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Full text of "Annuario scientifico ed industriale"

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ANNUARIO 


SCIENTIFICO 


ED    INDUSTRIALE 


Anno   XT.  11-1905 


Luci  crepuscolari  e  cerchio  di  Bishop 


r>9 


iim  cielo  privo  di  nubi,  tranne  (.'ho  in  prossimità  del- 
iBonte. 

Wla  prima  sera,  il  fenomeno  ebbe  due  fasi,  che  sono 
assiramente  rappresentate  dalle  due  fig.  16  e  17. 
29  ottobre  il  fenomeno  venne  osservato  alle  10,45  e 
nò  diro  che  l'apparizione  sua  fosse  in  qualche  maniera 
tanca  ed  immediata,  giacché  alle  10,42  non  si  aveva 
la  traccia  di  fenomeno  crepuscolare, 
fig.  18  ne  rappresenta  schematicamente  l'aspetto. 


Orizzonte 


Orizzonte 


ì  17.  Fasi  successive  dei  raj^gi  crepuscolari  o.ssorv;iti  ail  roi'Io. 


o  fu  scritto   sulle  cause  intimo  delle  lu'i  eropusoo- 

-aordinarie  e  del  cerchio  di  T^ishof).  K   «|in'st(»    An- 

j)otò  a  suo  tempo  registrare  ideo  vario  o  sorii  di- 

>rin<.ipali  ipotesi  si  ridussero  riniiliiionto  «i  duo:  una 
ta  su  una  influenza  diretta  dolio  cenoii  vu Iraniche 
e  sullo  alte  regioni  dcli'atmosftM'u,  od  un'altra  invo- 
una  particolare  condonsa/iono  del  va|M)r  ar<juoo 
erico  o  vapor  acciuco  provonionlo  dalla  eruzione 
Ica  in  minutissime  particollo. 
t>nj  dopo  qualche  tempo  i)ro valere  la  seconda  ipo- 


Noi  eli»"'  sappianìo  <|uant()   fuin'sla    sia    <iii{a    per 

itorio    Vesuviano    m-Ii;'    ].)()leva    (^ssim'o    unico    nel 

l'atrijTUii  i'orrovia   elettrica,  non    abluamu    l)i«)^no 

stare  la  sincerità  colla  quale  auguriainn  al   1^.  C'i- 

alia  Scienza  un  i^iudizioso  intervento  del  (Jov(»rno 

^lo  in  questa  faccfMida,  rlio  i»uò  decidere  della  vita  o 

»rte  della  nuova  importantissima  vedetta  scitmtitìca. 

3S0  Stilare  di    quest'anno   lui  mostrato  al)l)astanza 

.  questo  ÀN^UAiao,  ])ag.  iStj)  di  quanta  utilità  può 

nuovo  Osservatorio  delPEbro  altrettanto  sapion- 

diretto  come  no  furono  sagaceinonto  orgauizzat-e 

sezioni,    porchò  il  nostro  augurio  sia  senz'altro 

o  da  tutti. 

* 

>vo  Osservatorio  di  Barcellona,  che  presto  fun zio- 
fini  ti  vament<3,  ò  princìpalmento  Osservat<^rio  Astro- 
ma  puro  ha  una  buona  seziono  rnetoorologica  o 
Esso  ò  dovuto  sopratutto  airiUuminato  raeccua- 
ìl  compianto  Don  Camillo  Pabra,  primo  marcheso 
a,  0  si  chiamerà  appunto  Osservatorio  "  Pabra  „. 
lirono  però  anche  i  figli  suoi,  e  la  Deputazione 
alo  di  Barcellona  largì  una  forte  somma  per  l'ac- 
li  un  grande  cerchio  meridiano.  Un  bell'esempio, 
rebbe  essere  imitato  dalle  consorelle  specialmente 
è  stato  poi  dato  dalla  Giunta  municipale,  col  lar- 
000  peseUis  (circa  30000  lire),  per  l'acquisto  di  una 


Il  terremoto  Calabro  76 


on  mancano  nemmeno  in  questo  argomento  discrepanzo 
^bastanza  forti,  spiegabili,  oltre  che  folle  ragioni  dianzi 
itan?,  anche  colla  diversa  natura  geologica  del  suolo  nello 
ifferenti  località.  Qualche  osservatore  assegna,  p.  e.,  alla 
cessa  una  durata  di  70  minuti  secondi,  il  che  è  forse  un 
K)* troppo;  qualcun  altro  invece  scendo  a  10  o  V2  minuti 
e-^on  li;  i  più  danno  numeri  compresi  tra  :?0  o  ''\0  secondi, 
solia  maggior  parto  dello  relazioni  si  parla  di  duo  o  tre 
icosse  siKvossive  a  intervallo  brevissimo  Tuna  dall'altra, 
5  si  at^cenna  al  fatto  che  l'ultima  fu  la  più  forte. 

Variazioni  rilevanti  si  notarono  nella  temperatura  e 
nella  jìortata  di  molto  fontane  e  sorgenti,  ed  ò  notevole 
il  fatto  che  alcune  di  questo  variazioni  ebbero  luogo 
parecchie  ore  prime  della  scossa.  Cosi,  secondo  una  comu- 
nicazione dell'Osservatorio  di  Roggio,  persone  degne  di 
fwie  riferirono  che,  avendo  bevuta,  alle  ore  *V^  [/.^  del  7, 
acqua  della  Fontana  dei  pesci,  abitualmente  freschissima, 
la  trovarono  tiepida.  Similmente  a  Sambiase  aumentarono 
onsidere  voi  mento  la  temperatura  e  la  quantità  dello 
uqu»'  minerali  dello  stabilimento  di  Cataldi,  e  zampilli 
li  ar<iue  nerastre  scaturirono  lungo  il  torrente  Bagni. 
>i.-ì  j.ure  in  una  vallo  dei  dintorni  di  Tii-iolo  comparve 
.ina  scaturigine,  e  ancora  perdurava  il  giorno  Vi  ottobre, 
nMiiKMito  in  cui  il  relatore  scriveva  della  cosa.  Xiunero- 
•issimo  poi  sono  U»  notizie  di  sorgenti,  una  volta  j)()vi'ris- 
iirnc,  che  si  diedero,  dopo  la  scossa,  a  giltar  acqua  al)- 
)on'ìante,  <li  altre  già  ricche  subitamente  iin[)overito.  d'altre 
incora  curiosamente  deviate. 

Nulla  di  preciso  si  può  dire  intorno  a  ♦'ll'ctri  niagiiclici 

IH-oclotri  dalla  scossa.    In    (iualcho    ufTlcio  tcloM:rii(i'-o  rug.» 

'Iella  hussola  entrò  in  rapida  rotazione,  ma  ii«»n  ò  iinjìru- 

bahile  'ho,    piuttosto    che    d'un    fenomeno    ma'^nelif-o,    ^^j 

tratti    del    somplico    effetlo    meccanico  del  ierirnit)io.    l  n 

oa<o  che  fece  il  giro  dei  giornali    fu  qtn^llo  osservato  dal 

sijxiìòr  Alatteo  Pirondi,  sotto-ispettore  forestale,  in  un  bo<( .» 

pn^sso  Polia,  alle  1?  del  giorno    che    j)re(e(leite  la  sco^>a. 

^>|)Crando    egli    un    rilievo  e  servendosi   triin    Lronionietio 

munito  d'una  bussola  a  cerchio  gra<lualo,  jrli  ucradde  ad 

tiii  corto  istante,  di  notare   nelTapo  un  rapidissimo  luovi- 

iiìonio    d'oscillazione    in    sf.nso    rrrfir.(il>\  per  modo  che  le 

punt4-;  V>att.evano  alternati vanìent<.^  contro   il   coperchio   di 

v«'tru.  L'osservatore  esclude  la  possihilità  di  scosse  esterne, 

masti  può  sempre  domandare  se  pro]»rio  una  periiu'bazione 

<iel  campo  terrestre  poteva  essere  capace  di  un  tale  effetto. 


)  1905)  esse 
che  il  30  ob- 
Ke  sentire  a 

Q  in  Calabria 
delle  ore  14 
altre,  quelle 
2,  fortissima 
e  2  del  Ifi  ed 
mtita  in  Ca- 
del  18;fortH 
Ilo  st^so  18, 
il  6  ottobre. 

«mbre  ai  ve- 
a  Riviera  di 

che  fu  piut- 
ertita  anche 
plica  al  senti 

alle  ore  0  V* 


iiotniclio  (ìa- 
interessano, 
rito  ditlla  Ilio- 
ciò  che,  pur 
li  tutto  Io  ri- 
iltima  eclisso 
orvazioni  già 
brevemente, 
fatto  poi  p.13- 

— w  aiiojAiut  u>  ^i^-aai   luiuiiu  a>i|ou..uu  i^mu... 1(1(1  itorìc,  SOb- 

bene  l'andamento  del  barometro  apparisse  indubbiamente 
infiuenzato  dal  passaggio  dell'ombra  della  lima. 

Orbene,  le  osservazioni  ultime  hanno  portato  a  conclu- 
<Ws  per  nosauna  o  per  debolissima  influenza.  Cosi  a  Co- 
tantaiu,  H*  De  La  Vaulx  e  J.  Jaubert  hanno  notato,  che 


■rondo  alcuni  BOltanto  dei  numerosi  corpi,  che  formarono 
[getto  di  studio  diretto  del  prof.  Righi  Questi  estese  lo 
le  ricerche  anche  a  corpi  non  conduttori,  come  lo  zolfo, 
ilendosi  dell'artificio  di  rirestire  il  disco  di  zolfo  da  lui 
lato,  con  una  sottilissima  foglia  metallico. 

Questo  artifìcio  à  perfettamente  legittimo,  in  quanto  ohe 
I  stesso  prof.  Righi  veriScò,  che  l'aumento  dello  spessore 
■1  corpo  colpito  dai  raggi  p,  aumenta  la  carica  negativa 
tie  in  un  dato  tempo  il  corpo  assumo,  e  che  quando  il 
wpo  è  in  forma  di  sottilissima  foglia,  la  carica  da  esso 
equistata  ò  sensibilmoiite  nulla. 

Avendo  esaminati  dirorsì  sali  il  prof.  Righi  trovò,  che 
i  emissione  di  raggi  secondari  ora  giandissiina  |>or  quelli 
ella  cui  molecola  esistono  corpi  semplici  a  peso  atomico 
lavato.  Il  che  sombra  provare  che  la  relaniono  constatata, 
ta  emiasiono  di  raggi  secondari  o  peso  atomico,  non  6  son- 
ibiiraente  modificata  dal  fatto  della  combinaiiìono  chimica. 

XXV.  —  Infiitema  deìle  sostfinze  inattive 
sui  potere  rotatorio  dei  glucosio. 

A.  Milroy  ha  trovato,  che  il  potere  rotatorio  del  glucosio 
1  soluzione  acquosa  aumenta  col  l'addiziono  di  acidi  o  di 
Icooli,  e  diminuisco  coU'addiziono  di  basi  e  di  fenoli.  I  sali 
eutri  possono  aumentare  (Ca  01^,  K  Aa  0-,  ....\  diminuire 
wrace,  Hg  CI.,-..),  o   non  cambialo  (Mg  SO,,  Fé  Clj....) 

potere  rotatorio. 

XXVI.  —  :S'«t  fondamenti  delia  spettroscopia  celeste. 

Ci  duole  che  l'indole  di  questa  pubblicazione,  e  una 
arta  ristrettezza  di  spazio,  non  permettano  di  riferire  in 
Ipdo  couTflnionte  le  considerazioni  e  lo  conclusioni   che 


IM  gravita  t  mnuttaaia  uni  menof  109 

uto  ottenere  per  manoanza  di  tempo,  por  ìrnpodimenti 
<lecoIari  o  por  altro  ra};ÌonÌ? 

)rbeiie  1  rjsulcati  ilolle  ospcricnzo  sono  stati  favororoll 
I  seconda  intorpi-eta/.iono,  «'Osi  (.ho,  i^i^sontlo  por  tal 
do  semplificata  la  natura  ticl  fon'irnctio,  si  jmò  con  una 
aplico  ijiotesi  compJoinontarG,  alla  quale  con  dÌ8|iiacore 
1  possiamo  con  veniente  monto  aecennaro,  far  riontraro  la 
esazione  dei  fenomeni  prodotti  dalla  sbif^ionatura  nol- 
■bita  della  ordinaria  teoria  molecolare  dol  ni;i<.'nctiamo. 
.1  Mazzetto  ha  studiato  anche,  noirultitno  suo  lavoro 
luto  alla  luce,  le  Tarìazioni  ma<;nelÌclio  prodotte  sul 
FO  8t.i<;innato  a  bassa  tcmp<!ratura  da  dcoltiii'o  a  tem- 
rature  successivamente  crescenti. 

Ed  ha  studiato,  in  confriiiito  colle  varianioni  della  suscot- 
ita  o  del  magnetismo  residuo  pndotto  dalla  stagiona- 
ra,  quelle  del  magnetismo  susseguente. 


XXVIII.  —  La  gravità  è  infltiematn  iltl  ihkszo? 

È  nf'tii  la  quisliono  da  tempo  posta  sulla  natura  della 
■za  di  (Ti-avità.  Parecchi  hanno  corcalo  di  suiliiliro  [mt 
i  sperimentalo  3>',  comi'  lo  forzo  oloUriclni  e  iniirnctichi', 

gravila  è  trasmessa  dal  nii'z.io   ed   inlluciiKata  da  esso 

f(U;ilchc  modo. 

IjO  osaei-vazioni  di  f..  \V.  .Viistin  o  C.  IS.  Tliwin-j:  colla 
l;m''ia  di  torsione  del  lìnya,  nonché  .|ii-Ue  eli  Lan^cr 
n  sf.-re  d'argento  sospeso  mediante  fili  di  nìtuvAn,  hanno 
iciiiti  non  poca  inecrtezi-.a  sui  loro  risultiiti  nosriilivi. 
Sc-ondo  la  leuge  di  Newton,  l'aUriiziono  è  nulhi  all'in- 
rno  di  pforo  cave;  se  por  i'on-icguonz  i  si  circLindanii  di 
're  'avo,  lo  sfere  di  una  hilancia  di  lorsimn',  si  può 
■pfcnro  qualo  ù  la  loro  iiifluenjia  sidia  iizioni'  di'viiitrico 

sfore  e.st-criori  senza  elio  la  loro  aUraziom'  jirojiria  mo- 
ìclii  quella  che  si  <love  studinro. 

Basandosi  au  questa  nozione  il  pri>f.  \.  Klcincr  ha 
to  ossorviizioni,  le  quali  hanno  condono  a  aia'iilire,  che 
mexzo  non  eacrrita  influenza,  o  se  mai  una  influenza 
(3S0  che  insignificante  sulla  gravitazione. 

T..  A. 


Tcìe-ff  rafia  saiza  filo  115 

el  q\iale  fra  rantcnna  o  la  comunicazione  colla  terra 
ito  l'uno  dc«rli  avvolgimenti  di  un  trasfoi-FTiatoro 
Taltio  avvolgimento  del  quale  fa  i)arto  del  circuito 
toro  o  risonatore.  L'accoppiamento  neiruno  come 
Lio  caso,  può  essere  più  o  meno  stretto,  ossia  le 
zioui  generato  nel  circuito  oscillatore  della  staziono 
Mtenuì  posso!io  agire  con  maggiore  o  nn'nore  inton- 
\\  circuito  radiatore  della  stessa  stazione.  Un  accop- 
nto  ri^^t^ctto  ò  opportuno  quando  si  tratta  di  omet- 
K'ilo  spazio  quelle  grandi  (luantilà  di  energia  richic- 
r  la  trasmissione  di  segnali  a  distanze  molto  grandi, 
e  p»:'r  la  sintonia  è  meglio  che  raccopj)iamento  dei 
ti  in  rapporto  fra  di  loro  sia  meno  ristretto,  allinchò 
illazioni  prodotte  nell'uno  ne  destino  delle  analoghe 
tro  circuito  soltanto  nel  caso  che  i  due  circuiti  ab- 
cioi  i)eriodi  d'oscillazione,  se  non  perfettamente  iden- 
Imono  poc'o  differenti  Tuno  dall'altro, 
tale  guisa,  ancorché  l'antenna  di  una  stazione  rice- 
dovesse  diventare  sede  di  oscillazioni  sotto  raziono 
do  di  un  peiiodo  ahjuanto  dill'erente  dal  suo  i)criodo 
io,  (juoste  oscillazioni  forzate  e  j)er<iò  dcholi  o  rafù- 
nt«"'  smorzale,  non  possono  agire  eflìr-acemonte  sul 
tu  risonatore  accoppiato  con  (jueiraiitcìiiìa.  La  sin- 
5u/,:one  o<:gi  ])uò  dirsi  ottenuta  al  punto  (he  una 
)!:o  ricevente  n«)n  raccoglie  i  scanali  emessi  per  mezzo 
fl»\  il  cui  periodo  differisce  soltanto  di  4  o  ò  [).  e.  dal 
'lo  suo  |)roprio. 

turahnento,  ])er  giungere  a  questo  risultato  occori'e, 
a  (.Mpucità  e  l'autoinduzione,  da  cui  (lii)cnde  il  i)e- 
'  oscillatorio  di  un  circuita»,  si  possano  determinare  e 
are  a  volontà  per  ciascuno  di  (questi  circuiti,  ed  oc- 
'  altresì  che  si  sia  in  grado  di  determinare,  per  le 
elio  giungono  ad  una  stixzione  ricevente,  il  |)eriodo 
'alorio  o  la  lunghezza  di  (lueste  onde.  Mentre  il  primo 
3  si  raggiunge  con  opportuna  variazione  del  numero 
b"tliglie  di  Loiila  o  delle  spire  «lei  rocchetti  inseriti 
"^l'f  rircuiti,  per  Taltro  scopo  si  lianno  ap[)areechi  spe- 
zia i  quali  citiamo  quelli  di  Slahy,  di  Ddiiitz  e  di 
^''  •%  rome  il  più  recente,  il  cumometro  di  T^'leming, 
fHìovole  i)er  il  fatto,  che  la  risonanza  fra  h;  onde  da 
'•^l'o  0  rappai'ccchio  di  misura    si  rivi?la  coirillumina- 

*  tli  un    tubo  a  gas    rai'efatto,  conteiuMite    preferibil- 
^  <lel  neon,  uno  di  quei  gas  che  esistono  in  pìccolis- 

•  quantità  nella  nostra  atmosfera. 


;on  un  nondiilloro  isolatd  a. ino 
ilo  Oli  nluipno  C'inivalonle  a  qui 
odo  d'osci lla/ioiic  ili'l  fìisti^ina. 
di  questo  S'-^niTC  sono  o^s,'i  adi>[ 
ipagnia  todt-sra  di  tcle.iirafìa  boi 
fvato  la  coinunicaaioiic  colLi  ter 
mpiaiiti  radiotologralici  dei  (^ran 
itruttura  rnotallii'n  in  l'oiitatto  co 
dizioni  [larticfiliirnipiite  favorevol 
nazioni  di  terra  forma  invece,  JI 
metallica  di  dimensioni  adatte,  : 
no  al  suolo  dal  quale  però  ò  isol 
to  oscillatore  o  risonatore  in  un  | 
lo  col  quale  comunica  l'antenna, 
iato  il  contrappeso  elettrico  di  qu 
elettricisti  inglesi,  Duddell  e  1 
>  misure  suU'eSicacia  relativa  d: 
ircuiti  trasmettitori  e  ricevitori, 
olti  casi  la  comunicazione  colla 
.ulta  con  un  conduttore  di  capac 
apitano  Wildmann  riferisce  nell'J 
.zìoni  create  nell'Alaska  sopra  t 
o  durante  quasi  tutto  l'anno,  li 
fu  attivissimo  e  funzionò  perf 
erturbazioni  elettriche  nell'atraoi 
elle   regioni,  e  benché  nell'una 


ruzione.  Il  primo,  sul  Tìoino,  a  Viijifvano,  titilizzeri 
to  di  18  m.  con  un'erogazione  di  30  m',  e  l'altro 
IdB,  a  Trezza,  utilizzerà  uu  piccolo  salto  di  8  m. 
>  ni*  d'acqua. 

Iti  continui  prof^resai  nella  costruzione  di  impianti 
uovi  impianti  ohe  ranno  eseguendosi,  danno  ai^- 
to  di  vera  soddisfazione. 

fa  piacere  ìl  sentire  che  pooo  tempo  fa  la  Società 
>chimica  di  Roma  ha  commesso  alla  Ditta  Oodda 
triosctii,  Pinzi  e  0.  una  grandiosa  centrale  per  l'uti- 
one  del  Pescara,  composta  di  quattro  uniti  di  2800 


(UUUUUl 


1  lulia. 


,  che  sono  fra  le  più  potenti  finora  instal- 


nor  proprio  nazionale  ò  molto  bene  soddisfatto  anche 
trasmissione  elettrica  fra  Oromo  e  Noinbro,  perchè 
;03tituiace   la  prima   trasmissione  europea  a  40000 

rifiuarda  una  quantità  media  di  onurKÌn,  ed  una 
za  assai  breve  (di  ZI  chilomutri)  misurati  lungo  la 

od  ò  por  la  co:ttituzioiie  sua  un  esempio  dì  scmpli- 

di  perfezione. 

non  funzionamento  di  questa  linea,  entrata  in  azione 
i  qualche  tempo,  mostra  la  opportunità  dell'adozione 
'alta  tensione,  che  mentre  non  nuoce  alla  economìa 
tle  della  installazione,  non  presenta  perìcoli  maj^orì 
•Ili  elio  si  hanno  colla  tensione  media,  o  non  l'icliiede 
re  maggioro  attenzione. 


-  Aiiriira  ilt'fle  pro/irietà  /e>TOiiia(rnelìche  tU  %A 
fiilta   coti    melitllì   non-    iiìa;}i't:tiei. 


Apli  sliidi  tlcirilnislor,  Starle,  Hniipt,  (ìumiich  siiq 
sto  loglio  veramrnto  iiiioi'os.siiiili,  si  ò  ajrRimito  un  iiiv. 


sc/jd  lega  NH 


ipiuto  con  due  anelli   urenti   la   costìtuziona 
questi  prospetti: 


2.*  Anello 
Mnngaaesc .    .    .    0,1800 


die  trovansi  indicati  por  la   lega  N.  I  nelle 
.,  4'-.'  o  43,  sono  di  per  loro  stessi  erideatò* 


> 

/ 

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■■m 


'S 


'  di  rndqneUzzazione  ?  di  /.eriueT.. 
della  kqa  N'J 


loppa  calore  e  la  massa  si  riscalda;  se  non  si  abbassa 
«fiòudraente  la  temperatura,  l'acqua  messa  in  libertà 
Ha  prima  fase  entra  in  reazione: 

CaO  .  Ca<^{''.  H,0  +  HjO  =;  Ca{OH),  +  C»<::^p.  H,0 

n  corpo  Oa<n|   .  HjO  sarebbe  il  vero  agente  d'imbian- 

imeato. 

L'azione  prolungata  del  cloro  sul  Ca(OH)j  darà  luogo 

a  reazione  seguente: 

C»(OH),  +  SCI,  =  ac*<:°p.  H^  +  CaO  .  Ca<^f^'.  H,0  +  H^ 

In  presenza  d'una  quantità  d'acqua  sufficiente,  questo 
condo  corpo  si  dissocia,  conformemente  alla  seconda 
uazione,  e  l' idrato  di  calcio  messo  in  libertà  reagisce  di 
lovo  secondo  l'equazione: 

ÌCa(OH)j  +  7C1,  =  6Ca<^p.  H,0  +  CaO .  Ca<2i^' .  H^O  +  H,0 

Si  vedo  dunque  che  si  forma  sempre  in  proporzione 
escente  la  combinazione 

Ca<gf'.HaO 

IO  è  il  Toro  agente  d'imbianchimento,  mentre  il  com- 
)Sto  intermedio 

CaO.Ca<2P.H,0 

ene  man  mano  decomposto  dall'acqua  per  fornire  nuovo 
rato  di  calcio,  capace  di  dare  ancora  del  cloruro  di  calce 
m  un  eccesso  di  cloro. 

Teoricamente  non  si  dovrebbe  dunque  ottenere  che  il 
rimo  composto,  cioè  il  vero  cloruro  di  calce,  o  per  lo 
leno  una  mescolanza  in  cui  questo  corpo  fosse  contenuto 
I  proporzione  grandissima.  Ciò  non  avviene  in  pratica, 
robabilmente  perchè  si  impiega  idrato  di  calce  solido  e 
arche  il  vero  cloruro  di  calce  ricopre  ed  avvolge  il  com- 
osto  intermedio  impedendoiie  la  decomposizione  conVaQi\a&. 


1         I         I         I 

0  mi  risultati  di  queste  ricerche  gli  autori  creàonti 


m  un  loewuu  tmumiiwiinuu  inwumi  a 


ale 

scili 
eset 
3iù 
>l.  - 
10( 
ietà 
lerc 


eo         ti» 

e  .ossidato  d&  acido  Teratrioo  e,  per  Boisaidne  don 

tmetilammina. 

er  azione  di  joduro  metilico   e   soda   alooolioa  bl 

raailliaa. 

er  riscaldamento  con  soda   causUoa   distilla   me- 

la. 

er  azione  del  oloruro  di  olorobenzoUe  si  ottiene 

Ito  triclorobenzoilico  della  composizione:  GaH,oOiK 

I^Gl)},  ciò  ohe  dimostra  la  presenza  di  tre  gruppi 

i. 

ndu'^e  alla  conclusione  che  l'adrenalina  à  un  d&* 

^lla  pirocatechina  od  ortodiossibenzolo  e  precisar 

3Te  avere  una  delle  due  seguenti  forinole: 


C,H^OH),.CE<»g_-'j"^ 

lon  fu  ancora  possibile  una  scolta  definitìTO,  ma 

.  prima  sembra  più  probabile. 

i  scelta  per  giungere  alla  siatesi  della  adrenalina 

:iposCi  amni   fu   ora   la   seguente.    Si   partì  dalla 

opirocatectiina: 

CsHjiOH), .  CO  .  CHjCl 

ione  della  metilammina  si  ottenne  la  inetilammi- 
irocatechina  : 

i";Hg(on)j .  co ,  ni, .  NH .  cu, 

nnola  come  SÌ  vede  non  differisce  da  una  di  quelle 
per  la  adronaliiia  elio  por  contenere  un  gruppo 
1  invoco  di  uno  alooolico  secondario  o  che  dovrebbe 
er  ridiizione  fornirò  la  adrenalina  stessa. 
icl  corpo  e<l  i  vari  omologhi  preparati  dallo  Stolz 
Itali  tati  vamento  la  stessa  azione  fisiologica  della 
i!i,  0  por  riduzione  si  ottengono  da  essi  corpi  che 
nioUi  di  ipiesta  hi  accostano  ancora  di  più. 
<  dunque  Infondat-a  la  speranza  che  in  un  avve- 
.  lontiitio  [Kissanu  l'ipmdnriii  sinteticamonto  tutti  i 
oi'ga  nettar  apici. 


:i 


*ono  ancora  resi  noti  i  risultati  di  tutto  Ir  c^spe- 
iiitraprese  in  Italia  collo  colturt^  (1(^1  Mooro.  Solo 
IO  che,  in  una  coinunicaziorio  fatta  alla  l\(\uia  Aoca- 
ji  Agricoltura  di  Torino,  0.  Mattirolo  o  AI.  Soave 
riferito  intorno  ai  risultati  ottenuti  nell'iinpiogo  dei  u 

"  Moore .,  nella  coltivazione  dei  i)i.sclli  e  d(4  tri- 
Essi  si  servirono  per  le  loro  esperienze  sia  di  ter- 
rp-ini,  nei    eguali  cioè    non    si   ebbe   mai    indizio  di 

di  leguminoso  (sabbia  silicea   del   Po,  e   terra  da 

ricavata  alla  profondità  di  :i  metii  dalla  superlìcio 
*eiio  circostante),  sia  di  terreni  già  assoggettati  allo 
oltivazioni.  Le  prove  si  fecero  e  in  vaso  e  in  cam-  • 

Tralasciando  per  brevità  i  dettagli  dello  esperienze 
«remo  a  riassumere  i  risultati  di  esse.  Le  colture 
)re,  secondo  i  citati  sperimentatori,  hanno  influenza 

si  usino  nei  terreni  vergini,  nei  quali  cioè  non  sia 
tUi  coltivazione  di  leguminose  e  in  pari  tempo  non 
)  leguminose  (del  tipo  che  si  vuol  coltivare)  allo  stato 
o.  L'associazione  dei  bacteri  Moore  alla  concimazione 
re  ottimi  risultati  la  prima  volta  che  si  coltivano 
nato  leguminose  in  un  terreno, 
iperienze  istituite  dal  conto  F.  Salvadego,  presidente 
dacato  agricolo  di  Cavarzore,  per  incarico  della  Fo- 
no dei  Consorzi  Agrari,   confermano  pure    i  buoni 

1     /^Vtrk     oi     Y«nnn/\     rlnllA     /%rilfii'»»n     /"Irti      Afl/-v/-v»»rv      t  »-»       4-/'*»»»»rkf\  t 


Concmazioni  ed  nmììiendamenii  187 


Iscoiio  di  azoto  (faggio  rosso),  ovvero  si  arricchiscono 
poco  (pino,  abete  bianco),  ma  in  niun  jcaso  avviene 
ita  di  azoto. 


doti.  Hii^O  Fischer  (Jouniul  filr  Landirirlschaft)  si  l'  oc- 
lo  dello  studio  (\(AV Azotohacin'  Cliroococcum  il  quale, 
j  il  (JLostridium  PastcHrianinn,  fìssa  l' azoto  atinosfe- 
dii*ettarnento  senza  il  sussidio  di  alcuna  simbiosi.  Dallo 
ricorche  egli  concludo  che  per  il  suo  sviluppo  VAzot't' 
r  ha  assolutaniento  bisogno,  fra  le  diverso  sostanze 
itive,  di  notevoli  quantità  di  calcio,  quantunque  possa 
re  anche  in  substrati  poveri  di  calce.  L'eccesso  di  que- 
love  esercitare  probabilmente  un'azione  si>ecìale  di- 
I  da  una  semplicemente  nutritiva,  ed  è  probabile 
debba  ricercarsi  nella  nota  proprietà  della  calce  di 
riro  la  formazione  dell'humus,  poiché  le  sostanze  unii- 
costituiscono  secondo  Kcinzc  un'ottima  sorgente  di 
Dnio  per  l'Azotobatterio. 


1\'.    —    Cffuriimizioni  c'I  tiiniìU'mìaìnt'ntL 

Mllstiiuio  Agrario  di  Gembloux  da  parecciii')  («Mupo 
•eseguono  degli  studi  sulla  migliore  ntl^zzaiiinir  drl. 
le,  e  recentemente  si  sono  ott-enuti  d»M  lisultati  rlu» 
iamo  utile  riportare.  Le  esporienz<*  iiiti'apn\^p  iiiira- 
)  a  stabilire  il  valore  fertilizzante  delh^  Irci  e  delle 
e  dei  diversi  animali  sottoposti  ad  un  regime  <liirc- 
e:  così  per  esempio  dei  bovini  a  razione  di  inanlcMii- 
to  ed  all'ingrasso.  Risultò  dal  complesso  delle  rictM'clic 
il  letame  di  animali  bovini  all'ingrasso  è  più  ricco  in 
ci  pi  fertilizzanti  che  non  «j  nello  «li  Ijovini  u  razione  di 
.t^nimento;  però  l'azoto  nel  caso  di  bovini  all'ingrasso 
la  nella  maggior  parto  nelle  orine,  mentre  negli  altri 
ìpartisf.-e  quasi  egualmente.  11  contrario  avviene  per  la 
issa,  di  cui  sono  relativamente  più  ricche  le  feci  dei 
ini  all'ingrasso  che  non  quelle  dei  ])ovini  sotto  l'altro 
me.  L'anidride  fosforica  in  «lese  assoluta  è  noie  vol- 
ile aumentata  nel  letame  di  bovini  all'ingiasso;  in 
umbi  i  casi  jyerò  la  massima  quantità  si  ritrova  nelU^ 
,  Ciò  che  va  principalmente  oAseivato  è  che  il  \elau\e 
bovini  ail' ingrano,  più  ricco  in  ])iincipì  fortilVAzat\t\, 


•t:. 


fróunt  di  preparazione  dei  concimi  195 


■HÉitaito  All'ordinaria  molitura  un  procedimento  di  cot- 
■Ma  a  vaporo  sotto  forte  pressione^  che  senza  dar  luogo 
■M  altri  inconvenienti  oliniincrebbo  quello  testò  ricordato. 
Ha  caldaie  del  diametro  di  circa  'l  metri  e  lunghe  15  metri, 
Hi  introducono  delle  cassette  montate  su  ruote  che  si 
Kiempiono  in  precedenza  di  scorie  non  macinato;  chiuse 
fauindi  ermeticamente  le  caldaie^  vi  si  immetto  e  mantiene 
■per  ore  2  V^-d  del  vapor  acqueo  alla  pressione  di  8-9  atmo- 
Bhre.  Trascorso  tal  periodo  di  tompo  si  aprono  le  caldaie 
ni  il  contenuto  delle  cassetto  si  porta  su  crivelli  oscillanti. 
mLm  parto  passata  attraverso  il  crivello;  che  se  non  è  già 
HMotta  in  farina  è  faoilmento  polverizzabile,  viene  traspòr- 
nfta  per  mezzo  di  elevatori  entro  macine  ove  si  completa 
Wm  polverizzazione.  Le  scorie  Thomas  così  trattato  non 
HMano  luogo  al  solito  polverìo,  non  si  rigonfiano  e  pos- 
Bpoo  quindi  conservarsi  per  molto  tompo  nei  sacchi  anche 
Hliranto  un  lungo  tragitto  per  mare.  Ricerche  apposito 
Houio  dimostrato,  che  il  tonore  delle  scorie  in  anidride 
MMfiuìca  totale  e  solubile  al  citrato,  si  mantonne  il  mede- 
nino  prima  e  dopo  il  trattamento. 
t  Neirestato  1904  si  eseguirono  colle  nuove  scorie  delle 
^«Bperienze  di  concimazione  sull'avena,  il  grano,  le  patoto, 
[  H  barbabietole  da  foraggio.  In  causa  della  siccità  straor- 
l  dinaria  le  esperienze  fallirono  e  quindi  non  se  ne  potorono 
trarre  deduzioni  :  sembra  però  dalle  osservazioni  che  si  fe« 
cero  duranto  la  vegetazione  che  le  scorie  trattato  col  nuovo 
metodo  abbiano  lo  stesso  valore  concimante  delle  altre. 

Le  spese  di  preparazione  delle  nuove  scorie  sarebbero 
poi  notovolmento  inferiori  a  quelle  che  oggidì  si  rendono 
necessarie  per  raggiungere  colla  semplice  molitura  la  desi- 
derata finezza. 

Un  altro  inconveniento  che  presentano  le  scorie  Thomas, 
quello  cioè  di  non  potor  essere  mescolate  con  solfato  ani- 
-monico  perohò  in  questo  caso  si  avrebbe  svolgimento  di 
ammoniaca  con  perdita  di  azoto,  donde  la  necessità,  vo- 
lendo somministrare  1  due  concimi  al  terreno,  di  darli 
separatamente,  è  stato  felicemento  eliminato  da  una  ditta 
tedesca,  la  quale  metto  attualmente  in  commercio  un 
-nuovo  matonaie  conoimanto  preparato  con  scorie  Thomas, 
èon  solfato  ammonico  e  con  calce  di  defecazione  delie 
minerarie.  Il  nuovo  concime  oontiene  8  per  100  circa  di 
tnidrìde  ibsforìca  totale,  quasi  tutto  solubile  nel   citrato 


VII.  -  Storia  Naturale 

del  Dottor  UaoLuio  Uoolini 
di  Storia  Naturale  nel  R.  latitato  Tecnico  e  n(»lla  R.  Scuola 
d'Agricoltura  di  Brescia 


Biologia  generale  e  ZooLotJiA. 

I.  —  Per  una  teoria  Jisico-chimica  della  i^iia 
(Le  sostanze  colloidi  e  la  biologia), 

ben  noto  che  al  Graham  si  devo  la  distinzione  fra  U^ 
nze  colloidi  e  le  cristalloidi,  uno  studio  comparativo 

quali  egli  intraprendeva  già  fin  dal  1850.  Né  man- 
di  balenare  alla  mente  di  quello  scienziato  che  Tin- 
te delle  proprietà  delle  sostanze  colloidi  avesse  ad  of- 

qualche  nesso  con  i  problemi  dei  fenomeni  vitali: 
he  egli,  dopo  avere  definito  lo  stato  cristalloide  coinè 
ftato  statico  e  lo  stato  colloide  come  uno  stato  diiui- 

emetteva  la  supposizione  che  "la  sostanza  colloide 
se  essere  la  sorgente  della  forza  che  opera  nei  fono- 

della  vita„. 
aonchò  lo  studio  dei  colloidi,  nonostante  l'impulso  del 
ani,  fu  quasi  completamente  trascurato  e  come  disde- 

>  dai  biologi  per  circa  una  quarantina  d'anni;  giacche 
negli  ultimissimi  tempi,  dopo  aver  assistito  agli  splen- 
risultxiti  conseguiti  nelle  scienze  naturali  mercè  Tin- 
izione  dei  metodi  della  chimica  fìsica,  la  fisiologia  ha 

►  con  Taccorgersi  deirinteresse  grande  che  olire  i>er 
questo  nuovo  campo  di  studi. 

Stodel,  nel  suo  scritto  I  colloidi  in  biologia  (Bevue 
ifique)y  presenta  un  quadro  abbastanza  vasto,  e,  por 
mza,  efficace,  del  nuovo  indirizzo  cosi  impresso  ìijlìIì 
i  biochimici,  indirizzo  il  quale  sembra  destinato  a 
•ire  il  problema  della  vita  come  un  caso  di  apphea- 
)  delle  proprietà  deììe  sostanze  colloidi. 

unttrAMfO  Mcaatrrrrco,  ^  XUI.  \^ 


*' 


uttali  sulle  /'dazioni  ili  jiareiitrld  fni  'il.ì  anìinali 
ite  mediante  te prei:ipiliite  (('ojyresso  thìi Angociniionc  bri- 
^  per  t'u'-aniamento  delle  Scienze),  lioii  con  |y  studio  di 
reazioni  del  sangue. 

no  alcune  conclusioni. 

a  basedel  modo  di  comportarsi  del  sangue,  l'A.  dimostrala 
£la  fra  l'uomo  r  gli  antropoidi,  —  relazioni  più  lontane  fra 
e  i  cercopìtecidi,  —  un  vìucolo  ancora  più  basso  fra  queste 
ie  e  quelle  del  N'uuto  Mondo.  I  lemuriani  non  hanuo  coi 
;i  più  stretti  rapporti  che  con  gli  altri  mammiferi.  I  cetacei 
le^no  con  gli  ung-ulati;  i  rettili  con  gli  uccelli.  Vltima,  '•" 
Urna  importanza  :  lo  studio  del  sangue  dell'echidna  non  mi 
ine  di  parentela  fra  questo  animale  e  gli  altri  mammifi 

della  origiae 
selezùme  tett 

la   r- 

Aead 
llcui 

ione 
idei 
bere 
mini 


lOme  nota  preliminare  un  ^gpio  di  sludi  mila  Jlo- 
Uapiante  bresciane  {Commenùiri  dell'Ateneo  di  Breiàa), 

na  parto  di  questo  Hggio  ai  occupa  4ella  fiorUura  tn  ra^ 
U  varituitmi  termometriche  e  pluvioMetricke  dell'anno,  e  ne 
le  i]  maaBimo  numero  delle  ipecie  all'inìiio  dell&  florìtnn 
loggio,  mentre  il  Dnmen)  masBiino  delle  specie  in  flora. 
iìigao,  e  ohe  ai  ha  per  Tarie  piante  una  riflorìtun  antan- 
1p  si  vede  che  l'auteai  delle  piante  breiciane  si  suo- 
anno  seconde  ana  curva,  parallela  a  quella  delle  medie  ' 
ire  mensili   e  lopratntto  a  quella  delle  medie  plo^te 

<nda  parte  comprende  studi  speciali  sulla  fioritura  di  at- 
te, come  Crocut  bifiorui,  Dianihus  earthusianorum,  &tnh 
'ea,  eoe. 

andioBo  parallelismo  stabilisce  G.  Flammarion  tra 
zìoni  d'attività  del  sole  ed  i  fenomeni  periodici 
.a  terrestre. 

uà  memoria,  Il  sole  e  la  natura  (BulltUn  de  la  Sociéti  aeiro- 

Frante],  VA.,  espone  una  eerìe  di  osgervazioni  condotto  per 
trentennio  e  relative  all'epoca  della  fioritura  e  della  fii- 

di  alcuni  alberi,  segnatamente  ippocastani,  traccia  le 
itive  e  le  confronta  con  quelle  delle  mnccliie  solari  nello 
lodo  di  tompo:  e  trova  che  l'andamento  di  tutte  le  curve 
fo  e  parallelo,  in  guisa  che  la  precocità  o  la  taidivitA 
logia  vegetale  ai  ha  rispettivamente  nel  periodo  massimo. 

delle  macchie  solari. 

la  conclusione,  a  cui  crede  poter  giun^ro  l'À.,  che 
na  corr<>taziane  certa  fra  le  variazioni  d'attiviti  del  sole 
nenì  periodici  della  vita  terreatre,  e  che  il  sole  manda 
e  all'epoca  di  massima,  che  a  quella  di  minima  „  delle 
Le  quali  non  rapprese n te rebhero  punto  una  diminuzione 
s  emissivo  dell'astro. 

IWi^ito  di  biologia  ve^^tale,  una  splendida  pubbli- 
si  è  iniziata  l'anno  decorso:  Leliensijeschichte  der 
(amen  Mitteleuropas  (I.'lmer,  Stuttgartl,  autori  0. 
-,  E,  Loew  e  C.  ScTirooter:  nella  quale  tutto  le  sue- 
ono  consideratFt  ad  una  ad  una,  e  di  o;^nuna  s  il- 
tutte  le  fasi  o  tutti  i  fenomeni,  che  o.fl'ro  la  sua 
itanica,  dalla  germinazione  alla  morte.  K  un'opera 
i,  che  riempio  un  vuoto,  e  sogna  una  tappii  che 
nemorabile  nella  storia  della  botjinira, 
.mo  una  memoria  originalo  di  L.  Montemartini, 
fisiopaiolorfia  vegetcUe  (^Atli  dell'Ialituto  Botanico  d^- 


I  oracetti  fanno  esposti  amplamonta  Dell'anno  deoonn 
likt,  nal  ano  teritto  ;  Le  origini  delle  forme  e  deBa  vita, 
lalla  Some  tden^fime,  e  ribaditi  poi  da  H.  Fiéran,  boUs 
t»,  nell'artloolo;  Un  nvovo  aepelto  della  lotta  dd  mee- 
ìel  vitalietHO:  la  plamclogia.  Notiamo  del  rosta,  por  n- 
orica  fedelti,  che  {;ià  nel  1904,  tenta  tanto  oniaiao, 
ira  rinscito  ad  ottenere  qualche  coea  di  simile  a  quoto 
BDuto  il  Burke,  cioè  una  generaiione  o  ptendogenerÀ- 
anea  di  eobi,  dalla  materia  morta,  sotto  l'azione  pert 
di  bario  radìoatttTo  o  no.  Ha  anche  questi  organiunf 
iniimi  riesdoao  coman^ue  sotto  l'isterpretaiions  dal 


nell'anno  decorso  non  si  è  delineato,  per  quel 
imo,  alouD  nuoTO  indirizzo  nella  scienza  dei  oqrpi 
,  sarebbe  però  spuntato  questo  pallido  orepu- 
tenderebbe  a  gettare  una  nuova  luce  sugli  osouri 

confini  fra  i  grandi  imperi  della  natura,  fa- 
oprirs  le  forme  organoiai:  non  più  minerali, 
a  organismi,  esse  segnerebbero  un  passaggio  fra 
(uesti,  colmando  la  lacuna  finora  esistita  fra  il 
eli'anorganologìa  e  quello  della  biologia. 
)pena  un  crepuscolo  f 


//T  gìanthììe  ljkTtrnsin'  n  ortfanì  cvontaffìni  349  t 


'  . 


j 


)tto  il  nome  di  jtarajanjll,  i  (juali  jìer  lui,  come  *. 

r  lo  Stilliiig,  sono  piandolo  u  yecrezione  interna.  * 

)  su  la  base  di  questi  studii  o  d'altri  mono  imi)or- 
può  ogf?ì  ammettere  come  verità  anatomira  dio 
iito  il  simpatico  centralo  e  periferico  dei  verbo- 
i  scaglionata  una  serio  di  organi  essenzialmente 
i  da  ammassi  di  cellule  detto  cromaffìniche,  lo 
no  più  0  meno  intimam'ìnte  connesse  agli  elementi 
o  ai  vasi. 

e,  cos'è  dunque  la  cellula  cromaflìne,  cosi  di ITusa 
mismo?  Per  lungo  tempo  questa  questione  ò  ri- 
enza  risposta.  Ma  oggi,  specialmonto  grazie  ai  la- 
rrrynfeltt,  la  struttura  istologica  e  di  conseguenza 
iualitii  morfologica  della  cellula  cromafTine  ò  defini- 
ti? chiarita. 

Uulo  cromaflini  sono  elementi  di  forma  variabil- 
ìoliedrica,  accollate  le  uno  alle  altre  a  formare  tra- 
opii oliali:  costituiscono  con  la  loro  riunione  dello 
!  elio  sono  simili  per  struttura  ai  corpi  lutei  ovarici, 
possiedono  un  ricco  reticolo  nervoso.  Per  questi  ed 
fattori  morfologici  —  ai  quali  non  accenniamo  per  '*| 

—  si  può  pertanto  diro  che  da  un  punto  di  vista 
gico  puro  le  cellule  midollari  dello  ca|)siiIo  surre- 
ainrniferi'  e  le  cellule  dei  paragangli  rientrano  in 
a  e  medesima  categoria,  (luella  delle  cellule  a  sucre- 
ìttriìa, 

a  individualità  morfologica  è  inoltre  dimostrata  da  -i 

monti  e,  in  primo  luogo,  dalle  reazioni  istocliimicho. 
oltre  alla  reaziono  colorante  particolare,  le  cellule 
ini  presentano  una  seconda  reazioni»  specifica  (co- 
le  grigioverde  pallido  in  contatto  con  percloruro  di 
a  (pialo  ò  comune  (Vulpian)  alla  sostanza  midol- 
lle  surrenali. 

10,  V'ha  una  sostanza  la  quale  presenta  essa  puro 
Olii  presentate  dalle  cellule  cromafrme;  è  (picsta 
illna  di  Takamine,  che  esiste  precisamente  in  un 
cr )mafnne,  la  sostanza  midollare  delle  ghiandole 
li.  Takamine  ha  visto  che  la  sua  atlrenalina  rispon- 
lla  reazione  di  Vulpian  <  porci,  di  ferro  .  Mulon  d'al- 
.0  ha  const^itato  che  se  si  lascia  cadere  una  goccia  di 
uzione  d'adrenalina  in  un  ])o'  di  liquido  del  Miillor, 
va  un  precipitato  bruno  abbondante.  In  terzo  luogo 
:)One  una  soluzione  aquosa  di  adrenalina  a  vapori  di 
smico,  si  può  vedere  al  micros<;opio  che  o«:;i\\  \ùce^Av\ 


Li 


Starììo  attuale  thiln  rfulloicmpia  uri  aincro  309 

IO  completi  e  permanenti.  Inoltro  c^li  presentò  tre 
Lflotto  da  cancro  del  seno.  Nella  prima,  che  si  può 
•aro  comò  guarita,  si  trattava  di  una  recidiva  in 
ie,  con  ulcerazione:  Tulcerazione  ò  cicatrizzata.  Nello 
le  maiale  si  tratterebbe  solo  di  un  miglioramento, 
ito  cho  i  focolai  ulcerati  presentano  ora  una  ten- 
piccata  alla  cicatrizzazione.  In  tutti  e  tre  i  casi  la 
.  prodotto  la  scomparsa  dei  dolori,  ciò  cho  già  per 
tuirebbe  un  vantaggio  assai  notevole, 
ger,  in  base  aires[)erienza  sua  personale,  è  di  opi- 
he  nei  cancri  del  seno  raziono  curativa  dei  raggi 
1  non  possa  esercitarsi  ad  una  proibnilità  maggiore 
i.  :  a  conforto  della  sua  opinione  egli  prchenta  dei 
ti  microscopici  fatti  sui  tumori  in  corso  di  cura, 
che  lo  riguarda,  egli  non  ottenne  mai  la  guarigione 
,a,  ma  ha  constatato  costantemente  la  scomparsa 
;)ri. 

stesso  ordine  di  idee  parlano  Haret  o  Bouchacourt 
igii,  che  applicarono  la  radioterapia  a  tre  casi  di 
del  collo  deir  utero,  ottenendo  un  miglioramento 
e  senza  che  però  si  possa  parlare  di  guarigione. 
:s-Schònberg,  lo  speciaHsta  di  Amburgo,  inventore 
odi  di  radiodiagnostica  dei  calcoli  renali,  comunica 
rvazione  di  sarcoma  muliilobato   del   carnio,  volu- 

cho  scomparve  completamente  colla  radioterapia: 
'oiezioni  fotografiche  mostravano  il  tumore  all'ini- 
3i  diversi  periodi  della  regressione:  infine  il  paziente 
assolutamente  guarito,  ò  presentato  alTass^Miiblca. 
oliigemiith  comunica  il  caso  di  una  malata,  ch«i  fu 
por  cancro  al  seno  e  in  apparenza  guarita:  ella 
a  i)erò  dello  infiltrazioni  nello  ghiandole  del  l'ascella. 
non  si  può  parlare  finora  di  guarigione  completa, 
atti  suesposti  —  che,  trattanclosi  d'  una  questione 
>rtanza  essenziale  dal  punto  di  visi  a  pratico,  non 
no  di  riprodurre  piuttosto  largamente  —  risulta 
ancri  della  pelle  (epiteliomi)  devono  ritiMiersi  gua- 
dila radioterapia,  sicché  già  ora  ([uesta  va  conside- 
me  il  metodo  curativo  di  scelta,  perchè  rende  inutile 
ento  chirurgico.  Invece  nei  cancri  dei  tessuti  pro- 
lon  esclusi  quelli  del  seno,  i    successi   della  radio- 

sono  ancora  troppo  incerti  perchè  si  modifichi  la 
\oxì(t  della  cura  chirurgica;  come  prima,  an(^ora  oggi, 
losi  di  essi  dev'essere  fatta  il  più  pit^sto  j)ossibile.  allo 
\  permettere  rasi)ortazione  precoce:  soltanto  i  e a^v 

WARIO  eOEXTtFlCO,  —  XLIJ.  1\ 


Vaccmazione  a  iure  mafia  371 


»ndanza,  sì  comprende  corno  all'applicazione  del  radio 
onsoguiro  prima   o   poi   la   scomparsa  del  focolaio 

resistenza  ec<50zionalo  del  fermento  autolitico  ai 
el  radio  non  è  senza  analogie;  anzi  in  un  campo  di 
iffine  R.  Lépine  e  Baulud  avrebbero  constatato  che 
del  radio  non  solo  rispettano;  ma  anzi  aumentano 
a  doirenzima  glicolitico. 

te  ai  tentativi  di  ap])licare  la  radioterai)ia  a  ma- 
lverso dal  cancro^  essi  in  questi  ultimi  tempi  fu- 
numerevoli.  Nessuno  di  essi  tuttavia  diede  risultati 
ri,  I  risultati  migliori,  o  almeno  più  incoraggianti, 
:o  nella  cura  della  leucemia  (llynok,  llorz.  Colombo, 
i,  ecc.),  del  tracoma  (Vassiontinsky,  ecc.),  del  morbo 
dow  (Stogmann). 


XII.  —  Cura  del  mal  di  mare  coli' atropina. 

harpe,  medico  della  marina  inglese,  ha  ottenuto  dei 
successi  contro  il  mal  di  mare  provocando  nei  ma- 
[)aralisi  deiraccomodazione  di  un  occhio.  E  cioò  egli 
lel  sacco  congiuntivale  due  o  tre  g0(!C0  d'una  solu- 
i  atropina  di  1:125:  so  si  tratta  di  individui,  in  cui 
elTatropina  sia  controindicato,  si  ricorre  a  un  ben- 
monoculare.  Su  50  casi  cosi  curati  in   VI  mesi  si 

0  avuto  la  guarigione,  in  uno  spazio  di  tempo  da 
ore,  nel  (io  per  1(X)  dei  casi.  Lo  Sharpe  ha  raccolto 
novo  osservazioni  di  individui  che  soffrivano  il  mal 

e,  0  clie  cessarono  di  soffrirne  dopoché  perdettero 

1  da  uno  degli  occhi. 


XIII.  —  Vaccinazione  a  luce  rossa. 

3l<lmann  vaccinò  40  bambini  in  una  camera  foto- 
illuminata a  luce  rossa;  su  venti  di  ossi  il  luogo 
aoculaziono  fu  siffattament-e  bendato  in  rosso  che 
;zo  di  carta  sensibile  introdotto  sotto  la  medicazione 
menomamente  impressionato  dalla  luco  del  giorno, 
dicazione  fu  lasciata  in  {)osto  tre  settimane. 
i  altri  venti  bambini  dieci  furono  vaccinati  ad  en- 
>  le  braccia,  un  lato  esposto  alla  luce  rossa,  Taltro, 
ii  solito,  a  quella  del  giorno;  cinque  rimasero  fa- 


ha  ciiologia  deìla  sifilide  379 

^  contare  la  frequenza  delle  recidivo.  La  blenorragia 
M  causa  deirSO  per  100  di  tutte  le  malattie  addominali 
""  donne  e  costituisce  l'occasione  del  50  per  100  degli 
renti  ginecologici.  Nel  45-50  per  100  dei  casi  lo  donne 
ite  di  blenorragia  diventano  sterili,  nel  25-HO  per  100 
locasi  abortisrono;  l'SOper  100  dfti  casi  di  cecità  congo- 
e  il  20  per  100  dei  casi  di  cecità  in  generale  sono  di 
pne  blenorragica.  I  rimedi  alla  difTusione  del  flagello 
ùstono  nell'attività  indagatrice  e  protettrice  del  me- 
di casa:  inoltre  i  medici  devono  cessare  dal  predicare 
|B  il  commercio  sessuale  ò  fra  le  necessità  fisiche  dei- 
smo adulto:  qualunque  sia  la  verità  assoluta  in  pro- 
Ibto  (e  noi  sappiamo  troppo  poco  di  fisiologia  e  di  psi- 
logia  per  decidere  in  proi)OSÌto),  è  certo  che,  al  momento 
bene,  il  male  che  vien  fatto  dalla  castità  degli  uomini 
fili  è  molto  minore  di  quello  che  vien  fatto  dalla  loro 
iDOntinenza.  {Americ.  J.  of  Dermai.,  N.  7,  190'.). 

A.  Cljjiici. 


XX.  —  La  etiolofjia  della  nifi  uh'. 

In  <iuost'anno  il  problema  doll'agento  specifico  dell'in  fé- 
One  .sifilitica,  problema  che  tante  volto,  por  lo  innanzi, 
è  creduto  risoluto  ed  altrettante  volU?  la  s[)Oranza  ò 
ata  seguita  dalla  più  piena  delusione,  sombra  avviarsi 
la  risoluzione  definitiva.  I  reperti  riferiti  dagli  osserva- 
ti che  hanno  fatta  la  importante  scoperta  sono  già  stali 
riformati  da  parecchi  altri  autori,  tantochò  si  apre  l'adito 
a  a|)eranza,  che  la  soluzione  di  questo  problema  possa 
sere  definitiva,  e  sorge  l'augurio  che  la  scoperta  possa 
ttare  nel  campo  della  terapia  le  più  forondo  applica- 
)ni  pratiche. 

Fritz  Schaudinn  ed  Erich  Hoffmann  in  una  nota  pro- 
nti va  {Deutsche  med,  Woch.,  1905,  4  maj^fj^io,  pag.  711)  pub- 
icarono  una  serie  di  prime  ricerche  eseguito  sopra  otto 
dividui  non  ancora  trattati  colla  cura  mercuriale,  dallo 
lali  risultava  il  reperto  costante  di  spiroclictly  dimostra- 
li tanto  nei  preparati  a  fresco  quanto  in  quelli  colorati 
tensamente  col  metodo  di  Cìiemsa;  e  non  solo  sulla 
perficie  dello  papule  sifilitiche  e  delle  manifestazioni 
iziali,  ma  anche  nella  profondità  dei   tessuti  ed  in  due 


Lfi  eìloìoijin  ih'Uii  fi  i /il  iti  e  Jiftl 


Imann.    Ricorderemo   quolla   di    Thèsing  ti  mi   si 

A.  W.  Sohulz,  che  si  tratti,  cioè,  di  spirochaetcs 
II ulano  nella  soluzione  di  (jÌimiìsu;  le  parole  di  sfi- 
li liassar  che  ricorda  come  in  '^5  anni  l'agente  della 
sia  stato  scoperto  25  volte. 

'o  tali  critiche  parlarono  Loweiillial,  Keckzech, 
nn  e  Buschke  dimostrando  di  aviere  osservata  hi 
aeUs  jHitlida  anche  a  fresco  ed  in  vivo.  Schuudinn 
3  i  risultati  di  MetchnikolT  col  metodo  del  Marino, 
coperta  di  lloffmann  e  Schaudinn,  secondo  il  Met- 
r,  ebbe  per  punto  di  partenza  le  ricenhe  che  Schau- 
>lla  collaborazione  di  iloilinann  per  quanto  riguar- 

lato  modico  della  questione,  aveva  intraprese,  per 
are  resistenza  di  un  piccolissimo  prot<^zoo,  che 
iveva  scoperto  al  principio  di  quest'anno, 
nvito  delio  stosso  Schaudinn  il  Aletchnikoirinstituì 
jx  importanti  ricerche,  colorando  i  preparati,  por 
,  col  metodo  del  Marino,  sopra  scimmie  sifilitiche 
:ro  in  due  casi  in  cui  le  lesioni  stavano  \n)v  gua- 
be  reperto  negativo,  trovò  la  Spirorlifietes  patlida 
si,  non  solo  sulla  mucosa  della  verga  di  uno  Chim- 
ma  anche  sulla  cute  dell'arcata  Ropraccigliare  in  ac- 

iniziali  (juivi  sviluppatisi,  ciò  che  i)ermette  di  esclu- 
>3sa  trattarsi  di  tSj>iror./iactes  dello  ìnucose.  Anche 
apule  secondarie  delTuomo,  MelchnikolV  ebbe  re- 
!>sitivo  4  volte  .^opra  (>.  Da  tali  fatti  laiitore,  pur  non 
comò  del  tutto  dimostrata  la  scoperta,  iìo  melt(^  in 
l'importanza  {Acmi  tic  mfd.  de  rariff,  Ul  inagirio  Unri), 
queste  i)rime  memorie  si  è  venuta  raccogliendo 
•ga  messe  di  lavori  di  controllo:  ricorderemo  il  re- 
i  Buschke  e  Fischer  della  Spirorhddrs  pallidn  negli 
interni  e  nel  sangue  di  un  bambino  sifilitico  ere- 
([uello  di  Levaditi,  Salmon  e  di  lloflrnann  nel 
•jiLs  syphUltìcìis  iieonatonnuj  di  \Veclisel marni  nelle 
e  cervicali,  oltreché  nei  tessuti  vicini  agli  organi 
[. 
aenkel  {^Fii^ìch.  med,  Woch..  N.  lM,  l:i  };»:i";:rii'»  li^O.'))  ag- 

a  4[uesti  reperti  (piello  di  llolììniuin  in  un  barn- 
orto  poco  dopo  il  parto  con  lìianiiVstazioni  di  sifìlide 
a  e  di  R.  Krause,  il  (pialo,  nell''impoitant(»  se- 
dila Società  medica  di  Vienna,  sulla  base  di  nume- 
cerche  personali,  concluse  doversi  considerare  la 
a^tcH  pallida  come  Tagente  etiologico  della  sililide. 
nkol  stesso  ha  eseguite  luinierose  osservazioni  snpm 


e)  Xon  esiste  alouu  rapporto  fra  il  poterò  aggluti- 
te  e  il  )>otcre  battericida. 

n  una  serie  di  altro  ricercho  sporiiiieiitali  il  Biagi  ha 
liato  la  resistenza  otforba  dagli  animali  sniilziiti  ad  un 
)  Bi>eci  fica  mente  emolitico  eil  ha  potuto  trarrò  le  se- 
nti conclusioni  : 

ùj  L'aziono  del  siero  specificamente  emolitico  si  esplica 
■Imento  colla  morto  dell'animalo  por  anemia  acuta 
ittero. 

Ij  Talora  la  morto  è  più  rapida  che  negli  animali  di 
(rollo  normali. 

t)  Anatomo-patologicamente  il  reno'iieiio  presenta 
«le  intensità  negli  anttiiali  smilzati  e  nei  sani. 
d)  La  distruzione  dei  globuli  rossi  ha  luogo  tanto 
torrente  circolatorio  quanto  negli  organi:  nel  torrente 
viatorio  è  prevalcntemcnto  intniLellularo  (mononucleati 
idi),  ni'gli  organi  prevale  la  ex  tracci  lui  aro. 
t)  La  milza  quindi  concorrerebbe  al  fenomeno  omo- 
D  nello  anemie  sperimentali,  ma  in  ogual  misura  dogli 
organi. 


II.  —  />«  macchie  di  K'iplik  per  hi  diaifiwsl  i-recoce 
tiel  mor/iillo. 

n  ri  siamo  prima  d'ora  occupati  di  ipiasto  recente 
■j  diatrnostico  che  consisto  nella  comparsa  di  idcuno 
hio  con  centro  biancastro,  talvolta  anohiì  tendente  al 
tro,  attorniate  da  un  bordo  rosso  cho  com|iiiiono  sulla 
sa  boccale,  perchè  tale  segno  non  ora,  lino  allo  scorso 
ancora  ammesso  da  molti  osservatori  corno  patogno- 
!0  od  esclusivo  del  morbillo  e  parecchi  autori  insi- 
ao  sulla  relativa   rarità   con  cui  si  riscontra   qucst<} 


ie  atteroji^mi  i^rotlotU  dfllìc  esfeae  scottature  3?>3 

Teziono  evidentomente  mucosa  (gliiandolo  del  tipo 
iHvari\  mentre  nella  parete  di  quelle  mediane  si 
rano  follicoli  ghiandolari  di  natura  tiroidea,  che 
rono  talvolta  anche  sostanza  colloide. 
,^  Con  una  relativa  frequenza,  queste  affezioni  si 
no  ad  altre  anomalie  di  sviluppo.  (Nei  casi  studiati 
t.  Lonzi  fistole  aui-icolari  o  malformazione  conge- 
l  mascellare  inferiore). 

ti  fatti  trovano  una  interpretazione  ragionale  se  si 
Ila  facilità  con  la  quale  la  medesima  causa  che, 
3  lo  sviluppo,  porta  alla  produzione  d'un'anomalia 
ipo  della  seconda  tasca  branchiale,  può  far  risentire 
influenza  anche  nel  territorio  della  prima  tasca, 
ualo  si  forma  rorecchio,  e  del  primo  arco,  ohe  dà 
al  mascellare  inferiore. 

^  fja  cura  più  razionale  e  preferibile  per  queste 
li  deve  consistere  nell'estirpazione  completa  del 
,  operazione  talora  delicata  e  d'una  certa  difTicoltà, 
f  oggifriorno,  nello  mani  del  chirurgo  abile  ed  ocu- 
nirariaiuente  ai  progiudizi  d'un  tempo,  deve  riu- 
)Stant<}mente  sicura  e  radicalo. 

(Clinira  Chirurgica,  ii.  2,  1905), 


L'i  alterazioni  prodott-e  dalle  estese  scottature 
e  la  pator/enesi  della  relativa  morte. 


)tt.  Leotla  di  Roma  riferisce  i  risultati  di  una  nu- 
serio  di  esperimenti    da    lui    fatti   sugli   animali 

sangue,  oltre  la  diminuita  alcalinità,  ha  riscontrato 
ma  riduzione  della  massa  totale,  gravi  alterazioni 
puscoli  e  del  plasma,  aumento  jiotevolo  del  fibri- 
,  e  tutti  i  dati  di  una  anidroemia  inteusa  con  forte 
trazione  a  carico,  sia  dello  molecole  disciolte,  sia 
lenienti  sospesi  (corpuscoli  i. 
unzionalità  renale,  studiata  con  tutti   i  metodi  più 

basati  sulla  crioscopia  e  sulla  eliniinazione  provo- 
tre  che  coi  vecchi  metodi  di  aiuilisi  chimira,  ecc.,  non 

mai  trovata  insuffìcifMite  o  in  iiKnlo  lras<'urabil(\ 
iii^uo  dogli  scottati  non  è  mai  stato  trovato  tossico, 
issicitii  deir  urina  è  stata  studiata  con  rjuello  spe- 
o<lilicazioni  di  tecnica,  rocentoincinte  ideato,  atte  ad 

gli  errori   dati   dalla  forte  conciMitrazione   inolcco- 


La  pi-ofiiatedoMÌa  totale  transvcscicnìe  399 

porta  con  so  dello  conseguonze  pericoloso  por  Tin- 
ta eliminazione  dell' urina  fino  al  punto   da   deter- 

un  assoluto  ostacolo  alla  sua  omissione. 

a  pochi  anni  sono  la  terapia  comune   si   limitava 

cura  palliativa,  cioè  allo  svuotamento  della  ve- 
ledianto  il  cateterismo  metodico.  Più  tardi  si  tentò 
raggerò  parzialmente  la  prostata  mediante  il  t^rmo- 
3  uretrale  prostatico  (Bottini).  In  questi  ultimi  anni 
I)  e  si  riuscì  a  demolire  parzialmente,  e  qualche  volta 
Mite  la  prostata  (Dittel-Albarran)  por  via  cruenta 
rso  la  regione  perineale. 

lamento,  specialmente  quando  il  volume  dei  lobi 
ici  protrudo  nella  cavità  della  vescica,  la  via  più 
X  per  aggredire  la  prosUita  è  la  via  transvescicale, 
te  la  cistotomia  soprapubica  (Bolfiold,  Me  Gill, 
!.  L'enucleazione  della  prostata  ò  stata  possibile 
\e  l'osservazione  più  diligente  della  sua  costituzione 
ioa  ebbe  rilevato  che  questa  glandola  è  contenuta 

doppia  capsula;  e  quindi   presenta   la    possibilità 
itraro  por  via  ottusa  fra  capsula  esterna  e  capsula 

arie  operazioni  eseguito  dal  Freyor  con  questo  pro- 
iodero  buon  risultato.  L'operazione  viene  così  rias- 

duzione  di  una  siringa  nell'uretra  a  permanenza 
5  l'operazione. 

tomia  soprapubica  ed  esplorazione  del  tumore  che 
nel  fondo  della  vescica  in  corrispondenza  della  pro- 
|uesto  vien  fatto  sollevare  per  la  via  rettalo.  L'ope- 
allora  scalfisco  col  dito  la  mucosa  vescicale  per  rag- 
•e  la  capsula  della  prostata;  e  sempre  per  via  ottusa 
uà  fra  la  mucosa  vescicale  a  la  capsula  vera  della 
.1  e  riesce  a  poco  a  poco  ad  enucleare  prima  una 
oi  l'altra,  rispettando  l'uretra  od  i  dotti  eiaculatori, 
si  pratica  la  sutura  della  breccia  voscicaln;  si  ar- 
ernorragia  (che  non  ò  mai  seria)  mediante  irriga- 
alda.  La  ferita  operatoria  anteriore  della  vescica 
rgamente  drenata,  e  tutta  la  vescica  giornalmente 

■ 

si  può  nascondere  che  l'operazione  (';  sempre  «rruvo 
ita;  ma  coi  mezzi  che  ogisì  sono  a  disposiziono  del 
0,  si  può  serenamente  incoraggiare  l'atto  0])erativo, 
3ce  veramente  radicale  in  quanto  che  non  si  ebbero 
àdive. 


Uì'i'V'.'it ì  iV'nn'i'n^ì'tiir 


177 


lustrare  ^  levi;;aiv  marmi  e 
calcari  ((>). 

ihdner  W.,  Dorlmimd  (Ger- 

n.  Disp.  per  lìssare  jzli  utensili 

[Ilo  o  da  freso  tura  noi  ri  ^  poli  i- 

isopporli  nolle  macrhimMi  ). 

i'  6.,  IVrlino.  Perlec.  au\ 

les  à  opior  la  sciilpture  «'i 

litectiire  (i). 

lug   Maschinenfabrik  Ber- 
C  Niimberg  (Germania). 
va  pilou  man>euvró  à  l*aide 
Ir  («). 


Wlrth  H.,  Ne\v|):)rt  {ìn^MiilltM*- 
ra).  Dispósiiif  poiir  lo  laniin:ig«Mjn 
luyanv  lU  aiitre<  CtU'ps  cionv  fi). 

WIzin  A.,  <  llioliy  (  Trancia).  Dispo- 
sitif  (le  ^aiida^^e  ponr  l'anienage  à 
la  iiiain  des  ('(Miiiles  de  mélaK  car- 
ton  0!i  autre  in:iti(*re,  dev.mt  «Mre 
souinises,  ww  des  [>oinls  delermi- 
m<^,  à  ractiun  d'un  ontil  (pii'Icun- 
(pio  V,\). 

Wolff  A.,Mannheiin  fG^rinanin). 
HoQce  arlilirielle  (l). 


V.  —  (ìmeratori  di  vapore^  maccìune  dirinsi' 
ed  organi  dAle  macchine. 


G.,   Torino.  Sistema   e 
vo  di  vaporizzazione  per 
funzionanti  a  petrolio  e  a 
nU  (3). 

A.,  Baden  (Svizzera). 
ione  delle  pale  nelle  tur- 
vapore  ad  elTetto  di  rea- 
(6). 
gesellschaft  der  Maschinen- 
von  Escher,  Wyss  &  C. , 
(Svizzera).  Disposiz.  pr^r  la 
ione  delia  velocità  dei  rno 
).  -  Aube  pour  roue  Pel- 

igesellschaft  Brown  Baveri 
Baden  (Svizzera).  Disposi- 
inversione  automatica  (()). 
GL  Thomson-Houston  Società 
di  Elettricità,  Milano,  l'erf. 
tpositifs  permettants  do  ré- 
position  relative  dos  au- 
Ixes  et  niobiles  des  turbi  no  s 
élastique  ((>).  -  I^erfec. 
_  dateurs  des  turbines  à 
éìasti<iite  (6). 
C.  W.,  Merrlman,  Nebra- 
U.  d*A.)-  l^erf.  nolle  inae- 
rà por-^  rotatorie  (0). 
Mdóry  Gaston  E.  J.  Chau-, 
arancia).  Appareil  pour  Ta- 
le démontage  des  soupajies 
»lears  à  explosion  (6). 


Altmann  C.  Ph.,  F^>  on  Vai-^o  (Tran- 
cia), (.ihaudiòre  à  vaporisalioii  ra- 
pide et  surcbaulK-e  (0). 

Angelini  0.,  Koina.  l)ii])Ii)  mo- 
tore a  liquido  (I). 

Angelino  L,  Milano.  Maiiomolro 
registrature  oronoirralico  (1). 

Arbey  C.  A.,  Hesan<on  (Fran- 
cia). Svstemo  de  fnMii  (:{). 

Armstrong  W.  G.  Whirtworth  &  C. 
Limited,  r^lswick  Works,  N»'\vca- 
stle-upon-Tyno  (Iii^'hillorrai.  INo- 
Cìh1('^  d' accroisseinoiit  dn  lr;nail 
qu'on  piMit  linT  d'un  cliMr.uc  d'air 
comprim»'*  (lo). 

Babcock  &  Wilcox  Limited,  Lon- 
dra. rorlVzionanuMiti  [hHN*  un'i^^Iie 
aulomalirluj  a  c.ileria  (7:. 

Bachmann  W., AVinhMlhur  ' S\ iz- 
zora). . Movendo ret'roid ir  Ti nl<'i"i«nir 
dos  cvlindres  do  moioiirs  ;i  «'\plo- 
Sion  à  qnatie  t^Miips  (  1')). 

Bagnulo  A.  di  L. ,  Napoli.  Tur- 
bina a  cilindri  l'i). 

Balkhaus  &  Kromberg,  G.  m.  b. 
H.,  Leiclilin^'on  ((iormaniai.  «Ini»' 
lonrnanlo  iM»rfrclionn<''o    '»  . 

Bàlìnt  N..(l\or(r'imhi'ri.i  .«IroM- 
p<^  de  tid)os  i)oiiillour>  saii^  joint 
pour  £(rn»''raloiirs  do  v;ip<'ur  ;i  va- 
porisation  instantaniM>  (('»). 

Barbier  B.  &  T.  (Soci ola:,   l'a- 


Brevetti  d'invenzione  516 


YUI.  —  Navigazione  ed  Areonautica, 

leselIsGhaft  Brown,  Boveri  "  Bernati  „   di   tubo-propulsione 
iden  (Svijz.).  Sistema  di  per  Taumento  economico  di  ve- 
yne  delle  navi  mediante  lecita  delle  navi  (6). 
I  vapore  e  macchine  elet-      Bertelli  A.,  Brescia.   App.  vo- 
ì\  laute  0  aereonave  dirigibile  de- 

ll. 0.,  Dresda  (Germ.).  Pro-  nominato  "*  Areostave„  (3). 
.  app.  per  trasbordare  il      Bertrand  B.  J.,  Genova.  Sistema 
da  un  bastimento  ad  un  "  Idro-Bertrand  „  per  ottenere  o 
\.  rifornire  forza   motrice  con  ac- 

lora  j, ,  Società  Anonima  ({ua  od  aria  sotto  pressione,  a 
faggi  marittimi,  Genova,  battelli  sottomarini  od  altri  con- 
»modi  manovra  e  di  forza,  gegni  subacquei  (1). 

Bernati,  per  lavori  sot-      Bianchi  G.,  Genova.  Salvagente 
,  con  sommergibili  a  qua-  metallico  (3). 
profondità  (6).  Bibollni  G.  B.  e  Banllno  C,  Ta- 

le G.  e  Santamaria  A.,  Gè-  ranto.  App.  [)er  ricuperare  1  olio 
ittitìcatore  degli  assi  mo-  di  lubriticazione  delle  macchine 

piroscafi  (i).  marine  (i). 

lerotto  A.  fu  F.,  e  Cerianì  Binazzi  G.,  Firenze.  Applica- 
apoli.  Indicatore  dei  mo-  zione  di  un  foro  inferiore  ai  re- 
dei  timone  delle  navi  (1).  cipienli  adoperali  come  serbatoi 
ini  A.  e  Monta  G.,  Spezia  d'aria  o  di  ^as  pel  ricupero  delle 
).  App.  autom.  per  evi-  navi  (1).  Nuovo  sottomarino  (1). 
isaslri  negli  scontri  ma-  -  Nuova  applic.  industriale  di  cal- 
ulle  navi  di  piccola  por-  ciò,  idrogeno,  anidride  carbonica 
er  attenuarli  in  quelle  di  per  il  ricupero  delle  navi  (2). 

tonnellaggio  (2).  Bonacìna   E.,  Oggiono  (Como). 

sili  E    G.,  Bologna.  App.  Scafo  a  gallerie  subacquee  longi- 
per  dilatare  il  gas  degli  tudìnali  (3). 
i  ed  ottenere  cosi  il  loro      Bressi   G.,  Mondovi  (Cuneo). 
ente  veriic<ìle  col  minimo  Nuovo  sistema  di  aereonave  (2). 
3  di  zavorra  (i).  Capone    F. ,   Napoli.    Ala-elica 

ly  J.,  .Wohales  Hock  (Sud   *  Italie  „    per   la   traslazione   dei 

Syslème  de  machine  vo-  corpi  in  aria  ed  in  acqua  (1). 
).  Capone     F. ,    Altavilla     Irpina 

L,  Turino.  .\pp.  p(T  la  (Avellino).  ^'Aeriero^  Aeroplano 
ione  delle  navi  (2).  con  alette  rotanti  ad  asse  verli- 

idorfj.T.jSiiderende,  Isola  cale(i).  -  -' Voliero  ,.  Aeroplano 
(Germ.).  Disp.  per  pulire  ad  ali  battenti  (1).  -  IVrftjz.  nella 
>  esterno  o  scafo  del  ha-  costruzione  dei  canotti  autom.  (1). 
3  (  i  ).  Cardile  D.  e  Marasà  G.,  Palermo, 

muti  E.  G.,  Sauipierdarcna  HiaC(iuistutore   d'olio    pi.*r    navi, 
I).  .App.  per  lavori  subac-  '  Marasà-Cardile  ..  (3). 
fòrza  motrice  elettrica  ed      Caretta  B.  di  G.,  Napoli,  ottu- 
a  combinate  (2).  ralore  di  falle  "  Cardia  „  (i). 

ti   6.,   Genova.   Sistema      CasassaN.  fu  A.,  Genova.  Eleva- 


Bret'ettì  (Vlnvenz'ume  oU» 

perfectionnó  poiir  J);i-      Trama  S.,  Restucci  6.  e  Sacri- 
panti G.,  Napoli.   App.  nUo  a  far 
I  J.C.f  Moiikwonrniouth,  riloriKire  a  iralla  i  corpi  sommersi 
ujfh.).  IVrfezioii.  nollo  di  qualsi.'i.si  grandezza  e  ad  e?e- 
collisione   per  hasti-  giiire  i  lavori  subacquei  (i). 

Triulzl  P.,  Firenze.  Periscopio 
L.,  Uoncilelli,  Senigallia  a  visione  multipla  pur  ospioraro 
Nuovo  mezzo  di  loco-  l'inlero  orizzonte,  ad  uso  di  bal- 
'rognispeciedinìivi(l  ).  telli  sotUMuarini,  lorrotle  di  co- 
New-York.  IVrlez.  no-  mando  e  osservatori  in  genere  (3). 
ehi  per  la  propulsione  -  Periscopio  a  visione  hinocularo 
via  delle  navi  (6).  diretta  per  battelli  soUomarini(;J). 
&  Co.  Ld .,  Londra.  Pro  Uthemann  F.  Langfuhr,  presso 
)li.  pour  le  Iraitemenl  Danzig  (/iorm.).  l*roiecleur  du 
tion  des  eendres  et  du  cuivre  conlre  les  détérioralìons 
des  cbaudières  qui  se  par  Teau  de  mer  (lo), 
hord  des  navires  (l'I).  Vanzini  F.  di  6.,  Venezia  e  Bolo- 
zza  il  Granduca  di  01*  gna.  Applicazione  del  giroscopio 
riedrich  A.,  Oldenhurg  per  formare  uno  strumento  alto 
)isp.  pour  augmeuter  alla  determinazione  aulom.  ccon- 
leinent  Faction  dos  he-  tinua  del  punto  della  nave  (o). 
i\\\\'S  ordinaires  à  pas  Viaud  R.,  Parigi.  Chaudière  ma- 
li à  i»as   variable  (5).    riiie  ((;). 

•éres,\Vinterthur(Sviz-  Villette  E.,  Lilla  CFrancia).  Sys- 
idwigshafen  a/H.(Ger-  tèmi'  d'arrra  rapide  des  navires 
t'Ito  re  oscillante  appli-  eri  pleine  marche  (."{). 
.)ppa  ("ome  propulsore  Walawski  J.  e  Skoryna  E.,  Kiew 
p»T  muovere  e  gni-  (Russia).  Processo  e  disposizione 
vi  (!")).  per  muoviM'o  e  dirigere  navi  (iìì). 

0   D..  Genova.  Sistema      Wilson  Carbide  Co.  Ld.,  St.  Ca- 
per cuccelln  per  uso  tharines   Ontario   itlariadà).   Boa 


m  ). 


illuminata  ((ì). 


fu  V.,  Oi  tona  a    Mare      Wright  0.  o  Wright  W.,  Daylon, 
rtnseopio  nautico  (;»).    Ohio   {S.  U.  d'A.).    IVrfez.   nelle 
D.  fu   F.,  Uoma.  Pro-  macchine  aero-nautiche  (1). 
Ville  cenlrifiigo  a  doj)-      Zuccoli  M.,  Homa.    Aereoplano 
fi  ).  aulodirigibihì  (1). 

itorenfabrik     Aktienge-  avvinnu    gradatamiMite   con    ero- 

Herlino.  Processo  [»er  scente  velncilà  meiliante  disinser- 
la  capaciti  degli  ac-  zi»  »neautomatica  di  resistenze  e  suc- 
ejettrici  f6).  censiva  fdrinazionedi  cortocircuito 

leJIscliaft    vormais    Job  e  distoglimenlo  delle  spazzole  (Gì. 

r  &  CM,  Winterlhur      Adam  H.  0.,  Dresda  (Germania). 

Disp.  elettromotore  per  Appar.  elettrico  per  stenderete 

lediante  motori  polifasi  corde  il)), 

ire  di  fase  le  quali  si      Agaggio  F.  fu  0.  e  C«.TfA^%K\fi\ 


Srevetti  (finrenziorie  rir»3 


Mrazione  d^acqua  3  nitro  li-  ziuul  idiMulìcIie  n  (o:n:n.  osì'^miìio 
^da  grandi  proronditii  (3).    ia  cemento  arniatu  (ì>\. 
li  ft^   Milano.   ApiKirecchio      Stephan  F.,  I)ii>-s"l4jiiri'(GiTnì  . 
vrexza  per  la  chiusura  delle  Ceulina  per  letti  n  ^MMiide  cam- 
■  (3).  pata  e  pmcessn  [ut  hi  sua  l';ib- 

buiiriG.  di  G.,  Venezia.  Fon-  hricaziono  (i). 
la  a  getto  intermittente  tipo      Sterzino  E- ^  Wittm^  J.,  (:;i>>el 
lio  Salvadori  „  (1).  (Ciermunia).  Holiin«'ito  \n'.v   con- 

Ivatico  G.  A.  &  C.  (Ditta).  To-  dotte  d*acmia  (  1  ). 
Perfezionamenti  alla  lavora-  Stigler  A.,  Milann.  V.'i]vnl:i  di 
meccanica  per  il  tinimento  sfogo  diaria  e  di  cliiu<ur;i  per 
piastrelle  di  legno  per  pa-  condutture  idrauliciit'  (0). 
Qti  civili  (6).  -  Perfeziona-  Stracca  A.,  (irnoxa.  Nuovo  sj- 
i  nelle  piastrelle  di  legno  sterna  di  {lavinicntn/ioiie  stia- 
[WTinìenti  (6).  dale  (i). 

■ipietro  C,  Monza  (Milano).  Theissing  F.,Munsloi-,  West  Lilia 
ma  di  costruzione  di  soHìtti,  (Germania).  rroc^Mlé  de  poso.ilts 
nentiy  terrazze  e  simili  (Oj.  paniuots  en  plancJM'ties  un  tris<s 
iMlte  £.,  Dibseldorf  ((lenu.).  à  rainun's  et  lan.uMicttt's  sur  as- 
I.  è  peri'orer  les  roclies  (1).  plialtc  (1). 
ììalli  E.,  Milano.  Cassetta  per  Theyskens  A.,  nniv<'ll(>s.  Porle 
•et  ^  a  funzion.  silenzioso (3).  à  deux  vant;ui\  cuiijiiirur'S  o[ 
lllenfreud  F.,  Vienna.  Solaio  órpiilihrós  (()). 
ietra  armalo  (i).  Thrul  R.,  Vì(*nna.  Tiavo  ail  an:o 

laplex Concrete Piling Co.,  Wa-  in  calcestru/zo  e  ivrro  ni). 
gton  (S.  U. d\\.).  IVrfecliou.      Tiretti  M.,  Piaron/.i.  Coriirc'L'iio 
construclion  des  piliers  de  in  motallo  da  ap[)li('arsi  a^^ii  spur- 
lition  en  IhMon  ou  matièros  tei  li   a  *"  vasistas  .    [mt   la    lorn 
bires  (3).  apertura  e  chiusura  a  iniv/t*  di 

tauMin  S.  &  C.  (Ditta).  Diissel-  un'unica  fiuiit^olia  (:2  . 
[(Germania).  Verrou  à  cou-      Tornaghi  A., Milano.  lniio\a/:i>iii 
I  ponr  portes  et  fcrmelures  relative  alle  pcrsi.'ini'   Iru-arirNii.' 
loffoes  (i).  por  lineslre,  apertili''  di  tiatooni 

Ivagila  E. ,  Napoli.  Segna-  e  siuìili  (:\). 
eie  (1).  Torrisi  Aita  A.  fu  6.  •>  Pcrettì  C., 

Éiildes  A. F. (Ditta).  Rotterdam  Na[»di.  iNuovit  jioiiie  L.illi'uuì.-iMt" 
Mlda).Oósagréj;ateur  pour  dra-  fern^vlario  pir  «•.ui.-ih  "»  tinnii  I  . 
a  suceusi's  (6).  Torti  &  C.  (Ditti-.  Mil.-nin.  M- 

bdetà   italiana   Scale    aeree,  stoma  di  ))aviin<'n!;i7.ìnn<'  piM*  ci- 
no.   Freno   a  friziono  auto-  merini  da  l>a<;no  ed  .iliri  si».ririMli 
lica    da  applicarsi  alle  scale  a  spandiinonto  d'ampia  ('>  . 
Je  (3).  Tosco    A.,    Torin>'.    V.isl'Ih'1:;i 

Ruma  R.,  Napoli.  Nuovo  poz-  porfezionata  per  l.itrino  (:;  . 
bcon  chiusura  idraulico-mec-      Tosi  C,  Pa\ia.  Ai  i  ir.rohi..  p  r 
fca,  e  lavaggio  automatico  por  rinlissiiMH»  ni'l  tiM  rono   li  cnV  n':i' 
He  (I  ).  ca\c  di  conionto    ai'hi.ito    ■  i    ììì 

bangher  U.,  Milano.  SoftUti  gonorodi  inlà  a  i>:Mvt!  iicholi  ■  l  . 
Ilici  [IW  TschohI  A.,  iM'iilknrli.  Vnijul- 

lab.Ga  bellini  di  C.Gabellini&C,  berg  (Austria  y  Monaco,  Davit^-.a 
la.  Naovo  sistema  di  costru-  (German<a).  Di>posiz<i>ni'    \ior  la 

AJnUAUlO  aClEJtTlFMCO.  —  XJAJ.  % 


Hrevetti  ^invenzione  '  't^u 

TlMerfcorn  P^  Chemnitz  (Ger-  ^  Antivibrateur  Boriani  e  Rn- 
inla).  Auto-allumcur  pour  bccs  nuzzi  „  (3). 

eaz  (3).  Vereinigte  Electricitàts  Aktien  G., 

rhézaril  P.  V.  A.,  Parigi.  Nou-  niidapest.  Corps  à  incand.  pour 
nix nifleclfturs pour proiecteurs,  lanipos  óleciri.|Uos  à  incand.,  com- 
ares,  lanlernos,  ole.  (3).  posés  de  lim^st'ni^  un  de  molyb- 

rhiem  W.  e  T9we  M.,  Halle  a/S  dìric  ou  d'allia^es   do  ces  deiix 
wm.).  Procède  poiir  oblonir  un  inólaux,  et  proc^^di';  do  fabrication 
llange  gazoux  autanl  que  pos-  de  cos  corps  (fi). 
IcdHbarrassi'dereau.aumoyen      Verdier  J.  &  Teulon  P.,  Marsi- 
>  hydrocarbures  liquides  (i).  -  glia  (Francia),  Conino  à  graz  (0). 
p.  ì\  carburer  (2).  -  Disp.  pour      Wahnter  E.,  StUckelberger  T.  R., 
production  d'un  melange  in-  Buclis-Sl.Giillon(Svizz.).  lianlorne 
le  entro   l'air  et  ler  vapours  inoxplosiblo  à  aciHyb'uo  à  n''glai;e 
in   liquide  combuslible,  parti-  autnniatiquc  (I). 
liòremont  applicable  à  la  car-      Weinmann   G.,  Zurigo  (Svizz.). 
ration  de  l'air  (!!).- Rógulatour  App.  [)our  ralliiinau'o  à  distance 
nrappareiisà  carburer  l'air  (4).  dn  y;az  par  prossion  (I). 
Thornycroft  J.  E.,  Chiswick  (In-      WicheraK.,holhonbachi/fiadon 
ilL).  Metodo  porfcz.,  dispositivi  (Germania).  (^Jobo   per  lumi  (1). 

app.  per  puritlcaro  il  gas  dei  Wohimuth  T.,  Violina.  Disposi- 
so^eni,  degli  aiti  forni  ed  ana-  tion  nonvcllo  do  lampo  à  incand. 
jhi  (6).  |)Our  in*«criplitms  liimineusos  (G). 

Vacheron  E.  e  Vacheron  E.,  App.      Wolff  L,  Boriino.  Lampe  à  in- 
ur  reproduiro   par  la  lumiere  cand.  par  lo  g;iz  avoc  boc  ron- 
HTtriipie  dos  lettros,  di*s  niots,  ver-^r^  i'M. 
5  phases  ou  des  nombres.  dit      Wood  E.,  (lalford  (Ini;h.)   Pro- 
^hololexigraplio  óloctri(pie„(3).  loltoro  p<M"  rt^liiM»llo  ad  incand.  (G). 
Van  Vriesland  A.  I.,  Schowonin-      Worsnop  C.  H.,  li.ilir.ix  (ln;:li.). 
a   (Olanda).  ProctWlé  de  fabri-  Porrvi,  dans  la  cunsirnctinn  dos 
:ion  de manclionsà  incand.  (lo).  g^niTatmirs  poiir   lo   gaz   acólv- 
Vecchi  E.,  "Alt,,  &  C.  (Ditta),  loin»  ot  di'<.  pareils  {«►). 
logna.  Becco  por  inciind.  a  gas       Zandodini  A.,  Genova.  Candirla 
a  regolatore  e  molla  di  prole-  molallizzata  (3). 
me  per  le  reticelle,  denominato 

XVII.   —   Rine  ahi  amputo,  veììUìazioììr 
ed  apparecchi  di  raffreddameìda. 

AllgemeineTorfkohlen  G.m.b.  H.,  Proo.  pour  la  próp.  d'un  gaz  sous 
rlino.  Apparecchio  e  proc.  por  prossion  pour  forco  motrice  {<»). 
carbonizzazione  della  torba  (l).      Baeder  J.,  KioI  (Gorm.).  Kofn;i- 
Processo  per   carbonizzaro  la  dissour  (l). 
rba  asciugala  all'aria  (l).  Balletbò  y  Serra  I.,  Haro(»ilona 

Amici  V.  di  Y.,  Roma.  App. olol-  (Spagna)  o  Font  Soberats  B.,  Pal- 
ei per  la  produzione  di  ca-  madoMaIlorca.lsoleRal.iSpa«,'na). 
•e  a  base  di  resistenze  micrt)mi-  Produit  indusiriol  agglomerò  do 
e  (2).  résirlues  solidos  do  la  dislilla  tion 

Assmann  0.,  Tegelen  (Olanda),  du  lignite  (G). 


XI.  -  Geografia 

del  Prof.  Attimo  Iìriimalti, 
Consigliere  di  Stato,  deputato  al  Parlèiiiieiito, 


I.  —  Geoqraflv  Generale. 

Sideìiza  e  scoperte.  —  Noi  possiamo  ormai  rappresoli- 
sullo  nostre  carte  goograficho  quasi  tutta  la  super- 
delia  terra  e  gran  parte  di  quella  che  ò  coperta 
)  acfiue  dei  mari.  Percorrendo  le  cento  carte  geogra- 
)  della  nona  edizione  deiratlante  di  Stieler,  testò  pub- 
ita  dall'Istituto  geografico  di  (i insto  Perthes  in  Gotha, 
possiamo  meravigliarci  dei  vasti  spazi  vuoti  che  ab- 
ao  potuto  coprire  nel  giro  di  pochi  anni.  Discendono 
hiacciaie  polari  sino  alle  estreme  terre  boreah*,  ma  le 
zberghe  sono  ormai  méta  a  ])iacevoli  escursioni  e  presto 
upereranno  anche  gli  estremi  punti  raggiunti  da  Nan- 
(SB'^jH)  e  da  Cagni  (86'',34),  e  si  potranno  forse  seguire 
io  per  le  quali  si  smarrirono  gli  avanzi  della  Jeannettc 
'isola  Enrichetta,  nel  gruppo  della  Nuova  Siberia,  sino 
nari  groonlandici.  Il  vasto  oceano  inesplorato  che  giace 
egli  estremi  punti  raggiunti  da  Berry,  Collinson,  McCluro 
^li  altri  esploratori  polari,  sarà  ])resÌo  frugato  dalle  po- 
ti marine  delle  due  nazioni  Anglo-sassoni,  e  neirinesplo- 
i  regione  dove  sorge  forse  il  continente  antartico,  diso- 
to  a  tracce  tutto  intorno  il  circolo  polare  colle  terre 
Cerap,  di  Enderby,  di  Coat,  di  Alessandro,  del  Re 
»ardo  VII,  di  Vittoria,  di  Adelia,  dell'Imperatore  Gu- 
'mo,  si  pianteranno  tra  pochi  anni  nuove  bandiere  ci- 
0  sorgeranno  le  estreme  stazioni  dciUa  scienza, 
ioppiù  conosciuta,  anche;  rubile  sue  regioni  mono  esplo- 
►  rEuroi)a,  penetrata  in  ogni  sua  parlo  l'Asia  materna, 
K  ora  che  più  non  infuria  il  turbine  della  guerra,  i)p- 
txo  di  nuovo  esercitarsi   le   più   arduo  m\aa\om  ^daw.- 

UaiuAKfo  sCfBKnnco.  —  }^ulL  ^ 


t*ongrc88Ì  gnografivi  <»23 


e  le  radiazioni  polari,  e  l'aimosfcrolopu  ha  fatto 
isti  ultimi  anni  meravigliosi  progressi.  Del  pari  si  ò 
elevata  a  scienza  autonoma,  nelle  sue  varie  branche, 
morfologia,  che  studia  non  solo  la  formazione  geolo- 
el  suolo,  lo  grotte  e  le  caverne,  i  vulcani  ed  i  ter- 
,  ma  rivela  sempre  più.  intime  attinenze  con  tuttociò 
ncerne  il  movimento  delle  acque,  dei  ghiacci,  dei 
e  peraino  con  l'architettura  e  con  la  coltura  del 
E  vera  scienza  è  ormai  l'oceanologia,  mentre  pochi 
ancora  ci  serbano  le  acque  dei  più  vasti  mari  e 
3  più  ci  sentiamo  assoluti  padroni  di  quelle  dei  fiumi 
laghi.  Appena  possiamo  ricordare  i  grandi  progressi 
K^ienze  che  descrivono  le  varie  manifestazioni  della 
ìllurica,  della  geografia  delle  piante  e  degli  animali, 
tropologia,  ohe  studia  nelle  loro  varietà  infinite,  nelle 
grazioni,  nelle  commistioni,  le  razze  umane,  della 
ifìa  economica  e  della  geografìa  modica. 

'OUfjressi  geografici.  —  a)  Ottavo  (.^nngresso  intrma- 
f.  -  Di  questo  Congresso  abbiamo  dato  noi  passato 
notizia,  ed  ora  gioverà  qui  riassumerò  i  voti,  quali 
mo  da  pubblicazioni  ulficiali  (1). 
;tavo  Congresso  internazionale  ringraziò  il  ^'^ervirc 
aphlqne  de  l'Arnm'.  di  i'arìgi,  la  KfirtO'jraphlsche  Ah- 
ig  della  "  Koniglisch-Preussischen  Fjandosaufnahme ., 
lino  e  V Intelligence  Dicision  del  "  W'ar  Office  „  di  Len- 
ir avere  intrapresa  la  publ)li(:azione  di  grandi  carte 
1000000,  che  corrispondono  in  via  generale  alle 
del  mondo  proposte  dal  Congresso  di  noma,  e  invitò 
lotti  Istituti  a  preparare  una  descrizione  dello  loro 

accompagnata,  se  possibile,  da  estratti  di  esse,  per 
icarli  nel  rendiconto  della  riunioiio  di  Washington. 
0  propose  al  governo  dogli  Stati  Tniti  la  pubblica- 
di    una   carta   generale   dell'America  a  I:1000(X)(), 

alle  succitate. 

dato  r  incarico  al  Comitato  per  TAssociaziono  carto- 
a  nominata  dal  Congresso  ili  l>orlino  di  prosontare 
>ssimo  congresso  una  relazione  sulla  nocossitii  d'una 
iazione  cartografica,  esoi'tando  le  Socif^tà  (  Joogi'afi(.*ho 
tare  sui  loro  giornali,  pili  ]ìarticolaro^giatanionto  cho 
icciano,  delle  carte  iroograliflic,  inconi^'-^riainloiìn  l'uso 

*BulL  of  the  American  (ieoffraphiiol    Sod'tt/,..    Now  Vork, 
1904. 


Istituto  internazionale  j)€i'  rkfrahc.  Hcicniifivlu:  Oli' 


Gito  popolare  doi  nomi  dì  paese,  e  Arturo  Issol  la  tor- 
nologia  geografica  relativa  alla  coiifigiirazioiio  orizzon- 
e  delle  terre  emerse. 

5.  Geografia  didattica  e  piMlicazioni  (jeneriche.  —  1\k*1u 
òsi  innanzi  alla  sua  morte  si  cominciò  a  pubblicare  una 
ova  ed  importante  opera  geografica  di  Eliseo  Kéclus  col 
olo  L'Uomo  e  la  Terra,  In  questa  egli  si  propone  di 
idiare  il  succedersi  delle  età  come  giù  aveva  illustrato 
diversi  paesi  del  globo;  il  libro  conterrà  l'esposizione 
Lio  condizioni  del  suolo,  del  clima,  di    tutto   Tambiente 

cui  si  compiono  gli  avvenimenti  storici  e  si  porranno 
evidenza  le  relazioni  fra  Tuomo  e  la  terra,  spiegando 
varie  fasi  della  storia  dell' umanità  corno  conseguenza 
ll'evoluzione  del  pianeta.  Sul  metodo  geografico  scris- 
ro  (j.  Buonanno,  C.  Gruber,  E.  Oberliummcr,  Franz 
n  Kichthofen.  La  geografia  didattica  (continuò  ad  avere 
tmerosi  cultori  i  quali  la  illustrarono  in  tutto  lo  sue 
inifestazioni,  ne  indagarono  con  W.  Ba^rley  le  funzioni, 
esposero  con  Filippo  Emerson  i  risultati,  ne  discussero 
Q  A.  Herbertson  gli  intenti  e  le  appli(*azioni,  ne  svolsero 
n  H.  Mackinder  lo  sviluppo,  e  persino  la  considerarono 
n  R.  de  Macztu  come  base  e  centro  di  una  educazione. 
non  j>otendo  segnalare  le  numerose  bibliografie,  le  an- 
.ogie,  gli  annuari  che  si  pubblicano  ormai  in  tutto  il 
3ndOy  ma  non  poterono  ancora  avere  un  editore  in  Italia, 
ve  anche  il  Richiardi  fu  costretto  a  smettere  il  suo  prc- 
)SO  Aiinuarlo  dopo  il  secondo  anno,  segnalerò  soltanto 
e  continuano  sempre  più.  reputati  T Annuario  geografico 
idato  nel  1806  da  E.  l^ehm  e  continuato  da  h]rìnaniu) 
àgner,  ed  il  calendario  geografico  che  si  i)ui.)l)lica  da 
3  anni  a  cura  di  Ermanno  Flaiick;  un  ])i(Colo  giqjello  ò 
calendarietto  geografico  del  D'Agostini,  il  solo  forse  elio 
nostra  miseria  comporta. 

6.  TJIstìtnto  internazionale  per  ricerche  .ir  le  itti  fiche  presso 
colle    d'Olen,  —  Geofjrajla    mabemntica  e  fisica .  —  il  i) 

iglio  1905  venne  posta  la  prima  pietra  del  grandioso  edi- 
;io  ideato  e  promosso  dal  sen.  prof.  Angelo  Mosso  porosser- 
azioni  e  ricerche  scientifiche  sui  fenom»>ni  di  varia  natura 
lesi  manifestano  in  alta  montagna. L'istituzione  ha  carat- 


Oceanografìa  629 


'enioti  ai  quali  porse  pur  troppo  notevole  contributo 
5  in  Italia  il  terremoto  che  devastò  l'H  setteml>re  di 
'anno  tanti  villaggi  e  città  della  Calabria.  La  fornia- 

del  corallo  ebbe  nuovo  contributo  di  studf  ])cr  opera 
irdiner  e  di  E.  II.  Schwarz.  La  speleologia  ha  co- 
ato  a  destaro  anche  in  Italia  il  più  vivo  interesse 
minando  la  formazione  di  una  speciale  associazione 
ìduta  dal  geografo  Guido  Cora.  G.  Agamennone  cercò 
sterminare  i  bradisismi  dell'  interno  del  continente 
nezzo  della  fotografia;  F.  Erodia  studiò  la  variazione 

velocità  delle  onde  sismiche";  P.  Gamba  scrìve  di  una 
bile  applicazione  del  fonografo  alla  misura  dei  pic- 
novimenti  del  suolo J  ed  A.  Ricco  sulle  relazioni  fra 
uzioni  e  le  pioggie.  1  ìnovimenti  dei  ghiacciai  furono 
almente studiati  da  T.  Chamberlin,  G.  Gilbert,  IL  Hess, 
ohnson,  fi.  Mover;  e  G.  Costanzo  studiò  T influenza 
ente  sui  moti  tromometrici. 


Oceanoiirapa.  —  Roberto  Ahìnnjià  e  le  jtrof ondila 
ne,  —  Dopo  lo  studio  di  0.  Petersson  sull'influenza 
:hiacci  polari  sulla  circolazione  oceanica,  Thoulet  stu- 
0  correnti  profonde,  G.  AVegemann  ed  IL  liahn  Pin- 
za dei  venti  sui  moviuìenti  oceanici,  argomento  nel 
5  anche  i  più  minuti  studi  delle  scienze  hanno  una 
grande  importanza  a  tutti  gli  eflbtti  della  navigazione, 
ittanto  per  iniziativa  del  principe  di  Monaco  è  stata 
uita  una  carta  degli    oceani,    sotto    la   direzione   del 

Thoulet. 

colonnello  conte  Carlo  Porro,  delegato  della  Società 
rafìca  Italiana  al  Congresso  di  navigazione  interna  di 
10,  ha  presentato  alla  Commissione  permanente  dei 
ressi  stessi  una  proposta  per  la  sistemazione  della  ter- 
logia  idrografica  internazionale.  Questa  pro])osta  di- 

ad  appianare  le  difficoltà  derivanti  da  denominazioni 
i  che  variano  da  paese  a  paese,  e  che  so  sono  appena 
bili  fin  che  si  parla  in  generale  di  fiumi,  torrenti  o 
li,  diventano  ben  maggiori  quando  si  scende  ai  par- 
iri  degli   elementi  idrografici.  La   pro[)osra   suddetta 

ad  ottenere  per  l'idrografìa  ciò  che  si  è  ottenuto  per 
lologia  mediante  l'opera  del  Heim  e  del  De  Margerie, 
a  già  trovato  la  sua  attuazione  per  le  lingue  francese, 
ca  ed  inglese, 
vaporo  postalo  che  da  otto  anni   fa  sei*vizio  tra  Co- 


Èiogeogi'iifin  ed  Anirapogeografia  031 


irrà  stabilmento  o  defìiiitivarnente  le  basi  dì  una  To2)o- 
njia  sottomarina  (1). 

8-  JBiogeografia  ed  Antropogeog rafia»  —  La  benunierita 
ssociazione  (jfeografica  di  Lipsia  ha  iniziata  la  pubblica- 
one  di  una  serie  di  contribuzioni  allo  studio  della  bio- 
;oj^rafìa  e  morfologia  dello  Alpi,  col  lavoro  del  dott.  Kci- 
lemer  (2)  risultato  pregevolissimo  di  ricerche  coscienzioso 
profondo;  esposte  con  un  ordine  e  una  ricchezza  di  os- 
irvazioni,  di  dati  numerosi  e  di  ottime  fotografie;  (jualo 

lascia  troppo  spesso  desiderare  nelle  pubblicazioni  della 
;essa  ìndole.  E  questo  studio  col  qualo  TA.  i^i  propono 
lodestamente  di  determinare  il  limite  superiore  della  vo- 
Btazione,  in  due  gruppi;  l'uno  centralo  e  Taltro  meridie- 
ale,  delle  Alpi  Tirolesi;  e  di  confrontare  i  risultati  della 
aa  duplico  indagine,  permette  vario  conclusioni  d'indole 
onerale;  che  interessano  tutta  la  biologia  della  vegetazione 
elio  alte  regioni  alpine. 

La  geografia  vegetale  venne  studiata  da  li.  Lecomto, 
L  Schimper,  F.  Sòhns  ed  altri;  C.  Weber  illustrò  le  pianto 
palustri,  A.  Dengler  il  pino  silvestre,  T.  Fischer  l'olivo, 
j.  Kindt  il  cacaO;  E.  Lefebre  il  caffo.  E  degli  animali  si 
iccuparono  con  maggiore  competenza  e  novità  L.  Oonradt; 
V-  Jacobi,  W.  Marshall;  E.  Ortmann,  ,T.  Palacky  pei  rosic- 
ihianti;  J.  David  por  l'okapi,  (t.  Evans  per  gli  elefanti, 
N.  Kobelt  per  i  molluschi. 

Il  prof.  Filippo  Porena  studiò  quale  concetto  (lolla  razza 
imana  sia  oggi  possibile  in  geografia  (8'.  Esaminò  i  carat- 
ori  sui  quali  si  è  tentato  di  costituire  lo  razze,  cioò  il 
rolore  della  pelle,  la  capigliatura,  la  conformazione  del 
sranio,  e  censurò  gli  incerti  risultati  ai  (luali  ò  giunta  si- 
aora  Tantropologia  per  cui  essa  non  può  dare  ancora  un 
notevole  contributo  alle  scienze  geografiche.  E  Friedrich 
dimostrò  invece  i  progressi  compiuti  dall'antropogeografia, 
e  di  essa  e  dei  moderni  problemi  delle  razzo  scrissero 
J.  Geode,  E.  Somple,  A.  Sturdza,  S.  Tclles,  A.  \'icrkan(it. 
D.  Freshfield  indagò  l'influenza  delle  montagne  sulle 
razzo  umane,  Jauker  quella  dell'ambiente  sulla  storia  e 
la  coltura  dei  popoli;  S.  Shiga  ci  inviò  dal  Giappone  nuove 

(1)  Boll  Soc.  Geogr.  Ttal,  voi.  VI.  pair.  427-U4,  502-517. 

(2)  H.  Reichemer,  Hohengranzcn  der  Vegetaiion  in  dcr  Siuhcier 
Àtpen  und  der  Adamellogrnp. 

(B)  Memoria  alVAccad»  di  Archeologiaf  ecc.,  in-4,  Napoli,  1905. 


/  morii  della  geografia  HJJri 


>logia  in  vario  Università  della  Germania.  Cr.  F.  A.  Na- 
BLC  morì  il  *2  ottobre  UKM  nel  suo  castello  della  Loira, 
)ro  per  i  suoi  studi  suirantichità  dell'uomo  e  sui  tempi 
itorici.   A.  Nehrinpf  mori  il  30  settembre  lfK)4  a  Bci- 

dopo  aver  dato  il  suo  nome  alle  ricerche  sull»^  steppt» 
Ilo  tundre,  ed  agli  stiidt  sull'epoca  fossile.  M.  Odon- 
,  vice-residente  francese  nel  Laos,  venne  ucciso  1*8  aprile 
[  da  fanatici  nativi  in  un  villagprio  presso  Sceo-keo, 
>  aver  illustrato  coi  suoi  viaggi  quella  regione.  Vanno 
pari  ricordati:  sir  E.  Ommaney,  ammiraglio  ed  esplo- 
ro polare,   morto   il  21  dicembre  liXU  a  Ijondra,  più 

novantenne;  W.  E.  Pettee,  illustro  mineralogo  del 
higan  ;  F.  Plehn,  ohe  studiò  per  molti  anni  le  miihUtie 
:  condizioni  igieniche  dei  paesi  tropicali,  morto  il  :.^7  ago- 
presso  Brema;  M.  Hascher,  ucciso  dai  nativi  della  \)o- 
)la  delle  Gazzelle,  dove  aveva  fondata  la  stazione  mis- 
laria  di  S.  Paolo  il  V\  agosto  1JK)4. 
L  tre  geografi  dovremmo  dedicare  assai  più  che  un 
iplice  ricordo  e  sono  Eliseo  lii'clus,  luloardo  Ivichter  r. 
mz  von  Richthofen.  Eliseo  Kóclua  ò  il  solo  geografo 
ino  che  possiamo  contrapporre  ai  grandi  geografi  della 
rmania  e  fu  certo  uno  dei  più  grandi  del  secolo,  che  lo 
e  nascere  nel  1H:50,  ed  attendere,  fedele  sempre  alle  idetì 

socialismo,  alla  grande  pubblicazione  sulla  Terni,  ed 
altra  sulla  Terra  e  l'Uomo  che  si  comincia  a  pubbli - 
•e  dopo  la  sua  morto  (1).  Di  Edoardo  Kiclitcr,  morto  il 
febbraio  1005  a  Graz,  ricorderemo  solo  clu*  era  prcsi- 
ito  della  Commissiono  internazionale  dei  ^diiacriai,  e  ch<> 
bblicò  tra  altre  opere  quella  sulle  Afjfl  nrirntnll  ('*). 
sì  del  barone  Ferdinando  von  l^iclithoion,  diroino  solo 
3  fu  per  tanti  anni  presidente  della  Soci(»tà  geografica 
Berlino,  che  insegnò  in  vario  l'nivorsità  ied(\s(;hc,  e 
a  la  sua  opera  sulla  Clntt  apri  un'«'ra  nuova  alla  geo- 
ifìa  e  resterà  ancora  j)er  molti  anni  la  fonte  principalo 
Ile  nostre  cognizioni  intorno  ad  essa  ']). 
Ricordiamo  infine  Elia  Ixéclus,  f  rat  olio  del  precedente,  o 
ofessore  di  storia  delle   religioni;    M.  Siauh,  segretario 


(1)  Lo  roininomoraroiio  tra  altri  Filippo  Pun'iia,  />"//.  ficìla  St. 
fr.  tVItnUa,  XXIV.  VII,  1!M)5. 

(2)  Lo  commomorarono  fra  altri  <>.  Mnriin'lli,  nr'll;i  liir.  (laxp:, 
Oj,  pair.  !>74-283. 

.'3)  F.  ToRESA,  noi  Boll  ihlla  Sor.  (icngr.,  I8b2,  pa^'l,^  7:j:i,  si:; 
»14;  1883,  pag.  444;  188«,  ]ia^^  iW. 


Guide  e  Hìoh'fff rafie  «i;;7 


Striscia  di  terreno  cosi  larga  da  toglierò  ormai  noi  popc^lo 
ogni  ricordo  doirantica  conjxiunzione. 

Il  dott.  Emilio  Teglie  studiò  lo  sosse  del  lago  di  Garda, 
constatando  che  la  massa  di  quelle  ac(]ue  è  so;j:gotta  quasi 
ininterrottamente  a  pronunciati  moti  oscillatori  ;  la  maggioro 
quantità  di  sesse  fu  rilevata  nelle  forti  perturbazioni  atmosfe- 
riche (1).  Importanti  studi  sulle  sesse  nei  laghi  italiani  fece 
anche  il  tenente  G.  P.  Magrini,  che  desciivo  i  vari  limno- 
grafi, studia  storicamente  il  fenomeno  e  lo  esamina  poi  nel 
lago  di  Garda,  nel  lago  di  Bolsena,  e  nei  laghi  Lai)isini  (:^). 
Antonio  R.  Tomolo  pubblicò  i  risultati  dei  suoi  studi  limno- 
logici sui  due  laghetti  di  Rovine  in  Valmarena  fra  la  ca- 
tena mesozoica  delle  Alpi  bellunesi  e  la  lunga  e  regolare 
serie  delle  collino  troTÌsane. 

3.  Guide  e  nwnografie.  —  Camillo  Fresia  illustrò  Cuneo 
0  lo  sue  valli,  occupandosi  del  capoluogo  e  più  somma- 
riamente delle  vallate,  dei  torrenti  Macra,  Grana,  Stura, 
Gesso,  Vermenagna,  Pesio  e  Roja,  con  qualche  bella  illu- 
strazione. Mario  Pratesi  raccoglie  in  volume  i  suoi  scritti 
Bulle  isole  d'Elba  e  Pianosa,  su  Monte  Labro  e  il  (Judore, 
e  altri  luoghi  d'Italia  illustra  in  bellissimi  versi  (3). 

P.  Strassburger  ci  guida  lunghesso  la  riviera  ligure,  e 
la  Società  degli  escursionisti  ossolani  ci  dà,  in  un  formato 
impossibile,  una  bella  guida  illustrata  di  quella  splendida 
valle,  con  una  carta  a  1 :  240  (KX)  disegnata  da  Giorgio 
Spezia.  Abbiamo  una  guida  illustrata  della  Valsassinu  di 
Fermo  Magni  con  notizie  poetiche,  belle  illustrazioni  e 
precisi  itineraria 

Scendendo  la  valle  del  Po  troviamo  studi  di  Cacci  amali 


e  importanti  studt  di  Arrigo  Lorenzi  sulle  leggi  mecx^anicho 
della  plastica   del  Polesine,    sulle    vestigia   di    pastoiizia 


fi)  Boll.  Accail  Lincei,  1905,  N.  2. 

(2)  Riv.  geogr.  Hai,  1905,  pp.  127-13');  210-23'., 

(3)  Ivi,  pp.  376-881. 

(4)  Figure  e  paesi  d* Italia,  Torino,  ltM)5. 

AsnavABio  scasTirico.  —  XLIl.  \\ 


Altri  studi  mlVltalia  639 


Iti  di  livello  della  città  di  Napoli;  di  H.  F.  Helmolt 
malfì;  di  G.  De  Lorenzo  sui  Campi  Flogroi  e  sulla 
^a  e  geografia  fìsica  dell'Italia  meridionale;  di  J.  V. 
lann  sulle  Calabrie  e  le  Puglie.  N.  Lorimer  illustra 
e^  G.  Platania  Acicastello,  F.  H.  «Jackson  la  Sicilia, 
re  Gestro  descrive  brevemente  un  suo  viaggio  in 
>gna,  ed  A.  Mayr  ci  dà  nuovo  ricerche  sui  monu- 
i  proistorici  dell'isola. 

ol  esser  segnalata  l'iniziativa  di  Carlo  Keynaudi  che 
Drino  ci  invia  guide  degne,  finalmente,  della  bellezza 
ostro  paese,  per  la  serietà  e  praticità  della  compila- 
,  per  la  nitidezza  ed  eleganza  dei  tipi  e  del  formato, 
e  illustrazioni  eseguite  e  disposte  con  gusto  finissimo 
'  le  utili  carte.  Ne  abbiamo  non  solo  in  lingua  ita- 
,  ma  inglese,  tedesca  e  francese,  e  tutti  gli  interessati 
'  conoscere  le  sìngole  regioni  o  i  luoghi  illustrati,  a 
nciare  dagli  albergatori,  dovranno  dar  loro  la  maggior 
3Ìone.  Dalle  maggiori  che  illustrano  lo  valli  di  Aosta 
Cuneo,  agli  elegantissimi  tipi  di  guido  locali,  Rapallo 
•rdighera,  sino  alle  minori,  fatte  per  esser  dif l'use  a 
iaja  di  esemplari,  Gressoney,  Nervi,  Alassio,  Cour- 
aur,  Saint- Vincent,  noi  auguriamo  di  vedere  questo 
e  moltiplicarsi  e  diffondersi  in  Italia  e  più  all'estero, 
vantaggio  del  nostro  paese. 

Altri  studi  sxdVItalia.  —  Il  professore  Ludovico  Ber- 
li studiò  i  corsi  d'acqua  della  bassa  pianura  veneta: 
amene  con  le  sue  numeroso  sorgenti,  piene  di  lo^^gende 
:  curiosità  geologiche,  vero  fiume  di  resorgiva;  il 
iguana,  che  ò  piuttosto  scolo  o  fosso  d'acquo  Icntis- 
}  e  il  Tagliamento  vero  fiume  torrente  ad  ainj)io  lotto, 
piene  terribili  e  rotte,  ohe  più  volte  no  modificarono 
rso  (1).  Nemesio  Fatichi  descrive  una  sua  gita  al 
àso,  e  di  descrizioni  e  narrazioni  di  importantissimo 
*sioni  alpine  ò  piena  la  "Rivista  del  Club  Alpino  Ita- 
^.  Goffredo  .Iaja  narra  una  importante  escursione 
'tonti  Sibillini  (*^),  che  non  sono  certo  tra  i  più  fre- 
tati  della  penisola,  anche  per  la  difficoltà  d'accesso  e 
mora;  ne  studia  la  configurazione  verticale,  lo  acciue 
ve,  i  fenomeni  carsici  e  glaciali,    hi   vita   economica. 

Bollettino  della  Società  geografica,  Serio  IV,  vohiino  VI,  pa- 
338-251. 

Boll,  della  Soc,  geogr,  i7.,  VI,  pag.  444-464. 


Speditionc  attraverso  la  peniMÌn  di  Canin  641 


ael  villaggio  un  forte  scuotimento  che  si  attribuì  ditp- 
la  a  un  terremoto.  Il  mezzodì  ebbe  luogo  una  seconda 
a.  In  seguito  allo  scoscendimento,  la  costa  rocciosa 
tra  una  breccia  larga  60  metri  e  profonda  circa  15. 
triti  ai  piedi  della  scarpata  coprono  una  vasta  area 
:;uni  dei  frammenti  hanno  una  considerevole  grossezza, 
tre  la  massa,  alta  da  6  a  9  metri,  si  stende  nel  maro 
un  quarto  di  miglio. 

La  fauna  alpina.  —  Anche  da  noi,  come  già  da  qualche 
pò  afrestero,  si  cominciano  a  studiare  le  faune  locali, 
ardanti  cioè  una  determinata  vallata  alpina,  un  lago, 

zona  montana  :  studio  importante  per  il  zoologo  e  por 
nnista,  che  può  dare  a  volte  interessanti  risultati  come 
ir  esempio  uno  degli  ultimi  lavori  del  prof.  P.  Pavesi  (1), 
3nte  di  zoologia  alla  R.  Università  di  Pavia,  il  quale  in- 

i  giovani  ad  illustrare  la  fauna  della  Valle  d'Aosta, 

egli  chiama  "l'Eldorado  del  naturalista,,. 

.  Spedizione  attraverso  la  penisola  di  Canin.  —  Questa 
lizione,  diretta  da  B.  M.  Gitcov  nel  1902,  aveva  por 
>po  principale  lo  studio  della  fauna  della  penisola  di 
lin;  malia  portata  anche  un  notevole  contributo  alla 
grafia  di  questa  regione  ancora  poco  conosciuta. 
A  penisola  di  Canin  è  occupata,  noUa  massima  esten- 
le,  da  una  tundra  irrigata  da  numerosi  fiumi,  i  quali 

le  loro  alluvioni  alimentano  una  vegetazione  di  salici 
i  piante  erbacee  di  cui  sono  ricoperte  lo  valli.  Ma  verso 
ord  del  limite  degli  alberi  resinosi  la  tundra  che  la 
pre,  formata  essenzialmente  di  muschi,  è  tutta  una 
)lata  solitudine,  priva  di  uccelli  e  di  quadrupedi.  Il 
lo  della  popolazione  è  costituito  da  Samojedi  che  con- 
ino in  estate  le  loro  gregge  di  renne  sui  versanti  delia 
na  di  Canin,  mentre  quelli  stabiliti  alle  foci  dei  fiumi 
►no  di  pesca  e  di  caccia.  Nel  distretto  di  Mesen  vi 
>  1200  Siriani  e  23000  Russi  i  quali  vivono  del  traffico 
ì  foreste.  L'agricoltura  fornisce  in  genere  deboli  risorse. 

animali  domestici  del  distrotto  comprendono  10400 
ie  cornute;  5300  cavalli,  15  000  montoni  e  52  000  renne, 
[uali  ultime  appartengono  in  massima  i)arte  ai  Sa- 
Bdi. 

I  Esquisse  d'une  faune  valdostaine.  Estratto  dagli  Atti  della 
)tA  italiana  di  Scienze  naturali,  voi.  XLTII,  1904. 


7/  Caucnao  «43 


mia  delle  Scienze  di  Vienna  oppure  la  I.  K.  So- 
ìeo^rafica,  prendano  T iniziativa  per  formare  una 
ssione  internaziomile  per  la  compilazione  di  questa 
egualmente  importante  tanto  dal  punto  di  vista 
'ienza  quanto  da  quello  della  pratica.  Ad  una  co- 
sa esatta,  incontestabile  delle  vere  condizioni  di 
regione,  seguirà  senza  dubbio  anche  la  scelta  del 
più  adatto  per  giungere  a  una  soluzione  durevole 
i detto  'problema  orientale,  „ 
alcuni    anni  illustri  geografi  hanno  dimostrato  con 

morfologiche  e  climatiche  resistenza  di  im'epooa 
)  nella  Penisola  Balcanica.  I  lavori  e  le  ricerche  si 
attero  in  cosi  gran  numero,  che  un  geografo  serbo> 
ic,  ò  ])otuto  riuscire  a  conclusioni  assai  importanti 
scienza.  Nella  penisola  esistevano  numerosi  ghiac* 

circo  poco  estesi  e  con  brevi  lingue  discendenti 
aliate.  Meno  frequenti  erano  i  ghiacciai  vallivi, 
0  più  lunghi,  come  nel  sistema  di  narice;  nella  parte 
italo  della  Penisola  vennero  constatati  anche  ghiac* 
iltipiano.  I  vecchi  ghiacciai  discesero  notevolmente 
basso  nella  parte  ovest  che  in  quella  est  della  pò* 

il    che   proverebbe   che  nella  parte  di  ponente  si 

maggiori  precipitazioni  atmosfeiiche.  Le  osserva- 
lo! J.  Cvijic  complicano  anziché  chiarire  la  quo* 
deirorigine  dell'Adriatico,  sebbene  egli  venga  alla 
?ione  che  le  isolo  dalmate  durante  il  Diluvio  erano 
illa  terraferma.  Certo  le  glaciazioni  balcaniche  sin- 
ano  con  le  più  intense  glaciazioni  alpine,  ma  esi- 
tra  le  due  notevoli  difiercnze,  determinate  dalla 
no  più  nordica  delle  Alpi  o  dal  fatto  che  in  esse  il 
[Ielle  nevi  scende  molto  yaù  basso.  La  glaciazione 
onlG  della  Penisola  Balcanica  ò  invoco  analoga  in 
.  ([uella  dei  Oarpazii  meridionali,  e  dei  nuovi  studi 
10  condurci  a  conclusioni  anche  più  precise  (1). 

IH.  —  AsLV. 

Caucaso»  —  Dobbiamo  al  signor  aMerzbacher  l'opera 

due  Ergebnisse  iiher  die  Eiazeìt  auf  dcr  BfdkanhnlUnseh 
Mitili,  der  K.  K,  Geogr.  GeselL  „  iu  Wìpii,  5-C,  1904;  o  si 
ino  le  altre  opere  del  Cvijic,  di  II.  Hassert,  K.  Oestreich, 
k,  ricordati  in  uno  studio  riassuntivo  di  A.  Morselli,  JSfV. 
1905,  pp.  B82-B93. 


EBphwazwni  del  Mar  Cappio  r  deU'Aral  645 

*aggiimgere  raltipìano  di  Mecca,  soguoiido  da  Maan 
di  Acaba  e  sboccando  possibilmente  sopra  «Tambo. 
)via  di  congiunzione  da  Haifa  a  Aluserib  nell'au- 
el  1904  era  già  compiuta  fino  al  Giordano,  ed  erano 
uzione  i  ponti  sul  nume  ed  il  resto  fmo  a  Muserib. 
linee  sono  entrambe  a  binario  ridotto,  e  col  loro 
anto  aumenterà  sempre  più  la  gran  folla  dei  pol- 
che si  recano  alla  Mecca  facilitando  la  noiosa  tra- 
del  Mar  Kosso  e  scongiurando  altri  pericoli. 

clorazioni  del  Mar  Caspio  e  dell' Arai,  —  La  im- 
)  spedizione  inviata  dalla  Soc.  Imp.  Kussa  di  Geo- 
da  quella  di  piscicoltura  di  Pietroburgo,  è  partita 
mavera  del  1904  sulla  nave  governativa  Gheocktepe 
la  N.  M.  Cnipovic,  per  compiere  alcune  esplora- 
l  Mar  Caspio.  Questa  spedizione  aveva  per  iscopo 
rare  il  metodo  d'indagine  per  ulteriori  e  più  esau- 
ccrche.  Furono  compiute  diverse  traversate  del 
jpio,  ed  eseguite  misurazioni  di  profondità,  di  tem- 
L  dell'acqua,  della  percentuale  di  sale  e  di  gas, 
icnto  di  ossigeno  e  di  idrogeno  solforato.  Inoltre 
:)  relè  vati  saggi  sulla  flora  e  sulla  fauna  da  varie 
tà,  mediante  la  rete  di  Nansen.  Le  numerose  mi- 
profondità  accertarono  due  punti  non  dtnpt,  ma 
evohnentc  profondi  nella  parte  occidentale  del 
e  cioè  ad  oriente  di  Derbcnt,  730  metri,  e,  a  S.-E. 
nisola  di  Absceron,  93',^  metri, 
lor  Borg,  ha  compiuto  sul  lago  d'Arai  ben  349 
ioni,  dalle  quali  risulta  che  la  sua  densità  è  di  1,0084, 
econdo  le  tabelle  di  Knudson,  corrisponde  a  una 
di  10,9  Voo»  ^a  questo  valore  ò  sottoposto  a  noto- 
iazioni  locali.  Così  dalla  parte  occidentale  dove 
raggiunge  la  profondità  massima  (68  metri)  la 
dell'acqua  ò  minore  che  nel  contro  del  lago,  dove 
non  supera  i  25  metri.  Il  fiume  Amu  invia  le 
le  dolci  dal  sud  a  nord  lungo  la  riva  occidentale, 
il  Sir  scola  le  sue  da  nord  a  sud  lungo  la  riva 
),  di  guisa  che  le  acque  della  parte  centrale  del 
no  circondate  da  strati  di  minore  salinità.  Nelle 
e  dei  fiumi  si  avverte  assai  chiaramente  che  l'acqua 
el  fondo  del  mare  si  dirige  verso  le  foci.  Il  fondo 
drogeno  solforato  e  contiene  bacteri.  Nel  mezzo 
>  il  fondo  è  ricoperto  da  praterie  formate  dalla 
aralica   migula.   Tutti  i  molluschi  dell'Arai,  oo- 


Eayìorazioni  Ufl  BaìfiMnn  e  HìiU'TnKihtjn  «i4' 


Organizzare  spedizioni  sciontiiiche  allo  scopo  di  studiaro  lo 
oiviltà  osl-intc  doll^\sia  Centrale.  Vxwx  j)rinia  spedizione 
t:.<ìdesca  inviata  nel  V,0.l  lia  ottenuto  buoni  risultati  ed 
vxna  seconda  puro  tedesca,  aiutata  |)e{uniariamento  dal- 
l'imporatoro  di  Germania,  nella  primavera  del  UJO.")  si 
Ci^mpone  di  tro  membri:  un  lin^j^uista,  un  archeologo  od 
"Un  tecnico,  e  durerà  circa  un  anno,  fino  alla  primavera 
<ael  1900. 

Il  dottor   Svon   Hodin   ò   giunto  il  2\t  ottol)rc    1005    a 
CJoBtantinopoli,  dirotto  a  Teheran,  donde  partirà  per  csplo- 
:Kare  i  deserti  della  Persia,  e  poscia  in  India  per  organiz- 
sare una  spedizione   scientifica  «allo   scopo  di  studiare   la 
xegione  sorgentifera  dell'  Indo  e  del  ]3rahmaputra.  Le  spese 
del  viaggio  sono  generosamente  elargite  dal  Re  di  Svezia, 
da  Emanuele  Nobel  e  da  altri  privati  svedesi.  Una  spedi- 
sìone  composta  dal  dottor  Jacob  Guillarmod  di  Neuehàtcl, 
-  dairing.  irlandese  Alister   Crowley,   dal    tenente   Alessio 
Pache  di  Morges,  da  Carlo  Reymond  di  Neuchàtel  ;  con  al- 
cuni soldati  Gurcha  iniziò  la  salita  del  Cancinginga  (8580  m.) 
-dalla  parte  sud-ovest  del  monte,  e  giunso  senza  dilhcoltà  a 
6400  metri.  Quivi  alcuni  vollero  far  ritorno  e,  nonostante 
lo  esortazioni  di  Crowley,  6  persone   sì    legarono  stretta- 
mente,   ma   furono   travolte   da   una  valanga  di  neve:  il 
tenente  Pache  e  tre  Gurcha  rimasero  uccisi,  il  dott.  Guil- 
larmod e  De  Righi  feriti,  solo  il  Raymond  resl/j  incolume. 
Dopo   l'infortunio,  anche  il  Crowley  sceso  col  n^sto   della 
comitiva  a  Dargiling,    risoluto  a  ritentare   la    piova    nel 
prossimo  anno. 

6.  Esplorazioni  nel  Baltistan  e  snWImalaja.  —  ly' ini  le- 
pida alpinista  americana  signora  Fanny  Bullock  Workniann, 
compi  alcuno  pericolose  ascensioni  suU'Imalaja  in  compa- 

^  gnia  del  mariti)  dottor  William  liunter  Work  man  n,  del 
topografo  B.Hewitt  e  delle  guide  italiano  G.  Petigax  e  C  Sn- 
voye  di  Courmayeur  col  portatore  Tj.  Petigax  fì^^^lio.  La 
numerosa  carovana  si  formò  ad  Holi,  piccolo  villagi^no  [)Osito 
a  2797  metri  d'altezza,  avviandosi  a  nord  per  lo  stretto 
burrone  di  Hoh,  in  fondo  alla  gola  del  quale,  scorre  il 
torrente  omonimo.  Nessuna  vegetazione,  all' infuori  di  una 
erba  aromatica  chiamata  "  burtse  ,„  alligna  prima  di  ar- 
rivare a  Pirnar  Tapsa";  appena  i  cacciatori  si  avventu- 
rano in  queste  regioni  alla  caccia  di  una  specie  di  camoscio 
che  vive  nei  fianchi  della  montagna.  Pare  che  in  questi 

'    ultimi  tempi  il  ghiacciaio  di  Hoh  Lumba  av  a\a  \^\JA'a.- 


Missione  ìtel  Sùim  n  nel  CaìnhodtjG  64U 

ovazione^  e  ohe  quello  dev'essere  perciò  considerato  come 
monte  più  alto  del  globo.  Più  ad  occidente  venne  esplorato 

lago  Manasarovar^  collegato  con  il  lago  Racas  Tal  per 
ezzo  di  un  canale  lungo  6  chilometri^  che  mette  in 
>aiunicazione  i  due  laghi  all'epoca  dello  scioglimento 
3Ue  nevi. 

Un'antica  comunicazione  ora  disseccata,  fu  pure  riiive- 
uta  tra  il  lago  Racas  Tal  e  il  fiume  Sutleg,  uno  dei  rami 
)rgentiferi  dell'Indo.  Dopo  aver  varcato  un  alto  passo, 
viaggiatori  giunsero  nella  valle  dell'Indo  a  Gartok,  grande 
antro  commerciale  composto  di  povere  capanne,  ritornarono 
mghesso  la  valle  del  Sutleg  per  Simla,  e  furono,  durante 
atto  il  viaggio,  fatti  segno  della  benevolenza  dei  tibetani, 
dnza  incontrare  mai  i  famosi  ladroni  nomadi,  che  secondo 
Icuni  viaggiatori  dovrebbero  infestare  quelle  regioni. 

In  sul  principio  del  novembre  1905  si  iniziarono  i  lavori 
preparatori  per  l'apertura  di  una  via  commerciale  dal 
iengala  a  Cìumbi  nel  Tibet.  Partendo  da  Gialpargari  e 
lassando  a  Ramshai  Hat,  poi  a  Nagracata,  la  nuova  via 
erminerà  in  territorio  tibetano  ove  s'inoltrerà  per  circa 
0  o  30  chilometri. 

Dopo  sert  studt  locali  ò  stato  stabilito  nel  luglio  1905 
i  dividere  il  Bengala,  dove  si  riscontra  un  grande  aumento 
i  popolazione,  in  due  provincio,  staccando  dall'attuale 
tengala  tutta  la  parte  orientale  e  di  unirla  all'Assain, 
armando  una  nuova  provincia  col  nomo  di  Benrfola  oricn- 
afe  ed  Assam,  la  cui  capitalo  sarebbe  Dacca.  La  nuova 
irovincia  sarà  il  centro  dell'industria  del  thè  e  della  juta 

concentrerà  la  popolazione  maomettana  più  tipica  del 
tengala. 

8.  Missione  nel  Siam  e  nel  Camhodfjc.  —  /  conjini  del 
Viam,  —  Il  governatore  generalo  dcir Indocina  ha  istituito 
na  missione  di  studi  topografici  ;  essa  si  compone  dei  te- 
enti  Girard,  Chauvet  e  Leroy,  ognuno  dei  quali  ha  a  sua 
isposizione  due  guardie  indigene  del  Cambodge,  ed  ha  per 
(copo  il  tracciato  di  una  via  di  comunicazione  sulla  riva 
estra  del  Mecong. 

Come  conseguenza  della  convenziono  franco-siamese  del 
3    febbraio    1904   venne   ora   detorininato  il    confino  tra 

regno  di  Luang-Praban^,  quello  delle  Provincie  di  AIc- 
iprey  e  di  Bassac,  ed  infine  quello  delle  regioni  tra  il 
ran  lago  ed  il  mare. 

La  commissione  ha  operato  fino  ad  ora  soltanto  fra   il 


La  popolazione  e  Varca  della  Cinn  ti")! 

per  quanto  non   riuscita   secondo   raspottatiya^  servì 
L  bene  per  il  trasporto  delle  truppe. 

.  Una  spedizione  per  V esplorazione  del  Chatanga  (Si- 
i),  —  È  noto  che  nel  1874  Czecanovski  aveva  in- 
reso una  spedizione  verso  i  fiumi  Tungusca,  Lena  ed 
ék  e,  mentre  stava  ricercando  quest'  ultimo,  trovò  un 
e  ch'ali  ritenne  essere  rOlenek  e  voleva  discenderlo, 
quando  un  Tunguso  gli  disse  chiamarsi  quel  fiume 
jero  ed  essere  un  afUuente  del  Chatanga.  Czecanovski 
le  allora  di  esaminare  più  tardi  la  connessione  di  detto 
e  con  il  Chatanga,  ma  morì  durante  i  proparativi 
1876.  Altri  tentarono  di  eseguire  il  suo  progetto,  ma 
nto  ora,  quasi  un  triennio  dopo  la  sua  morte,  esso 
B  effettuato  da  una  spedizione,  a  capo  della  quale  ò 
ronomo  O.  Backlund.  Gli  sono  compagni  il  geologo 
\  Tolmascev,  il  meteorologo  Tolstov,  il  topografo 
r.  Corovnicov  e  l'interprete  (1.  Vassiljef. 
I  spedizione  partita  da  Turusciansk,  si  recò  dapprima 
igo  Jessei,  continuando  poi  su  slitto  fino  al  Monjero, 
cominciare  le  osservazioni  al  punto  ove  furono  tra- 
iate da  Czecanovski.  Indi  percorse  il  laoro  Bojevoli,  per 
BO  di  battelli  ed  esi)lorò  lo  sbocco  del  Moljero  nel  Cha- 
^  In  seguito  a  questa  esplorazione  fu  messa  in  chiaro 
serie  di  sistemi  fluviali  che  finora  figuravano  incerti 
8  carte.  Lo  stesso  lago  Jessei  deve  essere  spostato  di 
^erso  sud.  Parte  delle  nuove  conoscenze  ò  stata  ottenuta 
informazione  dei  Tungusi;  la  spedizione,  con  un  Jacuto 
BBcitore  dei  luoghi,  per  guida,  si  spinse  a  sud  verso  il 
ajero,  e  visitò  il  lago  Wojewoti  per  scendere  poi  ncll'e- 
«  in  vari  distaccamenti  il  Chatanga,  fino  al  mare. 

'•  La  popolazione  e  Varca  della  Cina  —  sono  stato  de- 
sinate in  modo  diverso,  e  la  discordanza  dei  loro  risul- 
aì  spiega  con  Tincertezza  degli  elementi  sui  quali  essi 
^dano.  In  seguito  ad  ini  esame  critico  dei  sedicenti 
finenti  seguiti  dal  1749  al  1804,  si  ottennero  per  i 
dell'impero  cinese  i  seguenti  valori: 

Aroa  in  cliil.  q.  Popolazione 

ina  propria r»  30-3000  ;i20  500  000 

[anciuria n:J9  280  :>  r>80  000 

Mongolia 2  787  000  1  8.VHK)0 

'ìbet 2100000  2  2."'.()000 

Impero  ciueso    .     11  138  880        330  130  000 


A  Èoì'neo  e  nelle  Filijìpine  053 


tlla  superficie  nel  centro  del  lago  era  alla  fine  dell'estate 
li  soli  4**,1  a  4**,30  cent.  Le  sponde  sono  formate  esclusiva- 
mente di  granito,  gneìs  e  rocce  eruttive;  non  si  sono  tre- 
rate  pietre  sedimentarie. 

Un  altro  studioso,  S.  P.  Perotoicin,  ohe  ha  visitato  il  la^j^o 
per  5  anni  di  seguito,  ne  dà  le  seguenti  misure:  lunghezza 
L25  cliiiom.,  larghezza  37,  altezza  sul  mare  1667  metri  ; 
aassìma  profondità  239  metri,  che  probabilmente  dove 
aumentare  a  265  metri  nella  parte  più  larga  del  lago. 

13.  Un'isola  nuova  nd  CHappone  —  Due  anni  or  sono 
non  lungi  da  Jokohama,  im  isolotto  scomparve  tra  i  flutti. 
Il  fenomeno  contrario  si  verifica  ora:  una  nuova  isola  di 
4400  metri  di  circonferenza,  ò  sorta  dal  maro  sullo  costo 
^apponesi,  a  tre  leghe  a  sud  dell' iso!a  di  Iwo,  neirarci- 
jpelago  delle  Riu-Kiu.  Al  suo  apparirò,  l'isola  era  avvolta 
Ln  un  denso  fumo,  ohe  vi  rimase  fino  al  5  dicembre.  Nel  1.° 
di  febbraio  gli  abitanti  di  Iwo  la  visitarono  ed  era  cir- 
condata da  una  fascia  di  sabbia,  mentre  verso  nord  si 
ftrovava  un  lago  bollente,  dominato  da  un  picco  alto 
■76  metri. 

Ma  già  nel  1.^  agosto  la  nuova  isola  era  in  via  di  rapida 
sparizione.  Uno  scienziato  inviato  dal  Giappone  a  studiarla 
trifori  che  il  punto  più  elevato  dell'isolotto  sporgeva  di 
«oli  tre  metri  dall'Oceano  e  la  lunghezza  maggiore  s'era 
Ridotta  a  un  quarto  di  miglio. 

14.  Esplorazioni  del  prof.  Wolz  a  Sumatra,  —  Il 
2l  marzo  1905,  il  prof.  Wolz,  col  suo  compa^^no  P.  Otto, 
paHl  da  Medan,  dirigendosi  dapprima  verso  l'altipiano  di 
Caro  donde  primo  sali  il  monte  Sinabung  (2417),  un  vul- 
cano con  duplice  cratere,  a  nord  del  quale,  a  14()0  metri, 
*i  trova  un  lago.  Dopo  aver  percorso  l'altipiano  di  Caro, 
1  Wolz  si  riunì  all'Otto,  che  aveva  nel  frattempo  fatto  al- 
-Aini  rilievi  a  Bandar  Barn,  e  insieme  si  diressero  a  Krala  e 
H  là  nelle  terre  degli  Alas.  Al  territorio  dei  Bak-Bak  do- 
^ottero  retrocedere,  avendo  trovata  resistenza  armata  da 
>^rto  delle  popolazioni,  s\  che  ritornarono  per  Rota  Nangka 
Ula  terra  dei  Kepas  e  di  là  al  lago  Toga  e  a  Medan,  e 
Urono  in  patria  il  21  maggio  1905. 

15.  ^  Borneo  e  nelle  Filippine.  —  Il  giovane  geologo 
lettor  Guido  Bonorelli  si  trattenne  per  un  anno  e  mezzo 
^ella  parte  orientale  di  Borneo,  soggotla  ag\\  ()Wiv^\^%\,  ^ 

AxxuABio  sctmsTinco.  ~  XLII.  ^'i> 


Kuovi  accordi  per  ta  Soinalia  italiafia  655 


IV.  —  Africa. 

Ionia  Eritrea.  —  DI  qua  del  Marth,  —  Scrivo,  noi 
volume,  il  maggiore  Kuifilio  Perini  (1).  "Nel  tempo 
passato  in  Eritrea,  dal  novembre  1888  al  settem- 
4,  impiegai  i  momenti  di  libertà,  che  mi  conson- 
ervizio  di  comandante  di  compagnia  delle  truppe  in- 
a  raccogliere  notizie  e  prendere  appunti  sulla  storia, 
adizioni,  sui  costumi  di  quella  parte  di  popolazione 
che  abita  il  territorio  chiamato  neir idioma  locale 
Uellàsc'-Negghiàu ,  e  da  noi,  lino  a  poco  tempo  fa, 
Asinara.  Questo  mio  studio  era  determinato  dall'in- 
)nto  di  completare,  come  meglio  mi  fosse  possibile, 
>sta  parte  deirEritroa,  i  mirabili  lavori  di  Werner 
or  sull'Africa  Orientale  „. 

juanto  riguarda  le  popolazioni  tigrine  compreso 
itroa  (Hamasén,  Seraé,  Acchelo  Guzai)  il  volume 
ini  serve  a  colmare  una  lacuna.  Promessa  una  in- 
)ne  generale  sull'Abissinia  e  suli'  Eritrea,  egli  parla 
rcoscrizione  territoriale  dello  nostro   tre  provincio 

esponendone  i  passati  ordinamenti,  i  tradizionali 
della  popolazione  e  le  vi(^endo,  specie  degli  ultimi 
Passa  quindi  ad  esporre  la  storia  d<-»llo  principali 
)  feudali,  con  tratti  nuovi  e  originali,  comò  la  storia 
valica  fra  le  case  di  Zazz^.^ga  e  di  llazzoga  e  dello 
a  deggiag  Hailù  e  ras  UoKlencliiel,  lotto  che  hanno 

oggi  ripercussioni  nella  vita  localo.  Nella  terza 
autore  tratta  deirantropologia  della  zona,  delle  re- 
che  vi  si  professano,  del  diritto  pubblico  e  privato, 
3orti  sociali,  ecc.  Il  lavoro  del  Perini,  ricco  di  dati 
portanti  considerazioni,  non  ù  di  (luelli  che  si  coni- 
lo, e  mostra  una  grande  conoscenza  e  una  notevole 
3nza   nelle  cose  Eritree. 

wvi  accordi  per  la  Somalia  italiana,  —  Il  13  gen- 
05  venne  concluso  un  nuovo  accordo  tra  il  (lo verno 
e  l'italiano,  in  virtù  del  quale  quest'ultimo  viene 
zato  a  riscattare  i  porti  del  Honadir,  già  apparte- 
1  sultanato  di  Zanzibar  e  da  questo  coluti  in  fitto 
a  per  la  convenzione  del  1'=^  ag)sto  l^H:?.  In  seguito 

i  qua  del  Mareh  (Marèb-Mellàsc^)^  con  due  catta  ^\t«^\:n.^, 
p,  1905.  Un  voi  inS^  di  463  pag. 


Lo  gpojìolatìtcnto  del  Sudan  657 

397  chilometrile  non  6000  come  generalmente  si  am- 
teva  in  passato;  e  di  5589  chilometri  dalle  cateratte  di 
on  a  Damietta.  In  questi  5890  chilometri,  rappresentanti 
inghezza  del  Nilo  dalle  cataratto  di  Kipon, 

il  Nilo  Vittoria  entra  per 389  chiloin. 

il  BaLr-el-Qebel  per 961  „ 

il  Nilo  Bianco  per  .    •. 1  170  „ 

il  Nilo  propriamente  detto  per.    .    .    .  3  B89  „ 

artire  da  Chartum. 

2  867  000  chilometri  di  superficie  del  bacino  del  Nilo 
icompongono  così  fra  1  diversi  suoi  tributari: 

Lago  Vittoria 238  900  chilora. 

Semliki  e  laghi  Alberto-Eduardo  e  Alberto  54  100  „ 

Nilo  Vittoria 75  600  „ 

Bahr-el-Gebel  e  Bahr-el-Zeraf  .    ...  190700  „ 

Bahr-el-Gazel 552  100  „ 

Sobat 244  900  „ 

Nilo  Bianco 353  500  „ 

Nilo  Azzurro 331  500  „ 

Atbara 220  700  „ 

Nilo  propriamente  detto   ......  605  000      „ 

Putte  queste  distanze  e  superfìcie  dato  dal  direttore  del 
ixì/  egiziano  sono  espresse  in  misure  metriche,  una  in- 
^azione  del  Geographical  Journal,  cui  faranno  certamente 
uso  tutti  i  geografi. 

.  Zo  spopolamento  del  Sudan.  —  Una  inchiesta  dello 
3rità  angle  egiziane  sulle  cause  e  sull'estensione  delia 
polazione  nel  Sudan,  ha  fornito  notizie  veramento  de- 
nti. La  popolazione  del  Sudan,  che  prima  della  rivo- 
one  madhista  era  stimata  a  8  525  000  abitanti,  non 
)asserebbe  ora  la  cifra  di  1860000.  Diverso  sono  le 
porzioni  della  scemata  popolazione  nello  vario  provincie: 
3ahr-el-Gazal  avrebbe  perduto  1 1 10  000  abitanti  su 
0000  esistenti  prima  dell' insurrezione  madhista;  la 
óncia  di  Berber  700000  su  800000;  la  provincia  di 
3ala  420000  su  500 (XX);  nel  Cordofan  la  diminuzione 
>bbe  di  1250000  su  ISWCKX);  nel  Sennaar  950000  su 
OOOO;  e  nella  provincia  dclTalto  Nilo,  comprendente  il 
itx)rio  che  s'estendo  da  Fascioda  alla  provincia  oontro- 
,  la  popolazione  sarebbe  scemata  da  9(K)(KlO  al)itanti 
50  OCK). 
[piti    uoniini    furono    uccisi  sul  campo  di  battaglia  di 


studi  ed  espìoraziom  nei  Marocco  65?) 

e  ad  Ugo  Ferraudi.  Egli  ci  descrivo  Tripoli  e  i  suoi 
ti,  le  oasi  ed  i  territori i  che  la  circondano,  e  trae 
loro  prosenti  condizioni  i  migliori  auspiot  per  Tav- 
t  di  quel  paese  (3). 
i  decisione  riguardo  a  (jucsto  territorio  s'impone  da 

tempo.  Non  cessano  infatti  le  sue  seduzioni  di  ali- 
ro  cupidigie  di  altro  nazioni,  e  quanto  sieno  perico- 
Dssiamo  giudicare  anche  dagli  scritti  recenti  di  G.  Ilil- 
id,  che  addita  la  Tripolitania,  od  clmcno  la  Cirenaica 
i  Tedeschi,  e  di  M.  De  Mathuisieulx,  il  quale,  rifo- 

sulle  sue  tre  missioni  a  Tripoli,  non  esita  a  consi- 
1  come  un  futuro  annesso  del  dominio   francese  in 


'tfidi  ed  esplorazioni  nel  ATarocco,  —  Lo  controversie, 
e  e  le  gravi  turbolenze  ohe  condussero  alla  convo- 
e  della  conferenza  internazionale  di  Al^esiras,  ohe 
iocidere  sui  destini  del  Marocco,  hanno  dato  un  no- 
iinpulso  agli  studi  su  quella  regione.  La  illustrarono 
bin,  A.  Bernard,  Girard,  G.  Salmon,  F.  Weit^gerber,  e 
altri. 

lier  ne  studiò  la  geografìa  antica;  E.  Etiemie  ed 
Hot  dimostrano  come  la  questione  del  Marocco  debba 

riiìolta  a  favore  della  Francia,  mentre  R.  Zabel  ed 
!iOi  l^feil  lo  additano  alla  conquista  do! la  Germania. 
:ro  francese,  il  signor  Paolo  Lomoine,  si  ò  recato  nel 
co  occidentale  per  studiarvi  le  grandi  line  o  geologiche 
regione.  Dopo  aver  percorso   il  paese  tra  Mogador, 

Marrakesh,  egli  ha  potuto  ])enotraro  nell'Atlante  e 
attraversato  completamente  fino  al  di  là  della  dimora 
id  di  (ilacci. 

marzo  IWf)  è  tornato  in  Francia,  reduce  dalla  sua 
ione  nel  Marocco,  il  m  irchoso  di  Segonzac.  Egli  era 
)  da  Marsiglia  nel  novembre  H>04,  recandosi  a  Mo- 
do ve  la  sua  spedizione  si  divise  in  tre  parti  : 
gonzac  s'incamminò  verso  l'alto  Atlanta,  ad  est  di 
kosch  e  di  Demnat,  donde  partì  il  :^  gennaio,  accompa- 
dal  suo  interprete,  e  dal  professor  di  lingua  barbera 
.  Attraversò  due  volto  la  crosta  del  medio  Atlante, 

le  sorgenti  del  Muluia  e  dolTFed  el  Abid;   si  recò 

alTAri  Aiash,  o,  varcato  l'Atlante  al  c(»lle  di  Tunlìt, 
;iò  a  discendere  verso  sud  lungo  ITod  Uoris.    Ar- 

i'ella  Triiìolitania  setteninonale.  Ivi,  1905  pag.  762-773, 


Nella  regiùìie  deìVOgoxit  661 

arto  sino  al  Sudan.  Tra  questo  o  il  Sahara  si  trova  una 
ga  regione  di  steppe  che  si  estendo  dall'Oceano  Atlan- 
•  sino  al  Nilo. 


.  La  spedizione  Boyd  Alexander  nelUi  Nigeria.  —  Questa 
dizione  ha  ottenuto  notevoli  risultati  nell'esplorazione 

paesi  intomo  al  Iago  Ciad.  Ha  accertato  che  il  fiume 
nadugu  ha  un  corso  lento  e  tortuoso  in  un  Ietto  di 
•bia  largo  circa  35  metri.  11  periodo  di  alte  acque  co- 
icia  da  agosto  e  va  fino  alla  metà  di  dicembre  con  una 
^fondita  di  circa  due  metti;  nelle  altro  stagioni  ò  quasi 
Qpletamente  asciutto.  Nel  dicembre  fu  eseguita  una 
ursione  su  di  un  battello  d'acciaio  nella  parte  occidentale 

lago  Ciad,  che  per  una  distanza  di  30  miglia  dalla 
ita  è  tutto  una  bassa  palude  sparsa  di  isolo  a  metà 
nmerse;  la  massima  profondità  ò  di  poco  più  di  un 
)tro,  e  la  media  di  35  a  45  centimetri. 
[1  tenente  Boyd  Alexander  tornerà  in  patria  a  comple- 
■e  i  suoi  studt  e  i  suoi  compagni  partiranno  per  le  foci 
Ilo  Solari,  indi,  se  potranno  avere  il  permesso  dalle  au- 
ità  francesi,  traverseranno  la  parte  superiore  della  co- 
lia del  Congo  francese,  lo  Stato  libero  del  Congo,  fino 
Ruvenzori,  donde  per  l'ifganda  compiranno  il  viaggio 
a  costa  orientale. 

5.  Nella  regione  dell^Ogoué.  —  Nel  1904  G.  Vaille,  agente 
Ha  Società  dell'alto  Ogouó,  parti  dal  Sobe,  la  cui  re- 
me è  più  facile  a  percorrerò  p^r  il  carattere  mono  ostile 
Ile    popolazioni,  e   s'avviò  verso  il  nord,  ove  riconobbe 

grande  affluente  del  Sebe,  il  Lìbiri,  che  riceve  il  Lula. 
ntinuando  a  rimontare  questo  fiume,  verso  nord,  si 
inge  nel  bacino  deirivindo,  affluente  di  destra  dell'Ogoué, 
'egli  esplorò  nel  1005,  rimontandolo  in  piroga. 
[l  fiume,  che  ha  molti  affluenti,  ò  intterrotto  spesso  da 
>ide,  cascate  e  cataratte;  la  cascata  più  importante  è 
ella  di  Minguli  alla  52  metri.  Quella  di  Coughi  ne  ha 
;  e  ai  Iati  di  essa,  a  circa  80  metri  di  distanza  Tuna 
l'altra,  due  muraglie  rocciose  a  picco,  alte  30  metri, 
mano  le  pareti  della  cascata  nella  quale  si  getta,  con 

solo  salto,  rivindo.  Il  corso  superiore  di  detto  fiume 
racciato  sulle  carte  col  nome  di  Aina,  ma  il  ramo  prin- 
ale  è  invece  IMengi,  lo  cui  acijuo  hanno  un  color  nero. 
pò  la  confluenza  del  Libumba,  la  popolazione  Bacota  ò 


La  concessiofie  di  CJnsimajo  663 


SM4  ohilomotrj,  dal  1900  chiude  il  bilancio  in  attivo  e  va 
iborsando  il  governo  degli  anticipi  ricevuti. 
La  ferrovia  da  Kayes  al  Niger,  lunga  5')8  eh,,  doveva 
lere  aperta  fino  a  Culicoro  alla  fine  dello  scorso  dicembre, 
ael  1905  si  potrà  andare  da  Tombuttù  a  Parigi  in  soli 
giorni.  La  linea  da  Conacri  a  Kin«lia,  di  154  eh.,  ò 
attività  dal  1904,  e  una  seconda  sezione  di  170  eh.  ò  in 
3truzione. 

I  lavori  della  ferrovia  della  Costa  d'Avorio,  iniziati  il 
gennaio  1904,  sono  spinti  attivamente.  Al  1.°  novembre 
piattaforma  giungeva  al  84,  le  rotaie  a  scartamento  di 
[  metro  poste  su  10  eh.  a  scartamento  di  1,60  sui  15  eh. 
juenti.  La  linea  progredisco  di  4  eh.  al  mese  e  giun- 
rà  ad  Eyvi  Macoque,  a  80  eh.  dalla  costa,  il  .-31  di- 
mbre  1905.  Il  canale  marittimo  che  deve  congiungero 
mare  con  la  laguna  è  in  lavoro  avanzato  per  tutta  la 
a  lunghezza  di  800  metri,  con  ima  sezione  che  permet- 
rà  alle  chiatte  di  giungere  alle  baso  dei  pontili. 
Nel  Dahomé  sono  finiti  i  primi  218  eh.,  che  fra  breve 
ranno  aperti  al  traffico.  In  meno  di  setto  anni  il  servizio 
1  Genio  avrà  aperto  nell'Africa  occidentale  10()0  eh.  di 
•rovie  ad  un  prezzo  inferiore  a  1(K)00()  franchi  al  chi- 
netro,  con  una  media  che  non  arriva  a  80000  franchi. 

14.  Za  concessione  di  Chisimajo.  —  Il  13  gennaio  1905 
regio  ambasciatore  a  Londra  e  il  ministro  degli  affari 
ieri  inglese,  firmarono  una  convenzione,  in  virtù  della 
aie  il  governo  inglese  dà  in  fitto  all'Italia  una  zona  di 
ritorio  all'estremità  nord  di  Chisimajo  ed  un  tratto  del 
ri  torio  che  collega  il  porto  con  la  strada  interna  che 
a  Lugh.  I  confini  saranno  delimitati  da  una  Commis- 
*no  anglo-italiana. 

!^uesta  zona  dì  territorio,  della  estensione  di  pochi  et- 
•i,  servirà  ad  assicurare  le  comunicazioni  della  colonia 
l  Benadir  col  mondo  civile,  essendo  Chisimajo  l'unico 
rto,  lungo  questo  tratto  di  litorale,  accessibile  in  tutto 
stagioni.  Nella  concessione  verrà  sùbito  costruito  un 
)lo  di  sbarco  e  un  recinto  per  il  deposito  di  carboni 
correnti  alla  regia  marina  italiana  e  ai  piroscafi  della 
ea  di  navigazione  che  dovrà  stabilirsi  sulla  costa  del 
inadir. 

Ampie  tettoie  saranno  costruito  e  vasti  magazzini  por  ac- 
gliervi  le  merci  che  le  carovane  porteranno  dall'interno 
l  Benadir,  come  pure  quello  che  nella  stagiono  dei  mon- 


/  jirandi  laghi  itfr'n 


DS  specie  di  emporio  sul  lago,  con  400  case  in  mattoni 
iti  ;  vi  sono  tre  ditto  Europeo:  una  ita- 
0  una  greca;  ed  una  americana;  lù  mer- 
suaheli. 

ca  si  esporbano  principalmente  prodotti 
leaamo,  riso,  arachidi,  polli  di  capra  e 
irò;  dai  porti  inglesi  dell'Uganda  ao- 
iTorìo,  pelli  e  Sbre  tessili. 

ki  africani.  —  Il  dott.  Eduardo  Baccari, 
Iella  marina  italiana,  ha  compiuto  un 
issimo  nella  regione  dei  grandi  laghi 
\  oonferenea  ne  tracciò  la  stona  e  ne 
ioni  presenti.  Constatò  l'accordo  della 
ire  la  grande  depressione  lacustre  del- 
DTUta  oA  orìgini  Tulpaniche;  egli  ci  dà 
ta  dei  laghi  Alberto-Edoardo,  Ghivu  e 
assi  inoombono  le  imponenti  montagne 

innalea  a  6700  metri  la  sua  votta  oo- 
neri,  la  catena  dei  monti  Virunga  o 
iutta  una  serie  di  vulcani,  fra  i  quali 
onte  del  Bue,  il  monte  del  Fuoco,  e  a 
ide  Cattivo  ed  altri.  Il  Bacoari  raggiunse 
arCongo,  o  monte  dal  -Fuoco,  ohe  prima 
,  eriuioae  di  venti  anni  or  sono  era 
audone  quella  in  una  sola  notte  moz- 
lale  per  oltre  1000  metri. 

le  varie  missioni  fondate  sin  dal  1876 

Bulle  rive  dei  Tanganioa,  o  vi  fu  ao- 
nente.  Egli  visitò  infine  il  Iago  Alborto- 
10  bello  degli  altri  per  le  sue  sponde 
e  sue  aoque,  a  937  metri  sul  livello  del 

da  fiere  tempeste  ed  assai  frequenti  di 
Doodrìlli,  nella  cui  formidabile  bocca  spa- 
itormi  gli  uccelli  per  cibarsi  dei  parassiti 

loro  denti. 

ghi  dell'Africa  è  il  Chivu,  alto  1554  metri 

\,  con  un'area  dì  circa  6000  eh.  quadrati, 

odono  a  picco  sulla  sue  rive.  Nel  mezzo 

4pK>  li  tOuiiga  l'isola  di  Ohisui,  tra  molta  altre  minori, 

l^le  me  rìre   tìtodo  i  Varundi,    una  razza  apparte- 

ito  al  grappo  dei  Bantu,  celebre  per  il  modo  con  cui 

ODwrai  i  lanuti  capelli.  All'estremità  sud  de 

^vatee  U  fiume  Riuisi,  che  ù  getta  irà.  'Vvbc 


Arbitrato  italiano  per  i  Barotse  667 

IO  parvero  veritiere,  ma  altri,  e  tra  essi  il  capitano 
Lscello  Luigi  Armani,  presero  lo  difese  dello  Stato  del 
;o  e  delle  sue  autorità,  e  dimostrarono  rome,  iu  fondo 
Ite  quelle  accuse,  vi  siano  più  o  meno  loschi  interessi 
)mpagnie  inglesi  che  desiderano  di  impadronirsi  della 
a  e  ricca  regione. 

iche  nel  Parlamento  italiano  quelle  accuse  porsero 
mento  ad  esagerazioni  sentimentali,  e  si  sarebbe  vo- 
persino  che  il  nostro  (Jlovorno  richiamasse  telegrafica- 
e  quei  pochi  ufficiali  italiani  che  avevano  accettato 
estar  servizio  per  lo  Stato  del  Congo.  Ma  di  siffatte 
razioni  ben  fece  giustizia  il  Governo,  dimostrando 
la  storia  coloniale  sia  tutta  piena  di  fatti  ben  al  tri- 
gravi,  e  come,  ridotta  ad  esatte  proporzioni,  Tazione 
olgio  e  dei  suoi  funzionari  nello  Stato  del  Congo  non 
csa  dire  nò  migliore  nò  peggiore  di  quella  esercitata 
:.re  potenze  coloniali  in  ogni  tempo  e  in  ogni  luogo. 

Sullo  Zambesì.  —  Il  12  settembre  venne  inaugurato 
in  ponto  sullo  Zambcsi  della  ferrovia  dal  Capo  al 
Esso  misura  198  metri  di  lunghezza  e  comprende 
'chi,  di  cui  uno  ha  152  metri  d'apertura.  L'altezza  del 
sul  pelo  deir  acqua  ò  di  cin^a  120  metri.  1  lavori 
ferrovia  al  di  là  del  fiume  procedevano  contemporanei 
costruzione  del  ponte,  sicchò  oggi  si  ò  giunti  al  di 
210  metri. 

a  nuova  città  sarà  edificata  noi  prossimo  anno  [)resso 
scafa  Vittoria  dello  Zambesi,  dove  giungo  ora  la  lor- 
dai Capo  al  Cairo,  e  dove  è  in  costruzione  un  gran- 
ponte  sul  fiume  a  valle  delle  cascate. 
Compagnia   inglese  del  Sud-Africa  ha  già  stabilito 
no  della  nuova  città,  che  porterà  il  nomo  di  Living- 
.  Dopo  l'acquisto  delle  aree,  gli  afNpiirenti  si  obbliga- 
a  costruire  entro    l'anno   un  immobile  del  valore  di 
10  75(X)  lire. 

Arbitrato  italiano  per  i  Jìarotse,  —  Venne  pubbli- 
in  data  30  maggio  UK)."),  la  sentenza  arbitrale  di 
Maestà  il  Re  d'Italia  nella  vertenza  fra  l'Inghilterra 
Portoirallo  per  il  confino  occidentale  del  regno  del 
tse.  L'estendersi  della  influenza  inglese  nei  torri lort 
k.frica  Australe  fece  sorgere  la  necessità  d'una  deli- 
5Ìone  tra  Io  sfere  d'influenza  britannica  e  poriOjz;hesQ 
regioni  óoìValto  Zambesì. 


Le  origini  rfi  Madtujn»cnr  Peromìo  ìa  paleontoìof/ia         G*l^» 

ìleva  il  Manamana,  massiccio  staccato  dell'Anavelona. 
Bara  sono  pastori  :  le  loro  pianure  erboso,  bene  irrigato 
itrono  100  000  buoi  e  numerosi  montoni.  Questi  popoli 
no  raggruppati  in  famiglie,  clan  e  tribiV  sotto  l'autorità 
un  capo,  delle  quali  la  principale  ò  quella  dei  Hara  Ima- 
ono  composta  di  ben  30  0(X)  individui. 
L'Istituto  italiano  di  Arti  Grafiche  di  Bergamo  ha  in- 
"apreso  la  pubblicazione  di  un  atlante  d'Africa,  (^ho  si 
imporrà  di  *,^5  tavole  colorate;  e  conterrà  un  tosto  di  1:^0 
Igino  di  notizie  geografiche,  economiche  e  statistiche 
lustrate  da  più  di  100  carte  di  dettaglio,  da  piante  topo- 
rafiche  e  diagrammi,  raccolti  dallo  fonti  più  acìcreditate 
recenti  e  disegnati  in  base  agli  ultimi  dati  dogli  espio- 
«tori. 

?3.  Le  origini  (lei  Madagascar  secondo  la  paleontologia.  — 
la  questione  di  grande  importanza  geologica  e  geogra- 
a  relativa  al  Madagascar  sembra   prossima  a  risolversi 

senso  contrario  alle  opinioni  generalmente  ammesso 
o  a  questi  ultimi  tompi.  La  grande  isola  maljiascia,  che 
^olle  da  alcuni  identificare  nella  Cerne  di  Plinio  e  nella 
snnthias  di  Tolomeo,  si  riteneva  un  paese  insulare,  che 
rebbvj  avuto  in  epoche  remoto  vita  indipendente,  un  ni- 
no vestigio  di  un  continente  sparito,  il  quale  avrebbe 
•se  un  tempo  coperto  gli  spazi  ora  occupati  dalTOceano 
diano,  e  gli  si  era  perfino  dato  il  nome  di  Lem  a  ria, 
ila  famiglia,  come  dice  Eliseo  HfVlus,  dei  lemuri,  raj)- 
Bsentati  a  Madagascar  da  un  maggior  numero  di  specie 
e  neirAfrica  e  nelle  Indie  Orientali. 
La  fede  in  tale  teoria,  aumentata  con  lo  scoperte  di 
Line  fossili  fatte  da  Alfredo  Grandidier,  non  considerava 
*ola  detta  africana  come  appartenente  al  continonto  nero 
T'rouessart  dichiarava  "  che  il  Mada^rascar  differisce  cosi 
'iiplet^mente  da  tutto  il  resto  dell'Africa,  che  deve  es- 
"^  considerato  come  un  continente  in  miniatura  anziché 
?  dipendenza  dell'Africa  „. 

^l'a  invece,  in  seguito  all'importante  e  curiosa  comuni- 
lOiio  fatta  alla  Société  de  Geologìe  de  France  sotto  il  ti- 
^  "  Sur  des  nouveaux  fossiles  de  la  còte  orientale  do  Ma- 
r^scar  „  da  Boule,  il  redattore  capo  della  rivista  l'yl/f- 
^^f^logie,  trova  crediLo  la  teoria  oi)postii,  basata  sulla 
^tigrafia.  La  nuova  scoperta  del  Boule  ha  uno  speciale 
^i^6sse,  perchè  fu  effettuata  in  un  giacimento  sulla  sponda 

Lago  Ranobè^  sul  litorale  malgascio  vlcW^a^»  dvo^  ^\>^vv 

^NxuARJO  sctRxnrico.  —  XLII.  ^S 


Ef^ìorazinne  nel  Labrador  iu\ 

lunicazione  oon  San  Micholo.  Mancano  ancora  di 
3graficho  le  miniere  d'oro  della  penisola  di  Seward, 
e  settentrionali  del  Juccon,  intorno  a  Circlo  City 
iella  costa  meridionale  a  Cook  Inlet.  il  collegamento 
eto  telegrafica  degli  Stati  Uniti  verrà  stabilito  per 
3l  telegrafo  di  Clondicche,  il  quale  si  congiungo  al 
•  della  ferrovia  canadese  del  l^icifico.  Inoltre  una 
5Ìone  diretta  colle  roto  telegrafica  degli  Stati  Uniti 
à  con  un  cavo  da  Valdez,  il  punto  estremo  della 

Chotshumstoc  al  Prince  William  Sund,  fino  a 
1  un'altra  col  mezzo  di  una  linea  che  si  stacca  a 
dalla   rete  canadese  per  Scagway  e  i  vecchi  cavi 

canale  di  Lynn  a  .Juneau,  e  di  là  nuovamente  a 
olio  Stato  di  Washington.  Con  ciò  anche  l'estremo 
3  degli  Stati  Uniti  ò  unito  agli  altri  con  la  reto 
ca.  1  cavi  sono  di  fabbriche  americane;  quello  fra 
Seattle  e  ad  una  profondità  media  di  KKX)  piedi 
la  di  1700.  Per  la  costruzione  della  linea  continen- 
lo vettore  superare  grandi  difficoltà  in  causa  dei 
serti   ed  inospitali,  del  freddo  e  deirassonza  com- 

ogni  civiltà.  Ad  onta  della  neve  e  del  freddo,  du- 
n verno  i  lavori  furono  meno  diflìcili  che  nell'estate 
aste  paludi  e  i  frequenti  incendii  dei  boschi.  Se 
<)  di  Behring  fosso  percorso  dal  telegrafo,  una  linea 
i  lo()0  miglia  inglesi  basterebbe  a  collegare  la 
ede  alla  stazione  telegrafica  di  Nicolajewsc. 

canon  sottomanno  dell'  Hudson.  —  In  seguito  a 
}aniagli,  il  signor  W.  C.  Spencer,  della  marina  degli 
X  potuto  precisare  la  natura,  l'estensione  e  la  pro- 
delia  valle  sottomarina  del  fiume  Hudson.  La  lun- 
li  dotta  depressione  totale  ù  di  oltre  180  chilometri, 
arte,  che  ha  veramente  aspetto  di  cafion  ò  mollo 
tesa,  perchè  comincia  dopo  circa  oO  chilometri  dalla 
/Hudson  e  assume  aspetto  di  larga  valle  dopo  circa 
>anon  presenta  due  biforcazioni  laterali  e,  secondo 
or,  è  una  valle  sommersa,  scavata  (juando  n^l  plei- 
la  regione  era  27(X)  metri  più  elevata  di  ora  (l). 

plorazioìie  nel  Labrador.  —  Sir  William  Maogregor, 
toro  di  Terranuova,  si  ò  imbarcato  a  San  Giovanni 

;ncer.  The  submarine  greai  caìion  of  the  Hudson  Rirer, 
ogr.y  Journal  „  febbr.  i9ur>,  pag.  180  e  seg. 


JjB  rovine  vidiane  ddVAmci'im  sciientrionnh  675 


srrìtorio  si  dÌTÌsero  o  si  costituirono  a  Stati  nella  seconda 
arte  del  secolo,  Minnesota  (1^58),  Orofron  (1800),  Kan- 
as  (1861),  Nevada  (1864),  Nebraska  (1867),  Colorado  (1876). 
a  seguito  alla  sempre  crescente  immigrazione  fino  dal  1885 
iirono  riconosciuti  Stati  i  territori  di  Washington,  Mon- 
ana,  Nord  e  Sud  Dakota  (18R9),  Idaho  e  Wyoming  ^800)  e 
inalmente,  con  la  sottomissione  dei  Mormoni  allo  leggi  fede- 
ali,  anche  l'Utah  (1896).  I  due  territori  esistenti  fuori  degli 
Stati  Uniti  sono  l'Alasca,  acquistato  nel  1877  dalla  Russia, 
I  le  isole  HawH^,  annesse  nel  1897.  Portorico,  le  J'ilippino, 
juam  nelle  Marianne  o  lo  isole  orientali  di  Samoa  sono 
sonsiderate  colonie.  Gli  Stati  Uniti  hanno  inoltre  una  certa 
lupremazia  sulle  repubbliche  di  Cuba  e  Panama,  ed  anche 
mila  repubblica  Dominicana,  dopo  che  ne  assunsero  Tam- 
nìnistrazione  doganale. 

10.  Le  rovine  indiane  dell'  America  ^^'etfenf  rionale,  —  Il 
governo  degli  Stati  Uniti  ha  deciso  di  prendere  serie  mi- 
Bure  per  la  conservazione  delle  rovino  indiano  che  si  tro- 
rano  sparse  nell'Arizona  e  negli  Stati  vicini.  Una  impor- 
tante memoria  presentata  a  questo  proposito  ni  Congresso 
federale  distingue  due  categorie  di  rovine:  1.®  i  villaggi 
ituati  sulle  mesas  o  nelle  valli,  che  comprendono  per  la 
tiaggior  parte  abitazioni  comuni  o  iwchlosj  dove  ciascuna 
imora  consiste  in  un  solo  ambiento;  alcuno  sono  riunito 
nche  a  mille  in  una  stessa  costruzione.  Le  abitazioni  sono 
crostate  le  une  alle  altre  a  guisa  di  cellule  e  formano  una 
ostruzione  talvolta  di  sei  piani,  con  scale  e  corridoi; 
ueste  abitazioni  sono  costruite  in  granito,  in  argilla,  in 
;rra  e  paglia,  secondo  le  risorse  locali  ;  gl'Indiani  abitano 
ncora  frequentemente  tali  pnehlos;  fi.^  le  abitazioni  nollo 
iveme  o  sulle  roccie  {cUff  diccUiiìtjs).  Siccome  lo  rupi 
jno  a  picco  e  la  vegetazione  ò  estromainente  povera  nella 
jgione,  si  sono  formato  strano  erosioni  nella  roccia  fria- 
ile;  terrazze  a  picco  presentano  sj)esso  ampio  grotte,  che 
pprofondite  ancora  ad  arte  costituin»no  abitazioni  capaci 
il  volta  di  dar  asilo  ad  un  intero  villaggio.  Il  prin^^ijìLo 
^uìto  in  queste  ultime  costruzioni  ò  il  medesimo  che  noi 
ueblos,  tenendo  conto  naturai ment-c  della  disposizione  dei 
zo^lii.  I  diff  dwellinijs  si  estendono  quindi  piuttosto  in 
inghezza  che  in  altezza,  e  sono  provvisti  di  mezzi  molto 
igeg:nosi  per  prevenire  infortuuF. 

Nel  bacino  del  Rio  Crando  vi  sono  u  gvvv\s\N\  <5lv\qn\\\^.. 
>uel1o  di  Pajarito,  situato  a  35  o  40  c\i\\oTtveU*\  aTvoT^-^N<^^\» 


Nuova  ripartizione  ammiìmimiiva  della  Columbia         ^11 

n  giro  attorno  alia  Sierra  Madre  Occidentale,  facendo 
Azione  in  vari  punti,  por  studi  d' interesse  geologico. 
'urono  visitate  le  rovine  preistoriche  di  Casas  grande  e  il 
alion  dell' Yaqui  che  non  ha  nulla  da  invidiare  a  quello 
di  Colorado. 

Un'altra  spedizione  composta  di  Robert  T.  Hill  e  del 
ottor  E.  Hovey,  del  Museo  americano  di  Storia  naturale, 

da  alcuni  assistenti,  si  ò  recata  nel  Messico,  por  studiarvi 
I  geografìa  e  la  geologia  della  Sierra  Madre  ocoidontalo. 
issa  è  fornita  di  strumenti  per  i  rilievi  topografici  g«3olo- 
\cì  o  di  macchine  fotografiche. 

12.  /  confini  fra  V  Honduras  ed  il  Xicarajua,  —  La 
juestione  dei  confini  fra  le  due  repubbliche,  la  cui  solu- 
ione  venne  affidata  al  Re  di  Spagna,  risalo  al  ISoS,  (juando 
!  Nicaragua  sollevò  alcune  preteso  sopra  una  piccola  parto 
el  territorio  hondureflo.  Il  Nicaragua  fonda  lo  suo  pro- 
)se  su  di  un'ordinanza  doU'anno  1540,  nella  ([ualo  il  Re  di 
pagna  ordina  a  Diego  Gutierrez  di  conquistiiro  il  tei  ri - 
»rio  ora  in  contestazione  e  di  colonizzarlo.    Morto   di    li 

poco  il  Gutierrez,  quell'ordine  non  venne  eseguito  e,  von- 
Mini  dopo, la  conquista  venne  fatta  dal  Guatemala.  L'ilon- 
iras  invece  fonda  i  suoi  diritti  su  vario  ordinanze  spa- 
luole,  specie  sulla  nomina  seguita  nel  1745  di  .Juan  de 
eras  a  governatore  di  Honduras,  nella  quale  il  Capo  (ira- 
as  a  Dios  è  designato  come  confine  dell'antico  governa- 
rato,  cioè  dell'odierno  Honduras.  Il  Nicaragua  pretendo 
•a  6^^  miglia  di  costa  sull'Atlantico,  cioè  la  ricca  regione 
a   il  Capo  Gracias  a  Dios  e  il  Capo  Cameron. 

13.  Per  Vesplorazione  del  Surinam,   —   Nel   luglio  100':5 
spedizione   diretta   da   A.  Fraussen    Iferderschee,   dcl- 

aflioio  topografico  delle  Indie  olandesi,  si  recò  a  rilevare 
corso  del  Gonini  nella  Guiana  olandese.  Dalle  relazioni 
,  questa  spedizione  che  oltre  al  Gonini  ha  rilevato  anche 
corso  del  Lava,  suo  afiluente,  si  rileva  che  la  configu- 
Lzione  del  suolo  nell'interno  orientale  del  Surinam  ò  la 
lessa  che  neiroccidontale.  Il  terreno  ò  leggermcnto  ondu- 
tto,  con  singole  catene  montuose  cui  appartengono  i  monti 
■rango  e  i  Tumuc-Humao  che  raggiungono  un'altezza  di 
OO  a  750  metri. 

14.  NiLOca  ripartizione   amministrativa   Min  Cohmhia. 
—  Noi  corso  dol  1905,  in  seguito  a  una  log^Ci  nq^i^sXì^^  ^"aX.- 


Esplorazioni  Islandirhe  (JBÓ 

^tà  non  presenta  per  ora  alcun  pericolo  per  gli  abitanti 
Hl'isola,  né  per  le  loro  proprietà. 

r 

EL  Gli  abitanti  delle  Nuove  Ebridi.  —  Secondo  le  notizie 
dottor  P.  R.  Joly  che  ha  percorso  l'interno  dei  grupi)o 
e  Nuove  Ebridi,  gli  indigeni  sono  molto  feroci  o  sel- 
IggL  Circa  10  anni  fa  a  Port  Sandwich,  nell'isola  Malli- 
60  c'erano  ancora  600  individui;  ora  la  popolazione  ò  ri- 
tta alla  metà  e  le  rapine  fra  tribù  e  tribù  per  procu- 
•bì  schiavi  e  carne  umana,  sono  all'ordine  del  giorno. 
Quando  un  prigioniero  deve  servire  al  pasto  umano,  io 
'ttono  in  una  fossa  riscaldata  con  pietre  ardenti  e  lo  In- 
no cuocere,  assieme  alla  carne  di  alcuni  maiali,  condita 
erbe  aromatiche,  mentre  tutto  intorno  una  corona  di 
ane,  agitando  lunghi  rami  per  l'aria,  vigila,  afBucliò 
spiriti  maligni  non  rubino  la  carne.  11  banchotLo  can- 
>alico  dopo  48  ore  è  pronto. 


Vn.  —  Regioni  polari. 

!•  Esplorazioni  Islandiche,  —  Durante  l'ostale  del  1004 
e  brigate  del  servizio  geografico  dell'esercito  danese  hanno 
evato  un'area  di  5700  chilometri  nella  regione  compresa 
31  le  sabbie  dello  Skeideraa,  l'immensa  pianura  formata 
i  detriti  torrenziali  scesì  dal  Vatnajokull  e  da  una  parto 
fievole  di  questo  ghiacciaio.  Risultò  dalle  loro  misura- 
Dni,  che  il  punto  culminante  doli'  isola  non  ò  l'Oraefa- 
kull  (1958  m.),  come  comunemente  si  riteneva,  ma  il 
^rannadalshnukr  (2120  m.),  formato  da  un  cocuzzolo  roc- 
DBo,  circondato  da  ghiacciai,  che  raggiunge  un'altezza 
2120  metri. 

Il  dottor  Paolo  Pasi  percorso  nel  1004  l'interno  dell' I- 
■nda,  per  ammirare  le  bellezze  naturali  dell'isola.  I  suoi 
wtanti  derivano  da  un  piccolo  nucleo  di  Scandinavi  ivi 
''ugiati,  per  amore  di  libertà,  nel  IX  secolo,  i  quali  vi- 
^odi  pastorizia  e  di  pesca.  Il  paesaggio  islandese  è  il  più 
'torescoche  si  possa  immaginare:  i  ghiacciai  e  le  praterie 
Ordano  le  Alpi,  mentre  i  deserti  e  i  nembi  di  sabbia 
"^0  pensare  all'Oriente.  Il  carattere  vulcanico  ò  predo- 
ni ante,  con  gli  immensi  campi  di  lava,  che  assumono 
^80  aspetto  fantastico:  il.  tipo  polare  ò  dato  dallo  ster- 
gate distese  di  neve  e  di  ghiaccio,  e  dai  lunghi  cropu- 
li.  Mancano  le  strade:  in  Islanda  si  viaggia  a  cavallo, 

AxjiVARlO  SCIENTIFICO.  —  XLIL  ^\ 


ufn;  thdìa  (IcJwle  nffività  glnvUth'  ndV arci ihìI ago  ariiro        (»87 

[Ile  Spitzherghe,  —  Il  1  giiifrno  lOOo  la  "  Belgica  „ 
Tròmso  per  -recarsi  allo  Spitzberjrhe.  ho  stat.o  mag- 
Iella  nave  si  componeva,  oltre  che  del  duca  d'Orleans, 
mandante  belga  De  Gerlache,  cui  ora  affidata  la  di- 
3  della  nave,  del  dottor  R43camier,  del  pittore  Mórit.o 
geologo  danese  Koefoed.  La  spedizione  non  si  propo- 
rlo uno  scopo  sportivo,  ma  anche  scientifico,  essendo 
e  ben  provvista  di  tutti  gli  strumenti  e  dei  matc- 
er  la  pesca  pelagica  ed  abissale,  nonché  per  lo  ossor- 
i  ocoanografiche.  Le  ricerche  doveano  essere  estese, 
^li  impedimenti  glaciali  alla  parte  dell'Oceano  Artico 
estende  tra  le  Spitzberghe  e  la  (rrocnlandia.  Se- 
^  dopo  un  inutile  tentativo  di  spingersi  dalle  Spitz- 
)  alla  Terra  di  Francesco  Giuseppe,  la  spedizione  si 
)  verso  la  Groenlandia  e  pott^  alla  fine  di  luglio  giun- 
1  Capo  Bisraark,  situato  su  di  un'isola,  separata  dalla 
erma  per  iin  largo  braccio  di  mare.  Il  punto  più  set- 
male  dove  si  potè  sbarcare,  ebbe  nome  di  Capo  Filippo 
y  N.,  18*^  S(y  long.  0.),  od  ivi  furono  trovate  rovine 
tazioni  di  Eschimesi.  Il  12  settembre  la  nave  "  Bei- 
era  già  rientrata  in  Ostonda. 

yvUe  cause  della  debole  attività  glaciale  neW arcipelago 

americano,  —  Arnaldo  Faustini  ricerca  le  cause 
debole  attività  glaciale  nel  l'Arci  pelago  Artico  ame- 
,  riassumendo  i  precedenti  studi  in  proposito,  inda- 

le  distribuzioni  dei  ghiacciai  delle  regioni,  le  tracce 
"i  più  vasti,  la  palese  e  crescente  deficienza  di  atti- 
ìovuta  a  minore  precipitazione  atmosferica,  all'oro- 

alla  topografìa  della  regione,  alla  struttura  gex)lo- 
el  suolo  e  alla  circolazione  oceanica.  Concludo  rac- 
-dando  lo  studio  sistematico  delle  due  zone  polari, 
loca  delle  sensazionali  scoperte  ò  pressocliò  compiuta  ; 
ita  umana  sotto  tutte  le  sue  formo,  intellettuale, 
3,  finanziaria,  ha  trovato  il  modo  di  attraversare  e 
*epassare  distanze  e  confini  (^he  sembravano  invio- 
e  quindi  non  è  un  audace  desiderio  quello  di  spo- 
n  un  non  lontano    avvenire   una   conoscenza  quasi 

di  ciascuna  regione  terrestre.  Cosirclii!»,  ove  si  po- 
0  studiare  con  metodo  razionale  lo  tern>  che  costi- 
no Tarcìpelago  Artico  americano,  sotto  i  loro  molte- 
ispctti,  comproso  forse  fra  i  primi  (]uollo  glaciologico, 
■rremmo  a  gettare  un  nuovo  e  prezioso  fascio  di  luce 
tenebre  che  avvolgono  quella   parto  di  moivdo,  daa 


SuUa  f<j)CfUzl(iììr  Aìmimhen  089 


che  questi  non  giungevano,  la  spedizione,  compreso  ch'era 
iuopo  passare  un  altro  inverno  tra  i  ghiacci,  fece  ritorno 
il  Capo  Abruzzi,  dove  nell'assenza  del  Fiala  era  morto  il 
uochista  norvegese  Sigurd  Mhire. 

William  S.  Champs,  ca|X)  della  prima  spedizione  inviata 
Ila  ricerca  di  A.  Piala,  si  recò  lo  scorso  maggio  a  Bergen 
yn  la  nave  l^erranovaj  per  terminare  Tallestimento  e  di- 
i^rsi  quindi,  verso  i  primi  di  giugno,  al  Capo  Flora 
jlla  Terra  Francesco  Giuseppe,  dove  sperava  trovare 
ualcuno  dei  26  membri  delia  spedizione  Fiala.  Ma  la 
''erranova  non  potè  spingersi  più  oltre  alla  ricerca  del 
LOgo  di  sverno  degli  esploratori,  per  le  scarse  comunica- 
;oni  trovate  a  Capo  Plora. 

Insieme   con  W.  S.  Champs  si  era   reoato  in  Norvegia 

dottor  Oliver  I.  Passig,  inviato  dall'  UflBcio  meteorologico 
agli  Stati  Uniti  e  dalla  Società  geografìca  di  Washington, 
luesti  intrapreso  una  seconda  spedizione  che  dalla  Nor- 
egia  mosse  lentamente  verso  la  Groenlandia  orientale, 
ove  all'isola  Shannon,  sul  parallelo  75,  ò  stato  stabilito 
.n  abbondante  deposito  di  viveri,  per  il  caso  che  i  membri 
ella  spedizione  Ziegler  fossero  spinti  dai  ghiacci  gallog- 
:ianti  verso  quella  parte  nel  loro  ritorno  dalla  marcia 
J  polo. 

Una  nuova  spedizione  si  armò  nel  febbraio  lOOo  e  partì 
lel  marzo,  ma  le  condizioni  dei  ghiacci  a  nord  dell'isola 
lodolfo  erano  peggiori  che  nell'anno  precedente,  la  neve 
QOlle  e  i  frequenti  spazt  d'acqua  libera  impedivano  la 
narcia  in  avanti,  sicchò  dovettero  ben  presto  retroc^odere  : 
1  viaggio  di  ritomo  fu  più  penoso  dell'avanzata,  e  sol- 
anto  per  un  abbassamento  di  temperatin^a  che  provocò 
1  congelamento  di  alcuni  canali,  l'ardito  distaccamento 
»otè  rivedere  il  quartier  generale  al  Capo  Abruzzi.  La 
lave  di  soccorso,  diretta  dal  signor  Champ,  li  raggiunse 
l  30  luglio,  li  rac<^olse  riconducendoli  in  patria,  dopo  due 
ateri  anni  ch'essi  avevano  trascorso  nell'arcipelago  di 
«Francesco  Giuseppe. 

7.  Sulla  spedizione  Aniundsen,  —  Il  capitano  R.  Amund- 
en  raggiunse  felicemente  la  Terra  di  Re  (.TUgliclmo,  la 
[uale,  com'è  noto,  fu  teatro  della  catastrofe  della  s[)edi- 
iono  Franklin  nel  1847.  L'Ainundsen  era  partito  nel  1D(K) 
on  la  piccola  baleniera  GijOa,  di  48  tonnellate  di  registro, 
\  con  soU  otto  compagni,  per  ricercare  \V  poVo  tcv^^^\vì!Cvìvn 
areale,  fissato  da  James  Ross  nel  18H1  huW^l  \^^ms»c^^  ^^' 


Umdiaii  scientifici  delle  spedizioni  aninriivhc  091 

^—   ■  I     _  I      m        ■  Il  I  ■ 

longitudine  ovest  Or.    La  declinazione  magnetica  fu   tro- 
vata di  5^  lo'  E. 

10.  Risultati  scientifici  delle  spedizioni  antartiche,  —  I 
iflultati  della  spedizione  condotta  dal  dott.  0.  Norden- 
kjoldy  saranno  pubblicati  in  gran  parte  a  sposo  dello 
itato  in  sette  grandi  volumi  in-4,  di  circa  tremila  pagine 
omplessive,  con  500  tavole,  numeroso  cart-e  ed  illustra- 
loni.  Il  primo  volume  comprenderà  la  descrizione  gene- 
ede  del  viaggio,  la  geografìa,  l'idrografia  e  la  geofìsica,  il 
econdo  la  metoorologia,  il  terzo  la  geologia  e  la  paleon- 
ologia^  il  quarto   la    botanica  e.  gli  altri  tre  la  zoologia. 

Frattanto  il  Nordenskjòld,  in  seguito  alla  sua  prima 
splorazione  nello  regioni  antartiche,  durante  la  (juale 
lassò  due  anni  nelT isolotto  ghiacciato  di  8now  Hill,  a 
ud  delle  Shetland  meridionali,  ha  sollevato  di  nuovo  la 
[uestione  "se,  e  in  qual  misura,  le  terre  antartiche  del- 
'ovest  debbano  considerarsi  come  un  prolungamento  di- 
fetto deirAmerica  meridionale,,. 

Il  dottor  AnderSson,  compagno  di  Nordenskjòld,  trovò 
iella  Baja  della  Speranza  (Stretto  dell' Antartic),  uno 
schìsto  racchiudente  una  ricchissima  fauna  terziaria. 

L'erudito  botanico  segnala,  tra  i  resti  paleontologici,  co- 
nifere gigantesche  ed  esemplari  di  im  araucaria  che  ap- 
partiene, egli  afi'erma,  al  medesimo  gruppo  doWaraucaria 
excelsisj  un  albero  superbo,  che  giungo  ai  60  metri  d'al- 
tezza e  che  vive  neirisola  di  Norfolk,  all'est  dell'Australia. 
Le  condizioni  di  giacitura  di  alcune  roccie  della  Baja  della 
Speranza  indicano,  come  osserva  il  dottor  Nordenskjòld, 
che  la  elevazione  della  catena  che  percorre  l'Antartide 
dell'ovest  è  posteriore  al  Giurassico,  e  naturalmente  si  è 
indotti  a  compararla  con  la  Cordigliera  dello  Ando.  11  ri- 
lievo antartico  ò  dunque,  secondo  ogni  verosimiglianza, 
sia  una  continuazione,  sia  un  omologo  della  "  catena  ame- 
ricana „. 

Tuttavia  con  la  prudenza  e  la  circospezione  propne  dei 
veri  scienziati,  il  dott.  Nordenskjòld  non  espone  \m  giu- 
dizio assoluto  sul  grande  problema  delle  relazioni  [)ieislo- 
riclie  tra  l'America  meridionale  e  le  regioni  del  Polo  Sud, 
tra  queste  due  masse  oggidì  disgiunte,  forse  una  volta 
riunite,  nelle  nebbie  dei  tempi,  prima  delle  gigantesche 
rivoluzioni  cosmiche  sopravvenute  all'equilibrio  planetario, 
a  meno  che  questi  fenomeni,  anziché  esaev^  \ìtq<\cìU\  <Ì"5ì. 
brusche  convulsioni  orogeniche,  non  sieuo  uww  eow^^^^^\^\^L^ 


il.  -  Esposizioni.  Congressi  e  Concorsi 


per  cara  di  L.   Amaduzzi. 


f. 

Esposizioni  del  19 Od. 

.a  Esposizione  Valsesiana.  —  Prodromi  bene  auf^iiranti  di  questa 
liale  Esposizione  furono  le  lodi  che  seppe  meritarsi  la  Casa 
Isesiana  nella  Esposizione  nazionale  del  1898  a  Torino. 
fa  la  attuazione  sua  ebbe  origine  da  una  idea  concreta  emessa 
riguardo  dal  Comizio  agrario  di  Varallo,  deciso  ad  aprire  ogni 
ennio,  nella  gemma  più  preziosa  della  più  severa  parte  della 
sesia,  una  Mostra  Agraria.  E  questa  è  la  prima  volta  nella  quale, 
maniera  dirò  così  autonoma,  la  graziosa  ed  operosa  cittadina 
V'arallo  ha  esposti,  al  cospetto-  delle  regioni  consorelle,  i  pre- 
ssi compiuti  nelle  arti,  neir  agricoltura  e  neirindustria  dalla 
He  e  vaga  vallea,  la  Valsesia. 

mesta  valle  —  è  superfluo  forse  ricordarlo  —  vien  limitala  da 
t  diramazioni  della  pittoresca  giogaia  del  Monte  Rosa.  Partono, 
la  dalla  Punta  Gnifetti,  l'altra  dalla  Piramide  Vincent.  Vide  bene, 
a  pittore  —  scrive  G.  C.  Abba  —  chi  nella  Valsesia  raffigurò 
lagine  d'un  corno  ramoso  di  cervo.  La  Valle,  dal  suo  mezzo 
'^'ò  Varallo,  in  su,  s'eleva  rapidamente  verso  i  limiti  del  ghiac- 
o,  tutta  pascoli  grassi,  foreste  delle  più  forti,  e  dirupi.  Invece 
Varallo  in  giù  s'allarga  essa,  e  s'addolciscono  le  forme  dei 
mi.  I  loro  proQli  s'arrotondano.  Giacciono  essi  monti  come  fiere 
[omesticate,  e  la  terra  stessa,  via  via  che  si  discende,  pare  dive- 
a  fin  più  gentile.  Vestono  le  pendici  bellissimi  castagneti  e  più 

prosperano  la  vite  e  il  gelso  che  tra  le  piante  sono  di  alta 
liltà. 
/Esposizione  fu  divisa  in  otto  classi,  le  quali  si  distinguevano 

a  loro  volta  in  due  o  più  sezioni. 
^a  prima  classe  era  quella  delle  Belln  Arti,  la  seconda  quella 
le  Arti  liberali  e  della  Storia  della   Valsesia,   la   terza  (jnella 
la  Previdenza  ed  Assistenza  Pubblica.  Su  di  osse  non  possiamo 

insistere;  basti  dire  che  la  patria  di  Gaudenzio  Ferrari  ha  pa- 
e  belle  nella  storia  dell'arte  moderna  come  in  quella  dell'arte 
ica,  è  ricca  di  Istituti  di  beneficenza  e  di  Associazioni  di  mutuo 
<X)rso.  Non  poteva  quindi  mancare  vera  ed  alta  importanza  a 
$ste  prime  tre  classi  della  Esposizione  Valsesiana. 
xrande  e  reale  interesse  suscitarono  le  classi  IV  (industrie  eslrat- 


Esposizioni  del  i.WJ  600 


ricco  cainpiouario  di  pezzi  gregj^i  e  di  complete  macchine  por  usu 
agrario;  e  molte  e  molte  altre  cose  rendevano  interessante  TEspo- 
sizione. 

Una  opportuna  seziono  dimostrava  la  attività  agricola  del  nostro 
esercito,  ed  era  argomento  di  conforto  por  chi  pensa  che  la  istru- 
zione agraria  deiresercito,  in  un  paese  come  il  nostro  eminente- 
mente agricolo,  non  può  essere  che  fonte  di  buoni  risultati  per 
mille  guise. 

Altro  lato  educativo  della  Mostra  veniva  da  una  bolla  raccolta 
di  quadri  e  di  statue  glorificanti  il  lavoro  campestre,  perdio  is[ii- 
rati  alle  fatiche  ed  alle  gioie  deiragricoltura.  Opere  in  ile  df'i  mi- 
eliori  artisti  piemontesi:  di  Bistolli,  di  Delleani,  di  Dalberlo,  di 
Biscarra,  di  Pollonera,  di  Ueycend,  di  Carruti,  di  Calderini,  di 
Cavalieri,  e  cosi  via. 

L'esito  deirEsposizìone  fu  ottimo,  e  se  fu  argomento  di  conforto 
la  mostra,  fu  causa  di  riflessione  e  di  insegnamento  che  giove- 
ranno al  nostro  paese. 

Concluderemo  con  alcune  delle  belle  parole  di  inaugurazione 
Iironunciate  dal  ministro  Bava  : 

*^  Questo  grande  geniale  conv(;gno  di  lavoratori  della  terra, 
questa  bella  rassegna  delle  opere  buone  ed  utili  che  più  interessano 
Tetà  nostra,  fatte  a  pie  delle  Alpi,  rappresentano  una  nuova  ed 
insigne  vittoria  della  virtù  italiana  e  ci  richiamano  al  pensiero 
litri  convegni,  altre  rassegne,  altre  vittorie  del  Piemonte,  per  la 
ortuna  e  per  la  gloria  della  patria. 

"  Diversi  i  mezzi,  ma  eguali  gli  scopi  e  le  idealità  supreme. 
kltre  volte,  in  cospetto  alle  porle  d'ilalìa  vibrava  nelle  anime 
'orgoglio  ai  sincere  o  di  morire  per  respingere  la  sopra  (Taz ione 
li  gente  straniera. 

"  E  qui  giungeva  Analmente  il  grido  di  dolore  di  tutte  le  •^^enti 
(aliane  per  tramutarsi  in  un  peana  di  redenzione  e  di  libertà.  VA 
I  Re  Galantuomo  era  salutato  padre  della  patria. 

"  Oggidì  invece  si  raccoglie  una  generosa  stirpe  subalpina  at- 
orno al  terzo  re  d*ltalia,  per  prove  incruenti,  ma  non  nien«j  ar- 
lue  e  fortunose,  e  non  meno  decisive  per  Tavveniro  della  nazione. 
■li  sforzi  supremi  di  costanza,  di  sacritlci,  di  ardimenti  sono  oggi 
eretti  a  far  conquistare  la  patria  dalFindustria,  dairagricoltura  e 
lai  lavoro  italiano,  e  ad  assicurare  nel  mondo  al  lavoro  ed  al- 
'industria  italiana  la  fortuna  e  la  gloria  che  meritano  le  opt^e 
aateriate  di  fede,  di  bellezza  e  di  forza.  Due  grandi  ideali,  due 
grandi  problemi!  „ 


Esposizione  internazionale  di  elettricità  a  Londra.  —  Stette  aperta 
n  settembre  ed  ottobre  1905.  Vi  cooperarono  la  Snlionnl  Eli'ctri- 
^al  Mfg.  Associalion  e  l'istituto  degli  ingegneri  elettricisti.  Venne 
^ure  tenuta  una  serie  interessante  di  conferenze. 

Le  sezioni  erano  varie.  Una  era  dedicata  agli  apparecchi  elet- 
trici domestici. 

Fu  in  azione  un  impianto  radiotelegrafico   Marconi,  ed  il   l'osi 


Congressi  del  1005  697 

za  indisse  per  il  1905  una  Esposizione  internazionale  nella  ca- 
le industriale  del  Regno.  Ognuno,  dai  giornali  politici  e  setti < 
lali,  ha  saputo  dell'esito  splendido  di  questa  Móstra  e  dei  prin- 
ili  elementi  che  lo  determinarono. 


i:. 

Congressi  del  lOOò, 

A  prima  Assemblea  generale  della  Associazione  elettrotecnica  ha- 
a  si  è  tenuta  a  Firenze  dalFS  al  1:^  ottobre  1905,  e  vi  si  fecero 
Tessami  comunicazioni,  fra  le  quali  una  veramente  notevole  del 
L  Di  Pirro  sui  circuiti  telefonici  ad  attenuazione  costante,  una 
e  degna  di  nota  del  dott.  Scarpa  relativa  a  ricerche  magnetiche 
ottiche  su  alcuni  colloidi  magnetici,  ed  una  pure  apprczzatissima 

prof.  Giorgi  sui  nuovi  principi  pel  calcolo  delle  macchine  elei- 
he. 

i*ing.  Gentili  fece  una  relazione  intorno  alla  questione  della 
rma  deirufficio  delle  privative  industriali,  determinando  una 
issima  discussione  che  portò  alla  approvazione  di  un  giusto  ed 
ortunissimo  ordine  del  giorno. 

*  ing.  Hostaìn  fece  una  conferenza  sulla  "  elettricità  nella  me- 
na n»  dopo  di  che  l'assemblea  fece  voti  perchè  sieno  promossi 
si  speciali  intesi  a  diffondere  le  nozioni  necessarie  per  le  ap- 
.azioni  della  elettricità  nel  campo  della  medicina,  e  diede  inca- 
)  al  presidente  di  invitare  le  sezioni  a  prendere  qualche  ini- 
iva  onde  raggiungere  lo  scopo. 

.*ing.  Cattaui  fece  una  comunicazione  sulle  connessioni  elettriche 
e  rotaie  a  contatti  saldati  mediante  acetilene. 
,a  standardizzazione  del  materiale  elettrico,  o  come  più  italia- 
nente  si  dovrebbe  dire,  runiiìcazione  degli  apparecchi  e  delle 
:chine  elettriche,  dette  campo  ad  una  vivace  discussione  la 
le  condusse  ad  invitare  allo  studio  le  singole  sezioni  per  un 
minato  parere. 

soci  prima  di  chiudere  il  loro  Congresso  fecero  visite  ed  escur- 
li  allo  stabilimento  di  Doccia,  alla  Centrale  della  Società  to~ 
na  per  imprese  elettriche,  airofflcina  Galileo,  all'offlcina  tram- 
ria  Qorenlina  e  alla  ferriera  di  S.  Giovanni  Valdarno.  Airoffì- 
1  Galileo,  nella  sala  per  gli  esperimenti  elettrici,  il  prof.  Arno 
»  una  conferenza  sperimentale  riassumente  i  suoi  lavori  sulla 
iazione  di  isteresi  nei  corpi  magnelici  in  campi  Ferraris  solto 
uone  di  correnti  continue  interrotte  ed  alternate  e  di  onde 
t  zinne,  r 

lell'occasione  di  questa  Assemblf»a  generale  venne  oiTerta  al 
f.  Ascoli  una  medaglia  d'oro  perchè  seppe  bene  organizzare  e 
itanare  la  ben  nota  gita  in  America.  E  venne  per  acclamazione 
Dinato  presidente  onorario  perpetuo  il  prof.  Antonio  Pacìnotli. 
«a  prossima  Assemblea  verrà  tenuta  a  Milano  nel  1906. 


Congrewi  del  1005  701 


Oongretso  internazionale  di  Radioiogia  e  dì  Jonizzazione.  (Liegi, 
,  i3  e  14  settembre).  —  Nonostante  il  fine  specialissimo  dtà  suol 
ori,  questo  Congresso  è  riuscito  a  riunire  circa  trecento  ade- 
iti.  Quindici  governi  di  Europa,  dell'Asia  e  deirAmerica  si  erano 
ti  rappresentare:  gli  Stati  Uniti  da  sei  delegati,  la  Francia  da 
altro,  il  Belgio,  Tltalia,  il  Lussemburgo  da  due,  gli  altri  paesi, 
affna,  Svezia,  Olanda.  Rumania,  Serbia,  Turchia,  Guatemala,  Uè- 
bblica  Argentina,  China,  Messico,  Persia  e  Bolivia,  da  un  delegato. 
Come  è  noto,  il  Congresso  comprendeva  due  Sezioni: 
[.  Sezione  fisica,  —  a)  La  fisica  degli  elettroni,  comprendente  le 
liazioni  di  natura  diversa. 

b)  La  radioattività  e  le  trasformazioni  corrispondenti. 

6*)  Fenomeni  meteorologici  ed  astronomici  imputabili  alla  ioniz- 
done,  alla  radioattività  ed  alle  radiazioni  diverse. 
[L  Sezione  biologica,  —  Le  comunicazioni  furono  numerosissime. 
Ha  Sezione  di  hsica  specialmente  ve  ne  erano  tante  che  si  te- 
iva  di  non  potere  finire  nelle  cinque  sedute.  Ma  ciò  fu  possibile 

pò*  perchè  mancarono  alcuni  che  dovevano  riferire,  e  un  pò*  in 
nzia  degh  sforzi  inauditi  fatti  dal  presidente  Bonchard  per  limi- 
*e  a  dieci  minuti  la  durata  delle  comunicazioni.  Il  solo  elenco 
Ile  quali  ci  trarrebbe  troppo  in  lungo.  Ci  limiteremo  a  sogna- 
le la  conferenza  del  Becquerel  alla  seduta  inaugurale.  Riguardava 
naiisi  delle  radiazioni  del  radio  ed  alcune  sue  recenti  esperienze. 
Congresso  fu  seguito  da  una  escursione  ad  Ostenda,  da  una  vi- 
a  ai  nuovi  Istituti  di  Bruxelles,  e  da  una  visita  airistituto  elet- 
)tecnico  Montefiore  a  Liegi,  ove  il  prof.  Gerard  fec»'  una  inlores- 
nte  conferenza  sugli  ultimi  progressi  della  elettrotecnica. 


Congresso  nazionale  di  Agricoltura.  —  Per  iniziativa  della  Società 
gli  Agricoltori  italiani  di  Roma  si  tenne  nel  maggio  in  Sardegna. 

concorsero  la  Società  degli  agricoltori  sardi,  il  Comizio  agrario 
la  Scuola  di  viticultura  ed  enologia  di  Cagliari,  la  Scuola  pratica 

agricoltura  ed  il  Comizio  agrario  di  Sassari,  le  (Cattedre  ambu- 
iti  di  Cagliari  e  di  Sassari,  numerose  ed  egrei^ie  prTsone  che 
stituirono  appositi  Comitati. 

Il  Congresso  si  svolse  in  parte  a  Cagliari,  ove  venne  fatta  Tinau- 
irazione,  poi  in  Alghero,  in  Sassari  ed  in  altre  città  dell'isola. 
I  temi  che  si  discussero  riguardarono  specialmente  le  quislioni 
rarie  che  si  riferiscono  alla  Sardegna.  E  venne  cosi  olTerlo  bella 
casione  agli  agricoltori  italiani  di  studiare  sul  luogo  la  questione 
Ila  coltura  intensiva,  deirallevamento  del  bestiame,  e  tutti  ^'li 
;ri  quesiti  che  concernono  Io  sviluppo  di'lla  agricoltura  nella 
rdegna. 

Vi  parteoi|M)  S.  F.  Luigi  Kava,  ministro  d'Agricoltura,  ed  inter- 
nnero  numerosi  scienziati  da  ogni  parie  d'UtvWii,  ^vvìv^vòV\\\  ^\ 
r/co/torL  Essi  ebbero  agio  di  conoscere  Vi  coy\CÌ!vl\qivv  ^^^^xV 

Aaxl'ahjo  BciiùXTirtco.  —  LXJI.  ^"^^ 


Contfì'f'f^si  tld  ìiKt:)  7m:; 


Nel  1801,  hn  d^'tlo  il  Pn^s'uli^iilc  il'll  i  So«m«'Im  lìeli^n,  (M';j\a!'i(.  in 
venti  ammiratori  di  Urania;  o^^ixi  siamo  in  miiIc(jltantasotti\  In 
soli  dieci  anni,  osserviamo  noi,  rem  una  contiima  vici'ndtnul»»  co- 
municazione di  ardore  scientilìco,  è  <lato  possii)iIo  darò  ad  una 
associazione  veramente  rudimentale  tale  estensione  :  si  tj  pniuto 
indurre  tanti  scienziati,  stndiosi  e  dilettanti  di  tutti  i  l'aesi  del 
mondo  —  non  pochi  d'Italia  — -  a  fare  adesione  al  volenteroso 
nucleo  belga. 

Perchè  mai  non  dovrebbe  essere  possibile  far  (pialche  cosa  di 
simile  anche  nel  nostro  paese?  Perchè  non  si  potrebbe  fondare 
anche  in  Italia  una  Società,  che  come  quella  IJelga,  come  Li  ben 
nota  Società  astronomica  di  Francia,  raccol^ra  in  un  fascio  tutti 
sii  ammiratori  dei  fenomeni  del  Cielo  e  della  Terra,  e  faccia  largo 
alla  più  efiicaco  e  seria  volgarizzazione  della  scienza? 

É  una  idea  che  gettiamo  avanti,  colla  più  forte  con\inzione,  che, 
attuata,  recherebbe  utilità  grande  alla  istruzione  nazionale. 

* 

Il  XV  Congresso  internazionale  di  medicina  a  Lisbona  si  tenne  nel- 
.  l'aprile  1905. 

* 

n  Congresso  di  ostetricia  e  ginecologia  si  inau<j:urò  il  |riorno 
41  ottobre  al  Policlinico  di  Roma,  e  vi  convennero  numerosi  i  soci 
della  Società  italiana  di  ostetricia  \\  ginecolo<;ia. 

* 

Il  XVIII  Congresso  oftalmologico  si  tenne  a  Napoli  dal  10  al  W  ot- 
tobre. Vi  parteciparono  80  scienziati  e  si  chiuse  con  una  festa 
campestre. 

* 

Il  Congresso  internazionale  di  idrologia  si  inau^mrò  a  Venezia  il 
14  ottobre,  ed  e  «agevole  comprendere  qnale  importanza  esso  pre- 
sentasse per  il  nostra}  paese  che  è  cosi  ricco  di  ac<iue  minerali. 


Congresso  di  dermosifilopatia.  —  Si  è  inau<,Mirato  a  homa  il  17  di- 
cembre sotto  la  presidenza  del  prof.  Majocchi  dell'Ateneo  boloj^nese. 


Conferenza  oraria  europea  a  Firenze.  —  NtMla  prima  metà  di  di- 
cembre si  sono  riunite  in  Firenze  tutte  quelle  persone  che  nello 
ferrovie  d* Europa  presiedono  alla  compilazione  de<(li  orari  e  al 
coordinamento  delle  comunicazioni  ferroviario  inlernazìonali,  m>l- 
rintento  di  risolvere  molte,  questioni  importanti  relative  [\\  miulio- 
ramento  di  tali  comunicazioni. 

Orbene  le  determinazioni  prese  dalla  Conferenza  furuu  tali,  che. 
tradotto  in  atto,  recheranno  al  nostro  i^acse  buoni  vantaggi. 


indart)  all'unno  venluro  un  po'  di  relazione  sul 

0  iatentazionak  dnU'atmosfera   tenutosi  a  Liegi 

1  e  10  settcmitre  IdO^i. 


Premi  aggiudicali. 

ai  Unosi;  Prania  Roala  dal  1903  p«r  la  Fisiologia 
a.  —  Commiisari;  C.  (ìolgi,  P-  ^ak,  B.  Grassi, 
ini  (relatore). 

quattro  candidati:  Agostino  Barbèra,  Nicola  Pane, 
1  un  anonimo,  che  fu  definito  nella  relazione  come 
ente  auormalé,  priva  della  nozione  dell'alia  im- 
scademia  annette  al  conseguimento  del  premio  e 
le  sue  cognizioni  rispetto  agli  argomenti  ctie  osa 
I  (feUa  vita). 

0  elogiata  l'opera  del  prof.  Nicola  Pane,  che  di- 
ballèriologo  molto  esperto;  un  tecnico  accurato 

ale  risone,  di  un  acume  non  comune  nelle  in- 
dalle aue  esperienze, 
e  assegnalo  al  prof.  Aristide  Stefani,  già  premialo 

1  la  Commiisioae  dette  di  lui  il  seguente  giudizio: 
!  prof.  Stefani,  provato  e  valoroso  sperimentatore, 
gruppo  riguardante  alcune  parti  della  flsiolugia 
rasi  costituisca  nel  suo  complesso  una  vera  mo- 
meDto,  cmnenente  un  insieme  di  idee  originali 
sentrale  e  periferico  della  circolazione.  11  lavoro 
olo  per  l'originalità  delle  rigerche  e  dei  risultati, 
Ittica  con  cui  ha  coordinato  i  vari  fatti  in  un 
che  lutti  li  comprende.  I  lavori  sul  sistema  ner- 

1  fnmmentarì  e  non  legali  ad  una  dottrina  bene 
sono  perciò  meno  importanti  per  la  originalità  dei 
iliaii  ottenuti  „. 

dei  concorso  del  1903  la  Commissione  cosi  si 
}  dello  Stefani: 

nel  loro  complesso  i  lavori  dello  Stefani,  la  Corn- 
ili dover  confermare  il  giudizio  favorevole  già  ol- 
iente concorso,  col  quale  per  la  correttezza  dei 
er  l'originalità  relativa  dei  risultati  raj^giunti,  fu 


giuditio,  tenendo  conio  sia  del  valore  scieniiflco 
lori  lanri  tuoi  e  dei  suoi  allievi,  sia  prendendo  in  conside- 
B  liniera  ina  vita  modestamente  operosa,  tutta  dedicata  alla 


Premi  aggiudicati  70' 


rag^amento  di  Uro  800  al  doti.  Carlo  Geni,  medico-reltore  del- 
àtitulo  freniatrico  di  Reggio  Emilia. 

3.^  Sulla  natura  dei  miasmi  e  contagi.  Premio  di  lire  2500  e 
sdaglia  d'oro  di  lire  500  alPunico  concorrente  dolt.  Adelchi  Ne- 
i,  assistente  al  gabinetto  di  patologia  generale  deli*  Università 

Pavia. 

4.^  Sulla  direzione  dei  palloni  volanti.  Un  concorrente.  Non  e 
nferito  il  premio. 

5.°  Sul  modo  di  impedire  la  contraffazione  di  uno  scritto.  Due 
incorrenti.  Non  è  conferito  il  premio. 

Fondazione  Brambilla.  —  Per  chi  avrà  inventato  o  introdotto 

Lombardia  qualche  nuova  macchina  o  qualsiasi  processo  indu- 
riale  o  altro  miglioramento,  da  cui  la  popolazione  ottenga  un 
mtaggio  reale  e  provato.  Sedici  concorrenti.  Premio  di  i.°  grado 
.  lire  500,  ad  E.  Balzarini  di  Milano,  ad  A.  Cederna  e  C  pure  di 
ìlano,  ai  Fratelli  Pesenti  di  Alzano  Maggiore.  Premio  di  ±^  grado 
i  iire  300  e  una  medaglia  d*oro  ai  seguenti:  Felice  Antonio  Cima 

C.  di  Rancio,  Alfredo  Colombo  di  Milano,  Lazzaroni  e  C.  di  Sa- 
)naOy  G.  Pogliani  e  C.  di  Milano. 

Fondazione  Fossati»  —  Localizzazione  di  un  centro  cerebrale. 
Me  concorrenti.  Assegno  d*incoraggiamento  di  lire  1200  al  dot- 
»r  Giuseppe  Pagano  di  Palermo. 

Fondazione  Kramer,  —  Esposizione  critica  dei  sistemi  di  tra- 
one  elettrica.  Premio  di  lire  4000  all'unico  concorrente,  inge- 
oer  G.  Giorgi. 

I  premi  della  Società  reale  di  Londra.  —  Quest*anno  la  Società 
3ale  di  Londra  ha  conferita  la  medaglia  di  Copley  al  prof.  Dmitri 
ranovitch  MendeleetT  per  i  suoi  contributi  alle  scienze  chirnicho 

fisiche;  la  medaglia  Reale  al  prof.  Giovanni  Enrico  Pointing  per 
suoi  lavori  di  scienze  fìsiche  specialmente  in  riguardo  alle  leggi 
ella  graWtazione  e  alle  teorie  elettrodinamiche  e  della  radiazione; 
\  medaglia  di  Davy  al  prof.  Alberto  Ladenburg  per  le  sue  ricer- 
[le  di  ctiimica  organica  relative  specialmente  alla  sintesi  degli  al- 
iloidi  naturali;  la  medaglia  di  Hughes  al  senatore  prof.  Augusto 
ighi  per  le  sue  ricerche  sperimentali  sulla  scienza  elettrica. 

Per  ogni  italiano  deve  essere  cagione  di  iejjitlimo  orgoglio  il 
remio  conferito  al  sen.  prof.  Righi,  direttore  di  questo  Anmahio. 
.  riconoscimento  dei  suoi  alti  meriti  scientifìci  per  parte  di  una 
ccademia  come  la  Società  Reale  di  Londra,  riconoscinìento  pel 
uale  l'illustre  flsico  è  stato  posto  alla  pari  di  eminentissime  per- 
oaalità  scientiflche  del  mondo  intero,  deve  tornare  difatti  gradi- 
issima  a  chiunque  desidera  che  il  nostro  paese  perseveri  a  tener 
Ito  nel  mondo  il  nome  nel  campo  delle  scienze. 

II  premio  Boiyaì.  —  11  Giuri  nominato  dalia  Università  del  Regno 
li  Ungheria  per  il  conferimento  di  questo  nuovo  premio  all'autore 
Iella  più  grande  opera  matematica  contemporanea,  decise  di  asse- 
{Dare  il  premio  airillustre  professor  Enrico  Poincaré  della  Sorbona. 


Esposizioni  e  Congressi  che  6i  farà» no  709 

essor  Giovanni  Celoria,  ring.  Luigi  Mazzocchi,  il  conte  Giuseppe 
IriiTelli-Serbelloni  e  il  cav.  Luigi  Vittorio  Bertarelli. 
L'Esposizione  consta  delle  seguenti  dieci  sezioni: 

a)  Trasporti  terrestri.  —  Aereonautica.  —  Metrologia. 

b)  Trasporti  marittimi  e  fluviali. 
e)  Previdenza. 

d)  Arte  decorativa. 

e)  Galleria  del  Lavoro  per  le  arti  industriali. 

f)  Mostre  retrospettive  dei  trasporti. 
a)  Piscicoltura. 

h)  Agraria. 

i)  Igiene  pubblica  e  Assistenza  sanitaria  nei  trasporti. 

j)  Belle  Arti. 

Tolte  le  sezioni  sono  internazionali  nei  limiti  dei  programmi, 
Ilvo  quella  delle  Belle  Arti  che  è  nazionale. 

A  queste  sezioni,  con  idea  veramente  nobile,  è  stata  aggiunta 
na  Mostra  speciale  degli  "^  Italiani  air  Estero  „  presieduta  dall'  il- 
istre  prof.  Celoria.  Nella  occasione  della  gran  Mostra  non  dove- 
aoo  difatti  "  essere  dimenticati  i  tre  milioni  e  più  di  Italiani  clic 
ivono  e  lavorano  fuori  dei  confìni  naturali  d'Italia  e  che  in  una 
olenne  rassegna  delle  forze  intellettuali  ed  economiche  della  Patria. 
itta  in  un  momento  di  prosperità  fino  ad  oggi  senza  precedenti  pel 
ostro  giovane  paese,  fosse  opera  altamente  patriottica,  e  anche  fe- 
onda  di  bene  per  l'economia  nazionale,  di  chiamarne  partecipi  le 
oUettività  itahane  che  esercitano  la  loro  attività  preziosa  —  mate- 
ialmente  e  anche  moralmente  —  fuori  dei  confini  d'Italia.  La 
losira  emigrazione  non  è  più  solo  di  braccia  quale  fu  un  tempo  ; 
oa  comprende  ingegni  colti  e  attitudini  svariate  e  molteplici,  tali 
la  potersi  svolgere  —  con  onore  —  in  qualunque  campo  dell'attività 
maana.  „ 

Una  mostra  simile  —  dopo  un  primo  esperimento  fatto  a  Ge- 
tova  nel  1892  con  l'Esposizione  Colombiana  —  fu  tentata  con  sue- 
esso  nel  1898  come  una  divisione  dell'Esposizione  Nazionale  di 
dorino. 

Ci  duole  di  non  potere  qui  trattenerci  a  lungo  sulla  prossima 
esposizione  di  Milano^  e  di  non  potere  accennare  che  in  modo  sin- 
etico  ai  tanti  concorsi  indelti  ed  ai  numerosi  premi  proposti.  (Vedi 
éOncorsi  e  premi  da  aggiudicarsi). 

Crediamo  tuttavia  doveroso  additare  ai  lettori  una  eccellente 
rabblicazione  sull'argomento  edita  dai  Fratelli  Treves.  e  diretta, 
ler  il  testo,  dal  chiaro  scrittore  E.  A.  Marescotti,  per  la  parte  ar- 
istica  da  E.  Ximenes. 

Esposizione  delle  arti  tessili.  ^  A  Turcoing  avrà  luogo  dal  mag- 
no al  settembre  1906  una  Esposizione  internazionale  delle  indù- 


Mipoaizioni  e  Congrexii  che  si  faranno  711 


Congresso  internazionale  di  Chimioa  applicata.  —Roma,  190G.  — 

i  primavera  del  1906  sì  terrà  a  Roma  il  VI  Congresso  inter- 

>nale  di  Chimica  applicata,  il  quale  è  posto  sotto  Taito  pa- 

ito  di  S.  M.  il  Re  d^Italia. 

ranno  membri  effettim  del  Congresso  coloro  che  manderanno 

TO  adesioni  al  Segretario  generale   prima  dell*  apertura  del 

presso  0  durante  il  corso  di  esso,  e  verseranno  la  quota  di 

Eione  Ossa  di  lire  venti. 

ranno  membri  danatori  le  persone  o  società  che  verseranno 

somma  di  almeno  lire  cento. 

^mbri  donatori  benemeriti  saranno  coloro  che  verseranno  una 

na  di  almeno  lire  mille. 

Itti  gli  iscritti  riceveranno  una  tessera  personale,  la  quale  darà 

to  di  prendere  parte  a  tutte  le  sedute,  alle  riunioni  ed  ai  ri- 

nenti  promossi  dal  Congresso,  di  votare  nelle  sezioni  e  nel- 

emblea  generale  e  di  ricevere  tutti  gli  stampati  relativi  al 

presso,  compresi  gli  atti  contenenti  le  memorie,  le  comunica* 

,  ed  il  resoconto  generale. 

Congresso  è  diviso  nelle  seguenti  sezioni  e  sottosezioni,  nelle 

i  i  membri  del  Congresso  potranno  iscriversi,  durante  gli  otto 

ni  precedenti  V  inaugurazione,  con  avviso  alla  Segreteria  ac- 

pagnato  dal  loro  indirizzo  in  Roma: 

I.  Chimica  analitica.  Apparecchi  e  strumenti.  —  Presidente  : 

.  Pietro  Spica. 

IL  Chimica  inorganica  e  industria  relativa,  —  Pres.:  prof.  Luigi 

ja. 

HI.  Metallurgia  e  Miniere.  Esplosivi. 

a)  Metall.  e  Min.  —  Pres.:  mg.  Ettore  Mattirolo. 

b)  Esplosivi.  —  Pres.:  cav.  Giuseppe  Ninci,  colonnello  di 
flieria. 

IV.  Chimica  organica  ed  industrie  relative. 

a)  Industria  dei  prodotti  organici.   —  Pres.:  prof.  Giacomo 
lician. 

b)  Sostanze  coloranti  e  loro  applicazioni.  —  Pres.:  prof.  Gu- 
mo  Koerner. 

V.  Industria  e  Chimica  dello  zucchero.  —  Pres.:  prof.  Vit- 
)  Villavecchia. 

VI.  Fermentazione  ed  Amidi. 

a)  Fermentazione   con  speciale  riguardo  air  enologia.  — 
i.:  ing.  Mario  Zecchini. 

b)  Industria  della  fecola,  dell'  amido  e  derivati.  —  Pres.  : 
.  Italo  Giglioli. 

VIL  Chimica  agraria.  —  Pres.:  prof.  Angelo  Menozzi. 
Vili.  Igiene,  Chimica  medica  e  farmaceutica,  Bromatologia. 

a)  Igiene  e  Chimica  medica.  —  Pres.:  prof.  Icilio  Guareschi. 

b)  Chimica  farmaceutica.  —  Pres.:  prof.  Luigi  Balbiano. 
e)  Bromatologia.  —  Pres.:  prof.  Arnaldo  Piutti. 


CoìU'orsi  e  premi  da  aggiudicarsi  715 


jiroposti  dall'Accademia  delle  Scienze  di  Lisbona.  —  Per  quo- 
ssi  consistono  in  una  medaglia  d'oro  di  250  franchi  da 
il  sui  seguenti  temi: 

e  matematiche,  —  I.  Sviluppare  la  teoria  delle  variabili 
arie  sotto  i  punti  di  vista  analitico  e  geometrico.  —  li.  Fare 
critico  della  teoria  geometrica  della  curva  delle  superfìci 
di  svilupparle  su  qualche  punto  importante.  — III.  Studiare 
oni  della  dinamica  sotto  il  punto  di  vista  dell*  integrazione. 
?  fisiche.  —  I.  Influenza  della  scoperta  delle  vibrazioni  irre- 
nelle teorie  della  luce.  —  II.  Servizi  resi  dall'analisi  spet- 
lo  studio  della  composizione  delle  terre  rare. 
■?  nalurali.  —  I.  Monografia  su  un  gruppo  animale  o  ve- 
lia fauna  o  della  flora  portoghese.  ~  II.  Studio  del  vul- 
nelle  Azzorre,  nei  tempi  geologici  e  nell'epoca  attuale. 

so  di  colmate  ed  opere  private  di  riassetto  montano.  —  Vo- 

;oraggiare  il  buon  regime  delle  ac(|ue  nelle  pendici  raon- 
[)pore  di  colmate  del  monte,  di  consolidamento  e  di  siste- 
doi  terroni  di  collina  e  di  montagna,  nelle  valli  e  lungo 
i  0  ì  rivi  montani,  nonché  il  rimboschimento  e  il  rinsal- 
dell'apponnino  bolognese,  affinchè  mono  dannose  riescano 
Ili  dei  terreni  in  pendio  e  meno   frequenti  le  alluvioni 

li; 

i  risultati  ottenuti  nel  concorso  per  opere  di  colmate  di 
di  condotta  razionale  delle  acque  nelle  pendici  montane 
^cana  e  dell'Umbria,  bandito  con  H.  decreto  2()  marzo  1891  ; 
i  proposta  del  Ministro  Hava,  ha  bandito  un  concorso  a 
a  i  Comuni,  gli  enti  morali,  i  consorzi  e  i  privati  pre- 
della Provincia  di  Bologna,  i  quali  compiano,  con  felice 

opero: 

[  colmata  di  m<mte; 

i  condotta  razionale  delle  ncque  nei  torrenti  in  pendio; 
i  consolidamento  delle  pendici  franose  nelle  vicinanze  degli 
jrsi  d'acqua,  strade  od  altre  opt're  pubbliche; 
i  imbrigliamento  e  sistemazioni  di  torrenti  e  rivi  montani; 

rimboschimenti  o  rinsaldamonli  che  contribuiscano  al  mi- 
ime  idraulico  dei  bacini  montani, 
lande  per  l' ammissione  al  presente  concorso,  dovevano 
Tiesse  al  Ministero  dell'Agricoltura  (Divisione  generalo  del- 
ura)  non  più  tardi  del  'M  dicembre  11)05  salvo  proroga. 


30  di  acquicoltura.  —  Vicine  pubblica  in  un  decreto  mini- 
he  stabilisco  le  nonno  por  il  concorso  a  premi  indetto 
♦rreio  27  aprih»  iWì  nell'intento  di  dilfondere  e  inci»- 
racquicoltura  in  acque  dolci. 


ÌQII.  -  Necrologia  scientifica  del  1905 


per  cura  di  L.  Auadi'zzi. 


kBAME  (G.  H.),  (v.  p.  633). 

iBBE  (Eraesto),  nacque  ad  Eisenach  il  23  gennaio  1840.  Studiò  a 
a  ed  a  Gottinga  laureandosi  in  quest'ultima  Università  con  una 
;  suirequivalente  meccanico  del  calore.  Dopo  avere  insegnato 
'  qualche  tempo  a  Francoforte  sul  Meno,  si  stabilì  a  Jena  ed 
rcitò  la  sua  libera  docenza  in  matematica,  fisica  ed  astronomia, 
beandosi  più  specialmente  ad  un  corso  sulla  teoria  degli  errori. 
iango  tempo  e  largo  spazio  ci  vorrebbe  a  dire  dell'opera  sua 

*  il  progresso  della  teoria  e  della  tecnica  degli  strumenti  ottici. 
Buno  può  disconoscere  questo  alto  impulso,  nessuno  che  anche 

*  modeste  osservazioni  abbia  dovuto  o  debba  ricorrere  all'uso 
piicroscopi. 

ìlbxandeb  (Claudio),  (v.  p.  633). 
kMATi  (Amato),  (v.  p.  632). 
ÌNDBE>iv's  (Edmondo),  (v.  p.  633). 
)abtsls  (Max),  (v.  p.  633). 
Jastian  (Adolfo),  (v.  p.  633). 
ftBAUsiiArsEN  (Lodovico,  (v.  p.  633). 
tescHER  (C.  E.),  (V.  p.  633). 

Bbbtelij  (Timoteo).  Gran  cuore,  distinto  e  sa$race  scienziato,  sa- 
ntole e  maestro  esemplare;  ecco  come  potrebbero  riassumersi 
buone  doti  di  questo  compianto  liarnabita.  Egli  era  nato  a  Do- 
Tia,  ed  è  morto  nel  Collegio  fiorentino  della  Querce  la  mattina 

6  febbraio  1905,  salutato  dalla  venerazione,  dalla  stima  e  dal- 
tetto  di  quanti  lo  conobbero  di  persona,  e  di  quanti  seppero  co- 
cerne  Tanimo  puro  attraverso  ai  suoi  scritti. 
folto  e  molto  assiduamente  e  pazientemente  lavorò  nel  campo 
Qtifico,  in  ispecie  nel  campo  geodinamico.  Basti  ricordare  il 

noto  e  diffuso  tromometro. 
i  occupò  anche  di  critica  storica.  Da  tempo  studiò  la  questione 
^invenzione  della  bussola,  concludendo  che  se  fu  un  amalfitano 
aprirla,  non  fu  Flavio  Gioia,  il  cui  nome  nacque  da  equivoco 
autori. 


Necrologia  menti  fica  del  190,)  705 

Il  Giacomelli  era  tale  esempio  del  veccliiu  silvano  dotto  0  miti- 
irmeote  disciplinato,  quale  sarebbe  pur  desiderabile  che  molti  imi- 
isserò  e  su  cui  facciamo  voli  che  si  modellino  i  neoliti  forestali. 

Noa  curante  del  disagio,  agguerrito  a  qualsiasi  clima,  lo  si  ve- 
èva  più  che  settantenne  affrontare  lunghe  escursioni  in  terreni 
er  la  malasia  malsani  0  salire  alpine  erte,  ripidissime.  Di  indole 
rhtetta  e  diritta,  consapevole  della  retta  funzione  della  disciplina, 
ra  indulgente  verso  il  novellino  inesperto,  inesorabile  0  senza  ri- 
aardi  per  il  pertinace  a)lDevole.  Gli  è  che  egli  conosceva  nei  mi- 
imi  particolari  tutti  i  graai,  tutti  i  doveri  della  carriera,  avendola 
acomiociata  alunno  a  Venezia,  seguita  a  Vallombrosa,  maestro  di 
oatematiche,  e  terminata  in  Roma,  l'residente  del  Consigliu  Fo- 
estale. 

Giuliani  (Carlo),  (v.  p.  633). 

GiuiTiiB  (Siegfried),  (v.  p.  63i). 

Gbrniiard  (R.),  (v.  p.  63i). 

Gravier  (G.),  (v.  p.  634). 

UiMLY  (C),  (v.  p.  634). 

Jacottet  (E.),  (v.  p.  634). 

Lkfèvre  (A.  P.),  (v.  p.  634). 

LlNDENKOML  (A.),  (V.  p.  634). 

Magrini  (G.  B.),  (v.  p.  633). 
Mahlo  (E.),  (v.  p.  634). 
Makaroff  (0.),  (v.  p.  634). 

Massenet  (Luigi).  —  Era  capo  interinale  della  Missione  francese 
per  la  misura  del  grado  nella  Repubblica  dell' Ecjuatuiv. 

Usci  dalla  Scuola  Politecnica  nel  1885,  0  dopo  aver  passati  dicci 
•nni  in  Artiglierìa,  passò  al  Servizio  ^eo^^ratìco  nnlitare.  Fu  inca- 
ricato di  estese  operazioni  geodetiche  in  Francia  ed  in  Algeria  e 
ipiiiidi  divenne  capo  della  Sezioni;  di  Geodesia  n<;l  Servizio  geo- 
grafico deirindochinn.  Ivi  stette  due  anni  a  determinare  gli  ela- 
miti di  una  immensa  rete  di  triangoli  estendeiitesi  su  più  di 
-SOOO  c^ilometri  lungo  la  catena  dDisale  che  va  dal  ronchino  alla 
CodDCina  attraverso  TAnnam. 

Ritornò  in  Francia  nel  i9U4  e  riassunse  il  comando  di  una  bat- 
tela,  ma  dopo  poco  fu  posto  alla  testa  della  Missione  dell'Equatore 
b  sostituzione  dei  capitano  Maurain. 

^Egli  cominciò  immediatamente  la  detenninaziime  della  diH'erenza 
U  longitudine  fra  le  stazioni  della  costa  e  quella  delle  Cordigliere. 
'on  potè  però  terminare  il  lavoro  perchè  colto  da  febbre  tifoide 
he  lo  condusse  alla  tomba  a  Cuenc^i  il  l.'^  ottobre  1!M).^. 

Hedlicott  (Enrico  Benedetto),  geologo  distintissimo,  che  si  or- 
CI  pò  più  specialmente  della  geologia  dell'India. 


Necrologia  menti  fica  del  1905 


731 


fidale  dei  sessi;  della  origine  della  specie,  dei  costumi  della  ron- 
ine  domestica  e  di  molti  altri  argomenti. 

Dedicò  gran  parte  della  sua  attività  alla  astronomia  ed  alla  fisica 
nrestre. 

Con  De  La  Rive,  L.  Soret  ed  A.  Perrot  fondò  nel  ÌHdi  Timpor- 
iBle  ''Société  génevuise  pour  la  construction  des  Instruments  de 
bysiqoe  „. 


Torres  Campos  (R.),  (v.  p.  636). 
Watbrmeyer  (I.  C),  (v.  p.  636). 
WissMAMN  (von),  (v.  p.  636). 
Zibglbr  (Guglielmo),  (v.  p.  636). 


Indice  alfabetico 

PRINCIPALI  KOMI   DI  SCIENZIATI   CITATI    IN    QUKSTO   VOLUME   (1). 


iie  G.  H.,  633. 
Ernesto,  718. 
ni,  366. 
al  LJiigi,  680. 
o  A.,  190,  217. 
3-Sch0nberg,369. 
3ht,  96. 

i  (P.  Guido),  69. 
pà  Roberto,  629. 
pz,  154. 
ti  Amato,  632. 
io  A.,  93. 
sson,  691. 
e  WS    Edmondo , 

• 

riim  K.,  92. 
vvski  H.,  58. 
:.,  179. 
n,  164. 

ri  Eduardo,  665. 
r  (von),  708. 
3ri  C,  306. 
rd,  3,  10. 
^Is  Max,  633. 
ìan  Adolfo,  633. 
net  A.,  333. 
li,  145. 

imi  Luca,  700. 
'ot  Paul,  267. 
rich  A.,  6. 

645. 
;lli   (P.)   Timo- 

632,  718. 
hauscn   Lodovi- 
633. 


Betagh,  394. 
Bezold(von)W.,  43. 
Biagi,  882. 
♦Bichat  E.  A.,  719. 
Bieler,  175. 
BiflFen  R.  II.,  206. 
Binaghi,  395. 
Biscaro,  145. 
Bollinchx  H.,  448. 
Bonardi  E.,  285. 
Bonjean,  137. 
BonoroUi  Guido,  653. 
Borzi,  225. 
Boule,  669. 
♦Bredichin  T.  A.,  633. 
Brentari  Ottone,  638. 
Breyedal,  128. 
Briem,  218. 
Brizi  U.,  215. 
♦Cancani  Adolfo,  632. 
Caron,  198. 
Caruso  G.,  197. 
♦Casali  Adolfo,  719. 
'"Cassani  Pietro,  719. 
Castelli,  254,  256. 
Cavazzani  E.,  321. 
Celoria,  45. 
Ornili  V.,  21. 
Circra  (R.  P.j,  ijij. 
Charabot  E.,  323. 
Charcot,  692. 
Cbardonnet  (do),  424. 
Cbatelier  (Le),  442. 
Chreticn,  91. 
Chuard,  239. 


Claisse,  366. 
(^hen  E.,  163. 
*Coillard    Francesco , 

633. 
Comanducci,  155. 
Comet,  363. 
Crémieu  V.,  82. 
Csorhati,  218. 
Cuboni,  ^27. 
Guguillère,  402. 
Cvijic  J.,  643. 
Czapek  P.,  324. 
Davis  H.  S.,  87. 
De  Forest,  118. 
Degrully,  229. 
Delage,  175. 
Delebecque  A.,  640. 
*Dclpino  Federico,720. 
Denning,  708. 
De  Pascalis  G.,  382. 
Desjardins,  389. 
Dewar,  133. 
D'Ippolito,  209,  214 
Duaime  Enrico,  42. 
Diicceschi  V.,  279. 
Diick\vorthL.H.,335. 
Dufour  E.,  62. 
Durante,  395. 
Dussorre  C,  175,  191, 

192. 
*Duttou   J.   Everett, 

721. 
Edebohls,  407. 
Eredia  F.,  45. 
♦Errerà  L6o,  721. 


ono  (la  ag.:^iing:6rsi  i  nomi  gi&  messi  per  ordine  alfabofleo  nell'elenco 
ovetti  d'invenzione,  da  -pag.  i^fì  a  (f2D.  —  I  nomi  se^^nati  con  *  indicano 
e  morte  entro  l'anno. 


\SNUARIO  sciBXTinco,  —  XLII. 


«l 


Indice  alfabetico 


735 


>,  202. 
,  186. 

a  V.,  233,  238. 
Buffilio,  655. 
Icin  S.  P.,  653. 
9,  14. 
in,  20. 

in,  0.  A.,  338. 
ko,  167. 
r,  199,  232. 
lii.,  m9o. 

iìAugustx>,725« 
ing  W.  H.,  1, 7. 

A.,  311,  322. 

Raoul,  447. 
fDi),  697. 
,mour    Emilio , 

tino  A.,  51. 
T.,  231. 
.ré  H.,  82,  707. 
ng  G.  E.,  707. 
ci  G.,  325. 
it,  239. 
nak  S.,  323. 
MorrowA.,379. 
r  Alfredo,  725. 
inti  Luigi,  106. 
i  M..  327. 
t  E.  252,  253. 
iroli  A.,  176. 

148. 
g,  153. 

ini  Carlo,  398. 
,  229,  236. 
is  Elia,  635. 
13    Eliseo,   627, 
,  727. 
^mer,  631. 

180. 


Reynaudi  Carlo,  639. 

♦Ricci  Vittore,  638. 

Ricco  A.,  60. 

♦Richthof en  Ferdinan- 
do, 727. 

Righi,  101,  104,  707. 

Rio  Manuel  E.,  680. 

Rochaz  de  Jong,  373. 

Roozeboom  Bakhuis, 
164. 

Ross  F.  E.,  15. 

Ross  R.,  632. 

Rotch  Lawrence,  47. 

Rubens,  88. 

Sacco  Federico,  638. 

Sansone  A.,  210. 

Sarasin,  51. 

♦Savorgnau  di  Braz- 
zà,  632. 

Scarpa,  697. 

Schander,  232,  239. 

Schaudiun  Fritz,  379. 

Schiaparelli,  20. 

Schneider,  201. 

Schroeter  C,  329. 

Scott  D.  H.,  339. 

Sebelien  John,  188. 

Segale,  139. 

Shamel  A.  D.,  222. 

Sharpe,  371. 

Shaw  P.  B.r  89. 

Silvestri  Filippo,  233. 

Soncini,  149. 

Spencer  W.  C,  671. 

Standing,  337. 

Stefani  Aristide,  705. 

Stefanini  A.,  103. 

Stodel  G.,  273. 

Stoklasa  Julius,  178. 

Stoll  0.,  632. 


Stoltz  F.,  168. 
♦Struve   (von)    Otto, 

729. 
♦Swan  R.  686. 

♦Tacchini  Pietro,  633, 

728. 
Tammann,  166. 
♦Tannery  Paolo,  729. 
Teisserenc   de   Bort , 

41,  47. 
Thorner  W.,  95. 
♦Thury  Marco,  729. 
Tizzoni  G.,  384. 
Traube  J.,  85. 
Trowbridge  J.,  124. 
Tuccimei  G.,  295. 

Ugolini  U.,  328. 

VaUot  H.,  629. 
Verworn  E.  M.,  297. 
Vincent,  377. 
Vivier  (du),  425,  433. 
Vogel,  179. 
Wachter  W.  632. 
♦Watermeyer,  636. 
Weber  H.,  94. 
Weeney,  383. 
Weir  Mitchell,  357. 
Wesenberg,  378. 
Wesley,  22. 
Willard  Gibbs  J.,  162. 
Wilson  H.  A.,  96. 
Windisch,  265. 
♦Wissmann  (  von),  636. 
Wohltmann,  189, 201. 
Wolterck,  196. 
Wolz,  653. 
Wrigbt,  125. 

♦Ziogler    Guglielmo, 
636. 


NDICE  DEL   VOLUME 


ASTRONOMIA 

del  rrof.  O.  Oelorla 
r<^ttoro  del  II.  Osservatorio  astronomico  di  Milano. 


memorabili  nei 
dei  pianeti  Sa- 
Giove.  Il  IX  sa- 
li Saturno.  Sua 
iiza  dal  punto  di 
imot^onico.  Pag. 
e  X  satellite  di 


•vi  satelliti  del 
Giove.  Satellite 
L.  Questioni  che 
uè  loro  si  con- 


opposizione  sua 
.Canali di  Mar- 
bi  intorno  alla 
i  Aregrafia.  Fo- 
ca n  ali  di  Marte 


1 
9 


10 


18 


5.  Burrasche  solari.  Le 
grandi  macchio  solari 
del  1905.  Oscillazioni 
dell'intensità  delle  ra- 
diazioni solari.  Proba- 
bili variazioni  periodi- 
che della  forma  del  Sole 
(con  3  incisioni.)  Pag.    22 

6.  La  eclisse  totcìle  di  Sole 
del  30  agosto  1903.  Co- 
rona solare  e  fotografie 
sue  a  Sole  non  eclis- 
sato. Spedizioni  astro- 
nomiche. Risultati  ot- 
tenuti (con  S  inciaioni^ 
fi  delle  quali  in  testa  al 
volume.) 29 


rEOROLOGIA  E  FLSIOA  DEL  GLOBO 

del  Prof.  Zi.   Amadnzzl  in  Boloj^rna 
e  dol  Prof.  V.  Monti  in  Roma. 


paratura    nelle 
^ioni  deiratmo- 

di  ghiaccio  ed 
10  del  freddo  in 

:ioni  fattt*  nella 
degli  alisei  e  la 
le  (Iella  esiston- 
:ontraliseo  .  . 
ni  di  livello  dei 
)  radioattività 
proveniente  da- 


gli strati  profondi  del 
suolo 48 

40  6.  CJli   Annali   dell'Ufficio 

Centrale  di  3Ietoorolo- 
gia  e  di  Geodinamica.    51 

41  G.  Luci  crepuscolari  e  cer- 

chio di  Bishop.  Alone 
intorno  a  Venere,  Ca- 
nigou  (con  7  incisioni)  .  63 
45  7.  L*  origine  solare  dello 
*  perturbazioni  del  ma- 
gnetismo terrestre  (con 
incisione)    •    .    .    •    t    63 


Indice  del  volume 


741 


STORIA   NATURALE 

del  Dott.  UffOllBO  Uffollnl 

Professore  di  Storia  Natnrale  nel  R.  Istituto  Tecnico  e  nella  U.  Scuola 

d'Agrricoltnra  di  Brescia. 


Biologia  oenebale  e  Zoologia. 

1.  Per  una  teorìa  fisico-chi- 
mica della  vita.  (Le  so- 
stanze colloidi  e  la  bio- 
logia)    ....  Pag.  273 

3.  Il  problema  biochimico 
delPevolnzione    .    .    .  279 

3,  Una  nuova  dimostra- 
sione  deir  ereditarietà 
dei  caratteri  acquisiti.  285 

i.  Per  l'evoluzione  e  per 
la  scienza 288 

S.  Variazioni  in  peso  e  rin- 
novamento dei  tessuti 
negli  animali  in  le- 
targo  298 

).  Studi  suirencefalo   .    .  305 


7.  Spigolature  entomolo- 
giche  Pag.  309 

8.  Varietà  zoologiche  .    .317 

Botanica. 

1.  Formazione  e  funzione 
di  alcune  sostanze  nelle 
piante 3jfl 

2.  Saggi  di  tisiologia  e  bio- 
logia vegetale  .        .    .  325 

3.  Saggi  di  titogeografia  .  331 

Paleontologia,  (teologia. 
Mineralogia. 

1.  L'origine  delTuomo  .    .  335 

2.  Varietà  paleozoologicho 

0  paleotitologiche    .    .  337 

3.  Varietà  geomineralo- 
giche  341 


MEDICINA  E  CHIRURGIA 

del  Dott.  Alessandro  Olerloi 
Medico  Consulente  dello   Stabilimento   "Le  Terme  «   di   Milano 

del  Dott.  Egidio  Seoohl 
Chirurgo  primario  all'Ospedale  Maf^giore  di  Milano 

e  del  Dott-.  Smesto  OavAZza  in  Bologna. 


IIEDICINA. 

L  Le  glandole  ipertensive 
o  organi  cromaffini.    .  348 

i.  L^antagonismo  fra  la  fun- 
zione dell'ovaio  e  la  fun- 
zione della  tiroide  .    .  351 

).  La  sindrome  miotonica  352 

ft.  Ereatosi  emotiva  con- 
giuntivale   355 

3.  L'arto  fantasma  negli 
amputati 357 

3.  Cromidrosi  o  maschera 
nera 358 

7.  Tubercolosi.  Le  porto  di 
entrata  della  tuberco- 
losi     359 

B.  La  guaribilità  della  me- 
ningite tubercolare.    .  866 


9.  L'opoterapia  tiroidea 
nel  rachitismo    .    .     .  307 

10.  La  nitroglicerina  o  tri- 

nidrina    nella    terapia 
delle  malattie  vasai i   .  308 

11.  Stadio  attuale  della  ra- 
dioterapia nel  cancro  e 

in  altre  malattie.    .    .    ivi 

12.  Cura  del  mal  di   mare 

coiratropina   .    .     .     .371 

13.  Vaccinazione    a    luce 
rossa ivi 

14.  La  fototerapia  dei   ta- 
tuaggi     372 

15.  La  lotta  contro  lo  zan- 
zare   ivi 

IG.  Le  infezioni  da  ostriche  374 
17.  Significato  del  ìmcìUus 


Ttutice  del  voUnne  74  S 

■---•- 

9.  La  spedizione  di  Erland  2.  Osservazioni  sulla  costa 
NordenskjOld  •    .  Pag.  681  orientale  della  Green- 

VI.  —  Ogeàkia.  landia    .    .    •    .  Pag.  686 

1.  La  popolazione  delPAu-  3.  Alle  Spitzberghe .    •    .  687 
strai ia 682  4.  Sulle  cause  della  debole 

2.  L*epoca  glaciale  in  Au-  attività  glaciale  nelPar- 
stralia ivi  cipelago   artico  ameri- 

3.  Esplorazioni  neirAu-  cane ivi 

stralia ivi        5.  Spedizione  E.  Peary.    .  688 

4.  Flora  delPOceania    .    .  683        g.  Alla  ricerca  della  spedi- 

3.  Esplorazioni  nella  Nuo-  zione  Fiala-Ziegler.    .    ivi 

3.  ^\?t??e1i'cercli;  silllè  ^^  ^-  l"ÌÌL?'^^"^'"'  ^'  .«n 

isole  Coralline    ...    ivi  mundsen 689 

7.  Nuovo    vulcano   nelle  8.  Spedizione  nell'Hudson  690 

Samoa ivi  9.  L'isola  Laurie  nelle  Or- 

B.  Gli  abitanti  delle  Nuo-  cadi  australi  .    .    .    .ivi 

▼e  Ebridi 685  io.  Risultati  scientifici  delle 

VII.  —  Regioki  polabi.  spedizioni  antartiche  •  691 

L.  Esplorazioni  islandiche  685  11.  Spedizione  Cbarcot  .    .  692 

ESPOSIZIONI,  CONGRESSI  e  CONCORSI 

per  enra  di  L.  Amadnszl. 

l.  Esposizioni  del  1905    .  698       4.  Esposizioni  e  Congressi 
^.  Congressi  del  1905  .    •  697  che  si  faranno    ...  708 

3.  Premi  aggiudicati   .    .  705        5.  Premi  da  aggiudicarsi.  713 

NECROLOGIA  SCIENTIFICA  DEL  1905 

per  cura  di  Zi.  Amadnzzl. 

(Pag.  719). 


idice  alfabetico  dei  principali  nomi  di  scienziati  citati  in 
questo  volume •    .  733 


INDICE  DELLE  INCISIONI. 

Astronomia. 

Eclisse  solare  del  30  agosto  1905  in  testa  al  volume 
ide  macchia  solare  del  2  febbraio  1905  (fo- 
grafia  airOsser?atorio  di  Moudon.)     .    .    .    Pag.    24 
isco  solare  e  la  macchia  del  16  luelio  1905  25 

nacchia  solare  del  16  luglio  1905  (Dal  Bol- 
lino della  Società  astronomica  di  Francia)  26 
.  Il  disco  limare  si  inoltra   su    quello  del 
le  (fotografie  prese  a  Milano  da  L.  Comerio)  81 

Meteorologia  e  fisica  del  Globo. 

55 

hio   di    Bishop    osservato    a    Philippeville 

.lineria) 57 

Fasi  successive  dei  raggi  crepuscolari  os- 

rvati  ad  Uccie 59 

'tto  schematico  dei  raggi  crepuscolari  osser- 

iti  ad  Uccie 60 

3moTìo  ottico  delPatmosfora 64 

.  Carta  dei  terremoti  italiani  del  1905    .    .  72-73 

78 

Fisica, 
82-102 

Elettrotecnica. 
124rl32 

Ingegneria  civile  e  Lavori  pubblici. 

e  una  perforatrice  Brandt  prepara  i  buchi 

r  lo  mine 413 

Dreccia  del  Sempione 413 

'Ata  d(»l  trenino  inaugurale  all'imboccatura 

Iselle 416 

tsL  del  trono  all'imbocco  di  Briga.     .    .    .  417 

egneria  industriale  e  Applicazioni  scientifiche,, 
.I3a456 


fr 


r 


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