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ANNUARIO
SCIENTIFICO
ED INDUSTRIALE
Anno XT. 11-1905
Luci crepuscolari e cerchio di Bishop
r>9
iim cielo privo di nubi, tranne (.'ho in prossimità del-
iBonte.
Wla prima sera, il fenomeno ebbe due fasi, che sono
assiramente rappresentate dalle due fig. 16 e 17.
29 ottobre il fenomeno venne osservato alle 10,45 e
nò diro che l'apparizione sua fosse in qualche maniera
tanca ed immediata, giacché alle 10,42 non si aveva
la traccia di fenomeno crepuscolare,
fig. 18 ne rappresenta schematicamente l'aspetto.
Orizzonte
Orizzonte
ì 17. Fasi successive dei raj^gi crepuscolari o.ssorv;iti ail roi'Io.
o fu scritto sulle cause intimo delle lu'i eropusoo-
-aordinarie e del cerchio di T^ishof). K «|in'st(» An-
j)otò a suo tempo registrare ideo vario o sorii di-
>rin<.ipali ipotesi si ridussero riniiliiionto «i duo: una
ta su una influenza diretta dolio cenoii vu Iraniche
e sullo alte regioni dcli'atmosftM'u, od un'altra invo-
una particolare condonsa/iono del va|M)r ar<juoo
erico o vapor acciuco provonionlo dalla eruzione
Ica in minutissime particollo.
t>nj dopo qualche tempo i)ro valere la seconda ipo-
Noi eli»"' sappianìo <|uant() fuin'sla sia <iii{a per
itorio Vesuviano m-Ii;' ].)()leva (^ssim'o unico nel
l'atrijTUii i'orrovia elettrica, non abluamu l)i«)^no
stare la sincerità colla quale auguriainn al 1^. C'i-
alia Scienza un i^iudizioso intervento del (Jov(»rno
^lo in questa faccfMida, rlio i»uò decidere della vita o
»rte della nuova importantissima vedetta scitmtitìca.
3S0 Stilare di quest'anno lui mostrato al)l)astanza
. questo ÀN^UAiao, ])ag. iStj) di quanta utilità può
nuovo Osservatorio delPEbro altrettanto sapion-
diretto come no furono sagaceinonto orgauizzat-e
sezioni, porchò il nostro augurio sia senz'altro
o da tutti.
*
>vo Osservatorio di Barcellona, che presto fun zio-
fini ti vament<3, ò princìpalmento Osservat<^rio Astro-
ma puro ha una buona seziono rnetoorologica o
Esso ò dovuto sopratutto airiUuminato raeccua-
ìl compianto Don Camillo Pabra, primo marcheso
a, 0 si chiamerà appunto Osservatorio " Pabra „.
lirono però anche i figli suoi, e la Deputazione
alo di Barcellona largì una forte somma per l'ac-
li un grande cerchio meridiano. Un bell'esempio,
rebbe essere imitato dalle consorelle specialmente
è stato poi dato dalla Giunta municipale, col lar-
000 peseUis (circa 30000 lire), per l'acquisto di una
Il terremoto Calabro 76
on mancano nemmeno in questo argomento discrepanzo
^bastanza forti, spiegabili, oltre che folle ragioni dianzi
itan?, anche colla diversa natura geologica del suolo nello
ifferenti località. Qualche osservatore assegna, p. e., alla
cessa una durata di 70 minuti secondi, il che è forse un
K)* troppo; qualcun altro invece scendo a 10 o V2 minuti
e-^on li; i più danno numeri compresi tra :?0 o ''\0 secondi,
solia maggior parto dello relazioni si parla di duo o tre
icosse siKvossive a intervallo brevissimo Tuna dall'altra,
5 si at^cenna al fatto che l'ultima fu la più forte.
Variazioni rilevanti si notarono nella temperatura e
nella jìortata di molto fontane e sorgenti, ed ò notevole
il fatto che alcune di questo variazioni ebbero luogo
parecchie ore prime della scossa. Cosi, secondo una comu-
nicazione dell'Osservatorio di Roggio, persone degne di
fwie riferirono che, avendo bevuta, alle ore *V^ [/.^ del 7,
acqua della Fontana dei pesci, abitualmente freschissima,
la trovarono tiepida. Similmente a Sambiase aumentarono
onsidere voi mento la temperatura e la quantità dello
uqu»' minerali dello stabilimento di Cataldi, e zampilli
li ar<iue nerastre scaturirono lungo il torrente Bagni.
>i.-ì j.ure in una vallo dei dintorni di Tii-iolo comparve
.ina scaturigine, e ancora perdurava il giorno Vi ottobre,
nMiiKMito in cui il relatore scriveva della cosa. Xiunero-
•issimo poi sono U» notizie di sorgenti, una volta j)()vi'ris-
iirnc, che si diedero, dopo la scossa, a giltar acqua al)-
)on'ìante, <li altre già ricche subitamente iin[)overito. d'altre
incora curiosamente deviate.
Nulla di preciso si può dire intorno a ♦'ll'ctri niagiiclici
IH-oclotri dalla scossa. In (iualcho ufTlcio tcloM:rii(i'-o rug.»
'Iella hussola entrò in rapida rotazione, ma ii«»n ò iinjìru-
bahile 'ho, piuttosto che d'un fenomeno ma'^nelif-o, ^^j
tratti del somplico effetlo meccanico del ierirnit)io. l n
oa<o che fece il giro dei giornali fu qtn^llo osservato dal
sijxiìòr Alatteo Pirondi, sotto-ispettore forestale, in un bo<( .»
pn^sso Polia, alle 1? del giorno che j)re(e(leite la sco^>a.
^>|)Crando egli un rilievo e servendosi triin Lronionietio
munito d'una bussola a cerchio gra<lualo, jrli ucradde ad
tiii corto istante, di notare nelTapo un rapidissimo luovi-
iiìonio d'oscillazione in sf.nso rrrfir.(il>\ per modo che le
punt4-; V>att.evano alternati vanìent<.^ contro il coperchio di
v«'tru. L'osservatore esclude la possihilità di scosse esterne,
masti può sempre domandare se pro]»rio una periiu'bazione
<iel campo terrestre poteva essere capace di un tale effetto.
) 1905) esse
che il 30 ob-
Ke sentire a
Q in Calabria
delle ore 14
altre, quelle
2, fortissima
e 2 del Ifi ed
mtita in Ca-
del 18;fortH
Ilo st^so 18,
il 6 ottobre.
«mbre ai ve-
a Riviera di
che fu piut-
ertita anche
plica al senti
alle ore 0 V*
iiotniclio (ìa-
interessano,
rito ditlla Ilio-
ciò che, pur
li tutto Io ri-
iltima eclisso
orvazioni già
brevemente,
fatto poi p.13-
— w aiiojAiut u> ^i^-aai luiuiiu a>i|ou..uu i^mu... 1(1(1 itorìc, SOb-
bene l'andamento del barometro apparisse indubbiamente
infiuenzato dal passaggio dell'ombra della lima.
Orbene, le osservazioni ultime hanno portato a conclu-
<Ws per nosauna o per debolissima influenza. Cosi a Co-
tantaiu, H* De La Vaulx e J. Jaubert hanno notato, che
■rondo alcuni BOltanto dei numerosi corpi, che formarono
[getto di studio diretto del prof. Righi Questi estese lo
le ricerche anche a corpi non conduttori, come lo zolfo,
ilendosi dell'artificio di rirestire il disco di zolfo da lui
lato, con una sottilissima foglia metallico.
Questo artifìcio à perfettamente legittimo, in quanto ohe
I stesso prof. Righi veriScò, che l'aumento dello spessore
■1 corpo colpito dai raggi p, aumenta la carica negativa
tie in un dato tempo il corpo assumo, e che quando il
wpo è in forma di sottilissima foglia, la carica da esso
equistata ò sensibilmoiite nulla.
Avendo esaminati dirorsì sali il prof. Righi trovò, che
i emissione di raggi secondari ora giandissiina |>or quelli
ella cui molecola esistono corpi semplici a peso atomico
lavato. Il che sombra provare che la relaniono constatata,
ta emiasiono di raggi secondari o peso atomico, non 6 son-
ibiiraente modificata dal fatto della combinaiiìono chimica.
XXV. — Infiitema deìle sostfinze inattive
sui potere rotatorio dei glucosio.
A. Milroy ha trovato, che il potere rotatorio del glucosio
1 soluzione acquosa aumenta col l'addiziono di acidi o di
Icooli, e diminuisco coU'addiziono di basi e di fenoli. I sali
eutri possono aumentare (Ca 01^, K Aa 0-, ....\ diminuire
wrace, Hg CI.,-..), o non cambialo (Mg SO,, Fé Clj....)
potere rotatorio.
XXVI. — :S'«t fondamenti delia spettroscopia celeste.
Ci duole che l'indole di questa pubblicazione, e una
arta ristrettezza di spazio, non permettano di riferire in
Ipdo couTflnionte le considerazioni e lo conclusioni che
IM gravita t mnuttaaia uni menof 109
uto ottenere per manoanza di tempo, por ìrnpodimenti
<lecoIari o por altro ra};ÌonÌ?
)rbeiie 1 rjsulcati ilolle ospcricnzo sono stati favororoll
I seconda intorpi-eta/.iono, «'Osi (.ho, i^i^sontlo por tal
do semplificata la natura ticl fon'irnctio, si jmò con una
aplico ijiotesi compJoinontarG, alla quale con dÌ8|iiacore
1 possiamo con veniente monto aecennaro, far riontraro la
esazione dei fenomeni prodotti dalla sbif^ionatura nol-
■bita della ordinaria teoria molecolare dol ni;i<.'nctiamo.
.1 Mazzetto ha studiato anche, noirultitno suo lavoro
luto alla luce, le Tarìazioni ma<;nelÌclio prodotte sul
FO 8t.i<;innato a bassa tcmp<!ratura da dcoltiii'o a tem-
rature successivamente crescenti.
Ed ha studiato, in confriiiito colle varianioni della suscot-
ita o del magnetismo residuo pndotto dalla stagiona-
ra, quelle del magnetismo susseguente.
XXVIII. — La gravità è infltiematn iltl ihkszo?
È nf'tii la quisliono da tempo posta sulla natura della
■za di (Ti-avità. Parecchi hanno corcalo di suiliiliro [mt
i sperimentalo 3>', comi' lo forzo oloUriclni e iniirnctichi',
gravila è trasmessa dal nii'z.io ed inlluciiKata da esso
f(U;ilchc modo.
IjO osaei-vazioni di f.. \V. .Viistin o C. IS. Tliwin-j: colla
l;m''ia di torsione del lìnya, nonché .|ii-Ue eli Lan^cr
n sf.-re d'argento sospeso mediante fili di nìtuvAn, hanno
iciiiti non poca inecrtezi-.a sui loro risultiiti nosriilivi.
Sc-ondo la leuge di Newton, l'aUriiziono è nulhi all'in-
rno di pforo cave; se por i'on-icguonz i si circLindanii di
're 'avo, lo sfere di una hilancia di lorsimn', si può
■pfcnro qualo ù la loro iiifluenjia sidia iizioni' di'viiitrico
sfore e.st-criori senza elio la loro aUraziom' jirojiria mo-
ìclii quella che si <love studinro.
Basandosi au questa nozione il pri>f. \. Klcincr ha
to ossorviizioni, le quali hanno condono a aia'iilire, che
mexzo non eacrrita influenza, o se mai una influenza
(3S0 che insignificante sulla gravitazione.
T.. A.
Tcìe-ff rafia saiza filo 115
el q\iale fra rantcnna o la comunicazione colla terra
ito l'uno dc«rli avvolgimenti di un trasfoi-FTiatoro
Taltio avvolgimento del quale fa i)arto del circuito
toro o risonatore. L'accoppiamento neiruno come
Lio caso, può essere più o meno stretto, ossia le
zioui generato nel circuito oscillatore della staziono
Mtenuì posso!io agire con maggiore o nn'nore inton-
\\ circuito radiatore della stessa stazione. Un accop-
nto ri^^t^ctto ò opportuno quando si tratta di omet-
K'ilo spazio quelle grandi (luantilà di energia richic-
r la trasmissione di segnali a distanze molto grandi,
e p»:'r la sintonia è meglio che raccopj)iamento dei
ti in rapporto fra di loro sia meno ristretto, allinchò
illazioni prodotte nell'uno ne destino delle analoghe
tro circuito soltanto nel caso che i due circuiti ab-
cioi i)eriodi d'oscillazione, se non perfettamente iden-
Imono poc'o differenti Tuno dall'altro,
tale guisa, ancorché l'antenna di una stazione rice-
dovesse diventare sede di oscillazioni sotto raziono
do di un peiiodo ahjuanto dill'erente dal suo i)criodo
io, (juoste oscillazioni forzate e j)er<iò dcholi o rafù-
nt«"' smorzale, non possono agire eflìr-acemonte sul
tu risonatore accoppiato con (jueiraiitcìiiìa. La sin-
5u/,:one o<:gi ])uò dirsi ottenuta al punto (he una
)!:o ricevente n«)n raccoglie i scanali emessi per mezzo
fl»\ il cui periodo differisce soltanto di 4 o ò [). e. dal
'lo suo |)roprio.
turahnento, ])er giungere a questo risultato occori'e,
a (.Mpucità e l'autoinduzione, da cui (lii)cnde il i)e-
' oscillatorio di un circuita», si possano determinare e
are a volontà per ciascuno di (questi circuiti, ed oc-
' altresì che si sia in grado di determinare, per le
elio giungono ad una stixzione ricevente, il |)eriodo
'alorio o la lunghezza di (lueste onde. Mentre il primo
3 si raggiunge con opportuna variazione del numero
b"tliglie di Loiila o delle spire «lei rocchetti inseriti
"^l'f rircuiti, per Taltro scopo si lianno ap[)areechi spe-
zia i quali citiamo quelli di Slahy, di Ddiiitz e di
^'' •% rome il più recente, il cumometro di T^'leming,
fHìovole i)er il fatto, che la risonanza fra h; onde da
'•^l'o 0 rappai'ccchio di misura si rivi?la coirillumina-
* tli un tubo a gas rai'efatto, conteiuMite preferibil-
^ <lel neon, uno di quei gas che esistono in pìccolis-
• quantità nella nostra atmosfera.
;on un nondiilloro isolatd a. ino
ilo Oli nluipno C'inivalonle a qui
odo d'osci lla/ioiic ili'l fìisti^ina.
di questo S'-^niTC sono o^s,'i adi>[
ipagnia todt-sra di tcle.iirafìa boi
fvato la coinunicaaioiic colLi ter
mpiaiiti radiotologralici dei (^ran
itruttura rnotallii'n in l'oiitatto co
dizioni [larticfiliirnipiite favorevol
nazioni di terra forma invece, JI
metallica di dimensioni adatte, :
no al suolo dal quale però ò isol
to oscillatore o risonatore in un |
lo col quale comunica l'antenna,
iato il contrappeso elettrico di qu
elettricisti inglesi, Duddell e 1
> misure suU'eSicacia relativa d:
ircuiti trasmettitori e ricevitori,
olti casi la comunicazione colla
.ulta con un conduttore di capac
apitano Wildmann riferisce nell'J
.zìoni create nell'Alaska sopra t
o durante quasi tutto l'anno, li
fu attivissimo e funzionò perf
erturbazioni elettriche nell'atraoi
elle regioni, e benché nell'una
ruzione. Il primo, sul Tìoino, a Viijifvano, titilizzeri
to di 18 m. con un'erogazione di 30 m', e l'altro
IdB, a Trezza, utilizzerà uu piccolo salto di 8 m.
> ni* d'acqua.
Iti continui prof^resai nella costruzione di impianti
uovi impianti ohe ranno eseguendosi, danno ai^-
to di vera soddisfazione.
fa piacere ìl sentire che pooo tempo fa la Società
>chimica di Roma ha commesso alla Ditta Oodda
triosctii, Pinzi e 0. una grandiosa centrale per l'uti-
one del Pescara, composta di quattro uniti di 2800
(UUUUUl
1 lulia.
, che sono fra le più potenti finora instal-
nor proprio nazionale ò molto bene soddisfatto anche
trasmissione elettrica fra Oromo e Noinbro, perchè
;03tituiace la prima trasmissione europea a 40000
rifiuarda una quantità media di onurKÌn, ed una
za assai breve (di ZI chilomutri) misurati lungo la
od ò por la co:ttituzioiie sua un esempio dì scmpli-
di perfezione.
non funzionamento di questa linea, entrata in azione
i qualche tempo, mostra la opportunità dell'adozione
'alta tensione, che mentre non nuoce alla economìa
tle della installazione, non presenta perìcoli maj^orì
•Ili elio si hanno colla tensione media, o non l'icliiede
re maggioro attenzione.
- Aiiriira ilt'fle pro/irietà /e>TOiiia(rnelìche tU %A
fiilta coti melitllì non- iiìa;}i't:tiei.
Apli sliidi tlcirilnislor, Starle, Hniipt, (ìumiich siiq
sto loglio veramrnto iiiioi'os.siiiili, si ò ajrRimito un iiiv.
sc/jd lega NH
ipiuto con due anelli urenti la costìtuziona
questi prospetti:
2.* Anello
Mnngaaesc . . . 0,1800
die trovansi indicati por la lega N. I nelle
., 4'-.' o 43, sono di per loro stessi erideatò*
>
/
/
/
/
/
!
/
^/
/■■'
/
■■m
'S
' di rndqneUzzazione ? di /.eriueT..
della kqa N'J
loppa calore e la massa si riscalda; se non si abbassa
«fiòudraente la temperatura, l'acqua messa in libertà
Ha prima fase entra in reazione:
CaO . Ca<^{''. H,0 + HjO =; Ca{OH), + C»<::^p. H,0
n corpo Oa<n| . HjO sarebbe il vero agente d'imbian-
imeato.
L'azione prolungata del cloro sul Ca(OH)j darà luogo
a reazione seguente:
C»(OH), + SCI, = ac*<:°p. H^ + CaO . Ca<^f^'. H,0 + H^
In presenza d'una quantità d'acqua sufficiente, questo
condo corpo si dissocia, conformemente alla seconda
uazione, e l' idrato di calcio messo in libertà reagisce di
lovo secondo l'equazione:
ÌCa(OH)j + 7C1, = 6Ca<^p. H,0 + CaO . Ca<2i^' . H^O + H,0
Si vedo dunque che si forma sempre in proporzione
escente la combinazione
Ca<gf'.HaO
IO è il Toro agente d'imbianchimento, mentre il com-
)Sto intermedio
CaO.Ca<2P.H,0
ene man mano decomposto dall'acqua per fornire nuovo
rato di calcio, capace di dare ancora del cloruro di calce
m un eccesso di cloro.
Teoricamente non si dovrebbe dunque ottenere che il
rimo composto, cioè il vero cloruro di calce, o per lo
leno una mescolanza in cui questo corpo fosse contenuto
I proporzione grandissima. Ciò non avviene in pratica,
robabilmente perchè si impiega idrato di calce solido e
arche il vero cloruro di calce ricopre ed avvolge il com-
osto intermedio impedendoiie la decomposizione conVaQi\a&.
1 I I I
0 mi risultati di queste ricerche gli autori creàonti
m un loewuu tmumiiwiinuu inwumi a
ale
scili
eset
3iù
>l. -
10(
ietà
lerc
eo ti»
e .ossidato d& acido Teratrioo e, per Boisaidne don
tmetilammina.
er azione di joduro metilico e soda alooolioa bl
raailliaa.
er riscaldamento con soda causUoa distilla me-
la.
er azione del oloruro di olorobenzoUe si ottiene
Ito triclorobenzoilico della composizione: GaH,oOiK
I^Gl)}, ciò ohe dimostra la presenza di tre gruppi
i.
ndu'^e alla conclusione che l'adrenalina à un d&*
^lla pirocatechina od ortodiossibenzolo e precisar
3Te avere una delle due seguenti forinole:
C,H^OH),.CE<»g_-'j"^
lon fu ancora possibile una scolta definitìTO, ma
. prima sembra più probabile.
i scelta per giungere alla siatesi della adrenalina
:iposCi amni fu ora la seguente. Si partì dalla
opirocatectiina:
CsHjiOH), . CO . CHjCl
ione della metilammina si ottenne la inetilammi-
irocatechina :
i";Hg(on)j . co , ni, . NH . cu,
nnola come SÌ vede non differisce da una di quelle
per la adronaliiia elio por contenere un gruppo
1 invoco di uno alooolico secondario o che dovrebbe
er ridiizione fornirò la adrenalina stessa.
icl corpo e<l i vari omologhi preparati dallo Stolz
Itali tati vamento la stessa azione fisiologica della
i!i, 0 por riduzione si ottengono da essi corpi che
nioUi di ipiesta hi accostano ancora di più.
< dunque Infondat-a la speranza che in un avve-
. lontiitio [Kissanu l'ipmdnriii sinteticamonto tutti i
oi'ga nettar apici.
:i
*ono ancora resi noti i risultati di tutto Ir c^spe-
iiitraprese in Italia collo colturt^ (1(^1 Mooro. Solo
IO che, in una coinunicaziorio fatta alla l\(\uia Aoca-
ji Agricoltura di Torino, 0. Mattirolo o AI. Soave
riferito intorno ai risultati ottenuti nell'iinpiogo dei u
" Moore ., nella coltivazione dei i)i.sclli e d(4 tri-
Essi si servirono per le loro esperienze sia di ter-
rp-ini, nei eguali cioè non si ebbe mai indizio di
di leguminoso (sabbia silicea del Po, e terra da
ricavata alla profondità di :i metii dalla superlìcio
*eiio circostante), sia di terreni già assoggettati allo
oltivazioni. Le prove si fecero e in vaso e in cam- •
Tralasciando per brevità i dettagli dello esperienze
«remo a riassumere i risultati di esse. Le colture
)re, secondo i citati sperimentatori, hanno influenza
si usino nei terreni vergini, nei quali cioè non sia
tUi coltivazione di leguminose e in pari tempo non
) leguminose (del tipo che si vuol coltivare) allo stato
o. L'associazione dei bacteri Moore alla concimazione
re ottimi risultati la prima volta che si coltivano
nato leguminose in un terreno,
iperienze istituite dal conto F. Salvadego, presidente
dacato agricolo di Cavarzore, per incarico della Fo-
no dei Consorzi Agrari, confermano pure i buoni
1 /^Vtrk oi Y«nnn/\ rlnllA /%rilfii'»»n /"Irti Afl/-v/-v»»rv t »-» 4-/'*»»»»rkf\ t
Concmazioni ed nmììiendamenii 187
Iscoiio di azoto (faggio rosso), ovvero si arricchiscono
poco (pino, abete bianco), ma in niun jcaso avviene
ita di azoto.
doti. Hii^O Fischer (Jouniul filr Landirirlschaft) si l' oc-
lo dello studio (\(AV Azotohacin' Cliroococcum il quale,
j il (JLostridium PastcHrianinn, fìssa l' azoto atinosfe-
dii*ettarnento senza il sussidio di alcuna simbiosi. Dallo
ricorche egli concludo che per il suo sviluppo VAzot't'
r ha assolutaniento bisogno, fra le diverso sostanze
itive, di notevoli quantità di calcio, quantunque possa
re anche in substrati poveri di calce. L'eccesso di que-
love esercitare probabilmente un'azione si>ecìale di-
I da una semplicemente nutritiva, ed è probabile
debba ricercarsi nella nota proprietà della calce di
riro la formazione dell'humus, poiché le sostanze unii-
costituiscono secondo Kcinzc un'ottima sorgente di
Dnio per l'Azotobatterio.
1\'. — Cffuriimizioni c'I tiiniìU'mìaìnt'ntL
Mllstiiuio Agrario di Gembloux da parecciii') («Mupo
•eseguono degli studi sulla migliore ntl^zzaiiinir drl.
le, e recentemente si sono ott-enuti d»M lisultati rlu»
iamo utile riportare. Le esporienz<* iiiti'apn\^p iiiira-
) a stabilire il valore fertilizzante delh^ Irci e delle
e dei diversi animali sottoposti ad un regime <liirc-
e: così per esempio dei bovini a razione di inanlcMii-
to ed all'ingrasso. Risultò dal complesso delle rictM'clic
il letame di animali bovini all'ingrasso è più ricco in
ci pi fertilizzanti che non «j nello «li Ijovini u razione di
.t^nimento; però l'azoto nel caso di bovini all'ingrasso
la nella maggior parto nelle orine, mentre negli altri
ìpartisf.-e quasi egualmente. 11 contrario avviene per la
issa, di cui sono relativamente più ricche le feci dei
ini all'ingrasso che non quelle dei ])ovini sotto l'altro
me. L'anidride fosforica in «lese assoluta è noie vol-
ile aumentata nel letame di bovini all'ingiasso; in
umbi i casi jyerò la massima quantità si ritrova nelU^
, Ciò che va principalmente oAseivato è che il \elau\e
bovini ail' ingrano, più ricco in ])iincipì fortilVAzat\t\,
•t:.
fróunt di preparazione dei concimi 195
■HÉitaito All'ordinaria molitura un procedimento di cot-
■Ma a vaporo sotto forte pressione^ che senza dar luogo
■M altri inconvenienti oliniincrebbo quello testò ricordato.
Ha caldaie del diametro di circa 'l metri e lunghe 15 metri,
Hi introducono delle cassette montate su ruote che si
Kiempiono in precedenza di scorie non macinato; chiuse
fauindi ermeticamente le caldaie^ vi si immetto e mantiene
■per ore 2 V^-d del vapor acqueo alla pressione di 8-9 atmo-
Bhre. Trascorso tal periodo di tompo si aprono le caldaie
ni il contenuto delle cassetto si porta su crivelli oscillanti.
mLm parto passata attraverso il crivello; che se non è già
HMotta in farina è faoilmento polverizzabile, viene traspòr-
nfta per mezzo di elevatori entro macine ove si completa
Wm polverizzazione. Le scorie Thomas così trattato non
HMano luogo al solito polverìo, non si rigonfiano e pos-
Bpoo quindi conservarsi per molto tompo nei sacchi anche
Hliranto un lungo tragitto per mare. Ricerche apposito
Houio dimostrato, che il tonore delle scorie in anidride
MMfiuìca totale e solubile al citrato, si mantonne il mede-
nino prima e dopo il trattamento.
t Neirestato 1904 si eseguirono colle nuove scorie delle
^«Bperienze di concimazione sull'avena, il grano, le patoto,
[ H barbabietole da foraggio. In causa della siccità straor-
l dinaria le esperienze fallirono e quindi non se ne potorono
trarre deduzioni : sembra però dalle osservazioni che si fe«
cero duranto la vegetazione che le scorie trattato col nuovo
metodo abbiano lo stesso valore concimante delle altre.
Le spese di preparazione delle nuove scorie sarebbero
poi notovolmento inferiori a quelle che oggidì si rendono
necessarie per raggiungere colla semplice molitura la desi-
derata finezza.
Un altro inconveniento che presentano le scorie Thomas,
quello cioè di non potor essere mescolate con solfato ani-
-monico perohò in questo caso si avrebbe svolgimento di
ammoniaca con perdita di azoto, donde la necessità, vo-
lendo somministrare 1 due concimi al terreno, di darli
separatamente, è stato felicemento eliminato da una ditta
tedesca, la quale metto attualmente in commercio un
-nuovo matonaie conoimanto preparato con scorie Thomas,
èon solfato ammonico e con calce di defecazione delie
minerarie. Il nuovo concime oontiene 8 per 100 circa di
tnidrìde ibsforìca totale, quasi tutto solubile nel citrato
VII. - Storia Naturale
del Dottor UaoLuio Uoolini
di Storia Naturale nel R. latitato Tecnico e n(»lla R. Scuola
d'Agricoltura di Brescia
Biologia generale e ZooLotJiA.
I. — Per una teoria Jisico-chimica della i^iia
(Le sostanze colloidi e la biologia),
ben noto che al Graham si devo la distinzione fra U^
nze colloidi e le cristalloidi, uno studio comparativo
quali egli intraprendeva già fin dal 1850. Né man-
di balenare alla mente di quello scienziato che Tin-
te delle proprietà delle sostanze colloidi avesse ad of-
qualche nesso con i problemi dei fenomeni vitali:
he egli, dopo avere definito lo stato cristalloide coinè
ftato statico e lo stato colloide come uno stato diiui-
emetteva la supposizione che "la sostanza colloide
se essere la sorgente della forza che opera nei fono-
della vita„.
aonchò lo studio dei colloidi, nonostante l'impulso del
ani, fu quasi completamente trascurato e come disde-
> dai biologi per circa una quarantina d'anni; giacche
negli ultimissimi tempi, dopo aver assistito agli splen-
risultxiti conseguiti nelle scienze naturali mercè Tin-
izione dei metodi della chimica fìsica, la fisiologia ha
► con Taccorgersi deirinteresse grande che olire i>er
questo nuovo campo di studi.
Stodel, nel suo scritto I colloidi in biologia (Bevue
ifique)y presenta un quadro abbastanza vasto, e, por
mza, efficace, del nuovo indirizzo cosi impresso ìijlìIì
i biochimici, indirizzo il quale sembra destinato a
•ire il problema della vita come un caso di apphea-
) delle proprietà deììe sostanze colloidi.
unttrAMfO Mcaatrrrrco, ^ XUI. \^
*'
uttali sulle /'dazioni ili jiareiitrld fni 'il.ì anìinali
ite mediante te prei:ipiliite (('ojyresso thìi Angociniionc bri-
^ per t'u'-aniamento delle Scienze), lioii con |y studio di
reazioni del sangue.
no alcune conclusioni.
a basedel modo di comportarsi del sangue, l'A. dimostrala
£la fra l'uomo r gli antropoidi, — relazioni più lontane fra
e i cercopìtecidi, — un vìucolo ancora più basso fra queste
ie e quelle del N'uuto Mondo. I lemuriani non hanuo coi
;i più stretti rapporti che con gli altri mammiferi. I cetacei
le^no con gli ung-ulati; i rettili con gli uccelli. Vltima, '•"
Urna importanza : lo studio del sangue dell'echidna non mi
ine di parentela fra questo animale e gli altri mammifi
della origiae
selezùme tett
la r-
Aead
llcui
ione
idei
bere
mini
lOme nota preliminare un ^gpio di sludi mila Jlo-
Uapiante bresciane {Commenùiri dell'Ateneo di Breiàa),
na parto di questo Hggio ai occupa 4ella fiorUura tn ra^
U varituitmi termometriche e pluvioMetricke dell'anno, e ne
le i] maaBimo numero delle ipecie all'inìiio dell& florìtnn
loggio, mentre il Dnmen) masBiino delle specie in flora.
iìigao, e ohe ai ha per Tarie piante una riflorìtun antan-
1p si vede che l'auteai delle piante breiciane si suo-
anno seconde ana curva, parallela a quella delle medie '
ire mensili e lopratntto a quella delle medie plo^te
<nda parte comprende studi speciali sulla fioritura di at-
te, come Crocut bifiorui, Dianihus earthusianorum, &tnh
'ea, eoe.
andioBo parallelismo stabilisce G. Flammarion tra
zìoni d'attività del sole ed i fenomeni periodici
.a terrestre.
uà memoria, Il sole e la natura (BulltUn de la Sociéti aeiro-
Frante], VA., espone una eerìe di osgervazioni condotto per
trentennio e relative all'epoca della fioritura e della fii-
di alcuni alberi, segnatamente ippocastani, traccia le
itive e le confronta con quelle delle mnccliie solari nello
lodo di tompo: e trova che l'andamento di tutte le curve
fo e parallelo, in guisa che la precocità o la taidivitA
logia vegetale ai ha rispettivamente nel periodo massimo.
delle macchie solari.
la conclusione, a cui crede poter giun^ro l'À., che
na corr<>taziane certa fra le variazioni d'attiviti del sole
nenì periodici della vita terreatre, e che il sole manda
e all'epoca di massima, che a quella di minima „ delle
Le quali non rapprese n te rebhero punto una diminuzione
s emissivo dell'astro.
IWi^ito di biologia ve^^tale, una splendida pubbli-
si è iniziata l'anno decorso: Leliensijeschichte der
(amen Mitteleuropas (I.'lmer, Stuttgartl, autori 0.
-, E, Loew e C. ScTirooter: nella quale tutto le sue-
ono consideratFt ad una ad una, e di o;^nuna s il-
tutte le fasi o tutti i fenomeni, che o.fl'ro la sua
itanica, dalla germinazione alla morte. K un'opera
i, che riempio un vuoto, e sogna una tappii che
nemorabile nella storia della botjinira,
.mo una memoria originalo di L. Montemartini,
fisiopaiolorfia vegetcUe (^Atli dell'Ialituto Botanico d^-
I oracetti fanno esposti amplamonta Dell'anno deoonn
likt, nal ano teritto ; Le origini delle forme e deBa vita,
lalla Some tden^fime, e ribaditi poi da H. Fiéran, boUs
t», nell'artloolo; Un nvovo aepelto della lotta dd mee-
ìel vitalietHO: la plamclogia. Notiamo del rosta, por n-
orica fedelti, che {;ià nel 1904, tenta tanto oniaiao,
ira rinscito ad ottenere qualche coea di simile a quoto
BDuto il Burke, cioè una generaiione o ptendogenerÀ-
anea di eobi, dalla materia morta, sotto l'azione pert
di bario radìoatttTo o no. Ha anche questi organiunf
iniimi riesdoao coman^ue sotto l'isterpretaiions dal
nell'anno decorso non si è delineato, per quel
imo, alouD nuoTO indirizzo nella scienza dei oqrpi
, sarebbe però spuntato questo pallido orepu-
tenderebbe a gettare una nuova luce sugli osouri
confini fra i grandi imperi della natura, fa-
oprirs le forme organoiai: non più minerali,
a organismi, esse segnerebbero un passaggio fra
(uesti, colmando la lacuna finora esistita fra il
eli'anorganologìa e quello della biologia.
)pena un crepuscolo f
//T gìanthììe ljkTtrnsin' n ortfanì cvontaffìni 349 t
' .
j
)tto il nome di jtarajanjll, i (juali jìer lui, come *.
r lo Stilliiig, sono piandolo u yecrezione interna. *
) su la base di questi studii o d'altri mono imi)or-
può ogf?ì ammettere come verità anatomira dio
iito il simpatico centralo e periferico dei verbo-
i scaglionata una serio di organi essenzialmente
i da ammassi di cellule detto cromaffìniche, lo
no più 0 meno intimam'ìnte connesse agli elementi
o ai vasi.
e, cos'è dunque la cellula cromaflìne, cosi di ITusa
mismo? Per lungo tempo questa questione ò ri-
enza risposta. Ma oggi, specialmonto grazie ai la-
rrrynfeltt, la struttura istologica e di conseguenza
iualitii morfologica della cellula cromafTine ò defini-
ti? chiarita.
Uulo cromaflini sono elementi di forma variabil-
ìoliedrica, accollate le uno alle altre a formare tra-
opii oliali: costituiscono con la loro riunione dello
! elio sono simili per struttura ai corpi lutei ovarici,
possiedono un ricco reticolo nervoso. Per questi ed
fattori morfologici — ai quali non accenniamo per '*|
— si può pertanto diro che da un punto di vista
gico puro le cellule midollari dello ca|)siiIo surre-
ainrniferi' e le cellule dei paragangli rientrano in
a e medesima categoria, (luella delle cellule a sucre-
ìttriìa,
a individualità morfologica è inoltre dimostrata da -i
monti e, in primo luogo, dalle reazioni istocliimicho.
oltre alla reaziono colorante particolare, le cellule
ini presentano una seconda reazioni» specifica (co-
le grigioverde pallido in contatto con percloruro di
a (pialo ò comune (Vulpian) alla sostanza midol-
lle surrenali.
10, V'ha una sostanza la quale presenta essa puro
Olii presentate dalle cellule cromafrme; è (picsta
illna di Takamine, che esiste precisamente in un
cr )mafnne, la sostanza midollare delle ghiandole
li. Takamine ha visto che la sua atlrenalina rispon-
lla reazione di Vulpian < porci, di ferro . Mulon d'al-
.0 ha const^itato che se si lascia cadere una goccia di
uzione d'adrenalina in un ])o' di liquido del Miillor,
va un precipitato bruno abbondante. In terzo luogo
:)One una soluzione aquosa di adrenalina a vapori di
smico, si può vedere al micros<;opio che o«:;i\\ \ùce^Av\
Li
Starììo attuale thiln rfulloicmpia uri aincro 309
IO completi e permanenti. Inoltro c^li presentò tre
Lflotto da cancro del seno. Nella prima, che si può
•aro comò guarita, si trattava di una recidiva in
ie, con ulcerazione: Tulcerazione ò cicatrizzata. Nello
le maiale si tratterebbe solo di un miglioramento,
ito cho i focolai ulcerati presentano ora una ten-
piccata alla cicatrizzazione. In tutti e tre i casi la
. prodotto la scomparsa dei dolori, ciò cho già per
tuirebbe un vantaggio assai notevole,
ger, in base aires[)erienza sua personale, è di opi-
he nei cancri del seno raziono curativa dei raggi
1 non possa esercitarsi ad una proibnilità maggiore
i. : a conforto della sua opinione egli prchenta dei
ti microscopici fatti sui tumori in corso di cura,
che lo riguarda, egli non ottenne mai la guarigione
,a, ma ha constatato costantemente la scomparsa
;)ri.
stesso ordine di idee parlano Haret o Bouchacourt
igii, che applicarono la radioterapia a tre casi di
del collo deir utero, ottenendo un miglioramento
e senza che però si possa parlare di guarigione.
:s-Schònberg, lo speciaHsta di Amburgo, inventore
odi di radiodiagnostica dei calcoli renali, comunica
rvazione di sarcoma muliilobato del carnio, volu-
cho scomparve completamente colla radioterapia:
'oiezioni fotografiche mostravano il tumore all'ini-
3i diversi periodi della regressione: infine il paziente
assolutamente guarito, ò presentato alTass^Miiblca.
oliigemiith comunica il caso di una malata, ch«i fu
por cancro al seno e in apparenza guarita: ella
a i)erò dello infiltrazioni nello ghiandole del l'ascella.
non si può parlare finora di guarigione completa,
atti suesposti — che, trattanclosi d' una questione
>rtanza essenziale dal punto di visi a pratico, non
no di riprodurre piuttosto largamente — risulta
ancri della pelle (epiteliomi) devono ritiMiersi gua-
dila radioterapia, sicché già ora ([uesta va conside-
me il metodo curativo di scelta, perchè rende inutile
ento chirurgico. Invece nei cancri dei tessuti pro-
lon esclusi quelli del seno, i successi della radio-
sono ancora troppo incerti perchè si modifichi la
\oxì(t della cura chirurgica; come prima, an(^ora oggi,
losi di essi dev'essere fatta il più pit^sto j)ossibile. allo
\ permettere rasi)ortazione precoce: soltanto i e a^v
WARIO eOEXTtFlCO, — XLIJ. 1\
Vaccmazione a iure mafia 371
»ndanza, sì comprende corno all'applicazione del radio
onsoguiro prima o poi la scomparsa del focolaio
resistenza ec<50zionalo del fermento autolitico ai
el radio non è senza analogie; anzi in un campo di
iffine R. Lépine e Baulud avrebbero constatato che
del radio non solo rispettano; ma anzi aumentano
a doirenzima glicolitico.
te ai tentativi di ap])licare la radioterai)ia a ma-
lverso dal cancro^ essi in questi ultimi tempi fu-
numerevoli. Nessuno di essi tuttavia diede risultati
ri, I risultati migliori, o almeno più incoraggianti,
:o nella cura della leucemia (llynok, llorz. Colombo,
i, ecc.), del tracoma (Vassiontinsky, ecc.), del morbo
dow (Stogmann).
XII. — Cura del mal di mare coli' atropina.
harpe, medico della marina inglese, ha ottenuto dei
successi contro il mal di mare provocando nei ma-
[)aralisi deiraccomodazione di un occhio. E cioò egli
lel sacco congiuntivale due o tre g0(!C0 d'una solu-
i atropina di 1:125: so si tratta di individui, in cui
elTatropina sia controindicato, si ricorre a un ben-
monoculare. Su 50 casi cosi curati in VI mesi si
0 avuto la guarigione, in uno spazio di tempo da
ore, nel (io per 1(X) dei casi. Lo Sharpe ha raccolto
novo osservazioni di individui che soffrivano il mal
e, 0 clie cessarono di soffrirne dopoché perdettero
1 da uno degli occhi.
XIII. — Vaccinazione a luce rossa.
3l<lmann vaccinò 40 bambini in una camera foto-
illuminata a luce rossa; su venti di ossi il luogo
aoculaziono fu siffattament-e bendato in rosso che
;zo di carta sensibile introdotto sotto la medicazione
menomamente impressionato dalla luco del giorno,
dicazione fu lasciata in {)osto tre settimane.
i altri venti bambini dieci furono vaccinati ad en-
> le braccia, un lato esposto alla luce rossa, Taltro,
ii solito, a quella del giorno; cinque rimasero fa-
ha ciiologia deìla sifilide 379
^ contare la frequenza delle recidivo. La blenorragia
M causa deirSO per 100 di tutte le malattie addominali
"" donne e costituisce l'occasione del 50 per 100 degli
renti ginecologici. Nel 45-50 per 100 dei casi lo donne
ite di blenorragia diventano sterili, nel 25-HO per 100
locasi abortisrono; l'SOper 100 dfti casi di cecità congo-
e il 20 per 100 dei casi di cecità in generale sono di
pne blenorragica. I rimedi alla difTusione del flagello
ùstono nell'attività indagatrice e protettrice del me-
di casa: inoltre i medici devono cessare dal predicare
|B il commercio sessuale ò fra le necessità fisiche dei-
smo adulto: qualunque sia la verità assoluta in pro-
Ibto (e noi sappiamo troppo poco di fisiologia e di psi-
logia per decidere in proi)OSÌto), è certo che, al momento
bene, il male che vien fatto dalla castità degli uomini
fili è molto minore di quello che vien fatto dalla loro
iDOntinenza. {Americ. J. of Dermai., N. 7, 190'.).
A. Cljjiici.
XX. — La etiolofjia della nifi uh'.
In <iuost'anno il problema doll'agento specifico dell'in fé-
One .sifilitica, problema che tante volto, por lo innanzi,
è creduto risoluto ed altrettante volU? la s[)Oranza ò
ata seguita dalla più piena delusione, sombra avviarsi
la risoluzione definitiva. I reperti riferiti dagli osserva-
ti che hanno fatta la importante scoperta sono già stali
riformati da parecchi altri autori, tantochò si apre l'adito
a a|)eranza, che la soluzione di questo problema possa
sere definitiva, e sorge l'augurio che la scoperta possa
ttare nel campo della terapia le più forondo applica-
)ni pratiche.
Fritz Schaudinn ed Erich Hoffmann in una nota pro-
nti va {Deutsche med, Woch., 1905, 4 maj^fj^io, pag. 711) pub-
icarono una serie di prime ricerche eseguito sopra otto
dividui non ancora trattati colla cura mercuriale, dallo
lali risultava il reperto costante di spiroclictly dimostra-
li tanto nei preparati a fresco quanto in quelli colorati
tensamente col metodo di Cìiemsa; e non solo sulla
perficie dello papule sifilitiche e delle manifestazioni
iziali, ma anche nella profondità dei tessuti ed in due
Lfi eìloìoijin ih'Uii fi i /il iti e Jiftl
Imann. Ricorderemo quolla di Thèsing ti mi si
A. W. Sohulz, che si tratti, cioè, di spirochaetcs
II ulano nella soluzione di (jÌimiìsu; le parole di sfi-
li liassar che ricorda come in '^5 anni l'agente della
sia stato scoperto 25 volte.
'o tali critiche parlarono Loweiillial, Keckzech,
nn e Buschke dimostrando di aviere osservata hi
aeUs jHitlida anche a fresco ed in vivo. Schuudinn
3 i risultati di MetchnikolT col metodo del Marino,
coperta di lloffmann e Schaudinn, secondo il Met-
r, ebbe per punto di partenza le ricenhe che Schau-
>lla collaborazione di iloilinann per quanto riguar-
lato modico della questione, aveva intraprese, per
are resistenza di un piccolissimo prot<^zoo, che
iveva scoperto al principio di quest'anno,
nvito delio stosso Schaudinn il Aletchnikoirinstituì
jx importanti ricerche, colorando i preparati, por
, col metodo del Marino, sopra scimmie sifilitiche
:ro in due casi in cui le lesioni stavano \n)v gua-
be reperto negativo, trovò la Spirorlifietes patlida
si, non solo sulla mucosa della verga di uno Chim-
ma anche sulla cute dell'arcata Ropraccigliare in ac-
iniziali (juivi sviluppatisi, ciò che i)ermette di esclu-
>3sa trattarsi di tSj>iror./iactes dello ìnucose. Anche
apule secondarie delTuomo, MelchnikolV ebbe re-
!>sitivo 4 volte .^opra (>. Da tali fatti laiitore, pur non
comò del tutto dimostrata la scoperta, iìo melt(^ in
l'importanza {Acmi tic mfd. de rariff, Ul inagirio Unri),
queste i)rime memorie si è venuta raccogliendo
•ga messe di lavori di controllo: ricorderemo il re-
i Buschke e Fischer della Spirorhddrs pallidn negli
interni e nel sangue di un bambino sifilitico ere-
([uello di Levaditi, Salmon e di lloflrnann nel
•jiLs syphUltìcìis iieonatonnuj di \Veclisel marni nelle
e cervicali, oltreché nei tessuti vicini agli organi
[.
aenkel {^Fii^ìch. med, Woch.. N. lM, l:i };»:i";:rii'» li^O.')) ag-
a 4[uesti reperti (piello di llolììniuin in un barn-
orto poco dopo il parto con lìianiiVstazioni di sifìlide
a e di R. Krause, il (pialo, nell''impoitant(» se-
dila Società medica di Vienna, sulla base di nume-
cerche personali, concluse doversi considerare la
a^tcH pallida come Tagente etiologico della sililide.
nkol stesso ha eseguite luinierose osservazioni snpm
e) Xon esiste alouu rapporto fra il poterò aggluti-
te e il )>otcre battericida.
n una serie di altro ricercho sporiiiieiitali il Biagi ha
liato la resistenza otforba dagli animali sniilziiti ad un
) Bi>eci fica mente emolitico eil ha potuto trarrò le se-
nti conclusioni :
ùj L'aziono del siero specificamente emolitico si esplica
■Imento colla morto dell'animalo por anemia acuta
ittero.
Ij Talora la morto è più rapida che negli animali di
(rollo normali.
t) Anatomo-patologicamente il reno'iieiio presenta
«le intensità negli anttiiali smilzati e nei sani.
d) La distruzione dei globuli rossi ha luogo tanto
torrente circolatorio quanto negli organi: nel torrente
viatorio è prevalcntemcnto intniLellularo (mononucleati
idi), ni'gli organi prevale la ex tracci lui aro.
t) La milza quindi concorrerebbe al fenomeno omo-
D nello anemie sperimentali, ma in ogual misura dogli
organi.
II. — />« macchie di K'iplik per hi diaifiwsl i-recoce
tiel mor/iillo.
n ri siamo prima d'ora occupati di ipiasto recente
■j diatrnostico che consisto nella comparsa di idcuno
hio con centro biancastro, talvolta anohiì tendente al
tro, attorniate da un bordo rosso cho com|iiiiono sulla
sa boccale, perchè tale segno non ora, lino allo scorso
ancora ammesso da molti osservatori corno patogno-
!0 od esclusivo del morbillo e parecchi autori insi-
ao sulla relativa rarità con cui si riscontra qucst<}
ie atteroji^mi i^rotlotU dfllìc esfeae scottature 3?>3
Teziono evidentomente mucosa (gliiandolo del tipo
iHvari\ mentre nella parete di quelle mediane si
rano follicoli ghiandolari di natura tiroidea, che
rono talvolta anche sostanza colloide.
,^ Con una relativa frequenza, queste affezioni si
no ad altre anomalie di sviluppo. (Nei casi studiati
t. Lonzi fistole aui-icolari o malformazione conge-
l mascellare inferiore).
ti fatti trovano una interpretazione ragionale se si
Ila facilità con la quale la medesima causa che,
3 lo sviluppo, porta alla produzione d'un'anomalia
ipo della seconda tasca branchiale, può far risentire
influenza anche nel territorio della prima tasca,
ualo si forma rorecchio, e del primo arco, ohe dà
al mascellare inferiore.
^ fja cura più razionale e preferibile per queste
li deve consistere nell'estirpazione completa del
, operazione talora delicata e d'una certa difTicoltà,
f oggifriorno, nello mani del chirurgo abile ed ocu-
nirariaiuente ai progiudizi d'un tempo, deve riu-
)Stant<}mente sicura e radicalo.
(Clinira Chirurgica, ii. 2, 1905),
L'i alterazioni prodott-e dalle estese scottature
e la pator/enesi della relativa morte.
)tt. Leotla di Roma riferisce i risultati di una nu-
serio di esperimenti da lui fatti sugli animali
sangue, oltre la diminuita alcalinità, ha riscontrato
ma riduzione della massa totale, gravi alterazioni
puscoli e del plasma, aumento jiotevolo del fibri-
, e tutti i dati di una anidroemia inteusa con forte
trazione a carico, sia dello molecole disciolte, sia
lenienti sospesi (corpuscoli i.
unzionalità renale, studiata con tutti i metodi più
basati sulla crioscopia e sulla eliniinazione provo-
tre che coi vecchi metodi di aiuilisi chimira, ecc., non
mai trovata insuffìcifMite o in iiKnlo lras<'urabil(\
iii^uo dogli scottati non è mai stato trovato tossico,
issicitii deir urina è stata studiata con rjuello spe-
o<lilicazioni di tecnica, rocentoincinte ideato, atte ad
gli errori dati dalla forte conciMitrazione inolcco-
La pi-ofiiatedoMÌa totale transvcscicnìe 399
porta con so dello conseguonze pericoloso por Tin-
ta eliminazione dell' urina fino al punto da deter-
un assoluto ostacolo alla sua omissione.
a pochi anni sono la terapia comune si limitava
cura palliativa, cioè allo svuotamento della ve-
ledianto il cateterismo metodico. Più tardi si tentò
raggerò parzialmente la prostata mediante il t^rmo-
3 uretrale prostatico (Bottini). In questi ultimi anni
I) e si riuscì a demolire parzialmente, e qualche volta
Mite la prostata (Dittel-Albarran) por via cruenta
rso la regione perineale.
lamento, specialmente quando il volume dei lobi
ici protrudo nella cavità della vescica, la via più
X per aggredire la prosUita è la via transvescicale,
te la cistotomia soprapubica (Bolfiold, Me Gill,
!. L'enucleazione della prostata ò stata possibile
\e l'osservazione più diligente della sua costituzione
ioa ebbe rilevato che questa glandola è contenuta
doppia capsula; e quindi presenta la possibilità
itraro por via ottusa fra capsula esterna e capsula
arie operazioni eseguito dal Freyor con questo pro-
iodero buon risultato. L'operazione viene così rias-
duzione di una siringa nell'uretra a permanenza
5 l'operazione.
tomia soprapubica ed esplorazione del tumore che
nel fondo della vescica in corrispondenza della pro-
|uesto vien fatto sollevare per la via rettalo. L'ope-
allora scalfisco col dito la mucosa vescicale per rag-
•e la capsula della prostata; e sempre per via ottusa
uà fra la mucosa vescicale a la capsula vera della
.1 e riesce a poco a poco ad enucleare prima una
oi l'altra, rispettando l'uretra od i dotti eiaculatori,
si pratica la sutura della breccia voscicaln; si ar-
ernorragia (che non ò mai seria) mediante irriga-
alda. La ferita operatoria anteriore della vescica
rgamente drenata, e tutta la vescica giornalmente
■
si può nascondere che l'operazione ('; sempre «rruvo
ita; ma coi mezzi che ogisì sono a disposiziono del
0, si può serenamente incoraggiare l'atto 0])erativo,
3ce veramente radicale in quanto che non si ebbero
àdive.
Uì'i'V'.'it ì iV'nn'i'n^ì'tiir
177
lustrare ^ levi;;aiv marmi e
calcari ((>).
ihdner W., Dorlmimd (Ger-
n. Disp. per lìssare jzli utensili
[Ilo o da freso tura noi ri ^ poli i-
isopporli nolle macrhimMi ).
i' 6., IVrlino. Perlec. au\
les à opior la sciilpture «'i
litectiire (i).
lug Maschinenfabrik Ber-
C Niimberg (Germania).
va pilou man>euvró à l*aide
Ir («).
Wlrth H., Ne\v|):)rt {ìn^MiilltM*-
ra). Dispósiiif poiir lo laniin:ig«Mjn
luyanv lU aiitre< CtU'ps cionv fi).
WIzin A., < llioliy ( Trancia). Dispo-
sitif (le ^aiida^^e ponr l'anienage à
la iiiain des ('(Miiiles de mélaK car-
ton 0!i autre in:iti(*re, dev.mt «Mre
souinises, ww des [>oinls delermi-
m<^, à ractiun d'un ontil (pii'Icun-
(pio V,\).
Wolff A.,Mannheiin fG^rinanin).
HoQce arlilirielle (l).
V. — (ìmeratori di vapore^ maccìune dirinsi'
ed organi dAle macchine.
G., Torino. Sistema e
vo di vaporizzazione per
funzionanti a petrolio e a
nU (3).
A., Baden (Svizzera).
ione delle pale nelle tur-
vapore ad elTetto di rea-
(6).
gesellschaft der Maschinen-
von Escher, Wyss & C. ,
(Svizzera). Disposiz. pr^r la
ione delia velocità dei rno
). - Aube pour roue Pel-
igesellschaft Brown Baveri
Baden (Svizzera). Disposi-
inversione automatica (()).
GL Thomson-Houston Società
di Elettricità, Milano, l'erf.
tpositifs permettants do ré-
position relative dos au-
Ixes et niobiles des turbi no s
élastique ((>). - I^erfec.
_ dateurs des turbines à
éìasti<iite (6).
C. W., Merrlman, Nebra-
U. d*A.)- l^erf. nolle inae-
rà por-^ rotatorie (0).
Mdóry Gaston E. J. Chau-,
arancia). Appareil pour Ta-
le démontage des soupajies
»lears à explosion (6).
Altmann C. Ph., F^> on Vai-^o (Tran-
cia), (.ihaudiòre à vaporisalioii ra-
pide et surcbaulK-e (0).
Angelini 0., Koina. l)ii])Ii) mo-
tore a liquido (I).
Angelino L, Milano. Maiiomolro
registrature oronoirralico (1).
Arbey C. A., Hesan<on (Fran-
cia). Svstemo de fnMii (:{).
Armstrong W. G. Whirtworth & C.
Limited, r^lswick Works, N»'\vca-
stle-upon-Tyno (Iii^'hillorrai. INo-
Cìh1('^ d' accroisseinoiit dn lr;nail
qu'on piMit linT d'un cliMr.uc d'air
comprim»'* (lo).
Babcock & Wilcox Limited, Lon-
dra. rorlVzionanuMiti [hHN* un'i^^Iie
aulomalirluj a c.ileria (7:.
Bachmann W., AVinhMlhur ' S\ iz-
zora). . Movendo ret'roid ir Ti nl<'i"i«nir
dos cvlindres do moioiirs ;i «'\plo-
Sion à qnatie t^Miips ( 1')).
Bagnulo A. di L. , Napoli. Tur-
bina a cilindri l'i).
Balkhaus & Kromberg, G. m. b.
H., Leiclilin^'on ((iormaniai. «Ini»'
lonrnanlo iM»rfrclionn<''o '» .
Bàlìnt N..(l\or(r'imhi'ri.i .«IroM-
p<^ de tid)os i)oiiillour> saii^ joint
pour £(rn»''raloiirs do v;ip<'ur ;i va-
porisation instantaniM> (('»).
Barbier B. & T. (Soci ola:, l'a-
Brevetti d'invenzione 516
YUI. — Navigazione ed Areonautica,
leselIsGhaft Brown, Boveri " Bernati „ di tubo-propulsione
iden (Svijz.). Sistema di per Taumento economico di ve-
yne delle navi mediante lecita delle navi (6).
I vapore e macchine elet- Bertelli A., Brescia. App. vo-
ì\ laute 0 aereonave dirigibile de-
ll. 0., Dresda (Germ.). Pro- nominato "* Areostave„ (3).
. app. per trasbordare il Bertrand B. J., Genova. Sistema
da un bastimento ad un " Idro-Bertrand „ per ottenere o
\. rifornire forza motrice con ac-
lora j, , Società Anonima ({ua od aria sotto pressione, a
faggi marittimi, Genova, battelli sottomarini od altri con-
»modi manovra e di forza, gegni subacquei (1).
Bernati, per lavori sot- Bianchi G., Genova. Salvagente
, con sommergibili a qua- metallico (3).
profondità (6). Bibollni G. B. e Banllno C, Ta-
le G. e Santamaria A., Gè- ranto. App. [)er ricuperare 1 olio
ittitìcatore degli assi mo- di lubriticazione delle macchine
piroscafi (i). marine (i).
lerotto A. fu F., e Cerianì Binazzi G., Firenze. Applica-
apoli. Indicatore dei mo- zione di un foro inferiore ai re-
dei timone delle navi (1). cipienli adoperali come serbatoi
ini A. e Monta G., Spezia d'aria o di ^as pel ricupero delle
). App. autom. per evi- navi (1). Nuovo sottomarino (1).
isaslri negli scontri ma- - Nuova applic. industriale di cal-
ulle navi di piccola por- ciò, idrogeno, anidride carbonica
er attenuarli in quelle di per il ricupero delle navi (2).
tonnellaggio (2). Bonacìna E., Oggiono (Como).
sili E G., Bologna. App. Scafo a gallerie subacquee longi-
per dilatare il gas degli tudìnali (3).
i ed ottenere cosi il loro Bressi G., Mondovi (Cuneo).
ente veriic<ìle col minimo Nuovo sistema di aereonave (2).
3 di zavorra (i). Capone F. , Napoli. Ala-elica
ly J., .Wohales Hock (Sud * Italie „ per la traslazione dei
Syslème de machine vo- corpi in aria ed in acqua (1).
). Capone F. , Altavilla Irpina
L, Turino. .\pp. p(T la (Avellino). ^'Aeriero^ Aeroplano
ione delle navi (2). con alette rotanti ad asse verli-
idorfj.T.jSiiderende, Isola cale(i). - -' Voliero ,. Aeroplano
(Germ.). Disp. per pulire ad ali battenti (1). - IVrftjz. nella
> esterno o scafo del ha- costruzione dei canotti autom. (1).
3 ( i ). Cardile D. e Marasà G., Palermo,
muti E. G., Sauipierdarcna HiaC(iuistutore d'olio pi.*r navi,
I). .App. per lavori subac- ' Marasà-Cardile .. (3).
fòrza motrice elettrica ed Caretta B. di G., Napoli, ottu-
a combinate (2). ralore di falle " Cardia „ (i).
ti 6., Genova. Sistema CasassaN. fu A., Genova. Eleva-
Bret'ettì (Vlnvenz'ume oU»
perfectionnó poiir J);i- Trama S., Restucci 6. e Sacri-
panti G., Napoli. App. nUo a far
I J.C.f Moiikwonrniouth, riloriKire a iralla i corpi sommersi
ujfh.). IVrfezioii. nollo di qualsi.'i.si grandezza e ad e?e-
collisione per hasti- giiire i lavori subacquei (i).
Triulzl P., Firenze. Periscopio
L., Uoncilelli, Senigallia a visione multipla pur ospioraro
Nuovo mezzo di loco- l'inlero orizzonte, ad uso di bal-
'rognispeciedinìivi(l ). telli sotUMuarini, lorrotle di co-
New-York. IVrlez. no- mando e osservatori in genere (3).
ehi per la propulsione - Periscopio a visione hinocularo
via delle navi (6). diretta per battelli soUomarini(;J).
& Co. Ld ., Londra. Pro Uthemann F. Langfuhr, presso
)li. pour le Iraitemenl Danzig (/iorm.). l*roiecleur du
tion des eendres et du cuivre conlre les détérioralìons
des cbaudières qui se par Teau de mer (lo),
hord des navires (l'I). Vanzini F. di 6., Venezia e Bolo-
zza il Granduca di 01* gna. Applicazione del giroscopio
riedrich A., Oldenhurg per formare uno strumento alto
)isp. pour augmeuter alla determinazione aulom. ccon-
leinent Faction dos he- tinua del punto della nave (o).
i\\\\'S ordinaires à pas Viaud R., Parigi. Chaudière ma-
li à i»as variable (5). riiie ((;).
•éres,\Vinterthur(Sviz- Villette E., Lilla CFrancia). Sys-
idwigshafen a/H.(Ger- tèmi' d'arrra rapide des navires
t'Ito re oscillante appli- eri pleine marche (."{).
.)ppa ("ome propulsore Walawski J. e Skoryna E., Kiew
p»T muovere e gni- (Russia). Processo e disposizione
vi (!")). per muoviM'o e dirigere navi (iìì).
0 D.. Genova. Sistema Wilson Carbide Co. Ld., St. Ca-
per cuccelln per uso tharines Ontario itlariadà). Boa
m ).
illuminata ((ì).
fu V., Oi tona a Mare Wright 0. o Wright W., Daylon,
rtnseopio nautico (;»). Ohio {S. U. d'A.). IVrfez. nelle
D. fu F., Uoma. Pro- macchine aero-nautiche (1).
Ville cenlrifiigo a doj)- Zuccoli M., Homa. Aereoplano
fi ). aulodirigibihì (1).
itorenfabrik Aktienge- avvinnu gradatamiMite con ero-
Herlino. Processo [»er scente velncilà meiliante disinser-
la capaciti degli ac- zi» »neautomatica di resistenze e suc-
ejettrici f6). censiva fdrinazionedi cortocircuito
leJIscliaft vormais Job e distoglimenlo delle spazzole (Gì.
r & CM, Winterlhur Adam H. 0., Dresda (Germania).
Disp. elettromotore per Appar. elettrico per stenderete
lediante motori polifasi corde il)),
ire di fase le quali si Agaggio F. fu 0. e C«.TfA^%K\fi\
Srevetti (finrenziorie rir»3
Mrazione d^acqua 3 nitro li- ziuul idiMulìcIie n (o:n:n. osì'^miìio
^da grandi proronditii (3). ia cemento arniatu (ì>\.
li ft^ Milano. ApiKirecchio Stephan F., I)ii>-s"l4jiiri'(GiTnì .
vrexza per la chiusura delle Ceulina per letti n ^MMiide cam-
■ (3). pata e pmcessn [ut hi sua l';ib-
buiiriG. di G., Venezia. Fon- hricaziono (i).
la a getto intermittente tipo Sterzino E- ^ Wittm^ J., (:;i>>el
lio Salvadori „ (1). (Ciermunia). Holiin«'ito \n'.v con-
Ivatico G. A. & C. (Ditta). To- dotte d*acmia ( 1 ).
Perfezionamenti alla lavora- Stigler A., Milann. V.'i]vnl:i di
meccanica per il tinimento sfogo diaria e di cliiu<ur;i per
piastrelle di legno per pa- condutture idrauliciit' (0).
Qti civili (6). - Perfeziona- Stracca A., (irnoxa. Nuovo sj-
i nelle piastrelle di legno sterna di {lavinicntn/ioiie stia-
[WTinìenti (6). dale (i).
■ipietro C, Monza (Milano). Theissing F.,Munsloi-, West Lilia
ma di costruzione di soHìtti, (Germania). rroc^Mlé de poso.ilts
nentiy terrazze e simili (Oj. paniuots en plancJM'ties un tris<s
iMlte £., Dibseldorf ((lenu.). à rainun's et lan.uMicttt's sur as-
I. è peri'orer les roclies (1). plialtc (1).
ììalli E., Milano. Cassetta per Theyskens A., nniv<'ll(>s. Porle
•et ^ a funzion. silenzioso (3). à deux vant;ui\ cuiijiiirur'S o[
lllenfreud F., Vienna. Solaio órpiilihrós (()).
ietra armalo (i). Thrul R., Vì(*nna. Tiavo ail an:o
laplex Concrete Piling Co., Wa- in calcestru/zo e ivrro ni).
gton (S. U. d\\.). IVrfecliou. Tiretti M., Piaron/.i. Coriirc'L'iio
construclion des piliers de in motallo da ap[)li('arsi a^^ii spur-
lition en IhMon ou matièros tei li a *" vasistas . [mt la lorn
bires (3). apertura e chiusura a iniv/t* di
tauMin S. & C. (Ditta). Diissel- un'unica fiuiit^olia (:2 .
[(Germania). Verrou à cou- Tornaghi A., Milano. lniio\a/:i>iii
I ponr portes et fcrmelures relative alle pcrsi.'ini' Iru-arirNii.'
loffoes (i). por lineslre, apertili'' di tiatooni
Ivagila E. , Napoli. Segna- e siuìili (:\).
eie (1). Torrisi Aita A. fu 6. •> Pcrettì C.,
Éiildes A. F. (Ditta). Rotterdam Na[»di. iNuovit jioiiie L.illi'uuì.-iMt"
Mlda).Oósagréj;ateur pour dra- fern^vlario pir «•.ui.-ih "» tinnii I .
a suceusi's (6). Torti & C. (Ditti-. Mil.-nin. M-
bdetà italiana Scale aeree, stoma di ))aviin<'n!;i7.ìnn<' piM* ci-
no. Freno a friziono auto- merini da l>a<;no ed .iliri si».ririMli
lica da applicarsi alle scale a spandiinonto d'ampia ('> .
Je (3). Tosco A., Torin>'. V.isl'Ih'1:;i
Ruma R., Napoli. Nuovo poz- porfezionata per l.itrino (:; .
bcon chiusura idraulico-mec- Tosi C, Pa\ia. Ai i ir.rohi.. p r
fca, e lavaggio automatico por rinlissiiMH» ni'l tiM rono li cnV n':i'
He (I ). ca\c di conionto ai'hi.ito ■ i ììì
bangher U., Milano. SoftUti gonorodi inlà a i>:Mvt! iicholi ■ l .
Ilici [IW TschohI A., iM'iilknrli. Vnijul-
lab.Ga bellini di C.Gabellini&C, berg (Austria y Monaco, Davit^-.a
la. Naovo sistema di costru- (German<a). Di>posiz<i>ni' \ior la
AJnUAUlO aClEJtTlFMCO. — XJAJ. %
Hrevetti ^invenzione ' 't^u
TlMerfcorn P^ Chemnitz (Ger- ^ Antivibrateur Boriani e Rn-
inla). Auto-allumcur pour bccs nuzzi „ (3).
eaz (3). Vereinigte Electricitàts Aktien G.,
rhézaril P. V. A., Parigi. Nou- niidapest. Corps à incand. pour
nix nifleclfturs pour proiecteurs, lanipos óleciri.|Uos à incand., com-
ares, lanlernos, ole. (3). posés de lim^st'ni^ un de molyb-
rhiem W. e T9we M., Halle a/S dìric ou d'allia^es do ces deiix
wm.). Procède poiir oblonir un inólaux, et proc^^di'; do fabrication
llange gazoux autanl que pos- de cos corps (fi).
IcdHbarrassi'dereau.aumoyen Verdier J. & Teulon P., Marsi-
> hydrocarbures liquides (i). - glia (Francia), Conino à graz (0).
p. ì\ carburer (2). - Disp. pour Wahnter E., StUckelberger T. R.,
production d'un melange in- Buclis-Sl.Giillon(Svizz.). lianlorne
le entro l'air et ler vapours inoxplosiblo à aciHyb'uo à n''glai;e
in liquide combuslible, parti- autnniatiquc (I).
liòremont applicable à la car- Weinmann G., Zurigo (Svizz.).
ration de l'air (!!).- Rógulatour App. [)our ralliiinau'o à distance
nrappareiisà carburer l'air (4). dn y;az par prossion (I).
Thornycroft J. E., Chiswick (In- WicheraK.,holhonbachi/fiadon
ilL). Metodo porfcz., dispositivi (Germania). (^Jobo per lumi (1).
app. per puritlcaro il gas dei Wohimuth T., Violina. Disposi-
so^eni, degli aiti forni ed ana- tion nonvcllo do lampo à incand.
jhi (6). |)Our in*«criplitms liimineusos (G).
Vacheron E. e Vacheron E., App. Wolff L, Boriino. Lampe à in-
ur reproduiro par la lumiere cand. par lo g;iz avoc boc ron-
HTtriipie dos lettros, di*s niots, ver-^r^ i'M.
5 phases ou des nombres. dit Wood E., (lalford (Ini;h.) Pro-
^hololexigraplio óloctri(pie„(3). loltoro p<M" rt^liiM»llo ad incand. (G).
Van Vriesland A. I., Schowonin- Worsnop C. H., li.ilir.ix (ln;:li.).
a (Olanda). ProctWlé de fabri- Porrvi, dans la cunsirnctinn dos
:ion de manclionsà incand. (lo). g^niTatmirs poiir lo gaz acólv-
Vecchi E., "Alt,, & C. (Ditta), loin» ot di'<. pareils {«►).
logna. Becco por inciind. a gas Zandodini A., Genova. Candirla
a regolatore e molla di prole- molallizzata (3).
me per le reticelle, denominato
XVII. — Rine ahi amputo, veììUìazioììr
ed apparecchi di raffreddameìda.
AllgemeineTorfkohlen G.m.b. H., Proo. pour la próp. d'un gaz sous
rlino. Apparecchio e proc. por prossion pour forco motrice {<»).
carbonizzazione della torba (l). Baeder J., KioI (Gorm.). Kofn;i-
Processo per carbonizzaro la dissour (l).
rba asciugala all'aria (l). Balletbò y Serra I., Haro(»ilona
Amici V. di Y., Roma. App. olol- (Spagna) o Font Soberats B., Pal-
ei per la produzione di ca- madoMaIlorca.lsoleRal.iSpa«,'na).
•e a base di resistenze micrt)mi- Produit indusiriol agglomerò do
e (2). résirlues solidos do la dislilla tion
Assmann 0., Tegelen (Olanda), du lignite (G).
XI. - Geografia
del Prof. Attimo Iìriimalti,
Consigliere di Stato, deputato al Parlèiiiieiito,
I. — Geoqraflv Generale.
Sideìiza e scoperte. — Noi possiamo ormai rappresoli-
sullo nostre carte goograficho quasi tutta la super-
delia terra e gran parte di quella che ò coperta
) acfiue dei mari. Percorrendo le cento carte geogra-
) della nona edizione deiratlante di Stieler, testò pub-
ita dall'Istituto geografico di (i insto Perthes in Gotha,
possiamo meravigliarci dei vasti spazi vuoti che ab-
ao potuto coprire nel giro di pochi anni. Discendono
hiacciaie polari sino alle estreme terre boreah*, ma le
zberghe sono ormai méta a ])iacevoli escursioni e presto
upereranno anche gli estremi punti raggiunti da Nan-
(SB'^jH) e da Cagni (86'',34), e si potranno forse seguire
io per le quali si smarrirono gli avanzi della Jeannettc
'isola Enrichetta, nel gruppo della Nuova Siberia, sino
nari groonlandici. Il vasto oceano inesplorato che giace
egli estremi punti raggiunti da Berry, Collinson, McCluro
^li altri esploratori polari, sarà ])resÌo frugato dalle po-
ti marine delle due nazioni Anglo-sassoni, e neirinesplo-
i regione dove sorge forse il continente antartico, diso-
to a tracce tutto intorno il circolo polare colle terre
Cerap, di Enderby, di Coat, di Alessandro, del Re
»ardo VII, di Vittoria, di Adelia, dell'Imperatore Gu-
'mo, si pianteranno tra pochi anni nuove bandiere ci-
0 sorgeranno le estreme stazioni dciUa scienza,
ioppiù conosciuta, anche; rubile sue regioni mono esplo-
► rEuroi)a, penetrata in ogni sua parlo l'Asia materna,
K ora che più non infuria il turbine della guerra, i)p-
txo di nuovo esercitarsi le più arduo m\aa\om ^daw.-
UaiuAKfo sCfBKnnco. — }^ulL ^
t*ongrc88Ì gnografivi <»23
e le radiazioni polari, e l'aimosfcrolopu ha fatto
isti ultimi anni meravigliosi progressi. Del pari si ò
elevata a scienza autonoma, nelle sue varie branche,
morfologia, che studia non solo la formazione geolo-
el suolo, lo grotte e le caverne, i vulcani ed i ter-
, ma rivela sempre più. intime attinenze con tuttociò
ncerne il movimento delle acque, dei ghiacci, dei
e peraino con l'architettura e con la coltura del
E vera scienza è ormai l'oceanologia, mentre pochi
ancora ci serbano le acque dei più vasti mari e
3 più ci sentiamo assoluti padroni di quelle dei fiumi
laghi. Appena possiamo ricordare i grandi progressi
K^ienze che descrivono le varie manifestazioni della
ìllurica, della geografia delle piante e degli animali,
tropologia, ohe studia nelle loro varietà infinite, nelle
grazioni, nelle commistioni, le razze umane, della
ifìa economica e della geografìa modica.
'OUfjressi geografici. — a) Ottavo (.^nngresso intrma-
f. - Di questo Congresso abbiamo dato noi passato
notizia, ed ora gioverà qui riassumerò i voti, quali
mo da pubblicazioni ulficiali (1).
;tavo Congresso internazionale ringraziò il ^'^ervirc
aphlqne de l'Arnm'. di i'arìgi, la KfirtO'jraphlsche Ah-
ig della " Koniglisch-Preussischen Fjandosaufnahme .,
lino e V Intelligence Dicision del " W'ar Office „ di Len-
ir avere intrapresa la publ)li(:azione di grandi carte
1000000, che corrispondono in via generale alle
del mondo proposte dal Congresso di noma, e invitò
lotti Istituti a preparare una descrizione dello loro
accompagnata, se possibile, da estratti di esse, per
icarli nel rendiconto della riunioiio di Washington.
0 propose al governo dogli Stati Tniti la pubblica-
di una carta generale dell'America a I:1000(X)(),
alle succitate.
dato r incarico al Comitato per TAssociaziono carto-
a nominata dal Congresso ili l>orlino di prosontare
>ssimo congresso una relazione sulla nocossitii d'una
iazione cartografica, esoi'tando le Socif^tà ( Joogi'afi(.*ho
tare sui loro giornali, pili ]ìarticolaro^giatanionto cho
icciano, delle carte iroograliflic, inconi^'-^riainloiìn l'uso
*BulL of the American (ieoffraphiiol Sod'tt/,.. Now Vork,
1904.
Istituto internazionale j)€i' rkfrahc. Hcicniifivlu: Oli'
Gito popolare doi nomi dì paese, e Arturo Issol la tor-
nologia geografica relativa alla coiifigiirazioiio orizzon-
e delle terre emerse.
5. Geografia didattica e piMlicazioni (jeneriche. — 1\k*1u
òsi innanzi alla sua morte si cominciò a pubblicare una
ova ed importante opera geografica di Eliseo Kéclus col
olo L'Uomo e la Terra, In questa egli si propone di
idiare il succedersi delle età come giù aveva illustrato
diversi paesi del globo; il libro conterrà l'esposizione
Lio condizioni del suolo, del clima, di tutto Tambiente
cui si compiono gli avvenimenti storici e si porranno
evidenza le relazioni fra Tuomo e la terra, spiegando
varie fasi della storia dell' umanità corno conseguenza
ll'evoluzione del pianeta. Sul metodo geografico scris-
ro (j. Buonanno, C. Gruber, E. Oberliummcr, Franz
n Kichthofen. La geografia didattica (continuò ad avere
tmerosi cultori i quali la illustrarono in tutto lo sue
inifestazioni, ne indagarono con W. Ba^rley le funzioni,
esposero con Filippo Emerson i risultati, ne discussero
Q A. Herbertson gli intenti e le appli(*azioni, ne svolsero
n H. Mackinder lo sviluppo, e persino la considerarono
n R. de Macztu come base e centro di una educazione.
non j>otendo segnalare le numerose bibliografie, le an-
.ogie, gli annuari che si pubblicano ormai in tutto il
3ndOy ma non poterono ancora avere un editore in Italia,
ve anche il Richiardi fu costretto a smettere il suo prc-
)SO Aiinuarlo dopo il secondo anno, segnalerò soltanto
e continuano sempre più. reputati T Annuario geografico
idato nel 1806 da E. l^ehm e continuato da h]rìnaniu)
àgner, ed il calendario geografico che si i)ui.)l)lica da
3 anni a cura di Ermanno Flaiick; un ])i(Colo giqjello ò
calendarietto geografico del D'Agostini, il solo forse elio
nostra miseria comporta.
6. TJIstìtnto internazionale per ricerche .ir le itti fiche presso
colle d'Olen, — Geofjrajla mabemntica e fisica . — il i)
iglio 1905 venne posta la prima pietra del grandioso edi-
;io ideato e promosso dal sen. prof. Angelo Mosso porosser-
azioni e ricerche scientifiche sui fenom»>ni di varia natura
lesi manifestano in alta montagna. L'istituzione ha carat-
Oceanografìa 629
'enioti ai quali porse pur troppo notevole contributo
5 in Italia il terremoto che devastò l'H setteml>re di
'anno tanti villaggi e città della Calabria. La fornia-
del corallo ebbe nuovo contributo di studf ])cr opera
irdiner e di E. II. Schwarz. La speleologia ha co-
ato a destaro anche in Italia il più vivo interesse
minando la formazione di una speciale associazione
ìduta dal geografo Guido Cora. G. Agamennone cercò
sterminare i bradisismi dell' interno del continente
nezzo della fotografia; F. Erodia studiò la variazione
velocità delle onde sismiche"; P. Gamba scrìve di una
bile applicazione del fonografo alla misura dei pic-
novimenti del suolo J ed A. Ricco sulle relazioni fra
uzioni e le pioggie. 1 ìnovimenti dei ghiacciai furono
almente studiati da T. Chamberlin, G. Gilbert, IL Hess,
ohnson, fi. Mover; e G. Costanzo studiò T influenza
ente sui moti tromometrici.
Oceanoiirapa. — Roberto Ahìnnjià e le jtrof ondila
ne, — Dopo lo studio di 0. Petersson sull'influenza
:hiacci polari sulla circolazione oceanica, Thoulet stu-
0 correnti profonde, G. AVegemann ed IL liahn Pin-
za dei venti sui moviuìenti oceanici, argomento nel
5 anche i più minuti studi delle scienze hanno una
grande importanza a tutti gli eflbtti della navigazione,
ittanto per iniziativa del principe di Monaco è stata
uita una carta degli oceani, sotto la direzione del
Thoulet.
colonnello conte Carlo Porro, delegato della Società
rafìca Italiana al Congresso di navigazione interna di
10, ha presentato alla Commissione permanente dei
ressi stessi una proposta per la sistemazione della ter-
logia idrografica internazionale. Questa pro])osta di-
ad appianare le difficoltà derivanti da denominazioni
i che variano da paese a paese, e che so sono appena
bili fin che si parla in generale di fiumi, torrenti o
li, diventano ben maggiori quando si scende ai par-
iri degli elementi idrografici. La pro[)osra suddetta
ad ottenere per l'idrografìa ciò che si è ottenuto per
lologia mediante l'opera del Heim e del De Margerie,
a già trovato la sua attuazione per le lingue francese,
ca ed inglese,
vaporo postalo che da otto anni fa sei*vizio tra Co-
Èiogeogi'iifin ed Anirapogeografia 031
irrà stabilmento o defìiiitivarnente le basi dì una To2)o-
njia sottomarina (1).
8- JBiogeografia ed Antropogeog rafia» — La benunierita
ssociazione (jfeografica di Lipsia ha iniziata la pubblica-
one di una serie di contribuzioni allo studio della bio-
;oj^rafìa e morfologia dello Alpi, col lavoro del dott. Kci-
lemer (2) risultato pregevolissimo di ricerche coscienzioso
profondo; esposte con un ordine e una ricchezza di os-
irvazioni, di dati numerosi e di ottime fotografie; (jualo
lascia troppo spesso desiderare nelle pubblicazioni della
;essa ìndole. E questo studio col qualo TA. i^i propono
lodestamente di determinare il limite superiore della vo-
Btazione, in due gruppi; l'uno centralo e Taltro meridie-
ale, delle Alpi Tirolesi; e di confrontare i risultati della
aa duplico indagine, permette vario conclusioni d'indole
onerale; che interessano tutta la biologia della vegetazione
elio alte regioni alpine.
La geografia vegetale venne studiata da li. Lecomto,
L Schimper, F. Sòhns ed altri; C. Weber illustrò le pianto
palustri, A. Dengler il pino silvestre, T. Fischer l'olivo,
j. Kindt il cacaO; E. Lefebre il caffo. E degli animali si
iccuparono con maggiore competenza e novità L. Oonradt;
V- Jacobi, W. Marshall; E. Ortmann, ,T. Palacky pei rosic-
ihianti; J. David por l'okapi, (t. Evans per gli elefanti,
N. Kobelt per i molluschi.
Il prof. Filippo Porena studiò quale concetto (lolla razza
imana sia oggi possibile in geografia (8'. Esaminò i carat-
ori sui quali si è tentato di costituire lo razze, cioò il
rolore della pelle, la capigliatura, la conformazione del
sranio, e censurò gli incerti risultati ai (luali ò giunta si-
aora Tantropologia per cui essa non può dare ancora un
notevole contributo alle scienze geografiche. E Friedrich
dimostrò invece i progressi compiuti dall'antropogeografia,
e di essa e dei moderni problemi delle razzo scrissero
J. Geode, E. Somple, A. Sturdza, S. Tclles, A. \'icrkan(it.
D. Freshfield indagò l'influenza delle montagne sulle
razzo umane, Jauker quella dell'ambiente sulla storia e
la coltura dei popoli; S. Shiga ci inviò dal Giappone nuove
(1) Boll Soc. Geogr. Ttal, voi. VI. pair. 427-U4, 502-517.
(2) H. Reichemer, Hohengranzcn der Vegetaiion in dcr Siuhcier
Àtpen und der Adamellogrnp.
(B) Memoria alVAccad» di Archeologiaf ecc., in-4, Napoli, 1905.
/ morii della geografia HJJri
>logia in vario Università della Germania. Cr. F. A. Na-
BLC morì il *2 ottobre UKM nel suo castello della Loira,
)ro per i suoi studi suirantichità dell'uomo e sui tempi
itorici. A. Nehrinpf mori il 30 settembre lfK)4 a Bci-
dopo aver dato il suo nome alle ricerche sull»^ steppt»
Ilo tundre, ed agli stiidt sull'epoca fossile. M. Odon-
, vice-residente francese nel Laos, venne ucciso 1*8 aprile
[ da fanatici nativi in un villagprio presso Sceo-keo,
> aver illustrato coi suoi viaggi quella regione. Vanno
pari ricordati: sir E. Ommaney, ammiraglio ed esplo-
ro polare, morto il 21 dicembre liXU a Ijondra, più
novantenne; W. E. Pettee, illustro mineralogo del
higan ; F. Plehn, ohe studiò per molti anni le miihUtie
: condizioni igieniche dei paesi tropicali, morto il :.^7 ago-
presso Brema; M. Hascher, ucciso dai nativi della \)o-
)la delle Gazzelle, dove aveva fondata la stazione mis-
laria di S. Paolo il V\ agosto 1JK)4.
L tre geografi dovremmo dedicare assai più che un
iplice ricordo e sono Eliseo lii'clus, luloardo Ivichter r.
mz von Richthofen. Eliseo Kóclua ò il solo geografo
ino che possiamo contrapporre ai grandi geografi della
rmania e fu certo uno dei più grandi del secolo, che lo
e nascere nel 1H:50, ed attendere, fedele sempre alle idetì
socialismo, alla grande pubblicazione sulla Terni, ed
altra sulla Terra e l'Uomo che si comincia a pubbli -
•e dopo la sua morto (1). Di Edoardo Kiclitcr, morto il
febbraio 1005 a Graz, ricorderemo solo clu* era prcsi-
ito della Commissiono internazionale dei ^diiacriai, e ch<>
bblicò tra altre opere quella sulle Afjfl nrirntnll ('*).
sì del barone Ferdinando von l^iclithoion, diroino solo
3 fu per tanti anni presidente della Soci(»tà geografica
Berlino, che insegnò in vario l'nivorsità ied(\s(;hc, e
a la sua opera sulla Clntt apri un'«'ra nuova alla geo-
ifìa e resterà ancora j)er molti anni la fonte principalo
Ile nostre cognizioni intorno ad essa ']).
Ricordiamo infine Elia Ixéclus, f rat olio del precedente, o
ofessore di storia delle religioni; M. Siauh, segretario
(1) Lo roininomoraroiio tra altri Filippo Pun'iia, />"//. ficìla St.
fr. tVItnUa, XXIV. VII, 1!M)5.
(2) Lo commomorarono fra altri <>. Mnriin'lli, nr'll;i liir. (laxp:,
Oj, pair. !>74-283.
.'3) F. ToRESA, noi Boll ihlla Sor. (icngr., I8b2, pa^'l,^ 7:j:i, si:;
»14; 1883, pag. 444; 188«, ]ia^^ iW.
Guide e Hìoh'fff rafie «i;;7
Striscia di terreno cosi larga da toglierò ormai noi popc^lo
ogni ricordo doirantica conjxiunzione.
Il dott. Emilio Teglie studiò lo sosse del lago di Garda,
constatando che la massa di quelle ac(]ue è so;j:gotta quasi
ininterrottamente a pronunciati moti oscillatori ; la maggioro
quantità di sesse fu rilevata nelle forti perturbazioni atmosfe-
riche (1). Importanti studi sulle sesse nei laghi italiani fece
anche il tenente G. P. Magrini, che desciivo i vari limno-
grafi, studia storicamente il fenomeno e lo esamina poi nel
lago di Garda, nel lago di Bolsena, e nei laghi Lai)isini (:^).
Antonio R. Tomolo pubblicò i risultati dei suoi studi limno-
logici sui due laghetti di Rovine in Valmarena fra la ca-
tena mesozoica delle Alpi bellunesi e la lunga e regolare
serie delle collino troTÌsane.
3. Guide e nwnografie. — Camillo Fresia illustrò Cuneo
0 lo sue valli, occupandosi del capoluogo e più somma-
riamente delle vallate, dei torrenti Macra, Grana, Stura,
Gesso, Vermenagna, Pesio e Roja, con qualche bella illu-
strazione. Mario Pratesi raccoglie in volume i suoi scritti
Bulle isole d'Elba e Pianosa, su Monte Labro e il (Judore,
e altri luoghi d'Italia illustra in bellissimi versi (3).
P. Strassburger ci guida lunghesso la riviera ligure, e
la Società degli escursionisti ossolani ci dà, in un formato
impossibile, una bella guida illustrata di quella splendida
valle, con una carta a 1 : 240 (KX) disegnata da Giorgio
Spezia. Abbiamo una guida illustrata della Valsassinu di
Fermo Magni con notizie poetiche, belle illustrazioni e
precisi itineraria
Scendendo la valle del Po troviamo studi di Cacci amali
e importanti studt di Arrigo Lorenzi sulle leggi mecx^anicho
della plastica del Polesine, sulle vestigia di pastoiizia
fi) Boll. Accail Lincei, 1905, N. 2.
(2) Riv. geogr. Hai, 1905, pp. 127-13'); 210-23'.,
(3) Ivi, pp. 376-881.
(4) Figure e paesi d* Italia, Torino, ltM)5.
AsnavABio scasTirico. — XLIl. \\
Altri studi mlVltalia 639
Iti di livello della città di Napoli; di H. F. Helmolt
malfì; di G. De Lorenzo sui Campi Flogroi e sulla
^a e geografia fìsica dell'Italia meridionale; di J. V.
lann sulle Calabrie e le Puglie. N. Lorimer illustra
e^ G. Platania Acicastello, F. H. «Jackson la Sicilia,
re Gestro descrive brevemente un suo viaggio in
>gna, ed A. Mayr ci dà nuovo ricerche sui monu-
i proistorici dell'isola.
ol esser segnalata l'iniziativa di Carlo Keynaudi che
Drino ci invia guide degne, finalmente, della bellezza
ostro paese, per la serietà e praticità della compila-
, per la nitidezza ed eleganza dei tipi e del formato,
e illustrazioni eseguite e disposte con gusto finissimo
' le utili carte. Ne abbiamo non solo in lingua ita-
, ma inglese, tedesca e francese, e tutti gli interessati
' conoscere le sìngole regioni o i luoghi illustrati, a
nciare dagli albergatori, dovranno dar loro la maggior
3Ìone. Dalle maggiori che illustrano lo valli di Aosta
Cuneo, agli elegantissimi tipi di guido locali, Rapallo
•rdighera, sino alle minori, fatte per esser dif l'use a
iaja di esemplari, Gressoney, Nervi, Alassio, Cour-
aur, Saint- Vincent, noi auguriamo di vedere questo
e moltiplicarsi e diffondersi in Italia e più all'estero,
vantaggio del nostro paese.
Altri studi sxdVItalia. — Il professore Ludovico Ber-
li studiò i corsi d'acqua della bassa pianura veneta:
amene con le sue numeroso sorgenti, piene di lo^^gende
: curiosità geologiche, vero fiume di resorgiva; il
iguana, che ò piuttosto scolo o fosso d'acquo Icntis-
} e il Tagliamento vero fiume torrente ad ainj)io lotto,
piene terribili e rotte, ohe più volte no modificarono
rso (1). Nemesio Fatichi descrive una sua gita al
àso, e di descrizioni e narrazioni di importantissimo
*sioni alpine ò piena la "Rivista del Club Alpino Ita-
^. Goffredo .Iaja narra una importante escursione
'tonti Sibillini (*^), che non sono certo tra i più fre-
tati della penisola, anche per la difficoltà d'accesso e
mora; ne studia la configurazione verticale, lo acciue
ve, i fenomeni carsici e glaciali, hi vita economica.
Bollettino della Società geografica, Serio IV, vohiino VI, pa-
338-251.
Boll, della Soc, geogr, i7., VI, pag. 444-464.
Speditionc attraverso la peniMÌn di Canin 641
ael villaggio un forte scuotimento che si attribuì ditp-
la a un terremoto. Il mezzodì ebbe luogo una seconda
a. In seguito allo scoscendimento, la costa rocciosa
tra una breccia larga 60 metri e profonda circa 15.
triti ai piedi della scarpata coprono una vasta area
:;uni dei frammenti hanno una considerevole grossezza,
tre la massa, alta da 6 a 9 metri, si stende nel maro
un quarto di miglio.
La fauna alpina. — Anche da noi, come già da qualche
pò afrestero, si cominciano a studiare le faune locali,
ardanti cioè una determinata vallata alpina, un lago,
zona montana : studio importante per il zoologo e por
nnista, che può dare a volte interessanti risultati come
ir esempio uno degli ultimi lavori del prof. P. Pavesi (1),
3nte di zoologia alla R. Università di Pavia, il quale in-
i giovani ad illustrare la fauna della Valle d'Aosta,
egli chiama "l'Eldorado del naturalista,,.
. Spedizione attraverso la penisola di Canin. — Questa
lizione, diretta da B. M. Gitcov nel 1902, aveva por
>po principale lo studio della fauna della penisola di
lin; malia portata anche un notevole contributo alla
grafia di questa regione ancora poco conosciuta.
A penisola di Canin è occupata, noUa massima esten-
le, da una tundra irrigata da numerosi fiumi, i quali
le loro alluvioni alimentano una vegetazione di salici
i piante erbacee di cui sono ricoperte lo valli. Ma verso
ord del limite degli alberi resinosi la tundra che la
pre, formata essenzialmente di muschi, è tutta una
)lata solitudine, priva di uccelli e di quadrupedi. Il
lo della popolazione è costituito da Samojedi che con-
ino in estate le loro gregge di renne sui versanti delia
na di Canin, mentre quelli stabiliti alle foci dei fiumi
►no di pesca e di caccia. Nel distretto di Mesen vi
> 1200 Siriani e 23000 Russi i quali vivono del traffico
ì foreste. L'agricoltura fornisce in genere deboli risorse.
animali domestici del distrotto comprendono 10400
ie cornute; 5300 cavalli, 15 000 montoni e 52 000 renne,
[uali ultime appartengono in massima i)arte ai Sa-
Bdi.
I Esquisse d'une faune valdostaine. Estratto dagli Atti della
)tA italiana di Scienze naturali, voi. XLTII, 1904.
7/ Caucnao «43
mia delle Scienze di Vienna oppure la I. K. So-
ìeo^rafica, prendano T iniziativa per formare una
ssione internaziomile per la compilazione di questa
egualmente importante tanto dal punto di vista
'ienza quanto da quello della pratica. Ad una co-
sa esatta, incontestabile delle vere condizioni di
regione, seguirà senza dubbio anche la scelta del
più adatto per giungere a una soluzione durevole
i detto 'problema orientale, „
alcuni anni illustri geografi hanno dimostrato con
morfologiche e climatiche resistenza di im'epooa
) nella Penisola Balcanica. I lavori e le ricerche si
attero in cosi gran numero, che un geografo serbo>
ic, ò ])otuto riuscire a conclusioni assai importanti
scienza. Nella penisola esistevano numerosi ghiac*
circo poco estesi e con brevi lingue discendenti
aliate. Meno frequenti erano i ghiacciai vallivi,
0 più lunghi, come nel sistema di narice; nella parte
italo della Penisola vennero constatati anche ghiac*
iltipiano. I vecchi ghiacciai discesero notevolmente
basso nella parte ovest che in quella est della pò*
il che proverebbe che nella parte di ponente si
maggiori precipitazioni atmosfeiiche. Le osserva-
lo! J. Cvijic complicano anziché chiarire la quo*
deirorigine dell'Adriatico, sebbene egli venga alla
?ione che le isolo dalmate durante il Diluvio erano
illa terraferma. Certo le glaciazioni balcaniche sin-
ano con le più intense glaciazioni alpine, ma esi-
tra le due notevoli difiercnze, determinate dalla
no più nordica delle Alpi o dal fatto che in esse il
[Ielle nevi scende molto yaù basso. La glaciazione
onlG della Penisola Balcanica ò invoco analoga in
. ([uella dei Oarpazii meridionali, e dei nuovi studi
10 condurci a conclusioni anche più precise (1).
IH. — AsLV.
Caucaso» — Dobbiamo al signor aMerzbacher l'opera
due Ergebnisse iiher die Eiazeìt auf dcr BfdkanhnlUnseh
Mitili, der K. K, Geogr. GeselL „ iu Wìpii, 5-C, 1904; o si
ino le altre opere del Cvijic, di II. Hassert, K. Oestreich,
k, ricordati in uno studio riassuntivo di A. Morselli, JSfV.
1905, pp. B82-B93.
EBphwazwni del Mar Cappio r deU'Aral 645
*aggiimgere raltipìano di Mecca, soguoiido da Maan
di Acaba e sboccando possibilmente sopra «Tambo.
)via di congiunzione da Haifa a Aluserib nell'au-
el 1904 era già compiuta fino al Giordano, ed erano
uzione i ponti sul nume ed il resto fmo a Muserib.
linee sono entrambe a binario ridotto, e col loro
anto aumenterà sempre più la gran folla dei pol-
che si recano alla Mecca facilitando la noiosa tra-
del Mar Kosso e scongiurando altri pericoli.
clorazioni del Mar Caspio e dell' Arai, — La im-
) spedizione inviata dalla Soc. Imp. Kussa di Geo-
da quella di piscicoltura di Pietroburgo, è partita
mavera del 1904 sulla nave governativa Gheocktepe
la N. M. Cnipovic, per compiere alcune esplora-
l Mar Caspio. Questa spedizione aveva per iscopo
rare il metodo d'indagine per ulteriori e più esau-
ccrche. Furono compiute diverse traversate del
jpio, ed eseguite misurazioni di profondità, di tem-
L dell'acqua, della percentuale di sale e di gas,
icnto di ossigeno e di idrogeno solforato. Inoltre
:) relè vati saggi sulla flora e sulla fauna da varie
tà, mediante la rete di Nansen. Le numerose mi-
profondità accertarono due punti non dtnpt, ma
evohnentc profondi nella parte occidentale del
e cioè ad oriente di Derbcnt, 730 metri, e, a S.-E.
nisola di Absceron, 93',^ metri,
lor Borg, ha compiuto sul lago d'Arai ben 349
ioni, dalle quali risulta che la sua densità è di 1,0084,
econdo le tabelle di Knudson, corrisponde a una
di 10,9 Voo» ^a questo valore ò sottoposto a noto-
iazioni locali. Così dalla parte occidentale dove
raggiunge la profondità massima (68 metri) la
dell'acqua ò minore che nel contro del lago, dove
non supera i 25 metri. Il fiume Amu invia le
le dolci dal sud a nord lungo la riva occidentale,
il Sir scola le sue da nord a sud lungo la riva
), di guisa che le acque della parte centrale del
no circondate da strati di minore salinità. Nelle
e dei fiumi si avverte assai chiaramente che l'acqua
el fondo del mare si dirige verso le foci. Il fondo
drogeno solforato e contiene bacteri. Nel mezzo
> il fondo è ricoperto da praterie formate dalla
aralica migula. Tutti i molluschi dell'Arai, oo-
Eayìorazioni Ufl BaìfiMnn e HìiU'TnKihtjn «i4'
Organizzare spedizioni sciontiiiche allo scopo di studiaro lo
oiviltà osl-intc doll^\sia Centrale. Vxwx j)rinia spedizione
t:.<ìdesca inviata nel V,0.l lia ottenuto buoni risultati ed
vxna seconda puro tedesca, aiutata |)e{uniariamento dal-
l'imporatoro di Germania, nella primavera del UJO.") si
Ci^mpone di tro membri: un lin^j^uista, un archeologo od
"Un tecnico, e durerà circa un anno, fino alla primavera
<ael 1900.
Il dottor Svon Hodin ò giunto il 2\t ottol)rc 1005 a
CJoBtantinopoli, dirotto a Teheran, donde partirà per csplo-
:Kare i deserti della Persia, e poscia in India per organiz-
sare una spedizione scientifica «allo scopo di studiare la
xegione sorgentifera dell' Indo e del ]3rahmaputra. Le spese
del viaggio sono generosamente elargite dal Re di Svezia,
da Emanuele Nobel e da altri privati svedesi. Una spedi-
sìone composta dal dottor Jacob Guillarmod di Neuehàtcl,
- dairing. irlandese Alister Crowley, dal tenente Alessio
Pache di Morges, da Carlo Reymond di Neuchàtel ; con al-
cuni soldati Gurcha iniziò la salita del Cancinginga (8580 m.)
-dalla parte sud-ovest del monte, e giunso senza dilhcoltà a
6400 metri. Quivi alcuni vollero far ritorno e, nonostante
lo esortazioni di Crowley, 6 persone sì legarono stretta-
mente, ma furono travolte da una valanga di neve: il
tenente Pache e tre Gurcha rimasero uccisi, il dott. Guil-
larmod e De Righi feriti, solo il Raymond resl/j incolume.
Dopo l'infortunio, anche il Crowley sceso col n^sto della
comitiva a Dargiling, risoluto a ritentare la piova nel
prossimo anno.
6. Esplorazioni nel Baltistan e snWImalaja. — ly' ini le-
pida alpinista americana signora Fanny Bullock Workniann,
compi alcuno pericolose ascensioni suU'Imalaja in compa-
^ gnia del mariti) dottor William liunter Work man n, del
topografo B.Hewitt e delle guide italiano G. Petigax e C Sn-
voye di Courmayeur col portatore Tj. Petigax fì^^^lio. La
numerosa carovana si formò ad Holi, piccolo villagi^no [)Osito
a 2797 metri d'altezza, avviandosi a nord per lo stretto
burrone di Hoh, in fondo alla gola del quale, scorre il
torrente omonimo. Nessuna vegetazione, all' infuori di una
erba aromatica chiamata " burtse ,„ alligna prima di ar-
rivare a Pirnar Tapsa"; appena i cacciatori si avventu-
rano in queste regioni alla caccia di una specie di camoscio
che vive nei fianchi della montagna. Pare che in questi
' ultimi tempi il ghiacciaio di Hoh Lumba av a\a \^\JA'a.-
Missione ìtel Sùim n nel CaìnhodtjG 64U
ovazione^ e ohe quello dev'essere perciò considerato come
monte più alto del globo. Più ad occidente venne esplorato
lago Manasarovar^ collegato con il lago Racas Tal per
ezzo di un canale lungo 6 chilometri^ che mette in
>aiunicazione i due laghi all'epoca dello scioglimento
3Ue nevi.
Un'antica comunicazione ora disseccata, fu pure riiive-
uta tra il lago Racas Tal e il fiume Sutleg, uno dei rami
)rgentiferi dell'Indo. Dopo aver varcato un alto passo,
viaggiatori giunsero nella valle dell'Indo a Gartok, grande
antro commerciale composto di povere capanne, ritornarono
mghesso la valle del Sutleg per Simla, e furono, durante
atto il viaggio, fatti segno della benevolenza dei tibetani,
dnza incontrare mai i famosi ladroni nomadi, che secondo
Icuni viaggiatori dovrebbero infestare quelle regioni.
In sul principio del novembre 1905 si iniziarono i lavori
preparatori per l'apertura di una via commerciale dal
iengala a Cìumbi nel Tibet. Partendo da Gialpargari e
lassando a Ramshai Hat, poi a Nagracata, la nuova via
erminerà in territorio tibetano ove s'inoltrerà per circa
0 o 30 chilometri.
Dopo sert studt locali ò stato stabilito nel luglio 1905
i dividere il Bengala, dove si riscontra un grande aumento
i popolazione, in due provincio, staccando dall'attuale
tengala tutta la parte orientale e di unirla all'Assain,
armando una nuova provincia col nomo di Benrfola oricn-
afe ed Assam, la cui capitalo sarebbe Dacca. La nuova
irovincia sarà il centro dell'industria del thè e della juta
concentrerà la popolazione maomettana più tipica del
tengala.
8. Missione nel Siam e nel Camhodfjc. — / conjini del
Viam, — Il governatore generalo dcir Indocina ha istituito
na missione di studi topografici ; essa si compone dei te-
enti Girard, Chauvet e Leroy, ognuno dei quali ha a sua
isposizione due guardie indigene del Cambodge, ed ha per
(copo il tracciato di una via di comunicazione sulla riva
estra del Mecong.
Come conseguenza della convenziono franco-siamese del
3 febbraio 1904 venne ora detorininato il confino tra
regno di Luang-Praban^, quello delle Provincie di AIc-
iprey e di Bassac, ed infine quello delle regioni tra il
ran lago ed il mare.
La commissione ha operato fino ad ora soltanto fra il
La popolazione e Varca della Cinn ti")!
per quanto non riuscita secondo raspottatiya^ servì
L bene per il trasporto delle truppe.
. Una spedizione per V esplorazione del Chatanga (Si-
i), — È noto che nel 1874 Czecanovski aveva in-
reso una spedizione verso i fiumi Tungusca, Lena ed
ék e, mentre stava ricercando quest' ultimo, trovò un
e ch'ali ritenne essere rOlenek e voleva discenderlo,
quando un Tunguso gli disse chiamarsi quel fiume
jero ed essere un afUuente del Chatanga. Czecanovski
le allora di esaminare più tardi la connessione di detto
e con il Chatanga, ma morì durante i proparativi
1876. Altri tentarono di eseguire il suo progetto, ma
nto ora, quasi un triennio dopo la sua morte, esso
B effettuato da una spedizione, a capo della quale ò
ronomo O. Backlund. Gli sono compagni il geologo
\ Tolmascev, il meteorologo Tolstov, il topografo
r. Corovnicov e l'interprete (1. Vassiljef.
I spedizione partita da Turusciansk, si recò dapprima
igo Jessei, continuando poi su slitto fino al Monjero,
cominciare le osservazioni al punto ove furono tra-
iate da Czecanovski. Indi percorse il laoro Bojevoli, per
BO di battelli ed esi)lorò lo sbocco del Moljero nel Cha-
^ In seguito a questa esplorazione fu messa in chiaro
serie di sistemi fluviali che finora figuravano incerti
8 carte. Lo stesso lago Jessei deve essere spostato di
^erso sud. Parte delle nuove conoscenze ò stata ottenuta
informazione dei Tungusi; la spedizione, con un Jacuto
BBcitore dei luoghi, per guida, si spinse a sud verso il
ajero, e visitò il lago Wojewoti per scendere poi ncll'e-
« in vari distaccamenti il Chatanga, fino al mare.
'• La popolazione e Varca della Cina — sono stato de-
sinate in modo diverso, e la discordanza dei loro risul-
aì spiega con Tincertezza degli elementi sui quali essi
^dano. In seguito ad ini esame critico dei sedicenti
finenti seguiti dal 1749 al 1804, si ottennero per i
dell'impero cinese i seguenti valori:
Aroa in cliil. q. Popolazione
ina propria r» 30-3000 ;i20 500 000
[anciuria n:J9 280 :> r>80 000
Mongolia 2 787 000 1 8.VHK)0
'ìbet 2100000 2 2."'.()000
Impero ciueso . 11 138 880 330 130 000
A Èoì'neo e nelle Filijìpine 053
tlla superficie nel centro del lago era alla fine dell'estate
li soli 4**,1 a 4**,30 cent. Le sponde sono formate esclusiva-
mente di granito, gneìs e rocce eruttive; non si sono tre-
rate pietre sedimentarie.
Un altro studioso, S. P. Perotoicin, ohe ha visitato il la^j^o
per 5 anni di seguito, ne dà le seguenti misure: lunghezza
L25 cliiiom., larghezza 37, altezza sul mare 1667 metri ;
aassìma profondità 239 metri, che probabilmente dove
aumentare a 265 metri nella parte più larga del lago.
13. Un'isola nuova nd CHappone — Due anni or sono
non lungi da Jokohama, im isolotto scomparve tra i flutti.
Il fenomeno contrario si verifica ora: una nuova isola di
4400 metri di circonferenza, ò sorta dal maro sullo costo
^apponesi, a tre leghe a sud dell' iso!a di Iwo, neirarci-
jpelago delle Riu-Kiu. Al suo apparirò, l'isola era avvolta
Ln un denso fumo, ohe vi rimase fino al 5 dicembre. Nel 1.°
di febbraio gli abitanti di Iwo la visitarono ed era cir-
condata da una fascia di sabbia, mentre verso nord si
ftrovava un lago bollente, dominato da un picco alto
■76 metri.
Ma già nel 1.^ agosto la nuova isola era in via di rapida
sparizione. Uno scienziato inviato dal Giappone a studiarla
trifori che il punto più elevato dell'isolotto sporgeva di
«oli tre metri dall'Oceano e la lunghezza maggiore s'era
Ridotta a un quarto di miglio.
14. Esplorazioni del prof. Wolz a Sumatra, — Il
2l marzo 1905, il prof. Wolz, col suo compa^^no P. Otto,
paHl da Medan, dirigendosi dapprima verso l'altipiano di
Caro donde primo sali il monte Sinabung (2417), un vul-
cano con duplice cratere, a nord del quale, a 14()0 metri,
*i trova un lago. Dopo aver percorso l'altipiano di Caro,
1 Wolz si riunì all'Otto, che aveva nel frattempo fatto al-
-Aini rilievi a Bandar Barn, e insieme si diressero a Krala e
H là nelle terre degli Alas. Al territorio dei Bak-Bak do-
^ottero retrocedere, avendo trovata resistenza armata da
>^rto delle popolazioni, s\ che ritornarono per Rota Nangka
Ula terra dei Kepas e di là al lago Toga e a Medan, e
Urono in patria il 21 maggio 1905.
15. ^ Borneo e nelle Filippine. — Il giovane geologo
lettor Guido Bonorelli si trattenne per un anno e mezzo
^ella parte orientale di Borneo, soggotla ag\\ ()Wiv^\^%\, ^
AxxuABio sctmsTinco. ~ XLII. ^'i>
Kuovi accordi per ta Soinalia italiafia 655
IV. — Africa.
Ionia Eritrea. — DI qua del Marth, — Scrivo, noi
volume, il maggiore Kuifilio Perini (1). "Nel tempo
passato in Eritrea, dal novembre 1888 al settem-
4, impiegai i momenti di libertà, che mi conson-
ervizio di comandante di compagnia delle truppe in-
a raccogliere notizie e prendere appunti sulla storia,
adizioni, sui costumi di quella parte di popolazione
che abita il territorio chiamato neir idioma locale
Uellàsc'-Negghiàu , e da noi, lino a poco tempo fa,
Asinara. Questo mio studio era determinato dall'in-
)nto di completare, come meglio mi fosse possibile,
>sta parte deirEritroa, i mirabili lavori di Werner
or sull'Africa Orientale „.
juanto riguarda le popolazioni tigrine compreso
itroa (Hamasén, Seraé, Acchelo Guzai) il volume
ini serve a colmare una lacuna. Promessa una in-
)ne generale sull'Abissinia e suli' Eritrea, egli parla
rcoscrizione territoriale dello nostro tre provincio
esponendone i passati ordinamenti, i tradizionali
della popolazione e le vi(^endo, specie degli ultimi
Passa quindi ad esporre la storia d<-»llo principali
) feudali, con tratti nuovi e originali, comò la storia
valica fra le case di Zazz^.^ga e di llazzoga e dello
a deggiag Hailù e ras UoKlencliiel, lotto che hanno
oggi ripercussioni nella vita localo. Nella terza
autore tratta deirantropologia della zona, delle re-
che vi si professano, del diritto pubblico e privato,
3orti sociali, ecc. Il lavoro del Perini, ricco di dati
portanti considerazioni, non ù di (luelli che si coni-
lo, e mostra una grande conoscenza e una notevole
3nza nelle cose Eritree.
wvi accordi per la Somalia italiana, — Il 13 gen-
05 venne concluso un nuovo accordo tra il (lo verno
e l'italiano, in virtù del quale quest'ultimo viene
zato a riscattare i porti del Honadir, già apparte-
1 sultanato di Zanzibar e da questo coluti in fitto
a per la convenzione del 1'=^ ag)sto l^H:?. In seguito
i qua del Mareh (Marèb-Mellàsc^)^ con due catta ^\t«^\:n.^,
p, 1905. Un voi inS^ di 463 pag.
Lo gpojìolatìtcnto del Sudan 657
397 chilometrile non 6000 come generalmente si am-
teva in passato; e di 5589 chilometri dalle cateratte di
on a Damietta. In questi 5890 chilometri, rappresentanti
inghezza del Nilo dalle cataratto di Kipon,
il Nilo Vittoria entra per 389 chiloin.
il BaLr-el-Qebel per 961 „
il Nilo Bianco per . •. 1 170 „
il Nilo propriamente detto per. . . . 3 B89 „
artire da Chartum.
2 867 000 chilometri di superficie del bacino del Nilo
icompongono così fra 1 diversi suoi tributari:
Lago Vittoria 238 900 chilora.
Semliki e laghi Alberto-Eduardo e Alberto 54 100 „
Nilo Vittoria 75 600 „
Bahr-el-Gebel e Bahr-el-Zeraf . ... 190700 „
Bahr-el-Gazel 552 100 „
Sobat 244 900 „
Nilo Bianco 353 500 „
Nilo Azzurro 331 500 „
Atbara 220 700 „
Nilo propriamente detto ...... 605 000 „
Putte queste distanze e superfìcie dato dal direttore del
ixì/ egiziano sono espresse in misure metriche, una in-
^azione del Geographical Journal, cui faranno certamente
uso tutti i geografi.
. Zo spopolamento del Sudan. — Una inchiesta dello
3rità angle egiziane sulle cause e sull'estensione delia
polazione nel Sudan, ha fornito notizie veramento de-
nti. La popolazione del Sudan, che prima della rivo-
one madhista era stimata a 8 525 000 abitanti, non
)asserebbe ora la cifra di 1860000. Diverso sono le
porzioni della scemata popolazione nello vario provincie:
3ahr-el-Gazal avrebbe perduto 1 1 10 000 abitanti su
0000 esistenti prima dell' insurrezione madhista; la
óncia di Berber 700000 su 800000; la provincia di
3ala 420000 su 500 (XX); nel Cordofan la diminuzione
>bbe di 1250000 su ISWCKX); nel Sennaar 950000 su
OOOO; e nella provincia dclTalto Nilo, comprendente il
itx)rio che s'estendo da Fascioda alla provincia oontro-
, la popolazione sarebbe scemata da 9(K)(KlO al)itanti
50 OCK).
[piti uoniini furono uccisi sul campo di battaglia di
studi ed espìoraziom nei Marocco 65?)
e ad Ugo Ferraudi. Egli ci descrivo Tripoli e i suoi
ti, le oasi ed i territori i che la circondano, e trae
loro prosenti condizioni i migliori auspiot per Tav-
t di quel paese (3).
i decisione riguardo a (jucsto territorio s'impone da
tempo. Non cessano infatti le sue seduzioni di ali-
ro cupidigie di altro nazioni, e quanto sieno perico-
Dssiamo giudicare anche dagli scritti recenti di G. Ilil-
id, che addita la Tripolitania, od clmcno la Cirenaica
i Tedeschi, e di M. De Mathuisieulx, il quale, rifo-
sulle sue tre missioni a Tripoli, non esita a consi-
1 come un futuro annesso del dominio francese in
'tfidi ed esplorazioni nel ATarocco, — Lo controversie,
e e le gravi turbolenze ohe condussero alla convo-
e della conferenza internazionale di Al^esiras, ohe
iocidere sui destini del Marocco, hanno dato un no-
iinpulso agli studi su quella regione. La illustrarono
bin, A. Bernard, Girard, G. Salmon, F. Weit^gerber, e
altri.
lier ne studiò la geografìa antica; E. Etiemie ed
Hot dimostrano come la questione del Marocco debba
riiìolta a favore della Francia, mentre R. Zabel ed
!iOi l^feil lo additano alla conquista do! la Germania.
:ro francese, il signor Paolo Lomoine, si ò recato nel
co occidentale per studiarvi le grandi line o geologiche
regione. Dopo aver percorso il paese tra Mogador,
Marrakesh, egli ha potuto ])enotraro nell'Atlante e
attraversato completamente fino al di là della dimora
id di (ilacci.
marzo IWf) è tornato in Francia, reduce dalla sua
ione nel Marocco, il m irchoso di Segonzac. Egli era
) da Marsiglia nel novembre H>04, recandosi a Mo-
do ve la sua spedizione si divise in tre parti :
gonzac s'incamminò verso l'alto Atlanta, ad est di
kosch e di Demnat, donde partì il :^ gennaio, accompa-
dal suo interprete, e dal professor di lingua barbera
. Attraversò due volto la crosta del medio Atlante,
le sorgenti del Muluia e dolTFed el Abid; si recò
alTAri Aiash, o, varcato l'Atlante al c(»lle di Tunlìt,
;iò a discendere verso sud lungo ITod Uoris. Ar-
i'ella Triiìolitania setteninonale. Ivi, 1905 pag. 762-773,
Nella regiùìie deìVOgoxit 661
arto sino al Sudan. Tra questo o il Sahara si trova una
ga regione di steppe che si estendo dall'Oceano Atlan-
• sino al Nilo.
. La spedizione Boyd Alexander nelUi Nigeria. — Questa
dizione ha ottenuto notevoli risultati nell'esplorazione
paesi intomo al Iago Ciad. Ha accertato che il fiume
nadugu ha un corso lento e tortuoso in un Ietto di
•bia largo circa 35 metri. 11 periodo di alte acque co-
icia da agosto e va fino alla metà di dicembre con una
^fondita di circa due metti; nelle altro stagioni ò quasi
Qpletamente asciutto. Nel dicembre fu eseguita una
ursione su di un battello d'acciaio nella parte occidentale
lago Ciad, che per una distanza di 30 miglia dalla
ita è tutto una bassa palude sparsa di isolo a metà
nmerse; la massima profondità ò di poco più di un
)tro, e la media di 35 a 45 centimetri.
[1 tenente Boyd Alexander tornerà in patria a comple-
■e i suoi studt e i suoi compagni partiranno per le foci
Ilo Solari, indi, se potranno avere il permesso dalle au-
ità francesi, traverseranno la parte superiore della co-
lia del Congo francese, lo Stato libero del Congo, fino
Ruvenzori, donde per l'ifganda compiranno il viaggio
a costa orientale.
5. Nella regione dell^Ogoué. — Nel 1904 G. Vaille, agente
Ha Società dell'alto Ogouó, parti dal Sobe, la cui re-
me è più facile a percorrerò p^r il carattere mono ostile
Ile popolazioni, e s'avviò verso il nord, ove riconobbe
grande affluente del Sebe, il Lìbiri, che riceve il Lula.
ntinuando a rimontare questo fiume, verso nord, si
inge nel bacino deirivindo, affluente di destra dell'Ogoué,
'egli esplorò nel 1005, rimontandolo in piroga.
[l fiume, che ha molti affluenti, ò intterrotto spesso da
>ide, cascate e cataratte; la cascata più importante è
ella di Minguli alla 52 metri. Quella di Coughi ne ha
; e ai Iati di essa, a circa 80 metri di distanza Tuna
l'altra, due muraglie rocciose a picco, alte 30 metri,
mano le pareti della cascata nella quale si getta, con
solo salto, rivindo. Il corso superiore di detto fiume
racciato sulle carte col nome di Aina, ma il ramo prin-
ale è invece IMengi, lo cui acijuo hanno un color nero.
pò la confluenza del Libumba, la popolazione Bacota ò
La concessiofie di CJnsimajo 663
SM4 ohilomotrj, dal 1900 chiude il bilancio in attivo e va
iborsando il governo degli anticipi ricevuti.
La ferrovia da Kayes al Niger, lunga 5')8 eh,, doveva
lere aperta fino a Culicoro alla fine dello scorso dicembre,
ael 1905 si potrà andare da Tombuttù a Parigi in soli
giorni. La linea da Conacri a Kin«lia, di 154 eh., ò
attività dal 1904, e una seconda sezione di 170 eh. ò in
3truzione.
I lavori della ferrovia della Costa d'Avorio, iniziati il
gennaio 1904, sono spinti attivamente. Al 1.° novembre
piattaforma giungeva al 84, le rotaie a scartamento di
[ metro poste su 10 eh. a scartamento di 1,60 sui 15 eh.
juenti. La linea progredisco di 4 eh. al mese e giun-
rà ad Eyvi Macoque, a 80 eh. dalla costa, il .-31 di-
mbre 1905. Il canale marittimo che deve congiungero
mare con la laguna è in lavoro avanzato per tutta la
a lunghezza di 800 metri, con ima sezione che permet-
rà alle chiatte di giungere alle baso dei pontili.
Nel Dahomé sono finiti i primi 218 eh., che fra breve
ranno aperti al traffico. In meno di setto anni il servizio
1 Genio avrà aperto nell'Africa occidentale 10()0 eh. di
•rovie ad un prezzo inferiore a 1(K)00() franchi al chi-
netro, con una media che non arriva a 80000 franchi.
14. Za concessione di Chisimajo. — Il 13 gennaio 1905
regio ambasciatore a Londra e il ministro degli affari
ieri inglese, firmarono una convenzione, in virtù della
aie il governo inglese dà in fitto all'Italia una zona di
ritorio all'estremità nord di Chisimajo ed un tratto del
ri torio che collega il porto con la strada interna che
a Lugh. I confini saranno delimitati da una Commis-
*no anglo-italiana.
!^uesta zona dì territorio, della estensione di pochi et-
•i, servirà ad assicurare le comunicazioni della colonia
l Benadir col mondo civile, essendo Chisimajo l'unico
rto, lungo questo tratto di litorale, accessibile in tutto
stagioni. Nella concessione verrà sùbito costruito un
)lo di sbarco e un recinto per il deposito di carboni
correnti alla regia marina italiana e ai piroscafi della
ea di navigazione che dovrà stabilirsi sulla costa del
inadir.
Ampie tettoie saranno costruito e vasti magazzini por ac-
gliervi le merci che le carovane porteranno dall'interno
l Benadir, come pure quello che nella stagiono dei mon-
/ jirandi laghi itfr'n
DS specie di emporio sul lago, con 400 case in mattoni
iti ; vi sono tre ditto Europeo: una ita-
0 una greca; ed una americana; lù mer-
suaheli.
ca si esporbano principalmente prodotti
leaamo, riso, arachidi, polli di capra e
irò; dai porti inglesi dell'Uganda ao-
iTorìo, pelli e Sbre tessili.
ki africani. — Il dott. Eduardo Baccari,
Iella marina italiana, ha compiuto un
issimo nella regione dei grandi laghi
\ oonferenea ne tracciò la stona e ne
ioni presenti. Constatò l'accordo della
ire la grande depressione lacustre del-
DTUta oA orìgini Tulpaniche; egli ci dà
ta dei laghi Alberto-Edoardo, Ghivu e
assi inoombono le imponenti montagne
innalea a 6700 metri la sua votta oo-
neri, la catena dei monti Virunga o
iutta una serie di vulcani, fra i quali
onte del Bue, il monte del Fuoco, e a
ide Cattivo ed altri. Il Bacoari raggiunse
arCongo, o monte dal -Fuoco, ohe prima
, eriuioae di venti anni or sono era
audone quella in una sola notte moz-
lale per oltre 1000 metri.
le varie missioni fondate sin dal 1876
Bulle rive dei Tanganioa, o vi fu ao-
nente. Egli visitò infine il Iago Alborto-
10 bello degli altri per le sue sponde
e sue aoque, a 937 metri sul livello del
da fiere tempeste ed assai frequenti di
Doodrìlli, nella cui formidabile bocca spa-
itormi gli uccelli per cibarsi dei parassiti
loro denti.
ghi dell'Africa è il Chivu, alto 1554 metri
\, con un'area dì circa 6000 eh. quadrati,
odono a picco sulla sue rive. Nel mezzo
4pK> li tOuiiga l'isola di Ohisui, tra molta altre minori,
l^le me rìre tìtodo i Varundi, una razza apparte-
ito al grappo dei Bantu, celebre per il modo con cui
ODwrai i lanuti capelli. All'estremità sud de
^vatee U fiume Riuisi, che ù getta irà. 'Vvbc
Arbitrato italiano per i Barotse 667
IO parvero veritiere, ma altri, e tra essi il capitano
Lscello Luigi Armani, presero lo difese dello Stato del
;o e delle sue autorità, e dimostrarono rome, iu fondo
Ite quelle accuse, vi siano più o meno loschi interessi
)mpagnie inglesi che desiderano di impadronirsi della
a e ricca regione.
iche nel Parlamento italiano quelle accuse porsero
mento ad esagerazioni sentimentali, e si sarebbe vo-
persino che il nostro (Jlovorno richiamasse telegrafica-
e quei pochi ufficiali italiani che avevano accettato
estar servizio per lo Stato del Congo. Ma di siffatte
razioni ben fece giustizia il Governo, dimostrando
la storia coloniale sia tutta piena di fatti ben al tri-
gravi, e come, ridotta ad esatte proporzioni, Tazione
olgio e dei suoi funzionari nello Stato del Congo non
csa dire nò migliore nò peggiore di quella esercitata
:.re potenze coloniali in ogni tempo e in ogni luogo.
Sullo Zambesì. — Il 12 settembre venne inaugurato
in ponto sullo Zambcsi della ferrovia dal Capo al
Esso misura 198 metri di lunghezza e comprende
'chi, di cui uno ha 152 metri d'apertura. L'altezza del
sul pelo deir acqua ò di cin^a 120 metri. 1 lavori
ferrovia al di là del fiume procedevano contemporanei
costruzione del ponte, sicchò oggi si ò giunti al di
210 metri.
a nuova città sarà edificata noi prossimo anno [)resso
scafa Vittoria dello Zambesi, dove giungo ora la lor-
dai Capo al Cairo, e dove è in costruzione un gran-
ponte sul fiume a valle delle cascate.
Compagnia inglese del Sud-Africa ha già stabilito
no della nuova città, che porterà il nomo di Living-
. Dopo l'acquisto delle aree, gli afNpiirenti si obbliga-
a costruire entro l'anno un immobile del valore di
10 75(X) lire.
Arbitrato italiano per i Jìarotse, — Venne pubbli-
in data 30 maggio UK)."), la sentenza arbitrale di
Maestà il Re d'Italia nella vertenza fra l'Inghilterra
Portoirallo per il confino occidentale del regno del
tse. L'estendersi della influenza inglese nei torri lort
k.frica Australe fece sorgere la necessità d'una deli-
5Ìone tra Io sfere d'influenza britannica e poriOjz;hesQ
regioni óoìValto Zambesì.
Le origini rfi Madtujn»cnr Peromìo ìa paleontoìof/ia G*l^»
ìleva il Manamana, massiccio staccato dell'Anavelona.
Bara sono pastori : le loro pianure erboso, bene irrigato
itrono 100 000 buoi e numerosi montoni. Questi popoli
no raggruppati in famiglie, clan e tribiV sotto l'autorità
un capo, delle quali la principale ò quella dei Hara Ima-
ono composta di ben 30 0(X) individui.
L'Istituto italiano di Arti Grafiche di Bergamo ha in-
"apreso la pubblicazione di un atlante d'Africa, (^ho si
imporrà di *,^5 tavole colorate; e conterrà un tosto di 1:^0
Igino di notizie geografiche, economiche e statistiche
lustrate da più di 100 carte di dettaglio, da piante topo-
rafiche e diagrammi, raccolti dallo fonti più acìcreditate
recenti e disegnati in base agli ultimi dati dogli espio-
«tori.
?3. Le origini (lei Madagascar secondo la paleontologia. —
la questione di grande importanza geologica e geogra-
a relativa al Madagascar sembra prossima a risolversi
senso contrario alle opinioni generalmente ammesso
o a questi ultimi tompi. La grande isola maljiascia, che
^olle da alcuni identificare nella Cerne di Plinio e nella
snnthias di Tolomeo, si riteneva un paese insulare, che
rebbvj avuto in epoche remoto vita indipendente, un ni-
no vestigio di un continente sparito, il quale avrebbe
•se un tempo coperto gli spazi ora occupati dalTOceano
diano, e gli si era perfino dato il nome di Lem a ria,
ila famiglia, come dice Eliseo HfVlus, dei lemuri, raj)-
Bsentati a Madagascar da un maggior numero di specie
e neirAfrica e nelle Indie Orientali.
La fede in tale teoria, aumentata con lo scoperte di
Line fossili fatte da Alfredo Grandidier, non considerava
*ola detta africana come appartenente al continonto nero
T'rouessart dichiarava " che il Mada^rascar differisce cosi
'iiplet^mente da tutto il resto dell'Africa, che deve es-
"^ considerato come un continente in miniatura anziché
? dipendenza dell'Africa „.
^l'a invece, in seguito all'importante e curiosa comuni-
lOiio fatta alla Société de Geologìe de France sotto il ti-
^ " Sur des nouveaux fossiles de la còte orientale do Ma-
r^scar „ da Boule, il redattore capo della rivista l'yl/f-
^^f^logie, trova crediLo la teoria oi)postii, basata sulla
^tigrafia. La nuova scoperta del Boule ha uno speciale
^i^6sse, perchè fu effettuata in un giacimento sulla sponda
Lago Ranobè^ sul litorale malgascio vlcW^a^» dvo^ ^\>^vv
^NxuARJO sctRxnrico. — XLII. ^S
Ef^ìorazinne nel Labrador iu\
lunicazione oon San Micholo. Mancano ancora di
3graficho le miniere d'oro della penisola di Seward,
e settentrionali del Juccon, intorno a Circlo City
iella costa meridionale a Cook Inlet. il collegamento
eto telegrafica degli Stati Uniti verrà stabilito per
3l telegrafo di Clondicche, il quale si congiungo al
• della ferrovia canadese del l^icifico. Inoltre una
5Ìone diretta colle roto telegrafica degli Stati Uniti
à con un cavo da Valdez, il punto estremo della
Chotshumstoc al Prince William Sund, fino a
1 un'altra col mezzo di una linea che si stacca a
dalla rete canadese per Scagway e i vecchi cavi
canale di Lynn a .Juneau, e di là nuovamente a
olio Stato di Washington. Con ciò anche l'estremo
3 degli Stati Uniti ò unito agli altri con la reto
ca. 1 cavi sono di fabbriche americane; quello fra
Seattle e ad una profondità media di KKX) piedi
la di 1700. Per la costruzione della linea continen-
lo vettore superare grandi difficoltà in causa dei
serti ed inospitali, del freddo e deirassonza com-
ogni civiltà. Ad onta della neve e del freddo, du-
n verno i lavori furono meno diflìcili che nell'estate
aste paludi e i frequenti incendii dei boschi. Se
<) di Behring fosso percorso dal telegrafo, una linea
i lo()0 miglia inglesi basterebbe a collegare la
ede alla stazione telegrafica di Nicolajewsc.
canon sottomanno dell' Hudson. — In seguito a
}aniagli, il signor W. C. Spencer, della marina degli
X potuto precisare la natura, l'estensione e la pro-
delia valle sottomarina del fiume Hudson. La lun-
li dotta depressione totale ù di oltre 180 chilometri,
arte, che ha veramente aspetto di cafion ò mollo
tesa, perchè comincia dopo circa oO chilometri dalla
/Hudson e assume aspetto di larga valle dopo circa
>anon presenta due biforcazioni laterali e, secondo
or, è una valle sommersa, scavata (juando n^l plei-
la regione era 27(X) metri più elevata di ora (l).
plorazioìie nel Labrador. — Sir William Maogregor,
toro di Terranuova, si ò imbarcato a San Giovanni
;ncer. The submarine greai caìion of the Hudson Rirer,
ogr.y Journal „ febbr. i9ur>, pag. 180 e seg.
JjB rovine vidiane ddVAmci'im sciientrionnh 675
srrìtorio si dÌTÌsero o si costituirono a Stati nella seconda
arte del secolo, Minnesota (1^58), Orofron (1800), Kan-
as (1861), Nevada (1864), Nebraska (1867), Colorado (1876).
a seguito alla sempre crescente immigrazione fino dal 1885
iirono riconosciuti Stati i territori di Washington, Mon-
ana, Nord e Sud Dakota (18R9), Idaho e Wyoming ^800) e
inalmente, con la sottomissione dei Mormoni allo leggi fede-
ali, anche l'Utah (1896). I due territori esistenti fuori degli
Stati Uniti sono l'Alasca, acquistato nel 1877 dalla Russia,
I le isole HawH^, annesse nel 1897. Portorico, le J'ilippino,
juam nelle Marianne o lo isole orientali di Samoa sono
sonsiderate colonie. Gli Stati Uniti hanno inoltre una certa
lupremazia sulle repubbliche di Cuba e Panama, ed anche
mila repubblica Dominicana, dopo che ne assunsero Tam-
nìnistrazione doganale.
10. Le rovine indiane dell' America ^^'etfenf rionale, — Il
governo degli Stati Uniti ha deciso di prendere serie mi-
Bure per la conservazione delle rovino indiano che si tro-
rano sparse nell'Arizona e negli Stati vicini. Una impor-
tante memoria presentata a questo proposito ni Congresso
federale distingue due categorie di rovine: 1.® i villaggi
ituati sulle mesas o nelle valli, che comprendono per la
tiaggior parte abitazioni comuni o iwchlosj dove ciascuna
imora consiste in un solo ambiento; alcuno sono riunito
nche a mille in una stessa costruzione. Le abitazioni sono
crostate le une alle altre a guisa di cellule e formano una
ostruzione talvolta di sei piani, con scale e corridoi;
ueste abitazioni sono costruite in granito, in argilla, in
;rra e paglia, secondo le risorse locali ; gl'Indiani abitano
ncora frequentemente tali pnehlos; fi.^ le abitazioni nollo
iveme o sulle roccie {cUff diccUiiìtjs). Siccome lo rupi
jno a picco e la vegetazione ò estromainente povera nella
jgione, si sono formato strano erosioni nella roccia fria-
ile; terrazze a picco presentano sj)esso ampio grotte, che
pprofondite ancora ad arte costituin»no abitazioni capaci
il volta di dar asilo ad un intero villaggio. Il prin^^ijìLo
^uìto in queste ultime costruzioni ò il medesimo che noi
ueblos, tenendo conto naturai ment-c della disposizione dei
zo^lii. I diff dwellinijs si estendono quindi piuttosto in
inghezza che in altezza, e sono provvisti di mezzi molto
igeg:nosi per prevenire infortuuF.
Nel bacino del Rio Crando vi sono u gvvv\s\N\ <5lv\qn\\\^..
>uel1o di Pajarito, situato a 35 o 40 c\i\\oTtveU*\ aTvoT^-^N<^^\»
Nuova ripartizione ammiìmimiiva della Columbia ^11
n giro attorno alia Sierra Madre Occidentale, facendo
Azione in vari punti, por studi d' interesse geologico.
'urono visitate le rovine preistoriche di Casas grande e il
alion dell' Yaqui che non ha nulla da invidiare a quello
di Colorado.
Un'altra spedizione composta di Robert T. Hill e del
ottor E. Hovey, del Museo americano di Storia naturale,
da alcuni assistenti, si ò recata nel Messico, por studiarvi
I geografìa e la geologia della Sierra Madre ocoidontalo.
issa è fornita di strumenti per i rilievi topografici g«3olo-
\cì o di macchine fotografiche.
12. / confini fra V Honduras ed il Xicarajua, — La
juestione dei confini fra le due repubbliche, la cui solu-
ione venne affidata al Re di Spagna, risalo al ISoS, (juando
! Nicaragua sollevò alcune preteso sopra una piccola parto
el territorio hondureflo. Il Nicaragua fonda lo suo pro-
)se su di un'ordinanza doU'anno 1540, nella ([ualo il Re di
pagna ordina a Diego Gutierrez di conquistiiro il tei ri -
»rio ora in contestazione e di colonizzarlo. Morto di li
poco il Gutierrez, quell'ordine non venne eseguito e, von-
Mini dopo, la conquista venne fatta dal Guatemala. L'ilon-
iras invece fonda i suoi diritti su vario ordinanze spa-
luole, specie sulla nomina seguita nel 1745 di .Juan de
eras a governatore di Honduras, nella quale il Capo (ira-
as a Dios è designato come confine dell'antico governa-
rato, cioè dell'odierno Honduras. Il Nicaragua pretendo
•a 6^^ miglia di costa sull'Atlantico, cioè la ricca regione
a il Capo Gracias a Dios e il Capo Cameron.
13. Per Vesplorazione del Surinam, — Nel luglio 100':5
spedizione diretta da A. Fraussen Iferderschee, dcl-
aflioio topografico delle Indie olandesi, si recò a rilevare
corso del Gonini nella Guiana olandese. Dalle relazioni
, questa spedizione che oltre al Gonini ha rilevato anche
corso del Lava, suo afiluente, si rileva che la configu-
Lzione del suolo nell'interno orientale del Surinam ò la
lessa che neiroccidontale. Il terreno ò leggermcnto ondu-
tto, con singole catene montuose cui appartengono i monti
■rango e i Tumuc-Humao che raggiungono un'altezza di
OO a 750 metri.
14. NiLOca ripartizione amministrativa Min Cohmhia.
— Noi corso dol 1905, in seguito a una log^Ci nq^i^sXì^^ ^"aX.-
Esplorazioni Islandirhe (JBÓ
^tà non presenta per ora alcun pericolo per gli abitanti
Hl'isola, né per le loro proprietà.
r
EL Gli abitanti delle Nuove Ebridi. — Secondo le notizie
dottor P. R. Joly che ha percorso l'interno dei grupi)o
e Nuove Ebridi, gli indigeni sono molto feroci o sel-
IggL Circa 10 anni fa a Port Sandwich, nell'isola Malli-
60 c'erano ancora 600 individui; ora la popolazione ò ri-
tta alla metà e le rapine fra tribù e tribù per procu-
•bì schiavi e carne umana, sono all'ordine del giorno.
Quando un prigioniero deve servire al pasto umano, io
'ttono in una fossa riscaldata con pietre ardenti e lo In-
no cuocere, assieme alla carne di alcuni maiali, condita
erbe aromatiche, mentre tutto intorno una corona di
ane, agitando lunghi rami per l'aria, vigila, afBucliò
spiriti maligni non rubino la carne. 11 banchotLo can-
>alico dopo 48 ore è pronto.
Vn. — Regioni polari.
!• Esplorazioni Islandiche, — Durante l'ostale del 1004
e brigate del servizio geografico dell'esercito danese hanno
evato un'area di 5700 chilometri nella regione compresa
31 le sabbie dello Skeideraa, l'immensa pianura formata
i detriti torrenziali scesì dal Vatnajokull e da una parto
fievole di questo ghiacciaio. Risultò dalle loro misura-
Dni, che il punto culminante doli' isola non ò l'Oraefa-
kull (1958 m.), come comunemente si riteneva, ma il
^rannadalshnukr (2120 m.), formato da un cocuzzolo roc-
DBo, circondato da ghiacciai, che raggiunge un'altezza
2120 metri.
Il dottor Paolo Pasi percorso nel 1004 l'interno dell' I-
■nda, per ammirare le bellezze naturali dell'isola. I suoi
wtanti derivano da un piccolo nucleo di Scandinavi ivi
''ugiati, per amore di libertà, nel IX secolo, i quali vi-
^odi pastorizia e di pesca. Il paesaggio islandese è il più
'torescoche si possa immaginare: i ghiacciai e le praterie
Ordano le Alpi, mentre i deserti e i nembi di sabbia
"^0 pensare all'Oriente. Il carattere vulcanico ò predo-
ni ante, con gli immensi campi di lava, che assumono
^80 aspetto fantastico: il. tipo polare ò dato dallo ster-
gate distese di neve e di ghiaccio, e dai lunghi cropu-
li. Mancano le strade: in Islanda si viaggia a cavallo,
AxjiVARlO SCIENTIFICO. — XLIL ^\
ufn; thdìa (IcJwle nffività glnvUth' ndV arci ihìI ago ariiro (»87
[Ile Spitzherghe, — Il 1 giiifrno lOOo la " Belgica „
Tròmso per -recarsi allo Spitzberjrhe. ho stat.o mag-
Iella nave si componeva, oltre che del duca d'Orleans,
mandante belga De Gerlache, cui ora affidata la di-
3 della nave, del dottor R43camier, del pittore Mórit.o
geologo danese Koefoed. La spedizione non si propo-
rlo uno scopo sportivo, ma anche scientifico, essendo
e ben provvista di tutti gli strumenti e dei matc-
er la pesca pelagica ed abissale, nonché per lo ossor-
i ocoanografiche. Le ricerche doveano essere estese,
^li impedimenti glaciali alla parte dell'Oceano Artico
estende tra le Spitzberghe e la (rrocnlandia. Se-
^ dopo un inutile tentativo di spingersi dalle Spitz-
) alla Terra di Francesco Giuseppe, la spedizione si
) verso la Groenlandia e pott^ alla fine di luglio giun-
1 Capo Bisraark, situato su di un'isola, separata dalla
erma per iin largo braccio di mare. Il punto più set-
male dove si potè sbarcare, ebbe nome di Capo Filippo
y N., 18*^ S(y long. 0.), od ivi furono trovate rovine
tazioni di Eschimesi. Il 12 settembre la nave " Bei-
era già rientrata in Ostonda.
yvUe cause della debole attività glaciale neW arcipelago
americano, — Arnaldo Faustini ricerca le cause
debole attività glaciale nel l'Arci pelago Artico ame-
, riassumendo i precedenti studi in proposito, inda-
le distribuzioni dei ghiacciai delle regioni, le tracce
"i più vasti, la palese e crescente deficienza di atti-
ìovuta a minore precipitazione atmosferica, all'oro-
alla topografìa della regione, alla struttura gex)lo-
el suolo e alla circolazione oceanica. Concludo rac-
-dando lo studio sistematico delle due zone polari,
loca delle sensazionali scoperte ò pressocliò compiuta ;
ita umana sotto tutte le sue formo, intellettuale,
3, finanziaria, ha trovato il modo di attraversare e
*epassare distanze e confini (^he sembravano invio-
e quindi non è un audace desiderio quello di spo-
n un non lontano avvenire una conoscenza quasi
di ciascuna regione terrestre. Cosirclii!», ove si po-
0 studiare con metodo razionale lo tern> che costi-
no Tarcìpelago Artico americano, sotto i loro molte-
ispctti, comproso forse fra i primi (]uollo glaciologico,
■rremmo a gettare un nuovo e prezioso fascio di luce
tenebre che avvolgono quella parto di moivdo, daa
SuUa f<j)CfUzl(iììr Aìmimhen 089
che questi non giungevano, la spedizione, compreso ch'era
iuopo passare un altro inverno tra i ghiacci, fece ritorno
il Capo Abruzzi, dove nell'assenza del Fiala era morto il
uochista norvegese Sigurd Mhire.
William S. Champs, ca|X) della prima spedizione inviata
Ila ricerca di A. Piala, si recò lo scorso maggio a Bergen
yn la nave l^erranovaj per terminare Tallestimento e di-
i^rsi quindi, verso i primi di giugno, al Capo Flora
jlla Terra Francesco Giuseppe, dove sperava trovare
ualcuno dei 26 membri delia spedizione Fiala. Ma la
''erranova non potè spingersi più oltre alla ricerca del
LOgo di sverno degli esploratori, per le scarse comunica-
;oni trovate a Capo Plora.
Insieme con W. S. Champs si era reoato in Norvegia
dottor Oliver I. Passig, inviato dall' UflBcio meteorologico
agli Stati Uniti e dalla Società geografìca di Washington,
luesti intrapreso una seconda spedizione che dalla Nor-
egia mosse lentamente verso la Groenlandia orientale,
ove all'isola Shannon, sul parallelo 75, ò stato stabilito
.n abbondante deposito di viveri, per il caso che i membri
ella spedizione Ziegler fossero spinti dai ghiacci gallog-
:ianti verso quella parte nel loro ritorno dalla marcia
J polo.
Una nuova spedizione si armò nel febbraio lOOo e partì
lel marzo, ma le condizioni dei ghiacci a nord dell'isola
lodolfo erano peggiori che nell'anno precedente, la neve
QOlle e i frequenti spazt d'acqua libera impedivano la
narcia in avanti, sicchò dovettero ben presto retroc^odere :
1 viaggio di ritomo fu più penoso dell'avanzata, e sol-
anto per un abbassamento di temperatin^a che provocò
1 congelamento di alcuni canali, l'ardito distaccamento
»otè rivedere il quartier generale al Capo Abruzzi. La
lave di soccorso, diretta dal signor Champ, li raggiunse
l 30 luglio, li rac<^olse riconducendoli in patria, dopo due
ateri anni ch'essi avevano trascorso nell'arcipelago di
«Francesco Giuseppe.
7. Sulla spedizione Aniundsen, — Il capitano R. Amund-
en raggiunse felicemente la Terra di Re (.TUgliclmo, la
[uale, com'è noto, fu teatro della catastrofe della s[)edi-
iono Franklin nel 1847. L'Ainundsen era partito nel 1D(K)
on la piccola baleniera GijOa, di 48 tonnellate di registro,
\ con soU otto compagni, per ricercare \V poVo tcv^^^\vì!Cvìvn
areale, fissato da James Ross nel 18H1 huW^l \^^ms»c^^ ^^'
Umdiaii scientifici delle spedizioni aninriivhc 091
^— ■ I _ I m ■ Il I ■
longitudine ovest Or. La declinazione magnetica fu tro-
vata di 5^ lo' E.
10. Risultati scientifici delle spedizioni antartiche, — I
iflultati della spedizione condotta dal dott. 0. Norden-
kjoldy saranno pubblicati in gran parte a sposo dello
itato in sette grandi volumi in-4, di circa tremila pagine
omplessive, con 500 tavole, numeroso cart-e ed illustra-
loni. Il primo volume comprenderà la descrizione gene-
ede del viaggio, la geografìa, l'idrografia e la geofìsica, il
econdo la metoorologia, il terzo la geologia e la paleon-
ologia^ il quarto la botanica e. gli altri tre la zoologia.
Frattanto il Nordenskjòld, in seguito alla sua prima
splorazione nello regioni antartiche, durante la (juale
lassò due anni nelT isolotto ghiacciato di 8now Hill, a
ud delle Shetland meridionali, ha sollevato di nuovo la
[uestione "se, e in qual misura, le terre antartiche del-
'ovest debbano considerarsi come un prolungamento di-
fetto deirAmerica meridionale,,.
Il dottor AnderSson, compagno di Nordenskjòld, trovò
iella Baja della Speranza (Stretto dell' Antartic), uno
schìsto racchiudente una ricchissima fauna terziaria.
L'erudito botanico segnala, tra i resti paleontologici, co-
nifere gigantesche ed esemplari di im araucaria che ap-
partiene, egli afi'erma, al medesimo gruppo doWaraucaria
excelsisj un albero superbo, che giungo ai 60 metri d'al-
tezza e che vive neirisola di Norfolk, all'est dell'Australia.
Le condizioni di giacitura di alcune roccie della Baja della
Speranza indicano, come osserva il dottor Nordenskjòld,
che la elevazione della catena che percorre l'Antartide
dell'ovest è posteriore al Giurassico, e naturalmente si è
indotti a compararla con la Cordigliera dello Ando. 11 ri-
lievo antartico ò dunque, secondo ogni verosimiglianza,
sia una continuazione, sia un omologo della " catena ame-
ricana „.
Tuttavia con la prudenza e la circospezione propne dei
veri scienziati, il dott. Nordenskjòld non espone \m giu-
dizio assoluto sul grande problema delle relazioni [)ieislo-
riclie tra l'America meridionale e le regioni del Polo Sud,
tra queste due masse oggidì disgiunte, forse una volta
riunite, nelle nebbie dei tempi, prima delle gigantesche
rivoluzioni cosmiche sopravvenute all'equilibrio planetario,
a meno che questi fenomeni, anziché esaev^ \ìtq<\cìU\ <Ì"5ì.
brusche convulsioni orogeniche, non sieuo uww eow^^^^^\^\^L^
il. - Esposizioni. Congressi e Concorsi
per cara di L. Amaduzzi.
f.
Esposizioni del 19 Od.
.a Esposizione Valsesiana. — Prodromi bene auf^iiranti di questa
liale Esposizione furono le lodi che seppe meritarsi la Casa
Isesiana nella Esposizione nazionale del 1898 a Torino.
fa la attuazione sua ebbe origine da una idea concreta emessa
riguardo dal Comizio agrario di Varallo, deciso ad aprire ogni
ennio, nella gemma più preziosa della più severa parte della
sesia, una Mostra Agraria. E questa è la prima volta nella quale,
maniera dirò così autonoma, la graziosa ed operosa cittadina
V'arallo ha esposti, al cospetto- delle regioni consorelle, i pre-
ssi compiuti nelle arti, neir agricoltura e neirindustria dalla
He e vaga vallea, la Valsesia.
mesta valle — è superfluo forse ricordarlo — vien limitala da
t diramazioni della pittoresca giogaia del Monte Rosa. Partono,
la dalla Punta Gnifetti, l'altra dalla Piramide Vincent. Vide bene,
a pittore — scrive G. C. Abba — chi nella Valsesia raffigurò
lagine d'un corno ramoso di cervo. La Valle, dal suo mezzo
'^'ò Varallo, in su, s'eleva rapidamente verso i limiti del ghiac-
o, tutta pascoli grassi, foreste delle più forti, e dirupi. Invece
Varallo in giù s'allarga essa, e s'addolciscono le forme dei
mi. I loro proQli s'arrotondano. Giacciono essi monti come fiere
[omesticate, e la terra stessa, via via che si discende, pare dive-
a fin più gentile. Vestono le pendici bellissimi castagneti e più
prosperano la vite e il gelso che tra le piante sono di alta
liltà.
/Esposizione fu divisa in otto classi, le quali si distinguevano
a loro volta in due o più sezioni.
^a prima classe era quella delle Belln Arti, la seconda quella
le Arti liberali e della Storia della Valsesia, la terza (jnella
la Previdenza ed Assistenza Pubblica. Su di osse non possiamo
insistere; basti dire che la patria di Gaudenzio Ferrari ha pa-
e belle nella storia dell'arte moderna come in quella dell'arte
ica, è ricca di Istituti di beneficenza e di Associazioni di mutuo
<X)rso. Non poteva quindi mancare vera ed alta importanza a
$ste prime tre classi della Esposizione Valsesiana.
xrande e reale interesse suscitarono le classi IV (industrie eslrat-
Esposizioni del i.WJ 600
ricco cainpiouario di pezzi gregj^i e di complete macchine por usu
agrario; e molte e molte altre cose rendevano interessante TEspo-
sizione.
Una opportuna seziono dimostrava la attività agricola del nostro
esercito, ed era argomento di conforto por chi pensa che la istru-
zione agraria deiresercito, in un paese come il nostro eminente-
mente agricolo, non può essere che fonte di buoni risultati per
mille guise.
Altro lato educativo della Mostra veniva da una bolla raccolta
di quadri e di statue glorificanti il lavoro campestre, perdio is[ii-
rati alle fatiche ed alle gioie deiragricoltura. Opere in ile df'i mi-
eliori artisti piemontesi: di Bistolli, di Delleani, di Dalberlo, di
Biscarra, di Pollonera, di Ueycend, di Carruti, di Calderini, di
Cavalieri, e cosi via.
L'esito deirEsposizìone fu ottimo, e se fu argomento di conforto
la mostra, fu causa di riflessione e di insegnamento che giove-
ranno al nostro paese.
Concluderemo con alcune delle belle parole di inaugurazione
Iironunciate dal ministro Bava :
*^ Questo grande geniale conv(;gno di lavoratori della terra,
questa bella rassegna delle opere buone ed utili che più interessano
Tetà nostra, fatte a pie delle Alpi, rappresentano una nuova ed
insigne vittoria della virtù italiana e ci richiamano al pensiero
litri convegni, altre rassegne, altre vittorie del Piemonte, per la
ortuna e per la gloria della patria.
" Diversi i mezzi, ma eguali gli scopi e le idealità supreme.
kltre volte, in cospetto alle porle d'ilalìa vibrava nelle anime
'orgoglio ai sincere o di morire per respingere la sopra (Taz ione
li gente straniera.
" E qui giungeva Analmente il grido di dolore di tutte le •^^enti
(aliane per tramutarsi in un peana di redenzione e di libertà. VA
I Re Galantuomo era salutato padre della patria.
" Oggidì invece si raccoglie una generosa stirpe subalpina at-
orno al terzo re d*ltalia, per prove incruenti, ma non nien«j ar-
lue e fortunose, e non meno decisive per Tavveniro della nazione.
■li sforzi supremi di costanza, di sacritlci, di ardimenti sono oggi
eretti a far conquistare la patria dalFindustria, dairagricoltura e
lai lavoro italiano, e ad assicurare nel mondo al lavoro ed al-
'industria italiana la fortuna e la gloria che meritano le opt^e
aateriate di fede, di bellezza e di forza. Due grandi ideali, due
grandi problemi! „
Esposizione internazionale di elettricità a Londra. — Stette aperta
n settembre ed ottobre 1905. Vi cooperarono la Snlionnl Eli'ctri-
^al Mfg. Associalion e l'istituto degli ingegneri elettricisti. Venne
^ure tenuta una serie interessante di conferenze.
Le sezioni erano varie. Una era dedicata agli apparecchi elet-
trici domestici.
Fu in azione un impianto radiotelegrafico Marconi, ed il l'osi
Congressi del 1005 697
za indisse per il 1905 una Esposizione internazionale nella ca-
le industriale del Regno. Ognuno, dai giornali politici e setti <
lali, ha saputo dell'esito splendido di questa Móstra e dei prin-
ili elementi che lo determinarono.
i:.
Congressi del lOOò,
A prima Assemblea generale della Associazione elettrotecnica ha-
a si è tenuta a Firenze dalFS al 1:^ ottobre 1905, e vi si fecero
Tessami comunicazioni, fra le quali una veramente notevole del
L Di Pirro sui circuiti telefonici ad attenuazione costante, una
e degna di nota del dott. Scarpa relativa a ricerche magnetiche
ottiche su alcuni colloidi magnetici, ed una pure apprczzatissima
prof. Giorgi sui nuovi principi pel calcolo delle macchine elei-
he.
i*ing. Gentili fece una relazione intorno alla questione della
rma deirufficio delle privative industriali, determinando una
issima discussione che portò alla approvazione di un giusto ed
ortunissimo ordine del giorno.
* ing. Hostaìn fece una conferenza sulla " elettricità nella me-
na n» dopo di che l'assemblea fece voti perchè sieno promossi
si speciali intesi a diffondere le nozioni necessarie per le ap-
.azioni della elettricità nel campo della medicina, e diede inca-
) al presidente di invitare le sezioni a prendere qualche ini-
iva onde raggiungere lo scopo.
.*ing. Cattaui fece una comunicazione sulle connessioni elettriche
e rotaie a contatti saldati mediante acetilene.
,a standardizzazione del materiale elettrico, o come più italia-
nente si dovrebbe dire, runiiìcazione degli apparecchi e delle
:chine elettriche, dette campo ad una vivace discussione la
le condusse ad invitare allo studio le singole sezioni per un
minato parere.
soci prima di chiudere il loro Congresso fecero visite ed escur-
li allo stabilimento di Doccia, alla Centrale della Società to~
na per imprese elettriche, airofflcina Galileo, all'offlcina tram-
ria Qorenlina e alla ferriera di S. Giovanni Valdarno. Airoffì-
1 Galileo, nella sala per gli esperimenti elettrici, il prof. Arno
» una conferenza sperimentale riassumente i suoi lavori sulla
iazione di isteresi nei corpi magnelici in campi Ferraris solto
uone di correnti continue interrotte ed alternate e di onde
t zinne, r
lell'occasione di questa Assemblf»a generale venne oiTerta al
f. Ascoli una medaglia d'oro perchè seppe bene organizzare e
itanare la ben nota gita in America. E venne per acclamazione
Dinato presidente onorario perpetuo il prof. Antonio Pacìnotli.
«a prossima Assemblea verrà tenuta a Milano nel 1906.
Congrewi del 1005 701
Oongretso internazionale di Radioiogia e dì Jonizzazione. (Liegi,
, i3 e 14 settembre). — Nonostante il fine specialissimo dtà suol
ori, questo Congresso è riuscito a riunire circa trecento ade-
iti. Quindici governi di Europa, dell'Asia e deirAmerica si erano
ti rappresentare: gli Stati Uniti da sei delegati, la Francia da
altro, il Belgio, Tltalia, il Lussemburgo da due, gli altri paesi,
affna, Svezia, Olanda. Rumania, Serbia, Turchia, Guatemala, Uè-
bblica Argentina, China, Messico, Persia e Bolivia, da un delegato.
Come è noto, il Congresso comprendeva due Sezioni:
[. Sezione fisica, — a) La fisica degli elettroni, comprendente le
liazioni di natura diversa.
b) La radioattività e le trasformazioni corrispondenti.
6*) Fenomeni meteorologici ed astronomici imputabili alla ioniz-
done, alla radioattività ed alle radiazioni diverse.
[L Sezione biologica, — Le comunicazioni furono numerosissime.
Ha Sezione di hsica specialmente ve ne erano tante che si te-
iva di non potere finire nelle cinque sedute. Ma ciò fu possibile
pò* perchè mancarono alcuni che dovevano riferire, e un pò* in
nzia degh sforzi inauditi fatti dal presidente Bonchard per limi-
*e a dieci minuti la durata delle comunicazioni. Il solo elenco
Ile quali ci trarrebbe troppo in lungo. Ci limiteremo a sogna-
le la conferenza del Becquerel alla seduta inaugurale. Riguardava
naiisi delle radiazioni del radio ed alcune sue recenti esperienze.
Congresso fu seguito da una escursione ad Ostenda, da una vi-
a ai nuovi Istituti di Bruxelles, e da una visita airistituto elet-
)tecnico Montefiore a Liegi, ove il prof. Gerard fec»' una inlores-
nte conferenza sugli ultimi progressi della elettrotecnica.
Congresso nazionale di Agricoltura. — Per iniziativa della Società
gli Agricoltori italiani di Roma si tenne nel maggio in Sardegna.
concorsero la Società degli agricoltori sardi, il Comizio agrario
la Scuola di viticultura ed enologia di Cagliari, la Scuola pratica
agricoltura ed il Comizio agrario di Sassari, le (Cattedre ambu-
iti di Cagliari e di Sassari, numerose ed egrei^ie prTsone che
stituirono appositi Comitati.
Il Congresso si svolse in parte a Cagliari, ove venne fatta Tinau-
irazione, poi in Alghero, in Sassari ed in altre città dell'isola.
I temi che si discussero riguardarono specialmente le quislioni
rarie che si riferiscono alla Sardegna. E venne cosi olTerlo bella
casione agli agricoltori italiani di studiare sul luogo la questione
Ila coltura intensiva, deirallevamento del bestiame, e tutti ^'li
;ri quesiti che concernono Io sviluppo di'lla agricoltura nella
rdegna.
Vi parteoi|M) S. F. Luigi Kava, ministro d'Agricoltura, ed inter-
nnero numerosi scienziati da ogni parie d'UtvWii, ^vvìv^vòV\\\ ^\
r/co/torL Essi ebbero agio di conoscere Vi coy\CÌ!vl\qivv ^^^^xV
Aaxl'ahjo BciiùXTirtco. — LXJI. ^"^^
Contfì'f'f^si tld ìiKt:) 7m:;
Nel 1801, hn d^'tlo il Pn^s'uli^iilc il'll i So«m«'Im lìeli^n, (M';j\a!'i(. in
venti ammiratori di Urania; o^^ixi siamo in miiIc(jltantasotti\ In
soli dieci anni, osserviamo noi, rem una contiima vici'ndtnul»» co-
municazione di ardore scientilìco, è <lato possii)iIo darò ad una
associazione veramente rudimentale tale estensione : si tj pniuto
indurre tanti scienziati, stndiosi e dilettanti di tutti i l'aesi del
mondo — non pochi d'Italia — - a fare adesione al volenteroso
nucleo belga.
Perchè mai non dovrebbe essere possibile far (pialche cosa di
simile anche nel nostro paese? Perchè non si potrebbe fondare
anche in Italia una Società, che come quella IJelga, come Li ben
nota Società astronomica di Francia, raccol^ra in un fascio tutti
sii ammiratori dei fenomeni del Cielo e della Terra, e faccia largo
alla più efiicaco e seria volgarizzazione della scienza?
É una idea che gettiamo avanti, colla più forte con\inzione, che,
attuata, recherebbe utilità grande alla istruzione nazionale.
*
Il XV Congresso internazionale di medicina a Lisbona si tenne nel-
. l'aprile 1905.
*
n Congresso di ostetricia e ginecologia si inau<j:urò il |riorno
41 ottobre al Policlinico di Roma, e vi convennero numerosi i soci
della Società italiana di ostetricia \\ ginecolo<;ia.
*
Il XVIII Congresso oftalmologico si tenne a Napoli dal 10 al W ot-
tobre. Vi parteciparono 80 scienziati e si chiuse con una festa
campestre.
*
Il Congresso internazionale di idrologia si inau^mrò a Venezia il
14 ottobre, ed e «agevole comprendere qnale importanza esso pre-
sentasse per il nostra} paese che è cosi ricco di ac<iue minerali.
Congresso di dermosifilopatia. — Si è inau<,Mirato a homa il 17 di-
cembre sotto la presidenza del prof. Majocchi dell'Ateneo boloj^nese.
Conferenza oraria europea a Firenze. — NtMla prima metà di di-
cembre si sono riunite in Firenze tutte quelle persone che nello
ferrovie d* Europa presiedono alla compilazione de<(li orari e al
coordinamento delle comunicazioni ferroviario inlernazìonali, m>l-
rintento di risolvere molte, questioni importanti relative [\\ miulio-
ramento di tali comunicazioni.
Orbene le determinazioni prese dalla Conferenza furuu tali, che.
tradotto in atto, recheranno al nostro i^acse buoni vantaggi.
indart) all'unno venluro un po' di relazione sul
0 iatentazionak dnU'atmosfera tenutosi a Liegi
1 e 10 settcmitre IdO^i.
Premi aggiudicali.
ai Unosi; Prania Roala dal 1903 p«r la Fisiologia
a. — Commiisari; C. (ìolgi, P- ^ak, B. Grassi,
ini (relatore).
quattro candidati: Agostino Barbèra, Nicola Pane,
1 un anonimo, che fu definito nella relazione come
ente auormalé, priva della nozione dell'alia im-
scademia annette al conseguimento del premio e
le sue cognizioni rispetto agli argomenti ctie osa
I (feUa vita).
0 elogiata l'opera del prof. Nicola Pane, che di-
ballèriologo molto esperto; un tecnico accurato
ale risone, di un acume non comune nelle in-
dalle aue esperienze,
e assegnalo al prof. Aristide Stefani, già premialo
1 la Commiisioae dette di lui il seguente giudizio:
! prof. Stefani, provato e valoroso sperimentatore,
gruppo riguardante alcune parti della flsiolugia
rasi costituisca nel suo complesso una vera mo-
meDto, cmnenente un insieme di idee originali
sentrale e periferico della circolazione. 11 lavoro
olo per l'originalità delle rigerche e dei risultati,
Ittica con cui ha coordinato i vari fatti in un
che lutti li comprende. I lavori sul sistema ner-
1 fnmmentarì e non legali ad una dottrina bene
sono perciò meno importanti per la originalità dei
iliaii ottenuti „.
dei concorso del 1903 la Commissione cosi si
} dello Stefani:
nel loro complesso i lavori dello Stefani, la Corn-
ili dover confermare il giudizio favorevole già ol-
iente concorso, col quale per la correttezza dei
er l'originalità relativa dei risultati raj^giunti, fu
giuditio, tenendo conio sia del valore scieniiflco
lori lanri tuoi e dei suoi allievi, sia prendendo in conside-
B liniera ina vita modestamente operosa, tutta dedicata alla
Premi aggiudicati 70'
rag^amento di Uro 800 al doti. Carlo Geni, medico-reltore del-
àtitulo freniatrico di Reggio Emilia.
3.^ Sulla natura dei miasmi e contagi. Premio di lire 2500 e
sdaglia d'oro di lire 500 alPunico concorrente dolt. Adelchi Ne-
i, assistente al gabinetto di patologia generale deli* Università
Pavia.
4.^ Sulla direzione dei palloni volanti. Un concorrente. Non e
nferito il premio.
5.° Sul modo di impedire la contraffazione di uno scritto. Due
incorrenti. Non è conferito il premio.
Fondazione Brambilla. — Per chi avrà inventato o introdotto
Lombardia qualche nuova macchina o qualsiasi processo indu-
riale o altro miglioramento, da cui la popolazione ottenga un
mtaggio reale e provato. Sedici concorrenti. Premio di i.° grado
. lire 500, ad E. Balzarini di Milano, ad A. Cederna e C pure di
ìlano, ai Fratelli Pesenti di Alzano Maggiore. Premio di ±^ grado
i iire 300 e una medaglia d*oro ai seguenti: Felice Antonio Cima
C. di Rancio, Alfredo Colombo di Milano, Lazzaroni e C. di Sa-
)naOy G. Pogliani e C. di Milano.
Fondazione Fossati» — Localizzazione di un centro cerebrale.
Me concorrenti. Assegno d*incoraggiamento di lire 1200 al dot-
»r Giuseppe Pagano di Palermo.
Fondazione Kramer, — Esposizione critica dei sistemi di tra-
one elettrica. Premio di lire 4000 all'unico concorrente, inge-
oer G. Giorgi.
I premi della Società reale di Londra. — Quest*anno la Società
3ale di Londra ha conferita la medaglia di Copley al prof. Dmitri
ranovitch MendeleetT per i suoi contributi alle scienze chirnicho
fisiche; la medaglia Reale al prof. Giovanni Enrico Pointing per
suoi lavori di scienze fìsiche specialmente in riguardo alle leggi
ella graWtazione e alle teorie elettrodinamiche e della radiazione;
\ medaglia di Davy al prof. Alberto Ladenburg per le sue ricer-
[le di ctiimica organica relative specialmente alla sintesi degli al-
iloidi naturali; la medaglia di Hughes al senatore prof. Augusto
ighi per le sue ricerche sperimentali sulla scienza elettrica.
Per ogni italiano deve essere cagione di iejjitlimo orgoglio il
remio conferito al sen. prof. Righi, direttore di questo Anmahio.
. riconoscimento dei suoi alti meriti scientifìci per parte di una
ccademia come la Società Reale di Londra, riconoscinìento pel
uale l'illustre flsico è stato posto alla pari di eminentissime per-
oaalità scientiflche del mondo intero, deve tornare difatti gradi-
issima a chiunque desidera che il nostro paese perseveri a tener
Ito nel mondo il nome nel campo delle scienze.
II premio Boiyaì. — 11 Giuri nominato dalia Università del Regno
li Ungheria per il conferimento di questo nuovo premio all'autore
Iella più grande opera matematica contemporanea, decise di asse-
{Dare il premio airillustre professor Enrico Poincaré della Sorbona.
Esposizioni e Congressi che 6i farà» no 709
essor Giovanni Celoria, ring. Luigi Mazzocchi, il conte Giuseppe
IriiTelli-Serbelloni e il cav. Luigi Vittorio Bertarelli.
L'Esposizione consta delle seguenti dieci sezioni:
a) Trasporti terrestri. — Aereonautica. — Metrologia.
b) Trasporti marittimi e fluviali.
e) Previdenza.
d) Arte decorativa.
e) Galleria del Lavoro per le arti industriali.
f) Mostre retrospettive dei trasporti.
a) Piscicoltura.
h) Agraria.
i) Igiene pubblica e Assistenza sanitaria nei trasporti.
j) Belle Arti.
Tolte le sezioni sono internazionali nei limiti dei programmi,
Ilvo quella delle Belle Arti che è nazionale.
A queste sezioni, con idea veramente nobile, è stata aggiunta
na Mostra speciale degli "^ Italiani air Estero „ presieduta dall' il-
istre prof. Celoria. Nella occasione della gran Mostra non dove-
aoo difatti " essere dimenticati i tre milioni e più di Italiani clic
ivono e lavorano fuori dei confìni naturali d'Italia e che in una
olenne rassegna delle forze intellettuali ed economiche della Patria.
itta in un momento di prosperità fino ad oggi senza precedenti pel
ostro giovane paese, fosse opera altamente patriottica, e anche fe-
onda di bene per l'economia nazionale, di chiamarne partecipi le
oUettività itahane che esercitano la loro attività preziosa — mate-
ialmente e anche moralmente — fuori dei confini d'Italia. La
losira emigrazione non è più solo di braccia quale fu un tempo ;
oa comprende ingegni colti e attitudini svariate e molteplici, tali
la potersi svolgere — con onore — in qualunque campo dell'attività
maana. „
Una mostra simile — dopo un primo esperimento fatto a Ge-
tova nel 1892 con l'Esposizione Colombiana — fu tentata con sue-
esso nel 1898 come una divisione dell'Esposizione Nazionale di
dorino.
Ci duole di non potere qui trattenerci a lungo sulla prossima
esposizione di Milano^ e di non potere accennare che in modo sin-
etico ai tanti concorsi indelti ed ai numerosi premi proposti. (Vedi
éOncorsi e premi da aggiudicarsi).
Crediamo tuttavia doveroso additare ai lettori una eccellente
rabblicazione sull'argomento edita dai Fratelli Treves. e diretta,
ler il testo, dal chiaro scrittore E. A. Marescotti, per la parte ar-
istica da E. Ximenes.
Esposizione delle arti tessili. ^ A Turcoing avrà luogo dal mag-
no al settembre 1906 una Esposizione internazionale delle indù-
Mipoaizioni e Congrexii che si faranno 711
Congresso internazionale di Chimioa applicata. —Roma, 190G. —
i primavera del 1906 sì terrà a Roma il VI Congresso inter-
>nale di Chimica applicata, il quale è posto sotto Taito pa-
ito di S. M. il Re d^Italia.
ranno membri effettim del Congresso coloro che manderanno
TO adesioni al Segretario generale prima dell* apertura del
presso 0 durante il corso di esso, e verseranno la quota di
Eione Ossa di lire venti.
ranno membri danatori le persone o società che verseranno
somma di almeno lire cento.
^mbri donatori benemeriti saranno coloro che verseranno una
na di almeno lire mille.
Itti gli iscritti riceveranno una tessera personale, la quale darà
to di prendere parte a tutte le sedute, alle riunioni ed ai ri-
nenti promossi dal Congresso, di votare nelle sezioni e nel-
emblea generale e di ricevere tutti gli stampati relativi al
presso, compresi gli atti contenenti le memorie, le comunica*
, ed il resoconto generale.
Congresso è diviso nelle seguenti sezioni e sottosezioni, nelle
i i membri del Congresso potranno iscriversi, durante gli otto
ni precedenti V inaugurazione, con avviso alla Segreteria ac-
pagnato dal loro indirizzo in Roma:
I. Chimica analitica. Apparecchi e strumenti. — Presidente :
. Pietro Spica.
IL Chimica inorganica e industria relativa, — Pres.: prof. Luigi
ja.
HI. Metallurgia e Miniere. Esplosivi.
a) Metall. e Min. — Pres.: mg. Ettore Mattirolo.
b) Esplosivi. — Pres.: cav. Giuseppe Ninci, colonnello di
flieria.
IV. Chimica organica ed industrie relative.
a) Industria dei prodotti organici. — Pres.: prof. Giacomo
lician.
b) Sostanze coloranti e loro applicazioni. — Pres.: prof. Gu-
mo Koerner.
V. Industria e Chimica dello zucchero. — Pres.: prof. Vit-
) Villavecchia.
VI. Fermentazione ed Amidi.
a) Fermentazione con speciale riguardo air enologia. —
i.: ing. Mario Zecchini.
b) Industria della fecola, dell' amido e derivati. — Pres. :
. Italo Giglioli.
VIL Chimica agraria. — Pres.: prof. Angelo Menozzi.
Vili. Igiene, Chimica medica e farmaceutica, Bromatologia.
a) Igiene e Chimica medica. — Pres.: prof. Icilio Guareschi.
b) Chimica farmaceutica. — Pres.: prof. Luigi Balbiano.
e) Bromatologia. — Pres.: prof. Arnaldo Piutti.
CoìU'orsi e premi da aggiudicarsi 715
jiroposti dall'Accademia delle Scienze di Lisbona. — Per quo-
ssi consistono in una medaglia d'oro di 250 franchi da
il sui seguenti temi:
e matematiche, — I. Sviluppare la teoria delle variabili
arie sotto i punti di vista analitico e geometrico. — li. Fare
critico della teoria geometrica della curva delle superfìci
di svilupparle su qualche punto importante. — III. Studiare
oni della dinamica sotto il punto di vista dell* integrazione.
? fisiche. — I. Influenza della scoperta delle vibrazioni irre-
nelle teorie della luce. — II. Servizi resi dall'analisi spet-
lo studio della composizione delle terre rare.
■? nalurali. — I. Monografia su un gruppo animale o ve-
lia fauna o della flora portoghese. ~ II. Studio del vul-
nelle Azzorre, nei tempi geologici e nell'epoca attuale.
so di colmate ed opere private di riassetto montano. — Vo-
;oraggiare il buon regime delle ac(|ue nelle pendici raon-
[)pore di colmate del monte, di consolidamento e di siste-
doi terroni di collina e di montagna, nelle valli e lungo
i 0 ì rivi montani, nonché il rimboschimento e il rinsal-
dell'apponnino bolognese, affinchè mono dannose riescano
Ili dei terreni in pendio e meno frequenti le alluvioni
li;
i risultati ottenuti nel concorso per opere di colmate di
di condotta razionale delle acque nelle pendici montane
^cana e dell'Umbria, bandito con H. decreto 2() marzo 1891 ;
i proposta del Ministro Hava, ha bandito un concorso a
a i Comuni, gli enti morali, i consorzi e i privati pre-
della Provincia di Bologna, i quali compiano, con felice
opero:
[ colmata di m<mte;
i condotta razionale delle ncque nei torrenti in pendio;
i consolidamento delle pendici franose nelle vicinanze degli
jrsi d'acqua, strade od altre opt're pubbliche;
i imbrigliamento e sistemazioni di torrenti e rivi montani;
rimboschimenti o rinsaldamonli che contribuiscano al mi-
ime idraulico dei bacini montani,
lande per l' ammissione al presente concorso, dovevano
Tiesse al Ministero dell'Agricoltura (Divisione generalo del-
ura) non più tardi del 'M dicembre 11)05 salvo proroga.
30 di acquicoltura. — Vicine pubblica in un decreto mini-
he stabilisco le nonno por il concorso a premi indetto
♦rreio 27 aprih» iWì nell'intento di dilfondere e inci»-
racquicoltura in acque dolci.
ÌQII. - Necrologia scientifica del 1905
per cura di L. Auadi'zzi.
kBAME (G. H.), (v. p. 633).
iBBE (Eraesto), nacque ad Eisenach il 23 gennaio 1840. Studiò a
a ed a Gottinga laureandosi in quest'ultima Università con una
; suirequivalente meccanico del calore. Dopo avere insegnato
' qualche tempo a Francoforte sul Meno, si stabilì a Jena ed
rcitò la sua libera docenza in matematica, fisica ed astronomia,
beandosi più specialmente ad un corso sulla teoria degli errori.
iango tempo e largo spazio ci vorrebbe a dire dell'opera sua
* il progresso della teoria e della tecnica degli strumenti ottici.
Buno può disconoscere questo alto impulso, nessuno che anche
* modeste osservazioni abbia dovuto o debba ricorrere all'uso
piicroscopi.
ìlbxandeb (Claudio), (v. p. 633).
kMATi (Amato), (v. p. 632).
ÌNDBE>iv's (Edmondo), (v. p. 633).
)abtsls (Max), (v. p. 633).
Jastian (Adolfo), (v. p. 633).
ftBAUsiiArsEN (Lodovico, (v. p. 633).
tescHER (C. E.), (V. p. 633).
Bbbtelij (Timoteo). Gran cuore, distinto e sa$race scienziato, sa-
ntole e maestro esemplare; ecco come potrebbero riassumersi
buone doti di questo compianto liarnabita. Egli era nato a Do-
Tia, ed è morto nel Collegio fiorentino della Querce la mattina
6 febbraio 1905, salutato dalla venerazione, dalla stima e dal-
tetto di quanti lo conobbero di persona, e di quanti seppero co-
cerne Tanimo puro attraverso ai suoi scritti.
folto e molto assiduamente e pazientemente lavorò nel campo
Qtifico, in ispecie nel campo geodinamico. Basti ricordare il
noto e diffuso tromometro.
i occupò anche di critica storica. Da tempo studiò la questione
^invenzione della bussola, concludendo che se fu un amalfitano
aprirla, non fu Flavio Gioia, il cui nome nacque da equivoco
autori.
Necrologia menti fica del 190,) 705
Il Giacomelli era tale esempio del veccliiu silvano dotto 0 miti-
irmeote disciplinato, quale sarebbe pur desiderabile che molti imi-
isserò e su cui facciamo voli che si modellino i neoliti forestali.
Noa curante del disagio, agguerrito a qualsiasi clima, lo si ve-
èva più che settantenne affrontare lunghe escursioni in terreni
er la malasia malsani 0 salire alpine erte, ripidissime. Di indole
rhtetta e diritta, consapevole della retta funzione della disciplina,
ra indulgente verso il novellino inesperto, inesorabile 0 senza ri-
aardi per il pertinace a)lDevole. Gli è che egli conosceva nei mi-
imi particolari tutti i graai, tutti i doveri della carriera, avendola
acomiociata alunno a Venezia, seguita a Vallombrosa, maestro di
oatematiche, e terminata in Roma, l'residente del Consigliu Fo-
estale.
Giuliani (Carlo), (v. p. 633).
GiuiTiiB (Siegfried), (v. p. 63i).
Gbrniiard (R.), (v. p. 63i).
Gravier (G.), (v. p. 634).
UiMLY (C), (v. p. 634).
Jacottet (E.), (v. p. 634).
Lkfèvre (A. P.), (v. p. 634).
LlNDENKOML (A.), (V. p. 634).
Magrini (G. B.), (v. p. 633).
Mahlo (E.), (v. p. 634).
Makaroff (0.), (v. p. 634).
Massenet (Luigi). — Era capo interinale della Missione francese
per la misura del grado nella Repubblica dell' Ecjuatuiv.
Usci dalla Scuola Politecnica nel 1885, 0 dopo aver passati dicci
•nni in Artiglierìa, passò al Servizio ^eo^^ratìco nnlitare. Fu inca-
ricato di estese operazioni geodetiche in Francia ed in Algeria e
ipiiiidi divenne capo della Sezioni; di Geodesia n<;l Servizio geo-
grafico deirindochinn. Ivi stette due anni a determinare gli ela-
miti di una immensa rete di triangoli estendeiitesi su più di
-SOOO c^ilometri lungo la catena dDisale che va dal ronchino alla
CodDCina attraverso TAnnam.
Ritornò in Francia nel i9U4 e riassunse il comando di una bat-
tela, ma dopo poco fu posto alla testa della Missione dell'Equatore
b sostituzione dei capitano Maurain.
^Egli cominciò immediatamente la detenninaziime della diH'erenza
U longitudine fra le stazioni della costa e quella delle Cordigliere.
'on potè però terminare il lavoro perchè colto da febbre tifoide
he lo condusse alla tomba a Cuenc^i il l.'^ ottobre 1!M).^.
Hedlicott (Enrico Benedetto), geologo distintissimo, che si or-
CI pò più specialmente della geologia dell'India.
Necrologia menti fica del 1905
731
fidale dei sessi; della origine della specie, dei costumi della ron-
ine domestica e di molti altri argomenti.
Dedicò gran parte della sua attività alla astronomia ed alla fisica
nrestre.
Con De La Rive, L. Soret ed A. Perrot fondò nel ÌHdi Timpor-
iBle ''Société génevuise pour la construction des Instruments de
bysiqoe „.
Torres Campos (R.), (v. p. 636).
Watbrmeyer (I. C), (v. p. 636).
WissMAMN (von), (v. p. 636).
Zibglbr (Guglielmo), (v. p. 636).
Indice alfabetico
PRINCIPALI KOMI DI SCIENZIATI CITATI IN QUKSTO VOLUME (1).
iie G. H., 633.
Ernesto, 718.
ni, 366.
al LJiigi, 680.
o A., 190, 217.
3-Sch0nberg,369.
3ht, 96.
i (P. Guido), 69.
pà Roberto, 629.
pz, 154.
ti Amato, 632.
io A., 93.
sson, 691.
e WS Edmondo ,
•
riim K., 92.
vvski H., 58.
:., 179.
n, 164.
ri Eduardo, 665.
r (von), 708.
3ri C, 306.
rd, 3, 10.
^Is Max, 633.
ìan Adolfo, 633.
net A., 333.
li, 145.
imi Luca, 700.
'ot Paul, 267.
rich A., 6.
645.
;lli (P.) Timo-
632, 718.
hauscn Lodovi-
633.
Betagh, 394.
Bezold(von)W., 43.
Biagi, 882.
♦Bichat E. A., 719.
Bieler, 175.
BiflFen R. II., 206.
Binaghi, 395.
Biscaro, 145.
Bollinchx H., 448.
Bonardi E., 285.
Bonjean, 137.
BonoroUi Guido, 653.
Borzi, 225.
Boule, 669.
♦Bredichin T. A., 633.
Brentari Ottone, 638.
Breyedal, 128.
Briem, 218.
Brizi U., 215.
♦Cancani Adolfo, 632.
Caron, 198.
Caruso G., 197.
♦Casali Adolfo, 719.
'"Cassani Pietro, 719.
Castelli, 254, 256.
Cavazzani E., 321.
Celoria, 45.
Ornili V., 21.
Circra (R. P.j, ijij.
Charabot E., 323.
Charcot, 692.
Cbardonnet (do), 424.
Cbatelier (Le), 442.
Chreticn, 91.
Chuard, 239.
Claisse, 366.
(^hen E., 163.
*Coillard Francesco ,
633.
Comanducci, 155.
Comet, 363.
Crémieu V., 82.
Csorhati, 218.
Cuboni, ^27.
Guguillère, 402.
Cvijic J., 643.
Czapek P., 324.
Davis H. S., 87.
De Forest, 118.
Degrully, 229.
Delage, 175.
Delebecque A., 640.
*Dclpino Federico,720.
Denning, 708.
De Pascalis G., 382.
Desjardins, 389.
Dewar, 133.
D'Ippolito, 209, 214
Duaime Enrico, 42.
Diicceschi V., 279.
Diick\vorthL.H.,335.
Dufour E., 62.
Durante, 395.
Dussorre C, 175, 191,
192.
*Duttou J. Everett,
721.
Edebohls, 407.
Eredia F., 45.
♦Errerà L6o, 721.
ono (la ag.:^iing:6rsi i nomi gi& messi per ordine alfabofleo nell'elenco
ovetti d'invenzione, da -pag. i^fì a (f2D. — I nomi se^^nati con * indicano
e morte entro l'anno.
\SNUARIO sciBXTinco, — XLII.
«l
Indice alfabetico
735
>, 202.
, 186.
a V., 233, 238.
Buffilio, 655.
Icin S. P., 653.
9, 14.
in, 20.
in, 0. A., 338.
ko, 167.
r, 199, 232.
lii., m9o.
iìAugustx>,725«
ing W. H., 1, 7.
A., 311, 322.
Raoul, 447.
fDi), 697.
,mour Emilio ,
tino A., 51.
T., 231.
.ré H., 82, 707.
ng G. E., 707.
ci G., 325.
it, 239.
nak S., 323.
MorrowA.,379.
r Alfredo, 725.
inti Luigi, 106.
i M.. 327.
t E. 252, 253.
iroli A., 176.
148.
g, 153.
ini Carlo, 398.
, 229, 236.
is Elia, 635.
13 Eliseo, 627,
, 727.
^mer, 631.
180.
Reynaudi Carlo, 639.
♦Ricci Vittore, 638.
Ricco A., 60.
♦Richthof en Ferdinan-
do, 727.
Righi, 101, 104, 707.
Rio Manuel E., 680.
Rochaz de Jong, 373.
Roozeboom Bakhuis,
164.
Ross F. E., 15.
Ross R., 632.
Rotch Lawrence, 47.
Rubens, 88.
Sacco Federico, 638.
Sansone A., 210.
Sarasin, 51.
♦Savorgnau di Braz-
zà, 632.
Scarpa, 697.
Schander, 232, 239.
Schaudiun Fritz, 379.
Schiaparelli, 20.
Schneider, 201.
Schroeter C, 329.
Scott D. H., 339.
Sebelien John, 188.
Segale, 139.
Shamel A. D., 222.
Sharpe, 371.
Shaw P. B.r 89.
Silvestri Filippo, 233.
Soncini, 149.
Spencer W. C, 671.
Standing, 337.
Stefani Aristide, 705.
Stefanini A., 103.
Stodel G., 273.
Stoklasa Julius, 178.
Stoll 0., 632.
Stoltz F., 168.
♦Struve (von) Otto,
729.
♦Swan R. 686.
♦Tacchini Pietro, 633,
728.
Tammann, 166.
♦Tannery Paolo, 729.
Teisserenc de Bort ,
41, 47.
Thorner W., 95.
♦Thury Marco, 729.
Tizzoni G., 384.
Traube J., 85.
Trowbridge J., 124.
Tuccimei G., 295.
Ugolini U., 328.
VaUot H., 629.
Verworn E. M., 297.
Vincent, 377.
Vivier (du), 425, 433.
Vogel, 179.
Wachter W. 632.
♦Watermeyer, 636.
Weber H., 94.
Weeney, 383.
Weir Mitchell, 357.
Wesenberg, 378.
Wesley, 22.
Willard Gibbs J., 162.
Wilson H. A., 96.
Windisch, 265.
♦Wissmann ( von), 636.
Wohltmann, 189, 201.
Wolterck, 196.
Wolz, 653.
Wrigbt, 125.
♦Ziogler Guglielmo,
636.
NDICE DEL VOLUME
ASTRONOMIA
del rrof. O. Oelorla
r<^ttoro del II. Osservatorio astronomico di Milano.
memorabili nei
dei pianeti Sa-
Giove. Il IX sa-
li Saturno. Sua
iiza dal punto di
imot^onico. Pag.
e X satellite di
•vi satelliti del
Giove. Satellite
L. Questioni che
uè loro si con-
opposizione sua
.Canali di Mar-
bi intorno alla
i Aregrafia. Fo-
ca n ali di Marte
1
9
10
18
5. Burrasche solari. Le
grandi macchio solari
del 1905. Oscillazioni
dell'intensità delle ra-
diazioni solari. Proba-
bili variazioni periodi-
che della forma del Sole
(con 3 incisioni.) Pag. 22
6. La eclisse totcìle di Sole
del 30 agosto 1903. Co-
rona solare e fotografie
sue a Sole non eclis-
sato. Spedizioni astro-
nomiche. Risultati ot-
tenuti (con S inciaioni^
fi delle quali in testa al
volume.) 29
rEOROLOGIA E FLSIOA DEL GLOBO
del Prof. Zi. Amadnzzl in Boloj^rna
e dol Prof. V. Monti in Roma.
paratura nelle
^ioni deiratmo-
di ghiaccio ed
10 del freddo in
:ioni fattt* nella
degli alisei e la
le (Iella esiston-
:ontraliseo . .
ni di livello dei
) radioattività
proveniente da-
gli strati profondi del
suolo 48
40 6. CJli Annali dell'Ufficio
Centrale di 3Ietoorolo-
gia e di Geodinamica. 51
41 G. Luci crepuscolari e cer-
chio di Bishop. Alone
intorno a Venere, Ca-
nigou (con 7 incisioni) . 63
45 7. L* origine solare dello
* perturbazioni del ma-
gnetismo terrestre (con
incisione) • . . • t 63
Indice del volume
741
STORIA NATURALE
del Dott. UffOllBO Uffollnl
Professore di Storia Natnrale nel R. Istituto Tecnico e nella U. Scuola
d'Agrricoltnra di Brescia.
Biologia oenebale e Zoologia.
1. Per una teorìa fisico-chi-
mica della vita. (Le so-
stanze colloidi e la bio-
logia) .... Pag. 273
3. Il problema biochimico
delPevolnzione . . . 279
3, Una nuova dimostra-
sione deir ereditarietà
dei caratteri acquisiti. 285
i. Per l'evoluzione e per
la scienza 288
S. Variazioni in peso e rin-
novamento dei tessuti
negli animali in le-
targo 298
). Studi suirencefalo . . 305
7. Spigolature entomolo-
giche Pag. 309
8. Varietà zoologiche . .317
Botanica.
1. Formazione e funzione
di alcune sostanze nelle
piante 3jfl
2. Saggi di tisiologia e bio-
logia vegetale . . . 325
3. Saggi di titogeografia . 331
Paleontologia, (teologia.
Mineralogia.
1. L'origine delTuomo . . 335
2. Varietà paleozoologicho
0 paleotitologiche . . 337
3. Varietà geomineralo-
giche 341
MEDICINA E CHIRURGIA
del Dott. Alessandro Olerloi
Medico Consulente dello Stabilimento "Le Terme « di Milano
del Dott. Egidio Seoohl
Chirurgo primario all'Ospedale Maf^giore di Milano
e del Dott-. Smesto OavAZza in Bologna.
IIEDICINA.
L Le glandole ipertensive
o organi cromaffini. . 348
i. L^antagonismo fra la fun-
zione dell'ovaio e la fun-
zione della tiroide . . 351
). La sindrome miotonica 352
ft. Ereatosi emotiva con-
giuntivale 355
3. L'arto fantasma negli
amputati 357
3. Cromidrosi o maschera
nera 358
7. Tubercolosi. Le porto di
entrata della tuberco-
losi 359
B. La guaribilità della me-
ningite tubercolare. . 866
9. L'opoterapia tiroidea
nel rachitismo . . . 307
10. La nitroglicerina o tri-
nidrina nella terapia
delle malattie vasai i . 308
11. Stadio attuale della ra-
dioterapia nel cancro e
in altre malattie. . . ivi
12. Cura del mal di mare
coiratropina . . . .371
13. Vaccinazione a luce
rossa ivi
14. La fototerapia dei ta-
tuaggi 372
15. La lotta contro lo zan-
zare ivi
IG. Le infezioni da ostriche 374
17. Significato del ìmcìUus
Ttutice del voUnne 74 S
■---•-
9. La spedizione di Erland 2. Osservazioni sulla costa
NordenskjOld • . Pag. 681 orientale della Green-
VI. — Ogeàkia. landia . . • . Pag. 686
1. La popolazione delPAu- 3. Alle Spitzberghe . • . 687
strai ia 682 4. Sulle cause della debole
2. L*epoca glaciale in Au- attività glaciale nelPar-
stralia ivi cipelago artico ameri-
3. Esplorazioni neirAu- cane ivi
stralia ivi 5. Spedizione E. Peary. . 688
4. Flora delPOceania . . 683 g. Alla ricerca della spedi-
3. Esplorazioni nella Nuo- zione Fiala-Ziegler. . ivi
3. ^\?t??e1i'cercli; silllè ^^ ^- l"ÌÌL?'^^"^'"' ^' .«n
isole Coralline ... ivi mundsen 689
7. Nuovo vulcano nelle 8. Spedizione nell'Hudson 690
Samoa ivi 9. L'isola Laurie nelle Or-
B. Gli abitanti delle Nuo- cadi australi . . . .ivi
▼e Ebridi 685 io. Risultati scientifici delle
VII. — Regioki polabi. spedizioni antartiche • 691
L. Esplorazioni islandiche 685 11. Spedizione Cbarcot . . 692
ESPOSIZIONI, CONGRESSI e CONCORSI
per enra di L. Amadnszl.
l. Esposizioni del 1905 . 698 4. Esposizioni e Congressi
^. Congressi del 1905 . • 697 che si faranno ... 708
3. Premi aggiudicati . . 705 5. Premi da aggiudicarsi. 713
NECROLOGIA SCIENTIFICA DEL 1905
per cura di Zi. Amadnzzl.
(Pag. 719).
idice alfabetico dei principali nomi di scienziati citati in
questo volume • . 733
INDICE DELLE INCISIONI.
Astronomia.
Eclisse solare del 30 agosto 1905 in testa al volume
ide macchia solare del 2 febbraio 1905 (fo-
grafia airOsser?atorio di Moudon.) . . . Pag. 24
isco solare e la macchia del 16 luelio 1905 25
nacchia solare del 16 luglio 1905 (Dal Bol-
lino della Società astronomica di Francia) 26
. Il disco limare si inoltra su quello del
le (fotografie prese a Milano da L. Comerio) 81
Meteorologia e fisica del Globo.
55
hio di Bishop osservato a Philippeville
.lineria) 57
Fasi successive dei raggi crepuscolari os-
rvati ad Uccie 59
'tto schematico dei raggi crepuscolari osser-
iti ad Uccie 60
3moTìo ottico delPatmosfora 64
. Carta dei terremoti italiani del 1905 . . 72-73
78
Fisica,
82-102
Elettrotecnica.
124rl32
Ingegneria civile e Lavori pubblici.
e una perforatrice Brandt prepara i buchi
r lo mine 413
Dreccia del Sempione 413
'Ata d(»l trenino inaugurale all'imboccatura
Iselle 416
tsL del trono all'imbocco di Briga. . . . 417
egneria industriale e Applicazioni scientifiche,,
.I3a456
fr
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