr. 5 (M. Baldo 1130 m.). Apr.-Giu. — Faba vulgaris Moench (1794) — V. Faba f. equina Pers. (1807) = V. equina Rchb. (1832) (f. minor semin. subrotundis nigris vel albis) — V. Faba f. megalosperma Beck (1892) = Faba vulg. v. megal. Alef (1866) (f. semin. majorib. depressis). — Volg. Fava. 2 V. Faba L. (1753) 2136 — Picciuolo terminato nelle fg. super. in cirro. Corolla violaceo-porpo- rina, Pianta a pelosità patente + abbondante (2-5 dm.). Foglioline ovali o bislanghe; stipole semiorbicolari. Legume compresso, con breve rostro incurvato, lungo 5-7 cm., nero, glabro sulle facce, con tubercoli denti- formi e piliferi sulle suture. Semi globosi, subvellutati, neri, ad ilo late- rale. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi e boschivi, qua e là; 2 e 4, rr. 3. Apr.-Magg. [Reg. medit. e danub. Russ. mer. Cauc.|. — Faba Schur (1877). 3 V. narbonensis L. (1753) 2137 A Fg. super. a 4 (rr. 5) foglioline intere o talora con pochi denti all’apice; stipole intere o dentate solo alla base. Fi. 1--2 per ascella, brevissimam. pe- duncolati. — Istria, Pen. (rara al nord) ed isole. a INTEGRIFOLIA SER. (1825) B Fg. super. a 6 (rr. 7--8) foglioline, dentate nei 2/3 super. o talora dalla base, * nelle infer. intere o dentate; stipole per lo più dentate o dentato--laciniate sin quasi all’apice. Fi. 3-5 per ascella, in breve racemo a peduncolo spesso lungo come le stipole. — Col tipo. 8 SERRATIFOLIA (JACQ., 1778) 524 Vicia] T1 LEGUMINOSAE 921 c) Protovìcia Fiori (1900). 7 (4) Pianta perenne, Fi” 2-6 in brevi racemi, roseo-azzurri (rr. bian- castri o giallastri), a vessillo glabro, Pianta minutam. pelosa (3-10 dm.), stolonifera. Fg. infer. a 2-3 paia di foglioline subrotonde, le altre a 4-7 paia, ristrette in alto, ottuse o troncate, mucronate; stipole semiastate, intere o le infer. dentate. Calice a denti ineguali, triangolari-lesiniformi, i super. curvati in alto. Corolla lunga 12-15 mm. Legume 2-3 cm. per 7 mm., nero, glabro. Semi globosi, ad ilo occupante ?/3 della circonfe- renza. &. Boschi, pascoli e siepi; 4-6, rr. 3. Magg.-Lugl. | Eur. As. occ. e centr., nat. Am. bor.|. 4 V. sepium L. (1853) 2138 A Fg. medie e super. a foglioline rotonde od oblunghe. — If. super., App. sino Cal., Capri, Etna, Sard. e Cors.? a TYPICA B Fg. medie e super. a foglioline oblungo-lanceolate. — Nei boschi, rara. — V. sep. v. angustifolia Koch (1843). 8 MONTANA (FRoEL., 1835) . — Piante annue, Fi. solitari, geminati o brevem. racemosi, ma in tal caso non €. S. 8 8 Vessillo villoso all’esterno. 9 — Vessillo glabro all’esterno. 10 9 Fi. 2-4 in racemi brevissimi, Pianta pelosa od irsuta (3-6 dm.). Fg. a 4-8 paia di foglioline oblunghe, ottuse o smarginate, mucronulate; stipole infer. semiastate, le altre ovali, tutte intere, macchiate. Calice densam. villoso, a denti tutti lineari-setacei, diritti, gl’infer. subeguali al tubo. Corolla lunga 15 mm. circa. Legume pendente, bislungo-romboideo, 25-30 per 9-10 mm., irsuto. Semi globosi, ad ilo occupante 1/5 della circonferenza. O. Campi e margini delle vie, qua e là; 2-4. Apr.-Giu. [Germ. mer. Eur. or. As. occ. Tripoli Alger., nat. Franec.|. 5 V. pannonica Crantz (1769) 2139 A Corolla giallastra {talora col vessillo verde--olivastro alla base). — /str/a, Trevig., Vicent., Mantov., Trent., Alto Adige, C. Tic., pr. Ancona, Piceno e pr. Messina (in alcuni luoghi certam. avvent.). o TYPICA B Corolla porporina, a vessillo venato. — Istria, Venez., Bassanese, C. Tic., Pavese, Piem. nel Monferrato e nel Subapp., Bordighera, Genova, Pisa, Fi- renze, Umbria, Piaeno, Abr., Etna e Cors. — V. purpurascens DC. (1813). i 8 sTRIATA (M. B., 1808) — Fi. solitari. Pianta pubescente (2-5 dm.). Fg. infer. a 2-3 e le altre a 6-8 paia di foglioline, obovate od oblungo-obovate, smarginate; stipole con fossetta nettarifera incolore o bianchiccia per la presenza di mi- nuti peli. Calice peloso, a denti infer. generalm. più brevi del tubo. Corolla giallo-verdognola, a vessillo con vene porporine e spesso ros- signo sul dorso. Legume 30-35 per 10-12 mm. ©. Luoghi erbosi; 2 e 4, rr. 8. Marz.-Magg. [Reg. medit. Russ. mer. Cauc., nat. Ingh.|. — V. Lin- naei Rouy (1899). 6 V. hybrida L. (1753) 2140 A Fi. lunghi 20-23 mm.; vessillo largo 9-11 mm., poco più lungo delle ali. — Istria, Trieste, Ven. (qua e là), C. Tic., Piem., Pen. dal Nizz. ed Emil. in giù ed isole. a TYPICA 922 71 LEGUMINOSAE [524 Vicia dl B Fi. lun&hi 25-30 mm., di un giallo più vivo; vessillo largo 12-15 mm., assai S ) Ss p S ’ più lungo delle ali, che sono maggiorm. dilatate in alto. — Laz., Puglie, Basil., Cal. nel Monteleonese e Sic. |Grec.). 3 SPURIA (RAF., 1810 , b 10 (8) Corolla gialla almeno nel vessillo, rr. azzurra ma in pianta a legume irsuto per peli tubercolati alla base, LE — Corolla rossa, violacea o talora bianca, Legume glabro o peloso, ma per peli non tubercolati alla base, 13 11 Fi, 2-3 in brevi racemi; corolla verde-giallastra colle ali nero-vellu- tate in alto, Pianta c. s. (3-8 dm.). Fg. infer. a 2-3 paia di foglioline cuneato-obovate, le altre a 5-10 paia oblunghe, tutte ottuse o smargi- nate; stipole macchiate. Calice irsuto, a denti lesiniformi, i super. cur- vati in alto, gl’infer. subeguali al tubo. Corolla lunga 3-4 volte il ca- lice. Legume 3-4 cm. per 9-12 mm., a suture tubercolato-setolose, nel resto glabro. Semi ovato-compressi, ad ilo occupante !/5 della circonfe- renza. ©. Boschi e siepi, qua e là: pr. Mentone, Bologn., Fiesole, Vol- terrano, Laz., Avell. a Monteverde, Puglie, Basil., Cal. e Sic.; avvent. pr. Trieste e Genova; 2 e 4. Marz.-Giu. [Franc. mer. Dalm. Erzeg. Monten. Grec.. — V. tricolor Seb. et Mauri (1318). 7 V. melanops S. et S. (1813) 2141 — Fi. solitari o rr. appaiati; corolla mai colorata ec. s. 12 12 Legume lungam. irsuto per peli tubercolati alla base. Fusti di 2-6 dm. Foglioline obovate nelle fg. infer., oblunghe o lineari nelle super., tutte acute od ottuse. Calice a denti lanceolato-acuminati, gl’infer. generalm. più lunghi del tubo. Semi globosi, porporino-nerastri, subvellutati, ad ilo occupante 1/5 circa della circonferenza. Il resto c. s. O. Campi e luoghi erbosi; 2-4. Apr.-Magg. | Reg. medit. Eur. media Cauc. Can.|. 8 V. lutea L. (1753) 2142 A Pianta poco pelosa o talora glabra eccett. i legumi. Fg. super. a 6-7 paia di foglioline. Corolla gialla. — ft. bor. dall’Istria al Nizz. e Lig., Tosc., Pen. centr. e mer., Messina, Sard., Cors., Capraia ed Arcip. tosc. % TYPICA B Pianta + pelosa od ispida, più robusta. Fg. ad 8-12 paia di foglioline. Corolla giallo-pallida o rr. (= f. rubida Cald. |1880|} rossigna od azzurro-porporina. — Comune in tutta It. 8 HIRTA (BaLB., 1806) — Legume glabro o minutam. pubescente-glanduloso massime da giovane. Pianta minutam. pelosa (2-6 dm.). Fg. infer. a 253, le altre a 4-7 paia di foglioline; stipole infer. semiastate, ovate, acutam. dentate, le super. lanceolate, intere. Calice pelosetto, a denti diritti. Corolla lunga 25-35 mm. Legume 3-5 cm. per 6-8 mm. Semi globoso-lenticolari, ferrugineo-scuri o variegati. O. Luoghi boschivi, qua e là; 3 e 4. Apr.-Lugl. [Dall Austr. alla Russ. mer. ed As. occ. sino Persia]. 9 V. grandiflora Scop. (1772) 2143 A Corolla interam. gialla, con vessillo a vene e carena ad apice azzurri. Calice a denti lanceolato-acuminati, più brevi del tubo. Semi ad ilo occupante 2/3 della circonferenza. a Foglioline obcordato--subrotonde o nelle fg. super. ellittiche, lunghe circa 3 volte la loro larghezza. — Istria, Friuli, Euganei, Emil., Tosc., Pen. centr. e mer., Ste. a ScoPOLIANA KocH (1835) 1 1 e SIA La E "To uri. 524 Vicia] 71 LEGUMINOSAE 923 b Foglioline delle fg. medie oblungo--cuneate, nelle super. lineari o quasi, lunghe 3--5 volte la propria larghezza. — Istria, Venez. tra Mestre e la Laguna, Trent. ed Alto Adige. { Reg. danub. e bale. Russ. mer.)..— V. grandifl. v. Kitaibeliana Koch (1885). 8 soRDIDA (W. et K., 1835) B (‘orolla ad ali violacee, vessillo giallognolo e carena bianchiecia. Calice a denti lineari-setacei, un po’ più lunghi del tubo. Semi ad ilo occupante 1/6 circa della circonferenza. — Basil. sul Vulture ed a Lagopesole, Cal. al M. Pollino, Sic. alle Nebrodi e Madonie e Cors. [Grec. Turchia). — V. Bar- bazitae Guss. et Ten. (1839) — V. stigmatica Hanry et Tholin (1882). LAETA (CEs., 1838) 13 (10) Calice a 4 denti super. curvati in alto. Legume stipitato entro al calice, a densi peli applicati (rr. glabro). Pianta con scarsi peli ap- plicati (2-6 dm.). Fg. a 2-6 paia di foglioline lineari (larghe 1/) - 2 1/3 mm.), ‘troncato-smarginate, con cirro ramoso nelle fg. super.; stipole semiastate, intere o quasi. Fi. solitari. Calice peloso, a denti lanceolato-acuminati, l’infer. subeguale al tubo. Corolla porporina, lunga 1 cm. circa. Legume 3-4 cm. per 9-10 mm. Semi globoso-angolosi, lisci, marezzati di nero e cenerino, ad ilo occupante 1/19 della circonferenza. ©. Luoghi erbosi e colt.: Istria, Ven. (qua e là), Trent., Bresc., V. di Susa, Monferrato, Subapp. piem. e pavese, resto della Pen. dal Nizz. e Moden. in giù ed isole: 2 e 4. Apr.-Magg. [Reg. medit. Bale. Crimea Cauc. India bor.-occ.|. — V.leptophylla Raf. (1810) (f. foliol. angustior.) — V. megalosperma M. B. (1808) (f. foliol. latior.). 10 V. peregrina L. (1753) 2144 — Calice a denti tutti diritti. Legume sessile entro al calice, glabro, pubescente o villoso. 14 14 Fg. super. con cirro ramoso, Pianta + pelosa (1-6 dm.) Fg. infer. a 2-4 paia di foglioline obcordate od obovate, le altre a 5-7 paia di forma variabile; stipole semiastate, generalm. dentate. Fi. solitari od appaiati. Calice glabro o peloso, a denti acuminati, subeguali tra loro ed al tubo. Corolla violacea, rr. rosea o bianca. Legume peloso o glabro, lineare-com- presso. Semi lisci, ad ilo occupante !/ della circonferenza. O. Luoghi erbosi e colt., comune; 2-4. Marz.-Giu. [ Eur. As. occ. sino Afgan. Afr. bor. Abiss. Mad., colt. nat. Reg. temp. e trop.-mont.|]. — V. communis Rouy (1900). — Volg. Veccia. 11 V. sativa L. (1753) 2145 A Piante a fi. e legumi tutti eguali e senza stoloni. a Legume bruno-giallastro a maturità (rr. nero nella v. macrocarpa). Semi orbicolari--compressi, 2 1/2 -5 mm. diam. I Foglioline intere o smarginato--bilobe all’apice. 1 Foglioline delle fg. super. obovate od oblungo-cuneate. A Foglioline obovate od obcordate, smarginate o troncate. * Piante semplicem. pelose (non cenerine). Legume pubescente o glabro. + Legume largo 6-9 mm. Fi. lunghi 20-25 mm. — Colt. e spont. în tutta It. — V. leucosperma Moench (1794) (f. semin. pallidis). o. VULGARIS GR. et Gonr. (1848) ++ Legume largo 9-12 mm. Fi. lunghi sino 30 mm. Pianta più ro- busta. — Col tipo specialm. nella zona medit. | Eur. As. occ. Afr. bor., nat. Am... — V. Morisiana Jord. (1857). 8 macrocarPA Moris (1837) (BeRT., 1847) 924 71 LEGUMINOSAE [524 Vieia #* Pianta peloso--cenerina ovunque. Legume assai villoso. — Fi. come nella v. macrocarpa, ma portam. della v. maculata. — Cors. a Capo di Spano. [Endem}. — V. dubia Mutel (1834), non Schult. SPODIOIDES BRIQ. (1913) AA Foglioline delle fg. super. ellittico--lanceolate, arrotondate o subtron- a cate. — Fi. e legumi come nel tipo. — Nez boschi. i è NEMORALIS PERS. (1807) (Bor., 1857) ) 2 Foglioline delle fg. super. lineari--cuneate. — Legume largo 4-5 mm. 4 Fi. lunghi 20-23 mm. Foglioline smarginato--bilobe. Legume peloso. — Faenza, Sic. ecc. — V. cordata Guss. (1844), non Wulf. 2 LINEARIS LGE. (1866) 3 Fi. lunghi 20 mm. o più. Foglioline più strette, ottuse, troncate o ‘ smarginate. Legume glabro. Portam. della v. segetalis. — Istria, Lig. 9 occ. tra Albissola ed Ellera, Laz., It. mer., Ischia, Sîc. e Sard.{Erzeg. Grec.). € COSENTINI (Guss., 1828) TI Foglioline inciso--dentate. — Corolla subeguale al calice. — Laz. {Crimea 3 Cauc. As. min.) — V. incisa M. B. (1819). *) PIMPINELLOIDES (SEB. eh MAURI, 1818) b Legume nero a maturità. Semi generalm. globosi, 1 1/2 -- 2 1/2 mm. diam. $ Fg. medie a foglioline cuneato--oblunghe od obovate. «*I' Fi. lunghi 15-20 mm. — Legume largo 4-6 mm. 1' Foglioline delle fg. infer. orbicolari od obovato--cuneate, nelle super. obcordato--smarginate. Calice macchiato di porpora tra un dente e l’altro. — Lig. occ., Camp., Ischia, Cal., Stc., Eolie, Malta, Lamped. e Cors. [Reg. medit.--occ.). 98 MACULATA (PRESL, 1826) 2! Foglioline delle fg. inter. obcordato-cuneate, nelle super. lineari-cu- neate ed incavato--bilobe. Calice non macchiato. — Istria, Gordàz., Friuli, Trevig., Veron., Trent., Comasco, Lig. pr. Varazze, Faentino, Camp., Leccese, Ischia, Sic., Eolie, Sard., Cors., Elba ecc. [Eur. media e mer. Tripol.]. 1 CORDATA (WuLr., 1812) 3! Foglioline delle fg. infer. obovato--smarginate, nelle super. strettam. lanceolato-lineari, ottuse o rr. smarginate. Pianta gracile. — Euganei, Veron., Camp., Ischia, Cal., Sic., Eolie, Malta e Cors. [Frane. mer.). — V. macul. v. minor Bert. (1847). % HETEROPHYLLA (PRESL, 1822) II' Fi. lunghi meno di 10 mm. — Foglioline obcordate od oblungo-cu- x neate, largam. smarginato-bilobe almeno nelle fg. infer. e medie. Legume largo 4-5 mm. Portam. della v. lathyroides. — Camp., Leccese, Basil., Cal., Sic., Malta ed Arcip. Maddalena pr. Sard. [Spa. Tripoli]. ì CUNEATA (Guss., 1828) $$ Fg. medie a foglioline lanceolato-lineari o lineari. #1 Fi. lunghi più di 12 mm. Legumi lunghi 30-45 mm. +' Legumi 5-7 per 35-45 mm. Fg. medie a foglioline largam. lineari od oblungo-lineari, generalm. smarginate. — Campi sassosi e luoghi er- bosî. | Eur.).. — V. luganensis Schl. (1815) (f. glabra foliol. acutis) — V. Forsteri Jord. (1857) (f. roseiflora). p. SEGETALIS ( THUTLL., 1799) ++' Legumi 4-5 per 30-35 mm. Fg. medie a foglioline lineari, tron- cate od ottuse. Pianta più gracile, a fi. più piccoli. — Luoghi er- bosi asciutti. [Eur. As. occ. Abiss. Afr. bor... — V. Bobartii Forst. (1833). y ANGUSTIFOLIA T.. (1755) (REICH., 1778) #1 Pi, lunghi 6-7 mm. Legumi 20-55 per 3-4 1/2 mm. — Pianta gracile, assai pelosa. — Nizz., Sic. [ Franc. mer.) — V. Timbali Loret (1873). E SALLEI (TrmB., 1866) 524 Vicia] (1 LEGUMINOSAE 925 B Pianta portante, oltre ai fi. e legumi normali, dei fi. senza corolla sopra brevi stoloni radicali afilli, originanti dei legumi brevi, ovati, biancastri e monospermi. Il resto come nella v. angustifol. — Nizz., Taranto a Leuca- spîide, Cors. pr. Ajaccio e Bonifacio; 2. [ Reg. medit. Mesopot. Can.) T AMPHICARPA (L., 1763, nomen) (DorTH., 1789) — Fg. con ceirro semplice o con breve resta, 15 15 Fg. con cirro semplice o le infer. con breve resta, a 2-4 paia di fo- glioline, nelle infer. obeordato-smarginate, nelle altre obovate, lan- ceolate o sublineari, smarginate od intere, Calice a denti acumi- nati, subeguali al tubo. Pianta + pelosa o rr. quasi glabra, gracile (1-4 dm.). Fi. solitari, lunghi 6-8 mm. Corolla violacea. Legume 20-25 per 3-4 mm. Semi granuloso-scabri, piccoli, cuboidei. Il resto c. s. %. Luoghi erbosi aridi, qua e là; 2 e 4. Marz.-Magg. [Eur. As. occ. Alger.). — Ervum soloniense L. (1756). 12 V. lathyroides L. (1753) 2146 A Pianta di 1-2 dm., a foglioline obovate o lanceolate. — Dall’Istria al Piem., Parmig., Pen. dal Nizz. e Bologn. in giù ed isole. a. TYPICA B Pianta di 2-4 dm., a foglioline più strette e più lunghe, quelle delle fg. super. quasi lineari ed acute. — Alto Adige, Comasco al M. Baro, Laz., Cors. ecc. [Franc. mer. Balc.). 8 OLBIENSIS (REUT., 1867) — Fg. tutte con mucrone setaceo brevissimo, a 2-3 paia di foglioline, nelle infer. obovato-3-dentate, nelle altre strettam. lineari, intere, acute. Calice a denti più brevi del tubo. Pianta pubescente, gracile (1-2 dm.). Stipole piccolissime, semisaettate, lesiniformi. Peduncoli poco più lunghi del picciuolo, articolati verso la metà. Corolla lunga 7-8 mm,, azzurro-pallida. Legume brevem. stipitato entro al calice, glabro, 2-3 cm. per 5-6 mm. Semi 3-6, globosi, lisci. O. Luoghi aridi, rara: Taranto a Leucaspide, Cal., Sic. a Catalfano (non più ritrovata) e Cors. nell’ is. Mezzomare; 2. Apr.-Magg. [Eur. medit. Licia Alger... — Orobus Vent. (1800) — Lathyr. ciliatus Guss. (1826) — L. aristatus Vis. (1826) — L. saxat. Vis. (1852). 13 V. saxatilis Tropea (1907) 2147 Sez. II. CrAccaA (MEDIC., 1787). 16 (2) Fi. racemosi, racemi rr. ridotti ad 1-2 fi. Stipole uguali. Stilo compresso. LO; — Fi, solitari o rr. appaiati. Stipole disuguali, una sessile ed intera, l’altra picciolettata e palmato-laciniata (almeno nelle fg. super.). Stilo filiforme, pelosetto in alto. e) Coppoleria 35 17 Stilo munito all’apice sotto lo stimma e sul lato ventrale di un ciuffo di peli bianchi ben appariscenti ed assai più lunghi di quelli del lato opposto. Stipole dentate. Cirri presenti. 18 — Stilo in alto egualm. e debolm. peloso tutt’attorno, Stipole intere o dentate. Cirri talora mancanti. 19 18 Fg. ad 1-3 paia di foglioline. Pianta annua, a peduncoli 1-3-flori e legumi peloso-irsuti almeno nelle suture. b) Arachus 21 — Fg. a 40 più paia di foglioline. Piante perenni, a racemi 4-14-flori e legumi glabri. c) Vicio-Cracca 22 926 (1 LEGUMINOSAE [524 Vicia 19 (17) Foglioline lineari, lunghe 2 !/> - 4 em., acute od acuminate. a) Orobella 20 — Foglioline mai e. Ss. d) Ervo-Cracca 24 a) Orobèlla (Presl, 1837). 20 (19) Pianta glabra, eretta (5-7 dm.) Fg. ad 1-8 paia di foglioline lineari, acute od acuminate, lunghe 2 1/» - 4 cm.; picciuolo terminato in breve resta; stipole semiastate, strettam. lineari. Racemi uguali o poco più lunghi della fg. Calice a denti super. brevissimi, gl’infer. lanceolati, assai più brevi del tubo. Corolla porporino-scura all’apice, lunga 17-18 mm. Legume glabro, 4-5 cm. per 10 mm. Semi 5-6, ad ilo occupante 1/5 della circonferenza. 0). Prati umidi e campi argillosi: C'al. e Sic.; 2. Marz.- Apr. [ Alger... — Orobus atropurpureus Desf. (1800) — O. siculus Raf. (1810) — Lathyr. atropurp. Arc. (1882). 14 V. sicula Guss. (1844) 2148 b) Arachus (Medic., 1787). 21 (18) Pianta glabra o pelosa, sdraiata o rampicante (2-6 dm.). Fg. infer. ad 1-2 paia di foglioline ovate, le medie e super. a 2-3 ‘rr. 1) paia, oblunghe o lanceolate, acute; stipole grandi, semiovato-saettate, a denti acutissimi. Peduncoli più brevi od eguali alla fg., rr. subnulli. Calice irsuto, a denti acuminati, subeguali tra loro ed al tubo. Corolla violetta o porporina (talora colle ali bianche), poi azzurrastra, lunga 15-20 mm. Legume 2 1/2 - 41/9 cm. per 7-10 mm. Semi globosi, ad ilo ovato-oblungo. O. Campi, luoghi erbosi e boschi; 2-4. Apr.-Magg. [Eur. mer. ed occ. Crimea Cauc. Lidia Alger.|. — Lathyrus L. (1753) — Arachus vicioides Medic. (1787). 15 V. bithynica L. (1759) 2149 A Foglioline delle fg. medie e super. lineari--lanceolate, larghe circa 4 mm. — Istria, Pen. (rara al nord) ed isole. o TYPICA B Foglioline oblunghe, larghe sino-1 cm. Pianta più robusta. — Col tipo. — V. bith. f. grandifolia Posp. (1898). 8 MAJOR ARc. (1882) c) Vicio-Cracca Fiori (1900). 22 (18) Foglioline bislunghe od ovali, larghe più di 3 mm. Calice glabro od appena cigliato nei denti. 23 — Foglioline lineari, larghe 3 mm. al più. Calice peloso-barbato nei denti e generalm. anche sui nervi del tubo. Pianta nel resto glabra o pelosa, eretta o rampicante (3-6 dm.). Fg. a 4-10 paia di foglioline, ottuse con un mucrone; stipole semiastate, le medie dentate, le altre intere. Racemi assai più lunghi della fg., lassi, a 6-22 fi. lunghi 20-23 mm. Calice a denti assai disuguali, i super. brevi, ricurvo-convergenti, gl’ infer. acuminati, uguali al tubo. Corolla intensam. violaceo-porporina. Legume ristretto in basso, 3 cm. per 6 mm. Semi 6-10, globosi, ad ilo occu- pante 1/4 della circonferenza. Y. Luoghi erbosi asciutti, qua e là: Istria, Alpi piem. e Mar., App. lig., lucchese, centr. e lucano pr. Potenza a Mon- tocchio; 4-7. Magg.-Lugl. [Eur. mer.-occ. Vallese Bale. Afr. bor.-occ.|. 16 V. onobrychioides L. (1753) 2150 524 Vicia] (1 LEGUMINOSAE 927 23 Foglioline oblunghe (larghe 1 cm. al più), Calice a denti assai ine- guali, i super. triangolari, gl’infer. lanceolato-acuminati, quasi eguali al tubo. Pianta glabra, altam. rampicante (1-2 m.). Fg. infer. a 3-5, le super. a 7-9 paia di foglioline; stipole semiastate, a denti acutissimi. Racemi più lunghi della fg. od uguali ad essa, a molti fi. lunghi 18-20 mm. Corolla azzurro-pallida. Legume 4-5 cm. per 6 mm. Semi 15-18. Il resto c. s. Y. Siepi e macchie; 2. Magg.-Giu. [Dalm.? Afr. bor.-occ.). 17 V. altissima Desf. (1800) 2151 A Foglioline insensibilm. attenuate in basso e troncate in alto, 11-15 per 6-9 mm. — Maremma tosec., Sic. ed isolette vicine, Sard., Cors., Montecristo e Gorgona. o. TYPICA B Foglioline ovato-oblunghe (più larghe nel mezzo), arrotondate all’apice e 24 25 26 quivi mucronate, 35-40 per 8-10 mm. — Col tipo ed anche pr. Napoli e Gaeta. 8 POLYSPERMA (TEN., 1835) Foglioline ovali od ovali-oblunghe (larghe sino 2 em.). Calice a denti meno ineguali, tutti triangolari-brevissimi. Pianta pelosetta. Fg. a 4-5 paia di foglioline ottuse con un mucrone; stipole grandi, inciso-den- tate. Racemi più lunghi della fg., a 4-14 fi. lunghi 16-17 mm. Corolla violetto-rossastra o bianca. Legume 3-5 cm. per 10-2 mm. Semi 6-8, ad ilo occupante 1/5 circonferenza. %. Boschi e luoghi selvatici: dall’ Istria al Piem., rara nell’ App. dal tosco-or. all’avell. e lucano a Muro: 4-5, rr. 3. Magg.-Lugl. [Eur. Sib.|.. — V. apennina N. Terr. (1872). 18 V. dumetorum L. (1753) 2152 d) Ervo-Cracca Fiori (1900). (19) Piante perenni (cfr. etiam V. benghalensis). 25 Piante annue o rr. bienni. Cirri presenti. 33 Stipole dentate, eccett. le super. Cirri presenti. 26 Stipole tutte intere, semiastate o le super. spesso semplici. 27 Corolla giallo-verdastra. Fg. a 4-5 paia di foglioline ovali-subrotonde, larghe 2-3 em. Pianta glabra, rampicante (1-2 m.). Paio infer. di fo- glioline situato alla base del picciuolo; stipole riflesse, grossam. dentate. Racemi subeguali alla fg., a molti fi. lunghi 13-15 mm. Calice a denti brevi, triangolari, gl’infer. acuminati. Legume glabro, 3-4 per 1 cm. Semi 4-6, ad ilo occupante 1/9 circonferenza. %. Boschi, rara: Vicent., Trent., Mantov., Bergam., C. Tic., Pavese e Piem. (Colli di Torino, lungo la Dora, Lu- cengo, V. di Susa, Monferrato e Godiasco); 4, rr. 3. Magg.-Giu. [Eur. media Cauc.|. 19 V. pisiformis L. (1753) 2153 Corolla variegata di bianco e violetto (rr. bianca). Fg. a 5-10 paia di foglioline larghe 5 mm. al più. Pianta quasi glabra (6-15 dm.). Foglio- line bislunghe, ottuse o smarginate, mucronulate; stipole semilunari, a denti acutissimi. Racemi più lunghi della fg., a molti fi. lunghi 15-20 mm. Calice a denti lineari-lesiniformi, l’infer. subeguale al tubo. Legume glabro, attenuato in basso, 3 cm. per 6-7 mm. Semi 3-5, ad ilo occu- pante 2/3 della circonferenza. %. Boschi e prati; Alpi or. e centr. (quivi più rara), App. lig--or., pavese, parmig.-piacent., reggiano, moden. a Fiu- Ed Ara 928 71 LEGUMINOSAE [524 Vicia. i malbo, bologn. ai Campi di Lustrola e lucchese, una volta nella Selva Pisana; 4-6, rr. 7 (sino 2200 m.). Giu.-Ag. | Eur. media Monten. As. bor. e centr.]. 20 V. silvatica L. (1753) 2154 27 (25) Fg. infer. a 2-3, le super. a 4-5 paia di foglioline. Racemi a 2-8 fi. Legume peloso sulle suture, glabro nel resto. Pianta glauca, gracile, prostrata (1-3 dm.). Picciuoli brevissimi, terminati da una resta o da un breve cirro per lo più semplice; foglioline piccole, ovali od oblunghe, quasi sericee; stipole semisaettate. Racemi appena più lunghi della fg.; fi. lunghi 9-10 mm. Calice villoso, a denti tutti lineari-lesini- formi, eguali al tubo o poco più lunghi. Legume 15-17 per 5-6 mm. Semi 3-4, ad ilo occupante !/5 della circonferenza. %. Pascoli: Sic. nelle Nebrodi, Sard.; 5-6. Apr.-Giu. [Afr. bor.-occ.|. 21 V. glauca Presl (1822) 2155 — Fg. a molte paia di foglioline. Racemi generalm. moltiflori. Legume affatto glabro o peloso anche nelle facce. 28 28 Legume irsuto. Stipole grandi, semiovato-acuminate, con una orec- chietta lanceolata. Pianta peloso-cenerina, eretta od ascendente (2-4 dm.). Fg. a 4-10 paia di foglioline lanceolato-lineari, acute, le super. termi- nate da un cirro ramoso. Racemi uguali alla fg. o più lunghi, a 4-10 fi. lunghi 2 cm. circa. Calice a denti acuminati, subeguali tra loro ed al tubo. Corolla bianca con vene violette sul vessillo e carena porporina all’apice. Legume oblungo-romboideo, 20-30 per 7-10 mm., irsuto. %. Pascoli: Basil. pr. Lagonegro al Vallone di Serino e verso il lago Remmo; 7. Luglio. [Endem.]. — V. argentea Huter P. et R. (1877), Arc. (1894), non Lap. 22 V. serinica Uechtrz. et Huter (1879) 2156 — Legume glabro. Stipole mai e. s. 29 29 Fg. tutte senza cirro, con breve resta o le super, con una fogliolina terminale. Pianta scarsam. villosa, eretta (3-7 dm.). Fg. a 6-10 paia di foglioline ellittico-oblunghe, mucronate; stipole infer. semiovato-lanceo- late con 1-2 denti alla base, le altre semplici e più strette. Racemi ad 8-20 fi. lunghi 18-20 mm. Calice a denti super. brevi, triangolari, l’infer. più lungo, lanceolato, tutti più brevi del tubo. Corolla giallo-pallida. Legume ristretto alle 2 estremità, 35-40 per 6-7 mm. Semi 3-6, ad ilo occupante 1/3 circa della circonferenza. %. Boschi, raro: pr. Bologna agli Arienti, Maremma tosc. fra Capalbio ed il lago Acquato, Basil.; 4. Giu. (Ungh. Serb. Bulg. Roman.|. — Orobus ochroleucus W. et K. (1805) — V. pilisiensis Asch. et Jka. (1872) — Orob. spars. Cocc. et Cug. (1877). 23 V. sparsifiòora Ten. (1335) 2157 — Fg. almeno le super. fornite di eirro. 30 380 Racemi uguali alla fg. o più brevi. Stilo schiacciato dall’avanti in dietro. Pianta glabra o + pelosa, a rz. strisciante, stolonifero. Fusti eretti, flessuosi, poco rampicanti (3-6. dm.). Fg. a 6-15 paia di foglioline, ottuse con un mucrone; stipole lanceolate o lineari. Calice a denti super. c. s., l’infer. lineare-lesiniforme, subeguale al tubo. Legume romboidale. Semi 1-2, rr. 3-4, ad ilo occupante 1/3 della circonferenza. Y. Boschi ; 4-5. Giu-Ag. [Eur. media e mer. As. occ... — V. Gerardi Jacq. (1775) — V. multiflora Pollich (1777). 24 V. cassubica L. (1753) 2158 al 524 Vicia]| (1 LEGUMINOSAE 929 A Foglioline bislunghe od ellittico-lineari. Racemi ad 8-14 fi. (rr. meno), lun- ghi 10-13 mm. Corolla a vessillo violaceo-porporino, ali e carena biancastre coll’apice roseo. Legume manifestam. sporgente dal calice, 15-20 per 6-8 mm. — Istria, Friuli, Trevig., Euganei, Alto Adige, Piem., Pen. dalla Lig. ed Emil. in giù e Sic. a TYPICA B Foglioline lineari-lanceolate (circa 3 volte più lunghe che larghe). Racemi a 2-7 (rr. più) fi. più piccoli. Corolla a vessillo azzurro, ali azzurrognole all’apice e bianche alla base e carena bianca. Legume non sporgente. — Istria mer. [Fiume Dalm. Grec.]. B ADRIATICA FREYN (1877) — Racemi più lunghi o rr. uguali alla fg. Stilo schiacciato ai lati. 31 31 Calice non gozzuto alla base. Vessillo ad unghia (cioè porzione più pal- lida situata sotto al restringimento) uguale o più breve del lembo, 32 — Calice evidentem. gozzuto alla base dal lato super. Vessillo ad unghia lunga il doppio o quasi del lembo. Vedi V. villosa 32 Pianta glabra. Corolla giallo-pallida. Calice a denti super. quasi nulli, gl’infer. assai brevi, triangolari. Fusti rampicanti (3-6 dm.) Fg. a 6-14 paia di foglioline lanceolate o lineari, ottuse od acute, mucronu- late. Fi. lunghi 1 cm. circa. Legume oblungo-romboidale, 25-30 per 5-7 mm. Semi 3-5, ad ilo occupante 1/5 della circonferenza. %. Boschi e siepi: Maremma tosc. sino M. Amiata, It. mer. (escl. Puglie), Capri, Sic.; 2 e 4. Magg.-Giu. [Dalla Croaz. al Monten. Alger.|. 25 V. ochroleuca Ten. (1811) 2159 — Pianta + pelosa, Corolla azzurra o leggerm. violacea, rr. bianca o giallastra. Calice a denti super. brevissimi, gl’infer. subeguali al tubo o più lunghi. Rz. strisciante. Fusti eretti o rampicanti (3-15 dm.). Fg. a 6-20 paia di foglioline oblunghe, lanceolate o lineari; stipole c. s. Legume c. s., 20-25 per 6-7 mm. Semi 2-6, ad ilo occupante !/3 - 1/5 della circonferenza. %. Boschi, prati e pascoli, comune; 3-7. Giu.-Ag. [Eur. As. occ. e bor. Giapp. Alger. Maroc. Am. bor.]. 26 V. Cracca L. (1753) 2160 A Fi. lunghi 8-11 mm., a vessillo con lamina lunga come l’unghia. Racemi uguali alla fg. o più lunghi. a Corolla azzurra (rr. bianca). I Pianta gracile, a peli appressati. Denti infer. del calice lanceolati. Legume a stipite più breve del calice. — Per lo più nei luoghi umidi: Istria, It. bor. traspad., Parmig., Tosc., Abr., Cal. alla Sila e Cors. x IMBRICATA (GILIB., 1781) II Piante robuste, a villosità patente. Denti infer. del calice lineari--lesini- formi. Legume a stipite generalm. più lungo del calice. 1 Fg. ad 8--16 paia di foglioline; stipole super. semisaettate. Fi. lunghi 10--12 mm. — Nei luoghi asciutti: Istria, Pen., Capri, Procida, Stic., Cors. e Capraia. [Eur. mer.) — V. Gerardi All. (1785), non Jacq. — V. galloprovincialis Poir. (1817) — V. Candolleana Ten. (1835-36) — V. australis Ten. (1835-86) (f. racemis elongatis). 9 INCANA (GOUAN., 1765) 2 Fg. con sino a 20 paia di foglioline; stipole super. lineari-setacee, non saettate. Fi. più piccoli. — If. mer. e Sic. [Endem.?). — V. Candoll. b. aetn. Guss. (1828) — V. stabiana Ten. (1835-36) (f. racemis elongatis). AETNENSIS FIORI (1900) 59 930 T1 LEGUMINOSAE [524 Vicia b Corolla giallastra. — Pianta pubescente. Denti infer. del calice lineari-lan- ceolati. — Basil. e Cal. |Endem.). ò CONSENTINA (SPR., 1815) B Fi. lunghi 12-16 mm., a vessillo con lamina più larga, lunga sino al doppio dell’unghia. Racemi sempre molto più lunghi della fg. — Calice, legume e pelosità come nel tipo. A Foglioline lanceolate o largam. lineari. Fi. lunghi 12-13 mm. — Istria, Ven., Lomb., V. d’ Aosta, Nizz., Bologn., Tosc., It. centr. e mer., Sard. centr. e Cors.; 4-1. [Eur. As. occ. e bor. Afr. bor.--occ. |. e TENUIFOLIA (ROTH, 1788) AA Foglioline oblunghe. Fi. lunghi 13--15 mm., in racemi più lassi. — Cors. Spa. Alger.. — V. tenuifol. v. latifolia Lge. (1880). { POLYPHYLLA (DesF., 1800) AAA Foglioline strettam. lineari (larghe 1--5 mm.). Fi. lunghi 15-16 mm., intensam. colorati, in racemi lassi. — Cal., Stc., avvent. pr. Genova. [Dalm.]. *) ELEGANS (Guss., 1828) 33 (24) Pianta + densam. villosa, a peli rossigni nel secco, Legume egualm. villoso, Corolla porporino-scura o roseo-porporina all'apice, biancastra alla base, a vessillo più lungo delle ali. Fusti sdraiati o rampicanti (2-7 dm.). Fg. infer. a 3-4, le super. con sino 8 paia di foglioline; stipole lanceo- late, le medie saettate, ad orecchietta per lo più dentata. Racemi uguali alla fg. o più lunghi, a 4-12 fi. lunghi 16-18 mm. Calice non gozzuto alla base, a denti filiformi-setacei, piumosi, gl’infer. più lunghi del tubo. Legume c. s., 20-25 per 7-10 mm. Semi 2-4, ad ilo occupante 1/6 della circonferenza. O, 00, £?. Luoghi erbosi e colt. ; 2. Marz.- Giu. | Eur. medit. Afr. bor., nat. Capo B. S.]). — V. atropurpurea Desf. (1800). 27 V. benghalensis L. (1753) 2161 A Pianta annua o perenne ?, densam. villosa. Foglioline oblunghe o lanceolate. Racemi per lo più moltiflori. Legume sempre villoso. — Nizz., Lig., Tosc., Laz., pr. Ancona, It. mer. ed ‘ins. — V. trichocalyx Moris (1829) (£. flor. roseo--purp.). o. TYPICA B Pianta perennante, robusta, assai meno villosa. Foglioline oblunghe. Racemi poveri. Legume alla fine quasi glabro. — Cors. [/eg. medit. oce.|. 8 PERENNIS (DC., 1813) — Piante mai villose c. s. Legume glabro o rr. peloso sulla sutura super. (eccett. V. monantha B). Corolla violacea (rr. bianca o giallognola). 34 34 Racemi con 4 a molti fi., uguali alla fg. o spesso più lunghi. Fusti c. s. (2-12 dm.). Fg. a 4-10 paia di foglioline; stipole lineari o lanceo- late, le medie semiastate, ad orecchietta per lo più intera. Calice a denti super. brevissimi, triangolari, gli altri lanceolato-lesiniformi. Corolla vio- lacea od azzurra all’apice, bianchiccia alla base, rr. affatto bianca o gial. lognola. Legume glabro, oblungo-romboideo, lungo 20-35 mm. Semi 2-8, ad ilo occupante 1/7 - 1/10 della circonferenza. O, 00. Campi, siepi, sab- bie ecc., comune; 2-4. Marz.-Lugl. | Eur. As. occ. Afr. bor.|]. 28 V. villosa Roth (1793) 2162 A Legume largo 8--11 mm. Corolla *® intensam. violacea (rr. bianca). s a Pianta a villosità patente, specialm. nei fusti e giovani racemi. Dente infer. del calice generalm. più lungo del tubo. Vessillo uguale od un po’ più lungo delle ali. — Foglioline oblunghe o lanceolate. Racemi uguali alla fg., 524 Vicia] 71 LEGUMINOSAE 981 a molti fi. lunghi 14--17 mm. — Istria, Ven., Trent., Bresc., Comasco, C. Tic., Nizz., Lig., App. lucchese, Elba e Cors.; talora colt. Magg.--Giu. v GoDRONI (Rouy, 1900) b Piante a pelosità scarsa, e generalm. appressata, o quasi glabre. Dente infer. del calice uguale al tubo o più breve. Vessillo uguale alle ali od un po’ più lungo. I Fg. a 6-10 paia di foglioline lunghe 7-25 mm. Racemi per lo più densi e moltiflori. 1 Fi, lunghi 12-15 mm. Foglioline oblunghe, lanceolate o lineari. — Ra- ‘ cemi lunghi sino al doppio della fg. (rr. con pochi fi.) — Comune: Istria, Pen. ed isole. { Reg. medit. Eur. media). — V. varia Host (1831). 8 DASYCARPA (TEN., 1880) 2162' 2 Fi. lunghi 16-18 mm. Foglioline oblunghe, 2-3 volte più larghe che nella var. prec. Pianta robusta. — Nap., Ischia, Capri, Sic., Eolie ecc. [Endem.]. — V. Ps.--Cracca 8 Bert. (1847). AMBIGUA (GuSs., 1828) II Fg. a 4-5 paia di foglioline lunghe 5-7 mm., ovato--oblunghe. Racemi lassi, a 4--6 fi., — lunghi 15-16 mm. Pianta piccola, gracile. Semi com- pressi, ad ilo brevissimo. — Eolie a Lipari e Vulcano. [Grec. Rodi Cipro]. ò MICROPHYLLA (D’URrv., 1822) B Legume largo 5-8 mm. Corolla azzurro--pallida, rr. bianca o giallo--pallida, — a vessillo alquanto più lungo delle ali. Racemi lassi, a 3--10 rr. sino 15 fi., + pelosi. * Fi. lunghi 14-15 mm. Foglioline lineari, acute alle 2 estremità. — Dune mar. e luoghi aridi: Chioggia, Polesine, Ferrar. alla Mesola, Viareggio, Nap., Capri, Sic., Cors. ecc. [Reg. medit.|.. — V. Bivonae Ser. (1825), non Raf. — V. vulcanica Huet ex Nym. (1878). e LITORALIS (SALZM., 1821) ## Fi. lunghi 17--18 mm. Foglioline oblunghe o lanceolate, generalm. ottuse. — Arene mar., luoghi erbosi e campi: Bergam., Pavese, Genova, Tose., It. centr., mer. ed ins.; 2. Marz.-Giu. [|Reg. medit. occ. Tripol.]. — V. Bivonae Ten. (1830), non Raf. — V. Rosani Ten. (1835-36). { Psgupo-Cracca (BeRrT., 1806) — Racemi ad 1-7 fi., più brevi della fg. (eccett. var. 3). Pianta a pelosità scarsa ed appressata (2-6 dm.). Fg. infer. a 3, le super. a 5-10 paia di foglioline oblunghe o rr. lineari, ottuse o smarginate; stipole semiastato- bipartite, ad orecchietta spesso inegualm. bifida. Peduncoli generalm. aristati, 1-5-flori. Fi. lunghi 15-17 mm. Calice irsuto, a fauce molto obliqua e denti c. s., l’infer. più breve del tubo. Corolla violacea; vessillo più lungo delle ali. Legume oblungo, 4 per 1 cm. Semi ad ilo occupante 1/5 della circonferenza. O. Luoghi colt.; 2. Apr.-Magg. [Spa. Grec. As. occ. Afr. bor. Can., avv. Franc. mer.|. — V. calcarata Desf. (1800) — V. syriaca Weinm. (1810) — Orobus viciaeformis Lag. (1816). 29 V. monantha Retz. (1783) 2163 A Stipole lanceolate. Peduncoli uguali alla fg. o più brevi (però più lunghi del fi.) Legume glabro o rr. peloso sulla sutura super., a 6--7 semi. — Puglie, Basil., Cal., Sic., Lamped. e Sard., in Cal. anche colt. — V. triflora Ten. (1811) (f. racemis 3--b--flor.). o TYPICA B Stipole ovate. Peduncoli almeno 1/3 più lunghi della fg. Denti infer. del ca- lice più lunghi. Legume irsuto, a 2-3 semi. — Caprera. [Endem.]. — Cracca Genn. (1870). 8 PAUCIFLORA (LEVIER IN BARBEY, 1884) T1 LEGUMINOSAE [524 Vicia 38 39 e) Coppolèria (Tod., 1845). (16) Pianta glabra, eccett. i pedicelli dei fi., prostrata o rampicante (3-6 cm.). Fg. cirrose, a 5-8 paia di foglioline cuneato-oblunghe, nelle super. li- neari, troncate o smarginate. Peduncoli subeguali alla fg., mutici od ari- stati. Fi. lunghi 14 mm. circa. Calice‘a denti eguali, lanceolato-lesini- formi, più lunghi del tubo. Corolla azzurro-bianchiccia. Legume oblungo, 2-3 cm. per 7-8 mm. Semi 2-4, lenticolari, ad ilo occupante !/g della cir- conferenza. ©). Luoghi colt.: Tosc., Viterbese, Maceratese, Gargano, Basîl., Cal. pr. Reggio ed isole, avvent. Nizz., Genova; 2. Apr.-Magg. [Reg. medit. Can. Mad.|. — Ervum monanthos L. (1753) — V. mon. Desf. (1800), non Retz. — V. articulata W. (1809), non Horn. (1807) — Lathyr. mon. W. (1803) — Coppoleria mon. Tod. (1845). 30 V. multifida Wallr. (1815) 2164 Sez. III ÈRrvum (L., 1737). (2) Stilo filiforme, glabro o peloso in alto. Semi globosi o faccettati. Corolla generalm. più lunga del calice. 3‘ Stilo compresso, barbato sul lato dorsale, Semi lenticolari. Corolla subeguale al calice. c) Lens 42 Fusti sdraiati o rampicanti. Fg. super. con cirro semplice o ramoso. Legume non strozzato tra i semi. a) Euervum 38 Fusti eretti. Fg. tutte con breve resta. Legume strozzato tra i semi (moniliforme). î b) Ervilia 41 a) Euèrvum Alef. (1861). (37) Legume a 3-6 semi. 39 Legume ad 1-2 semi soltanto, 40 Fg. infer. a 3, le super. ad 8-9 paia di foglioline; stipole semilunari, laciniate. Legume 20-25 per 6-9 mm. Pianta pubescente, rampicante (1-10 dm.). Fg. quasi sessili, a foglioline oblunghe, ottuse, le super. con cirro ramoso. Racemi subeguali alla fg. o più brevi, a 2-12 fi. lunghi 8 mm. circa. Calice a denti subeguali, setacei, cigliato-piumosi, più lunghi del tubo. Corolla roseo-pallida. Stilo peloso sotto lo stimma. Legume oblungo-romboideo, minutam. peloso da giovane, poi glabro, brevem. ro- strato. Semi 5-6, compresso-subglobosi, ad ilo occupante 1/5 della circon- ferenza. O. Luoghi erbosi, siepi ecc.: Barese nelle Murge di Bitonto, T'a- ranto a Leucaspide, Capri, Sic., Ustica, Malta, Lamped., Linosa, Pantell., Sard. e Pelagosa; 2. Marz.-Magg. [Lesina Tun. Alger.). — V. parviflora Biv. in Raf. (1810), non Cav. — V. Bivonea Raf. (1814) — Ervum agri- gentinum Guss. (1826). 31 V. leucantha Biv. (1813) 2165 — Fg. infer. ad 1-2, le super. a 3-6 paia di foglioline; stipole lineari, intere, semplici o semiastate. Legume 2 1/, - 3 per 8-16 mm. Pianta | glabra o poco pelosa, gracile (2-6 dm.). Fg. super. con cirro semplice o 2-3-forcato. Calice peloso, a denti + ineguali, i super. più brevi. Co- edi e pre dA 524 Vicia] 71 LEGUMINOSAE 953 rolla azzurro-pallida. Stilo c. s. Legume lineare, rotondato all’apice, glabro o peloso. Semi globulosi. O. Luoghi erbosi e colt.; 2-4. Marz.- Giu. [Eur. As. temp. sino Giapp. Afr. bor. Can., nat. Am. bor.]). — Ervum L. (1753). 32 V. tetrasperma Moench (1794) 2166 A Denti del calice triangolari, più brevi del tubo. a Peduncoli capillari, mutici, subeguali alla fg., ad 1 o rr. 2 fi., lunghi 3-4 mm. Semi per lo più 4, ad ilo occupante 1/5 della circonferenza. — Foglioline lineari, ottuse con un mucrone. — Istria, Pen., Capri, Stc., Sard., Cors., Ela, Pianosa e Gorgona. — V. gemella Crantz (1769). % TYPICA b Peduncoli filiformi, aristati, più lunghi della fg. Fi. grandi circa il doppio che nel tipo. Semi ad ilo occupante 1/8 -- 1/10 della circonferenza. I Legume a 4 semi, Peduncoli 1-2-flori, poco più lunghi della fg. Pianta gracile, a fioritura precoce. — Veneto ecc. — Ervum nemorale Giraud. (1887) — V. Giraudiasi Rouy (1900) — V. tetrasp. v. nemoral. Fiori (1900). B AGRESTIS (SCHEELE, 1843) II Legume a 5-6 semi. Peduncoli 2--5--Hlori, lunghi 2-4 volte la fg. o più. 1 Peduncoli lunghi 2 volte la fg. Fi. lunghi 5-7 mm. # Foglioline tutte lineari-acutissime. — Istria, Pen. ed isole. | Eur. occ. e mer. As. min. Afr. bor... — Ervum M. B. (1798) — V. gracilis Lois.(1807). — Erv. grac. DC. (1813). TENUISSIMA (ScHINZ et TAHPRLL., 1913) #* Foglioline più allungate, in parte troncate. Pianta più robusta. — It. mer. ecc. — Ervum Ten. (1811) — V. Tenoreana Mart.--Don. (1864). ò LONGIFOLIA FIoRI (1900) 2 Peduncoli lunghi sino a 4 volte la fg. Fi. lunghi 6-8 mm. — Ste. ecc. [Eur. occ... — V. gracilis v. longepedunculata Wk. et Lge. (1877). e LAXIFLORA (BRoT., 1816) B Denti del calice lanceolato-acuminati, più lunghi del tubo. Pianta più pe- losa. — Peduncoli filiformi, mutici, subeguali od un po’ più lunghi della fg., ad 1--5 fi. lunghi 4 mm. circa. Foglioline infer. ovate, le super. ellittiche o lanceolate. Semi 4--6, ad ilo occupante 1/8 -- 1/10 della circonferenza. — Lussino, pr. Domodossola, Nizz., Lig., Firenze a Settignano, Laz., It. mer. ed ins. [Reg. medit. Crimea Cauc. Can... — Ervum DC. (1813) — E. Biebersteini Guss. (1828). ( PUBESCENS: (LK., 1831) 40 (38) Stilo glabro sotto lo stimma. Legume 7-10 per 3-4 mm., nero a maturità. Pianta un po’ più robusta della prec. (2-10 dm.). Fg. infer. a 2-3 paia di foglioline ovate, le super. a 4-8 e lanceolate o lineari, tutte troncate con un mucrone; cirri c. s.; stipole lineari o lanceolate, le infer. semiastate, ad orecchietta talora laciniata, le super. per lo più semplici. Peduncoli mutici o mucronati, più brevi od uguali alla fg., ad 1-6 fi. lunghi 3-4 mm. Calice a denti subeguali, lineari-lesiniformi, poco più lunghi del tubo. Corolla bianca od azzurrognola. Legume oblungo- romboideo, acuto. Semi globulosi, ad ilo occupante 1/3 della circonferenza. O. Luoghi erbosi e colt., comune; 2-4, rr. 5. Apr.-Giu. { Eur. As. media sino Giapp. Abiss. Alger. Mad., nat. Am. bor. e centr. ecc... — Ervum L. (1753). 33 V. hirsuta S. F. Gray (1821) 2167 A Pianta + peloso--irsuta. Legume pubescente. — /stria, Pen. ed isole. —& TYPICA B Pianta quasi glabra. Legume glabro. — Col tipo. — Ervum Ten. (1824) — E. sardoum Moris in Spr. (1827) — E. pubesc. v. lejocarpum Ten. (1830) — V. hirs. v. lejoc. Vis. (1852). 8 TERRONII BURN. (1896) 934 71 LEGUMINOSAE [604 Vicini — Stilo barbato sotto lo stimma, Legume 12-20 per 6-7 mm., rosso-fulvo a maturità. Pianta scarsam. pelosa. Fg. infer. a 5-6, le super. a 7-10 paia di foglioline; stipole c. s., però ad orecchietta sempre intera. Peduncoli i brevem. aristati, generalm. più brevi della fg., a 2-6 fi. lunghi 4-5 mm. Calice a denti ineguali, gl’infer. più lunghi del tubo. Corolla azzurro- ; gnola. Legume brevem. rostrato, peloso soltanto lungo la sutura super. 4 Semi compresso-globosi. Il resto c. s. O. Luoghi incolti, siepi, qua e là; — 2. Marz-Magg. [Reg. medit. occ... — V. parviflora Lois. (1807), non Cav. i 1 — Ervum parvifl, Bert. (1819). 34 V. disperma DC. (1813) 2168 A Fusti di 2-5 dm. Foglioline oblunghe o lineari; cirri ramosi; stipole in gran parte semiastate. Semi ad ilo occupante 1/10 della circonferenza. — Euganei, Parmig. a Collecchio, Nizz., Lig., Bologn., Tose., pr. Ancona, Camp., Ischia, Cal., Stic., Eolie, Pantell., Sard., Cors., Arcip. tosc. o TYPICA B Fusti di 1-2 dm., più rigidi. Foglioline brevi, lineari; cirri generalm. sem- - plici; stipole infer. soltanto o rr. tutte semiastate. Semi ad ilo occu- pante 1/6 — i/s della circonferenza. — Cors., Caprera. (Endem.|. — Cracca Gr. et Godr. (1848). 8 coRsIca (CES. P. et G., 1867) b) Ervilia (Lk., 1822). 41 (37) Pianta quasi glabra (2-4 dm.}. Fg. ad 8-10 paia di foglioline oblungo- lanceolate, ottuse o smarginate; stipole semiastate, le infer. con denti lesiniformi. Racemi più brevi della fg., a 2-4 fi. lunghi 6-8 mm., termi- nati da una resta. Calice a denti subeguali, lesiniformi, più lunghi del tubo. Corolla bianco-azzurrognola, con strie violacee. Stilo peloso in alto dal lato super. Legume lineare-oblungo, brevem. rostrato, glabro, 15-25 per 5-6 mm. Semi 2-4, quasi piramidato-trilateri, ad angoli ottusi, bianco-ros- sieci, ad ilo piccolo, ovale. O. Origin. probabilm. della Reg. medit. mer.-or., ma non si conosce allo stato selvatico; colt. e talora subspont. in tutta It.: 2-4. Magg.-Lugl. | Colt. nat. Reg. medit. Bur. media ecc.|. — Ervum L. (1758). — Volg. Mochi, Capogirlo, Veccioli. 85 V. Ervilia W. (1803) 2169 c) Lens (Adans., 1763). 42 (36) Fg. infer. a 2-3, le super. a 4-7 paia di foglioline acute od ot- tuse, non od appena mucronulate. Peduncoli con resta © lunga. Pianta + pelosa, eretta od ascendente, non rampicante (1-4 dm.). Fo- glioline obovato-cuneate nelle fg. infer., oblungo-lanceolate o lineari nelle super., che hanno un cirro per lo più semplice od aristiforme; stipole lanceolate. Peduncoli 1-3-flori. Calice a denti lanceolato-lesiniformi, ci- gliati, molto più lunghi del tubo, subeguali alla corolla. Legume romboi- dale, brevem. rostrato, glabro, rossastro a maturità. Semi 1-2, ad ilo breve, lineare. O. Luoghi erbosi aridi e coltivata; 2-4. Apr.-Lugl. [ Reg. medit. Crimea C'auc.; il tipo colt. nat. Reg. temp. e subtrop.|.. — Ervum L. (1758). — Volg. Lente o Lenticchia. 36 V. Lens Coss. et Germ. (1845) 2170 4 Stipole semplici, intere o quasi. Peduncoli subeguali alla fg. o più brevi. Denti calicini 5-6 volte più lunghi del tubo. Corolla biancastra con strie violacee. Legume 6-8 per 12-15 mm. Semi 3-7 mm. diam. 524 Vicia] 71 LEGUMINOSAE 995 a Semi 5-7 mm. diam., giallastri, carenati al margine. — Colt. e qua e là avvent. — Lens culinaris Medic, (1787) — L. esculenta Moench (1794) — Lens Lens Huth (1893). a TYPICA »D Semi più piccoli, bruni, scereziati, arrotondati al margine. — Colt. più di rado e nat. Lamp., Linosa. — Ervum Roxb. (1809) — E. Lens v. minor Ten. (1830) — Lens escul. v. subsphaerosperma Godr. (1843) — L. disperma Rouy (1899). 8 DISPERMA FIORI (1900) B Stipole semiastate. Peduncoli generalm. più lunghi della fg. Denti calicini 2-4 volte più lunghi del tubo. Corolla azzurrognola. Legume 4-5 per 8-12 mm. Semi 3 mm. diam., bruni, marmorati. I Fg. a 5-6 paia di foglioline; stipole intere o quasi. Peduncoli con resta uguale circa al pedicello super. Denti calicini a peli quasi appressati. — Qua e là con la var. seg., in Cors. solo questa var. [Franc. mer. Afr. bor.|. — Ervum Ten. (1811) — Lens Tenorei Lamte. (1877). * LENTOIDES (Coss. et GeRM., 1845) II Fg. a 3-4 paia di foglioline; stipole © dentate. Peduncoli con resta più lunga. Denti calicini cigliato-piumosi. — Luoghi erbosi aridi: Istria, Brioni, Lussino, Veron. al M. Pastello, Trent., Alpìî Cozie e Mar., Tosc. a M. Calvi, It. mer., Sic., Pantell. e Sard. [Franc. mer, Croaz. Dalm. Monten. Afr. bor.|. — Ervum nigricans M. B. (1808) — V. nigric. Coss. et Germ. (1861), non Hook. et Arn. (1841) — Lens nigric. Godr. (1843). ò MARSCHALII (Arc., 1882) 2170! — Fg. infer. ad 1-2, le super. a 2-3 paia di foglioline generalm, smar- ginato-incavate e mucronulate. Peduncoli mutici o mucronulati, Pianta con pelosità appressata (8-25 cm.). Foglioline obcordate nelle fg. infer., oblungo-ovali nelle medie e lineari nelle super., che hanno un cirro semplice, aristitorme; stipole infer. semiastate, intere. Peduncoli 1- o rr. 2-flori, generalm. più lunghi della fg. Corolla azzurro-pallida. Legume 9-10 per 4 mm. Semi 1-2, piccoli, bruni. Il resto c. s. O. Luoghi erbosi aridi; 2 e 4. Apr.-Magg. [Spa. Bale. Crimea Transcauc. As. oce.|.. — Cicer Brign. (1810) — Ervum Lenticula Schreb. (1812) — Lens Lentic. Alef. (1861) — V. Lentic. Arc. (1882), Ces. P. et G. (1882) — Lens erv. Grande (1918). 37 V. ervoides Fiori (1921) 2171 A Legume minutam. pubescente. — Istria, Monfalcone, Laz., Marche, Tremiti, It. mer., Sîic. e Sard. a. TYPICA B Legume ERO Pianta più robusta. — Tosc. (M. Pisano, Grossetano, Giglio e Pianosa), Puglie e Basil. — Ervaum Ten. (1811) — V. Lentic. b. unifl. Fiori (1900). 8 UNIFLORA n. comb. Vicia Sequenzae Huet ex Nym. (1878). — Sospettasi ibrida tra V. sicula e V. pe- regrina. — Sic. mer. Tribù IX. PHASEOLEZ. Gen. 525. Àpios Moench (1794). (Spec. 5 dell’Am. bor. Cina ed Himalaia). Pianta glabra o quasi, a rd. nodoso-tuberosa e fusto altam. volubile. Fg. imparipennate, a 2-3 paia di foglioline ovali-acuminate, con piccioletto ingrossato e peloso; stipole lesiniformi. Racemi ascellari, più brevi della fg., 936 71 LEGUMINOSAR [525 Apios densi; fi. fascicolati ai nodi, brevem. pedicellati, odorosi. Calice brevem. cam- panulato, quasi bilabiato, coi 4 denti super. brevissimi. Corolla porporino-scura, a petali con unghia brevissima; carena incurvata a guisa di punto interro- gativo, aderente alle ali. Stilo ricurvo. Legume subfalcato, piano, a parecchi semi. %. Origin. dell’Am. bor.; inselvat. copiosam. nelle golene lungo il Po, il Ticino e la Stura pr. Torino, pare che da noi non fruttifichi; 3. Ag.-Sett. — Glycine Apios L. (1753) — A. Apios Mac M. (1892). A. tuberosa Moench (1794) 2172 Nora. — Pueraria hirsuta C. K. Schneid. (1907) = Dolichos Thunb. (1794) = P. Thunbergiana Benth. (1867), origin. del Giapp., è colt. a scopo ornam. Gen. 526. Phasèolus L. (1735). (Spec. enum. più di 150, ma parecchie da ridursi a var., delle Reg. calde dei 2 Emisf.). 1 Racemi a pochi fi., più brevi della fg. Legume liscio, diritto o leggerm. ineurvato, di forma variabile. Pianta peloso-scabra. Fg. pennato-3-foglio- late, a foglioline grandi, acuminate, le 2 laterali obliquam. ovate, la mediana romboidea, tutte a piccioletto peloso, munito alla base di sti- polette; stipole oblunghe, striate. Racemi bratteolati; fi. appaiati, a pe- dicelli lunghetti, muniti sotto al calice di 2 bratteole ovali. Calice a denti brevi, i super. + coadesi. Corolla bianca o lillacina, a vessillo quasi ses- sile; carena con lungo rostro contorto a spirale assieme ad una parte degli stami ed allo stilo. Stilo dilatato in una cresta stimmatifera irre- golare. O. Origin. dell’ Am. mer., ove trovansi spont. delle spec. assai af- fini probabilm. capostipiti; 2-5. Est.-Aut. [ Colt. in quasi tutto il Globo]. — Volg. Fagiuolo. 1 Ph. vulgaris L. (1753) 2173 A Fusti lunghi, volubili. a Semi ovali, © gonfi od anche compressi, di colore variabile, però mai bianchi. — Colt. ovunque. — Ph. gonospermos Savi (1824) (lusus semin. angulos.). o. COMMUNIS AScH. (1860) b Semi ovali, compressi, bianchi. — Colt. — Volg. Fagiuolo romano o galletto. 8 ROMANUS (SAVI, 1825) c Semi cilindrico-oblunghi, ottusi o troncati, il doppio più lunghi che lar- ghi, di colore variabile. — Colt. — Volg. Fagiuolo turco o sargetone. OBLONGUS (SavI, 1825) d Semi sferici o quasi, di colore variabile, però mai bianchi. Fusto altam. volubile. — Colt. — Volg. Fagiuolo senza filo o mangiatutto. è SPHAERICUS (SAVI, 1825) e Semi sferici o quasi, bianchi. Fusti bassi, poco volubili. — Colt. di rado. e TUMIDUS (SAVI, 1825) B Fusti brevi (5 dm. al più), eretti, non volubili. Semi variabili. — Colt. di rado. — Volg. Fagiuolo nano. 6 NANUS (L., 1755) — Racemi a molti fi., più lunghi della fg. Legume peloso-scabro, fal- cato, grosso e largo, compresso. Fusti altam. volubili (2-4 m.). Foglio- line brevem. acuminate. Semi grandi, oblungo-compressi. Il resto c. s. 526 Phaseolus] T1 LEGUMINOSAE 937 O. Origin. del Messico ed Am. bor.-mer.; colt. per lo più per ornam. ed anche pei legumi; 2-4. Est. — Ph. vulg. v. coccineus L. (1758). — Volg. Fagiuolo americano. 2 Ph. coccineus L. (1753) 2174 A Corolla rosso-scarlatta. Semi violetti, neri o marmorati. — Colt. o TYPICUS B Corolla bianca (talora colle ali e carena soltanto). Semi bianchi. — Colt. 8 MULTIFLORUS (Lam., 1789) Gen. 527. Vigna Savi (1824). (Spec. 40 circa, delle Reg. calde dei 2 Emisf.). Pianta glabra o quasi. Fg. come in Phaseolus, a foglioline acute, le late- rali molto oblique alla base; stipole ovali o lanceolate, prolungate in basso oltre il punto d’inserzione. Fi. pochi in racemi ombrelliformi, con brattee si- mili alle stipole; pedicelli brevissimi. Calice a denti triangolari-acuminati, i 2 formanti il labbro super. connati. Corolla gialla o rossa, con carena a rostro imperfettam. contorto a spirale. Stilo barbato sul lato super., contorto a spira in alto, ingrossato all’apice. Legume diritto, lineare, glabro, a 10-15 semi oblunghi. ©. Origin. dell’ As. ed Afr. trop.; 2-4. Est. [Colt. paesi caldi]. — Dolichos L. (1753). V. unguiculata Walp. (1842) 2175 A Fusti + volubili. Legume per lo più pendente. a Legume subcompresso, a rostro calloso, schiacciato, concavo di sotto. Pe- duncoli uguali alla fg. o più lunghi. Semi rosso--pallidi o bianchi od an- che (= f. melanophthalma Fioriî [1900] = Dolichos DC. [1825)) con un cerchio nero attorno all’ilo bianco. — Colt. qua e là. — Volg. Fagiuotino, Fagiuolo dall’occhio. o TYPICA b Legume cilindrico, a rostro più sottile e meno schiacciato. Peduncoli più brevi della fg. I Legumi lunghi 22--30 cm., nè flosci nè rigonfi finchè verdi, strozzati tra un seme e l’altro nel secco. Semi per lo più lunghi 6--9 mm., varianti dalla forma subreniforme alla globosa, bianchi o rossi. — Colt. dî rado. — Dolichos L. (1756). 8 SINENSIS (EnpL., 1848) II Legumi lunghi 30--90 cm., carnosi e fragili, diventanti © rigonfi, flosci e di color pallido avanti la maturità, strozzati c. s. Semi reniformi, lunghi 8-12 mm., compressi, rossigni. — Colt. di rado. — Dolichos L. (1763) — V. sinensis v. sesquiped. Koern. (1887). SESQUIPEDALIS (W. F. WiGHT, 1907) _B Fusti eretti, non volubili. Legume eretto--patente, lungo -13 cm. — Pedun- coli molto lunghi. Semi piccoli (lunghi 5-6 mm.), oblunghi o cilindrici, neri, rossigni o pallidi. — Colt. qua e là. — Dolichos L. (1767). ò CATJANG (WALP., 1850) Nora. — Coltivasi talora per ornamento il Dolichos Lablab L. (1758), origin. dell’Afr. trop. — La Glycine Soja Stieb. et Zucc. (1845) = Dolichos Soja L. (1758) = Phaseolus max L. (1753) = Soja hispida Moench (1794), origin. della Cina e Giapp., è colt. in Sic. (al nord difficilm. matura i frutti); isuoi semi si mangiano come i fagiuoli nell’As. or., se ne estrae anche dell’olio e si usano come succe- daneo del caffè. p. p. p. p. p. p. p. È por p. : 22. . 109. 181. . 182. 189. SLOT. 207. Correzioni ed aggiunte — Si legga come appresso: Polysticum Thelypteris Roth (1799) = Polypo- dium Weiss (1770), L. (1771) = Dryopteris A. Gray. Dryopteris cristata A Gay, leggasi: D. crist. A. Gray. Blechnum Spicant Roth in Usteri, Ann. Bot. X, 56 (1794); With., Arr. Brit. PI. ed. 3*, 765 (1796). (Cfr. Grande in « N. Gior. bot. it.» n. ser. XXIX, 148 [1923],). Anthoxanthum gracile Biv. Giorn. di Palermo (1810) ex Raf. in « Spec- chio delle Scienze », II, n. VII, p. 8 (1814). Anelytrum avenaceum Hack. in Fedde Rep. VIII, 519 (1910) — Fu rac- colto una sol volta presso il cancello d’ingresso alla casa comunale di Borzoli (Genova). Sembra essere una forma teratologica dell’Avena fatua, a spighette decomposte per ramificazione della rachilla, in modo che ciascun ramo di essa porta una copia di glumette. Kobresia Bellardi. — Nell’Abr. anche al Gr. Sasso al M. Portella (G. A. Pasquale ex Grande). Carex Davalliana — Va radiata dall’App. piceno (ex Grande). Carex atrata v. nigra. — Abr. al Gr. Sasso in Campopericoli (Adr. Fiori, 3, VIII, 1924). ° Carex ferruginea | firma (Mygind ex Host, Syn. 509 [1797]; Host, Gram. Austr. I, 56, [1801]). e levis — Sec. Grande (N. Giorn. bot. it. 1924, 112) è da riferirsi qui la C. sempervirens indicata da vari Autori per l’ It. centr. e mer.; quindi l’area della v. levis va estesa sino alla Cal. occ. e la v. sempervirens va esclusa dalla Flora napoletana. Sparganium natans a affine (Schnizl., 1845), va sostituito con 4 angu-. stifolium (Michx., 1803), cfr. Schinz et Thellung in « Vierteljahrsschr. Nat. Gesell. Ziùrich » LXVIII, p. 457 (1923). Helodea canadensis. — Canali d’acqua sorgiva presso Aquila degli Abruzzi (Adr. Fiori, 31, VII, 1924). Allium Chamaemoly. — Lig. pr. Genova ed alla stazione di Borgio- Verezzi. Allium siculum. — La località «boschi di Palonta » va corretta in « boschi di Pallareta ». Simethis Mattiazzii. — Pen. Sorrentina (Is. de li Galli, is. Vivaro, Punta della Campanella). Gen. Agave. sono 274 (però parecchie conosciute solo allo stato di coltura), tutte dell’Am. centr., dagli Stati Uniti mer. al Venezuela e Columbia, com- prese le is. Bahama, le Antille e le is. Carabiche. Romulea Bulbucodium, leggasi « Bulbocodium ». Cephalanthera ensifolia. — Deve riferirsi qui come sinonimo la C. Ma- ravignae Tin. ex Guss. (1845) (ex Grande). Salix daphnoides. — Sec. Grande l’esempl. di Basil. racc. da G. C. Gior- | dano è invece S. nigricans. Salix retusa. — Non esiste in Basilicata al M. Arioso ed anche Dryas octopetala ed Arctostaphylos Uva-Ursi vanno esclusi da tale località (Gavioli in litt. 4, II, 1924). Le spec. descritte da Berger nella sua monografia (1915) | p. . 450 p. p. Pp. p. ! cale 440. — Opuntia Opuntia Coult. (1896), si sostituisca con 0. Opuntia Karst. (1882). . — Herniaria alpina 8 incana. — Campobasso al Castello di Monforte 457 . 46L. . 409. . 506. 507. 508. . 624. . 653. CORREZIONI ED AGGIUNTE 939 (Adr. Fiori, 25, VII, 1924). . — Buffonia paniculata. — Sec. Grande (Boll. Soc. Nat. di Napoli, 1924) gli esemplari di Puglia dell’erb. Gussone delle località M. Calvello e Tres- santi in prov. di Foggia e Gravina in prov. di Bari appartengono ve- ramente alla B. tenuifolia S. (1753), come erano stati diagnosticati da Tenore e da Bertoloni, quindi questa specie va restituita alla Flora italiana. — B. paniculata è stata poi scoperta dallo stesso Grande a Villavallelonga nell’Abr. Minuartia grineensis Chenev. (1922), Mattf. (1922), si legga: Chenev (1912), Mattf. (1922). lin. 5, in luogo di «4 cm.» leggasi « 4 dm. ». Velezia rigida. — Abr. a Trasacco (Grande), Benevento (G. A. Pasquale). Dianthus Carthusianorum o typicus, si sostituisca con « vulgaris Gaud. (1836). Dianthus Carthusianorum % ferrugineus. — Sec. Grande nell’ Erb. Gu- sone vi figura anche della Basil. a Castelgrande e della Cal. all’ Aspro- monte. Hypericum tomentosum. — La pianta della T. di Lavoro e del Vulture, così .denominata da Terracciano, è, sec. Grande, H. hirsutum, quindi H. tomentos. va escluso dalla Flora dell’ It. mer. Helianthemum thymifolium = Fumana Spach ex Webb, It. Hisp. 69 (1838); Verlot Cat. PI. Dauph. 43 (1872). Viola cenisia v. magellensis. — Abr. al M. Corno (Martelli sub V. ce- nisia, Fiori). Erysimum cheiranthoides. — Dalla revisione dei materiali esistenti al- l’Orto Bot. di Napoli, fatta da Grande, questa spec. va esclusa dall’Abr., dall’ It. mer. e dalla Sic. Cardamine graeca & eriocarpa Ten. (1850), Caruel (1893). Alyssum foliosum. — I petali sono gialli nell’antesi come nell’A. cam- pestre. A Pianta con peli quasi tutti stellati. Petali interi. — Proprio dell’Or. 4% TYPICUM B Pianta con peli in parte stellati ed in parte semplici, setolosi. Petali bifidi. — Qu? le loc. ital., aggiungendo per la Basilicata: Bosco dell'Aria Silvana e Pignola nel M. Serranetta a 1800-1400 m. (Gavioli !) 8 compactum (DNtrs.) Anemone Pulsatilla. — Sec. Grande VA. Pulsatilla Ten. (1830) = A. Puls. v. Clusiana Ten. (1831) è VA. alpina v. millefoliata, quindi A. Pulsatilla va esclusa dalla flora della Majella, come va esclusa dalla flora della Basil., perchè A. Pulsatilla G. C. Giordano (1886), di Pomarico, è lA. coronaria. Anemone trifolia. — Sec. Grande la pianta indicata con tal nome dal Terracciano, della Camp. al M. Cairo, sarebbe A. nemorosa. Saxifraga exarata a Villarsii. — Sec. Grande va esclusa dall’Abr. Cotyledon Umbilicus-Veneris repens L. (1753) = C. repens Dum.-Cours., Bot. Cult. III, 202, (1802); Grande. in Bull. Orto Bot. Napoli III, 97 (1911). Abies, 52 Acacia, 801 (nota) Aceras, 318 Achyrantes, 430 Aconitum, 687 Acorus, 208 Actaea, 690 Adenocarpus, 805 Adiantum, 33 Adonis, 657 Aegilops, 159 Aeluropus, 126 Aethionema, 622 Agave, 292 Agrimonia, 766 Agropyrum, 155 Agrostemma, 480 Agrostis, 95 Aira, 102 Airopsis, 102 Aizoon, 437 Albizzia, 801 Albuca, 258 (nota) Achemilla, 767 Aldrovanda, 694 Alisma, 224 Alliaria, 576 Allium, 265 Allosurus, 31 Alnus, 354 Aloè, 279 Alopecurus, 91 Alsine, 457 Alternanthera, 435 (nota) Althenia, 218 Alyssum, 604 Amarantus, 431 Ambrosinia, 211 Amelanchier, 788 Ammophila, 99 Amorpha, 896 Ampelodesma, 101 Anagyris, 803 Andropogon, 72 Anelytrum, 938 Anemone, 652 Anona, 690 Anthericum, 278 Antholyza, 306 Anthoxanthum, 83 Anthyllis, 870 Aphyllanthes, 275 Apios, 935 Aquilegia, 682 Arabis, 566 Arachis, 907 Araucaria, 53 (nota) Arceuthobium, 389 Arenaria, 464 Arisarum, 211 Aristida, 84 Aristolochia, 391 Arrhenatherum, 112 Arthrocnemum, 426 Arum, 209 Arundo, 99 Asarum, 390 Asparagus, 281 Asphodeline, 277 Asphodelus, 276 Asplenium, 25 Astragalus, 881 Astrocarpus, 550 Atriplex, 411 Aubrietia, 609 Avellinia, 121 Avena, 108 Azolla, 36 Barbarea, 576 Beckmannia, 113 Berberis, 692 Beta, 415 Betula, 353 Biarum, 210 Biscutella, 629 Biserrula, 881 Bivonaea, 622 INDICE DEI GENERI Blechnum, 31 Botrychium, 33 Bougainvillea, 436 (nota) Brachypodium, 151 Brassica, 588 Braya, 566 Briza, 125 Bromus, 145 Broussonetia, 373 Buffonia, 457 Bulbocodium, 245 Bulliarda, 726 Bunias, 601 Butomus, 225 Cukile, 600 Calamagrostis, 97 Calepina, 616 Callitris, 54 Caltha, 678 Calycanthus, 644 (nota) Calycotome, 819 Camphorosma, 424 Canna, 307 Cannabis, 376 Capparis, 551 Capsella, 621 Cardamine, 579 Carex, 181 Carpinus, 358 Carrichtera, 586 Carya, 339 (nota) Castanea, 367 Casuarina, 339 (nota) Catabrosa, 122 Catapodinm, 148 Cedrus, 51 Celosia, 435 Celtis, 372 Cephalanthera, 336 Cephalotaxus, 57 (nota) Cerastium, 472 Ceratochloa, 150 Ceratonia, 802 942 INDICE DEI GENERI Ceratophyllum, 643 Cercis, 802 Ceterach, 19 Chaeturus, 93 Chamaecyparis, 55 (nota) Chamaelina, 615 Chamaerops, 204 Cheilanthes, 31 Cheiranthus, 564 Chelidonium, 638 Chenopodium, 416 Chimonanthus, 644 (nota) Chrysosplenium, 711 Cicer, 907 Cinnamomum, 382 (nota) Cistus, 535 Cladium, 180 Clematis, 647 Clypeola, 603 Cochlearia, 614 Cocos, 204 (nota) Coeloglossum, 332 Consgil Colchicum, 243 Coleanthus, 98 Colocasia, 208 Colutea, 897 Commelina, 227 Conringia, 597 Convallaria, 279 Corallorrhiza, 333 Corispermum, 424 Cornucopiae, 88 Coronilla, 899 Coronopus, 616 Corrigiola, 446 Cortaderia, 101 (nota) Corydalis, 636 Corylus, 360 Corynephorus, 104 Cotoneaster, 787 Cotyledon, 714 Crambe, 599 Crataegus, 785 Crocus, 298 Crypsis, 88 Cryptomeria, 53 (nota) Cucubalus, 483 Cupressus, 54 Cycloloma, 422 Cymodocea, 220 Cynodon, 1183 Cynomorium, 389 Cynosurus, 121 Cyperus, 166 Cypripedium, 310 Cystopteris, 24 Cytinus, 390 Cytisus, 806 Bpactylis, 126 Dactyloctenium, 115 Damasonium, 225 Danthonia, 112 Daphne, 382 Delphinium, 683 Dentaria, 584 Deschampsia, 104 Dianthus, 506 Dinebra, 114 Dipeadi, 265 Diplachne, 117 Diplotaxis, 595 Dolichos, 937 (nota) Doryenium, 874 Dorycnopsis, 874 Draba, 610 Dracunculus, 210 Drosera, 693 Dryas, 739 Drypis, 500 Echinaria, 115 Ehrharta, 81 Elaeagnus, 380 Elatine, 517 Eleusine, 114 Elymus, 163 Emex, 400 Enarthrocarpus, 600 Ephedra, 57 Epimedium, 691 Epipactis, 337 Epipogium, 335 Equisetum, 38 Eragrostis, 123 Eranthis, 678 Eriobotrya, 789 Eriophorum, 170 Eruca, 587 Erysimum, 564 Erythea, 205 (nota) Erythronium, 245 îschscholtzia, 640 (nota) Puclidium, 601 Fagus, 368 Festuca, 133 Fibigia, 609 Ficus, 374 Fimbristylis, 178 Fragaria, 757 Frankenia, 514 Fritillaria, 248 Fuirena, 171 Fumaria, 693 Gagea, 251 Galanthus, 285 Galega, 896 Gastridium, 94 Gaudinia, 112 Genista, 812 Geum, 740 Ginkgo, 57 (nota) Gladiolus, 304 Glaucium, 639 Gleditschia, 801 Glinus, 443 Glyceria, 181 Glycine, 937 (nota) Glyceyrrhiza, 894 Gomphrena, 435 (nota) Gymnadenia, 329 Gymnocladus, 803 (nota) Gymnogramme, 21 Gypsophila, 502 Halocnemum, 427 Halogeton, 429 Halopeplis, 427 Hedysarum, 903 Heleocharis, 177 Helianthemum, 526 Helleborus, 679 Helodea, 222 Hemerocallis, 278 Herminium, 332 Hermodactylus, 304 Herniaria, 449 Hesperis, 563 Heteropogon, 74 Hierochloé, 83 Hippocrepis, 902 Hippopha&, 381 Holcus, 101 Holosteum, 472 Hordeum, 161 INDICE DEI GENERI 943 Humulus, 375 Hutchinsia, 620 Hyacinthus, 260 Hydrocharis, 228 Hymenocarpus, 870 Hymenophyllum, 33 Hypecoum, 638 Hypericum, 518 Eberis, 626 Illecebrum, 447 Imperata, 76 Ionopsidium, 621 (nota) Iris, 298 Isatis, 602 Isoétes, 43 Isopyrum, 680 Jubaea, 205 (nota) Juglans, 338 Juncus, 228 Juniperus, 55 Kobresia, 180 Kochia, 422 Koeleria, 118 Lagurus, 93 Lamarckia, 122 Larix, 51 Lathyrus, 908 Laurus, 381 Lemna, 212 Lepidium, 617 Lepturus, 153 Leucojum, 286 Libocedrus, 54 (nota) Lilium, 250 Limodorum, 336 Liparis, 333 Liquidambar, 369 (nota) Liriodendron, 644 (nota) Listera, 335 Livistona, 205 (nota) Lloydia, 251 Loeflingia, 450 Lolium, 158 Loranthus, 388 Loroglossum, 319 Lotus, 876 Lunaria, 610 Lupinus, 803 Luzula, 235 Lychmis 480 Lycopodium, 41 Lygeum, 72 Magnolia, 644 (nota) Mahonia, 692 (nota) Majanthemum, 280 Malaxis, 333 Malcolmia, 561 Marsilia, 56 Matthiola, 560 Medicago, 828 Melica, 124 Melilotus, 840 Mesembryanthemum, 438 Mespilus, 787 Mibora, 92 Milium, 86 Mirabilis, 486 (nota) Moehringia, 467 Molinia, 118 Mollugo, 412 Montia, 441 Moricandia, 597 Morisia, 600 Morus, 374 Musa, 306 Muscari, 262 Myagrum, 602 Myosurus, 658 Myricaria, 516 Najas, 220 Narcissus, 288 Nardurus, 142 Nardus, 152 Narthecium, 242 Nasturtium, 577 Nelumbo, 643 (nota) Neottia, 335 Neslea, 616 Nigella, 681 Nigritella, 330 Notholaena, 19 Nothoscordon, 275 (nota) Nuphar, 643 Nymphaea, 642 ©chthodium, 601 Onobrychis, 905 Onoclea, 31 Ononis, 820 Ophioglossum, 34 Ophiopogon, 280 (nota) Ophrys, 310 Oplismenus, 78 Opuntia, 439 Orchis, 319 Ornithogalum, 254 Ornithopus, 398 Ortegia, 450 Oryza, 81 Osmunda, 35 Ostrya, 359 Osyris, 335 Oxybaphus, 436 (nota) Oxyria, 408 Paeonia, 689 Pancratium, 291 Panicum, 78 Papaver, 640 Paradisia, 277 Parietaria, 378 Paris, 279 Parnassia, 695 Paronychia, 447 Paspalum, 80 Passiflora, 5988 (nota) Peltaria, 603 Pennisetum, 76 Peramium, 334 Persea, 382 (nota) Petrocallis, 614 Phalaris, 82 Phaseolus, 936 Philadelphus, 713 Phleum, 89 Phoenix, 203 Photinia, 789 Phyllostachys, 164 Phytolacca, 436 Picea, bl Pinus, 47 Pilularia, 37 Pirus, 739 Pisum, 907 Pittosporum, 713 (nota) Platanthera, 381 Platanus, 368 Poa, 127 Polycarpon, 450 Polyenemum, 425 944 INDICE DEI GENERI Polygonatum, 2830 Polygonum, 393 Polypodium, 20 Polypogon, 93 Polystichum, 21 Populus, 349 Portulaca, 441 Posidonia, 219 Potamogeton, 214 Potentilla, 742 Poterium, 771 Prunus, 730 Pseudotsuga, 53 (nota) Psilurus, 152 Psoralea, 895 Pteranthus, 444 Pteris, 32 Pueraria, 936 (nota) Quercus, 361 Ranunculus, 659 Raphanus, 597 Rapistrum, 598 Reaumuria, 516 Reseda, 548 Rhapis, 204 (nota) Rhynchospora, 180 Ribes, 711 Robinia, 3897 Roemeria, 640 Romulea, 296 Rosa, 773 Rottboellia, 72 Rubus, 758 Rumex, 401 Ruppia, 217 Ruscus, 283 Sabal, 205 (nota) Saccharum, 75 Sagina, 455 Sagittaria, 223 Salicornia, 425 Salix, 340 Salsola, 427 Salvinia, 36 Saponaria, 501 Saxifraga, 695 Scheuchzeria, 227 Schoenus, 179 Scilla, 258 Scirpus, 171 Scleranthus, 445 Sclerochloa, 144 Scolopendrium, 30 Scorpiurus, 898 Secale, 161 Securigera, 903 Sedum, 719 Selaginella, 42 Sempervivum, 715 Sequoia, 53 (nota) Serapias, 316 Sesleria, 115 Setaria, 77 Sieglingia, 117 Silene, 484 Simethis, 278 Sinapis, 587 Sisymbrium, 572 Sisyrinchium, 304 (nota) Smilax, 283 Sophora, 803 Sorghum, 74 Sparganium, 206 Spartina, 113 Spartium, 818 Spergula, 454 Spergularia, 453 Sphenopus, 122 Spinacia, 415 Spiraea, 736 Spiranthes, 334 Sporobolus, 95 Stellaria, 469 Stenotaphrum, 77 Sternbergia, 237 Stipa, 84 Stratiotes, 222 Streptopus, 280 Suaeda, 429 Succowia, 586 Tamarix, 516 Tamus, 284 Taxodium, 58 Taxus, 57 Teesdalea, 623 .Telephium, 443 Tetragonia, 438 Thalictrum, 649 Thelygonum, 436 Thesium, 385 Thlaspi, 623 Thuya, 54 Thymelaea, 384 Tillaea, 726 Tofieldia, 242 Toxylon, 373 Trachycarpus, 204 (nota) Tragus, 81 ; Tricholaena, 76 Trifolium, 845 Triglochin, 226 Trigonella, 844 Triplachne, 94 Trisetum, 105 Triteleja, 275 (nota) Triticum, 158 Trollius, 678 Tsuga, 53 (nota) Tulipa, 246 Tunica, 504 Typha, 205 Ulex, 819 Ulmus, 372 Urginea, 257 Urtica, 376 Wallisneria, 222 Velezia, 506 Ventenata, 108 Veratrum, 248 Vesicaria, 610 Vicia, 919 Vigna, 937 Viola, 538 Viscum, 388 Vulpia, 140 Wrashingtonia, 205 (nota) Wistaria, 896 Wolffia, 213 Woodsia, 21 Woodwardia, 30 Yucca, 279 (nota) Zalhlbrucknera, 710 Zannichellia, 218 Zea, 71 Zostera, 219 ella RE ia al | CAT 1,4 Ed RON TANI AI Ni tà va) RALE: d0) n Lt, Ni A Mo Rich: Un SNCTINI Là LALA a un "ih ci Nu) i a Y) DAR, UN VA B hi AE AOSTA pot LINO pei a 1) A TA i n ATTILIO PISO MTA Ke AI : MURATA ; 1 AA TIRO TRE = Fiori, Adriano/Nuova flora analitica d' toni ife peg PSR P e SEZTITE ERRE RR ne Pi sad dari ieria Pron atesiarg tici turista artatii 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