Stato del Chiapas
"un medico ogni 1500 abitanti, 30% di analfabetismo, 34% delle comunità senza
energia elettrica, i peggiori salari, più dell T 80% delle case con pavimento di terra..."
ARTICOLO di Carlos Acosta Cordoba e Ignacio Ramirez apparso in Messico sulla
rivista El Proceso, il 10 Gennaio 1994.
Abbandonati, soggetti a sfruttamento ed emarginazione, migliaia di indigeni e contadini iniziarono
circa 30 anni fa la colonizzazione della Selva chiapaneca, in cerca di un pezzetto di terra per
sopravvivere. Fuggirono dalla miseria, ma tornarono ad essere vittime dei grandi latifondisti, dei
ricchi commercianti e degli sfruttatori delle foreste.
La Selva Lacandona si trova nella parte orientale del Chiapas, sulla frontiera del Messico con il
Guatemala, ha una superficie di 15.000kmq ed è praticamente disabitata da 4 decenni.
È una delle nove regioni economiche dello stato ed una delle zone principalmente coinvolte nella
sollevazione dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.
Los Altos, un'altra delle regioni interessate dall'attuale conflitto chiapaneco, è una zona montagnosa
tra gli 850 e i 2.500 metri ed ha una superficie di 25.000 Kmq che include 27 comuni con un totale
di 40 paesi con tradizione e costumi propri.
La regione Fronteriza, così chiamata per la sua contiguità col Guatemala, ha una estensione di 658
Kmq e rappresenta il 57,8% della frontiera sud del Messico.
Localizzato nel Sud-Est del paese, lo
stato del Chiapas ha una estensione
territoriale di 75.634 Kmq , pari al
3,8% del territorio nazionale.
Nonostante la ricchezza delle sue
risorse agricole, di bestiame, petroliere
e la sua capacità idroelettrica, è
caratterizzato dall'estrema povertà dei
suoi abitanti ed in particolare della
popolazione indigena.
Con il più alto indice di analfabetismo
nel paese (30,1%), il Chiapas produce
circa il 60% dell'energia elettrica della
Repubblica messicana. Nel territorio ci
sono 3 delle 4 più grandi dighe del
paese: la Angostura, Netzahualcoyotl,
Chicoazen. Nonostante questo, il
34,9% delle comunità ed il 33,1%
delle case di tutto lo stato del Chiapas
non hanno elettricità. Non c'è nessun
altro stato nelle stesse condizioni.
Ci sono nello stato 16.422 località,
delle quali 120 urbane e 16.302 rurali,
riunite in 111 comuni.
Oltre che nella Selva e nel comune di Ocosingo le azioni dell'EZLN si sono concentrate
principalmente nelle regioni de Los Altos (San Cristobal de Las Casas e Altamirano) e Fronteriza
(Las Margaritas). All'arrivo dell'Esercito messicano il conflitto si è esteso ai paesi di Oxchuc,
Huixtan, Chenalhò, e Chanal (Los Altos), Palenque (Selva) e e Comitan (Fronteriza). Nel 1990 c'era
un totale di 3.211.446 abitanti nello stato del Chiapas. In totale il 59,61% (1.913.754 abitanti) abita
nelle regioni rurali.
La popolazione del Chiapas, rispetto al 1980 è cresciuta a un tasso medioannuale del 4,51%, più del
doppio del tasso globale del paese, che era del 2,02%. Mantenendosi costante il tasso di crescita
registrato nel 1990, si prevede che nel 2000 ci saranno quasi 5 milioni di chiapanechi; in sedici anni
la popolazione sarà raddoppiata.
In quanto alle classi d'età si osserva che lo stato del Chiapas è lo stato con più giovani, dato che il
55,6% della popolazione ha una età compresa tra 1 e 19 anni.
I principali centri del conflitto attuale hanno la seguente popolazione: San Cristobal de las Casas,
100.667 abitanti, Altamirano, 18.909, Ocosingo, 147.100 e Las Margaritas, 107.777. Globalmente
Los Altos ha 431.277 abitanti, La Selva 537.697 e la regione Fronteriza 397.712.
I chiapanechi che parlano qualcuna delle lingue indigene sono 716.000, ossia il 26.3% del totale
della popolazione con più di 5 anni. Tra questi il 63,3% parla anche spagnolo. Il Chiapas è lo stato
federale con una percentuale maggiore di popolazione monolingue. Nel Chiapas il 32% della
popolazione che parla una qualche lingua indigena non parla spagnolo. In particolare, nei municipi
presi dall'EZLN, il 31,3% di quelli che ad Ocosingo parlano una lingua indigena non parla lo
spagnolo. A Las Margaritas la percentuale è del 23,5%, a San Cristobal, del 20,3% e ad Altamirano
solo dello 0,9%.
Del totale di quelli che parlano la lingua indigena, la maggiore concentrazione si registra nella
regione della Selva (39,8%), seguita da Los Altos (32,7%) e dal nord della stato (11,6%).
La lingua indigena dominante è lo tzeltal (21,6%); seguita dallo tzotzil (18,9%), chol (10,3%),
zoque (4,1%) e tojolobal (3,5%).
L'indice di analfabetismo registrato
nella popolazione chiapaneca di 15
anni è il più alto del paese: 30,1%.
Nelle comunità indigene di Los Altos
la popolazione adulta registra il
maggiore indice di analfabetismo
(47,8%) segue la Selva (46,78%), la
regione Nord (37,38%) e la regione
Fronteriza (31,31%).
I comuni presi dai zapatisti sono,
eccetto San Cristobal, quelli a più alto
analfabetismo: poco più della metà
degli abitanti di Altamirano, maggiori
di 15 anni di età non sanno leggere né
scrivere, il 48% di quelli che vivono a
Las Margaritas e quasi il 47% per
quelli di Ocosingo. Si salva appena
San Cristobal dove il 25% degli
abitanti non sanno leggere e scrivere.
Non ci sono indizi di miglioramento a
breve scadenza: il Chiapas ha un altro
record in materia di scolarità: della
popolazione compresa tra i 6 e 14 anni solo il 71,3% frequenta la scuola, percentuale molto al di
sotto della media nazionale che è dell 1 85,8% (la capitale ha una percentuale del 95,1%). Ma la
situazione è ancora più grave nei comuni che sono stati teatro del conflitto: 2 abitanti su 5 di
Ocosingo non frequentano la scuola, 1 su 3 a Las Margaritas, 3 su 10 ad Altamirano e 1 su 5 a San
Cristobal.
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Autor: W. Sonnleitner
Fuente: INEGI, Censo 1 QQ 0
La popolazione chiapaneca soffre di scarsità di case, centri sanitari, strade, acqua e altri servizi
elementari.
Il Chiapas è anche il luogo dove, propozionalmente, ci sono sempre meno cattolici e sempre più
protestanti. Degli abitanti che professano una religione il 67,6% sono cattolici e il 16,3 protestanti.
A livello nazionale T89,7% è cattolico e il 4,9% protestante.
Data la mancanza di lavoro nell'economia formale, quasi la metà dei chiapanechi in età di lavoro
ricorre a qualsiasi espediente pur di guadagnare qualcosa. Quasi 6 persone su 10 lavorano nel
settore primario (l'agricoltura), mentre solo 1 su 10 lavora nell'industria e 3 nei servizi.
Altro sintomo del sottosviluppo del Chiapas è il primato dei minimi salariali: delle 854.159 persone
occupate - secondo il censimento del 1990- il 19% non guadagna niente; il 39,9% rimane al di sotto
del salario minimo; il 21,2% guadagna tra uno e due salari minimi; 1' 8% più di due salari minimi
ma meno di tre; il 4,1% più di tre salari minimi e appena il 5,6% riceve più di cinque salari minimi.
conflitto, le cose sono peggiori: ad Altamirano, c'erano nel dicembre del 1992, 27 persone con
diritto all'assistenza; a Las Margaritas 1.867; ad Ocosingo 3.765 e a S.Cristobal 37.347.
Secondo il rapporto semestrale gennaio-giugno 1993 del Centro per i Diritti Umani Fray Bartolomè
de las Casas diretto dal vescovo di S.Cristobal Samuel Ruiz 1 , le cause di morte nello stato del
Chiapas, specialmente nelle comunità indigene, sono le stesse di 40 anni fa: infezioni intestinali,
respiratorie e denutrizione.
È nelle comunità indigene del paese, in cui vivono più di 8 milioni di messicani, sostiene il
rapporto, l'area in cui concentra il 12% della mortalità complessiva del paese, che ha più di 83
milioni di abitanti. In Chiapas le morti per tubercolosi sono tra le più alte che si registrano
nell'intero paese. Nei primi mesi del 1992, 3000 persone hanno contratto la malaria.
E se ciò non bastasse, dice il rapporto, negli ultimi mesi si sono avuti 71 nascite di nascite di
bambini senza cervellon(anencefalia) in sette comuni dello stato (Ocosingo, San Cristobal,
Teopisca, Cintalapa, Pijijilpan e Ocosocuautla) dovuti, a quanto pare alla denutrizione.
Per una mappatura dettagliata del conflitto in Chiapas vedi: http://www.rehberg.net/mapas.html
Rimpaginato da Nomads: http://nomads.indivia.net/
e Plataforma PIRATA: http://lapirata.indivia.net/
Fonte: Chiapas : la rivolta zapatista in Messico di Guillermo Almeyra e Alberto D'Angelo , ed.
Datanews, Roma, 1994. pag. 116-118
1 Scomparso il 24 gennaio 2011, a Città del Messico, all'età di 86 anni. Jtatic Samuel Ruiz è stato Vescovo Emerito
della Diocesi di San Cristóbal de Las Casas, fondatore e Presidente del Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomè de las
Casas dal 1989; mediatore nei dialoghi tra l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale ed il governo messicano, fu un
grande teologo della liberazione e promotore della teologia india. E' stato candidato al Nobel per la Pace ed ha ricevuto
numerosi riconoscimenti per il suo lavoro a difesa dei diritti umani in particolare a difesa dei popoli indigeni in Chiapas,
lln almeno il 73% dei
Icomuni più della metà delle
|case hanno il pavimento di
terra, senza alcun tipo di
^copertura. Riguardo ai
fcservizi elementari il Chiapas
lè uno degli stati più
larretrati: due case su cinque
Inon hanno l'acqua corrente;
■3 su 5 non hanno fogne; una
Isu 3 energia elettrica.
|La popolazione chiapaneca
lè una delle meno protette
Idei paese: c'è un solo
Imedico per 1.500 abitanti e
Imeno di un quinto della
Ipopolazione ha diritto
dall'assistenza di sicurezza
sociale. Nei comuni in