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Full text of "Antologia. Giornale di Scienze, Lettere e Arti"

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LETTERA 
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COLLABORATORI, CORRISPONDENTI 
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’DELL'ANTOLOLULA 


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DISPENSATA coL N.° 145 DELLA MEDESIMA 
N.° 23 DEL SECONDO DECENNIO 


GENNAJO 1855. 


FIRENZE. 
Too rafta, di Luge Pegato 


1853. 


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(PA presente fascicolo l’Antologia comincia 1’ anno 
XIIT.° della sua vita. 

Noi non staremo a rammentar qui tutto quello che 
abbiam fatto o tentato di fare pel suo miglioramento. pro- 
gressivo. Giova però che tocchiamo d’ alcune sue circo- 
stanze , delle modificazioni che per esse abbiam creduto 
dover indurre nel suo andamento ; e dello scopo costante 
che pur ci ha sempre guidato in mezzo a queste ora vo- 
lontarie ora inevitabili mutazioni. 

L’Autologia doveva a principio essere una raccolta di 
cose scelte dalla letteratura periodica de’ popoli a noi stra- 
nieri , e fatte italiane. Ma questa letteratura , anch’ essa ; 
non era allora ancor giunta a quell’ altezza a cui è dipoi 
salita; e quindi era ben lontana dall’ offerire alla nostra 
scelta quello di cui avevamo speranza o desiderio. 

Frattanto, come nuovo giornale che si pubblicava in 
Firenze , l’Antologia destò l’ attenzione di molti ingegni 
toscani e delle varie parti d’Italia. E fece nascer la brama 
di vederla consecrata principalmente a cose italiane, anzi 
alla miglior possibile espressione delle idee e de’ bisogni 
dell’ italiana società. 


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Quindi non esitammo a rinunciare a quel primo pen- 
siero , secondo il quale aveva avuto cominciamento, e a 
farla divenir raccolta d’ analisi, di giudizi, d’annunzi 
ragionati d’ opere, d’ invenzioni, d’ istituzioni special- 
mente italiane, dettati da scrittori italiani. 

A render l’ Antologia (che così modificata parve più 
utile) quanto pur si poteva compita , si aggiunse presto 
un Bullettino Scientifico , che il nostro benemerito cav. 
Gazzeri , professore di chimica , per più anni si prese cura 
di compilare. 

Non per questo però l’Antologia fu propriamente ri- 
volta alle scienze fisiche, matematiche, naturali, chè le 
morali , storiche, economiche furono e saranno sempre 
il suo scopo principale. 

Il cav. Gazzeri, distratto nel 1831 da alcuni viaggi 
fatti per commissione del Governo, ed indi impedito dalla 
poca salute e dalle molte occupazioni, non ha più potuto 
fornire all’Antologia il Bullettino già detto, ed ha pro- 
posto di supplirvi di tempo in tempo con discorsi, ove 
si rappresenti per così dire l’ andamento periodico e 
progressivo di quelle scienze, di cui nel Bullettino era 
descritto l’ andamento giornaliero. Noi accoglierem volen- 
tieri nell’Antologia questi discorsi; e vi accoglierem pur 
volentieri altri scritti importanti intorno alle scienze a cui 
son relativi que’ discorsi, non senza peraltro rinnovare i 
nostri voti, perchè si vegga presto in Italia un giornale 
scientifico ove si raccolgano anche più convenientemente. 

Nè per noi è mancato che simil giornale ( gli Annali 
delle Scienze Matematiche , Fisiche e Naturali da noi 
progettati ) uscisse da questa nostra città, che fra le 
italiche sarebbe stata. opportunissima , poichè tanto cen- 
trale Ma da qualunque altra esso ci. venga, ne riu- 
scirà sempre gratissimo , come cosa sommamente desi- 
derata, Nè a comporlo qual si desidera. mancan gli ele- 
menti in Italia : testimonii le memorie de’ cavv. Nobili e 
Antinori inserite negli ultimi due anni in questo nostro; 
gli articoli scientifici. che si trovano spesso nel Giornal 
di Pisa, nella Biblioteca Italiana, nell’Arcadico; gli Opu- 


Vv 
scoli Fisicomatematici che si pubblicano in Milano; gli 
Annali di Storia Naturale che per ben due anni si sono 
pubblicati in Bologna ; quegli altri Annali che si pubbli- 
cano dal benemerito prof. Fusinieri in Padova ; per non dir 
nulla degli Atti dell'Istituto italiano a Milano, della Società 
Italiana residente in Modena, di quelli dell’Accademie 
delle Scienze di Torino e Napoli, di quelli della Gioenia 
di Catania ec. ec. Basta che gli scienziati, che forniscon 
materie a queste raccolte , uniti nell’ amore delle scienze 
e della patria comune, congiungano i loro sforzi, e noi 
avrem da loro una raccolta novella da. stare a fronte di 
qualsiasi straniera, e adempire il concetto degli Annali 
da noi progettati. 

Rinunciando per necessità e con nostro dolore al 
bullettino scientifico, ne sostituimmo nell’Antologia sot- 
to il titolo di Notizie Epilogate un altro , che , pren- 
dendo più particolarmente di mira le istituzioni mora- 
li ed economiche, gli si sarebbe da noi accompagnato 
volentieri per elezione. Questo nuovo bullettino , ben- 
chè ancora molto imperfetto ,. è stato accolto dal pub- 
blico non senza favore. E meglio sarà accolto in seguito 
a misura che andrà migliorando, grazie ad un maggior 
numero di saggi corrispondenti, che, lasciate a parte le 
notizie atte soltanto a soddisfare gli amor proprii indivi- 
duali, i piccoli interessi municipali ec., ci raccolgano e 
ci comunichino tutte quelle che giovino veramente al pro- 
gresso generale. 


Quanto è da noi, non abbiamo noi mai cessato di rivol- 
gere a questo grave e benefico scopo del generale Procresso, 
tutti i nostri sforzi, e l’attenzione e lo zelo de’ nostri be- 
nemeriti collaboratori. E questo è il motivo per cui l’Anto- 
logia non ha mai dovuto essere nè un giornale scientifico 
propriamente detto, cioè destinato a promuovere le scienze in 
sè medesime considerate; nè un giornale strettamente lette- 
rario. Noi amiamo ed onoriamo le scienze, e come dicemmo, 
non è restato da noi che un giornale scientifico degno del- 


VI 

l’ Italia sorgesse in qualche parte di essa. Noi amiamo le 
lettere, e a tempo e luogo non abbiam lasciato di toccare 
le grandi questioni letterarie, o di eccitare i giovani in- 
gegni alla coltura d'una letteratura patria, degna dei tempi. 
Ma delle scienze noi abbiam voluto, e vorremo in avve: 
nire, mirar più che ad altro alle applicazioni pratiche, 
all’ influenza loro sull’industria, sul commercio, sull’ eco- 
nomia domestica , ai mezzi che offrono di rendere più 
agevole e più fruttuoso il lavoro del popolo , all’ avanza- 
mento in somma ch’esse procurano della privata e della 
pubblica prosperità. E nelle lettere, quel che più ci sta 
a cuore, è la loro azione, sulla civiltà dei costumi , sul- 
l’ indocilimento degli animi ; e la loro tendenza a colle- 
gare i diversi membri e le diverse classi della società, 
e infiammarle di un divino ardore pel reciproco bene di 
tutti. Quindi, se per l’ addietro non abbiamo mai servito 
alla irritabile vanità degli autori, molto meno il faremo 
per l’ avvenire ; e per ristringerci sempre più tra i limiti 
del nostro istituto, e risecare ad inutili cose uno spazio 
che nell’ Antologia può essere consacrato ad oggetti più 
gravi, abbiam risoluto di rinunziare ai tauti piccoli arti- 
coli di rivista a cui per lo più davan materia frequenti ri- 
stampe , traduzioni di rado ben fatte, opere originali di 
men che mediocre importanza , e i quali mal contentando 
gli autori e gli editori, riuscivano pressochè inutili al 
pubblico ; e sostituir loro articoli più utili, o dettati 
da scrittori nostri o presi da giornali esteri; con che 
l’Antologia ritornerebbe in parte, non senza vantaggio, 
verso i suoi principii. 

Col cominciar dunque dal presente anno 1833, in luogo 
della Rivista letteraria , che, dopo le Analisi e altri articoli 
ragionati costituenti la prima parte dell’ Antologia, for- 
mava una seconda parte della medesima, ricominciamo 
ad introdurvi sotto il titolo di Varietà Straniere Scientifi- 
che e Letterarie articoli, ora in tutto, ora in parte, tradotti, 
ed anche all’ uopo annotati, perchè meglio servano al bi- 
sogno degli Italiani. D’ alcuni de’ libri che avrebber data 
materia per la Rivista Letteraria, se qualche loro parti- 


VII 


colarità il richiegga , sarà fatto talvolta un breve cenno 
nella terza parte, cioè nelle Notizie Epilogate. Gli altri 
saranno semplicemente registrati nella quarta cioè negli 
Annunzi Bibliografici, i più importanti con un asterisco, 
come quelli che possono dar luogo ad analisi o altri arti- 
coli di certa estensione; i meno importanti senza , come 
quelli che al più potranno essere, di tempo in tempo, rac- 
colti insieme e presi a soggetto di considerazioni generali 
sull’ andamento degli studi e delle idee nel nostro paese. 


Terminando queste nostre parole a quelli che, aman- 
do il Procresso , ci hanno già dati tanti segni di bene- 
volenza, e in cui tanto confidiamo , ragion forse vorrebbe 
che due altre ne aggiugnessimo intorno a quelli, che 
odiandolo, ci van movendo guerra più o meno aperta. Ma 
forse faremmo torto al buon senso pubblico, che da sè 
medesimo ha già fatta giustizia delle contumelie e delle 
calunnie, con cui in tre giornali specialmente, e in certi 
opuscoli abbastanza noti, siamo da qualche tempo aggrediti, 
e alle quali rispondono abbastanza le nostre ferme, rette 
e conosciute intenzioni. 


Firenze il 1.° di Gennaio 1833. 


IL DirETTORE DELL’ANTOLOGIA. 


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ANTOLOGIA 


GUORNALE 


DI 


SCIENZE, LETTERE E ARTI 


Vote XLIX DELLA CoLLezioNnEe 


Volume Nono 
DEL SECONDO DECENNIO. 


Gennaro ; Febbraio "a «Abaapo 
1855. 


FIRENZE 
AL GABINETTO SCIENTIFICO E LETTERARIO 
DI G. P. VIEUSSEUX 
DIRETT. E EDIT. 


TIPOGRAFIA DI LUIGI PEZZATI 


MDCCCXXXIM, 


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ANTOLOGIA 


N° 145 


DELLA COLLEZIONE. 


(0) 
N- 25 DEL SECONDO DECENNIO 


Cennaio 1959, 


—> III _____ 


DELL’ INDUSTRIA IN LOMBARDIA IN RELAZIONE ALL’ ESPOSIZIONE 
DEL 1832. 


I. S; usò sempre tenere conto dei fatti de’grandi , degli av- 
venimenti delle città, si levarono statue e archi a guerrieri , e 
non si segnò che rare volte nelle storie e nelle cronache il no- 
me e le scoperte di coloro che trovarono tutte quelle utili in- 
venzioni che costituiscono il miglioramento e la ricchezza sociale. 
Soli gli Olandesi mostrarono grande saviezza coll’innalzare un mo- 
numento a Guglielmo Beuckels che immaginò il modo di accon- 
ciare e salare le aringhe, del commercio delle quali ne torna 
tanto utile a quello stato : infatti è noto neppure a Comac- 
chio il nome e |’ età in cui si preparano le anguille onde trag- 
gono la sola ricchezza que’ paesi ? E di quante altre simili di- 
menticanze non avremmo noi ad accagionare i nostri padri, se ne 
venisse curiosità di sapere i primi inventori di molte cose che 
ne sono di grande vantaggio? 

Però 1’ attuale incivilimento che sa con tanta saviezza mi 
surare il merito d’ ogni azione e d’ ogni ritrovato, e segnare le 
influenze sociali, retribuisce agl’ inventori di tutto ciò che è 


A 


di 
utile e gradevole col tener conto delle loro scoperte in appo- 
siti annali; nè ciò solo, ma quasi in ogni parte da istituti nazio- 
nali si largiscono premi a’ migliori ; la nazione poi accorrente a 
visitare le opere loro li rimerita anch’ essa con grande incoraggi- 
mento di lodi, e di pronta compera se sono cuse che cadono nel 
commercio. 

Volgono omai venti anni da che sì savia instituzione è pure 
ordinata in Lombardia ; 1’ esposizione si alterna fra Venezia e 
Milano , talchè ogni secondo anno, ne ci apre l’ animo ammirando 
la concorrenza dell’industria nazionale, alla quale nell’ottobre 
del 1832 cento cinquanta artisti concorsero a gara colle loro fa- 
tiche ed ingegno. Noi renderemo ragione di ciò che si è esposto 
in questa tornata, accennando però ove ne cada il destro, an- 
che quanto fu fatto negli anni trascorsi, perchè in parte si co- 
nosca lo stato dell’ industrialismo in Lombardia. 


II. Miglioramenti agricoli. 


Si suole di consueto dare incominciamento alle relazioni si- 
mili alla presente col parlare delle macchine di fisica e mecca- 
nica: noi invece terremo un metodo opposto , e perchè appunto 
le macchine formate da’ scienziati non ne pare quest’anno pos- 
sano avere il primato, sebbene ottenessero due medaglie d’oro 
e varie d’ argento , e perchè ne piace dare incoraggimento ai ma- 
nifattori che di consueto non ne ottengono molto dai giornalisti, 
mentre gli studiosi di scienze spettando alla gente di lettere , si 
sogliono pur sempre rendere ragione da sè stessi, e non mancano 
mai di lodatori ne’propri colleghi. 

Due cose specialmente abbisognano di continuo incremento 
nella nostra Lombardia , migliorare l’agricoltura ed introdurre le 
occorrenti manifatture ; quella aumenta le ricchezze territoriali 
e sparge l’ agiatezza in molte classi della società ; queste ci ren- 
lono indipendenti dalle altre nazioni, e commutano in attivo il 
nostro commercio invece di essere passivo: ove è agricoltura e 
arti d’ industria , ivi è buon ordine sociale e dignità di nazione, 
e potenza ad acquistare le più salutevoli franchigie. 

A questo doppio perfezionamento agricola e industriale, coo- 
perano di comune accordo molti buoni cittadini lombardi , e a 
questi largamente ne retribuisce premio d’ onore il tribunale de- 
stinato a giudicare i loro sforzi. 

Fu nel 1830 che l'istituto largì le due prime medaglie d’oro 
a S, E. il duca Carlo Visconti Modrone ; ed a Luigi Arrigoni , 


5 


e la medaglia d’ argento a Domenico Fumagalli , perchè prima - 
mente ebbero il generoso pensiero e la più generosa operosità , 
di dissodare immensi terreni che non si credevano abili all'agri- 
coltura, nel coltivare lande deserte e ridonare alla prosperità 
agricola molte terre , che non valevano neppure di pascolo agli 
armenti. A quel nobile esempio secondò Antonio Spini, e dissodò 
molti terreni incolti nella provincia di Bergamo , e ne ebbe in 
quest’ anno meritamente ei pure la medaglia d’ oro. 

Altri cui nè grandi tenimenti , nè terre vergini, porgeano 
occasioni a simili benefizi agricoli, pensarono invece a parziali 
miglioramenti, come usò il dottore Ignazio Lomeni sì caro al- 
l’agraria e pei continui studi che vi fa, per le opere che ne 
pubblica, e per le migliori immaginate, sicchè ebbe più volte il 
premio. 

Esso si esperimentò ad educare i filugelli coll’ antico moro 
bianco innestato, e col gelso delle isole Filippine , e diede i saggi 
della seta che ne ottenne, e ne ebbe l’onorevole menzione. 

Una volta si celebravano le feste dedicate all’ agricoltura , 
si tributavano incensi di semidei a quegli che la faceano progre- 
dire : ora il secolo non si diletta di queste fantasie del dolce im- 
maginare , si pasce di realtà, ma appunto per ciò sa ravvisare 
il vero merito, e a quegli che accrescono la ricchezza lombarda 
co’ miglioramenti agricoli, retribuisce la gratitudine «d’ una na- 
zione che associa ai progressi dell’ incivilimento il loro nome, e 
questa gratitudine vale più d’ una festa e d’ un altare. 


III Seterie , cascami di seta, e felpe. 


Il prodotto de’ fi'ugelli forma da gran tempo una precipua 
fonte delle riechezze lombarde: per lo passato poich’ e’ s'era tratta 
la seta dal bozzolo . siccome vergine cui niuno osa alzare lo sguar- 
do, si partiva per l’estero senza che in Lombardia niuno ne ri- 
sentisse |’ utilità , tolto quelli che aveano alimentati i bachi, e 
i primi filatori: ora da parecchi anni si è pensato torcerla; e 
omai numerosi filatoi son sparsi per ogni parte , sicchè esce già 
lavorata con grande utile di molte classi sociali che attendono a 
questo lavorìo. 

Però i premi largiti all’ industria ed agli sforzi degli operosi 
cittadini , e specialmente il pensiero di aprire un nuovo ramo di 
commercio , mosse vari manifattori a porre, per così dire, nel cro- 
giolo la miniera nazionale, ad usare di questa materia prima , 


6 


sicchè anche nel terreno ove nacque, potesse produrre maggiori 
vantaggi. 

Fu nel 1807 che l’ Istituto accordò la prima medaglia d’ar- 
gento a un primo tessuto di seta lavorato lodevolmente in Mila- 
no, e sebbene tosse poca cosa, parve proligioso per mani lom- 
barde. Dopo quella spinta sorsero molti drappieri che applicaro - 
no le loro fatiche a fabbricare ogni maniera di stoffe seriche , ed 
ebbero premi, e tanto migliorarono nell’ arte loro, che omai si 
fanno in Milano stoffe di raso, levantine ; creps detti della chi- 
na, drappi zaftiri, broceati, veluti. Tutti sono ben tessuti, forti, 
Ineidi , infine tali che non isdegnano ornarsene fra le feste cit- 
tadine le signore più eleganti e studiose di parere , non solo av- 
venenti, ma arredate d’ abiti peregrini. 

Dopo i primi premi accordati a vari Individu', ora 1’ Istituto 
si rivolge a coronare quelli che non solo danno buone manifat- 
ture, ma che istituiscono grandi fabbriche. Infatti fn saviamente 
decretata la medaglia d’ oro ad Eliseo Barioli, che prima additto 
ad altro setificio , ora uno proprio ne eresse e lo aggrandì di molti 
telai e lavoratori, con utilità de’ propri concittadini. Tutti i 
drappi serici poi che esso pose a pubblica veduta d’ogni genere, 
dai più aerei fino ai veluti, ai broccati intessuti coll’ oro, sona 
di tale bontà che si confondono cogli stranieri. Esso inoltre al- 
largò a voglia la dimensione delle drapperie , come il comprova- 
no i scialli d’ ogni grandezza , ed una stoffa larga ottanta once 
milanesi, che ottenne dall’ unire due telai : le donne poi trova- 
no ch'egli sa associare nelle sue sete, consistenza e buon gu- 
sto nei disegni. 

Anche la ditta Lamberti e Rossignol, e Paolo Uboldi son 
sommamente meritevoli per l’ introduzione della manifattura in 
seta in Lombardia, perchè furono fra i primi che attesero a que- 
sta importante cura, ed eressero grandi stabilimenti, e ne ebbero 
doppio premio di medaglie d’ argento e d’ oro. Essi seguono sem + 
pre colla stessa alacrità, e pure quest’ anno produssero molti 
drappi di seta, altri misti di seta e lana, tutti assai belli; la 
prima ditta è specialmente commendevole perchè sa associare alla 
bontà del tessuto, e lezione, e novità, e disegni che per la no- 
vità e pel capriccio meglio solleticano il gusto e la moda; il se- 
condo perchè vi associò buoni lavori a maglia anche di lana. 

Sono parimenti commendevoli nel tessuto e pel disegno i. 
drappi serici di Ernesto Pescini, e in ispecie i broccati ed i da- 
maschi per tappezzerie ed ottomanne. 


7 

- Nel lavoro de’ bozzoli e delle sete, rimangono alcune parti 
di rifiuto chiamate volgarmente strusa ossieno marasche: tutto 
questo immenso cascame restò per lunghi anni inoperoso presso 
i filatori i quali parte mandavano a vilissimo prezzo all’ estero, 
parte filavano e ne cavavano il così detto filugello, o roccadino, 
che è un filo grossolano e irregolare , perchè ingombro di gru- 
melli e di bottoni, sicchè non potevasi adoperare che in lavori 
ordinarissimi ; il resto rimaneva d’ ingombro a’ magazzini, e ve- 
niva gittato alla ventura. Negli anni passati Pietro Campana e 
Pietro Gos pensarono pei primi , che si potesse renderli più pro- 
fittevoli, e tentarono colle marasche la fabbricazione di una 
stoffa di molto spessore, che valesse per le coperte da letto, e 
sì riescì il loro tentativo, che ne posero cun profitto molto in 
commercio , ed ebbero in premio la medaglia d’argento. Però que- 
sto nuovo uso per ismaltire la strusa è di poco consumo , sic- 
chè ne resta tuttavia immensa congerie presso i fabbricatori , che 
sono ancora necessitati a inviarli all’estero a picciolissimo prezzo. 

Per trovare nuovo consumo di questa materia prima , 1’ ul- 
timo anno Gaetano Venini, e Gaetano Picaluga, in diversi sta- 
bilimenti e con metodi variati, si provarono di purgare i cascami 
in modo che potessero filarli sì fini ed eguali, che equiparas- 
sero in parte la buona seta. Il Venini incomincia dal purgare 
quasi col metodo antico gli avanzi di seta , il che si ottiene in 
questo modo ; prima la si fa bollire , indi la si batte per renderla 
molle ; poi si purga con acqua e sapone se si vuole imbiancare, 
e le si dà la prima cardatura. Dopo ciò , il Venini per liberare 
il fiocco da qualunque grumello o gruppo, usa un pettine tutto 
di ferro con punte acuminate sporgenti da due picciole verghe, 
a traverso delle quali fa passare il fiocco già lavorato col cardo, 
talchè tutti i piccioli corpiccioli del bacaccio che tuttavia lo lor- 
dano restano trattenuti nel pettine. Con questa materia se ne 
cava un filo regolare fino a che si accosta a una seta a più fili 
poco torta. Altro metodo usa il Picaluga, ed è quello che si 
adopera in Francia. Dopo che le marasche sony ben purgate, e 
che col cardo sono ridotte ad un ordinario fiocco , questo viene 
inviluppato sopra un rigolo di legno, il quale lascia libera Ta 
parte del fiocco che tutt'ora rimane ingombro di grumelli o bot - 
toni. Tutti questi rigoli , ‘ciascuno de’ quali corrisponde al lavoro 
di un cardo , sono poi uniti e stretti sopra una tavola , e lascia- 
no tutti esposto nella parte superiore il fiocco tutt’ ora da ‘pur- 
garsi dai nei rimastivi dalla psima cardatura. Ciò fatto si ripassa 


8 


con altro cardo tutta la parte ingombra, e si riduce allo stato di 
fiucco netto come ottiensi col pettine di ferro usato dal Venini. 

I saggi prodotti con questi due metodi sono di merito eguale, 
e ottennero la menzione onorevole con speranza di maggior pre- 
mio , ov’ essi persistano nella loro intrapresa ; e non è a dubitarsi 
vi persisteranno , giacchè hanno già tante ricerche all’ estero di 
questa nuova seta, che l’ attuale prodotto della fabbrica non è 
bastante alle commissioni. Questi due artisti poi meritano la pub- 
blica riconoscenza , per l’ immenso vantaggio che recano al no- 
stro paese col loro trovato, e perchè con grandi fabbriche ali- 
mentano numerose famiglie, e perchè ponendo in commercio un 
nuovo genere di manifattura , giovano a tutte le classi produt- 
trici ed agli stessi proventi dello stato. 

Angelo Videmari fino dal 1818 aveva con grande accorgimento 
pensato di utilizzare il prodotto nazionale dei filugelli, col for- 
mare una felpa di seta nera, che valesse pei cappelli. La sua 
invenzione fu coronata colla medaglia d’argento nel 1826 , e fu 
inoltre accolta sì favorevolmente dai consumatori, che venne da 
molti seguita , talchè tutte le classi omai ponno avere un de- 
cente cappello a piccolo prezzo , e ciò anche con vantaggio per 
lo smaltimento nello stato della materia prima. Ad ogni modo al- 
cuni incettatori desideravano prendesse maggiore perfezione que- 
sta manifattura , e la felpa imitasse meglio il pelo degli animali : 
egli infatti quest’ anno attese a questo perfezionamento , e pre- 
sentò all’ Istituto una stoffa a lungo pelo di singolare bellezza , 
che imita i cappelli di castoro, talchè ne ottenne onorevole 
menzione. 

Francesco Stoppani pensò invece di fabbricare dei cappelli 
commisti ai cascami di seta , col topu moscardino ; ma siccome 
non ne è ancora bene certa la durata, sebbene promettano as- 
sai, ne fu sospeso il giudizio se meritasse un premio. 

Anche Giuseppe Zumaghini produsse dei cappelli di castoro 
elastici per uso di viaggio. 

Prima di porre termine al parlare di seta ne corre debito 
richiamare che Angiola Camotti educò alcuni filugelli o bachi 
con un nuovo suo metodo, e presentò la seta che ne ottenne : 
non ne conosciamo il metodo , e sebbene 1’ Istituto 1° abbia pre- 
miata coll’ onorevole menzione , ne piacerebbe se è utile, ve- 
nisse pubblicato a comune vantaggio. 

Una grande scoperta intende di aver fatta il dottore Ago- 
stino Bassi di Lodi ; esso trovò il modo di guarire i bachi dal 


9 
calcinino : questa scoperta è di una importanza sì grande, che 
non sa valutarla che chi ha una immensa bigattiera, e la veda 
in pochi dì tutta perduta per questa cruda e incurabile malattia. 
Ma l’inventore non presenta la sua scoperta a nessuna accade - 
mia ; finchè non abbia trovati degli azionisti che gli assicurino 
una pensione vitalizia, ed ha ragione, perchè se egli fa un bene 
immenso alle classi sociali, è giusto che queste gli rendano mi- 
gliore 1° esistenza. Ma si troveranno questi benefattori ? : 


IV. Stoffe stampate , tinte , tralicci inverniciati , lavori 
in lino e pelli. 


Interroghiamo non già i nostri padri, ma quelli che ne pre- 
cedettero nel seguire le mode e nel desiderare vesti eleganti so- 
lamente di venti anni, e ne diranno che non solo non aveansi 
buone stoffe di seta fabbricate in Lombardia , ma che neppure 
sapevasi tingere con un po’ di gusto i cotoni e le tele: non man- 
cavano tintorie e stamperie , e davano quanto il discreto citta- 
dino poteva accorre ; ma un abito stampato di buon gusto a co- 
lori, un fazzoletto , nn vestimento qualunque con buon disegno, 
con varietà di tinte, conveniva ritrarlo dagli stranieri. Tutta 
questa era ancora la letargica influenza della sonnolenza in cui 
giacque il nostro paese nel secolo passato. 

Ora le cose variarono : la Francia e 1’ Inghilterra mandaro- 
no abiti di percallo stampati a fiori , a ghirlande di vari colori, 
e in Milano si riprodussero : mandarono stoffe di seta stampate, 
grandi scialli di bellissimi disegni, fazzoletti , tappezzerie con 
figure a storie, e in Milano si riprodussero quegli abiti e que'scialli 
e quelle storie : le signore ostentarono al passeggio 1’ ombrellino 
da sole stampato alla chinese , le case si tappezzarono colle sto- 
rie, coi romanzi americani e inglesi , e.i damerini non solo osten- 
tarono per fazzoletti le vedute di Westminster, la battaglia di Na- 
varino , ma la festa da ballo in maschera, e dopo pochi giorni 
che Henry aveva posto sulle scene della Scala quel ballo spi- 
ritoso. 

Tutti questi non sono miracoli; ma sono i prodotti del- 
l'ingegno, ed operosità dei nostri manifattori ; essi istituirono 
stamperie , presero disegnatori, intagliatori , consultarono chimici, 
fecero numerose ripetute esperienze , e giunsero a recare l’arte 
della tintoria a riguardevole perfezionamento. Fra i primi fu Fe- 
lice Scotti che con grande alacrità attese a migliorare i metodi 


T. IX. Gennaio DI 


10 


della tintoria , ed a corre tutte le favorevoli occasioni, tutti i 
nuovi ritrovati, perchè le sue stampe riescissero belle e solleticas» 
sero tutti i capricci della moda. 

Le stoffe tinte dallo Scotti gli meritarono nel 1830 la me- 
daglia d’ argento: in quest’ anno egli recò il suo stabilimento 
con oltre cento ottanta lavoratori, vi aggiunse tre nuove mac- 
chine, la prima per istampare la seta, l’altra per dare maggiore 
regolarità ai mordenti e consistenza all’amido , la terza pei rasi. 
Grandi miglioramenti fece pure nella parte chimica dei colori 
nell’ introdurre molta varietà, talchè potè stampare l’ effigie di 
S. M. l’Imperatore d’Austria sul cotone, e sul veluto, pel qual 
lavoro non si vollero meno di ottanta pezzi, o stampe a diverse 
tinte. Per tutti questi miglioramenti gli venne di nuovo concessa 
la medaglia d' argento. 

Carlo Cerina attese invece a tingere le stoffe ad un sol co- 
lore, e il fece con nuovi trovati e con tanta perizia, che nel 1826 
ebbe il premio: anche quest’ anno presentò dei panni a una sol 
tinta, quai rossi, quai neri, del solito merito. 

Gaetano Galli, e Giovanni Bertini pensarono invece di ren- 
dere più varie le tende che si pongono alle finestre stampandole 
a colori. Il Galli stampa fiori ed ornati con colori misti ad olio 
su una leggera stoffa di seta, indi vi dà una spalmatura con 
vernice trasparente , perchè i colori non ismarriscano ai raggi del 
sole. Il Bertini dipinse pure tende di seta con ornati gotici e fi- 
gure di tanta varietà, che posti alle finestre si crede vi sieno 
vetri colorati. Queste due invenzioni certo abbelliranno assai gli 
eleganti gabinetti delle signore. 

In Lombardia non si sapeva stampare i tralicci detti volgar- 
mente tferlisoni inverniciati come si usa in Francia, e Gaetano 
Galli sì pose ad imitarli, e ne uscì con tanto buon esito, che nel 
1830 ottenne la medaglia d’ argento. Questa manifattura si ot- 
tiene con una tela fitta di cotone, alta circa dieciott’oncie , che 
«i trae dalla Germania: prima la si stende sul telaio, la si ba- 
gna, e dopo ch’ è asciutta, le vien data un’imprimatura da una 
parte con olio di linosa ben purgato, misto a terre minerali , 
operazione che dopo alcuni giorni si ripete dall’ altra parte e 
mano mano si rinnuova a tempo conveniente cinque o sei volte. 
Vi si stimpano poscia sopra vari disegni a colore, e finalmente 
vi si fa una spalmatura di vernice con gomma coppale, colla 
quale e’ le si toglie l’odore e la mollezza del dipinto che la ren- 
derebbe attaccaticcia, Questi tralicci sono di un grandissimo spes- 
sore e di molta durata , resistono ad ogni intemperie , talchè il 


È îi 

Galli lì propone da usarsi per copertura di tetti: intanto che si 
stanno esperimentando se si possa valersene a quest’ uso, che 
riescirebhe di grande giovamento , togliendo alle case 1’ immenso 
peso delle tegole, si usano i tralicci del Galli per soppedanei , 
per tappezzetie, e non vi ha casa che non ne abbia per tappeti, 
onde coprire le mobilie eleganti, ove si voglia sopra prendere il 
caffè o imbandire le mense. In quanto ai colori e ai disegni 
ch’ egli sa darvi, sono veramente,di tutta avvenenza, e ne fece 
alcune a fondo aurato che sono una bellezza. Noi non sappiamo 
immaginare miglior soppedaneo di questo, poichè cambia il suolo 
di una stanza in un mosaico jin un giardino, in qualche cosa 
che rallegra 1’ animo. 

Anche Giovanni Brugora ottenne nel 1830 la medaglia d’ar- 
gento con alcune tele, e tafetà detti cerati, che sono finissimi, 
trasparenti: quest’ anno perfezionò la sima manifattura, con ag- 
giungervi eleganti disegni, e con essa facendone anche alcuni 
ornamenti , come sono grembialetti di molta grazia. 

Non di lusso ma di continua utilità sono i tessuti in lino 
di Pietro Brambilla, che ha una estesa fabbrica di tovaglie e to- 
vaglioli di vario lavoro. 

Meritò poi la medaglia d’ argento Bonaventura Airaghi per 
avere intessuti di lino dei tubi idraulici: essi sono del diametro 
di mezz’ oncia e d’ un oncia, e valgono maravigliosamente per 
condotti di acqua senza che ne lascino trapelare , sotto qualun- 
que pressione , specialmente per le macchine da spegnere gli in- 
cendi, come ne fu fatta replicata prova. Questi tubi si traevano 
sempre dall’estero, ed erano di canapa: è vero che nel 1820 Ar - 
tonio Dario ne intessè a Milano alcuni di canape che gli merita- 
rono menzione onorevole; ma l’Airaghi ora nou solo li perfezio- 
nò , ma pensò di adoperare invece il lino indigeno detto ravagro 
che fa filare appositamente poco attortigliato , e ne ha in opera 
tre telai. Con che oltre l’ importazione di una manifattura a noi 
straniera , giovò adoperando una materia prima nazionale invece 
del canape che conviene ritrarlo dal bolognese ; l’Airaghi è gio- 
vane di venti anni, e mostrando tanta attitudine , giova sperare 
che applicherà l’ ingegno ad altri trovati, e s° acquisterà la gra* 
titudine de’ suoi concittadini. 

Il consumo di pelliccie pei vestimenti indusse i nostri ma- 
nifatturieri a trovare maniera di lavorare le pelli de’ nostri caè 
pretti, faini, e simili animali in modo che imitino le pelli stra* 
niere, e Baldassarre Peregalli ne presentò alenne che paiono mar- 
tori, talchè ebbe l’onorevole menzione. Non è però questa nuova 


12 


manifattura in Milano, perchè si pratica da oltre un secolo”, e 
non ha molto il sig. Duivos fe venire da Torino pel proprio sta- 
bilimento Pietro Cravari, che tinge le pelliccie sì destramente, 
che i non esperti ponno essere condotti in errore sieno vere. 

Più grande e certo di maggiore importanza e novità è la 
fabbrica di pelli conciate e cuoi diversi delle due ditte eredi di 
Giuseppe Battaglia, e Charan Sonney, Bernareggi e Perelli. Era 
questa pure una manifattura straniera in Lombardia , e valse a 
questi benemeriti introduttori il replicato premio della medaglia 
d’oro e d' argento negli anni passati. Le pelli e i cuoi esposti 
nella presente tornata dell’ esposizione , sono al solito di tanta 
bontà, lucentezza e perfezione , che certo omai più non bisogna 
ricorrere alle oltramontane. 

I guanti sono di grand’uso fra tutta la cittadinanza, e pure 
questi prima che si fondasse l’ istituzione dei premi per le ma- 
nifatture che corona le aspettative, conveniva ritrarli d’ altra 
parte. Ora si fabbricano a Milano guanti che vincono di perfe- 
zione quelli di Vicenza, non invidiano a que’ di Genova, agli 
stranieri : tali sono quelli di Pietro Ducros e di Giulio Rigossi, 
che ebbero per ciò più volte la medaglia d’ argento. 

Una nuova manifattura colle pelli, importarono sono due 
anni, Giuseppe Leone e Antonio Lupi che fecero astucci, por- 
tafogli, borse da donna, stipetti, scatole che gareggiano cogli in- 
glesi e meritano essere ricordati perchè si sono resi universali. 

Buon uso delle pelli e de’ cuoi fecero Eugenio Locatelli , 
che costruì scarpe e galosce di varie forme, e Carlo Elli il quale 
fabbricò buone calze, e brache di cuoio impenetrabili all’acqua, 
e certe bizzarre scarpe e pantofole a foggia turca: essi fecero 
altra volta miglioramenti nella loro manifattura , sicchè ne ot- 
tennero il premio, e nella patria del Rorchetti, che è procla- 
‘mato prumo nell’ arte del calzare. 


V. Blonde, Tul, Ricami, Merletti, Cappelli di paglia. 


Fra le trine e i merletti onde specialmente fanno pompa le 
donne sono le blonde; è una manifattura, di molto costo, ed è 
pure una di quelle delle quali a lungo siamo andati tributari 
agli stranieri. Ma la concorrenza in un secolo in cuì si sa valu- 
tarla anima a tentare nuove cose. I fratelli Rosselet già fino dal 
1825 pensarono introdurre questa manifattura; e all'uopo chia- 
marono di Francia una donna bene istrutta in questo genere di 
lavori: molte fanciulle appresero i suoi metodi , e i saggi di que- 


13 


sta fabbrica presentati in quest’ anno all’ Istituto meritarono la 
medaglia d’ argento. 

La blonda è una trina tutta di seta che non sgradirà sen- 
tire come venga lavorata. Primamente la seta che si adopera, 
conviene sia purgata, indi quella usata in questa fabbrica, viene 
colorita dal tintore Borger in color perlino detto comunemente 
imperiale. La blonda poi è formata di tre parti: 1.° la rete che 
costituisce la base di tutta la stoffa, è lavorata colle spille a 
foggia del pizzo, ed è composta di due fili di seta cruda attor- 
tigliati: 2.* la tela, che forma parte de’ ricami ed ornati di cui 
sono fregiate le blonde, e nel loro perimetro ed alle estremità 
della lunghezza, è composta di tre a quattro fili della tela stessa: 
3.* Il cordone finalmente che serve di contorno e direbbesi di 
chiaroscuro a vari ricami ed ornati, vien composto con più fili 
non meno di 12 nè più di 14. Per facilitare 1’ esecuzione, la 
blonda si lavora a lunghe fascie ciascuna larga circa sei oncie , 
le quali fascie poi si uniscono per modo che la trina pare for- 
mata di un sol pezzo : se l’ ornato esige molto lavoro , si forma 
a parte e si unisce poi alla rete in modo che non si conosce. È 
vero che in commercio trovasi un’ altra blonda chiamata blonda 
a tul: la rete fatta colla macchina è più precisa ed uniforme, 
ma non tiene quella morbidezza che è carattere della blonda 
vera , ed ove si lavi è affatto sciupata, mentre la vera si può 
lavare parecchie volte. 

Presentò pure ricami ad uso di blonda Giuseppina Gaspa- 
roli, lavorati con molta perizia, talchè ebbe pure la medaglia 
d’argento. Ercola Valaschi espose un velo ricamato a blonda: 
è una maglia di tul su cui fece coll’ ago il tessuto ed il con- 
torno , e le meritò l’onorevole menzione. Però questi sono sforzi 
di un individuo e lavori di lusso anzichè di utilità universale , 
mentre la fabbrica Rosselet porge al commercio un nuovo ramo , 
scioglie il nostro paese da un tributo, e mantiene oltre cento 
lavoratori, per cui a fronte degli altri fu lieve il premio, e po- 
teasi dare loro la medaglia d’oro, e forse risparmiarla a qual- 
che istrumento fisico o meccanico , poichè prima a incoraggiarsi 
dev’ essere la manifattura di prima utilità, quando veramente 
è tale, e d’ altro lato la macchina o strumento ha solo il me- 
rito di una ripetuta esecuzione. 

Un’ altra utilissima introduzione in Milano fu quella dei 
tull; essi si chiamavano inglesi perchè non venivano che d’ ol- 
tremare e costavano dieci lire al braccio : ora se ne fabbricano 
in Milano di sì alti che si fa un abito con una sola cucitura , 


14 
e si hanno a meno della metà dei forestieri; Giuseppe Bonavia 
ne presentò buoni saggi anche quest’ anno. 

Alle trine tengono presso i ricami che sono il frutto della 
pazienza delle donne, la testimonianza delle ore di loro ozio, 
però consumato in una onesta occupazione. Una sola di queste 
pazienti creature Briseida Poosch, nata Manna ottenne la me- 
daglia d’ argento, e fu certo ben meritata , poichè ricamò sopra 
una tela di cotone un paesaggio di chiaroscuro con tanta esat- 
tezza e ingegno, che nessuno se non lo prende in mano, co- 
nosce che è un ricamo , e la tiene per una buona incisione: è 
un lavoro mirabile. Giuditta Boschetti crede d’ aver trovato un 
metodo per ricamare senza far uso dei disegni, e ottenne la 
menzione onorevole: però noi crediamo che ricamare senza di- 
segni non sia malagevole a chi sa disegnare: sarehbe adoperare 
i fili e l'ago invece dei colori o delle matite; a chi non ha que- 
sta pratica non soccorre il metodo della Boschetti, poichè esso 
richiede una tela ben regolare come il tull, procedendo per nu- 
mero di fili; e non dà che disegni rettilinei o diremo geometrici. 

Emilia Viscardi invece ebbe lo stesso distintivo per un qua- 
dro ricamato a colori, ed ottennero encomio dagli intelligenti i 
ricami di Luigia Annibaldi Discossa, Carolina Casiraghi, Anto- 
nietta Corneliani Piantanida , Carolina Lodi, Fulvia Campoleni, 
Marianna Grisaldi, le sorelle Forlanetti ; mossero la curiosità 
per la pazienza usatavi intorno alcuni quadretti rappresentanti 
figure allegoriche fatte a più colori colla paglia, di Martino Si. 
gna, e alcuni abiti e berretti pure di paglia intrecciata a vari 
colori, e un tappeto commesso cun pezzetti di panno gli uni so- 
vraposti agli altri da Francesco Nessi sartore , nel quale vuolsi 
lodare e il buon uso che fece dei ritagli caduti nel suo mestiere 
e la buona distribuzione nell’ adoperarli. 

Finalmente fra queste bagattelle leggiadre, ricorderemo i 
fiori formati colla pellicola d’ ova; coi trucioli, e colle ostie, di 
Felice Bosiz; altri fatti in lana ritorta da Teresa Carrano e da 
Carolina Clementi, e un mazzo assai grande composto con mar- 
gheritini di Venezia. Se questi arredi gradiscono alle signore per 
rallegrare le proprie case ; certo non sono loro meno utili e co- 
mode le pettinature artificiali, le perrucche, le ricciaie di Felice 
Bosiz della ditta Ceresa e Camezzoli e di G. Brambilla, se non 
che forse alcune che hanno già valicata la benedetta mezza età, 
troveranno un po’ d’ indiscrezione che si rivelino i loro segreti, 
e sappiano gli uomini che esse possano velare il bel crine che 
si fa d’argento con perrucche che è impossibile conoscere sieno 


15 


tali, sì bene sono intessute , e con tal’ arte si lascia vedere in 
mezzo un dirizzatoio artificiale che imita la cotenna del capo , 
con una verità mirabile. 

In Lombardia il consumo continuo che avviene de?’ cappelli 
di paglia di Toscana suggerì a’ coramercianti di trovare maniera 
ad alleviare in parte questo tributo: alcuni fecero venire di To- 
scana la paglia e le donne abili a lavorarla , e n’ ebbe per ciò 
il premio anche a Venezia Giacomo Romiti. Però Domenico Ma- 
gni alzò l'animo a cose maggiori, e pensò cavare nelle nostre 
terre la materia prima: quinci co’ metodi «di Toscana coltivò il 
frumento, raccolse la paglia, eresse un’ ampia fabbrica di cap- 
pelli, e presentò tali saggi che meritamente gli valsero il premio 
della medaglia d’oro. Non diremo che i cappelli del Magni pos- 
sano gareggiare con quelli della migliore qualità di Toscana, ma 
certo non iscapitano in confronto a quelli delle qualità appena 
secondarie ; ed ove prosegua coll’ eguale cura nella coltivazione 
del frumento idoneo a ciò, e studi di trovare i terreni che me- 
glio gli convengono , non è a dubitare che Ja Lombardia potrà 
avere indigena una merce che si crede da alcuni ancora impos- 
sibile ad ottenersi. Lo stesso pensiere ebbe Pietro Antonio Cer- 
vetti, che coltivò il frumento con semi tirati dal modenese, e 
i suoi saggi hanno molto pregio, e forse avrebbe altra volta con- 
seguito il premio che meritò in altre manifatture, se sventura- 
tamente non era rapito all’ industria Lombarda, mentre si pre- 
parava al pubblico giudizio. Fu il Cervetti artefice industre, 
migliorò d’ assai la fabbrica de’ cappelli di feltro, le tinture di 
quelli di paglia, morì giovane, e ne pare giusto compiangerlo 
in queste carte , perchè un buon manifattore ha bene meritato 
della sua patria, quanto un artista, un letterato ; e spesso, non 
arrossiamo di dirlo, fu di maggiore utilità. 

Cesare Lampredi offrì cappelli lavorati in Milano con paglia 
toscana, come pure Giacomo Romiti succennato, e giova che 
essi pure seguano l’ esempio del Magni, e del Cervetti; e sia 
sprone ai Toscani fare proprii i prodotti di Lombardia. 


VI. Minuterie, bronzi , lastre, dorati, arredi inverniciati 6 
stoviglie. 


Le cose di minuterie soro splendide frivolezze, ma pur sono 
frivolezze delle quali amano ornarsene tutte le persone educate 
e gentili: quindi ne è vivo il commercio che se ne fa coll’estero 
perchè la concorrenza non forse bastante al mantenimento di 


16 


grandi fabbriche, non anima molte manifatture nazionali a porvi 
mano. Non è però che manchi chi sia abile a farne di maniera 
che nulla invidiano agli stranieri, e neppure che straniere siano 
tutte quelle che sono in commercio. Ma la moda prepotente 
che influisce anche sulle volontà, insegna a’ compratori che ove 
chiedano un’ elegante bagattella esser debba di Parigi o di Lon- 
dra , e sovente ostentano per tali preziose minuterie che usci- 
rono da mani lombarde. 

Infatti Bernardino Speluzi ingegnoso meccanico ignoto al 
pubblico , ma non ignoto a’ minutieri , fornisce spesso loro tai 
lavori che li danno per venuti di lontane terre; esso è artista 
cui ogni cosa che si richieda , può farla in modo che sostenga 
la concorrenza delle migliori fabbriche. Tali sono i lavori che 
espose, e che gli valsero il premio della medaglia d’ argento. 
Fra questi vi era una scatola da tabacco a cerniera di madrepora 
lavorata con tanta finitezza che era un’ eleganza: fra questi una 
doppia lunetta a quattro vetri, sicchè valga da canocchiale 
binato che s’ allunga e si scorcia, con armatura di nuova in- 
venzione in acciaio; e pure questo canocchiale è fatto in modo 
che si chiude e rientra in una custodia di madrepora come se 
fosse una semplice lunetta: ne parve un arredo grazioso, sem- 
plice e comodo , e che meriti essere propagato. 

Altre bagattelle di lusso, e di continuata vendita, sono 
scatole d’ogni fatta di cartone, ornate in oro con cristalli miniati, 
cornici di carta d’oro a ornati in rilievi. Molti pensarono a la- 
vorarle fra di noi, e prima ne costrussero con carte e vetri ri- 
tratti dall’estero ; indi si provvidero le macchine occorrenti , ed 
omai resero la manifattura tutta nazionale. Carlo Caldi ne ot- 
tenne nel 1830 la medaglia d’argento in premio, e prosiegue a 
presentarne sempre abbondantissimi saggi. Anche Leopoldo Calvi 
ebbe nel 1830 l’ onorevole menzione per lo stesso ramo d’ in- 
dustria, ed ora moltissimi vi attendono con grande profitto, seb- 
bene il Caldi vada innanzi a tutti per varietà e buon gusto. 
Però per questa gentile manifattura mancavano ancora di nazio 
nali alcuni elementi, ed ora vi provvede Giambatista Bussi, che 
dopo aver peregrinato in Francia ed essersi provveduto di nuove 
macchine, lavorò carte rasate , disegnate a rilievo e marocchi- 
nate sì belle, che ne fu premiato colla medaglia d’ argento. 

Parrà esagerazione il ripetere sempre ad ogni manifattura di 
cui si parli, l’ antico deperimento o nullità, e 1’ attuale non 
già incremento, ma trapiantazione, perchè esotica se così è con- 
cesso esprimersi ; se non che il vero ne rende escusati. In Lom- 


57 
bardia non sapevasi nè formare , nè pensare che si potesse ese- 
guire una cassa d’orologio da tavola a pendolo, di bronzo dorata, 
e simili arredi; non lamine lavorate e dorate, non vassoi inver- 
niciati, ed ora pare già favolosa quella ignoranza. 

I fratelli Manfredini, e Pietro Luigi Thomas già da parec- 
chi anni attesero a fondere arredi in bronzo , casse d’ orologi, 
candelabri , tripodi , e lavori di simil fatta, e vi diedero sì belle 
dorature che alcuni le credettero venute di Francia: i loro oro- 
logi con figure storiche aggiungono agli stranieri essere migliori 
nel disegno e nelle forme; lo comprovano quegli esposti da Tho- 
mas quest’ anno , e varii che vediamo nello stabilimento Man- 
fredini, il quale fece pure di recente due tripodi per lavamano, 
che sono di uno squisito disegno e d’una esatta esecuzione: hanno 
la forma di antiche are, e meritamente si possono tenere dei bei 
tempi di Pericle: Thomas e Manfredini fecero anche lavori in 
bronzo dorati molto grandiosi, come sono gruppi, statue e bassi 
rilievi. Però la più grande opera di bronzo gittata in Lombardia, 
è il cavallo colossale per 1’ arco della Pace che pesa dalle 15, 
alle 18 mila libbre, modellato da Abondio Sangiorgio, e fuso dai 
fratelli Manfredini: parleremo a un tempo del modello e della 
fusione , perchè ne pare non si possano disgiungere. Se in que- 
sto colosso non si adoperò come si usava dagli antichi nostri 
maestri Ghiberti e Benvenuto Cellini che fusero le opere loro , 
ad ogni modo l’opera stessa vuol essere riguardata pei vari lati 
che spetta all’arte, e il merito quindi dedurne a cui l’arte istessa 
è salita presso di noi. 

Sopra 1’ arco della Pace si devono collocare, nel mezzo un 
carro sormontato dalla Pace e tirato da sei cavalli; ai quattro 
lati, quattro Genj a cavallo che recano serti d’alloro. I quattro 
gruppi furon già modellati da Putti bolognese , e fusi dai Man- 
fredini, ed ora lo scultore Abbondio Sangiorgio modellò i sei 
cavalli per la sestiga, e sono fusi dagli stessi Manfredini: di 
questi cavalli un esemplare fu esposto nel cortile di Brera. Il 
cavallo pomposo , focoso, animato, solleva il destro piede ante- 
riore con bell’ arco per slanciarsi al trotto , cui seconda il sini- 
stro deretano fermo a una fiorita zolla rialzata ; inarca il collo , 
china alquanto il capo sulla destra, gonfia le nari, apre la bocca, 
e si mostra disdegnoso del freno. Conviene avere osservato lun- 
gamente questo lavoro da vicino per sentirne tutto il bello delle 
parti, averlo veduto alquanto di lontano per ammirarne l’ in- 
sieme , e forse credere che si muova. 


T. IX. Gennaio b) 


18 


Considerando quest’ opera e per sè e a raffronto delle simili 
che esistono , si sente che l’ artista studiò lungamente le attitu- 
dini del suo modello , e volle attenersi ai migliori esempi, e pro- 
cacciò sfuggire gli errori in cui caddero molti che lo precedettero. 
E primamente fu sempre lunga disputa sul moto che convenisse 
dare ad un cavallo, se muovere contemporaneamente due gambe 
per lato e le altre due porle in riposo, o alternare la loro mossa 
in via diagonale. Infatti Donatello nel cavallo che è in Padova, 
Andrea del Verrocchio in quello di Venezia mossero le due gam- 
be sinistre e li fermarono sulle due destre : a questo esempio però 
non si attennero nè Daniele di Volterra, nè Gioan Bologna, nè 
Canova, che mossero i loro cavalli colle gambe alternate. A questi 
s’ attenne Sangiorgio con maggiore saviezza. Però nel secolo XVII, 
che cercavasi sempre l’ estremo , gli artisti non si accontentarono 
di presentare un cavallo in movenza di trotto animato ; vollero 
attitudini della maggiore esagerazione , e il Bernini fece il suo 
cavallo che reca Costantino colle gambe anteriori alzate, e ac- 
cosciato sulle deretane , quasi voglia spiccare un salto : il Fal- 
conet poi nel secolo passato recò più innanzi la stranezza, e at- 
teggiò il cavallo di' Pietroburgo che quasi s’impenna , sicchè non 
si sa come vi si fermi il cavaliere. Canova come in tutte le altre 
parti della statuaria , anche in questa molto s’° attenne all’ an- 
tico , e il suo cavallo risente di quello del Campidoglio , e di quel 
bello di natura che ei poteva infondere alle cose d’arti che toc- 
cava colla divina sua mano. Monti di Milano , mirabile artista 
di animali, però a piccola dimensione, fece vari cavalli di grande 
bellezza, nei quali vedesi lo studio degli antichi, e Ja natura. 
Sangiorgio sentì altamente la lezione di Canova e di Monti; e 
fece il suo cavallo in un movimento animato, ardito, e senza esa- 
gerazione : esso poi vi impresse più mossa e fuoco che non ab- 
bia quello di Canova , e ciò saviamente perchè 1’ uno porta un 
eroe al passeggio , e I’ altro strascina un carro di trionfo ; l'uno 
è solo, e l’altro accoppiato ad altri cinque dev'essere più ardito e 
irrequieto ; e lo accenna la testa , nella quale assai si attenne 
a quella colossale che tanto si ammira nel museo di Napoli. Me- 
ritamente questo valente scultore può ben essere certo che d’ora 
innanzi, come avvenne di molti artisti ne’ secoli passati, verrà 
designato siccome |’ autore dei cavalli dell’ arco. 

Ne duole non trovare pari merito nella fusione; per quanto 
sia nostro desiderio encomiare le arti lombarde ; nè è necessità 
confessare che fu assai meglio fusa la Pietà di Canova nell’ ar- 
senale di Venezia, che non il cavallo di Sangiorgio. E primamente 


de, 
non li sapremmo numerare , ma certo sono molti e molti assai i 
pezzi ne’ quali fu gittato questo cavallo : esso uscì dalle forme 
in frazioni , e basti dire che la sola coda è in tre pezzi ; e tutto 
fu posto insieme a lima, ed a martello. 

Tutti i cavalli migliori che si conoscono sono stati gittati in 
un sol pezzo, e appena si credette poter fondere a parte la sta- 
tua, perchè si sono sempre riputate a difetto le commessure e to- 
gliere pregio d’ arte a tutta l’opera. Girardon tanto sentiva que- 
sto scrupolo, che volle fondere d’un sol getto la statua equestre 
di Luigi XIV, eppure pesava settanta mila libbre di metallo. 
Al Bocardon poi tanto incresceva lo sconcio di cucire le varie parti 
d’ una fusione , che nel getto del cavallo per la statua di Lui- 
gi XV, essendosi rotta la forma, e non essendo uscita fusa che 
la metà inferiore, piuttosto che fondere a parte la metà superiore, 
si consultò col Varrin, e tanto studiò che commise il già fuso alla 
nuova forma in modo, che riversato il metallo, questo si unì alla 
prima, e uscì l’ intero cavallo tutto di un getto. Certo questa di- 
ligenza e questo serupolo non mossero i fonditori dei cavalli di 
Sangiorgio, nè sappiamo che ne avverrà coi secoli di quelle com- 
messure. Un altro grave difetto nelle parti fuse in quest’ opera 
si fu, che forse non avendosi bene trovato il modo di lasciar li- 
bera l’aria e la cera che sta fra le due forme , il bronzo uscì con 
aleuni buchi pari a quelli che lascia il vaiuolo , talchè per to- 
glierli si traforò ove vi erano col trapano tutto lo spessore della 
fusione , e si posero nel foro fatto de’ turaccioli di bronzo, indi 
si limarono, martellarono, sicchè aderissero al resto : si ricoprì 
poi tutto con una tinta artificiale , tinta che negli altri bronzi 
si lascia formare dall’ossido e dal tempo. Tutti questi difetti non 
si trovano certo nella Pietà di Canova, e a ragione Cicognara ha 
tanto commendata quella fusione nell’ Antologia. 

Parranno forse dure queste parole all’ illustre fonditore; ma 
il vero va innanzi ad ogni cosa, e la coscienza che i lontani ne 
possano dare taccia di esaltare soltanto i nostri artisti e tacerne 
i difetti. Bisogna quindi concedere che 1’ arte della fusione in 
grande non è ancora in Lombardia a, quella perfezione che salì 
ne’ tempi passati in altre parti d’Italia, mentre abbiamo 1’ orgo- 
glio di asserire francamente , che nel fondere cose piccole e do- 
rarle, nessuno vince Manfredini, Thomas e Strazza in Italia, po- 
chi nelle altre nazioni. 

Giuseppe , ed Agostino Pandiani fecero ornati in lastre ver- 
niciate in dorature d’ ogni genere, fra’ quali uno specchio por- 
tatile per tavole a due luci con tutta 1’ armatura e il piedistallo 


20 


a lastre metalliche sbalzate colla forma quasi a cesello, sì ele- 
gante che un classico direbbe poter valere per la tavoletta di 
Venere ; una ]umiera o lampadario ricchissimo. Abbiamo visitata 
l’ officina di Pandiani , e abbiamo veduto ch'egli fonde in bronzo 
le forme per le sue lastre d’ ornato , e ne cava poi queste col 
maglio , poichè lo smercio quantunque esteso della sua manifat= 
tura , non gli concede ancora il dispendio e di fare le forme in 
acciaio, e di provvedersi di un torchio per comprimervi la la- 
mina : ad ogni modo ei vende a molto minor prezzo la sua ma- 
nifattura che non valga la straniera , e il suo buon lavoro gli 
meritò la medaglia d’ argento. 

Molti artisti da vari anni si erano più volte provati a fare 
lavori in legno, in latta, come vassoi , lucerne, e simili, ma 
mancava poi chi desse a questi quella parte che gli rende pia- 
centi, cioè buone vernici: Gaetano Cattaneo soccorse a questo 
difetto , e si levò il migliore di tutti colle sue vernici ad ogni 
colore, cui aggiunse figure , ornati, arabeschi a colore e in oro. 
Anche quest’ anno presentò tavole, scatole, parafuochi all’etru- 
sca, alla chinese, che gli meritarono la medaglia d°’ argento. 
Ottenne pure la menzione onorevole Luca Carbone per una bella 
vernice rosso-bruna , che si può applicare al ferro, al legno, e 
ad ogni altra materia. 

Vi ebbero pure belle lucerne da tavola di G. B. Rosario ; 
esso fu il primo a imitare quelle che venivano dall’ estero, e 
ne fece in seguito d’ ogni grandezza e forma , di latta e di bron- 
zo con disegni, ornati, figure e bassi rilievi, sicchè ne ebbe 
quattro volte il premio. Un’ altra bella invenzione delle vicine 
nazioni manifatturiere , è quella di riportare o ricalcare le inci- 
sioni, e le litografie , sopra stoviglie, legni, metalli, e questa 
fu in breve seguita in Milano , e per quest'anno ebbe onorevole 
menzione Giuseppe Pagani pei vari saggi che ne espose. Ne piace 
assai questo trovato , poichè riportandovi sugli arredi lavori di 
buoni artisti vi si aggiunge pregio. Ne ricorda d’ avere ammirato 
un tavolo da cucire per una signora, di un legno lucido di co- 
lore pagliarino , sul quale erasi ricalcata 1’ anrora di Morghen , 
e ne parve presente elegante e prezioso. Anche Francesco Villa 
ebbe la stessa diligenza nel riportare molti disegni litografici so- 
pra alcune stoviglie in terraglia. 

Poichè qui cade parlare di lavori in terra, richiameremo un 
nuovo tentativo del padre e figlio Gerdrad d’introdurre una fab- 
brica di porcellana: i loro saggi giunsero tardi al concorso, tal- 
chè I’ accademia non ne pronunziò alcun giudizio, ma per primi 


21 
saggi ne parvero certo buoni; le forme son belle come i disegni, 
e se colla pratica acquisteranno le loro stoviglie di leggerezza , 
certo avranno il merito d’ introdurre una manifattura della quale 
manchiamo. Luigi Sordelli pensò invece per que’ che amano avere 
belli arredi e spendere non molto, di fare alcuni vasi di terra 
cotta sì ben colorati e dipinti a imitazione di que’ di porcel- 
lana, che vedendoli sotto le campane coi fiori , difficilmente si 
conoscono : l’ invenzione è profittevole, e ne ebbe in premio la 
medaglia d’ argento. Luigi Candiani pose una nuova fabbrica di 
bottiglie in terra cotta petrificata , e meritò la menzione ono- 
revole. 

( Sarà continuato ). 
DereNDENTE SACCHI. 


Difesa della Città e del Porto di Brindesi. Per Giovanni Mon- 
rIceLLI e BenepeTtto MARZOLLA Avvocato e procuratore della 
città suddetta. Napoli 1832, 2.* edizione. 


Se egli è pur vero che mai sempre bella e laudabile opera 
è ogni difesa del dritto, anche ove essa non bene abbia equi- 
valenti alla giustizia del subietto suo i pregi logici o oratorii, 
noi estimiamo dovere impreteribile 1’ esordire il presente articolo 
gratulando i due onorevoli difensori. 

Ei vuolsi intanto sapere il punto in litigio. Vorrebbesi adun- 
que da’Gallipolini e da' loro aderenti presso il Consiglio provin- 
ciale di Terra d’Otranto, che si abbandonasse per sempre, come 
incurabile, il naturale antico vastissimo porto di Brindesi, e che 
a spese della provincia se ne costruisse un’altro in Gallipoli. AI 
quale disegno sono egualmente inchinevoli non meno un ingegnere 
che molto ingegnosamente parteggia pe’ porti a moli traforati, 
ossia a piloni, che il Direttore delle opere idrauliche nel reame 
delle due Sicilie. Indi i Brindesini veggendo nel minacciato ab- 
bandono del porto la distruzione della patria loro, hanno fatto 
appello sì al capo dell’amministrazione interiore e sì all’opinione 
pubblica, esponendo per via delle stampe le loro ragioni. Ed a noi 
gode l’animo in veggendo, che il governo consulta la pubblica 
opinione anzidetta con la pubblicità delle discussioni sugli affari 
e sugli interessi di non lieve momento, quale è sempre quello 
di un porto di celebrità istorica da abbandonarsi, e di costruirsene 
un altro il quale , al pari di tutte le cose future, può essere 
possibile o impossibile , di lieto o di tristo esito. 


22 


Le quistioni non dissimilmente delle formole algebriche, sono 
più che mezzo risolute ove sien» enunciate in modo, che tutti 
appariscano gli elementi in disputa o dispatabili. Gallipoli. è 
ricca, ed annualmente ognor più arricchisce mercè 1’ imbarco 
degli olii nella sua rada; Brindesi al contrario è povera , ed im- 
poverisce ognor più d’ anno in anno, in ragione che il suo porto 
va peggiorando per la negligenza in cui è derelitto. Gallipoli 
anche oggi che non ha sovvenimento alcuno dal governo, va da 
se sola di bene in meglio ; Brindesi al contrario va sempre più di 
male in peggio , ed è minacciata di veder irreparabilmente spenta 
tutta la sua popolazione , ove il governo non accorra in suo soe- 
corso col sanificar l’aria sanificando le acque corrotte dall’im- 
padulamento del suo porto. Gallipoli infine, è in un angolo 
rientrante del mare Ionio, mentrechè Brindesi è sulla punta di 
terra più sporgente nell’ Adriatico, è la chiave della bocca di 
questo mare; e perciò, anche ove la prima delle due città in contesa 
ingigantisse la sua importanza commerciale col dono del portu in 
progetto, non mai però potrebbe essa alzarsi al rilevantissimo mo- 
mento geografico della seconda come porto sì commerciale che mili- 
tare, là in quel nodo di quattro mari (l’Adriatico, Tonio, quel del 
levante ed il Tirreno). Laonde la quistione non pnò più essere ir- 
resolubile per ogni uomo imparziale, che sappia ben mettere in 
computo nella somma delle utilità pubbliche tutti gli elementi di 
giustizia , essendo da G. B. Vico in quà dimostro, che le sole 
cose giuste sono le veraménte utili. E però diremo: Vuolsi regalare 
un porto alla prospera Gallipoli? Vnolsi nella costruzione di esso 
tentare il saggio de’ porti con moli a piloni o a traforo ?_ Fac- 
ciasi pure. Non noi alcerto mai ci opporremmo nè a checchè 
tenda ad aumentare la prosperità di una città, nè a checchè ri- 
guardi l° esperimento di ciò che il progresso delle scienze trova 
o creda di trovar vantaggioso alle grandi opere pubbliche. Ma 
favoreggiare una città prosperevole, ed abbandonare, per ciò 
fare, un’altra città alla ruina ed alla distruzione, è un atto 
ingeneroso ed ingenerosamente iniquo. Le virtà sociali politiche 
civili amministrative ec. hanno la stessa sorgente, natura ; nor- 
ma e misura delle virtù morali ; e siccome ei sarebbe tutto altro 
che morale virtù il rifiutare il soccorso al misero per concederlo 
al dovizioso, così pure ei fora tutt’ altro che virtà di buona 
arte di stato e di prudenza civile una prodiga parzialità in fa- 
vore di nna città prosperissima, a spese della miseria, ruina e 
distruzione di un’altra. 

T.tti quelli inoltre i quali concorrono col frutto de’ sudori 


23 


loro al mantenimento ed al ben essere dello Stato ; hanno dritto 
al che lo Stato concorra al loro mantenimento e ben essere. Or, 
Brindesi dà annnalmente all’ erario pubblico 120 in 130 mila 
ducati (6 in 7 cento mila lire); della quale somma 90, in 100 mila 
ducati provengono dal commercio in quell’ istessu porto, che vor- 
rebbesi condannare alla totale perdizione, abbandonandone ogni 
restauro. Sarebbe ella dunque generosa magnanimità oppur giu- 
stizia imparzialmente debita distributiva impreteribile, l’impieyare 
durante alcuni anni il 4.% 0 il 3.” od anche la metà della suddetta 
rendita per la piena restaurazione di quel magnifico porto ? An- 
che ove non vogliasi ciò fare per filantropica considerazione in 
favore di que’ contribuenti , facciasi almeno per calcolatrice con- 
siderazione in favor del Fisco. Imperocchè, se quel porto rende go 
in 100 mila ducati annui alle dogane oggi che è sì interrato ed 
insalubre , quavto di più non renderebbe esso ove fosse ripur- 
gato sì di fondo come di aria ? La regola del 3 risponde a que- 
sto quesito. 

Noi così caldimente parteggiamo in favor di Brindesi, 1.° per- 
chè quel porto è veramente una delle grandi meraviglie della 
natura in questo genere di meraviglie. 2.° Perchè amiamo ap- 
passionatamente ogni che ne ricorda l’antica grandezza e flori- 
dezza italiana. 3.° Perchè nel gran risorgimento civile, che và 
avvenendo in Grecia , nell’ Egitto e per tutto l’ Oriente, il porto 
di Brindesi, là in quel nodo di più mari, è dalla natura istessa 
indicato per dovere essere non sol l’emporio del commercio orien- 
tale, ma ancora una granile stazione di nautica militare verso 
}’ oriente. 4.° Perchè caldamente vogliamo la gloria de’ Governi 
insieme con la prosperità de’ governati; e la gloria de’ Governi 
non con altro conseguesi che con grandi ed utili imprese a prò 
de’ governati. 5.0 Ed infine perchè amiamo non 1’ abbandono 
ma la restaurazione e conservazione d’ ogui grande opera pub- 
blica, la cui immensa importanza ed utilità è non congetturata 
con ipotesi o raziocinii , ma bensì dimostra co’fatti di 3000 anni. 

Così parteggiamo oltreacciò in favore del porto brindesino 
per una memoria cara comunque accompagnata da ricordanze 
inerescevoli. Ivi prendemmo rifugio da terribilissima tempesta 
in alcune iuique tempeste della nostra vita. E la restando fin- 
chè la furia de’flutti non permettea di solver |’ ancora, an- 
davamo in quella contemplativa malinconia che è insepara - 
bile dagli immeritati infortuni, distraendoci in vagheggiare 
quel porto magnifico immenso meravigliosissimo anche oggi 
che è sì inabordato negletto deserto; quel porto di cui non 


24 
diria nè esagerazione nè alzata poetica chi dicesse che la natura 
esaurì tutte le sue forze a formarlo con compiacenza; quel porto 
sì doviziosamente ricco di mille glorie e memorie della nostra 
antica istoria. Quà, dicevamo, imbarcavansi le formidabili le- 
gioni per l’Asia, e quà sbarcavano i tesori asiatici. Quà partiano 
e ritornavano le flotte della repubblica. Quà Cesare non pago 
degli argini incredibili co’quali circonvallò Alessia in terra, volle 
esser l’emulo di Alessandro nell’incredibile argine contro Tiro , 
ed intendeva a barrar l’ uscita al naviglio di Pompeo. Quà egli 
abbracciò Cicerone dopo i trionfi di Farsaglia, di Alessandria e 
del Veni Vidi Vici. Quà pigliava terra Agrippina con l’ urna 
delle ceneri di Germanico; e quà il popolo correva a condannare 
all’ esecrazione della posterità la parricida tirannia di Tiberio 
e il vilissimo sicariato di Pisone, in correndo a riverire e con- 
solare l’ augusta vedova desolata. Quà scioglieano le vele al 
vento, sì le navi al gran passaggio dell’ eroismo forse violento 
ma alcerto sublimissimo delle Crociate, come i vascelli di quel 
Ruggiero, il quale ben sapendo e che valesse il reame e farlo va- 
lere, facea tremar le coste d’Africa, l’Egitto e la stessa Costan- 
tinopoli. Quà mille altre nobilissime ricordanze. Ora appena 
barche pescherecce o qualche vela a campar le procelle! Ma 
via i ricordi di confronti contristanti. 

Tutti i porti del mondo, naturali o artefatti, vanno in ruina, 
sia per opera della natura che o li interra o ne rompei moli 
co’ marosi, sia perla negligenza degli uomini. Il solo porto di 
Brindesi andò in ruina non già perchè la natura il distruggesse 
o gli uomini il negligessero , ma bensì perchè questi ultimi vol- 
lero distruggerlo. Ed è questo forse il solo caso in cui avvenisse 
una cosiffatta opera distruttrice. Il primo ad attentarvi distru- 
zione fu Cesare, allorchè nel furore della guerra civile ago- 
gnando di barrarvi la flòtta di Pompeo, gittò argini dall’ uno 
e dall’ altro margine della foce , e non potendo interamente chiu- 
derla cercò di barrare il rimanente con catene di ferro sostenute 
da botti galleggianti e da barcacce munite di castelletti di le- 
gname. Ciò intanto non valse se non a danneggiare il porto, 
perchè Pompeo roppe quella barratura e veleggiò con tutte le 
sue navi, tranne due sole, alla volta di Dirrachio. Ma lievis- 
simo dovette essere il danneggiamento con quegli argini ; 
chè il danno si limitò al solo restringimento dell’ingresso , at- 
tesochè nullo indizio di’ guasto considerevole non diede il 
porto fino al XV secolo , e continuò ad essere quale era pria , 
in ottimo stato sì di profondità di acque come di salubrità di 


25 


aria. Avvenne però nel secolo suddetto in occasione delle 
guerre fra’ secondi Angioini e il primo Aragonese, che Gio- 
vanni Antonio Orsini principe di Taranto, volendo impossibi- 
litare Alfonso il Magnifico ad impadronirsi di un punto sì im- 
portante , sommerse nella foce, che non potè essere chiusa da 
Cesare, una nave ingentibus onustam lapidibus , come ne dice 
Antonio Galateo (1); e se dobbiamo credere al P. della Mo- 
naca, cronichista di Brindesi, al barbaro fatto del predetto Ma- 
gnate, si aggiunse l’altra barbarie del De Mapoli sindaco 
della città; 11 quale fece colarvi a fondo un’altra nave carica 
di piombo. D’ allora in poi andò rapidamente interrandosi il 
porto e malignandosi l’aria. Imperocchè, oppilato lo stretto di 
comunicazione fra’ due porti interiori e l’ esteriore, non più po- 
terono avervi libero giuoco le correnti che il teneano purgato; 
le alghe, che vi introduce 1’ Adriatico, non più potendo es- 
sere straportate dalle correnti suddette , incominciarono quella 
precipitazione che ne ha rialzato il fondo; le acque non più 
scosse da’ flutti e dall’ ondate del mare, impresero ad impalu- 
darsi; ed indi l’ aria incominciò ad inviziarsi con le pestilen- 
«ziali evaporazioni di quelle acque pantanose e corrotte. 

Così avvenendo andò rapidamente perdendosi quel porto di 
due miglia incirca di diametro, o meglio diremo quell’immenso 
complesso di tre porti vastissimi, tutti tre atti non solo a ricevere, 
ma bensì a sostenere in tutti i suoi punti i maggiori vascelli militari. 
Il re Ferdinando 1.°, volle restaurarlo , colà spedendo pria l’archi- 
tetto Pigonati, e poi l’ingegnere Pollio. Senonchè vane riuscirono le 
costoro restaurazioni. Adunque senza andar cimentando novelle vie 
restauratrici , le quali possono riuscire egualmente vane delle 
già cimentate, è imperiosa legge non di prudenza ma di saviezza 
e di ragione, quella di rimettere la foce nell’istesso stato in 
cui era essa pria della barbarissima opera dell’ Orsini e del De 
Napoli; in quell’ istesso stato in cui cioè , non ostante gli ar- 
gini di Cesare e l’incuria de’ governi per tutto il medio evo, 
mantennesi impertanto il porto profondo e purgato da se solo 
col solo aiuto della natura, che provvedeva a conservarlo come 
avea provvisto a costruirlo. In tutte le scienze e cose esperimen- 
tali, non altra norma vnolsi seguire se non l’esperienza de’fatti; 
e l’esperimento di 15 secoli ( quanti ne corsero dall’opera del 
dittatore a quella del principe di Taranto e del sindaco di Brin- 


(1) V. l’opera de Situ Iapigiae. 
T. IX. Gennaio. 4 


26 


desi) è troppo autorevole perchè ogni esperimentatore nuovo 
debba nonchè non dispregiarlo, ma anzi seguirlo come modello, 

Noi ignoriamo a che somma potrebbe ascendere il costo di 
cosiffatto dissotterramento. Siamo certi però che l’opera affidata 
ad uno il quale senta l’ altissima gloria di uscire dalle grandi im- 
prese pubbliche più povero di quel che era assumendone 1’ inca- 
rico, diretta inoltre, e condotta con diligenza, eseguita con le nv- 
,velle macchine de’purga porti, oggi sì migliorate in Danimarca , in 
Olanda, in Inghilterra, in Francia, e travagliata infine da’servi di 
pena , non potrebbe ammontare a somme straordinarie. Ma sieno 
esse straordinarissime. Nulla , tranne l’ assurdo , non deve essere 
impossibile ad un governo , ed in ispecie al governo di uno stato, 
il quale comunque travagliato fin dalla sua fondazione da cala- 
mità indicibili d’ ogni genere, è nondimeno sempre risorto , e da 
sè solo, alla menoma pausa de’ suoi flagelli. Quando inoltre si 
pone mente agli incredibili lavori idraulici che gli Stati Uniti im- 
presero, eseguirono e portarono al termine in soli 4o anni; quando 
punesi mente che oggi tutta 1’ America settentrionale è accanalata 
in tutte le direzioni fra tutti i swoi finmi e laghi ; quando ; di- 
cevamo , si prendono a meditare queste opere miracolose che si 
direbbero trascendenti la potenza fisica ed intellettuale dell’ uo- 
mo , lieve compito trovasi essere lo scavamento di una foce di 
porto. 

Il re Ferdinando I.° fece anche il tentativo di attirarvi no- 
velli abitatori onde si sanificasse man mano l’aria con la col- 
tura del suolo , e vi fondò una colonia di cento e più fa- 
miglie Albanesi. I quali coloni, traperchè abituati dall’ in 
fanzia alla selvaggia pastorizia o vita di ladroni nelle monta- 
gne degli Acrocerauni e della Chimera, traperchè impotenti 
d’ogni freno od arte civile, dopo d’ avere con tutta la scaltrizie 
greca ottenuto dal governo l’ anticipazione del bisognevole al pri- 
mo stabilimento di domicilio , disparvero man mano imbarcandosi 
in ogni nave che di là sciogliea le vele per Corfù o per l’Epiro. 
Il solo mezzo che dovea cimentarsi, e che avrebbe provveduto 
ad amendue i fini di ripopolare il suolo e di restaurare il porto, 
non fu cimentato. Qual mai era esso ? Noi il diremo comunque 
certi che il solo nome non suonerà graditamente per taluni. 
Sia Brindesi porto franco ; e in pochi anni quel porto tornerà da 
sè solo ad essere ciò che era innanzi del primo guasto fattovi da 
Giulio Cesare. 

A coloro i quali null’ altro non veggouo se non l’erario nel- 
l’ amministrazione dello stato . diremo che un porto franco nul- 


* 

Paltro danno non arreca alle dogane , se non quello di rincularne 
l’ officine di riscossione dalla porta di mare a quella di terra della 
città che ha la franchigia in discorso. Ma questa lievissima perdita 
di spazio alla giurisdizione loro è rinfrancata con usura grandissima. 
Su di che lasceremo gli argomenti teorici, più che sovente inintel- 
ligibili a coloro i quali boriansi grandi amministratori, e faremo 
parlare i fatti. Livorno non era che una impaludata e pestilenziale 
contrada , non da altri abitata, che dal solo presidio di un pic- 
civlo castello marittimo. In pari modo pestilente e pantanoso era 
tutto il sno contado a dieci miglia di raggio intorno intorno ; 
I uno e l’altro tanto impraticabile d’ inverno, quanto inabitevole 
d està. Ebbene ; il porto franco produsse uno di que’ miracoli 
che esso solo è potente a produrre. Là ove tre secoli fa non altro 
vedeasi che un deserto; ed era uno dei punti più insalubri di tutta 
la zona della maremma; là ove tre secoli fà verun viaggiatore nou 
passava per terra , e verun navigatore non approdava per mare ; 
là ove tre secoli fà nè alcun privato nè il governo nulla non ri- 
traeva , ivi cggi fiorisce una popolazione di 80 mila abitatori con 
altrettanti e forse più nel suo coutado ; ivi oggi veggonsi ancorar 
navi di tutte le nazioni; ivi oggi si fanno commerci e perciò lu- 
cri importantissimi ; ivi ivfine il governo, mentrechè provvide 
a’mezzi onde 200 mila novelli sudditi sorgessero e vivessero, nonchè 
patire scapito . godè anzi di lucro e di aumento nell’ erario suo. 

Ed arrogi che Cosimo II.° dovette con grandi dispendi co- 
strnire la città, le fortificazioni, i moli, la torre del fanale, i 
canali, la darsena, i magazzini, il palazzo del governatore , 
gli uffici doganale e sanitario ; tutto ciò insomma che va prepa- 
rato e vuolsi far trovare al commercio, alforchè gli si dice vieni 
presso di me. In Brindesi al contrario , vi è più o meno tutto que- 
sto bisognevole , e null’ altro vorrebbesi che il solo decreto Brin- 
desi è porto franco. 

E Brindesi dovrebbe esserlo. La sua situazione geografica 
non solo persuade ma imperiosamente comanda che così sia. Esso è 
sulla bocca dell’Adriatico. Indi è dalla natura istessa là collocato, 
perchè sia il primo scalo, la prima stazione del commercio fra il 
Levante. e 1’ Europa pel suddetto braccio di mare, che le perfora 
il suo corpo fin quasi al suo cuore. Che lo Stato adunque non si 
spaventi alla proposizione nostra in favore di quel momentoso 
ed. istorico porto. I governi larghi e liberi sono i più largamente 
rimunerati. L° Inghilterra il dica , che fece di se l’ emporio del 
globo. 


28 


Brindesi porto franco animerebbe vivificherebbe improsperi- 
rebbe sì la terra come il mare adiacente. Gli economisti vol- 
gari direbbero subito che il guadagno di questa città sarebbe tutto 
a spese de’ porti franchi di Ancona di Venezia di Trieste. La- 
scinsi questi detti all’ignoranza ;, la quale , secondo la sentenza 
del libro divino, non ragiona quando parla, ma bestemmia. Noi 
diremo che Trieste, Venezia ed Ancona vedrebbero addoppiare 
il commercio loro con quello che creerebbesi in Brindesi. Nul- 
l’altro poi va detto de’ vantaggi e delle prosperità chè risulte- 
rebbero alle adiacenti provincie del Reame,; se non che in po- 
chi anni rivedrebbesi 1’ antica e famosissima via Appia, la quale 
come tutti sanno era una non interrotta borgata da Brindesi 
a Roma. 

Ed infine ripeteremo qui ciò che da parecchi anni andiamo 
dicendo nella nostra Antologia , e sulla quale cosa scorgemmo con 
piacere , chei due onorevoli Difensori del porto di Briudesi, o 
incontraronsi con noi, o onorarono le idee nostre abbracciandole. 
La civiltà cui man mano var risorgendo la regione sud-caucasea , 
l’Armenia, la Grecia e l’ Egitto ; quella cui presto o tardi inco- 
miuceranno a risorgere la Turchia Europea , l’Asia minore e 
la Siria, poichè il Potentato ottomano non può fare a meno 
o di incivilirsi o di cedere il posto ad una potenza civile; 
questi conquisti insomma che l’ Europa già fece e sempre più 
farà delle porte dell’Asia, rivolgeranno il commercio fra’ suddetti 
due continenti per l’ antica sua via; per la via cioè d’Alessan- 
dria, del golfo di Siria, di Smirne e del Mar Nero. Adunque il 
Mediterraneo dovrà risalire e risalirà alla pristina sua preponde- 
ranza e preferenza commerciale sull'Oceano. Indi è necessità di 
preparare a questo ritorno di traffichi quegli scali che non l’arte 
degli uomini, ma la natura volle, disegnò ed eseguì nel mezzo del 
Mediterraneo testè più volte menzionato. E questi scali naturali, 
egregiamente messi in ordinanza di fronte all’Oriente, sono Brin- 
desi, Messina, Augusta, Siracusa e Malta. A quest’ ultima vi 
provvede e provvederà 1’ Inghilterra ; e non noi alcerto vorremo 
aver l’oltracotanza di insegnare agli Inglesi l’arte di favoreggiarsi 
il commercio. Se diciamo al Reame di provvedere a’ possibili 
vantaggi consimili negli altri quattro punti indicati , egli è per- 
chè ne abbiamo ben onde. 

Con piacere vedemmo ancora che i prelaudati due difensori 
o onorarono abbracciandola, o si incontrarono con 1’ altra nostra 
idea , che le contrade sien contigue sieno intervallate da seni di 


#9 
mare; si comunicano ed influiscono vicendevolmente non men la 
civiltà chela barbarie (2). Quando infatti colta e florida era la 
Grecia; colte e floride erano l’Asia minore, la Siria , l'Egitto, la 
Cirenaica , la Sicilia e la Magnagrecia, e viceversa. Quindi pro- 
porzionevolmente si videro andar ammiserendo ed imbarbarendosi 
queste in ragione che quella si ammiseriva ed imbarbariva. Ora 
perciò che van risorgendo le porte dell’Oriente, debbono per co- 
smologica legge di continuità risentirne i felici effetti le porte 
dell'Adriatico e del Tirreno. Laonde è dovere impreteribile dello 
Stato cui appartengono queste ultime porte, quello di predisporvi 
con buoni instituti ed espedienti sì gli uomini come le cose, 
perchè queste e quelli possano goderne le utilità. 

L’ uomo egoista muore tutt’ intero, e nulla nun cura che 
il mondo gli sopravviva o perisca secolui.. Ma chiunque può se 
non per ingegno almeno ‘per filantropia dir con Orazio non omnis 
moriar, slanciasi dall’attimo di questa vita nel futuro, e quivi 
vive eterno coll’ amore al progresso dell’ umanità , e nell’ amore 
de’ posteri. Infiammisi adunque il cuore di qualcheduno alla glo- 
riosissima ambizione che la posterità legga un di in Brindesi la 
lapide seguente : Cesare fra le abbominazioni della guerra civile 
e lordo di sangue cittadino, fece il primo guasto in questo porto. 
Il Principe N. N. con mani pure di ogni sangue, riparavalo re- 
stauravalo reintegravalo. G..P. 


(2) V. sulla nuova via futura del commercio dell’ Asia e sull’ idea del te- 
sto , i nostri artieoli sulle opere di Gamba, di Mourawieff, di Cunnigam di 
Planat ec. ec. 


Iniorno alla Stampa dello Spasimo dipinta da Raffaello 
ed intagliata dal cav. Toscxui. 


AI Cav. Ancero Pezzana P. Bibliotecario in Parma. 
Venezia 24 Gennaio 1833. 


Appena escì in luce la prima prova della stampa dello Spa- 
simo dipinto da Raffaello, e intagliato da Toschi , io n’ ebbi sot- 


.t’occhi an esemplare mostratomi per alcuni momenti dall’Arta- 


ria qui in Venezia. Convien dire che talvolta una salute inde- 
bolita da gravi e lunghissime sofferenze, anzichè rendere più 
deboli le impressioni degli oggetti nuovi, produca un effetto 
contrario , poichè io mi sentii scosso sì vivamente è sì profonda- 


30 ; 
mente che da Inngo tempo io non aveva provata una sensazione 
sì intensa. Potrebbesi forse ciò attribuire a quella suscettibilità 
di cuni è capace un fisico abbattuto , ma nello stesso tempo ac- 
costumato al conforto delle impressioni morali, cui si ha rifugio 
come a farmaco de’ più possenti contro l’egra natura; non pu- 
tendo io difatti negare di aver richiamate da lunghi mesi le 
forze dell’ anima in sussidio di quell’ abbattimento che mi avreb: 
ber prodotto le malattie , cosicchè queste corde dell’ istrumento 
animale non avendo, pel loro esercizio, perduta l’ oscillazione , 
sì è concentrato nel loro elaterio ciò che è venuto meno ne'le 
altre illanguilite potenze della macchina. Non ridete vi prego 
di questa dichiarazione , che fò precedere alle poche parole che 
intendo mandarvi intorno a un’ opera d’ intaglio ; poichè seuza 
queste potrebbe parervi esagerato il mio modo di sentire, nou 
sembrando consentanea al mio stato l’ energia di quell’ ammira 
zione che mi ha cagionato un tanto lavoro. 

Caldo di questa prima impressione, e senza aver più sotto 
gli occhi 1’ opera di bulino, per sola forza di grata reminiscenza, 
scrissi poche righe a Pietro Giordani legato di molta amicizia 
tanto con me che col valentissimo intagliatore , e coll’ impeto 
d'una fresca e viva sensazione, cercai di esprimergli i motivi 
della mia straordinaria ammirazione : poi non rileggendo neppure 
ciò ch'io m’avessi scritto, piegai il foglio, avviandolo al sno 
destino. Appresi in seguito che l’amicizia e la persuasione, 
fors' anche, intorno a certe mie osservazioni reser noca ad alcuni 
quella mia lettera, e quasi fatta di pubblica ragione, da più 
d’un lato intesi far eco ai sensi in quella enunciati. Nè mai 
per attenuare la forza delle impressioni che per avventura potes- 
se quel mio scritto aver prodotte, ma per indurr: anzi in esse 
maggiore evidenza, mi ha preso oggi il talento di scrivere a 
voi pure qualche riga sullo stesso argomento , giacchè il soggetto 
offre per sè medesimo ampia materia a molte osservazioni del- 
l’arte, le quali io sottopongo assai di buon grado alla finezza 
del vostro discernimento ; tanto più che non solo le materie bi. 
bliografiche sono scopo delle vostie cure, ma arricchita la pub- 
blica libreria che avete in custodia della rinomatissima collezione 
di stampe fatta da) celebre Ortali, e acquistata dalla sovrana mu- 
nificenza, non potete più essere estraneo alla materia in discorso. 

Trovandomi io a Parigi allor quando dalla Corte di Spagna 
vennero mandati gli insigni quadri di Raffaello al sig. Bonne 
Maison che godeva celebrità di restauratore di antichi dipinti 
( poichè queste opere immortali parevano alquanto offuscate dalla 


5I 


patina dei secoli, non esenti da quegli annerimenti inseparabili 
dalle opere di pennello condotte colle mestiche oleose ) ebbi in 
tale incontro la ventura singolare di ammirare tali monumenti, 
che altrimenti senza l’incomodo e difficile viaggio delle Spagne 
non avrei mai sperato di vedere. La qual cosa mi piace in que- 
sta circostanza di osservare, poichè non sarebbe fuor di luogo 
il dubitare, che alla detersione, in certi luoghi soverchia, delle 
tinte vergini e originali , medianti le caustiche preparazioni , e 
i ferri sottili che moudano totalmente la superficie del colore, 
più compatto, e più denso nelle parti chiare del dipinto, si 
possa attribuire quella luce un po troppo vibrata a fronte degli 
oscuri de’ fondi, e de’ panneggiamenti , ove le tinte più leggier- 
mente distese, a oggetto di ottenere la dovuta trasparenza, fu- 
rono diluite con maggior copia di sostanza oleosa ; oltre all’ es- 
sere formate di tali ossidi metallici per la loro natura assai 
più suscettibili d’ un sensibile annerimento. Per la qual cosa i 
ripulitori sono costretti andar molto a rilento negli oscuri pel 
rischio di produrre dauni più sensibili di quelli impressi dal 
tempo, a diversità delle carni, e dei panni bianchi od altre 
parti luminose, ove il colore ha una polpa, e una consistenza 
molto maggiore e resistente. E appunto da questo talvolta deriva 
che un quadro ripulitv è mancante di quella dolce armovia; ar= 
monia che sempre non è atta ad intendersi, o ad infondersi colle 
pratiche di questi diligenti , ma quasi sempre meccanici riparatu= 
ri: armonia originale e preziosa che per la natura delle cose, e gli 
effetti del tempo non è agevole il riprodurre negli antichi di- 
pinti qualora sia tolta, per quanto studio si ponga con velatura 
e ripieghi, quando più, e quando meno opportuni e felici. 

Il meraviglioso disegno che allora il Toschi trasse dalla ta- 
vola originale del Sanzio ; fu condotto con tutto il massimo av- 
vedimento , e la cura maggiore fu posta evidentemente nella 
purità dei contorni, e nella forza dell’ espressione a quel grado 
che forse non venne raggiunta nell’ opere di molti insigni inta- 
gliatori, i quali non di rado conducono i loro lavori sul disesno 
operato da un terzo artista, per la qual cosa in simil caso in- 
tervengono necessariamente più mudi di vedere’ e di giudicare 
sulla medesima classica produzione originale. 

Potrebbe per avventura in questa circostanza essere acca- 
duto che la tavola dopo gli oltrasgi del tempo, e I accuratezza 
non abbastanza circospetta del riparatore non si fosse. più. tro- 
vata, mentre il Toschi la disegnò, in quella perfetta e soave 
armonia con cui escì dall’ officina del Sanzio , e chè questa con- 


32 
siderazione non venga inopportunamente quì fatta per assolvere 
l’ egregio incisore da qualche menda , che. in tal proposito po- 
trebbe farglisi da chi nel pronunciare del proprio voto su d’un 
opera, per insigne che sia, crede di non aver giudicato con 
finezza di discernimento ove non sia pervenuto a notare un 
qualche difetto. 

Alla qual cosa per quanto io non consenta facilmente, non- 
dimeno il giudizio dei sommi intelligenti saprà pronunciare sul 
dubbio più fondata sentenza. Nondimeno per me è dimostrato 
evidentemente che quand’anche apparisca nella stampa una vi- 
brazione di luce gagliarda a fronte di qualche oscuro di molta 
intensità, questa si convenga appunto alla natura del soggetto 
altamente tragico, e commovente, che vuolsi espresso con forza 
di passaggi straordinarii, in un momento che stava per iscon- 
volgersi la stessa natura. Che quand’ anche da alcuno più fred- 
damente senziente per avventura si giudicassero questi passaggi 
come troppo gagliardi, è da sapersi che l’avvedimento, e l’abilità 
del torcoliere può qualche volta lenire colle sue pratiche nelle 
prime prove un tal difetto , se realmente esistesse ; oltre a ciò 
che accade naturalmente dopo stampato un certo numero d’ e- 
semplari, rimanendo allora addolcite le parti dell’ombre più forti, 
e non potendo accadere alterazione nei chiari che rimangono 
sempre gli stessi; dalle quali cose emergerà ancor più sensibile 
quell’armonia, di cui non so però trovare mancante la stampa, 
neppure nella prima prova da me veduta. 

Ciò posto, mi è forza ripetere a voi ciò che ad altri ho pur 
detto, se le mie sensazioni e il mio giudizio non errano, cioè 
che questa produzione d’intaglio stà sopra a quanto fu cono- 
sciuto finora, senza togliere per questo il merito sommo a tutti 
quei maestri dell’arte che precedettero il Toschi, o gli sono 
contemporanei: anzi ciò onorando lui, non viene che ad onorare 
egualmente tutti coloro che spinsero l’arte dell’ intaglio a un 
alto grado di perfezione, cosicchè il Toschi non trovò certamente 
chiusa la strada al ben fare, ma, da ognuno de’ suoi fratelli 
dell’ arte trasse motivo per battere una via ancor più sicura , e 
conducente a maggior perfezione. 

È però vero che se quest’opera otterrà per differenti motivi 
una pienezza di suffragi superiore ad ogni altra , poche cose ven- 
nero di recente coll’ intaglio prodotte, che immediate pareggiar 
possano Ja forza e il commovimento per cui questo quadro im- 
prime nell’ animo sensazioni così gagliarde e sì varie da scuotere 
l'indifferenza più fredda. Basta il passare in rivista le più cele- 


I 


(°ì 


d5 


brate produzioni delle insigni scuole di Roma, di Firenze, di 
Milano, dalle quali escirono capi lavori di sommo merito che 
levarono meritamevte alto grido in Italia e in Europa, e non 
si troverà fra questi alcun’ opera che per la natura del soggetto 
pareggi il commovente spettacolo dello Spasimo di Raffaello. 

Portata quindi dall’ intagliatore tutta la sua prima cura alla 
fedeltà dei contorni che in questa composizione mettono in una 
meravigliosa evidenza la profonda scienza del Sanzio negli ef- 
fetti delle passioni sulle umane sembianze, come base fonda- 
mentale dell’ arte, e meditate le più astratte sublimità che dal- 
l’ inarrivabile filosofia dell’autore cercaronsi in quel confine che 
alla nostra percezione presenta la misteriosa unione, e il pas- 
saggio dal divino all’ umano, fece sua prima cura di spiare, e 
tracciare quei profondissimi concepimenti prima d’ occuparsi 
d’ ogni altro lenocinio o perfezionamento dell’arte. Le quali cose 
con tanta evidenza appariscono nella stampa, che a vero dire ne 
costituiscono il pregio principale; pregio quasi nuovo in simili 
produzioni, le quali tennero mai sempre di mira l’ assieme, l’ac- 
cordo, l’effetto generale il chiaroscuro, e persino il colorito 
delle meccaniche dei ferri magistralmente imitato col solo mezzo 
delle difficili grarlazioni d’ una tinta sola. Dai quali sommi pregi 
dell’arte ne derivò fama immensa al buon numero d’intagliatori di 
cui si onorano singolarmente 1’ Italia , la Francia, e 1’ Inghiiter- 
ra; e la Germania nun starebbe forse addietro , se le belle spe- 
ranze dell’ ultimo Miiller non fossero state troncate sul fior del- 
l’età, quando appunto colla madonna di S. Sisto di Raffaello 
mostrava la forza de’ suoi mezzi, rappresentando però sempre un 
soggetto tutto calma, tranquillità, letizia e riposo. 

Parve però al Toschi che l’arte dell’ intaglio minacciasse di 
avviarsi verso quelle maniere di convenzione, che conducono su 
d’ una via incerta e pericolosa, e sembrògli di scorgere attraverso 
infinite bellezze nelle opere de’ suoi contemporanei «uando un 
non so che di ferrigno, di cristallino, di tagliente, di aspro; 
quando un certo snervato , bambacioso , impastato all’ eccesso ; 
e talvolta un abaso di difficoltà superate, che direbbersi espres- 
samente ‘create con solchi soverchiamente profondi , riuniti fra 
loro da tagli sottili intermedi, con moltiplicità di controtagli , 
terzi, e quarti tagli, spaccature, punti, leziosità, in somma 
con una pompa e un abuso di meccaniche artificiose tendenti 
a far perdere di mira l’oggetto vero dell’ arte, che non è mai 
quello di mettere in troppa evidenza l’ industrioso meccanismo 
dei ferri, spesso ardito, paziente, lussureggiante, ma bensì 


T. IX. Gennaio 5 


54 
quello di tradurre fedelmente il merito dell’ opera di pennello 
con tutte le maggiori prerogative della sua originaria eccellenza, 
alle quali concorre l’arte dell’intaglio per moltiplicare , diffondere 
e conservarcene il godimento, traducendo l’opera di pennello 
con tutte le possibili prerogative della sna originaria eccellenza, 
e sempre in quel modo di cui è suscettibile l’ arte dell’ inta- 
glio, come arte seconda, e subordinata a quella dei grandi 
coucepimenti e delle sublimi espressioni. 

Alla quale arte benefica dobbiamo però nu’ infinita ricono- 
scenza per l’assiduità delle sue cure , e per conservare alle fu- 
ture età ciò che non potè giugnere a noi degli antichi tempi in 
cui la pittura condotta al sommo apice da Apelle, da Timante, 
da Protogene non ebbe un bulino che a noi trasmettesse uua 
traccia di quei divini concetti. E sopra tutto dubbiamo prostrarci 
dinanzi alla pazienza indefessa , e alla costanza di quegli inta- 
gliatori di altissimo ingegno , che imbrigliando ogni ardimento, 
sudano per lunghi anni con profondità di sapere congiunto al- 
l'indispensabile freddezza della meccanica, componendo una 
quasi terza intelligenza, che riproduce le opere dell’arte più 
classiche , forma la delizia de’ nostri gabinetti, e tramanda alla 
posterità quei gran monumenti dell’ingegno umano , che senza 
il sagacissimo lor ministero sarebbero esposti ai rischi di quelli , 
di cui la Storia non ci conserva che il nome. 

Perdonata che mi avete questa digressione in favore dell’ar- 
te, aggiugnerò come il Toschi penetrato dalle verità esposte più 
sopra, sembra aver camminato di pari passo ai progressi del se- 
colo, e aver conosciuto che le arti non istanno isolate dall’ an- 
rlamento di tutte le cose, destinate anzi a correre il destino 
delle altre umane produzioni secondo la varia indole dei tempi; 
e per conseguenza al modo stesso che i più severi ed accurati 
scrittori di questa nostra età posero ogni stulio per richiamare 
le opere di letteratura e la lingua nostra alla sua purità e se- 
verità, togliendola dai neologismi e dalle leziosità che ne detur- 
pavano la dignità e la chiarezza ; così il Toschi rientrando in 
sè stesso si avvisò con maturo consiglio di far conoscere in que- 
sto suo capolavoro, come la gravità di un alto soggetto dovesse 
in tal modo trattarsi ed esprimersi, da non far nascere neppur 
dubbio che il bulino sia capace d’ un andamento snervato, ov- 
vero tendente a far prova di pomposa desterità nella man che 
lo guida , mettendo piuttosto in evidenza sè stesso, di quello 
che l’ oggetto rappresentato dall’ artista primario. Sembra vedersi 
di quì evidentemente nato il pianv con cui il Toschi produsse 


55 
questa sna grande opera , e con un’ economia di mezzi , in ap- 
parenza , maggior d'ogni credere, e con uno studio nell’ arte 
profondissimo, dopo d°’ aver servito scrupolosamente alla purità 
de’ contorni, come base fondamentale di tutto il lavoro , e aver 
raggiunta la commovenza dell’espressione , girò i suoi tagli con 
sobrietà d’° incrociamenti, movendoli con magistrale intelligenza 
sulle parti ignude nel senso giusto ed esatto con cui scorciano 
o rientrano le musculature , senza affettazione, facendo sentire 
con/verità il raccorciamento , e 1’ estension delle fibre, e dando 
nel tempo stesso alle carni quel grado di varia pastosità che si 
addice ai diversi soggetti nella stampa raffigurati. Dicasi lo stesso 
del modo con cni sono trattate variamente le barbe , i capelli , 
le vestimenta, non esseudo mia cura o pensiero darvi qui un 
idea d’ogni particolare di questa stampa, che conoscete assai 
più di me, e che ognuno può a suo talento vedere, e molto 
meno farvi parola del quadro celebrato e noto abbastanza. 
Delle quali cose però per tutti quelli che non le videro, o che aven- 
dole vedute bramassero dar pascolo alla loro reminiscenza ed 
immaginazione , è ben da credersi che rimarranno soddisfatti con 
tutta pienezza , poichè debbe aver trattato di ciò Pietro Gior- 
dani con quella sua penna magistrale e quel suo fortissimo in- 
geguo , e in guisa tale da onorare meritamente l'artefice , e con- 
fortare l’Italia. 

Non ho avuto altra mira che di raccozzare quelle idee che 
mi si destarono al veder primo di questa stampa, da cui trassi 
pieno convincimento come l’ arte dell’intaglio, richiamata a una 
certa sobrietà nell’ impiegare i suoi mezzi, poteva essere suscet- 
tibile di maggiori perfezionamenti , come fanno fede quelli dal 
Toschi ottenuti, il quale parve coll’ esempio e col fatto richia- 
marla dalle deviazioni di cui la minacciava il soverchio lusso 
di mezzi artificiosi, e la pompa delle difficoltà superate: e posso 
assicurarvi con candore di verità , che |’ altissima ammirazione 
destatami da un tal lavoro , non può da me spiegarsi con ma:- 
giore evidenza quanto attribuendola a ciò che vi ho esposto, 
bramoso che , ove il possa, questo valente artefice ci dia una 
seconda produzione sulle medesime traccie , e che tutte le opere 
di bulino ricevan da questa un avviso per mantenersi in un 
sentiero cauto e sicuro, e far progredire quest’ arte a quell’api- 
ce maggiore cui è falso il credere non si possa arrivare. 

LeropoLDo CicoGNARA. 


(Gal 
(©) 


Homwrri Oprssra, latinis versibus expre ssa a BrrmarDo Zama- 
ona Rhacusino. Taderae Typ. Battara 1832. Pag. 432 (1). 


Bernardo Zamagna e Ippolito Pindemonte erano nati fatti per 
tradurre 1’ Odissea , per degnamente tradurla , con quella loro 
schietta eleganza di stile e scorrevole uguaglianza di numero, con 
quell’anima loro temprata alle modeste e tranquille gioje del bello. 
Se non che tradurla in latino era impresa troppo più ardua ; sì 
pe maggiori impedimenti del ritmo , e sì per l’indole stessa del 
pacato argomento. Meglio il latino che l’ italiano parmi conve- 
nire all’Iliade, meglio l’italiano all’Odissea: quella ha più della 
romana risonanza e fierezza; questa meglio s’accosta alla italiana 
soavità ed abovdanza. Ed appunto le innumerabili difficoltà del 
lavoro fanno più maravigliosa quella sì tersa copia del Zamagna; 
e rendono scnsabile la mancanza di taluna fra le tinte più deli- 
cate che il quadro originale presenta, e che una traduzione la- 
tina non poteva rendere, per sovrana che fosse. 

Vedete subito nel secondo verso: 

sveseeee poss bepov TTOAIEbpo;, 
che il Pindemonte traduce: 
D’ Iliòn le sacre torri. 
Fd è aggiunto veramente sacro, perchè rammenta la divina ori- 
gine della città trojana, perchè fa ripensare alla vendetta celeste 
che aspettava i reduci distruttori di Pergamo ; perchè ci presenta 
in lontananza come sacra l’imagine d’ ogni civil società. Ma il 
Zamagna fu impedito dal mewro, e dovette tralasciare l’omerico 
aggiunto , e disse 
post eruta Trojae 
Pergama. 


Il terzo versa : 
IToAAww d’avPpwrwv 1dev deren nai voov Eyvw , 
fu tradotto dall’ oraziano notissimo 


Qui mores hominum multorum vidit et urbes. 


(1) Precede una vita del Zamagna elegantemente scritta dal P. Urbano Ap- 
pendini. È in fine un indice delle cose notabili. — Ben fecero i sigg. Battara ad 
intraprendere la stampa di libri che possano far onore alla Dalmazia : ci 
giova sperare da loro l’edizione di que’molti inediti documenti, alla storia da]- 
matica spettanti, che potrebbero alla storia stessa italiana recar molta luce. Ab- 
biano intanto gli egregi editori le congratulazioni e le lodi nostre. 


E il Zamagna: 
multorum mores inspexit et urbes 
Ille hominum: 


dove l’ înspexit rende meglio del widit il doppio verbo greco 
dev c Eyvw . Ma il preporre l’idea de’costumi all'idea delle città 
non è bello ; ed era inevitabile, e Orazio stesso non potè can- 
sare il difetto. Il Pindemonte : 


Che città vide molte, e delle genti 

L° indol conobbe. 
Indol non è forse irreprensibile, ma rende il greco v0ov assai 
meglio di mores; e quella è parola importante. Ulisse , al dir 
del poeta, conobbe la mente, l’ animo, il senno di molti uo- 
mini uniti in civile società. Conoscere i costumi è poco, senza 
comprendere lo spirito pubblico che di que’ frutti è radice. E 
v60s dice appunto lo spirito, perchè viene da VÉW, andare , mo- 
versi ; e questo VW ci richiama al 9éw , radice probabile di 0eds, 
onde tra la voce esprimente il senno umano e la voce signifi- 
cante Iddio corre un’intrinseca analogia degnissima d’ essere 
meditata. Analogia più notabile ancora quando si pensa che vÉw 
vale inoltre accennare, come il nuo de’ latini; onde fecesi nu- 
men , voce la cui sapienza è meritamente ammirata dal Vico. 


Nel quarto verso: 
IloAAa d$ d’èy rovrw Tabiv dAysa 6v nata Bupoy , 
le ultime tre parole non potè tradurre il Zamagna; e il Pinde- 
monte sì: 
Molti dentro del cor sofferse affanni. 
E qui nutate, vi prego, la differenza tra la protasi dell’Iliade 
e quella dell’ Odissea: 
— pipi *Ayxguoss dAye? Ebynev 
— Toda... bAyea dv rara Bupov. 
Nella prima il dolore è rappresentato come un peso imposto so- 
pra e al di fuori dell’ umana natura , nell’ altra come un in- 
terno male dell’ animo. La seconda certo è più spirituale; ma 
non oso dedurne che sia indizio di società più matura. 


Nel quinto. 
PApvupevos fjv TE puxyy xas vosrov ETUIPWY > 
la traduzione latina ha le sue bellezze, ha l’ italiana le sue. 


Mentre a guardar la cara vita intende 
E i suoi compagni a ricondur. 
— Dum sibi , dum sociis reditum parat. 


58 


Nella prima è di troppo quel cara vita, che detrae all’ alta 
imagine dell’eroe ; nè già i due infivitivi son belli. Ed è cosa no- 
tabile appunto, che d’infinitivi non abonda molto l’antica poesia 
latina e greca e italiana, e più volontieri e con più dignità vi 
si sostituiscono i nomi. Nella seconda manca l’ idea della vita , 
ed è bellissimo quell’ &pvùjsvos pur, perchè par di vederlo 
afferrare la vita che gli fugge, e tenerla. Ma il resto è mira- 
bilmente tradotto. 


Il sesto: 
AA? Gud? ode ÉTapovs Eppucaro, isuevos Tsp, 
era impossibile renderlo con fedeltà. Que’ due ultimi piedi ci 
fanno sentire come più poetiche delle nostre fossero le greche 
particelle; e come una lingua ricca di particelle, possa dividere , 
aggruppare i concetti, calcar sugli uni, scorrere agevolmente 
sugli altri, osar periodi di lunga lena, accumulare insieme più 
periodi come fossero un solo. Felicissimo qui il Pindemonte: 
ma indarno 

Ricondur desiava i suoi compagni. 

Men felice il Zamagna: 
at illos 
Providus haud valuit nigro subducere letho. 
Men felice da un canto; me più fedele nel subducere, che vale 
appunto l° Eppussaro. Il ricondur dell’ italiano è sbagliato, e qui 
non era difficile trovar meglio. Ma Ja ripetizione della voce com- 
pagni suona benissimo ; ed è ripetizione che forse l’ autor del- 
I’ Iliade non avrebbe amata ; è ripetizione virgiliana, come il 
Todd wy AVÎpwrwy, e il TOoAXÈ dAyEa, che rammenta 1’ Eneide 
Multum et terris jactatus et alto . . . 
Multa quoque et bello passus . .- 

E l’ Eneide rammenta la Gerusalemme : 

Molto egli oprò . .. 

Molto soffrì... 
E le imitazioni d’ imitazioni si vengono così propagando , e ren- 
dendo la letteratura eco d’ un eco , e sogno «d’ un sogno. E il 
Tasso, imitatore d’ imitatori (sia pur quanto si voglia sovrano), 
ebbe i suoi imitatori anch'egli ; e piaccia a Dio che non abbiano 
imitatori gl’ imitatori del Tasso E dopo imitate le imagini, gli 
affetti, le frasi, ne vennero ad imitar le parole, le ignude pa- 
role; e il trecento fu profanato dall’ammirazione stupida d’ uo- 
mini che solo il nostro secolo eunuco poteva produrre. In que- 
sta maledizione non sono compresi già tutti i contraffattori del 


59 
trecento: ma basterebbero tre o quattro soli per additare non 
solo una decadenza nella nostra letteratura, ma una vera de- 
gradazione dello spirito umano (2). 


Nell’ ottavo verso: 
UTeEpiovos YeAoso (3). 

Ben fece il Zamagna ad omettere quell’ epiteto ; e nell’ italiano 
il sole Iperion nulla dice. Chi volesse conservare l’aggiunto, dlo- 
vrebbe tradurlo etimologicamente . e dire : alto sole , v simil cosa. 
E in generale pare a me, che il sistema del Lampredi non sia 
riprovevole: omettere quegli aggiunti che o mon hanno sen- 
so tradotti, o n'han pucu; e in luogo di dare al numero 
maggior impeto e aculeo, come fanno nel greco , lo tardano e 
lo rintuzzano. 


Nel seguente: 
PAUTEP Ò TOv KDEIAETO VOSTI|LOY Map , 


il Pindemonte conserva il bel senso dell’ 4/29 > voltando : 
Ghe del ritorno il dì lor non addusse : 


ma non rende la forza dell’ AP5!AeT0. Il Zamagna più libera- 
mente: 
Quapropter vesuit reditu Deus ipse potiri: 
dove almeno non ritruvate la coda apposta dal Pindemonte : 
ed irritaro il Nume, 
Omero non parla del nume irritato ; dice che il sole tolse loro il 
dì del ritorno. E non so s’ io m’inganni, ma tra questo cenno 


e quel dell’ Iliade 

BasiAyi Yodobeic 
è differenza degnissima d’osservazione. Nell’Iliade gli dei son più 
deboli, più'arrabbiati, più matti; nell’ Odissea più tranquilli , 
vale a dire più sapienti e più forti. 


(2) .. .. « Le fantasie col volger del tempo diventan povere e sterili a 
5; tale, che gli scrittori , incapaci a far opera d° invenzione, van ripetendo le 
3) imagini , e perfino i modi di quelli che fiorirono prima di loro . . . . Dalla 
3» quale condizione bassa e vituperosa possono qualche volta gl’ingegni essere 
3» sollevati per grandi e subiti cambiamenti politici, che destando gli uomini 
33 a nuovi interessi , ed ampliando la sfera e la libertà del pensiero , diano 
»» Origine a nuove idee, a nuovi concepimenti e a nuove fogge di esprimerli. ,, 
Biblioteca italiana. Ottobre 1823 pag. 5. 

(3) Rileggendo l’ingegnoso giudizio, ma forse troppo severo, che un dotto 
uomo diede dell’ italiana Odissea , trovo con piacere d’ essermi rincontrato con 
lui non solo in questa ma in altre due osservazioni riguardanti il decimo verso 


e l’undecimo. 


40 
Poi : 
Tuwv & obev ye; bea Buyatep Aoc; sims nos Hp. 
L'italiano con due versi e fiacchi e infedeli : 
Deh parte almen di sì ammirande cose 
Narra anco a noi, di Giove figlia, e Diva. 
Assai meglio il Zamagna , sebbene lunghetto anch’ esso : 
Ergo harum nobis da rerum evolvere partem 
Diva, precor, magni Jovis o pulcherrima proles. 
Se non che le aggiunte del Zamagna , magni , pulcherrima, son 
più omeriche di quell’ammirande, che rammenta i vanti del ci- 
clico oraziano. 

In una cosa il Pindemonte qui sovrasta al Zamagna; 
nel narra, che è 1° &/7è d’ Omero. E quì notate la differenza 
tra il semplice dede dell'Iliade, e questo èvveTe rincalzato dal- 
I’ si7È. L’ Iliade canta; 1’ Odissea dice : quella invoca una volta 
la Dea; questa invoca due volte la Dea figliuola di Giove: nel- 
l’una è la Dea stessa che canta, nell’ altra il poeta prega la 
Dea che gli dica, {204 EvveTE, ELTÈ uv. L’ Io, la più brutta pa- 
rola del dizionario morale , la più bella parola del dizionario fi- 
losafico , una delle più uggiose parole del dizionario poetico , già 
comincia a spuntare nell’ Odissea. In questa il poeta domanda 
che gli sia detto una parte delle cose accennate; in quella si 
canta l’ira e non altro: nell’Odissea si comincia a distinguere, 
a dividere ; si comincia a conoscere che la poesia non può tutto 
abbracciare un soggetto; nell’ Iliade il soggetto è uno per sè , 
non si può non comprenderlo intero. Quivi si dipinge una pas- 
sione : {4fviy. Nell’ Odissea un uomo : vba. 

Osservate da ultimo il xe) uiv. Non vi dic’ egli che pre- 
decessori all’ autore dell’ Odissea furono altri poeti i quali can- 
tarono Ulisse e il ritorno da Troja? Questa confessione non è 
nell’Iliade : questa notizia letteraria all’Iliade manca : e questo 
za) da sè solo indica, gio non erro , due poeti diversi. 


Seguitiamo: e se quest’analisi pedantesca vi annoja, soffritelo 
per amor d’Omero e di Dio. 
"Ey6? WAAos puev Tavires deo Duyov alruv VASO pov 
», 3 
Oixos Ècay, TOdEMov TE TEDEVYOTES, nie baAuscar. 
Voi qui trovate ripetuto due volte il verbo PEÙYEW > contro i 
precetti e le astuzie dei nostri astutissimi retori; come più so- 


pra , contro ogni legge del numero, quale lo intendono i no- 
stri mumerosissimi retori, voi trovate vicini: &mobey, be&, 


41 
duyarnp, ev0a. La ragion di queste violazioni inescusabili dei 
precetti rettorici si è che Omero non conosceva i precetti retto- 
rici. La colpa non è tutta sua ; nè colpa ma disgrazia grande 
è del Petrarca l’ aver ripetuto in sette versi d’ un suo bel so- 
netto tre volte la voce dello (4) ; e di Dante l’aver quattro volte 
usato alto nelle prime terzine d'un cauto (5). L’arte di scrivere 
non era ancora perfezionata, com’è, per la grazia di Dio, a’giorni 
nostri. 


Veniamo al Zamagna: 
Jam Danai, quotquot lethi crudelia fata 
Incolumes fugere , et ponto et marte soluti 
Attigerant patriam . . 


Già tutti i Greci che la nera Parca 

Rapiti non avea, ne’ loro alberghi 

Fuor dell’ arme sedeano e fuor dell’ onde. 
Felicissime traduzioni ambedue. Si noti però che il testo non 
nomina i Greci: €v9° ZAA04; e il Zamagna avrebbe potuto più 
letteralmente tradurre Jamyue alii: ma per altre ragioni non 
gli sarà piaciuto parer più fedele. Pur confesso che nell’italiano 
mi parrebbe più bello: 

Già tutti gli altri che la nera Parca ec. 
Greci quì parmi prusaico e non vero ; e il sottintenderlo, ha non so 
che di greco , di patrio veramente. — Za nera Parca è frase arca- 
dica: meglio lethi crudelia fata: men bello anch'esso però di quel- 
PaiTÙv, che congiunge all’ idea della morte l’idea d’ altezza , 
l’idea di profondità ; la fa venire dall’ alto , la fa sprofondare 
nell’ onde ; è insomma un di quegli epiteti vergini che col cre- 
scere delle idee se ne vanno. 

Ma guardate l’ 07xos écay ; erano a casa! E poi ditemi 
se non è incomparabilmente poetica una lingua alla quale 
è lecita tale familiarità, nella quale tanta semplicità non 
sembra ridicola; ditemi se non sia deplorabile indizio della 
degradazione e intellettuale e civile, questa nostra moder- 
na aristocrazia di linguaggio . Il Zamagna ci dirà: attige- 
rant patriam; il Pindemonte: ne’ loro alberghi sedeano. Io 
non incolpo il Zamagna , che forse non poteva dir la cosa più 
semplice e che sovranamente tradusse quell’ altro: et ponto et 
marte soluti: ma se il Pindemonte avesse posto case iu luogo 
d’ alberghi, non avrebbe . parmi, commesso un sacrilegio contro 
la dignità dell’ epica poesia. 


(4) Stiamo, Amore... 
(5) Inf. II. 


T. IX. Gennaio 6 


42 

Ne’ seguenti bellissimi : 
Tov d°Srov vosrou neypujuevov HdE yuvamos 
Nupy Torvi? pone KaAupw dz Begwy 


DEy stesa YAaPuposss MedasomEvÀ Toy ivo. 

Eccovi la terza volta ripetuta la vocè vòsr0s in tredici versi, 
per insegnarvi che il fuggire simili ripetizioni adoprando due voci 
sinonime, e la proprietà posponendo a una falsa e meschina 
ricchezza, è accorgimeuto da retori. = Il Pindemonte con vera 
facondia : 

Sol dal suo regno e dalla casta donna 

Rimanea lungi Ulisse: il ritenea 

Nel cavo sen di solitarie grotte 

La bella venerabile Galipso , 

Che unirsi a lui di maritali nodi 

Bramava pur, ninfa quantunque e diva. 


Il Zamagna : 
solum hune arcebat amato 

Conjugis a gremio , magnoque ardebat anore 

Rupe sub excisa scopuli formosa Calypso. 
Il latino è più parco, e per ciò stesso più greco. Il regno, e 
la casta donna sono idee più moderne: Omero parla del ri- 
torno , e della douna , lasciando al poema il dimostrare la sua 
castità. E così quei maritali nodi son cosa moderna. Ma il Pin 
demonte potè rendere in vece il senso di T rv, bellissimo epi- 
teto, che ci dimostra come nelle nazioni non guaste si sappia 
congiungere un senso di riverenza al divino senso della bellezza. 


Ma chi s’° intende alcun poco della lingua originale , e legge 
una traduzione, deve e per proprio diletto e per debito d’equità 
distinguere dalle bellezze possibili a rendersi quelle che sono alla 
lingua stessa originale inerenti , come al volto di viva donna la 
cute ed il sangue. Ne’ seguenti, per esempio: 

dd derspyes pevsamvey 
PAytibew Odusni , Tapos Yvyasav inecdas 
potè il Zamagna rendere la forza di quel bellissimo ASTEPYES ’ 
dicendo : 
Usque gravis pulso instabat. 
Non è da spregiare però la parafrasi del Pindemonte: 
in cui l’ antico sdegno 
Prima non si stancò, che alla sua terra 
Venuto fosse il pellegrino illustre. 


Quest’ ultimo emistichio sa molto del très-haut, très-puissant , 


45 
et très-excellent seigneur: ma non era sì facile rendere vavribéw, 
solenne epiteto omerico, che ci rammenta come tutte le umane 
grandezze si facessero in sul primo originate da potenza divina, 
e poi si contrapponessero alla stessa divina potenza. 

Del resto il diligente confronto tra le omeriche bellezze e 
quelle nella traduzione conservate dal raguseo traduttore e dal 
veronese , non può che accrescere la stima dovuta a dne sì dif- 
ficili e sì leggiadri lavori. 


K. XK. Y. 


CON QUAL ORDINE STUDIARE SI DEBBONO GLI1 SCRITTI 
DI Gran Domenico Romacvwosr. 


Lettera Prima. 


Sull’ indole e la portata della civile filosofia. 


Voi mi domandate, mio caro Vieusseux , una esposizione in 
ordine logico degli scritti da me pubblicati, onde essere studiati 
a modo di un corso ordinato dalla gioventù bramosa di instruirsi. 
Lusinghiera per me è questa domanda , non solamente perchè mi 
fa supporre che vengano apprezzati i miei dettati, ma molto più 
perchè posso forse sperare che fra i miei connazionali alcuni pen- 
sino ad affrontare la severità delle mie produzioni, le quali , se 
da me richiesero molte abnegazioni , debbono a’ miei lettori co- 
stare anche qualche fatica. La ricompensa viene certamente po- 
sta nell’ eccellenza della dottrina e non nel diletto della espo- 
sizione. Possa io avere colto il vero onde le aspettative non sia - 
no deluse ! 

Ora venendo alla vostra richiesta, debbo confessarvi che mi 
pare di dover adempiere un mesto ufficio. Voi mi chiamate ad 
una specie di testamento letterario nel quale sono obbligato a 
riandare le memorie della mia prima gioventù per dichiarare in 
fine l’ inventario della scarsa eredità che lascio alla posterità. 
Questa eredità apparirà tanto più tenue , quanto più vasto era 
il campo che conveniva percorrere , e quanto più rattenuti fu- 
rono i miei tentativi. Niun lavoro comprensivo un corpo di in- 
tiera dottrina io lascio, ma solamente Vedute fondamentali, la più 
parte concernenti la civile filosofia. 


44 

Ciò snppone che io non fossi persuaso di poter fabbricare 
sn fondamenti già posti da altri. Vi debbo dichiarare che ciò non 
derivò da poco rispetto verso tanti celebri scrittori che mi prece- 
dettero, ma da quella coscienza alla quale, o per buona ; o per 
mala fortuna, non ho potuto mai resistere. Guardimi il cielo che 
io voglia far supporre di essere creatore di dottrina aleuna. Po- 
vero il mondo se avesse abbisognato di me! Dirò meglio: se la 
scienza non fosse stata prima emancipata dai ceppi dell’ autori- 
tà; se non fosse stata sbarazzata dalle illusioni del platonismo 
e del volontario ; se non fosse stata arricchita con eccellenti ma- 
teriali; se non fosse stata rattenuta da giudiziose leggi, io non 
avrei avuto il campo nè l’ occasione di concepire i pensieri da 
me pubblicati. Essi quindi non servono che di nesso, di comple- 
mento , ed in parte di riforma a quello che già esisteva. 

Ciò mi fa riguardare con minor rincrescimento le mie vedute 
fondamentali; perocchè tutto quello che di vero è stato detto pri- 
ma di me, si unirà per un’ attrazione naturale , se io ho colto 
il vero, ai principj da me stabiliti. L’ indole dei primi studi da 
me fatti mi obbligò a non essere contento se io non poggiava il 
piede in un terreno che assicurasse i miei passi, e se non cammi- 
nava colla scorta di lucide idee delle quali potessi rendere conto 
a me stesso. 

Quando dunque divisai di presentarmi al pubblico, dall’ un 
canto rinunziai agli applausi procacciati colle forme pompose, 0 
col corredo della erudizione , e dall’ altro formai il proposito di 
infrenare una fantasia , che nel bollore della gioventù ricusava 
spesso di assoggettarsi ad una filosofica severità. 

Pare che nella pubblicazione de’ miei lavori avrei dovuto pro- 
cedere coll’ ordine degli studi da me fatti; ma avvenne precisa- 
mente il contrario. Gli studi storici , fisici, metafisici ed anche 
teologici, dei quali mi era dapprima occupato, mi parvero di 
puro apparecchio e di mera scorta , ed affrontai addirittura gli 
studi della filosofia del diritto. Una serie di accidentali occasioni 
esterne mi ha tratto a pubblicare in ultimo ciò che io aveva pen- 
sato in prima ; e questa specie di ritorno, a guisa del serpente 
dell’ eternità, rappresenta appunto il circolo della vita che è pros- 
sima al suo termine. Or eccomi a raddrizzare le cose secondo l’or- 
dine loro naturale logico. 

E perchè questo mio lavoro riesca profieno non solamente 
per dar lume a ciò che fu da me già fatto, ma eziandio a quello 
che altri più amati dal cielo potrà fare ancora dopo di me, io 
credo, prima di tutto , di presentare in una compendiosa ed emi- 


Ce 


45 
nente veduta e come in una specie di simbolo scientifico l’aspetto 
razionale ed essenziale della civile filosofia quale fu da me con- 
cepita. Con questa veduta si potrà cogliere la grande unità dei 
principj e delle vedute per le quali si possano chiamare a rac- 
colta gli seritti diversi da me pubblicati, e giudicare non sola- 
mente di quel che manca; ma eziandio se una unità perpetua di 
principj predomini tutti i miei dettati o se siano state commesse 
divergenze , confusioni o contraddizioni. Indipendentemente da 
questa mira si potrà giudicare del merito e della solidità del fon- 
damento scientifico sul quale ho fabbricato e del logico magistero 
col quale ho proceduto , e però se torni il conto di affrontare la 
severità delle mie scritture. Io non ho ribrezzo di erigere avauti 
di me un tribunale severo che giudichi delle mie mancanze : pe- 
rocchè 1’ indole delle verità delle quali mi sono occupato è trop- 
po importante perchè io sacrificar non debba ogni volgare e me- 
schina pretesa di amor proprio ; io ho sempre pensato che una ri- 
trattazione ingenua sia preferibile a cento repliche ingegnose. 

Due mondi stanno sotto degli occhi nostri: quello della natu- 
ra e quello delle nazioni. Gli studi sul primo dopo Galilei e 
Newton camminano a dovere : ma quelli sul secondo in quale stato 
si ritrovano ? A questa domanda io rispondo con distinzione: 0 
parliamo delle cose e delle storie umane in linea di puro fatto ; 
o parliamo del sistema desiderabile della vita umana, e quindi 
della scienza che insegna a star meno male mediante 1’ opera no- 
stra. Quanto alla storia positiva , essa manca aucora di quella di- 
rezione che desiderare si può, come ho già annotato nell’ Intro- 
duzione al pubblico diritto ; nelle giunte fatte al Robertson sul- 
l India ; nell’ articolo sul Museo chiusino; nei cenni premessi 
all’ opera del sig. Cataldo JaneLLI. 

Quanto poi alla scienza suddetta che appellarsi dovrebbe la 
SAPIENZA DELL'UMANITÀ’, a me parve abbisognare di una nuova in- 
staurazione, Questa è appunto quella sulla quale fino ad ora si 
aggirarono quasi tutte le mie scritture, e sulla quale debbo ora 
ragionare. 

Gli errori sullo studio dell’ esteriore natura non mi parvero 
tanto fatali, quanto quelli della sapienza dell’ umanità. Oltrec- 
ciò i primi sono più facilmente evitabili e correggibili dei se- 
condi, non solamente per l’ indole delle idee, ma eziandio per- 
chè essi non incontrano l’ardua lotta delle passioni nemiche della 
verità. Ma se da una parte 1’ argomento della sapienza dell’uma- 
nità è di una importanza massima , e se dall’ altra parte soffre 


46 
mn contrasto massimo , ne consegne esiger esso un rigor massimo 
di dimostrazione. 

Che cosa dunque far si doveva ad oggetto di far trionfare 
la verità ? Ritrovare prima di tutto un mezzo possente di dimo- 
strazione poggiato su di un centro incoveusso di gnarentigia , e 
indi procedere con nn ordine logico valevole a produrre una trion- 
fante convinzione. Che cosa significa tutto questo ? Che per som- 
ministrare quella dottrina la quale assume di insegnare i modi 
onde raggiungere lo scopo di star meno male mediante 1° opera 
libera nostra , è necessario di trovare il mezzo sicuro di discer- 
nere il vero dal falso , e di procerlere in modo non solamente da 
escludere gli errori, ma da indurre la certezza in colui al quale 
viene comunicata. Da questa certezza deve nascere una convin- 
zione tale che ridurre si possa quando si voglia a forma indubi- 
tabile. Ma tutto questo non forma fuorchè una mira secondaria 
o a dir meglio subordinata allo scopo di e urare coll’ opera 
nostra il miglior essere nostro. 

Qui dunque si tratta di una scienza particolare deliberata : 
ciò vnol dire che si tratta non di conoscere tutto ciò che è re- 
peribile in natura, ma solamente ciò che vogliamo sapere da 
questa natura. Siamo più esatti: qui si tratta non di mini scienza 
meramente contemplativa , come sarebbe 1’ astronomia , ma di una 
scienza eminentemente operativa, cioè della cognizione del fine, 
e dei mezzi, cioè di un effetto e di date cagioni produttive del 
bene stare umano mediante i mezzi da noi disponibili sia per pro- 
curare sia per non contrariare il conseguimento di questo fine. 

Questo non è ancor tutto : questo scopo non è simile a quello 
dei capricci umani, ma è un fatto estetico della stessa natura 
pari alla forza di gravitazione. Esso opera incessantemente in noi, 
ed è soggetto alla gran legge della conservazione degli esseri sen- 
zienti. Questo scopo , per legge suprema e indeclinabile , viene 
espresso da quella volontà costante che ogni essere senziente ha 
di sentire aggradevoimente e più aggradevolmente che può, e 
quindi di procacciare il bene e di allontanare il male , ed in fine 
di riposare. Qui dunque non si tratta di veruna creazione uma- 
na, ma unicamente di una piega delle stesse forze dello stesso 
mondo dello stesso uomo verso lo stesso scopo e colla stessa ten- 
denza. L° ordine universale della Provvidenza conduce 1’ umanità 
coli’ economia da lei stabilita. Essa assomiglia ad una corrente 
che sospinge le genti verso un oceano irrivelato. La sapienza del- 
l’ mmanità altro non insegna fuorchè a procedere in questa cor- 


47 
rente in modo da evitare per quanto si può certe divergenze , 
certi seni, certi scogli contro i quali la materia bruta o animali 
inavveduti urtano alla cieca. L'arte di navigare a seconda di una 
corrente assomiglia a questa sapienza. 

Questa idea è capitale onde determinare l’indole e la portata 
della sapienza dell’ umanità , la quale, anche col calcolo della 
umana libertà, forma parte dell’ economia dell’ universo. Tutte 
le meschine e cieche dicotomie sul tenor pieno della scienza , 
tutte le svaporate pellurie dialettiche sul corpo reale della scien- 
za , tutte le sofistiche filature degli ergotisti sui nessi della 
scienza , tutte le fraudolenti inorpellazioni dell’ egoismo sulle 
sanzioni della scienza, tutte le fantasticherie della poesia sul- 
le genuine forme della scienza , tutte le illusioni d’ una zo- 
tica filantropia sull’ effetto complessivo della scienza, tutte le 
usurpative ambizioni sull’ autorità naturale della scienza, ven- 
gono ad un sol tratto dissipate e prevenute dalla piena e lucida 
cognizione della vera indole e della naturale portata della dot- 
trina della sapienza della umanità posta e studiata a guisa delle 
scienze naturali. 

Tutto questo non forma che un preliminare all’ argomento 
che io mi proposi di studiare. Quest’ ultimo è ad un sol tratto 
più limitato e più libero , ed insieme più solido e più dimostra- 
bile. Questo argomento si è quello della crvize FrLosoria. Sotto 
questo nome io comprendo ‘° la cognizione dei principj direttori 
3 l umanità al meglio realmente ottenibile per via delle cause 
,; coordinate alla sociale convivenza .,. A semplice spiegazione del 
mio pentiero io premetto questa verbale definizione. Tocca al- 
l’analisi l’ offrire in ultimo risultamento la scientifica idea della 
civile filosofia: a me basta per ora indicare l’ oggetto preso in 
mira negli scritti da me pubblicati. 

E qui importa prima di tutto di avvertire che la civile filo- 
sofia non viene da me assunta come si suole sempre fare a guisa 
di ramo che si fa discendere da una platonica preordinazione , 
ma bensì come un capo di arte da effettuarsi dall’ umana indu - 
stria a norma di positive e reali necessità. 

Non nego che questo argomento entrar possa nella teodicea, 
nella cosmologia , nella teologia; ma io non veggo di essere ob- 
bligato ad innalzarmi a tanta sublimità ed a correre il pericolo 
di perdermi nel caos immenso dell’ idealismo. Meno poi mi sento 
il coraggio di affrontare la questione del come si faccia nascere 
questo archetipo platonico, e se egli si riduca ad una astrazione 
prima dedotta dalla sperienza, o se pure ad una rivelazione pre- 


48 
ternaturale, o ad un’ analogia pitagorica imitata da un tipo geo- 
metrico ed aritmeticu arcano. Detratto questo tipo analogico cer- 
tamente non filosofico, detratta la rivelazione preternaturale 
estranea alla filosofia, altro non rimane che l’ astrazione sud- 
detta, la quale si ridurrebbe ad una anticipazione destitnita di 
prove. Ragion dunque vorrebbe di procedere per via di naturale 
induzione, e quinili far nascere 1’ archetipo con fatti e ragiona- 
menti indubitati. 

Preferisco quindi di proporre 1° argomento della civile filoso- 
fia a guisa di problema onde ottenerne una soluzione dimostrata. 
Come io ho un iucontrastabile diritto di proporre un problema 
di idraulica , benchè il movimento di una corrente sia soggetto 
alla forza motrice universale , così ninuo negar mi può il diritto 
di proporre il problema della civile filosofia , benchè gli uomini 
siano soggetti alle leggi del gran tutto della natura. 

Scelta questa posizione non mi rimane che l’ effetto ossia la 
positiva riuscita come in qualunque capo di arte. Perla qual cosa 
lascerò a loro grado dibattersi le Scuole sulla morale interessata 
o disinteressata , sulla virtù e l’ egoismo , sull’ imperativo cate- 
gorico e l’ impulsivo empirico , sull’ assoluto e il condizionato , 
sulla forma archetipa anteriore o sulla dedotta posteriore della 
legge morale (1). Quando debbo dirigere una corrente abbisogno 
io forse di trattare della formazione delle montagne , dell’ origi- 
ne delle fontane , «delle stratificazioni geologiche o non piuttosto 
della sola teoria delle acque correnti? Non sarebbe forse anche 
ridicolo il ricercare della ragion trascendentale delle formole geo- 
metriche ed aritmetiche ? Lo stesso dicasi in fatto di agricoltura 
e di qualsiasi arte che opera sulla natura reale. Ciò che importa 
si è il verificare nel dato oggetto le leggi di fatto ordinarie di 
natura e la potenza e direzione effettiva dell’ uomo. Il ri- 
manente è un lusso per lo meno superfluo per non dir di 
peggio : e quando tende a capovolgere il metodo trascinando 
I’ argomentazione pratica a formole trascendentali, porta lo ster- 
minio in qualsiasi disciplina. lo raccomando di tener sempre pre- 
sente questa posizione eletta della dottrina onde non lasciarsi sog- 
giogare dalle ambizioni dialettiche e teosofistiche o dalla vanagloria 


(:) Io non ricuso di entrare in lizza con questi specolativi ; ma ciò fuori 
del mestiere. La meccanica del tornaconto umano costituisce la igiene sociale 
accertata dai fatti. Questa è la proposta , ed io ho diritto di non soffsire imper- 
tinenze nè disturbi nel mio lavoro. Dopo son pronto a dar sodisfazione fino alle 


petulanze. 


49 

di sfoggiare una inopportuna vastità di spirito a foggia dell’ Hrr- 
per e di alcuni scimiotti di lui, a danno infinito della equità e 
della instruzione. Ritenuta la posizione desiderabile della civile 
filosofia, conviene coglierne l’ indole assunta. Ho detto che essa 
è ana cognizione dei principj direttori 1’ umanità al meglio real- 
mente ottenibile. Questi principj dunque rispetto agli uomini 
debbono contenere , scienza , potenza , e motivi , altrimenti essi 
non saranno mai direttivi degli uomini, ma al più meramente spe- 
colativi. La cognizione di questi principj si vuole dedotta per 
via delle cause coordinate alla civile convivenza. Che cosa sup- 
pone tutto questo ? Che dalla posizione di queste cause nascer 
possa il conseguimento del meglio ottenibile. 

Ma come sarebbe ciò possibile se la natura stessa delle cose 
e degli uomini mediante questa coordinazione o si rifiutasse 0 
rimanesse inoperosa a produrre questo meglio reale ottenibile ? 
Dunque si suppone che la natura sia con noi nella coordinazione 
suddetta, come essa è con noi quando da una data altezza fac- 
ciamo cadere nua corrente per far movere un molino o un opi- 
ficio. Questo non è il luogo nel quale occupar mi debba della 
genesi naturale e di dovere della socialità, nè di avvertire che per 
fatto solenne di natura la terra è coperta di umani consorzi cu- 
me di boschi e di pianure. Ciò che importa si è di accennare 
l’ algoritmo dirò così della coordinazione sociale suddetta. Sotto 
nome cli algoritmo , io intendo ia formola logica che usare si deve 
negli argomenti di civile filosofia, allorchè si tratta di contempe- 
rare la ragione individuale colla sociale al meglio possibile del- 
l’ individuo. La sfera della civile filosofia debbe essere studiata 
sotto due rapporti , cioè sotto quello della individualità e sotto 
quello della socialità contemperati in modo che rispetto al pri- 
vato ne risulti la maggiore utilità mediante l’ equo , e sicuro eser- 
cizio della comune libertà , e rispetto poi al pubblico intervenga 
la necessaria tutela e il doveroso soccorso della associazione ; lo 
che suppone in lui il conveniente potere accentrante ed impe- 
rante subordinato alla mira della socialità. 

Nello studiare la individnalità conviene cogliere prima di tut- 
to l’ idea fondamentale delle cinque proprietà costituenti l’uma- 
na conservazione, colle loro essenziali condizioni già da me espresse 
nelle Questioni sull’ ordinamento delle Statistiche nei seguenti 
termini. 

1.° Possedere e godere la propria persona illesa, libera e si- 
cura da qualunque offesa e vincolo tutte le volte che io non of- 
fenda i diritti di alcuno , lochè appellasi rzorriera” rersomate. 


T. IX. Gennaio A n 


è 


50 


2.° Possedere e godere liberi, illesi e sicuri gli oggetti necessari 
alla sussistenza, alla sanità ed agli altri bisogni miei; ed inoltre ac 
crescerlìi e commerciarli senza offendere l’ eguaglianza altrui , lo 
che compendiosamente appellasi proPrIETA’ REALE. 

3.° Possedere e godere integro, illeso e sicuro il buon nome 
a norma del meritu mio , nutrire la credenza religiosa la più ac- 
cetta, acquistare le cognizioni migliori e comunicarle liberamente 
e così discorrendo ; lochè tutto viene compreso sotto il nome di 
PROPRIETA” MORALE. 

4.° Unirmi in matrimonio , stabilire una famiglia , reggerla 
ed amministrarla liberamente , salvi i diritti dei membri e la ci- 
vile tutela, senza che verun privato pretenda di comandare in 
casa mia; lochè compendiosamente viene designato col nome di 
PROPRIETA” DI STATO DOMESTICO. 

5.° Vivere in istato di civile società, oin seno di quella che 
mi vide nascere nel di lei grembo o di quella che per un li- 
bero accordo mi accolse come suo cittadino , e godere di tutti i 
diritti di equa protezione e di soccorso in qualità di membro pri- 
vato ; lochè appellar si può rroPrRIErA’ DI stATO CIVILE. 

È da notarsi che sn questa divisione le legislazioni, anche 
non sapendolo , coniarono le ordinazioni civili , le penali e le ci- 
viche provvisioni ; talchè nell’insegnamento si trova per esperienza 
che questa divisione soddisfa maravigliosamente alla dottrina. 
Colte queste cinque idee come tante sfere di una indefinita espan- 
sività, conviene congegnarle e contemperarle nell’ organismo so- 
ciale, di modo che ne risulti il maggior lume, la maggiore bontà 
e la maggiore potenza delle parti e del tutto. Da questo con- 
temperamento emerge l’ unico vero e genuino equo naturale, 
e quindi ciò che tanto i privati quanto il pubblico possono e 
debbono prestare ed esigere nella convivenza. Ecco il vero ed 
unico diritto naturale possibile ; esso solo può abbracciare il mon- 
do e camminare coi secoli. 

Questa idea, che dimostrarsi può a rigor matematico , non 
è ancora stata intesa ed accolta dalla comune dei maestri e dei 
professanti la universale giurisprudenza filosofica ; e però le loro 
dottrine sono o false , o grette, o storpiate , con danno infinito 
degli interessi e delle coscienze. Invece sostituiscono un diritto 
naturale selvaggio, col quale fanno man bassa sulla ragion sociale, 
o non provveggono alle emergenze della convivenza. 

Proseguendo nella indicazione delle viste universali della 
civile filosofia , che cosa rileviamo noi nella fattura del contem- 
peramento armonico necessario della socialità colla individualità? 


5t 


A primo tratto noi ci accorgiamo dover sorgere e durare da per 
tutto ed in ogni tempo un conrrasro più v meno gagliardo fra 
l’individualità e la socialità, pel quale ad un zotico amor proprio 
ogni contemperamento apparir dovrà come un penoso ed anche in- 
lebito sacrificio fatto del proprio interesse a quello di altrui; e 
quindi tentarsi di trascendere i limiti della moderazione indispen- 
sabili ad una equa convivenza. Questo contrasto apparisce mai 
sempre non solo negli individui, ma nelle classi: e da noi fu 
annotato nelle emulazioni prediale, industriale , commerciale, 
dottrinale e signorile. Questo contrasto viene volgarmente quali- 
ficato come vizio originario dell’ umana natura; nel mentre pure 
che esso forma propriamente quel vitale antagonismo, il quale , 
rattenuto entro i limiti della moderazione , partorisce la prospe- 
rità ed i progressi delle genti incivilite. Senza di questo con- 
trasto la tutela dei diritti sarebbe abolita; perocchè il conato 
della individualità serve a tutelare la naturale padronanza del 
l’ uomo e dare movimento alla sua attività. Così pure il raffre- 
namento equo possente della socialità serve a rendere proficua la 
moderazione per quegli stessi privati ai quali sembra lesiva, e 
così a dare il suo vero valore al grande principio della socialità, 
fondamento e norma della vita civile. 

Ma nello stesso tempo che noi discopriamo questo magistero 
della natura, noi ci accorgiamo essere indispensabile la esistenza 
di un potere centrale comune tutto pubblico e dotato di forza 
imperante ed animato da una costante ed invariabile volontà ci- 
vile onde rattenere e fare sempre cospirare le cognizioni; i voleri 
e la forza degli individui consociati verso lo scopo indispensabile 
della civile convivenza. Con questo stabilimento il corpo della 
società acquista realmente e visibilmente il carattere di civile , 
non perchè speculativamente e metafisicamente non si possa con- 
cepire un consorziv di esseri intelligenti e morali che per una 
spontanea concordia convivano colla dovuta moderazione e soc- 
corso , ma bensì perchè un tale consorzio non è possibile se non 
per esseri di pasta diversa da quella degli uomini come realmente 
sono. Il carattere dunque possibile fra gli uomini di consorzio 
civile importa, per assoluta necessità di natura determinata dalla 
condizione di fatto della umanità , importa, dissi, una forza im- 
perativa , superiore , stabile , forte e di costante volontà civile. 

Nell’ ordinamento dunque fondamentale della socialità, V’in- 
tervento e la posizione di questo potere imperativo forma una 
condizione size qua non di ogni civile consorzio. Così 1’ uomo 
collettivo si manifesta colla sua forza propria esecutiva della so- 


5, 


ciale volontà dettata dalla sociale sapienza, e però racchiude un 
conoscere, un volere, ed un potere , dirò così , collettivo dell’uo- 
mo specie e vivente nei secoli. 

To intendo benissimo ( dir può taluno ) che tutta questa fat- 
tura sia necessaria a compiere la coordinazione sociale dei poteri 
utili degli individui : ma io domando il perchè venga posta co- 
desta cvordinazione? Rispondo che vien posta in forza di una 
grande assorbente e perpetua necessità di mezzo , cioè in forza 
dell’ indeclinabile necessità di convivere in società onde non es- 
sere in tutto e per tutto al di sotto dei bruti, e quindi gettare 
la specie umana nell’ abisso della calamità. Così la legge della 
socialità assorbe e riassume in sè stessa il mezzo e il principio 
direttivo dell’ interessante tutto umano , e però tutta la filosofia 
dell'umanità acquista il carattere suo specifico di civile filosofia. 

Quella natura, che oltre ai materiali appetiti attribuì all’ uo- 
mo la facoltà di parlare, che al cuore umano inspirò tanto l’amor 
della prole, quanto le affezioni benevole e le religiose , che sti- 
mola la fanciullezza colla curiosità , e perfino i selvaggi colla va- 
ghezza degli ornamenti , che pose l’istinto dell’imitazione e delle 
tradizioni; questa natura, dico , contrappose all’individuale egoi- 
smo anche le predisposizioni rattemperanti della socialità; talchè 
se si eccita il conflitto fra la affezion privata e la sociale, la 
natura non dimenticò di preparare nell’individualità stessa i vin- 
coli morali per la socialità fino al punto che l’ amor della pa- 
tria elevare si può all’ eroismo , come attestano le storie. E sic- 
come i veri bisogni sì materiali che morali degli uomini sono li 
mitati, così col contemperamento equo sociale si produce una 
transazione la quale acquetar può generalmente i conviventi ; 
perocchè in ultimo dimenticar non si deve il soccorso sociale do- 
vuto contro gli eventi calamitosi e ad una incolpabile miseria. 

In questo sistema pertanto noi abbiamo la natura con noi j; 
ed anzi dir possiamo di non promulgare fuorchè quello che emi- 
nentemente viene da lei proclamato. Provare quindi i principii 
mentovati nella recata definizione, altro non è che rivelare la for- 
mola imperiosa della stessa natura. Ecco la normale non plato- 
nica, non teosofistica , non trascendentale , non prostituita, ma 
di fatto e di necessità reale vivente e sempre operativa dell’ u- 
manità , proclamata e secondata dalla natura e perfezionata col 
tempo. 

Col nome del rempo noi ricordiamo una di quelle idee che 
domina tutta quanta la civile filosofia e che sempre viene me- 
scolata nei calcoli della medesima. Essa suggerisce il gran prin- 


55 


cipio della opportunità; la quale esprime tutte le necessità na- 
turali nascenti col tempo e per il tempo a compiere qualche 
opera interessante. In essa una parte eminente viene occupata 
dai movimenti della specie umana perfettibile, o dirò meglio dei 
consorzi, laddove la fortuna lo permetta, o la prepotenza nou si 
opponga. La ragion del tempo forma una delle cause che deb- 
bono essere coordinate alla sociale convivenza; ed anzi induce 
certi bisogni in questa convivenza, a cui conviene soddisfare o non 
opporsi sotto pena di contrariare lo scopo del meglio reale otte- 
nibile. Senza la dottrina del tempo non si avrebbe una civile fi- 
losofia, ma una marmorea ed inflessibile dottrina non adatta a'- 
l’umanità. La normale rassomiglierebbe al letto di Procuste, vale 
a dire ad una perpetua violenza dissolvente lu vitalità sociale. 
Ma qui senza che ce ne accorgiamo, noi passiamo dalla sfera del 
visibile a quella dell’ invisibile. Qui per una specie di sintesi e 
«lirò meglio di morale trasformazione a noi si affaccia, a guisa 
di spettro maestoso, l’ uom collettivo ossia il consorzio civile 
in qualità di vera persona nella quale le successive generazioni 
rassomigliano ad altrettante vibrazioni d’una sola vita indefinita. 
Qui tu vedi questa persona abbracciare il passato, il presente ed 
il futuro , vivere coi secoli, progredire coi secoli, rendersi civil- 
mente potente coi secoli. Egli abbraccia il passato colle tradizio- 
ni, e la generazione che le conservò serve a lui di memoria e 
di perizia acquistata. Egli abbraccia il presente nella possanza 
attuale posseduta dal consorzio. Egli abbraccia il futuro nella 
riproduzione delle generazioni raffazzonate dal tempo, e che colla 
stessa caducità delle antecedenti agevolano la legge dell’ op- 
portunità. 

L’ ultima e vera forma caratteristica dell’ umanità viene ri- 
velata da questa invisibile trasfigurazione, per la quale l’umanità 
sembra elevarsi alla sfera della divinità: ma nona tutti gli umani 
consorzi è dato il potere di questa occulta e progressiva eleva- 
zione, ma a que soli che vengono naturalmente favoriti dal cli- 
ma, dal suolo , ed artificialmente ordinati con dati mezzi. Ar- 
gomento è ancor questo massimo e generale della civile filosofia. 
Il calcolo sembra più complicato, ma i principj direttori sono que- 
gli stessi che furono accennati. 

Veduta la posizione, il fondamento , l’ indole, 1’ estensione 
e la coordinazione della civile filosofia , ne sorge la legge vitale 


ed inviolabile della concorrenza, la di cui libertà in tutti i rami 
deve esistere. 


54 

Questa cowcorrenza verificar si deve sì nell’ordinamento che 
nelle funzioni. Il principio moderatore sta nella regola inviola- 
bile di assumere la sola necessità realmente rusazica come can- 
sale di ogni limitazione delle private proprietà. Pubblica ed uni- 
camente pubblica, vale a dire comprensiva di tutto il sociale 
consorzio senza escludere veruno, deve essere una tale necessità, 
altrimenti si degenera nel privilegio, nel monopolio, nella super- 
chieria. La socialità è una prerogativa unica di cui da ognuno 
in solido vien posseduta una parte che scindere non si può senza 
violare la competenza eguale di ogni consociato vivente; e quel 
che è peggio senza che tutti non ne risentano danno. La storia 
dell’ economia dimostra quanto assurde e disastrose siano le par- 
zialità. Questa vista solidale segue dappertutto la dottrina in 
modo che la equa giustizia vien tratta dall’impero naturale delle 
cose e non da quello dell’ nomo. 

Per la qual cosa con questa regola avremo un principio 
eterno in massima , ma nella sua provvidenza tanto flessibile ed 

‘accostereccio , quanto varie sono le necessità reali e naturali ve- 

ramente pubbliche. sì permanenti che successive. Allora non po- 
tete temere che la individualità usurpi la socialità o viceversa ; 
perocchè le proprietà individuali, a guisa di sfere elastiche, non 
cedono che a norma di una necessità comune e col ricambio di 
un comune benefizio. Senza la provata esistenza della comune 
necessità , la presunzione sta sempre in favore della libertà ed 
estensione delle dette proprietà. Fra queste necessità se ne ag- 
giunge una perpetua ed inalterabile: questa è quella di servire 
all’ impero delle rrove , tutte le volte che si tratta di usare di 
quello dell’ autorità. Senza ciò ecco uno spaventoso arbitrario. 
Così si raggiunge lo scopo del meglio realmente ottenibile, el il 
problema proposto per questo lato è sciolto. 

Ecco in ultima analisi la tesi ossia la proposta della civile 
filosofia da me intesa, e con quali norme fondamentali fu da me 
trattata in tutti gli scritti miei. A _me non parve mai dubbia 
l’ alternativa o di professare 1’ assoluta necessità della natura © 
di cadere nell’ arbitrario. E siccome questa necessità si riassume 
e si verifica in quella della sociale convivenza (cioè di un equo 
consorzio di difesa e di soccorso ), così, senza far valere questo 
fatto con tutte le sue condizioni , si cade inevitabilmente nel- 
l’ arbitrio sì dell’ anarchia che della tirannia. 

Benchè la civile filosofia entro i limiti e colle condizioni so- 
vra esposte possa bastare a sè medesima, ciò non ostante, quanto 


55 


alla sua credenza, deve essere corredata colla dimostrazione. Or 
qui io debbo parlare della forma delle dottrine da me esposte. 
Prima di tutto io pensai che, siccome gli enti morali e giuridici 
costano di idee quasi sempre astratte e di rapporto, e sono altret- 
tante fatture mentali alterabili e confuse, così tosto ho sentito 
il bisogno assoluto di definir tutti gli elementi della scienza e di 
farlo in una guisa ragionata e dimostrativa. Ciò viene qui an- 
nutato a perpetua direzione e come condizione indispensabile a 
chiunque vorrà trattare argomenti di civile filosofia, e per racco- 
mandare di supplire a quelle definizioni che io avessi dimenti- 
cate. L’ assumere, l' esaminare, il raccogliere formano le tre 
parti naturali di ugni metodo. Le definizioni verbali apparten- 
gono all’ assunto : le scientifiche alla raccolta. 

Quauto all’ esame ognuno giudicar può se il procedimento 
da me usato sia o no dimostrativo. Solamente soggiungo qui una 
umissione che sovente si incontra in alcuni miei libri. Questa 
consiste nel creare durante il processo certi dati importanti, e di 
lasciarli nel posto in cui furono prodotti senza indi ravvicinarli, 
connetterli, farne sortire certi risultamenti. Questa a dir vero per 
la comune dei lettori è una omissione incomoda. Ma troppo 
gravi motivi mi obbligarono ad addossarmi questa colpa ; e forse 
la brama di scuotere l’ inerzia degli amatori e provocarli a tes- 
sere questo facile lavoro secondario, non verrà condaunata dai 
più gravi sapienti. 

Quanto allo stile, io non debbo soggiungere più nulla, dopo 
ciò che la felice e cara memoria del professore Valeri ne scrisse 
nella vostra Antologia allorchè rese conto della terza edizione 
della povera mia Genesi del Diritto penale, che ebbe la disgra- 
zia di nascere sul finire del riprovato secolo XVIII, da un uomo 
nato poco oltre la metà del medesimo, civè nell’undici dicembre 
dell’ anno mille settecento e sessanta uno. 

Eccovi quanto per ora in via di preliminare dichiarazione 
al rendiconto promessovi credo di anticiparvi; prevenendovi che 
tutto il corso della civile filosofia viene da me diviso nelle quat- 
tro parti seguenti sulle quali tutte ho scritto qualche cosa, cioè. 

I.* Dottrina della ragione in relazione alla civile filosofia. 

II.a Dottrina della umanità in relazione alla civile filosofia. 

III.® Dottrina della civiltà in relazione alla civile filosofia. 

JV.* Dottrina del regime in relazione alla civile filosofia. 

Chi ha letto le cose mie mi lusingo che avrà veduto che 
io (dirò collo SreLLINI) la fo alla neutoniana: poste alcune leggi 


56 


per esperienza note , ne deduco le conseguenze senza nè indagare 
nè determinare la ragion delle leggi medesime. Indi stabilisco la 
teoria del praticabile sociale. Così facendo ho professato e professo 
di muovo di conrrvvare la moderna scuola rrazrama, la quale per 
la filosofia naturale fondata da Gazzze1 e da’suoi continuatori, e per 
la civile dal Vico, dallo Srercini, dal Geworesi e dai buoni eco- 
nomisti, fa camminare di conserva le due grandi parti della uni- 
versale filosofia. Possa questa scuola continuare a gloria e a be- 
neficio nostro e degli stranieri. 

A supplimento di questa adombrazione razionale della civile 
filosofia, e per vederne un altro aspetto, anche in via di fonda- 
mentale costruzione, credo opportuno di suggerire la immediata 
lettura delle cinque lettere dirette all'amico professor Valeri in- 
serite nella vostra Antologia (2), el il recente libro sull’indole e i 
fattori dell’incivilimento (3). Da questo complesso il lettore sagace 
potrà estrarre lo spirito eminente e caratteristico di questa scien- 
za, riserbando ad altra occasione lo sviluppamento e le applica- 
zioni. Jo amo di eccitare l'industria de’ miei lettori anzichè con- 
tentarne la leziosità. Mai si riesce ad adattare le proprie idee 
agli altrui cervelli, se essi stessi non le raccolgono, le connotano, 
e le traducovo nel loro proprio mentale lingnaggio. Chiunque 
non sa essere attento ed industrioso non fa per me: e però ho 
sempre posto in non cale la taccia di oscuro regalatami dal vol- 
go, rifiutando di snaturare i concetti e la lingua della scienza, 
e perdonando il mal accorto oblio dei plagiari. 


RomaGmosI. 


(2) Ved. Antol. Vol. 
(3) Ved. Annunzi bibliografici annessi all’Ant. fasc. preced. 


Documenti PER LA Sror'A D’IraLra (*). 
Al Direttore dell’ Antologia. 


Ed eravate pure a Livorno , all’ uscir che fecero di quaran- 
tina questi altri Documenti che il nostro Bibliotecario Palatino 
spediva poco fa di Parigi. Occupato da cure pietose verso un pa- 
dre troppo stimabile (la cui conservazione è preziosa anche al 
vostro Giornale, del qual fu sempre, e molte sue lettere il pro- 
vano , uno de’ giuilici migliori) non avete forse veduto quanti e 
quali siano tai documenti (1). 

Essi oltrepassan d’un terzo quelli di cui vi scrissi altra vol- 
ta, e son repartiti in due nuovi fasci » l'uno contenente i tra- 
seritti dal volume 8559 a tutto 1’ 8606 della raccolta che sapete 
del conte di Bethune e alcune aggiunte , l’altro i trascritti dal 
volume 8607 a tutto 1’ 8625 e alcune aggiunte più copiose , colle 
solite avvertenze , i soliti lucidi ec. » quisi tutto di mano del 
nostro Bibliotecario ; alle cui diligenze non bisognò pure il dop- 
pio clel tempo impiegato pel fascio primo. 


(*) Vedi Antologia , Luglio 1832. 

(1) Giuseppe Montani » Scrivendo queste parole, non pensava che il Di- 
rettore dell’Antologia dovrebbe a lui medesimo tra breve esser largo di cure 
non meno pietose : nè pensava che il raro vecchio già yrave d’anni ottantotto = 
dovrebbe a lui, giunto appena a metà del cammino, sopravvivere di dieci giorni. 
E quand’ io compiangevo seco la non impreveduta e pure acerba fine del 
buon cittadino di Ginevra » chi m’avrebbe detto : questi che teco la com- 
piange s Otterrà tra pochi giorni il compianto di molti; tra pochi giorni 
tu seguiterai la sua bara! Questo pallido viso 3 questo corpo . affralito da 
amare noie e da secreti dolori » lo vedrai fatto cadavere! —. In così breve 
intervallo a doppio spettacolo di dolore eravate serbato , o buon Vieusseux : 
la perdita d’ un caro amico , la perdita d’ un ottimo padre. E nel padre sor- 
tiste , pel corso d’ anni cinquanta , un amico : e nell’amico , pel corso di dieci 
brevi anni, un fratello. Chiusa appena una tomba in Santa Croce , un” altra 
vi fu forza aprirne in Livorno ; e di due funebri drappi tenere il lembo. Co- 
nobbi , or son tre mesi, conobbi anch’ io quel venerabile vecchio s che, nato 
in libera città, figlio d’ uomo già noto nella storia della repubblica ginevrina, 
visse in istraniera terra » esempio di virtù domestica » ahi troppo raro ; e della 
virtà e del senno ebbe premio da Dio le domestiche gioie , soavissima tra 
quante contentezze ha la terra. Più potrei dirne: ma la lode è cosa per lun. 
ghissimo abusare ormai tanto sospetta , che, laddove più meritata , quivi so- 
vente è da distribuire più parca , sì che agli estrani non sembri turbato con 
vani ornamenti quel ch’ ha di più rispettabile la dignità del dolore. 


ome: 
T. IX. Gennaio lo) 


58 


Discorrendo uno de’ volumi che gli dieder materia per quel 
fascio , ei s’ era già avvenuto in sei Documenti che gli parvero 
singolarissimi , alcune Istruzioni cioè d’Alessandro VI al suv 
Nunzio Giorgio Bazardo presso il Sultano Bajazet (nel 1494), e 
cinqu: Lettere di Bajazet ad Alessandro , che essendo , quali 
copiate e quali tradotte , come apparisce da alcuni ricordi loro 
apposti , in Firenze , ei non si curò allora di trascrivere ; pen- 
sande che qui pure dovrebbero trovarsi. Dubitando però in se- 
guito se il trovarle sarebbe agevole (e a me infatti ciò non è 
ancor riescito) stimò meglio il prenderle ove già gli si erano pre- 
sentate , e con esse cominciò il secondo suo fascio. 

Se non che e le Lettere e le Istruzioni già erano state pub- 
blicate dal Gordon nell’Appendice alla sua Vita d’Alessandro , 
di che ebbi indizio da una nota del Roscoe a quel passo della 
sua Vita di Leon X, ove parla della morte di Zizimo o Gem 
fratello di Bajazet. Anzi la quinta Lettera, che de’ sei. Docn- 
menti è il più singolare , per quel passo in ispecie : Bonum es- 
set quod dictum Gemmeum fratrem, qui subjectus est morti, et de- 
tentur in manibus vestrae magnitudinis , omnino mori faceretis , 
quod sibi vita esset , et potentiae vestrae utile , et quieti como- 
dissimum , mihique gratissimum ; et si in hoc magnitudo vestra 
contenta sit complacere nobis , prout in sua potentia confidimus 
facere velle, debeat pro meliori suae potentiae et pro majori no- 
stra satisfactione, quanto citius fieri poterit cum illo meliori 
modo quo placebit vestrae magnitudini, levare facere ex angu- 
stiis istius mundi et transferri ejus animam in alterum saeculum 
ubi meliorem habebit quietem, et si hoc adimplere faciet vestra 
potentia , et maundabit nobis corpus suum in qualemcumque lo- 
cum citra mare, promittimus nos Sultan Bajazet Chan supra- 
scriptus in quocumque loco placuerit vestrae magnitudini duca- 
torum 300 mil. ud emenda filiis suis aligua dominia ete. , tal 
Lettera , dico , era già stata data in italiano fiu dal secolo de- 
cimosesto nel primo volume delle Lettere de’ Principi, 

E dall’italiano, quasi un secolo innanzi , ne avea fatta in 
latino la traduzione , di cui vi ho recato un brano , Filippo de 
Patriarchi Forlivese , notajo pubblico ec., come dice ei medesi- 
mo in uno de’ ricordi poco sopra accennati. Il qual Patriarchi 
in altro ricordo dice pure che 1’ altre furon tradotte, lui pre- 
sente , da una lingua ch’ ei non nomina (ma che debb” esser la 
stessa da cui dicesi fatta una traduzione francese che si aggiunge 
nella raccolta Bethuuiana , cioè la turca) per cura del Lascaris 
coll’ ajuto d’Alcisio Ciprio Vescovo di Famagosta e Marcello Co- 


E 


99 
stantinopolitano Segretatio del Principe di Salerno. Però queste 
Lettere posson riguardarsi come più autentiche di quella, la quale 
anzi dal Roscoe (nella nota che già dissi) vien dichiarata sospet- 
ta. Non voglio peraltro tacervi come in una postilla manoscritta 
ad altro passo della sua Vita di Leone , in un esemplare della 
traduzion del Bossi ch’ è nel vostro Gabinetto, sembra indicarsi 
dal postillatore (un dotto settentrionale , credo ; stato a lungo in 
Oriente) essersi di tal Lettera veduto da lui l’ originale turco. 

La qual Lettera , senza bisogno d’altre corrispondenti d’Ales- 
sandro, è abbastanza motivata dalle Istruzioni , che il Patriar- 
chi in altro ricordo dice d’aver copiate dall’originale trasmesso- 
gli da Sinigallia, e che comincian così: Postquam hinc re- 
cesseris . directe et quanto citius poteris, ibis ad potentissimum 
Magnum Turcam Sultan Baujazet ubicumque fuerit, quem, post- 
quam debite salutaveris etc. , significabis sibi nomine nostro , 
qualiter rex Franciae properat cum maxima potentia terrestri et 
maritimaa , cum auxilio status Mediolanensium , Britonum , Bur- 
digalensium et Normandorum et cum aliis gentibus, huc Romam 
veniens eripere e manibus nostris Gem Sultan fratrem celsitu- 
dinis suae etc. etc. Nè Alessandro probabilmente, checchè ne 
pensi il Roscoe (nella nota già detta) trattò con Bajazet se non 
per mezzo d’istruzieni al Bazardo. E forse col tempo se ne sco- 
priranno altre che le allegate , e verrà a chiarirsi un punto an- 
cor molto dubbio di storia, se cioè la morte di Gem sia da ascri- 
versi ai veleni d’Alessandro , o alla poca eura di Carlo VII a 
cui alfine fu consegnato. I patti della consegna fra Alessandro 
e Carlo sono anch’ essi nell'Appendice che già vi dissi del Gor- 
don , il qual li trasse dal Diario del Burchardo. Nella raccolta 
Bethuniana (me ne avvisa con suo biglietto il nostro Biblioteca 
rio alfin reduce) non si trovano altri documenti relativi a Gem 
che i sei da lui trascritti e creduti inediti. 

Inedito probabilissimamente è un altro documento latino , as- 
sai più vecchio di que’sei (ana Lettera del Gonfaloniere e de’Prio- 
ri della Repubblica Fiorentina al Re Carlo VI di Francia nel 
1404) non trascritto dalla raccolta già detta, ma dagli Archivii 
del Regno , e collocato coi Capitoli della pace fra Alessandro VI 
e Carlo VIII, ed altri scritti men vecchi presi anch” essi da 
quegli Archivii, verso la fine del terzo fascio. Documento più 
guelfo, — più fatto per rendere evidente il principio animatore 
di questo fra gli altri stati d’Italia sulla fine del medio evo — non 
mi rammento d’ averlo ancor avuto fra mano. Spiacemi che, per 
la sua lunghezza, non possa qui esser traseritto che a brani, 


Go 

Est.... in hac orbis parte et untiquitus diu fuit detestabilis 
factio quae dicitur gebellina etc. Est et altera quam guelfam 
vocant etc. etc. Huic... hic devotissimus majestatis vestrae popu- 
lus se caput et pugilem semper gessit etc. Quae res causa fuit 
ut illius diabolicae factionis principes semper habuerit noster 
populus inimicos. Unde fuctum est quod in Tuscia jugiter con- 
tenderimus cum Pisanis, et infaustissimam progeniem Vicecomi- 
tum , posiquam turpi saevaque tyraunide Mediolanum patriani 
suam eremplo turpissimo subegerunt , ad nonaginta et amplius 
annos semper oppositam habueremus et infestam. Cum his anti- 
quis et uaturalibus, ut ita loquemur, hostibus infinita bella 
gessimus , et u quindecim annis citra, dum ligas et foedera rum- 
punt , paces violant, nostramque quaerunt opprimere libertatem, 
auctore detestabilis memoriae Comite Virtutum eodemque Medio- 
lani Duce, jam ter bello publico compulsi sumus in defensionem 
nostram arma movere. Nunc autem hoc ultimo bello, quod ejus 
haeredes contra nos infensis animis prosequebantur . per Dei 
gratiam abstulimus eis p'urima» civitates ete. etc. Accedunt feli- 
citati nostrae motus incredibiles Mediolani etc. Populus quidem 
ille, in tumultum multoties concitatus j magna gessit , plures 
tyranni officiales atque sutellites interfecit , stipendiarios et mer- 
cenariam manum urbe depulit etc. ete. Omnia post ruinam ince- 
piam titubant utque nutant , et denique summa tyrannide , hujus 
dies et irreparabile fatum venit impeiu tam praecipiti tamque 
proclivi , quod ni Deus deserat causum suam , mox nihil supe- 
rerit adjungendum (o ad vincendum). Huic tantae securita- 
ti et gloriae nostrae sola restat in Tuscia urbs Pisana , quam 
perfidus ille tyrannus de manu tyrannuncuti , quam ibidem fo- 
verat , tamquam justissimus esset dominus , praetio non modico 
fuit mercatus. Nec eam latebat tali venilitore se prorsus non 
posse dominum aliquod adipisci. Sed voluit , cum illa civitas por- 
tus noster sit , unde solet pene quidquid mercantiarum et rerum 
recipimus advehi , et alimentum nostro populo ministrari , sitque 
permixtis oppidis conjunetissima finibus nostris, nos tam op- 
portuna comoditate privare, et velut obsessos, in suam nos 
compellere voluntatem. Dicitur autem hanc urbem testamenio 
singulariter ; proh nefas! filio suo spurio reliquisse. Quae qui- 
dem abominatio tanta est , quantam vix possunt homines susti- 
nere etc. Cum hoc itaque . proh pudor! adultero filiv, matreque 
sua turpissimo ducis scorto, certi venenosam viperam Tuscia 
pellere , bellum continuum gerebamus etc. Inter haec... Joannis 
Bouciquaut regius cjvitatis Januae Gubernator ad nos suum de- 


Gi 
stinat oraiorem per quem aperte denuntiat se illum spurium ci- 
vitatis Pisanae iyrannum et adulteri tyranni filium in protectio- 
nem et clientelam cum omnibus quae possidet recepisse j monens 
quod ob reverentiam regiam a bello debeamus et offensionibus abs - 
tinere etc. Quid autem gravius in nos committi potuit etiam ab 
inimicis , etc. etc.? Parcat Deus hanc talem nostram injuriam 
Bouciquauto. Parcat siquidem sibi Deus. Sed non parcat illis qui 
cogitaverunt manu regia nos confundere, et hoc periculosum 
nostrae libertatis objectum , diabolicaeque factionis gebellinae 
foniem et fomitem conservare cogitaverunt etc. Certi sumus haec 
omnia , non solum praeter , sed contra vestrae serenitatis ve- 
strique gloriosi consilii  conscientiam processisse. Quis enim sa- 
nae mentis putare debet quod tanta majestas foedissimam tyran- 
nidem tyrannosque spurcissimos, quos persequi et extinguere de- 
beret , contra suvs devotissimos filivs protegat et defendut etc. etc.? 
Semper enim detestabilis Vicecomitumista progenies, cunctique quos 
habet Italia gebellini, tam Ecclesiae Romanae quam pugilum 
ejus, inclitae videlicet et christianissimae domus Franciae , 
fueruni etc. Quamobrem sublimitatis vestrae benignitati solitae- 
que clementiae supplicamus ut haec omnia, quae contra nos facta 
sunt, dignemini revocare etc. Gubernatorique vestro praecipere 
quod ab inceptis resiliat etc. etc. Caeterum dignetur vestra cle- 
mentia nobis per lutorem praesentium respondere } concedendo 
devotionis nostrae licentiam quod , citra vestrae majestatis indi- 
gnationem , incepta nostra viriliter prosequamur. 

Già vi sarete avveduto che de’ nuovi due fasci son poco 
inclinato a farvi quella specie d’inventario che vi feci del pri- 
mo. E a voi , credo , basterà di sapere ch’ essi pure compongonsi 
principalmente di documenti epistolari o quasi epistolari , deri- 
vati dagli autografi o da copie autentiche , e per lo più segnati 
co’ nomi de’ personaggi storici onde il son quelli di cui il primo 
è composto. Qualch' altra cosa, ch'io venga scegliendone , vi 
darà più piacere che l’ inventario più diligente. 

Fra i nomi di personaggi storici, che segnan più spesso i 
documenti di cui vi parlo, è quello di Galeazzo Visconti. Non 
d’ alcuno de’ Galeazzi potenti, ma d’ una specie di soldato di 
ventura , che le Biografie universali non degnan pur di men- 
zione, e che due o tre passi del Guicciardini non v’ invoglian 
punto di conoscere a fondo. Pure il soldato di ventura era un 
sinugolar uomo; e quanto egli scrive sia p. e. al Montmoreney 
di cui si chiama buon padre, sia a Francesco I di cui si chiama 
servitore e soggetto , ha un’ impronta per cui vi piace d’ averlo 


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62 


un po’ meglio conosciuto. Sire (così una volta da Lione), 
oggi per certo ho inteso come il Duca di Bari ha mandato Ca- 
millo Ghilino suo segretario a portare 15 m. duc. all’Imperatore 
sopra li 300 m., nè cessa di fare ogni possibile per ricuperare 
denari , acciò possa riavere in mano sua il castello di Milano, 
del che penso che s’ inganna pur assai, e maggiormente se Don 
Diego di Mendocia fa ciò che me ha ditto e promesso , cioè che 
vuole scrivere all’ Imperatore di buona sorte. Pregando sempre 


N. S. che doni a V. M. ec., il vostro très-humble et très-obéis-. 


sant ec. ;, — Sire (così un’ altra volta d’ Alessandria), del 
riporto del mio ritorno non scrivo niente, perchè Mons. di San- 
pol lo seriverà. Il qual hu trovato disperato per il mancamento 
de li denari, cosa però molto dangerosa. E doveria essere fatto 
una volta uno libro novo di pagare e poi non fallare alli tempi 
debiti, dacchè ne uscirà grosso danno se ’l1 non si fa, perchè 
noi se trovaremo uno giorno senza fanti, e per tale causa privati 
de’ nostri confederati. E per questa volta , vedendo io le cose in 
tale disperazione , agio ricordato a Mons. di Sanpol qualche espe- 
diente qual ve scriverà. Pregando Dio ec., vostro #rès-humble et 
très-obéissant ec. ,, — % Sire (così un’ altra volta da Mantova), 
io sono stato alla gloriosa Madonna di Loreto, ove non ho man- 
cato, tutto peccatore che sono , fare il debito mio per V. M.C., 
signori Figlinoli ec. Dapoi son venuto a Ravenna e dreto el 
mare per venire a Venezia, deliberato sapere tutte le intenzioni, 
e arrivato a Chioggia ho trovato il Duca di Milano già di duoi 
giorni arrivato lì, e il medemo giorno arrivoe Donno Antonio 
Charli vostro oratore che ha insospettito ognuno ec. In Venezia 
stetti solo dnoi giorni, avvendo avuto li ragionamenti me erano 
apparsi a proposito, e (son) venuto a Ferrara, ove ho trovato 
il Duca solito. Dapoi sono ginnto qua in Mantova, ove ho tro- 
vato il Marchese nuovo Duca in grossa mala contentezza del 
I’ Imperatore. La causa, Sire, è che ’l predetto ha mandato: a 
rifintar la moglie; dicendo che non la poteva avere tolta perchè 
quella di Monferrato morta era la sua vera sposa , e di essa porta 
il dnolo lui e tutta la corte, ed è verissimo che lo era. Lo Im- 
peratore lo ha assai pregato che la volesse, e lui ha risposto che 
non vuole donna che non faccia figlinoli, e che questa non è 
in termine de ne fare, ma che supplicava tenesse la mano, per- 
chè avesse questa seconda di Monferrato. Al che (1° Imperatore) 
ha risposto non poterlo fare, perchè ha promesso la fiola ed il 
stato al Palatino morendo il Marchese ec. Sire, tale risposta ha 
talmente disperato il predetto Marchese di Mantova, che ha 


65 


spacciato il Conte Niccola, ch’è il primo homo abbia , con espressa 
commissione all’ Imperatore di dirgli che lo supplica faccia per 
lui come di sopra; e, se non lo farà li dica che mai più lo ser- 
virà, vedendo non ha reconoscenza del passato contro a tante 
promesse fatte a lui de sua bocca propia, ec. E ha comandato 
al pred. Conte che non stia lì più di dieci giorni , forte delibe- 
rato buttarsi nelle braccia vostre in tutto, se l’ Imperatore 
li manca, come credo farà per conoscerlo homo duro. É acciò 
V. M. C. sappia tutto, il detto Imperatore ha mandato alla 
Marchesa di Monferrato pregarla per il Palatino furte forte, la 
quale li ha risposto apertamente che , ora che non ha che una 
fiola non la vuole mai maritare fuori d’Italia per molte ragioni ; 
eppur l’ Imperatore continua per il Palatino , che non saria già 
per vostro beneficio. Bene dico che la sopradetta Marchesa ia 
vorria dare al Duca di Milano più presto che ad altri, ed io 
credo che ’l detto Duca non se ne risolve, perchè il Papa li tene 
pure parola di darli la nipote ec. Sire quella ( forse ella) è sag- 
gia, ma pure io le dirò che deve discomiare ancora questa, il 
che penso sarà , vedendo il Duca d’Albania al cammino ove va. 
La prefata Marchesa, non volendo el Duca di Milano la sua, 
ha intenzione darla a Mantoa non ostante il passato. E pure io 
ricorderò fedelmente che V. M. deve per il manco fare tanto 
verso la detta Marchesa pur di casa sua, che non la-mariti se 
non per sue mani ec. Sire, io vado a Milano ad espedirme, per 
venirmene da V. M. de dritto per dirgli quello ho operato per lei, 
il che so le sarà gratissimo aldirlo ( udirlo ) da me. E 1’ assicuro 
che, se avessi il modo di spendere non saria mai partito. Tutta 
volta, poi averò parlato con lei, che è più che necessario, se ri- 
corderà (forse si ritroverà) buono rimedio el ritorno ec. ec. ,, — 
« Sire (così un'altra volta da Milano) io non scrivo delle ricorrenzie 
de qua a V. M. perchè so che per Mons. de Lautrec a sofficienzia 
ne deve essere avvisata, ec. ec. Sire , el privilegio, quale V. M, 
mi ha fatto fare sopra le imbotature, il Senato non mi la ha vo- 
luto interina:e nè lo interinerà senza la secouda jussione ed al- 
tre buone lettere de V. M. Però la supplico sì treshumblemente 
come fare lo posso de commettere al Signor Cancelliere gli faccia 
provvisione e gli piaccia tenire quello conto de la causa mia 
ch'io faccio de la sua, altramente sarò constretto retornarmene 
in Franza e rendergli el suo dono, el che molto me dispiace- 
ria , ec. ,, = Sire (così un’altra volta da Pontedecimo ), qua 
se ha per certo el Marchese de Salucie essere morto onde Dio 
abbia sua anima, Sire , ello aveva el governo de Ast: supplico 


64 

me lo doni, non per utilitate, ma uno principio de uno petit 
de onore: e, se sarà a utilitate de V. M. il mio essere in quella, 
lo judicherà per sua prudenzia ec. — Al Montmorency voi quindi 
v'imaginate com’ egli scrive. Scelgo alcuni brani d’una sna let- 
tera da Olevano alquanto posteriore , come s° intende da una 
poscritta , a quell’ultima di Pontedecimo , la quale, contro l’uso 
dello scrivente, ha la data dell’anno , ch'è il 1528 — « Signore 
Fiolo. Più presto voglio la morte che mancare al Re, cum il 
quale me voglio scaricare 1’ onore e conscienzia mia , suppli- 
cando che homo (non) veda questa lettera ; salvo il Re, Ma- 
dama, Mons. lo Amyrale e Voi... e sia brusata subito veduta: 
e se mai se ne saperà parola, mai più scriverò. Dico a V. $. per 
prima che io non voglio dire al Re che, venendo lo Imperatore, 
venghi lui... perchè se tratta de sua persona la quale pesa 
troppo: a lui sta la deliberazione. Dirò bene che li supplico cum 
le braccia in croce che, se ama se stesso, non venendo lui, 
mandi personaggio per lui, prudente ... solito a tali cose, ve- 
duto che quello (che c’ è ) gli è troppo homo da bene e senza 
vizio e pieno di bono volere; ma è allevato alli piaceri e com- 
pagno di tutti e malo spenditore perchè non la intende per lui 
proprio ; però non è obbedito: cosa mortale, ec. Li oratori tutti 
(0 forse sono) mal contenti: ma purio li sostengo in bona me- 
glio posso: e loro conoscono bene che malizia non ci è: ma non 
basta a così grossa macchina. Dirò bene che, non venendo l’Im- 
peratore , si satisfarà il meglio si potrà , e tanto più venendo il 
Duca de Artino como si disse: ma pregate Dio non me ammali 
nè mora. E perchè sappiate li particolari un poco , ec. ec. ;, La 
poscritta (chè il resto della lettera, sebben sia il meglio, essendo 
un po lungo ; mi convien saltarlo ) eccolo anch’ esso ad verbum. 
« To non intendo niente di bono per la cosa de Aste. Supplico 
almanco ne sappia il fine, perchè Mons. Io. Angelo che scrive 
V. S. averli ditto non si poter fare, che è però contra quello 
me disse il Re e lei e contra le promesse fatte alla terra de 
Aste. Alli boni sempre accasca così ,,. 

Altri nomi più illustri che quel di Galeazzo Visconti ricor- 
rono pur spesso a piè de’ documenti de’ nuovi fasci. Io non so 
dirvi se quello del Cardinal Triulzio , lo sia molto di più. Esso 
ricorre pur spesso a piè de’ documenti del primo fascio , ed an- 
che, se ben mi rammento, delle Lettere di Principi. Ma fra tanti 
documenti ec. seguati con tal nome, e forse più illustri del suo , 
nulla forse di più curioso d’una lettera , trasmessami: di Parigi 
lungo tempo innanzi i nuovi fasci ove la trovo, a cui fa riscou- 


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65 


tro un’altra ancor più curiosa di Gabriel Simeoni che già mi 
era annunziata. La lettera segnata col nome del Triulzio (Roma, 
ro Agosto 1534) è auch’essa a Francesco I. — “ Sire, alli giorni 
passati avvisai V. M. della grave e pericolosa infirmità nella 
quale si trovava N. S., che per judicio de’ medici, essendoli 
sopraggiunti molti accidenti cattivi, poco si sperava della vita 
sua. Ora S.S. ha preso meglioramento, e nondimanco , per tro- 
varsi forte debile ed estenuata, li medici non ardiscono promet- 
ter cosa certa della vita, ma solo buna speranza. Di quel che ac- 
cade di qua per servizio di V. M. ne ho ragionato con Mensi- 
gnor Macone ambasciatore di quella; quale di continuo è stato 
con me, e di tutto detto Monsignore darà avviso. Il presente 
corriere doveva partire quattro giorni fa, ma per aspettare la 
conjonetion della luna , nella quale si potesse dare qualche in- 
dizio certo di detta infirmità , si è fatto dimorare per non scri- 
ver cose ambisue. De le nove di qua de l'armata di Barbarossa, 
perchè detto Mons. Ambasciator ne scrive, non toccherò altra- 
mente, ma solo a quella umilmente sempre me raccomando, alla 
quale Dio conceda felice e longa vita ,,. — La lettera del Si- 
mevni (di Chiaramonte, ultimo Maggio 1561) è a Caterina de” 
Medici vedova d’ Enrico II, e madre come sapete di Carlo IX. 
— << Madama. Veuutomi desiderio (il quale sempre studierà nel 
farle servizio) di cognoscere qual giorno fosse migliore per la 
coronazione del Re, e per fortificare la radice della sua natività, 
trovo che nel 16 di Giugno non se ne potria trovare un più fe- 
licissimo per le ragioni che un perfetto astrologo cognoscerà nella 
presente .fizura (alla lettera va unito 1’ oroscopo ) che le mando 
insieme con l’ ora che sarà circa al mezzogiorno quando gli sarà 
posta la corona in capo. Inoltre, avendo date un’ occhiata alla 
rivoluzione di questo anno. trovo che la Luna venuta al luogo 
di Saturno , Saturno, occupando quello del Sole, di Giove e 
di Mercurio , Marte congiunto con la Luna e capo di Dragone, 
e Giove nell’aspetto quadrato della Luna, dinotano questo anno 
grandissimi fastidii per conto della religione, che diverranno tanto 
maggiori, quanto più Saturno diverrà da dì primo di Luglio pos- 
sessore del Cancro. E sebbene alcuni uomini terrestri si ridono 
delle cose del cielo , gli accidenti nondimeno apparecchiati chia- 
riranno fra oggi a due anni la loro discredenza. Madama , io 
prego Dio che presti felice e lunga vita a V. M. ed a tutti i 
suoi regii Figliuoli, e, mentre che ella può, di beneficare la 
bontà e virtù de’ suoi servitori, non nascendo ogni giorno, nè 


T. IX. Gennaio 9 
LI 


66 


durando sempre così fatte (qual ora ha la M. V.) helle occa- 
sioni ,3+ 

In questo genere però nulla di più curioso d’ un’altra let- 
tera (scritta nel 1530) a Francesco I, la qual trovasi anch’essa 
ne’ nuovi fasci e che farebbe anche più vero riscontro alla prima 
delle due ultime allegate, se lunga com'è potesse qui esser, tra- 
scritta. E facile peraltro congetturarne il tenore dalla nota appo- 
stavi nella raccolta Bethuniana: “ Frangois I, quoique restaurateur 
des lettres en France, fut , ainsi que Louise de Savoie sa mere, 
imbu des préjugés de son siecle. La piéce ci-contre est. une, 
preuve irrécusable. — C'est une réponse de l’astrologue Pisani de 
Naples aux questions de sa Majesté sur sa fortune à venir et 
sur celle des Puissances liées ou opposces à ses desseins. Ce n’est 
peut-étre qu’à ces frivolités (di questa osservazione io. non mi 
fo mallevadore più che delle osservazioni astrologiche) gu’est due 
le renaissance des lettres, et successivement le goùt des bonnes 
choses. C’est de ce fumier qu’est sorti le diamant. 

Pochi documenti de’ nuovi due Fasci oltrepassano il regno 
di Francesco I. E fra que’ pochi ne son varii di nostrali da cui 
forse potrei scegliere non poco: una Lettera di Cosimo I, al Duca 
di Savoja sul nuovo titolo ottenuto di Gravduca , colla risposta: 
il Protesto dell’imperator Massimiliano contro quel titolo e chi 
gliel diede: un Discorso del Cardinal Alessandrino per. provar 
che gli fu dato a buon dritto: un altro discorso non curioso, ma 
più importante del Marchese di Marignano sulle cose «ella guerra 
di Siena: alcune lettere intorno alle cose medesime fra lui e 
Piero Strozzi : altre ancor più importanti del fratello di questo 
il Prior di Capua intorno a’ proprii avvenimenti , ec. 

Fra i documenti che non oltrepassano il regno di Francesco 
ve ne son molti che riguardano la persona del re medesimo, e fra 
i molti qualcuno più notabile degli altri. Già sapete le stret- 
tezze de’ primi tempi almeno della prigionia di quel re, la ma- 
lattia che ne fu la conseguenza , la sollecitudine di sua sorella 
la Duchessa d’ Aleugon , la finta o piuttosto interessata umanità 
di Carlo Imperatore. Eccovene un testimonio contemporaneo nel 
primo paragrafo d’ una lunga lettera scritta di Alcalà nel set- 
tembre del 1525 dal Cardinal Salviati. a non so qual. altro o 
Cardinale o gran prelato di Roma. == “ Non essendo venuto il 
corriere che disse di spacciare lo Imbascîadore di Portugallo; nè 
avendo avuto altra comodità di spacciare questa lettera, 1’ ho 
tenuta insino a oggi, che siamo alli ar, in Alcalà, dove si è 
inteso che il Cristianissimo venerdì passato , che fu alli 15, ag- 


67 

gravò assai, e Junedì poi molto più , in modo che Madama di 
Lansò se ne è venuta volando e mi passò avanti a Ita, e, fa- 
cendo dieci o dodici leghe per dì, martedì arrivò a Madril dal 
Cristianissimo , e trovò che’l giorno davanti, sendo stato fatto 
intendere alla Cesarea Maestà, la quale era a caccia assai vicino 
a Toledo , che il Cristianissimo stava male, e che la infermità 
sua era causata da dispiacere che il Re aveva avuto, prima del- 
l’ essere stato ristretto alquanto; ed ancora che lo Imperadore 
era passato vicino a due leghe a Madril, s’ era partito parte in 
posta, parte con sua cavalli, ed era arrivato lunedì sera di notte 
e visitato il Cristianissimo, il quale sentendo la venuta di S. 
Ces. M. si rizzò in sul letto e li fece reverenzia. Lo Imperatore 
lo abbracciò molto amorevolmente , dipoi gli disse che non pen- 
sassi a cosa alcuna se non a guarire , e che stessi di buona vo- 
glia, perchè le cose si acconcerebbero fra I’ una e l’altra come 
S. M. volessi, e che aveva più caro la vita sua che’l stato. E'l 
Cristianissimo restò molto satisfatto e della visita e delle buone 
parole, e prese miglioramento non piccolo. E l’altro giorno la 
Ces. M. stette in Madril, e visitò la mattina e la sera di nuovo 
il Cristianissimo. Arrivando ancora la Madama di Lansò , e, di 
poi che fu scavalcata , andando per visitare lo Imperatore, S. M. 
le uscì incontro infino alle scale, le fece grandissima cera, e 
stettero insieme un pezzo. Di pui S. M. sendo vicino alla notte 
si partì, e se n’è andato verso Toleilo dove penso che arrivasse 
jeri. Il miglioramento del Cristianissimo non è di poi anugumen- 
tato, anzi è ito declivando , e pare che S. M. abbi la virtù forte 
debilitata. Sta notte passata ancora (non) è stata molto bene, in 
modo che la infirmità non è sanza gran periculo ; pure se mi- 
gliorassi questa notte e’ medici ci hanno buona speranza. A Dio 
piaccia porgerli la sua grazia, e liberar presto S. M., acciò si 
possa conchiudere questa santa e benedetta pace , ec. ec. ,, 

A questo paragrafo di lettera, il cui resto (e l’acclusa viemag- 
giormente) si riferisce più direttamente alla storia d'Italia, può 
unirsi una lettera di Clemente VII alla Regina Madre per conso- 
larla della prigionia di Francesco , tratta da una filza di Lettere 
Originali ch’è a Parigi nella Biblioteca del Re, d’ ond’è pur tratta 
un’altra lettera di Clemente dopo la propria liberazione a Fran- 
cesco medesimo. La prima, fatta scrivere dal Sadoleto, è in bel- 
lissimo latino; la seconda è in latino un po’ men bello, ma per 
le cose che contiene è troppo più notabile , e se non temessi di 
oltrepassare certi confini ve ne recherei volentieri qualche brano. 
Così farei d’ altre lettere non men notabili, d’ un agente di 


68 


Francesco appellato Joachim , del qual son pure lettere impor- 
tantissime nel primo fascio , del Sindaco e de’ Cittadini di To- 
rino al Re medesimo , di vari degli Estensi e de’ loro agenti iu 
Francia ec. Ma è pur forza ch'io mi affretti. 

Sulla fine della mia antecedente, se ben mi rammento, vi 
recai alcune lettere d’ Andrea Doria, del qual ne son pure al- 
cune ne’ nuovi Fasci. Quelle lettere eran come l'introduzione al 
più grande atto che di quel grand’uomo racconti la storia. Ma la 
famiglia di quel grand’uomo non volle esser complice del grande 
atto, e questa lettera che vi trascrivo per ultimo ne rimane sin- 
golar documento. A chi sia diretta non c’è bisogno di dirvelo. 
<< Sire. Mentre che el capitaneo M. Andrea Doria è stato al ser- 
vigio di V. Maestà, li avemo portato benevolenza e onore, ve- 
dendolo accepto servitore al nostro Re. Essendosi poi partito da 
V. Maestà , se ne siamo doluti quanto si può dolere, sentendo 
che a V. Maestà ne dispiace, e che, oltre l’offesa del nostro 
Signore, possa, essendo noi di una medesima casa, avere fatto 
sospetti appresso de V. Maestà, quello che la fedele nostra ser- 
vitù non merita , la quale da li nostri passati è stata observata 
a li predecessori de V. Maestà, e sarà da noi fedelissimamente 
in sin a la fine, come da ciò avemo longamente ragionato con 
Monsur il Marichal Trivulzi luogotenente di V. Maestà in que- 
sta città , e speriamo con le opere di far ogni dì più chiaro, 
in che adopereremo le facultà e le vite insieme , tutte le volte 
che bisognerà farlo in servicio de V. Maestà, la quale umil- 
mente supplichemo ad averci per raccomandati, e non permet- 
tere che li errori di uno possino nuocer a tutti noi e parenti e 
amici nostri. Sire, per non dar più tedio a V. Maestà faremo 
fine alla presente, pregando Iddio de bon core per la felice vita 
e glorioso stato di V. Maestà. Da Genova a «lì 18 Agosto del 1598. 
Di V. Cristianiss. Maestà fedeli sudditi e servitori la famiglia 
Doria ,,. 

Fra i Documenti aggiunti nei nuovi due Fasci trovansi 
(obliava di dirvelo) due lettere anch’esse molto importanti di 
Francesco Vettori al Machiavelli , tratte dalla raccolta del Salvi, 
che da Parigi è poi passata a Londra. Esse giungono opportune 
per far appendice alle tante di Corrispondenti del Machiavelli, 
che fino all’altr’ jeri, si può dire, per graziosa concessione del 
possessore , ebbi fra le mani, ed or sono nella Palatina , di cui 
non voglio chiamarle ultimo ornamento. Chè fra esse ne son ve- 
ramente di preziosissime, nè io, prendendo a farne uso per le 
cronologie dell’opera del Machiavelli, che ormai più non seguirò, 


69 
potei allegar che le meno preziose. E a lor si aggiunge pure qual- 
che cosa del Machiavelli medesimo, una legazion sconosciuta 
fra l’ altre, che ha fatto molto lieto il nostro Bibliotecario, e 
farà lieto il cav. Artaud, a cui il Bibliotecario ne ha tosto dato 
avviso. 

Chiudon la serie dei Documenti , onde compongonsi i nuovi 
Fasci, alcuni ricordi del Bibliotecario medesimo intorno ai tanti 
altri documenti relativi alla nostra storia che trovansi nella Bi- 
blioteca del Re, anche fuori della raccolta Bethuniana, negli 
Archivii del Regno, e nella Biblioteca dell'Arsenale , d’ond’egli 
trasse, in compagnia del dotto Orioli, una Cronaca Pisana del 
secolo XII.° la qual veggo cominciare all’anno 1004 e finire al 
1175, e potrebbe racchiudere sulle cose di Pisa notizie finor sco- 
nosciute. Resterebbero, dice il Bibliotecario in uno di que?’ ri- 
cordi , ad esaminarsi pure in Parigi la libreria del palazzo della 
Comunità, quella dell’ Istituto , quella di Santa Genoeffa, Ja 
Mazarina , indi le librerie d’ altre città , Lione segnatamente , 
Avignone, Aix ec. ec. , e certo chi ne mandasse almeno de?’ ri- 
cordi simili a questi del nostro Bibliotecario farebbe cosa assai 
utile. 

Sento con gran piacere che il Prof. Marsand sta per pub- 
blicare in Parigi il suo interessantissimo e sì vivamente deside- 
rato catalogo ragionato dei codici MSS. italiani esistenti in quella 
Biblioteca Reale. Nè dispero che 1’ Egregio Libri, non ostante le 
nuove sue cure accademiche e l’ insegnamento affidatogli , seguiti 
pur egli ciò che in Parigi stessa e prima in Carpentras avea impreso 
a fare. La loro opera diverrà più che mai importante, se qui 
finalmente si darà mano alla nuova Serie degli Scrittori delle 
Cose Italiche , di che abbiamo avuto pocanzi col nostro Bibliote- 
cario e col Marchese Gino Capponi nuovo e più che mai serio 
discorso. 


M. 


70 


Poserr Epistolue. Editas collegit et emendavit, plerasque ex 
codicibus manuscriptis eruit, ordine chronologico disposuit 
notisque illustravit, eques Truomas pe Toweruis. Volumen 
primum. Floreutiae Typis Marchini 1832 pag. 368 (1). 


Nelle lettere familiari di scrittore non oscuro e non frivolo, 
due studi sono da fare, importanti: lo studio dell’ uomo , e lo 
studio del tempo. E dell’ una e dell’ altra sorta d’ osservazioni , 
abondantissima s’ offre la copia nelle lettere di questo Poggio , 
singolare uomo vissuto in secolo singolare. E perchè nelle idee 
religiose si viene a conoscere più chiaramente il carattere così 
dell’uomo come del secolo, alcuni frammenti delle poggiane let- 
tere, da noi tradotti, diranno in quale stato si fosse la religione 
al suo tempo, come dal Poggio sentita , come da lui giudicata. 

« Che tu abbia contratta amicizia con un dotto uomo e 
dabbene, siccome dici, il Cardinal di Sant'Angelo, io n’ho pia- 
cer sommo. Se tale egli è qual tu scrivi, non solamente d°’ af- 
fezione egli è degno, ma d’ amore e d°’ ossequio, sì pes le virtù 
sue proprie, sì per la scarsezza ch’ è grande d’ uomini tali. Tu 
vedi già quant? e’ sieno 

Rari nel mondo al par di nero cigno; »= (Giovenale) 
vedi gli altri della medesima dignità , tranne pochi , con quale 
santità vivano, con che prulenza , con che onoratezza: di dot- 
trina non parlo: bandita, con ogni genere di virtù, I simulacri 
delle genti son tutti argento ed oro: dati al ventre ed al sonno, 
gonfi di boriosa superbia. I buoni precetti del vivere tramuta- 
rono in loquacità ostentatrice: e l’ amore che nè per religiosi 
costumi si meritano nè ner la santità della vita, vogliono ottenere 
a forza di terrore e di fasto. E se, come tu egregiamente scrivi, i 


(1) Il cav. Tonelli che, anni sono, tradusse, e con tanta dottrina illustrò 
ed arricchì d’ inediti monumenti la vita del Poggio , scritta dall’ inglese Se- 
pherd , ond’ ebbe a meritar dall’ autore non pure elogi ma ringraziamenti, e 
confessione modesta d’essere stato nelle note superato assai volte in abondanza 
ed esattezza e preziosità di notizie , il cav. Tonelli rese con quest’ altro suo 
non facile e non breve lavoro un servigio notabile a’ buoni studi. Le molte 
lettere del Poggio da lui primo ritrovate giacenti in varie biblioteche d’Euro- 
pa; e con intelligente pazienza corrette; e le già cognite, per sua cura sanate 
da gravi errori, e con acutissimo e dotto avvedimento disposte nell’ ordine lo- 
gico de’ tempi, offrono un’ assai profittevole e grata lettura. I dotti d’ Italia e 
d’ Europa certamente accoglieranno con riconoscenza questo primo volume ; e 
al valente editore daranno animo di pubblicare i due che rimangono. 


71 
detti e i fatti degli antichi a noi non importassero più che questi 
de’ viventi, la fede senza dubbio, per tali esempi, n° andrebbe 
perduta. Non conoscono che una cosa: il potere ; e cotesto per 
pascere il ventre e far preda: chè tutto a questo fine si reca. 
Per l’ Evangelo militan pochi; i più per l’ozio e per la ricchez- 
za (2)... Mentr’io n’ andavo fuggendo la peste, vidi la chiesa 
Sarisberiense, e cercai de’ libri, de’ quali mi scrivesti già tante 
volte. Non era alcuno che dicesse d’ averli veduti. Uomini dati 
al ventre e a lussuria possiamo trovare assai; amatori delle let- 
tere pochi: e questi barbari , e piuttosto eruditi a questioncelle 
e a sofismi, che a vera dottrina (3). 

Quanto al vescovo bolognese (4), uomo che virtuosissimo re- 
puto, non so dirti s’ io n’ abbia piacere o dispiacere: mi duole 
de'suoi rammarichi, sebbene io so di certo non essere a lui punto 
amaro lo star senza di cosa che mai non desiderò: perocchè co- 
loro che vogliono , come dice Agostino, soprastare, e non pre- 
starsi al bene altrui, costor non meritano di vescovi il nome (5). 

Ma se guardiam poi come questo censore severo considerasse 
egli, e trattasse gli ecclesiastici beuefizi, vedremo quanto più 
facile sia scagliare accuse e rimproveri, dell’ evitarli. 

“ Questo mio siguore finalmente mi diede qualcosa: partorì il 
monte, e nacque un sorcio che mi mangia gli orecchi. Mi diede 
un benefiziuccio piccolo, con peso grande: una cura. che frutta 
cenventi fiorini: e che sia cura, non piacemi.. Poichè , siccome 
Gregorio attesta in non so quale Omelia , dura cosa è , chi non 
sa tenere a freno la vita propria , farsi giudice della altrui. Però 
tra non molto porrò giù quest’abito che troppo mi grava. Molte 
volte ti scrissi mia unica mira essere , col lavoro d’ alquanti anni, 
procurarmi un riposo nel resto della vita (6)... 

“ Scrissi che questo signor mio m’aveva dato una curetta 
della quale io non facevo gran conto, per non voler reggere al 
peso del. sacerdozio. L’altr’jeri e’ me ne conferì altra di qua- 
ranta lire nette; e lasciata la prima, pigliai questa. Se il 
benefizio non fosse con cura, non chiederei altro; ma il peso della 
cura mi è grave troppo. Credo che potrò , in cambio di questa, 


(2) L. I ep. VI. 

(3) Ep. X. 

(4) Niccolò Albergati. 
(5) Ep. VII. 

(6) Ep. XVII. 


72 
trovare un benefizio libero e senza cura , di lire venti: se que- 
sto mi riesce , n° ho assai, e più non desidero (7). 

E dalle recate parole acquistano singolar luce quest’ altre: 
<< Una cosa io vo’ che tu sappia : questi satrapi nostri esser vasi 
d’iugratitudine : vizio comune a quanti possono più di quel che 
convenga (8) ,,. 

Più giusto e più sincero, abbraccia il Poggio e se stesso e 
tutta la corte del tempo suo, in questa sentenza: © tu sai gli 
usi nostri: di tutto trascuranti , fuori che in fatto d’ ambizione 
e di cupidigia (9) ,;- 

Abbiam veduto per quali fini aspirasse ad un benefizio. il 
filologo fiorentino. Assicurarsi uno stato era l’ambizione sua: 
non però degnava comprare la libertà col nome di vile; nè smo- 
dati erano i suoi desiderii : 

Il signor mio (10) quasi sempre è in viaggio ; errante al 
par d’uno scita : io qui me ne vivo in quiete, sepolto ne? libri. 
Mi si provvede al vitto e al vestito: basta. Con tutti i suoi 
tesori, può egli un re appropriarsi di più? (11) ,»- 

Io te conosco lontano dal vizio dell’adulare , morbo che suol 
esser proficuo a chi abita le case de’grandi (12). T’esorto a lasciare 
questa maniera di scrivere, che, chi l’usa, può aver taccia d’ a- 
dulatore, e chi la soffre e compiacesene, d'impudente. Sempre scrivi 
quel che tu senti ; nè l’ affetto ti spinga più là che non richiede 
la verità, nè badare a quel che tu potresti e sapresti dir bene, 
ma a quello che l’ argomento dimanda. Che se prendi taluno a 
lodare per esercizio d’ ingegno, scegli tale che le tue, vere lodi 
paiano e non vituperii. (13). — Qual cosa più turpe, qual più 
d’ uomo libero indegna , che parlare ciò che la coscienza non 
detta? (14) ,.. 

“ Vorrei potere anch’ io viaggiare con voi: e d’assai buon 
grado lo farei, ora che di mala voglia me ne sto in corte. Ma 
sai la strettezza dell’aver mio... Andar sempre a caccia di nuova 


(7) Ep. XVIII. — E nella XXI « Questo benefizio, io l’ho per malefizio ,;. 

(3) L. III ep. XXXI. 

(9) Ep. XXXIX. — Importanti notizie alla storia religiosa contengono le 
lettere II del libro I, la XII del secondo; la III, la VII, la XXIII del quarto. 

(:0) Enrico di Beaufort , vescovo di Vinchester. 

(11) Lib. I ep. VI. 

(12) Ep. VII. 

(13) L. IMI ep. II. 

(14) L. INI ep. XXIII. 


75 

sussistenza , egli è facile a dirsi, alla prova difficilissimo : e 
qual mai cosa, non dico più dura, ma più misera, che sempre 
ricominciare la vita? (15). — A nessuno più dispiace questa vita 
che a me. Già da due anni me ne sare’ ito: ma fuggire di fatica 
in travaglio, non so se era cosa da farsi: e istituire un genere 
nuovo di vita, non sarebbe leggerezza soltanto, ma stoltezza vera. 
Gravissimo partito è, quando si ha)a deliberare della intera vita 
che resta: e chi s'inganna (come spesso segue), non lascia senza 
vergogna l’ incominciato cammino. Cantela vuolsi a mutare: e 
perseverar nella via non ben presa, è d’altra parte pazzia. Que- 
sti dne diversi e contrarii pensieri mi tennero tanto sospeso e per- 
plesso che, posto tra speranza e timore, arrenai come in ista- 
gno , non sapendo conoscere la vera via (16)... Non so quel 
che far potrei fuor di corte , altro che o fare scuola a’fanciulli, 
o servire a qualche padrone, o piuttosto tiranno. E l° uno e 
l’altro partito, se prenderlo dovessi, parrebbemi miserissimo. Per- 
chè se misera è ogni servitù, più di tutte è, come sai, dover ser- 
vire al capriccio d’ uomo non buono (17) »- 

“ Questo primieramente io vo’che tu pensi: la libertà, ed il ri- 
poso delle lettere, a me più caro essere di tutte le cose che i molti 
stimano grandissimamente e desiderano. E se vedrò di poterla con- 
seguire, non solo fra’sarmati, ma me n’andrò fra gli sciti (18). Se 
uttengo fiorini ottanta per anno , non cerco più, e porrò fine ai de- 
siderii di ricchezze di dignità per attendere agli studii delle lettere, 
come sempre desiderai. Questo, secondo che spesso io ti scrissi, fu 
sempre l’animo mio; e però qui ne venni (19) per procacciarmi 
quel tanto da viver libero negli studii (20)... Ciò che il Cardinale 
pisano scrive del segretariato, piacemi per l’onore: quell’ uffizio 
del resto è non principio di libertà, ma officina di servitù. In- 
tendi bene : io non cerco libertà che sia sgombra d’ ogni 
cura e molestia, ma quella dove a pochi almeno i’ sia soggetto, 
quella che Tullio definisce: poter vivere a voglia propria. La 
prima è stato più santo: ma lo Spirito, dove vuol egli , spira. 
In quella vive Ambrogio nostro (21), ch’io giudico felicissimo: 


(15) L.I ep. X. 
((6) Ep. XI. 
(17) Ep. XII. 
(18) Ep. XVIII. 
(19) A Londra, 
(20) Ep. XX. 
(21) Traversari. 


TT. IX. Gennaio 10 


74 
egli reputa sterco ogni cosa, per lucrare Gesù Cristo : ma noi 
che tante forze d’ animo non abbiamo, a questa mediocrità de- 
sideriamo attenerci dove e seguir Dio possiamo, e non affatto vi- 
vere servi del mondo (22).== Molti volevano persuadermi che dopo 
la morte del nostro Bartolomeo (23) , volessi sottentrare al peso 
delle molte cose che egli sosteneva, insinuarmi nell’intimità del 
Pontefice, e intraprendere affari anche spontaneo. Ma io sono 
alienissimo da tale consiglio; nè di più mettermi innanzi ho 
volontà, ma di ritirarmi. Che non sarebbe principio di quiete 
codesto, ma di fatica immensa; sarebbe, in vece della libertà ch'io 
desidero , sottostare a gravissima servitù. Dunque ascenda chi 
vuole : io dello stato e delle cose mie sto contento : nè più de- 
sidero, ma solo poter di quel ch? ho godere a mio senno. Veggo 
morire anco quelli che tengono la somma delle cose : 
. + . non forza d’ auro 
Trasse la febbre al corpicciuolo infermo. — (Orazio) 

Il tuo Poggio di poco è contento , e nel fatto il vedrai. M° ap- 
plico alcune ore alle lettere, disimpacciato dalla cura delle cose 
pubbliche, la quale io lascio a maggiori di me. Vivo in libertà 
quanto posso; e ciò mi fa lieto: d’ ambizione non patisco, non 
di cupidigia d’accumulare: se mi si dà, ricevo con grato animo; 
se no, non ne piglio pena : e già fino ad oggi nulla mi mancò 
ad onorato e decente vivere. Nessuno di me più ricco, se in 
tali sentimenti persevero. Ma basti di me, queste son cose da 
provare a fatti, non a parole (24) ;;- 

«“ T’affermo e confermo le cose che non ha molto ti scrissi, ch'io 
vo” non ispandere le vele nell’alto, ma sì raccoglierle: è mar grande 
e procelloso cotesto, al quale chi s’affida , danno non solo del corpo, 
ma e dell’anima gli sovrasta. Io vo’ cansarlo, e ritrarmi nel porto, 
quanto potrò; dove se non quiete (chè in questo pellegrinaggio 
quiete intera non è), avrò almanco men fiera tempesta. Quante 
fatiche finora sostenni, non altro frutto mi portarono che il vitto 
e il vestito: questo solo ne trassi, da potere dir mio ; il resto 
n’ andò tutto in altri. Quale mattezza , per cose che con poco 
acquistar si possono, sostenere grandissime fatiche, e di continovo 
crucciare la vita? Poggio tuo penserà a’ fatti suoi : parli altri a 
sno senno ; io maggior forza d’ animo credo sprezzare che non 
appetire questi beni che gli altri con tanta ansia cercano. Costoro 


(22) Ep. XXII. 
(23) Di Monte Pulciano. 
(24) L. III ep. XXIX. 


75 
la morte rapisce più presto che non coloro che badano a sè. 
Non entrerò dunque successore all’ altrui uffizio, ma al mio. 
Non posso dire che non entrerò in fatiche maggiori, ma non 
ne andrò in cerca: soffrirò il peso se imposto; ma com’uomo re- 
stio (25) ,,. 

Or fa maraviglia a pensare che quest’ uomo di voglie sì 
moderate e sì parche , scrivesse diec’ anni innanzi : Sento che 
il Guarino menò moglie una bella giovanetta, e con buona dote, 
quod est omnium primum (26) ,,. == To cerco ogni via da tro- 
vare come partir di qui a spese altrui, e spero che troverò (27) ,,. 

Confessa e condanna la sua biasimevole cupidigia egli 
stesso, scrivendo da Londra. “Non credere che io qui mi 
trovi meglio che in patria: ma, tu lo sai, più a lungo che 
non bisognasse io spiago innanzi questo masso di Sisifo , 
mirando alla quiete futura: e pur mi sembra ridicolo spera- 
re in questa vita un po’ di quiete dove nulla è stabile, ma di 
continui movimenti agitato. E spessissimo io rido di me che cer- 
co quiete là d’onde molti sapienti , trovandovi inquietudine 
sommamente molesta , con somma cura fuggirono. Più libera via 
sarebbe lasciare tutte queste cose che sono del mondo , le vane 
cure e molestie e pensieri del secolo, e rifugiarsi nel porto di 
povertà, cioè di libertà , e vera quiete e salute. Ma questo è do- 
no di pochi; di soli coloro che il Padre attrae a se, come dice 
la Verità. Io tengo dietro alla comune opinione : che , siccume 
gli uomini dicono avere amici molti, e pochissimi sono e furono 
i veri ; io così quieta vita chiamo quella che meno abbia di mo- 
lestie. Questa, corrotto dal vizio de’ tempi, o dall’ età traviato , 
io desiderai lungamente, e cercai per cammino non so se retto. 
Perchè, siccome altra volta ti scrissi; non ignoro quanto sia grave 
il peso del sacerdozio, e quali cure, chi ha punto di coscienza, 
posino sul cuore a coloro che vivono di benefizio. I premi non si 
debbono se non a chi fatica; e, dice l’Apostolo, chi non lavo- 
ra, non mangi. Ma queste son cose a dirsi più facili che a far- 
si; e, volgarmente dicono ; meglio cadere nelle mani di Dio, che 
dell’uomo. Io tuttavia, se l’affare, cioè la promessa di Pietro, 
avesse effetto , lascerei ’1 sacerdozio, a che mio malgrado m’ap- 
piglio : non ch'io punto dispregi la religione, ma perchè non 


(25) Ep. XL. == Leggasi a questo proposito intera la lettera XVI del libro 
terzo. 

(26) L. I Ep. XI. 

(27) Ep. XII. 


75 
ispero essere tale, quale, secondo la regola, esser dovrei (28) ,» 

Più timido e men generoso che in altre lettere , si mostra 
il Poggio nella seguente : « Bisogna esser pronti anche al cenno 
de’grandi, per non offendere i loro scrupoli, poichè son più di- 
spusti a sdegnarsi , che a rimettere un fallo. In ogni cosa i prin- 
cipii son ardui e difficili: e quel che a’ vecchi in carica è grato 
a farsi, e bell'e lesto, e leggieri, a me costa e pena e tempo e 
molestia. i 

+... Ma tutto vince 

Pertinace fatica . .. == (Virgilio) 
Tento inzieme offrir cosa di me degna, e insinuarmi nella gra- 
zia del principe, e lo veggo cortese assai verso me. Gli af- 
fari pochissimi: ma pensieri molti mi occupano, d’ ogni cosa ti- 
mido e trepidante ... (29) »» 

« Credimi, tu non se ’l solo: tutti abbiamo le nostre: e 
tutta quanta la vita è penosa : e le pene ivi principalmente son 
grandi, dove meno si crede. Se non che la colpa sta tutta in noi: 
le cerchiamo , e le frughiamo ne’ lor nascondigli: e solo chi 
vuole, n° è oppresso. Fo ragione degli altri da me: se contento 
fossi del convenevole, vivrei più libero e più retto e senza tra- 
vagli; ora sudo, volgendo al superfluo i miei pensieri, e guar- 
dando ad un tempo , che forse non mi sarà dato. Come seguì 
di mio fratello: io pensavo dargli moglie , e somministrare 
tutto il necessario a mantenere famiglia; e altre cose inti- 
nite fantastiravo. Iddio ce lo tolse, e interruppe tutti i pensieri 
miei: sia benedetto ne’secoli. Egli conosce perfettamente quello 
ch’è 71 bene nostro : e ciò mi consola. Mi accora tuttavia la 
solitudine dell’ orba madre ;, che cadente dagli anni, e malatic- 
cia, si consumerà nel dolore. Altra amarezza : i’ avevo ordinata 
la casa mia ospizio agli amici, e molti mi rendevano grazie del- 
accoglienza : ora giacerà deserta la casa, e squallida e muta. 
Sia lode a Dio! — Credimi: l’essere rimasto così solo mi conturba, 
e forse mi costringerà a mutar modo di vita (30). ,, 

De’ nuovi agi concessigli dalla sorte, servivasi dunque il 
valent’ uomo, ad onorare gli amici; e al suo Niccolò Niccoli 
scriveva : “..... Se io gli amici e gli ospiti miei invito a mensa, 
non me ne devi riprendere : egli è uso antico e comune: nè, 
che fosse ascritto a vizio, io intesi nè ;lessi. Se forse la spesa 


(28) Ep. XXII. 
(29) L. II ep. V. 
(30) Ep. XVII. 


Cad 
ti dispiace e 1’ apparato, non volere dalla parsimonia tua misu- 
rare l’ altrui orrevolezza. Sii pure contento d’ nna libbruccia di 
castratello ; ricevi gli amici tuoi così gretto come ti piace : serba 
il tuo danaro per pagare l’ imposte, e sudaci sopra per non te 
ne saper distrigare: io vo’finirli come a me piace (31). ,, 

In altra precedente, quand’egli era un po’meno agiato, de- 
scrive la vita sua in Rieti, così: “ Venuto a Rieti, presi a pi- 
gione una casetta, sul fiume non piccolo che scorre lungo 
la città. La mattina vo in chiesa a pregare : poi, nel tornare a 
casa , passo di piazza , guardando e comprando quel che mi va, 
specialmente poponi: la cui cognizione lo Zuccaro stimava dif- 
ficile , e diceva però che giova comprarli da se. Nè tanto mi fa 
l’ esempio dello Zuccaro, quanto 1’ autorità d’ Orazio, egregio 
poeta , il quale, descrivendo la vita sua in Roma, città popo- 
losa ed insigne , dice ch’era solito passare di piazza , e doman- 
dare, quanto l’ erba, quanto il farro: molto più io, uomiciat- 
tolo appetto a lui, non temo rimprovero, se in città quasi 
campagna, compero quel che mi fa di bisogno. Tornato a casa, 
leggo o scrivo sedendo nel viale accanto al fiume, al mormorare 
delle acque: poi do al corpo il bisognevole del nutrimento : il 
più del tempo spendo in passeggiare; chè l’aria è qui fre- 
schetta , e i luoghi ameni molto , e da passeggio. Qui poi, cosa 
per me preziosa, non sento novità; non di guerre, non di tu- 
multi (3a). Non sento lamenti degli apparati del re d’ Aragona, 
di quel di Francia ; non so che macchini il Daca di Milano , e 
che i fiorentini ,,. 

Il Poggio qui pare uno di que’ tanti letterati a’ quali ser- 
vire per proprio vantaggio , è religione , ma poi curarsi delle 
sventure de’ popoli, è delitto o stoltezza. “ Non è da me il 
giudicare di sì grandi cose: ciò solo desidererei, che sapessi- 
mo e volessimo tollerare la pace. Or non faremo che  gittare 
danaro. 

Trema tutta in terribile tumulto 

L'Africa terra... = (Ennio) 
Ma di ciò basti. Andranno le cose secondo la volontà di Dio. 
E mi premerebbe che il peso delle prestanze non mi rovi- 
nasse (33). ,, 


(31) L. III ep. I. 
(32) Ep. XIV L. II. Dello Zuccaro V. la nota del cav. Tonelli alla p. 101, 


È tanto più pregevoli quanto più parche son tutte le note dell’egregio ed. 
(33) Ep. III. 


78 

Non però sempre e’si pasce di così vili pensieri : ‘ Nè delle 
cose private nè delle pubbliche resta a parlare: le nne in 
tale stato , che se scemano ancora un poco , sono a nulla; 
dell’altre il meglio è tacere, se non vuoi aver nome , o d’adu- 
latore , nome indegnissimo d’ uomo dabbene , o di loquace e di 
petulante (34). — L’alleanza stretta fra i nostri e i veneti, ap- 
provo e lodo: molti però dicono, che poco vi s’ ebbe riguardo 
al decoro nostro, massimamente che l’arbitrio della pace da loro 
dipende. Se questo è, vorrei piuttosto onoratamente cadere, che 
reggermi con vergogna (35). — Nol vogliono, quelli che potreb- 
hero non volere , e volere dovrebbero (36). ,» 

E per intendere le innumerabili e strane contraddizioni di 
quest’ uomo, e dell’uomo letterato , e dell’ umana natura, vi 
prego di leggere le parole segnenti : “ La guerra di Lucca stol- 
tamente incominciata, non so qual fine s’avrà: mai non mi 
piacque : e, non rammarginate ancora le prime cicatrici, non era 
tempo d’esporsi a pericolose ferite. Scrive Cicerone che il partito 
del giusto, anche vinto, non è da vituperare: io dico, che il par- 
tito iniquo, anco vincitore, non è da lodare: chè le imprese non 
vanno giudicate dall’esito. Per dire in poco, cosa che sarebbe 
materia di molte parole, io non vidi mai nè lessi repubblica più 
stolta, dove men valore avessero i sani consigli. Rettamente Ari- 
stotele definì lo stato democratico il peggiore di tutti, dove non 
può virtù nessuna allignare. Ma veggano di ciò coloro che ne 
tengono il freno. Vorrei però che la temerità de’pochi non fosse 
dannosa ai molti. Quel tiranno di Lucca (37) che tanto la op- 
presse e tanto danaro aceumulò , deposto di grado e cattivo, è 
pur messo a tortura, per quel ch’io sento, acciocchè manifesti 
il tesoro. Il Signore delle vendette fe’ libera mostra di se: a cia- 
scheduno vien la sua ora ; hanno pur le città lor destino. At- 
tendiamo noi a’ libri nostri, che ci divertono da siffatte mo- 
lestie ,,. 

O consideriamo nel Poggio i principii morali, o i civili, o 
i politici, oi letterarii, troveremo il bene confuso al male in modo 
tanto singolare e bizzarro da renderci di doppio ammaestramento 
feconda la lettura di questi suoi scritti familiari: dove lo stile 


(34) Ep. VIII. 
(35) Ep. XXXVI. 


(36) Ep. XIII 1. III. Si veggano, per giudizi delle cose politiche del suo tem-| 


po la lett. XXIV del L. II, la XVI del IV, e la XX, e la XXII, e la XXIV. 
(37) Paolo Guinigi, 


79 


istesso ora si abbandona alle licenze di una dimessa e quasi 
italiana latinità , ora si abbellisce di franca facondia e di non 
volgare eleganza (38). 

E della pura eleganza bene aveva nell’ anima il sentimento 
questo ingegno vivace, e fiorentino veramente sì d’ acume e sì 
d’ acrimonia; educato nello studio de’ libri e nello studio degli 
uomini; vago di codici antichi e di costumi novelli; dalla for- 
tuna e dalla voglia irrequieta portato in Roma, in Alemagna, 
in Inghilterra; servitore di vescovi e di papi, segretario della 
più illustre fra le moderne repubbliche; spettatore di scismi , 
di supplizi, di rivoluzioni, di guerre ; condotto dalla necessità 
a mendicare un compagno di viaggio, poi mediatore di pontefici, 
e onorato da principi e da re italiani e stranieri; ora studioso 
dell’ ebraico, ora innamorato della eloquenza de’ Padri, ora dei 
monumenti dell’arte pagana; traduttore e storico ; celiatore osceno 
e sentenziatore severo; nemico terribile e avversario gentile ; 
battagliatore irreconciliabile, e riconciliatore d’amici; accusatore 
mordace de’ vivi, e de’ morti lodatore facondo : facile ad impu- 
tare e ad essere imputato d’ ereticali sentenze ; ora superbo, or 
modesto; or affettuoso, ora torvo agli amici stessi più cari; uo- 
mo e ne’ pregi e ne’ difetti più moderno che antico; simbolo 
de’ tanti contrasti che rendevano sì svariato e sì strano l’aspetto 
di quella misera età , di questa inesplicabile Italia. 


, 99? agg de 


(38) De’ suoi principii morali si vegga nelle pag. 35, 36, 37, 41 ; 44; So, 
62, 63, 121, 147,178, 181, 209, 320; e nelle lettere del L. primo XIII e 


© XVI, e XVIII del secondo, e V e X del quarto. == Del suo cuore; p. 92; 99; 


107, 109, 139; 160, 169, 172, 179, 180, 186, 187, 191, 196, 201, 202, 24I, 
283, 302, 327. Di più la lett. V, la VII, la X del libro terzo, e la XXIII. 
De’ suoi studi finalmente si vegga le pag. 1, 2, 20, 27, 30, 39, 80, 104, 162, 
190, 202, 219, 273, 275, 276, 277; 278, 281, 309, 310, 322, 323, 331; 
349 ; e la lett. XXI del libro terzo. 


80 


Varietà Straniere 


g% ) Le ; 
crentifec e @ Letterario. 


NortES STATISTIQUES SUR LE LITTORAL DE LA MER-NOIRE , rélatives à la 
géographie , à la population, à la navigation et au commerce. Par 
le Comte L...S.... Colonel d’État major en retraite. Vienna 2 
dalla stamperia della Congregazione Mechitarista,"1831 in 8.° 


Testa polzaaza grave delle coste del Ponto Eusino per rispetto tanto 
al commercio quanto alla navigazione , è da più secoli riconosciuta , 
e va presentemente ogni dì crescendo. Ma quantunque molti scrittori 
siansi occupati a darci di quelle spiaggie descrizioni più o meno esatte, 
manchiamo tuttavia, spezialmente in lingua italiana, d’ un libro che 
ce le faccia pienamente conoscere. Ove però si parli delle coste ma- 
rittime del così detto Mar-nero, e di quello di Azof, fu nell’ anno 
1830 pubblicato in Odessa, nella stamperia della città , un assai buono 
Portolano, disteso , e pubblicato dal signor E. Taitbout de Marigny , 
Console di S. M. il Re dei Paesi Bassi, del quale già l’Antologia fece 
onorevole menzione (1). E se delle antiche comunicazioni fra quei 
mari, e la nostra Italia vogliasi discorrere , non possiamo non ricor- 
dare qui con meritata laude una molto erudita memoria sulle colonie 
del Mar-nero nei secoli di mezzo , accompagnata con carte geografiche, 
dall’ autore medesimo delle Annotazioni statistiche ora in subbietto , 
inserita pochi mesi sono, in due fascicoli del Nuovo Giornale dei Let- 
terati di Pisa (2). Il quale autore, nostro dottissimo concittadino , e 
coaccademico georgofilo, ha, durante un soggiorno di più anni in 
quelle parti, con indefessa fatica, e retta coscienza, raccolto i, dati 
numerici in queste Annotazioni contenuti, coll’intento che servissero 
ad illustrare una carta nautica di quei due mari; e nella persuasio- 
ne intima, che i resultamenti nelle indagini statistiche dei numeri 
effettivi, ed accurati, offrono vantaggi maggiori di molti diffusi ragio- 
namenti, si è ora determinato di rendere di pubblica ragione cotesto 
suo interessante lavoro. 


(1) V. N.° 138 Giugno 1832 podb. 
(3) V. N. 62 e 63 nei mesi da Marzo a Giugno 1832. 


81 


Noi non lo seguiremo qui nelle particolarità dei cinque articoli , 
che formano il suo opuscolo, dipoichè converrebbe in cosiffatto caso 
trascriverli quasi per intero, ogni verso, e pressochè ogni membro di 
periodo essendovi di grave rimarco. Ci contenteremo però di levarne 
alcune poche notizie, che crediamo possano più essere ai nostri leg- 
gitori gradite , sia per la novità dei fatti esposti, o sia pell’importanza 
che hanno nel progresso della geografia, e della statistica. 

Nel primo articolo Geografia troviamo registrati cinquantasei loca» 
lità di quel littorale , cominciando da Odessa , qual centro capitale del 
commercio di quei mari, e seguitando, per ordine di periplo, infino a 
Nicolajeff, sul Bug, residenza dell’Ammiragliato russo del Mar-nero. 
Odessa, dai turchi detta Hadgi Bei (3), dal nome di un forte preso 
nell’ anno 1794 dai Russi comandati dall’italiano contr’ammiraglio Ri- 
bas, è città edificata dall’ Imperatore Alessandro, in latitudine 46° 39° 
e longitudine 48° 18’ (4), ed ha in oggi 39.400 anime di popolazione. 
Ovidiopol, anticamente Niconia ne ha 1700. Akkerman, dagli antichi 
detta Alba Julia, e Castrum album (5), e nel medio evo Moncastro , 
Mavocastro , e Bialogorod , ha 3500 abitanti. /zmaì/, 4ooo. Galacz sul 
Danubio, sopra il confluente del Prut , 6500. Varna, secondo l’autore 
1’ antica Odhissos, ar,ooo. Sizeboli, 1’ antica Apollonia, 4000. Costan- 
tinopoli, dai turchi detta Stambul, 600,000. Penderaklia , ovvero Ere- 
gli, anticamente Heraclea di Ponto , 5900. Kidro (6), 3000. Ineboli , 
anticamente Avonothikos , 2500. Simope (7), 4200. Gherzé (8), 3300. 
Samsun , }’ antica Amissos, 7100. Ourieh , Oenos, 3000. Keresun, Ce- 
rasus, Pharnacia, 4500. Zefferet (9), Zephirium, 2100. Tredezonda (10), 


(3) Noi crediamo, che questo nome debba scriversi Khodgia-bei. Il porto, 
1° antico Istricorum portus , siede secondo il sig. Taitbout-de-Marigny s in lat. 
46° 23° 54” ed in long. 28° 23° 7°” all’oriente del meridiano di Parigi. 

(4) S' intende all’ oriente dell’ Isola di Ferro. 

(5) Più anticamente ancora Tyra, od Ofiussa , ed ancora in oggi Getati- 
Alba dai proprii abitanti. Il nome di Akkerman ‘è tataro, e significa Castello 
bianco. 

(6) Secondo il sig. Taitbount , Kitros, ed anticamente Kytoros ; presso al 
Capo Kerempé , ch’ è l’ antico promontorio di Karambis. 

(7) Dai turchi denominata Sinap, Lat. 42° 2° 17” long. 32° 50? all’oriente 
di Parigi. 

(8) Anticamente detta Karusa. Fra questa città e la seguente di Samsun, 
v? è l’ imboceatura del fiume Kizil-irmak, l’ antico Halys, a lat. 41° 15’ e 
long. 33° 38°. 

(9) Dovrebbe, secondo noi, essere scritto: Zefré. 

(10) L’ancoraggio di Trebisonda si denomina Tsciumletsci, ed è assai buono 
in tempo di state; ma d’inverno si sta meglio nella vicina rada di Platana ; 
l’ antico Ermonassa. 


T. IX. Gennaio II 


82 


25,000. Rizéh, 1800. Batiùm (11), 2000. Redoute Kalé (12), 1500. Isku- 
riak, l’ antica Dioscurias, e la Sevastopoli del medio evo, in oggi mi- 
sero villaggio abitato da forse 150 abazii. Anapa, l'antica Sindica, 4500. 
Rostoff, sul Don , lat. 47° 13’ e long. 57° 7° con 6000 abitanti, nelle 
vicinanze del sito dell’ antica Tana, celebre nei secoli di mezzo , che 
siedea sulla riva destra del braccio settentrionale del Don, denominato 
Mertvoi Donetze, fra gli odierni villaggi di Siniavka, e Nedvigovka (13). 
Il Porto-pisano trovavasi sulla spiaggia settentrionale del mare d’ Azof 
a poca distanza delle foci del fiume, e presso al sito appunto di Si- 
niavka, a ponente d’un ruscello che vi sbocca nel mare. Vaganrog (14), 
principale porto del mare d’Azof, ha 8500 abitanti. Mariupo! (15), 3100. 
Kertsce, la Panticapea degli antichi, e Cerco, Vospro, ed Aspromonte 
del medio evo, 2800. Jezikalé , anticamente Parthenium , lat. 54° 06° 
long. 45° 21’ (16) con 1200 abitanti. Teodosia (17); la Caffa del medio 
evo, 3700. Baluclava, Gembalo, e Bella-Chiave dei secoli di mezzo, ha 
ora 3000 abitanti greci emigrati dall’ Arcipelago, e dalla Morea (18). 

Sevastopoli , dai turchi detta A/htiar, porto militare, stazione della 
flotta russa nella Grimea, con 18,000 abitanti (19). Evpatoria, in tiarco 
Khoslov (20), gooo tatari, e giudei caraiti. Aherson , sul Daieper , 
lat. 46° 37° long. 50° 18° con 7000 abitanti (21). Iicolajeff (22) lat. 
46° 58’ e long. 49° 40” con 12,000. Odessa, Izmail, Taganrog, Kertsce, 
e Teodosia hanno lazzeretti di prima classe per le mercanzie, e pei 


(11) Situata sul T'sciuruk , ch° è 1° antico Batys. 

(12) Distante sei leghe dal fiume Rion, il Fasi degli antichi , e presso le 
foci del Kemghel , ch’ è l’ antico Khebus. 

(13) Veggasi la succitata Memoria sulle colonie del Mar-nero , esemplari 
tratti a parte p. 15, e la carta N. 2 annessa. 

(14) Lat. 47° 12° 21° long. 36° 37° 45”. Il lazzeretto è a tre miglia verso 
il levante, 4 

(15) Lat. 46° 57° 30” longit. 35° 6° presso il capo Bielosarai (palazzo bian- 
co) che gli italiani chiamano Balestra. 

(16) Queste indicazioni sono certamente errate. Jenikalè siedg/i in n lat, 45° d1° 
e long. 34° 16° 

(17) Lat. 45° a° long. 33° 3°. E il migliore porto di tutti quei mari. 

(18) È probabile che si ritrovi nel nome di Balaclava , un resto di quello 
dell’ antica fortezza scitica di Palakos. Lat. 44° 29 long. 31° 14? 30”. 

(19) Nella baja di Sevastopoli giacciono tre bellissimi porti, ed altri sei 
si trovano nelle vicinanze. Cotesta baja è il Ktenos degli antichi. Lat. 44° 37° 
e long. 31% 11°. 

(20) Meglio Gozlévé , cioè begli occhi , corrispondente all’ antico nome 
greco di Kalamalia , dato ad un golfo vicino. Lat. 44° 9° e long. 30° 59°. 

(21) Il Dnieper è ordinariamente coperto di ghiaccio per due mesi dell’anno, 
cioè dai primi giorni di dicembre fino alla metà di felbrajo. 

(22) Sitnata sul confluente dell’ Ingul nel Bug. V? è una specola astrono- 
mica, posta, secondo il sig. Taitbout, a lat. 48° 58° 21° e long. 29° 38° 56”. 


ATALA TTLYcSSS 


85 


passeggieri; Akkerman, Mariupol, Baluclava e Kherson ne hanno di 
seconda classe, cioè solamente per la contumacia dei passeggieri. 

Nel secondo articolo che dimostra la popolazione della Russia me- 
ridionale, vediamo che la provincia di Bessarabia ne avea nell’ anno 


1829 412,000 abitanti 
e nel 1831 469;000 
dei quali viveano nella capitale Kisceneff 19;000 
Tl Governo di Kherson ne ha 550,000 


La città di Odessa esibisce il seguente progresso numerico della 


sua popolazione. 
Nel 1803 abitanti 8,000, è case 1500 


1808 25,000 

1824 36 ;000 £000 

1825 34,500 

1829 39,400 distinti in 35.693 sudditi russi, fra 


i quali 8,000 ebrei, e 3,706 forestieri di quasi tutte le nazioni enropee 


e molte asiatiche. 


Il governo di Tavride , cioè la Crimea , ha 198,000 abitanti 
la capitale, Sinferopoli (Athmetscet) , 6,600 
Batsci Serai, l’antica residenza dei Ihani di Crimea 9,100 
Carasubazar (23) 20,000 


Le saline di questo governo produssero nell’ anno 1815 un reddito 
di rubli 1,500,000 in assegnazioni, ossiano franchi 1,650,000. Nel 1829 
‘questo reddito ammontò a rubli 6,700,000, che fanno franchi, 7,370,000. 

Il governo di Ekaterinoslav ha 546,000 abitanti; e per. conseguenza 
tutta 'a Russia meridionale 1,993,000 , compresivi centomila coloni, ed 
agricoltori bulgari, greci, tedeschi, ebrei, tatari, nogajesi, ed alcuni 
pochi spagnuoli , ed italiani. 

Gli articoli 3.° e 4° espongono in sette tavole numeriche la na- 
vigazione ed il commercio dei porti russi del Mar-nero , la prima delle 
quali ci presenta quelli di Odessa, da cui risulta che la bandiera sarda 
e quella delle Due Sicilie sono le uniche italiane, che nei sette anni 
dal 1822 al r828 inclusivamente abbiano frequentato quel porto, ma 
nella proporzione di 464 della prima, e soie 6 della seconda. La russa, 
l’ austriaca, e 1’ inglese ( maltese ed ionica) sono le sole che in nu- 
mero superarono la sarda. Nel porto d’Izmail, situato entro le bocche 
del Danubio , presso il confluente della Repeda, entrarono, durante 
l’anno 1825, fra cencinquantadue legni di cinque diverse bandiere, dieci 
navi sarde. In quello di Taganrog approdarono nel 1831 dugentoset- 
tantanove bastimenti con mercanzie per sei millioni di rubli, e n’aspor- 
tarono pel valore di nove millioni. Anche quivi arrivarono nel 1826 


(23) Cioè il mercato dall’acqua nera, detta pure Temrok , città male fab- 
bricata , ma. una delle più importanti della Crimea, popolata da tatari, greci, 
armeni, georgiani, mingrelii , circassi e giudei, che vi fanno nn grandissimo 


traffico di cuoja, mele, schiavi , caviale € cavalli circassì. 


84 
ventisei legni sardi , e nel 1827 cinquanta; numeri che sorpassarono 
insieme quei degli austriaci e degli inglesi. La tavola quarta contiene 
le somme degli arrivi, delle importazioni ed asportazioni , anno per 
anno dal 1801 fino al 1831, nel porto di Odessa; nel quale ultimo anno 
430 legni v’ introdussero merci per 23 millioni di rubli, e ne aspor- 
tarono per 27 millioni. L’anno più abbondante di arrivi fu il 1817 al- 
lorchè vi approdarono 933 bastimenti; ed il più povero quello del 1807 
ove ne arrivarono soli 29. Ma nel 1819 si videro 675 navi importarvi 
per 21,042,000 rubli di mercatanzie , ed asportarne per 36,018,000. 
L’ anno per altro più abbondante in asportazioni fu il 1816, dove 846 
legni vi caricarono per 57,250,000 di rubli, ossiano franchi 62,975,000 
di mercanzie diverse, fra le quali un millione almeno di cetverti 
( sacca 2,875,000 livornesi ) di fromento. Il commercio poi di transito 
da Brodi per Odessa è di due millioni e mezzo di rubli per ogni anno. 
Il trasporto delle merci da Odessa fino a Mosca si fa comunemente in 
una trentina di giorni: ed il nolo è fra un rublo e mezzo , e tre ru- 
bli per ogni pud (40 libbre ) , secondo le stagioni. Nel 1804 giunse 
nel porto di Odessa un bastimento algerino , nel 1810 un americano , 
nel 1816 un portoghese, e nel 1823 un danese. Nello stesso anno 1823 
vi si videro sedici navi svedesi. Le bandiere olandese e spagnuola vi si 
vedono anche assai di rado. 

Gli arrivi, e le importazioni, unitamente alle partenze, e le aspor- 
tazioni degli otto porti mercantili di Odessa , Taganrog , Evpatoria , 
Teodosia , Kertsce , Mariupol , Izmaìl , e Reni (24), formano gli ele- 
menti della tavola quinta. Nell’anno 1827 approdarono collettivamente 
in quei porti 1084 navi, che v’ introdussero per 19,353,000 rubli di 
mercanzie , mentre nell’ anno medesimo ne partirono 1736 navi che 
asportarono per 31,024,000 rubli di generi del paese , e delle regioni 
circonvicine. Più della metà di que’ bastimenti vengono in zavorra ; 
per la qual cosa la massima parte del traffico si fa con denari contanti 
quasi sempre imbarcati sovra i bastimenti. Il Mar-nero si ritira ogni 
anno presso Teodosia, e presso Evpatoria. Lo stretto di Jeni-Kalé avea 
nel 1803 sedici piedi inglesi di fondo; nel 1829 ne contava solamente 
tredici, 

La tavola sesta esibisce il movimento della navigazione negli otto 
porti anzidetti durante l’ anno 1817 considerato secondo la nazionalità 
dei bastimenti, fra i quali figurano 326 arrivi, e 316 partenze sotto 
bandiera sarda. Sieguono come appendice alcune notizie intorno i di- 
ritti di navigazione in quei porti , e si chiude l’ articolo con un pro- 
spetto dei ragguagli del Cetverte , misura russa per le granaglie ; la 
quale corrisponde per approssimazione 


(24) Questo porto del quale il N. A. non fa parola nell’articolo Geografia, 
siede sovra un braccio del Danubio , poco al di sotto del luogo dove riceve le 
acque del Prut, e presso il lago di Kagul. I turchi lo chiamano Tamarovo , e 
distà dieci miglia da Galacz, città moldava fra le boeche del Siret e del Prut, 


Pe e e VI Va c— 


in Barcellona , a quarteros 2 e tre quarti. 
in Costantinopoli , a chilò 5 e tre quarti. 
in Egitto, a tre quarti di un ardebbo. 
in Genova , a mine 1 e tre quarti. 
in Inghilterra , a quattro quinti d’ un quarter. 
ia Livorno, a sacca 2 e sette ottavi. 
in Malta, a quattro quinti d’ una salma. 
in Marsiglia, a cariche 1 ed un quarto. 
in Polonia , a coretzi 2 e diciannove ventesimi. 
in Trieste , a staja 2 e mezzo. 
Un pud , peso russo di quaranta libbre, corrisponde 
a 36 libbre d° Inghilterra. 
a 48 dette di Livorno. 
a 4o e tre quarti di Marsiglia. 
‘a 29 ed un quarto di Vienna. 
La tavola settima infine presenta un quadro della navigazione ne- 
gli anni 1825, e 1826 fattasi sovra i fiumi della Russia meridionale , 
cioè, sul Don, sul Dnieper, e sul Dniester, col numero delle barche, 
e delle zattere, che vi furono impiegate, coi valori dei carichi, tanto 
di proprietà del governo, quanto spettanti a persone private. La quale 
navigazione è singolarmente ragguardevole sul Dnieper e sulle riviere 
della Soja, e della Desna che in esso mettono foce. Ragguagliando l’un 
anno coll’ altro s’impiegano quivi da 2500 barche, e milledugento zat- 
tere , le quali caricano merci per un valore di oltre sedici millioni di 
rubli. Quella del Don, e dei fiumi che vi mettono foce', della scala di 
Katscialina, e del porto di Taganrog, impiega annualmente da 310 barche, 
e 44o zattere, i carichi delle quali si valutano a circa 5,790,000 rubli. Al- 
l’opposto navigano sul Dniester appena dieci barche e cinquanta zattere, 
ma vi passano l’inverno circa settanta delle prime, e cento delle seconde. 
Si può estimare a circa un millinne di rubli in assegnazioni il va- 
lore delle mercatanzie importate ogni anno a Kherson , da circa cen- 
cinquanta. navicelli, che scendono il Dnieper, e che apportano canapa, 
ferro in verghe, chiodi , assi , farina, e catrame. Come questi navi- 
celli non possono più riascendere il fiume, così vengono colà spezzati, e 
se ne adopra il legname per bruciare. 
Il quinto ed ultimo articolo fa conoscere i prodotti del fromento, 
e delle lane nella Russia meridionale. Quello del fromento è come siegue: 


Provincie Prodotto bruto Sementa Consumo locale Avanzo (25) 
Kherson Cetverti 992,000 233,000 230,000 120,000 
Ekaterinoslav 1,976,000 415,000 989,000 560,000 
Tavride i 350,000 56,000 382,000 mancano 32,000 


(25) In quest’ultima colonna di cui riportiamo i numeri tali e quali stanno 
nell’ originale, vi debbe al certo , essere corso qualche sbaglio , del quale però 
noi non sapremmo rendere ragione. A prima vista pare che le tre somme deb- 
bano essere 529,000,-572,000, e 88,000. 


86 


Lane nell’ anno 1824. 
Kherson da 10,000 merini importati dall’estero pudi 1,250 di lana 
da 250,000 pecore di razza perfezionata 31,250 |, 
Questo governo dà inoltre 40 in 50 mila pudi di lana or- 
dinaria, che vale da 4 a 5 rubli ogni pad. 


Tavride da 700 merini comprati nell’ estero 
da 80,000 pecore perfezionate , pudi 10,000 di lana 
dalle pecore comuni 100,000 ,, 


Le pelli greggie e nere formano un altro ramo importante del com- 
mercio di questo governo , dove annualmente se ne vendono da dieci- 
mila pelliccie, che vagliono ciascheduna da rubli 4 a 5. Sono principal- 
mente i negozianti di Evpatoria che ne fanno il traffico, e ne mandano 
la maggior parte in Polonia ; le più belle provengono dal distretto di 
Tarakkankout, verso l’ estremità occidentale della penisola. 


J. G. H. 


Annotazioni sull’Egitto, e sull’ indole , le vedute, e la politica di Mou» 
HameD-ALÌì , comunicate alla società geografica di Parigi del Dottore 
Clot Bej, egiziano. Traduzione dal francese. (*) 


Mohhamed-Alìi é un uomo istruito, il quale ad un ingegno natu- 
rale ed acuto accoppia qualità personali poco comuni ne?’ principi 
turchi, dotato d’altronde di molto coraggio, e d’una forza di ca- 
rattere straordinario, favoreggiata da un’ attività fisica ancor più 
straordinaria. Talmentechè nell’età di sessantatre anni vede , e fa tutto 
da per sè medesimo ; spende la giornata nei suoi arsenali, nelle sue 
fabbriche , e nei suoi cantieri, dove mette, colla sua presenza, ogni 
cosa in movimento. Nuovo Pietro il Grande , si vede sempre il primo 
al suo posto ; è in piedi dalle quattro ore del mattino fino alle un- 
dici della sera; legge ogni giorno i rapporti , che gli pervengono da 
ciascheduna provincia, e dalle diverse amministrazioni ; ascolta la 
lettura di tutte le petizioni, che gli sono dirette ; risponde a tutto ; 
e nel medesimo tempo che si occupa del governo civile, dell’ arma- 
ta, dell’agricoltura, dell’ industria, e del commercio dell’ Egitto, si 
fa leggere tutti gli articoli importanti dei giornali dell’ Europa, per 
non essere estraneo a nulla di ciò che di rimarchevole vi addiviene. 
In tre anni egli ha fatto costruire tre vascelli da tre ponti, molti le- 
gni da guerra del secondo rango, ed un arsenale in Alessandria, infe- 
riore a puchi della stessa nostra Europa. 


(*) Questo articolo, nella lingua nostra recato da gentile straniera , ci pare 
opportunissimo a pubblicarsi , perchè nell’Oriente si sta ora svolgendo un gran 
dramma , la cui catastrofe molte mutazioni produrrà nei destini del mondo. 
Non intendiamo però di soscrivere a tutte le opinioni, nè a tutti i vaticinii 
dell’ autore. 


(Nota del Dir, dell’ Antol. ) 


Mohhamed-Ali non crede ai falsi giudizi del volgo , ma finge 
di rispettarli;,, e se ne prevale con prudenza ed accorgimento. Ei dice 
sovente , che bisogna considerare le preoccupazioni della plebe igno- 


rante, come la brace, la quale senza pericolo non si può toccare. In 


quanto alle riforme non ne fa se non poche alla volta; se qualche- 
duno l’eccita ad operare tale o tale, altro cambiamento, ei risponde 
sempre: ‘2 medici non danno tutti in una volta i loro rimedii. Gli errori 
33 popolari sono come le malattie, che fa d’uopo guarire adagio ,,. 

Una delle qualità che pur lo distinguono, è la generosità. Ei 
paga largamente i servizii che gli vengono resi, massime quelli che 
teudono a migliorare lo stato dell’ Egitto, e la sorte dei suoi popoli. 
Quando è mal contento di un ufiziale, o. d’ un qualsiasi impiegato , 
il più grande gastigo che gli infligga ; è di togliergli le sue funzioni, 
senza ‘toccare il suo stipendio, che gli conserva per intero. 

Mohhamed-Alì, vuole molto ‘bene agli europei; ma nominata- 
mente ai francesi; vuole che siano rispettati come gli rispetta egli me- 
desimo. Esprime spesse volte il suo rincrescimento di non. potere, te- 
nersi in piedi allorchè riceve le visite: ‘‘ sono queste mie bestie tur- 
sche ,, dic’ egli allora, ‘° che mi costringono ad essere incivile ,,. 
Un giorno trovavansi nel suo divano alcuni uffiziali inglesi d’ un 
grado distinto: secondo il suo consireto, gli invitò a sedersi, e fece 
loro portare il caffè ; uno degli individui che lo servivano, avendo, per 
fanatico pregiudicato disprezzo , presentata la bevanda colla mano si- 
nistra, il ;pescià, che se ne avvide, si contenne pel momento; ma su- 
bito. che furono partiti quegli ufiziali, fece dare la bastonata a colui 
che avea a tal segno ardito d’insultare ì forestieri venuti per visitarlo 
nel suo palazzo. 

Mohhamed-Alì è stato più e più volte ingannato da parecchi av- 
venturieri,, 0 da uomini, ignoranti, e si è quindi trovato sovente- 
mente deluso nelle sue speranze, e nei suoi progetti; ma cotesti con- 
trattempi non hanno mai stancata la sua perseveranza, 

Questo principe non è pervenuto ;al governo dell’ Egitto , se non 
per la sola forza della sua spada, e del suo ingegno ; e non ha potuto 
mantenervisi che per questa medesima forza. In oggi ancora sarebbe 
il primo a marciare alla battaglia se vi fosse obbligato. 

La grandezza d’animo è una qualità che caratterizza quasi tutti 
gli uomini grandi, e singolarmente i conquistatori. Mohhamed-Ali 
la possiede in un grado supremo. Lungi dal comportarsi. a riguardo 
degli uffiziali turchi vinti in guerra, come i sultani.,..i quali fanno 
stupidamente troncar il capo ad ogni generale debellato , o che. ad 
onta della sua bravura non ha potuto essere vincitore, egli ha sempre 
mai proceduto colla più grande bontà verso coloro che la sorte del- 
l’ armi ha fatto venire a sue mani , durante tutta la sua lunga, e bril- 
lante militare carriera: gli ha tutti trattati da fratelli, e se gli ha sempre 
fatti amici e servitori devoti, promovendoli anche poi agli impieghi, ed 
agli onori. Basterà , fra migliaja di esempii , citare quello del suo pri- 


88 


mo ministro il defunto Mohhammed Bej, si conosciuto per la sua fe- 
deltà ; e se vuolsene uno più recente, qual’atto di clemenza più lu- 
minoso di quello, che poco tempo fa ei praticò a riguardo di Abdallah- 
Pascià, governatore di S. Giovanni d’ Acri? 

La riputazione che Mohhamed-Alì s’ è acquistata nella Turchia , 
e la sua influenza presso la sublime Porta, hanno fatto sì che «da ogni 
parte son venute le genti ad invocare la sua assistenza , e la sua pro- 
tezione. Quindi è, che tanti pascià compromessi hanno impetrato il 
loro perdono mediante l’intercessione di lui, anche in casi dove trat- 
tavasi di pene capitali. Mohhamed-Ali ha sempre trovato il mezzo di 
salvarli ; e non si limitava già ad una semplice mediazione : spesse 
volte ha comperato , a prezzo grandissimo , la loro grazia, come per 
esempio quella dello stesso Abdallah-Pascià, che, bloccato da molto tem- 
po dagli eserciti della Porta, stava sul punto di soccombere , allorchè 
Mohhamed-Alì pagò molte migliaja di borse per liberarlo. Oltredichè 
concede a tutte le persone , che rifuggono nei suoi stati, pensioni 
proporzionate al loro rango , ed il numero n’ è ragguardevole. 

Mohhamed-Alì non è punto sanguinario , come si è voluto farlo 
credere. La strage dei mammalucchi non n’ è già una pruova, im- 
perciocchè aveano essi mille volte tramata , e giurata la sua perdita , 
la quale sarebbe stata inevitabile senza cotesta misura di rigore. Prima 
di lui ciascheduno bej e casceffo avea diritto di vita e di morte sopra 
un fellah , ossia uomo della campagna. Al dì d’oggi nessuno ha più 
questo diritto, fuorchè i tribunali: e la stessa loro sentenza non può 
essere mandata ad effetto , se il pascià non l’ha munita della sua ap- 
provazione. 

Prima di lui l’Egitto era, come ognuno il sa, in balia dei valo- 
rosi, ma ignoranti , e barbari mammalucchi ; e sotto il loro dominio 
non si sarebbe tolto giammai dallo stato di devastazione nel quale si 
trovava immerso ; siccome ciò era egualmente impossibile sotto quello 
dei pascià , tali almeno quali son quelli al di cui governo sono af- 
fidate le altre provincie dell’ Oriente. 

Mohhamed-Ali (2), è il primo fra i governatori dell’ Egitto che 
dopo la spedizione francese abbia ripigliata l’ opera dell’incivilimento, 
ed il primo che abbia pensato, e che sia riuscito a formare un eser- 
cito regolare, a ristabilire l’ ordine, a costituire il suo governo presso 
a poco sul modello di quelli d’ Europa. E per assicurare il buon suc- 
cesso delle sue vedute, e dei suoi lavori; per rendere indigeni nel- 
l'Egitto i principii stessi di questi miglioramenti , ha pel primo frai 
principi ‘arabi mandato a grandissime spese , centinaja di giovanetti in 


(2) Fino dall’anno 1815, ed anche prima d'allora , il Vice-re si è appli- 
cato all’incivilimento dell’Egitto, ed a tutte le riforme ch’erano adattate ad 
introdurlo gradatamente. Veggasi l'opera testè citata, e le annotazioni del 
primo e secondo volùme. (INota del sig. cav. Jomard). 


89 
Europa, e nominatamente in Francia, per istudiarvi le scienze, e 
le arti. ” 

Egli è unicamente dietro l'esempio di lui, che il sultano Mahh- 
mud ha pensato a questi nuovi mezzi di organizzazione........ 

L’ordine , e la sicurezza sì ristabilirono in Egitto per opera di 
Mohhamed-Alì. Prima del suo governo nessuno vi era sicuro in casa 
sua, non poteva discostarsi dalle città senza temere di essere spo- 
gliato od assassinato dai beduini, che infestavano fino i sobborghi. 
I cristiani principalmente aveano a paventare quei nemici ed altri più 
vicini ancora. I mammalucchi hanno assai volte rapito e violato impu- 
nemente le donne cristiane , ed ebree. 

Egli ha fatto più ancora, ha soggiogato quelle orde di beduini 
infino ad ora indomite , che infestavano i deserti , dalle piramidi in- 
fino al Sennaar. I quali deserti possono presentemente essere scorsi con 
tutta la sicurezza da europei, anche vestiti alla franca; vestimento 
abborrito dai maomettani. 

In tutta la Turchia gli europei non possono viaggiare se non colla 
massima difficoltà ; i firmani, e le scorte non li mettono già sempre 
in salvo dagli insulti. Pagano spesso colla loro testa la più picciola offe- 
sa o vendetta contro un musulmano , e sono condannati alla medesima 
pena per la menoma licenza inverso le femmine turche; non possono 
avere nè schiavi, nè servidori musulmani. Nell’Egitto all’opposto tutte 
queste cose son tollerate; gli europei hanno e schiavi, e domestici 
turchi. In una parola, non v’ha differenza da loro agli arabi; anzi, 
basta essere europeo per avere privilegi maggiori. La quale libertà 
spingesi disgraziatamente fino alla licenza, talmentechè v’ abbondano 
gli avventurieri d’ ogni sorta, ed i viaggiatori di tal fatta onorano 
assai poco le nazioni, alle quali appartengono. 

Si grida molto addosso all’ amministrazione di Mohhamed-Alì , e 
sì pretende, che rovini il suo paese togliendo via per forza il denaro, 
e gli uomini. Coloro che hanno conosciuto l'Egitto prima ch’egli se ne 
facesse padrone, sono però convinti, che gli arabi non furono mai nè 
più ricchi, nè meglio vestiti. Se le rendite dell’Egitto sono in oggi 
notabilmente accresciute, non è già perchè il popolo sia più di prima 
aggravato, ma perchè il suo dominio è stato esteso mediante la con- 
quista del Sennaar, e del Cordofan; perchè si coltiva in oggi una 
molto maggiore quantità di terreno , e perchè si sono introdotte nuove 
derrate , come, verbigrazia , il cotone da lunghe fila, il maha, l’in- 
daco , ec. ec. 

Se si paragona” il commercio d’importazione e d’ esportazione, che 
attualmente si fa nell’ Egitto, con quello che facevasi anticamente, si 
vedrà, ch’egli è per lo meno nella proporzione del cinquanta all’ uno, 
Ragguagliando un’anno coll’altro si esportano solamente di coton:, 
da cento a cencinquantamila balle; le importazioni .sono più ragguar- 
devoli, principalmente di metalli, legnami da costruzione, armi, panni 
lavorati ec. ec. 


T. IX. Gennaio 12 


90 

Questa prosperità , questi prodotti, e questo commercio traggono 
la loro origine dal genio e dall’attività di Mohhamed-Alì. I fellassi, 
abbandonati a sè medesimi, non iscaverebbono mai canali, non fareb- 
hono sakiehi , cioè condotti d’irrigazione , se non che per adacquare il 
dura (sorgo) ch'è loro necessario per vivere, e l'Egitto non sommini- 
strerebbe che poche cantara di cattivo cotone. Le sue nuove fabbriche 
diverrebbono inutili, e l’ introduzione del numerario, ch’è presente- 
mente di parecchi milioni, non vltrepasserebbe poche centinaja di 
mille franchi. 

Mohhamed-Alì non può essere paragonato con quegli avarì pascià 
del resto della Turchia, i quali mettono a continue gravezze il popolo 
e strappano per forza le rendite per ammontare tesori. Quelle del- 
l'Egitto sono impiegate a mantenere l’ armata, a costruire le fabbri- 
che, e le manifatture di ogni genere , a fondare stabilimenti utili, a 
mandare, con grandi spese , soggetti abili ad istruirsi nell’ Europa. 
Quindi è, che tutte le rendite del paese sono spese a suo vantaggio; 
dalla quale generosa amministrazione resulta , che Mohhamed-Ali for- 
ma, in tutte le arti, e nelle scienze, uomini valenti, che bentosto 
verranno, e sono in parte già venuti, a concorrere efficacemente nel- 
l’incivilimento della patria. 

Egli è non però vero, che la forza militare , mantenuta in piedi 
da Mohhamed-Alì , è troppo sproporzionata colla popolazione, e che 
le spese di questa armata esigono contribuzioni, le quali aggravano il 
popolo ; ma, per quanto eccellenti fossero le sue buone intenzioni, ed 
il bene che avrebbe potuto fare all’Egitto, tutto ciò non lo metteva 
mica in salvo dagli intrighi, e dalle ingiustizie della Porta Ottomana, che 
ha sovente posto all’incanto il governo dell’ Egitto , a danno d’un uomo, 
il quale avea già reso servigii importantissimi all’impero, e singolarmente 
quello di avergli riconquistata la Mecca, e distrutta la setta dei Vecabiti, 
che minacciavano nulla meno che d’ invadere la Siria, come s’ erano 
già impadroniti dell’ Arabia. Egli è dunque per la sua propria salvezza, 
e per assicurare all’ Egitto la durata, e la felice influenza delle sue 
riforme, che Mohhamed-Alì ha dovuto pensare a formarsi un’ eser- 
cito forte , col fine di mettersi in istato di resistere a chi l’attaccava. 

Fatto stà, ch’egli non avea mai pensato a .rivoltarsi contro la 
Porta. Anzi le avea sempre dimostrata la più grande sommissione, 
pagando annualmente un tributo ricchissimo , e che di gran lunga su- 
perava quello dei suoi predecessori; mandando sussidii pecuniarii ogni 
volta che ne veniva richiesto; e sopra tutto , mantenendo un eser- 
cito nella Grecia per moltissimo tempo, difendendo l’Impero rifinito 
contro i suoi più mortali nemici, e sottomettendo all’autorità di lui 
le isole di Cipro, e di Candia. 

Mohhamed-Alì era dunque, in fatti, il più fedele, ed il più 
fermo sostegno della Porta, che traeva da esso appunto i maggiori 
vantaggi. Ciò nulladimeno non poteva ella perdonargli la sua possanza. 
Mohhamed-Alì n’era ben conscio , e tanto più che avea, ed ha molti 


9I 
potenti amici, sì a Costantinopoli, come in tutto il rimanente della 
Turchia. 

Più d’un motivo dovea indurre Mohhamed-Alì ad insignorirsi di 
San Giovanni d’Acri; prima di tutto perchè tenea quivi un nemico, 
che la Porta armava contro di lui, e poi perchè avea di già sofferto , 
per parte di Ahdallah Pascià, più d’ un insulto , che l’ onor suo non 
glì permetteva di lasciare invendicato , dacchè la Porta non volle mai 
dargliene soddisfazione. 

Mohhamed-Ali, nella sua spedizione della Siria, non avea dal 
bel principio altra intenzione se non quella di gastigare Abdallah-Pa- 
scià, e di rimettere quindi San Giovanni d’ Acri nella potestà della 
Porta. Questa lungi d’ intervenirvi amichevolmente, e in una maniera 
onorevole per Mohhamed-Alì , lo minaccia , e spedisce un’ armata per 
combatterlo. Fa di più ; nomina governatori per succedere a lui ed a 
suo figlio, ed impiega, nel tempo medesimo, l’anatema e la scomunica 
contro l’ uno e l’ altro. Mohhamed è costretto a spiegare le sue forze 
per difendersi, San Giovanni d’ Acri cade infine in suo potere, ed ei 
ne manda l’ annunzio alla Porta. Fa oltreacciò un nuovo atto di som- 
missione , dichiarando che , ottenuta così la soddisfazione dell’ingiuria 
ricevuta , era pronto a rimettere al suo antico padrone la piazza con- 
quistata. 

Di qual maniera è stata questa proposizione dal divano accolta ? 
Egli ha preparato nuove truppe , ha mandato bandi vituperosi contro 
Mohhamed e suo figlio, che si lusingava d’ intimorire colle minac- 
cie, ma dei quali ha solamente alienato di più lo spirito ed il cuore. 

Mohhamed-Alì è considerato dai musulmani come un guerriero 
liberatore dei luoghi santi. Rispetto alle forze militari del Gran Si- 
gnore ei sapeva perfettamente che cosa ne dovea credere, e non ha 
mai dubitato della vittoria. Ha bensì detto sovente , che tutte le mi- 
naccie del sultano erano burbanze, e che quell’ esercito di bambini, 
senza disciplina, senza esperienza, e male comandato, non resisterebbe 
punto ai bravi ed intrepidi arabi condotti e diretti dal suo fi- 
gliuolo. 

Infatti , la famosa armata di ottanta o centomila uomini, coman- 
dati dal generale in capo , e feld-maresciallo Hussein-Pascià , è stata 
sbaragliata , come Mohhamed-Alì 1’ avea predetto ; la sua artiglieria , 
le sue munizioni ec. sono tutte cadute in potere d’ Ibrahim-Pascià. 

Il destino di questo trovasi oramai essenzialmente unito a quello 
di suo padre; egli d’ altronde professa i sentimenti d’un figlio sotto- 
messo e devoto. 

Ibrahim-Pascià ha il gusto ed il genio militare , ed è dotato di 
una intrepidezza, e d’un coraggio a tutta prova. Nelle campagne 
dello Hheggiaz , e della Morea s’ è acquistato 1’ abito della guerra, e 
l’affezione dei soldati arabi, nello spirito dei quali esercita quell’ in- 
fluenza magica che Napoleone aveva in quello dei francesi. 

Gli ufiziali dell’ armata sono esercitati da più anni, ed hanno, 


92 
quasi tutti, fatto le campagne dello H heggiaz, del Sennaar, e della 
Morea. La maggior parte dei generali, e dei colonuelli sono parenti 
del vice-re, ovvero schiavi allevati nella casa di lui, e la loro devo- 
zione uguaglia quella del suo proprio figliuolo. Gli altri sono pure 
tutti uomini di una sperimentata fedeltà. 

Gli arabi sono ottimi soldati , coraggiosi, sobrii , ubbidienti, tol- 
leranti, senza mormorare , le fatiche della guerra. La seduzione non 
avrebbe su di essi alcuna possanza, giacchè amano realmente i loro 
capi ; in una parola l’esercito di Mohhamed-Alì forma un corpo omo- 
geneo , bene organizzato , ed animato dal migliore spirito. 

Riguardo all’armata navale di Mohhamed-Alì, si compone di 
cinque superbi vascelli da linea e di altrettante fregate, senza contare 
un assai grande numero d’ altri bastimenti , come corvette, Lrigantini, 
e golette. 

Tutti questi legni sono nuovi, bene armati, ed equipaggiati di tutto 
punto, e montati da marinaj pratici , robusti ed intrepidi. I vascelli di 
alto bordo sono per lo più comandati da ufiziali abilissimi, fra i quali 
molti italiani, francesi, ed inglesi. 

L’ ammiraglio in capo Otsman Pascià , (3) è un personaggio d’ un 
merito distinto per la sua istruzione, e pei suoi lumi, che ha vissuto 
lungamente in Europa, possiede a fondo il francese, e molte altre lin- 
gue , e conosce perfettamente la marina, da lui organizzata, ed in 
qualche modo creata nell’Egitto ; il suo coraggio, e la sua calma nei 
pericoli sono imperturbabili (4). 

Quindi è che la marineria del Vice-re d’Egitto, ancorchè infe- 
riore di numero a quella del sultano , può misurare con essa le sue 
forze. Ed è pure cosa quasi certissima, che se l’incontra tutta riunita, 


(3) Otsman Pascià , in oggi ammiraglio della squadra egiziana, è quel me- 
desimo Hhage Otsman Nur-ed-din, che venne a Parigi nel 1820. Egli è il 
primo egiziano , che sia venuto ad istruirsi in Europa e che ne abbia riportata 
un’ istruzione solida, e positiva. È desso che aiutato dal console generale di 
Francia , il piemontese cay. Drovetti, fece aggradire al Vice-re il nostro pro- 
getto tendente a fare ammaestrare a Parigi alcuni nativi egiziani in tutti i rami 
delle arti, ed a metterli in istato di propagare quelle arti nella loro patria. 
Difatto, pochi anni dopo , un centinajo di giovani alunni arabi, otsmanli, 
effendissi, sceicchi, e fellassi, sono stati successivamente inviati in Francia. La 
metà di essi è di già ripatriata, ed una parte di loro sta rendendo attualmente 
all'Egitto servigi di altissima importanza ( V. Abrégé de géographie ec. del 
sig. Adriano Balbi pag. 854-859 il Nouveau Journal Asiatique tome XI 
pag. 96-116 , e diversi altri documenti pubblicati nel Moniteur dal 1826 in- 
fino al dì presente) (Nota del predetto sig. cav. E. Jomard). 

(4) Uno dei vascelli della marina è comandato da Hhassan Effendi uno 
degli uffiziali mandati in Francia per istruirsi, e che, dopo dì avere studiato 
nella scuola navale di Brest, ha fatto parecchie campagne nei due oceani, a 
bordo di bastimenti della reale marina francese, (Nota come sopra). 


95 

la vincerà, e con tutta probabilità la distruggerà totalmente. Imperoc- 
chè la flotta del Gran Signore è composta di cattivi bastimenti male ar- 
mati, e peggio guarniti di marinai , gli equipaggi essendo formati d’un 
ammasso di paltoni, di vagabondi , di lavoranti e di bottegai , presi in 
quelle leve forzate , che fannosi nelle strade di Costantinopoli, ingui- 
sachè lo stesso capitan-pascià , e gli altri capi della marineria , cono- 
scono così bene la Joro debolezza, che schivano , il più che ponno, 
di abbattersi nella squadra di Mohhamed-Ali, e di venire a gior- 
nata con essa. Che cosa sì può infatti aspettare da marinai simili 
a coloro, che fuggirono, con tanta fretta, e tanta paura, dinanzi ai 
brulotti degli Elleni? I bastimenti del Vice-re hanno già presa una 
corvetta, un brigantino, e molti altri legni, che si sono arresi senza 
sparare un solo colpo di cannone, dimanierachè il buon successo del- 
l’armata navale non è punto più dubbioso di quello dell’ esercito 
di terra. 

Mohhamed-Alì è il solo uomo della Turchia capace di rilevare 
l’impero disorganizzato , che crolla, e si dismembra da ogni parte. 
Tutti gli atti che hanno segnalato il suo governo nell’ Egitto, sono , 
per nostro avviso, altrettanti pegni di non dubbia sicurezza, che l’im- 
pero fiorirebbe , e si consoliderebbe s’ ei ne pigliasse le redini. 

Mohhamed-Alì non vorrà probabilmente trarre un cosiffatto van- 
taggio dalla sua posizione; e si limiterà, giusta ogni apparenza, alla con- 
quista della Siria, la quale provincia conviene ottimamente a colui che 
già possiede l’ Egitto ; ed egli, che lo intenderà troppo bene, non saprà 
risolversi ad abbandonarla. La Porta Ottomana non sarà mai capace di 
torgliene il possesso, massime dopo essere egli divenuto padrone di 
San Giovanni d’Acri , che fra le sue mani sarà inespugnabile, e molto 
più che non era per lo innanzi , se , riparandone le fortificazioni , ei 


le fa ristabilire sovra piani migliori. 


Mentrechè la Siria in potere di Mohhamed-Ali diverrà un nuovo 
luogo di spaccio pel commercio dell’ Europa , quel principe domerà i 
costumi barbari dei suoi abitanti , che fino al dì d’oggi vi hanno sof- 
focato qualunque germe d’incivilimento. Infatti, non è se non che colla 
massima difticoltà, e non mai senza i più grandi pericoli, che i viag- 
giatori possono trascorrerla. Ognuno conosce la distruzione delle banche 
mercantili francesi fatta già tempo da Gezzar Pascià, e gli inutili sforzi, 
anche a nostri dì fatti da una delle prime potenze del mondo, per 
giugnere a stabilire un consolato a Damasco; infine, nessuno ignora 
le vessazioni, e le avanie che sopportavano i cristiani della Terra 
LIUTATO RA 

Marsiglia 24 settembre 1832, e tradotto in Firenze a 27 Dicembre. 

E. G. 


(5) L’Autore di quest'articolo, il dottore C/ot-Bej, è inspettore nel servi- 
zio di sanità degli eserciti del Vice-re d’ Egitto, direttore della scuola di Me- 
dicina di Abru-Zabel, e membro di molte dotte, e letterarie società di Europa. 


94 


RraLE Societa’ Asiatica DI Lonpra. 
Lettera al Direttore dell’ Antologia. 
Firenze 24 Dicembre 1832. 


Il dì 23 giugno passato ebbe luogo in Londra la quarta annuale 
adunanza dei soscrittori al così detto Oriental translation fund, la 
quale fu tenuta nel locale appartenente alla Real Società Asiatica. 
Spero che non vi spiacerà di far conoscere col mezzo dell’ ottimo vo- 
stro Giornale 1’ oggetto di quella utilissima e generosa instituzione , e 
ciò che avvenne in quell’ adunanza , alla quale , per sorte , fui invi- 
tato ad intervenire. 

Fino dal 1827 la R. Società Asiatica instituì, sotto il titolo che ho 
detto , un comitato composto d’ alcuni de’ suoi membri , oggetto del 
quale fosse il procurare e pubblicar colle stampe le traduzioni dalle 
lingue orientali di quelle opere di qualunque genere che giudicasse 
meritevoli di esser fatte conoscere in Europa. 

Per supplire alle spese che sarebber quindi necessarie , fu aperta 
una soscrizione , per la quale ciaschedun soscrittore pagando annual- 
mente dieci ghinee , riceverebbe in compenso una copia in carta grande 
di ciascheduna delle opere tradotte , stampate e pubblicate dal comi- 
tato , ogni volume delle quali sarebbe accompagnato di un frontespi- 
zio particolare col nome del soscrittore medesimo. Si accettarono an- 
cora le soscrizioni di cinque ghinee , dando in compenso una copia 
delle opere accennate, ma in carta ordinaria, e non eccedenti in 
valore la somma pagata , valutandole però alla metà del prezzo della 
vendita. Venticinque esemplari di ciascheduna opera furono assegnati 
in dono all’ editore o al traduttore di essa. Il rimanente dell’ edizione 
fu destinato alla vendita, per versarne il prodotto nella cassa del co- 
mitato. 

Nel rapporto stampato dell’ adunanza suddetta del 23 giugno tro- 
vasi la nota dei soscrittori fatti fino a quel giorno , 149 cioè da ro 
ghinee , e 6 da 5. Mediante il capitale da lor fornito il comitato ha 
potuto già dare alle stampe le molte opere descritte nell’ accluso ca- 
talogo , un esemplare delle quali in carta grande si conserva nell’ I. e 
R. Biblioteca Palatina , giacchè S. A. I. e R. il nostro amatissimo So- 
vrano , per la protezione che generosamente accorda alle utilì impre- 
se , fu sollecito a farsi inscrivere nel numero dei contribuenti, dalla 
nota dei quali può congetturarsi che 1’ esemplare suddetto sia forse il 
solo esistente in Italia. 

All’Adunanza già nominata, alla quale presiedè il Baronetto Sir 
Gore Ouseley , vice-presidente della Società Asiatica ec. ec. ec. erano 
presenti S. A. il Duca di Somerset , S. A. il Duca di Northumberland, 
S. A. il Duca di Wellington , S. E. il Caval. di Munster ( già Colon- 


95 
nello Fitz-Clarence , figlio naturale di S. M. ) ed altri personaggi di- 
stinti per diguità e per dottrina. Il presidente lesse il rapporto dei 
lavori che il comitato avea fatti e delle comunicazioni che avea rice- 
vute dalla precedente seduta in poi. Vi dirò le cose che nel suo rap- 
porto mì parvero più importanti. 

Dopo aver deplorata la perdita di S. M. il re Giorgio IV, primo 
augusto patrono del comitato, annunziò che S. M. il re attuale Gu- 
glielmo IV aveva graziosamente acconsentito di succedergli nel patro- 
cinio , ed avea destinato il premio di due medaglie d’ oro del valore 
di venti ghinee ognuna , da distribuirsi ogni anno agli autori delle due 
migliori traduzioni state in quest’ anno eseguite. 

Comunicò egli quindi la copia di una lettera stata inviata al 
comitato corrispondente di Rema , istituito mediante lo zelo del co- 
lonnello Fitz-Clarence (ora cavalier di Munster suddetto); e di questa 
lettera eccovi tradotti i paragrafi che importan più. 


Signori 


“ Abbiamo l’onore d’ informarvi che ci è riuscita carissima la no- 
tizia comunicataci dal colonnello Fitz-Clarence che avete acconsen- 
tito di formare costi un Concomitato della Traduzione dall’ Orien- 
»; tale ,,. 

“ Il copioso numero dei MSS. orientali che si conservano nelle 
biblioteche di Roma; le continue relazioni mantenute fra quella 
città e molte parti del Levante ; e la profonda cognizione delle lin- 
gue dell'Asia posseduta dai professori che vi risiedono , ci fanno 
sperare che mediante il vostro ben diretto zelo il mondo letterario 
acquisterà nuove importantissime notizie ec. ,, 

‘ Gi sembra cosa di prima utilità il rivendicare le opere dei greci 
e latini classici autori che si credevano perdute , nella quale inve- 
stigazione mons. Angiolo Mai si è acquistata tanto meritamente una 
sì grande celebrità , e perciò ci prendiamo la libertà di sollecitare 
la vostra attenzione particolarmente su questo proposito , giacchè 
speriamo che fra i tanti manoscritti ebraici , siriaci , etiopici , ara- 
bici, cofti, ec. che si conservano nella Vaticana e in altre librerie 
d’ Italia, possano ritrovarsi delle traduzioni in alcuna di quelle lin- 
gue di qualcheduno dei greci o latini scrittori , 1’ opere dei quali 
nella lor-lingua originale sonosi perdute ; e che possiate in tal modo 
aver l’ onore di contribuire ad accrescere il capitale della classica 
letteratura , dissotterrandole dall’ oscurità nella quale giacquero per 
3) Sì gran tempo sepolte ,,. 

“ Ci sembra ancora molto probabile che fra i letterarii tesori che 
possiede l’ Italia trovinsi delle traduzioni manoscritte , fatte da mis- 
sionarii o da altri, di opere pregevoli orientali. Noi vi saremo par- 
ticolarmente obbligati se ne farete diligente ricerca e , trovandone, 


2) 
2) 


2 


» 


96 
» ce le manderete ricopiate , e se è possibile, accompagnate col te- 
3) Sto ec. ec. ,,. 

Continuò l’Autor del rapporto ad esporre che era stata offerta al 
suddetto concomitato di Roma una interessantissima istoria religiosa e 
politica dell’ impero dei Birmani , tradotta dalle croniche del paese 
per opera del padre Sangermano , il quale fu missionario in Ava per 
lo spazio di ventisei anni. 

Lesse egli quindi la copia di una lettera stata diretta dal Comitato 
a S. E. lord Clare, per le cure del quale erasi stabilito in Bombay un 
nuovo Comitato corrispondente , oltre i due che già esistevano nell’In- 
die, uno a Calcutta, l’ altro a Madras. Terminava quella lettera nel 
seguente tenore. ‘° Lo zelo e l’abilità degli officiali sottoposti alla pre- 
3» Sidenza di vostra signoria, non meno che la favorevol situazione di 
>> Bombay per i suoi rapporti coll’ Abissinia, l’ Arabia, la Persia e 
3» l'India occidentale, ci sono mallevadori sicuri che il Comitato di 
3» Bombay contribuirà mirabilmente all’ adempimento dello scopo no- 
») stro, ed a diffondere fra i dotti d’ Europa le cognizioni asiatiche ,,. 

Passò di poi a render conto delle opere state pubblicate dal Co- 
mitato dopo la precedente seduta, e sono quelle segnate nell’ accluso 
catalogo dai numeri 20 al 27. Così nel breve spazio di quattro anni 
sono stati stampati trenta volumi di opere affatto nuove, le quali, senza 
il benemerito istituto di cui si parla, mai non avrebber veduta la 
luce. 

Annunziò egli poscia con dolore la recente perdita del dotto sig. 
Abel Remusat presidente della Società Asiatica di Parigi, avvertendo 
che fortunatamente aveva egli lasciata finita la traduzione del Fo Koue 
Ke, opera chinese assai curiosa, contenente il racconto dei viaggi di 
alcuni sacerdoti Buddisti dalla città di Si-ngan-Fu per la Tartaria, l’In- 
dostan , Ceylon, ec. sul principio del quarto secolo , e che il sig. Kla- 
proth avea promesso al Comitato di comunicare la traduzione suddetta. 

Esternò egli quindi i più vivi sentimenti di riconoscenza per parte 
del Comitato alla memoria di S. M. il defunto re di Sardegna per il 
dono da lui fatto di una bellissima copia di un MS. persiano intito- 
lato ‘ Il romanzo di Humaî ed Humayum ,, esistente nella Libreria 
R. di Torino ‘ e ciò ,; (come esprimeva la lettera che 1’ accompa- 
guava) in contrassegno del desiderio che nutriva la M. S. di contri- 
s3 buire al successo dei lavori interessanti del Comitato ,,. 

Diede poi ragguaglio dei diversi lavori eseguiti per conto del Co- 
mitato dalla precedente adunanza in poi; dell’ offerta fatta allo stesso 
di varie traduzioni importanti fatte da diversi dotti stranieri i quali 
per le recenti politiche circostanze si sono trovati nell’ impossibilità 
di pubblicarle nella patria loro ; della ricevuta di varie opere , an- 
ch’esse importanti e sconosciute, in lingua araba; inviate dal sig. Du- 
puis vice-console di S. M. in Tripoli, fra le quali una rarissima Istoria 
dei Visir, rammentata solo per fama dall’Herbelot nella sua Biblioteca 


drei 


i 97 
Orientale. Terminò quindi col comunicare varie notizie interessanti 
ricevute dalla Società letteraria di Ceylon, e da altri membri delle 
società corrispondenti. 

Alla lettura del rapporto succedè quella del bilancio dell’incasso 
e delle spese , dal quale risultò che nel 31 dicembre 1831 si trovavano 
in cassa lire 660. 8. 10 sterl. oltre ad un fondo di lire 1635. 12. 3 di 
libri stampati esistenti in magazzino, e ad altri capitali formanti in 
tutto lire 4280. 2. 3 sterl. 

Dopo di ciò furono presentate in nome di S. M. le due medaglie 
d’oro già dette , con appropriata allocuzione , una da S. A. il Duca di 
Sommerset al sig. Giacomo Atkinson par la sua traduzione del Shah-Na- 
meh (Vedi Catalogo al N. 21), l’altra da S. A. il Duca di Wellington 
al dottore Adolfo Stenzler per la sua traduzione del Raghu Vansa (Vedi 
ivi N. 27). 

Terminò la seduta col proporre e decretare che fece il Comitato 
varii ringraziamenti a diversi officiali del Comitato di Londra, e di quei 
di Roma e dell’Indie per i servigi da essi resi nel corso del passato 
anno. Dopo di che, avendo Sir Gore Ouseley lasciato il seggio, fu dal 
Duca di Wellington proposto ed unanimamente approvato un ringra- 
ziamento al medesimo per 1’ abilità da esso mostrata nel presiedere a 
quella seduta. 

Al rapporto stampato è aggiunta la nota dei membri componenti 
il Comitato di Londra e quei di Roma, Calcutta, Madras e Bombay, 
ed i regolamenti generali , i quali terminano col seguente articolo. 


Desiderata. 


‘ Sì assegna una somma fra le venti e le cento lire sterline, se- 
3» condo l’importanza, a chiunque scoprirà la traduzione in qualsisia 
> lingua orientale di qualche opera di classico greco o latino scrit- 
> tore , che siasi perduta nel suo linguaggio originale ; in modo però 
»» che il comitato possa fare uso di quella scoperta. 

“ Altro premio non eccedente le lire cento sterl. viene assegnato 
3, a chi scoprirà dove si trovi il Catalogo MS. fatto dal dott. Hyde 
»o delle opere antiche tradotte in arabo o in siriaco , delle quali si è per- 
>» duto Poriginale greco ; come ancora qualunque altra traduzione del 


3» detto autore, oltre quelle già esistenti nella libreria del Museo 


3; britannico ,,. 

In sì gran dovizia di MSS. orientali che trovansi nelle biblioteche 
d’ Italia può ragionevolmente sperarsi che qualcheduno dei suddetti 
premii sia conseguito da qualche italiano che si occupi di tali studii. 
Quindi ho creduto opportuno di scrivervi la presente, che voi senza 
dubbio gradirete, anche pensando al buon animo di chi cordialmente 
salutandovi si dichiara ec. 


Giuserre MoLinI, 


T. IX. Gennaio 13 


98 


Catalogo delle Opere pubblicate dal Comitato della traduzione 
dall’ Orientale. 


1.I Viaggi d’Ibn-Batuta, tradotti dalle copie compendiate in arabo, che 
si trovano MSS. nella P. Libreria di Cambridge , con annotazioni , dal 
Rev. S. Lee. 

a. Memorie dell’ Imperatore Tahangueir, scritte da lui medesimo, tradotte da 
un MS. persiano dal Maggiore David Price. 

3. I viaggi di Macario, Patriarca d’Antiochia, scritti dal suo arcidiacono 
Paolo di Aleppo, tradotti dall’arabo da F. G. Belfour. Volumi due. 

4. Han Koong Tsew, o sia i dispiaceri di Han, tragedia chinese, tradotta con 
note da G. F. Davis, con un saggio del testo. 

5. Istoria degli Afghani, di Neamet Ullah, tradotta dal Persiano da Ber- 
nardo Dorn. Parte I. 

6. L'Unione fortunata, Romanzo trad. dal Chinese, con note ec. da G, 
F. Davis. 

7. Yakkun Nattannawa , poema Cinyalese, nel quale sono descritti varii usi 
e pratiche religiose del Ceylon , trad. da G. Callaway ; con figure copiate 
da disegni fatti sul posto. 

8. Le avcenture di Hatim Tai, romanzo trad. dal persiano, da Duncan Forbes. 

9. Vita di Sheikh Mohammed Ali Hazin, scritta da lui medesimo, trad. da 
due MSS. persiani, con note ec. da F. G. Belfour. Vol. a cont. uno il 
testo , l’altro la traduzione. 

10. Memorie di una famiglia di Malaya, seritte da essa, e tradotte da G. 
Marsden. 

t1. Istoria della guerra in Bosnia negli anni 1737 al 1739. Tradotta dal 
turco da C. Fraser. 

12. Il Mulfuzat Timary , 0 sia memorie autobiografiche di Simur imperatore 
del Mogol, scritte in turco, versate in persiano da Abu Talib Hussuini, e 
tradotte in inglese dal Maggior Carlo Stewart. 

13. La Storia di Vartan, e la Battaglia degli Armeni, cont. il racconto delle 
guerre religiose fra i persiani e gli armeni, di Eliseo vescovo degli Ama- 
duniensi, trad. dall’armeno da C. F. Neumann. 

14. La vita di Hafiz Ul Mulk, Hafiz Rehmut Khan, scritta dal suo figlio; 
compendiata e trad. dal persiano da C. Elliott. 

15. Traduzioni miscellanee dalle lingue orientali. Vol. I, contenente 

1. Note di un viaggio nell’ interno dell’Africa settentrionale » di Haj 
Ibn-ud-din Al-Aghwaati; trad. dall'arabo da G. B. Hodgson. 

2. Estratti dal Sakaa Thevan Saasteram , o sia libro del Fato ; trad. 
dal linguaggio di Tamul dal Rev. Gius. Roberts. 

3. Gli ultimi giorni di Krishna, ed i figli di Pandu; dall’ultima se- 
zione del Mahabharat, trad. gdalla versione persiana dal Magg. 
David Price. 

4. Il Vedala Cadai, novelle antiche nel linguaggio Sanscrit, tradotte 
dalla versione in Tamul da B. G. Babington. 


. Arte di cucinare Indiana, praticata e descritta dagli orientali; trad, 
da Sandford Arnot. i 


5 


MARI Ver 


99 

16. L’ Algebra di Mohammed Ben Musa, trad. dall'arabo da Fed. Rosen; 
col testo. 

17. Storia delle guerre navali dei turchi di Haji Khalifeh, trad. dal tureo 
da G. Mitchell. 

18. Traduzioni varie, di Carlo F. Neumann; cioè 

1. Storia dei Pirati che infestarono il mare della China dal 1807 al 1810 
trad. dal chinese con note ec. 

2. Il catechismo degli Shamanni, 0 sia le leggi e regolamenti del sa= 
cerdozio di Buddha nella China; trad. come sopra. 

3. Cronica di Vahram, del regno armeno in Gilicia durante il tempo 
delle Crociate 3 trad. dall’ Armeno con note. 

19-20. Le opere geografiche di Sadik Isfahdni , e Saggio critico di diverse 
opere manoscritte arabe e persiane; tradotte dai MSS. originali Persiani 
da I. C. 

21 Il Shdh Nàmeh del poeta Firdausì; trad. dal persiano e compendiato in 
prosa ed in versi, con note ec. da G, Atkinson. 

22. Il Tezkereh al Vakiat; o sia memorie private di Humayun imperator del 
Mogol; di Iouher, confidente del medesimo ; trad. dal persiano da GC. 
Stewart. 

23. Il Siyar-ul-Mutakherin, o sia storia del regno dei maomettani nell'India, 
durante il passato secolo; di Mir Gholam Hussein- Khan; trad. dal persiano 
dal Ten. Gol. Gio. Briggs. 

24. Hoei Lan Ki; o sia l’ istoria del circolo di creta; dramma in prosa ed in 
versi trad. dal chinese con note da Stanislao Julien. 

25. San Kokf tsou ran to Sets, o sia prospetto generale dei tre regni; trad. 
dal giapponese-chinese da G. Klaproth. 

26. Annali dell’impero turco, dal 1591 al 1659 trad. dal turco da C. Fraser. 

27. Rashuvansa; Kalidasae carmen; Sanskrite et latine, edidit  Adol. Frid. 
Stenzler. 


Le seguenti opere sono sotto il torchiò. 


I viaggi di Evliya Effendi (nell’impero turco nel 17.° secolo ) trad. da de 
Hammer. 

Nipon u dai itsi ran { istoria degli imperatori ecclesiastici del Giappone dal. 
l’anno 660 avanti G. G.) trad. da Klaproth. 

Il Fo Koue Ke, trad. da Abel Remusat (ved. il rapporto qui sopra). 

Viaggi di Macario. Tomo III (ved. sopra il N. 3). 

Haji Khalifa. dizionario bibliografico trad. dall’arabo da G. Flagel. Quest'opera 
della quale si servì il d’ Herbelot per comporre la sua Biblioteca Orientale , 
contiene la notizia di più di 13,000 opere arabe, persiane o turche poste in 
ordine alfabetico. 

Il Rauzat-us-saffà ; trad. da David Shea. Contiene la. storia di Persia, da Kai- 
mur fino alla morte d’ Alessandro Magno. 

Il Tuhfat ul Mujahedin; trad. dall'arabo dal Ten. Rowlandson. Cont. la storia 
del primo stabilimento dei maomettani nel Malabar, e le loro susseguenti 
guerre coi portoghesi. 

Una storia dell’ impero dei Birmani trad. dal padre Sangermano (ved. il rap- 
porto qui sopra). 


100 


I Didascalia , o sia le costituzioni apostoliche della chiesa d’Abissinia, trad. 
da TP. Platt 

L’Harivansa (opera che serve ad illustrare la mitologia degl’indiani) trad. dal 
Sanskrit dal Langlois. 

Il Tarikh Tabari (storia autentica stimatissima dei patriarchi, profeti e filosofi 
di Maometto e dei Califi) trad. dal persiano dal Dubeux. 

Il Divano degli Huzeili (raccolta d’antichi poemi arabi) trad. dal professore 
Kosegarten. 
Oltre le suddette , stanno preparandosi per la pubblicazione le traduzioni 

di altre ventidne opere diverse , Ja nota delle quali trovasi stampata nel rap- 

porto suddetto dopo il precedente catalogo. 


NEGROLOGLA 


Giuseppe DE THomasis. 


Giuseppe de Thomasis, nato in Montenerodomo, piccola terra del- 
l’ Abruzzo Chietino , da genitori onesti, l’anno 1767, venne giovinetto, 


che non compieva i 16 anni, alla città capo del regno; ed imprese gli. 


studi di legge per addirsi alla curia, sola via che promettesse ricchez- 
ze, pubblici offizi, e se non vera gloria civile, romor di fama. Do- 
tato di alto ingegno a ricercare le origini e chiarire le intenzioni delle 
leggi, salì con vaste speranze di bel nome le tumultuarie scale del 
foro: ma nel sacrario della giustizia trovò menzogne , inganni, bas- 
sezze vergognose alla umana dignità. Reggevano la giustizia. civile 
dodici legislazioni, dalla Romana a quella di Ferdinando IV; e reg- 
gevano la giustizia criminale le prammatiche antiche , le moderne, le 
novissime ; per le quali era inquisitorio il processo , erano inquisitori 
gli scrivani; stava in alto la tortura; erano scritte le prove, secreto 
il procedimento : si tassavano nelle sentenze gl’ indizi come fossero 
membri del delitto. Non trovando il de Thomasis pari a sè la curia, 
i curiali, i codici, sdegnoso del mestiere, ne fuggì: e poichè da for- 
tuna era stato donato di quanto basti a stretto vivere , proseguì gli 
studi delle leggi, della filosofia, della politica e della economia degli 
Stati; e in ognuna di quelle scienze fu eccellente. 

Negli sconvolgimenti civili del 1799 non parteggiò per la signoria 
o per la repubblica, ma in tempo senza leggi l’ onestà, la sapienza , 
la virtù essendo colpa , egli quasi fuggiasco nella piccola terra dove 
nacque , scansò le atrocità della plebe , la iniquità de’ magistrati. Nè 
appieno sedate quelle tempeste, tornò al porto beato degli studi, e 
compose parecchie opere delle quali a suo luogo. 

E ciò sino all’anno 1806, quando la casa de’ Napoleoni venne in 
Napoli conquistatrice e regnante. I primi discorsi , i primi editti del 
re Giuseppe, alcune leggi, I’ esempio della Francia, il bisogno a re 


fn. 


at 


10I 


nuovo di allettare per benefizi popolo sospettoso, davano speranza di 
hene pubblico a’più veggenti dell’avvenire. E il nuovo re, non la- 
sciando nessuna virtù inonorata, nominò il de Thomàsis Sotto-Inten- 
dente (ciò che in Francia Sotto-Prefetto) del distretto di Solmona. Di 
là nel 1806 il principio de’ suoi offizi. Sempre notato degno di mag- 
giore impiego, fu Intendente della estrema Calabria; poi giudice del 
supremo tribunale di Cassazione; Relatore al consigli» di stato; Com- 
missario regio per la partizione fra’ cittadini de’ beni feudali; consi- 
gliero in più congressi destinati a proporre nuove leggi; e di nuovo 
lutendente ma della Terra di Lavoro. Nel quale offizio fu trovato dal 
re Ferdinando Borbone riasceso al trono delle Sicilie. 

Maggiori lusinghe di pubblico bene impegnarono de Thomasis. Re- 
stò negli offizi pubblici; e fu Procurator regale nella Corte de’ conti ; 
membro di parecchie commissioni giwliziarie 0 ‘amministrative ; consi- 
gliero privato de’ ministri ne’più gravi negozi dello Stato: e quando il 
re, nell’anno 1820; mandò in Sicilia Luogotenente il General Naselli , 
pose al suo fianco Giuseppe de Thomasis , col carico di agguagliare alle 
amministrazioni di Napoli quelle dell’isola ,. caduta da regno in pro- 
vincia. Avvennero neli’ anno medesimo 1820 le rivoluzioni di Palermo: 
tornò de Thomasis, e fu dal re nominato ministro per la marina e per 
il culto, poi per l’interno. Quì terminò il corso de’ suoi offizi. 

Non capendo in un articolo quanto egli operò nelle magistrature 
sopraddette , andrò scegliendo le geste più notabili, e sperando che 
altri distenda la sva vita: però che mancano a me lena, sapere, e in 
questo ‘infermo dechinare verso la tomba, animo che basti a non brie- 
ve fatica. Egli da Sotto-Intendente o da Intendente propagò , nelle 
parti possibili, la civiltà: correvano anni tristissimi per superbia 
de’ conquistatori , fremente pazienza de’vinti, congiure, tumulti, guerre 
o.discordie civili, polizia sfrenata, timori delle fazioni; e in somma, 
per universale sconvolgimento d’ ordini e d’ interessi : lo scioglimento 
de’ monasteri; Ja rovina della feudalità, le riforme de’codici e de’ma- 
gistrati, le invasioni del nuovo su l’ antico, miglioranze de’regni Na- 
poleonici , parevano alla moltitudine ingiustizie , spogli; empietà; ma 
il senno di lui del quale io scrivo, pervenne a moderare le persua- 
sioni de’ popoli. Fondando scuole in ogni comunità per i fanciulli, per 
le fanciulle ; provvedendo alla più alta istruzione nelle città maggiori 
della. provincia; componendo de’ più notabili per sapienza e costumi 
ì decurionati e i congressi comunali; destato e adoprato l’ingegno, 
che abbondante nasce tra noi, e per male instituzioni  torpeva egli 
palesò i benefizi de’ due regni, per atti facili e materiali , pari. alla 
intelligenza fin della plebe. 

Era natura de’ governi Napoleonici l’uguaglianza civile; vanto, la 
libertà : della uguaglianza, qualità vera delle. nuove leggi, usando sa- 
pientemente l’ Intendente de Thomasis ; agevolava le riforme, e spe- 
gneva le vergognose costumanze de’vassalli. Invecchiata viltà della 
plebe Calabrese era il saluto al barone piegando a terra i ginocchi; e 


102 


però ne’ tempi del de Thomasis , e ancora ne’ posteriori , molti si ap- 
pressavano con quell’ atto a’ grandi uffiziali del governo; a’ Generali 
dell’ esercito , all’ Intendente. Questi , per discorsi e lettere circolari, 
affaticavasi a sbandire l’uso maledetto, quando in circolo di numerosa 
udienza, un notaio , appressatosi per parlargli , s’ inginocchiò, e non 
potè il comando o la minaccia, nè l’atto, nè la forza dell’ Intendente, 
sollevare quell’ uomo gigante di persona ed ostinato a quella dispre- 
gevole umiltà : così che de Thomasis , disperato di alzarlo , gli sì ag- 
guagliò con abbassar sè stesso; e inginocchiatosi gli disse ‘‘ discorrete ,, 
Il notaro vergognò ; si levarono entrambo; ilcaso divolgato assai potè, 
e ancor sl cita. 

Molte opere pubbliche fornì, molte ne imprese; aprì strade, scavò 
canali, megliorò le arti, le industrie : serbò alla felicità de’ successori 
le opere che avanzavano l’attuale civiltà di quelle genti. Commissario 
d-1 re per la partizione delle terre feudali, apportò gran bene ad in- 
numerevoli città e villaggi, col farne sparire la povertà , moltiplicare 
i possidenti , ingrossare l’ erario comunale ; cagione di minori taglie ; 
d’ imprese pubbliche più vaste, e di più rapido incivilimento, Erano 
benetizi della sapientissima Jegge distruttrice de’ fendi; ina benefizi 
spesso disperduti dall’ autorità non appieno estinta de’ baroni , dalle 
brighe de’ potenti del luogo , da malnate passioni de’ Commissari. De 
Thomasis, giusto, amico a’ poveri, avverso ad ogni prep.tenza, retto, 
incorruttibile, manteneva e ingrandiva i benefici effetti della legge. 
Fu allora che dalle insperate ricchezze delle comunità editicò nuova 
terra su le rive del Sangro, per dar casa e patria a 600 e più, che 
vagavano, quasi bruti, ne’ boschi : ponendo alla nuova terra il nome 
di Ateleta, che nel Greco vuol dire /mmune , per indicare che gli 
abitatori andavano liberi dalle taglie pubbliche. 

Debole per istentata natura e piccola persona e salute inferma, 
altrettanto era fortissimo d’animo e di volontà, come provò ri- 
petutamente ne’ mesi difficili alla virtù degli anni 20 e ar. Chè 
dovunque penetrava il pensiero si scoprivano inganni , insidie , ra- 
gionar. menzognero , pericolose lusinghe ; e al debito di buon cit- 
tadino o buon ministro rovine e pene soprastanti. Ma non mirando 
a’ presenti pericoli, dispregiando i futuri, facendosi guida la virtù, 
mercede la coscienza , propose leggi sapientissime ed ammirate. Ch’era 
maraviglioso il vedere uomo straniero dell’ armi ; valere per pienezza 
di senno quanto altri per pratiche lunghe non valgono; rappresentare 
i benefizi de’ navigli guerrieri e commerciali; dire come erano in atto; 
proporre miglioramenti e riforme , discutere uomo di toga in pubbli- 
che adunanze quale ammiraglio di mare. 

Ma ciò che più l’ onora , ignoto al mondo, e che io, testimonio, 
rivelo , fu la sua virtù ne’ consigli del reggente. Si stava nel marzo 
dell’ anno 1821: precipitavano intorno intorno al governo i sostegni 
di quel politico reggimento : esercito nemico e poderoso toccava la 
frontiera ; pruova dissennata di guerra svergognò l’armi, e abbattè le 


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105 


speranze di pace: gli eserciti nazionali andavano fuggitivi o dispersi ; 
gli stuoli de’ settari fuggenti ancor peggio e traditori: un congresso di 
potentissimi re contrario. E mentre così gli uomini , le cose , la for- 
tuna desertavano la causa di quello stato , pochi fra tutti, e il de 
Thomasis fra i pochi, non perchè appassionati al cadente governo, nè 
ciechi da non vedere la profondità del precipizio , ma fermi al debito 
della giurata fede , consigliavano ed operavano rettamente , dispre- 
giando i rischi vicini dell’ opera e del consiglio. Cadde altine il male 
alzato edifizio; Giuseppe de Thomasis tornò a’ suoi studi; e privato e 
sapiente contemplava nel silenzio le rovine della sua patria. 

Nè sostenendo quel mesto spettacolo si partì per Firenze, stanza 
conforme alla semplicità de’ suoi costumi. Vi restò pochi mesi , per- 
ciocchè assalito da malattia gravissima sperò salute sotto il cielo di 
Napoli; ma finchè visse ricordava la cortesia toscana , gli amici teneri 
e ospitali che avea lasciati, e ’1 regnar da padre , 1’ obbedir da figli , 
e quell’ aura beata di sicurezza che vi respirava. Il passaggio dagli 
uffizi pubblici alle piccole cure della famiglia è tedio grave agli animi 
rozzi, è ozio felice delle menti gentili. Nel qual ozio de Thomasis 
compiè o avanzò molte opere dell’ ingegno; alcune pubblicate per le 
stampe, (1) altre lasciate in MS. , (2) che saranno di pubblica ragione, 
dopo che la moglie , il nipote , e alcuni amici le avranno giudicate 
convenevoli alla gloria dell’autore ed a’ tempi: chè troppo abusano la 
fama di alcun uomo egregio coloro che alla cieca ne palesano tutti i 
concetti ; e tanto più se l’ autore , come l’amico da noi compianto , si 
ricreava con le muse amene , cui piace il giuoco allegro e satirico. 

È maraviglia d’ ingegno tante opere di un uomo , destinato negli 
anni della più valida gioventù alle cure di governo , ed occupato in 
vecchiezza da malattia lunga e penosa ; perciocchè negli otto anni, 
ultimi della vita , la quale giunse a 63, fu travagliato da continui do- 
lori ne’ visceri della digestione e nel fegato , che non però trattene- 


(1) Una parafrasi del salmo 18 e de’ Sette penitenziali. — Varie consulta- 
zioni sopra materie di diritto pubblico, — Un cenno istorico del Regno di Na- 


| poli precedente a’ Romani. —- La prefazione e le annotazioni alle opere di 
‘ de Toulliers. 


(2) Delle opere inedite conosciamo le seguenti. = Riflessioni sulla Rivo- 
luzione di Francia. = Memorie sullo Scrivanismo ; dicevano scrivani gl’inqui- 
sitori nelle cause criminali e i compilatori di processi civili. = Descrizione 
di Monterodomo , patria del de Thomasis ; piccolo subietto ingrandito dall’ in- 
gegno del descrittore. == Un Poemetto bernesco in ottava rima. Varie poesie e 
traduzioni in versi del Maometto e della Zaira di Voltaire, —= Dialogo sul 
Tavoliere di Puglia. — Pensieri sulla proprietà. — 4 Capitoli su la etichetta, 
su la nobiltà , su la vera legge , su la corte suprema di Cassazione. — Dia- 
logo tra la filosofia e l’ignoranza. — Instituzioni sul diritto patrio antico e mo- 
derno, — Consultazioni ; Pareri, Memorie innumerevoli in materie economiche 
e legislative. 


104 


vano la forza , potentissima in lui , del pensiero : egli penava di do- 
lori, s’ infastidiva de’ rimedì , s’ incurvava sotto al peso de’ morbì e 
degli anni ; ma la mente , giovane , regina e prepotente , concepiva , 
meditava, componeva come non fosse di corpo infermo. Lo consolavano 
tra le domestiche pareti moglie tenerissima e pochi amici : imperciocchè 
tornato in Napoli da Calabria, 1’ anno 1809, tolse in moglie Lucia 
Palomba , donata di gentili sembianze dalla natura , e ornata di co- 
stumi e di virtà da’suoi studi e dagli esempi nella nobile casa paterna 
del marchese Palomba. N’ebbe due figli, che ventura e delizia de’ge- 
nitori crescevano , quando assaliti dallo stesso morbo , nel breve corso 
di cinque giorni, ambo morirono. E non ebbe altra prole; sì che 
l’ amore per la consorte , solo e concentrato cresceva. 

Egli avverso alle soperchianze del lusso moderatamente viveva 
de’ beni aviti, e di pochi altri che acquistò in molti anni di larghi 
stipendi da’ frutti della parsimonia. 

Gli amici di Giuseppe de Thomasis pochi , virtuosi , fedeli , con- 
venivano nella casa di quel sapiente a prender consigli, o ascoltar 
sentenze di filosofia e di virtù. Tra loro (e stando la moglie al capez- 
zale dell’ infausto letto) a’ primi albori del ro di settembre dell’anno 
1830 , sereno e certo degli avvenire , finì la vita. Il mortorio, senza le 
usate pompe , fu splendidissimo per qualità di amici che lo seguivano. 

Per tanti lavori e tanta fama fu socio di molte accademie. 

A me spettava muovere intorno a lui le prime parole , perchè 
l’ ebbi compagno negli uffizi pubblici, e nelle fortune o infortunii 
della vita: e perchè amicissimo: e perchè dovrò ratto, se il presentire 
non falla, unirmi.a lui dove i giusti riposano. 


EMANURLE DE LuBELZA. 


La morte del canonico Emanuele de Lubelza , avvenuta a 24 di 
febbraio. 1832, fece mestissimi i Savignanesi, che rendendogli come a 
padre carissimo, l’ufficio estremo del dì trigesimo, vollero eziandio con 
faconda orazione, dettata dal ch. sig. prof. G. I. Montanari, illustrarne 
la memoria, non so qual più; se per provarglisi ricordevoli e grati 
de’ricevuti benefizi, o per darsi conforto nella ricordanza di quella 
sapiente virtù, che in lui amarono e riverirono per tanti anni; e della 
quale noi qui daremo un breve ritratto. 

Da genitori di antico e chiaro sangue, Antonio de Lubelza, e Giu- 
seppa Sanchez della Vega, fu nato in Cadice, nel 1750 a’18 di gennaio, 
quest’ ottima indole d’uomo. Come nella pietà, così nelle lettere ebbe 
educatori i padri della compagnia di Gesù, che tra per l’alto lignag- 
gio da cui era uscito, e per l’ingegno , che giunto a ferma memoria 
avea non ordinario, se ne presero di grandi cure , alle quali ben ri- 
spondendo il giovanetto , ebbe compiutamente , ed assai per tempo ve- 
rificato l’ espettativa, che di lui s’era messa appo tutti. Di sedici anni o 


105 


così, vinta la ritrosia de’ genitori, che non avendo più che lui di prole 
maschile malissimo volentieri gliel consentirono, si rendette in patria, 
gesuita , co’ quali, sinchè visse, rifulse in esempio d’ogni bontà. Sic- 
come qualche anno innanzi nella Francia, così nelle Spagne il 1767 
le cose della compagnia andarono in sinistro; e gl’Ignaziani da Car- 
Jo III , a cui erano divenuti odiosi , furono da tutto il regno sbandew- 
giati. Il Lubelza, che alla compagnia avea già posto tutto il suo amore, 
quantunque non legato da voti, amò meglio seguitarla esule , che li- 
bero ritornare alla casa paterna, e fatto vela alla volta d’Italia a 
Rimini si fu condotte. Quivi ebbe tutti gli studii., tanto letterari e 
scientifici, quanto sacri, con bellissima fama ed instancabile dili- 
genza forniti. In questo mezzo l’ opinione ( regina del mondo ) avea 
recato grandissimo nocumento alla compagnia, in tanto che, a soddisfa- 
zione de’principi, dal magnanimo pontefice Clemente XIV, correndo |’ an- 
no 1773, in Italia ed ovunque fu disciolta. Venuto meno al Lubelza 
anche quell’asilo, deliberò di non uscire della terra ospitale; ed ivi stan- 
ziatosi, nel 1777 venne al sacerdozio promosso. Valicati appena tre anni, 
e tiratovi dagli amorevoli inviti di un suo confratello ed amico Giovanni 
de Ossuna, uomo di molte lettere greche e latine, e nell’ ammaestrar la 
gioventù valentissimo, si fu tramutato in Savignano, dove continuando- 
si con ardore agli amati suoi studii , si venne sempre più in ogni sorta 
disciplina profondando. Quivi l’ ingegno suo, il suo sapere , e la sua 
virtù non tardarono molto ad innamorare gli animi gentili de’Savignanesi, 
e quello singolarmente de’canonici dell’insigne collegiata di S. Lucia, 
che fecero di tutto per averlo nel loro numero , e l’ ebbero nel 1783. 
Della quale elezione ebbero poi a lodarsi senza fine, quando nel 1794, 
nata quistione di diritti fra l’arciprete e la collegiata stessa ,egli dette 
fuori una sua difesa, che appo la romana rota a’ colleghi fruttò una 
piena vittoria, ed a lui gloriosa fama di profondo canonista e teologo. 
Mancatogli il padre nel 1796, volse il pensiero alla patria, e attraver- 
sata la Francia, la rivide l’anno medesimo. All’ uscita del 1799 tornò a 
Savignano , ed a quella del 1800 novellamente a Cadice, chiamatovi 
con istrettissime preghiere dall’ unica sorella , che di fresco vedovata 
non avrebbe forse lasciata mai più, se la febbre gialla non avesse, in- 
furiando un giorno più che 1’ altro, minacciata orribilmente la Spagna. 
Scioltosi pertanto dagli amorevoli amplessi della sorella, s’avviò per 
alla volta d’Italia, e correndo il giugno del 1801 mise piede nel porto 
di Genova. Stato quivi picciol tempo si mosse , passando per Firenze, 
alla volta di Roma, a dove tenutosi qualche mese, e datosi a cono- 
scere , non fu significazion d’ affetto , osservanza ed onore, di che ei 
non fosse da quanti avevano in pregio e la virtù, e le lettere, larga- 
mente colmato. Come riseppe che a Napoli si rimetteva in piè la sua 
diletta compagnia , ricordevole de’ voti fatti in dividersi da lei, si fu 
tosto messo in via, e correndo il 6 di settembre 1805 alla religione 
rientrò. Ma nè questo desiderato ricetto gli bastò lungo tempo; con- 


T. IX. Gennaio. 14 


106 


ciossiachè discacciati da quel regno per le armi de’Francesi , i Borbo- 
ni, e con esso loro la società di Gesù, egli dovette nel susseguente 
anno ricoverar novellamente a Savignano, donde, con singolar con- 
tento di que’ terrazzani, non sì partì mai più. Da indi innanzi la prin- 
cipal sua cura si fu l’ educazione della gioventù, ed il continuarsi di 
tutta forza a quegli studii, de’ quali fin da piccolo avea posto buon 
fondamento. Avea assai conoscenza del greco, dell’ ebraico, dell’ ita- 
liano, e molto meglio del latino. Delle tante cose, che sapientemente 
scrisse, le più giacciono inedite nella biblioteca sempemenica; alla quale 
con una bella e doviziosa raccolta di libri a stampa, ne le donò vi- 
vente ; e per cui i Savignanesi consacreranno il nome suo all’immor- 
talità , ponendone l’immagine tra quelle de’ Perticari, de’ Borghesi , 
de’ Turchi, degli Amati , e degli altri illustri loro conterrazzani. Lo- 
devolissimo esempio d’ amor patrio ! Le scienze sacre ebbe in amore 
come la pupilla sua; alle quali non pur diè opera con istudio non mai 
interrotto ; ma e le insegnò con felice successo ; come anche le mate- 
inatiche , e la filosofia. I suoi consigli e gli scritti (delle cornacchie al 
mondo ne furono sempre) acquistarono voce di buon maestro in divi- 
nità ad un canonico, che lesse più anni pubblicamente teologia. Varie 
sfere armillari, e mappamondi da esso lui maestrevolmente lavorati, 
due de’ quali legò alla prefata biblioteca, dicono aperto, lui aver assai 
valuto in geografia, ed astronomia; nè predicando fu senza nerbo d’e- 
loquenza. Tenne dimestichezza e commercio di lettere con uomini rag- 
guardevolissimi o per sapere , o per dignità ; e molti vescovi e cardinali , 
chiestolo di consiglio, al suo giudizio s’acquetarono. Fu specchio di man- 
suetudine, della quale non gli fallirono sperimenti; e di così provata 
integrità di costumi, che non che commettesse mai male, ma nè diè luogo 
a sospezione. Ebbe sempre a cuore gli sventurati, ed i poveri sopratutto, 
a cui non si lasciò giammai venir meno o di conforto, o di consiglio, 0 
di sostanze , che quanto avea, soleva dire, essere cosa loro. Della sua 
liberalità poi diede loculentissima testimonianza quando potendo redare 
il bellissimo patrimonio lasciatogli dal padre, si chiamò contento di 
quel tanto che in Italia spontaneamente avrebbegli mandato la sorella. 
Essendo di maniere assai dolci e trattevoli si legava leggermente ogni 
fatta di persone, tirandole alla stima di sè colla copia e varietà della 
dottrina, ed alla benevolenza colla piacevolezza. Chiunque avesse rug- 
gine con alcuno, lui prendeva pacificatore; nè sono poche le famiglie, 
che insieme divise, egli ebbe per bellissimo modo tra sè riamicate. 
Zelantissimo della gloria di Dio, alla quale in tutte le cose avea sem- 
pre l’ occhio , si diè gran pena nel fatto del salvar le anime, che 
eziandio le più peccatrici accoglieva con singolare amorevolezza; nè 
mai alcuna si fu da lui partita, che consolata non fosse. In una re- 
ligione d’ amore e di pace, qual è la nostra, egli tenea per fermo , 
non essere fedele a Dio, nè buon seguace di Cristo, chi dalla carità 
si cessa. Per le quali cose tutte, e più altre, che per brevità si lascia- 
no, non maraviglia che nella morte sua il popolo Savignanese ed ogni 


107 


buona e savia persona portasse inconsolabil dolore , ed abbiagli cia- 
scuno nel proprio cuore eretto un affettuoso monumento; conciossiachè 
il lasciar di sè vivissimo desiderio sia non manchevole premio ad una 


operosa e conosciuta bontà. 
Gius. ManNUZZI. 


SrerANo Borson. 


La sera del santo Natale ultimo scorso 1’ Università degli studi di 
Torino, lo stato sardo e le scienze naturali hanno perduto settuagenne 
un uomo di squisito ingegno , assai dottrina ed ottimo cuore. 

Fu questi il sacerdote Stefano Borson, nato in S. Pietro d’Albigny 
villaggio vicino a Ciamberì da onesti parenti ma di stretta condizion 
di fortuna, talchè per potersi dare allo studio , Stefano entrò come 
privato maestro in casa di un’ illustre famiglia con cui venne a Torino. 

Quivi la piacevolezza e la cortesia de’ suoi modi gli fecero con- 
trarre conoscenza col celebre botanico medico Allioni, che primo di- 
resse l’ animo del giovane savoiardo agli studi paleontologici , e col 
chiarissimo Conte Napiove che gli aperse il cammino alla mineralogia 
da esso lui in Piemonte dottamente illustrata. 

In quello ebbe la ventura di essere ammesso in qualità d’ istitu- 
tore in casa del Marchese di S. Marzano , personaggio di gran nome 
nella diplomazia , degli anni fortunosi che abbiamo scorsi. L illustre 
Signore e mecenate gli fece facoltà di recarsi in Roma ed ivi godere 
del fissatogli assegnamento innanzi d’ intraprendere la direzione degli 
studi del nobile giovanetto che gli si voleva affidare. 

In quella gran metropoli il Borson principiò a dar saggio di sè 
(1796) con una lettera diretta al suo dolcissimo amico e maestro l’Al- 
lioni , in cui discorre con dottrina d’ archeologia e di storia naturale 
del Museo Borgia di Velletri (1). 

Da Roma passò a Napoli dove s’incontrò col celebre Breislalk che 
gli fu prima e sapientissima guida ad esaminare le maraviglie vulca- 
niche di quella terra incantata , e poscia amico e corrispondente per 
tutta la vita. 

Reduce in Torino, dopo di aver visitata la Toscana, la Romagna 
e la Lombardia, i nobili sigg. Marchese Morozzo e Conte Napione gli 
commisero nel 1798 l’ ordinamento del Gabinetto di storia naturale 
della R. Accademia delle Scienze per quella parte che riguardava le 
collezioni dei molluschi , vertebrati e raggiati , attuali e fossili. Soddi-' 
sfatti dell’alacrità e della sapienza dimostrata dal Borson nel compiere 
l’assunto, lo fecero custode del Gabinetto (1799). Avuta per ciò miglior 
comodità di studiare, si sentì in poco bastevolmente avanzato nella mi- 


(1) Lettre au Meédecin Allion sur les beaux Arts et en particulier sur le 
Musée d’antiquité et d’histoire naturelle de S. Em. le Cardinal Borgia de Vel. 


letri. Rome 1796 avec fig. 


dots) 


neralogia, da farsi a dare nell’ inverno del 1801 un corso di minera- 
logia diviso in 50 lezioni che rissò a lire 25. Queste furono le prime 
lezioni di detta scienza che si udirono in Torino. 

Rideva ne’ suoi tardi anni l’ottimo vecchio dell’ ardire che aveva 
avuto di farla così precocemente da maestro , ma riconosceva che alla 
fitta volontà di non rimanere al disotto del promesso andava debitore 
di quanto era giunto a sapere. 

Il Gabinetto di storia naturale dell’Accademia delle Scienze fu da 
questa con lodevole divisamento regalato al Museo Nazionale (1801 ) 
acciò servisse all’ utile generale, e nel 1805 il Governo Imperiale di 
Francia unì esso Museo all’Università degli studi. Il Borson che n’era 
stato l’ ordinatore per la parte mineralogica e paleontologica, ottenne 
la più onorata ricompensa coll’ essere nominato , dietro proposizione 
dell’ immortale Cuvier che ne aveva conosciuti i talenti , a professore 
di mineralogia nell’ Università. Cattedra questa non ancora stata isti- 
tuita in Torino (1810). 

Da indi in poi accrescere le collezioni del Museo torinese fu sua 
precipua cura, anzi faticosa sollecitudine. La prefazione al catalogo 
di cui stampò il primo volume nel 1811 n° è prova (2). Tale catalogo 
nello stato ch’ era in allora Ja scienza meritò gli encomj di due lumi- 
nari della mineralogia: i signori D’Aubuisson e Muthuon ‘ingegnere in 
capo delle miniere. 

Raccoglitore il Borson stesso di minerali ne’ viaggi fatti in Fran- 
cia e nelle molte sue escursioni in Piemonte , peregrinando per le 
montagne riconobbe gl’ incunvenienti del barometro di De-Luc allora 
in uso, non corretti dai tentativi di Mossati e Landriani. Amò quindi 
valersi di quello a bastone inventato da Vassalli-Eandi migliorandone 
la facilità del trasporto ed il mezzo di ottenerne sicuri risultamenti. 
Rese di pubblica ragione questo suo perfezionamento (3), e forse avrebbe 
preso voga se Gay-Lussac non inventava il suo barometro a Sifone. 

Tornati i Reali di Savoja negli aviti loro dominj fu confermato 
nella cattedra di mineralogia e nominato a sotto-direttore del Museo 
che ne ‘(dipende (1815). Poscia nel 1822 nominato a membro del R. 
Consiglio delle miniere e professore di mineralogia e geologia nella 
scuola R. delle miniere a Montiers: carica che per la distanza del luogo 
e l’ età sua non potè esercire se non per poco. Finalmente nel 1825 fu 
fatto direttore del Museo mineralogico. L'Accademia reale delle scienze 
lo volle fra i suoi socii (1817) e fu degli operosi avendo stampato negli 
atti di essa illustre Accademia le seguenti scritture che sono i suoi 
migliori titoli alla celebrità. 

Versano quelle, ad eccezione di una che ragguarda la litologia dei 


(2) Gatalogue raisonné du Musée d’histoire naturelle, partie minéralogique. 
T. 1 Turin 1811 in 8.° 

(3) Barometro portatile ad uso dei viaggi nelle montagne. Memoria negli 
Atti dell’Accademia italiana, T. I pag. 171. Livorno 1810. 


109 

monumenti egizii dovuti alla munificenza del Re Vittorio Emanuele (4) 
intorno a soggetti di paleontologia. Sin dall’ anno 1798 pubblicò due 
memorie sull’ orittognosia piemontese (5) che fanno seguito ai lavori 
dell’Allioni stampati nel 1757 in Parigi. Queste memorie si lodarono 
dal Brocchi ( Conchil. fossile Vol. I p. lxxj) notandogli per altro a 
difetto l’ aver seguita l’ incerta classificazione delle conchiglie del Ge- 
sner. Negli anni 1820, 1821, 1833 avendo stampato altre memorie sullo 
stesso argomento, fatto caso delle critiche del Brocchi, seguì il sistema 
di Lamarck (6). 

Illustrò eziandio con fino criterio alcune ossa fossili scoperte in 
Piemonte , e segnatamente denti , mascelle e femori mastodontei (7); 
e non è poca gloria per lui l’ essere citato a più riprese nella gran- 
d’ opera del Cuvier (Ossemens fossiles T, III p. 398 et seguit. T. IV 
p. 550 ). 

L’ultimo suo lavoro fu il voluminoso catalogo del Museo minera- 
logico , che pubblicò nel 1830 (8). Confrontato con quello del 1811 
mostra quanto abbia fatto il valente professore , e certo con tenui spese, 
dovendo il più a cambi ed a doni che sapeva ottenere in pro del Mu- 
seo. Sommano gli esemplari dei minerali ad oltre i 14,000, onde ben a 
ragione in una onorevolissima lettera direttagli dall’ eccellentissimo 
Magistrato sugli studi in data del 20 dicembre 1829 e stampata in capo 
del catalogo gli vien detto, che quella parte del R. Museo gli deve 
non solo la sua classificazione scientifica ma ‘ è peu d’objets près son 
existence ;;. 

Per compiere l’ indicazione delle cose di lui che si hanno a stampa, 
le accenno in nota senza farne soggetto di discorso , come quelle che 
sono di minore importanza (9). 


(4) Osservazioni intorno alle sostanze di cui sono formati i Monumenti del 
R. Museo Egizio. Atti della R. Accad. delle Scienze di Torino Vol. 31. 

(5) Ad Oryctographiam pedemontanam auctarium. Atti ibid. T. 6. 

(6) Saggio di Orittognosia piemontese. Atti della R. Accad. delle Scienze. 
Vol. 25, 26 e 29. 

(7) Sur les machoires et les dents du mastodonte trouvées en Piémont à 
l’état fossile. Ibid. T. 24. 

Noie sur une dent du grand mastodonte trouvé en Piémont et sur des ma- 
choires et des dents prises dans la houille (soit lignite) à Cadibona près Sa- 
vone. Ibid. T. 27. 

Sur le grand fémur du mastodonte trouvé à Val d’Andana. Ibid. T. 29. 

Meémoire sur quelques fossiles trouvés en Tarentaise. Ibid. T. 33. 

Mémoire sur quelques fossiles trouvés en Piémont. Ibid. T. 36. 

(8) Gatalogue raisonné de la Collection minéralogique du Musée d’histoire 
naturelle. Turin 1830 de 740 pag. in gr. 8.° 

(9) Observations microscopiques et dessins d’après nature du ver qui a rongé 
le bled en Piémont (1805) et de celui qui a endommagé le chancre, nel Ma- 
gasin encyclopèdique. T. 5 p. 403 (1805). 


1109 


Le lezioni ch'egli dava agli studenti in italiano mostravano quanto 
gli fosse familiare la nostra bella lingua; pregio questo rarissimo ne’suni 
compaesani. Era nel suo dire mirabile chiarezza attenendosi per altro 
nell’ insegnamento assai più volentieri alle dimostrazioni cristallogra- 
fiche dell’Hany e del Brongniart (1807), anzi che ai più recenti sistemi 
del Berzelius, Beudant e del Brongniart stesso, per non essere molto 
versato nella chimica. = Non richiesto, anzi spontaneo, giovava con 
ogni maniera di agevolezza coloro che imprendevano lo studio d’ al- 
cuna parte delle scienze ch'egli professava. Io che scrivo questi brevi 
cenni di lui onde disfogar il dolore che mi cagionò la sua perdita ed 
onorarne la cara memoria, ebbi a sperimentarlo meglio amico che mae- 
stro, e sono obbligato al suo affetto ed alle facilità procuratemi di quel 
poco ch’ io venni a sapere di geognosia. 

Il Borson fu bell’ uomo , di mente acuta , di spirito acceso e di 
umor gioviale. Temperatissimo nel vivere, può citarsi ad esempio di poco 
dormire. Fu liberale verso gli altri d’ ogni sua cosa. Senza aver avuto 
maestro dipingeva paesaggi con ‘bella maestria, e gli accurati disegni 
de’ fossili che accompagnano le sue memorie sono tutti opera di lui. 
Oltre il francese , l’ italiano ed il latino conosceva bene l’ inglese ed 
alcun che il tedesco. Venne aggregato alle Società mineralogiche di 
Pietroburgo e Veteravia , alla Società Reale Accademica di Savoja , ed 
a quella di Belle Arti in Firenze. Non conobbe l’ invidia , anzi molte 
volte testimoniò il piacere che sentiva nel lasciare dopo di sè nel sig. 
Sismonda suo allievo e poscia professore sostituito , una persona che 
meglio di Ini (sono le parole stesse dell’ illustre defunto ) avrebbe 
fatto avanzare la scienza in questa parte dell’ Italia. 

Torino 7 Gennaio 1833. 
GioveNALE VEGEZZI. 


ANGELO PAPADOPOLI. 


Il giorno 7 gennaio 1833 fu giorno di sventura per la piazza mer- 
cantile di Venezia, perchè alle ore quattro e mezzo pomeridiane «ii 
quel giorno cessò di vivere il conte Angelo Papadopoli, vice-presidente 
della Camera di commercio di quella città ; uomo altamente distinto 
per molte e diverse e tutte operose e tutte utili qualità di mente e di 
cuore. Le quali lo avevano sollevato a grande riputazione così in Ve- 
nezia, come fuori; sicchè era consultato da molti, venerato da mol- 


Substances minérales exploitées en Pièmont et employées aux arts et aux 
manufactures. Turin 1806. 

Statistique minèralogique du Département du Po, nell’Annuaire statistique 
du 1806. Turin. 

Experiences sur une plante oléifère Cyperus esculentus, nell’Almanac agraire. 
Turin 1808 p. 90. 

Notizie di alcune parti del Piemonte ec. Lettera odeporica. Torino 1809. 


III 


tissimi, amato poi e riverito da tutti. E tutti lo dimostrarono aperta- 
mente quand’ egli morì; chè vero , spontaneo , universale fu il dolore 
che lo accompagnò al sepolcro. 

Le estese cognizioni e profonde, che egli possedeva nel fatto del 
commercio, e in particolare del commercio veneto, erano frutto di 
lunga e assidua pratica , guidata da prircipio dalle savie istituzioni di 
un severo bensì, ma avveduto precettore come fn il suo zio Spiridio- 
ne; il quale sorreggeva 1’ animo e le prime fatiche del suo alunno 
con mostrargli nell’ avvenire, già aperto alla mente sua, il certo in- 
grandimento della casa Papadopoli. E il presagio s° avverò. Il conte 
Angelo non distolse un istante l’occhio dalla meta, che i consigli dello 
zio, e poscia gli esempi del padre, gli avevano additata; trascorse vit- 
torioso le procelle commerciali , che gl’ impetuosi avvenimenti degli 
ultimi quarant’ anni avevano suscitate; e giunse in porto così ricco di 
merci, che mentre, lui fanciullo , Ja casa Papadopoli non era nulla 
più che un’ ordinaria casa di commercio, va adesso annoverata tra le 
più forti ditte bancarie d’ Italia. 

Tanta grandezza di effetto , operata da un momo probo e circo- 
spetto com’ era il conte Angelo, non poteva avere per causa il solo 
favore della fortuna ‘mercantile. E non 1’ ebbe veramente ; perchè , 
nella storia della famiglia Papadopoli, non s’ incontrano di que? for- 
tunosi avvenimenti , che lanciano una casa di commercio all’ apice 
della grandezza per quelle stesse casuali combinazioni , che avrebbero 
potuto piombarla nell’ abisso della miseria. La soda sua mente domò, 
a così dire , e costrinse ai propri voleri i capricci dell’ incerta Dea ; 
con rifintarne i doni eventuali, si tenne maisempre lontano dalla pos- 
sibilità di doverne sopportare gli eventuali rabbuffi; rimase contento 
alle moderate utilità, ma le volle certe, costanti, moltiplicate, sparse 
sopra un’ ampia superficie di terreno commerciale. Modello desidera 
bile certamente da tutti, ma non da tutti imitabile; perchè a seguirlo 
utilmente vuolsi tale tempera d’intelletto , che possa espandersi sopra 
mille oggetti diversi, senza perdere per questo parte alcuna della pro- 
pria solidità. 

L’ ampio movimento commerciale , di cui era principio e fonte la 
mente operosa del conte Papadopoli , dava vita e alimento a gran nu- 
mero di famiglie ; ma a gran numero di famiglie dava pure alimento 
e vita la sua beneficenza. La quale virtù venne in lui da natura e da 
abitudine; perchè, redata da’ suoi genitori , persone quant’ altre mai 
caritatevoli , fu alimentata dall’ indole conforme della moglie sua , 
donna di benedetta memoria, che segnò i troppo brevi suoi giorni con 
opere continue di soccorso e d’ amorevolezza verso i poveri e gli af- 
flitti. L’ esempio di questa virtù , di questo primo fregio ed onore dei 
mortali, era divenuto nel conte Angelo un atto per guisa spontaneo 
dell’ animo suo , che appena o quasi mai appariva agli occhi del pub- 
blico ; nè ad altri facevasi noto, che a coloro che ricevevano il bene- 
fizio, o a chi, per forza di circostanze, aveva la lieta sorte di esserne 


112 


talvolta lo stromento. Nella mente dei quali, e di tutti que’molti che 
ben da presso lo conoscevanò , era giusto e veramente meritato quel 
rispetto , che il mondo accorda indistintamente ad ogni possessore di 
varii milioni. 

Il conte Angelo Papadopoli fu uomo di bell’aspetto. Dalla sua fac- 
cia , immobile talora per distrazione del pensiero, traspariva maisem- 
pre una certa quiete dell'anima, e molta benignità. Ebbe maniere fa- 
cili e popolari; sicchè ognuno s’ accostava a lui con affetto e confi- 
denza. Le sue parole non uscivano nè molte , nè chiaramente scorre- 
voli; perchè la concezione delle idee fu in lui più rapida e pronta , 
che non fosse la facoltà di manifestarle. Rifuggiva da ogni estremo ; 
nel conflitto delle opinioni preferiva la conciliazione al litigio, quan- 
d’ anche questo gli promettesse maggiori utilità; evitava le discordie, 
0, insorte suo malgrado , subito s’adoprava a comporle. In lui non fu 
mai veduto indizio di superbia; chè anzi appariva mansueto con tutti, 
e umano e cordiale fino cogl’ infimi ; solendo ripetere sovente , che , 
nell’ avvicendarsi delle situazioni di quaggiù, ognuno ha bisogno di 
tutti, e tutti l’ abbiamo di ciascheduno. Amò di caldo amore la sua 
patria adottiva , alla quale fu utile con 1’ opera e coi consigli; amò 
- d’amore sviscerato la sua famiglia, nel cui ingrandimento consumò 
l’ intera sua vita ; nè fissò mai gli occhi sui figli suoi , senza che una 
lagrima di tenerezza gli cadesse dal ciglio; nè v” ebbe per essi cagione 
di letizia o di dolore, senza che il dolore o la letizia inondasse l’ani- 
ma sua. 

Abbiamo creduto debito nostro consegnare questa memoria nel no- 
stro Giornale, destinato a promuovere e segnare i progressi della cre- 
scente civiltà italiana ; perchè alla storia di questa civiltà appartiene 
un uomo , che crebbe lustro e prosperità al proprio paese; che non 
sentì l’orgoglio dell’opulenza; che fu modello al saggio commerciante, 
all’ utile cittadino , all’ affettuoso padre di famiglia ; e il quale, mo- 
rendo, lasciò tal fama di sè, che, dimenticate le grandi sue ricchezze, 
ognuno parlò solamente della sua grande bontà. 


Giuseppe MONTANI. 


I Lettori dell’Antologia saranno dolorosamente sorpresi dal sentire 
che Giuseppe Montani, del quale pur vedranno un articolo nel pre- 
sente quaderno , ci è stato rapito nella notte del 18 al 19 Febbraio 
da una traditrice e indomabile malattia , che forse si preparava da più 
lungo tempo, ma che si manifestò solamente il dì ultimo di Gennajo. 
Non ci è possibile pubblicar subito un compito articolo necrologico su 
questo benemerito collaboratore dell’ Antologia, al qual fine stiamo 
raccogliendo le opportune notizie. Con queste poche parole non vo- 
gliamo che annunziare ai lettori il tristissimo evento , e versare nel 
loro animo una parte del dolore di cui il nostro è ripieno. 

(IL Direttore dell’ Antologia). 


CORRISPONDENZA 


NOTIZIA BPILOGATE 


entorno allo stato € a progrefe delle setenze, 
delle lettere, delle arti, dell'industria, del 
commercio e della pubb cca economia. nelle 


varee hroveneie d'KHala. 


PIEMONTE. 


TORINO. == Giunta d’ antichità e Belle Arti. 


DI 


E creata a Torino una giunta d° antichità e di belle arti, per proporre , 
sotto la direzione del ministero degli affari interni, i provvedimenti opportuni 
all’ indagine e alla conservazione de’ patrii monumenti. Giova recarne il regio 
breve» 

CarLo ALserTo Re di Sardegna ec. ec. 


Le reliquie degli antichi monumenti, e i capo lavori delle arti belle tra- 
mandatici dai nostri maggiori, sono non solamente nel privato dominio delle 
persone u dei corpi che li posseggono, ma nel patrimonio ancora dello stato, 
il quale e per la gloria che ne torna alla nazione , e per l’utilità sentitane dal 
paese, e pel soccorso che se ne trae negli studii della storia patria, e per 
l’ esemplare di perfezione che nelle egregie opere dura perennemente a bene- 
ficio degli artisti, ha giusta ragione di desiderare che ogni cura sia adoperata 
acciò non si perdano o si degradino sì preziosi oggetti. 

Uguale è la ragione della sollecitudine che generalmente è sentita, perchè 
le novelle ricerche che qualche volta vanno tentandosi, o quelle alle quali 
l’accidente dà luogo , siano fatte con quelle discipline che vagliono non solo 
a far riuscire a buon fine i lavori intrapresi, ma anche a far meglio conoscere 
il pregio delle cose discoperte. 

Gli stati nostri di qua e di là dal mare sono , nell’ uno e nell’ altro ri- 
spetto, in condizione da meritare che noi intervenghiamo con la nostra auto- 


T.IX. Gennaio 19 


1I4 


rità ad appagare il comune desiderio, poichè non mai si è intrapreso o per pri- 
vata indagazione o per cura dei corpi scientifici qualche ricerca di antichi o 
non ennosciuti monumenti , senza che siane risultato buon frutto: per la qual 
cosa si vuule sperare che , dove al rispetto ed all’ amore con cui i nostri sud- 
diti riguardano le memorie tutte delle cose patrie, si aggiunga l’ assistenza e 
l’autorità nostra, sarà vie meglio assicurata la conservazione di quanto si pos- 
siede , e più vantaggiosamente indirizzata la ricerca delle cose novelle. 

Essendo noi pertanto disposti a provvedere in modo che valga a farci con- 
seguire quest’utile scopo , abbiamo divisato di creare una giunta di persone 
dotte ed intelligenti di siffitte cose, e di affidare alla medesima la cura di oc- 
cuparsi in quelle ricerche, e di proporre quelle discipline che riconoscerà più 
adattate alle varie emergenze de’ casi. 

Epperò col presente abbiamo determinato , e determiniamo ciò che segue: 

1.° È creata in questa nostra capitale una giunta di antichità e belle ar- 
ti, alla quale spetterà, sotto la direzione della nostra Segreteria di stato per 
gli affari dell’interno, di proporci que’ provvedimenti che , senza ledere il di. 
ritto di proprietà, ravviserà proprii a promuovere nelle provincie dei nostri 
reali dominii la ricerca, e ad assicurare la conservazione di quegli oggetti 
che per l’ antichità o pel loro pregio saranno riconosciuti importanti per gli 
studi d’ antichità e di belle arti. 

2.° Questa giunta è composta di persone scelte nelle accademie nostre 
delle scienze e delle belle arti, e nella nostra università di Torino, nel cui 
museo già si conserva di tali oggetti una preziosa raccolta. Noi nominiamo per 
la prima volta a tal uopo, in conferma dell’elezione già fattane da esse due 
accademie, a membri di detta giunta, per l'Accademia reale delle scienze il 
cavaliere e commendatore Cesare Saluzzo, il marchese e commendatore Luigi 
Biondi, il cavaliere e commendatore Giuseppe Manno , il professore Costanzo 
Gazzera ; per l'Accademia reale di belle arti il marchese Roberto T'apparelli 
d’Azeglio, il professore Giovanni Battista Biscara, e il professore Angelo Bou- 
cheron; e per la nostra università di Torino il sacerdote professore emerito di 
filosofia Ignazio Barucchi , direttore del museo d’ antichità ed egizio nell’ uni- 
versità medesima, e socio della predetta accademia delle scienze. 

3.° Sarà cura di essa giunta di porsi in grado, per mezzo di altre acca- 
demie scientifiche, dove esistono , e specialmente di quelle di Savoia e di Ge- 
nova, o di persone distinte per le loro cognizioni in queste scieuze, ed anche 
per mezzo degli intendenti, di essere informata di quanto può conoscersi 0 seo- 
prirsi di utile in tali materie, e di rendercene poi all'uopo informati per mezzo 
della predetta nostra Segreteria di stato per gli affari dell’ interno, 

Genova 24 Novembre 1833. 

Con nostro Brevetto in data del 24 dell’ora scorso mese di novembre ab- 
biamo creata una giunta d’ antichità e belle arti, affulando alla medesima l’in- 
carico di proporre i provvedimenti proprii a promuovere nei regii stati la ri- 
cerca e la conservazione degli oggetti d’ antichità e d’arti belle. Volendo noi, 
nell’atto in cui la medesima va ad intraprendere i lavori commessile , aggiun» 
gerle un novello lustro , e metterla anche in istato di trarre maggior pro dalle 
comunicazioni che possono facilmente aver luogo per la natura di quei lavori 
fra la giunta e le due Accademie delle scienze, e di belle arti , abbiamo de- 
terminato di commettere, siccome col presente commettiamo la presidenza della 
giunta di cui trattasi, ai due Presidenti delle stesse Accademie, i quali perciò 


115 


non sclamente interverranno in tale qualità nelle adunanze della giunta sem- 
pre che loro torni in grado, ma ne riceveranno anche i rapporti, e dirigeran- 
no alla nostra Segreteria di stato per gli affari dell’ interno le proposizioni 
occorrenti, sempre quando per l’importanza degli oggetti presi a diseutere ciò 
stimino di dover fare. Torino 11 Dicembre 1832. 


R. Accademia delle Scienze di Torino. 


Classe fisico-matematica. — Adunanza del dì 11 Novembre 1832. Il Ca- 
valiere Amedeo Avogadro, deputato col Cavaliere Professore Bidone fece rappor- 
to sopra un modello di maglio per lavorare il ferro a mano d’ uomo , presen- 
tato «dal signor Bartolommeo Martini. 

Il Professore Cavaliere Carena , Segretario , deputato col Cavaliere _Avo- 
gadro predetto , lesse due relazioni : una intorno al progetto di un artefice di 
fabbricar carta co’ graspi dell’ uva, misti con certa dose di canapa non più 
servente ad altri usi; 1’ altra intorno a cinque modelli di altrettante mac- 
chine , dai signori De Bianchi e Maino , destinate ad esser mosse dalla forza 
di un solo uomo , sostituita a quella dell’ acqua, e sono le seguenti : un mu- 
lino a macina orizzontale , per cereali ; altro mulino a macina verticale , per 
semi oleosi ; un maglio per lavorare il ferro , battere cuoi, e altri simili usi; 
un brillatoio pel riso , per infrangere droghe , e simili ; una sega per marmi, 
con quante lame si vogliano , sino alle otto. 

— Adunanza del 25 Novembre. Fu fatto dal Vicepresidente Marchese 
Lascaris il tristissimo annunzio della morte dell’Accademico residente, Cavaliere 
Giacomo Alessio Vichard di San Real. 

Quindi si venne a far nomina del Direttore di essa Classe , del quale 
l’offigio triennale era terminato 1il 22 dello stesso mese. La Classe a voti una- 
nimi confermò in quella carica il Professore Gianantonio Giobert. 

L’ Accademico Professore Moris, a name di una giunta , Jesse il parere 
intorno a una Memoria intitolata : Histoire des organes anormaux de la fleur, 
lavoro che il suo auto». , il Dottore Ramon Isaac Popez Pincianus, Spa- 
gnuolo , volle sottoporre al giudizio dell’ Accademia Torinese. 

L° Accademico Dottore Bellingeri lesse una parte dell’ Elogio Storico del 
fu Professore Luigi Rolando. 

Il Cavaliere Plana fece all’ Accademia la seguente comunicazione 1 « La 
Cometa detta di Biela , che nel 26 del passato ottobre ha intersecato il piano 
dell’ orbita della terra , è passata nel suo perielio nella trascorsa notte ( 24 no- 
vembre ). Io 1’ ho osservata verso le ore 5 del mattino, ed ho riconosciuto che 
essa aveva una luce alquanto languida , appena visibile con un canocchiale 
di tre piedi di fuoco, non ostante la massima sua vicinanza al sole. 

«« Questa debole intensità di luce è poco conciliabile con un articolo di 
lettera del sig. Herschel , scrittami da Londra il dì 7, dalla qual lettera ap- 
parisce che la notte del 5 novembre era questo istesso astro molto splendido. 
Non so se tale discordanza debba attribuirsi ad un cambiamento fisico avvenu- 
to nella luce di quest’ astro , oppure ad uno stato atmosferico in Italia al- 
quanto contrario alla visibilità di questa Cometa ; poichè anche in altre Città 
d’Italia , essa non fu finora facilmente visibile , a segno di poterla qualificare 
molto splendida ,,. 


116 


Nell’ Adunanza di detta classe, tenuta il g Dicembre, il Cavaliere Avoga- 
dro, a nome di una Giunta, fece rapporto intorno ad una nuova foggia di 
barometro , inventata dal signor Porro, Capitano nel Corpo Reale degli Inge- 
gneri Militari, e da lui chiamato T'ermo-barometro portatile apneumatico. 

Il Cavaliere Bidone, a nome di altra Giunta, lesse il parere intorno 
ad una particolar Tromba Idraulica per estinguere gl’ incendii 3 proposta dai 
signori Gioanni Caittel, ed Enrico Schmiedt , domiciliati a Ginevra. 

Il Professore Lavini , a nome pure di una Giunta , fece relazione intorno 
alle Ricerche Sperimentali sul Mercurio fulminante , lavoro del Cavaliere 
Zenone Quaglia , Maggiore nel Corpo Reale d° Artiglieria. 

Adunanza della classe suddetta del 6 Gennajo 1333. Il Professore Vit- 
torio Michelotti, a nome di una Giunta , lesse il parere sopra un Sunto de! 
metodo inserviente all’ estrazione del Niccolo e del Cobalto della Miniera 
di Usseglio , Provincia di Torino ; lavoro del Cavaliere Sobrero, Tenente Co- 
lonnello nel Corpo Reale d’ Artiglieria. 

L’ Accademico Avvocato Colla lesse il terzo fascicolo della sua Opera 
Plantae rariores in regionibus Chilensibus a Cl. Medicinae Doctore Carolo 
Bertero nuper detectae ; et A. Colla in lucem editae. 

— Adunanza dei dì 27 Gennajo. È stata letta una lettera del primo 
Segretario di Stato per gli affari interni all’ eccellentissimo Presidente del- 
l'Accademia, con cui viene questa informata che S. M. nell’udienza del 24 
del mese predetto si è degnata di approvare la nomina ai posti vacanti di ac- 
cademici stranieri, fatta dall’Accademia nell’adunanza a classi unite del 20 
gennajo, nella persona dei seguenti signori : 

Per la classe delle Scienze Fisico-Matematiche : Arago Domenico France- 
sco Giovanni, membro dell’ Istituto di Francia , e dell’ uffizio delle Longitu- 
dini, a Parigi; Berzelio J. J. prof. di chimica, a Stocolma; Savi Gaetano , 
prof. di botanica a Pisa; Humboldt Barone Alessandro, della reale accademia 
delle Scienze, a Berlino; Poisson Simeone Dionigi, dell’ Istituto di Francia, e 
dell’ uffizio delle Longitudini, a Parigi; Gauss Carlo Federico, direttore della 
Specola astronomica , e prof. nell’ Università di Gottinga ; Venturoli Giuseppe, 
prof. emerito dell’ Università di Bologna , presidente del consiglio degli Ispet- 
tori d'acque e strade, a Roma ; Gay-Lussac Luigi Giuseppe , dell’ Istituto di 
Francia, a Parigi. 

E per la classe delle Scienze Morali, Storiche e Filologiche; Mai monsig. 
Angelo ; bibliotecario della Vaticana, a Roma ; Brugiere barone di Barante 
Amabile Guglielmo Prospero , dell’Istituto di Francia pari e ambasciatore di 
Francia presso S. M. il re di Sardegna; Pastoret Marchese Claudio Emanuele 
Giuseppe Pietro, dell’ Istituto di Francia, a Parigi; Manzoni Alessandro, ac- 
cademico della Grusca, a Milano; Savigny F. C. profes. nella regia Universi- 
tà, e membro della reale accademia delle Scienze, di Berlino ; Letronne Gio- 
vanni Antonio, dell’ Istituto di Francia, conservatore della R. Biblioteca, a 
Parigi; Borghese conte Bartolommeo, a Roma. 

Quindi il cav. Avogadro, a nome di una Giunta , fece rapporto intorno a 
una nuova memoria mandata al concorso pel quesito accademico, proposto col 
programma del 1829, il cui termine era stato prolungato a tutto il 1832. L’an- 
zidetta memoria , controsegnata con l’ epigrafe : Herbarum potentia subiecta 
nobis. Ovid. metamorph., non è stata giudicata degna del premio. 

Il prof. Lavini lesse una parte di un suo lavoro intitolato: Analisi chimi- 


TI 7 
ca della farina di fromento immaturo , preceduta da qualche indagine sopra 
il Glutine e sopra la sostanza amilacea. 

Il pref. Gené lesse: Sur quelques particularités organiques du Chamois, 
et des Moutons. 

A quest’ adunanza ha assistito il cav. Cauchy , membro dell’ Istituto di 
Francia, prof. di fisica sublime in questa regia università ; esso lia consegnato 
all’Accademia un esemplare, stampato litograficamente, di un lavoro che è la 
continuazione della sua memoria sur la Mécanique Céléste , insieme con un 
esemplare di altro suo lavoro , pure stampato con litografia, intitolato: sur Za 
rectification des courbes , et la quadrature des surfaces courbes. 

Classe di scienze morali storiche e filologiche. = Adunanza ordinaria 
del 15 Novembre, nella quale si sono letti i seguenti lavori : 

1. Nota alla versione Italiana di Tucidide. Dei primi Re presso i Greci , 
del Cavaliere Amedeo Peyron. 

2. De Thoma Valperga Calusio. De studiis suis mathematicis et criticis, 
del Cavaliere Professore Boucheron. 

3. Storia delle antiche leggi del Piemonte e della Savoja. Delle leggi 
Politiche , del Conte Federico Sclopis. 

Ha assistito a quest’ adunanza il socio nazionale non residente Gav. Carlo 
Botta. 

Classe di scienze morali storiche e filotogiche — Adunanza del 10 Gen- 
naio. Sono stati letti i seguenti lavori: 

1.° Delle finanze della Monarchia di Savoia nei secoli XIII e XIV. 
Discorso 3.° Dell’amministrazione del danaio pubblico , dell’Intendente Luigi 
Cibrario. 

2.° Continuazione della storia dell’ antica Legislazione del Piemonte e 
della Savoia. Delle leggi criminali , del Conte Federigo Sclopis. 

N 
Viaggio Letterario in Isvizzera ed in Francia fatto per ordine 
del Re di Sardegna. 


In giugno di quest'anno Carlo Alberto re di Sardegna, liberal protettore 
d’ogni maniera di buoni studi, deputò il nobil uomo Luigi Gibrario, socio della 
Reale Accademia delle Scienze di Torino (1), e Domenico Promis conservatore 
del suo Medagliere a visitare gli Archivi ed i Musei di Savoja, di Svizzera e di 
Francia , onde far raccolta di documenti e di monete appartenenti alla Storia 
de’ primi secoli della monarchia di Savoja. L’augusto Sovrano dimostrò quanto 
gli stesse a cuore il buon successo di siffatta impresa coll’essersi degnato di 
annunciare di propria bocca ai due eletti i suoi reali voleri, e così ordinar ai 
medesimi di tenerla ragguagliata per mezzo del ministro dell’ Interno, delle 


(1) Il sig. Cibrario fu nominato sacio dell’ accademia delle Scienze di 
Lione, della società letteraria della stessa città , della società di scienze, 
lettere ed agricoltura del basso Reno: alle quali due ultime società fu pure 
aggregato il ch. cav. Manno. A Lione si stampa la traduzione delle notizie 
sulla storia de’principi di Savoia , opera del sig. Cibrario da luì stesso cor- 
retta e accresciuta. Si stampa inoltre tradotto il suo discorso sulla forma 
antica della monarchia di Savoia: e un ampio estratto delle storie di Chieri. 


118 


scoperte che di mano in mano andrebber facendo. Partirono i commissari regii 
ai primi giorni di luglio , e rientrarono in Piemonte ai primi giorni di novem- 
bre. In quest’intervallo visitarono Ivrea, Aosta, Sion, S. Maurizio d’ Aganno, 
Losanna, Friborgo, Berna, Basilea, Strasborgo, Parigi, Besanzone, Borgo, 
Lione, Grenoble, Aix, Marsiglia, Ginevra, Giamberì , e S. Giovanni di Mo- 
riana. Per la facilità che lor diedero lunghi studii paleografici a legger le anti- 
che membrane, e ad assegnar l’età di ciascuna, e per la gran cortesia con cui 
furono ricevuti e compiaciuti d’ogni lor desiderio dai governi e dai dotti di 
Svizzera e di Francia, poterono in soli quattro mesi adempiere l’onorato e 
difficile incarico. Frutto delle loro ricerche sono oltre a cento documenti , al- 
cuni de’ quali contengono la notizia d’ un nuovo stato posseduto da Umberto 
Biancamano progenitore de’ principi di Savoja sulle sponde del lago Lemano; e 
d’una zecca da Odone suo figliuolo tenuta in Savoja prima che avessero di quà 
dai monti la zecca di Susa. 

Tutti poi abbondano d’ ignote particolarità delle quali molto si potrà gio- 
vare la Storia. Oltre a ciò fecer tesoro di quaranta monete sconosciute d’ oro 
e d’argento, e si procacciarono i disegni d’altre venti. Infine co’ sigilli di cui 
presero il simile poterono dimostrare qual fosse la vera arme antica de’conti 
di Savoja. 

S. M. a cui rassegnarono, tornando, il rapporto delle loro operazioni, ne 
mostrò la piena sua soddisfazione, ordinando che tanto il rapporto quanto i 
documenti venissero dati alle stampe. I giornali di Parigi e delle Provincie 
tenner discorso di tal commissione onorando l’alta saviezza del monarca che 
l’ avea ordinata, e noi abitatori di una vaghissima parte d’Italia, in cui l’amore 
alle lettere fu virtù ereditaria d’una famiglia sovrana, noi più vivamente ci 
compiacciamo del nobile esempio dato da un re italiano , e ci affrettiamo di 
far plauso alle belle speranze che pongono i primi anni del ben auspicato suo 
regno. 

(Estr. da Lettera.) 
VARIETA”. 


Arti. = In una sala del palazzo reale fu fatta solenne distribuzione de’pre- 
mii agli autori de’ migliori saggi di patria industria presentati nella esposizione 
pubblica di quest’ anno. I premiati son più di 220. Se la liberalità de’ premii 
in fatto d’ arti belle è poco desiderabile , in fatto d’ arti meccaniche è d’ ot- 
timo augurio. Il march. Alfieri di Sostegno rivolse un discorso agli artisti. Le 
medaglie furono d’oro, d’argento, di rame; poi veniva la menzione onorevole, 
poi la citazione, secondo e la bellezza e 1’ utilità del lavoro. I premiati nel 
1829, se mantennero la loro manifattura nel medesimo grado, son dichiarati 
meritevoli della conservazione della stessa medaglia; quelli che la perfeziona- 
rono, della continuazione. La medaglia è lavoro del valente incisore T. Ferra- 
ris. Le medaglie d’ oro furono distribuite per drappi di seta e lampassi a più 
colori, da tappezzerie; per drappi di lana; per sete, organzini, e sete per cu- 
cire; per macchine inventate per la verificazione de’ petrieri e de’ mortai; per 
calibratore delle macchine di verificazione; per modello di nuovo mulino na- 
tante, che si abbassa e si solleva secondo 1’ abbassamento e la depressione del- 
l acqua; per musicografo , macchina a foggia di pian-forte, colla quale tutto 
ciò che si suona resta scritto nel tempo medesimo; e la musica così scritta si 
ripete per mezzo del pantofono, macchina su cui si esegnisce qualunque mu- 


II 9 
sica da chi non la conosce, e non sa suonare veruno istrumento; per panto- 
fono più semplice, applicabile agli organi di chiesa; per prodotti chimici, per 
drappi e tessuti di lana e di cotone, per nastri e tessuti di seta, per gran carro 
ad uso delle così dette ambulanze militari, sul quale si possono trasportare co- 
modamente venti persone in camerette disposte a due piani. 

— In Chiaveri s’ ebbe pubblica esposizione delle produzioni di patria ma- 
nifattura, promossa dalla società economica che n° è benemerita; e in breve 
tempo furono smaltite tutte le liste di lotteria che si suol fare ogni anno. 
Merita special menzione il fornello inventato dal D. della Torre, fornello mo- 
bile, e che al povero e al ricco offre i vantaggi dell’ invenzione di Rumford. 
Questa piccola macchina ottenne il premio: resta a sperimentarne la solidità e 
la durata. 

— I lavori in bronzo della fabbrica Chiavassa, bronzo, dico, o dorato, o 
con verniciatura imitante la patina antica, son lodevoli non solo per la va- 
rietà e per la squisitezza del lavoro, ma specialmente perchè i disegni furon 
tolti da quant’hanno di più bello gli scavi d’Ercolano e Pompeja. Gonverrebbe 
che la moda diventasse cosa più estetica, e che l’utile e il bello entrassero in 
più stretta alleanza. I candelabri, i candellieri, le lampade, le coppe; gli alari, 
le molle o palette, i calamai, ogni lavoro insomma di questa fabbrica si di- 
stingue per molta eleganza. 

Arti belle. — A Mondovi sorse in meno di sei mesi un teatro non ampio 
ma elegante, disegno del sig. Berutto; le pitture sono dei ch. professori di To- 
rino, Scorsi e Vacca, le macchine del sig. Masetti. Una nuova società filarmo- 
nica vi s'è fondata con lieto successo. . 

— Fu restaurato anco il teatro di Novara, e abbellito. Posto che teatri han- 
no a vivere, vivano almeno tali da non essere scuola del brutto assai più che 
del bello, 

— Ir'accademia filarmonica ha ripresi i suoi musicali esercizi. Dopo la sinfo- 
nia di Weber nel Robin des bois, gli allievi della scuola gratuita di canto dis- 
sero la preghiera del Mosè: poi successero altre cose spplaudite. Quella scuola 
gratuita in men di cinqu’ anni diede al teatro tre cantanti di vaglia. 

Istituti di beneficenza. Il 26 di novembre fu solennemente aperto in Va- 
lenza il nuovo spedale degl’ incurabili , fondato ed eretto dal benemerito ca- 
nonico Zuffi. Intervennero alla funzione le potestà ecclesiastiche, militari e 
civili, il corpo civico, gli amministratori della commissione di carità , i pro- 
fessori delle scuole, molti signori e dame , il fiore della città. Raccolti in una 
sala a terreno dell’ospedale, il fondatore consegnò agli amministratori vari chi- 
rografi de’suoi debitori, corrispondenti alla somma destinata per dote del nuovo 
istituto. Quindi fu steso e sottoscritto dagli astanti l’ atto di fondazione nel 
quale furono segnati i nomi delle due prime inferme ammessevi. Le quali giunte 
in portantina, erano state accolte da parecchie dame : fra queste , due nipoti 
del fondatore , e da loro accompagnate all’ infermeria , poste a letto e rifocil- 
late con sollecita cura. Intanto i filarmonici della città, raccolti nel cortile , 
festeggiarono il lieto giorno ; e i primi magistrati, preso per mano l’ egregio 
fondatore, lo condussero all’ infermeria, dove cantate le sacre preci all’altare, 
ivi eretto , il can. Lombardi disse un discorso in commendazione dell’ istituto 
novello. Quindi il can. Zuffi fu accompagnato dalle benedizioni e dall’ammira- 
zione affettuosa di tutti gli astanti. L’ editizio dell’ ospedale al qual egli con- } 
sacra una parte non piccola de’suoi beni, sarà alla seguente primavera in gran 


120 


parte ricostrutto dietro a nuovo disegno d’ architetto valente : quivi saranno 
trasportati dal luogo ove ora sono gli infermi; e questo sarà anch'esso atterrato 
e ricostrutto , e il nuovo edifizio sarà capace di ventiquattro letti. Guarda a 
mezzogiorno , sovrasta alle case circostanti, ha buon’ aria, amena vista da rav- 
vivare gli infermi, a cui non è affatto negato d’escire del letto e passeggiare all’a- 
perto. 

— Fu donata da illustre personaggio all’ospizio della Rosinafuna bella Mad- 
dalena del Ganova, opera del Ganigia ; fu allottata a millesecento biglietti, 
Questo istituto si mantiene in gran parte col lavoro delle fanciulle ehe vi tro- 
vano ospitale ricovero. / 

— In Pinerolo sarà aperto un ospizio per i poveri infermi cronici ed in. 
curabili. 

— È fondata a Torino una società d’ assicurazione a premio fisso contro 
gl’ incendi , da’ banchieri Nigra, Vicino , Capella. 

— Il consiglio d’ assicurazione generale e reciproca contro i danni della 
grandine si radunò il dì dieci di Gennajo ; intervenne il co. di Mezzenile de- 
curione della città come regio commissario ; si deliberarono alcuni perfeziona- 
menti dello statuto ; tra i quali è questo : che la contribuzione de? soci è sce- 
mata, 

— La città di Torino, considerando le molte miserie del eorrente anno, 
s’adoperò con nuove beneficenze, che il prezzo della polenda fosse ai poveri di- 
minuito : e gioverebbe , in altri luoghi ancora , che le spese destinate ai mi- 
seri passatempi del carnevale si consacrassero ad alleggerir le miserie del povero 


popolo. 


LIGURIA. 


Genova. == Da lettera. 


Genova ha un istituto francese d’educazione, dove si ricevono alunne a 
mezza pensione e ad intera. Il giorno di S. Caterina vi furono esposti lavori 
in disegno , in miniatura , in ricamo , saggi di calligrafia : e queste esposizioni , 
se sono delle alunne stesse, io le riputerei veramente il miglior degli esami. 

Un altro istituto simile è tra noi, fondato dalla sig. Lagomarsini de Gior- 
gis , che va prosperando. E giova che si moltiplichino : ma gioverebbe altresì 
che una almeno delle istitutrici fosse toscana per addestrare le signore italiane 
all’uso d’ una veramente comune favella. E sarebbe vergogna che, mentre i 
forestieri coltivano con amore la lingua nostra, noi la sprezzassimo, a’quali la 
lingua è una delle glorie più vive che ci rimangono. E c’è chi vorrebbe a forza 
darcela per morta, Dio buono! 

Vedete, per esempio, fin dove comincia a stendersi il culto della lingua 
italiana. Un co. Simonetti ministro del re di Sardegna visitando la Tauride 
col co. Voronzow, governatore della nuova Russia , entrato a Kertche in una 
scuola, sentì farsi un complimento in versi italiani. Possa con la lingua dif- 
fondersi l’amore riverente e sincero di tutto ciò che all’Italia appartiene! 

La colletta di cui v’ho parlato per la riedificazione della chiesa di Pera e 
a sovvenimento di que’ poveri, non è smessa fra noi. — All’istituto de’ sordo- 


muti il re donò di recente lire tremila. == La nuova consuetudine d’ assistere 


O 


121 
a domicilio gli ammalati poveri, continua ; e per mantenerla s’è trovata la 
compra di certi biglietti di carità, che le persone benefiche vengono secondo 
la loro possibilità comperando. Ma la carità vera sostituisce i sovvenimenti do- 
miciliari alle cure sovente sì insufficienti e neglette de’ grandi spedali. 

Il nostro prof. Elice ha pensato a perfezionare il pluviometro: io v’annun- 
zio il suo trovato, senza farmene giudice. Parte dell’acqua che doveva cadere 
nel pluviometro, rimbalzava fuori secondo lui: ond’egli porta la parete dell’im- 
buto alta almeno un mezzo metro: unisce con mastice al grosso recipiente presso 
alla chiave un tubo di vetro, aperto da ambedue le parti, del diametro di tre 
centimetri, lungo quant’è alto il recipiente col quale comunica. A questo tubo 
verticale annette una laminetta metallica graduata. Tale pluviometro dà, di- 
c’egli, una misura più esatta, risparmia il tempo all’osservatore, misura anco 
la neve e la grandine. 


LOMBARDIA. 
Esposizione delle Belle Arti in Milano nel settembre 1832. 


Intanto che si fa luogo nell’Antologia ai pochi cenni sullo stato delle arti 
Jombarde, che vi mandai, vi dirò alcune parole sull’ esposizione che segnì nel 
settembre di quest'anno nel palazzo di Brera in Milano. Si aprì fra Je comuni 
aspettative, e non furono deluse: le turbe s’affollavano a vederè, e si offrivano 
loro cinque cento capi d’ arte esposti, molti de’ quali lavori eccellenti. 

Innanzi tratto vi dirò della pittura e del nostro Giuseppe Diotti che omai 
più nessuno oserà contendergli in Lombardia la palma fra i pittori. Ei mandò 
all'esposizione un Ugolino , figure quasi tutte grandi al vero: è dopo il mo- 
mento “he Gaddo se gli gittò ai piedi, e stà per morire: al misero conte sono 
intorno langnenti, dolorosi e moribondi, figli e nipoti; ei sta assiso con chiuso 
dolore, impetrato , guarda e non sai dove, eppure il suo aspetto ti parla, ti 
stringe il cuore. Quadro mirabile; è gran tempo che niuno ne vide di simili 
all’esposizione , e forse non ve ne fu mai. Tutto dipinto con gran maestria, 
forza di colorito e verità, tale passione che vi getta nell’ animo il dolore; più 
si vede e più si brama considerarlo, e si fimisce col venire a parte di quella 
scena tremenda. 

Francesco Hayez presentò un quadro ; ove Ja Stuarda nel momento che le 
si legge la sentenza di morte, protesta della sua innocenza : grande tela , pic- 
ciole figure, ma dipinte bene; Hayez è il gran colorista; molto movimento, 
teste di carattere, quella della Stuarda assai bella, in tutto gran forza. Altri 
sei ei ne aggiunse a figure più piccolina ancora, di argomenti diversi , storici 
tutti, ove era molto merito. 

Lodovico Liparini inviò da Venezia un Achille in atto di riprendere le 
armi; Arianna e Bacco nell’isola di Nesso , figure grandi al vero: l’Achille 
tutto nudo è dipinto con tal maestria, che pochi varranno meglio; nell’altro vi 
è della grazia, ma cede al primo. Un picciol ne aggiunse, il natal di Giove, di 
gentil composizione. 

Vennero. giudicati buoni altri: uno di Sigismondo Nappi giovane di grandi 
speranze che sgraziatamente morì appena ebbe compiuta la tela, rappresentava 


T. IX. Gennaio 16 


122 


la morte del cavalier  Bajardo , con molto movimento e buon colorito. Paolo 
Brioschi , fe' la morte di Gabriele Medici; Cesare Poggi; Bernabò Visconti al 
ponte di Melegnano, e un Botzaris; entrambi migliorarono dall’anno scorso. Lo 
stesso vuolsi dire di Luigi Sacchi; fece un quadro di grande composizione , 
rappresentante la buona Gualdrada nella chiesa di Fireuze, e la fuga di Bianca 
Cappello: giovane che vede bene il colorito , dà a’ suo1 dipinti buona intona- 
zione e forza; vi manca la pazienza di finire. Ben dipinta era la morte di 
Bernabò Visconti, di Carlo Avienti. Diligente quella di Las-Cases di Seran- 
geli : vpere tutte queste numerose di figure, ma tutte piccole , figure di moda 
fra molti artisti lombardi, e mon s’accorgono che immiseriscono, e val più 
una buona dipinta al grande, che una schiera di marionette. Inviarono buoni 
quadri dipinti con una finitezza mirabile e grazia Felice e Natale Schiavoni , 
un Raffaello che ritrae la Fornarina, e varie cose sacre. Ebhero merito i qua- 
dri di Giuseppe Fabbri, di Carla Belosidb, di Giovanni Davis bravo pittore ve- 
neziano, di Giovanni Servi, di Luigi Pedrazzi, di Girolamo Galvi, gli scolari 
dell’Accademia Carrarese e di Diotti, Enrico Sami buon pittore, e le sorelle 
Pagnoncelli valenti dilettanti. 

Quadri così detti di genere ne fecero Giuseppe Molteni e Ignazio Manzo- 
ni: il primo s’ attenne al Fiammingo e a poche figure, l’altro di composizione 
e genere burlevole, ambo con buon effetto. Ritratti ad olio ve n’ebbero gran 
numero ; però uno muliebre di Hayez grande al vero, era stupendo ; perchè 
von usa lo stesso coi quadri storici ? ei sa dipingere il vero , dunque bando ai 
bambocei; ma già è colpa de’ committenti. Presso a lui poniamo quello di una 
fanciulla a cavallo del russo Carlo Bruloff: volava la fanciulla su un cavallo 
focoso che pareva muoversi, e ben dipinti. Buoni ritratti e molti al solito fece 
Molteni. Varii pure ne pinsero Nappi, Gallo Gallina, Poggi, Narducci, Servi, 
Dariff, Bellosio, Sucri, Lucchini, Pok , Fabbri, Banfi, Anelli, Ditembergk, 
De’ Magistris, Croff. 

La pittura urbana e paesaggi ad olio ebbero gran copia di opere, sebbene 
la prima mancasse di quelle di Migliara. Venne però nuovo Giuseppe Canella, 
con molte vedute di Francia e di Spagna fatte in grande; pittor di tocco , di 
spirito , d’ audacia; mirabile scortare d’acque e di strade; le sue maccniete 
toccate con spirito e verità; il suo pennello rapido passa sulla tela, lascia im- 
pronta di genio e più non ritorna, Presentaruno buone vedute urbane, Pompeo 
Galvi, Giuseppe Bison, Tranquillo Orsi, Dell'Acqua, Butti, Viola , l’ inglese 
James, e in tutto variamente era molto merito. I paesisti ingombravano gran 
parte delle sale: discepolo di Roma, son due anni che ha la palma il Mar- 
chese d’ Azelio, e vi aggiunge macchiete storiche con molto spirito, e fu giu- 
dlicata bella la valle ove il Lando venne ucciso colle sue bande dai montanari 
del Casentino: non v’ era però forse abbastanza forza prospettica nelle parti 
sull’indietro; più belli dagli intelligenti furono giudicati altri suoi paesaggi, e 
son veri paesaggi come li intesero Poussin, e li intende Verstapen. 

Furono pure numerosi i quadri, e molti di merito, di questo genere, espo- 
sti da Biti, Gozzi, i maestri Jombardi in paesaggio; non che quelli di Gara- 
vaglia, Basiletti, Villeneuve , De Bernardis , conte Belgioioso, Morand, Gasa- 
nova, Riccardi, Welzel, Maestrani, Ekerlin, Macchi , Galvi, Wan-Bokkele . 

V’ebbero pure molte miniature della Spreafico, Cleofe Silvestri, Fioroni, 
Tilgherer; Paolina Torti, e dipinti a smalto da Bagatti Valsecchi ; delle copie 
eseguite da Paolina Torri, dal D'Adda, Brioschi, Morbio, Groff. 


te) 
12) 


Non voglio ehindete al parlar di pittura senza ricordare che Pelazio Pa. 
lagi, espose nel proprio studio un quadro di figure grandi al vero, rappresen- 
tante S. Doleino vescovo di Novara, che fa la donazione de’suoi beni ai ca- 
nonici della Cattedrale. Buona distribuzione, bell’ aria di teste, buoni panney- 
giamenti ; ma si desidererebbe più torza. Il veneziano De Mim fece una me- 
daglia a buon fresco in casa Passalacqua, l’Italia e la Grecia che presentano 
all’ universo le belle arti: poesia nell’ invenzione; fuoco, movimento d’ eseci- 
zione, forza di colorito; un'altra ne fece in casa del sig. D. Gaetano Melzi, eil 
è il Tempo che scopre la Verità; due sole figure, ma/ben aggruppate; è pittor 
franco, usa buono stile, largo del buon tempo, colorito tutto veneziano. Un 
gran dipinto a fresco fece pure Giuseppe Diotti nel Duomo di Gremona: l’in- 
credulità di S. Tommaso: un Salvatore mirabile; il volto che spira la divinità 
e la mansuetudine di chi redense le generazioni; torso nudo dipinto con pochi 
tocchi, ma con tale fusione di tinte, che pare ad olio ; teste tutte di gran ca- 
rattere, stile grande, maestria di pennello e diligenza a finire 3 sta e non sca- 
pita ove pinsero i Campi. Diotti continua in Lombardia la ristaurazione d’Ap= 
piani. Anche il giovane Vitale Sala fece de’buoni treschi in una chiesa di No 
vara in Piemonte. 

Vi dirò da ultimo della scultura nella quale le opere di un solo artista 
offrivano una scuola. Marchesi è lo scultore onde si fa pregio la Lombardia ; 
grande artista e per operosità e per genio, espose quattordici opere molto ec- 
cellenti, tutte buone. Sant’Ambrogio*statua colossale; è il sommo dottore che 
spiega al popolo i sentimenti del Vangelo; la testa è condotta con grande stu- 
dio, e dal muoversi di tutte le parti, essa parla, ed è un santo che parla. 
Un gruppo grande al vero presentava S. Giuseppe col Bambino ; questo bene- 
dice i divoti, e l’altro offre al cielo le loro preghiere: molta. verità nel fun- 
ciullo, gran pietà nella testa del vecchio. Una bella giovanetta ignuda che coglie 
fiori e guarda vezzosamente , rappresentava Flora; statua grande al vero, belle 
forme, grazia di movenze, buona condotta di marmo. Una fanciulla che dorme 
affidata ad un cane, il quale la difende da un serpe che s’ attenta a ferirla , 
fu un gruppo che s'acco)se il voto di tutte le età; la fanciulla par che dorma 
e respiri : soave fanciulla! Artista che sa toccare il grande ed il grazioso. Di 
bassi rilievi, uno era patetico, sepolcrale, Valtro religioso e rappresentava la 
morte di S. Giuseppe: quest’ultimo di grande composizione , a varii piani sul 
fare di quegli del cinquecento; movimento, passione, e alcuni angioli di para- 
iliso. Aggiunse due statue, l’Equità e Ja Concordia, grandi più del vero, statue 
d’ornamento, buone , e migliorate anche dopo l'esposizione, lavori accademici, 
due sonetti del Molza o del Bembo, tedeli alle regole del Petrarca. Oltre a que- 
sti lavori molti busti che Marchesi fa sempre ispirati dal carattere di quegli 
che rappresentano. In tutte le opere di Marchesi stile yrandioso , un piegur 
largo, fluido, molto studio di condurre i marmi, e più di tutto genio e molto 
genio. 

V? ebbero d’altre opere statuarie , una Carità di Nesti; gruppo in plasti- 
ca; bella composizione e di grazia, pari ad una Madonna col putto d’Andrea 
Del Sarto: avevano qualche buona parte, una Leda di Benzoni, un’Imnocenza 
di Marchetti, una giovane che scherza con un cane, di Galli; come pure busti 
e bassi rilievi di Giuseppe Croff, Labus, Rusca, Pandiani. Desiderio Gesari , il 
bravo cesellatore, presentò una tazza e alcuni ritratti d’argento: segue l’orme 


del Garadosso suo concittadino. 


124 


Fu pure commendato da tutti il cavallo colossale pet 1’ arco della Pace di 
Abbondio Sangiorgio, fuso in bronzo da Manfredini: cavallo bene modellato, fo- 
coso, che si muove, che nella testa ricorda l’antico che è nel museo di Napoli, 
in altre parti il bel modellino di Monti di Milano ; ma in tutto opera originale 
e bella di Sangiorgio; è un buon artista. Per quanto ve ne dicano , la fusione 
non rispende : è tutta a pezzi e rattoppi: si dice che ciò è per economia; le 
belle arti non son fatte per l’ economia; e una fusione deve essere o a un 
pezzo solo o a grandi pezzi: me ne appello a quanto disse nell’Antologia il 
bravo Cicognara , in occasione della fusione della Pietà di Canova , fatta da 
Ferrari a Venezia. 

Eccovi in breve quale fu 1’ esposizione lombarda: operosità grande, gran- 
de concorrenza, e tutto per generosità de’ committenti privati. Milano s'è reso 
centro di belle arti; conviene che tutti gli artisti studino recarle a maggior 
perfezione : il secolo lo vuole, ed essi se non traviano per sistema, il possono. 

DrrenpENTE SACCHI. 


Risposte alle domande fatte sulle scuole infantili 
di Cremona (*), 


Gremona fu la prima (e sin qui è l’unica) città d’ Italia , che dasse l’esem- 
pio di aprire delle scnole infantili sulla forma delle già esistenti in Inghilterra 
e in Germania, introdottevi però tutte le modificazioni volute dalla differenza 
d’ indole, costituzioni , carattere , abitudini domestiche e sociali, ec. degli 
italiani. Presentemente ne esistono tre , due per i ricchi ed una pei poveri, 
(questa prende il titolo di scuola infantile di carità); la prima scuola fu aperta 
nell’ anno 1829 a comodo dei soli maschi di famiglie agiate , la seconda venne 
aperta nel 183; per le femmine , e la terza pei poveri , fu pure istituita nel 
1831. A questa si riferiranno le risposte che soggiungonsi per soddisfare alle 
domande fatte dalla persona, che pare voglia adoperarsi nella santa opera del- 
1’ educazione del povero : si segue l’ordine delle interrogazioni contenute nella 
lettera 1.° settembre. 
1.° Quanti fanciulli frequentano questa scuola? 

La maschile degli agiati 94 > la femminile 27 ; e in quella di carità sono 

educati ed alimentati 86 maschi. 
2.° Se è due sessi siano istruiti insieme o separatamente? 

I due sessi sono perfettamente divisi , ciascuno ha la propria scuola e il 
proprio istitutore. Per le fanciulle povere verrà aperta la scuola col pros- 
simo novembre. 

3.° Chi le ha fondate? 

Il prete che scrive ; ma per la scuola di carità ebbe larghi sussidii dalle 
persone d’ogni ordine , e aiuto di mente e d’opera di vari amici di lui 
e dell’ umanità , che si occupano dell’ amministrazione de’ fondi, del- 
1’? assidua sorveglianza, dell’ economia , della salute de’ fanciulli , ec. 

4.9 Quali risultamenti sonosi ottenuti ? 

Felicissimi sono i risultamenti ottenuti : sociabilità (i fanciulli sono d° or- 
dinario selvatici ) franchezza, docilità , amor deil’ ordine , proprietà, 
e progressivo sensibilissimo sviluppo delle facoltà fisiche , intellettuali 


(*) Vedi Antol. Vol. XLVIII. A. p. 145. 


125 


e morali ; il maggior castigo che or possano minacciar i genitori agli 
alunni di queste scuole , è quello di non mandarli alla scuola. 


5.° Vi hanno dei rapporti stampati? 


Ne parlò per la prima la Biblioteca Italiana in uno de’ fascicoli del 1829. 


o 1830. il Giornale di Statistica nel 1530, nel 1831, e più amplamente 
nel 1832 ( veggansi i fascicoli 32 e 34. di questo giornale ). Il fonda- 
tore però differisce a pubblicare il piano ed i,metodi, ottenendo mag- 
giori lumi dall’ osservazione e. dall’ esperienza ; spera però d°’ essere in 
posizione di stampare il manuale entro quest’ anno ,,0 al più tardi al 


principio del 1833. 


6.° Quant'è la spesa annuale? 


Nel primo anno, compreso il dispendio di fondazione, per fabbricazione 


di banchi, tavole, caldaje ec. e il mantenimento di 50 alunni, la spesa 
ascese a lire 1630 Avustriache circa. Si comprenderà meglio dal pro- 
spetto che si unisce. 


7.° Quali sono le lezioni che vengono fatte ai fanciulli? 


Queste sono dirette a sviluppare insieme e coltivare le facoltà fisiche, mo- 


rali ed intellettuali di questi teneri alunni, 


Eccone l’ indice : 


a. Canto. Per quest’ esercizio furono scelti alcuni salmi d’ argomento morale , 


d. 


e 


tradotti da Saverio Mattei; un ottimo maestro di musica ne inventò 
le melodie adatte alle voci infantili; e ben raccomandate alla memoria, 
son esse cantate all’ unisono dai fanciulli. Tende quest’ esercizio a edu- 
care al giusto tono e l’orecchio e la voce, seminando frattanto nella 
mente, le giuste idee d’ una morale purissima e sublime. 


Preghiere in italiano per la mattina, il mezzo giorno e la sera. Ai più 


provetti s’ insegnano eziandio gl’ inni soliti a cantarsi in comune nel- 
la liturgia sacra, affinchè imparino a dirli almeno senza spropositi. 


Nomenclatura sistematica ed analitica in voci di buona lingua delle parti 


del. corpo umano, delle vestimenta, degli oggetti naturali adoperati ne- 
gli usi della vita, dei cibi ed alimenti, dei domicilj e loro parti, 
degli utensili domestici ec. ec. delle qualità ed operazioni più comuni 


degli esseri ec. 


Aritmetica mentale , cinè numerazione progressiva e decrescente , somma , 


sottrazione ec. col solo sussidio della mente. 


Pronunzia degli elementi vocali e sillabici delle parole Italiane , cognizione 


delle Jettere dell’ Alfabeto ,, ed in progresso il compitare , sillabare , 
leggere , e gli elementi dello scrivere. 


 f. Istruzione religiosa ; ossia idee elementari , sull’esistenza di Dio 3 ed i suoi 


attributi, sui dommi del Cristianesimo » e sui princip]j di morale. 


|.  Esercizj gianenHei di corsa, equilibrio , piccola lotta, passi regolati ec. 


NB. Ogni mezz’ ora si cambia lezione ed esercizio , ma agli esercizj gin- 


nastici viene concessa un’ora alla mattina, e si consacra un’ora e mez- 
za verso sera. Gli alunni della Scuola infantile di carità entrano alle 
8 di mattina, condotti da’ loro genitori , ed escono verso l’ave Maria 
di sera ; alle 10 fanno colazione ; all’ 1 ora pomeridiana mangiano la 
minestra , ed alle 4 pomeridiane. fanno merenda ; a colazione e meren- 
da mangiano solamente pane. Questo vivere frugale e metodico ‘ce li 
conserva in salute e ce li fa robusti; fanciulli entrati ala Scuola in- 


126 


fermicei; mal conci, e mal nitriti, dopo due mesi offrono 1° aspetto 
di tutta la prosperità e robustezza. 
8.° V° ha un maestro, od una maestra? 
V’ hanno pei maschi due maestri , ed una donna per inserviente. Uno dei 


maestri assiste nelle ore antimeridiane , e l’ altro nelle pomeridiane. 
Si prese questo divisamento sulla considerazione che destinandovene un 
solo , questo sarebbe facilmente stancato ; e quindi sarebbe divenuta 
meno quell’ energia che è necessaria con scolari che sono tutta vita e 
moto. Per le fanciulle si adopera una sola maestra sussidiata da una 
inserviente. 
9.° Se la scuola è stabilita da molto tempo, e quali furono i risultamenti 
felici? 
La Scuola degli agiati è stabilita da tre anni, e se ne ottennero i più fe- 
lici risultamenti 3 così avvenne nella Scuola de’poveri » la quale è sta- 
bilita da 1 anno e mezzo. I poveri specialmente guadagnarono assai in 


x 


fisica prosperità e nello sviluppo mnorale ed intellettuale. A prova s08- 
giungeremo solo il fatto, che è pena ai. fanciulli l’ essere. minacciati 
di trattenerli a casa. 

10.° Si troverebbe un maestro o una maestra , di cui uomini rispettabili po- 
tessero rispondere? 

Si troverebbe : ma sarebbe troppo dispendioso il far uscire di patria un in- 
dividuo; quindi si persuaderebbe di spedire un giovine di buon cuore, 
e di sufticienti lumi a Gremona , per istruirsi praticamente della ma- 
niera di governar la Scuola. 

11.° I libri che si usano per istruirli nel leggere sono comuni alle pubbliche 
scuole elementari? 

Gli altri che servir devono a’maestri si spera che usciranno fra poco. Il ritar- 
do non può dipendere che dalle moltiplici cure del fondatore, il qua- 
le sta preparando i lavori analoghi. 

12.° Se facciasi ai fanciulli la lezione dietro tabelle rappresentanti gli ani- 
mali, mestieri, oggetti di storia naturale? 

Sì, e di più si spiegan loro le rappresentazioni della storia sacra per ini- 
ziarli allo studio della religione. Le tabelle di storia naturale sono 
disposte sistematicamente giusta il sistema di tre regni di natura, ai 
quali si riferiscono.i nomi degli oggetti naturali. adoperati negli msi 
domestici , ma sia per gli oggetti naturali come per le altre rappreseu- 
tazioni, per Ja maggior parte non si hanno i rami ineisi , e si sono 
fatti eseguire i disegni per ora. Chi ama di aver le incisioni dì storia 
sacra , e di oggetti naturali, può ottenerne molte dalle vecchie calco- 
grafie di Venezia. 

13.° A qual’età sono ricevuti od a qual’ età licenziati? 

Si ricevono all’età di 2 anni e mezzo , e giunti all’età di 6 anni vengono 
consegnati alle pubbliche scuole elementari minori erette in Lombardia 
presso tutte le parrocchie di città e di Campagna. Nelle ore  d’inter- 
vallo fra 1’ una e l’ altra lezione vengono i poveri ricoverati di nuovo 
alla scuola di carità per l’ alimento e la custodia. 

14." Acere il nome, e se è possibile alcuni de’ libri di questa scuola ? 

Il nome è Scuola infantile di carità ; libri fin quì non se ne hanno : sa- 

ranno poscia pubblicati. 


u 
} 


127 


Frattanto perchè non è possibile di confidar tutto a ijueste poche pagine, 
chi scrive lascia la piena facoltà alla nobilissima persona che intende far tanto 
liene all’umanità di rivolgersi direttamente a Cremona al prof. Ferrante Aporti, 
il quale si farà un onore di rispondere a tutte le domande che gli saranno di- 

| rette. Questa sincera esibizione valga a rispondere al desiderio di ottenere le 
più ample informazioni; si vuol però chieder scusa della negligenza con cui 
furono distese queste poche linee, poichè nelle vacanze autunnali consunte ora- 
nai fra non poche occupazioni di ministero, non era possibile di far meglio. 


Memoria per la fondazione e successiva manutenzione d’una scuola infantile 
di carità , della capacità di 60 scolari; occorre quanto segue. 


I. Locale. Una stanza per l’ istruzione, della superticie di metri quadrati 
D. 30, altra di mill. a0 a 25 per uso della donna che deve far la zuppa 0 mine- 
stra, per porvi due piccoli armadj, entro i quali si mettono le scatolette o cesti 
contenenti la colazione dei fanciulli, e per disporre in giro lungo del muro delle 
assicelle, larghe centimetri 10 con pinoli in esse infitti alla distanza di centi- 
metri 20 per appendervi i cappelli, e finalmente una terza stanza ad uso di 
cucina, con fornello per due pentole, di metri quadrati 45 a 5o. 

II. Mobili diversi. 1.° Banchi. N.° 10 lunghi ciascuno metri 2 e cent. 23 
in 5 linee dimezzate da una paletta larga cent. 54 con gradini larghi cent. 28 ed 
alti cent. 12. Ogni linea di banchi è elevata sulla precedente cent. 16 , com- 
preso il sedile, e lo spazio libero, si fa d’una larghezza di cent. 55 a 60 e la 
parte per cui poggiano i piedi è formata con essa della grossezza di cent 3 a 4. 
ll sedile d’ogni banco si fa largo ed alto cent. 25. La parte anteriore della 
prima linea de’banchi per cui mettonsi i calamaj ed i libri, si fa larga cenct. 18, 
‘e «i soli cent. 16 è la larghezza della stessa parte per le altre quattro linee 
di banchi. 

2.9 Tavole N.° 3 di forma rettangolare, ciascuna delle quali è lunga me- 
tri 3 e 20 centesimi,e larga cent. 54, e due alte cent. 66, ed una soli cent. 54 
pei fanciulli più piccoli. Nel perimetro delle dette tavole vi sono venti fori cir- 
colari del diametro di cent. 13, e distanti da centro a centro a cent. 32. 

3.° Una tavola di figura come sopra, con cassetta per uso de'maestri. 

4.° Una tavola nera. 

5.° Due piecoli armadi per l’uso indicato al $ I. 

6.° Due sedie, una mestola di ferro, altra di legno, un secchio per at- 
tingere acqua, un piccolo soglio all’ uso di cucina, ed un tagliere. 

7.° Una scodella di terra, ed un cucchiajo d’ottone per ogni scolare. 

8° Un fornello di cotto con due fori circolari capaci per contener due 
pentole di rame stagnate a stagno di fiandra, l’ una del diametro di cent. 54, 
l’altra di cent. 60, della profondità ognuna di 56 e del peso complessivo di lib- 
bre cremonesi 72. La più grande delle due pentole serve per la zuppa o mi- 


mestra , e l’ altra per l’ acqua destinata a pulir le scodelle ed i cucchiaj , e si 
avverte che per l’economia del combustibile nella parte centrale di ciascuna 
pentola v° è in vano cilindrico del diametro di cent. 15, e dell’ altezza di 
centimetri 22. 

III. Personale. Due maestri ed una donna per far la zuppa o minestra, e 
per la polizia de” locali. 

IV. Spese. giornaliere di vitto. 1.° Ogni giorno si dà ai scolari una zuppa 


128 


o generalmente una minestra di riso o pasta; e quindi per ogni zuppa occorrono 
per ciascuno scolare due oncie e mezza di pane, e per ogni minestra un’ oncia e 
mn terzo di riso o pasta, ed un nono d’ oncia di sale. 
2.° Ne’ giorni in cui mangiasi di grasso si fa il brodo con un piede di 
manzo, e ne’ giorni magri con libbre una di butirro. 
3.° Ogni giorno si fa l’acquisto di libbre verdura diversa, di libbre £ 
e mezzo di fagioli, oppure di libbre 3 o 4 pomi di terra invece di fagioli. 
V. Spese primitive de’ mobili descritti al $ II. 1.° Legna- 
me d’albero, metri quadrati 40 grosso 5. + + + + ++ +++ A Li. 80 — 
2.° Ferramenti e fattura de? mobili descritti al N.° 1. 2. 
Sr 4. (DIREMO, SOIT PTIONTO, IRON 00 Le AI e #3 154 80 
3.° Per le due pentole, due semicerchi di ferro uniti alle 
medesime, ed altri due archi di ferro nel perimetro di due fori 
circolari del fornello, una portina di ferro e ventilatore al for- 


dello». Bir atrata RAOIIAOI A SAND MIRIADE SR BANtas 161 70 
4.° Per le pietre, cemento, e mano d’opera per la costru- 

zione del fornello. . . +... 6% 0000800009 20 50 
5.° Per 60 cucchiaj d’ ottone e 60 scodelle di terra . . +. + 33 15 30 


6.° Per gli altri oggetti descritti al N.° 6 nel $ TEOR RA, 14 55 


Austriache L. 446 85 


VI. Spese di annua manutenzione ai prezzi correnti in 


Grempnas:az:Si Affittoadi Jocalizsu= gene petiuurais tono ius PmauiidelS 100. -—_ 
2.° Riparazione ai mobili... . +++ +00 000 60 — 
lau aertri sretzl ha iandla i entranti toe sn ia RA 600 


4.° La spesa di ogni zuppa 0 minestra, compreso anche 
il salario della donna di servizio, corrisponde preciso a cent. 5 
e quindi computato , che nel corso dell’ anno si dieno 290 
zuppe 0 minestre a ciascuno, la spesa complessiva per 60 sco- 
lari corrisponde a. . + + + ee + eee 0 00000 eee 39 870 — 


in tutto Austriache L. 1630 — 


Dal premesso prospetto risulterebbe la spesa per ogni scolare a lire 27 10 
all’anno, ossia di millesimi 74 al giorno. 


Scuola gratuita di disegno per gli artigiani in Mantova. 


Giacchè avete parlato delle scuole di Cremona, date un tributo di bene- 
merenza ad un uomo onesto che in Mantova ha pensato di fare dell’arte pro- 
pria come un quotidiano alimento de’ poveri , affinchè migliorino questi i me- 
stieri tutti che vogliono aver bellezza di forme, e regolarità simetrica dall’ arte 
del disegno. Questi è il valente professore Vergani , incaricato di istruire negli 
elementi del disegno gli alunni elementari, e quelli di Ginnasio e di Liceo 
della città di Mantova. Egli non si limita ad istruire questi giovani che atten- 
dono a corsi regolari di studj , ma vuole sibbene impartire in determinati giorni 
della settimana, e fra questi specialmente nei dì festivi, 1’ istruzione degli 
elementi del disegno lineare, geometrico, ornamentale e di macchine, ai fan- 


ciulli degli operai ed ai fattorini da bottega. La sua istruzione è spontanea ; € 


ea 


129 
gratuita : i suoi metodi sono i più semplici e i più elementari: con una matita, 
un foglietto, ed un eompasso comune egli addestra i più rozzi fanciulletti al 
disegno, delle cose .d’ arte anche le più difficili. Mostra loro come regger si 
debbono le costrutture architettoniche , come sostener l’equilibrio delle volte, 
come eseguire le decorazioni degli edificii, come gli ornati, come gli eleganti 
arredi di casa, come congegnarsi le macchine inservienti agli opificj;. La su” 
scuola di disegno applicato alle, arti è un vero pubblico beneficio; e certa 
mente noi vedrem presto i suoi allievi sorgere a gara co’ più ingegnosi e illu- 
minati ‘artefici delle altre città di lombardia, e in alcuni rami d’ arte, ottener 
torse il primato. 

Questo beneficio per esser sì comune, sì popolare, vale un po? più che 
un’ accademia ove s’ insegnano arti sublimi; un’ accademia fa un pittore ed 
uno scultore di merito eminente ; e conta mediocrità detestabili: una scuola di 
disegno applicato \a’ mestieri, crea mille artefici di abilità maravigliosa, e di un 
utilità senza pari. 


Mirano. 
Istituto Racheli «= Da lettera. 


Ben fece l’Antologia a rammentare con lode l’ istituto del Racheli , isti- 
tuto le cui pratiche vorrei per tutte le città d’ Italia si diffondessero. Il me- 
todo è quello degli altri ginnasi dell’ impero austriaco, vale a dire che ci s’in- 
segna religione > storia profana , geografia , lingua italiana, latina, greca (e 
qui di più la tedesca, la francese ; l’ inglese ) , arte dello stile, matematica , 
antichità romane , disegno ; calligrafia. Troppe cose al certo, se non bene in- 
segnate : ma se le une alle altre si sappiano subordinare, se le une servano 
come mezzo , e illustrazione alle altre, o di svago e di divertimento , non 
troppe. La geografia per esempio data come sussidio alla storia ; le lingue legate 
tra loro per que’ preziosi vincoli d’ analogia che ne rendono lo studio compa- 
rativo sì bello ; le antichità associate al disegno , fatta parte di disegno la ma- 
ternatica stessa; dalla storia , dalla religione, tratti gli argomenti agli esercizi 
dello stile ; insegnato insomma, come tutte le umane discipline si possano av- 
vicinare, affratellare, e procedere in armonia, questa mole spaventosa sparisce; 
e l’ istruzione , qual si usa ne’ ginnasi austriaci , diventa simile a ruota i cui 
raggi mettono all’ asse comune , e che, tolti gli angoli e le ineguaglianze , si 
muove agilmente da sè. 

Fra le pratiche dunque adottate dal sig. Racheli nell’ istituto suo , no- 
tabili mi paiono le seguenti: 

Gli alunni giova che siano accompagnati alla scuola da un qualche  pa- 
rente : giova. che un qualche parente assista alla classificazione del merito 
quotidiana. Ogni scolaro ha un libro in cui si registrano tutti i giorni le 
cose da farsi, e il grado che gli è meritato. Sul finire della scuola egli legge 
ad alta voce i gradi ottenuti in ciascuna materia d’ insegnamento ; e questo 
giornaliero processo verbale ha molta efficacia sull’ animo giovanile ; tanto più 
se i parenti, come il Racheli consiglia, ogni giorno esamineranno il registro; 
e secondo le indicazioni di quello regoleranno le loro dimostrazioni d’ affetto. 
Alla fine d’ogni semestre è 1’ esame ; al quale i genitori debbono assistere : 
alla fine del secondo semestre si dfstribuiscono solennemente gli attestati , alla 


T.IX. Gennaio 17 


150 


presenza de’ parenti medesimi. Se per atti di virtù o per assidua diligenza 
allo studio ; l’alunno è distinto» di qualche straordinaria significazione d’onore, 
i genitori son pregati di retribuirnelo anch'essi, non già con danari o con dolci, 
ma con modi che rendano loro più gradita e più agevole la via del bene. Se 
il giovanetto per impotenza o per male o per «lira ragione seusabile non avrà 
potuto adempire i doveri scolastici , i genitori lo accompagnano con giustifica- 
zione scritta : e così danno ‘avviso della causa di ritardo o d’ assenza. Per 
assuefare i figli alla sobrietà e stogliergli da una trista emulazione di ghiotto-' 
neria, son pregati i parenti, per la colazione del mezzogiorno, a non dar loro 
altro che pane, — E si noti, a maggior lode di questo avvertimento, che tutti 
gli alunni dell’ istituto Racheli son figli di famiglie non povere. 

Se due giorni o più ricorrono di vacanza, i genitori devono dar conto 
ingenuo della condotta de’ figli ; e così in ogni caso di grave mancanza , giova 
che il maestro lo sappia, acciocchè 1’ educazione sortisca più opportuno e più 
compiuto l’ effetto. Se alcuno è colto da malattia contagiosa, non si riceve di 
nuovo alla scuola senz’ attestato del medico. Già senza |’ attestato dell’ in- 
nesto vaccino non si ha 1’ accesso a nessuno istituto d’ educazione nell’impero 
austriaco. 

Per evitare i pericoli d’ una emulazione  viziosa è falsa, il Racheli ha 
saviamente ‘abolita la divisione de’ posti a ciascuna classe e la distribuzione 
de’premi. ]l giornale da lui inventato, nel quale quotidianamente il maestro è in 
corrispondenza co’ Lenitori ; quotidianamente l’ amor proprio e il virtuoso pu- 
dore del fanciullo lo incita a ben fare , compensa e vince di molto gli altri 
artificii d’ emalazione usitati finora. Le graduazioni di merito e di deme- 
rito son calcolate secondo le forze di ciascuno ingegno, non mai in confronto 
d’ingegni più o meno felici : onde non è disperato neanco al, più debole il 
conseguimento di onorevoli note. 

Savissimi provvedimenti; i quali 1’ egregio uomo andrà sempre perfe- 
zionando : e già promette nuove cattedre e nuove pratiche , le quali non con- 
trastino colle finora adottate. 

Nella solenne distribuzione de? premi del 1832, lesse egli un elogio sem- 
plice ma savio molto , di Vittorino da Feltre ; del quale vo’ trascrivervi «pual- 
che passo. 

Nè solamente mirava che il corpo loro fosse vegeto e sano, ma che fosse 
altresì composto ed aggraziato , una fra le parti precipue della buona edu- 
cazione, e da molti assai negletta. Correggeva i difetti della voce degli alun- 
ni, qualora fosse aspra , dura, rauca, stridente, avvezzandogli a parlare in 
modo sommesso, con chiarezza, con souvità. Così il suo portamento , il muo- 
ver de? piedi , delle mani, del capo, volea che fossero composti a decoro ed 
a leggiadria. Se taluno ascoltando o parlando ad altrui s’ appoggiava , nè 
sapea starsi in su’ piedi, col carbone facea distendere un cerchio in terra, 
nel quale volea che stesse ritto il fanciullo per un certo determinato tempo, 
con minaccia di gastigo ove prima ne uscisse. I movimenti sconci della boc- 
ca, del naso, degli occhi, il soverchio sputare, il tenere per infingardaggine 
le mani nascoste, e simili fanciulleschi errori osservava e correggeva attenta- 
mente, e tanto più quanto il perspicace filosofo anche da queste che in ap- 
parenza sembrano minuzie, credea potersi arguire talvolta le interne male 
disposizioni. E queste particolarità le abbiamo con piacere accennate per ri- 
spondere a certuni che , vedendo tali avvertenze praticate in qualche stabi- 


3 
} 
i) 


DI 
limento , hanno la presunzione di chiamarle pedanterie ; non accorgendosi 
ch'egli è con tali provvedimenti che si erige la dignità dell’uomo al più pos- 
sibile perfezionamento. 

Un solo momento d’ ozio non concedeva a’ suoi alunni; e la loro vita era 
occupata da una perpetua cicissitudine di esercizi di corpo, d’ ingegno e di 
cuore. Non permettea che stessero mai soli, o che insieme consultassero in 
luoghi remoti: volea che sempre fossero od alla sua od alla presenza di perso- 
ne da lui conosciute , e nelle quali egli posto avea ogni fidanza. Dicea che la 
solitudine de’ giovanetti era un grande incentivo al vizio ed alle passioni , e 
che solamente l’ uom saggio potea abbandonarsi a sè stesso. + . . . 

Contemplate ogni giorno quest’ effigie , ed imparate a pronunciare con 
rispetto il nome di Maestro di scuola. Soenturatamente , questa ch’ è una fra 
le più nobili incumbenze della società , era per la rozzezza de’ tempi e per 
la viltà con cui veniva esercitata , caduta nel più ignominioso dispregio : 
ma ora , grazie ai lumi della filosofia , è altamente considerata da chi am- 


bisce il miglioramento delle nazioni. 
Da lettera. — Almanacchi. 


Eccoci alla stagione degli almanacchi. Voglio numerarvene alcuni ; il No- 
velliere francese, o sce!ta di novelle de’ più rinomati francesi viventi, Bal- 
zac , Janin, Merimée ec. = Il buon capo d° anno pe’ fanciulli, che io credo 
compilazione del bravo G. Sacchi. — Il piccolo Keapseake, ornato di scritti 
pregevoli. = I) trovatore italiano , o raccolta di ariette , romanze , canzonci- 
ne , duettini, notturni, cori, per accompagnamento di piano-forte , raccolta 
da Felice Romani , e che vanta lavori di Donizzetti, di Vaccai, di Bellini. 
in un opuscolo del sig. Regli dettato con senno troverete , se vi verrà alle 
mani , la serie delle tante opere esposte quest’ anno dal nostro Marchesi. Il 
S. Ambrogio, 1’ Equità , la Concordia , la Morre di S. Giuseppe , il Monu- 
mento innalzato ad un M\lius; S. Giuseppe col Bambino; una fanciulla 
dormiente, la Flora, la Venere vincitrice , il Busto di Gaetano Gantù , di 
G. Burbieri, quattro altri busti: eccovi quindici lavori, i quali provano non 
costar più una scultura al Marchesi che un Vaudeville ad un francese poeta. 
Con la differenza che i lavori tutti del Marchesi sono animati da un raggio del 
sole d’ Italia. La morte di S. Giuseppe principalmente è un leggiadro poemetto. 
Di che sentite il medesimo Regli. 

Dinanzi al letto v° ha il Salvatore che tocca al veglio la fronte ;, come 
se gli dicesse: T'i si aprirà quella porta di luce , che l’ uomo chiama il se- 
polcro , e là in fondo ai confini dell'orizzonte, là ove maritansi dolcemente 
la terra ed il cielo , vedrai sorgere un sole di beatitudine che giammai non 
ti sfolgorò sulle ciglia. La Vergine , vera Ancilla Domini in tutte le sue at- 
titudini , sta genuflessa appo il capezzale del santo e rincontro a suo Figlio , 
qual s° ella pregasse al compagno e custode della sua vita 1° adempimento di 
quella eccelsa promessa. Persone che assistono alla fine del giusto sonovi al- 
la testa del letto. A’ piedi voi mirate parecchi seguaci del Salvatore, e tra 
questi vi si offre primo allo sguardo s. Giovanni Battista : tale ne lo annun- 
zia la sua rara beltà, e la verace fiducia nelle parole dell’ tYomo-Dio , di 
cui egli era stato precursore e profeta. Angioli e genii poi all’ intorno , a di- 
versi uffici intesi, fan cortéo al transito di quello spirito nato ni baci dell’ im- 


152 


mortalità. E l’ Angelo fra questi , l’ Angelo che solleva lo strato su cui posa 
il santo , vince ogni elogio. 

Nè qui ha fine la irrequieta fantasia dello scultore: collocò sotto il let- 
to tre graziosi angiolini che l’ eredità si contendono degli attrezzi del Santo. 
Son cose sacre , pare che gridi ciascun di loro , ed io le voglio, io le deco 
serbare. Sicchè l’uno s’ impossessa della sega , e l’altro della pialla , quando 
un terzo Angioletto accenna ai compagni , che non frastornino la quiete di 
quel solenne momento. 

Non posso descrivervi quanto un tale episodio mi abbia allettato e com- 
mosso. Sarà vera l’accusa , che mischiar non dovevasi lo storico coll’ ideale , 
il reale col simbolico ; ma negli antichi non sono scarsi gli esempj di episodj 
siffatti : ne citerei alcuni se a voi potessero riescir nuovi. L’ argomento im- 
pertanto acquista chiarezza , e nel colgo medesimo non o’ è { fosse solo per 
la pialla e per la sega ) chi non riconosca in quel bassorilievo la morte dello 
sposo di Maria. Il riguardante non ha d’ uopo di commentatori ; l’ artista 
svolge un soggetto di cui comprendete subito il significato. Egli piegò qui il 
proprio ingegno all’ immaginazione, alla mente ed al cuore , le tre potenze 
che il Possagnese diceva doversi appagare negli spettatori. 

Vedete , del resto, destino misero e terribile dell’ arte moderna: argo- 
menti sacri , mitologici, ideali, reali: ritratti d’ignoti e d’ illustri 3 Flora e 
S. Giuseppe, Venere e l’ Equità , S. Ambrogio e una fanciulla che dorme : 
qual’ anima , non dico qual’arte, ma qual’anima può esser bastevole a tanto ? 
Può sentir tante cose? Sentirle davvero? E esserne veramente inspirata ? Inspi- 
rare l’ anima de’riguardanti ? 


Da altra lettera, 


Oggi è uscito un curioso almanacco , che porta per titolo : I letterati lom- 
bardi. Parmi un opuscolo dettato con assennatezza. Il giovine autore ebbe un 
educazione tutt’ altro che letteraria. Dal collegio di S. Lucia passò ad occupare 
un grado nella milizia , e corse per otto anni la Germania. Ora leggete quel 
libro ; e dopo questa notizia negate , se potete, la prodigiosa attitudine dell’ in- 
gegno italiano. 

La Bibbia di Vence è «i molto innoltrata. L’” edizione è fatta con tutta esat- 
tezza , ed onora la ditta Stella, Il testo è corredato di numerose giunte. Assi- 
stono a questa lodevole impresa valentissimi collaboratori ed illustratori. Insom- 
ma dal già fatto puossi asserire che 1’ attuale edizione ha molti pregi maggiori 
della parigina. 

I nostri tipografi di provincia sono gente indolentissima. Hanno capitali 
rilevanti, e li lasciano giacenti , intimoriti dall’ aspetto delle cose. Ho pro- 
posto a più d'uno la ristampa delle opere di Fénélon ; e nessuno ha voluto darci 
mano. E pure quanto gioverebbe diffondere tra il clero italiano le sapienti 
opere di quel mansueto ingegno ! Un altro progetto mi gira per la testa, che 
pure vorrei veder posto ad atto. Questo sarebbe la pubblicazione de?’ classici 
inglesi. La letteratura inglese gioverebbe farla, meglio che non è, nota all’Italia. 
I nostri padri hanno posto attento studio a questa letteratura, e ne son prova le 
molte traduzioni che noi abbiamo dei capolavori inglesi. Chi intraprendesse 
questa speculazione , godrebbe del vantaggio d’ avere in pronto un centinaio 


. 


| 


155 
di volumi begli e tradotti. Non ci sarebbe che a fare stendere le vite degli 
autori , e ritoccare quà e là qualche traduzione. 

Gol primo di Gennaio escirà il Barbier di Siviglia , giornale teatrale , steso 
dal sig. G. Battaglia , editor dell’ Indicatore. Veramente il titolo non mi sod- 
disfà. Il modo con cui sarà steso , non potrà riuscite che soddisfacente. Il signor 
Battaglia ha già dato prova in alcuni suoi articoli musicali , di possedere la vera 
estetica della musica. Coadiuvato da valenti collaboratori , egli confida di po- 
ter rivolgere ad utile scopo un’arte pur troppo divenuta per gl’ Italiani uno dei 
tanti incentivi all’ ozio ed alla neghittosità. 


VARIETA”. 


Educazione. = Nel nuovo istituto del sig. Lambertini, oltre alle scuole 
elementari e ginnasiali, si educa la gioventù nelle cose riguardanti il commer- 
cio, vale a dire , aritmetica mercantile , scrittura doppia , diritto commercia- 
le, trattato e giro de’ cambi, arbitraggi, cognizione delle merci, delle sete , 
delle filature , geografia e storia, calligrafia , disegno , lingue italiana, fran- 
cese , tedesca , inglese. Quelli che amano istruirsi in una sola lingua o ma- 
teria, possono anch’ eglino intervenire, col prezzo di dieci lire per mese. Le 
domeniche, i giovanetti s’ addestrano nella declamazione, nella buona pronunzia 
e negli usi sociali. 

— I sigg. Parravicini e Rossi apersero un istituto d’edueazione, dove s°in- 
segna aritmetica , scrittura doppia , giro cambiario , lingua inglese, francese e 
calligrafia. I giovani che amano addestrarsi nella mercatura o nella privata am- 
ministrazione, possono studiarvi con frutto. Le dette due lingue sono non solo 
teoricamente ma praticamente insegnate , secondo la pretta pronunzia imparata 
nel paese dove la lingua è nativa. Per la calligrafia si segue il metodo che 1° in- 
segnante apprese dal sig. Lanford , uno de’ calligrafi più valenti di Londra. 

— L’accademia degl’ ingegneri in Vienna conta alcuni posti gratuiti desti- 
nati ai giovani delle provincie lombarde. Gli alunni devono aver compiuto al- 
meno il terzo corso delle scuole elementari, non aver più di dodici anni, nè 
meno di dieci; aver avuto il vaiuolo o l’ innesto. 

Belle Arti. — Il sig. Fétis offerse una nuova accademia in Parigi,nella quale 
rappresentar per esempi la storia della musica in tutta Europa. In questa accads- 
mia , di cose italiane furono date a conoscere ed eseguite == le laude, o cantici 
in coro, cantate dalle nostre confraternite sul principio del cinquecento = il 
Kyrie della messa detta dell’ uomo armato , cantato nella cappella di Leone X 
îl 1510 = il Sanctus della messa De beata Virgine , a sei voci, cantato nella 
cappella di Sisto V il 1575 -— la Villanella a quattro voci, cantata nelle 
serenate napoletane nel 1920 — il madrigale a cinque voci senza accompagna- 
mento , di Palestrina ; i concerti passeggiati per viole, violino francese, arpa, 
organo e tiorba , composti da Emilio del Cavaliere — 1° aria di danza grave, 
ballata alla corte di Ferrara nel matrimonio d’Alfonso d’Este == la Romanesca, 
famosa aria di danza italiana alla fine del secolo XVI. 

— Il genovese giovinetto Borgatta diede a Milano raro saggio della sua 


ammirabile abilità nel suonare il pianoforte » d’ improvvisare fantasie e ca- 


| pricci musicali assai vaghi, di ornare con belle fioriture un tema qualunque 


gli sia dato sull’ atto. S’ egli si dedica alla composizione vocale, speriamo farà 
buona prova. 


134 

L’incisore Cesare Ferreri di Pavia, appena morto lo Scarpa, ne disegnò il ri- 
tratto, e lo pubblicò colla litografia: siccome lo Scarpa conservò assai le sue for- 
me, così questo ritratto postumo, ha molta somiglianza , e più degli altri, ha 
il merito di presentare il calvo capo del grande chirurgo. 

Statistica, Gli abitanti di Lombardia nel 1830 crebbero di 10476 ; 
nel distretto di Milano crebbero di 3200 , in quel di Como di 3312 ; di Lodi e 
Crema 668 , di Bergamo 212 , di Brescia 415 , di Pavia 647, e così discorrendo. 
Nel 1831 Milano contava 130,399 abitanti , il distretto 352704, quel di Brescia 
335157 , quel di Cremona 182559, quel di Mantova 255307 , quel di Bergamo 
334154 ; quel di Como 356016 , quel di Pavia 153242 , quel di Lodi e Crema 
204042 , quel di Sondrio 86947. In Milano , in Brescia , in Cremona , in Ber- 
gamo , in Como il numero delle femmine è maggiore che de’ maschi ; in Mau- 
tova , in Pavia, in Lodi e Crema, in Sondrio , minore. Nel 1830 era mag- 
gior numero delle femmine in Milano , ma non ne’dintorni , in Cremora, in 
Mantova , in Pavia, in Lodi e Crema, in Sondrio, minore. Insomma la Lom- 
bardia nel 1830 contava 1,195,881r maschi , 1,184,069 femmine , nel 1831 con- 
tava 1201440 maschi , di femmine 1189086 , in tutto 2,390526 abitanti. 

— Ecco notizie intorno alle strade comunali costrutte o accomodate in 
Lombardia 1’ anno 1831. = La lunghezza fu di metri 546,232 ; cioè di miglia 
2/4 da sessanta al grado : la spesa di lire 2140183. Nel solo distretto di Mila- 
no furono metri 148,866 , e lire 978,872 ; in Bergamo metri 128,729, e lire 
213:321 ; in Sondrio metri 4623 , lire 9799. I luoghi dove maggior lunghezza 
fn lavorata, sono Bergamo , Como , Brescia , Mantova ; quelli dove meno , in 
ordine sempre decrescente, Cremona, Lodi e Crema , Pavia, Sondrio. Sarebbe 
da indagare se la maggior quantità dei lavori provenga da maggiore bisogno , 
o da maggiore ricchezza, o da maggior diligenza , vale a dire se in Mantova, 
per esempio, si sia lavorato meno che in quel di Bergamo, per essere i mantovani 
0 men ricchi o meno curanti delle vie di comunicazione , o per averne già più 
che Bergamo fin qui non ne avesse. Certo è che l’ aprire o il perfezionare 
strade comunali che pigliano ottanta miglia come nel Milanese , sessanta 
nove come nel Bergamasco , cinquanta come nel Comasco, è un bel fare. La 
spesa poi delle dette strade si divide in due rami: per la costruzione, e 
pe’ fondi occupati o danneggiati : in alcuni luoghi, come nel Milanese, 1° una 
uscita è poco minore all’altra ; cioè per la costruzione lire 558,762; per in- 
dennità 420,110 , ma questa è la proporzione più forte. In Sondrio non è in- 
dennità di sorta alcuna ; in Mantova la costruzione costa lire r56,869 3 1’ in- 
dennità sole 9,808. La ragione n’ è chiara ; il valore de’ fondi cresce con la 
ricchezza de’ possessori, e con la coltura del suolo. Si noti inoltre la diff 
renza totale. Milano con lire 978,812 lavora 80 miglia, Breseia ne lavora qua- 
ranta, con lire 271,277. La spesa minore compensa la minore opulenza; e fino 
a un certo segno , le disparità si bilanciano. 


PROVINCIE VENETE 


VENEZIA. «= Da lettera. 


Un uomo amante dell’ arte drammatica compiangeva tempo fa 7° infelice 
smania della musica di ribellarsi al canto per servire alla declamazione, di 


155 


spogliarsi d’ ogni dottrina , e circoscriversi nella conoscenza della sola paren- 
tela delle note per sostituire ai lavori artifiziosi d’ orchestra il fracasso degli 
oricalchi ; ed alla condotta intrecciata delle melodie concertate, l’ orditura 
più facile e più monotona delle canzonette e delle cabalette. Deplorava quel- 
l’ infelicissima sufficienza nell’ esercitare il canto , che dispensa da ogni 
studio chi ‘con. forte ed intuonata voce comprende soltanto il valor delle 
note, e con impeto, ragionato 0 sragionato che sia, arriva a dare dell’ espres- 
sione al senso delle parole. — E questi mali pur troppo son veri. 

In altro luogo, ‘sulle relazioni della poesia con la musica e’ragionava 
molto saviamente. così: Una parola sola, un monosillabo basta a spiegare 
talvoltatutta un’ idea delle più eloquenti ; delle più commocenti : basterà a 
Jure altrettanto una nota? Poche e buone parole racchiuder possono il più 
elettrizzante discorso ; potranno altrettanto poche ed anche bellissime note ? 
I pensieri musicali esigono la loro condotta; il.loro ritmo , il loro periodo: 
una strofetta di quattro versi scritti con vera ragion musicale daranno tema 
alla composizione del più giudizioso, del più delizioso e voluminoso pezzo di 
musica: ma quando uno squarcio lungo di eloquenza poetica presenterà un 
ragionamento seguito dai più elevati concepimenti, la musica. non potrà che 
strascinarvisi appresso. con. delle fredde combinazioni armoniche ; che, lungi 
dal fare apprezzare e gustare sè stesse, impediranno che apprezzate e gustate 
siano le parole, o coprendole col suono degli strumenti, o rendendone difficile 
1° espressione e la pronunzia al declamatore imbarazzato dal doppio ‘incurico 
di recitare e cantare. Da ciò provengono quei sensi musicali spezzati ; quei 
motivi che, appena accennata un’ idea , devono accennarne un’ altra ;' quel 
tinto spesso cangiamento dei tempi , quella impossibilità insomma di spiegare, 
accarezzare, adornare un bel pensiero, un bel motivo di melodia. Proviene da 
ciò altresì la maggior facilità di comporre la musica , ela nessuna difficoltà 
dell’ eseguirla; perchè tutto ciò che insegna Vl arte ad elaboratamente scri- 
vere e ad ingegnosamente cantare diventa con questo metodo affatto super- 
fiuo. 

I teatri frattanto si vengono moltiplicando ; e con essi le ambizioni , e gli 


allettamenti alla mediocrità. Non si cerca la soddisfazione dell’ ingegno , la 


5 
cultura deli’ affetto , l’ educazione del popolo ; si cerca un futile o pericoloso 
passatempo, si cerca un pascolo agli occhi e alle orecchie. Le rappresentazioni 
musicali, meschine e languide, si amano piuttosto che gli esercizi drammatici , 
che nobilissimi potrebbero divenire se alla ‘meccanica forza de’ commedianti 
mercenari sottentrasse lo studio di bene educati cittadini. 

Mondovì, Gitta- 


della, Casale, Guneo , Savona, Biella, Ivrea, Feltre, e sin Lendinara, 


Frattanto Novi, Cento , Varese, Pontevico, Bassano 


> 


hanno tutte musica , e 1’ hanno pùr troppo. 
VERONA. == Da lettera. 


Amerei ancor io dar opera per quella eccellente corrispondenza di notizie 
epilogate ; nella quale leggo sempre con piacere gli avanzamenti scientifici , 
letterari ed industriali che s’operano nelle varie città d’Italia ; ma pur troppo 
sterile terra ci accoglie. Nonostante Verona nutre ancora figli non del tutto 
indegni dell’ antica famiglia. E vorrei poter qui recarle il non piccol numero 
di giovani , giacchè de’ soli coetanei miei vo? per ora parlare ,  d’ assai pronto 


156 


ingegno , che pensano molto assennatamente , de’ molti che i propri pensa. 
menti già al pubblico confidarono » che fanno assai, non però quanto” per av- 
ventura varrebbero. Ma se tutto , di che ci sentiam capaci, non possiam fare, 
la colpa non è tutta nostra, ma bensì di certi ricchi egoisti; e sempre nemici 
delle utili imprese. E come esercitare in una città, cui manca tipografo , 
vergogna de’ tempi! , che non dico già pensi a rimeritare le fatiche dell’ aù- 
tore, ma imprenda la più lucrosa opera a suo conto e vantaggio? Giò s’ in 
tenda però colle debite restrizioni , anzi uffizio di verità vuole che da quella 
inoperosa ed avara schiera io tolga il nobil sig. G. G. Orti, il quale veramen- 
te, spontaneo protettore si presta a chiunque mostra di voler distinguersi nelle 
scienze e nelle arti, nella letteratura, Si conosce il Poligrafo clie sotto la 
sua direzione si pubblica da vario tempo. Nè la Gazzetta eclettica di farma- 
cia chimica medica ed industriale ; del farmacista-chimico G. B. Sembenini , 
benchè , forse il più fortunato giornale di questa provincia , mon so se avesse 
felicemente superati i duri primordii senza i di lui favorevoli auspizii. Ora essa 
va di persè , anzi trovasi tanto forte che col principiar dell’ anno nuovo par- 
torisce un figlio, ed è la Gazzetta eclettica di chimica tecnologica , di eco- 
nomia, domestica e rurale , ossia giornale delle cognizioni utili e dilettevoli per 
ogni classe di persone, dello stesso autore. Pare che. un. tal giornale dovrà 
essere molto utile alle provincie venete ed a sè stesso, perchè unico nel suo 
genere. Posso eziandio annunciare che , appena ottenuto il permesso implora- 
to , altro giornale terrà dietro a questo,, ed avrà nome Gazzetta eclettica di 
terapeutica medica e chirurgica , Ja quale sarà compilata dal dott. G. Ganz 
medico aggiunto al civico spedale,, e dal dott. G. B. Berti, coadiuvati dal- 
l’ opera di altri valenti medici e chirurghi. E tutto questo in Verona non può 
farsi senza generuso patrocinio. 

Io non mi allungherò in discorrere delle varie produzioni veronesi nel corso 
del 1832. Credo bene per altro non, tacerle d’ un bel lavoro ; il quale potremo 
leggere ai primi del venturo anno, e si è la Vita di Antonio Cesari, scritta 
dal già favorevolmente conosciuto nostro dott. Bonfanti. Dono pregevolissimo 
ci ha pur favorito il nobile sig. conte \Pietro degli Emilj colla pubblicazione 
di alcune Lettere inedite di ragguardevoli personaggi del secolo XVI dirette 
al conte Marco degli Emilj in Verona. 

La Farmacopea universale che si stampa a Venezia da G. Tasso appar- 
tiene a Verona , ed è lavoro di G. B. Sembenini. Pubblicò questi altresì di 
recente e fuori di Verona un Manuale d’Igiene pubblica ec. ; libricciuolo 
tradotto dal tedesco con annotazioni ; un’ altro Manuale di tossicologia e di 
tossicossopia pratica. 

Alle tante utili imprese vigenti in Verona pel favore del nobil uomo sopra 
encomiato , altra ora egli ne aggiunge , ad istanza di parecchi giovani al bene 
della patria volonterosi. Questo bel progetto che in parte avrà principio nel 
corrente dicembre, avrebbe per iscopo mediato la erezione del Gremio medico- 
chirurgico-farmaceutico , quale esiste in Inghilterra ed in vari luoghi della 
Germania , e.del cui vantaggio non è chi non veda l’importanza così per la 
scienza che pel ben essere degl’ individui che la professano. Ma. frattanto , 
poichè delle cose i principii sogliono essere piccoli , pare avrà sol effetto la 
parte scientifica , e questa privatamente sotto il modesto titolo di Conversa- 
zione medico-chirurgico-farmaceutica che si terrà nel palazzo del signor 


G. G. Orti, che n’ è il capo. Più di venti giovani a quest’ ora volonterosi 


137 
entrarono nella gara scientifica , dai quali spera ricevere un giorno fa patria 
beneficio di più util dottrina. Nella sua condizione privata ; questa Conversa- 
zione sarà regolata da tutte le discipline e animata da tutti gl’ incoraggimenti, 
già dal capo promessi , che a ben formate ed attive accademie si convengono. 


Tanto per ora, riservando più lungo discorso quando alcune sedute avranno 
avuto luogo. 


S. 
Da altra lettera. 


Amante come voi siete di novità, e di novità scientifiche , credo al certo 
che accoglierete con tutto il piacere quella che sono per annunciarvi. 

Non mai sazio il sig. Gio. Girolamo Orti di consacrarsi al bene della sua 
patria , e di illustrarla con tutti que’mezzi , di cui per fortuna comune venne 
dalla sorte e dalla natura doviziosamente fornito , ai molti altri aggiunse jeri 
un novello esempio del sno caldo amore per il propagamento dei buoni studi 
coll’ aprire la sua casa ad un convegno di medici , chirurghi, farmacisti; i 
quali divisarono di mensilmente radunarsi, e comunicarsi a vicenda per lettu- 
ra tutto ciò che verrà lor fatto di rinvenire e di osservare degno della reci- 
proca conoscenza, e cooperare per questa guisa a levare un lembo possibilmente 
di quella mistica dottrina che involge e nasconde ancora, ad onta degli sforzi 
di molti secoli , i principii pratici di quell’ arte scientifica che , comecchè la 
più antica e la più necessaria all’ uomo , è nondimeno , fa pur d’ uopo confes- 
sarlo! , ancora la più imperfetta. 

Molti furono i cultori di tal professione, che spinti dal medesimo nobile 
scopo, convennero a questa prima radunata, i quali perchè giovani e pieni di 
volontà attiva ed operante, meritano di venir secondati ed incoraggiati; ed è 
pur desiderabile che a parecchi altri facciasi sentire una così lodevole brama, 
ed adoprar vogliano colle ucquistate cognizioni all’incremento di una nascente 
riunione scientifica la quale non può tornare che d’ onore a chi v” appartie- 
ne e di vantaggio all’mtera società. 

Pronunciò il benemerito Gio. Girolamo Orti un breve ma chiaro, semplice 
ed erudito discorso allusivo alla giornata ed ai radunati, col quale cercò ec- 
citarli a quella nobile emulazione che è stata e sarà mai sempre il principale 
movente delle grandi intraprese. Rammentò loro che Verona è tuttora quella 
classica terra che diede i natali a tanti illustri personaggi , per cui dessa con- 
trasta la primazia alle più cospicue città della penisola. Ricordò alla lor mente 
1 bei nomi dei Fracastoro, dei Targa e dei Ferroni, e l’incoraggiò ad imi- 
tarli. Indagò le cagioni alle quali attribuir devesi la decadenza nella sua cara 
patria da quel prisco splendore, e giudiziosamente le rinvenne nella ignavia , 
e nell’ invidia. Nell’ ignavia dei ricchi che gettando il tempo in futili ed 
oziose occupazioni di cani, di cavalli e di belle , si sforzano di dilapidare 
quelle sostanze che ereditarono dai loro maggiori col sacro obbligo di promuo- 
vere l’universale coltura proteggendo le utili discipline , ed animando gli in- 
gegni. Nell’invidia dei professionisti, i quali in generale di pochi beni di for- 
tuna arricchiti, e bisognosi perciò di formarsi delle clientele, tentano coll’av= 
vilire gli altri d’ innalzare sè stessi, e quindi collocano tutto il loro talento 
nel porre in ridicolo chiunque procura di erudire lo spirito e di rendersi collo 
studio meritevole della pubblica stima. 


T.IX. Gennaio 18 


158 


Questa prolusione venne unanimamente e favorevolmente accolta dai ra- 
dunati, i quali per dar stabile esistenza a queste loro mensili tornate, e sra- 
dicare in questo modo quella malefica passion dell’ invidia che col pestifero 
fiato anche le più grandi cose rovina e distrugge , introducendo dovunque il 
disordine e la discordia, commisero alla sorte e stabilirono 1’ ordine delle let- 
ture, delle quali, se non isdegnerete, ve ne darò succinto ragguaglio. Possano i 
generosi sforzi di un egregio ed instancabile mecenate de’ buoni studi, qual è 
il sig. Orti, venir coronati da un esito felice, che è l’unica meta cui sembrano 
dirette le sue filantropiche fatiche; e conseguiti egli quel premio che è dovuto 
a chi sacrifica volentieri il suo al lustro ed al prosperamento della patria, 
la riconoscenza voglio dire de’propri concittadini. 

Verona il 18 Gennaio 1833. 
D. G. 


VARIETA”. 


Istituzioni letterarie. - Rammenteremo alcune delle letture fatte il corrente 
anno nell’ateneo di Treviso. — Il dott. Populino, la storia d’un feto mostruoso: 
il dott. Cannelia, sulla pellagra: Mons. Dalla Torre , cenni storici di due 
patriarchi d’Aquileia: il prof. Pasquali, sull’eloquenza popolare: il dott. Nardi, 
sui giorni critici : il sig. Savon, proposta d’ una storia universale d’ Italia: 
il dott. Carretta , cenni anatomici sulla macchina umana: il dott. Linussio , 
sulle memorie di Venzon : il sig, Paoletti, sui trecentisti : il dott. Linussio , 
sul mostro dell’Alpi noriche : il dott. Ceresa , sul cholera: Mons. Grico, di 
alcune pitture a fresco nel palazzo Emo di Fanzolo, opera di Paolo Cagliari e 
di G. B. Gelotti , e d’ altre opere di pittura e d’ architettura da osservarsi an- 
dando da Treviso a Fanzolo: 1’ arciprete  Brovedani , sull’ attitudine delle 
donne agli studi, non minor che negli uomini : il sig. Savon , della vita e 
delle opere di Brunetto : il: con. Paoli, sulla generazione spontanea: il dott. 
Liberali, del primato de’dotti sui ricchi. 

Sentiamo da Trieste (4 marzo ) che nella sera del 1.° marzo corrente la 
Società del Gabinetto di Minerva tenne nella sala una straordinaria radunan- 
za, in cui, con analoghe letture si celebrò 1’ inaugurazione del monu- 
mento sepolcrale eretto all’ insigne archeologo Winckelmann , sul ripiano din 
nanzi alla chiesa cattedrale , come pure del nuovo Museo triestino stabilita 
in quello stesso recinto. 

Arti. — All’Ab. Nichetti di Padova fu dato privilegio per nuovo e più 
facil metodo di scrittura musicale. E l'istruzione riesce più facile e più si- 
cura. Minore è la spesa ; minore si richiede la fatica ed il tempo. 

— Ai sig. Vogl e Ressel a Trieste, per vetture a vapore da spingere carri 
e carrozze. 

— Al sig. Minotto e Rivierre in Venezia, per miglioramenti nelle macchine 
a.vapore ; cioè — Nuova applicazione della macchina di Saveris dove col va- 
pore d’acqua compresso , si ha un fluido , difficilmente sviluppantesi in gas. 

— Il sig. cav. De Schonfeld , uno de’fondatori della prima cassa austriaca 
di risparmio , e benemerito d’ altri simili istituti, propone ora una regolare e 
non interrotta esposizione di tutte le produzioni di natura o d’arte che diano 
gli stati all’Austria soggetti; dove tutti i possidenti di terreni e artisti ed ar- 
tefici e commercianti , potranno far conoscere e facilmente smerciare i loro 


prodotti e opere e, merci ; dove saranno co’ lor documenti rappresentate tutte 


159 

le mutazioni che seguono negli umani bisogni ; reali o fittizi, e divulgare 
tutti i progressi dell’ umana iridustria. Ir questo gran gabinetto d’ esposizione 
s’ accolgono tutti i saggi che verranno mandati ; se ne dà foglio di ricevuta ; e 
al presentar d’ esso foglio , si rendono. Il gabinetto non vende : ma addita i 
mezzi di acquistar con vantaggio. Il diritto d° esporre si ha o coll’appaltarsi al 
gabinetto ; o col prendere un abbonamento mensile. L° abbonamento annuo per 
un piede quadrato o meno, che occupi l’oggetto da esporsi, è di sei fiorini d’ar- 
gento. Può nel corso dell’ anno 1° abbonato sostituire oltre quello altro oggetto 
di dimensione uguale , ma non di diversa natura. Per quelle cose che occupa 
ho spazio maggiore d’ un piede quadrato , si patteggia col direttore. Il gabi- 
netto in capo all’anno, per animare l’industria, compra tre capi fra tutti quelli 
che furono esposti, il cui valore non sia meno di cinquanta , ventitinque e 
dodici zecchini ; e la scelta dei capi da comprarsi è fatta dalla sorte. Il gabi- 
netto s’ aprirà hel febbraio del 1833. Per i disegni da esporsi in vece di cose 
di vasta mole, e pet altro avviso da distribuitsi al gabinetto , l’ abbonamento 
è d’ un fiorino d° argento. Le cose esposte sono assicurate dall’ incendio : gli 
impiegati tutti prestano cauzione , e sono affezionati all’ istituto con pensione 
assegnata , vita loro durante: Dall’ annua rendita, non netta, si tràe il dieci 
per cento , da farne un fondo per le provvisioni degli impiégati, e un capi- 
tale da comptiare o fabbricate un edifizio ad uso di pubblica esposizione. Se 
l’ impresa è bene accolta, si ditamerà per accomandita nelle città capitali 
delle provincie : quindi anco in Venezia e in Milano. Il gabinetto è apetto 
sette ore di ciascun giorno, eccettuate le feste : il biglietto d’ entrata è sei 
carantani d’ argento. Altri due carantani si pagano per osservare davvicino e 
farsi spiegare i pregi e gli usi degli oggetti esposti. 

Lavori pubblici. — Giova annunziare una bell’ operazione idraulica, la ca- 
teratta della Bataggia , luogo di bagni non lontano da Padova ; con la quale 
fu ripristinata la navigazione per Padova ed Este da diciotto mesi interrotta. 
L'antico edifizio contava più di sei secoli ; ora è riedificato in modo da poterne 
reggere molti più. La cateratta ha per fine d’impedire l’impeto della pendenza 
che renderebbe innavigalile il fiume. L’ edifizio che alla cateratta sovrasta e 
dove sono gl’ ingegni per movere le satacinesche che ritengono le acque e loro 
danno uno sfogo , è di buon disegno , opera del sig. Boni. La spesa è di lire 
austriache centoquattromila. 

— I comuni delle provincie venete spesero l’anno 1831 in lavori di strade 
la somma di 1,928,134 lire. 

Statistica. — Gli ultimi tre anni, i nati nella Lombardia furono 284,194; 
i morti 242,183 ; nel Veneto i primi 239,373 ; i secondi 220,633 ; in Dalma- 
zia i primi 30,576, i secondi 22,561; in Tirolo e nel Voralberg i primi 75,055, 
i secondi 63,086. L’ aumento dunque in Lombardia fa di 42,017 ; nel Veneto 
di 18,740, nella Dalmazia di 8,015 nel:Tirolo e Voralberg di 71,999. Sopra 
mille che morirono in Dalmazia ne nacquero 1355 ; nel Veneto 085, nel 
Tirolo 1190, nella Lombardia 1178. L’ aumento della popolazione è dunque 
maggiore in Dalmazia che altrove. 


140 


STATI PONTIFICI. 
i Belle Arti. 


Roma, Gennajo 1833. 

È stato esposto per vari giorni in questa città nel mese di Dicembre scorso 
ne'la pubblica sala di esposizione sulla piazza del Popolo un quadro del signor 
Francesco Podesti (1) di Ancona, giovine pittore, il di cui nome suona già da 
vari anni con inolta lode nella bocca d’ogni classe di persone. La Divina Ma- 
dre Vergine colle meste luci alzate al cielo, colle braccia alquanto aperte e 
tenente nelle mani un chiodo sembra manifestare ed offrire ad un tempo al 
Sommo Padre l’ immenso dolor suo, avendo fra le ginocchia appoggiatala testa 
dell’estinto divin Figlio che posa sopra il terreno ricoperto di una coltre; alla 
destra l’Eroina di Magdalo inginocchiata stringe piangendo affettuosamente ed 
è per baciare il di lui braccio; dietro di essa l’altre Marie sono atteggiate di 
meno fervente dolore, e più dietro vedesi Giuseppe d’Arimatea; due Angioli 
a sinistra infine compongono il gruppo e introducendo varietà nei caratteri dei 
personaggi, giovano alla composizione. La scena è nell’interno di una grotta in 
fondo della quale evvi un’apertura che lascia vedere in distanza parte del Cal- 
vario. Avendo il pittore immaginato il suo gruppo illuminato da un foro sul- 
l’alto della grotta, ha dato con grande accorgimento una gran massa di luce 
nel centro del quadro, cioè sulla Vergine, il divin Figlio e parte della Mad- 
dalena, ed ha a gradi a gradi diminuita la luce sfericamente, in modo che pro- 
duce dolcissima armonia di chiaro-scuro, mentre nel tempo stesso nulla vi è di 
troppo opaco od adombrato. Tanto per questo riguardo è a parer mio stimabile, 
inquantochè raramente vedesi nei quadri storici conservato il tono di luce, e 
distribuita in modo da produrre sensazione analoga al soggetto. Il disegno e 
quanto alle proporzioni e all’intelligenza dei contorni, e quanto alla giustezza 
dei caratteri, all’ intelligenza dei piani e del rilievo delle parti, non solo c’è 
sembrato ginsto e severo ; ma anche talvolta di una forza tale da rivaleggiare 
coi più grandi maestri dell’ arte. Le sue teste hanno grazia, e piace assai l’e- 
spressione della Maddalena. Il colore è quale si conviene . al soggetto traspa- 
rente ma non caldissimo nè freschissimo: castigato è il costume, veri gli ac- 
cessorii , franco, sicuro il pennello : e il tutto è condotto con sommo amore, 
senza stento nè quella finitezza che degenera in lisciamento e che tanto nuoce 
alla verità; anzi il tocco del Podesti è libero, disinvolto e degno di un gran 
maestro. La severa critica che fin anche nelle opere di Raffaello e Michele 
esercita il suo dente, ha trovato in questo quadro non grandissima unità di 
composizione, non essendo abbastanza interessati nell’azione l’ultima delle Ma- 
rie, Giuseppe e gli Angeli, un gusto non abbastanza puro e vero di piegare il 
vestiario , e troppa varietà di toni nel colorire, le quali cose sebbene in parte 
possano per avventura esser vere, sono piccole nebbie che son dissipate dalla 
luce di tante maggiori bellezze che costituiscono il sig. Podesti un vero artista 
originale, facile, spontaneo , corretto e degno di maggiore considerazione ed 


(1) Le figure sono grandi al naturale. 


I4I 
ineoraggimento : sembrandomi una vera ingiustizia che non venga da questa 
accademia di S. Luca annoverato fra i suoi professori, dopo aver già tante volte 
dato con pubbliche esposizioni, unanimemente moltissimo applaudite, dei saggi 
non dubbi di essere fra i primi artisti italiani non ultimo. 

Il sig. Vernet (Horace) direttore dell’accademia di Francia in Roma espose 
pure contemporaneamente nel salone di essa accademia un bellissimo quadro di 
piccole figure , riguardante alcune scene della rivoluzione di Parigi del 1830: 
era un quadro pieno di energia, di bravura, di sapere. Il merito di quel 
quadro è grande: l’autore ha sortito dalla natura un’ anima veramente di pit- 
tore. Questi genii straordinarii però non vanno disgiunti da grandi inegua- 
glianze; ma si fanno ammirare anche negli errori. Il mio assunto non è di det- 
tagliarvi e di:cutere l’intrinseco merito delle opere degli stranieri. Essi lo fac- 
ciano: e Vernet non mancherà di avere sulle di lui opere delle ottime critiche 
dai suoi connazionali. 

Il sig. Dassy di Marsiglia pittore ha in questi ultimi giorni esposto un qua- 
dro rappresentante la carità (figure grandi al vero). Fa piacere di osservare nel 
suo «uadro una decisa tendenza alla scuola italiana del XV e XVI secolo: egli 
cerca la semplicità, la dolcezza e la nobiltà nella composizione, nelle forme e 
nell’ espressione ; nell’acconciamento delle vesti è ricco, nobile, facile e vero: il 
suo scopo non è forse pienamente ottenuto, ma la strada che batte, la tempra 
dell’animo suo, potran condurlo assai oltre , e fa veramente piacere che, uno 
straniero si spogli di quei pregiudizi comuni a quasi tutti i pittori che dall’e- 
stero si trasferiscono sul Tevere per continuare a fare come fecero oltramonti, 
e che sia d’esempio agli italiani stessi i quali pur troppo in, gran parte per 
manìa di novità od altro , lasciando di assaporare ed imitare le sode bellezze 
della loro patria e delle opere dei sommi maestri passati, si lasciano sedurre dai 
lenocinii e hellezze apparenti, come fuochi fatui, dei diversi modi oltramontani, 


e producono così opere spurie e di verun carattere, perchè non nate dal sen- 
timento. 


Alcuni miglioramenti introdotti nelle maremme romane. 


Scarsi ragguagli le posso partecipare sulle maremme romane. Questo tratto 
di paese posto al sud della nostra penisola è troppo ampio in proporzione delle 
poche popolazioni che vi sono sparse , perchè si possa sperare che vi prosperi 
l’ agricoltura e vi fiorisca il commercio come in altre parti de’dominii soggetti al 
Pontefice. Lande incolte che mal si confanno col sorriso del cielo italico, tratti 
di pianura pressochè immensi, atti solamente a’ pascoli, e dove spontaneo cresce 
qualche albero infruttifero qual’ ombra di vegetazione, formano lor parte inte- 
grale. Acque raccolte e stagnanti in fossi paludosi , in alcuni luoghi esalazioni 
mefitiche, ammorbano l’ aere che vi è naturalmente grave e malsano. Tuttociò 
principalmente »’ avvera nell’agro di Roma, dove regna lo squallore e la mono- 
tonia, ma per altro associata ad una certa idea di maestà quasi propria della 
città eterna che vi giace nel mezzo. Sisto V ebbe in mente di ridurlo a col- 
tura, ma il suo pontificato fu troppo breve, ed il progetto se ne andò con lui. 
I papi che regnarono ne’ posteriori secoli s° accorsero che troppo ardua sarebbe 
stata l’ opera , e non vi sì accinsero. 

Meno desolante è 1° aspetto delle altre maremme nelle quali s’introdussero 
non lievi miglioramenti. Specialmente quella di Curneto offre avanzamenti no- 


142 

tabilissimi, e riferibili tutti a’ nostri tempi. Perchè, dove in prima ivi cresceva 
il solo grano , ora in ampissimi spazi di terre sorgono rigogliosi e feracissimi 
gli olivi, vegetano i gelsi , e vi allignano mirabilmente le viti. Quest” ultima 
coltivazione si debbe in gran parte al governo. Imperciocchè gli abitanti di 
Corneto sprovvisti per lo innanzi di vigne, servivansi del vino condotto da’ Na- 
politani al porto di Civitavecchia. Una legge sovrana proibì 1’ introduzione di 
siffatto genere nella loro città, e la necessità dando luogo all’ industria, fece 
vedere in appresso quanto mai provvida ed economica fosse, chè arrestò il corso 
a più migliaja di scudi che da Corneto annualmente uscivano, come ora avvie- 
ne in Civitavecchia, la quale abbandonata ancora alla inerzia, prova un esito 
pel solo vino di circa annui scudi settantamila. Crebbe poi non ha guari la col- 
tivazione nel territorio cornetano anche per quella quantità di beni che resta- 
vano una volta nelle così dette mani morte , e che per le scorse vicende pas= 
sati in quelle di esperti agricoltori danno ora quel risultato che si doveva aspet- 
tare dalla fatica e dal danaro versatovi : il che non competeva di fare ai pos- 
sessori antichi. Ciò però che più di tutti i motivi ha deciso 1’ aumento delle 
speculazioni agricole in Corneto , è il premio accordato dalle sovrane e muni- 
cipali leggi a quegli che coltiva un terreno aperto. Consiste nel conferirgli il 
diritto di restringerlo , e di liberarlo dalla servità del pascolo. È tanto grande 
il vantaggio che si ritrae da tal preserizione, che si vede sempre più prosperare 
la coltivazione ; ed ormai acchetansi anche que’contradittori che spinti dal pro- 
prio interesse, han fatto di tutto perchè non si diminuisse il pascolo comunale. 
La esperienza sempre più lusinga i cornetani che continuerà ad accrescersi si- 
mile industria che arricchisce le famiglie , spande altrove i suoi abbondevoli 
prodotti , ed impiega centinaia di braccia in luoghi dove in pria pascolava 
qualche bue smunto e meschino , e vagolava qualche pecora abbandonata e 
dispersa. 

I dintorni di Vetralla, d’Ischia, Piansano e Farnese, fertilissimi nafu- 
ralmente di messi, sono lieti pur’ anco per oliveti e per vigne tutte piantate 
di recente. Vini squisiti si fanno in Cellere. Copia grande producesi d’ olio 
a Canino, che può stare fuor di dubbio a confronto con quello di Lucca e 
di Provenza. 

Ebbe inoltre incremento il commercio in tutta quanta 1’ esterisione delle 
maremme romane per l’ introduzione de’ merini spagnuoli tra il bestiame pe- 
corino. La lana che se ne ritrae è d’ una qualità eccellente , e la vendita che 
se ne fa all’estero è sorgente di guadagno, e mon è da riporsi fra le uItime 
risorse e le meno significanti. 

Nel 1831 fu condotta a termine una nuova strada provinciale che da Ve- 
tralla mena a Ronciglione, in cui precisamente imbocca nella via Flaminia. Gir- 
cola sul dorso de’ colli che dalla parte di mezzodì cingono il lago di Vico. Nel- 
1° aprirla si è avuto il benefico scopo non solamente di evitare la sommità del 
monte Cimino frequente di nevi ed aspro nella stagione del verno , ma sib- 
bene la malagevole discesa nell’ interno di Ronciglione. 

A tutti è noto quanti progressi oggidì abbia fatto l’Antiquaria e l’Archeo- 
logia pei monumenti rinvenuti nelle maremme romane, che quì non è luogo di 
rammemorare dettagliatamente. Tutti conoscono gl’intraprendimenti del prinei- 
pe di Canino a Musignano , ai siti denominati della Cocumella e Pontesodo , 
coronati da faustissimo esito, Tutti conoscono quanto sia stata importante la 
scoperta delle antiche città di Tarquinia e Gravisca. L° esempio di Luciano 


d 


145 


Bonaparte ha mosso altri di quei luoghi a far de’ tentativi che riescono sem- 
pre fruttuosi : e poco tempo addietro il ch. sig. Cav. Manzi e il sig. Fossati 
rinvennero presso i ruderi delle città nominate , pubbliche terme , e lapidi che 
portano scolpiti i nomi di vari uomini illustri dell’ impero , e negli scavi ese- 
guiti a Corneto discuoprirono una superba cella etrusca, in cui le dipinture a 
fresco che vi esistono sono bellissime e singolari. A Canino medesimamente 
trovaronsi oggetti di qualche rilievo. Il sig. Campanari di Toscanella illumi- 
nato archeologo , e il principe di Piombino imprendono presentemente degli 
scavi a Campo-scala e a Campo-morto , luoghi prossimi a Montalto , e ne’ li- 
miti della Pescia romana. Siffatta abbondanza d°’ oggetti così strettamente 
pertinenti alla storia e alla mitologia, ha dato luogo a qualche coltura di buo- 
ni studi in paesi ov’ erano gii cotanto negletti; ed è questo un principio di 
miglioramento morale. 

Eccole , mio pregiatissimo sig. Vieusseux , quel poco che ho potuto rac- 
cogliere per soddisfare alle sue richieste. L’ argomento , come ella ha potuto 
ravvisare, non è il più vasto. Voglio augurarini però che in breve potrò far- 
lene più lunga e più gradita menzione , dovendoci lusingare che i popoli delle 
maremme romane non vorranno esser da meno degli altri d’Italia, e che saranno 
per imitare ed emulare iloro sforzi nobili e generosi. Intanto mi dichiaro qual 
sono con vera stima , ec. ec. 

Novembre 1832. 
Lopovico Luzi. 


Prsaro. == Da lettera. 


Ha il suo almanacco anche Pesaro : modesto almanacco ; ma che non 
contiene almeno le inezie che infinravano un tempo libri siffatti. Ha un pro- 
spetto della geografia fisico-politica d’Italia, dal qual s’ impara che il governo 
Lombardo-Veneto ha quaranta città; e 4,237,000 abitanti ; il Sardo ha novan- 
tatre città, e 4,300,000 abitanti’; il Parmigiano cinque città, e 440,000 abitanti; 
il Modenese nove città , e 379,000 abitanti ; il Lucchese due città e 143,000 
abitanti ; il Toscano trentacinque città e 1,275,000 abitanti; il Papale novanta 
città, e 2,590,000 abitanti; il Napoletano 675 città, e 7,420,000 abitanti; San 
Marino nessuna città, e 7000 anime. 

Dite, vi prego, al bravo editore , se lo conoscete, che molto mi piacque 
leggere nel suo almanacco queste parole: « L° italiano in generale è coraggioso 
s» per natura ; sebbene la mollezza in cui vive , ed altre cagioni ancora non 
»» dieno luogo di sviluppare interamente la sua energia ,,. Ditegli poi che quan- 
d° egli afferma che /’ italiano per una offesa personale infierisce , ed è ca- 
pace di meditare lungamente vendetta; egli non fa che confermare a torto 
le ingiuriose calunnie dello straniero. E in Italia e in tutti i paesi del mondo 
son uomini che per un’offesa infieriscono, e si pascono nel pensiero della ven- 
detta : ma questo non è certamente privilegio della terra italiana. 

Finisce con un discorsetto sull’ istruzione , che contiene molte utili idee : 
— << Venga in loro destato 1’ appetito del sapere con racconti tutti da quella 
s» età. Importa principalmente che il fanciullo per pratica cominci a moderare 
3» Sè stesso: e quindi per via d’ esempi debbesi cercar d’ ottenere ch’ egli a 
3» poco a poco si componga a virtù. L’ imitazione a cui la natura ha disposti 
5» gli uomini, è la via più pronta per giungere a questo: e però basterà al 


144 EE. 
+ fanciullo proporre esempi, perchè egli li imiti... Conosciute ch? egli abbia” 
o le lettere, se gli pongano sott’ occhio libri che abbiano figure d’ uomini e 
3, d’ animali. E pronta a quell’ età la brama di sapere che siano quelle cose: 
,» allora l’ educatore le spieghi esattamente , procurando che niuna idea con- 
,» cepisca tortamente; e con destrezza gli faccia conoscere che, per saper 
:» meglio , conviene leggere in quel libro. Vedrassi allora il fanciullo di buon 
», animo farsi ad imparare a leggere, e quando riesca a proferire da sè qual 
3» che parola, mostrarsene allegrissimo. Così, com’ abbia appreso a leggere e 
», a scrivere , gli si diano dialoghi , novelle , storiette adattate: ci legga, le 
soi palio ela. 33 : 

Queste cose intendo, e mi piacciono : ma quando il discorsetto mi viene 
discorrere della imitazione degli autori antichi, allora io non lo intendo più, 
non mi piace. C, 


®_ 


VARIETA?. 


Archeologia. = Nel foro romano s’ è dissotterrato un monumento a fianco 
dell’ arco di Settimio Severo : ha tre basi circolari con sopra una colonna , 
che doveva essere il milliario aureo , il punto da cui si partivano tutte le vie 
dell’ antica Roma: scoperta topografica di non leggera importanza. I nuovi 
scavi portarono nuova lucè all’ arco stesso , il quale par fosse ornato delle ef 
figie de’ vinti nemici. 

— Nel terminar di scoprire quella parte di via sacra che ascende a Glivo 
Capitolino , si giunse mesi sono all’ arco di Settimio Severo sull’erta del clivo 
stesso. Nello sterrare 1’ antica via che passa sotto l’arco , si allargò lo scavo 
anche ai due fornici minori , ne’ quali appariron più gradi. Allora si è cercatd 
intorno al monumento l’ antico suolo , e si è rinvenuto che mentre la via sa- 
cra scende dal fornice maggiore, parecchi gradini danno adito alla scesa degli 
archetti ; onde l’ arco dalla parte del foro sorge sopra una base di travertino 
molto più elevata e coperta di grosse lastre di marmo. In questo sterramento 
che dà maggiore sveltezza all’arco , fu dissotterrata una colonna di granito 
rosso , molti fregi eleganti, una statua colossale di porfido , egregiamente pan- 
neggiata. Pare che anch’ essa fosse ornamento dell’ acco. 

— Il cav. Manzi scoperse il primo giorno del corrente anno nella necro- 
poli di Tarquinia , una tomba etrusca, più magnifica delle trovate sinora ; è 
quadrilatera , retta nel centro da colonna altresì quadrilatera. I tre lati 
della colonna portano tre genii alati più grandi del vero; nel lato di fronte una © 
lunga iscrizione etrusca : la tomba ornata di be’ fregi ; la sinistra è un grup- 
po di figure , sopra le quali altra iscrizione etrusca. Ha tre ordini di gradini, 
su’ quali parecchi sarcofagi con altri rilievi di figure muliebri e virili, e con 
iscrizioni latine delle persone ivi entro sepolte. 

— Il dì 6 di Dicembre fu riaperto il corso all’ adunanze dell’ accademia 
romana d’ acrheologia. Il sig. Vescovali parlò del musaico di Pompei, e lo 
disse rappresentare la cacciata de’ Galli da Delfo. 

— Il di 24 gennaio lesse il cav. Visconti nell'Accademia areheologica una 
dissertazione intorno a un antica epigrafe cristiana ch’ è nel museo kirkeria- 
no; raccomandò la conservazione dei monumenti che ci rimangono de’ primi 
fedeli ; parlò dei Vestitori ; toccò dell’ utilità da trarsi da tali epigrafi per la 
storia della lingua. 


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. 
» 


: 145 

Belle Arti. == Siamo di carnevale, e vi parlerò di musica. In poco tempo noi 
Bolognesi abbiamo avuta Ja ventura di sentire tre gran soggetti. Prima la Malibran 
sublime cantante, poi l’egregia suonatrice d’arpa Madamiyella Bertrand, poi il ce- 
leberrimo professore di Flauto conte Cesare Cappi di Ravenna, al quale voi altri 
Porrinesi vi siete studiati poc’ anzi di fare tutto quell’ onore che egli merita. 
Sabato passato il conte Cappi suonò tre pezzi fra un atto e l’altro di una 
commedia al teatro del Corso. L’impresario avverte il pubblico . che è qui di 
passaggio il conte Cesare Cappi ; e che si compiace di suonargli tre pezzi ; il 
teatro è calcato di gente ; dopo il prim’ atto il Conte Cappi si presenta al pub- 
blieo, ed è salutato da ùn applauso universale. Suona, e pare che dal suo flanto 
esca una voce incantatrice , e tutti lo trovano di gran lunga superiore alla fama 
da cui era preceduto. È partito , e dicesi per Milano, lasciando gran desiderio 
di sè ne’ Bolognesi , che avriano voluto di nuovo bsarsi in quel suo suono ; il 
quale dirò unico per non dire divino. 

Statistica. = In Roma.le chiese parrocchiali nel 1823 erano 81, ora sono 
54. Le famiglie 34,357 , ora 35,335. Negli anni 1824, 1825, 1826, 1827, 1829 
erano al di sotto del numero segnato nel 1823. 

I vescovi in quell’ anno erano 28; ora sono 36, nel 1831 erano 37, nel 
1824 , erano 27. 

I sacerdoti nel 1823 erano 1395, ora 1419. Nel 1831 erano 1432; nel 1682 
erano 1525. 

] monaci e frati nel 1823 erano 1565, ora 2038; nel 1831 erano 1904; 
nel 18306 erano 1986. 

Le monache nel 1823, erano 1370, ora 1384; nel 1829, erano 1390, nel 
1824 erano 1318. 

I non cristiani e cattolici, non compresi gli ebrei, nel 1823 erano 234, 
ora 179 ; nel 1830 erano 266, nel 1829 erano 287; nel 1824 erano 143. 

I matrimonii nel 1823. erano 1269, nell’anno scorso 1165; nel 1829 furono 
1396 , nel 1831 soli 964. 

Nel 1923 i battezzati 2208, nell’ anno scorso 2561; nel 1826 , 2136. 

Le battezzate 2157 nel 1823 , nell’anno scorso 2484; nel 1828, 2567 : nel 
1825, 2107. 

Nel 1823 i defunti 3,000, l’ anno scorso 2529; nel 1826, 1751. 

Le morte nel 1823, 2480; nell’ ango scorso 2120; nel 1826, 1327. 

I maschi d’ ogni età: nel 1823, 72,355, ora 78,869; nel 1831, 79,170; 
nel 1824, 72,273. * 

Le femmine nel 1823, 63,914; nell’ anno scorso 69,588; nel 1831, 71,406. 

La popolazione in tutto nel 1823, 136,269 anime, ora 148,459; nel 1831, 
150,666. 

Nell’ anno 1832 i nati sono alla popolazione come 1 a 29 e quattro decimi 
circa; i morti come I a 31 e nove decimi circa. I nati alle nate come 1 a nove 
decimi circa, i nati ai morti come uno a nove decimi circa; i matrimonii ai nati 
come uno a 4 e tre decimi circa. 

Ogni mese ne nacquero 420 circa, ogni giorno quattordici; ne moriromo 
337 circa ogni mese, ogni giorno circa tredici. 

Giornali. — Il sig. Adone Palmieri promette una gazzetta Tatrofilomatica 
ch’ uscirà una volta per settimana, contenente le notizie più importanti date 
dai giornali medico-chirurgici d’ oltremonte e d’Italia. Le storie mediche , 
i fatti chirurgici, le nuove scoperte vi troveran luogo; e vi si aggiunge- 


T. IX. Gennaio 19 


146 . î 
ranmo , a prò de?’ padri di famiglia, molte notizie economiche e commerciali. 
Si daranno gli avvisi delle condotte vacanti pe’ medici, pei secretari , ar 
cipreti, curati, maestri di scuola e di cappella, maestre, e altre cariche 
le quali vanno a concorso. Da ultimo le notizie bibliografiche : tutto questo 
darà la gazzetta Iatrofilomatica del sig. Adone Palmieri. Non basta. La to- 
pografico-medica descrizione de’ luoghi ; le cose rare, il clima, la qualità 
dell’ aria, i venti dominanti , le malattie, i generi che ci sono in più co- 
pia, le acque minerali , gli spedali , le fiere., le accademie; la lontananza 
dai fiumi, dal mare, dalla capitale, dagli stati confinanti. Non basta: la sra- 
tistica del cuore dell’ uomo, per far con meno duolo sopportare gli acerbi 
rancori alla spregiata infelice classe de’medici e chirurgi condotti. La gazzetta 
Jatrofilomatica si pubblicherà a Caprarola : costa uno scudo per anno. Ghi si 
associa per sei copie, ne avrà dieci, cioè quattro gratis. 


MODENA. 
Da lettera. 


Vi dirò che la Società italiana delle scienze ha nominato suo socio il prof. 
Belli in luogo del prof. Malacarne ; e a socio straniero in luogo di Cuvier 
il matematico signor Poisson : vi dirò che a questa accademia furono aggre- 
gati i ch. Labus, Piola, Garlini: vi dirò che fu coronata la memoria del dot- 
tore Vincenzio Amici sul quesito matematico proposto nel 1829 ; il qual di- 
scorso trattante degli archi e delle volte , vedrà tra poco la luce: vi diiò 
che a’ dì 27 di novembre il dott. Lugli professore d’ eloquenza forense , disse 
nell’ università 1’ orazione inaugurale im lode del prof. Fattori, valente me- 
dico ; rammentò le indagini di lui sulla generazione e i metodi co’ quali per- 
fezionò l’arte delle preparazioni anatomiche. E a proposito di onori resi al me- 
rito, voi saprete che l’ egregio Toschi fu aggregato al francese Istituto, come 
alla Legion d’onore, e all’ ordine costantiniano di S. Giorgio : egli che sì bene 
si fece conoscere a’ forestieri col ritratto del duca d° Orleans e coll’ ingresso 
«i? Enrico JV, rami le cui prove, come le chiamano, d’etichetta, salsero al 
prezzo di franchi ottocento. 

Avrete forse veduta la Notizia e dichiarazione d’un diploma militare di 
Vespasiano s lavoro del nostro dotto Gavedoni; ornata aucora del nome del- 


l’ illustre Borghesi. 


NAPOLI. 
Boranica. Lettera del sig. BonrLaND al sig. cav. ‘T’evore. 
Al Direttore dell’ Antologia. 
Avendo in questi giorni ricevuta da Buenos Ayres una lettera del sig. 


Bonpland, che mi annunzia un invio di semi di quelle contrade pel nostro Real 
Orto botanico ; siccome le notizie e le comunicazioni che questo celebre natu- 


1% 


147 
ralista invia in Europa interessano grandemente la scienza e coloro che la col- 
tivano, così ho creduto doverne procurare la pubblicazione. La mando pèrciò 
a lei, pregandola di volerla inserire nel fascicolo dell’Antologia il più prossimo 
a veder la luce. Debbo intanto prevenirla che i puntini introdotti in pochi 
luoghi della lettera vi surrogano alcune frasi che riguardandomi personalmente, 
han potuto sopprimersi senza ledere in nulla la fedeltà dell’ originale, 

Sono, sig. Direttore, ben lieto di poter cogliere questa occasione per rin- 
novarle gli attestati della mia distinta stima e costante amicizia. 


Napoli li 4 gennaio 1838 
Gav. MicHeLE TENORE. 


Buenos Ayres il 4 giugno 1832. — Al sig. Michele Tenore 
Direttore del giardino botanico di Napoli. 


Signore 


Il sig. cav. de Angelis; vostro compatriotta e nostro amico, nella cui casa 
ho l’ onore di alloggiare, mi ha manifestato il desiderio di inviarvi de’semi di 
piante indigene a questo paese, persuaso che vi saranno grate, e saranno utili 
al suo. Io mi fo una premura di soddisfare questo nobile desiderio nel quale 
trovo dapprima il vantaggio di far cosa grata al sig. cav. de Angelis, indi quello 
di... +; quello, da ultimo, d’incominciare con voi delle relazioni che ... . è 

Ardisco sperare, signore, che mi scuserete per il picciolo numero di specie 
di cui si compone questo invio, non meno che la ben picciola quantità di. semi 
che ciascun pacchettino rinchiude. Io ho sottratto questi semi da una colle- 
zione destinata pel giardino delle piante di Parigi, ed ho avuto cura di sce- 
gliere quelle che potessero essere più convenienti al clima di Napoli, ed offrire 
nel tempo medesimo qualche diletto e qualche utilità. 

Tutti i nomi seritti nella lista annessa alla presente, che si trovano sotto 
lineati sono o spagnuoli o guarany. Allorchè sono stato certo del nome del ge- 
nere ve l’ ho messo. Trovandomi affatto privo di libri, quando non ho potuto 
determinare in modo preciso il nome generico, vi ho indicato quello della fa- 
miglia. Mi sono, infine, servito delle parole incertae sedis per quelle che non 
ho potuto riferire nè ad alcun genere nè ad alcuna famiglia naturale. Negl’invii 
successivi che avrò l’ onore di farvi, seguirò lo stesso metodo. 

Ora permettetemi di dirvi qualche cosa sul maggior numero de? semi, 
che compongono questo primo picciolo invio. 

La Phytolaeca dioica è un albero magnifico che deve riescir benissimo in 
Napoli; esso acquista nna grossezza straordinarias; stende i suoi rami a lunga 


distanza, e dà un’ombra bellissima (1) 


(1) Quest’ albero è coltivato da diversi anni nel nostro Real Orto. Es- 
sendo fiorito l’anno scorso ho trovato che ne possediamo il solo indiciduo 
femmina. Esso vi si è d’ altronde moltiplicato per talee. Finora lo abbiamo 
conservato nell’ Aranciera ; dietro l’istruzione che me ne ha favorito il signor 
Bonpland , cercherò di coltivarnè qualche pianta in pien’ aria. 


148 


I Naudubay sono alberi di mezzana grandezza. Gli uomini, ma soprattutto 
gli ahimali, ne mangiano i frutti, la cui polpa è dolce ed aromatica. 

La Poinciana conf: (2) è un bellissimo arbusto di ornamento, Sotto il de- 
lizioso clima di Napoli, esso porterà fiore e frutti in tutto I’ anno, 

Del Chenopodium tutt’ i fabbricanti di sapone ne adoperano qui le ceneri 
per farne il loro lascivio. Un picciol campo seminato di questa piunta sommi 
nistra una immensa quantità di ceneri. 

La Psidia conf. (3) è anche un arbusto di ornamento che ama i terreni 
umidi. 

La Bignonia è una delle specie rampicanti di questo genere. Il suo frutto 
echinato vi offrirà una forma particolare esclusiva delle Indie. 

Phaseolus o Dolichos. Pianta originaria del Paraguay. Gl'indiani o gua- 
rany , che sono gli abitanti primitivi del Paraguay coltivano questa pianta da 
tempo immemorabile, e ne mangiano i semi. 

Statice. Prospera ne’ terreni umidi ed impregnati di natrum. Da alcuni 
mesi sono state attribuite grandi proprietà mediche alle radici di questa nuova 
specie di statice, ed essa è divenuta qui l’oggetto di un commercio molto esteso. 

Porliera hygrometrica. Nativa del Peru. Il sig. De Humboldt ed io l’ab- 
biamo trovata una sola volta sulle sponde del rio mayo. Nel marzo ultimo; 
sono stato fortunato abbastanza per rinvenirla fiorita e fruttificata in un solo 
luogo di terreno calcareo sulle sponde del Pavana dove 1° aveva già osservata 
nel 1821. I semi della Porliera come tutti quelli che vi rimetto sono freschi , 
ed io son certo che quest’ arbusto straniero ai giardini di Europa, crescerà e 
si moltiplicherà benissimo sotto il bel clima di Napoli (4). 

Agrostis tenacissima. Il bestiame è avidissimo di questa pianta che gli of- 


(2) L’abbreciatura conf. sogliamo adoperarla invece di conferenda; è pro- 
babile che il signor Bonpland l'abbia adottata nell’ istesso senso. 

(3) Tra i generi finora noti vi è Psidium e Psiadia; forse la pianta qui 
indicata apparterrà al primo, di cui molte specie ne nascono nel Brasile ; 
ma fa peso il vedersi che il sig. Bonpland Vl accenni come arbusto di orna- 
mento, e non faccia menzione de’frutti pe’quali piuttosto son coltivate la 
maggior parte delle altre specie di Psidium. 

(4) Questa pianta coltivasi all’ Orto botanico fin dal 1805. I primi indi- 
vidui che se ne coltivarono in Napoli vi furono mandati da Spagna prima 
del 1801. Uno di essi dal celebre nostro naturalista Giuseppe Poli fu donato 
all’Orto botanico nella sua prima fondazione ; un altro della stessa forza se 
ne trovava nelle terrazze de’reali apparramenti di Napoli; d’onde passò 
anche nel real Orto. Essi vi fioriscono quasi in ogni anno, ma non vi por- 
tano frutti. Essendo riusciti a moltiplicarla per talee ; da molti anni la Por- 
liera hygrometrica figura ne’ cataloghi de’ moltiplici del R. Orto, e l’abbiamo 
comunicata a diversi giardini d’Italia e di Francia. Essa trovasi inserita be- 
nanco nell’ultimo catalogo del giardino delle piante di Parigi pubblicato 
dal celebre Desfontaines nel 18. Il chiarissimo scrittore della presente let- 
tera essendo diventato quasi straniero all’ Europa, e trovandosi privo di libri 
e dì ogni altro mezzo di comunicazione con quest’ altro emisfero non poteoa 
aver presente queste cose nel vergarla. 


es 


149 
fre un alimento sostanzioso. Ho conservato questa sraminacea pet molti anni a 
Malmaison; essa ha resistito ad inverni rigorosi, e non perì che per 1° eeces- 
siva secchezza dell’ estate dei 1813. Conviene perciò seminarla in luoghi che 
conservano l’umidità per tutta Ja state, o in terreni irrigabili (5). 

La pianta designata sotto il nome di Micotiana seinbra essere un genere 
nuovo. E questo un bell’ arbusto d’ ornamento , i cui fiori lunghi e tubolosi 
rammentano la bella sezione di eriche a fiori della stessa forma. 

Il trifoglio odorifero appartiene alla ricca famiglia delle leguminose. Que- 
sta pianta è coltivata a causa dell’ odor dolce e piacevole che tramanda. Io la 
credo originaria delle provincie interne in cui, come vengo assicurato , forma 
praterie eccellenti per nutrire il bestiame. 

La Passiflora e le cucurbitacee sono piante rampicanti e d’ ornamento. I 
frutti della Passiflora sono buoni a mangiarsi, ma se ne fanno principalmente 
delle conserve nel giulebbe. fi 

Aspetto da un momento all’altro una collezione dal Paraguay e dalle Mis- 
sioni portoghesi; con essa riceverò alcuni semi delle Missioni, ed in questo 
piccol numero se ne trova uno che avrò particolarmente l’ onore d?’ inviarvi. 
Esso appartiene ad un nuovo genere di piante che col Quassia ed alcuni altri 
generi formano un piccolo gruppo naturale ehe conviene .designare sotto il no- 
me di Quassiae. Tutte le piante che compongono questo nuovo genere, ma 
specialmente le cortecce delle radici sono dotate di un’ amarezza analoga a 
quella della Simaruba e della corteccia di angostura (Bonplandia trifoliata W.), 
ma molto più pronunziata, e sopratutto più utili alla medicina dietro replicate 
sperienze. Da quest'ora vi raccomando particolarmente questo nuovo genere di 


| piante, che sicuramente si moltiplicherà sotto la vostra dotta direzione, ed of- 


frirà forse un giorno un rimedio utile all’ Europa. 

La rivista delle mie collezioni che tutte hanno molto sofferto durante la 
mia lunga detenzione nel Paraguay, essendo al suo termine, io spero ritornare 
nelle Missioni portoghesi, dove mi restano a fare ampie collezioni. Contate, 
signore, al mio ritorno da quest’ultimo viaggio sopra una parte delle semenze, 
che raccoglierò espressamente per voi, e specialmente sulla semenza della pianta 
che somministra il Maté ossia il tè del Paraguay. Quest’ albero che suppongo 
appartenere al genere Zlex (*) deve sicuramente riuscire in Napoli, come vi do- 
vranno riuscire del pari la maggior parte delle piante che crescono sotto il bel 
clima delle Missioni, 

Scusate, vi prego, una così lunga lettera e credete ........... +. 


Vostro .... 
Aimé BonpLanp. 


(5) Anche l’Agrostis tenacissima coltivasi in tutti i giardini botanici di 
Europa come nel nostro; ma per le ragioni che ne ha addotte il signor Bon- 
pland, essa riesce male nelle nostre aride terre. 

(*.) Non s’ inganna il Bonpland; il Matè è stato effettivamente dal sig. 
Aug. de Saint-Hilaire descritto col nome d’ Ilex paraguaniensis nel tomo TX 
de’? Mémoires du Museum; e sotto il medesimo nome egli ne tratta in un ar- 
ticolo inserito nel primo fascicolo (Gennaio 1833 degli Archives de Botanique.) 

Nota del sig. Resout di Firenze. 


o 


159 

P. S. Nell’ interesse di questo paese ardisco pregarvi di voler mandare qui 
a Buenos Ayres, sotto il coperto «le’ signori Blane e Constantin cento libbre «li 
semenze del cotone che coltivate in Napoli, e che suppongo essere il vostro 
cotone erbaceo (Gossypium herbaceum ., ed una sufficiente quantità di semi ii 
carrubo (Geratonia siliqua) per farne una buona semina. Queste due piante non 
esistono nella Repubblica di Argentiera, ed offrono grandi vantaggi agli agri- 
coltori ed ai proprietari di bestiami (6). 

A questa lettera sta annessa la lista de’ semi inviati, e tra i quali oltre 
quelli particolarmente descritti nella lettera son degni di nota i seguenti. 
Diverse Mimose NANDUBAES 
i 1 Leguminosa Cina cina grande albero 


i Cestrum 
1 Composita a odore di garofolo 
1 Incerta Chdauer grande albero; il bestiame ne mangia con avidità 
la polpa de’ frutti 
1 Statice rayz del guaycuva 
Dioscorea = Solani = Side = Cephalanthus (Sarandi ) 
Lupinus = Amyridea = Liliaceae = Eryngium ete. 


Molte incertae sedis. 


SICILIA. 


Lettera del sig. LronarDo MoreELLI DEI BARONI DI FRACIOVANNI 
di Trapani al Direttore dell’ Antologia. 


Eccomi sul punto di partire dalla bella Toscana , ma col desiderio di farvi 
ritorno. E questo un luogo così interessante , che quando vi si giunge una vol- 
ta, vi si vorrebbe sougiornar per tutta la vita. Un’ agiatezza in tutte le 
classi dei cittadini dotati di un’ esquisita amabilità, un clima dolce e soave , 
una frequenza gloriosa di letterati e di artisti, la ‘riunione la più scelta delle 


(6) A taluni potrà sembrare strano che il signor Bonpland domandi da 
noi della semenza del cotone, mentre è risaputo che i migliori cotoni ci ven- 
gono dal Brasile e da altri luoghi dell’ America meridionale a Buenos Ayres 
limitrofi; ma cesserà la sorpresa tostochè sarà posto mente alla diversità delle 
specie di cui è discorso. I cotoni coltivati in America appartengono tutti a 
specie arboree, i nostri al contrario sono erbacei; ciò importa che di questi 
ultimi potranno stabilirsi delle coltivazioni campestri di tutt’ altro genere. 
Giova sapersi che la specie coltivata a Castellammare ed in altri luoghi 
presso la capitale non appartiene al vero Gossypium herbaceum ma ad altra 
specie prossima al Gossypium hirsutum, da me distinta col nome di Gossypium 
siamense. Questa specie da tempo immemorabile si coltiva in Calabria , dove 
probabilmente ha dovuto essere introdotta dal levante. Del vero Gossypiua 
herbaceum coltivansi anche nel nostro regno e più copiosamente in Puglia 
due varietà, una bianca e l’altra ventre di biscia. Questi cotoni sono di qua- 
lità assai inferiori a quella el Gossypium siamense. 


(Let, 


opere di Belle Arti antiche e moderne, fabbriche sontuose sorgenti da ogni 
parte, illustri pubblici studj, biblioteche magnifiche, uomini generalmente indu- 
stri, sagaci, da pertutto un’ intelligenza, un commercio copioso, tali. cose for- 
mano un tutto così interessante, che io non posso staccarmi da queste con- 
trade senza provare nel mio cuore un dispiacere sensibilissimo. Nel mio breve 
soygiorno mi son dato ad osservare la coltura delle vostre campagne , e prin- 
cipalmente quelle dell’ amabile e colto marchese Ridolfi , e ne ho provato una 
diliziosa compiacenza : però nello stesso tempo quante triste riflessioni mi si 
sono affacciate alla mente! Perchè la Sicilia ho detto tra me stesso non è dessa 
così coltivata ? Perchè la maggior parte di quei campi di Cerere non produ- 
cono che spine e che roveti ! perchè colà soggiorna la miseria, mentre po- 
trebbe regnar l’abbondanza! Ma ora parmi che si sorga dallo stato di languore 
e di abbattimento , parmi che appaia un raggio di luce , che ci è così caro 
come il sole agli abitanti del Polo dopo quella lunga notte semestre. Già le 
terre si vanno dividendo in più mani, sono ormai sulla fine quelle grandi pro- 
prietà flagello del pubblico bene: e speriamo , che più non si veggano in mano 
dei parasiti quei terreni che sono costretti a darli in balìa dei fittuarj , che 
zion pensando al miglioramento , gli sterilizzano ,  traendone quel vantaggio 
che possono magsiore. Però l’attuale sovrano Ferdinando II è tutto intento 
al miglioramento del suo regno. Già le strade da rotaggio si costruiscono in 
tutti i punti dell’ isola, già alcune delle manifatture nazionali ridotte ad un 
bel grado di perfezione ; già degli istituti d’ incoraggimento ; onde voglia il 
Cielo, che si sorga affatto dal passato lungo torpore! Però non si ereda inoperoso 
tra noi l’amor del pubblico bene. Voglio citare alcuni fatti, che vi empiranno 
d’ammirazione. Il tenente Generale Fardella attuale ministro di Stato di guerra 
e marina, dopo di aver colto degli allori nel campo di Marte , qual Gallion 
novello ha fondato in Trapani sua patria una biblioteca , che sebbene nascen- 
te , è ricca di migliaia di volumi , e di edizioni le più scelte, le più rare, 
e che forma l’ ammirazione dei nazionali e degli stranieri eziandio. Ha rega- 
lato inoltre vari quadri ed oggetti di belle Arti , e già sorge una pinacoteca : 
ha intenzione di arricchire la sua patria di un museo di oggetti d’ antiquaria. 
Insomma impiega tutti i suoi averi , contentandosi di vivere una vita parca , 
al bene dei suoi concittadini, che volendo addimostrare la loro riconoscenza 
han supplicato il Sovrano di poter inalzare un mezzo busto al benefattore, ed i 
loro voti sono stati esauditi. — Un altro filantropo singolare fu il principe 
Villarmosa palermitano, che ci ha rubato la morte da poco tempo. Questo in- 
signe personaggio conobbe la necessità del conoscere la scienza agrono- 
mica in un paese , dove la principal sorgente della ricchezza viene dall’ agri- 
coltura. Formò infatti il progetto d’ istituire in una sua casina di campagna 
vicino a Palermo un campo agrario , destinato a raccorvi dei giovani contadini, 
che compita la loro educazione, avrebbero potuto farla da esperti fattori. Dis- 
graziatamente non ha potuto compire il progetto durante la sua vita; ma 
sempre coerente ai suoi principii, lasciò tutta la sua eredità , che ascende a sei 
mila oncie di rendita annuale, a questo stabilimento: onde già sorge la bella 
fabbrica ideata da uno dei migliori Architetti D. Antonino Gentile; e tra poco 
sì sperimenteranno i vantaggi di un’ opera. tanto santa. 

La bella Sicilia per cui la natura ha fatto tutto , delizia di suolo , ame- 
nità di cielo , copia e soavità di prodotti ; oltre a ciò antiche famose rimem- 
branze ; mon può essere , che prendendo esempio dalla gentil Toscana , non 


152 


sorga a grande splendore. Gli nuominì non saranno così ingrati da calpestare 
e snaturare questi doni divini. = Accettate il mio addio , conservatemi la vo- 
sira amicizia; chè io mi ricorderò sempre di voi, e degli amici che durante il 
mio soggiorno in Toscana mi han colmato di gentilezze. Vivete felice. Addio» 
LeonarDo MorELLI. 


TOSCANA. 
Monumento a LroroLno I. 
Pisa, Gennajo 1833. 


Nel settembre dell” anno 1829 il vostro tanto applaudito Giornale rese conto 
del manifesto, pubblicato in Pisa, cen cui annunziato venia il progetto di in- 
nalzare sulla piazza di s. Caterina della etessa città un monumento all'immor- 
tale Granduca Leopoldo I. Ora voi desiderate conoscere quanto siasi fatto fin 
qui per condurre a termine questa bell’ opera, ed io assai di buon grado sod. 
disfaccio per mano di questa mia lettera al vostro desiderio. Annunziava già il 
manifesto che il progetto di erigere una statua a quel Grande, che formando 
la felicità di questo paese avventuroso, avea colle sue leggi veramente imalestal 
a se stesso Monumentum ere perennius, non potea non essere un progetto to- 
scano , e il fatto ha ben risposto a quanto allor si previde, poichè da ogni 
parte appunto di Tofcana sono concorsi contribuenti » che giungono al numero 
di 1500, e le offerte dei quali danno un prodotto di circa 60 mila lire. 

È già collocato nel mezzo della piazza il gran piedistallo, e i valenabi ar- 
tisti Santarelli, e Guerrazzi han di già condotto a fine i tre bellissimi bassi 
rilievi, che debbono decorare tre lati, dovendo nel quarto apporsi la nota 
iscrizione, I primi due esprimenti il commercio , e l’ agricoltura sono egregio 
lavoro del Santarelli, nè di minor pregio è il terzo maestrevolmente eseguito 
dal Guerrazzi, e che rappresenta le arti belle. 

La deputazione si è già rivolta alla comunale magistratura , omle ottene- 
re, che il monumento venga circondato da cancelli di ferro, che senza nulla 
togliere ai riguardanti, lo garantiscano da qualunque offesa, e v° è ogni fonda- 
mento per credere, che il magistrato si farà un pregio di annuire a questa di- 
manda, 

Il sig. Teodoro Tausch, che essendo uno dei direttori, ha col suo zelo, e 
colla sua attività in singolar modo contribuito al felice esito della impresa , 
pensa ora di adoperarsi, affinchè di sì hel monumento venga coniata per ope- 
ra dell’insigne Fabris una corrispondente medaglia. 

Della statua, che nel convento delle Murate lavorasi costì dal nostro Pam- 
paloni nulla vi dirò. Voi potete da per voi stesso assicurarvi che ella è quasi 
al suo termine. Nulla neppur vi dirò nè del merito del lavoro, nè dell’artista. 
Voi al par di me lo conoscete, ed egli è omai tale , che il nominarlo soltanto 
equivale a un elogio. Amatemi, e state sano. 


Cc. S. 


153 
Metereologia. — Scherzi singolari di un fulmine. 


Il dì 5 dello scorso mese di novembre un’ ora circa dopo mezzogiorno 
Francesco Ghelli di Castagneto con suo figlio di anni 12 si ritirarono in una 
capanna murata fino all’altezza di due braccia da terra , e ricoperta di scopa 
per evitare un temporale , che imperversava con acqua , graudine e fulmini ; 
si chiusero dentro, e dopo esservisi trattenuti per circa mezz'ora, il padre aprì 
ad un tratto l’uscio ; rimanendo quasi dietro al medesimo nascosto il suo fi- 
glio. All’ istante scoppiò un fulmine, che entrando per l’useic andò a col- 
pire una ciuca che era legata in un angolo della capanna medesima , quindi 
prendendo per conduttore una lunga pertica che sì trovava penzolone attaccata 
per le due estremità con due funi nel mezzo della capanna, all’ apice della 
quale era una piccola punta metallica, che aveva servito per pungolare i bovi 
all’aratro , andò a percuotere il Chelli precisamente all’apofisi ensiforme, ove 
aveva una medaglia d’ ottone attaccata ad una sottile catenella di simil metal- 
lo, che gli circondava il collo; percorse tutta questa, e ritornando alla medaglia 
andò direttamente fino all’ombellico ; e sceso al di sotto di esso per circa quat- 
tro dita trasverse sempre per la linea alba si portò obliquamente a destra pas- 
sando sopra l’arco crurale, e seguitando la traccia del nervo di questo nome 
andò verso l’interno della coscia fino precisamente in corrispondenza dell’anel- 
lo degli adduttori , ove portandosi più in avanti passò nel solco che lascia la 
rotella fra il suo bordo interno ed i condili interni del femore e della tibia ; 
di lì più posteriormente strisciò lungo il gemello interno, giunse al principio 
del tendine d’Achille , e passando dietro il malleolo interno , si portò nuova- 
mente in avanti, e traversando obliquamente la fiocca del piede, terminò la- 
sciando larga impronta di bruciatura tra il terzo e quarto dito. Il Ghelli era 
vestito con una camicia di cotone, con calzoni di frustagno, calze di lana, e 
scarpe di grosso cuoio: nulla si abbruciò de’ suoi panni; e sebbene il fulmine 
percorresse la catena d’ ottone , che si trovava fra la pelle e il colletto della 
camicia chiusa al collo con un bottone , non fece sulla prima che una superfi- 
cialissima impressione all’epidermide, lasciandovi una zona raggiante di circa un 
pollice in larghezza, di un nero giallastro, nel mezzo della quale si sarebbe po- 
tuta contare ciascuna maglia della catena, essendo con leggiera bruciatura esat- 
tamente impyessa sulla pelle. Alla medaglia un’ impressione più Jarga , e più 
profonda bruciatura. La camicia non era che solamente tinta all’intorno del 
collo in corrispondenza della catena, di uno scuro color di zolfo, e manteneva a 
quello un odore analogo; si vedeva il rimanente della traccia sulla pelle, come 
se un largo carbone vi avesse tinto, ma con semplice lavanda sparì il colore 
lasciandola leggiermente rossa. Il pelo di cui è quasi tutto coperto questo ro- 
busto contadino si vedeva abbruciato solamente per la larghezza di circa due 
pollici, menochè quelli del petto erano tutti abbruciati, e i bassi capelli della 
nuca. La calza di lana nel suo interno era di un colore viallastro come un 
panno cui è stato applicato un ferro caldo , senza bruciatura, e ciò limitato 
come sulla pelle : all’ esterno nulla si conosceva. Nella scarpa non vi era al- 
cuna alterazione, sebbene diligentemente fosse osservata. 

Quest’ uomo cadde in terra spaventato, ma per allora in sentimento, giac- 
chè vedendo andare in fiamme la sua capanna , e temendo di rimanervi , fece 
ogni sforzo per fuggire, a cui diè mano il figlio, che sebben fortemente spau- 


T. IX. Gennaio 20 


154 
rito , l’aiutò rotolandolo sempre per terra; quindi mezzo svenuto, da gente ac- 
corsa fu trasportato al paese, e da me visitato. 

Aveva freddissime le estremità, polso piccolissimo, irregolare, faccia palli- 
da, occhio scintillante con sguardo sospettoso : riavutosi un poco, accusò dolore 
a tutte le articolazioni ; un senso, diceva egli, come di formiche a tutta la 
midolla spinale, prostrazione, sbigottimento , contrazione dei muscoli addomina- 
li, scosse involontarie, nissuna memoria dell’ accaduto. 

Delle fregagioni con ossicrato caldo ritornarono il calore alle estremità, e 
quindi poche gocce di tintura tebaica, infusione di the ec., calmarono lo stato 
di spasmo del ventre: cessarono le scosse, e al seguito di un’ ora e mezza di 
sonho tranquillo e di larga diaforesi si ridusse assai in migliore stato, ma sem- 
pre con dolore all’articolazioni. All’indimani un salasso diminuì lo stato di vi- 
brazione che avevano acquistato i suoi polsi, e dopo due giorni potè ritornare 
alle sue faccende.” 

Il figlio da cui ho raccolto la maggior parte di questa istoria, essendo stato 
spettatore, sebben molto spaventato, potè benissimo tener dietro fra quella vi- 
vissima luce , quanto istantanea, ad un globo, diceva egli, di fuoco più scin- 
tillante del resto , che tenne quella via che è stata da me descritta , finochè 
giunse a colpire il suo genitore , sopra di cui essendo potentissime le traccie 
percorse , abbiamo potuto compire la strada che il fulmine tenne per mettersi 
in comunicazione col serbatoio comune. 

D. Giovanni PELLINI. 


Nuova carta geometrica della Toscana. 


Il sig. Gaspero Manetti ci promette una nuova carta del Granducato (vedi 
il manifesto agli anmunzi bibliografici), lavoro che ci si accerta condotto con 
assai diligenza. Pregio particolare ne sarà , oltre all’ universalmente richiesta 
precisione , 1’ indicazione delle distanze postali , e l’ indicazione a varii colori 
dei confini di ciascuna Comunità. Quando sarà venuta alla luce, ne terremo 
più particolarmente discorso. 


Lettera al Direttore dell’ Antologia. 


Ho letto, sebbene un poco tardi, il fascicolo 22 dell’Antologia, ed all’ar- 
ticolo — Gita nel Pistojese — a pag. 14 ho trovato che Arnolfo era figliuol 
di Tedesco. Non si può tacciare l’ antore dell’ articolo d’aver ciò asserito in- 
consideratamente , poichè egli ha seguitato il Vasari. Nondimeno mi prenderei 
la libertà di avvertire, che tale opinione è stata combattuta dal Baldinucci , 
dal Migliore, dal Manni e da altri, i quali con autentici documenti hanno 
mostrato che Arnolfo era figlio di Cambio da Colle. Questa sentenza è conva- 
lidata anche da scrittori moderni , tra? quali rammenterò il prof. Giampi, nel- 
l’opera Notiz. ined. della Sagrestia Pist. pag. 41. 

Spero che quest’osservazione non mi renderà nojoso nè a VS, nè al chia- 
rissimo sig. K. X. Y. che io grandemente stimo quantunque non abbia il van- 
taggio di conoscere personalmente. 

Gradisca intanto ch’ io mi dica con sentimento di vera stima 

Dall’Accademia delle Belle Arti li 22 febbrajo 1833. 


Giovanni MasseLLi. 


NEGROLOGIA 


Torino. 


Il march. Girolamo Ricci, di Genova , pio , retto , facondo , fu de’ ma- 
gistrati della repubblica , giudice delegato in varie controversie , nel 1790 go- 
vernatore della Spezia , e conciliò la lite agitata da un secolo, de’ confini 
toscani : entrò poi nel minore consiglio , tra’ protettori della Banca di San 
Giorgio ; fu deputato alla riforma della Zecca ; sotto il governo francese , giu- 
dice e consigliere ; nel 1814 governator di Sarzana , poscia intendente generale 
in Casale ; poscia in Alessandria ; quindi intendente generale alle regie gabelle, 
aggregato a’ nuovi consigli creati dal re. Morì nell’ anno LXXVII. 


ALESSANDRIA. 


/ Il march. Ambrogio Ghilini di Maranzana s maggior generale ne’ regi 
eserciti , cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro , comandante le milizie della 
Divisione d’Alessandria, finì nell’ anno LXXVI una vita dedicata in prima 
alle armi ed al governo de’ popoli, poscia ad opere d’ umanità. Fn capo 
della Congregazione di carità, amministrò lo spedale e altri istituti con ze- 
lo liberalissimo. I villici interrompendo i lavori accompagnarono per più miglia 


le care spoglie del benefico uomo al sepolero degli avi. 
Lucano. 


Il march. Ottavio Albicini nato in Forlì nel 1753, fu canonico in patria 
mutati i tempi, s’inebriò delle nuove idee; quando , andato per diporto a 
Lugano, vide 1° eremitaggio di S. Bernardo ch’è sopra la città ; quivi deliberò 
di finire in penitenza i suoi giorni. Vestì ruvido saio, abbandonò tutti i co- 
modi della vita ; si diede a predicare la divina parola, e le elemosine che ne 
ritraeva spese in abbellimenti della sua chiesuola e del suo romitaggio, sosten- 
tando sè stesso coi poveri doni che riceveva mendico di porta in porta. Morì 
compianto. Riposa nella tomba, da sè vivente , disegnata, 


MiLaAnmo. 


Il can. Ziglio si consaerò tutto all’ educazione de’ poveri , li ractoglieva , 
custodiva , istruiva; mne eresse congregazioni , le già fondate confermò , 
apprese da sè a ricettare i vaganti, i corrotti; li vestì > li mantenne, Gradito e 
al popolo e al clero; non elegante ma caldo dicitore e assennato 3 felicissimo 
a muovere e mutare i cuori. Ilare , mansueto ; sempre fermo, pronto sem- 
pre a sacrificare i proprii comodi al bene altrui. Morì d’ anni LVI la morte 


dei buoni. 


VENEZIA. 


Il cav. Carlo Rusconi , console del re di Spagna a Venezia, nacque in 
Bologna, entrò guardia del corpo a Madrid, combattè con onore ad Albuquer, 
fu intendente d’armata. Umano verso i nemici > n° ebbe ringraziamento affet- 
tuoso e solenne. Difese e aiutò » con suo proprio pericolo , gl’ Italiani neces- 
sitosi. Venuto nel 1816 console a Venezia > non men sollecito si mostrò a bene 
degli spagnuoli, rimettendoli ‘nelle perdute pensioni , impetrando per essi e 
grazie e premi. Venezia lo amò come suo ; e condolse a’suoi mali. 


156 


Papova. 


Brano di lettera di Giacinto Namias al sig. conte Giuseppe RanconE, 
del dì 23 Febbraio 1833. 


Io serivo colle lagrime agli occhi per la immatura e quasi improvvisa per- 
dita del professore Melandri. Ella, chiarissimo sig. conte , che tante volte mi 
udì parlare di questo celebre scienziato, presentirà di leggieri quanto amara- 
mente io ne pianga la morte. La gentile benevolenza con cui egli mi risguar- 
dava, il profitto ch'io traea dalle sue dotte e piacevoli conversazioni mi riman- 
gono indelebili nella mente, e rendonmi vie più eruccioso l’infaustissimo avve- 
nimento. Ma a che parlare di affetti individuali, dove trattasi di pubbliche ca- 
lamità? La morte del Melandri eccitò il più vivo cordoglio in tutti quelli che 
lo conobbero di persona o di fama. Le sue scoperte nella chimica l’ aveano 
fatto prezioso all’Italia e alla scienza, mentre la schiettezza e probità del ca- 
rattere ne formavano la delizia della società. Gli alunni di questo ateneo hanno 
in esso perduto un venerabile istitutore e un padre sinceramente affettuoso. 
Era dolcissimo sentire con quale amore ei parlava de’ suoi allievi, e con quanta 
energia in ogni pubblico e privato consorzio si faceva a difenderli dalle accuse 
che gli parevano ingiuste od esagerate. Sì, mio egregio sig. conte, il Melandri 
era tale che alle doti della mente accoppiava le più eccellenti del cuore. 
Oggi egli ha ricevuta l’estrema espressione dell’amore e della venerazione degli 
uomini nell’ immenso stuolo di gente accorsa a’suoi funerali, e nelle lodi della 
sua vita degnamente intessute dal chiarissimo professore Caldani. Ma la memo- 
ria del Melandri non sarà fugace come lo splendore di una fanebre pompa. 
Vivrà il suo nome nella presente e nelle future generazioni, e vivrà finchè sa- 
ranno in onore le scienze , e coloro che ne promuovono gli avanzamenti. 


Roma. 


Mons. Nicolai , segretario della congregazione economica , presidente 
dell’ accademia d’ archeologia , nacque nel 1756, morì nel 18 del 1833. Nel 
1786 ; ebbe parte alla direzione dei lavori nelle paludi Pontine ; nel 1809 fu 
nominato sotto prefetto di Viterbo, ma non accettò ; dal 1810 al 1814 raccolse 
memorie per illustrare l’Agro romano e la basilica di S. Paolo. Nel 1815 se- 
gretario della commissione economica , nel 1820 presidente delle strade , nel 
1822 dell’Annona , nel 1827 commissario pe’ lavori dell'Aniene in Tivoli. Pub- 
blicò le seguenti opere: Ragione di restituire le acque veline al canale Pao- 
lino. 1783. — Della depositeria urbana. 1786. = De? bonificamenti delle terre 
Pontine Libri IV, opera storica ; critica , legale , economica ; idrostatica, con 
documenti , carte topografiche ; profili. 1800. — Memorie, leggi e osservazioni 
sulle campagne e sull’ annona di Roma. 1803. Tomi III in quarto. — Tibur- 
tina quaestio reparationis Aniensis. 1827. — Sulla presidenza delle strade ed 
acque , e sua giurisdizione economica. 1829. — Sulla costruzione della nuova 
chiusa dell'Aniene in Tivoli. 1829. — Dei luoghi una volta abitati ed ora de- 
serti nell’Agro romano ( parte ne rimane inedita ). == Lasciò abbozzate altre 
opere riguardanti la storia patria. 

Il sacerdote Domenico Capo morì compianto da’ suoi popolani ai quali 
fu padre. Visitavali infermi , gli soccorreva indigenti , li istruiva ignoranti, 
annunziava con semplicità la divina parola, ma insieme con rara efficacia, 
Sempre piacevole e dignitoso ; sempre illibato. 


1597 
Urzino. 
Il canonico Coriolano Staccoli , zio di quel Leopoldo che Antologia 
rammentò altra volta ; buon patrizio , amico a’ poveri, probo uomo , dottore 
di leggi, preside di molte congregazioni , morì di anni LXI. 


MonTEPULCIANO. 


Ippolito Niccolai nacque nel Pistoiese il 1778 , ebbe educazione nel se- 
minario di Pistoia ; giovane ancora passò a Montepulciano rettore del liceo e 
professor d’ eloquenza. Dopo nov’anni andò a Pisa a laurearsi in legge, quindi 
ascritto al collegio teologico di Firenze. Tradusse l’opera apologetica del 
Du Clot con note ed illustrazioni. Altre cose lesse nelle adunanze accademiche. 
Raccolse ricca biblioteca : viaggiò la Francia, l'Inghilterra, la Svizzera, il Bel- 
gio. Fatto canonico nel Duomo fiorentino , nel 1829 passò vescovo di Monte- 
pulciano con gioia di tutti. Pacifico, tollerante, ospitale, caritatevole, amò i la- 
vori campestri, ampliò il seminario , v° aggiunse un buon collegio , a cui chia- 
mò professori di franeese, di greco, d’ ebraico , di sacre scritture. Eccitò i 
giovanili ingegni con parole e con premi. Lasciò di se desiderio doloroso. Que. 
ste notizie abbiam tratte dall’ elegante latino elogio serittone dal ch. prof. Dini: 
fra le iscrizioni che ornavano il catafalco stese dal meilesimo troviamo queste 
belle parole: Auctoritatem mansuetudine non minuit , dignitatem humanitate 
temperavit. . . maledicentibus benedixit, injurias beneficiis rependit. 

A questo elogio dovremmo aggiungere 1’ altro del sig. Brilli , che in un 
sonetto e in una elegia loda le virtù del defunto , rammenta le lagrime che 
verserà alla sua tomba 

La vedova piangente ed il pupillo; 
rammenta quel che dovesse al Niccolai 1° ab. Chiarini , che 

tleae scncoie IL SErAnIONLido 

Cresceva .. .. a Etruria nostra 

Un nuovo fregio e ne stendeva il grido. 


S. Giusro a Ema. 


G. Volpi parroco di S. Giusto, nacque nel 1749 presso il ponte di Certosa 
sull’Ema, fu invocato pastore dai popolani stessi nel 1792: peritissimo di cose 
agrarie , e socio de’ Georgofili. Si diede alla coltura de’ campi; triplicò la 
rendita dei terreni affidatigli. Ornò a sue spese la chiesa di statue e pitture , 
una tra le altre di Luigi Sabatelli, amico suo. Nel 1801, anno di fiera care- 
stia, diede lavoro a’suoi popolani: e ricusò lusinghiere offerte di avanza- 
mento. Fu non ignorato oratore: ammaestrò il gregge con semplicità e con 
chiarezza. Benefico ed umile. Volle al punto di morte vedere i suoi popolani , 
e de'mancamenti, se commessi ne avesse, chiese perdono. Confortava gli astanti 
costernati , e accompagnava le preci dell’agonìa, 


__—_—_————_—_—__—_—_—__—_r————mrm——mr—————_____ mm —_—_mmtt>@—@—eciue"ri@b[lci los um luis ua 


ERRORE da correggersi nel Fasc. N.° 143, Novembre 1832, p. 106, lin, 3. 
alla religione dell’ umanità e dell’ amore 
leggasi dell’amistà e dell’amore 


[eni 
(Cai 
(0°) 


ANNUNZI BIBLIOGRAFICI (*). 


dPRn 


PIEMONTE. 


* SULLE operazioni stradali di 
Sardegna discorso del Gav. Gio. AN- 
ronio Carsonazzi Maggiore nei regii 
eserciti , Ispettore nel real corpo del 
genio civile, già Direttore capo di stra- 
de e ponti in quel Regno, ec. Letto 
nella tornata del Congresso permanente 
d’acque e strade del 4 maggio 1832. 
Torino, 1832, Luigi e Francesco fra- 
telli Pic. 8.° di pag. go con molte ta- 
vole, 


* STATISTICA del Mandamento di 
Baldichieri provincia d’Asti, del- 
l’Avvocato Teresio PLesaNO. Torino, 
1832, Tip. Pomba. 8.° 


* DISCORSI filadelfici, ossia fasti 
dell’ ingegno italiano, per Lorenzo 
MaxriniI professore di medicina legale, 
polizia medica ed igiene nella Regia 
Università di Torino, ec. Torino, 1832, 
L. Marcelli. 8.° di p. 337. 


SUL GELSO delle Filippine ( Mo- 
rus Cucullata ) osservazioni di MarTEO 
Bonaroux, lette nell’ adunanza della 
Società agraria di Torino del giorno 3 
gennaio 1833. Torino, 1833, Chirio e 
Mina.'8.° di pag. 42. 


NOVELLE di Arrico Mackenzie 
trad. dall’inglese di Giovenale Ve- 
gezzi. Torino, 1833, G. Pomba. Vo- 
lumetto di p. 134. 


* DOCUMENTI, sigilli e monete 
appartenenti alla storia della Monarchia 
di Savoia, raccolti in Savoia, in Isviz- 
zera ed in Francia per ordine del Re 
Garlo Alberto, da Lurci Grerario 
socio delle R. Accademie delle Scienze 
di Torino, Lione, Marsiglia e del basso 
Reno; e da Domenico Casimiro Pro- 
mis, Conservatore delle medaglie di 
S.M.— Pubblicati per ordine di S. M. 
Torino , 1833, Stamperia Reale. 8° 
di p. 389 con tavole. 


© DELLE opere del padre SeGnERI 
della compagnia di Gesù. Torino, 1832, 
dalla Società tipogrefina libraria. 8.° 
volume IX (Manna dell’anima vol. III). 

3» X(Incredulo senza scusa). 

* COLLEGTIO latinorum seripto- 
rum cum notis. T'aureni , 1832, Jo- 
sephus Pomba. 8.° Collectionis Tom. 
XCVII. (Cau Prini secundi Historiae 
natural. ex recensione J. Harduini 
et recentiorum adnotationibus. T.VIII.) 


GALENDARIO generale pe’ regii 
stati, pubblicato con autorità e con 
privilegio di S. S. R. M. Decimo anno 
1833. Dalla Stamperia di Giuseppe 
Pomba, in Torino. 8.° di p. XXIV e 
660. Prezzo lire 6. 


LOMBARDIA. 


* FIORE di Storia ecclesiastica, 
Ragionamento di A. Grsari, eoi cennj 
su la vita e su le opere dell’ autore , 


(*)T giudizi letterarii , dati qui anticipatamente sulle opere che si an- 
nunziano $ non devono attribuirsi ai redattori’ dell’ Antologia. Essi vengono 
da’ sigg. Librai ed Editori delle opere stesse, e non bisogna confonderli con 
gli articoli che si trovano sparsi nell’ Antologia medesima. 

Il Direrrore DELL'ANTOLOCIA rammenta a’ sigg. Librai, ed a’ respettioi 
Autori e Editori di opere italiane, ch’ esse rion posson essere annunziate in 
questo giornale , che previo l’invio di una copia dell’opere medesime ; e che 
i manifesti, o altri avvisi tipografici, non posson esservi inseriti clie mediante 
il pagamento di soldi due per ogni riga di stampa. 


pubblicati da Giuseppe Manuzzi. 
Milano, 1832, G. Silvestri. Volume 
VI. (306.° della Biblioteca Scelta,. 


BIBLIOTECA di ricreazione mo- 
rale e religiosa Milano, 1832-33, An- 
tonio Fontana. 12.° 

Vol. I.” Eustachio ; storia dell’an- 
tichità cristiana novellamente raccon- 
tata pei cristiani de’ nostri tempi dal 
canonico ScHmID, traduzione dal te- 
desco del Gav. Giuseppe Maffei. 

Vol. II° Genoveffa, storia degli an- 
tichi tempi recentemente esposta per 
gli uomini dabbene, e specialmente per 
le madri e pei fanciulli dal canonico 
ScHmiD, trad. dal tedesco del Gav. G. 
Maffei. 

Vol. III.° Enrico conte di Eichen- 
feld, o sia com’ egli pervenne alla co- 
gnizione di Dio: novella del canonico 
ScamID, trad. dal tedesco dal Gav. 
G. Maffei. 


VIAGGIO in America di F. A. pr 
CHATEAUBRIAND , traduzione italiana 
di L. F. Milano, 1832, A. Fontana. 
8.° Vol. unico. 


* BIBLIOTECA del)’ intelletto , 
o sia scelta raccolta di opere italiane 
e straniere antiche e moderne destina- 
te alla coltura della mente. Milano , 
1832, A. Fontana 12.° 

Di questa Biblioteca sono già pub- 
blicati: 

I.° Cenni di CasaroLo JANNELLI 
sulla natura e necessità della scienza 
delle cose e della storia umana; con 
cenni sui limiti e sulla direzione degli 
studi storici di Gio. DomeNIco Roma- 
GNOSI; e discorso ed analoga appendice 
sul sistema e sulla vita di Vico, del 
professore Giurio MicHeLEr. Volume 
unico. 

II. Principii d’ estetica di G. B. 
TALIA con note appartenenti a poesia. 
Terza ediz. corretta dall’ autore. Vol. 
“unico. 


* MANUALE della letteratura ita- 
liana, compilato da Francesco Am- 
srosoLi. Milano, 1832, A. Fontana 
Vol. II e III. (fan parte della col- 
lezione de’ Manuali componenti un 
Enciclopedia di scienze, lettere e arti). 


* MANUALE della storia della fi- 
losofia di GueLIELMO TENNEMANN, tra- 
dotto da Francesco Longhena con 
note e supplementi dei prof. G. D. 
Romagnosi e Baldassarre Poli. 


159 


Milano , 1832, A. Fontana. Vol. I.° 
( della collezione de’ Manuali compo- 
nenti un’ Enciclopedia ec.) 


STORIA delle Crociate di G. Mr- 
cHaUD, Quarta edizione riordinata, cor- 
retta ed aumentata. Traduzione per 
cura di Francesco AmgrosoLi. Mila- 
no, 1832, A. Fontana. Tomo VI.° ed 
ultimo. 107.° della Biblioteca storica. 


COROGRAFIA dell’ Italia di G. 
B. Ramporpi. Milano , per A. Fon- 
tana, 1832. 2 vol. in8.° a doppia co- 
lonna, == Pubblicati i fascicoli 1.° e 
2.° con ritratto. Ital. lire 3, 50, pari ad 
austr. lire 4. 

Maniresro. = Il Tipografo E- 
ditore. — La Corografia ch’io pren- 
do a pubblicare non è una semplice 
descrizione di luoghi, come qualcuno 
potrebbe credere, interpretando la pa- 
rola, ma una minuta notizia di tutto 
quello ch’è necessario a sapersi da chi 
ama di conoscere pienamente l’ Italia 
antica e moderna , la sua storia natu- 
rale e civile, le sue vicende, così ge- 
nerali come particolari, Je produzioni 
del suolo , le arti , le guerre e quan- 
t° altro insomma è richiesto alla per- 
fetta cognizione di un paese. 

Considerata sotto questo ampio ma 
verissimo aspetto, mi parve che l’opera 
del ch. sig. Rampoldi non fosse sola- 
mente utilissima, ma tale altresì da 
trovare una speciale accoglienza dal 
Pubblico in questi tempi, nei quali il 
filosofo e il poeta , lo storico e il ro- 
manziere, tutti ugualmente riconosco- 
no la necessità di cognizioni, il più 
che si possa, minute e distinte ; tutti 
si studiano di riprodurre nelle opere 
loro un' immagine vera e precisa dei 
luoghi , dei tempi , degli usi ai quali 
interviene a loro di fare allusione. Co- 
me il libro ch'io pubblico serva al- 
I’ acquisto di cosiffatte cognizioni, e 
come lo studioso se ne debba valere 
per rinvenirvele agevolmente, lo dice 
il sig. Rampoldi medesimo nell’ Ydea 
dell'Opera: quanto poi si possa lo stu- 
dioso affidare alla scorta di questo 
Scrittore, già è notissimo a tutti gl’[- 
taliani, testimoni della molta erudi- 
zione e della instancabile diligenza re- 
cate da lui in altri lavori di maggior 
mole e di non minore difficoltà ed im- 
portanza. 

Descrivendo i luoghi, le produzio- 
ni, le arti, le vicende, le invenzioni 
italiana , il sig. Rampoldi ha composta 
una storia alfabetica di questa nobilis- 


160 


sima parte d’Europa; ed ha dovuto 
quasi di necessità farvi menzione an- 
che dei personaggi più illustri nei no- 
stri Annali, 

Tutta l’Opera sarà compresa in due 
volumi (che si pubblicano a fascicoli 
per maggior comodo di chi vorrà as- 
sociarsi ) stampati con tutta la possi- 
bile diligenza, e a prezzo ben mite, 
ove si considerino la novità del lavora, 
la molta materia che in ogni pagina 
si contiene , e le altre doti tipogra- 
fiche. 

Dalla stessa Tipografia Fontana si 
è appena pubblicato : 

TLIADE d’Omero. Traduzione del 
Cav. Vincenzo Monti, ad uso del Col- 
legio vescovile di Gelana per cura del 
sig. Ab. Domenico Rossi ivi pro- 
fessore di umanità. 2 volumi in 16.%: 
il r.° ital. Jir. 2. 

MANUALE della lingua francese 
ad uso degli italiani, di Lopovieo Gou- 
DAR con aggiunte ed emendazioni di 
G. R. Un vol. in 13.9, ital. lir. 2, 30. 

Milano, 15 Novembre 1832. 


CODICE di sanità e lunga vita, 
ovvero esposizione dei principii dietro 
i quali si può conservare la propria 
sanità e prolungare la propria vita ; 
opera intrapresa con l’idea di dimo- 
strare la possibilità di riunire in pochi 
volumi tutte le cognizioni finora acqui- 
state ed accumulate relativamente a 
diverse arti e scienze , da Sir Jonn 
SINCLAIR. Compendiato sull’ originale 
inglese dal prof. L. Odier; e dall’i- 
dioma francese recato in italiano da G. 
Gatteschi prof. nell’ I. Accademia 
Pisana Milano, 1833, G. Silvestri. 
Prima ed. milanese. Vol. unico. Lire 
Os AGILE 


* INTRODUZIONE allo studio 
della filosofia morale , . ol prospetto di 
un corso della medesima , e dei diritti 
dell’uomo, e della società , dell’abate 
Pierro Tamemrini di Brescia , prof. 
nell’I. e R. Università di Pavia; mem- 
bro dell’I. e R. Istituto delle Scienze. 
Milano, 1832, G. Silvestri. Vol. I.° e 
II.° e 314.° della Biblioteca scelta. 


NOVELLE morali e racconti sto- 
rici ad istruzione de’ fanciulli, di Giu- 
seppe Taverna rettore del Collegio 
Latatte di Parma, e membro dell’AÀ- 
teneo di Brescia, ora per la prima volta 
unite assieme. Milano, 1833, G. Sil- 
vestri. Seconda edizione della Biblio- 


teca scelta. L. 2 it. 


OPERE di Orazio Fuacco tradotte 
da Stefano Pallavicini e dal pa- 
dre Luca Ant. Pagnini. Milano , 
1832, G. Silvestri. Volume unico. 32. 
della Biblioteca scelta di opere greche 
e latine. 


ARRIGHETTO , ovvero trattato 
contro all’ avversità della fortuna , di 
Arrigo da Settimello, ristampa eseguita 
sul testo del 1730. Seeonda edizione 
della Biblioteca scelta. Milano, 1832, 
G. Silvestri. Vol. unico. L. 1. 50 it. 


* SCIENZA del Buon Governo 
scritta dal sig. De SonNENFELS, gran 
croce dell’insigne ordine di S. Stefano; 
I. e R. Consigliere aulico, ec. Tradu- 
zione dal tedesco. Milano , 1832, G. 
Silvestri. Vol. unico. 1.9 della Biblio- 
teca scelta di opuscoli tedeschi tra- 
dotti. 


RIFLESSIONI storieo-analitiche 
sull’ argomento del vaiuolo, della va- 
ricella e dell’innesto del vaccino, espo- 
ste nella mensile seduta del 9 ottobre 
1432, da Amromio TriseRrTI dottore in 
medicina e chirurgia, e medico prima- 
rio del pio istituto di S. Corona. Mi- 
lano , 1832 ; G. Silvestri. 8.9 


* DELL’ INDOLE e dei fattori 
dell’incivilimento coll’esempio del suo 
risorgimento in Italia di G. D. Roma. 
cnosi. Milano, 1832, presso la Società 
degli Editori degli Annali Universali 
delle Scienze e dell’ industria. 8.° p. 
270. 


DELLE SCULTURE di Pompeo 
Marchesi esposte nell’I. e R. palazzo 
Brera l’anno 1832. Lettera di FrANcE- 
sco RecLi a Tullio Dandolo. Mi- 
lano , 1832, G. Silvestri. 8.° di p. 29- 


* TRATTATO teorico e pratico 
dell’arte edificatoria di GrovannI Rown- 
DELET , architetto, cav. della Legion 
d’ Onore; membro dell’ Istituto fran- 
cese , membro onorario del comitato 
consultativo delle fabbriche della Co- 
rona ; ispettore generale onorario dei 
lavori pubblici, e membro onorario del 
consiglio de’ fabbricati presso il mini- 
stero dell’ interno , ec. ec. prima tra- 
duzione italiana sulla sesta edizione 
originale con note e giunte importan- 
tissime, per cura di Basilio Soresi- 
na. Mantova, 1831-32, a spese della 
Società editrice coi tipi del Caranenti. 
in 4.° Tomo I." 5 fascicoli di pag. 365, 


ws 


con 8 tavole in rame. Tomo II fasc. 
6. 7. 3. con 18 tavole. Tutta l’ epera 
sarà divisa in 5 tomi. in 24 fascicoli. 
Il prezzo d’assoc. è di cent 20 it. per 
ogni foglio di stampa, e di cent. 40 per 
ciascun rame. 


INTORNO a Vittorino da Fel- 
tre maestro di scuola nel secolo XV, 
discorso di Grovanni RacHWeLr diret- 
tore d’un istituto elementare e ginna- 
siale, letto a’ suoi alunni nel giorno 
delle distribuzioni finali degli attestati 
scolastici, 2 settembre 1832. Milano, 
1832, G. Pirotta. 


ISTRADAMENTO al comporre 0 
sia precetti intorno al modo di, espri- 
mere per iscritto i proprii, pensieri; ed 
esempi di quelle scritture delle quali 
è più frequente il bisogno nella civil 
società. Opera tradotta in parte dal 
tedesco e accomodata ad uso delle 
suole elementari italiane da FRANGE- 
sco GHerusini. Milano, 1826, St. 
Keale. 8.° di p. 300. Prezzo l. 1. 72 
austr, 


INTRODUZIONE alla geografia 
ad uso delle scuole elementari mag- 
giori del Regno, Lombardo Veneto. 
Milano, 1832, Reale Stamperia. Vol. 
II in 8.° di pag. 314 e 460. Prezzo 
lir. 4. 25 austr. 


NOVELLETTE per istruzione ed 
esercizio di lettura della seconda classe 
delle scuole elementari di città, negl’I. 
e R. Stati austriaci. Milano , 1832, 
I. e R. Stamperia. 8.° Prez. cent. 40. 


LIBRETTO dei nomi e primo li- 


bro di lettura per le scuole elemen- . 


tari da città. Milano, 1832, I. e R. 
Stamperia. Gent. 36, 


*. FAMIGLIE celebri italiane; del 
Gonte Lirra. Milano, 1833, Tip. 
del D. Giulio Ferrari. Fascic. XXVI. 
(d’Este). L. 18 austr. 


ELOGIO di Ermenegildo Pini 
già G. R. B. cav. della Corona Ferrea, 
prof. di storia naturale e di chimica , 
membro del consiglio delle miniere , 
ed ispettore generale della pubblica 
istrnzione di tutto il Regno d°’ Italia, 
membro dell’ I. e R. Istituto del Re- 
gno Lombardo-Veneto , e della Società 
Ttaliana, ec. scritto dal cav. CesaRE 
Ruvina. Milano, 1832, Truffi e C. 
3.° p. 140. 

T. IX. Gennaio 


161 
INDICATORE LOMBARDO. — 


Elenco degli articoli contenuti nel I.° 
fascicolo della seconda serie. Gennaio 
1833. 

Introduzione alla seconda serie dell’In- 
dicatore. 

I. Letteratura italiana. Giuseppe Pa- 
rini ed il suo secolo , Proemio ove 
si dà ragione dei seguenti discorsi, 
(Cesare Cantù). 

II. Varietà. I Malcontenti , scene di 
P. Merimee (trad. da G. B—a). 

III. Filosofia della storia. Caratteri 
storici (#. D.) 

IV. Scienze filosofiche. Sulle opere di 
G. D. Romagnosi ( dall’ Antologia). 

V. Rivista critica e Bibliografia ita- 
liana, 


Fascicolo di Febbraio. 

I. Novelle. L’impero delle convenien- 
ze, ovvero i due amici (da un gior- 
nale francese ) 

II. Igiene. Dell’influenza igienica del 
fantastico in letteratura ( dalla 
Gazette médicale). G. B. M. 

III. Viaggi. Vita di un marinaio in- 
glese (dalla Revue Britannique). 
(Metropolitan). Trad. di N. N. 

IV. — La sommossa e la peste; me- 
morie del Levante (dalla Revue de 
Paris). G. B. M. 

V. Filosofia della storia. Veduta ge- 
neral:: dell'Europa nel decimoquin- 
to secolo ( dalle Mélanges histori- 
ques et littéraires del sig: Ville- 
main). G. B. M. 

VI. Economia sociale. Degli asili per 
l’ infanzia ( dall’ Antologia di Fi- 
renze). E. Mayer. 

VII. Storia. Dei Governatori di Mi- 
lano dal 1630 al 1700. C. C. 

Rivista critica. 

1.° Il sig. Michelet e gli Italiani. 

2.° Trattato completo delle malattie 
veneree. 

3.° Lucrezia Borgia (trad. di V. Hugo). 

4-9 Almanach de France, 

5.° Dell’influenza de’costumi sulle leggi 
e delle leggi su’ costumi. 

6.° Geografia ; il Gaucaso. 

7-° Annunzio interessante. 

Bibliografia Italiana, 


BIBLIOTECA storica di tutte le 
nazioni. — Milano, 1819-1832, coi 
tipi di Niccolò Bettoni e poi di Anto- 
nio Fontana. Vol. 107,in 8.° al prezzo 
di lir. 522 it. (*). 

Di alcune delle opere comprese nel- 
l’annunciata Biblioteca già fu parlato 
da varii in questo Giornale; delle altre, 


ZI 


162 


già conosciute da tutti, non par ne- 
cessario parlare separatamente. Prima 
di questa Biblioteca non avevamo tra- 
duzioni italiane del Brackenridge, Sto- 
ria della guerra tra gli Stati Uniti 
d’America e V Inghilterra dal 1812 
al 1815; del Gibbon; del Levesque 
Storia di Russia; del Mallet, Storia 
degli Svizzeri; del Salaberry, Storia 
dell’ Impero Ottomano ; del Wille- 
main, Storia di Cromwella; e del Mi- 
chaud, Storia delle Crociate, secondo 
l’ ultima. edizione notabilmente. am- 
pliata e corretta dall’autore. Di que- 
ste traduzioni ci ha arricchiti la Bi 
blioteca Storica ; e quando bene do- 
vesse dirsi che i traduttori non fecero 
sempre il meglio che far si poteva , 
nondimeno i loro lavori hanno per certo 
contribuito a diffondere utili notizie 
tra quella classe del popolo che. non 
conosce le lingue straniere. Avevamo 
inoltre di alcuni autori versioni pres- 
sochè inutili; le une per colpa dei tra- 
duttori, le altre forse per negligenza 
dei tipografi: a queste nella ridetta 
Biblioteca o furono fatte notabili cor- 
tezioni, o furono sostituiti nuovi vol- 
garizzamenti. Per tutto ciò la Biblio- 
teca Storica può veramente citarsi fra 
le più belle imprese tipogratiche dei 
nostri giorni. Molto, a dir vero, le 
inanca per corrispondere pienamente 
all’idea che desta quel titolo di Bi- 
blioteca di tutte le nazioni; e (senza 
parlare delle regioni orientali) saranno 
desiderate da molti, per esempio; le 
storie della Spagna e della Svezia, e 
supra tutto una storia d’Italia: ma ad 
ogni modo sarà consentito generalmen- 
te, che dalla lettura di questa Biblio- 
teca possono i’ giovani ritrarre gran 
frutto. Pochi volumi di supplemento 
. basterebbero a far sì che questa col- 
lezione somministrasse tutta quella co- 
gnizione di storia ch’è sufficiente al 
maggior numero delle persone. A. 
: (Art. inserito nel tom. 8.° 
della Bib, It.) 


(*) Opere componenti questa Gol- 
lezione. , 
Ammiano Marcellino. Le Storie, trad. 
di Francesco Ambrosoli. Vol. 2 Ita- 
liane lir. 8. 32. 

Bentivoglio (Guido). Della Guerra di 
Fiandray Vol. 3. Lir. 14. 30. 

Bertolotti. Storia della Real Casa di 
Suvoia: Vol. 1. Lir. 3. 54 

Botta. Storia della Guerra dell’ indi- 
pendenza degli Stati Uniti d’ Ame- 


rica (con cartegeografiche ). Vol. 3. 
Lir. 174 34. 

— La stessa, 2.% edizione, 
Lir. 16. 

Brackenridge. Storia della Guerra tra 
gli Stati Uniti d’ America e VIn- 
ghilterra dal 1812-1815, trad. di 
G. Borsieri(con carta geogr.) Vol. 1. 
Lir. 5. 1r. 

Gesare (G. Giulio). Commentari, trad. 
riveduta da F. Ambrosoli. Vol. 1. 
Lir. 7. 34. 

Coxe (Guglielmo). Storia della Casa 
d’ Austria, fino al 1792, traduzione 
di P. E. Campi (con tavole genea- 
logiche). Vol. 6. Lir. 28. 60. 

Curzio (Quinto Rufo). De’ fatti di 
Alessandro ‘il Grande , traduz. di 
Felice Giovanni. Vol. 1. Lir.:5. 10. 

Davila. Storia delle Guerre civili di 
Francia. Vol. 4. Lir. ar. 50. 

Denina. Delle Rivoluzioni d’Italia. 
Vol. 4. Lir. 18. 92. 

Floro (L. Anneo). La Storia Romana, 
traduz. del principe di Caposele; e 
Sallustio (G. G.) le Guerre Catili- 
naria e Giugnrtina , traduz, di V. 
Alfieri. Vol. 1. Lir. 4. 14. 

Giambullari. Storia d'Europa. Vol. 1. 
Lir. 5. 46. 

Giannone (Pietro). Istoria civile del 
Regnodi Napoli. Vol. g. Lir. 45.56. 

Gibbon (Edoardo). Storia della De- 
cadenza e Rovina dell'Impero Ro- 
mano , trad. dall’ing. di D. Berto- 
lotti. Vol. 13. Lir. 63. 66. 

Giustino. Le Istorie di Trogo Pam- 
peo, volgarizzate da T. Porcacchi, 
con emendazioni di P. E. Campi. 
Vol. 1. Lir. 4. 42: 

Guicciardini. Storia d’Italia, com- 
pendiata da F. Sansovino. Vol. x. 

* Lir. 5. 06. 

Hume. Storia d’Inghilterra, traduz. 
dall’inglesedì A. Clerichetti. Vol. 3. 
Lir. 15. 52. 

Levesque. Storia di Russia. Vol. 3. 
Lir. 14. 98. ‘ 

Livio (Tito). La Storia Romana re- 
cata in italiano da Jacopo Nardi, 
coi supplementi del Freinshemio , 
tradotti da Francesco Ambrosoli. 
Vol. 7. Lir. 37. 46. 

Machiavelli (Nicolò). Delle Istorie 
Fiorentine. Vol. 1. Lir. &. 64. 

Maffei. Istoria delle Indie Orientali. 
Vol. 2. Lir. 9 È 

Mallet (P. H.). Storia degli Svizzeri, 
traduz. del cavaliere A. Porcari 
(con. carte geografiche). Vol. 2. 
Lir. 14. 80. 

Michaud. Storia delle Crociate, trad. 


Vol. 4. 


per cura di FP. Ambrosoli (con carte 
geografiche). Vol. 6. Lir. 35. 76. 

Miiller (De) Giovanni. Storta Univer- 
sale . traduz. di G. Barbieri; 2.% e- 
dizione accresciuta e riscontrata 
coll’originale tedesco. Vol. 6. Li- 
re 15. 60. 

Porzio (Camillo). Congiura de’ Baroni 
del Regno di Napoli. «= Compagni 
(Dino). Storia Fiorentina. — Da- 
vanzati (Bernardo). Scisma d’ In- 
ghilterra. Vol. 1. Lir. 4. 22. 

Robertson (Guglielmo). Storia della 
scoperta dell’America (con carta 

eografica). Vol. 3. Lir. 14. 82. 

La He V, traduz. dall’in- 
glese di A. C. Vol. 4. Lir. 16. 96. 

— Storia dell’ antica Grecia. Vol. 2. 
Lir. 8. 92. L 

— Storia del Regno di Scozia, V. 2. 
Lir. 8. 60. 

Salaberry. Storia dell’ Impero Otto- 
mano,traduz. di G. Barbieri. V. 3. 

. Lir. 13. 73. 


Sismondi (I. C. L. Sismondede”). Sto- 


ria de? Francesi, traduz. del cava- 
liere Luigi Rossi. Vol. 5. L. 23. 88. 
Tacito (C. Gornelio). Opere, traduz. 
di B. Davanzati. Vol. 2. L. 9g. 80. 
Vellejo Patercolo. Istoria Romana ; 
e Valerio Massimo, Detti e Fatti 
memorabili. Vol. a. Lir. 9g. 20. 
Willemain. Storia di Cromwello , 
traduz. di G. S. Vol. 1. Lir. 5. 18. 


PROVINCIE VENETE. 


* L'ARCHITETTURA di Virru- 
vio tradotta in italiano da Quirico 
Viviani, illustrata con note critiche 
ed ampliata di aggiunte intorno ad 
‘ogni genere di costruzione antica e 
‘moderna , con tavole in rame ; per 
opera del traduttore e dell’ ingegnere 
architetto Vincenzo Tuzzi. Udine 
1832. Fratelli Mattiuzzi. 8.° - Lib. 
IX di p. 162 con tav. xit in rame. 


* PINACOTECA dell’I. e R. Ac- 
cademia Veneta delle belle arti, illu- 
strata da Francesco Zanorto. Vene- 
zia 1831-32. Tip. di Giuseppe Anto- 
nelli , in foglio , con 2 tavole in ra- 
me ; prezzo L. 3 per dispensa. Sono 
pubblicate 13 dispense. 


DISSERTAZIONE Critica del far- 
macista BarroLommEo Bizio , segreta- 
rio per la classe delle scienze dell’Ate- 
neo veneziano , socio di altre accade- 
mie, e membro della Commissione 


65 


farmacentica. Venezia 1832. Tip. del 
Commercio , 8.° di p. 53. 


ESPERIENZE risguardanti Ja scos- 
sa della rana sottomessa all’ influenza 
degli elettromotori Voltaici ed i con- 
duttori che fanno arco di commnica- 
zione. Memoria dei sig. FrANCcEScO 
ZanreDEescHI e Fri. Mayer. Verona 
1832. Tip. Libanti 8.° 


TICINO. 


STORIA d’Italia continuata da 
quella del Guicciardini sino al 5789 
di GCarzo Borra. Capolago ; presso 
Mendrisio 1833 e Tip. Elvetica 1829. 
Tomo VIII.® 


STORIA d’Italia continuata da 
quella del Guicciardini sino al 1789 
di GarLo Borra. Lugano 1833. Rug- 
gia e C. Tomo IX. 


NAPOLEONE a S. Elena, ovvero 
Estratio de’ Memoriali de’ sigg. Las 
Cazes e O°MzarA, volgarizzato con 
note originali che servono di confuta- 
zione alla Storia di Napoleone scritta 
da Walter-Scott. Lugano 1832. G. 
Ruggia e C. Tomo XI. 


* FERRANTI. Tragedia. Lugano 
1832. Ruggia e C. 8.° 


STATI PONTIFICII. 


RIME Scelte di Cesare SIMONETTI 
fanese, scrittore del secolo XVI. Fano 
1831. Piela Barotti. 8.° di p. 75. 


UTILE e piacevole almanaceo pel 
1833. Pesaro 1832. Tip. Nobili. 


INTORNO all’origine del Cholera 
indiano ed a varie controversie insorte 
fra gli scrittori di questa malattia. 
Considerazioni del profess. Vincenzo 
OrrAvIANI , autore della Memoria sui 
timori che il cholera morbus destò in 
Europa. Urbino 1832. V. Guerrini. 
8.° di p. 60. i 


IL CASTELLO della Vecchia feu- 
datrice. Romanzo storico di madami- 
gella CarLorTA Smirr. Traduzione ira- 
liana dall’ originale inglese. Bologna 


1832. Nobili e C. Parte 2.* 


164 


ELOGIO di Teresa Marnarpi na- 
ta Tosr. Pesaro 1833. Tip. Nobili. 


LAMENTO di Antonio MancuRTI 
in morte dell’ unica figlia Ippolita. 
Imola :830.Ign. Galeali. 8.° 


* L'ARCHITETTURA antica. de- 
scritta e dimostrata coi monumenti 
dall’ architetto Lurcr Ganina. Ro- 
ma, 1831-32 dai tipi dell’editore. 

Distribuzione dell'Opera. 

L’architettura antica descritta e 
dimostrata coi Monumenti, di cui quivi 
solo si indicala distribuzione, lasciando 
agli amanti dell’arte degli antichi il 
conoscerne l’interessamento da ciò che 
quest’opera risguarda, ed il modo come 
si eseguisce da ciò che si è già pub- 
blicato, è divisa in tre sezioni distinte. 

La Sezione I è relativa all’arte 
dell’ edificare degli egiziani e degli an- 
tichi popoli, che nel costruire le loro 
faboriche si avvicinarono di più allo 
stile dell’architettura egiziana. Si prin- 
cipia in questa coll’esaminar le opere 
innalzate nelle pritme epoche cognite 
nella storia dell’ Esitto , e si termina 
col considerare quelle edificate sino 
sotto il governo degli ultimi Tolomei. 

La Sezione II risguarda l’ arte di 
costruire dei Greci , ed in questa, co- 
minciando similmente dal considerare 
le opere innalzate nelle prime epoche 
cognite nella storia greca, si giunge 
sino ad esaminare lo stile dell’arte di 
costruire che tenneroi greci tutti, fino 
che non vennero intieramente sotto- 
messi al potere Romano. 

La Sezione II1 poi contiene la 
maniera di costruire dei Romani; e si 
estende questa su tutte le opere che 
furono edificate in Roma e nelle re- 
gioni, che successivamente cadderosotto 
il dominio romano, nello spazio com- 
preso dalla fondazione di Roma al tra- 
slocamento della Sede Imperiale in 
Oriente , avvenuto sotto Costantino; 
dalla qual’epoca ha principio la storia 
dell’ arte compilata dal D’Agincourt. 

Ognuna di queste descritte tre Se- 
zioni è suddivisa quindi in altre tre 
parti. Nella prima delle quali si esami- 
nano i monumenti in tutto ciò che ri- 
sguarda la storia dell’arte; nella se- 
conda la teorica considerata nelle di- 
verse specie di edifizii ; e nella terza 
quelle cose che sono relative ai mo- 
mumenti in particolare , e che non si 
sono potute considerare senza recar 
confusione nelle due antecedenti parti. 

Mentre ognuna delle suddette Se- 


zioni, in tal modo ripartita, rende una 
distinta idea della storia e delle diff--- 
renti maniere di costruire di ciasc in 
popolo in particolare , offrono insierne 
poi una intiera conoscenza dell’ archi- 
tettura antica tanto per riguardo alla 
storia, che alla teorica dell’ arte. 

Condizioni dell’ Associazione. — 
L'esecuzione di quest'opera, portanilo 
con se somma, spesa, e volendo in certo 
modo far sì che l’ acquisto sia più fa- 
cile, si è stabilito di pubblicarla a fa- 
scicoli, e non più ad intieri volumi , 
come fu fatto per l’architettura greci, 
che fu già pubblicata; perciò se ne 
propone un’ associazione a norma delle 
seguenti condizioni già esibite nel pri- 
mo manifesto. 

L’opera tutta si stampa in foglio 
Imperiale di buona carta e bei earar- 
teri, e con tavole diligentemente inci- 
se in rame rappresentanti i principali 
monumenti che si hanno dagli antichi, 
i quali sono figurati nell’ intiero loro 
stato con piante, elevazioni diverse e 
parti principali in scala maggiore di- 
segnate. È 

Il prezzo è stabilito a baiocchi ro- 
mani 4 per il foglio di stampa di due 
pagine , e baiocchi 10 per ciascuna 
tavola semplice. I fascicoli che si di- 
stribuiranno agli associati saranno com- 

osti di circa dieci tavole con altret- 
tanti fogli di stampa. 

La Sezione I risguardante l’archi- 
tettura egiziana, sperando di avere 
nuovi lumi dalle ultime scoperte per 
stabilire la giusta epoca, in cui furono 
innalzati tutti i grandi monumenti 
dell’Egitto, si pubblicherà in ultimo; 
e sarà questa contenuta in un volume 
composto di cento e dieci tavole cun 
simil numero di fogli scritti; e perciò 
si dividerà in undici fascicoli. 

La Sezione II ossia l’architettura 
greca , henchè intieramente pubbli- 
cata si distribuirà ai muovi associati 
in dieci dei suddetti fascicoli. 

La Sezione III che è relativa al- 
l’arte dell? edificare dei Romani, di cui 
già n° è stata pubblicata una parte, si 
comporrà di centocinquanta tavole, e 
con circa simil numero di fogli stam- 
pati; e perciò in quindici fascicoli 
verrà distribuita. 

Tutte insieme queste Sezioni poi 
formeranno tre volumi distribuiti in 
trentasei fascicoli. 

Quelli, i quali vorranno asceriversi 
a questa associazione, sono pregati ili 
dare cognizione del loro domicilio e 
nome, affinchè vengano a loro diret- 


tamente trasmessi i fascicoli 4 e si pos- 
sano essi registrare nella lista che si 
pubblicherà. 

Le. sottoscrizioni si ricevono 
Rema dai fratelli Filippo ,e 6Niccola 
De-Romanis , e nelle altre città dai 
principali librai. 

Sono pubblicati i 5 primi fascicoli 
della Sezione III Architettura Ro- 
mana. 


in 


NAPOLI. 


CANTICHE religiose tratte da'Sal- 
mi di David dall’abate Ursano Lam- 
rREDI. [Vapoli 1832. Tip. Zorutta. 8.° 


STATO. degli studi. geografici e 
delle scoperte fatte nell’ ultima Deca- 
de. Discorso di Pierro ULLOA pronun- 
ziato a” 5 Dicembre 1831: Napoli 1832 


pag. 71. 


* INTRODUZIONE allo studio 
della legislazione del Regno delle Due 
Sicilie , ad uso delle scuole private del 
prof. Paso. LiseraToRE. Napoli 1832. 
Al Nuovo Gabinetto letterario 8 
Parte I.? di p. 83. 


IL ROMITO della Valle di OLi- 
vIERO GoLDsMITA , nuova versione dal- 
l’inglese. Napoli 1832. St. nella Pietà 
de’Turchini. 8.° 


IN OCCASIONE della Morte di 
Sir Walter Scott. Canto lirico di 
Franczsco Rurra. Napoli in 8.° 


DELLA intelligenza della Divina 
Commedia, investigazioni di CarLO 
VeccuiertI vicepresidente della supre- 
ma corte di giustizia , commendatore 
del R. Ordine di Francesco I. IVapoli 
1832. St. del Fibreno. 8.° Parte I.® 
Vol. I.° di p. 218. 


GEOGRAFIA fisica e politica del- 
}° abate Luici GaLantI. MNapoli 1833. 
Marotta e Vanspandoch. 8.° Tomo I.° 
Parte I. di p. 214. Prezzo grana 60. 


* DELLA Discussione pubblica 
ne’ giudizi penali, discorso .pronun- 
ziato alla corte suprema di Giustizia 
di Napoli, e camere riunite , di Nic- 
cora NicoLini avvocato generale del 
Re presso la medesima nel dì 7 Gen- 
naio 1833 , giorno solenne del riapri- 
mento dell’ anno giudiziario. IVapoli 


165 


1333. Salita in Frascati N.° 344. 8.° 
di p. 40. 


SICILIA. 


* TRAGEDIE di Antonio Ga- 
LaTTI da Messina. Messina 1831. Mi. 
chelangiolo Nobolo. Volumi II in 8.° 


EFFEMERIDI scientifiche e Jet- 
terarie per la Sicilia N.° XI, Novem- 
bre 1832. Palermo. 


STUDIO bibliografico di Vincenzo 
MorrtiLLaRro. Seconda edizione.  Pa- 
lermo 1832.FilippoSolli. 8.° di p. 120. 


LUCCA. 


* OPERE edite e inedite del mar- 
chese Cesare Luccnesini. Lucca 1832. 
Tip. Giusti. Tomi VIII a XI. 


TOSCANA. 


* I MONUMENTI dell’ Egitto e 
della Nubia ec. ec. illustrati dal prof. 
IrpoLiro RosELLINI eC. ec. ec. 400 ta- 
vole , cento delle quali colorite ; e 10 
vol. di testo di circa 350 pagg. l’ uno. 
— 40 dispense a fr. 20 l'una, lire 
toscane 24 , per i sottoscrittori. 

Avviso degli Editori. 

Si fanno avvisati i sottoscrittori 
alla presente Opera, che da qui in- 
nanzi ,, dentro ad ogni dispensa delle 
Tavole , si troverà nna paginetta sciol- 
ta, nella quale sara ‘spresso il conte- 
nuto di ciascheduna dispensa. Le ta. 
vole saranno generamente distribuite 
secondo l’ ordine reglare dei numeri, 
e qualche leggiera irasposizione che si 
faccia per la più comoda e migliore 
esecuzione delle tavole colorite , sarà 
sempre messa in regcla nella dispensa 
successiva. In seguto poi il volume 
che darà , secondo lordine delle carte 
e delle figure, una «sattissima Spiega- 
zione delle tavole. renderà facile e 
comoda la distribuzone e 1’ uso delle 
tavole medesime. 

E venuta alla lice la terza dispen- 
sa delle tavole. + Il secondo volume 
del testo sarà pubblicato colla quarta 
dispensa. |, ‘ 


* GRISPO , tra:edia del dott. Lo. 
renzo Neri. Empdi 1832. Frutelli 
Bertini. 8.° 


166 


* FASTI della Gracia ‘del XIX 
secolo , poesie liriche del prof Anro- 
mio MezzamorTE. Pisa 1832. N. Ca- 
purro e C. 8.° di p. 252. 


RELAZIONI di un antico cimitero 
di Cristiani în vicinanza della città di 
Ghiusi con le iscrizioni illustrate dal 
canonico G. B. Pasquini di Chiu- 
si. Montepulciano 1833, Angiolo Fu- 
mi, 8. 


ISTORIA d’Italia di Messer Fnaw- 
cesco GuicciARDINI, edizione eseguita 
su quella ridotta a miglior lezione dal 
prof. Giovanni Rosini. Livorno 
1832. GI. Masi. Vol I eII.(Fa parte 
della Scelta Biblioteca di Storici ita- 
liani ). 


* CONTINUAZIONE della Storia 
naturale del conte di Burron. Disp. 
85.3 — Storia naturale degl’ insetti , 
desunta da Linneo, Fabricius, 
Reaumur, Geoffroy, De Geer, 
Roesel, ec. redatto giusta il metodo 
di Olivier, con note e osservazioni ; 
reeata in lingua italiana dal sig. D. A. 
Farini, già prof. di matematica ele- 
mentare; e da lui accresciuta di note. 
Firenze 1832. Vincenzo Batelli e figli. 
Tom. II° Disp. 1.3 a 5.8 


AGENDA, 1833. Aggiuntovi il 
Galendario e varie notizie. Firenze, 
presso Luigi di G. Molini. 


OMERO. L’ IrranE testo greco 
arricchito della traduzione letterale in 
latino dell’ Heyne, della versione 
metrica del Cunich, parimente in 
latino, e delle più accreditate nelle 
principali lingue d’ Europa. Firenze 
1832. Tip. Borghi e C. 4. Fase. VIII.‘ 


* ETRUSCO Museo Chiusino dai 
suoi possessori pubblicato, con aggiun- 
ta di Aleuni ragionamenti del profes. 
D. VALERIANI, e con brevi eds fl 
del cav. F. Ingh'rami. Firenze 1832. 
Poligrafia fiesolara. Fascicolo XII. 


COLLEZIONI di Novellieri ita- 
liani. Volume unito e V.° della Bi- 


blioteca portatle del Viaggia-. 


tore. Firenze 182, Borghi e C. 8.° 
Fascicolo XIV e JV. Alle novelle del 
BaANDELLO succedono quelle del Para- 
sosco e «lel De° Mr, co’ quali autori 
si perverrà alla ‘7.* Dispensa della 
collezione: = Il jrezzo pei soli Asso- 
ciati all'intera racolta è di paoli 3 e 


n 


mezzo (fr. 2) per ciuseuna distribn- 
zione. 


* GLI AMANTI Sessagenar} , 
commedia in cinque atti di Frcrrro 
Berti fiorentino. Firenze 1833. Luigi 
di Giuseppe Molini. 8.° 


* GLI ORIGINALI, commedia 
di FrLiepo Bert! fiorentino, da pub- 
blierrsi per Luigi di G. Molini (Ma- 
nifesto). : 


DIZIONARIO delle scienze natn- 
rali con regia privativa. Firenze 1833. 
V. Batelli e figli. Volume IV. fasci- 
colo 1.° ; ch” è la distribuzione 19 ® ; 
e distribuzione 19.* delle tavole. 


NUOVO DIZIONARIO de’ Sino- 
nimi della lingua Italiana : opera di 
N. Tommasro. Firenze 1833. Un vo- 
Inme in 8.° di pag. 673 in colonna, Si 
vende al prezzo di paoli venti da Gu- 
glielmo Piatti, e al Gabinetto Let- 
terario del sig. G. P. Vieusseux. 


* PITTURE di Vasi Fittili esibite 
dal cav. FrancESco InGHIRAMI , per 
servire di studio alla mitologia ed ala 
storia degli antichi popoli d’ Europa. 
Firenze 1833. Poligrafia fiesolana. 4.° 
Fascicolo VII.® 

Manifesto. 

Quest’Opera ha per oggetto la pub- 
blicazione con esatte copie di varie 
pitture dei vasi, che dagli antichi fu- 
rono sepolti , e de’quali molto si parla 
oggigiorno dagli eruditi, a motivo dei 
loro attuali ritrovamenti. 

Or poichè tali copie o son tutt’ ora 
inedite , o tratte da opere già esaurite 
in commercio non facili a trovarsi, 0 in 
dissertazioni isolate, che per la tenuità 
del prezzo non compariscono in com- 
mercio librario : così a facilitarne l’ac- 
quisto se n’esibisce una scelta collezio - 
ne di quattrocento Tavole economica- 
mente eseguite in semplici contorni, col 
testo delle respettive interpretazioni. 
Esse forineranno un corpo d’opera divi- 
sa in quattro volumi, di cento tavole , 
ad ognuno de’ quali vien dato principio 
con qualche rame in colori, ond’ abbiasî 
per essi uma più chiara idea di questo 
genere di antichi monumenti. 

L’Opera si distribuisce per fascicoli, 
ognun dei quali è composto di un fo- 
glio di testo e sei stampe in rame, che 
saranno pubblicati uno al mese, o al 
più tre ogni due mesi. In qualche caso 
otto pagine suppliranno a due stampe 


i 


in rame , come i«lne ramì potranno te- 
ner luogo di un foglio. 

Il sesto sarà in quarto grande , in 
carattere cicero ed in carta dei classici; 
i rami in carta velina reale. Così l’ope- 
ra essendo simile a quella dei. Monu- 
menti etruschi pubblicati dall’ autore 
medesimo , può servire di appendice 
alla V serie dei Monumenti di essa 
opera. 

Il prezzo d’ogni fascicolo è di fran- 
chi tre pari a fiorini 2 e 16 centesimi di 
Toscana. 

Le Associazioni si ricevono dai di- 
spensatori del presente manifesto; e dei 
fascicoli in corso. 


* NUOVA Carta Geometrica della 
Toscana. 
Manifesto. 


- Una Carta Geometrica della Tosca- 
na ; che presenti con chiarezza 1 peri- 
metri dei Circondarj Comunitativi del 
Territorio riunito, edove vengano true- 


c'ati colla maggior possibile in 


principali Corsi d'Acqua che la irrig 
no ; e delle Strade Regie e Provinciali 
che la traversano , arricchite queste 
delle notizie relaiive alle distanze po- 
stali, dee comparire di grandissima 
utilità a chiunque refletta, che i Gir- 
condarj predetti sono come le unità di 
cui si eomponyono tutte le governative 
o amministrative Divisioni del Grandu- 
cato. Per il che questa Carta sembra 
noudovere essere solamente di generale 
utilità , ma di speciale ancora a ogni 
superiore o subalterno Dipartimento. 
Di tale indole è la Mappa ; che il 
sottoscritto , munito già della Sovrana 
| annuenza manifestatagli con Venera- 
tissimo Rescritto dei 14 Dicembre del- 
l’Anno decorso si è proposto pubblica- 


| re: e sebbene in virtù di Sovrane Gon- 


| cessioni accordate antecedentemente ‘ad 
altri Soggetti di chiarissimo nome , i 
quali con tanto plauso si sono occupati 
in opere di simil genere, egli abbia do- 
vuto restringersi nella esecuzione del 
suo lavoro Iconografico , in limiti an- 
| gustissimi, si è imposto il più scrupolo- 
so dovere per corrispondere a quella 
mitidezza e chiarezza di indicazioni , 
D che da una Carta formata in propor- 
zione più estesa attemler si potevano. 
E per viemeglio riuscire nella pro- 

| postasi impresa egli si è adoprato per- 
chè celebre bulino assumesse l’incisione 
cin rame della Carta accennata, la qua- 
1 verrà distinta, per render più visibili 
i confini dei Circondarj Comunitativi, 


î67 


con varj colori, nella distribuzione «ei 
quali si procurerà di servire non tanto 
alla chiarezza, quanto all’ eleganza di 
lavoro. 

La Carta è della grandezza dei Fo- 
gli Papali. 

Il Prezzo per gli Associati resta fis- 
sato a Fiorini dieci pagabili nell’ atto 
della consegna. 

Allorquando potrà farsi la distribu- 
zioneagli Associati della suddetta Map- 
pa ; ne sarà per regola dato avviso col 
mezzo della Gazzetta di Firenze. 

Le Associazioni saranno ricevute 
dall’ Autore in Firenze nella Gasa di 
sua Abitazione posta in Via Galimaruz- 
za al N. 545, dal Sig. Gregorio Chiari 
e Figli Tipografi fiorentini in Via del- 
la Condotta, e dai primarii Negozianti* 
di Stampe nelle altre Città principali 
della Toscana. 

Firenze, 11 Marzo 1833. 

Gaspero MANETTI. 


LIBRI ITALIANI 
STAMPATI ALL’ ESTERO 


Storia di Gorsica. 
Manifesto. 

La Corsica fino che vantò il nome 
di Nazione ebbe storici patrii e fore- 
stieri. Incorporata felicemente alla Fran- 
cia non evvi, a mia conoscenza, alcuno 
che, dopo la sua conquista, abbia dato 
alla luce storia o memorie sulle cose 
della medesima, a meno di non voler 
considerare come tali i tanti libelli 
comparsicontro di lei, soprattutto dopo 
l’abdicazione del sommo nostro compa- 
triotta Napuleone. 

Risoluto quindi a far conoscere 
tutto quel che è accaduto di notabile 
nel nostro paese dal 1769 fino e com- 
preso il 1830, ho scritto la storia di 
tutta quest'epoca, feconda di avveni- 
menti. Ho fatto però precedere a que- 
st’istoria un sunto dell’antica, abba- 
stanza circostanziato, e che allargasi 
a misura si avvicina ai tempi moderni. 
Da. questo insieme vedrassi essere stati 
nell’infelice Corsica dispotismo illimi- 
tato , lotte sanguinose per la libertà, 
reggimenti nuovi, sommosse disastrose, 
arsioni di villaggi, congiure supposte, 
e talvolta sovvertimento di ogni ordine 
e di ogni guarentigia. Ho procurato, 
quanto han potuto estendersi le forze 
delia mia mente, di sviluppare la tra- 
ma di cotesti mali, e di dare il rag- 
guaglio del bene che si è operato. 

Non avendo avuto altro in mira 


168 


nell’occuparmi di simili ricordi che di 
rendermi ‘anch’io in qualche cosa atile 
al miò paese, protesto che la probità 
storica, scevra da ogni studio di parte, 
ha preseduto al mio tenue, ma.impior- 
tante lavoro. Mi lusingo che non mi si 
accagionerà nè d’ira , nè di adulazione: 
io non temo, nè spero nulla. Baste- 
rammi soltanto di ottenere il suffragio 
degli amatori della verità. E me felice, 
se qualcuno di loro, dopo aver letto 
l’opera, dirà: egli amava il vero e la 
sua patria! 

La storia di Corsica stamperassi per 
associazione in Bastia dal sig. Fadiani. 
Essa sarà divisa in due volumi del sesto 
con carta e tipi del manifesto. Il pri- 
mo comprenderà, oltre vil sommario 
dell’istorià antica del regno, tutto ciò 
ch? è, succeduto. degno. di. narrazione 
dal 1769 fino al 1794, epoca ih cui 
Giorgio III: de ;Brunswick re d’Inghil- 
terra fu. proclamato :re di Corsica. Il 
secondo racchiuderà il ristabilimento 
nell’Isola della Repubblica Francese, 
il governo del Consolato e dell'Impero, 
quello della Restaurazione, non che il 
cominciamento dell’ attuale ordine d. 
cose. Alcuni ritratti di Corsi illustri, 
nomi storici e cari alla patria, ador- 
neranno i due accennati volumi. 

Ho preferito di scriverla.in Jingua 
italiana, perchè, quantunque la. fran- 
cese sia in oggi la nazionale; l’idioma 
italiano è ancora lVidioma materno 
de’tre quarti e mezzo de’Gorsi; e, per- 
chè i documenti necessarii, per compi- 
lare l’istoria di questo paese sono quasi 
tutti seritti in questa favella. 

Goloro che , dopo la pubblicazione 
del primo volume, vorranno onotarmi 
delle loro osservazioni, mi faranno cosa 
pur troppo grata. E possibile che fatti 
e circostanze di qualche momento sie- 
no sfuggiti alle mie indagini: sarò per- 
ciò riconoscente a chi si compiacerà di 
avvertirmene , e coglierò l’occasione 
di fare in una appendice, che stampe- 
rassi alla fine del secondo volume ; le 
aggiunte 0 correzioni opportune. 

Il prezzo dell’opera è,di atto fran- 
chi, ossia di quattro franchi il vo- 
lume. 

Le associazionisi ricevono in Bastia 
dai Fratelli Fabiani, e dall’ Autore 
alle Terrazze; casa. Gardi, come da 
tutti coloro che avranno la bontà di 
distribuire il presente manifesto. 

Si darà principio a stamparla subito 
che si avrà un numero sufficiente di 
associati per soddisfare alle sole spese 
di stampa. 


dei poeti suddetti. 


Riposta tutta la mia fiducia nel pa- 
triottismo dei miei concittadini, io non: 
dubito punto ch’eglino non sieno per 
incoraggiare colle loro sottoscrizioni la 
pubblicazione | di) un’opera disiuteres- 
satameute conceputa, e liberamente 
seritta. 

Bastia li 20 novembre 1832. 

Franc. Orrav. Remucer. 


Avviso. 


Il proprietario della ragione soserit- 
ta; non ‘avendo risparmiato, nè spese 
nè fatiche , affine di stringere più for- 
fe il laccio di un commercio intellet- 
tuale fra le nazioni italiane /e tedesca 
per via di edizioni eleganti e nitide di 
autori classici italiani, raccomanda con 
questo il testè pubblicato 

PARNASO ITALIANO continua 
to. = L’Orlando innamorato di Mat-., 
teo Maria Bojardo. =, Le Rime di. 
Michelangiulo Buonarroti. = La Sec-' 
chia rapita di Alessandro Tassoni. =. 

Decamerone di Giovanni Boccae- 
cio , giusta gli ottimi testi antichi ;. 
con. illustrazioni biografiche, storiche , 
e oritiche, Edizione ornata di ritratti , 


La scelta di :produzioni unanime- . 
mente giudicate classiche ,, e di una 
spezialmente tra queste assai rara.inol. , 
tre, cioè dell’ Orlando innamorato 
originale , lungo tempo desiderato dai 
letterati non già incapricciati della co- 
pia bernescas l’impegno critico del 
dott. Adolfo }\agner non ignoto tra” 
conoscitori ed amatori della letteratu- 
ra italiana, nel portarne giudizio, 
nello stabilirne un. testo genuino , e , 
castigato , nello schiarirne le difficoltà 
per mezzo di un saggio premesso di | 
nna giunta critica, € di un glossario; 
la cura non minore adoperata alle al. 
tre produzioni nominate sul titolo per , 
dotarle tutte quante degnamente di 
dentro e di fuori, assieme al prezzo 
relativamente disereto di Zire 18 au- 
striache, fanno sperare l’editore , che 
questa impresa sua non mancherà d’ap- 
plauso e di sostegno anche tra gli ita- 
liani con giusto titolo tanto ambiziosi 
de’ loro autori classici. Possa ancora 
questo invito promuovere vieppiù l’in- 
trinsichezza delle nostre nazioni tanto 
desiderabile e vantaggiosa ad ambedue. 


Lipsia. Gennaio 1833, 


Ernesto FLEISCHER. 


INDICE GENERALE 


ALFABETICO 


| DELLE MATERIE CONTENUTE NELL’ANTOLOGIA. 


GIORNALE FIORENTINO 


INDICE GENE RALE 


ALFABETICO LA 


- DELLE NATERIB CONTENUTE NELL'INTOLOGH 


| GIORNALE FIORENTINO 
DA GIO. PIETRO VIEUSSEUX 


1821-4832 


FIRENZE 
PRESSO ANTONIO CECCHI LIBRALO 
in Piazz to all’ Opera 


1863 


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COI TIPI DIM. CELAHNI BC, 


® ALLA BALILKIANA 


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Se un Indice generale alfabetico delle materie è sempre 
desiderabile in tutte le opere, viepiù sensibile emerge tale 
mancanza in quelle che e per i molti volumi che comprendono, 
e per la varia natura degli scritti, rendono, se non intieramente 
vana, difficile certo e laboriosa ogni indagine. 

La verità di questa massima mi animò a farne l'applicazione: 
ad un'Opera, cui si augurava fin da gran tempo la sollecita 
cessazione del lamentato difetto. Parlo dell’ Antologia , giornale 
che questa città avea il vanto di veder pubblicato nell’anno 1821 
per le non mai abbastanza laudate cure di Gio. Pierro Vieus- 
sEUX, benemerito Institutore del Gabinetto Scientifico-Lettera- 
rio, non che promotore di tante altre insigni ed importanti 
Opere con rara valentia e perseveranza condotte, e che veniva 
soppresso nel 1832, dopo chè al baleno di menzognera speranza 
vide l’Italia succedere la violenza dell’oppressione e della ti- 
rannide. i 
Fama europea celebrava cotesto giornale. I primarj scien- 
ziati lo onoravano di preziosi e liberi scritti, nei quali non te. 
mevano svelare all'ira del dispotismo i certi presagj di più 
felici destini per le secolari nostre sventure, con quell’ imper- 
territo animo che infonde la convinzione di un santo principio. | 

Un tesoro di dottrina è in esso contenuto. Solo doleva -ve- 
derlo in ignobile oblio quasi sepolto, apparendo ai più troppo ar- 
duo il calle per arricchirsene. Come infatti senza la guida di un 


Indice si poteano rintracciare in quarantotto non piccoli volumi 
quelle utili cognizioni, quei profondi pensamenti, di cui al genio 
italiano era concesso la gloria, quasi compenso della dura ser- 
vitù della Patria? : 

Incoraggito da questo intimo convincimento e dal parere di 
autorevoli persone mi accinsi al lavoro ; e l’ ho compiuto, solo 
perchè non uso a desistere da un formato progetto ho costretto 
la recalcitrante pazienza al lungo freno, diretto ognora dal pre- 
cipuo scopo di aprire: alla ricerca di un articolo la più agevole 
e larga via. 

Se vi sia riuscito, lo giudicherà chi avrà bisogno o vaghezza 
di consultare questa Opera. 


INDICE GRNERALE 


ALFABETICO 
n 


DELLE MATERIE CONTENUTE NELL’ANTOLOGIA 


x 


Il primo numero indica il volume ; le lettere a, db, c le 
tre parti in cui è diviso; l’altro numero indica la pagina. 
I primi otto volumi portano numerazione continuata. 


A 
Abati (Sui lavori del pittore Niccolò ). : 3. 367. 
Abrante (Sulla versione di Cirillo). dei capo-lavori del Teatro fran- 
cese; riv. lett. L. 44. a. 117. 


Abruzzo (Sulle osservazioni geologiche e memoria storica di Accu- 
moli in) del dott. Agostino Cappello, riv. lett. E.R. 26. a. 141. 
— (Sul viaggio fatto in) dal cavalier Tenore. Osservazioni del signor 


Reboul. 41. b. 123. 
Accademia Agraria di Pesaro (Sull’esercitazioni dell’). Discorso di 
Francesco Forti. 35. ce. 82. 


— Delle Belle Arti di Firenze; Programmi per l’anno 1822. 4, 375. 
— — Ragguaglio dell'Esposizione dell’anno 1822 in occasione del con- 

corso triennale, X. 8. 376. 
—.— Ragguaglio dell’Esposizione dell’anno 1823, X. TI MBaa1429. 
— Delle Belle Artì di Milano. Progr. per. i grandi concorsi. 12. c. 158. 
— Delle Belle Arti di Bologna (sui discorsi letti nell’) per la solenne 

distribuzione dei premj negli anni 1823 e 1824: Discorso di Niccolò 


Tommasèo. 35. db. 136. 
+= Delle-Belle Arti di Parigi. Osservazioni sull’ Esposizione per il con- 
corso al gran premio di scultura ne! 1820. 1.317. 
— Della ‘Crusca (Sull’adunanza pubblica annuale dell’ ) 3. 544. 
— — Ragguaglio di una Memoria di Pietro Ferroni, X. 8. 196. 


— — (Discorso sull’adunanza annuale pubblica dell’), X. 12. c. 100. 
=. — {Sui lavori dell’). Lettera al direttore dell’Antologia. 13. a. 122. 
— — Concorso straordinario per Vanno 1826. 14. di 159. 


2 


Accademia della Crusca ( Ragguaglio di varie adunanze solenni 
dell’) di diversi anni, P. 20. a. 67; 
24. b. 97; 28. b. 131; 32. D. 114; 35. a. 85; 36. dD. 176; 40. b.171; 
44. b. 70; 48. bi 106. 

— Francese, Discorso del baron Cuvier. 1. 13. 

— — Sull’art. di Leone Thiessé dal Mercurio del sec. XIX, M. 15. a. 34. 

— — Seduta solenne per l’entrata del sig. Royer Collard; suo discorso ; 
elogio di Laplace e replica del signor Daru; Osservazioni di Niccolò 


Tommasèo. 29. di 127. 
— Dei Georgofili ( Sopra una Memoria del dott. Pietro Ferroni sull’Arno, 
letta all’). 5. 352. 
— — Estratto del rapporto sui progressi delle Scienze, Arti e Manifat- 
ture in Toscana nell’anno 1821, letto da F. Tartini. 5. 354; 
Yu. 89. 


— — {Sopra una Memoria letta dal cav. Fabbroni), G. G. MESI 
— — (Ragguaglio di varie adunanze tenute in diversi anni all’) 7. 508; 
9. a. 83; 9. a. 158; 9. db. 161; 9. c. 160; 10. bd. 193; 10. c. 173; 
11. D..188; 12. 0. 198512. c. 12212: e 137513, a. 1241300102; 
13. c. 152; 14. a. 148; 14. Db. 120; 18. a. 151. 
— — Memoria letta dal prof. Gazzeri sull'economia politica, e lettera 
relativa al Direttore dell’Antologia. 14. Db. 102. 
— — Rapporto della corrisp. accad., letto da Ferd. Tartini. 16. b. 103. 
— — Rapporto del march. Cosimo Ridolfi sugli studj accademici.16.b. 112. 
— — Rapporto letto dal prof. Taddei sugli aratri-coltri. 16. di 126. 
— — (Sulla Continuazione degli, Atti dell’) pubblicati dal Piatti. Dis- 


corso di Emanuele Repetti. 29. .b. 43. 
— (Gioenia di scienze naturali di Catania (sugli Atti dell’). Discorso di 
Emanuele Repetti. i 37. b. 99; 42. c. 75. 


— Delle scienze di Torino (sulla memoria della R.) E. R. 43... 72. 
Accademie di Belle Arti (della instit. delle ) in Europa, X. 21. a, 92. 


— ( Dialogo sulle) di Niccolò Tommaso. 26. b. 35. 
Acciò (Sulla traduzione di Teodoro ) delle Satire di Giovenale, rivi- 

sta letteraria, M. 40. a. 107. 
Aeceursi (Necrologia di Domenico }. 48, a. 166. 


Accusati (Della libera difesa degli ) dell'avv. Dupin, S. 14. c. 177; 
16. db. 137. 


Acerbi (Necrologia di Enrico). ) 28. b. 307; 
48. a. 163. 

— (Memoria di Giuseppe) sulle viti italiane; e sulle viti edi vini delle 
cinque terre, V. 20.0. 8. 

— (Lettera di Giuseppe) sulla morte del Brocchi. 25.0. 155. 

— (Sul viaggio al capo Nord. di G.) riv. lett.; J. G. H. 4T. b. 23. 

Acona (Necrologia del baron Gio. Vincenzio. 48. c. 142. 


Acqua (Sul trattato delle vitto medicinali dell’) Opera del dott. Smith, 
riv. lett., E. R. 30, 0, 144, 


Ss e E 


I 
| 
| 
| 


(a 


d 


Aequiisti (Sulla commedia di Giuseppe) intitolata « L’ Egoista ravve- 
duto », Osservazioni di Giuseppe Ignazio Montanari. 48,06. ,98. 

Acratiologia (Sull’) per avvertire i giovani ed i padri di famiglia 
sulle prime cagioni che distruggono la salute, dell’ab, cav. P. Panvini, 
riv. lett., E. B. 33. a. 154. 

Acrologici (Sulla pretesa scoperta dei geroglifici ). Discorso dell’abate 
Giov. Batista Zannoni, e lettera di A. M. Migliarini, 29,,4:1129; 
Q::136) 

Adda (Sul Duomo di Milano illustrato dal marchese Giovacchino ). 


Osservazioni di Seb. Ciampi. 27.110. 146. 
Adelon (Sulla fisiologia dell’uomo di N. P.). Osservazioni del dottor 
E. Basevi. 29. bi 78. 
Aeroliti (Sugli ). Riflessioni di Emanule Repetti. 70519, 
Aeronautilia (Sull’).o navigazione per aria. Miscorso, di; 1), Scara- 
mucci. 6.9, 
Aerostati (Intorno alla direzione degli ), Lettera di N..L. B. al pro- 
fessor Gazzeri. Ì 30, a. 178; 
31. c. 193, 
Aerostato (Ascensione del. sig. Orlandi sopra un), 19.,,0, 149. 
Affò (Sul Dizionario precettivo;; critico ed istorico della poesia volgare 
del P. Ireneo) riv. lett., T. M. 276.119. 
aa ( Viaggi di scoperte nell’) Settentrionale « da Maltebrun », 
Bed: hi 182. 
i "Viaggi nell’interno dell’) Meridionale, di G. J. Burchell, dalla « Gaz- 
zetta letteraria di Londra ». 4.184; 
14, b, 72. 
—.(\Viaggio nell’) interna, di Valdeck, G..R. P. 6. 190. 
— (Intorno alle ricerche geografiche sull’) interna Settentrionale, Opera 
del sig. C. A., Walchenaer.,, G. R. P. 7. 446; 
8.52 I 
—:( Commercio degli schiavi, nell’) a, Zanzibar: 7.528. 
= (Viaggio, sulla costa .dell’ ).superivre , e spedizione .per VAffriea in- 
i terna. 90.126. 
—.(Nuovo viaggio del sig: Belzoni in ). 125 bd. 169, 
—:( Viaggio di un tartaro in). 13. bi 1460. 
—:( Progressi. del, sig. Belzoni, in ). 13. Db. 162. 
— (Viaggi di Eduardo Ruppel in). 14, €,,470; 


0 17.0: ,168,;, 19. c. 147; 23. (Id. 179. 

—_ ni Viaggio nell’ interno dell’) intrapreso dal dott.,.Oudney, dal maggior 
: Denham e dal tenente Clapperton, D. 15.01.38; 
118: db. 171; c. 175; 26. a. 67. 

—.= Del.cap. A. Gordon Laing; dal « Quarterly Rewiev» 3 P. 1907 41; 
1167; 25. Cc. 33. 


_ dausai saggio sopra i progressi della geografia dell’) interna, del s signor 
De la Renaudier,. Gr. P. 25. db 


4 

Africa (Colonie inglesi in ). 26611132, 

— (Viaggio in) del'tenente colonnello Denham. 1026. ©. 152. 

— (‘Prospetto del commercio di Tripoli ‘in ) e dellé sue relazioni “con 
quello d’ Italia del cav. ‘Jacopo ‘Graberg. N°679; 


354 


800a:"8; 37.0. 78. 
— (Progetto per la civilizz. dell’ interno dell’) del sig. Drovetti. 28° a 163. 


— (Tombuctu in) conquistato dai Fellati. ‘80,4. 136. 
— (Notizie dei viaggiatori che DO l’) interna, dal « Quarterly 
Rewiev' ». 101 USB. 

— (Sulla carta geografica storica dell’) settentrionale , di Girolamo Se- 
gato. Ne c. 150; 
37. a. 122. I 

— (Secondo viaggio nell”) interna, del cap. Clapperton, GP. 36.'b 54. 

— (Viaggio nell’) interna, dei signori Lander. "37/0. 160. 


— (Sul viaggio nell’), di Réné Caillié, disc. del cav. J. Graberg. 39 db. 73. 
Agata di Belmont (Sul romanzo'intitolato ), o la religiosa inglese, rivî- 


sta letteraria, M. 22.0.0118. 
Agimnceowrt (Sulla storia dell’arte di G. B. Seroux d’) tradotta e illu- 
strata da Stefano Ticozzi, riv. lett., M. 24. a. 132. 
— (Discorso sulla’ storia dell’arte di G.'B.‘Seroux di), di Stefano Ti- 
cozzi. 341. a. 39; 

0. di ; 
— ( Discorso sulla storia dell’arte di i B. Seroux di), di Niccolò Tom- 
maséo. ‘ 236.0. 49. 
— (Salle notizie storiche del cav. G. B. Seroux d’), scritte da Gio. Ghe- 
rardo de Rossi, riv. lett., S. T. ‘301 e 131. 
Aglaja (Sui versi di ) Anassillide ed sua PAvitai Discorso di ‘Niccolò 
Tommaseo. Ma ‘034. a. S7. 
figo magnetico (Lettera del cav. Nobili al‘prof. Gazzerì sull”) e rispo- 
sta di quest’ultimo. 17: b. 136. 


Agostino (Sull’Arca di Sant”), monumento în marmo dei secoîò XIV, 
in Pavia, disegnata ed incisa da Cesare Ferreri, coll’iliustràzione di 


*Di‘Sacchi, riv. lett., S. C. 48.00. 75. 
Agoub (Ditirambo di Giuseppe) egiziano-suli’ Egitto, tradotto da' Filippo 
Cicognani. 19, O5SS MM IZSE 
Agresti (Sulle decisioni delle gran Corti ‘civili in’ materia di diritto, 
pubblicate da Michele), V. S. M. 1qui ‘ ‘098 a. 68. 
Agricola (Sopra un dipinto di Filippo ), descritto dal conte Alessandro 
Cappi. Osservazioni‘ di Niccolò Tommasèo. | IE TALAZUIA 
Agricoltura. Memoria sull’assemblee geotgiche in Inghilterra del 
prof. Husard « dal francese ». Leno .20h03, 


4 
i 


| 
| 
| 


— Toscana (Sulle osservazioni intorno ‘all’), del dott. Francesco Chia- 


renti. Discorso di Emanuele Repetti. ri 72. 
— (Osserv. diverse sull’); contenute nel Ballettino scientifico. 12 W 163; 
13. Bb. 154; 14. a. 158; b, 137; 15, a. 163; 16. @ 1765"b 163; 0.146; 


TARGA 


8) 

d7 020147; 49. 4. 160; di 148; c. 139; 20.0. 158; b.150 ; \c-0169; 
21 a70145;d.161; 22. (d.0156:;10./165.; 24. @. 197. 

Agricoltura (Sull’) prosa letta all'Accademia dei Georgofili dal mate- 

vimatico Pietro: Férroni. (VARIE È 

—((Istitato di ) di Hohenheim, E. M. 18.0. 12. 

Aigraaza (Sulla storia del Giuri ua Riflessioni del dott. G. Giusti. 8. 236; 

1090 a. 35 105162130. 


Aijudi.(Necrologia di Paolo). 48.00, 166. 
Akenside (Inno di‘(M.) alle Naiadi, recato in verso italiano dall’in- 
u.ugleseda: Ty Matthias, Vil. 6.123. 
Alamanmi (Sulla coltivazione e:gli epigrammi di Luigi), rivista let- 
teraria, M./-..6 . | 28, bi 269. 
Albarelli (Sui versi di Teresa) Vordoni, riv. lett. M. 16. €.) 67. 
MIberghini ( Necrologiardi Luigi). 45.00 157. 
Alberi (Sulla descrizione di Eugenio ) delle : guerre d’ Italia ‘del. prin- 
cipe' Eugenio di Savòja; riv. lett. X. 40. a: 111. 
Albertano (.Sui, tre trattati di) giudice da Brescia, testo di lingua. 
Osservazioni di» Niecolò Tommasèo. 400.4. 
Albertolli ( Necerologia di Fedele). 20146. /(017240- 
Albrizzi (Sull’opere (di scultura!e di plastica di Antonio Canova. de- 
scritte da Ksabella').;'M. DID A. 


—' (Ritratto scritto®da: Isabella) di Giustina :Renier Michiel: 48. ‘@:/40. 
Atemanme (Sul'saggio!di pen y recate ‘in versi ‘italiani .da Aplo- 


“nîo-Bellati, riv. lett., M. 46. di 37. 
Alessandri ‘(Elogio del ‘presidente Gio. degli ) di Giovan'Battista Nic- 
‘ (colini. 32 bo!109. 
— ( Sull’elogio? dell'avv. Giuseppe ), del prof. Francesco Antonio Mori. 
“n'Osservazioni’ di Niccolò Tommasèo: 134! lm 1180. 
Mmlessi (Sull’elogio delicav. Giuseppe! Gioveni) scritto da! Giuseppe), 
sorio dett., M. » 1 16.002 46. 
pio Sul discorso del'cani Giuseppe); recitato: nell'Università di Catania 

:U sopra 'Caronda ‘ele di lui leggi. L11098? Boit42. 
Alfabeto dei geroglifici egiziani. 10 Ab, AMA. 
canini !( Sava! tfaduzione di Virgilio, fatta? da Nittorio | Discorso: di 

‘Antonio Benci. 205161. 
Miensimprai base tragedie»di Vittorio). ‘Frammento ‘di ‘lettera | dell’av- 
“wocato! Salvagnoli: al cavalier ‘Antinori; 28/0141. 
(«Sulle voci e modi..toscani raccolti: dal Vittorio). Osservazioni di 
© Niccolò Tommasèo: 33. ib. 113. 
— (Sulle tragedie ‘di Vittorio ). Ibpfeiliivo (pe articoli sulle lezioni di 
letteratura’ del sig. Villemain , M.: | VERTE: 7 PIE VAR: 7A 
pende il'Grande:( Sulla tragedia’); di.G: B. vl spal rivista!lette- 

ratia, E. M. Li 35. a. 1148. 


Mira (Sulla: storia dell’), del Peak ii Franehini Osservazioni 
‘* dî Luigi Fornaciari. Len 11 Zi iep 25. 


6 


Algeri (Descrizione geografica di), dal « Globo »,.G. P. (29. 4.124. 
— (Cenni geografici-statistici della reggenza di ), el cavalier Jacopo 


Griberg. s 0133 38a 97. 
Ali Hissas di Tepeleni Bassà di Jannina. Prospetto! storicò e politico 
di Maltebrun, dagli « Annali di viaggi 2. > 10) 243-400; 
2. 212. munergìé 
Allegri (Sulle pitture di Antonio) da Correggio, illustrate da Michele 
Leoni, riv. lett. , M. io100/22.hbrA2 


Allori (Sulle rime inedite di Angiolo) detto il Bronzino, Gi\Aw7.50f. 
— (Sui sonetti di Angiolo ) detto il Bronzino, ed altre rime ined.di più 


insigni poeti, pubb. per cura del can. D. Moreni, G. A.) (titres 16f. 
Almanacchi (Su varj) pubb. in Milano, riv. lett., M.î . 2hoea 96; 
48. €. 39. idr gse8 Id 
— (Sugli) Osservazioni di Niccolò Tommasto. (29,0@ 158. 
— (Sopra due) intitolati: « La galleria del mondo .»;e «Il linguagzio 
dei fiori ». Osservazioni di Niccolò Tommaso. nas. 
— (Sugli) pubb. in Milano nell’anno 1833, riv. lett. ,, IM. 48.0.1839. 
Almanacco agrario (Sall’), compilato da Carlo Verri, M.. 9a.) 49. 
— (Sull’) biografico, per l’anno 1829, riv. lett., EM. 35. a, 147. 


— (Sull’) musicale stampato in Fir, nell’anno 1833,0riv; lett; M}:481:0;139. 
Almeone (Sulla Tragedia), di Costantino Piccoli, riveletti, M. 22-.0400. 


Alpe Apuana (Cenni sopra l'); di Emanuele Repetti. €. 310. 
Alpi (Carta delle) topografica-militare di Raymond; sirmota159. 
— (L’) Elvetiche, del conte Tullio Dandolo. 1146.6149. 
Altezze issolute di alcuni punti del granducato «di Toscanasalsdi:sopra 

del mare Mediterraneo. + Jabo 474. 


Amantea (Sugli ultimi officj alla memoria ‘del, cav, Bruno). 17. 522. 
Amati (Sulle ricerche di Basilio) intorno all'isola del, congresso Loium- 
virale la Selva Litana ‘ed iil-.fiume Rubicone. Osservazioni di. Seba- 
stiano Ciampi. LP 34 bi 415i. 
Ambasciatori (Sulle relazioni degli) veneti dello, Stato di | Savoja 
neî secoli XVI, XVII e XVIII, illustrate da Luigi «Cibrario. Di- 


scorso di Francesco Forti. 138,000 98. 
hmbrosoli (Scritto di Fr.). Che le leggi delle. 1142 :Tavole non, men- 
nero dalla Grecia. 40} obi 92. 


— (Sulla storia di T. Livio recata in italiano. da Jacopo Nardi; coi sup- 
plementi del Freinsemo, tradotti da Fr.) , riv. lett.,0 ML 17:00,126. 


— (Necrologia di Ottavio Morali , seritta da Fr.). nov Rule.) 68. 
— (Sul Manuale della lingua italiana, compilato da F+),.M. M. 31,,0.158. 
— (Sallo stesso ): Osservazioni di Niccolò Tommasto.., | 45. ds 120. 


America (Ricerche sui progressi dell'istruzione, sulle-invenzioni mec- 
caniche., e sui costumi negli Stati Uniti di.) settentrionale. Seritto 
di Emanuele Repetti. 18.420. 
— (Indagini e notizie raccolte sull’) dalia Società, americana di anti- 
quaria, dal « North American Rewiew ». 7 41. 


7 


America (Su la società, i costumi e il governo degli Stati Uniti di ). 


Osservazioni di Miss Wright. 7. 390. 
— (Della storia, dei costumi e della favella di alcune nazioni ‘indiane 
dell’) settentrionale. Osservazioni di Raffaello Uzielli. 9. db. 71. 
— (Superficie e popolazione dell’). 13. b. 165. 
— (Sopra alcune lingue. dell’ ) settentrionale e sui popoli che le parlano. 
Brevi osservazioni di Domenico Valeriani. 14. Db. 17. 
— (Cenni sulla statistica dell’ ) nel 1823. 14. c. 145. 
— (Passaggio al nord-est dell’) da tentarsi partendo dall’ovest. 15. d. 100. 
— (Istruzione pubbl., letterat., libertà di stampa in). 1aMc#171: 
— Russa (popolazione dell’), 1970611178. 


— (Sul codice diplomatico Colombo Americano, ossia raccolta di docu- 
menti originali ed inediti spettanti a Cristoforo Colombo, alla sco- 
perta ed al governo dell’), P. C. Disce.yz2. 

— (Ricerche intorno all’antichità degli Stati Uniti dell’) sett. 29. c. 159. 

— (Sulla storia dell’) del cavalier Compagnoni. Discorso di Caleb 


Cushing. 34. b. 76. 
— (Sulle ricerche storiche intorno la conquista dei Mongoli in),di 
J. Ranking, J. G. H. 35. Db. 1. 
— (Sulle lettere intorno ai costumi ed agl’instituti dell’) settentrionale 
di Fenimor Cooper) G. P. | 36. a. 29. 
— (Sulla pubblica educazione negli Stati Uniti di ). Discorso di Enrico 
Mayer. 45. a. 3. 
Aumiata (Escursione. geologica. al Monte). Relazione di Emanuele 
Repetti. 40. bd. 1. 
Amici (Sull’ invenzione del prof. N.) di Modena, di un nuovo canoc- 
chiale sconantidiptico. 3. 170. 
Ammazzatoj (Sugli) dalla « Gazzetta Piemontese ». 30. a. 167. 


Ammonio (Sul martirio dei SS. Padri nel monte Sinai, composto da ) 
monaco. Volgarizzamento fatto nel buon secolo della lingua. Osser- 
vazioni di Sebastiano Ciampi. 21. c. 144. 

Amoretti (Sul viaggio ai tre laghi, Maggiore, di Lugano e di Como, 
seritto da Carlo), colla vita dell’autore scritta da Giovanni Labus, 


riv. lett. M. 20. c. 135. 
Amrah (Sali’ isola di ), estratto di lettera del sig. Ruppel al sig. barone 
de Zach. 9. Db. 188. 
Amaereonte (Sulle Odi di), tradotte da Giovanni Marchetti e Paolo 
Costa, riv. lett., M. 416. c. 73. 
— (Sulla traduzione delle Odi di) e di Saffo, fatta da Giovanni Caselli. 
Discorso di Cesare Lucchesini. 19. D. 124. 
Anatomia. Modo di conservare in Londra le preparazioni anato- 
miche. 2. 528. 
— (Osservazioni diverse sull’), contenute nel Bullettino Scientifico del- 
l’Antologia. 134: 133; 


140/b:(145; 17. db. 181; 0 169; 18. c, 160. 


8 


Ameona » (Sulia dissertazione del can. Gaetano Baluffà. « Dei Siculi © 


della fondazione di ). _ pvio7. (358. 
— (Sulle lettere di Agostino Peruzzi, sopra i Siculivitalici fondatori di). 
Osservazioni di Niccolò Tommasèo. i 30. d.113. 
Ande (Sugli appunti presi durante un rapido viaggio a traverso i Pam- 
pas e sopra le} dal cap. G. B. Head, A. V. uols 128,00.) 41 
Amndreocei (Sulla lettera del cav. Giuseppe )} intornoragli oggetti di 
belle arti in Città di Castello, riv. lett., L. 37.00. 163. 
Andreossy (.Sull'opera del Gen.), Menini a e il Bosforo Tracio, 
Gobi 33. a, 74. 


Amdres (Sull’opera dell’ab. Giovanni), intitolata. « Dell’origine, dei 
progressi e dello stato attuale di ogui letteratura ». Esame del prof. Pie- 


tro Petrini. bi 415. 
Amgelelli (Sul Catalogo numismatico del cav.). Osservazioni di Se- 
bastiano Ciampi. 31. bd. 151. 
Amngelimî (Sul discorso di Cesare Dalbuono sopra un bassorilievo di 
Tito), riv. lett., M. 44: c. 38. 


Angelis (Sullo scritto dell’ab. Luigi De ), intorno alle notizie istorico— 
critiche di Fra Giacomo da Torrita, primo ristoratore dell’arte mu- 
sivaria in Italia. Discorso «dell’ab. (G. B. Zannoni. 4. 170. 

— (Osservazioni dell’ab. Luigi De ) su l’articolo bibliografico. « Notizie 
istorico-critiche di Fra Giacomo da Torrita; primo ristoratore del- 
l’arte musivaria in Italia. 4. 189. 

— (Sugli elogi scritti dall’ab. Luigi De), di Giacomo :Pacchierotto pit- 
tore senese del sec. XVI, e di Pietro Cataneo architetto senese dello 
stesso secolo, D. 8: 428. 

— (Sulla pubblicazione fatta dall’ab. Luigi De) dei dialoghi di Luciano, 
tradotti da Livio Guidolotti. Discorso di Antonio Benci. 10. c. 99. 

— (Sulla Fontebranda di Siena, scritta dall’ab. Luigi De). Discorso di 


Antonio Benci. 10.0, 99. 
— (Sull’elogio storico di Guglielmo della Valle, seritto dall’ab, Luigi De ). 
Discorso di Antonio Renzi. 40.0: 99. 
Angelo (Necrologia di Gio. di). WI. Db. 91. 
Angiolini (Sui versi di Carlo), intitolati : Zulmira o la donna di Mis- 
solungi, riv. lett., M. 24.00: 483. 
— (Salla Tragedia di Carlo). Erisia Lampugnano, L. 43. c. 65. 
Anguillara (Sulla riduzione in ottava rima di G. A. dell’) delle Me- 
tamorfosi di Ovidio, riv. lett. , M. 28; bi 267. 
Anguissola /Sull’Epistola di Gian Carlo) per Nozze Pallavicino, 
riv. lett., M. 418..c. 99. 
Ammali (Sugli) marittimi e coloniali. Opera periodica francese; 2. 156. 
— (Sugli) di legislazione e di economia politica. 8. 508. 


— (Sugli) universali di tecnologia; di agricoltura, di economia rurale 
e domestica di arli e mestieri. Discorso di N. Tommasèo. 25. c. 57. 
— (Intorno al manifesto degli ) Italiani delle scienze matematiche; fisi- 


VÀ 


9 


che e naturali. Leltera di Terenzio Mamiani al Direttore dell’An- 


tologia. 36. a. 91. 
Ammali (Sugli) e Ballettino dell'Instituto di corrispondenza archeolo- 
gica in Roma. 40. a. 108. 
Ammegati (Sul trattamento degli ), del dott. Pietro Manni, rivista let- 
teraria, E. R. 24. b. 213. 
Aunmunziata (Su l’Instituto della SS.) per 1’ educazione delle fan- 
ciulle. Lettera di un amico di T. Q. Z. 25. c. 67. 
Antartico (Scoperta di un nuovo continente ). 1.153. 
— (Spedizione al Polo). S0Rtc). 7 
Autenore (Sui viaggi di) nella Grecia e nell'Asia, rivista. lettera - 
ria, M. « 24. a» 126. 
Amnthoîne (Sul saggio istorico del barone), sopra il commercio e ia 
navigazione del Mar Nero « dal francese ». 2. 152. 

\ Amtichità americane, Indagini e notizie raccolte dalla Società ameri- 
cana di Antiquaria, dal « North American Review ». 7. 41. 
— (Sulle) germaniche e romane nei paesi del Reno. Riflessioni di Ema- 
nuele Repetti. 7. 165. 


— Egiziane (Notizia sopra un basso rilievo della collezione di) del si- 
gnor Salt. Articolo del sig. Champollion il Giovine, tradotto da Ip- 
polito Rosellini. 220.121. 

— (Ricerche intorno alle ) degli Stati Uniti dell'America sett. 29. c. 159. 

— (Sulle memorie romane di) e di belle arti. Discorso dell’ab. G. B, 


Zannoni. 32. a. 123. 
— (Notizia sulle collezioni di ) greche, egiziane e puniche, acquistate dal 
Museo archeologico dell’ Università di Leida, 35. c. 145. 
— (Sull’) romantiche d’ ftalia. Opera di Defendente e Giuseppe Sacchi. 
Discorso di Niccolò Tommasèo. 38. e. 31. 
Antinori (Sulle poesie del march. Giuseppe) perugino. Discorso di 
Urbano Lampredi. 4.275. 


— (Sut sermone del march. Giuseppe ) perugino. I Bevitori di acqua 
ossia la fonte di S. Gargano presso Perugia, Lettera di Urbano Lam- 


predi al Direttore. dell’Antologia. 19..c. 26. 
— (Sull’elogio di Ranieri Bini scritto dal marchese Giuseppe); rivista 
letteraria, M. 22. c. 106. 


— (Sul Discorso del march. Giuseppe ) per la solenne apertura dell’Ac- 
cademia perugina di recitazione nel nuovo teatro di Minerva, rivista 
letteraria, M. 40, a, 117. 

— {Lettera del cav. Vinc. ) al prof. Gazzeri sopra Aless, Volta. 28. a. 174. 

— ( Discorso del cavalier Vincenzio ) sugli Elementi di fisica particolare 


dell’abate Domenico Scinà. 38. c. 9. 
+ ( Discorso dei signori I. Nobili e V.), sulla forza elettro-motrice del 
magnetismo, 44, bi 149; 


45. D. 107. 


10 


Amtimeri (Descrizione dei signori L. Nobili e V.), delle nuove cala- 


mite elettriche. 46. a. 58. 
— ( Discorso dei signori L. Nobili e V.) su varj punti di magneto- 
elettricismo. . 46. c. 138. 
Amtolimi (Lettera del prof. Gio.) a Gius. Montani sopra alcune opere 
di Architettura di Pasquale Poccianti. 47. c. 176. 
Amtolegia (Sull’) epistolare di autografi inediti dei più illustri Jet- 
terati italiani, riv. lett. ##* 38. c. 129. 


— (Sulla medesima ). Osservazioni di Niccolò Tommasèo. . 39. c. 128. 
— (Sull’) stranicra stampata dal Pomba. Osservazioni di Niccolò 
Tommaséo. 41. c. 124. 
Antonelli (Sulle ricerche bibliografiche di Giuseppe ) sopra l’edizioni 
ferraresi del secolo XV. Osservazioni di N. Tommaso. - 43. a. 114. 
Antonino (Sul soliloquio dell’ Imperator Marco) con sè medesimo , 
libri dodici tradotti in Persiano col testo greco a fronte, da Giuseppe 


de Hammer, riv. lett., J. G. H. 46. db. 21. 
Antropotomia (Notizia sull’). 16. b. 168. 
Apis Romana (Sul Giornale di letteratura latina intitolato ). Discorso 

di Sebastiano Ciampi. 11. c. 64. 
Apollodore (Sulla Biblioteca di) tradotta dal cav. Compagnoni. Di-> 

scorso di Niccolò Tommaséo. 25. a. 53. 


Appendice critica all'Opera del conte Giulio Perticari, che forma 
il vol. IV della proposta di alcune correzioni ed aggiunte al Vocabo- 


lario della Crusca. 1. 323. 
— (Sul!’) critica in risposta alla lettera del cav. Monti al cav. Tam- 
broni. Discorso di Antonio Benci. AA45; 


— Dell’ab. G. B. Zannoni alla lettera del march. Cosimo Ridolfi al pro- 
fessor P. Petrini contenente l’ esame chimico di un antico dipinto 
all’encausto. 7. 491. 

Appennino (Sulla fisica struttura dell’). Lezione di E. Repetti letta 
all’Accademia dei Georgofili, in occasione di una gita al Monte Al- 


tissimo. 22. b. 50. 
Aqua (De). Carmen, riv. lett., P. G. 35. c. 147. 
Awaba (Notizia di un’ iscrizione ) illustrata da D, Tarchiani 358. c. 142. 
Arabia (L’) e i due deserti. 9. c. 140. 
— Petrea ( Viaggio di E. Ruppel nell’). 9. a, 123. 

22. b. 165. 


Arecheografo (Sull’) triestino. Osserv. di N. Tommasèo. 44. a. 118. 
[Vedi Arcteografo]. 


Archeologia (Sull’) orientale, D. V. 4. 538. 
— Indagini e notizie raccolte dalla Società americana di Antiquaria 
« dal North American Review ». 7. 41. 


— Antichità germaniche e romane nei paesi del Reno. Riflessioni di 
E. Repetti. 7, 165, 


11 


Areheologia. Osservazioni dell’ab. G. B. Zannoni sull’ illustrazione di 


un vaso italo-greco, scritta da Bernardo Quaranta. 8. 440. 
— Riflessioni di Domenico Sestini sulle memorie del sig. De Koehler 
intornò alle medaglie greche. 8. 521. 
— (Salle lezioni elementari di ) di G. B. Vermiglioli. Discorso dell'abate 
G. B. Zannoni. 11.a. 50. 
— Lettere di un socio ordinario dell’Accademia archeologica di Roma 
ad un altro socio della medesima in Firenze. 17% bie13t 
153 ; 18.0) 114; 20. a. 93; 21. a. 118. 
— (Osservazioni varie sull’). 19.0. 167. 


— Instituto. di corrispondenza archeologica in Roma, X. 34. b. 182. 
— Discorso dell’ab. G. B. Zannoni sull’ Istituto di corrispondenza arehea- 


logica in Roma. 37.0. 55. 
—- (Sugli Annali di) e Bullettino dell’ Instituto di corrispondenza archeo- 
logica in Roma, riv. leil. , X. 40. «a. 108 


Architetti (Sulla storia della vita e delle opere dei più celebri ) dal 
sec. XI alla fine del XVII, di Quatremére di Quincy, G. P. 44. db. 75 

Architettura (Sull’) fiorentina. Consid. del baron di Rumobr. 1. 488. 

— (Sull’opere di) in Firenze. Discorso di Antonio Benci. di 96. 

2 (Sul discorso del conte Leopoldo Cicognara sopra i monumenti dell’ ) 
antica. Lettera del conte Napione al conte Giuseppe Franchi. 6..477; 
T. 84. 


— Della riduzione del palazzo degli Spini posto di contro al ponte Santa 


Trinita in Firenze, R. C. 14. a. 126. 
— (Sulle ricerche intorno all’) delle antiche cattedrali, del dott. Sulpizio 
‘‘Boisserée. Discorso del conte Leopoldo Cicognara. 16. bi 43. 
—'( Sult’) di M. Vitruvio Pollione, O. 40. a. 30. 
— (Sulla collezione dei progetti di) premiati nei grandi concorsi trien- 
nali dall’Accademia delle belle Arti di Firenze. 30. c. 126; 


32. c. 69; 35. c. 126, 39.10. 140, 
Aereo (Sull’illustrazione dell’).di Augusto in Rimini, pubb. da Mauri- 
“zio Brighenti, riv. lett., M. 18. e. 1131. 
Aweteografo (Sull’) triestino. Osserv. di N. Tommaséo. 37. e. 124. 
[Vedi Archeografo]. la 
Ardizzomi ( Necrologia del prof. Niccolò). . i 48. a: 162. 
Awduwino (Sopra alcune lettere di Gio.) riv. lett. E. R. 40. 0. 37. 
Aretino (Sulla vita di Pietro) del Berni, riv. Vett., M. 4400. 42. 
Arezzi (Sull’elogio di piciu Mario ) scritto da Sebastiano Li Greci , 


‘riv. lett., M. 18.00. 96. 
Argento (Sullo stato attuale delle miniere di.) de Vicariato di Pie- 
‘trasanta , E. R. 43. c. 199. 
Migo ( Viaggio ad). 20. D. 130, 


Aria (Sulla temper. dell’) e luce solare. Riflessioni di. E, Repetti. 7. 8158. 
Arfci (Su le poesie e poemetti di Cesare), riv. dett.,) M. 28. b, 273. 


12 

Ariosto (Sopra una nuova edizione, dell’) fatta da G. Molini. Lettera 
all’editore dell’Antologia. B. 365. 

— ( Sulla stessa). Discorso di Urbano Lampredi. 5. B07. 


— ({ Sopra una lezione del Furioso dell'). Osserv. di U. Lampredi, 7. 327. 
— (Sulle poesie varie dell’) pubb. da G. Molini, riv. lett., M. 417. c. 97. 
— (Sull’Orlando Furioso dell’), pubb. a Milano dalla. Società dei Clas- 


sici italiani, riv. lett., M. ; 21. c. 102. 
— {Sopra l’Orlando Furioso dell’ ); riv. lett. , M. 28. db. 265. 
Aristotele (Sulla morale e la politica pra tradotta dal greco dal si- 

anor Thenot, X. 10.4, 164. 


Ark ansa (Not. di un viaggio fatto per il territorio di) nel 1819.17, db. 70. 
Armegsaee (Sul romanzo francese intitolato). « ou quelques scènes 


d’un salon de Paris en 1827 » , M. 29. a. 69; 
b. 96. 

Armanmimo (Sull’ inferno di), poesia delle tradizioni. iu dbiasa di 
Niccolò Tommasèo. 44, b. 27; 


45.0. 19; 46./0..77. 
Arrmatumre (Ricerche storiche sulle antiche) dalla Riv. Inglese. 14, b. 62. 
Arsaemnia (Sul viaggio fatto in) ed in Persia negli anni 1805 e 1806 


dal cav. Jaubert; M. 5. 220, 377; 
6.3; 234. 
Armaldo (Sulle rime volgari di), riv. lett., L. 39. a. 129. 
Arrivabeme (Pensieri di Apprandino ). Della letteratura cosmopolita, 
ussia dell'odierna letteratura. 48.6. 57. 
Arrowsmith (Necrologia di) scritta dal prof. Gazzeri. 13. c. 186. 
Arte (Sull’) di piacere, stampata da Didot a Parigi, M. 7. 302. 
Arti ( Ragguaglio dei progressi delle ) e manifatture presentato all’Ac- 
cademia dei Georgofili da Ferdinando Tartini. 9. a. 89. 
— (Sull’esposizione di oggetti di) e industria nazionale in Stuttgarda. 
Lettera di E. Mayer all'Accademia Labronica. 16. c. 109. 
— (Apertura in Parigi dell’ insegnamento di geometria e meccanica ap- 
plicato alle), G. P. « dal Globo ». 26. a. 63; 
b. 106. i 


— (Sulla cattedra di geometria e meccanica applicata alle ). nel conser- 
vatorio delle arli e mestieri in Parigi. Disc. di GC. Dupin, G. P..30. db. 1. 

— (Suli'esposizione di belle ) in Roma; X. 38. a. 73. 

— Alcune parole sullo scopo e sui mezzi delle lettere e delle:).italiane, 
G. V.L. A. 47.0. 143. 

—= Meccaniche e industriali. Osservazioni diverse contenute nel Bullet- 
tino scientifico dell’Antologia. 42) 1c0»:182; 
17. A.) 174; 18. a. ‘162; db. 145; cc. 162; 20. Dd.. 52455, 220/0160; 
25. a: 159; 26. bd. 172; c. 149; 27. Db. 173. 

Artico ( Viaggio del dottor Richardson per il mare ). 128. c:.139. 

Artiglieria (Cenni sull’), G. P. 37. e. 128. 


n rr tti 


13 
Artisti (Cenni sul trattato delle malallie degli ) del signor  Patissier, 


D. B. 8. 449. 
Ascona (Salla giurisprudenza dei giudicati di Antonio ). Osservazioni 
di Niccolò Tommaso. 38. Db. 118. 
Asia (Vulcani nell’ interno dell’ ). 15. b. 208. 
— (Esplorazione filologica dell’ alta ) e dell’ Asia orientale « dal 
Globo ». 24. b. 311. 
Asili (Degli) per l'infanzia, di E. Mayer. 48. a. 83. 
Asilo (Sale di) per la prima infanzia, G. G. 29. c. 161. 
Asioli (Necrologia di Bonifazio ). 46. c. 242. 
Assarotti (Necrologia del padre Ott. G. B.) delle Scuole Pie, scritta 
da T. Pendola. 43. a. 149. 


Associazione (Sull’opera intitolata: Dello influsso dello spirito di ) 
sul bene pubblico, del conte Alessandro de Laborde. Lezione acca- 


demica di Filandro. 11, c. 87. 
— (Sullo spirito di). 16. b. 211. 
Astolfî (Sul discorso di Gio.) sopra le costruzioni geometriche dell’oro- 

logio solare su un piano qualunque, A. P. 10. a. 166. 
Astronomia (Riflessioni di E. Repetti su la Società di) formatasi 

in Londra. 7. 509. 
— (Sallo stato dell’) presso gli Orientali, molto prima dei Greci. Di- 

scorso di Sebastiano Ciampi. 8. 168. 


— Sulla costruz-.di una carta celeste fatta dal P. Gio. Inghirami. 32. c. 142. 
— (Osserv. diverse sull’) contenute nel Ballettino scientifico dell'An- 


‘tologia, 13. D. 166; 
21. b. 173; c. 178; 25. a. 182. 
Atene ( Viaggio in) per  l’Arcipelago. i 21. a. 49. 


Ateneo (Commentarj dell’) di Brescia per gli anni 1818 e 1819, M. 7. 306. 
— (Sall’esercitazioni scientifiche e letterarie dell’) di Venezia, rivista 
letteraria, E. R. 32. c. 19. 
— (Sulle poche parole alle molte chiacchiere dell’), riv. Zett., M. 48. a. 108. 
Atlante (Sull’) cronologico per lo studio della letteratura. italiana 
di G, T., M. 31. db. 39; 

c. 94; 32. a. 130. 
— (Sull’) geografico , fisico e storico del Granducato di Toscana, del 
dottor Attilio Zuccagni Orlandini, riv. lett., E. R. 33. a. 157. 
Atlantico (Progetto di comunicazione tra il mare) e il mar Pa- 
cifico, 18. a. 148. 
+ (Salle Memorie intorno al progetto dei due canali navigabili fra l’Ocea- 
no) ed il Pacifico, G. P. 26. db. 125. 
Atri (Sull’ Opera di Melchior Delfico, dell’antica numismatica della 
‘. città di ) nel Piceno, con un discorso preliminare sulle origini italiche. 
‘ Considerazioni di Giovanni Micali. 18. a. 3. 
Atti (Sugli) della R. Accademia Lucchese di scienze, lettere ed arli , 
rivista letteraria, J. G. A. 48. e. 86. 


I4 


Aundiîm (Sull’ Opera del dottor), la medicina senza medico, ossia ma- 


nuale di sanità, riv. let., E. R. 30..c. 144. 
Augustizis (Sul trattato delle servitù fondiarie di Matteo de ). Osser- 
vazioni di Tommaso Tonelli. 43, da 139. 
Australia (Viaggio nei mari di) e nell’ Oceano Pacifico del capitano 
Bellinghausen. 17. bi 89. 
—:.( Viaggio nell’} del capitano King. 20, €. 179. 
Avamnzimi (Necrologia di Giuseppe), M. P. 31. a. 170. 
Avellino (Sugli opuscoli di F. M.). Osservazioni dell'avvocato Pietro 
Capei. 40.0. 117. 
Avegare (Sulle lettere del cavalier ) per la prima volta pubblicate per 
nozze. Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 37..0. 157. 


Avolio (Sulle memorie intorno al. cav. Mirabella. scritte. dal presi- 
dente F. di Paola }. Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 38. b. 135. 
Avventure (Sulle) di un sergente francese durante le sue campagne 
in Italia, Spagna, Germania e Russia , scritte da lui medesimo, ri- 


vista letteraria, A. Vi. 29. 6.16.‘ 
Avvertimento del Direttore dell’Antologia. 1. 321 
Azanni (Necrologia del senator, Don Domenico), « dall’ Osservatore 

Veneto », P. 28. £. 4455. 

î B 


Eabibage (Sulle riflessioni di Carlo) intorno alla decadenza. delle 
scienze in Inghilterra. Disc. di G. D. Romagnosi e di Biot. 42. c. 36. 


EBabbimi (Sull’elogio di Matteo). di Pietro Brighenti, D.., 6.380. 

Baecelli (Lettere del prof. L.) al march. Cosimo Ridolfi sui fenomeni 
elettro-magnetici. 6.295; 
7.147. 

— (Sul Lunario, il Nipote di Sesto Cajo) per l’anno 1833,.« dal Gior- 
nale agrario Toscano». &T.:6:118., 

Badarò ( Necrologia di G. B.). 46. D..1,98. 


Baglioni (Sulla lettera inedita di Astorre II ) intorno alle instituzioni 
di nobile prole e governo della famiglia. Osservazioni di Niccolò Tom- 


maséo. 39.0.1132. 
Bagani ( Alcuni cenni sui ) di Montecatini in Val di Nievole, X.,6,376, 
Bagmnolî (Sul Poema di Pietro) Il Cadmo. 2. 328,510. 
—(Sallo stesso ). Discorso, di. Luigi. Borrini. 3. 514; 


4. 135; 5. 533; 6. 345, 409. 
— (Sulle sestine di Pietro ) per la nascita:dell’arciduchessa: Augusta; Fer- 


dinanda di Toscana, riv. lett. , -M. 18. c. 137. 
Bagaolo (Sulla Tragedia del conte Coriolano da). Gismonda,,. nivista 
letteraria, L. 45. c. 133. 


— (Sul teatro tragico di Coriolano da), riv; let. } L. 48.0. 122, 


15 


Bagutti (Sall’ Opera dell’abate Giuseppe) intorno allo stato fisico, 
intellettuale e morale dei sordo-muti. Discorso del P. Tommaso Pen- 


dola. 33. c. 121. 
Bailly (Sul Manuale di Fisica di C.), riv. lett., P. P. 25. c. 111. 
Balbi (Sull’Atlante etnografico del globo di Adriano ). 16. c. 151. 
— (Sulla Tavola etnografica del globo, o classificazione dei popoli an- 

tichi e moderni di Adriano ). 23. Db. 182. 
— (Sulla stessa). Osservazioni di D. Valeriani. 27. db. 34. 
— (Sal saggio di Adriano) sopra la statistica generale della terra. Os- 

servazioni di Niccolò Tommaséo. 32. e. 31. 
— (Sulla bilancia politica del globo di Adriano), G. P. 33. c. 84. 
— Sull’Opera di Adriano) « Impero Russo comparato ai principali stali 

del mondo », J. G. H. 35. Db. 76. 


— (Sulla difesa della filosofia di Ambrogio), riv. lett., M. 17. c. 106. 
— (Salla dissertazione di Ambrogio ) sopra il culto di Venere Ericina, 


riv. lett., M. 17. c. 110. 
— (Sulla cronica di Ambrogio ) dei poeti anteriori e contemporanei ad 
Omero. Osservazioni di Sebastiano Ciampi. 27. c. 122. 
Balbiami ( Memoria del dottor Pietro) sopra una specie VAIL che 
devastano gli oliveti. . 284. 
EBalbîs (Necrologia del professore G. B.) scritta dal signor no Ro- 
landis. 41. D. 156. 
Balbo (Sulla traduzione di Tacito fatta dal conte Cesare ). Osserva- 
zioni di Niccolò Tommasèo. 37. c. 125. 
— (Sulla Storia d’Italia del conte Cesare ). Osservazioni di Niccolò Tom- 
masèo. _ 40. a. 128; 


44. b. 133; 47. c. 83. 
— (Pensieri del conte Prospero ) sui nomi di misure lineari di superficie 
per 1’ interpetrazione di antiche scritture di Egitto. 35. db. 57. 
— (Sall’opere varie del conte Prospero), riv. lett., X. 40. a. 101. 
Baldacechimnî (Su due novelle di M.), riv. lett., X, X. . 45. io 109. 
Baldelli (Sui viaggi di Marco Polo illustrati e dominati da G. B.) 
preceduti dalla storia delle relazioni vicendevoli dell’ Eurapa e del- 


VPAsia, riv. lelt., X. X. X. 30. bd. 111. 
— (Sulla storia del conte G. B.) delle relazioni vicendevoli dell’ Eu- 
ropa e dell’Asia, L. S. D. I. 34. a, 3. 


— (Necrologia del conte G. B.) scritta dall’avv. P. Capei. 42. c. 140. 
Baldî (Sopra un opuscolo inedito di Bernardino), rivista  lette- 


‘raria , L. 38. D. 114. 
Mallarimi (Necrologia di Lorenzo). 45. D. 180. 
Baluffi (Sulla dissertazione del can. Gaetano ) sopra i Siculi e la fon- 

dazione di Ancona, A. R. 7.355. 


Bambagimi (Osservazioni di Pietro) sulla pittura della Speranza di 
Francesco Nenci. 39. db. 129. 


16 


Bamhagioli (Intorno alla scoperta dei commenti del) alla Divina 


Commedia. Discorso di G. B. Piccioli. 44. a, 139. 
Bandiera (Sulle istituzioni civili di Giacomo }. Osservazioni di Fran- 
cesco Forti. 33. €. 113, 
Bandimi (Sulla traduzione fatta da Giuseppe ) delle lettere di Plinio 
il Giovine. Osservazioni di Niccolò Tommaséo, 48. 0. 118. 
Earatta (Sulle notizie pubblicate dal cav. Antonio ) sopra Costantino- 
poli nel 1831, riv. lelt., #* 46. b. 1. 
Barbacciami (Sulla prolusione del prof. Dario) letta al Ginnasio di 
Forlì, riv. lett., V. 36. c. 54. 
Barbacovi (Sul discorso del conte Franc. Virgilio ) sopra la necessità 
della religione alla conservazione delle società umane. (021. 
— (Sul discorso del conte Frane. Virgilio) intorno ad alcune parti 
della scienza della legislazione, riv. lett. M. 18, c. 133. 
— (Sul compendio del conte Frane. Virgilio) della Storia letteraria 
d’ Italia, riv. lett., M. 22. c. 132. 
Barbauld (Sugli inni in prosa per fanciulli di A. Lucia) tradotti da 
Bianca Milesi Mojon, riv. lett., M. © 46. c. 175. 


Barbè {Sulla storia della Luigiana del sig.) Marbois, A. Z. 37. @. 81. 
Marbier (Sul Dizionario degli Anonimi del sig.). Discorso di Antonio 


Benci. 16. db. 81, 
— (Necrologia del sig.), G. G. 25. c. 153. 
Barbieri (Sulla traduzione fatta da Gaetano ) della tragedia « Romeo 

e Giulietta di Shakespeare », riv. lett., L. C. 42. c. 111. 
— (Sulla compilazione fatta dal prof. G.) della nuova. raccolta teatrale 

e sul repertorio ad uso dei teatri italiani, A. G. C. 11. db. 471. 


— (Sull’orazione dell’ab. Giuseppe ) per l’esequie anniversarie dei bene- 
fattori della Casa di ricovero e d’ industria in Padova, rivista lette- 


raria, M. P 21. c. 101. 
— (Sul Quaresimale dell’ab. Giuseppe) a S. Felicita. Osservazioni di 
Raffaello Lambruschini. 29. c. 84, 


— (Tributo di gratitudine dell’ab. Giuseppe) a Firenze. 30. c. 148. 
— (Su varie opere dell’ab. Gius. }). Osserv. di R. Lambruschini. 35. a. 148. 
— (Versi dell’ab. Giuseppe ) a Raffaello Lambruschini : « Le Colmate di 
Meleto ». + 36. c. 10. 
— (Lettera dell'ab. Giuseppe ) al march. Cosimo Riclolfi sul Caffè Pedroc- 
chi in Padova. 43. a. 85, 
Barcovich (Sulla traduzione fatta dal padre F. Vincenzio) delle Ar- 
ringhe di Demostene. Osservazioni di N. Tommasèo. 32) c. 36. 
Bardi (Sulla descrizione di Gio, dei Conti), della villa Adriana e di 
altre già adiacenti a Tivoli, opera pubblicata per cura del canonico 
Moreni, riv. lett., M. Asia. 
— (Memoria del conte Girolamo dei) sulla maniera di trattare i carce- 
rali per renderli utili alla società ed a sè stessi. 3, 402. 


=rasetto stente ratio 


T7 


Bardî (Memoria letta dal conte Girolamo dei) all’Accademia dei Geor- 
gofili sul metodo d’ insegnamento del sig. Hamilton, portato in Italia 


dal sig. Skene. ‘ 22. db. 89. 
Baretti (Sulle lettere familiari di Giuseppe), riv. lett., L. 42. Db. 153. 
Barmî (Necrologia del conte Giovanni ) Corrado. 45. G. 156. 


Barometri (Sulle variazioni dei ) corrispondenti a distanza, e la loro 
influenza sulla misura barometrica delle altezze. Discorso letto dal 


prof. Pictet all'Accademia dei Georgofili. 3. 148. 
Baroni (Necrologia del padre Luigi ) delle Scuole Pie, scritta dal pro- 
fessor Gazzeri. 18. a. 166. 


Barovero (Necrologia del prof. G. ) scritta da De Rolandis. 43. a. 152. 
Barriga (Sull’opera di Andrea ) intitolata « Epitome Juris et Legum 


Romanorum », riv. lett., V. S. M. 32. c. 10. 
Barthelèmy (Alcune osservazioni sulla ristampa del viaggio di Ana- 
carsi di M.). R. 3. 168. 
Bartoli (Sulle descrizioni geografiche e storiche tratte dall'opere del 
padre Daniele ), riv. lett., M. 25. b. 141. 
— (Sulle opere del padre Daniele). Osservazioni di Niccolò Tom- 
maséo. 37. c. 127. 
— ( Sul trattato dell’ortografia italiana del padre Daniele ). Osservazioni 
di N. Tommasèo. 40. €. 1. 
Bartolimî (Sulla Carità modellata da Lorenzo}, lettera di Pietro Gior- 
dani al conte Leopoldo Cicognara. 15. c. 90. 
Bartoliniano ( Sul Codice ) della Divina Commedia. Lettera di Urbano 
Lampredi al Direttore dell’Antologia. 17. a. 136. 
Barfolommeo (Sugli ammaestramenti degli antichi, raccolti e volga- 
rizzati da fra) da S. Concordio, riv. lett., M. 34. b. 128. 


— (Sopra una tavola di fra) da S. Marco, disegnata da Samuele lesi. 
Estratto di lettera di Antonio Mazzarosa a Pietro Giordani. 26. a. 132. 
Barton (Sulle due opere di Giovanni ) intitolate: « Osservazioni intor- 
no alle circostanze che influirono sullo stato delle classi dei lavoratori, 
e ricerche intorno alle cause del progressivo abbassamento del lavoro 


nei moderni tempi ». Esame di Simondo dei Sismondi. 10, c. 111. 
Barzellotti (Sulla prolusione del dott. Giacomo ) intorno alla neces- 
sità di una medicina comparativa , D. 3. 360. 
— {Sui dialoghi del dott. Giacomo) intitolati: «1ì Parroco istruito nella 
medicina », riv. lett. , F. G. 24. b. 221. 
— (Sull’ elogio scritto dal dottor Giacomo ) del cav. Andrea Vaccà Ber- 
linghieri, M. 25. a. 101. 
— (Sull’ epitome del prof. Giacomo) delle instituzioni  teoriec-pratiche 
di materia medico-farmaceutica, V. 30. b. 139. 


Basevi (Alcune osservazioni del dottor Emanuele ) (sulla facoltà. con- 
duttrice della paglia, e sul paragrandine del sig. Tholard. 10. .c, 137. 
— (Lettera del dottor Emanuele ) al Direttore dell’Antologia sui. para- 
grandini. 11.0.1490. 


18 


Basevi (Ragionamento del dott. Emanuele) sull'opera dì W. F. Edwards. 
intitolata : « Dell’influenza degli agenti fisici sulla vifa ». 17. b. 52. 
— (Osservazioni del dottor Emanuele) sulla storia delle ‘febbri intermit- 
_tenti perniciose di Roma negli anni 1819, 1820 e 182f, scritta da 


Francesco Puccinotti. 20. 0.1. 
— (Osservazioni del dott. Emanuele) eul discorso premesso dal profes- 
sore Angelo Nespoli alle Lezioni di clinica del 1828. 20. e. 152. 


— (Osservazioni del dott. E.) sull’opinione del dott. Giorgio Franchi in- 
torno all’azione del solfato di chinina nelle febbri periodiche. 20, c. 154. 


— (Relazione del dott. Emauele ) sul magnetismo animale. 2a A 
— (Sulla prolusione accademica del dottor E.) ‘intorno agli officj del 
medico, riv. lett., E. R. 24. b. 216. 
— (Osservazioni del dottore Emanuele) sulla Fisiologia dell’uomo di 
N. P. Adelon e di Lorenzo Martini, J 29. bd. 76. 
Basilicata (Sul viaggio in alcuni luoghi della ) e della Calabria cite- 
. riore. Osservazioni del sig. Reboul. 44. bd. 121. 
Basilio (Suil’orazione di San) Magno, e dell’ utilità della storia delle 
lettere umane tradotte da Basilio Puoti, riv. lett., M. 4%. c. 38. 


Rassorîlievo ( Notizia sopra un) della collezione di antichità egiziane 
del sig. Salt, scritta dal sig. Champollion il giovine, e tradotta da 


Ippolito Rosellini. 22. c. 21. 
— (Sall’illustrazione di an) egiziano della Galleria di Firenze fatta da 
Ippolito Rosellini. Discorso dell’ab. G. B. Zannoni. 26. a. 21. 
Batavîa (Sul viaggio da Hobart-Town a) della Corvetta l’Astrolabio. 
Estratto da un Rapporto del sig. Dumont d’ Urville. 33. b. 162. 
Battini (Sull’apologia dei secoli barbari del padre Costantino ). Esame 
di Antonio Rienzi. 10. Db. 195. 
— (Sulla stessa). 12.0. 207. 


Battistero (Sopra alcune difficollà che s'incontrano nella storia del 
lavoro delle porte di bronzo del) fiorentino. Lezione di Vincenzio 


Follini. 13, c. 39. 
Battisti (Sulla versione di Edvige de’) della Maria Stuarda di Fran- 
cesco Schiller. 37. b. 92. 
— (Sulla versione di Edvige de’) dell’ Ifigenia in Tauride, dramma di 
Goéthe. Osservazioni di N. Tommasèo. AT. Db. 38. 
Eayle (Sul Dizionario storico-crilico di Pietro). 2; 801. 


— (Sull’Amore, opera di M. de). Osservazioni di A. Benci. 116. b. 81. 
— (Sul piccolo manuale di anatomia descrittiva di A. L. T.), rivista 


letteraria, V. 29.10.1132. 
Razzoni (Sul racconto storico di G. B.). « Falco della Rope ola 
guerra di Musso ». Discorso di N. Tommasto. 37. db. 31. 
Beatrice Tenda (Sulla tragedia) di Carlo Tedaldi Fores; rivista let 
teraria, M. 22.10,1140. 


Beattie (Sul poema di Giacomo) « Il Bardo Citarista », tradotto dal 
T. I. Mathias, riv. lett., M. 18.0. 407. 


TI PIT E ZIE VI. - ani 


VS 


P_SecietanA 


19 


Benauùfert ( Notizia della morte del viaggiatore De) a Rakel nell’Af- 
frica. 220. 172, 
Beccaria (Sui delitti e sulle pene del march. Cesaro); coi commenti 
di varj insigni scrittori. Osservazioni di Francesco Forti. 30..c. 120. 
Becchi (Sull’elogio scritto dal dottor Fruttuoso ) del prof. Giovanni 
Prezziner. Osservazioni di Niccolò Tommaséo. 34. a 181. 
Beckeriane (Sul catalogo delle serie) di medaglie greche, romane, 
medio evo e moderne, Versione dal tedesco. ‘Osservazioni dell’abate 


G. B. Zannoni. 44.00, 19, 
Becourt (Sull’arte di costruire ogni sorta di oggetti. in rilievo ed in 
carta di R.), riv. lett., XX. 44, Gx 127, 
Beduschi (Sul discorso di Antonio) sopra lo stato attuale della tra- 
gedia in Italia. Osservazioni di N. Pommasèo. 29. e01 76. 
Beechey (Nolizie sul viaggio del capitano). 27. b. 169. 
— (Ritorno del cap.) dal ‘capo Ghiacciato « Literary Gazette ». 33. @. 182. 
Belcari (Sulle lettere di Feo )} riv. lett, M: 48.0) 4243 


Bell (Sull’osservazioni intorno all’Italia del dott. Gio.) PC. 23. a. 23. 
— (Sall’opera postuma del dott. Gio.) intorno all'Italia, riguardante prin- 


cipalmente le’ belle atti) riv. lete;, P. C. 32. e. 88. 
Bellacchiî (Sulla Luisa di n Francesca da Rimini, rivista let- 
leraria, M. 16.00. 56. 
EBellati (Salla traduzione di anta) delle iris scelte di Matthisson, 
Goethe; Schiller, Cràmere' Burger, ‘M. b 30,04. 116. 

— (Sul-saggio di poesie seri recate lin "versi litaliani da Antonio), 
riv. lett. M. i I 46. Db. 37. 
Belle Arti ( Lettera di Antonio Benci sulle) al sig: dottor. Schora 
compilatore del Giornale tedesco Kunstblatt. 41.193. 
=_.((Notizia ‘intorno alle‘) di ‘Carlo Federigo ‘barone di’ Rumohr'« dal 
© Kunstblatt »°, AUB. vi. 1.450. 
— (Schiarimenti di alcuni :dubbj intorno. alla storia delle) in Toscana 
%\idel baron di Rumobhr. Bi0117. 
— La sala'dipinta in Londra, A. B. Ital 3. 364. 
— i( Sullè'); lettera del conte vo saba al marchese; Gino 
«Capponi, 8) 27. 


= I(Sopfà il saggio sullà! natura: Jo scopo wr in'imezziodell imitazione 
© nelle?) del sig. E de ir Discorso ngn cavalier. Leopoldo 


‘UCicognara. i 10r83W; 
db. 4; c. 16. 
= (Sugli*scritti intorno alle). Cenni criticivdi ***)0 1300. 67. 
— (Interno alle Scuole ed alle Accademie NONO Lettera. di Antonio 
«+ !Benci al prof. Schorni o 17. Db. 34. 
—.( Sulle lettere ‘sopra de): raccolte da Giovanni Bottari: e Stefano 4 
\IScozzi, riv. let, M. l 19. 6 
= (Sopra la società’ di pren rati inMonacotovit 20.06. e: 


— ( Della‘ instituzione delle Accademie di) in Europa; X ») 2.00. 92 


20 
Melli (Necrologia di Pietro) Blanes, X. 12. a. 187. 
Rellinghausen (viaggio di scoperta dei capitano) nell’ Oceano Pa- 
cifico e nei mari Australi, 17..da; 80. 
Bellini (Sopra la vera struttura. dell’ utero e,.delle. sue appartenenze 
del dott. G. B.). A. 176. 
— (Sulla collezione di casi clinici chirurgici del dottor G. B.). Discorso 
di Pietro Betti. 14. bd. 45. 
— (Sulle lettere cliniche del dott. G.B.), riv. lett., X. . 29. b. 165. 
— (Sulla vita del dottor G. B.) scritta dal cav. Carlo Ridolfi, Osserva- 
zioni di Niccolò Tommaso. 43. c. 123. 
Bellisomi (Su la grammatica della lingua italiana di Ferdinando), 
riv. lett., S. M. M. 29..c. 123. 
Bello (Dei rapporti del gusto e del ) Puri coi sensi e colla ragione. 
Memoria di Aldobrando Paolini... ' 12..a...70. 
— (Sulla scienza del). Osservazioni di N. Tommasto. 43.04 106. 
ERellò (Sugli elogi e versi ‘scritti da varj. alla memoria di Luigi); ri- 
vista letteraria, M. 16. c. 80. 
— (fNecrologia di Luigi ) scritta dal prof, Gazzeri, ao ,46402164. 


Belloni ( Sul sermone di Gius, ) l’antimitologia, riv. lett., M, 22. 6. 110. 
Belloro (Sull’ osservazione dell’avv. G. B..) intorno all’ intelligenza di 
alcuni passi di T. Livio relativi alla situazione dell’antica Savona, 
riv. ilett., E. R. 324 cant. 
Bellotti (Sulla traduzione delle tragedie di. Eschilo fatta da: Felice ). 
Lettera di G. B. Niccolini.all’autore del dialogo sulla, medesima.;.6., 317. 
— (Sulla traduzione delle tragedie d’ Euripide fatta da Felice), rivista 


letteraria, M. «186,10. .52; 
38. a. 79. 
Belluomini (Sulla (traduzione fatta dal dottor G.) dell’ Archivio” della 
medicina omeopatica di medici tedeschi, riv. lett., V. Zi. 0.139. 
Beltrami (Sulla memoria del proposto ) intorno ai paragrandini del 
professor Tholard , M. 1010! dal464. 
— (Descrizione di G. C.} della scoperta delle argani del fiume Missis- 
sipì e (del fiume Ganeaifigo. 18. bi 172. 
— (Viaggio di G. C.) alla sorgente del Mississipi ; J. G. H:;,36..b. 138. 
— (Sul Messico, osservazioni di G. C.), G. P. » ll 39, ba 118. 
— ( Viaggio di. G..C.) ai Pirenei, 40,\0: 85. 
Belzoni (Viaggi di G.) in Egitto e in Nubia. non 507; 
3. 67, 412; 4. 247. < Reid 
— (Nuovo viaggio di G.) in Affrica. 1012 di 169; 
13. b. 162. 


— (Notizia sulla morte di G.) nel di 3 Dicembre 1823...) (14.,b.(1152. 
— (‘Osservazioni della signora) sui costumi, delle donne in Egitto. ;5; 210, 
— (Sul viaggio della signora) a Terra Santa, G. R. P. 8.217. 
Belzoppi (Sulla canzone -d’ Ignazio ) in morte di Antonio Onofri ; ri- 

vista letteraria, M. 19.0.1117. 


ST AR Te VT TE I SOT 


a 


Maletto n Pa, a 


21 


Bembo (Sulle prose del cardinal Pietro) intornò alla volgar lingua, 
rivista letteraria, M. 0iL.Inh. agoy92@sve (1426. 
— (Sulla vita del cardinal Pietro). descritta. in litio da monsig.. Gio- 
vanni Della Casa, riv. lett. G. M. 48:00,/120. 
Benmci (Lettera di Aîitonio.) al sig. doltor, Shltofni compilatore del Gior- 
nal tedesco « Kuanstblatt.» sulle:bellevarti. £ |50 |; i 4.193. 
— (Discorso di Antonio) sopra una -Jlettera del «signor. Michele Golombo 
parmigiano, intorno al regolamento degli studj: di «un \giovinetto di 


buona nascita. | 2. 54. 
—. (Discorso di Antonio) sopra la. scuola dei padri e delle madri di fa- 
miglia instituita in Livorno dal sig. Ferdinando del. Rosso. 2 54. 
= (Discorso di Antonio) sull’opere di architettura/in (Firenze... 2. 76. 
— (Discorso di Antonio) sull’opere di pittura in Firenze. 2.86. 


— (Discorso di Antonio) sui volgarizzamenti antichidell? Eneide di Vir- 
gilio, traduzioni di essa fatte da Annibal Caro, da Vittorio Alfieri, 
dal padre Solari; e volgarizzamento nuovo di Michele Leoni. 2. 164. 

—. (Discorso di Antonio ) sulla storia letteraria deilempi:di ‘mezzo; degli 
ultimi anni dell’ impero di Augusto;-fino: al risorgimento»delle lettere 
nel ‘secolo XV, compilata dal reveren. Giuseppe Berington, 2.) 204. 


— (Elogio di Lorenzo: Pignotti scritto. da. Aritonio:). 211337. 
— (Discorso di Antonio) sul trattato (della pittura’ di Cennino Cennini, 
pubblicata dal cav. Giuseppe Tambroni. 12.167. 
+— (Discorso di Antonio ) sulle opere di Pietro Giordani. 3: 112. 
— (Discorso di Antonio )sul Mausoleo di: Paolo Mascagni; :opera dello 
scultore Stefano \Ricci; 8.475. 
—!(.Lettera div Antonio.) al. cav. St ribreziiy in replica ad altra: sua) sul 
trattato della pittura. di CenninoCenninii. 18. 280. 
— (Discorso: di.Antonio)} sull’opere di scagliola; e isagli artisti che me- 
glio le condussero in Toscana. 3.804. 
—.(.Lettere di Antonio )/ al: Direttore deli:Anisiogia intorno lallercosè )n0- 
tabili del Casentino /e della Valle Tiberina. - iv k066;, 201. 
— (.Discorso di Antonio) sui Reali di Francia. 104,1 98. 


=: (Discorso di Antonio;).sopra'un ritratto di (Giuliano:dei Medici. 4! 115. 
— (Discorso di Antonio) sul;-Fiore. di; settorica di» frate Guidotto: da 


Bologna. (45257. 
—+(Discorso (di Antonio ;) suli saggio sull’ uomo). pistola dir Alessandro 
Pope tradotta da Michele Leoni. 10 0140268. 
—a(Considerazioni di. Antonio ) intorno ‘ad alcuni ‘usi ed abusi della lin- 
gua Italiana. 41497. 
—*1(Discorso di. Antonio.):sulle. prose e rime inedite di Vincenzio)Fili- 
Uceaja , d’Anton Maria Salvini ed altri. ioltr421497. 
— (Discorso di Antonio) sugli errori di Paolo Giovio nelle storie, opera 
ondi Benedetto Varchi. 4532. 


—\( Osservazioni di Antonio) sulla. nuova stanza edificata nella :Galleria 
di Firenze per:î quadri della scuola tecnica: 5. 64. 


22 


Benci (Discorso di Antonio) sulie osservazioni di Loigi*Fiacchi sul’ 


Decamerone del Boccaccio. bnritn6b. 
— (Discorso di Antonio }:sull’opera di Giuseppe Micali : « L'Italia avanti 
il domînio dei Romani ». (05. 281. 


— (Lettera di Antonio) cal prof. Loigi de Angelis intorno alla Fonte- 
branda nominata dall’Alighieri nel Canto XXX dell’ Inferno. 5. 554. 
—'( Discorso ‘di Antonio ) sul commento idella Divina Commedia: scritto 
da un anonimo inglese; (i. 7. 103. 
— (Discorso di Antonio ) intorno alla Cantica di Dante. 7. 105. 
— (Appendice critica di Antonio) in risposta alla lettera scritta dal ca- 
valier Monti al cav. Tambroni e inserita nel giornale arcadico. :7. 115. 


— (Elogio scritto da Antonio ) di Giulio. Perticari. 7. 130. 

— (Riflessioni di Antonio ) sull'opera di Cicerone « de Republica », 
edita per eura di Angelo Mai. ; 9. A. 1143; 
b. (468; c. 118. 

—'(Sulla:traduzione. fatta da pratonio) della Storia della guerra dei trenta 

ivvanni. di Federigo Schiller; E. 9. db. 58. 

(Discorso di Antonio ) sulle commedie di Plauto. 9. c. 50. 


—.( Osservazioni di Antonio) sulla lettera di Costanzo Gazzera al conte 
Gius. Franchi intorno ad: alcune opere di pittura e di scultura. 9 e. 74. 

— (Osservazioni di Antonio ). sulle\poesie ‘e prose pubblicate ‘in morte 
di. ‘Antonio Canova. 9./01121. 

—' (Esame di Antonio )'su tre! opere seritte:dall’abate Luigi de Angelis. 
ollo@ Dialoghi di Luciano'intortio ai Numij tradotti in latino da Livio Gui- 
‘l dilotto, e pubblicati per cura del de Angelis'« su la Fontebranda 

ue di Siena!» j ed. elogio istorico di Guglielmo della Valle. 10. c. 99. 
=. ( Discorso di Antonio) sulle Novelleidi:Giraldor Giraldi.» 0140 a. 41. 
=( Discorso di. Antonio) sulla ‘traduzione? francese. della. Repubblica 
Odi Cicerone, fatta da M. Villemain. î oo 41.000 52. 

—='( Esame di Antonio ) dei discorsi di Andrea: Mayer veneziano, e' delle 
‘opinioni sul Principe di. Niccolò Macchiavelli;:!stese. da Michele 


if Leoni. inf ib 11. 6. 39. 
= ( Lettere di Antonio ) al Direttore dell’Antologia relalive.al.suo viaggio 
‘ nélla Svizzera e lungo'le‘rive del Reno: (© i 1042034; 


013) db. 21; 0. 1; 14. a. 58; c. 83. 
(Osservazioni di Antonio } sul abi ib una patte dea Franisîa del 


diconte Orlofî. i 1014.080123. 
mai +'{ Osservazioni di-Antonio ) sulla ita cdi Rossidi; di: M. de: Sten- 
è ahal. 1145. av 110, 
_ ili Discorso di Antonio) ‘intorno. al patriottismo di anticamera.ed al ro- 
Imanticismo. ivina. i 415. a. 1420; 
16. Db. 81. i - 
—( Osservazioni di A sitoio9 sul discorso di Sebastiano Ciampi intorno 
rincai moderni sistemi sull’antichità etrusche; (0.06 .L 18. c. 142. 


+ (‘Discorso di Antonio )»sulR. Museo Borbonico di Napoli.» 46. @. 124, 


TR RA SESIA 


TL Ladri 


Led nt 


23 


Beneî (Esame di Antonio) delle opere — dell'amore del sig. De Bayle —; 
del Patriottismo di anticamera -; del Dizionario degli Anonimi del 
signor Barbier =; dell’educazione della signora Campan -; e: sull’edu- 


cazione della signora Ginevra Canonici Fachini. 16. b. 81. 
— (Osservazioni di Antonio) sul Tesoretto e Favoletto di Ser Brunetto 
Latini, illustrati dall’ab. G. B. Zannoni. 16. b. 145. 
— ( Lettera di Antonio) sull’Istituto Pestalozziano. 16... 1. 
— (Discorso di Antonio) sull’opera di Saverio Scrofani intitolata: « della 
dominazione degli stranieri in Sicilia ». 417. a. 146. 


— (Lettera di Antonio ) al prof. Schorn intorno alle Scuole ed all’Ac- 
cademia delle Belle Arti; ed alla nuova dipintara di Francesco Nenci 


nella cappella del Poggio Imperiale. 17. db. 34. 
— (Lettera di Antonio) al cav. Luigi Biondi intorne al libro delle Di- 
cerie, a’volgarizzamenti della storia di Troja ec, 18. c. 44; 
20. c. 84, 
— (Discorso di Antonio) intorno ai volgarizzatori delle Epistole di Ovi- 
dio ed a Ser Alberto. 18. e. 66. 
— (Discorso di Antonio ) sull’opera di Pietro Vieusseux intitolata « L’Ita- 
lia e gl’Italiani del secolo XIX ». 19, d. 49. 


— (Lettere di Antonio) ad Enrico Mayer intorno all’educazione italiana 
considerata : 1.° nei secoli passati ;.2.° per rispetto al popolo ; 3.° per 
rispetto alle scienze ed alle lettere. 22. a. 103 ; 
b. 99; e; 35. 

— (Traduzione fatta da Antonio) dell’ode di Federigo Schiller «.Cas- 
sandra ». 23. a. 136. 

Bencivenga (Necrologia di Teodosio ). 48. a. 163. 

Benciîvenni (Sul volgarizzamento fatto da Zucehero ) dell'Esposizione 

“del Paternostro pubblicato ed illustrato dal dottor Luigi Rigoli, rivista 


letteraria, M. 34. b. 125. 
Beme (Sull’ elogio scritto da Benedetto del) di Giuseppe Tommaselli, 
rivista letteraria, M. i 21. C.1128. 
Benedetti (Notizia delle opere di Francesco) di Cortona. 3. 530. 
— (Sui Sonetti di Francesco ) « Un sollievo nell’infermità », rivista let- 
teraria, M. 4 24. a. 153. 
— (Necrologia del conte Francesco) Forestieri « dalla Gazzetta di Ve- 
nezia ». 29. b. 186. 
— (Necrologia di Pietro) seritta dal prof. Gazzeri. 18. a. 166. 
Benedetto (Sul poema epico di A. M. Ricci intitolato San). Discorso 
di Niccolò Tommaso. 21: 0:71. 
— ( Lettera del Pontefice) XIV al marchese Maffei. 7.351. 


Beneficenza (Di varie Società e Istituz. di)in Londra, E. M. 41. c. 35. 
WBenettî (Necrologia di Giovanni ) scritta dal prof. Gazzeri. 18.-@. 168. 
Benigmi (Necrologia del dottor Fortunato ). 48. a. 166. 
Bentham (Notizia sulla vita e sugli scritti di Geremia ) del dottore 

‘Giusti. ) 4, 394. 


24 


Bentham (Sull’opuscolo di Geremia) riguardante le leggi in- 
glesi. 15. a. 150. 
— (Sul saggio di Geremia ) intitolato « Nomenclatura e classificazione 
delle principali arti e scienze ». Osservazioni di N. Tommasèo. 41. b. 1. 
Bentivoglio (Sulle lettere dal card. Guido). Osservazioni di Niccolò 


Tommaso. ì 34. c. 136. 
— (Sulle guerre di Fiandra descritte del cardinale -Guido), rivista 
letteraria, M. 42. c. 118. 
Benvenuti (Sopra una sala dipinta dal prof. Pietro) nel palazzo dei 
Pitti, X. 28. a. 3. 
— (Sulle pitture a fresco del prof. Pietro) nel palazzo dei Pitti. Dichia- 
razione di Melchior Missirini, riv. lett., L. 36. c. 47. 


Beolcki (Sulle reminiscenze di Carlo ), riv. lett., L.C. 45. a. 110. 

Beriugtonm (Su la storia letteraria dei tempi di mezzo, compilata dal 
reverendo Giuseppe ). Discorso di Antonio Benci. 2. 201. 

Bernardini (Inscrizione del padre Mauro ) in morte di Ferdinando IM. 
[Supplimento all’Antologia, 14. XIX]. 

Bernardo (Sul volgarizzamento del trattato della Coscienza di San ) 


testo di lingua. Osservazioni di N. Tommaséo. 34. b. 140. 
— (Racconto falto sul gran San), A. V. 36. a. 60. 
— (Sul trattato di Riccardo da S. Vittore dei quattro gradi della carità, 

attribuito a San), riv. lett., M. 37. db. 117. 
— (Sul Sermone di San) della miseria umana, volgarizzato nel buon 

secolo della lingua, riv. lett., M. 46. b. 35. 
Eerni (Sull’ Orlando innamorato di Matteo Maria Bojardo rifatto da 

Francesco ), riv. lett., O. 28. b. 258. 


— (Sulla vita di Pietro Aretino scritta dal), riv. lett., M. 44. e. 42. 
— (Necrologia orvittz pr Vincenzio ) degli Antoni « dai fogli bolo-# 


gnesi ». 29. Db. 187. 
Berquin (‘Soll’amico dei fanciulli di Arnaldo), rivista letteraria, 
A. B. C. 46. c. 182. 


Berthollet (Necrologia di) seritta dal prof. Gazzeri. 13150; 
Bertinî (Sull’opera di Bernardino) intitolata: « Idrologia minerale, 
ossia storia di tutte le sorgenti di acque minerali nel regno di Sar- 


degna ». 8. 455. 
— (Sul trattato teorico-pratico dei fiumi di Michele). 12. bi 182. 
Bertola (Discorso sull’opera dell’ab. de’ Giorgi) intitolato: « Saggio 

sopra la grazia nelle lettere ed arti », A. R. 7. 336. 
Bertolli (Sul Poemetto di G.) intitolato: « Elvira » rivista. let- 

teraria., L. 39. Db. 149. 


— (Ideè di G.) sulla filosofia delle scienze morali e politiche. 44. b. 39. 
Bertoloni (Lettera del dottor Antonio) al march. Cosimo Ridolfi sul 
lino della nuova Zelanda. 16. db. 165. 
— (Osservazioni del dottor Antonio) sulla Flora Sicula di Giovanni 
Gussone. 29. bi 461, 


tri l'e MER MRI 


LETtEso sione 


e 


25 
Mibpatenliatt ( Sul viaggio; ratto da’ David ) ‘al Lago at Como, ‘e peregri- 


| nazioni dello ‘stesso; Y. oa. 70. 
nani; car ‘Romanzo dî Dayit).: L’Isoletta déi nica Di 10.4. 29; 
00 .b, #31. X 

LL: (Sonetto di David). L'armata ARR: di S.'M. dl Re ‘di Sardegna a 

vi Tripoli. € | NA db. 124. 
pi Sul viaggiodi Divid') in'‘Savoja') Mi gia USO 016 UD. 100. 

LI (\Sulle opere di David), riv. lett., L. : Pi c. 113. 
Mertràm (Sul saggio -intoftto’'all'antica pittura tedesca illustrata nella 
lol. collezione di ‘quadri dei sigg. Béoissèrée e) E. M. | 19. a. 33. 


iertuecioli (Sulle notizie statistiche raccolte da Luigi)'intornd tV Agra- 

»ilinialMel Pesareso) Osservi. di Giuseppe Ignazio Montanari. 46. db. 12. 
Retteloni (Sulle stanze di Cesare )/a' Maria, riv. Vett!, N! 48. 0. 60. 
«etti ‘(Discorso del'dottor Pietro )- sopra ‘na pretesa samdzione  istan- 


1° dana da congenita sordo-mulità. 8. 252. 
Lili {Discorso del dottor Pietro ) sulla collezione di casi ‘elinici Maro 
«000 di GLEB. Bellini ban I bi .'b. 45. 


LL (Sulîe proserdi Salvatore ): Osservazioni di N! ‘Tommasgò: gii ci Bb. 
ibodtoni (Sui brevi cenni storici intorno! la’ vita del conte Giovanni). 
Ul Osservazioni di: Niccolò Tommaséo. 9700.) 128. 
ilbevilàcqua (Sul saggio, del conte) di una Statistica di «Verona ), 

rivista letteraria, M. «175 c° 103. 
(A Sall’opera%lel ‘cav. ‘G.) Aldobrandini! Lè' belle arti Applicate ai bi- 
CO sogni ed’agli ‘utili della vita 5 viv; teo.) N. II (39/0. 141. 
ibezzuòli (Sopra uti nuovo quadro di G.) rappresentante S. irancesco 
il (Wehe! rende alla vita ‘un'annegato, Osserv. di N. Tommasto. 46) c. 228. 
ibiatdli (Sulle notizie raccolte da Luigi) inedite, della vita di “Andrea 
loredèl (Sarto! Discorso (di Alfredo 'Reamont. | | i 40! Db. 198. 
‘Biagi Sul saggio dell'avv. Pietro ) intorno alla vita e ai dipinti di fra. 
°° Sebastiano Luciani: sa a del Piombo. Osservazioni di Nic- 

itolò Tonmimasèo. | 31. a) 134. 
cello (Sul commento di (&.) alle rime del Petrarca, M. :9. c. 16. 
:Biamronti (Necrologia'‘dell'b Giuseppe Luigi'} seritta dal professor 
004 Gazzéri, 16.0. 165. 
"Biaeliettà | Lettera di Giuseppe) ad'un’amico suo in Toscanà in- 
î © ltofno ad una lettera di Pietro Giordani sulle condizioni di un perfelio 


(00 sèriltore! italiano. 20:00. 3. 
— ( Lettera di Giuseppe ) al Direttore dell’Antolagià su le ragioni che 
i} ritardano in Italia il progresso ‘dei ‘buoni’ studi. "!" 23. db. 42. 
— (Sulla vitadi Giulia Francardi seritta da Giuseppe) riv. let.,M.24. a. 144. 
SQ (Sugli elogi seritli da/ Giuseppe )4 riv. lett.) Mo /00 25. D. 145. 
 (.Sulle parole! di Giuseppe ). in‘ morte di RI :Monico, rivista 
Balictioraria, M. "1 34. C. 128. 


22 (Sullo scrittore 'italiatio di Ginsepje oserei di Niccolò Tom- 
“| maso. #4./0. 110. 


I 
W 


26 


Eriamehi (Sul dramma intit. I); ed. i, Neri, riv. lett, Mi. 270b 197. 
— (Sul discorso del dott. G .) sopra la scienza della medicina, D..M. 8. 244. 
— (Sull’elogio del cavalier Giulio) scritto dal padre Massimiliano, Ricca 
delle Scuole Pie, riv. lett., M. 16. c. 90. 

—. (.Sul monumento del governatore Giulio) scolpito da Pietro, Tenerani. 


Osservazioni di F. A. Mori. 31.0. 102. 
— (Sul trattato della sfera armillare, del. canonico Giuseppe), rivista 
letteraria, X. 42,0. 110. 
EBiamehimi (Notizie riguardanti Domenico). :26,00::167. 
— (Intorno alla patria del sergente Giuseppe.). Lettera al. Direttore del- 
l’Antologia , G. 25: 4.187. 
— (Sul saggio di Lodov.co) intorno ai i pripeipj sul. Credito. pubblico. 
Osservazioni di Giuseppe Giusti. 30., db. 124. 
— (Sulla descrizione dell'avv. F. A.) delle cose rimarchevoli:;di Novara. 
Osservazioni di F. Forti. 414 ,b. 29. 
Bibliografia (Sulla) italiana, ossia. Giornale generale di tutto, quanto 
si stampa in Italia. Osservazioni di N. Tommasèo. 31, c. 160. 
Biblioteca (Sulla) classica greca pubblicata in Lipsia, D, E.4. 536. 
— Germanica..( Osservazioni sul Giornale intitolato ). 0/6: 194. 
— (Sella) amena e istrultiva per le donne gentili, pubblicata.,da Pi- 
rotta, D. 10. a.,29; 
dr da Tal. sa 
= (Sulla) greca volgarizzata. Discorso di N. Tommaséo. 33, a. 3. 
— (Sulla ).pepolare del Pomba. Osservazioni di N. Tommaséo., 37.4, 168. 
—. (Sulla ) portatile del. viaggiatore.; yiv. detta; M. 37.0, 118. 
— (Sulla scelta.) di storici italiani pubblicata dal Masi. Osseryazioni dì 
Francesco, Forti. 38. 1b. 128. 
— (Sulla) enciclopedica italiana pubblicata ;a Milano dal Bettoni. Osser- 
vazioni di G. Sacchi. 45,0, 144. 


Bilameia (Sulla) polilica del globo, ovvero saggio sulla stalistica ge- 
nerale della terra di Adriano Balbi. Osserv. di N. Tommasèow 32. e. 31; 
33. c. 84. aridi 

Binî (Sull’elogio di Ranieri ) scritto dal. marchese Giuseppe. Antinori, 
riv. lett. , M. 22. €. 106. 

Biografia (Sulla) universale antica e moderna, tradotta;.in;. Venezia 
presso Missiaglia. 1 140; 
3.536; 7. 524; 8. 559; 11. a.. 46; 12. b. 17; 13.50; 131,43; ba 96; 
14. a. 90; 22. b..17. 


—— (Sulla medesima ) discorso, di Niccolò Tommasèo. n22a ida 17; 
25. a. 43; 33, b. 108. 

— (Sulla) dei contemporanei di Arnault, Jay e Jouy. 2. 330. 

— (Suila) .0 Galleria storica ec. Opera che. si. pubb. in. Parigi. 7. 526. 

— (Sulla) medica piemontese, riv. lett., F. G. 24, b, 228. 


Biomdi (Sulle rime .dell’avv. Carlo).) Osservazioni di: Niccolò Tom- 
masto, | 36,0. 18. 


i 
bi 
o 
i 


27 


Biondi (Sulla tradozione fatta dal cav. Luigi) delle Egloghe pesca- 


torie del Sannazzaro, riv. lett. , M. 16.000. 57. 
— (Giudizio del cav. Luigi) intorno alle dicerie di Filippo Ceffi quanto 
al dettato. 18. Cc. 71. 
— (Sulla traduzione fatta dal cav. Luigi) in terza rima della georgica 
di Virgilio, riv. lett., M. 4T. db. 40. 


Bione (Sugl' Idilii di) Smirneo tradotti dal greco, riv. lell., X. 48. c. 62. 
Biot (Discorso di) sulla decadenza delle scienze in Inghilterra di Carlo 


Babbage. 42. c. 36. 
Bîroli (Necrologia del dott. Gio.) serilta dal prof. Gazzeri. 17. db. 166. 
Risanza (Sui saggi poetici di Felice), riv. let. , M. 42. b. 150. 
Bitinica (SullEra), lettera del cav. Bartolommeo Borghesi ul profes- 

sor Domenico Sestini. it: 10-87; 
Bixio (Sul volgarizzamento fatto da Leopoldo) dei Baci di Giovanni 

Secondo. 3. 525. 


— (Memoria di Leopoldo) sulla strada nuova da Nizza a Sarzana. 9. c. 1; 
Hosa:tà 12° al'173' d 1: 

— (Sopra varie poesie per nozze di Leopoldo), riv. lett., L. 47. c. 112. 

Blianehard (Sulle novellette di P.) I fanciulli. Osservazioni di Nic- 


colò Tommaséto. 42. Q. 117. 
Biumenbaeh (Sul Manuale della storia naturale di G. F.) tradotto 
dal dottor Malacarne, riv. lett., E. R. 39. a. 127. 


Boaden (Sull’opere del sig.) intitolate: Ricerche sull’autenticità di varj 
ritratti di Shakespeare e memorie della vita di Kemble, con la storìa 
‘del (eatro inglese ai suoi tempi « Rivista Inglese », S. U! 18. c. 34. 


Boccabadati ( Neerologia del dottore). 48. c. 143. 
Boccaccio (Sull’osservazioni di Luigi Fiacchi intorno ‘al Decamerone 
di Giovanni ). Discorso di Antonio Benci. o. 65. 
— (Sulla vita di Dante di Giovanni), testo emendato da Bartolommeo 
Gamba, riv. lett., M. 19. c. 119. 
— (Sulla casa di Giovanni) in Certaldo. Lettera del prof, Ippolito Ro- 
sellini ai prof. Francesco Rosaspina. 20. D. 86. 


— (Sopra i monumenti di un manoscritto autografo illustrato da 
Sebastiano Ciampi di Giovanni); sopra una lettera del medesimo 
al maestro Zanobi da Strada, e sopra il di lui sepolero ed altre 
‘memorie, esame storico di Giuseppe de Poveda. Discorso di Emanuele 


Repetti. 28. °D. ‘58. 
— (Intorno all'opinione di Giovanni ) sulla così detta Papessa Giovan- 
‘ma. Lettera di E. Repetti a Sebastiano Ciampi. 30. u. 120. 


| — (Salle opere volgari di Giovanni ) sui testi a penna per cura di Mou- 


© thier. Discorso di’ Niecolò Tommaseo. 34, A. 40; 
30. a. 134; 44. b. 128, 
— (Sulla falsità della lettera di Giovanni ) al' Priore della chiesa dei 
SS. Apostoli: esame critico di Sebastiano Ciampi. Osservazioni di Nic- 
colò Tommasèo. 38. Cc. 104. 


28 


Boccaccio (Sul Decamerone di Giovanni ) pubblicato dal Passigli, 
rivista letteraria, M. 42. c. 117. 
EBeecì ( Necrologia del cav. Franc.) scritta da D. Valeriani. 31. a, 174. 
Boerio (Sul dizionario di Giuseppe ) del dialetto veneziano, Osserva- 
zioni di Niccolò Tommaso. 35. e. 107. 
Roettiger (Sull’opera di C. A.) intitolata: «De Ludo, Musico auspiciis 
regis celsissimi Saxoniae nuper edito brevis narratio ». 20. 0.156; 
Bojardo ( Sull’Orlando innamorato di Matteo Maria ) rifatto da Fran- 
cesco Berni, riv. lett. , O. i 28. b. 258. 
Boîsserée (Saull’ istoria di Sulpizio) e descrizione della Cattedrale di 
Colonia, e ricerche sult’architettura delle antiche cattedrali. Discorso 


del conte Leopoldo Cicognara. i 16. bd. 43. 
— (Sul saggio intorno all’antica pittura tedesca illustrato nella collezione 
dei quadri dei signori ) e Bertram, E. M. 19. a. 33. 


Boldrini ( Necrologia di Franc.) seritta dal prof. Gazzeri. 18, @. 167. 
Bolivar (Cenni biografici intorno a Simone); « dalla Rivista Britan- 


nica ». 29. a. 55. 
Bologna (Sulla collezione dei monumenti sepolerali del.comune. ci- 
mitero di), riv, lett., M. 24. a. 110, 
— (Sulla medesima). Osservazioni di N. Tommasto. 29: a. 161. 
Bomplaud (Schiavitù del signor ) nel Paraguai e situazione di. quella 
— contrada, 21..a. 165. 
23). L76110) ) 3% 
Remnald (.D’alcune obiezioni del, signore di) contro et pier 
reciproco ;), X. }t] 83 
Bonaparte (Sul Museo Etrusco, di Luna principe di Canino, rivi- 
sta, letteraria, X. 39,4. 144421 
— (Osservazioni di Carlo Luciano ) sopra le variazioni a cui vanno sog- 
gette, le farfalle, del gruppo Melitaea. 42, b. 157. 
Bonciani {Sul ragionamento di Francesco) delle orazioni funerali, 
riv. lett.., M, AT. 410. 
Bonelli (Necrologia di Andrea) « dalla Gaz. Piemontese ». 40. 0.191. 
Boneschi (Sui precetti di, educazione di Luigi), M. 9. db. 106. 
Bongioanmi (Sull’elogio di Paolo), riv.lett.,, X. 42,0, 112. 
Bonino (Sul saggio statistico del dottor G. G.) intorno alla. mortalità 
delie truppe del Re di Sardegna, C., X. | 40. a, 79. 
Bonomi (Sul compendio di Giuseppina) delle vite degl’ imperatori di 
casa di Austria., riv. lett. ,, M. 28..b. 246. 
Boz:sigmore (Sui commentarj di Stefano). Osservazioni di. Niccolò 
Tommasto. :30..0, 105. 
Bonsietten { Sopra Pagana di ). Rifleanioni di iMvbbianee Gioja, rivista 
letteraria, M. 21.0, 124. . 


RBorda { Necrologia del prof. ) scritta dal, prof. Gazzeri.,._,,16. 0. 165. 
Borghesi (Lettera del cav. Bartolommeo) al prof. Domenico ; Sestini 
sull’Era Bitinica. 11. a. 87. 


29 


Borghesi (Estratto di una lettera del cav. Bartolommeo ) al. professor 


«Domenico Sestini sulla Numismatica. 15. a. 59. 
—î (Memoria del cav. Bartolommeo ) sopra Valeria. Massimilla moglie 
dell imperator, Massenzio. 18. a. 86. 


Eorglhî (Qde di Giuseppe). La flotta sarda a Tripoli. 20. Db. 120. 
—.( Versione. fatta da Giuseppe) dell’ Idilio, di Teocrito « la. Maga ». 


£L Mai 7. Sil. 
—«(.Sulla;traduzione fatta da. Giuseppe ) delle odi ismiche di: Pindaro. 
“Esame del march. Cesare Lucchesini. 9. db. 111. 


— (Ode: di Giuseppe ) in morte di Ferdinando III. {Supplemento all’An- 
tologia 14, XIII]. 
— {Sulla traduzione fatta da Giuseppe) delle Odi di Pindaro, M. 18. a. 65; 
1128. db. 263. è , 
— ((Sull'’Ode: di Giuseppe ) per la nascita dell’Arciduchessa Augusta Fer- 


dinanda di Toscana, riv. lett., M. 18. c. 137. 
— (Lettera di Giuseppe) al professor Gaetano. Cioni. su la erilica  falta 
vdall’avv. Salvagnoli ad Alessandro Manzoni. 29. c. 166. 


—.(.Sugli Inni di Giuseppe). Discorso di Niccolò Tommasèo. 34. db. 112; 
144.0. 107. 
—r{ Sulla Canzone di Giuseppe ) nelle nozze Trivalzio-Rinuccini. Osser- 


«ivazioni di Niccolò Tommasèo. 44, a 112. 
—( Necrologia di Giovanni Caselli, scritta da Giuseppe). 44. c. 83. 
Borghini (Sulle rime inedite di Raffaello), G. A. 7. 501. 
—'(Sul saggio di poesie di Selvaggia). Osservazioni di Sebastiano 

eGiampi.s 27.c. 112. 
do (‘Sulla canzone di Ferdinando da ) in morte di Ferdinando II, 
riv. lett. M. 16. c. 69. 
st Sulla canzone del cav. Baccio del ) pe! Beato epr fon d’Acri, rivista 

letteraria, M. 24. a. 153. 
Borme (Sul compendio di Storia universale dell’abate ), rivista lelte- 

lraria;; X. 46. Db. 32. 
Borrelli (Sul discorso di P.) intorno ai principj dell’arte etimologica. 

- Discorso di, Niccolò Tommaso. 42. b. 18. 
Rorrinmi ( Poesie di Luigi). 2. 308; 

--491.00 
—:( Novella di Luigi). 3. 320. 


— (Discorso di Luigi) sul Cadmo, poema di Pietro Bagnoli. > 3.814; 
14.1135.; Bb. 833; 6. 345; 409. 
—( Sonetti di Luigi) La morte di Ettore; Ad Alfieri; Alle: reliquie del 


.lteatro di Fiesole, e per l’Ascensione di Gesù. Cristo. 3. 528. 
Borzaghi (Sulle:stanze di. ignazio) per Lodovico Lipparini pittore, 
riv. lett; M. 24. a. 153. 
Moneaccio (Meoralpela dell'abate G. B.). 45. a. 157. 


Bosellini (Sulla memoria dell’avv. Carlo) intorno ai progressi delle 
scienze economiche, Osservazioni. di Francesco Forti. 214207 


30 


Bosellimi ( Considerazioni dell’avv. Carlo) sull'articolo della Revue. 
encyclopédique: « Nouveaux principes d’économie politique », se- 
gnato T. C. L. de Sismondi. 26. c. 1. 

— (Necrologia dell’avv. Carlo) scritta da Francesco Forti. 27. a. 176. 

Eoessi (Su tre dissertazioni del padre Giacomo) intorno al saggio so- 
pra l’origine unica delle cifre e lettere di tutti i popoli. Osservazioni 
di Niccolò Tommasèo. 35. c. 103. 

Bossuet (Sulla traduzione delle orazioni funebri di) fatta da Pietro 
Monti. Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 44. c. 25. 

Botanica. Sull’opera di Domenico Viviani intitolata : « Florae Libycae 
specimen », X. 18. b. 78. 

— (Sulla). Osservazioni diverse contenute nel Ballettino scientifico del- 
l’Antologia. A 12. c. 178; 
13. Db. 154; 14.0. 188; b. 137; 15. a. 163; Db. 4192; 16. a. 176; db. 165; 
c. 1463 17. b.147; c. 167; 19. Db. 148; 20. a. 158; c. 169; 21. di 161; 
23. e. 178; 20. a. 166;28. b. 290; 30. a. 133; 32. €. 131. 

Botta (Necrologia dell’abate ) scritta dal prof. Gazzeri. 17. b. 167. 

— (Sulla storia della guerra dell'indipendenza degli Stati Uniti di Ame- 
rica scritta da Carlo). Discorso di Michele Leoni. 6. 201. 

— (Salla storia d’Italia di Carlo) dal 1789 al 1814, riv. lett., M. 16. c. 87. 

— (Osservazioni di Carlo) sulle memorie di Lady Morgan intorno alla 
vita e al secolo di Salvator Rosa. 20. c. 42. 

— (Sull’istoria d’Italia di Carlo). Osservazioni critiche del conte Gio- 
vanni Paradisi e del march. Cesare Lucchesini, riv. lett., M. 20. e. 108. 

— (Lettere di Carlo) a C. T. Littardi sulla sua continuazione dell’ Isto- 


ria d'Italia dal Guicciardini. 21. di 144. 
— (Lettera di Carlo) a Lodovico di Breme sulla letteratura vita- 
liana. iA20aue 73: 
— (Riflessioni sopra un'opinione di Carlo), « dall’ inglese ».. 22. b. 145. 
— (Carlo } ed i romantici, « dall’ Indicator Genovese ». 31. a. 142. 
Bottari ( Sulle lettere raccolte da Giovanni) sopra le belle arti, e da 
Stefano Ticozzi, riv. lett., M. 19. c: 178.0 
Eotto (Notizia di G. D.) intorno all’azione chimica delle calamite elet- 
triche. 47. c. 142. 
Boucheron (Sulla vita di Giuseppe Vernazza scritta da Carlo). Os- 
servazioni di Pietro Giordani. 8. 512. 


Bowguwer (Suli’opera di M.) intitolata: « Trattenimenti sopra la reli- 
gione tradotti dal dottor Niccola Tabarrini ». Osservazioni di. Seba- 
stiano Ciampi. 23. c. 150. 

Boukhara (Descrizione di) e di Samarcanda. 17. b. 66. 

— (Sul viaggio a) da Orembourg del baron di Meyendorfi. 22. a. 170. 

EBouturliîm (Sul catalogo della Biblioteca del conte di), rivista lette- 
raria, M. 42. b. 149. 

— (Sulla vendita della Biblioteca). Oss. di Tommaso Tonelli. 43. e. 133. 

Bozzari ( Notizie di Costantino ) ed altri Sulliotti. 20. c. (58. 


31 


Rezzelli (Sul saggio del cavaliere.) intitolato: « Dei rapporti primitivi 


‘vv che legano insieme la filosofia e la morale »; M. RA 226 di 38. 
Bozzo (Sul ragionamento critico di Giuseppe) intorno ad un luogo 
famoso della Divina Commedia, riv. lett., M. 43,0. 125. 


2L( Sulle considerazioni di Giuseppe) intorno ai commenti del verso di 
Dante: a Poscia più che il dolor potè il, digiuno», rivista  let- 


© teraria, M. i 48. a. 104. 
Bracciolini (Sul poema di Francesco). Lo scherno degli Dei, rivista 
vv letteraria, M. TI 28. b. 268. 


= (.Sulla vita di Poggio) scritta in inglese! da Guglielmo, Shepherd, 
n}iv tradotta ed. illustrata. da Tommaso Tonelli} rivista.  leltera- 


ria, M. Fa dali 2 co 131. 
Brad (Sul poema. di T. L.); L'Italia, riv. lett., M. 24. a. 139. 
«Bragaldi (Sul pianto paterno di Giovanni Damasceno ). Osservazioni 

di Niccolò Tommaso. 35101131. 
— (Sul commentario latino ed vitaliano della. vita di Giovanni, Dama- 
intsceno), riv. lelt., M. 48.0. 35. 
-Brambilla (Necrologia di Enrico), P. L. 36.0. 97. 
MBrancia (Sull’Antologia italiana del cav. Francesco ). Lettera di. Ur- 

‘tbano Lampredi al direttore dell'Istituto di ....;. . 17.0 79. 


Brande (Dissertazione del prof. Tommaso) intitolata: « Veduta. dei 
progressi della scienza chimica dalle prime età fino alla, fine del se- 


colo XVIII ». Di 275; 

1 3. 3, 177. 
Brasile (Viaggio al) di Langstdorfi. 9. a. 126. 
— (Viagglo al) di Ratterer. 15..a, 167. 


==(( Notizia di un viaggio fatte nel) dai sigg. Spix e Martius,. 45. Db. 113. 
(Sui nuovi generi e specie delle piante del). Opuscolo. di Giuseppe 
Raddi. 20. a. 163. 
BWraviî (Sulle ricerche dell’abate Giuseppe ). della cagione dei venli ir- 
regolari, riv. lett., E. R. 48. c. 102. 
Breîslae (Sulla descrizione geologica di Scipione) della provincia di 
Milano, X. S. 531. 
—( Necrologia di Scipione) geologo « dalla Gaz. di Milano ». 21. b. 170. 
— (Sulle memorie intorno all’opere ed agli scritti di Scipione geologo ) 
fatte da Luigi Configliachi, riv. lett. , E. R. 30. c. 135. 
| Brescia (Intorno a varj monumenti scoperti in). Osservazioni sulla 
dissertazione del dottor Giov. Labus, Z. 15..a.. 61. 
Brighenti (Sul illustrazione pubblicata da Maurizio) dell’arco di 
Augusto in Rimini, riv. lett., M. 18. c. 131. 
«(Sulla lettera del prof. Maurizio ) al conte Francesco Carli intorno al 
Belvedere di San Benedetto in Pesaro. Osservazioni di Niccolò Tom- 
maséo. 34. bi 429. 
‘— (Sall’elogio di Matteo Babbini detto al Liceo filarmonico di Bologna 
da Pietro), D. 6. 389. 


32 


Brighenti(Sul'discorso! dell'avv. Pietro) intorno alla Pisino 

niana; rivista lellerarialp Lin ©! Mozolt (41.000 138. 
Erioschî (Sul:quadrodel ‘signor ) la Sacra Famiglia, XK. 17. bi 065. 
Brissoni ( Sulla {raduzione fatta da cpc delle (Api, georgica di 


Virgilio /Difrmon | 100 0108.) 548. 

— (Osservazioni'di Antonio ) sui ragionamenti accadefici dell'cavalier 
!! Gabbriello Grimaldi sopra gl’ insetti degli olivi. 2310) 129. 
‘Brocchi (Viaggio di G.) nella Siria. . ©) Rerd0 cata 456. 
— (-Lettera di G.) sopra il suo viaggio in Egitto. VU 21.10: 158. 


— (Sulla morte di G.,. Lettera del sig. Giuseppe Acerbi. » 28..0.)158, 
Brofferîo (Sulie poesie dir Angiolo ) intitolate :-:«< Un sogno! della? vita 
ed illamento di Dante », riv. lett., M. 21.10:113. 
Erougham (Sull’operà. di E.) intitolata : Osservazioni pratiche»sdl- 
l’ educazione del popolo dirette alle classi industriali ‘ed a ‘chî da-loro 


impiego « rivista inglese » , S. U. nnoffAsilie..7. 
=. ( Notizie biografiche su'Lord) ed altri personaggi illustri d''inghit- 
terra, A. Z. i 42@2 121. 
— (Su Lord) e le riforme ariclediagi in Inghilterra. Discorso di Tom- 
maso Tonelli. 4200650. 
Brueiature (| Preservativo' contro le), G. G. 1 85.0.1173. 
Brum (Letterà di'Madama) al signor Frane. Matthisson sul: Canova 
«dall'inglese Di 1 vi 12000:7113. 
— ( Sall’operetta di Federiga ) intitolata : « Verità dei sogni delimattino 
ed eslelica educazione di Ida, X. 23. a. 80. 
— (Poesie di Federiga) sul risorgimento della» Grecia ;»Wwolgari2- 
izale, X. ‘23. /‘a. 80. 
Brunacei (Su la memoria del cav. Vincenzio) sopra la dispensa delle 
acque. Osservazioni. di Niccolò, Tommasèo. 30.00. 149. 
Bruschelli (Sulle prelezioni elementari logico-metafisiche di Dome- 
nico), riv. lett... (PC. A; 45. 00192. 
Bruschî (Sull’ istituzioni di materia meilica del dottor Domenico), 
‘rivista letteraria, Vi. 31. bo 452. 
Brydges (Sulle lettere scritte da ser Egerton)intorno al carattere e 
‘genio poetico di lord: Byron « rivista ‘inglese ». 16.00. 146. 
Euechî (Sulle lettere sopra la lingua toscana del dottor Olivo), ri- 
vista letteraria , M. 16. c. 44. 
Bufalini (Sull’opera del prof. Maurizio ) intorno alle attuali mediche — 
controversie d’ Italia, riv. lett} X. 29,6 163. 
Buffom (Sulla storia naturale di G. L. Leclerc conte di ), rivista lette- 
raria', X. 42. a. 113. 
Bugmanmn ‘Sopra un’anlica opera di rilievo di' Giov.) in Silesvigo. 
Notizia del baron di Rumohr «dal'Kunstblatt ». 111451. 
Bukarîa (Spedizione russa in ). 2.334. 


Buommattei (Sulla lettera inedita di Bemedetto), sopra la rovina di 
Montefaino in Casentino, riv. lett., M. 27. b. 133. 


33 


Buonafedi (Necrologia dell'abate) scritta dal prof. Gazzeri. 18. a. 168. 
Buonarroti (Sopra alcune memorie di Michelangelo), rivista. letle- 


«oraria; M. 19. c. 81. 
— (Del sublime e di Michelangelo). Discorso di G. B. Niccolini. 20, a. 80. 
— (Di una tavola a olio attribuita a Michelangelo ). 35. c.. 92. 
Buonaventuri (Sulle prose e rime inedite di Orazio Rucellai, di 

Tommaso ) ed altri, Z. 7. 173. 
Buratti (Necrologia di Pietro). AT. c. 150. 
Burchell (Viaggi di Guglielmo») nell'interno dell’Affrica meridionale 

« dalla Gazzetta letteraria di Londra ». 4. 184; 

14. db. 72. 

Buret (Sull’opera del signor) de Longchamps intitolata : « I fasti uni- 

. versali, o quadri storici, cronologici e geografici », M. 6. 384. 
Burghersh (Sulla memoria di Lord) sopra le operazioni delle ar- 

mate alleate, durante la fine del 1813 e l’anno 1814. 9. a 120; 

15. c. 133. 


Burkhardt (Viaggi di ) in Nubia, pubblicati dalla Società per promuo- 
vere le scoperte delle parti interne dell’Affrica « dall’ Inglese » 2. 114; 
349; 3. 40. 

Busatti (Sal ragionamento dell’avv. Vincenzio ) sopra la pubblica opi- 
nione. Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 40, c. 24. 

Busone (Sull’avventuroso Ciciliano di) da Gubbio. Romanzo. storico 
scritto nel 1311, pubblicato da G. F. Nolt, riv. lett., M. 46. c. 176. 

Buttura (Sulla dissertazione del prof. Pietro ): La coscienza. Osser- 
vazioni di Niccolò Tommasèo. 36. c. 2%. 

— (Sulla dissertazione del prof. Pietro) intorno ai mezzi da impiegarsi 
per accrescere i prodotti della Dalmazia. Osservazioni di Niccolò 
Tommasèo. 36. c. 27. 

— (Sulla dissertazione del prof. Pietro) intorno alle cagioni della spo- 
polazione nella Dalmazia. Osservazioni di N. Tommasgo. 40. c. 45. 

Buzzani (Lettera di Raimondo) al Direttore dell’Antologia sul Ponte 
di pietra di un solo arco gettato sulla Dora Riparia presso Torino, 


del cav. Carlo Mosca. 43. a. 64, 
Buzzi (Sull’oftalmia pustolare contagiosa , opuscolo del chir. Gaetano ), 
riv. lett., F. G. 24. b. 223. 
Byron (Sulle tragedie di Lord) Mandonanale, — 1 due Foscari - Caino —. 
Discorso di Michele Leoni. 7. 248. 
— (Necrologia di Lord), M. 14, Db. 187. 
— (Sulle lettere intorno al carattere e genio poetico di Lord) scritte da 
Ser Egerton Brydges « rivista inglese ». 16. a. 116. 


— (Carattere di Lord) scritto da Walter Scott « dall’ inglese ». 16. @, 120. 
— (Sulle conversazioni di Lord ) raccolte dal cap. Medwin, M. 17. a. 32. 
— (Sul Corsaro, poema di Lord) tradotto dall'inglese, rivista. letle- 

raria, M. 48. e. 120. 


& 


34 i 
Byrom (Sull’ Italia e la profezia di Dante di Lord), tradotte dall’im. 


glese, riv. lett:, M. i 29.0. 174. 

— (Sulla profezia di Dante di Lord) tradotta in terza rima da ‘Lorenzo 
da Ponte, M. 30. a. 78; 
b. 44. 


— (D’una traduzione inedita di alcune poesie di' Lord), Mi 130. la 140. 
— (Sopra alcuni versi di Lord). Osserv. di N. Tommaséo: 40.4 115. 
— (Sulla novella turca di Lord) la Fidanzata di Abido, tradotta in 


versi italiani dal dottor Angelo Fava, riv. lett. , L. (480070. 
€ 
Cacchiatelli (Sul nuovo sistema di fortificazioni di Domenico). Esa- 
me del maggior barone Ferrari. 11.0: 72. 
Caccialupi (Sull’elogio del dottor Luigi) scritto da G. Chiappa; ri- 
vista letteraria, X. 42. a. (112. 
Cadice (Intorno all’estratto di una notizia soll’isola e la città di) del 
barone di Ferussac, G. R. P. 12.00. 147. 
Caf (Sulla narrazione di Francesco ) della vita e del comporre di Be- 
nedetto Marcello, riv. lett., M. 42. b. 152. 
Cagnola (Sull’esposizione topografica del viaggio israelitico nel: de- 
serto del prete Angelo), J. G. H. 40. a. 82. 
Cagnoli (Sulle notizie astronomiche di Antonio), rivista lettera- 
ria, T. M. 27. C.:116. 


Caillaud (Viaggi di Federico) nella Tebaide e nel deserto... 2.507. 

— (Ragguaglio dei viaggi di Federigo ) nella Nubia del signor Jomard, 
G. R. BP. 4,178; 
6. 184. 

— (Notizia bibliografica sul viaggio di Federigo ) nell’Oasi di Tebe e nei 
deserti della Tebaide dal 1848 al 1818, « dagli Annali dei viaggi di 
Maltebrun ». 8. 129. 

— (Viaggio di Federigo) in Egitto. 8. 435. 

— (Sul viaggio di Federigo ) a Merce, al fiume Bianco-al di là di Fazo!g 
nel mezzogiorno del regno di Sennar, a Syonach ed in cinque altre 


Oasi, M. 14.10: 73. 
— (Sul viaggio di Federigo) a Meroe, al fiume Bianco, a Syo- 
nach, G. P. 28. bh. 107. 
Caillé (Viaggio di Augusto) a Tomboucta e suo ritorno in Fran- 
cia. 32. Cc. 137. 
— (Sol viaggio di Augusto) a Tombouctu. Rapporto: della, Società di 
geografia. | 33.4. 137. 
Caillié (Sul viaggio di Réné ) nell’Affrica. Discorso del cav. 1. Gràberg 
de Hemsò. 39. b. 73. 


Caillot (Sul compendio del signor) dei viaggi moderni. Osservazioni 
di Niccolò Tommaso. 28. b. 229, 


35 
Calabria (Sopra ‘alcune medaglie greche appartenenti ai Tutini. po- 


‘polo di). Descrizione del prof. Domenico Sestini. 17. db. 27, 
- “ Sùl'viaggio in alcuni luoghindelia Basilicata e della ) Citeriore. Os- 
© 'servazioni del sig. Reboul. .Ì) 41. b; 121. 
Calamandrei (Letterà di Carlo) al Diéudde dell'Antologia sull’acqua 
| L'ossidenata ‘e per ossido d’idrozene; |.) < 7. 352, 
Calaimite (Sui giri continui delle ). Nota del cav. Nobili al professor 
‘Gazzeri. [ il 16.00. 136. 
— [ Desérizione delle è pt elettriche dei. signori 1 Nobili eV. An- 
Dumtonient » | i do ‘eftdngivse 46.00.58. 
22/{Notizie intorno ‘all’azione chimica cgg éleltrichè;, del professore 
* Gi'DE Botto. VT A710. 142. 
Chiari ( Sull” ciggio di! Giuseppe) dettato da .Melchior. Missiri- 
Mimi; cAL ZIO fiist ‘('alber atlà : Bin cad 


Calcografia (Sui ragionamentiildi Giuseppe: »Longhi intorno calla ). 
Lettera del conte Leopoldo Cicognara a Melchior Missirini. 42,10. 117. 
= (‘Sulle memorie spettaviti illa)storia della) «del stonte ticopordo Gico- 


‘‘ gnatà. Discorso dell’abate: GB. Zannoni. , IM dg A. bs 19. 
Calcutta! (Società letteraria. formatasi.ia }}l 61)0) (D < \c15. 0, 142, 
Calendarj (Sui), « dalla: Gazzettà)Piemontese,». 301030166. 
Calendario (Sul) samagigo: per»igli Stati Sardi) rivista: letteraria, 

0.IT.0G. A. MRAZ I isb Bino ; 148.0. 1. 
Callimachi:(Sutiromanzo, e rfrnta Teodoro gnecolim Italia rivista 
ombletteratia,, Mivici 20 .{ina- alid 8228) sau 21. CnA18. 
Calvelli (Su le favole nuove del prot. Cosimo), ‘00M lettera- 
102eRagg Mb odilgibilastàs@ (ovona nb ib sncoisnoval) To 4banta 462. 
Caltino (Su le rime di Giuseppe Marco), rino STA Mii. 24, b1256. 
Calza ‘Sul dizionario del notariato di e vii di Osservazioni di Eran- 
d'ticesconBantiobv toe ‘Vv inidosi | sivonio) ib 919 alin | L33700 420. 
Camisama!|| Necrologiatd? Ignazio ). , PRINT 09 ibmsi ISPARA®Dx 88. 


Campagna (Sulle commedie di Antonia fipfriviotett.A Th. 02201201 150. 
Campani Sultiòperasdì Madama: ibtitolata 110, Dell Educazione » a Di- 
TMUsebrso di Antonio Benci. | .stsio0i) èblogooT stnco lab p16)dI 98. 
1 (fiSulta 1stessa )( Ossenvazioniidi Niccolò) Tommasto, siss0n If d. 139. 
Campana (Necrologia del professor Antonio ), scritta da; Giuseppe 
; 1 lob sPettùdci/ vinotnA bo Mindiitis tastmfioni ib ollobom no 461 237. 
Campanari (Sulla dissertazione; di] Vincenzio.) dell’urna; con, basso 
"ni ‘filievo red sepigriafe ‘di; Larettrionfatere; etrusco; O; 0} 1,20 4. 61. 
.Gampbell (Saul poema di Tommaso ): « I piaceri della speranza ». 
o SI ina pb Moe t loiornA ib ANSIA pilo) 393. 

+ (Sulla novella domestica di +rpeebtibare intitolata « IoORTpd* ed 
| nimaltre poesie)jocorivista inglese »;,8U..1 6) ioomin in 182.6. 37. 
+ (Oderdi Tommaso) all’arcobaleno , visa dall” “orienta } 1184,€- 38. 
:Campello (Sulle poesie di. Pompeo), niv. detti Map tiv p(168 0.84. 
— (Sulle tragedie di Pompeo ), riv. lett. , M. ;er Lied: 97. 


36 


Campiglio (Sulla storia di Giovanni )i Il conte di Lavagna. Osser- 
vazioni di N. Tommasèo. 43. c. 187. 
Campofregoso (Sulle poesie di Antonietto ) signor di Carrara. Di- 
scorso di Emanuele Repetti. 8,177. 
Camposanto (Sulle pitture a fresco del) di Pisa, disegnate ed: in- 
cise da Giuseppe Rossi e dal prof. Paolo Lasinio, rivista. letteraria, 


S. C. 48, c. 74. 
Canadà (Viaggio di un livornese al}, T. M. 27. a. 77. 
Canadahar (Della città di). 9. c. 143. 


Canale (Intorno ad un) navigabile che dall’Adriatico a traverso de- 
l’Italia sbocchi nel Mediterraneo. Opuscolo dell’ingegnere Pietro 
Ferrari. Esame di G. Giorgini, 22.1b, 174. 

Canali (Osserv. sui miglioramenti territoriali per mezzo di). 14. c. 149. 

Canarie (Sulla scoperta delle isole ) fatta l’anno 1341 dai naviganti 
Fiorentini, ‘Genovesi e Spagnuoli. Lettera del professor. Sebastiano 


Ciampi. 24. db. 133. 
Cancellieri (Sulle memorie raccolte da Francesco) per la ‘vita del 
cav. Giuseppe Errante, rivista letteraria, M. 16. c. 86. 
— (Sul Catalogo di tutte le opere letterarie edite ed inedite di Fran- 
cesco ). Osservazioni di Sebastiano Ciampi. 26. c. 103. 
— (Sulle lettere di Francesco ) e del conte Domenico Morosini intorno 
ad alcune cifre dell’Accademia dei Lincei, riv. lett., M..36. cc. 7. 


Canella (Salle odi italiane di Anton Maria), riv. lett, M. 16. ©..79. 
Cani (Sopra una tassa imponibile sui). Osservazioni di. Sebastiano 


Ciampi. 27.0. 112. 
Cannocchiale (Invenzione di un nuovo) Sconantidiptico del professor 
N. Amici di Modena. 3.170. 
Canofari (Necrologia di Niccola ). 45.0. 158. 


Canonici (Sulle opere di Ginevra) Fachini, sull’educazione e dire- 
zione dei grandi conservatorj; e biografia:delle donne illustri italiane. 


Discorso di Antonio Benci. 16, di .99. 
Canova (Sopra il gruppo di Marte e Venere. scolpito. da: Antonio ). 
Lettera del conte Leopoldo Cicognara. | ne Beb67. 
— (Sulle poesie e prose fatte in morte di ‘Antonio ). Osservazioni di 
Antonio Benci. 9 0. 121. 
— (Sopra un modello di monumento attribuito ad Antonio ). Lettera del 
conte’ Leopoldo Cicognara a Pietro Giordani. 9 cu 176. 
— (Sopra Antonio) lettera di madama Brun a'‘F. Matthisson «« dall’ in- 
glese ». 12000 113. 
— (Sulla biografia di Antonio), scritta dal conte Leopoldo GCicogna- 
ra; T. ilovon'ri Bid) 47. 
— (Sui componimenti per la dedicazione del busto ‘eretto ad; Antonio ) 
nell’Ateneo di Treviso, Z. 12. ‘0. 188. 


— (Sulla vita di Antonio) scrilta da Melchior Missirini, M. 16. a. 21; 
22. c. 121. 


nella Fei 


ee 


Ta 


37 


Canova: (Sulla vita e sull’opere di Antonio) saggio di Giovanni. Ro- 
sini rivista. letteraria, M. 20, c. 94. 
— (Sulle opere di scultura e di plastica di Antonio) descritte da Isa- 
bella Albrizzi ; IM. 22;(b. 1. 
— (Sull’opera di Antonio) rappresentante Teseo che uccide il Centauro, 
rivista letteraria; M. P; 22, Ci 147. 
— (Notizie intorno all’ Ebe, all’Ajace e all’ Ettore di Antonio). 26. a. 178. 
— (Sul:monumento: erelte ad Antonio) in Venezia, M. 27. a; 125. 
— (‘Sulla fusione;inbronzo del gruppo della Pietà di Antonio) eseguita 
in Venezia da Bartolommeo Ferrari. Lettera di Leopoldo Cicognara 


a Melchior Missirini. SE 
Canovai (Sull’opera postuma del padre Stanislao). Viaggi di Amerigo 
Vespucci « Dal North American Review», P. 357. 


Canti popolari della Grecia moderna pubb. da C. Fauriel. 26, a. 104. 
—:(Sul saggio di) popolari della provincia di Marittima e Campagna. 

Discorso di. Niccolò Tommasèo. 39..b. 95. 
—( Sui.) popolarì della. Norvegia. Discorso, di N. Tommaséo. 46. e. 77. 
Cantorbery [Slaria e. antichità della Cattedrale di), « rivista, in- 


f glesebì. ini 14, bd. 61. 
Cantù (Sulla sila di Cesare) « Algiso ». Lettera di Niccolò. Tom- 
masèo ‘al dottor V.:Salvagnoli. 32.0» 71. 
(Sulla storia di Cesare) della città e diocesi di Como. Osservazioni 
i lidi [Niccolò Tommaso. 36, c. 40; 
140.6, 28. 

— (.Sul ragionamento di Cesare ) sulla storia Lombarda del secolo XVII. 
n Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 48.0: 117. 


Canuti (Sulla /vita scritta da Filippo ) di Stanislao Mattei. 38..b, 132. 
Canzoniere (Sopra un) di Anonimo nel secolo X VI. Singolarità, bi- 


bibliografica riv. lelt.; T. 39.0. 131. 
Capece-latro ( Sull’opera del signor ) intitolata: « De antiquitate et 
»\waria Capyciorum fortuna ». 40.0. 98. 


Capei (Discorso dell'avv. Pietro) sulle diverse regole del Gius antico 
-no-pubblicate:da Carlo. Witte ,, e breve. notizia: delle nuove fonti, di Ro- 


7 amano Diritto recentemente scoperte. 25. 0. 17. 
+:( Osservazioni|dell’avw. Pietro ) sulla storia del Diritto Romano, nel 
ni medio;evoidi Federigo. Carlo dei Savigny. 31. a. 3; 


0133: 4.120; 34. b. 28; 36. a. 3; 46. a. 143; 48. b. 1. 
— (Osservazioni: dell’avv.. Pietro) sopra alcuni bizantini compendj di 
\tigius del IX e X secolo; Dissertazione di Carlo Witte. 36. bd. 214. 
#=1( Discorso dell’avv. Pietro ) sull’opera del prof, Huschke dei, magistrati 


|. isacerdozj del popolo romano. 37,0, 117. 
— (‘Discorso dell’ avv. Pietro )  sull’Istoria Romana di B. G.. Nie- 
© buhr. 38,0. 19; 


db. 1; ‘c. 48. 


38 


Capei (Osservazioni dell'avv. Pietro) sulla. lezione accademica: det 
prof. Costanzo Gazzera sopra un decreto di palronsio \erclientelandella 
Colonia Giulia Augusta’ Usellis. ssa ib gt04B9/@2125. 
— (Discorso dell’avv. Pietro ) sulle memorie della Reale Accademia! delle 
Scienze di Torino. è ib s10g8Nn® )63. 
— (Osservazioni dell’avv. Pietro) sugli opuscoli diversivdi F. Mi} Avel- 
lino, ls ogtoîni $Drila 117, 

— (Osservazioni dell'avv. {Pietro) sull'opera tdi rara Maria \Zi- 
‘melli., intitolata | « Nexus. scientificùs PETER one Ecelesia- 


sticae.». iolis® ab sivof0xa04 22; 
— (Lettera dell’avv. Pietro) al Direttore dellAdtologià/ sopini! e? isti 
tuzioni longobardiche. magone) sran4® 


— (Necrologia scritta dall'avv. Pietro) di B: ‘Gi INiebuhri. » (41.00 456. 
—'(Osservazioni. dell’avv. Pietro). ‘sulle notizie: di | ivan Pag diplomi 
imperiali del prof. Costanzo Gazzera. ib 0inp42./02108; 
—'(Necrologia scritta dall’avv. Pietro).del' cavoG. Bi Baldelli. 0422004140. 
— (Osservazioni dell’avv. Pietro) sulle’ finanze. della Mobarchia! di Sa- 


voja nei secoli XIII e XIV di ‘Luigi Cibrario. 10/0, v'aod6nenisz 
— (Necrologia scritta dall'avv. Pietro) di Luigi Ghieniai ASOMA134. 
Capelletti ( Necrologia di morsignori)::0) (b elio» 1 AB LIRTAST 
Cappelli di paglia ( Sopra i) lettera di lerpninnici Fenzi lal Direttore 
!udell’ Antologia. b sitola MAI[68.387: 
Cappelli (Sul discorso di Luigi) sopra | indegoomagiile. eli WDiki tto 
Romano in generale. Osservazioni di A, Paolini. REC40,.6d 16. 
— (Neerologia del prof. Carlo): » | ) ib olnamenoigs#40®.) 84 
— (Necrologia di Orazio). FP 6I099i Mib rifioissvitteto 68, 


Cappello (Sulle osservazioni agatdifiché del: zioni Agostino )}sesmme 
morie ‘storiche di Accumoli in Abruzzo; riv lett; 0E. Rio26.0a:n4141R 
—.(Sullé riflessioni del dott. Annate È intorno'vall’ piva rasoi rivista 


leueraria ; V. otn®,) 112920 13R 
—'(Sugliì opuscoli scelti pelegtilei i dott Agostino) Divizia: letteraria , 
Ps Rpio 195 nsid..viza'ilob oeronzi(4psogsS® 
=( Sui cenni storici chitici sopra oBiaico) dì) Fivatuele Cicogna; Oeser 
‘| vaziohi di Sebastiano Ciampi.’ 9lg9g97 olii Bnnban47; 


° Cappi (Lettera del conte Alessandro ) ali Dinettbie! dell’Autotogià sul 
opera del conte Orloff latondo nbico statoattualé della pittura in 
Italia. bp ded DE 205428 RE161! 

— (‘Sull ‘capitolo del corte’ Aletandro) La amor! saba: ‘privista!) lette- 
raria; M. 11 4 > x} /22.e0)1110. 

2. (Sulla descrizione! del corte ireliitini Moria. mn dipinto di Filippo 
‘Agricola. Osservazioni di N. Tommasèo:nv x feb ischtobe:441: 

= Sulla Jéttera idel'icofite’Atessatidro ) cal sffiot. : Tommaso Minardi) in- 

‘torno alla fondazione dell’Accademia elementare di Belle nArti in 
Ravenna. Osservazioni di N. Tommasèo. ti 188.10,0129, 


t 
i 
È 
Pi 
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; 


39 


Cappi ( Lettera del conte Alessandro ) al Direttore dell’Antologia sopra 
‘un regolamento’ di ‘istituzioni dell’Accademia di Belle Arti in Ra- 


venna. 42. a. 131. 
— (Sul discorso del ‘conte Alessandro ) sopra il pittore Luca Longhi, 
riv. lett., M. 45. a. 103. 
Capponi (Discorso del march. Gino) intorno ad alcune particolarità 
‘ della presente economia toscana. 14. a. 114. 
—|( Discorso del march. Gino) intorno alla lingua. 29. a. 147; 
30. d. 85. g i 
— (‘Necrologia  séritta dal march. Gino ) del conte Girolamo di 
‘Velo. 42. b. 167. 
Carabed (Sulla notizia di Jean ) sopra una medaglia inedita di Ca- 
varo re di Tracia, riv. lett., M. 17.0. 142. 
Caracalla (Sulla tragedia di G. B. Marsuzzi, intitolata ), rivista let- 
teraria, M. 17. c. 407. 
Caracciolo (Sul dramma storico: Ser Gianni) del prof. G. B. de 
Cristoforis. Discorso di N. Tommaséo. 23. c. 104. 
Carcerati (Memoria sulla maniera di trattare i) per rendergli utili 
alla Società ed a sè stessi, del conte Girolamo de’ Bardi. 3. 402. 
— (Sulla Società formatasi in Parigi per il sollievo e la liberazioni 
dei ). 18. a, 146. 
— (Sui miglioramenti per i) negli stati del Re di Sardegna, dalla 
“ « Gazzetta Piemontese ». 30. a. 163. 
Carceri (Delle ) di penitenza, e particolamente di quelle di Ginevra 
e di Losanna, S. M. 35. a. 46. 
Carchidio (Sulle memorie storiche di Ferdinando ) dell’antico e mo- 
derno Talamone, riv. lett., M. 16. c. 40. 


Cardella (Sul compendio del prof. G. M.) della Storia della bella 
letteratura greca, lalina ed italiana. Osservazioni di Niccolò Tom- 
maséo. i 29. b. 153. 

Cardimali (Sul discorso di Luigi) in morte di Antonio Canova. Os- 
servazioni di Domenico Valeriani. 12. c. 144. 

— (Sull’elogio scritto da Luigi) del cardinale Ercole Consalvi, rivista 
letteraria, M. 16. c. 65. 

+ (Sul sarcofago antico rappresentante la favola di Marsia esposto ei 
illustrato da Luigi). Discorso dell’abate G. B. Zannoni. 18. a. 111. 

Cardomna (Sul discorso di Gaetano ) sopra i versi di Dante attenenti 


a Pluto. Discorso di Niccolò Tommasèo. 43. a. 90. 
Cardueei (Sugli elementi di grammatica latina dell'abate Giovanni Fa- 
condo). Osservazioni di Celso Marzucchi. 43. a. 126. 
Carena (Suli’opera del prof. Giacinto ). Pensieri sull’ istinto tanto negli 
animali che nell’uomo, riv. lett., G. G. 40. 0. 124. 
Carlotti ( Necrologia del marchese Francesco ). 46. db. 99. 


Carmignani ( Discorso del prof. G.) sull’opera del sig. A. de Stael- 
Holstein « Lettres sur l’Angleterre ». Biovc. 1. 


40 


Carmignani ( Lettera del prof. G.) all'avvocato Vincenzio Salvagnoli 
sull’opera di Niccola Niccolini. Della_ procedura penale nel regno 


delle Due Sicilie. 34. a. 64. 
— (Sulla teoria delle leggi della sicurezza sociale del prof. G.). Discorso 
di Giuseppe Giusti. 43. c. 130. 
— (Sulla teoria delle leggi della sicurezza sociale del prof. G.). Discorso 
di Silvestro Centofanti. 46. c.. 92. 
Carminati (Necrologia di B.) « dalla Biblioteca Italiana ». 37. bi 161. 
Carnot (Necrologia di) scritta dal prof. Gazzeri. 13. c. 186. 
Caro (Su la traduzione dì Virgilio di Annibal), Discorso di Antonio 
Benci. 2. 161. 
— (Sulla medesima), riv. lett., M. 25. b. 124. 


— (Sulla scelta di lettere familiari di Annibal), riv. lett., A. B. 21. db. 148. 
— (Sulle lettere inedite di Annibal). Osservazioni . di Sebastiano 
Ciampi. 27. a. 144. 
— (Sulla traduzione fatta da Annibal) degli amori di Dafni e Cloe di 
Longo Sofista, riv. lett., M. 31. a. 140. 
— (Sul poema di T. Lucrezio ) della natura delle cose nuovamente vol- 
garizzato, M. 31. a. 89. 
Caronda (Su) e le di lui leggi: discorso recitato nell’ Università di 
Catania dal can. Gius. Alessi. Osserv. di N. Tommasèo. 38. b. 142. 
Carradori (Necrologia di Franc.) scritta dal prof. Gazzeri 18. a. 167. 


Carrega (Necrologia di Giovanni Enrico). 46. bd. 98. 
— (Necrologia del march. Angiolo ). 48. a. 162. 
Carrer (Sulle notizie compilate da Luigi) intorno la Commedia. ita- 

liana. Osservazioni di N. Tommasèo. 23. b. 52. 


— (Sulle poesie di Luigi ). Osservazioni di N. Tommasto. 43. b. 147; 
47. db. 36. 

Carta (Sulla) topografica militare delle Alpi di Raymond. 1. 159. 

. Carta (Sul Manuale di G. B.) di geografia moderna universale, rivista 


letteraria, M. 27. b. 105. 
Carteggio (Sul) tra Francesco Milizia ed il conte Francesco Sangio- 
vanni, M. . n 18. b. 84. 
— (Sul) inedito di Bartolommeo Lorenzi, M. 19. b. 29. 
Cartoni (I.) di Raffaello in Hampton-Court « dal Kunstblatt », 
A. B. 1. 208. 


Cartoni (Sulla memoria del dott. Ranieri ) riguardo alla maniera più 
atta a curar radicalmente le varici ed impiagamenti varicosi. 3. 534. 
Casa (Sulle lettere di monsignor Giovanni della ) a Carlo Gualteruzzi, 
rivista letteraria, M. 18. c. 131. 
— (Sulle prose di monsignor Giovanni della), riv. lett., M. 28. db. 141. 
— (Sul sonetto del Sonno di monsignor Giovanni della ), ragionamento 
di Francesco de Vieri, riv. lett., M. 39. db. 143. 
— (Sulla vita scritta in latino da monsignor Giovanni della ) del 
card. Pietro Bembo, riv. lett., G. M, 48. a. 120. 


44 


Casa (Sull’orazione funebre recitata dal prof. Vittorio della) per la morte 
dell’ab. Giuseppe Avanzini. Osservazioni di N. Tommaséto. 30. b. 133. 
Casa (Sulla pia) di ricovero ed industria in Padova. Osservazioni di 


Niccolò Tommasto. " 35. «a. 156. 
Casarimi (Sulla memoria di Luigi) sopra il commercio di Venezia e 
sui mezzi d’ impedirne il decadimento, Y. 42. Db. 116. 


Casarotti (Sulle rime e prose di Ilario), riv. lett., M. 20, c. 111. 
— (Sulla lettera di Ilario ) al prof. Angiolo Antongina intorno alla mi- 
tologia ed al romanticismo. Osservazioni di N. Tommasèo. 37. c. 124. 
Casciana (Sull’analisi delle acque termali di). Lettera del prof. Giu- 
seppe Gazzeri al march. Gino Capponi. 23. c. 155. 
Caselli (Sulla traduzione fatta dal cav. Giovanni) delle Odi di Ana- 
creonte e di Saffo. Discorso del march. Cesare Lucchesini. 19. b. 124. 
— (Discorso del cav. Giovanni) sulle Olimpiche, Ja 1.* e 2.3 Pizia, la 
3.° Istmia di Pindaro, tradotte da Cesare Lucchesini. 26. a. 154. 
— (Sulle Canzoni del cav. Giovanni) ed i Rimedj di amore di Ovidio 
tradotti dal medesimo, riv. lett., M. 34. c. 128. 
— (Sui saggi di versione poetica di Tibullo del cav. Giovanni), rivista 
letteraria , M. 38. b. 113. 
— (Necrologia del cav. Giovanni ) scritta da Giuseppe Borghi. 44. c. 83. 
Casentino (Sulle cose notabili del) e della Valle Tiberina. Lettere 
di Antonio Benci a Pietro Vieusseux. 4. 66; 201. 
Casetti (Sulle opere teatrali inedite di Casimiro), riv. lett., L. 43. c. 124; 
48. c. 72. 


Cassa (Sull’istituzione della ) di Risparmio, X. SICA; 
34. a. 165. 

— (Sull’apertura della ) di Risparmio in Firenze. Discorso del presidente 
Cosimo Ridolfi. 34. c. 140. 

— (Sulla) di Risparmio. Lettera di Ferdinando Tartini al Direttore 
dell’Antologia. 35. a. 169; 


b. 176; 36. a. 192. 
— (Sul Rendiconto della) di Risparmio di Firenze. Rappresentanza del 


marchese Cosimo Ridolfi. 38. a. 164. 
— (Sul regolamento per la Società della) di Risparmio. 38. db. 135. 
— (Sul progetto di ricevere alla) di Risparmio e conservare tempora- 
riamente i depositi di forti somme. 45. £. 47. 
Casse ( Sulle) di Risparmio. Lettera dei compilatori del Giornale Agra- 
rio Toscano al Direttore dell’Antologia. 32. a. 149. 
Cassi (Sul volgarizzamento fatto dal conte Francesco ) della Farsaglia 
di M. A. Lucano, riv. lett., M. 29. a. 168. 
Cassoli (Sulla canzone di Antonio) in morte del conte Giovanni 
Paradisi, riv. lett., M. 24. Db. 256. 
Castellam (Descrizione del signor) della Badia di Vallombrosa e di 
quella porzione di montagne dell’Appennino. 1. 78; 
3. 289. 


42 


Castellano (Sul nuovo specchio di Pietro ) geografico, storico, poli- 


tico di tutte le nazioni del Globo, J. G. H. 40. db. 191. 
Castello (Sul) di Trezzo: Novella istorica di G. B. B. Osservazioni di 
Niccolò Tommasèo, 30. a. 102. 
— (Sugli oggetti di belle arti in città di ), Lettera del cavalier Giuseppe 
Andreocci, rivista letteraria, L. 37. a. 163. 
Castelnuovo ( Necrologia di G. B.). + Ad. a, 156. 
Castiglia (Sulla rettorica di G. B.). Osservazioni di Domenico Vale- 
riani. : 40. c. 11. 
Castigliomi (Necrologia del cav.). 47. b. 88. 


Tastimetli ( Compendio storico dell'avv. Giovanni ) del diritto commer- 
ciale e marillimo presso tutte le nazioni antiche e moderne. 7. 469; 
8. 178; 324; 504. 

— (Jdea generale dell’opera dell'avv. Giovanni). La scienza del diritto 
commerciale, terrestre e marittimo, costituito e costiluendo, 9, a. 101. 

— (Confutazione storica dell'avv. Giovanni) di certe asserzioni del si- 
guor cav. J. D. Meyer sulle giurisdizioni consolari, la loro origine e 
l'epoca dell’introduzione loro nell’antica monarchia francese. 21, b. 112; 
C249, 3 

— (Necrologia dell’avv. Giovanni). i 23.10 2490. 

Catalogna (Della ) e della sua lingua. Lettera di S. P. J. 43. c. 49. 

Catanee (Seli elogio di Pietro) architetto senese del secolo XVI, 


scritto dall’abate Luigi de Angelis, D. 8. 428. 
Catania (Sulla Società delle scienze nalurali di ). 16. c. 158. 
— (Sugli Atti dell’Accademia Gioenia di scienze naturali .di), 

E.R. 30. b. 99. 
Catechismi (Su varj) ad uso dei fanciulli, tradotti dall’ inglese. Os- 

servazioni di Giuseppe Porri. 46. b. 24. 
Cateratte (Operazione di ) eseguita felicemente dal. prof. Donegana 

di Como al cav. Morosi. 17. C. 182. 
Catone (Sui tre volgarizzamenti del libro di) dei costumi ec., rivista 

letteraria, M. 34, c. 114. 


Cattedrali (Intorno alle ricerche sull' architettura delle antiche ) 
del dott. Sulpizio Boisserée. Discorso del conte Leopoldo Cico- 


gnara. 16, b. 43, - 


Cavalcanti (Sulla narrazione genuina tratta dalla storia fiorentina 


Ms. di Giov.) della carcere, dell’ ingiusto esilio e del trionfal ritorno . 
» 


di Cosimo Padre della patria. Discorso dell’abate G. B. Zannoni. 8, 44. 


Cavaliere (Sul perfetto), riv. lett., M. 29. a. 173. 
Cavalli (Sul volgarizzamento fatto dal march. Antonio) delle Elegie 
di fiballo. Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 32. c. 65. 


Cavedoni (Sulla lettera di D. Celestino ) al prof. Domenico Sestini sopra 

alcune medaglie greche, Osservazioni dell’ab. G. B. Zannoni, 41, a. 118. 
Cavezzimi ( Necrologia del cav. Teodoro). 46, Db. 97. 
Caviglia (Notizia intorno al signor) viaggiatore in Egilto. 16. c. 150. 


CP Lt IG RE 


43 


Cavriani { Sull’opera del cav. Federigo ), delle scienze, lettere ed arti 
dei Romani, dalla fondazione di Roma sino ad Augusto, rivista lelte- 


_raria, M. 16. c. 41. 
Cazzaniga (Sull’elogio scritto da Antonio) di Luigi Bello, rivista let- 
leraria, M. 16. c. 80. 


Ceba (Sal cittadino di repubblica, di Alessandro) riv. lett., M. 20. c. 122. 
Cei (Intorno alle dicerie del) quanto al dettato. Giulizio di Luigi 
Biondi. 180 #1. 
Ceîlazn (Notizia intorno all’isola di}, « dal Morgenblatt ». A. B. 1. 96. 
| Vedi Ceylan 1a 
«Celle (Sul volgarizzamento fatto per D. Giov. delle) di alcuni scritti 


di Cicerone e di Seneca, rév. lett., D. S. 33. c. 109. 
Cellizmi (Sui racconti di Benvenuto), riv. lett., M. 33. db. 122. 
— (Sulla vita di Benvenuto ), riv. leu., M. 40. c. 37; 

SITO La 
Celso (Sulla medicina di Aulo Cornelio ), volgarizzata dal prof. G. A. 

del Chiappa. Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 31. db. 144. 
Cemnmiî critici sugli scritti intorno alle belle arti. 1300 "704, 
Cenmimi (Sul trattato della pittura di Cennino), pubblicate dal cav. Giu- 

seppe Tambroni. Discorso di Antonio Benci. 2. 367. 
— (Intorno al trattato di pittura di Cennino ) lettera del cav. Giuseppe 

Tambroni ad Antonio Benci. 241, 
Centofanti (Sulla tragedia di Silvestro ). « Edipo re » Osservazioni 

di Niccolò Tommasèo. 35. b. 38. 

| — (Discorso di Silvestro) sulla teoria delle leggi della sicurezza sociale 

del prof. Giovanni Carmignani. 46. c. 92. 
Cerchi (Sul testo inedito della leggenda della B. Umiliana de’), rivi- 

sta letteraria, M. 28. b. 248. 


Cesari (Sul dialogo di Antonio) del bello poetico, riv. lett., M. 17. c. 113. 
— (Sulle rime gravi di Antonio) con alcuni versi latini, rivista lette- 


raria, M. 1 AA 
— (Sulla traduzione fatta da Antonio ) delle opere di Cicerone. Discorso 
‘di Niccolò Tommasèo, 24. D. 112. 
— (Sul commentario di Antonio ) alla vita di Tommaso Chersa. Osser- 
 vazioni di Nîccolò Tommaseo. 29. db. 156. 
— (Necrologia di Antonio), X. 32... 155. 


— ( Sallo scritto di Antonio ) intitolato: « Antidoto per i giovani stu- 
‘ diosi contro le novità in opera di lingua italiana », rivista leltera- 


“ria, M. 34. db. 121. 
= (‘Sulla vita e sulle opere di Antonio ). Discorso di Giuseppe Ma- 
nuzzi. 34. 0. 65; 
N38. a. 16. 
— (‘Sulla vita di G. Cristo di Antonio), riv. lett., M. 25. a. 138. 


— (Sui ragionamenti di Antonio) dopo alcuni suoi viaggi a Roma ed a 
‘Genova, riv. lett., M. 39. ‘ce. 143 


kh 


Cesari (Sui cenni di Giuseppe Manuzzi intorno alla vita ed alle 


opere di Antonio), rivista letteraria, M. 46. b. 37. 
— (Sulle terzine alla memoria di Antonio) di Francesco Villardi. Os- 
servazioni di G. J. Montanari. 47. b. 28. 
— (Sulle rime di Antonio), riv. lett., M. ST. c. 122. 
Cesarini (Sui principj del diritto commerciale di Emidio ). Discorso 
di Giuseppe Giusti. 43. c. 129. 
Cesaris (Necrologia di Angelo ). 46. c. 240. 
Cesarotti (Salle notizie intorno alla vita ed all’opere di Melchior), 
rivista letteraria, M. 24. a. 104. 
— (Sulla traduzione fatta da Melchior) delle poesie di Ossian, rivista 
letteraria, M. 28. db. 272. 


Ceylanm (Introduzione del Giurì nell’isola di), « dal Globo ». 22, a. 157. 
[ Vedi Ceilan ]. 
Chabrol (Sulla statistica dell’antico Dipartimento di Montenotte del 


conte di). Osservazioni di Emanuele Repetti ). 26. a. 40. 
— (Salla memoria del conte di) intorno il Golfo della Spezia, 
E. R. 11: PO ANDE 
Champollîon (memoria di J. ) sull’alfabeto dei Geroglifici Fonetici 
Egiziani, tradotta da Domenico Valeriani. 9. b. 125. 
— (Sulla memoria di J.) sull’alfabeto dei Geroglifici Fonetici Egiziani. 
Osservazioni di Domenico Valeriani. 41,05 1. 


— (Sopra una lettera di) il giovine intorno all’alfabeto dei Geroglifici 
Fonetici, e sul trattato del sistema geroglifico degli antichi Egiziani 
di J. Rosegarten. 19. a. 79. 
— {N signor) il giovine a Firenze, dell’ab. G. B. Zannoni. 19. a. 147. 
— (Sul saggio del dott. Young e di) il giovine, intorno al sistema dei 
Geroglifici Fonetici. 22. a. 82. 
— (Sulle lettere di) il giovine al Duca di Blacas d’Aulps relative al 
Museo Egiziano di Torino. Osservazioni d’Ippolito Rosellini. 22, b. 80. 
— (Notizia di) il giovine sopra un basso rilievo della collezione di anti- 
chità egiziane del sig. Salt, tradotta da Ippolito Rosellini, 22. c. 21. 
— (Sulle lettere di) il giovine al Duca di Blacas d’Aulps, relative al 
Museo Egiziano di Torino. Discorso di Francesco Orioli. 24. bd. 38. 
— (Notizia sopra il sig.) ed il sig. abate. Lanci. Lettera, di. Francesco 


Orioli al Direttore dell’Antologia. 25. Db. 68. 
— (Sul saggio di) il giovine sopra i resultamenti storici della scoperta 
dell’alfabeto geroglifico egiziano. 32. Db. 49. 
— (Lettere di} e Lenormand sulla spedizione scientifica francese-tosca- 
na in Egitto. 34, a. 113; 


b. 63; c. 38; 35. a. 3; Db. 109; c. 27; 36. a. 70. 
— (Lettera di G. G.) Figeac sulla Biblioteca Petrarchesca di Mar- 
sand. 41. db. 152. 


— (Sui monumenti dell’ Egitto e della Nubia pubblicati-dai signori) il î 


giovine e Ippolito Rosellini, riv. lett., X. 43, c. 116. 


45 
Champollion (Necrologia -di G. F.) il giovine, scritta da I. Rosel- 


lini. 46. a. 185. 
Charles (Necrologia di) scritta dal prof. Gazzeri. 13. c. 186. 
Chateaubriand (Saggio critico sul carattere di M. de): « Dalle 

Lettres Normandes ». 1: 271. 
— (Sal genio del cristianesimo di M. de) tradotto da Luigi Toccagni. 
.. Osservazioni di Niccolò Tommasèo. i 31. db. 143. 


— (Sui martiri di M. de). Osservazioni di N. Tommasèo. 33. c. 140. 
Chateauviewx (Lettere del signor) scritte dall’ Italia. al signor 


Pictet, M. 6. 20; 
7. 181. ì 
Chelomi (Sopra un nuovo strumento inventato da Giovan Giacomo ) 
per facilitare lo studio delle lingue, riv. lett., M. 18. c. 128. 
Chersa (Sul commentario di Tommaso) sopra la vita e gli scritti di 
Didaco Pirro, riv. lett., M. 24. a. 127. 
— (Notizia intorno la vita e gli scritti di Tommaso) di Urbano Lam- 
predi. 24. Db. 204. 
— (Sul commentario di Tommaso) degl’ illustri toscani stati in diversi 
tempi a Ragusa. Osservazioni di N. Tommasèo. 33.0. 151. 
Chevalier (Su la scorsa da Verona a Veja di Pietro). Osservazioni 
di N. Tommasèo. 35. a. 154. 


Chiabrera (Sulle poesie scelte di Gabbriello ), riv. lett., M. 22. c. 129. 
— (Sul dialogo di Gabbriello ) intorno al verso eroico. Osservazioni di 
Niccolò Tommasèo. 45. 0. 158. 
Chialli (Intorno a quattro quadri dipinti dal prof. Vincenzio ). Estratto 
di lettera di Francesco. Gherardi, Dragomanni. al marchese Achille 
A!bergotli. 31. bd. 184. 
Chianciano (Sul saggio, dei monumenti etruschi e romani trovati a ) 
illustrati dal dottor Desiderio Maggi. Osservazioni di Domenico Va- 


leriani. 34. db. 144. 
Chiappa (Sull’elogio scritto da G.) del dottor. Luigi Caccialupi, ri- 
« vista letteraria, X. 42. 4, 112. 
Chiarenti (Sulle Osservazioni del dottor Francesco) intorno l’agri- 
coltura toscana. Discorso di Emanuele Repetti. 7° 72. 
— (Sul ragionamento terzo del dottor Francesco) sopra il commercio 
dei, grani. Osservazioni di. Pietro Vieusseux. 27. db. 70. 
— (Necrologia del dottor Francesco). scritta. dall'avvocato: Aldobrando 
Paolini. | 31. db. 186. 

| ©hiarini (Sall’opera del prof. Luigi ) intitolata : « Carro di Ezechiele ». 
Prospetto del prof. Sebastiano Ciampi. 8. 168. 


_—.( Necrologia del prof. Luigi ) scritta dall’avy. Pietro Capei, 48. a. 144. 
—.(.Sul saggio di Gregorio) di economia pubblica degl’ immobili, rivista 
letteraria, M. 16. c. 53. 
Chieri (Sulle storie di) del dott. Luigi Cibrario. Osservazioni di Fran- 
..cesco Forti. 30. b. 136. 


46 


Cinîlà (Estratto di un viaggio fatto sulle Coste del). 17.74. 
— (Sul viaggio nel) e nella provincia della Plata di John Miers, A.V. 28. a. 93. 

Chimica ( Veduta dei progressi della scienza della) dalle prime” età” 
sino alla fine del secoto XVIII. Dissertazione del professor Tommaso ® 


Brande. usato: 
PTT ; i 

— (Sulla) lettere del prof. Taddei al march. Ridolfi. 5. 549;. 
6. 558. : 


— fSull’opera intitolata, la) insegnata in 26 lezioni, C. R. 20. c. 185, 
— (Sul compendio di un trattato elementare di) del professor Giuseppe 


Gazzeri. Osservazioni di G. Cioni. 31.0. 124. 
— (Osservazioni diverse sulla ) contenute nel Bullettino scientifico del-" 
l’Antologia. 12. a. 169; 


B. 147; 0. 1695 13. a. 186; Db 146; e. 169; 141 /a181% bl'128; 6483;" 
15. a. 153; db. 177; c. 154; 16. a. 170; b, 158; ©. 135; (17/154; 
DIA SOREA GI ISS: DI TGISNO. 1405 1902710930. 1997 LISI 
20.%-*441; db. 136;.c. 163; 21. a. 133; d. 159; ‘c. 154; 22.-W0°130; 
Db. 147; c. 156; 23. a. 142: db. 166; c. 168; 24. a. 180; db. 284; 25. a. 142; 
db. 169; c. 127; 26. a. 159; db. 156; c. 138; 27. a. 1153; db. 152; e. 128; 
28. a. 146; b. 278; 29. a. 179; d. 170; c. 141; 30. da. 1303; Db “151 ;° 
c. 155; 31. a. 149; bd. 159; c. 167; 32. c. 121: 33/0167; D 143; 
c. 153; 34. a. 137; db. 153; 0.149; 33. a. 1775; b 150; 6. 183; 36. a 475; 
c. 87; 37. a. 171; Db. 032; c. 132; 38. di 150; 0. 1335039. a. 153; 
db. 160; c. 148; 40. a. 129; c. 54; Mu. a. 130; b. 142; 0! 143; 42. di 138; 


e. 126; 430. 138; 44) a. 156; c. 87. ì > 
Chinîna (‘Sul solfato di), e sut metodo' più facile’ di ottenerlo. Me- 
moria del farmacista Ottavio Silva, M. 8. 396. 
— (Intorno ‘all’azione del solfato di) nellé febbri ‘periodiche. Osserva-' 
zioni ‘del dottor E. Basevi. I eo d9, vo 154. 
Chirurgia (Osservazioni diverse anta) 16. b. ‘176. 
Chiusi ( Sull’articolo relativo a) nel viaggio pittorico della Toscana.” 
‘ Osservazioni del can. G. B. Pasquini. ù 32. c. 102. 
— (Sul Museo Etrusco di), riv. lett., X. . i 40/600 31. 
— (Sullo stesso). Osservazioni di Niccolò Tommaso. 37. di 156; 
45. a. 107. ; 7 
Ciampi (Prospetto di Sebastiano) sopra un’opera intitolata: « Carro 
d’Ezechiele » del prof! Luigi Chiarini. 1041071877103. 
— (Lettera di Sebastiano ) al Direttore dell’Antologia sopra un’opera del 
prof. Luigi Chiarini. 8. 168.0 
— {Osservazioni di Sebastiano ) sulla lingua Slava. |. 81 476. 


— (Lettera di Sebastiano ) al march. Cesare Lucchesini sopra un diplo- 
ma dell’imperator Carlo IV che concede dei privilegi al Vescovo di 
Lucca. 9. a. 163. 

— (Sall’opera di Sebastiano ) intitolata: « De vita Caroli Magni et Ro- 
landi », D. P. 9. ‘0.128. 


47 


finmpi ( Discorso di Sebastiano) sul Giornale di letteratura latina 


« Apis Romana ». 11. c. 64. 
— (Sul volgarizzamento fatto da Sebastiano) degli Opuscoli di Plu- 
tarco , Q. 13. d. 104. 
— (Lettera di Sebastiano ) al Direttore dell’Antologia sopra la parola 
« Gonfaloniere ». 13.6.1145. 
—.(Sull’opera di Sebastiano) intitolata: « Gesta Caroli Magni ad Car- 
cassonam et Narbonam », M. 14. a. 106. 


— ( Osservazioni di Sebastiano) sopra due dissertazioni intitolate : 
« Saffo ed Alceo in un antico vaso greco di terra cotta », e « No- 
tizie intorno a Saffo di Ereso pubblicate dal sig. A.de Hautero- 


che. 15. a. 3. 
— (Discorso di Sebastiano) sulla traduzione francese del signor Clavier 
dell’opera di Pausania. « Descrizione della Grecia ». 15. 4. 173. 


— (Discorso di Sebastiano ) sulla pubblicazione fatta dal can. Domenico 
Moreni di due opere intitolate: « Illustrazione storico-critica di una 
rarissima medaglia rappresentante Bindo Altoviti, opera di Miche- 
langiolo Buonarroti », e « Disfida dì caccia tra i Piacevoli ed i Piat- 


telli descritta da Giulio Dati ». i 415. db. 173. 
— (Sulla osservazioni di Sebastiano ) intorno ai moderni sistemi delle 
antichità etrusche. Discorso di Antonio Benci. 150061142. 


‘— (Osservazioni di Sebastiano) sopra un’opera intitolata: « Antichità 
‘ greche del Bosforo Cimmerio ed altri opuscoli numismatici del ca- 


valier Kohler. 16. d. 134. 

— (Colpo d’occhio di Sebastiano} sopra lo studio della lingua e delle 
‘antichità etrusche in Italia. 20. a. BI. 
— (Lettera di Sebastiano ) al Direttore dell’Antologia sopra la sua opera : 
Gli Haliani in Polonia. 20, db. 92. 


— (Esame di Sebastiano) di alcune opere intitolate: « Proposta di al- 
cune correzioni ed aggiunte al Vocabolario della Crusca; - Osserva- 
zioni di Farinello Semoli; — Lettera di Farinello Semoli ; — e — Dante 


rivendicato ». 20. c. 30. 
— (Discorso di Sebastiano ) ‘sulla storia della Polonia dell’ab. Silvestro 
Ligurti. 21,.b. 23. 


— (Osservazioni di Sebastiano) sulle illustrazioni al codice autografo 
del Petrarca, stato occulto fin dall’ anno 1504, in cui fu possedulo da 


Pietro Bembo. 21,0, (137. 
— (Osservazioni di Sebastiano) sull’opera intitolata: « Eusebius seu de 
christiana educatione ». 21. c. 140. 
— (Osservazioni di Sebastiano) sulla dissertazione di F. Miinter intorno 
a inscrizioni sepolcrali di soldati romani. 21. c. 140. 
— (Osservazioni di Sebastiano) su le lettere inedite di Sebastiano 
Erizzo. ©. 21. 0.442. 


— (Osservazioni di Sebastiano) sull’antico porto Neroniano d’Anzio 
di G. Rasi. 21.0, 143. 


48 


Ciampi (Osservazioni di Sebastiano ) sul Dio Fauno e suoi seguaci, di 
Edoardo Gerhard. 21.0.0153. 
— (Osservazioni di Sebastiano) sul martirio dei SS. Padri del Monte 
‘ Sinai, compilato da Ammonio Monaco; Volgarizzamento fatto nel 
buon secoio della lingua. : 21. c. 144. 
— (Discorso di Sebastiano ) sull’Annuario necrol. A. Mahul. 23. a. 128. 
— (Osservazioni di Sebastiano ) sul codice inedito intitolato: « Invecti- 
va Lini Colucii Salutati »» 23. c. 147. 
— (Osservazioni di Sebastiano) sull’opera: « Trattenimenti sopra la Religio- 
ne, tenuti da M. Bouguere tradotti dal dott. Niccola Tabarrini». 23. c. 150. 
— (Osservazioni di Sebastiano ) sulla spedizione in Oriente di Ame- 
deo VI conte di Savoja, provata con inediti documenti dall’avvocato 


Pietro Datta. 23. e. 151. 
— (Osservazioni di Sebastiano) sulla Storia scientifico-letteraria dello 
Studio di Padova, del cav. Francesco Maria Colle. LISI TA148, 


— (Osservazioni di Sebastiano) sulla dissertazione storico-crilica di 
Don Pietro Seletti, sopra due frammenti di un’antica latina iscrizione 
bresciana. 23. c. 153. 

— (Osservazioni di Sebastiano) sul discorso di Francesco Orioli intorno 
ai sepolcrali edifizj dell’ Etruria. 23. c. 154. 

— {Sul volgarizzamento fatto da Sebastiano ) della Grecia descritta da 
Pausania. Discorso di Niccolò Tommasèo. i 24. a. 86; 
34. c. 128; 48/c. 53. 

— (Osservazioni di Sebastiano ) sull’opera intitolata: « Michaelis Fer- 
ruccii specimerni inscriptionum ». 24. a. 166. 

— (Osservazioni di Sebastiano ) su l’operetta del prof. Domenico Sestini 
sopra i moderni falsificatori di medaglie greche. 24. a. 169. 

— (Su la vita e le memorie di Cino da Pistoja di Sebastiano), rivista 
letteraria, X. 24. a. 170, 

— (Lettera di Sebastiano } al Direttore dell’Antologia sulla scoperta delle 
Isole Canarie fatta l’anno 1341 dai naviganti Fiorentini, Genovesi 
e Spagnuoli. 24. b. 133. 

— (Osservazioni di Sebastiano ) sul saggio sòpra i Nielli incisi da ore- 1 
fici fiorentini del XV secolo, di Duchesne il maggiore. 24. b. 220. 

— (Osservazioni di Sebastiano) sulle vite di Dante, Petrarca e Boccac- 


cio scritte da Filippo Villani. 28. c. 113. 
— (Osservazioni di Sebastiano) sulla descrizione di alcune medaglie 
greche del Museo Fontana di Trieste. 25. c. 114. 


— (Sall’opera di Sebastiano ) intitolata: « Rerum Polonicarum ab excessu 
Stephani Regis ad Maximiliani austriaci caplivitatem », rivista let- 


leraria, R. 26. a. 152. 
— { Sull’ esame critico di Sebastiano ) con documenti inediti della storia 
di Demetrio d’ Ivan Wasilhewitch, riv. lett., R. 26. b. 153. 


— (Osservazioni di Sebastiano ) sull’opere di Mimaut, Lamarmora e 
Manno intorno all’ isola di Sardegna. 26. c. 48. 


49 


Ciampi :( Osservazioni di Sebastiano) sul catalogo di, tutte de .produ- 
‘zioni letterarie , edite, ed inedite dell’ab. Francesco Girolamo. Gancel- 
lieri.. Liinda403. 

— (Necrologia del cav. Carlo Rosmini scritta da Sebastiano). 26,;c. 168. 
—,.(Osservazioni : di., Sebastiano). sulle lettere . inedite, di, Aunibal 
;; Caro. 27. Ax }144. 
-—.( Osservazioni di Sebastiano ) sul discorso latino di Gaetano Lorenzo 
Monti per la laurea avuta nel Liceo di Bologna da G. B. Canterzani 


e Petronio, Oliva. ' 27. A) 144. 

— (Osservazioni di Sebastiano ) sulle lettere di Francesco Maria Zannotti 

a .G. B. Morgagni. 27.4. 144. 
—. (Osservazioni di Sebastiano) sulla Mbincolina di, Milano illustrata 
dal marchese Gioacchino d’Adda. 27. a. 146. 
—.( Osservazioni di Sebastiano) sulla dissertazione di, Niccola Ratti. so- 
pra un sarcofago antico cristiano, 27. c. 106. 
—.( Osservazioni di Sebastiano) su varj opuscoli di Giov. Girolamo Orti 
riguardanti antiquaria. 27. c. 107. 
—.( Osservazioni di Sebastiano ) sul saggio di poesie russe tradotte da 
Giov. Girolamo Orti. ia .Gid11: 
— (Osservazioni di Sebastiano ) sul. saggio di poesie, di, Selvaggia, Bor- 
i ghini.. 27:,6.,112. 


—.( Osservazioni di Sebastiano) sui Compiti, feste e giochi Compitali 
degli antichi, e dell’antico Compito Savignanese in Romagna di, Don 

«e Luigi, Nardi. 27. 6.112. 
— {Gsservazioni di Sebastiano) sopra un’ Epistola di Gio. David Weber ad 
+. Emanuele Cicogna intorno alle colonne Acritane in Venezia. 27. 6,114. 
—, (Osservazioni, di Sebastiano ), sul poema eroico , « Semifonte  conqui- 
‘Stato e distrutto dai Fiorentini nel 1202 » di Giacomo Mini. 27. c. 121. 
—.( Discorso di Sebastiano) sulla storia di Sardegna del, cav. Giuseppe 


pe Manno... icida 2i-p6,0422. 
— (Osservazioni, di Sebastiano) sulla raro de’ Poeti anteriori e_con- 
etemporanei ad Omero, compilata da. Ambrogio; Balbi. 27.0.1422. 


FrokSall illustrazione di Sebastiano), sopra i. monumenti di. un; Mano- 
«scritto autografo di Giov. Boccaccio. Osservazioni di Emanuele, Re- 
cori | le inn 28.,d. 38. 
—:(.Sull’opera di a-baslineto intitolata: « De Septentrionalium gentium 
Anliquitatibus, et Lyteris Runicis Epistolae,», Osservazioni di, Niccolò 


n Tommaso. { ;1/29..4.. 156. 
_, ml Osservazioni di Sebastiano ) sulla. descrizione della Seni rie; Consolare 
«del. Museo Fontana di Trieste. "172 29. 4.164. 


b 


_. fono alla disamina di Sebastiano ) sull’opinione di,, Giovanni Boc- 
yCaccio sopra la cosi detta Papessa Giovanna. Lettera di Emanuele, Re. 
a cpetli al. medesimo. i 30.4. 120. 
= (.Osservazigni, di Sebastiano ) sulla descrizione di multe medaglie ap- 
mitiche greche, esistenti in più musei, per Domenica Sestini.,,30. 0.146. 
gi 


50 


Ciampi (Discorso di Sebastiano ) sull’origine, composizione e decom- 
posizione dei Nielli. |Esercitazione del commendatore Leopoldo Ci- 


cognara. mi a. 50; 
db. 19. È 
— (Discorso di Sebastiano) sullo stato delle arti e della civiltà in Rus- 
sia; prima del regno di Pietro il Grande. 1h. d19. 
— (Osservazioni di Sebastiano ) sui Cenni Storico-Critici di Emanuele 
Cicogna sopra Bianca Cappello. 31. db. 147. 
— (Osservazioni di Sebastiano) sopra alcune silpt latine recate in 
versì sciolti da Benedetto Sav. Terzo. 31. db. 149. 
— (Osservazioni di Sebastiano ) sull’opuscolo intitolato: Direzione per 
osservare i monumenti più cospicui di Viterbo. 31. bd. 150. 
— (Osservazioni di Sebastiano ) sull’antichità Ciceroniane ed iscrizioni 
esistenti nella villa Formiana. 31. D. 150. 
— (Osservazioni di Sebastiano) sul Catalogo Numismatico del cavalier 
Angelelli. 31. D. 151. 


— (Osservazioni di Sebastiano) sulle ricerche di Basilio Amati intorno 
all’ isola del Congresso Triumvirale, la Selva Litana ed il fiume Ru- 
bicone. 31. db. 151. 

— (Osservazioni di Sebastiano) sulla descrizione delle medaglie antiche 
greche del Museo Hedervariano per Domenico Sestini. 3i. c. 161. 

— (Sulla pubblicazione fatta da Sebastiano ) della narrazione delle cose 
avvenute in Mosca, li 20 Settembre 1682. Osservazioni di Niccolò 


Tommasèo. 34. b. 126, 
— (Salla pubblicazione fatta da Sebastiano ) delle lettere militari del re 
Giovanni Sobieski. 38. db. 127. 


— (Sull’ esame critico di Sebastiano ) intorno alla falsità della lettera di 
Giovanni Boccaccio al priore della chiesa dei SS. Apostoli. Osserva- 
zioni di Niccolò Tommaséo. 38. c. 104. 

— (Sulla raccolta fatta da Sebastiano ) delle notizie di medici, pittori , 
architetti, scultori ed altri artisti italiani in Polonia, e polacchi in 


Italia. Osservazioni di Niccolò Tommaséo. 40. c. 20. 
— (Sulle lettere di Sebastiano ) ed altri intorno alle varianti del noto 
supplimento di Longo. 40. c. 25. 
— (Sul viaggio in Polonia di Sebastiano). Osservazioni di Niccolò 
Tommaso. 41. c. 122. 
Ciampolini (Sul commentario di Luigi) delle guerre dei Sulliotti 
contro Ali Bascià di Jannina, riv. lett., M. 25. db. 118. 
— (Sugli idilj di Luigi). Discorso di Urbano Lampredi. 7.157. 
— (Discorso di Luigi) sui canti popolari della Grecia moderna ‘raccolli 
da C. Fauriel. 26. a. 104. 
— (Osservazioni di Luigi) sulle opere varie tradotte in greco moderno 
da Niccolò Piccoli. 28. d. 278. 


Cibrario (Salle ‘storie di Chieri del dott. Luigi). Osservazioni di Fran- 
cesco Forti. 30. d. 136. 


DI 

Cibrario (Su varj opuscoli di Luigi). pini di Niecolò. Tom- 
maséo. 33. db. 114. 
— (Lettera di Luigi) al signor De silazla contenente note statistiche 
sugli Stati Sardi, dal « Bullettino Universale delle scienze ».) 34. g. 1149. 
— i( Sulla raccolta pubblicata da Luigi ) di lettere inedite di principi ed 
uomini illustri, riv. lett. M, 34, 0,116. 
—.( Sulle notizie raccolte da. Luigi), sopra le Società popolari.e gli Ospizj 
dei nobili nelle città libere. piemontesi. Osservazioni. di.. Francesco 
Forti. 38. bd. 419. 
—:.(.Sull’ illustrazione: fatta da Luigi.) alle relazioni dello Stato di. Savoja 
nei»secoli XVI, XVII e XVIII scritte da ambasciatori Veneti. Os- 


1» servazioni di Francesco. Forti.., 38.5c. 95. 
—:( Osservazioni di Luigi) sul Vocabolario piemontese. italiano, di Mi- 
chele, Ponza da Cavour; ji 4310, 125. 


(Sul discorso di Luigi) sopra le finanze. della monarchia, di. Savoja 
nei secoli XIM e XIV. Osservazioni dell’avv. P. Capeis ; 146, c:;157. 
Cicecolimi. (Discorso del cav. Lodovico,) su .Ja san Uranografica del 


«padre Giov. Inghirami. n740.14. 3. 
Ciceomi (Sulle tragedie improyyisate:da Luigi). in Firenze, Xx. 461,0. 1229. 
 (Sull’ esperimento {ragico estemporaneo di Luigi).;7; 48,4. 143. 
Ciceri (Sulle; Iscrizioni latine del padre Lorenzo ) e sui. ragionamenti 
«intorno ad Orazio Flacco. Discorso di. G, B. Zannoni... 116, 1339. 
— (Sulla novella di Giacomo) « Il Solitario e *Gogilin ». Osservazioni 
nodi Niccolò Tommaso. 00080. (bd. 116. 
Cicerone ( Sull'opera di) «De Republica »; edita per, cura di. Angelo 
Mai. Riflessioni di Antonio Benci. 9 @. 145; 


cet 168 ; 10,118. : 394 
« (Sulla traduzion francese « de Republica » di), fatta. .da..M.. Ville- 


| omain; Discorso di Antonio Benci, ) prio.@ 82. 
n Sopra dodici orazioni di) tradotte da ,Pietro, Schedoni., ;rivista, let- 
ollolteraria,, M. 18:01 112. 
#1(Suioframmenti inediti di) scoperti dal prof, Amadeo; Peyron, Osser- 
snsvazioni del.march.. Gesare. Lucchesini. 21, a) 17. 
#2(Su.de Leggi di), traduzione postuma di Guglielmo Manzi. Osserva: 
-Inuzionis di. Gioy, Gherardo de, Rossi. 23/0: 148. 
| #+ (Sude opere di) tradotte dal padre Antonio Cesari. Discorso (diNic- 
on «colò Tommasto. , fa 1 ‘oo ob oe 24»Di 172; 
IN 26:10, 149. ia 101 


= (Sui Frammenti dei sei libri della Repubblica di ) volgarizzati) dal 

principe Don Pietro Odescalchi. Osservazioni di Donato Salvi. 27. e) 42. 
—t(.\Suimedesimi,),volgarizzati.da Teresa, Malvezzi; riv. lelt.;,Z.27./0.104. 
(Sulla versione ;italiapa delle orazioni: di) di. Spiridione Sicure: Os- 
t. servazioni di Francesco Forti. I vis 84. 4138. 
+. Sull’ orazioni scelte di) tradotte da G. A. Cantova. (Osservazioni di 
t» Niceolò Tommasto. 38:16» BO. 


52 
Cicerone (Sul volgarizzam. inedito di alcuni Svritti di) e di Seneca‘fatto 
‘pet D Giovanni dalle Celle: Testo di lingua, riv. lett. D. S. 33. €. cen 
= Sull'Orfeò 0 'del' giovinetto' studioso di), riv. Jet} Mi "ile. 
— (Sugli og di); con’ note ‘di n Checcucci. (Osservazioni sg 
© Niccolò Tommasso. © © 48.0. 107. 
Viceroniane (Sulle antichità ) ed iscrizioni’ esistenti nella villa 'For- 
‘miama. ‘Osservazioni di Sebastiano' Ciampî. ‘ ‘00034. bi 150. 
Cremiano ( Sull’'avventuroso ) di Busone' da‘ Gubbio; Romanzo storico 
‘‘sefitto nel 1311, pubblicato da G. F. Nott, riv. lett., M. 46.‘0.176. 
jar ‘( Sulle iscrizioni veneziane raccolte’ ‘ed illustrate da Emanuele), 


 riviMetti, M. © litio LIV i . monaggi98 183. 
= (Sui Gein storico-critici di Emanuele ) I Bianca' Cappello.  Os- 
‘servazioni di Sébastiano Ciampi. riali. 22: IGRiNavBanaDi 1187. 
= (Sulle iscrizioni veneziane raccolte ed ilastrate da Emanuele). Os- 
‘‘servazioni di Cagrica Tommasto. Br Loi 138. e. + 1387 
(UR a 113. dà c 0 HA 
Cicogmani (Sulla traduzionedi' tino) dit un ditirambo sopra a PEGIIÒ 
‘li ‘Giuseppe Agoub egiziano. siri tan .y on 9IRP RBL, 
2L€( Sulla tragedia « Emira' »-di Filippo )} Fiv: salon MONUE) Ana 97. 
dg ( Discorso ‘sul Catalogo ragionato ‘del’conte porge dei 
‘’‘libril‘d’arte'Ve ‘di ‘antichità “posseduti dal''imedesimo’, I). ‘|’ ‘4308. 
—‘( Lettera del' conte Lebpotto) sii il Hp ‘di Marte e”  Véiiere : 
| seglpito dal Canova. > 00 piioron sog) ne7. 


rà Distèrso del conte Leopoldo ) sui dani aetrarchi cotton antica, 
le ‘lettere | ‘dél’ conte Napione al conte victim ptt i nAROBA cc 


3 #.-1840 ;agt oinolnA il sN si6M 
— (Tiettra del conte Miofoldagia al march. Gino Cappe ‘sulle dele arti; 
lle segnatamenite sull’opera' di Cehmino Cennini! MOlsube! silu8) 27. — 
è (Lettera del conte Leopoldo ) all’ab. G. BL Maio ic il tiniato da 
» erigersi ad'‘Antonio Canova: “lots (‘Db inoiieto (bob 61008Ì 576, 
234 Pettra del conte Leopoldo ) a Pietro Giordani si un’ ‘modello 
>edi) monumento vattribuito! a Canova: (0 Li bon: ino ibilgiso 1176. 
— (Sulla storia del conte Leopoldo) « della mess dal''suo risotgimiento i 
MIL Talia fino ‘al'secolo di Canova». Amm: dibl, . (| (0251 10.06 476. — 
=. }(Sula® biografia di Antonio criar ‘seritta': ‘dal’ conlte'‘Leopol- — 
iNido) ga mppri(I .inneo dù abeti v19go 22.08.) 47. | 


— | Discorso del conte Leopoldo) sopra il saggio, sulla riva] lo ‘scopo — 
ed i mezzi dell’ rien nelle belle arti del signor Quatremère di | 
Quiney! b .69i 191,5 dit ijaorn mer 498.0: È 
è ff eva cs ao] ib igoiagria | bo Taio0 sgioniag 

2 (Discorso -del conte’ Leopoldo) sull îstoria e descrizione ‘della ‘catte- 

‘ drale di Colonia ; ‘e ticerche sutl'areltitertora dell’antiché cattedrali, 
‘del dottor Sulpizio Boisserée. i IUOl6,!di 43. 
= (Lettera del conte Leopoldo) in fisposta a ‘quella di Pietro’ Giordani 
sulle‘ pittore in porcellana. 147) dì 62. 


53 


Cicognara ( Discorso' del conte Leopoldo) sul distacco delle pitture 


‘larfresco. i 18. b. 1. 
và Sulla storià del'conte Leopoldo ) ‘della scultara, dal suo risorgimento 
“in Italia fino al secolo di Canova, M. 19. a. 3. 


22 ‘| Lettera del corte’ Leopoldo) al cav. Ramirez di Montalvo intorno 
(. ad ‘alcune! nuove scoperte e pedi îche ‘applicate all’arte dell’'intaglio e 
dell’ impressione. 19.0. 34. 
= (‘Lettera dél corite’ Leopoldo) al' can. ‘Moreni intorno antichità di 
“laltune miniature nei codici dellà' Biblioteca Laurenziana. | 21. a. 3. 
ul ra Sull’esereitazione ‘del'‘conte Leopoldo?) ‘dell’origine , composizione ‘e 
‘ ‘dévoftiposizione dei Nielli. Discorso di Religelioafe Clanipi 31. a 50; 
‘db. 19. 
— (Lettera del conte Leopoldo) a Melchior Missirini sulla fasione in 
:1° bitonzo del gruppo della Pietà, modellato 4a Antonio Canova | ese- 


“O egRi et Venezia dallo ‘scaltore’ Bartolomiméo Ferrari. 38. 0. 1. 
“Li( Lettera -del'‘conte Leopoldo } à Melchior ‘Missirini sui ‘ragionamenti 
0g odi” ‘Giuseppe Lonighi Sopra Ta caldografià.’ | “0 » | 42? db. 117. 
“—(‘ettera'‘del conte’ Leopoldo ) ‘a'‘Francesto' Nenci' pittore) intorno ad 
‘Antonio Fabris udinese. 44. b. 64. 

= (Salle memorie del conte Leopòlad )! ‘spettanti alla ‘storia della calco- 
‘grafia. Discorso dell'abate‘ G? Bi Zannoni: (0 © 1.) SESIA TO. 


251 geditra del conte Leopoldo ) al conte Digny di Cambray sopra un 
srt escavato “sulla via Flaminia. © 46/16:128. 
— {Lettera del conte Leopoldo) a Pietro Giordani sullo Spasimo di Raf- 
“hfaello } inciso dal cav. Toschi? Ro » 4804, 158. 
LEI Suk'ragionamento accademico dell'abate Vinéaizio) intorno ‘alla pub - 
È blica! Biblioteca ‘div Ferrara) Osservazioni di.N. Tommaso? 43. d. 430. 
Gieitò (‘Sulla lettera! in morte di mons. sgpri del'eav. Don An- 


| "®” tonîoMenegheli Osservazioni di N. Tommasto. DA ) 4300119. 
dieht: (Sull’ educazione: dei) = © 0/10 (D siva. Iioa ciro: 1% 0. 147; 
IMispianinez;irnsbpori dive. 9 (iva 1.1 i ( 

; Gicco (Lettera di un) « Il cieco patrizio Na al cirie ll Aitatogia 
| amosull’istruzione. pèfrizciechi.! 0) © 17. bod11. 
Cimici'( Preservalivo coritrotle) j GG. sinnen. 1185:/D 172. 
Cimitero (Sulla collezione cella dei) monumenti sepolerali der» (co- 
ltmùnè) di Bologna, riv. lett., M. ni . DI 2401110. 


lima (Sopra una’ relazione dell'impero della )yriv.!lett., Mi 20.00.0148. 
Cinesi (Sulla litografia ignota.ai!) almenoosino all'anno 1822 dell’ Era 
.t0Lvolgare. Osservazioni» di mintonio. Montueci:o n (tl 20000135. 
pemaseo! Su la vita e'memorie di) da' Pistoja, con le di lui poesie. Opera 

«di ‘Sebastiano Ciampi, riv. lett., X. » [0/24,10.0170, 
de Sopra ai sonetti'inediti di ) ‘da Pistoja. Osservazioni di Niccolò Tom- 
sl maséo. 26..@. 188. 
Cimnotti ( Necrologià dell'abate Giviséjne ) 46. c. 243. 


dA 
Cioci (Lettera di Antonio) al Direttore dell’Antologia, sulla scuola di 


geometria e meccanica pei manifattori. \33. c. 173. 
Ciomi (Discorso del. dottor Gpatana] sull’ educazione del. popolo scoz- 
zese. 8,417. 


— ( Lettere del dottor Gaetano ) al march. Gino Capponi ea Mario Pieri 
intorno al traltato di mascalcia e veterinaria .di Pelagonio. 26. ic. 24; 
‘31. 0. 55. 

— (Osservazioni del dottor; Gaetano,) sul. compendio di un Teallato ‘ele- 


mentare di chimica :del prof. Giuseppe (Gazzeri. 31, bi 124. 
Cipelli (Sul! elogio funebre del marchese Bernardino Mandelli, scritto 
dal cavalier Paolo). Î 29, b,; 155. 
Cirenaica ( Viaggi nella). 17.0. 176; 
20. b. 151. sl 
—.( Viaggio nella) di Pachò. 23461121. 


Cirillo (Sull’opera illustrata da Salvatore.) intitolata :. « Codices Graeci 
Ms, Regiae Bibliothecae Borbonicae », riv, lett.,, P,D. F. 26. c. 102. 
Givitali (Sopra a due discorsi del march. Antonio Mazzarosa intorno 
; salle; sculture. di, Matteo ),.,..lettera ; di. Pietro. Giordani, a. Samuele - 


Jesi. 30. db. 125. 
Civilizzazione (-Salla ), dell’ Egitto, 23.0. 177. 
Civiltà (Della) e dell’ incivilimento spriale, Discorso dell’avv...Aldo- 

brando, Paolini. 45, b. 123. 
Clapperton (Viaggio del tenenfe) nell'interno dell’Af@frica;, 16, 1a. 181; 

18. b. 174. 

—.( Nuove del maggior arena e del (enenter).. ih 29, av:189. 


+ (Morte, del. tenente) .e del maggior Laing.« dal Globo ». 30.9: 1136. 
+—:( Notizie della morte delicapitano) «dal Quarterly Review ». 31,61 34. 
— (Salisecondo viaggio del capitano ) nell’Affrica interiore, G. P. 36,.d., 84. 
Clarae (Sulla memoria del conte, di.) intorno alla statua antica. di Ve- 
nere scoperta nell’ isola di Milo, e sopra, altre statue antiche. .8. 47. 
Classici (Sulle opinioni di M. L. sui) e sui :tomantici.,. rivista; Velte- 
raria, M. 2200 420. 
Clavier (Sulla traduzione francese fatta,;dal..signor ).della, descrizione | 
della. Grecia di Pausania. Osservazioni. di.Seb.;; Ciampi. 18»4 473. 
Clelpi (Sulla commedia: di, Giulio) « L’arriechito ambiziose;» 37 rivista 


letteraria , M. 37. db, 113. 
Clemente (Saull’opere dello scultore). [ Prospero; Spani ]. Discorso (del 
cav. Francesco Fontanelli:; nin. lett. M. 210 112. 


Clorosi (Sulla), commentario dî Carlo, Speranza, riv, Jett.; V..38.10,7169. 
Cocchi (Sul secondo discorso di Antonio) sopra, Asclepiade; Osserva- 


zioni del dott. Magheri. 118.0. 1. 
— (Discorso secondo di. Antonio.) sopra Asclepiade. 18. c..3. 
— (Sulle opere di Antonio), riv. lett., M. 295 (30122. 


— (Sulle medesime). Alla Società tipografita dei Classici. italiani invi» 


DÒ 
sposta alla nota bibliografica inserita nel N° 148 della Biblioteca Ita- 
liana, M. 30. bd. 145. 

Cochrane (Notizie sulla morte del capitano ). 21. a. 155, 
Coco (Necrologia di Vincenzio) seritta dal prof. Gazzeri. 13. c. 186. 
— (Neerologia di Vincenzio), G. B. C. 14. a. 99. 


Codice (Sul) diplomatico Colombo Americano, ossia raccolta di docu- 
menti originali, inediti, spettanti a Cristoforo Colombo, alla scoperta 
ed''al governo di America, P. C. Tdi 

Codici (Lettere intorno ai) del march. Luigi Tempi, M. 33. a. 158; 
34. bi 88 5 88. 0. 68; 40, a. 44; 42. a. 98; 43. a. 90; c. 74; 45. b. 44; 
c. 1. 

Cottlogon (Sul poema del conte) « Il David »; dalla « Revue Encyclo» 


pédique ». 1. 279. 
Cognomi (Sull’origine dei), lettera di Luigi Cibrario al cav. Giu- 
seppe Manno. Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 33. Db. 114. 


Cohen (Sul volgarizzamento fatto dal dottor ) delle istorie di Polibio 
da Megalopoli. Osservazioni del march. Cesare Lucchesini. 20. a. 83. 
Cola (Sulla vita di) di Rienzo ridotta a miglior Jezione e illustrata da 


Zefirino Re, M. 37. Db. 86. 
Colelli (Sulle illustrazioni della Divina Commedia compilate da Sci- 
pione), D. 10. e. 102. 
— (Sopra un’ode di Scipione) per nozze Trivulzio, rivista lettera- 
ria, M. 18. c. 117. 
Colla (Sulla memoria dell’avv. Luigi) sopra il genere « Musa » e mo- 
nografia del medesimo, O. T. T. 7. 167. 


Collana (Sulla) egizia illustrata da Tommaso Semmola, Z..B. 550. 

— (Salla) degli antichi Storici Greci volgarizzati. Discorso di Niccolò 
Tommasèo. 33. a, 3; 
48. c. 53. 

Colle (Sulla storia del cavalier Francesco Maria ) scientifico-letteraria 
dello Studio di Padova. Osservazioni di Sebastiano Ciampi. 23. c. 152. 

Colleoni (Sulle poesie di Giovanni ) « H giorno dei morti in S. Croce 
in Firenze — I lamenti del Tasso » ed altre, riv. lett., M. 18. e. 106. 

 —— (Sulle opere poetiche di Giovanni). Osservazioni di Niccolò Tom- 


masèo. \ 47. Db. 18. 
Colletta (Osservazioni del general) sopra un opuscolo del gen. Haxo 
intorno il disegno delle carte topografiche. 18. c. 192. 

— (Discorso del generale ) sopra 1) economia agraria della To- 
‘| scana. i 17. a. 12. 

. (Discorso del generale) sulla Storia delle campagne e degli assedj 
‘ degli Italiani in Spagna dal 1808 al 1813, 23. ‘c. 1. 
Collezione (Sulfa) dei Classici Latii, pubblicata dal Pomba. 4. 370. 
— (Sulla stessa). Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 29° c.1107. 


(Sulla) dei più pregevoli monumenti sepoleralì della città di Venezia 
e sue isole « Ann. bibl. ». 9. b. 190. 


56 


Collezione (Sulla) portatile dei Classici Italiani, pubblicata dal Bor- 
ghi, rivistajletteraria , M. 128. de 147. 
— (Sulla) degli Atti delle solenni distribuzioni deî premi d’ indastria; 
fatta in Milano ed in Venezia dall’anno 1806 in avanti. Osservazioni 


di Niccolò Tommasèo. Pribi 32. c. 60. 
— (Sulla) di. Manuali componenti un’ enciclopedia di scienze, lettere.ed 
arti, pubblicata dal: Fontana, riv. lett., E. R. 11011,39 0127. 
Collimî (Lezione dell'avv. Lorenzo) recitata all'Accademia, della/ Cru- 
sca, intorno alla lingua. 1 1.811401, 
— (Voto legale dell’avv. Lorenzo ) sulla ctnlipi dell’opera del, dottor 
Giulio Ferrario fatta da Vincenzio Batelli. 10. a. 159. 
— (Sulla raccolta delle Orazioni criminali e civili | dell’ayvocato Lo- 
renzo ). « 10. 04474. 


— ( Necrologia di Leonardo Frallani scritta dall’ayv. Lorenzo). 14.0.1420. 
— (Orazion funebre del Granduca Ferdinando HI, scritta dall'avvocato 


Lorenzo). 16. d.. 68. 
— (Necrologia dell'avvocato Lorenzo ). « * » 36. a. 196. 
Collins (Ode di Guglielmo ). per musica « Le Passioni », tradotta 

dall’avvocato G. B. Martelli. 4.59. 
Colocotroni (Questioni relative alla liberazione di ). 21. a. 43. 
Cologna (Necrologia di Abramo). 46. c. 242. 
Colombia (Notizie statistiche sulla). 28. a. 164. 


Colombo (Sulla patria di Cristoforo ), discorso del conte Napione in- 
torno ad alcune principali regole di critica riguardo alle sue disser- 
tazioni sulla medesima, riv. lett., M. 16. c. 52. 

— (Sul Codice diplomatico ) Americano, ossia raccolta di documenti ori- 
ginali e inediti spettanti a Cristoforo. Colombo, alla scoperta ed aì 


governo di America, P. C. 21004 72. 
— (Sulla relazione dei quattro viaggi di Cristoforo ) di Navarrete, e vita 
del medesimo di Washington Irwing, G. P. 32. «bi173) 


— (Sopra una lettera di Michele ) intorno al regolamento degli studj di 
«un giovinetto di buona nascita. Discorso di Antonio Benci. 2.154. 
— (Sulle lezioni di Michele) sopra le doti di una colta favella, M. L. 3.348. 
—:(Sull’opere di, Michele), riv. lett., M. 1900 19% 
—.(Sulla lezione di Michele) intorno al favellare e scrivere. con pro- 
prietà, rivista. letteraria ; M. ) B9.Ib 144 

— (Sulla diceria di Michele) in difesa dello scrivere con, purezza, ri- 
vista letteraria, M. 41.10.1132. 
Colonia (Sull’ istoria e descrizione della cattedrale di ) del dottor Sul- 
pizio Boisserée. Discorso del conte Leopoldo Cicognara. 16. db. 43. 


— (Dell’antica Scuola di pittura in), E. M. grati 
Colonie (Sulle). Riflessioni del sig. Maltebrun. 9:00. pr. 
110.4. 90. 


sat Sull’opera intitolata delle ) interne della Dranta.e di Warlel. PE 
di Filandro. 41. d. 116. 


57 


Colonie (Sull’educazione dei deportati nelle). (dA, C. 148. 
Colori ( Memoria sui ) del cav. Leopoldo Nobili. 39. C 1. 
Colpanî (Sull’ ultime poesie del cavalier Giuseppe ) coll’elogio dell’au- 
».\tore, M. 414. b. 79. 
Coltiva (Necrologia di Giuseppe). 48. a. 165. 
-Coltiri ( Rapporto sugli Aratri) letto dal. prof. Taddei. all'Accademia 

dei Georgofili. 16. bd. 126. 


‘Coltro (Lettera del marchese Cosimo Ridolfi ‘al Direttore dell’Anto- 
logia ‘sui resultati dell’ esperienza comparativa fra. la. vanga ed il 


nuovo ). 14. c. 138. 
Cometa (Sulla) annunciata per il 1832 « dal Mercurio». 30.4 128; 
000174, 

Comete (Scoperta di tre). 19.0.1159; 
‘e. 150, 

Comiche (Sulle) Compagnie: ‘Ricitanione teatrale, E. 26. .c. 74. 

Commedia (Sulle notizie compilate da, Luigi Carrer.intorno la).ita- 

‘0 liana. Osservazioni di Niccolò Tommaseo. 23. b. 52. 


— (Sul saggio storico-critico della) italiana del prof. F.:Salvi; O. 36. b. 42. 
‘Commentarj (Sui) dell'Ateneo di Brescia. per. gli anni (1818_e 


g'uit8t94 Mi , ico: 7. 306. 
Commento (Sul) della Divina Commedia scritto da un:anonimo in- 
vliiglese: Discorso di Antonio Benci.. | 7.103. 
Commercio (Sulla memoria di Luigi Casalini intorno al) di Venezia 
0 ed ai mezzi d’impedinne il (decadimento; V. 12. b. 116. 
Lu (Del) e dei suoi pubblici lavori inInghilterra ed in Francia, Discorso 
«Èè di Carlo Dupin tradotto dal Francese. ssd bg413. 
“2u6(*Salla» libertà (del). (fumentario: Memoria. del marchese Cosimo 
ot SIA! Pi ARING 14.0. 97; 
iti1ogzilan'789 0194) f 

«LI (Sulla libertà! teli): Aibimiria del: comm. Lapo de’ Ricci, 17. b. 122. 
taza(Sullaoxlibertà: del) in ‘Inghilterra. ;0 18..b. 152. 
LI (Sullà necessità del libero) dei ‘grani. | ' 23.0» 181. 
i ili((SulPopera di. Giuseppede Welz irititolata, primo elemento del). Os - 
“È .servazioni di Emanuele Repetti. 2Qisia. 56. 


Lu ibertò di): Osservazioni dell’avvo\Aldobrando' Paolini. ..27.,b,, 47. 
«LL (Prospetto del‘) di Tripoli di Africa e delle sue relazioni con quello 


« YOU? Ttalia ,6del cav. Iacopo Gràberg. i 27.640: 

«È 030 a: 13. » 

4 Sulla cpr sita ifravil:Levante.e l'Europa ;|/di 6.: B. dirti 

poinoge GaHsisi .92901181 i ; 143.0, 26; 

IBVOb ID. +50 Toi iavizideas hi 

(Como! (Sul viaggio al Lago di) di David Bertolotti, e, peregrinazioni 
dello stesso, Y. 9a, 70. 


IL (Sulla ‘guida ‘alvLag0 di ). Osservazioni di Na Tommaso. .43..b, 149. 
Compagni (Sulla cronica fiorentina di Dino ) riv. lett.; M..39x0: 140. 
, i) 


58 
‘Cempagmnie (Sulle ) comichéè : recitazione teatrale; E. ‘26,0. 74. 
Compagnoni (Sui dialoghi del cav.) intorno agli officj della famiglia, 


rivista letteraria) M. | 24: a. 444. 
— (Sulla Biblioteca di Apollodoro tradotta dal cav.). Discorso. di Nic- 
colò Tommasèo. ‘28. d 83. 

— ‘( Sulla ‘storia dell’ America del cav. ). Discorso. di ‘Caleb Cè 
string. 10084. dì 76, 
— (Salla storia dell’ Impero Ottomanno dél cav. v.): Osservazioni di Nie- 
colò Tommaséo. 34:b. 134. 
—' (Sullè lettere del cav.) intorno all’arte della parola. Osservazioni di 
Niccolò Tommaseo. | ) 340 143. 

— (Sulia storia dell’ Impero Russo del cav.). Osservazioni di Niccolò 
Tommaséo. ; 36.0, 460. 

— (Sulle lettere a tre giovini pubblicate dal cav.) intorno aJla morale. 
+ Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 1.370 .b: 128. 


Compendio istorico del diritto commerciale e marittimb presso; tutte 
le nazioni antiche e moderne, idell’avv. Giovanni Gastinelli. pei su 
8.478) 324; 304. 

— (Sul) della Storia del Risofkiritento «della Grecia, riv. delta) Mo desio 94. 

«Compiti (Sui), feste e giochi Compitali degli RE dì Don® Luigi 


ll (Nardiv Osservazioni di SebastianosCiamipi,| Ive neQa sx 0112. 
‘Concorrenza ( Sugli effetti della» libera:).) mMemovia di Ferdinando 

Tartini. |P < raso: 4 3400119. 
‘TCondensazione deîl raggi lunibisia Riflessivhi di E Repoitiza Ho 513. 
Condurîotti (Notizia di Lazzaro ); cip nellavguenra dell? Indi- 

pendenza Greca. ;a1s tobsr inigd A c01rBni@048. 
TARA { Sulle memorie dell'abate» Luigi!) intorodit'alat ivita_ed 


alle opere di Werner ed Hauy, riv. lett., E. R. .R6. al 139. 
— (Sulle memorie dell’abate Luigi) intorno alle opere. edvaglixscritti 
‘LI del geologo Scipione Breislaky rivista Vettetària:; Es (Rui! 30,0. 138. 
ata (Opinione di G. B. Vicoipid*intorno al-chela;plebe pomana 
è non ‘avesse i) prima dell'anno 309; ab:0Ui! Gil Pi Goron 41010, 126. 
Consatvi ‘(Sull’elogio del. cardinal talea cane ch Luigi, Cardinali, 
: Pivîsta letteraria, M. il19qos] ni ib imoint6oe. 68. 
et ( Sull'*Odelelegiaca ‘del doltot Aatonio) alla memoria .del\prin- 
ollomgiperNieeolò di Demiloff, Osservazioni di N° Tommasèox 33ad. 117. 
‘Consigli (Sui), sottovoce a due nubvi coniugi soritti»da, una::wedova , 
« rivista inglese », S. U. .£ 40182001 
-Woiaisolari (Sulle ‘giurisdizioni )y.lavlòro! origine!sè 1° :època dell’ intro- 
‘ duzione loro nell’antica monarchia francese. Confutaziong) storica 
dell’avv. Giovanni INR di certe asserzioni del cav. J..D. Meyer 
‘salle medesimélololioi Diva (b ib opel »i pig 412; 

cl 49. y:egla ollab 
Constant (Sul: “vomafento di Moon! all'opera di: “Gaetano Fi- 
è langéri.}/A;)}0) .‘ 2 è AU 00120. 


‘ 


59 
Constant (Sul commento di Beniamino), all’opera di Gaetano Fi- 


vtlangeri, riv. lett., M. 24293. 
Conti (Sul tributo di amicizia per la laurea matematica di Carlo); 
‘rivista letteraria, M. 24. .c. 85. 
— (Sul saggio di Carlo) del rapporto tra.le vicende della medicina e 
quelle dei lumi, riv. lett., E. R. 48. €. 105. 
Contoli (Sul trattato di Carlo ) dei delitti e delle pene. Osservazioni 
di Francesco Forti. 20. b. 4135. 
Conversazioni (Sulle) sopra la filosofia naturale,, opera. tradotta 
dall'inglese, riv. lett., G. B, 314. a, 140, 
Cooper (Sulle lettere di Janus Fenimore ) intorno ai costumi ed agli 
istituti dell’America Settentrionale, G. P. 36. a. 29, 
— (Sul romanzo di Fenimore ) « La fanciulla compianta di Wish-ton ». 
Discorso di S. Uzielli. 39. bd. 47. 


Coppetta (Su le rime del). Osservazioni di G. Manuzzi. 46. b. 31. 
Coppi (Sugli Annali d’Italia compilati da A.) dal 1750 al 1796, rivi- 


sta letteraria, M. 16, c. 57; 
21. ci 110. 

— {Sugli Annali d’ Italia compilati da A.) Osservazioni di Francesco 
Forti. 29. .c,.60; 
33. c. 114. 

— (‘Sui Cenni storici di alcune pestilenze raccolti da S. ). Osservazioni 
di Niccolò Tommaso. AT. db. 33. 

Coray (Discorsi preliminari del signor ) { Ellenofilo]. 7.286. 

— (Sulla vita letteraria del signor), e sull’isola di Scio. Lettera di 

© Filalete al Direttore dell’Antologia. 11.0.1 

Corboli (Necrologia di Fulvio Aquilini), X. 23. a. 161. 


Cornè (Sull’opera di Giacinto): - Del coraggio civile e deli’ educa- 
zione propria ad ispirare le virtù pubbliche -. Discorso di Francesco 


Vorti. 37..0..3. 
Cornelio (Salle vite di) Nipote, tradotte da Pier Domenico Soresi. 
Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 32. c. 66. 
— ( Suile medesime), tradotte dal conte Antonio Saffi e da Tommaso 
Azocchi, riv. lett., M. 43, di 141. 
Corradini (Sull’utilità della filosofia del prof. Luigi). Osservazioni 
di Niccolò Tommaséo. 38. c. 106, 
— (Sul prospetto delle lezioni di filosofia razionale del prof. Luigi). Os- 
servazioni di Niccolò Tommasto. 44, a. 114. 
— (Sul -presente stato della filosofia. Estratto di un discorso del 
prof. Luigi ). 46. c. 225. 
Correggio (Sulle pitture di Antonio Allegri da), illustrate da Mi- 
chele Leoni, riv. lett., M. 22. c. 125. 


Corrispondenza e notizie epilogate intorno allo slalo e ai progressi 


delle scienze, lettere; arti, industria, commercio e pubblica economia 
nelle varie provincie d'Italia. i 45. 4. 130; 
b.154; c. 177; 46. Db. 49; c. 190; 47. D. 44; c. 182; :48. 0.442; 0, 114. 


60 
Corsi (Sui libri quattro delle pietre antiche di Faustino), rivista let- 


teraria, E. R. 32.0. 16. 
Cèrsî (Sul saggio di poesie di alcuni moderni autori ). Osservazioni di 
Nîceolò Tommasèo. 35. Ce, 133. 
— (Sullo stesso), rivista letteraria, E. I. 48. ci 101. 
‘orsiea (Sul ristabilimento dei Giùrati in) lettera di * * all’ab. Raf- 
faello Lambruschini. 441. c. 102; 
44. a. ST. à 
— (Sullo stesso), P. B. 47. a. 165. 
Corticelli ( Sulle regole ed osservazioni della lingua toscana di. Sal- 
vadore ) rivista letteraria, M. 20. c. 126. 
Corvacei (Necrologia di Vincenzio), V. A. | ‘22, @. 166. 
Corvetto (Sull’elogio del conte Luigi) scritto dal senator Cotardo 
Solari, riv. lett., M. 18.00. 118. 
Cosîmati (Sulla famiglia romana dei ) artisti del secolo XIII. Discorso 
di Carlo Witte. 20. db. 63. 
Cosimo (Sul Romanzo storico di) e Lavinia, o la caduta della Repub- 
blica Veneta, riv. lett., M. 48. a. 104. 
Cosimo III (Sul viaggio per l'alta Italia di), scritto da Filippo Piz- 
zichi, rivista letteraria, M. 32.0. 80. 


Costa (Sull’Odi di Anacreonte, tradotte da Paolo) e Giovanni Mar- 

chetti, riv. lett., M. 16. c. 73. 
— (Saulì’ elocuzione di Paolo ). Osservazioni di N. Tommaso. 29. c. 98. 
Costantinopoli «< Dal Giornale Inglese = Literary Gazette »., P. 40458. 
— (Sol viaggio da) in Inghilterra, del rev. R. Walsh, X.  31uc. 79. 
— ed il Bosforo Tracio. Opera del generale Andreossy; G. P..33,.a. 74. 
— (Sul viaggio in Turchia ed in), del dott. Walsh, A. Z. ‘33: 0.044. 
— (Osservazioni salle strade che conducono a} per il Balkanse per 


Emo. 34, 0.153. 
— e la Turchia nel 1828 di Mac-Farlane, A. P. 37.00. 97. 
— (Sulle notizie sopra), pubblicate nel 1831 dal cav. Antonio Baratta, 
rivista letteraria , * *. 46. d. 1. 
Cotugno (Sulla vita di Domenico) scritta da A. Flauti: Osservazioni 
di Domenico Valeriani. ci i 40. c. 9. 
Courier (Sul prospetto di una traduzione novella’ di Erodoto fatta | 
dal signor), M. 18. d. 87. 
Cousinismo (Del) o sia della scuola filosofica del prof. Cousin. Di- 
scorso-dell’avv. Giuliano Ricci, 42. db. 93; 
c. BA. i]. INC 
Cowper (Lettera di) al molto reverendo Giovanni Newton sul tempo 
« rivista inglese ». 16. a. 109. 
Cozzi (Sul saggio di Poesie estemporanee ‘di Gaspare). Osservazioni . 
di Niccolò Tommaséo.'' 38. cs ‘107. 
‘Crayon (Saggi diversi di Goffredo) « dall’ inglese ». 2. 228. 


‘ Cremona (Descrizione dei bassorilievi ‘del frontespizio del Duomo di ) 
del baron di Hamer. 26. c. 81. 


64 


Crescini (Sull’ Itinerario di Venezia per Iacopo ). Osservazioni di Nie- 
—veolò Tommasèo. 47. b. 36. 
Crestomazia (Salla) italiana, cioè scelta di luoghi insigni o per 
. sentimento o per locuzione raccolti dagli scrittori Italiani in prosa di 
"llvogni secolo, per cura di ‘Giacomo Leopardi, riv. lett., M. 29, a. 171. 
©ridis (Sui libri quattro di Giuseppe), sulla politica militare, rivista 
6 letteraria , M. . 18..c. 123. 
Criminali (Della pubblicità dei Giudizj). Lettera dell’avv. T. T. al 
"» Direttore dell’Antologia. 6. 503. 
+ ( Del vantaggio della pubblicità nelle) procedure. Discorso di Pa- 
o trofilo, 1 i27. a: 3; 
34. c. 132; 32 d. 33. 
Crispi (Sul corso di studj per la lingua greca di Giuseppe ). Discorso 


del marchese Cesare Lucchesini. \ 16. a. 140. 
Cristallografia (Osservazioni sulla ). 12. c. 184; 

25. a. 150. 
Cristianesimo (Progressi del). . 14. c. 145. 


Cristiamia (Sull’Università di). Osservazioni di N. Tommasèo. 37. c. 144. 
Cristoforis (Sul dramma storico del prof. G. 8. de) intitolato: « Ser- 
: gianni Caracciolo ». Discorso di Niccolò Tommasèo. 23. c. 104. 
“— (Sul Compendio della Storia Milanese del prof. G. B. de), rivista let- 
teraria , L. 41. c. 136. 
Cristopulo (Sulla versione fatta dal greco di tre Canzonette di Ata- 
nasio ). Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 43. c. 120. 
Critica (Sulla) Letteraria. Lettera al Direttore dell’Antologia. 12. @. 184. 
— (Intorno agli ufizj civili della) Letteraria. Osservazioni di Francesco 


| Forti. 41.4. 3. 
Crivelli (Sui cenni del signor ) sulla storia politica e letteraria degli 
Ivaliani, riv. lett., M. 16. c. 64. 
— (Sulla Storia cronologica dei Romani compilata dal signor}, rivista 
letteraria, M. 19, c. 110. 
Croce ( Necrologia del professor). 48. c. 142. 
Croker (Sulle ricerche di T. Croston) nel mezzodì dell’ Irlanda « ri- 
vista inglese ». 16. a. 111. 


Croly (Sui racconti del sig. ) fatti sul gran S. Bernardo, A. V. 36. a. 60. 
Cronologia (Sul metodo d’insegnare col mezzo dei numeri e dei 
colori applicati allo studio della) da Antonio lazwinski. Osservazioni 


ti di N. Tommasto e di Bernardo Zaydler. 41. a. 166. 
Crusca (Sugli Atti dell’Accademia della) pubblicati dal Piatti; rivista 
letteraria, M. 35. a. 85; 


1:36. a. 97; 38. bd. 35; 39. a. 79; 40. db. 118. 

"Cuba (Sul prospetto statistico dell’ isola di ) del sig. Haber. 22. a. 142. 
«Cunich (Su gli epigrammi latini di Raimondo) riv. lett., D. S..30, a. 101. 
‘Cunningham (Viaggio di) alla Nuova Galles, G. P. 30510.) 122, 
‘Curti (Sul Poema di Angelo) Pietro di Russia, riv. lett., L. 48. 0. 67. 


62 


Cushing (Discorso di Caleb) sulla storia dell’America del cav. Com- 
pagnoni. "34. di 76. 
Cuvîer | Discorso recitato da M.) nell’atto di soin nell'Accademia 
francese il posto di M. De-Roquelaure. asi iaag8, 
— (Riflessioni di M.) intorno all’attuale andamento ed alie relazioni delle 
scienze colla società. È 1. 31. 
— (Salla raccolta di Elogi Storici di M.). Discorso di Flourens. 4. 50. 
— (Sul discorso di M.) sopra le rivoluzioni della superficie del globo, 


». E. B. 34. c. 87. 
— (Sulla Storia di M.) dei progressi delle scienze ‘naturali. Discorso di 
D. Paoli. i 37. a. 39; 


38. a. 53; 39. b. 104; 40. b. 97. 


Dalbuomo (Sul discorso di Cesare) sopra un basso-rilievo di Tito 
Angelini, riv. lett., M. 44, c. 38. 

Dalmazia (Intorno ai mezzi da impiegarsi per accrescere i prodotti 
della). Dissertazione del prof. Pietro Buttura. Osservazioni di Niccolò 
Tommaséo. 36. c. 27. 

Bandolo (Sulle lettere di Tullio ) intorno la Svizzera. Osservazioni di 
Niccolò Tommasèo. 35. b. 131; 
37. c. 121; 38. c. 108. 


— (L’Alpi Elveliche di Tullio ). 460: 49, 


Bameckar (Sopra alcune opere di scultura del cav.). Lettera di E. 
Mayer all'Accademia Labronica. 415. a. 170; 
20. b: 41; c. 19. 

Danielli (Sul dramma storico di G. P.) « I Geremei ed i Lamber- 


tazzi », riv. lett., L. 47. Cc. 103. 
Danimarca (Sall’istruzione delle truppe nella ). Osservazioni di Nie- 
colò Tommaso. 41. db. 149. 
Dante (Sul commento della Divina Commedia di ), scritto da un ano- | 
nimo inglese. Discorso di Antonio Benci. 7. 103. 
— (Sopra la Cantica di ). Discorso di Antonio Benci. 7. 108. 
— (Sulla necessità dello studio del Poema di). Discorso. di Urbano È 
Lampredi. 7.432. 
— (Sulle illustrazioni della Divina Commedia di ), compilate da Scipione 
Colelli, D. 10, €. 102. 
— (Piano per una nuova edizione della Commedia di) degna di dui e — 
della sua patria. 10. e. 109. 


lare roanata 


63 


Dante (Sopra, due Sonetti di), riv. lett. M. bi6nav 41. 
=(.Jutorno al Codice Bartoliniano della Divina Commedia di). 17. a, 136. 
jbx/(Sulla vita di) scritta da. Giovanni Boccaccio, testo emendato da 
vi Bartolommeo Gamba, riv. lett. ,, M, 19, (0. 119. 
eo (Sulla lettera «al. cav. Monti , intitolata ). rivendicato. Osservazioni di 
pe Sebastiano Ciampi. 20. c. 30. 
== (.Sol vero senso»dì quel verso di) « Poscia più che il dolor potè il 
digiuno ». Lettera di Vincenzio Monti. 21. db. 138. 
;# (Canzone di ) in morte di Arrigo VII, tratta da un Codice della Mar- 

ciana di Venezia ed illustrata da Carlo Witte prussiano. 23. c. 41. 
.meiifiSulle postille iscelte.di Alessandro Tassoni alla Divina Commedia di ), 
ui rivista letteraria, M. 24..a. 159, 
le veltro allegorico, di ). Lettera; di. G. P. ad E. Repetti. 24, b. 274. 

+ (Sopra alcune, congetture intorno a). Risposta: di; Emanuele. Repellti 
ronual. colonnello G,.P.....; 25. db. 1. 

+ (Sulle lettere latine di.), pubblicate, da Carlo Witte, E. R. 30. b. 128. 
+ saliceni unsmaraviglioso sonetto? di). Lezione di Luigi, Cibrario. Os- 


gx servazioni di Niccolò Tommasèo. 33. D. 114. 
(tn (Sulla, Divina, Commedia di ) pprblieata dal, Borghi, rivista lettera- 
sii nia; M. n 34, b. 124. 
— (Sulle Chiose sopra); testo a pe di Pier Segni. Lezione di Luigi 

0% Rigoli. | | 35. c.. 35. 
ib Sulla vita di.) di Mario. Filelfo, riv. lell., M 37. b. 115. 
++ (Sopra un nuovo commentojalla;; Divina Commedia di ). Discorso di 
n Tommasèo. ; | i 43. c. 95. 
(Sol ragionamento critico di Pi pet Bozzi intorno ad un luogo fa- 
, rjosmoso (della Divina, Commedia di,),,, miv., lett,,,,M, 43.0. 125. 
cè ({Intornovalla scoperta dei commenti del. Bambagioli: alla, Divina Com- 
| x» media di ). Discorso di G. B. Piccioli. 44, a. 139. 


me) ((Sopra.i versi. di ) ;attenenti. a ,Pluto,;, discorso di, Gaetano. Cardona : 
it: egsulle nuove osservazioni dell’avv. Carlo Fea.su.la Divina;Commedia. 
-rvDiscorso di. Niccolò.Tommaséo., 1. ... 45.0. 90. 
#2 (Sul.veltro della Divina Commedia di)...Lettera di G. P. al marchese 
 losoGino, Capponi, ..,...4) ” 45. db. 72. 
© (Sopra la Divina Bre n di ). Lezione del canonico Giuseppe Sil- 
.pvasvestri. Osservazioni ;di R. Meconi.:, .,,, 43. b. 135. 
# (Sui commentarj di Melchior Missirini;: Dell'’amor di),e del ritratto 
| .duyodi Beatrice Portinari ,, e, delle memorie dello stesso, e suo mausoleo 
| ome in S. Croce. Osservazioni di Niccolò Tommaso. 45. b. 137. 
em Indagine .storicor-critica. per. servire alla. storia dei; sentimenti. poli- 
ho: tici.di ) « Se Dante dedicasse a Federigo Ill.re di Sicilia la Cantica 


101 del Paradiso »,,,X..,X., svioseo Tib'avcon 1 48.0. 56; 
MAG 3: ol serovintl ndsfottdit sia 
i Der (Su warj scritti sopra) ,, niv. lett, M. 46. 6. AT. 


te (Sulle considerazioni di Giuseppe... Bozzi intorno . ai commenti del 


64 


verso di) « Poscia più che il dolor potè il erge », rivista. lelle- 
raria, M. 48.‘d. 104. 
Dante (Salla traduzione tedesca in versi entteaidinisbi: de'primi dieci. Canti 
della Divina Commedia di ). Discorso di Tommaso Tonelli. 48,d. 45. 
— (Salla Divina Commedia di), con argomenti’e note di G. B. stampata 
a Milano dalla Società dei Classici Italiani, réw, lett, Mi ‘48000. 38. 
— (Sulla rivista» delle varie lezioni della Divina Commedia di) per cura 


di Angelo Sicca, riv. lett., X. . (480/00, 1113. 
Dantesea (Rivista), TM... Li 10235 d.) 62; 
Eee 1 NGI. i I Gi 
Dantesco (Sull’Atlante Dantesco) composizione di Giovanni Hacman. 

Osservazioni da A. Renzi. . 9 0 155. 


Banti (Sul primo libro del trattato di Vincenzio ) delle perfette propor- 
zioni nelle arti del disegno. Osservazioni di N. Tommasto. ‘42 @.) 145. 
Earw (Discorso del conte), detto in occasione della morte del signor 


De Volney « Dalla Revue Eneyclopédique » 20! lol slin9) 261. 
— (Replica del conte), all’elogio di Laplace letto da psp Gollard'all’Ac- 
cademia Francese. 29: db? 138. 
— (Sui discorsi del'conte Domenico Tiepolo sulla Storia Venéta'del conte). 
Osservazioni di Niccolò pci 33.0bi 44; 
34. 0.23. nese 291 49 collo? + 
Dati (Sulle lettere di Carlo masi, riv. lett.. M. 20,65 140. 
— (Sulla scelta di prose di Carlo Roberto ), ‘ed'orazione in lode'dei brutti 
attribuita al ‘medesimo, ‘nivi leto, My ui è 10 ‘2500. 194. 
— (Salle lepidezze di spiriti nigi raccolte da- buie Roberto); fivista 
letteraria, M. 10 0ina 186. \c:4. 


Matta (Sulla spedizione ‘in Oriente di Amadeo VI conter'di’Savoja , 
provata con inediti documenti dall’ avv. Pietro): ‘Osservazioni di Se- 


bastiano Ciampi. 1098I 2360 151. 
Pavanzati (Sulla traduzione fatta da Bernardo) delle opere di €) Gor- 
nelio Tacito, riv. lett., M. 27160 118. 
— (Sullo scisma i tagbilterna ed allre vp di Bernttdd ): Osserva- 
zioni di Niccolò Tommasto. ' RILOD ‘34 d. 146. 
— [Sullo scisma d’ ptt di seed: Osservazioni. di ‘Niccolò 
Tommaso. attira 43: D. 132. 
— (‘Sopra alcuni avvertimenti civili'e letterarj ‘di’ Bernardo ). 'Osserva- 
zioni di Niccolò Tominasèo! Fauno gd 188. 
Havid (Sul) poema del conte pati € Dalla Revue: ‘Encyélopé- N 
dique ». ) Le PAPATO, 
Bavy (Sopra il fenomeno letto =imagnetico di Ossetvazioni del cava- 
lier Leopoldo Nobili! n6d se » (4g DPA64. 
— (Sulla lanterna di sicurezza di). Osservazioni‘del‘dott. Paoli! na a. 161. 
— (Necrologia di Onofrio) dalla « Biblioteca Universale »:' 34. è 172, 


Deabbate ( Sull’opera del cavalier} della villa di Marte] cose e Lari 
dell’imperator Pertinace [Ann.!bibt.}. nà OUR, BIS 


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Sa. 


3 65 

Decker (Sul Trattato elementare di Artiglieria di), rivista letteraria, 
G. P. 37. c0 1128. 
Degolai(Necrologia dell’abate Eustachio ). 21. a, 178. 


Delfîico (Sull’opera di Melchiorre ) intitolata : « Dell’antica Numisma- 
tica ‘della città di Atri nel Piceno con ùn discorso preliminare sull’ori- 

î gini Italiche ». Discorso di Giovanni Micali. 18.00. 3. 
Delitti (Sull’opera di Alberto dei Simoni intitolata dei), considerati 
nei. solo effetto ed attentato: Discorso di Celso Marzucchi. 44. a. 55. 
Delviniotti (Sulle Osservazioni di Achille) intorno al Giornaletto poe- 
tico stampato in Corfù. Discorso di Giuseppe Montanelli. 45. b. 140. 
Demeniti (Sulle istruzioni per la novella Real Casa dei ) in Palermo, 


|. «di Pietro Pisani rivista letteraria, E. R. 30. c. 136. 
Demostene (Su le Arringhe di); tradotte: dal: P. PF. Vinéenzio Bar- 
covich. Osservazioni di Niccolò Tommaséo. 32000436. 
‘Menham (Partenza del colonnello ) per PAffrica;» 25. e, 140. 
— (Notizia del viaggio del colonnello ) nell’Affrica. ito:R@wea152. 


Denina (Sulla bibliopea o l’arte di compor libridi Carlo), M, 30. a. 112. 
Depping (Sull’opera di G. B.) intitolata: « La Grecia 0 descrizione 
topografica della Livadia, della Morea e in aa F.G. 12. a. 82; 

13. a. 81. 
+ (Sui viaggi di uno studente nelle cinque parti del mondo, scritti da 


Gi Bi), riv. lett., M. 16. .c. 92. 
— (Sulla storia ‘di. G. B.) del commercio tra «il Levante e |’ Europa, 

J. G. H. 43: a. 26; 
(ob, 19. \ 


Devoti (Sull’arte di amare di Vincenzio), riv. letti; M. 18. (c.. 95. 
Diacono (Sulla storia di Paolo») dei fatti dei Longobardi. Osservazioni 


di Niccolò Tommasèo. 33. a. 147. 
Dialetto (Sul'Dizionario del) veneziano di Giuseppe Boerio. Osserva- 
zioni di: Niecolò: Tommasèo. 358. c. 407. 
— (Saggio sul) piemontese, L. C. 38. db. 70. 
Dialogo fra lIre 10 L. 4,152. 
— sulla‘proposta ‘di aleune correzioni ed aggiunte al Vocabolario della 
Cràsca, di Urbano Donpredi 4.488; 
06. 118: ! 
— (Sul) travla! Torre degli Asfiiellà e la Torre della Magione; rivista 
Metteraria , M. 20.0: 116, 
— sull’ Educazione; di Niccolò Tommaseo. 26: 1a, .33. 
— sull’Accademie;-di Niccolò Tommasto. 26. Db. 38. 


Diario (Sul) di una viaggiatrice indisposta « Riv. inglese » A. V.29. (0. 4, 
Dicerie (Intorno ai manoscritti che si trovano in Firenze, ed in cui 


leggonsi le ). Discorso di Antonio Benci. 18. c. 68. 
Didier: {Su le melodie elvetiche di Carlo), M/ 30. a. 1158. 
Dieta: (Sul trattato sopra Ja ) del dott, I. A. Paris, « Rivista inglese », 

ALLVI 29. co8 10. 


9 


66 

Difesa (Della libera ) degli accusati, dell’avv. Dupin. S.: 14.00. 177 
16. bd. 137. A 

Diodati ( Necrologia di Luigi ). * 46. b. 100. 


Dionigi (Necrologia di Marianna ) dal « Diario di Roma». 23. 1168. 
Diritti (Dei) per le-Leggi delle XII. Tavole competenti. ai creditori 
sul corpo del comun debitore, P. C. Inilot160inda 71. 
Diritto (Compendio storico del) commerciale e marittimo presso tutte 
le nazioni anticlié e moderne, :dell’avv. Giovanni Cantinolii! 7. 469; 
8. 178, 324, 504. L- 
— (La scienza del) commerciale, terrestre e marittimo, costituito e 


costituendo, dell’ayv. Giovanni Castinelli. 9. di :101. 
— (Sull’ordinamento della .scienza. della cosa pubblica e ). Lettere di 
G. D. Romagnosi al. prof. Giovanni Valeri. 23. bi 1475; 


c. 60; 24. a. 46; bd. 1. 
— (Sulle diverse regole del Gius antico; pubblicate da Carlo Wittey se 
breve notizia delle fontì di) Romano. recentemente; scoperte. Osser- 


vazioni dell’avv. P. Capei.. 0 28. c. 17. 
— (Sulla Storia :del:)} Romano del medio evo, di Federigo Carlo:de Sa- 
vigny. Osservazioni dell’avv. P. Capei. 31.0, 3; 


33. a. 20; 34. db. 25; 36. a. 3; 46. a. 143; 48. db. 1. 
— (Sull’opera intorno al} e Leggi dei Romani, di Andrea Barriga, rivi- 


sta letteraria, V. S. M. sir. (38 0 10! 
— (Sulle decisioni delle gran Corti civili in materia di), pubblicate da 
Michele Agresti, V. S. M. 38. ai 68. 

— (Sulle notizie intorno al sistema del ) penale, del prof. Hube. Discorso 
* del dott. Bernardo. Zaydler. | 42.0. 60, 
Discernitore (Sul), opera periodica da stamparsi in Roma, +Osser- 
vazioni di Enrico Mayer. © 01038.70./143. 


Discorso dello dal professor Pictet per l’apertura della Sessione le- 
nuta a Ginevra dalla Società Elvelica delle scienze maturali li. 28 lu- 
glio 1820. 1. 58. 

— recitato dal Duca di Doudeauville, presidente: onorario. della» Società 
formata a. Parigi per il miglioramento dell'Istruzione elementare, 
dal « Journal d’ Education ». 1.169. 

— detto dal conte Daru alla Camera dei Pari, li 14 giugno 1820, im oc- 
casione della morte del: signor de Volney, « dalla. Revue {Eneyclo- 
pédique ». 111,261. 

— recitato dal prof. Gazzeri nella Società Colombaria sulla lingua. 7. 27. 

— delsig.baron de Gerando sui migliori metodi dell’insegnamento. 8. 19. 

— dell’abate Pellegrino Farini sull’obbligo che hanno i ricchi di esset 
dotti e dabbene. 8. 513. 

=. sullo studio filosofico delle lingue, -M. 41.0, 124. 

= sull’adananza annuale pubb. dell’Accademia della Crusca, ‘12. 6.100. 

— del march. Gino Capponi intorno ad. alcune particolarità: della pre- 
sente economia toscana, 14, ad. 114, 


67 
Biseorso in morte di Ferdinando HI Granduca di Toscana ; M, {Sup- 


“plemento all’Antologia] 14, HI. 
= (letto dal matematico regio Pietro Ferroni all’Adunanza dei Georgo- 


filivli 5 dicembre 1824, sulla pratica agraria. Via, ‘1. 
— (letto dal general Colletta all’Adunanza dei Georgofili li 12 dicem- 
bre 1824, sull’ economia agraria della toscana. 17. a. 12. 
— di G. B. Niccolini. Del sublime e di Michelangelo, 20. a. 80, 
— letto da Enrico Mayer all'Accademia Labronica,« dell’ Educazione 
‘del. popolo nei suoi rapporti colla società ». 32. a. 73. 
Dizionario Geografico universale da pubblicarsi in Parigi. Ann. bibl.; 
G. Ri P. 5. 366. 
—.( Annotazioni al) della Lingua Italiana, che si stampa. a deep 
Ann. bibl. .. . 522. 
— (Sul) portatile della Lingua Italiana, compendiato da Giovanni Da 
betti e da Carlo Vanzon,; riv. lett. , X. 27. c. 114. 
— (.Sul nuovo) militare italiano. Lettera dell’autore Giuseppe Grassi al 
Direttore dell’Antologia. 31. a. 88; 
Pa. 
— (Sul) della Geografia comparata di anonimo. 31. db. 140. 
— (Sul) del Dialetto Veneziano di Giuseppe Boerio. Osservazioni di 
Niccolò Tommasèo. auited 107. 
— (Sul) delle Scienze naturali pubblicato dal Batelli, riv, lett., X.39. bd. 157. 
Bodwell ( Necrologia di Eduardo). 46. c. 242. 
Dognamni (Necrologia del cavalier). 48. c. 142. 
Domingo (Notizia storica dell’ isola di San), ora Repubblica di Haiti, 
« dal francese ». 20. b. 16. 
Bonati (Su la Tragedia, Corso) di Carlo Marenco. Osservazioni di 
Niccolò Tommasèo. 41. c. 112. 
Doni (Lettera di Anton Francesco) a Cosimo I sopra una fabbrica da 
erigersi in Arquà intorno all’arca del Petrarca. 28. b. 250. 
Donne (Sull’ Educazione delle), e discorso sull’amore. della vita do- 
mestica. Lettera di Enrico Mayer. 20. a. (11. 
— (Sul saggio sopra l'educazione delle), di madama» la contessa di 
Remusat, M. 20.10.38. 


Doudeauville (Discorso recitato dal Duca di), Presidente onorario 
della Società formata a Parigi per il miglioramento dell’ istruzione 


elementare, dal « Journal d’ Education ». 1. 169. 
Doveri (Sui) domestici, ossia Istruzione alle giovani spose; « Rivista 
inglese »; S. U. 18.è. 5: 
Doveri (Rapporto di Giuseppe), bi della Società Pi muluo In- 
segnamento di Livorno. 43. d. 109. 
Dramma (Del) storico, Discorso di Giuseppe Mazzini. ‘ 39. a. 37; 
44. a. 26. 


Dreyssing (Sul trattato intorno alla Diagnosi: medica del dottor D. }, 
riv, lett., D. E, B. i 126. €. 110. 


68 


Drovetti (Progetto del signor ) per la civilizzazione dell’ interno. del: 


l’Affrica. 28.0.1163. 
Droz (Sulla morale applicata alla politica, di Giuseppe), rivista lette- 
raria, M. 24. a. 116. 
— (Sui principj di economia politica, di Giuseppe). Osservazioni di 
Francesco Forti. 45. db. 1133. 
Dueas (Intorno ad un volgarizzamento inedito delle istorie di Giovanni), 
Discorso di Andrea Muxtoxidi. 19. 0, 50, 
PDuchesne (Sui nielli incisi da orefici fiorentini del XV secolo, opera 
di ). Osservazioni di Sebastiano Ciampi. 2A. db. 220. 


Dufour (Esame di G. H.) sull’opera del cav. Afan da Rivera; intito- 


lata: « Saggio sui rapporti che debbono avere fra loro.i grandi mezzi. 


permanenti di difesa, la disposizione topografica del terreno e le ope- 


razioni degli eserciti ». 15,548, 
Dugzald (Sulle Opere filosofiche. di ), Stewart e di Reid, tradotte da 
Niccolò Tommaséo riv. lest., L. V. 44..c. 49. 
Bumont (Discorso di Stefano) sui casi di eccezione alla pubblicità 
della procedura, ossia procedura privala., 5. 139. 
— (Esame del Rapporto fatto dal signor) all'Accademia generale della 
Società di Lettura di Ginevra , D. 11.0d. 47. 
— ( Estratto di un rapporto del signor ) sul viaggio della corvetta l’Astro- 
labio da Hobart-Town a Batavia. 33. d. 162. 


— (Necrologia di Stefano) scritta da G. C. L. de Sismondi. 38, e. 149. 
Dunoyer (Sull’opera di Carlo. Bartolommeo ) intitolata: L’ In- 
dustria e la Morale considerate nelle loro relazioni colla diber- 


tà, A. 23. a. 65. 
Buomo di Cremona (Descrizione dei bassorilievi del frontespizio del), 
del barone di Hamer. : 26. c. 81. 
— di Milano (Sul), illustrato dal marchese Giovacchino d'Adda, Osser- 
vazioni di Sebastiano Ciampi. 27. a. 146. 
— di Siena,( Notizie storiche sul), del baron di Rumobr. 5. 187. 
Dupin (Discorso di Carlo). Del commercio e dei suoi pubblici ‘lavori 
in Inghilterra e in Francia « tradotto dal francese ». 13. db. 113. 
— (Sulla libera difesa degli accusati, di Carlo), S. 14. 0. 177; 
16. db. 137. 
— (Esame dell’opera di Carlo ) sulle forze commerciali della Gran Bret- 
tagna, dalla « Rivista Europea », M. 175 d, 1. 


— (Salla relazione di Carlo), delle adunanze filantropiche nella Gran 
î. Brettagna ed in specie di quella tenula per il monumento di Watt; 
‘+ dalla « Rivista Européa 0} M.» 17. ci 1. 
— (Sull’apertura e discorso di Carlo) alla cattedra di Geometria e. Mec- 
canica applicata alle. arti;in Parigi; « dal Globo! » ; (G/ P.:25. @ 63; 
b. 106; 30. bd. 1. 

— (Sal discorso di Carlo.) sopra la situazione progressiva: delle forze 
della Francia dopo il 1814; « dal Globo » , G. P. 27. a. 62. 


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Dupin (Sulla Geometria e Meccanica delle Arti, di Carlo), rivista 


letteraria, X. 39. a. 147. 
Duranti (Su la traduzione di Antonio) « Omero innografo » rivista 
letteraria, M. 24.0. 153. 

E 


Ebraico (Sul vero metodo di leggere e d’ intendere |’). Lettere di 


Domenico Valeriani al Direttore dell’Antologia. 5.197; 

b. 80. ; 
Eeo (Sull’) Maceratese. Giornale Medico-Chirurgico. Osservazioni di 
.. M. Rigacci. 37. c. 129. 
Economia (Sopra diversi soggetti di) politica. Lettere di G. B. Say 
a M. Malthus « estratto dal D, D. V. ». 3. 230. 
— (Sul) politica. Memoria del professor Gazzeri, e lettera relativa al 
i Direttore dell’Antologia. 14. b. 102. 
— Politica, Sul discorso del sig. Simondo de Sismondi della proporzione 
fra il consumo ed il prodotto, M. 15. b. 49. 


-—— Politica. Risposta del sig. Say al discorso del sig. Sismondi, sulla pro- 
porzione fra i consumi ed i prodotti, dalla « Revue Encyclopé- 


dique », M. 15. c. 123. 
— (Sull’) agraria delia Toscana. Discorso letto dal general Colletta al- 
PAdunanza dei Georgofili li 12 dicembre 1824. 47.112. 
—.(Sull’) politica. Ragguaglio di una Memoria del dottor Giuseppe 
Giusti. 48. b. 160. 
— (Sulla pubblica ). Lettera al Direttore dell’Antologia intorno ad una 
Memoria dell’avv. Alessandro Mugnai, S. 19. a. 145. 
— (Sull’opera di T. R. Mac-Calloch intorno ai principj di politica); 
dalla « Rivista Edimburghese », G. P. 24. Db. 147. 
— {Sui muovi principj di) politica di J. C. L. de’ Sismondi. Osservazioni 
di Carlo Bosellini. 26. Cc. 1. 
—(.Sulla pubblica), saggio del prof. Domenico Valeriani. Osservazioni 
di Francesco Forti. - 30. a. 99. 
— (Sullo studio della pubblica } in Sicilia. Lettera del sacerdote Gaspero 
Grassellini al Direttore dell’Antologia. 32. c. 199. 
— (Sulla storia dell’) pubblica in Italia, di Giuseppe Pecchio. Discorso 
di Francesco Forti. 36. b. 1. 


— (Sall’) civile e politica, Considerazioni di Francesco Forti. 45. di 133. 
Edgeworth (Sopra i due racconti di Maria ), Harrington ed Ormond, 
tradotti dall’ inglese da A. F. Falconetti, riv. lett., M. 18. c. 108. 
— (Sui fanciulli e i loro caratteri, di Maria), prima traduzione italiana 
dall'inglese, riv. lett., M. 92 04/87. 
— (Su le prime lezioni di Maria), tradotte da Bianca Milesi Mojon, 
riv. lett., M. 35. a. 139. 


70 


Edmostone (Viaggio del signor) a due Oasi dell'alto Egitto, 13.,,d. 118; 
Educazione. Discorso di Antonio Benci sopra una lettera di, Michele 
Colombo intorno al regime.degli studj di un giovinetto di buona na- 


scita. 2a 54. 
— dei poveri in Svizzera. 2. 527. 
— delle femmine nella Svizzera. Riflessioni di E. Repetti. 7. 166. . 


— (Sull’) delle fanciulle povere. Lettera di Filogine a Filandro. 8. 144. 
— (Sull’) del popolo scozzese. Discorso del dott. Gaetano Cioni. 8. 417. 
— (Sui precetti di), di Luigi Boneschi, M. 9. b. 106. 
— ( Memoria nella quale si rammenta all’ Italia un'anteriorità che le si 
deve in fatto di), V. A. 10. d. 117. 
— (Sull’) fisica e morale dei fanciulli. Consigli di madama Fabre d’Oli- 
vet ad un’amica, riv. lett., M. 16. c. 75. 
— (Sull’epera di E. Brougham , intitolata : Osservazioni pratiche sull’) 
del popolo, dirette alle classi industriose ed a chi dà loro impiego, 


« Rivista inglese », S. U. 18ue.}.U7 
— (Sui libri di). Lettera di Enrico Mayer. 20. a. 11. 
— (Sul saggio sopra l') delle donne, di madama la contessa di Re- 

*musat, M. 20. a. 35. 


— (Intorno 1’) italiana, considerata: 1,° nei secoli passati ; 2.° per ri- 
spetto al popolo; e 3.° per rispetto alle scienze ed alle lettere. Let- 
tere di Antonio Benci ad Enrico Mayer. 22. a. 103; 
db. 99; c. 35. 

— (Sulla Biblioteca portatile di) pubblicata da Sonzogno, rivista lette- 
raria, M. 24. a. 141. 

— (Sull'), Dialogo di Niccolò Tommasèo. 26. a. 33. 

— (Dell’) delle classi superiori, dalla « Rivista britannica ». 28. a. 49. 

— (Dell’) del popolo nei suoi rapporti colla Società. Discorso letto da 
Enrico Mayer all’Accademia Labronica. i 32. a. 73. 

— (Sull’) per mezzo dei libri. Discorso di Niccolò Tommaséo. 40. b. 177. 

— (Sulla prima) dei fanciulli: opera tradotta dall'inglese da Bianca 
Milesi Mojon. Osservazioni di Raffaello Lambruschini. 4. c. 133. 

— {Sulla pubblica) degli Stati Uniti di America. Discorso di Enrico 
Mayer. 45. a. 3. 

Edwards (Sull’opera di W. F.) intitolata « Dell’ influenza degli agenti 
fisici sulla vita ». Ragionamento del dottor E. Basevi. 17. db. 52. 

— (Sui caratteri fisiologici della razza umana di W. F.). Discorso di 
Niccolò Tommasèo. 39. a. 62. 

Effemeridi geografiche di Weimar « Bulleltino scientifico ». 18. a. 149. 


— (Sulle) scientifiche e letterarie. per la Sicilia, rivista lettera- 


ria X. 46. b. 28. 
Egitto (L’). Ditirambo di Giuseppe Agoub egiziano, tradotto da Fi- 
lippo Cicognani. 41. 284. 


— (Sui costumi delle donne in). Osservazioni della signora Belzoni, 
G..R. P. :5, 210. 


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Egitto (L’) sotto Mehemet Alì, o brevi riflessi sull’ amministrazione 
‘‘ civile e militare di quel Vicerè, pubblicati da F\ J. Ioli sul Ms. di 


‘0 P. Thevenat-Duvent, G. R. P. | 6. 264. 
_ —(Sull’incivilimento dell’). Riflessioni di Emanuele Repetti. ‘7.177. 
—'( Viaggio in) di Federigo Caillaud. 8. 435. 
— (Sull’opera intitolata: Descrizione dell’), Ann. bibl. 12.0.1192. 


— (Sal viaggio fatto a diverse Oasi dell’) da Fedetigo Caillaud, M. 14.0. 73. 
(Viaggio a due Oasi dell’Alto ) del signor Edmostone: 15.0. 113. 
—- (Nuove scoperte intorno ai Geroglifici dell’), «dal « Giornale 


‘© Hermes ». 19.10. 79. 
(Lettere di G. B. Brocchi sopra il suo viaggio in). 21. a. 158. 
— (Viaggio di Ruppel in). 9 a. 123; 
18022. ‘b.' 168. 

—' | Civilizzazione dell’). 23. c. 177. 


(Sui saggi pittorici, geografici, sull’) disegnati e descritti da Giro- 
‘amo Segato e Lorenzo Masi. Osservazioni di N. Tommaso. 29; a. 160. 
— (Spedizione scientifica in ). 31.'b. 183. 
— (Sulla ‘spedizione scientifica toscana in). Lettera del dottor Ricci al 
‘conte Girolamo Bardi. 32. c. 141. 
— ‘(Sulla spedizione scientifica franicese-toscana in). Lettere dei signori 
‘ Champollion'e Lenormand. 34. @. 113; 
“6. ‘63. c. 38; 35. a. 3; Db. 1093/60. 27; 36. av 70. 
— (Sulla spedizione scientifica toscana in). Lettera del prof. Ippolito 
‘‘Rosellini al Direttore dell’Antologia. 37. Db. 70. 
— ( Sulla storia della rigenerazione del’) di Giulio Planat, G. P./39. e. 104. 
— (Sull’itinerario dell’ ) e della‘ Nubia del sig. Rifaud. J. G. H. 43. c. 0142. 
2 (Sullo stato fisico e morale dell’odiernò }. Lettera dell'avv. Aldobrando 


‘Paolini al Direttore dell’Antologia. - 440 b, 110. 
L (Sui monumenti di) e della Nubia, illustrati dal prof. Ippolito Ro- 
-- sellini, riv. lett:, M. . | 48.0. 93; 
nia, sl i 


Egiziane (Suleleggi), Papiri Greci, illustrati dal professor Amedeo 
"!! Peyron. Lettere del'conte Federigo Sclopisa Giuseppe Grassi. 32. a. 3. 
Egiziami (Sul saggio sopra il sistema dei numeri presso ‘gli antichi ). 


“ Lettera del cav. Giulio di Sanquiftino ; riv: lett.; Z. 47. c: 148. 
— ‘Studenti in Francia. 34. c. 165. 
— (Sull’antica letteratura degli) del signor Rosegarten. Osservazioni di 
Domenico Valeriani. 35. 0.143. 
Egiziano (Fondazione a Parigi di un Museo reale). 23. Db. 186. 


Elba (Sulla storia dell’ Isola dell’) di G. A. R, riv. lett., E R. 22. e. 149. 
Elei ( Necrologia del cav. Angiolo d’ ) scritta dal prof. Gazzeri. 16::0.166. 
— (Su la vita e su le opere del cav. Angiolo d’ ): Memorie di G. B. Nic- 

icolini. .. 29. a. 90. 


| Elettro-dinamieche (Teoria fisica delle induzioni ) di Leopoldo 


Nobili. 48, a, 33. 


72 
EHlettro-magnetiche (Esperienze ) fatte nella R. Accademia di 
Scienze, Lettere ed Arti a Modena. 12, B16. 
Elettro-magnetismo (Sull’). Lettera del marchese Cosimo Ridolfi 
al Direttore dell’Antologia. 02 481, 
— (Intorno ai singolari fenomeni dell’). Pensieri del marchese. Cosimo 
Ridolfi. ! moo'1188 ) 86, 
— (Sull’). Osservazioni del prof. Gazzeri, iv Be 921. 
— (Sulle osservazioni e fatti riguardanti i fenomeni. dell’ ), Riflessioni 
del march. Cosimo Ridolfi. 3 500, 
— (Sui nuovi fenomeni dell’). Lettere del marchese Cosimo Ridolfi al 
professor Taddei. ;014.1324; 
5. 563. VE 
— (Intorno ai fenomeni dell’). Replica del prof. Gazzeri alle riflessioni 
del march. Cosimo Ridolfi. 11,4» 328. 
— (Intorno ai fenomeni dell’), Lettere del prof. L. Baccelli al marchese 
Cosimo Ridolfi. | © 16.295; 
7. 147. i sibad@a ) — 
— (Sull’). Osservazioni del cav. Leopoldo Nobili. 18. bo 164; 
16, a: 193. los 
Ellenofile. (Cenni di) sulla; Lingua Romaica. 4. 438, 
— (Lettera di) al Direttore dell’Antologia sopra il suo ragionamento 
sullo stato presente della lingua greca. A. 538. 
— (Lettera di) ad Antonio Benci sulla necessità di, studiare la lettera- 
tura straniera. i 5.826. 


— (Osservazioni di E. M.) sui Discorsi preliminari del sig, Coray. 7. 236. 
Elogî (Sugli) storici letti, nelle sedute pubbliche dell’ Istituto reale di 


Francia dal baron Cuvier. Discorso di Flourens. id. 50. 
— (Sugli) storici del conte &. Mamiani, Osservazioni di Niccolò Tom- 
masèo. 32. 0c. 39. 


— (Su cento immagini ed) di illustri estinti, riv. lett., M. 47, (00.123. 
Elogio del presidente Giovanni degli Alessandri, letto da G,.B. Nic- 


colini. 32. h, 109. 
— accademico di Francesco Foggi prof. nell’ Università di Pisa, scritto 
da Filandro. 1%, 0126. 
— di. P. L. Ginguené , scritto da F. Salvi. 12. b, | 69. 
= di. Laplace, letto all’ Accademia francese da. Royer,; Collard e 
Daru. 29.(b. 129. 
— di Giulio Perticari, scritto da Antonio Benci. 07,130. 
— di Lorenzo Pignotti, scritto da Antonio Benci. ra st Br139% 


DI 


— di Ennio Quirino Viscotiti, scritto dall'abate G. B. Zannoni, 6,439. — 


Emerson (Sulla storia della Grecia nel 1828, 0.racconto dei viaggi 
di M. J.), e di C. Pecchio. 23; db. 1. 
Emiliani (Sulla risposta del dottor Luigi) al tema.medico sui prin- 
cipj della dottrina eccitabilistica del controstimolo, E. B. 14. b,. 91, 
— (Sull’Inno a Venere Urania di Vincenzio Ercole), riv. lett, M. 32. c. 87. 


È, 
È 


78 


Encausto (Sull’èsame chimiéo di un antico dipinto all’). Lettera del 


.tmarch. Cosimo Ridolfi al prof. Petrini. 7. 298. 
— (Sul medesimo). Appendice dell’abate G. B: Zannoni alla lettera dél 
. march. Cosimo Ridotfi. 7. 491. 
Enciclopedia (Sull’) domestica, pubblicatà a Milano, rivista lette- 
raria ; M. 20. c. 138. 
— progressiva, o collezione dei trattati sulla storia; lv stato attuale ed 
i progressi delle cognizioni umane; Bull. bibi. 22. b. 180. 
— (Sall') di Scienze, Lettere, Artì; 0 collezione di Manuali, pubblicata 
a>Milanò dal Fontana, riv. lett} M. il 24. A. 141. 
Enciclopedie (Delle), considerate qual ‘mezzo d’ ibicivilimento , del 
signor Guizot, M. 7 23.0: 37. 
Emimmiî storici, ossia l’arte di richiamare alla memoria i fatti \dellò 
storia; riv. lett., A. B. 21.05.0150. 


Epée (iSul metodo d’ istruzione per i sordo-muti , introdotto dall’abate 
Carlo ‘Michele da 1° ). Discorso del sacerdote :M. Marcacci. 127 ‘@; 136 
‘18. ù. 94; 22. a. 3; 28. Db. 79;034. e. 1. 


Epigrammi (Sugli );dell’Antologia Greca tradotti da Franeeséo Negri. 


Osservazioni di Niccolò Tommasto. 43.0: 119. 
Epitalanmj: (Sopra varj),; riv. lett. M. 21. è: 87; 
24. bi 1256. 
-Epitalamio. Ode al conte ARPA Vezzani per le sue nozze colla 
| signora Clementina Capilupi di. C..G. P. 8. 551. 


— ‘Sugli applavsi powtiti di A. Vi D. S. P., vid. lett, M 22/6; 110. 
Era (Sull) Bitinica. “gar del cav. Bartolotmmiéo Borghesi al profes- 

sor (Sestini. 11. a. 87. 
Ercolani (Necrologia di Carlo) scritta da Francesco Iari. 43; 54. 
Ercolano (Sue néliziè sopra gli cavi di ) ‘di Andrea de Tori: 08 


servazioni dell’abate G. B. Zannoni. ‘30. a: 96. 
Eremitî (Gli)vin'prigione; ossianò consolazioni di S. Pelagia; dei si: 
1 gnòfi E. Jouy e A. Jay, D. 11. è. 135. 
(Gli) in tibertà, dei»signori E. Jouy è ‘A. Jày} M; 16. a. 3; 
db. 41; c. 20. 
pesante ( Sulle lettere inedite di Sebastiano ): Osservazioni di Sebastiano 
‘Ciampi. » 21. 0. 142. 
Ermiesianatte (bali. di un frammento di un’ élegia di ) da Colo- 
frone, tradotta @d illstrata dà Frantesto Negri, M. 11. ©. 113. 
Ermini (Sull’Iconografia eotitemiporaneà del signor) Osservazioni di 
> Nicdòlò Tominaséo; | è» 37.0 b. 119. 
Erodoto ( Sulle nove imtise di )' Alicartiazseo , tradotte ved illastratò da 
© Andrèa Mustoxidi, M. : 1148. dl 37. 
= (Sal Prospetto di una traduzione novella pi fatta “da P. Ex Cou- 
i rier,6M.. ‘ fui 181 DI 57. 
Errante (Sulle snimnieià: per la vità del'vav. natienagaggli faccolte da 
Francesco Cancellieri, rivi lese. | M. ‘in la6l'é? 86. 


10 


74 


Erudimento (Sull') popolare..Cattedra di geometria e meccanica ap- 
plicata alle arti in Parigi: discorso di Carlo Dupin, G. P. 30. b. 1. 
Ervina (Sul Romanzo, intitolato ), tradotto dal tedesco; o l’amor ma- 
terno. Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 82.00. 38. 
Esame delle opinioni dei signori Say, Sismondi e Malthus sugli ef- 
fetti resultanti dalle invenzioni delle macchine e dall’accumulazione 
dei capitali, dall’ « Edinburgh Review», P. D. M. 10. b. di. 
Eschilo (Sulle tragedie di), tradotte da Felice Bellotti. Lettera di 
G. B. Niccolini all’autore del Dialogo intorno alle medesime. 6. 317. 
— (Sulle tragedie di), recate in versi: italiani ; riv. Zett., M. 16. c. 43. 
Esercitazioni (Sulle) scientifiche e letterarie dell'Ateneo di Vene- 


zia, riv. lett., E. R. 32. c. 19. 
Esiodo (Sui poemi di) Ascreo, recati in italiano. Osservazioni di Nic- 
colò Tommasèo. 43. c. 122. 
— (Sui medesimi), M. 45.0. 83. 
Esopo (Sulle notizie intorno ad), dettate dal cav. Andrea Mustoxidi. 
Osservazioni di Niccolò Tommasto. 32%. 4. 
— (Sull’), Poema giocoso di dodici autori diversi. Osservazioni di Nic- 
colò :Tommasèo. | 34. b. 128. 
Esposizione (Sull’) dei così detti piccoli premj; fatta nell'Accademia 
delle Belle Arti in Firenze nell’anno 1824. 16. c. 94. 
—. dei prodotti dell’industria piemontese; 36.c. 91. 
—:(Sull’) di belle arti in Roma, X. 38.01. 73. 


— (Sull’) di oggetti di industria e belle artìin Torino pel 1833. 48. c. 114. 
Esposti (Considerazioni sugli ) nei principali stati di Europa. 18. d. 102. 
Estemporanea (Poesia). Esperimento tragico di. Luigi Cic- 


coni. 48. 0,443. 
Estetica (Sal saggio di), di G. B. Talia. Esame di Antonio 
Renzi. , \0r40,0:139. 
— (Sulle instituzioni di) del prof. Luigi Pasquali. Osservazioni di Nic- 
««colò Tommaséo. 340b. 1. 
Estratto della Gazzetta di Calcutta intitolata .« H Times » , del 9 no- 
vembre 1819. 2..524. 


Etiopia (Sull’osservazioni fatte visitando alcune. parti dell’ ). Raggua- 
glio compilato da Giorgio Mueddtugian dal « Giornale Quarterly 
Review », E. P.: 8,201. 

Etna (Relazione sommaria dell’ eruzione dell’ ) nel 4832.1480. 158. 

Etrusca (Sulla/grande iscrizione) scoperta nell’anno 1822 nelle.vicinan- 
:ze di Perugia : saggio di congetture di G. B. Vermiglioli, Zi/18, a. 56. 

— (Colpo di occhio sopra lo studio della lingua ) e dell'antichità etrusche 
in Italia, di Sebastiano Ciampi. 20.14. 81. 

Etrusche (Sul\catalogo di scelte antichità), trovate negli ‘scavi del 
principato di Canino. Discorso dell’abate G. B. Zannoni. ((37..@» 53. 

Etruschi (Sulle osservazioni intorno ai. moderni sistemi; sopra le anti- 
chità degli), di Sebastiano Ciampi. Discorso di Antonio.Benci. 18. e. 142, 


75 


Etruschî (Sulla numerazione degli), e sopra una gemma etrusca del R. 
Museo di Parigi. Discorso di Francesco Orioli, riv. lett., M.20. c. 136. 

— (Sui Monumenti) del cav. Francesco Inghirami. Discorso di Fran- 
cesco Orioli. i 28. b. 190; 
30. bd. 67; c. 1. 

Etrusco (Sul sepolcro) a Chiusi. Lettera del canonico G. B. Pasquini 


al Direttore dell’Antologia. 22. c. 111. 

— (Sulla scoperta di un pubblico sepolereto ). Discorso dell’abate G. B. 
Zannoni. 24. a. 170. 

— (Sul Museo) Chiusino, con note del prof. Domenico Valeriani e del 
cav. Francesco Inghirami, riv. lett., X. 42, b. 153; 
45. a. 107. 

— (Sui nomi scoperti di otto mesi dell’anno), del professor Francesco 
Orioli, G. C. 45. a. 124. 

Eugenio (Sulle guerre d'Italia del principe ) di Savoja, descritte e 
commentate da Eugenio Albéri., riv. lett., X. 40. a. 111. 

Euripide (Sulle tragedie di ) tradotte da Felice Bellotti, rivista lelte- 
raria, M. 36. c. 52; 
38. a. 79. 

Europa (Popolazione dell’). 7. 527. 


Eutropio (Sul compendio della Storia Romana di Flavio), tradotto 
da Giuseppe Pagnini. Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 36. c. 21. 
Explicatio litterarum in Romanorum monumentis occurrentium , 
Ann. bibl., G. R. P. b. 391. 


F 


Fabbri (Sulla traduzione fatta da Santi ) dell’opera di Pujoulx. 12. c. 141. 
— (Sui Versi di Santi ) Il Passeggio di primavera, riv. lett., M. 24. a. 153. 
Fabbris (Intorno ad Antonio) Udinese. Lettera del conte Leopoldo 


Cicognara a Francesco Nenci pittore. 44. b. 64. 
Fabbromni (Sopra una memoria del cavalier Giovanni ) intitolata : 
« L’Agricoltura dei Giudei desunta da Isaia », G. G. odi 
— (Necrologia del cav. Giovanni ). 8. 574. 
— (Sulla storia ed analisi fatta dal dottor Antonio), dell’acqua acidula 
di Montione presso Arezzo. 26. bd. 178. 
— (Discorso dell’avv. Leopoldo Pelli), letto alla Società per la diffusione 
del metodo di reciproco insegnamento. 38. Db. 104. 
Fabre (Sui consigli di madama) d’ Olivet ad un’amica sull’educazione 
fisica e morale dei fanciulli, riv. lett., M. 16. 0. 75. 


Fabris (Sul monumento sepolcrale di Torquato Tasso, del cav, Giuseppe). 
Lettera al comm. Francesco Cesare Borgia, riv. lett., L. 37. a. 161. 
Fabroni (Memoria di A.) sull’arte di dipingere a fuoco sopra i vetri 
delle finestre con figure trasparenti. 40. a. 68. 


76 


Fagnani (Sul volgarizzamento fatto da Federigo) degli Epigrammi 
di Marziale, riv. lett., M. f i(29s4raA73. 
Falconetti (Sulla tradozione dall’inglese fatta da A. F.} dei due rae- 
conti di Maria Edgeworth intitolati: « Harrington e Ormond », ri- 


vista letteraria, M. 18. ci 108. 
Nalletti (Necrologia di Ottav. Alessio) dei marchesi di Barolo, dalla 
‘« Gazzetta Piemontese ». 30. a. 171. 
Fantastici ( Necrologia d’ Isabella ). 48. e. 143. 
Fantoni (Sulle Poesie di Giovanni) detto Labindo, M. 15. d. 1. 
Fantuzzi (Necrologia di Rodolfo). 48. a. 165. 


Farina (Sull’opera di Carmelo La), intitolata: « Sopra di un antico 
sarcofago nella chiesa dei Padri Conventuali di Messina ». Discorso 


dell’abate G. B. Zannoni. 13.10. 24. 
— (Necrologia di Giacomo). 46. b. 100. 
Farini (Discorso dell'abate Pellegrino) sull'obbligo che hanno i vic- 

chi di esser dotti e dabbene. « 8. 513. 
Farsetti (Intorno alle lodi dell’abate Filippo): orazione di P. A. Pa- 

ravia. Osservazioni di N. Tommasèo. 37. bi 126. 
Fasti (Sui) e vicende della guerra dei Popoli Italiani dal 1801 al 4814, 

o memorie di un officiale italiano, G. P. 34. ad. 129; 

38. b. 136. } 


— (Sulla stessa opera ). Osservazioni di Niccolò Tommasèo, 36. a. 169; 
39. c. 139; 41. c. 129. ; 
Fattorini (Sull’ Erotiche di Girolamo). Osservazioni di Niccolò Tom- 


masèo. 43. c. 115. 
Fauno (Il) francese, o Storia naturale degli animali che si trovano 
in Francia, Ann. bibl. 2. 804. 
Favolette (Sul saggio di), riv. letlt., M. 34. c. 127. 
Fazio (Sui tre discorsi di Giuliano ) intorno al miglior sistema di co- 
struzione dei Porti. Osservazioni di G. Giorgini. 39. db. 153; 
47/00. 117: 
— (Sul miglior sistema di costrazione dei porti progettatì da Giuliano), 
rivista letteraria, W. 45. a: 113. 
Fazzi (Necrologia di monsignor). 45. a. 113. 
Fea (Sulla raccolta fatta dall'avv. Carlo) di aneddoti sopra la Basilica 
Ostiense di S. Paolo, riv. lett., M. 18. €. 99. 
— (Sulle nuove osservazioni dell’avv. Carlo ) sopra la Divina Commedia. 
Discoso di Niccolò Tommaséo. 45. a. 90. 
— (Sul discorso dell’avv. Carlo) delle lodi di Romolo e di Roma. Osser- 
vazioni di Niccolò Tommaso. 48. a. 115. 
— (Sal discorso dell’avv. Carlo). Storia dei vasi fittili dipinti, rivista 
letteraria, X. 48. a. 118. 
Febbre (Su la memoria del dott. Gaetano Palloni: se la) gialla sia 
o no un contagio, D. E. B. 15. db. 86. 


Febbrî (Sulla storia delle) intermittenti perniciose di Roma negli 


ii 


77 
anni 1819, 1820 e 1821, scritta da F. Puccinotti. Osservazioni del 
dottor E. Basevi. 20. .c. 1. 

Federicî (Sulle Commedie scelte di Cammillo). Osservazioni di Nic- 
colò Tommaséo. 30. €. 139. 
— (Sull’opera dell’abate Fortunato ). « Degli scrittori greci e delle ver- 
sioni italiane delle loro opere, » M. P. 30. bd. 131. 
— ( Necrologia di Vincenzio). 24. a. 209. 


Federigo (Sulla storia di) il Grande, di Cammillo Paganel, G. P. 42. a. 70. 
Fedro (Sulle favole di) con note di varj, riv. lett., M. 44.:c. 40. 
Felix (Sull’opera di Orlando } sopra la dinastia dei Faraoni. Osserva- 


zioni di Domenico Valeriani. (41. a. 133. 
Fellenberg (Sul Seminatore del signor di). Osservazioni scritte dal 
marchese Cosimo Ridolfi. 6. 288. 
— (Resultati delle esperienze fatte col Seminatore del signor di). Di- 
scorso del marchese Cosimo Ridolfi. 8. 192. 
Fénélon (Sui ricordi di monsignor) alle madri , intorno Y educazione 
delle fanciulle. Osservazioni di Niccolò Tommaso. 29. Db. 157. 
Feniej (Sui commentarj delle cose dei), del signor Hamaker. Osser- 
vazioni di Domenico Valeriani. 35. c. 144. 
Fenzi (Lettera di Emanuele) a Ferdinando Tartini sopra i cappelli di 
paglia. 6. 387. 
Ferdinando III (Sul premio quinquennale di scudi mille fondato da ) 
per la migliore opera italiana. 11. a. 180. 


— (Varj componimenti per la morte di) Grandaca di Toscana, [Supple- 
mento all’Antologia], 14. HI. i 
— (Inscrizione dell'abate G. B. Zannoni in morte di) Granduca di To- 


scana. 15. a. 176. 
— (Orazion funebre di) Granduca di Toscana, recitata dall'avv. Lo- 
renzo Collini. 16. dD. 68 
— (Sulle poesie scritte da varj in morte di) Granduca di Toscana, ri- 
vista letteraria, M. 16. c. 69. 
Fernando Pò, isola in Affrica, 26.0. 152. 
— Colonia inglese in Affrica. 31. b. 184. 
Ferrara (Sull’utilità di un Canale navigabile da) all’Adriatico : tet- 
tera di G. R., riv. lett., J. G. H. 36. c. 41. 


— (Intorno alla pubblica Biblioteca di) ragionamento accademico 
dell'abate Vincenzio Cicognara. Osservazioni di Niccolò Tomma- 


sèo, 43. b. 130. 
Ferrarese (Sul saggio di Luigi) di una nuova classificazione delle 
scienze. Discorso di Niccolò Tommasèo. 40° dirt: 


Ferraresi (Sulle ricerche bibliografiche delle edizioni ) del secolo XV, 
di Giuseppe Antonelli. Osservazioni di Niccolò Tommaso. 43. a. 114. 
Ferrari (Sulla lettera di G. G.) al cav. V. Monti sopra ciò che ap- 
partiene alla milizia mel divisamento del gran Dizionario della lingua 
italiana. 7. 521. 


78 


Ferrari (Lettera del baron ) al Direttore dell’Antologia, riguardo alle 
voci militari del Dizionario. 8. 568. 
— (Osservazioni del baron ) sul nuovo sistema di fortificazioni di Do- 
menico Cacchiatelli. 11. a. 72. 
— (Discorso del baron ) sulle osservazioni concernenti la lingua italiana 
ed i suoi vocabolarj di Angelo Pezzana. 11. c. 46. 
— (Discorso del baron) sulle memorie storiche del cav. Omodei intorno 
al petardo di guerra, alle colubrine ed alle spingarde. 23. a. 103. 
— (Sull’articolo dell'ingegner Pietro) intorno all’apertura di un canale 
navigabile che dall’Adriatico, a traverso dell’Italia, sbocchi per due 
parti nel Mediterraneo. Osservazioni di G. Giorgini, 22. db. 74. 
— (Necrologia dell'ingegner Pietro ) dal « Giornale Arcadico », 22. db. 80. 
— (Necrologia dello scultore Giov.) dall’ « Osservator Veneto ». 24. b. 320. 
— (Sul Vocabolario compilato da Claudio Ermanno) dei nomi proprj 
sostantivi. Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 30. c. 140. 
— (Sulla fusione in bronzo eseguita in Venezia dallo scultore Bartolom- 
meo), del gruppo della Pietà di Antonio Canova. Lettera del conte 


Leopoldo Cicognara a Melchiorre Missirini. 38. c. 1. 
— ‘Sugli aneddoti piacevoli della vita di Giacomo Gottifredo ), rivista 
letteraria, M. 41. b. 128. 


Ferrario (Sulla ristampa dell’opera di Giulio ) intitolata: « Il costume 
antico e moderno » , fatta da Vincenzio Batelli. Voto legale dell’av- 
vocato Lorenzo Collini. 10, a. 159. 

Ferreri (Sul disegno ed incisione di Cesare), dell’arca di S. Agostino 
in Pavia, monumento in marmo del secolo XIV, illustrato da De- 
fendente Sacchi, riv. lett., S. C. 48. c. 75. 

Ferri (Lo Spettatore Italiano del conte Giovanni), Ann. bibl. 6. 390. 

— (Sull'opera del conte Giovanni ) intitolata : « Lo Spettatore Italiano » 
preceduto da un saggio critico sopra i filosofi morali, ed i dipintori 
de’ costumi e de’ caratteri, A. R. 8. 497. 

— (Sullo Spettatore Italiano del conte Giovanni ), M. 140. 1. 

— (Discorso del conte Giovanni ) sopra Plutarco e Montaigne. 18. b. 19. 

— (Sulle poesie del conte Cristoforo ). Osservazioni di Niccolò Tom- 


masto. 35. a, 187. 
— (Necrologia del conte Giovanni). 40. b. 203. 
Ferroni (Discorso del dottor Pietro) sulla riforma del linguaggio fo- 

rense. b. 253. 
— (Sopra una Memoria del dottor Pietro) sull'Arno, letta all’Accade- 

mia dei Georgofili. 5. 352. 
— (Osservazioni del dottor Pietro) sui prodotti cereali e non cereali della 

Toscana. 7. 508. 
— (Osservazioni del dottor Pietro) sui quesiti proposti dalla Società Ita- 

liana delle scienze. 141. a. 180. 


— (Prosa detta dal dottor Pietro) all’adonanza dei (Georgofili li 5 di- 
cembre 1824, sulla pratica agraria. 17. a, 1. 


19 


Ferroni (Necrologia del dottor Pietro) scritta dal prof. Gazzeri.20, b. 176. 
Ferrucci (Sull’opera di Michele) intitolata: « Specimen Inscriplio- 


‘num ». Osservazioni di Sebastiano Ciampi. 24. a. 166. 
— (Sopra due canti di Caterina), riv. lett., M. 45. a. 122. 
Ferussae (Intorno all’estratto di una notizia del barone di ) sull’ isola 

e sulla città di Cadice, G. R. P. i 12. a, 147. 


Fiacchi (Osservazioni dell’abate Luigi) sul Decamerone di Giovanni 
Boccaccio, con due Lezioni dette dal medesimo nell’Accademia della 
Crusca. Esame di Antonio Benci. Bb. 65. 

— (Necrologia dell’abate Luigi) scritta dal prof. Gazzeri. 18. b. 175. 

Fiamma (Memoria sopra la) letta da Guglielmo Libri alla Società 


dei Georgofili. 2b4la8473, 
Ficulea (Sopra un’ Iscrizione Ficulense e dell’antica ), dissertazione 
di Niccola Ratti, riv. lett., M. 24. a 148. 
Fidanzata (Sul romanzo storico : La) Ligure. Discorso di Niccolò 
Tommasèo. 31. a. 115. 
Figline (Sul regolamento per la società della Cassa di Risparmio di). 
Osservazioni di Francesco Forti. 38. 6. 135. 
Filadelfia (Progetto per fornire acque alla città di). 15. c. 181. 
Filalete (Lettera di) al Direttore dell’Antologia sull’ Isola di Scio e 
sulla vita letteraria del signor Coray. 11°". 1. 
— I Greci ed i Turchi. 12. bd. 101; 


‘13. c. 83; 14. e. 57. 
NFilandro (Discorso di) del modo di rendere utile l’istruzione ele- 
mentare dei poveri. 7. 10. 
— (Riflessioni di) sull’ Instituto dei poveri a Trieste, e Stabilimento 
provvisorio dî mendicità in Siena; 7. 410, 
— (Riflessioni di) sulla Memoria ‘d’Isidoro Poliniére, intorno agli 
Ospedali. 9. a. 97. 
— (Discorso di) sulle opere intitolate: « Delle Colonie interne della 
Dranta e di Wartel »; Memoria:dél baroù di Reverberg sulla Colonia 
‘ di Frederiks Oord, e sui mezzi di soccorrere ai bisogni dei poveri 
col dissodamento delle terre incolte —; ed il Filantropo, Giornale della 
Società di beneficenza. 11. db. 116. 
— (Lezione accademica di) sull'opera del conte Alessandro de Laborde 
intitolata : « Dell’ influsso dello spirito di associazione sul bene pub- 


blico ». 11. c. 87. 
— (Discorso di ) sulla storia della riforma delle prigioni. 13. db. 71; 
c. 68. 


— (Relazione accademica di) sullo stato della missione dell’Ohio. 14. a. 135. 
— (Elogio accademico seritto da ) del prof. Francesco Foggi. 17. a. 126. 
Filangieri (Sul commento all'opera di Gaetano ) di Beniamino Con- 

stant, A. 17. c. 20. 


— (Sulla Scienza della Legislazione; ed opuscoli scelti di Gaetano), 
riù. lett., M. 24. b. 233. 


80 


Filantropo (Il) cristiano, 0 rivista: periodica delle società filantro- 

piche di Londra. 416. c, 474. 
Filelfo (Sulla vita di Dante scritta da Mario), riv. lett., M. 37, d, 115. 
Filiasi (Necrologia del conte Giacomo), scritta, da Niccolò, Tom- 


masto. 33. c. 174. 
Filiceaja (Su le prose e rime inedite del cav. Vincenzio da ). Discorso 
di Antonio Benci. )) LelSo 97. 
— (Sulle Lettere del cavalier. Vincenzio da) «al. senator. Francesco 
Redi, M. 30. 4: 112. 
Filippi (Sull’iniziamento all’ economia politica elementare di G, B. F. 
de). Osservazioni di Francesco Forti. 27,0 118. 
Filipponi (Sulla tragedia d’Alfonso) Stefano duca di Napoli. 45. c. 124. 
Filodrammatica (Società) di Firenze, M. 32, di 122; 
36. db. 189. È 
Filogine (Lettere di) ‘a - Filandro su l'educazione delle fanciulle . 
povere. 8, 144. 
Filologia. Articolo relativo. al Vocabolario della Crusca, comunicato 
da un accademico fiorentino. 2, 299. 
—:( Discorso sulla), recitato nella Società Colombaria dal. professor 
Gazzeri. 2. 416. 
— Sui reali di Francia. Discorso di Antonio Benci. 4, 98. 
— Dialogo fra Pl el O— D. 4.152. 


— (Sulla): Lettere di Urbano Lampredi al cav. Vincenzio Monti, 4: 344. 


Bb, 79, 336. 
Do Condderazioni di Antonio Benei intorno ad alenni usi ed abusi della 


lingua italiana. | 4. 497. 
— Discorso di G. B. Niccolini intorno alla propietà in fatto di lingua, 
recitato, all'Accademia della. Crusca. 6) 403. 
— (Sulla). Discorso del Ade 1 SERE recitato nella Società Colom- 
baria. Ti 27. 
Filosofia ( Rudimenti di ) PRESTI per. uso "denti diogiongi dell’ univer- 
sità di Edimburgo, N. 12.3. 
— (Sopra un’ ultrametafisica), della Storia. Lettera di G. D, Romagnosi 
al Direttore dell’Antologia. 46. a. 23. 
Filostrato (Sopra alcune immagini di ) tradobta da Maria Petrettini, 
rivista letteraria, M. 19,16, 92. 
Finch.(Necrologia di Roberto), E. M. 40, 0. 85. 
Fiocchi (Sul volgarizzamento fatto da Eustachio ) dell’ Iliade di Ome- 
To Mo 3. 212. 
— ( Necrologia di Eustachio), 46: e. 241. 
Fisica (Sulla). Osservazioni diverse eontenute nel, Bulletlino, scien- 
tifico dell’Antologia, 12. a..169; 


D, 147; c. 169; 13. a. 156; b. 146; c. 169; 14.0. 1841; b. 128; 6.153; 
15. a. 155; Db. 177; c. 1343 16. .0,170; b. 158; c. 135;,417. a. 154; 
db. 136; c. 161; 18. a. 132; b. 133; c. 149; 19. a. 153 ; d. 133; 01132; 


: 


84 


20. a. 141; dD. 136; c.\163;/21. a. 133; db. 159; c. 154;/22. a. 430; 
b.- 147; c. 156; 23.00:0142; bi 166; c. 168;/24:0/)180,;0D,,284 ; 
025. a. 142; Db. 169;0..127; 26. a. 159; Db. 156; c.,138; (27.4.1453; 
‘bi 152; c. 128; 128. a. 146; Db. 278; 29. a. 179; bd. 170; c. 141; 30. a. .130; 
db. 151; c. 155; 31. a. 149; db. 159; c. 167; 32. c. 121; 133. c. 167; 
b. 143; c. 153; 34. a. 137; db. 153; c. 149; 35. a. 175 ;b:1505(c,153; 
136. €. 175; \c. 57; 37. 0. 171; Db. 132;) c. 132; 38./b. 150; c. 133; 
39. a. 153; b. 160; c. 148; 40. a. 129; c. 84; 41.0.1850; bd. 142; 
c. 143 ; 42. a. 138; c. 126; 43. c. 138; 44. a. 156; c. 87. 

— Animale. Osservazioni diverse contenute nel Bulletlino .scientifico 
dell’Antologia. ©‘. 20. c. 172; 
22. bi 155; 23. Db. 172; 26. d. 170; c. 146; 27. c. 135; 29. c. 153; 
34. a. 145; 40. c. 71. 

— Vegetabile. Osservazioni diverse contenute nel Bullettino.' scientifico 
dell’Antologia. i 25. a. 154; 
26. D. 168; 29. c. 150 ; 30. db. 162; 35. bd. 160;.39. a. 161; 40. c. 70. 

— (Sopra ‘l’uso del calcolo nella ). Considerazioni del prof. Geminiano 


Poletti. 18. b. 44. 
— (Sopra ad alcuni oggetti di): Lettera di Guglielmo Libri al Direttore 
dell’Antologia. 27. a. 135. 
— (Sugli elementi di) sperimentale di Pouillet. Lettera al Direttore del- 
l’Antologia. 28. a. 173. 
Fisiche (Sulle nozioni ) elementari stampate dal Magheri, rivista let- 
teraria, M. 47. b. 40. 
Fisiologia (Sulla). Osservazioni diverse contenute nel Bulleltino scien- 
tifico dell’Antologia. 12. a. 179; 
13. a. 138; 14. b. 145 ; 16. b. 169; 17. b. 181; c. 169; 18. c. 160. 
— (Sulla). Osservazioni del dottor E. Basevi. 29. bd. 78. 
—. Sui caratteri della razza umana del dottor Edwards. Discorso di Nic- 
colò Tommasto. 39..a. 63. 
Fiume bianco ( Viaggio al) di Caillaud, G. P. . 28. b. 107. 
Flacco (Su la biografia di Matteo ) illirico, Lettera del dott. Stulli ad 
Urbano Lampredi. 28. a. 4138. 
Flauti (Sulla vita scritta da A.) di Domenico Cotugno. Osservazioni 
di Domenico Valeriani. 40. c. 9. 


— (Sugli uomini ilìustri Greci e Latini ‘anteriori. all’ Era volgare, cele- 
brati da Giovanni). Osservazioni di Domenico Valeriani. 40. c. 14. 
Flaxman (Sull’Atlante Dantesco, composizione di Giovanni ). Osser- 


vazioni di A. Renzi. 9. db. 155. 
Fleming (Sulla filosofia zoologica del dottor Giovanni ), rivista lette- 
raria, E. R. 41. d. 132. 


Fiera (Sulla) Virgiliana. Osservazioni di Domenico Valeriani. 40. c. 42. 
Elorilegio (Sul) di letteratara italiana; pubblicato dal Sonzogno. Os- 
servazioni di Niccolò Tommaso. Al. a, 133. 


Al 


82 


Floro (Sulle gesta dei Romani di.L. Anneo); tradolte: da Celestino 
Massucco. 'Osservazioni di Niccolò Tommasto. 34, b. 137. 
Fiourens (Discorso di) sulla raccolta di Elogi storici Jetti nelle: se- 
dute pubbliche dell’Istituto reale di Francia, dal baron Cuvier. 4. 50. 
Foggî (Elogio li.Francesco ) professore nell’ Università di Pisa, iscrilto 
da ‘Filandro. 17... 1426. 
Folliero (‘Sulle Poesie di Cecilia) de Luna, riv. lett., M. 119. 0.95. 
HoMimi (Lezione di Vincenzio ) sopra ;aleune difficoltà che :8’ incontra- 
no nella storia dél lavoro delle sporte di bronzo del Battistero fio- 


rèntino. 43. 0. 39. 
— (Sulla lezione di Vincenzio) sopra due edizioni del Decamerone, di 
Giovamni Boccaccio, riv. (lett. } OP. 41.10. 142. 

— (Sulla Lezione di Vincenzio) sopra due edizioni .del.secolo XV., ri- 
vista letterariai, ;M. 43.0. 4119. 
Fontaime (Sulla traduzione delle favole scelte di La), fattasdal conte 
Luigi Rilii Orsini, rév, let., M. 124. a, 183. 
Fontana (Sulla descrizione della Serie consolare del Museo ) di ‘Trie- 
ste. Osservazioni di Sebastiano Ciampi. 29.4.1164. 

» — (Sulle Notti cristiane, illustrate da Giovanni). Osservazioni di Nic- 
colò Tommasèo. 30. a. 108. 
Fontanesi (Sul discorso del ‘cav. Francesco ) sopra .le opere: di scul- 
tura del Clemente, riv. lett., M. Dia 00412. 


Fontebranda (Intorno alta ), nominata dall’Alighieri nel Canto XXX 
dell’ Inferno. Lettera di Antonio Benci al prof. Luigi de Angelis. 8. 554. 
— (Sulla) di Siena, Lettera seritta dal prof. Luigi de Angelis. Discorso 


di Antonio Benci. 10../c.199. 
Fontenelle (Sul manuale di fisica dilettevole di E. Giulia ), rivista 
letteraria, X. 42.0, 111. 
Forhim (Viaggio delconte di ) in Levante negli anni 1817 e 1818, 
dal « Quarterly Review ». 1.427. 
Forcellini (Sulla nuova edizione del), di Giuseppe Furlanetto. Di- 
scorso di Niccolò Tommaséo. 41..0. BT. 


EForlì ( Sullo statuto dell’Ateneo di ), Osservazioni di F. Forti. 38. b. 1123. 
Fornaeiari (Discorso di Luigi ) sull’/illustrazione delle lingue antiche 


e moderne di Cesare Lucchesini. 28. Db. 100. 
— ( Osservazioni di Luigi) sulla storia dell’algebra del professor Pietro 
Franchini. 82. 10.128. 
— (Sul discorso di Luigi) dell'uso delle trasposizioni.e delle parole 
composte. Osservazioni di Niccolò Tommaso, 45. c. 152. 
Fornarina (Intorno al ritratto originale della) di Raffaello, Notizie 
scritte dal sig. Quandt, dal « Kunstblatt ». 1, 207. 


Forti (Osservazioni di Francesco) intorno alla memoria dell’avw. «Bo- 
sellini sui progressi delle scienze economiche. 25. c. 120. 


santone A 


? 
j 
i 


TA 83 


Forti (Discorso di Francesco) sull’ Istoria dei Francesi, di Simondo Si- 
smofidi. 25. db. 54; 
ves 813 26: db. '16; 28. b0:1445 33. db. 1. 

= pas azioni di Francesco ) sulla storia della Rivoluzione di Francia, 


‘ di.«Pietro Manzi. 26. c. 91. 
afoso ani) di Francesco ) sulle: tavole' sinottiehe ' dei Digesti di 
ì Giustifiiano. 26 c. 113. 


— |{ Necrologia serittarda Francesco), dell’avw. Carlo Bosellini. 27. a. 176. 
— (Osservazioni di Francesco ) sull’iniziamento all’ economia. politica 
‘elementare; di: G. B. F. di Filippi. 27. ci 115. 
= (Discorso di Francesco) sull'opera di. J. Rey di Grenoble intitolata 
‘«'Delle‘istituzioni ‘giudiziarie’ dell’ Inghilterra paragonate: con quelle 

\\ della. Francia ». 29. @/47. 
— (Osservazioni di Francesco) sul discorso di G. D. Romagnosi, inti- 
tolato:: « Che cosa è la mente sana ?'» Indovinello massimo che po- 


trebbe:valer: poco 0 miente. 29; d. 52. 

+—— (Osservazioni di Francesco) sugli Annali d'Italia, compilati da An- 
tonio Coppi. 29. c. 60; 
33. c. 114. 4 


+ ((Osservazioni»di Francesco): sulla dissertazione’ di Luigi. Antonio 
Prati:de Preenfield, della prescrizione, dell’ usucapione e delle leggi 


antiche e’ nuove che nevtraltano. 290. 134; 
— (Discorso di Francesco) sulla storia antica e romana’ di: Carlo 
Rollin. 30. a. 55. 


+ (‘Osservazioni di Francesco.) sul saggio di'Erotemi in quella parte del 
‘‘gius delle genti e pubblico, che dicesi pubblica economia , -del profes- 
sor Domenico Valeriani. 30. .a. 99. 
+ (Osservazioni di Francesco) sul trattato di Garlo Contolî; de’ delitti 
è @ delle pene. | 30. b. 135. 
— (Osservazioni di. Francesco ) sulle storie di Chieri ) del dottor Luigi 
: Cibrario. 30 /d. 136. 
—‘(Osservazioni‘di Francesco ) sulla ‘storia-della ‘statistica delle» provin- 
«MlUeie) Venete di) Antonio: Quadti.. l l 180. €. 86: 
— (Osservazioni di Francesco) sui delittie sulle pene del marchese Ce- 
‘sare Beccaria, coi commenti di varj insigni scrittori. 30. c1/120. 
— (Osservazioni di Francesco) sul Dirilto pubblico universale»di Gio- 
‘vani Maria Lampredi.! l 1800.) 123. 
4. (Discorso di Francesco!) ‘sul'saggio di Niccolò Palmieri , sullercause 
.*ed.i.rimedi delle angustie attuali dell’ economiavagraria:in0Sicilia, e 
2 \sui prineipj» di: civile economia ‘di’ Salvadore 'Scudérisu0ini 34254) 173: 
—- ( Osservazioni di Francesco ) sulla .versione italiana Idelle razioni di 
Cicerone 0 dell’àvw. Spiridione» Sicuro. i, 31100138 
- veto di Mesticatadi sul corso di Storia moderna, del signor 
‘Guizot. b jgoits8ne9) 57; 
1334 04 »86. : 


84 


Forti (Discorso. di Francesco ) sulla statistica della Svizzera, di Ste= 


fano Franscini. 32.0d. 1. 
— (Discorso di Francesco) sulle Famiglie celebri italia del: conte 
‘Litta, 183,4.) 49. 


— (Neerologia scritta da Francesco), di Melchiorre. Gioja. 33. Db. 172. 
- (Discorso di. Francesco) sulle. Istituzioni civili i di Giacomo Ban- 


diera, - 006/83 01113. 
— (Osservazioni, di Francesco ) sul compendio di Storia Greca., del dot- 
tor Goldsmith, tradotto dal P. Villardi.»..0n6:! innixn:832:0)) 114. 
— (Discorso di Francesco) sull’ educazione progressiva 0 studio. del.corso 
della vita della signora Necker :de Saussure. 34.0, 47. 
— (Discorso di Francesco) sul viaggio. in Italia ed in Grecia di, Si- 
mond. 1195.101100. 
— ((Osservazioni di Francesco) sul Rendimento di conti, dello»:Stabili- 
mento, di. Mendicità di; Siena: ).138,10,139. 
+ (Osservazioni di Francesco ) sulla storia, di;un Sonnambulismo, iscritta 
‘dal; dottor .G., Palloni. 35. db. 141. 
—_ ( Gsservazioni di Francesco) sul Compendio di Storia Romana, del 
dottor Goldsmith, tradotta da Francesco Villardi. 85, bi 142. 
—.( Discorso, di Francesco ), sull’ introduzione alla filosofia. dell’affetto, di 
Alfonso Testa. 1 al35uesl 59. 
— (Discorso di Francesco ) sulle esercitazioni dell’Accademia; agraria 
di Pesaro. 9 DI Hiua 35.103 82; 
145. c. 76. n 
—. (Discorso di. Francesco) sulla Storia -dei Francesi, adito Alessio 
» Monteil. > 086) 40435; 
1040. €. 135. 100 108 
— (Discorso! di Francesco ) sulla storia dell'economia Reni in Italia, 
‘di Giuseppe Pecchio. 091.036» d. 1. 


— sid Discorso di Francesco) sull’opera di Giacinto Corne « Del:coraggio 

civile e dell’educazione propria ad inspirare le virtù pubbliche »»:37. 4. 3. 

— (Discorso di. Francesco ) sulle Memorie di madama Roland. ,37. di 57. 

—(Neerologia scritta da Francesco ),.di Cosimo Giotti! 37. bi 459. 

—.( Discorso: di E ggnceasn) sul trattato. di. Diritto, Nestita di; Pellegrino 

)c Rossi. ;0I497.068 vii 
188.143. imoi ; 

—=( Osservazioni di Francesco ) sul nuovo trattato del Mataimonioyse- 

condo. le. disposizioni. del: Codice per le Due, Sicilie ;|, dell'avvocato 


Alberto; Riccabene. Lia allab 187. (11418. 

- s;( Osservazioni di Francesco ). sull’ opera. intitolata :| «i fenpra Juris 
i, Givilis Augustae; Taurinoram, ». ; 0% |< : 872.0) 119. 
nilifsigrerpazioni di Francesco ) sul Dizionario del Notariato, di.Giovanni 
vGalza.i, nov 11 ib o2Sfe0d 420. 


= ( Ceseggrazioni di ia sull” Europa 1h medio evo, .di Arrigo 
Hallam. 38. db. 116. 


85 


Forti (Osservazioni di Francesco ) sul commercio dei. Romani e Col- 
v.ertismo, del console Francesco Mengolti; e su due dissertazioni del 
medesimo , una sul., credito pubblico ‘e l’altra sull’agricoltura dei Ro- 
mani, 38. db. 118. 
-_ 1g 1 spit) pae ha dei giudicati, di 
\ Antonio Ascona. 38. b, 118. 
— (Osservazioni di Francesco );sul;primo Magni annuale del pio Isti- 
tuto dei Sordo-Muti.in.Siena, 11 088. db. 119. 
—.(( Osservazioni, di, Francesco.) intorno alle Società popolari..ed. agli 
(Ospizj, dei nobili, nelle città libere. Piemontesi ; notizie di Luigi Ci- 
‘brario;. .001(138. [D.1/119. 
— (Osservazioni di Francesco). sullo;atatuto dell'Ateneo di Forlì. 38. bi 123. 
+ (Osservazioni di Francesco ); palla scelta Biblioteca, di Storici italiani , 
pubblicata dal Masi. ve) | 38. db. 428. 
+ (Osservazioni di Francesco ) sul saggio sopra..le; antiche, Assemblee 
nazionali, della. Savoja e del Riemostani del. conte. Ferdinando. dal 


Pozzo. dr hi 1198.d. 126. 
eran incorso di Francesco.) su le gelazioni. dello: stato.di Savoja nei se- 
i coli XVI, XVII e XVIII, . scritte dagli, ambastiatori veneti)Molini , 
| Lenin e Foscarini, illustrate; da Luigi, Cibrario: ;(11% «38.0.1958. 
= Osservazioni di Francesco) sul. Giornale idi,scienze,; lettere ed arti 
.t0 per lasSicilia.;£ 1}, o! ino88.i0c117. 
—:( Osservazioni di Francesco ) sull’opera. di; ic Martini intitolata : 
« Emilio o del governo della vita ». 188.0, 420. 
—:( Osservazioni di Francesco) sulle Memorie | storiche del. cardinale 
n Bartolommeo Pacca. 39. db. 136. 
—(:Osservazioni, di Francesco ),; sulla Filosofia, della Statistica; di Mel- 
\echiorre Gioja. 39. bd. 137. 
= (Osservazioni di Francesco) sul; discorso del.prof.. Giacomo. Tomma- 
misini.letto jal suo ritorno.all’» Università di. Parma. 39. b. 139. 
= (Osservazioni di Francesco ) sui commentarj sulla Rivoluzione Fran- 
n}cese , di. Lazzaro Papi...) || ia 40,14% 127. 
041o de 88. 
= (Osservazioni di .Francesco). sulla Sloria d’ Italia; del. conte Cesare 
Balbo... } 40. @.:128, 
Pre nazio «di spin suda. storia; della (Svizzera;} di 
inZshokhe. 00000) )ib 40.0: 36. 
— ( Discorso di Hier) saio peregrinazioni nella Liguria enel Pie- 
»\imonte,;; lettere di;;D, G. it I si 40, .b. 90. 
—'(Osservazioni di Francesco ) intorno via Utzj civili della. critica 
o letteraria.ib soi om T 44, 43. 
= ( Osservazioni di Eileruni una cose rimarchevoli di Novara; de- 
» scritte dall’avv.F. A. Bianchini...,, ul At. db. 129. 


# (Osservazioni di Francesco) sugli Statati Drive peer Commentario 
dell’avv. Giacomo' Giovannetti. 42, c. 103. 


86 
Forti ( Osservazioni di Francesco ) sull’ ein diverse di Francesco 


Gambini. 42. 0. 107. 
— (Discorso di Francesco) sull’utile riordinamento delle: Storie: mani- 
cipali. 4bi'a: 77. 
— (Discorso di Francesco) ‘sulle Privative,' trattato dì Giammaria 
Puoti. “I ASI DI 95. 


— (Osservazioni di Francesco ) sull’ origine delle Confederazioni VYibere 
concluse dal medio evo in poi, del dott. Federigo Kortum. '48. ‘b132. 
— (Osservazioni di Francesco ) sui principj di civile economia di'G- Scu: 
deri e di J. San-Filippi, e sugli Elementi di' economia politiea di 
Mill e Droz. Ì 45: b. 133. 
— (Discorso ‘di Francesco) intitolato: Dubbi ‘ai 'romantieî., ossia dabbi 
intorno alla direzione morale e: civile ‘del romanticismo. | 4674, 36. 
Fortificazioni (Esame del baron Ferrari sul‘nuovo sistema. di), di 


Domenico Cacchiatelli.. i dia. 72. 
Foscarini (Sul ragionamento di Marco), delta prgn Pur no- 
biltà. veneziana, riv. lett., M. 160 115. 
— (‘Sull’ Orazione di Moieb); degli ‘inquisitori’ da’ spedirsi ina Dalma- 
zia. Osservazioni di Niecolò Tommasèo. 48) 0. 44. 


Foscolo (Sulla tragedia di Ugo ) intitolata: « Ricefarda »; Wi 31438. 
— (Nuova versione: fatta‘ da Uge) del'Hibro terzo dell’ Iliade. | 4° 3: 


— (Sui saggi di Ugo) sopra il Petrarca, riv. lett., M: Ti 08791. 
— (Sulle prose e versi di Ugo), riv. rig M.. 25.5 1507 
47° ci 128. ! 
— ( Neerologia ‘di Ugo); M. ‘285 D. 304. 
— (Sa varie operette di Ugo), M. 35) di | 60. 
— (Sulla vita:di Ugo), scritta da. Giuseppe Peechio', rivista: Teltera= 
ria, M. MIL a431. 
— (Sulle'Poesie ‘inedite! dì Ugo); rivi det’) M 0) ib inoiss vare 120: 
— (Sopra una nuova vita di! Ugo). I Olernanidni ‘di Niecolò Tom- 
maséo. LL 43 0) 132. 
— (Sull’ Elogio scritto da Marco), di Bonati Zecchini ; ‘ rivista 
letteraria, M. - 185 e 405. 
Noy (Storia di Antonio), sordo-muto per finzione. | ‘| 8. 296: 


Fracastoro (Sul poema di G.) « La Sifilide », tradotto dal'dottor 
Giovanni L. Zaccarelli. Osservazioni ‘di N/ Tommaséo. | 37. db. 129: 
Francardi (Sulla vita di pic scritta ox SIR Bianchetti, 


riv. leit., M; gonna tt (D 0emned) 144: 
Praindesca da Rimini (Salla Tragota),) di dari Bellaechi rivista 
letteraria, M. vv 1650. 56. 
Franceschini NE Prin di di H,) sopra la musica di Giovaechino 
Rossini. ; ollu imolstvioagy: 128. 
Franeese (Sul nuovo metodo per' impara? la Bingusyi operetta di 
Forti e Pollano; riv. lett. M. 46. db. 33. 


Franchetti (Necrologia di Isach), seritta» ‘dall'avvocato Aldobrando 
Paolini. 46. a. 206. 


87 


Eranehi (Sull’opinione del dottor Giorgio ) intorno all’azione del sol- 
fato di.chinina nelle febbri periodiche. Osservazioni del dottor Ema- 


-nuele ;Basevi. 20. c. 154. 
Franchini (Sulla Storia dell’Algebra del prof. Pietro). Osservazioni 
dì Luigi Fornaciari. 32. c. 28. 
Francia (Del commercio e dei suoi pubblici lavori. in Inghilterra ed 
in). Discorso di Carlo Dupin. 13. b. 113. 
— (Sulla situazione progressiva delle forze della ) dopo il 1814, di Carlo 
Dupin, dal « Globo », G. P. 27. a. 62. 


—.(.Sulle: istituzioni. giudiziarie dell’ Inghilterra, paragonate con quelle 
idella); di J. Rey di/Grenoble. Discorso di Francesco Forti. 29. a. 47. 
Frangiosi (Sullesette virtù, Poemetto di Giulio) riv. lett., M. 44. c. 43. 
EFranklim (Sulla spedizione terrestre del capitano ) nelle ‘regioni . Po- 
ilari,, ‘dalla..« Gazzetta di Montreal:». 8. 430. 
— (Sul viaggio-fatto:dal:capitano ).negli anni 1819, 1820, 1821\e:1822 alle 
spiagge del mar Polare, dal « Journal des Voyages », F. G. 11. b. 1. 


—.( Nuova partenza del capitano). 17. €. 1178. 
—. (Notizia intorno al piano del viaggio del capitano). 18, a. 145. 
— (Spedizione del capitano ). 23. bd. 181; 
:27, b. 165. 
— (.Arrivo del capitano.) allo istretto di Behring. 25. c. 138. 
— (Ritorno del Capitano). 28..a. 160. 
— (Sui saggi :di Beniamino) di Morale e di Economia privata, 
Wi X. 41. db. 112. 
EFransceini (Sulla statistica della Svizzera di Stefano). Discorso di 
Francesco Forti. 32. id. 1. 
Erasa (Necrologia dell’abate). 48. c. 142. 


Eraser (Sulla relazione di un viaggio fatto da) nel Khorasan. * 22. .c. 170. 
Frauwenhofer (Notizia del gran cannocchiale dioltrico di). 24. b. 31. 
EFredianf (Sulle notizie scritte da)Carlo,) della vita di Agostino Ghir- 


landa, rîv. lett. , di. M, 82079. 
Freinsemio (Sulla storia di T. Livio, coi supplimenti del), tradotti 
da Francesco Ambrosoli , riv. lett., M. 17. c, 126. 
Ereycinet (Viaggio del capitano) di;scoperte e.di circumnavigazione, 
«dal Francese», 2. 142. 
Frisi (Sulle Operette scelte di Paolo), riv. lett., M. 24. a. 98. 


Frontone (Sui frammenti diM. Cornelio )., pubblicati da Angelo Mai, 
e sulle.\Lettere di M. Aurelio Imperatore, L. Vero, Antonino Pio ed 
Appiano. Esame: dell’abate G.:B. Zannoni, 17. 0. 101. 

Erullami (Osservazioni di Giuliano ) sopra una nuova maniera per rap- 
presentare le coordinate dei Pianeti nel movimento ellittico. 10. c. 426. 

— (Necrologia di Leonardo ) scritta dall'avv. Lorenzo Collini. 14. c. 120. 

Wulimine (Sopra un pezzo di caldaja di rame perforato dal ). Lettera 
di Carlo Matteucci al prof. Gazzeri. 31: c. 468. 


88 
Fuocosi (Necrologia di Luigi), X. iMo"tive) ssIgta6ti 
Furlanetto (Sulla nuova edizione del Forcellini di Pile cdi Di- 
scorso di Niccolò Tommasto. 0a RL a. 
G 


nm 


Gagini (Sull’ Elogio storico di Antonio) scultore ed’ architetto Paler- 


mitano, scritto ‘da Agostino Galli; riv lett.,)M. «| 16: c.'83. 
Gagliuffi ( Sugli scherzi estemporanei latini ad Faustino ), rivista let- 
teraria, M. i 24. a. 153: 


— (Sulle Elegie di Faustino ). Osservazioni di N. Tommaso. 48. a. 114. 
Galanti (Sull’Opera di Giuseppe Maria ) « Napoli é'i suoi contorni »y 


G. piu i mn 40, b. 72. 
— (Sulle Istituzioni di Luigi) di geografia politica e fisica, rivista le?- 
teraria, M. l 16. c. 39. 
Galiani (Sulla moneta, libri cinque di Ferdinando }.! Discorso di Nic- 
colò Tommasèo. 45. a. 19. 
Galifife (Viaggio di Giacomo Augusto) in Italia. © î. 388. 
Galimberti (Necrologia di Livio). 47. db. 89: 
Galleria di Firenze (Discorso di Amtodito Benci sulla. nuova stanza 
edificata nella ) per i Quadri della Scuola Toscana. 5. Bi. 
— (Sui nuevi acquisti fatti dalla), G. M. i 15. a. 28. 
— (Sulla) illustrata, M. 44; b. 44. 
— (Sulla) Omerica, o Monumenti antichî raccolti dal cavalier Fran- 
cesco Inghirami. 30. c. 99. 
-- (Sulla) Riccardiana, dipinta da Luca Giordano. 1:40, d. 159. 


Gallerie di Quadri e di Statue in Germania, dal « Kunstblatt ». 1. 196. 
Gallo (Sulle stanze liriche di Agostino), in morte di Michelangelo 
Monti., riv. letti, M. 16. c. 44. 
— (Sull’ Elogio storico scritto da Agostino), di Antonio Gagini scultore 
ed architetto Palermitano, riv. lett., M, 16. c. 83. 
Galluppiî (Sugli Elementi di Filosofia del baron Pasquale). Osserva- 
zioni di Niccolò Tommasèo. 48. a. 110. 
—.(Sull’introduzione allo studio della filosofia per uso dei fanciulli, dek 
baron Pasquale). Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 48. a. 113. 
Galvani (Sull’osservazioni di Giovanni ) intorno alla Poesia dei Tro- 
valori, riv. lett. M. 38. b. 109. 
Gamba (Sopra alcune Operette di Bartolommeo ). Osservazioni di Nic- 
colò Tommasto. 28. b.‘222. 
— (Sulla serie dei testi di lingua italiana, opera ‘rifatta da Bartolom- 
meo ). Discorso di Niccolò Tommasèo. 36. a. 146. 


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89 


Gamba (Sull’arte di compor libri, racconto di un Americano, letto da 
Bartolommeo ) nell’Ateneo di Treviso. Osservazioni di Niccolò Tom- 


maséo. 37. a. 155. 
— (Sulla serie degli scritti in dialetto veneziano compilata da Bartolom- 
meo). Osservazioni di Niccolò Tommasto. 47. Db. 31. 
— (Sul viaggio di M.) nella Russia meridionale, G. P. 25. a. 17. 
Gambara (Sulle opere teatrali del cavalier Francesco), rivista let- 
leraria, M. 27. b. 97. 
— (Sulle stesse). Osservazioni di Niccolò Tommaséo. 39. a. 133. 
Gambini (Sulle opere diverse di Francesco). Osservazioni di Fran- 
cesco Forti. 42. c. 107. 
Gandolfi ( Necrologia del padre Bartolommeo) delle Scuole Pie, scritta 
dal prof. Giuseppe Gazzeri. 15. c. 183. 
Garavaglia (Sull’incisione di Giovita), rappresentante il Salvatore 
bambino, di Carlo Maratta. 13. a. 129. 
Garcia (Necrologia di Antonio). 46. c. 241. 


Gardiner (Sulle Tavole logaritmiche di), riv. lett., T. 36. c. 40. 
Gargallo (Sulla Poesia di Tommaso). Inno alla musa Etnea. 7. 523. 


— (Sulle Poesie e Prose di Tommaso), riv. lett., M. 19. c. 83. 

— (Sull’opere di Orazio recate in versi italiani da Tommaso), rivista 
letteraria, M. 24. a. 136; 
28. D. 266. 

Garofalo (Sui discorsi di Luigi) intorno a Gorgia Leontino, rivista 
letteraria, M. 47. c. 120. 

Gaspari (Sullo scisma sotto il regno di Elisabetta di G. B.). Osser- 
vazioni di Niccolò Tommaséèo. 43. b. 132. 


Gatteschi (Sui principj grammaticali per lo studio della lingua greca 
del padre Stanislao ) delle Scuole Pie. Osservazioni di Domenico Va- 


leriani. 40. c. 13. 
Gatti (Sui principj di Ideologia di Evasio Andrea). 27. c. 123. 
— (Sull’Opera del conte Giuseppe ) intorno ai principali trattati di pace, 

rivista letteraria, M. 16. c. 91. 
— (Sui. Sermoni dell’abate Serafino ). Osservazioni di Niccolò Tom- 

masèo. 48. a, 108. 
— (Sulle Lezioni di Eloquenza sacra dell’ abate Serafino ). Osservazioni 

di Niccolò Tommasèo. 48. a. 116. 


Gaudio (Sull’ opera di Luigi) intitolata: « Il fiore dell’arte dell’ in- 
taglio. nelle stampe con singolare studio raccolte dal mede- 
simo », X. i 11. c. 106. 

Gavassi (Sulle incisioni di Vincenzio) rappresentanti alcuni quadri 
del S. Benedetto, Poema di Angiolo Maria Ricci. Osservazioni di 


Niccolò Tommasèo. 32. c. 68. 
Gavi (Sulle Lezioni quattro di Domenico ) intorno la vita e le commedie 
di Cario Goldoni, riv. lett. , E. 26. c. 104. 


Gazzera (Sulla lettera di Costanzo) al conte Giuseppe» Franchi 
12 


90 


sopra alcune opere di pittura e scultura, Riflessioni di. Antonio 
Benci. 9. ce. 74. 
‘ Gazzera (Sulla lezione accademica di Costanzo). Il Castello di Bo- 
dincomago diverso dalla città d'Industria, Osservazioni dell’ abate 
G. B. Zannoni. 35. 0.99. 
— (Sulla lezione accademica di Costanzo) sopra un decreto di patronato 
e clientela della colonia Giulia Augusta Urellis. Osservazioni dell’av- 


vocato P. Capei. 39. a. 125. 
— (Salle notizie di Costanzo) di alcuni nuovi diplomi imperiali. Osser- 
vazioni dell'avvocato P. Capei. | 42. €. 108. 


Gazzeri (Pensieri del prof. Giuseppe) intorno alle cause dei princi- 
pali fenomeni naturali, e specialmente dell'attrazione, nati all’occasione 
dei singolari fatti osservati dal prof. Oersted di Copenaghen. 1, 471. 

— (Discorso recitato dal prof. Giuseppe) nella Società Colombaria sopra 
l'esame di alcune voci poste nel Vocabolario della Crusca. . 2. 416. 

— (Osservazioni del prof. Giuseppe), e fatti riguardanti i fenomeni 


elettro-magnetici, 3. 327. 
— (Replica del prof. Giuseppe ) alle riflessioni del march. Cosimo Ri- 
dolfì intorno ai fenomeni eleltro-magnetici. 4, 328. © 


— (Estratto di un Rapporto letto dal prof. Giuseppe) nell’Accademia dei 
Georgofili sui principali lavori accademici dell’anno 1820-21. è. 151. 
— (Lettera del prof. Giuseppe) sopra il sistema d’ istruzione seguito 


neil’ Istituto fiorentino. 6. 197. 
— (Discorso del prof. Giuseppe ) su l'Opera di Emanuele Repetti intorno 
all’Alpe Apuana ed ai marmi di Carrara. 6. 310. 
— (Discorso recitato dal prof. Giuseppe) nella Società Colombaria, in- 
torno a cose filologiche. a 718 
— (Ragguaglio del prof, Giuseppe) sull’adananza dell’Accademia dei 
Georgofili nel di 6 luglio 1822. 7. 354. 


— (Lettera del professor Giuseppe) al cavalier Vincenzio Antinori, 
sull’opera del cav. Leopoldo Nobili, intitolata: « La Meccanica della 


materia ». 8. 482; 

9. 161. 
— (Rapporto del prof. Giuseppe ) degli studj accademici dell’anno 1821-22, 
letto all'Accademia dei Georgofili. 9. a. 83. 
— (Ragguaglio del prof. Giuseppe ) dell'adunanza dell’Accademia dei 
Georgofili del 16 marzo 1823. 9. c. 160, 
— (Ragguaglio del prof. Giuseppe ) dell'adunanza dell’Accademia dei 
Georgofili del di 8 giugno 1823. 10. c. 173. 
— — (Ragguaglio del prof. Giuseppe ) delle adunanze dell’Accademia dei 
Georgofili del di 12 luglio e 17 agosto 1823. 11, D. 188. 
—. (Rapporto del prof. Giuseppe ) letto all'Accademia dei Georgofili nella 
seduta annuale del settembre 18"3. 12. e. 1422. 


— ( Necrologie diverse scritte dal prof. Giuseppe) d’ uomini illustri morti 
nel 1823 e nel principio del 1824, 13. e. 181. 


9A 


Gazzeri (Memoria letta dal prof. Giuseppe) all'Accademia dei Geor- 
gofili sull’economia politica, e' lettera relativa ‘al Direttore dell’Anto- 


logia. i 14. db. 102. 
— (Esame del prof. Giaseppe ) su tre Processi farmaceutici del dottor 
Fabroni d’Arezzo, 15. db. 212. 
— (Necrologia scritta dal prof. balsa del padre Bartolommeo Gan- 
dolfi delle Scuole Pie e del senator Cotardo Solari. 15. c. 183. 
+ (Necrologie diverse scritte dal professor Giuseppe) di uomini illustri 
morti nell’anno 1824. 16. c. 164. 
— ( Lettera del prof. Giuseppe.) in risposta a queta del cav. Leopoldo 
Nobili sull’ago magnetico. l 17. Db. 138. 
— (‘Necrologie diverse scritte dal prof. Giuseppe ) di uomini.illustri morti 
nel 1825, 1826 e 1827. 17. Db. 165; 


18. a. 165; b. 173; 20. db. 175; ci 180. 
— (Lettera del prof. Giuseppe } al marchesè Gino: Capponi , sull’analisi 


delle acque termali di Casciana. 23. c. 155. 
— (Sal compendio del professor Giuseppe') di un tratlato elementare di 
chimica, Osservazioni di Gaetano Cioni. 31° d. 124. 
— (Osservazioni del prof. SA bone priorità delle ullime scoperte 
elettro-magnetiche. : 45. c. 173. 
Gazzine (Sui Rivali, romanzo di Giuseppe). Osservazioni di Niccolò 
Tommaséo. 43, c. 126. 


Gellert (Sulle Odi, Sermoni eProsè di' Cristiano Temidio), tradotte 
da Cammillo de’ Tonelli. Osservazioni di N. Tommaséèo. : ‘38. 0. 138; 
400 a. 98, ali: ) : 

Gelsi (Intorno alla foglia dei) nella coltivazione dei bachi da seta, 
memoria del dottor Ignazio Lomeni; riv. lett., M. 18) e. 143. 

Generali ( Necrologia di Piefro).0. 48. a. 162. 

Genmîgrafia (Sulla) italiana del prof, G. G. Matraja. T. I, 43. d. Bf. 

Genlis (Sull’opera di madama di), Petrarca ‘è Laura; « dal Quarterly 


Review », A. 9. a 21; 
bA, 1,0) | 
Genoino (Sull’ Etica drammatica di pei, per l’edutazione della 
gioventù, X. X. 44. bi 4143. 
== (Reclamo di ‘Giulio’) sulla ‘pubblicazione “della sua - Etica. dram- 
+ malica. 45: 0.470. 
Genovesi (Sull’opera di Aritonio )intitolata : « Diceosina, ossia filosofia 
del giusto e dell’onesto ». Discorso di N. Tommasèo: 45. 19. 
— (Sulle ‘stànze'di Averardo )'per l'avvenimento al trono di Leopoldo IL 
‘ Granduca di Toscana, riv, lett., M. i bha 17. ©. 144. 
—( Della Colonia‘ dei ).in' Galata / libri sei di’ Lodovico Sauli. Discorso 
di Nittolò Tommasèo. 42) 04; 
1432 cl 432. : HU @ 
Geodesia (Sulla). Riflessioni di Emanuele Repetti: 7. 510. 


— (Sulla ). Osservazioni diverse. 13. di 166. 


92 


Geografia (Sui mezzi di promuovere con metodo gli stadj di). 
Discorso del signor Maltebrun alla. Società di Geografia. in Pari- 
gi) M: 06, 422. 

— (Occhiata sullo stato della) mei tempi antichi e moderni. 18. a. 147. 

— (Dei progressi della ) e della sua letteratura nel triennio finito col- 
l’anno 1831, J. G. H. 46. a. 173; 
C.115047..a1 88.510 

— (Salla). Osservazioni diverse contenute nel. Ballellino. scientifico 
dell’Antologia. 12.10.1186; 
43, c: 172; 14.0.1655 Db. 152; c. 16804500. 202;.c. 169; 16.0. 174; 
e. 149; 17. a. 163; c. 175; 18. a. 145; di 174; 0. 178; 019. a. 164; 
b. 45; c. 146; 20, db. 151; 0: 177; 21. a: 153; 22. (0. 139; db. 0159; 
c. 170; 23. b. 175; c. 176; 24. a. 201; 25. 4154; c.433; 26. db 173; 
c. 150; 27. a. 163; D. 165; 28) a. 160; db. 296; 29..4,188; 30. a: 136; 
c. 165; 31. db. 183; 0. 181; 32.0.1434; 33 D, 1162 ;34..a. 149; c. 164; 
35. a, 184; Db. 168; 36. c. 71; 37. Db. 147; 42. a. 452 . 

Geologia (Sulla), estratto, di lettere dell'abate Giovanni Talia di 


Napoli. 3. 540. 
— ( Dell’importanza dello stadi della ),. e della maniera d’ indagare con 
profitto il suolo della Toscana, G. G. 26. c. 115. 
— (Colpo di occhio sui iinioman della;),, dal « Quarterly Review. », 
E. R. 28, d. 1. 
— (Sulla). Osservazioni diverse. contenute. nel Bullettino scientifico 
dell’Antologia. 12. Db. 157; 


13. bd. 148; 14. b:132, c. 159; 15. db. 184; c. 162; 16. a.:172; co 143; 
17... 162; b. 142; c. 166; 18..0: 140; db, 141; 0, 156; 19. db. 138; 
20, a. 187 ; 21. 07139; :c. 163 ; 20. d..181,.24,.0. 195; b. 291 25,.D.477; 
26. c. 143; 28. a. 154; 29. a. 186/533. d. 157539. e. 154. 
Geometria (Sull’apertura in Parigi dell’ insegnamento di )..e.mecca- 


nica applicata alle arti « dal Globo » 4, G. P. sr | 25, @.63; 
db. 106. 

— { Sulla). Osservazioni diverse contenute nel Ballettino scientifico del- 
l’Antologia. )) 18/0 .4783 


20. bd. 1162; 23. a. 151. 
Gerando (Discorso del. baron, de) sui. migliori metodi delli insegna» 


mento. n0(1,8, 19. 
— (.Sul Visitatore del Povero del: baron de,). Lettera di Raffaello. Lam- 
bruschini. 32. (01,89. 
Gerhard (Sul dio Fauno ed i suoi seguaci, di Odoardo ). Osservazioni 
di Sebastiano Ciampi. 21..c, 143. 
— (Su Venere Proserpina illustrata da Odoardo ). Osservazioni dell’aba- 
te G. B. Zannoni. 24. b. 168. 


Gerli (Sui cento Epigrammi di Antonio), riv. lett., M. 021, c. 127. 
Germani (Esame dell’ opera del dottor Giuseppe); sull’ umana per- 
fezione, A. 11. a. 141. 


lA 


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a 


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as lr MA Lc MELE GA 


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e 


93 


Geroglifici (Sull’ alfabeto ‘dei ) fonetici egiziani. Estratto di una Me- 
moria del sig. J. Champollion; trad. da Domenico Valeriani. 9. db. 128. 
— (Sull’;opera' stessa’). Osservazioni di Domenico Valeriani ‘11. c. 1. 
— (Nuove scoperte intorno ai) d’Egilto, dal Giornale « Kermes ». 19. a. 79. 
— (Sul saggio intorno al sistema dei ) fonetici del dott. Young. Discorso 


del sig. Champollion il Giovine. 22. a. 82. 

— (Sulla pretesa:scoperta dei ) acrologici. Discorso dell’abule G. B. Zan- 
noni:} e lettera di A. M. Migliarini, 29. a. 129, 136. 
—:( Nuovo» metodo d’interpetrare i) d'Egitto. 20. db. 65. 
+= (Sul'saggio dei resultamenti storici dell’alfabeto dei) egiziani, per 
ilisig. Champollion ‘il'Giovine , ‘tradotto dal francese. 32. bi 49. 
Geromimi (Sul compendio fatto dal dottor F. G.) sulla Dottrina me- 
dica» Bufaliniana; riv. lett, E. B. 26. a. 145. 
Gervaîs (Sopra l'opuscolo di Giov. Antonio) sulla Vinificazione, rivi- 
sta letteraria, M. 18. c. 140. 
Gesù Cristo (Sul trattato della povertade di ), scritto nel buon secolo 
deila lingua toscana, riv. lett.;/0. 28. db. 253. 
Gherardi (Esame di una Memoria letta dal dottor) all'Accademia dei 
© Georgofili. 6. 183. 


— (Estratto di lettera di Francesco)  Dragomanni al marchese Achille 
Albergotti, sopraquattro dipinti del prof. Vincenzio Chialli. 31. b. 4154. 
=./( Lettera del prof. Silvestro ) al cav. Leopoldo Nobili, sopra alcune espe- 
:rienzeisulle:nuove correnti e le scintille magneto-elettriche. 47. @. 177. 
Ghersa. (Sui versi in morte di Tommaso), riv. lelt., M. 24. b. 256. 
Gihiberti( Sulle: porte di-bronzo del Battistero fiorentino di Lorenzo). 


Lezione di Vincenzio Follini. 13.‘c. 39. 
Ghirlanda, (Sulle:mòlizie ‘della vita di Agostino); scritte. da Carlo 
rFredianiy 0rivo lett LioM: l Ia. 00 79. 


Giamaîca (Sullo stato passato e presente della ) di T. Stewart; 13. a. 29. 
—/(6Suligiro)nell’internovdellà ) di CR. Williams; « Rivista inglese »; 


00,Ax Vi 290. 22. 
Giamboni (Sui principj del' discorso Pai prof. E.). Discorso di Nic- 
orcolò Tommaso, . 878 40. a. 8. 


Giambullari (Sulle gini di Pier na ), riv. lett., M. 128. b. 244. 
= ( Sull’Astoriavdell’ Europa di Pier Francesco), riv. lett., M. 44. 0. 36. 


Giampaolo ( Necrologia di Niccola ). 47. b. 90. 
Giamnelli (Sulle riflessioni ‘del dott. Giuseppe), sopra la Vaccina, 
rivista: letteraria, V. i 39. a. 149. 
Gianmi ‘(Necrologia ‘di Francesco), scritta dal professor. Giuseppe 
‘ Gazzeri, 13. e. 182. 
Giardini (Necrologia di Elia), D. S. 48/0. 140. 
Giaxich (Sui Carmi:slavi tradotti dal cons. N.). Osservazioni di Nic= 
colò Tommasèo. 38. d. 137. 


Gimberant (Lettera del dott.) relativa alla morte di un viaggiatore 
francese caduto nel cratere del Vesuvio. 2. B21. 


9 


Ginevra (Delle carceri di penitenza di); S. M. 35.0: 46. 
Ginguené (Elogio di P. L.), scritto. da F. Salfi 412. bd. 69. 
— (Esame dell’opera di .P. L.) sulla storia letteraria: d’ Halià }. conti 
nuata da F. Salfi, D. 420b. 69. 
— (Sulla storia della letteratura italiana di P. L.), riv. lett.; M. 24..@. 138. 
— (Sulla medesima), riv. lett., L. BL... 1 32 col 80. 
Ginnastica (Sul corso di ) dei professori Clias e Guths-MuthSs,com- 
pilato da E. Young. Esame di N. Tommaséo. o 2900 99. 
Gioeni (Sull’ Elogio di Giuseppe ), scritto da Giuseppe Alessi, rivista 
letteraria, M. | 16 e. 46. 
Gioemia (Sugli Atti dell’Accademia ) di scienze naturali di Catania, 
E. R. 30. di 99. 
Gioja (Sull’opera di Melchiorre ) intitolata: « Esercizio logico sugli 
errori di ideologia e zoologia’, riv. lett., M. 17.0.0114. 
= ( Sulle riflessioni di Melchiorre ) sopra un’opera di Bostetten, rivista 
letteraria, M. ak:22 vet2R 


= X Sulla filosofia della statistica esposta da Melchiorre); X..X.022./00. 72. 
— (Salla filosofia della statistica di Melchiorre). Osservazioni di vNie- 
colò Tommasèo. 29:0c.d.26. 
«— (Necrologia di Melchiorre); scritta da Francesco Forti. 1/33.) di 172. 
— (Sulla filosofia della statistica di Melchiorre), Qsservazioni»di Fran- 
cesco Forti. } {ob 589) 187. 
— (Sul Galateo di Melchiorre ). Osservazioni di N. Tommasèb.44: @: 134. 
Giordani {Suli' opere di Pietro). Discorso di Antonio Benci.. 8.112. 
— (Discorso di Pietro) sulla wita di apatia Vernazza; cscrittarda'Carlo 
Boucheron. ce 8ì 512. 
— (Esame dell’opera di Pietro) intitolata: « ) Gong fabiani a mon- 
signor Lodovico Loschi nell’assunzione sua al pontificato; ldi'Pia- 


cenza », M. oìsi :) pofbara 0138. 

— (Lettera di Pietro) al conte Leopoldo gitizcina) sulla: Gusiità model- 
lata.da Lorenzo Bartolini. 15. cè 90. 

— (Sulle opere di Pietro), (riv. lett. Mi [jogim] ine ) fetus B5. 
— (Lettera di Pietro) al suo Leopoldo Gimenana , sulla ;pisturà Gn por- 
cellana. x 0:11.16) 01 12% 
— (Lettera di Pietro) al march. Gino Gapposi ‘sbpita) una :scélta:di pro- 
satori italiani. 9} ) clonsdgiual® 
— (Lettera di Pietro ). al Direttore dell’Antologià ,. relativa ad una. no- 
tizia sopra una pittura di Leonardo. vi7. a. 150. 
— (Lettera di Pietro ) al-Direttoré dell’Antologia, sopra .un "Ode del ca- 
valier Vincenzio Monti. 18.6. 75. 
— (Tre iscrizioni funerali di Pietro). 18. di 77. 
— (Lettera di Pietro) al Direttore dell’Antologia , sopra una notizia ri- 
guardante un italiano, riv. lett., M. 18. 0:148. 


— (Lettera di Pietro) a Giuseppe Montani sulla pittura cremonese, de- 
scritta dal conte Bartolommeo Vidoni... | 4190 0. 31. 


95 
Giordani (Lettera di Pietro) al Direttore dell’Artologia, sulle Ope- 


rette morali del conte Giacomo Leopardi. 21. a. 25. 
— (Iscrizioni italiane di Pietro). 21. c. 148. 
— (Lettera di Pietro) a Vincenzio Monti contenente la sua traduzione 
della Lettera CXIV di Seneca a Lucilio. 24. a. 30. 


— ( Frammento di lettera di Pietro) a madama A. C. B. sull’ opera di 
Pietro Tenerani rappresentante Psiche, la prima afflizione di un cuore 
innocenle. 24. b. 200. 

— (Lettera di Pietro) a Samuele Jesi, sopra due discorsi del marchese 
Antonio Mazzarosa intorno alle sculture di Matteo Cividali. 30. d. 125. 

— (Elogio di Vincenzio Monti scrilto da Pietro). 37. b. 119. 

Giordano ( Sulle Prediche del B. fra) da Rivalto, riv. lett., M. 39. db. 148; 
42.0. 117; 43. c. 124. 

—.(Sulla vita attiva e contemplativa di fra). Osservazioni di Giuseppe 


Manuzzi. 44. db. 31. 
— (Sul saggio filosofico di Giurisprudenza di Annibale). Discorso di 
Celso Marzucchi. 42. c. 29. 
— (Sulla Galleria Riccardiana dipinta da Luca). Pensieri di Antonio 
Renzi. 10. D. 159. 
Giorgi (Sull’ombra di Ovidio, poemetto illirico d’ Ignazio), rivista 
letteraria, M. 24. b. 256. 


Giorgini (Esame di G.) sull’opuscolo dell’ Ingegnere Pietro Ferrari 
intorno all’apertura di un canale navigabile che dall’Adriatico a tra- 
verso dell’ Italia sbocchi per due parti nel Mediterraneo. 22. db. 74. 

— (Lettera di G.) al Direttore dell’Antologia sopra l'architettura delle 


acque. 23. db. 161. 

— (Osservazioni di G.) su tre discorsi di Giuliano de Fazio, intorno 
al miglior sistema di costruzione dei porti. 39. b. 153. 
47. c. 17. 

‘Giornale delle lezioni pubbliche dei professori di Parigi, dalla « Ri- 
vista encielopedica », T. P. 4. 372. 

— (Sul progetto di un} dei contadini. Lettera dell’abate Raffaello Lam- 
bruschini al Direttore dell’Antologia. 23. c. 94. 

— (Introduzione al) dei pragressì delle scienze mediche in Europa ed 
in America. 26. b. 136. 


— (Sul) Agrario toscano, compilato da Raffaello Lambruschini, Lapo 
de’ Ricci, marchese Cosimo Ridolfi ed altri. Osservazioni di Raffaello 


Lambruschini. 29. a. 119. 
— (Sul) delle lezioni pubbliche, dirette da Prospero Chalas. Osserva- 
zioni di N. Tommasèo. 36. c. 23. 
— (Sal) di Scienze e Lettere delle provincie Venete, rivista lettera- 
ria, M. 37. e. 109. 
— (Sul) di Scienze, Lettere ed Arti per la Sicilia. Osservazioni di Fran- 
cesco l'orti. 38. c. 117. 


— (Sui) Agrario toscano. 43. a. 67. 


96 


Giornale (Sul) napoletano. Il Patgestan delle scienze, delle lettere e 


delle arti, rivista letteraria, M. 46. b. 26. 
— (Sal) italiano, la Minerva Ticinese, il nuovo Poligrafo; ed il Poli- 
grafo di Verona, Osservazioni di Francesco Forti. 38. db. 134. 
Giornali (Sui ) tedeschi. Lettera di Enrico Mayer. 19. Db. 10. 


Giotti (Necrologia di Cosimo), scritta da Francesco Forti. 37. b. 159. 
Giovanetti (Sul commentario dell'avv. Giacomo ) degli Istituti nova- 

resi. Osservazioni di Francesco Forti. 42.0.1103, 
Giovammi ( Viaggio di fra) da Marignolle in Oriente. 15: db. 107. 
— (Sul Memoriale di fra) di Niccolò da Camerino, scritto nel 1371. 


Osservazioni di N. Tommasèo. 33. a. 152. 
Giovenale (Sulle Satire di), tradotte da Teodoro Accio; rivista let- 
teraria, M. i 40.0. 107. 
Giovimnetto (Sul romanzo intitolato: Il) o i misteri del cuore, e la 
simpatia, rivista letteraria, M. 16. c. 89. 


Giovio (Sopra alcune prose del conte G. B.), riv. Zett., M. 16. c. 48. 
Giraldi (Sulle Novelle di Giraldo de’). Discorso di Ant. Benci, 11. a. 41. 
Girolamo (Sulla patria di S. ). Osservazioni di N. Tommasto. 36. c. 29. 
— (Sulla patria di S. ), risposta di D. Giovanni Capor, dalmatino, ‘al conte 

Pielro Stancovich, istriano. Osservazioni di N. Tommasèo. 46. c. 189. 


Gismonda (Sulla), tragedia di un fiorentino, L. 43. c. 63. 
Giudice (Intorno ai volgarizzatori della storia di Troja, compilata da 
Guido) dalle Colonne. Discorso di Antonio Benci. 18. 0. 57. 
Giudîzj (Della pubblicità dei) criminali. Lettera al Direttore dell’An- 
tologia dell'avv. T. T. 6. 503. 
— (Se la pubblicità dei) criminali convenga alla monarchia. Pensieri 
di G. D. Romagnosi. 29. ‘0. 48. 
Giuli (Sulla Statistica agraria della Val di Chiana, di Giuseppe). Di- 
scorso di E. Repetti. 37. a. 65. 


Giuliari (Sulle conversazioni dell’abate Eriprando), sopra le donne più 
celebri della santa Nazione. Osservazioni di N. Tommasèo. 40. a. 104. 
Giulio (Sopra un quadro di) romano. Lettera di C. Pucci al Direttore 


dell’Antologia. 15. 0. 54. 
Giuntini (Necrologia del dottor Luigi), scritta dal professor Giu- 
seppe Gazzeri. 13. c. 189. 
Giurato (Sul ristabilimento del) in Corsica. Lettera di ** all’abate 
Raffaello Lambruschini. 41. c. 102; 
44. a. ST. 
Giurì (Sulla storia del) del sig. Aignan. Riflessioni del' dottor Giu- 
seppe Giusti. 8. 236; 


9. a. 3; 10. c. 30. 
— (Introduzione del) nell’isola di Ceylan, dal « Globo ». 22. a. 156. 
— (Sul ristabilimento del) in Corsica, P. B. 47. a. 165. 
Giurisprudenza (Caratteri diversi della ) in Francia ed in Germa- 
nia, dal « Globo ». 26. a. 120. 


97 


Gius (Sopra alcuni bizantini compendj di) del JX e X secolo, disser- 
tazione di Carlo Witte. Osservazioni dell’avv. P. Capei. 36. b. 214. 
Giusti (Raccolta di trattati e memorie di legislazione e di giurispru- 
denza criminale per cura del dottor Giuseppe). 3. 534. 
— ( Discorso del dottor Giuseppe ) sulla legislazione criminale. 4. 381. 
— (Discorso del dott. Giuseppe ) sull’ istruzione filosofica e politica delle 


due Indie di Raynal. 4. 422. 
— (Osservazioni del dottor Giuseppe ).sulla pubblicità dei tribunali, di 
Stefano Dumont. AAT. 
— (Riflessioni del dottor Giuseppe) sulla Storia del giuri, del signor 
Aignan. 8. 236; 


9. a..3; 10. c. 30. 
— (Discorso del dottor Giuseppe ) sull’applicazione ad alcune professioni 
liberali del principio di libertà adottato per l’arti industriali, letto 


alla Società dei Georgofili. 25. b, 22. 

— (Osservazioni del dottor Giuseppe) sul saggio dell'avvocato Lodovico 
Bianchini, intorno ai principj sul credito pubblico. 30. bi 124. 

— (Osservazioni del dottor Giuseppe ) su due Memorie del dott. Cosimo 
Vanni intorno ai livelli toscani, 36. c. 43. 

— (Gsservazioni del doitor Giuseppe) sul saggio di un trattato teorico- 
pratico sul sistema livellare dell’avv. Girolamo Poggi. 36. €. 47. 

— (Osservazioni del dottor Giuseppe ) sui principj del Diritto commer- 
ciale di Emidio Cesarini. 43,6. 129. 
— (Osservazioni del dottor Giuseppe) sulla teoria delle leggi della sicu- 
rezza sociale del prof, Giovanni Carmignani. 43. c. 130. 
‘— (Ragguaglio di una memoria del dottor Giuseppe) sull’ economia 
politica. 18. db. 150. 

— (Sui Sermoni del cavalieri G. B. ). Osservazioni di. Niccolò Tom- 
masto. 29. c. 93. 
Giustimiami (Sull’ Istoria Viniziana di Pietro), tradotta da Emanuele 
Cicogna. Osservazioni di Niccolò Tommaséo, 39. Db. 156. 
Giustiniano (Sulle Istituzioni civili dell’ imperator ), illustrate .e co- 
mentate da Pietro Vermiglioli, riv. lett. ,; F.. S. 24. bi 218. 
 Gnomonica. Costruzioni geometriche dell’ orologio solare sopra un 
piano qualunque, di Giovanni Astolfi, A, P. 11. a, 166. 
Goethe (Notizia biografica di ). 18,30: 4130. 
— Edi Romantici Italiani , di Enrico Mayer. 20. c. 24. 
— (Sulle Memorie di), scritte da lui medesimo. Lettera di Enrico 
Mayer. 19b 1; 


20.0.2454; 21.0b..1. 
— (Sall’ interesse di ) per Manzoni, dal tedesco, riv. lett., M. 29. c. 112. 
— (Sull’ IHigenia in Tauride , dramma di), tradotto da Edwige de Battisti. 


Osservazioni di N. Tommasèo. 47. b. 38. 
Goldoni (Sulla collezione completa delle Commedie e Memorie di 
Carlo), A. G. C. 11. Db 171. 


13 


98 
Goldoni (Sulle Opere complete di Carlo); riv. lett., M. 16..c. 64; 


28. db. 241. 
— (Salle lezioni intorno alla vita ed alle commedie di Carlo), di Do- 
menico Gavi, riv. lett., E. 26. c. 104. 


— Sull’ inaugurazione del Monumento eretto in onore di Carlo ) nell’atrio 
interno del gran teatro della Fenice. Osservazioni di Niccolò Tom- 


maséo. 43. db. 142. 
Goldsmith (Sul compendio di Storia greca del doltor), tradotto da 
F. Villardi. Osservazioni di Francesco Forti. 33. 0.114, 
— (Sul Compendio della storia romana del dottor), tradotto da F. Vil- 
lardi. Osservazioni di Francesco Forti. 35. Db 142. 
Gommi (Sulle notizie intorno alla vita ed agli studj di Niccola) Flam- 
minj imolese, riv: lett. M. 39. 6. 143. 


Gondola (Sulla versione libera in italiano dell’Osmanide, poema il- 
lirico di Giov. Francesco ). Lettera di Urbano Lampredi a M. 26. e. 85. 
Gonfaloniere (Sopra la parola). Lettera di Sebastiano Ciampi al 


Direttore dell’Antologia. 130. 145. 
Gonnella (Sulle ottave di Francesco) in morte di Ferdinando HH 
Granduca di Toscana, riv. lett., M. 16. c. 69. 
— (Teoria di Tito), e descrizione di una macchina colla quale si qua- 
drano le superficie piane. 18/0122. 
Gonnelli (Sul discorso in morte di Ferdinando III Granduca di To- 
scana, di Giuseppe), riv. lett., M. 16. c. 69. 


— (Sulla Neerologia scritta da Giuseppe), di Giuseppe Moretti, M. 31. db. 153. 
Gerdini ( Necrologia scritta da G. ), del cav. Gaetano Palloni. 38. c. 186. 
Gorgia (Sui discorsi intorno a) Leontino di Luigi Garofalo, rivista 


letteraria, M. ni 47. e. 120. 
Gourbiliom (Sul Viaggio critico di J. A.) all’ Etna, nell’anno 1819, 
PG 4.229; 
6. 248. 
Gozzi (Sopra alcuni seritti inediti di Gaspare ) pubblicati per nozze. 
Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 39. b 158. 
— (Su varj opuscolelti di Gaspare). Osservazioni di ‘Niccolò Tom- 
maso, 43.0, 112. 
— (Sulle Lellere di Gaspare ) ;, riv. lett., M. 480.0.) 38. 
— (Necrologia dell’abate Antonio). 48. a. 165. 
Griàberg (Prospetto del cav. Jacopo ) del colfimercio di Tripoli, di Af- 
frica' e delle sue relazioni con quelle d’Italia, 270%, 79; 


Fo: va: 3 3riccie78: 
— (Dubitazioni del cavalier Iacopo), e conghietture intorno Tom- 


buctù. 33.0, 127. 
— (Cenni geografico-statistici del cavalier Iacopo) della reggenza di 
Algeri. 38. a. 97. 


— (Discorso del cavalier facopo) sul viaggio di Réné Caillié in Af- 
frica, 39. db. 73. 


ANTA. 


ui 


III ET DT SLI 


99 


Griaberg (Lettere del cavalier Facopo ) al Direttore deli’Antologia sulla 

scoperta dell’ imboecatura del Niger o Nilo dei Negri. 42. av 152. 
-— (Sulla notizia biografica del cav. Iacopo), riv. lett., M. 42. b. 152. 
Gradenigo (Su: due Discorsi di Giorgio), senator veneziano del se- 

colo XVI, rivista letteraria, M. 33. db: 1422. 
Grammatica (Sui principj di) latina di A. D. S., riv. lett., M. 43. a. 118. 
— (Sulla) teorico-pratica della lingua italiana di Diego Cali e di Stefano 

Franscini, réîv. lett., L. €. 45. a. 113. 
Grandine (Sulla) e aeroliti. Riflessioni di E. Repetti. 7.519. 
Grandis (Su varie Poesie di Vito M. de), riv. lett. M.. 24. b. 250. 
Grani (Sul danno di una tassa sopra i) esteri. Memoria del commen- 


dator Lapo dei Ricci. 16. a. 148. 
— (Sulla necessità del libero commercio dei ). 23. c. 181. 
— (Sul ragionamento terzo sopra al commercio dei ) del dott. Chiarenti. 
Osservazioni di Pietro Vieussenx. 27. db. 70. 
Grassellimi (Lettera del Sac. Gaspero) al Direttore dell’Antologia, 
sullo studio della pubbiica economia in Sicilia. 32. c.199. 
Grassi (Sul saggio di Giuseppe} intorno ai sinonimi della lingua ita- 
liana. Discorso di Urbano Lampredi. 4. 415. 
— (Lettera di Giuseppe) ad un accademico della Crusca, sul suo sag- 
gio intorno ai sinonimi della lingua italiana. 29. a. 36. 
— (Lettera di Giuseppe) al Direttore dell’Antologia sul suo. Dizionario 
militare italiano. 31:04:88; 
C.14. 
— (Necrologia di Giuseppe), scritta da N. Tommasèo. Wed. Ch)A. 
— (Sull'elogio storico scritto da Giuseppe) del conte Giuseppe Angelo 
Saluzzo. Osservazioni di Niccolò Tommasèo. | 43:/0,:113. 
— (Sulle Operette varie di Giuseppe). Osservazioni di Niccolò Tom- 
maséo, 46. c. 188. 
— (Sal saggio di Giuseppe) intorno ai sinonimi della lingua italiana, 
rivista letteraria, X. 48.0. 61. 
— (Sulle fabbriche e vedute principali di Pisa, intagliate dall’ incisore 
Ranieri), riv. Zett.,.S. C. 48.00. 73. 


Grattam (Sulle Novelle del signor), « riv, inglese »} SU. (18. 0. 33. 
Gravina (Su le Operette scelte italiane di. G.V.). Osservazioni di 


Niecolò Tommaséèo. 30, DI 119. 
Gray (Sopra un’elegia.su un cimitero campestre; di Tommaso), tra- 
dotta da Lorenzo Mancini, S. 20101182. 
Grazzini (Sulle orazioni alla croce di Antoni Francesco );detto il'La- 
sca, G. A. rà il 801. 
Greca (Cenni sulla lingua ) di ElMenofilo, 4 438. 
= (Iscrizione) scoperta a Trieste. G. Li pobinandsI. 
— (Sulla storia della letteratura) profanas. di F. Schoell, «Discorso di 
Niccolò Tommaseo. 83:0.43ì 


— (Su la storia della rivoluzione ) di' Alessandro Soutzo, G. P. 38,b.1 81. 


100 


Greca (Sal corso di letteratura) moderna di Jacovàki Rizo, L. C. 43, d. 98. 

Greci (I) ed i Turchi, di Filalete. 12, b. 101; 
13. c. 83; 14. 0. 57. 

— (Sulla presente lingua dei ). Considerazioni del cavalier Andrea Mu- 


stoxidi. 17. c. 44. 
— (Sugli scrittori ) e sulle versioni italiane delle loro opere, dell’abate 
Fortunato Federici , M. P. 30. db. 131. 


— (Sulle sentenze morali di filosofi) volgarizzate nel secolo XIV. Testi 
di lingua corretti e pubblicati da Maurizio Moschini. Osservazioni di 


Niccolò Tommasèo, 30. e. 142. 

Grecia (Ragguaglio sullo stato attuale della ), dalla « Revue Eneyelo- 
pédique ». 1. 232. 
— (Sulla) o descrizione topografica della Livadia, della Morea e dell’Ar- 
cipelago, di G. B. Depping, F. G. 12. a. 82; 
13. a. 81. 


— (Episodj storici della guerra dell’ rina deine della ). 20. bd. 123; 


c. 858; 21. a. 43. 
— (Sulla) nella primavera dell’anno 1828. Lettere di un viag- 


giatore. 20. bd. 128; 
c. 58; 21. a. 43. 
— (Osservazioni sullo stato presente della ). 21..a. 68. 
— (Sul compendio della Storia del Risorgimento della), rivista lette- 
raria, M. 21. c::94. 
— (Sulla storia della) o racconto dei viaggi di M. I. Emerson e di 
G. Pecchio, tradotto dall’ inglese in francese, M. P. 204) 4: 
— (Osservazioni su l’opera di Lauvergne intitolata: Rimembranze della ) 
durante la campagna del 1825, B. L. J. 23u/c. 72. 
— (Sulla) descritta da Pausania, volgarizzata da Sebastiano Ciampi. 
Osservazioni di Niccolò Tommaséo. 24. a. 86, 


— (Canti popolari della) moderna pubblicati da Fauriel. 26. @. 104. 
— (Sulta storia moderna della) di Iacovàki Rizo. Discorso di Niccolò 


Tommasèo. 32.0. 83. 
— (Sul corso storico dell’antica ) dell'abate, Onorato Oluse. Discorso di 
Niccolò Tommasto. 33. a. 3. 
— (Spedizione scientifica in ). 33. d. 167. 
— (Arrivo in) della spedizione scientifica francese. 34. c. 166. 
— (Sul viaggio letterario nella ) del sig. Guys. Osservazioni di Niccolò 
Tommaséo. 35. b. 128. 
Grighiî (Sull’elogio di Filippo) vescovo di Soana, scritto dal professor 
Stanislao Grottanelli. Osservazioni di N. Tommaso. 47. b. 20. 
Grimaldi (Sui ragionamenti aceademiei del cav. Gabbriello) sopra gli 
insetti degli olivi, Osservazioni del Brissoni, 23. 0.129. 
— (Sui Poemetti di Giuseppe Ceva), riv. lett., L. 48. 0. 65. 


Grisostomo (Sui volgarizzamenti di alcuni opuscoli di S. Giovami ), 
fatti dal dott. Luigi Rigoli, G. A. 3172, 


101 


Grisostomo (Sul racconto di) Dione « I Cacciatore dell’ Eubea », 


rivista letteraria, M. 24. a. 120. 
Grones (Sul saggio di Giuseppe) di filosofia teoretica. Discorso di Nic- 
colò Tommaso. 35. a. 67. 
Grossi (Sull’ Ildegonda, novella di Tommaso), M. 9a. 73. 
— (Sui Lombardi alla prima Crociata, canti quindici di Tommaso), 
Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 22. a. 56; 
24. a. 3. 


— (Sulla storia dei quindici Canti di Tommaso}, predetta in alcune no- 
velle antiche scoperte e pubblicate da Niccolò Tommaséo, rivista 


letteraria, M. 24. a, 118. 
— (Sugli opuscoli varj intorno ai Lombardi alla prima Crociata di Tom- 
maso), riv. lelt., X. 24 AV 157. 


Grottanelli ( Esame dei discorso del dott. Stanislao) sopra il giura- 
mento di Ippocrate, premesso alle lezioni di medicina teorica dell’an- 
no 1822-23. 9. b. 163. 
— (Discorso letto dal professor Stanislao ) all’ Istituto reale delle scien- 
ze in Parigi sull’anatomia del fu Paolo Mascagni, « traduzione dal 


francese ». 15.0: 146. 
— (Sull’ elogio scritto dal prof. Stanislao ) di Filippo Grighi vescovo di 
Soana. Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 47. b. 20. 
— (Sulle Orazioni accademiche del professor Stanislao), rivista let- 
teraria, M. 47. b. 24. 
Guacci (Su le rime di Maria Giuseppa), riv. lett., X. 46. b. 32. 
Guadagnoli (Sulle Poesie di Antonio), riv. lett., M. 16. c. 56; 
‘22. c. 10. 
Guarini (Sull’opera di Raimondo) intitolata: « In Osca epigrammata 
nonnulla ». 40, a. 93. 
Guerrazzi (Sulla battaglia di Benevento di F. D.). Discorso di Nic- 
colò Tommasèo. 3nb. 73. 
Guerrieri ( Necrologia del can. Ignazio ). 24. a. 208. 
Guicciardini (Sulla Storia d’Italia di Francesco ) alla miglior lezione 
ridotta dal prof. Giovanni Rosini di Pisa. 2. 68. 
— (Sulle Favole e Motti di Lodovico). Osservazioni di Niccolò Tom- 
‘maséo. 39. c. 137. 
Guîda (Sulla) per le scuole di reciproco insegnamento. Osservazioni 
di Niccolò Tommasèo. 38. b. 139. 
— (Sulla) nuovissima dei viaggiatori in Italia, edita dall’Artaria. Di- 
scorso di Niccolò Tommasèo. 42. a. 3. 
— (Salla ) per la città di Firenze, stampata dal Formigli, rivista let- 
leraria, L. 42. Db. 154. 
Guîdi (Sulle Poesie di Alessandro ):, riv. lett., M. 29. a. 174. 


Guido Sui fatti di Enea, estratti dall'Eneide di Virgilio e ridotti in 
volgare da frate) da Pisa, carmelitano del secolo XIV, testo di lin- 
‘gua, Osservazioni di Niccolò Tommasèto. 44. a. 122. 


102 


Guridolotto (Sui dialoghi di Luciano tradotti da Livio ), e pubblicati» 


dall'abate Luigi de Angelis. Discorso di Antonio Benci, 10. e. 99. 
Guidoni (Sulle osservazioni geografiche e mineralogiche. di Girolamo) 
sopra i monti che circondano il Golfo della Spezia, E. R. (38. c. 1. 
Guidotto (Sul Fiore di Rettorica di frate) da Bologna. Discorso filo- 
logico di Antonio Benci. ; I 4. 2537. 
Guillemard (Sulle avventure del sergente francese Roberto } durante 
le sue campagne in Italia, Spagna, Germania e Russia, scritte da 
lui medesimo, « rivista inglese », A. V. 29. c. 16. 
Guillom (Lettera al Direttore dell’Antologia contenente un. Rapporto 
dell’abate) sul metodo di reciproco insegnamento, L. T. 19. c. 32. 
Guittone (Sulie rime di fra ) di Arezzo, riv. lett., M. 34. c. 112. 
Guizot (Discorso del signor ) sulie Enciclopedie, considerate qual mezzo 


di inciyilimento, Esame del medesimo, M. 23;ta627. 
— (Sul corso di storia moderna del signor). Discorso di Francesco 
f Forli. \ 31. b. 87; 
33. c. 36. 
Gussone (Sulla Flora Sicula di Giovanni). Osservazioni di Antonio 
Berioloni. 29. b. 161. 
Guys (Sul viaggio letterario del signor ) nella Grecia. Osservazioni di 
Niccolò Tommaséo. 35. Db. 128. 
H 
Haîdvogl (Sul nuovo Dizionario Zooiatrico di Giuseppe), rivista let- 
teraria, V. 29: 0. 133. 
Haiti (Notizia storica dell’ Isola di S. Domingo, ora Repubblica di), 
« dal francese ». 20, b. 16. 
Hallam (Sull’ Europa nel medio evo di Arrigo ). Osservazioni di Fran- 
cesco Forti. 38. b. 116. 


Hamaker (Sui comentarj del signor) delle cose dei Fenicj. Osserva= 


zioni di Domenico Valeriani. 35.0.0144. 
ZHiamiltom (Sul metodo d'insegnamento del signor), Memoria letta 
all'Accademia dei Georgofili dal conte Girolamo dei Bardi. 22, b. 89. 
Hammer (Descrizione del baron di } dei bassorilievi del frontespizio 


del Duomo di Cremona. 26. c. 81. 
— (Sul primo assedio di Vienna tolto dai Turchi del cav. Giuseppe de), 
G. P. 36. b. 209. 
— (Sulla storia del cav. Giuseppe de ) dell’ impero Osmano; tradotta da 
Samuele Romanini, G. P. 41..a. 69. 
— (Sul Soliloquio tradotto in persiano dal cav. Giuseppe de) dell’ impe- 
ratore Marco Antonino, riv. lett., J. &. H. 46, b. 21: 


Eiauser (Sulla morte del maggiore). Notizia scritta dal cav. maggiore 
Vacani, 32. c.1410. 


se TRI A LTT e Le n ASISINANARAMArRpp,'L]L e] VP SS 


103 


Hawss (Sugli Opuscoli del marchese) spettanti alle belle arti, rivista 
letteraria, M. 16. c. 89. 
Hauteroche (Sulla dissertazione del cavalier A. de), intitolata: 
« Notizie intorno a Saffo di Ereso ». Osservazioni di Sebastiano 


Ciampi. 15. a. 3. 
'Elaxo (Sopra un Opuscolo del generale ) intorno ai disegno delle carte 
topografiche. Osservazioni del general Colletta. 18. c.-192. 
Mayez (Sul ritratto di un bel giovine dipinto da), M. 8. 371. 
MazHitt (Sui discorsi conviviali di G.), « riv. inglese ». S. U. 18. c. 17. 
— (Discorso di Guglielmo) sull’ignoranza dei dotti. 18. c. 19. 
‘Head (Sugli appunti presi dal cap. G. B.) durante un rapido viaggio 
a traverso i Pampas e sopra le Ande, A. V. 28. db. 41. 
Membprick (Sulla morte del dottor ) viaggiatore in Affrica, « Liechten- 
slein ». 22. a, 144. 
Herder (Sulle idee di) intorno alla filosofia della storia dell’umanità. 
Discorso di Giuliano Ricci. 39. bd. 4. ( 


Mermelin ( Necrologia del baron ), seritta dal prof. Gazzeri. 13. c. 185. 
Herrmanm (Sulla storia del professor Augusto ) di Francesco I re di 


Francia. 19. D. 15. 
Milliard (Sul Romanzo di) d’Auberteuil intitolato: « Jenny, storia 
americana », tradotto da F. P., riv. lett., M. 2i. c. 111. 


MHimalaja (Altezze dei principali punti eminenti dei monti ). Esposi- 
zione delle operazioni trigonometriche ed astronomiche, per le quali 
sono slale determinate. ’ 12. D. 171., 

— (Gita sui monti). 36. c. 76. 

Hobouse (Sul saggio di Giovanni) intorno allo stato attuale: della 

‘letteratura italiana, tradotto dall’inglese da M. Pegna rivista lette- 
raria, M. 21. Cc. 120. 

‘Moffimann (Lettera del prof. Federigo ) ad E. Repetti sopra alcune 
osservazioni geologiche fatte nei vulcani spenti di Italia. 42, a. 30. 

— ( Lettera del prof. Federigo ) al Duca di Serradifalco, sul nuovo Vul- 
cano presso la città di Sciacca. 43. a. 133. 

‘Mogg (Sull’opera di Tommaso Jesson ) intitolata: Giornale di un viag- 
giatore sul continente, 209 giorni « riv. inglese », A. V. 29. c. 25. 


Hohenheim (Sull’istituto di agricoltura di), E. M. 18. a. 12. 
‘Hiolhler (Sul breve prospetto della Storia universale di Th. E. M. ). Os- 
servazioni di Niccolò Tommasèo. 28. db. 234. 


Momerica (Sull’opera intitolata: Carmina ) Ilias et Odyssea a rhapso- 
dorum interpolationibus repurgata « Studio Richardi Paye Knight ». 


Discorso del march. Cesare Lucchesini. 11. a. 10. 
Motwyl (Degli instituti di). Opera del conte Luigi de Viîlevieille, 
. G. C. BI 11,491. 


‘Etube (Sulle notizie intorno al sistema del Diritto penale del professor ). 
Discorso del dottor Bernardo Zaydler. 42. b. 60. 


\ 


104 


EHiuber (Prospetto statistico dell’ Isola di Cuba del signor ) « Bullettino 

scientifico ». 22. A. 1142. 
Hugo (Sul dramma di Vittor). Ernani 0 l’onor Castigliano, G, P. 39. .a..3. 
Humbert (Notizia, su quattro monumenti punici scoperti a Cartagine 


dal Maggior), Z. 10. 6. 178. 
Humboldt (Sul saggio politico di Alessandro ) sui popoli della nuova 
Spagna, G. R. P. A. B14; 
28, a. 67 PERDI 
— {Discorso di Alessandro.) alla Società di naturalisti e medici, tedeschi, 
traduzione di E. B. 34.;b 11. 
— (Viaggio di Alessandro ) nella Russia. 34.0, 164. 
Husard ( Memoria del professor.) sopra le assemblee georgiche in In- 
ghilterra « traduzione dal francese». 2,108. 
Huschke (Sull’ opera del. professor), Dei magistrati e sacerdozj del 
popolo Romano. Discorso dell'avv. P. Capei. 37.0. 4147. 
Huskissom (Pensieri del signor) sulla libertà del commercio in In- 
ghilterra. 18. db. 182. 
Hutton (Necrologia di Carlo), scritta dal professor Giuseppe. Gaz- 
zeri, 13. 0: 184. 
ì 
Iconografia (Sull’) istruttiva, 0 ritratti dei personaggi celebri della 
storia moderna, M. 31. d. 39; 
c: 194. i 


— (Sulla medesima ). Osservazioni di Niccolò Tommaseo. 33. d. 1158. 
—. (Sulla) contemporanea, pubblicata dal Pezzati. Osservazioni di, Nic- 


colò Tommasèo, 37.4 119. 
— (Sulla medesima), riv. det, X. 39. a, 142; 
43, C. AT. 
Idee (Sul nuovo saggio sopra l’origine delle ). Discorso di Niccolò Tom- — 
masto. 46, a. 96; 


c. 19; 47. c. 22; 48. db. 36, i 

Hdrofobîa (Rimed) contro |) adottati in, Pietroburgo.e a Nuova — 
York. 2.523; — 
13. €. 165. 

Edrologia (Sull’opera intorno all’) minerale, ossia storia di (tutte le 
sorgenti di acque minerali nel regno di Sardegna, del dottor Ber- _ 
nardino Bertini. Riflessioni di Emanuele Repelli. 8. 454. 

Igiene (Sull’ ) degli occhi ; ovvero consigli per preservar la vista, rî- 
vista letteraria, F. G. 24, db: 224. > 

Hlari (Sull’ indice ragionato dei libri della pubblica Biblioteca di Siena 
compilato da fiorenzo ). Discorso di N. Tommasto. 40. b. 177. Li 


105 


Eiarf (Necrologia scrilta da; Francesco ) di Carlo Ercolani. 43. a. 154. 


— (Sulle Operette di Francesco ), riv. let(.;, L. 48, a 124. 
Harîo (Della lettera di) a Uguccione, della Faggiuola su Dante, 
x. X. i 48..0..56; 

16..a. 3. 
Imperatori (Sul compendio delle; vite degli) di casa d’Austria, ri- 
“  .(oista letteraria , M. 28, ib. 2486. 
Incivilimento (Della civiltà e del sociale ). Discorso dell’avv. Aldo- 
brando Paolini. 43, b. 123. 


Incontinenza (Sull’) per avvertire i giovani ed i padri di famiglia 
‘sulle prime cagioni che distruggono la salute ec. , dell’abate cavalier 


‘.P. Panvini, rivista letteraria ; E. B. | 33. a.7154, 
Imdia (Corrispondenza fra Vl’ Inghilterra e 1°). 17. db. 69. 
— (Sulle ricerche storiche sull’ ) antica di,Gug. Robertson.con illustra- 
zioni di G. D. Romagnosi, rîv. lett., J. G. H. 40. c. 33. 
Indianmî (( Della storia, dei costumi e ‘della favella degli ) nell'America 
settentrionale, di Raffaello Uzielli, asd Di didrt. 
— (Sullo stato degli) « dalla rivista americana », P. C. 14.b. 1. 
Indicatore (Sull’) Genovese, foglio commerciale, rivista lettera- 
ria, X. È 34. a. 142. 


Emdie (Sull’ istoria filosofica e. politica degli. stabilimenti.e.del commer- 
cio degli europei nelle due ) di G. J. Raynal. Discorso del dott. Giu- 


seppe Giusti. 4. 422. 
—\ Viaggio dall’ ) in Inghilterra del\capitano Reppel, A. V. 27. b. 23; 
edi 


Imdustria ( Progressi dell’) in Inghilterra, dal « Globo ». 20, b; 166. 
— {Sull' opera intitolata : 1) e la morale, considerate nelle loro reta- 
ruzioni conila libertà; di Carlo Bartolommeo Dunoyer, A. 22. a. 65. 
Hmfexrmo (Sulla poesia delle tradizioni, l') di Armannino. Discorso di 
Nicolò Tommaséo. 44. b. 27; 
45. ci 49; (46.00 77, 
Imgemuweo (Sopra l'antico marmo di C. Giulio), dissertazione «del dot. 


Qutor. Giovanni Labus:, G. B. Z. 28. db. 214. 
Imghilterra (Sulla situazione, economico—politica dell’), Lettere di 
S..James scritte alla fine del 1819. 1.70, 175, 447; 
2.42, La 
— (.Sullà storia eritica (e ragionata della situazione dell’) nel primogen- 
naio 4816, del sig. Montvéran « trad. dal francese », 1488. 
—.( Sulla. situazione economica dell’). Lettera al Direttore  dell'Anto- 
\dogia. 12: a. 3. 
— (Del commercio e dei suoi pubblici lavori in) ed in Francia. Discorso 
di Carlo Dupin « tradotto dal francese ». 13. di 113; 
—.(Sui fogli periodici dell’ ) « rivista inglese », 16.10.0413. 
— (Sulle forze commerciali dell’ ). Esame dell’ opera di Carlo Dupin, 
dalla «rivista europea », 47.0. 1. 


L: 14 


106 


Inghilterra (Corrispondenza fra 1") e l'India. 17. db. 69. 
— (Delle adunanze filantropiche nell’), ed in specie di quella tenuta 
pel monumento di Walt, relazione di Carlo Dupin, dalla « rivista 


europea ». 17. C. 1. 
— (Sulla libertà del commercio in ). ‘18. db. 152. 
— (Progressi dell'industria in), dal « Globo ». 20. db. 67. 
— (Sulle lettere sopra 1’) dei sig. A. de Stael-Holstein. Discorso di Gio- 

vanni Carmignani. è BIT ‘02010 
— (Sulla ribellione degli operaj in), dal « Globo ». 22. b. 168. 


— { Popolazione delle provincie cedute all’) dai Birmani, e fondazione 
di una nuova città all'imboccatura del fiume Martaban. 28. c. 137. 

— (Viaggio dalle Indie in) del capitano Reppel, A. V. 27. db. 23; 
c. 1: 

— (L’anno 1826 dell’ ) colle osservazioni di Giuseppe Pecchio. 27. c. 19; 
28. a. 28. . 

— (Sulle istituzioni giudiziarie dell’) paragonate con quelle della Fran- 
cia di J. Rey de Grenobles. Discorso di Francesco Forti. 29. a. 47. 

— (Sul viaggio da Costantinopoli in) del reverend. R. Walsch. 31. c. 79. 

— (Sulle riforme legislative in ) e su Lord Brougham. Discorso di Tom- 


maso Tonelli. 42. bd. 1. 
— (Sulla decadenza delle scienze in). Discorso di G. D. Romagnosi e 
di Biot. 42. c. 36. 
Inghirami (Sul ragionamento del cav. Francesco ) intorno agli anti- 
‘chi vasi fittili sepolcrali, riv. lett.; M. 16. c. 62. 
— (Sui monumenti etruschi del cav. Francesco}. Discorso di Francesco 


‘ Orioli. | 28. b. 190; 
30. db. 67; c. 1. 
— (Sulla galleria omerica o monumenti antichi raccolti dal cav. Fran- 


cesco), M. 30. c. 99; 
44. b. 44. 

— (Sulle lettere di etrusca erudizione pubblicate dal cavalier. Fran- 
cesco ), M. 31. c. 150, 


— (Sul Palazzo Pitti descritto dal cav. Francesco), riv. lett., M. 32. c. ‘88. 
— (Sulle lettere del cav. Francesco ) e dell’abate G. B. Zannoni intorno 
ad un vaso aretino, rivista letteraria, X. 40. c. 30. 
— (Sulle pitture di vasi fittili esibite dal cav. Francesco ) per servir di 
studio alla mitologia ed alla storia degli antichi. popoli di Europa; 
rivista letteraria, X. 46. b. 44. 
— (Lettera apologetica del padre Giovanni ) delle Scuole Pie al barone 
di Zach sulle operazioni trigonometriche eseguite nel 1816 nella costa 
occidentale della Toscana. 3. 369. 
— (Saggio del padre Giovanni) delle Scuole Pie di una Livellazione 
geometrica della Toscana. Bb. 452. 
— (Lettera del padre Giovanni) delle Scuole Pie al Direttore dell’An- 
tologia, contenente una notizia intorno a Luigi Pons. 19. a. 152. 


107 

Inghirami (Ragguaglio del padre Giovanni) delle Scuole Pie, di 
una piccolissima cometa. 20. di 174. 
— (Metodo e tavole del padre Giovanni) delle Scuole Pie per costruire 


un’ effemeride di occultazioni delle fisse sotto la luna, 25. a. 182. 
— (Osservazioni del padre Giovanni) delle Scuole Pie, sulla Cometa 


dell’anno 1832. 30. a. 174. 
— (Sulla costruzione fatta dal padre Giovanni } delle Scuole Pie, di una 
carta celeste. 32.0: 142. 
— (Sulla mappa uranografica del padre Giovanni ) delle Scuole Pie. Di- 
scorso del cav. Lodovico Ciccolini. 40. a. 3. 
— (Discorso del padre Giovanni) delle Scuole Pie, ivtorno alla geogra- 
fia della Toscana. 42. b. 68. 
— (Sulla carta geometrica della Toscana del padre Giovanni ) delle Scuole 
Pie, G. P. V. 42. b. 68. 
Inglesi (Sul viaggio degli) al Soudan, dal « Quarterly  Re- 
view », P. 19. a. 74. 
— (Colonie) in Africa. 26. c. 152. 
Immi (Sugli) sacri di varj autori pubblicati dal Passigli. Osservazioni 
di Niccolò Tommasèo. 35. c. 138. 


Insegnamento (Discorso sull’) recitato dal Duca di Doudeauville. 1. 169. 
— (Della Società formatasi in Parigi per la perfezione dei metodi 

di), X. 8.3. 
— (Sui migliori metodi dell’). Discorso del barone De Gerando. 8. 19. 
— (Sulla Società formata per la diffusione del metodo di reciproco ). Os- 


servazioni di Ferdinando Tartini. 10. .b. 79 

— (Sulla diffusione del metodo di reciproco ). Discorso del march. Tempi 
e del march. Ridolfi. 14, c. 116. 

— (Ragguaglio delle deliberazioni della Società per la diffusione del me- 
todo di reciproco ). 18. b. 123. 
— (Sul metodo di reciproco). Lettera al Direttore dell’Antologia, con- 
tenente un rapporto dell’abate Guillon, T. L. A91632. 

— (Sull’) elementare. Lettera di Jomard al redattore del Giornale di 
Educazione. 20. a. 76. 

— (Sul metodo di ) del sig. Hamilton. Memoria letta all'Accademia dei 
Georgofili dal conte Girolamo de’ Bardi. 22. db. S9. 


— (Sulla Società per la diffusione del metodo di reciproco ). 24, b. 83; 
30. a. 73. 

— (Sulle Scuole di) in Livorno. Lettera di Enrico Mayer al Direttore 
dell’Apntologia. 24. b. 90; 
39. b. 37. 

—. (Sopra la Scuola di) reciproco per le femmine fondata. in. Siena dal 
cav. Giulio del Taja. Lettera di un viaggiatore al Direttore dell’An- 
tologia. 25. b. 100. 

+ (Sulla Società instituita in Livorno pel reciproco ). Leitera di Enrico 

“Mayer al Direttore dell’Antologia. 33. Db. 133. 


108 


Insegnamente (Sulle Scuole di-reciproco), X. sali aei 
— (Programma del premio proposto dalla Società per la diffusione; del 
metodo. di) reciproco. 34. c. 170. 
— (Sul reciproco ) in Livorno, Rapporto di Giuseppe Doveri, segretario 
della Società. 43. Db. 109. 
— (Su la Scuola di reciproco) a Pisa. Rapporto del dottor Raimondo 
Meconi. 46.0. 86. 


Imtaglio (Intorno ad alcune nuove scoperte e pratiche all'arte dell’ ) 
e dell’impressione. Lettera del conte Leopoldo Cicognara al cavalier 


Ramirez di Montalvo. 19. 02 34. 
Hnvenzioni, perfezionamenti e scoperte. Osservazioni diverse conte- 
nute nei Bullettino scientifico dell’Antologia. 12. a. 180; 


db. 165; 13. a. 164; b. 180; c. 178; 14. a. 168; db. 149; c. 163; 
15. 4. 167; Db. 199; 16.0. 184; c. 155; 17.4.1760; 18. c. 162; 19. a. 163; 


Db. 153; c. 147; 20. a. 167; 21.a. 149; 22. db. 157; 0. 168; 23.00. 1463 


| b,184; 24. a. 202; b. 313; 25. c. 141; 27. c. 137; 29. c. 157; 31.b.1170; 
36. c. 93; 38. c. 143. 
Ippoliti (Sugli applausi poetici a Giuseppe), ascritto all’Ordine. dei 


cavalieri di S. Stefano, riv. lett., M. 22. €. 110. 
Ipsariotti (Costumi degli) avanti la guerra dell’ indipendenza 
greca. 21. a. 64. 
Ereme Delfino { Sulla storia Veneziana del secolo VI, intitolata : ). Di- 
scorso di Niccolò Tommasèo. 38. b. 22. 
Irlanda (Sulle ricerche nel mezzodì dell’) di J. Croston Croker, 
« rivista inglese ». 16. a. 111. 
Irwing (Sulla vita di Cristoforo Colombo di Washington}, 
G.°Pì 32/06. ‘73. 
Isaia (Sulle epistole e sermoni latini del padre Arcangelo ) delle Scuole 
Pie. Esame di Urbano Lampredi. 7. 334. 
Eschia (Prospetto topografico ed istorico dell’ isola d’), F. G. 8.353. 
Iscrizione greca scoperta in Trieste, G. L. 8. 551. 
— (Suli’) lapidaria del secolo VIII, del marchese Malaspina, rivista 
letteraria, S. C. 48.0.0777. 
Iscrizioni ( Tre) funerali di Pietro Giordani. 18. db. 77: 
— Italiane di Pietro Giordani, 21.01:448. 


— (Sulle) di autori diversi e di Luigi Muzzi, riv. lett., L. 27. e. 99. 
— (Sulla scelta di) moderne in lingua italiana, pubblicate a Pesaro, 


rivista letteraria, M. 34,0. 121: 
Isfmbardi (Necrologia d’ Innocenzio) scritta dal professor Giuseppe 
Gazzeri. \ 13. c. 188. 


Israclitiche (Sulle Case Pie) di Mantova. Considerazioni sulla mo- 
rale della storia. Lettera di Th. al' Direttore dell’Antologia. 32. @. 26. 
Estituti ( Degli ) di Hofwyl considerati più particolarmente sotto l’aspelto 
che deve interessare gli uomini di stato,’ prata del:conte Luigi de 
Villevieille, G. C. 18,117 431. 


109 


Istituto ( Sull’) della SS. Annunziata per l’ educazione delle fanciulle. 


Lettera ad un amico, T. Q. Z. 25. c. 67. 
— (Sull’) dei poveri a Trieste e sullo stabilimento provvisorio di men- 
dicità in Sienà. Riflessioni di Filandro. 7.410, 


Istituzione (Dell’) delle Accademie di belle arti in Europa, X. 21, a. 92, 
Istituzioni (Sulle) giudiziarie ‘dell’ Inghilterra paragonate con quelle 
della. Francia, di J. Rey de Grenobles.. Discorso. di Francesco 


Forti. | 29.45 47, 
Istruzione pubblica a Monaco. 2 b27. 
— (Del modo di rendere utile 1’ ) elementare dei poveri. Riflessioni di 

Filandro, 7,10, 
— Saull’ Istituto Pestalozziano. Lettera di Antonio Benci. 16. c. 1. 
— (Sull’) del popolo. Memoria di Raffaello Lambruschini letta all’Acca- 

demia dei Georgofili, 45. a. 68, 
Etalia (Sulle relazioni dei viaggi in), T. T. 8. 299. 
— (Memoria nella quale si rammenta all’ ) un'anteriorità che le si deve 

in fatto di educazione, V. A. 10, Db. 117. 
— (Dello stato attuale della pittura in}. Discorso del conte &. Orloff, 

tradotto da T. | 11. db. 77. 


— (Sulla storia ilella pittura in ); « dall’Edinburg Review», D. 11. a. 99. 
— (Sul saggio sulla storia della pittura in) fatto dai più remoti tempi 


fino all’età presente del conte Gregorio Orloff, T. 11. b. 76. 
— (Sull’opera di Pietro Vieusseux intitolata 1’) e gl’ Italiani del seco- 
lo XIX. Discorso di Antonio Benci, 19. bi 49. 


— (Sull'osservazioni intorno all’ ) del dott. Giovanni Bell, P. C. 23. a. 23. 
— (Sul'viaggio in) di Simond. Discorso di Francesco Forti. 38. a. 100. 
— (Sall’antichità romantiche di). Opera di Defendente e Giuseppe Sac- 


chi. Discorso di Niccolò Tommaso. 38. c. 31 
— ‘Sulla nuovissima Guida dei viaggiatori in) edita dall’Artaria. Di- 
scorso di Niccolò Tommasèo. 42. a. 3. 
— (Quadro di alcuni nuovi miglioramenti fatti nell’) superiore, di De- 
fendente Sacchi. 46. b. 62. 
— (Documenti relativi alla storia d’). Lettera al Direttore dell’Anto- 
logia, M. i 4T. a. 134. 
Italiami (Sull’anteriorità degli ) negli studj delle scienze economiche, 
memoria di Alessandro Mugnai, riv. lett., M. 18, c. 94. 
— (Sugli) in Russia. Memorie di un ufiziale italiano, rivista lettera- 
ria, M. 2810: -261; 
26. b. 95. 
: — (Sui fasti e vicende di guerra dei popoli) dal 1801 al 1814, 0 me- 
morie di un ufiziale italiano. 34. a. 129. 
— (Sui medesimi). Osservazioni di N. Tommasèo. 36. a. 169. 


Ialinski (Necrologia di Andrea), «dai fogli tedeschi ». 27. b. 184. 


110 


J 


Jacobini (Necrologia di monsignor) vescovo di Bagnorea. 46. c. 243. 
Jacopo (Sopra alcuni trattati del B. fra) da Todi. Lettera di G. Ma- 


nuzzi a Tommaso Azzocchi. . 46. b. 38. 
James (Lettere di S.), scritte alla fine dell’anno 1819 sulla situazione 
economico-politica dell’ Inghilterra. 1. 70, 175, 417; 
2. 42. 
Jaubert ( Viaggio fatto dal cav. Amadeo) in Armenia ed in Persia 
negli anni 1803 e 1806, M. 5. 220, 377; 
6. 3, 234. i 


Jay (Esame dell’opera dei sig. A.) ed E. Jouy intitolata: « Gli ere- 
miti in prigione ossiano consolazioni di S. Pelagia, D. 11. c. 135. 
— (La prigione della New-York di A.). 13. a. 40. 
— ( Sull’opera dei sigg. A. ) ed E. Jouy. Gli eremiti in libertà, M. 16. a. 3; 
b. 1; c. 20. ‘ 
Jazwinski (Sull’opera di Antonio) intitolata: « Metodo generale 
d’ insegnamento col mezzo dei numeri e dei colori applicato allo stu- 
dio della cronologia ». K 41. a. 166. 
Jemner (Necrologia di Eduardo ), scritta dal prof, Gazzeri. 13. c. 183. 
Jesi (Sopra una tavola di fra Bartolommeo di S. Marco disegnata da 
Samuele). Estratto di lettera di Antonio Mazzarosa a Pietro Gior- 


dani. ] 26. a. 132. 
Johnson (Sul saggio di C. W. T.) dell’insegnamento della lingua in- 
glese, riv. lell., S. 25. c. 115. 


Jomard (Notizia bibliografica del signor) sul viaggio fatto da Fede- 
rigo Caillaud nell’Oasi di Tebe, e nei deserti della Tebaide, dai 


« Viaggi di Maltebrun ». 8. 129. 
— (Lettera del signor) al redattore del Giornale di educazione sopra 
l'insegnamento elementare. 20. a: 76. 


— (Notizia comunicata dal sig.), su Prospero Rouzeé viaggiatore fran- 
cese in Affrica, dagli « Annali dei viaggi di Maltebrun ». 3. 340. 
— (Ragguaglio del signor) dei viaggi fatti da Federigo Caillaud nella 


Nubia, G. R. P. 4. 178; 
db. 184, 
Jonîche (Sull’ Isole). Opuscoli due di Marino Salomon. Osservazioni 
di Niccolò Tommasèo. 38. c. 114. 
Jorio (Sul R. Museo Borbonico illastrato dal can. Andrea). Osserva- 
zioni dell’abate G. B. Zannoni. 24. b. 47. 
— (Sulle notizie sopra gli scavi d’ Ercolano del can. Andrea). Osserva- 
zioni 'dell’abate G. B. Zannoni. 30. a. 96. 


Joubert (Manuale del signor), del dilettante di stampe in rame, 
Annali bibliografici. 2. 502. 


If 
Jouy (Sull’opera dei signori E.) ed A. Jouy intitolata: « Gli Eremiti 


in prigione, ossiano consolazioni di S. Pelagia , D. 11. c. 135. 
— (Sull’ opera dei signori E.) ed A. Jouy intitolata: « Gli Eremiti in 
libertà », M. 16. a. 3; 
b. 1; c. 20. i 
Julien (Introduzione di M. A.) al primo! duca del Giornale « Revue 
Encyclopédique ». 1. 161. 


— (Sul saggio di M. A.) sopra l’impiego del tempo, A. B. 20. b. 95 
) 


Kk 
Kaiser (Sulla vita di Federigo) incisore e membro dell’Accademia di 
Vienna. Notizie di J. C. Schmid dal « Kunstblatt ». 1. 201. 
Kemble (Sulle memorie della vita di), con la storia del teatro inglese 
ai suoi tempi di Boaden « rivista inglese », S. U. 18. c. 34, 
Keppel (Viaggio del cap.) dalle Indie in Inghilterra, A. V. 27° b. 23; 
c. 1. 
Keratry (Annuario del sig. ) della scuola di pittura , o lettere sull'espo- 
sizione di Parigi del 1819 « trad. dal francese ». 2. 313. 
— (Semplice istoria di). Il colonnello a mezza paga a Parigi « tradu- 
zione ‘(dal francese ‘». 3. 308. 


Kertckh (Notizia sui porti di Tangarok e di ) nel mar di Azof. 18. d, 104. 
Keverberg (Sulla memoria del barone ) sopra la Colonia di Frederiks= 
Oord, e sui mezzi di soccorrere ai bisogni dei poveri col dissodamento 
delle terre incolte. Esame di Filandro. Vf! D, 116: 
Khorasan (Relazione di un viaggio fatto nel) da Fraser. 22. c. 170. 
Kicchel(Viaggi di Samuele) dal 1585 al 1589 dal « Morgenblatt». 1. 212. 
Kilanaglifo (Sull’ illustrazione di un) copiato in Egitto dal barone 
a’Tcskull, fatta da Michelangelo Lanci. Discorso di‘ Ippolito Ro- 


sellini. 19; ‘(0.0 37. 
Koehler (Sulle memorie del signor di ) intorno alle medaglie greche. 
Osservazioni di Domenico Sestini. 8. 521. 


Kéhler (Sopra un’opera del cav.) intitolata: « Antichità greche del 
Bosforo Cimmerio ed altri opuscoli numismatici ». Osservazioni di 
Sebastiano Ciampi. 16. b. 134. 

Kortum (Sull’ opera del dott. Federigo ) intitolata : « Dell’origine delle 
Confederazioni libere concluse dal medio evo in poi ». Osservazioni 


di Francesco Forli. 45. bd. 132. 
Kosegarten (Nuove scoperte di J. G. C.) intorno ai geroglifici di 
Egitto dal Giornale « Hermes ». 19. a. 79. 
— (Sull’antica letteratura degli Egiziani di J. G. C.). Osservazioni di 
Domenico Valeriani. 35. c. 143. 


Mriloff { Sulle favole russe di M.) imitate in versi francesi ed italiani 
da varj autori, M. 23. b. 100. 


142 


"I Tattt È dita : "x t41.» P 
‘ : pisioliitti vuoL .A ba 1 17 18 : : o 'ilo® vero, 
x Ò » 4 


Labindo (Sulle poesie di Giovanni Fantoni fra gli Arcadi ); M. 15} di 1. 
— (Lettera al'sighòr® M;tautore dell’articolo intorno: alle poesie»di)}. 
A. G. C. | 10177 ,@0164. 
Laborde (Sull' operariUdbiconte Alessandro di ) iniitolata «: Dell” \in- 
flusso dello spirito di associazione sul bene pubblico. Lezione acca- 
demica di Filandro. 11. c. 87. 
Labus (Discorso del dott. Giovanni) intorno alle sostanze che compon- 
gono il suolo della provincia Milanese. 8. 533. 
— (Sulla; dissertazione del dott. Giona) intorno, yatj monumenti, seosr 
periti in''Brescia:;}Zidienn) » I6b 2101 ib sititom .49a'(A761. 
= (Sulla.\dissertazione sepistolare. del, dott, Giovanni }) ‘intorno.salcuni 
i cmonumenti epigrafici cristiani: scoperti ino Milatmo bnella» Basilica di 


sec.) Ambrogio , riv» letti IZ: 0 Unt cl fsb'Gi AT 0,462 
— (Salla vita scritta dal dott. Liovanti) dî Carto Amoretti, rivista..let- 
‘terariag Mu i SIT9D h'olidunb 20, 00,-..133% 


= { Sulla dissertazione.del dott. Giovanni) ogrdî un’epigrafellatina scoperta 
in Egitto dal viaggiatore GB. Belzoni3oriè. lett. y; M. 2400. 112,164. 
—(Sul'a dissertazione epistolare del dott. Giovanni) intorno antico 


) marmo di: €. Giolio Ingenuo ,;(G. Bi Z. (03 RIxiM)oM 281422 
—/( Sopra due; opuscoli archeologici del dott. Giovanni )... Osservazioni 
dell’abate; G.,B. Zannoni. ib issom ina S1.pa,G15: 
— (Sulla:dissertazione del dott..Gioyanni,), Della certezza della scienza 
delle antichità} riv. lett... M gnoi i 16.0.6118 
Lacepède, heidi del:conte de), SELLA, nav ‘professori Ginseppe 
Gazzeri, ;;}(cX ro i*à@) oRi120x da 17% 
Lafontaine; (Sul romanzo dii pes: ile ciafeioni al. sepol- 
cre 0 D. 10, MORI: 
bito ibam 0 }oi si all vota o Mi 


Laimg (Sui viaggi fatti dal cod pira) Gritti per i paesi di Diane, 
Kooranco ye, Swoloma. alle; sorgenti :del Raglio e..del. Nigri,cdak 
a Quarterly: Reg tea n a : DO 611501491) AA 807; 
23, @,,d67, b. 175; 24. a. 204; 25. c. 101 ; 26. A4083 b.473; 0,450. 
— (Sul viaggio del va } Gordon;nell’Affricainterna;;G. P.. 25, 10,,3387 
28. 4.160; 29.4.1895. 30. c.,163, ” 
— (Notizie sulla morte del maggior) Gordon dal « Globo,» 34,0. 436; 
Shitc.j34b | 9 
Lallebasque ( Sall'introdazione del. signor) , alla filosofia Tinieniale 


del pensiero, riv, lett.} M. si 17. 0.128. 
—: (Sui principj del sig. ) della genealogia del pensiero, T..M. 25.0.0783. 
— (Sui medesimi ). Discorso di Terenzio Mamiani, ..) 11, 3%67.755 


40..a..428. 


| 


"iaia AAA 


113 


Lama (Sull’ elogio storico scritto da Giuseppe de) del conte Cesare 
Ventura. Osservazioni di N. Tommasèo. | 341, db. 145. 
Lamalle (Discorso del sig. Durean de) intorno alla popolazione ed a’ pro- 
dotti di Italia da’ tempi più remoti fino ai nostri giorni. 22. db. 159. 
Lamarmora (Sull'opera di Alberto) intorno all’ Isola di Sardegna. 


Osservazioni di Sebastiano Ciampi. 26. c. 48. 
Lamartine (Carme di Alfonso) a Lord Byron « L’uomò », tradotto 
da Michele Leoni. 1. 129. 

— (La perte de l’Anio,; pat Alphonse de). 25. c. 101. 
— (Sugli Inni di Alfonso), tradotti da Achille Mauri. Osservazioni di 
Niccolò Tommaso. 47. b. 31. 
Lamberti ( Necrologia di dint) 47. c. 150. 
— (Sulle poesie 8 prose del cav. Luigi), M. 9. db. 38. 
Lambrusehini (Lettera dell’ab. Raffaello) al Direttore dell’Anto- 
' logia sul progetto di un Giornale dei contadini. 23. c. 94. 
— (Discorso dell’ab. Raffaello) sul Quaresimale del P. Paolo Segneri e 
sulle Prediche alla corte di Adeodato Turchi. 27. c. 59, 


— (Discorso dell’ab. Raffaello ) sul Giornale Agrario Toscano; compilato 
da Raffaello Lambruschini, Lapo de Ricci, dal march. Cosimo Ridolfi 


ed. altri. 29. G. 119. 
— (Osservazioni dell’ab. Raffaello ) sul Quaresimale dell'abate Giuseppe 
Barbieri a S. Felicita. 29. c. 84. 
— (Lettera dell’ab. Raffaello) sul Visitatore del povero del baron de 
Gerando. Ì 32. c. 89. 
— { Osservazioni dell’ab. Raffaello ) su varie opere dell’abate Giuseppe 
Barbieri. 35. a. 148. 
— (Discorso dell’ab. Raffaello) sul metodo compendioso per insegnare 
a leggere con centosette figure. 37. a. 13, 
— (Sull’Orazione dell’ab! Raffaello ) nella chiesa della Pia Casa di La- 
voro. Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 40. a. 113. 
— (Osservazioni dell’ab. Raffaello ) sulla prima educazione dei fancialli, 
traduzione dall’ inglese di Bianca Milesi. È 41. ©. 133. 
— (Menmioria dell’ab. Raffaello ) sull’ istruzione del popolo, letta all’Ac- 
cademia dei Georgofili. 45, a. 68. 
— (Lettéra dell’ab. Raffaello ) al Direttoré dell’Antologia , sulla lettera 
dell'avv. Tommaso Tonelli intorno alla pena di morte. 47. d. 84. 
Laménnaiîs (Saggio dell’abate de) sull’ indifferenza in materia di re- 
ligione, Annali bibliografici. 13; di 184. 
Lampredi (Sul diritto pubblico universale di Giovanni Maria ). Os- 
servazioni di Francesco Forti. 30, c. 123. 
— (Discorso di Urbano) sulle poesie del marchese Giuseppe Atifinori 
Perugino. 4. 275. 


— (Lettera di Urbano ) a Vincenzio Monti sopra cosè filologiche. 4. 344; 
5. 73, 336. 


15 


14 


Lampredi (Discorso di Urbano ) sul saggio intorno ai Sinonimi della 


lingua italiana di Giuseppe Grassi. 40 415. 
— (Dialogo di Urbano) sulla proposta di alcune correzioni ed aggiunte 
al Vocabolario della Crusca. 4. 488; 
6. 118. 
— (Discorso di Urbano ) su l’edizione del Molini, dell’Orlando Furioso 
dell’Ariosto. B. 507. 


— (Esame di Urbano) delle opere di Raimondo Montecuccoli. 6. 191. 
— (Esame di Urbano) del discorso del marchese di Montrone intitolato : 


« Del Cinismo ossia della filosofia dei Cinici ». ’ 6. 491. 
— (Lettera di Urbano) al signor Salfi, sopra la Divina Commedia di 
Dante. 6. 545. 
— (Osservazioni di Urbano ) sopra una lezione del Furioso. 70327. 
— (Esame di Urbano) delle Epistole e Sermoni latini. del padre Arcan- 
gelo Isaja « Otia Reatina ». 7. 334. 
— (Discorso di Urbano) sulla necessità dello studio del. Poema di 
Dante. 7. 432. 
— (Discorso di Urbano) sull’elogio del cardinale A. Lante detto dal 
prelato N. M. Niccolai. 7. 505. 
— (Discorso di Urbano) sugli Idilj di Luigi Ciampolini. 7.187. 
— (Lettera di Urbano) al Direttore dell’Antologia sopra una lezione di 
bella letteratura del prof. Villemain di Parigi. 18. c. 108. 
— (Lettera di Urbano ) al Direttore dell’Antologia , sopra il Codice Bar- 
toliniano della Divina Commedia. 17. a. 136. 
— (Lettera di Urbano) al Direttore dell’Antologia, sull’Antologia Ita- 
liana del cav. Francesco Brancia. 17. b.i079. 


— (Lettera di Urbano) al Direttore dell’Antologia, sopra un sermone 
del march. Giuseppe Antinori « I bevitori di acqua, ossia la fonte 
di S. Gargano presso Perugia ». 19. e. 26. 
— (Lettera di Urbano) al Direttore dell’Antologia, sopra. il feno- 
meno di alcune detonazioni in un’isola dell’Adriatico chiamata Me- 


leda. 22. a. 90. 
— (Lettera di Urbano) al Direttore dell’Antologia , sul. Romanti- 
cismo. 23.00. 3. 
— (Notizie scritte da Urbano) intorno la vita e gli scritti di Tommaso 
Chersa. A 24. db. 204. 
— (Lettera di Urbano) a M. sulla versione libera in italiano dell'Osma- 
nide, poema illirico di Giov. Francesco Gondola. 26. c. 88. 
— (Lettera di Urbano) al Direttore dell’Antologia, sull’attuale lettera- 
tura italiana. 26. a. 127. 
— (Sui saggi di traduzione dell’ Odissea di Urbano), rivista lettera- 
ria, M. 38. c. 122. 


— (Sulla traduzione fatta da Urbano ) in endecasillabi italiani del can- 
to XXIII dell’ Odissea di Omero ; e sulla parafrasi di 12 salmi fatta 
dallo stesso, riv. lelt., X. 43. c. 127. 


115 


Lampredi (Osservazioni di Urbano ) sul poema di Angelo Maria Ricci 
.« Le Conchiglie ». i 45. @: 1103. 
— (Sul volgarizzamento fatto da Urbano) dei fenomeni ed apparenze 
celesti di, Arato Solitano:Osservazioni di N. Tommasto. 45.0. 158. 
Lancetti (Sull’opera, di) Vincenzio) intitolata: ‘« Cabrino Fondulo, 
Frammenti. di storia lombarda ; riv. lett. M. 27. b. 75. 
Lamei (Sull’ illustrazione fatta da Michelangelo.) di un. Kilanaglifo 
copiato. in Egitto. dal/baronid’Icskull. Discorso di Ippolito  Rosel- 


lini. 19. c. 87. 
— (Sopra il sig. Champollion: ed il.sig. Michelangelo ). Lettera di Fran- 
cesco Orioli al. Direttore dell’Antologia. 25. b. 68. 


— (.Sull’ illustrazione fatta da Michelangelo ) della Sacra Scrittura, coi 
monumenti Fenico-Assiri ed Egiziani. Osservazioni di. Domenico 
Valeriani; olitai 29: c. 134; 
30.0 74, 

Lander (Viaggio dei signori), nell’ interno dell’Affrica. 37. Cc: 160. 

Landonmi (Sul discorso di Iacopo) sopra due sentenze di Pietro Gior- 
dani, riv. lett.) ;M. ; 18. c. 0104. 

— (Sulla: versione di Iacopo ) di trentaquattro Odi dilOrazio; scelte fra 
le più; indicanti il di lui stato, indole eycarattere ;; rivista letlera- 


ria 3 DS. 30.00) 132. 
Lamngles { Necrologia di ) scritta dal prof. Giuseppe Gazzeri. 13. 0.188. 
Langsdorf (Viaggio di) al. Brasile. 9. a. 126. 
Lante: Sul elogio dell cardinale’ A.) detto dal prelatoN. M. Niccolai. 

Osservazioni di. Urbano Lampredi. 7. 508. 
Lanza (Sui cennirstorici e letterarj ‘di Pietro) intorno alla. domina- 

‘zione degli. Svevi inSicilia;joriv. lelt.; MI 48..0::36. 
Lanzi (Sulla versione tedesca della storia pittorica d’Italia di Luigi ). 

Osservazioni di Alfredo, Reumont. 42, b. 162. 


Lapeyrouse (Sul luogo presunto del Naufragio di); e nuovo viaggio 


di scoperte. 20. c. 177. 
—.( Notizie sulla spedizione di). 26. c. 156. 
— (Sulla morte di). 31. c. 183. 
Lapi (Sulla Memoria di G. B.) intorno all’ uso ragionato delle mac- 
chine. i 16. a. 187. 
Laplace (Necrologia di ). 25. c. 187. 
— (Elogio di) letto. all'Accademia; Francese da Royer. Collard e 
Daru. 29. db. 129. 


Lasimio (Sulle incisioni del professor Paolo) delle pitture a fresco del 
Camposanto di! Pisa; disegnate da Giuseppe Rossi, | rivista leltera- 


ria; S. C. 48. c. 74. 
Lasteyrie (Rapporto del signor) del cartone litografico del signor 
Senefelder. 1. 313. 


— (Anatomia dell’uomo del\signor ), ossia descrizione e figure litogra- 
fiche di tutte le parti del corpo umano, Annali bibliog.,. D. 6.571. 


116 


Lastra a Signa (Sui versi dell’avv. Salvagnoli in occasione dell’aper- 
tura del nuovo teatro nel castello della). Osservazioni di Niccolò 


Tommasèo. 30. a. 109. 
Latini (Sul Tesoretto e Favoletto di Ser Brunetto), illustrato dall’abate 
G. B. Zannoni. Osservazioni di Antonio Benci. 16. b. 145. 
+ (Sulla collezione degli scrittori ) pubblicata da Giuseppe Pomba. Osser- 
vazioni di Niccolò Tommasèo. 29. 010107. 
Latino (Sulla diffusione e studio del:) in (Earopa, da Carlo Magno in 
appresso, dell'abate G. B. Svegliato. 46. e. 187. 
Laura (Sul presunto ritratto di madonna), A. R. 7. 341. 


Laurenziana (Sull’antichità di alcune miniature nei codici della Bi- 
blioteca ). Lettera del conte Leopoldo Cicognara al canonico Dome- 


nico Moreni. 2i. a. 3. 
Lauvergne (Sull’opera di H.) intitolata : Rimembranze della Grecia 
durante la campagna del 1825, B. L. J. 23.0 72. 
Leblamne (Sul viaggio pittoresco della Toscana di A.). Osservazioni di 
Niccolò Tommasèo: 37. a. 166. 
Leggi (Che le) delle XII Tavole non vennero dalla Grecia. Discorso 
di F. Ambrosoli. 10. b. 92. 
— Proibitive in Inghilterra. i 15. a. 1530. 
= (Dei diritti per le) delle XII. Tavole competenti ai creditori sul corpo 
del comun debitore ;-P. C. 16. a. 71. 
Legislazione (Sulla) criminale. Discorso del dott.Giuseppe Giusti. 4,381. 
— (Sulla) criminale. Dissertazione dell’avv.. Massa. 15. dD. 117. 


Leida (Notizia sulle collezioni acquistate dal Museo archeologico 
dell” Università di) di antichità greche, egiziane e puniche. 35. e. 145. 

Lenormand (Lettere di) e Champollion sulla spedizione scientifica 
francese toscana.lin Egilto. 34. 4,113; 
b. 63; c. 38; 35. a. 3; b. 109; 04275036. 0@. 70. 

Leonardo (Sopra una tavola bellissima di), nota appena di nome 
agli ultimi illustratori della sua vita. Lettera di M., collaboratore 


dell’Antologia a Francesco Nenci pittore. 43. @. 104. 
Leonbruno (Sulle notizie storiche del pittore Lorenzo), scritte da 
Girolamo Prandi, riv. lett. , M. 21, e. 116. 
Leoni (Sul volgarizzamento di Virgilio di Michele). Discorso di An- 
tonio Benci. 2. 161. 
— (Su la traduzione fatta da Michele) del. saggio su l’uomo di Ales- 
sandro Pope. Discorso di Antonio Benci. 4. 268. 
— (Sul volgarizzamento di Virgilio di Michele), P. N. 4, 474. 
— {Discorso di Michele) sulla storia della guerra dell’ Indipendenza de- 
gli Stati Uniti di America, di Carlo Botta. 6. 201. 
+ (Discorso di Michele) sul. Poema di Tommaso Campbell. E piaceri 
della speranza. 6. 393. 


— (Esame di Michele) delle tragedie di lord Byron « Sardanapalo, i 
due Foscari e Caino ». T. 248. 


1417 


Leoni (Osservazioni di Michele) su di alcune lettere inedite di Vol- 
taire. 7. 348. 
— (Esame di Michele) dell’ opera di miss Wright; intitolata: « Viaggio 
agli Stati Uniti di America. Osservazioni su la società, i costumi ed 


il governo di quella contrada ». 7. 390. 
— (Sul volgarizzamento dell’ Iliade di Omero fatto da Michele )", Annali 
bibliografici. 9. db. 188. 
— (Sulle opinioni di Michele) intorno ‘al principe di Niccolò Macchia- 
velli. Esame di Antonio Benci. 11. db. 39. 
— (Sull’ode di Michele ) alla Malinconia e sall»inno al Sole, rivista let- 
teraria, M. 22. a. 110. 
— (Sull’ illustrazione di Michele) alle pira di Antonio. Allegri da 
Correggio, riv. lett., M. 22. c. 125. 


— (Sulla Pleiade Parmense di Michele), riv. lett, M. 26. b. 58. 
— (Sulie prose di Michele ). Osservazioni di N. Tommasèo. 38. d. 131. 
— (Sulla traduzione fatta da Michele) delle guerre Catilinaria e Giu- 


gurtina di Sallustio. Osservazioni di N) Tommaséo. 44. c. 6, 43. 
— (Sopra i due) posti in sull’ entrata ‘dell’arsenale di" Venezia. Di- 
scorso del cav. Mustoxidi. AT. c. 78. 
| Leopardi (Sulle Canzoni del conte Giacomo), riv. lelt., M. 16. ‘c. 76; 
28. b. 273. 
— (Dialoghi varj del conte Giacomo). ‘| 24. ai 28. 


— (Sulla Crestomazia italiana del conte Giacomo), cioè scelta di luoghi 
insigni o per senlimento o per locuzione, raccolta dagli scritti italiani 
in prosa di autori eccellenti ‘di ogni secolo, riv. lett.) M. 29. a. 171; 


34. €. 119. 
—' (Sulle Operette morali del conte Giacomo), rivi lett., M. %9. bi 158. 
— (Sui Canti del conte Giacomo), M. 1042; a. 44. 
— (Sull’Iscrizione al conte Giacomo) di Ferdinando Malvica, M. 47. di 41. 
— (Sulla Storia Evangelica del ‘conte’ Monaldo ), riviste letteraria , 
G. I. M. “usb. 0.447. 
Leopoldo 1 (Statua a) Granduca nono di Toscana. ‘0 88.171. 
Letronne (Sul corso elementare di ) di geografia antica e méderna, 
rivista letteraria, M. 27. db 108. 
Lettera del cav. Vincenzio Antinori al prof. Gazzeri sopra Alessàndro 
Volta. 28. a 171. 
— Del prof. Giovanni Antolini a Giuseppe Montanî ‘sopra alcune opere 
di architettura dell'ingegnere Pasquale Poccianti. ‘47. c. 176. 
— Del prof, Baccelli al marchese Cosimo Ridolfi su di ‘alcuni fenomeni 
elettro-magnetici. LAZ UVA 
— Dell’abate Giuseppe Barbieri al march. Cosimo Ridolfi sul «Caffè Pe- 
droechi in Padova. 43: a. 85. 
nominata dall’Alighieri nel canto XXX dell'Inferno, 5. Bb. 
— Di Antonio Benci sull’ istituto Pestaloziano. 16. e. 1. 


— Di Antonio Benci all’abate Luigi di Angelis intorno alla Fontebranda 


118 


Lettera di Antonio :Benci al prof. Schorn intorno alle Scuole ed alle 
Accademie delle belle arti, ed alla nuova dipintura di Francesco 


Nenci nella cappella del Poggio Imperiale. 17. Db. 34. 
— Di Antonio Benci al cav, Luigi Biondi, intorno al libro delle dicerie 
a’ PIA della guerra di Troja. 18. c. 44; 
20. c. 84. 
— Del poniefice Benedetto XIV al march. Scipione Maffei. 10851. 
— Del dottor Antonio Bertoloni al march. Cosimo Ridolfi sul lino della 
Nuova Zelanda. 16. db. 165. 


— Di Giuseppe Bianchetti ad un amico/suo in Toscana, intorno ad una 
lettera. di Pietro Giordani sulle condizioni di un perfetto. serittore 


italiano. ” 20. a..3. 
— Di, Giuseppe Bianchetti ali Direttore dell’Antologia, sulle ragioni che 
ritardano in Italiavil progresso dei buoni studi. 23.6. 42. 

— Del cav. Bartolommeo Borghesi al prof.. Domenico Sestini sull’ Era 
Bilinica., ;; o 11,0: 87. 
+ Dell’abate Giuseppe Borghi ai prof. Gaetano Gioni su la critica fatta 
1 dall’avv. Salvagnoli ;ad ‘Alessandro Manzoni. 29. c. 166. 
— Di Carlo Botta al signor Lodovico di Breme, sulla. letteratura .ita- 
liana: — 2a TI 
— Di G. B. Brocchi sopra il suo viaggio in Egitto. 21. a. 188. 
— Di madama Brun a F. Matthisson sopra Antonio, Canova « dall’ in- 
i. glese ». I 12,0. 113. 


— Di Raimondo, Buzani,al Direttore dell’Antologia , sul ponte di pietra 
iv di un solo arco. gettato sulla Dora Riparia presso Torino del cavalier 
Carlo Mosca. 43. av 64. 
— Dell’avv. P. Capei al Direttore dell’Antologia , intorno alle Istituzioni 
Longobardiche. 40.0. 48. 
— Del conte: Alessandro Cappi al Direttore dell’Antologia relativa all’ope- 
».ra.del conte Orloff sullo stato attuale della pittura in Italia, 12. c. 161. 
— Del conte Alessandro Cappi al Direttore dell’Antologia sopra’ un 
regolamento di, istituzioni dell’ Accademia di. belle arti in Ra- 
venna. 42. d. 131. 
— Del prof. Giovanni Carmignani all’avv. Vincenzio Salvagnoli sull’ ope- 
ra di;Niccola Nicolini « Della :procedura penale nel regno delle due 


Sicilie. » 34, a, 64. 
—. Di .G..G. Champollion Figeac al compilatore del Monitore sulla Biblio- 
teca Petrarchesca di Marsand. 41. b. 152. 


—. Di Sebastiano Ciampi al march. Cesare Lucchesini sopra un Diploma 
dell’ imperatore Carlo IV che concede dei privilegi al vescovo di 


Lucca. 9. a. 163. 
— Di Sebastiano Ciampi al Direttore dell’Antologia sopra la parola Gon- 
faloniere, 13.10. 148. 


—.Di Sebastiano Ciampi al,Direttore .dell’Antologia sulla sua opera - 


« Gli Italiani in Polonia ». 20; b. 192. 


| 


149 


Lettera Di Sebastiano Ciampi al Direttore dell’Antologia sulla scoperta 
delle isole Canarie, fatta l’anno 1341 dai navigatori fiorentini, geno- 
vesi e spagnuoli. 24. Db. 133. 

— Di Luigi Cibrario al sig. de Ferussac, contenente note statistiche su- 
gli Stati Sardi dal « Ballettino Universale delle Scienze ». 34. a. 149. 

— Del conte Leopoldo Cicognara sul ‘gruppo di Marte e Venere scolpito 


‘da Antonio Canova. 5. 567. 
— Del conte Leopoldo Cicognara al marchese Gino Capponi sulle ‘belle 
arti, e segnatamente sull’opera di Cennino Cennini. 8. 27. 
— Del conte Leopoldo Cicognara all'abate G. B. Canova sopra il tumulo 
da erigersi ad Antonio Canova. 8. 576. 
— Del conte Leopoldo Cicognara a Pietro Giordani sopra un modello di 
monumento attribuito ad Antonio Canova. 9. c. 176. 

— Del conte Leopoldo Cicognara in risposta a,quella di Pietro Gior- 
dani sulle pitture in porcellana. 17. db. 62. 


— Del conte Leopoldo Cicognara al cav. Ramirez di Montalvo, intorno 
ad alcune nuove scoperte e pratiche applicate all’arte dell’intaglio e 
dell’ impressione. 19. c. 34. 

— Del conte Loepoldo Cicognara al canonico Domenico Moreni, intorno 
l’antichità di aleune miniature nei codici della Biblioteca Lauren- 
ziana. 21. a. 3. 

—.Del conte Leopoldo Cicognara all’abate Melchior Missirini, sulla 
fusione in bronzo del gruppo della Pietà, modellato da Antonio 
Canova ed eseguito in Venezia dallo scultore Bartolommeo Fer- 
rari. 38. c. 1. 

— Del conte Leopoldo Cicognara all’abate Melchior Missirini, sui ragio- 
namenli di Giuseppe Longhi, intorno alla calcografia. 42. db, 117. 

— Del conte Leopoldo Cicognara a Francesco Nenci pittore, intorno ad 
Antonio Fabris Udinese. 44. db. 64. 

— Del conte Leopoldo Cicognara al cav. Digny de Cambray, sopra un 
busto colossale di Mecenate escavato nella via Flamminia. 46. c. 28. 

— Del conte Leopoldo Cicognara a Pietro Giordani, sullo Spasimo di 


Raffaello inciso dal Toschi. 48. a. 158. 

— Di Antonio Cioci al Direttore dell’Antologia, sulla scuola di geome- 
tria e meccanica per i manifattori. 33. c. 173. 
— Di Gaetano Cioni al march. Gino Capponi intorno al trattato di Ma- 
scalceia di Pelagonio. 26. c.'‘24. 

— Di Cowper al reverendo Giovanni Newton, sul tempo, « rivista in- 
glese ». 16. a. 109. 

— Di Anton Francesco Doni a Cosimo 1, sopra una fabbrica ‘da eri- 
gersi in Arquà, intorno all’arca del Petrarca. 28. b. 250. 

— Del baron Ferrari al Direttore dell’Antologia riguardo alle voci mi- 
litari del Dizionario. 8. 565. 


— Di Filogine a Filandro su l’ educazione delle fanciulle povere. 8. 144. 
— Del prof. Giuseppe Gazzeri al cav. Vincenzio Antinori sull’opera del 


120 


cav. Leopoldo Nobili, intorno la meccanica della materia. 8. 4825” 
9. 161, f 
Lettera Del prof. Giuseppe Gazzeri in risposta a quella del cav. Leo- 


poldo Nobili sull’ago magnetico. 417. b. 138. 
— Del prof. Giuseppe Gazzeri al march. Gino Capponi  sull’analisi delle 
acque termali di Casciana. I 23. ci 135. 


—= Del prof. Silvestro Gherardi al cav. Leopoldo Nobili, sopra al- 
cuni esperimenti sulle nuove correnti. e scintille elettro-magneti- 


che. 41. Q:ATT. 
— Di Pietro Giordani al conte Leopoldo Cicognara, sulla carità modellata 
da Lorenzo Bartolini. 15. c. 90. 
— Di Pietro Giordani al conte Leopoldo Cicognara, sulla pittora in por- 
cellana. i 16. c. 124. 
— Di Pietro Giordani al march. Gino Capponi, sopra una scelta di pro- 
satori italiani. 17. a. v. 
— Di Pietro Giordani al Direttore dell’Antologia relativa ad una notizia 
sopra una pittura di Leonardo. 17. a. 150. 
— Di Pietro Giordani al Direttore dell’Antologia, sopra un’ Ode del ca- 
valier Vincenzio Monti. . 18. di 78. 
— Di Pietro Giordani al Direttore dell’Anfelogia; sopra una notizia ri- 
guardante un italiano. 18. ci 148. 
— Di Pietro Giordani a Giuseppe Montani; sulla pittura cremonese de- 
scritta dal conte Bartolommeo Vidoni. 19. a. 31. 
— Di Pietro Giordani al cav. Vincenzio Monti, contenente una tradu- 
zione della lettera CXIV di Seneca a Lucilio. 21. a. 30. 


— Di Pietro Giordani a madama A. C. B., sulla scultura di Pietro Te- 
nerani rappresentante Psiche, o la prima afllizione di on cuore in- 
nocente. 24. d. 200. 

— Di Pietro Giordani a Samuele Jesi, sopra a due discorsi del marchese 
Antonio Mazzarosa intorno alle sculture di Matteo Civitali. 30. d. 128. 

— Di 6. Giorgini al Direttore dell’Antologia, sull’architettura delle 


acque. 23. db. 161. 
— Del cav. Iacopo Griberg aì Direttore dell’Antologia, sulla scoperta 
dell’imboccatura del Niger o Nilo dei Negri. 42. a. 152. 
— Dell’abate Gaspero Grassellini al Direttore dell’Antologia, sullo studio 
della pubblica Economia in Sicilia. 32. c. 99. 
— Di Giuseppe Grassi ad un Accademico della Crusca, intorno ai Si- 
nonimi della lingua italiana, 29. a. 37. 
— Di Giuseppe Grassi al Direttore dell’Antologia, sul suo Dizionario mi- 
litare italiano, 31. a. 88; 
c. 1. 


— Del prof. Federigo Hoffmann ad Emanuele Repetti, sopra alcune 0s- 
servazioni geologiche fatte nei Vulcani spenti d’ Italia. 42. a, 30. 
— Del prof. Federico Hoffmann al duca di Serradifalco ; sul nuovo Vul 
cano presso: la città di Sciacca. 43, a, 133, 


124 


Lettera del padre Giovanni Inghirami al Direttore dell’Antologia; con- 


tenente una. notizia.intorno .a Luigi Pons. 19.0. 148. 

— Di Jomard al redattore del Giornale di educazione , sopra l’ insegna- 
mento elementare. È 20. a. 76. 

— Dell’abate Raffaello Lambruschini al Direttore dell’Antologia ,, sul 
progetto di un Giornale dei contadini. 23. c, 94. 

— Dell’abate Raffaello \Lambruschini, sul Visitatore del povero del baron 
de Gerando. 32. c. 89. 
— Dell’abate Raffaello Lambruschini al Direttore dell’Antologia, sulla 
lettera dell’avv. Tonelli sopra la pena di morte. 47. a. 84. 

— Di Urbano Lampredì al cavalier Vincenzio Monti, sopra cose filo- 
logiche. 4. 344, 

— Di Urbano Lampredi al signor Salfi, sopra la Divina Commedia u 
Dante. 6. 545. 

+ Di. Urbano Lampredì al Direttore dell’Antologia, sopra una lezione 
di bella letteratura del. prof. Villemain di Parigi, 13. c. 108 
— Di Urbano Lampredi al Direttore dell’Antologia, intorno al Codice 
Bartolipiano della. Divina, Commedia, 17. a. 136. 
Di Urbano Lampredi al Direttore deli’ instiluto di..... suil’Antologia 
italiana. del. cav. Francesco. Brancia. 17. bi 79. 


— Di. Urbano Lampredi. al, Direttore dell’Antologia; sopra un: Sermone 
del march. Giuseppe Antinori; «I bevitori di acqua ossia la fonte di 
S. Galgano presso Perugia ». 19. c. 26. 
— Di Urbano Lampredi al Direttore dell’Antologia , sopra il fenomeno 
di alcune detonazioni in un’isola dell'Adriatico detta Meleda. 22. a. 90. 
— Di Urbano Lampredi al. Direttore dell’Antologia,:. sul. Romanti- 


cismo. 23. a, 3. 
— Di Urbano Lampredì al Direttore, dell’Antologia,. sull'attuale lettera- 
tura italiana. 26. a. 127. 
— Di Urbano Lampredi a M., sulla versione libera in italiano dell’Osma- 
nide, Poema Illirico di Giov. Francesco: Gondola. 26. c. 88. 
— Di. Guglielmo. Libri al cav. Vincenzio Antinori, su la teoria del ma- 
gnelismo, 18. b. 135. 
= Di. Guglielmo; Libri.al Direttore dell’Antologia, sopra ad alcuni. og- 
‘getti di fisica, 27. a: 135. 
— Di-Gaglielmo Libri al Direttore. dell’Antologia, su la descrizione di 
alcune illusioni. ottiche. 30. a. 130. 


= Di.Guglielmo Libri al Direttore dell’Antologia, sulla memoria del 
| sig. Schallz sopra .la,circolazione del sugo nelle piante. 40..a, 64. 
Del, march. Cesare Lucchesini al cav. Giuseppe Micali ,. sopra alcuni 
luoghi dell’ Odissea di Omero che si credono spurj. 8, 153. 
+ Del march. Cesare Lucchesini al Direttore dell’Antologia, sopra. un 
giudizio dato. da un:giernalista francese intorno al. Petrarca. 8. 351. 
— Di Terenzio Mamiani ad Iacopo Salvatori , sopra una speciale con- 
dizione degli scrittori moderni; 27. c..86. 
16 


4122 
Lettera di Terenzio Mamiani ‘al Direttore deil'Antologia; intorno al 
manifesto degli Anabi” agg ‘delle scienze matematiche , fisiche 


e naturali. 9 ‘ 36. a. 91. 
— Di Giuseppe dba al Direttore dell’ Antologia, relativa ad alcune 
vedute di Sardegna. È 41. c. 52. 
— Di.G. Manuzzi a Tommaso Azzocchi, sopra alcuni Trattati del B. fra 
lacopo da ‘Todi. ‘46. di 38. 
— iel padre maestro Martini a Niccola Tommellti sulla musica (Mano- 
scritto ritrovato ultimamente in ‘una Biblioteca d'Italia ). 6. 568. 
— Di Celso Marzucchi ‘al Direttore dell’Antologia, sopra un’azione gene- 
rosa del prof. Schoun di Copenhaguen. 048,01201. 
— Di Celso Marzucchi al Direttore dell'Antalozia intorno alla pena di 
morte. a, 10 4T. a. 193, 
— Di Carlo Matteucci al du liaimdi Gonseria sopra un pezzo di 
caldaja di ‘rame perforato/dal fuliinè; © i 31. c. 168. 


— Di Enrico Mayer al RRTEMORO dell'iatologia4 sull’ Istituto dei sordo- 
muli di Genova. 11. d. 30. 
— Di Enrico Mayer all’Accademia Labrdrfical, sopra alcune opere di 
scultura ‘del cav. Dòneckar. ib. a. 170. 
— Di Enrico Mayer all'Accademia Labronica, sopra l’esposizione di og- 
gelti d’arte e di industria ‘nazionale în Stutgardîa. 16. c. 109. 
— Di Enrico Mayer sui libri di’ éducazione, e discorso alle donne 
sull’amore della vita domestica. 20. al 11. 

— Di Enrico Mayer al-Direttore! Br i , sulle scuole di reciproco 
insegnamento. 24. b. 90. 
— Di Enrico Mayer ad Antonio Benti, sullo studio’ degli anlichi, con- 
siderato nella letteratura italiana. 27. a. 4. 
— Di Enrico Mayer: al'Direttore dell’Antologia, sulla Società istituita in 
Livorno pel mutuo insegnamento. 33. b. 133. 
— Di Enrico Mayer al Direttore dell’Antologia , sopra la scuola di mutuo 
insegnamento in Livorno. 39. db. 37. 
— Di Antonio Mazzarosa al Direttore dell’Antologia, sul nuovo acque- 
dotto fabbricato in Lucca. 7. db. (81. 
— ‘Di A. M. Migliarini, sui nuovi geroglificà acrologici. 29. ‘a. 136. 
— Di Giuseppe Molini al Direttore dell’Antologia , Ra pg alcuni errori 
incorsi nella sua edizione dell’Alfiert. 8. 5602. 
—'Del cavalier Leopoldo Rosi al prof. Giuseppe Gazzeri sull’ago ma- 
gnetico. 17: b. 136, 
— Del cavalier Leopoldo Nobili ‘al’ no. Giuseppe Gazzeri; sopra un fe- 
nomeno fisico. 19. a. 175. 
— Di Francesco ‘Orioli al conte G. B. Vermiglioli, sopra un sepolero 
‘ Chiusino degli Etruschi. 20. bd. 78. 
— Di Francesco Orioli al Direttore dell’Antologia; sopra l'innesto di 
un mandorlo. ‘21. db. 161. 

— Di Francesco Orioli al Direttore dell’Anfologia, relativa al signore 
Champollion ed al sig. abate Michelangelo Lanci. 25. b. 68. 


123 


Lettera di Francesco Orioli al Direttore dell’Antologia, sopra una rupe 
tremante sul monte di Soriano presso Viterbo nella catena dei Ci- 


mini. / 128. b. 298. 

— Di G. R. Pagnozzi al Direttore dell’Antologia, sulla sua opera geo- 
grafica. 12. a. 124. 
—. Del dott. Paoli al Direttore dell’Antologia, annunziatrice di concordia 
nella repubblica medica. 33. b. 123. 

— Dell’avv. Aldobrando Paolini: al Direttore dell’Antologia, sullo stato 
fisico e morale dell’ odierno Egitto. 1. 44, b. 110. 

— Del canonico G. B. Pasquini al Direttore dell’Antologia , sul sepolcro 
 Etrasco a Chiusi. | 23. c.0414. 
— Di Mario Pieri al Direttore dell’Antologia, sulla morte di Ippolito 
Pindemonte. 32. c. 154. 

— Di C. Pucci al Direttore dell’Antologia, sopra un quadro di Giulio 
Romano. , 1018. 0. B4. 

‘ — Di Emanuela Repetti a Pietro Vieusseux, su: l'andamento della via 
Emilia di Scauro. done. 1. 


— Di Emanuele Repetti a Sebastiano Ciampi, sulla disamina del me- 
desimo intorno all’ opinione di Giovanni Boccaccio sulla così delta 


papessa. 30. a. 120, 
— Del dott. Ricci al conte Girolamo de’ Bardi, sulla spedizione scienti- 
fica toscana in Egillo, 32. (ce. 141. 
— Del marcb. Cosimo Ridolfi al prof. Giovacchino Taddei, sui fenomeni 
eletlro-magnelici. dò. 563. 
— Del march. Cosimo Ridolfi al prof. Petrini, contenente l'esame chi- 
mico di un antico dipinto all’encausto. 7. 298. 
— Del march. Cosimo Ridolfi al Direttore dell’Antologia , sui fenomeni 
eletlro-magnetici. 7. 498. 
— Del march. Cosimo Ridolfi al Direttore dell’Antologia, sul raccolto 
delle olive. 12. 900127. 
— Del march. Cosimo Ridolfi al Direttore dell’Antologia, sopra un nuovo 
sistema di preparare i disegni litografici. 13. bi 181. 
— Del march. Cositno Ridoifi al Direttore dell’Antologia,. sui resultati 
dell’esperienza comparativa fra la vanga ed il coltro. 14. c:138. 
— Di G. D. Romagnosi al Direttore dell’Antologia, contenente alcuni 
pensieri sopra un’ ultra metafisica filosofia della storia. 46. a. 23. 
— Del prof. Ippolito Rosellini al prof. Francesco Rosaspina, sulla casa 
+. di Giovanni Boccaccio in Certaldo. 20. bd. S6. 
— Del prof. Ippolito Rosellini àl Direttore dell’Antologia; su la spedi- 
zione scientifica {oscana is Egitto, 37. bi 70. 
— Di Eduardo Ruppel al barone di Zach, sopra un viaggio da farsi dal 
medesimo! in Egitto, 8.370. 


— Di Eduardo Ruppel al barone di Zach, sul suo viaggiodi Affrica.14: c. 170. 
— Di Clemente Santi ‘all’avv. P, Capei, sopra un'dipinto ‘a olio di Vin- 
cenzio da S, Gimignano, 42. a. 135. 


124 
Lettera del conte Federigo Sclopis al Direttore dell’Antologia , intor- 


no ‘alle istituzioni Longobardiche. 40. a. 83. 
— Del conte di Sellon al Direttore dell’Antologia, intorno alla pena di 
morte. 47. a, 193. 
— Del conte Giuseppe Sierakowski al cav. Giuseppe de Hammer sul 
famoso mappamondo di fra Mauro Camaldolese. 43. a. 80. 
— Del dott. Luca Stulli ad Urbano Lampredi, sul fenomeno di alcune 
detonazioni in un’isola dell’Adriatico detta Meleda. 22. a. 95. 
— Del dott. Luca Stulli ad Urbano Lampredi, sulla biografia di Mattia 
Flacco Illirico. 23. a. 138. 
— Del dott. Luca Stulli al Direttore dell’Antologia, sopra una varietà. 
cutanea. 24. b. 362. 
— Del dott, Luca Stulli, sul fenomeno di alcune detonazioni in un’ isola 
dell’Adrialico detta Meleda. 23. a. 190. 
— Del dott. Luca Stulli, sul tartagliare. 26. c. 124. 
— Del canonico Anton Niccola Tabarrini al cav. Giuseppe del Rosso, 
intorno al cognome di Vincenzio da S. Gimignano. 43. a. 146. 
— Del professor Giovacchino Taddei al marchese Cosimo Ridolfi, sulla 
chimica. 5. B49. 
— Di Ferdinando Tartini al Direttore dell’Antologia, sulla Cassa di Ri- 
sparmio. 35. a. 169. 
— Del dott. Gaetano Termanini al dott. Luigi Pistorini, su due opuscoli 
medici di Luca Stulli di Ragusa. 35. c. 119. 
— Di Francesco Testa ad Antonio Benci, sul volgarizzamento dell’Enei-. 
de di Virgilio. 40.0. 49. 
— Del dottor G. B. Thaon aì Direttore dell’Antologia , sugli scavi fatti 
nelle vicinanze di Orbetello. 33. b. 438. 


— Di G. B. Titi a Curzio Pichena, sulla Polonia nel 1628. 44. e, 53. 
— Di Niccolò Tommasèo al Direttore dell’Antologia, sopra tre lettere 

contro Pietro Giordani inserite nel Ricoglitore di Milano. 24, €. 147. 
— Di Niccolò Tommasèo al Direttore dell’Antologia, sul poema;di Tom- 


maso Grossi « I Lombardi alla prima crociata ». 24. a. 29. 
— Di Niccolò Tommasèo al Direttore dell’Antologia, su la melodia lom» 
barda « L’arte di sdrucciolare sul ghiaccio ». 30. b. 118. 
— Di Niccolò Tommasèo al Direttore dell’Antologia, sugli Italiani schia- 
vi delle idee forestiere. 30. e. 147. 
— Di Niccolò Tommasto al dottor V. Salvaguoli , sullanovella:di Cesare 
Cantù « Algiso ». SQivc.ib 74. 


— Di Niccolò Tommasèo al sig. Giaxich, sulla letteratura russa. 32. c. 114. 
— Di Niccolò Tommaso al dott. Antonio: Lupatini, contenente notizie 


necrologiche del conte Luigi Pompeati. 32. c. 187. 
— Di Niccolò Tommaso al Direttore dell’Antologia, sullo stile sim- 
bolico. 34.0. 172. 


— Di Niccolò ‘Tommasto. al Direttore . dell’Antologia, sulla  Po- 
Jonia. Adi es 53. 


125 
Lettera del cav. Tommaso Tonelli al dott. G.B., sulla pubblicità degli 


| ultimi supplizj e’sulla pena di morte. 45. c. 89. 
— Di Alessandro Torri al Direttore dell’Antologia, intorno al capitano 
Luigi Pedrotti. 29. b. 180. 
— Di Domenico Valeriani al Direttore dell'Antologia , sulla sua rivista 
letteraria. » 12. e. 152. 

— Di Domenico Valeriani al Direttore dell’Antologia, sull'alfabeto gero- 
glifico-fonelico del sig. Champollion. 13. a. 126. 
— Di Domenico Valeriani, sul verso di ‘Dante .« Poscia più che il dolor 
potè il digiuno ». 21. db. 139. 
+— Di Pietro Vieusseux, proemiale all’Antologia. 5. 3. 
— Di Pietro Vieusseux ai collaboratori corrispondenti ed associati del- 
l’Antologia. 9ila.1. 

— Di Pietro Vieusseux ‘ai medesimi. 17. Q. II. 
— Di Pietro Vieusseux ai collaboratori, corrispondenti ed associati del- 
l’Antologia. 23. a. I. 

— Dell’avv. Leonardo Vitelli al Direttore ‘dell'Antologia , intorno ‘alla 
patria di Coluccio Salutati. 40. a. 75. 
— Di Alessandro Volta, sui paragrandini. 11. db. 194. 
— Di Carlo Witte ad un amico, sopra una scoperta  bibliogra- 
fica. —. 43. db. 151. 

— Del dottor Paolo Zannini al Direttore dell’Antologia, sulla morte di 
Antonio Canova. 13. b. 100. 
— Di un accademico fiorentino al Direttore dell’Antologia, su la legit- 
timità della voce « Abao ». S. 542. 


— Di un cieco al Direttore dell’Antologia « il cieco patrizio ». 17. b. dif. 
— Di un collaboratore del Giornale Arcadico al Direttore dell’Antologia, 
sopra un errore incorso nelle Memorie della vita del cavalier G. Er- 
rante. 18, db. 144. 
— Dei compilatori il Giornale Agrario ‘Toscano al Direttore dell’Antolo- 
gia, sopra le casse di risparmio. 32. a. 149. 
— Di G. L. F. al Direttore dell’Antologia.,, sulla commedia dell’avvocato 
Alberto Nota « La novella sposa ». 26. c. 166. 
— Di G. P. ad Emanuele Repeiti, sul veltro allegorico. 24, b. 274. 
— Di G. P. al Direttore dell’Autologia, .sul corso del Niger 0 Nilo dei 


Negri. 37. (db. 447; 
42. b, 160. 
— Di G. P. al marchese Gino Capponi, sul veltro della Divina Com- 
media. 45. db. 72. 
— Di G. P. al Direttore dell’Antologia, in risposta alle obiezioni di Nic- 
colò Tommasèo, sul 'veltro di Dante. 46. db. 45. 
— Di M. collaboratore dell’Antologia ‘al Direttore della medesima , sopra 
un verso dell’Alfieri, 9. a. 159. 


— Di M. collaboratore idell’Antologia al Direttore della medesima, sul 
paragrandine. 40, c. 151. 


126 


Lettera di M. collaboratore dell’Antologia al Direttore della medesi> 
ma, sopra un’opera del fu conte Carlo Verri che sta per pubbli- 
carsi, 41. Db. 199. 

— Di M, collaboratore dell’Antologia al pittore Francesco Nenci,. sopra 
una tavola bellissima di Keonardo, nola appena di nome agli ultimi 


illustratori della sua vila. i 13. a. 101. 
— Di M. collaboratore dell’Antologia a Pietro Giordani, ‘sopra uno dei 
più bei testi del trecento. 39, db. 87. 
— Di M. collaboratore dell’Antologia al Direttore della medesima, con- 
tenente documenti relativi alla Storia di Italia, 47. a. 134. 
—'Di N. L. B. al prof. Giuseppe Gazzeri, intorno alla direzione degli 
acreostali. 30, a. 178; 
31. c. 193. 
— Di P. delle C. al Direttore dell’Antologia, intorno al monumento di 
Andrea Vaccà Berlinghieri, 37. b. 108. 
— Di P. Q. di Siena a L. P., sopra una nuova commedia di Alberto 
Nota « Lodovico Ariosto ». 47. Db. 83. 
— Di S. P. J., sulla Catalogna e sulla sua lingua. 43. c. 42. 
— Di Th. al Direttore dell’Antologia, sulle Case Pie israelitiche di 
Mantova. Considerazioni sulla morale delia storia. 32. a, 26. 


— Di un viaggiatore al Direttore dell’Antologia, sopra la scuola di re- 
ciproco insegnamento per le femmine fondata dal cavalier Giulio del 


Taja. 25. b, 100. 
— Di ** all’abale Raffaello Laiibolitiioi s sul ristabilimento del giurato 
in Corsica. 44... 102. 
— Al Direttore dell’Antologia, sopra una nuova edizione dell’Ariosto 
di Giuseppe Molini. - 08. 863. 
— Dell’avv. I. I. al Direttore dell’Antologia, sulla pubblicità dei giudizi 
criminali. 6. 503. 
— Di Filalete al Direttore dell’Antologia, sull’ isola di Scio, e sulla: vita 
letteraria del sig. Coray. 11.0. 1. 


— Di X. Z. al Direttore dell’Antologia, sul paragrandine. 11. a. 173. 
— Al Direttore dell’Antologia, sulla situazione economica deli’ Inghil- 


{erra. 12. a. 3. 
— AI Direttore dell’Antologia, sulla critica letteraria. 12. a. 184. 
— Al Direttore dell’Antologia, in proposito dei lavori dell’Accademia 

della Crusca, 13. a. 122. 
— AI Direttore dell’Antologia , sull'uso fatto delle ossa raccolte sui campi 

di Austerlitz, Lipsia e Waterloo. 14. a. 471. 
— Intorno a ‘un dipinto di Lodovico Lipparini. 15. b. 43. 


— Di A. G.C. a M. autoredell’articolo, sopra le poesie di Labindo.17. a. 64. 
— Di L. T. al Direttore dell’Antologia, contenente un rapporto dell'abate 
Guillon, sul metodo di reciproco insegnamento. 19. a. 32. 
— Di S. al Direttore dell’Antologia, intorno ad una Memoria dell’avvo- 
cato AI. Mugnai, sulla pubblica economica. 19. a. 145. 


127 


Lettera al Direttore dell’Antologia, su ila conservazione delle pit- 


| ture a fresco. ; 20. c. 158. 
— Al Direttore dell'Antologia, sopra i due toscani che si distinsero nella 
‘ spedizione ‘di Tripoli, sulla Flotta Sarda. 20. c. 161. 
— Di G. al Direttore dell’Antologia, intorno alla patria del sergente 
Gioseppe Bianchini. 25.00187. 

— Di I. Q. Z. ad un amico, sull’ istituto della SS. Annunziata per l’edu- 
cazione delle fanciulle. 25. c. 67. 

— Al Direttore dell’Antologia , sugli elementi di fisica sperimentale di 
Pui!let. 28. a. 173. 
— AI Direttore dell’Antologia; sulla pittura a fresco e restauri del pro- 
fessor Antonio Marini. 32. c. 90. 
— Di M.; intorno ai Codici del mareh. Luigi Tempi. 34. Db. 85. 


Letteraria (Sula proprietà ). Osservazioni di N. Tommaséo. 29. bd. 89. 
Letteratura (Sulla storia delia) dei tempi di mezzo, compilata dal 

reverendo Giuseppe Berington.'Discorso di Antonio Benci. 2. 201. 
— {Sulla necessità di studiare la) straniera. Lettera di Ellenofilo ad 


Antonio Benci. Db. 326. 
— (Della) italiana nella seconda metà del ‘secolo XVIII, di Cammillo 
Usgoni, M. 10. db, 1. 
«(Della drammatica); G. €. 11. b. 171. 
— Memoria di Aldobrando Paolini dei rapporti del gusto e del bello let- 
terario coi sensi e colla ragione. 12..a. 70. 

— (Sopra una lezione di bella) del prof. Villemain di Parigi. Lettera 
di Urbano Lampredi al Direttore dell’Antologia. 13. c. 108. 
2 (Sulle bellezze della), raccolte per cura di G. B. Niccolini e David 
‘Bertolotti, riv. lett., M. 21. c. 108. 


— (Sul saggio intorno allo stato attuale della ) italiana di Giovanni Ho- 
bouse, tradotto dall’inglese da M. Pegna, riv. lett., M. 21. e. 120. 

= (Intorno al necessario mutamento della ) nel secolo nostro. Discorso 
° filosofico del DIE PRFRECSTTO Poli. Osservazioni di Niccolò Tom- 


‘maséo. : 23. a. 115. 
— (Stato della ) in Russia, M. 23. b. 100. 
— (Sullo stadio degli antichi considerato nella) italiana. Bettera di 
Enrico Mayer ad Antonio Benci. 27. a. Hi. 
— (Sul corso di) francese del prof. Villemain, M. 33. a, 101; 
db. 86; c. 65; 37. c. 1; 38. c. 65; 42. db. 47; c.88; 44. a. 65. 
— (D’una) europea. Discorso di ‘Giuseppe Mazzini. 36. b. 91. 
— (Della) cosmopolita , ossia dell’ odierna letteratura. Pensieri di Ap- 
prandino Arrivabene. + 48.-b. 87. 
Lettere del dottor Em: 'Basevi sulla Teoria Eccitabilistica' del’ contro 
‘ slimolo. 9. e. 87; 


10. b. 171; 11. d. 59; 12. db. 123. 
— Di Antonio Benci a Pietro Vieusseux, intorno alle cose notabili del 
Casentino e della Valle Tiberina. +4, 66, 201. 


#28 

Lettere di Antonio Benci al Direttore ‘dell’Antologia; relative. al sue 
‘viaggio nella Svizzera e lungo le rive del Reno. pv1Bax0- 1; 
13. db. 21 €. 1;,14. a. d8:; c. 83, 

— Di Antonio Benci ad Enrico Mayer, intorno all'educazione italiana 
considerata: 1,° nei secoli passati; 2:° per rispetto al popolo ; 3.° per 


rispetto alle scienze ed alle lettere. 22. a: 103; 

b: 99; c. 38. 
— Di Champollion e Lenormand, sulia spedizione. scientifica francese 

toscana, in Egitto. +84. 113; 


b. 63; c. 38; 33. a. 3.; bd. 109; c. 27; 36. a. 70. 
— Di Draso al Direttore. dell’Antologia, intorno; agli scritti. del tre- 


cento, 2 308, 489. 

— Di S. James scritte alla fine del 14819, sulla situazione economica 
politica dell’ Inghilterra. 1. 70,473, :417; 
2.142. 

— Di Urbano Lampredì al cavalier Vincenzio Monti, sopra; cose filolo- 
giche. 5.73; 330. 

— Di.Lullin di Chateauvieux a Pictet, scritte d'Italia. negli. anni 1812 
e 1813. 6; 20; 
7. 181. 

+ Di Enrico Mayer, dirette cele Germania all'Accademia. Labro- 
nica. 19. di 1; 


20. bi 41; c. 19; 21. db. 1; 24. d. 475133. bi 30. 

—-Del march. Cosimo, Ridotfi «al, Direttore dell’Antologia, sul solfato di 
rabarbarina e sul metodo. migliore per, la vendemmia. 11,110.,1153. 

— Di G. D. Romagnosi al prof. Giovanni Valeri, sull’ordinamentordella 
scienza della cosa pubblica. 23. db. 147; 
c. 60,24. a. 46,5 bi 1 

— Di. G. B. Say. a M.. Malthus, sopra dita soggetti, di economia 


politica. 10184 230. 
—. Del .conte Federigo. Selopissa Giuseppe Grassi, ‘sulle ileggi ‘egiziane. 
Papiri Greci illustrati dal prof. Amadeo Peyron. 32. qndi 
35, bi 44. 
— Di Domenico Valeriani.al,})irettore. dell’Antologia, sul vero ida 
di leggere l’ ebraico. 8. 197; 
:106. 80, } sì 
— Di Voltaire inedite. i 7. 348. 
+ Di'M;; intorno ad alcuni codici della. libreria del. marchese, Luigi 
Tempi. 33. 4,158; 


34. b,:85; 95. c. 68; 40. a, 44; 42. a. 98; 43. a..90 ;:0..74;:45.b: 44; 0.1. 
— Di un, socio ordinario; dell’Accademia. Archeologica, di Roma.ad un 
altro. socio della medesima in Firenze. 47. b. 131, 133; 
18. Db. 114; 20. a. 93; 21. a. 118; 
—. Di.un viaggiatore sulla Grecia nella: primavera del 1825. 20., db. 125. 
c. 68; 21, a. 43. 


129 


Lettere di varj sui paragrandini al Direttore dell’Antologia. 11. b.. 490, 


— Ad un'amico: sulla. Monaca di Monza. . | 32,10, 7B. 
—'(Sulle) tra Francesco Milizia ed il conte Francesco , Sangiovan- 
ni, M. 18. b. 84. 
—0( Sulle) della:contessa di Suffolh e del suo secondo. marito Giorgio 

‘ Berkelèy., rivista inglese ». 16.0, 100, 
— (Sulle) sopra: le belle arti, raccolte, da Giovanni, Bottari, e. Stefano 
Ticozzi, riv. lett., M. 19,,6. 78. 

— (Sulle). ad(Erminia intitolate: « Una state a Varese e nei dintorni », 
\lpivs lett. , M. 2. cc. 97. 
— (Sulle), ‘intorno a Roma e Napoli , rév. lest., M. 22. c. 124. 
—'(Salle), ad una giovane sposa, riv. lett., M, 24. Q:144. 
— (Sulle) inedite. di principi ed uomini illustri, raccolte e pubblicate 
da Luigi Cibrario, riv. lett., M. - 94. c.,116. 
—. (Alcune parole:sullo scopo e sni mezzi delle), e delle arti italiane, 
GiiV. Li Ar 47. a, 143. 
Letture! (Sulle). piaceyoli. pubblicate dal Fiaccadori.. Osseryazioni di 
Niccolò Tommasèo. Ah. a, 115. 
Leveromi ( Necrologia di! G. B..). 48. a, 161. 
Lezione recitata dall'avvocato; Lorenzo, Collini all'Accademia. della 
Crusca. 8. 401. 


— Di Vincenzio:-Follini. sopra alcune difficoltà. che 8° incontrano nella 
Storia del lavoro delie porte di-bronzo del Baltistero fiorentino. 13, c. 39. 
—'( Sulla), sopra ciò che compete all’ intelletto ed all’ immaginativa 


nelle diverse produzioni dell'ingegno, riv. lett., M. 19..c. 74. 
— Dell'abate Michele Colombo; sulle doti di una,culta favella, M. L..3. 348. 
Libertà delle arti e del commercio. 15. a, 150. 


— (Sull’applicazione del principio di) ,ad alcune, professioni liberali, 
adottato per. Je anti industriali. Memoria letta. alla Società dei Geor- 


gofilidal dott. Giuseppe Giusti. 25. db. 22. 
Libreria (Sulla) universale di opere di provata generale. istruzione 
stampata dal Pomba. Osservazioni di N. Tommasèo. 41. Db. 135. 
Libri (Sulla memoria di Guglielmo ) intorno a. diversi punti. d’analisi., 
‘riv. lett., M. 16. c. 89. 
- _i( Lettera «di. Guglielmo ) al.cay., Vincenzio, Antinori, su la teoria del 
magnetismo. i | 18, db, 135. 
='(Sull’analisi algebraica di. Guglielmo), 20. b. 166. 
= ((Memorià letta»da Guglielmo ), all’Accademia, dei Georgofili, sulla 
fiamma, 25. a. 178. 
— ( Osservazioni di Guglielmo) sul saggio di esperienze elettro-metriche 
del prof. Marianini. 26. db. 145. 
— (Lettera di Guglielmo:)al Direttore dell’Antologia, sopra ad alcuni 
oggetti di fisica. 27. a. 138. 
—\ Lettera .di Guglielmo) al Direttore dell’Antolagitia su la descrizione 
‘ divalcune illusioni ottiche. 30. a. 130. 


17 


130 


Libri (Necrologia scritta da Guglielmo ) di Giuseppe -Raddi. 36. a. ‘194; 
— (Sulle memorie di Guglielmo) di mattemalica e di fisica, «alla ‘@'Bi- 

blioteca italiana ». 0 39.b. 131. 
— (Lettera di Guglielmo ) al Direttore dell’Antologia, sulla , Memoria 

del sig. Schultz, sopra la'circolazione del sugo nelle piante. 40./a.- ,64. 
— (Estratto di una Memoria di Guglielmo) sul termometro. 40. a. 140. 
— (Discorso di Guglielmo), intorno alla Storia. scientifica della. To- 


scana. 44, db. 1. 
Liguri (Su trenta nuovi ritratti ed elogi d’illastri). Osservazioni di 
Niccolò Tommaso. 38. b. 430. 
Liguria (Sulle peregrinazioni nella ) e nel Piemonte. Lettera di D. C. 
Discorso di Francesco Forti. 40. db. 90. 
Ligurti (Sulla storia della Polonia dell'abate Silvestro ). Osservazioni 
di Sebastiano Ciampi. 24. db. 23. 
Lîngua (Sulla ) slava. Discorso di Sebastiano Ciampi. 8. 476. 


— (Salla grammatica della) greca di Augusto Matthiae volgarizzata da 
Amadeo Peyron. Discorso del cav. Cesare Lucchesini. . 13. @: 116; 


20. c. 147. 
— (Sulle lezioni elementari di ) italiana di E. L. M. 415. b. 168. 
— (Sul corso di studi per la) greca dell'abate Giuseppe Crispi. Discorso 
del march. Cesare Lucchesini. 16. a. 140. 
— (Esame di alcune opere riguardanti la ) toscana: Bembo, prose; Cor- 
ticelli, regole; e Rosasco dialoghi, riv. lett; M. 20. c. 126. 
— (Intorno alla). Discorso di Gino Capponi. 29. a. 147; 
30. bd. 85. 


Lingue (Sopra un discorso sullo studio filosofico delle), M. 11. a. 124. 
— (Su di alcune) dell'America settentrionale e sui popoli. che le par- 


lano. Osservazioni di Domenico Valeriani. 14. Db. 17. 
— (Sopra un nuovo strumento per facilitare lo studio delle), inventato 
da Giovan Giacomo Cheloni, riv. lett., M. 18. c. 128. 
— (Sull’ illustrazione delle) antiche e moderne del march. Cesare Luc- 
chesini. Discorso di Luigi Fornaciari. 28. db. 100. 
Linguitî (Necrologia di Giovan Maria); scritta dal prof. Giuseppe 
Gazzeri. 20. bd. 176. 
Lino (Sul) della nuova Zelanda. Lettera del dott. Antonio Bertoloni al 
march. Cosimo Ridolfi. 16. db. 165. 


Limussio (Sulle lettere scientifiche ‘appartenenti ‘alla corrispondenza 

del dott. L. L. ) di Tolinezzo, con vari letterati, riv; lett., X. 43. b. 129. 
Lipparimi (Lettera intorno a un dipinto di Lodovico ). 15. b. 43. 
Litografia (Sopra un nuovo sistema di preparare i disegni di ). Let- 


tera del march. Cosimo Ridolfi. 13. bd. 181. 
— Ignota ai Cinesi, almeno sino all’anno 4822 dell’ era volgare. Osser- 
vazioni di Antonio Montaucci. 29. c. 135. 


— (Sulle istruzioni intorno ai tre principali metodi della), rivista lette- 
raria, X. 40.0. 123. 


È 434 


Litografiea .(Sull impresa). in. Venezia. Osservazioni. di. Melchior 


Missirini. 43. by 152. 
Litotomia. (Sopra un'operazione di).. Memoria del; dottor. Antonio 
Trasmondi , P. B. 8. 399. 
Litta (Sulle snap eelebini ataliazie del conied Discorso di Francesco 
® Forti. .\ I 33. a. 49. 
— (Necrologia | ciel stanti udito 45..a. 156. 

— (Necrologia del conte Girolamo). 47. bi) 88. 


Livellare:(.Sul saggio; disun; trattato teorico-pratico sul sistema) del- 
l’avv.iGirolamo Poggi. Discorso dell’avv. Aldobrando Paolini. 41, c. 57. 


-Livellazione (Saggio di una) geometrica , della Toscana del. padre 


Giovanni Inghirami delle Scuole Pie. 5. 452. 
Livelli (Sui) toscani. Memorie, due del doit. Cosimo Vanni, Osserva- 
zioni idel dott. Giuseppe Giusti. 36..c. 43. 


(Livimi.(Solla lezione: di Gregorio ) intorno al diletto. dell’ imparare ;.e 


mi Cda O ponti tes cite nozze. 508608 vazioni di Niccolò Tom- 
\v\maséo. 35. c, 1120. 
Livio (Sulla storia romana di Tito) recata in italiano da Iacopo. Nardi 
 «coicsopplimenti:del Freinsemio,;.tradotta, da Francesco Ambrosoli.,,,si- 
vista! letteraria 3; Ma su ao 17. C:126. 
—.i(Su Tito ) ossia» ragionamento e-rivista sgritica, sulle due, Bettoniane 
ouedizioni della, Storia di T;. Livio jttradotta dal, Mabil e.dal Nardi. Os- 
servazioni di N. Tommasèo. 30. b.:114. 
o( Sullbintelligenza «di valcuni, passi; di Tito) relativi. alla, situazione 
ic dell’àntica Savonas Osservazioni dell'avvocato: G. B. Belloro,,: rivista 
volétteraria $ E. Boi! 1 (iu0iv 32,,0,1. 
22 (Sulla storia romana di Tito), tradotta dal; cav. Luigi Mabil, rivista 


«tt Metteraria ,, L. C. i1sDeil G4x Qi 117. 


+4 (Sopra nnnvolgarizzamento «della. quarta deca. di Tito), giudicato di 
{ Giovanni Boccaccio da Gian Antonio dari riv. lett. ,.M. 47.0.1124. 


Livornese (Viaggio difun)alk:Ganadàg T. M. nolo 2700.) 77. 
Livorno Spotorno in). Lettera di ;Enrice 
\tMayers ali Direttore idell’Antologia. |; | i 24. b, 90. 
Niescrgte ( Necrologia di T. A.), scritta dal professor: Giuseppe Gaz- 
ì zeri.te 13, c. 188. 
Locatelli .(.Sul perfelto: cavaliere» pera di Anjonin) rivista lettera- 
ria ,.iM. 20.0. 131. 
Tombardia,/(Delle);sostanze,che (compongono il suolo della ). Discorso 
£0:del dottor Giovanni Labus. 8.533, 
— (Stato(delle lettere e,-delle scienze in). 46, 00 197. 
Lombardo ( Sulla nuova scelta. di. rime, piacevoli; di,um); rivista let- 
Meraria,, M. Suit 20; 0118. 


Lomeni (.Sulle memorie WI dott. Ignazio), intorno, al.riso cinese ed 
\valliamministrazione: economica, della foglia dei gelsi, nella coltivazione 
) dei bachi da seta, riv. lett., M. 18, 6;-143. 


132 
‘Lomonaco (Sulle Vite di Francesco ) “dei l'famiosi capitani» d* Ialia. 


‘' Discorso di Niccolò Tommasto. ininingtifa. 3 
Londrà (Note compatttive. sulle due: città Ye ‘Parigi, aerivista | in- 
VEL glese ». 1.9. ibitogmodt 66 


22° (‘Sulla Società delle*scuole della domenicadint). ciato) ollutiB.rab148. 
= (-Di'warie società e istituzioni di beneficenza in), E. M. 4ituel 38. 
Longhena (Sul volgarizzamento fatto» da Prancescò ) sdella \lettera-di 
:® (Gî Plinio Cecilio a Gallo, riv. let&yMy1i) oînon [ob sinoloî8n6.) 415. 
—L' (Sulle notizie biografiche raccolte da':Francesco:) éd“eseguie! di vGiù- 
© seppè Longhi, rivi lecé.if Mi. 16 o) oe1ooeiG .ingo omalori anre!f130. 
Longhi ( Necrologià del cavaliere Giuseppè)) fi ‘serittà danDòmenicor Va- 
‘leriani. olous@ allob imsridani incaftto@l) 169. 
21 Sdlle' notizie ‘biografiche sd ostato di restii ì raccolte da Pran- 
* desco Longhena, riv. lett., M. i) \qqorzio Hob febftuet 190. 
= ‘( Sai ragionamenti di Gintolpi hogan aMdonlcopratta2 LL elinaidbi 
‘conte’ Leopoldo Cicognara a Melchior Missiriniv!00mr000r421by117. 
‘(Sopra il pittor Luca). Discorso del conte Alessandro Cappi;trivista 
‘letteraria, M° i mi 8)s991 (o1iT ib pasono1 slrola sil), al'7908 
Longo (Sul discorso ‘accademico di Agostino) lintormovalibisogno di 
“tun nuovo coordinamento e di una nuova classificazione délle*cogni- 
zioni ‘scientifico=letterarie. Discorso ‘di NirTommaso,o (0/1 412 b-4. 
20 (EN dmoti ‘di’ Dafni e!Cloe!di) Sofistà, ‘tradotti? dal Alnnibal' Caro, 
‘riv. lett., M. ossi mao®..M ib inoitrma140. 
— (Intorno ‘alcune varianti del» noto supplimento di) \Léttere !diSeba- 
stiano! Ciampi ed altri. Osservazioni sdir N:Tommaséo. 601) 140/nè, 28. 
Longobardiche (Intorno alle istituzioni ). Lettetà .del conte’ Fede- 


rigo Sclopis al Direttore dell’Antologià.! il «osmor speri 40/04.) 88 
Lopez ( Necrologia di Carlo). :D al NIGGINABT7. 
Lorenzi ( Sull? elogio.dell' sunto) satiao der conte cato srivistà let- 

-Merarià , M.. |» 010989908 ind67104 84. 
= (Sul carteggio inedito dl Bittotordnkeo])y Mo si) sete. 


— ('Sul''medesimò ). Osservazioni! di :N. Taitnitigdo,0 molnl) Q8bi230. 
.IHorenzo (Sulle lettere di ) il Ma gii: pe quei ‘Toscanil'illastriy ivista 


v detteruria ; Mi i] Jsb slbinoa .(.A .T ib sigolo1997) AMTOROTA: 
Losamna (Sulle carceri di urna ai) } s. M. 3B.'a 46. 
Lotto (Sopra il gidoco del) Versi di (Ei MU Osservazioni! di Nicolo 

LITommniasto, -86.. @. 1162. 
Lucano (‘Sdlla' Farsaglia di MA.) siepe dal: corite'Fràncesdo 

"‘Cassi, riv. lett., M. innmewoi) 101290 Ml168. 
Leas (Sull’opera dell'avv. \Garlo ) del sistema penale e della pena di 

ì morte; Osservazioni di Giov Valeri, (000 pvoon sliu=) olo 28rav3. 
pi (Sulle memorie 0 coast ne servire alla sto «det'dicalo 

> UP) YArdv: delli 0 AMOAN + | 041580 1 ollnà) ApWrs23. 


i) no (Stillào guida» del forestiere' deri rà anive © reontado 4 “rtossra! I dette- 
''raria'} L. sioa sb inooi mbab4. 


| 


133 
Lucca! (Sul nuovo acquedotto fabbricato ‘în ). Lettera di Antonio Maz- 
è zarosa al Direttore dell’Antologia. 4T74D. 84. 


UWucehesini (Lettera dél march Cesare) /al''cavo Giuseppe: ‘Micali, 
©. sòprà'alcuni luòghi dell Odisséa ‘di Omero dhe! si ‘credono spurji8. 183. 


.&2i (Lettera del' marchi! Cesare) al Difettorè dell’Antologia; sopra un 


Mi igiciblaian ibra un giornalista fravicesè intornoval Petrarca 08.354. 
è (Esame del march. Cesare) della vradazione di Giuseppe Borghi delle 
«Odi di ‘Pindaro. © | [IX ib0 Juforneniob 00097107144, 
2 (Diseorso del march: Cesare ) salipsito jiuftonàlta= xeGarmina:Home- 
+ ©irita.Hias et Odyssea a reapsorum urea rio gi studio 
'Rîchardi Payne Kright ». i (0718299 .dansartob votiva, 40. 
2a (Dire del march. Cesare) sulla’‘grammatica eoliglita della lingua 
O gracà di Aùgusto Matthiae, ‘volgarizzata da Amedéo Peyrobi. 18; a. 116; 
98 20.6, 147. H LL 
«&L}( Diséorso del march. Cesare) ‘sull'opera ‘intitolatà :6 0 Merobiludis 
‘eeCarminam Orationisque Cir (3.4 membrailis Sanpallensibus? ‘edi. 
oli mitae a BG} Nieubuhrio »: © vvs'tiob oiggse . odmoif3/sb 49. 
—?(.bettera del march. cosa) al Direttore dell’Antologia: {sopra un 
nb'lèrrore ‘incorso ‘nello stampare ‘i frammenti idi‘Berobaude.13; ©7153. 
oz0[(Discorso'-del'mareh/ Cesare) sulle! poesie del''professor' Antonio Mez- 


.00 Zandtte. 1600/0130. 
LL Discorsordel mateh/ Cesare )} sul Corso args per la linguagreca, 
» del' sacerdote Giuseppe Crispi. Min) ot 46104.1140, 


og del marchi Cesare), ‘sulla ‘storia della letteratura greca le 
‘ \proféîina di F. Schoell, recata in italiano da Emi*Tipaldo. 92% 18. 
«Le ((Discorso/del màreh, Cesare.) i rg rigidi AREE 


cr Saffo fatta da ‘Giovy Caselliy ib (ipiavlob: « | 19000428. 
GE @Sull’istoria del ducato di si dell math! ui vi wivista Nette- 
raria, M. 49° 123. 

.‘(.Discorso! del» march. Cesare) sulla” gprs ‘ab Tobia! edi; Pobiold , 
«ettesto"del buon secolo della lingua. te AREIURO OO LGISI, 
+ ((Osservazioni!del march. Cesare) sulle Spina di Pontida îMegaiopoli, 
«è tvolgarizzate dal dottor Cohen. .0è1 asili ih uo 83. 


zl (Sulle osservazioni’ eritiché ‘del''march. Cosne) e!idel'conte)Giòvanfi 
«00 Paradisi, sulla storia d’Italia di Carlo Botta, riv. lett., M.'209%105. 
Li( Ossètvazioni del'match?*Cesàre )'suî ‘Frammenti inediti!dilCicerond, 

scoperti dal prof. Amadeo Peyron. 21. a. 17. 
— (Sulle illustrazioni delle lingue antiche e moderne del march. Ce- 

sare). Discorso di Luigi Fornaciari. 28. db. 100. 
— (Sulle congetture del march. Cesare) intorno al primitivo alfabeto 

greco. Osservazioni dell'abate G. B. Zannoni. 35. e. 95. 
= ( Versione del'march) Cesate ) dellà Ode Tdi Pindaro! 10) el067. 
=—'( Versione del march. Cesare) della Ode II di Pindaro.! . it. 011128. 
= (Versione del marthv Cesare) della Ode III ‘di Pindaro. ‘142 a» #08. 
— X Versione'del' march. Cesare ) delle Odi IV e V di Pindaro! 12:0bì 141. 


134 


Lucehesini|( Versione del marchese Cesare ) della Ode VI. di es 
daro. 12. c.. 51. 
— ( Versione del marchi. Cesare) dell’Ode VII di Pindaro. .13. e. 88. 


—:( Versione del march, Cesare). dell’Ode VIII di Pindaro. 114. b. .43. 
+— (Versione del march. Cesare) dell’ Ode IX di Pindaro. 44.0. 109. 


— ( Versione del imarchese Cesare) delle Odi, X,. XI e XII di Pin- 

daro. :4801d. 76. 
+. Versione del itiarel; Cesare) delle Odi XII e XIV di Pindaro.;18,\a. 27. 
— (Sulla versione delle Odi: olimpiche di Pindaro fatta.dal march. Cesare). 


Osservazioni delicav. Caselli. 26.4. 154. 
= (Necrologia del march. Cesare), L. o. 47: .0:1148. 
— (Catalogo delle opere del march. Cesare). or047, (0. 148. 
= 1( Sugli Atti; della,R. Accademia lucchese in morte del march, Cesare), 
riv. lett., J. G. H. 1148, 00 86. 
—.( Necrologia: del march. Girolamo ). 20. a; 175. 


Luciani (Intorno alla vita e dipinti di fra Sebastiano ) soprannominato 
del:Piombo, saggio dell'avv. Pietro Biagi. Osservazioni? di Niccolò 
Tommasto. i 131,04. )134. 

Luciano (Suiidialoghi intorno ai numi di), tradotti da, Livio, Guido- 
lotto e pubblicati ; dall’ abate Luigi de Angelis. Discorso .di Antonio 
Benci. 10.0. 99. 

—.(Sul. volgarizzamento del .sogno e due dialoghi di.) di Cesare Dal- 

ìtbuono, riv. lett., M. 44100. 88. 

Luerezio (Sul poema di Tito) Caro ,. Della natara delle cose; muova- 

s; mente volgarizzato, M. 31.0. 59. 

«ILuigiana (Sulla storia della ) del sig. Barbé Marbois; A. Z.37. a, 81. 

Lullim (Lettere del sig.) di Chateauvieux, noritto) d’Italia cal .signor 


\\Pictet nel 1812 e 1813, M. 06.20; 
7, 181. ja 
Luna (Sui monti della ). Riflessioni di Emanvele Repetti, ..:.17. 513. 
Lupi ( Necrologia di Carlo). 45 (bi 1180. 
Lusverti (Sulle istituzioni logico-metafisiche del prof. Gaetano). Di- 
scorso di Niccolò Tommasèo. 33..0.,128. 
Luzi (Necrologia serilta da Lodovico); del. cavalier. Girolamo 
Scaccia. , 1042» Di 164. 
Lyon (Notizia della spedizione al Polo, del capitano ). 16, c. 153. 
M 


Miabil (Sulla versione del cav. Luigi ) della Storia romana di T. Livio, 
riv. lett., L. €. 44,00. 147. 
Macchiavelli (Discorso inedito di Niccolò). Parole da dirle sopra la prov- 
è visione del denaro ; fatto prima un poco di proemio e di'scusa; 7.3. 


135 


Macchiavelli (Sulle opinioni sopra il paint di Niccolò.) di Michele 
Leoni. Esame di Antonio Benci. 11. di 39. 

— (‘Salle storie e le altre opere di Niccolò )} riv. lett., M. 127. db. 115. 

— (Sulle opere complete di Niccolò ) stampate dal Passigli, M. 46. a. 78; 
4. c. 37. 

Macchina (Teoria e descrizione di una), colla quale si quadrano le 
superficie piane, di Tilo Gonnella. 18. a. 122. 

Macchine (Sugli effetti resultanti dall’ invenzione delle) e dall’accu- 
mulazione dei capitali. Esame delle ‘opinioni dei sigg. Say, Sismondi 


e Malthus, dall’ « Edinburgh Review ». 10. bd. 51. 
— (Di un nuovo miglioramento delie ) elettriche a disco, del marchese 
. Cosimo Ridolfi. 15. db. 159. 
— (Sulle), L. 16. a. (78. 


— (Sulla esportazione delle) e legislazione relativa agli artefici. Rela- 
zione alla Camera dei Comuni in Inghilterra dal « Globo ». 22..c. 178. 
Mae-culloch (Sull’opera di T. R.). Principj di economia politica, 


dall’ « Edinburgh Review ». G. P. 24. b. 147. 
Mac-farlane (Sull’opera di), Costantinopoli e la Turchia nel 1828, 
A. P. 37. a. 97. 


Maeri (Sulla discussione storico-critica del canonico Michelangelo), 
intorno all’ italo-greca ‘città di Samo vera patria di Piltagora, rivista 


letteraria, L. C. 45. c. 146. 
Madera (Sull'isola di). Brevi osservazioni fatte da. Giuseppe Raddi 
nel tragitto da Livorno a Rio Janeiro. 2. 259, 
Maestri (Sull’ elogio letto da Ferdinando) del conte Adamo de Neipperg. 
Osservazioni di Niccolò Tommaso. 36..a. 166. 
Maffei (Sulla versione del cavalier Andrea), della Maria Stuarda di 
Schiller. ian (370 Di 92, 
— (Sugli studj poetici del cav. Andrea). Osservazioni di Niccolò Tom- 
maso. h, 47. db. 34. 
— (Sulla storia della letteratura italiana del cav. Giuseppe ) dall’origine 
della lingua al secolo XIX, riv, lett., M. 18. c. 129. 


— (Lettera al march. Scipione ) del pontefice Benedetto XIV. 7. 351. 
Magalotti (Sull’operette varie del conte Lorenzo), riv. lett., M. 20. c. 99. 
— (Sulle lettere familiari del conte Lorenzo), riv. lett., M. 24. b. 230. 
Maggi (Sull’ illustrazione del dott. Desiderio ), dei monumenti etruschi 
e romani trovati a Chianciano. Osservazioni di Domenico Vale- 
riani, 34. db. 144. 
— (Sopra una lettera del dott. Desiderio ) e risposta del cav. Francesco 
Inghirami , intorno ad un vaso etrusco trovato in Trinoro. 38. d. 438. 
—. ( Sull’ opera di Giovanni ) intitolata : « Critica sistematica universale. 
Guida alla rinnovazione della filosofia » riv. lett., D. G. M. 48. c. 9. 
Magheri (Esame di D.) sull'opera del conte Trajano Marulli inlito- 
lata: « La favella si può restituire ‘ai muli ». B. 397. 
— (Relazione medico-patologica di D. ). 12. a. 188. 


136 


Magnetismo (Sulla teoria del). Lettera di Guglielmo? Libri ‘al cava» 

lier Vincenzio Antinori. 18. dba 135. 
—' (Sul) animale. Relazione del dott. Emanuele \Basevi. 22,:c. 1. 
— (Sopra l’influenza del calore sul). Discorso di Carlo Matteucci. 43,\4128. 
— (Sulla forza eleltro-motrice del) dei sigg. Leopoldo Nobili .e Vincen- 


zio Antinori. 44, bi, 149; 
45. bi 107. i FT 
Magneto-celettricismo ( Sopra varj.punti di). Discorso dei signori 

Leopoldo Nobili e Vincenzio Antinori. 46. 0: 138. 
—'(Sopra alcune esperienze di); Lettera: del. prof. Silvestro Gherardi 
al cav. Leopoldo Nobili. i SI, QU ATT. 
Mahul A. Annata necrologica, S. C. 14. b. 100. 


— (Sall’Annuario neerologico di). Osservazioni di Seb. Ciampi. 23. a. 128. 
Mai (Iscrizione da porsi sotto al busto in marmo di monsignor Angelo) 
fatta. dal march. Bernardino Mandella. 8. 368. 
— (Sulla pubblicazione fatta da monsignor Angelo), dei Frammenti di 
M. Cornelio Frontone e lettere di M. Aurelio imperatore, L. Vero 
Antonino Pio ed Appiano. Esame dell’abate G. Bi Zannoni; 17. @.:104. 
— (Sopra alcune opere di antichi autori, recentemente recate in luce da 
monsignor Angelo ). Discorso dell’abate G. B. Zannoni. 20, d. 33. 
Miajale (Sopra alcune parole scritte naturalmente nelle intestina di 
un). Osservazioni di Francesco Orioli. 30. a. 161. 
Mfajer (Sui discorsi di Andrea). Esame di Antonio Benci. 14, db. 39. 
Majolica (Osservazioni sulla pittura in) dal « Kunstblatt». 19. a. 140. 
Malaspina (Su Folchetto ). Romanzo storico dell'autore della Sibilla 
Odaleta. Osservazioni di Niccolò Tommaséèo. 41. b. 136. 
— (Albero genealogico dei) marchesi di Lunigiana. pito 260-010. 
— (Sall’ iscrizione lapidaria del secolo VIII del marchese ), rivista. let- 


teraria, S. C. 48.0. 77. 
Malattie (Cenni sul trattato delle) degli artisti del signor Patissier, 
D. B. 8. 449. 
Malispini (Sulla Storia Fiorentina di. Ricordano), rivista  lettera- 
ria, M. 41. a. 128. 


Mallet (Sall’ Eduino ed Emma di David), volgarizzato da E. Scotto. 16. 
[Vedasi l’opuscolo alla fine del tomo]. 
Malmusi (Sulla descrizione del dott. Carlo ) del Museo lapidario. mò- 


denese, riv. lett., X. + 48.0.0109. 

- Maltebrun (Prospetto storico-politico di) di Ali Hissas di Tepeleni 

Bassà di Jannina, dagli « Annali di viaggi ». 1. 243, 400; 
2.212. 

— (Memoria di) sulla grandezza e la decadenza dell’ Impero turco, da- 

gli « Annali dei viaggi », G. R. P. 6.153. 

— (Discorso di) alla Società di geografia in Parigi, sui mezzi di pro- 

muovere con metodo gli studj geografici, M. 6: 422. 


— (Sulle riflessioni di). intorno alle colonie in generale, ed in partico- 


137 


Jare su'‘quelle ‘che si .converrebbero alla. Francia. Esame di .G..R. 


‘Pagnozzi. 900163; 
‘10. a. 90. ! 
n (Relazione dirsibvidggio di Pachò nella Cirenaica. 23./\c. 122. 
— (Necrologia di), G. G. 25. 011458. 
= Sullà geografia ditivbitale di), G. R. 27/0/0110; 
880594; 


Mialthus (Opinione di) sugli effetti resultanti dall’ invenzione delle 
be nt sa e ‘dall’accumulazione’ dei ‘capitali, . dall’\« Edinburgh 
‘ Review ». 10, db. 51. 
Malvezzi (Sul'volgarizzamento fatto da Teresa) dei frammenti della 
Repubblica di Cicerone, riv. lett., Z. 27. c..104. 
Malviea (Sopra un’ epistola‘ di Ferdinando) intorno una versione della 
poética di Geronimo Vida, riv. lett., M. 46. bi 33. 
— (Sulle ‘iscrizioni italiane: di Ferdinando )} riv. dettvy M, (0047: Db. At. 
Niamianmi' (Lettera di ‘Terenzio )\ad:Iacopo Salvatori, sopra una. .spe- 
“ciale condizione! degli scrittori moderni.! ; (BT. CH 36. 
— (Lettera di Terenzio.) al Direttore dell’Antologia, intorno - al mani- 
''festo degli Annalivitaliani ‘delle scienze matematiche , fisiche ‘e na- 


‘’turali. 36:10.) 91. 
pe: Versi di Terenzio); Vivi lett. Li 88, db. 114. 
= (Discorso di cdi sui Ln della genealogia: del: pensiero, di 
t Dallebasque. 2057) cinla 39.0» 78; 

«CSM0) gi 1128. i «st “Poi 
al is elogi storici del eonte "a pda Osservazioni di. Niccolò 

- Tommasèo. + ob dI 32008 39. 
Mancini {(Sull® Iliade di Ohh nfartzita da Nitiibizo }0 K.13, 212. 
— («Saggi di versione di co dell’ Iliade di Omero. Bb: 240; 
0 60014008 È MI i emottig il 
—-(Sall’ Hiade di 0Hero, (raiiafonidlepiid di Lorenzo); rivista leltera- 

ria, M. ) 16.0) 93. 


alli Suffé Wbaubnintiai. Lorbhzs iqdel: Saggio 1suli'nomo»di Alessandro 
Pope) lettere' di Eloisa ad Abelardo e ‘divun*elegia sopra-un: Cimi- 
è“ ltefo-tmpestre di Tommaso Gray, S. 20. ci 52. 
da: ‘(Risposta ‘di Lorenzo ] ad una’ critica sulla sua: traduzione del saggio 
:* -Sul*uomo di Alessandro Pope. «19909 . ib 21000152. 
‘îianiey (Su l’atlante di A. Jarry.de) | istorico iè cronologico. della let- 
(© teralura 'anitica ‘e moderna, Mz » 19 » vada di 39; 
c. 94; 32. a. 130. 
Mandelli (Iscrizione idi Bemiardidi:) da paresi al busto di moiiatgnate 


+! Angelo Mai. VIE ottebi087) 368. 
Mangiagalli (Sul sermone di Ambrogio ). da salbotagiaie rivista let- 
sl derdria, M. ME ASTE, 2a 100. 
‘Mamngili (Ncecrologia di Giuseppe) (AZ. (ognesnio i) 1186061 98. 
Maniotti Capi nella guerra dell’ Indipendedza!grecari 1) 2Biia. 43. 


18 


438 
Manni (Sulle lezioni di Domenico Maria) di lingua toscana, rivista 


letteraria, M. in49, 0. 68. 
— (Sul trattamento degli annegati del dott. Pietro ), rivista Jetteraria , 
E.R. 24 b, 213. 


Manno (Sulla storia di Sardegna del cav. Giuseppe), S. C.,20,.d, 1 
—'(Sall’opera del cav. Giuseppe ), intorno all’ isola di Sardegna. Osser- 


vazioni di Sebastiano Ciampi. 26,16; #8; : 
27.0. 122. 9 
— (‘Lettera del cav. Giuseppe ) al Direttore. dell’Antologia , Queen ad 
alcune vedute della Sardegna. 41,0, 52. 
— (Sulla fortuna delle parole, libri due «del cav. Giusepper). Discorso 
‘di Niccolò Tommasèo. 143,02 90. 
— { Sull' opera del cav. Giuseppe ) della: politica e delle lettere, Discorso 
di Niccolò Tommaso, (147, Ax 109. 
Miannucei ( Necrologia-del senatori cav. (Gianni). (no 46.16, 244, 


Manoscritto ritrovato ultimameute «in una (Biblioteca d’ Italia :col..se- 
° guerite titolo: Lettera del padre maestro Martini a. Niccola:. Tom- 


mellì sulla musica (Bologna. 2 marze;1768)..;: 10016. 568, 
= (Sopra un) con miniature nella città (di Monaco. Notizia «del, barone 
di ‘Rumohr, dal « Kunstblatt ». (14.453, 
Mamoseritti ( Maniera per imitare si, @rientali. 01. (20823,, 523. 
— Italiani in Parigi, M. 46, 0. 178. 
Mantova (Sui monumenti di pittura e scultura trascelti in) .o,nel, suo 
territorio, riv. lett., S. T. 10190, C01129, 
— (Sulle case. pie israelitiche di ).. Considerazioni sulla. morale della » 
storia. Lettera di Th. al Direttore dell’Antologia. 33,07 26. 
— (Sul Museo della (R.' Accademia PA) ‘Osservazioni! di Melchioe.. Mis- 
sirini. ) 40.0. 17. 
— (Sui monumenti di pittura e scultura trascelti in) o nel. sno. tenrito- 
rio. Osservazioni .di.Melchior Missirini, 187.1001458; 
40. .a. 104. 


Mamueci (Sopra due scritti rarissimi di Aldo ) , riv..de4,,,, M. 42 bd. 151. 
Manuzzi (Sopra valcune \iserizioni di Giuseppe), rivista. letteraria, 


M. 24... 124. 
— (Sugli Annali della: tipografia degli Aldi) di Antonio Augusto Renouard. 
Osservazioni di F. Poggi. 26..,b. 1. 
— (Sull’ iscrizioni di Giuseppe ) ; M. 30.0, 144. 


— (Discorso di Giuseppe) sulla Vita e sull’Opere di Ant. Cesari. 34,.£,, 65; 
35. a. 16. 
— (.Osservazioni:di Giuseppe) sulla vita attiva e contontpiativa di frate 


Giordano, e sulle rime del Coppetta. 7 46. b. 31. 
— (‘Sui cenni di.Giuseppe ) intorno alla Vita ed.alle:Openeysdi Anionio 
Cesari, riv. lett., M. 46, db. 37. 


— (Lettera di Giuseppe) a Tommaso. Azzocchi, sopra. alcuni 4rattati 
del 'B. fra Tacopo da ‘Todi. 46. b. 88. 


139 


Manzi (Sulla Storia della rivoluzione di Francia di Pietro). Osserva- 
zioni di Francesco Forti. 26..c. 91. 

Manzoni (Salle Tragedie ed altre Opere di Alessandro ), M. 19. b. 61; 
26. b. 49. 

— (Sui Promessi Spòsi di Alessandro). Osservazioni di Niccolò Tom- 
masto. 28. a. 101. 

— ( Sull’interesse di Goethe per) « dal Tedesco »; riv. lett., M. 29. c. 112. 

— ( Sulla Critica fatta ad Alessandro) dall’avv. Salvagnoli. Lettera di 


Giuseppe Borghi al prof. Gioni. 29. c. 166. 
— (Sull’Opere di Alessandro), riv. lett., M. 33. db. 118. 
— (Intorno gli Inni Sacri di Alessandro ). Dubbi di Giuseppe Salvagnoli 
° Marchetti. Discorso di Enrico Mayer. 35. b. 92. 


— (Sulle Tragedie e Poesie varie di Alessandro), colle prose analoghe 
ed'una prefazione del barone Cammillo Ugoni, Osservazioni di Nic- 


colò Tommaseo. 39. a. 136. 
— (Sui Promessi Sposi di Alessandro), riv, lett. ,, M. 39. bd. 140. 
= (Cenni biografici di Alessandro ) scritti da Giuseppe Montani nell’ Ico- 

nografia contemporanea, riv. lelt., X. 40. c. 46. 


Mappamondo (Sul famoso) di fra Mauro Camaldolese. Lettera del 
‘conte Giuseppe Sierakowscki al cav. Giuseppe de Hammer. 43. a. 80. 
Maratta (Sul Salvatore Bambino, di Carlo), inciso da Giovita Gara- 
vaglia. 13. a. 129. 
Miarcacei (Discorso del sacerdote M.) sul metodo d’istruzione e di 
educazione iutrodotto dall’abate Carlo Michele de l’ Epée per i sordo- 
muli. 12. a. 36; 
18. ‘a: 9422. a. 3; 28. b. 79; 34. c. 1. 
Marcello (Della vita e del comporre di Benedetto). Narrazione di 


Francesco Caffi, riv. lett., M. 42. b. 152. 
Marehetti (Sull’Odi di Anacreonte tradotte da Giovanni) e Paolo 
Costa, riv. lett., M. iG0a 73. 


— (Sulle rime e prose deì conte Giovanni), riv. lett., M. 29. a. 173; 
38. ci 121. . - 
Miareo Polo (Edizione di) per opera della Società della geografia di 


Parigi, dai « Viaggi di Maltebrun », P. 9. c. 174. 
Maremma (Sull’attnale stato economico della ) Toscana. Memorie del 
dott. G. B. Thaon. 16. a. 153; 
‘21. db. 99. 
— (Sulla) Senese. i i 24. b. 194. 
— (Sulla) Senese. Alcune idee di supplimento ai cenni sulla medesima, 
dell’avv. Aldobrandò Paolini, } ui 27.6. 47. 
Maremme (Sullo stato sanitario mg Sos. Riflessioni del dottor 
G. Palmi. 83 n 11.@. 163. 


— (Intorno al clima delle ). Alcune osservazioni di E. Repelti. 4141. db. 135. 
Marenco (Sulla Tragedia di Carlo) Buondelmonte e ‘gli Amidei.-Os- 
sdrvzioni di Niccolò Tommasèo. ( 31b, 133. 


140 


Marenco (Sulla Tragedia di Carlo) Corso Donati. Osservazioni di 


Niccolò Tommasèo. 41.00.1412. 
Maria Stuarda (Sulle Tragedie di) di Pietro Lebrun e Federigo 
Schiller, dalla « Revue Encyclopedique ». b\ddoe10. 
Mariani (Sugli epigrammi di un'invalido raccolti da Fulvio); rivista 
letteraria, M. 22, 0110, 
— (Sul 'Gimitero di Romano; visione di Fulvio), ‘riv. lett.) M. 24 a? 153. 
— (Necrologia di Cammillo). 46.0: 242. 
Mariîamini (Sul saggio di esperienze. elettrometriche del. prof.) Os- 
servazioni di Guglielmo Libri. 26... 145. 
Mariano (Sul viaggio in Terrasanta descritto da Ser) da Siena. 0s- 
servazioni dell’abate G. B. Zannoni. 140: 04 18. 
Miarimi (Sulla pittura a fresco e restauri di Antopio.). Lettera, al Diret- 
tore dell’Antologia. rleng 32a;cho 90. 
Marmani (Necrologia di Enrico ). 46. 04 243. 


Biaxrimi (Sopra i) di Carrara, Cenni di Emanuele Repetti, ..; (6. 310. 
—(De’) statuari trovati fra le ruine delle antiche terme. dii Massaciuc- 
coli, di Giulio di Sanquintino. 110, da 111. 
— (Sull’Opera intitolata: Dichiarazione degli antichi). modenesi, 
con-le notizie di Modena al tempo ‘dei viinatt sha rivista letteraria, 


G. B. Z. 33. d, 126. 
Marmontel (Sui appro morali di Giovan rano ‘Ossereasioni 
di Niccolò Tommasèo. 1 28.0d 226, 
Marmora (Sul viaggio in Sardegna, ‘0 descrizione di quest*isola; del 
cav. de La), « Ballettino scientifico ». 22.0.0139. 
Marocco (Notizie sull’impero del); dali «© Giornalecdei Viaggi », 
F. G. 1 10..c..84. 
Marocco (Sui tre canti di Pietro) il (Castello di Binasco,,.0, Beatrice 
di Tenda. Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 35, be 127. 
— (Salla descrizione di Pietro ) delle avventure di Clarice Visconti du- 
chessa di Milano. Discorso di Niccolò Tommasèo.... 30, e. 44. 


— (Sulla traduzione di Pietro) della Poetica di Orazio; lettera. discor- 
siva sulla letteratura e sermoni del medesimo. Osservazioni .di..Nie- 


colò Tommasèo. |, 38..0,1113. 
— (Sui versi sciolti di Pietro) sopra Roma. Osservazioni di. Niccolò 
Tommasèo. 38. 0./113. 


Marsand {Sulla pubblicazione fatta del prof. Antonio) di un esemplare 
unico in pergamena con miniature e disegni originali delle. rime del 


Petrarca, A. Ru n20199, ( sl(!72 841. 
— (Intorno al Canzoniere del Petrarca pubblicato in Padova dal profes- 
sor Antonio). 40) cor4B a 474, 
Marsilia (Sulla malaltia epidemica sviluppatasi in) nel 1828; dal 
« Mercurio », | è, 34. db, 173. 


Marsuzi (Salla Tragedia di G..B.) intitolata: ‘« La Regina Gio- 
vYanna »; Y. | 9. db. 26. 


A4A 


Marsuzi. (Sulla. Tragedia di G. B.) intitolata» « Caracalla, ».,, rivista 


* letteraria, M. 47. c.:107. 
—|(Salla, Tragedia di.G..B.) intitolata: « Alfredo il Grande », rivista 
"o letteraria, E. M. 35..a. 145. 
Martelli (Traduzione di G. B.) dell’Ode di Guglielmo Collins per 
asmusica intitolata, « Le Passioni ». 4. 59. 
+<( Sulle Lettere e Rime di, Vincenzio); M. 35. a. 134. 
Martinetti, (.Sul, Romanzo di madama ) intitolato « Amelia ». Osserva- 
i; :zionindi Domenico. Valeriani. 412. c. 150. 
—(Neerologia di..G..B.) scritta da Francesco Orioli. 40. c. 88. 


Martini (Lettera del padre maestro} su la musica , a Niccola Tommelli. 
vw Manoscritto ritrovato ultimamente in una Biblioteca d’Italia. 6. 868. 
— (Sulle Lezioni di fisiologia di Lorenzo). Osservazioni del dott. Ema- 


nuele Basevi. 29. b. 78. 
— (Sull’Opere di monsignor Antonio) dogmatiche , storiche e morali. 
Osservazioni di Niccolò Tommasèo. 32. c. 48. 


— (Sul Manuale di: polizia medica di Lorenzo), riv. lett., V. 35. bd. 142. 
— (Sulla scienza del cuore di Lorenzo). Osservazioni di Niccolò Tom- 


maséo. 37. a. 155. 
— (.Sull? Opere di Lorenzo ) intitolate : « Emilio o del governo della vita ». 
Osservazioni di Francesco Forti. 38. c. 120. 


— (Sui Manuali di medicina legale di Lorenzo), riv. lett., V. 39. a. 148. 
—.(Sull’ Orazione detta da Francesco) all'Accademia Valdarnese, per 
l'inaugurazione dei busti del Petrarca e del Poggio. Discorso di Ema- 


nuele Repetti. 38. b. 75. 
Martino (Sulla breve forma d’ onesta vita di) Arcivescovo di Braga. 
Volgarizzamento del buon secolo , riv. lett. , M. 33, b. 122. 
— (Sulla medesima ). Osservazioni di N. Tommaséo. 39. b. 157. 
Biartorama (Sulle notizie storiche di Carmelo) dei Saràceni Sicilia- 
ni, riv. lett., M. 48. c. 37. 
Afarulli (Sull’Opera del conte Trajano). La favella si può restituire 
ai muti. Esame di D. Magheri. 5. 397. 


— (Su l’esame diplomatico-storico del conte Trajano) della lettera di 
Arco Redi Laconia ad Onia II sommo sacerdote degli Ebrei. Discorso 


dell’abate G. B. Zannoni. 7. Ai. 
Marziale (Sugli Epigrammi di ), volgarizzati in rima da Federigo Fa- 
gnani, riv, lett, , M. 29. a. 173. 


Marzuechi (Discorso di Celso) sulla suprema economia, dell’ umano 
sapere in relazione alla mente sana, di G. D. Romagnosi. 32. a. 103. 
— (Discorso di Celso) sul Saggio filosofico di giurisprudenza di Anni- 


bale Giordano, 42.104 29. 
— (Osservazioni di Celso) sugli Elementi di Grammatica . Latina 
dell’abate Giovanni Facondo Carducci. 43. a, 126. 


—( Discorso di Celso) sul saggio dell’origine e del progresso dei co- 
stumi e delle opinioni di Jacopo Stellini. 43, db. 118. 


142 


Marzucchiî (Discorso di Celso) sull'opera di Alberto de’ Simoni: Déi 
delitti considerati nel solo effetto ed attentato. HI. a. 55. 
— (Osservazioni di Celso) sul discorso pronunziato da Niccola Niccolini 
professore di Diritto Penale all’Università di Napoli, pèr l’apertura 
della sua cattedra nel primo Dicembre 1831. 45. e. 135. 
— (Lettera di Celso ) al Direttore dell’Antologia } sopra un’azione'gene- 
rosa del professor Schoun di Copenhaguen. 45.0. 201. 
— (Osservazioni di Celso) sulla pubblicità delle procedure criminali, 
sul processo inquisitorio e sulla pena di morte. 46. a. 111. 
— (Discorso di Celso ) sulla nuova edizione delle Opere del Romagnosi 
$tampate dal Piatti, e specialmente sall’opera dello stesso* Genesi 
del diritto penale. ‘ce. bi. 
— (Lettera di Celso) al Direttore dell’Antologia, intorno alla pena di 
morte. 4T. è. 193. 
RBarzuttimi (Sulla traduzione dell'abate G. O.) delle opere dei Padri. 
Osservazioni di Niccolò Tommaséo. 34. bd. 142. 
Mascagni (Sull’Anatomia del fa dott. Paolo). Discorso di Stanislao 
Grottanelli, tenoto all’Istituto Reale delle Scienze di Parigi. 18. c. 146. 
Mason (Sul poema drammalico di Guglielmo ) intitolato: « Carattaco » 


tradotto da J. J. Matthias, M. 14. b. 49. 
Massa (Dissertazione, dell'avvocato) sulla Legislazione  Crimi- 
nale. 15. d. 117. 
Massaciuccoli (De’ marmi statuarj trovati fra le ruine dell’antiche 
terme di) di Giulio di Sanquintino. 10. bd. 111. 
Massari (Sull’ Elogio scritto da Cesare) di Rodolfo Pucci Boncampi 
gonfaloniere di Perugia, riv. lett., L. 38. c. 126. 
Massoni (Sull’ Eneide di Virgilio tradotta da Eufrosina ). Osservazioni 
.di Niccolò Tommaso. 36. c. 34. 


Massuceo (Sulla traduzione fatta da Celestino) delle Gesta dei Ro- 
mani di L. Anneo Floro. Osservazioni di N. Tommasèo. 34. b. 137. 
— (Necrologia di Celestino}, X. 39. e. 170. 
Mastrofini (Sul Dizionario critico dei verbi italiani di Marco). Os- 
servazioni di N. Tommaso. 40, c. 7. 
— (Sulla discussione dell'abate Marco ) delle usure. Discorso di Lodovico 
Luzzi. 48. c. 79. 
Matraja (Sulla Genigrafia Italiana del padre G. G.), T. I. 43. db. 51. 
Matrimonio. Sui consigli sottovoce scritti da una vedova a due nuovi 


coniugi « Rivista inglese », S. U. 18. c. 1. 
Mattei (Necrologia di Stanislao) scritta dal professor Giuseppe Gaz- 
zeri. 18. b. 175. 
— (Salla vita di Stanislao), scritta da Filippo Canuti. Osservazioni di 
Niccolò Tommasèo. 38. db. 132. 
Mattematiche (Sulle). Osservazioni diverse contenute nel Bullel- 
tino Scientifico dell’Antologia. 18. c. 178; 


21. a. 170; c. 172; 23. a, 151; 36.c. 79. 


143 


Matteucci (Lettera di Carlo ) al prof. Giuseppe Gazzeri, sopra. un 
\ pezzo di caldaja di rame perforato dal fulmine. 31. c, 465. 
—( Osservazioni .di Carlo). sull’azione del cloro sulla bile. 41. a. 156. 
— (Discorso di Carlo) sull’influenza del calore sul magnelismo, 43, a. 128. 
Matthaeis (Sulla dissertazione del. prof. Giuseppe di), intorno alle 
infermerie degli antichi,e.loro differenze dai moderni Ospedali; rivi- 
sta letteraria ; E.,M.. di 35, a. 140. 
Matthiae (Sulla Grammatica compita della lingua greca di Augusto ) 
volgarizzata da Amedeo Peyron. Discorso del marchese Cesare Luc- 


ichesini. 43..a, 116; 

ib 20,0 147, rato) fiat cn i 
Matthias (Sulla versione italiana fatta da I.:T,) di un Inno alla greca, 
; «alle Najadi », di,M. Akenside Inglese, U, L, 6.123. 
— (Sulla versione italiana fatta da I. T.) del Carattaco, poema dram- 
matico di Guglielmo Mason,.,M., . 44, db. 49. 
| = Sulla; versione italiana fatta da I. T.) del Bardo Citarista,, poema di 
n Giacomo Beatlie , riv,.lett:.;;M,,,, 18, % 107. 
Matti (Ospizio .dei.}) in Palermo, dal .« Federale ». ».. .\ 47. bi 74. 
Miami (Sulla. novella storica di. Achille): Caterina Medici di Brono. 
ne Osservazioni, di, Niccolò, Tommasto. i , 44, C+ 13. 
— (Sulla traduzione di Achille) degli Inni di Alfonso Lamartine, Osser- 
vazioni di Niccolò: Tommaséo. cia 47, db. 31. 


Mauro (;Sul:famoso; Mappamondo di. fra) :Camaldolese.. Lettera del 
conte Giuseppe Sierakowschi al cav, Giuseppe de Hammer. 43. a. 80. 
Maurocordato (Notizie sul Principe). 20, c. 68. 
Mayer (Lettera di Enrico ),,al Direttore dell’Antologia , sull’ Instituto 
;videi sordo-muti di, Genova.., 11,.a, 30. 
= i(.Lettera di Enrico )..all’Accademia Labronica, sopra alcune opere di 
» scultura del cav. Danneckar, 15. a. 170. 
— (Lettere. di Enrico.).dalla.Germania all'Accademia Labronica, 19. bd. 1; 
10 20. d. 41; c. 19; 21. b. 1; 24. db. 17; 33. Db. 30. 
= («Lettera di Enrico) all'Accademia Labronica; sopra l’ esposizione di 


oggetti d’arte e d’ industria. nazionale in Slulgardia. 16. .c, 109. 
— (Lettera di Enrico) sui libri d’ educazione, e discorso .alle donne 
sull'amore per. la vita domestica. copi TRA dt 


#-\( Visita di Enrico) allo studio di scultura di Danneckar. .20. bd. 41. 
+ ( Discorso | di, Enrico), sopra. Ja Società di belle. arli formata .ip 


Monaco. 20. db, 88. 
(Notizie di Enrico );su Carlo Witle, 20, D. 68. 
#*( Nuova descrizione di Enrico) della città di Roma. 20. b, 61. 


(Discorso di Enrico) sul monumento di Winkelman in Trieste, 20, bd. 61. 
#i( Considerazioni di Enrico), sopra G..E. Voss con alcuni frammenti 
sodel: suo ..poema..Idillico intitolato: Luisa. 24. b, 17. 
— (Lettera di Enrico ) al Direttore dell’Antologia , sugli Instituti di edu- 
cazione in Livorno. 24. D. 90. 


144 
Mayer (Lettera di Enrico) ad Antonio Benei, ce studio pi antichi 


considerato nella letteratura italiana.‘ de [6blso ibogysaasa. 

— (Discorso di Enrico) all'Accademia’ eorbalta0 sull’educazione del 
popolo nei suoi rapporti colla Societa!” o: (ol ‘82. @.) 73. 

— (Lettera di Enrico) al Direttore SEO ‘sulla Società ‘insli- 
tuita in Livorno ‘pel mutuo insegnamento. “*!!08 . 33.8.0133. 
— {Discorso di Enrico) intorno agli Ioni sacri’ nu Alessandro ‘Man- 
— Zoni. [in09 sotlemenatà velinà. ossia 
— (Osservazioni di Enrico) sul Disnntàre Aa periodica’ da ‘stam- 
‘parsi in Roma. -35. d. 143. 
— (Lettera di Enrico) al Direttore bb ig -sopra la Scuola di 
Mutuo ‘Insegnamento’ in! Livio. sosilnli omoiziov eli 1039. D. 87. 
_ ( Discorso di Enrico) sulla pubblica! educazione | negli Stati Uniti di 
he América. 6 sosns) 45. a. 3, 
— (Osservazioni di Enrico ) Grigi; un i quaidio la olio” di ‘Orazio Vernet; 
Raffaello in Vaticano. 16i 617 onole19v4gii9? 167. 
— (Discorso di Enrico) sugli Asili pet 1° imfandià. i silluoil onus,ia) 83. 


Mazdis (Sull’ opera del signor ) intitolata'#'© N Palazzo di Scaurd }'0s- 
‘sia descrizione di ùna casa romana; frathtrent0 di un viaggio fatto ‘a 
Rònia circa il finire a. dia di Merovto principe degli 
"Svevi 5 SC ® oi 1 #99? 02. 

— (Sulla medesima ) tradotta dal sig. plngcan ‘rid! lett: M. 20 %0:104. 
Mazzarosa ('Estrattò di lettèra' 'di° Antonio) a Piétro' Giordàst? } imtor- 
‘ no ad una tavola di fra Bartolommeo das” Matto) disegnata da’ Sa- 


 muele Jesi. piana dga sisîto7,) otnborgradi. 
— ‘(Sopra due discorsi‘ di Antonio) intotno Alle stalttuòd® ‘di Matteo? ‘Ci- 
vitali. Lettera di Pietro Giordani a Samu@le Jesi. - 30; b0'425. 
— (Pel tempietto ‘inalzàto ‘ad ‘onore ‘degli iMustri Lucchesi da ‘Atitonio). 
Osservazioni dell’abate G. B. Zannoni. > MOot van iL caBiUar 99. 
— (Lettera di Antonio) al Direttore dell'Atto 3 sul nuovo Acque- 
_ dotto in Lucca. I 12 700.9; IN47A08 81. 
Mazzini (Discorso di' Giusagpdini ; d'una Léiteratata europea. 367-b) 91. 
— (Discorso di Giuseppe), si Data dpr ome 992 a. Sal 
SU: 200 ALTRI 
Mazzoli (Sulla scelta di Terenzio} di PaGeonir! istattici @ favolosi ‘tralli 
da ottimi’ testi’ di fingua”, riv. %ett. MI tr 0917021 IT: 6. 1118. 
Mazzoni (Sull’origine della Lingua Tlaliana di'Ottaviò) Toselli rivi- 
sta letteraria, G. I. M. «00460 dI 25. 
Mazzucchelli (Sulla sc di Pietro) delle ‘Jeltere ‘ed “altre” prose 
di Torquato Tasso, M. b nvovgi )398. 
Meccantfea (Sulla ) della Maid Risposta! del ‘cav:' Leopoldo ‘Nobili 
alle considerazioni del'prof. Giuseppe Guzzeri, | 10019700 1136. 
; — (Apertura in Parigi dell’inisegnamento di Pair le)V applicato 
 all’arti dal « Globo »'j GP. 9 pito ib sI2BMA.) 63; 


b. 106. 


(95 

Riecenate (Sulla Commedia : Il) e i'dotti, X. X. © 45. a, 46. 
— (Sopra un busto colossale di) escavato nella via’ Flaminia. Lettera 
del conte Leopoldo Cicognara al cav. Digny de Cambray. 46. c. 28. 
Biecomi (Osservazioni del dott. Raimondo) sulla Lezione del canonico 
Giuseppe Silvestri, intorno alla Divina Commedia. 45. b. 135. 

— { Rapporto del dott. Raimondo) sulla scuola di mutuo. insegnamento 
a Pisa. 46. c. 85. 
Medaglie (Descrizione di alcune) greche appartenenti ai Tutini, po- 
polo di Calabria, fatta dal prof. Domenico Sestini. Zipba Bi: 

— (Sulia descrizione delle) antiche greche del Museo Hedervariano, 
per Domenico Sestini. Osservazioni di Sebastiano Ciampi. 34. c. 161. 
Miediehe (Sulla raccolta di Opere) moderne italiane, rivista lettera- 
ria, X. 29. db. 163. 
Rtedicî (Sul discorso intitolato: Della Carcere, dell’ingiusto esilio e 
del trionfal ritorno di Cosimo) padre della Patria, di Giovanni Ca- 


valcanti. Osservazioni dell’abate G. B. Zannoni. 5. 44. 
— (Ritratto di Giuliano ). Discorso di Antonio Benci. 4, 115. 
— (Sulle Lettere di Lorenzo) detto il Magnifico ed altri toscani illustri, 

riv. lett., M. \ 37. c. 114. 
— (Sulla serie di autori di opere risguardanti la famiglia), pubblicata 

dal canonico Domenico Moreni , riv. lett., M. 24. a. 149. 
— (Sul discorso proemiale del professor) alle sue Lezioni di filosofia, 

riv. lett., M. 16, e. 47. 
Riedicima. Sulla malattia conosciuta col nome di Gozzo o Struma. 

Avviso medico del dott. De Cano di Vienna. DI332: 


— (Sulla scienza della ): Saggi del dott. Giov. Bianchi, D. M. 8, 244. 
— Memoria del farmacista Ottavio Silva sul Solfato di Chinina, e sul 


metodo più facile per ottenerlo, M. 8. 396. 
— Alcune osservazioni sulla teoria eccitabilistica del contro-stimolo. 
Lettere del dott. Emanuele Basevi, 9. c. 87; 


10. db. 171; 11. db. 59; 12. db. 123. 
— Relazione Medico-Patologiea del dott. Luigi Magheri. 12. a. 188. 
— Salla risposta al Tema Medico, proposto dalla Società Italiana delle 
Scienze residente in Modena, concernente all’esame di principj della 
dottrina eccitabilistica del contro-stimolo del dottor Luigi Emiliani, 
E. B. 14. db. 91: 
— Ragionamento del dott. Emanuele Basevi sull’opera di W. F. Edwards 
intitolata: « Dell’ influenza degli agenti fisici sulla vita ». 47. b. 82. 
— (Introduzione al Giornale dei progressi della). in. Europa, Ame- 


rica ec. 26. bd. 136. 
— (Sulla) senza medico, ossia Manuale di Sanità, opera di Audin- 
Rouviere, riv. lett., E, R. 30. c. 144. 
— (Sulla). Osservazioni diverse contenute nel. Bullettino . Scientifico 
dell’Antologia. 13:00 188; 


19 


146 


14. Db. 143; 19. c. 143; 22.00.1136; 23. a. 147; 24. bi 307; 28. 0.471; 
b. 177; 26.0. 169; 27. a. 166; ‘b. 162; 29. b. 175; 31. a. 158; bd. 172; 
c. 176; 32. c. 133; 33. @. 181; 34. a. 146; Db. 159; c. 160; 35. d. 164; 
c. 162; 36. c.(66;/37. c. 138; 44. db. 115. 

BEcewwim (Sulla raccolta fatta dal capitano) delle Considerazioni di 


Lord Byron, M. 17. a. 32. 
— (Sul dramma inedito di Tommaso) tradotto dal Pareto « Prometeo 
portatore del ‘fuoco ». Osservazioni di N. Tommasèo. 39. a. 136, 


Mielaza (Sull’Orazione detta da ‘monsignor Sebastiano ) nell’anniver- 
sario delle esequie solenni ai benefattori della Pia Casa di Ricovero 
e d’ Industria in Padova. Osservazioni di N. Tommasto. 35. a. 156. 
— (Sull’ Orazione di monsignor Sebastiano ), delle lodi di Padova. Os- 


servazioni di N. Tommasèo. 39. c. 138. 
Brele (Sui versi di Carlo) alla memoria di Salvatore Gallotti, rivista 
letteraria, M. 18. c..102, 
— (Dei parti naturali anticipati, del cavalier dottor), rivista letteraria, 
'D. E. B. 26. c. 111. 


— (Sulle Odi di Giovanni). Osservazioni di Domenico Valeriani. 12. e. 149. 
Rieli (Sulle Poesie siciliane di Giovanni ), tradotte in latino da Vincen- 


zio Raimondi. Osservazioni di N. Tommasèo. 43. b. 149. 
RIemoria del Conte Girolamo de’ Bardi, sulla maniera di trattare i 
carcerati per rendergli utili alla società ed a sè stessi. 3. 402. 
— Sui diversi popoli che abitano la Turchia Europea, dagli « Annali 
de’ Viaggi di Maltebrun », G. R. P. 3. 451; 
5. 318. \ 
— Nella. quale si rammenta all'Italia un’anteriorità che le si deve in 
fatto di educazione, V. A. 410. dD. 1417. 
— Accademica di Aldobrando Paolini, Dei rapporti del gusto e del bello 
letterario coi sensi e colla ragione. 12. a. 70. 
— Del prof. Giuseppe Gazzeri, Sull’ economia politica e lettera relativa 
al Direttore dell’Antologia. 14. b. 102. 
— Del marchese Cosimo Ridolfi, Sulla libertà del commercio framen- 
tario. 15.0. 97. 
— Sull’attuale stato economico della Maremma Toscana del dott. G. B. 
Thaon. 16. a. 143. 
— Del commendator Lapo de’ Ricci, Sul danno di una tassa sopra i 
grani esteri. 16. a. 148. 


— Del commendator Lapo de’ Ricci, Sull’utilità dei moltiplicati prodotti, 
della generale industria, e sul danno dell’ opporvisi, anche nel caso 
che i sistemi proibitivi sussistano negli altri paesi. 47: bi 122. 

— Seconda del' march. Cosimo ‘Ridolfi, Sulla libertà del commereio fru- 
mentario. 17. c. 73. 

— Del cavalier Bartolommeo Borghesi, Sopra Valeria Massimilla moglie 
dell’ Imperatore Massenzio. 18. a. 86. 

— Di Ferdinando Tartini, Sugli effetti della libera concorrenza. 19. a. 19. 


147 


Riemoria Del commendator Lapo: de’ Ribci,, Sulle, cause di incre- 
mento delle manifatture dei cappelli di paglia in Toscana. 20. a. 27. 


+ Del dottor G. B. Thaon, Sulla Maremma Tossana. 21, db. 99. 
— Letta all'Accademia dei Georgofili dal conte Girolamo dei Bardi, Sul 
metodo d’ insegnamento dei sig. Hamilton. 22. db. 89. 
— Letta alla Società dei, Georgofili da Guglielmo Libri, Sopra. la 
fiamma. 23. a. 73. 


— Del dottor Giuseppe, Giusti letta, alla Società dei. Georgofili intitolata: 
Riflessioni sull’applicazione ad alcune professioni liberali del principio 


di libertà adottato. per. le. arti industriali. ] 2, b. 22, 
— Del cav. Leopoldo Nobili, Sui colori. AG er1. 
— Di, A. Fabbroni,, Sull’arte di. dipingere a fuoco sopra i, vetri delle 
finestre con figure trasparenti. 40. a. 68. 
— Dell’abate Raffaello Lambruschini,, Sull’ istruzione del popolo, letta 
all'Accademia dei Georgofili. 453. a. 68. 
Memorie (Sulle) e Documenti per servire all’ istoria del ducato di 
Lucca, riv. lett, ,, M. ° 19. c. 423. 
— (Sulle) scientifiche e letterarie deli’Ateneo di Treviso; rivista leltera- 
ria, E. R. 29. .c. 128. 
— (Sulle) romane di antichità e, di belle arti. Discorso dell'abate G. B. 
Zannoni, 32. a. 123. 
— (Sulle) della .reale Accademia. delle Scienze di Torino. Discorso 
dell’avyv. Pietro Capei, 39. c. 63. 
Benai (Sul ponte sospeso di) in Inghilterra. Discorso dell’avv.. Tom- 
maso, Tonelli. 48. b. 45. 
Mendicità (Stabilimento provvisorio di) in Siena. 7.410. 
— (Sul rendimento di conti dello stabilimento di ) in Siena. Discorso di 
Francesco Forli. 35. b. 137. 
Meneghelli (Sulla lettera del cav: D. Antonio.) in. morte, di, monsi- 
gnor, Antonio Cicuto. Osservazioni, di N. Tommasèo, 43. c. 119. 
Mengotti (Su varie opere del conte Francesco ). Osservazioni di Fran- 
cesco Forti. 38, db. 118. 


Memntiern (Sull’Ode di.G. Von), L'America libera, riv, lett. M..20. c. 129. 
Menzel (Sulla poesia tedesca di W.). Versione di G. B. P. Osserva- 

zioni di Niccolò Tommaséo. 44. c. 10. 
Menzimi (Sulle Lettere di Benedetto ) a Francesco Redi, M. 30. a. 11%. 
Mercanti (Sulla dissertazione fisico-morale del sacerdote. Francesco ), 

Intorno all’ utilità dell’allattamento materno , riv. letti; V. 39. a. 148. 
Merletta (Atlante del dottor Vito). medico-pratico-nosologico distri- 


buito in tavole sinottiche, Annali, bibliografici ,; T, 4. 358. 
Merli (Necrologia di Giuseppe), M. 34. b. 176. 
Reroe (Viaggio di Caillaudca;);, G. P. 28; bD. 107. 
Mesi (Sui nomi scoperti di otto) dell’anno etrusco, del professore 

Orioli, Gi. C. ( 45.0, 124. 
Messenia (Viaggio nella). 20..c. 68. 


148 
Miessico. Saggio politico sui popoli della Nuova Spagna, di A: Humboldt, 
G. R. P. 4. 814. 
— (Estratto di un Viaggio fatto sulle Coste del ). 17. db. 74. 
— (Discorso sul), P. 18. c. 75. 
— {Sul}. Osservazioni di-I. C. Beltrami, G. P.. 29. db. 118. 
Metallo-cromia (Sui colori e sopra una nuova scala cromatica de- 
dotta dalla). Memoria del cav. Leopoldo Nobili. 99.0. 1. 
Metastasio (Sulle Opere di Pietro, stampate dal Borghi e dal Molini, 
riv. lett., M. 24. (6.122. 
Meteorologia (Sulla). Osservazioni diverse contenute nel Bullettino 
Scientifico dell’Antologia. 12. a. 167; 


b. 147; c. 1635 13.0) 156; 'D. 143 3 c. 167; 14. a. 150; Db. 128; c. 149; 
15. a. 153, D. 175; c. 149; 16. a. 166; b. 157; c. 133; 17. Q2 4151; 
b. 135; c. 1585018. d. 130; -b. 129; c. 146; 19. a. 152; d. 130; €. 131; 
20. a. 141; Db. 134, c. 162; 21. a. 132; Db. 156; ‘c. 150; 22,/6.147; 
04154; 23. @.4141; (db, 165; 24.4 1775 b. 282; 25. a. 137; di 167; 
‘e. 126; 26. a. 157, c. 133; 27. a. 151; b. 161; c. 126; 28. 146; 
b. 277; 29. a. /177;'b. 166; 00. 140; 30. dD. 148; ©. 1513 31. @. 146; 
b. 187; c. 163; 32. c. 118; 33. a. 166; Dd. 142; c. 146; 34. a. 136; 
b. 146; c. 145; 35. 4.172; d. 149; c. 134; 36. a. 174; c. 56; 37. a. 169; 
b. 134; c, 131; 38. b. 143; c. 132; 39, a. 130; db. 159; c. 145; 40. e. 54; 
41. a. 146; db. 1395 c. 141; 43. c. 135. 44. a. 152; ce. 55. 


Metodo (Sul) compendiario per insegnare a leggere, rivista lettera- 


ria, M. 36. a. 173. 
— (Sul) per insegnare a leggere con centoselle figure. Discorso dell’abate 
Raffaello Lambruschini. 37. «a, 13. 
Meyendor@fî (Sul viaggio del ‘barone ) da Orembourg a. Bouk- 
hara. 22. c. 170. 


Reyer (Confutazione sforica dell'avv. Giovanni Castinelli di certo assér- 
zioni del cav: J. D.) sulle Giurisdizioni Consolari, la loro origine e 
l’epoca dell’introduzione loro nell’antica monarchia francese. 21. db. 112; 
c. 49. 

Riezzanotte (Sulle poesie di Antonio). Discorso dél marchese Cesare 


Lucchesini. 16, a. 130. 
— (Sulla Cantica di Antonio) intitolata : « Il finale ‘giudizio di Miche- 
langelo, riv. lett., M. 1T. 123. 
— (Sui quattro Canti di Antonio ). L’inondazione di Pietroburgo, rivista 
letteraria, M. ‘20.0. 133. 
— (Sulle Poesie di Antonio), riv. lett., P. #5. DL 141. 
Mezzera (Necrologia di pnt pittrice ,: scritta da Melchior' Missi- 
rini. 24.'b' 322. 
Micali (L'Italia avanti il dominio dei Romani, di Giuseppe), Annali 
bibliografici ». 12 BIS. 


— (Sull’Opera di Giuseppe). L’Italia avanti il dominio dei Romani. Di- 
scorso di Antonio Benci. 5. 281. 


EL ee 


149 


Miîcali (Osservazioni di Giuseppe) sull’ Opera di Lord Barghersh inti- 
tolata: Ragguaglio delle operazioni degli eserciti confederati in sul finire 


del 1813 e 'hel 1814. 15. c.0133. 
“ — (Sulla ‘traduzione’ dell’ opera di Giuseppe ) : « L’ Italia avanti il domi- 
nio dei Romani »’, fatta da Raoul Rochette, M. 17. b. 97. 


— (Discorso di Giuseppe) sull'opera di Melchiorre Delfico intitolata : 
« Dell’antica Numismatica della città di Atri nel Piceno con un di- 


scorsò preliminare sulle origini italiche ». 18.0. 3. 
— (Discorso! di Giuseppe } sui dipinti di Polignoto a Delfo, disegnati dai 
fratelli Riepenhausen. 26. c. 100. 
— (Sull’ opera'di Giuseppe ) » « L'Italia avanti il dominio dei Romani », 
riv. lett, M. 27. b. 115. 
— (Sulla Storia di Giuseppe) degli antichi popoli italiani, rivista lette- 
raria, P. C. 45. a. 123. 


Miichelet (Sui principi della filosofia della storia , tradotti dalla Scienza 
Nuova di G. B. Vico da Giulio ). Discorso di Giuliano Ricci. 30. a. 29; 
31. d. 118. 

— (Sulla introduzîone “alla Storia universale di M.); G. P. 43. db. 63. 

Miers (Sul Viaggio di John ) nel Chili e nella provincia della Plata: 


(Ai Vi: «| 28. a. 93. 
Migliarimi (Lettera! ‘di A. M.) sui nuovi Geroglifici detti  Acro- 
logiei. 29. a. 136. 
Milano (Sulla deserizione geologica della provincia di) pubblicata da 
Scipione Breislav!, X. 8. 531. 
— (Sulla nuova Guida di ) del pittor Francesco Pirovano. Osservazioni 
‘di Niccolò Tommasèo. 41: è. 120. 


Milesi (Sulla traduzione di Bianca) dall’ inglese, Della prima educa. 
zione ‘dei. fanciulli.' Osservazioni. dell’abate ‘Raffaello. Lambru- 
schini. 41. 0.133. 

— ‘(Sulle primè lettàte' per i fanciulli di Bianca ), riv. lett.j M\ 46:0b. 32. 

Milizia (Sulle letlere di Francesco ) a Tommaso Temanza, M. 46.'b) 23. 
— (Sul varisngio: tr Francesco ) e’ il’ conte Francesco Sangiovan- 


ni, M. 18. db. 84. 
—L (Sulle lettere inedite di' Francesco), riv. lett. (M. 27./b. 133. 
Mill (Sugli Elemetiti di economia politica di G.). Osservazioni di Fran- 

cesco ‘Forti. |. 45. Db 1138. 
Milton (Sul Racadiko perduto di), versione italiana ‘di G@ido Sorelli, 

Osservazioni di S. Uzielli. 30. b. 27. 

2L(Sul Paradiso perduto di), tradotto da Lazzaro Papi, rivista lettera- 

ria, M. 38. a. 4133, 
Mimaut (Sal opera del signor ), Intorno all’ Isola di Sardegna. Osser- 

vazioni di' Sebastiano Ciampi. 26. c. 48, 
Minarelli (Sugli Elementi di agri pura di Cammillo) rivista 

lelteraria, O. | 19. c. 127. 


Minerali (Sull’ utilità delle acque) artificiali, V. 290602131. 


150 
Mineralogia (Sulla ). Osservazioni diverse contenute nel Bullettino 
Scientifico dell'Antologia. 12. Db. 155. 
13. db. 150; 14. a. 185; Db. 135; c. 162; 18. db. 189; c.167; 16; a. 1175; 
c. 1453 17. a, 163; bd. 146; 18. a. 142; bi 143 ;00.155;. 20. a. 153; 
b. 141; 21. a. 143; c. 165; 22. Db. 152; c. 164; 24.0.1923 db. 298; 
253. Db. 1743 26. a. 166; db. 166; c. 141,;29. & 1833/81; db, 168; ci 175; 
33. b. 161; 34. c. 156; 36. a. 188,38. db. 159. Ia 
Mimi (Sul poema eroico di Giacomo ): Semifonte conquistato e distrutto 
dai Fiorentini nel 1202. Osservazioniidi Sebastiano Ciampi. 27. e. 121. 
— (Sul medesimo). Osservazioni di N. Tommaso, il 35.0. 135. 
Miniature (Sull’antichità di alcune) nei codici della. Libreria Lau- 
renziana. Lettera del conte Leopoldo Cicognara al canonico, Domenico 
Moreni. | piQla €. 3. 
Miniere (Sulla relazione sopra lo stato attuale delle )) d'argento. nel 
vicariato di Pietrasanta, E. R. 43 €..199. 
RHira (Sul ragionamento: di Antonio ) intorno'ai migliori Storici e Poeti 
latini del secolo XVÎ, riv. lett., M. 145) c. (164. 
Mirabeaw (Considerazioni sull’eloquenzaesulicarattere di); M.,38. c. 65. 
Mirabella {Sulle memorie intorno al cav.) del,presidente Francesco 


di Paolo Avolio. Osservazioni di N. Tommaséo. 38, b.( 135. 
Miscellanea (Sulla ) peri fanciulli, stampata dal Pirotta.; rivista; let- 
teraria, M 47. e, 1121. 


RIisemo ( Prospetto topografico edi istorico. del Capo di),/F. G. 8.558. 
Missioni (Sullo stato delle) in Ohio. Relazione accademica di Fi- 


landro. 14. 135. 
Missirimi (Sulla vita scritta da Melchior). di Antonio” Gano- 
va, M. 16,0, 2îr. 
— (Sul Canzoniere di Melchior) e sulla vitadi Antonio Canova, scritta 
dal medesimo, riv. lett., M. 23, 04421. 


+ (Necrologia scritta da Melchior) di Rosa Mezzera pittrice, 24. bi 322. 

= (Dichiarazione di Melchior ) sopra un progetto. del;cav. P. E. Visconti 
per un monumento in Roma a, Torquato Tasso. 28./@0 176. 

— (Sull’elogio dettato da Melchior) di Giuseppe Calandrelli, A. Z. 34. €177, 

+ (Sulla dichiarazione di Melchior) intorno alle. pitture. a fresco del 
cav, Pietro Benvenuti nel Palazzo dei Pitti, riv. lets; Li. 36. ci 47. 

«(Osservazioni di Melchior) sui monumenti di pittura e.scultura tra- 
scelti (in Mantova 0 nel suo territorio. 37.,a. 158; 
40. a. 104. i 

— (Sull’ illustrazione di Melchior.) della Piazza del Granduca di Firenze 
coi suoi monumenti, pubblicata dal Bardi, riv. lett., X. 37. a. 168. 


— (Sui Senmoni di Melchior),, riv. lett., L. 37. b. 121. 
— (Osservazioni di Melchior ) sopra una nuova maniera di dipingere in- 
ventata da Marianna, Pascoli. 39, c. 167. 


— (Osservazioni di Melchior) sul Museo della R. Accademia di Man- 
tova. 40. c.st 


151 


Riissirimi (Osservazioni di Melchior) sull’ unità del soggetto del Qua- 


dro idella Trasfigurazione di Raffaello. 42. c. 114. 
— (Osservazioni ‘di Melchior) sull’Impresa Litografica in  Ve- 
nezia. 43. b. 152. 


— (Sui Sermoni di Melchior). Osservazioni di N. Tommaso. 44. c. 82. 
— (Sui due Commentarj di Melchior). Dell’amore di Dante Alighieri e 
del ritratto di Beatrice Portinari; e delle Memorie dello stesso e suo 


Mausoleo in S. Croce. Osservazioni di N. Tommasèo. 45. b. 137. 
— (Sui monumenti delle belle arti esposti in versi da Melchior), rivista 
letteraria, L. 48. c. 62. 


Missiroli (Su varie Poesie di Domenico), riv. lett., M. 24. a. 153. 
— (Sulla traduzione fatta da Domenico) di alcuni Idilj di Teocrito, 


Mosco e Bione, riv. lett., M. 24. b. 236. 
Miississipà (Scoperta delle sorgenti del) e del fiume Sanguigno. De- 
scrizione di G. C. Beltrami. 18. d. 172. 


— ( Viaggio di G. C. Beltrami alle sorgenti del), J. G. H. 36. b. 135. 
‘Mitologia (Sul breve Dizionario di ) compilato sui migliori autori. Os- 

servazioni di N. Tommasèo. 43. b. 158. 
Moechetti (Sui Carmi di Angelo) dei monumenti, riv. Zett., M. 21. e. 105. 
Riodema (Sulla dichiarazione degli antichi marmi modenesi con le no- 


tizie di) al tempo dei Romani, riv. lett., G. B. Z. 33, b. 126. 
Riolima (Necrologia di Agostino). i 47. b. 89. 
— (Necrologia di Giovanni), R. T. 42. a. 156. 


Riolimi (Lettera di Giuseppe) sulla sua ristampa dell’Alfieri. 3. 533. 
— (Lettera di Giuseppe) al Direttore dell’Antologia, sopra alcuni errori 


incorsi nella sua edizione dell'Alfieri. 8. 562. 
Rielossi (Sul prospetto di un’ istruzione popolare di Pietro). Osserva- 
zioni di N. Tommaséo. 44, a. 131. 
Miometa Toscana (Sulle tavole di confronto fra la) vecchia e la nuo- 
va, X. 23. a. 140. 
‘Mongoli (Sulle ricerche storiche intorno la conquista dei ) in America 
di J. Kavkeing, J. G. H. 35. db. 1. 
‘Momnieo { Necrologia dell'abate Giuseppe), scritta da Niccolò Tom- 
maséo. 34. Db. 170. 


Riontagme (Tavole dell'altezza delle Ha ina del mondo. 15. a. 55. 
‘Miontagu (Sul saggio di madama di) intorno agli scritti ed al genio 


di Shakespeare. Osservazioni di N. Tommasto. "81. c. 162. 
Montaigne (Plutarco e). Discorso del conte Ferri di San Co- 
stante. i 18. db. 1. 
Montalcino (Sull’ origine (di). Esame di una lettera di Luigi Santi 
a Cosimo Brunacci Corsetti. 7. 351. 
Niontamari (Sull’ elogio scritto del conte), dell’abate Lorenzi, rivista 
letteraria, M. 16. c. 54. 


— (Osservazioni di Giuseppe Ignazio), sulle notizie statistiche intorno 
l'agraria del Pesarese, raccolte da Luigi Bertuccioli. 46. b. 12. 
’ 5 


152 \ 


Riostamari (Osservazioni di Giuseppe Ignazio) sulle terzine di Fran- 
cesco Villardi alla Memoria di Antonio Cesari. ; 47. b. 28. 
— (Osservazioni di Giuseppe Ignazio), sull’Anacreonte nuovissimo del 
comm. Alberto Thorwaldsen in trenta basso-rilievi anacreontici, tra- 
dotti dal cav. Angelo Maria Ricci, e sopra un’ Elegia di questo ul- 


limo. 41. c. 114. 
— (Osservazioni di Giuseppe Ignazio), sulla Commedia di Giuseppe 
Acquisti: L’ Egoista ravveduto. 48. c. 98. 
Montanelli (Osservazioni di Giuseppe) sul Giornale poelico stampato 
in Corfù e confutato da Achille Delviniotti. 45. Db. 140. 
Miomtani (Cenni biografici scrilti da Giuseppe), di Alessandro Man- 
zoni nell’ Iconografia contemporanea, riv. lett, X. 40. c. 46. 
Riontamo (Sull’ Opere latine di Aria), riv. lett.., M. 18. c. 106. 


Montecatini ( Alcuni cenni sui bagni di ) in Valdi Nievole, X. 6. 376. 
— (Riflessioni del sig. di Gimbernat intorno ai vantaggi che resultereb- 


bero dal coprire le sorgenti Termali di ). 8. 96. 
Montecuecoli (Esame sulle Opere di Raimondo), U. L. 6. 191. 
— (Sulle Opere di Raimondo), illustrate da Giuseppe Grassi, rivista let- 

teraria, M. i 45. a. 102. 
— (Sulle medesime), G. P. 47. a. 3. 
Monteil (Sull’ Istoria dei Francesi di Alessio ). Discorso di Francesco 

Forti. 36. a. 135; 

40. c. 35. 

Monterossi (Sull’Antologia Italiana, compilata da Giuseppe). Osser- 

vazioni di Niccolò Tommaséo. 43. b. 131. 


Montesanto (Sulle Memorie storico-critiche di Giuseppe) intorne 
all’origine della Glinica Medica in Padova, riv. lett., L. L. 26. c. 106. 
Menti (Sulla Poliantea di Niccola) pittore pistojese , rivista leltera- 


ria, L. 36. a. 155. 
— (Ode nuziale del cav. Vincenzio). 18. db. 73. 
— (Sull' Idilio del cav. Vincenzio): Le nozze di Cadmo e di Ermione, 

riv. lett., M. 19. c. 100. 


— (Sul Sermone del cav. Vincenzio ): La Mitologia, M. 20. a. 102. 
— (Sulla proposta del cav. Vincenzio) di alcune correzioni ed ag- 
giunte al Vocabolario della Crusca. Osservazioni di Sebastiano 


Ciampi. 20. c. 30. 
— (Lettere del cav. Vincenzio) sul vero senso di quel verso di Dante : 
« Poscia più che il dolor potè il digiuno ». 21, D. 138. 
— (Sulle Opere varie del cav. Vincenzio) riv, lett., M. 29. a. 172. 
— (Necrologia del cav. Vincenzio), scritta da N. Tommaso. 32. a. 163. 
— (Sul monumento del cav. Vincenzio ), 32. c. 112. 


— (Elogio del cav. Vincenzio ) scritto da’ Pietro Giordani. 37. db. 119. 
— (Sulla Mascheroniana del cav. Vincenzio) riv. lett., M. 43. @. 102. 
Rionticelli (Sulla memoria di Teodoro ) intorro all'origine delle acque 

del Sebeto di Napoli antico, riv. lett., E. R. 44, c. 26. 


153 


Montione (Sulla storia ed analisi dell’acqua acidula di) presso Arezzo, 
del dottor Antonio Fabbroni. 26. b. 178. 
Montrone (Sul discorso del marchese di ) intitolato : « Del cinismo, 
ossia della filosofia dei Cinici ». Esame di Urbano Lampredi. 6. 491. 
Montucci (Osservazioni di Antonio), sulla Litografia presso i Ci- 
D mespiti: * 29. c. 135. 
— (Necrologia di Antonio) scritta da N. Tommasèo. 34. a. 178, 
Montveran (Storia critica e ragionata del signor), della situazione 
‘“dell’Inghilterra nel 1816 in rapporto alle finanze, all’agricoltura , 
‘alle manifatture, al commercio , alla navigazione, alla costituzione, 
alle leggi ed alla politica esteriore, « dal Francese ». 2. 438. 
Monumenti (Sulla dissertazione ‘epistolare del dott. Giovanni Labus 
intorno alcuni ) epigrafici cristiani scoperti a Milano nella Basilica di 


'S. Ambrogio ,' riv. lett., Z. 17. c. 192. 
— (Sui) di pittura e scultura trascelli in Mantova o nel suo territorio, 
iv. lett.}"S. T. 30. e. 129. 
— (Sui medesimi ). Osservazioni di Melchior Missirini. 37. a. 158; 
1140: a A045! 
— (.Sui') delle belle arti esposti in verso da Melchior Missirini, rivista 
letteraria'; L. 48. c. 62. 
-L ( Sui.) dell'Egitto e della Nubia, pubblicati dai signori Champollion e 
-V2 Ippolito Rosellini , riv. Vett., X. 33. c. 116. 
— (Sui) dell’ Egitto e della Nubia, illustrati da Ippolito Rosellini ) rivi- 
sta letteraria , M. 48. a. 93; 
c. 16. 
Rioorcroft (Morte del viaggiatore). 25.0. 138. 
Micore (Odi di') all’amica che lo prega di scriverle versi « Ml linguaggio 
è di amore » ed « anacreontica « dall’ Inglese », S. U. 18. c. 41. 
Mioraîitî (‘Tenzone dei capitani) contro il Governo. Viaggio ad 
Argo. 20. db. 130. 
Morali {Necrologia di Ottavio), A. 21. b. 169; 
“Ue. 68: 
Morando ‘Sulle poesie inedite di Filippo e di Domenico Rosa). Os- 
servazioni ‘di N. Tommasèo. 35. Cc. 127. 


Morceelli (Sulle dissertazioni accademiche dell’abate Antonio ) intorno 
allo: serivere degli antichi Romani. Esame dell’abate Giovan Battista 


+ «Zannoni. 9. c. 78. 
+ (‘Sopra una dissertazione inedita dell'abate Antonio ) intorno alle tes- 
‘sere degli spettacoli romani, Gi B. Z. 28. b. 214. 


Mordanî (Su due Novelle di Filippo), riv. lett.,, A. B. C. 47. b. 28. 
Morea (Spedizione scientifica nella), dall’ « Universel ». ‘35. bd. 168. 
Moreni (Sulla pubblicazione fatta dal canonico Domenico ), delle Ora- 
zioni alla ‘Croce di Anton Francesco "Grazzinî s e sulle rime inedile 
di Raffaello Borghini e di Angiolo Allori detto il Bronzino, G. A. 7. 501. 
— (Sulla pubblicazione fatta dal canonico Domenico ) dei Sonetti di An- 


20 


A5£ 


giolo Allori delto il Bronzino ed altre rime. inedite di, più. insigni 
poeti, G. A. 11.6.4154 
Mioreni (Sulla pubblicazione fatta dal canonico Demenico) di due opere 
intitolate : « Illustrazione storica di una rarissima medaglia rappresen- 
tante Bindo Altoviti, opera di Michelangiolo Buonarroti; e : Disfida di 
caccia tra i Piacevoli ed i Piattelli, descritta da Giulio Dati ». Discorso 
di Sebastiano Ciampi. 48, be 17% 
— (Sulla pubblicazione. fatta dal canonico Domenico ) della descrizione 
della Villa Adriana e di altre. già adiacenti a Tivoli di. Giovanni. dei 
Conti Bardi, riv. lett.,. M. 24; C:(414. 
— (Sulla pubblicazione fatta dal canonico Domenico ). della Serie di au- 
tori di opere riguardanti la famiglia Medici, riv...lett.,,M, 24.,0,149. 
Moretti (Sulla Necrologia di Giuseppe) scritta. da Giuseppe Gon- 
nelli, M. clin 1131. da 183. 
Morgan (Sulle Memorie di Lady) intorno la vita ed il; secolo di Sal- 
vator Rosa. Osservazioni di Carlo. Botta. han20,,0.) 42. 
RIorghem (Sulle opere d’ intaglio del cav. Raffaello ) illustrate ,da, Nic- 
cola Palmerini ,, riv. lett. ,,M. 16. .c. 45. 
Miori (Sull’ elogio detto dal prof. Francesco Antonio ) dell’avy.. Giuseppe 
Alessandri. Osservazioni di N. Tommasèo. vol 110194. a 180, 
—, (Osservazioni del prof. Francesco Antonio). sul monumento:idel ; go- 
vernator Giulio Bianchi scolpito da: Pietro Tenerani.) ‘(0138..0. 102. 
Morosi (Operazione di cateratte eseguita felicemente al. cavalier.) dal 
prof. Donegana di Como. 17: 10. 182. 
Morosini (Sulle lettere del conte, Domenico.) .dell’abate, Francesco 
Cancellieri intorno ad alcune cifre dell’Accademia dei Lincei, rivista 
letteraria, M. ì « sn0odd fee 
Morrocchesi ISRRP Lezioni di Aia) di declamazione e;arle dea 
trale, riv. lett., ®. — ila 1» 
Biortalità (Statistica dei cambiamenti sopravvenuti nella ) degli. uo» 
mini dal 1775 al 1825. 21. D. 164. 
RBiorte (Osservazioni sull’ opuscolo del. conte de Sellon intorno all’abo» 
lizione della pena di), e sulla questione se sia dovuta. una .ripara- 


zione di danni all’accusato assoluto. 22.. db. 468. 
— (.Sul sistema penale e sulla pena di), dell’avv.; Carlo, Lucas. Osser- 
vazioni di Giovanni Valeri. 1028... 3. 
— (Sulla pubblicità degli ultimi supplizj e sulla pena.di). Lettera dell’av- 
vocato Tommaso Tonelli al-dottor G. B. 45. c..89; 
18. a. 3. 
— (Sulla pena di). Considerazioni di Celso Marzucchi. 46.4. Att. 
— (Sulla pena di). Sessione del Parlamonto di Otaiti. » 46. a. 434. 


— (Salla lettera dell’avv. Tommaso Tonelli sopra la pena di,)., Lettera 
dell’abate Raffaello Lambruschini al Direttore dell’Antologia, 47. @, 84. 
—.( Intorno alla pena di). Lettera del conte di Sellon al Direttore dell’An- 
tologia. 47. a. 192. 


155 


Riorte (Intorno alla pena di). Lettera di Celso Marzucchi al Direttore 


— dell’Antologia. z 4T. a. 193. 
Miorti (Saggio sulle) apparenti, D. ELA 
Mosaico (Sopra un) antico scoperto a Trieste dal dottor Domenico 
Rossetti, riv. lett., A. B. 241, £. 134. 
— (Sul quadro in) scoperto in Pompei e descritto dal cavalier, Antonio 
Niccolini, riv. lett., M. 46. c. 164. 


REosca (Su! ponte di pietra del cavalier Carlo) di un solo arco gettato 
sulla Dora Riparia preso. Torino. Lettera di Raimondo Buzati al Di- 


rettore dell’Antologia. 43. a. 64. 
Moscati (Necrologia di Pietro), scritta dal professor Giuseppe (Gaz- 
zeri. "13, c. 187. 
Moschimî (Necrologia di Maurizio), scritta da Niccolò Tom- 
masto. 28. b. 305. 


— (Sulla pubblicazione fatta da Maurizio) delle sentenze morali dei 
filosofi greci, volgarizzate nel secolo XIV, testo di lingua. Osserva- 


zioni di N. Tommasèo. 30. c. 1142. 
— (Sulla nuova Guida di G. A.) per Venezia, e compendio della storia 
Veneta. Osservazioni di N. Tommaséo. 30. €. 137. 
Mouthier (Sulle antiche leggi della Scandinavia d’Ignazio),, dal- 
I’ « Edinburg Review ». ,9. c. 146; 
10. a. 53. 


Mugnai (Sul discorso dell'avv. Alessandro ) intorno all’anteriorità de- 
gl’Italiani negli stud} delle scienze economiche, riv. lett., M. 18. c. 94. 
— (Intorno ad una Memoria dell’avv. Alessandro) sulla pubblica eco- 


nomia. Lettera di S. al Direttore dell’Antologia. 19. a. 145. 
— (Brevi osservazioni sugli appunti dell’avv. Alessandro), S. 21. bd. 1. 
Misiler ( Necrologia di Carlo), X. Ì 16. c. 238. 
Mupicipali (Sull’ utile riordinamento delle storie ). Discorso di Fran- 

cesco Forti. 45. a. 71. 


Miisster (Sull’ Opere del signor) vescovo di Selandia, C. P. 8. 526. 
— (Salla dissertazione di Federigo ) intorno alle iscriziohi sepolcrali dî 


soldati romani. Osservazioni di Sebastiano Ciampi. 21. c. 140. 
— (Sal viaggio di Sicilia di Federigo ) tradoito dal cav. Peranni, rivi- 
sta letteraria, L. C. 43.0. 142. 
Murari (Necrologia del conte Giovanni ). 46. c. 2A. 
Murawieft (Sul viaggio di) per la Tauride, G. P. 2 PANAMA 
— (Osservazioni di) sul Dizionario della lingua greca di Enrico Ste- 
fano. 37. e. 147. 
Muschi (Sulla traduzione di Patrizio) delle stagioni di Giacomo Tompson, 
riv. lett. , O. 28. b. 256. 
Museo (Sul Carme di) il grammatico: Ero e Leandro. Osservazioni 
di Niccolò Tommasèo. i 45. a. 124. 


Museo Asiatico proposto dalia Società Asiatica di Parigi. 18. a. 141. 
— (Sul) Borbonico in Napoli, Discorso di Antonio Benci. 16. a, 124. 


156 


Museo (Sul) Egiziano di Torino. Osservazioni di Ippolito Rosellini sulle 
lettere del sig. Champollion il giovine al duca de Blacas d’Aulps, 
relative al medesimo. 22. bd... 80. 

— (Fondazione a Parigi di un ) Egiziano. 23. b. 186. 

— {Sul) Egiziano di Torino. Discorso di Francesco Orioli sulle lettere 
di Champollion il giovine al duca de Dica d’Aulps, relative al me- 


desimo. 24. b. 38. 
— {Sul) Borbonico in Napoli. Galleria dei vasi del canonico Andrea de 
Jorio. Osservazioni dell'abate G. B. Zannoni. 24. b. 47 


— (Sul) Etrusco Chiusino, Perfasgnioni di N. Tommasèo. 37. a. 156; 
45. a. 107. 
— (Sul) Etrusco di Luciano iaia Principe di Canino, rivista let- 


teraria, X. 39. a. 144. 
— (Sal) della R. Accademia di Mantova. Osservazioni di Melchior Mis- 
sirini. 40. c. 17. 
— (Sul) Etrusco Chiasino, riv. lett., X. 40. c. 31. 


Musica (Storia della) dai tempi degli antichi fino al presente, tra- 
dotta dall’ « Edinburg Review », da Ignazio Mouthier. 3. 192; 
4. 21. 


— (Opinioni ivtorno la) di Giovacchino Rossini, L. 4. 40. 
Mustoxidi (Alcune considerazioni del cav. Andrea), sulla presente 
lingua dei Greci. 17. c. 44. 
— (Sulle nove Muse d’ Erodoto, tradotte ed illustrate dal cavalier An- 
drea), M. 18. a. 37. 
— {Notizia del cav. Andrea ) intorno ad un volgarizzamento inedito 
delle Istorie di Giovanni Ducas. 19. c. 50. 
— (Sull’Appendice del cav. Andrea ) alle storie di Eraclea di Memnone, 
riv. lett., M. 22. c. 134. 
— (Sulle dna deltate dal cav. Andrea) intorno ad Esopo. Osserva- 
zioni di N. Tommasèo. 32. c. 4. 
— (Discorso del cav. Andrea) sopra i due Leoni posti in sull’ entrata 
dell’Arsenale di Venezia. 47. c. 78. 
Mutinelli (Sul saggio di Fabrizio ) intorno al costume veneziano sino 
al secolo XVII. Osservazioni di N. Tommasèo. 4T, b. 35. 


Muzzi (Sulle Iscrizioni trecento di Luigi), riv. lett., L. 28. c. 99, 
— (Sul Vocabolario degli adietlivi proprj, compilato da Luigi ). Osser- 
vazioni di N. Tommasèo. 30, c. 140. 


N 


Napione (Sulla lettera del conte Giov. Francesco ) al conte Giuseppe 
Franchi intorno ai monumenti dell’architettura antica. Discorso del 


conte Leopoldo Cicognara. 6.477; 
7. 84. 


157 

Napione (Sul discorso del conte Giov. Francesco ), intorno ad alcune 
principali regole di critica, riguardo alle sue dissertazioni sulla pa- 
tria di Colombo, riv. lett. , .M. 16. c. 52. 


— (Sulla lettera del conte Giov. Francesco ) a Washington Irving autore 
della vita di Cristoforo Colombo. Osservazioni di Niccolò Tom- 


maséo, 36. a. 168. 
— (Necrologia del conte Giov. Francesco) ***. 39. a. 118. 
— (Sull’uso ed i pregi della lingua italiana , del conte Giov. Francesco ). 

Osservazioni di Niccolò Tommaso. 40. c. 8. 
Napoletane (Intorno alle più eccellenti pitture) riv. lett., L. 43. c. 128. 
Napoli e contorni di Giuseppe Maria Galanti, G. P. AO. b.. 72. 
— (Sui cenni intorno alla geografia, fisica e botanica del regno di) di 

M. Tenore. Osservazioni del sig. Reboul. 41. b. 118. 


Nardi (Sui compiti, feste e giuochi compiftali degli antichi, e dell’an- 
tico Compito Savignanese in Romagna di Don Luigi ). Osservazioni 
di Sebastiano Ciampi. 27. c. 112. 
— (Sulla storia di Tilo Livio recata in italiano da Iacopo) coi supple- 
menti del Freinsemio, tradotti da Francesco Ambrosoli, rivista let- 


teraria , M. 17. c. 126. 
Nardini (Sulla scelta compilata da Leonardo) di lettere familiari, Os- 
servazioni di Niccolò Tommasèo. 36. a. 164. 
Natterer (Viaggio del signor) al Brasile. 14. a. 167. 


Navarrete (Collezione fatta da Don Martino) dei viaggi e delle sco- 
perte degli Spagnuoli dopo Ja fine del secolo XV, « Bullettino scien- 


tifico ». 417. c.175. 

— (Su la relazione di Don Martino) dei quattro viaggi di Cristoforo 
Colombo, G. P. 32. bd. 73. 
Navarrino (Stato dei Greci dopo la presa di ). 21. a. d9. 
Navigazione (Riflessioni sulla), X. 8. 194. 
— A vapore nell’ India Britannica. 25. c. 136. 
Necrelogia di Domenico Accursi. 48. a. 166. 
— Di Enrico Acerbi, dalla « Biblioteca Italiana ». 28. b. 307. 
— Di Enrico Acerbi, 4 48..a. 163. 
— Del barone Giov. Vinceuzio Acona. 48. c. 142. 
— Di Paolo Ajudi. 48. a. 166. 
— Di Luigi Alberghini. 48. a. 157. 
— Di Fedele Albertolli. 46. c. 240. 
— Di Giovanni d’Angelo. 47. b. 9. 
— Di un anonimo, scritta da Niccolò Tommasèo. 45. b. 58. 
— Del prof. Niccolò Ardizzoni. 48. a. 162. 
—, Di Arrowsmith, scritta dal prof. Giuseppe Gazzeri. 13. c. 186. 
—_ . Di Bonifazio Asioli. 46. c. 242. 
— Del padre Ottavio G. B. Assarotti delle Scuole Pie, scritta da Tom- 
maso Pendola. 43. a. 149. 


— Di Giuseppe Avanzini , M. P. 31. a. 170. 


158 
Necrologia del senator Don Domenico Alberto Azuvi , dall’ « Os- 
servatore Veneto », P. 25. c. 155. 
— Di G. B. Badarò. 46. db. 98. 
— Del prof. G. B. Balbis, scritta dal sig. de Rolandis. 41, b. 156. 
— Del conte cavalier G. B. Baldelli Boni, scritta dall'avvocato Pietro 
Capei. 42. c. 140. 
— Di Lorenzo Ballarini. . 45. b. 140. 
— Del prof. Barbier du Bocage, G. G. 23. c. 153. 
— Del professor Baroni delle Scuole Pie , scritta dal professor Giuseppe 


Gazzeri. 18. a. 166. 
— Del prof. Giacomo Barovero , scritta da de Rolandis. — 43. a. 152. 
— Di P. Belli Blanes, X. 12. a. 187. 
— Di Luigi Bellò, scritta dal prof. Giùseppe Gazzeri. 16. c. 164. 
— Di Teodosio Bencivenga. 48. a. 163. 
— Del conte Francesco Benedetti Forestieri, dalla « Gazzetta di Ve- 

nezia ». 29. db. 186. 
— Dell’abate Pietro de Benedetti, scritta dal professor Giuseppe 

Gazzeri. _ 18. a. 166. 
— Di Giovannì Benetti, scritta dal prof. Giuseppe Gazzeri. 18. a. 166. 
— Del dottor Fortanato Benigni. 48. a. 166. 
— Dell’avv. Vincenzio Berni degl’Antoni dai « fogli bolognesi ». 29. d. 187. 
— Di Berthollet, scritta dal prof. Giuseppe Gazzeri. 13. c. 181. 
— Dell’abate Giuseppe Luigi Biamonti, scritta dal professor Giuseppe 

Gazzeri. 16. c. 165. 
— Del dott. Giovanni Biroli, scritta dal prof. Giuseppe Gazzeri. 17. a. 166. 
— Del dottor ‘Boccabadati. 18. c. 143. 
— Del cav. Francesco Bocci, scritta da Domenico Valeriani. 34. a. 174. 
— Di Francesco Boldrini, scritta dal prof. Giuseppe Gazzeri. 18. a. 167. 
— Di Andrea Bonelli, dalla « Gazzetta Piemontese »' 40. c. 91. 
— Del prof. Borda, scritta dal prof. Giuseppe Gazzeri. 16. c. 175 
— Dell’abate G. B. Boscaccio. 0 45. al 157. 
— Dell’avv. Carlo Bosellini, scritta da Francesco Forti. 27. a. 176. 
— Dell’abate Botta, scritta dal prof. Giuseppe Gazzeri. 17. db. 467. 
— Di Enrico Brambilla, P. L. I IS oe 


— Di Scipione Breislak geologo, dalla « Gazzetta di Milano ». 21. bd. 170. 
— Dell’abate Buonafedi di Montallegro, scritta dal professor Giuseppe 


Gazzeri. 18. a. 165. 
— Di Lord’ Byron, M. 14. b. 157. 
— D'Ignazio Camisana. 47. b, 898. 
— Del prof. Antonio Campana. 46. c. 237. 
— Di Niccola Canofari. 45. a. 158. 
— Di monsignor Capelletti. i i’ 45. a. 157. 
— Del prof. Carlo Cappelli. i ei 18 
— Di Orazio Cappelli. 47. b. 68. 
— Del marchese Francesco Carlotti. scisti 46. b. 99. 


Aecrologia di B. Carminati, dalla « Biblioteca Italiana ». 
— Di,Carnot, seritta dal prof, Giuseppe, Gazzeri, 
_ - Di Francesco Carradori, scritta dal prof. Giuseppe Gazzeri. 
— Del marchese Angiolo Carrega. 
—. Di Giov. Enrico Carrega. 
— Di Giovanni Caselli, scritta da Giuseppe Borghi. 
— Di G. B. Castelnuovo. 
— Del cav. Castiglioni. 
— Dell’avv. Giovanni Castinelli. 
—.Del cav. Teodoro Cavezzini. 
— Di Angiolo Cesari. 
— Di Antonio Cesari, X. 
— Di G. F. Champollion il Minore, scritta da Ippolito Rosellini. 
—, Di Charles , seritta dal prof. Giuseppe Gazzeri. 
| — Di Francesco Chiarenti, scritta dall'avv. Aldobrando Paolini. 
| —Di Luigi Chiarini, scritta dall’avv. P. Capei. 
_ - Dell ‘abate Giuseppe Cinotti. 
— - Di Vincenzio Coco , scritta dal prof. Giuseppe Gazzeri, 
— Di, Vincenzio Coco, G. B. C. 
_ - Dell’avv. Lorenzo Collini *.. 
n Di ‘Abramo Cologna. 
_ Di Giuseppe Coltiva. 
_ Di, Fulvio Corboli Aquilini, X. 
7 Del conte Giovanni Corrado Barni. 
— Di, Vincenzio Corvacci, V. A. 
— Del professor Croce. 
— Di Onofrio Davy, dalla « Biblioteca Pt Des 
— Deli'abate Eustachio Degola. 
| — Di, Luigi; Diodati, 
«Di Marianna Dionigi , dal « Diario di Roma ». 
—_ - Di Eduardo :Dodwell. 
muiDel cav. Dognani. 
_ Di Stefano Dumont, scritta da G. C. L. de’ Sismondi. — 
_ Del cav. Angelo d’ Elci, scritta dal prof. Giuseppe Gazzeri. 
mi «Di Carlo Ercolani , scritta da Francesco Ilari. 
_ - Del cav. Gioyanni Fabbroni, 


\zetta, Piemontese », 
—Di Isabella Fantastici. 
—.Di Rodolfo Fantuzzi. 
— Di, Giacomo Farina. 
—. Di monsignor Fazzi. 
— Di Vincenzio Federici. 


159 


37. bd. 161. 
13. €. 186. 
18. a. 167. 
48. a. 162. 
46. bd. 98. 
44. c. 83. 
45. a. 156. 
47. b. 88, 
23. c. 190. 
46. b. 97. 
46, c. 240. 
32. 0. 155. 
46. a. 188. 
13. c. 186. 
31. b. 186. 
48, a. 134. 


46. c. 243. 


13. c. 186. 
14. a. 99. 
36. a. 196. 


46. c. 242. 


48, a. 165, 


23. a, 161. 
(38. a. 136. 
‘22. a, 166. 
"° 48,0, 142. 
DELI C+,172. 


21. CA 178. 


“de. d. 100. 


93. a, 165, 


"46. c. 242. 


48. c. 142. 


‘38, c. 149. 


16. c. 156. 
43. a. 154. 
ARS bid 


_ - Di Ottavio Alessandro Falletti dei LI, di Barolo, dalla « .Gaz- 


30, a. 471. 
48, c. 143. 


48, a. 165. 


Xò. d. 100. 


‘18. a. 167. 


24. a. 209. 


— Dello scultore. Giovanni Ferrazi Torrelli, dall’ « Osservatore. Ve- 


neto », 


24. b. 320. 


160 


Necrologia dell’ ingegnere Pietro Ferrari , dal « «Giornale Arca- 


| dico ». 
— Del conte Giovanni Ferri di S. Constant. 
— Del prof. Pietro Ferroni, scritta dal prof. Giuseppe Gazzeri. 


da. db ‘80. 
deg i 203. 
‘20, » 176. 


— Dell’abate Luigi Fiacchi (Clasio), scritta dal professor Giuseppe 


Gazzeri. 
— Del conte Giacinto Filiasi , ‘scritta da N. Tommasto. 
— Di Roberto Finch, E. M. 
— Di Eustachio Fiocchi. 
— Di Ugo Foscolo, M. 
— Di Isach Franchetti, scritta dall’avv. Aldobrando Paolini. 
— Dell’abate Frasa. 
— Di Leonardo Frallani » Scritta dall’avv. Lorenzo Collini.. 
— Di Luigi Fuocosi, X. q 
— Di Livio Galimberti. 


‘18. db. 176. 
33. (3 174. 
“Ho: ©. 85. 
"46. CA 21. 
‘08. DA 308, 
te. a. ‘ 206. 
48. © 152. 
‘4! ‘ci ‘190. 
138. "ei 161. 
#7 di so. 


— Del padre Bartolommeo Gandolfi delle Scuole" Pie, , ‘ serilta ‘dal ‘profes- 


. SOT Giuseppe Gazzeri. 
— Di Antonio Garcia. 
— Di ‘Pietro Generali. 
_ Di Niccola Giampaolo. 


Od ( 


adili 


— Di Elia Giardini, D. S. 

— Di Melchior Gioja, scritta da Francesco Fortî. 

nno MEO Cosimo Giolti , scritta da Francesto Forti. 

— Del dott. Luigi Giuntini, scritta dal prof. Giuseppe Gazzeri. 
_ Di Niccola Gommi Flammini Imolese , M. 

—_ - Dell'abate Antonio Gozzi. 

—_ Dì Giuseppe Grassi, scritta da N. Tomaso. 4 
— Del canonico Ignazio Guerrini. 

— Del barone Kermelin , scritta dal prof. ili Gazzeri. 
— Di Carlo Hutton, scritta dal prof. Giuseppe Garzeti!* 


vr) 10 


: "I 
613203 


‘818: 0 igg. 
16. 0. 241. 


‘48. al 162. 


#7. b. 90. 
i. 43. c. 182. 
‘48. a. 140. 
33. D. 172. 
37. D. 159. 
13. €. 189. 
39. bi 143. 
48. a. 168. 

Ra ber. 


CASE 


su a ‘208, 


13! c. 185. 
13. Ci 184. 


— Del barone Innocenzio Isimbardî, serilla ‘ dal” ‘proressor ‘Giuseppe 


(Gazzeri. 
— Di Andrea Italinsky , dai « fogli tedeschi ». 
— VII mons. Iacobini vescovo di Bagnorea, 
— Di Edoardo Jenner, scritta dal prof. Giuseppe, Gazzeri. 
— Del confe de Lacepéde , geritta dal prof, Giuseppe ‘Gazzeri. 
— Di Antonio Lamberti. 
— Di Langles, scritta dal prof. Giuseppe Gazzeri. 
— Di Laplace. 
— Di G. B. Leveroni. 


— Di Gio. Maria Linguiti, scritta dal prof. Giuseppe Gazzerì. 


— Del conte Alberto Litta. 
— Del conte Girolamo Litta. 
— Di I. A. Llorente, scritta dal prof. Giuseppe Gazzeri. 


1143. ‘6.‘188. 
27. di 184. 
416. ‘273. 
18. 0. 183. 
20. dI ‘475. 
Hi cl'aso. 
4308 
28. ci 
48. d. 161. 


c. 188. 
è 
à 
20. db. 176. 
a 
b 
c 


157. 


‘045! a ‘156. 
AT. db. 88. 
13. c. 185. 


I E 


#64 


Necerologia del cav, Giuseppe Longhi , scritta. da. Domenico Vale- 


riani. 41.,4.:169. 
— Di Carlo Lopez. 45. a. 157, 
— Del marchese Cesare Lucchesini, L. 47..c.:145. 
— Del marchese Girolamo, Lucchesini.. 20 a. 175. 
— Di Carlo Lupi. 45, Db, 180. 
— Del signor Maltebrun, G. G. 25. c.153. 
— Di Giuseppe Mangili, A. Z. 36..c. 98. 
— Del senator cav. Gianni Mannucci. 46. c. 244. 
— Di Cammillo Mariani. 146. .c. 242. 
— Di Enrico Marmani. | 46: c. 243. 
— Di Giovan Batt. Martinetti , scritta. da Francesco Orioli... 40. c. 8. 
— Di Celestino Massucco, X. 39.» c. 1470. 
— Del padre maestro Stanislao Mattei, scritta dal professor. Giuseppe 
Gazzeri. 18. bd. 175. 
— Di Giuseppe Merli, M. 34. b. 176. 
— Di Rosa Mezzera pittrice, scritta dall’ab. Melchior Missirini, 24. db. 311. 
— Di Agostino Molina. 47. db. 89. 
— Di Giovanni Molina, R. T. 1142. a. 156. 
— Dell’abate Giuseppe Monico, scritta da N. Tommaso. 34; b. 170. 
— Del cav. Vincenzio Monti, scritta da N. Tommasèo. 32. a. 163, 
— Di Antonio. Montucci,. scritta da N. Tommaséto. 34. a. 178. 
— Di Ottavio Morali, A. 21. db. 179; 
c. 68; ‘ 
— Del conte Pietro Moscali, scritta dal prof. Giuseppe Gazzeri.. 13, c. 187. 
— Di Maurizio Moschini, seritta da N. Tommasèo. 28. b. 308. 
— Di Carlo Miiller, X. 46. c. 238. 
— Del conte Giovanni Murari dalla Corte. 46..c, 241. 
—'Del conte Giovan Francesco Napione, * * *. 39. a. 118. 
— Di Francesco Negri, scritta da lui medesimo ed inserita nella Bio- 
grafia universale del Missiaglia, M. P. 30. a. 167. 
— Di B.G. Niebubr, scritta dall'avv. P. Capei. 41. c. 156. 
— Di Federigo North conte di Guilford, scritta da Mario Pieri. 29, ib. 182. 
— Di Tommaso de Ocheda, M. 42. c. 147. 
— Dell’abate. Pagano. 48. a; 161. 
— Di Giuseppe Pagnozzi., scritta dal prof.. Giuseppe Gazzeri: 20. :c. 180. 
— Del professor Pallelta. 48.4.1162. 
— Del cav. Gaetano, Palloni; scritta da, G. Gordini. 38.10, 156. 
— Di mons. Giuseppe Pannilini, scritta da N. Tommasèo, .. 34 bd. 174. 
=- Del conte Giovanni Paradisi. 16 23. bi 188. 
— Di Agostino Pareto, L. A. D. P. s) 34: Q174. 
«= Di G. A. Pavesi. . fund pAT. dii 89. 
.— Di Angelo Pedrini. slas® cià 48. da. 166. 
— Del cavalier Petagna, } bi , iapizlone2 neo 68 1267: 
— Del professor Pietro Petrini, X.. i i 8. 567. 


21 


4162 
Neerologia di Livio Pezzella, M. 


42. a. 163. 
— Del padre Giuseppe Piazzi, dal« Giornale delle I)ue Sicilie ». 23. c. 188. 


— Dell’abate Piccone. 46. c. 239. 
— Di Carlo Pictet, scritta dal prof Giuseppe Gazzeri. 17. Db. 165. 
= Det professor Pictet di Ginevra, scritta' dal professor Giuseppe 
Gazzerì. 18. a. 168. 
— Del sacerdote Ermenegildo Pino, scritta dal professor Giuseppe 
Gazzeri. 17. db. 167. 
— Del cavalier Giuseppe Saverio Poli', !scritta dal professor Giuseppe 
Gazzeri. 18. a. 167. 
— Dell’abate Giuseppe Poltri, scritta da N. Tommaséo. 38. c. 162. 
— Del conte Luigi Pompeat?, scritta da N. Tommaséèo. SE AZ: 
— Di Giovan Luigi Pons, G. G. 43. c. 158. 
— Di Carlo Ponzio Vaglia. 47. b. 87. 
— Dell’abate Girolamo Prandi. 15. a. 156. 
= Di Stefano Prato. 48: c. 142. 
— Di Prevost, scritta dal prof. Giuseppe Gazzeri. 13. c. 183. 
— Di Giuseppe Raddi, scritta da Guglielmo Libîi. 36. a. 194, 
— ‘Dél dottor Giovanni Rado. 45. a. 157. 
— Dell’avv. Francesco Reina. 21. @. 176, 
— Di' Carlo Reisîig , R. 33. 0.175. 
— Di Stefano Andrea Renier, dalla « Biblioteca italiana »: 37. 0.162. 
— ‘Di' Bernardino Renier, B. G. T. 43. c. 154. 
— Di Giustina Renier. 46. bd. 99. 
— Di Antonio Renzi, X. 10. db. 204. 
— Di' Luigi Rigoli, F. B. 47. a. 205. 
—. Di Alessandro Rivani, scritta dall’avv. Aldobrando Paolini. 45. a. 126. 
— Di Luigi Rolando, * *. 42. a. 161. 
‘= Del conte Carlo Rosci. 46. c. 243. 
= Di Guglielmo Roscoe, M. 43. b. 185; 
44. di ATI. 
— Del cav. Carlo Rosmini, seritta da Sebastiano Ciampi. . 26. e. 165. 
— Del dottor Eeopoldo Rossi. 48.00: 167. 
— Di Luigi Rossi, dalla « Gazzetta di Milano ». 14. bi 156. 
— Di Ignazio de’ Rossi, scritta dal prof. Giuseppe Gazzeri. 16. c. 166, 
— Del prof. Filippo Del Rosso, scritta da Domenico Valeriani. 48. a. 132. 
— Del cav. Giuseppe Del Rosso, O. 46. a. 199. 
— Del dottor G. B. Rubinetti, dalla « Gazzetta Piemontese ». 29. bi 188. 
— Di Francesco Sabatelli, G. C. PUSS. 05/172. 
22Di Giuseppe Salvagnoli Marchetti, M. 186. 0. 96. 
—. Di Benedetto Sanguineti. 458. b. 180. 
— Di Ascanio Santamico. 45. a. 157. 
—. Di Giov. Antonio Santarelli. 23. a. 164. 
— Dì Giuseppe Sarchiani, scritta da G. B. Niccolini. nd +S168; 
22 DA cav. Girolamo. Scaccia, scritta da Lodovico Luzzi. © 42. Db. 164. 


— Neerolegia del prof. Antonio Scarpa. 48.0,,464. 
— Dell’avv. Ignazio Scimonelli. 146.0, 243. 
— Di, Marietta, Scutellari,; 46. b. 99. 
— Di Bartolommeo Sestini ,scritta,dal,prof. Giuseppe; Gazzeri.:13..043182. 
— Di Domenico Sestini, scritta,da Domenico Valeriani. 47.0, 199. 
—_ Di: Giov...Giulio Sineo,scritta.da N. Tommasèo. 40.0, 143. 
— Del senat. Cotardo Solari, seritta dal prof. Giuseppe Gazzeri. 15. €. 183. 
— Del conte Giulio della Somaglia. 46, c.:240. 
— Di. Virginio Soncini. } 46.,0..240. 
— Di Leopoldo Staccoli. 45. c..202. 
—;Di Francesco: Strano. 46,0. 244. 
— Del.conte Simone Stratico, scritta dal prof. Arsemiacten Gasaerio 16. c.)167. 
—.Del dottor Luca Stalli. 32.,.04:155. 
—.Di Giov. Tacca,, 47. 90. 


— Di Giuseppe Tambroni, scritta dal prof. Giuseppe Gazzeri. 13. 
— Del cav. Pietro Tamburini,,,dalla,« Gazzetta di;Milano »+ 26. 


ai 

b. 

Cc) 

di 
—.Di Ottaviano Targioni Tozzetti. 84. 175. 
— Di, Carlo Tedaldi,Fores., dall’ « Eco,». #37. .b. 1162. 
— Di Domenico Testa. 45. D. 180. 
i Di Felice. Testa ,.dal « Diario,di Roma ». 123,04. 466. 
— DelPab. Antonio Tog nini, seritta dal, prof. Giuseppe Gazzeri. 18. qa. 165. 
‘Di Santo Tralli, 46..b. 99. 
—.Di Enrichetta Treves. 46... 241. 
— Di Giovy, Giacomo. Trivulzio, scritta dall’ab..G. B..Zannoni. 42. a..458. 
—. Di G..B. Tarina, 47. b. 87. 
«Del prof; Filippo Uccelli.,, *,€ #. 71:48, Db dtd. 
— Del cav. Andrea Vaccà. 123.6. 190. 
.— Di Giov:.Valeri,;C. |, | :28. db. 201. 
— Di Vanswinden,.seritta, dal prof, Road dea Gazzeri, 13.0: 185. 
—. Di Luigi. Vaselli...;.,;,5% , 45. a. 157. 
—, Di Anton Maria Vassalli Eandi. 49.00 177. 
Del conte Girolamorde Velo,,scritta dal march. Gino Capponi. 42...b...167 
= Di Faustina Venezze Priuli. 47. b. 90. 
jr Di; G..B..Venturi; scritta, dal.prof.,GiuseppeGazzeri. ;..43.,c. 182. 
—. Del cav. Vichard. | 48..c. 141. 
«Din Frediano, Vidau,* *,, 43. @.,151. 
— Del conte Giov. Cirillo Villa di Montpascal 47.,b. 817. 
ser Di Alessandro Volta, ;.};, , e 25. A. 156. 
— Di Alessandro Volta, V. A. 126.00. 3. 
sm Di, Giov. Qlderigor Walzer... ,48. @. 167. 
+—_ Dell’avv. Francesco Zacchiroli, dai «.Fagli bolognesi,n. 24. «Db. 321. 
rs Dell'abate,, G. B.. Zannoni, scritta, da, N. pat 47. db. 9. 
«—— Dall’abate G. B. Zannoni * * #.,, sicari AS a 127. 


ir Dis Ottavio Zollio. bei sP+((@ Di 546, 0 242. 


164 


Negri {Sulla traduzione ed illustrazione di Francesco) del frammento 


di‘un’Elegia di Ermesianatte da Colofrone, M. ‘\ ‘11. c. 113, 
— (Necrologia di Francesco), scritta da lui medesimo ed inserita nella 
Biografia universale del Missiaglia, M. P. ©’ 30. a. 167. 


— (Sulle Poesie anacreontiche di Pasquale), riv. lett., M/ ‘20. c. 103. 
Negri (Progressi della ‘tratta, commercio dei), e premure-dell’ Unione 


per abolirlo. ' 14. c. 1423 
15. a. 149. 

Negro ( Sui Sermoni sacri in terza rima di Gian Carlo di ), rivista let- 
teraria, M. ‘18. c. 127. 


— (Sonetto di Gian Carlo di) al comandante Sîvori di Genova, ed a 
Capurro che morì nell’assalto del brigantino Tripolitano, che fu poi 


incendiato. 20. db. ‘123. 
Lì (Sui pensieri morali di Gian Carlo di), riv. lett., M. (22. c. 110. 
— ‘(Su varie poesie di Gian Carlo di’), riv. lett, M. (0 24, a. 153, 
Neipperg (Sull’elogio del conte Adamo de) letto da Ferdinando Mae- 
‘stri. Osservazioni di Niccolò Tommasèò. ‘36. a. 166. 
‘Neker (Sull’ educazione progressiva della signora), o studio del corso 

della vita. Discorso di Francesco Forti. ù 34. a. 47. 


Nenci (Intorno alla nuova dipintura di Francesco ) nella cappella del 
Poggio Imperiale. Lettera di Antonio Benci al-prof. Schorn. 17. b. 34. 
— (Sulla pittura della Speranza di Francesco). Ossérvazioni' di Pietro 


Bambagini. i 39. b. 129. 
Nesi (Sul Dizionario Ontologico della’ lingua italiana di Lorenzo), rivi- 
sta letteraria, M. È OI ci E 
Nespoli ( Prelezione del prof. Angelo ) agli bet) di medicina ‘pratica 
‘per l’anno 1823. 10. a. 115. 
—-(Sul discorso del prof. Angelo) premesso alle lezioni di clinica 
del 1825. Osservazioni del dottor EmanudleBasevi: ‘ ‘20. c.' 152. 
— (Sulle notizie storiche di Enrico ) della medicina e della chirurgia in 
Toscana, riv. lelt., E. R. sli 'H.; a 141. 
Niccolai (Sul! dragio scritto ‘dal prelato N. M° } del cav. A. Lante. 
Osservazioni di Urbano Lampredi. i 7. 505. 
‘Niccolini (Sul quadro. in mosaico scoperto iti Pompei e descritto dal 
cav: Antonio), riv. lett., M. 46. c. 164. 
— (Traduzione libera di G. B.) dell’ i pesa di Ovidio; Saffo a 
Faone. > 12.129. 
—_ - (Notizia scritta da G. B.) datato alla vita ed agli scritti di Giuseppe 
© Sarchiani. 3. 162. 
— (Discorso di G. B.) intorno alla proprietà in fatto di lingua, recitato 
all'Accademia della’ Crusca? | , Bb. 403. 
— {Lettera di G. B-)'‘all’autore del Dialogo intorno alle Tragedie di 
‘ Eschilo, tradotte da Felice Bellotti.‘ 6. 317. 
:1° (Callica di G. B.); la Pietà. 9. c. 31. 


i 
n 


165 
Niccolini (Discorso di G. n sul Riccio rapito, di Pope; tradotto da 


S. Uzielli. 10. c.152. 
— (Discorso di G. B.) letto all'Accademia delle Belle Arti. Del sublime 
e di Michelangiolo. 20. a. 80. 
— (Memoria di ‘G. B. ) sulla vita e sulle pirà del cavalier Angiolo 
d’ Elci. 29. a. 90. 


— (Elogio letto da G.B!)'‘del presidente Giov. degli Alessandri. 32. d. 109. 
— (Lettera di G. B.) all’avv. Salvagnoli, per il dono di una ‘medaglia 
fattagli. coniare da una società formatasi in Firenze nel 19 feb- 


‘braio 1827. td 40. c. 43. 
«L(Sulla Tragedia ‘di G. B.) intitolata: « Edippo nel bosco delle Eu- 

‘menidi », X. 9. e. 186. 
— (Sulla Tragedia divG!-B.): Ino e Temisto, X. 13. db. 142. 
— (Sopra alcune Tragedie di G. B.), M.:‘ 20. db. 79. 
— (Sulla Tragedia di'G. B.): Matilde y riv! lett.) Mi0000 22. e. 146. 
— (Sulla Tragedia di G. B.): Antonio Foscarini; rivi letti) M. 25. di 163. 
— (Salle Prose e Versi'di ‘G.B.), riv! lett. , M. 25. d. 150. 


— (Intorno alla Tragedia di G. B. ): : Antonio Foscarini, M. 28.) a. 119; 
c. 161. 

= (Sulla Tragedia di 6. B.): Gibvanni da Procida, M; (037. a. 128. 
—'(Sulle Opere di G. B.) in verso e in prosa, riv. lett. M. 44. ci 44. 

— (Sull’ Opera di: Niccolò ). della procedura ‘penale nel regno delle Due 
Sicilie. Lettera det professor Giovanni Carmignani all’avvocato: Sal- 
Vagnoli. 134. a. 64. 

— (Sul discorso di Niccolò ) prclartioni di diritto pebtivià nell’ Università 

‘© di Napoli, letto! per l’apertura' della sua Cattedra. Osservazioni-di 


Celso Marzucchi. 48.0: 135. 
NWicolinî (Sul ragionamento ‘di Giuseppe ) intorno ‘alla Storia Brescia- 
‘na; riv. lett., M. . dii co 103. 
— (Sul due novembre, méeditazioni di Giuseppe): Osservazioni di Nic- 
colò Tommasèo. "88.007 131. 
Niebuhbr (Sull’ Istoria Romana di .B. G.). Discorso di .‘Pietro 
| Capei. b adointialo 38.0. 19; 
BG Dyi8% c. 145. 
—'(Necrologia di B.'G.) scritta dall'avv. Pietro Capei. 41. 0. 156. 
‘Nielli (Sui ) incisi da orefici fiorentini del XV secolo; di Dauchesne il 
‘maggiore. Osservazioni di Sebastiano ‘Ciampi. 24.b. 220. 


— (Dell’origine, composizione e decomposizione dei ). Esercitazione del 
comm. Léopoldo Cicognara: Discorso di Sebastiano Ciampi. 31: 1av 50; 
db. 19! 

Niger (Sul corso del’) o Nilo dei Negri. Lettera di A.P. a) Direttore 
dell’An tologia. 37. bi 147. 

— (Sul corso del) o Nilo dei Negri. Lettera di Gi P. al Direttore dell’An- 
tologia. 420: 160. 


166 
Niger (Sulla scoperta dell’imboccatura del) o Nilo dei Negri Lettera 


di Jacopo Griberg al Direttore dama AZ, 152. 
— (Sul corso. del ). s oas490@ 78. 
Nilo (Sul corso del) o Niger. 19.0... 78. 


Nipete (Sul saggio di Giacomo) di Idilj;romanlici, ini sets mM. 24... 153. 

Nisida (Prospetto topografico ed istorico dell’isola di), F. G. 8.853. 

Nizza (Sulla.strada nuova da ) a Sarzana, droni di C. L. Bixio,.Q. c..4; 
10..@. 33:12. 4.17; bd. 14. 

Nobili (La meccanica della materia, del cav. Leopoldo), « annunzio 


bibliografico ». i 6..1570. 
»- (Osservazioni del cav. Leopoldo.) sopra una/lettera del. prof, Liberato 
Baccelli. 7 7.155. 
— {Risposta del cav, Leopoldo.) alle, considerazioni del prof. Giuseppe 
Gazzeri, sulla meccanica della materia, da 9.. db. 1136. 
— (Notizia comunicata dal cav. pusività: al prof. Giuseppe Gazzeri, 
sui fenomeni elettro-dinamici. (0 44/00. 0156. 
+ (Osservazioni del cav. Leopoldo ) sopra;il fenomeno.elettro-magnetico 
‘di.Davy!. 115, di 1164. 


— (Nuove esperienze del cav. Leopoldo ) elettro-magnetiche. 16,;a.. 63. 
— (Nota del cav. Leopoldo ) al prof. Giuseppe Ganzeri sosui giri continui 
delle calamile. . 46..,0. 136. 
+ (Lettera del ;cav. Leopoldo;).-al. prof. mostri Gazzeri ,. sull’ ago, ma- 
gnetico. I 47..bo 136. 
— (Lettera del cav. Leopoldo) al prof. Giuseppe Gazzeri , sopra un fe- 
nomeno fisico. 19,0. 175. 
i (Memoria:del:cav, Luopolielis sui: von) in generale, ed in particolare 
sopra una nuova scala cromalica dedolta dalla metallo-eresmia..39:)0. 1. 
— (Discorso del cav; Leopoldo), sopra suna ;nuova classe dì, fenomeni 


di polarizzazione. 396-134. 
— (Discorso del: cav. Leopoldo ), e Vincenzio Antinori; ; sopra:.Ja \forza 
elettro-motrice del magnetismo. germani AA i 
(45. d. 107. I e 
— {Descrizione delle nuove calamite elettriche d del cav. Leopolda © > Vin- 
cenzio Antinori. 46. a. 58. 
— (Discorso del-eav. Leopoldo.) e Vineenzio Antinori, su yarj.punti di 
imagneto-elettrieismo. 46, 10.138. 
= (Discorso del cav. Leopoldo ) sulla; ata fisica, delle induzioni  elettro- 
dinamiche, 148,0. 33. 
Nomi (Sul ;Catorcio)di de ghiori, , poema eroicomico di, Federigo.), ri- 
vista letteraria, M. 43, ad 120. 
Norfinî (Sulla descrizione del dottor (G.) di aleane. operazioni. di. chi- 
rurgia, riv. lett., V. i (29 164,130. 


North (Necrologia di) Federigo.) conte di. /Guilford s. scritta, da. Mario 
Pieri. 29... bd, 182. 


167 
Norvegia (Sui Canti popolari della). Discorso di Niccolò Tom- 


‘ maséo. 46. c. 77. 
Nosologia (Sulla). Osservazioni diverse «bullett. scientifico ». 16. bd. 173. 
Nèta (Sul teatro comico di Alberto), A. G. C. 11. db. 474. 
— (Sulle Commedie di Alberto), E. 23, c. 116; 


30. bi 126; 34. c. 155; 32. e. 76; 33. c. 115; 34. c. 139; 36. bd. 120. 
+ (Sulla Commedia di Alberto): La novella sposa. Lettera di G. L. F. 


al Direttore dell’Antologia. 26. c. 166. 
= (Descrizione scritta da Alberto) del terremoto avvenuto nella pro- 
vincia di S. Remo nel 18341. 42. b. 142. 


— (Sopra una nuova commedia di ‘Alberto ): Lodovico Ariosto. 47. b. 83. 
Notizia Storica dell’ SI di S. Domingo, ora repubblica di Haiti, dal 
« francese ». 20. b. 16. 
Notizie Storico-critiche di fra Giacomo da Torrita, scritte dall’abate 
Luigi de Angelis. Osservazioni dell'abate G. B. Zannoni, Annali bi- 
bliografigi. 4. 170. 
— Sull’ impero del Marocco, dal « Giornale dei Viaggi », F. G. 10. c. 81. 
Novara (Sulle cose rimarchevoli di), descritte dall'avv. F. A. Bian- 


chini. Osservazioni di Francesco Forti. ‘ 41. b. 129. 
Novella di Luigi Borrini. 3. 320. 
Novelle (Sulle cento) antiche; riv. lett., M. 18. c. 113. 
— (Su tre) inedite, riv. lett., M. 20. a. 120. 
— (Su quattro) narrate da un maestro di scuola; rivista letteraria, 

P. Fi S. 33. c. 143. 
— (Sull’ opuscolo intitolato: due) ed una lettera critica intorno l’arte 

di novellare, riv. lett., X. X. 45. a. 109. 
Nozze (Le) Tartare. 39. e. 122. 


— (Sopra alcunì versi per) di Leopoldo Bixio, riv. lett., L. 47. c. 112. 

Nubia (Ragguaglio dei viaggi del sig. Caillaud nella) del sig. Jomard, 
G. R. P. 4. 178; 
6. 184. 

— (Sull’ Itinerario dell’ Egitto e della ) del sig. Rifaud, J. G.-H. 43. c. 12. 

Numismatica (Discorso sopra un’opera sulla ) del prof. Domenico 


Sestini; Z. 2. 484. 
— (Sulla). Discussione del prof. Bartolommeo Sestini. 414. b. 83. 
«= (Sulla). Estratto di una lettera del dottor Bartolommeo Borghesi al 

prof. Domenico Sestini. 15. a. 59. 


= (Sopra un’opera del cav. Kohler intitolata: « Antichità greche del 
Bosforo Cimmerio » ed altri opuscoli di ). Osservazioni di Sebastiano 


Ciampi. 16. b. 134. 
— {Prospetto dei varj musei di) in Europa; scritto dal prof. Domenico 
Sestini, 417. bd. 27. 


«= Sulla lettera di G. B: Vermiglioli intorno ad un quadrante urico ed 
inedito nel Museo dell’ Università di Perugia, riv. letti, Z. 17. c. 151. 


108 
Numismatica (Sall’opera di Melchior Delfico intitolata : Dell'antica) 
della ‘città di Atri nel Piceno, con un discorso preliminare sulle ori- 


gini Italiche. Discorso di Giovanni Micali. 18.4. 3. 
— (Revisione ) del prof. Domenico Sestini. 18. b, 68. 
— (Sulla). Lettera di Sadik il Baba. 20. c. 1. 


— (Ragguaglio del Gabinetto di) dell’ Università di Upsala. 35. c. 148. 
Nuova-Galles (Interno della ), « Bullettino Scientifico ». 47. 0. 177. 
— (Viaggio alia) del Sud-Cunningam, G. P. 30. c. 22. 
Nuova-Olanda (Nuova colonia sulla Costa Occidentale della). 34.. c.. 164. 
Nuova-Spagna (Sul saggio polilico intorno al regno della ) di Ales- 

sandro di Humboldt, G. P. 28. a. 67. 
Nuti (Sui Versi di Antonio), riv. lelt., M. 16. c. 81. 
Nuziale (Sopra una solennità) in Costantinopoli nel secolo XVI, de- 

scritta da un anonimo veneziano. Osservazioni di Niccolò. Tom- 

masèo, 46. c. 185. 


= 


0 


Occhi. Operazione di cateratte eseguila felicemente dal prof. Donegana 


di Como al cav. Morosi. 17... 182. 
Occhio (L’) artistico, A. B. 3. 366. 
Oceani (Dei due) Polari. i 36. c. 78. 
Oceariea dei regno di Palembang nell’ isola di Sumatra. 7. 329. 
Gceano (Viaggio all’) Artico. 9. a. 126. 
Gcheda (Necrologia di Tommaso de), M. 42. c. 147; 

43. a. 154. 


Ocdescalchi (Sul volgarizzamento fatto dal principe Don Pietro) dei 
frammenti dei sei libri della Repubblica di Cicerone. Osservazioni 


di Donato Salvi. 27. c. 42. 
— (Sulle prose scelte del principe Don Pietro). Osservazioni di Niccolò 
TFommasèo. 35. b. 123. 


Gdontalgia (Sull’}. Osservazioni diverse « Bollet!. scient. ». 14. b. 147. 
Oginski (Sulle Memorie di Michele) intorno alla Polonia ed ai Pol- 


lacchi, G. BP. 26. c. 65. 
Ghio (Sullo stato della missione nell’). Relazione accademica di Fi- 
landro. 414. a. 135. 
Gibers (Osservazioni del cavalier} sopra la Cometa di Biela nel suo 
prossimo ritorno nel 1833. 30, a. 174. 
Oicese (Su! corso storico dell'antica Grecia ec., dell'abate Onorato). 
Discorso di Niccolò Tommaso. 33. a. 3. 


Gliva ( Sal teatro greco scelto e tradotto da Domenico Simeone), rivi- 
sta letteraria, X. X. | 48. b. 149. 


169 
Glive (Sul raccolto delle). Lettera del. marchese Cosimo Ridolfi al Di- 


rettore dell’Antologia. 12,0, 127. 
@livi (Sopra una specie d’ insetti che devastano gli ). Memoria: del dot- 
tor. Pietro Balbiani. 6. 284. 
— (Sui Ragionamenti accademici sopra gli insetti degli ) del cav. Gab- 
briello Grimaldi. Osservazioni del Brissoni. 23. a: 129. 
Omerica (Sulla Galleria) o monumenti antichi raccolti dal cavalier 
Francesco Inghirami, M. 30. c. 99; 
44. b. 44. 
Omero (Sui volgarizzamenti, dell’ Iliade di) fatti da Eustachio. Fiocchi 
e Lorenzo Mancini, X, Ga 212. 


—- { Versione del Libro III dell’ Hiade di) fatta da Ugo Foscolo. 4.3, 

_— (Saggi di versione dell’ Iliade di) fatti da Lorenzo Mancini. 5. 240; 
6. 140. | 

— (Sopra alcuni luoghi dell’ Odissea di) che si credono spurii. Lettera 
dei march. Cesare Lucchesini al cav. Giuseppe Micali, 8. 153. 

— (Sull’ Iliade di), traduzione epica di Lorenzo Mancini, rivista lelte- 
raria, M, 16. c. 93. 

— (Sui saggi della traduzione dell’ Odissea di), di Urbano Lampredi, 
riv. lett., M. 38, €. 122. 

— (L’Hiade di) poliglotta pubblicata dal Passigli e Borghi, M. 41, a. 43; 
bea biz 1172. 

— (Sul.Canto XXIII dell’Odissea di), volto in endecasillabi italiani da 


Urbano Lampredi, riv. lett., L. 43; e. 127. 
— (Traduzioni Jliache da) al Trecento-Amori di Troilo e di Briseide. 
Discorso di Niccolò Tommasèo, 43, C. 19. 
Omiopatica (Sull’archivio della medicina) di medici tedeschi, tra- 
dotto dal dottor G. Belluomini, riv. lett., V. 34.0, 139. 
— (Sulla clinica) di Napoli, riv. lett., V. SS Grin DI 


©modei (Sulle Memorie storiche del cavalier) intorno al petardo di 
guerra, alle colubrine ed alle spingarde. Osservazioni, del, barone 


Ferrari. 23. 4. 103. 
Onofri (Sulla Canzone in morte di Antonio) di Ignazio Belzoppi, 
riv. lett., M. imacd 9 G1117. 


Operai (.Sulla.ribellione degli) in Inghilterra, dal « Globo ». 22, dD. 168 
©®perazioni (Delle) trigonometriche eseguite l’anno 1816 sulla Costa 
Occidentale della. Toscana. Lettera apologetica di Giovanni Inghirami 


delle Scuole Pie al barone di Zach. 3. 369. 
Q@®perette (Sulle) di lettura piacevole e istrultiva, stampate dal Fon- 
tana, riv.-lett..,.M.. A. C: 421, 
Opinioni (Sulle) di M. L. sui Classici e sui Romantici, rivista. lette- 
raria, M. 22. c. 120. 
Orazio (Sui.,ragionamenti intorno) ed iscrizioni latine del padre Lo- 
renzo Ciceri. Discorso, dell'abate G. B. Zannoni, 6. 339. 


70 


Orazio (Sulle Opere di ) recate in versi italiani da Tommaso Gargallo , 
rivista letteraria, M. 24. a. 136; 
28. b. 266. 

— (Sulla versione di trentaquattro Odi di), scelte le più indicanti il 
di lui stato, indole e carattere, di Iacopo Landoni, rivista lettera. 
ria, D. S. 30. c. 132. 

— (Sulle Odi di) corredate di spiegazioni e note da T. C., e sull’arte poetica 
del medesimo tradotta in ottave da Cammillo Turiglioni, L. 38. c. 118. 

— (Sopra alcune Odi di) recate in italiano da Niccola Vecchietti, e 
sull’arte poetica tradotta da Pietro Metastasio colle note di G. B. Vico, 


riv. lett., L. C. 43.0. 121. 
Orazione funebre di Ferdinando III, recitata dall'avvocato Lorenzo 
Collini. 16. db. 68. 
Orbetello (Sugli scavi fatti nelle vicinanze di). Lettera del dottor 
G. B. Thaon al Direttore dell’Antologia. 33. db. 138. 
@rfami (Casa degli) in Amburgo. 2. 526. 
@riente (Viaggio in) di fra Giovanni da Marignolle. 15. Db. 107. 


— (Lettere sull’ ) del barone T. Renouard de Bussieu, A, Z. 36. d. 18. 
@rioli (Sul discorso del prof. Francesco) intorno all’arte di riparare 
dai calori estivi le abitazioni e le persone, riv. lelt.; M. 16. c. 45. 
— (Sull’Epistola del prof. Francesco ) sopra Catullo, riv. lett., M. 16. c. 47. 
— (Lettera del prof. Francesco ) al conte G. B. Vermiglioli, sopra un 
sepolcro chiusino degli Etruschi. 20. db. 75. 
— (Sul discorso del prof. Francesco), sopra una gemma etrusca del 
Museo reale di Parigi, e dell’etrusca numeraz., riv. lett. M. 20. c. 136. 
— (Lettera del prof. Francesco ) al Direttore dell’Antologia, sopra l’in- 


nesto di un mandorlo. 21. db. 161. 
— (Sul discorso del prof. Francesco ) intorno ai sepolcrali edifizi dell’ Etru- 
ria. Osservazioni di Sebastiano Ciampi. 23. c. 154. 


— (Osservazioni del prof. Francesco), sulle lettere di Champollion il 
giovine al duca de Blacas d’Aulps, relative al Museo reale Egiziano 


di Torino. 24. db. 38. 
— (Lettera del prof. Francesco) al Direttore dell’Antologia, sopra il 
sig. Champollion ed il sig. abate Lanci. 25. db. 68. 
— (Salle iscrizioni di autori diversi con un discorso del prof. France- 
sco), riv. lett., L. 27.0. 99. 


— (Lettera del prof. Francesco ) al Direttore dell’Antologia, sopra una 
rupe tremante sul monte di Soriano presso Viterbo nella catena 


de’ Cimini. © © 28.°D. ‘298. 
— (Discorso del prof. Francesco) sui monumenti etruschi ‘del cavalier 
Francesco Inghirami. 28. Db. 190; 


30. b. 67; c. 1. 

— (Osservazioni del prof. Francesco ) sulla' straordinaria esplosione în 
un pozzo, e sopra varie parole scritte naturalmente nelle intestina 
di un majale. 30. a. 161. 


474 
Orioli (Necrologia scritta;dal prof. Frane.) di G. B. Martinetti. 40, e. | 88. 
—.(Sui nomi scoperti dal professor Francesco) di otto, mesi dell’anno 


etrusco, G. C. 45. a, 1424. 
Grliandi (Ascensione del signor), sopra un Aerostato. 19. ci. 149. 
— (Sall’Apologia dell’abate Ferdinando) delle scienze e delle arti, e 

sull’ elogio delle. principali. scoperte; | riv. lett.., M. G. 44.0. 29. 
Orlandini (Sull’ Elegia di Ferdinando) in morte di Ferdinando II, 

riv. lett., M. 16. c. 69, 


Orloff (Sul saggio del conte Gregorio ) intorno alla storia della pittura 
in, Italia dai più remoti tempi, fino all’età presente, T. 41, db. 76. 
— (Dello stato attuale della pittura in Italia del conte Gregorio), tra- 


duzione di T. Ati; bo LI. 
—:' (Sul viaggio del conte Gregorio ) in una parte della Francia, Osser- 
vazioni di Antonio Benci. 14, b-128. 


@rnitologia (Sull’). Osservazione del prof. Giuseppe Gazzeri. 12. c. 17%. 
©rsiînî (Sul poema eroicomico del conte Luigi Rilli ). La Ranocchieide, 


riv. lett., M. 24. a. 153. 
@rti (Sulle poesie di Girolamo). Discorso di Domenico  Vale- 
riani. 12. c. 138. 
— (Su varj opuscoli di Girolamo ) riguardanti antiquaria. Osservazioni 
di Sebastiano Ciampi. QZRCHIOT. 
— (Sul'saggio di poesie russe tradotte da Girolamo). Osservazioni di 
Sebastiano Ciampi. 27: 0 AAT 
— (Sul Romanzo di Girolamo) « Grassa e Ceresio ». Osservazioni di 
Niccolò Tommaséo. 45. a. 119. 
— (Sulla Gazzetta eclettica di farmacia chimica-medica ed industriale 
_ — pubblicata da Girolamo), riv. lett., E. R. 48. c. 104. 
Osmano (Sulla storia dell'impero) del cav. De Hammer tradotta da 
Samuele Romanini,\G. P. 41. a, 69. 
Ospedali (Sulla memoria intorno agli ) di Isidoro Poliniere. Riflessioni 
di Filandro. 9a. 97. 
— {Sulla differenza fra gli) antichi e moderni. Dissertazione del pro- 
fessor Giuseppe de Matthaeis, riv: lett., E. M. 35. a. 140, 
Ossa (Sull’uso fatto delle )-raccolte sui campi di Austerlitz; Lipsia e 
Waterloo. Lettera al Direttore dell’Antologia. 14. a. 171. 

— (Sulla sostanza nutritiva che contengono le). Memoria del conte Fol- 
chino Schizzi, riv. lett, C. R. 42. c11113. 
GOssianm (Su le poesie di) tradotte da Melchior Cesarotti, rivista lette- 
raria, M.. 28. b.0272. 
Othaiti (Sessione del parlamento di ) sulla pena di morte. 46./a. 134. 
— (Riflessioni sulle nuove leggi fatte in). DDA CAT 
Ottiche (Sulla descrizione di alcune illusioni ). Lettera di ‘Guglielmo 
Libri al Direttore dell’Antologia. 30. a. 130. 


Ottimo (Sull’) commento della Divina Commedia, Testo inedito di un 
contemporaneo di Dante, M. 3501122. 


172 
Oittoimano (Uenni statistici dell'impero) dal « Globo ». Si. a. 108. 
= (Sulla storia dell’ impero) compilata dal cav: Compagnoni. Osserva- 


zioni di Niccolò Tommasèo. 34. b. 134. 
@vidio (Epistola di) Saffo a Faone. Traduzione libera di G. B. Nic- 
colini. 20129; 
— (Intorho ai volgarizzatori delle Epistole di) ed a Ser Alberto. Di- 
scorso di Antonio Benci. 18. ©. 66. 
— (Su le metamorfosi di ) ridotte in ottava rima da G. A. dell’Anguil- 
lara; né. lett., M. 28. bi 267. 
— (Sui rimedj di amotè di ) tradotti dal cav. Giovanni Caselli, rivista 
letteraria , M. 34.00. 128. 
— (Sulle Eroidi di) tradotte in terza rima da Agamico Fiorentino, ri- 
vista letteraria, M. 36. d. 172. 
Owen (Sulle fabbriche introdotte da Roberto } e scuole di New-Banark 
in Scozia, S. U. 10. a. 67. 
P 
Pacca (Sulle Memorie storiche del cardinal Bartolommeo ); ‘Osserva- 
zioni di. Francesco, Forti. 39. di 136. 
Pacchierotto (Sull’elogio di Giacomo ) piltor Sanese del secolo XVI, 
scritto dall’Abate de» Angelis, Di 18. 428, 
Pachò (Viaggio di) nella Cirenaica. 290.121. 
Pacifico (Viaggio di scoperta nell’ Oceano), del. capitano! \Bellin- 
ghausen. tn 17! det 89. 


— (Progetto di comunicazione tra il mar) e il mare Atlantico. 48, a 148. 
Pacini (Sulle lettere del prof. Luigi) ad Antonio Scarpà , rivista. let- 


teraria , E. R. 29.0. 127. 
— (Sal Discorso del prof. Luigi) intorno la necessità dello studio della 
anatomia patologica , riv. lett. ; E, B. 31.4. 128, 


Padova (Sull’ Orazione detta nella Pia Casa di ricovero e di industria 
in) da monsignor Sebastiano Melan. Osservazioni di Niccolò Tom- 
maséo. î 35. a. 156. 

Padri (Solla. collezione delle Opere dei. santi), tradotte ‘e illu- 
strate dall'abate G. O. Marzaltini. Osservazioni di. Niccolò Tom- 


masto. 41.0 132. 
Pagamel (Sull’istoria scritta da Cammillo) di Federigo il. Grande, 
G. P. 42. a. 70. 
Pagani-Cesa (Sulle considerazioni sopra il teatro. tragico italiano 
di G. U.) M. 21. bi 773 


c.273022..0, 29. 
Pagamo (Sui saggi politici di Francesco, Mario ). Discorso di Niccolò 
Tommaséo. 458.0, 19. 


473 


Pagano (Sul discorso di Francesco Mario) intorno all'origine e na- 
tura della poesia e saggio del gusto e delle belle arti. Osservazioni 


di Niccolò Tommasèo. 47. db. 33. 
— (-Necrologia dell’abale ). 48. a. 161. 
Paglia (Sui cappelli di). Lettera di Emanuele Fenzi a Ferdinando 

Tartini. 6. 387. 
— (Sulle cause d’incremento della manifattura dei cappelli di) in To- 

scana. Memoria del comm. Lapo de’ Ricci. 20. a. 27. 
— (Sulle osservazioni in risposta alla memoria sopra l’esportazione della ) 

da cappelli, del comm. Lapo de’ Ricci, C. R. 20. €. 175. 


Pagmi (Osservazioni dell'abate Giov, ) sulle lettere di Pamfilio a Poli- 
filo sopra l’apologia del libro della volgare eloquenza di Dante, An- 


nali bibliografici. 4. 529. 
— (Sulle lettere di Giov.) medico ed archeologo pisano), rivista lelte- 
raria, M. Wie 113. 


Pagnozzi (Sulla geografia di G. R.) moderna universale, o deseri- 
zione fisica-stalislica-topografica di (ulti i paesi conosciuti ‘della 


terra, M. 5. 167; 
9..0..186; 11. a. 84; 12. a, 118. 
— (Della città di Candahat'di G. R.): 9. è. 143. 


— (Esame di G. R.) sull’Opera di Maltebrun. Riflessioni sutle colonie 
in generale ed in pantigalare su quelle che si converrebbero alla 


Francia. 9. e. 53; 
‘40. 0. 90. l 
— (L’Arabia 1. duè deserti di G. R.). 9. 0. 140. 
— (Sall’istoria dei Vahabiti di G. R.). 9 e. 142. 


— (Ragguagli geografici e notizie di viaggiatori di G. R.) 9. a. 123. 
= Leltera di G. R.) al Direttore dell’Antologia , sulla sua Opera geo- 


grafica. 012. a. 124. 
— (Osservazioni di. G. R;) sul nuovo Dizionario geografico di 
Vosgien. 12. @. 141. 


— (/Necrologia di Giuseppe ) scritta dal prof. G. Gazzeri. 20. 0.480. 
Palatino (Sulla novella intitolata: Il) d’ Ungheria. Osservazioni di 


Domenico Valeriani. 12. e. 146. 
Palcontografia ( Osservazioni diverse sulla ) contenute nel Bullettino 
Scientifico dell’ Antologia. 12. bi 161; 


13. b. 133; 14. b. 134; 15. b. 191; c. 163; 17. a. 163; 38: @. 144; 
b. 145; c.41583/ 190 Do 440;. db. 142; 24. a, 143; ‘e. 167; 22. dI 183; 
24.0) 1943 26. di, 168; 0145; 27. b.'161; 28. a. 158; 29. @. 187; 
31. Db. 166; 35. a. 186. 

Palermo (Sopra una lettera eritica di Vincenzio ) intorno l’arte del 


Novellare, riv. lett., X. X. 45: a. 109. 
Palermo (Istruzioni per la novella reale Casa dei matti in) di Pietro 
Pisani, riv. lelt., E. R. 80. c. 136. 


— (Sull’ Ospizio dei pazzerelli in), dal « Federale ». 4% 74. 


574 


Palletta (Necrologia del professor ). 48. a. 162. 
Palli (Sopra due Tragedie di Angelica) intitolate: « Tieste, e Giu- 
lietta e Romeo », A. G. C. 5. 484. 
—: (Sulle Poesie di Angelica), M. 18,0.) 59. 
—.( Sul Romanzo storico di Angelica): Alessio o gli ultimi giorni di 
Psara, riv. lett., M. 27,:b1 75. 
—'(Salla Tragedia di Angelica): Buondelmonte e gli Amidei. Osserva- 
zioni di Niccolò Tommasèo. 31. b.0133. 
Pallonî (Sulla Memoria del dottor Gaetano): Se la febbre gialla sia 
o no. un confagio , D. E. B. 15. bd. 86. 
— (Sul Discorso del dottor Gaetano.) intorno all’attuale stato della. me- 
dicina , riv. lett., F. G. 24. bi 222. 
— (Sull’istoria di un Sonnambalismo scritta dal dottor. Gaetano). ,0Os- 
servazioni di Francesco Forti. 33. De 144. 


* ( Necrologia del dottor Gaetano ) scritta da G. Gordini. 38.0.4156. 
Paimerimi (Sulle opere d’ intaglio di Raffaello Morghen, illustrate 


da N.), riv. lelt., 16,0, 45. 
Palmi (Riflessioni del dottor G.) sullo stato sanitario delle Maremme 
Senesi. 11..a. 163. 


Palmieri (Sul saggio di Niccolò) intorno. alle. cause e rimedj delle 
anguslie attuali dell'economia agraria in Sicilia. Discorso di France- 


sco Forti. 31. ad. 73. 
Pampas (Sugli appunti presi durante un rapido viaggio a traverso i ) 
e sopra le Ande del capitano G. B. Flead, A. V. 28. bi 41. 
Pamphilis (Sulla genografia dello scibile ec.; di Giacinto de.). Os- 
servazioni di Niccolò Tommasèo. 40. d: 117. 
— Sulla medesima; |. 41./d. 1. 
Panama (Riunione progettata per. mezzo dell’Itsmo di) del mar 
Atlantico al mar Pacifico. 25. An 154. 
— (Progetto di una strada a traverso } Ifsmo di). 31. c.0 183. 


Pananti (Sulle Opere in verso e in prosa di Filippo), M. 19. a. 109. 
Pandolfini (Sul trattato del governo di famiglia di Agnolo). Osser- 


vazioni di Niccolò Tommasèo. 35. bi 437. 
Pannilini (Cenni biografici di mons. Giuseppe), scritti da Niccolò 
Tommasto ). 34. bi 174. 
Panofka (Sul Museo Bartholdiano descritto dal dottor. Teodoro), 
G. Baez. 28. bi 217. 


Panvimi (Sull’Acratiologia del cav. P.) per avvertire i giovini ed i 
padri di famiglia sulla principale cagione che distrugge la salute ec., 
riv. lett., E. B. 33. d. 154. 

Paoli (Sulle ricerche del dottor) sopra il moto molecolare dei solidi , 
Xx. X. 21. bl 58. 

— (Sull’ Opuscolo del dottor) intorno all’ oflalmia, sofferta dai militari 
in Livorno, riv. lett., F. G. 24, b.'224. 

— ( Osservazioni del dott. ) sulla Lanterna di sicurezza di Davy. 27. a. 161. 


II en 


175 


Paoli (Lettera del dott.) al Direttore dell’Antologia, annunziatrice di 
concordia nella Repubblica Medica. 33. b. 128. 
— (Discorso del dottor) sulla storia dei progressi delle scienze naturali 
del barone G. Cuvier. 37. a. 39. 
Paolini (Memoria accademica dell'avv. Aldobrando) dei rapporti del 
gusto e del bello letterario coi sensi e colla ragione. 12. a, 70. 
— (Osservazioni dell’avv. Aldobrando) sulle illustrazioni storico-critiche 
di Guglielmo Roscoe aila sua vita di Lorenzo il Magnifico. 14. db. 28. 
— (Sulla Memoria dell’avv. Aldobrando), intorno alla libertà del com- 


mercio. 18. c. 171. 
— (Alcune idee dell’avv. Aldobrando ) di supplemento ai cenni sulla 
i Maremma Senese. 27. Db. 47. 


— (Necrologia scritta dall’avv. Aldobrando) di Franc. Chiarenti. 34. bd. 186. 
— (Saggio dell’avv. Aldobrando ) sopra alcune idee relative al roman- 
ticismo e classicismo drammatico. 40. b. 38. 
— (Osservazioni dell'avv. Aldobrando) sull’ insegnamento del Diritto 
Romano, discorso letto da L. Cappelli all’ Univ. di Vilna. 40. c. 16. 
— (Discorso dell’avv. Aldobrando), sul saggio di un trattato {eorico- 


pratico sul sistema livellare dell’avv. Girolamo Poggi. 41. c. 87; 
42. a. 54. 
— (Lettera dell’avv. Aldobrando ) al Direttore dell’Antologia, sullo stato 
fisico e morale dell’ odierno Egitto. HA. b. 110. 
— (Necrologia scritta dall'avvocato Aldobrando) di Alessandro Ri- 
vani. 45. a. 126. 
— (Discorso dell’avvocato Aldobrando) sulla civiltà e incivilimento 
sociale. 45. db. 123. 
— (Necrologia scritta deil’avvocato Aldobrando) di Isach Fran- 
chetti. 46. a. 206. 


Papadopulo (Sulle ricerche storico-critiche di Andrea) Vretò in- 
torno alle tre città conosciute sotto il nome di Leucade. Osservazioni 
di N. Tommaso. 40. c. 23. 
Papessa (Sulla disamina di Sebastiano Ciampi intorno all’ opinione 
di Giovanni Boccaccio sulla così detta ). Lettera di Emanuele Re- 


petti. 30. a. 120. 

Papi (Sulla traduzione fatta da Lazzaro) del Paradiso perduto di Gio- 
vanni Milton, riv. lett. , M. 35. a. 133. 

— (Sui commentarj di Lazzare ) sulla Rivoluzione Francese. Osserva- 
zioni di Francesco Forti. 40. a. 127; 
41. b. 88. 

Papiri (Sui) Greci illustrati dal prof. Amadeo Peyron. Lettere del 
conte Fed. Sclopis a Giuseppe Grassi. 32. a. 3; 
35. Db. 44. 1 


— (Sui) Egiziani. Estratto del processo verbale della seduta della So- 
cietà Accademica di Aix fatto da Domenico Valeriani. 32. db. 68. 


. 


476 


Paradisi (Sulle osservazioni critiche del conte Giov.) e del marchese 
Cesare Lucchesini sopra la storia d’Italia di Carlo Botta ; rivista let- 


teraria, M. 20. c. 105. 
— (Neerologia del conte Giovanni ). 23. db. 188. 
— (Sulle poesie scelte edite ed inedite del conte Giovanni), rivista let- 
teraria , O. 28. b. 251. 
— (Sulle opere scelte di Agostino e Giovanni ), Osservazioni di Niccolò 
Tommasèo. 33. c. 138. 


Paragrandine (Sul) del signor Tholard e sulla facoltà conduttrice 
della paglia. Osservazioni del dottor Emanuele Basevi. 10. c. 137. 
— (Sulla Memoria del professor Beltrami intorno al) del signor 


Tholard, M. , 10. bd. 164, 
— (Sul). Lettera di M. al Direttore dell’Antologia. 10. €. 4151, 
— (Sul), Lettera al Direttore dell’Antologia, Z. Z. 11. a 175. 
— (Sul). Lettere di varj al Direttore dell’Antologia. 11, D. 190. 
Paraguai | Situazione del). i 21. a. 158. 


Paravey (Sul saggio di M. de) sopra l'origine unica delle cifre e let- 
tere di tutti i popoli. Dissertazione del P. Giacomo Bossi. Osserva- 


zioni di N. Tommaséo. 35. c. 103. 
Paravia (Sull’ Epistola di Pier Alessandro) alla Contessa Lavinia 
Vermiglioli Oddi, riv. lett., M. 16. c. 82. 
— (Sul volgarizzamento fatto da Pier Alessandro ) di alcune lettere di 
Plinio il giovine, riv. lett., M. 18. c. 118. 
— (Sui versi di Pier Alessandro), riv. lett., M. 20. c. 124. 
— (Sul saggio di traduzione fatto da Pier Alessandro) di Plinio il gio- 
vine. Osservazioni di N. Tommasèo. 30, a. 110; 


—. (Sulla lettera di Pier Alessandro ) sopra le lettere di Plinio il giovine, 
tradotte dall'abate Giovanni Tedeschi. Osservazioni di Niccolò Tom- 


masto. 32. c, 8. 
— (Su le Poesie Italiane Sacre di Pier Alessandro). Osservazioni di 
Niccolò Tommasèo. 35. a. 159. 
— (Sull’ Orazione di Pier Alessandro ) intorno alle lodi dell'abate Filippo 
Farselti. Osservazioni di N. Tommasèo. 37. b. 126. 
— (Sulla traduzione fatta da Pier Alessandro) delle lettere di Plinio il 
giovine. Osservazioni di N. Tommasto. 44. a, 1419. 
Pareto (Necrologia di Agostino), L. A. D. P. 34, 1, 174. 
— (Sopra alcune poesie originali e traduzioni di Lorenzo Antonio), 
riv. lett., L. 38. c. 124. 
Parigi (Note comparative fra le due città di Londra e), « rivista in- 
glese ». 14. Db. 66. 
Parini (Sulle Poesie di Giuseppe), riv. lett., M. 24. b. 248. 
Paris (Sulle considerazioni di I, I.) intorno alla crisi attuale dell’ im- 
pero Ottomano, Discorso di G. R. P. db. 262. 


— (Sul trattato sopra la dieta del dott, 1. A.) « riv,ingl.», A. Vi 29, c. 10. 


177 


Parkes (Sui doveri domestici della signora ), ossia istruzioni alle gio- 


vani spose « rivista inglese », S. U. 18. c. 8. 
Parma (Relazione del Terremoto che ha danneggiato la città di ) nel 
Marzo 1832. 46. Db. 75. 
Parnaso (Sul) italiano nuovissimo, pubblicato a Napoli , rivista lette- 
raria, M. 24: bd. 256; 
27. a. 102. 


— (Sul) Classico Italiano, stampato a Padova, riv. lett., M. 28. 6. 249. 
— (Sul) nuovissimo delle dame, ovvero versi di alcune viventi poetesse, 


riv. lett., L. 96. e. 14. 
Parry (Viaggio del cap. Edoardo) verso il Polo Nord, per scoprire un 
passaggio dall’Atlantico al mar Pacifico. 1. 155, 308; 
4. 118, 396; 8. 86. 
— (Notizie sulla spedizione del cap. Edoardo). 9.427. 
— ( Ritorno del cap. Edoardo ) in Europa. 12. ‘db. 174. 
— (Secondo viaggio e ritorno del cap. Edoardo), F. G. IIPOMITI 
— (Spedizione del cap. Edoardo) al Polo Nord. 14. b. 155. 
— (Ritorno del cap. Edoardo) dal Polo Nord. 20. db. 153. 
— {Spedizione del cap. Edoardo ) allo Spitzberg. 23° D''181. 
— (Terzo viaggio del cap. Edoardo ) alle regioni Polati, per la scoperta 
di un passaggio dall’Atlantico al mar Pacifico. 24. b. 70. 
— (Nuova spedizione inglese del cap. Edoardo ) al Polo Nord, e suo 
ritorno. 27. a. 163; 
28. a. 160. 
Paruta (Sulla storia di Paolo) della guerra di Cipro, rivista Vette- 
raria, M. 27. db. 118. 
— (Sui discorsi politici di Paolo), riv. Zett., M. 20. €. 117. 
Pascoli (D’una nuova maniera di dipingere inventata da Marianna). 
Osservazioni dell’abate Melchior Missirini. 39. c. 167. 
Pasquali (Sulla solitudine, discorso del padre Luigi). Osservazioni 
di N. Tommaséo. 32. c. 63. 
— (Sulle instituzioni di estetica del padre Luigi). Osservazioni di Nic- 
colò Tommasèo. 34 D. 1. 
Pasquini (Lettera del canonico ‘G. B.) al Direttore dell’Antologia, 
sul Sepolero Etrusco a Chiusi. Di ra lo 
— (Osservazioni del canonico G. B.) sull’articolo relativo a Chiusi nei 
Viaggio pittorico della Toscana. 32. c. 102. 
Passavanti (Sullo Specchio della vera penitenza di fra Iacopo), ri- 
vista letteraria, A. B. DI. db. 451. 
Passegiate (Sulle) campestri di F. A. Osservazioni di Niccolò 
Tommasbo. 30. a. 406. 
Pastoret (Sulla storia della legislazione’ del signor). 15. a. 151. 
Pastrovich (Sui versi dell'abate Giovanni). Osservazioni di Niccolò 
Tommasèo. ‘39. c. 138. 


23 


178 NE | 

Paterno (Sulla traduzione di Anacreonte fatta da Filippo da ). Osser- 
vazioni di Domenico Valeriani. 12. e. 143. 

Patissier (Sull’ Opera del signor ) intitolata : Cenni sul trattato delle 
malattie degli artisti, D. B. 8. 449. 

Patologia (Sulla). Osservazioni diverse. i 13. a. 144; 
16. db. 172. 

Patrofilo (Del vantaggio della pubblicità nelle procedure crimi- 
nali di). 27. a. 3; 


31. c. 132; 32. bd. 33. 

Pauperismo. Esame di Filandro della Memoria del barone di Rever- 
berg sui mezzi di soccorrere ai bisogni dei poveri col dissodamento 
delle terre incolte. 11. bd. 116. 

Rausania (Sulla traduzione francese della descrizione della Grecia di ) 
fatta dal sig. Clavier. Osservazioni di?Sebastiano Ciampi). 15. a. 173. 

— (Su la Grecia descritta da ) volgarizzata da Sebastiano Ciampi. Di- 
scorso di Niccolò Tommasèo. 24. a. 86; 
34. c. 128; 48. c. 53. 

— (Su la Grecia descritta da) tradotta da A. Nibby. Osservazioni di 
Niccolò Tommaso. ) 39. b. 154. 

Pavesi (Necrologia di G. B.). 47. b. 89. 

Pavia (Sull’Arca di S. Agostino in), monumento in marmo del se- 
colo XIV, disegnato ed inciso da Cesare Ferreri coll’ illustrazione di 
Defendente Sacchi; riv. lett., S. C. 48. e. 75. 

Payne (Sull’ opera intitolata: Carmina Homerica Ilias et Odyssea a 
rhapsodonem, interpolationibus repurgata studio Richardi ) Knight. 
Discorso del marchese Cesare Lucchesini. 11. a. 10. 

Fecchio (Su la Storia della Grecia nel 4825, racconto dei viaggi di 
M. J. Emerson e di C.), tradotta dall’inglese in Francia, M. P. 23. b. 1. 

— (L’anno 1826 dell’Inghilterra coll’osservazioni di Giuseppe). 27. e: 19; 
28, a. 28. 

— (Sulla Storia dell’economia pubblica in Italia di Giuseppe ). Discorso 


di Francesco Forti. 36. d. 1. 
— (Sulla vita di Ugo Foscolo scritta da Giuseppe), rivista lettera- 
ria, M. 41.0; 131. 
— (Sulle osservazioni semi-serie di un esule. nell’ Inghilterra di Giu- 
seppe), « estratto ». 43. a. 52; 
c. ‘i: 
Pedrini (Necrologia di Angiolo). 48. 0,166. 
Pedrocchi (Sul Caffè ) in Padova. Lettera di Giuseppe Barbieri al 
marchese Cosimo. Ridolfi. 43. 88. 
Pelagonio (Su la Veterinaria di ) tolta dal Codice Riccardiano e cor- 
retta da Giuseppe Sarchiani; riv. lett, , M. 24.0, 151. 
— (Sul trattato di Mascalcia e Veterinaria di). Lettere di Gaetano Cioni 
al marchese Gino Capponi e Mario Pieri. 26... 24; 


91.0. Bb. 


ioicitecitarenttcicaeticiattiiittatii titti 


tti 


179 


Pellico (Salla Commedia in versi di Luigi). La Crisi del Matrimonio, 


riv. lett., M. 16. c. 83. 
— (Salle Opere inedite di Silvio), riv. lett., M. 41, Db. 127. 
— (Sopra tre nuove Tragedie di Silvio), riv. lett., L. 47. c. 103. 
Peloponneso (Stato del) nel tempo della guerra dell’ Indipendenza 

Greca. 21. a. 43. 
Penale (Del sistema) e'della pena di morte dell’avv. Carlo Lucas. 

Osservazioni di Giovanni Valeri. 1 128. a. 3. 


Pendola (Discorso del P. Tommaso) sull’opera dell’abate Giuseppe 
Bagutti intorno allo stato fisico, intellettuale e morale dei sordo- 
muti. 33. €. 121. 

— (Necrologia scritta dal P. Tommaso) del P. Ottavio Assarotti. 43. a. 149. 

— (Discorso del P. Tommaso) sopra un nuovo instituto aperto in Siena 


per i sordo-muti. 45. db. 1. 
— (Sull’ Oraziome del P. Tommaso ) in iode di S. Giuseppe Calasanzio. 
Osservazioni di N. Tommasèo. 47.0. 140, 
Pensiero (Sui priucipj della genealogia del) del signor Lallebasque , 
T. M. 25. a. 83. 
Pentland (Viaggi del signor) nel Perù. aourod) 174. 
Perego (sulle Favole di Gaetano), riv. lett., L. 39. bd. 152. 


Perfezione (Sull’umana ) del dottor Giuseppe Germani, A. 11. a. 141. 

Persia (Viaggio in Armenia ed in) fatto dal cavalier Jaubert negli 
anni 1805 e 1806, M. 5. 220, 377; 
6. 3, 234. 

Perticari ( Appendice critica all'Opera del conte Giulia );. che forma 
il volume quarto della Proposta di alcune correzioni ed aggiunte al 


Vocabolario della Crusca. 17 323. 
— (Elogio del conte Giulio) scritto da Antonio Benci. argz0 430. 
— (Sulle poesie per l'inaugurazione del busto del conte Giulio) nella 
Villetta di Negro, riv. lett. , M. 22. e. 110. 
Perù (Estratto di un viaggio fatto nelle Coste del ). 17 bi 74. 
— (Viaggi nel) del signor Pentland. 36.000 71. 
Peruzzi (Su le lettere di Agostino) sopra i Siculi Italici fondatori di 
Ancona. Osservazioni di N. 'Tommasèo. 30. dì 113. 


Pesarese (Sulle notizie statistiche intorno l’agraria del), raccolte 
da «Luigi Bertuccioli. Osservazioni » di. Giuseppe Ignazio: Monta- 
nari. (46.46.12. 

Pesaro (Sul Belvedere di S. Benedetto in.). Lettera del: professor Mau- 
rizio Brighenti al conte! Francesco: ‘Cassi.. Osservazioni di Niceolò 


Tommasèo. | 034, b. 129. 
— (Salle esercitazioni agrarie dell’ Abandon di) Discorso di Francesco 
Forti. 45: c. 76: 
Pestalozzi (Sull’ Instituto di fuusicsalt Péstalotibifho: Lettera. di 
Antonio Benci. \nt6}ici.A. 


Petagma (Necrologia del cavalier). 48.00) 467. 


180 


Petrarca (Notizie sopra due ritratti in bassorilievo , rappresentanti il) 
e Madonna Laura che esistono in casa Peruzzi in Firenze, A. R. 7. 341. 
— (Sulle rime del), esemplare unico in pergamena con miniature e di- 
segni originali, pubblicate per cura e studio del professor Marsand, 


A. R. i 7.341. 
— (Sopra un giudizio dato da un giornalista francese sul). Lettera del 
marchese Cesare Lucchesi al Direttore dell’Antologia. 8. 351. 
— (Salle rime del) col commento del Biagioli, M. 9. c. 16. 
— (Sull’opera di madama de Genlis, intitolata) e Laura « dal Quar- 
terly Review », A. 9. a. 21: 
b. 1. 
+ (Sulle rime del), A. R. 9. b. 152. 
— (Intorno al Canzoniere del) pubblicato in Padova per cura di An- 
tonio Marsand. 15. a. 174. 
— (Sui saggi di Ugo Foscolo sopra il), riv. lett., M. - 14.0) dh. 
— (Su varie Opere filosofiche del), riv. lett., M. 18. c.. 111. 
— {Sulla descrizione singolarissima del Canzoniere del) di Domenico 
Rossetti, riv lett., A. B. 21. c. 136. 


-- (Sull’ illustrazione al codice autografo del) stato occulto fino dall’an- 
no 45801 in cui fu posseduto da Pietro Bembo. Osservazioni di Seba- 


stiano Ciampi. 21. c. 137. 
— (Salle rime del) coll’ interpetrazione di Giacomo Leopardi, rivista 
letteraria, M. 24. a. 134. 
— (Sopra una fabbrica da erigersi in Arquà intorno all’Arca del). Let- 
tera di Anton Francesco Doni a Cosimo I. 28. b. 250. 
— (Su le rime del), riv. lett., M. 28. b. 265. 
— (Sulle rime del ) stampate a Padova nel 1829. Osservazioni di Niccolò 
Tommaséo. 36. c. 38. 
— (Salle poesie Minori del), riv. lett., M. ST. c. 123. 
Petrettini (Sopra alcune immagini di Filostrato , tradotto da Maria ), 
riv. lett., M. 19. c. 92. 
Petrîmi (Discorso del prof. Pietro) sulle Opere che restano dell’antiea 
pittura e delle prime età delle arti risorte in Italia. 2. 458. 
— (Discorso del prof. Pietro) di Vitravio e di Plinio e dei documenti 
relativi all’antica pratica di dipingere. 2. 468. 
— {Lettera del prof. Pietro) al dottor Gaetano Cioni sulla pittura degli 
antichi, 3. 256. 
—=.( Discorso del prof. Pietro ) sopia Ventura Vitoni architetto pistojese 
del secolo XV..Alunno di Bramante d’ Urbino. 4. 108. 
— (Discorso del prof. Pietro) sulla pittura degli antichi. ©» 4. 279; 


5. 818; 6. 524; 7. 318. 

—"(Esame del prof. Pietro) dell’opera dell'abate Giovanni Andres, in- 
titolata: « Dell’ origine, dei progressi e dello stato attuale di ogni 
letteratura ». 5. 415. 

- (Necrologia del prof. Pietro), X. 8. 567. 


484 


Petrori (Sul censimento dell’abate Riccardo), ossia statistica dei 
RR. dominj di qua dal Faro, riv. lett., E. R. 26. a. 143. 
— (Sul poema di Stefano Egidio). Gesta navali britanniche del Grande 
Alfredo fino alla battaglia di Navarrino. Osservazioni di Niccolò 


Tommasèo. 34, b. 132. 
Petrucci { Necrologia scritta da Giuseppe) del professor Antonio 
Campana. 46. c. 237. 


Peyrom (Su! volgarizzamento fatto da Amadeo) della grammatica 
compita della lingua greca di Augusto Matthiae. Discorso del mar- 


chese Cesare Lucchesini. 13. a. 116. 
— (Sulla pubblicazione e illustrazione di Amadeo ) ai frammenti inediti 
del Codice Teodosiano, A. 14. c. 129. 


— (Sulle osservazioni del march. Cesare Lucchesini sopra la gramma- 
tica compita della lingua greca di Augusto Mattiae, volgarizzata da 


Amadeo), riv. lett., M. > 20. ec. 147. 
— (Sui frammenti inediti di Cicerone scoperti da Amadeo ). Osserva- 
zioni del marchese Cesare Lucchesini. 21. a. AT. 
— (Sui Papiri Greci illustrati da Amadeo). Lettere del conte Federigo 
Sclopis a Giuseppe Grassi. 32. a. 3; 
35. b. 44. | 
— (Sull’illustrazione di Amadeo ) di una Stele greca del Real Museo 
Egizio di Torino, * *. 36. db. 204. 
Pezzana (Elogio storico scritto da Angiolo ) di Pietro Rubini, Annali 
bibliografici. 6. 571. 
— (Sulle osservazioni concernenti la lingua italiana ed i suoi vocabolarj 
di Angiolo). Discorso del barone Ferrari. ti. c. 46. 
Pezzella (Necrologia di Livio), M. 42. a. 163. 
Pezzi (Sul fiore di Novelle storiche inedite o rare di Francesco). 
Osservazioni di N. Tommasèo, 37. c. 126. 
Pianeti (Sopra una nuova maniera per rappresentare le coordinate 
dei) nel movimento ellittico di Giuliano Frullani. 10. c. 164. 
Piazzi (Necrologia del P. Giuseppe). 23. 0. 177. 
Riccioli (Discorso di G. B.) intorno alla scoperta dei commenti del 
Bambagioli alla Divina Commedia. 44. a. 139. 
Piccoli (Sulla Tragedia di Costantino) « Almeone », rivista lelte- 
raria, M. 22. c. 110. 
— (Sulle Qpere varie tradotte in greco moderno da Niccolò). Osserva- 
zioni del Ciampolini. 28. db. 275. 


— (Sulle servitù prediali sanzionate dal Codice Napoleone, tradotte 
in casi pratici dall'avvocato Luigi). Osservazioni di Tommaso To- 
nelli. 43. db. 136. 

Piccone (Necrologia dell’abate ). 46. c. 239. 

Pietet (Discorso detto dal professor } per Papertura della sessione te- 
nuta a Ginevra dalla Società Elvetica delle scienze naturali. 1. 58. 


182 


Pietet (Discorso letto dal professor ) all'Accademia dei Georgofili, sulle 
variazioni corrispondenti dei barometri a distanza, e la loro influenza 
sulla misura barometrica dell’altezze. 3. 148. 

— (Necrologia del professor) scritta da Giuseppe Gazzeri. 17. b. 165; 
18. a. 168. 

Piemonte (Esposizione dei prodotti dell’ industria del ). 36. c. 91. 

— (Sulle peregrinazioni nel} e nella Liguria, lettere di D. G. Discorso 


di Francesco Forti. 40. b. 90. 
Piemontese (Saggio sul dialetto), L. C. 38. db. 70. 
Pieri {Necrologia scritta da Mario) di Federigo North conte di 

Guilford. 29. b. 182. 
— (Lettere di Mario) al Direttore dell’Actologia, sulla morte di Ippo- 

lito Pindemonte. 32. c. 154. 
— (Biografia scritta da Mario) d’ Ippolito Pindemonte. 33. b. 79. 


— (Salle poesie di Mario). Osservazioni di N. Tommaséèo. 33. db. 98. 
— (Sulla lettera di Mario} a Cosimo Buonarroti : « L'amore della cam- 

pagna ». Osservazioni di N. Tommasèo. 37. a. 164. 
Pietre (Sui libri quattro delle ) antiche di Faustino Corsi, rivista let- 


teraria, E. R. 9201 16.. 


Pietroburgo (Sulla Società Patriottica delle donne di). 15. a. 144. 
— (Inondazione a) nel 14 settembre 1824. 17. a. 152. 
Pignattelli (Memorie del tenente generale) Strongoli, intorno alla 

storia del regno di Napoli dell’anno 1808 al.1815, Annali bibliografici, 


G. C. 7. 175. 
Pigmotti (Elogio di Lorenzo) scritto da Antonio Benci. 2. 337. 
— (Su le Favole e Novelle di Lorenzo), riv. lett., M. 29. a. 170. 
Pinali (Sulle osservazioni di Gaetano ) sopra il-progetto di una rotonda 

da erigersi in Verona, riv. lett., A. B. 21. c. 134. 
Pindaro (Esame delle Odi di) tradotte da Giuseppe Borghi, del mar- 

chese Cesare Lucchesini. 9. di 111. 


— ( Versione della I Ode di) fatta dal march. Cesare Lucchesini. 10. c. 67. 
— ( Versione della 1I Ode di) fatta dal march. Cesare Lucchesini. 11. c. 128. 
— (Versione della III Ode di) fatta dal marchese Cesare Lucche- 


sini. 12. a. 108. 
—-( Versione delle Odi IV e V di) fatta dal marchese Cesare Luc- 
chesini. i " 12. di 141. 
— (Versione della VI Ode di) fatta dal marchese Cesare Lucche- 
sini. 12.00! 51. 
— (Versione della VII Ode di) fatta dal marchese «Cesare Lucche- 
sini. 18. b. 85. 
— ( Versione della VIII Ode di) fatta dal marchese Cesare Lucche- 
sini. 14.0 43. 


— (Versione della IX Ode di) fatta dal marchese Cesare Lueche- 
sini. i 14. c. 109. 


183 
Pindaro (Versione delle Odi X, XI. e XII di) fatta dal marchese Ce- . 


sare Lucchesini. 15. Db. 76. 
— ( Versione delle Odi XIII e XIV di) fatta dal marchese Cesare Luc- 
;chesini. 18. a. 27. 


— (Sulla traduzione delle Odi di) fatta da Giuseppe Borghi, M. 15. a. 68; 
28. b. 263. 


— (Sulla traduzione delle Odi di) fatta dal marchese Cesare Luc- 


chesini. 26. a. 154. 
Pindemonte (Sulla traduzione in ottave fatta-da Ippolito ) dell’Eglo- 
ga .X di Virgilio, riv. lett, M. 21. c. 126. 
— (Sulle prose.e poesie campestri d’ Ippolito); riv. lett., M. 24. a. 162. 
—(Sui componimenti teatrali di Giovanni), M. 30. a. 114. 
— (Sugli elogi di letterati, scritti da Ippolito), M. P. 32. a. 42, 
—;( Sulla morte di Ippolito ). Lettere di Mario Pieri al Direttore dell’An- 
tologia. } 32. c. 154. 
— (Biografia di Ippolito) scritta da Mario Pieri. 33. b. 79. 
Pingone (Sulle notizie di Filiberto di) storico piemontese, scritte da 
Luigi Cibrario. Osservazioni di N. Tommasèo. 33. c. 114. 
Eimo (Necrologia del sacerdote Ermenegildo), scritta dal prof. Giuseppe 
Gazzeri. 17. b. 167. 


Piombo (Su la vita e i dipinti di fra Sebastiano Luciani , sopranno- 
minato del): Saggio dell’avv. Pietro Biagi. Osservazioni di Niccolò 


Tommasèo. 31.0. 134. 
Pirenei ( Viaggio ai) del sig. Beltrami. 40, c. 85. 
Pirker (Sulla Matilde, episodio tratto dal poema eroico « La Tunisiade » 

di Gio. Stanislao), riv. lett., M. 21. 0. 129. 
Pirovano (Su la nuova Guida di Milano del pittor Francesco ). (Os- 

servazioni di N. Tommasèo. 41.00. 120. 
Pirro (Su la vita e gli scritti di Didaco ) « Iacopo Flavio»; Commen- 

tario di ‘Tommaso Chersa:, riv. lett. M. 24. A, 127. 
Pisa (Gita a) di N. J. 48. b. 96. 


—:( Sulle pitture a fresco del Camposanto di) disegnate ‘ed incise da 
Giuseppe Rossi e dal prof. Paolo Lasinio, riv. lett., SC. 48,00: 74. 
— (Sulle fabbriche e vedute principali di) intagliate dall’ incisore Ra- 


nieri Grassi, riv. lett., S. C. 481 c.. 73. 
Pisami .( Sulle istruzioni di Pietro ) per la novella real casa dei matti 
in Palermo , riv. lett., E. R. 30. c. 136. 
— (Notizie ed elogio di Pietro) fondatore della real casa dei matti. in 
Palermo « dal Federale ». 47. db. 74. 
—. (Sulla memoria di Pietro) intorno alle opere di scultura ultimamente 
scoperte in Selinunte, rév. lett., M. 17.0. 138. 
Pistojese (Gita nel) di N. T. 48... 12. 


Pitti (Sopra due sale recentemente dipinte nel Palazzo), X. 28. a. 3. 
Pittura (Annuario della scuola di) o lettere sull’Esposizione di Parigi 
del 1819 di Keratry « traduzione dal francese ». 2, 319. 


184 


Pittura (Considerazioni sulle opere che restano dell'antica), e delle prime 
età delle arti risortein Italia. Discorso del prof. Pietro Petrini. 2, 458. 


—.(Sulle opere di) in Firenze. Discorso di Antonio Benci. 2. 86. 
— (Sulla) degli antichi. Lettera del prof. Pietro Petrini al dottor Gae- 

tano Cioni. 3, 256. 
— (Sulla) degli antichi. Discorsi del prof. Pietro Petrini. 4,279; 


5. 518; 6. 521; 7. 318. 
— (Lettera del march. Cosimo Ridolfi al prof. Pietro Petrini sull’esame 
chimico di un’antica) all’encausto. 7. 298. 
— Sul ritratto di un bel giovine dipinto da Hayez, M. 8. 371. 
— (Sulla storia della } in Italia « dall’ Edimburg Review », D. 11. a. 99. 
— (Sul saggio della storia della ) in Italia dai più remoti tempi fino 


all’età presente del conte Gregorio Orloff. T. 14. db. 76 
— (Dello stato attuale della ) in Italia del conte Gregorio Orloff , tradotto 
da T. 11, b. 77. 
— (Sulla) in porcellana. Lettera di Pietro Giordani al suo Leopoldo Ci- 
cognara. 16. c. 124. 
— (Sulla) in porcellana, Lettera del conte Leopoldo Cicognara in risposta 
a quella di Pietro Giordani. 17. db. 62. 
— (Sulla) cremonese descritta dal conte Bartolommeo Vidoni. Lettera 
di Pietro Giordani a Giuseppe Montani. 19.0. 31. 
— (Sul saggio intorno all’antica ), tedesca illustrata nella collezione dei 
quadri dei sigg. Boisserée e Bertram, E. M. 19. a. 33. 
— (Sulla) in majolica « dal Kunstblatt. 19. a: 140. 
— (Dell’antica scuola di) in Colonia, E. M. 19.001; 
— (Sulla ) a fresco e restauri di Antonio Marini. Lettera al Direttore 
dell’Antologia. 32. c. 90. 
Pitture (Sul distacco delle) a fresco. Discorso del conte Leopoldo 
Cicognara, 18. db. 1. 
— (Sopra alcune) di alcuni maestri tedeschi e napoletani. Discorso del 
sig. D. Schorn « dal Kunstblatt ». 18. bi. 34. 
Pizzichi (Sul viaggio scritto da Filippo ) di Cosimo III per l’alta Italia, 
rivista letteraria, M. 32. c. 80. 
Planat (Sulla storia di Giulio) della rigenerazione dell’ Egitto, 
G. P. 39. 0. 104. 
Plata (Sul viaggio nel Chili e nella provincia della ) di John Miers, 
A..V. \ 28, ai 93. 
Platone (Sui dialoghi di ) volgarizzati da varj. Osservazioni di Niccolò 
Tommaso. 48. c. 112. 
Plauto (Sulle Commedie di ). Discorso di Antonio Benci. 9. c. 50. 
Plinio (Sopra). Discorso del prof. Pietro Petrini. 2. 468. 
— (Sopra alcune lettere di) il giovine, volgarizzate da Pier Alessandro 
Paravia e da Antonio Zanplini, riv. lett., M. 18. c. 118. 


— (Lettera di C. Cecilio) a Gallo, volgarizzata da Francesco Longhena, 
rivista letteraria, M. 48. c. 115. 


185 


Plinio (Sul saggio! di traduzione e illustrazione di ) il giovine di Pier 


‘Alessandro Paravia. Osservazioni di N. Tommaseo. 30. 4 110 
— (Salle lettere di G.) Cecilio secondo a, Trajano e. viceversa, tradotte 
da &. Bandini. 41, c. 125. 
— (Sulle lettere di) il Giovine, tradotte da Pier. Alessandro Paravia. 
Osservazioni: di N. Tommasèo. 44, 4,119. 

— (Sulle lettere di) ib Giovine, tradotte e illustrate da G. Bandini. 
Osservazioni di N. Tommasèo, 48, ita 418. 
Plutarco (Degli Opuscoli di) volgarizzati da, Sebastiano. Ciam- 
pi, Q. 13, b. 104. 


— ( Discorso intitolato) e Montaigne del conte. Ferri.di S. Costante. 18, d, 1. 

— (Sulle vite degli uomini illustri di), tradotte da Girolamo. Pompei, 
riv. lett., M. 45. b. 142. 

— (Sulle vite di) stampate dal Passigli, riv. lett., M. 46... 175. 

Poccianti (Sopra alcune opere di architettura dell’ ingegnere Pa- 
squale). Lettera del prof. Gio. Antolini a Giuseppe Montani. 47. c. 176. 

Poesie (Sulle ) di varj autori originali e tradotte, riv. lett., M. 24. b. 256; 
26. db. 64. 

— (‘Sul saggio di) russe, volgarizzate da Girolamo Orti, Osservazioni 


di Sebastiano Ciampi. 27. c. A11. 
— (Salle) scelte di Matthisson, Goéthe, Schiller, Cramer e Burger, 
tradotte: da Antonio Bellati, M. 30. a. 116. 
— (Sopra alcune) italiane di varj autori, riv. lett., L. WI. c. 114. 
— (Sal saggio di) di alcuni moderni autori còrsi, rivista letteraria, 
E. I. 48. c, 101. 
Poetae (Sull’ opera intitolata) Latini Veteres, pubblicata dal Molini, 
riv. lett., M. 39. b. 144. 
Poggi (Osservazioni di F.) sugli annali della tipografia degli Aldi di 
Antonio Augusto Renouard. 26,gb 1: 
— (Sul saggio dell'avv. Girolamo ) di un trattato teorico-pratico sepra 
il sistema livellare. Osservazioni di Giuseppe Giusti. . 36. c. 47. 
— Sul medesimo. Discorso dell’avv. Aldobrando Paolini. 41. 0. 57; 
42. a. 54. 
Pelarizzazione (Sopra una nuova classe di fenomeni di ). Discorso 
del cav. Leopoldo Nobili. 39. c. 34. 
Pelenî (Sul discorso preliminare all’architettura di Vitruvio, illustrata 
da Giovanni) e Simone Stratico, riv- lett.; M. 24.0. 407. 


— (Sul commento di Giovanni) all’architettura di Vitruvio, O. 29. «. 3. 
Poletti (Considerazioni del prof. Geminiano ) sopra l’uso del calcolo 
nella fisica. 18. b. 44. 
— (Discorso del prof. Geminiano) sulla geometria. Analisi algebraica e 
maltematiche applicate. 18. c. 178. 
— (Sull’Opera di Luigi) intorno al pubblico macello di Roma, rivista 
letteraria, E R. 24. b.,212. 
Peli (Avvicinamento ai due). 17. c. 1478. 


la 
a 


#6 


Ei ( Necrologia del'cav: Pregio Saverio ) Sora dal: prof. Giuseppe 
Gazzeri. mot istoîxgvie ;ivs184 148011607. 
— { Sul discorso filosofico del prof. Bataacssirea) intorno. al. necessaria 
mutamento della letteratura italiana nel secolo nostro.! Osservazioni 
di Niccolò Tommasgò. © * bs . omivoi® | 1231@ 118. 
— (Sul saggio filosofico del prof. Baldassarre ) sopra la scuola dei. mo- 
derni filosofi naturalisti. Osservazioni di N. Tommasèo,. 25..b. 39. 
Polibio ( Sulle storie di) da Megalopoli volgarizzate dal dottor Gehen. 


Osservazioni del marchese Cesare Lucchesini. 20..b..83.. 
Polignote (Sui dipinti di) disegnati dai fratelli Riepenhausen. Osser- 
vazioni di Giuseppe Micali. 286 hr 1126.0100. 


Polîmiere (Sùlla memoria di Isidoro ) intitolata : « Quali sono i van- 
taggi e gli inconvenienti degli Ospedali e dei soccorsi al domicilio.de- 
gli indigenti malati? Quali miglioramenti ‘ potrebbero introdursi nel 
regime di questi stabilimenti ‘». ‘Riflessioni di Fitandro,, 9...@97. 

Poliziano (Sulle poesie italiane di Angelo ), riv. Vett., 1M. 18.0. 409; 


24: bi 248. »i 
— (Sulla Congiura dei Pazzi descritta in latino da Agia volcarigtata 
da G. J. M. Osservazioni di N. Tommasèo. . « | 42. G.114. 
Pollimi (Sulla Flora Veronese di Ciro), V. 1910b. 141. 


Polo (Sull’edizione dell’opera di Marco) per cura della Società di 
geografia in Parigi, dagli Annali dei viaggi di Maltebrun; P..9. c. 174. 
— (Esame dell’opera intitolata , di Marco ) e ‘degli altri. viaggiatori ve- 


neziani più illustri, dell’abate Don Placido Zurla. 11.0 65. 
— (Sul viaggio di Marco) di Roux. 19. b:(92. 
— (Sui viaggi di Marco) illustrati e commentati dal conte G. B. Baldelli, 
riv. lett., X. X. X. 30. di 111. 
— (Sul milione di Marco) testo di lingua illostrato «dal conte G. B. Bal- 
dellit* #8: DI I. (3400. 3 
Pelo (Nuova spedizione inglese al) Nord sotto gli ordini del. capitano 
Edoardo Parry.'’ | | pe27. a. 163. 
Polonia (Dell’istrozione pubblica nel regno di), in i00146x ba 183. 
— (Sulla storia della) dell'abate Silvestro Ligurti. Osservazioni di Seba- 
stiano Ciampi. | Zid 23. 


— (Sulle memorie intorno alla ) ed ai Pollacchi di Mich. Oginski,.26. e+.88. 
— (Sopra alcuni opuscoli ‘inediti riguardanti la storia della) pubblicati 


da Sebastiano Ciampi. Osservazioni di N. Tommasèo. sei a.:116. 

— (Sullo stato prnaniiotii dell'attuale regno. di). di. Bernardo 
Zaydler. . oa o pt b. 153. 
— (Sul viaggio in) di srcnmanisin Ciampi. Osservazioni di Niecolò Tom- 
maséo. ostho;0(1122. 
— (Sulla ). Lettera di N. Tommasèo al Direttore dell’Antologiay.e lettera 
di G. B. Tili a Curzio Piehena. 44.0. 53, 
Poltri (Necrologia dell’abate Giuseppe ) di Siena , ‘scritta; da Niccolò 
38. c. 162, 


Tommaséo. 


48/ 


Pompenti ( Sulle notizie ;mecrologiche. del conte. Luigi). Lettera, di 
N.:Tommasto al dottore vos ef Lupatini. 32100157. 
Pompei ((Salla conservazione delle pitture a; fresco| esistenti sulla, pa- 
‘rele. Uegli antichi edifizi che si discoprono negli scavi di). 20. b. 148. 
— (Sul viaggio a) ed a Pèsto, e di ritorno ad Ercolano e ia Pozzuoli 


(dell'abate MDomenicorRomanelli;, riv. let., L. C. 455 Ca 139. 
=! (.Sul'iquadro in mosaico scoperto in ) e descritto dal cavalier Antonio 
(UV Niccotinity riv. lett.) Mio 465002 :164. 
Pompéi (Sulla versione di Girolamo) delle vite degli uomini illastri di 

< Plutarco? rivi lett.j Muoni o 45,.D. 143. 
Pomniatowsliî (Sul! catalogo delle sugli incise santiclie del. principe 
1° Stanislao), riv. lett. , M. 4Ges 178. 
Pons (Notizia (intorno al’ sig.:). Lettera del. padre Giov. Inghirami al 

Direttore dell’Antologia; i. ‘1 (ol ns jr /490 Aa 448. 
—! (Neèrologia di Giov. Luigi), G./G. }) n 143.507 158. 


Ponte (Sulle memorie»di Lorenzo:ida),) e sulla profezia di.Dante di 
pesos PRA tradotta! iù terza rima dal, medesimo ,;M. +»30..0478! 
-b.. 44. 0 161918, sb | 


22 ( Sulle memorie i di Ehrekro da; rino Lew; 3: M.sopon hr 29: 
Ponza (Sul Vocabolario Piemontese! Lago o di Michele) da, Cavour. 
Osservazioni! di Luigi Cibrario! < 43.0) 425. 
st (Sal medesimo»). Osservazioni di N. pa) ci 46: ba 17. 
Lì ((Sall’Annotatore Piemontese oiGiornale dellavlingua italiana per Mi- 
© chele) da Cavour. Osservazioni di N. Tommasèo. 470 b.-46. 


| Pònza (Prospettortopografido edsistovicovdell’ isola di), F. G. 8.353. 
: Pope Sal saggio sull’ uomo di PESCA tradotto da Michele Leoni. 


solimbiscorsondi Antonio tBenciolhmembio! o); 4.0268. 
vazo(iSufl Riecio) rapito di) Alessandri) nuova versione; Z. 5. 565. 
a, peter MRiccio rapito di Alessandro), tradotto da S. Uzielli. Discorso 
nai Gi Niccolidi ..( mo ib -onoizolge: ne \10ntpt 92. 

LI (/Sall'Saggio sopra l’uomo, e lettere di Eloisa e di Abelardo di Ales- 
"OFandro) tradotte :da' Lorenzo Mancini; S. 20,,000°82. 
pr (Della) degli autori di Salvatore Uzielli. 36.00. 169. 
‘Popolazione (Quadro della ), del saicrita divisi secondo le principali 
campeligioni? 00919. sb. (0inons i 15.0b: 692. 
0 Ra pn e=15 Suoi sprodotti dai tempi» più remoti fino.) ai nostri 
‘ giorni. it10% 2210b. 159. 
Porecilana ( Sulla pittura nata Lettera»di' Pietro Giordani al suo Leo- 
(00 ‘poldo ‘(Cicognata. | (0050) ri6nori24. 
I (Salla pittura in). Lettera del conte Leopoldo Cicognara in risposta 
| Dimasquellafdis Pietro "Giordani;o! 100 17. b. 62. 
‘Porciatti (Su varie poesie di Lorenzo ). Osservazionidi Niccolò Tom- 
NT fa sdo ROi ig Onvoh 00 ‘38:0D) 140. 


‘Toretis Trojanas, ossia la Porchetta — Cicalata — ann. bibl.; D. 4 473, 


188 


Porri | Osservazioni di Giuseppe ) su varj:Catechismi ad uso.dei fan- 


ciulli, traduzione dall’imglese. 146. b. 24. 
Forti (Sul miglior ‘sistema di costruzione dei) progettato da Giuliano 
de Fazio, rèv. lett. ; ©. 29..b. 153; 
WI. C.117. - 
Fortimari (Sul ritratto di ‘Beatrice:) ‘scoperto da (Melchior. Mis- 
sirinî. 42.10. 134. 
Erorte (Sopra alcune lettere inedite di Luigi da ). Osservazioni-di Nic- 
‘colò Tommasèo. 39. .c. 134. 


— (-Sula novella di Luigi da) « Giulietta e Rombb » riv. lett., M..43..0. 160. 
Porzio (Sulla congiura dei baroni di Napoli di Caminita}; rivista.let- 
teraria, M. va; 27. :d 115. 
»Posilipo ‘( Prospetto 'topografico:ed istorico del Monte di.) F.1G.-8. 553. 
Possevino (Sul ragionamento del P. Antonio.) alla (Signoria della 
Repubblica di Lucca. Osservazioni di N. .Tommasèo. 37,00. 127. 
Pothier (Le Pandette di Giustiniano di), ann. bibl. )i) <9IBa S00. 
Pouqueville (Sulla storia .»di 0F. GC. Hi L.). della rigenerazione idella 
Grecia, tradotta ed illustrata da Stefano Ticozzi, riv. lett., M. 21. e. 94. 
Poveda (Sul rogo di Corinna di. Torquato Tasso restituito salla vera 
lezione dal dottor :de.);; riv. leòt.i;M. i 17,:c. 401. 
— (‘Sull*esame storico di Giuseppe de) intorno. al sepolcro: di Giov. Boc- 
caccio e altre memorie. :Osservazioni di Emanuele Repetti, 28 bd. 58. 


Poveri (Sull’ Instituto dei.) in Trieste. 7. 410. 
— (Sull’ edacazione.dei;). Hi un fio, 148. 
Pozzi (Sui dipinti del cav. Andrea) di "Rica ‘sacro, miu. dett,, 
GI, M. idee 147. 


Pozzo (Sul saggio del conte Rendina i» intorno alle/antiche assemblee 
nazionali della ‘Savoia ‘e \del Piemonte. Osservazioni di; Francesco 


Forti, (588.0) 126. 
Pozzo (Su la straordinaria esplosione di un ). Osservazioni di Fran- 
cesco Orioli. 30.10. 161. 
Prandi (Sulle notizie storiche scritte da «Girolamo ) del pittore Lorenzo 
Leonbruno, ‘riv. lett., M.  . ipsti 150116. 
— (Necrologia di Girolamo: 145.00, 186. 


Pratî (Sulla dissertazione di Luigi antonia de Preenfield,. intorno 
alla prescrizione; all’usucapione-ed alle leggi;antiche e nuove che ne 
trattano, Osservazioni di Francesco Forti. 29.,0. 134. 

Prato ( Necrologia;di Stefano). 11: 048.10, 1142. 

Precettore (Sull’ opera periodica intitolata : Il) ;dell’Artigiamo o del 


meccanico. 22... 159. 


Prelà (Sulle congettare del dottor Tommaso .):intorno' altBoa.di,Plinio , 


riv. lett. , M. 0124. 00102. 


— (Sulle congetture del dottor Tommaso) intorno al Boa:di Plinio, 


riv. lett, F.. G. 24.6. 225. 


[EE PEAS CI ETNO I IE CO N LP È LI Pe 


il A 


I REA 


Saro 


189 


Prelezione agli studi di medicina per l’anno 1823, letta dai dottor 
Angiolo Nespoli. 10. 0. 118. 
Premj offerti dalla Società Geografica di Parigi. 6. 573. 
— (Sulla Collezione degli Atti delle solenni distribuzioni dei) d’indu- 
stria fatte in Milano e Venezia dall’anno 1806, in ‘avanti 32. c. (69. 
Eremo quinquennale di scudi mille fondato da ‘Ferdinando HI su la 
‘migliore opera ‘italiana. 11. a. 180. 
Prevost (Necrologia di ) scritta dal prof. Giuseppe Gazzeri. 13. 0. 183. 
Prezzemolo (Sul Beniamino e le cose ‘dell’attro mondo, bagattella 


‘filosofica di Marcantonio), riv. lett. } 'M. ‘Di. €. 186. 
Prezziner (Sull’ elogio del prof. Giovanni ) seritto dal dottor Fruttuoso 
‘ Becchi. Osservazioni di N. Tommasso. 34. a. 181. 
Prigioni (Sulla storia della tiforima delle’). “Lezioni. di» Fi- 
landro. LI: 1301b2 74; 

c. 68. 
— (Sul modo di migliorare le) e case di pena. 14. c. 148; 


15. a. 148; c. 176. 
— (Sullo‘stato attuale delle) in Francia. Rapporto di R. Appert. 18. c. 178. 
Prigionieri (Sui) di Pizzighettone. Romanzo storico del secolo XVI. 


| Discorso di Niccolò Tommaséo. 37. 0.298. 
Priuli ( Necrologia di Faustina Venezze). 47. db. 90. 
Privative (Salle) trattato di Giammaria \Puoti. Discorso di Francesco 

Forti. 45. b. 95. 
Procedure (Del'‘vantaggio ‘della pubblicità nelle ) Criminali. Discorso 
dî Patrofilo. 27. a. 3; 


ate 1327'82./6:'83. 

— (‘Sulla Aligi delle) Criminali. Osservazioni di Gelso ‘Mar- 

zucchi. i 6. a. 111. 
Processo (Sul) inquisitorio. Discorso di Celso Marzucechi. 46. a. 111. 
Procida (Prospetto topografico ed istorico dell’isola di); F. G. 8.553. 
Prodotti (‘Sull’ utilità dei moltiplicati) della‘ generale industria, ‘e sul 

danno dell’ opporvisi, anche nel caso che i sistemi proibiti sussistano 


‘negli altri paesi. Memoria del comm.'Lapo de”Ricci. 17.0.4111. 
Proemio. all’Antologia. 1.,3. 
Progetto per la formazione im Firenze di una stabile compagnia 

‘comica. 6. ‘1480; 

9. b. ‘191. 


Programma della Società Italiana delle scienze:ai dotti italiani. 81859. 
Programmi dell’Accademia delle Belle Arti in Firenze. % 375. 
Progresso ‘(Sul) delle scienze, delle lettere e ‘delle arti, ‘Giornale 


‘napoletano , riv. lett., X. 46. ‘db. 26. 
Proposta di'un Dizionatio delle scienze morali e ‘politiche « dalla Ri- 
vista Enciclopedica ». ' 5. 258. 


— (Sulla) di alcune correzioni ed aggiunte al Vocabolario della Crusca 
di Sebastiano Ciampi. 20. c. 30. 


190 id 


Proprietà. (Su la) letteraria. Osservazioni di N, Tommasto,29. 0.89: 
=. (Sui vincoli imposti dalle Idagi alla). Discorso di Giuliano.Rieci.48, a. 65. 
Prosatori (Sopra ona,stelta di) italiani. Lettera di Pietro Giordani 


al (marchese; Gino Capponi. 170. V. 
Proscritte (Sul). Storia, Sarda, dell’autore , della, Sibilla, Odaleta. Di- 
scorso di;N. Tommaseo. i 414,,@. 106. 
EProsele rime sia di Orazio Rucellai , ‘Tommaso. Bucnayenturi ed 
altri; ann. bdibl., dra tony! ssa) creoo vg: 

+.i(fSopra varie) gr esdradolle., riv. lett. stM.5 ser 26.0 63. 


Prospetto topografico ed istorico dell’ isole d’ Ischia, Ponza,, Vando- 
utena, Procida. edi. Nisida,; delvifano di, Miseno .e., del. Monte 
Posilipo, F. G. ammo n 18353. 

Provolo; (Sulla dissertazione di Antonio ) Rodio all’ utilità se 
‘ minerali artificiali, riv. lett., V. 29, 64431. 

Pubblicità (Del vantaggio della ) nelle procedure Criminali. Discorso 
di Patrotilo. ]ih'oeso b obon 27843; 
Zio'e: 01825 327100033: 

— (Se dla)dei Giudizi Criminali convenga alla nno Penaicni di 


G. Dio Romagnosis oempino I 7 0 290 Ad. 

pron ( Lettera di C.) al Direttore dell’ alalenia Sopra ‘un, quadro di 
Giulio Romano. 148,0, DA. 

—.( Sull? elogio di Rodolfo;) tampiseretio gonfaloniere di ‘Perugia, «Scpilo 
da :(Gesare Massari, riv. lett., L. 38, cs, 126, 

— (Sulla! leggenda in.ottava;rima di Domenico Serafino ).., Alerame ossia 
l'origine dei Malaspina, riv. lett., M. No162r Cg119. 

— (Sul poemetto di Domenico Serafino ). Anna di (Ornanog; rivista let- | 
erarig Mi  invisnvivis0 . Bi 45.0. 164. I 


Pucecimotti (Sulla storia del deuton E. ) delle febbri intermittenti per- 
niciose di Romalnegli anni 4819; 4820 ,e:1821, Osservazioni. del..det- 


“tor Emanuele, Basevi sofioti ho ooDeor 19) alert. 
Puillet, (Sugli elementi si fisica, sperimentale di). Lettera al Direttore 
Idell’Antologia.i ini: ib ‘02s5ifer a dou; | 28.0, 173. 


Puleî-( Sulle .osservazionisiftorno ad; un’ adialenti sconosciuta del. Mor- 
spenote Maggiore di pani eseguita in Firenze-nel;1482 , rivista lette- 


sraniay Mid] seo FRVEL 5 goinpom10ì be 3A. 
Eurnieî (Notizia di Stonata renano scoperti a Cartagine dal mag- 
gior Humbert. 104 co 178. 
ponsetà, («Sutl’ Antologia di: Medio! i adicina } compilata da..Basilio);; qivista 
. letteraria»: M. ri mA cgloti san rA4a (6488. 
st (Sulle | privative; «trattato, di Giammaria) Discorso «di.«Francesco 
Forti. | 0148, db. 95. 


Pyrker .(;Sul poema: epico di; G. Lo), « Edwige e Wal telimai Osser- 
vazioni di N. Niccolò Tommasto. 


194 


Quadri: (Sulla storia di Antonio) della statistica delle provincie venete. 
Osservazioni idi, Francesco, Forti... |, 30. c.. 86. 
Quaglia (Sull’avvertimento al pubblico di Francesca) intorno agli er- 
rori e danni della medicina curativa di-Le-Roy, riv. lf V.35. b. 142. 
— («Sul Manuale;dell’arligliere di, F.), riv, Lett. (1. P. 37. c. 128. 
@uandt ( Notizie del signor) intorno al ritratto. originale della Forna- 
rina di Raffaello « dal Kunstblalt ». : 1,,207. 
Quaranta (Sull’illustrazione di an vaso italo-greco , scritta da Ber- 
“mardo). Esame dell’abate G. B. Zannoni. *.,:8, 440. 
Quatremèeère (Sulla memoria: del signor); de, Quincy intorno la statua 
antica di Venere scoperta nell’isola.di Milo... Riflessioni dell'abate 
G. B. Zannoni: i 8. 47. 
— (Sull’opera del.signor) de Quincy, intitolata: « Saggio sulla natura, 
lo scopo ed i mezzi dell’imitazione nelle belle arti. Discorso del conte 
Leopoldo Cicognara. ; 13. a. 3; 

b. 1;:c. 16. 
— (Sulla storia del signor) de Quincy, della vita e delle opere di Ral- 
faello Sanzio, tradotta ed illustrata da Francesco Longhena, X..37. b. 1. 
— (Sulla storia del signor) de Quincy, della vita e delle opere dei più 
celebri architetti, G. P. 44,, b. 75. 
Quintana. (Sopra un’ epistola di Emanuele Giuseppe ) a Nicasio, tra- 
dotta «da Pier. Alessandro, Paravia. Osservazioni di Niccolò Tom- 


 maséo. 39. c. 140. 

— (Sulla danza, carme di Emanuele Giuseppe ). Osservazioni di Nic- 

colò Tommaséo. 43. d. 144. 
KR 


Raccoglitore (Sulle riflessioni del ) sopra le opinioni di parecchi scrit- 
mtorivintorno; agli studi, elementari, riv. lett. , M. dra c. 51. 
Racconti del vecchio Daniele, tradotti dall’ inglese, ann. bibl. 2. 328. 
— (Continuazione dei.) del, vecchio Daniele, tradotta Piet an- 
nali bibliografici. 4. 370. 
Raddi.(Brevi Osservazioni di Giuseppe) sull’ isola di Madera fatte nel 
è tragitto da Livorno a-Rio-Janeiro, 2. 259. 
—.( Disegno e descrizione:di Giuseppe.) di una. pianta trasportata dal 
: Brasile. 10. d. 191. 
+ (Sall’opera di Giuseppe,).dei muoyi,generi e specie delle piante del 
Brasile. 20. a, 163. 


192 


Radedi (Necrologia di Giuseppe) scritta da Guglielmo Libri. 36. a. 194. 


— (Nuovi ragguagli intorno a Giuseppe ). 1 36. c. 74. 
— (Sullo scritto intitolato alla memoria di Giuseppe), rivista lettera- 
ria, X. 39. a. 142. 
ERado (Necrologia del dottor Giovanni). 45. @. 157. 
Raffaello (Sul ritratto della Fornarina di). Notizia del sig. Quandt, 
« dal Kunstblatt ». 1. 207. 


— (I Cartoni di ) in Hampton-Court « dal Kunstblatt »,) A. B: 4. 208. 
—- (Sulle pitture di) in Monaco ed in Firenze. Notizie del barone di 


Rumobr « dal Kunstblatt ». 1. 454. 
— {Di un quadro di). 14. Q. 177. 
— (Di un disegno finora non conosciuto di). Discorso di Maurizio 
Steinlà. 39. b. 126. 
— (Sull’ unità del soggetto del quadro della Trasfigurazione di). Osser- 
vazioni di Melchîor: Missirini. 42. €. 114. 


— (Sopra un intaglio di un quadro di) eseguito dal cav. Toschi. 46. db. 56. 
— (Sullo Spasimo di) inciso dal cav. Toschi. Lettera di Leopoldo Ci- 
cognara a Pietro Giordani. 48. a. 158. 
— (Sulla storia della vita e delle opere di) del signor Quatremére de 
Quincy, tradotta ed illustrata da Francesco Longhena, X. (37. b. 1. 


Ragguagli bibliografici di libri francesi. 1. 140; 
290, 507. pe 
— Bibliografici di libri inglesi. 1. 300. 
— Bibliografici di libri tedeschi. 1. 500. 
— Bibliografici di libri spagnuoli. 1. 505. 
— (Sui) dei lavori accademici della Società reale Borbonîca per il 1828, 
riv. lett., E. R. 40. e. 40. 
Bagusa (Sulle tre descrizioni del terremoto di) del 1667 di Gradi, 
Rogacci e Stay. Osservazioni di N. Tommaséo. 35. 0. 111. 
Rambelli (Sull’ elogio scritto da Giov. Francesco ) deì cav. Vincenzio 
Monti, riv. lett., J. G. M. 47. b. 28. 
Rampoldì Annali Musulmani, ann. bibl. 6. 568. 
—- (Sull’ enciclopedia dei fanciulli, opera di G. B.). Osservazioni di Nic- 
colò Tommaséo. 31. a. 133. 
— (Sulla cronologia universale di G. B.). Osservazioni di Niccolò Tom- 
maséo. 3 31. a. 136. 
Randuw (Sul prospetto di Agostino Le) sinottico grammaticale della 
lingua francese, riv. lett., M. 42. €: 120. 
— (Sul libro di Temi di Agostino Le) in continaazione al prospetto 
grammaticale della lingua francese , rv. lett., M, 43. b. 140. 
Rankiug (Sulle ricerche storiche di J.) intorno Ja conquista dei Mon- 
goli in America, J. G. H. 85. db. 1. 


Rasî (Sull’antico Porto Neroniano di Anzio, di G.) Osservazioni di 
Sebastiano Ciampi. 24. c. 143. 


193 


Ratti (Sulla dissertazione di Niccola) d’ un’ iscrizione Ficulense e del- 


l'antica Ficulea , riv. lett., M. 24. a. 148. 
— (Sulla dissertazione di Niccola) sopra un Sarcofago antico cristiano. 
‘‘ Osservazioni di Sebastiano ‘Ciampi. 27. c. 106. 
Raymond (Carta topografica militare delle Alpi di). 1. 159. 


Raymal (Istoria di G. T.) filosofica e politica degli stabilimenti e del 
commercio degli gr ge nelle due Indie, Esame del dottor Giuseppe 


Giusti. © i 4. 422. 
er (Sugli Epigrammi di delizino)- Osservazioni di Domenico Vale. 
gi; (Calia 12,0. 132. 
— (‘Sui medesimi), riv. lett., M. 21 c. 127. 
2 (sun vita di Cola' di Rienzo ridotta a miglior lezione ed illustrata 

da Zefirino), M. 37. b. 86. 
ques (Sui) di Frantia. Discorso di Antoniò Benci. 4. 98. 


i Eceboul ( Sul nome dato alle parti del Perigonio del s'g.). 29. c. 183. 


— (Osservazioni del sig.) sui cenni intorno la geografia fisica e bota- 


i nica del regno di Napoli di M. Tenore; MM. db, 118. 
— ( Osservazioni del sig.) sopra un viaggio in alcuni luoghi della Basi- 
licata e della Calabria Citeriore. 4. db. 121. 

dl (Osedbvazioni del sig.) sul viaggio falto in Abruzzo dal cavalier 
‘Tenore. \ 41. b. 123. 


Recitazione (Sulla) teatrale. Compagnie comiche, E. 26. c.. 74. 
Reclamo della società della Tipografia Elvetica di Capolago sulla pub- 
mn blicazione” ‘della Mascheroniana del Monli e replica relafiva. 45. c. 168. 
‘Redditi ( Sull’opera intitolata : Philippi ) Exortatio ad Petrum Medicem. 


Discorso del abate G. B. Zannoni: 10.c. 18. 
Redi (Sulle lettere di Francesco), riv. lett., M. 19. c. 102. 
—_ ( Sui consulti medici di Francesco ), riv. lett., M. 46. b. 37. 
Regis ( Sulla traduzione fatta da Francesco) della Ciropedia di Seno- 

‘fonte, M. 7. 424. 
‘Regli (Sugli scritti editi ed inediti di Francesco ). Osservazieni di ta 
‘ 6016 Tommasto. 47. Db. 
Regno (Sul) animale, 0 raccolta delle migliori opere zoologiche mt 
GRA 'flicalé dal Sonzogno, riv. lelt., M. 31. db. 129; 

42. Na 119. 
rasi (Salle ‘ operé filosofiche di ) e di Dugald Stewart, tradotte da Nic- 
9a mA Tommasèo, riv., lelt., L. Y. 44, c. 49. 
Reina ( Necrologia dell’avv. Francesco). 21..a. 176. 
Reislig” ( Necrologia di Carlo ), R. "age, 176. 
Religioni (Quadro della popolazione del globo diviso secondo le prin- 

sa  gipali ). 15. db. 99. 
Remo ‘(Sul terremoto avvenuto nella provincia di San) nel 1831. De- 
_. serizione di Alberto, Nota. 42. b. 142. 
Remusat (Sul saggio della confessa di) sopra l'educazione delle 
* donne, M. 20. a. 33. 


ro 
(3 


9 


r 


L 


Renaudiere, (Sul saggio del sig. De.la) sopra, A PFARBSERA della, geo= 


grafia dell’Affrica interna, G. P. | 028, Da 76. 
Etezxier ( Necrologia di Stefano Andrea ) dalla, « ; Bibl. ital. hai 137. bd 162, 
—.(Neccrologia di Bernardino), B. G.T. LL it (noi 6.154. 
—,{Necrologia di Giustina) Michiel.... n. 46,.b, 9% 
— (Ritratto. di Giustina }., Michiel,, scritto da Isabella, \ Teotochi, Al- 

 brizzi. 148,0 10. 
Renoward (Sugli Annali della Tipografia degli Aldi di Antonio: Au- 

» gusto ). Osservazioni di F. Poggi. Necib. inni (7 1026, la 
— (Sulle, lettere del barone T.) de Bussierre sopra 7 Oriente, 

Ada inni 86, d. 18. 
Wemucci (Sulle Novelle istoriche còrse di Francesco Ottavio, givista 

letteraria , M. po 026 di 78. 
Remzi (Riflessioni di «Antonio ) sulla storia dei Francesi , di, Simondo 

de Sismondi. |. _._ i ab sar erspr) 

9. c. 106. PRE 
— (Osservazioni di Antonio ) sulle rime del. Petrarca, ved 152, 
— (Discorso di Antonio) sull’Atlante Dautesco, Pronti ae” di, Gio- 

vanni Flaxman. 9. b, 155. 
—, (Osservazioni di Antonio) sul saggio di Estetica. di 6 B B 

Talia. 10, de139, 
— (Considerazioni di Antonio) sulla Galleria Riccardiana dipinta. da 

Luca Giordano. ‘nda 459. 

— (Discorso di Antonio ) sull’Apologia dol secoli barbari, del la -Costan- 

tino Battini, i in Ù 0.. db 198. 

— (Necrologia di Antonio), X. i di ila ,204. 
Repetti (Discorso di Emanuele ) sopra Antopietto Campofregoso sig gnor 

di Carrara poeta volgare. de 177. 


— ( Ricerche di Emanuele) sui progressi dell’ istruzione ,,. sulle inyen- 
zioni meccaniche, e sui coslumi negli Stati Uniti dell’ ‘America, Sel- 
tentrionale. pel. 420. 

— (Sull’opera di Emanuele} inlitolala : « Sopra ‘l'Aipe' ‘Apuana: ed i 

marmi di Carrara », Discorso del, prof. Giuseppe Gazzeri, 6. 310. 

— (Discorso di Emanuele) sull’ osservazioni sopra l’agricoltura toscana 
del dottor Francesco Chiarenti. ; 1 72. 

—,(Ragguagli di Emanuele ) sulla, Società Geografica stabili Bi; | 

_; Parigi. 5T 

— (Riflessioni di Emanuele) sopra una série di osservazioni Incloarolo- 
giche eseguite a Salem in America per il corso di treniatre, nni. da 


cui si rileva la differenza positiva tra le lemperature dell” antico, e del 
nuovo mondo. UT. A61. 


— (Riflessioni di Emanuele) sulle antichità Germaniche e puo nei 


paesi del Reno. ‘7. 165. 


— (Discorso di Emanuele) sull’ educazione delle femmine nella Sviz- 


zera. 7. 166, 


do 


495 


Repetti (Riflessioni di Emanuele ) sull’incivilimento dell’Egilto. 7, 166. 
— (Riflessioni di Emanuele) sulla Società Astronomica formatasi in 
Londra. 7. 509. 
— (Riflessioni di Emanuele) sull’ opera del dottor Bernardino, Bertini , 
intitolata: « Idrologia minerale, ‘ossia storia di tutte le' sorgenti di 


acque minerali nel regno di Sardegna. 8. 454. 
— (Lettera di Emanucle) al Direttore dell’Antologia, sull'andamento 
della Via Emilia di Scauro. 10. 0. 1. 
—( Alcune osservazioni di Emanuele) intorno al clima delle. Ma- 
‘remme. 11, Di 135. 
— {Estratto di.una Memoria di Emanuele) sulla soluzione naturale della 
Silice in seno aì terreni di natura calcaria. 16: c. 168. 


— (Lezione di Emanuele ) detta all'Accademia dei Georgofili sulla fisica 
struttura dell'Appennino di Pietrasanta in occasione di una gita al 


Monte Allissimo. 22.,.b. 80. 
— (Osservazioni di Emanuele ) sull’ opera di Giuseppe de Welz, intito- 
lata :‘« Primo elemento della forza commerciale ». 24..a, 56. 
— (Discorso. di Emanuele) sulle memorie della Società Italiana delle 
scienze, residente in Modena. 24. Db. 108. 
— ( Risposta di Emanuele) al colonnello G. P. sopra alcune congetture 
intorno a Dante. 25. Db. 1. 


— (Sunto del rapporto di Emanuele ) delle osservazioni geognostiche 
‘sopra î monti del Golfo della Spezia letto alla. Società dei Geor- 


gofili. 25. c. 146. 
— (Osservazioni di Emanuele) sulla statistica dell’antico dipartimento 
di Montenotte del conte di Chabrol, 26. a, 40. 


— (‘Osservazioni di Emanuele) sopra i monumenti ‘di un manoscrilto 
autografo di Giovanni Boccaccio, illustrati da Sebastiano Ciampi ; 
sopra una lettera del medesimo al maestro Zanobi da Strada; e del 
di lui sepolcro, e varie altre memorie, esame storico di Giuseppe 


de Poveda. 28. D. 58. 
— (Discorso di Emanuele) sulla continuazione degli Atti dell’Accademia 
dei Georgofili pubblicata dal Piatti. 29, db. 43. 


— (Lettera di Emanuele) a Sebastiano Ciampi, sulla disamina del me- 
desimo intorno l'opinione di Giovanni Beccaccio sulla. così detta 
Papessa. 30. a. 120. 

— (Discorso di Emanuele) sulla statistica agraria della Valdichiana di 
Giuseppe Giuli, e sull’Atlante geografico-fisico-storico della Toscana 


del dottor Attilio Zuccagni Orlandini. 37. a. 65. 
‘-. ( Discorso di Emanuele) sugli Atti dell’Accademia Gioenia di scienze 
naturali. ' 37. db. 99. 
— (Discorso di Emanuele ) sull’Accademia Valdarnese. 38. b. 75. 


— (Discorso di Emanuele) sugli Annali di Storia Naturale pubblicati in 
Bologna. 39. a. 53. 


i 


mepetti (Relazione di Emanuele) di un’escursione geologica al 


Monte Amiata. 40. db. 1. 
— (Sul Dizionario di Emanuele) geografico-fisico-storico della. To- 
scana., 42. b. 68. 
Reumont (Discorso di Alfredo) sulle notizie inedite ‘della vita di 
Andrea Del Sarto, raccolte da Luigi Biadi. i 40, bd. 198. 
— (‘Osservazioni di Alfredo ) sulla versione tedesca della storia pittorica 
‘ d’Italia di Luigi Lanzi. 42. b. 162. 
Reuwwemns (Estratto di lettera del prof. C.J. C.) sopra un’escavazione 
di un edifizio romano presso Voorburgo. 32..0,:93. 
Itevme (Introduzione al primo tomo del Giornale) Eneyclopedique, di 
M. A. Jullien. i 001.161. 


Bey (Sull’ opera di J.) intitolata: « Dell? instituzioni giudiziarie dell’ In- 
ghilterra paragonate con quelle della Francia ». Discorso di. Francesco 


Forti. il A Q9ord,T 47. 
Rezzonico (Sulle opere scelle del conte). Osservazioni di. Niccolò i 
Tommazsèo. 28; b..239. 
Rieca (Sull’elogio scritto dal P. Massimiliano) delle scuole Pie, del 
cav. Giulio Bianchi, riv. lett., M. 16. c. 90. 
Efecardìi (Lettera di Francesco) al Direttore dell’Antologia sul me- 
todo di leggere la lingua ebraica. 7. 530. 
— (Reclamo del prof. Geminiano ) intorno un articolo inserito nell’An- 
tologia ed osservazioni del Direttore della medesima. 31... 176. 
Rieci (Sul poema epico di Angiolo Maria) « S. Benedetto ». Osserva- 
zioni di N. Tommaséo. 21,0. 74. 
— (Sul poema di Angelo Maria) « La georgica dei fiori ». Osservazioni 
di N. Tommasèo. 23. a. 14. 
— (Sul polimetro di Angelo Maria) sopra Ja Villa di Camaldoli al Vo- 
mero. Osservazioni di N. Tommasèo. 35. c. 133. 
— (Sul poema di Angelo Maria) « Le Conchiglie ». Osservazioni di 
Urbano Lampredi. 43. a. 103. 
— (Sopra un’ Elegia di Angelo Maria) in morte della contessa Luisa 
Ricciardi. Osservazioni di G. J. Montanari. 47. c. 114. 


— (Discorso dell'avv. Giuliano) sui principj della filosofia della storia 
tradotta dalla scienza nuova di G. B. Vico da Giulio Michelet. 30. a. 29; 


31. Db. 118. 


— (Discorso dell'avv. Giuliano ) sulle idee di Herder intorno alla filosofia 


della storia dell’ umanità. 39. d. 1. 
— (Discorso dell'avv. Giuliano ) del Cousinismo, ossia della scuola filo- 
sofica del prof. Cousin. 42. b. 93; 
c. 54. 
— (Osservazioni dell'avv. Giuliano) sul diritto privato naturale di Fran- 
cesco Nobile de Zeiller. 42, 0. 118. 


— (Discorso dell’avv. Giuliano ) sui vincoli imposti dalle leggi alla pro- 
nrietà. 48. a. 65. 


197 


Rieci (Memoria del:comm. Lapo dei) sul.danno di una tassa sopra i 
°. grani esleri. 16, a. 148. 
—:( Memoria del comm. Lapo dei) sull’utilità dei moltiplicati prodotti 
‘della generale industria, e sul danno dell’opporvisi. anche nel, caso 


che i sistemi proibilivi sussistano negli altri paesi. 17, bi 122. 
= (Sulla Consolatoria del. comm. Lapo-dei) per la morte di Francesco 
Coppi; riv. lett., M. 418..6..102. 


= (Memoria letta dal comm. Lapo dei) .all’Accademia dei. Georgofili 
intorno alle cause d’inceremento della manifattura dei cappelli di pa- 
glia in Toscana, e quanto sia, come a tutte le allre cose, dannoso 
il vincolarla o favorirla. 20.0... 27. 
— (Sul Mausoleo di Paolo Mascagni, opera dello scultore Stefano). Di- 
scorso di Antonio Benci. 3,175. 
—'( Lettera del dottor) al conte Girolamo Bardi sulla spedizione scien- 
tifica toscana in Egitto. 32. c. 141. 
Ricciarelli (Sulle opere teatrali di G, Marcucci), riv. Zett., M.27..b. 97. 
Ricerche geografiche sull’Affrica interna settentrionale, opera di 


C. A. Walckenaer, da R. P. 7.446; 
Ss. 52. 
Richardson (Viaggi del dottor) pel.mare Artico. 25. c. 139. 


Richeri (Sulla raccolta di Luigi ) di Inni a Dio, riv. lett., M. 18. c. * 98. 
Eiceohene (Sul nuovo trattato dell’avv. Alberto ) sul matrimonio se- 
condo le disposizioni del codice per le Due Sicilie, Osservazioni di 


Francesco Forti. 37. c. 118. 
Etidolfi (Lettera del march. Cosimo) al Direttore deil’Antologia sulle 
recenti esperienze eleltro-magnetiche, 2. 481. 
— (Pensieri del march, Cosimo ) intorno ai singolari fenomeni elettro- 
magnetici. 3. 86. 
— (Riflessioni del march. Cosimo) sulle osservazioni e fatti riguardanti 
i fenomeni elettro-magnetici; del prof. Giuseppe Gazzeri. 3. 500. 
— (Lettera del march. Cosimo) al prof. Giovacchino Taddei intorno ai 
nuovi fenomeni eleltro-magnelici. 4. 324. 
—' (Lettera del march. Cosimo ) al professor Giovacchino Taddei sul ma- 
gnetismo, 3. 563. 
— (Osservazioni del march, Cosimo) sul seminatore del signor De Fel- 
lenberg. 6. 288. 
— (Lettera del march. Cosimo) al prof. Petrini sull’ esame chimico di 
un dipinto antico all’ encausto. 7. 298. 
— (Lettera del march, Cosimo ) al Direttore dell’Antologia sui fenomeni 
elettro-magnetici, 7. 498. 
— (Resultati del march. Cosimo) delle esperienze fatte col seminatore, 
del sig. de Fellenberg. S., 192. 
— (Notizie sulla Vaccina, del march. Cosimo). 9; 4. 117. 


— (Lettera del march. Cosimo) al Direttore dell’Antologia, sul. Solfato 
di Rabarbarina, e sul metodo migliore per la vendemmia. 11: c. 133. 


498 
Itidelfî (Lettera del march. Cosimo) al Direttore deli’ Antologia sùl 


raccolto delle uve. 12. a. 127. 

— (Ragguaglio del march. Cosimo) di varie adunanze dell’Accademia 

dei Georgofili. 12. c. 137; 
13. db. 102. 

— (Lettera del march. Cosimo) ‘al Direttore dell’Antologia sopra un 

‘nuovo sistema di preparare i disegni litografici. 13. db. 181. 

— (Memoria del march. Cosimo) sulla libertà del commercio fru- 

menlario. 14. c. 97. 


— (Lettera del march. Cosimo) al Direttore dell’Antologia sopra i re- 
sultati dell'esperienza comparativa fra la vanga ed il coltro. 14, c. 138. 
— (Discorso del march. Cosimo) sopra un nuovo miglioramento delle 


macchine elettriche a disco. 15. db. 159. 
— (Rapporto del march. Cosimo ) degli studi accademici per l’anno 1824 
letto all'Accademia dei Georgofili. 16. b. 112. 
— (Seconda memoria del march. Cosimo) sulla libertà del commercio 
framentario. 17. c. 73, 
—( Discorso del march. Cosimo ) per l’apertura della Cassa di Rispar- 
mio in Firenze. 34. c. 140. 
— (Rapporto del march. Cosimo) sul Rendiconto della Cassa di Rispar- 
mio in Firenze. 38. a. 164. 
— (Sulla vita di Giovanni Bellini, descritta dal cav. Carlo). Osserva- 
zioni di N. Tommasto. 43. c. 123. 
Rifaud (Suli' Itinerario del signor) dell’Egitto e della Nubia, 
J. G. H. 43. c. 12. 
Rîforma (Sulla) del linguaggio forense, Discorso del dottor Pietro 
Ferroni. 3. 253. 
Higacei ( Sul ragionamento medico-chirurgico di Massimiliano ), rivista 
letteraria, V. 35. da. 163. 
— (Osservazioni di Massimiliano ) sull’ Eco Maceratese, Giornale medico- 
chirurgico. 37. c. 129. 
Rigoliî (Sui volgarizzamenti di alcuni Opuscoli di S. Giov. Grisostomo 
del dottor Luigi), G. A. 3, 472. 
— (Sul Testamento di Lemmo di Balduccio pubblicato per intero ed il- 
lustrato dal dottor Luigi) G. A. 7. 170. 


— (Sulla pubblicazione ed illustrazione del dottor Luigi) del volgariz- 
zamento dell’esposizione del Paternostro , fatto da Zucchero Benci- 


venni, riv. lett., M. 34. db. 125. 
— (Lezione del dottor Luigi) letta alla Crusca sopra un testo a penna 
di Pier Segni col titolo di Chiose sopra Dante. 35. c. 35. 
— (Necrologia del dottor Luigi), F. B. 47. a. 208. 
Rimini (Sall’ illustrazione dell’arco di Augusto in) pubblicata da Mau- 
rizio Brighenti , riv. lett., M. 18. c. 134. 


Rinuecîni (Sul Narciso, favola in musica di Ottavio). Osservazioni 
di N. Tommasèo. 36. c. 50. 


199 


Riso (Sulla coltivazione del ) cinese 0'seetoli discòtso' del dottor fgna- 
© “fio Tomeni, riv. et. M. ù 000 18.0 183. 
va ('Sull’opera di Giuseppe) intitolata: « Dei Cavedi e degli Atrii 
helle case degli ‘antichi Romani. Osservazioni di Domenico Va: 
ST 9 IDR 40.°0.*40. 
dL(Sull’opeta di Giuseppe) intitolata: «Pilati ossia ‘if principio di 
‘Roma. Osservazioni di Domenico Valetiani;» 00 1000) Ul © 40. le! 11. 
Miami ( Necrologia di Alessandro ), scritta dall’avvocato Adottando 
‘© Paolini. Sha ROReb60 RR 126, 
Rivera (Sul saggio del cav. de) sopra i rapporti! che' debbono aver 
“fra loro i grandi mezzi permanenti ‘dil'difesa , ‘Ta disposizione foposra- 
‘‘fica del terreno e le operazioni deglì eserciti. Discorso def sig. Du- 
‘four ‘tenente colonnello: del genio in Ginevra. ME 8 545. 
Rivista (Sulla) quinquennale dei progressi delle scienze dell'arti ‘Ìmec- 
° caniche ed industria, dell’ istituzioni sotiali ; della letteratùta è' delle 
‘belle arti. | 12: è. ‘200. 
— Letteraria inglese di Salvatore Uzielli. Ù ha 18." a. dir 
inoparoirsusr1onaninoo; 18I0naerivtileni sb (.0 .i on9oitl.) 
—L'Dei Giornali inglesi: Il magnetismo di Blachwood ed il Ragizzino 


di Leg Le ro de | i 37. # 45, 
mia. 96, Vino Ls otnisanm 
— Dantesca , MI i ; i 23. 6.062; 


"un2580 0 15738) è. 1 
Rivîste (Sulle ) scientifiche e letterarie che si pubblicano ‘iti Inghil- 


"tetra dalle « ‘Revue Enéyclopedique #', T. P. '!7 361. 
Rizo (Sulla storia moderna della Grecia di Facovàky ). Discorso si 
‘cotò- Tommasèo. “9201 


L (Stil'corso di Facovàky)' di' letteratura greca moderna, L. C. 43 b n 
Roberti ( Sull’amore verso la a ‘patria del conte G. B.)} rivista ‘ltera- 
tia) L. ; ‘16. 6° 180. 
Robertson ( Sulle ricerche storiche ‘su' l'India ‘atitica ‘di ‘Giiglietmo ) 
‘ed ‘illustrazioni di' G. DI Romagnosi”) riv. lett. J. Gi H.° 40.” 61 33. 
Robinson (Sulle memorie del ‘sîgnor) intorno al progettò dei due 
‘Canali navigabili frà POceino Allantico ed'il Pacifico, GUP: 96! 195. 
Roche 0 gpl del generale ) a Tripolitza. Suoi abboccamenti coi 


chpi Sulliotti; 10! 0 Vono Mole) 88. 
Rochette ( Sulla tradòZione fatta'da'M. Raoul) dell opera’ ‘del'Micali. 
sali 11: Italia avanti la dominazione dei Romani, M. 17? Di 97 


Rotand (Sulle Memorie di madama). Discorso di Frane. Forti 370 57. 
Rolandis ( Sopra due’ ‘opustoli: del medico Giuseppe M. de )' ‘intitolati : 
«Brevi considerazioni mediche sopra Toritty" ‘è Cenni meffiti "Stati 
°° slici di Asti», rid. lett! V. ite 36. è. 53. 
LL'(Necrologia® scritta dal signor de) del'prof. G. B. Balbis: 41.8. 156. 
— (Necrologia scritta dal'sig. de ) del‘prof. Giacomo Barovero: 48) 6/ 152. 
Rolando (Necrologia di Luigi) * *. 42. a. 161. 


200 


RoHin (Sull’opere complete.di Carlo), ann. bibi. Mo® 437% 
— (Sulla, storia antica e Romana di Carlo). a incorso. di Francesco 

Forti... 5 Tb9y ( P 30. a, 65. 
—.(Sulle opere di Carlo). Simpita dal Fiaccadori. 11198. bd. .129. 
Roma (Nuova descrizione della città di). À 20,.b...: 161, 


— (Sulla Memoria, di, G..di;A:, perchè ;in) le donne; sono, più. belle, più 
attive e più soma degli uomini ?,, Osservazioni, di. Niccolò, Tom- 
aMasèo.ì »), b si / 38.,,0,,460, 

_ _.{ Sulle passegg Ginte! fo) del vigi ‘de StendahI. 39. 0.) 86. 
—; (;Sulla:costituzione.del territorio di). Osservazioni geologiche. 39.6, ,154. 
Romagnosi (Esame dell’opera di.G. D.) intitolata. « Ann ppimo 


della scienza del Diritto, Naturale »,,,G..C.. (6 00 ) Uei202. 
—:( Sull’opera di G.. D ) intitolata 1, a. Cengio Diritto ;Pena- 
ade nerAdb sen sphivp (sltuà) s48.20r199. 
lettere; di G. D. >) di fat Siblinani: Valeri sull’iordinamento , della 
«scienza della cosa pubblica. 23...b..147; 
. poc. 605,24. a. 46; b. 1. ilo ” 1018 ndg 
— { Ricerche di G. D.) da instituirsi intorno la scienza \simbolica; degli 
antichi. ;. }., È sro 27. jb 7132. 


—.i( Sal, discorso di Gi D. vi imtitorato è « Cla \ipsità è la, mente” sana? 
Indovinello massimo che potrebbe valer poco o niente ». Osservazioni 


. endi Francesco Forti. 1029,bi 52. 
— (Pensieri di G. D.). Se la Spinto dei giudizj Criminali conyenga 
alla monarchia:.s.,, ; ., fo aroltitonivà (SI0® ) 29nPF MS. 


DI :( Sull’ opera di G. Di) intitolata: «La suprema, economia dell'umano 
sapere. in. relazione alla mente .sana, »,, Discorso di |Celso,, Mar- 
‘4 zucchi. :182.@,,105. 
— (Sulle ricerche storiche sopra 1’ India{antica;di Caglielmò Robertson 
illustrate da Gu D.), riv. lett. ,;I.. G. H. la i fà 1140..0», 33. 
‘ —-( Discorso di G. D.) sulle rilobsioli di Carlo Babbage intogno) la de- 
cadenza delle: scienze in, Inghilterra. ,,(,.5oj 0 42,,€,,36. 
# (Sull’opera di ,G. D. .) intitolata, « L'antica, morale filosofica esposta 
sb ab alla peripatelica dallo Zanotti » si priv. Lett. Gi M. Aha @,,48. 
ERI { Lettera, sdi) G,, D..) al, Direttore dall'Aniolerie .sopra un’altra metafi- 
sica, filosofia, della storia, 46.00=,23. 
+ (.Sulla nuova edizione delle Opere di Gi Db ) ntsbaviais dal (Piatti, e 
“I, "Specialmente sulla Genesi del, isitia Penale; Discorso di Celso Mar- 


{ ( 


105 


, zucchi, 147.0, 51. 
Romanelli ( Sul Viaggio, dell pila Monte 1 a Parte e a Pesto,.e 
di. ritorno ad Ercolano e Pozzuoli ;; riv,,.lett.,, L. ,C.., 1145. 08,139. 


Homani, (Sulla, memoria storico-crilica dell’abate, Giovanni) intorno 
« all’antico corso dei fiumi Po, Oglio ed Adda, riv. lett. E. R..32,;C, 12. 
rr; ( Sullo scrivere «degli antichis). Dissertazioni, accademiche dell'abate 

fr paiono Morcelli. Esame dell'abate G., B. Zannoni, . , gue. 78. 


i 
i 


eat TE 


»_ Lera Sie inn ini MARIE 


204 


Romani:( Opinione di G.B. Vico, d’intorno a clie i) non ‘avessero i 
‘— Connubj prima dell’anno 309.;-« ab'urbe condita » P. C. 11. db. 126. 
— ((Sul'volgarizzamerito delle» vite degli illustri), riv!lett., M. 48. e. 33. 
Romania (Napoli di) e il Governo. i 20. db: '125. 
Etomamnis (Sulle Poesie.latine. di Filippo de), riv. Vett., M. 18. e. 100. 
Romano | De’ magistrati e sacerdozi' del popolo) del prof. Huscehke, 


Discorso dell'avv. Pietro Capeî. 37. a. 117. 
Romantici (Sui Classici e sui). Opinioni di M. L., rivista lettera- 
ria, M. DIE. 120. 


Romanticîisme (Sul) Osservazioni divAntonioBenci. © 15. a. 120. 
-— (/Sul). Lettera di Urbano Lampredi'al Direttore dell’Antologia 23. a. 3. 
= (Sul) e classicismo: drammatico. Saggio divalcune idee’ dell'avvocato 


Aldobrando Paolini. li 40. Db. 38. 
—:(‘Dubbj ‘ai romantici’, ossia 'dubbj intorno alla direzione morale e cì- 
‘vile del). Discorso di. Francesco! Forti. 46. a, 36. 


Romanzi (Sui) in prosa. Considerazioni di Salvatore Uzielli desunte 
dalle diverse vicende della letteratura in Italia ed in Francia e dalla 


condizione sociale delle donne. 0 < 12ic. 88; 
0013) 0. 118; 14. a. 1. 
— (Sui) storici. Considerazioni di N. Tommasèo. 38. d. 22. 
Eomanzo}( Sal) intitolato: Agata:di Belmonte 0/la religiosa inglese, 
riv. lett., M. 22. 01118. 
—!(Sal:) storico. Discorso! di N. Tommasto;:1 ave. 3900 40. 
Egomeo (Sulle Li dpr edi antenato del eni da Provenza, 
riv. lett... M. cri ; LO, | 21 070448. 
osa (Sulla memoria di Clemente) sopra la coltivazione del riso' secco 
della Cina; riv. detto) M.0ec0 418 0.143. 
— {Sopra la vita e il secolo di' riga «memorie di ‘Lady Morgan. 
Osservazioni di Carlo Botta; : IO < 20)%c. PD. 
Mosa (La) e sua istoria. Discorso pipi n Patggrta Colonia de- 
Ulgli Arcadi, Z. IL.) 01 3. 364. 
pa (Sui Dialoghi ‘della page toscana*di Girolamo) rivista lette- 
raria.,-M. 20: 6.126. 
Minto ( Necrologia ‘dell iconte’!Carlo ). 000. 0. cupro 46.0. 243. 
Roscoe (Sulle illustrazioni storico-critiche di Guglielmo ) alla sua vita 
di Ldrerlto dei Medici, ann) bb: pil sxo 12, db. 181. 
«(Salle medesime). Osservazioni dell'avv. Aldobraado Paolini. 44781128. 
= .(Necrologia di Guglielmo), M. i i 0432 Db 453; 
44» QATI. 


, Bosellame (Sul saggio ‘sopra le Terme) del dottor Giov. Gualberto 


Uccelli, riv. lett: E} R. i 00270 a: 0148. 
Eosellinî (Sull’opera del prof: Ippolito) intitolata: « La Fionda di 
:rDavid 5)ossia l’antichità ‘ed ‘autorità dei punti vocali mel testo: ebreo ». 
Osservazioni di Domenico Valeriani. 11.10, 1202. 

; ‘26 


202 


Roselliaf (Sulla risposta del prof. Ippolito ) a Luigi Chiarini intorno ai 
punti vocali del testo ebreo, riv. leit.; M. 16. c. 44. 
— (Discorso del prof. Ippolito) su l’illustrazione di un Kilanaglifo copiato in 
Egilto dal barone di Ieskull, fatta da Michelangelo Lanci. 49, + 87, 
— (Lettera del prof. Ippolito) al prof. Francesco Rosaspina sulla. casa 


di Giovanni Boccaccio in Certaldo. 20. d. 86. 


— {Osservazioni del prof. Ippolito) sulle lettere del sig. Champollion il 
giovine al duca de Blacas d’Aulps sopra al R. Museo Egiziano di 
Torino. 22. bi 80, 

— (Suil’' illustrazione del prof. Ippolito) di un bassorilievo egiziano della 
Galleria di Firenze. Discorso dell’abate G. B. Zannoni. 26, a. 21. 

— (Lettera del prof. Ippolito) al Direttore dell’Antologia sulla spedizione 


scientifica toscana in Egitto. 37. db. 70. 
-- (Sui monumenti, dell’Ezitto e.della Nubia, pubblicati dai sigg. Cham- 
pollion il giovine e Ippolito), riv: dett., X. 43. €, 116. 
— ( Necrologia scritta dal prof. Ippolito.) di. G, F, Champollion. il. gio- 
vine. 46. @. 185. 
— (Sui monumenti dell’ Egitto e della Nubia illustrati dal. prof. Ippolito ), 
riv. lett., M. 48. a.:93; 
c. 16. stud ® 
— (Sul, saggio scritto da. Massimina) di Commedie per i fanciulli, 
X. Xi 44. b. 143, 
Rosetta (Sulle nuove ricerche sopra l’inscrizione del monumento di ). 
Osservazioni di Domenico: Valeriani. 40.0, 14, 
RBosimi (Canto funebre di Giovanni) in morte di Virginia Orsucei nata 
Boccella, 4. 162. 
—. (Sul Genetliaco di Giovanni ) per la nascita dell’Arciduchessa Augosta 
Ferdinanda di Toscana: riv, lett, M. 18,0) 137. 
-- (Sul saggio di Giovanni) sulla vita e sullé opere di, Antonio Canova, 
riv, lett. ; ;M. 20. c. 94. 
— (Sulle Prose e Versi di Giovanni), riv. lett., M. 22. c. 407. 
—.(Suli’ Elogio scritto da Giovanni} del cavalier Andrea Vaccà -Berlin- 
ghieri, M. 25, @ 101. 
— (Sull’opere di Torquato Tasso corrette ed illustrate da Giovanni), 
riv. lett., M. 28. db. 261. 


— (Sulla Monaca di Monza di Giovanni) lettera ad un Amico, M, 34. a. 78. 
Rosmini (Sulsaggio dell’abate Antonio ) della Divina Provvidenza nel 
governo dei beni e. dei mali temporali. Discorso di Niccolò Tom- 
maséo. 25. ci 108. 
— (Sopra an ‘articolo del. Tiroler Bothe sul nuovo saggio sull'origine 
delle idee, e lettera dell’‘abate Antonio). Osservazioni di Niccolò 


Tommaséo. 45. a. 107; 
— (Sulla storia di Milano del cav. de). Discorso dell’abate G. B. Zan- 
noni. 3. 485. 


— { Necrologia del cav. Carlo), scritta da Sebastiano Ciampi. 26. c. 168. 


203 


Eoss (Viasgio del eapitano) nei Mari Polari, dalla « Literary 
Gazelle ». 35. a. 484. 
Eossetti (Sopra un Mosaico antico scoperto in Trieste da Domenico ), 
riv. lett., A. B. 21. c. 134. 
— (Sulla deserizione singolarissima del Canzoniere del Petrarca di Do- 
menico ), riv. lett., A. B. 2t. c. 136. 
— (Sulla illustrazione bibliologica di Domenico) delle vite degli uo- 
mini illustri. del Petrarca, di C. G. Cesare attribuita a G. Celso e 
de Petrarca scrilta dal Boccaccio. Osservazioni di Niccolò Tom- 


maséo. 33. a. 148. 
— (Sulle osservazioni di Gabriele) sopra il commento analitico della 
Divina Commedia , riv. lett., M. 4T. e. 122. 
Rossî (Discorso di G. Gherardo de’) sulle leggi dì Cicerone, traduzione 
postuma di Guglielmo Manzi. 23. c. 148. 


— (Sulle Commedie di G. Gherardo de’), riv. lett., M. 24. db. 248. 
— (Sulle Notizie storiche scritte da G. Gherardo de’) del cav. Seroux 


d’Agineourt, riv. lett., S. T. 30. c. 131. 
— (Sulle instituzioni di Giuseppe) di Aritmetica pratica, riv. lelt., 
pisti © 23. e. 112. 
— (Sulle pitture a fresco del Camposanto di Pisa disegnate ed incise da 
Giuseppe) e da Paolo Lasinio, riv. lett., S. C. 48. c. "74. 
— (Necrologia d'Ignazio de’), scritta dal prof.Giuseppe Gazzeri. 16. c. 166. 
— (Necrologia del dottor Leopoldo). 48. a. 167. 
— (Necrologia di Luigi) dalla « Gazzetta di Milano ». 14. b. 156. 
—- (Sul trattato di Diritto Penale di Pellegrino). Discorso di Francesco 
Forti. 370125; 
38. a. 3. 
— (Su le Poesie inedite di Quirico }, riv. letti, M. 24. b. 256. 


— (Sall’ Elogio scritto da Santi) di Luigi Bellò riv. lett., M. 16. e. S0. 
Etossimi ( Opinioni intorno la Musica di Giovacehino), L. 4. 40. 
— (Sulla Musica di Giovacchino ). Osservazioni di N. Franceschini. 6. 128. 
— (Sulla vita di Giovacchino )' di M. de Stendhal. Osservazioni di An- 


tonio Benci. 15. a. 110. 
— (Sulla Musica di Giovacchino). Discorso dell’avv. Pietro Brighenti, 
riv. lett., L. 4N. e. 138. 
Rosso (Necrologia del professor Filippo de), scritta da Domenico Va- 
leriani, 48. a, 132. 

| — (Necrologia del cav. Giuseppe del), O. 46. a. 199. 
— (Catalogo degli serittà pubblicati alla stampa dal cavalier Giuseppe 
det), O. 46. @. 203. 
Rester (Sulle osservazioni grammaticali di Giacomo ) intorno alla lin- 
gua italiana, riv. lelt., S. î 28. c. 115. 

— (‘Sul nuovo compendio francese di Pietro) della Grammatica Ptalia- 
na, M. M. If. c. 159. 


Roux (©sservazioni di) sul viaggio di Marca Polo. 19 bi 92. 


204 


Rouzée (Nolizia su Prospero). viaggiatore, [rancese in Affrica comas 
nicata dal sig. Jomard, C. R. P. 3. 340. 
Royer (Discorso di) Collard nella seduta solenne, per la sua. entrata 
all'Accademia Francese, elogio di Laplace. 29. bi. 129. 
EBuberto (Sull’ opera latina di) Monaco intitolata: « La Guerra per 
li principi cristiani guerreggiata contro i Saracini, traslatata in vol- 


gare per uno di Pistoja », riv. lett., M. 18. c. 123. 
Rubinetti ( Necrologia del dottor G. B.), « dalla Gazzetta Piemon- 
tese ». 29, dD. 188. 
Ewbimî (Elogio storico di Pietro), scritto da Angiolo Pezzana, annali 
bibliografici. 6. 571. 
Rweellai (Sulle Api di Giovanni), riv. lett., M. 28. b. 269. 
— (Su le prose e rime inedite di Orazio) di Tommaso Buonaventuri 
ed altri, Z. TyAn3. 
— (Sul saggio dei dialoghi filosofici di Orazio). Esame dell’abate G. B. 
Zannoni. 10 c. 18. 
— (Sul saggio di lettere di Orazio), riv. lett., M. 22. c. 130. 


swel (Sui versi di Cesare). Osservazioni di N. Tommasto. 43. c. 131. 
Rumor (Notizie del barone Carlo Federigo di) intorno alle belle 
arti « dai Kunstblalt »; A. B. 1. 430. 
— (Notizia del barone Carlo Federigo di) di un’antica opera di rilievo 
di G. Bugman esistente in Silesvigo, « dal Kunstblatt ». 1, 451. 
— (Notizia del barone Carlo Federigo di) sopra un manoscritto con mi- 
niature esistente nella:città di Monaco, « dal Kunstblatt n». 1. 433. 
— (Notizia del barone Carlo Federigo di ) intorno ad un bassorilievo di 


Pietro Vischer di Ratisbona, « dal Kunstblatt ». 1, 452. 
— (Notizia del barone Carlo Federigo di) sopra alcune pitture di Raf- 
faello in Monaco ein Firenze, « dal Kunstblatt ». 41. 454. 
— (Considerazioni del barone Carlo Federigo di) intorno all’architettura 
fiorentina, « dal Kunstblatt ». 41. 438. 
— (Schiarimenti del barone Carlo Federigo di) di alcuni dubbj intorno 
alla Storia delle belle arti in Toscana. 9.117. 
— (Notizie storiche del barone Carlo Federigo di) intorno al Duomo di 
Siena. 5. 187. 
Ruppel (Lettera di Edoardo ) al barone di Zach sopra un viaggio da 
farsi dal medesimo in Egitto. 5. 370. 
— {Viaggi di Edoardo) in Egilto e nell’Arabia Petrea. 9. a. 123; 
22. b. 165. 
— (Estratto di lettera, di. Edoardo), al barone di Zach, sull'Isola di 
Amrah. 9. db. 188. 


— ( Viaggio di Edoardo ) in Affrica, Sue lettere al bar, di Zach. 14. c. 170; 
17. 4:165; 19. c. 147; 23, Db. 179. 

— (Ritorno di Edoardo ). 28. a. 161. 

— Pubblicazione dei viaggi di Edoardo ). 34. c. 184. 

—o( Nuovo viaggio di Edoardo) nell’Abissinia. 134. €, 164. 


205 


Pwssa (Su la letteratura). Lettera. di Niccolò Tommasèo al signor 
Giaxich. 32. c. 114. 
Etwssel (Sulle memorie di Lord Giovanni) intorno agli avvenimenti 
di Europa dalla pace di Utrect « rivista inglese  ». S. U. 18. c. 27. 


Eèussia (Sulla navigazione interna della ). 15. a. 141. 
— (Stato della letteratura nella), M. 23. b. 100. 
— (Sugli Italiani in). Memorie di un ufiziale italiano, rivista lettera- 
ria, M. 24. b. 261; 
26. db. 95. 
— (Sul viaggio di M. Gamba nella) Meridionale, G. P. 25. a. 3. 
— (Sullo stato delle arti e della civiltà in) prima del regno di Pietro 
il Grande. Discorso di Sebastiano Ciampi. 31. b. 19. 
Eusso (Sull’ Impero) comparato ai principali stati del mondo, di 
Adriano Balbi, J. G. H. 35. b. 76. 
— (Sulla Storia dell’ Impero) del cav. Compagnoni. Osservazioni di Nic- 
colò Tommasèo. 36. a. 160. 
S 
Sabatelli (Necrologia di Francesco), G. C. 35. c. 172. 
— (Sopra una Sala dipinta dal professor Luigi) nel Palazzo dei 
Pitti, X. 250: 3. 
— (Sull’articolo relativo alla Sala dipinta dal prof. Luigi) nel Palazzo 
dei Pitti. Osservazioni di T. Sebastiani. 27. a. 54. 
Sacchetti (Sopra alcune rime di Francesco ). Osservazioni di Niccolò 
Tommasèo. 36. a. 158. 


Sacchi (Sull’Oriele o lettere di due amanti di Defendente), D. 10. «. 29; 
6. 131. 


— (Sulla pianta dei sospiri, Romanzo di Defendente), rivista leltera- 


ria, M. 18. c. 103. 
— (Sull’Opera di Defendente e Giuseppe) intitolata : « Dell’antichità ro- 
mantiche d’ Italia ». Discorso di N. Tommasèo. 38. c. 31. 
— (Sul saggio di Defendente ) intorno all’ indole della letteratura italiana 
nel secolo XIX. Osservazioni di N. Tommasèo, 40. a. 113. 
— (Sui Lambertazzi ed i Geremei di Defendente). Osservazioni di Nic- 
colò Tommasèo. 40. c. 24. 
— (Sulla Miscellanea di Defendente ) di letteratura ed arte, rivista let- 
teraria, L. 41. c. 139. 
— (Quadro di Defendente) di alcuni nuovi miglioramenti fatti nell’ Ita- 
lia Superiore. 46. Db. 62. 
— (Sulle nuove questioni intorno all’architettura rituale di Defendente). 
Osservazioni di N. Tommasto. 4T. db. 22. 


—. (Sulle. varietà letterarie di Defendente). Osservazioni di Niccolò 
Tommasèo. | 47.,.b. 29. 


206 


Saccht (Sulla storia det secolo VIII di Defendente ) « Feodote », rive 
sta letteraria, L. 48. ce, 68. 
> ( Sull’ illustrazione di Defendente) all’arca di S. Agostino in Pavia, 
monumento in marmo del secolo XIV disegnato ed inciso da Cesare 


Ferreri, riv. lett., S. C. 48. e. 78. 
— (Osservazioni di Giuseppe) sulta biblioteca Encictopedîca Haliana, 
pubblicata a Milano dal Bettoni. 45. a. 114. 
Sadik (Lettera di) El-Baba, sulla Numismatica. 20. e. I. 
Saffi (Sulla favola del conte Antonio) « Aconzio e Cidippe », rérista 
letteraria, L. 37. a. 162. 
Saffo (Dell’Epistola di Ovidio :) a Faone, traduzione }ibera di G. B. 
Niccolini. 2. 129. 
+ (Sulla traduzione delle Odi di Anacreonte e di) fatta da Giovanni 
Caselli. Discorso del march. Cesare Lucchesini, 19. db. 124. 
Saggio istorico sul commercio e la navigazione del Mar Nero del ba- 
rone Anthoine « traduzione dal francese ». 2. 152. 
— Sulle morti apparenti, D. 3. 285. 
— Di una Livellazione Geometrica della Toscana di Giovanni Inghirami 
delle Scuole Pie. 5. 452. 
— Di Estetica di G. B. Talia. Esame di Antonio Renzi. 10. a. 139. 
— (Sul) di Scherzi Comici, riv. lett., M. 18. a. 109. 
— (Sul) di rime di diversi buoni autori dal secolo XIV al secolo XVIII, 
riv. lett., M. 22. c. 102. 
— (Sul) di rime di quattro Poeti del secolo XIV tralte da un codice 
ipedito, riu lett., M. 33. db. 122. 
Sala (La) dipinta in Londra, A. B. 3. 364. 
Salamen (Sulle rime improvvisate di Dionisio), M. 14. db. 76. 
Sale di asilo per la prima infanzia, G. G. 20002" TO: 
Salfi (Sulla continuazione di Francesco ) della Storia letteraria d’ Italia 
di P.-L. Ginguenè, M. P. 14. @. 19. 
-— (Sul saggio storico-critico di Francesco) della Commedia Italia- 
na, 0. 36. db. 42. 
— (Sul ristretto della Storia della letteratura italiana di Francesco). Os- 
servazioni di N. Tommasèo. 43. a. 116. 
Sallustîo (Sulle Opere di) pubblicate nella collezione degli scrittori 
latini, pubblicatìè dal Passigli e Borghi, riv. lett. , M. 40. c. 36. 
— (Suk Catilinario ed il Giugurtino di) volgarizzato da fra Bartolommeo 
da S. Concordio, riv. lett., M. 44. c. 38. 
— (Sulla traduzione della guerra Catilinaria e Croft di) fatta da 
Michele Leoni. Osservazioni di N. Tommasèo. 44. c. 6, 43. 
Salmf (Sulla traduzione dei sette ) Penitenziali tradotti in versi italiani 
da A. B., riv. lett., R. 20. c. 151. 
— (Sulla parafrasi dei sette) Penitenziali e del salmo « Coeli enarrant 
gloriam Dei ». Osservazioni di Domenico Valeriani. 36. a. 154. 


— (Sulla parafrasi di dodici) di Urbano Lampredi, riv, lett., L. 43. e. 127. 


207 

Safomen (Sopra due Opuscoli di Marino) intorno all’ dsele Joniche, 
Osservazioni di N. Tommaséo. 38. e. 114. 
Salutati (Sull’Opera di Lino Coluccio ) codice inedito intitolata :fc In- 
vectiva Lini Colucii Salutati Reipubblicae Florentinae a secretis in 
Antonium Luscum. Vicentinum de eadem Repubblica male sentientem », 
Osservazioni di Sebastiano Ciampi, 23. c. 147. 
— (Sulla patria di Coluccio ). Lettera dell'avv. Leonardo Vitelli al Di- 
rettore dell'Antologia, C. X. | 40. a. 75. 
Saluzzo (Sul Poema di Piodata) « Ipazia » ovvero della filosofia. Os- 
servazioni di N. Tommaso. 29. b. 146. 

= (Su le Novelle di Diodata). Osservazioni di N. Tommaséo. 38. c. 88. 
— (Sull’ elogio; storico. del conte Giuseppe Angiolo ) scritto da Giuseppe 
Grassi. Osservazioni di N. Tommasèo. 43. c. 113. 
Salvagnoli ( Frammento di lettera dell’avv.) al cav. Antinori sopra 
a quattro Tragedie dell’Alfieri. 28. a. 141. 
— { Sulla critica fatta dall’avv.) ad Alessandro Manzoni. Lettera di Giu- 
seppe Borghi al professor Cioni. 29. c, 166, 
— («Sui Versi, dell'avv.) in occasione dell’apertura del nuovo teatro nel 
Castello della Lastra a Signa. Osservazioni di N. Tommaséèo. 30..a. 109. 

— (Sui dubbi di Giuseppe) Marchelti,, intorno agli Inni sacri di Ales- 
sandro Manzoni. Discorso di Enrico Mayer. 33. db, 92. 

— (Necrologia di Giuseppe) Marchetti, M. 36. c..96, 
Salvi (Discorso di Donato) sui frammenti dei sei libri della Repubblica 
di Cicerone, volgarizzati dal principe Don Pietro Qdescalchi. 27. e. 4% 


= (Elogio scritto da F.) di P. L. Ginguenè. 12, b, 69, 
Salvîati (Sopra un discorso di Leonardo) intorno alle mutazioni del 

governo di Roma, riv. lett., M. - 20, 04130. 
Salvimi (Su le prose e rime inedite di Anton Maria). Discorso di.Ans 
_.tonio -Benci. 4, 497. 
— (Sui Sonetti di Anton Maria) fin qui inediti, G. GC. 12. c. 409, 
Samarcanda (Descrizione di) e di Boukhara. 17. db. 66. 
Sammarco (Sulle mutazioni dei regni, di Ottavio), rivista lettera- 

ria, M, 20..0. 130, 


Samo (Sulla discussioneIstorico-crilica intorno all’Italo-Greca città di ) 
vera patria di Pitagora, deljcanonico Michelangiolo Macri, rivista 


letteraria, L. C. 45. c. 146. 
Samseritica (Sulla lingua). Ragionamento di Domenico. Vale- 
riani. 12. db. 33. 
Sanetis (Sulle Ottave di, G. B. de) in morte di Ranieri Bini, rivista 
letteraria ; M. 22. 0,410; 
Sanfilippo (Sulla sposizione dei principj di civile economia di J.). 
Osservazioni di Francesco Forti. 45. bi 138, 
Sangiovanni (Sul Carteggio tra il conte Francesco) e Francesco 
Milizia; M. 18, di 84, 


Sanguineti ( Necrologia di Benedetto ). 45. b. 180 


208 

Sannazzaro (Sull’Egloghe pescatorie del ) tradotte dal cavi LoBiondh 
riv. lett., M. FLO 16. 0. 87. 

— (‘Su Addio di Iacopo ), riv. lett., M. © ) oe, BB BUa7o; 
35. a. 134. x f 

Sanquintino (Lezione di Giulio di) sopra î marmi ‘statuarj ftrovati 
fra le ruine delle antiche Terme di Massaciuccoli. 10. db. 111. 


— (Sulle Lettere di Giulio di) intorno all'uso cuî erano destinati î mo- 
numenti egiziani detti comunemente Scarabeij e sul saggio sopra il 
sistema dei numeri presso gli antichi Egiziani, riv. lett.) Z. 17.0. i 

Sanseverino (Su le Lezioni logico-grammaticali ‘di Giuseppe). 
scorso di N. Tommasèo. “40.°a. rad 

Sansovino (Sulla ‘lettera di Francesco) intorno ‘al’ Palazzo Ducale 
‘di Venezia riprodotta per nozze. Osservazioni ‘di Niccolò. Tom- 


maséo. 37: ‘a! 4587. 
— (Notizia sul sepolero di Iacopo ). 10.6. 177. 
Santamico (Necrologia di Ascanio). "100045. Gf 157, 
Santarelli ( Necrologia di Giov. Antonio). 230 a. 164, 
Santi (Sopra una lettera di Luigi) a Cosimo Brunaceci Corsetti sulP ori- 

gine di Montalcino. lan BHO mas. 
— (Lettera di Clemente) allavv. P. Capei sopra un dipinto a'élio di 

Vincenzio da S. Gimignano. (42. dl 135. 
Sarao (Sul Poema Eroico dell’abate Antonio) « Giobbe »} rivista let- 

teraria, L. ;ant 48: ©. 64. 
i ( Nolizia intorno alla vita ed agli scritti di Giùseppe) di 
* G. B. Niccolini. 1 0509 1602. 

suino la Veterinaria di'Pelagonio tolta dal Codice' Ricsardianò e cor- 

retta'da Giuseppe), riv. lett., M. i 23100 451. 
Sarcofago (Sopra un')'antico rappresentante ‘la favola'di Matsia. Di- 

scorso dell’abate G. B. Zannoni. 18.0 111. 
Sardegna (Stalistica dell'Isola di). na 16.4. 181. 
= (Popolazione degli Stati del regno di’). AISPIIINTO. 
=L' (Sulla storia dî) del cav. Giuseppe Manno , S. C.l- © 2010651. 
+ (Sul viaggio in) o descrizione di questa isola, del cavalier de La 

‘Marmora. 22. ‘1.139. 
— (Sull’'Opera intorno all'isola di) di Mimaud, Lamarmora e Manno. 

Osservazioni di Sebastiano Ciampi. 26. c. 48. 
= (Vedute di). Lettera di Giuseppe. Manno al Direttore dell’Anto- 

logia. Hic. 52. 


= (‘Sopra alcune vedate di). Osservazioni di N 'Tommasto. 440%. 92. 
Sardi (Note stalistiche sugli Stati ). Lettera di Luigi Cibrario al signor 
de Ferussac dal « Bullettino Universale delle Scienze ». | 34. @. 149. 
Sarto (Sulle notizie inedite della vita di Andrea del) raccolte da Luigi 
Biadi. Discorso di Alfredo Reumont. 40. db. 198. 
Sartorio (Sulla traduziene litterale del prof. Michele) del Fiore di 
Poesie (Greche. Osservazioni di N. Tommasdo. 18: a. 116: 


’ 
rene nie I I RI AR li 


i VE e 


SA 


209 


Sarzana (Sulla strada nuova da Nizza a), ‘memoria di C. L. 
° Bixio. 9, 1; 
10. a. 3; 12. a. 17; d. 1. 
Sasso (Sopra una rupe tremante chiamata ) menicatore sul monte di 
Soriano presso Viterbo nella catena dei Cimini. Lettera di Francesco 


Orioli ‘al Direltore dell’Antologia. 28. b. 298. 
Sauli ( Sull’opere di Lodovico) della Colonia dei Genovesi in Galata. 
Discorso di N. Tommasto. 4200. 1. 
Saulmier (Lettera del signor) figlio, sul trasporto dello Zodiaco del 
Tempio di Tentira, in Francia; G. R: P; 4. 365. 
Savelli (Sulle difese dell'avv. R.) « Il fratricida per gelosia ; e  omi- 
cidio del conte Luca Giannini » riv. lett. M. 45: 0.122. 
Savigmy (Sulla storia di Federigo Carlo de) del Diritto Romano. nel 
medio evo. Osservazioni dell'avv. Pietro Capei. 31. 0a, 3; 
33. a. 203 34. db. 25; 36. a. 3; 46. ai 143; 48. db. 1. 
Saveja (Sul viaggio in) di Davide Bertolotti ; M. 31. b. 100. 
— (Considerazioni sulla storia civile e sui fondamenti di ‘essa nella mo- 
‘“narchia di), L. C. 46. c.A0. 
— (Sulle finanze della monarchia di ) nei secoli XIII e XIV di Luigi 
Cibrario. Osservazioni dell’avvocato P. Capei. 46. 0. 457. 


Savona (Sull’intelligenza di alcuni passi di T. Livio relativi alla si- 
tuazione: dell’antica ). Osservazioni dell’avv.G. B. Belloro , riv. /ett., 


E.R. 32. c. 1. 
Say (Lettere di G. B.) a M. Malthus sopra diversi soggetti di econo- 
‘ mia politica « estratto di D. D. V. ». 3. 230. 


—'(Opiniornie di ‘G. B.) sugli ‘effetti resullanti dall’invenzione? delle 
| macchine e dall’accumulazione dei capitali; « dall’ Edinburg. Re- 
view ». Ì 100. d. bi. 
— (Sulla risposta di G. B.) al discorso di Simondo' dei Sismondi ‘sulla 
proporzione fra è consumi e i prodotti, dalla « rivista enciclope- 


dica », M. 45. c. 123. 
Sayve (Viaggio di Augusto de) in Sicilia fatto negli annî 1821 e 1822, 
191 Pai 8. 83. 
‘Scaccia (Necrologia del cavalier Girolamo), scrilta da Lodovico 
°° Lozi. 42. db. 164. 
Scagliola (Sulle opere di) e sugli artisti che meglio le condassero 

in Toscana. Discorso di Antonio Benci. 3. 304. 
Scandinavia (Delle antiche leggi della). Discorso di T. Mouthier, 

dall’ « Edinburg Review ». 9. ‘0.146; 

10. a. 53. 


Searabei (Sull’uso cui erano destinati i monumenti ‘egiziani detti ). 
Lettere del cavalier Giulio di Sanquintino, riv. lett, Z. 417. c: 148. 
Scaramucecei (Discorso di D.) sull’Aeronautilia cioè navigazione per 
l’aria. 6. 91. 


to 
1 


210 


Scarpa (Sopra.una lettera del prof. Antonio). al cavalier Luigi Bossi 
relativa ad un elmo di ferro aguisamento cesellato, rivista. Lettera- 


ria, A. B. 21 c9:134. 
— (Sulle lettere dirette dal. professor Antonio ) al.dottor Luigi Pacini, 
riv. lett, E.R. 1 sa LI ieA27. 
=:( Necrologia del professor Antonio). 48,0, 64. 
Scarsellimi (Sulla Cantica di Vincenzio ). Il porla franco di Venezia, 
Osservazioni di N. Tommaséo. > 38, b. 133. 


Seauro. (Sulla, descrizione; del palazzo.di), riv. lett»; M. . 18..6.,414. 
— (Sul palazzo di) del signor Mazois. tradotto .dal. signor Sergent, 


riv. lett. M. 20, C.,104. 
Scelta'( Sulla) di Poesie Romantiche. pubblicata. dal Magheri, rivista 
letteraria , M. 21..0.,117. 


— (Salla nuova) di rime piacevoli di un.lombardo,,riv..lett.,M. 20. c. 118. 
— (Sulla) storica in forma:di cronica toscana; riv: lett.; S. 24. db. 215. 
Schedomi (Su la traduzione fatta da; Pietro.) di dodici Orazioni di Gi- 

cerone, riv. lett. M. i la di 18. c, 112. 
Schiavi ( Sul commercio degli) in Affrica a Zanzibar. 7.528. 
Schiavitù (Sula Società formatasi in Londra per.abolire la). 15. a. 148. 
Schiller (Sulla Tragedia)di Federigo,) «Maria Stuarda», tradotta da 


Hesse. oi 4, 110. 
—.( Sulla, storia (di Federigo ) della, guerra dei trenta anni, tradotta da 
+.Anlonio Benci, E. 9. db. 55. 
—-(1Odi di Federigo.),, tradotte da Antonio Benci. - 22. c. 65. 


+— (Ode di Federigo) « Cassandra » ; tradotta;da Antonio Benci. 23. a. 136. 
= (| Salla Tragedia (di Federigo) « Maria-Stuarda » ‘tradotta dal. cavalier 


Andrea Maffei, e. da Edwige de Battisti.,,........*, 37. b. 92. 
= (Sulla: Tragedia di Federigo ) « Giovanna d’Arco » tradotta dal. cava- 
liernAmdrea: Maffei. i 43. db. 145. 


Schizzi (Sull Inno ad Urania del, conte Folchino lì M. 9. a. 96. 
— (.Sui verbi elegiaci tributati dal conte Folchino ) alla memoria di, Luigi 
Bellò., riv. eletti.) M; 16... 80. 

= (Sul Calomero, poemetto del conte Folchino), riv. lett., M. 22. Db, 127. 

=(‘Sulle tre giornate del conte Folchino) riv. lett.,, M. 24, a, 106. 

— (Sulla memoria storica del conte Folchino) intorno alla milizia co- 
slantiniana, siv., lett. ,, M. 34 (0,425. 

— (Sull’ Inno del conte Folchino) alla Carità ,, riv. lett. ,, M. 36. c. 52. 

— (Sulla memoria. del conte Folchino.) intorno alla sostanza nutritiva 


‘che contengono le ossa, riv. lett., GC. R. 42. c. 113. 
Schoell (Sulla istoria di F.) della letteratura greca profana. Discorso 
di N. Tommasèoz nno, dt, Sale 


35. a; 162;:43. b:.143. 

Schorm. (Sul. discorso, del dottor ) sopra, alcune. pitture, di antichi 
maestri tedeschi e napoletani, che trovansi in Napoli, dal « Kun- 
stblatt ». 18. b. 34. 


; 
È 
| 
: 


244 


Schultz (Sulla memoria del signor ) sopra la circolazione del sugo neile 

piante. Lettera di Guglielmo Libri al Direttore dell’Antologia. 40. a. 64. 
+ Scicinbeichel (Sulla dissettazione di Antonio) intitolata : « Saffo ed 
Alceo in un antico vaso greco di terra cotta ». Osservazioni di Seba- 


stiano Ciampi. 15. a. 3. 
Scienza (Sull’ ordinamento della ) della cosa pubblica. Lettere di G. D. 
Romagnosi al prof. Giovanni Valeri. 23. b/ 147; 


c. 60; 24. a. 46; db. 1. 

sfafurize naturali. Osservazioni del prof. Giuseppe Gazzeri. 16. a. 164. 

— (Sulle) economiche. Osservazioni diverse contenute nel. Bullettino 
Scientifico dell’Antologia. 18: b.149; 
19. a. 160; D. 148; c. 139; 20. c. 175; 23. c. 181; 32. c. 134. 

— (Sulle) morali e politiche. Osservazioni del professor Giuseppe Gaz- 


zeri. 22. a. 156. 
— (Sulla filosofia delle) morali e politiche. Discorso di Giuseppe Ber- 
tolli. l 41. D. 39. 
Seifonî (Sulla Tragedia di Felice) « Pandolfo: Collenuccio ». Osserva- 
zioni di N, Tommasto. 37. bi 424. 
Scimenellî (Necrologia dell’avv. Ignazio). 46. c. 243. 
Scià (Sugli elementi di fisica pratica dell’abate Domenico ). Discorso 
di Vincenzio Antinori. 38. c. 9. 
Sceio (Suli'Isola di). Lettera di Filalete al Direttore dell’ Anto- 
logia. 11,0. 1. 


Sclopîs (Lettere del conte Federigo) a Giuseppe Grassi sulle leggi 
egiziane. — Papiri Greci illustrati dal prof. Amedeo: Peyron. 32.4, 3; 
35. b. 44. 

— (Lettera del conte Federigo ) al Direttore dell’Antologia intorno alle 
Istituzioni Longobardiche. 40, a. 88. 

— (Sull’illasrazione del conte Federigo ) ai documenti riguardanti la sto- 
ria della vita di Tommaso Francesco di Savoja principe di Carignano. 


Osservazioni di N. Tommasto. 58. @. 113. 
Semid (Notizie di J. C.) intorno alla vita di Federigo Kaiser incisore, 
« dal Kunstblatt ». 1. 201. 
Scolari (Sulla lettera critica di Filippo) intorno alla, morte di Giu- 
lietta e Romeo, riv. lett., M. 16. .c.-77. 
— (Sulle lettere critiche di Filippo) sopra la piajose morte di Giulietta 
e Romeo, riv. lett, M. 45. 0. 160. 
Seoperta di un nuovo conlinente antartico.) »» I 4. 153. 


Scoresby (Osservazioni di Guglielmo ) sulle correnti e gli animaletti 
dei mare del Groenland « dagli Annali dei viaggi di Maltebrun ».. 7. 178. 

Seott (Sui due Romanzi di Walter) Waverley e Quintino, Darward. 
Discorso di Salvatore, Uzielli. TI) 4 142, ce. 88; 
13. c. 118; 14,(0,1. asionii i 

— (Carattere di Lord Byron, scritto da Walter), « tradotto dall’ in- 
glese ». (of ‘ 416, a, 120. 


212 


Scott (Sui Romanzi storici di Walter ). Osservazioni di Niccolò Tom- 


masèo. 29. c. 98. 
— (Lettera di Walter) ove si svela autore dei suoi Romanzi Sto- 
rici. 29. c. 98. 
Scotto ( Volgarizzamento fatto da Emanuele ) dell’ Eduino ed Emma 
di David Mallet. 16. 


{ Vedasi l’ opuscolo relativo alla fine di questo Tomo]. 

Scozia (Sullo stato agronomico e politico della ) del cavalier Giovanni 
Sinclair. Esame di Ferdinando Tartini, 7. 212; 
10. e. 72; 12. a. 88. , 

— (Sull’educazione del popolo in). Discorso del dott. Gaetano Cioni, 8. 417. 

— (Delle fabbriche e delle scuote di New-Lanark in) dirette dal pro- 


prietario sig. Owen. Discorso di Salvatore Uzielli, 10. a. 67. 
Serittori (Sopra una speciale condizione degli ) moderni. Lettera di 
Terenzio Mamiani ad Iacopo Salvatori. 27. c. 36. 


Serîttura (Sulla Sacra ) illustrata coi monumenti Fenico-Assirj ed 
Egiziani da Michelangiolo Lanci. Osservazioni di Domenico Vale- 


riani. 29. c. 134; 
30. c. 74. 
Serofani (Sull’opera di Saverio ) intitolata : « Della dominazione degli 
stranieri in Sicilia ». Discorso di Antonio Benci. 47. a. 146. 
— (Sulle novelle di Saverio), riv. lett., M. 19. c, 94. 
Seuderi (Sulle Poesie di Salvatore). Osservazioni di Domenico 
Valeriani. 12. c. 147. 
— (Sui principj di civile economia di Salvatore). Discorso di France- 
sco Forti. si. a. 73; 
45. b. 133. 
Scuola (Sulla ) di geometria e meccanica per i manifaltori. Lettera di 
Antonio Cioci al Direttore dell’Antologia. 33. e. 173. 
Seutellari (Necrologia di Marietta ). 46. db. 99. 
Sebastiani (Osservazioni di T.) sull’articolo relativo alla sala dipinta 
da Luigi Sabatelli nel Palazzo Pilti. 27. a. 54. 
Sebeto (Sulla memoria intorno all’ origine delle acque del) di Napoli 
anlico' del' prof. Teodoro Monticelli, riv. lett., E. R. 44. ci 26. 


Seeondo (Baci di Giovanni) volgarizzati da Leopoldo Bizio. 3. 823. 
Segato (Sui saggi pittorici, geografici ec. sull’ Egitto disegnati e de- 
scritti da Girolamo ). Osservazioni di N. Tommasèo. 29. a. 160. 
— (Sulla carta geografica storica dell’Africa settentrionale «li .Giro- 
lamo ). 32.00. 140, 
— (Sulla carta geografica storica dell’Affrica settentrionale di Girolamo ), 
J. G. H. 7, ia 
— (Sulla carta geometrica della Toscana di Girolamo), G. P. V.42. b. 68. 
— (Sulla scoperta di Girolamo ) di rendere inalterabili le sostanze ani- 
mali. " Mii è. 74, 
— ‘( Sulla carta geometrica della Toscana di Girolamo), J. G. H. 46. e. 235, 


x 


2413 


Segmneri (Sul Quaresimale del P. Paolo). Discorso dell’abate Raffaello 
Lambruschini. i 27. c. 59. 
—= (Sulle Opere del P. Paolo). Osservazioni di N. Tommasèo. 46. bd. 45. 
Segni (Sopra un testo a penna di Pier ) col litolo di Chiose sopra Dante, 
lezione di Luigi Rigoli letta“all’Accademia della Crusca. 35. c. 38. 
Segretario (Sul nuovo) italiano, ossia modelli di lettere sopra ogni 
sorta di argomenti colle”loro risposte, riv. lett., A. B. 21. b. 148, 
— (Sul nuovo) italiano pubblicato dal Silvestri. Osservazioni di Niccolò 


Tommaséo. 35. Db. 134. 
Seletti (Su la dissertazione storico-critica di Don Pietro) sopra due 
frammenti di un’antica lalina iscrizione bresciana. 23110101183. 


Sellom (Osservazioni sull’ Opuscolo di M.J. T. de) sopra l'abolizione 
della pena di morte e sulla questione se sia dovuta una riparazione 


di dapni all’accusato assoluto. 22. db. 165. 
— (Lettera di M. J. T. de) al Direttore dell’Antologia sulla pena di 
morte. - 47. a. 192. 
Selvaggi ( Riflessioni sulla civilizzazione dei ). 14. c. 144. 
Seminatore (Sul) del signor de Fellenberg. Osservazioni del mar- 
chese Cosimo Ridolfi. i 6. 288. 
Semmola (Collana Egizia illustrata da Tommaso), Z. 5. 550. 
— (Sul saggio di Poesie latine, italiane e greche di Tommaso), annali 
bibliografici. 7. 623. 


Semoli (Sulle osservazioni di Farinello) intorno all’ Opera del cav. Vin- 
cenzio Monti intitolata . « Proposta di alenne correzioni ed aggiunte al 
Vocabolario della Crusca ». Discorso di Sebastiano Ciampi. 20. ec. 30. 

— (Sulla lettera di Farinello ) nella quale si esamina il libretto del ca- 
valier Vincenzio Monti intitolato: « Saggio dei molti e gravi errori 
trascorsi in tutte le edizioni del Convito di Dante ». Discorso di Se- 


bastiano Ciampi. 20. c. 30. 
Seneca (Lettera CXIV di) a Lucilio, tradotta da Pietro Giordani 
diretta al cav. Vincenzio Monti con lettera. 24. a. 30. 


— (Sul volgarizzamento di alcune Epistole di), riv. lett., M. 24. a. 120. 
— (Sel volgarizzamento inedito di alcuni scritti di Cicerone e di) fatto 

per don Giovanni dalle Celle, testo di [ingna; riv. lett., DS. 33. c. 109. 
—= (Sul volgarizzamento di due Pistole di), testo inedito, rivista let- 


teraria ; M. 46. b. 35. 
— (Sul volgarizzamento delle Declamazioni di), testo del buon secolo 
della lingua, riv. lelt., M. 47. c. 132. 


Senofonte (Sulla Ciropedia di ) tradotta da Francesco Regis, M. 7. 424. 
Sepolero (Sopra un) Chiusino degli Etruschi. Lettera del prof. Fran- 


ceseo Orioli al conte G. B. Vermiglioli. 20. bd. 75: 
Sermone a S. E. il conte Ippolito Malaguzzi governatore di Reggio, 
Ga. Pi 8. 122. 


— {Sopra una lettera sul) Poelico. Osservazioni di Niccolò Tom- 
masto. 36. a, 162. 


204 


Serradifaleo (Sui cenni del Duca di) intorno agli avanzi dell’antica 


Solunto. Osservazioni dell’abate G. B. Zannoni. 44..c. 16. 
Servitù (Sulle) prediali e fondiarie. Considerazioni dell’avv. Tommaso 
Tonelli. 43, Db. 136, 139. 
Sestimî (Breve ragguaglio del professor Bartolommeo) di (due meda- 
glie di un nuovo re di Tracia. 13. a.:113, 
— (Necrologia del professor Bartoiommeo ) scritta dal professor Giuseppe 
Gazzeri. 13. c. 482. 
— ( Discussione numismatica del prof. Bartolommeo ). 14. bd. 83. 


— (Su l'Opera del prof. Domenico) intitolata: « Classes. generales 
geographiae numismaticae, seu monetae Urbium populorum. et re- 


gum », Z. 2, 484. 

— (Opere nuove di Numismatica del prof. Domenico); annali  biblio- 
grafici. 4. 369; 
5. 569. i 


— ( Sulla descrizione per Domenico ) delle medaglie greche del, Museo 
del sig. Carlo Fontana di Trieste , annali bibliografici, G. R: P.. 6. 390. 
— (Riflessioni di Domenico ) sulle memorie del sig. de Koehler intorno 
alle medaglie greche. 8. 521. 
— (Prospetto di Domenico ) dei varj Musei numismatici di Europa e de- 
serizione di alcune medaglie greche appartenenti ai Tutlini popolo di 


Calabria. 17. b. 27. 
— (Revisione numismatica del prof. Domenico ). 18. D. 68. 
— (Sull’opera del prof. Domenico) sopra i moderni falsificatori di me- 
daglie greche. Osservazioni di Sebastiano Ciampi. 24. a. 169. 


— (Sulla descrizione di Domenico ) di alcune medaglie greche del Museo 
del signor Carlo Fontana a Trieste. Ossetvazioni di Sebastiano 
Ciampi. ia. 

— (Sulla descrizione di Domenico) di molte medaglie antiche greche 
esistenti in più musei. Osservazioni di Sebastiano Ciampi. 30. .c. 146. 

— (Sulla descrizione di Domenico) delle medaglie antiche greche del 
Museo Hederveriano. Osservazioni di Sebastiano Ciampi. 34. c. 161. 

— (Sulla descrizione fatta da Domenico) delle medaglie antiche greche 
del Museo Hederveriano, riv. lett., X. 34. 6.131. 

— (Sulla descrizione fatta da Domenico) di alcune medaglie greche del Mu- 
seo Fontana di Trieste. Osservazioni di Domenico Valeriani. 36. a, 152. 

— (Sulla descrizione di Domenico ) di alcune medaglie greche del Museo 
del barone di Chaudoir. Osservazioni di Domenico Valeriani. 41. c. 138. 

— ( Necrologia di Domenico ) scritta da Domenico Valeriani, 47, a. 199. 


Settimello (Sul monumento di Arrigo da), F. P. 32. c. 108. 
Sfrondrati (Sopra alcune lettere inedite del cardinale Francesco ). 
Osservazioni di N. Tommasèo. AT. b. 35. 


Sgricci (Sulla Canzone di Tommaso) per la nascita dell’Arciduchessa 
Augusta Ferdinanda di Toscana, riv. let., M. 18.0.1437. 


E 1 


215 


Shakspeare ( Ricerche su l'autenticità di varj ritratti di Guglielmo) 
di Boaden «rivista ‘inglese », S. U. 418. .c. 34. 
— ‘((Sul'saggio di madama di Montagu intorno agli scritti ed al genio 
‘di Guglielmo ). Osservazioni di N. Tommasèo. 31. c. 162. 
(Sulla ‘Tragedià”di Gaglielmo ) Romeo e Giulietta tradotta da Gaetano . 
© Barbieri, riv. lett., L. C. 42. ,:111. 
Shepherd (Sulla vita' ‘scritta’ in ‘inglese da (Guglielmo) di Poggio 
Bracciolini, tradotta ed'illustrata da Tommaso Tonelli, rivista lette- 

' raria, M. 211 c,0131. 
Shoell (Sulla storia della letteratura greca e profana di F.) recata in 
italiano da Emanuele pila Discorso del marchese . Cesare Luc- 


chesini. 0 19. db. 18. 
Siberia (Spedizione in); prio 31, b. 181. 
Sibilla (Sul Romarizo ‘storico intitolato :) Odaleta. Osservazioni di 

N. Tommasèo. 29. (0. 87. 
Sicca (Sulla rivista di ‘Kagiolo) Lit varie lezioni della Divina Com- 

‘media, riv. lett., X. 48 01113. 
Sicilia ( Viaggio im) “fatto ‘-nel' si e’ 1822 da’ Augusto Sayve, 

F. G. 8. 85. 

2 Società di’ scienze ‘naturali 'foritiatisi in). 15. Db. 210. 


— (Sulla descrizione della ) del cap. Smith « riv. ingl. »... 16. a. 104. 
— (Sul Giornale"di Scienze, lettere ‘e‘arti per la), rivista lettera- 


| ria, M. A ; 16. 0. 63; 
Magni@itatoJ9b sisove sti 

— (Sulla dominazione degli stranieri in). Opera di Saverio Scrofani. 

Discorso di Antonio Benci. 17. a. 146. 


— !( Intorno alle cause ‘ed’ a”rimedi dell’angustie attuali. dell’economia 
agraria in), saggio di ‘Niccolò Palmieri. Discorso di Francesco 


Forti. 31. a. 73. 

— (Sullo studio della pabblica economia in). Lettera del sacerdote Ga- 
‘spare Grassellini al" Direttore :dell’Antologia. 32.705 199. 
— (Sul “Giornale di Scienze lettere e Arti per la). Osservazioni di 
‘’ Francesco Forti. Issa. 
= (Sul ‘viaggio in) di Federigo! Muntef tradotte dal cavalier Peranni, 
Mbtrdo. lett., L. C. 45. 0. 142. 
— (Sall'Effemeridi scientifico-letterarie per la ), riv. lett., X. 46. b. 28. 
— ‘(Statistica della). 4T. db. 76. 


Sicilie (Della procedura penale nel regno delle Due), opera di Nic- 
© cola Niccolini. Lettera del' prof; Giovanni Carmignani all’avv.. Vin- 


‘cenzio Salvagnoli. 34. a, 64. 
Siculi (De’) Italici fondatori d’Ancona. Lettera di Agostino Peruzzi. 
Osservazioni di Niccolò Tommasto. |‘ 30. db. 113. 


Sicuro (Sulla versione italiana fatta da Spiridione ) delle Orazioni di 
 .Cicerone. Osservazioni di Francesco Forti. 31. ai 138. 


) 


216 


fsieber ( Viaggio del signor ) alla Nuova Olanda. 19, db. 153. 
— (Viaggio del signor) nell’ interno dell’America Settentrionale « dal- 
1° Universale ». 35. a. 184. 
Siena (Stabilimento provvisorio di Mendicità.in). 7. 410. 
— (Sul Rendimento di Conti dello stabilimento di mendicità in). Osser- 
vazioni di Francesco Forti. 35. Db. 137. 


Sierakowski (Lettere del conte Giuseppe.) al cavalier Giuseppe de 
Hammer, sul famoso Mappamondo di fra Mauro Camaldolese. 43, a. 80. 
Sigoli (Sul viaggio di Simone) al Monte Sinai, testo di lingea, rivi- 


sta letteraria, M. in 38. b. 114; 
44. c. 38. TETGRITEANO. 
Silice (Sulla soluzione nativa della ) Na seno ai terreni di natura cal- 
caria. Estralto di una memoria di Emanuele Repetti. 16. c. 168. 
Silva (Sul metodo di Ottavio ) più facile, per ettenere il solfato di chi- 
nina, M. r 8,396. 
Silvestri (Sulla lezione del canonico Giuseppe.) sopra la Divina Com- 
media. Osservazioni di Raffaello Meconi. i 45. b.. 135. 
Simboliea (Delle ricerche da islituirsi circa la scienza ) degli antichi. 
Ragionamente di G. D. Romagnosi. 27. b. 137. 
Simond (Sul viaggio di)in Italia ed in Gracia, Discorso di France- 
sco Forti. i 35. a. 100. 
Sfinmonmî (Sull’ opera di Alberto, de.) dei. delitti i:considerati nel. solo 
effetto ed altentato. Discorso di Celso Marzucchi. 44..a, 85. 
Simelair (Sallo stato agrario e politico della SCORTA del. cavalier Gio- 
vanni ). Esame di Ferdinando Tartini. Wa 212; 


10. c. 172; 12. a. 58. 
Sineo (Necrologia di Giov. Giulio) scritta da,N. Tommasèo, 40, a, 143. 


Singapore (Censimento della colonia Adi ) | 28... 164. 
Simibaldi (Sui Cenni fisiologici e patologici del prof. Luigi ), rivista 
letteraria, V. 30.0. 145. 
Sinonimi (Intorno ai) della lingua italiana, Lettera di Giuseppe 
Grassi ad ‘ùn ‘accademico della Crusca. ., | 29.0. 36. 
Sioual ( Viaggio di Cailiaud a), G. P. 28. db. 107. 
Sismondi (Sull’Istoria dei Francesi di Simondo de’ ),. annali, biblio- 
grafici. 2, 330. 
— (Sulla storia dei: (Francesi di Simondo -de’). Riflessioni di Antonio 
Renzi. ; 9, 131; 
9. c. 106. d 


— (Sul Romanzo di Simondo de’ ) intitolato: « Giulia Severa ». M. 6. 56. 
— (Discorso di Simondo de’) sul secolo Xi, e sui. Trovatori Pro- 
venzali. 9. ce. 108. 
— (Opinione di Simondo de’) sugli. effetti resultanti dall’ invenzione 
delle macchine e dall’accumulazione dei . capitali « dall’ Edinburg 
Review ». 10. db, B1. 


E 


| 
I 


ZAI7 

Sismondi (Esame di Simondo‘de’): sopra due Opere di Giovanni Bar- 
.titom,. intitolate © « Osserivazioni intorno! alle: circostanze che influirono 
sullo stato. delle.»classi dei lavoratori; e ricerche intorno alle cause del 

; (progressivo abbassamento del lavoro nei moderni (tempi ». 10, €. 111. 
— (Sul discorso di Simondo: de’ ) intitolato: « Della proporzione fra il 


‘consumo :e vil prodotto» 3:M.., | 15. Db. 49. 
— (Su la Storia dei Francesi di Simondo de’ ). Osservazioni di Fran- 
vcescò Forti... vi Uil 25. db. 84; 


ic. 81; 26. bi 16; 28. Db; 1645 33. db. 1; 43.0: 3; db 1. 

— (Su. l'articolo della . ‘ Revue Wrong segnato J. GC. L.). 

{Nouveaux Lr i sa I economie poliftigea Osservazioni fdi Carlo 
è . 0Bosellini, : dr. 1, 26. 1. 
_ v{([Neérologia scritta da: 6, C. L. de’ ) di Stefano Damont. (138.0. 149. 
Slavai(.Sulla lingua;)2 Discorso :di Sebastiano Ciampi... 118, 476. 
Slavi (Sui Carmi }, tradotti n consiglier Niccola Giaxich. Osservazioni. 
evi NTemmaseò. ni) io ( 88.1.1317. 
Smith ‘(Viaggio del cap. ) sulla Costà dell’Africa Superiore.(9, a. 126. 
— (/Salla descrizione della Siciliardel'cap;!) «rivista inglese». 16. /0,-104. 
pie pi del dottore) sopra il trattato delle virtù medicinali del- 


‘mfaequallcomune ; tiv.( letti; ER. ib ì 30. c.144, 
Sobièxcki { Sulle Lettere militari del Re Werdanaii. pubblicate? da 
« Sebasliano Ciampi!) nivo detti, G. Pi 138. 0.127 
Società (Sulla ) REA formata in Parigi n:G, RioB: 4. 368; 
-h15:1369 > sbtà 
cem Letteraria in Lolli 8 ‘iborge ; 016e078. 

sor Geografica ? stabilita» a sii Ragguaglio di pat n Re- 
«TT petti; bin » . 161. 
-_ :(Salla ) preparere formatasi in Londra. Riflessioni di Pipa 
.0tRepettì. i sinofon (07...509. 
—' di traduzione per tutte le lingue Quenp si vive che morte; Scapin 
-otin! Parigi:/ LA » ! 107. 526. 
—:( Della!) iformata in Parigi per la perfezione dei. metodi (di insegna- 
inomento XX... 8.3. 


(Sulla) per la diffusione de! metodo di reciproco. insegnamento. Di- 
. mstofiso. (del marchese: Tempi e del marchese Ridolfi» * 14.0.1116. 


+ della. Morale Cristiana formatasi in Parigi. 15. a. 142. 
= (Filantropica formata in Parigi. 15. 0A. 443. 
—. Elvetica di Scienze Naturali. 18.'d. 168. 
(Sulle memorie della) Italiana delle sbionzba residente in Modena. 

Discorso di Emanuele Repetti. 24. bi 108. 
— Toscana .di;geografia , statistica e storia naturale patria: ‘24. db. 184. 
==. (Sulla ) ide? naturalisti e medici tedeschi, E. B. 34. b. (11. 
— (Sulla sessione della ) elvetica, delle scienze naturali adunata nell’Ospi- 


zio ‘del GranS; Bernardo. fetta 38. Db. 169. 
l T ces agi “i 


248 


Società Filodrammatica di Firenze; iM. 00 2 eni) (36099 
— (Di varie) ed istituzioni di Ravficerianin bondra, E M.0 41. .0:35. 
— ( Sulle) ed intraprese scientifiche. Osservazioni diverse (contenute nel 
Bullettino Scientifico dell’Antologia. ... inneesddo 0v43 0193; 
14. db. 139; 0. 171; 45. a. 169; di 207; c. ‘1704 16, a. 183; di 41814 
c. 158 317. a. 170; bd. 188; c. 180 ; 18. a. 1507 b/15850. 170; 19/4169; 
20. a. 171; di 157; 21. @. 189; db. 167 ;/(000168} 22. @. 146 ; bi 173; 
c. 178; 23. b. 187; c. 183; 24. a. 207; b. 314; 25. a. 164; d. 180;' 
c. 143; 26. a. 173; :b, 178; 0. 159; 27) @ 168;.6, 178; 141528. & 169; 
bd. 292; 29. a. 190; bd ‘178; c. 162; 800 a. (139: di‘ 106;; | c.'1635 
31. a. 163; di 177} 0.485 32 1475 33-/a.6180;1 bj 1685 /e00161; 
34.0, 155; Db. 166; c. 167; 35. a. 186; db. 174; c. 167; 36. a 1490; 
0. 803 (37. di 188; 6101493138. d. 164 ci) 147;139%A. 1635 1d0 169; 
c. 164; 40. a. 136; ‘0. 75; 41. db. 153; 42. 0:1438; 4954 Vane SISI 


45. Di 176. l vete 
Solari (Necrologia del senator Cotardo).. seria dal prot Giuseppe 
Gazzeri. o le /15. Cè ‘18% 
— (‘Sull’elogio scritto dal senalor Cotardo) dell combo Luigi!.Convetti.,. 
riv. letti, M. ) 0009802118, 
— {Su .la traduzione di Vieni «del padre). Discorso dis Antonio 
Benoi; on 2i16KR 
Solario (Sulle memorie della vita di Abitbniir di ) detto. ik Zingaro, 
pittor Veneziano , riv. leto. } Mi « li) 40000348 


Solitano {Sui fenomeni e le apparenze celesti di Arato) volgariàza- 
mento di Urbano Lampredi. Osservazioni di Ni Fommasèo. 45.0) 158; 
Solunto (Sui cenni intorno agli avanzi dell’antica.) per. Domenico) Le 
Faso Pietrasanta Duca di Serradifalco. Gesarrzinne papitigj cn B. 


Zannoni. solm (44106, 116, 
Somaglia ( Nebratogià del conte ‘Giulio della ). 46.00. 240. 
Soncini ( Necrologia di Virginio). } 100 ono:nn46n1c. 1240, 


Sonetti di Luigi Bonini: La morte di Bitogs:: Ad Alfieri; Alle re- 
‘liquie del ‘teatro di Fiesole; Nell’ Ascensione di Gesù Cristo//3(/ 528, 
— (Sui) di anonimo, tolti da un Codice del secolo XIV.. Ossetwazioni 


di N. Tommasèo. Mb sl 100 4tlleî 128; 
Sonnambulismo (Su P.istoria cdi un ) sorilta dal' dottor. G. Palloni. 
Osservazioni di Francesco .Forti. . #/11038. bio 444» 
Sordomuti (Sull’ Instituto dei ) in Genova. Lettera agri Mayer. 
al Direttore dell’Antologia. 10€ i +0 01 30, 
—:'(Sull’ istruzione ed educazione dei ). Pose o” ‘cv147; 
15. a, 147. 


— (Sul metodo di, istruzione ed' educazione: introdotto dall'abato Carlo 
Michele de l’Epée per i). Discorso del sacerdote Mi Marcacci. 12/14, 36; 
18. a; 94; 22. a. 3) 28. bi 79; 3400001 

— !( Sullo stato fisico, intellettuale e morale dei). Opera dell’abate fia. 
seppe Bagalti. Discorso del padre Tommaso Pendola. 33. c. 121. 


219 
Sordomuti (Sul primo rapporto annuo del Pio Instituto dei ) in Giè- 


na. Osservazioni di Francesco Forti. 88. di 119. 

= (Di un nuovo Institute pèr i) aperto in Siena. Discorso del padre 
Tommaso Pendola. 48. db. 1. 
Sordomutità (Sopra una pretesa sarniazione instantanea di congenita). 
Voto medico forense del dottor Pietro Betti: 8. 252. 
Sorelle (Su le due) di Nansfield. Storia morale per lè fancitille }; rivi. 
. sta letteraria, P. 38. a. 183. 
Sorelli (Sulla versione italiana di Guido) del Paradiso perdato di 
Milton. Osservazioni di Salvatore Uzielli. 80. d. 27. 
Soresi (Su la traduzione fatta da Pier Domenico) delle vite di Còt- 
nelio Nipote. Osservazioni di N. Tommaso. 32. c. 66. 
Soreziennés (Descrizione di) di M. T., A. G. (. 20; c. 74. 


Soriano (Sopra una rupe tremante sul monte di ) presso Viterbo hella 
Catena' dei Cimini. Lettera di Fraficescò Orioli al Direttore dell’An- 


tologia. 28. d. 298. 
Soudan (Sul viaggio degli Inglesi al), « dal Quarterly Re- 

view »; Pi 19: a; 74. 
Soutzo (Sallà Storia di Alessandro) della Rivoluzione Greca, 

Gi. P. 38. db. 81. 
Spedizione pér l’Afftica interna. 9. a. 126. 
+ Ffancese di scoperte. ; 9. a: 127. 
# Russa per lo strétto di Beting. 10. d. 207. 
= (Notizie della ) al Polo del capitano Lyon. 16. a. 183. 
+ del baron di Wrangel al Polo dei Nord. 17: di 77. 
— néi mari antartici. 20: ©. 180. 
— Russa di scoperte. i 25. è. 139. 
— Scientifica nella Morea « dall’ Universel »; 35. d. 168. 
+ Russa per il Nord Ovest e per l’ Oceanica; G. R. P. 4. 368. 
Speranza (Sull'anno clinicò medico compilato da Carlo); rivista let. 

teraria, V. 29. c. 131. 


#2 (Sul commentario di Carlo) della Clorosi riv. letti, V. 85: @ 169. 
Spettatore (Sull’opera intitolata: Lo) Italiano del conte Giovanni 


Ferri; A. R; 8. 497. 
= (Sullo ) del Vesuvio e dei campi Flegrei, Giornale Napoletano, rivista 
letteraria; E. R. 48: d: 125. 


Spezià (Osservazioni geognostiche sopra i monti della ). Sunto del Rap- 
porto letto àlla Società di Geografia da Emanuele Repetti. 28: è: 146. 
+ (Sul Golfo della), E. R. 35. e. 1. 
Spina (Sulle terze rime di G. B.)in morte di Antonio Canova: 46. o. 89. 
+. (Sulla versione di alcuni salmi di G. B.), riv. lett., M. 19. e. 106. 
= (Sul discorso di G. B.) Direttore di Pubblica Beneficenza a Rimini. 
Osservazioni di N, Tommaso. l sl. a 181. 
+ (Sall’idilio di G. B.) « La Beneficenza » Osservaziohi di Niccolò 
Tommaso, di. è. 132. 


220 
Spini (Della riduzione del Palazzo degli ) posto di contro al » Ponte 


S. Trinita in Firenze, R. C. 13. a. 126. 
Splitz (Sulla rivista generale del dottor: Franco ) dei libri useiti in luee, 
nel regno Lombardo l’anno 1828, riv. lett., M. 22.6. 92. 
— (Sulla rivista. generale del dottor: Franco) dei libri usciti in iuce nel 
regno Lombardo. Osservazioni di N. Tommasèo... 25.0) 121. 
Stabilimento, provvisorio di mendicità in Siena. 97/410. 
Staccoli ( Necrologia di Leopoldo ). l 48. c. 202. 
Stael-Holstein (Sull’opera del sig. A. di). Idinttoro sull’ Inghilterra. 
Discorso del prof. Giovanni Carmignani. » Qdc. 1. 
Stampa (Perfezionamento del Torchio da). . 10188. 


— (Sull’ origine della) e sull’artefice che primo fece uso di caratteri 
sciolti e fusi. Cenni storici dell’avv."Tommaso Tonelli... 41.a.:27; 
b. 50; c. 14. 

— (D’alcuni nuovi mezzi di), X. 11'142.0. 134. 


Stampe (Snll’opera intitolata: Il fiore dell’arte dell’intaglio. nelle ) 
con :singolare studio raccolte da Luigi Gaudio. 11. 0.406. 


Stati (Ricerche sui progressi dell’ istruzione, sull’ invenzioni mecca- 
niche e sui costumi negli) Uniti dell'America Settentrionale; di 


Emanuele Repetti. 5. 420. 
— (.Su la società, i costumi e il governo spirali Uniti: dell'America 
Settentrionale di Miss Wright... 7. 390. 
— (Ricerche intorno all’antichità degli) Uniti dell’America Settentrio- 
nale. 29. c. 159. 
Statistica di Parigi nell’anno 1822. 415. a. 152. 
— Ostetrica. 16. b. 178. 
— Medica. 16. b. 180. 
— (Nota) sugli Stati Sardi. Lettera di Luigi Cibrario al signore De 
Ferussac « dal Bullettino Universale delle Scienze ». 34. a. 149. 
-- (Ragguaglio della Società Francese di ) universale fondata in Parigi » 
J. G..H. 37. b. 152. 
Stefano (Sol Dizionario della Maigeta greca di Enrico). Osservazioni 
di Murawieff-A postol. 37. cè 147. 
— (Sul tesoro della lingua greca di Enrico). Osservazioni di Niccolò 
Tommaséo. 47.0. 134. 
Steinlà (Discorso di Maurizio) sopra un disegno finora non conosciuto 
di Raffaello. 39: 1bo0126. 
Stele (Sull’ illustrazione di una) greca del R. Museo Egizio di: Torino 
di Amadeo Peyron, * *. 36. db. 204. 


Stellini (Sul saggio di Iacopo) intorno all’ origine ‘e al progresso dei 
costumi, volgarizzato da Domenico Valeriani, riv. lett., M. 36.0. 43. 


— Saul medesimo. Discorso di Celso Marzucchi, 43. Db. 118. 
Stendhal (Sulla vita di Giovacchino Rossini scritta da M. di). Osser- 
vazioni di Antonio Benci. 15.0. 140. 


— (Sulle passeggiate in Roma di M. cru M. 39, c. 86. 


22/4 


Sterbini (Sul saggio di Poesie di Pietro) ,. riv. /ett., E. M. 35. a. 142. 
Sterne (Sui Sermoni sacri di Lorenzo ). Osservazioni di Niccolò Tom- 


maséo. 43. c. 118. 
Stewart )Sui rudimenti di filosofia sutralo; di Dugald) per uso degli 
studenti dell’ Università di Edimburgo.,, N: 2.3. 


— (Sullo stato passato ‘e presente della Giammaica di J.). . 13. a. 29. 
+ (Sulla traduzione di William ) dell’ Orlando Innamorato di Francesco 
Berni. 13. a. 27. 
Stoffella (Sul saggio del prof. Giuseppe) intorno ai confini del terri- 
torio. Veronese e Trentino ai tempi Romani. Discorso. di Niccolò 


Tommaso. 24, b. 217. 
Storia della Musica dai tempi degli antichi DI al presente « dall’ Edin- 
burg Review », (raduzione d*Ignazio Moutbier. 3. 192; 
4g 24s 
— (Sugli Annali di) Naturale pubblicati in Bologna. Discorso di Ema- 
nuele Repetti. 39. a. 33. 
— (Sulla) Naturale. Osservazioni diverse contenute nel Bullettino Scien- 
tifico. dell’Antologia. 23. b. 169; 


24. a. 188; db. 303; 25. c. 130; 26. a. 163; 27. a. 161; 30. c. 161; 
32. €. 129; 34.c. 158; 35. b. 162; 37. b. 145; 398. db. 462; c. 139; 
39. c. 158; 42. c.)\133; 44. a, 164. 

Storici (Sulla scelta biblioteca di ) italiani pubblicati dal Masi. Osser- 


vazioni di Francesco Forti. 38. bd. 125. 
Storie (Sull’ utile riordinamento delle) municipali. Discorso di. Fran- 
cesco Forti. 45. a. 77 
Strambio (Sull’ indirizzo del dottor Giovanni ) .ai medici dell’ Italia, 
riv. lett., F. G. 24. b. 223. 
Strano (Necrologia di Francesco). 46. c. 244, 
Stratico (Necrologia del conte Simone) scritta dal professor Giuseppe 
Gazzeri. 16. c. 167. 


— (Sul:discorso preliminare di Quirico Viviani all’architettara di Vitru- 
vio, illustrata da Giovanni Poleni e Simone ), riv. lett., M. 24. c. 107. 
Strenna (Sulla ) « Non ti scordar di me » pubblicata a Milano nel 1832. 
Osservazioni di N. Tommasèo. 44. c. 1. 
Strocchi (Sul volgarizzamento di Dionigi) delle georgiche di Virgilio, 
riv. lett., M. 47. c. 118. 
«Stuarda (Sulle tragedie di Maria) di Pietro Lebrun e Federigo Schil- 
ler, tradotte da Hesse. 41, 110. 
Studj (Sulle ragioni che ritardano il progesso dei buoni) in Italia. 
Lettera di Giuseppe Bianchetti al Direttore dell’Antologia. 23, b. 42. 
Stulli (Lettera del dottor Luca ) ad Urbano Lampredi sul fenomeno di 
alcune detonazioni in un'isola dell'Adriatico chiamata Meleda, 22. @ 95; 
25. a. 190. 
—.(.Lettera del dottor. Luca) ad Urbano Lampredìi sulla biografia di 
Mattia Flacco Illirico. \ 23. a. 138. 


299 
Stullî ( Létteta del dottor Luca ) al Direttore ioni» gopra dna 


varietà cutanea. i 27. d. 302. 
— (Lettera del dottor Luca ) sul tattugliare; 26. ©. 124. 
— (Singolarità di un uso fra i Turchi tomunicata dal dott. Luca). 26, è. 132. 
— (Necrologia del dottor Luca ). 32, €, 155. 
= (Su due Opastoli medici del dottor Luca). Lettera del dott Gaetano 
Termanini al dott. Luigi Pistorini. 35. €. 119. 


Stutgarda (Sopra l’ esposizione di oggetti d’arte e industria ‘nazio 

nalè in). Lettera di Enrico Mayer all'Accademia Labronita: 18. ©. 109. 
Sublime ( Del) é di Michelangelo. Discorso di G. B. Niedolini. 20, @. 80. 
Sud (Spedizione per esplorare i mari del) progettata dal governò degli 


Stati Uniti di America. 31. è. 481. 
Sulliotti (Sul Commettario delle guetré dei) di Luigi Ciampolini, 
contro Ali bascià di Giannina, riv. lett., M. 25. b. 118. 
Supplizj (Sulla pubblicità degli ultitni ) è sulla pena di niorte: Lettera 
dell’avv. Tommaso Tonelli al dottor G. B. 4%. èv 89. 
Susank (Su due Sermoni di Moisè), riv. lett; M. 18) €. 97. 
— { Sull'Ibisco, Ode di Moisè), riv. lett., O. 19. è. 128. 
Svantiviani (Sull' Osservatore di Goltivena di Angélo ), rivista lette- 
ratia, M. 22. è. 117. 


Svegliato (Sulla memoria dell’abate G. B.) della diffusione e studio 
del latino in Europa da Carlo Magnò in apprésso. Osservazioni di 


N. Tommasèo. 46. è. 187. 
Svetonio (Sul libro dei Retori illustri di) volgarizzato da Giov. Froti- 
ceseò Rambelli, riv. lett., I. G. M. 47. db. 28. 
Svezia (Fondazione di unà nubva città in) 13, db. 168. 
— (Sugli esercizj ginnastici nella). Osservazioni di Niccolò  Tom- 
maso. si. db. 140. 
Svizzera (Sall’ educazione delle femmine nella ). Riflessioni di Ema- 
nuele Repetti. 7. 166. 
— (Notizie sulla), X. 9. a. 134. 
— (Notizie di un viaggio nella) è lungo lè rive del Reno. Lettere di 
Antonio Benci al Direttore dell’Antologià. ID bd; 


13. b. 21; c. 1; 14. a. 88; c. 83. 
— (Sulla statistica della) di Stefano Fratiscini. Discorso di Frumeésèo 
Forti. 32 d. 1. 
— (Sulle lettere intorno alla) di Tullio Dandolo. Osservazioni di Nicedlò 
Tommasèo. dò. di 131. 
Swinéen (Necrologia di Van) scerittà dal professor Giuseppe Gaz- 
Zeri. 13. è. 185. 


T 


Tabarrini (Lettera del canonico Anton Nitcolà) al cav. del Rosso 
intorno al cognome di Vincenzio da S. Gimignano. 43. a. 146. 


223 


Taeca (Necrologia di Giovanni), .. ..- i Ùi AT, di 90. 
Tacito (Sulle Opere di Cornelio.) grado: da varj, rivista letlera- 
‘nia , M. 131) 27. b, 415. 
— (Sulla vita di Agricola di Cornelio ), tradotta da N. L. B., rivista let- 
 vterania., M. ì 00184001136. 
— (Salta tradazione di Cornelio) fatta dal pr Cesara Balbo, Osser- 
vazioni di. N. Tommaso, 7 137,0 128. 
Taddei (Lettera del prof. Gihnarniinel: al. marchese, Cosimo Ridolfi 
sulla crd Ka 5, 549; 
16) 588. o x ob "tovhienib19' 
_ <%Rappoeto del prof. Giovacchino) sugli Aratri Coltri letto all’Accade- 
Umia dei Georgofili. il 1 046, :b/126. 


—.(.Sull'Opera del prof, Giovacchino) intitolata s 4 i: Sistema di Stechio- 
: umetria Chimica o teoria delle proporzioni determinate ».....46,;0. 141. 
Taja (Sulla scuola di reciproco insegnamento fondata dal: cava: Giulio 
del!) per. le femmine .in sf rà Lettera di. La op irrettrti al Direttore 


dell'Antologia;; | 25, b./100. 
Talia (Sul saggio di Estetica di 6. B. ). Discorso di. Antogio 
‘vRenzi, 00; sis | 1140, @ 139. 
— (Su principj di Estetica per G. B. ). Osservazioni di Niegolò Tom- 
ormaséo. | 20001) 80410: 50... 
—+(Sulle:lettere di ro B, )isopra la Giosofia morale al cave Ippolito; Pin- 
demonte; riv. lett, L... 146. 07128.. 


Tamassia (Sul compendio storico acri 1G,)ì dell’antico Egitto :elde- 
-\gli.imperi ;Assiro , Medo'e Rergiono. Osservazioni di. Niecotò Foma 
© maséo, ivsldo((B4ibo:$81. 

Tambroni (Lettera del cavi Giuseppe) ad Alone Benei..autone delle 

:toesservazioni intorno il trattato della pittura di Cennino Cefinini.j3, 5271. 

—è i((Necrologia del: cavalier Ginsopoe li onrista. Idab; professor: Giuseppe. 


_t Gazzeri, 0 on 4A87. 
Tamburini ( Sull’ opera dell’ab. Piet) intitolata» “ Gomili sulla. 
‘perfettibilità dell’umana famiglia >», A... 1193. BI 


— (INecrotogia dell’ab.. Pietro); dalla « Gazzetta di Milano vi. 26,0, 176. 
Tangaroch (Notizia sui Porti di), e Kertch nelmare di Azof. 18; è. 10% 
Fantini (Lettera del-prof.) sopra; una Prolusione: del. professor. Bar-. 


zellotti: i sani 38. 
—: (Sulla descrizione del prof, ) di alcuni bagni, Spedali e Musei patolo- 
uugici, rivi lett, XK. | Jo 4a Ga 439% 
Tanzini. ( Sull* Elogio; di Reginaldo ), rim. lett, Mi 21.0 12% 
Targioni (Lezioni del prof. Ottaviano ) Tozzetti di materia, medica, 

annali bibliografici. 4.177. 
— (-Necrologia; di Ottaviane); Tozzetti. 34, co175, 
Rartagliare (Sul). Lettera del dottor Luca Stalli. 26,0. 124. 


Taxrtare (Le Nozze). X 3% 16 12% 


224 


Tartini (Estratto del Rapporto di Ferdinando ) sui progressi” delle! 
scienze, arti e manifatture ‘in Toscana per l’anno 1821; ‘letto ‘all’Ac- 


cademia dei Georgofili. “6. 354; 
9. a. 89. Pri i ODE i vi 

_ ( Ragguaglio di Ferdinando ) della Società formata per. o diffusione 
del metodo di reciproco’ insegnamento. h-etoisabetto02t9; 
— (Esame di Ferdinando) del Rapporto penare sullo stato: agronomico 
e politico della Scozia"del'cav. Giovanni Sinclair. | 000»! ce 2125 


10. c. 72; 12. a. 88. 
— (Rapporto di Ferdinando ) della pe Lat acenidomiai letta 
all'Accademia dei Gèorgofili. >’ i 046, db. /103. 
— (Memoria di Ferdinando) sugli effetti della libera concorrenza. 19. @.119. 
— (Lettera di’ gli siii. ne SOPRORE dell’Antologia,' su la Cassa di 
:! Risparmio. 00m 0185.4169; 
db. 1763650. M9gno! vinemenne iit01 ve) ale 
Tasso (Degli ‘onori’pareritali renduti alla memoria di li'Torquato ) dal- 
l'Accademia pistojese di lettere ed arti. Lettera di R. Z./al Direttore 


‘dell’Antologia.*! . ip? } erbe 
— (Sulle lettere ed altre oi di gi raccolte da ce Mazzùe- 
chelli, M.‘ no i | 8338 
— ( Sulla. Gerusalemme Liberaià di Torquato ) ridotta a Langa lezione 
pubblicata dal Molinitin'due*tomi ,' rid. let. , 'Mi Mtol19)! 62 73- 
-_ ni rogo di Corinna di Torquato) restituito alla vera lezione del 
“Idottor De Poveda'; ‘riv. lett! M. AT 4101. 
—='(Sul'Monumento in' Roma‘a Torquato). ‘Progetto del ‘cav. 0P. Ei Vi- 

«sconti! Dichiarazione di Melchior Missirini. 28. a 176. 
—=.( Sall* Opere ” Port, corrette‘'ed illustrate da ‘Giovanni’ Rosini }” 
‘ivi bletti MM, 00 28! ‘db. 261; 
(Sulla Geordsaleminio! Liberata di Tuaguato )1o riv. letti, M. 28. bi ‘268- 
— (‘Su le rime scelte di Torquato ), riv. lett. , M. 28. db. 266. 
— ‘(Sul Monumento a Torquato). Ifal 32 0. 113. 
— ‘(Sul Monumento sepolcrale .di Totquato ) del cav. Giuseppe Fabris. 
© Lettera al'’comm. Fr.'Cesare Borgia, riv. 'lett., L. 37. a. 161. 


Tassoni (Sulla Secchia rapita di Alessandro ); riv. lett., M. 24. a. ‘134: 
— (‘Sulle Postille scelte di Alessandro ) ‘alla Divina Commedia ;' rivista 

letteraria, M. 24. a. 159. 
— '( Sulle lettere di Alessandro ); riv. lett. } M. 27. b, 133. 
Tauride (Sul viaggio per la) opera di Murawieff-A postol, G. P.37. c. 59. 
Taverna (Sulle Novelle morali. e racconti storici di Giuseppe). Osser- 


* vazioni di N. Tommasèo. .' i 38. db. 141; 
‘39. a. 139. 
— (Sulle prime letture dei fanciulli di Giuseppe), rivista letteraria, 
G. M. 98. ‘e, 127. 


Tavole (Che le leggi delle XII) non vennero dalla Grecia.» Discorso 
di Francesco Ambrosoli. 10. db. 92. 


225 


Tavole (Solle) di confronto fra ila vecchia moneta toscana e dla 


nuova, X. 23. a. 140. 
— (Dei diritti per Je leggi delle XII) competenti ai creditori sul corpo 
del comun debitore , P. C. 16. a, 71. 


Teatri (Sul paragone dei due) francese e italiano, riv. lett., E. 28. c. 147. 
Teatro (Sul) scelto italiano antico e moderno, pubblicato dalla Società 


Tipografica dei Classici italiani in Milano, A. G. C. 11. db. 171. 
— (Sul) nazionale italiano, A. G. C. 11. db. 171. 
— (Sul) scelto italiano antico e moderno, pubblicato a Milano dalla So- 

cietà dei Classici italiani, riv. lett., M. 16. c. 50. 
— (Sulle considerazioni sovra il) tragico italiano di G. U. Pagani 

Cesa, M. i 2itabia77; 


c. 27; 22. a. 29. 
— {Sopra un’ iscrizione del ) Siracusano. Osservazioni dell’ab. G. B. Zan- 
noni. 24. b. 65. 
— (Sui versi dell'avv. Vincenzio Salvagnoli in occasione dell’apertura 
del nuovo) nel Castello della Lastra a Signa. Osservazioni di Nicco'ò 
Tommasèo. 30. a. 109. 
— (Sul) tragico italiano, pubblicato nella Biblioteca del viaggiatore, 
riv. lett. , M. 42, Cc. 117. 
— (Sui capolavori del) francese, tradotti da Cirillo Abrante, rivista 
letteraria, L. 44, a. 117. 
Tebe (Sul viaggio fatto nell’Oasi di) da Federigo Caillaud, e nei de- 
serti della Tebaide. Notizia bibliografica, dagli « Annali dei viaggi 


di Maltebrun ». 8. 129. 
Tedaldi (Sulla Tragedia di Carlo ) Fores « Buondelmonte », rivista let- 
teraria, M. 16. c. 72 
— (Sulle Meditazioni Poetiche di Carlo) Fores. La Mitologia; rivista 
letteraria, M. 21. c. 100. 
— (Sulla Tragedia di Carlo) Fores « Beatrice di Tenda »; rivista  lette- 
raria, M. 22. c. 140. 
— (Neerologia di Carlo ) Fores « dall’ Eco ». 37. D. 162. 
Telamone (Sulle memorie storiche dell’antico e moderno), raccolte 
da Ferdinando Carchidio , riv. lett., M. 16. c. 40. 
Temanza (Sulla vita scritta da Tommaso) di Alessandro Viltoria. 
Osservazioni di N. Tommaséo. 28. b. 240. 
Temperatura (Differenza della ) fra l’antico e nuovo mondo. Rifles- 
sioni di Emanuele Repetti. 7. 161. 


Tempi (Lettere intorno ai Codici del marchese Luigi), M. 33. a. 158; 
34. b.85;35.c. 68; 40,0. 44; 42. a. 98; 43. a. 90; c. 74; 45. b. 44; c.1. 
Tempo {Sul saggio sopra l’impiego del) di Marco Antonio Jul- 
lien. 20. b. 98. 
Tenerani (Su la scullura di Pietro ) rappresentante Psiche o la piima 
afflizione di un cuore innocente. Frammento di lettera di Pietro Gior- 
dani a A, B. C. 24, b. 200. 
29 


226 


Tenerani (Sul monumento di Pietro) al governator Giulio Bianchi. 


Osservazioni di F. A. Mori. 38. (0.102. 
Tenore (Sui cenni di M.) intorno alla geografia fisica e hotaniea del 
regno di Napoli. Osservazioni del sig. Reboul, 41.00.0118. 
— (Sul viaggio)fatto dal cavalier ) in Abruzzo. Osservazioni del signor 
Reboul. ‘4100, 123. 
— (Sul viaggio del cavalier) per diverse parti d° Italia, Francia, Sviz- 
zera , Inghilterra e Germania , riv. lelt., G. P. 42.1010424. 
Tieoerite (Traduzione dell’ Idilio di) « La Maga » fatta da Giuseppe 
Borghi, L. M. Mo BAI. 
FTeodosiamo (Sui frammenti inediti del Codice), pubblicati ed illu- 
strati da Amadeo Peyron, A. 44. 0. 129. 
Teofrasto (Sui caratteri di) volgarizzati da Dionigi Leondarakis. 
Osservazioni di N. Tommaso. 48. a. 117. 
Teorica (Sulla) dei Verbi italiani, compilata sull’ opera del Cinonio , 
riv. lelt., S. 25. c. 118. 
Terapeutica (Sulla). Osservazione del professor Giuseppe Gaz- 
zeri. 16. db. 174. 


Terapia (Sulla ). Osservazione del prof. Giuseppe Gazzeri. 16, d. 174. 
Terenzio (Sulle Commedie di ) col commento di Perlet, rivista lette- 


raria, M. 18. db. 132. 
Termanimi (Lettera del dottor Gaetano ) al dottor Luigi Pistorini su 
due opuscoli medici del dottor Luca Stulli. © © 35. db. 119. 
Termometro (Sal). Estratto di una momoria di Guglielmo 
Libri. 40. a. 140. 
Terrasanta ( Viaggio a ) della sig. Belzoni « estratto »; G. R. P. 5, 247. 
Tesre (Sul deposito di) coloranti d’ Italia, E. R. 39. a. |169. 
Terremoti ( Relazioni sui) che desolarono parte degli stati Pontifici 
nel 1832. 46. c. 213. 
Terremoto (Sulle tre descrizioni dei) di Ragusa del 1667 di Gradi, 
Rogacci e Stay. Osservazioni di N. Tommasto. 3500111. 
— (Descrizione del) avvenuto nella provincia di S. Remo nel 1834, di 
Alberto Nota. 42. bd. 142. 


— (Relazione del) che danneggiò la città di Parma nel 1832. 46. db. 78. 
Terzo (Sulla traduzione di Benedetto Saverio ) in versi sciolti dival- 

cune egloghe latine. Osservazioni di Sebastiano Ciampi. 31. b. 149. 
Testa (Sull’introduzione di Alfonso ) alla filosofia dell’affetto. Discorso 


di Francesco Forti. Bb. cuir59. 
— (Necrologia di Domenico). 45. b. 180. 
— (Necrologia di Felice) dal « Diario di Roma ». 23. a. 166. 
— (Lettera di Francesco ) ad Antonio Benci, sul volgarizzamento del- 
I Eneide di Virgilio. 40,10:149. 
Testamento di Lemmo di Balduccio, G. A. . Tai. 


Testi ( Soprà uno dei bei ) deli Trecento. Lettera di M. a Pietro Gior- 
dani. +39, (b,0 087. 


227 


Testi (Sulle Poesie di Fulvio },, riv. letti, L. 456 0.134. 
Thaomn (Memoria del dottor G. B.) sull’ativale stato economico della 
Maremma Toscana, 16. adi 143. 


—.( Memoria del dottor G. B.) sulla Maremma Toscana. 24. bi S9. 
= (Lettera del dottor G. B.) al Direttore dell’Antologia, sugli scavi 
fatti nelle vicinanze di Orbetello. 33. bi 488: 
Theîs (Sull’opera del baron di) intitolata: « Viaggio di Policleto o 
lettere romane», M. 7,88. 
Thèrase (Sul Romanzo di madama di ) « Geltrude ». Discorso di Nic- 
colò Tommasèo. di. db. 120 
Thevemat (Sull’opera di) Duvent P., intitolata: « L’ Egitto sotto 
Mehemed-Ali, o brevi riflessi sull’Amministrazione civile e militare 
di guel Vicerè », G. RP. 6. 264. 
EThiessè (Osservazioni di Leone) sulla seduta pubblica annua dell’ In- 
stituto di Francia, dal « Mercurio del secolo XIX », M.: 18. a: 34. 
Fholard (Sui Paragrandini del professor ). Memoria del sig. Proposto 


Beltrami, M. 10. dD. 164. 
EFhompsom (Sulle stagioni di Giacomo ) tradotte da Patrizio Muschi, 
riv, lett, O. 28,-D. 256. 


Thorwaldsem (Sull’ Anacreonte nuovissimo del commendatore Al- 
berto ) in trenta bassirilievi amacreoniticì,  tradotli dal cav. Angelo 


Maria Ricci. Osservazioni di'G. I. Montanari. 47.0. 4114. 
Thurot (Sulla traduzione fatta dal professor ) della morale e. politica 
di Aristotile, X. — 10, a. 164, 
Tibullo (Sulle elegie di) volgarizzate dal marchese Antonio Cavalli. 
Osservazioni di N, Tommasèo. 32. c. 55. 
+ (Sui saggi di versione poetica di ) del cavalier. Giovanni Caselli, 
riv: lett, M. 38. bd. 113. 
TNicozzî (Sulle lettere raccolte da Giovanni Bottari e Stefano) sopra 
le belle arti, riv. lett., M. 19.0. 78. 
+ (Discorso di Stefano) sulla storia dell’arte di G. Seroux di Agin- 
court. 31: a39nD. 1. 
Tiepoli ( Sulle rime di Niccolò e Iacopo ) Veneziani. Osservazioni di 
Niccolò Tommasèo. 36. e. 38. 
Tiepolo (Sui discorsi del conte Domenico) sulla Storia Veneta. del 
sig. Daru. Osservazioni di N. Tommaséo. 33, db. 44; 
34. c. 28, 


Pîti (Lettera di G. B.) a Carzio Pichena sulla Polonia, 1628. 44. c. 83. 
Tobia (Sulla leggenda di) e di Tobiolo; testo del buon secolo della 


. lingua. Osservazioni del march. Cesare Lucchesini. 20. db. 82. 
Togmimî ( Necrologia dell'abate Antonio) scritta dal professor Giuseppe 
Gazzeri. 18. a. 168. 


Tolomef (Guida del cav. Francesco } di Pistoja per gli amanti delle 
belle arti, annali bibliografici, Z. 3,386. 


228 


Tombuetà (Dubitazioni e conghietture intorno) di Iacopo Graberg 

d’ Hemso. 33. a, 127. 
— (Viaggio a) di Augusto Caillé e suo ritorno in Francia. 32. c. 137. 
— ( Viaggio di Augusto Caillé a). Rapporto della Società di (Geo- 


grafia. 33. a. 137. 
Tommaselli (Sall’ elogio di Giuseppe), scritto da Benedetto del Be- 
ne, riv. lett., M. 21. c. 128. 
Tommasto (Discorso di N.) sul Poema Epico di Angelo Maria Ricci 
« S. Benedetto ». 21. a. 71. 
— (Lettera di N.) al Direttore dell’Antologia, sopra tre lettere contro 
Pietro Giordani, inserite nel Ricoglitore di Milano. 21. e. 147. 
— (Sui tre Galatei per cura di N.), riv. lett., M. 22. c. 116. 
— ( Osservazioni di N.) sui Lombardi alla prima Crociata, canti quin- 
dici di Tommaso Grossi. 22. a. 56; 
24. a. 3. | 
— (Discorso di N.) sulla Biografia Universale antica e moderna del 
Missiaglia. 22. b. 17; 


25. a. 43; 33. b. 165. 
— (Discorso di N.) sul Poema di Angelo Maria Ricei « La Georgica dei 
Fiori. 23. a. 14. 
— (Osservazioni di N.) sul discorso filosofico del prof. Baldassarre 
Poli, sul necessario mutamento della letteratura italiana nel secolo 


nostro. 23. a. 118. 
— (Osservazioni di N.) sulle notizie compilate da Luigi Carrer intorno 
la Commedia Italiana. 23. b. 52. 
— (Discorso di N.) sul Dramma Storico del prof. G. B. de Cristoforis 
« Sergianni Caracciolo ». 23. c. 104. 
— (Lettera di N.) al Direttore dell’Antologia sul Poema di Tommaso 
Grossi « I Lombardi alla prima Crociata ». 24. a. 29. 


— (Discorso di N.) sulla Collana degli antichi storici greci volgarizzata. 
La Grecia descritta da Pausania, volgarizzamento di Sebastiano ‘ 
Ciampi. ì 24. a. 86. 

— (Sulla storia dei quindici Canti di Tommaso Grossi, predetta in al- 
cune novelle antiche scoperte e pubblicate da N.), rivista lettera- 
ria, M. 24. a. 118. 

— (Sal discorso di N.) intorno alla Mitologia, riv. lett., M. 24. a. 122. 

— (Discorso di N.) sulle opere di Cicerone, tradotte dal prete Antonio 


Cesari. 24. b. 172; 
26. a. 149. 

— (Osservazioni di N.) sul Saggio intorno ai confini del territorio Ve- 
ronese e Trentino ai tempi romani. 24. db. 217. 


— (Osservazioni di N.) sull’ esperimento di melodie liriche. 24. db. 228. 
— (Osservazioni di N.) sulla Speranza, poemetti due del conte 
Pompeati. 24. b. 229. 


229 


Toemmasto (Osservazioni di N.) sulla Biblioteca di Apollodoro , tra- 


dotta dal cavalier Compagnoni. 125. a. 53. . 
— (Osservazioni di N.) sul saggio filosofico del padre Baldassarre Poli 
sopra la scuola dei moderni filosofi naturalisti. 25. b. 39. 
— (Discorso di N.) sugli Annali universali di Tecnologia, Agricoltura, 
d’ Economia rurale e domestica , d’Arti'e mestieri. 25. c. 57. 
—'( Discorso di N.) sul saggio di A. Rosmini della Divina Provvidenza 
nel governo dei beni e dei mali temporali. 25. c. 105. 
— (Osservazioni di N.) sull’ opera di G.N.,. si, intitolata: « Schizzo 
di principj filosofici ». 253. c. 119. 


— ( Osservazioni di N.) sulla rivista generale dei libri usciti in luce nel 
regno Lombardo nell’anno 1826, opera di Franco Splitz. 25. c. 121. 


— (Dialogo di N.) sull’ educazione. 26. a. 33. 
— (Dialogo di N.) sulle accademie. 26. b. 35. 
— {Notizie di N.) intorno agli antichi confini del territorio Tren- 
tino. 26. c. 95. 
— (Osservazioni di N.) sull’opera intitolata: « Frasologia ita- 
liana ». 26. c. 98. 
— (Osservazioni di N.) sui Promessi Sposi di Alessandro Man- 
zoni. 28. a. 101. 


— (Osservazioni di N.) sopra alcune lettere intorno a Venezia. 28. b. 218. 
— (Osservazioni. di N.) sopra. alcune operette di Bartolommeo 


Gamba. 28. b. 222. 

— (Osservazioni di N.) sui racconti morali di Giovan Francesco Mar- 
montel. 98. b. 226. 

— (©sservazioni di N.) sul compendio di viaggi moderni del signor 
Caillot. 28. b. 229. 

— (Osservazioni di N.) salle lettere inedite dell'abate Bartolommeo 

È Lorenzi. 28. bi 230. 
— (Osservazioni di N.) sul breve prospetto della Storia Universale di 
Th. Em. Hohler. 28. db. 234. 


— ( Osservazioni di N. ) sulle opere scelte del conte Rezzonico. 28. bd. 239. 
— (Osservazioni di N.) sulla vita di Alessandro Vittoria scritta da 


Tommaso Temanza. 28. db. 240. 
— (Necrologia scritta da N.) di Maurizio: Moschini. 28. b. 305. 
— (Esame di N.) sul corso di ginnastica dei professori Clias e Guths- 

Muths compilato da E. Young. 29. a. 99. 


— (Osservazioni di N.) sull’ opera intitolata : « Birgerii Thorlacii et 
Sebastiani Ciampii de Septentrionalium gentium ;/antiquitatibus et 
literis Runicis Epistolae ». , 29. a. 156. 

— (Osservazioni di N.) sugli Almanacchi. 29.0. 158. 

— (Osservazioni di N.) sui saggi pittorici, geografici ec. sull’ Egitto; 
disegnati e descritti da Girolamo Segato e Lorenzo Masi. 29. a. 160. 

— (Osservazioni di N.) sulla collezione scelta di cento monumenti se- 
polerali nel comune cimitero di Bologna. 29. a. 161. 


230 i 
Tommasèe (Osservazioni di N. ) sulla proprietà letteraria. 29, di 89 


= (Osservazioni di N.) sull’Accademia francese. 29, de 1427. 
— (Osservazioni di N.) sul Poema di Diodata Saluzzo « Ipazia; ovvero 
delle filosofie ». 29. (d; 1446. 
— (Osservazioni di N.) sul compendio della storia della bella letteratura 
greca, latina e italiana «del prof. G. M. Cardella. rinagnid. 183. 
— (.Osservazioni di N.) sulla dissertazione intorno alle fabbriche dei 
velluti di Ala. | 29; bi155. 
— (Osservazioni di N.) sull’élogio funebre del march. Bernardino Man- 
delli pel cavalier Paolo Cipelli. 29. db. 155. 
— Osservazioni di N.) sul commentario di Antonio Cesari alla vita di 
Tommaso Chersa. 29. Db: 156. 
— (Osservazioni di N.) intorno ai ricordi di M. Fenelon alle madri 
sull’ educazione delle fanciulle. 29. di 157. 
— (Osservazioni di N.) su la filosofia della statistica di Mefchior 
Gioja. 2910. 26. 
— (Osservazioni di N.) sul discorso di Antonio Beduschi sopra lo stato 
attuale della Tragedia in Italia. 29. e. 76. 
— (Osservazioni di N.) sul Romanzo storico. della Sibilla Qda- 
leta. 29. e. 87. 
— (Osservazioni di N.) sui Sermoni del cav. G. B. Giusti. 29. e. 93. 
— (Osservazioni di N.) sull’ elocuzione di Paolo Costa. 29. è. 98. 


— (Osservazioni di N.) sui Romanzi Storici di Walter Scott. 29. e. 98. 
— (Osservazioni di N.) sulla collezione degli scrittori latini, pubblicata 


da Giuseppe Pomba. 29,0. 107. 
— (Osservazioni di N.) sulla novella storica di G. B. B. « Il castello 
di Trezzo ». 30. a. 102. 


— (Osservazioni di N.) sui commentarii di Stefano Bonsignore. 30. a. 108. 
— (Osservazioni di N.) sulle passeggiate campestri di F. A. 30. a. 106. 
— (Osservazioni di N.) sulle Notti Cristiane illustrate da Giovanni 
Fontana. 30. a. 108. 
+ (Osservazioni di N.) sui versi dell’avvocato Vinicenzio Salvaguoli in 
occasione -dell’Apertura del nuovo teatro nel castello della Lastra -a 


Signa. 30. a. 109. 
— (Osservazioni di N.) sul saggio di traduzione ed illustrazione di Pli- 
nio il Giovine del dottor Pier Alessandro Paravia. 30, a. 1410. 
— (Osservazioni di N.) sopra la memoria sulla dispensa delle acque 
del cavalier Vincenzio: Brunacci. |. 30, a. 110. 
— (Osservazioni di N.) su le lettere di Agostino Peruzzi sopra i Siculi 
Italici fondatori di Ancona. 30. db, 113. 


— (Osservazioni di N.) su Titò Livio, ossia ragionamento e rivista cri- 
lica sulle due Bettoniane Edizioni della storia di Tito Livio, tradotte 
dal Mabil e dal Nardi. 30. db. 114. 

— (Osservazioni di N.) sti la novella di Giacomo Ciceri « Hl Solitario e 
Cecilia ». 30; db. 1146. 


231 

Tommasèo (Lettera di N.) al Direttore dell’Antolegia sulla melodia 
lombarda. -L’arte di sdrucciolare snl ghiaccio, 30. b. 118. 

— (Osservazioni di N.) sulle Opere scelte italiane di G. V. Gra- 
iyina.. 0 30. db. 119. 
— (Osservazioni di N, ) sull? Orazione funebre dell’abate Giuseppe Avan- 
zini recitata dal prof. Vittorio della Casa. 30. db. 433. 

—. (Osservazioni di N, ) sui principj di Estetica per G. B. Talia. 30. c. 50. 
— ( Discorso di N.) sul Romanzo di madama de Therase : « Gel- 


trude ». 31. c. 120. 
— (Osservazioni di N.} sulla nuova Guida per Venezia, e compendio 
della storia veneziana di G. A. Moschini. 30. e. 137. 
— (Osservazioni di N.) sulle Commedie sceltè di Cammillo  Fe- 
derici. 30. c. 139. 
— ( Osservazioni di N.) sul Vocabolario di nomi proprj sostantivi com- 
©. pilato da Claudio Ermanno Ferrari. 30. c, 140. 


— (Osservazioni di N.) sulle sentenze morali di filosofi greci volgariz- 
zate nel secolo XIV, testi di lingua corretti e pubblicati da Maurizio 


Moschini. | 30. c. 142. 
— (Lettera di N.) al Direttore dell’Antologia, sopra gli Italiani schiavi 
delle idee forestiere. 30. c. 147. 


— (Discorso di N.) sulla Fidanzata Ligure, romanzo storico. 31. a. 115. 
— (Osservazioni di N.) sul discorso di G. B. Spina, Direttore di pub- 
blica beneficenza a Rimini. 31. a. 131. 
— ( Osservazioni di N.) sull’idilio. La beneficenza di G. B. Spina. 31. a. 432. 
— (Osservazioni di N.) sull’ Enciclopedia dei Fanciulli, opera di G. B. 
Rampoldi. 31. a. 133. 
— (Osservazioni di N.) sul saggio dell’avyocato Pietro Biagi, intorno 
alla vita e ai dipinti di fra Sebastiano Luciani soprannominato del 


Piombo. 31. a. 134. 
—. (Osservazioni di N.) sulla Cronologia Universale di G. B. Ram- 
poldi. 81. a. 136, 
— (Discorso di N.) sulla Battaglia di Benevento del dottor F. D. Guer- 
razzi. 31. D. 73. 
— (Osservazioni di N.) sulla Tragedia di Buondeimonte e gli Amidei di 
GC. Marenco e di Angela Palli. 31. b. 133. 
—. (Osservazioni di N,) sul Trattato di madama Campan. dell’ edu- 
cazione. 34. b. 139. 
« ( Osservazioni di N.) sul Dizionario della geografia comparata di 
anonimo. 31. db. 140. 
— (Osservazioni di N.) sulla descrizione del conte A. Cappi sopra un 
dipinto di Filippo Agricola. 341. d. 141. 
— { Osservazioni di N.) sul genio del Cristianesimo di Chateaubriand, 
versione di L. Toccagni. i 31. bd. 143. 


— (Osservazioni di N.) sulla medicina di Aulo Cornelio Celso volga- 
rizzata dal prof. G. A. del Chiappa. 31. db. 144. 


232 


Tommasèo (Osservazioni di N.) sull’ Elogio storico del conte Cesare 


Ventura, scritto dajGiuseppe de Lama. 31. db. 145. 
— (Osservazioni di N.) sullo Scisma d’ Inghilterra ed altre operette di 
Bernardo Davanzati. 31. db. 146. 
— (Osservazioni di N.) sulla Bibliografia Italiana, ossia giornale gene- 
rale di tulto quanto si stampa in Italia. 31. c. 160. 
— (Osservazioni di N.) sull'opera di madama di Montagu, intorno agli 
scritti e al genio di Shakspeare, 31. c. 162. 
— (Discorso di N.) sulla Storia moderna della Grecia di Jacovaki 
Rizo. 32. a. 83. 
— (Necrologia scritta da N.) del cav. Vincenzio Monti. 32. a. 163. 
— (Osservazioni di N.) sulle notizie intorno ad Esopo dettate dal cava- 
lier Andrea Mustoxidi. 32. c. 4. 


— (Osservazioni di N.) sulla lettera di Pier Alessandro Paravia, sopra le 
lettere di Plinio il giovine, tradotte dall’ab. Giovanni Tedeschi. 32. c. 8. 
— (Osservazioni di N.) sul saggio di Adriano Balbi sopra la statistica 


generale della terra. 32. c. 31. 
— (Osservazioni di N.) sulle prose di Salvatore Betti. 32. c. 35. 
— ( Osservazioni di N.) sulle arringhe di Demostene volgarizzate da 
F. V. Barcovich. 32. c. 36. 
— (Osservazioni di N.) sul Romanzo tradotto dal tedesco « Edwina o 
l’amor materno ». 32. c. 38. 
— (Osservazioni di N.) sugli Elogi Storici del conte Giuseppe Ma- 
miani. 32. c. 39. 
— (Osservazioni di N.) sulla biografia degli scrittori perugini di G. B. 
Vermiglioli. 32. c. 40. 
— (Osservazioni di N.) sul Poema eroico di Filiberto Villani. Federigo, 
ossia Lodi riedificata. 32. c. 48. 
— (Osservazioni di N.) sulle Opere dogmatiche, storiche e morali di. 
monsignor Antonio Martini. 32. c. 48. 
— (Osservazioni di N.) sulle Orazioni scelte di Cicerone, tradotte da 
G. A. Cantova. 32. c. 50. 
— (Osservazioni di N.) sul Marin Faliero, tragedia di Tommaso Zauli 
Sajani. 32. c. 52. 
— (Osservazioni di N.) sulle elegie di Tibullo volgarizzate dal mar- 
chese Antonio Cavalli. 33. c. 58. 


— (Osservazioni di N.) sulla Collezione degli Atti delle solenni distri- 
buzieni dei premj d’ industria fatte in Milano ed in Venezia dal 1806 


in avanti. 32. c. 60. 
— (Osservazioni di N.) sulla solitudine, discorso del padre Luigi 
Pasquali. 32. c. 63. 
— (Osservazioni di N.) sul Poema Epico di monsignor G. L. Pyrker. 
Edwige e Walslein. 32. c. 65. 


— (Osservazioni di N.) sulle vite di Cornelio Nipote, tradotte da Pier 
Domenico Soresi. 32. c. 66. 


233 


Tommasto (Osservazioni di N.) sulie incisioni di Vincenzio Gavassi 
rappresentanti alcuni quadri del S. Benedetto, poema di Angelo 
Maria Ricci. 32. c. 68. 

— (Osservazioni di N.) sulla collezione dei progetti d’architettura, pre- 
miati nei grandi Concorsi Triennali dall'Accademia delle Belle Arti 


di Firenze. \ 32. c. 69. 
— {Lettera di N.) al dottor V. Salvagnoli sulla Novella di Cesare Cantù 
« Algiso ». 32€. 71. 


— (Lettera di N.) al sig. Giaxich su la letteratura russa. 32. c. 114. 
— (Lettera di N.) al dottor Antonio Lupatini contenente notizie necro- 
logiche del conte Luigi Pompeati. IR AST. 
— (Discorso di N.) sul corso storico dell’antica Grecia dell’abate Ono- 
rato Olcese; su l’istoria della letteratura greca profana di F. Schoell ; 
sulla Collana degli antichi storici greci, volgarizzata , e sulla Biblio- 
teca greca volgarizzata. 33. 0.3. 
— ( Osservazioni di N.) su la grammatica della lingua italiana di Carlo 
Antonio Vanzon. 33. a. 144. 
— (Osservazioni di N.) sulla storia dei fatti dei Longobardi di Paolo 
Diacono. 33. a. 147. 
— (Osservazioni di N.) sulla illustrazione bibliologica delle vite degli uo- 
mini illustri del Petrarca; di C. Giulio Cesare attribuita a Giulio Celso; 
e del, Petrarca scritta dal Boccaccio di Domenico Rossetti. 33. a. 148. 
— (Osservazioni di N.) sul commentario di Tommaso Chersa degli illustri 


toscani stati in diversi tempi a Ragusa. 33. a. 150. 
— (Osservazioni di N.) sull’ Orazion funebre dell’abate Giov. Prospero 
Zabéo , recitata dall'abate Angelo Valbusa. 33. a. 150. 
— (Osservazioni di N.) sul Memoriale di fra Giovanni di Niccolò da 
Camerino , scritto nel 1371. 33ieh153. 
— { Osservazioni di N.) sui discorsi del conte Domenico Tiepolo sulla 
Storia Veneta del sig. Daru. 33. b. 44; 
34. c. 23. : 
— (Osservazioni di N.) sulle Poesie di Mario Pieri. 33. b. 98. 
— (Osservazioni di N.) sull'Aguzza-ingegno, Almanacco per l’anno 1829, 
consistente in dugentoventiquattro Sciarade. 33. db. 111. 
— (Osservazioni di N.) sulle voci e modi toscani raccolti da Vittorio 
Alfieri. i 33. d. 113. 


— (Osservazioni di N.) su varj opuscoli di Luigi Cibrario. 33. bd. 114. 
— (Osservazioni di N.) sull’ Iconografia moderna contemporanea, ov- 
vero collezioni di ritratti dei più celebri personaggi della To. 


scana. 33. d. 115. 
— (Osservazioni di N.) sull’ Ode Elegiaca del dottor Antonio Consani 
alla memoria del principe Niccolò di Demidoff. 33. d. 147. 


— (Osservazioni di N.) sulle Istituzioni logico-metafisiche del professor 
Gaetano Lusverti. 33. e. 128. 
30 


234 


Tommasto {Osservazioni di N.) sulle Iscrizioni Veneziane raccolte 


cv 


— 


ed illustrate da Emanuele Cicogna. dd, €, 190. 
(Osservazioni di N.) sulle Opere scelte di Agostino e Giovanni Pa- 
radisi. 33. a, 138. 
( Osservazioni di N.) sui Martiri di Chateaubriand. 33. c. 140. 


(Necrologia scritta da N.) del conte Giacomo Filiasi. 33. C. 174. 
( Discorso di N.) sulle opere volgari di Gio. Boccaccio corrette sui 
testi a penna per cura di Mouthier. 34. a. 40. 
( Discorso di N.) sui versi di Aglaja Anassillide colla sua vita. 34. c. 57. 
( Lettera di N.) al Direttore dell’Antologia, sullo stile. sim- 


bolico. 34. da. 172. 
{Necrologia scritta da N.) di Antonio Montucci.. 34. a. 178. 
( Osservazioni di N.) sull’elbgio dell’avvocato Giuseppe Alessandri 
detto dal prof. F. A. Mori. 34. a. 180. 
(Osservazioni di N.) sull’elogio del professor Giovanni Prezziner, 
scritto da Fruttuoso Becchi. 34, a, 181. 
(Osservazioni di N.) sulle instituzioni di Estetica del P. Luigi Pa- 
squali. 34. db, 1. 
(Discorso di N.) sugli Inni di Giuseppe Borghi. 34, b. 112. 


(Osservazioni di N.) sulla narrazione delle cose avvenute in Mosca 
li 20 settembre 1682, pubblicate da Sebastiano Ciampi. 34. db. 126. 
(Osservazione di N.) sul Poema giocoso « 1’ Esopo » di dodici autori 
diversi. 34. b. 128. 
(Osservazioni di N.) sulla lettera del professor Maurizio Brighenti 
al conte Francesco Cassi intorno al Belvedere di S. Benedetto in 
Pesaro. 34. b. 129. 
(Osservazioni di N.) sul compendio storico del cavalier G. Tamassia 
dell’antico Egitto e degli imperi Assiro e Medo-Persiano. 34. b, 131. 
(Osservazioni di N.) sulle Gesta Navali britanniche dal grande Al- 
fredo fino alla battaglia di Navarrino, poema di Stefano Egidio 
Petroni. . 34, b. 132. 
(Osservazioni di N.) sulla storia. dell’ impero Ottomanno compilata 
dal cavalier Compagnoni. 34. b. 134. 
(Osservazioni di N.) sulle gesta dei Romani di L. Anneo Floro, 
tradotte da Celestino Massucco. 34. b. 137. 
(Osservazioni di N.) sul volgarizzamento del trattato della Coscienza, 
di S. Bernardo, testo di lingua. 34. db. 140. 
(Osservazioni di N.) sulla collezione delle opere dei Padri, tradotte 
ed illustrate dall'abate G. O, Marzattini. 34. b. 142. 
( Osservazioni di N.) sulle lettere del cavalier Compagnoni sull’arte 
della parola. 34. b. 143. 
( Necrologia scritta da N.) dell’ab. Giuseppe Monico. 34. a. 170. 
( Cenni biografici scritti da N. ) di mons. Giuseppe Pannilini. 34. d. 174. 
( Discorso di N.). Degli Dei e delle Dee Mani, e degli editori del 
Forcellini. 34, Cid 


235 


Tommasto (Osservazioni di N.) sulla Greeia descritta da Pausania 
volgarizzata ed illustrata da Sebastiano Ciampi. 34. c.'128. 
— (Osservazioni di N.) sullo Stabat-mater, tradotto da Quirico Viviani ; 
e S. Giovanni al sepolcro, canto profetico del medesimo. 34, e. 130. 
— (Osservazioni di N.) sulla favola Ovidiana di Pigmalione, tradotta da 


Quirico Viviani. y 34. c. 135. 
— (Osservazioni di N.) sulle lettere del cardinale Guido  Benti- 
voglio. 34. c. 136. 
— (Discorso di N.) sul saggio di filosofia ‘teorica di Giuseppe 
Grones. 35. a. 67. 
— (Osservazioni di N.) sulla biografia degli scrittori perugini di G. B. 
Vermiglio!i. 35. a. 151. 
— (Osservazioni di N.) su la scorsa da Verona a Veja di Pietro Che- 
valier. 35. a. 154. 


— (Osservazioni di N.) sull’Orazione tetta da monsignor Sebastiano 
Melan nell’anniversario delle esequie ‘solenni ai benefattori della Pia 
Casa di ricovero e d’ industria în Padova. 35. a. 156. 

— (Osservazioni di N. ) sulle poesie del conte Cristoforo Ferri. 38. a. 157. 

— (Osservazioni di N.) sw le poesie italiane sacre di Pier Alessandro 
Paravia. 35. a. 159. 

— (Osservazioni di N.) su la memoria di G. di A. « Perchè in Roma 
le donne sono più belle, più attive e più perspicaci degli uo- 


mini? » 35. a. 160. 
— (Osservazioni di N.) su l’istoria della letteratura greca profana di 
Francesco Schoell. 35. a. 162. 
— (Osservazionî di N.) sulla Tragedia Edipo Re, di Silvestro Cento- 
fanti. 35. db. 38. 
— (Osservazioni di N.) su le Prose scelte del principe. Don Pietro 
Odescalchi. | 35. db. 123. 
— (Osservazioni di N.) sui tre canti di Pietro Marocco : « Il Castello 
di Binasco o Beatrice di Tenda. 38. bd. 127. 
— (Osservazioni di N.) sul viaggio letterario nella Grecia del signor 
Guys. 35. db. 128. 
— (Osservazioni di N.) sullo lettere di Tullio Dandolo, intorno ‘alla 
Svizzera. 35. bi 134; 


37. 0.121; 38. c. 108. 
— (Osservazioni di N.) sull’infelicità dei letterati di Pierio Vale- 


riamî. (0 358) bi 132. 
— (Osservazioni di N.) sul nuovò Segretario Italiano, pubblicato dal 
Silvestri. i 35. db. 134. 


— (Osservazioni di N.) sui discorsi letti nell’ Accademia delle Belle Arti 
în Bologna per la solenne distribuzione dei premj negli anni 1823 
e 1824. 35. db. 136. 
— ( Osservazioni di N.) sul trattato del Governo della Famiglia di Agnolo 
Pandolfini. 33. bi 137. 


x 


236 


Tommasto (Discorso di N.) sulle avventure di Clarice Visconti da- 


chessa di Milano , scritte da Piero Marocco. 35. c. 44. 
(Osservazioni di N.) sul saggio sopra l'origine unica delle cifre e 
lettere di tutti i popoli, di M. de Paravey. Dissertazione del P. Giacomo 


Bossi. 353. Cc. 103. 
( Osservazioni di N.) sul Dizionario del dialetto veneziano di Giu- 
seppe Boerio. 35. 6.107. 


(Osservazioni di N.) .sulle tre descrizioni del terremoto di Ragusa 
del 1667, di Gradi, Rogacci e Stay. Versione dal latino del dottor 
Luca Stalli. 35.6. 111. 
(Osservazioni di N.) sulla. (Poetica di Orazio, tradotta. da. Pietro 
Marocco, lettera discorsiva sulla letteratura e sermoni del  me- 


desimo. 35. C: 113. 
(Osservazioni di N.) sopra due Orazioni di incerto autore della vera 
nobiltà di uno sposo, pubblicate per nozze. 35. Cc. 120. 


( Osservazioni di N.) sulla lezione di Gregorio Livini intorno al di- 
letto dell’ imparare e dell’ insegnare, pubblicato per nozze. 38. c. 120. 
( Osservazioni di N.) sulla collezione dei progetti di architettura pre- 
miati dall'Accademia delle Belle Arti in Firenze. 35. c. 126. 
(Osservazioni di N.) sulle Poesie inedite di Filippo e di Domenico 
Rosa Morando, e'saggio di Poesie facete di Giuseppe Zucconi ve- 
neziano. 35.10.4127. 
( Osservazioni di N.) intorno alla fondazione dell’Accademia Elemen- 
tare di Belle Arti.in Ravenna, lettera del conte Alessandro, Cappi al 
professor Tommaso Minardi. 35... 129. 
( Osservazioni di N.;) sul. due. movembre,,. meditazioni. di. Giuseppe 
Niccolini e pianto paterno di Giov. Damasceno Bragaldi. 38. c. 131. 
(Osservazioni di N.) sulla-villa di Camaldoli al Vomero,  Polimetro 
del cav. Angelo Maria Ricci, e sul saggio di Poesie di alcuni mo- 
derni ‘autori Corsi, © : 35... 133. 
{ Osservazioni di N.) su Semifonte conquistata e distrutta dai Fioren- 
tini nel 1202, poema eroico in dodici canti di Giacomo Mini, 38. e. 138. 
(Osservazioni di N.) su Bettina, novella di Ferdinando. Valca- 


monica. 35. c. 135. 
(Osservazioni di N.) sul Kedromelergon di Salvadore. del 
Vivo. 35. c. 135. 


( Osservazioni di N.) sulle Odi, Sermoni e Prose di Cristiano Temi- 
dio Gellert, versione di Cammillo de Tonelli, e sugli Inni Sacri di 


varj autori, pubblicati dal Passigli. 35. c. 138. 
{ Discorso di N.) Sulla Serie dei Testi di lingua italiana, opera ri- 
fatta da Bartolommeo Gamba. 36. a. 146. 
( Osservazioni di N.) sopra alcune rime di Francesco Sacchetti e sui 
Sonetti inediti di Cino da Pisteja. 36. a. 158. 


(Osservazioni di N.) sulla Storia dell'Impero Russo del cavalier 
Compagnoni. 36. a. 160. 


237 


Tommasèo (Osservazioni di N.) sopra una lettera sul Sermone 


poetico, e sul giuoco del Lotto, versi di E, M. 36. a. 162. 
— (Osservazioni di N.) sulla scelta di lettere familiari compilata da 
Leonardo Nardini. 36. a. 164. 
= (Osservazioni di N.) sull’ Elogio del ‘conte Adamo de Neipperg' letto 
da Ferdinando Maestri: 36. a. 166. 
— (Osservazioni di N.) sulla lettera di G. F. Napione a Washington 
Irving autore! della’ vita di Colombo. 36.00. 168. 
— (Osservazioni di N.) sui fasti e vicende dei popoli italiani dal 1801 
al 1815, memorie di un ufiziale. 36. a, 169. 


38. d. 136; 39. ci 1395 41 0. 129; 
— (Osservazioni ‘di N.) sulle rime dell'avv. Carlo Biondi. 136. e. 118. 
— (Osservazioni di N.) sul volgarizzamento del libro di Ruth, testo di 


lingua dell'abate Vannucci. 36. c. 19. 
— (Osservazioni di’ N.) sul compéndio ‘della Storia Romana di Flavio 
‘Eutropio, tradolta da Giuseppe Pagnini, 360.121. 
— (Osservazioni di.N.) sal giornale delle lezioni pubbliche dirette da 
Prospero Chalas. 3b. c. 23. 
— (Osservazioni di N.) .salla' dissertazione del professor Pietro Buttura 
« La Coscienza ». 36:10.) 28. 


— (Osservazioni di Ni )!sulla dissertazione del professor; Pietro Bottura, 
intorno: ai mezzi ‘ida \impiegatsi per accrescere i prodotti della 
Dalmazia. 36. (e. 27. 

— (Osservazioni di N.) sulla (risposta di Giov. iueni Dalmatino all’ Opu- 

‘scolo (del canonico don Pietro Stancowich Istriano, intorno ‘alla \pa- 


“tria di S. Girolamo. i 36.10.29. 
{Osservazioni di N.) sull’ Eneide di Virgilio, tradotta da Eufrosina 
© Massoni, 36. e. 34. 
—'( Osservazioni dicN.) ala biografia «degli Scrittori Perugini. per 
Go B.. Vermiglioli. 36. (el.36. 


— ((Osservazioni. di. N») sulle rime del: Petrarca stampate va. Padova 
“nel’1829, e sulle rime di Niccolò e Iacopo Tiepoli Veneziani. 136% c. 38. 
—*{ Osservazioni di N.) sulla storia pena ciltà e diocesi di Como di 
Cesare Cantù. 36.0. 40. 
— (Osservazioni di N. ) sulla storia dell’arte del sig. d’Agincourt. 36. ci 49. 
—'(Osservazioni di N.) sul Narciso, favola in musica di Ottavio Ri- 


nuccini. i 36. c.. 50. 
— (Osservazioni di N.) sopra due’ Almanacchi « ta Galleria del Mondo 
è il linguaggio dei fiori ». 36. c. BI. 


— (Osservazioni di N.) su; l’arte di:compor libri; racconto di un ame- 
ricano letto da Bartolommeo Gamba nell’Ateneo di Treviso, e sulla 
scienza del cuore di Lorenzo Martini. 37. a. 155. 

— (Osservazioni di N.) sul Museo Etrusto Chiusino. 37. a. 156. 

— (Osservazioni di N.) su varie leltere pubblicate per nozze. :37. a. 187. 

— (Osservazioni di N.) sull’amor della campagna, leitera di Mario Pieri 
a Cosimo Buonarroti. 37. a. 164, 


238 


Tommasto (Osservazioni di N.) sulla Biblialeea popolare stampata 


dal. Pomba. jo i 372 0,165. 
— (Osservazioni di N.) sul viaggio pittoresce della Toscana di. A. Le- 
blanc. in 87,0, 166. 


— (Osservazioni di N.) sulla raccolta di ilisegni rappresentanti le prin- 
cipali macchine della provincia di Bologna; del. dottor. Angelo Zam- 
bonini,, 37..4)167. 
—:'( Necrologia scritta da N.) dell'abate, Michele. Vannucci. 37. (a+ 169. 
— (Discorso di N.) sul Racconto» storico di G. B. Bazzoni « Falco della 
rupe 0 la guerra di Musso ». n 287 bi 31. 
— (Discorso di N.) sulla Maria Stuarda; tragedia di Federigo Schiller, 
versione del cav. Andrea Maffei, e.di Eduwige de’ Battisti..37.-b. 92. 
— (Osservazioni di N.) sull' Iconografia Contemporanea; pubblicata dal 
Pezzali. l 10187. 1b 119. 
— (‘Osservazioni di N.) sulla Tragedia di Felice Vicino, « Bajamonte 
Tiepolo » e sull’altra di Felice Seifoni.« Pandolfo Collenuecio.37.:5, 124. 

-— (Osservazioni di N.) sulla Tragedia. di. Tommaso Zauli. Sajani 
« Fedra ». 37, db 128. 
— (Osservazioni di N.) sull’ Orazione di Pier Alessandro Paravia, in- 
Storno alle lodi dell’abate Filippo Farsetti. LR 37. dD. 126. 
— (‘Osservazioni di N.) sul. Ragionamento del P. Antonio. Possevino 
tenuto alla Signoria deila Repubblica di Lucca. mis Stadi A27. 
— (Osservazioni di N.) sui brevi cenni storici interno alla vita deli conte 
Giovanni Bettoni, e sui versi.ìn morte di Adelaide Trevisani. 37.0) 428. 
— (Osservazioni di N.) sulle lettere avtre ‘giovini. intorno alla morale 


pubblica del cav. Compagnoni. ins 37. bi 128. 
— (Osservazioni di N.) sul Poema di G. Fracastoro « La Sifilide», tra- 
dottò dal dottor Giov. Luigi Zaccarelli. 37. db; 129. 
— (Discorso di N.) sui prigionieri di Pizzighettone, Romanzo; storico 
del secolo XVI. 37, 098. 
— (Osservazioni di N.) sulla SvizzerajOccidentale a 1l/Cantone di-Vaud » 
di Tallio Dandolo. |... oltà 37,:C.0.421. 
— (Osservazioni»di N. ) sull’Areteografo Triestino: bid 37, €.) 124. 


— (Osservazioni di N.) sulla lettera del prof. I. Casarotti al prof. Angelo 
Antongina intorno alla ‘mitologia ‘ed ‘al romanticismo... - 37,.0,)124. 
— (Osservazioni di N.) sulla traduzione di Tacito fatta dal conte. Cesare 


Balbo. 37. €128. 
— (Osservazioni di N.) sul:fiore di Novelle storiche; inedite o rare di 
Francesco Pezzi. 37. c. 126. 
— (Osservazioni ‘di N.)sui frammenti intorno alta Repubblica Veneta 
di P. P. Vergerio. 37,0. 127. 
— (Osservazioni di N.) sulle Opere del P. Daniello Bartoli. 37. e. 127. 
— (Osservazioni di N..) sull’Università di Cristiavia. 37.0. 144. 


— {Diseorso di N.) sulla Storia: Veneziana del. secolo VI. « Frene 
Delfino ». 38, db. 22. 


\ 239 


Tommaste (Osservazioni di N.) sulle Opere di Carlo Rollin stam- 


pate ‘dai Fiaccadori. 38. db. 129. 
(Osservazioni di N.) su trenta muovi trattati ed elogi di Liguri il- 
lustri. 38. bd. 130. 
(Osservazioni di N.) sulla vita di Stanislao Mattei , scritta da Filippo 
Canauti. È 38. db. 132. 
(Osservazioni di N.) sulla Cantica di Vincenzio Scarsellini « Il Por- 
tofranco di Venezia ». 38. b. 133. 
(Osservazioni di N.) su tre Giornali italiani: La Minerva Ticinese, 
il nuovo Poligrafo ed il Poligrafo di Venezia. 38. db. 134. 
(Osservazioni di N.) sul regolamento per ia Società della Cassa di 
Risparmio di Figline. 38. db. 135. 
( Osservazioni di N.) sulla Memoria intorno al cavalier Mirabella del 
presidente Francesco di Paola Avolio. 38. db. 138. 


( Osservazioni di N.) sui Carmi Slavi tradotti da N. Giaxich. 38. b. 137. 
(Osservazioni di N.) salla lettera del dottor Desiderio Maggi e ri- 
sposta del cav. Francesco”Inghirami sopra un Vaso Etrusco trovato 


in Trinoro. 38. d. 138. 
(Osservazioni di N.) sulla Guida per ie Scuole di Reciproco Inse- 
gnamento. i ‘98. db. 139. 


( Osservazioni di N.) su varie Poesie di Lorenzo Porcialti. 38. bd. 140. 
(Osservazioni di N.) sulle Novelle morali e racconti storici di Giu- 


seppe Taverna. 38. d. 141. 
( Osservazioni di N.) sul saggio di Prose e Versi di*'Salvatore 
Viale. 38. db. 142. 


( Osservazioni di N.) sul Discorso recitato dal canonico Giuseppe Ales- 
si, su Caronda e le di lui leggi, nell’ Università di Catania. 38. c. 142. 
( Discorso di N.) sulle antichità romantiche d’ Italia, opera di Defen- 
dente e Giuseppe Sacchi. 38. c. 31. 
( Osservazioni di N.) su le Novelle di Diodata Saluzzo Roero. 38. c. 88. 
(Osservazioni di N.) sull’ Esame Critico di Sebastiano Ciampi, in- 


torno alla falsità della lettera di Giovanni Boccaccio al priore della 


chiesa dei SS. Apostoli. 38. c. 104. 
(Osservazioni di N.) sull’utilità della filosofia del professor Luigi 
Corradini. ò 98. c. 106. 
(Osservazioni di N.) sul saggio di Poesie estemporanee di Gaspare 
Gozzi. 38. c. 107. 
(Osservazioni di N.) sui versi sciolti di Pietro Marocco sopra 
Roma. 38. 0. 113. 
(Osservazioni di N.) su due Opascoli di Marino Salomon?, intorno 
all’ Isole Toniche. 38. c. 114. 


(Osservazioni di N.) su la notizia e breve descrizione dell’abate 
G. B. Zannoni intorno ai denari consolari e di famiglie romane, di- 
sotterrati in Fiesole nel 1829. 38. c. 116. 


240 


Tommasèo (Necrologia scritta da N.) dell'abate: Giuseppe Poltri di 


Siena. 38. c. 162. 
(Discorso di N.) sui caratteri fisiologici della razza umana del dottor 
Edwards. 39. a. 62. 


(Osservazioni di N.) sulla lettera inedita di Astotre II Baglioni intorno 
alle instituzioni di nobile prole e governo della famiglia. .39. a. 132. 
( Osservazioni di -N.) sulle Opere teatrali del cavalier. Francesco 


Gambara. 39. a. 133. 
(Osservazioni di N.) sulle Opere volgari di Giovanni Boccaccio stam- 
pate da Mouthier. 39. a. 134. 
(Osservazioni di N.) sopra un’opera di anonimo intitolata : « Alcune 
mie idee sul gusto del secolo presente ». 39. a. 134. 
( Osservazioni di N.) sulla collezione di Romanzi storicì originali ita- 
liani, pubblicati dal Veroli. | | 39. a, 133. 


(Osservazioni di N.) su le Tragedie e Poesie varie di Alessandro 
Manzoni colle prose analoghe ed una prefazione del barone Camnrillo 
Ugoni. 39. a. 136. 
( Osservazioni di N.) sul Dramma inedito di Tommaso Medwin, tra- 
dotto dal Pareto « Prometeo portatore del fuoco ». 39. a. 136. 
(Osservazioni di N.) sulla villa di S. Giuliano, Storia Veneziana del 
secolo VII. 39. a. 138. 
( Osservazioni di N,)sulle lezioni morali di Giuseppe Taverna. 39. &. 139. 
( Discorso di N.) sul saggio di Canti popolari della provincia di Ma- 


rittima e Campagna. 39. db. 95. 
(Osservazioni di N.) sulla descrizione della Grecia di Pausania, tra- 
dotta da A. Nibby. 39. db. 154. 
{Osservazioni di N.) sopra alcuni scritti inediti di Gaspare Gozzi, 
pubblicati per nozze. 39. db. 155. 
(Osservazioni di N.) sulla Istoria Veneziana di Pietro Giustiniani, 
tradotta da Emanuele, Cicogna. 39. db. 156. 
(Osservazioni di N.) sulla forma di onesta vita scritta nel VI secolo” 
da Martino vescovo. i :39. db. 157. 
( Discorso di N.) sul Romanzo Storico. 39. c. 40. 
(Osservazioni di N.) sull’Antologia Epistolare di autografi inediti dei 
più illustri letterati italiani. 39. c. 128. 
(Osservazioni di N.) sopra alcune lettere inedite di Luigi da 
Porto. 39. c. 134. 
( Osservazioni di N.) sulle Favole e motti di Lodovico Guic- 
ciardini. 39. c. 137. 


( Osservazioni di N.) sui Versi dell’ab. Giovanni Pastrovich. 39. c. 188. 
(Osservazioni di N.) sull’ Orazione di monsignor Sebastiano  Melan 
delle lodi di Padova. 39..c. 138. 
(Osservazioni di N.) sull’ Epistola di Emm. Quintana a Nicasio , 
tradotta da Pier Alessandro Paravia. 39. c. 140. 


241 


Tommaseo (Discorso di N.)su le Lezioni logico-grammalticati di Giusep - 


pe Sanseverino, e sui principj del discorso del prof. Giamboni. 40. a. 8. 
(Osservazioni di N.) sulle Odi, Sermoni e Prose di €. Temidio 


Gellert. 40. a. 98. 
(Osservazioni di N.) sulle dopne più celebri della santa Nazione 
dell'abate Eriprando Giulari. 10. a. 104. 
(Osservazioni di N.) sull’ Orazione delta nella Chiesa della Pia Casa 
di Lavoro dall’abate Raffaello Lambraschini. 40. a, 113. 
(Osservazioni di N.) sul saggio di Defendente Sacchi intorno all’ in- 
dole della letteratura italiana nel secolo XIX. 40. a. 113. 


(Osservazioni di N.) sopra alcuni versi di Lord Byron. 40. a, 415. 
(Osservazioni di N.) sopra alcuni opuscoli inediti riguardanti la sto- 


ria Pollacca, pubblicati da Sebastiano Ciampi. \ 40. a, 116. 
(Osservazioni di N.) sulla Genografia dello Scibile di Giacinto de 
Pamphilis. 40. a. 117. 
( Necrologia scritta da N.) di Giov. Giulio Sineo, 40. a. 143. 
(Sul nuovo Dizionario dei sinonimi della lingua italiana di N.). Di- 
scorso dell’abate G. B. Zannoni. 40. b. 65. 
( Discorso di N.) sulla pubblica Biblioteca di Siena. 40. b. 177. 
( Osservazioni di N.) sul trattato dell’ Ortologia italiana del padre Da- 
niello Bartoli. 40. c. 1. 
(Osservazioni di N.) sui tre Trattati di Albertano Giudice da Brescia, 
testo di lingua. 40. c. 4. 
(Osservazioni di N.) sul Dizionario critico dei verbi italiani di Marco 
Mastrofini. i 40; c. 7. 
( Osservazioni di N.) sull’uso e i pregi della lingua italiana del ca- 
valier G, F. Galeani Napione. 40. c. 8. 


( Osservazioni di N.) sulle notizie di medici, pittori, architetti, scultori 
ed altri artisti italiani in Polonia e Pollacchi in Italia, raccolte da 
Sebastiano Ciampi. 40. e. 20. 
( Osservazioni di N.) su le ricerche storico-critiche di Andrea Pa- 
padopulo Vretò, intorno alle tre città conosciute sotto il nome di 


Leucade. 40. c. 23. 
(Osservazioni di N.) sul Ragionamento dell’avv. Vincenzio Busatti , 
intorno alla pubblica opinione. 40. e. 24. 
(Osservazioni di N.) sui Lambertazzi ed i Geremei di Defendente 
Sacchi. 40. e. 24. 
( Osservazioni di N.) sulle lettere di Sebastiano Ciampi ed altri, in- 
torno alcune varianti del noto supplimento di Longo. 40. c. 28. 
( Osservazioni di N.) sulla storia della città e diocesi di Como di 
Cesare Cantù. 40. e. 28. 
( Osservazioni di N.) sulla morte di Claudio, prologo della Tragedia 
Ottavia di Vittorio Alfieri, fatto da anonimo. 40. c. 29. 
(Osservazioni di N.) sulla dissertazione del prof. Pietro Buttura in- 


torno alle cagioni della spopolazione della Dalmazia. 40. c. 43. 
; 3A 


242 . 


Tommaseo (Discorso di N.) sulla nuova edizione del Forcellini di ; 


Giuseppe Farlanetto. i 41. a. 57. 

. — (Discorso di N.) sul proscritto, Storia Sarda dell’autore della Sibilla 
Odaleta. 41. a. 106. 

| — ( Discorso «i N.) sulla collezione dell’ opere dei Padri della Chiesa, 
tradotte ed illustrate dall’abate G. O. Marzattini. 41. a. 132. 

— (Osservazioni di N.) sul Galateo di Melchior Gioja, compen- 
diato. 41. a. 134. 

— (Osservazioni di N.)-sul florilegio di letteratura italiana, pubblicato 
dal Sonzogno. - 41. a. 135. 

— (Osservazioni di N.) sulla raccolta di Opere scelte di. autori 
friulani. 41. a. 136. 


— (Discorso di N.) sulla genografia detto scibile umano di Giacinto de 
Pamphilis; saggio sulla nomenclatura e classificazione delle arti e 
scienze di Geremia Bentham; saggio di una nuova classificazione 
delle scienze di Luigi Ferraresi, e sul bisogno di un coordinamento 
di una nuova classificazione delle cognizioni scientifico-letterarie di 


Agostino Longo. 44. b. 1. 
— (Osservazioni di N.) sulla Libreria universale di Opere. di provata 
generale istruzione, stampate dal Pomba. 41. D. 135. 
— (Osservazioni di N.) su Folchetto Malaspina, Romanzo storico del. 
l’autore della Sibilla Odaleta. 41. bd. 136: 
— (Osservazioni di N.) sull’istruzione delle truppe nella Danimarca e - 
sugli esercizj ginnastici nella Svezia. 41, b. 149. 
— (Necrologia scritta da N.) di Giuseppe Grassi. 41. Cc. 1. 
— (Osservazioni di N.) sulla Tragedia di Carlo Marenco « Corso 
Donati ». i 410412: 
— (Osservazioni di N.) sulla Cecilia di Baone, Romanzo storico di Pie- 
tro Zozzi. } 41. c. 118. 
— (Osservazioni di N.) sulla nuova guida di Milano del pittor Francesco 
Pirovano. 41. c. 120. 


— (Osservazioni di N.) sul viaggio in Polonia di S. Ciampi. 41. c. 122. 
— (Osservazioni di N.) sull’Antologia straniera, stampata dal 


Pomba. 41. c. 124. 
— (Osservazioni di N.) sulle lettere di C. Plinio Cecilio secondo a 
Trajano e viceversa ; tradotte da G. Bandini. 41. c. 128. 


— (Osservazioni di N.) su la Georgica di Virgilio, tradotta da 
Giuseppe Bandini, e su le Buccoliche tradotte da. Giovanni Ban- 


dini. 41. c. 126. 
— (Osservazioni di N.) sui Sonetti di anonimo tolti da un Codice del 
secolo XIV. 41. c. 128. 
— (Discorso di N.) sulla nuovissima Guida del viaggiatore in Italia, 
edita da Artaria. 42. a. 3. 


— (Osservazioni di N.) sulla Congiura \dei Pazzi di Angelo Poli- 
ziano. 42. a. 144. 


243 


Tommaseo (Osservazioni di N.) sul primo Libro del Trattato delle 


‘perfette proporzioni nelle arti del disegno di Vincenzio Danti. 42. a. 115. 


(Osservazioni di N.) sulle “novellette di P. Blanchard « I fan- 


ciulli ». 42. a. 117. 
( Discorso di N.) sul ragionamento di Pietro Borrelli intorno ai prin- 
cipii dell’arte etimologica. 42. b. 18. 
{ Discorso di N.) sull’opera di Lodovico Sauli « della Cotonia dei 
Genovesi in Galata ». 4 42. 0. 1. 
(Osservazioni di N.) sulla scienza del’ bello. 43. a: 106. 


( Osservazioni di N.} su varii opuscoletti di Gaspare Gozzi. 43. a. 112. 
{Osservazioni di N.) sulle ricerche bibliografiche sopra l’ edizioni 


ferraresi del secolo XV di Giuseppe Antonelli. 43. a. 114. 
(Osservazioni di N.) sul ristretto della storia di letteratura italiana 
di Francesco Salfi. 43. a. 116. 


(Osservazioni di N.) sul ragionamento accademico dell’abate Vincen- 
zio Cicognara, intorno alla pubblica biblioteca di Ferrara. 43. b. 139. 
(Osservazioni di N.) sull’Antologia italiana compilata dal prof. Gia- 


seppe Monterossi. 43. b. 131. 
(Osservazioni di N.) sullo Scisma d’ Inghilterra di Bernardo Davau- 
zati edi G. B. Gaspari. 43. b. 132. 
(Osservazioni di N.) sopra alcuni avvertimenti civili e letterarj di 
Bernardo Davanzati. | 43. b. 133. 
(Osservazioni di N.) sulla Calofilia, Libri tre del dottor Girolamo 
Venanzio. 43. Db. 134. 
( Osservazioni di N.) sull’istoria della letteratura greca profana di 
F. Schoell. 43. b. 143. 


(Osservazioni di N.) sull’inaugurazione del monumento eretto nel- 
l’atrio interno del gran Teatro della Fenice, in onore di Carlo 


Goldoni. 43. b. 143. 
(Osservazioni di N.) sulla Danza carme di Emm. Quintana, tradotto 
da Pier Alessandro Paravia. | 43. Db. 144. 
( Osservazioni di N.) sui Sermoni di Iacopo Antonio Vianelli. 43. db. 145. 
(Osservazioni di N.) sulle Poesie di Luigi Carrer. . 43. b. 147. 
(Osservazioni di N.) sul breve Dizionario di Mitologia compilato sui 
migliori autori. 43. b. 148. 
( Osservazioni di N.) sulla Guida al lago di Como. 43. db. 149. 
(Osservazioni di N.) sulle Poesie siciliane di Giovanni Meli, tradotte 
in latino da Vincenzio Raimondi. 43. b. 149. 
( Discorso di N.) salla fortuna delle parole, libri due del cav. Giu- 
seppe Manno. 43. c. 90. 
( Discorso di N.) sopra un nuovo commento alla Divina Com- 
media. 43. c. 95. 
(Osservazioni di N.) sull’ Elogio storico del conte Giuseppe Augusto 
Saluzzo, scritto da Giuseppe Grassi. i 43. c. 113. 


(Osservazioni di N.) sulle Erotiche di Girolamo Fattorini. 43, c. 113. 


Qh4 


Tommaseo (Osservazioni di N.} sui Sermoni sacri di Lorenzo Sterne, - 


tradotti in italiano, 43. c. 118. 
— (Osservazioni di N.) sugii Epigrammi dell’Antologia greca volgariz- 
zati da Francesco Negri. 43. c. 119. 
— (Osservazioni di N.) sulle lettere del cavalier Don Antonio Mene- 
ghelli in morte di monsignor Antonio Cicuto. 43. c. 119. 
— (Osservazioni di N.) sulla versione fatta dal greco di {re canzonette 
di Atanasio Cristopalo. 43. c_ 120. 


— (Osservazioni di N.)sui Poemidi Esiodo Ascreorecatiinitaliano. 43. c. 122. 
— (Osservazioni di N.) sulla vita di Giovanni Bellini descritta dal ca- 


valier Carlo Ridolfi. 43. c. 123. 

— (Osservazioni di N.) sui versi di Cesare Ruel. 43. c. 131. 

— (Osservazioni di N.) sulla Giovanna di Arco di Federigo Schiller, 

tradotta dal cavalier Andrea Maffei. 43. c. 145. 
— (Discorso di N.) sulle vite dei famosi capitani d’ Italia di Francesco 

| Lomonaco, ‘ 44. a. 3. 


— (Osservazioni di N.) sugli Inni di Giuseppe Borghi. 44. a, 107. 
— (Osservazioni di N.) sullo scrittore italiano di Giuseppe Bian- 


| chetti. . 44.0 110.» 
— (Osservazioni di N.) sulla Canzone di Giuseppe Borghi nelle nozze 
Trivulzio Rinuccini. 44. a. 112. 
— (Osservazioni di N.) sulle iscrizioni veneziane raccolte da Emanuele 
Cicogna. | 44. a. 113. 
— (Osservazioni di N.) sul prospetto delle lezioni di filosofia razionale 
del prof. Corradini. 44. a. 114. 
— (Osservazioni di N.) sulle lettere piacevoli, pubblicate dal Fiac- 
cadori. 44. a. 115. 
— (Osservazioni di N.) sull’Areteografo Triestino. 44. a. 115. 
— (Osservazioni di N.) sulle lettere di Plinio il Giovine, tradotte ed 
illustrate da Pier Alessandro Paravia. 44. a. 119. 


— (Osservazioni di N.) sui fatti d’ Enea estratti dall’Eneide di Virgilio 
ridotti in volgare da frate Guido da Pisa Carmelitano del secolo XIV. 
Testo di lingua. 44. a, 122. 

— (Osservazioni di N.) sul prospelto di un’istruzione popolare di Pie- 
tro Molossi. 44. a. 131. 

— (Discorso di N.) sulla poesia delle tradizioni « 1’ Inferno di Arman- 
nino ». 44. b. 27; 
43. c. 19; 46. c. 77. 

— (Discorso di N.) sulle Opere volgari di Giov. Boccaccio. 44, db. 128. 

— (Osservazioni di N.) sulla Storia d'Italia del conte Cesare 


Balbo. 44. b. 135. 
— (Osservazioni di N.) sulla Strenna « Non ti scordar di me », pub- 
blicata a Milano nel 1832. 44. c. 1. 


— (Osservazioni di N.) sulla traduzione delle guerre Catilinaria e Giu- 
gurtina di Sallustio fatta da Michele Leoni. KA. c. 6. 


245 


Tommaseo (Osservazioni di N.) sulla Poesia tedesca di W. Menzel, 

versione di G. B. P. 44. €. 10. 
— (Osservazioni di N.) sopra alcune vedute di Sardegna. 44, c, 12. 
— (Osservazioni di N.) sulla Caterina Medici di Brono, Novella storica 


di Achille Mauri. 44. c. 13. 
— ( Osservazioni di N.) sui viaggi storici e letterarii in Italia del signor 
Valery. 44. c. 13. 
— (Osservazioni di N.) sulle Orazioni funebri di Bossuet volgarizzate da 
Pietro Monti. 445. c, 25. 
— (Osservazioni di N.) sui Sermoni di Melchior Missirini. 44. c, 52. 


— (Lettera di N.) al Direttore dell’ Antologia su la Polonia. 44. c. 53. 
— (Discorso .di N.) sulla moneta, libri cinque di Ferdinando Galiani, 
sulla Diceosina ossia filosofia del giusto e dell’onesto di Antonio Ge- 
novesi , e sui saggi politici di Francesco Mario Pagano. 45. a, 19. 
— Considerazioni di N.) sul discorso di Gaetano Cardona sopra i versi 
di Dante attinenti a Pluto, e sulle nuove osservazioni dell’ avvocato 
Carlo Fea sulla Divina Commedia. 45. «. 90. 
— (Osservazioni di N. ) intorno ad un articolo del Tiroler Bòthe snl nuovo 
saggio dell’origine delle idee, e lettera di Antonio Rosmini, 45. 4; 107. 
— (Osservazioni di N.) sul Romanzo di Girolamo Orti « Grassa e 
Ceresio ». : 45. a. 119. 
— (Osservazioni di N.) sul!a collezione di Manuali pubblicata a Milano 
dal Fontana, e sul Manuale della Letteratura italiana di Francesco 


A mbrosoli. 45. a, 120. 
— (Osservazioni di N.) sul Carme di Museo il grammatico « Ero e 
Leandro ». 45. a. 121. 
— (Necrologia scritta da N.) di un anonimo. 45. b, 58. 


— (Osservazioni di N.) sui commentarj di Melchior Missirini « Dell’amo- 
re di Dante Alighieri e del ritratto di Beatrice Portinari », e delle 
memorie di Dante Alighieri e suo mausoleo in S, Croce. 45. bd. 137. 

— (Osservazioni di N.) sul viaggio di tre giorni edito dalla Stamperia 


Granducale. 48. c. 149. 
— (Osservazioni di N.) sul Discorso dell'avv, Luigi Fornaciari « dell’uso 
delle trasposizioni e delle parole. composte ». 45, c. 152. 
— (Osservazioni di N.) sui muovi versi di Teresa Albarelli Ver- 
doni. 45. c. 183. 
— (Osservazioni di N.) svi fenomeni e le apparenze celesti di Arato 
‘Solitano, volgarizzati da Urbano Lampredi, 45. c. 155. 
— (Osservazioni di N.) sul conte di Lavagna di Giovanni Cam- 
piglio. 43. c. 157. 
— (Osservazioni di N.) sul Dialogo di Gabriello Chiabrera intorno al 
verso eroico. 48, c. 158. 


— (Lettera di N.) al Direttore dell’Antologia sul Giornale di Scienze, 
Lettere ed Arti in Palermo, e sul Giornale Ligustico , dei Bugiardi, 
Varianti dantesche e Veltro di Dante. 45. c. 165. 


246 


Tommaseo (Discorso ‘di N.} sul nuovo saggio sopra l’ origine delle 


idee. 46. @ pa 
c. 19; 47. .c. 22; 48. Db. 36, 
(Ossdrvalioni di N.) sulle Opere del padre Paolo Soplienit 46. b. 45. 


( Discorso di N.) sui canti popolari della Norvegia. Ab. c. 77. 
(Osservazioni di N.) sopra una Solennità Nuziale in Costantinopoli 
nel secolo XVI descrilta da un anonimo veneziano. 46. c. 185. 


( Osservazioni di N.) intorno ad un Ragionamento sopra uno scritto 
di Gaspare Gozzi indiritto al prof. C. Witte da Pier Alessandro Pa- 
ravia. 46. c. 186. 
(Osservazioni di N.) sulla memoria dell’ ll’abate G. B. Svegliati 
« Della diffusione e studio del latino in Europa da Carlo Magno in 
poi ». 46. c. 187. 
(Osservazioni di N.) sulle Operette varie di G. Grassi. 46. c. 188. 
( Osservazioni di N.) sulla patria di S. Girolamo, risposta di Don 
Giovanni Capor Dalmatino al canonico Pietro Stancovich Istriano ; e 
sull’ osservazioni critiche di un Da!mata sull’ opuscolo di questo ulti- 
mo sopra Trieste. 46. c. 189. 
(Osservazioni di N.) sopra un nuovo quadro di Giuseppe Bezzuoli rap- 
presentante S. Francesco che rende alla vita un annegato. 46. c. 228. 
( Discorso di N.) sull’ Opera del cav. Giuseppe Manno, della politica 


e della letteratura. 47. 4. 109. 
(Osservazioni di N.) suli’Annotatore piemontese, ossia giornale della 
lingua italiana per Michele Ponza. 47. b. 16. 


.(Osservazioni di N.) sul Vocabolario Piemontese Italiano di Michele 


Ponza. ONT ADIAT, 
( Osservazioni di N.) sull’Opere poeliche di Giovanni Colleoni. 47. b. 18. 
{ Osservazioni di N.) sull’ Elogio di Filippo Grighi vescovo di Soana 


scritto dal prof. Grottanelli. 47. b. 20. 
(Osservazioni di N.) sulle nuove questioni intorno all’Architettura 
di Defendente Sacchi, 47. b. 22. 


(Osservazioni di N.) sulle varietà letterarie di Defendente Sacchi. 47. db. 29. 
(Osservazioni di N.) sulla serie degli Scritti impressi in diaielto ve- 
neziano compilata da Bartolommeo Gamba. 47. db. 31. 
(Osservazioni.di N.) sugli Studi poetici del cav. Andrea Maffei, e sugli 
Inni di Alfonso di Lamartine, tradotti da Achille Mauri. 47. b. 31. 
(Osservazioni di N.) sugli Elementi di Psicologia empirica del pro- 
fessor Francesco Zantedeschi. 4T. db. 32. 
( Osservazioni di N.) sul discorso intorno all’ origine e natura della 
poesia, e saggio del gusto e delle belle; arti di Francesco Mario 


Pagano. — 47. db. 33. 
(Osservazioni di N.) sui Cenni storici di alcune pestilenze, raccolti 
da S. Coppi. 47. db. 33. 


— (Osservazioni di N.) sopra un Sermone a Giuditta Pasta a 


Como. 4T. b. 33. 


247 


Tommasco (Osservazioni di N.) sugli Scritti editi ed inediti di 


Francesco Regli. 47. b. 34. 
— { Osservazioni di N.) sull’ esame critico intorno a tre pitture: esposte 
a Venezia. 47. b. 34. 


— (Osservazioni di N.) sui Cenni storici intorno alle antiche relazioni 
tra Cremona e Trento con lettera inedita del cardinale Francesco 


Sfrondrati. 47. db. 35. 

—. (Osservazioni di N.) sul saggio di Fabio Mutinelli intorno al costume 

veneziano sino al secolo XVII. 47. b. 35. 

— (Osservazioni di N.) sull’ Itinerario di Venezia per Iacopo Cre- 

scini. 47. b. 36. 

— (Osservazioni di N.) sulle Poesie di Luigi Carrer. 47. b. 36. 

— (Osservazioni di N.) sull’ Ifigenia in Tauride, dramma di Wolfango 

Goéthe tradotto da Eduige de Battisti. : 47. b. 38. 

— (Necrologia scritta da N.) dell’abate G. B. Zannoni. 47. Db. 91. 

— (Osservazioni di N.) sul: tesero della lingua? greca di Enrico 

Stefano. 47. c. 134. 

—(Osservazioni di N.) sull’Orazione di Tommaso Pendola in Jude di 

S. Giuseppe Calasanzio. 4 47. c. 440. 

— (Gita nel pistoiese di N.). 418, a. 12. 

— (Osservazioni di N.) sui Sermoni dell’abate Serafino Gatti. 48. a. 108. 

— (Osservazioni di N.) sull’Itinerario portatile per l’Istria e la Dal- 

mazia. 48. a. 108. 

— (©sservazioni di N.) sugli elementi di filosofia del5barone Pasquale 

Galluppi. . 48. a. 110. 

— (Osservazioni di N.) sull’ introduzione allo studio;della filosofia per 

uso dei fanciulli, del barone Pasquale Galluppi. 48. a. 113. 

— (Osservazioni di N.) sui Documenti riguardanti Ja storia della vita 
di Tommaso Francesco di Savoia principe di Carignano. 48. a. 113.‘ 

— (Osservazioni di N.) sopra le Elegie di Faustino Gagliuffi. 48. a. 114. 

— (Osservazioni di N.) sol discorso dell’avvocato Carlo Fea « Delle lodi 

di Romolo e Roma ». | 48. a. 115. 

— (Osservazioni di N.) sulla Scuola di Civiltà, dell’abate Serafino 

Gatti. | 48. a, 115. 

— (Osservazioni di N.) sul fiore di poesia greca tradotta litterale dal 

prof. Michele Sartorio. 48. a. 116. 

— (Osservazioni di N.) sulle Lezioni di eloquenza sacra dell’abate Se- 

rafino Gatti. 48. a. 116. 

— (Osservazioni di N.) sul ragionamento di Cesare Cantù sulla. Storia 

Lombarda del secolo XVII. 48. a. 117. 

— (Osservazioni di N.) sui caratteri di Teofrasto volgarizzati da Dionigi 

Leondarakis. 48. a. 117. 

— (Osservazioni di N.) sulle lettere di Plinio il Giovine tradotte ed 

illustrate da Giuseppe Bandini. 48.0a. 118. 

— (Gita a Pisa di N.). 48. b. 96. 


248 


Tommasco (Osservazioni di N.) sull’ Orazione di Marco Foscarini 
« degli inquisitori da spedirsi nella Dalmazia ». 48. c. 44. 

— (Osservazioni di N.) sulla Collana degli antichi storici greci volga- 
rizzata. 48. c. 83. 

— ( Osservazioni di N.) sugli Offizi di Cicerone con note di Alessandro 
Checcucci. 48. c. 107. 

— (OsservazionidiN.)sui Dialoghi di Platone volgarizzatidavarii.48. c. 112. 

Tommasini (Sul discorso del professor Giacinto ) letto al suo ritorno 
nell’ Univerità di Parma. Osservazioni di Francesco Forti. 39. bd. 139. 

— (Sui pensieri di Antonietta) di argomento morale e letterario, 
riv. lett., M. 39. db. 146. 

— (Sulle lezioni critiche di fisiologia e patologia del prof, G.), rivista 
letteraria, X. 29. b. 163. 

Tompson (Su le stagioni di) tradotte da Giovanni Botti , rivista let- 
teraria, M. 24. b. 2587. 

Tonelli (Cenni storici dell'avvocato Tommaso) sull'origine della stampa 
e sull’artefice che primo fece uso di caratteri sciolti e fusi 41. a. 27; 
b. 50; c. 14. 

— (Discorso dell'avvocato Tommaso ) sulle riforme legislative in Inghil- 
terra. Progetto di un sistema più economico nella decisione- delle 
cause di piccol merito. 42. b. 1. 

— (Osservazioni dellavvocato Tommaso ) sulle servitù prediali, sauzio- 
nate dal codice Napoleone, ridotto in casi pratici dall'avvocato Luigi 


Piccoli. b 43. bd. 136. 
— (Osservazioni dell’avvocato ‘Tommaso ) sul trattato delle servità fon- - 
diarie di Matteo de Augustinis. 43. db. 139. 
— (Lettera dell'avvocato Tommaso) al dottor G. B. sulla pubblicità degli 
ultimi supplizii e sulla pena di morte. 45. c. 89; 
- 48. a. 3. 
— ( Osservazioni dell'avvocato -Tommaso ) sulla vendita della Biblioteca 
‘ Bouturlin. 43. c. 133. 


— (Discorso dell'avvocato Tommaso ) sulla traduzione Tedesea in versi 
endecasillabi dei primi dieci Canti della Divina Commedia: e sul 
Ponte sospeso sullo stretto di Menai in Inghilterra, squarci di gior- 


nali. 48. b. 45. 
Torchio (Sul perfezionamento del) da stampatori. 1. 158. 
Toriglioni (Sulla versione in ottave fatta da Cammillo) dell'Arte 

Poetica di Orazio. L. 35. 0. 115. 
Torino (Statistica di) dalla « Gazzetta Piemontese ». 35. a. 184. 
— (Brevi considerazioni mediche sopra), riv. lett., V. 36. c. 53. 
— (Riaprimento dell’ Università di), L. S. D. I. 36. c. 89. 
Torombert (Esposizione di H.) dei principii, e classificazione delle 

scienze. L. 5. 373. 


Torri (Lettera di Alessandro ) al Direttore dell’Antologia, intorno al 
capitano Luigi Pedrotti. 29. b. 180. 


249 
Ferrita (Salle notizie storico-critiche di fra Giacomo da) per l’abate 


Luigi de Angelis. Discorso dell’abate G. B. Zannoni, 4.170. 
Toscama (Saggio di una livellazione geometrica della) del P. Giovanni 
Inghirami delle Scuole Pie. i d. 452. 
— (Altezze assolute di alcuni punti del Granducato di) al di sopra del 
Mare Mediterraneo. , db. 474. 
— (Sui prodotti cereali e non cereali della). Ragguaglio di una Memo- 
ria del dottor Pietro Ferroni. 7, 508. 
— (Intorno ad alcune particolarità della presente economia della). Di- 
scorso del march. Gino Capponi. 14, a, 114. 
— (Statistica della ). 16. a. 182. 
— (Sull’economia agraria della). Discorso letto dal General Colletta 
all’ad. dei Georgofili li 12 dicembre 1824. 17. a, 12. 


— (Società) di Geografia, statistica e storia naturale patria. 24. b. 184. 
— ( Dell’ importanza dello studio della geologia e della maniera d’ inda- 
gare con profitto il suolo della ) G. G. 26. c. 115. 
— (Sull’Atlante geografico , fisico e storico del Granducato di) di Attilio — 
Zuccagni Orlandini. riv. lelt., E. R. 33. a. 157. 
— (Sul viaggio pittoresco della ) di A. Leblanc. Osservazioni di Niccolò 
Tommaso, 37. a. 166. 
— (Sulla carta geometrica della) del padre Giov. Inghirami delle Scuole 
Pie ; sull’Atlante geografico-fisico-storico di Attilio Zuccagni Orlandini, 
‘sulla carta geometrica di Girolamo Segato, e sul Dizionario geografico- 


fisico-storico di Emanuele Repetti. G. P. V. 42. b. 68. 
— (Intorno alla Storia scientifica della ). Discorso di Guglielmo 
Libri. 44, b, 1. 


— (Sulla carta geometrica della ) di Girolamo Segato, J. G. H. 46, c. 238. 
Toscani (Lettera al Direttore dell’Antologia sopra i due) che si di- . 

stinsero nella spedizione di Tripoli sulla Flotta Sarda. 20. c. 161. 
Toschi (Sopra un intaglio eseguito dal cavalier) di un Quadro di 


Raffaello. 46, b. 56. 
— {Sullo spasimo di Raffaello inciso dal cavalier). Lettera del conte 
Leopoldo Cicognara a Pietro Giordani. 48. .0. 188. 
Tragedia (Del fine e del soggetto della ) in generale, e della Ricciarda 
in particolare, Tragedia di Ugo Foscolo. Y. 3. 438. 
— (Sul discorso di Antonio Beduschi sopra lo stato attuale della) in 
Italia. Osservazioni di N. Tommaséo. 29. c. 76. 
Tragedie (Sulle) dei Classici Italiani pubblicate dal Borghi. rivista 
letteraria, M. 25. dD. 147. 

— (Sulle) improvvisate in Firenze da Luigi Cicconi. X. 46. €. 229. 
mralli ( Necrologia di Santo). 46, Db. 99. 
Trasmondi (Sulla Memoria del dottor Antonio) su di un’operazione 
di Litotomia. P. B. 8. 399. 
Trattato (Sul) della povertade di Gesù Cristo, scritto nel buon secolo 
. della lingua toscana. riv. lelt., O. 28. db. 255. 

‘ 32 


250 
‘trento (Intorno agli antichi confini del'territorio di ). Osservazioni di 


N. Tommasèo. 26. c. 98. 
Treves (Necrologia di Enrichetta). 46. c. 241. 
Trevisam (Sui versi in morte di Adelaide). Osservazioni di Niccolò 

Tommasèo. 37. b. 128. 
Treviso (Sulle memorie scientifiche e letterarie dell'Ateneo di). 

riv. lett., E. R. i ‘ 29. c. 128. 
Tribunali (Della pubblicità dei ). Discorso del dottor Giuseppe 

Giusti. 5. 127. 
Trieste (Sull’ Instituto dei poveri a). 7. 410. 
Trifiodoro (Sull’ Eccidio di Troja di ) Egiziano, tradotto ed illustrato 

dal cav. Baccio del Borgo. riv. lett., M. 34. c. 120. 
Tripolìi (La Flotta Sarda a). Odi di Giovanni Borghi ed altre 

poesie. 20. db. 120. 
— (Prospetto del commercio di) di Affrica, e delle sue relazioni con 

quello d’ Italia. Discorso del cav. Iacopo Gràberg. One 


30. a. 3; 37. c. 75. 
Trissino (Sull’Epistola di Giorgio) a Margherita Pia Sanseverina 


edita per nozze. Osservazioni di N. Tommaséo. 37. a. 157. 
Trivulzio (Necrologia di Giov. Giacomo) scritta dall'abate G. B. 
Zannoni. 42. a. 158. 


Troja (Posizione di ) ben determinata « bull. scientifico ». 17. c. 177. 


— (Intorno ai volgarizzatori della storia di) compilata da Guido Giu-. 


dice dalle Colonne. Discorso di Antonio Benci. 18. c. 57. 
Trovatori (Sui) Provenzali. Osservazioni di Simondo dei Si- 
smondi. 9. c. 108. 
— (Salla Poesia dei ). Osservazioni di Giovanni Galvani, rivista lelte- 
raria, M. 38. b. 109. 
T'roya (Dichiarazione di Carlo) per la prossima pubblicazione della 
sua Storia politica d’Italia, durante la dominazione dei Longo- 


bardi. 38. c. 129. 
Tubinga (Sull’ Università di), E. M. 18. a. 12. 
Turchi (Sulle Prediche alla corte di M. Adeodato ). Discorso dell'abate 

Raffaello Lambruschini. 27. c. 89. 
Turchi (I Greci ed i) di Filalete. 12. db. 101; 


13. c. 83; 14. c. 57. 
Turchia (Memoria sui diversi popoli che abitano la) Europea, dagli 
« Annali dei viaggi di Maltebrun », G. R. P. 3. 451; 
5. 318. 
— (Sulla crise attuale della); considerazioni di T. T. Paris, G. R, P. 8. 262. 
— (Sulla grandezza e la decadenza dell’ Impero della). Memoria di 
Maltebrun , tradotta dagli. Annali dei viaggi, G. R. P. 6. 153. 
— (Cenni statistici sull’ Impero della) « dal Globo ». 31. a. 105. 
— (Sul viaggio in) e Costantinopoli del dott. Valsh, A. Z. 33. e. 44. 
— (Costantinopoli e la) nel 1828 di Mac-Farlane, A. P, 37. a. 97. 


POE 


251 


larco (Dello stato presente del Governo), dalla « Rivista Bri- 


tannica ». 30. b. 17. 

— (Sulla storia dell’ Impero ) del cavalier de Hammer tradotta da Sa- 

muele Romanini, G. P. 41. a. 69. 

Turina (Necrologia di G. B.). e AT, b. 87. 
U 


Uberti (Sul Dittamondo di Fazio degli), ridotto a buona lezione dal 


cavalier Vincenzio Monti, riv. lett., S. 25. c. 110. 
Uccelli (Sul compendio del prof. Filippo ) di anatomia fisiologica com- 
parata, riv. lett., D. V. | 26. a. 146. 

— (Sul saggio del dottor Giovan Gualberto ) intorno alle Terme Rosel- 
lane, riv. lett.; E. R. 27. a. 148. 

— (Necrologia del prof. Filippo) * * *. 48. b. 111. 
Ugoni (Ragguaglio di Cammillo) sullo stato attuale delle lettere in 
Zurigo. 8. 469. 

— (Sall’ Opera di Cammillo) « Della letteratora italiana nella seconda 
metà del secolo XVIII » M. 10. a. 1. 
Università (Pensieri sulle), E. M. ? 18. a. 12. 
— (Sulla traslazione dell’) di Landshut alla residenza di Monaco. 
Estratto di una lettera di un viaggiatore. 26. a. 135. 
Uemo (Sopra un) mostruoso di Macao. Notizie del dottor Galli- 
zioli. 9. a. 143. 
Upsala (Ragguaglio del Gabinetto numismatico dell’ Università di), 
J. G. H. 7 35. c. 148. 
Urbimo (Sul Commercio di ). 46. c. 216. 
Urma (Sull’) con bassorilievo ed epigrafe di Lare trionfatore etrusco : 
dissertazione di Vincenzio Campanari. O. 20. a. 61. 
Usiglio (Sul prospetto medico-fisico del dottor ) sulla macchina del- 
l’uomo, suoi rapporti ec., riv. let., E. B. 27. a. 140. 
Usure (Sulla discussione sopra le) dell'abate Marco Mastrofini. Di- 
scorso di Lodovico Luzi. 48. c. 79. 


UzieHi (Discorso di Raffaello ). Della storia, dei costumi e della fà- 
vella di alcune nazioni Indiane dell'America Settentrionale. 9. bd. 71. 
— (Discorso di Salvadore ) delle fabbriche e delle scuole di New-Lanark 


in Scozia, e del sig. Owen proprietario direttore. 10. a. 67. 
-— (Sal Riccio rapito di Pope, tradotto da Salvatore). Discorso di 
G. B. Niccolini. 10. c. 152. 


— (Considerazioni di Salvadore) sul Romanzo in prosa desunto dalle 
diverse vicende della letteratura in Italia e in Francia, e dalla condi- 
zione sociale delle donne. 12. c. 58; 
13. c. 118; 14. a. 1. 


252 
Uzielli (Discorso di Salvatore) sul Romanzo storico e su Walter 


Scott. 12. c. 58; 
13. e. 118; 14. a, 1. i 


— (Osservazioni di Salvadore) sul Paradiso Perduto di Milton, versi 


italiani di Guido Sorelli. i | 30. b. 27. 

— (Discorso di Salvadore) sulla popolarità degli autori. 36. db. 169. 

— (Discorso di Salvatore ) sulla fanciulla compianta di Wish-ton-Wisch, 

Romanzo di Cooper. 39. b. 46. 
V 


+Vacanî (Sulla storia del cav.) degli assedj degli Italiani e {delle 
campagne in Spagna dal 1808 al 1813. Discorso del generale 


Colletta. 23:‘c, 1. 
— (Reclamo del cav.) sopra la ristampa fatta in Firenze di una sua 
opera. 20. b. 89. 
— (Notizia scritta dal cav.) sulla morte del maggior Hauser. 32; e: 110. 
Waccà (Necrologia del cav. Andrea ). 23. c. 190. 
— (Sugli Elogi del cav. Andrea) scritti da Giacomo Barzellotti e Gio- 
vanni Rosini, M. 25. a. 101. 
— (Sul monumento alla memoria del cav. Andrea) net Campo santo 
pisano. : 27: 0. 153. 
— (Sul medesimo). Lettera di P. delle C. al Direttore dell’Anto- 
logia. 37. b. 108. 
— (Polemica cui diede. luogo. il monumento sepolerale del cavalier 
Andrea ). 37. c. 161. 


Vaceima (Sulla). Notizie estratte dal march. Cosimo Ridolfi. 9. a. 117. 
— (Sulla). Riflessioni del dottor Giuseppe Giannelli, rivista. lettera- 


ria, V. 39. a. 149. 
— (Congetture. sulla storia della). Sul discorso del cav. Tommaso Prelà 
intorno al Boa di Plinio, riv. lett., F. G. 24. b. 225. 
Vaglia (Necrologia di Carlo Ponzio). 47. b. 87. 
WVahabiti (Sulla storia dei). 9. c. 142. 
Vajolo (Sulla malattia del) epidemico in Marsiglia del 1828, dal 
« Mercurio ». 31. db. 173. 


Valbusa (Sall’ Orazione funebre recitata dall'abate Angelo } dell'abate 
Giov. Prospero Zabèo. Osservazioni di N. Tommasèo. 33. a. 150. 
Valcamonica (Su Bettina, Novella di Fernando ). Osservazioni di 


N. Tommasèo. 38. c. 135. 
Valdeck (Viaggio di) nell’Affriea interna, G. R. P. 6. 190. 
Valdiehiana (Sulla stastistica agraria della) di Giuseppe Giuli. Di- 

scorso di Emanuele Repetti. 37. a. 65. 
Valeri (Osservazioni di Giovanni ) sul sistema penale e sulla pena di 

morte dell’avvocato Carlo Lucas. 28. a. 3. 


— (Necrologia di Giovanni), C, 28. b. 201. 


253 


Valeria ( Sopra ) Massimilla moglie dell’ imperator Massenzio. Memoria 


di Bartolommeo Borghesi. 18. a; 86. 

Valcrianî (Lettere del prof. Domenico ) al Direttore dell’Antologia , 
sul vero metodo di leggere e di intendere l'ebraico. B. 197; 
6. 80. 


— (Traduzione falta dal prof. Domenico) di un estratto della memoria sul- 
l’alfabeto dei Geroglifici Fonetici Egiziani d’ I. Champollion. 9. d. 123. 
— ( Osservazioni del prof. Domenico) sull’opera intitolata» « Ea fionda 
di David, ossia l’antichità ed autorità dei punti vocali nel testo ebreo 


dimostrata e difesa per il dottor Ippolito Rosellini. 11. b. 202. 
— (Osservazioni del prof. Domenico) sulla Memoria d’I. Champollion 
relativa all’alfabeto dei Geroglifici Fonetici Egiziani. tt. c. 1. 


— (Ragionamento del prof. Domenico) sulla lingua samscritica. 12. db. 35. 
— (Rivista del professor Domenico) letteraria di alcuni libri ita- 


liani. 12: c. 138. 
— (Osservazioni del professor Domenico) sulle Poesie. di Girolamo 
Orti. 42. c. 138. 
— (Lettera del prof. Domenico) al Direttore dell’Antologia, sulla sua 
rivista letteraria. 12. 0. 152. 
— (Lettera del prof. Domenico) al Direttore dell’Antologia sull’alfabeto 
geroglifico fonetico del sig. Champollion, 13. a. 120. 
— (Brevi osservazioni del professor Domenico) su di alcune lingue del- 
l'America. Settentrionale e sui popoli che le parlano. 14. bd. 17. 


— (Lettera del prof. Domenico } al Direttore dell’Antologia, sul verso 
di Dante « Poscia più che il dolor, potè il digiuno ». 21. b. 139. 
— (Traduzione fatta dal prof. Domenico) di un articolo del sig. Cham- 
pollion il Giovine, sul saggio intorno al sistema dei geroglificì fone- 


tici del D. Young. 22. a. 82. 
— (Osservazioni del prof. Domenico ) sull’Atlante etnografico dì Adriano 
Balbi. 27. bd. 34. 


— (Osservazioni del professor Domenico) sulla Sacra Scrittura illu- 
strata coi monumenti Fenico-Assirj ed’ Egiziani da Michelangelo 


Lanci. 29: c. 134; 
30.06. 74. 
— (Sal saggio del prof. Domenico) di Erotemi di pubblica economia. 
Osservazioni di Francesco Forti. 30. a. 99. 
— (Necrologia scritta dal professor Domenico) del cavalier Francesco 
Bocci. 31. a. 174. 


— (Estratto fatto dal prof. Domenico ) del processo verbale della seduta 
della Società Accademica di Aix relativo ai Papiri Egiziani. 32. b. 68. 
— (Osservazioni del prof. Domenico) sul saggio dei monumenti etru- 
schi e romani trovati a Chianciano, illustrati dal dottor Desiderio 
Maggi. 34. b. 144. 
— (Notizia di un’Iscrizione araba illustrata dal professor Dome- 
nico). 35. c. 142. 


254 


Valeriani (Osservazioni del prof. Domenico) sull’antica letteratura 


degli Egiziani del sig. Hosegarten. 35. c, 143. 
— (Osservazioni del prof. Domenico) sui commentarj delle cose dei 
Fenicj del sig. Hamaker. 35. c. 144. 


— (Osservazioni del prof. Domenico) sulla descrizione di alcune me- 
daglie greche del Museo Fontana di Trieste per il prof. Domenico 
Sestini. 36. a. 152. 

— (Osservazioni del prof. Domenico ) sulla parafrasi del Salmo « Coeli 
enarrant gloriam Dei », e dei Sette Salmi Penitenziali. 36. a. 154. 

— (Osservazioni del prof. Domenico ) sulla vita di Domenico Cotugno, 


scritta da A. Flauti. i 40. c. 9. 
— (Osservazioni del prof. Domenico ) sui cavedi, gli atrii ec. nelle case 
degli antichi Romani di Giuseppe Riva. 40. c. 10. 
— (Osservazioni del prof. Domenico ) sul « Palalium » ossia il principio 
di Roma, di Giuseppe Riva. i 40. .c. 11. 
— (Osservazioni del professor Domenico) sulla Rettorica di G. B. Ca- 
stiglia. i 40. c. 11. 


— (Osservazioni del prof. Domenico) sulla Flora Virgiliana. 40. c. 12. 
— (Osservazioni del prof. Domenico ) sulle antiche fatture di argilla che 


si ritrovano in Sicilia. 40. €. 12. 
— (Osservazioni del prof. Domenico ) sui principii grammaticali per lo 
studio della lingua greca di Stanislao Gatteschi. 40. c. 13. 


— (Osservazioni del prof. Domenico ) sugli uomini illustri greci e la- 
tini anteriori all’era volgare, celebrati da Giovanni Flauti. 40. c. 14. 
— (Osservazioni del prof. Domenico ) sulle nuove ricerche sopra 1’ Iscri- 


zione del monumento di Rosetta. 40. c. 14. 
— (Osservazioni del prof. Domenico ) sopra la dinastia dei Faraoni, opera 
di OrJando Felix. 41. a. 143. 
— (Necrologia scritta dal prof. Domenico) del cavalier Giuseppe 
Longhi. | 41. a. 169. 


— (Osservazioni del prof. Domenico ) sulla descrizione di alcune meda- 
glie greche del Museo del barone di Chaudoir per il prof. Domenico 


Sestini. 41.0.1135. 
— (Necrologia scritta dal professor Domenico) del professor Domenico 
Sestini. AT. a. 199. 
— (Necrologia scritta dal professor Domenico ) del professor Filippo del 
Rosso, 48. a. 132. 
Valeriano (Sull’infelicità dei letterati di Pierio). Osservazioni di 
N. Tommasèo. 35. b. 132. 
Walery (Sui viaggi del signor), storici e letterarj in Italia. Osserva- 
zioni di N. Tommasto. 44. c. 13. 
— (Sui medesimi), riv. lett., L. C. 47. b. 9. 
Vallardi (Introduzione di G.) allo studio delle arti del disegno e vo- 
cabolario delle arti medesime « bibliografia ». 3. 533. 


— (Sulla Galleria di quadri del signor) in Milano. - 48. a, 145. 


255 
Valle (Sull’ Elogio storico di Guglielmo della ) scritto dall’abate Luigi 


de Angelis. Discorso di Antonio Benci. 10. c. 99. 
Walle (Intorno alle cose notabili della) Tiberina. Lettere di Antonio 
‘ Benci al Direttore dell’Antologia. 4. 66, 201. 


Vallombrosa (Descrizione della Badia di) e di quella porzione di 
montagne dell'Appennino « dalle lettere su l’Italia di Castellan ». 1. 78. 
Valsh (Sul viaggio del dottor) in Turchia ed in Costantinopoli, 


A. Z. 93.0. 44. 
Vanbeeck (Lettera del signor) per correggere un errore attribuito 
ai fisici di Firenze. 4. 364. 


Vandermacelern (Sull’Atlante universale del sig. ) della geografia fisica 

politica di tutte le parti del Mondo in quattrocento carte. 21. a. 153. 
— (Sulla geografia in dodici Dizionarj del sig.), J. G. H. 40. db. 191. 
Wandotena (Prospetto topografico ed istorico dell’isola di), F.G.8. 553. 
Vanni (Su due memorie del dottor Cosimo) intorno ai livelli toscani. 


Osservazioni del doltor Giuseppe Giusti. 36. c. 43. 
Vanmucci (Sul volgarizzamento del libro di Ruth, testo di lingua, 
pubblicato dall’abate ). Osservazioni di N. Tommasèo. 36. c. 19. 
Vanzon (Sulla grammatica della lingua italiana di Carlo Augusto ). 
Osservazioni di N. Tommaséo. 33. «. 144. 
Vapore (Navigazione a) nell’ India Britannica. 28. c. 136. 
Varano (Su le Visioni sacre e morali di Alfonso), rivista lettera- 
ria, M. 28. db. 271. 
Warchi (Sull’ Opera di Benedetto ) intitolata : « Errori di Paolo Giovio 
nelle storie » Discorso di Antonio Benci. 4. 532. 
Warese (Sulle lettere ad Erminia intitolate: Una Estate a) e nei din- 
torni, riv. lett., M. 21. c. 97. 


| Warietà contenute nel Ballettino Scientifico dell’Antologia. 16. c. 162; 
417. b. 160; 18. D. 148; 19. Db. 185; c. 147; 21. a. 149; 22. a. 160; 
25. a. 185; 27. d. 167; db. 176, 28. Db. 301; 29. c. 159; 30.:a. 161; 
35. c. 165; 37. c. 139; 38. c. 145; 39. a. 165; c. 158; 40. a. 140, 
«c. 83; 41. a. 159; db. 145; 42, a. 148; cc. 134; 43. c. 148; 44. a. 165; 
c. 72. 

Vasari (Sulle vite di Giorgio) dei più celebri pittori, scultori ed ar- 


chitetti, riv. lett., M. 45. b. 144. 
— (Sulle vite di Giorgio) dei più celebri pittori, scultori e architelti, 
stampate dal Passigli, rîv. lelt., M. 46. c. 175. 
Waselli (Necrologia di Luigi). 43. a. 157. 
Wassallî ( Necrologia di Anton Maria) Eandi, R. C. 19. a. 177. 


Vedeche (Sulla Tragedia di Giuseppe ) « Anna Erizzo », L. 43. c. 68. 
Wegezzi (Sulle note filologiche di Giovenale ) sopra sette vocaboli del- 


Orlando Furioso, riv. lett., J. G. H. 48. c. 89. 
Velo (Necrologia del conte Girolamo di) scritta dal marchese Gino 
Capponi. 42. Db. 167. 


Weltro {Sul) Allegorico, Lettera di G. P. ad Emanuele Repetti. 24. d. 274. 


na 


Veltro (Sal) della Divina Commedia. Lettera di G. P. al march. Gino 


Capponi. 45. db. 72. 
— (Sul) Allegoricò. 44. a. 133. 
Venanzio (Sulla Calofilia , libri tre del.dottor Girolamo ). Osservazioni 

di N. Tommasto. 43. db. 134. 
Venete (Sulla storia della statistica delle provincie ) di Antonio Qua- 

dri. Osservazioni di Francesco Forti. 30. .è. 86. 
Venezia (Sulla memoria intorno al commercio di ) di Luigi Casalini, 

e ai mezzi d’ impedirne il decadimento, Y. 12. bd. 1416, 
— (Sopra alcune lettere intorno a). Osservazioni di Niccolò Tom- 

maso, 28. b. 218. 
— (Sulla nuova Guida per). Osservazioni di N. Tommaso. 30. c. 137. 
— (Sulle Isole della Laguna di), riv. lett., M. 35. a. 136. 
— (Sopra i due Leoni posti in sull’ entrata dell’arsenàle di ). Discorso 

del cavalier Muxtoxidi. 41.0. 78. 
= (Su le Iscrizioni di) raccolte ed illustrate da Emanuele Cicogna. 

Osservazioni di N. Tommasèo. 33. c. 133. 
Veneziani (Sù varie lettere di nobili) del secolo XVI, rivista lette- 

raria, M. 33, db. 122. 
Veneziano (Sol Dizionario del dialetto) di Giuseppe Boerio. Osser- 

vaziotti di N. Tommasèo. 35. c. 107. 
Ventura (Sull’ Elogio storico del conte Cesare), ‘scritto da Giuseppe 

de Lama. Osservazioni di N. Tommaso. 31. b. 145. 


Wenturi { Necrologia di G. B.), scritta da G. Gazzétriì. 13. c. 182. 
Vergerio (Sui frammenti di) intorno alla Repubblica Veneta. Osser- 
vazioni di N. Tommàaséo, 37. ©. 127. 
Vermiglioli (Lezioni elementari di archeologia di G. B.), Annali 
bibliografici. 6. 567. 
—= (Sulle Lezioni Elementari di archeologia di G, B.). Discorso dell’abate 
G. B. Zannoni. 11. @. 50. 
— (Sulla bibliografia storica perugina compilata da G. B.), X. 12. e. 157. 
+ (Esame dell’ Opera di ‘G. B.) intitolata: « Saggio di congetture sulla 
grande Iscrizione etrusca scoperta nell'anno 1822 nelle vicinanze di 


Perugia, Z. 15. a. 56. 
+— (Sulla Lettera di G. B.) intorno ad un quadrante unico ed inedito 
mel Museo dell’ Università di Perugia, riv. lett., Z. 17. è. 151. 
= (Sugli Opuscoli di G. B.). Osservazioni dell’abate G. B. Zan- 
noni, 27. a. 30. 
— (Sulla biografià degli «scrittori perugini di G. -B.) Osservazioni di 
N. Tommaséo. 32. 0. 40; 


35. @. 151; 36. c. 36. 
= (Sall’ Erogamie di Admeto è di Alceste descritte da G. B. ). Discorso 
dell'abate G. B. Zannoni. 44. db. 17. 
— (Sull’Instituzioni civili di Giustiniano illustrate e commentate da 
Piettò )) riv. lett., F, S. 24. b. 218. 


257 


Vernazza (Sulla vita di Giuseppe ) scritta da Carlo Boucheron. Os- 


servazioni di Pietro Giordani. 8. 512. 
Vernet (Sopra un quadro a olio di Orazio) «.Raffaelto in Vati- 
cano ». 45. b. 167. 
Verona (Sul progetto di una rotonda da erigersi in) di Gaetano Pi- 
nali, riv. lett., A. B. 21. c. 134. 

— (Su la scorsa da) a Veja, di Pietro Chevalier. Osservazioni di Nic- 
colò Tommaséo. 35. a. 154. 
Werri (Sull’Almanacco agrario compilato dal conte Carlo) per. istru- 
zione dei giovinetti, M. 9. a. 49. 
— (Lettera di M. Collaboratore al Direttore dell’Antologia sopra un’opera 
del fu conte Carlo). 11. db. 199. 


— (Sulla Storia di Milano del conte Pietro), riv. lett., M. 16. c. 60; 
24. b. 242. 


— (Sugli Scritti inediti del conte Pietro), riv. lett., M. 21. c. 83. 
Vespucci (Sui Viaggi di Amerigo ) opera postuma del padre Stanislao 
Canovai, dal « North American Review », P. 7. 357. 
— (Vera epoca della morte di Amerigo ). 23. be 179. 
Wesuvio (Sulla morte di .un viaggiatore francese caduto nel. Cratere 
del ). Lettera del dottor .Gimberant. 2. 521. 
Veterinaria {Intorno al Trattato di ) di Pelagonio. Lettera di Gae- 
tano Cioni a Mario Pieri. 31. c. 53. 
Vetri (Sull’arte di dipingere a fuoco sui ) delle finestre con figure tra- 
sparenti. Memoria di A. Fabroni. 40. a. 64. 
Via (Sull’andamento della ) Emilia di Scauro. Lettera di Emanuele Re- 
petti al Direttore dell’Antologia. 10. .c. 1. 
Viaggi di Samuele Kiechel dal 1585 al 1589, dal « Morgenblatt». 1, 212. 
— Spedizione russa in Bukaria, 2. 334. 


— in Nubia del defanto Burkhardt, pubblicati dalla Società per -pro- 
muovere le scoperte delle parti interne dell’ Affrica, « dall’in- 


glese ». 2. 111, 349; 
3. 40. i 
—'di G. Belzoni in Egitto ed in Nubia, dal « Journal des Savans », 
G. R. P. 3. 67, 412; 
4. 247. 
— di scoperte nell’Affrica Settentrionale dagli « Annali di Maltebran », 
G. R. P. 4. 182. 
— nell’ interno dell’Affrica meridionale di Guglielmo Burchell, dalla 
« Gazzetta letteraria di Londra ». 4. 184. 
— (Ragguaglio dei) del sig. Caillaud nella Nubia, del sig. Jomard, 
G. R. P. 4. 178; 
6. 184. 
— (Considerazioni sulle relazioni dei ) in Italia, T.T. 8. 299. 
— di Edoardo Ruppel in Egitto e nell’Arabia Petrea. 9. a. 123; 


22. b. 165. 
33 


. 258 
Viaggi dei signori lrby e Mangles nell’ Egitto, nella Nubia, nella 


Siria e nell'Asia Minore. 18, db. 111. 
— nella Cirenaica. 17, C. 476; 
20. db. 151. 


— {Sui) del capitano A. Gordon Laing pei paesi di Timannoe.,,. Kywo- 
ranco:, e Svoloma alle Sorgenti del Rokelle e del Nigri, dal « Quar- 


terly Review », P. 19. a. 41, 167; 
23. a. 167; db. 175; 24. a. 201; 28. c. 141; 26. a- 104; b. 173; c. 1150. 
— di scoperte del capitano King. 23. b. 480. 
— (Sulia raccolta di) e di memorie pubblicate dalla Società di Geogra- 
fia di Parigi, J. G. H. 35. db. 1. 
— del signor Pentland nel Perù. 36. c. 71. 
— Scientifici e seienze geografiche. Osservazioni diverse contenute ne 
Bullettino Scientifico dell’Antologia. 42. bd. 167; 


c. 186; 13. b. 157; c. 172; 14. a. 165; b. 152; 0. 168; 15. b. 202; 
c. 169; 16, a. 181; c. 149; 17. a. 165; c. 173; 18. a. 148; Db. 471; 
c. 175; 19. a. 164; db. 181; 0. 146; 20. di 151; €. 177; 21. a. 153; 
22. a. 139; db. 459; c. 170; 23. b. 175; e. 176; 24. a. 201; db. 3IL; 
25. a. 154; c. 135; 26. b. 173; c. 150; 27. a. 163; Db. 185; 28. a. 160; 
b. 296; 29. a. 188; 30. a. 136; e. 165; 31. db. 183; c. 181; 32. c. 134; 
33. a. 182; b. 162; 34. a. 149; c. 164; 35. &. 184; b. 168; 36.0. 71; 
37. db. 147; c. 160; 42. a. 132. 
Viaggio del barone Anthoine, ed intraprese per stabilir relazioni di 
commercio fra i porti de! Mar Nero ed il Mediterraneo. 2. 152. 
— (Sul) per la Tauride di Murawieff Apostol, G. P. 37. c. 59. 
— del cap. Bellinghausen nell’oceano pacifico e mei mari australi, 17. b. 89. 
— del sig. Beltrami alla sorgente del Mississipi, J. G. H. 36. 6. 435. 


— del sig. Beltrami ai Pirenei. 40. c. 88. 

— della signora Belzoni a Terrasanta, G. R. P. 5. 217. 

+ del sig. Belzoni in Affrica. 12. bd. 169; 
13. b. 162. 

— del sig. Belzoni in Egitto e in Nubia. 2. 807; 


3. 67, 412; 4. 247. 
— «di David Bertolotti al lago di Como, e peregrinazioni dello 


stesso, Y. 9. a. 70. 
— (Sul) di David Bertolotti in Savoja, M. 31. b. 100. 
— di G. Brocchi nella Siria. 14. db. 155. 
— di G. Brocchi in Egitto. 21. a. 158. 


— di Burchell nell’interno dell’Affrica Meridionale, «riv. ingl.» 14. bi 72. 
. — di Federigo Caillaud nell’ Oasi di Tebe e nei deserti della Tebaide 
dal 1815 al 1818, dagli « Annali dei viaggi di Maltebrun ». 8. 129. 
— di Federigo Caillaud in Egitto. 8. 435. 
— (Sul) di Federigo Caillaud al Meroe, al fiume Bianco, al di là di 
Fazolg nel mezzogiorno del regno di Sennar, a Syouach ed in cinque 
altre Oasi, M. ; 3:14. c. 73. 


259 


Viaggio (Sul) di Federigo Cailtaud a Merce, al fiome bianco, a 

Syouach ec., G. P. 28. b. 107. 
— di Angelo Caillét a Tombuctù, e suo ritorno in Francia. 32. c. 137. 
— di Angelo Caillét a Tombuctù. Rapporto della Società di Geo- 


grafia. 33. a, 137. 
— (Sal) di Réré Cailliè nell’Affrica. Discorso del cav. Iacopo Griberg - 

d’ Hemsò. 39. db. 73. 
— del capitano Clapperton nell’Affrica interna. i 36. db. b4. 
— {Sul) del maggior Denham ed altri nell’Affrica interna, G. P. 26. a. 67. 
— del maggior Denham in Affrica. 26. c. 152. 
— del capitano Duperrey. 19. a. 165. 
— del sig. Edmostene a due Oasi dell’alto Egitto. 15. b. 113. 
— del conte di Forbin in Levante negli anni 1817 e 1818, dal « Quar- 

terly Review ». 1. 427. 


— (Sul) di Giovanni Franklin fatto negli anni 1819’, 1820, 1821 e 1822 
alle spiagge del Mar Polare, dal « Journal des Voyages, F. G. 11. bd. 1. 


— del sig. Fraser nel Khorasen. 22 c. 170. 
— del capitano Freycinet di scoperte e di circumnavigazione, dal 
« francese ». 2. 142. 
— di Giacomo Augusto Galiffe di Ginevra in Italia. 1. 385. 
— (Sul) di M. Gamba nella Russia meridionale, G. P. 25. a. 3. 
— di fra Giovacchino da Marignolle in Oriente. 15. Db. 107. 
— (Critico di T. A. de Gourbillon all’ Etna nell’anno 4819. 4. 229; 
6. 248. 
— (Sugli appunti presi durante un rapido) dal capitano G. B. Head a 
{traverso i Pampas e sopra le Ande, A. V. 28. db. 41. 
— dei signori Hemprich ed Ehremberg in Oriente. 27. db. 170. 
— del cav. Amadeo Jaubert in Armenia ed in Persia negli anni 1805 
e 1806. 5. 220, 377; 
6.3, 234. 


— del capitano Keppel dalle Indie in Inghilterra, A. V. 27. b. 23; 
c. 1. 


— del capitano Kotzbue nel Chili. 19. a. 166; 
23. c. 177. 

— del maggior Laing nell’Affrica interna, G. P. 28. c. 33. 

— dei signori Lander nell’Affrica interna, 37. c. 160. 

— del sig. Langsdorf al Brasile. 9. a. 126. 

— (Sul) in Terrasanta descritto da Ser Mariano da Siena. Discorso 
dell'abate G. B. Zannoni. 10. c. 18. 


— del barone di Meyendorff da Orembourg a Bookhara. 22. e. 170. 
— (Sul) di John Miers nel Chili e nella provincia della Plata, 


A. V. È 28. a. 93. 
— del sig. Natterer al Brasile. 14. a. 167. 
— del sig. Oudney ed-altri nell’Affrica ‘centrale. 14. db. 158; 


19.0. #1; 22. c. 173; 23. c. 176. 


260 


Viaggio del sig. Pachò nella Cirenaica. 23..e,, 1214. 

— (Sul ) del sig. Oudney ed altri nell’ interno dell’Affrica, D. 15. c. 38; 
18. b. 171; c. 17ò. 

— del capitano Edoardo Parry verso il Polo Nord per scoprire un pas- 
saggio dall’Atlantico al mar Pacifico. 41. 155, 305; 
4. 118, 396; d. 86. 

— (Sul: secondo) del capitano Edoardo Parry e ritorno, F. G. 12. c. 114. 

— Terzo del capitano Edoardo Parry alle regioni Polari per la scoperta 


di un passaggio dall’Atlantico, al mar Pacifico. 24. b. 70. 
— del dottor Richardson pel mare Artico. 23.0, 139. 
— di Edoardo Ruppel in Affrica. 14. C+ 170; 

17. a. 165; 19. c. 147; 23. b. 179. 

— del capitano Sabine al Polo Nerd. 20, c.. 179. 
— di Augusto de Sayve in Sicilia nel 1821 e 1822, F. G. 8. 83. 
— del sig. Sieber alia Nuova Olanda. 19. db. 152. 
— (Sul) di Simond in Italia ed in Grecia. Discorso di F. Forti. 35. a. 100. 
— del capitano Smith sulla Costa dell’Affrica superiore. 9, a. 126. 
— dei signori Spix,e Martius nel Brasile. 15. b. 115. 
— (Sul) del cav. Tenore per diverse parti d’ Italia, Francia, Svizzera, 

Inghilterra e Germania, riv. lett., G. P. 42.00.4121. 

— di Valdeck nell’Affrica interna, G. R. P. 6. 190. 


— (Sul).del dottor Valsh in Turchia e Costantinopoli, A. Z. 33. c. 44. 
— (Sul) del reverendo R.. Walsch da. Costantinopoli ;n . Inghil- 


terra, X. 31. €..79. 
— (Sul) di tre giorni edito dalla Stamperia granducale. Osservazioni di 

N. Tommasto. 48. c. 149. 
— all’ Oceano Artico, 9. «i. 126. 
—. di un anno dall’ottobre 1824 all’ottobre 1822, X. 9. 4. 130. 
— di un Tartaro in Affrica. 13. b. A60. 
— per il territorio di Arkansa nel 1819. 17. b. 70. 
— sulle Coste del Chili, del Perù e del Messico. 17. b.. 74. 
— (Sul) in Alemagna ed in alcune provincie meridionali dell’ impero . 

Austriaco, « rivista inglese », S. U. 18..c:.:29. 
— degli Inglesi al Soudan, dal « Quarterly Review », P. 19..a. 74. 
— nelle alte latitudini Australi. 19. a. 164. 
—. di un livornese al Canadà ,, T. M. 27..0..177. 
— per l’Italia. Diario di una viaggiatrice indisposta « rivista inglese », 

AeeVi 29..c. 1. 
— (Sul) della Corvetta l’Astrolabio da Hobart-Jown a Batavia. Estratto 

di un Rapporto del signor Dumont d’ Urville. 33. bi.162. 
— Archeologico nell’ Impero Russo. 34, 0. 164. 
Viale (Sul saggio di prose e versi di Salvatore ). Osservazioni di Nic- 

colò Tommaséo. 38..b. 142. 


Vianelli (Sui Sermoni di lacopo Antonio). Osservazioni di Niccolò 
Tommasto. 43. db, 145. 


261 


Vichard {Necrologia del cavalier ). 48,:0..141. 

Vicino (Sulla Tragedia di Felice) « Bajamonte Tiepolo ». Osservazioni 
di N. Tommaso. | 37. d. 124. 

Vico (Opinioni di.G. B.) d’intorno a che la plebe Romana non avesse 
i connubi prima: dell’anno 309 ab. U. C.., P. C. 11. d. 126. 

‘— (Sui principj della filosofia della storia, tradotti dalla Scienza Nuova 
di G. B.) da Gialio Michelet.; Discorso di Giuliano Rieci.:.30,.@, 29. 
31. b. 118. 

Vida (Su. la poetica di Geronimo) volgarizzata da Baldassarre. Roma- 


no, riv. lett..,, M. 45. C+ 165. 
WVidauw (Necrologia di Frediano), * *. 43. a. 151, 
Vidoni (Sulla. pittura cremonese descritta. dal, conte .Bartolommeo ). 

Lettera; di Pietro Giordani a Giuseppe Montani. 19. a, 31. 
Vienna (Sal. primo assedio di.) tolto dai Tarchi del cav. Giuseppe 

de Hammer, G. BP. 36: bi 209. 
Vieri (Sul:ragionamento di Francesco de) sopra il Sonetto del Sonno 

di monsignor Giovanni della Casa!, riv. lett. ,,M. 39. bi 145. 


Vieusseux;(Lettera,proemiale di Pietro.) Direttore dell’Antologia. 5. 3. 
—;(Lettera di Pietro) ai collaboratori, corrispendenti ed associati del- 


l’Antologia. 9.0. I. 
— (Lettera di Pietro ) agli associati e corrispondenti dell’Anto- 
logia. 17. a. I. 
— ((Sull’ Opera di Pietro), intitolata: « L’Italia e gli Italiani del se- 
colo XIX. Discorso di Antonio Benci. 19. bd. 49. 


—.(.Lettera di Pietro) ai cooperatori e corrispondenti dell’Antologia. 25. a. I. 
— (Osservazioni di Pietro ) sul Ragionamento terzo sopra il commercio 
dei grani del dottor Chiarenti. 27. b. 70. 
— (Osservazioni di Pietro) ad un reclamo del professor G. Riccardi 
intorno ad un articolo inserito nell’Antologia. 34, a. 176. 
Vigevano (Sul saggio di caratteri ebraici di Giuseppe ), rivista lette- 
raria , D. V. 26. a. 148. 
Villa ( Netrologia del conte Giovanni Cirillo ) di Mont Pascal. 47. b.. 87. 
Willarzi (Sul poema eroico di Filiberto ) « Federigo, ossia Lodi riedi- 


ficata ». Osservazioni -di N. Tommasèo. 32. c. 4%: 
—((Suile vite scritte da Filippo ) di Dante, Petrarca e Boccaccio. Osser- 
vazioni di Sebastiano Ciampi. 25. c. 113. 
— (Sulla Cronica di Giovanni ). Discorso dell’abate G. B. Zan- 
noni. 11. c..80.. 
Villardi (Sulle Terzine di Francesco ) alla Memoria di Antonio Ce- 
sari. Osservazioni di G. I. Montanari. 47. b. 28. 


Villarosa (Sopra una lettera biografica del) intorno al Pergolese; 
e sull’ Elogio scritto in morte del marchese Gian Giacopo ‘Trivulzio, 
riv. lett. , J. G. M. 47. d.. 27. 

Villemain (Sulla traduzion francese fatta dal prof. M.) della repab- 
blica di Cicerone. Discorso di Antonio Benci. 11. a. 52. 


262 


Villemain (Sopra una lezione di bella letteratora del'prof. M.). Let 
tera di Urbano Lampredi'al' Direttore dell’Antologia. 13) €. 108. 
— (Sul corso di letteratura francese del prof. M.), M. 33. @, 101; 
Db: /86; 01 68; 37. 0/1; 38. e. 63; 42. db. 47; c. 88; 44. a. 65. 
— (Sul rimanente dell’Appendice agli articoli sulle lezioni di letteratura 
del prof. M.), M. 34. c. 52. 
Villevieille (Sull’ Opera del conte Luigi de) intitolata: « Degli In- 
stituti di Hofwyl considerati più particolarmente solto l’aspetto che 


deve ‘interessare gli uomini di stato », G. C. 8. 17; 431. 
Vincens (Sull’esposizione ragionata del signor) della Legislazione 
commerciale, Annali bibliografici. 2: 500. 
Vincenzo (Sopra un ‘dipinto a olio di) da S. Gimignano. Lettera* di 
Clemente Santi all'avvocato ‘P. Capei. 42. a. 135. 
— (Intorno al cognome di ) da S. Gimignano. Lettera del canonico An- 
ton Niecola Tabarrini al cav. Giuseppe del Rosso. 43. a. 146. 
Virgilio (Sopra i varj traduttori di ). Discorso di Antonio Benci. 2. 161. 
— (Sull’ Eneide di) volgarizzata da Michele Leoni, P. N. 4. 471. 
— (Sulla tradazione delle Api, Georgica di) fatta da Antonio Bris- 
soni, D. 8. 548. 
— (Sull’Egloga decima di) tradotta in ottave da Ippolito Pindemonte, 
riv. lett., M. 21. c. 126. 


— (Sull*Eneide di) del comm. Annibal Caro, riv. lett., M. 25. db. 124. 
— (Sull’ Eneide di) tradotta.da Eufrosina Massoni. Osservazioni di Nic- 

colò Tommaso. 36. c. 34. 
— (Su la Georgica di) tradotta da Giuseppe Bandini, e su le Buco- 


lithe tradotte da Giovanni Bandini. Osservazioni di Niccolò Tom- 


maséo. 41. c. 126. 
— (Su la Georgica di) tradotta in terza rima dal marchese Luigi 
Biondi, riv. let., M. 47. b. 40. 
— (Sul la Georgica di) volgarizzata da Dionigi Strocchi, rivista lette- 
raria, M. 471. c. 118. 
Vischer (Sul bassorilievo di Pietro) in Ratisbona. Notizia del baron 
di Rumohr, dal « Kunstblatt ». 1. 452. 


Visconti (Elogio di Ennio Quirino), scritto dall’ab. G. B. Zannoni. 6. 439. 

— (Sal progetto di Ennio Quirino ) per un monumento in Roma a Tor- 
quato Tasso. Dichiarazione dell'abate Melchior Missirini. 28. a. 176. 

— (Sulle opere varie di Ennio Quirino ) pubblicate per cura del dottor 
Giovanni Labus, riv. lett., M. 29. a. 165; 
35. bd. 100; 41. a. 120; 44. c. 32. 

— (Sul Carme del cav. P. E.). La via Appia dal sepolcro dei Scipioni 


al Mausoleo di Metella, riv. lett., M. 48. a. 106. 
Vitelli (Lettera dell'avvocato Leonardo) al Direttore dell’Antologia , 
sulla patria di Coluccio Salutati. . 40. a. 75. 


Viterbo (Sall’ opuscolo intitolato : Direzione per osservare i monumenti 
più cospicui di). Osservazioni di Sebastiano Ciampi. 31. b. 150. 


263 


Viti (Sopra la memoria sulle) italiane e sulle viti ed i vini delle cin- 


que terre di Giuseppe Acerbi, V. 20. c. 8. 
Vitoni (Sopra Ventura) architetto pistojese del secolo XV, alunno di 
Bramante da Urbino. Discorso del prof. Pietro Petrini. 4. 105. 
Vitruvio ( Sopra ). Discorso del prof. Pietro Petrini. 2. 468. 


— (Sul discorso preliminare di Quiricò Viviani all’architettara di ) illu- 
strata da Giovanni Poleni e Simone Stratico, riv. lett., M. 21. c. 107. 


— (Sull’architettura di), riv. lett., M. 24. b. 252. 
— (Sull’architettura di) col commento di Giovanni Poleni e Simone 
Stratico , O. 29. a. 3; 


40. a. 30; b. 82. 
— (Sall’architettura di), tradotta da Quirico Viviani, O. 430 Cs 32. 
Vitte (Osservazioni ed illustrazioni di Carlo ) sulla Canzone di Dante 
Alighieri in morte di Arrigo VII, tratta da un codice della Marciana 


di Venezia. 23. c. 41. 
Vittorelli (Sulle rime di Iacopo ) colla traduzione latina di Giuseppe 
A. Trivellato, riv. Zett., M. 22. c. 136. 
Vittoria (Sulla vita di Alessandro) scritta da Tommaso Temanza. 
Osservazioni di N. Tommasèo. 28. b. 240. 
Viviani (Sul Opera di Domenico) intitolata : « Florae Lybicae spe- 
cimen, X. 18. bd. 78. 


— (Sul discorso preliminare di Quirico ) all’architettura di Vitruvio illu- 
strata da Giovanni Poleni e Simone Stratico, riv. lett, M. ‘21. c. 107. 
— (Sullo Stabat Mater, tradotto da Quirico) e S. Giovanni al se- 
polcro, canto profetico del medesimo. Osservazioni di Niccolò Tom- 
| masèo. 34. c. 130. 
— {Sulla traduzione fatta da Quirico) di Pigmalione, favola Ovidiana 
per nozze. Osservazioni di N. Tommasèo. 34. c. 135. 
Vico (Sul Kedromelergon di Salvatore del). Osservazioni di Niccolò 
Tommaso. 35. c. 135. 
Vocabolarj (Sulle osservazioni concernenti alla lingua italiana ed ai 
suoi ) di Angelo Pezzana. Discorso del maggior baron Ferrari, 11. c. 46. 
Vocabolario (Sul) della Crusca. Articolo comunicato da un accade- 


mico fiorentino. 2. 299. 
— (Sulla proposta di alcune correzioni ed aggiunte al) della Crusca. 
Dialogo di Urbano Lampredì. 4. 488; 
6. 118. 
— (Sulla medesima). Discorso di Sebastiano Ciampi. 20. c. 30. 
— (Sul) universale della lingua italiana, pubblicato dal Tramater a 
Napoli, riv. let., M. 36. c. 1. 
— (Sul) piemontese italiano di Michele Ponza. Osservazioni di Niccolò 
Tommaséo. 47. db. 17. 


Volney ( Notizia sopra il sig. de) dalla « Revue Encyclopedique ». 1. 259. 
— (Sulla morte del sig. de). Discorso delto dal sig. conte Daru, dalla 
Revue Encyclopedique ». 1. 261. 


264 


Volpi (Sulle lettere di Giovanni Antonio ) a Domenico Ongaro, rivi- 


sta letteraria, M. 21. c. 124. 
Volpini (Sull’ Opera di Eligio ) intitolata: « De typographicae artis 
abusu ». Discorso di Sebastiano Ciampi. 13. a. 169. 
Volta (Lettera di Alessandro ) sui Paragrandini. 11. db. 194. 
— (Necrologia di Alessandro). 25. c. 156; 
26. a. 3. 
— (Sopra Alessandro). Lettera del cav. Vincenzio Antinori al professor 
Giuseppe Gazzeri. 28. a. 171. 
Voltaire (Alcune lettere inedite di). 7. 348. 
Voorburgo (Sull’escavazione di un edifizio romano presso). Estratto 
di lettera del prof. C. I. C. Reuwens. 32. c. 93. 
Vordoni (Sui nuovi versi di Teresa Albarelli). Osservazioni di Nic- 
colò Tommasèo. 45. c. 153. 
Vosgien (Sul nuovo Dizionario Geografico di). Articolo di G. R. Pa- 
gnozzi. i 12. a. 141. 
Voss (Sopra G. E.) con alcuni frammenti del suo Poema Idillico, 
‘intitolato : Luisa. Considerazioni di E. Mayer. 24. db. 17. 
Vulcani (Sopra i) Lunari. Riflessioni di Emanuele Repetti. "7. 514. 
— ({Eruzioni dei) attualmente accesi. 13. dD. 144. 
— nell’interno dell'Asia. 15. bd. 205. 


— (Sopra alcune osservazioni geologiche fatte nei ) spenti d’ Italia. Let- 
tera del prof. Federigo Hoffmann ad Emanuele Repetti. 42. a. 30. 
Vulcano (Di un) sottomarino dalla « Gazzetta Piemontese ». 42. c. 137. 
— (Intorno al nuovo) presso la città di Sciacca. Lettera del Prof. Fe- 
derigo Hoffmann al Duca di Serradifalco. 43. a. 133. 


W 


Waddington (Ragguaglio di Giorgio ) dalle osservazioni fatte visi- 
tando alcune parti dell’Etiopia, E. P., dal « Quarterly Review ». 8. 201. 

Walckenaer (Sull’Opera di C. A.) intitolata: « Ricerche Geogra- 
fiche sull’Affrica interna settentrionale, G. R. P. 7. 446; 
8. 52. 

Waldimar (Sul Romanzo intitolato :), ossia la carriera della men- 
zogna, « rivista inglese ». 16. a. 118. 

Walsch (Sul viaggio del reverendo R.) da Costantinopoli in Inghil- 


terra. 31. Co 10.5 
33. c. 44. 
Walzer (Necrologia di Giovanni Olderigo ). 48. a. 167. 


Wasihewitch (Sull’ esame critico con documenti inediti della storia 
di Demetrio d' Iwan) per Sebastiano Ciampi, riv. lett., R. 26. db. 153. 
‘Watt (Salla relazione del cav. Dupin intorno alle adananze filantro- 
piche della Gran Brettagna, ed in specie di quella tenuta pel mo- 
pumento di), M. I (Conke 


265 


Weber (Sopra un’ Epistola di Giovanni David) ad Emanuele Cicogna 
intorno alle Colonne Acritane in Venezia. Osservazioni di Sebastiano 
Ciampi. 27. €. 414, 

Weimar (Effemeridi Geografiche di) « bull. scientifico ». 18. a. 149. 

W.eltz (Sulla magia del credito svelata da Giuseppe de), rivista let- 


teraria, M. 18. c. 102. 
— (Sull’ Opera di Giuseppe de) intitolata: « Primo elemento della forza 
commerciale ». Osservazioni di Emanuele Repetti. 24. a. 56. 
Williams (Sal giro di C. R.) nell’ interno deli’ isola della Giammai- 
ca, « rivista inglese», A. V. 29. c. 22. 
Winckelmann (il sepolcro di) in Trieste. 13. 4.183; 
20. b. 61. 
_— (Sull’Opere di), riv. dett., X. 4. c. 21, 
Witte (Notizie su Carlo) di E. Mayer. 20. b. 58. 


— (Osservazioni ed illustrazioni di Carlo) sulla Canzone di Dente Ali- 
ghieri in morte di Arrigo VII, tratta da un codice della Marciana di 


Venezia. 23. e. 4. 
— (Salle diverse regole del Gius antico, pubblicate da Carlo). Osser- 
vazioni dell’avvocato P. Capei. 26. è 17. 
— (Sulla dissertazione di Carlo ) sopra alcuni bizantini compendj di Gius 
del IX e X secolo. Osservazioni dell’ayv. P. Capei. 36. dD. 214. 
— (Lettero di Carlo) ad an amico sopra wna scoperta biblio- 
grafica. 43. b. 151. 
Worcester (Sugli elementi di geografia antica e moderna di S. E.), 
e sul Gazzeltiere degli Stati Uniti, F. G. 15. a, 49. 
Wrangel (Spedizione del barone) al Polo Nord. dd: (d 77. 


Wright (Sull’ Opera di Miss) intitolata: « Viaggio agli Stati Uniti 
di America, od osservazioni su la Società , i costumi ed il governo 
di quella contrada ». Esame di Michele Leoni. 7. 390. 


Y 


Young (Discorso di Tommaso) sopra l’ esposizione di nuove scoperte 
della scrittura geroglifica ne’ monumenti antichi d’ Egitto. 19. a. 79. 
— (Sul saggio intorno al sistema dei geroglifici fonetici del dottor). 


Discorso del sig. Champollion il Giovine. 22. a. 82. 
— (Sul.corso di ginnastica dei professori Clias e Guths-Muths compilato 
da E.). Osservazioni di N. Tommasèo. 29. 4. 99. 

Z 


Zabèo (Sull’Orazion funebre dell'abate Gio. Prospero ), recitata dal- 
l’abate Augusto Valbusa. Osservazioni di N. Tommasto. 33. a. 150. 
34 


266 


Zacchiroli ( Necrologia dell'avvocato Francesco ), « dai fogli bole- 
gnesi ». 24. b. 321. 
Zambonini (Sulla raccolta del dottor Angiolo) dei disegni rappre- 
sentanti le principali macchine della provincia di Bologna. 37. a. 167. 
Zanardì (Sui componimenti teatrali di Speciosa Bottioni), A. R. 9. c. 132. 
Zamnimi (Lettera del dottor Paolo) al Direttore dell’Antologia su la 
morte del Canova. 13. b. 100. 
Zannoni (Discorso dell'abate G. B.) sull’ Istoria di Milano del cava- 
lier de Rosmini. 3. 485. 
— (Discorso dell’abate G. B.) sulle notizie storico-critiche di fra Gia- 
— como da Tarrita, scritte dall’abate Luigi de Angelis. 4. 170. 
— (Discorso dell'abate G. B.) sul manoscritto di Giovanni Cavalcanti, 
intitelato: « Della carcere, dell’ ingiusto esilio e del trionfal ritorno 
di Cosimo Padre della Patria ». 5. 44. 
— (Discorso dell’abate G. B.) sull’ Esame Diplomatico-Storico della let- 
tera di Arco re di Laconia ad Onia II, sommo sacerdote degli Ebrei, 


del conte D. Troiano Maroalli. 6. 44. 
— (Discorso dell’abate G. B.) sui ragionamenti intorno ad Orazio Flacco 
ed iscrizioni latine del padre Lorenzo Ciceri. 6. 339. 


— (Elogio scritto dall’abate G. B.) di Ennio Quirino Visconti. 6. 439. 
— (Appendice dell’abate G. B.) alla lettera del march. Cosimo Ridolfi 
al prof. Petrini, contenente l’esame chimico di un antico dipinto al- 


l’ encausto. 7. 491. 
— (Discorso dell’abate G. B.) sulla statua antica di Venere scoperta 
nell'Isola di Milo. 8. 47. 
— (Discorso dell’abate G. B.) sull’illustrazione di un vaso italo-greco, 
scritta da Bernardo Quaranta. 8. 440. 
— (Discorso dell’abate G. B.) sulle Dissertazioni Accademiche dell’abate 
Antonio Morcelli. Dello scrivere degli antichi Romani. 9. c. 78. 


— (Esame dell’abate G. B.) sopra tre opere pubblicate per cura del 
canonico Domenico Moreni. Del viaggio in Terrasanta di ser Mariano 
da Siena, « Philippi Redditi exortatio ad Petram Medicem » e saggio 


dei dialoghi filosofici di Orazio Racellai. 10. c. 18. 
— (Discorso dell'abate G. B.) sulle Lezioni Elementari di archeologia 
di G. B. Vermiglioli. 11. a. 50. 
— (Discorso dell’abate G. B.) sulla Cronica di Giovanni Villani a mi- 
glior leziore ridotta. 11. c. 80. 


— (Discorso dell’abate G. B.) su di un antico sarcofago nella chiesa dei 
Padri Conventuali di Messina ; Opera di Carmelo La Farina. 13. a. 24. 
— (Iscrizione dell’abate G. B.) in morte di Ferdinando II. 13. a, 176. 
— (Soll’ illustrazione dell’abate G. B.) al Tesoretto e Favoletto di ser 
Brunetto Latini. Osservazioni di Antonio Benci. 16. bd. 145. 
— (Discorso dell’abate G. B.) sulla pubblicazione fatta da mons. Angelo 
Mai dei frammenti di M. Cornelio Frontone, e lettere di M. Aurelio 
Imperatore, Lucio Vero, Antonio Pio e Appiano. 417, a. 101. 


267 


Zammoni (Discorso dell’abate G. B.) sul sarcofago antico rappresentante 


rea 


la favola di Marsia esposto ed illustrato da Luigi Cardinali. 18. a. 111. 
( Discorso dell’abate G. B.) sopra il signor Champollion il gio- 


vine. 19. d. 147. 
(Discorso dell’abate G. B.) sopra alcune opere di antichi autori re- 
centemente recale in lace da mons. Angelo Mai. 20. D. 33. 


( Discorso; dell’abate G. B.) sulla dissertazione di Giovanni Labus 
sopra un’ Epigrafe latina scoperta in Egitto dal viaggiatore G. B. 


Belzoni. 24. a. 164. 
( Discorso dell'abate G. B.) sulla scoperta'di un pubblico Sepolcreto 
Etrusco. 24. a. 170. 
( Osservazioni dell’abate G. B.) sul regio Museo Borbonico. Galleria 
dei vasi del cardinale Andrea de Jorio. 24. db. 47. 


(Osservazioni dell'abate (x. B.} sull’opera intitolata: « Il fascino e 
l’amuleto contro del fascino presso gli antichi »: illustrazione di un 
antico basso rilievo rinvenuto in un forno della città di Pompei del 


cavalier Arditi. . 24. b. 60. 
( Osservazioni. dell’abate G. B.) su l’opera intitolata: « De tribus 
basilidianis gemmis Iosephi Marchionis Tacconii ». %4. db. 63. 


(Osservazioni dell’abate G. B.) sulla lettera del dottor Teodoro Pa- 
nofka al duca di Serradifalco, sopra un’ iscrizione del teatro Siracu- 


sano. 24. b, 65. 
( Osservazioni dell'abate G. B.) sull’iliustrazione di Od. Gerhard di 
Venere Proserpina. 24. b. 68. 


(Sull’ Illustrazione dell’abate G. B.) all'antico marmo scritto apparte- 
nente alla Colonia di Pozzuoli, e Licurgo re di Tracia, bassorilievo 
di un antico vaso marmoreo, riv. lett., M. 25. b. 129. 
( Discorso dell’abate G. B. ) sulle Illustrazioni del dottor Ippolito Roselli- 
ni, sopra un bassorilievo egiziano della Galleria di Firenze. 26. a. 21. 
( Osservazioni dell’ab. G. B.) sugli Opuscoli di G.B. Vermiglioli. 27, a. 30. 
( Discorso dell'abate G. B.) sulla pretesa scoperta dei Geroglifici 


Acrologici. 29. a. 129. 
( Osservazioni dell’abate G. B.) su le notizie sopra gli scavi d’ Erco- 
lano di Andrea di Jorio. 30. a. 96. 
( Discorso dell'abate G. B.) sulle Memorie romane di antichità e di 
belle arti. 32. a. 123. 
(Osservazioni dell'abate G. B.) sulle congetture intorno al primitivo 
Alfabeto greco del march. Cesare Lucchesini. 38. c. 95. 


( Osservazioni dell’abate G. B.) su la Lezione Accademica del pro- 
fessor Costanzo Gazzera « ll Castello di Bodincomago diverso dalla 
città .d’ Industria ». 35. c. 99. 
{ Discorso dell'abate G. B.) sull’ Instituto di corrispondenza archeolo- 
gica, e catalogo di scelte antichità etrusche trovate negli scavi del 
principe di Canino. 37. a. 55. 


268 


Zannoni |Sull' Opuscolo dell'abate G. B.) « Dei danari consolari e di 
famiglie romane disottertati in Fiesole nel 1829 ». Osservazioni di 


Niccolò Tommaséo. 38. e. 116. 
— (Osservazioni dell’abate G. B.) sull’Opera di Raimondo @uarini 
intitolata: « In' osca epigrammata nonnulla ». 40. a. 93. 


— (Osservazioni dell’abate G. B.) sull’Opera di Giuseppe Capece-latro, 
intitolata: « De antiquitate et varia Capyciorum fortana #, 40. a. 98. 
— (Discorso dell’abàte G. B.) sul nuovo Dizionario dei Sinonimi della 


Lingoa Italiana di N. Tommasto. 40, d. 65. 
— (Sulle Lettere dell’abate G. B.) e del cav. Francesco Inghirami in- 
torno ad un Vaso aretino. } 40. c. 30. 
— (Osservazioni dell’abate G. B.) sopra due Opuscoli archeologici di 
Giovanni Labus. AM. ad. 115. 


— (Osservazioni dell'abate G. B.) sulla lettera di D. Celestino Cavedoni 
al prof. Domenico Sestini, sopra alcune medaglie greche. 41. ai 118. 
— (Necrologia scritta dall'abate G. B.) di Giovan Giacomo Tri- 


vulzio. 42. a. 158. 
— (Discorso dell’abate G. B.) sull’ Erògamie di Adméto e di Alteste, 
deseritte dal prof. G. B. Vermiglioli. 44. di 17. 


— (Osservazioni dell’abate G. B.) sui cenni intorno agli avanzi dell’an- 
tica Solunto per Domenico Lo Faso Pietrasanta Duca di Serra- 
difalco. i 44.0. 16. 

— {Osservazioni dell'abate G. B.) sul Catalogo delle Serie Beckeriane 
di médaglie greche, romane del medio evo e moderne, versione dal 
tedesco. 44. c, 19. 

— (Osservazioni dell'abate G. B.) sulla lettéra del march. Cesare Luc- 
chesini pel tempietto ad onore degli illustri Lucchesi, inalzato dal 


march. Antonio Mazzarosa. 45. a. 99. 
© (Discorso dell’abate G. B.) sulle Memorie spettanti alla storia della 
calcografia del conté Leopoldo Gicognara. 45, bi 19. 
«. (Neerologia dell'abate G. B.) scritta da N. Tommasèo. 47. d. 91. 
— (Necrologia dell’abate G. B.), * * *. 48. a. 127. 
Zannotti (Sulle lettere di Francesco Maria) a G. B. Morgagni. 0s- 
servazioni di Sebastiano Ciampi. 27. a. 144. 


— (Sull’antica morale filosofia esposta quanto alla petipatetica da Fran- 
cescò Maria), opera pubblicata per cura di G. Domenico Romagnosi , 


riv: lett.j Gv M. 44. c. 45. 
Zanolini (Sn! volgarizzamento fatto da Antonio) delle dodici prime 
lettere di Plinio il giovine, riv. lett., M. 18. c. 115. 
— (Snl Dissoluto geloso, commedia di carattere di Antonio), rivista 
letteraria, M. 33. c. 111. 


Zanon (Sall’edizione completa degli scritti di Antonio) riguar- 
danti agricoltura ; artì e commercio. Osservazioni. di Niccolò Tom- 
masto. 41. a. 136. 


269 
Zantedeschi (Sugli Elementi di psicologia empirica del prof. Fran- 


cesco ). Osservazioni di N. Tommasto. 47, bd. 32. 
Zappulla (Sul discorso di Giuseppe) intorno all’ utilità politica degli 
stadj, riv. lett., M. 22. c. 122. 


Zaulî ‘(Sulle Tragedie di Tommaso) Sajani, riv. dett., M. 27 d. 97. 
— (Sul Marin Faliero, tragedia di Tommaso ) Sajani. Osservazioni di 
N. Tommaséo. i 32. e. 52. 
+ (Sulla Fedra, tragedia di Tommaso) Sajani. Osservazioni di Niccolò 
Tommasèo. 37. b. 125. 
. Zaydler (Sull’ Opera di Bernardo). Dello stato d’incivilimento dell’at- 
tual regno di Polonia. i 40. b. 153. 
— (Osservazioni di Bernardo) sul metodo d’insegnamento col mezzo 
dei numeri e dei colori applicati allo studio della cronologia da An- 


tonio Jazwinski. 41. a. 166. 
— (Discorso di Bernardo) sulle notizie intorno al sistema del Diritto 
Penale del prof. Hube. 42. b. 60. 
Zecchini (Sull’ Elogio di Bonaventura), scritto da Marco Foscolo, 
riv. lett., M. 18. c. 108. 
Zeiller (Sul Diritto privato naturale di Francesco Nobile de ). Osser- 
vazioni dell’avv. Giuliano Ricci. 42. c. 115. 
Zelanda ( Dieci mesi di residenza alla Nuova), « rivista in- 
glese ». 14. b. 63. 
Zembla (Esplorazione della Nuova). 13. db. 166. 
Zimmermann (Sul volgarizzamento di una lettera e due capitoli 
della solitudine di), riv. lett., M. 16. c. 82. 


Zimelli (Sull’ Opera di Federigo Maria) intitolata: « Nexus scienti- 
ficus ec., Iurisprudentiae Ecclesiasticae ». Osservazioni dell’avvocato 


P. Capei. 40. a. 122. 
Zingaro (Sulle Memorie della vita di Antonio de Solario detto il), 
pittor Veneziano, riv. lett., M. 46. db. 34. 
Zodiaco (Sul trasporto dello ) dal tempio di Tentira in Francia. Let- 
tera del sig. Saulnier figlio, G. R. P. 4. 365. 
Zollio (Necrologia di Ottavio). ; 46. c. 242. 
Zoologia (Sulla). Osservazioni diverse contenute nel Ballettino Scien- 
tifico dell’Antologia. 12. c. 171; 


14, a. 161; b. 136; 15. b. 193; 17. b.A151; c. 169; 19. a. 187; bd. 141; 
20. a. 164; bd. 143; 26. a. 166; 27. db. 161; 31. db. 167. 
Zorzi (Sul Romanzo storico di Pietro) « Cecilia di Baone ». Osserva- 


zioni di N. Tommasèo. 4. c. 118. 
Zshohke (Su la storia della Svizzera di). Osservazioni di Francesco 
Forti. | 40. c. 36. 
Zuccagni (Sull’Atlante geografico , fisico e storico del Granducato di 
Toscana di Attilio ) Orlandini, riv. /elt., E. R. 33. a. 157. 
— (Sul medesimo). Discorso di Emanuelo Repetti. 37. a. 65. 


— (Sul medesimo), G. P. V. 42, bh 68. 


270 


Zuccaro (Sopra il famose fanciullo Vincenzio), G. G... 34. a. 169; 
c. 97. ; 

Zucconi (Sul saggio di Poesie facete di Giuseppe) Veneziano. Osser- 
vazioni di N. Tommasèo. 35. c. 127. 

Zurigo (Sullo stato attuale delle lettere in). Estratto di lettera di 
Cammillo Ugoni. 8. 460. 

Zurla (Sull’ Opera di Don Placido) intitolata: « Di Marco Polo, e 
degli altri viaggiatori veneziani più illustri », T. 11.0. 68. 


FINE. 


RE UTE 
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Di an 
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n 


Alcuni libri dei quali restano ancora in vendita pochi esem- 
plari a prezzi netti alla libreria di Antonio CECCHI in 


piazza del Duomo. 


‘Albertano, Trattati morali volgarizzati per un da Pistoja. Fi- 
renze, Mazzoni, 1833, in 8vo. 

Allegherii Petri, Commeut. super Dantis. Flor. Piatti, 1845, in 8vo. 

Arrighietto da Settimello. Firenze, Manni, 1730; in 4to int. 


Atti Apostol.ci, volgarizzati da D. Cavalca, Firenze, 1837, iu 8vo. 


Cavalca Domenico. Specchio dei Peccati. Firenze, 1828, in 8vo. 
‘Cecchi G. M. Le Maschere e il Samaritano, commedie. Firen- 
ze, 1818, in 8vo. et ; 
Cicognara L. Memorie spettanti alla s{)ria della Calcografia. 
Prato, Giachetti; 1831, in 8vo con Atlante di 18 tav. 
Compagnia del Mantellaccio, riproduzione a fac-simile della 

prima edizione. Firenze, 1861, in 8vo ediz. di 160 esemplari 

Conti (Giusto de’ ). La bella mano. Firenze, Guidueci, 1749, 
in 42mo int. È i 

Dominici B. Gio. Regola del governo di cura familiare. Firen- 
ze, 1860, in 8vo. 

Elezione di Corrado IV in ne de Romani, Testo pubbl. a fac-si- 
mile dal Codice da R. Salafi. Firenze, 1860, in 8vo ediz. di- 
100 esemplari numerati. . è i 

Esiodo , i Lavori e le Giornate trad. da L. Lanzi, gr, lat. ital. 
Firerize, 1808., in 4t0. ca i 

Fiacchi L. Dei proverhj toscani. Firenze, 1820, in 8vo sec. ediz. . 

Freart R. Idea della Pittura x trad. da A. M. Salvini. Firenze, 
1809, in 8vo. x 

Giamboni Bono. Trattati morali. Firenze, 1836, in 8vo. 

Guittone (Fra) d'Arezzo. Rime. Firenze , 1828, T.2 in 8vo. 

Lanzi Al. Inseriptionum et Carmina. Flor., 1807, in 4to. 

Magalotti Lor. Varie operette. Venezia, Pizzolato, 1779, in 8vo. 

Petrarca Francesco. Rime, con le note del Tassoni e del Mu- 
ratori. Padova alla Minerva, T. 2, vol. 4 in 8v0. 


Possie italiane inedite di 200 autori. Prato, 1846, T. 4 in 8yvo. © 


Poeti del primo secolo della lingua italiana. Firenze, 41816, T. 2 
in 8vo. 


è Es 
uo 


Polo Marco, il Milione pubblicato da G. B. Baldelli. Firenze, 1827, .. 


4 in 4t0 gr. Esempl in carta grande les. alla bodon. 
Sacchetti Franco. Rime inedite. Lucca, 1853, in 8vo. 


Savonarola: Fr. Girolamo. Poesie tratte dagli autografi, con - 


fac-simile. Firenze, 1862, in 8vo incarta papale. Ediz. di 
250 esempl. numerati. , 
Seneca. Volgarizzamento delle Declamazioni. Fir., 1832, in 8v0. 
Sigoli, S. Viaggio al Monte Sinai. Firenze, 1829, in $8vo. 
Soldini F. M. Il Giardino di-Boboli descritto. Firenze, 1789, 
in 4to con 48 tav. : 
Ticozzi Stef. Dizionario degli Artisti. Mil , 4830, T. 4 in 8vo fis. 
Zannoni G. B. Hlastrazione di due urne etrusche e di alcuni 
vasi Hamiltoniani. Firenze, 1842, in 8vo fig. 


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