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RELATIONE

Delle Pompe Vaticane

NELLA CANONIZATIONE I)E GLORIOSI SANTI

PIETRO D'ALCANTARA

Dell'Ordine de Minori di S.Francefco,

E MARIA MADALENA

DE PAZZI»

Dell'Ordine de* Carmelitani,

FATTA DALLA SANTITÀ1 D I N. SIG.

CLEMENTE NONO

LI XXVIII. APRILE MDCLXIX.

Con diuerfì Miracoli itili fuietti Santi .

IN V E N ETIA, M DCLXIX.

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Nella Stamparla del Pinelli

Con Licenza de' Superiori .

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E Pompe fpìegate l'altro di , die fu h D vnemca faj ! AJbis dell'Anno corrente 16.59.nel gran Tempio di ' S. Pietro in Vat-ca.io, per JaCanonizatione dei Bea- Kfii to ^letro ^'Alcantara , e della B. Maria Maddalena ^ de Pazzi , ornamento ì'vno delia opa^na, e della Re- ;.;^4| :'Vnn Francifcana, detta de Minori 0'seruanti,e_-» fi mib^è^&à l'altra de.laTofeana, e de Carmelitani, furon tante, e di taufart? fico, e valore, che difficilmente pofsono intiera , e degna- mente d.fcriuerfi . Io nondimeno mi fono porto ail'intraprefa ,c fpero dich.nderJe in maniera neli'angurtia di quefto foglio, che redi, non in lutto , almeno in gran parte appagata la curio/ita di chi non v'iater- uesme. Ma cheterebbe s'ijdicenl,che Ci goderanno piùdeferittedai Lettori, che non fi goderono da chi fu pre/ente? Credo, che non fro- llerei credito, e pure è cosi. Impercioche di quanti vi concorrerò a gran funtione , che furono , per così dire, innumerabili, non credo, che vi fia (lato pur vno, che fapefse , ò volefse mai rimouer gli occhi per gi- rargli alla magnificenza dell'Apparato, da! volto del Santo Pontefice . Rifplendeua in Sua B. vn*aria,ò per dir meglio , vn lume così grande di maella , ma temprato dalla deuotione, e pietà incomparabile dell'ani- mo fuo , che valle , col difprezzo d'ogn'altro oggetto , ancorché degnif- fimo d'efser vagheggiato, non folo à conuertir in la moltitudine de gli aitanti > ma di riuolger gli affetti di ciascheduno à diuine , e foprace- lefti meditationi: Aggiungo, che tra tanto popolo vi furono, com'è potàbile , che vi fofsero, perfone di religione diuerfa, non è venfimile , che non riconofcefsero l'error loro, e che non partifsero con fentimenti di riconciliarfi con Dio » Penfo hauer prouatoia mia propoficione , ma quefto poco , che di pafsaggio ha tocco la penna delia Santità di N.S. cagionerà > oltre l'intention mia > triftezza in chi legge ,di non hauer, nelle fembianze accennate , hauuto fortuna di riuerirlo , procuri rifto- rar i fuoi difuantaggi , concependole al miglior modo , che può , coll'a- doratione, e rendendomi gratie d'hauerlo io inuitato à tanto merito . In tanto gradifca il racconto, che fi fa perfua conlolatione . Dicoui dunque, che

Nella facciata efieriore del Tempio , appunto su l'entrata del Porti- co , che porta in mezo dell'altre > ftà fotto la Loggia , donde fogliono i Pontefici benedir Popolo , li vedeuano da lontano tre pitture . Era_* quella di mezo vn'ottangjolo alto 24. e largo 1 8. palmi, e rapprefentaua in mezo à più Angeli Crifto fedente in Trono, che riuolto à i Santi, i qualirtauanogenufleflìa fuoi piedi >incoronaua ,1'vno colla dcftra,cj l'altra colla finiftra > de i diademi della gloria . L'altre due , che pende- uano dai lati dall'ottangolo , di forma ouata ; inalzando/i 1 6. & allar- gaudofi 12. palmi ciafcheduna,efprimeuauo, la deftra, Spagna Turrita coll'armi del Cattolico ,c la finiftra jTofcana incoronata coll'arme del Gran Duca .

A 2 Quitte n- i ri ÌÉ^é

Qucfle pitture, come tutte l'altre, delle quali fi farà mentione ap- preso , erano di chiaro fcuro à giallo, lumeggiato d'oro, e del Jauoro medcfimo furono ancora fregiati i candelieri, che fofteneuano i lumi, & in femma tutti gli altri ornamenti , che fi fecero da pennelli .

11 Portico fi rendeua per «utto ammirabile degli Arazzi cauati dalla Foretia Pontificia, diftgni d Rafa.-JJed'Vibino,e di Michel» Angelo Buona rati , che vuoi dire delle due Colonne , doue fi fcrifse Non plus v!tra à i profefsoi i della Pittura .

Nella facciata interiore dellaBafilica fi rìucriuano altridue grandi ottangoli alti 17. e largh i 14. palmi ciafeheduno , per l'imagini ij deliro del Santo , & il finiftra della Santa , ambedue in atto di volare, e di con- durli alla gioia del Paradiso: con artificio cosi ben intefo,chenon fi mirauano fenza credere , che douefsero di punto in punto allontanarfi , e perderfi di veduta . Tanto vale il pennello del Signor Fabritio Ch l'a- ri, di cui furono ancora le pitture deferitte di fopra,e l'altre che rap- prefentarono miracolofa mente i miracoli de Santi, e che fi diranno ap- prefso.

Ma qui non bìfogna pafsar con filentio, che le genti (fufsero diqual fi voglia conditione) non rimanefsero, entrando appena dentro del Tem- pio-, afsoibite dalla merauiglia . Et in vero l'Apparato s'offeriua cobi Splendido , così grande, e per dirlo in vna parola , così prodigiofe àgli occhi de riguardanti , che anche dopò veduto poteua il fenfo rappre* fentarlo nella fua propria magnificenza all'anima, l'anima a/sicu- rarfi di non efser dileggiata dal fenfo .

Si vedeuano i Pilaftri nell'eftremità loro, doue fono fcannellati, cosi della Naue di mezo, come dalie due braccia maggiori, che formano in- iieme la gran Croce di quella incomparabil machina , coperti dall'imo- feopo, fino al colla, ino, altezza quafi di 100. palmi didamafchi cre- meiìni ad opra , e trinati d'oro , cow frangie limili , e nel mezo adornati della maniera ,che fegue .

Tra i capitelli di ciafeheduno fi mirauano daUa man deftra in pittura •alternatamente difpofie vn'Arma Pontifìcia, & vna della Religione Frane ;fcana,e dalia finifira coll'otdineiitebo vna Pontificia, & vna del Carmine .

lNicchi,cheiono due per ogni pilafiros'iiluminauanoo^n'yno d'vn candelabro co. i cinque torcie di fei libra l'vna , &i vani, che reftauano tra nicchio, e nìcchio fi empiuano dalle pitiure , continenti i miracoli, che furono dieci del Santo , porti nella parte delira , e dieci della Santa , allogati nella finiftra, e finalmente lo (patio, che dall'vlt-imo nicciiio cone /iuoalfuoJo della Càie a, fi vefiiuada cartellóni , /ottenuti da^» t^urme di Putti ,c >nbrj dichiarai io. e in ciafchedunodel miracolo, cne gii tfauadi (opra; e fi difpoiero, cominciando dall'ingre/so del .1 vmpio ux quella maniera ,

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MIRACOLI DEL SANTO.'

i Andando al Conuento di Ga-abillas patta dinotte à piede afciutto il fiume Tago grandemente accrcic iiuo Tacque foprauenute . Turgidum flumen fuco ptdc pertranfit . z Nel Conuento di pedrofo dentro l'Orto pianta vn ramo di Fico fecco » e quefto fi fa vn'arbore, i di cui frutti fanano di prefente varie-* infermità .

jlndum baculum Terra affligli > & crefcit in Arborem . I Andando di notte al Mona(terod'Are«as firitirasùlafommitàdel Munte detto Porto del Fico , fopragiunto dalla neue , che fioccaua in_* gran copia dentro vna cafa mezo difuta , e fcoperta : fi raccomanda à Dio* e la neue forma il tetto ail'abìtatione.

Niue in aere penduta, ne fubmergatur , obtegitur . 4 AlfonfoSanchcz falegname, li conduce colle crocchie alfepolcro del Santo , e lana d' vna gamba rotta , nella quale liaueua per lungo tem- po applicato in vanodiuerlì rimedi;. Tratlum crus momento fanatur . $ Maria Velafches abbattuta da grauiffima febre , hauuta Teflrema vntione , inuoca l'a iuto del Santo , e ricupera incontinente la fanità . lam moritura furgit incolumi* .

6 Maria de Paraina dopò 7. mefi d infermità , e dolori continui , di~ fperata da Medici , beue dell'acqua doue era fiata polla vn poco di terra del fepolcro del Santo, e guarisce ftibito .

Conclamata slatm furgit incolumi* .

7 Francesco Bamiroz di fei in fett'anni » che perdebolezza di gambe non poteua reggerli in piedi, condotto dalla madre al fepolcro del San- to , Se vnto deJl'olio della fua lampada , camina fubito laidamente.

Crunbus tontratlus mungitur ,& graduar Itber,

8 Francesca Martinez zoppa del pie lìniltro per tré anni fi conduce^ Coll'aiuto del marito al /epolcro del Saato , il confeifa , e communica >e riceuelafanita .

Gen bus attratta regreditur Ubera .

9 Ifabella Gonzales cicca ditremefi, condotta da vna fua amica al fepolcro del Santo , laua gli occhi con acqua toccata dalle fue reliquie» e riha la vifta .

Cecca momento mfum recuperati Gio. Puto di 1. anni guarifced'vn'apoftema in vn ginocchio, con hauerglielola madre la uato, e falciato eoa panni bagnati d'acqua toc- cato dalle reliquie del Santo.

,4 feuo ap^tmatt fanus cttaiit.

M I-

MIRACOLI DELLA SANTA:

i Nell'atto del cucire, ò pingere , ancorché rapita in cfhfifirmol- g ruYin cielo, non cciì'aua cui i;iuoro, che tinàia compitamente. Di ciò n'rauiglìandorileMjaacheJeferrauaiJoleiìnertredellaruafianza, eie bendauuno gì: occni , per quello non compiua l'opera inco- minciata.

In eflafim rapta > oculifaue velatis pingit .

2 Suor Maria vJatcrina Chelii inpiagau nel braccio deliro, dal qua- 3e fi erano cacati più parti d'olio fracido , hauendole auanci l'Aita e_> della Vergine, in prefenza della Priora , la Santa leuatogii vnguenti polli dal Chirurgo , e f ìfafciato di nouo la piaga , Tana intieramente . V kus incurabile fìatim curato? .

2 Suor F- iv attratta di nerui, non potendo mouerfi in alcuna parte fui ietto , fegnata da.ìa Santa , che teneua in mano vna imagine delia-i Vergine , col fegno d«Da Croce , Tana in illante . gitimela euxdit incolumi* .

4 Caterina de Spinis fpiricata, condotta auanti la Santa nel Monà- fìero , in pàefenza Jeile Monache , è fegnata da hi per ordine dei Con- fWforecol fegno della croce , è lafciata dal Demonio, che fu coltretto di fuggi» fubito , come vn cada nero , ma fana , e libera affatto .

**b (fbfejja Damo» abfctdit.

5 Mariane Rouaizinf; ma di febre per irmeli, & indebolita di maniera , che non poteua più mouerfi in letto , fom ir colla villa la_* bianchezza del muro, efiendole portato vn mazzo di fiori , che haueua- no tocco il corpo della Santa , morta pochi prima , raccomandandoli à lei , e ponendoli i fiori su lo iiomaco , s'addormenta , e fuegliandofi fa- na efee di letto.

Tene montura defilit [and .

6 Caterina de 1 oilistrauagiiata per 12. anni di dolori di ftomaco, vertigini , e febre , e ridotta a legno -, che pareua cadauero , hauendoil pollo sii lo iiomaco vna particella della velie dclìz Santa , s'addormen- ta, e fueglia in tutto libera > lenza che mai più pati He, come prima.

iam declamata repente fit Ibera.

7 Maria de Rouais inferma di febre > con debolezza di tefta > e ftoma- co , e priua di forze , fi velie la tonica , con la quale fu vellita ia Santa-» dopò la morte , e fana fubito .

Diuturna febris momento dcsijt .

8 Maria de Rouais trauagliata di fébré per Cd meli, e ridotta in peri- colo di vita > ponendofi in bocca dello iiomaco vn piumacciolo , vfato dulia Santa , e raecomandandofi ìlei > fente ricrearli le vifeere , efana^ neli'iftetfo punto.

In vita discrimine addu&a illieo fanatut . p Le Monache del Monailero , doue ftaua prima Santa > vedendo

man-

mancar/1 l'olio ,poferol'i'magfne di Jcifopra d'vna vettina , nella quale vi era vn poco di quel liquore , e quello moltiplicando di continuo , fe- condo le neceffica del \f onaftero , durò fino alla nuoua raccolta . Ex oleo /etnei a* fio nouct multtplicatio fuccedit .

io Pieti oAili, nobile Romano, trauagliato di febreacutiilìma, e do» lori , e fpeditoda Medici , mettendogli (opra il Parodio vn velo della». Santa , cercato dalia moglie dell'infermo , che nell'ifteifo tempo prega* la Santa per il marito, fi libera fubito dall'vno , e dall'altro male . agenti animivi fubito falus impenditur .

Màfegu'tiamo il racconto dell'Apparato; e sbrigandoci con poche parole da i lumi , che fopra candel ieri del lauoro , che fi è detto , ardeua- no per tutta la Chiefa , con dir /blamente , che tra quelli , che in Jue-> giri fregiauano idue cornicioni inferiori della gran cuppola, e gli al- tri , che Ci pofero nelle fei Cappelle delle due croci , & per l'ambito del Tempio , in tutto fu Ile il numero dipi i. pattiamo alla deferittione del» l'Altare > e Trono Pontificio , e cominciamo dall'vltimo .

11 Trono dunque di N. S. architettato dal felice ingegno del Signor D. Toma/o f\tpoii , Caualier di S. Spinto , inalzandoli maeflofa, e fplendidamen- te con più gradi m mezo de idue gran pilaftri anteriori della cuppola, e rimpctto all'Altare dedicato al Prencipe de gli Apoftoli , abbraccian- do tutto quel vano , che fi flende fra i due nicchi , doue fon le Zìa tue dello. fante Veronica , & Elena, e congiungendoii da quello, e da quel lato con due balli fteccati alle prime colonne della Tribuna , veniua quafi a_» comporre vn'Anfìteatro di recinto picciolo , ma per vaghezza, e valore d'ornamenti Cenz^ fallo ineftimabile.

Egli era in ogni fua parte adobbato , e così ancora la fedia Pontifica- le di broccato bianco, fodrato d'oro, e di broccato d'oro parimente a fodratodell'iflefio, era il fuo baldacchino. Si copriuano ifuoi gradi, & il pauimento dell'ara di panno rofTo, e veftiua i Cedili de Signori Cai% dinali de velluto cremefino, come ilfuolo,doue pofauano i piedi, di panno verde,

S'accrefccua la bellezza d » quello luogo da quattro fhtue , fabricate-» di carta pefla» e colorite al modo delle pitture . Le due» che flauano più vici ìe al Pontefice rapprefentauano, quella del lato dritto Ja Tempe- ranza , e quella del manco la Fortezza, Virtù, fra l'altre, fommamente care àS.B. e le più lontane la Spagna , claTofcanaconi'armeogn'vna del fuo Prencipe . Libello può diri! del medaglione , che pendeua fui Trono con i'imag ini de* Santi , affifliti cosii'vno , come /altra u'vu An- gelo con tromba d'oro .

Ma che diremo dell'Altare ? Paliotti ricamati di lama bianca, con.,, l'armi gentiiitie di N.S.pofle in mezo di quelle dell'Imperatore, e del di Spagna , touaglie di cambraia ingegnali inamente trapuntate» e^» candelieri d'ai geuto matticelo indorato, con intagli di grandiuuno ax ci- ucio, lo rcadeiuno più del (olito riueribile, e maeflofo »

Epen*

E pendendogli nel d'intorno dalle loggie , che fono ne i P «'ladri della cu^pola, quattro de gli otto ftendardi (fi portauinogli aitri in procef- fioi e) che allumarono per quella folennitadall'ehgie de' Santi, e dai {imboli delle Ior Religione , le gli aggiungeuada quelli ancora orna- mento , e deuoticHie .

A m~ndefti a di queftó Trono , fotto la ftatua di s.Veronìca , v i era il veftiario del Pontefice , e nel/oppotta, dou'è la (tatua di santa E lena , il talamo della Regina di Suctia, coperto di broccato bianco, ricamato

d'oro

Fuori di quefro cinto ,fopra del quale fi diftendeua belliflìma tenda di drappo ad opra con fondo giallo, e rollo , fi ai^anano più palchi , oltre quello de i Cantori, locato dietro i Tedili de Signori Cardinali, per Pren- cipi , e* Prencipeffe , adornati nella parte infenored: broccati d oro , e_> tiella fuperif red: i egio fimile ,& in oltre di pelofie indorate , con tra- pezi di feftoncini, dipinti della maniera, che fi è più volte detto di fo-

pra_».

Tale fu l'apparato in quel giorno della gran Baili »ca di S- Pietro , e-» fra quelle pompe fi celebrò la canonizatione de no/tri Santi , che termi- nò con lo fya r o de morta letti , pofti in gran numero su la piazza douc-» itauano in bdla ordinanza le guardie a piedi, &àcauallo» di N.S. con lo ftrepito dell'artiglieria di Cartello, e dtlÌQ campane delia Città, e-» coll'acclamatione del Popolo, e contuplicatoviuaviua Clemente IX. yiua Sua Beatitudine.

Il FINE.

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