W Sic- ( i fe i 1 II ( ( ( ( € ^ m5 TRATTATO DEL LEGNO FOSSILE MINERALE NVOVAMENTE SCOPERTO NEL QVALE BREVEMENTE SI ACCENNA LA VARIA, & mutabil natura di detto Legno , rapprclentatoui con alcune-» iìgute , che moilrano il luogo doue nafce , la dmeruta dell'onde, che in eflo fi vedono, e le fue così varie, e marauigliofe forme-» . DI FRANCESCO STELLVXr ACCAD. LINCEO DA FABRIANO. All'Emin.^^Sc Reuen^^Sig. Card. FRANCESCO BARBERINO^ 1 t IN ROMA, Appreso Vitale Mafcardi , MDCXXXVII. •ir s CON LICENZA DE'SVPERIORI. w 'ì ALL' EMIN-"° ET REV-"" SIGNORE E PADRON MIO COLENDISSIMO IL SIGNOR CARDINALE FRANCESCO BARBERINO. F>ìit^^A^^ :<3^M lEDI Tanno palTato a V. Eminenza vn mio breue trattatello a penna di quel legno foflTile, che nafce m quefte noftre parti , il quale in quella gui(L> diftefl per curiofir.i Hi mnlri , che di le- gno cosi ftrano defiderauano hauer- ne vna vera, e fedele relazione : e per- che dopo me ne fon fiate dimandate molte copie , non potendo con effe a tutti foddisfare -, ho per ciò rifoluto darlo alle flampe,con aggiunta d^altre figure affai cu- riofe , per maggior fbddisfazione de'lettori : acciò cho col mezzo della vifìa , refìino maggiormente appagati , & perfuafi di quanto in queflo trattato faranno per vdi- re , il quale douendo io publicare con le ftampe, ho vo- luto a V. Eminenza dedicarlo, si per il buon guflo , eh ellafuol prendere della contemplazione degli occul- ti parti della naturai fi anche perche porti in fronte vn A z tefti- 4 teflimanÌQ così degno, & eminente, per render'altri ficuri , che non propongo loro cofè finte, e fauolofè . Porto auanti a V, Eminenza vna materia in vero totalmente nuoua,& ambigua; ma verrà ciò contra- pollo all'antica fèruitù , che le profeflb, & alla mia in- dubitata oiTeruanza , 6c diuozione , a che s'hauerà ella rifguardo , potrò fperare da lei Taggradimento di que- ila ancor che piccola offerta; e tanto più, per efier'ip eerto, che il non difpregiare le cofè hiimili e proprio dell'alta, & innata generofità dell'Eminenza V. alla quale riuercntemente m'inchino. Di Roma li 8. di Maggio 1(^37. « Di V. Eminenza '.'V Humilifs, e deuotifs. Jèruiton Trancefco S telimi. TRATTATO Del Legno fofsile minerale nuouamente difcoperto . ^I TRANCE SCO STELLFTI LINCEO. PA RT I della Natura non fi può negare , che non fìat no tutti marauigliofi, ma molto più mirabili ii rendono quelli , che di rado fuol ella partonre , perche fon men I da noi conofciutiicome auuiene di queito legno fof- file, o fotterraneo, che vogliamo nominarlo \ detto dal noftro Signore D. Federico Cefi Principe di S. Ange- lo , e Duca fecondo di Acquafparta , da cui fu gli anni paffati difcoperto , Mctallofito per la natura , c'ha della pianta , e del me- tallo : fc bene confidcrato in fé tutto , molto più participa della pianta-» ,• che del metallo . -- Quefto legno per la fua rarità è degno di marauiglia; non fapencioh fin bora che nafcain altre parti ,& che n'habbia Autore alcuno fcritto, E fé bene Teofrafto ( come fcriue Plinio nel hb. 3 6.cap. i g.della fua-» Iftoria naturale ) dice trouafi l'Ebano foffile di bianco , e nero colore j e che di terra fi generano ancora l'ofla : non perciò fa mentione alcuna.* di quefto legno ondato , che nafce in quefte noftre parti . Enonfoloe mirabile per la rarità , ma ancora per la varietà deli onde ,,c si belle , che in eiTo fi icuoprono i e per le fue tante , e così diuerie forme , con le quali fifa vedere, come apprelTo diremo , e fi vedrà nelle feguenti figure dal naturale ritratte ,& intagliate . E fé quefto legno con altro fi potè (Te-» ailìmigliare , crederei , che gran fomiglianza haue/Te col cedro , che na^ fce netla Mauritania nel monte Atlante , del quale faceuano gli antichi i letti , e le menfe così beile , e di tanta ftima , come nella traduttione delle fatire di Perfio da noi fatta habbiamo ancora accennato , e come fi può vedere in Plinio al cap. 1 5 . del libro xiij. Hora prima che veniamo ad altro particolare , diremo il luogo douc quefto legno nafce , che è nella Prouincia dell'Vmbria della noftra Ita- lia , nel territorio di Todi in diuerfc parti , come fi potrà vedere nella pri- ma figura qui alligata, che rapprelènta tutto il detto territorio , effen- doui intaghati doue quefto legno nafce alcuni fumi col nome difetto di ilicullofiti . Ma fra ì\ due Caftèlli di Collefecco, e Rofaro (che non mol; A 3 to fon é co fon diftanti dalla Arada Romana ) fé ne tfoua maggior quantità , che-> altroue ,&: anche di più varietà, che fìe gli nitri luaglii notati in detta,* figura^ . La generatione poi di qOetìo legno, per quanto ho potuto vederej& ofleruare non procede da (eme, ne da radice di pianta alcuna, ma folo da j, vna fpezie di terra , e' ha aliai del cretofo ^ la quale a poco a poco fi va ' traftnutando in legno j così operando la natura finche refta tutta in detto Legno cohuettita ; e quefto credo con l'aiuto di alcuni calori di fuochi fotterranei , che in quei luoghi fono , li quali vanno ferpendo fotterra, e mandando fuori del continuo vn fumé nifai ipelTo, & alle volte fiamme, e particolarmente ne'cempi piouofi , e cpiii'aiuto ancora di acque folfuree, &minerali^ .■■n . -v-^-r-. -,,:k : - i, E fé il calore farà affai , il legno s'abbronza , o leggiermente abbrucia, e refta come carbone, fé poi la materia terreflre non è per ancora trafmu- tata in legno , quel fuoco la cuoce , & rimane come ^uei vafi di rerra_^ cotta nella fornace,© come mattoni. E da quefto ancora fi manifefta la materia di detto legno non efler altro , che terra , perche n'ho veduto io pezzi, vna parte de quali era creta dura , l'altra legno, & il rcfto come-» carbone-j • Che poi non na{ca da feme alcuno , ne da radice , o rami come l'altre piante è chiaro, per non trouarfi pezzo alcuno di quefto legno con ra- diche , ne con rami , ne con nerui come l'altro legno , &c alberi , ma fo* lamente tronchi femplicidi diuerfe forme, e non cretti comenafcono tutte le piante , ma in terra diftefi , o vogliamo dire a giacere ; e l'onde, e Veric , che elio ha, non fono continuate in vna medefima forma per tutto niegno,ma diuerfamente hgurate , bora lunghe, e diritte, bora ftrettè bora larghe , hor in giro, horferpeggianti, & in altre mille varie guife j doue che nell'altro legno, l'onde fi vedono perlo pmne'nodi, cnellej parti vicine alle radiche, e le lor vene fono diflefe per la lunghezza, o altezza dell'albero , il quale dalle radici ha il fuo nutrimento, e peròi nerui, e le vene crefcono per lo lungo della pianta -.ma quello legno minerale da ogni parte della terra piglia il fuo nutrimento , e però ha le fue onde così varie . Ne meno fi può credere, che quefìi legni fiano tronchi , o frufti d'al- tri alberi iotterrari in quei luoghi , o caduu , e dalla terra ricoperti , e for- mati poi cori quell'onde da quell'acque minerah , che iui fcaturifcono , e dà fuochi fotterranei , com'io nel principio mi perfuafi , per hauer trouato alcuni olmi ricoperti dalla terra in quei luoghi, doue detto legno fi tro- tta i perche la fua forma fi varia , e la mole sì grande mi fa credere il con- trario , non trouandofi alberi mai dalla natura formati come nelle feguen- ti figure ti figure fi vedrà, 6: in parncolarc nella figura fcttima in ordine , dono ne difcgnato vn pezzo grandifsimo , ch'io feci eauarc dalla terra di figura ouata; fi come anche li due ptzzi della figura feguence: e fono (credo io ) in cjucJb torma ouata da i lari deftro , e fimftro , perche hauendo di lopra il peio della terra non han poruco crefcere verfo quella parte che gli Jourarta per ridurfi m forma circolare , o per dir meglio cihndrica , come fono ordinariamente tutti li tronchi degli alberi; di modo che potemo ficuramcntc affermare, la prima materia di auefto legno non cficr'alcro, che terra di ioftanza cretola,& in confirmatione di quefto vi fi può aggiungere la molta fua grauezza , e l'andare al fondo nell'acqua per ben piccola kheggia, che fia. •L altra marauiglia c'ha in fé , è che l'onde non fono continuate vnifor- memente da vna cftremità all'altra del tronco , ma vn tantino di legno che fc ne leui , quanto farebbe la grolsezza di vn giulio, o poco più , mu- ta la fua figura, apparendo l'onda d'altra formaje così va Icguitando quefta mutationefino all'altra parte del legno. E di più fi deue notare che il fianco di quefto legno non ha onda , ne vena di forca alcuna , efTendo tut- to vniforme d' vn colore leon.uo olcuro i nevi fi vede di onde purvn minimo legno , laluo che in alcuni luoghi certi punti bianchicci , doucj più ,-c doue meno , li quali aicro non fono , che granelli di terra non con- uertica per ancora in legno , per effer forfè d'altra natura , L altra fua proprietà mirabile e , che mentre fi lauorafrefco , e noru per anni Ibgionaro, fi piega a guila d'arco fempre dalla parte del fianco , doue non apparirono l'onde , mentre però fia il iauoro foretto , e non ta- uola larga , dico ftrcctc» Juc w tic Uùd , come più volte ho olferuato nelle croci , che fono (tate fatte di quello legno , di poco tempo leuato dalia_it terra , che è cola flrana a vedere . Se fi mette al tuoco mentr'è (tato canato di frefco dalla terra , s'abbra- cia, ma lentamente con gran fumo, e conodorefpiaceuole .quando poi il legno è lecco , l'odore è più grato , e fa vn fuoco di calore così intenlo , che non gli fi può ftare da vicino , come al fuoco fatto d'altro legno , ne fi confuma così prefto , conferuando il fuoco affai più tempo di qualfiuo- glia altra miteria combuftibile i e quando il legno è cominciato ad impe . trirfi reità al fuoco due , e tre giorni fenza confumarfi . E perche di fopra fi è accennato trouarfi quefto legno ancora impetri- lo , fi dcue iapere, che pezzi grandi, e piccoli di varie figure fono (tati trouati impetritijalcuni de quah non Ci poteuano dircernere s'erano legno, o pietra , reftàndo così d'vna mezzana natura , che non poteuano dirfi cf- ier altro che legno pietra ; non elTendofi per ancora tutto il legno trafmu- tatoin pietra. Altri tronchi haueuano la fembianza del legno , ma la fo- itanza 8 ftanza tutta di pietra i & alcuni in particolare n'habbiamo trouati, la parte interiore de'quali era legno , e l'elteriore pietra , & pltri che di dentro era- no pietra , e di fuori legno j fcherzando così la natura per farci forfè ma- rauigliare dell'apere fue così rare , come fono Itati altri pezzi di legno ri- trouati in detti luoghi con varie fchegge di metallo , c'haueuano qualche fomiglianza con la marchefìta, fra quali alcuni ve n'erano pieni di pez-. zettidi detto metallo, lunghi come ferro filato , ma però fragili, fìtuati perla lunghezza del legno, e fatti cosi tondi, e politi, come fefullero paflati per quei fori , per li quali fanno paffare l'oro, d'argento quelli , che tirano quelli metalli , che ci recò non poca marauigha In alcune ripe de fofsi già dell'acque difcoperte (ì vede vn lungo (Irato di querto legno feguitamente per lo lungo della ripa di lunghezzadi quindici, e più canne, parte del quale epura creta , parte creta, e legno e parte tutto legno ; e la Icorza, c'ha d'intorno è per lo più dellVna , e del- l'altra natura, che potremo chiamarla creta legno . In oltre vi fi vedono mokifiimi tronchi di ftrane , e diuerfe figure^ i effendo alcuni di cfsi di forma lunga , e di circonferenza aliai vana , altri piramidali, altri turbinati , altri ouati, altri tondi , e glcbofi , altri cilin-i drici, altri ondofi , altri angolari, e fèmicircolaii infic me, altri com«Lj colonne fcannellate, & altri di forme così vane, e ftrauaganti che diffi- cil mente fi podono defcriuere. In alcuni poi di queftì tronchi la parte citeriore fu trouata tutta ftoppofa, e fragile; in altre duriliima , crefpa , &afpra con l'anima di dentro come olio d ura, & in altri nera come car- bone, e di tutte quefle varietà len'è prefo il difegno , che fi doueuano in- taghare in rame,tomc ^là i'w /^tv^w» Ui alcune Ji effe, che fi vedranno ne'fe- guenti fogli. Reità che veniamo alla dichiaratione delle figure, che fèguono ima prima diremo, che quando altro teftimonio non vi fia della generatione-» di quefto legno , ne altra proua , baiti quefta ; & è che efTendo ftata leua- ta vna parte di terra humida , ch'era intorno ad vn pezzo di detto legno , e ripolta in vna ftanza del palazzo di Acquafparta del Signore Duca Cefi , dopo alcuni mefì fu trouata tutta conuertita in legno , non lenza maraui- glia del fopradetto Signore, e di altri, che ciò videro ; onde non ha dubio alcuno , che la terra è (eme , e madre di quefto legno , atta nata in quelle parti alla generatione di elfo . E per venire alla dechi^ratione delle qui impreffe figure , diremo, che la prima è il territorio di Todi con quello di Acquafparta , con i Tuoi con- fini , nel quale fon notati quattro luoghi in particolare doue nafce quefta fpezie di legno , come in detta figura fi vede , nocatiui col nome di me- tallofiti. La fc- 9 La feconda figura e vn luogo particolare non molto cJiftante dal Ca- dello di Rofaro , doue è ftata trouata gran quantità di detto legno di va- rie grandezze , come fi accenna nel dilegno i equei fumi, che quiui fi vedono dalla terra vfcire>fono ftati ofleruati per dieci anni contmui da vno di detto Cartello fenza mai ceffate i ma però detti fumi non fempre-» vfciuano da vn medefìmo luogo , ma andauano cangiando lito , fecondo forfè ch'il fuoco trouaua maceria da bruciare. L'altre quattordici figure , che fono nelle quatro carte feguenti , cioè ). 4. ^. Se 6. moftrano la varietà delle vene , o vogliamo dire onde , ch^^ fi lon trouate in diucrfi pezzi di quefto legno , fatti fegare , e pulire , così ritratti dal naturale j eflendofi ciò fatto per moiirare la varietà di effe^ onde , e loro bellezza . La figura poi del foglio di num. 7. mofìra quel pezzo di legno così grande, di cui n'habbiarao fatto di fopra menzione, ritrouato non ini^ quel modo , che fta incagliato , cioè col fianco in su , ma col ventre , per così dire , nel piano della terra , e fchiena riuolta verfo il Cielo , nel mo- do } che ftanno gli altri due pezzi del foglio feguente ; e perche la mifìira della fila grandezza l'habbiamo notata in pie di detta figura , quiui fi po- trà vedere : fbggiungendo , che fu prima fcoperta quella parte , che fem- bra fegata , doue fon notate le lettere A B C Di e fitto leuare la terra che di {òpra haueua fino ad F, fu in quella parte trouato il legno dilgiun-, to , come fé fuffe Itato fegato ; e feguendo a leuare la terra , giunti doue-» e la lettera G fi trouò vn'altra feparatione, come s'accenna indetta fi- gura ; e di minilo jpnanrlnfi .-ilrra r^rra ppr Aìfcnprirp rutto il Ipgno , e per fapere la fua lunghezza , per la gran caua fatta , dopo che ne fu leuara tan* ta , che fi fcoprì vn braccio di effo legno , gli cadde la terra {opra , e reftò ricoperto ; ne vi fi vsò altra diligenza per finire di icoprirlo, perche il pa- drone di quel terreno non volle, che fi guaftaffe con maggior caua il fuo campo-, e perciò fi lafciò flare il rimanente di efTo dalla terra ricoperto-. iTJa hora che fto quelle cofe fcriuendo , ho intefb , che l'acque l'hanno di nuouo difcopetto . Li due pezzi della feguente figura di num. 8. così trouati,come (i ve- dono , fembrauano ancor efsi dalla parte dinanzi fegati, & erano alquanto più grofsi del pezzo lopradetto ma più coni , e moftrauano la fcorza co- inè li tronchi degli altri alberi , hauendo qualche fegno ancora dell'ani- ma di dentro j sforzandofi qui la Natura di fare aflomigliarequeftì Tuoi parti imperfetti quanto più può a quelli perfetti . In quella parte poi do- ue il legno moiba effer legato , haueua vna certa refìna di color bianco', come mafHce, & incenfo bianco , rifudando in detto luogo il legno come appunto fanno quei muri incollati di frefeo in luoghi humidi . E coru quella / ^ IO quefta reCna futrouato parimente l'altro pezzo groflb detto di fopra , sì nella faccia anteriore, fi anche in ciafcuna delle dette reparationi i non., eflendo quelle altro , che crepature della terra , mentre ancor creta non^ s'era trafmutata in legno , come s'è oiTeruato in altri pezzi in più luoghi . Di fopra poi , e d'ogn'intorno a quelli due pezzi così grpfsi ve n'erano al- cuni altri di varie grandezze,come nell'iftefla figura (i vedej parte de quali non s'era interamente lignificata, parte eratuttolegno,e parte come.^ fcorza di legno, e nera come carbone . Nel foglio nono vi fono due altre figure , la fuperiore delle quali e di quel legno doue fono (lati trouati quei pezzetti di metallo , rapprefentati da quei tondini , che quiui fi vedono . L'altra figura inferiore moftra l'on- de affai grolTe , e qualche pezzetto ancora di detto metallo , Segue la decima figura , nella quale vi fono intagliati tre pezzi di detto legno: quello notato con lettera A è di quella fpezie di legno doue na- fcono quelle lunghe fila di metallo, c'habbiam.o già detto di fopra, grolle nel modo , che quiui fi vedono figurate •■, & è quello vn frufto di vn pez- 350 maggiore , il quale perch'era fragile affai fufacilmented.'uifo, eretto poi in quella forma che fi vede, icorgendofi la parte di fuori nera come-» s'hauefle hauuto il fuoco , Gli altri due pezzi, o tronchi B, & C erano tutti ftoppofi , li quali . potremo appellarli capillari, per la gran fomiglianza, e' hanno quelle tante ìor fila co'capelh : tronchi invero affai ftrauagantij e quelli parimente-» èrano aliai fragili, e con la fcorza nera, & abbronzata . ' ■ - Il Tronco D , che fra li due capillari fopradetti , era ancor elfo mi- rabile : poiché la parte interiore era già tutta impettita , e d'vn colore rof- ficcio , e quella vette di fuori era di legno fcorzofo , e nodofo , come ap« punto iui è dileguato . Era la lunghezza di tutto il tronco palmi fei , e di groflezza haueua vn palmo in circa di diametro . Vi fono flati trouati altri tronchi grofsi fimili j cioè con la parte interiore impettita , e di fuori veftiti di legno, de quali già vi fono U dilegni . Nell'vndecimo foglio vi fi vedono quattro figure delmedefimole- Sno : quella fuperiore , cioè E è vn frutto , che non fi può dir legno af- folutamente , ma ligniterreo , perche da vna parte, che è quella dinanzi j che già fi vede era tutto legno , conofcendoìi beniisimo alli fegni della., fcorza» e dall'altra parte di dietro , tutto creta dura , non per ancora in le- gno trafmutata . Il pezzetto H, fu in quella forma ritrouato fatto a onde come mo- ftra il fuo difegno . L'altro pezzo F è di figura turbinato , afsai afpro , e fcorzolò , la fua_j lunghezza è di piedi due , & vn piede largo . fu legato per lo mezzo per vedere 1 1 vedere la parte interiore : onde l'altro pezzo G, rapprefenta come era di dentro . Moki frulli di legno di queQa forma turbinata fono (lati in quei luof^hi ritrouati i ma ballerà d' hauer facto moitra di cjueilo per non elfer "il altri molto differenti i eccetto che ven'erano alcuni dalla parte di den- rro duri come olio ., che col rempo ( credo io ) fi iariano impetriti . Li cinque pezzi del 1 1. foglio, ficomc lono fra loro diuerfìifimi di for- ma , così fono parimente di fortanza . Il pezzo H, in quella parte che fi vede più ofcura era legno , e metallo infieme , e quella crolla di fuori più chiara era di Ibftanza lateritia , cioè di terra cotta come fono li mattoni . li pezzo I, furitrouato infieme con altri pezzi fimili in vn follo non,, molto dittante d^l Cartello di monte nero i ed era tutto legno, ma di for- ma fomigliante ad vna colonna fcannellata , e in quella parte , doue mo- (Ira elTer fegato v'era quella refina , c'habbiamo detto di lopra , così an- cora nella parte a quella oppoila . L'altro pezzo L , parcua tutto fcorza di legno, come già all'occhio (ì dfmoltra , ma participaua della natura del metallo , & alcuni nodi ch'in- torno haueua s erano già totalmente mctalliiicati , che perciò era di pefo affai grane . 11 frullo M , era di foftanza cretilignea , cioè creta, e legno, non però molto duro, e doue fi vede più ofcuro , era lucido , e rifplendente finnica all'accia vaccio, ma affai frangibile . Il pezzo poi inferiore N , haueua la forma d'vn pefce , & era di ma- teria legnofa , e ferruginea infieme , e di colore come il ferretto di Spa- gna i e quello ancora era più dell'altro legno pefante . Era lungo vn pal- mo , e due dica, largo mezzo palmo, e groffo cinque dica . Nel feeueiite foglio xiij. vi fono intagliate alcune pietre di forma fimili alla Chiocciola, & alla icrpe in le lleffa rauuolta-, ma per lagranfomi- elianza ancora, c'ha col corno dell'Ariete, lòn chiamate corno d'Ammo- ne , in quella guila formate dalla Natura ; e lòn fatte con tanta proporzio- ne quelle circolationi fpirali , ch'io l'hauerei fempre ftimate artifìciole , e non altrimenti naturali , fé non l'hauefsi così ritrouate , non lolo nel terri- torio di Acquafparta, ma ancora nel territorio di Fabriano mia patria_i \ oltre che ne Icriuono anche molti Autori naturalifti \ fi come fi può ve- dere nel Gefneio , in Plinio , nell'Agricola, Bellonio, Imperato , & altri . E della loro generazione, e natura n'ha in parte fcritto, e ne ftaua fcriuen- do il nollro Signor Principe Celi fopraderto , il quale dalla morte preue- nuco, non potè finire il trattato , che di quelle materie faceua, che per Ia-« nouicà farebbe tlaci vna lettura guftofilsima, & curiofìlsima : poiché non folo fcriueua della generatione di dette pietre , e legno, e delle pietre-» A quiline, che pure in detti luoghi fé ne genera gran quantità^ ma di tutte l'altre li. l'altre pietre note fin qui, e di altre ancora non più ofleriiate , ne defcricte da altri Autori i hauendo egli con lunga, e diligente ofTeruatione trouaco come (ì generi la pregnante pietra Aquilina ; come fi formino nelle pie- tre Arboree , che l'Imperato chiama imbolcate , quegli alberetti con ra- mi ? e frondi, tanto alli naturali fomiglianti , chefembranoefleruiartifi- ciolàmente dipinti . Come nelle pietre Ailroite, o Stellane nafcano quel- le ideile ; le croci nelle crocigere j quelle righe , o {olchi nelle pietre Giu- daiche ; quelle Ibie ne'fonghi , che chiamamo petrificati i e quei tanti , e così vari) colori ne'marmi mifchi : e parimente come prendano quella-» lor forma la pietra Bucardia , il Lincurio , loitracite , la vermiculare , la niillepora , retepora , e frondipora , ouero efcara marina, & altre molte-» , che per breuitàtralafcio. Ma pare che la Natura inuidialTe il gran fàpere di quefto Signore; e che non per altro habbia voluto abbreuiare li giorni della Tua vita , fé non perche egli non venifle a difcoprire il modo , ch'ella tiene nell'occulte^ operationi fue , mentre va producendo tante varietà d'oggetti , e di qua- lità fi diuerfe, e sì mirabili , e con tanto artificio , fenza , che v'adopn no fcalpello, ne pennello, ne ftrumento di lorta alcuna; che perciò tanto maggiormente fon l'opere fue degne di marauiglia . E quelto è quanto m'èfouuenuto dire intorno àquefta materia con- quella maggior breuità , c'ho potuto , per quelche più volte ho vifto , & offeruato in quei luoghi, doue nafce quello nuouo , raro, e mirabil parto della Natura-». e é ' i Qucfcotez.'z.o diLeano ouaéo nefmoao chcji ueae mUa iraAJìnù àB . età altopa/mt -tre dtcanmL, ateo alto ùerfoeju irouato aalia PartcA. utno ui icir-a, e aa/la 17 arte lì . uerjo ti Orlo . e da. C- sino aT). era farà o palmi ircdici. da E sino aF.ero-^ Luna o palmi imain; aaT. a G. palmi cficci^ etncTijo^. da Gpot sino adH ni il le ano coperto cfallalerra mentre si cauaua, enonsttote uederne il fine . ■-- nf*<^i»-«» <&*>£....' '"f-r-.tVilj,. ..^pV' r il' ì V 9È0s_ .■^^••i T^^it' ^r^: .J»l *è1