NATURAL HISTORY Digitized by the Internet Archive in 2010 with funding from University of Illinois Urbana-Champaign Nnttp://www.archive.org/details/uccellidelloscio00salv TRA i ; ;d tt be VI L i À 1 ME L'IOI SPEDIZIONE ITALIANA NELL’AFRICA EQUATORIALE RISULTATI ZOOLOGICI UCCELLI DELLO SCIOA DELLA REGIONE FRA ZEILA E LO SCIOA TOMMASO SALVADORI GENOVA TIPOGRAFIA DEL R. ISTITUTO SORDO=MUTI 1884 n) di SU 5 FER) Agri [CAV quittlupds Mu Vai i \alta Au Gualaani! SPEDIZIONE ITALIANA NELL’AFRICA EQUATORIALE RISULTATI ZOOLOGICI «UCCELLI DELLO SCIOA E DELLA REGIONE FRA ZEILA E LO SCIOA TOMMASO SALVADORI GENOVA TIPOGRAFIA DEL R, ISTITUTO SORDO-MUTI 1884 he a n Ù i fi ai Lia sl 1) MINOLI | 0 Pa \ tI i ni tie; MAGI | nm W Peru A dg Sept Yy7 Cher ADD ai Abe A eta INTRODUZIONE Occasione del presente lavoro. — Cenni storici intorno alla Ornitologia dello Scioa. Harris. Rùppell. — Caratteri dell’Avifauna dello Scioa. — Cenni biografici intorno al Marchese Orazio Antinori. Specie di uccelli da lui scoperte o descritte. Elenco dei suoì scritti ornitologici. Nell'anno 1876 parti dall’ Italia una spedizione che aveva per mandato di « raggiungere (come base d’ operazione) lo Scioa e di organizzare là una spedizione verso i grandi laghi equato- riali ». Per circostanze diverse la spedizione non potè compiere che in parte il proprio mandato, ed il Marchese Orazio Antinori, capo della medesima, si fermò nello Scioa fino al 27 Agosto 1882, quando avvenne la sua morte. In questo periodo di tempo egli si dette con grandissima atti- vità a fare raccolte zoologiche, che in diverse volte inviò in Italia. Disgraziatamente pochi mesi dopo che l’ Antinori si trovava nello Scioa, il 7 Gennaio 1877, egli ebbe la mano destra resa inabile per l’ esplosione dello schioppo, per cui per circa due mesi non potè più attendere a fare collezioni, e dai primi di 6 T. SALVADORI (22) Marzo fino al Settembre dovette limitarsi a conservare animali nello spirito. Quale sia stata la meravigliosa attività dell’ Antinori durante i sei anni che egli passò nello Scioa è dimostrata in parte dai numerosi lavori intorno ai Coleotteri, agli Ortotteri, agli Odo- nati, agli Imenotteri, alle Formiche, agli Emitteri, ai Lepidot- teri ed ai Pesci, cui hanno dato luogo le raccolte da lui inviate, e che già sono stati pubblicati in questi Annali. Ricchissima poi fu la collezione degli Uccelli, che l’ Antinori con grande amore prediligeva. Gli uccelli da lui inviati sono 1563; essi furono spediti in cinque volte; quelli dei primi quattro invii sono registrati, e più o meno esattamente determinati, in un taccuino dell’Antinori che giunge fino al N.° 1386 (portante la data 30 Ottobre 1880); in questo taccuino sono registrate le sue giornaliere osservazioni intorno alle specie raccolte. Gli uc- celli dell’ ultimo invio sono stati portati in Italia, dopo la morte dell’Antinori, dal Conte Antonelli; essi sono in numero di 176, e dubito, considerando che sono stati raccolti nello spazio di quasi due anni, che siano soltanto una parte, e che molti siano an- dati perduti. Di questo ultimo invio non esiste catalogo scritto dall’Antinori, e del medesimo fanno parte alcuni esemplari rac- colti e preparati dopo la morte dell’ Antinori da un giovane Galla per nome Nakari, cui l’Antinori aveva insegnato a prepa- rare pelli in modo mirabile. Oltre agli uccelli, l’Antinori raccolse anche alcuni nidi ed un certo numero di uova, e gli uni e le altre si troveranno descritti sotto le rispettive specie. Dal primo invio all’ ultimo sono passati diversi anni e più volte Jo sono stato sollecitato dal Marchese Giacomo Doria, che aveva ricevuto l’incarico di affidarmi lo studio della collezione ornitologica dell’Antinori, affinchè pubblicassi parziali cataloghi , ma prima un altro lavoro di grande mole intorno alle collezioni ornitologiche papuane di Beccari e di D'Albertis m' impedì di aderire al suo desiderio, e da ultimo una grave disgrazia, per la quale anch'io, come l’amico Antinori, da più di un anno ho perduto l uso della mano destra, mi ha fatto ritardare fino (23) UCCELLI DELLO SCIOA 7 ad ora la pubblicazione del presente Catalogo. Questo ritardo avrà avuto tuttavia un vantaggio, quello di poter ora presentare un lavoro compiuto intorno alla collezione ornitologica dell’Antinori. Debbo anche soggiungere che nel prepararlo ho incontrato grandi difficoltà per non esservi in Italia un grande Museo pubblico, nel quale si possano fare i confronti necessari per la esatta deter- minazione delle specie, per cui sovente ho dovuto ricorrere ai Musei di Berlino, di Londra e di Norwich, inviando ai Signori D. Reichenow, Sharpe, Shelley e Gurney, ai quali rendo vivis- sime grazie, non pochi esemplari, la cui esatta determinazione mi restava incerta. Io colgo questa occasione per esprimere an- cora una volta il desiderio che sorga finalmente in Italia un Museo di Storia Naturale, degno della risorta nazione, e che possa stare a pari con quelli di Londra, di Parigi, di Berlino, di Vienna, di Pietroburgo, di Washington. 7 Io avevo fatto voti perchè i figli del Conte Ercole Turati di Milano, possessori della più bella collezione ornitologica che esista in Italia, si decidessero, come sembrava che ne avessero I inten- zione, a farne dono alla nazione, e che la loro collezione, ricca di più di 21 mila esemplari, adunata dal loro padre con tanto amore e con dispendio di quasi un milione di lire, potesse essere in Roma il nucleo di quel Museo Italiano, la mancanza del quale ci rende dipendenti dalle altre nazioni ogniqualvolta abbiamo bisogno di fare confronti per studi di zoologia siste- matica. Quel Museo in splendida sede sarebbe stato un monu- mento che avrebbe attestato l’ amore del Conte Ercole Turati alle scienze naturali e la munificenza dei figli Emilio e Vittorio. Gli uccelli inviati dall’ Antinori furono raccolti per la massima parte nello Scioa, pochi, segnati coi numeri 1-80, furono rac- colti a Zeila pel Golfo di Aden e durante il viaggio da Zeila ai confini dello Scioa. Questi appartengono ad una fauna diversa da quella dello Scioa, e quindi ne discorrerò separatamente in una appendice al presente lavoro, nel quale prima tratterò degli uc- celli dello Scioa. Finalmente tre uccelli, due Pyenonotus rantho- pygus ed una Hedydipna metallica, furono raccolti a Cursi, lo- calità a me ignota, prima dell’ arrivo a Zeila. 8 T. SALVADORI (24) Lo Scioa è un piccolo regno situato al Sud dell’Abissinia, della quale anzi forma la parte meridionale. Esso era zoologicamente poco conosciuto prima della spedizione Italiana. Gli uccelli dello Scioa, giacchè è di questi che io debbo oc- cuparmi, non erano stati argomento di studi speciali; quanto ci era noto intorno ai medesimi sì riduceva alle osservazioni del- l’ Harris e del Rùppell. L’ Harris nella sua opera The Highlands of Aethiopia, pubblicata nel 1844, riferisce (vol. II, pp. 412-417) talune notizie intorno ad un centinaio forse di specie di uccelli, sovente menzionate con nomi erronei, o con nomi volgari scioani, delle quali, valendomi specialmente delle indicazioni che si trovano nei Cataloghi finora pubblicati dal Museo Britannico, sono riu- scito ad identificarne, con maggiore o minore certezza, circa 55. Gli uccelli raccolti durante la spedizione dell’ Harris furono deposti nel ,Museo Britannico, ove furono studiati anche dal Riuppell. Questi, durante i suoi viaggi nell’Abissinia, spedi nello Scioa un attivo cacciatore che vi fece alcune raccolte, e nell’ opera Systematische Uebersicht der Vogel Nord-Ost-Afrika's, stampata nel 1845, il Ruppell annoverò e descrisse 38 specie di uccelli dello Scica, figurandone alcune con bellissime tavole. Tra le specie descritte tre erano di quelle trovate soltanto dall’ Harris, e dal Ruùppell esaminate nel Museo Britannico. Questo era il poco che sì sapeva intorno agli uccelli dello Scioa. L’ Antinori, giunto nello Scioa, si stabili a Let-Marefià, stazione posta a 2452 metri, e come questa, la maggiore parte delle località da lui menzionate sono notevolmente elevate, così Farrè (1367 m.), Sciotalit (2350), Fecheriè-Ghem (3088), Denz (2787), Mahal-Uonz (2392), Ankober (3005); queste località ed altre si possono trovare segnate nella carta pubblicata nel Vol. XV degli Annali del Museo Civico di Storia Naturale di Genova e nel Vol. II delle Memorie della Società Geografica Italiana. Quindi la massima parte degli uccelli raccolti sono propri deila regione alpina. Non man- cano però specie delle regioni basse e specialmente quelle dei Laghi Cialalakà, Haddò ed Arsadè. Nel Bollettino della Società Geografica italiana 1881, pp. 586 e seg., l'Antinori descrive questi laghi e parla a lungo del Phoenscopterus minor, che vi dimora. (25) UCCELLI DELLO SCIOA 9 La collezione ornitologica dello Scioa consta di 1531 esemplari, appartenenti a 307 specie. Essa sì spartisce nel modo seguente: Rapaci . . esemplari 219 specie 42 Pappagalli . » 33» 3 PicarieRio ti » 272 » 52 Passeracei . » 724 PL ULOO Colombe . . » 29 » 9 Gallinacei . » 13 » 5 Trampolieri . » 166 » 44 Palmipedi . » MORANA e 22 Totale » L5ST e (7: La prossimità della parte settentrionale dell’Abissinia, così bene esplorata dal Ruùppell, dall’ Heuglin e da altri, non mi lasciava sperare che l’Antinori avesse potuto avere la fortuna di scoprire nello Scioa nuove e singolari forme di uccelli e difatti cinque sole specie nuove si troveranno descritte in questo catalogo, e queste sono : 1. Caprimulgus fraenatus 4. Textor scioanus 2. Psalidoprocne Antinorit 5. Podiceps infuscatus. S. Euplectes scioanus Alle quali saranno forse da aggiungere una Nectarinia subfa- mosa, una Hyphantornis meloxit, Antin. ed un Plectropterus scioa- nus, specie probabilmente diverse dalla Nectarinia famosa, dalla Hyphantornis spekei, Hartl. e dal Plectropterus niger, Sclat. Nel 1878 io descrissi anche un Lanius Antinorii, facente parte del primo invio dell’ Antinori, ma esso non appartiene agli uc- celli dello Scioa, essendo stato raccolto in Afmù, paese dei Danakil; non è ben certo che sia la stessa specie quella che era stata descritta pochi giorni prima di me dal Cabanis col nome di Z. dorsalis. Ma se la collezione Antinori non è ricca di specie nuove, essa non è perciò meno importante per altri rispetti. Bellissima è la serie dei rapaci, e tale che con essa si può completare la storia di parecchie specie incompiutamente conosciute: Aquila albicans, 10 T. SALVADORI (26) Pterolestes augur (la cui varietà melanica dovrà forse considerarsi piuttosto come una razza), Nauclerus riocouri, ecc. Un altro fatto importante che risulta dallo studio di questa collezione è che mentre la massima parte delle specie dello Scioa sono quelle stesse che si trovano nell’Abissinia settentrio- nale, aleune poche sono specie meridionali, che ora per la prima volta troviamo al Nord dell’ equatore. Tra queste sono da men- zionare le seguenti : Hypotriorchis Cuvieri Plectropterus niger? Nectarinia famosa ? Querquedula capensis Otis cristata Fuligula brunnea Stephanibix coronata Erismatura maccoa. Lo Scioa, confinando a Sud-Est colla Regione dei Somali, ci presenta alcune specie proprie di questa regione e che non erano state trovate finora nell’ Abissinia; tra queste sono da annove- rare le due seguenti: Hyphantornis Spekei (meloxit, Antin.), Otis cantcollis. Una specie che ora appare fra quelle dello Scioa, si conosceva soltanto di Ladò, e questa è la Sorella Emini, Hartl. recente- mente descritta. Finalmente due specie dell’Africa occidentale ora per la prima volta appaiono fra quelle dell’Africa orientale, e queste sono le seguenti: Platystira albifrons, Cryptospiza Reichenowi. Per completare il catalogo degli uccelli dello Scioa, ho aggiunto un'appendice, nella quale sono annoverate venticinque specie di uccelli che sono state trovate nello Scioa dal Riippell, o dal- l Harris, ma non dall’ Antinori, ed una che questi vi ha osser- vata, ma non raccolta, e per tal modo si avrà un totale di 392 specie, che finora sì conoscono siccome abitanti lo Scioa. Finalmente a completare il discorso intorno a tutto quanto è stato fatto dall’ Antinori rispetto agli uccelli, durante l' ultima spedizione di cui era capo, ho aggiunto alla fine di questo la- voro una seconda appendice, nella quale sono registrate le specie raccolte, o soltanto osservate, durante il viaggio da Zeila ai con- fini dello Scioa. (27) UCCELLI DELLO SCIOA ll Nel trattare delle singole specie ho avuto cura di riferire quelle citazioni che spettano alle specie già note dello Scioa, ho inoltre costantemente citata la importante opera dell’ Heuglin Ornithologie Nord ost-Afrtka's, che tratta degli uccelli dell’Africa orientale-settentrionale, e nella quale non sono annoverate 18 specie raccolte dall’Antinori; queste devono aggiungersi all’Avi- fauna dell’ Africa orientale-settentrionale e sono : Hypotriorchis Cuviert Textor scioanus Caprimulgus fraenatus Otis cristata Psalidoprocne Antinori » canicollis Platystira albifrons Stephanibix coronata Lanius Antinori Plectropterus niger (an scioa- Nectarinia fumosa? nus, Salvad.?) Saxicola vittata Querquedula capensis Budytes rayi Fuligula brunnea Sorella Emini Erismatura maccoa Cryptospiza Reichenoww Podiceps infuscatus. Euplectes scioanus Infine ho scrupolosamente intercalate le osservazioni mano- scritte dell’Antinori. Per tal modo io spero di aver fatto un lavoro compiuto in- torno agli uccelli raccolti durante la Spedizione Italiana nello Scioa, ed avrò concorso ad illustrare una regione poco nota fi- nora zoologicamente, la conoscenza della quale è merito princi- pale dell’Antinori. Questi fu cultore appassionato dell’ ornitologia, ed io desidero , terminando questa breve introduzione, di dare pochi cenni della sua vita (!) e di dire quanto egli fece pel progresso di questo ramo della zoologia. Il Marchese Orazio Antinori nacque nella bella e gentile Pe- rugia, nell’ Umbria, il 23 Ottobre del 1811. Da giovane sì occupò con amore nel fare una collezione di uccelli che, prima di par- tire per Roma nel 1837, cedè alla Università di Perugia. In (1) Nel Bollettino della Società Geografica Italiana (ser. II, vol. VIII, pp. 486-507), sì legge un’ affettuosa biografia dell’Antinori scritta dal prof. Bellucci. 12 T. SALVADORI (28) Roma fu naturalista preparatore del Principe Conti; ivi conobbe il grande ornitologo Carlo Bonaparte principe di Canino, di cui divenne amicissimo. Per vicende politiche dopo il 1849 dovè esu- lare e si recò a Smirne, ove trovò in Guido Gonzenbach, console svizzero, un impareggiabile amico. Quivi l’Antinori si dette a raccogliere uccelli, nidi ed uova per musei ed a farne com- mercio, aiutato dalle estese relazioni del Gonzenbach. In questo tempo egli scrisse alcuni lavori, che tradotti in te- desco dal Baldamus e dal Bolle apparvero nella Naumannia e nel Journal fiir Ornithologie. In questi lavori l’ Antinori de- scrisse un Cypselus galilejensis ed un Picus cruentatus e trattò del passaggio e della nidificazione dell’Acridotheres roseus presso Smirne e del passaggio straordinario delle beccaccie e degli stor- nelli nel Gennaio del 1858 presso la stessa città. Le condizioni finanziarie dell’ Antinori erano molto ristrette. Nel 1858 egli ricevette la sua piccola quota dell’ eredità paterna e ne profittò per recarsi in Egitto sul delta del Nilo, ove con- tinuò a fare collezioni ornitologiche. Da qui nel 1859 parti pel Sudan, e nel Luglio era a Chartum. Egli-esplorò prima le regioni bagnate dal Fiume Azzurro e quindi quelle percorse dal Fiume Bianco, facendo una ricca collezione di uccelli che si propose di portare in Italia. Nel Dicembre del 1861, dopo il viaggio del Sudan, trovò nelle vicinanze di Alessandria un Ploceino, che egli descrisse come nuovo col nome di Estrelda melanorhyncha, ma non pare che ne conservasse alcun esemplare, per cui non se ne conosce neppure uno, e la specie non è stata ancora identificata. Giunto in Italia vendette al governo la collezione ornitologica fatta in Atrica, la quale fu improvvidamente distribuita ai Musei Italiani, senza che ne restasse una serie tipica completa in un solo, cioè in quello di Torino, cui era stata destinata. Nel 1864 l’Antinori pubblicò il Catalogo della sua collezione, descrivendo parecchie specie come nuove, cioè il Cypselus du- bius, la Nectarinia Gonzenbachi, la Drymoica troglodytes, l° Ere- momela canescens, Vl Elminia Teresita, il Lanius pallidus, il Textor castaneoauratus, Vl Habropyga rara e la Streptopeliu barbari. (29) UCCELLI DELLO SCIOA 13 Questo Catalogo fu tradotto in teaesco dall’Hartmann nel Journal fir Ornithologie, accompagnato da alcune note dell’An- tinori, che vi descrisse la Nectarinia acik; esso fu argomento d’ una mia Rvvista eritica che pubblicai nel 1870. Prima ancora della pubblicazione del suo Catalogo, nel 1863, l’Antinori si recò in Sardegna, ed io, che gli fui compagno, presi l’ occasione per pubblicare un Catalogo degli uccelli di quell’isola. Nel 1866 l’Antinori andò iu Tunisia, ove fece anche una pic- cola collezione di uccelli, che in parte cedette al Museo di Torino. Nel 1870, visitò in compagnia del. Dottore Odoardo Beccari e del Professore A. Issel la baia di Assab e quindi il paese dei Bogos ed altre regioni confinanti coll’Abissinia, facendo ricche collezioni di animali. Quella degli uccelli fu illustrata da parziali lavori e da an Catalogo, cui attendemmo insieme, e che fu pubblicato negli Annali del Museo Civico di Genova, Vol. IV, pp. 366-520. Questo lavoro fu accompagnato da tre tavole, nelle quali erano rappresentate il Buteo auguralis, Salvad. e due specie da noi descritte, la Saxicola leucolaema, che poi si trovò identica colla S. vitata, H. et E., e l’Hyphantornis dimidiata. Finalmente l’Antinori nel 1876 tornò nuovamente in Africa, capo della Spedizione Italiana Equatoriale, la quale, com’ è noto, dovè arrestarsi nello Scioa. Tanto durante il tragitto da Zeila allo Scioa, quanto durante la lunga permanenza di sei anni in questo regno, l’Antinori raccolse gli uccelli che vengono studiati nel presente lavoro e dei quali certamente egli stesso avrebbe pubblicato un Catalogo se la sorte gli avesse concesso di tornare in Italia. Durante questo ultimo periodo egli pubblicò alcune note intorno agli uccelli raccolti, od osservati nel tragitto da Zeila ai confini dello Scioa (Mem. Soc. Geogr. Ital. I, pp. 183-185) ed intorno al Fenicottero minore (Bo/lett. Soc. Geogr. Ital. VI, pp. 586-591). L’' Antinori colle sue collezioni ha notevolmente accresciute le nostre cognizioni intorno alla ornitologia, e specialmente in- torno agli uccelli africani, e gli si deve la conoscenza di pa- recchie specie che furono descritte da lui, o da altri sopra esemplari che egli aveva raccolti. 14 T. SALVADORI (30) Le specie da lui descritte sono le 15 seguenti, delle quali le ultime due egli descrisse insieme con me. Esse sono in ordine cronologico : 1. Cypselus galilejensis, Ant., Naumannia, 1855, p. 307, con tav. (= C. affimis, Gray.). 2. Picus cruentatus, Ant., Naumannia, 1856, p. 411, con. tav. (= Picus syriacus, Hempr. et Ehr.). L’Antinori (in litt.) aveva precedentemente dato a questa specie il nome di Pieus damascenus, che si trova stampato in alcuni cataloghi. ; 3. Estrelda melanorhyncha, Ant., Journ. f. Orn. 1862, p. 462. Specie non identificata. 4. Cypselus dubius, Antin., Catal. p. 25 (1864). Specie non identificata, non avendone l’Antinori conservata alcuna spoglia. 5. Nectarinia Gonzenbachi, Ant., Cat. p. 35 (1864) (= N. ery- throceria, Heugl.). 6. Drymoica troglodytes, Antin., Cat. p. 388 (1864). Buona specie, descritta posteriormente dall’ Heuglin col nome di Cist- cola ferruginea. 7. Eremomela canescens, Antin., Cat. p. 38 (1864). Buona specie, anch’ essa descritta posteriormente dall’ Heuglin col nome di £. elegans. 8. Elminia Teresita, Antin., Cat. p. 50 (1864). Buona specie, a quel che pare = Z. A/exinae, Heugl., descritta posteriormente. 9. Lanius pallidus, Antin., Cat. p. 56 (1864) (= L. pallidi- rostris, Cass.). 10. Textor castaneoauratus, Antin., Cat. p. 65 (1864) (= Hy- phantornis badia, Cass.). 11. Hubropyga rara, Antin., Cat. p. 72 (1860). Già descritta dall’ Heuglin, ma con nome precedentemente usato per altra specie, per cui la denominazione dell’Antinori dovrà essere adoperata. 12. Streptopelia barbarù, Antin., Cat. p. 89 (1864) (= Turtur capicola, Sund., fide Shelley). 13. Nectarinia acik, Antin., Journ. f. Orn. 1866, p. 205. Buona specie. Le due specie seguenti sono state descritte da Antinori e da me: (31) UCCELLI DELLO SCIOA 15 14. Sazicola leucolaema, Antin. et Salvad., Atti R. Ac. Sc. Tor. VIII, p. 82 (1872) (=.S. vittata, Ehr. Specie rimasta ignorata dal 1833 fino al 1874, quando dal Blanford e dal Dresser fu identificata colla nostra S. /eucolaema). 15. Hyphantornis dimidiata, Antin. et Salvad., Atti R. Acc. Se. Tor. VIII, p. 360 (1873). Buona specie, ritrovata recente- mente da Emin Bey presso Agaru e Magungo. Finalmente furono scoperte da Antinori, ma sono state de- scritte da altri, le seguenti 10 specie: 1. Merula dactyloptera, Bp. Curiosa varietà accidentale, tro- vata presso Smirne, del 7urdus merula, L., avente un’ unghia bene sviluppata sulle ali (1). 2. Gyps africanus, Salvad. Buona specie. 3. Buteo auguralis, Salvad. Buona specie. 4. Drymoica Antinorii, Salvad. (= Cisticola lateralis, Fraser, secondo il Cap. Shelley in litt.). 5. Lanius Antinori, Salvad. (forse = al L. dorsalis, Cab., de- scritto pochi giorni prima di me). 6. Caprimulgus fraenatus, Salvad. 7. Psalidoprocne Antinorii, Salvad. 8. Euplectes scioanus, Salvad. 9. Textor scioanus, Salvad. 10. Podiceps infuscatus, Salvad. x ' ELENCO DEGLI SCRITTI ORNITOLOGICI DEL MARCHESE ORAZIO ANTINORI 1855). Ueber eine wahrscheinlich neue Cypselus-Art: Cypselus Galilejensis? yYP YP J Antinori. Vom Marchese Orazio Antinori (Naumannia, 1855, V, pp. 307-311, mit taf. V) (Traduzione dall’ Italiano del Baldamus). (1) Il Bonaparte indicò questo uccello come proveniente dalla Siria, ma l’Antinori in una nota MS. al lavoro Uel Bonaparte dice: « Il Merlo del quale parla |’ autore fu trovato da me non in Siria, ma nell’Asia minore nei contorni di Smirne, e fu da me inviato al Bonaparte in Parigi col nome di Merula unguiculata. Non la ri- tengo per una buona specie, ma solo per una varietà della Merula vulgaris ». 16 T. SALVADORI (32) (1856). Ueber den Zug und das Nisten von Acridotheres roseus in der Um- gegend von Smyrna (Naumannia, 1856, VI, pp. 404-410) (Tradu- zione dall'Italiano del Baldamus). (1856). Picus cruentatus, Antinori, n. sp. (Naumannia, 1856, VI, pp. 411- 414, cum tabula) (Traduzione dall’ Italiano del Baldamus). (1858). Ueber einen wunderbar starken Schnepfenzug, und ungefihre Schét- zung eines Staarenflugs, im Januar 1858 bei Smyrna beobachtet (Journal fiir Ornithologie, 1858, pp. 483-489) (Traduzione dal- l'Italiano del D." Carlo Bolle). (1862). Ueber eine kleine Vogelart aus der Familie der Ploceiden (Journ. f. Orn. 1862, p. 462) (Traduzione dall'Italiano del Gonzenbacbh). (1864). Catalogo descrittivo di una collezione di uccelli fatta da Orazio Antinori nell'interno dell’Africa centrale Nord dal Maggio 18359 al Luglio 1861. Milano 1864, pp. XXX, 1.117. (1865-69). La stessa opera tradotta dall’ Italiano in Tedesco dal D." R. Hartmann (Journ. f. Orn. 1865, pp. 67-77; 1866, pp. 112-129; 191-208; 235-244; 1867, pp. 94-106; 1869, pp. 327-333). (1872). Antinori e SaLvapori — Descrizione di una nuova specie del genere Saxicola (Atti R. Ac. Sc. Tor. VIII, p. 32, 1372). (1872). Id. id. — Nota intorno al Cypselus hRorus (loc. cit. pp. 94-96, 1872). (1873). Id. id. — Nuova specie del genere Hyphantornis (loc. cit. pp. 360- 361, 1873). (1873). Id. id. — Viaggio dei Signori O. Antinori, 0. Beccari ed A. Issel nel Mar Rosso, nel Territorio dei Bogos e regioni circostanti du- rante gli anni 1870 e 1871. Catalogo degli Uccelli, compilato da O. Antinori e T. Salvadori (Ann. Mus. Civ. Gen. IV, pp. 366- 525 con tre tavole colorite). (1878). Relazione del Marchese Antinori alla Presidenza della Società Geo- grafica ed al Comitato esecutivo per la Spedizione Italiana nel- l'Africa equatoriale (Mem. Soc. Geogr. Ital. 1, pp. 175-189, 1878). In questa relazione si trovano (pp. 183-185) alcune notizie in- torno agli uccelli osservati durante il viaggio da Zeila allo Scioa. (1881). Giornale ed illustrazione dei nuovi laghi fra gli Adda-Galla (Bollett. Soc. Geogr. Ital. 1881, pp. 575-597). In questo scritto (pp. 586-591) l’ Antinori descrive a lungo i costumi del Phoenicopterus minor. (33) UCCELLI DELLO SCIOA 17 ACCIPITRES. Fam. Vulturidae Sp. 1. Otogyps auricularis (Daup.). Vultur auricularis, Heugl., Orn. N. O. Afr. I, p. 8 (1869). Otosyps auricularis, Sharpe, Cat. B. I, p. 13. a. (600) 9. Fin-Finni (Galla) 30 Giugno 1878 « Iride color terra d'ombra ; becco corneo scuro; piedi celestognoli » (A.). Individuo adulto « ucciso sopra un colle prossimo alle acque calde di Fin-Finni » (A.). Sp. 2. Lophogyps occipitalis (Burc4Ò.). Vultur arrianus, Harris (nec Daud.), Highl. Aeth. p. 416 (1844) (Scioa). Vultur occipitalis, Heugl., op. cit. p. 12. Lophogyps occipitalis, Sharpe, op. cit. p. 15 (Scioa Harris). Cinque esemplari. a. (543) 7. Rugghié (Galla) 9 Giugno 1878 « Iride scura-cenerognola; piedi rosso-incarnato » (A.). Esemplare adulto in abito perfetto colle remiganti secondarie in gran parte bianche. b. (489) 7. Torrente Duleccia 20 Maggio 1878 « Iride cenerina scura; becco rosso » (A.). Esemplare in abito imperfetto, differente dal precedente per avere le remiganti secondarie non bianche, ma grigie scure. Si noti che esso non ha altro segno d’immaturità. ce. (904) 7. Daimbi (Adda Galla) 23 Maggio 1879 « Iride color terra d’ombra; becco roseo vivo; piedi rosso-incarnati » (A.). d. (947) 9. Daimbi 23 Maggio 1879 « Iride color terra d’ombra; becco rosaceo; piedi rosso-incarnati » (A.). Gli ultimi due esemplari sono adulti e simili al primo. 19 T. SALVADORI. 18 T. SALVADORI (34) e. (©) gd. Let-Marefià Ottobre 1881 « Iride cenerinoscuro; becco roseo vivace; piedi rosei » (A.). Esemplare in abito imperfetto simile all’ altro d. « Non raro in molte parti del territorio dei Galla. Lo si vede arrivare con altre specie quando vi è bestiame morto » (A.). Sp. 3. Gy ps fulvus (Gx.)? Vultur fulvus occidentalis, Heugl., op. cit. I, p. 8; II, p. 1. Gyps fulvus, Sharpe, Cat. B. I, p. 5. — Gurney, lbis, 1875, p. 88. — Antin., Mem. Soc. Geogr. I, p. 184 (Scioa) (1878). Gyps hispaniolensis, Sharpe, op. cit. p. 6. — Gurney, Ibis, 1875, p. 87. Somallé, Amarico (Antinori). Due esemplari. a. (449) 7. Monti di Mahal-Uonz 22 Gennaio 1878 (A.). d. (192) 9. Let-Marefià 4 Febbraio 1879 (A.). Esemplari in abito imperfetto simili tra loro pel colorito; il secondo sembra più adulto del primo avendo il collare quasi bianco e con poche piume lunghe e strette, residuo dell’ abito giovanile. Le piume delle parti superiori sono bruno-nerastre con larghi margini fulvicci; le parti inferiori sono di color ful- viccio quasi uniforme. Ambedue gli esemplari annoverati presentano le piume del groppone col mezzo di color chiaro, e perciò certamente non appartengono al G. Awppelli, ma non sono egualmente certo a quale specie essi debbano essere riferiti. Escludo che possano appartenere al G. Xo/bi dell’ Africa meridionale, non avendo il colore chiaro bianchiccio, quale si osserva nella tavola I del Catalogue of Firds dello Sharpe. Non resta quindi che riferirli al G. fulvus, che lo Sharpe divide in due: G. fulvus propria- mente detto dell’ Europa orientale fino alla Sardegna e G. 4zspa- niolensis della Spagna e dell’ Africa settentrionale. Il Gurney invece non ammette il secondo come distinto. Aggiungo che, se- condo lo Sharpe, i Grifoni dell’ Africa orientale-settentrionale , come appunto i due sopramenzionati, sarebbero ancora da iden- tificare. Confrontati quei due con uno adulto di Sardegna ne (35) UCCELLI DELLO SCIOA 19 differiscono pel colorito meno uniforme, avendo ambedue le piume del dorso nericcie, coi margini delle piume fulvicci-terrei, le piume del margine carpale più scure; il becco in ambedue è SCUro. « Accidentale » (A.). Sp. 4. Neophron monachus (TEmx.). Neophron niger, Harris, op. cit. p. 416 (Scioa). Neophron monachus, Sharpe, op. cit. p. 19 (Scioa, Harris). — Gurn., Ibis, 1875, p. 91. Neophron pileatus, Heugl., op. cit. p. 15. — Antin., Mem. Soc. Geogr. I, p. 184 (Scioa) (1878). Due esemplari adulti in abito perfetto. a. (793) 7. Let-Marefià 5 Febbraio 1879 (A.). b. (650) 7. Let-Marefià 23 Settembre 18783 (4.). Ho seguito lo Sharpe nel considerare gli esemplari della parte Nord-Est dell’Africa come specificamente diversi da quelli del- l’ Africa meridionale, N. pileatus (Burch.). Fam. Gypaetidae. Sp. 5b. Gypaetus ossifragus (SAvIaNY). Gypaetos barbatus, Harr. (nec Linn.), l. c. p. 415 (Scioa). Gypaetus ossifragus, Sharpe, Cat. B. I, p. 230 (Scioa, Harris). Gypaetos barbatus meridionalis, Heugl., op. cit. p. 17. Diciannove esemplari. a. (97) 2. Scioa 19 Novembre 1876 « Iride rosso-sanguigna; becco color corno chiaro; piedi carnicino chiaro » (4.). b. (103) y. Licce (Scioa) 25 Novembre 1876 « Iride contornata di rosso » (A.). i c. (104) 7. Licce 3 Dicembre 1876 « Piedi grigio chiaro » (A.). d. (106) 7. Ghebi 22 Dicembre 1876 (A.). e. (434) 7. Mahal-Uonz 19 Dicembre 1878 (A.). f. (463) 7. Let-Marefià (Scioa) 9 Marzo 1878 (A.). 9g. (497) 7. Let-Marefià 28 Aprile 1878 « Iride rosso-coccinea; piedi cenerognoli » (A.). h. (747) 7. Let-Marefià 27 Dicembre 1878 (A.). 20 T. SALVADORI Ù (36) î. (795) 7. Let-Marefià 10 Febbraio 1879 (A.). i »is (1211) gy. Let-Marefià 19 Gennaio 1880 « Iride giallo-rossa; becco rossastro corneo chiaro » (A.). iter (1212) 7. Let-Marefià 20 Gennaio 1880 « Iride gialla circondata di rosso; becco rossastro corneo chiaro, piedi grigiastri » (A.). Tutti questi esemplari sono adulti in abito perfetto, colle parti inferiori di color rossigno-ocraceo vivo e colle gote bianche. 3. (738) 9. Let-Marefià 29 Novembre 1878 (A.). Esemplare in abito quasi perfetto, ma con alcune macchie ne- rastre sulle parti inferiori. k. (739) — Let-Marefià 5 Dicembre 1878 « Iride rossa ; becco corneo- rosaceo; piedi celestognoli » (A.). Esemplare in muta, simile agli adulti, ma con molte piume rossigne sul dorso, molte copritrici delle ali grigio-brune, e colle piume rossigno-ocracee delle parti inferiori alquanto luride o bruniccie. î. (443) 9. Let-Marefià 6 Gennaio 1878 (A.). m. (300) 9. Let-Marefià 17 Febbraio 1879 (A.). n. (425) 9. Let-Marefià 2 Dicembre 1877 « Iride rossa; becco scuro; piedi verdastri » (4.). o. (797) 9. Let-Marefià 12 Febbraio 1879 (A.). Gli ultimi quattro esemplari sono giovani e differiscono dagli adulti pel dorso bruno-grigiastro variegato di nero, per le parti inferiori grigie cogli apici delle piume giallognoli nei primi due, rossigno-ocracei negli ultimi due, per la testa nericcia e pel collo nero con macchie longitudinali rossigno-ocracee sulla parte anteriore del medesimo. p. (62) — Ghebì di Liece 2 Novembre 1876 « Occhi contornati di rosso; becco nerastro » (A.). g. (105) g. Licce 19 Dicembre 1876 « Becco brunastro; piedi grigi » (4.). Gli ultimi due esemplari sono giovani, ma in uno stadio più avanzato dei precedenti; essi hanno già sul dorso alcune piume nere collo stelo bianco come gli adulti, le parti inferiori sono nel primo bruno-rossigne, e nel secondo rossigno-brune; in am- (37) UCCELLI DELLO SCIOA 21 bedue la testa va facendosi più chiara, ma il collo è intera- mente nero e manca delle macchie longitudinali rossigno-ocracee sulla parte anteriore. Questa specie si distingue dall’ affine G. barbatus per avere la parte inferiore del tarso nuda, ed allo stato adulto per le gote bianche, non variegate di nero. Dice l’ Antinori: « Questa specie è comunissima in tutte le stagioni e nel suo stomaco non trovai mai altro che ossa. In quello dell’ individuo p (62) vi era la testa con una parte del femore di una capra. In Licce e nel suo altipiano se ne veg- gono molti aggirarsi sopra la città e nei contorni, nelle ore tarde del mattino e nel giorno fino alle 2 o 3 pom. A sera sì ritirano sulle alte roccie dei monti. Nelle ore calde s’ innalzano a grandi altezze, da dove dopo lenti giri si recano al posto donde sono partiti al mattino, e che talora si trova molto lontano. A Licce ed in Ankober è tanto comune, e passa tanto vicino alla gente, da poterne uccidere 4 o 5 al giorno. « L'individuo 4 (106), in apparenza ferito leggermente, visse otto giorni in schiavitù. Nei primi ingozzava con avidità, senza darsi pena di strapparla col becco, carne di montone mescolata con ossa. Negli ultimi due giorni rifiutò il cibo e poi mori. Apertolo, trovai il cuore cancrenato, per causa ci un pallino penetrato nella regione cardiaca. Era docilissimo. L’ esemplare 103 fu ucciso sulla piazza del mercato di Licce ». Fam. Falconidae. Sp. 6. Aquila verreauxii, Less. Aquila vulturina, Ripp., Syst. Ueb. p. 8 (Scioa) (1845). — Heugl., op. cit. p. 49. Aquila verreauxii, Sharpe, Cat. B. I, p. 234. — Gurn., Ibis, 1877, p. 210. Jelos i Abitanti dello Scioa (Antinori). Gossie a. (1229) 7. Ascalena 5 Febbraio 1880 « Iride castagno; becco nero; cera gialla; piedi gialli » (4.). Esemplare bellissimo, ma in abito imperfetto, avendo molte piume brune frammiste alle nere; groppone e sopraccoda bian- Sb T. SALVADORI (38) chi; alcune piume parzialmente bianche fra quelle nere della regione interscapolare. Questa specie finora era stata trovata nell’ Africa meridionale e nell’ Abissinia, ma non nelle regioni interposte. Dice l’ Antinori: « Nello stomaco aveva avanzi di carni pu- tride. Non è rara nella Montagna di Gorobela, ma è difficile che si lasci avvicinare a tiro di schioppo. Si nutre di galline, francolini, agnelli, iraci ed altri piccoli quadrupedi. Affamata sì getta pure sopra i cadaveri ». Sp. 7. Aquila albicans, Ripr. Aquila albicans, Ripp., N. Wirbelth. p. 34, t. 13 (1835). — Gurn., Ibis, 1877, p. 230. Aquila naevia, Harris (nec Gurn.), op. cit. p. 415 (Scioa). Aquila rapax (ex parte), Heugl., op. cit. p. 45. — Sharpe, Cat. B. I, p. 242 (1874) (Scioa, Harris). Ventuno esemplari. Individui adulti in abito perfetto. a. (487) 9. Let-Marefià 11 Aprile 1878 « Iride castagno; becco scuro corneo; piedi giallastri » (A.). d. (794) 9. Let-Marefià 9 Febbraio 1879 (A.). c. (723) Q. Let-Marefià 17 Settembre 1878 « Iride castagno; becco scuro corneo; piedi giallastri » (A4.). Questi tre esemplari, adulti e molto somiglianti fra loro, sono di color grigio-terreo, quasi uniforme su tutte le piume del corpo; il terzo ha le piume un po’ più chiare, ma esse sembrano al- quanto consumate. Tutti tre hanno le remiganti primarie quasi nere, le secondarie e le grandi cuopritrici delle ali bruno-ne- riccie con l’ estremità bianchiccia; le cuopritrici medie delle ali un po’ più scure alla base e più chiare all’ apice, le ultime piume del sopraccoda bianchiccie. La coda è unicolore negli esemplari @, c, con fascie nerastre sopra un fondo grigio scuro. nell’ esemplare d. Esemplari in abito quasi perfetto. d. (424) 7. Denz 3 Dicembre 1877 « Iride castagno ; becco scuro corneo; piedi giallo-verdognoli » (4.). (39) UCCELLI DELLO SCIOA 23 e. (447%) — Let-Marefià 18 Gennaio 1878 < Iride castagno; becco scuro corneo; piedi giallastri » (A.). Simili ai precedenti esemplari e specialmente ai due primi, ma con alcune piume del petto nericcie sui lati, indizio d’ im- maturità. L'esemplare d ha la coda unicolore, mentre l’ esemplare e ha la coda con fascie come l’ esemplare .. f. (447%) 9. Let-Marefià 13 Febbraio 1878 « Iride castagno chiaro » (A.). Simile ai due precedenti, ma con un maggior numero di piume nericcie sui lati del petto; inoltre esso ha le piume della testa (a quanto pare più recenti) molto più scure di quelle del dorso. g. 496) 7. Let-Marefià 26 Aprile 1878 (4.). Esemplare in abito quasi perfetto, ma con molte piume grigio- bianchiccie logore in mezzo alle altre bruno-terree delle parti inferiori; la stessa cosa si osserva sulle cuopritrici delle ali. Esemplari in abito di transizione. h. (930) 9. Let-Marefià 29 Maggio 1878 « Iride scuro nocciola; becco nero corneo; piedi gialli » (A.). î. (495) 9. Let-Marefià 26 Aprile 1878 « Iride color nocciola; becco scuro corneo; piedi gialli » (4.). ibis (923) 9. Let-Marefià 3 Settembre 1879 « Iride color terra d’ ombra; becco scuro corneo; piedi gialli » (A.). j. (421) g. Mahal-Uonz 30 Novembre 1877 « Iride nocciola; becco corneo scuro; piedi gialli > (A4.). 3 Dis (798) 9. Let-Marefià 16 Febbraio 1879 « Iride castagno seuro; becco nero corneo ; piedi gialli » (A.). k. (651) 7. Let-Marefià 26 Settembre 1878 « Iride castagna ; becco scuro corneo; piedi gialli » (A.). I. (418) 9. Mahal-Uonz 22 Novembre 1877 (A.). m. (235) ®. Denz 18 Maggio 1877 « Iride scura; becco scuro corneo; piedi gialli » (4.). n. (415) 7. Mahal-Uonz 15 Novembre 1877 « Iride castagno; becco scuro corneo; piedi gialli ». Tutti questi esemplari sono in abito di transizione e somi- glianti fra loro; essi differiscono dagli adulti per essere di colore a 24 T. SALVADORI (40) molto più scuro, nericcio-bruno, e con macchie di color grigio- terreo longitudinali, tanto sulle parti superiori, quanto sulle in- feriori. L'addome, le tibie ed il sottocoda sono di color grigio- terreo rossigno senza macchie, o quasi. Il primo esemplare % ha colorito più cupo e più uniforme ed un numero minore di macchie; queste macchie, in forma di goccie allungate, sono regolarmente disposte su tutta la parte anteriore del collo e sul petto nell’ esemplare /, nel quale esse vanno facendosi più larghe, andando dal collo verso l’ addome, ove sono quasi confluenti; le timoniere negli esemplari %, è, **, j. k, sono di color grigio scuro con fascie trasversali nericcie piuttosto irregolari, mentre nell’esemplare j”* sono di color grigio senza fascie; negli esemplari /, m, » (apparentemente un poco più adulti) la coda è di color bruno-nericcio senza fascie. Esemplari giovani in muta. o. (798%) 7. Let-Marefià 16 Febbraio 1879 (A.) p. (733) 9. Let-Marefià 8 Novembre 1878 « Tudo scuro-castagno ; becco nero; piedi gialli » (A.). q. (728) 9. Let-Marefià 25 Ottobre 1878 « Iride castagno chiaro; becco nero; piedi gialli » (A.). r. (441) 9. Denz (sopra a Let-Marefià) 2 Gennaio 1878 (A.). s. (721) 9. Let-Marefià 16 Settembre 1878 « Iride castagno; becco nero corneo; piedi gialli » (A.). Gli esemplari dell'ultima serie si distinguono da tutti gli altri pel colore grigio-bianchiccio-isabellino delle piume del loro corpo. I tarsi negli esemplari o ed s sono ancora rivestiti di piumino; inoltre nell’esemplare 9 spuntano sul dorso e sul petto nuove piume bruno-nericcie sui margini, più chiare nel mezzo, come quelle che si trovano negli esemplari in abito di transizione 4-w, per cui io sono di opinione che gli esemplari grigio-bianchicci isabellini siano in abito giovanile. In essi le piume delle parti inferiori presentano nel loro mezzo macchie trasversali nericcie in forma di ferro di lancia, più o meno regolari. Se io male non mi appongo i giovani sarebbero di color grigio-bianchiccio isabellino; gli esemplari in abito di transi- zione sarebbero di color nericcio-bruno con macchie longitu- (41) UCCELLI DELLO SCIOA 25 dinali di color grigio-terreo, tanto sulle parti inferiori, quanto sulle superiori; finalmente gli adulti sono di color grigio-terreo quasi uniforme. Io non ho alcun dubbio che gli esemplari dell’ Abissinia e delle regioni vicine, ai quali è stato dato il nome di Aquila al- bicans, costituiscano una specie distinta dall’ Aquila rapax del- l’ Africa meridionale. Fra i diciannove esemplari sopra descritti non ve ne ha alcuno che presenti il colore rossigno che viene attribuito agl’ individui adulti dell’ Aquila rapax, quale è stata figurata dal Temminck nella Planche Coloriée 455 e quale appare nella figura superiore della Tavola V dell’ Ibis pel 1865. Gli adulti dell’A. albicans si avvicinano invece pel loro colore grigio-terreo quasi uniforme alla figura inferiore dell’ A. rapax, che sì trova nella stessa ta- vola V. « Nidifica nel mese di Maggio; il nido è collocato sulla cima di alberi altissimi; uno ne vidi sopra un Juniperus abyssinica sul Monte di S. Maria (Mahal-Uonz) » (A.). Sp. 8. Nisaetus bellicosus (Davp.). Spizaetus bellicosus, Heugl., op. cit. p. 59. — Sharpe, Cat. B. I, p. 265. Nisaetus bellicosus, Gurn., Ibis, 1877, p. 419, 421. Afro-aighaba, Amarico di Scioa (Antinori). Sette esemplari. a. (797) Y. Let-Marefià 26 Novembre 1878 « Iride castagno-chiaro; becco nero corneo » (A.). Esemplare non al tutto adulto con poche macchie nere sulle parti inferiori, ma colla gola nera; esso ha i margini delle cuo- pritrici delle ali bianchicci. b. (—) ®? Let-Marefià 26 Settembre 1882 (Nakarî). Esemplare vecchissimo, notevolmente più grande del primo, colla parte anteriore del collo nera fino alla regione del gozzo, con numerose e grandi macchie nere a goccia sulle parti infe- riori, molto fitte sulle tibie. 26 T. SALVADORI (42) c. (1345) 9. Let-Marefià 17 Agosto 1881 « Iride gialla; becco scuro corneo: piedi carnicino-grigi » (A.). Simile al precedente, ma col mento bianchiccio. d. (753) 9. Let-Marefià 28 Dicembre 1878 « Iride gialla; becco e piedi verdastri (4.). Simile ai due precedenti, ma colle macchie nere delle parti inferiori più numerose, più piccole e di forma trasversale; il mento è nero come nella prima femmina.” e. (—) 9. Let-Marefià Luglio 1881 « Iride giallo-cupo; becco nero; piedi giallo verdastri » (A.). Simile al precedente, ma col mento bianco e colle macchie delle parti inferiori ancora più piccole e meno numerose. f. (1236) ®. Sciotalit 19 Febbraio 1880 « Iride giallo chiaro; becco corneo-celestognolo; piedi giallo-verdastri » (A.). Esemplare giovane, differente dai precedenti per avere la gola bianca, limitata inferiormente, sulla regione del gozzo, da una fascia nericcia, e per avere pochissime macchie nere sulle parti inferiori, tranne le tibie e il sottocoda, ove sono abbastanza numerose ; la testa è più biancheggiante. g. (736) ®. Let-Marefià 24 Novembre 1878 « Iride castagno chiaro; becco nero corneo; piedi verdastri-cenerini » (A.). Esemplare più giovane del precedente, dal quale differisce per avere la fascia scura sulla regione del gozzo interrotta nel mezzo, per mancare affatto di macchie nere sulle parti inferiori, e per la testa più biancheggiante. Dall’ esame degli esemplari annoverati appare evidente come in questa specie i giovani manchino affatto di macchie nere sulle parti inferiori, le quali macchie col progredire dell'età si fanno numerose e grandi, inoltre la gola nei giovani è bianca; poi essa viene separata dal petto da una fascia scura sulla regione del gozzo, dapprima interrotta, poi completa, e finalmente negli adulti in abito perfetto tutta la gola fino alla regione del gozzo diventa nera. Inoltre la testa che nei giovani è biancheggiante, diventa scura coll’ età. (43). UCCELLI DELLO SCIOA 27 Lo Sharpe indica soltanto l’ Africa meridionale come la re- gione abitata da questa specie. Il Gurney, facendo notare questa cosa, non sembra sicuro che essa sì trovi al Nord dell’ Equatore, giacchè sebbene essa sia stata annoverata dall’ Heuglin (Orn. Nordost-Afr. p. 59) fra gli uccelli dell’Abissinia e del Nilo Bianco, tuttavia (Ibis, 1877, p. 422 nota) mostra il dubbio che gli esem- plari riferiti a questa specie dall’ Heuglin appartenessero invece allo Spizaetus coronatus. Ma tanto allo Sharpe quanto al Gurney è sfuggita l'indicazione che questa specie era già stata trovata nel paese dei Bogos durante il viaggio Antinori, Beccari ed Issel (Ann. Mus. Civ. Gen. IV, p. 391, 1873). L’ Antinori così parla di questa specie: « In due anni di sog- giorno in Scioa non mi era avvenuto di vedere questo rapace, allorchè il mattino del 24 Novembre 1878 le grida di alcuni fanciulli addetti alla mia zeriba mi avvertirono della sua pre- senza. Il grosso rapace dopo aver divorato un pollo ad uno degli schiavi del Re, mio vicino, andò a posarsi sopra un ramo secco del sicomoro che domina la mia capanna. Nakari, fanciullo Galla di 10 anni d'età, corse al suo piccolo schioppo , caricato a piombo minutissimo, e gli aggiustò un colpo alla testa con tanta esattezza, che l’ animale stordito cadde a terra da un’ al- tezza di trenta piedi e più. Immediatamente tutti i presenti, grandi e piccoli, mandando grida di gioia si precipitarono sopra il ferito, e presolo per la punta delle remiganti me lo recarono. Stentai ad ucciderlo , perchè si difendeva energicamente a colpi di becco e di artigli, terribili se arrivano ad uncinare. Esso aveva 2 metri di apertura d'’ ali. » Due giorni dopo un secondo individuo, che si era posato sul posto stesso del precedente, fu ucciso mentre cercava involarsi. Un terzo qualche minuto appresso venne a posarsi sulla cima del sicomoro, e sarebbe rimasto ucciso se la fretta non avesse tradito il mio dragomanno. Il suo corpo stava quasi orizzontale e molto elevato sulle potenti gambe che erano in posizione per- pendicolare, il collo era allungato, il ciuffo eretto ed il capo in atto di spiare. Esso partì librandosi a volo tranquillo, apparen- temente lento, e quasi senza batter ali. Dopo vari giri fatti sopra 28 T. SALVADORI (44) il bacino vulcanico di Let-Marefià, si elevò in regioni altissime e disparve. » Un altro individuo (1345) fu ucciso sullo stesso sicomoro presso all’ annottare il 17 Agosto 1880. La sua presenza fu av- vertita da un grido acuto che mandava, forse spinto dalla fame. » Gli Abissini dello Scioa chiamano questo rapace A/rd-az- ghabd. Afrò che non ha paura, Aighabam che non rientra, cioè che non rientra senza preda, mentre per predare vi vuol co- raggio, Essi lo temono stantechè non si perita di assalire gli agnelli ed i capretti sotto gli occhi dei pastori, e quando si dà a frequentare un pollaio, in breve lo distrugge. Esso si nutre anche di lepri, d’iraci, di galline, di francolini, ecc. Abita a preferenza le regioni montuose; due volte l’ ho osservato sugli altipiani degli Abicciù Galla, nonchè sul Monte Herrer nel mese di Novembre, venendo dagli Addà Galla » (A.). Sp. 9. Nisaetus spilogaster (Bp.). Aquila Bonelli, Ant. (nec Temm.), Cat. p. 9, n. 143. Spizaetus spilogaster, Heugl., op. cit. p. 57. Nisaetus spilogaster, Sharpe, Cat. B. I, p. 232. — Gurn., lbis, p. 419 e seg. Quattro esemplari adulti. a. (663) 7. Let-Marefià 18 Ottobre 187% « Iride color terra d’ ombra; becco verdastro corneo ; piedi verdastri » (A.). db. (807) Y. Let-Marefià 25 Febbraio 1879 « Iride castagno; becco scuro plumbeo; piedi gialli » (A.). e. (1341) 7. Ascalena (Scioa) 10 Giugno 1880 « Iride color terra d’ombra scuro; becco scuro corneo; piedi giallastri » (A.). d. (451) 9. Let-Marefià 1 Febbraio 1378 « Iride nocciola; becco corneo; piedi gialli » (A4.). L'ultimo esemplare somiglia ai primi tre pel colorito, ma ha le macchie nere delle parti inferiori più numerose e più grandi; esso è indicato come maschio, ma io credo invece che sia una femmina avendo dimensioni notevolmente maggiori del .primo. Il secondo esemplare ha qualche traccia di color rossigno sulle piume delle coscie, residuo dell’ abito giovanile. « Non raro a Denz; Jaubert uccise 7 e 9 adulti » (A.). (45) UCCELLI DELLO SCIOA 29 Sp. 10. Haliaetus vocifer (Daup.). Haliaetos vocifer, Heugl., op. cit. p. 53. — Sharpe, Cat. B. I, p. 311. — Gurn., Ibis, 1878, p. 453. Sette esemplari. a. (832) . Lago Cialalakà 7 Aprile 1879 « Iride giallo citrina; becco plumbeo; piedi gialli » (A.). db. (1008) . Lago Cialalakà 3 Novembre 1879 « Iride castagno; piedi giallo aranci » (A.). Questi due esemplari sono in abito perfetto, colla coda candida. c. (1247) 9. Torrente Duleccia 4 Marzo 1880 « Iride giallo paglia; becco plumbeo ; cera gialla; piedi giallastri » (A.). Simile ai precedenti, ma col colore castagno delle parti infe- riori tinto di nero, segno di abito imperfetto. d. (1244) 7. Ambo-Karra 3 Marzo 1880 « Iride giallo paglierino; becco plumbeo ; piedi giallastri » (A.). Simile ai primi due, ma la timoniera esterna sinistra ha il vessillo esterno e parte dell'interno di color nerastro, ultimo re- siduo dell’ abito giovanile. e. (-) g. Contorni del Lago Cialalakà Gennaio 1882 « Iride giallo paglia; becco celestognolo; piedi gialli » (4.). Esemplare in abito imperfetto con macchie bruno nere sul gozzo e sulla regione interscapolare, col pileo tinto di bruno- castagno, col color castagno delle parti inferiori tinto di ne- riccio, colle ali bruno-nere, con talune timoniere parzialmente bruno-nericcie. f. (+) 2. Lago Cialalakà Gennaio 1882. Simile al precedente; ma col pileo bianco, col gozzo senza macchie; coll’ addome più decisamente nericcio, colla coda più variegata di nericcio. g- (903) gY. Lago Cialalakà 25 Aprile 1879 « Iride color terra d’ombra; becco nero superiormente, piedi giallo-verde chiaro; cera, spazio nudo avanti l'occhio e mandibola inferiore di color bruno-scuro. Lo stomaco era ripieno di piume d’ anitra » (A4.). 30 T. SALVADORI (46) Esemplare giovane di color bruno-nericcio coi margini delle piume rossigni; cervice e petto bianchicci; molte piume del petto sono nere lungo il mezzo e bianche sui margini laterali; coda bianchiccia, tinta di nericcio e con una fascia nera apicale. L'ultimo esemplare, sebbene giovane, è molto più grande , per cui dubito che sia una femmina anzichè un maschio, come è indicato. « Di quando in quando se ne vede qualche coppia sulle rive del Lago Cialalakà, ove piuttosto che ai pesci, che non vidi mai, deve dar la caccia alle anitre. Non è infrequente lungo il Duleccia » (A.). Sp. 11. H{elotarsus ecaudatus (Daup.). Helotarsus ecaudatus, Heugl., op. cit. p. 80, tab. II. — Sharpe, Cat. B. I, p. 300. — Gurn., Ibis, 1878, p. 353. Gibrir, Amarico di Scioa ; Rissa, Adda Galla; Pabalo, Guraghéè (Antinori). Quattro esemplari. a. i—) J. Let-Marefià 9 Settembre 1881 « Iride castagno scuro; becco giallo dorato ; piedi rosso dorato » (A.). i Esemplare in abito non perfetto. Lungh. dell’ ala 0%, 525. b. (—) g'. Daimbi (Adda-Galla) Gennaio 1882 « Iride arancione; becco rosso; piedi corallini (A.). Simile al precedente. Lungh. dell’ ala 0%, 550. c. (1006) 7. Feleklek 7 Ottobre 1879 « Iride scura; becco rosso arancio (alla base ?); piedi rossi » (A.). Simile in tutto al precedente. d. (1271) <. Sciotalit 20 Marzo 1880 « Iride rossastra-fuliginosa; becco giallo arancio alla base e nero in punta; piedi rosso-aranci » (4.). L’ ultimo esemplare differisce dai precedenti nel colore ca- stagno del dorso meno vivo. Tutti hanno le remiganti secon- darie nere. Il primo esemplare non è in abito perfetto, giacchè ha al- cune delle piccole cuopritrici nericcie, e tali sono pure le medie, . (47) UCCELLI DELLO SCIOA 831 per cui si passa gradatamente dalle minori grigie alle medie ne- riccie ed alle maggiori nere. « L'aquila giocoliera è stata da me incontrata in diverse sta- gioni tanto nel paese dei Somali Isa, quanto in quello degli Adal, come pure nel Regno di Scioa e nel vasto paese dei Galla. In questo e nello Scioa è prevalsa l’ opinione opposta a quella degli Arabi, della quale tenni parola nel Catalogo del 1873, p. 19-20 » () (A.). Sp. 12. H{elotarsus leuconotus, Wurr. Helotarsus leuconotus, Sharpe, Cat. B. I, p. 301, — Gurn., Ibis, 1878, p. 353. a. (573) 2. Fin-Finni (Galla) 16 Giugno 1878 « Iride rossa; becco giallo dorato; piedi rosso-corallo » (4.). Individuo adulto col dorso di color rossigno-isabellino, e colle remiganti secondarie di color nero-verdone. b. (1380) . Kolla di Aigaber 24 Ottobre 1880 « Iride castagno nero; becco arancio; piedi giallo rossi » (A.). Questo esemplare, probabilmente meno adulto del precedente, differisce dal medesimo per avere le cuopritrici medie delle ali di color nericcio, per cui si passa gradatamente dalle minori di color grigio alle medie grigio-nericcie ed alle maggiori al tutto nere, mentre nel precedente esemplare le piccole e le medie cuopritrici sono uniformemente grigie ed esse formano un' area nettamente distinta dalle grandi cuopritrici nere. Io inclino ad ammettere due specie del genere He/otarsus, le quali vengono ammesse anche dal Gurney. In una precedente occasione (Ann. Mus. Civ. Gen. IV, p. 382) io faceva notare come esistano quattro varietà, o forme apparentemente adulte del genere Me/otarsus : 1.8 Col dorso rosso-cannella vivace e colle remiganti secondarie nere ; (*) Annali del Museo Civico di Genova, Vol. IV, 1873, p. 383. 32 T. SALVADORI (48) 2.2 Col dorso rosso-cannella vivace e colie remiganti secondarie grigie, terminate di nero; 3.2 Col dorso rossiccio chiaro e colle remiganti secondarie nere; 4.2 Col dorso rossiccio chiaro e colle remiganti secondarie grigie, terminate di nero. Le prime due forme apparterrebbero all’ 7. ecaudatus, e le altre due all’ H. leuconotus ; secondo il Verreaux (Ibis, 1878, p. 354) la 2.° forma sarebbe la femmina adulta della 1.°, e quindi per analogia possiamo credere che la 4.* sia la femmina adulta della 3.8 Contro questa affermazione del Verreaux sta- rebbero due esemplari raccolti dall’ Antinori (Cat. Descr. p. 3), i quali sono indicati come maschio e femmina, ed anche l’ e- semplare è soprannoverato e indicato come femmina, e tuttavia tutti tre hanno le remiganti secondarie di color nero-verdone. Invece gli esemplari raccolti nel paese dei Bogos (Ann. Mus. Civ. Gen. IV, p. 382) confermerebbero l'opinione del Verreaux, giacchè tre esemplari colle remiganti secondarie grigie termi- nate di nero sono indicati come femmine, e due esemplari colle remiganti secondarie nere sono indicati come maschi; si noti che mentre questi hanno il dorso di color rosso-cannella vivace, e quindi appartengono all’H. ecaudatus, le femmine lo hanno di color rossigno chiaro ed appartengono perciò all’H. /ewconotus. Insomma è ancora da decidere se esistano veramente due specie di Melotarsus, e quale significato abbia la differenza nel colorito delle remiganti secondarie. Se mai si dovrà ammettere che il colore castagno vivo, o rossigno-bianchiccio del dorso è in rapporto coll’ età, io inclino a credere che i più adulti siano gli esemplari col dorso castagno vivo, e non già quelli col dorso chiaro come vorrebbe lo Sharpe. Sp. 13. Circaetus pectoralis, Swtr. Circaetus thoracicus., Cuv.-Heugl., op. cit. p. 84. Circaetus cinereus part., Sharpe, Cat. B. I, p. 282. Circaetus pectoralis, Gurn., Ibis, 1878, p. 150 e seg. Due esemplari. (49) UCCELLI DELLO SCIOA 33 a. (892) 7. Adda Galla 20 Aprile 1879 <« Iride giallo-arancio; becco corneo celestognolo; piedi corneo chiari » (A.). b. (--) Y. Daimbi Gennaio 1881 « Iride giallo pallido; becco corneo scuro >» (A.). Ambedue gli esemplari annoverati sono simili fra loro. Parti superiori grigio-brune; gola bianchiccia, striata di ne- riccio; petto di color bruno-nericcio; alcune piume recenti delle ali e delle scapolari volgono più al grigio ed hanno larghe fascie trasversali nerastre; parte inferiore del petto, addome, tibie, cuopritrici inferiori delle ali e sottocoda bianco candide senza macchie; alcune piume recenti delle ali e delle scapolari volgono al grigio più delle altre, ed hanno larghe fascie tra- sversali nerastre; il secondo esemplare ha una timoniera incom- piutamente sviluppata, con larghe fascie alterne d'un bel cene- rino e nere, e coll’ apice bianco. Sp. 14. Circaetus cinereus, Vie. Circaetus funereus, Ripp., Neue Wirbelth. Vòg. p. 35, tab. 14. Circaetus cinereus, Heugl., op. cit. p. 85. — S harpe, Cat. B. I, p. 282 (par- tim). — Gurn., Ibis, 1878, p. 150 e seg. a. (—) — D’incerta località. Esemplare in muta, tutto grigio bruno, con molte piume recenti, più scure con riflessi porporini, specialmente sulle parti inferiori; una timoniera incompiutamente sviluppata presenta l’apice bianco e quattro larghe fascie nere, separate da tre strette fascie grigie. Questo esemplare ed un altro conservato nel Museo di Torino (Dokka Antinori), confrontati con i due della specie precedente, oltre alle differenze nel colorito, presentano il becco notevolmente più grande, le dita più lunghe e più robuste, e le fascie grigie della coda molto più strette delle nere, pei quali caratteri io inclino a separare coll’ Heuglin ed altri, il C. cinereus dal C. pectoralis. Sp. 15. Buteo desertorum (Daup.). Buteo desertorum, Heugl., op. cit. p. 90. — Sharpe, Cat. BI, p. 179. — Gurn., Ibis, 1876, p. 366. Tre esemplari. T. SALVADORI. 3 S4 T. SALVADORI (50) a. (774) 7? Denz 15 Gennaio 1879 « Iride color terra d'ombra; becco nero-ceruleo; piedi gialli ». Esemplare adulto in abito perfetto; parti superiori di color bruno coi margini delle piume rossigne; parti inferiori di color rossiccio-cannella, quasi uniforme; coda rossiccio-cannella con una fascia subterminale nera; timoniera esterna col vessillo esterno grigio e con fascie incompiute nerastre sul vessillo in- terno. Statura un poco minore di quella del Buseo vulgaris. b. (809) 9. Let-Marefià 28 Febbraio 1879 « Iride color terra d’ombra; becco plumbeo scuro ; piedi gialli » (A.). Questo esemplare difterisce dal precedente per essere di color bruno-terreo quasi uniforme; anche la coda è dello stesso co- lore, ma sul vessillo interno delle timoniere vi sono fascie trasversali chiare, bianchiccie, con punteggiature grigio-brune; sull’ occipite si nota una grande area nericcia più distinta che non nell’ adulto. Questo esemplare è in muta; alcune piume recenti delle parti superiori sono molto più oscure delle altre ed hanno i margini rossigni. e. (725) g (an potius 9). 23 Ottobre 1878 « Iride color nocciola scura; becco corneo scuro; piedi gialli » (A.). Individuo giovane, che per le dimensioni credo femmina, an- zichè maschio. Esso differisce dal precedente per le parti inferiori più chiare, essendo queste in parte bianchiccie, e per le supe- riori coì margini delle piume rossigne; esso somiglia talmente ad un giovane del 5. vu/guris, ucciso in Piemonte e conservato nel Museo di Torino, Cat. n.° 9708, che lo avrei attribuito a questa specie, se non fosse stata la considerazione, che il B. vulgaris, secondo la maggior parte degli ornitologi, non sì estende più al sud dell’ Egitto. Il Dresser descrive e figura come adulto di questa specie un esemplare che certamente non è tale, giacchè esso non ha la coda di color .rossigno-cannella, e neppure le parti inferiori di questo colore. (51) UCCELLI DELLO SCIOA 859) Sp. 16. Pterolestes augur (RiPP.). Buteo augur, Heugl., op. cit. p. 92. — Sharpe, Cat. B. I, p. 175 (Scioa Harris). — Antin., Bull. Soc. Geogr. Ital. 1878, p. 130. Pterolestes augur, Gurn., Ibis, 1876, p. 468. Trentanove esemplari. Esemplari tipici. a. Adulti. a. (41) 7? Arramba 20 Settembre 1876 « Iride scura » (A.). b. (42) 7. Arramba 22 Settembre 1876 « Iride scura; becco nerastro; piedi gialli » (A.). e. (44) 7. Arramba 27 Settembre 1876 (A.). d. (50) 7. Licce nel Ghebì (residenza reale) Ottobre 1876 (A.). Esemplare con grandi macchie nere sulla parte superiore e laterale del petto ed anche su alcune cuopritrici inferiori delle ali. e. (76) Y. Licce (Scioa) Novembre 1876 « Iride nocciola; becco nero; piedi gialli » (A.). f. (607) 7. Let-Marefià 25 Giugno 1878 « Iride color nocciola chiaro ; becco scuro corneo; piedi gialli > (A.). Gli esemplari finora annoverati, ad eccezione del primo, hanno la gola in gran parte nera, variegata più o meno di nero; nel primo la gola è bianca, poco variegata di nero. g. (60) 2. Liece 27 Ottobre 1876 « Iride scura; becco nerastro; piedi gialli >» (4.). Esemplare adulto, in abito perfetto, colla gola tutta bianca. h. (280) £. Ankober 16 Giugno 1877 (A.). Esemplare adulto, simile al precedente, ma con alcune mac- chie nere sul mento e nel mezzo della gola, e con due fascie nere a modo di mustacchi sui lati della gola. î. (471) — Let-Marefià 16 Marzo 1878 « Iride color castagno; piedi giallo- verdognoli » (A.). j. (433) 9. Ankober 19 Dicembre 1877 « Iride castagno; becco scuro corneo; piedi gialli » (A.). Gli ultimi due esemplari sono simili al precedente. 36 T. SALVADORI (52) k. (647) 9. Let-Marefià 19 Settembre 1878 (A.). Simile alla maggioranza dei maschi per la gola in gran parte nera. Questo esemplare ha becco mostruoso, brevissimo, forse per precedente malattia che lo aveva guasto. d. Nidiaceo. î. (799). Pullus. Gorobela 16 Febbraio 1879 (A.). Giovane da nido colle piume incompiutamente sviluppate. Parti superiori bruno-nere; cuopritrici delle ali e piume del sopraccoda marginate distintamente di rossigno; parti inferiori bianco-rugginose con alcune macchie nericcie sulla gola e sui fianchi; piume auricolari ed un collare cervicale rossigni; sul- l’occipite una macchia nera. c. Giovani nel primo abito. m. (11) 9. Ghidgherasale 24 Giugno 1876 « Iride scura; becco corneo chiaro; piedi gialli » (A.). Parti superiori brune coi margini delle piume rossigne ; inoltre alcune piume presentano sui margini macchie bianchiccie; mac- chia occipitale nera; margini delle piume del sopraccoda comple- tamente rossigni; parti inferiori bianche, tinte di giallognolo; poche e piccole macchie irregolari nericcie sui fianchi; cuopri- trici inferiori delle ali, come le altre parti inferiori, bianco-gial- lognole senza macchie, tranne le prime fra le maggiori che sono terminate da grandi macchie grigio-nerastre confluenti; coda grigia scura, tinta di rossigno-rugginoso su ambedue i vessilli delle due timoniere mediane, e sul vessillo esterno delle late- rali, le quali presentano numerose fascie trasversali nericcie; vessillo interno delle timoniere laterali bianco verso la base. Non è senza incertezza che io riferisco questo esemplare alla specie presente, giacchè sebbene dallo stato delle piume sia evi- dente che per età è intermedio al precedente ed ai seguenti esemplari, tuttavia esso non presenta caratteri intermedii ai me- desimi. Questo esemplare, che viene qui annoverato per completare (53) UCCELLI DELLO SCIOA 37 la serie, non è stato raccolto nello Scioa, ma nel paese dei So- mali Isa. n. (662) £ juv. Let-Marefià 15 Ottobre 1878 « Iride nocciola scuro; becco scuro corneo; piedi gialli » (A.). Esemplare somigliante ad alcuni individui bianchicci inferior- mente del Buseo vulgaris. Gola, parte inferiore del petto e fianchi con numerose macchie brune; tibie bianco-rugginose, timoniere con fascie rugginose verso la base. o. (661) 9 juv. Let-Marefià 15 Ottobre 1878 « Iride scuro nocciola; becco scuro corneo; piedi gialli » (A.). Simile al precedente, ma col dorso più scuro e colla coda più chiara, più grigia e meno rossigna; tibie bianco-rossigne. a. Giovani che vanno assumendo l’ abito degli adulti. p. (755) J juv. Let-Marefià 29 Dicembre 1878 « Iride castagno; becco nero ; piedi gialli » (4.). q. (40) — Esemplare senza cartellino e però d’ incerta località. q®is (1066) 7. Daimbi 12 Novembre 1879 « Iride castagno; becco ce- ruleo nero; piedi giallo-verdastri » (4.). r. (722) 2. Let-Marefià 16 Settembre 1878 «Iride color nocciola ; becco scuro corneo; piedi gialli » (A.). Gola quasi tutta bianca; parti inferiori bianche con poche macchie scure sulla parte inferiore del petto e sui fianchi. s. (466) 7. Let-Marefià 12 Marzo 1878 « Iride colore castagno; piedi verdognoli » (4.). Gola con macchie confluenti bruno-nericcie. t. (614) 9. Let-Marefià 11 Agosto 1878 « Iride color fumo; becco nero corneo; piedi gialli » (A.). Gola nereggiante; parecchie piume nere sul dorso, e molte nere marginate di bianco sulla cervice. u. (652) 7 juv. Let-Marefià 28 Settembre 1878 « Iride nocciola scuro; becco scuro corneo; piedi gialli » (A.). Simile all’ esemplare 7, ma in muta più avanzata, avendo già alcune scapolari, come quelle degli adulti, di color cenerino con fascie trasversali nere; coda tinta alquanto di rossigno verso la base. 38 T. SALVADORI (54) Tutti gli esemplari della serie p-v presentano la coda a fascie alterne di color grigio-terreo e nerastre. Essi variano alquanto per avere sul dorso un numero maggiore o minore di piume nere proprie dell'abito degli adulti. v. (524) 7. Let-Marefià 28 Maggio 1878 « Becco ceruleo; piedi gialli» (A.). Parti superiori brune; gola nericcia; parti inferiori e tibie bianche, variegate di rugginoso. v dis (1340) — Sciotalit 9 Agosto 1880 « Iride castagna; becco nero corneo; piedi gialli » (4.). Simile al precedente. x. (437) g. Let-Marefià 22 Dicembre 1877 (A.). Gola nera, variegata di bianco; parti superiori brune con nu- merose piume nere; alcune scapolari di color grigio chiaro con fascie nere, come negli adulti. y. (750) 7. Let-Marefià 20 Dicembre 1878 (A.). Gola bianca con due fascie a modo di mustacchi sui lati; dorso in gran parte nero; scapolari come nell’ esemplare precedente. Esemplare notevolissimo per la cervice e per la regione inter- scapolare in gran parte bianche. Gli ultimi quattro esemplari conservano le timoniere laterali di color grigio terreo con fascie nere come i precedenti, ma hanno le due timoniere mediane di color rossigno cannella vivo come gli adulti in abito perfetto. Nell’ esemplare v** le due timoniere mediane rossigne sono brevissime. z. (75) 9. Licce Novembre 1876 « Iride nocciola; becco nero; piedi gialli > (4.). Esemplare in abito quasi perfetto, coda rosso-cannella, ma con traccie di fascie scure sulla timoniera esterna di ciascun lato; la fascia nera subapicale della coda è larga e molto co- spicua; gola bianca con una linea nera nel mezzo e due fascie nere a modo di mustacchi sui lati. (55) UCCELLI DELLO SCIOA 39 a'. (727) 9. Let-Marefià 28 Ottobre 1878 « Iride marrone; becco nero- celeste; piedi gialli » (A.). Simile al precedente, ma con traccie di fascie scure sulle due prime timoniere esterne di ciascun lato; gola affatto bianca. Antinori indica questo esemplare come femmina vecchia. La bellissima serie degl’ individui soprannoverati mostra in modo chiarissimo le diverse fasi per le quali passa questo uc- cello. Esso nel suo primissimo abito, quale appare nel nidiaceo /, ha le parti inferiori bianco-rugginose con macchie nericcie sulla gola e sui fianchi; di questa ultima macchia resta una traccia anche nei vecchissimi individui; le parti superiori sono bruno- nere; le piume auricolari sono rossigne; un collare rossigno cinge la cervice; sull’ occipite havvi una macchia nera; le remi- ganti hanno il vessillo interno verso la base bianco ed attra- versato da fascie nerastre. Nello stadio successivo le parti inferiori sono di un bianco- giallognolo, con macchie nericcie più o meno numerose sulla gola e sulla parte inferiore del petto, ove si dispongono in modo da formare quasi una fascia trasversale; le parti superiori sono grigio-terree; la coda dello stesso colore, con numerose fascie trasversali nericcie. In questo stadio, che è rappresentato nella figura superiore del Buteo Aydrophilus, Rùppell (Neue Wirbel- thiere, Taf. VT, f. 1), sì trovano gli esemplari n, o. Poscia cominciano a verificarsi i primi cambiamenti per l’ a- bito adulto; essi consistono in alcune piume nere che appaiono sul dorso; in tale stato sono gli esemplari p-u. Quindi vengono mutate le timoniere e le scapolari, come si osserva nei tre esemplari v-y, e quando tutte le timoniere del primo abito sono sostituite con quelle di color rosso-cannella, anche le altre piume delle parti superiori si presentano con i caratteri propri delle piume degli adulti, e le parti inferiori sono allora di un bianco quasi puro ed hanno quasi perdute le macchie scure, tranne che sulla gola. In alcuni esemplari la gola sì presenta al tutto bianca, ma questo non è carattere distintivo degli adulti (g-a') giacchè si osserva anche nei giovani (r). 40 T. SALVADORI (56) Esemplari melamice. a. Adulti. 3’. (366) 7. Mantek 24 agosto 1878 « Cera contorni della bocca, tarsi e piedi giallo-arancio ; becco nero, mandibola celestognola alla base ; osso sopraorbitale verdognolo ; iride color castagno cupo » (A.). Esemplare adulto bellissimo, nero lucente; colle redini bian- chiceie, colla coda color rossigno-cannella vivo tranne l’ apice nero, colle piume del sopraccoda e del sottocoda anch’ esse color rossigno cannella alla .base e nere all’ apice, colle remiganti se- condarie e colle scapolari attraversate da fascie alterne grigie e nere; le remiganti primarie hanno la base bianca, ma con pun- teggiature e fascie trasversali nerastre. Questo esemplare è si- milissimo alla figura 2 della Tav. 16 dell’ opera del Ruppell sopramenzionata. b'bis (—) 7. Let-Marefià Settembre 1881 « Iride scuro cenere; becco scuro celestognolo; piedi gialli » (A.). Simile al precedente. e’. (759) 7. Let-Marefià 4 Gennaio 1878 « Iride castagno; becco nero corneo; piedi gialli » (A.). Simile al precedente, ma notevolmente più grande e di un nero meno bello. d'. (806) 9. Let-Marefià 24 Febbraio 1879 « Iride scuro-grigio; becco scuro-plumbeo ; piedi gialli » (A.). Simile al precedente. d'»is (1343) 7. Let-Marefià 12 Agosto 1880 « Iride marrone; becco nero corneo; piedi gialli » (A.). Simile ai due precedenti. b. Esemplare in abito quasi perfetto. d'ter (345) 2. Daimbi, Adda Galla, Hawasch 20 Maggio 1879 « Iride ca- stagno; becco corneo scuro; piedi gialli » (A.). Simile ai tre precedenti, ma colle due timoniere esterne del lato destro con fascie trasversali bianche piuttosto larghe, alter- nate con fascie nericcie più strette marginate anteriormente e (57) UCCELLI DELLO SCIOA 41 posteriormente di rossiccio cannella; sul vessillo esterno le fascie bianche sono in gran parte tinte di grigio e di cannella. c. Giovani. e’. (734) @. Let-Marefià 11 Novembre 1878 « Iride marrone, becco nero; piedi gialli (A.). Esemplare tutto di color bruno fuliginoso quasi uniforme; base delle remiganti bianca; qualche rudimento di fascie bianche trasversali nascoste sulle scapolari; coda con fascie trasversali al- terne bruno-fuliginose e grigie più chiare; sul vessillo interno le fascie chiare sono bianche. f. (1213) . Let-Marefià 22 Gennaio 1880 « Iride gialla (!); becco nero ; piedi gialli » (A.). Simile in tutto al precedente. Gli ultimi due esemplari sono certamente in abito giovanile, e corrispondono allo stadio giovanile degli esemplari tipici, di- stinto dalla coda a fascie alterne di color grigio-terreo e ne- rastro. d. Esemplari in abito di transizione. g'. (305) 7. Let-Marefià 22 Febbraio 1879 « Iride scura; becco ceruleo corneo; piedi gialli » (A.). Esemplare in muta, simile ai due precedenti, ma con molte piume nere dell’ abito perfetto. h'. (426) 7. Kolla di Mantek 10 Dicembre 1877 (A.). ©. (143) 7. Let-Marefià 23 Marzo 1877 « Iride gialla > (A.). Questi due esemplari sono simili fra loro e presso a poco allo stesso stadio; ambedue hanno le piume in gran parte bruno- nericcie, come quelle dei due esemplari precedenti, miste a molte altre di color nero puro, come quelle dei primi due esem- plari; inoltre essi hanno la coda di color grigio-terreo con fascie trasversali più chiare, come i due precedenti, ma ambedue hanno una timoniera di color rossigno cannella; finalmente ambedue hanno molte penne scapolari nere con fascie trasversali grigie chiare. Questi due esemplari sono in muta e mostrano nel modo più evidente il passaggio dall’abito color bruno-nericcio, proprio dei giovani, all’ abito nero puro, proprio degli adulti. 42 T. SALVADORI (58) Da questa serie di esemplari melanici appare in modo indu- bitato che essi hanno le stesse fasi come quelle degli esemplari tipici, e che il melanismo comincia nei giovani e si continua negli adulti; quindi non è esatta l’ affermazione del Blanford (Geology and Zoology of Abyssinia, p. 297) che gli esemplari scuri siano giovani e non una varietà melanica; probabilmente il Blanford non ebbe occasione di osservare esemplari adulti della varietà melanica. Il Gurney (Ibis, 1876, p. 468) dice: « Giudicando dalle osservazioni del Blanford e dagli esemplari da me esaminati, io sono di opinione che il colorito nero sia una fase melanica accidentale, che si verifichi tanto nei giovani, quanto negli adulti ». Parrebbe da queste parole che il Gurney supponga che il melanismo sì verifichi anche in individui adulti che avessero pre- cedentemente l'abito normale; questa cosa io non reputo esatta e credo invece che gli esemplari melanici comincino ad essere tali fino da giovani, giacchè, come abbiamo veduto, essi presentano fasi analoghe a quelle degli esemplari tipici. Ciò che ancora non sappiamo è se gli esemplari melanici costituiscano una varietà costante, o se provengano da individui normali, e diano origine ad individui normali; nel secondo caso essi sarebbero soltanto varietà individuali, nel primo costituirebbero una specie distinta. I futuri viaggiatori e naturalisti potranno risolvere la questione. Intanto ecco che cosa scrive l’Antinori: « Gli Scioani distin- guono gli esemplari -melanici dalla specie bianca col nome di Ghebris, e sostengono che essi appartengono ad una specie di- versa dal Buteo augur, che non grida continuamente come questo, che non si bilancia a volo, ma si precipita con furia sui polli che sono il suo pasto ordinario ». Sp. 17. Milvus aegyptius (Gx.). Milvus parasiticus, Harris, op. cit. p. 415 (Scioa). , Milvus Forskali, Heugl., op. cit. p. 98. Milvus aegyptius, Sharpe, Cat, B. I, p. 320 (Scioa Harris). — Gurn., Ibis, 1870, p. 71 e seg. a. (726) 9 juv. Let-Marefià 24 Ottobre 1878 «Iride color terra d’ ombra; becco scuro corneo; piedi gialli » (A.). (59) UCCELLI DELLO SCIOA 43 Esemplare giovane, colla testa rossigna chiara, con macchie rossigne all’ apice delle piume del dorso e col mezzo delle piume del petto bianchiccie. Sp. 18. Nauelerus riocouri (VIEILL.). Elanoides Riocouri, Heugl., op. cit. p. 102. Nauclerus riocouri, Sharpe, Cat. B. I, p. 318. — Gurn., Ibis, 1879, p. 330. Ruxi, Nome dei Galla (Antinori). Dieci esemplari. a. (1043) 7. Daimbi (Adda Galla) 9 Novembre 1879 « Iride rubinea ; becco corneo nerastro; piedi gialli » (A.). 5. (1045) .7. Daimbi 9 Novembre 1879 « Iride rubinea; becco nero ce- rulescente; piedi giallo-arancio » (A.). c. (1046) 7. Daimbi 9 Novembre 1879 « Iride rubinea; becco nero corneo ; piedi gialli » (A.). d. (1048) 7. Daimbi 9 Novembre 1879 (A.). e. (1050) 9. Daimbi 9 Novembre 1879 « Iride rubinea; becco nero corneo; piedi gialli » (A.). Tutti questi esemplari, adulti e simili fra loro, hanno una grande area longitudinale nera sulle cuopritrici inferiori delle ali. f. (1044) 9. Daimbi 9 Novembre 1879 « Iride rubinea; becco corneo scuro; piedi gialli » (A.). Esemplare giovane, notevolmente più piccolo dei precedenti, colla coda molto meno forcuta, cogli steli delle piume del petto scuri, coll’area nera sulle cuopritrici inferiori delle ali molto più stretta,"e formata da macchie non confluenti, e col cenerino delle parti superiori meno puro e più oscuro. g- (1047) 9. Daimbi 9 Novembre 1879 « Iride giallo-arancio » (4.). Individuo in abito imperfetto con alcune piume grigio-scure sulle parti superiori e con una sola macchia nera sulle cuopri- trici inferiori dell’ ala sinistra; la destra ha le cuopritrici inferiori senza macchie. h. (1049) 7. Daimbi 9 Novembre 1879 « Iride rossa » (4.). AL T. SALVADORI (60) Simile al precedente, ma con due macchie nere sulle cuopri- trici inferiori dell’ala destra, una presso il cubito e l’altra presso la regione del pollice, e con una sola macchia nera sulle cuo- pritrici inferiori dell’ ala sinistra presso l’ angolo della mede- sima. î. () dg. Daimbi 12 Dicembre 1881 « Iride color rubino; cera verda- stra; piedi gialli » (A.). Esemplare adulto in abito perfetto come i primi a-e. J. () 9. Daimbi Febbraio 1882 (A.). Esemplare giovanissimo piuttosto piccolo, senza macchie nere sulle cuopritrici inferiori delle ali, cogli steli delle piume del petto neri, e colle piume delle parti superiori in gran parte cinereo-bruniccie. Né lo Sharpe, nè il Gurney, né altri, che io sappia, hanno fatto menzione delle differenze sopraindicate, dipendenti dall’ età; quindi ora conosciamo meglio la storia di questa specie, i gio- vani della quale hanno le parti superiori di un cenerino-bru- niccio, le piume del petto cogli steli neri e le cuopritrici infe- riori delle ali candide, senza macchie nere; poscia scompaiono le strie nere del petto ed invece appaiono le macchie nere sulle cuopritrici inferiori delle ali, e finalmente le parti superiori di- ventano d'un bel cenerino puro, e sulle cuopritrici inferiori delle ali, confluendo le macchie nere, si forma la grande area longitudinale nera, presso il margine carpale. « Questa specie è di passaggio nelle terre degli Adda, co- pioso da alcuni anni nel mese di Novembre, mentre in altri non si fa vedere; il passaggio nel 1879 durò un solo giorno; anche nel 1881 ne vidi un branco di una ventina soltanto il giorno 12 Dicembre. Lo stomaco degli individui uccisi era del tutto vuoto; in un solo rinvenni due piccolissimi coleotteri » (A.). Sp. 19. Elanus caeruleus (Dresr.). Elanus melanopterus, Heugl., op. cit. p. 100. Elanus caeruleus, Sharpe, Cat. B. I, p. 336. — Gurn., Ibis, 1879, p. 331 e seg. Due esemplari. (61) UCCELLI DELLO SCIOA 45 a. (959) 7. Daimbi (Adda Galla) 29 Maggio 1879 « Iride rosso-arancio ; becco nero; piedi gialli » (A.). Esemplare adulto colle cuopritrici inferiori delle ali intera- mente bianche, e colla base delle remiganti primarie punteg- giata di bianco. Lungh. dell’ ala 0”, 260. b. (1063) £. Daimbi 12 Novembre 1879 « Iride rosso-rubino; becco nero colla cera gialla; piedi giallo-aranci » (A.). Esemplare adulto, notevolmente più grande del precedente, colle parti inferiori tinte di grigio perla, cogli apici delle più interne fra le cuopritrici inferiori e maggiori delle ali tinti di nero, e colla base delle remiganti primarie non punteggiata, ma di color nero-plumbeo uniforme. Lungh. dell'ala 0" 285. Il Gurney afferma che nelle specie del genere Z/anus non vi è notevole differenza nelle dimensioni dei due sessi, la quale cosa non è confermata dai due esemplari adulti soprannoverati. Sp. 20. Falco tanypterus, Scars. F'alco biarmicus, Harris (nec Temm.) op. cit. p. 415 (Scioa). Falco lanarius, Heugl., op. cit. p. 23. Falco tanypterus, Sharpe, Cat. B., I, p. 391 (Scioa Harris). — Gurn., Ibis, 1882, p. 439. Scila, Abitanti dello Scioa (Antinori). Aderghemit, Galla (Antinori). Cinque esemplari. a. (397) 7. Daimbi 23 Aprile 1879 « Iride color terra d’ ombra scura; becco ceruleo; piedi gialli » (A.). b. (—) 7. Daimbi Marzo 1882. c. (1076) 7. Daimbi 13 Novembre 1879 « Iride castagno; becco scuro plumbeo; piedi gialli » (A.). d. (33) 2. Arramba 18 Settembre 1876 « Iride scura fuliginosa; becco grigio plumbeo; piedi gialli ». e. (416) 7? ?. Montagna di Mahal-Uonz Novembre 1877 « Iride noc- ciola » (A.). I primi tre esemplari sono notevolmente più piccoli degli altri due, che credo siano femmine. Tutti sono adulti e simili fra loro pel colorito; tuttavia i primi due hanno le parti inferiori più 46 T. SALVADORI (62) chiare, meno vinacee, e con macchie meno numerose e più pic- cole, e le parti superiori con le macchie nere meglio definite e più regolarmente disposte a fascie trasversali; gli ultimi tre esemplari hanno le parti inferiori di color rossigno chiaro vinato con macchie a goccie che nell’ ultimo sono più piccole , mentre nel terzo sono più grandi e più larghe trasversalmente. « Poco frequente; nello stomaco avanzi di uccelli » (A.). Sp. 21. Hypotriorchis cuvieri (SMITH). Falco cuvieri, Smith, S.-Afr. Q. Journ. I, p. 392 (1830). — Ibis, 1864, p. 398. — Sharpe, Ibis, 1870, p. 486. — Ussher, Ibis, 1874, p. 45. — Sharpe, Cat. B. I, p. 400 (1874). — Id., B. of South Afr. p. 59 (1875). — Gieb., Thes. Orn. II, p. 160 (1875). — Reichenow, Journ. f. Orn. 1877, p. 14. — Bouvier, Bull. Soc. Zool. France, JI, p. 445 (1877). — Bocage, Orn. Ang. p. 534 (1881). — Shelley, P. Z. S. 1881, p. 562; 1882, p. 304. Falco boschii, Schleg., Ned. Tijdschr. Dierk. I, p. 123, pl. 5 (1861). — Id., Mus. P. B. Falcones, p. 23 (1862). Hypotriorchis subbuteo, part. Layard, B. of South Afr. p. 21 (1867). Hypotriorchis cuvieri, Gurn., Ibis, 1868, p. 142. — G. R. Gr., Hand-List. I, p. 20, sp. 183 (1869). — Gurn., Ibis, 1882, p. 152. — Id., List of Diurn. B. of Prey, p. 102 (1884). Falco severus, part., Schleg., Mus. P. B. Accipitres (Revue) p. 39 (1873). 2 Falco gracilis, Brehm, in Mus. Berol. Cinque esemplari. a. (716) y. Let-Marefià 8 Settembre 1878 « Iride scura; becco nero corneo; piedi gialli » (A.). b. (1327) 7. Let-Marefià 24 Giugno 1880 « Iride scura-nera; becco az- zurrognolo alla base, nero all’ apice; piedi giallo-vivo » (A.). c. (—) g. Let-Marefià 18 Aprile 1881 « Iride castagno; becco ceruleo; piedi gialli » (A.). d. (613) 9? Let-Marefià 11 Agosto 1878 « Iride scura; becco color corneo; piedi gialli » (A.). e. (999) 7. Fin-Finni (Galla) 30 Giugno 1878 « Iride castagna; becco nero corneo; piedi gialli » (A.). Tutti cinque questi esemplari sono simili fra loro per le di- mensioni e pel colore delle parti superiori, che è di un nero lavagna, cogli steli delle piume neri; sulla cervice negli esem- plari a, d, e si nota una sorta di collare rossiccio, che appare sotto l’ aspetto di due macchie laterali, mentre negli esemplari b, c quelle macchie sono affatto nascoste: gli ultimi due hanno (63) UCCELLI DELLO SCIOA 47 le piume del pileo di un nero meno cupo e con traccie di margini chiari. I primi tre, forse più adulti, hanno le parti inferiori di color rosso-ocra molto più vivo degli altri due, i quali sono quasi al tutto simili fra loro; l’ultimo si distingue tuttavia dal precedente per le fascie chiare della faccia inferiore delle timo- niere più decisamente rossigne. Questa rarissima specie fu descritta primieramente dallo Smith e poscia dallo Schlegel sotto il nome di Y. bosschi; gli editori dell’ « Ibis » riconobbero immediatamente come la specie dello Schlegel fosse non diversa da quella dello Smith. Il Layard la confuse coll’ H. subbuteo, e lo Schlegel più tardi col F. severus, Horsf. dell’ India e dell’ Arcipelago Malese! L’ H. cuvieri diffe- risce dal primo per le dimensioni molto minori, pel colore ros- signo delle parti inferiori molto più vivo e per le macchie nere delle parti inferiori molto più piccole e sottili. Dall’. severus lH. cuvieri differisce pel colore nero-lavagna delle parti superiori meno cupo, per la fronte rossigna, per i mustacchi neri ben di- stinti e separati dal nero delle gote, e pel colore rossigno-ocraceo delle parti inferiori meno intenso; nell’ H. severus la fronte è nera come il resto della testa ed il nero dei*lati della testa scende in basso coprendo tutte le gote e la regione malare, per modo che non vi sono mustacchi distinti dalle gote. L’ H. cuvieri è specie molto rara nelle collezioni e che finora era stata trovata nella Caftreria, nell’ Africa occidentale fino a Bissao, e nell'Africa orientale fino a Lambo; Antinori è il primo che l'abbia trovata al Nord dell’ Equatore; tuttavia non è im- probabile che il a/eo gracilis, Brehm, del Museo di Berlino, raccolto lungo il Nilo Azzurro, e menzionato dall’ Heuglin (Orn. Nordost.-Afr. I, p. 34), appartenga a questa specie. « Di passaggio » (A.). Sp. 22. Poliohierax semitorquatus (SITH). Falco semitorquatus, Heugl., op. cit. p. 38, tab. I. Poliohierax semitorquatus, Sharpe, Cat. B. I, p. 370 (Scioa Harris). — Gurn., Ibis, 1881, p. 275. Cinque esemplari. 48 T. SALVADORI (64) a. (674) 7. Ambo-Karra (Scioa) 25 Agosto 1878 « Iride color castagno vivo; becco ceruleo corneo; piedi rosso-arancio » (A.). b. (—) Y. Ambo-Karra 7 Luglio 1882 « Iride color rosso-sanguigno; becco ceruleo; piedi giallo-rossi » (A.). Esemplari adulti in abito perfetto. c. (990) 7. Ambo-Karra 12 Agosto 1879 « Becco ceruleo-nero; piedi rossi » (A.). Esemplare simile al precedente, ma con traccie di color ca- stagno, residuo dell’ abito giovanile, sui lati del dorso, presso il collare bianco. d. (6759) 9. Ambo-Karra 22 Agosto 1878 « Iride, castagno vivo; becco ceruleo-nero; piedi rossi » (A.). e. (—) £. Ambo-Karra 6 Luglio 1882 « Piedi giallo-arancio » (A.). Gli ultimi due esemplari hanno la regione interscapolare di color castagno. Si noti che gli individui col dorso castagno, cioè le femmine, non sono più grandi degli altri indicati come maschi, anzi il primo di questi è alquanto più grande di tutti gli altri. Secondo l’ Heuglin s' ingontrano maschi e femmine col dorso castagno e tali individui sarebbero giovani. Secondo lo Sharpe un esemplare dello Scioa raccolto dal- l’ Harris differisce da quelli dell’ Africa meridionale pel colore grigio più scuro e per le fascie bianche sulla faccia inferiore delle remiganti e delle timoniere più larghe. « I boschi di Ambo-Karra sono l’unico luogo nel quale ho trovato questo piccolo rapace; la femmina accompagna sempre il maschio » (A.). Sp. 23. Tinnunculus alaudarius (Gw.). Falco tinnunculus, Heugl., op. cit. p. 40. Cerchneis tinnuncula (!), Sharpe, Cat. B. I, p. 425. Tinnunculus alaudarius, Gurn., Ibis, 1881, p. 456. Tre esemplari. a. (1201) 7. Let-Marefià 8 Gennaio 1880 « Iride scura; becco ceruleo nero; piedi gialli > (4.). (65) UCCELLI DELLO SCIOA 49 Esemplare adulto in abito perfetto, erroneamente indicato come femmina. b. (1202) 9 ? Let-Marefià 8 Gennaio 1880 « Iride scura; becco ceruleo nero; piedi gialli » (A.). Esemplare con la 5.2 timoniera sinistra recente, non ancora compiutamente sviluppata e colle fascie chiare di color grigio, mentre le altre hanno le fascie chiare rossigne. c. (1277) 2. Ascalena 29 Marzo 1880 « Iride scura; becco ceruleo nero; piedi gialli » (A.). Esemplare adulto in abito perfetto, notevolmente più grande del precedente, che forse è un maschio giovane. Gli esemplari soprannoverati non appartengono alla razza scura che viene indicata come propria dell’ Africa, ma sono si- mili in tutto ad altri esemplari d' Italia. « Di passaggio » (A.). Sp. 24. Tinnunculus neglectus (Scacra.). Falco neglectus, Schleg., Mus. P. B. Revue Accipitr. p. 43 (1873) (juv.). Cerchneis neglecta, Sharpe, Cat. B. I, p. 428. 'Tinnunculus neglectus, Gurn., Ibis, 1881, p. 456 e seg. — Id List of Diurn. B. of Prey, pp. VIII, 97 (1884). Tre esemplari. a. (1341) /. Let-Marefià 11 Agosto 1880 « Iride castagno scuro; becco celeste-nero ; piedi gialli » (A.). Pileo, cervice e sopraccoda di color grigio-plumbeo con strie longitudinali nere; coda dello stesso colore con una larga fascia subapicale nera e con altre fascie nere trasversali e strette per tutta la loro lunghezza; dorso ed ali di color nocciola cupo con macchie trasversali nere, formanti un disegno a fascie; parti inferiori di color rossigno vivo con strie longitudinali nere sulla regione del gozzo e con macchie nere cordiformi sul petto e sull’ addome. b. (425) 9? Mahal-Uonz 5 Dicembre 1877 (A.). Femmina in abito quasi perfetto; coda cenerino-plumbeo con una larga fascia terminale nera, e con altre fascie nere più T. SALVADORI. 4 50 T. SALVADORI (66) strette per tutta la sua lunghezza; le timoniere laterali, quattro a sinistra e due a destra, sono macchiate come le mediane, ma sono di colore rossigno; evidentemente esse non sono ancora state mutate; dorso color nocciola vivo con fascie trasversali nere; sopraccoda cenerino-plumbeo; pileo plumbeo coi margini delle piume rossigni e con strie nericcie lungo lo stelo; gote cenerine; parti inferiori rossigne con strie nere longitudinali sulla regione del gozzo e con macchie nere a goccia sul petto e sul- l’ addome. c. (170) 9. Denz (Scioa) 12 Gennaio 1879 « Iride color terra d’ombra scura; becco ceruleo-nerastro ; piedi gialli » (4.). Questo esemplare ha le ali e la coda notevolmente più lunghe dei due precedenti, dai quali differisce per avere tutte le timo- niere rossigne, per la testa anch’ essa rossigna senza tinta plumbea, per le macchie delle parti inferiori molto più grandi e non in forma di goccie; sul sopraccoda appaiono alcune piume cenerino- plumbee. Questo esemplare sembra un giovane. Ho inviato gli esemplari soprannoverati al Gurney, il quale mi assicura che essi appartengono al 7. meglectus. Questa specie è perfettamente distinta dal 7. alaudarius e non so comprendere come sia stata confusa con questo. Essa somiglia al T. rupicola (Daud.), ma ha colorito più scuro e sul dorso e sulle ali fascie trasversali nere. « Di passaggio insieme colla Ciconza alba, contemporaneamente alle migrazioni delle locuste, verificatesi ai primi di Dicembre del 1877 » (A.). Sp. 25. Tinnunculus cenchris (Frisch). Falco cenchris, Heugl., op. cit. p. 43. Cerchneis naumanni (Fleisch). — Sharpe, Cat. B. I, p. 435. Tinnunculus cenchris, Gurn., Ibis, 1881, p. 470. Sei esemplari. a. (808) 7. Let-Marefià 26 Febbraio 1879 « Iride scura; becco ceruleo corneo; piedi gialli » (A.). db. (1165) 7. Daimbi (Adda Galla) 3 Dicembre 1879 « Iride castagno seuro; becco ceruleo e giallo (alla base?); piedi gialli » (4.). (67) UCCELLI DELLO SCIOA ol ce. (—) J. Daimbi Dicembre 1881 (A.). d. (1169) 7. Daimbi 3 Dicembre 1879 « Iride scura; becco celestognolo; piedi gialli » (A.). Questi quattro esemplari sono adulti in abito perfetto, ma mentre i primi tre sono simili fra loro, il quarto differisce per avere poche e piccolissime macchie scure sulle parti inferiori e per le cuopritrici delle ali, le quali sono interamente cenerine, tranne le più interne che sono marginate di nocciola; questo esemplare si avvicina a quelli del Tinnunculus pekinensis (Swinh.), della Cina e dell’Imalaja, se pure è questo specificamente di- verso dal T. cenchris. e. (1168) 9. Daimbi 3 Dicembre 1879 « Iride scura ; becco celestognolo; piedi gialli » (A.). Esemplare adulto in muta. f. (1166) 7 juv. Daimbi 3 Dicembre 1879 « Iride marrone scuro; becco celestognolo e giallo (alla base); piedi gialli » (A.). i Esemplare in muta in abito di transizione, intermedio pei ca- ratteri alle femmine ed ai maschi adulti. « Nel paese degli Adda è di passaggio nell’ Aprile e Maggio e poi ripassa nel Novembre » (A.). Sp. 26. Astur melanoleucus (SMITH). Astur melanoleucus, Heugl., op. cit. I, p. 60. Accipiter melanoleucus, Sharpe, Cat. B. I, p. 156. — Gurney, Ibis, 1875, p. 473. a. (—) g juv. Foresta di Fecherié-Ghem 7 Giugno 1882 (A.). Esemplare giovane colle piume delle parti superiori scure ne- riccie marginate di rossigno-ocraceo; le parti inferiori sono tutte di color rossigno-ocraceo con una stria longitudinale nera lungo il mezzo delle piume della gola, dei lati del collo e del petto; sull’ addome soltanto lo stelo delle piume è nero; il sotto- ceda è unicolore; le piume delle tibie sono rossigne come le altre parti inferiori, con macchie nere lungo il mezzo, special- mente verso la parte superiore della gamba, ove le macchie LIBRARY 52 T. SALVADORI (68) nere confluendo formano un’area nera piuttosto larga; le re- miganti primarie hanno verso la base fascie rossigne variegate di nericcio; le timoniere hanno l’apice bianco-rossigno e cinque fascie nerastre che si alternano con altrettante fascie grigie scure, le quali sulle timoniere laterali volgono al rossigno e sono va- riegate di nericcio; la coda inferiormente presenta fascie alterne nere e grigie, le quali sulle timoniere esterne sono più nume- rose, irregolari ed oblique dall’ esterno verso l'interno e dalla base verso l' apice. Lungh. tot. 0, 570; al. 0%, 340; coda 0%, 260; tarso 0%, 081; culmine del becco 02, 031. L’ esemplare descritto somiglia moltissimo nel colore ai giovani dell’ Astur palumbarius e questo fatto mi sembra molto interessante per fissare le reali affinità di questa specie, che dallo Sharpe viene riferita al genere Accipiter; il Gurney nota che essa ha il dito mediano lungo come nelle specie di quel genere, ma aggiunge che pel modo di colorazione, quando è adulta, sembra che debba essere separata da tutte le altre, ed in realtà è intermedia al ge- nere Accipiter, di cui ha il dito mediano allungato, ed all’ Astur palumbarius, cui somiglia moltissimo nell’abito giovanile. Per ora io inclino ad annoverarlo nel genere Astur. Questa specie è comune nell’ Africa meridionale ed occiden- tale; nell’ Africa orientale-settentrionale era stata trovata una volta sola nel Fazogl dal Principe Paolo del Wurtemberg. Sp. 27. Accipiter nisus (Lixx.). Nisus fringillarius, Heugl., op. cit. p. 65. Accipiter nisus, Sharpe, Cat. B. I, p. 132. — Gurn., Ibis, 1875, p. 479. a. (1141) 9. Daimbi 24 Novembre 1879 « Iride gialla; becco nero; piedi gialli » (4.). Esemplare adulto in abito perfetto, simile in tutto ad altri d'Italia. La località nella quale è stato ucciso l'esemplare soprannove- rato è forse la più meridionale fra tutte quelle nelle quali questa specie è stata trovata. (69) UCCELLI DELLO SCIOA 53 Sp. 28. Accipiter minullus (Daw.). Nisus minullus, Heugl., op. cit. p. 69. Accipiter minullus, Sharpe, Cat. B. I, p. 140. — Gurn., Ibis, 1875, p. 468, 471, 472, 473. a. (—) Let-Marefià Ottobre 1881 « Iride giallo-arancio; becco nero; piedi gialli » (A.). Esemplare adulto colle parti superiori nero-lavagna, col so- praccoda bianco, coi lati del petto e dei fianchi rugginosi, colle tre larghe fascie bianche sul vessillo interno delle timoniere (le due mediane mancano), e col petto e coll’ addome con fascie trasversali nericcie, marginate anteriormente da una sottile stria rugginosa poco cospicua. Sp. 29. Accipiter rufiventris, SMITH. Nisus rufiventris, Heugl., op. cit. p. 66. Accipiter rufiventris, Sharpe, Cat. B. I, p. 148. -- Gurn., Ibis, 1875, p. 478. Otto esemplari. a. (745) 7. Let-Marefià 12 Dicembre 1878 « Iride giallo cera; becco nero; piedi gialli » (A.). b. (909) 7. Let-Marefià 16 Luglio 1879 « Iride gialla; becco ceruleo nero; piedi gialli » (4.). c. (1338) 7. Let-Marefià 7 Agosto 1880 « Iride gialla; becco nero-ce- ruleo; piedi arancio » (A.). d. (1316) 7. Let-Marefià 16 Giugno 1880 « Iride arancio; becco ceruleo nero; piedi gialli » (A.). e. (484) 7. Foresta di Fecheriè-Ghem 7 Aprile 1878 « Iride rosso-san- guigna; becco nerastro; piedi gialli » (A.). I cinque esemplari annoverati sembrano adulti, avendo le parti superiori di color nero lavagna uniforme; essi variano per la intensità del colorito rossigno delle parti inferiori, più vivo negli esemplari è e c, più pallido negli esemplari d ed e, che non nell’esemplare a; l’ultimo esemplare oltre ad avere le parti in- feriori di colore rossigno più pallido, ha la gola quasi affatto bianca, mentre negli altri essa è tinta di rossigno; gli esem- od T. SALVADORI (70) plari è e c sembrano in muta, giacchè alle piume di color ros- signo vivo, quasi castagno, delle parti inferiori sono frammiste altre più pallide. f. (803) 9. Let-Marefià 19 Febbraio 1879 (A.). g- (1330) 2. Let-Marefià 9 Luglio 1880 « Iride arancio; becco nero ceruleo; piedi gialli » (A.). h. (771) 9 (*). Ascalena 12 Gennaio 1879 « Iride arancio, becco nero plumbeo; piedi gialli » (A.). Le tre femmine, notevolmente più grandi dei maschi, somi- gliano a questi pel colorito, ma hanno traccie di fascie trasver- sali chiare sulle parti inferiori; nell’ ultima le fascie sono più distinte e la gola è bianchiccia come nell’ esemplare e. Il Gurney fa notare la presenza di tre macchie giallognole (che meglio sarebbe dire bianchiccie), lungo la parte superiore degli steli delle timoniere; quelle macchie sono più o meno di- stinte, talora sono soltanto due e talora quasi indistinte. Sp. 30. Scelospizias unduliventer (RiPP.). Nisus unduliventer, Heugl., op. cit. p. 67. Astur tachiro (ex parte), Sharpe, Cat. B. I, p. 99. Scelospizias unduliventer, Gurney, Ibis, 1875, p. 362. Hilà. Nome amarico generico dei falchi di questa famiglia (Antinori). Diciassette esemplari. a. (—) 7? Senza cartellino. d. (810) 7. Sciotalit 28 Febbraio 1879 « Iride giallo limone; becco corneo; piedi gialli » (A.). c. (430) 7. Let-Marefià 15 Dicembre 1877 (A.). d. (452 i) y. Let-Marefià 1 Marzo 1878 (A.). Dei quattro maschi annoverati notevolissimo è il primo pel colore nero-lavagna cupo delle parti superiori e pel colore ca- stagno più vivo dei fianchi e delle tibie; negli altri tre esem- plari le parti superiori volgono alquanto al bruno. (*) L’esemplare & è indicato come maschio, ma per le sue dimensioni credo che sia una femmina. (71) UCCELLI DELLO SCIOA 19) e. (207) 9. Mahal-Uonz 30 Aprile 1877 « Iride giallo limone » (A.). f. (208) 9. Mahal-Uonz 30 Aprile 1877 <« Iride giallo limone » (A.). g- (431) 9. Kolla di Mantek 15 Dicembre 1877 (A.). h. (754) 9. Sciotalit 29 Dicembre 1878 « Iride giallo limone ; becco nero; piedi gialli » (A... î. (1233) 9. Let-Marefià 9 Febbraio 1880 « Iride gialla; becco corneo- nero; piedi gialli » (A.). j. (1336) 9. Let-Marefià 2 Agosto 1880 « Iride giallastra; becco nero; piedi giallo-aranci » (A.). k. (1337) 9. Let Marefià 6 Agosto 1880 « Iride giallo limone; becco nero; piedi giallo-aranci » (A.). Le femmine differiscono dai maschi per essere notevolmente più grandi. Esse inoltre differiscono fra loro per le fascie tra- sversali delle parti inferiori, in alcune (e) più decisamente ros- signe che non in altre, nelle quali quelle parti volgono alquanto al grigio-lavagna. L'esemplare /, in abito non ancora perfetto, ha sul petto alcune piume bianche con strie longitudinali nere nel mezzo, residuo dell’ abito giovanile. I. (1238) 9. Sciotalit 22 Febbraio 1880 « Iride gialla; becco corneo nero; piedi gialli » (A.). Esemplare in muta, simile ai precedenti, ma con molte penne delle ali e della coda di color bruno-terreo, residuo dell’ abito giovanile. m. (1254) 7 juv. Let-Marefià 6 Marzo 1880 « Iride gialla; becco nero corneo; piedi gialli (A.). Esemplare in abito imperfetto, simile agli adulti, ma con alcune piume bianche con grandi macchie longitudinali nere sul petto, con alcune piume bianche con tascie trasversali nere sui fianchi, con alcune remiganti secondarie terminate di rossigno, e con alcune timoniere laterali bruno-nere con fascie bruno-rossigne. n. (1002) 7 juv. Let-Marefià 25 Settembre 1879 « Iride gialla; becco nero-celestognolo; piedi giallo-arancio » (4.). o. (1385) ® juv. Let-Marefià 30 Ottobre 1880 « Iride gialla; becco nero; piedi gialli » (A.). p. (—) g juv. Let-Marefià Novembre 1881 (A.). q. () Sg juv. Let-Marefià Ottobre 1881 (A.). 56 T. SALVADORI (72) I quattro giovani, simili fra loro, differiscono notevolmente dagli adulti; essi hanno le parti superiori bruno-nere con le piume sottil- mente marginate di rossigno; i margini rossigni sono più larghi all’ apice delle remiganti secondarie; le parti inferiori, tranne le tibie di color castagno con fascie nericcie trasversali, sono bianco-fulviccie con grandi macchie nere in forma di goccie; queste macchie sì osservano anche sul sottocoda degli esemplari n, p, q, mentre la femmina o ha soltanto traccie di strie longi- tudinali nere sul sottocoda; le timoniere superiormente sono at- traversate da quattro fascie nere e da altrettante fascie bruno- rossigne con tre macchie longitudinali bianchiccie lungo lo stelo; l'apice delle timoniere è bianco-rossigno; la coda vista inferior- mente si presenta rossigna presso il margine interno delle timoniere, e le timoniere esterne sopra un fondo grigio presen- tano da 7 ad 8 fascie trasversali nere piuttosto strette. Sp. 31. Scelospizias sphenurus (RirPP.). Nisus sphenurus, Riipp., Syst. Ueb. p. 6, 11, Taf. 2 (1845). Nisus badius, part., Heugl., op. cit. p. 70. Astur sphenurus, Sharpe, Cat. B. I, p. 70. Scelospizias sphenurus, Gurn., Ibis, 1875, p. 360. a. (—) g'. Daimbi Gennaio 1882 « Iride giallo-rossa; becco nero-ce- ruleo; piedi giallo-aranci » (A.). Esemplare adulto in muta. Sp. 32. Micronisus gabar (Daup.). Melierax gabar, Sharpe, Cat. B. I, p. 89. — Gurney, Ibis, 1875, p. 235. Nisus gabar, Heugl., op. cit. p. 73. Due esemplari. a. (1022) 7. Daimbi 6 Novembre 1879 « Iride giallo-limone; becco nero ; cera e piedi color arancio » (A.). Esemplare adulto in abito perfetto. b. (1051) 9 juv. Daimbi 9 Novembre 1879 « Iride gialla; becco corneo scuro; piedi gialli » (A.). (73) UCCELLI DELLO SCIOA 57 Giovane notevolmente più grande dell'adulto, colle parti su- periori di color bruno marginato di rossigno; gola e petto bianchi con strie longitudinali brune; sopraccoda, apice delle remiganti e delle timoniere bianchi come nell’ adulto. Sp. 33. Miecronisus niger (Vient.). Nisus niger, Heugl., op. cit. p. 74. Melierax niger, Sharpe, Cat. B. I, p. 91. Ciallit, Galla (Antinori). Due esemplari. a. (955) 7. Daimbi 28 Maggio 1879 « Iride rossastra; becco nero : piedi color cinabro » (A.). b. (917) 2. Daimbi 2 Maggio 1879 « Iride giallo corneo; becco nero ; piedi arancio neri (A.). La femmina è in muta ed ha le piume in parte di color bruno-nerastro, meno cupo di quelle del maschio. Sp. 34. Melierax polyzonus (RuP.). Astur polyzonus, Heugl., op. cit. p. 61. MLelierax polyzonus, Sharpe, Cat. B. I, p. 88 (Scioa Harris). — Gurn., Ibis, 1875, p. 235. Dieci esemplari. a. (1036) 7. Daimbi 8 Novembre 1879 « Iride giallo scuro; becco arancio (alla base), nero verso l’apice; piedi arancio carico » (A.). d. (1037) 7. Daimbi 8 Novembre 1879 (A.). c. (1085) 7. Daimbi 14 Novembre 1879 « Iride color nocciola; becco nero; cera arancio; piedi color minio » (A.). Esemplari adulti in abito perfetto. d. (703) 9? Ambo-Karra (Scioa) 29 Agosto 1878 « Iride color nocciola; becco rosso-arancio (alla base ?); piedi rosso corallo » (A.). Esemplare adulto in abito perfetto, simile ai precedenti anche per le sue dimensioni, per cui credo che sia un maschio anzichè una femmina. 58 T. SALVADORI (74). e. (686%) 2. Ambo-Karra 27 Agosto 1878 (A.). Esemplare notevolmente più grande dei precedenti, dai quali differisce anche per le fascie bianche e grigio-lavagna del so- praccoda notevolmente più larghe; esso è in abito imperfetto conservando alcune remiganti ed una timoniera di color grigio- bruno, alcune piume con fascie rossigne sulle parti inferiori ed una piuma del sopraccoda con fascie bianche e rossigne. f. (574) J. Fin-Finni (Galla) 16 Giugno 1878 « Iride color nocciola ; becco rosso-arancio (alla base?); piedi rosso-corallo » (A.). Esemplare in muta in abito imperfetto, colle fascie delle piume del sopraccoda piuttosto larghe come nel precedente. g. (1059) 7. Daimbi 11 Novembre 1879 « Iride rosso cupo; becco nero colla base arancio; piedi rosso-arancio » (4.). Varietà. Esemplare adulto in abito quasi perfetto , colle piume mediane del sopraccoda in gran parte bianche, per cui sì avvi- cina agli esemplari del M. canorus dell’ Africa meridionale. h. (1053) 9 juv. Daimbi 10 Novembre 1879 « Iride rosso cupo; becco corneo chiaro; piedi giallo sporco » (A.). Giovane di color bruno-terreo chiaro; sopraccoda con fascie alterne bianche e bruno-terree molto più larghe che non negli adulti, addome con macchie trasversali bianche, sottocoda con fascie trasversali bianche. î. (1095) £ juv. Daimbi 17 Novembre 1879 « Iride rosso scuro; becco nero, giallo alla base; piedi giallo-rossastri » (A.). Simile al precedente, ma con alcune piume del sopraccoda con fascie trasversali strette, quasi come negli adulti. 3. (1060) ® juv. Daimbi 11 Novembre 1879 « Iride rosso sporco; becco nerastro corneo; piedi giallo-rossastri » (4.). Simile al precedente, ma con le macchie bianche dell’ addome più decisamente in forma di fascie trasversali; inoltre esso pre- senta una timoniera mediana, per metà sviluppata, nera coll’ a- pice chiaro, come negli adulti. Il Gurney (Ibis, 1875, p. 235) fa notare come, secondo il (75) UCCELLI DELLO SCIOA 59 Rippell ed il Barboza, l' iride di questo uccello sarebbe rossa; invece dalle osservazioni dell’ Antinori apparirebbe che l’ iride anche negli adulti varia dal color nocciola al rosso cupo. È degna di nota la varietà 9 sopradescritta. Sp. 35. Polyboroides typicus, SMITH. Polyboroides radiatus (Scop.). — Heugl., op. cit. p. 76. Polyboroides typicus, Ripp., Syst. Ueb. p. 8, 12, n. 48 (Scioa). — Sharpe, Cat. B. I, p. 48. — Gurn., Ibis, 1875, p. 221. ‘ Allati-farda, ossia Uccello-Cavallo, Galla (Antinori). Quattro esemplari. a. (917) 7. Daimbi 20 Maggio 1879 « Iride fumosa scura; becco nero: piedi gialli; pelle nuda intorno agli occhi di color giallo-sulfureo > (A.). Esemplare adulto in abito perfetto. b. (1334) 7. Foresta di Fecherié-Ghem 14 Luglio 1880 « Iride marrone; | becco nero; piedi gialli » (A.). Esemplare adulto in abito quasi perfetto, con qualcuna delle cuopritrici inferiori delle ali di color bruniccio, residuo dell’ a- bito giovanile. e. (1237) 2. Sciotalit 22 Febbraio 1880 « Iride arancione carico ; becco nero; piedi gialli » (A.). La femmina non differisce quasi dal maschio ed è in abito perfetto. d. (1351) Y. Let-Marefià 3 Settembre 1880 « Iride castagno scuro; becco nero giallastro (alla base); piedi gialli » (d.). Esemplare in muta, ma somigliante ai precedenti. « La prima coppia da me vista di questo rapace si aggirava da alcuni giorni nei boschi di Daimbi, quando rimase ucciso il maschio; la femmina restò ancora per qualche tempo, ma poi scomparve » (A.). Sp. 36. Circus aeruginosus (Lixv.). Circus aeruginosus, Heugl., op. cit. p. 103, — Sharpe, Cat. B. I, p. 69. — Gurn., Ibis, 1875, p. 223. a. (1159) 7 juv. Daimbi 30 Novembre 1879 « Iride color marrone; becco nero; piedi giallo-scuro » (A.). 60 T. SALVADORI (76) Esemplare giovane, simile alla femmina adulta figurata dal Dresser, Birds of Eur. V, pl. 326, f. 2. Sp. 37. Circus swainsoni, SMITH. Circus macrurus (Gm.). — Sharpe, Cat. B. I, p. 67. Circus Swainsoni, Heugl., op. cit. p. 105. — Gurn., Ibis, 1875, p. 223 nota. Tre esemplari. a. (1163) 7. Daimbi 1 Dicembre 1879 « Iride gialla; becco nero; piedi gialli > (A.). db. (1027) 7. Daimbi 6 Novembre 1879 « Iride gialla; becco nero; piedi gialli » (A.). Esemplari adulti, in abito quasi perfetto; soltanto le piume del pileo di color grigio scuro conservano le traccie dell’ abito giovanile nei loro margini tinti di rossigno. c. (1021) 9. Daimbi 6 Novembre 1879 « Iride gialla; becco corneo scuro; piedi giallo-arancio » (A.). Sp. 38. Circus cineraceus (Monr.). Circus cineraceus, Heugl., op. cit. p. 105. Circus pygargus, Sharpe, Cat. B. I, p. 64. Circus cineraceus, Gurn.; Ibis, 1875, p. 222 (nota). Due esemplari. a. (1189) 7. Daimbi 14 Dicembre 1879 « Iride gialla; becco nero; piedi giallo-aranci » (A.). Esemplare adulto in abito perfetto. b. (—) 9? Daimbi Gennaio 1882 « Becco nero; piedi gialli » (A.). Esemplare adulto in abito perfetto, simile al precedente, ma senza la fascia nera sulle ali, a traverso le remiganti secondarie. Anche il primo esemplare non ha la fascia nera delle ali così distinta come negli esemplari d’ Europa. Io non ho mai visto esemplari adulti d’ Europa senza quella fascia, nè so che sia stata fatta menzione da altri di consimili individui. (77) UCCELLI DELLO SCIOA 61 Fam. Strigidae. Sp. 39. Bubo cinerascens, Gufr. 2 Strix bubo, Harris, Highl. Aeth. II, p. 415 (1844) (Scioa). ? Bubo capensis, Rupp., Syst. Ueb. p. 12, n. 54 (1845) (Scioa). — Heugl., Orn. N. O. Afr. I, p. 110. — Sharpe, Cat. B. II, p. 27 (1875) (partim). Bubo maaulosus, Heugl. (nec Vieill.), op. cit. p. 114. Bubo cinerascens, Sharpe, Cat. B. II, p. 32. a. (-) 7. Kagima (Daimbi) Febbraio 1882 « Iride fosco-nera; becco nero-ceruleo; piedi plumbei » (A.). Esemplare adulto. Sp. 40. Ptilopsis leucotis (Temm.). Bubo leucotis, Heugl., op. cit. p. 115. Scops leucotis, Sharpe, Cat. B. II, p. 97. Tre esemplari. a. (900) 7. Daimbi 24 Aprile 1879 « Iride gialla ; becco corneo chiaro » (4.). Esemplare adulto. bd. (-) 7? Daimbi Febbraio 1882 « Iride gialla; becco di color giallo vivo; piedi gialli » (A.). Simile al precedente, ma notevolmente più grande. c. (—) £juv. Daimbi Febbraio 1882 « Iride gialla; becco giallastro; piedi giallastri » (A.). Esemplare giovane, simile agli adulti, ma col colorito meno puro. « Il primo esemplare fu ucciso nelle foreste di mimose a pie” del Monte Kagima » (A.). Sp. 41. Glaucidium perlatum (Viert.). Noctua perlata, Heugl., op. cit. p. 120. Glaucidium perlatum, Sharpe, Cat. B. II, p. 209. a. (—) 9. Ambo-Karra 7 Luglio 1882 « Iride gialla; becco color cera; piedi giallastri » (A.). Esemplare adulto. 62 T. SALVADORI (78) Sp. 42. Strix flammea, Linn. Strix flammea, Heugl., op. cit. p. 123. — Sharpe, Cat. B. II, p. 291. Goggiù, Galla (Antinori). Due esemplari. a. (1064) 7. Daimbi 12 Novembre 1879 « Iride scura; becco corneo bianco; piedi chiari » (A.). Esemplare adulto; parti inferiori bianche con piccole macchie grigio-nericcie; parti superiori volgenti al grigio, tinte di giallo- arancio dove appare la base delle piume. Questo esemplare somiglia più ad altri della regione indiana che non a quelli d’ Europa. b. (—) 2. Daimbi Dicembre 1881 « Iride scura; becco bianco corneo; piedi chiari » (A.). Difterisce dal precedente per avere il color giallo delle parti superiori più cospicuo, ed il grigio più cupo. PSITTACI. Fam. Psittacidae. Sp. 43. Poeocephalus rufiventris (RirP.). Pionus rufiventris, Rupp., Syst. Ueb. Vòg. N. O. Afr. p. 83, t. 32 (Scioa) (1845). Psittacus rufiventris, G. R. Gr., List Psitt. Brit. Mus. p. 71 (Scioa, Harris). Pionias rufiventris, Fins:h, Die Papag. II, p. 487. — Heugl., op. cit. p. 74). Poeocephalus rufiventris, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p. 386. Donkore, Harris, op. cit. p. 413 (Scioa). Sei esemplari. a. (512) 7. Valle del Duleccia 24 Maggio 1878 « Iride giallo-rossa; becco e piedi cerulescenti » (A.). b. (633) 7. Ambo-Karra (Scioa) 20 Agosto 1878 « Iride rosso-minio; becco e piedi cerulescenti » (A.). c. (669) 7. Ambo-Karra 24 Agosto 1878 « Iride rosso-minio; becco e piedi cerulescenti » (A.). (79) UCCELLI DELLO SCIOA 63 d. (702) g. Ambo-Karra 29 Agosto 1878 « Iride giallo-arancio; becco nero; piedi scuri » (A.). e. (989) 7. Ambo-Karra 14 Agosto 1879 « Iride castagno vivo; becco nero; piedi scuri » (A.). Tutti questi esemplari sono adulti e simili fra loro ed alla fi- # gura citata del Ruppell. f. (646) 9. Ambo-Karra 27 Agosto 1878 (A.). Questo esemplare differisce dai precedenti per non avere l’ad- dome e le cuopritrici inferiori delle ali di color rosso-minio; le piume dell'addome hanno il margine estremo verde e la base bruno-grigia-rossigna e le cuopritrici inferiori delle ali sono di color grigio-bruno; inoltre questo esemplare differisce dai prece- denti per avere il grigio-bruno della testa e della parte ante- riore del collo quasi senza tinta rosso-miniacea. Il Finsch indica come giovani gli esemplari simili a quello ultimamente descritto, ma potrebbe anche essere che i caratteri che distinguono siffatti esemplari fossero quelli delle femmine; si noti che l’Antinori indica come maschi tutti gli esemplari coll’addome rosso, e come femmina soltanto l’ esemplare senza l'addome rosso. « Questo pappagallo è diffidente e sta nella parte più folta delle piante. Nella valle del Duleccia lo trovava fra le mimose, i sicomori ed i tamarindi. Spesso è associato al Notauges superbus ed al Textor dienemelli. Poco frequente nell’ Agosto, abbonda invece quando il tief ed il durah maturano. Sta in pianura e non risale mai nelle Kolla elevate » (A.). Sp. 44. Poeocephalus flavifrons (RuPP.). Pionus flavifrons, Riupp., Syst. Ueb. Vòg. N. O. Afr. p. 81 et 99, t. 31 (Scioa) (1845). Pionias flavifrons, Finsch, Die Papag. II, p. 482. — Heugl., op. cit. p. 142. Poeocephalus flavifrons, Rchnw., Journ. f. Orn. 1881, p. 386. Donkoro, Scioa (Antinori). Tredici esemplari. a. (718) Y. Let-Marefia 8 Settembre 1878 « Iride rosso scuro; becco nero bruno; piedi scuri » (A.). 64 T. SALVADORI (30) Fronte, vertice e gote di color giallo-arancio; una piuma gialla sul margine carpale dell’ ala sinistra; piume auricolari parte gialle e parte bruno-olivastre. db. (708) Y. Let-Marefià 5 Settembre 1878 « Iride rosso scuro; becco corneo bianco, piedi grigio neri » (A.). Fronte, vertice, redini e regione suboculare giallo-arancio ; parte inferiore delle gote e piume auricolari bruno-olivastre. c. (608) 7. Foresta di Fecheriè-Ghem 29 Luglio 1878 « Iride rossastra; becco e piedi cenerognoli » (A.). Simile all’ esemplare a, ma col giallo del pileo un po’ meno vivo e molto più esteso posteriormente. d. (611) 7. Foresta di Fecheriè-Ghem 4 Agosto 1878 « Iride rossastra; becco e piedi plumbei » (A.). Testa quasi interamente gialla; margine carpale con alcune piume gialle. d.»is (1323) y. Foresta di Fecherié-Ghem 22 Giugno 1880 « Iride rosso aurato; becco corneo chiaro; piedi scuri » (A.). Simile al precedente. e. (447%) J. Let-Marefià I5 Gennaio 1878 « Iride rossa; becco bianca- stro; piedi cenerognoli (A.). Simile al precedente, ma col giallo della testa meno esteso, specialmente sulle gote. f. (447) 2. Sciotalit 15 Gennaio 1878 (A.). Simile al primo esemplare, ma col giallo della testa alquanto lurido; una piuma gialla sul margine carpale di ambedue le ali, ed un'altra sull’ angolo dell’ ala sinistra. g. (717) 7. Let-Marefià 8 Settembre 1878 « Iride rosso-arancio; becco bianco corneo; piedi scuri » (A.). Simile all’ esemplare dè, ma col giallo del pileo un poco più chiaro, e col giallo delle gote più esteso in basso. h. (739) 9. Sciotalit 26 Dicembre 1878 « Iride rossa; becco bianco corneo; piedi cenerognoli » (A.). (81) UCCELLI DELLO SCIOA 65 Simile all’ esemplare precedente, ma col giallo del pileo più esteso posteriormente. h.bis (997) 7. Sciotalit 7 Settembre 1879 « Iride rossastra; becco corneo chiaro; piedi nerastri » (A.). Simile ai due precedenti, ma col giallo del pileo volgente al- l’ arancio. î. (612) 9. Foresta di Fecheriè-Ghem 4 Agosto 1876 « Iride rossastra; becco corneo scuro; piedi plumbei » (A.). Simile al precedente. i.bis (1324) ®. Foresta di Fecherié-Ghem 1 Giugno 1880 « Iride rosso- arancio; becco corneo chiaro; piedi grigio scuri » (A.). Esemplare simile ai precedenti, ma colle cuopritrici inferiori delle ali di color giallo-verdognolo. . 3. (719) X juv.? Let-Marefià 8 Settembre 1878 « Iride rosso-arancio; becco scuro o bianco; piedi scuri » (A.). Esemplare apparentemente giovane, notevolissimo per avere non solo il pileo di color giallo, ma tinte dello stesso colore, volgente alquanto al verdognolo, sono anche la cervice e le gote; inoltre le cuopritrici inferiori delle ali, invece di essere verdi come in tutti gli esemplari precedenti, sono di color giallo-ver- dognolo. Gli esemplari di questa specie presentano una notevole varia- bilità, giacchè ora hanno quasi tutta la testa di color giallo (d), ed ora invece il giallo è confinato alla parte anteriore del pileo ed alla parte superiore della testa; inoltre sovente alcune piume del margine carpale, e più sovente quelle ricoprenti la regione del pollice sono di color giallo; questa cosa si osserva in cinque degli esemplari soprannoverati, a, c, d, e, f. L’esemplare d, tanto per quel rispetto, come anche per avere la testa interamente gialla, somiglia moltissimo al P. citrinocapillus (Heugl.), Orn. N. O. Afr. p. 744, tab. XXVI, ma questo sa- rebbe distinto dal colore verde-azzurrognolo del groppone e del- l’ addome. 5 T. SALVADORI. 68 T. SALVADORI (84) c. (668) 2. Ambo-Karra 24 Agosto 1878 (A.). d. (—) J. Adda (Daimbi) Maggio 1882 (A4.). Esemplari adulti in abito perfetto; le due femmine non diffe- riscono sensibilmente dai maschi. e. (659) 7 jun. Ambo-Karra 27 Agosto 1873 « Iride rossa; becco nero corneo ; piedi neri » (A.). L'ultimo esemplare differisce dai precedenti pel becco un poco più piccolo, senza denti sui margini e di color bruno-nerastro; inoltre esso ha il pileo con macchie rosse longitudinali non con- fluenti, per cui appare nero con macchiette rosse; il rosso della parte anteriore del collo lascia vedere numerose strie tra- sversali grigie chiare sottostanti, e che traspariscono quasi a traverso il rosso; questo individuo è senza dubbio»giovane. La figura di questa specie che si trova nella Monografia dei Marshall mostra sul pileo il color rosso limitato alla fronte, mentre tanto nei tre adulti, quanto nel giovane sopramenzionati, ed in altri esemplari da me esaminati, il color rosso si estende su tutto il vertice, molto al di là dell’ occhio. Ignoro se questa differenza sia dovuta ad inesattezza del di- segnatore, o ad una variazione accidentale dell’ esemplare fi- gurato. I Marshall descrivono un esemplare del Museo Derby di Li- verpool che considerano come giovane di questa specie; a me sembra invece che esso appartenga ad altra specie. « Comune nelle Kolla, ove è frequente il sicomoro, delle cui frutta è avidissimo » (A.). Sp. 47. Pogonorhynchus undatus (RtuPP.). Pogonias undatus, Riupp., Neue Wirb. t. 20, f. 2. Pogonorhynchus undatus, Marsh., Mon. Capit. pl. 13? Pogoniorhynchus undatus, Heugl., op. cit. p. 757. Sei esemplari. a. (578) g. Fin-Finni nei Gullalé 22 Giugno 1878 « Iride bianca; becco nero; piedi plumbei » (A.). (85) UCCELLI DEI.LO SCIOA 69 b. (5980) 7. Fin-Finni 22 Giugno 1878 « Iride bianca; becco nero; piedi plumbei » (A4.). e. (579) 4. Fin-Finni 22 Giugno 1878 (4.). Questi tre esemplari sono simili fra loro pel colorito, ma gli ultimi due hanno le piume piuttosto molli, per’ cui sembrano non così perfettamente adulti come il primo; nel terzo esem- plare il rosso della fronte non è così uniforme come nel primo. d. (1354) g. Kolla di Ainié-Kaffaguè 6 Settembre 1880 « Iride albescente; becco nero; piedi plumbei » (A.). e. (1352) 7. Kolla di Ainiè-Kaffaguè 5 Settembre 1880 « Iride perlacea : becco nero; piedi plumbei » (A.). Questi due esemplari differiscono dai precedenti per non avere ben distinta la fascia postoculare bianca; l’ ultimo ha le piume nere della gola in parte marginate di grigio. f. (581) 9. Fin-Finni 22 Giugno 1878 «Iride bianca; becco nero; piedi plumbei » (4.). Questo esemplare differisce dai precedenti per non avere la fronte rossa, ma nera come il resto del pileo; inoltre esso ha il becco notevolmente più breve e senza denti sui margini, per cui sicuramente è un giovane. La figura che di questa specie hanno dato i Marshall certa- mente non rappresenta un adulto, giacchè non mostra la gola e la parte superiore del petto nere senza macchie; invece quelle parti sono variegate di nero e di bianco; gli stessi Marshall affermano di aver figurato un giovane, ma in tal caso non so comprendere come esso abbia la fronte rossa, mentre nel gio- vane sopradescritto la fronte, come il resto del pileo, è al tutto nera; inoltre il medesimo esemplare ha la gola e la parte su- periore del petto nere senza macchie come gli adulti. Anche l’Heuglin descrive il giovane del P. undatus colla gola varie- gata di nero e di bianco! A me sembra che il Pogonorhynehus duchaillui (Cass.), il quale ha quasi lo stesso disegno del P. undatus, debba essere affine a questa specie; i Marshall invece (op. cit. pl. 46) lo an- noverano nel genere Xylobucco ! 70 T. SALVADORI (86) « Frequente a Fin-Finni sopra i sicomori, dei cui frutti è avi- dissimo. Non l'aveva mai incontrato prima del Giugno 1878, per cui deve essere piuttosto raro » (4.). Sp. 48. Pogonorhynchus melanocephalus (Ripr.). Pogonorhynchus melanocephalus, Marshall, Mon. Capit. pl. 15. Pogoniorhynechus melanocephalus, Heugl., op. cit. p. 758. © a. (1) — (A.). Esemplare senza indicazione della località, conservato nello spirito di vino. Sp. 49. Barbatula pusilla (Duxonr). Barbatula pusilla, Marsh., Mon. Capit. pl. 48. Megalaema pusilla, Heugl.s op. cit. p. 762. a. (1360) 2. Kolla di Mesohà 9 Settembre 1880 « Iride fosca; becco nero; piedi plumbei » (A.). Sp. 50. Trachyphonus margaritatus (RirP.). Trachyphonus margaritatus, Marsh., Mon. Capit. pl. 57. — Heugl., op. cit. p. 764. Due esemplari. a. (636) 9 (an potius 7?). Ambo-Karra (Scioa) 20 Agosto 1878 « Iride rosso mattone; becco rossastro; piedi cerulei scuri » (4.). Questo esemplare è senza dubbio giovane, giacchè ha le piume molli ed incompiutamente sviluppate, e tuttavia ha una grande macchia nera sul mezzo della gola, come sogliono avere i maschi. b. (—) 9. Ambo-Karra 16 Luglio 1882 « Iride fosco-castagno; becco carnicino; piedi scuri » (4.). Differisce dal precedente esemplare principalmente per man- care della macchia nera sul mezzo della gola. Secondo l’ Heuglin la macchia nera sulla gola sarebbe il di- stintivo dei maschi, ed io ho ragioni per credere che così sia (87) UCCELLI DELLO SCIOA 71 realmente; errano certamente i Marshall, i quali vorrebbero che quella macchia mancasse nei giovani, mentre l’ esemplare @ so- prannoverato è certamente giovane ed ha la macchia nera. « Comunissimo dalla costa allo Scioa, in tutte le località basse, fresche e rivestite di cespugli; non risale nelle Kolla, altro che fino ad una piccola elevazione dalla pianura degli Adal » (A.). Fam. Picidae, Sp. 51. Ipoctonus abyssinicus (STANL.). Picus abyssinicus, Stanl., Salt's Voy. Abyss. App. p. 361, n. 12 (1816). — Sund., Consp. Av. Picin. p. 44, sp. 129. Dendropicus desmursi, Malh., Mon. Picid. I, p. 202, pl. 42, f. 5-7. Picus habessinicus, Heugl., op. cit. p. 806. Dendropicus abyssinicus, Hargitt, Ibis, 1883, p. 429. Sei esemplari. a. (976) 7. Foresta di Fecherié-Ghem 1 Agosto 1879 « Iride castagno vivo; becco corneo nero; piedi scuri » (A.). b. (1000) 7. Let-Marefià 23 Settembre 1879 « Iride castagno vivo; becco nero corneo; piedi plumbei » (A.). ce. (1274) 7. Sciotalit 21 Maggio 1880 (A.). d. (1312) 7 Denz (Scioa) 11 Giugno 1880 « Iride castagno vivo; becco e piedi plumbei » (A.). e. (1384). g. Foresta di Fecheriè-Ghem 27 Ottobre 1880 « Iride castagno; becco corneo plumbeo; piedi plumbei scuri » (A.). Tutti questi esemplari sono adulti e simili fra loro; f. (1297) ®. Denz (Scioa) 27 Maggio 1880 « Iride castagno; becco e piedi plumbei » (A.). La femmina differisce dai maschi per avere tutto il pileo e l’ occipite di color grigio-fuliginoso, senza le piume rosse sul- l’ occipite. Questa specie è molto rara nelle collezioni, tanto che, secondo l’ Hargitt, non se ne troverebbe alcun esemplare nei Musei di Inghilterra. « Vive nelle foreste di Sciotalit e di Fecheriè-Ghem, ma è difficile vederlo « (A.). 70 T. SALVADORI (86) « Frequente a Fin-Finni sopra i sicomori, dei cui frutti è avi- dissimo. Non l'aveva mai incontrato prima del Giugno 1878, per cui deve essere piuttosto raro » (A4.). Sp. 48. Pogonorhynchus melanocephalus (RipP.). Pogonorhynchus melanocephalus, Marshall, Mon. Capit. pl. 15. Pogoniorhynchus melanocephalus, Heugl., op. cit. p. 758. UA): a Esemplare senza indicazione della località, conservato nello spirito di vino. Sp. 49. Barbatula pusilla (Dumonr). Barbatula pusilla, Marsh., Mon. Capit. pl. 48. Megalaema pusilla, Heugl.4 op. cit. p. 762. a. (1360) 9. Kolla di MesohA 9 Settembre 1880 « Iride fosca; becco nero; piedi plumbei » (A4.). Sp. 50. Trachyphonus margaritatus (RirPP.). Trachyphonus margaritatus, Marsh., Mon. Capit. pl. 57. — Heugl., op. cit. p. 764. Due esemplari. a. (636) 2 (an potius 7?). Ambo-Karra (Scioa) 20 Agosto 1878 « Iride rosso mattone; becco rossastro; piedi cerulei scuri » (A.). Questo esemplare è senza dubbio giovane, giacchè ha le piume molli ed incompiutamente sviluppate, e tuttavia ha una grande macchia nera sul mezzo della gola, come sogliono avere i maschi. b. (—) 9. Ambo-Karra 16 Luglio 1882 « Iride fosco-castagno; becco carnicino; piedi scuri » (A.). Differisce dal precedente esemplare principalmente per man- care della macchia nera sul mezzo della gola. Secondo l Heuglin la macchia nera sulla gola sarebbe il di- stintivo dei maschi, ed io ho ragioni per credere che così sia (87) UCCELLI DELLO SCIOA 71 realmente; errano certamente i Marshall, i quali vorrebbero che quella macchia mancasse nei giovani, mentre l’ esemplare 4@ so- prannoverato è certamente giovane ed ha la macchia nera. « Comunissimo dalla costa allo Scioa, in tutte le località basse, fresche e rivestite di cespugli; non risale nelle Kolla, altro che fino ad una piccola elevazione dalla pianura degli Adal » (A.). Fam. Picidae, Sp. DI. Ipoctonus abyssinicus (STANL.). Picus abyssinicus, Stanl., Salt’s Voy. Abyss. App. p. 361, n. 12 (1816). — Sund., Consp. Av. Picin. p. 44, sp. 129. Dendropicus desmursi, Malh., Mon. Picid. I, p. 202, pl. 42, f. 5-7. Picus habessinicus, Heugl., op. cit. p. 806. Dendropicus abyssinicus, Hargitt, Ibis, 1883, p. 429. Sei esemplari. a. (976) 7. Foresta di Fecherié-Ghem 1 Agosto 1879 « Iride castagno vivo; becco corneo nero; piedi scuri » (A.). b. (1000) 7. Let-Marefià 23 Settembre 1879 « Iride castagno vivo; becco nero corneo; piedi plumbei » (A4.). c. (1274) 7. Sciotalit 21 Maggio 1880 (A.). d. (1312) 7 Denz (Scioa) 11 Giugno 1880 « Iride castagno vivo; becco e piedi plumbei » (A.). e. (1384). 7. Foresta di Fecheriè-Ghem 27 Ottobre 1880 « Iride castagno; becco corneo plumbeo; piedi plumbei scuri » (A.). Tutti questi esemplari sono adulti e simili fra loro. f. (1297) ®. Denz (Scioa) 27 Maggio 1880 « Iride castagno; becco e piedi plumbei » (A.). La femmina differisce dai maschi per avere tutto il pileo e l occipite di color grigio-fuliginoso, senza le piume rosse sul- l’ occipite. Questa specie è molto rara nelle collezioni, tanto che, secondo l’ Hargitt, non se ne troverebbe alcun esemplare nei Musei di Inghilterra. « Vive nelle foreste di Sciotalit e di Fecheriò-Ghem, ma è difficile vederlo « (A.). 12 T. SALVADORI (88) Sp. 52. Stietopicus nubicus (Gx.). Dendromus aethiopicus, Rùupp., Syst. Ueb. Vòg. N. O. Afr. p. 90, t. 36 (fig. opt.). Picus nubicus, Sund., Consp. Av. Picin. p. 67, sp. 192. — Heugl., op. cit. p. 811. ‘ Campothera nubica, Harg., Ibis, 1883, p. 451. Cinque esemplari. a. (644) 7. Ambo-Karra (Scioa) 23 Agosto 1878 « Iride rossa; becco e piedi plumbei » (A.). Esemplare adulto in abito perfetto. b. (1259) 7. Ambo-Karra 8 Marzo 1880 « Iride rossastra; becco plumbeo ; piedi plumbei » (A.). Simile al precedente, ma alquanto più scuro sulle parti su- periori. c. (—) d'. Foresta di Sciotalit Maggio 1882. Intermedio ai due precedenti. d. (333) 9. Daimbi, Adda Galla 10 Maggio 1879 « Iride rossastra; becco plumbeo; piedi plumbei » (A.). e. (—) 9. D’incerta località. Simile alla precedente, ma colle macchie nere delle parti in- feriori alquanto più grandi. Le femmine differiscono dai maschi per avere il pileo nero con macchie bianche presso l’ apice delle piume, e per mancare dei mustacchi rossi. « In due anni di soggiorno nello Scioa, giammai fu trovato da me questo picchio nei paesi elevati; nelle basse Kolla confi- nanti col paese degli Adda è raro; invece in questo ed in quello dei Somali è comune » (A.). Sp. 53. Mesopicus spodocephalus (BP.). Dendrobates poicephalus, Ripp. (nec Sw.), Mus. Senkenb. Extra-Band, III, p. 119 (1842). — Id., Syst. Uebers. p. 86, 95, n. 344, tav. 34 (2) (Scioa) (1845). — Heugl., Syst. Uebers. p. 47, n. 485 (1856). Dendrobates immaculatus, part., G. R. Gr., Gen. B. III, p. 437, n.5 (1845). (89) UCCELLI DELLO SCIOA 73 Dendrobates spodocephalus, Bp., Consp. Gen. Av. I, p. 125 (1850). Mesopicus spodocephalus, Bp., Consp. Vol. Zygod. p. 9, n. 120 (1854). — Hartl., Orn. W. Afr. p. 180 (nota) (1857). — Hargitt, Ibis, 1884, p. 201. Scolecotheres spodocephalus, Rchb., Handb. Scansoriae, Picinae, p. 427, tab. DCLXXVI, f. 4471-72 (1854) (ex Riippell). Dendropicus spodocephalus, part., G. R. Gr., List Spec. B. Brit. Mus. III, p. 68 (1868). Mesopicos spodocephalus, part., G. R. Gr., Hand-List, II, p. 190, n. 8660 (1870). a. (—) 9. Daimbi Aprile 1882 « Iride castagna; becco nero plumbeo; piedi scuri celestognoli » (A.). Capite, collo et corpore infra canis; pectore vix virescente tincto, abdomine medio rubro-coccineo, subcaudalibus cinereo-rufescentibus; dorso, tectricibus alarum et remigibus secundariis externis olivaceo- Savo-virentibuss tergo, uropygio et supracaudalibus coccineîs; alis et cauda umbrino-virentibus, rachibus fuscis; remigibus primartis punctulis nonnullis pallidis vix conspicuis margine externo notatis, remigibus in pogonio interno albo maculatis; rectricibus umbrinis fere unicoloribus; rostro fusco-plumbeo; pedibus fusco-coerulescen- tibus; iride castanea. Long. tot. 0%, 180; al. 0%, 110; caud. 0%, 055 ; rostri 0%, 020; tarsi 0”, 018. L’esemplare soprannoverato corrisponde molto bene alla bella figura del Ruùppell, nella quale non appaiono punto le macchie verdi sulla metà basale del vessillo esterno delle remiganti pri- marie, nè i punti giallognoli sul vessillo esterno delle timoniere laterali, macchie e punti menzionati nella descrizione dello stesso Ruùppell. Questa specie somiglia molto al Mesopicus griseocephalus (Bodd.) (= menstruus, Scop., = capensis, Gm.), avendo com’ esso le ali esternamente senza macchie e la coda unicolore, ma è facile di- stinguerla per il cenerino chiaro e puro della testa e del collo, pel colore olivastro delle parti superiori più chiaro e più giallo- gnolo, pel petto di un cenerino quasi puro e per le dimensioni minori. Il Ruùppell aveva già molto esattamente fatto notare che questa specie era nell'Africa settentrionale-tropicale la rappre- sentante del Picus capensis dell’Africa meridionale. Io dubito che questa specie non sia stata più osservata dopo 74 T. SALVADORI (90) | il Ruppell, giacchè mì pare che tutti quelli che hanno creduto di parlarne, come il Malherbe, l’ Heuglin ed anche 1’ Hargitt (Ibis, 1883, p. 415), avessero sott’ occhi od esemplari o descri- zioni di quella varietà o forma del Mesopicus goertan, avente il mezzo dell’ addome rosso, e che è rappresentata nella tav. 63, f. 4-5 della Monografia del Malherbe (1). Io non so eliminare il dubbio che la specie di cui ora trattiamo non sia diversa dal Dendrobates immaculatus, Sw., come pensava dapprima il Gray, sebbene lo Swainson non men- zioni il colore rosso del mezzo dell'addome, la quale cosa può essere avvenuta per dimenticanza; ad ogni modo, secondo me, è cosa assolutamente erronea, quella di riferire il D. @mmacu- latus, Sw. al Mesopicus goertan, come ha fatto recentemente l’Hargitt (Ibis, 1883, p. 415), il quale afferma che il D. #m- maculatus è stato descritto colle macchie sul vessillo esterno delle remiganti, mentre al contrario lo Swainson dice espressamente che le macchie sulle remiganti si trovano soltanto sul vessillo 1N- TERNO €@ st possono vedere soltanto aprendo le ali. Fam. Indicatoridae. Sp. 54. Indicator sparmanni, STEPH. Indicator Sparmanni, Heugl., op. cit. p. 767. — Sharpe, P. Z. S. 1878, p. 795. Due esemplari. a. (1265) 7. ‘Ambo-Karra 11 Marzo 1880 « Iride color terra d’ ombra; becco incarnato; piedi plumbei » (A.). Esemplare adulto colla gola nera, colla macchia auricolare bianca, colla macchia gialla sulla regione omerale e colle parti inferiori bianchiccie grigiastre. db. (1266) 9. Ambo-Karra 10 Marzo 1880 « Iride scura; becco corneo; piedi scuri > (A.). Esemplare in abito imperfetto, somigliante al precedente sol- tanto pel modo di colorazione della coda, mentre per tutto il (') Durante la stampa di questo lavoro l’Hargitt, cui ho inviato 1’ esemplare so- prannoverato, ha riconosciuto (Ibîs, 1884, p. 201), che io bene mi sono apposto. (91) UCCELLI DELLO SCIOA 75 resto ne differisce notevolmente ; esso è molto più piccolo, non ha la gola nera, ma bianca come il resto delle parti inferiori; la regione auricolare è bruna come il resto dei lati della testa e non bianchiccia; manca sulla regione omerale la bella mac- chia gialla, del quale colore vi è soltanto un indizio su quella regione e così pure sul pileo e sulla regione del gozzo. L' Heu- glin (4. c., I, p. 768) ha dato una sufficiente descrizione della femmina. Fam. Cuculidae. Sp. 55. Chrysococcecyx smaragdineus (Sw.). Chrysococcyx smaragdineus, Cab. et Hein., Mus. Hein. IV, p. 10. — Heugl., op. cit. p. 774. Cuculus smaragdineus, Sharpe, P. Z. S. 1873, p. 588. Ketattasc in Amarico (Antinori). Quattordici esemplari. a. (998 ?i) 7. Sciotalit 30 Giugno 1879 « Iride grigiastra; becco bruno- plumbeo; piedi plumbei » (A.). db. (1283) 7. Sciotalit 16 Aprile 1880 « Iride castagno chiaro; becco scuro corneo; piedi celesti » (A.). c. (1287) 7. Foresta di Sciotalit 5 Maggio 1880 « Iride scura; becco corneo scuro; piedi cerulei » (A.). d. (1289) 7. Foresta di Sciotalit 11 Maggio 1880 (A.). e. (1290) 7. Let-Marefià 13 Maggio 1880 (A.). 0 102520 N72 SMI 14. » N (45° g. (—) dg. Fecherié-Ghem 11 Aprile 1881 (A.). h. () » Laga eee — (A0) 4 L. dg » 14 » » (A) de SHE » 1 9a x ad), k. d. Sciotalit 8 Maggio 1883 (Nakar:). i, di » 8 » » (Nakartî). M. d » 29 » >» (Nakari). Tutti questi esemplari sono adulti, bellissimi e simili fra loro pel colorito, ma differiscono alquanto per la lunghezza della coda, che varia da 0,134 a 0%, 110. n. (1302) 9. Foresta di Fecherié-Ghem 31 Maggio 1880 « Iride nocciola scuro; becco nero corneo; piedi scuri. Aveva due uova col guscio non ancora consolidato » (A.). 76 T. SALVADORI (92) La femmina differisce notevolmente dai maschi per avere il pileo bruno, il resto delle parti superiori di color verde dorato con fascie trasversali e coi margini delle piume di color rossigno- cannella, le parti inferiori con fascie alterne bianchiccie e verdi splendenti, e finalmente la coda colle due timoniere mediane di color bronzato, la timoniera seguente dello stesso colore, ma con una macchia apicale bianca, la terza bianca con una fascia sub- apicale verde bronzata col vessillo interno verso la base rossigno e con quattro macchie nerastre, e finalmente le due timoniere esterne bianche con una fascia subapicale e con due macchie verso la base del vessillo interno di color verde-nerastro. È singolare che fra tanti maschi vi sia una sola femmina. Gli esemplari suddetti hanno la coda notevolmente più lunga di quelli del Capo di Buona Speranza (Chrysococeya splendidus, G. R. Gr.), per cui seguendo Cabanis ed Heine li ho conside- rati come appartenenti ad una specie distinta. « Il Kettattasc sì fa vedere in Aprile, Maggio e Giugno; nello stomaco trovai avanzi di coleotteri e bruchi di piccoli lepidot- terl » (A.). Sp. 56. Lamprococecyx chrysochlorus, C. et H. Lamprococcyx chrysochlorus, Cab. et Hein., Mus. Hein. IV, p. 11 (1862). Chrysococcyx cupreus, Heugl., op. cit. p. 776. Cuculus cupreus, part., Sharpe, P. Z. S. 1873, p. 591. Nove esemplari. a. (673) 7. Ambo-Karra 25 Agosto 1878 « Iride giallo-arancio; becco corneo seuro; piedi nerastri » (A.). b. (—) d. Kagima (Adda-Galla) 15 Gennaio 1881. c. (—) g. Kagima 16 Gennaio 1881<« Iride rosso minio; becco nerastro; piedi plumbei » (A.). d. (—) 3. Kagima 15 Gennaio 1881 (A.). e. (1) gd. » 13 » (A: ) ) ) ft.) g » 12 Luglio > (A). I. (1) S » 15 » 3A): h. (—) gd. Daimbi Maggio 1882 (A.). (I) IT » » DURA) (93) UCCELLI DELLO SCIOA Ci Tutti questi esemplari sono adulti in abito perfetto colle parti superiori di un verde dorato splendente con riflessi lievemente rameici sul dorso. È singolare che tra i medesimi non sia annoverata alcuna femmina, ma io temo che l’Antinori li abbia tutti indicati come maschi, senza verificarne il sesso, credendoli tali per avere tutti lo stesso abito ed ignorando che le femmine adulte non differi- scono dai maschi. Ho seguito Cabanis ed Heine nell'attribuire gli esemplari sud- detti ad una specie distinta dal L. auratus (Gm.) dell’Africa meridionale, giacchè avendoli confrontati con un esemplare di questa specie della Baia di Algoa ho verificato che realmente questo ha le parti superiori con riflessi rameici molto più co- spicui. « Non risale mai in regioni di grande elevazione, come sono gli altipiani di Scioa; probabilmente nidifica nelle basse Kolla » (A.). Sp. 57. Lamprococeyx klaasi (SrEPH.). Lamprococeyx Klaasi, Cab. et Hein., Mus. Hein. IV, p. 12 (1863). Chrysococeyx Claasii, Heugl., Orn. N. 0. Afr. p. 778 (1871). Cuculus klaasi, Sharpe, P. Z. S. 1873, p. 592. a. (—) Y. Ambo-Karra 6 Luglio 1882 « Iride canescente; becco e piedi neri » (A.). Esemplare adulto in abito perfetto. Sp. 58. Cuceulus canorus, Linn. Cuculus canorus, Heugl., op. cit., p. 779. — Sharpe, P. Z. S. 1873, p. 580. a. (1362) juv. Let-Marefià 24 Settembre 1880 « Iride castagno vivo; becco corneo giallo; piedi gialli » (A.). Esemplare giovane colle piume delle parti superiori marginate di bianco, colla gola e col petto bianchi con fascie trasversali scure come il resto delle parti inferiori. 78 T. SALVADORI (94) Sp. 59. Cuculus clamosus, Lara. Cuculus clamosus, Heugl., op. cit. p. 784. -- Sharpe, P. Z. S. 1873, p. 587. a. (1344) J. Sciotalit 15 Agosto 1880 « Iride castagno; becco nero; piedi carnicini >» (A.). Esemplare in abito perfetto; parti superiori nere con riflessi verdognoli ed azzurrognoli; parte anteriore del collo bruno- grigia tinta di rossigno inferiormente; petto con fascie trasver- sali alterne bianchiccie e nericcie; sottocoda con fascie alterne, nere larghe, e bianche strette; remiganti nericcie con fascie bianchiccie verso la base del vessillo interno; coda nera con piccole macchie bianche sul vessillo interno, e coll’ apice margi- nato di bianco. Lungh. tot. 0%,285; al. 0%, 175; coda 0%, 140. Sp. 60. Coceystes glandarius (Lixx.). Coccystes glandarius, Cab., Mus. Hein. IV, p. 44. — Heugl]., op. cit. p. 786. — Sharpe, P. Z. S. 1873, p. 595. Cialladdid, Amarico (Antinori). Cinque esemplari. a. (855) 7. Daimbi (Adda-Galla) 13 Aprile 1879 « Iride color terra d'ombra; becco e piedi scuri » (A.). d. (1151) 7. Daimbi 27 Novembre 1879 « Becco color corneo; piedi grigi » (4.). Simile al precedente, ma alquanto più piccolo e colle mac- chie bianche all’ apice delle remiganti e delle scapolari molto più grandi e cospicue. c. (—) g. Daimbi Aprile 1882 « Piedi plumbei » (A.). Simile al precedente. d. (1167) 7. Daimbi 8 Dicembre 1879 « Iride fosca-fumosa ; becco corneo; piedi scuri » (A.). Simile ai precedenti, ma molto più piccolo; evidentemente è un giovane. (95) UCCELLI DELLO SCIOA 79 e. (886) 9. Daimbi 18 Aprile 1879 « Iride, becco e piedi scuri » (A.). Simile al primo maschio adulto, ma colle piume del pileo di un cenerino più chiaro. Sp. 61. Coccystes pica (H. et E.). Cuculus pica, Hempr. et Ehrenb., Symb. Phys. Av. Dec. I, fol. 7°. not. 2. Coccystes pica, Cab. et Hein., Mus. Hein. IV, p. 46. Oxylophus jacobinus, Heugl. (nec Bodd.), op. cit. p. 788. Coccystes jacobinus, Sharpe, P. Z. S. 1873, p. 597. Due esemplari. a. (620) 7. Ambo-Karra (Scioa) 17 Agosto 1878 « Iride gialla; becco nero; piedi cenerino-plumbei » (A.). db. (511) ®. Vicinanze di Micurro 24 maggio 1878 « Iride gialla ; becco nero; piedi plumbei » (4.). La femmina somiglia in tutto al maschio, ma ha dimensioni un poco maggiori. Ho seguito Cabanis ed Heine nel considerare gli esemplari suddetti come appartenenti ad una specie distinta dal C. jaco- binus (Bodd.) proprio dell’ India; ma debbo dire che le diffe- renze sono così lievi da essere ben difficile la distinzione; mi sembra che la sola differenza costante sia nel becco più breve nella specie indiana. Sp. 62. Coccystes cafer (Licum.). Coccystes afer, Cab. et Hein., Mus. Hein. IV, p. 48. Oxylophus afer, Heugl., op. cit. p. 790. Coccystes cafer, Sharpe, P. Z. S. 1873, p. 598. * Nove esemplari. a. (330) 7. Mahal-Uonz 10 Agosto 1877 « Iride castagno; becco nero; piedi celestognoli » (A.). b. (332) 7. Mahal-Uonz 11 Agosto 1877 (A.). c. (360) JI. » ZI DONA) d: (390) 3. » 4 Settembre » (A.). Questi quattro esemplari, molto simili fra loro, variano alquanto per le parti superiori, che in alcuni sono di un nero-verde puro, mentre in altri volgono alquanto al nero-azzurro. 80 T. SALVADORI (96) e. (1333) 7. Let-Marefià 14 Luglio 1880 « Iride castagno; becco nero; piedi plumbei » (A.). . f. (331) 9. Mahal-Uonz 10 Agosto 1877 « Iride castagno, becco nero; piedi celestognoli » (A.). La femmina è simile ai maschi, ma le macchie nere sulla gola e sulla parte superiore del petto sono più spiccanti, per essere 1 margini bianchicei delle piume più larghi. g. (©) gd. Let-Marefià Marzo 1881 (A.). h. (—) . Ainié-Kaffagué 22 Giugno 1882 (A.). Esemplari adulti; l’ ultimo è più grande e colla gola più nereggiante del precedente. î. (391) 9. Mahal-Uonz 4 Settembre 1877 (A.). Esemplare giovane in muta con molte piume della fronte, delle altre parti superiori e della gola di color bruno-nericcio. Inoltre esso presenta soltanto la prima timoniera esterna di cia- scun lato col vessillo esterno in gran parte bianco; tanto questa quanto le altre timoniere mancano della grande macchia api- cale bianca. Sp. 63. Centropus monachus, RirP. Centropus monachus, Rùupp., Neue Wirbelth. Vòg. p. 52, tab. 21, f. 2. — Heugl., op. cit. p. 793. — Sharpe, P. Z. S. 1873, p. 620. 2 Centropus Jardini, Harris, op. cit. p. 413 (Scioa). a. (—) 9. Ambo-Karra 6 Luglio 1882 « Iride rosso vivo; becco nero; piedi olivastri » (A.). Esemplare adulto, in abito perfetto, colla testa e colla cer- vice di un bel nero con riflessi violacei. Sp. 64. Centropus superciliosus, H. et E. Centropus superciliosus, Cab. et Hein., Mus. Hein. IV, p. 106. — Heugl., op. cit. p. 797. — Sharpe, P. Z. S. 1873, p. 620. Quattro esemplari. a. (435) ®. Kolla di Mahal-Uonz 20 Dicembre 1877 (A.). b. (505) 9. Valle del Duleccia 24 Maggio 1878 (A4.). (97) UCCELLI DELLO SCIOA 81 e. (621) 9. Ambo-Karra (Scioa) 17 Agosto 1878 « Iride rosso-rubino ; becco nerastro; piedi plumbei » (A.). d. (1264) 9. Ambo-Karra 11 Marzo 1880 « Iride rosso-rubino; becco nero; piedi celestognoli » (A.). Il primo esemplare ha la base delle timoniere con sottili fascie trasversali fulviccie; queste mancano nel secondo, ma si ritro- vano, quantunque in minor numero, nel terzo e nel quarto; il terzo presenta inoltre le cuopritrici delle ali ed anche le re- miganti con fascie trasversali nericcie, residuo dell’ abito gio- vanile. « Comune nelle Kolla » (A.). Fam. Musophagidae. Sp. 65. Turacus leucotis (RirP.). Turacus leucotis, Schleg. et Westerm., Monogr. Musoph. t. 5. Corythaix leucotis, Heugl., op. cit. p. 701. Sorit, Harris, op. cit. p. 412 (Scioa). Zorit, Scioa (Antinori). Venticinque esemplari. a. (209) 7. Bosco di Mahal-Uonz 30 Aprile 1877 « Iride cenerognola » (A). db. (230) 7. Monti di Mahal-Uonz 13 Maggio 1877 « Iride scura; becco rosso; piedi nero-plumbei » (A.). e. (234) 7. Fecherié-Ghem 16 Maggio 1877 « Iride scura; becco rosso; piedi nero-plumbei » (4.). d. (282) 7. Let-Marefià 19 Giugno 1877 (A... e. (283) J. » » » DU(A0). f. (314) 2. » 5 Agosto >» (4.) g- (316) 7. Fecherié-Ghem 5 Agosto 1877 (A.). h. (427) 7. Foresta di Fecherié-Ghem 12 Dicembre 1877 (A.). î. (440) 7. Sciotalit 80 Dicembre 1877 (A.). j. (445) J. Sciotalit 9 Gennaio 1878 (A.). k. (525) g. Foresta di Fecherié-Ghem 22 Luglio 1878 (A.). È (658) S. » » 6 Ottobre » (A.). m. (118) 3. » » 9 Gennaio 1879 « Iride scura; becco verde (alla base) e rosso (all’ apice); piedi nerastri » (A.). n. (812) 7. Sciotalit 2 Marzo 1879 « Iride scura; becco rosso; piedi neri » (A.). o. (1206) 7. Sciotalit (Foresta di Fecherié-Ghem) 18 Gennaio 1878 « Iride marrone; becco corallino; piedi oscuri » (A.). T. SALVADORI. 6 82 T. SALVADORI (98) p. (276) ®. Denz 16 Giugno 1877 (A.). q. (313) 9. Fecherié-Ghem 5 Agosto 1877 (4.). r. (315) 2. » » » > (4): s. (399) 9. Mahal-Uonz 27 Settembre 1877 (A.). t. (428) 9. Foresta di Fecherié-Ghem 12 Dicembre 1877 (A.). u. (429) 9. » » » » > (4): v. (520) 9. » » 28 Maggio 1878 (A.). x. (751) ®. Sciotalit 24 Dicembre 1878 (A.). y. (913) ®. Foresta di Fecherié-Ghem 2 Marzo 1879 « Iride scura; becco rosso; piedi neri » (A.). z. (289) 2. Let-Marefià 30 Giugno 1877 (4.). Tutti gli esemplari soprannoverati, maschi e femmine, non differiscono sensibilmente fra loro. « Comunissimo entro le foreste di alto fusto e specialmente in quelle di Zigbà (Podocarpus), delle cui bacche si nutre. Gli alberi di Zigbà raggiungono 60 e più metri di altezza; proba- bilmente il Zorit nidifica sui medesimi » (A.). Sp. 66. Schizorhis personata, RipP. Chizaerhis personata, Rupp., Syst. Ueb. p. 80, n. 328 (Scioa). Schizorhis personata, Schleg. et Westerm., Monogr. Musoph. t. 14. — G. R. Gr., Hand-List, II, p. 126, n. 7862 (Scioa). — Heugl., op. cit. p. 708, tab. XXV a. Coliphimus concolor, Harris (nec Smith), op. cit. p. 412 (Scioa). Dieci esemplari. a. (1348) 7. Ghirà (Scioa) 28 Agosto 1880 « Iride marrone scuro; becco nero; piedi scuri » (A.). db. (1349) 7. Kolla di Ainié-Kaffaguè (Scioa) 31 Agosto 1880 « Iride ce- nerognola chiara » (4.). c. (1355) 7. Kolla di Ainié-Kaffaguè 7 Settembre 1880 «'Iride perla; becco corneo scuro; piedi scuri » (A.). d. (1371) g. Kolla di Ainié-Kaffaguè 15 Ottobre 1880 « Iride bianco perla; becco nero; piedi scuri » (A.). e. (1377) 7. Kolla di Ainié-Kaffaguè 23 Ottobre 1880 « Iride bianco perla; becco nero; piedi scuri » (4.). f. (1353) ®. Kolla di Ainié-Kaffaguè 6 Settembre 1880 « Iride per- lata » (A.). 9g. (1372) ®. Kolla di Ainié-Kaffaguè 15 Ottobre 1880 (A.). h. (1375) 9. » » » 1% » 2ig(A.): Gli esemplari annoverati sono tutti adulti e simili fra loro. (99) UCCELLI DELLO SCIOA 83 î. (1373) — juv. Kolla di Ainié-Kaffaguè 16 Ottobre 1880 « Iride bianco sporco; becco nero; piedi scuri » (A.). î. () ® juv. Ainié-Kaffaguè 20 Giugno 1882 (A.). Gli ultimi due esemplari sono giovani colle piume incompiu- tamente sviluppate, ma simili agli adulti nel colorito. Recentemente è stata descritta una specie molto affine alla presente, cioè la S. /eopoldi, Shelley, Ibis, 1881, p. 117, pl. 2, dalla quale la S. personata si distingue pel colore bruno della pelle nuda della faccia, pel colore verdognolo della fascia infe- riore della coda, e pel color verdognolo sulla regione del gozzo molto più esteso. « Questa specie è localizzata nella Kolla di Ainié-kaffaguè , donde discende al torrente Duleccia. Ama gli alberi spinosi, Acacie e Mimose, sui quali per la poca spessezza del fogliame è in grado di scorgere da lungi il pericolo che la minaccia e sot- trarsi ad esso colla fuga. E uccello molto sospettoso e cauto. Il suo grido è quasi simile a quello della ScAzzorhis leucogastra, e può in qualche modo rendersi colle voci pid-pid-prd. « La vidi la prima volta, di ritorno da Azemù, sopra alcune Mimose che fanno ombra ad una pozza di acqua stagnante in un luogo chiamato Ghizzé; rimasi colpito, stando a mulo, della presenza di quattro di questi uccelli, uniti a due Corythasx leu- colophus, i quali tutti al nostro arrestarsi s' involarono » (A.). Sp. 67. Schizorhis leucogastra, RiPP. Coliphimus fasciatus, Harris, op. cit. p. 412 (Scioa). Chizaerhis leucogaster, Rupp., Syst. Ueb. p. 80, n. 329 (Scioa). Schizorhis leucogastra, Schleg. et Westerm., Monogr. Musoph. t. 15. — G. R. Gr., Hand-List. II, p. 125, n. 7063 (Scioa). — Heugl., op. cit. p, 707. Ahja, Scioa (Antinori). Nove esemplari. a. (404) 7. Vicinanze di Farré 27 Settembre 1877 (A.). Il becco nella spoglia secca è nero. b. (417) g. Torrente di Farré 19 Novembre 1877 (A.). Il becco nella spoglia secca è verdastro. 84 T. SALVADORI (100) c. (502) 7. Bosco di Micurro 21 Maggio 1878 « Iride castagno; becco verdastro ; piedi scuri » (A.). d. (503) 7. Micurro 22 Maggio 1878 (A.). e. (618) 7. Ambo-Karra (Scioa) 16 Agosto 1878 (A.). f. (638) 7. Ambo-Karra 21 Agosto 1878 « Iride terra d’ ombra; becco verdastro; piedi scuri » (A.). g. (624) 9. Ambo-Karra 18 Agosto 1878 « Iride cenerino-scura; becco verdastro; piedi scuri » (A.). h. (625) 9. Ambo-Karra 18 Agosto 1878 (A... î. (680) 2. » 26 » » « Iride cenerina scura; becco giallo-verdastro; piedi verdastri » (A4.). Tutti questi esemplari sono adulti e simili fra loro. « Questo è un uccello eminentemente selvaggio, che ordina- riamente sta sui grandi alberi delle foreste, dalle cime dei quali fa udire a grande distanza quel suo grido stridulo e monotono, che gli ha valso il nome A?4ja, datogli dagli indigeni. Esso lo ripete per tre o quattro volte di seguito ed è tale che male si renderebbe con un altro vocabolo; la voce AAja si avvicina sì, ma non rende esattamente il grido da lui emesso. Si nutre a preferenza di frutta e di bacche. Comune nei boschi di Ambo- Karra » (A.). Fam. Coliidae. Sp. 68. Colius leucotis, Rip. Colius capensis, Harris (nec Linn.), op. cit. p. 414 (Scioa). Colius leucotis, Rùupp., Mus. Senkenb. III, p. 42, t. 2, f. 1. — Heugl., op. cit. p. 710. Quattro esemplari. a. (653) 7. Let-Marefià 3 Ottobre 1878 (A.). Db. (677) 7. Ambo-Karra (Scioa) 25 Agosto 1878 « Iride bianco perla; becco nero e carnicino; piedi rosso-corallo » (A.). ce. (147) — Kolla di Aigaber 4 Aprile 1877. d. (148) — » » > > » Gli ultimi due esemplari sono nella collezione in spirito. « In branchetti di otto o dieci ed anche più individui. Comune dappertutto e risale anche in alto. Nidifica prima della stagione delle grandi pioggie. Pone il nido nel più folto dei boschetti (101) UCCELLI DELLO SCIOA to) spinosi di zizifo, nei quali ne trovai uno con entro la madre sopra due uova » (A.). Antinori ha inviato anche il nido e due uova. Il nido ha forma di tazza, poco incavata; la parte inferiore ed esterna è fatta di fuscelli spinosi di zizifo, l’ interna con foglie tomentose di la- biate (?) e con fiori di composte (?). Le due uova sono piuttosto globose, bianchiccie. Esse sembrano fittamente punteggiate di grigio-lurido; ma forse quest’ apparenza è dovuta a cattiva con- servazione. Diam. magg. 0", 021-0%, 020; diam. min. 0%, 017- 0%, 016. Non credo che il nido e le uova di questa specie fossero an- cora noti. Fam. Bucerotidae. Sp. 69. Bucorvus abyssinicus (Bopp.). Buceros abyssinicus, Harris, op. cit. p. 415 (Scioa). 'Tmetoceros habessinicus, Heugl., op. cit. p. 731. Bucorvus abyssinicus, Elliot, Monogr. Bucer. pl. 1. Abagumba, Tigrè (Antinori). Erkhum, Scioa (Antinori). Diciotto esemplari. . (492) 7. Kolla di Arramba 21 Aprile 1878 (4.). . (493) 7. Arramba 24 Aprile 1878 (A.). (704) 7. Ambo-Karra (Scioa) 29 Agosto 1878 (A.). . (1251) £. Kolla di Ambo-Karra 6 Marzo 1880 (A.). ES(1ZIO) D. > » 12 > » (A.) f. (1335) y. Kolla in basso di Ascalena 6 Luglio 1880 « Iride scura; becco nero; piedi neri >» (A.). g. (-) g. Let-Marefià Novembre 1881 (A.). h. (—) J. Senza cartellino. i (I) d- » » Tutti questi esemplari sono adulti, col casco grande e larga- mente aperto anteriormente e colla pelle nuda della gola az- zurra, circondata tanto sui lati, quanto inferiormente di rosso; la pelle nuda della regione perioculare è in tutti azzurra. a - a [A j. (370) 9. Mahal-Uonz 81 Agosto 1877 « Iride, becco e piedi neri » (A.). k. (494) 9. Kaka 24 Aprile 1878 (4.). 86 T. SALVADORI (102) I. (1252) 9. Ambo-Karra 6 Marzo 1880 « Iride scura; becco e piedi neri >» (A.). m. (43) 9. Wanen-amba 22 Settembre 1876 (A4.). Le quattro femmine differiscono dai maschi per essere alquanto più piccole e per avere la gola interamente azzurra. n. (—) Q? Farrè Ottobre 1881 (A.). o. (—) 2? Kolla di Kobbò Novembre 1881 (A.). Gli ultimi due esemplari sono simili in tutto alle quattro femmine e tuttavia sono stati indicati come maschi! p. (—) 9. Let-Marefià Ottobre 1881 (A.). g- (—) 9. Denz Dicembre 1881 (A.). r. (—) — Senza cartellino. Gli ultimi tre esemplari, sono giovani; essi somigliano alle femmine per la gola interamente azzurra, ma hanno il casco più piccolo e meno largamente aperto anteriormente; inoltre essi hanno le remiganti primarie di un bianco meno puro e coll apice più o meno nericcio; così pure le cuopritrici delle remiganti primarie invece di essere bianche candide, sono va- riegate più o meno di nericcio. La figura data dall'Elliot del maschio di questa specie non è esatta, giacchè in quella il rosso della gola non si estende in alto fino presso la base della mandibola, come avviene in tutti i maschi soprannoverati; inoltre in quella figura le piume della regione auricolare formano un angolo anteriormente , terminante verso il mezzo delle gote, mentre in tutti gli esemplari sopran- noverati, tanto maschi quanto femmine, le piume dei lati della testa si estendono fino alla base della mandibola, protraendosi ivi in basso a modo di sperone, e dividono completamente la regione nuda perioculare dalla regione nuda gulare, come si vede nella figura del Bucorvus cafer. Sp. 70. Bycanistes cristatus (RiPP.). Buceros cristatus, Ripp., Neue Wirbelth. Vòg. p. 3, tab. I. — Id., Syst. Ueb. p. 79, n. 321 (Scioa). — Heugl., op. cit. I, p. 730. Bycanistes cristatus, Elliot, Mon. Bucer. pl. XXVI. Cirrì-arbà, Galla (Antinori). (103) UCCELLI DELLO SCIOA 87 a. (-) g. D’incerta località. Esemplare ‘adulto in pessimo stato di conservazione. « Comune nei paesi Galla di Limmu, Ghera, Guma e Kaffa ed in Damut nel Goggiam » (A.). Sp. 71. Lophoceros nasutus (Linn.). Buceros nasutus, Harris, op. cit. p. 415 (Scioa). — Heugl., op. cit. p. 723. Lophoceros nasutus, Elliot, Mon. Bucerot. pl. XLVII. a. (—) 2. Ainié-Kaffaguè 23 Giugno 1882 (A4.). Esemplare adulto col becco nero, ornato della macchia trian- golare bianchiccia presso la base della mascella e di linee oblique sulla mandibola. Nella figura dell’ Elliot non è abbastanza evidente la fascia bianca all’ apice delle remiganti, specialmente delle secondarie. Sp. 72. Tockus hemprichii (EÒr.) Buceros Hemprichii, Heugl., op. cit. p. 721. TTockus hemprichii, Elliot, Mon. Bucer. pl. LII. Cinque esemplari. a. (660) 7. Let-Marefià 12 Ottobre 1878 « Iride bianca » (A.). b. (218) 9. Mahal-Uonz 1 Maggio 1877 « Iride grigio-cenerognola » (A.). e.0(219) 2. » » » > (A) d. (400) 2. » 24 Settembre > (A.). e. (993) — Ambo-Karra (Scioa) 15 Agosto 1879 « Iride scura; becco rosso nero; piedi scuri » (A.). L’ ultimo esemplare sembra giovane e differisce dai precedenti per le dimensioni notevolmente minori, pel becco molto più pic- colo ed in gran parte nerastro, specialmente verso la base, e per l’apice bianco della prima timoniera molto più esteso. « Raro in Ambo-Karra; comune nelle Waina Dega e Dega» (A.). Sp. 73. Tockus erythrorhynchus (Temm.). Buceros erythrorhynchus, Harris, op. cit. p. 415 (Scioa). — Heugl., op. cit. p. 727. TTockus erythrorhynchus, Elliot, Mon. Bucerot. pl. LVI. Tre esemplari. 88 T. SALVADORI (104) a. (672) 9. Ambo-Karra (Scioa) 24 Agosto 1878 « Iride castagna; becco rosso; piedi scuri » (A.). b. (667) 7. Ambo-Karra 23 Agosto 1878 « Iride color terra d’ombra; becco rosso » (A.). c. (992) 9. Ambo-Karra 14 Agosto 1879 « Iride scura; becco rosso; piedi neri > (A.). Il primo esemplare forse è più adulto degli altri due, avendo il becco alquanto più lungo; il primo ed il secondo hanno la mandibola nerastra verso la base, mentre il terzo ha il-becco tutto rosso. Questi tre esemplari differiscono fra loro anche per la coda; nel primo e nel terzo la timoniera esterna è quasi in- teramente bianca, avendo soltanto una piccola macchia allungata sul vessillo esterno verso il terzo apicale; il secondo individuo ha la timoniera esterna con una estesa macchia scura sul ves- sillo esterno verso il terzo apicale, e -corrispondentemente nel vessillo interno traccie di una fascia scura, quasi come nella fi- gura posteriore della tavola citata dell’ Elliot. « Sta in basso nelle Kolla poco elevate sulla pianura; in alto, nello Scioa, non risale che poco soprà Farrè. È comune nei boschi lungo il Gascianè » (A.). Sp. 74. Tockus flavirostris (RiPP.). Buceros flavirostris, Rùpp., N. W. t. 2, f. 1. — Heug]., op. cit. p. 725. 'Tockus flavirostris, Elliot, Monogr. Bucer. pl. LI. Quattro esemplari. i a. (500) 7. Torrente Duleccia 20 Maggio 1878 « Iride scura; becco giallo; piedi scuri-fuliggine » (4.). db. (634) 7. Ambo-Karra (Scioa) 20 Agosto 1878 « Iride rossastra; becco giallo ; piedi grigio-foschi » (A.). e. (676) 7? Gascianè 25 Agosto 1878 (A.). I tre esemplari annoverati differiscono poco fra loro nella lun- ghezza del becco. d. (501) ®. Bosco di Micurro 21 Maggio 1873 (A.). Femmina adulta, diversa dai maschi pel becco molto più breve e per la pelle nuda dei lati della gola nella spoglia secca nera- stra, mentre è chiara nei maschi. (105) UCCELLI DELLO SCIOA 89 g. (C) — Testa. Anche la figura di questa specie data dall’ Elliot è poco esatta, avendo colorito troppo chiaro, cioè grigio-bruno invece di nero lucente; la pelle nuda intorno agli occhi di color carnicino, mentre secondo l’ Heuglin dev’ essere caerulescente-cinerea, e così pure la pelle nuda sui lati della gola invece di tutta carnicina dev’ essere superiormente plumbea ed inferiormente carnicina ; il becco finalmente in quella figura non è abbastanza incurvato ed alto. « Frequenta la pianura e le basse Kolla, dalle quali non risale giammai in alto. È piuttosto comune nei boschi prossimi al Ga- scianè » (A.). Fam. Upupidae. Sp. 75. Upupa senegalensis, Sw.? Upupa epops, Harris (nec Linn.), op. cit. p. 413 (Scioa). Aderghemit, Adda-Galla (Antinori). Kunciamit, Amarico (Antinori). Due esemplari. a. (942) 7. Lago Haddò 18 Maggio 1879 « Iride scura; becco corneo; piedi grigiastri » (A.). db. (901) 7. Daimbi (Adda-Galla) 24 Aprile 1879 « Iride scura; becco corneo; piedi grigiastri » (4.). Ambedue questi esemplari si distinguono da quelli d’ Europa pel colore rossigno cannella della parte superiore del dorso colo- rita come il collo e la testa, e per le dimensioni alquanto minori. Il primo è in abito perfetto e presenta la prima remigante con una macchia bianca sul vessillo interno; le sei remiganti seguenti con una fascia bianca che occupa ambedue i vessilli, le tre seguenti (8.2, 9.2, 10.2) con una macchia trasversale presso l’apice del vessillo interno; la prima remigante cubitale con una grande macchia bianca presso la base del vessillo esterno, e traccie di una macchia bianca sul margine del medesimo ves- sillo, mentre il vessillo interno è bianco verso la base; nella metà apicale nera essa presenta due macchie trasversali bianche; 90 T. SALVADORI (106) le altre remiganti secondarie presentano quattro fascie trasver- sali bianche, la prima delle quali è alla base, e quattro nere, l’ultima delle quali è all’ apice. Il bianco della coda sulla timo- niera esterna forma un margine che ne circonda l’ estremità. Il secondo esemplare è in abito imperfetto, come mostra l’ apice bruniccio delle remiganti; esso ha la prima remigante unicolore (senza la macchia bianca sul vessillo interno); le 9 remiganti seguenti colorite come nel precedente esemplare, e la prima remigante cubitale senza la grande macchia bianca presso la base del vessillo esterno. Io credo che questi esemplari spettino alla Upupa senegalensis, Sw., ma non ne sono sicuro; anche lo Sharpe, che ne ha esa- minato uno, lo ha riferito alla specie indicata. Sp. 76. Irrisor erythrorhynchus (Larz.) Irrisor erythrorhynchus, Heugl., op. cit. p. 214. Nove esemplari. a. (1102) — Daimbi 19 Novembre 1879 « Becco nero e corallo; piedi color corallo » (A.). Il becco appare nericcio, ma rosso alla base e sul culmine. b. (1057) 7. Daimbi 11 Novembre 1879 « Iride scura; becco nero; piedi rossi >» (A.). c. (1058) 7. Daimbi 11 Novembre 1879 (A.). Questi due esemplari, simili al primo per la splendidezza dei colori delle piume, ne differiscono pel becco nero. d. (1099). 7 juv. Daimbi 19 Novembre 1879 (4.). e. (1100). J juv. » » » >» « Iride scura; becco nero; piedi corallini » (A.). Differiseono dai precedenti per avere le piume della gola in parte marginate di bruniccio. Tutti gli esemplari finora menzionati hanno il becco di me- diocri dimensioni. f. (868) 7. Daimbi 14 Aprile 1879 « Iride giallo-arancio; becco coral- lino e nero; piedi rosso-cinabro » (4.). g. (1101) ®. Daimbi 19 Novembre 1879 « Iride scura; becco nero; piedi rossi » (A.). (107) UCCELLI DELLO SCIOA 91 Questi due esemplari sono in abito imperfetto, come i prece- denti, avendo le piume della gola marginate di grigio-bruniccio, ma da tutti i precedenti differiscono per le dimensioni notevol- mente maggiori e pel becco molto più lungo. Ala 0%, 152; becco Om, 049. h. (867) juv. Daimbi 14 Aprile 1879 « Iride scura; becco nero; piedi rossi » (A.). î. (1056) juv. Daimbi 11 Novembre 1879 « Iride scura; becco nero; piedi rossi >» (A.). Gli ultimi due esemplari sono giovani colle piume incompiu- tamente sviluppate; quelle della gola grigio-bruniccie e quelle del petto e dell’ addome nericcie, quasi senza lucentezza. « Comune, ma localizzato a Daimbi entro alcuni folti boschi di mimose, e più in collina che nel piano » (A.). Fam. Meropidae. Sp. 77. Merops apiaster, Linn. Merops apiaster, Heugl., op. cit. p. 196. Tre esemplari. a. (1369) Q. Aigaber 14 Ottobre 1880 « Iride rubino; becco nero; piedi scuri » (A.). db. (685) 7. Ambo-Karra (Scioa) 26 Agosto 1878 (A.). Esemplari in muta. c. 686) 9. Ambo-Karra 26 Agosto 1878 (A.). Esemplare giovane. « Di passaggio nell’Agosto nelle ore mattutine » (A.). Sp. 78. Merops superciliosus, Lin. Merops superciliosus, Cab., v. d. Deck. Reis. III, p. 35 (1869). — Id., Journ. f. Orn. 1878, p. 235. a. (508) 2. Duleccia 23 Maggio 1878 « Iride color rubino; becco nero; piedi scuri » (A.). Esemplare adulto in abito perfetto colle due timoniere me- diane molto lunghe ed appuntate. Esso ha il pileo tinto di bruno e corrisponde abbastanza bene alla figura della Pl. Enl. 259. 92 T. SALVADORI (108) A me sembra che questa specie sia perfettamente distinta dalla seguente. « Qualcuno aveva il nido sulla ripa sinistra del Duleccia » (A.). Sp. 79. Merops persicus, Pant. Merops superciliosus, Heugl. (nec Linn.), op. cit. p. 197. Merops persicus, Dress., B. of Eur. V, pl. 296. a. (1126) 7. Daimbi 23 Novembre 1879 « Iride rubinea; becco nero; piedi carnicini scuri » (A.). Esemplare in muta con talune remiganti azzurrognole ed altre verdognole, e colle due timoniere mediane azzurrognole e le altre verdognole marginate esternamente di azzurrognolo. Sp. 80. Merops albicollis, Vieri. Merops albicollis, Heugl., op. cit. p. 201. Due esemplari adulti. a. (987) 7. Ambo-Karra 14 Agosto 1879 « Iride rossa; becco nero; piedi scuri » (A.). d. (—) Y. Ambo-Karra 18 Luglio 1882 (A.). Sp. 81. Merops nubicus, Gx. Merops nubicus, Harris, op. cit. p. 413 (Scioa). — Heugl., op. cit. p. 199. Eggheccia, Galla (Antinori). Tredici esemplari. a. (406) 7. Let-Marefià 27 Settembre 1877 (A.). 6. (407) J. Torrente di Farrè 27 Settembre 1877 (A.). c. (410) J. » » 30 » >_(U(A.): d. (411) gf. » » » » » (A. e. (1015) 7. Daimbi (Adda-Galla) 4 Novembre 1879 (A.). f. (1023) 7. Daimbi 6 Novembre 1879 (A.). g. (1024) Q. >» » » >» (A. h. (1121) J. >» 21 » sid): . (1148) 7. >» 27 » > (A). 9. (1164) gno 2 Dicembre » (A. k.-(1183) g°' 5 14 » >» A... (109) UCCELLI DELLO SCIOA 93 l. (1183 %) 9. Foresta di Fecherié-Ghem 14 Dicembre 1879 (A.). m. (1208) 7. Let-Marefià 18 Gennaio 1880 « Iride rubinea; becco nero; piedi scuri » (A.). Tutti ‘questi esemplari sono quasi simili fra loro, differendo soltanto pel colorito rosso-roseo più o meno vivo, a seconda della muta più o meno recente. i « Di passaggio in piccol numero. Frequentano i boschi di mimose » (A.). Sp. 82. Melittophagus lafresnayei (Guir.). Merops Lafresnayei, Heugl., op. cit. p. 206. Venti esemplari. .- (412) ©. Mabal-Uonz 30 Settembre 1877 (A.). (1214) 9. Sciotalit 23 Gennaio'1880 (A.). (1215) 9. » » » SRE(CAL . (1216) £. » » » $ CCA) e. (1217). 2. » » » >» (A. » 2 Febbraio » (A. 2 STES f. (1224) d q- (1225) Q » » » » (A.). h. (1226) g. » » » 2 AA) î. (1227) » » » » « Iride rosso-rubino; becco nero; piedi scuri » (A.). Tutti questi esemplari sono adulti in abito perfetto; gli esem- plari 5, c, d hanno il verde delle parti superiori volgente al- l’azzurrognolo sotto certe incidenze di luce. j. (277) ?. Denz 16 Giugno 1877 (A.). arto ra DURI l. (281) 7. Mahal-Uonz 17 Giugno 1877 (4.). in. (9597) 7. Sciotalit 18 Giugno 1879 (A.). Gli ultimi quattro esemplari, uccisi nel mese di Giugno, sono in muta colle piume corrose, ed hanno l' estremità ed i mar- gini delle piume verdi delle parti superiori tinte di azzurro- gnolo. n. (170) 7. Mahal-Uonz 21 Aprile 1877 (A.). o. (171) 9. » sl SII ; p. (184) g. » 24.» ». (A). 94 T. SALVADORI (110) g- (199) 2. » 28 Aprile 1877 (A.). r. (200) g. » » » » (A.). s. (221) 2. » 11 Maggio » (4... t. (250) d. » On i AI) Esemplari in spirito. « Nel Gennaio è di passaggio nelle Kolla e nelle Waina- Dega » (A.). 0.) Sp. 83. Melittophagus ecyanostictus, Cas. Melittophagus erythropterus, Cab. (nec Gm.), v. d. Deck. Reis. III, p. 34 (1869). Merops cyanostictus, Cab., ibid. — Id., Journ. f. Orn. 1875, p. 340; 1878, p. 235. Merops minutus, part., H. et F., Vòg. Ost-Afr. p. 188 (1870). Melittophagus pusillus, part., Shelley, P. Z. S. 1881, p. 569. Melittophagus cyanostictus, Schalow, Journ. f. Orn, 1883, p. 350, sp. 66. Nove esemplari. a. (408) 9. Kolla in basso di Mahal-Uonz Settembre 1877 (A.). b. (509) 7. Torrente Duleccia 23 Maggio 1878 (A.). c. (682) 9. Scioa lungo il torrente Gasciané 26 Agosto 1878 (A.). d. (1025) 7. Daimbi 6 Novembre 1879 (A.). e. (1026) g Direi » DI MAL): f. (1082) 7 >» 14 > > (A. “ (1083) 7. » » » >. (4%): . (1135) 9 » 24 » »i(A5) &. (1136) J » » » » « Iride rossa » (49: Tutti questi esemplari sono simili fra loro e differiscono dal M. erythropterus (Gm.) per presentare i caratteri che avevano gli esemplari di Mombas e Dschagga, ai quali il Cabanis dette il nome di M. cyanostictus; essi hanno cioè costantemente il margine frontale che si continua colla fascia sopraccigliare di un bel co- lore azzurro, una distinta fascia azzurra fra il giallo della gola e l’area nera sottostante; questa è notevolmente larga, e larghe pure sono le fascie nere all’ estremità delle remiganti e delle timoniere. Inoltre gli esemplari suddetti sono notevolmente più grandi del M. erythropterus (Gm.). Lungh. tot. circa 0%, 165; al. 0”, 088; coda (timon. est.) 0, 075; becco 09, 026-0", 024. (111) UCCELLI DELLO SCIOA 95 « Qualcuno aveva il nido sulla ripa sinistra del Duleccia. Numeroso e frequente tutto l’anno, specialmente nelle basse Kolla, da dove poco risale in alto. Comune lungo il corso del Duleccia o Gascianè » (A.). Fam. Alcedinidae. Sp. 84. Alcedo semitorquata, Sw. Alcedo semitorquata, Rùpp., Syst. Ueb. p. 20, 23, n. 94, Taf. 7 (Scioa). — Heugl.. op. cit. p. 179. — Sharpe, Mon. Alced. pl. 7. Due esemplari. a. (223) 7. Kolla di Mantek 11 Maggio 1877 « Iride scura; becco nero corneo; piedi rossi > (A.). Esemplare adulto. b. (241) 7 jun. Mahal-Uonz 25 Maggio 1877 « Iride nocciola; becco nero; piedi rossi >» (A.). Esemplare giovane differente dal precedente pel colore azzurro delle parti superiori meno bello e per avere sul petto strie tra- sversali scure nello spazio compreso fra le due aree azzurre dei lati del petto, come si vede nella figura posteriore della tavola citata della Monografia dello Sharpe. « Non raro lungo i torrenti più bassi di Mahal-Uonz a S. E. nella Kolla di Mantek » (A.). Sp. 85. Ceryle rudis (Lixx.). Ceryle rudis, Heugl., op. cit. p. 134. — Sharpe, Mon. Alced. pl. 19. Sei esemplari. a. (—) 7. Torrente Aigaber 12 Luglio 1882 (A.). Esemplare adulto con due fascie nere sul petto. b. (630) 9. Torrente Gascianè (Scioa) 19 Agosto 1878 (A.). c. (631) £. Torrente Gascianè 19 Agosto 1878 (A.). d. (981) 9. Torrente Duleccia 10 Agosto 1879 « Becco e piedi neri; iride scura > (4.). Questi tre esemplari adulti hanno una sola fascia pettorale nera e questa interrotta nel mezzo. 96 T. SALVADORI (112) e. Due esemplari non al tutto adulti, simili ai precedenti, ma colla fascia pettorale grigio-nerastra e quasi continua. « Piuttosto frequente nelle Kolla di bassa e mediana eleva- zione; sulle sponde alte del Gascianè o Duleccia inferiore os- servai frequentemente i fori fatti da esso » (A.). Sp. 86. Cerylie maxima (Pant.). Ceryle maxima, Heugl., op. cit. p. 186. — Sharpe, Mon. Alced. pl. 20. Quattro esemplari. a. (419) y. Torrente Uoenamba 26 Novembre 1877 « Iride scura; becco e piedi neri » (A.). b. (461) 9. Torrente presso Kobbò 8 Marzo 1878 (A.). è. (1347) 9. Torrente Mahal-Uonz (Scioa) 28 Agosto 1880 « Iride color terra d'ombra scura; becco nero; piedi scuri >» (A.). d. (—) 9. Torrente Aigaber 15 Luglio 1882. La figura della femmina data dallo Sharpe non è esatta, giacchè la parte superiore del petto è rappresentata con fascie trasversali scure, mentre quella parte è fittamente cosparsa di macchie nere sopra un fondo bianco. « Araum, località ove fu ucciso il terzo esemplare, è a metri 1644 sul livello del mare; ossia metri 907 più in basso di Let-Marefià » (A.). Sp. 87. Corythornis cyanostigma (RiPP.). Alcedo cyanostigma, Ripp., Neue Wirbelth. Taf. 24, f. 2 (juv.). — Heugl., op. cit. p. 182. Alcedo cristata, Heugl. (nec Linn.), op. cit. p. 180. Corythornis cristata, Sharpe (nec Linn.), Mon. Alced. p. 35, pl. 11. Corythornis cyanostigma, Sharpe, op. cit. p. VI. Due esemplari. a. (—) #. Torrente Aigaber 7 Luglio 1882 « Iride fosca; becco e piedi corallini » (A.). b. (—) 9. Torrente, Aigaber 7 Luglio 1882 « Iride fosca; becco e piedi corallini » (A.). (113) UCCELLI DELLO SCIOA 97 La femmina è alquanto più piccola del maschio. Ambedue sono adulti, hanno molto lunghe le piume del pileo di color celeste-verdognolo, e mancano delle piccole macchie celesti sulle cuopritrici delle ali. Sp. 88. Ispidina picta (Bopp.). Alcedo picta, Heugl., op. cit. p. 183. Ispidina picta, Sharpe, Mon. Alced. pl. 51. Due esemplari. a. (1120) 7. Rive del Cialalakà 21 Novembre 1879 « Iride fosca; becco e piedi corallini » (A.). b. (—) g. Torrente Duleccia 22 Giugno 1882. Il secondo esemplare è più piccolo del primo, ha il becco più breve e di colore scuro nella metà apicale. Ambedue differiscono dalla figura dello Sharpe per le parti superiori non di un azzurro uniforme, ma a macchie azzurre; ben distinte sono le macchiette azzurre sulle cuopritrici delle ali. Essi somigliano più ad un esemplare del Fiume Gazal che non ad altro di Bissao, conservati nel Museo di Torino. « Il primo esemplare fu ucciso sopra le canne delle rive del Cialalakà » (A.). Sp. 89. Haleyon semicaerulea (Forsx.). Dacelo semicaerulea, Heugl., op. cit. p. 190. Hlaleyon semicaerulea, Sharpe, Mon. Alced. pl. 64. Sei esemplari adulti. a. (288) 7. Mantek 20 Giugno 1877 « Iride castagno; becco e piedi rossi » (A.). b. (513) 7. Duleccia 24 Maggio 1878 (4.). c. (913 ) 7. Duleccia 24 Maggio 1878 (A.). d. (504) 9. Duleccia 22 Maggio 1878 (A.). e. (220) 7. Mahal-Uonz 11 Maggio 1877 (A.). f. (328) — Kolla di Mantek 8 Agosto 1877 (A.). Gli ultimi due esemplari sono stati conservati nello spirito. « Comune nei boschi lungo tutti i torrenti delle Kolla » (A.). T. SALVADORI. 7 98 T. SALVADORI (114) Sp. 90. Haleyon senegalensis (Livx.). Dacelo senegalensis, Heugl., op. cit. p. 191. Halcyon senegalensis, Sharpe, Mon. Alced. pl. 70. a. (—) . Torrente Aigaber 9 Luglio 1882 « Iride fosca; becco rosso e nero; piedi neri » (A.). Esemplare adulto in abito perfetto. Sp. 91. Sauropatis chloris (Bopp.). Dacelo chloris, Heugl., op. cit. p. 194. Hialeyon chloris, Sharpe, Mon. Alced. pl. 87. Due esemplari. a. (—) Senza indicazione della località, b. (—) Idem. Sono due giovani colle piume incompiutamente sviluppate ed inoltre decolorate per l’azione dello spirito, nel quale sono stati conservati. Il primo ha colore azzurrognolo più vivo del secondo. Fam. Coraciidae. Sp. 92. Coracias naevius, Daup. Coracias pilosa, Heugl., op. cit. p. 172. Coracias naevia, Sharpe, Ibis, 1871, p. 190. Sette esemplari. a. (687) 7. Ambo-Karra (Scioa) 27 Agosto 1878 « Iride cenerognola; becco nero; piedi color cioccolatte » (A.). db. (991) g. Ambo-Karra 13 Agosto 1879 « Iride castagno; becco nero; piedi chiari » (A.). c. (448) 9. Aliu-Amba 16 Febbraio 1878 (A.). d. (510) £. Duleccia 23 Maggio 1878 « Iride cenerognola; becco nera- stro; piedi color castagno » (A.). e. (1197) 9. Let-Marefià 2 Gennaio 1880 « Iride marrone; becco nero; piedi nocciola » (A.). f. (+) 2. Daimbi 6 Luglio 1882 (A.). (115) UCCELLI DELLO SCIOA 99 Tutti questi esemplari sono adulti e simili fra loro. g. (1218) 9. Let-Marefià 24 Gennaio 1880 « Iride nocciola; becco nero corneo; piedi verdastri » (A.). Esemplare in muta, forse non adulto; differisce dai precedenti per non avere il pileo di color bruno-rossigno, ma tinto di oli- vastro come il dorso, e per le cuopritrici delle ali senza la bella tinta color nocciola. « Tanto questa specie, quanto il Coraczas abyssinicus sì ve- dono raramente a Let-Marefià, amando località aperte e ricche di alberi di mimose. Nelle basse e medie Kolla s° incontrano individui isolati » (A.). Sp. 93. Coracias caudatus, Lixx. Coracias caudata, Heugl., op. cit. p. 173. — Sharpe, Ibis, 1871, p. 194. a. (623) 9. Ambo-Karra (Scioa) 18 Agosto 1878 « Iride violacea ; becco e piedi nerastri » (A.). Esemplare giovane; esso ha soltanto la gola di colore violaceo con strie bianchiccie lungo il mezzo delle piume, mentre negli adulti del C. caudatus quel colore si estende anche sul petto; le due timoniere laterali sono incompiutamente sviluppate, essendo 24 millimetri più corte delle altre. « Frequentava gli alberi di Mimosa fra il Durah » (4.). Sp. 94. Coracias abyssinicus, Bopp. Coracias habessinica, Harris, op. cit. p. 415 (Scioa). — Heugl., op. cit. p. 174. — Sharpe, Ibis, 1871, p. 197. Nove esemplari. a. (514) 7. Duleccia 24 Maggio 1878 (A.). d. (1209) 9. Let-Marefià 18 Gennaio 1880 « Iride castagno; becco nero corneo; piedi verdastri » (A.). Ambedue questi esemplari sono in abito perfetto. c. (626) 7. Ambo-Karra (Scioa) 18 Agosto 1877 «Iride violacea; becco piedi scuro nericci » (A.). 100 T. SALVADORI (116) Simile ai precedenti, ma colle due timoniere laterali incom- piutamente sviluppate. d. (1039) 7. Daimbi 8 Novembre 1879 « Iride marrone; becco e piedi scuri > (A.). e. (1123) 9. Daimbi 22 Novembre 1879 « Iride castagno; becco corneo chiaro; piedi grigiastri » (A.). f. (1198) ®. Let-Marefià 5 Gennaio 1880 « Iride marrone; becco scuro; piedi verdognoli (A.). g. (1203) 9. Let-Marefià 8 Gennaio 1880 « Iride marrone; becco nero; piedi nocciola » (A.). h. (1204) ®. Let-Marefià 9 Gennaio 1880 (A.). î. (1386) 2. » 30 Ottobre >» (A.). Tutte le femmine e-i hanno la testa ed il collo con leggera tinta verdognola. « Poco frequente; s' incontrano individui isolati » (A.). Fam. Trogonidae. Sp. 95. Hapaloderma narina (StePH.). Hapaloderma narina, Gould., Mon. Trogon. 2.3 ed., pl. 34. — Heugl., op. cit. p. 176. Tredici esemplari. a. (970) 7. Sciotà Mander (Foresta di Fecherié-Ghem) 24 Luglio 1879 « Iride castagno; becco verde erba; piedi carnicini » (A.). b. (971) /- Sciotà Mander 27 Luglio 1879 « Iride castagno vivo; becco verde chiaro; piedi carnicini » (A.). c. (1230) 7. Sciotà Mander 8 Febbraio 1880 « Iride castagno; becco giallo-verde; piedi carnicini » (A.). d. (1331) 7. Sciotà Mander 11 Luglio 1880 « Iride castagno scuro; becco giallo-verde; piedi carnicini » (A.). e. (1339) 7. Sciotà Mander 9 Agosto 1880 (A.). f. () d. Janfidi (Foresta di Fecherié-Ghem) 5 Aprile 1881 (4.). 9g. (—) S. Janfidi 5 Aprile 1881 (A.). Tutti questi esemplari sono adulti e simili fra loro. h. (1295) £. Sciotà Mander 23 Maggio 1880 « Iride castagno vivo; becco giallo; piedi carnicini » (A.). î. (1305) ®. Foresta di Fecherié-Ghem 5 Giugno 1880 « Iride castagno vivo; becco giallo dorato; piedi nocciola; le parti nude del collo, lo spazio (117) UCCELLI DELLO SCIOA 101 intorno all’ occhio, la base del becco sono di color turchino celeste, più o meno vivace » (A.). j. (1326) 9. Sciotà Mander 23 Giugno 1880 « Iride castagno scuro; becco giallo; piedi carnicini » (A.). k. (1332) 2. Sciotà Mander 11 Luglio 1880 « Iride color terra d’ombra scuro; becco verdastro-giallo ; piedi carnicini » (A.). î. (—) S. D’incerta località. Le cinque femmine, simili fra loro, differiscono dai maschi precedenti pel colore rossigno-rugginoso della parte anteriore del collo e dei lati della fronte, e per avere una fascia grigio- vinacea che divide il rossigno del collo dal rosso vivo dell’ ad- dome. m. (1325) 7. Sciotà Mander 12 Giugno 1880 « Iride castagno vivo; becco giallo; piedi chiari » (A.). Maschio in abito quasi perfetto, differente dai primi sette per avere il rosso del petto misto di grigio-vinaceo, residuo dell’ abito giovanile. Le figure della tavola citata del Gould presentano alcune ine- sattezze; 1 piedi ivi sono giallognoli, mentre l’Antinori li indica carnicini ; inoltre la femmina non mostra il color rossigno-ruggi- noso sui lati della fronte. Secondo l’Antinori, il becco varia dal verde-erba al giallo, e l’iride è costantemente castagna e mai rossa, come viene indicata dall’ Heuglin. « Uccello localizzato entro burroni pressochè inaccessibili della Foresta di Fecherié-Ghem. Sciotà Mander è una località alpestre della Foresta di Fecherié-Ghem; essa forma una delle molte gole di questa foresta, in fondo alla quale corre fra i massi un tor- rente che imbocca in quello di Sciotalit, e che porta lo stesso nome del luogo. Nel pendio orientale della foresta aspra e forte e quasi impraticabile, nel folto degli altissimi alberi di Zigba e di Ted, vivono solitarie e taciturne le coppie dell’ Hapaloderma narina. Per quanto fossi persuaso che entro la foresta si doves- sero trovare questi uccelli e per quante ricerche ne avessi fatte, purnondimeno corsero ben due anni prima di aver la prova della loro esistenza. Alla difficoltà dei luoghi si aggiunge il loro ca- rattere sospettoso e guardingo, e l'abitudine di tenersi nascosti 102 T. SALVADORI (118) fra le foglie. Per la vivacità delle loro tinte esposti facilmente all’acuto sguardo dei rapaci, la provvida natura ha insegnato loro il modo di sottrarsene. Nello stomaco di un esemplare trovai pochi avanzi di piccolissimi coleotteri ed un corpicciuolo disfatto che aveva sembiante di una Mantis. Forse si nutre anche di frutta. « Membrana nuda sopra e dietro l’ occhio e spazio nudo del gozzo di color giallo-verde chiaro, misto di turchino » (A.). Lo Shelley ha confrontato uno dei maschi soprannoverati con altri dell’ Africa meridionale e mì assicura che non vi ha dif- ferenza di sorta; questo fatto è importante, giacchè contraddice al sospetto manifestato precedentemente dallo stesso Shelley (P. Z. S. 1881, p.386), che gli esemplari dell’ Africa orientale- settentrionale appartengano all’ Hapa/oderma constantia, Sharpe. Siccome poi questa specie è stata trovata nel Fantee nell'Africa occidentale e presso Zanzibar nell'Africa orientale, converrebbe credere che l’H. narina avesse due colonie, una al Nord del- l’Equatore e l’ altra al Sud, tra le quali sarebbe interposta l’ area equatoriale abitata dall’H. constantia, ovvero che nella zona equa- toriale vivano insieme ambedue le specie! Fam. Caprimulgidae. Sp. 96. Caprimulgus fraenatus, nov. sp. ? Fusco-griseus, nigro varius, pileo maculis migris latis notato; collare cervicali lato rufo, nigro vario; loris fulvo et nigro varis, superne plumis albis nonnullis ornatis; taenia subgenali ab angulo oris incipiente et fascia gulari transversa, lata, albis; menti lateribus fulvescentibuss pectore brunneo-fusco, fasciolis transversis nigris et Fulvescentibus notato; abdomine et subcaudalibus fulvescentibus, nigro fasciolatis; scapularibus et tectricibus alarum nigro macu- latis, exterius late fulvescente marginatis; remigibus fusco-nigris, quatuor primis in medio late albo notatis, prima pogomo externo albo limbata, pogonio interno macula lata alba notata, reliquis tribus macula lata alba in utroque pogonio notalis; remigibus secundariis rufo fasciatis, intus rufescente marginatis; subalaribus rufescen- tibus, parce nigro fasciatis, nonnullis medianis fere unicoloribuss (119) UCCELLI DELLO SCIOA 103 rectricibus mediis griseis, migro fasciatis et vermiculatis, reliquis fuscis, duabus utrinque extimis apice latissime albo; rostro nigre- scente; pedibus albidis; iride fusca. Mongittot. 09250; al. 0%, I75; caud. 02, 120. a. (—) 7. Daimbi Febbraio 1882 « Iride scura; becco nerastro; piedi biancastri >» (A4.). Lo Sharpe, cui ho inviato l'individuo suddetto, non è riuscito a determinarlo, ma egli mi assicura che esso somiglia al Capri- mulgus rufigena, Smith, più che a qualunque altra specie afri- cana; io l'ho confrontato con un esemplare del C. pectoratis, Vieill. (= atrovarius, Sundev.) del Capo di Buona Speranza, cui pure molto somiglia, differendone per le dimensioni alquanto maggiori, per le macchie nere del pileo più grandi, per le piume auricolari non bruno-castagne e per le macchie bianche nel mezzo delle prime quattro remiganti ed all’ apice delle due timo- niere esterne più grandi. Ho dato a questa specie il nome specifico fraenatus per causa delle piume bianche che si trovano sopra le redini. Si comprende facilmente come con qualche esitazione abbia descritto come nuova la specie suddetta, considerando la grande difficoltà che s'incontra nello identificare le specie del genere Caprimulqus. Fam. Cypselidae Sp. 97. Cypselus gutturalis, Vie. Cypselus melba, Heugl. (nec Linn.), op. cit. p. 140. Cypselus gutturalis, Vieill.,, Nouv. Dict. XIX, p. 422 (1818). — Tristr., P. Z. S. 1867, p. 887. a. (369) — Mahal-Uonz 27 Agosto 1878 (A.). Esemplare adulto, simile in tutto ad un altro del Capo di Buona Speranza inviato dal Verreaux al Museo di Torino. Am- bedue questi esemplari differiscono da altri del C. melba d’ Eu- ropa pel colorito un poco più scuro, pel bianco della gola più ristretto, per la fascia pettorale più larga e per la lunghezza dell’ ala alquanto minore. 104 T. SALVADORI (120) Generalmente questa specie viene confusa col C. me/ba; anche lo Sharpe (Ibis, 1870, p. 427), secondo me a torto, non vuole ammettere che sia distinta. PASSERES. Fam. Hirundinidae. Sp. 98. Hirundo rustica, Linn. Hirundo rustica, Harris, op. cit. p. 414 (Scioa). — Heugl., op. cit. p. 150. — Sharpe, P. Z. S. 1870, p. 305. Due esemplari. a. (1182) — Daimbi 13 Dicembre 1879 « Iride scura; becco nero; piedi scuri » (A.). Esemplare adulto. b. (1042) 2. Daimbi 8 Novembre 1879 « Iride, becco e piedi scuri » (A.). Esemplare giovane in abito imperfetto. « Di passaggio; comune nel Novembre nei campi e nei prati » (A.). Sp. 99. Hirundo filifera, STEPH. Hirundo filifera, Heugl., op. cit. p. 155. — Sharpe, P. Z. S. 1870, p. 312. a. (—-) 7. Daimbi Marzo 1882 « Iride scura; becco nero; piedi ne- rastri » (A.). Esemplare in muta coll’ apice assottigliato delle timoniere la- terali poco lungo. Sp. 100. Hirundo senegalensis, Linn. Hlirundo senegalensis, Heugl., op. cit. p. 156. — Sharpe, P. Z. S. 1870, p. 316. Tobbisà, Adda-Galla (Antinori). Sette esemplari. a. (591) 7. Adda Galla 28 Giugno 1878 (A4.). b: (092) gii "> >» » » > (4) ce. (911) 9. Daimbi (Adda Galla) 1 Maggio 1879 « Iride scura; becco nero; piedi nerastri » (A.). (121) UCCELLI DELLO SCIOA 105 d. (—) Y. Daimbi Maggio 1882 (4.). e. () gd. >» » > (A): dl... 3 GT) I. > » » (A4.. Esemplari adulti, tutti senza macchie bianche sul vessillo in- terno delle timoniere. Sp. 101. Hirundo melanocrissa (RirP.). Hirundo melanocrissa, Heugl., op. cit. p. 159. — Sharpe, P. Z. S. 1870, p. 315. Sette esemplari. a. (1276) 9. Denz 27 Marzo 1880 « Iride e piedi scuri; becco nero >» (A.). b. (1285) 9. Let-Marefià 16 Aprile 1880 «Iride, becco e piedi neri » (A.). Esemplari adulti in abito perfetto. c. (113) — Mahal-Uonz 7 Marzo 1877 (A.). d. (182) gd. >» » 23 Aprile » (A.) e. (212) — >» gi E Do (A) f. (252) — >» » 28 Maggio » (4... g. (253) — >» Dal» » >L(A). Esemplari in spirito. « Dal mese di Aprile a tutto Settembre questa rondine è molto comune a Mahal-Uonz; nidifica in Luglio ed in Agosto sulle rupi che sovrastano a ponente di quel villaggio » (A.). Sp. 102. Hirundo puella, Temm. ? Hirundo capensis, Harris (nec Gm.), op. cit. p. 414 (Scioa). Hlirundo puella, Heugl., op. cit. p. 160. — Sharpe, P. Z. S. 1870, p. 319. a. (1260) 2. Ambo-Karra 9 Marzo 1880 « Iride e piedi scuri; becco nero > (A.). Esemplare adulto. Sp. 103. Cotyle cineta (Bopp.). Cotyle cincta, Heugl., op. cit. p. 164. — Sharpe, P. Z. S. 1870, p. 297. Cinque esemplari. 106 T. SALVADORI (122) a. (937) 7. Daimbi (Adda Galla) 14 Maggio 1879 « Iride e becco neri; piedi scuri » (A.). b. (938) 9. Daimbi 14 Maggio 1879 (4.). La femmina è un poco più piccola del maschio. e. (333) — Mahal-Uonz 12 Agosto 1877 (A.). d. (334) — >» » 15» » (A. e. (327) juv. Kolla di Mantek 8 Agosto 1877 (A.). Gli ultimi tre esemplari sono stati conservati nello spirito; l’ultimo è un giovane e differisce dagli adulti per avere le piume del sopraccoda e delle ali marginate di rossigno. « Frequenta le terre prossime al Lago Cialalakà » (A.). Sp. 104. Cotyle minor, Cas. Cotyle minor, Cab., Mus. Hein. I, p. 49 (1850). — Heugl., Orn. N. O. Afr. I, p. 166 (1864-74). — Sharpe, P. Z. S. 1870, p. 303. a. (926) 7. Lago Cialalakà (Adda Galla) 6 Maggio 1879 « Iride fosca; becco nero; piedi scuri » (A.). Simile in tutto ad un altro esemplare d’Abissinia, conservato nel Museo di Torino, ed ambedue differiscono ugualmente da un esemplare della Cotyle paludicola (Vieill.) del Capo di Buona Speranza per le dimensioni minori, pel colore grigio della gola e del petto più chiaro e per la coda meno forcuta. « In branchi numerosi sulle sponde dei laghi » (A.). Sp. 105. Cotyle rufigula, FiscHer et Rcnnw. Cotyle fuligula (partim?), Heugl., op. cit. p. 164. — Sharpe, P. Z. S. 1870, p. 299 (partim). Cotyle rufigula, Fisch. et Rchnw., Journ. f. Orn. 1884. a. (213) — Mahal-Uonz 30 Aprile 1877 (A.). Esemplare conservato nello spirito. Lo Sharpe (/. c.) aveva fatto già notare come gli esemplari dell’ Africa Orientale-Settentrionale che venivano riferiti alla C. fuligula fossero notevolmente più piccoli di quelli dell’Africa Meridionale e più oscuri; le dimensioni dell’ esemplare sopran- (123) UCCELLI DELLO SCIOA 107 noverato confermano l'osservazione dello Sharpe. Esso ha le se- guenti dimensioni: lungh. tot.*0», 145; al. 0%, 120; coda 0%, 050. Recentissimamente questa specie è stata distinta da» signori Fischer e Reichenow. Sp. 106. Psalidoprocne pristoptera (RirrP.). Hirundo pristoptera, Rùpp., N. W. t. 39, f. 2. Psalidoprocne pristoptera, Heugl., op. cit. p. 148. — Sharpe, P. Z. S. 1870, p. 290. Due esemplari. a. (1272) Y. Sciotalit 14 Marzo 1880 « Iride nera; becco nero e piedi foschi » (A.). b. (961) 9. Foresta di Fecherié-Ghem 2 Luglio 1879 « Iride scura ; becco nero; piedi scuri (A.). La femmina non differisce sensibilmente dal maschio. Sp. 107. Psalidoprocne antinorii, nov. sp. Ps. similis Ps. petiti, Sharpe et Bouv., sed subalaribus et axil- laribus niveis nec pallide fumosis, facile distinguenda. Long. tot. 09, 140; al. 0% 110; caud. 0%, 074; rostrî 09, 006; tarsi 02, 009. a. (1298) 7. Denz (Scioa) 27 Maggio 1880 « Iride e piedi scuri; becco nero » (A.). Esemplare adulto in abito perfetto, tipo della specie. Questa specie sì distingue facilmente dalla P. pristoptera (Rùpp.) pel colore fuliginoso bronzato, e dalla Ps. petit? pei caratteri so- praindicati. Debbo allo Sharpe, cui ho inviato in comunicazione l’ esem- plare suddetto, la nozione delle sue differenze dalla Ps. petiti, col tipo della quale egli ha potuto confrontarlo. Esso verrà figu- rato dallo Sharpe nella sua Monografia delle Rondini, d’ immi- nente pubblicazione. Dedico questa specie alla memoria dell'ottimo amico mio e dell’ illustre viaggiatore italiano, che gran parte della sua vita consacrò alla geografia africana e ne fu non ultima vittima. 108 T. SALVADORI (124) .® . Fam. Muscicapidae. Sp. 108. Terpsiphone cristata (Gx.). Muscipeta, Harris, op. cit. p. 414 (Scioa). 'Terpsiphone melanogastra; Heugl., op. cit. p. 441. TTerpsiphone cristata, Sharpe, Cat. B. IV, p. 354 (Efat Harris). Baalli, Amarico (Antinori). Tantirà, Galla (Antinori). Quattordici esemplari. a. (229) 7. Mahal-Uonz 13 Maggio 1877 « Iride scura; becco celeste; piedi neri » (A.). Esemplare adulto in abito perfetto, erroneamente indicato come femmina. db. (420) 7. Denz 29 Novembre 1877 (A.). c. (460) 7. Sciotalit 8 Marzo 1878 (A.). d. (529) 7. Let-Marefià 29 Maggio 1878 (A.). e. (959 2) 7. Sciotalit 20 Giugno 1879 « Iride bruna; becco e piedi ce- rulescenti » (4.). f. (1275) 7. Sciotalit 26 Marzo 1880 (A.). g. (—) g. Sciotalit 24 Dicembre 1881 (A.). h. (—) gY. Senza cartellino. Tutti questi esemplari sono adulti in abito perfetto e simili fra loro. î. (414) 7. Denz 30 Settembre 1877 (4.). Esemplare adulto in muta, erroneamente indicato come fem- mina; esso ha le due timoniere mediane bianche incompiute, molto più brevi delle altre. j. () 9. Kagima (Adda-Galla) 16 Aprile 1881 « Iride scura; becco e piedi cerulescenti » (A.). Simile al precedente, ma senza le due timoniere mediane. k. (375) 7? Mahal Uonz 30 Agosto 1877 (A.). l. (457) 9. Let-Marefià 5 Marzo 1878 (A.). L'ultimo esemplare è sicuramente una femmina, ma il pe- (125) UCCELLI DELLO SCIOA 109 nultimo probabilmente è un maschio giovane, simile alla fem- mina, ma colle due timoniere mediane più lunghe delle altre. m. (366) 7. Kolla di Mantek 24 Agosto 1877 (A.). n. (367) J juv. » » » (A.). Conservati nello spirito. Sp. 109. Platystira albifrons, SHARPE. Platystira melanoptera, Sharpe (nec Gm.), P. Z. S. 1869, p. 566. Platystira albifrons, Sharpe, Ibis, 1873, p. 159. — Bocage, Orn. Angola, p. 196. — Sharpe, Cat. B. IV, p. 147 (1879). Tre esemplari. a. (451°) 7. Let-Marefià 20 Febbraio 1879 (A.). b. (963) 7. Sciotalit 5 Luglio 1879 « Iride gialla; becco nero; piedi cerulescenti » (A.). c. (999) 2. Sciotalit 18 Settembre 1879 « Iride color terra d’ ombra; becco nero; piedi oscuri » (A.). Tutti tre questi esemplari sono adulti; i due maschi sono si- mili fra loro; la femmina differisce dai maschi pel colore ci- nereo-plumbeo delle parti superiori e per la parte anteriore del collo di un bel colore castagno marginato inferiormente di nero. Non credo che la femmina di questa specie fosse stata descritta finora. Tanto i maschi, quanto la femmina hanno sulla fronte una stria bianca che si prolunga lateralmente fin presso gli occhi. Per quel carattere gli esemplari soprannoverati differiscono da due (maschio e femmina) della P/ cyanea (P. L. S. Mull.) (= melanoptera, Gm.) conservati nel Museo di Torino. La PI. albifrons fu descritta su esemplari dell’ Africa occi- dentale e non si conosceva ancora dell’Africa orientale. « Raro nelle Kolla di Mahal-Uonz e di Let-Marefià » (A.). Sp. 110. Batis orientalis (Heuct.). Platystira orientalis, Heugl., op. cit. p. 449. Batis orientalis, Sharpe, Cat. B. IV, p. 136. Tre esemplari. 110 T. SALVADORI (126) a. (1268) 7. Ambo-Karra 12 Marzo 1880 « Iride gialla; becco e piedi neri » (4.). b. (—) 2. Daimbi Aprile 1882 « Iride gialla; becco e piedi neri» (A.). Maschi adulti in abito perfetto colla fascia pettorale nera. c. (©) 9. Daimbi Aprile 1882 « Iride giallo-solfino; becco e piedi neri » (A.). Femmina adulta colla fascia pettorale di color castagno. « Ama le località ombrose, fresche e ricche di piante, tanto in monte, quanto in piano; trovasi di preferenza entro i valloni ed i letti dei torrenti » (A.). Sp. 111. Alseonax minima (Heuat.). Muscicapa minima, Heugl., Journ. f. Orn. 1862, p. 301. — Hart]. et Finsch, Vòg. O. Afr. p. 303 (nota). — Heugl., Orn. N. O. Afr. I, p. 435, taf. XVI, f. 1. Alseonax minima, Sharpe, Cat. B. IV, p. 129 (nota). a. (474) J. Sciotalit 19 Marzo 1878 « Iride scura; becco corneo; piedi nerastri » (A.). Esemplare adulto che mi sembra riferibile a questa specie, la figura della quale, data dall’ Heuglin, è notevolmente troppo pallida. Sp. 112. Pindalus umbrovirens (RirP.). Phyllopneuste umbrovirens, Heugl., op. cit. p. 301. Phylloscopus umbrovirens, Seebohm, Ibis, 1877, p. 86. Pindalus umbrovirens, Seebohm, Ibis, 1878, p. 490. Cryptolopha umbrovirens, Sharpe, Cat. B. IV, p. 401 (1879). Culicipeta umbrivirens, Sharpe, op. cit. pl. XII, f. 2. a. (1318) 7. Sciotalit (Scioa) 17 Giugno 1880 « Iride nocciola; becco corneo chiaro; piedi scuri » (A.). Sp. 113. Lioptilus Galinieri (Guir.). Parisoma Galinieri, Guér., Rev. Zool. 1843, p. 162. Parisoma frontale, Rupp., Syst. Ueb. p. 43, 51, n.172, Taf. 22 (1845) (Scioa). Aegithalopsis Galinieri, Heugl., op. cit. p. 395. Cinque esemplari. (127) UCCELLI DELLO SCIOA bl a. (455) — Foresta di Fecherié-Ghem 5 Febbraio 1878 « Iride rossa ; becco nero ; piedi castagni » (A.). db. (481) 7. Foresta di Fecheriè-Ghem 2 Aprile 1878 « Iride castagno; becco corneo » (A.). c. (659) . Fecheriè-Ghem 5 Ottobre 1878 (A.). d. (469) ®. Let-Marefià 15 Marzo 1878 (A.). e. (788) 9. Fecherié-Ghem 1 Febbraio 1879 «Iride castagno vivo; becco scuro corneo ; piedi color nocciola » (A.). « Il suo canto somiglia in parte a quello del nostro usignuolo. Abita le grandi foreste entro il fogliame folto delle quali si trova nascosto, facendo risuonare la selva dei suoi armonici gor- gheggi » (A.). Le femmine non differiscono dai maschi. Sp. 114. Lioptilus chocolatinus (RiPP.). Curruca chocolatina, Riupp, Syst. Ueb. p. 37, 57, n. 138, Taf. 14 (1845) (Scioa). Bradyornis chocolatina, Heugl., op. cit. p. 429. — Sharpe, Cat. B. IV, peali. Quattro esemplari. a. (454) ®. Sciotalit 5 Febbraio 1878 « Iride castagno; becco ceruleo nero; piedi scuri » (A.). b. (459) g. Let-Marefià 2 Marzo 1878 « Iride giallo limone; becco ce- ruleo, nero all'apice; piedi oscuri » (A.). c. (472) Y. Sciotalit 18 Marzo 1878 « Iride giallo limone; becco nero ceruleo; piedi nerastri » (A.). d. (7130) 7. Sciotalit 31 Ottobre 1878 « Iride castagno; becco scuro turchino; piedi nerastri » (A.). « Frequente entro i macchioni e le siepi e nella foresta di Fecheriè-Ghem. È solitario ed ha un canto tenue e leggia- dro » (A.). i A me sembra che gli esemplari suddetti non appartengano al genere Bradyornis, ma sieno congeneri del Lioptlus galinieri. Lo Sharpe ha esaminato l’ esemplare (472) e lo ha determinato come spettante alla Curruca chocolatina, Rùpp. Che poi a questa specie sia da riferire anche la Muscicapa chocolatina, Riùpp. 112 T. SALVADORI (128) (N. W. p. 147 — Syst. Ueb. Taf. 20) mi sembra difficile da am- mettere, non ostante l’ affermazione dell’ Heuglin. Il tipo della Curruca chocolatina proveniva anch’ esso dallo Scioa. Sp. 115. Lioptilus abyssinicus (RirPP.). Drymophila abyssinica, Rùupp., N. W. p. 108, t. 40, f. 2. Curruca abyssinica, Rupp., Syst. Ueb. p. 57, n. 139 (1845). — Heugl., Syst. Ueb. N. 221. Sylvia habessinica, Heugl., Orn. N. O. Afr. I, p. 313. Due esemplari. a. (436) 7. Foresta di Sciotalit 22 Dicembre 1877 « Iride castagno ; piedi cornei » (A.). b. (480) ®. Sciotalit 1 Aprile 1878 « Becco corneo celestognolo; piedi celesti chiari » (A.). La femmina non differisce dal maschio. « Abita le foreste ed ha un canto modulato e soave che si avvicina a quello dell’ usignuolo. È stazionario nella foresta di Fecheriè-Ghem, ma è difficile da uccidere » (A.). Tanto questa specie, quanto il Lioptilus galinieri non sì trovano annoverati nel Catalogue of the Birds in the British Museum. Sp. 116. Melaenornis edolioides (Sw.). Melaenornis aedolioides, Rùpp., Syst. Ueb. p. 61, n. 215 (Scioa). — Heugl., op. cit. p. 426. — Sharpe, Cat. B. III, p. 315. Due esemplari. a. (1105) $. Daimbi 19 Novembre 1879 « Becco e piedi neri » (A.). d. (—) g. Daimbi 10 Aprile 1882 (A.). Esemplari adulti in abito perfetto. Fam. Campophagidae. Sp. 117. Ceblepyris caesia (LicÙr.). Ceblepyris caesia, Heugl., op. cit. p. 420. Graucalus caesius, Sharpe, Cat. B. IV, p. 26. Tre esemplari. (129) UCCELLI DELLO SCIOA 1138 a. (1319) £. Sciota Mander 19 Giugno 1880 « Iride bruna seura; becco e piedi neri » (A.). b. (1320) 9. Sciota Mander 20 Giugno 1880 « Iride bruna seura; becco e piedi neri » (A.). c. (1342) 2. Sciotalit 11 Agosto 1880 « Iride castagno; becco nero: piedi scuri » (A.). L'ultimo esemplare, simile al precedente, è stato erronea- mente indicato come maschio. Le due femmine differiscono dal maschio per le redini non nerastre, ma dello stesso colore cinereo-plumbeo delle parti vi- cine; nel maschio, oltre le redini, anche la gola è più scura delle parti circonvicine. Lo Sharpe indica soltanto l’ Africa meridionale come patria di questa specie. « Di passaggio; il primo esemplare aveva nello stomaco fram- menti di Mantis e di una farfalla notturna » (A.). Fam. Dicruridae. Sp. 118. Musicus assimilis (BecHsr.). Dicrourus divaricatus, Heugl., op. cit. p. 422. Buchanga assimilis, Sharpe, Cat. B. III, p. 247 (1877) (Scioa Harris). Guramailé, Adda-Galla (Antinori). Sette esemplari. a. (936) 9. Daimbi 13 Maggio 18379 (A.). db. (1040) DJ. » 8 Novembre » (A.). c. (1041) 9. » » » » « Iride rubinea; becco e piedi neri » (A.). d. (1245) g. Ambo-Karra (Scioa) 13 Marzo 1880 (A.). e. (1246) 2. » » » » >» «Iride rossastra » (A.). f. (1104) 7. Daimbi 19 Novembre 18379 (A.). I primi cinque esemplari sono adulti; essi differiscono alquanto fra loro per le dimensioni, un po’ maggiori nei maschi. L'ultimo esemplare è in abito imperfetto e differisce dagli altri per avere le piume dell’ addome con margini bianchicci; questi margini sono larghi, bianchi e cospicui sulle piume del sottocoda. (e T. SALVADORI. 114 T. SALVADORI g. (146) — Kolla di Aigaber 4 Aprile 1877. Esemplare in spirito. (130) « Comune nei boschi di mimose, nelle Kolla basse ed in pia- nura, lungo i fiumi e nei terreni umidi » (A.). Fam. Laniidae. Sp. 119. Lanius excubitorius, Prev. et Des Murs. Lanius excubitorius, Lefevre, Abyssinie, p. p. 478. — Gadow, Cat. B. VIII. p. 2593 (1882) Turfié, Adda Galla (Antinori). Undici esemplari. a. ( bi(820) gd. » » e. (853) Y. Daimbi » d. (862) J. » » e. (864) g. » » f.(865) gd. >» , g- (396) 7. » » h. (829) 2 » > î. (830) 2. » » j. (366) 2. » » k. (869) 2. » » e piedi neri » (A.). 6 7 14 » » 99, pl. 8. — Heugl., op. cit. » 823) 7. Kagima (Adda Galla) 5 Aprile 1879 (A4.). (A). (49. (A.). (A): (A.). (A.). (A). (A.). (45): « Iride bruna; becco Le femmine non differiscono sensibilmente dai maschi. Lievi sono le differenze individuali nella macchia nera presso l’ apice della timoniera esterna, più o meno grande. « E la sola specie di Lanzus che io abbia veduto nel terri- torio degli Adda Galla nel mese di Aprile. Essa è comune, vive in famiglie di sei, otto, dieci e dodici individui, che passano tutti insieme da un albero all’altro, e si dispongono in fila sopra una bacchetta gridando rà, tiri, tirî per più volte » (A.). Sp. 120. Lanius humeralis, Stan. Lanius humeralis, Harris, op. cit. p. 414 (Scioa). — Heugl., op. cit. p. 486. — Gadow, Cat. B. VIII, p. 257 (18883) (Scioa Harris). Otto esemplari. (131) UCCELLI DELLO SCIOA 115 a. (122) 9? Mahal-Uonz 14 Marzo 1877 (4.). b. (133) 7? » 2070 vl (CA). CH199); 7? » 26 Aprile » (4A.) d. (201) 9? » O RE DIMN(ZA)I e. (294) 2°? Sciotalit 21 Maggio 1880 « Iride castagno oscuro; becco nero; piedi scuri » (A.). f. (+) g. Daimbi Marzo 1882 (A.). Tutti questi esemplari sono adulti e simili fra loro, tranne « e d, i quali presentano sugli ipocondri una macchia castagna, che viene indicata come distintivo delle femmine. g. (324) — Mahal-Uonz 6 Agosto 1877 (A.). Esemplare giovane colla coda già così lunga come negli adulti, ma colle piume del dorso in gran parte rossigne con fascie nere. l. (304) pull. Mahal-Uonz 25 Luglio 1877 (A.). Nidiaceo colle parti superiori color rossigno nocciola, molto somigliante ai giovani del Lanius rufus e del L. collurio. Gli esemplari @, d, e, d, 9g, h, sono stati conservati nello spirito. | « Nidifica sopra le siepi, ed a preferenza sopra una Solanacea (Omboai) gigantesca, in Giugno, al cominciare delle pioggie » (A.). In altra nota sì legge: « Fa un piccolo nido a cesto, e vi depone in Aprile quattro o cinque uova; il 18 Aprile 1877 ne fu preso uno con quattro uova sulla siepe che cingeva un orto in Mahal-Uonz » (A.). Due nidi, indicati come appartenenti a questa specie ed un terzo senza cartellino, ma avente la stessa struttura, ed otto uova fanno parte della collezione. I nidi hanno forma di tazza; le loro pareti sono molto spesse, fatte con steli di piante erbacee a foglie tomentose e tapezzate internamente con sottili filamenti e radici. Le otto uova, che l’Antinori afferma appartenere a due nidi, sono in cattivo stato di conservazione; ma sembrano simili a quelle del Lanzus rufus, sono cioè bianchiccie con macchie grigie scure, talora confluenti e formanti una corona intorno alla parte più rigonfia. 116 T. SALVADORI (152) Sp. 121. Laniarius aethiopicus (Gw.). Laniarius aethiopicus, Hartl. eù Finsch, Vòg. O. Afr. p. 343. Dryoscopus aethiopicus, Heugl., op. cit. p. 458. — Gadow, Cat. B. VIIL p. 139. Sei esemplari. a. (1193) 7. Sciotalit 30 Dicembre 1870 « Iride rosso-castagno; becco nero; piedi plumbei » (A.). b. (1279) 9. Let-Marefià 5 Aprile 1880 « Iride scura; becco e piedi neri » (A.). e. (307) — Let-Marefià 3 Agosto 1877 (A.). a. (172) — Mahal-Uonz 28 Aprile 1877 (A.). Tutti questi esemplari sono adulti in abito perfetto ed hanno il petto e l addome tinti di roseo. e. (1194) 9 juv. Let-Marefià 30 Dicembre 1879 « Iride scura; becco e piedi neri » (A.). Giovane colle parti superiori di un nero meno intenso e meno lucido, con macchie rossigne sul groppone e col colore roseo delle parti inferiori meno bello che non negli adulti. f. (972) J juv. Let-Marefià 28 Luglio 1879 « Iride scura; becco nero corneo; piedi nerastri » (A.). Esemplare più giovane del precedente, col nero delle parti su- periori senza alcuna lucentezza, e colle parti inferiori di colore rossigno-roseo con traccie di fascie scure sul petto e sui fianchi. Tanto questo, quanto l'esemplare precedente hanno una macchia bianchiccia all’ apice del vessillo esterno della prima timoniera. Il colore roseo, o rossigno-roseo si trova in esemplari uccisi in stagioni molto diverse ed appare anche nei giovani, per cui non è proprio dell'abito nuziale come vorrebbe il Brehm. Io credo quindi che non sia riferibile a questa specie il Telephonus aethiopicus descritto e figurato dal Rippell (Syst. Ueb. p. 50 Taf. 23) colle parti inferiori candide (77ve:s). « Sparso nella Waina-Dega di Let-Marefià e nelle altre terre di mezzo » (A.). ì (153) UCCELLI DELLO SCIOA 18.7) Sp. 122. Laniarius funebris (HartL.)? Laniarius funebris, Hartl. et Finsch, VÒg. O. Afr. p. 352, tab. IV, f. 2. Dryoscopus funebris, Heugl., op. cit. p. 461. — Gadow, Cat. B. VIII, p. 133 (1883). Due esemplari. a. (639) 9. Ambo-Karra (Scioa) 2U0 Agosto 1878 « Iride castagno scuro; becco nero; piedi scuri » (A.). Esemplare adulto. Esso non ha che traccie delle macchie bian- che lungo il mezzo di alcune piume del groppone, per cui non sono certo che appartenga veramente a questa specie, la quale è stata descritta e figurata con macchie bianche numerose sul groppone. Nel L. carbonarius, Cass. dell’Africa occidentale sembra che quelle macchie manchino. d. (—) d'juv. Ambo-Karra 6 Luglio 1882 (A.). Simile al precedente, ma con molte piume marginate di ros- signo, e con traccie di fascie bianco-rossigne sull’ addome. Sp. 123. Laniarius sp. a. (1242) ® (?) Ambo-Karra 3 Marzo 1880 « Iride rossa; becco nero; piedi plumbei » (A4.). Esemplare adulto: pileo, lati della testa, comprese le redini, e parte superiore del dorso di un bel nero lucente; groppone e sopraccoda con piume lunghe, a barbe decomposte, di un bianco puro; parti inferiori bianche, lievemente tinte di grigio. Lungh. tot. 0", 170; ala 0, 095; coda 0”, 075; becco 0%, 016; tarso 0%, 026. È probabile che sia un maschio, anzichè una femmina, come è indicato. Lo Sharpe, cui ho inviato l’ esemplare suddetto, mi scrive che esso appartiene ad una forma intermedia al L. gambensis ed al L. cubla, avendo il groppone molto bianco, pel quale carattere somiglia al ZL. cuba, che alla sua volta è molto più piccolo. Ignoro se questa forma sia stata denominata e descritta. 118 T. SALVADORI (154) Sp. 124 Meristes hypopyrrhus (Haztt.). Malaconotus hypopyrrbus, Hartl., Verz. Brem. Samml. p. 61 (1814). Archolestes hypopyrrhus, Cab., v. d. Deck. Reis. III, p. 27. Archolestes approximans, Cab., l. e. Laniarius poliocephalus, part., Gad., Cat. B. VIII. p. 156 (1883). Due esemplari. a. (641). 7. Ambo-Karra (Scioa) 22 Agosto 1878 « Iride gialla; becco nero; piedi plumbei » (A.). b. (643) 9. Ambo-Karra 23 Agosto 1878 (A.). Esemplari adulti; la femmina non differisce sensibilmente dal maschio; ambedue presentano il petto ed i fianchi di color bruno - arancio, pel quale carattere li credo perfettamente distinti dal M. olivaceus (Vieill.), che ha le parti inferiori di color giallo puro; inoltre essi hanno dimensioni alquanto minori di due esem- plari del M. olivaceus, conservati nel Museo di Torino. Il Gadow (op. cit. p. 155) dà il nome di Lanzarius hypopyr- rhus alla Vanga cruenta, Less. (nec H. et E.), per la quale credo che si debba adoperare una nuova denominazione; ho già pro- posto quella di Meristes lessoni, mihi (Ibis, July 1884). L' Antinori incontrò ed uccise due soli esemplari di questa specie. Discorrendo del primo egli dice: « Al colpo tiratogli mentre era a terra, lasciò andare un uovo freschissimo, bianco, levigato, grosso quanto quello della Meru/a vulgaris. Il guscio era rotto in due pezzi separati, l’albume sparso ed il tuorlo ap- pena rotto. Non è a dire che quell’ uovo fosse caduto da un nido, giacchè non ve n era alcuno sulle piante vicine; per cui supposi che l individuo ucciso fosse una femmina, la quale, es- sendo per fare l’ uovo, se ne fosse sgravata sotto le convulsioni della morte. Ma verificato colla dissezione il sesso mascolino, mi convinsi che l uccello aveva trasportato l' uovo colle dita, e che, rottolo con un colpo di becco, fosse sul punto di divorarlo, quando restò ucciso » (A.). (185) UCCELLI DELLO SCIOA 119 Sp. 125, Chlorophoneus sulphureipectus (Uess.). Malaconotus cehrysogaster, Ripp., Syst. Ueb. p. 55, tab. 21 {Scioa und Abyssinien) (1845). Dryoscopus sulphureipectus, Heugl., op. cit. p. 464. Laniarius sulphureipectus, Gadow, Cat. B. VIII, p. 159. Due esemplari. a. (-) 7. Gascianè 7 Luglio 1882 (A.). db. () 9. » » » » « Iride giallo scuro; becco nero; piedi plumbei » (A.). Ambedue gli esemplari sono adulti; essi hanno il petto tinto di un bel colore arancio, la fronte ed i sopraccigli gialli, il sinci- pite tinto di olivastro-giallognolo; ma la femmina è un poco più piccola, ha il colore arancio del petto un po’ meno vivo ed il color olivastro-giallognolo del sincipite meng esteso che non nel maschio. Il nome specifico sw/phureipectus non è appropriato , avendo questa specie il petto di un bel colore arancio. Sp. 126. Telephonus blanfordi (SÙÒÙarre). Telephonus erythropterus, part., Heugl., op. cit. p. 458. Telephonus blanfordi, Gadow, Cat. B. VII, p. 127, pl. II, f. 2 (1888). Sette esemplari. a. (849) 7. Daimbi (Adda Galla) 15 Aprile 1879 « Iride color terry d'ombra; becco nero; piedi color piombo » (A.). b. (757) 9. Let-Mavrefià 1 Gennaio 1879 (A.). c. (1366) 9. Aigaber 12 Ottobre 1880 « Iride castagno-scuro; becco nero; piedi scuri » (A.). Tutti tre questi esemplari sono adulti e simili fra loro. d. (127) — Mahal-Uonz 15 Marzo 1877 (A.). e. (145) — > 6 Aprile » (A.). Gli ultimi due esemplari sono simili ai precedenti, ma per essere stati conservati nello spirito sono notevolmente scolorati: 120 T. SALVADORI (186) inoltre il colore grigio delle loro parti inferiori è cambiato in un bianco-giallognolo lurido, per cui essi non sono quasi rico- noscibili. f. (7156) 7. Let-Marefià 29 Dicembre 1878 (A.). Esemplare giovane simile ai precedenti, ma col pileo bruno e non nero lucente, come nei cinque esemplari precedenti, e col becco anch’ esso bruno e non nero, e più piccolo. g. (326) pullus. Denz 7 Agosto 1877 (A.). Nidiaceo molto somigliante agli adulti; soltanto è da notare che le piume del dorso sono marginate di rossigno. « Si trova qualche individuo in prossimità dell’ abitato » (A.). Sp. 127. Nilaus afer (Latu.) Nilaus brubru, Heugl. (nec Lath.), op. cit. p. 467. » afer, Gadow, Cat. B. VIII, p. 169, pl. V, f. 2 (1883). a. (1079) 7. Daimbi 14 Novembre 1879 « Iride scura; becco nero; piedi grigio-scuro » (4.). Esemplare adulto. « Poco frequente » (A.). Sp. 128. Prionops poliocephalus (Sraxt.). Y’rionops poliocephalus, Heugl., op. cit. p. 454. — Sharpe, Cat. B. II, p. 321. Sette esemplari. a. (659) 7. Ambo-Karra (Scioa) 22 Agosto 1878 « Iride perlacea; becco nero; piedi rosso minio » (A.). b. (640) 9. Ambo-Karra 22 Agosto 1878 (A.). c. (983) 9. » 10 » 1879 (A.). d.(—) d. » 15 Luglio 1882 (A... ee(—) Z. ) > » >» (A). f.(—) 2. > » » NA). gl) 2Q. » ) » » (A. Le femmine non differiscono sensibilmente dai maschi. (137) UCCELLI DELLO SCIOA 121 « Raro nelle basse Kolla; nelle mediane ed elevate non ri- sale: probabilmente è di passaggio » (A.). Fam. Paridae. Sp. 129. Melaniparus leuconotus (Gvuir.). Parus dorsatus, Rùpp., Syst. Ueb. p. 48, tab. 18 (1845) (Scioa). » leuconotus, Heugl., op. cit. p. 403. — Gadow, Cat. B. VIII. p. 10. Melaniparus leuconotus, Salvad., Ibis, 1879, p. 302. Sei esemplari. a. (458) 7. Foresta di Fecherié-Ghem 8 Marzo 1878 « Iride fosca; becco nero; piedi celestognoli » (A.). b. (766) — Foresta di Fecherié-Ghem 15 Gennaio 1879 (A.). e. (1195) 7. Sciotalit 1 Gennaio 1880 « Becco nero ; piedi plumbei » (A.). d. (1221) 7. Foresta di Fecherié-Ghem 27 Gennaio 1880 « Iride scura; becco nero; piedi celestognoli » (A.). e. (274) — Denz 12 Giugno 1877 (A.). f. (309) — Let-Marefià 4 Agosto 1877 (4). Gli ultimi due esemplari sono conservati nello spirito; tutti sono adulti e simili fra loro. « Poco frequente e non gregario come i Parus » (A.). Fam. Nectariniidae. Sp. 130. Nectarinia pulchella (Linx.). Nectarinia pulchella, Heugl., op. cìt. p. 223. — Shelley, Mon. Nect. p. 9, pl. 4. Tre esemplari. a. (—-) 7. Gasciané 5 Luglio 1882 (A.). b. (I) d. » » » » (A.). cut) gd. a da » » «Iride scura; becco e piedi neri » (A.). Tutti tre sono adulti in abito perfetto; il secondo manca delle due timoniere mediane, le quali negli altri due sono notevol- mente più brevi di quelle di due esemplari adulti del Senegal, conservati nel Museo di Torino. 122 T. SALVADORI (188) Sp. 131. Nectarinia famosa (Linv.)? a. (—) g. Antotto Dicembre 1881 « Iride fosca; becco e piedi neri » (A.). Esemplare adulto in abito perfetto, con una leggera tinta dorata sulle parti superiori, e somigliante più ad un esemplare adulto della N. famosa del Capo di Buona Speranza, che non ad uno pure adulto della N. cupreonitens, Shelley, d’ Abissinia, mancando affatto della tinta rameica dorata delle parti superiori, della gola e del petto. Esso è intermedio agli esemplari delle due specie menzionate; mi pare quindi probabile che gl’ individui dello Scioa costituiscano una razza, o sottospecie distinta, tanto più che, secondo lo Shelley l’ area di diffusione della N. famosa si estenderebbe sulla costa orientale, soltanto fino alla regione dello Zambesi. La N. cupreonitens invece è confinata probabil- mente sugli altipiani dell’ Abissinia propriamente detta. Se si riconoscerà che gli esemplari dello Scioa appartengono ad una specie veramente distinta, propongo per la medesima il nome di Nectarinia subfamosa. Sp. 132. Necetarinia tacazze (STanL.). Certhia tacazze, Harris, loc. cit. p. 413 (Scloa). Nectarinia tacaziana, Heugl., op. cit., p. 222. Nectarinia tacazze, Shelley, Mon. Nect. p. 19, pl. 7. Venti esemplari. a. (89) Y. Licce (Scioa) Novembre 1876 « Iride scura: becco e piedi neri » (A.). b. (582) 7. Fin-Finni (Gaullalé)} 25 Giugno 1878 (A.). e. (583) l. » » » > » (A. d. (984) chie » » » » » (A.). e. (1003) 7. Let-Marefià 20 Settembre 1879 (A.). {. (1007) g. Sciotalit 12 Ottobre 1879 (A4.). g. (1299) 7. Denz (Scioa) 27 Maggio 1880 {A.). h. (1808) 7. Denz 7 Giugno 1880 (4.). k'. () Lg. Sciotalit 11 Giugno 1882 (A.). 3. (—) 7. Bilati (Licce) Ottobre 1876 (A.). (139) UCCELLI DELLO SCIOA 123 h*. (158) 7. Mahal-Uonz 7 Aprile 1877 (A.). ht. (185) S. ra 2058 RA) h°. (203) I. » 2» a (A): Tutti questi esemplari sono adulti in abito perfetto. î. (90) 7. Licce (Scioa) Novembre 1876 (A.). j. (758) 7. Sciotalit 3 Gennaio 1879 (A.). oto) ercsì ie) a Li 18804) Questi tre esemplari sono in abito imperfetto; il primo alle piume splendenti dell'abito perfetto ne ha frammiste molte altre di color grigio-olivastro; gli altri due hanno il groppone, la coda, le ali e l'addome come gli adulti, ma le parti anteriori del corpo, cioè la testa, il collo, il dorso ed il petto di color grigio- olivastro come i giovani. I (978) 3g. Denz 4 Agosto 1879 (A.). m. (1307) 7.» © Giugno 1880 (A... Gli ultimi due esemplari, anch’ essi in abito imperfetto, hanno le due timoniere mediane poco più lunghe delle laterali, e queste cogli apici grigio-cinerei, come nelle femmine. n. (485) ®. Sciotalit 8 Aprile 1878 « Iride scura ; becco e piedi neri » (4.). o. (1300) g. Denz (Scioa) 2 Maggio 1880 (A.). « Trovasi in tutte le stagioni, ma è comunissima nel Giugno sul gran sicomoro della Missione Cattolica » (A.). Sp. 133. Cinnyris habessinicus (H. et ÈE.). ‘7? Certhia chalybea, Harris, loc. cit. p. 413 (Scioa). Nectarinia habessinica, Heugl., op. cit. p. 229. Cinnyris habessinicus, Shelley, Mon. Nect. p. 205. pl. 63. Nove esemplari. a. (656) /. Kolla di Sciotalit 5 Ottobre 1878 (d.). 5. (698) Y. Scioa lungo il Gascianè 29 Agosto 1878 « Iride scura: becco e piedi neri » (A.). e. (1261) 7. Ambo-Karra 10 Marzo 1880 (A.). d. (1262) J. » » » iv): e. (1263) J. » » » IMP CAL): f. (1357) #. Rolla di Ainiè-Kaffagué 7 Settembre 1880 (4.). 124 T. SALVADORI (140) 4. (—) g. Ambo-Karra 13 Luglio 1882 (A.). h. () S. » » » >» (4): Tutti questi esemplari sono in abito perfetto e simili fra loro. i (149) 7. Mahal-Uonz 6 Aprile 1877 (A.). Esemplare conservato nello spirito. « Comune tutto l’anno tanto nelle basse, quanto nelle alte Kolla » (A.). Sp. 1394. Cinnyris osiris (Fixsci). Nectarinia Jardinei, Heugl. (nec Verr.) op. cit. p. 227. Cinnyris osiris, Shelley, Mon. Nect. p. 215, pl. 64, f. 1. Sei esemplari. a. (696) 7. Gascianè (Scioa) 29 Agosto 1878 « Iride scura; becco e piedi neri » (A.). b. (694) 7. Gascianè 29 Agosto 1878 (A.). c. (693) 4 » » » » (A.). ‘ d. (695) dt. » » » » (A.). e. (697) 7 » » » 2 IMA): f. (4) 7. Ambo-Karra 13 Luglio 1882 (A.). Tutti questi esemplari sono adulti in abito perfetto. Si osserva nei medesimi una certa differenza nel colore verde splendente della testa, del collo e del dorso, che nel primo ed anche nel secondo ha bellissimi riflessi bronzati, mentre negli altri quel colore è di un verde dorato più puro, ed il dorso presenta riflessi azzurri molto cospicui. « Non mi sono avveduto che questa specie risalga nelle Kolla elevate. I primi cinque individui furono da me uccisi sovra certi fiorellini bianchi, caliciformi, di una pianta erbacea a me ignota; non mi riuscì di vedere che una sola femmina, che sfuggi al colpo » (A.). Sp. 155. Cinnyris affinis (Ripr. Nectarinia affinis, Heugl., op. cit. p. 232. Cinnyris affinis, Shelley, Mon. Nect. p. 239, pl. 74 Sei esemplari. (141) UCCELLI DELLO SCIOA 125 a. (1317) 7. Denz (Scioa) 16 Giugno 1880 « Iride scura; becco e pied: neri » (A.). Esemplare adulto in abito perfetto, con ciufti di color arancio sui lati del petto. b. (155) 7. Mahal-Uonz 6 Aprile 1877 (A.). EMI) » 21 » >» (A. d. (269) 7. Kolla di Mantek 4 Giugno 1877 (A.). e. (359) 7. Mahal-Uonz 21 Agosto 1877 (A.). f. (363) . » 23 » DIAZ). Gli ultimi cinque esemplari sono stati conservati nello spirito. Sp. 156. Chalcomitra cruentata (kiP.). Nectarinia cruentata, Heugl., op. cit. p. 228. Cinnyris cruentatus, Shelley, Mon. Nect. p. 259, pl. 80. Sette esemplari. a. (506) 7. Torrente Duleccia 22 Maggio 1878 « Iride scura; becco e piedi neri » (A.). b. (1313) 7. Denz (Scioa) 13 Gennaio 1880 (A.). c. (1358) 7. Kolla di Ainié-Kaffaguè 8 Settembre 1880 (A.). Individui adulti in abito perfetto ; il primo ed il terzo sono un poco più grandi del secondo ed hanno alcune piume verdi dorate sul confine fra il nero ed il rosso della gola. d. (1514) 9. Denz (Scioa) 13 Giugno 1880 « Iride scura; becco e piedi neri » (A.). e. (1321) ®. Sciotalit (Scioa) 20 Giugno 1880 (A.). f. (1315) 7 juv. Denz 14 Giugno 1880 (A.). L'ultimo è un maschio giovane, simile alle femmine, ma colla parte anteriore del collo di color rosso. g. (263) 7. Mabal-Uonz 1 Giugno 1877 (4.). Esemplare conservato nello spirito. Fam. Meliphagidae. Sp. 137. Zosterops poliogastra, Heuat. Zosterops poliogastra, Heugl., Ibis, 1861, p. 357, pl. XII. — Hartl., Journ. f. Orn. 1865, p. 9. — Heugl., op. cit. p. 412. Nove esemplari. 126 T. SALVADORI (142) a. (446) 7. Let-Marefià 11 Gennaio 1878 « Iride fosca; becco nero; piedi celestognoli » (A.). b. (464) 7. Let-Marefià 11 Marzo 1878 « Iride nocciola; becco nero corneo; piedi cenerini-celestognoli » (A.). c. (483) J. Foresta di Fecherié-Ghem 4 Aprile 1878 (A.,. d. (470) 9%. Let-Marefià 16 Marzo 1878 (A.). e. (—) g'. Let-Marefià 30 Gennaio 1882 (A.). f. (154) — Mahal-Uonz 6 Aprile 1877 (A.). g. (198) 9. » 26» (A: h. (362) — » 23 Agosto » (A.). i. (372) — Kolla di Mantek 28 Agosto 1877 (A... Gli ultimi quattro esemplari per essere stati conservati nello spirito sono grandemente scolorati. Le femmine non differiscono dai maschi. La figura citata mostra il petto ed i fianchi tinti di color ci- nereo volgente al violaceo chiaro, mentre invece quelle parti sono di color grigiastro ; l'addome è bianchiccio, tinto lievemente di giallo lungo il mezzo. « Abita i macchioni e le foreste ed è difficile ucciderla. Nello stomaco del secondo esemplare rinvenni semenze di pianta legnosa ed alcuni residui d’ insetti » (A.). L’ Antinori ha inviato un nido e due uova, siccome apparte- nenti a questa specie. Il nido ha forma di borsa piuttosto pro- fonda, colla parte superiore alquanto ristretta e coll’ apertura alla sommità. Esso è intessuto esclusivamente con sottili e lunghe foglie di graminacee. Le due uova sono piuttosto globose e di color celeste pallido, senza alcuna macchia. Diam. magg. 0%, 017- 0%, 016; diam. min. 0%, 014. La riproduzione di questa specie non si conosceva ancora. Fam. Brachypodildae. Sp. 138. Pyenonotus arsinoe (Licar.). Pycnonotus arsinoe, Heugl., op. cit. p. 396. — Sharpe, Cat. B. VI, p. 148 (Scioa, Harris). Quattro esemplari conservati nello spirito. a. (—) — Mahal-Uonz — Marzo 1877 (A.). b. (206) — » 27 Aprile » (4. (148) 1 UCCELLI DELLO SCIOA Te7 e. (265) — Mahal-Uonz 2 Giugno 1877 (A.). d. (279) — ; Tei CRC « Il nido trovasi d'ordinario fra le siepi, in vicinanza dell’ a- bitato » (A.). Due nidi e quattro uova fanno parte della collezione. I nidi hanno forma di tazza e poggiano sulla biforcazione di un ramo; la loro parte esterna è fatta con steli più grossolani di varie piante; segue uno strato fatto con steli e foglie di grami- nacee e finalmente nell'interno sono tapezzati da sottili radici, Le quattro uova sono di color bianco-rossigno con numerose e fitte macchie e punteggiature di color bruno-fegatoso. Diam. magg. 0", 022; diam. minore 0, 0175. Fam. Timeliidae. Sp. 189. Crateropus leucopygius (Ripr.). Ixos leucopygius, Rùpp., Neue Wirbelth. p. 82, tab. 30, f. 1. Crateropus limbatus, Rupp., Syst. Ueb. p. 48 (Scioa, Harris). — Heugl., op. cit. p. 392. Crateropus leucopygius, Heugl., op. cit. p. 390. — Sharpe, Cat. B. VII, p. 476 (Scioa, Harris). — Shelley, Ibis, 1884, p. 48. Kakati, Scioa (Antinori). Sei esemplari. a. (489) 7. Let-Marefià (Scioa) 13 Aprile 1878 « Iride rosso-rubino ; becco nero; piedi scuri cornei » (A.). Db. (527) 7. Let-Marefià 29 Maggio 1878 (A.). c. (47) 2. Wanen-amba 24 Settembre 1876 « Iride rosso-granatino » (A.). d. (490) 9. Let-Marefià 13 Aprile 1878 (A.). e. (5928) 2. » 28 Maggio » (A. Si osservano lievi differenze in questi esemplari, alcuni un poco più scuri di altri. f. (133%) — Mahal-Uonz 20 Marzo 1877 (4.). Esemplare conservato in spirito. « Ha costumi molto somiglianti a quelli degli Amydrus. Vive in famiglie di otto a dodici individui, ed è come i suoi conge- neri molto clamoroso. Presso Let-Marefià è comunissimo tutto l’anno » (A.). 128 T. SALVADORI (144) Sp. 140. Bradypterus cinnamomeus (RipP.). Sylvia (Salicaria) cinnamomea, Rupp., Neue Wirbelth. Vòg. p. 111, tab. 42, f. 1 (fig. mediocris). Bradypterus cinnamomeus, Heugl., op. cit. p. 275. — Sharpe. Cat. B. VII, p. 114. a. (1269) £. Sciotalit 12 Marzo 1880 « Iride castagno; becco corneo chiaro; piedi nocciola » (A). Esemplare adulto, appena riconoscibile nella * mediocrissima figura del Ruùppell, per cui ho pensato di darne la descrizione compiuta. Debbo la sua determinazione allo Sharpe. Supra brunneus, pileo infuscato fere fuliginoso, uropygio ru- fescentiore; superciltis, a naribus ortis, albidis; loris et fascia post- oculari fuscis; corpore subtus rufo, gula et abdomine medio albis, vix rufescente tinctiss alis fuscis, tectricibus et margine externo re- migum dorso concoloribus; cauda brunneo-castanea. « Iride ca- stanea; rostro pallide corneo; pedibus corylinis ». Long. tot. 0%,150; al. 0,059; caud. 0%,065; rostri 0%,011: tarsi 09,021. Sp. dl. Camaroptera brevicaudata (RiPP.). Sylvia brevicaudata, Rupp., Atlas, Vòg. p. 53, tab. 356. Camaroptera brevicaudata, Heugl., op. cit. p. 281. — Sharpe, Cat. B. VII, p. 168. Tre esemplari. a. (262) — Kolla di Mahal-Uonz 1 Giugno 1877 (A.). db. (915) 7. Daimbi (Adda Galla) 2 Maggio 1879 (A.). e) 9 Maggio 1882 « Iride nocciola; becco nero; piedi carnicini » (A.). Il primo esemplare è stato conservato nello spirito ed è perciò grandemente scolorito. La femmina non differisce dal maschio. « Il secondo esemplare fu ucciso sulla siepe intorno all’ abi- tazione » (A.). (145) UCCELLI DELLO SCIOA 129 Sp. 142, Sylvietta micrura (Ripr. 'Proglodytes micrurus, Ripp., Neue Wirbelth. Vòg. p. 109, t. 41, f. 1 (1835). Olygocercus rufescens, Heugl. (nec Vieill.), op. cit. p. 236. sylviella micrura, Sharpe, Cat. B. VII, p. 154. 2 Sylviella leucopsis, Rchnw., Orn. Centralb. 1879, p. 114. — Fischer et Rehnw., Journ. f. Orn. 1879, p. 355. — Sharpe, Journ. f. Orn. 1882, p. 346. Due esemplari. a. (699) 7. Ambo-Karra (Scioa) 29 Agosto 1878 « Iride castagno ; becco corneo; piedi rossastri » (A4.). 5. (1378) 7. Kolla di Aigaber 28 Ottobre 1880 « Iride scura; becco corneo chiaro; piedi carniciui » (A.). Ambedue similissimi fra loro, colla fascia sopraccigliare , la parte anteriore delle gote, ed il mento di color bianco, per cui sembrano corrispondere colla Sylvie/la leucopsis, Rehnw., che lo Sharpe non vuole riconoscere come distinta , credendola fondata sopra esemplari non adulti, la quale cosa non so quanto sia esatta, mentre i due esemplari soprannoverati sembrano al tutto adulti. « Il primo esemplare fu ucciso entro una foresta di Mimose lungo il Gascianè » (A.). Sp. 145. Prinia murina (Hevctr.). Drymoeca murina, Heugl., Ibis, 1859, p. 9). — Id., Orn. N. O. Afr. I, p. 24l. Prinia mystacea, « Ripp. » Sharpe, Cat. B. VII, p. 191 (partim). Dimbvit, Adda Galla (Antinori). Quattro esemplari. a. (927) 9. Daimbi (Adda Galla) 7 Maggio 1879 « Iride castagno chiaro ; becco nero; piedi carnicini » (A4.). b. (258) — Mahal-Uonz 30 Maggio 1877 (A.). e. (266) — » 2 Giugno » (4... Gli ultimi due esemplari, conservati nello spirito, sono molto scolorati. Tutti hanno il becco interamente nero. T. SALVADORI. 9 130 T. SALVADORI (146) d. (301) pull. Mahal-Uonz 11 Luglio 1877 (A.). Nidiaceo conservato nello spirito, di color grigio-rossigno su- periormente, colle parti inferiori bianchiccie, volgenti al rossigno sull’ addome e sulle tibie. Non sono certo della esatta determi- nazione di questo esemplare. Secondo l’Heuglin, questa specie si distingue dalla P. systacea, Riupp., pel becco nero, pel colore fuliginoso cupo del pileo, pei lati del petto alquanto scuri e per altre differenze. Lo Sharpe invece la riunisce alla P. mystacea, Rùpp. L'Antinori ha inviato due uova che sembrano riferibili a questa specie, giacchè egli dice che appartengono alla più piccola delle specie che egli riferisce al genere Cisticola, ma che nel Catalogo manoscritto lascia indeterminata. Queste due uova sono di colore verde-celestognolo e fittamente punteggiate di grigio. Diam. magg. 0, 0185; diam. min. 0%, 0195. Sp. 144. Cisticola robusta (RiPP.). Drymoica robusta, Rupp., Syst. Ueb. p. 35, 56, n. 123, tab. 13 (1845) (Scioa). Cisticola robusta, Heugl., op. cit. p. 254 » Malzaci, Heugl., op. cit. p. 255 » erythrogenys, Sharpe (nec Riipp. ); Cat BV: p0275 Sedici esemplari. a. (256) 7. Mahal-Uonz 530 Maggio 1877 « Iride castagno; becco nero corneo; piedi carnicini » (4.). 6. (134) — Mahal-Uonz 20 Marzo 1877 (A.). c. (140) — » 201 N >» A). d. ( 205) — » 28 » » (A.). e. (272) — »- È‘ 6 Giugno » (A... « Mi fu portato questo esemplare insieme con quattro uova » (A.). f. (318) — Mahal-Uonz 6 Agosto 1877 (A.). 9g. (322) — -_» » » » (A.). h. (374) — » 30 » D''A). Gli ultimi sette esemplari sono stati conservati in spirito e sono alquanto scolorati. :. (567) & (?) Valle di Rugghiè 14 Giugno 1878 (A.). (147) UCCELLI DELLO SCIOA 181 Questo esemplare è alquanto più piccolo dei precedenti . per cui dubito che sia una femmina, anzichè un maschio. ). (257) 9 (?) Mahal-Uonz 30 Maggio 1877 (A.). k. (321) 9(?) » 6 Agosto » (4... L. (329) L(?) > 12 (od 8) Agosto 1877 (A.). (Gli ultimi quattro esemplari, simili fra loro, differiscono dai pre- cedenti soltanto per le dimensioni minori. m. (275) — Mahal-Uonz 15 Giugno 1877 (A.). n. (261) — » 1 » >» (A.) o, (319) pull. D 6 Agosto » (4.) p. (320) pull. » 20! > Bi (A). (rli ultimi quattro esemplari sono giovani a diverso grado di sviluppo; gli ultimi due sono nidiacei, ma non differenti nel co- lorito dai due precedenti; essi sono notevoli per avere le parti in- feriori di color giallo chiaro, tranne l’ addome, il sottocoda e le tibie di color rossigno. L’ Antinori nelle sue note fa osservare che gli ultimi due sono giovani dell’ esemplare N. 318. Egli dà di quello segnato col numero 275 la seguente descrizione : « Supra olivaceo-rubiginosa, nigricante strioluta, subtus saturate sulphurescente jalina; subcaudalibus et hypochondris delicate vu- fescente lavatis; tibialibus rufescentioribus; remigibus rectricibusque nigris leonino colore marginatis et terminatis; rostro nigricante- corneo, mandibula cerino-flava; iride castanea; pedibus incarnatis ». Questa specie si riconosce abbastanza facilmente alle sue grandi limensioni ed alle forme robuste, come pure al colore rossigno della cervice e della base delle remiganti. Io non credo, come vorrebbe lo Sharpe, che la femmina di questa specie, notevolmente più piccola del maschio, sia la Cisl cola erythrogenys, Ripp., nella quale invece parmi di ricono- scere la C. marginalis, Heugl. Infine io credo fermamente che alla C. robusta sia da ri- ferire la C. flaveola, Heugl., la quale sarebbe fondata sopra giovani di quella specie, e difatti ai quattro giovani w, x, 0, p, soprannoverati si attaglia perfettamente la descrizione della C. flaveola. 132 T. SALVADORI (148) L’Antinori attribuisce alla Cisticola robusta tre nidi e dieci uova che fanno parte della collezione. I nidi sono di forma ovale con apertura laterale, intessuti di oraminacee e sostenuti da steli di queste piante, essi sono simili a quelli della Cisticola chiniana. Le uova sono di due sorta, ed io dubito, che appartengano a due specie distinte: quattro, indicate chiaramente col nome di €. robusta, sono notevolmente più grandi di quelle della Cisticola ehiniana, di color bianco-verdognolo e fittamente punteggiate di bruno. Diam. magg. 0", 0235 - 0%, 023; diam. min. 0%, 016. Io non so nascondere l’ impressione che queste uova mi sembrano troppo grandi per essere della C. robusta. Le altre sei uova sono più piccole delle precedenti, di color verdognolo, con macchie bruniccie piuttosto grandi ed irregolari. Diam. magg. 0%,022-0%,019; diam. min. 0%,015-0%,014. L'Anti- nori indica queste uova come trovate nel nido N. VI, e proba- bilmente uova e nido appartengono realmente alla Cisticola ro- busta. Egli nota che posteriormente gli furono portate altre quattro uova, che probabilmente sono le 4 sopra descritte, entro nidi consimili. Sp. 145. Cisticola erythrogenys, Rirr. Sylvia (Cisticola) erythrogenys, Ripp., N. W. p. 111. Drymoica erythrogenys, Rùpp., Syst. Ueb. p. 34, tab. 12. — Heugl., Ibis, 1869, p. 95. — Finsch, Tr. Zool. Soc. VII, p. 231 (1870). ‘? Cisticola erythrogenys, Heugl., Orn. N. 0. Afr. p. 250. Drymoeca marginalis, Heugl., Syst. Ueb. n. 175. » marginata, Heugl., Ibis, 1869, p. 94, pl. 1, f. 1. Cisticola marginata, Heugl., Orn. N. O. Afr. I, p. 248. » marginalis, Sharpe, Cat. B. VII, p. 258 (syn. emend.). a. (—) Senza cartellino. Questo esemplare, conservato nello spirito, è stato esaminato dallo Sharpe, e determinato col nome di Cisticola marginatlis, Heugl., ed io non dubito che questa determinazione sia esatta, giacchè egli ha potuto esaminare il tipo dell’ Heuglin. Ma io credo nello stesso tempo che sia questa la specie che il Rùppell dlescrisse e figurò col nome di Drymoica erythrogenys, nome che secondo me a torto, come ho detto precedentemente, è stato (149) UCCELLI DELLO SCIOA 185 attribuito dallo Sharpe alla C. robusta, giacchè la C. erythro- genys, quale fu rappresentata dal Ruppell, differisce dalla C. ro- busta, non solo per le dimensioni minori e per conformazione più snella, ma anche pel colorito rossigno tanto sulle parti supe- riori, quanto sulle inferiori. Si noti inoltre che l'individuo sud - detto, determinato dallo Sharpe per C. marginalis, presenta sui lati del petto alcune caratteristiche linee scure, che sono appunto menzionate nella descrizione ed indicate nella figura del Riùppell. Sp. 146. Cisticola lugubris (RirP.) Drymoica lugubris, Rupp., Syst. Ueb. p. 32, tab. 11. Cisticola lugubris, Heugl., op. cit. p. 251. — Sharpe, Cat. B. VII, p. 280. Tre esemplari. . (341) — Tuor-Hamesh 18 Agosto 1877 (A.). . (342) — » » » DIC (45): c. (969) 7. Valle di Rugghiè 15 Giugno 1878 (A.). Q Sa I primi due esemplari sono stati conservati nello spirito. Questa specie è ben distinta pel colore rossigno della testa , pel color nero dominante sul dorso e pel color rossigno della base delle remiganti. « Frequente nei campi d'orzo e nei prati di Tuor-Hamesh » (A.). Sp. 147. Cisticola chiniana (Smirz). Cisticola cantans, Heugl., op. cit. p. 252. » subruficapilla, part., Sharpe, Cat. B. VII, p. 283. Ciaraba, Galla (Antinori). Sette esemplari. a. (935) y. Daimbi (Adda Galla) 11 Maggio 1879 < Iride nocciola : becco nero; piedi carnicini » (A.). h. (920) 9. Daimbi 3 Maggio 1879 « Iride castagno; becco seuro corneo: piedi carnicini » (A.). e. (—) 2. Daimbi Aprile 1882 (A.). La femmina non differisce sensibilmente dai maschi. d. (159) — Mahal-Uonz 8 Aprile 1877 (A.). e. (230) — » 25 Maggio » (A... 184 T. SALVADORI (150) f. (264) — Mahal-Uonz 2 Giugno 1877 (A. g(I) » 6 Agosto >» (A.). Gli ultimi quattro esemplari sono stati conservati nello spirito e sono perciò notevolmente scolorati. Questa specie somiglia alquanto alla C. /ugubris, Rùpp., avendo come essa la testa rossigna e quasi le stesse dimensioni, ma si distingue facilmente pel dorso molto più chiaro, grigio, con strie nericcie lungo il mezzo delle piume e per le remiganti senza tinta rossigna alla base. Secondo lo Sharpe, la C. chiniana non sarebbe che una razza maggiore della C. subruficapilla (Smith). « Col nome di Ciaraba sono chiamate anche altre specie con- generi » (A.). Sp. 148. Cisticola cinerascens, HeuL.? Cisticola cinerascens, Heugl., op. cit. p. 264. — Sharpe, Cat. B, VII, p. 248 Quattro esemplari. a. (159) — Mahal-Uonz 8 Aprile 1877 (A... b. (237) — » 25 Maggio » (A... e. (264) — » 2 Giugno >» (4.) d.(—) — » 6 Agosto » (4... Tutti quattro gli esemplari sono alquanto scolorati per essere stati conservati nello spirito. L’Antinori, nelle sue note ms., de- scrive l esemplare 264 nel modo seguente : « Capite supero et cervice cervino-fulvis, minime nigricante strio- latis, auchenio pallidiore; scapularibus, interscapulio, tergo, tertia- riisque fumoso-nigris, LATE ET CONSPICUE CINEREO-FULVESCENTE MARGINATIS; %ropygio cinereo-murino immaculato, remigibus fu- mosis exterius cinnamomeo marginatis, magis magisque basin versus; rectricibus pallide fumosis, subtus cinerascentibus, omnibus ante apicem albicantem macula nigra mnotatis; subtus sericeo-albescens. hiypochondris el pectoris lateribus cinerascente adumbratis; lateribus colli, tibialibus et subcandalibus pallide cervino adumbratis; super- ciliis fusco-canescentibuss iride castanea; rostro corneo; pedibus in- carnatis. Statura media » (A.). (151) UCCELLI DELLO SCIOA 135 Long. tot. 0,135; al. 0,060; caud. 0,055; rostri 00,012; tarsi 0,023. Lo Sharpe ha esaminato due degli esemplari soprannoverati e li ha determinati col nome di Cisticola cinerascens, Heugl. = concolor, Heugl. = swanzii, Sharpe; io accetto la sua deter- minazione, facendo però notare che gli esemplari annoverati non hanno le. piume del dorso uniformi, come egli descrive la C. ci- nerascens, ma nere nel mezzo con larghi margini cenerino-ful- vicci, per cui essi somigliano molto ai tre esemplari attribuiti alla specie precedente, C. cAimiana, dai quali differiscono princi- palmente per le dimensioni minori e per la tinta rossigna del margine esterno delle remiganti verso la base. « Frequente e forse stazionaria a Mahal-Uonz, sopra le siepi degli orti, sui cespugli e nei campi coltivati ad orzo, ove nidi- fica nei mesi di Maggio e di Giugno; pone il nido fra i fieni, servendosi degli steli delle graminacee per sostenerlo all’ altezza di un piede e più da terra. Le uova sono color verderame screziate di scuro » (A.). L'Antinori riferisce ad una medesima specie sette nidi con- trassegnati col N. VII e ventiquattro uova; ma siccome egli cita gli esemplari 257 e 264 come spettanti a detta specie, mentre invece essi spettano a due specie distinte, cioè l’ esemplare 257 alla C. robusta e l’ esemplare 264 alla C. cinerascens, perciò non sono ben certo a quale delle due specie siano da riferire quei nidi e quelle uova; tuttavia inelino a credere che almeno le uova spettino alla seconda specie, cioè alla C. cmmerascens, giacchè esse, molto simili fra loro, sono notevolmente più piccole di altre quattro che l’Antinori attribuisce alla C. robusta, e diversamente colorate. I nidi sono simili a quelli della Cistieola europea, sono cioé di forma ovale con un’ apertura laterale, intessuti di sottili gra- minacee e sostenuti da parecchi fusti di queste piante. Le ven- tiquattro uova inviate sono di color ceruleo-verdognolo e fittamente macchiettate di nericcio. Diam. magg. 0",020-0%,0195; diam. min. om, 015 -0%, 014. 156 T. SALVADORI (152) Sp. 149. Hemipteryx brunnescens (Heusr.). Cisticola brunnescens, Heugl., Journ. f. Orn. 1862, p. 289. Hemipteryx oligura, Heugl., Jbis, 1869, p. 136, pl. III, f. 3. — Jd., Orn. N. O Afr- I p=3270. Hemipteryx brunnescens, Heugl., Orn. N. 0. Afr. IV, p. LXXVI. Cisticola terrestris (Smith). — Sharpe, Cat. B. VII, p. 266. Due esemplari. a. (565) 9. Valle di Rugghiè 14 Giugno 1878 (A.). (== b. ) — Senza cartellino. Il secondo sesemplare è stato conservato nello spirito; ambedue sono simili fra loro, e corrispondono, meglio che ad altra figura, a quella citata della H. o&gura, col tipo della quale il primo esemplare è stato confrontato dallo Sharpe. La brevità notevole della coda m'induce a separare questa specie da quelle del genere Cisticola. Anche il Sundevall (Metà. nat. av. disp. tent. p. 6) ammette il genere Hemipteryx. Sp. 150. Aedon leucoptera (Ripr. Ssalicaria leucoptera, Riupp., Syst. Ueb. p. 38, Taf. 15 (1845) (Scioa). Aedon leucoptera, Heugl., op. cit. p. 279. — Schal., Journ. f. Orn. 1883, (Merumi). Erythropygia leucoptera, Sharpe, Cat. B. VII, p. 79. a. (984) — Ambo-Karra 12 Agosto 1879 « Iride castagno; becco scuro corneo » (A.). Esemplare adulto, simile alla figura del Rùppell; il pileo è di color grigio-bruno. L'Antinori nota questa specie come rara, e tale è realmente anche nei Musei, mancando perfino nel Britannico. Sp. 151. Bessornis semirufa (Rirr.). Bessonornis semirufa, Riupp., Syst. Ueb. p. 44, Taf. 21 (1845). Bessornis semirufa, Hengl., op. cit. p. 376. Cossypha semirufa, Sharpe, Cat. B. VII, p. 42. Sette esemplari. ( aa UCCELLI DELLO SCIOA 137 1. (249) g. Denz 27 Maggio 1877 « Iride scura; becco nero; piedi seuri > (A.). b. (476) 3. Sciotalit 21 Marzo 1878 « Iride castagna » (A.). e. (1282) g $ 5 Aprile 1880 (A.). d. (438) ®(?) Let-Marefià 26 Dicembre 1877 (A... e (802) ®. Sciotalit 19 Febbraio 1879 (A.). f. (1200) £ » 7 Gennaio 1880 (A.). Questi sei esemplari presentano lievi differenze; l'esemplare e è notevolmente più grande degli altri ed ha il dorso di colore più cupo, olivastro quasi ardesiaco; invece l’ esemplare 4, forse gio- vane, è notevolmente più piccolo, ma non diverso pel colorito dagli altri quattro. g. (156) — Mahal-Uonz 7 Aprile 1877 (A.). Conservato nello spirito. « Stazionaria » (A.). Sp. 152. Irania gutturalis (Gufr.). Cossypha gutturalis, Guér., Rev. Zool. 1813, p. 162. — Guér. et Lafr., Ferr. et Galin. Voy. Abyss. III, p. 201, pl. V (1847). — Cab., Journ. f. Orn. 1866, p. 51. — Newt., Ibis, 1868, p. 343. — Heugl., Journ. f. Orn. 1869, p. 149. — Finsch, Trans. Zool. Soc. VII, p. 243 (1870). — Sharpe et Dress., B. of Eur. TI, pl. 53, 54 (1872). — Dresser, Ibis, 1876, p. 78. Bessonornis gutturalis, G. R. Gr., Gen. B. I, p. 220 (1847). — Bp., Consp. I, p.- 301 (1850). — G. R. Gr., Hand-List, I, p. 265, n. 3874 (1869). Irania Finoti, De Fil., Arch. Zool. Mod. II, p. 381 (1863). Saxicola albigularis, Pelz., Sitzb. Ak. Wiss. Wien, XLVIII, p. 150 (1863). — Id., Journ. f. Orn. 1866, p. 49. — Cab., ibid. p. 51. Irania F'inoti, De Fil., Viaggio in Pers. p. 347 (1865). — Salvad., Atti R. Ac. Sc. Tor. III, p. 283 (1868). Bessornis albigularis, Tristr., Ibis, 1863, p. 89, pl. 1 Sylvia albigularis, Kriuper, Journ. f. Orn. 1869, p. 39. Bessornis gutturalis, Heugl., Orn. N. 0. Afr. I, p. 378 (1869). Trania albigula, Severtz., Turkest. Jevoth. pp. 65, 122 (1872). Cossypha (Irania) gutturalis, Blanf., East. Pers. Il pag. 161 (1876) Erithacus gutturalis, Seebh., Cat. B. V, p. 304 (1881). — Tristr., Fauna and Flora of Palest. p. 38. pl. VII (1884). a. (1359) 9? Kolla di Ainiè-Kaffaguè 9 Settembre 1880 « Iride castagno seuro; becco nero; piedi seuri » (A.). Quest esemplare, che è indicato come maschio, ma che io credo invece sia una femmina, è similissimo al tipo della Zrania Finoti. Defilippi, di Persia. 138 T. SALVADORI (154) Io sono sempre di opinione che questa specie debba essere se- parata dal genere Bessornzs, 0 Cossypha, nel quale anche lo Sharpe non l’annovera, e formare il tipo di un genere distinto ; in questa opinione il Blanford sembra inclinato a convenire. Che cosa poi questa specie abbia a fare col genere Erzthacus, per me è incomprensibile ! Sp. 159. Pinarochroa sordida (Rirp.). Saxicola sordida, Rupp., Neue Wirbelth. p. 75, tab. 26, f. 2. — Heugl., op. cit. p. 342. Pinarochroa sordida, Sharpe, Cat. B. VII, p. 20. Quattro esemplari. a. (—) — Licce 25 Ottobre 1876 (A.). b() — » 28 » > I(.)- e. (227) — Denz 12 Maggio 1877 (A.,. d. (—) — Mahal-Uonz 20 Marzo 1877 (d.). Tutti conservati nello spirito di vino. Sp. 154. Pentholaea melaena (Rirr.). Ssaxicola melas, Riipp., Neue Wirbelth. t. 28, f. 2 (1835). » melaena, Rtpp., Neue Wirbelth. p. 77 (1835). ? Sylvia pammelaena, Harris, op. cit. p. 414 (Scioa). Pentholaea melaena, Heugl., op. cit. p. 364. — Sharpe, Cat. B. VII, p. 19 (Scioa, Harris). Sedici esemplari. a. (95) 7. Licce (Scioa) 16 Ottobre 1876 «Iride, becco e piedi scuri » (A.). h. (56) #. Licce 16 Ottobre 1876 (A.). 58) @. Liece 4 Novembre 1876 (A.). d. (559) 7. Monte Herrer (Galla) 12 Giugno 1878 (d.). e. (7145) 9. Denz 11 Dicembre 1878 « Iride scura: becco nero corneo: piedi neri » (4.). f. (748) 9. Let-Marefià 17 Dicembre 1878 (A.). g- (767) y. Denz 11 Gennaio 1879 (A.). h. (1284) 9. Denz 16 Aprile 1880 (A.). Non trovo differenze tra i maschi e le femmine. (155) UCCELLI DELLO SCIOA 139 î. &@) — Licce 29 Ottobre 1876 (A.). EE) >» » >» 2.35 k. (138) — Mahal-Uonz 21 Marzo 1877 (A.). I. (181) — » 23 Aprile >» (A... m. (742) 2. Denz 11 Dicembre 1878 (A.). n. (—) Senza cartellino. 0. (—) » » Pain . Gli ultimi otto esemplari sono conservati nello spirito. « Comune a Licce, sopra le roccie che fiancheggiano i torrenti in basso ed in alto delle Kolla, o terre basse e profonde » (A.). Sp. 155. Thamnolaea semirufa (Ripr.). Saxicola semirufa. Rupp., Neue Wirbelth. p. 74, Taf. 25, f. 1, 2 (18395). Myrmecocichla Quartini, Bp., Compt. Rend. XXXVIII, p. 7 (juv.) (1854). Thamnolaea semirufa, Heugl., op. cit. p. 368. — Sharpe, Cat. B. VII, p. 51. Thamnolaea Quartini, Heugl., op. cit. p. 366. Quindici esemplari. a. (102) 7. Licce 24 Novembre 1876 (A.). 5. (285) 7. Mahal-Uonz 23 Giugno 1877 « Iride castagno; becco e piedi seuri » (A.). e. (604) 7. Let-Marefià 13 Luglio 1879 (A.). d. (1191) dg. ; 28 Dicembre 1879 (A.). e. (1280) 2. Denz (Scioa) 5 Aprile 1880 (A.). Tutti questi esemplari sono adulti; la femmina è simile ai maschi. f. (67) ® juv. Liece 4 Novembre 1876 « Iride scura; becco nero: piedi scuro neri » (A.). 4g. (576) 9 juv. Torrente Bulbulà (Galla) 20 Giugno 1878 (A.). h. (1192) .2 juv. Let-Marefià 28 Dicembre 1879 « Iride fosca » (A.). Gli ultimi tre esemplari sono giovani, simili alla fig. 2 del Rippell, e corrispondono alla descrizione della Myrmecociehla Quartini, Bp. Essi difteriscono fra loro per non avere egualmente sviluppata la stria giallo-fulva lungo il mezzo della gola; quella fascia è larga nel primo degli ultimi tre esemplari, appena in- dicata nell’ ultimo, nel penultimo in uno stadio intermedio. Inoltre nel primo dei tre ultimi esemplari, una piuma di color fulvo 140 T. SALVADORI (156) cannella, segno del principio della muta, si trova sull’ addome, in mezzo alle altre scure. L’Antinori ha indicato gli ultimi tre individui tutti come fem- mine, ma io dubito che egli abbia fatto ciò sotto l’ impressione che essi dovessero essere le femmine della Thamnolaea semirufa; anzi questa cosa egli decisamente afferma nelle sue note mano- scritte, discorrendo dell’ esemplare 576, ma è contraddetta dal fatto che l’ esemplare 1280, raccolto posteriormente, è indicato come femmina, ed è in tutto simile aì quattro maschi precedenti. î. (—) g'. Let-Marefià 30 Gennaio 1881 « Iride scura; becco e piedi neri » (4.). Esemplare simile agli adulti, ma in abito imperfetto, colle grandi cuopritrici delle ali, colle remiganti e colle timoniere di color nero-bruno, marginate di rossigno; sulla testa, sul dorso e sulla gola alcune piume bruniccie marginate di rossigno; sul- l'addome alcune piume con fascie nere e rossigne. I seguenti sei esemplari sono stati conservati nello spirito : j. (130) — Mahal-Uonz 18 Marzo 1877 (A.). k. (131) — » » » » (A.). I. (141) — » Dil: » » ur): m. (190) — » 26 Aprile » (4. Questi quattro esemplari sono adulti, simili aì primi cinque. ». (132) — Mahal-Uonz 18 Marzo 1877 (A.). o. (157) — » 7 Aprile » (4... Gli ultimi due esemplari sono simili ai tre giovani ed hanno com’ essì la macchia rosso-cannella sulla gola. « Trovasi tutto l'anno entro il bacino di Let-Marefià, sui colli e sui monti che lo attorniano. Rara in Licce; abita le terre in- gzombre da pietre, in prossimità dei terreni coltivati » (A.). Sp. 156. Thamnolaea alboscapulata (RiPP.). Saxicola albiscapulata, Rupp., Neue Wirbelth. p. 74, Taf. 26, f. 1 (1835). Phamnolaea caesiogastra, Bp., Compt. Rend. XXXVIII, p. 7 (1854) (2). — Heugl., op. cit. p. 368. Thamnolaea alboscapulata, Heugl., op. cit. p. 367. — Sharpe, Cat. B. VIL p. 50. (157) UCCELLI DELLO SCIOA 14l Dieci esemplari. a. (112) 7. Licce 7 Gennaio 1871 (A.). 5. (211) 7. Mahal-Uonz 30 Aprile 1877 (4.). Cc: (398) gL » 20 Agosto » (A.) d. (1367) —. Kolla di Subboi-Kuri 15 Ottobre 1880 « Iride fosca; becco e piedi neri (A.). e. (1368) 7. Kolla di Subboi-Kurì 13 Ottobre 1880 (A.). Tutti gli esemplari soprannoverati hanno le piccole e medie cuopritrici delle ali bianche; i primi due hanno sotto il nero del petto una sorte di fascia trasversale non bene definita, di color fulvo-bianchiecio, mentre negli altri tre il colore fulvo-can- nella delle parti inferiori giunge fino al nero del petto. f. (98) ®. Licce 20 Novembre 1876 « Iride seura ; becco e piedi neri » (A.). g- (129) 9. Mahal-Uonz 18 Marzo 1877 (A.). Le due femmine differiscono dai maschi per avere le piccole e medie cuopritrici delle ali nere come le grandi, per cui esse man- cano della grande e cospicua area bianca, distintivo dei maschi. h. (128) #. Mahal-Uonz 18 Marzo 1877 (A.). i. (202) d. ; 27 Aprile » (A). 57 (215) J. » 1 Maggio > (A) Tre esemplari adulti conservati nello spirito. « Frequente in alcune località basse delle Kolla: è comunis- sima in Mahal-Uonz; la si vede sopra le siepi ed i tetti delle case » (A.). Fam. Turdidae. Sp. 157. Geocichla piaggiae (Bovv.). Turdus fauve ou roux, Lefebr., Abyss. Ois. p. 168. » Gurneyi, Heugl. (nec Hartl.), Orn. N. O. Afr. I, p. 384 (1869). » Piaggiae, Bouv., Bull. Soc. Zool. France, 1877, p. 456. Geocichla piaggii (!), Seebh., Cat. B. Brit. Mus. V, p. 171, pl. XI (1881). Sel esemplari. a. (478) 9. Foresta di Fecherié-Ghem 31 Marzo 1878 « Iride nocciola; becco nero, piedi scuri » (A.). b. (962) 7. Fecheriè-Ghem 5 Luglio 1879 « Iride color fumo; becco ne- rastro: piedi rossastri » (A.). 142 T. SALVADORI (158) c. (1205) ®. Fecheriè-Ghem 18 Gennaio 1880 « Iride castagno scuro: Lecco nero-corneo ; piedi nocciola » (A.). d. (1219) 7. Fecheriè-Ghem 24 Gennaio 1880 (A.). ee) » — Novembre 1881 (A.). Tutti questi esemplari sono adulti e simili fra loro. J. (973) juv. Fecheriè-Ghem 29 Luglio 1879 « Iride seura ; becco corneo chiaro; piedi giallo-carnicini » (A.). “semplare giovanissimo , appena sortito dal nido, colla coda brevissima ; esso è molto diverso dagli adulti; ha le parti supe- riori di color bruno-olivastro con strie chiare, rossigne, lungo il mezzo delle piume; le parti inferiori sono di color rossignò chiaro colle piume dei lati del collo, del petto e dell’ addome con larghi margini neri, quasi confluenti, per cui le parti infe- riori presentano un disegno a squame nere; il mezzo della gola è rossigno senza macchie; il sottocoda ed il mezzo dell’ addome bianchi, tinti di fulvo. Sulle ali sono ben distinte le due fascie bianche, formate da macchie all’ apice delle medie e grandi cuo- pritrici delle ali. Il giovane di questa specie non era stato ancora descritto. Nota l’Antinori che questo uccello si trova tutto l’anno nella foresta di Fecheriè-Ghem, ma che è difficile da uccidere, giacchè sta nel più folto della foresta e spesso sul terreno in cerca di vermi. 158. Psophocichla simensis (RirP.). Merula (Turdus) simensis, Ripp., Neue Wirbelth. p. 81, Taf. 29, f. 1. Turdus semiensis, IHeugl., op. cit. p. 380. Geocichla simensis, Seebh., Cat. B. Brit. Mus. V, p. 183 (Scioa, Harris). Otto esemplari. a. (52) 7. Licce (Scioa) 14 Ottobre 1876 « Iride scura; becco corneo giallo; piedi color corneo » (A.). b. (59) 7. Licce 27 Ottobre 1878 (A.). c. (762) “. Alture di Fecheriè-Ghem 6 Gennaio 1879 (A4.). d. (1223) 7. Foresta di Fecheriè-Ghem 27 Gennaio 1880 « Iride castagno scuro; becco nero e giallo; piedi verdastri » (A.). e. (61) %. Licce 28 Ottobre 1876 (A.). RE 9 Novembre » (A.). (159) UCCELLI DELLO SCIOA 143 g. (7163) 9. Altare di Fecheriè-Ghem 6 Gennaio 1879 (A.). h. (1239) 9. Foresta di Fecheriè-Ghem 25 Febbraio 1880 « Tride ca- stagno scuro; becco giallo e bruno; piedi cenerini-verdastri » (A.). Non trovo differenze sensibili tra i maschi e Ie femmine. Alcuni esemplari hanno le parti inferiori tinte di colore giallo- ocraceo più vivo di altri. Scrive l’Antinori che questa specie era comune in Licce e che nei mesi di Ottobre e di Novembre si vedeva frequentemente al mattino ed alla sera sui tetti delle capanne. Sp. 159. Turdus abyssinicus, Gy. Turdus olivacinus, Bp., Consp. I, p. 273 (1850). — Heugl., op. cit. p. 382. Peliocichla olivacina, Cab., Journ. f. Orn. 1882, p. 319. 'Turdus abyssinicus, Seebh., Cat. B. Brit. Mus. V, p. 228 (Scioa, Harris). Quattordici esemplari. a. (452) g. Sciotalit 4 Febbraio 1878 « Iride scura ; becco arancio; piedi aranci » (A.). b. (482) 7. Fecherié-Ghem 4 Aprile 1878 « Iride castagno, becco giallo- arancio ; piedi giallastri » (A.). e. (655) 9. Fecherié-Ghem 5 Ottobre 1878 (A.). d. (741) ®. Denz 11 Dicembre 1878 « Iride color fumo; becco rosso. arancio; piedi giallo-arancio » (A.). e. (7164) 7. Fecherié-Ghem 9 Gennaio 1879 (A.). TALE » 19 » » «Iride nocciola-seuro; becco rosso: piedi aranci » (A.). g- (783) 7. Fecheriè-Ghem 27 Gennaio 1879 (A.). h. (184) 9. » » » > (A. î. (1304) 9. Sciota Mander 5 Giugno 1880 « Becco nero-giallo; piedi gialli » (4... ; Nessuna differenza sensibile fra i maschi e le femmine. In alcuni esemplari il mezzo dell'addome è bianchiccio, mentre nella maggior parte è tinto di fulvo-ocraceo. Esemplari conservati nello spirito : j. (115) — Mahal-Uonz 10 Marzo 1877 (A.). k. (125) — Ai a SA UÈ (126) —_ » » » » (A.). m. (186) — » 25 Aprile » (A.). n. (204) — » 200 MICA.) 144 T. SALVADORI (160) « Non raro in tutte le stagioni in Arramba e Ankober; sì ap- prossima alle case e spesso si posa sulle siepi degli orti e sui leeni delle Zeribe: nidifica in Febbraio entro le foreste di queste Kolla » (A.). Fam. Saxicolidae. Sp. 160. Monticola cyvanus (Liv.). MLonticola eyana, Heugl., op. cit. p. 371. » cyanus, Seebh., Cat. B. Brit. Mus. V. p. 317. Due esemplari. a. (91) 9. Licce (Scioa) 14 Novembre 1876 « Iride scura: becco e piedi neri » (A.). b. (—) 7? Let-Marefià 17 Febbraio 1883 (Nakarè). Il secondo esemplare è di color ceruleo più uniforme. Sp. 161. Monticola saxatilis (Linx.) Monticola saxatilis, Heugl.., op. cit. p. 370. — Seebh., Cat. B. Brit. Mus. Vap=2318: Due esemplari. a. (142) yY ad. Mahal-Uonz 21 Marzo 1877 (A.). b. (1370) 4 juv. Aigaber 18 Ottobre 1880 « Iride, becco e piedi scuri » (A.). Il maschio adulto è stato conservato nello spirito di vino. Sp. 162. Monticola rufocinerea (RiPP.). Saxicola rufocinerea, Rùupp., Neue Wirbelth. Vòg. p. 76, tab. 27 (1835). Thamnolaea rufocinerea, Heugl., op. cit. p. 369. Monticola rufocinerea, Seebh., Cat. B. Brit. Mus. V, p. 327. Tredici esemplari. a. (271) 7. Mahal-Uonz 6 Gennaio 1877 (A.). b. (462) 7. Let-Marefià 9 Marzo 1878 « Iride color nocciola; becco e piedi neri » (A.). e. (488) 7. Let-Marefià 12 Aprile 1878 « Iride castagno » (A.). d. (731%) 9(?) Let-Marefià 1 Novembre 1878 (A.). e. (1281) J. » 5 Aprile 1880 (A.). (161) UCCELLI DELLO SCIOA 145 Tutti questi esemplari sono adulti e simili fra loro; essi hanno la fronte, i lati della testa e la parte anteriore del collo di color cinereo-azzurrognolo ; questi sono i caratteri del maschio adulto, per cui dubito che l’ esemplare d sia stato erroneamente indi- cato come femmina. f. (769) 7? Let-Marefià 12 Gennaio 1879 (A.). Malco) SL » 4 Febbraio 1879 « Iride scura; becco nero; piedi cioccolato » (A.). h. (1273) 9. Let-Marefià 21 Marzo 1880 (A.). Gli ultimi tre esemplari differiscono dai precedenti per avere la fronte e la fascia sopraccigliare grigio-bianchiccia e la parte anteriore del collo e superiore del petto di color grigiastro, tinto alquanto di rossigno sul petto. Credo che il primo degli ultimi tre esemplari sia anch’ esso una femmina e non un maschio. Esemplari conservati nello spirito : î. (121) g. Mahal-Uonz 13 Marzo 1877 (A.). j. (1215) @. Mahal-Uonz 13 Marzo 1877 (A.). k. (176) 7. Mabal-Uonz 23 Aprile 1877 (A.). l. (251) -- Denz 27 Maggio 1877 (A.). m. (7187) — Let-Marefià 20 Gennaio 1879 (A.). Il Seebohm dice che non si conosce il giovane di questa specie, la quale cosa non è esatta, mentre esso è stato figurato e descritto dal Rippell, e ridescritto dall’ Heuglin. « Stazionaria » (A.). Sp. 165. Saxicola lugubris, Rirr. Saxicola lugubris, Riipp., Neue Wirbelth. Vòg. p. 77, Taf. 28, f 1. — Heugl., op. cit. p. 354. — Seebh., Cat. B. Brit. Mus. V, p. 365. Saxicola leucuroides, Guér. — Heugl., op. cit. p. 358. Sette esemplari. a. (69) 7. Licce (Scioa) 4 Novembre 1876 « Iride e piedi scuri; becco nero >» (A.). Corpo nero; pileo grigio-bruno ; sopraccoda, sottocoda e base delle timoniere laterali di color fulvo-rossigno; piume nere del- l'addome marginate di bianchiccio. T. SALVADORI. 10 146 T. SALVADORI (162) b. (58) 7. Licce 17 Ottobre 1876 « Iride scura; becco e piedi neri » (A.). Differisce dal precedente per le piume del pileo con strie nere lungo il mezzo più distinte, pel sopraccoda e pel sottocoda di color rossigno più pallido, per la base delle timoniere laterali quasi bianca e pel mezzo dell’ addome bianchiccio. Questo esemplare somiglia molto al tipo della Saxicola brehmi, Salvad. (Att. R. Ac. Sc. Tor. V, p. 508). e. (45) 7. Wanen-amba (Scioa) 24 Settembre 1876 « Iride scuro-nera >» (A.). Esemplare giovane colle remiganti incompiutamente sviluppate. Differisce dal precedente pel pileo molto più scuro, quasi nero, coi margini delle piume grigio-brunicci, e che gradatamente passa nel nero del dorso; gli apici delle timoniere sono bianchi. d. (46) 2. Wanen-amba 24 Settembre 1876 «< Iride scuro-nera » (A.). Esemplare giovane differente dagli adulti pel colore nero-fu- liginoso delle parti superiori, pel pileo dello stesso colore del dorso e per le parti inferiori di color bruno-fuliginoso con strie nere lungo il mezzo delle piume. Esemplari in spirito : e. (—) — Liece 29 Ottobre 1876 (A.). f. (188) — Mahal-Uonz 25 Aprile 1877 (A.). g. (191) — » 2000» > (A). Dall’ esame di queste serie d’ individui appare come i giovani siano dapprima di color bruno-fuliginoso ed abbiano il pileo del colore del dorso; successivamente diventano nerì ed il pileo più chiaro. « Meno comune della Persholaea melaena, vive nelle stesse località ed in qualche Kolla più bassa » (A.). Sp. 164. Saxicola leucomela (Part.). Saxicola leucomela (Pall.). — Heugl., op. cit. p. 350. » morio, Seebh., Cat. B. Brit. Mus. V, p. 372. Otto esemplari. a. (78) Y. Licce (Scioa) 9 Novembre 1876 « Iride, becco e piedi scuri » (A.). (163) UCCELLI DELLO SCIOA 147 bd. (110) 7. Licce Gennaio 1877 (A.). c. (785) £. Let-Marefià 29 Gennaio 1878 « Iride scura; becco e piedi neri » (A.). d. (732) 9. Let-Marefià 2 Novembre 1878 (A.). e. (79) g juv. Licce 9 Novembre 1876 (A.). f. (80) 2. sato 3 >» (A) Tutti questi esemplari sono in abito imperfetto ; tutti hanno le piume del pileo tinte di grigio-bruniccio all’ apice, le piume del dorso marginate dello stesso colore e le parti inferiori di un bianco-rossigno. Essi differiscono alquanto fra loro; i primi tre hanno le piume nere della gola quasi senza margini chiari, i quali invece vanno progressivamente estendendosi negli ultimi tre individui e spe- cialmente nell’ ultimo, nel quale inoltre tanto il pileo, quanto il dorso hanno quasi lo stesso colore grigio-bruniccio e le piume nero-bruniccie delle ali hanno più larghi margini grigio-rossigni. Esemplari in spirito : 9g. (139) — Mahal-Uonz 21 Marzo 1877 (A.). h. (—) — Licce Ottobre 1876 (A.). « Questa specie arriva sull’altipiano di Licce negli ultimi giorni di Ottobre; in Novembre è comunissima e si vede su tutti i muri vecchi, sopra i ruderi di ogni sorta ed anche sopra le zolle dei campi lavorati » (A.). Sp. 165. Saxicola vittata, H. et E. Saxicola vittata, H. et E. — Seebh., Cat. B. Brit. Mus. V, p. 396. » leucolaema, Antin. et Salvad., Atti R. Ac. Sc. Tor. VIII, p. 32. — Ann. Mus. Civ. Gen. IV, p. 464, tav. II. a. (92) — Licce (Scioa) 15 Novembre 1876 « Iride, becco e piedi scuri » (A.). Le piume del pileo hanno gli apici grigio-bruni; quelle nere del dorso hanno gli apici grigiastri; le cuopritrici delle ali e le remiganti sono marginate di grigio-rossigno; le parti inferiori sono di un bianco-rossigno. Il Seebohm, tra gli esemplari noti di questa rara specie, non annovera il tipo della S. leucolaema, Ant. et Salvad., che si con- serva nel Museo Civico di Genova. 148 T. SALVADORI (164) Sp. 166. Saxicola isabellina, Crerzscam. Saxicola isabellina, Cretzschm., in Rupp., Atlas, p. 52, tab. 346. — Heugl., op. cit. p. 344. a (1145) 7. Daimbi 26 Novembre 1879 « Iride, becco e piedi scuri » (A.). « Pochi individui sì vedevano sopra i colli pietrosi » (A.). Sp. 167. Campicola bottae (Bp.). Ssaxicola Bottae, Bp., Compt. Rend., XXXVIII, p. 7 (1854). — Heugl., op. cit. p. 353. — Blanf. et Dress., P. Z. S. 1874, p. 230, pl. XXXVI, f. 1. — Seebh., Cat. B. Brit. Mus. V, p. 401 (Scioa, Harris). Saxicola frenata, Heugl., Orn. N. O. Afr. I, p. 345, Taf. XII.a Sette esemplari. a. (70) 7. Licce (Scioa) 5 Novembre 1876 « Iride, becco e piedi scuri » (A.). b. (93) 7. Licce 17 Novembre 1876 (A.). COD) ea » >» (A. di (960) g o » >» (A. e. (66) Q. » 5) » » (A.) +(04)097 rat » > VUICZI)L Tutti questi esemplari sono adulti e simili fra loro; le fem- mine sono alquanto più piccole dei maschi. g. (544) © juv. Valle di Rugghiè (Galla) 9 Giugno 1878 « Iride scura; becco e piedi neri » (A.). Questo esemplare giovane differisce dagli adulti per avere il pileo ed il dorso con macchie bianco-rossigne all’ apice delle piume e le parti inferiori di colore rossigno più chiaro e con sottili margini scuri sulle piume del petto. Per la sua forma tozza, per la coda breve ed anche pel modo di colorazione mi pare che questa specie debba essere avvicinata alla Campicola pileata (Gm.) dell’Africa meridionale. « Questa specie nella valle del Rugghiè è molto meno co- mune che non negli altipiani di Licce durante l’ inverno, dopo le pioggie; essa frequenta i prati ed i campi e mai le roccie » (A.). (165) UCCELLI DELLO SCIOA 149 Sp. 168. Pratincola albofasciata (RipP.). Saxicola albofasciata, Riipp., Neue Wirbelth. p. 115 (1885). — Id., Syst. Ueb. p. 39, Taf. lv (1845) (fig. haud exacta). Pratincola semitorquata, Heugl., Journ. f. Orn. 1869, p. 166. — Blanf., Geol. and Zool. Abyss. p. 365, pl. V. — Heugl., Orn. N. O. Afr. I, p. 341. Pratincola albofasciata, Heugl., op. cit. p. 342. — Sharpe, Cat. B. Brit. Mus. IV, p. 198. Otto esemplari. a. (108) 7. Valle di Tuor-Hamesh 29 Dicembre 1876 «Iride e piedi scuri; becco nero » (A.). b. (731) Y. Let-Marefià 31 Ottobre 1878 (A.). c. (740) 7. Denz 11 Dicembre 1878 (A.). d. (402) 7? Mahal-Uonz 27 Settembre 1877 (A.). e. (781) 7. Denz 24 Gennaio 1879 (A.). Il primo esemplare è in abito quasi perfetto col dorso di un nero puro; gli altri hanno le piume del dorso marginate più o meno distintamente di color bruno-rossigno; margini simili, molto cospicui, sì trovano sulle piume della parte inferiore del petto. L' esemplare d è indicato come femmina, ma credo invece che sia un maschio, essendo simile agli altri maschi. f. (246) $. Mahal-Uonz 26 Maggio 1877 « Iride, becco e piedi scuri» (A.). Simile alla figura della femmina data dal Blanford. Esemplari in spirito, simili ai maschi adulti: g- (245) 7. Mahal-Uonz 26 Maggio 1877 (A.). h. (352) — > 18 Agosto » (4. Nella figura di questa specie data dal Riuppell sono state di- menticate le due grandi macchie bianche sui lati del collo. « Abita nei luoghi elevati dai 2000 ai 3000 metri, ma si fa vedere anche nelle Kolla di Mahal-Uonz, Ascalena e Let-Ma- refià » (A.). Fam. Motacillidae. Sp. 169. Motacilla longicauda, Ripr. Miotacilla longicauda, Rupp., Neue Wirbelth. p. 84, Taf. 29, f. 2 (1835). — Heugl., Orn. N. O. Afr. I, p. 319. Cinque esemplari. 150 T. SALVADORI (166) a. (956%) 7. Sciotalit 26 Giugno 1879 « Iride scura; becco e piedi neri >» (A.). Esemplare adulto, corrispondente alla figura del Rippell e alla descrizione dell’ Heuglin, se non che questi indica i piedi chiari, mentre l’Antinori li dice neri ed il Rippell bruno-neriì. Esemplari nello spirito : b. (256) — Mahal-Uonz 25 Maggio 1877 (A.). C. (317) —_ » 6 Agosto » (A.). d. (364) — » 23.» > (A. e. (365) — » » » > (A): Sp. 170. Motacilla alba, Livn. Motacilla alba, Heugl., op. cit. p. 316. Due esemplari in abito imperfetto. a. (1109) 9. Daimbi (Adda Galla) 20 Novembre 1879 « Iride, becco e piedi scuri » (A.). b. (1112) g. Daimbi 20 Novembre 1879 « Iride marrone » (A.). Sp. 171. Motacilla sulphurea, Brcssr. Motacilla sulphurea, Heugl., op. cit. p. 318. Due esemplari. a. (1222) 9. Sciotalit 27 Gennaio 1380 « Iride castagno; becco corneo; piedi color nocciola » (A.). Esemplare in abito imperfetto. b. (124) — Mahal-Uonz 14 Marzo 1877 (A.). Esemplare simile al precedente, consèrvato nello spirito. Sp. 172. Budytes flavus (Linx.). Motacilla flava, Heugl., op. cit. p. 320. Tre esemplari. a. (1110) g- Daimbi 20 Novembre 1879 « Iride scura; becco corneo scuro; piedi scuri » (4.). (167) UCCELLI DELLO SCIOA 151 Esemplare adulto col pileo cenerino e colla fascia sopracci- gliare bianca. b. (1113) 7. Daimbi 20 Novembre 1879 (A.). Esemplare in abito imperfetto col pileo di colore olivastro come il dorso e colla fascia sopraccigliare bianco-giallognola. c. (216) — Mahal-Uonz 1 Maggio 1877 (4.). Esemplare simile al primo, ma conservato nello spirito. Sp. 173. Budytes rayi, br. Mootacilla rayi, Dresser, B. of Eur. III, p. 277, pl. 131, f. 1, 2, 3. a. (114) — Mahal-Uonz 6 Marzo 1877 (A.). Esemplare adulto, conservato nello spirito, coll’ occipite verde- giallognolo come il dorso, e colla fascia sopraccigliare gialla come tutte le parti inferiori; esso somiglia in tutto alla figura infe- riore del Dresser. Questa specie si conosceva già del Gabon e della Costa d'Oro, ma non pare che prima d'ora fosse stata osservata nell’ Africa Orientale. Sp. 174. Anthus sordidus, RipP. Anthus sordidus, Rupp., Neue Wirbelth. p. 103, Taf. 39, f. 1. Ciaffannit, Galla (Antinori). Sette esemplari. a. (746) ®. Denz 15 Dicembre 1878 « Iride castagno; becco corneo chiaro; piedi carnicini » (A.). b. (1207) Y. Let-Marefià 18 Gennaio 1880 « Iride marrone; becco corneo; piedi nocciola » (A.). La femmina è un poco più piccola e più pallida del maschio, ed ha le macchie scure del petto meno nettamente disegnate. c. (796) 9. Mahal-Uonz 12 Febbraio 1879 (A.). Esemplare colle piume alquanto abrase sui margini; simile al maschio. 152 T. SALVADORI (168) d. (925) 7. Daimbi (Adda Galla) 6 Maggio 1879 (A.). Esemplare colle piume molto abrase sui margini, colle parti superiori di color grigio-terreo quasi uniforme e colle macchie scure del petto più larghe che non nei due precedenti esemplari, ma meno nettamente definite. e. (164) — Mahal-Uonz 15 Aprile 1877 (A.). f. (217) — » 1 Maggio » (4.). g- (232) — Kolla di Mantek 13 Maggio 1877 (A.). Esemplari nello spirito. La specie cui appartengono i sette esemplari annoverati è ben caratterizzata pel colore scuro delle parti superiori, pel colore rossigno delle parti inferiori, specialmente del sottocoda, e per avere la timoniera esterna col vessillo esterno e parte del- l'interno rossigno verso l'apice, mentre la seconda timoniera ha una piccola macchia triangolare all’ apice. Questa specie ha l'unghia del dito posteriore non molto lunga e discretamente arcuata. « Stazionario. Nel Dicembre è frequente nei campi elevati di Fecherié-Ghem e nell’ altipiano di Licce; comune nei campi di Daimbi nel Maggio » (A.). Sp. 175. Anthus caîffer, Suxpev. Anthus caffer, Sundev., Oefvers. vet. Handlg. 1850, p. 100. — Layard, B. of South Afr. p. 123. Sei esemplari. a. (531) 7. Rugghiè (Galla) 5 Giugno 1878 « Iride castagno » (A.). b. (945) 3. » 10 Giugno 1878 « Iride castagno scuro » (A4.). ce. (558) 7. Monte Herrer nei Galla 12 Giugno 1878 (A.). d. (960) 7. » 12 Giugno 1878 (A.). e. (801) — Ascalena 17 Febbraio 1879 (A.). f.(—)— Mahal-Uonz 30 Aprile 1877 (A.). Debbo la determinazione di questa specie allo Sharpe, cui ho inviato due degli esemplari soprannoverati. Essi somigliano molto all’Anthus Richardi, dal quale sì distinguono principalmente per le dimensioni alquanto minori, particolarmente della coda. (169) UCCELLI DELLO SCIOA 158 L’ esemplare e, colle piume più recenti, differisce dagli altri pel colorito bruno-terreo delle parti superiori più vivo e rossigno; anche il petto ed i fianchi hanno una tinta decisamente lionata, la quale cosa si osserva anche nell’A. Richard: in abito di nozze. Sp. 176. Maecronyx flavicollis, RirP. 2? Alauda alpestris, Harris, op. cit. p. 414 (Scioa). Macronyx flavicollis, Ripp., Neue Wirbelth. p. 102, Taf. 38, f. 2. — Heugl., op. cit. p. 330. Quindici esemplari. a. (934) 7. Paese degli Adda Galla 6 Giugno 1878 « Iride castagno » (A.). b. (537) 7. Rugghiè (Galla) 8 Giugno 1878 (4.). c. (539) S. » 8 Giugno 1878 (A.). d. (540) g. » 10 » »' (Ad). e. (551) 7. Valle del Woddeccia 11 Giugno 1878 (A.). f. (953) I. » » » » >» (A. g. (554) 7. Rive del Woddeccia » » >37°.(43): h. (961) 7. Valle di Rugghiè 13 Giugno 1878 (4.). î. (962) J. » » » » Dad.) j. (963) S. » » » » » (A). k. (568) 7. » » 1 La A) >. (A): l. (538) 9. Rugghiè 8 Giugno 1878 (4.). m. (552) 2. » 11 » DI (A) Tutti questi esemplari sono simili fra loro. n. (536) 2. Rugghiè 8 Giugno 1878 (A.). o. (566) 9. Valle di Rugghiè 14 Giugno 1878 (A.). Gli ultimi due esemplari differiscono dai precedenti per avere la gola di color giallo quasi puro, ossia senza tinta bruna. « Piuttosto frequente, ma a coppie isolate, nei prati e nei colli all’ Est di Rugghiè, al di là del Torrente Woddeccia. Cammina velocemente; ma dopo un breve tratto sì arresta ; non si posa sugli alberi, nè sugli arbusti; è poco diffidente » (4.). Fam. Alaudidae. Sp. 177. Galerita praetermissa (BLANF.). Alauda praetermissa, Blanf., Ann. and Mag. Nat. Hist. (4) IV, p. 330 (1869). — Id., Geol. and Zool. of Abyss. p.5388, pl. VI (1870). — Finsch, Coll. 154 T. SALVADORI (170) Jesse, Tr. Zool. Soc. VI, p. 387 (1870). — Heugl., Orn. N. O. Afr. I, p. 678 (1866-74). Galerita praetermissa, Antin. et Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. IV, p. 474 (1873). Tre esemplari. a. (87) 7. Liece (Scioa) 13 Novembre 1876 « Iride scuro-nocciola ; becco corneo chiaro; piedi carnicini » (A.). b. (88) 7. Licce 13 Novembre 1876 (A.). e. (353) — Tuor-Hamesh 18 Agosto 1877 (A.). « Stazionaria » (A.). Dall’ esame di questi tre esemplari, adulti e simili fra loro, sono confermato nel doverli riferire al genere Galeria. L'Antinori ha inviato un uovo, che egli dubitativamente attri- buisce a questa specie; esso somiglia molto ad alcune varietà dell’ uovo dell’ A. arvensis; è di color grigio , tutto cosparso di macchiette scure, che intorno all’ estremità più grossa sono più confluenti, alquanto violacee, e formano una corona. L’Antinori scrive: « uovo trovato con altri tre che sì ruppero, nei campi prossimi a Licce, ove questa specie è abbondantissima e quasi unica ». Sp. 178. Calandritis ruficeps (Ripr. Alauda ruficeps, Rùpp., Neue Wirbelth. p. 102, t. 38, f. 1. Calandritis ruficeps, Cab., Journ. f. Orn. 1866, p. 307. — Heugl., Orn. N. O. Afr. I, p. 698 (1869-1874). Quattro esemplari. a. (82) 7. Liece (Scioa) 10 Novembre 1876 « Iride castagno scuro; becco corneo scuro; piedi castagno vivace » (A.). b. (99) Y. Licce 20 Novembre 1876 (A.). c. (532) 7. Valle del Woddeccia 5 Giugno 1878 (4.). d. (933) dg. » » » » >» (A. « Vive nei campi » (A.). I primi due esemplari sono adulti e differiscono dagli altri due pel pileo di color cannella più vivo e per le piume del dorso più nereggianti, mentre negli ultimi due esse hanno mar- gini volgenti più al grigio. | (171) UCCELLI DELLO SCIOA 155 Sp. 179. Pyrrhulauda leucotis (STANL.). Coraphites leucotis, Heugl., op. cit. p. 669. Due esemplari. a. (1031) 7. Daimbi (Adda Galla) 7 Novembre 1879 « Iride scura; becco bianco; piedi castagni » (A.). b. (1031?) 7. Daimbi. 7 Novembre 1879 (A.). « Poco frequente » (A.). Fam. Fringillidae. Sp. 180. Fringillaria septemstriata (RirP.). Emberiza septemstriata, Rupp., Neue Wirbelth. p. 86, t. 30, f. 2 (1835-40). » tahapisi (Smith) — Heugl., Orn. N. O. Afr. I, p. 665. Due esemplari. a. (336) 7. Mahal-Uonz 16 Agosto 1877 (A.). db. (398( J. » Sett», \6(4.): « Arrivò a Mahal-Uonz ai primi di Agosto; sì trova in pros- simità dell’ abitato » (A.). Secondo il Cabanis (Mus. Hein. I, p. 129, nota) gli esem- plari dell’ Africa meridionale sarebbero specificamente diversi, e perciò ho preferito la denominazione del Rippell. Sp. 181. Crithagra striolata (RiPP.) Pyrrhula striolata, Rupp., Neue Wirbelth. p. 99, t. 37, f. 1. Crithagra striolata, Heugl., op. cit. p. 653. Sette esemplari. a. (267) 7. Mahal-Uonz 3 Giugno 1877 « Iride nocciola; becco corneo chiaro; piedi scuri » (A.). b. (1519%*) 9. Let-Marefià Giugno 1880 (A.). c. (1341%#) 7. Sciotalit 11 Agosto 1880 « Iride bruna; becco fosco corneo ; piedi castagni » (A.). 156 T. SALVADORI (172) La femmina è un poco più piccola del primo maschio; il terzo esemplare ha le piume recenti e di colore più vivo. Esemplari nello spirito : d. (168) — Mahal-Uonz 21 Aprile 1877 (4.). e. (169) — > 3a a o i 1 Ff. (180) — » 23» > (A. g. (255) — Denz 28 Maggio >» (4.). « Comune tutto l’ anno a Mahal-Uonz in prossimità dell’ a- bitato. Il suo grido ordinario è il monosillabo 2%-z% » (A.). L’Antinori nota di aver raccolto un nido con due uova a Let-Marefià il 27 Ottobre 1878; il nido non si trova più nella collezione; le uova, invece di due, sarebbero, secondo un’ altra indicazione dell’Antinori, cinque, ma pare che sia nata confusione con quelle del Chrysomitris nigriceps, cui nel cartellino del nido ne attribuisce 5, mentre nella scatola delle uova ne indica 2; le 2 uova sono bianchiccie con pochi punti e macchie bruno- fegatose sull’estremità più grossa, ove in uno delle uova sono disposte a corona. Diam. magg. 0%, 018; diam. min. 0”, 0185. Sp. 182. Crithagra xanthopygia (RipP.). Serinus xanthopygius, Rùpp., Neue Wirbelt. p. 96, t. 35, f. 1. Poliospiza xanthopygius, Heugl., op. cit. p. 641. Crithagra xanthopygia, Finsch, Tr. Zool. Soc. VII, p. 270 (1870). a. (1374) £. Kolla di Aigaber 16 Ottobre 18380 (A.). Esemplare adulto; esso ha sul mezzo della gola una macchia gialla ben distinta, che non appare nella figura del Rippell e neppure è indicata nelle descrizioni. Col Finsch credo più esatto di riferire questa specie al genere Crelagra. Sp. 183. Chrysomitris nigriceps (RipP.). Serinus nigriceps, Ripp., Neue Wirbelth. p. 94, t. 34, f. 2. Citrinella nigriceps, Heugl., op. cit. p. 646. Undici esemplari. (173) UCCELLI DELLO SCIOA 157 a. (595) y. Fin-Finni (Galla) 30 Giugno 1878 « Iride scura; becco corneo scuro; piedi scuri > (A.). b. (596) 7. Fin-Finni 30 Giugno 1878 (A.). c. (997) 7. Monte Herrer (Galla) 12 Giugno 1878 (4.). d. (81) g. Licce (Scioa) Novembre 1876 (A.). e. (996) 7. Rugghiè (Galla) 11 Giugno 1878 (A.). f. (555) Q. >» 11 Giugno 1878 (4.). g. (597) ®. Fin-Finni 30 Giugno 1878 (A.). h. (598) 9. » » » (AC). Le femmine differiscono dai maschi pei colori più pallidi e meno netti; esse hanno la testa e la gola di color bruniccio, ed il dorso di color olivastro-grigio. I maschi differiscono notevolmente fra loro; nei primi due esemplari il nero del collo si estende anche sulla regione del gozzo, ed anzi nel secondo tinge tutto il petto ; in questo anche il dorso è tinto di nericcio; nel terzo e nel quarto esemplare il nero del collo non si estende in basso e finalmente il quinto non ha la gola nera, ma di color verde-olivastro. Esemplari nello spirito : î. (343) 7. Tuor-Hamesh 19 Agosto 1877 (A.). j. (©) Senza cartellino. k.() >» » Oltre agli esemplari soprannoverati l’Antinori ha inviato un nido e cinque uova. Il nido ha forma di tazza ed è fatto ester- namente di sottili steli e radici; internamente è tappezzato da un grosso strato di sostanze cotonose, trattenute in posto da una sorta di graticcio di sottili radici. Le uova sono bianchiccie con poche macchie brune, disposte per lo più a corona intorno alla estremità più grossa. Diam. magg. 0",019; diam. min. 0%, 014. « Comune a Licce, Gorobela, Kundi, Rugghiè, Fin-Finni, ed in generale nelle parti dello Scioa e del paese dei Galla ele- vate dal mare dai 2000 metri in su. Vedesi continuamente sopra le zeribe della città di Licce; in campagna incontrasi in bran- chetti numerosi; ha i costumi del nostro Verzellino, del quale ha pure il canto. Nidifica in Giugno » (A.). 158 T. SALVADORI (174) Sp. 184. Chrysomitris melanops (Heuotr.). Fringilla (Citrinella) melanops, Heugl., Journ. f. Orn. 1868, p. 92. Citrinella melanops, Heugl., Orn. N. O. Afr. I, p. 645. Eringilla melanops, G. R. Gr., Hand-List, II, p. 82, n. 7205 (1870). — Gieb., Thes. Orn. II, p. 203 (1875). Tre esemplari. a. (337) 7. Mahal-Uonz 16 Agosto 1877 (A.). db. (339) dT. » » » » (A.). c. (338) 7. » » » » (A. Tutti tre questi esemplari sono scolorati per essere stati con- servati nello spirito, e perciò non sono in grado di valutarne esattamente 1 caratteri. La femmina, la quale sembra non adulta, non presenta la maschera nera sulla faccia ed ha, specialmente sulla parte ante- riore del collo, una tinta rossigna, invece della gialla dei maschi. L' Heuglin considera questa specie, di cui pare che egli rac- cogliesse un solo esemplare, come affine alla C. citrinelloides (Riupp.), dalla quale differisce per la faccia nera e per altri ca- ratteri. E da lamentare che l’Antinori non abbia inviato alcun esem- plare in pelle di questa specie ancora poco nota. Egli scrive che essa è comune nei mesi d’ inverno nei dintorni di Mahal-Uonz e che vive in regioni più temperate e più basse di quelle abitate dalla Ch. nigriceps. Sp. 185. Poliospiza tristriata (RiuPP.). Serinus tristriatus, Rupp., Neue Wirbelth. p. 97, t. 35, f. 2 (1835-40). Poliospiza tristriata, Heugl., op. cit. p. 642. Sei esemplari. a. (100) 7. Licce (Scioa) 22 Novembre 1876 « Iride scura; becco corneo chiaro; piedi rossastri carnicini (4.). b. (101) £? Liece 22 Novembre 1876 (A.). e. (768) 7. Let-Marefià 12 Gennaio 1874 « Piedi castagni » (A.). d. (7186) d. » 29 » 1879 (A.). (175) UCCELLI DELLO SCIOA 159 e. (1361) 9? Let-MarefiA 13 Settembre 1881 « Iride castagno; piedi noc- ciola » (A.). f. (782) 2. Denz 24 Gennaio 1879 (A.). I primi cinque esemplari sono simili fra loro e credo che siano tutti maschi, sebbene due siano indicati come femmina. L'ultimo esemplare, indicato pure come femmina, differisce dai precedenti per avere appena accennate le tre fascie bianche, le due sopraccigliari e quella sulla gola, e per avere le parti superiori di un grigio terreo e le inferiori più chiare con macchie longitudinali scure ben distinte. Forse l’ultimo esemplare è giovane. « Sulle siepi intorno ai gruppi di capanne » (A.). Sp. 186. Sorella emini, Hart. Sorella emini Bey, Hartl., Journ. f. Orn. 1880, p. 211 (Ladò), 325. — Rchnw. et Schal., Journ. f. Orn. 1881, p. 418. — Pelz., Verh. z. b. Gesellsch. Wien. 1881, p. 150. Sorella Emini, Hartl., Journ. f. Orn. 1881, Taf. I, f. 3, 4. — Id., Abh. Naturw. Ver. Brem. 1881, p. 104; 1882, p. 201. — Pelz., Verh. z. b. Gesellsch. Wien. 1882, p. 507. a. (—) 2. Daimbi 15 Marzo 1882 « Iride bruna; becco scuro corneo; piedi color nocciola > (A.). Esemplare adulto, simile alla figura terza sopracitata, la quale appare troppo grande. Ala 0",063. Ho inviato detto esemplare al Reichenow, il quale mi scrive che esso corrisponde abbastanza bene al tipo. L’Hartlaub credette che questa specie non avesse una vasta area di diffusione, la quale cosa non è esatta, giacchè ora sap- piamo che essa sì trova in due punti abbastanza lontani, quali sono Ladò al 5.° grado dall’ Equatore presso Gondokoro, e Daimbi nello Scioa. Mi pare che il genere Sore/la debba essere ravvicinato ad Au- ripasser, Bp. e forse anche riunito a questo. « In prossimità di una capanna, vennero da me osservati tre di questi conirostri, mescolati ad un branco numeroso di Quelea sanguinirostris » (A.). 160 T. SALVADORI (176) Sp. 187. Xanthodina dentata, Sunp. Xanthodina dentata, Sund. — Heugl., op. cit. p. 625, tab. XXI, f. 1. a. (—) 9. Ambo-Karra 5 Luglio 1882 « Iride castagno; becco corneo chiaro ; piedi nocciola » (.4). Esemplare adulto , differente dalla figura dell’ Heuglin per la tinta meno rossigna e per la fascia sopraccigliare meno distinta e non rossigna posteriormente. Sp. 188. Passer swainsoni (RiPP.). Pyrgita Swainsonii, Rùipp., Neue Wirbelth. p. 94, t. 33, f. 2. Passer Swainsonii, Heugl., op. cit. p. 634. Quattro esemplari. a. (270) 7. Mahal-Uonz 4 Giugno 1877 « Iride nocciola; becco nero; piedi chiari » (A.). b. (284) 9. Mahal-Uonz 20 Giugno 1877 (A.). L’ esemplare indicato come femmina non differisce dal maschio. Esemplari nello spirito : (163) — Mabal-Uonz 15 Aprile 1877 (A.). (165) — » 16. > >. (4). So « Nei villaggi tiene il posto del passero domestico; nidifica in maggio sul tetto delle capanne, fra le paglie » (A.). Fam. Ploceidae. Sp. 189. Pytelia citerior, STRICKL. Pytelia citerior, Strickl., Contr. Orn. 1852, p. 151. Zonogastris melba, part., Heugl., op. cit. p. 620. dii (>) Esemplare senza cartellino, scolorato, perchè conservato nello spirito di vino. (177) UCCELLI DELLO SCIOA 161 n Sp. 190. Uraeginthus phoenicotis (Sw.). Uraeginthus phoenicotis, Heugl., op. cit. p. 619. Dinbit, Galla. E Sei esemplari. a. (909) 7. Daimbi (Adda Galla) 30 Aprile 1879 « Iride castagno, becco e piedi rossi » (A.). b. (916) 7. Daimbi 2 Maggio 1879 (A.). (928) S. a: 7 rosso-carnicini » (A.). d. (977) 9. Let-Marefià 2 Agosto 1879 (A.). e. (1052) 92. Daimbi 10 Novembre 1879 « Iride scura; becco corneo scuro; piedi castagni scuri » (A.). » > « Iride castagno: becco rosso; piedi L'ultimo esemplare non è adulto ed ha il colore ceruleo delle parti inferiori più chiaro dei due precedenti. Esemplare nello spirito : 7. (368) 9. Mahal-Uonz 26 Agosto 1877 (A.). « Comune e stazionario ; vive in branchetti numerosi che sì posano per beccare sui piazzali delle case » (A.). Sp. 191. Lagonosticta minima (VIEIL.). Lagonostieta minima, Heugl., op. cit. p. 612. Due esemplari. a. (364) 7. Mahal-Uonz 1 Settembre 1877 (A.). b. (385) 2. : ; i SA; Esemplari scolorati perchè conservati in alcool. « Sta sempre in prossimità delle capanne, sotto le cui gronde costruisce il nido fra i legni e le paglie, come la Habropyga Er- nesti, e nella stessa stagione; depone da 5 a 6 uova per covata, di un bianco perfetto, che somigliano a quelle dell’H. Ernesti, se non che sono alquanto più piccole » (A.). Antinori ha inviato 14 uova di questa specie. Esse variano notevolmente di forma, essendovene delle ovali e delle ellitiche. Diam. magg. mill. 16-13; diam. min. mill. 12-11. T. SALVADORI. ll 162 T. SALVADORI (178) Sp. 192. Coccopygia quartinia (Bp.) Bengali, Lefevre, Abyss. Ois. n. 161, p. 117. ?Estrelda quartinia, Bp., Mus. Paris. — Id., Consp. I, p. 461 (1850). Ca Hartl., Orn. Westafr. p. 141 (1857). — Heugl., Journ. f. Orn. 1868, p. 11. — Blanf., Geol. and Zool. Abyss. p. 409 (1870). — Finsch, Tr. Zool. Soc. VII, p. 326 (1870). Fringilla (Estrelda) flaviventris, Heugl., Sitz. k. Ak. Wiss. Wien, XIX, p. 292, n. 399 (1856); Syst. Uebers. p. 40. n. 399 (1856) (descr. nulla). — Hartl., Orn. Westafr. p. 141 (1857). Estrelda Ernesti II, Heugl., Journ. f. Orn. 1862, p. 29. Coccopygia quartinia, Rchb., Singvogel, p. 23, n. 54 dis (1863). — Gr., Hand-List, II, p. 51, n. 6704 (1870). Astrilda flaviventris « Heugl. », Rchb., loc. cit. Estrelda Ernesti, Heugl., Journ. f. Orn. 1868, p. 10. Coccopygia Ernesti, Gr., Hand-List, II, p. 51, n. 6705 (1870). Habropyga Ernesti, Heugl., Orn. N. O. Afr. I, 2, p. 604 (1871). » quartinia, Heugl., op. cit. p. 608 (1871). Coccopyga quartinia, Heugl., op. cit. p. XXXVII (1871). » Ernesti, Heugl., op. cit. p. CXXXVII, tab. XIX, f. 2 (1871). Estrilda Ernesti, Gieb., Thes. Orn. II, p. 120 (1875). » quartinia, Gieb., op. cit. p. 124 (1875). Coccoborus quartinia, Gieb., Thes. Orn. II, in syn. E. quartiniae, l. c. Denebit, Scioa (Antinori). Due esemplari. a. (40) 9. Arramba 18 Settembre 1876 « Iride castagno; becco nero superiormente, rosso inferiormente ; piedi scuri » (A.). b. (260). 7. Mahal-Uonz 80 Giugno 1877 (A4.). ci Esemplare conservato nello spirito di vino e però scolorato, ma apparentemente non diverso dalla femmina altro che per le dimensioni alquanto maggiori. « Vedesi isolata ed a coppie attorno alle capanne e sulle siepi degli orti. Nidifica fra i legni sotto la gronda delle capanne, in Maggio e Giugno ; le uova sono bianco-candide ed in numero di 4,5, 06 » (A... Le uova di questa specie inviate dall’Antinori sono 12 o 13, in gran parte rotte, candide e senza macchie. Diam. magg. mill. 16, diam. min. mill. 12. L'Heuglin pretende che la sua £. ernesti sia diversa dalla i. quartinia, la quale cosa non viene ammessa dal Blanford e dal Finsch; anche a me sembra probabile la loro identità. (179) UCCELLI DELLO SCIOA 163 Si noti che la £. quartinia descritta dal Bocage (Orn. Ang. p. 360), colle gote e colla gola nere, è un'altra specie. Sp. 195. Ortygospiza polyzona (Tem.). Fringilla polyzona, Temm., PI. Col. 221, f. 3. Ortygospiza atricollis, Heugl. (nec Vieill.), op. cit. p. 598. Bofit, Galla (Antinori). a. (922) y. Daimbi 5 Maggio 1879 « Becco corallino: piedi fosco- chiari (!) » (A.). Esemplare adulto col cerchio perioculare e col mento candidi. « Ucciso in prossimità dell’ abitato » (A.). Sp. 194. Amadina fasciata (Gwx.). $Sporothlastes fasciatus, Heugl., op. cit. p. 596. Cinque esemplari. a. (948) 7. Daimbi (Adda Galla) 24 Maggio 1879 « Iride castagno ; becco corneo chiaro; piedi carnicini » (A.). b. (954) 7. Daimbi 27 Maggio 1879 (A4.). c. (1055) -D. » 10 Nov. » « Becco scuro » (A.). dA(A181), F- » 13 Dicemb. » (A.). e. (1032) 2. » © Nov. bei A): « Attorno ai villaggi e nei campi di Tief » (A.). Sp. 199. Spermestes cucullatus, Sw. Spermestes cucullatus, Heugl., op. cit. p. 592. Cinque esemplari. a. (1255) 7. Ambo-Karra 6 Marzo 1880 « Iride fosca; becco nero- plumbeo ; piedi plumbei » (A.). db. (—) d'. Ambo-Karra 4 Luglio 1882 (A.). c. (1) 9. » da i \(CA5)! L’esemplare indicato come femmina non differisce dai maschi adulti. 164 T. SALVADORI (180) d. (1255%*) 2. Ambo-Karra 6 Marzo 1880 (A.). Esemplare giovane ed in abito imperfetto, Esemplare nello spirito : e. (233) — Kolla di Mantek 15 Maggio 1877 (A.). Cryptospiza, nov. gen. Cryptospiza nov. gen. SPERMESTINARUM subfamiliae. Rostrum conicum, mediocre; pedes validiusculi, digitis longis; ala mediocris, subrotundata, remige prima sexta subaequali, tertia et quarta lon- gioribus et aequalibuss cauda breviuscula, subrotundata, rectricibus duabus mediis pogonits, diffractis. Sp. 196. Cryptospiza reichenowi (Hartr.). Pytelia Rieichenowii, Hartl., Ibis, 1874, p. 166. — Rchw., Journ. f. Orn. 1874, p. 346; 1875, p. 41, 50, tab. II, f. 1. — Gieb., Thes. Orn. III, p. 399 (1877). Capite, collo et corpore subtus fusco-olivaceis, gula flavescente; dorso, uropygi0, supracaudalibus, tectricibus alarum et margine externo remigum tertiarum rubro-puniceis, lateribus rubro-puniceo tinctis, subcaudalibus nonnullis vix rubro tinctis; remigibus fuscis; subalaribus fulvo-flavescentibus; cauda nigra; rostro nigro; pedibus coryliniss iride castanea; margine palpebrali nudo rubro. Foem. Mari similis, sed margine palpebrali fusco (fide Anti- nori). Long. tot. 0, 103; al. 0,057; caud. 0%,043; rostri 0”, 009; tarsi 0”, 018; digiti medii cum ungue 0%, 018. a. (1001). 7. Sciotalit 25 Settembre 1879 « Iride castagno vivace; becco nero; piedi color nocciola » (A.). Non si conosceva che un solo individuo di questa specie, rac- colto dal Reichenow presso Bonpango nei monti Cameroon (Africa Occidentale). Confrontando colla descrizione dell’ Hart- laub e colla figura del Reichenow l’ esemplare dell’Antinori , si scorgono alcune differenze, forse dipendenti dal sesso; l’ esem- plare tipico presenta una macchia fulva nella regione anteo- (181) UCCELLI DELLO SCIOA 165 culare, la quale manca nell’ esemplare dell’Antinori, che ha la gola tinta di fulvo, ciò che non appare in quello del Reichenow. Non conosco alcuna specie cui questa somigli, per cui ne ho fatto il tipo di un nuovo genere, che forse deve essere ravvicinato ai generi Spermospiza e Pyrenestes, sebbene abbia il becco molto meno robusto. Un carattere cospicuo tanto nel nuovo genere Cryptospiza, quanto in quei due è la notevole lunghezza delle dita. Hartlaub afferma che questa specie è una tipica Pytelia, la quale cosa non mi sembra esatta, avendo le specie di quel genere becco più lungo e dita molto più brevi. L’Antinori scrive che la femmina, guastata dal colpo stesso che uccise il maschio, è simile a questo, differendone soltanto pel colore scuro del margine palpebrale. Sp. 197. Hypochera nitens (Gwu.) 5 Hypochera nitens, Heugl., op. cit. p. 588. Sei esemplari. a. (994) 7. Ambo-Karra 15 Agosto 1879 « Iride scura; becco bianco; piedi rossi » (A.). b. (1122) 7. Daimbi 22 Novembre 1879 (4.). ce. (1381) 7. Kolla di Aigaber 25 Ottobre 1880 (A.). e?. (376) 7. Mahal-Uonz 30 Agosto 1877 (A.). Maschio adulto conservato nello spirito. d. (1382) 2. Kolla di Aigaber 25 Ottobre 1880 « Iride castagna; becco corneo; piedi nocciola » (A.). e. (-) g juv. Daimbi Aprile 1877 (A.). I maschi adulti hanno color nero-ceruleo ; il maschio giovane è in muta. « Poco frequente e sempre in prossimità delle case » (A.). Sp. 198. Vidua erythrorhyncha (Sw.). Vidua principalis, part., Heugl., op. cit. p. 585. Mignid-migniù, Amarico (A.). Dieci esemplari. 166 T. SALVADORI (182) a. (286) 7. Mahal-Uonz 5 Luglio 1877 « Iride castagno; becco corallo; piedi neri » (A4.). b. (361) 7. Mahal-Uonz 22 Agosto 1877 « Non si vedono che i soli maschi >» (A.). c. (394) 7. Mahal-Uonz 7 Settembre 1877 (4.). d. (516) #. Duleccia 25 Maggio 1879 (4.). e. (1301) 7. Let-Marefià 23 Maggio 1880 (A4.). Esemplari conservati nello spirito : f. (290) 7. Mahal-Uonz 5 Luglio 1875 (4.). g- (291) d. » » » >» (4). kh. (292) 3° » si DB(A): 4 t. (293) g. » » >» (45): ) q ; iii: I maschi hanno tutti il mento nero. « Arriva in Maggio, e si trattiene fino a tutto Settembre » (A.). Sp. 199. Coliuspasser laticauda (Lic4ut.). Coliuspasser torquatus, Ripp., Neue Wirbelth. p. 98, t. 36, f. 2. Penthetria laticauda, Heugl., op. cit. p. 580. Wogherd, Scioa (Antinori). Trentatre esemplari. 1876 (A. b. (32) 7. Wanen-amba 11 Settembre 1876 (A.). c. (35) J. » 15 » > (A). a. (31) g. Wanen-amba (al Nord di Fecheriè-Ghem, Scioa) 11 Settembre ) « Scarsi individui, sui cespugli in prossimità dei campi di fave e di durah. Ha una voce sommessa, sottile, che somiglia alquanto a quella degli Zivoli. Tiene la coda orizzontale e quando è aperta i pogonii sono leggermente curvati in alto » (A.). d. (238) 7. Mahal-Uonz 20 Maggio 1877 « Iride scura; becco e piedi neri >» (A.). e. (239) 7. Mahal-Uonz 20 Maggio 1877 (A.). f. (240) 3. » » » > (A): g. (242) J. » 26 » SE AA): h. (243) J. » » » + (43: t. (259) d. » 30 > di UA): j. (268) S. » 3 Giugno >» (4.. » (183) UCCELLI DELLO SCIOA 167 « Comparve a Mahal-Uonz oltre la metà d’ Aprile, nella sta- gione in cui il grano fa la spiga ; divenne abbondante ai primi di Luglio, quando la messe matura, e segati i grani scomparve. I maschi erano molto più abbondanti delle femmine » (A.). k. (378) 7. Mahal-Uonz 30 Agosto 1877 (A.). (319) d » » » >_(4.). «In Agosto tornarono a comparire 7° e 9 accoppiati, ma in numero assai minore che non nei mesi di Maggio e di Giugno. Hanno volo lento ed a riprese; sembra che la coda sia loro d’impaccio » (4.). m. (974) 7. Let-Marefià 28 Luglio 1879 (A.). n. (1303) 7. Denz (Scioa) 1 Giugno 1880 (A.). o. (1328) 7. Let-Marefià 25 Giugno 1880 (A.). Tutti questi esemplari sono adulti ed in abito perfetto. p. (325) 7. Mahal-Uonz 6 Agosto 1877 (A.). Esemplare in abito quasi perfetto, con alcune piume margi- nate di fulvo-giallognolo sulla gola. q. (242) 7. Mahal-Uonz 25 Maggio 1877 (A.). Esemplare in abito quasi perfetto, ma colle piume dei lati dell’ addome e dei sottocoda largamente marginate di grigio. r. (380) 9. Mahal-Uonz 31 Agosto 1877 (A.). « Questo ed altri individui vennero uccisi fra le erbe dei prati di Mahal-Uonz; avevano nello stomaco piccole semenze di un fieno dette dagli indigeni Zefar-fari » (A.). I seguenti esemplari sono stati conservati nello spirito: s. (166) 7. Mahal-Uonz 19 Aprile 1877 (4.). t. (167) J. » Dito > (AS U. (178) dt. » 23 » » (A.). v. (214) J. » 30. » 4.) x. (222) J » 11 Maggio » (A.) . y. (248) g. » MED SE 0(A): Esemplari adulti in abito perfetto. 168 T. SALVADORI (184) z. (323) g. Mahal-Uonz 6 Agosto 1877 (A.). a'. (—) 7. Senza cartellino. Esemplari in abito imperfetto col rosso dell’ occipite e del collare più pallido, e con molte piume dell’ abito giovanile sulla testa e sulle parti inferiori. *b’.(—) g. Senza cartellino. ce’. (142) 7. Mahal-Uonz 21 Agosto 1877 (A.). d'. (179) 3. ) 23 Aprile » (4. Esemplari adulti in abito invernale, senza punto rosso, somi- glianti alle femmine, ma con lunga coda, con collo ed ali nere. e'. (373) 9. Mahal-Uonz 30 Agosto 1877 (A.). Po (381) 92 » Sl es » (A.) g'. (382) 2. » » » i (43): h'. (383) 9. » » » >» (A.) Sp. 200. Euplectes franciscanus (JsERT) Euplectes franciscanus, Heugl.. op. cit. p. 571. Dieci esemplari. . (517) . (519) C: e d. (681) piedi rossi » (A.). d'» Duleccia 25 Maggio 1878 (A.). g » » » pu (AL): gd. Ambo-Karra 19 Agosto 1878 (A.). gi » 26 » » « Iride castagno; becco nero; e. () 3. Ambo-Karra 2 Luglio 1882 (A.). (ACL SM MR Ig) » 4» DIMIIAL) h. (—) de » 24 Settembre 1883 (Nakari). Esemplari adulti; alcuni hanno il collo di color rosso cherme- sino più vivo degli altri. î. (5920) 7. Duleccia 25 Maggio 1878 (A.). Esemplare in muta con molte piume bianchiccie fra quelle nere dell'addome e con talune piume nere con margini gri- giastri fra quelle rosso-brune del dorso. (185) UCCELLI DELLO SCIOA 169 i. () 9. Senza cartellino. « Arriva in Maggio in branchi numerosi, i quali frequentano i campi di tief e di durah, le cui semenze sono loro molto gradite. In Agosto si vedono individui isolati e poco numerosi fra i cotoni. Di una coppia fu rinvenuto il nido con tre uova verdi-cerulee » (A.). Sp. 201. Euplectes scioanus, nov. sp. Capite supra, cervice, dorso medio, uropygio, supracaudalibus, abdomine imo, subcaudalibus et tibiis flavis; gula, genis, collo an- tico, pectore et lateribus nigerrimis; fascia interscapulari et scapu- laribus nigris, flavo vartis; alis et cauda fuscis, remigum rectri- cumque marginibus et subalaribus isabellinis; rostro nigro; pedibus fusciss iride castanea. Long. tot. 0,140; al. 0,071; caudae 0%,040; rostri 0,011; tarsi 0%,019. Euplectes E. tAHA (Smith) simelimus, sed major et pectoris la- teribus migerrimis, haud macula flava ornatis, diversus. Dieci esemplari. a. (287) 7. Tuor-Hamesh 25 Giugno 1877 (4.). b. (544) JD. » 18 Agosto » « Iride castagna; becco nero; piedi scuri » (A.). c. (345) J. » » » >» (AL): d. (346) 7. » » » > LA) e. (347) 2. » » » e (4) NE (386) d. » 1 Settemb. » (A.). CA (387) J. » » » > (4°): h. (388) d. » » » > (45) DAD) de » » » » (A. Je (294) d. » 9 Luglio (4) L'ultimo è stato conservato nello spirito. Ho confrontato gli esemplari soprannoverati con uno dell’E. taha dell’Africa meridionale, dal quale tutti differiscono per i ca- ratteri sopraindicati. Questa specie rappresenta nello Scioa lE. taha dell'Africa me- ridionale; è probabile che essa si estenda anche nell’ Abissinia , 170 T. SALVADORI (186) giacchè l’Heuglin (Orn. N. 0. Afr. p. 575) col nome di £. habes- sinica menziona un esemplare colle parti inferiori nere. Io aveva sospettato che a questa nuova specie appartenessero gli esemplari di Ladò menzionati dall’ Hartlaub (Ab4. Naturw. Ver. Brem. 1881, p. 103; 1882, p. 201), ma il cap. Shelley mi scrive che essi hanno ben distinta la macchia gialla sui lati del petto. « Frequente nell’Agosto in Tuor-Hamesh, ove i maschi di questa specie e della seguente vivono mescolati nei campi d'orzo. Non mi fu possibile di trovare una sola femmina. Nel loro stomaco rinvenni semenze di cardaminacee e di graminacee e piccoli co- leotteri » (A.). Sp. 202. Euplectes xanthomelas, Rip. Euplectes xanthomelas, Rupp., Syst. Ueb. p. 67, tab. 28. » capensis, part., Heugl., op. cit. p. 573. Averut, Scioa (Antinori). Diciotto esemplari. a. (226) 7. Denz 12 Maggio 1877 « Iride scura; becco nero e bianco; piedi nocciola (4.). b. (254) 7. Denz 28 Maggio 1877 (A.). c. (348) Y. Tuor-Hamesh 18 Agosto 1877 (A.). d. (349) g. » » » > (A) e. (392) gd. > 1 Settem. » (A4.. f. (657) g. Let-Marefià 6 Ottobre 1878 (A.). 9g. (964) 7. Denz 6 Luglio 1879 (A.). h.1(965)\ga Tana o DAG(CA)E î. (966) >» » DON(CAS) Tutti questi esemplari sono adulti, in abito perfetto e simili fra loro. j. (34) 7. Wanem-amba 15 Settembre 1876 (A.). k. e » 16 » >» (A). I. (37) 5a » 18 » > (Ax); Questi tre esemplari sono adulti, ma in abito imperfetto , avendo alcune piume della gola e dell’addome di color rosso. m. (967) 2. Denz 6 Luglio 1879 « Iride scura; becco corneo scuro; piedi nocciola » (A.). = (187) UCCELLI DELLO SCIOA 171 n. (790) 7. Denz 3 Febbraio 1879 « Becco bianco corneo; piedi casta- gni > (4.). , o. (9552#) 4. Denz 16 Giugno 1879 (4.). Gli ultimi due, secondo l’ Antinori, sono in abito invernale; essi somigliano alla femmina, dalla quale differiscono per le cuopritrici delle ali e pel groppone di un bel giallo. Esemplari nello spirito : p- (223) 7. Denz 12 Maggio 1877 (4.). q. (350) 7. Tuor-Hamesh 13 Agosto 1877 (4.). P((301) » » » >}: I(A3): Tutti gli esemplari soprannoverati appartengono alla forma dell’Abissinia e non a quella dell’Africa meridionale, £. capensis (Linn.), molto più grande. « Giunge copioso nelle Kolla, in abito di nozze, nella stagione in cui il grano e l'orzo maturano. Nell’ Agosto è frequente in Tuor-Hamesh, ove i maschi di questa e della specie precedente vivono mescolati » (A.). ' Sp. 203. Hyphantornis abyssinica (Gwx.) QIcterus larvatus, Harris, op. cit. p. 413 (Shoa). Ploceus larvatus, Rùpp., Neue Wirbelth. p. 91, tab. 31, f. 1 (#). » flavoviridis, Rùpp., Syst. Ueb. p. 69, 76, n. 259 (# hieme) (Abyssi- nien und Scioa). Hyphantornis habessinica, Heugl., op. cit. p. 547. Dieci esemplari. a. (521) 7. Duleccia 26 Maggio 1878 (A.). b. (522) d. > PRI so. c. (923) J. » » » » « Iride castagno vivace; becco nero; piedi carnicini » (4.). Adulti in abito perfetto. d. (—) Y. Daimbi Maggio 1882 (A.). Esemplare in abito quasi perfetto, con poche piume grigie sul dorso e sull’ addome. e. (—) #. Daimbi Maggio 1882 (A.) Simile al precedente, ma con qualche piuma gialla fra quelle nere della gola, e delle gote. 172 T. SALVADORI (188) f. (—) d. Daimbi Aprile 1882 (A.). Simile al precedente, ma con alcune piume grigie anche fra quelle nere del pileo. 9g. (—) d. Daimbi Maggio 1882 (A.). Simile al precedente, ma con un maggior numero di piume grigie sul dorso e di piume gialle sulla gola. h. (—) 9. (an pot. g juv.?). Daimbi Aprile 1882 « Becco seuro cor- neo » (A.). Esemplare somigliante a quello figurato dal Rùppell col nome di Ploceus flavo-viridis; ma esso è notevolmente più piccolo di una femmina adulta conservata nel Museo di Torino (Cat. N. 5769) ed ha le parti inferiori di color giallo, per cui credo che sia un maschio giovane. è. (150) 7. Mahal-Uonz 4 Aprile 1877 (A.). Je(192) g. » "AS » (4. Esemplari in muta conservati nello spirito. L’esemplare c trasportava materiali per costruirsi il nido sopra le mimose. « Questa specie arriva in basso nelle Kolla insieme coll’ Eu- plectes franciscanus » (A.). Sp. 204. Hyphantornis spekei, Hart. Hyphantornis baglefecht, Blyth (nec Vieill.), Journ. As. Soc. Beng. XXIV, p. 301 (1856). — Hartl., Syst. Orn. Westafr. p. 276 (1857). — Blyth and Speke, Report on a Zoolog. Coll. from the Somali Country, p. 13 (1860). — Speke, Ibis, 1860, p. 246. — Heugl., Peterm. Geogr. Mitth. 1869, p. 418. — G. R. Gray, Hand-List, II, p. 41 (1870). Hyphantornis spekei, Hartl., in Heugl., Faun. des Roth. Meer. No. 157, in Peterm. Geogr. Mitth. 1861, p. 24. — Finsch et Hartl., Vòg. Ost-Afr. p. 394 (1870). — Heugl., Orn. N. O. Afr. I, p. 559, II, p. CXXXI (1871). Hyphantornis somalensis, Heugl., Journ. f. Orn. 1867, p. 379. » somalicus, « Heugl. », Finsch, Journ. f. Orn. 1868, p. 169. » meloxit, Antin., MS. Meloxit, Galla (Antinori). Pileo et gastraeo nitide aureo-flavis, abdomine imo, tibiis et sub- caudalibus purius flavis, pileo saturatiore, collo antico imo brunneo- castaneo lineto; loris, regione ophthalmica, genis, mento et gula ni (189) UCCELLI DELLO SCIOA 173 gris; dorso flavo-virescente, plumis in medio fusco-nigris; uropygio et supracaudalibus flavo-virescentibus, immaculatis; alis fuscis, re- migibus tectricibusque alarum minoribus et majoribus flavo-vire- scente limbatis, mediis late flavo marginatis; subalaribus flavis; cauda fusco-olivacea, rectricibus exterius flavo-virescente limbatis; rostro nigro, pedibus carneis, iride rubro-aurata. Foem. Minor; supra griseo-olivacea, dorso fusco maculato, collo antico flavido, mento et gula albicantibus; lateribus griseis; abdo- mine medio albido, alis fuscis, plumis flavo-olivaceo limbutis, sub- alaribus flavis; cauda fusco olivacea; rostro pallide corneo; pedibus carnets; iride pallide castanea. Long. tot. 09,150; al. 0,084; caud. 0,051; rostri 0,019; tarsi 00,024. Sei esemplari. a. (930) ?. Daimbi 8 Maggio 1879 « Iride rosso-aureo; becco nero; piedi carnicini » (A.). b. (931) 7. Daimbi 9 Maggio 1879 (A.). e. (994) 7. >» » » SPIRI (CA): Questi tre esemplari sono adulti e simili fra loro; lievissime differenze consistono nelle macchie nere nel mezzo delle piume del dorso più o meno estese. Nell’ ultimo esemplare quelle mac- chie sono quasi confluenti sulla parte superiore del dorso, la quale appare quasi interamente nera. La tinta bruno-castagna sulla parte inferiore del collo è più estesa nel primo che non negli altri individui. d. (—) 7. Adda Galla Maggio 1881 (A.). Esemplare tenuto in gabbia, simile all’ esemplare d. e. (-) 7. Daimbi Aprile 1882 (A.). Esemplare in muta, simile ai precedenti, ma con talune piume grigie sul dorso. f. (929) 9. Daimbi 8 Maggio 1879 « Iride castagno chiaro; becco cor- neo chiaro ; piedi carnicini » (A.). « Questa specie non costruisce il nido in forma di fiasco pen- dente come lH. vitellina e VH. galbula, ma lo attacca e lo fa 174 T. SALVADORI (190) aderire per. tutta la parte superiore ad un ramoscello orizzontale e non pendulo d’ una mimosa. Inoltre il suo nido ha una forma più schiacciata e molto diversa, quantunque intessuto nello stesso modo ed egualmente di graminacee. « Nei primi giorni di Maggio vidi una ventina di maschi di questa specie prender possesso di un albero di mimosa, che dava ombra alle capanne da me abitate ; essi colla più grande attività sì posero a costruire i nidi, i quali nel termine di 8 o 10 giorni erano pronti senza che una femmina fosse apparsa fra loro. « Poi un bel mattino eccoti apparire tante femmine che per due o tre giorni furono cagione di frequenti litigi fra i maschi. Esse, riconosciuti i nidi dei loro rispettivi e temporanei sposi, si posero a perfezionarli internamente con materiali più fini, che a somiglianza dei maschi intessevano ed intrecciavano insieme. ‘ Da questo fatto, diligentemente e pazientemente osservato, de- dussi che l'architetto ed il costruttore del nido è il solo maschio, e che la femmina non interviene che ad opera quasi compiuta, per preparare con sottili graminacee un letto più soffice per deporvi le uova. Alla fine di Maggio nessuno dei detti nidi, conteneva uova, ma in alcuni, non so se abbandonati o presi violentemente, erano andati ad abitare i passeri (P. Swainsonz). « Qualora fosse questa una nuova specie, proporrei di asse- gnarle il nome di Hyphantornis meloxit, per ricordare quello volgare datole dai Galla » (A.). Questa specie somiglia alla H. atrogularis (Heugl.), dalla quale differisce pel color giallo del pileo e delle parti inferiori più dorato e più vivo, per la tinta bruno-castagna della parte an- teriore inferiore del collo, pel dorso macchiato di nero e per le dimensioni maggiori. Io debbo far notare che nella descrizione originale della H. spekei non è indicato il color bruno-castagno della parte ante- riore-inferiore della gola, per cui gli esemplari dello Scioa po- trebbero realmente appartenere ad una specie distinta. Il tipo dell’H. spekei si trova nel Museo della Società Asiatica del Ben- gala, ed è il solo esemplare che si conoscesse finora. La fem- mina non era stata ancora descritta. (191) UCCELLI DELLO SCIOA 175 Recentemente lo Shelley (Ibis, 1883, p. 551) ha riferito all’. atrogularis, Heugl. un esemplare dell’Africa occidentale, e lo de- scrive come avente il pile di color giallo dorato, la quale cosa non appare nella figura data dall’ Heuglin (Orn. N. 0. Afr. Taf. XIX). Sp. 205. Hyphantornis luteola (Licur.). Hyphantornis luteola, Heugl., op. cit. p. 565. a. (1356) 7. Ainiè-Kaffaguè 7 Settembre 1880 « Iride coccinea; becco scuro; piedi plumbei » (A.). Sp. 206. H{yphantornis galbula (Rire.). Ploceus galbula, Ripp., Neue Wirbelth. p. 92, tab. 32, f. 2. Hyphantornis galbula, Heugl., op. cit. p. 557, tab. XVII. fig. d Moloksé, Amarico (Antinori). Undici esemplari. a. (622) 7. Ambo-Karra 18 Agosto 1878 « Iride castagno vivo; becco nero; piedi carnicini » (A.). b. (952) 7. Daimbi 26 Maggio 1879 (A.). e. (1257) 7. Ambo-Karra 7 Marzo 1880 (A.). d. (—) Senza cartellino. e. (—) 7. Daimbi Aprile 1882 (A.). iero » 3 » (A). Sei esemplari adulti in abito perfetto. 9g. () 7? Daimbi Aprile 1882 (A.). Esemplare indicato come femmina, ma credo che sia un maschio in abito imperfetto; esso ha il corpo e le ali come i maschi adulti, ma soltanto traccie di color castagno sulle gote. h. (688) 9. Ambo-Karra 27 Agosto 1878 (A.). î. (1258) 2. » € Marzo 1880 « Iride castagno; becco corneo chiaro; piedi carnicini » (A.). j. (151) 7. Kolla di Aigaber 4 Aprile 1877 (A.). k. (—) Senza cartellino. Gli ultimi due esemplari sono adulti e conservati nello spirito 176 T. SALVADORI (192) Sp. 207. Hyphantornis guerini, G. R. Gr. Hyphantornis Guerini, Heugl., op. cit. p. 562, tab. XVIII, f. e. Diciassette esemplari. a. (356) 7. Mahal-Uonz 19 Agosto 1877 (A.). 3 (902) Si Rugghiè 10 Giugno 1878 (A.). e. (273) 7. Mahal-Uonz 10 Giugno 1877 « Iride nocciola; beeco nero; piedi chiari » (A.). cè. (—) g. Antotto Gennaio 1882 (A.). d. (244) 7. Mahal-Uonz 26 Maggio 1877 (A.). e. (475) 7. Let-Marefià 21 Marzo 1877 (A.). (Sal Il primo esemplare ha le parti superiori verdi-olivastre e le inferiori gialle, l’ultimo, in muta, ha le parti superiori grigie e le inferiori bianco-grigie sparse di piume gialle; gli altri quattro sono in condizioni intermedie , cioè hanno ie parti superiori in parte verdi-olivastre ed in parte grigie e le inferiori in parte gialle ed in parte bianchiccie. f. (357) £. Mahal-Uonz 19 Agosto 1877 (A.). 9g. (549) 9. Rugghié 4 Giugno 1878 (A.). h. (948) 2. » 10 » >» (A. è. (609%) 2. Let-Marefià 1 Agosto 1878 (A.). Queste quattro femmine differiscono fra loro come i maschi. (742) 2. Denz 11 Dicembre 1878 « Iride castagno; becco corneo; piedi carnicini » (A.). Esemplare giovane colle parti superiori grigio-brune e le in- feriori isabelline. Esemplari conservati nello spirito : k. (116) 7. Mahal-Uonz 10 Marzo 1877 (A.). Sdi » » » » (A) LEI » 23 Aprile » (A. n. (183) DS. » 24» 200 (AL). 0° (190) gt » 25» » (4). 9. (193) 2° » Za >» « Iride giallo-limone » (A.). « Nidifica dall’Aprile fino a tutto Settembre ; le uova in nu- mero di 4, 5 o 6 si presentano molto variamente colorate e (193) UCCELLI DELLO SCIOA 177 macchiate, talora color pergamena o bianche spruzzate di punti rugginosi, talora verdi con punti poco visibili, ovvero chiazzate di scuro rugginoso » (4.). Antinori ha inviato 7 nidi e 10 uova di questa specie. I nidi pendono dai rami, hanno forma di borsa, o sacco di- sposto orizzontalmente con un'apertura laterale-inferiore ad una delle estremità, mentre nell’ altra estremità è la camera desti- nata a contenere le uova; essi sono intessutl interamente con foglie di graminacee. Delle 10 uova, 4 sono bianche con punti rugginosi, le altre sono di color verde e di queste due con punti rugginosi poco vi- sibili, mentre le altre quattro hanno macchie scure o rugginose più o meno numerose. Diam. magg. 0,021; diam. min. 0,016. Sp. 208. Quelea aethiopica (Suxp.). Hiyphantica aethiopica, Heugl., op. cit. p. 543. Cinque esemplari giovani. a. (1077) g. Daimbi 13 Novembre 1879 « Iride castagno; becco coral. lino; piedi castagno chiari » (A.). db. (1142) 7. Daimbi 25 Novembre 1879 « Piedi rossastri » (A.). c. (—) 7. Lago Cialalakà Aprile 1882 (A.). di). >» » » » (A. e. (—) Senza cartellino. Il primo esemplare ha qualche piuma scura sulla gola. « A branchi di centinaia » (A.). Sp. 209. Plocepasser melanorhynchus, Rip. Plocepasser melanorhynchus, Ripp., Syst. Ueb. p. 74, 78, n. 303 (Scioa) (1845). Philagrus melanorhynchus, Heugl., Orn. N. O. Afr. I, p. 538. tab. XXI. Tre esemplari. a. (403) 7. Torrente di Farrè 27 Settembre 1877 (A.). bd. (985) Y. Ambo-Karra 15 Agosto 1879 « Iride seura: becco nero; piedi nocciola » (A.). ce. (986) 9. Ambo-Karra 13 Agosto 1879 (A.). T. SALVADORI. 12 178 T. SALVADORI (194) La femmina non differisce sensibilmente dai maschi. « Nelle terre di Ambo-Karra questo uccello resta tutto l’anno. Generalmente s'incontra in famiglie di 8, 10 e più individui. Nell’Agosto non incontrai che coppie, occupate a costruire nidi, grandissimi e molto rozzi » (A.). Sp. 210. Plocepasser superciliosus (RiPr.). Ploceus superciliosus, Ripp., Atl. p. 24, tab. 15. Philagrus superciliosus, Heugl., op. cit. p. 536. Quattro esemplari. a. (210) 9. Mahal-Uonz 30 Aprile 1877 (A.). b. (1563) 7. Kolla di Ghendà-wocè (Aigaber) 11 Ottobre 1880 « Iride marrone; becco corneo chiaro; piedi carnicini » (A.). c. (1564) 7. Kolla di Ghendà-wocè (Aigaber) 11 Ottobre 1880 (A.). di (1365) cd. » » » (A.). Sp. 211. Anaplectes melanotis (LArR.). Ploceus melanotis, Lafr., Mag. de Zool. 1839, pl. 4. » erythrocephalus, Ripp., Syst. Ueb. p. 71, 76, n. 264 (Scioa, Harris). Sycobius melanotis, Heugl., op. cit. p. 535. Malimbus melanotis, Elliot, Ibis, 1876, p. 465. Tre esemplari. a. (1379) 7. Aigaber 24 Ottobre 1880 e Iride castagno; becco coral- lino; piedi grigio scuri >» (A.). b. (—) 2. Kulelà 8 Luglio 1882 (A.). c. (485) 9. Farrè 27 Settembre 1877 (A.). « Raro ed a coppie isolate nella Kolla di Aigaber » (A.). Sp. 212. Textor dienemelli, Horsr. 'T'extor dienemelli, Riipp., Syst. Ueb. p. 72, tab. 30 (Scioa). — Heugl., op. cit. p. 534. Textor leucocephalus, Riipp., loc. cit. Quattro esemplari. (195) UCCELLI DELLO SCIOA 179 a. (684) 9. Ambo-Karra 26 Agosto 1878 « Piedi scuri » (A.). bd. (979) g. » 9 >Il RIST (A.): c. (988) J. » 14 » i (46); d. (—) g. Sotan Agosto 1882 (Nakar:). La femmina non differisce sensibilmente dai maschi. Sp. 213. Textor scioanus, nov. sp. Gibril, Galla (Antinori). Textor T. aLecro, Temm, et T. intERMEDIO, Cab. valde affinis, sed differt ab illo statura minore, rostro rubro-corallino et remi- gibus intus basin versus grisescentibus; ab altero rostri basi in- crassata fere velutt in T. ALECTO. Long. tot. 02,240; al. 0,122; caud. 0%, 103; rostri 0,020; tarsi 0,031. Cinque esemplari. a. (932) 7. Daimbi 9 Maggio 1879 « Iride bruna; becco rosso corallo; piedi bruni » (A.). b. (1050) 7. Daimbi 9 Novembre 1879 (A.). c. (1147) g. » 26 » O (45): Questi tre esemplari sono adulti e simili fra loro; soltanto il primo ed il secondo hanno il becco rigonfio verso la base, mentre nel terzo, come anche nell’ individuo seguente, il becco è liscio. d. (845) 7 juv. Daimbi 10 Aprile 1879 « Iride bruna; becco rosso-co- rallino; piedi verdastro sporco » (A.). Difterisce dai maschi adulti pel colore nero meno intenso, per le piume delle parti superiori con sottili margini più chiari e per le piume delle parti inferiori con larghi margini bianchi. e. (844) 9. Daimbi 9 Aprile 1879 «Iride scura; becco rossastro scuro » (4.). Somiglia al giovane, ed ha dimensioni notevolmente minori dei maschi; inoltre ha il becco conformato come il primo esem- plare. « Comune tutto l’anno in Daimbi; spesso si trova associato col Dilophus carunculatus » (A.). 180 T. SALVADORI (196) Mi sembra che gli esemplari soprannoverati siano da riferire ad una specie distinta pei caratteri indicati e che le quattro forme del genere Textor, spettanti al gruppo del 7. a/ecto, si possano distinguere ai caratteri seguenti: a. rostro ad basin (in avibus adultis) tumido : a’. remigibus intus omnino nigris ; rostro albido ; remi- gibus primariis exterius apicem versus tenuissime albo limbatis . i : - . ; : . T. alecto, Temm. (ex Africa Occid. a ; i et Orient.-sept.). a''. remigibus intus basìn versus sensim grisescentibus: rostro rubro-corallino; remigibus primariis exterius apicem versus latius albo limbatis . È ; . T.scioanus, Salvad. (ex Scioa). b. rostro ad basin semper laevi : b’. remigibus intus non albis, sed fuscis, basin versus pal- lidioribus; remigibus primariis exterius apicem versus albo limbatis: rostro rubro . : ; . T.intermedius, Cab. (ex Kisuani in Afr. Orient. interiore). b’/. remigibus intus late albis, primarijs exterius mar- gine lato albo ornatis: rostro rubro . ; . T. erythrorhyn- chus, Smith (ex Africa merid. et occident.). Le quattro specie sopramenzionate sono molto affini fra loro e formano una serie quasi continua, per modo che andando dal 7. alecto al T. erythrorhynchus i passaggi sono estremamente graduali. Inoltre è da notare che ciascuna delle due specie in- termedie, 7. scioanus e T. intermedius, è intermedia alla prece- dente ed alla seguente, e come sono intermedie pei caratteri , così lo sono pure per la distribuzione geografica : il 7. sezoanus abita una regione interposta fra quella abitata dal più setten- trionale 7. alecto ed il T. intermedius, e questo vive in una regione interposta fra quella abitata dal 7. scioanus ed il me- ridionale 7. erythrorhynchus. Fam. Buphagidae. Sp. 214. Buphaga erythrorhyncha ($rast.) ? Buphaga africana, Harris (nec Linn.), op. cit. p. 413 (Scioa) Buphaga erythrorhyncha, Heugl., op. cit. p. 716. Tre esemplari. (197) UCCELLI DELLO SCIOA 181 a. (994) y. Fin-Finni 29 Giugno 1878 (4.). b. (690) 7. Ambo Karra 28 Agosto 1878 « Iride color minio; becco ci- nabro; piedi scuri » (A.). c. (691) 9. Ambo-Karra 28 Agosto 18378 (A.). « Comune dappertutto ove sono armenti bovini; seguono questi animali al pascolo e li accompagnano al loro rientrare nei villaggi; in quello di Ambo-Karra uno stormo di più di 100 di questi uccelli vi giungevano coi buoi, passavano la notte sopra gli alberi di mimosa, ed al mattino, appena giorno, si get- tavano sul dorso di questi animali in cerca d’insetti e non si toglievano di là che ai loro discendere al pascolo » (A.). Fam. Sturnidae. Sp. 215. Dilophus carunculatus (Gw.). Dilophus carunculatus, Heugl., op. cit. p. 259. Cirré, Adda Galla (Antinori). Dodici esemplari. a. (843) 7. Daimbi 9 Aprile 1879 « Iride scura; becco bianco sporco; piedi cioccolatini; due caruncole nere » (A.). Esemplare adulto con due caruncole bene sviluppate sul capo. b. (831) co. Daimbi 6 Aprile 1879 (A.). c. (1152) S. >» 28 Nov. » « Becco bianco corneo; piedi noc- ciola » (A.). c?. (—) d'. Daimbi Marzo 1882 (A.). Questi tre esemplari hanno sul capo una sola caruncola, l’an- teriore; inoltre essi ed il precedente hanno le grandi cuopritrici delle ali di color grigio. d. (839) 9. Daimbi 7 Aprile 1879 (A.). Dn Bagglighonaabulg È SMS) f. (1080) 9. » 14 Novem, » (A.) g- (1081) 9 Mon > » laciay 4): g.(—) 92 » Marzo 1882 (4.). Le femmine mancano aftatto delle caruncole sulla testa ed hanno le cuopritrici maggiori brune. 182 T. SALVADORI (198) h. (1149) 37 juv.? Daimbi 27 Novembre 1879 (A.). Simile alle femmine, ma colle cuopritrici maggiori parzial- mente grigie. z. (—-). Senza cartellino. Simile ai primi tre maschi, ma senza caruncole. j. (1075) 7. Daimbi 13 Novembre 1879 « Iride oscura; becco corneo chiaro; piedi nocciola; parte nuda del capo giallo-rosso » (A.). Questo esemplare è adulto; ha il capo in parte privo di piume e le grandi cuopritrici delle ali bianche; perciò esso differisce da tutti gli esemplari precedenti e somiglia invece agli adulti dell’Africa meridionale. Si noti che l’ Heuglin (Orn. N. 0. Afr. I, p. 530) esprime il dubbio che vi siano due forme o razze, l’ una meridionale e l’altra settentrionale. « È uccello gregario che resta tutto l’anno nella vallata di Daimbi. Sul finire di Maggio cominciò a costruire il nido sugli alberi di una mimosa a fiori bianchi » (A.). Sp. 216. Lamprotornis purpuroptera (RirP.). Lamprotornis auratus, Harris, op. cit. p. 414 (Shoa). » purpuroptera, Rùupp., Syst. Uebers. Vòg. N. O. Afr. p. 64, 75, n. 251, tab. 25 (Scioa) (1846). — Hartl., Journ. f. Orn. 1859, p. 11. — Id., Abh. Naturw. Ver. Brem. IV, p. 46. Lamprotornis porphyroptera (Cab.) — Heugl., op. cit. p. 511. Due esemplari. a. (700) 9. Ambo-Karra 29 Agosto 1878 « Iride giallo limone; becco e piedi neri » (A.). Individuo adulto. db. (1106) ® juv. Daimbi 19 Novembre 1879 « Iride bianca; becco e piedi neri » (A.). Individuo giovane, ma con colori molto meno vivaci del pre- cedente. LI « Questo uccello è abbondante nelle Kolla, ma è scarso, per non dirlo raro, presso Daimbi » (A.). (199) UCCELLI DELLO SCIOA 183 Sp. 217. Lamprocolius chalybaeus (Enr.). Lamprocolius chalybaeus, Hartl., Journ. f. Orn. 1859, p. 21. — Heugl., op. cit. p. 514. — Hartl., Abh. Naturw. Ver. Brem. IV, p. 61. Womal, Galla (Antinori). Sette esemplari. a. (450) £. Let-Marefià 25 Gennaio 1873 « Iride gialla; becco e piedi neri » (A.). b. (863) 9. Daimbi 14 Aprile 1879 (A.). c. (314) 9. Let-Marefià 5 Marzo 1879 (A.). Tutti tre questi esemplari sono simili fra loro pel colorito, ma il terzo è notevolmente più piccolo del primo, che credo sia un maschio, anzichè una femmina. d. (118). 7. Mahal-Uonz 11 Marzo 1877 (4.). C0(119). O. » » » (A): f-(135). Sg. » DO » (A.). I. (136). Q. » » » » (A.). Gli ultimi quattro esemplari sono nella collezione in spirito. « Nidifica prima delle grandi pioggie, sulle siepi e fra gli in- terstizi dei muri a secco dei campi; il nido è formato di fuscellì e di erbe secche, radunate senza cura » (A.). Fanno parte della collezione tre uova di color ceruleo-verdo- gnolo, uno senza macchie e le altre due con fitte macchiette e punti bruni. Diam. magg. 0”, 030; minore 0%, 019. Sp. 218. Notauges superbus (RipP.). Lamprotornis superba, Ripp., Syst. Ueb. p. 65, tab. 26 (Scioa). Notauges superbus, Cab. — Hartl., Journ. f. Orn. 1859, p. 25. — Heugl., op. cit. p. 517. — Hartl., Abh. Naturw. Ver. Brem. IV, p. 80. Wuomai, Galla (Antinori). Venti esemplari. a. (632) 7. Ambo-Karra 20 Agosto 1878 (A.). bi (619) 3 » 26 » Pk(A.) Cc. (633) dt. » » » » «Iride bianco-paglierina; becco e piedi neri » (A.). 184 T. SALVADORI (200) d. (858) 7. Daimbi 13 Aprile 1879 (A.). e. (1086) 7. » 14 Nov. »i i i(A.). f. (1092) 7. » a >» (4): g- (1093) 2. » » » » « Iride bianco-latteo » (A.). h- (1150) 2 » PA (AME » « Iride bianco-perla » (A.). è. (1155) YZ. » 29705 >». (4.). MEC Blso) e » » » > (49: k(—-){K » 15 Genn. 1881 « Iride perlacea » (A.). ROTTE » » » > (4) ma a » (A) n(—)d » Aprile 1882 (A.). o. (616) 9. Ambo-Karra 16 Agosto 1878 « Iride bianco-paglierino » (4.). p. (859) 9. Daimbi 13 Aprile 1879 « Iride bianco-latteo » (A.). q- (1157) 9. » 29 Novembre 1879 (A.). Le tre femmine non differiscono sensibilmente dai maschi. r. (905) 9. Daimbi 25 Aprile 1879 (A.). s. (1153) g. » 28 Novem. » (4... Questi due esemplari in abito incompleto hanno le remiganti meno splendenti. t. (1094) € juv. Daimbi 19 Novembre 1879 (A.). Individuo giovane , colle piume incompiutamente sviluppate, simile agli adulti, ma con colori meno vivi e meno splendenti. « Questa specie è comunissima nella spaziosa valle di Daimbi, ove vive tutto l’anno in branchi di 10, 12 ed anche più indi- vidui. Sta frequentemente in vicinanza dell’ abitato e spesso pas- seggia entro il recinto delle case. Nidifica nella stagione delle grandi pioggie » (A.). i Sp. 219. Ptilorhinus albirostris (RirP.). Ptilonorhynchus albirostris, Ripp., Neue Wirbelth. p. 22, t. 3, f. 1, 2. Ptilorhinus albirostris, Cab. — Hartl., Journ. f. Orn. 1859, p. 30. — Heugl., op. cit. p. 523. — Hartl., Abh. Naturw. Ver. Brem. IV, p. 94. Uarda, Scioa (Antinori). Cinque esemplari. a. (359) 7. Wanen-amba 18 Settembre 1876 (A.). b. (811) 7. Let-Marefià 1 Marzo 1879 « Iride rossa; becco bianco; piedi neri » (A.). c. (960) 7. Let-Marefià 1 Luglio 1879 « Iride castagno » (A4.). (201) UCCELLI DELLO SCIOA 185 Questi tre esemplari sono adulti e simili fra loro. d. (1376) 9. Kolla di Aigaber 17 Ottobre 1880 « Iride castagno » (A.). Femmina adulta, colla testa, collo e parte superiore del petto di color grigio. e. (804) 9 (?) juv. Let-Marefià 20 Febbraio 1879 (A.). Giovane individuo colle piume incompiutamente sviluppate, nere, ma con poca lucentezza; sulla testa e sul collo vi sono alcune piume grigie fra le nere. Sp. 220. Amydrus rùuppelli, Verr. Amydrus Rùppelli, Verr. in Bp., Not. Coll. Delattre, p. 8 (1854) (descr. nulla). — Chenu, Enc. Hist. Nat. Ois. V, p. 166 (1858) (descr. princeps). — Hartl., Journ. f. Orn. 1859, p. 31. — Heugl., op. cit. p. 524. — Hartl., Abh. Naturw. Ver. Brem. IV, p. 90 (1874). Otto esemplari. a. (310) ha Let-Marefià 6 Agosto 1877 (4.) b. (355) 7. Mahal-Uonz 19 » >» (A. e. (442) Y. Let-Marefià 4 Genn. 1878 (A.) d. (605) S » 18 Luglio » (4. e. (649) Li » 27 Settem. » « Iride rossa; becco e piedi neri » (A.). f. (160) 7. Mahal-Uonz 10 aprile 1877 (A.) (collez. nello spirito). Tutti questi esemplari sono adulti, in abito perfetto; lievi sono le differenze individuali nelle dimensioni. g. (311) 7 juv. Let-Marefià 5 Agosto 1877 (4.). Esemplare giovane, colle piume incompiutamente sviluppate e con riflessi verdognoli; è notato come femmina, ma lo credo piuttosto un maschio, non avendo traccia di grigio sulla testa e sul collo. h. (161) 9. Mahal-Uonz 10 Aprile 1877 (A.). Differisce dai maschi per avere la testa ed il collo di color grigio, con sottili strie nere lungo il mezzo delle piume, strie che vanno facendosi gradatamente più larghe sulla parte infe- riore del collo. 186 T. SALVADORI (202) « Comune nelle Kolla elevate, o di mediana altezza ; vive in branchi clamorosi di 6, 8 e 12 e fino 30 individui » (A.). L’Hartlaub aveva già sospettato che questa specie si trovasse nello Scioa. Io non sono riuscito a trovare dove il Verreaux abbia descritto l'Amydrus rippelli. Hartlaub ed altri citano i Comptes Rendus de lAcadémie des Sciences de Paris dell’anno 1851, nei quali l’ ho cercato invano. Quel nome appare la prima volta nelle Notes @ la collection Delattre del Bonaparte, ove a pag. 8, l’autore dice: « M. JULES VERREAUX AYANT DISTINGUÈ L' Amydrus ruppelli DU morio ». Si noti che queste parole sono state aggiunte dal Bo- naparte nelle Notes e che non si trovano nei Comptes Rendus, XXXVII, p. 830 (1853), dai quali quelle /otes sono state estratte, per cui non so comprendere come sia che il Blyth (Journ. As. Soc. Beng. XXIV (1855) p. 291 nota) potesse dire di aver trovato in un recente numero dei Comptes Rendus che questa specie era stata recentemente distinta dal Verreaux col nome di Amydrus rippelli. Forse il Blyth aveva veduto le Notes e, sapendole estratte dai Comptes Rendus, credette che anche in questi fosse menzionato l'A. ruppelli. Sp. 221. Cinnamopterus tenuirostris (RirP.). Lamprotornis tenuirostris, Ripp., Neue Wirbelth. tab. 10, f. 1. Oligomydrus tenuirostris, Hartl., Journ. f. Orn. 1859, p. 34. — Heugl., op. cit. p. 527. — Hartl., Abh. Naturw. Ver. Brem. IV, p. 97 (1874). Dula, Mahal-Uonz (Antinori). Quattro esemplari. a. (33) 7. Wanen-amba 12 Settembre 1876 « Iride rossa; becco e piedi neri » (A.). b. (224) g. Denz 12 Maggio 1877 (A.). e. (173) 7. Mahal-Uonz 21 Aprile 1877 (A.). Tutti tre adulti} in abito perfetto e similissimi fra loro, per cui credo che anche il primo sia un maschio, e non una fem- mina, come è notato dall’ Antinori, il quale li aveva scambiati per Amydrus rippelli. (203) UCCELLI DELLO SCIOA 187 d. (174) 2. Mahal-Uonz 21 Aprile 1877 (4.). Femmina coll apice delle piume della testa e del collo e col margine di quelle del dorso e del petto cenerognoli. « Frequente nei boschi di alto fusto. Si nutre di semenze e d’insetti » (A.). Fam. Oriolidae. Sp. 222. Oriolus galbula, Linx. Oriolus galbula, Sharpe, Ibis, 1870, p. 215. — Heugl., op. cit. p. 400. — Sharpe, Cat. B. Brit. Mus. III, p. 191. a. (1134) 9 juv. Daimbi 24 Novembre 1879 « Iride rossa; becco nera- stro; piedi celestognoli » (A.). Sp. 223. Oriolus monachus (Gx.). Oriolus moloxita, Ripp., Neue Wirbelth. Vog. p. 29, tab. 12, f. 1. Oriolus monachus, Heugl., op. cit. p. 402. — Sharpe, Ibis, 1870, p. 220. — IA (Cat-0B- II, p. 276. Uciva, Amarico (Antinori). Dulbene, Scioa (Antinori). Ventuno esemplari. a. (335) 7. Foresta di Fecheriè-Ghem 16 Agosto 1877 « Iride rossa; becco roseo; piedi scuri » (A.). b. (395) 7. Fecheriè-Ghem 13 Settembre 1877 (A.). c. (396) 7. » » » > (A. d. (397) 7. » » » peT(A3): e. (432) 7. Foresta di Sciotalit 16 Dicembre 1877 (A.). f. (448) I. » 19 Gennaio 1878 « Becco rossastro » (A.). g- (467) 7. Fecheriè-Ghem 13 Marzo 1878 (4.). h. (481) 3. » 29 Aprile » (A... î. (648) 7. Sciotalit 21 Settembre 1878 (4.). 3. (1231) 7. Fecheriè-Ghem 8 Febbraio 1880 (A.). k. (1234) L. » 9 » ni 08 È l. (1241) 7. » 27 » * (A): m. (1306) 7. » 5 Giugno >» (4. n. (1322) gf. » 2 » sie(A4.) o. (1038) 9. Daimbi 8 Novembre 1879 (4.). p. (1054) 2. > 10 » DMCA): q- (1240) 9. Fecheriè-Ghem 27 Febbraio 1880 (A.). 188 T. SALVADORI (204) Non trovo differenze sensibili fra i maschi e le femmine. r. (609) 9. Fecheriè-Ghem 21 Luglio 1878 (A.). Questo esemplare ha traccie di giallo sul mento e non ha il becco di color rosso mogano come tutti i precedenti, ma in parte nero, sebbene sul cartellino sia indicato di color incarnato; credo che il mutamento di colore sia dovuto all’ essere l'individuo non al tutto adulto. s. (468) juv. Fecherié-Ghem 13 Marzo 1878 « Iride rosso-rubino; becco rossastro incarnato; piedi nerastri » (A.). t. (761) ® juv. Fecheriè-Ghem 5 Gennaio 1879 (A.). Gli ultimi due esemplari hanno le piume della gola margi- nate di gialliccio ed il becco nella spoglia appare nero. u. (308) ad. Fecherié-Ghem 4 Agosto 1877 (A.). Collezione in spirito. « Questo uccello è comune nella foresta di Fecheriè-Ghem; abita sopra i grandi alberi di ginepro (7edé), dalle cui cime so- gliono chiamarsi con un fischio cadenzato, simile alquanto a quello del nostro 0. galbula. Nel Novembre non è raro nei boschi di mimose » (A.). Fam. Corvidae. Sp. 224. Corvus capensis, LicÒt. Corvus capensis minor, Heugl., op. cit. p. 499. Heterocorax capensis, Sharpe, Cat. B. III, p. 12 (Scioa, Harris). Due esemplari. a. (51) JY. Licce (Scioa) 14 Ottobre 1876 « Iride scura; becco e piedi neri » (A.). b. (57) 9. Licce 17 Ottobre 1876 (A.). « Questa specie è abbondante in Licce; il secondo esemplare fu ucciso sopra le capanne reali entro il Ghebì. Quando guida gonfia enormemente la gola » (A.). (205) UCCELLI DELLO SCIOA 189 Sp. 225. Corvus scapulatus, Daup. Corvus scapulatus, Heugl., op. cit. p. 500. — Sharpe, Cat. B. III, p. 22 (Scioa, Harris). Quattro esemplari. a. (53)" 2. Licce 14 Ottobre 1876 (A.). b. (171) — >» 4 Genn. 1877 (A.) c. (1096) 7. Daimbi 18 Novembre 1879 « Iride seura; becco e piedi neri » (A.). d. (1097) 9. Daimbi 18 Novembre 1879 (A.). « Poco frequente in Licce e contorni; s' imbranca colle altre specie, ma è più sospettoso dei suoi congeneri, per cui non entra mai nell’ abitato; in Daimbi è molto più frequente; raro nelle Kolla » (A.). Sp. 226. Corvultur crassirostris (RirPr.). Kura, Harris, op. cit. p. 414 (Scioa). Corvus crassirostris, Rùpp., Neue Wirbelth. p. 19, tab. 8 Archicorax crassirostris, Heugl., op. cit. p. 507. Corvultur crassirostris, Sharpe, Cat. B. III, p. 25 (Scioa, Harris). Sei esemplari. (49) 7. Ankober 5 Ottobre 1876 « Iride scura; becco e piedi neri » (4.). {72) 7. Licce 8 Novembre 1876 (A.). (89) era 10 » FMIANMAR]. . (729) 9. Let-Marefià 31 Ottobre 1878 (A.). e. (760) g. » 4 Genn. 1879 (A.). f. (1346) 2. » 19 Agosto 1880 (A.). uo Sa Una delle femmine (d) è un poco più piccola dei maschi. « Comune nei monti di Ankober; a Let-Marefià comparisce tutte le volte che si uccide un bue, od un montone. Ha un grido rauco, più forte di quello del C. corax, e quando lo emette gonfia fortemente la gola. È poco diffidente, monta sopra i tetti delle case, per impadronirsi degli avanzi che i servi vi gettano. Vola lento e quando s’ innalza a grandi altezze, compie grandi giri senza battere le ali » (A.). 190 T. SALVADORI (206) COLUMBAE. Fam. Treronidae. Sp. 227. 'Treron waalia (Gx.). Ergeb, Harris, I cit. p. 417 (Scioa). 'Treron waalia, Heugl., op. cit. p. 817. — Shelley, Ibis, 1883, p. 265. a. (505) 9. Duleccia 22 Maggio 1878 « Iride bianco-giallastra; becco ceruleo-chiaro; piedi gialli » (A.). « Uccisa sopra un sicomoro lungo il torrente Duleccia » (A.). Fam. Columbidae. Sp. 223. Columba albitorques, RirP. Columba albitorques, Riipp., Neue Wirbelth. p. 63, tab. 22, f. 1. — Heugl., op. cit. p. 826. — Shelley, Ibis, 1883, p. 277. Wanos, Scioa (Antinori). a. (71) 9. Licce 5 Novembre 1876 « Iride bianca; becco nerastro; piedi rossi » (A.). « Comune nell’ altipiano di Licce. Viene sulle capanne e sulle roccie, ove costruisce il nido. Ha i costumi del colombo torra- juolo » (A.). L’ Antinori sha inviato tre uova (N. 2) di questa specie, la quale « nidifica in Maggio e Giugno e depone due uova nei fori delle vecchie fabbriche e talvolta fra il folto fogliame degli alberi,» (A.). Le uova sono candide. Diam. magg. mill. 30; diam. min. mill. 22. Sp. 229. Columba guinea, Lixx. Columba guineensis, Heugl., op. cit. p. 822. » guinea, Shelley, Ibis, 1883, p. 278. Regheb, Scioa (Antinori). Sette esemplari. a. (63) 9. Licce 3 Novembre 1876 (A.). b. (64) d. » > » » nerastro; piedi rossi » (A.). « Iride circondata di rosso; becco (207) UCCELLI DELLO SCIOA 191 c. (340) 9. Mahal-Uonz 16 Agosto 1877 (A.). d. (564) 9. Rugghiè 12 Giugno 1878 (A.). e. (617) 7. Ambo-Karra 16 Agosto 11878 (A.). f. (1042%*) 7. Daimbi 9 Novembre 1879 (A.). g- (1267) 9. Ambo-Karra 12 Marzo 1880 « Iride rossa; becco scuro; piedi carnicini » (4.). « Comune in tutte le stagioni e specialmente in quelle delle semine e delle raccolte. In mancanza di alberi, abita le roccie; spesso entra nei villaggi e la si vede sopra i tetti delle capanne. Più sovente vive in coppie che in branchi, i quali non sono mai molto numerosi. Mangia gran quantità di leguminose, fra le quali un piccolo pisello, che molto si coltiva in Licce » (A.). Sp. 230. Stictoenas arquatrix (Temwm. et KwIP). Columba arquatrix, Heugl., op. cit. p. 825. Palumbus arquatrix, Shelley, Ibis, 1883, p. 283. Sette esemplari. a. (707) Y. Let-Marefià 3 Settembre 1878 « Iride verdastra; becco giallo; piedi gialli >» (A.). b. (709) 7. Let-Marefià 5 Settembre 1878 (A.). ce. (710) 9. » » » > (A. d. (712) g- » 6 » » CA) e. (714) 9. » 8 » >» «Iride verdastra; becco, con- torno degli occhi, piedi ed unghie gialle (A.). f. (+) d. Sciotalit 1 Gennaio 1881 « Iride cenerognola; becco e piedi gialli » (A.). g. (706%) 9. Let-Marefià 3 Settembre 1878 (A.). L’ ultimo esemplare, in abito imperfetto, differisce dagli adulti per le dimensioni minori, per non avere la tinta grigia sull’oc- cipite e per le macchie sul petto di un grigio-bruno. « A Sciotalit, Let-Marefià e nelle altre Kolla, a contatto di alte montagne e di foreste, questa colomba compare in ristretto numero nel mese di Settembre e vi si trattiene fino ad Ottobre avanzato, frequentando i campi di Mascillà (il Durah del Sennaar), cui reca molto danno; nel resto dell’anno non la si vede mai » (A.). 192 T. SALVADORI (208) Sp. 231. Turtur lugens (RirP.) Columba lugens, Ripp., Neue Wirbelth. p. 64, tab. 22, f. 2. Turtur lugens, Heugl., op. cit. p. 833. — Shelley, Ibis, 1883, p. 302. a. (15) gt Let-Marefià 9 Settembre 1878 « Iride rosso-aureo; becco seuro livido; piedi rosso lacca » (A.). Esemplare adulto. Sp. 232. Turtur semitorquatus (RiPP.). Columba semitorquata, Ripp., Neue Wirbelth. p. 66, tab. 23, f. 2. Turtur semitorquatus, Heugl., op. cit. p. 830. — Shelley, Ibis, 1883, p. 303. Tre esemplari. a. (720) 9. Let-Marefià 15 Settembre 1878 « lride castagno-aureo ; becco scuro livido; piedi corallini » (A.). b. ((35) 9? Let-Marefià 22 Novembre 1878 « Iride rosso-aureo; becco corneo livido; piedi rosso scuro » (A.) c. (120) 9. Mahal-Uonz 14 Marzo 1877 (A.). Collezione in spirito. Il primo esemplare è notevolmente più piccolo del secondo, che forse è un maschio. « Stazionaria. Nidifica dal Luglio a tutto Settembre sugli ar- busti, in vicinanza dell'abitato. Nel nido sono due uova, bianche. levigate e lucide. Il grido di questa tortora si può rendere colle sillabe tu-tu-tù, tu-tu-tù, ripetuto più volte » (A.). Sp. 233. Turtur senegalensis (Lixx.). Turtur senegalensis, Heugl.. op. cit. p. 841. — Shelley, Ibis, 1883, p. 315. Due esemplari. a. (413) g. Mahal-Uonz 4 Novembre 1877 (A.). 5. (—) ®. Hawasch (Adda Galla) Maggio 1879 (A.). Sp. 254. A plopelia larvata (Tem.). Columba bronzina, Ripp., Neue Wirbelth. p. 65. tab. 23, f. 1. A plopelia bronzina, Heugl., op. cit. p. 844. ‘ Aplopelia larvata, Shelley, Ibis, 1883, p. 293. Sei esemplari. (209) UCCELLI DELLO SCIOA 193 a. (479) J. Fecherié-Ghem 31 Marzo 1878 « Iride cenerino-rosaceo; becco nero; piedi color granato » (A.). b. (968) 9. Fecheriè-Ghem 9 Luglio 1879 « Iride color terra d’ombra; piedi rosso lacca » (A.). e. (998) 7. Fecheriè-Ghem 15 Settembre 1879 « Piedi corallini » (A.). d. (1232) 9. » 8 Febbraio 1880 (A.). e. (1309) JJ. » » Giugno > ab(A:): f. (1310) 9. » » » >» (A... Le femmine non differiscono sensibilmente dai maschi. « Si trova in coppie tutto l’anno nella foresta di Fecheriè- Ghem » (A.). Lo Shelley (l. c.) dice di non sapere se gli esemplari dell’A- frica orientale-settentrionale differiscano da quelli dell’Africa me- ridionale, ma avendo recentemente confrontato con questi uno degli esemplari sopramenzionati, mi assicura che appartengono . ad una medesima specie. Sp. 235. Oena capensis (Livx.). Oena capensis, Shelley, Ibis, 1883, p. 328. Uameni, Galla (Antinori). a. 921) g juv. Daimbi 4 Maggio 1879 « Iride color terra d'ombra; becco nero; piedi violacei scuri » (A.). Maschio giovane con alcune piume nere sulla gola. « In Daimbi alquanto frequente nei seminati » (A.). GALLINAE. Fam. Pteroclidae. Sp. 256. Pterocles iichtensteini, Tem. # Pterocles Lichtensteinii, Temm., Pl. Col. 355, 361. — Heugl., op. cit. II, p. 865. — Elliot, P. Z. S. 1878, p. 258. a. (1256) 7. Ambo-Karra 7 Marzo 1880 « Iride castagno seuro; becco corneo scuro; piedi carnicini » (4.). Esemplare indicato come femmina, mentre ha tutti i caratteri del maschio adulto. « Risale in Ambo-Karra a coppie isolate dal deserto degli Adal » (Au). T. SALVADORI. 13 194 T. SALVADORI (210) Fam. Perdicidae. Sp. 237. Francolinus schoanus, Hrvat. Francolinus pileatus, Ripp. (nec Smith), Syst. Ueb. p. 106, n. 381 (Schoa) (1845). — Guér. et Lafr., Ferr. et Gal. Voy. Abyss. p. 250, n. 198 (1847). — Heugl., Syst. Ueb. n. 530 (1855). — Id., Journ. f. Orn. 1862, p. 413. — Id., Peterm. Geogr. Mitth. 1869, p. 415. — Id., Orn. N. 0. Afr. II, p. 890, tab. XXIX, f. 2 (1873). — Hartl., Abh. Naturw. Ver. Brem. 1881, p. 11$. 2HEFrancolinus granti, Hartl., P. Z. S. 1865, p. 565, pl. XXXIX, f. 1 (Unya- muezi, Spzke). — G. R. Gr., Hand-List, II, p. 265, n. 96€8 (1870). 2Francolinus rovuma,. G. R. Gr., List Gall. Brit. Mus. V, p. 52 (1867) (East Africa). — Id., Ibis, 1868, p. 99 (= Ir. granti, Hartl.). Francolinus schoanus, Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 891, tab. XXIX, f. 2 (caput) (1873). Francolinus ochrogaster, Hartl., Journ. f. Orn. 1882, p. 327. — Id., Abh. Naturw. Ver. Brem. 1882, p. 218. Due esemplari. a. (645) 7. Ambo-Karra 27 Agosto 1878 « Iride castagno; becco ne- riccio; piedi corallini » (A.). Esemplare adulto con lunghi spronì ai tarsi. b. (670) 9. Ambo-Karra 24 Agosto 1878 « Becco scuro; piedi rossi » (A.). L’ ultimo esemplare ed un altro raccolto presso Ambù (Somali- Isa) sembrano ambedue femmine, avendo un piccolo tubercolo al posto dello sprone e dimensioni minori. Esse differiscono inoltre dal maschio per avere le parti superiori con fitte strie trasver- sali, ma irregolari, nericcie, e colle strie bianche longitudinali non nettamente limitate; le parti inferiori hanno le macchie isa- belline lungo il mezzo delle piume meno distinte e nell’ ultimo esemplare, che sembra più giovane del precedente, con sottili strie brune lungo lo stelo. L’Heuglin bene si appose giudicando che gli esemplari dello Scioa dovessero essere diversi da quelli dell’ Africa meridionale, coi quali non potè confrontare uno dei primi, che egli descrisse. Per cortesia del Conte Emilio Turati io ho potuto esaminare due esemplari, maschio e femmina, dell’Africa meridionale, con- servati nella sua collezione, e confrontarli coi tre soprannoverati. (211) UCCELLI DELLO SCIOA 195 Dal confronto appare come il Francolinus schoanus differisca dal #Y. pileatus per le dimensioni minori, pel colorito meno ros- signo delle parti superiori, delle remiganti e delle timoniere, per le belle macchie triangolari castagne del collo e del gozzo meno numerose, perchè meno estese in basso, e per le parti inferiori più decisamente isabelline, mancando le fitte e sottili strie grigio- scure, irregolari, che sono tanto cospicue nel £Y. pileatus, mentre il Fr. sechoanus presenta il mezzo delle piume del petto e del- l'addome con una macchia isabellina longitudinale. Il capitano Shelley, che mi richiese due degli esemplari so- prannoverati per studiarli ulteriormente, mi scrive che essi sono identici col Fr. rovuma, G. R. Gr., e che questo è identico col Fr. ochrogaster, Hart. Sembra inoltre probabile che non diffe- risca specificamente il Fr. granti, Hart].; infatti anche il Gray ammise (1. c.) che il suo #7. rovuma fosse identico col Fr. granti. « Questo francolino è frequente in vicinanza del Gascianè nei luoghi ingombri da piante » (alberi?) (A.). Sp. 238. Francolinus clappertoni (CÒ). EFrancolinus Clappertonii, Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 886 a. (1187) 7. Daimbi 14 Dicembre 1879 « Iride castagno; becco nero; piedi corallini scuri » (A.). Esemplare adulto, che io riferisco a questa specie, anzichè al- l’ affine Fr. ruppelli, non avendo la stria nera, a guisa di mu- stacchio, sulle gote. Sp. 239. Francolinus erkeli, Ripr. KKo0g, Harris, op. cit. p. 416 (Shoa). Perdix Erkelii, Rùpp., Neue Wirbelth. p. 12, t. 6. EFrancolinus Erkelii, Heugl., op.cit. p. 882. Koka, Amarico Knog, Scioa (Antinori). Gogorrì, Galla Otto esemplari. 196 T. SALVADORI (212) a. (302) #. Mahal-Uonz 11 Luglio 1877 « Iride castagno; becco nero; piedi gialli » (A.). b. (401) 7. Mahal-Uonz 27 Settembre 1877 (A.). . (602) 7. Ascalena 12 Luglio 1878 (A.). . (615) 7. Monti di Denz 11 Agosto 1878 (A.). . (1005) 7. Feleklek 28 Settembre 1879 « Piedi giallo-verdi » (A.). . (1235) 7. Sciotalit 17 Febbraio 1880 « Piedi rossastri » (A.). o Quo 5 I primi due esemplari sono più grandi ed hanno colori più puri degli altri quattro, che evidentemente sono meno adulti. 9. (444) ®. Monti fra Let-Marefià e Mahal-Uonz 6 Gennaio 1878 (A.). h. (477) ®. Let-Marefià 26 Marzo 1878 (A.). Le due femmine sono molto più piccole dei maschi; nel co- lorito somigliano più ai quattro maschi precedenti che non ai primi due; ambedue hanno il sottocoda con fascie trasversali nerastre , le quali si osservano soltanto in due maschi (b, e), mentre gli altri hanno macchie nerastre lungo il mezzo. Oltre agli esemplari suddetti, l’Antinori ha inviato una testa colla ma- scella mostruosamente allungata e distorta. « Nel mese di Dicembre depone le uova nel folto dei cespugli e dei fieni, spesso fra le pietre e sempre in località montuose; le uova sono in numero di quattro, sei ed anche più (A.). Fam. Phasianidae. Sp. 240. Numida ptilorhyncha, Lic. Numnida ptilorhyncha, Licht., fide Lesson, Tr. d’Orn. p. 198 (1831). — Ripp. Syst. Ueb. p. 102, Taf. 39. — Heugl., op. cit. p. 872. — Elliot, Mon. Phasian. II, pl. 42. 2 Numida cristata, Harris (nec Pall.), op. cit. p. 416 (Shoa). Sololià, Adda Galla (Antinori). a. (817) ®. Daimbi 4 Aprile 1879 « Iride color terra d’ ombra; becco corneo ceruleo; piedi scuri » (4.). Esemplare adulto. « Negli Adda Galla in copia grandissima fra le paglie » (A.). (213) UCCELLI DELLO SCIOA 197 GRALLAE. Fam. Otididae. Sp. 241. Otis cristata, Scop. Eupodotis cristata, Gray. — Cab., v. d. Deck. Reis. III, p. 45. Otis kori, Burch. — Finsch u. Hartl., Vòg. O. Afr. p. 611. Bombisa, Galla Galan (Antinori). a. (1236) 7. Torrente Kataba 18 Aprile 1880 < Iride giallo limone ; becco corneo chiaro; piedi giallastro chiaro » (A.). Esemplare adulto in muta e quindi piuttosto povero di penne; per questa ragione è poco distinta la fascia trasversale nera alla base del collo. L’' Antinori dà le seguenti dimensioni prese sull’ individuo fresco : Lunghezza totale dalla punta del becco all’estremità della coda, piedi 4', 11"'. Culmine del becco 4'', 5'''; apertura del becco 4", 7"; ala cai coda e tarso 970, « Bombisa è il nome che i Galla-Galan danno a questa Otarda gigantesca, che fu uccisa in viaggio, in vicinanza del torrente Kataba, che scorre al Nord dei colli di Fin-Finni. Dalle infor- mazioni avute risulta che la Bombisa non è rara nelle estese valli dei Galan » (A.). È la prima volta che questa Otarda viene indicata delle re- gioni al Nord dell’ Equatore. Durante il viaggio del von der Decken fu trovata nella regione Suaheli; essa è comune nel- l'Africa Meridionale. Sp. 242. Otis melanogaster, Rip. Otis melanogaster, Ripp., Neue Wirbelth. p. 16, Taf. 7. — Heugl., op. cit. p- 951. Oftael, Adda Galla (Antinori). Sette esemplari. a. (595) 7. Daimbi 20 Aprile 1879 « Iride color terra d’ombra; becco corneo giallognolo; piedi giallo-verdastri chiari » (A.). 198 T. SALVADORI (214) b. (908) 7. Daimbi 30 Aprile 1879 « Iride color castagno scuro; becco corneo nerastro (A.). e. (920%) 7. Daimbi 3 Maggio 1879 (A.). d. (850) 2? > 11 Aprile >» (4. e. (857) 9? » 13 >» >» (A. f.() d- » Febbr. 1882 (A.). IT) d. » Aprile Di (CA). I due esemplari indicati come femmine hanno le parti infe- riori nere come i maschi, per cui dubito che inesatta sia la in- dicazione del loro sesso, giacchè le femmine vengono descritte senza nero sulle parti inferiori (MHeugln). Gli esemplari @ ed e hanno macchiette ocracee all’apice delle penne del pileo. « Vive entro gli alti fieni, dai quali poco si allontana nelle prime ore del mattino per pascolare nei campi. Abbonda nel territorio di Daimbi, ma non è facile ucciderla per la sua natura sospettosa. Ottima è la sua carne » (A.). Sp. 243. Otis canicollis, Rcunw. Otis canicollis, Rchnw., Orn. Centralb. 1881, p. 79 (15 Mai). — Id., Journ. f. Orn. 18S1, p. 334; 1882, p. 113. a. (1188) 7. Daimbi 14 Dicembre 1879 « Iride castagno chiaro ; becco corneo giallastro; piedi giallastri » (A.). Esemplare adulto. Supra rufescens, nigricante vermiculata et lineolata; sincipite nigro; occipite, collo et pectore summo cinereis; regione occipitali cinerea, nigro marginata; lateribus capitis et gula albis; macula magna infraoculari nigra, in taeniam subtilem juxta marginem anteriorem regionis ocularis extensa et cum fronte nigro conjuncta; macula magna infragulari, a colli lateribuspeusque ad mentum extensa, nigerrima, subtus late albo marginata,;“corpore subtus albo; subcaudalibus in pogonio externo rufescentibus et nigricante fa- sciolatis; alis rufis, tectricibus alarum medis rufis, nigro ver- miculatis, minoribus et anterioribus cinereîs, tectricibus majori- bus et remigihbus primariis nigris, intus cinereis; remigibus sublus, basin versus, albis; subalaribus albis, nonnullis marginalibus ci- (215) UCCELLI DELLO SCIOA 199 nereis; axillaribus nigerrimis; cauda rufa, nigro vermiculata, fa- sciis tribus, quarum una apicali latiore, nigris; rostro et pedibus flavidis; iride pallide castanea. Long. tot. circa 09,520; al. 0,330; caud. 0,140; rostri 02,039; tarsi 0, 097. L’esemplare suddetto differisce dalla descrizione dell’ 0. ca- micollis 1.° Per talune dimensioni, cioè per la grandezza totale mag- giore e per le ali e per la coda più lunghe, mentre il becco ed il tarso sarebbero più brevi. 2.° Per le cuopritrici minori ed anteriori delle ali cenerine. . 3.° Per le cuopritrici maggiori delle ali nere nel vessillo esterno, cineree nell’ interno. 4.° Per le remiganti primarie ugualmente colorite. Per cui, per assicurarmi della esatta determinazione, ho inviato al Reichenow l’ esemplare suddetto, affinchè volesse confrontarlo col tipo, ed egli mi scrive che esso è veramente riferibile alla specie indicata, giacchè la sola differenza un po’ importante con- sisterebbe nelle cuopritrici anteriori delle ali di color cenerino, per essere l’ esemplare della collezione Antinori adulto, mentre nel tipo, non al tutto adulto, quelle cuopritrici sono soltanto leg- germente tinte di grigio. Lo stesso fatto si osserverebbe nell’O. rhaad, nella quale i giovani hanno le cuopritrici anteriori ros- signe e gli adulti bianco-grigie. Il Reichenow attribuisce le differenze nelle dimensioni a diverso sesso. Credo utile di far notare che la frase del Reichenow non è esatta, giacchè egli dice: fascia utraque suboculari, alteraque sub- genali nigris, ad lineam mentalem confluentibus, mentre soltanto le due fascie subgenali (od infragulari), confluiscono al mento. Senza dubbio all’ 0. canzcollis si deve riferire l’Otarda dell’ A- frica orientale, menzionata dall’Oustalet (Bu. Soc. Philom. 1881, Aout 18) come somigliante all'O. coerulescens, Vieill., giacchò tanto essa, quanto l’ esemplare descritto dal Reichenow prove- nivano dalla stessa località e dallo stesso collettore Abdou Gindi. L’Otis canicollis vive nell'Africa orientale, e finora è stata osservata presso Berbera e nello Scioa. 200 T. SALVADORI (216) Prendo questa opportunità per far notare che un’ Otarda da me e da Antinori riferita all’). senegalensis, Vieill. ( Viaggio nei Bogos, p. 140) ha la parte interna delle remiganti di color fulvo-chiaro, la quale cosa non è indicata nella descrizione di quella specie. Sp. 244. Cursorius senegalensis, Licur. Cursorius senegalensis, Hartl., P. Z. S, 1866, p. 61. — Heugl., op cite JI, p. 968. Due esemplari. a. (—) — Daimbi (Adda Galla) Febbraio 1882 « Iride color terra d’om- bra; becco nero; piedi carnicini » (A.). Esemplare adulto colla fascia nucale a V bianca. b. (—) Y. Daimbi 21 Gennaio 1882 < Iride scura; becco nerastro ; piedi carnicini » (A.). Simile al precedente, ma coi colori meno puri; la fascia nu- cale è tinta di rossigno; anche il bianco dell’addome e del sot- tocoda è tinto di rossigno. Fam. Oedicnemidae. Sp. 245. Oedicnemus senegalensis, Sw. Ocdienème du sSénégal, Temm., Man. d’Orn. II, p. 520. Oedicnemus senegalensis, Sw., B. W. Afr. II, p. 228 (1837). — G. R. Gr., Gen. B. III, p. 535, n. 2 (1844) (excl. syn.). — Id., Cat. B. Brit. Mus. III, p. 59 (1844). — Brehm, Journ. f. Orn. 1853, Extr. p. 101, 117; 1855, p. 378, 488, 496: 1856, p. 406; 1857, p. 383. — Hartl., Orn. W. Afr. p. 208 (1857). — Kirk, Ibis, 1864, p. 331. — Hartm., Journ. f. Orn. 1864, p. 227. — Shelley, Ibis, 1871, p. 145. — G. R. Gr., Hand-List, II, p. 9, n. 9940 (1871). — Dress., B. of Eur. VII, p. 408 (1876). — Bocage, Orn. Ang. p. 425 (1881). — Shelley et Buckl., Ibis, 1882, p. 285, 292. Ocediecnemus assimilis, Brehm, Journ. f. Orn. 1853, Extr. p. 117. Oedienemus inornatus, Salvad., Atti Soc. Ital. Sc. Natur. VIII, p. 371 (1865). — Mart., Journ. f. Orn. 1868, p. 69. — F. et H., Vòg. O. Afr. p. 872 (1870). — G. R. Gr., Hand-List, III, p. 10, n. 9944 (1871). — Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 989, CLXXIX (1873). — Gieb., Thes. Orn. II, p. 742 (1875). — Hartl., Abh, Naturw. Ver. Brem, 1881, p. 120 (Ladò). OVedienemus crepitans, Schleg., Mus. P. B. Cursores, p. 21 (Individus de l’Afrique) (1865). — F. et H., VOg. O. Afr. p. 621 (partim) (1870). — Gieb., Thes. Orn. 1I, p. 741 (partim) (1875). _ Ocedienemus crepitans senegalensis, Heugl., Peterm* Geogr. Mitth. 1869, p. 415. (217) UCCELLI DELLO SCIOA 201 Quattro esemplari. a. (1248) 7. Ambo-Karra 5 Marzo 1880 « Iride gialla; becco scuro; piedi verdastri » (A.). b. (1249) 7. Ambo-Karra 5 Marzo 1880 (A.). c. (1250) 9. 3 RAI d. (1133) 9. Lago Cialalakà 24 Novembre 1879 (A.). L'ultimo esemplare ha il colorito delle parti superiori più de- cisamente grigio che non gli altri tre, e somiglia più al tipo. Che l’Oe. inornatus sia perfettamente distinto dall’Oe. seolopar è cosa indubitata; la sua bontà specifica fu contestata dal Finsch e dall’ Hartlaub, ma fu rivendicata dall’ Heuglin, che molto esattamente ne fece notare i caratteri distintivi; tuttavia egli espresse il dubbio della sua identità coll’ Ve. senegalensis, Sw., la quale cosa è stata asserita come indubitata dal Dresser e mi viene confermata in una lettera dallo Harting, cui credo di do- vermi rimettere, avvertendo soltanto che nel 1877 cercai invano nel Museo di Cambridge in Inghilterra il tipo dello Swainson e che recentemente l’ Hartlaub, discorrendo dell’Oe. inornatus, dice : certamente diverso dall’Oe. senegalensis. « Trovasi abitualmente sopra i terreni aridi, sabbiosi e scarsi di alberi. Scoperto, si acquatta sul terreno, come l’Oe. crepitans, e cerca scampo correndo veloce » (A.). Fam. Charadriidae. Sp. 246. Aegialitis hiaticula (Lixn.). Charadrius hiaticula, Heugl., op. cit. p. 1025. Quattro esemplari. a. (923) 9. Lago Cialalakà 6 Maggio 1879 « Iride scura; piedi arancio fosco » (A.). Esemplare adulto in abito perfetto. b. (1028) ® juv. Lago Cialalakà 7 Novembre 1879 « Iride scura; becco nero; piedi giallo-verdastri » (A.). c. (1029) 9 juv. Lago Cialalakà 7 Novembre 1879 (A.). d. (1030) J juv. » » » BLA Giovani dell’ anno. « Comune sulle rive sabbiose del lago Cialalakà » (A.). 202 T. SALVADORI (218) Sp. 247. Aegialitis tricollaris (Vient.). Charadrius tricollaris, Vieill. — Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 1027, tar. XRXRIVI fd Due esemplari adulti. a. (585) 7. Torrente Korà (Fin-Finni) 24 Giugno 1878 « Iride giallo- rossigna; becco rossastro; piedi carnicini > (A.). bd. (586) 9. Torrente Korà 24 Giugno 1878 (A.). Ambedue hanno la fronte bianca. Sp. 248. Aegialitis varius (VIEILL.). Charadrius pecuarius, Temm., PI. Col. 183. -- Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 1033, tab. XXXIV, f. 7. Aegialitis varius, Hart., Ibis, 1873, p. 262, pl. VIII. Quattro esemplari. a. (1014) 7. Lago Cialalakà 4 Novembre 1879 « Iride fosca; becco e piedi neri » (A.). b. (1033) 7. Lago Cialalakà 7 Novembre 1879 (A.). e. (1117) J. » 21 . soli): d. (1034) g. 7 7 ; SANT.) I primi tre esemplari annoverati sono in abito perfetto; il quarto è un giovane e non ha traccia della fascia nera sulla fronte. Inoltre i primi tre esemplari ed altri due conservati nel Museo di Torino, uno dei quali di Egitto e l’ altro del Capo di Buona Speranza (Lalande) avuto nel 1822 dal Museo di Parigi col nome di Charadrius varius, Vieill., hanno la prima remigante collo stelo bianco e le seguenti collo stelo nericcio. Invece il giovane ha soltanto la terza remigante collo stelo tutto scuro. Ciò è da notare giacchè nella frase dell’ Ae. varzus data dal- l'Harting si legge remigibus brunneis, scapis medialiter albis, la quale cosa non è esatta; inoltre lo stesso Harting (1. c. p. 267), indicando la differenza principale fra l’ Ae. sanetae Helenae e l’Ace. varius, dice che quello si distingue da questo pel colore delle remiganti primarie, fra le quali lo stelo della prima soltanto è (219) UCCELLI DELLO SCIOA 203 bianco, mentre gli steli delle altre sono scuri; nell’Ae. varius in- vece tutti gli steli sarebbero bianchi nel mezzo. Ora in tutti gli esemplari adulti dell’Ae. varivs da me esaminati gli scapi delle remiganti non sono come vengono deseritti dall’ Harting per quella specie, ma come vengono indicati per l’Ae. sanctae Helenae. Sp. 249. Aegialitis cantianus (Larz.). Charadrius cantianus, Heugl., op. cit. p. 1035. a. (—) — Senza cartellino. Esemplare giovane d’ignota provenienza e forse non dello Scioa. Sp. 250. Lobivanellus melanocephalus, Ripr. Lobivanellus melanocephalus, Riipp., Syst. Ueb. p 115, tab. 44. — Blanf., Geol. and Zool. of Abyss. p. 430. — Heugl., op. cit. p. 1003. Tre esemplari adulti. a. (306) 7. Tuor-Hamesh 30 Luglio 1877 (A4.). b. (1292) dg. > 19 Maggio 1880 « Iride color terra d’ombra; becco nero; piedi gialli » (A.). ce. (1293) 7. Tuor-Hamesh 19 Maggio 1880 (A.). « Stazionario; comune nella valle di Tuor-Hamesh ed in molte parti dell’ altipiano di Licce. Quattro uova furono trovate sui prati verdi di Tuor-Hamesh il 20 Agosto » (A.). Sp. 251. Hoplopterus spinosus (Livnn.). Charadrius spinosus, Harris, op. cit. p. 417 (Shoa). Hoplopterus spinosus, Heugl., op. cit. p. 1004. Sette esemplari. a. (822) 7. Lago Cialalakà 4 Aprile 1879 « Iride scarlatta; becco e piedi neri » (A.). b. (842) 3. Lago Cialalakà 9 Aprile 1879 (A.). Cc. (856 ) dl. » 13 » » (AS): d. (861) 2. » 14 » da (A.). (G (896%) Q. » 23 >» > (A.). ge (997488) J. » >» » 204) Ge(94£4) 9. » 6 Maggio 1879 « Iride color rubino » (A.). Le femmine sono un poco più piccole dei maschi. 204 T. SALVADORI (220) Sp. 252. Stephanibyx melanoptera (RirP.). Charadrius melanopterus, Ripp., Atlas, p. 46, tab. 31. Hoplopterus melanopterus, Heugl., op. cit. p. 1010. a. (659) 7. Licce 3 Novembre 1876 « Iride giallo limone; becco nero; piedi rossastri » (A.). Esemplare adulto. « Di passaggio in Novembre: frequente allora nei prati d Licce, in branchi di 8, 10, 12 ed anche più individui » (A.). Sp. 253. Stephanibyx coronata (Gx.). Chettusia coronata, Cab., v. d. Deck. Reis. ill, p. 46. — F. et H., Vòg. O. Afr. p. 636. a. (944) 7. Daimbi 10 Maggio 1879 « Iride scura; becco rosso nella metà basale, nero nell’ apicale; piedi arancio scuro » (A.). « Solo individuo incontrato » (A.). Esemplare adulto, un po’ più grande e colla corona bianca del pileo più larga che non in un'altro esemplare del Capo di Buona Speranza, conservato nel Museo di Torino. Questa specie non è annoverata nella Ornithologie Nord-Ost Afrika's dell'Heuglin. Fam. Scolopacidae. 254. Himantopus candidus, Boxn. Himantopus atropterus, Harris, op. cit. p. 417 (Shoa). » autumnalis, Heugl., op. cit. p. 1177. Tartarì, Galla (Antinori). Quattro esemplari. a. (1012) 7. Lago Cialalaktà 4 Novembre 1879 « Iride rosso rubino; a nero ; piedi rosei » (A.). b. (1013) 2. Lago Cialalakà 4 Novembre 1879 (4.). c. (1017) 2. » 5 » » (A). d(T—)L. » Dicembre 1881 (A.). Le femmine differiscono dai maschi per avere il dorso bruno. (221) UCCELLI DELLO SCIOA 205 « Lungo il Cialalakà a coppie ed in branchetti nel Novembre e nel Dicembre » (A.). Sp. 255. Recurvirostra avocetta, Linn. Recurvirostra avocetta, Heugl., op. cit. p. 1175. a. (1124) 2. Lago Cialalakà 22 Novembre 1879 « Iride scura; becco nero : piedi celesti » (A.). « Di passaggio lungo le rive del Cialalakà » (A.). Sp. 256. Limosa aegocephala (Lixv.). Limosa aegocephala, Heugl., op. cit. p. 1153. Quattro esemplari in abito invernale. a. (1115) 7. Lago Cialalakà 21 Novembre 1879 « Iride scura; becco corneo chiaro; piedi neri » (A.). b. (949) Y. Lago Cialalakà 25 Maggio 1879 « Piedi grigio verdastri » (A.). Il secondo esemplare è in muta ed ha dimensioni notevolmente minori del primo e dei seguenti, simili fra loro. c. (—) g. Lago Cialalakà Gennaio 1882 (A.). d. () d. » Febbraio » (A.). « Rara tanto in Aprile e in Maggio, quanto in Novembre » (A.). Sp. 257. Totanus canescens (Gx.) Totanus glottis, Heugl., op. cit. p. 1169. a. (—-) — Senza cartellino. Sp. 258. Totanus stagnatilis, Brc&sr Totanus stagnalis, Heugl., op. cit. p. 1159. Tre esemplari in abito invernale. 206 T. SALVADORI (222) a. (1065) 7. Lago Cialalakà 12 Novembre 1879 « Iride scura; becco nero; piedi verdastri » (A.). db. (1067) 9. Lago Cialalakà 12 Novembre 1879 (A.). c. (1138) J. » 24 » 2IN(4). Sp. 259. Tringoides hy poleucos (Linn.). Tringoides hypoleucos, Heugl., op. cit. p. 1172. Cinque esemplari. a. (1107) -. Lago Cialalakà 20 Novembre 1879 (A.). b. (11072) Q. » » » > (A. e. (1119) g. » 21 » DR A). d. (1139) 2. » 24 » >». (A4.). e. (1140) 9. » » » >». (4). Sp. 260. Machetes pugnax (Lixx.). Philomachus pugnax, Heugl., op. cit. p. 1180. Dieci esemplari. a. (1009) 7. Lago Cialalakà 4 Novembre 1879 « Iride scura; becco giallo e nero; piedi gialli » (A.). Testa e collo quasi intieramente bianchi. 6. (1078) 7. Lago Cialalakà 5 Novembre 1879 (A.). cs (1009252) 2. » 4 >» (AI Testa e collo parzialmente bianchi. d. (1074) 7. Lago Cialalakà 12 Novembre 1879 « Iride scura, becco nero » (A.). e. (1137) g. Lago Cialalakà 24 Novembre 1879 (A.). Questi due esemplari non hanno bianco sulla testa e sul collo. ebis (—) g. Lago Cialalakà Febbraio 1882 (A.). Esemplare simile ai due precedenti anche per le dimensioni, per cui lo credo maschio e non femmina, come è indicato. f. (851) 9. Lago Cialalakà 11 Aprile 1879 (A.). g. (953) 9? > 28 Maggio » « Piedi verdastri » (A.). (223) UCCELLI DELLO SCIOA 207 h. (1010) 9. Lago Cialalakà 4 Novem. 1879 « Piedi color arancio » (A.). t. (1011) 2. » » » » « Piedi verdastri » (A.). Le quattro femmine sono molto più piccole dei maschi. « Si trova in copia sulle rive del Cialalakà e dell’Haddò » (A.). Sp. 261. Calidris arenaria (Livv.). Calidris arenaria, Heugl., op. cit. p. 1196. Due esemplari. a. (1070) 9. Lago Cialalakà 12 Novembre 1879 « Iride scura; becco e piedi neri » (A.). b. (1071) 7. Lago Cialalakà 12 Novembre 1879 » (A.). Ambedue sono in muta dall’ abito giovanile a quello invernale. Sp. 262. Tringa minuta, Lerst. 'Tringa minuta, Heugl., op. cit. p. 1189. Sei esemplari. a. (910) ®. Lago Cialalakà 1 Maggio 1879 « Iride bruna; becco e piedi neri » (A.). Esemplare in abito di nozze. b. (1072) 7. Lago Cialalakà 12 Novembre 1879 (A.). cl. (1073) Q » » » » (A.). d. (1108) 9 Sl 20 - al (4): e. (1125) J. » 22 » >». (A). f. (1132) J » 24 > — (4). Gli ultimi cinque esemplari sono in abito imperfetto. Tutti hanno la timoniera esterna tinta di cenerino e lo stelo delle remiganti primarie bianco ; avverto ciò per togliere il dubbio che si tratti della, 7. /emmineki. Sp. 263. Gallinago coelestis (FrENz.). Scolopax gallinago, Linn., S. N. I, p. 244. Gallinago scolopacina, Heugl., op. cit. p. 1201. » coelestis, Dress., B. of Eur. VII, p. 641. 208 T. SALVADORI (224) a. (1118) 9. Lago Cialalakà 21 Novembre 1879 « Iride scura; becco corneo scuro; piedi verdastri » (A.). « Unico individuo trovato fra i giunchi del Lago Cialalakà » (A.). Sp. 264 Gallinago aequatorialis, RirP. Gallinago aequatorialis, Rùpp., Syst. Ueb. p. 123 (1845). — Schleg., Mus. P. B. Scolopaces, p. 10 (1864). Gallinago nigripennis, F. et H., Vog. O. Afr. p. 769 (nec Bp.?). » macrodacetyla, Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 1205 (nec Bp.?). Due esemplari. a. (589) — Fin-Finni 26 Giugno 1878 « Iride scura, becco scuro-verda- stro; piedi olivastri » (A.). b. (590) 7. Fin-Finni 26 Giugno 1878 (A.). « Fra i giunchi e l’erbe di un piccolissimo lago e di alcuni corsi d’acqua prossimi a Karrà fra i Galla-Gullalè » (A.). Il secondo esemplare è un poco più grande del primo, che forse è una femmina. Ambedue sono simili fra loro pel colorito, hanno le timoniere esterne molto più strette delle altre, bianche, la prima con macchie nericcie sul vessillo esterno, la seconda e la terza su ambedue. Inoltre ambedue hanno la prima remigante col vessillo esterno bianco quasi fino all’ apice; per questa ra- gione dubito della identità della G. nigripennis, Bp. colla G. ae- quatorialis, Rùpp., mentre quella veniva caratterizzata dal Bo- naparte per avere /arghissimo i pogonio esterno della prima remigante (1) e scevro affatto di bianco, per la quale cosa eviden- temente la chiamò mnigripennis. Questa fu indicata come pro- veniente dal Capo ( Verreaux). L’Heuglin chiama questa specie col nome di G. macrodactyla, Bp., considerando egli con Schlegel e con Finsch ed Hartlaub quella denominazione come sinonimo di G. aequatorialis. Si noti che la G. macrodactyla fu indicata come proveniente da Mada- gascar (Bernier) e quindi molto probabilmente è identica colla G. bernieri, Pucher. (Rev. Zool. 1854, p. 279), la quale, se- condo Hartlaub (Vòg. Madag. p. 335), è incerto se sia identica colla G. aequatorialis. (225) UCCELLI DELLO SCIOA 209 Fam. Parridae. Sp. 265. Parra africana, Lar. Parra africana, Heugl., op. cit. p. 1216. Tre esemplari. a. (—) g. Lago Cialalakà Gennaio 1882 « Iride perlacea; becco ceru- lescente; piedi grigio-cerulei » (A.). b. (—) 9. Lago Cialalakà 18 Gennaio 1882 « Iride bianca; becco cele- stognolo; piedi grigio-celestognoli » (A.). c. (—) 2. Lago Cialalakà 24 Gennaio 1882 « Iride bianca; becco ce- ruleo, piedi grigio-cerulei » (A.). Tutti tre gli esemplari sono in abito imperfetto, avendo, spe- cialmente le femmine, le parti inferiori in gran parte bian- chiccie. Il maschio è notevolmente più piccolo della femmina, la quale x cosa è stata notata anche dall’ Heuglin. Fam. Rallidae. Sp. 266. Rallus rougeti, Guir. Rallus abyssinicus, Ripp., Syst. Uebers. p. 127, tab. 46. Eulabeornis Rougetii, Heugl., op. cit. p. 1248. Jeganiendorw, Scioa (Antinori). Tre esemplari adulti. a. (144) 9. Mahal-Uonz 25 Marzo 1877 (A... b. (305) 2. » » Luglio » (4.). c.(—) — Gorobela 18 Agosto 18.... « Iride rosso-castagna ; becco rosso fosco; piedi fosco-rubescenti » (A.). Sp. 267. Fulica cristata, Gw. Fulica cristata, Gm. — Hart], Journ. f. Orn. 1853, Extr. p. 79. — Heugl., op. cit. p. 1222. Otto esemplari. T. SALVADORI. 14 210 T. SALVADORI (226) a. (824) 7. Lago Cialalakà 5 Aprile 1879 (A.). b. (825) 9. » SORETTES > e(45) c. (837) 2. » 8°» >» (A. d. (840) d. » 9 » » (A.). e. (841) J. » » » » (A. f. (847) 7. » » » >» (A. 9g. (848) 2. » » » DONNA): h. (951) 9. » 26 Maggio 1879 « Iride color rubino; becco ceruleo-bianco; piedi olivastro-plumbei » (4.). Le femmine sono alquanto più piccole dei maschi ed hanno le due creste molto minori. Fam. Gruidae. Sp. 268. Grus communis, Brcusr. Grus cinerea, Heugl., op. cit. p. 1250. Audoleccia, Adà (Antinori). Curiglié, Amara (Antinori). Due esemplari. a. (1087) 7 ad. Daimbi 15 Novembre 1879 (A.). b. (1088) 2 juv. » » » » « Iride rossa; becco scuro corneo; piedi neri » (A.). « Di passaggio in branchi numerosi nel paese degli Adà, ove reca grandi danni ai campi di Tyef e di Mascillà » (A.). Sp. 269. Balearica pavonina (Lixv.). Balearica pavonina, Heugl., op. cit. p. 1258. Guramenht, Adda Galla (Antinori). Cinque esemplari. a. (882) 7. Lago Cialalakà 14 Aprile 1879 « Iride bianco-latte, becco nerastro; piedi scuri » (4.). b. (883) 2. Lago Cialalakà 14 Aprile 1879 (A.). ec. (887) 7. » 19976 > (A) d. (899) 9. » 24 >» (49. e.(—) — Senza cartellino. (227) UCCELLI DELLO SCIOA 211 « Si vede con qualche frequenza a coppie, od anche a 4 o 6 individui, sui prati umidi presso il lago Cialalakà, ma non vi ri- mane permanentemente » (A.). Fam. Ardeidae. Sp. 270. Ardea cinerea, Lux. Ardea cinerea, Heugl., op. cit. p. 1053. — Rchnw., Journ. f. Orn. 1877, p. 265. Due esemplari. » a. (1173) 9. Lago Cialalakà 7 Dicembre 1879 « Iride gialla; becco giallo; piedi scurî > (A.). i b. (1253) 2. Torrente Duleccia 6 Marzo 1880 (A.). « Avventizia » (A.). Sp. 271. Ardea melanocephala, Vie. et CÒrpr. Ardea atricollis, Wagl., Syst. Av. Ardea, sp. 4. » melanocephala, Heugl., op. cit. p. 1055. — Rchnw., Journ. f. Orn. 1877, p. 264. Bofà-likim-siti, Galla (Antinori). Bulikokda, Galla (Antinori). Quattro esemplari. a. (1129) 9 ad. Lago Cialalakà 24 Novembre 1879 « Iride gialla ; becco e piedi cenerino scuri » (A.). . Esemplare adulto col dorso nero-schistaceo. b. (1144) 7. Lago Cialalakà 26 Novembre 1879 (A.). en(999) gd » 20 Aprile 1879 « Iride giallo-paglierino; becco nero e verde; piedi scuri » (A.). Questi due esemplari hanno il dorso più chiaro del precedente e con riflessi di un verde bottiglia e le lunghe piume affilate cenerine. d. (1127) y. Lago Cialalakà 23 Novembre 1879 (A.). Esemplare più giovane dei precedenti col dorso di un cenerino- bruniccio. « Trovasi tutto l’anno nei terreni paludosi presso il lago Cia- lalakà » (45): t 212 T. SALVADORI (228) Sp. 272. H{erodias torra (BucÒ.-Haw.). Ardea flavirostris, Wagl. (nec Vieil).), Syst. Av. Ardea, sp. 9. Herodias torra (Buch.-Ham.). — Salvad., Orn. Pap. e Mol. III, p. 350. Ardea alba, Heugl., op. cit. p. 1063. — Rehnw., Journ. f. Orn. 1877, p. 272. Due esemplari. a. (1184) 7. Lago Cialalakà 14 Dicembre 1879 « Iride gialla, becco (°/ giallo; piedi neri » (A.). ®» Esemplare adulto in muta. b. (—) /. Lago Cialalakà Gennaio 1882 « Piedi scuri; becco giallo » (A.). Esemplare adulto in abito perfetto, fornito delle lunghe piume a barbe decomposte sul dorso. « Comparisce raramente sul lago Cialalakà » (A.). Sp. 273. H{erodias intermedia (Waot.). Ardea intermedia, Heugl., op. cit. p. 1065. — Rchnw., Journ. f. Orn. 1877, p. 273. a. (—) 9. Lago Cialalakà Febbraio 1882 « Iride gialla; becco giallo; piedi neri » (A.). Esemplare adulto, notevolmente più grande di un esemplare di Giava, conservato nel Museo di Torino, cui fu inviato dal Temminck col nome di Ardea flavirostris. Sp. 274. Bubulcus bubulcus (Savra.). Ardea ibis, Heugl., op. cit. p. 1069. — Rchnw., Journ. f. Orn. 1877, p. 258. Cinque esemplari. a. (852) 7. Lago Cialalakà 12 Aprile 1879 « Iride giallo-zolfino; becco giallo » (A.). b. (1078) 7. Daimbi 13 Novembre 1879 « Piedi scuri » (A.). c. (1035) 2. » 7 » NA d. (—) 7. Lago CialalakA Febbraio 1882 (A.). () » » DECIO): P (229) UCCELLI DELLO SCIOA 213 Gli ultimi tre esemplari, giovani od in muta, non hanno piume rossigne sul dorso. « Si trova dapertutto in gran copia » (A.). Sp. 275. Ardeola ralloides (Scop.). Ardea comata, Pall. — Heugl., op. cit. p. 1074. — Rchnw., Journ. f. Orn. 1877, p. 256. a. (—) £juv. Lago Cialalakà Marzo 1882 « Iride gialla; becco giallo- verdastro; piedi verdastri » (A.). Sp. 276. Nyeticorax griseus (Lixx.). Ardea nycticorax, Heugl., op. cit. p. 1086. Nycticorax griseus, Rchnw., Journ. f. Orn. 1877, p. 237. Quattro esemplari. a. (571) ad. Rive dell’ Akaki 16 Giugno 1878 (A.). b. (972) Zad. » » » DEMO (CAS): c. (570) gJ juv. » » » > (A4.). d. (535) juv. » ti » Dei (CA): I primi due esemplari sono adulti, il terzo è un giovane in muta, il quarto è un giovane nel primo abito. « Una coppia nidifica da varii anni sopra un albero sul pendio della rupe che sovrasta il torrente Akaki, sotto le capanne della Missione. Il nido è formato di fuscelli e di fieno, e siccome ogni anno un nuovo strato viene sovrapposto al precedente, pel suo gran volume lo sì vede a grande distanza » (A.). Fam. Scopidae. Sp. 277. Scopus umbretta, Gu. Scopus umbretta, Heugl., op. cit. p. 1091. — Rchnw., Journ. f. Orn. 1877, p. 231. a. (1004) 7 ad. Torrente di Sciotalit 26 Settembre 1879 « Iride scura; becco nero; piedi nerastri » (A.). 214 T. SALVADORI (230) Fam. Tantalidae. Sp. 278. Tantalus ibis, Lv. Tantalus ibis, Linn., S. N. I, p. 241, n. 4 (Syn. emend.) (1766). — Heugl., op. cit. p. 1129. — Rchnw., Journ. f. Orn. 1877, p. 162. Quattro esemplari. a. (671) 7. Torrente Gascianè 24 Agosto 1873 (A.). b. (980) 2? » Duleccia 9 a ASHTON): ce. (498) 9 juv. Torrente Duleccia 9 Maggio 1878 « Iride bianca; becco giallo; piedi rosso-giallastri » (A.). d. (982) 7. Torrente Duleccia 10 Agosto 1879 (A.). I due primi esemplari sono adulti e simili fra loro anche per le dimensioni, per cui forse il secondo è un maschio come il primo ; il terzo individuo è indicato dall’Antinori come giovane; esso ha dimensioni minori, la testa più estesamente rivestita di piume, il colorito roseo meno vivo, le cuopritrici delle ali senza margini bianchi e le cuopritrici inferiori delle ali di color por- porino meno vivo e senza le macchie apicali bianche. Dell’ esem- plare d è stata conservata soltanto la testa. « È frequente nel torrente Gascianò, ove si vede in numero di 2 a 6 individui. Dai Musulmani della provincia di Argobba, all’ oriente del regno di Scioa, a contatto degli Adal, viene chiamato Asr-ba/li, che vuol dire mangia-pesce » (A.). Sp. 279. Ibis aethiopica (Lartr.). Ibis religiosa, Harris, op. cit. p. 417 (Scioa). Ibis aethiopica, Heugl]., op. cit. p. 1135. — Rchnw., Journ. f. Orn. 1877, p. 151. — Elliot, P. Z, S. 1877, p. 485 (partim). Cinque esemplari. a. (874) 7. Lago Cialalakà 16 Aprile 1879 « Iride scura con un anello bianco; becco e piedi neri » (A.). b. (876) 2. Lago Cialalakà 17 Aprile 1879 (A.). c. (885) 2. » » » » (A: d. (894) 3. » 20 » » « Iride marrone scuro » (A.). e. (870) S. » 14» (A (231) UCCELLI DELLO SCIOA 215 I primi quattro esemplari hanno le grandi cuopritrici delle ali tinte di giallognolo; lo stesso colore tinge le ascellari; quella tinta non sì osserva nell’ ultimo esemplare. Sp. 280. Plegadis falcinellus (Linn. F'alcinellus rufus (Scop.). — Rchnw., Journ. f. Orn., 1877, p. 146. Falcinellus igneus (Gm.). — Elliot, P. Z. S. 1877, p. 503. a. (1116) 7. Daimbi 21 Novembre 1879 « Iride color caffè seuro; becco e piedi neri » (A.). Esemplare giovane. Sp. 281. Comatibis comata (EkÒ.). Ibis comata, Riipp., Syst. Ueb. p. 119, tab. 45. — Heugl., op. cit. p. 1141. — Rchnw., Journ. f. Orn. 1877, p. 149. Comatibis comata, Elliot, P. Z. S. 1877, p. 493. Tre esemplari. a. (1177) 7. Lago Cialalakà 11 Dicembre 1879 « Iride castagno; becco e piedi color rosso mattone » (A.). b. (1186) 9. Lago Cialalakà 14 Dicembre 1879 (A.). «ESSI » Gennaio 1882 « Iride castagno; becco e piedi rosso ocraceo » (A.). La femmina non differisce sensibilmente dai maschi. « Abbondante sopra i prati umidi e lungo le rive del lago Cialalakà nel Dicembre; non lo vidi in Aprile e Maggio » (A.). Sp. 282. Bostrychia carunculata (RirP.). Ibis carunculata, Ruùupp., Neue Wirbelth. p. 49, tab. 19. — Heugl., op. cit. p. 1139. — Rchnw., Journ. f. Orn. 1877, p. 155. Bostrychia carunculata, Elliot, Ibis, 1877, p. 501. Gaganòo, Amarico (Antinori). Sette esemplari. a. (72) Y. Liece (Scioa) 7 Novembre 1876 « Iride scura circondata di bianco; becco rossigno fosco; piedi rossastri » (A.). b. (73) 9. Licce 7 Novembre 1876 (A.). e dl » lA): 216 T. SALVADORI (232) d. (86) 7. Torrente Beresa, presso Licce, 13 Novembre 1876 (A.). e. (109) 9? Licce 29 Dicembre 1876 (A.). f. (354) 7. Mahal-Uonz 18 Agosto 1877 (A.). g. (422) 9. » 31 Dicem. >» (A... Le due femmine d, 9 differiscono dai maschi per le dimensioni alquanto minori e per la caruncola sulla gola molto più piccola ; invece l esemplare e, indicato come femmina , somiglia in tutto ai maschi e credo sia anch’ esso un maschio, tanto più che ha colori più vivi degli altri. « Comune nelle praterie umide dei Kolla, o degli alti piani; si trova anche nei campi lavorati; ordinariamente vive in fa- miglie di 4 a 6 individui, od anche in coppie. Si nutre di vermi e di piccoli coleotteri. Quando spaventato fugge a volo, manda un grido forte, che può rendersi coi monosillabi gud-gud-gud » (A.). Sp. 283. Platalea cristata, Scop. Spatule blanche de l’Isle de Lueon, Sonn., Voy. Nouv. Guin. p. 89, pl. 51 (juv.). Spatule huppée de l’Isle de Lugon, Sonn., op. cit. pl. 52 (ad.). Platalea alba, Scop., Del. Flor. et Faun. Insubr. II, p. 92, n. 75 (1786) (ex Son- nerat). Platalea cristata, Scop., op. cit. n. 76 (1786) (ex Sonnerat). — Rchnw., Journ. f. Orn. 1877, p. 158. Platalea tenuirostris, Temm. — Heugl., op. cit. p. 1126. Sette esemplari. a. (1154) 7. Lago Cialalakà 29 Novembre 1879 « Iride perlacea; becco ceruleo, marginato di rosso minio; piedi rosso-violacei » (A.). b. (1172) 7. Lago Cialalakà 6 Dicembre 1879 (A.). a Mr t9) eg » 11 » DURA. d. (1176) 3. » » » » « Becco rosaceo giallo; piedi rosso-rosacei » (A.). Gli esemplari annoverati sono adulti in abito perfetto. e. (956) 7. Lago Cialalakà 28 Maggio 1879 (4.). "È (957) dt. » » » » « Iride margaritaceo-ce- rulea; becco ceruleo-violaceo ; piedi violaceo-rosei » (A.). Gli ultimi due esemplari non sono in abito perfetto, avendo le piume del ciuffo poco sviluppate. (233) UCCELLI DELLO SCIOA PA È g. (1185) 9. Lago Cialalakà 14 Dicembre 1879 « Iride bianco-perlacea ; becco roseo; piedi scuri » (A4.). Esemplare giovane, differente dagli adulti per le remiganti primarie brune verso l’ apice e collo stelo nero. « Abbondante nel Cialalaktà in Dicembre; nel quale mese sono di passaggio numerosi branchi di 6, 8, 10 individui. Sul finire di Maggio sei di questi uccelli comparvero sulle rive del lago Cialalakà, e due di essi furono uccisi » (A.). Fam. Phoenicopteridae. Sp. 234. Phoenicopterus minor, Grorr. St. Hu. Phoenicopterus parvus, Vieilll — Temm., PI. Col. 419. Phoenicopterus rubidus, Feild., Ibis, 1868, p. 496. Phoenicopterus minor, Heugl., op. cit. II, p. 1272. — Rchnw., Journ. f. Orn. 1877, p. 228. Sakallo, Adda Galla Hawash (Antinori). Ventuno esemplari. a. (872) 7. Lago Cialalakà 15 Aprile 1879 « Iride color minio; becco lacca scuro; piedi rossi (A.). Esemplare vecchissimo con macchie sanguigne sul petto e sul dorso. b. (820) 7. Lago Cialalakà 4 Aprile 1879 (A.). c. (891) 2 » TE) NS >» (A. d. (888) J » » » 3a NCAS e. (918) 3g. » 2 Maggio » (A.). f. (819) 3 » 4 Aprile » (A... g. (873) J » OE >; ti(cd.). h. (378) 4 » MS >» (A.. î. (906) g. » DO» DINI (CASS) Tutti questi esemplari sono adulti e differiscono dal precedente per avere le macchie rosse del petto meno distinte; le macchie rosse del dorso sono poco cospicue nei primi tre, mancanti negli ultimi cinque. j. (818) 7. Lago Cialalakà 4 Aprile 1879 (A.). L. (821) 2. S 13 Ts Ara 218 T. SALVADORI (234) I. (821%) 7. Lago Cialalakà 4 Aprile 1879 (A4.). m. (854) 9. » 12 » >» (A. n. (877) Q. » 174 » » (A. o. (879) g. » 18 » e (A) p. (880) 7. » » » MMI) q- (839) di » » » » (A.). r. (390) 7. » » » DA): Gli esemplari dell’ ultima serie differiscono da tutti i prece- denti per avere le lunghe scapolari di color bianco-roseo, man- cando della tinta roseo-sanguigna lungo il mezzo. s. (907) 2. Lago Cialalakà 29 Aprile 1879 « Iride gialla; becco color lacca scuro; piedi rosei » (A.). t. (912) Qjuv. Lago Cialalakà 1 Maggio 1879 « Iride rossa; becco color lacca e corallo; piedi corallini » (A.). Questi due esemplari sono giovani in muta, e differiscono dai precedenti, oltrechè per le dimensioni minori, anche pei colori molto più pallidi; le copritrici delle ali sono di color roseo. u. (1128) 9 junior. Lago Cialalakà 23 Novembre 1879 « Iride rossastra; becco plumbeo livido; piedi plumbei » (A.). Giovane dell’ anno, di color bianco con lievissima tinta rosea appena indicata; collo color grigiastro, scapolari e remiganti ter- ziarie verso l’ apice nericcie, marginate di bianco sudicio. » Questa specie durante molti mesi dell’anno popola il lago Cialalakà ed il piccolo e profondo lago Haddò. Branchi nume- rosi di più migliaia d’ individui disposti in lunghe linee paral- lele coprono le acque del lago Cialalakà verso Nord-Est. « Veduto il lago dall’ estremità opposta, a 2 o 3 chilometri di distanza, esso appare tinto di roseo , tantochè se il riguardante ne ignora la causa, giudicherà senza esitare che le acque siano di quel colore. » Spesso a sole basso sull’ orizzonte, verso Oriente, quando vi erano vapori, io ho veduto questo lago interamente colorato di roseo, spettacolo veramente bellissimo. » La presenza di questi uccelli nel lago Haddò ha qualche cosa di magico. Il lago è un cono vulcanico, il cui margine su- (235) UCCELLI DELLO SCIOA 219 periore misura in giro 3 chilometri e mezzo se non 4, ed in basso al pelo dell’acqua circa due chilometri e mezzo. Le sue ripe scoscese, dell’ altezza di 220 a 250 m. e più in alcuni punti, sono rivestite d’ alberi e d’ arbusti, che verso il lato me- ridionale danno rifugio ad una colonia numerosa di babbuini. Le lave, i lapilli e le ceneri si presentano sotto varii aspetti, e le loro fenditure servono durante la notte di comodo e sicuro al- bergo a questi animali. In basso presso la riva sì notano isolati e grossi pezzi di quarzo nero a frattura concoidea e traslucido. Le alghe e poche canne palustri rivestono qua e là i margini, e nel folto di queste verdure sì nascondono e pascolano branchi numerosi di varie specie di anitre e qualche cormorano. Le acque di questo lago, non mosse dai venti, presentano una superficie intieramente verde come un prato e sembrano verdi in tutta la loro massa. Esse, al dire degli indigeni, sono profondissime , tantochè nessuno s' avventura a nuotarvi. Hanno un odore par- ticolare, e filtrate sono potabili anche per l’uomo ; il bestiame e gli animali in generale le bevono. Le donne dei villaggi vi- cini vi scendono per attingerle negli abbeveratoi scavati dagli indigeni per farle depositare, affinchè diventino chiare. » Vi sono più viottoli che dall’orlo superiore del cratere con- ducono in basso alle acque; l'ingresso principale è a tramon- tana attraverso una fenditura delle roccie, nascosta da un gruppo d’ alberi. » La prima volta che dall’ alto vidi questo lago (il 3 Maggio 1879), il sole dardeggiava sulle sue acque immobili e rifulgenti di un bellissimo verde; nel mezzo vi era una gran macchia ro- tonda rosea, che, diradandosi alla periferia, presentava una quantità di punti dello stesso colore. Essa aveva tutta l’ appa- renza d’una fioritura di piante acquatiche galleggianti sull’ acqua, e l'inganno ottico fu tale che a prima giunta domandai ai miei servi che fiori fossero; ed alla mia domanda intesi rispondere , non senza sorpresa, che erano Sakkali, ossia fenicotteri. Il ca- lore li teneva immobili, volti colla testa al sole, e non pervenni a persuadermi della loro realtà altro che coll’aiuto di un binoc- colo che mi rese avvertito della forma e di qualche loro lievis- 220 T. SALVADORI (236) simo movimento. Mentre mì prendeva diletto grandissimo a con- templare questa scena davvero pittoresca e poetica, la quieta sonnolenza di quelli uccelli fu disturbata dall’apparire di un grosso rapace (Maliaetus vocifer) che passò rapido sopra le loro teste. Un grido chioccio d'allarme mi giunse all'orecchio, e tosto vidi quella schiera di mille individui circa agitarsi scomposta, spiegar le ali al volo, e dopo vari giri entro quel cratere, gettarsi tutta in riva al lago dal lato di Mezzodì. » In due mesi d’escursioni nel paese degli Adda Galla non ho mai veduto i fenicotteri entro i laghi Buscioftù e Arsadè, i quali erano popolati da stormi d' anitre e da due specie di cor- morani. Il lago Cialalakà è quello che ne ha una maggior copia, e ciò è dovuto alla poca protondità delle sue acque, la quale in nessuna parte del lago supera un metro, alle terre paludose che lo fiancheggiano a tramontana nella direzione del monte Herrer e specialmente alla prodigiosa quantità di sanguisughe che vivono in esso. Il fondo del Cialalakà è fangoso e sabbioso e in taluni punti solido tanto da permettere ai numerosi ar- menti che vi vanno a bere di avanzarsi in esso per lunghi tratti senza affondare. Lo stesso dicasi degli uomini e dei fanciulli, i quali sì rincorrono entro a quelle acque, vi fanno capitomboli e salti, e non è cosa rara che tuffandovisi sino agli occhi per- vengano a chiappar vivo qualche femicottero, qualche anitra tuf- fatrice. Soventi ho ottenuto questi uccelli che i fanciulli facevano a gara di portarmi pel premio di pochi grani di conterie. » Per quante ricerche abbia fatto, non mi consta che siano nel lago conchiglie e neanche pesci. Negli stomachi dei molti uccelli d’acqua raccoltivi non ho mai trovato vestigia di detti animali, ma sibbene sabbie, piante acquatiche ed insetti. Nello stomaco dei fenicotteri era contenuta una quantità prodigiosa di sabbia. » Branchi numerosissimi di questi uccelli passano la maggior parte dell’anno nel lago Cialalakà, eccettuata la stagione delle grandi pioggie. Al dire degli indigeni lasciano il lago ai primi di Luglio e non vi ritornano che in Ottobre. Nessuna coppia vi nidifica, e le genti del luogo non han mai veduto i,loro nidi. Asseriscono che di là passino al gran lago Scianin-Dembel o (237) UCCELLI DELLO SCIOA 22] Laki-Dembel per nidificarvi (1), la qual cosa deve esser vera, giacchè il Cialalakà non offre nè paglie, nè materiali opportuni per nascondere e costruire i loro nidi. Questa specie non si trova mescolata col Phoenicopterus antiguorum, che dal Mar Rosso s interna nel paese degli Hadalové; nel lago di Caraba ebbi campo di osservarne una coppia ben da vicino. Il Phoenzcopterus minor nel lago Cialalakà, durante la notte sta sempre entro le acque ad una certa distanza dalla riva; al mattino viene a terra e vi resta gran parte della giornata. Frequenta i prati paludosi a Tramontana e mai l’ ho veduto venire a Mezzodi, ove non sono terreni impaludati. Quando i branchi di questi uccelli si levano a volo, producono un rumore che sembra il rombo di vento ga- gliardo. Giammai lasciano le acque tutti d’ un colpo, ma molte centinaia simultaneamente in punti diversi. Dapprima fanno giri disordinati, ma quando sono giunti ad una certa elevazione , si dispongono in fila l'un dietro l’altro ad egual distanza, tenendo la testa ed il collo protesi in avanti e le lunghe gambe in ad- dietro. Sovente ho veduto file che oltrepassavano un chilometro di lunghezza ed anche più d’ una contemporaneamente. Il volo di questo uccello è lento e faticoso, a causa delle sue ali piccole in proporzione del corpo; questo è coperto da una pinguedine che, morto l’ uccello, attraversa i pori della pelle ed imbratta le piume. » La tinta rosea generale di questo volatile e le parti colorate in rosso carmino si fecero assai più vive in sul finire di Maggio di quello che non fossero in Aprile. (1) Il nome Galla di Sciaxfîn viene da Scian, cinque, per le isole che sono nel lago, e l’altro di Lakè dal movimento del remo, perchè vi sono zattere a remi. Johnston nella sua carta Upper Nubia and Abyssinia segna questo lago col nome amharico di Zooay, che deve scriversi più esattamente Zuway. Il lago ha cinque isole montuose disposte in linea, due delle quali sono riunite fra loro. Con- fina coi Soddo-Galla, gli Amaja-Galla, gli Ittù-Galla e gli Sciaha. È abitato da una tribù cristiana d’Abissini rifugiatasi colà al tempo del musulmano Graguè il conquistatore. La tribù vive del prodotto delle sue terre ubertose, a quanto dicono; ha capre, montoni e pecore molte, manca di bestiame bovino che si pro- cura di quando in quando con scorrerie contro le tribù confinanti col lago. Le zattere le danno modo di predare i vicini, i quali mancandone non possono ri- cattarsi. I Galla temono queste tribù, e pochissimi fra loro, col mezzo di qualche amico, sono potuti andare nelle isole. Il linguaggio è un dialetto amharico corrotto, che pochi fra i Galla comprendono. 222 T. SALVADORI (238) Becco: mandibola superiore color rosso lacca scuro, e non roseo, come si legge nella diagnosi di Heuglin; il color roseo tinge soltanto la mandibola inferiore ; l’ apice del becco è nero. L’iride è color rosso minio e non giallo; piccolissima è la pu- pilla. Lo spazio nudo intorno all'occhio ha il colore stesso del becco ; i tarsi ed i piedi sono rosei; la loro tinta rosea livi- dastra in alcuni individui si converte in color rosso vivace » (A.). ANSERES. Fam. Anatidae. Sp. 285. Plectropterus niger, Scorar.? Plectropterus niger, Sclat., P. Z. S. 1877, p. 47, pl. VII; 1879, p. 5; 1880, p. 498. Tre esemplari. a. (1143) 7. Lago Cialalakà 26 Novembre 1879 (A.). b. (898) 7. » 24 Aprile 1879 « Iride castagno scuro; becco rosaceo livido; piedi incarnati > (A.). c. (371) 7 juv. Lago Cialalakà 14 Aprile 1879 « Iride color terra di ombra; becco color lacca scuro; piedi carnicino scuri » (A.). L'ultimo esemplare è un giovane in muta, colle parti supe- riori di color nero-bruno, sparse di piume di color verdone splen- dente; le parti inferiori (petto ed addome) sono di color bian- chiccio-ocraceo, sparse di piume bianche; l'angolo dell'ala bianco, misto di piume nere; collo e testa di color bruno-neros senza alcuna piuma bianca; tronte senza tubercolo; regione sopra ed avanti gli occhi nuda fino al becco. I primi due esemplari sembrano adulti; hanno le parti supe- riori di un verde splendente, e le inferiori (petto, addome e sottocoda) candide. Le ali del primo presentano riflessi violacei, mancanti nel secondo. Inoltre il secondo esemplare ha talune piume bianche e fulve alla base della mandibola inferiore ed altre dello stesso colore sulla gola. Invece nel primo esemplare le penne bianche e fulve alla base della mandibola sono più numerose e confluenti, per modo da formare sulla parte inferiore delle gote (239) UCCELLI DELLO SCIOA 223 un’ area bianca abbastanza grande; più numerose che non nel- l'esemplare precedente sono pure le piume bianche sulla gola. Per la progressione nel numero delle piume bianche sulle gote nei tre individui, mancanti affatto nel giovane, mentre sono più numerose nel primo che non nel secondo, ed anche pei ri- flessi violacei delle ali, parrebbe che il primo fosse il più adulto; la quale cosa più non sembra vera, se si considera che il secondo ha sulla fronte una tuberosità poco elevata, ma tuttavia ben distinta, che nel primo è appena accennata, tanto che si avverte soltanto col tatto. Finalmente è da notare che ambedue quegli esemplari pre- sentano sul pileo, impiantate fra le piume, alcune caruncole, due, isolate luna dall’ altra, nel primo, tre e ravvicinate fra loro nel secondo. Io ho creduto di riferire gli esemplari suddetti al P. niger, somigliando pel colorito alla figura di questa specie data dallo Sclater, più che ad altra. Tuttavia non sono certo della esat- tezza di questa determinazione, giacchè secondo lo Sclater i due tipi viventi del P/. niger non hanno nè tuberosità, nè carun- cole; inoltre nella figura menzionata si osserva un’ area di piume bianche sul margine superiore delle gote, cioè molto più in alto che non nei due adulti sopradescritti, nei quali l’ area bianca è sulla parte inferiore delle gote, in corrispondenza della base della mandibola. Le specie del genere Plectropterus sono ancora da indicare con sicurezza. Nel caso che quella di cui ci occupiamo si riconoscerà per nuova, propongo di chiamarla Plectropterus scioanus. « Trovasi in piccol numero sopra le terre paludose intorno al lago Cialalakà verso Tramontana; sta piuttosto sulla terra che non nell’ acqua » (A.). Sp. 286. Sarcidiornis africana, Evr. Sarkidiornis melanonotus, Riipp., Syst. Ueb. p. 137, n. 486 (Scioa). Sarcidiornis melanonotus part., Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 1280, Sarcidiornis africana, Eyt. — Sclat., P. Z. S. 1880, p. 510. Otto esemplari. 224 T. SALVADORI (240) a. (1069) g. Lago Cialalakà 19 Novembre 1879 (4.). Esemplare vecchissimo; ala 0", 400. b. (1062) 7. Lago CialalakA 11 Novembre 1879 « Iride castagno; becco scuro ; piedi grigiastri (A.). Ala 0, 400. c. (-) J. Lago Cialalakà Gennaio 1882 (A.). d. () d. » » DNA), Esemplare adulto con numerose macchie cenerine sui lati delle parti inferiori. e. (—) gd. Lago Cialalakà Febbraio 1882 « Iride scura; becco scuro plumbeo; piedi cerulescenti » (A.). f. (1019) 7. Lago Cialalakà 5 Novembre 1879 « Iride scura; becco scuro; piedi color piombo » (A.). Ala 0%, 350. Pileo e collo fittamente macchiati di nero. g. (1020) 7. Lago Cialalakà 5 Novembre 1879 (A.). Ala 0°, 350. I maschi sovrannoverati differiscono fra loro per le dimen- sioni, per la caruncola sul becco, più o meno grande, e per le macchie nere sul collo, più o meno numerose. h. (875) 9. Lago Cialalakà 17 Aprile 1879 « Iride scura; becco nero; piedi cerulescenti » (4.). Differisce dai maschi per le dimensioni molto minori, per la mancanza della caruncola adiposa sul becco, pel colorito più pallido, grigio-fuliginoso con lievissimi riflessi, del dorso, del sopraccoda, delle scapolari, delle remiganti primarie e delle ti- moniere. Finsch ed Hartlaub (Vòg. 0. Afr. p. 800) fanno notare che la femmina differisce dai maschi per avere il pileo e la cervice con macchie nere sopra un fondo bianco; mentre nei maschi quelle parti sono nere, macchiate di bianco. Non è ben certo che gli esemplari africani differiscano speci- ficamente dagli indiani, S. melanonota (Penn.). « Abbonda nel Novembre, ed in questo tempo reca molti danni ai campi di Tief. Ordinariamente s'incontra in famiglie di sei, otto o dieci individui » (A.). (241) UCCELLI DELLO SCIOA 220 Sp. 287. Chenalopex aegyptiaca (Lix.). Chenalopex aegyptiaca, Harris, op. cit. p. 417 (Scioa). — Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 1285. — Sclat., P. Z. S. 1880, p. 498. a. (619) Y ad. Torrente Gascianè 17 Agosto 1878 « Iride gialla; becco rosso livido; piedi rossastri » (A.). Sp. 288. Bernicla cyanoptera, RirPr. Bernicla cvanoptera, Rupp., Syst. Ueb. fp. 129, tab. 47 (Scioa). — Sclat. P. Z. S. 1880, p. 502. Branta cyanoptera, Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 1292. Tre esemplari. a. (34) 7. Licce (Fiume Beresa) 11 Novembre 1876 « Iride nocciola; becco e piedi nerastri » (A.). d. (54) Q. Tuor-Hamesh (sulla via da Licce a Mahal-Uonz) 15 Ottobre 1876 « Iride scura » (A.). La femmina non difterisce sensibilmente dal maschio. c. (398) pullus. Tuor-Hamesh 14 Settembre 1877 (4.). Pulcino appena sortito dall’ uovo. Parti superiori nericcie, in- feriori bianco-giallognole. Pileo, cervice, dorso, una larga fascia sui lati della testa di color nericcio; larga fascia sopraccigliare, parte inferiore della gola, parte anteriore e lati del collo, petto e addome di color bianco-giallognolo; una macchia dello stesso colore sulla regione scapolare, ed una fascia a traverso le ali; sui fianchi due fascie scure. Il pulcino non si conosceva ancora. « È piuttosto frequente nei campi umidi e lungo i torrenti dell’ altipiano di Licce; ha i costumi più dell’oca che dell’anitra; si accompagna colla Chenalopex aegyptiaca e pascola insieme con essa. È suscettibile della più grande domesticità. Un giovane, portatomi da un uomo della campagna, sì è talmente accostu- mato a vivere fra noi entro casa.che fa vita comune con due piccoli cani, e di notte dorme con loro sopra una pelle di mon- tone. Le notti essendo fredde, quando tutti noi sì sta intorno T. SALVADORI. 15 226 T. SALVADORI (242) al fuoco, essa pure viene a mettersi fra i nostri piedi e vi si accovaccia. Essa ha una particolare affezione per il Landini, che ne ha cura; chiamata da lui risponde, allungando il collo, con un grido tutto particolare, si muove dal luogo ove si trova e va ad incontrarlo. Sul prato erboso che è intorno alla casa, se il Landini la invita a mangiare l' erba, indicando celle dita il posto ove è più copiosa, essa vi corre a pascolare, pronunziando sommessamente in suo linguaggio, quasi voglia mostrare il suo gradimento, i monosillabi qua-qua-qua, bi-bi-bi, voci con cui viene essa chiamata. i » Si ciba di pane e di piccoli pezzi di carne, che le vengono gettati entro una ciotola d’acqua. All’ aperto pascola le foglie delle giovani gramigne. » Questa oca nidifica in Tuor-Hamesh fra le erbe fresche ai primi di Settembre; le uova in numero di 7 od 8, grandi e le- vigate, sono di color caffè-latte » (A.). Un uovo, inviato dall’ Antinori, raccolto in Tuor-Hamesh il 14 Settembre, ha le seguenti dimensioni: Diam. magg. 0,065; diam. min. 0%,049. Sp. 289. Dendrocyena viduata (Lixx.). Dendrocygna viduata (Linn.). — Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 1298. — Sclat., P. Z, S. 1880, p. 509. Cinque esemplari. a. (914) 7. Lago Cialalakà 2 Maggio 1879 « Iride color terra d'ombra; becco nero-celeste; piedi cerulei scuri >» (A.). b. (—) 2. Lago Cialalakà Febbraio 1882 (A.). ce. () D. » Marzo > (A): d. () g. » » (4) e. (I) — » » » « Iride fosca; becco nero-ce- ruleo; piedi plumbei » (A.). L'ultimo esemplare è probabilmente una femmina; essa è si- mile ai maschi, ma ha il nero dell’ addome meno intenso. (243) UCCELLI DELLO SCIOA 227 Sp. 290. Dendrocyena fulva (Gu.). Dendrocygna fulva, Heugl., op. cit. p. 1301. Dendrocyena fulva, Sclat., P. Z. S. 1880, p. 509. Dendrocyena major, Sclat., loc. cit. p. 510. Tre esemplari. a. (—) g. Lago Cialalakà 28 Marzo 1882 (4.). (i ESRI ; “Si A) c. (1) 2. » Febbraio » « Iride castagna; becco ce- rulescente; piedi neri » (A.). La femmina è un poco più piccola dei maschi, ma non ne differisce altrimenti. Gli esemplari suddetti sono in tutto simili ad altri dell’ Ame- rica meridionale conservati nel Museo di Torino. Sp. 291. Dafila acuta (Linx.). Dafila acuta (Linn.). — Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 1311. — Sclat., P. Z. S. 1880, p. 515. Tre esemplari. a. (1084) Z ad. Lago Cialalakà 14 Novembre 1879 « Iride castagna; becco ceruleo-nero; piedi scuri » (A.). b. (1171) Y ad. Lago Cialalakà 4 Dicembre 1879 (A.). c(1190) 2. » 14 » DRR(CARY Sp. 292. Anas xanthorhyncha, Forsr. Anas xanthorhyncha, Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 1316. — Sclat., P. Z. S. 1880, p. 518. Sette esemplari. a. (540) 7. Rugghiè (Torrente Woddeccia) 8 Maggio 1878 « Iride ca- stagna; becco giallo e nero; piedi neri » (A.). b. (541) 7. Torrente Woddeccia 7 Maggio 1878 (4.). Cc. (542) OE » » » » (A.). « Frequente nelle acque del Woddeccia e nei corsi d'acqua e negli stagni degli altipiani; non l’ho mai incontrata nelle Kolla in basso » (A.). 228 T. SALVADORI (244) d. (834) 7. Lago Cialalakà 7 Aprile 1879 (A.). e. (835) g. » >» » re (45). f. (836) 9. » » » » « Iride castagno-rossastro; piedi scuri cioccolatte » (A.). g. (860) 9. Lago Cialalakà 13 Aprile 1879 (A.). « È la più comune fra le anitre che nell’ Aprile vivono nel lago Cialalakà. L'ho trovata anche negli altri laghi, ma in nu- mero ristretto » (A.). Sp. 295. Anas sparsa, SMITH. Anas sparsa, Smith, Ill. S. Afr. Zool. Aves, pl. 97. — Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 1317. — Sclat., P. Z. S. 1880, p. 518. Anas leucostygma, Riipp., Syst. Ueb. p. 130, tab. 48. a. (1278) 7. Torrente Piccolo Akakì (Galla Galan) 1 Aprile 1880 « Iride scura; becco giallo e nero; piedi aranci e neri » (A.). Esemplare giovane colle remiganti incompiutamente sviluppate. Esso ha colorito più oscuro di quello che non appaia nella figura del Ruppell. Sp. 294. Poecilonetta erythrorhyncha (Gn.). Querquedula erythrorhyncha, Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 1325. Dafila erythrorhyncha, Sclat., P. Z. S. 1880, p. 515. Anas punctata, Rchb. (nec Burch.), Syn. Av. Natatores, tab. XLIX, fig. 915, 916. Sei esemplari. a. (853) 7. Taddaccia (Adda Galla) 12 Aprile 1879 « Iride color terra d’ombra; becco rosso lacca; piedi color piombo » (A.). b. (--) 9. Lago Cialalakà 24 Aprile 1879 « Becco rosso incarnato « (A.). c. (913) 9. Lago Cialalakà 1 Maggio 1879 « Becco rosso corallo » (A.). d. (1016) 9. » 5 Novemb. » (A.). e. (1061) . » 15 » » « Becco rosso pallido » (A.). f. (1170; 2. » 3 Dicemb. » « Beccorosso-porporino; piedi scuro cerulei » (A.). Le femmine non differiscono sensibilmente dai maschi ; secondo l’Heuglin (1. c.) la femmina manca dei riflessi verdi dorati sulla porzione nera dello specchio, la quale cosa invece non sembra (245) UCCELLI DELLO SCIOA PRI costante, giacchè quei riflessi mancano affatto nel primo maschio a e sì osservano nelle due femmine d ed e; essi sono limitati alla parte superiore dello specchio. Credo che a questa specie siano riferibili le due figure del Reichenbach sopracitate. « Stazionaria nei laghi Cialalakà ed Haddò » (A.). Sp. 295. Querquedula capensis (Gw.). Cape Wigeon, Lath., Syn. III, 2, p. 519, n. 64. Anas capensis, Gm., S. N. II, p. 527, n. 98 (1788). — Lath., Ind. Orn. II, p. 861, n. 73 (1790). — Vieill., Nouv. Dict. V, p. 154 (1816). — Id., Enc. Meth. I, p. 148 (1823). — G. R. Gr., Gen. B. III, p. 616, n. 13 (1845). — Licht., Nomencl. Av. p. 101 (1854). — Pelz., Novara Reis. Vòg. p. 138 (1865). — Chapman’s Travels in S. Afr. App. p. 422 (1868). — G. R. Gr., Hand-List, III, p. 82, n. 10640 (Syn. emend.) (1871). — Gieb., Thes. Orn. I, p. 346 (1865) (partim). — Salvin, Cat. Strickl. Coll. B. p. 534, n.° 2602 (Syn. emend.) (1882). Mareca capensis, Steph., Gen. Zool. XII, 2. p. 139 (1824). — Layard, B. South Afr. p. 351 (1867). — Gurn. in Anders., B. Damara, p. 339 (1872). Anas larvata, Cuv., Mus. Paris (Du Cap Delalande). — Less., Tr. d’Orn. p. 634, n. 72 (1831) (descr. nulla). — Pucher., Rev. et Mag. Zool. 1850, p. 549 (descr. princeps). — Hartl., Journ. f. Orn. 1855, p- 419. Querquedula capensis, Smith, Cat. S. Afr. Mus. (Ms.). — Eyt., Mon. Anat. p. 128 (1838). — G. R. Gr., Gen. B. III, p. 616, sp. 15 (1845). — Boc., Orn. An- gola, p. 502 (1881). — Salvad., P. Z. S. 1884, p. 174, pl. XIII. Anas assimilis, Forst. (ed. Licht.), Descr. Anim. p. 46 (1844). — Schleg., Mus. P. B. Anseres, p. 59 (1866). — Gieb., Thes. Orn. I, p. 344 (syn. emend.) (1872). — Hartl., Vog. Madagascar, p. 364 (note) (1877). Querquedula larvata, Bp., Compt. Rend. XLIII, p. 650, sp. 99 (syn. emend.) (1856). — Boc., Jorn. Ac. Sc. Lisb. 1871, p. 278; 1872, p. 70. Capete et collo albidis, nigro punctulatis, gula immaculata; dorso summo fulvo, nigro maculato; uropygio et supracaudalibus albido- rufescentibus, nigro maculatis; pectore summo albido, nigro fascio- lato; gastraeo reliquo albido, obsolete fusco maculato, lateribus et axillaribus fusco maculatis; scapularibus remigibusque primartis griseo-fuscis, illis rufescente marginatis; tectricibus alarum fusco- griseis; speculo alari nitidissime viridi, nigro circumdato, antice, inferius et postice late albo marginato; rectricibus griseis, albo mar- ginaliss rostro rubro-violaceo, ad basin nigro; pedibus ochraceo- fuscis; iride flava. Long. tot. circa 0”,450; al. 02,200; caud. 0”,080; rostri 0”,039; tarsi 0°,038. 230 T. SALVADORI (246) Quattro esemplari. a. (939) 7. Lago Haddò 16 Maggio 1879 (4.). b. (940) 2. >» 0: >» (A) c. (941) J. » 18.» » « Iride gialla; becco rosso- violaceo (colla base nera); piedi ocracei scuri » (A.). d. (—) $. Lago Cialalakà Dicembre 1881 « Iride brunastra; becco rosso e nero; piedi biancastri » (A.). Le femmine non differiscono sensibilmente dai maschi. « Branchetti alquanto numerosi di questa anatrella abitano il lago Haddò. Si nutre d’erbe e d’ insetti acquatici » (A.). Nessuno prima dell’ Antinori aveva trovata questa specie nel- l'Africa equatoriale Nord. Essa non è stata annoverata neppure fra gli uccelli dell’Africa orientale; sì conosceva dell’Africa me- ridionale, del Damara e dell’ Africa occidentale (Mossamedes e Rio Coroca Anchieta). Questa specie non è comune, nè generalmente nota, tanto che essa non si trova annoverata dallo Sclater nella sua recente Lista degli Anatidi (P. Z. S. 1880, p. 496-536), per cui ne ho fatto argomento di una breve nota, che è stata pubblicata nei Proceedings della Società Zoologica di Londra di quest’ anno. Essa tu descritta in modo da poterla facilmente riconoscere dal Latham; buona è pure la descrizione dell’Eyton, compiutis- sima quella del Pucheran, col nome di Anas /arvata, Cuv. Pare che il nome di Anas assimilis, Forst., adoperato dallo Schlegel e dall’ Hartlaub, appartenga veramente a questa specie, sebbene dalla descrizione del Forster ciò non appaia abbastanza evidente. Bonaparte (1. c.) riferi dubitativamente l'Anas assimilis, Forst. all’ A. guttata, Licht., col quale nome egli appella l'A. sparsa, Smith. Questa specie non era stata ancora figurata, per cui nella mia nota recentemente pubblicata ho fatto figurare uno degli esem- plari dell’Antinori. Sp. 296. Querquedula crecca (Lixn.) Querquedula crecca (Linn.) — Heugl., Orn. N. 0. Afr. II, p. 1322. Sclat. P..iZ. Ss 1880;(preb21: Due esemplari. (247) UCCELLI DELLO SCIOA 231 a. (1180) 7. Lago Cialalakà 13 Dicembre 1879 « Iride castagno; becco scuro; piedi cioccolatini » (A.). Maschio in muta. b. (1179) Q. Lago Cialalakà 13 Dicembre 1879 « Becco nerastro; piedi nocciola scuro » (A.). « Di passaggio nel mese di Novembre » (A.). Sp. 297. Querquedula circia (Livx.). Querquedula circia, Heugl., op. cit. p. 1320. — Sclat., P. Z. S. 1880, p. 520. a. (—) d'. Lago Cialalakà Febbraio 1882 « Iride bruna; becco e piedi scuri >» (A.). Esemplare adulto. Sp. 298. Spatula clypeata (Linvn.). Spatula clypeata, Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 1331. — Sclat., P. Z. S. 1880, p- 523. Tre esemplari. a. (1091) 7. Lago Cialalakà 16 Novembre 1879 (A.). db. (1160) 7. » 30 » 1870 « Iride gialla; becco scuro; piedi aranci » (A.). Esemplari in muta, che cominciano a mettere le piume verdi sulla testa. c. (1090) 7 juv. Lago Cialalakà 16 Novembre 1870 « Becco scuro ca- stagno, piedi giallo-aranci » (4.). Esemplare indicato come femmina, ma che invece certamente è un maschio giovane in muta, che comincia a mettere le piume bianche sul petto. Sp. 299. Fuligula cristata (LEACq). Fulix cristata, Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 1336. Fuligula cristata, Blanf., Geol. and Zool. of Abyss. p. 437. — Sclat., P. Z. S. 1880, p. 524. Cinque esemplari. 232 T. SALVADORI (248) a. (1178) 7. Lago Cialalakà 12 Dicembre 1879 « Iride gialla; becco ceruleo nero; piedi scuri » (A.). db. (9 0) 7. Lago Cialalakà 26 Maggio 1879 (A.). Esemplare adulto in muta con lunghissimo ciuffo. c. (1068) 2. Lago Cialalakà 12 Novembre 1879 (A.). di. (1162) 9. » 1 Dicembre » (A. e. (946) 9. Lago Haddò 21 Maggio 1879 (A.). Femmina in muta. « Abbondante tutto l’ anno nei laghi degli Adda Galla, ec- cettuata la stagione delle grandi pioggie; fra le anitre tuffatrici è la sola che non venga alla riva, quando il lago Cialalakà è fortemente sconvolto dal Greco-Levante » (A.). La permanenza di questa Fuligula fin nel Maggio, e secondo l’Antinori quasi tutto l’anno in una regione tanto meridionale , è un fatto molto singolare, che era già stato osservato anche dal Blanford nel lago Ashangi nell’ Abissinia. Sp. 300. Fuligula brunnea (Evr.). Anas capensis, Cuv. (nec Gm.), Mus. Paris. — Less., Tr. d’Orn. p. 632 (1831) (descr. incompleta). — Pucher., Rev. et Mag. Zool. 1850, p. 545. — Hartl., Journ. f. Orn. 1855, p. 419. — Gieb., Thes. Orn. I, p. 346 (1865) (partim). Nyroca brunnea, Eyt., Mon. Anat. p. 161, pl. 23 (1838). — G. R. Gr., Gen. B. III, p. 621, n. 6 (1844). — Strickl. et Sclat., Contr. Orn. 1852, p. 160 (Damara). — Layard, B. South Afr. p. 355 (1857). — Ayres, Ibis, 1871, p. 266. — Boc., Jorn. Ac. Sc. Lisboa, n. XII, p. 278 (1871); XIII, p. 70 (1872). Nyroca capensis, Pucher., Rev. et Mag. Zool. 1850, p. 548. Aythia capensis, Bp., Compt. Rend. Ac. Sc. XLII, p. 651, n. 141 (1856). — G. R. Gr., Hand-List, III, p. 86, sp. 10692 (1871). — Gurn. in Anders., B. Da- mara, p. 342 (1872). — Boc., Jorn. Ac. Sc. Lisboa, n. XVI, p. 290 (1873). — Id., Orn. Ang. p. 505 (1881). Fuligula brunnea, Gurn., Ibis, 1864, p. 355 (Natal). F'uligula capensis, Schleg., Mus. P. B. Axseres, p. 31 (1866). — Sclat., P. Z. S. 1880, p. 226. Fuligula nyroca, Chapm. (nec Guldenst.), Trav. in South Afr. App. p. 423 (1868). Due esemplari. a. (—) g. Lago Haddò 8 Maggio 1882 « Becco cerulescente; piedi scuri » (A.). Maschio adulto in abito perfetto, coi lati della testa di un bel castagno-porporino cupo. (249) UCCELLI DELLO SCIOA 238 b. (—) ®. Lago Haddò 8 Maggio 1882 « Becco celestognolo; piedi scuri > (A.). Femmina colla gola bianchiccia, come la parte anteriore delle gote ed i lati del collo, per cui le gote sono circondate da due fascie bianchiccie, una anteriore colla concavità posteriormente ed un’ altra posteriore colla concavità anteriormente. Questa specie non era mai stata trovata al Nord dell’ Equa- tore; i luoghi più settentrionali ove era stata incontrata sono Natal sulla costa orientale dell’Africa, Mossamedes, Rio Coroca ed Humbe sulla occidentale; quindi ora che questa specie è stata trovata circa al 10° di lat. sett., l’area da essa abitata viene stra- ordinariamente estesa. Sp. 301. Erismatura maccoa (SMITH). Oxyura Maccoa, Smith, Cat. S. Afr. Mus. 1837 (MS.). — Id., Ill. S. Afr. Zool., Aves, tab. 108, 109. Biziura maccao, Schleg., Mus. P. B. Arseres, p. 10 (1865). Erismatura mocoa, Sclat., P. Z. S. 1880, p. 530. Due esemplari. a. (—) . Lago Cialalakà Gennaio 1882 « Becco cerulescente » (A.). Esemplare adulto in abito perfetto. b. (945) 9 ad. Lago Haddò 18 Maggio 1879 « Iride color terra d’ ombra scura; becco ceruleo nero; piedi ceruleo scuri » (A.). Femmina adulta; essa somiglia alquanto a quella dell’ E. Zew- cocephala, ma ne differisce per mancare affatto della tinta bruno- rossigna che si osserva sulle parti superiori e sul petto di quella. Ora per la prima volta anche la Z. maccoa viene annoverata fra le specie viventi al Nord dell’ Equatore; finora si conosceva soltanto dell’Africa meridionale, e neppure si trova annoverata da Hartlaub e Finsch nella loro opera intorno agli uccelli del- l'Africa orientale. Antinori scrive che « trovasi in piccol numero nei laghi Haddò ed Arsadè » (A.). 234 T. SALVADORI (250) Fam. Pelecanidae. Sp. 302. Pelecanus rufescens, Gm. Pelecanus rufescens, Riipp., Atlas, p. 31, tab. 21. — Sclat., P. Z. S. 1868, p. 267, pl. XXVI. — Elliot, P. Z. S. 1869, p. 583 (partim). — Sclat., P. Z. S. 1871, p. 633. — Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 1503 (1873). Pelecanus philippensis var. rufescens, Dubois, Bull. Mus. R. H. N. Belg. II. a. (1174) 9. Lago Cialalaktà 9 Dicembre 1879 « Iride rosso-castagno; becco giallo chiaro; piedi giallo incarnati » (A.). Esemplare adulto, di color bianco-grigiastro, colla regione del gozzo tinta di giallo, col groppone, sopraccoda, fianchi, ascel- lari e cuopritrici inferiori delle ali di un bel roseo, come nella figura del Ruppell. « Qualche coppia è di passaggio in Aprile e Novembre » (A.). Sp. 303. Phalacrocorax lucidus (Lic). Phalacrocorax lugubris, Ripp., Syst. Uebers. p. 134. t. 50 (Scioa). Graculus lucidus, Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 1490. Cinque esemplari. a. (846) 9. Lago Arsadè 10 Aprile 1879 « Iride verde smeraldo ; becco grigio corneo; piedi neri » (A.). b. (884) 9. Lago Arsadè 16 Aprile 1879 (A.). c.(—) 9. Lago Buscioftù Gennaio 1882 (A.). Tutti tre questi esemplari sono adulti, in abito perfetto, colla parte anteriore e coi lati del collo bianchi e colle parti inferiori nere lucenti. d. (1089) 7. Lago Cialalakà 15 Novembre 1879 « Iride verde; becco corneo giallastro; piedi neri » (A.). Esemplare adulto, alquanto più grande dei precedenti, in abito imperfetto, coi fianchi neri, ma col petto e coll’addome bianchi. Esso somiglia agli esemplari in abito imperfetto del PA. carbo, tanto che non è possibile distinguerlo altro che pel colore nero alquanto bruno delle parti superiori. (251) UCCELLI DELLO SCIOA 235 e. (1089%#) @. Lago Cialalakà 15 Novembre 1879 « Becco corneo chiaro » (A.). Esemplare giovane colle parti superiori grigio-brune e colle inferiori bianchiccie, ombreggiate di bruno. « Stazionario nel lago Arsadé; questo lago circolare come il Buscioftù e l’ Haddò è il più vasto dei tre; anch'esso è profon- dissimo e le sue acque passano per salutari al bestiame, che in gran coppia vi accorre. Le sue acque sono chiare ed i Cormo- rani sono quasi gli unici uccelli che le frequentano. Entro lo stomaco dell’ esemplare c erano avanzi di rane » (A.). Sp. 304. Mierocarbo africanus (Gwx.). Graculus africanus, Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 1493. & Due esemplari in abito imperfetto colle parti inferiori bian- chiccie. a. (881) 7. Lago Cialalakà 18 Aprile 1879 (A.). b. (902) 7. » 24 » » « Iride rosso scuro; becco giallo scuro; piedi nerastri » (A.). « Stazionario nel lago Arsadè » (A.). Fam. Laridae. Sp. 305. Larus ridibundus, Lixx. Larus ridibundus, Heugl., op. cit. p. 1404. — Saund., P. Z. S. 1880, p. 200. a. (—) 2. Lago Cialalakà Febbraio 1882 « Iride castagno; becco e piedi rosso lacca » (A.). Esemplare adulto in abito quasi perfetto, colla testa bruno- nera, variegata da numerose piume bianchiccie , residuo dell’abito invernale. Fam. Podicipidae. Sp. 306. Podiceps infuscatus, sp. nov, Podiceps cristatus, Auct. ex Afr. aequatoriali et meridionali. — Schleg., Mus. P. B. Urinatores, p. 36 (specim. Afr. merid.). — Layard, B. of South Afr. p. 373. — Blanf., Geol. and Zool. of Abyss. p. 440. — Heugl., Orn. N. 0. Afr. II, p. 1357. 236 T. SALVADORI (252) Podiceps P. cristato valde affinis, sed paullo minor, rostro paullo breviore, corpore supra obscuriore, fere nigro, lateribus ni gricantibus, minime rufo tinctis, taeniaque alba ad marginem ex- ternum scapularium nulla, diversus. Due esemplari. a. (—) J. Lago Kilolè (Adda Galla) Maggio 1881 (A.). b. () 9. > > > (A4)(0). Ambedue questi esemplari sono adulti in abito perfetto, avendo le lunghe piume nere dell’ occipite e quelle pure lunghe, castagne terminate di nero, dei lati della testa e della gola. Il maschio differisce dalla femmina per avere molte piume bianche fra quelle del pileo, che sono tutte nere nella femmina; ma forse quella differenza è accidentale. Confrontati con altri esemplari adulti d’Italia del P. eristatus, essi differiscono per le dimensioni alquanto minori, pel becco un poco più breve, per le parti superiori di colore più cupo, quasi affatto nere, per i fianchi dello stesso colore, senza tinta rossi- gna, e finalmente per non avere la fascia bianca lungo il mar- gine esterno delle scapolari, non essendo visibile, senza solle- varle, il bianco delle medesime. Dopo ciò io penso che gli esemplari suddetti, e forse anche quelli dell’ Africa meridionale, possano costituire una razza di- stinta del P. cristatus. Si noti che i Podiceps dell’Africa meridionale ed equatoriale, finora attribuiti al P. eristatus, sono ivi stazionari e nidificanti (Layard, Blanford), per cui s' intende facilmente come sotto la influenza delle peculiari condizioni di esistenza di quei luoghi, sì sieno essì differenziati, formando una razza distinta. Sp. 307. Podiceps capensis, Lic®. Podiceps minor capensis, Ricord, in Mus. Taur. 1842. Podiceps capensis, Licht., Nomencl. p. 104 (1854) (Sud-Africa) (descr. nulla). Tachybaptus capensis, Bp., Compt. Rend. XLII, p. 775, n. 54 (1856) (descr. nulla); XLIII, p. 646 (1856). (1) I due esemplari annoverati non sono stati catalogati dall’Antinori. (258) UCCELLI DELLO SCIOA 237 Podiceps minor, part., Schleg., Mus. P. B. Urinatores, p. 43 (p. 46, indiv. Afr. austr.) (1867). — Finsch et Hartl., Vòg. O. Afr. p. 811 (1869). — Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 1363 (1873). Podiceps (Tachybaptus) minor s. capensis, Cab., v. d. Deck. Reis. p. 52 (1869) (Sansibar und Mombas). È Sylbeociclus capensis, G. R. Gr., Hand-List, III, p. 94, sp. 10765 (1871). Podiceps P. MINORI simillimus, sed pogonio externo remigum secundariarum fere omnino albo. Cinque esemplari. a. (815) 7. Rugghiè 26 Marzo 1879 (A.). b. (816) 7. » » » > « Iride rossa; piedi scuri » (A.). Esemplari (non al tutto adulti?) col collo di color rosso-can- nella e colla gola bianca tinta di nero sui lati. | c. (826) 7. Lago Cialalakà 6 Aprile 1879 « Becco gialliccio corneo; piedi verdastri » (A.). d. (907%) g. Lago Cialalakà 29 Aprile 1879 « Becco corneo chiaro; piedi verdastri scuri >» (A.). Questi due esemplari, più giovani dei precedenti, hanno il collo di color rossigno pallido. e. (815) 9. Rugghiè 26 Marzo 1879 (A.). Esemplare giovane col collo bianchiccio. Tutti questi esemplari hanno le parti inferiori di un bianco sericeo, tanto i primi in abito quasi perfetto, quanto i giovani; inoltre tutti hanno sull’ ala uno specchio bianco , formato dalle remiganti secondarie, le quali quasi interamente sono bianche anche sul vessillo esterno, mentre quelle del P. mor hanno il vessillo esterno scuro e soltanto l'interno e l'apice bianco. Quella differenza è costante e fa distinguere abbastanza facilmente il P. capensis dal P. minor. Un esemplare in abito quasi perfetto del Museo di Torino ha la gola quasi nera; ignoro se nei vecchi esemplari le parti in- feriori si mantengano bianche, o se siano nereggianti come nel P. minor; il Layard le descrive di un bianco-sericeo. Lo Schlegel, oltre al P. gularis, Gould, della Nuova Olanda ed al P. tricolor, Gr. deile Molucche, specie affatto distinte dal 238 T. SALVADORI (254) P. minor, ha riunito a questa specie anche gli esemplari del- l'Africa meridionale. Oltre al Lichtenstein ed al Bonaparte, sol- tanto il Cabanis ha considerato come distinto il P. capensis. Si noti tuttavia che nel Museo di Torino si conserva un esemplare (Cat. n. 4185) avuto dal Ricord nel 1842 col nome di P. minor capensis, per cui altri prima del Lichtenstein deve aver distinto il P. capensis. APPENDICE PRIMA SPECIE DI UCCELLI DELLO SCIOA TROVATE DAL RUPPELL E DALL’HARRIS O MENZIONATE DA ALTRI, MA NON RA€COLTE DALL’ ANTINORI Sp. 1. Gyps rùppelli (Brenwm). Vultur fulvus, Harris (nec Gm.), Highl. Aeth. JI, p. 416 (Scioa) (1844). Gyps rùppelli, Sharpe, Cat. B. I, p. 9 (Scioa, Harris). — Gurn., Ibis, 1875, p. 90. Sp. 2: Neophron percnopterus (Lixx.). Cathartes percnopterus, Harris, op. cit. II, p. 416 (1844) (Scioa). Neophron percnopterus, Sharpe, Cat. B. I, p. 17 (1874) (Angollala, Scioa, Harris). « Meno frequente dell’ Otogyps auricularis e del Gyps rùppelli e sempre solitario » (Harris). Sp. 3. Lophoaetus occipitalis (Daup.). Morphnus occipitalis, Harris, op. cit. p. 415 (Scioa). Sp. 4. H{ypotriorchis concolor (Temm.). E'alco concolor, Heugl., Orn. N. O. Afr. I, p. 31. — Sharpe, Cat. B. I, p. 405 (Efat, Harris). Hiypotriorchis concolor, Gurn., Ibis, 1882, p. 158. (250) UCCELLI DELLO SCIOA 239 Sp. 5. Otus capensis, Stu. Otus (sp.), Harris, op. cit. II, p. 415 (1844). Otus capensis, Rùpp., Syst. Ueb. p. 9 (Scioa, Harris). — Finsch et Hartl., Vòg. O. Afr. p 111 (nota) (1869). — Heugl., Orn. N. O. Afr. I, p. 109. Asio capensis, Sharpe, Cat. B. II, p. 239 (1875). Scrive il Ruppell: « In una collezione di uccelli abissini, rac- colti dal noto Maggiore Harris nello Scioa, io ho visto un Otus dai ciufti auricolari brevi, che non aveva incontrato, e che sembra identico coll’ Otus capensis, Smith, del quale si trova una buona figura nella Tav. 67 dell’opera dello Smith ». L’Harris aveva diffatti menzionato un Otus della pianura. Disgraziatamente l'esemplare raccolto dall’ Harris non si trova più nel Museo Britannico, giacchè non è annoverato dallo Sharpe, e quindi non sappiamo a quale specie esso veramente apparte- nesse. Finsch ed Hartlaub hanno supposto che dovesse riferirsi all’ Otus abyssinicus, Guér. La difficoltà di risolvere il dubbio viene accresciuta dalla circostanza che il Ruùppell, dopo averlo colle parole citate riferito all’ Otus capensis, Smith, a pag. 12 della stessa opera, ove si trova la lista degli Strigidi dell’Africa orientale-settentrionale, non annovera più lO. capensis, ma sib- bene, come proveniente dallo Scioa, il Bubo capensis, Daud., ci- tando la Tav. 70 dell’opera dello Smith. Non è improbabile che il Rùppell dovesse annoverare ambedue le specie, giacchè nell’Harris sì trova menzionata, oltre all’ Otus del piano, anche una Strix bubo molto comune nelle regioni elevate, che molto probabilmente è da riferire, anzichè al Bubo capensis, al Bubo cinerascens, Guér., che l’Antinori ha trovato nello Scioa. Sp. 6. Paeocephalus meyeri (RiurP.). Psittacus Meyeri, G. R. Gr., List Spec. B. Brit. Mus. Psittacidae, p. 70 (Scioa) (1859). Poicephalus Meyeri, G. R. Gr., Hand-List, II, p. 161, n. 8284 (Scioa) (1870). Il Gray annovera un esemplare di questa specie, proveniente dallo Scioa, ma il Finsch (Die Papag. II, p. 498) dice di essere 240 T. SALVADORI (256) stato assicurato dall’ Heuglin che quella indicazione è erronea; ma l’asserzione dell’ Heuglin non mi sembra abbastanza fondata, mentre il P. meyeri ha una grande diffusione. Sp. 7. Pogonorhynchus bidentatus (SHAW). JLaimodon laevirostris (Leach). — Rupp., Syst. Ueb. p. 95, n. 340 (Scioa) (1845). « Comune nello Scioa » (Aippell). fo dubito che l’ asserzione del Riippell non sia esatta, ché al- trimenti l’ Antinori avrebbe raccolto questa specie. Sp. 8. Thripias schoensis (RiPP.). Picus (Dendrobates) schoensis, Riupp., Mus. Senkenb. III, p. 124 (1842) (Scioa). Dendrobates schoensis, Ripp., Syst. Ueb. p. 88, Taf. 33 (1845). Mesopicus schoensis, Hargitt, Ibis, 1883, p. 410. Questa specie deve essere rara nello Scioa, giacchè l’Antinori scrive di averla cercata espressamente, ma senza successo. [Sp. 9. Iynx aequatorialis, RirP. Iynx aequatorialis, Ripp., Syst. Ueb. p. 93, Taf. 37 (1845) (Scioa). Sp. 10. 'Turacus leucolophus (Heust.). Corythaix leucolopha, Heugl., Orn. N. O. Afr. I, p. 703, Taf. XXIV. L'Antinori nella nota riferita trattando della Sehizorhis perso- nata, p.99 (antea), dice di aver visto due individui del 7. /ew- colophus, che erano insieme a quattro di quella specie. Sp. 11. Rhinopomastus minor (RirPP.). Promerops minor, Rùpp., Syst. Ueb. p. 25, 28, n. 105 (1845) (Scioa). Epimachus minor, Ripp., ibid. Taf. 8. Irrisor minor, Heugl., op. cit. p. 218. Sp. 12. Merops bullockii, Vir. Merops Bullockii, Harris, op. cit. II, p. 413 (Scioa). (257) UCCELLI DELLO SCIOA 241 Sp. 13. Eurystomus afer (Larn.). Coracias afra, Harris, op. cit. II, p. 415 (Scioa). Sp. 14. Cypselus, sp.? Cypselus apus, Harris, op. cit. II, p. 415 (Scioa). Sp. 15. Eurocephalus rùppelli, Bp. Eurocephalus anguitimens, Riipp. (nec Smith), Syst. Ueb. p. 53, 62, n. 234, Taf. 27 (1845) (Scioa). Eurocephalus Rùppelli, Heugl., op. cit. p. 487. — Sharpe, Cat. B. III, p. 280 (Scioa, Harris). Sp. 16. Argya rubiginosa (RirP.). Crateropus rubiginosus, Ripp., Syst. Ueb. p. 47, Taf. 19 (1845) (Scioa). Argya rubiginosa, Heugl., Orn. N. O. Afr. I, p. 390 (1869). — Sharpe, Cat. B. VII, p. 391 (1883). Sp. 17. Hyphantornis intermedia (RiPP.). Ploceus intermedius, Rlpp., Syst. Ueb. p. 71, 76, n. 265 (1845) (Scioa, Harris). Hyphantornis intermedia, Heugl., Orn. N. O. Afr. I, p. 450, Tab. XVIII, fig. @ (1869). Il Ruùppell descrisse questa specie sopra esemplari raccolti dal- l’Harris nello Scioa e deposti nel Museo Britannico. L’Heuglin la dice somigliante alla H. mariquensis ed alla H. larvata. Sp. 18. Rrhinocorax affinis (RiPP.). Corvus affinis, Riipp., Neue Wirbelth. p. 20, Taf. 10, f. 2 (1835). Rhinocorax affinis, Sharpe, Cat. B. III, p. 46 (1877) (Scioa, Harris). Sp. 19. Pterocles gutturalis, SMITH. Pterocles gutturalis, Smith, Ill. S. Afr. Zool. Birds, Tab. 3 et 31. — Rùpp., Syst. Ueb. p. 106, n. 388 (Scioa). — Heugl., op. cit. p. 862. — Elliot, P. Z. S. 1878, p. 241. 2 Pterocles arenarius, Harris (nec Pall.), op. cit. p. 416 (Scioa). T. SALVADORI. 16 242 T. SALVADORI (258) Sp. 20. Choriotis arabs (Linn.). Otis arabs, Harris, op. cit. II, p. 417 (Scioa). Sp. 21. Otis senegalensis, Viet. Otis rhaad, Rupp. (nec Shaw ?), Syst. Ueb. p. 110, n. 393 (1845) (Scioa). Otis senegalensis, Vieilll. — Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 957 (1873). 2 Wato, Harris, op. cit. II, p. 417 (Scioa). Vive sui limiti del deserto (Harris). « Molto comune nello Scioa » (Auppell). Anche di questa specie l’Antinori non ha inviato alcun esem- plare. Sp. 22. Cursorius gallicus (Gwm.)? Tachydromus isabellinus, Harris, op. cit. II, p. 417 (Scioa). « Abita nelle pianure di Efat » (Harris). Non è improbabile che la specie chiamata dall’ Harris 7. isa bellinus fosse il Cursorius senegalensis. Sp. 23. Numenius sp Gaga, Harris, op. cit. II, p. 417 (Scioa). « Presso Ankober » (Harris). Sp. 24. Grus carunculata (Gw.). ‘Grus carunculata, Rupp., Syst. Ueb. p. 120, n. 420 (1845) (Scioa). « Individui solitari nello Scioa » (ARéppedll). Sp. 25. Myeteria senegalensis, SHAW. Ardea ephippiorhyncha, Harris, op. cit. II, p. 417 (Scioa). (259) UCCELLI DELLO SCIOA 243 APPENDICE SECONDA UCCELLI RACCOLTI OD OSSERVATI DALL’ ANTINORI IN ZEILA (NEL GOLFO DI ADEN) E DURANTE IL TRAGITTO DA ZEILA AI CONFINI DELLO SCIOA (12 maGGIo —- 20 agosto 1876) Si veda l'itinerario di questo viaggio nelle Memorie della So- cietà Geografica Italiana, Vol. 1, Tavola (1878), negli Annali del Museo Civico di Storia Naturale di Genova, XV, Tavola (1879-80) e nelle Mem. della Soc. Geogr. Ital., Vol. II, Tavola (1880). Ho compilato il seguente Catalogo servendomi di alcune note manoscritte e della Relazione del Marchese Antinori alla Presi- denza della Società Geografica ed al Comitato esecutivo per la Spedizione Italiana nell'Africa equatoriale, pubblicata nelle Me- morte della Società Geografica Italiana, Vol. I (1878), ove a pag. 183-185 sono registrate le osservazioni relative agli uccelli in- contrati durante il viaggio da Zeila ai confini dello Scioa. Alcuni degli uccelli furono raccolti e sono registrati in un taccuino dell’Antinori coi numeri 1-30, ma siccome due anda- rono perduti per viaggio ed un numero è duplicato, si hanno 29 esemplari appartenenti a 19 specie, delle quali 11 non furono più trovate nello Scioa. Tra queste sono da menzionare special- mente il Caprimulgus tamaricis, il Rhodophoneus eruentatus, il Lanius Antinorii, la Plerocles quituralis ed il Cursorius bicinctus, che sono specie caratteristiche dei luoghi bassi, aridi e sabbiosi. Sp. 1. Gyps fulvus (Gw.). Gyps fulvus, Antin., Mem. Soc. Geogr. Ital. I, p. 184. « Cominciando da Addagalla accorreva numeroso sopra ì ca- daveri dei cammelli che crepavano per via » (A.). 244 T. SALVADORI (260) Sp. 2: Gy ps rùppelli (BrEHM) Gyps Rùppelli, Antin., 1. c. p. 184. « Il Gyps ruppelli, che addivenne molto più comune in se- guito, spesso lo vedemmo in Addagalla mescolato alla specie precedente » (A.). Sp. 3. Pseudogyps africanus (SALvaD.). Vultur leuconotus, Antin., l. c. p. 184. « Raro ed avventizio ... lo uccisi senza poterlo conservare » (A.). Sp. 4. Neophron percnopterus (Linn) Neophron percnopterus, Antin., l. c. p. 184. « Comunissimo lungo la zona littoranea, e persino entro le città della costa. Comparisce anche in Addagalla » (A.). Sp. 5b. Neophron monachus (Temm.). Neophron pileatus, Antin., l. c. p. 184. Come il precedente. Sp. 6. Llophoaetus occipitalis (Daup.). Spizaetus occipitalis, Antin., l. c. p. 185 (Rugdeja-Sogheira). Sp. 7. Pterolestes augur (RipP.)? Buteo sp., Antin., l. c. p. 183. a. (11) juv. Ghidgherasale (Somali Isa) 24 Giugno 1876 « Iride scura; becco corneo chiaro; piedi gialli » (A.). « Unico individuo da me veduto fin qui; lo uccisi sopra un albero lungo un torrente, entro le cui verdure era piuttosto nu- meroso il Francolinus rubricollis » (A.). Esemplare giovane, già descritto a pag. 52 (antea). (261) UCCELLI DELLO SCIOA 245 Sp. 3. Elanus caeruleus (Desr.). Elanus melanopterus, Antin., op. cit. p. 184 (Ili). Due esemplari. a. (17) juv. Ili (Somali Isa) 13 Luglio 1876 (A.). h(1B) 3), » » » » miu(4) Questi due esemplari sono simili fra loro e somigliano alla fisura che del giovane di questa specie ha dato il Dresser, B?rds of Europe. Il secondo esemplare è un poco più grande del primo; ambedue sembrano sortiti dal nido da poco tempo. « Questi due individui uccisi in Ili, paese dei Somali Isa, erano soli. Solevano posarsi sulle cime di alcuni alberi in riva ad un’ acqua ricca di batraci. Trovai nei loro stomachi gli avanzi delle rane divorate » (A.). Sp. 9. Melierax poliyzonus (RirP.). Melierax polyzonus, Antin., l. c. p. 185 (Rugdeja-Sogheira). Sp. 10. Scelospizias sphenurus (RiPP.). Nel bosco di Addagalla (Note Ms.). Sp. 11. Bubo cinerascens, Guir. Bubo cinerascens, Antin., l. c. p. 184. « Lo uccisi nella foresta di Addagalla » (A.). Sp. 12. Paeocephalus rufiventris (RiPP.). Pionias rufiventris, Antin., l. c. p. 185. a. (26) 7. Amesa (Somali Isa) 8 Agosto 1876 « Iride giallo-arancio ; becco scuro corneo; piedi grigi » (A.). « Pochi individui di questa specie mi è stato dato di vedere; 246 T. SALVADORI (262) i primi li osservai in Coricatti. Sono diffidenti e stanno nella parte più folta degli alberi, dai quali si vedono partire a due, o quattro, mandando un fischio acutissimo » (A.). Sp. 13. Pogonorhynchus abyssinicus (LArTH.). « Ne uccisi un bell’ esemplare lungo il Torrente Coricatti » (A.). Sp. 14. Trachyphonus margaritatus, CrETzscHM. Bucco margaritatus, Antin., l. c. p. 183. « In Aduali lungo il torrente, ed in Addagalla » (A.). Sp. 15. Tockus erythrorhynchus (Tem.). ‘Toccus erythrorhynchus, Antin., l. c. p. 184. « Nella Foresta di Addagalla » (A.). Sp. 16. Tockus flavirostris, Rip. "Toccus flavirostris, Antin., l. c. p. 184 (1878). Due esemplari. a. (13) 2 juv. Addagalla (Somali) 12 Luglio 1876 « Iride rossastra; becco giallo; piedi scuro neri (A.). b. (14) 9 juv. Addagalla 12 Luglio 1876 (A.). Ambedue questi esemplari sembrano giovani e differiscono da quelli dello Scioa precedentemente annoverati (p. 104) per avere il bianco delle parti inferiori tinto lievemente di rugginoso, le macchie bianche sulle cuopritrici delle ali più alfangate, meno tondeggianti e non circondate e marginate di nero inferiormente; la pelle nuda sui lati della gola è chiara, il becco come quello della femmina adulta di Micurro, ma un poco più piccolo. « Incontrato a coppie isolate entro il magnifico bosco di Adda- galla » (4.). | (263) UCCELLI DELLO SCIOA 247 Sp. 17. Rhinopomastus minor (RiPP.). .Irrisor minor, Antin., l. c. p. 184. a. (16) 7. Addagalla 9 Luglio 1876 « Iride fosca; becco giallo; piedi nerastri » (A.). Esemplare in abito imperfetto, colle parti inferiori di color nero senza lucentezza; la gola volge alquanto al bruno. L’Antinori fa notare che il becco è di color giallo e non rosso, come è indicato dal Rippell e dall’ Heuglin; ma io dubito che l’Antinori abbia indicato il colore del becco dopo il disseccamento. Sp. 183. Merops albicoliis, Vieri. Merops albicollis, Antin., l'TCMpo9185: a. (10) — Tokoscia (Golfo di Zeila) 29 Maggio 1876 « Iride rossa; becco nero; piedi scuri » (A.). Ha il becco notevolmente più corto dei due esemplari di Ambo- Karra. « Comunissimo da Zeila fino a Rugdeja-Sogheira, special- mente lungo le ripe dei torrenti, nelle quali pratica fori per farsi il nido » (A.). Sp. 19. Merops nubicus, Gw. Merops nubicus, Antin., l. c. p. 185 (Rugdeja-Sogheira). « Prende il posto del Merops albicollis » (A.). Sp. 20. H{aleyon semicaerulea (Forsr.). Dacelo semicaerulea, Antin., l. c. p. 183. « Lungo i torrenti » (A.). Sp. 21. Halcyon chelicuti (STANL.). « Comune lungo il Torrente di Coricatti. Ha un grido clamo- roso, molto diverso da quello dei suoi congeneri » (A. Note Ms.). 248 T. SALVADORI (264) Sp. 22. Caprimulgus tamaricis, TRISTR. Caprimulgus poliocephalus, Heugl. (nec Rùpp.), Ibis, 1859, p. 339 (Ta- djura). — Id., Faun. Roth. Meer, Nr. 29 (Peterm. geogr. Mitth. 1861, p. 20). Caprimulgus sp., Tristr., Ibis, 1862, p. 278 (Jordan). Caprimulgus tamaricis, Trìstr., P. Z. S. 1864, p. 170 (Palestina). — Id., Ibis, 1866, p. 75, pl. 2. — Hartl. et Finsch, Vòg. Ost. Afr. p. 125 (1870). — Heugl., Orn. N. O. Afr. I, p. 132 (1869-74). — Gieb., Thes. Orn. I, p. 575 (1872). — Tristr., Fauna and Flora of Palest. p. 85, pl. XII (1884). Caprimulgus mentalis, Heugl., Ms. Due esemplari. a. (20%) 9? Coricatti 5 Agosto 1876 (A.). b. (21) 2? » 4 » » «Iride scura; becco nerastro; piedi carnicini » (A.). Ambedue questi esemplari, probabilmente femmine, mancano delle macchie bianche all’ apice delle timoniere esterne, ma pel resto somigliano alle figure del C. tamaricis date dal Tristram e ad un esemplare maschio (?) conservato nel Museo di Torino; questo somiglia in tutto alle figure citate. « Frequente lungo il torrente di Coricatti, ove fra i tama- rischi lo trovai unito al Caprimulgus inornatus. In questa località erano comuni l'Ha/cyon semicaerulea e VH. chelicutensis. Le Mi- mose lungo il torrente erano popolate di Merops a/bicollis in abito di gioventù. Nei terreni circostanti rivestiti di verdura v’ era coppia grande di Francolini (Fr. rubricollis) e di Galline di Faraone; vi uccisi pure un Lobivanellus senegalensis ed un bell’ esemplare del Pogonorhynchus abyssinicus » (A. Note Ms.). Sp. 23. Caprimulgus nubicus, LicHt.? Citato dall’ Antinori nelle sue note manoscritte fra le specie incontrate fra Tokoscia ed Addagalla. Sp. 24. Caprimulgus inornatus, Hevar. L’Antinori nelle Note manoscritte dice: « Raccolsi in Coricatti un esemplare (Cat. n. 20), che mi andò perduto nel muovere il campo » (A.). (265) UCCELLI DELLO SCIOA 249 Sp. 25. Cotyle obsoleta, Cas. Cotyle obsoleta, Antin., l. c, p. 183. « Fra le rupi tagliate a picco » (A.). Sp. 26. Terpsiphone cristata (Linv.). Terpsiphone melanogastra, Antin., l. c. p. 185 (Rugdeja-Sogheira). Sp. 27. Batis orientalis, Hevat. « Tra Tokoscia ed Addagalla, nei luoghi ricchi di alberi e di arbusti » (A.). Sp. 283. Rhodophoneus cruentus (H. et E.). Laniarius cruentus, H. et F., Vòg. O. Afr. p. 354. — Gadow, Cat. B. VIII, p. 152. Dryoscopus cruentatus, Heugl., op. cit. p. 462. Laniarius cruentatus, Antin., l. c. p. 183. a. (12) 7. Addagalla 8 Luglio 1876 « Iride castagno; becco corneo ; piedi celestognoli » (A.). Esemplare adulto con la parte anteriore del collo e media del petto di un bel roseo-sanguigno; fra le piume di questo colore sul collo se ne scorge una nera! Pileo tinto di roseo; groppone di color roseo-sanguigno. « Verificato il sesso. S' incontra, ma raro ed a coppie, nelle parti del paese degli Isa Somali, solitarie, sabbiose e scarsamente vestite di mimose » (A.). Sp. 29. Lanius antinorii, SALVAD. ? Lanius (F'iscus) dorsalis, Cab., Journ. f. Orn. 1878, p. 205 (April ?); 225 (Juli). — Schal., Journ. f. Orn. 1879, p. 213. Lanius antinorii, Salvad., Ann. Mus. Civ. Gen. XII, p. 316 (25 Maggio 1878). — Ibis, 1878, p. 479. — Salvad., Ibis, 1879, p. 104. — Schal., Journ. f. Orn. 1879, p. 213. — Gadow, Cat. B. VIII, p. 255 (1883). 2? Lanius dorsalis, Oust., Not. Ois. Comalis, p. 10 (1882). — Salvad., Ibis, 1884, p. 324. a. (27) — Afmù (Danakil) 16 Agosto 1876 « Iride scura; becco nero; piedi scuri cornei » (A.). 250 T. SALVADORI (266) Tipo del Lunius antinorii, Salvad. Esemplare adulto, colla coda incompiutamente sviluppata. Aggiungo una descrizione più compiuta di quella originale: Pileo, capitis collique lateribus cerviceque nigris; dorso cinereo; scapularibus, uropygio et supracaudalibus albis; corpore subtus omnino albo; alis nigris; margine carpali, remigum primariarum dimidio basali et apice secundariarum albis; cauda nigra, rectri- cibus duabus extimis, scapo nigro excepto, albis, reliquis (duabus mediis exceptis) macula apicali alba ornatis; rostro et pedibus nigriss iride fusca. Long. tot. circa 09,220; al. 0%,105; caud. circa 0,100; ro- stri 09,017; tarsi 00,028. « Poco frequente; l’unico esemplare raccolto fu ucciso nella Valle di Afmù, territorio degli Adal » (A.). Io manifestai il dubbio che questa specie fosse identica col L. dorsalis, Cab.; lo Schalow ha affermato la identità if modo assoluto; ma ciò non mi sembra fuori di ogni dubbio, giacchè il Cabanis menziona una macchia nera verso il mezzo del ves- sillo interno della 1.8 timoniera, ed inoltre egli descrive la 2.2 e 3.2 timoniera coll’ apice bianco, mentre nel tipo del L. anti- norti le due timoniere esterne sono bianche, tranne lo stelo nella parte mediana nero, e le timoniere 3.*, 4.* e 5.* (le due mediane mancano) hanno tutte gli apici bianchi, decrescenti dalla 3.2 verso la 5.2 Desiderando di risolvere la quistione ho inviato al Reichenow l'esemplare suddetto, ed egli mi scrive che esso differisce dal tipo del Lanius dorsalis, Cab. pei seguenti rispetti: 1. Le remiganti del L. dorsalis mancano degli apici bianchi; soltanto la prima remigante secondaria presenta un sottile mar- gine bianco. 2. Lo specchio bianco è più piccolo. 3. L'ultima remigante primaria è per l'estensione di 22 mm. nera all'apice; la seconda remigante primaria ha la parte api- cale nera estesa per 38 mm., mentre nel L. antinorii quella parte è estesa 30 mm. 4. Inoltre vi è molto meno bianco nella coda del L. dorsalis; (267) UCCELLI DELLO SCIOA R61 la timoniera esterna ha bianca soltanto la base ed il vessillo esterno verso l apice per 15 mm., la seconda è nera, tranne la base ed un breve tratto dell’apice; le quattro timoniere mediane non hanno traccia di bianco. Dopo ciò, conclude il Reichenow, sembra che il L. antinori sia una specie diversa dal LZ. dorsalis, ma è anche possibile che il primo sia un individuo vecchio di parecchi anni, ed il secondo un giovane di un anno dellg stessa specie. La quale cosa non potrà essere decisa fino a che non si avrà una serie d’ individui, che mostrino il graduale passaggio dal- l'abito del L. dorsalis a quello del L. antinorii. È singolare che il Gadow (op. cet.) non faccia alcuna men- zione del Lanius dorsalis, Cab., sebbene descritto fin dal 1878, e sebbene lo Schalow ed io stesso abbiamo trattato della sua possibile identità col L. antinoriz. L’Oustalet recentemente (1. c.) ha riferito al L. dorsalis due esemplari raccolti nel paese dei Somali, confinante a settentrione con quelo ove l’Antinori ha raccolto il tipo del L. antinorti, per cui qualora questo fosse identico col L. dorsalis, questa specie si estenderebbe in un’ area che comprende il paese dei Danakil ed il paese dei Somali (Revo) a Nord dell’ Equatore e Taita (Hildebrandt) a Sud dell’ Equatore. Sp. 30. Eurocephalus rùppelli, Bp. a. (24) 9. Jerarudda (Somali Isa) 1 Agosto 1876 « Iride castagno; piedi color piombaggine » (A.). « Questo uccello era mescolato col Textor dinemelli. Vive in famiglie; i branchi di 6, 8, 12 e 20 individui scendono dagli al- beri sul terreno, ove si trattengono lungamente in cerca di co- leotteri » (A. Note MS.). Questa specie differisce dall’ £. anguitimens (Smith) dell’Africa meridionale ed occidentale pel sopraccoda bianco e per le di- mensioni minori. 292 T. SALVADORI (268) Sp. 31. Nectarinia pulchella (Lins.). Nectarinia pulchella, Antin., l. c. p. 154. « In Aduali lungo il torrente; osservata anche nelle vicinanze di Zeila » (A.). Sp. 32. Pyenonotus arsinoe (Licu.). Citato dall’ Antinori nelle sue note manoscritte fra le specie osservate fra Tokoscia ed Addagalla, ma nei luoghi « ove eravi ricchezza di alberi e di arbusti » (A.). Sp. 33. Pycenonotus xanthopy£g us (H. et E.) Pycnonotus xanthopygius, Antin., l. c. p. 183. « Lungo i torrenti » (A.). Sp. 34. Burnesia gracilis, CreETzscHM. Osservata dall’ Antinori fra Tokoscia ed Addagalla (Note Ms.). Sp. 59. Drymoeca sp. L’ Antinori nelle note Ms. menziona una Drymoeca frequente nella foresta di Addagalla, che egli descrive nel modo seguente: Parva, supra cinereo-rufescens; subtus albo-jalina; fronte rufa, genis et femoribus rufescentibus; rectricibus nigris albo terminatis, duabus medtis exceptis, iride castanea; palpebris rubris, pedibus incarnatis. Sp. 36. Pinarochroa sordida (RiPP.). « Trovata tra Tokoscia ed Addagalla nei luoghi ingombri da massi e pietre vulcaniche » (A. Note Ms.). (R0)) UUORELI DILLO AUIOA RAI Fiji CZ, Manon Bapartan atasmiasat dt, Tuonn Md eg a bripa tea sboiagintita Anti, dog pi ABI # Noi Tuoghi aperti, ensoni o privi di pianto a invontra son qualoho froquenga « (A4,) Fiji DM, glande bbangnaden aaniianar dararinana (HAN) A lasgibia tia iaibin pboopusiatbiratia gii, AGR, ds pe dan # dra do sabbio, ma isolata è (A4,) Mipi DIO, dra ga Paninadan sins agananiani tana (Can) Btaarara gaber iaitia srositin agiata nibanizgg ARTI dd pi AS stia do sabbie a piocoli rane di da da (A) Ripi AO, Sg bdbess gg ss dj digita raggiri dij And ig 8A biso VAntinarni a nella Raresta di Addagatla incontrai una Cdthagra Intoramente gallo paglia, da quale, sebbene posto sopra un pmnoscello di gigio 4 mo prossitio, non potei uvetdere, no rigonnssore « (A4,) OSSEI TI TA TIT TATE RZ MV dedpaiao paraaria ghi posorao pe gidgaga bordi, Fis ggdi; sio Sb pio Moti Sb dope gi pana pa arri 0 pegrarinia ada AGLI, Ri po pri dA Mi ARR) ef, Addebiageretta (RNenvaneti Poi) d9 Pytagglipo DISTA è drielpo npviva i onsn uewni piedi norantet è (A4,) edpigontita not paro chi Adeligeatta, sno 0 poso ritiirinetioi e (A) Figi dot, N Badopgaao aan gi dda granada po gagitaza, FW Sheba na peaegi dba pena da giga padana ALIA) Re do Geo RIP LC PRIAREr Tg, ra Papagg TIA di Figo, CS, GP gogadagaga dar arag bp gBaga bd bania (Pibtitit) W Bletla drovonta di Addagatla a (A, Varo M6,) 204 T. SALVADORI (270) Sp. 44. Hyphantornis galbula (RipP.). Hyphantornis galbula, Antin., l. c. p. 184. « Nella Foresta di Addagalla » (A.). Sp. 45. Textor dienemelli, Horsr. Textor dienemelli, Antin., l. c. p. 185. a. (23) Y. Jerarudda (Somali Isa) 1 Agosto 1876 « Iride castagno; becco nero corneo; piedi plumbei scuri » (A.). « Questo uccello presso Jerarudda era associato coll’ Euroce- phalus Riippelli; esso aveva in costruzione sopra le mimose, e pendenti da esse, numerosi nidi sferici, intessuti di graminacee, i cui steli sporgevano in fuori, come le spine degli Echini; l’a- pertura dei nidi è inferiore e sferica; notai che vivendo in fa- miglia sì gli uni che gli altri, i branchi di 6, 8, 12 e 20 indi- vidui scendevano a terra e vi sì trattenevano in cerca di coleot- teri. Insieme ai suddetti uccelli vi erano branchi numerosi di Lamprocolius chalybaeus » (A.). Sp. 46. Buphaga erythrorhyncha, Stax, Buphaga erythrorhyncha, Antin., 1. c. p. 184. Nella Foresta di Addagalla « sugli alberi volavano numerosi branchi di bufaghe » (A.). Sp. 47. Lamprotornis purpuroptera (RiPP.). Lamprotornis purpuroptera, Antin., l. c. p. 185 (Rugdeja-Sogheira). Sp. 48. Lamprocolius chalybaeus (Esr.). Lamprocolius chalybaeus, Antin., 1. c. p. 185I(Jerarudda). Sp. 49. Notauges superbus (RiPP.). Lamprocolius superbus, Antin., l. c. p. 185. Due esemplari. (271) UCCELLI DELLO SCIOA 205 a. (29) 7. Jerarudda 1 Agosto 1876 (4... 5. (30) S. » » > >» « Iride bianca; becco nero; piedi nerastri » (A.). « Erano mescolati col Lamprocolius chalybaeus » (A.). Sp. 50. Corvus umbrinus, HepENB. L’Antinori nelle sue note manoscritte menziona questa specie fra quelle più frequentemente osservate tra Tokoscia ed Adda- galla; egli dice che ivi era comunissima. Sp. 51. Turtur senegalensis (Linv.). Turtur senegalensis, Antin., l. c. p. 183. Sp. 52. Turtur semitorquatus (RiPP.). « Nel bosco di ‘Addagalla » (A. Note Ms.). Sp. 53. Turtur sp. Streptopelia albiventris « Gray », Antin., l. c. p. 183. L’Antinori dice che la Streptopelia albiventris ed il Turlur se- negalensis erano estremamente abbondanti presso Aduali lungo il torrente; ma egli non ha raccolto alcun esemplare della Str. albiventris, e quindi è difficile dire se gli esemplari osservati ap- partenessero veramente a questa specie; nelle note manoscritte egli li riferisce al 7. semitorquatus. Sp. 54. Pterocles exustus, Term. Pterocles exustus, Antin., l. c. p. 183. Scrive l’ Antinori: « La zona littoranea, la quale io considero estendersi fino ai crateri vulcanici di Ghidgherasale, Midgan e Lusocormuni, può chiamarsi la terra delle pernici del deserto e delle tortorelle.. ... È incredibile il numero prodigioso di questi 256 T. SALVADORI (272) uccelli che trovansi riuniti sulle rive di un ruscello allorchè nelle ore mattutine sono ivi a dissetarsi. Le Ganga si annunziano da lungi col loro grido e quando sono per giungere all’acqua, an- corchè sia occupata da armenti di buoi o di montoni, vi discen- dono con un aleggiare così violento e turbinoso da spaventarli; le sabbie e le pietre che costituiscono le sponde, vengono let- teralmente coperte dai corpi di questi volatili, tanto accostati gli uni agli altri che con un solo colpo se ne possono uccidere pa- recchie diecine » (A.). i Sp. 55. Pterocles gutturalis, SMITH. a. (28) 7. Garsa (Adal) 20 Agosto 1876 « Iride castagno ; becco e piedi plumbei » (A.). Esemplare adulto. « In Garsa, nel territorio degli Adal, il 20 Agosto, passarono alcune coppie di questa specie sopra la nostra carovana; essa, in questa latitudine, sostituisce il Pf. exustus » (A. Note Ms.). Sp. 56. Numida ptilorhyncha, Ripr. Numida ptilorhyncha, Antin., l. c. p. 184. « Nella Foresta di Addagalla , ricca di una vegetazione tro- picale, foresta che il Martini paragonava ad un magnifico parco inglese, ne incontrammo per la prima volta branchi numerosi » (A. Note Ms.). Sp. 57. Francolinus rubricollis (Gm.). Francolinus rubricollis, Antin., 1. c. p. 183. « Vive in coppie lungo il letto dei torrenti ombreggiati. Co- munissimo nel bosco di Addagalla » (A.). Sp. 58. Francolinus schoanus, Hevat, EF'rancolinus pileatus ? Antin., l. c. p. 185. a. (25) ®? Ambu (Somali Isa) 6 Agosto 1876 (A.). (273) UCCELLI DELLO SCIOA 257 « Incontrai per la prima volta questo Francolino in Ambù il 7 Agosto e ne uccisi una coppia. Lo trovai in basso dei colli, fra le folte verdure e i cespugli che contornano la valle occupata dalle gramigne; il suo grido si accosta a quello del Fr. rippelli {an clappertoni?). Esso sostituisce il Hrancolnus rubricollis, il quale apparisce non risalire più oltre » (A.). Sp. 59. Choriotis arabs (Livx.). Otis arabs, Antin., 1. c. p. 183. « Tra le gramigne e gli arbusti della Sa/vadora persica, sempre in pianura e non frequente » (A.). Sp. 60. Cursorius bicinetus, Tam. Cursorius bicinctus, Antin., op. cit. p. 184. a. (20) 7. Deserto dei Somali Isa Luglio 1876 « Iride scura; becco corneo chiaro; piedi biancastri » (A.). bun got poll. rca 7" 61; alb”; cod2” 1°; becco Gul tap 90. Non sono certo se l’ esemplare menzionato appartenga vera- mente al C. bicinetus, od al C. bisignatus, Hart]. Per le dimensioni corrisponde meglio al secondo, tranne che nella lunghezza totale, che 1’ Hartlaub dice di poll. 6 !/,. Ecco le dimensioni del C. dicinetus, e del C. bisignatus, confron- tate con quelle dell’ esemplare sopraindicato : L. tot. ala coda heeco tarso (0. bicinetus SU Q//4_5/! 4/ti PI PIZZA LI 64 6// g// J//4.9/1 g/11 C. bisignatus 6/7 6% 5! IWA ALI TIACIAY Esemplare (Cha TAR Vili 6/4 5 ZU ) |idLiLe 6/44 ji/4 IOTAZA « Vive solitario in mezzo alle sabbie del deserto (fra Uarof e Tul-Harrè); è diffidente e difficile ad uccidersi; raramente si decide a prendere il volo; ma vi sparisce d’ innanzi colla velo- cità del suo corso. Lo uccisi in Aruè » (A.). T. SALVADORI. 17 258 T. SALVADORI (274) Sp. 61. Dromas ardeola, Pavx. Dromas ardeola, Heugl., op. cit. p. 1043. Quattro esemplari adulti. a. (3) J'. Zeila 17 Maggio 1876 (A.). b. (4). >» >» » DIGA): CID) gi ao » » « Iride castagno scuro » (A.). d. (9) ®. » 2 Giugno » « Iride bruno scuro; becco nero; piedi celestognoli » (A.). « Si nutre di piccole conchiglie e di vermi, frequenta in pic- coli branchi, od isolata le rive del mare e le sabbie umide che lasciano le maree. Comune in Zeila » (A.). Sp. 62. Oedicnemus senegalensis, Sw.? L’Antinori nelle note manoscritte chiama col nome di Oe. af- finis la specie incontrata fra Tokoscia ed Addagalla, ma è pro- babile che si tratti invece dell’ Oe. senegalensis, alla quale specie appartengono i quattro esemplari raccolti nello Scioa, prece- dentemente menzionati, i quali dall’Antinori furono pure riferiti all’ Oe. affinis. Sp. 63. Lobivanellus senegalensis (Livs.). « Lo uccisi lungo il Torrente Coricatti » (A. Note M.). Sp. 64. Hoplopterus spinosus (Linn). Hloplopterus spinosus, Antin., l. c. p. 185 (Lago Ota). Sp. 65. F'ulica cristata, Gw. E'ulica cristata, Antin., l. c. p. 185 (Tul-Harrè). Sp. 66. Ardea gularis, Bosc. Ardea gularis, Heugl., op. cit. p. 1059. — Rchnw., Journ. f. Orn, 1877. p. 270 Due esemplari. (275) UCCELLI DELLO SCIOA 259 a. (2) 9. Zeila 15 Maggio 1876 « Iride giallo-limone » (A.). b. (6) 7. Tokoscia 19 Maggio 1876 (A.). Il primo esemplare è tutto nero-schistaceo, tranne la gola bianca; il secondo invece ha bianche le cuopritrici delle remi- ganti primarie. Sp. 67. Bubulcus bubulcus (SAvIGNY). Bubulcus ibis, Antin., 1. c. p. 185 (Tul-Harréè). Sp. 68. Leptoptilos crumeniferus (Cuv.). Leptoptilos crumeniferus, Antin., l. c. p. 184. Dice l’Antinori: « Ve ne erano due coppie in Ili e furono le prime che incontrammo per via. Uccisi e preparai un maschio , che in seguito andò perduto per via » (A.). Sp. 69. Tantalus ibis, Linn. Tantalus ibis, Antin., 1. c. p. 185. « Ne uccisi uno in Tul-Harrè, ove dimorammo parecchi giorni. Lo stato delle sue penne essendo molto imperfetto, non conservai che il cranio con l’ enorme becco » (A.). Sp. 70. Ibis aethiopica (Lartz.). Ibis aethiopica, Antin., 1. c. p. 185 (Tul-Harrè, Lago Ota). Sp. 71. Phoenicopterus minor, Grorr. « Un solo individuo era in mezzo al Lago Ota » (A.). Nelle note Ms. l’Antinori riferisce il fiammingo veduto nel Lago Ota, o di Caraba al Ph. minor. Nella sua Relazione pubblicata nelle Memorie della Soc. Geogr. Ital. Vol. I, p. 185, egli menziona un fiammingo, senza indicarne la specie, e finalmente nella de- scrizione dei Laghi scoperti negli Adda Galla (Boll. Soc. Geogr. 260 T. SALVADORI (276) Ital. 1881, p. 589) dice di avere osservata una coppia di fiam- minghi nel Lago Caraba e pare che li riferisca al PA. antiguorum; ma la cosa non è espressa abbastanza chiaramente. Sp. 72. Chenalopex aegyptiaca (Linx.). Chenalopex aegyptiaca, Antin., l. c. p. 185 (Tul-Harrè). Sp. 73. Dendrocyena viduata (Lixv.). Dendrocyena viduata, Antin., l. c. p. 185 (Lago Ota). Sp. 74. Larus hemprichi (Br.). Larus Hemprichi, Heugl., Orn. N. O. Afr. II, p. 1399, Tab. XXXVI, f. 2. — Saund., P. Z. S. 1878, p. 193. Tre esemplari adulti. a. (1) 3. Zeila 12 Maggio 1876 « Iride castagno scuro » (A.). DMIT 29001 > SIA): c. (8) Q » » » » (A.). « Comunissimo presso Zeila; frequenta i luoghi ove si macel- lano i buoi » (A.). INDICE ALFABETICO DEI NOMI SPECIFICI abyssinica (Gm.) Hyphantornis Pag. abyssinicus (Bodd.) Bucorvus . » Bodd. Coracias. » (Stanl.) Ipoctonus . » (Rwpp.) Lioptilus . » » » » (Lath.) Pogonorhyncehus 83, » Gm. Turdus Accipiter minullus (Daud.) . » nisus (Linn.) . . » rufiventris, Smith. acuta (Linn.) Dafila . 7 Aedon leucoptera (R:pp.) Aegialitis cantianus (Latà.) » hiaticula (Linn.) » tricollaris ( Viezl.) » varius (Vieill.) . . aegocephala (Linn.) Limosa aegyptiaca (Linn.) Chenalopex aegyptius (Gm.) Milvus aequatorialis Rwpp. callinago. » Rupp. Jynx aeruginosus (Linn.) Circus aethiopica (Lath.) Ibis : È » (Sund.) Quelea aethiopicus (Gm.) Laniarius afer (Lath.) Eurystomus . » (Lath.) Nilaus affinis (Rwpp.) Cinnyris . » (Ripp.) Rhinocorax africana Lath. Parra » Eyt. Sarcidiornis africanus (Gm.) Microcarbo » (Salvad.) Pseudogyps Agapornis tarantae (Stanl.) . 241, 230, 187 101 115 87 127 201 159 69 68 69 243 152 219 217 218 alaudarius (Gm.) Tinnunculus. Pag. alba, Linn. Motacilla È albicans, R%pp. Aquila albicollis, Wiez2. Merops . albifrons, Sharpe Platystira albirostris (R%pp.) Ptilorhinus albitorques, It pp. Columba . albofasciata (£R%pp.) Pratincola alboscapulata (£t7pp.) Thamno- laea . ° : Alcedo semitorquata, Sw. Alseonax minima (Hewugt.) Amadina fasciata (Gm.) Amydrus rippelli, Verr. . “ Anaplectes melanotis (La/r.) Anas sparsa, Swuth . . » xanthorhyncha, Horst. antinorii, Salvad. Lanius. » » Psalidoproene Anthus caffer, Sundev. » sordidus, Ltpp. apiaster, Linn. Merops aplopelia larvata (T'emm.) . Aquila albicans, ‘twpp. + J » verreauxii, Less. arabs (Zinn.) Choriotis Ardea cinerea, Linn, » gularis, Bose. . : » melanocephala, V. et C. Ardeola ralloides (.Scop.) . ardeola, Payhk. Dromas arenaria (Linn.) Calidris . Argya rubiginosa (Ltpp.) arquatrix (7. et XK.) Stictoenas DI » 64 166 98 108, 263 125 200 206 165 166 ll 126 179° 201 194 AA 243 205 123 168 167 107 208 38 37 273 2297 274 227 229 274 223 257 207 262 I arsinoe (Licht.) Pyenonotus Pay. 142, 268 assimilis (BecAst.) Musicus . » Astur melanoleucus (Smith) . » augur (R%pp.) Pterolestes N55 auricularis (Daud.) Otogyps . » avocetta, Linn. Recurvirostra . » Balearica pavonina (ZLinn.) . » Barbatula pusilla (Dum.) . 4) Batis orientalis (Hewugl.) . sa 1257 bellicosus (Daud.) Nisaetus . » Bernicla cvanoptera, Rpp. . » Bessornis semirufa (R%pp.) . » bicinctus, Temm. Cursorius . » bidentatus (SRaw) Pogonorhyn- chus ° 6 È E a blanfordi (SRarpe) Telephonus. » Bostrychia carunculata (R7pp.) » bottae (Bp.) Campicola . Sie Bradypterus cinnamomeus (R7ipp.) brevicaudata (Rzipp.) Camaroptera brunnea (Eyt.) Fuligula . Lika brunnescens (Hewg!.) Hemipteryx» Bubo cinerascens, Guér. . MEDI; Bubulcus bubulcus (Savig.) . » 228, bubulcus (Savig.) Bubulcus . » 228, Bucorvus abyssinicus (Bodd.) . » Budytes flavus (Linn.) 3 n» » rayi, Bp. 5 7 RE) bullockii, Vieil2. Merops . Bai Buphaga erythrorhyncha (Star.) 196, Burnesia gracilis, Crets. . ST) Buteo desertorum (Daud.) ac Bycanistes cristatus (R&%pp.) . » caeruleus (Des7.) Elanus . . » 60, caesìa (Licht.) Ceblepyris . Gt cafer (Licht.) Coccystes . o caffer, Sundev. Anthus . Bia) Calandritis ruficeps (R%pp.) . >» Calidris arenaria (Lina.) . . » Camaroptera brevicaudata (R?%pp.) Campicola bottae (Bp.) . RCS candidus, Bonn. Himantopus . » canescens (Gm...) Totanus . O canicollis, Rcerhnw. Otis. A) canorus, Linn. Cuculus . eo cantianus (Lath.) Aegialitis . » capensis, Licht. Corvus . 53 » (Linn.) Oena —. . » Smith Otus . c SI » Licht. Podiceps . IO » (Gm.) Querquedula . » SALVADORI Caprimulgus fraenatus, Salvad. Pag. 118 129 » inornatus, Heugl. » 264 67 » nubicus, Licht. . » 264 260 » tamaricis, Tristr. » 264 38 | carunculata (R7pp.) Bostrychia » 231 221 » (Gm.) Grus . UE 258 226 | carunculatus (G72.) Dilophus . » 197 <6 | caudatus, Linn. Coracias . SOR. 115 265 | Ceblepyris caesia (Licht.) . A) 128 41 | cenchris (Frisch) Tinnunculus. » 66 924] | Centropus monachus, R&pp. . » 96 152 » superciliosus, H. et E. » 96 273 | Certhilauda desertorum (Stantl.) » 269 Ceryle maxima (Pazl.) . 30 ® 112 256 » rudis (Linn.) . A OC) 1ll 185 | Chalcomitra cruentata (Riipp.) » 14l 231 | chalybaeus (EQar.) Lamprocolius » 199, 270 164 | chelicuti (.Stan2.) Haleyon. SRD 263 144 | Chenalopex aegyptiaca (Linn.) » 241,276 144 | chiniana (Smith) Cisticola Mrs 149 248-| chloris (Bodd.) Sauropatis a» 114 152 | Chlorophoneus sulphureipectus 261 (Less.) ° 2 PT» 135 275 | chocolatinus (R7pp.) Lioptilus » 127 275 | Choriotis arabs (Linn.) » 258, 273 101 | chrysochlorus, C. et H. Lam- 166 prococcyx . . . ST 92 167 | Chrysococeyx smaragdineus (.$82w%.)» 91 256 | Chrysomitris melanops (2eugt.) » 174 270 » nigriceps (R&pp.) » 172 268 | cincta (Bodd.) Cotyle 6 o 121 49 | cineraceus (Mont.) Circus ua 76 102 | cinerascens, Guér. Bubo . è RIRIA261] 261 » Hevgyl. Cisticola . » 150 128 | cinerea, Linn. Ardea è SE; 227 95 | cinereus, Vieil!. Circaetus st 49 168 | cinnamomeus (R%pp.) Bradypterus 144 170 | Cinnamopterus tenuirostris (Rwpp.) 202 223 | Cinnyris affinis (RUpp.) . n 2» 140 144 » habessinicus (H. et E.) » 139 164 » osiris (Finsch) . BOS: 140 220 | Circaetus cinereus, Vieill. SRO 49 221 Ù pectoralis, Smith. » 48 214 | circia (Linn.) Querquedula —. » 247 93 | Circus aeruginosus (Linn.) . » 5 219 » cineraceus (Mont.) ORO 76 204 » swainsoni, Sh. . go 76 209 | Cisticola chiniana (Smith). . » 149 255 » —cinerascens, Heugl. . » 150 252 » erythrogenys, R&pp.. » 148 245 » lugubris (Rwpp.) eo 149 UCCELLI DELLO SCIOA 263 Cisticola robusta (Répp.) . . Pag. 145 | crumeniferus (Cuv.) Leptoptilos Pag. 275 citerior, Strikl. Pytelia . 5 176 | Cryptospiza reichenowi (Hart!.). » 180 clamosus, Lath. Cuculus . CAO 94 | cubla (Shaw) Laniarius . Ro) 133 clappertoni (CRi/dr.) Francolinus » 211 | cucullatus, Sw. Spermestes . » 179 clypeata ( Linn.) Spatula . sd 247 | Cuculus canorus, Linn. . > 93 Coccopygia quartinia (Bp.) . » 178 » clamosus, Lath. . . » 94 Coccystes cafer (Licht.) . uo 95 | Cursorius bicinctus, Temm. . » 273 » glandarius (Linn.) . » 94 » gallicus (Gm.) . td 258 » pica (H. et E.) . od 95 » senegalensis, Licht.. » 216 coelestis (Frenz.) Gallinago . » 223 | cuvieri (Smith) Hypotriorchis . » 62 Colius leucotis, Rwpp. . sd 100 | Dafila acuta (Linn.) . 3 SR» 243 Coliuspasser laticauda (Licht.). » 182 | Dendrocyena fulva (Gm.) . BRE 243 Columba albitorques, Ripp. . » 206 » viduata (Linn.) . » 242,276 » guinea, Linn. . ES 206 | dentata, Sund. Xanthodina . » 176 comata (EQr.) Comatibis. . » 23] | deserti, Temm. Saxicola . 0 269 Comatibis comata (Ehr.) . PeR. 231 | desertorum (Daud.) Buteo. ce 49 communis, Bechst. Grus . . » 226 » (Stantl.) Certhilauda » 269 concolor (Temm.) Hypotriorchis. » 254 | dienemelli, Hors/. Textor. —. » 194,270 Coracias abyssinicus, Bodd. . » 115 | Dilophus carunculatus (Gm.) . » 197 » caudatus, Linn. . I) 115 | Dromas ardeola, Payk. . eo 274 » naevius, Daud. . 5 114 | Drymoeca sp. . + 5 ce 268 coronata (Gm.) Stephanibix . » 220 | ecaudatus (Daud.) Helotarsus . » 46 Corvultur crassirostris (Ripp.). » 205 | edolioides {.Sw.) Melaenornis . » 128 Corvus capensis, Licht. . MS 204 | Elanus caeruleus (Des/.) . = 07601261 » scapulatus, Daud. LOSS 205 | emini, Hartl. Sorella. - DÈ 175 » umbrinus, Hedenb. Da 271 | erkeli, Rwpp. Francolinus cd 211 Corythornis cyanostigma (Ripp.) » 112 | Erismatura maccoa (Smith) . » 249 Cotyle cincta (Bodd.) È n 121 | erythrogenys, Rwpp. Cisticola. » 148 » minor, Cab. . A ITS 122 | erythrorhyncha( Staz?) Buphaga » 196, 270 » obsoleta, Cab.. a a tia 265 » (Gm.) Poecilonetta 244 » rufigula, F. et PR. . ada 122 » (.Sw.) Vidua . » 181,269 cyanoptera, Rwpp. Bernicla . » 9241 | erythrorhynchus (Latà.) Irrisor » 106 cyanostictus, Cav. Melittophagus » 110 » (Temm.) Tockus » 103, 261 eyanostigma (R%pp.) Corythornis » 112 | Euplectes franciscanus (Isert). » 184 cyanus (Linn.) Monticola. . » 160 » scioanus, Salvad. . » 185 Cypselus gutturalis, Vieill. . » 119 » xanthomelas, R&pp. » 186 » Sp. c c s SE 257 | Eurocephalus ruppelli, Bp. + » 257, 267 crassirostris (Rzpp.) Corvultur. » 205 | Eurystomus afer (Lath.) . 3 257 Crateropus leucopygius (Ripp.). » 143 | excubitorius, P. et Des M. Lanius » 130 crecca (Linn.) Querquedula . » 246 | exustus, Temm. Pterocles. DS 271 cristata, Gm. Fulica . : . » 225,274 | falcinellus (Linn.) Plegadis . » 231 » (Leach) Fuligula dr 247 | Falco tanypterus, Schleg. . Pn: 6l » Scop. Otis a PIV 213 | famosa (Linn.) Nectarinia. . » 138 » Scop. Platalea . 3» 232 | fasciata (Gm ) Amadina e 179 » (Gm.) Terpsiphone . » 124,265 | filifera, Steph. Hirundo . co 120 cristatus (Rupp.) Bycanistes . » 102 | fiammea, Linn. Strix. .. » 78 Crithagra sp. - î dba 269 | flavicollis, Rwpp. Macronyx . » 169 » striolata (R&pp.) . » 171 | flavifrons (Rxpp.) Paeocephalus » 79 s xanthopygia (Rwpp.) » 172 | flavirostris (R%pp.) Tockus . » 104,261 cruentata (Reépp.) Chalcomitra . » 141 | flavus (Zinn.) Budytes . . » 165 cruentus (7. et E.) Rhodophoneus » 265 | fraenatus, Salvad. Caprimulgus » 118 264 franciscanus (Isert) Euplectes . Pag. Francolinus clappertoni (CRi4r.) » » erkeli, R?pp. Se » rubricollis (Gm.) . » » schoanus, HMeugl. . » Fringillaria septemstriata (Ripp.) Fulica cristata, Gm. . 5 St) Fuligula brunnea (Eyt.) . » » cristata (Leach) . sio fulva (Gm.) Dendrocyena . Lap fulvus (Gm.) Gyps N BEE: funebris (Hart!.) Laniarius . » gabar (Daud.) Micronisus. Aa galbula (R%pp.) Hyphantornis. » » Linn. Oriolus . GEL) Galerita praetermissa (Blanf.). » galinieri (Guér.) Lioptilus SO gallicus (Gwm.) Cursorius . 3 Gallinago aequatorialis, Rpp. » » coelestis (Frenz.) . » Geocichla piaggiae (Bouv.) . » glandarius (Lînn.) Coccystes . » Glaucidium perlatum (Vieill.). » gracilis, Cretz. Burnesia . . » griseus (Linn.) Nycticorax 505) Grus carunculata (Gm.) . n » communis, Bechst. . I) guerini, 7. R. G». Hyphantornis » guinea, Linn. Columba . DIO) gularis (Bosc.) Ardea 5 PIOIC) gutturalis, VieslZ. Cypselus Ba » {Guér.) Trania . 2° » Smith Pterocles i Gypaetus ossifragus (Savigny). » Gyps fulvus (Gm.) . ; dA» » ruppelli (Brerm) . DI habessinicus (H.et E.) Cinnyris. » Halcyon chelicuti (Stant.). Da) » semicaerulea (Forsk.). » » senegalensis (Linn.) . » Haliaetus vocifer (Daud.) . nata Hapaloderma narina (Steph.) . » Hedydipna metallica (Licht.) . » Helotarsus ecaudatus (Daud.) . » » leuconotus, Wurt. . » Hemipteryx brunnescens (Hewg?.) » hemprichi (Bp.) Larus 3 0): » (Enr.) Tockus . Fi Herodias intermedia (Wagl.) . » » torra (Buch. Ham.) . » hiaticula (Lin».) Aegialitis . » T. SALVADORI TO dD to 29 d hd Hi 0 (e (NS) i 2 I » 171 225, 274 191, 270 203 169 126 258 224 223 157 94 vi 268 229 258 226 192 206 274 119 153 257,272 35 34, 243 254, 260 139 263 113, 263 114 45 116 Himantopus candidus, Bonn. . Pag. 220 Hirundo filifera, Step. . Sito » melanocrissa (Rpp.). » » puella, Temm. . MUSTO » rustica, Linn. . » senegalensis, Linn. . » Hoplopterus spinosus (Linn.) . » humeralis, Stan. Lanius . AMS Hyphantornis abyssinica (Gwm.). » » galbula (Rzwpp.). » » guerini, G. R. Gr. » » intermedia (R%pp.)» » luteola (Licht.) . » » meloxit, Antin. . » » spekei, Hartl. . » » vitellina (Licht.). » Hypochera nitens (Gm.) . PIREO hypoleucos (Linn.) Tringoides. » hypopyrrhus (Hart?.) Meristes. » Hypotriorchis concolor (Temm.) » » cuvieri (SWMiHR) . » Ibis aethiopica (Lath.) é La ibis, Linn. Tantalus . A sel Indicator sparmanni, Steph. . » infuscatus, Salvad. Podiceps . » inornatus, Heugl. Caprimulgus. » intermedia ( Wagt.) Herodias . » » (Rxpp.) Hyphantornis Ipoctonus abyssinicus (Stant.). » Irania gutturalis (Guér.) . Des Irrisor erythrorhynchus (ZatQ.) » isabellina, Cretz. Saxicola. 21%) Ispidina picta (Bodd.) Ò o» Iynx aequatorialis, Rwpp. n klaasìi (.StepA.) Lamprococeyx . » lafresnayei (Guer.) Melittophagus Lagonosticta minima (Vieill.) . » Lamprococeyx chrysochlorus, Boe ide È o DE Lamprococceyx klaasi (Steph.) . » Lamprocolius chalybaeus (ERr.) » Lamprotornis purpuroptera (Rupp.) . È è FRE) Laniarius aethiopicus (Gm.) . » » cubla (Shaw) . . » » funebris (Hartl.) . » Lanius antinorii, Salvad. . Ra » excubitorius, P. et Des M. » » humeralis, Stanl. . NO) Larus hemprichi (B7.) —. di » ridibundus, Lînn. . SIRO) 120 121 121 120 120 219, 274 130 187 191, 270 192 257 191 188 188 269 181 222 134 254 62 230, 275 230, 275 90 251 264 228 257 87 153 106 164 113 256 93 » 109 177 92 93 199, 270 198, 270 132 133 133 265 130 130 276 251 UCCELLI DELLO SCIOA larvata (Temm.) Aplopelia laticauda (Zicht.) Coliuspasser . Leptoptilus crumeniferus (Cuv.) leucogastra, R&pp. Schizorhis. leucolophus (Heug!.) Turacus . leucomela (Pa/.) Saxicola leuconotus, Wwrt. Helotarsus . » (Guér.) Melaniparus leucoptera (R%pp.) Aedon leucopygius (R:2pp.) Crateropus leucotis, Rzpp. Colius » (Temm.) Ptilopsis » (Stant.) Pyrrhulauda . » (Rupp.) Turacus. lichtensteini, T'emm. Pterocles. Limosa aegocephala (Zinn.) Lioptilus abyssinicus (R?pp.) . » chocolatinus (R7pp.) » galinieri (Guer.) Lobivanellus melanocephalus, R7pp. » senegalensis (Linn.) » longicauda, Ripp. Motacilla Lophoaetus occipitalis (Daud.). Lophoceros nasutus (Linn.) Lophogyps occipitalis (Bwrc®X.) lucidus (Licht.) Phalacrocorax . lugens (R%pp.) Turtur lugubris (R%pp.) Cisticola » Riipp. Saxicola . luteola (Zicht.) Hyphantornis . maccoa (Smith) Erismatura Machetes pugnax (Linn.) . Macronyx flavicollis, R?pp. margaritatus (Rpp.) Trachy- phonus maxima (Pa?t.) Ceryle melaena (R7pp.) Pentholaea Melaenornis aedolioides (.8%.) . melanauchen (Cad.) Pyrrhulauda Melaniparus leuconotus (Guér.) melanocephala, V. et C. Ardea . melanocephalus, pp. Lobi- vanellus . c o x melanocephalus (R?pp.) Pogo- norhynchus melanocrissa (R7:pp.) Hirundo. melanogaster, Rwpp. Otis. melanoleucus (Smith) Astur . Pdg. » » » » » » È » melanops (Hewg?.) Chrysomitris » melanoptera (R%pp.) Stephanibix » melanorhynchus, Répp. Plocepasser 208 182 275 254, 260 86, 261 Melierax polyzonus (R%pp.) 265 melanotis (La/r.) Anaplectes . Pag. 194 » Melittophagus cyanostictus, Cab. » » lafresnayei (Guér.) meloxit, Antin. Hyphantornis . Meristes hypopyrrhus (Hart). Merops albicollis, Viedl. . 5 » apiaster, Linn. » bullockii, Vieill. . » nubicus, Gm. 7 » persicus, Pall. . . » superciliosus, Linn. Mesopicus spodocephalus (Bp.) metallica (ZLicht.) Hedydipna meyeriì (R%pp.) Paeocephalus . Microcarbo africanus (Gm.) Micronisus gabar (Daud.). » niger (Vieill.) . micrura (Rwpp.) Sylvietta Milvus aegyptius (Gm.) minima (He?g1.) Alseonax » (Vieitt) Lagonosticta . minor, Cab. Cotvyle » Geoffr. Phoenicopterus. » (Riipp.) Rhinopomastus minullus (Dav4d.) Accipiter minuta, Zeist. Tringa monachus, R7ipp. Centropus » (Temm.) Neophron. » (Gm.) Oriolus . Monticola cyanus (ZLinn.). » rufocinerea (R7pp.). » saxatilis (Linn.) Motacilla alba, Linn. » longicauda, R%pp. » sulphurea, Bechst. murina (Heugt.) Prinia Musicus assimilis (Bechst.) Mycteria senegalensis, Shaw. . naevius, Daud. Coracias . 3 narina (.Sfeph.) Hapaloderma . nasutus (Zi7».) Lophoceros Nauclerus riocouri (Vieill.) Nectarinia famosa (Linn.) È » pulchella (Linn.) » subfamosa, Salvad. » tacazze (Stanl.) Sl neglectus (.Sck/eg.) Tinnunculus Neophron monachus (Temm.) . » percnopterus (Linn.). niger (Vieil!.) Micronisus. 773, 261 110 109 188 134 108, 263 107 256 108, 263 108 107 88 23 255 251 12 73 145 58 126 177 122 2338200), 256, 263 69 223 96 35, 260 203 160 160 160 166 165 166 145 129 258 114 116 103 59 138 137, 268 138 138 65 35, 260 254, 260 73 & 266 niger Sclat. Plectropterus. +. Pag. 238 nigriceps (R?pp.) Chrysomitris » 172 Nilaus afer (Lath.) . n Bo) 135 Nisaetus bellicosus (Daud.) » 4l » spilogaster (Bp.). BIO 44 nisus (Linn.) Accipiler . 00 68 nitens (Gm.) Hypochera . 3/ a 181 Notauges superbus (Rzpp.) . » 199,270 nubicus, Licht. Caprimulgus . » 264 » Gm. Merops. î . » 108,263 » (Gm.) Stictopicus 1517260 Ptilopsis leucotis (Temn.) a mi Ptilorhinus albirostris (twpp.). » 200 ptilorhyncha, Licht. Numida . » 212,272 puella, Temm. Hirundo . 5 121 pugnax (Linn.) Machetes . aa 222 pulchella (Linn.) Nectarinia . » 137,268 purpuroptera (R?pp.) Lampro- tornis 3 È 3 + » 198,270 pusilla (Dum.) Barbatula . SONE 86 Pycnonotus arsinoe (Licht.) . » 142, 268 » xanthopygus (H.et E.) 23,268 Pyrrhulauda leucotis (Star2.) . » 171 » melanauchen (Cabd.) » 269 Pytelia citerior, Strick!. quartinia (Bp.) Coccopygia Quelea aethiopica (Sund.). Querquedula capensis (G.) » circia (Linn.) » crecca (Linn.) ralloides (Scop.) Ardeola . Rallus rougeti, Guér. rayi, Bp. Budytes . 5 Recurvirostra avocetta, Linn.. reichenowi (Hart?.) Cryptospiza Rhinocorax affinis (Rw pp.) Rhinopomastus minor (R?tpp.). » Rhodophoneus cruentus(H. et E.) » ridibundus, Linn. Larus . riocouri (Vieiz.) Nauclerus robusta (R%pp.) Cisticola . rougeti, Gwér. Rallus rubiginosa (Riipp.) Argya rubricollis (Gwm.) Francolinus . rudis (Linn.) Ceryle . rufescens, Gm. Pelecanus. ruficeps (Ripp.) Calandritis rufigula, F. et R. Cotyle rufiventris, Smith Accipiter » » » » » » (Riipp.) Paeocephalus » rufocinerea (R%pp.) Monticola. ruppelli, Verr. Amydrus . » Bp. Eurocephalus » (Brehm) Gyps rustica, Linn. Hirundo Sarcidiornis africana, Eyt. Sauropatis chloris (Bodd.) saxatilis (Linn.) Monticola Saxicola deserti, Temm. . » isabellina, Cretz. » leucomela (PaZ2.) » lugubris, Rwpp. » vittata, H. et E. scapulatus, Daud. Corvus. » Scelospizias sphenurus (R?pp.) » » unduliventer (R?pp.) » Schizorhis leucogastra, Rwpp. » personata, R%pp. schoanus, Heugl. Francolinus . schoensis (Rpp.) Thripias scioanus, Sa/vad. Euplectes » Salvad. Plectropterus » Salvad. Textor . Scopus umbretta, Gm. . semicaerulea, (Forsk.) Halcyon. » 256, 257, 2 204, n2, 210, UCCELLI DELLO SCIOA 176 229 » 113, 263 267 semirufa (R?pp.) Bessornis . Pag. 152 » (Ripp.) Thamnolaea. » 155 semitorquata, Sw. Alcedo. Sa 111 semitorquatus (Smith) Poliohierax » 63 semitorquatus (R7pp.) Turtur. » 208, 271 senegalensis, Licht. Cursorius . » 216 » (Linn.) Halcyon . » 114 » Linn. Hirundo . » 120 » (Zinn.) Lobivanellus » 274 » Shaw Mycteria . » 258 » Sw. Oedicnemus . » 216, 274 » Vieill. Otis . de» 258 » (Linn.) Turtur » 208, 271 » Sw. Upupa . bal) 105 septemstriata (Répp.) Fringillaria » 171 simensis (Répp.) Psophocichla. » 158 smaragdineus (Sw.) Chrysococcyx » 91 sordida (Réàpp.) Pinarochroa . » 154, 268 sordidus, Répp. Anthus . ar 167 Sorella emini, Hartl. h set) 175 sparmanni StepA. Indicator . » 90 sparsa, Smith Anas . > e» 244 Spatula clypeata (Linn.) . o 247 spekei, Hartl. Hyphantornis . » 188 Spermestes cucullatus, Sw... » 179 sphenurus (Répp.) Scelospizias » 72, 261 spilogaster (Bp.) Nisaetus. Sa) 44 spinosus (Linn.) Hoplopterus . » 219,214 spodocephalus (Bp.) Mesopicus. » 83 stagnatilis, Bechst. Totanus . » 221 Steganura verreauxii (Cass.) . » 269 Stephanibix coronata (Gm.) . » 220 » melanoptera(Rùpp.) » 220 Stictoenas arquatrix (T.et K.). » 207 Stictopicus nubicus (Gm.). . » 88 striolata (R&pp.) Crithagra . » 171 Strix fflammea, Linn. 7° A8) 78 subfamosa, Salvad. Nectarinia. » 138 sulphurea, BecAst. Motacilla . » 166 sulphureipectus (Less.) Chloro- phoneus . . 3 De 135 superbus (Répp.) Notauge + » 199,270 superciliosus, H. et E. Centropus » 96 » Linn. Merops . » 107 » (Ripp.) Plocepasser » 194 swainsoni, Smith Circus . SD 76 » (Ripp.) Passer o 176 Sylvietta micrura (Répp.). . » 145 tacazze (Stanl.) Nectarinia SES 138 tamaricis, Tristr. Caprimulgus » 264 Tantalus ibis, Linn. . a c 268 tanypterus, Schleg. Falco . "RE ag:(M161 tarantae (Stanl.) Agapornis . » 82 Telephonus blanfordi (SRarpe). » 135 tenuirostris (Répp.) Cinnamopterus 202 Terpsiphone cristata (Gm.) » 124, 265 Textor dienemelli, Horsr. » 194, 270 » scioanus, Salvad. . SO 195 Thamnolaea alboscapulata (Répp.) » 156 » semirufa (Ripp.). » 155 Thripias schoensis (Répp.) . » 256 Tinnunculus alaudarius (Gm.). » 64 » cenchris (Frisch). » 66 » neglectus (ScAleg.) » 65 Tockus erythrorhynchus (7em7m.) 103,261 » flavirostris (RUpp.) + » 104,261 » hemprichii (EAr.) . io 103 torra (Buch. Ham.) Herodias . » 228 Totanus canescens (Gm) . Ore 221 » stagnatilis, Bechst. . >» 221 Trachyphonus margaritatus (Ripp.) . " } » 86,261 Treron waalia (Gm.). 5 de 206 tricollaris (Vieill.) Aegialitis . » 218 Tringa minuta, Leist. . o DD 223 999 Va Tringoides hypoleucos (Linn.). » tristriata (Répp.) Poliospiza . » 174 Turacus leucolophus (Hewg?.) . » 256 » leucotis (RUpp.) . Be 97 T. SALVADORI Turdus abyssinicus, Gm. . » Pag. 159 Turtur lugens (Ripp.) . Su 208 » semitorquatus, Ripp. . » 208,271 » senegalensis (Linn.) . » 208,271 » Sp. 3 S " È 00) 271 typicus, Smith Polyboroides . » 75 umbretta, Gm. Scopus . DID 229 umbrinus, Hedend. Corvus Sl 271 umbrovirens (R%pp.) Pindalus » 126 undatus (Répp.) Pogonorhynchus » 84 unduliventer (Ripp.) Scelospizias » 70 Upupa senegalensis, Sw. . = M 105 Uraeginthus phoenicotis (.Sw.). » 177 varius (Vzeil!.) Aegialitis . ERO 218 verreauxii, Less. Aquila . RITO 37 » (Cass.) Steganura . » 269 Vidua erythrorhyncha (Sw.) » 181, 269 viduata (Linn.) Dendrocyena . » 242,276 vitellina (LicAht.) Hyphantornis. » 269 vittata, H. et E. Saxicola . Bo 163 vocifer (Daud.) Haliaetus. 5 45 waalia (Gm.) Treron. slhò 206 Xanthodina dentata, Sund. . » 176 xanthomelas, Rwpp. Euplectes. » 186 xanthopygia (Rupp.) Crithagra » 1172 xanthopygus (H. et E.) Pycnonotus. 23, 268 xanthorhyncha, Forst. Anas 243 Zosterops poliogastra, Heugl. . » 141 e d - ENID:ECE —_ Introduzione . - : 2 3 È : ; 3 7 . Pag. Uccelli dello Scioa . CUBI ; A 1 : 7 È Appendice prima — Specie di uccelli dello Scioa trovate dal Riippell e dall’ Harris o menzionate da altri, ma non raccolte dall’Antinori A , È î x 3 Med Appendice seconda — Uccelli raccolti od osservati dall’Antinori in Zeila (nel Golfo di Aden) e durante il tragitto da Zeila ai confini dello Scioa (12 Maggio- 20 Agosto 1876) . a Indice alfabetico dei nomi specifici . > ° : o ut ha (Estratto dagli Annali del Museo Civico di Storia Naturale di Genova, Serie 2.2, Vol. I. 28 Giugno - 9 Settembre 1884) w 5 _ La =; Le a, . ‘è DI . - iS È VA |d8 “ “ È % jp MA LION i DO j 19 IL. Vrvt a : II 0, 4 tà Mi , Posa TI giga Soy di i "i 1a Ha 5 UTO. è > È sr Sa d Ni, be Y 5 È DI LI ata Ro % di x 4 VINDSE "n i < ei Li » LA e Da PIE 4 : - di ‘’ ) a, i ; 6 ca x É sa Voli = è E > A nd L® . » p° o EI -. È a x i 7 ] » rig ® i 5 y - Gò d N i . n * LI Di La © è — | n è D) . pla $ LI IA] . # P È y n : ‘ ; P l # » > AS