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BALLO ROMANTICO-FANTASTICO
ia cinque atti e sei scene
DEL COREOGRAFO
FERDINANDO PRATESI
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Torino 1374
TIPOGRAFIA TEATRALE DI B. SOM
Via Carlo Alberto, 22.
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in 2012 with funding from'
Brigham Young University
http://archive.org/details/arnnidaballoromanOOmare
ARMIDA
BALLO ROMANTICO-FANTASTICO
in cinque atti e sei scene
DEL COREOGRAFO
Musica del Maestro
ROMUALDO MARENGO
da rappresentarsi
AL Teatro Vittorio Emanuele
nella Stagione d'Autunno 1874.
TORINO
tupoarafiìl teatra^IìE di b. som
Via Carlo Alberto, 22.
Musica e programma sono di esclusiva proprietà
del coreografo Ferdinando Pratesi.
PERSONAGGI ATTORI
Nereo, principe britannico, nemico
di Tebaldo e padre di . . . Cuccoli Angelo
Ebe . : Paglieri Giuseppina
Tebaldo, amante di Ebe .... Puliìii Ferdinando
Norberto, principe alleato di Nereo
e rivale di Tebaldo . . . . Smeraldi Cesare
Armida, genio benefico .... Battio Margherita
Tremacoldo, custode del vecchio
castello di Nereo Venanzio Giovanni
Manfredi ) Paladini pretendenti . . N. N.
Ulderico ) alla mano di Ebe . . Ginghini Augusto
Un Paggio di Nereo . . . . . Ferrina Giovannina
Una Dama di Ebe . . . . . . Nardi Palmira
Dea della Pace Hong è Maddalena
Dame - Paggi - Ancelle - Araldi e Popolo
Esseri fantastici - Genj - Ninfe, ecc.
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Atto Primo
Ballabile di Damigelle e Paggi, con entrata della
prima ballerina assoluta signora Battù Margherita.
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Atto Secondo
Mareia ballabile.
Passo a due serio, composto dal primo ballerino as-
soluto signor Baracchi Achille e da esso eseguito in
unione alla prima ballerina assoluta signora Batta
Margherita,
Ballabile di carattere, eseguito dal Corpo di ballo.
Atto Terzo
Scena danzante, eseguita dalla sig.^ Battù Margherita.
Atto Quarto
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Ballabile di iMnfe, con rientrata della prima ballerina.
Scena Sesta
Ballabile di Senj fantastici, con rientrata della
prima ballerina.
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Atto JPrimo
Giardino con veduta del palazzo di Nereo,
Ebe è circondata dalle sue ancelle le quali stanno
danzando e facendole gruppi attorno. Essa è in preda
a tristi pensieri dubitando che il suo Tebaldo possa
non essere il vincitore al gran Torneo. Perciò mo-
stra loro la volontà di rimaner sola, onde poi colle
lagrime lasciar libero lo sfogo al suo dolore.
Da un cespuglio si presenta Armida, il genio be-
nefico, la quale si avvicina a Ebe assicurandola aver
ella potere bastante per superare ogni ostacolo, e
verso rinimicizia del padre per Tebaldo, e verso
quella del preteso sposo Norberto ; promettendole
che Tebaldo sarà vincitore e suo sposo quando egli
cinga la magica sciarpa, presente che ella stessa
offre ad Ebe.
Spera la giovane nel lieto successo. Prende la
sciarpa fatata ed abbraccia la sua protettrice, la
quale, danzando, va perdendosi fra i cespugli.
- 6 — .
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Entra Tebaldo correndo ad Ebe, contento di rive-
derla. Palesa alla sua amante quanto pur egli du-
biti sull'esito del combattimento, al che viene rin-
corato da Ebe, che lo cinge della sciarpa, preve-
nendolo che se non abbandona quel potente talismano,
egli sarà vincitore e supererà ogni ostacolo che po-
trebbe impedirle d'esser sua. Assicurato in tal modo,
saluta Tebaldo la sua diletta, e parte.
Lontano squillo di tromba annuncia la venuta del
padre in compagnia di Norberto. Quest^ultimo bacia
la mano ad Ebe dicendole che spera essere lui il
vincitore per ottenere poscia il di lei cuore. Ebe
lo ascolta, ma sa che questo cuore sarà di Tebaldo.
Nereo porge la mano alla figlia invitandola ad
andare al suo posto, colà dove avrà luogo la pugna.
wA^tto ®eeon<io
Spianata presso le mura della città.
Cavalieri - Guerrieri - Dame - Paggi - Paladini
Araldi - Popolo, ecc.
Ebe in luogo distinto assiste alla sfida de' suoi
pretendenti ed ai lati ha Nereo e Norberto vestito
da guerriero.
Al suono di trombe i Paladini si dispongono polla
giostra. Al giungere di Tebaldo a visiera calata,
ognuno s'interessa del ricco gueriiero.
Si pone Tebaldo al cimento e vince quanti Pala-
dini si misurano seco lui. — Irritato Norberto per
la prodezza del nuovo guerriero, vuole sfidare ei
stesso il valore delFincognito; ma anch'egli cade
vinto dal poter nemico. Gioia di Ebe. Sdegno e
rabbia di Nereo e Norberto.
Tebaldo s'avvicina allora ad Ebe per ricevere, come
di costume, il guadagnato anello di sposa. Ma a quel
punto, alzandosi egli la visiera, si scopre a Nereo,
che con Norberto frem^e di rabbia. Vieta alla figlia
— 8 —
di dargli la mano di sposa, quantunque sia rimasto
vincitore alla giostra, perchè suo nemico, ed ordina
anzi alle sue guardie di tradurlo in prigione nel
suo diroccato castello. Smanie di Ebe, gioia di Nor-
berto, che crede per tal modo fiaccato l'orgoglio del
suo nemico ed assicuratasi la mano di Ebe. .
-Autto Terzo
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Interno di un castello diroccato,
Tebaldo è in preda a mille affanni sempre pensando
ad Ebe. Mentre è al colmo del dolore, apresi la
porta della sua prigione e comparisce la sua amante
che col giullare ha potuto penetrare fino a lui. Essa
gli fa conoscere quante pene ha sofferto dal momento
che suo Dadre colà lo rinchiuse : che tale sventura
raddoppia il loro vincolo amoroso e non sarà mai
che altri abbia la sua mano.
Ma l'amoroso colloquio viene turbato dal guar-
diano che avvisa l'appressarsi di Nereo e Norberto.
Tebaldo si affretta a nascondere la sua amante.
I nuovi arrivati sono sulle furie perchè sanno che
Ebe entrò nel castello contro il divieto del padre,
e minacciosi ne domandano conto a Tebaldo, il quale
risponde non averla veduta e nulla sapere di lei.
Ma Norberto, suo acerrimo nemico, non lo crede,
e persuaso che ella stia nascosta colà ove il prigio-
niero tenta nasconderne l'uscita, si precipita su di
lui ed a forza vuol penetrarvi.
-10 —
In quel mentre Ebe, paventando che Tira del
padre raddoppi, esce dal suo nascondiglio e gli si
getta ai piedi invocando pietà. Esso non Tascolta, e
chiamando i suoi servi la fa trascinare fuori del
castello, lasciando di nuovo nella solitudine Tebaldo,
che mal reggendo al dolore vuol togliersi la vita.
Ma una visione lo arresta nel suo divisamente.
Gli appare Armida e gli rammenta il potere della
sua sciarpa, colla quale è in suo potere di cangiare
quel tetro castello in sito di delizie.
Contento, Tebaldo ne approfitta. Allo scuotere del
talismano compariscono Ninfe, che con Armida in-
trecciano danze, e poscia scortano Ebe in altro
ameno luogo. Tebaldo monta sul destriero che fa
comparire Armida, e fra la gioia abbandonano quei
luoghi.
Atto <^ULarto
Atrio.
Entrano signori, amici di Nereo, da lui invitati
per assistere al matrimonio di sua figlia con Nor-
berto. Nereo li prega attendere per poco, e va per
prendere Ebe e colà condurla. Rientra affannoso
dicendo che essa fuggi dalla casa paterna. Nella
disperazione ordina alle guardie, ai servi, che cer-
chino e la ritrovino ad ogni costo ; e che sia punito
all'istante Fautore di simile attentato.
Si presenta a loro Tebaldo. Sorpresa e minaccio.
Tebaldo confessa essere Ebe in sua custodia; gli ri-
corda aver egli avuto tanto potere da vincere al
torneo ognuno, avere potuto occultargli la figlia e
fuggire dal diroccato castello. Spettargli quindi per
diritto la mano d'Ebe, né intendere di ritornarla al
genitore ove egli prima non acconsenta alla loro
unione.
A queste imperiose condizioni Nereo e Norberto
incominciano a temere la potenza di Tebaldo: con*
- 12 —
sultatisì fra loro, il padre prega gli sia ritornata la
figlia promettendogliela in isposa ove egli sia capace
di farla ivi comparire all'istante; e Norberto dichiara
rinunciare alla mano di Ebe quante volte potesse
Tebaldo appagare il desiderio del desolato genitore.
Non esita Tebaldo a scuotere la sciarpa e tosto
l'atrio si trasforma.
Appariscono Ebe ed Armida in splendide vesti.
Gioia di tutti. Nereo abbraccia la figlia e la dà
in isposa a Tebaldo, ordinando gran festa ed incanti.
FINE.
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